martedì 13 marzo 2012

Melania Rea. E la signora bionda era incazzata nera e gridava al Parolisi: "Mostro! Non c'ho la pistola che se no t'ammazzavo! Mostro! Devi morire!"

La signora che ha gridato: mostro, devi morire!
Qual'è il problema? Forse che ora la faccenda si complica? Per quale motivo? Con la concessione del "rito abbreviato", condizionato ad una nuova perizia, la strada accusatoria sarebbe in salita solo nel caso il dottor Tagliabracci avesse fatto errori di valutazione quando, dopo aver eseguito l'autopsia, scrisse la relazione. Perciò nulla cambia e non si capisce perché l'avvocato di parte civile si sia opposto alla richiesta della Difesa. In fondo lui, nel prossimo processo, non avrà la funzione di accusatore ma dovrà solo vigilare attentamente e far sì che tutto resti nei canoni voluti da chi lo paga (e mille volte i Rea han detto di volere "l'assassino" e non "un assassino"). D'altronde dovesse accadere l'imprevedibile peggio andrà ai Pm di Teramo, perché in effetti è per i procuratori che la strada salirà se la nuova perizia dovesse sconfessare quella allegata agli atti. E salirà anche solo dovesse dare risposte che inseriscono ed alimentano il dubbio. Ma i Pm sono abituati alle salite, loro portano avanti un lavoro per nulla facile. E li si può criticare solo se fanno uscire sui quotidiani notizie metà false e metà vere, a volte capita, difficile è il farlo quando si muovono nel rispetto del silenzio investigativo, quindi con la convinzione di essere nel giusto e di poter arrivare ad una condanna senza cercare appoggi mediatici che possano coinvolgere l'opinione pubblica.

Ed a Teramo su questo lato si è operato bene e nulla si può dire. Un po' meno lo si è fatto ad Ascoli, ma non in procura. Infatti l'appoggio mediatico lo ha cercato continuamente l'avvocato Mauro Gionni che, non bloccando sul nascere le iniziative della famiglia Rea, peggio sarebbe se le avesse addirittura invogliate, ha dato in pasto al pubblico scoop continui ma inverosimili. Come quello della doppia borsa gialla (una per la moglie una per l'amante, s'è scritto), come quello dei capelli non presenti sul corpo della vittima (ed invece ce n'erano a bizzeffe), come quella dei trans in chat, trans che avrebbero chattato col Parolisi in ogni dove (che però pare essere appurato non abbiamo mai davvero chattato col militare). E potremmo andare avanti all'infinito, perché di ogni piccolo mucchietto di sabbia la parte civile, e non la procura, ha fatto sempre una montagna (destinata nei giorni a sgretolarsi ma a rimanere comunque nella mente dei lettori distratti o apertamente colpevolisti). E con questi scoop, ma anche con le continue esternazioni mediatiche dei Rea, si è creata un'aspettativa oltre ogni normale logica processuale. Un'aspettativa colpevolista che ha finito col contagiare chi ha seguito in questi mesi i media credendo ad ogni loro parola, anche la più tendenziosa e poco logica.

Da questo bailamme senza costrutto è uscita, come una nuvola nera in un cielo sereno, la signora bionda presente oggi, 12 marzo, di fronte al tribunale di Teramo. La signora in questione, unica voce a dire il vero (solo successivamente alla sua un uomo ha trovato la forza di alzare il tono e di alitare una sola volta: "assassino... eh, eh"), con i suoi turpiloqui estremisti ha monopolizzato i servizi dei media nazionali. Tutti infatti hanno accomunato la notizia dell'esito favorevole alla difesa, deciso dal Gup in meno di cinque minuti, ad un tifo colpevolista considerato da stadio. Ma forse a Teramo allo stadio vanno a tifare i trenta pensionati che oggi stazionavano all'esterno del tribunale. Persone spinte dalla curiosità e non dalla voglia di farsi riconoscere quali innocentiste o colpevoliste, persone tranquille che sono addirittura trasalite all'alzata di voce della bionda incavolata nera. Bionda che aveva cose importanti da dire e le ha dette. Esattamente ha gridato: "Mostro! Animale! Non c'ho la pistola che se no t'ammazzavo! Mostro! Mostro! Devi morire!". Un discorso chiaro a capirsi, un discorso basato su quanto uscito dalle bocche e dai sorrisi, pomeridiani e serali, della italica informazione, un discorso che già dal primo pomeriggio è stato tradotto in ottanta lingue e fatto proprio dagli affiliati di Al Qaeda. Lo useranno contro il nemico quando la si smetterà di vender loro armi e ordigni.

Di certo è risultato chiaro a tutti che la signora in questione è stata contagiata dal morbo della verità assoluta, quella vera sicura e già provata, quella lanciata nell'etere a minuti alterni dai media compiacenti, forse per tornaconto o forse chissà il perché. Gli stessi media che calcano sul fatto, per nulla assodato, che il rito abbreviato condizionato lo si sarebbe scelto solo per evitare l'ergastolo. Ed io credo sia riduttivo come ragionamento, anche perché gli avvocati Biscotti e Gentile hanno sempre affermato che se non fosse stata accettata la perizia avrebbero scelto un rito ordinario. Credo che il darlo in pasto parziale sia buono solo a far crescere altro astio nella mente della bionda signora. A lei dovrebbero spiegare che il rito scelto, ed accettato, non solo può aiutare il Parolisi in caso di condanna (che è a discrezione del giudice e non è detto non sia una condanna a trent'anni o anche all'ergastolo, viste le aggravanti inserite dai Pm), ma può aiutare la giustizia nel caso il Gup Marina Tommolini capisse di trovarsi di fonte ad un innocente. E dovesse mai capitare si potrebbero riaprire le indagini e farle correre in una diversa direzione, una direzione che tenga conto della caserma Clementi, per dire, delle allieve che erano al corso in quel periodo e di quelle che negli anni l'hanno frequentata.

Ma bisognerebbe tener conto anche del paese in cui la Rea viveva e delle persone che in quel paese la frequentavano... questo sarebbe il minimo da fare se l'assassino non fosse il marito, dato che non esistono solo gli omicidi nell'ambito familiare ma ci sono anche quelli messi in atto dai vicini di casa, da pseudo amici, da amanti, da semplici conoscenti e da persone che covano il seme della pazzia, singolarmente o in gruppo (e paiono tante ultimamente). E sono indagini che sarebbero costretti a fare perché la procura, in caso di assoluzione con formula piena, non avrebbe il privilegio di poter ricorrere in appello. Ed a pensarci un attimo, in fondo, quella dei difensori è stata la risposta più giusta alla scelta degli inquirenti che hanno optato per un giudizio immediato. Ora si dovrà attendere la fine di aprile, è vero, ma poi nel giro di poche udienze si chiuderebbe il processo e si avrebbe una condanna o un'assoluzione, sempre che la procura e la parte civile non richiedano a loro volta altri supplementi o nuove perizie (ne avrebbero facoltà).

Ma perché la Difesa ha posto come condizione al rito abbreviato una sorta di verifica sulla perizia del patologo, dottor Tagliabracci? Semplicemente perché stabilire un'ora esatta della morte ed un'esatta dinamica omicidiaria, oltreché capire con quale arma sia stata colpita la donna, è basilare. E non solo per il Parolisi, che se si stabilisse un'ora diversa da quella fino ad oggi creduta reale potrebbe preparare il trolley ed andare a prendere sua figlia a Somma Vesuviana, ma anche e soprattutto per la Giustizia che potrebbe riparare ad una ingiusta detenzione preventiva e ad un distacco padre/figlia ingiustificato. Ed in ogni caso due voci, nessuna delle quali pagata dalla Difesa, sono meglio che una. Se tutto fosse come è parso finora, se il dottor Giancarlo Bruno dovesse concordare sull'ora della morte, sulla dinamica e sull'arma usata, si andrebbe a processo senza i dubbi lasciati dal dottor Tagliabracci. Patologo da subito criticato per le risposte peritali mancanti di certezze, per il suo dare un colpo al cerchio ed uno alla botte, come ho scritto il 21 luglio (qui l'articolo), lasciando aperte vere voragini in cui inserirsi con verità opposte. Per cui perché lamentarsi? Un giudizio parziale, quello portato dalla procura, può in fin dei conti essere migliore di un doppio giudizio? Ricordiamoci che quest'ultimo è commissionato dalla Corte e non dalla Difesa (che l'ha solo richiesto), quindi sarà certamente imparziale. Ed a pensarci bene cosa cambia? Un nuovo parere non può modificare le carte in tavola perché se tutto è nella norma tutto resterà nella norma... oppure c'è chi sa che non tutto è nella norma e teme esca un giudizio che si ponga fuori dal coro?


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515 commenti:

1 – 200 di 515   Nuovi›   Più recenti»
tabula ha detto...

..l'ultima che hai detto.
Ma anche perchè avendo fatto il gioco di buttare palate di fango attraverso i media, una giuria popolare composta da donne arrabbiate tarchiatelle e bionde, fresche di parrucchiera e di boccoli alla Candy Candy, sarebbe stata la ciliegina sulla torta.
Del resto, se stai facendo un piacere a qualcuno e per finire su tutti i tiggì, come minimo ti metti a lustro.

anna ha detto...

il rito abbreviato fermerà lo stillicidio mediatico voluto dall'avvocato Gionni, non ci sarà il pubblico come non ci sarà la giuria popolare condizionata da una campagna colpevolista senza precedenti.E' passato quasi un anno dalla morte di melania e i genitori ancora vanno in tv a dire cose non vere insieme all'avv.gionni.

Voglio riprendere un attimo il discorso del militare che il 20 aprile alle 7 il suo telefono agganciò la cella telefonica della zona, a lui non è stato fatto il test del dna per compararlo con i 5 dna maschili presenti sul corpo di melania,questa è la carenza dell'inchiesta,la donna a cui chiamò di folignano è Sonia,Stefania o la moglie?

Annika ha detto...

MASSIMO
mi piace il "buono"! L'ultima domanda, un po' come questa, e' retorica, giusto?

Annika ha detto...

PS Goldie-style alla Baywatch con fare da ricercata molto Crimewatch e' il paradosso piu' assurdo di questa storia: ti VOGLIO ammazzare (e questo sarebbe lecito??) perche' mi hanno ipnotizzata via cavo a farlo; ti odio perche' mi dicono che cio' e' buono e giusto; io, che sono una signora per bene, purtroppo molto frustrata tanto che mi fa compagnia solo la tv e i bravi presentatori marionette mi imboccano di piacevole spazzatura mediatica, invece di prendere un urgente disperato appuntamento d'emergenza col parrucchiere, me ne sto qui ad aspettare di vederti passare per 4 secondi cosi' ti posso insultare, abusare e minacciare di morte per un omicidio che non hai commesso, ma senno' con chi mi sfogo per l'appiattimento intellettuale e la cotonatura giallo canarino?

Salvatore, attento a Riccioli d'Oro!

tabula ha detto...

Annika, era un'agitatrice messa lì apposta, interessata a fare apparire una folla inferocita là dove invece nessuno si sognava di gridare.
Invece dei black block, c'avemo la blondie block de noaltri: un bloccotto biondo tracagnotto arruffapopoli. (e capelli)
sarà la zia di qualche avvocato, la cugina anziana del cronista che voleva tirare lo scoop, e chi lo sa.

Anonimo ha detto...

Oppure solo una stupida che ha informato precedentemente le amiche che l'avrebbero vista in tv...
Che squallore!

darpi ha detto...

la cosa più abbietta però l'hanno fatta i rea ...far comparire parte civile la figlia vuol dire avere solo al mente assetata di sangue xchè togliere la figlia la padre è già grave se poi la metti contro è delinquenziale...io no so se parolisi sia innocente ma in quel caso i rea farebbero bene a migrare nella profonda africa..ormai caro max in italia i colpevoli li decidono le tv e non ne ho mai vista una prendere le parti dell'imputato..saluti

PINO ha detto...

UNA CLAQUE DA TEATRO NAPOLETANO DEL'800!!!!

SI VERGOGNASSERO!!!!

BRAVA TABULA: "c'avemo a blobdy blok de noantri"

Ciao, PINO
( vedi che e a Roma c'ho fatta na vita cche, nun lo sapevi?) e non ride cche m'arabbio!

Manlio Tummolo ha detto...

Vorrei chiedere a Darpi ed altri: Vittoria, la bambina, è non è parte lesa, anzi la parte maggiormente lesa di questa storia esclusa la madre barbaramente uccisa ? A me pare di sì, senz'ombra di dubbio; quindi chiunque sia l'assassino, Vittoria ha diritto legittimo, tramite il suo tutore, di presentarsi parte civile. Ora, non è che, per togliere Parolisi dalla colpa, dobbiamo incolpare la famiglia originaria di Melania. Certi passi sono obbligati, anche se, per chi ritiene innocente Parolisi, possono sembrare un'enormità. Vittoria ha diritto ad essere tutelata, comunque, dovunque e con chiunque. E anche qui si nota come, mentre per le Misseri si era scatenata una follaccia, qui si scatena solo una cortese signora con i suoi boccoli (va a capire da chi e come mandata, presumo per dare una nota di colore ad un procedimento altrimenti grigio: le TV chiedono questo come oro, sono pure digitali e a colori per qualche motivo). Mi pare che ci sia una differenza significativa. Forse alla narrazione occorrebbe pure aggiungere la massa di entusiastiche lettere femminili arrivate al Parolisi e che, oltre a proclamarne l'innocenza, si candidano pure alla sua conquista appena uscirà dal carcere. Annoto questo per dire che l'uomo, tutto sommato, non è poi stato così maltrattato come sembrerebbe a prima vista. Per il resto vediamo gli sviluppi, senza correre troppo avanti: munirsi sempre di molto spirito critico in queste vicende, e poco di entusiasmo. Eviteremo disillusioni e anche trionfalismi poco opportuni.

darpi ha detto...

x manlio- di solito ti approvo ma qui no...vittoria è stata dichiarata parte civile solo dopo la richiesat di rito immediato e anche dalle interviste viene fuori che i rea vogliono levare a tutti i costi la figlia al padre prima ancora delle relative sentenze, hanno messo tanti paletti anche x far si che il padre la vedesse in carcere e questi signori dovrebbero difenderlo il parolisi proprio x difendere il futuro di vittoria che se rimane ai rea non si sa come sarà.. a sentenza definitiva si potranno fare discorsi di questo genere ...ciao

tabula ha detto...

sì Manlio, devo darti ragione: evitiamo trionfalismi inopportuni ed inutili.
Del resto il problema non è l'innocenza o la colpevolezza di Parolisi, il problema è che non ci sono prove che sia stato lui,
ma indipendentemente da questo la famiglia della moglie l'ha già condannato pubblicamente e gli sta arbitrariamente facendo scontare una pena, la peggiore, quella che lo priva della figlioletta.
Non dico che non possano avere tutte le ragioni, ma quello che gli stanno facendo è esporlo ad una gogna mediatica senza precedenti.
Se fosse realmente innocente, se ci fosse una sola possibilità che lo sia, il minimo che dovrebbe fare è non guardarli neanche in faccia e voltargli le spalle, esattamente quello che ha fatto.

ENRICO ha detto...

MANLIO

( rispondo qui perchè sotto l'altro articolo mi è scomodo).

Grazie per i chiarimenti

Comunque se il rito abbreviato potrebbe agevolare accordi o compromessi fra le parti dato che il tutto avviene a "porte chiuse" , nel caso in esame questo genere di "riservatezza" potrebbe anche rivelarsi vantaggiosa per la difesa.

a) non è prevista la giuria popolare che - pur supponendo la massima buona fede dei componenti- avrebbe potuto essere ampiamente condizionata inconsapevolmente dalle tesi colpevoliste divulgate per mesi e mesi da tutti i media senza un minimo di contraddittorio.

b) in caso di dibattito su argomenti scottanti relativi alle perizie medico-legali, la mancanza di pubblico potrebbe permettere alle parti in causa di esprimersi più liberamente e più approfonditamente.

Non so...può darsi che io abbia detto una sciocchezza però mi è venuto in mente che B&G abbiano considerato anche anche questi aspetti nel richiedere il rito abbreviato condizionato

tabula ha detto...

il giallo DEL coltello. Non di UN coltello, pare si sia per scontato si tratti proprio di QUEL coltello.
ma pensa un pò.
continua la campagna diffamatoria, alè.

http://affaritaliani.libero.it/cronache/melania-parolisi130312.html

a quando il prossimo articolo: "scomparsi gli abiti del delitto?"

ENRICO ha detto...

MIMOSA

hai ragione! La signora bionda fresca di parrucchiere ricorda moltissimo qualcuno già ripreso da "altre" telecamere in "altre" circostanze.

Ma è senza dubbio un'impressione, non facciamo accostamenti maligni...anche se la somiglianza è davvero sconcertante :-)

Annika ha detto...

Enrico, concordo con ogni singola parola che hai scritto tranne "la signora bionda fresca di parrucchiere"

signora:
per urlare quello che ha urlato senza vergogna e senza ritegno, quella donna di signorile non ha neanche l'unghia del dito mignolo.
bionda:
questa e' offensiva per i biondi! Rettifichiamo va: gialla.
fresca di parrucchiere:
data la violenza e la coiffure, sicuro che tutti gli hair-stylist della provincia stamattina rispondessero all'appello, anche quelli daltonici?

Ah, non esistono piu' le bottle blonde di una volta...

LucaP ha detto...

@ Tabula

Il ricordo a scoppio ritardato di Valentina in merito al coltello usato per aprire le ostriche mi sembra la ciliegina sulla torta di una strategia quasi da ultima spiaggia messa in atto dal nostro amico che forse si sta accorgendo di aver sprecato troppo tempo ed energie a costruire un'immagine di Parolisi a prova di qualsiasi Corte di Assise. Ma come, tutta questa fatica ed adesso arriva questo GIP romp.....ni e ci rovina la festa?

santy ha detto...

@ Anna

ho trovato questo link leggilo ma soprattutto leggi i commenti mi ha colpito il commento n.11

ora,visto che sei di lì ti viene in mente qualcuno di tua conoscenza??

ciao Santy

http://www.ilpuntoamezzogiorno.it/2011/07/01/omicidio-rea-silvestrini-casi-come-quello-di-melania-gia-studiati-nell800/

santy ha detto...

chiedo subito scusa ad Annika per il pessimo inglese ma avendo visto quella scena mi vien da dire

Mrs. curls oxyenates: go to knitting !!

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Darpi, che vi siano divergenze nulla di strano, fa parte della vita. Ma, al di là della simpatia o antipatia per i Rea, resta il fatto che la bambina è parte lesa: su questo non vi è alcun dubbio. Chi potrebbe negarlo ? Una parte lesa, che voglia far valere i suoi diritti in giudizio, contro chiunque, deve presentarsi parte civile attraverso le procedure stabilite per legge. Non è un obbligo, ma è un onere, una garanzia per il futuro. Ovviamente una fanciullina di tre anni non può farlo da sé, ma tramite tutore e avvocato scelto dal tutore. Mi spiega quale poteva essere l'alternativa ? Non presentarsi e basta ? Aspettare che scoprano il vero o probabile altro assassino ? Il che, ormai, sarebbe reso molto difficile dal tempo trascorso, anche se non impossibile. La presenza poi di una parte civile consente anche lo svolgimento di indagini difensive da parte dell'avvocato in questione, il quale può verificare nell'interesse della bambina ogni aspetto relativo al processo.
Certe procedure possono sembrare anche crude ed inumane, ma risultano inevitabili. Cruda ed inumana è, in realtà, la perdita in modo orrendo di una madre, e penso ben di più che questo aspetto procedurale.

Anonimo ha detto...

Buona sera a tutti,
Sento di dovere dire due parole sulla delitto di Melania Rea.
Se fossi la mamma o la sorella o soltanto una cara amica di Melania, io avrei preferito il rito processuale "normale"
Questi i motivi:
- il processo "normale" garantisce una più ampia disamina di fatti e circostanze ed inoltre, a mio parere, persegue meglio la ricostruzione della "verità processuale":
- se l'imputato fosse colpevole, vorrei la condanna all'ergastolo.

Aggiungo che per me Parolisi é l'imputato e non é nè innocente né colpevole.
Maricò

anna ha detto...

non so se ciò che dice il criminologo Silvestri del serial killer sia vero,comunque nel 2005 a corropoli provincia di teramo è scomparsa una donna Magda, trovata in una radura vicino ad un fosso con trentadue coltellate fu accusato il marito, processato e assolto con formula piena.
Questo marito sta ancora aspettando giustizia

ENRICO ha detto...

Marico'

TUTTI avremmo preferito il " rito ordinario "

E' stata la Procura di Teramo a richiedere il rito immediato per ipotesi "custodiale" in mancanza dell'evidenza della prova

Il decreto di giudizio immediato deve contenere l'avviso che l'imputato può chiedere il giudizio abbreviato

Cosa che puntualmente i legali della difesa hanno fatto, condizionandolo ad una superperizia
sull'ora, il luogo della morte e la dinamica omicidiaria

Anonimo ha detto...

Rabbia e cattiveria è ciò che alberga, purtroppo,
nei familiari di M.R. L'omicida potrebbe
venire da ambiente con la loro stessa mentalità
(che non è la mentalità di S.ùp.o dei suoi familiariù9)

tabula ha detto...

@Rupe Tarpea.. che noia!
mi starebbe bene se Parolisi fosse colpevole, però se ci fossero delle prove.
Non eprchè sono mesi che le trasmissioni in tivù sputtanano la sua vita sessuale.
sia chiaro, vita non integerrima.
però chi se ne frega, però che c'entra, però che noia.

ENRICO ha detto...

Tabula

lascia perdere ! in fondo Rupe Tarpea è sempre molto divertente e due risate ogni tanto ci stanno bene ;-))

ENRICO ha detto...

FANTASTICO !

Entra in campo l'artiglieria pesante.

per chi ce la fa e resiste allo "spettacolo" vedetevi cosa sta organizzando Vespa a Porta a Porta
I Rea sono già in collegamento pronti a scaldare i motori...

A domani...se mi è passata la nausea

ANNA ha detto...

quellA DESCRIZIONE DI QUELL'UOMO DI 40 ANNI CON TATUAGGI E MERCEDES SCURA FORSE MILITARE A ME NON DICE NULLA,NON HO CONOSCENZE DIRETTE POSSO SENTIRE PERò LE MIE AMICHE DI FOLIGNANO SE CONOSCONO UN PERSONAGGIO DEL GENERE VOI SAPETE DOVE ABITA IL TENENTE COLONNELLO CHE HA CONSEGNATO LE FOTO DELLA GITA?

Tiziana ha detto...

ENRICO
ho sentito l'anteprima di porta a porta, visto in pole position Michele Rea, ed ho cambiato canale.
Sai di cosa dovrebbero parlare? Del fatto che uno zio di Melania avesse visto un coltello nella macchina di Parolisi e che ora tale coltello sia sparito. Ma siamo impazziti? Adesso iniziano ad inventare balle di questa natura? Non bastano più i doppioni di borse ed occhiali?
No, no Enrico, io piuttosto vado a dormire.
Ciao, Tiziana

ENRICO ha detto...

A TUTTI

Lo sapete perchè Parolisi è sicuramente l'autore del delitto ?

PERCHE' HA VOMITATO quando è antrato al bar Sega!

Parola di Simonetta Matone - Giudice del tribunale dei minori

Lo sapete perchè Parolisi è sicuramente l'autore del delitto ?

PERCHE' ieri in tribunale ha voltato le spalle ai genitori di M.

Parola di Paolo Crepet psicologo, pscichiatra e scrittore

Lo sapete perchè Parolisi è sicuramente l'autore del delitto ?

PERCHE' un coltellino a serramanico che si dice fosse in suo possesso e che non si trova è più compatibile con le ferite e quindi E'' SENZA DUBBIO L'ARMA DEL DELITTO

Parola di Roberta Bruzzone-Criminologa esperta in scienze forensi

Per non parlare della "pistola fumante" rappresentata dalle intercettazioni telefoniche con l'amante e dalle frequentazioni dei siti trans...

A saperlo prima evitavamo di scervellarci per tutti questi mesi
su insignificanti dettagli come l'incompatibilità dei tempi, la mancanza di tracce di Salv sul luogo del delitto, la ripulitura del cellulare, la perizia medico legale ecc...ecc..ecc...

TRASMISSIONE VERGOGNOSA INGUARDABILE e soprattutto dotata di un parterre di squallidi"marchettari" ( scusate il termine poco elegante) televisivi oltrechè penosamente e PERICOLOSAMENTE incompetenti

Ps : TABULA, io se ce la faccio qualche altro minuto voglio vederlo.

Ciao !

ENRICO ha detto...

Correggo subito !

il Ps è per TIZIANA ( non Tabula)
( come ho fatto a non riconoscere il mio alter ego ?)

Antonello ha detto...

http://ildemocratico.com/2012/03/12/omicidio-melania-rea-dai-misteriosi-rituali-in-caserma-allomicidio-premeditato-tutto-il-lato-oscuro-della-vicenda/

Sembra che la parte esoterica abbia delle fonti ben precise, che affidano ai media e pubblicamente dei dati e testimonianze ben precise, la via e' quella segnata dal Dr. Ferraro, e per la verita' sul suo sito vi sono tanto di interviste testimoniali di persone coinvolte in prima persona perche' appartenenti a diverse organizzazioni entrate in contrasto con quella che si riconduce al Col. D'Acquino.

Intanto finalmente si ammette che un caporale possa innamorarsi e persino sposare una sua allieva, unica prerogativa avvisare i suoi superiori lealmente della novella d'incompatibilita' ambientale, ne piu' ne meno come succede in qualsiasi ufficio ove si vogliono evitare conflitti di lavoro che influenzino una qualche funzionalita o produttivita', ammesso e non concesso che invece vi sono ambienti che invece proliferano grazie proprio a relazioni interpersonali.
Sono piu' sollevato, ora so che mio figlio quando e se mai entrera' in un corpo militare potra' legittimamente avere un cuore ed una sua vita privata personale.

Anonimo ha detto...

Direi che nella situazione di SP e della
sua ex allieva non potevano immediatamente
riferire del loro sentimento ai superiori dato
il fatto che uno dei due era già sposato.
Su questo aspetto (che per quanto disdicevole
in teoria può, nella vita succedere, anche bene
al di là delle proprie intenzioni) non sussistono
ancora istruzioni precise sul da farsi sotto il
profilo di relazionarsi ai superiori.

Antonello ha detto...

http://ildemocratico.com/2012/03/12/omicidio-melania-rea-dai-misteriosi-rituali-in-caserma-allomicidio-premeditato-tutto-il-lato-oscuro-della-vicenda/

Lo riposto perche' articolo che oltre a citare P. Come membro di Set e' veramente ricco di nozioni illuminanti sul tema e perche', udite bene, gia' potevamo immaginare ma qui si fa preciso cenno al riscontro che vi sarebbe di una puntura sul corpo di M.
Uno dei piu' belli e compendi semplici articoli sul tema.

Antonello ha detto...

@Anonimo
non mi sembra questione di sofismi, non si sposa il soldato o peggio l'esercito, si sposa l'uomo o la donna con i doveri che ne possono conseguire, all'Ente spetta valutare la compatibilita' dei riflessi di una vita personale essenziale e naturale sullo specifico incarico e si visioni anche pubbliche di tali incarichi ma non puo' in nessun caso e non dovrebbe incidere sull'accadere di libere, legittime e personali scelte dell'uomo o donna che evidentemente e beatamente non possono e non devono, perche' uomini e donne e non robot, sentirsi influenzati in scelte esclusive del "cuore".
Non scherziamo su certi temi, si e' esseri umani tutti, soldati e non, e se proprio si vuole scherzare si accettino almeno con lealta' ed onesta' le sconfitte molteplici che prevedo e che sembeano da molto gia' concretizzarsi.
Spiace ma non ammetto offese al soldato partendo dal presupposto che sia tale annientando l'essere umano, e' l'equilibrio giusto il sistema vincente e di giustezza.

santy ha detto...

brava anna era del tipo 40enne a cui mi riferivo ,sinceramente Silvestri non l'ho preso in considerazione.

Ho letto oggi sul SecoloXIX che il duo B&G faranno sentire 3 testimoni L'addestratore di piergiorgio ,Colasanti e un ragazzo di cui non c'è scritto altro, che avrebbe visto un uomo vestito di scuro tra le 10 e le 17 del 18/04 aggirarsi per colle san marco . di quest'ultimo sapete qualcosa di più??

Annika ha detto...

E' LEGALE PUBBLICARE QUANTO SEGUE?

"...questo il commento del padre di Melania Rea la giovane madre di Summa Vesuviana brutalmente uccisa a coltellate dal marito Salvatore Parolisi."

(articolo a firma di Roberta Calo', Giornale di Puglia, 13/3/2011):
http://www.giornaledipuglia.com/2012/03/il-padre-di-melania-salvatore-e-un.html

Annika

anna ha detto...

ma è vero che sul corpo di melania è stata trovata una puntura?c'è nella relazione del tagliabracci?

tabula ha detto...

@Annika
il fatto di scrivere che la giovane donna sia stata accoltellata dal marito quando ciò non è ancora stato provato e non è detto che lo sia,
quindi no, non dovrebbe essere legale scrivere una cosa che di fatto non è ancora stata chiarita, altrimenti non ci sarebbe il processo, e dovrebbe essere passibile di denuncia.

Manlio Tummolo ha detto...

Gentile Annika,
ciò che Lei cita, è ovviamente illegale. Se Parolisi sarà assolto o anche se non fosse assolto (ma per la negativa influenza sul giudice), potrà essere presentata querela per diffamazione a mezzo stampa. I giornalisti non si curano di questo perché evidentemente assicurati (nessuno di loro è mai andato in rovina, anzi al contrario, per queste vicende) in un qualche modo (dall'Ordine ? hanno assicurazioni speciali ? Ne guadagnano in celebrità e soldi ?).
L'unica cosa che potrebbe incidere è farli cancellare d'autorità dall'Ordine dei Giornalisti, ma temo che ciò verrebbe considerato una violazione della libertà di stampa. Possono comunque essere costretti a far rettifiche chiare sul loro giornale. Anche nel caso delle donne Misseri, l'affermazione preventiva della loro colpevolezza, soprattutto nei titoli, ancora adesso viene effettuata, malgrado che in 8 udienze di processo non sia risultato nulla contro le due donne, ma solo illazioni e pettegolezzi, del resto già noti.

LucaP ha detto...

@ Annika
Non ti stupire troppo dell'articolo di Roberta Calò. E' da mesi che si da il turno con la Encolpio e la Pompetti a fare da cassa di risonanza della campagna mediatica messa in piedi da Gionni&Co.

@ Massimo
Colpito e affondato! Qualcuno si è sentito colto con le mani sporche di marmellata. Quell'articolo del Il Democratico, anticipatoci da Mariatere, non lo prepari in poche ore. Lo tieni nel cassetto pronto per l'occasione.

ENRICO ha detto...

Se ce la fate guardatevi TUTTA la puntata di Porta a Porta.

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-16f822e7-63cc-4e77-be8c-1bc1164d251a.html#p=0

Se non ce la fate andate direttamente al 01.44.14 e fate attenzione al dialogo tra Salv e i fratelli avvenuto durante il colloquio in carcere ripreso . sembrerebbe, a telecamera nascosta...

ANNIKA

non si capisce come sia possibile che 'sti sciacall- siano essi della carta stampata o della Tv - non siano stati ancora, non dico denunciati, ma nemmeno ammoniti dal Garante della privacy ( dopo tutto quel can-can di qualche mese fa fatto a proposito della libertà d'espressione sui blog , ricordate ?)

LucaP ha detto...

@ Santy

Il ragazzo che verrà chiamato a deporre è Davide Neroni ed è uno degli studenti dell'Istituto Tecnico per Geometri "Umberto I" di Ascoli che hanno passato la giornata del 18/04 al Pianoro di Colle San Marco (pag.34/35 dell'Ordinanza GIP Teramo).
Nell'Ordinanza vengono citate le testimonianze di alcuni di essi secondo le quali negli orari indicati da Parolisi non vi era nessuno presso le altalene.
Ma se B&G ne hanno richiesto la deposizione in aula vuol dire che nei verbali dei CC vi è forse qualcosa che contrasta con le dichiarazioni dei compagni di classe. Magari anche qualche fotografia in quanto sappiamo, dalla memoria difensiva per il Riesame, che sono state acquisite per esempio le foto scattate dalla sua compagna Cecilia Giardini (in base alle quali i difensori hanno avuto la conferma che l'orario dell'impianto di videosorveglianza di Ranelli era effettivamente corretto).

Manlio Tummolo ha detto...

Vorrei tornare sulla questione procedurale: come ricordato da Stella, è stato aggiunto con legge un comma all'art. 453 sul giudizio immediato, del quale sono stati analizzati profili di incostituzionalità nel sito:

<< http:// D:\ Giudizio immediato Profili di Incostituzionalità Iusitalia.mht>>,

che forse più semplicemente si può trovare digitando art. 453 CPP.
Tra l'altro questo procedura quasi obbligatoria risulta maggiormente incostituzionale per due motivi, oltre che per la violazione del principio di uguaglianza di tutti davanti alla legge, violata dalla discrezione (o arbitrio) di un giudice, per il principio o della terzietà e "verginità" del giudice o, viceversa, per la natura fittizia del nome dato all'udienza. Allora, nel caso che il GIP del rinvìo a giudizio sia il medesimo di quello del processo, questo non è più né terzo, né "vergine". Nel caso che sia altra persona, allora la prima udienza del processo coincide con quella del rinvìo a giudizio oppure è un'udienza preliminare, senza questo aggettivo.
Osservo ancora che i riti speciali, oltre al rito bagattellare presso il giudice di pace, oltre al rito ordinario con giudice monocratico o giudice collegiale (e sono già tre), esistono:
1) Applicazione della pena su rchiesta alias "patteggiamento";
2) giudizio direttissimo (come i treni di una volta, bei tempi !);
3) giudizio immediato;
4) giudizio abbreviato;
5) procedimento per decreto.
Si parla sempre di "semplificazione", ma al contrario tutto viene complicato e moltiplicato, o elevato a potenza. Siamo di fronte ad un vero "barocchismo" giudiziario, ovvero una riesumazione in forme diverse della molteplicità processuale del Diritto medioevale e successivo, quando c'erano riti di tutte le fogge e tribunali speciali per ogni categoria. Ad es., il contadino o l'artigiano aveva un trattamento diverso dal mercante o dal nobile, per non dire del prete. Il dramma avveniva quando c'era una causa tra un prete, un nobile e un contadino. Insomma, stiamo tornando a queste boiate di riforma in riforma ?
Nel processo di Perugia, ad es., si è visto l'assurdo di procedere con un imputato con un rito e con altri due coimputati con altro rito, con conseguenze assai dubbie sulla razionalità (non dico "giustizia") di tutto l'insieme.

ENRICO ha detto...

Quando si tratta del "loro" preziosissimo c..lo i politici insorgono

"Dice il presidente del Senato: "Il rapporto stampa-ascolti va regolamentato al più presto. Serve una legge che garantisca equilibrio tra intercettazioni, tutela della riservatezza, libertà di stampa".

Quando si tratta di quello dei comuni cittadini ( meglio dire "sudditi" a questo punto) chissenefrega ! L'importante è che si alzi lo share e che la pubblicità ci guadagni a piene mani

tab ha detto...

@Enrico purtroppo non ho l'audio.
cosa si evince da quel video?

LucaP ha detto...

Dall'articolo di oggi del Resto del Carlino (stranamente a firma di Flavio Nardini e non di Natalia Encolpio; forse che a questo punto la stessa tema di essersi esposta troppo?)

http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2012/03/14/680624-parolisi-melania-rea.shtml

si capisce tra le righe quello che effettivamente del giudizio abbreviato Gionni teme (lasciate stare i Rea, ufficialmente i suoi assistiti, in quanto a me oramai pare chiaro che l'avvocato ascolano tuteli gli interessi di altre persone se non forse anche i propri).

Difatti prima di tutto bisogna comprendere bene cosa sia tecnicamente il giudizio abbreviato ex art.438 CPP. Tale rito alternativo non è altro difatti che un'udienza preliminare (quella che la Procura è riuscita a saltare a piè pari ottenendo il giudizio immediato) dove il GUP giudica prevalentemente sulla base degli atti di indagine. Tutti gli atti di indagine, non solamente quelli che fanno parte del Fascicolo per il dibattimento di cui all'art.431 CPP.
Ma a tali atti di indagine svolti dal PM possono essere aggiunti quelli eventualmente svolti dal difensore (che fanno parte del Fascicolo del difensore di cui all'art.391-octies CPP) se il GUP li ammette alla discussione.

Ed allora cosa potrebbe succedere? Dalla super-perizia sull'ora della morte non credo possano derivare certezze definitive in grado di discolpare totalmente Parolisi. Il perito della Procura (Tagliabracci) difenderà con il coltello, non quello del delitto chiaramente, fra i denti le sue conclusioni, mentre quello della difesa (non potendo fare a sa volta una nuova autopsia) cercherà a tutti i costi di screditarla con la conseguenza, forse, che alla fine nel GUP rimarrà il forte dubbio che entrambe le tesi siano valide. E questo sarà già tantissimo visto che sinora la perizia di Tagliabracci è stata considerata come oro colato.
Molto più importante sarà invece la testimonianza di Macciò, che speriamo sia ancora la stessa di quella resa all'inizio delle indagini. Dal momento però che esiste una perizia della Procura nella quale si determina l'inattendibilità del cane e del conduttore, sarà molto probabile che il GUP disporrà di una nuova perizia super-partes ai sensi dell'art.422 CPP, senza che peraltro la difesa abbia subordinato il Giudizio Abbreviato a tale perizia.
Ma supponiamo che la difesa con le proprie indagini difensive e con i propri periti durante la discussione metta in dubbio tutti gli aspetti relativi alle indagini svolte sui cellulari dalla Procura (celle agganciate e localizzazione). Diventerebbe nuovamente molto probabile che nuovamente il GUP disponga nuove perizie sempre ai sensi dell'art.422, perizie a loro volta non richieste preventivamente dalla difesa.
Per non parlare poi di tutti gli accertamenti genetici non eseguiti nè da Tagliabracci nè dai RIS che, dietro sollecitazione della perizia di Giardina, potrebbero essere ordinati direttamente dal GUP.
Le testimonianze del ragazzo e di Colasanti, ammesso che rimangano coerenti con quanto dichiarato dagli stessi in precedenza, metterebbero in seria discussione tutto il castello accusatorio.
Per non parlare di Ranelli che attualmente non è stato chiamato a testimoniare dalla difesa perché anche per la stessa al momento sarebbe inaffidabile. Ma siamo poi sicuri che, se B&G se la giocheranno bene con una indagine difensiva accurata, il GUP non sarà costretto a chiamarlo a deporre?

Continua ....

LucaP ha detto...

... Continua

Allo stesso tempo la Procura le sue carte le ha già giocate in pratica tutte ed in sintesi non è riuscita a portare uno straccio di prova vera e propria che inchiodi Parolisi. La parte civile dal suo canto cercherà di ottenere delle integrazioni probatorie come ventilato da Gionni nell'articolo. E probabilmente la genetista Baldi otterrà qualche punticino a favore, ma se le armi di Gionni sono solamente i coltellini a serramanico utilizzati per aprire le ostriche non credo che farà molta strada.

In sintesi quindi si avranno queste conseguenze:
- la parte del leone in questa fase processuale la giocherà sicuramente la difesa mentre il PM e Gionni dovranno limitarsi ad una strenua difesa di quanto sinora ottenuto
- il Giudizio Abbreviato, nonostante l'aggettivo, diventerà probabilmente un dibattimento vero e proprio e la giurisprudenza attuale non pone limiti temporali a tale rito alternativo
- la discussione e lo pseudo-dibattimento avverranno di fatto di fronte ad un giudice monocratico e non davanti ad una Corte d'Assise dove le influenze ambientali (create ad arte nei mesi passati ed ancora ad oggi in atto) potrebbero avere la loro importanza
- nel caso di assoluzione (equivalente al non luogo a procedere dell'udienza preliminare) diventerebbe inappellabile con l'obbligo di riprendere tutte quelle indagini sospese dal momento in cui si sono concentrati esclusivamente su Parolisi (in pratica dai primi giorni dal delitto).

Purtroppo non oso sperare minimamente che la difesa osi avventurarsi in possibili soluzioni alternative al caso come abbiamo cercato di fare noi su questo blog. E pensare che forse ne avrebbero tutti i mezzi e le occasioni.

Antonello ha detto...

@LucaP
Hai diretto la risposta a Massimo, penso di aver capito, erroneamente, ho postato in effetti io il link de ildemocratico, in effetti e' piu' una tesi con bibliografia vera e propria piu' che un articolo, un'abisso dai primi di corsera, molto circostanziato e ricolmo di nozioni e filosofia attinente, io non riesco nemmeno a partire dal presupposto che tutto il mondo possa girare attorno ai tempi processuali ed onestamente di quello frega nulla visto che invece ognuno ha un suo cervello e suoi tempi.
E' proprio pero' interessanre che un personaggio si esponga pubblicamente parlando di certi temi inerentemente a P. ed a organizzazioni esoteriche saraniste, anche perche' se l'articolo e' recente le dichiarazioni del personaggio sono da molto tempo presenti nel sito del Dr. Ferraro e quindi esulano da tempi processuali ad hoc.
In verita' pero', ora che mi ci fai pensare, in altra intervista lo stesso personaggio parlerebbe di un P. appartenente a diversa organizzazione ben piu' vicina alla sua che non la Set di Acquino, strano, o ha cambiato rotta in altro tempo o P. faceva collezzione di tessere ed iniziazioni.

tabula ha detto...

faccio fatica a postare commenti, con explorer mi esce una scritta che dice ci sono problemi. ora sto provando con googlechrome.

nel caso, @LUCAP
Che io sappia la difesa deve difendere il proprio assistito, non inventare possibili altri scenari, e tutte le indagini che fa sono volte ad ottenere questo risultato, e non ad accusare o portare prove contro altri.
a meno che le prove contro altri siano talmente evidenti o a meno che l'individuazione delle tracce di qualcun altro possa condurre alla assoluzione del proprio indagato, ma il tutto è assolutamente strumentale alla difesa di QUELLA ben specifica persona.

LucaP ha detto...

@ Antonello

So benissimo che il link all'articolo l'hai inserito tu e te ne do tutto il merito.

Prova però a mettere in relazione quell'articolo pubblicato il 12 marzo con l'articolo di Massimo del 9 marzo e con il commento (sempre allo stesso articolo) di Mariatere del 10/03 ore 10:34 e capirai che l'articolo in questione è una risposta diretta ed immediata a quello che Massimo ha scritto neanche tanto tra le righe.

La notizia farlocca di Parolisi membro del Tempio di Set (diffusa da un sedicente ex illuminato di nome Leo Lyon Zagami e confermata persino, pensa un po', da un presunto agente del SISMI; che all'improvviso massoneria e servizi segreti si siano decisi di far luce sui lati oscuri della società italiana perché magari presi da sentimenti di rimorso e rigurgiti di senso del dovere?) è della fine di settembre. Poi non se ne è più parlato vista anche l'attendibilità della fonte. Caso strano ricompare proprio adesso?

LucaP ha detto...

@ Tabula

Concordo pienamente. Ne ho parlato unicamente perché sono convinto che tra gli atti di indagine noti oramai anche alla difesa ci siano quegli elementi, a noi mancanti, che permetterebbero di fare ricostruzioni alternative di per se più attendibili di quelle fatte dalla Procura ed in grado, congiuntamente con le testimonianze che discolpano Parolisi, di scagionare totalmente il caporalmaggiore.

ENRICO ha detto...

TABULA

nel video che è stato trasmesso durante la puntata ci sono i sottotitoli, quindi se non hai l'audio non importa.
Se ho tempo li trascrivo perchè mi sembra che ne valga la pena...
ciao a più tardi
E.

ENRICO ha detto...

INTERCETTAZIONI IN CARCERE DI PAROLISI MENTRE INCONTRA I FAMILIARI

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-01c9adcc-78e8-44b1-bc51-424da3e2c1e1.html

Anonimo ha detto...

Ho appena letto il Corriere Adriatico. E' guerra sui periti, in quanto Gionni sottolinea che i due nominati dal GUP sono della stessa città di Varetto. Tale circostanza, l'ho già notata all'atto della nomina, ma che vuol dire? L'avvocato non sottointenderà mica eventuali accordi fraudolenti, mettendo in discussione la professionalità di tali individui? Mica, tutti sono come qualcuno che lavoro sotto banco. Il tempo è galantuomo....

Stella

Antonello ha detto...

@LucaP
no, non e' per nessun tipo di merito, non capivo l'attinenza ed il riferimento, e pensavo cosi' potessi esserti sbagliato di nome, ora mi e' chiaro a cosa ti riferissi.
Si, dev'essere un periodo cruciale per certi ambienti specialmente ora, in odore di rivisitazione quasi scontata come Rai e giustizia del resto, il problema e' che nessuno ha la forza di uno scontro frontale se non chi cadrebbe un attimo dopo, e le banche non amano le cadute.
Daltronde certe deviazioni sembra siano di vecchia data, se deviazioni sono, e sarebbe curioso capire come certi personaggi, e se, siano stati epurati o meno.
Del resto la fedelta' all'ingiusto e' sempre meno difficile trovare per strada e comprarla significa avere a che fare con mercenari, ecco questo e' un aspetto che giustifica i molteplici cambiamenti da vent'anni a sta parte, del resto nessun cambiamento puo' arrivare da un pesce con la testa marcia.
Continueranno con i loro esperimenti e la carta bianca sporca del marrone di qualcun altro, per un'idea di potenza che non comprende ruoli ma possessi, per una ereditata e quantomeno originale idea della convenienza, questo significa che la democrazia "ha avuto" dei limiti che non ha saputo correttamente affrontare, che la coalizione "unica" e' storia da un bel pezzo e che dobbiamo aspettare le prossime cavie che fioriranno nel laboratorio Italia di un chimico un po' piu' americano ed un po' meno democratico e salvatore.
Il responso e' sempre lo stesso, "non si libera per incatenare", "solo la vita si difende con la morte", anche questo ai posteri, perche' certi valori rinuncio a spiegarli a chi volutamente li ignora.
Noto pero' la vigliaccheria di chi non uccide ma mantiene la vita serva all'ultimo stadio, di chi utilizza il male per "guadagnare e diventar potente", a qualsiasi costo, senza riserve, incontro al fallimento di una intera comunita' per favorire interessi di quattro arricchiti incapaci, ci sarebbe da vomitare se non riguardasse anche tutti noi.
Spero di poterlo legittimamente ancora notare per tanto tempo.

Mimosa ha detto...

Avete guardato questo altro video?

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-1e2089e8-a6e3-4938-9a07-040ce5ea3580.html#p=

Si tratta dell’intercettazione in cella con il compagno, Salvatore dice che i suoi avvocati lo hanno consigliato di confessare, così si prende 4 o 5 anni e poi è fuori …
Lo sospettavo!
Sarà per questo che il duo evita di comparire in tv ??

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Mimosa,
non credo che gli convenga patteggiare. Forse è vero che esce dopo 4 o 5 anni, ma se lo fa, lo buttano fuori dall'Esercito per ben che gli vada (nulla si sa dalla Procura Militare ?). In tal caso, non gli resterebbe che scrivere un libro (o farselo scrivere, ad es. dalla signora Sciarelli) "Le Memorie di un supposto uxoricida", che, grazie a giornalisti vari, potrebbe consentirgli di pagare i vari risarcimenti e vivere poi con tutte le donne che gli hanno scritto in carcere.

ENRICO ha detto...

MIMOSA

ho visto il video...( ieri sera Porta a Porta l'ho seguito a tratti). mmhhhhhhh... c'è qualcosa che non mi convince
Possibile che gli avvocati gli abbiano suggerito di confessare ?
E possibile che se confessasse di aver assassinato la moglie si prenderebbe solo 5 o 6 anni ?

Sarà...
La situazione è sempre più complicata o la STANNO FACENDO DIVENTARE più complicata ?^

Unknown ha detto...

Tu Mimosa non hai mai avuto a che fare con avvocati e tribunali, beata te. Credi davvero che se anche confessasse il Parolisi farebbe 5/6 anni? Solo il Parolisi poteva crederlo, e l'ha creduto, ma anche confessando, con le aggravanti che gli hanno inserito i Pm (che da sole superano i 5 anni di carcere) meno di 24 anni non si beccherebbe, quindi sarebbe fuori fra 14, se potesse andare ai domiciliari trovando un lavoro, o fra 18, che sarebbe il fine pena compreso degli sconti per buona condotta.

Il dirgli che confessando in 5 anni sarebbe fuori è l'espediente che usa un qualsiasi buon avvocato per capire con chi ha a che fare. Se il Parolisi fosse stato colpevole davvero, a fronte dell'ergastolo che gli prospetta di fronte, avrebbe detto coi legali "va buò, ci penso e vi faccio sapere", e loro avrebbero capito che non valeva la pena scomodare il Varetto, il Cusani ed altri che hanno le palle quadrate.

Il duo stavolta non è da criticare, anzi, perché se ne sta in silenzio e fa parlare chi, in mancanza di controparte, sta stufando e perdendo credito. La tattica è quella giusta, quella che insegnano i grandi penalisti quando hai a che fare con un cliente strafalcione e poco affidabile perché non furbo (ed uno che mente come ha mentito il Parolisi, che nasconde un cellulare e poi lo va a recuperare, di furbizia ne ha davvero poca).

Quindi, per ricapitolare, Biscotti e Gentile stanno svolgendo al meglio il loro lavoro. Non pensare ad Avetrana (caso in cui stanno comunque facendo al meglio il loro lavoro, anche se a chi non la pensa come loro non piace e non è piaciuto il modo usato, visto dove sono arrivati ed i milioni di euro che potrebbero prendere i familiari di Sarah), non li catalogare per partito preso, pensa a questo specifico caso.

E lo hanno dimostrato assicurandosi che il loro cliente fosse davvero innocente, prospettandogli lo sconto di pena, e scegliendo il rito migliore ed i periti migliori. Il resto è pregiudizio.

Ciao, Massimo

Mimosa ha detto...

Eh, ragazzi, ma davevro credete che io creda che "confessando Salvatore si possa fare 4-5 anni"?
Io ho solo riportato quello che ho sentito nel video.

E quando, frettolosamente, ho scritto che lo "sospettavo", intendevo che sospettavo che gli avvocati si sarebbero comportati così, gli avrebbero dato quel consiglio ... non sarebbero i primi.
Fanno il loro mestiere, del resto, e io verso di loro non ho un pregiudizio specifico anche se il loro comportamento nel caso Avetrana pesa come macigno sulla simpatia che non ho per loro!
Gionni fa uguale e non ho simpatia in modo assoluto per gli avvocati di parte civile che si sostituiscono agli inquirenti dando man forte all'accusa, diventando collaboratori del PM.

Per fortuna con avvocati penalisti non ho avuto mai a che fare ma con gli altri sì.
E poi ho seguito diversi casi giudiziari per non sapere come si comportano gli avvocati, ragazzi miei.

Io ho fatto notare che - se Parolisi ha detto il vero, e io non ho motivo di dubitare - lo hanno preso in giro.
E in secondo luogo mi rinforza il sospetto ulteriore che non gli hanno mai creduto.
Punto. Solo questo.

Mimosa

Anonimo ha detto...

Se Parolisi conoscesse il diritto, non sarebbe caduto nel tranello ;)
Nel suo caso non è applicabile il patteggiamento, in quanto può essere applicato quando la pena detentiva non superi i cinque anni già decurtata di 1/3, (dato il carattere premiale di tale rito) ed applicate le eventuali circostanze attenuanti.
Comunque un video molto interessante; il diritto non è il punto di forza di Parolisi, ma il resto lo ha colto molto bene.
Un legale si appassiona alla causa che sposa; soprattutto un penalista che con molta probabilità sa essere il proprio assistito estraneo ai fatti che gli vengono contestati. Poi, è inutile nasconderlo, il caso di P. ha avuto un ritorno mediatico non indifferente con tutto ciò che ne è seguito e continuerà a seguirne. Un'eventuale assoluzione riempirebbe le tasche di P. e non solo. Ovvio, che in tal caso dovrà pagare i suoi legali ed i consulenti, che hanno messo a sua disposizione le loro competenze.


Stella

Mimosa ha detto...

Aggiungo che è usuale per gli avvocati mettere immediatamente in discussione quanto il cliente dice sia per vedere se ci sono zone nascoste nel fatto che ha procurato quel determinato capo d'accusa (e tanto più se l'accusa è di omicidio con un rischio di pena di ergastolo) e poi per valutare dove potrebbero annidiarsi appigli per la controparte. Dicono di essere i primi giudici del loro cliente.

Inoltre devono difendere anche clienti colpevoli, ovvio.

Ma in questo caso, esprimo la mia strettissima opinione che a me il duo non ha dato l'impressione di star difendendo un innocente.

Può essere che non c'era altro modo procedurale, ma allora perché far credere tutt'altro al loro cliente?

Mimosa

ENRICO ha detto...

MASSIMO

giustissima osservazione.

L'intercettazione è stata mandata in onda con l'unico scopo di incrementare ancora di più nella pubblica opinione i sospetti contro Salv.

Infatti NESSUNO dei presenti - conduttore compreso - si è preso la briga di accennare ad una interpretazione alternativa di quel dialogo "rubato"

Gravi e volute OMISSIONI e MANIPOLAZIONI come questa sono assai peggio di una menzogna

tabula ha detto...

ok. domani vado a comprarmi le cuffie.
comunque sia Parolisi vi appariva tentato da questa (assurda) proposta, o quando raccontava il fatto sembrava sconcertato?

Mimosa ha detto...

@ Tabula
le voci che si sentono sono di attori, non è l'originale sua, quindi l'intonazione è artefatta.

Unknown ha detto...

Ciao Enrico.

A pare mio l'intercettazione l'hanno mandata perché c'erano i Rea in studio e perché il Parolisi ne diceva quattro più quattro più altre quattro sul loro conto. In questo modo sono potuti passare per quelli trattati male dall'assassino che manco si vergogna di dire certe cose dopo aver ucciso la sorella... e lasciamo perdere il resto.

Ma non era sconcertato, era incazzato nero e ne aveva per tutti. Per i suoi legali, per i Pm, per il giudice, e per i Rea (sempre a causa della visita mancata) su cui s'è soffermato nel finale. No Tabula, non ha mai pensato di accettare i 5 anni o quelli che fosserro, anzi lui non si spiega perché sta dentro ed è certo che presto sarà libero perché, al contrario di quanto detto da Michele Rea, non ci sta una mezza prova di colpevolezza (ma che atti avrà letto il fratello di Melania?).

Ciao, Massimo

ENRICO ha detto...

MASSIMO

Sempre a Porta a Porta, a quel video ne viene mandato in onda poco dopo anche un altro con l'incontro in carcere tra Salv ed i suoi familiari
( lo avevo già linkato

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-01c9adcc-78e8-44b1-bc51-424da3e2c1e1.html )

che fa il paio con quello della intercettazione con il compagno di cella
Anche durante questo colloquio SP si esprime pesantemente contro i Rea.

E anche in questo caso il conduttore ed i suoi "esimi" ospiti se ne servono per far scatenare i Rea contro Salv.

Confermo quanto dici a proposito della reazione di Parolisi alla proposta di confessare il delitto consigliatali dai suoi legali : non l'ha presa neanche in considerazione.

E' mia impressione che la decisione del GUP di accogliere la richiesta del rito abbreviato deve aver scompaginato non poco i piani dell'avvocato di parte civile e dei suoi assistiti

Mi sono sembrati infatti - sia l'uno che gli altri - molto, anzi TROPPO, contrariati dalla piega che sta prendendo l'iter processuale

Unknown ha detto...

E' vero Enrico. Lo dimostra l'articolo, quello postato Luca nel pomeriggo, in cui il Gionni ci parla di una incompatibilità perché i periti scelti dal giudice abitano nella città del prof. Varetto. Che è come dire che lui, Mauro Gionni, può aver influenzato il Tagliabracci e la Carlini, oltre agli altri periti che hanno lavorato al caso, dato che gli abitano ad uno sputo di metri dal suo ufficio e li conosce (coda di paglia?).

Ma nello stesso articolo cita uno scoop. Dice che tirerà fuori una novità accusatoria non tenuta in considerazione dalla procura ma rilevante. Però non ce la da in pasto subito, d'altronde ancora dobbiamo digerire i trans, ma arriverà a tempo debito.

E la famiglia Rea fa bene ad essere contrariata dalle parole dell'ex genero, nonché cognato fratè e "nipote" (zio Gennà), ma la rabbia che provano ora non è nulla al confronto di quella che potrebbero provare fra qualche mese. Questo spiace essenzialmente per la piccola Vittoria, che si trova al centro di una guerra fra i suoi affetti più cari. Ed è lei il motivo per cui io credo i Rea non dovessero mai al mondo schierarsi e dire apertamente che l'assassino è Salvatore Parolisi, neppure se lo pensavano; dovevano lasciar fare alla procura ed attendere che gli eventi maturassero. Una sua condanna avrebbe legittimato le loro parole ed avrebbero avuto ragione su tutta la linea.

Ma forse c'è stato un qualcuno che si è fatto prendere la mano dalla notorietà, perché a livello politico la pubblicità può sempre servire, e li ha accompagnati a fare quanto da soli non avrebbero mai fatto. Chissà.

Ciao, Massimo

PINO ha detto...

L'INCONTRO di Parolisi con la famiglia (fratello e sorella) l'hanno ritrasmesso anche a CLV, ed a me P è sembrato incavolatissimo, perchè non capisce la ragione della sua detenzione, che ritiene ingiusta; non si da pace per il negato incontro con la sua bambina, ed è, infine arrabbiato per le diffamazioni diffuse dai mass media.
ALTRO CHE CONFESSIONE!
I famigliari cercavano di calmarlo inutilmente, mentre lui continuava a reclamare, ad alta voce le sue ragioni.
Non mi è parso, il suo, l'atteggiamento di chi si sente colpevole, ed in procinto di una...confessione (sic).
La registrazione ambientale concernente il colloquio avvenuto in cella fra P e l'altro detenuto, e fatta ascoltare a "porta a porta", oltre che essere stato doppiato dalla voce di attori, potrebbe essere stato formato da frasi e parole estrapolate da un testo di diverso contenuto.
Una cosa è incontrovertibile: la decisione del gup, di accettare le condizioni imposte dai difensori, è stato UN COLPO DOLOROSO, per chi già gongolava di piacere, come alcuni manipolatori dell'informazione di diversa natura, e tutto un clan animoso ed arrabiato.immaginando il militare dietro le sbarre per un lunghissimo periodo.
PINO

Antonello ha detto...

A me sembra di assistere ad un preprocesso medievale, lo dico onestamente, mi sembra tutto molto surreale, un indagato sta cautelativamente in carcere in attesa di processo mentre fuori si fanno vedere intercettazikni e filmati oggetto presumibilmente di indagini, e' tutto veramente senza senso.
In Inghilterra possono essere, e giustamente pubblicati audio e filmati intercettati SOLO OVE E SE AVESSERO UN RILIEVO PUBBLICO, mentre e' proibito pubblicare relazioni personali del tutto private.
Detto questo attendo una forte campagna reazionaria e strumentale contro la diffusione delle intercettazioni, perche' qualcuno vuole coprirsi anche mediaticamente giustificando con un'estesa e forte campagna leggi e leggine che riterra' in pubblico bandiere di una democrazia ipocrita e pilotata.
Non facciamoci annebbiare la vista dalle cosche di palazzo perche' questo e' il loro obiettivo in previsione di un futuro che i "monti" ci dovrebbero nascondere.

Antonello ha detto...

Cercando di tornare al discorso riprenderei da una domanda:
in quale punto del tragitto effettuato da M. a CSM la vittima ha finito di autodeterminare i propri spostamenti ed in quale punto ha potuto dover dirigersi dove non avrebbe voluto???
E' chiaro che il DIETRO del monumento, a logica, e' l'ultimo punto che con certezza M. decide di impegnare, catturarla prima sarebbe stato troppo rischioso per chiunque, fino a li quindi ha con certezza potuto scegliere liberamente.
Ma perche' portarsi DIETRO al monumento???
1) Avrebbe potuto essere P. a dire a M. che avrebbe avuto bisogno di un bagno mentre per tesi indiretta aveva semplicemente bisogno di telefonare a Lud. si puo' quindi essere portato DIETRO al monumento raggiunto da M. che potrebbe, nell'ipotesi, averlo pedinato sospettosa.
2) M. avrebbe potuto portarsi DIETRO al monumento semplicemente per far pipi'.
3) E' possibile che M. avesse avuto bisogno di vedere una persona con cui era compromettente farsi vedere, od un'amica con cui chiarire ma in questo caso poteva semplicemente salire su un auto.
4) Il punto DIETRO al monumento avrebbe potuto solo essere un punto di un tragitto da compiere per raggiungere un appuntamento dalla roulotte.
5) Per nascondersi da qualcuno che poteva aver notato e di cui poteva avere il timore.

In ogni caso sino a DIETRO il monumento con larga ragionevolezza possiamo pensare che M. doveva essere ancora libera di decidere, oltre puo' essere stata costretta od influenzata dalla paura.

Mimosa ha detto...

Sapete di qual è lo scoop che Gionni prepara? Lo ha svelato a CLV di stasera: la durata della permanenza del dna salivare in bocca a due che si sono baciati.
La sua "bravissima genetista" ha fatto fare delle prove con persone che si sono prestate a baciarsi e i periti hanno rilevato che il dna dura "solo pochi minuti" nella bocca (di persone vive).

Inoltre della dott. Sara Gino, il perito nominato dal giudice, Gionni ha detto che ha lavorato (anni fa) nello stesso laboratorio di Varotto e che attualmente ("cercando nel web", ha detto) risulta operi alla stessa Università di Torino come Varotto.

tabula ha detto...

@Mimosa
credo che Annika abbia già rilasciato i riferimenti sulle analisi della permanenza del dna di un bacio, non ricordo il link: forse bisognerebbe ridomandarglielo e metterlo bene in evidenza qui dentro o altrove possa essere necessario.

@Antonello: ho sempre pensato che Melania si sia portata dietro il monumento nascondendosi un pò semplicemente per fare pipì. Sarebbe contro la legge, ma è sempre più igienico farla nei campi che nei bagni pubblici.
Quel che non mi spiego è perchè inoltrarsi fino alla roulotte: per trovare un angolino riparato dalle pareti della stessa?
forse stare dietro il monumento non sarebbe stato sufficientemente nascosto alla vista delle auto in transito?
non lo so perchè non ho visto quei luoghi nè posso sapere se raggiugnere la roulotte sia veramente un percorso così imeprvio.
sicuramente però molte volte le spiegazioni a certi fatti seguono la strada più semplice.

@in generale: un innocente in carcere ha tutte le ragioni di essere incazzato. purtroppo non so quale sia la reazione standard riconducibile ad un colpevole.
PIUTTOSTO, da quando in qua un uomo in carcere è soggetto ad intercettazioni?
Da quando in qua le intercettazioni di un indagato nella propria cella sono passibili di messa in onda?

Ma tutto questo vi sembra normale?

Il fatto che i carabinieri ascoltino le intercettazioni in cella è un conto e già sarebbe discutibile, il fatto che le ascolti mezza Italia vi sembra legale?

e poi: manco in carcere si può parlare male dei suoceri?

nemmeno ai colloqui con i propri parenti un uomo ha il diritto di incazzarsi con chi lo sta sbattendo in galera e sputtanando?

Ma insomma, le telecamere e le intercettazioni ambientali arrivano fino al gabinetto?

Ma l'hanno messo in prigione o rinchiuso dentro al Grande Fratello?

dov'è la differenza?

non credo che Parolisi abbia firmato la liberatoria che si firma prima di entrare nel cast dei reality..

Antonello ha detto...

@Tabula
assolutamente incredibile e vergognosa la pubblicazione ad hoc, sembra anche che abbiano potuto scegliersi l'intercettazione di gossip fra mille, molto opinabile l'attivita' di ascolto anche perche' a me sembrava di aver letto che l'indagine sarebbe chiusa ed il P. rimandato a giudizio, comincio a pensare che il militare in cella insieme a P. sia stato anch'egli messo li con un motivo.
Non capisco come mai nessuno degli inquirenti dica nulla, ora fino a video "montati" dai media per compendiare il caso direi che poteva andare, ma qui delle redazioni non c'e' nulla, neppure la firma,sono le immagini di una tortura dell'800'.

Antonello ha detto...

Sempre tentando di ritornare al tema centrale, Ranelli non sarebbe lunico ad aver visto la coppia, all'all. 13 della memoria difensiva e' citato il S.i.t. redatto in data 31/05/201 sulla testimonianza di Neroni Davide che, testualmente dichiara:

"Confermo la presenza di una persona che spingeva un bambino od una bambina che era sopra l'altalena, altri particolari non riesco a ricordarli. Salvo pero' specificare di essere sicuro che non vi erano macchine parcheggiate sulla strada (sterrato accanto alla zona giochi) situata nei pressi delle altalene e che l'orario in cui notavo tale persona non sono in grado di indicarlo.".

Cio' conferma che e' molto verosimile che il "non ricordo di aver visto" di molti e' relativo e traducibile nel "non ho fatto caso" o "non ho mai guardato", come molti facevano notare, direi che la nuova convocazione puo' essere funzionale al determinare l'orario a cui si puo' riferire la testimonianza.

anna ha detto...

sono sempre più convinta che ci deve essere un giudice del tribunale dei minori onesto che tolga quella bambina ai Rea, la stanno facendo vivere nell'odio e nella menzogna si devono solo vergognare.Basta andare in televisione fate proprio pietà.Senza una certezza della prova avete già condannato un uomo vergogna............

state perdendo la solidarietà di tante persone che vogliono giustizia e non vendetta.......giustizia per MELANIA cosa che voi che siete i genitori non volete.

Ma avete capito che il vostro avvocato Gionni sta coprendo probabili persone di Folignano coinvolte?Lui non fa i vostri interessi ma i suoi e di quelli che lui conosce,
se volete la verità cambiate avvocato e fatelo prima del processo...........................se salvatore venisse assolto visto che non c'è nessuna prova della sua colpevolezza chi lo ripagherà di tutto ciò che ha passato?compreso il fatto che voi gli avete negato di far vedere sua figlia.......siete delle persone veramente vendicative e di uno squallore unico.

Se io sapessi di essere innocente e voi mi trattaste in questo modo non solo non vi guarderei più sulla faccia non solo sparlerei di voi ma vi sputerei in faccia,voi non avete il dirirtto di togliere la figlia......

VERGOGNA
VERGOGNA
VERGOGNA

Anonimo ha detto...

Nessuno si e' posto il dubbio che gli avvocati NON abbiano mai detto a SP ' questa storia ? E che il video mandato in onda sia l'ennesima sceneggiata di parolisi, ben sapendo di essere intercettato?
Che si scagliasse contro i Rea non contro chi in questo momento sta cercando di parargli il ..

PINO ha detto...

ANONIMO delle 7,51

A quale storia ti riferisci, dato che ce ne sono parecchie?
E poi, datti un NIK, tanto per distinguerti
PINO

ENRICO ha detto...

ANONIMO

potresti essere più esplicito perchè non credo di aver capito quello che vuoi dire
Quale "storia" non gli avrebbero mai detto gli avvocati ?

Che SP sia talmente scaltro al punto da saper confezionare un copione così "naturale" manco fosse un maestro del neorealismo redivivo, mi sembra un'ipotesi quantomeno azzardata.

Se fosse così furbo non avrebbe inanellato tutta la serie di castronerie che lo hanno spedito in galera.

Prima fra tutte : qualcuno dovrebbe spiegarmi quale logica potrebbe spingere un degenerato che ha appena accoltellato la propria moglie ( "accoltellato" non "ucciso" !) a denunciarne la scomparsa IMMEDIATAMENTE dopo, SAPENDO che costei ha ancora il cellulare con sé e fornendone il numero alle forze dell'ordine correndo il rischio che queste arrivino in tempo per ritrovarla ancora in vita !

( chiunque l'abbia aggredita NON POTEVA SAPERE nè se le ferite fossero mortali, né - eventualmente lo avesse immaginato - CALCOLARE il tempo che sarebbe occorso per provocare la morte della sua vittima. Quindi, o ha atteso la fine della povera donna o se ne è sincerato in un secondo momento operando poi lo staging )

LucaP ha detto...

Ieri sera sono riuscito a guardare CLV senza vomitare immediatamente la cena e me ne vanto (di essere riuscito a non vomitare).
Il servizio mandato in onda era veramente nauseante ed a questo punto dovrebbe intervenire il Garante.
Per non parlare poi del teatrino messo su dalla Sciarelli con Gionni (è fin troppo evidente che le battute sono scritte e provate precedentemente) e la onnipresente spalla Gennaro Rea. Mi dispiace personalmente un fatto e cioè il sospetto che ho avuto che l'idea della perizia sul DNA da bacio l'abbia copiata da un mio commento ironico di qualche mese fa. Credo comunque che Varetto e Giardina sapranno abilmente controbattere alla perizia della Baldi.
Quello che veramente però mi ha disgustato e stupefatto è stato l'ultimo servizio sulla corrispondenza privata di Salvatore con una sua ammiratrice. Capisco che la PG abbia il potere di intercettare la corrispondenza di un indagato e di allegarla agli atti di indagine anche se non rilevante ai fini investigativi e processuali, ma il diffonderla (sempre tramite il nostro Jonny Stecchino; Jonny è lo pseudonimo utilizzato anche in campagna elettorale) a mezzo televisivo mi sembra veramente contro ogni regola. Anche perchè quando hanno cominciato a leggere le lettere ho pensato: sta a vedere che adesso svelano che la donna è in realtà Ludovica o che magari è il famoso trans non rintracciato che si deve essere vestito come Melania per essere visto da Ranelli (vedrete che verrà fuori anche questa). Ed invece? Una normalissima corrispondenza che mi fa pensare piuttosto alle lettere scritte dalle crocerossine in tempo di guerra ai soldati al fronte. Ma quale valenza giornalistica ed informativa aveva quel servizio? Possibile che Jonny abbia esaurito tutte le carte (truccate)?

Ma a proposito di Jonny e del Partito Democratico del quale fa parte, forse sarebbe bene che qualcuno dei garanti od eventualmente il suo riferimento politico nella segreteria intervenisse a frenare un po' questo volenteroso militante che aspira ad orizzonti più ampi.
Dovesse venire fuori qualche eventuale magagna in futuro, sarebbe forse imbarazzante per il partito (che purtroppo di gatte da pelare recentemente ne ha fin troppe).

PINO ha detto...

ENRICO

Avrai certamente notato che, esaurite miseramente le illazioni sulle borse, gli occhiali, gli indumenti sporchi di sangue ed altro, ora se ne costruisce un'altra con soggetto: i coltellini.
Illazioni pagliaccesche lestamente carpite dai mass media, per infarcire nuove favolette.
Mancano solo i cantastorie, con la fisarmonica ed il telone con le varie scenette del commovente dramma.
Siamo all'assurdo!!!!
PINO

Manio Tummolo ha detto...

Ma scusate se ribadisco il mio concetto, anche se è una fissazione (ognuno ha le sue): è obbligo guardare spettacolazzi televisivi che si sa che sono spettacolazzi, atti apposta per rimbecillire la plebaglia e distoglierla da eventi ben più grossi quali lo strangolamento sempre più forte del comune cittadino, lavoratore e pensionato ? Che cosa vi aspettate da questi ? Non guardateli e non vomiterete. Aspettiamo la fine di marzo, non lontanissima, e poi quando si svolge questo processo abbreviato. Se uno va al gabinetto subito dopo un altro, non può lamentarsi se sente della puzza. Abbiate pazienza...

tabula ha detto...

no Manlio, proprio da te non me lo aspettavo.
da te mi sarei aspettata che tu citassi gli articoli del codice che vengono infranti pubblicando e rendendo note intercettazioni di nessun interesse al fine delle indagini, ma atte solo a fomentare il clima di odio e colpevolizzazione dell'unico indagato.

LucaP ha detto...

@ Antonello e Tabula

Ammesso che Piergiorgio abbia veramente fiutato l'odore di Melania sino al monumento e da lì sino alla roulotte (e questo lo credo fermamente perché oramai in questo caso gli animali sono gli unici esseri attendibili, onesti e seri della vicenda), le conseguenze sono queste:
- Melania si è recata effettivamente sino al Monumento e da lì, percorrendo il sentiero è arrivata alla roulotte;
- il sentiero che parte dal Monumento è impervio e già dopo i primi metri si è totalmente invisibili dalla strada; è da escludere che Melania sia dovuta arrivare sino alla roulotte per fare pipì. Ha percorso quel sentiero perché voleva arrivare alla roulotte
- fosse stato Parolisi a precedere Melania per appartarsi e telefonare a Ludovica, si sarebbe fermato anche lui dopo i primi metri del sentiero, ed inoltre Melania avrebbe avuto con se la bambina in braccio e non credo proprio si sarebbe inoltrata lungo il sentiero stesso. Per me è da escludere totalmente tale ipotesi (anche perché ci costringerebbe nuovamente a non credere a Parolisi e non ne vedo proprio la ragione, lasciamolo fare ai PM ed ai CC e non facciamoci suggestionare anche noi)
- la roulotte è perfettamente raggiungibile percorrendo prima la strada asfaltata che parte dalla provinciale in corrispondenza della Colonia e raggiunge l'agglomerato di case retrostanti e poi una stradina sterrata. Se Melania è passata dal sentiero lo ha fatto verosimilmente per non essere vista da alcuno e quindi è anche logico ipotizzare che si sia recata lì per due ragioni: o per incontrare qualcuno che a sua volta non voleva essere visto (ma perché non incontrarlo direttamente all'inizio del sentiero?) o per controllare qualcosa o qualcuno nei pressi della roulotte medesima
- non sappiamo se sia entrata nella roulotte ma sappiamo che ha cercato di farlo il cane e con veemenza. Potremmo allora ipotizzare che Melania vi sia entrata anche solamente per rimanere nascosta. Non sappiamo cosa si possa vedere dalla roulotte, se solamente la stradina che vi conduce od anche la villa con piscina vicina (sarebbe anche interessante sapere chi sia il proprietario della roulotte e della villa o chi ne abbia anche solamente la disponibilità)
- dalla testimonianza del maresciallo Mansi dei CC sappiamo che Piergiorgio dopo aver fiutato intorno alla roulotte ha incominciato a scendere nuovamente verso valle venendo fermato ancora per il terreno scosceso e per la mancanza della luce. E' verosimile allora che abbia cercato di ripercorrere in discesa il sentierino nel bosco, segno probabile che Melania si è allontanata dalla roulotte seguendo la strada dell'andata. Non sappiamo cosa abbia fatto cambiare idea a Melania, ma è altamente probabile che abbia capito che ciò o chi cercava non si trovava lì bensì altrove e gli SMS dalla SIM di Sonia potrebbero essere stati quindi il probabile avviso di tale cambiamento di programma

Continua ....

LucaP ha detto...

... Continua

- dalla testimonianza del responsabile del Soccorso Alpino sappiamo che prima di prendere il sentierino nel bosco Piergiorgio ha fiutato l'area intorno al monumento dando "il negativo" sulla strada a significare forse che aveva fiutato anche lì l'odore di Melania ma che le tracce non erano nella sequenza temporale corretta
- sappiamo però che con molta probabilità Melania è stata avvistata, da sola, proprio lungo quel tratto di Provinciale che scende a Folignano e porta anche a Frazione Colle dove hanno condotto nei giorni successivi altri cani da ricerca. Possiamo allora ipotizzare che con buona probabilità Melania, ritornata al Monumento (ed uscendo quindi dalla boscaglia) sia scesa verso Frazione Colle dove però si perdono le sue tracce.

Scusandomi per la lungaggine e per l'ennesimo riepilogo di quanto già abbondantemente discusso, per è da concludere che Melania sia rimasta sola sino al momento in cui è giunta a Frazione Colle e solamente presso il casolare dove i cani l'hanno fiutata si è incontrata (o l'hanno scoperta e presa) con chi successivamente l'ha tenuta prigioniera sino alla tarda serata e l'ha condotta alla morte al Chiosco della Pineta.

tabula ha detto...

@Lucap, eppure..
per inerpicarsi in una stradina difficoltosa mi chiedo se melania indossasse scarpe da ginnastica. è così?

E poi suona così strano.
andare da sola in un posto così complicato, tornare da sola e scendere a piedi verso Frazione Colle.
Perchè?

La conclusione che trai relativamente ai due messaggi di Sonia è assolutamente plausibile, è assolutamente probabile che quei due sms contenessero indicazioni per Melania, purtroppo tutte le prove che portavano in quella direzione sono state cancellate, da entrambi i cellulari, e, nonostante la doppia cancellazione sia comunque il segnale di qualcosa di losco contenuto in quegli sms, nessuno pare dargli importanza.
Del resto, non si possono fare processi alle illazioni, perlomeno non si possono fare con nessuno tranne che con Salvatore.

Davvero però non riesco che senso potrebbe avere per Melania andare da sola fino alla roulotte:
Un vero rompicapo.

Non posso credere fosse ancora qualcosa che avesse a che fare col marito, forse abbiamo dato troppo peso alla componente infedeltà, che è diventata il leit motiv di ogni trasmissione e la cosa puzza di specchietto per allodole.
Dovremmo cominciare a considerare altre possibilità: non si vive di sole corna.
è possibile anche avere altri interessi nella vita. o no?

PINO ha detto...

LUCAp
Rispondo io, chiedendoti: a che servirebbe il rifare l'eventuale percorso di M?
Forse che l'ennesima, ipotetica ricostruzione dei suoi movimenti porterebbe a qualche soluzione diversa dell'omicidio?
Quindi, caro Luca, con tutta la tua e nostra buona intenzione, il ricalcare orme già seguite, non porterebbe a nessun punto, diverso da quello in cui siamo arrivati.
Però, se ritieni che si possa ricavre qualcosa di diverso dai risultati fin'ora ottenuti, continua pure: io ti seguirò con interesse.
PINO

LucaP ha detto...

Gentile Manlio, ho visto la puntata del talk-show della Sciarelli sapendo benissimo che vi sarebbero stati i Rea e Jonny, proprio per vedere sino a che punto si sarebbe abbassata la conduttrice con la redazione tutta.
Ammetto di non essere riuscito però a guardare la puntata di Porta a Porta dell'altra sera perché a tutto c'è un limite.

Ho letto tuttavia stamattina sul Resto del Carlino (articolo della redazione di Ascoli e quindi sempre della Encolpio anche se senza firma) della notizia che uno zio di Melania avrebbe consegnato effettivamente alla Procura di Teramo un coltellino a serramanico trovato sull'auto di Parolisi.

E' da premettere prima di tutto che lo zio in questione sembra essere proprio quel Salvatore Rea, presente con il fratello, la cognata ed i nipoti alle prime ricerche di Melania ad Ascoli/Folignano e del quale non si è mai stranamente saputo nulla.

Ma quello che trovo sbalorditivo ed inquietante è che tale coltellino "rubato/sottratto" (se è vero) dall'auto di Parolisi sia stato consegnato agli inquirenti il giorno 13 marzo 2012.
Ma quando l'avrebbe allora sottratto dall'auto? Auto che è stata sequestrata a maggio (o giugno) 2011 ed analizzata dai RIS sino all'ultimo granello di polvere. Auto che è ritornata in possesso di Parolisi subito dopo e che non credo sia stata lasciata in omaggio, quale pegno di amicizia e fedeltà, alla famiglia Rea. Auto che allora è presumibile sia rimasta nella disponibilità della sorella di Salvatore.
Vuol dire allora che Salvatore Rea ha trovato e si è tenuto questo coltellino per nove mesi minimo ricordandosi solamente il giorno dell'udienza davanti alla Tommolini di consegnarlo ai PM? Questo sarebbe complicità nel delitto od in ogni caso occultamento di prova.
O forse vogliono farci intendere che, essendo il titolare di un'autofficina, abbia trovato il coltellino solamente nei primi giorni di marzo 2012 quando forse (ma chi crede a ciò?) Franca Parolisi ha portato la Renault Scenica "nera" a riparare da lui?
Non mi sembra, dal filmato dell'intercettazione ambientale in carcere, che Franca Parolisi sia in buoni rapporti con i Rea. Ed allora si sposterebbe da Frattamaggiore per portare l'auto da riparare presso l'Autofficina Rea S.n.c. di Salvatore e Giuseppe Rea, via Pomintella, 80049 Somma Vesuviana (NA)? Quando sempre a Frattamaggiore, da una rapida ricerca su internet risultano più di dieci autofficine?
O forse Franca ha avuto un incidente od un guasto della macchina proprio mentre stava andando a prendere Vittoria e guarda caso l'auto non poteva essere trasportata presso la sua autofficina di fiducia? E magari i Rea sono stati così gentili e premurosi da consigliarle di rivolgersi dallo zio di Melania?

Mi stanno purtroppo venendo brutti sospetti che ci sia qualcuno disposto a giocare molto sporco. Mi auguro allora solamente che ad un certo punto si bruci a forza di esagerare.

Ma questo potrebbe voler dire allo stesso tempo che queste persone sono alla canna del gas e non sanno più cosa tirar fuori pur di far condannare Parolisi e pur di non far riprendere le indagini a 360° (Celsius o Fahrenheit non importa, ti scotti lo stesso).

ENRICO ha detto...

MANLIO carissimo ,
tu hai ragione…da un certo punto di vista.
Ma se noi non avessimo seguito e non continuassimo a seguire tutte le schifezze divulgate via cavo non riusciremmo a comprendere ciò che A TUTTI I COSTI vogliono “che sia dimostrato” e ciò che a TUTTI I COSTI vogliono “che sia occultato “
E tentare di capirne il PERCHE’

Sottoponendoci a questa tortura ci siamo accorti che il bla bla mediatico pesca solo nel mare del gossip più becero evitando accuratamente di immergersi in quello dei dati di fatto legati alle osservazioni empiriche induttive ed alle risultanze delle analisi scientifiche, da sempre alla base di un’indagine investigativa di questo tipo.

Se è vero che lo studio e l’analisi della psicologia e del carattere dell’eventuale sospettato sono elementi senza dubbio importanti al completamento di un’ipotesi omicidiaria , tuttavia gli aspetti della personalità del soggetto inquisito non possono e non devono venir assunti aprioristicamente come uniche e sole “prove provate” della colpevolezza dell’imputato .
Operazione scorretta e illogica che però a quanto pare il mainstream informativo ha deciso all’unanimità di fare propria. blindando il caso in questi angusti confini

E’ solo seguendo la “logica” di questo tipo d’informazione falsata che si può sperare di cogliere qualche “passo falso” che possa aiutarci a comprendere il perché di un tale accanimento verso il caporalmaggiore contro il quale - almeno per il momento - non esiste uno straccio di prova che possa ragionevolmente farlo supporre autore del crimine

PINO ha detto...

LUCAp
Ho letto stamattina che S. Rea avrebbe detto al gup di AVER VISTO, in occasione di una riparazione dell'auto di P, un mese prima, circa, dalla scomparsa di M, un coltellino, nel porta oggetti del cruscotto. Non già DI AVERLO CONSEGNATO AGLI INQUIRENTI.
Vedi come le notizie vengono falsate!!
PINO

tabula ha detto...

Pensa un pò se quel coltellino consegnato recasse tracce di sangue di Melania.
Essendo stato consegnato a indagini ormai chiuse e dopo ben undici mesi dall'omicidio, il coltellino essendo di Salvatore sarebbe una prova che è lui l'assassino,
o forse non essendo dimostrabile che quel coltellino sia di Salvatore o di pinco pallino o acquistato per l'occasione, porterebbe i sospetti sulla testa dello zio di Melania che si è deciso così tardivamente a consegnarlo agli inquirenti?

Voglio dire: prima arriva Valentina. A febbraio 2012 l'amica "ricorda" aver visto nel 2010 Salvatore adoperare un coltellino di colore chiaro.
Poi arriva lo zio, che consegna un coltellino di colore chiaro, dicendo di averlo trovato sull'auto di Parolisi.

E' così stupido Salvatore da preoccuparsi di nascondere il cellulare con il quale parlava con l'amante ma NON l'arma del delitto?

ammettiamo che lo sia.

Salvatore uccide la moglie, si fa la doccia alla fontana, si cambia i vestiti (anche se fu visto sia uscendo di casa che al Colle con lo stesso abbigliamento, quindi non si è cambiato affatto) comunque fa sparire gli indumenti necessariamente sporchi degli schizzi di sangue, ma conserva il coltellino in auto.
Magari avrà pensato: "si sa mai che dopo avere ammazzato mia moglie possa servirmi per sbucciare le pere.."

Mah.

A me queste armi del delitto consegnate dopo un anno puzzano tanto quanto il cellulare di Sarah ritrovato proprio dallo zio.

Ma anche potrebbero puzzare di tarocco: in fondo, chi ci garantisce che quel coltellino multiuso, un coltellino qualsiasi, appartenesse a Salvatore?

Sempre che salvatore ne abbia mai posseduto uno, perchè io a queste dichiarazioni tardive di pranzi a base di ostriche fatte da Valentina Imma e da tutto il clan Rea credo proprio poco.
Credo che come testimonianza abbia valore meno di zero.

Sicuramente ne avrà per farci qualche altra trasmissione denigratoria, e per scriverci qualche articoletto che possa far vendere quattro copie in più.

LucaP ha detto...

@ Tabula

Il concetto è proprio questo. Lasciamo da parte qualsiasi storia di corna, cornetti, croissantes. Perlomeno quelli che coinvolgono Salvatore e Melania. E' veramente tutta fuffa e fumo negli occhi.

Hai ragione a dire che Melania si è "inperpicata" lungo quel sentiero. Perché non è logico passare da lì. Lo fai solamente se non vuoi essere visto da qualcuno. Ma se sei già passata da una strada solitamente percorsa da macchine (è l'unica che da Ascoli porta al Pianoro) vuol dire che non vuoi farti vedere da qualcuno che o abita proprio lì o lì si deve trovare in quel momento.
Se fosse un tuo amante (e sarebbe credibile solamente se quella persona abitasse proprio in quel gruppo di case, ma allora sarebbe facile identificarla incrociando i dati dell'anagrafe con i tabulati telefonici e con i nomi delle persone ad ogni livello coinvolte nella vicenda) ti avrebbe caricato in macchina già al monumento e ti avrebbe portato in una zona appartata lì vicino, e ce ne sono tante.
Ed allora la motivazione di Melania a percorrere quel sentiero potrebbe essere proprio nel voler sorvegliare/controllare qualcosa o qualcuno che probabilmente non si trovava più lì essendosi spostato a frazione Colle.

Questa è l'unica chiave per capire e spiegare il delitto. Capire cioè cosa si aspettava di trovare Melania alla roulotte e che invece ha trovato al casolare di frazione Colle non potendo purtroppo però a quel punto tornare indietro.

tabula ha detto...

Rettifico: sono andata a testa bassa.

@Pino: ora ho letto che quel coltellino è stato visto nel cruscotto dell'auto di Salvatore.

Ebbene, è chiaro che si vuole smontare il principio che vuole che Parolisi non abbia mai posseduto alcun coltellino regalatogli dalle allieve.

Prima una testimonianza, poi un'altra, a distanza di quindici giorni l'una dall'altra.

Escono tutti allo scoperto insieme, confermandosi l'un l'altro quella che potrebbe essere una clamorosa bugia.

Purtroppo non è dimostrabile che Parolisi NON abbia mai posseduto un coltellino, come non è dimostrabile che l'abbia posseduto, perchè servirebbero testimonianze: eccole!!!

Sembrerebbe quasi un'azzeccagarbugliata di tale azzeccagarbugli, una di quelle fantasiose illazioni non dimostrabili, ma se ci sono i testimoni.. ah, che testimoni!

Tutti pronti a far l'inchino a papà Rea, che voleva l'arma del delitto.

Ma sarà valido dopo un anno testimoniare su una cosa che a caldo e subito non è stata detta?

Che valore potrebbero avere queste dichiarazioni?
E mi chiedo. constatato il clima d'odio che la famiglia Rea coltiva nei confronti del genero, è accettabile uan così comoda e sospettosamente tardiva dichiarazione sulla possibile arma del delitto, o essendosi il clan costituito parte civile, si sconfina nel conflitto di interessi?

Guarda caso, non è stato chi si è esplicitamente costituito parte civile a rendere testimonianza, ma uno zio. Ovvero un fratello di chi si è costituito parte civile.
e un'amica della vittima, potrebbe essere stata convinta chissà come?

LucaP ha detto...

@ Pino e Tabula

E' vero che a Porta a Porta Salvatore Rea ha riferito di aver solamente visto il coltellino. E la notizia è riportata in questo modo sia da Il Centro sia da Abruzzo24ore.
Ma nell'articolo del Resto del Carlino si parla invece del fatto che il coltellino sia stato consegnato agli inquirenti.

Non sappiamo quale delle due versioni sia quella vera ed attendibile, perlomeno del fatto che Salvatore Rea abbia visto o preso e consegnato il coltellino.

Ma di una cosa possiamo essere sicuri. Questa è chiaramente una mossa disperata di chi si è visto sparigliare le carte sul tavolo.

tabula ha detto...

@Lucap

sì, lasciamo perdere le corna, sembrano davvero essere la droga quotidiana per impedire alla gente di farsi domande sugli effettivi riscontri dell'indagine.

stavo pensando una cosa: SE fosse vero che Salvatore non sappia chi o perchè abbia causato la morte della moglie.

SE
fosse vero che lei si allontanò con la scusa di fare pipì..

(ammettiamo che lo sia)

vorrebbe dire che Melania intendeva mettere pochissimo tempo per fare quello che aveva in programma di fare.

Ovvero: il suo scopo sarebbe stato quello di andare alla roulotte, fare qualcosa e poi tornare subito indietro.

Per questo motivo avrebbe detto: "no il caffè non te lo porto". Intendeva andare qualche minuto là dietro al monumento e non al cacciatore, quindi non avrebbe trovato bar.

Noi NON sappiamo se Melania abbia incontrato qualcuno, visto qualcosa, parlato con qualcuno, preso alcunchè.
Sappiamo solo che fu vista DA SOLA fare la strada verso Colle.

Però abbiamo una certezza: e cioè che Melania in quel brevissimo lasso di tempo abbia comunicato con qualcuno.

In che modo? Con i due sms inviatile da Sonia.

Non sappiamo cosa ci fosse scritto. E non sappiamo nemmeno se Melania li abbia letti. Sicuramente non ha risposto.

Però sappiamo che Melania intendeva compiere un breve spostamento, e possiamo collocare con certezza il CAMBIAMENTO DI PROGRAMMA della donna che quel giorno morì assassinata successivamente all'arrivo dei due messaggi di Sonia sul suo cellulare.

tabula ha detto...

Melania intendeva allontanarsi per pochi minuti, Melania informò il marito di dovere andare al Cacciatore a fare pipì, ma non aveva intenzione di farlo perchè andò altrove.

Tuttavia tutto lascerebbe credere che le sue intenzioni fossero un allontanamento molto limitato.

Se cambiò idea, e se fu vista da sola, dopo esser stata alla roulotte, ripercorrere la strada, questo significa che i programmi erano cambiati.

Ma se erano cambiati, non possiamo sapere perchè nè da chi nè come.
Sappiamo solo che in quei pochi minuti Melania ricevette due sms di Sonia.

e quei messaggi, anche se non ne conosciamo il contenuto, sono le uniche informazioni ricevute con certezza dalla donna in quel breve lasso di tempo.

PINO ha detto...

TABULA e LUCAp

E' evidente che si cerca disperatamente appigli su una specchiera inesorabile.
E non mi meraviglierei di qualsiasi altro stratagemma, per esempio ( se un coltellino fosse stato veramente consegnato ai pm) che l'oggetto fosse stato sporcato di tracce biologiche di un parente strettissimo di M, che darebbe un risultato di dna compatibile con quello della vittima.
E' un'ipotesi, ovviamente, ma se ne creano tante, verosimili o meno.
PINO

LucaP ha detto...

Sia ieri sera a CLV sia oggi sul Corriere Adriatico Jonny ha ventilato l'ipotesi di avanzare richiesta di sostituzione dei periti nominati dal GUP Tommolini od anche di chiedere la ricusazione del GUP medesimo.

In effetti, come avevo già commentato l'altro giorno, la scelta dei due periti del tribunale è quanto meno anomala.

Da un lato il medico legale è esperto di controversie e perizie assicurative ed esplicitamente ha dichiarato di preferire questa attività a quella dell'anatomo-patologo forense. E' anche vero che non dovrà essere rifatta l'autopsia, ma la cosa mi ha lasciato un po' interdetto.

Dall'altro lato la genetista Sara (o Sarah) Gino di Torino è effettivamente una collega di Lorenzo Varetto, perito della difesa di Parolisi:

http://www.simlaweb.com/component/kunena/59-torino/372-informazioni-generali.html
http://www.dafml.unito.it/medicina_legale/index.html

Jonny quindi, ma come anche la Procura di Teramo (che però giustamente non va in televisione a sbandierare ai quattro venti quello che fa, dice e pensa), avrebbe anche ragione a sollevare obiezioni su tale scelta che anche a me sembra perlomeno inopportuna, pur sapendo che la scuola di Torino di Baima Bollone è una delle più accreditate di Italia.

Bisogna allora porsi qualche domanda. Chi è che propone ai giudici i nominativi dei periti? Lo fa direttamente il giudice sulla base dei curricula (ed allora non mi spiego la scelta di Gianluca Bruno)? O l'indicazione arriva da altro ufficio del Tribunale?
E' pur vero che l'incarico formalmente non è stato ancora confidato e forse la Tommolini potrebbe correre ai ripari per non trovarsi poi lei stessa nei guai.
Ma a me la questione è parsa sin da subito strana e siccome oramai sono abituato a pensare male, non vorrei che ci fosse una qualche manovra dietro.

tabula ha detto...

sì ma fosse anche sporco di dna compatibile con quello della vittima e magari di Salvatore, che ne so, sangue fuoriuscito dal nasino di Vittoria opportunamente recuperato, io direi che i sospetti dovrebbero calare dritti dritti sulla testa di chi sta accusando.

Penserei che sia lo zio, l'assassino.

Perchè tu l'arma del delitto me la consegni subito, non te la tieni in cassaforte un anno!

se te la conservi così a lungo, e se me la dai solo quando sei sicuro che ci sarà il processo contro qualcun altro, vuol dire che avevi un interesse a tenerla nascosta!

tabula ha detto...

@Lucap
finora le manovre sono arrivate tutte solo e soltanto da parte di Gionni.
se vuole sostituire i periti, stai tranquillo che ne metterà altri di suo gradimento: così come ha scovato il giudice di Nola, troverà i periti di Nola.

e così inficerà la superperizia, sabotandola dall'itnerno.

LucaP ha detto...

@ Tabula

Concordo totalmente con quanto hai scritto. E' ciò che ho pensato sin da subito o perlomeno da quando ho incominciato a leggere gli atti.

Alle tue considerazioni devono essere aggiunte quelle relative alla volontà di Melania di andare al Pianoro quel pomeriggio mentre Parolisi voleva andare a correre per telefonare a Ludovica. Ed anche la borsa (sia quella personale sia quella per il cambio di Vittoria), le chiavi di casa ed il portafogli dimenticati mi hanno fatto sempre pensare ad una certa urgenza e fretta (consideriamo anche che Melania è stata rallentata in casa dall'esigenza di cambiare la figlia e che Salvatore aveva preceduto la moglie in garage). Tale fretta e comportamento anomalo per molte donne mi hanno fatto sempre pensare che Melania dovesse trovarsi nei pressi della roulotte proprio a quell'ora o magari prima e che sia arrivata in ritardo alla roulotte e che quindi, dietro sollecitazione di qualcuno (SMS) si sia dovuta spostare a frazione Colle perché la scena era già cambiata.

Ma che lei pensasse che fosse questione di poco tempo ne sono quasi certo.

PINO ha detto...

TABULA, non mi meravigliere più di nulla sai.
L'odio fa fare brutte cose, anche le più inpensate.
Ciao e buon appetito, PINO

Annika ha detto...

TABULA
mi meraviglio della Dott.ssa Baldi; almeno lei dovrebbe sapere che un test di carattere scientifico, per essere considerato VALIDO, deve essere svolto nell'unico modo accettato dall'intera comunita' scientifica internazionale per ridurre al minimo possibile la parzialita' dei risultati. Ovvero, deve trattarsi di un double blind test ripetuto almeno due volte su un campione sufficiente di individui, e i risultati devono essere pubblicati su una rivista scientifica specializzata cosi' da concedere l'opportunita' ai propri colleghi di approvare o contestare esperimento, procedimento ed esito. Per un'infarinata sul double blind test, basti il paragrafo relativo all'argomento nella seguente voce di wikipedia (non posto la versione in italiano, che purtroppo e' molto riduttiva):

http://en.wikipedia.org/wiki/Blind_experiment

Il "French kiss" proposto da LucaP era uno scherzo, una farsa della quale ridere; certamente non qualcosa da prendere sul serio per poi ridurla in una pagliacciata.

Antonello ha detto...

@LucaP
non intendevo andare cosi' speditamente avanti sino a cercar di comprendere il mistero della roulotte, intendevo stabilire un punto fermo sulla libera autodeterminazione di M a spostarsi sul territorio sino al suo step DIETRO il monumento.
Cioe', seguendo le indicazioni di Piergiorgio prima di tale step DIETRO al monumento M., alla vista pubblica di chiunque potesse essere nei paraggi, arriva dalla stradina laterale ed a piedi, compie due passi verso la direzione che andava al bar de "il cacciatore" e poi si dirige dalla parte opposta per fiondarsi DIETRO al monumento.
Perche' compie quei due passi???
1) Guarda se il marito per caso non avesse preso l'auto per vedere dove andava e poi si porta dietro al monumento.
2) Alle altalene ha potuto vedere qualcuno che poi al bivio del monumento si aspetta di vedere arrivare in auto, qualcuno che aveva potuto notare alle altalene arriva in auto al monumento ma lei non puo' salire sull'auto per recarsi alla roulotte perche' sarebbe notata da qualcuno del gruppo di case ed allora percorre il sentiero anticipata dall'auto che attraversa il gruppo di case con il/la solo/a autista a bordo, questo spiegherebbe perche' non sceglie altre vie ma torna alla provinciale per dove vi era salita.
3) Guarda se per caso arriva qualcuno, qualcuno arriva e lei decide di nascondersi dietro il monumento.
4) Vede arrivare qualcuno ed immediatamente percepisce un pericolo, corre a nascondersi su per il sentiero dietro al monumento.

La prima discriminante e' sin dove M. ha potuto liberamente scegliere dove andare, la seconda e' oltre quale punto PUO' esservi stata costretta od influenzata a prendere le medesime decisioni corrispondenti a determinati spostamenti che Piergiorgio ci dice abbia potuto compiere.

Antonello ha detto...

La prima discriminante coincide CON ESCLUSIONE DI DUBBI con la seconda solo al punto DIETRO Al monumento, oltre il sentiero impervio scelto dobbiamo arrenderci all'anomalia scelta da M. rispetto alla comoda stra che potrebbe significare un libero e nascosto appuntamento ma anche una iniziale fuga da un pericolo percepito.
Per questo dicevo che il punto DIETRO al monumento e' l'ultimo punto, NON ASSOLUTO ma, relativo alla nostra possibilita' di ipotizzare con ragionevole certezza sul libero discernimento di M. a spostarsi in quegli attimi.

LucaP ha detto...

@ Tabula

Lo so che la questione della roulotte è stata sviscerata a lungo ed è persino un po' ridicolo se non patetico rispolverarla nuovamente.

Però il mio ragionamento è questo.

Dalle testimonianze di Macciò, del mar. Mansi e del responsabile del Soccorso Alpino, sappiamo che la roulotte sembrava abbandonata sul posto da tempo, che era parzialmente coperta da un telone ma che al tempo stesso probabilmente Melania vi è entrata dentro. Anche il filmato di Vanity Fair confermerebbe tale stato di abbandono nonché il fatto che il luogo è sufficientemente appartato e lontano da occhi indiscreti.

E' allora questo il possibile luogo di un incontro clandestino di due amanti (sia Melania o meno uno di essi)? A me non sembra, a meno di considerare che i gusti erotici di una possibile coppia siano simili a quelli dei clienti delle nigeriane che vediamo lungo le strade nei posti più squallidi.
Mi sembra invece un luogo ideale dove nascondere qualcosa, qualcosa di illecito.

Ed allora supponiamo che Melania sapesse, per esserle stato detto da qualcuno, che dentro quella roulotte fosse conservato qualcosa che si voleva tenere nascosto. E che le fosse stato detto anche come arrivarci direttamente senza passare dalla strada asfaltata.
Allo stesso tempo perché Melania aveva fretta di andare a controllare? Avrebbe potuto aspettare un po' più di tempo, tanto sarebbero dovuti andare a casa della madre di Sonia non prima delle 16.00 circa. Ed invece, dando credito alle parole di Parolisi, si allontana quasi subito, 5 o 10 minuti dall'arrivo alle altalene.
Allora è probabile che sapesse che quanto era contenuto dentro la roulotte doveva essere spostato a breve, molto probabilmente nel pomeriggio. Lei per tutta la mattina era stata bloccata dalle visite mediche e tutta la sequenza degli eventi occorsi quando era ancora in compagnia del marito è indice di fretta e del timore di arrivare tardi. Melania, che si sappia non guidava e non possedeva un'auto personale. Per andare allora al Pianoro doveva per forza affidarsi al marito ed aspettare l'occasione buona, ma è anche probabile che abbia saputo della roulotte solamente il giorno precedente e quindi la prima ed ultima occasione buona era proprio il pomeriggio del 18 aprile. Cosa fa quindi? Lascia il marito con la figlia, si affretta a raggiungere la roulotte e vi entra dentro (è Piergiorgio a dircelo). A questo punto è probabile che trovi la roulotte totalmente vuota come appurato dai Carabinieri più tardi nella notte. Vuol dire che quanto vi era celato in precedenza è già stato prelevato da qualcuno e portato altrove.
A questo punto i suoi programmi cambiano, soprattutto il suo allontanamento si deve prolungare se vuole andare a capo della vicenda.
Perché si dirige allora, a piedi e da sola, a frazione Colle?

Continua ....

LucaP ha detto...

... Continua

L'unica spiegazione plausibile e verosimile è che qualcuno l'avvisi che quello che stava cercando ora si trova lì, e questo può essere avvenuto solamente mediante o gli SMS di Sonia o (ipotesi molto remota, ma per me non trascurabile a priori) da una telefonata che non compare sui suoi tabulati, e sai già che ciò per me è possibile. Ma questo non era nei suoi programmi iniziali perché per andare a fr. Colle e tornare ci vogliono diverse decine di minuti, sicuramente di più di quanto sia compatibile con l'andare in bagno da Segà e tornare alle altalene senza far preoccupare Salvatore.
Decide comunque di andare a fondo e si avvia a passo deciso se non di corsa lungo la strada provinciale dove viene vista dal motociclista.
Cosa succede a frazione Colle nelle vicinanze del casolare? Non possiamo saperlo allo stato dei fatti. Ma possiamo fare delle ipotesi.
Se quanto era nascosto all'interno della roulotte è da ricondurre a qualcosa di illecito (altrimenti perché nasconderlo?) probabilmente le persone che lo hanno portato al casolare non sono state felici di vedersi arrivare un intruso. Tanto più se l'intruso è persona conosciuta e magari decisa a spifferare tutto. Perché dobbiamo considerare che se qualcuno ha nascosto qualcosa nella roulotte è sicuramente persona del posto e lì si conoscono, perlomeno di vista, quasi tutti. E' probabile allora che ne sia sorta una specie di colluttazione e Melania sia stata tramortita? Si, e lo è anche molto se associamo il profondo ematoma riscontrato sul cadavere con un colpo sferratole a mani nude o con un oggetto.
Da qui in avanti la situazione non è chiaramente più nel controllo di Melania bensì delle persone che si trovavano al casolare, le quali, a loro volta, non sono assolutamente preparate a tale imprevisto e la mia ricostruzione si riallaccia a quella già fatta sugli eventi del pomeriggio e della serata sino alla morte di Melania.

Concludo dicendo che sono tutte mie personali considerazioni ma che sembrerebbero essere compatibili con quanto sinora a nostra conoscenza.

Bisogna però domandarsi alcune cose:
- i Carabinieri hanno mai rilevato perlomeno le impronte digitali sulla porta della roulotte? Non dico eseguito analisi approfondite tramite i RIS (sarebbe troppo) ma perlomeno le impronte potevano prenderle. Si potrebbe allora avere la conferma che Melania sia stata davvero lì e sia entrata dentro la roulotte come anche avere indizi sulle altre persone entrativi(farlo adesso sarebbe tempo sprecato perché sicuramente o la roulotte è bruciata o è stata lavata con la candeggina/conegrina)
- se la roulotte è servita davvero come nascondiglio temporaneo di qualcosa di illecito, cosa potrebbe mai essere nascosto dentro una roulotte di tali dimensioni?
- ma cosa poteva esserci di illecito nascosto che possa escludere l'interesse della malavita organizzata, come sembrerebbe essere sia sulla base dalle modalità sia dei luoghi dove si sono verificati gli eventi?

E' per questo che già alcune settimane fa avevo ipotizzato la possibile attività di spaccio e smercio di sostanze stupefacenti. Ma non di cocaina o eroina o hashish, tutte attività in mano alla criminalità organizzata. Parlo invece di sostanze solitamente spacciate da "normali" persone come quelle che possiamo incontrare nei bar, nelle discoteche,.... E quindi si va dalle pasticche di ecstasy a sostanza come il gammabutirrolattone (GBL) importabile in Italia come semplice solvente industriale.

Ciao

LucaP ha detto...

@ Antonello

Se hai letto i miei precedenti commenti avrai capito l'idea che mi sono fatto.

Ma hai ragione anche tu ad avanzare le altre ipotesi.

In merito al fatto che Piergiorgio percorra alcuni metri in direzione di Segà per poi "dare negativo" e dirigersi al Monumento, la spiegazione potrebbe avercela fornita Sonia nella puntata di settembre di QG. Quella era la strada che avevano percorso le due amiche in occasione della gita precedente, che sia stata il 3 o il 10 aprile. Se quindi Piergiorgio prima fiuta verso Segà e poi cambia idea potrebbe benissimo essere che abbia fiutato una traccia precedente per poi scartarla in quanto non in sequenza con il percorso che stava seguendo (e questa capacità dei Bloodhound addestrati alla ricerca è comprovata e testimoniata dagli articoli scientifici postati da Annika tempo fa).
Le altre tue ipotesi sono anche plausibili ma contrasterebbero con il fatto che Melania sia stata avvistata scendere verso frazione Colle da sola e di passo affrettato. E questo riscontro al momento non riesco a collegarlo verosimilmente con quanto hai supposto tu.

Per me Melania è andata alla roulotte da sola e direttamente, da lì è tornata al Monumento dirigendosi sempre da sola sino a fr. Colle. E' lì che verosimilmente la vicenda ha preso la brutta piega che ha portato alla sua morte.

tabula ha detto...

@Lucap

a)traffici di stupefacenti: c'è un unico indizio che potrebbe ricondurre al mondo della droga, ed è quella siringa piantata nel petto del cadavere di Melania.
SE la scelta di collocare quell'oggetto fosse un messaggio, sarebbe un esplicitare il motivo della morte della donna, che, unito al tappo di sughero collocato in una parte del corpo offensiva, richiede il silenzio ad amici e parenti. Lo scenario sarebbe quello della crimnalità organizzata.

Ma io ho dei dubbi sul fatto che Melania potesse andare ad impicciarsi di questioni di droga, a meno che..

b) qualcuno che lei amava/a cui teneva fosse implicato e la donna volesse impedirgli di fare sciocchezze, credendo che una piazzata o impedendogli di portare a termine una transazione d'affari avrebbe risolto la situazione.

Però escludiamo Salvatore che lei sicuramente amava
(se ne stava bel bello ovunque fosse con la bambina in braccio e in più nei suoi conti correnti non c'è traccia di denaro sporco)

chi altri era amato da Melania?
Nessuno, che si sappia.
(La sua famiglia di origine era lontana, quindi per il momento ne escluderei i componenti)

ci sono le frequentazioni parrocchiali, ed è anche possibile che la donna volesse trarre d'impaccio qualche ragazzino/ragazzina la cui sorte avesse preso a cuore, ma non abbiamo alcuna informazione a questo riguardo e sconfineremmo nel fantasy.

Quindi per il momento starei con i piedi per terra: sono convinta che la tua prima intuizione, Lucap, sia la più sensata.

c) Tale fretta e comportamento anomalomi hanno fatto sempre pensare che Melania dovesse trovarsi nei pressi della roulotte proprio a quell'ora o magari prima e che sia arrivata in ritardo alla roulotte e che quindi, dietro sollecitazione di qualcuno (SMS) si sia dovuta spostare a frazione Colle perché la scena era già..

1)Melania aveva fatto fretta al marito ed era arrivata in ritardo, non in relazione ad un oggetto fisico spostato o scambiato, che sarebbe tutto da dimostrarsi, ma in relazione ad un incontro con alcune persone.
2)Difatti, alla roulotte non trovò nessuno, e forse bussò, e forse fece capolino all'interno per sincerarsene.
3)lesse i messaggi, capì che il breve allontanamento dal marito e dalla figlia sembrava allungare i tempi.
4)decise di NON avvertire Salvatore, e
5)a passo veloce, sempre e comunque SOLA si avviò (così pare indicasse la testimonianza di chi la vide) facendo il percorso a ritroso e poi andando verso..?

Il problema di quei messaggi è che sono l'unica comunicazione ricevuta con certezza da Melania.

Se prendiamo per buono il fatto che dal monumento alla roulotte e viceversa non abbia incontrato nessuno, e se lo confrontiamo col dato della mancanza di altre comunicazioni telefoniche,
se ne evince che solo e soltanto Sonia comunicò con lei in quei pochi minuti.
Per dirle cosa? "sono andati là" oppure "ci siamo spostati, devi venire in quest'altro posto, ti aspetto?"
Guarda caso, fu proprio con Sonia che quindici o otto giorni prima, a seconda che si creda la gita sia avvenuta il 3 o il 10 aprile, ma poco cambierebbe, fece quello stesso percorso a piedi.
Quindi il fatto che Sonia possa sapere qualcosa riguardo i motivi per cui Melania sia stata uccisa, è quasi una certezza.

Rimane ovviamente un'ultima possibilità:

d)Melania seguiva Salvatore.

Però se fu lui ad allontanarsi per primo e Melania, sospettosa, teneva in braccio la bambina, come avrebbe potuto inerpicarsi nel sentiero per la roulotte?

E se era Salvatore a tenere la bambina in braccio, cosa fa, se la porta alla roulotte?


Lui al massimo avrebbe potuto sapere o subodorare di un incontro di lei con qualcuno.

sì, ma chi e perchè?

ENRICO ha detto...

A TUTTI,

ancora state a credere a quello che ha annusato Piergiorgio ?

Ma non l'avete sentita la Sciarelli ?

"I CANI MOLECOLARI NON SERVONO A NIENTE !"
Parola di Federica
:-) :-) :-)

LucaP ha detto...

Signori Rea

se mai qualcuno di voi leggesse gli articoli di questo blog ed i relativi commenti, vorrei darvi un consiglio.
Provate per un momento ad accantonare l'odio per vostro genero e fatevi spiegare dal vostro legale cosa prevede il nostro codice di procedura penale relativamente alle diverse fasi processuali.

Se mai foste disposti ad ascoltare, scoprireste allora che un procedimento penale si articola così:
- indagini preliminari svolte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di competenza alle quale si possono associare le indagini difensive svolte dal difensore dell'imputato
- chiusura delle indagini e richiesta al giudice di rinvio a giudizio
- Udienza Preliminare davanti al GUP durante la quale il medesimo giudice sulla base degli atti di indagine, nonché di quelli delle indagini difensive, e sentiti il pubblico ministero, la eventuale parte civile ed il difensore, previa eventuale attività di integrazione delle prove (tramite anche perizie suppletive affidate a periti da lui nominati), decreta o il non luogo a procedere o il rinvio a giudizio. In parole povere valuta se il rinvio a giudizio richiesto è motivato dalle risultanze delle indagini od anche se l'imputato non ha commesso il reato ascrittogli
- nel caso il GUP abbia decretato il rinvio a giudizio, il processo si svolge (in Corte d'Assise per i casi dei reati più gravi come l'omicidio) secondo i tre gradi di giudizio che voi tanto speravate che Salvatore Parolisi volesse affrontare.

Il problema nel caso che vi riguarda è che la Procura di Teramo è riuscita ad ottenere di saltare l'udienza preliminare pur in assenza di evidenza della prova, e questo grazie ad un nuovo comma che lo permette, badate bene che non lo prescrive, nel caso in cui l'imputato si trovi stato di custodia cautelare (indipendentemente dalla validità dell'ordinanza di custodia cautelare). E' quindi la Procura di Teramo che per prima ha cercato la scorciatoia per evitare di sottoporre la propria attività al vaglio di un giudice terzo.

Per fortuna il Codice di Procedura Penale permette all'imputato, per tramite del suo difensore, di riportare il procedimento penale nell'alveo dell'udienza preliminare con il Giudizio Abbreviato. Ma lo deve fare a suo rischio e pericolo in quanto se il GUP, che giudica con gli stessi criteri di cui sopra, valuta che le motivazioni della Procura sono valide può condannarlo anche se non vi sono vere e proprie prove ma unicamente un quadro indiziario credibile e non confutabile.
Questo significa in parole povere che il Giudizio Abbreviato di per sè costituisce il primo grado di giudizio del procedimento ordinario in quanto il reo condannato può ricorrere in appello ed anche in cassazione. La stessa cosa non può farla però il Pubblico Ministero (e tanto meno la parte civile) nel caso di assoluzione che di per sè equivarrebbe ad un giudizio di non sostenibilità in dibattimento delle accuse.
E badate bene che il rischio dell'imputato è aumentato dal fatto che il giudizio avviene direttamente sugli atti di indagine (indipendentemente se siano state eseguite bene ed al di fuori delle pochissime integrazioni probatorie che possono essere fatte) mentre nel dibattimento ordinario la prova deve essere determinata proprio in sede di dibattimento. E' proprio per questo rischio che il codice concede uno sconto di pena in caso di condanna.

Per cui, in sintesi, vostro genero ha fatto solamente quello che era nei suoi poteri per poter difendere i propri diritti costituzionali.
Attendete con pazienza gli esiti del processo.

LucaP ha detto...

Avvocato Gionni Mauro detto Jonny

Sebbene lei partecipi a tutte le trasmissioni del palinsesto televisivo e possa fare affermazioni non veritiere senza che nessuno possa o voglia contraddirla, Le ricordo che il prof. Tagliabracci e la dott.sa Canestrari sono a tutti gli effetti Consulenti Tecnici della Procura di Ascoli Piceno, sostituita successivamente da quella di Teramo nell'azione penale. E questo è espressamente detto nella nomina fatta il 21 aprile 2011 dalla Dott.ssa Greta Aloisi come anche ripetuto in premessa alla Perizia Tecnica del luglio 2011 a cura dei medesimi consulenti.
Sono quindi a tutti gli effetti consulenti di parte come lo sono, per la difesa, il prof. Varetto ed il dott. Giardina.
Mi dispiace per Lei, ma era nei pieni poteri della difesa contestare la perizia tecnica di parte. Come anche non è vero che Tagliabracci e Canestrari abbiano giurato di essere imparziali.

LucaP ha detto...

@ Tabula

L'ultima parte del mio commento, quella relativa al traffico di stupefacenti, era quasi svincolata dal ragionamento precedente ed è priva di qualsiasi riscontro. Era semplicemente una possibile spiegazione fra tante(o forse poche) a quello che ritengo personalmente sia avvenuto.

Perché escludere che Melania abbia voluto impicciarsi di qualche affare losco? Potrebbe averlo fatto anche solamente come piacere nei confronti di qualcuno, magari un'amica, magari una vicina.

La siringa conficcata, al pari delle incisioni sul corpo non credo che sia un messaggio che riconduce per forza al mondo della droga. Secondo me è puro depistaggio a meno di non considerare che volesse essere un segnale lasciato non dagli assassini materiali (che per me continuano ad essere degli improvvisati) ma da chi è intervenuto successivamente. Ed allora si potrebbero fare collegamenti anche con Ferraro ed il programma Monarch o MK-Ultra.

Alla storia del tappo di sughero ti consiglio di non credere. Puzza di bufala andata male con tutta la muffa.

In ogni caso personalmente, più ci ragiono sopra e più mi convinco che alla roulotte non vi era alcun appuntamento o perlomeno alcuno che avesse anche Melania come invitata.

@ Enrico

Hai perfettamente ragione. I cani sono veramente inaffidabili e non servono a niente. La prima volta che andrò a tartufi mi porterò dietro la Sciarelli al guinzaglio.

LucaP ha detto...

A parte il fatto che per l'ultimo articolo su "Vita da Mamma" è stata utilizzata la mia immagine del chiosco di Ranelli con sotto riportati i fotogrammi del video di sorveglianza, è veramente deprimente vedere come, anche a distanza di mesi e dopo innumerevoli articoli sul caso, possano volutamente intorbidare le acque mescolando a loro piacimento tutte le testimonianze e le sequenze degli avvenimenti del pomeriggio del 18 aprile con il solo scopo di far sembrare Parolisi "il colpevole".

Ma questo fa parte della ininterrotta campagna mediatica (che oramai ci ha veramente rotto) messa in piedi da Jonny ed oggi ravvivata anche con l'articolo di Roberta Calò dove oramai non si usa più alcuna formula dubitativa sulla colpevolezza di Parolisi e dove il nostro eroe Jonny il Bello si permette di affermare la qualunque senza tema di contraddizione.

Verrebbe da dire: "Bersani, di qualcosa di sinistra e butta fuori dal partito quel trafficone!"

tabula ha detto...

uhm.
noi, da semplici cittadini o se vuoi fruitori del mezzo televisivo o della testata giornalistica,
abbiamo il potere di denunciare o querelare chiunque scriva e diffonda affermazioni non supportate da fatti rispondenti a verità?

Può il lettore o lo spettatore tivù denunciare il medium per il messaggio volutamente falsato da quest'ultimo proposto, anzi, imposto?

Qualcuno sa rispondermi? Intanto io mi informerò presso le associazioni consumatori.

ENRICO ha detto...

LucaP

anche una certa "Maricò" (commento del 13 marzo 2012 20:24:00) non aveva capito perchè i familiari di M.non si fossero preoccupati quando la Procura chiese ed ottenne il rito immediato...
Anzi tutti i media applaudirono alla decisione del Gip.

Avevo tentato di dargli una spiegazione ma tu sei stato molto più chiaro ed esauriente

Speriamo che adesso la smetteranno di ripetere che la richiesta del rito abbreviato condizionato è stata inoltrata dalla difesa al fine di ottenere "la riduzione di un terzo della pena " del proprio assistito perchè convinti che la sua posizione processuale fosse drammaticamente compromessa !!!

anna ha detto...

il monumento ai caduti a san marco quando si sale da scoli verso il pianoro rimane sulla sinistra in salita, poi la strada rimpiana,e sempre sulla sinistra c'è il ristorante dove parolisi è andato a cercare la moglie, il monumento è visibile dalla strada quindi se melania non doveva farsi vedere si è inoltrata dietro al monumento all'interno della boscaglia dove c'era la roulotte,poi melania però è ritornata sulla strada provinciale e da li è andata in diresione colle.....dove è stata vista da ben 4 persone non da una........

ENRICO ha detto...

TABULA

Francesco Pizzetti, il Garante della privacy, già tempo fa aveva rivolto un appello ai media italiani.

"Fermatevi e riflettete. Questa non è vera informazione, non è trasparenza, non è un servizio che si fa all`opinione pubblica e alla democrazia. Troppi processi mediatici; troppa commistione fra realtà e reality. Non è giusto, in nome di una trasparenza che diventa prima di tutto spettacolo, e talvolta persino morbosità invocare la legittimità di ogni invasione nella sfera più intima e riservata delle persone.

Il rischio della giustizia spettacolo e' anche quello di spingere l'opinione pubblica a farsi lei stessa giudice, magari sulla base di informazioni date anche in modo superficiale dai talk show, ascoltando il parere di persone magari esperte ma non sempre con la conoscenza adeguata dei fatti, con la conseguenza che se la sentenza dei magistrati non coincide con quello che l'opinione pubblica aveva gia' sentenziato, si tende quasi a ritenere
che siano i magistrati ad aver sbagliato e che anche la sentenza spetti all'opinione pubblica.

Il Garante ha pochi strumenti a disposizione di fronte a questi fenomeni. Non manchiamo tuttavia di intervenire ogni volta che è necessario. Nella maggior parte delle occasioni con moniti e raccomandazioni; in casi estremi con provvedimenti di divieto o di blocco
".


Quindi il Garante potrebbe intervenire anche di sua iniziativa senza attendere una denuncia da parte dei DIRETTI interessati che però nel nostro caso- sia i legali di Parolisi che lui stesso- non hanno mai inoltrato.

Forse hanno deciso di adottare “una strategia del silenzio” ritenendola più efficace

Tiziana ha detto...

In questo caso tante sono le cose strane:
- non solo nel comportamento di Melania che esce senza la borsa per la bambina (cosa che a me non sembra strana per nulla);
- non solo nel comportamento di Parolisi, che anziché cercare la moglie al Pianoro si reca in caserma (anche qui può esserci una motivazione e già ne abbiamo parlato);
- ma anche nel comportamento dei familiari di Melania. Costantemente ad Ascoli a casa della figlia; vengono informati della scomparsa della figlia e, senza perdere neanche un minuto, si infilano in 4 in una macchina per precipitarsi ad Ascoli (non solo madre e padre, più che comprensibile, ma anche fratello e zio); si portano immediatamente a casa tutti gli effetti personali di Melania; vanno regolarmente in televisione, da quasi un anno, non solo padre e fratello, ma zio, zia ecc. Mi sembrano veramente i protagonisti di un reality (quelli fanno, grazie alla visibilità acquisita, le serate in discoteca, questi fanno le serate nelle diverse trasmissioni televisive). Recitano copioni predisposti quasi fossero attori navigati.
Insomma non mi sembra il comportamento di persone affrante dal dolore, ma necessità di protagonismo; si muovono sempre in gruppo. Hanno un accanimento esagerato, che suona addirittura falso, nei confronti del genero. Come mai...?
Se poi fosse vero che lo zio si è tenuto per tutto questo tempo un coltello, magari proprio quello incriminato, avremmo già un nuovo imputato (ma reputo che il Resto del Carlino, se questo ha scritto, abbia riportato una bufala).

E passiamo a Melania. Cosa andò a fare alla roulotte? E il fax che aveva spedito a Somma Vesuviana c'entra qualcosa?

Chissà...

Molti misteri per poter liquidare il tutto con un "imbuto psicologico".

Anonimo ha detto...

CHE FUOCO DI FILA!
La conclusione qual'è
Pino

Anonimo ha detto...

La butto lì, essendomi persa qualche pagina di discorsi e non potendo essere sempre presente (perdonatemi inesattezze ed eventuali ripetizioni):

...e se ipotizzassimo che Melania voleva/doveva (per accordi presi con la moglie del tizio) seguire l'amico fraterno di Salvatore in un incontro con l'amante che mi sembra di ricordare abitasse o si incontrassero da quelle parti (colle San Marco o immediati dintorni)?

...e se, visto che pare non sia mai entrata nella roulotte ma il cane avesse rilevato tracce della stessa all'esterno all'altezza della finestra, si fosse fermata a spiare e/o fotografare/filmare col cellulare chi vi era all'interno o nei dintorni, magari chiusi in un auto parcheggiata e che la roulotte avesse potuto farle da scudo?

...e se i dati volutamente cancellati dal cellulare non fossero stati necessariamente gli sms, ma foto e/o video scattate quel giorno?

Un paio di settimana fa circa, in una puntata di QG, fecero vedere la perquisizione in casa di Parolisi con lui presente e mentre rovistavano a lui facevano delle domande, e ad un certo punto lui raccontò di questa coppia, che erano stati in procinto di divorziare ma che poi non ne fecero più nulla per svariati motivi ecc.. ecc... Potrebbe essere che Melania quel giorno stessa "investigando" a nome della moglie della suddetta menzionata coppia?

Ciao,
Manuela

Annika ha detto...

"...non è possibile definire la tipologia
di contatto che ha permesso il depositarsi di elementi cellulari estranei sulle
mucose della Rea, potendosi trattare di cellule delle mucose depositate con un
bacio oppure di cellule cutanee da contatto”
(p.85, Relazione medico legale - Tagliabracci)

ORA, MA STIAMO SCHERZANDO? MA IN QUESTO SHOW CI SONO LE RISATE REGISTRATE? PERCHE' QUI E' DA SBELLICARSI! Le labbra di Melania fluorescevano o no sotto ALS? Se si, si e' sospettata la presenza di liquido (salivare, seminale o ematico) sulla/nella bocca di Melania. Perche' allora escludere il DNA da sangue o sperma? Forse perche' l'ALS non e' stata utilizzata? O forse perche' niente si e' illuminato? Delle 2 l'una: o l'ALS ha evidenziato qualcosa, o no. Liquido corporeo o cellule epiteliali?

Inoltre, e' molto poco credibile che si sia proceduto ad un'analisi di DNA profiling, con sospetto di DNA salivare, senza procedere ad un RSID-saliva test, o ad un'analisi dell'alfa-amilase. Cosi', tanto per sapere di che di DNA si trattasse. Noooo? E va be'...

Capite dove intendo arrivare, SQUADRA? E' molto importante stabilire se i campioni 4493 e 4494 indicassero DNA salivare o da contatto. Nel primo caso, la casistica parla di un bacio; ma nel secondo caso le cose non sono piu' cosi' black and white. Perche'? Perche' il touch DNA non si trasferisce unicamente o necessariamente per contatto diretto tra A - B (primary contact), ma si puo' trasferire anche per contatto tra A-oggetto-B, o A-C-B (entrambi secondary contact), o ancora A-oggetto-C-B, o ancora A-C-D-B (entrambi tertiary contact).

E allora mi chiedo: non e' forse possibile che, gia' da subito, si sapesse che il DNA di Salvatore sulle labbra di Melania non fosse di origine salivare, vuoi per RSID-saliva negativo, o per un alfa-amilase negativo, o per "mancanza di fondi" per entrambe le appena nominate analisi, o ancora perche' il DNA proprio non fluoresceva sotto ALS? Che il DNA salivare lo si sia potuto nominare per iscritto solo grazie al punto di ritrovamento dello stesso (una leggerezza, diciamo)? Cioe, che si ritenesse che il DNA dei campioni 4493 e 4494 fosse al 99% epitelial ma che, guai ad addentrarsi in un ginepraio tale, si sia insinuato il dubbio del DNA salivare solo grazie alla zona di rilevamento dello stesso ed onde evitare le cellule epiteliali molto (poco) elegantemente? Perche' se invece di essere salivare, il DNA (del quale manca di certo un test per alfa-amilase, o l'affermazione di Tagliabracci a p. 85 della perizia medico legale non sussiterebbe) fosse da contatto, CHIUNQUE POTREBBE AVERLO STROFINATO SULLE LABBRA DI MELANIA. Come? Chi? Quando?

Quante persone hanno avuto accesso all'appartamento di Salvatore e Melania fin dalle primissime ore della scomparsa? Hai voglia in un lasso di tempo di 48 ore a strofinare un qualcosa appartenente a Salvatore su quelle labbra...!!!

PS Tabula, gli articoli che credo cercassi, sono i seguenti:
Kella et al 2011 che ci rimanda a Sweet D, Shutler GG. Analysis of salivary DNA evidence from a bite
mark on a body submerged in water. J Forensic Sci 1999;44(5):1069–
72.

LucaP ha detto...

@ Manuela

Quei sospetti che Melania volesse controllare Raffaele Paciolla mentre si trovava con la sua amante (dietro eventualmente richiesta della moglie Stefania) li avevamo già avanzati. Ci sarebbe difatti una telefonata a Melania delle 16.48 dove il probabile intestatario della SIM potrebbe essere proprio Stefania Dorinzi che potrebbe farci pensare questa ipotesi.

Quello che però non mi convince è l'andare sino alla roulotte (ed allora l'entrare nella roulotte per non essere vista dalla coppia di amanti ci potrebbe stare) per poi spostarsi a frazione Colle. Delle due cose l'una: o Paciolla era con l'amante alla roulotte o era a frazione Colle. Anche nell'ipotesi che Melania pensasse si dovessero trovare nei pressi della roulotte e poi in realtà non li abbia trovati mi sembra poco credibile allo stato attuale delle conoscenze. Anche perché se realmente Paciolla o l'amante avevano un alloggio a frazione Colle non vedo il motivo di andare ad infrattarsi in quella zona.

Ma l'ipotesi che il motivo della ripulitura fosse dovuto anche alla cancellazione di eventuali foto fatte quel pomeriggio con il cellulare è verosimile. Solo che secondo me non riguardavano possibili relazioni clandestine.

Stefania Dorinzi sapeva già da tempo che Raffaele la tradiva e l'aveva detto in giro. Quindi al massimo si sarebbe potuto trattare di verificare se il marito le avesse detto la verità sulla eventuale fine della relazione. Personalmente però, a meno che l'amante di Paciolla fosse una donna sposata con qualcuno di importante e la scoperta del tradimento potesse essere una tragedia con disonore, non riesco a vedere come si possa arrivare a trucidare una donna in tal modo (per di più in un posto come il chiosco di Ripe che non sarebbe c'entrato nulla con la vicenda) solamente perché aveva scoperto un'infedeltà coniugale ed allo stesso tempo mettere su una messinscena tale come lo staging del cadavere e la successiva campagna mediatica.

Ma poi siamo così sicuri che la donna che ha fornito l'alibi a Paciolla fosse davvero l'amante?

ENRICO ha detto...

ANNIKA

qui non riesco a seguirti.

Mi sembra assai macchinoso ipotizzare che se il DNA fosse da contatto " CHIUNQUE POTREBBE AVERLO STROFINATO SULLE LABBRA DI MELANIA" usando un oggetto appartenente a SAlv.

Non potrebbe averlo strofinato anche Salv. stesso involontariamente in qualunque momento nell'arco della giornata ?

Non so...forse non ho capito quello che invece a te è chiaro...

LucaP ha detto...

@ Annika

Già da tempo assieme a te avevamo fatto queste considerazioni: se si trattava di DNA epiteliale finito nell'arcata dentaria di Melania durante le fasi del delitto con la mano davanti alla bocca per non farla urlare, non si sarebbe dovuto trovare il trucco intatto. O perlomeno il rossetto sarebbe risultato sbavato.

In caso invece di DNA salivare hai perfettamente ragione che con pochi mezzi economici si sarebbe potuto verificare (ALS) ed invece l'incertezza a Tagliabracci è rimasta.

Ed inoltre trovo assurdo che si faccia un unico tampone delle labbra e dell'arcata dentaria. Sarebbe a mio parere una leggerezza non accettabile per un anatomo-patologo famoso come Tagliabracci.
Allora non escludo neanche ci possa essere stata una contaminazione strana dei campioni e non se ne voglia parlare.

Come anche la riduzione della quantità del contenuto gastrico è alquanto strana. Come si possono perdere per strada 60 cc di contenuto gastrico? Che contemporaneamente cambia di colore? E' possibile escludere a priori che vi sia stata una manomissione del contenuto gastrico recuperato durante l'autopsia? Non sto ipotizzando che possa averla fatta Tagliabracci, ma vi era qualcun altro che poteva avere accesso ai reperti autoptici? Sono solamente sospetti fondati su nulla se non sul fatto che il perito è un personaggio troppo famoso in campo accademico per aver fatto un errore tale. Per di più tale riduzione di quantità è avvenuta dopo il 17 giugno (mentre il colore sembra già cambiato prima), quindi a molti giorni dall'autopsia.

tabula ha detto...

Non credo che Melania e Stefania fossero troppo amiche. può anche darsi che qualche amica possa averle chiesto di beccare in flagrante il marito, ma i pedinamenti con e per le amiche generalmente si fanno in automobile, possibilmente prestata, e magari con un foulard o un cappello e gli occhiali da sole, in modo da non farsi riconoscere.
Quando alcune amiche mi coinvolsero in pedinamenti a fidanzati, questi erano gli accorgimenti minimi.
Melania non aveva nemmeno gli occhiali da sole, nessun cappello nè l'automobile, e non si era cammuffata in alcun modo.

e poi chi avrebbe chiesto ad una donna appiedata e con la figlia nei pressi di "pedinarle" il marito?

come minimo lo chiedi a qualcuno con l'auto, qualcuno che tuo marito non conosca bene ma che abbia agevolezza negli spostamenti, senza la palla al piede di un marito e di una bambina a rallentarla.

No. impossibile.
e poi l'amante del Paciolla lo aspettava in una casa, non certo in una roulotte abbandonata che, come sostiene Lucap, è più da nigeriana sulla statale.

Una roulottes abbandonata è più da losco traffico, da incontro segreto, da verità raccontate, da segreti da scoprire.

Comunque per la descrizione che ne ha fatto Anna che è dei luoghi, ritorno sulla mia ipotesi che M. possa essere andata fino alla roulotte anche solo per fare pipì, e poi si sia diretta dove intendeva dirigersi (o perchè le è stato detto di farlo).

PINO ha detto...

ANNIKA

RIPETO una domanda, apparsa e poi sparita dalla pagina: indipendentemente dalla provenienza del dna, da liquidi o da cellule cutanee, a quanto tempo si può stabilire la sua permanenza, nel punto dove è stata rilevata, in una persona vivente?
Grazie, PINO.

Manlio Tummolo ha detto...

Gentile Tabula,
so che deludo spesso i miei "ammiratori", ma articoli di legge sono stati citati da me in più occasioni sotto questo aspetto, basta ricercarli.
Il senso del mio intervento è: se provate disgusto a vedere gli spettacolazzi, evitateli, altrimenti, guardateli, commentatene i contenuto effettivo, lasciando perdere le forme in cui si manifestano. Non è mica da oggi che la televisione è strumento di rincretinimento, ma continua la sua opera solo perché sa di avere un pubblico fedele ed interessato, altrimenti cambierebbe registro. In fatto di mercato, più che la legge vale il denaro sonante. Oggi mi sono ritrovato in cassetta, malgrado la disdetta dalla TV da 16 mesi, un invito dell'Agenzia delle Entrate di Torino a pagare nel caso in cui avessi comprato un nuovo televisore. Quelli della RAI ed Agenzia delle Entrate credono veramente che, senza televisione, non possiamo vivere. Vediamo di disilluderli e avremo meno nausea.

LucaP ha detto...

@ Tabula

Vedo che ti sto poco per volta convincendo anche se continui ad avere dei dubbi.

Guarda che è impossibile al 100% che Melania sia andata dal monumento alla roulotte per fare pipì.

E' da mezz'ora che cerco di combinare il filmato di Vanity Fair con le testimonianze del maresciallo dei carabinieri e del responsabile del soccorso alpino cercando allo stesso tempo su Googlemaps. Sono giunto allora alla conclusione che il filmato non riprende il luogo e la roulotte in questione. Il luogo invece dovrebbe essere all'incirca quello individuabile alle coordinate 42.826151,13.582293 da inserire in Googlemaps anche se nell'immagine satellitare la roulotte è probabilmente coperta dal fogliame.
Sono all'incirca comunque 150 m lungo un sentierino nel bosco che non fai se ti scappa. Ti fermi appena arrivi in un punto dove non ti vede più nessuno. E lì bastavano veramente pochi metri.

Manlio Tummolo ha detto...

Gentile Tabula,
certo che si può presentare una denuncia; tramite avvocato credo però che nessuno accetti una cosa simile. Si figuri che, presso l'associazione consumatori alla quale sono iscritto, non sono riuscito ad avere il risarcimento di 67 euro rapinatimi dall'Agenzia delle Entrate di Torino per il primo semestre 2011 di un abbonamento di cui non potevo usufruire, solo perché non avevo compilato in tempo il modulo, di versamento all'immondezzaio, del televisore. Occorreva, secondo gli illustri avvocati, fare una "class-action" (come se io potessi convocare un certo numero di utenti televisivi per una stessa ragione; scuse da leguleio !). Ebbene, penso che voi, in quanto turbati e disgustati dagli spettacolazzi di cui sopra, per le offese, diffamazioni, ecc., potreste presentare una class-action contro la RAI e Mediaset. Quanto ai risultati, non so se potrebbero riuscire. Singolarmente, ci si può recare in Procura (cancelleria) con una circostanziata denuncia contro persone e debitamente firmata con tutti i dati anagrafici, corredata da eventuale documentazione. In tal caso le possibilità sono:
1) che il PM archivi o apra un'indagine;
2) che i personaggi coinvolti presentino controquerela per calunnia o che altro. Se siete disposti a farlo, con i rischi annessi e connessi, provate.
Nessuna legge vieta di presentare denunce, ovviamente le conseguenze dipendono da come sono formulate e per quale scopo sono presentate.

LucaP ha detto...

Avendo (per lo meno lo credo al 99%) individuato la posizione della roulotte fatidica, e guardando come ci si può arrivare (o dal sentierino nel bosco o dalla strada sterrata che passa davanti al gruppo di case) sono sempre più convinto che la roulotte fosse un luogo ideale per nascondere qualcosa ma non per fissare un appuntamento. A meno chiaramente che l'appuntamento non fosse con qualcuno che abita proprio in quelle case e magari poteva assentarsi con la scusa di portare il cane a fare un giro. E questo i Carabinieri avrebbero potuto facilmente appurarlo interrogando tutti i proprietari. Perché per arrivarvi devi passare davanti a troppe abitazioni ed una macchina sconosciuta e sospetta l'avrebbero sicuramente vista e/o sentita. E' invece più probabile che chi utilizzasse la roulotte come deposito segreto (se Melania vi è entrata o vi ha guardato dentro dalla finestra vuol dire che stava proprio cercando qualcosa e non qualcuno) vi arrivasse proprio dal sentierino a piedi come fatto da Melania. Questo sarebbe confermato dal fatto che Melania era a conoscenza di quel percorso e non poteva esserlo a meno che non glielo avesse indicato qualcuno.

Chiaramente bisogna domandarsi chi avrebbe potuto sapere della roulotte abbandonata al di fuori di quelli che abitano negli immediati paraggi. E forse i Carabinieri qualche indagine in più avrebbero potuto farla. E forse potrebbero ancora farla. Metti che ci abitasse qualcuno che conosceva Melania o i soliti personaggi noti....

anna ha detto...

è quello che ho detto spesso chi non ha un alibi è sonia,il marito di sonia, alfredo, stefania moglie di raffaele e raffaele stesso, l'alibi che gli fornisce l'amante non può considerarsi tale se sono tutti e due immmischiati nella vicenda,....quindi anche la donna amante non ha alibi.........guardate che bel gruppetto, hanno mentito in tutto e per tutto.........
frazione colle è poche case, perchè non è stato chiesto agli abitanti del posto se è vero che il paciolla con la sua macchina era a colle dall'amante, una persona estranea alla frazione si riconosce subito...............
non si è voluto indagare,dal momento che parolisi ha chiamato a raffaele ore 17 a che ora è arrivato a san marco considerando che è passato a prendere la moglie a folignano, oppure la moglie si trovava già a frazione colle ?quindi ci hanno mesdso meno tempo ad arrivare a san marco?Sonia alle 14,53 quando fa la telefonata e invia l'sms poteva non essere a folignano visto che il suo cellulare aggancia in una circostanza proprio la cella telefonica e non la cella di folignano perchè?coincidenza che una parente di sonia era a mangiare al ristorante a san marco?erano loro che avevano appuntamento con melania insieme a stefania moglie del paciolla?

è molto importante a che ora arriva il paciolla con la moglie a san marco cerco di verificare alcune cose................

Anonimo ha detto...

Manuela, la tua ipotesi l'ho valutata più volte anche io.
Diversi elementi ci portano in Località Colle:
-una donna viene vista incamminarsi in direzione Colle;
-il cellulare di S. aggancia le celle telefoniche di Località Colle;
-l'amico di famiglia si trova con l'amante a Colle;
-il telefonino di Melania viene localizzato nei pressi di San Giacomo;
-il fiuto dei cani conduce nei pressi di un casolare che si trova da quelle parti.
Un sacco di coincidenze....

Per quanto riguarda le varie trasmissioni televisive che dire? Sono piene di incompetenti; pensano che il pubblico sia composto da polli, oche, galli come loro. I veri PROFESSIONISTI, siano essi psicologi, criminologi, giudici, giornalisti, non hanno bisogno di andare in tv per farsi conoscere.
Paghiamo il canone ed una lettera alla Rai potremmo scriverla; io personalmente chiederei di avere un servizio con persone competenti, perchè mi sono stufata di ascoltare chiacchiere da bar e cretinate.
Certo, potremmo continuare a guardare trasmissioni come Chi l'ha Visto?, come ho fatto ieri sera: con il sorriso sulle labbra.
Chi divertenti quei ridicoli siparietti tra l'avvocato e la conduttrice.
La conduttrice trema; se P. dovesse essere assolto, bisognerà mettere mani al portafogli: tot soldi per tot puntate, per tot ascolti.
Per Yara i cani molecolari ci portano al cantiere e per Melania, non sono affidabili? ahahahah

Ora passiamo, ai ricordi improvvisi, quelli che giuridicamente vengono chiamati tardivi. Tutto ciò che è tardivo non è ben visto, soprattutto i ricordi di quelle persone informate sui fatti, che riaffiorano dopo 11 mesi di audizioni, in cui l'oggetto del delitto è sempre stato un coltello.
Ludovica, nell'immediatezza del suo interrogatorio, dichiarò che Salvatore non era solito portare con sè coltellini e simili; perchè queste persone non l'hanno smentita allora e lo fanno oggi, dopo che il rito abbreviato condizionato è stato chiesto ed accettato?
Ho letto che qualcuno vuole addirittura ricusare il GUP.
Con la ricusazione si chiede la sostituzione di un giudice quando non appaia credibile nell'esercizio della sua funzione giurisdizionale poiché è minacciata la garanzia di imparzialità e terzietà del giudizio.
Il fatto che la gup abbia ritenuto necessario ai fini della decisione, l'integrazione della prova richiesta dalla difesa, deve aver spaiato le carte.

Stella

Anonimo ha detto...

I periti, vengono scelti tra quelli iscritti negli Albi.
Presso ogni Tribunale è istituito un Albo dei Consulenti Tecnici del Giudice (per consulenze tecniche nel processo civile), ed un Albo dei Periti (per perizie nel processo penale).
L’Albo è un registro nel quale sono iscritti i nomi delle persone, fornite di particolari competenze professionali e tecniche, alle quali il Giudice può affidare l’incarico di effettuare accertamenti di carattere tecnico, stime e valutazioni, utili ai fini del giudizio.
Il giudice, non li sceglie tra le sue amicizie!

Stella

Mimosa ha detto...

Infatti Stella
mi pare che 'incarico di cercare il primo perito disponibile sia della segreteria del tribunale (il call center è stato scritto nel blog a proposito di un altro caso e colei che l'ha scritto è stata subito ridicolizzata, ma il concetto è quello).
E' così?

Mimosa

tabula ha detto...

@manlio: una class action.
beh in altri tempi era come riderti in faccia, ora con facebook e internet forse potrebbe essere più semplice radunare persone interessate a fare una class action.
Non pensare che si sia gli unici scontenti dello pseudo giornalismo, chi per alcuni versi chi per altri.
Piuttosto, un esposto che provochi un richiamo da parte dell'Ordine dei Giornalisti?

ps: la legge è o deve cambiare ed il fatto che tu possieda un pc ti provoca il fatto di dover pagare nuovamente il canone rai.
Comunque sia hai fatto bene a fare quel che hai fatto, quella odiosa tassa di possesso dell'apparecchio televisivo è un taglieggiamento.
A suo tempo anni fa, quando mi spostai di città per l'università, per il il solo fatto di essermi messa nell'elenco telefonico, la rai mi tempestò bollettini e richieste continue di pagamento anche se non possedevo alcuna tivù: figurati se serve in una casa di studenti!
...e questo fino a quando non mi presi la briga di riportare la complicata procedura in cui dichiaravo che la mia residenza era altrove e che perlappunto altrove la tassa televisiva era regolarmente pagata, con tutti gli estremi le copie e quantaltro fosse necessario per dimostrare che si poteva vivere anche senza tivù. E anche bene.

tabula ha detto...

@Stella
forse sto facendo confusione.

Frazione colle e località colle sono distinte da colle san marco, giusto?

e quando melania tornò indietro dalla sua "ispezione" alla roulotte non si diresse verso le altalene, per intendersi, ma in direzione opposta andando realmente verso il cacciatore ma restando sulla strada che porta in frazione colle, così come aveva detto al marito?

il cellulare di Sonia, agganciò la cella di colle san marco o una cella comune a colle san marco e frazione colle?

Qualcuno ha detto che da san marco a frazione colle sarebbero circa 1 Km a piedi, è corretto?

.. perchè se fosse corretto sarebbe una distanza affrontabile tranquillamente a piedi.

@Lucap: credevo di aver capito che, sebbene fosse difficoltoso percorrere il sentierino per giungere alla roulotte passando dal monumento, la controversa zona roulotte fosse tranquillamente raggiungibile da una strada carrabile proveniente da un'altra direzione: difatti con i cani molecolari venne fatto il giro.
Quindi non vedo perchè escludere la roulotte come un possibile luogo di incontro, se chi provenisse dalla strada percorribile in auto poteva raggiungere melania proprio lì, e senza alcuna paura di essere visti dalla strada del monumento.
Certo, ci sono le case di tanta gente lì vicino. Ma gli estranei solitamente badano ai fatti propri.

Pensare che Melania potesse voler prendere qualcosa, significherebbe inserire tanti di quegli elementi indimostrabili che ci si infilerebbe nel ginepraio della marea delle possibili rette passate quel giorno a quell'ora per un solo punto: cosa e perchè?

Trovando il secondo punto o un'approssimazione dello stesso, andrebbe meglio.

per esempio, se le celle agganciate dal cellulare di sonia (o chi per lei) fossero compatibili con la direzione verso la quale Melania si diresse a piedi velocemente, potremmo avere una buona percentuale che con quegli sms ci si fosse dati un preciso luogo verso frazione colle come appuntamento.

del resto, Melania ebbe più volte occasione di fare delle gite in quella zona, e ne ebbe in compagnia della stessa solita amica, quindi non è dato motivo alcuno di escluderla completamente dalle indagini.

Piuttosto, Massimo parlò diverso fa di un ALTRO monumento in quella zona, un sacrario o luogo di culto: questo sarebbe potuto interessare a Melania o comunque p certo che lo conoscesse, e domando a chi visioni googlemap se la direzione verso il sacrario sia per caso la stessa che porta a frazine colle.

Ricordate il lapsus di Sonia, quando si confuse, pensava ci si riferisse a quel monumento, quello religioso, invece che al monumento ai caduti?

ANNA ha detto...

FRAZIONE COLLE è A CIRCA 1 KM DA SAN MARCO, CERTO CHE PUò ESSERE RAGGIUNTOI TRANQUILLAMENTE A PIEDI,MELANIA HA PERCORSO UN TRATTO DI STRADA PROVINCIALE PER POI DIRIGERSI A COLLE, EBBENE IN QUESTO TRATTO è STATA VISTA DA UN MOTOCICLISTA USCIRE DALLA BOSCAGLIA E IMMETTERSI SULLA STRADA E DISSE CHE ERA PROPRIO MELANIA, AVENDOLA RICONOSCIUTA DALLE FOTO, POI CI SONO I CICLISTI CHE HANNO VISTO UNA DONNA CAMMINARE A PASSO SVELTO RINCORSA DA ALTRE DUE, POI C'è UN UOMO CHE PASSEGGIAVA A CIRCA 1KM DA SAN MARCO E HA VISTO QUESTA DONNA SULLA STRADA CAMMINARE.....
MELANIA NON è STATA PRELEVATA A SAN MARCO MA A FRAZIONE COLLE DOVE IL GIORNO DOPO LA SCOMPARAS ,PROPRIO A SEGUITO DELLE DICHIARAZIONI CHE UNA DONNA ERA STATA VISTA CAMMINARE VERSO QUELLA DIREZIONE, LA GUARDIA DI FINANZA PORTò I CANI MOLECOLARI E PORTARONO A FRAZIONE COLLE FINO VICINO AD UN CASOLARE....NON CI DIMENTICHIAMO MAI CHE A COLLE C'ERA IL PACIOLLA CON L'AMANTE..

anna ha detto...

quando sonia telefonò e mandò l'sms , melania si trovava al monumento dei caduti dove si aggancia la cella telefonica 451 che gli inquirenti dicono essere solo a Ripe ma negli atti dell'inchiesta specificano che quella cella si aggancia a san marco al monumento dei caduti, scusate non è una coincidenza che i cani hanno annusato melania li e che il suo telefono si trovava
li mentre sonia telefonava.

quando melania si allontanò dalle altalene passò in una strada nascosta dal bosco per non essere vista,non passò davanti al ristorante il cacciatore,per andare al monumento dei caduti....questa strada è nascosta sia alla vista dalle zone altalene, sia alla vista del ristorante sia alla vista del chiosco del ranelli......melania non voleva essere vista....è lei che aveva appuntamento a san marco con qualcuno o qualcuna

LucaP ha detto...

@ Tabula

Località/Frazione Colle è una frazione del Comune di Ascoli Piceno che si trova lungo la SP76 che è l'unica strada percorribile per andare da Ascoli a Colle San Marco.
Si trova quindi sotto Colle San Marco e la distanza dal Monumento ai Caduti è di circa 1,7 km percorribili a piedi in 15/25 min a seconda del passo.
Solitamente la località frequentata dagli Ascolani nelle belle giornate (dove c'è l'area delle altalene, i campi sportivi, Segà, Ranelli,...) è chiamata Colle San Marco ma la dicitura giusta è Località Pianoro si San Marco ed è sempre una frazione di Ascoli.

Se uno percorre la via Martiri della Libertà (quella che Melania secondo quanto detto da Parolisi e confermato da Piergiorgio Melania ha percorso) partendo dalla zona delle altalene, arriva ad un certo punto proprio sulla SP76. Se svolta a sinistra ritorna verso il pianoro e quindi verso Il Cacciatore/Segà. Se svolta a destra scende a valle (verso quindi Frazione Colle) passando davanti al Monumento ai Caduti.
Se Melania dal Monumento si è diretta a Frazione Colle allora non è andata in direzione di Segà ma in quella opposta.

Googlemaps non è uno strumento da iniziati ed è facilmente consultabile. Basta andare su www.google.it e cliccare su "Mappe" nella barra nera in alto. Compare una videata con la vista da satellite dell'Italia. Nella casella di testo in alto basta inserire l'indirizzo esatto o la località (città o città più via/frazione/località) anche in forma libera e Googlemaps ti porta sul posto zoomando. A quel punto ci si può muovere molto liberamente con zoom o spostamenti con il mouse. In alternativa all'indirizzo si possono inserire le coordinate nel formato che solitamente inserisco io nei commenti e Googlemaps ti porta nel punto esatto. Se poi si vuole utilizzare Streetview basta trascinare sull'immagine l'omino giallo che si trova in alto a sinistra dell'immagine. Le strade percorribili diventano colorate in blu. Posizionandosi su qualsiasi punto di queste strade colorate, Streetview ti fa vedere la vista fotografica della strada (solitamente ripresa a bordo di un'auto) ed allora ci si può spostare agevolmente andando avanti ed indietro e girandosi intorno.
Provaci, così avrai un'idea migliore dei posti.

Anonimo ha detto...

Mimosa, la nomina del perito spetta al giudice, il quale vi provvede, anche d'ufficio, con ordinanza. Ai fini dell'individuazione dell'esperto da nominare, al giudice è riconosciuta una discrezionalità piuttosto ampia: questi potrà attingere dai nomi degli iscritti negli appositi Albi, ovvero in mancanza, potrà procedere alla nomina di soggetto in concreto dotato di particolari conoscenze nella specifica disciplina.
Una volta nominato, il perito non può sottrarsi all'adempimento dell'incarico: l'ufficio di perito è obbligatorio, salvo che ricorrano cause di incapacità o incompatibilità.

Tabula, vedo che Anna e LucaP mi
hanno preceduta nel risponderti.

Stella

tabula ha detto...

Beh, quindi frazione Colle non era particolarmente lontana.
15/20 ma anche 25 minuti a piedi sono tranquillamente affrontabili.
Non si è più nell'ottica di fare a piedi queste distanze, ma quando vivi senza automobile ci fai l'abitudine, e poi Melania aveva una corporatura atletica, le gambe lunghe, non credo fosse un problema per lei una camminata del genere.
Dopotutto, credo di ricordare che le testimonianze indicarono questa donna procedere di buon passo.

Il problema è: per andare dove?
arrivò a frazione Colle? Qualcuno la vide? Si fermò prima?

Difficile pensare che abbia sbagliato strada, incamminarsi così da sola e di buon passo senza pensare di cheidere indicazioni significa che la donna sapeva esattamente dove stava andando.

Perchè i cani non sono stati condotti a seguire le sue tracce lungo la strada statale SP76?

essendo stata individuata la sua traccia odorosa in una cascina a San Giacomo, è sul percorso della SP76?

tabula ha detto...

Un ultimo dubbio.
Mettiamo che sia vero che la donna si sia allontanata dalle altalene alle 14,40/14,50.
Sette/otto minuti per arrivare in zona monumento. Riceve chiamate/sms da Sonia. ma Melania non aveva nessun desiderio di mettersi a chiacchierare nè di perdersi in parole.
O forse quelli sono messaggi che non richeidono risposta, sono semplici comunicazioni: guarda che la tal persona è LA'.
Oppure: guarda che io sto andando LA'.
Comunque sia ipotizziamo che impieghi grosso modo dieci minuti per andare e tornare dalla roulotte dove non c'era quello che si aspettava di trovare.
Dalla 15.56, orario degli sms, aggiungiamo dieci minuti.
Ora sia avvia lungo la strada verso frazione Colle: 15/25 minuti di buon passo?
E Melania era alta, atletica, era senza figlia e senza borsa, indossava delle scarpe idonee ad inerpicarsi fino alla roulotte, quindi aveva un buon passo.
Si arriva alle 15.26 circa e lei è quasi sull'obiettivo, Salvatore la chiama e lei NON risponde: perchè?

-Suoneria spenta?
-Una scelta consapevole?
-Non aveva tempo da perdere?
-La volontà o l'imbarazzo di non dare spiegazioni al marito sul ritardo?
-Forse in quel preciso momento era arrabbiata con lui e in quel momento non desiderava parlarci per punirlo?
-aveva già incontrato i suoi/il suo/la sua assassina?
-aveva un valido motivo per non volere o potere rispondere?
-O era già morta?
Perchè se è morta dopo essere stata avvistata lungo la SP76, l'aggressione è avvenuta molto velocemente.

è nella zona di San Giacomo che i carabinieri intercettaranno il segnale telefonico della donna durante quel lungo maledetto pomeriggio del 18?

tabula ha detto...

Avrei bisogno di una mappa della zona. Voglio sapere dove è collocata frazione Colle, il monumento ai caduti, le altalene, la roulotte, la SP76, il Monumento Sacrario dove mi sembra di ricordare andò altre volte con Sonia, San Giacomo e la famosa cascina, il luogo dal quale partiva il segnale del cellulare di Melania e fu cercata non approfonditamente, il luogo in cui furono agganciati gli sms di Sonia.
Una cosa schematica, su google maps la trovo?
Non mi serve fare il percorso con l'omino giallo, troppo dettagliato: vorrei capire le dislocazioni, la logistica, se non il senso, di tutti quegli spostamenti a piedi.

LucaP ha detto...

@ Mimosa

Nella tua risposta a Stella, ammesso che sia realmente così, hai dato una conferma ai miei dubbi.

Se difatti l'individuazione dei periti e dei consulenti tecnici è fatta dalla segreteria del tribunale (sulla base degli elenchi registrati) e non direttamente dal giudice, la scelta di Bruno e della Gino mi sembra sempre di più uno stratagemma per mettere in difficoltà il GUP Tommolini davanti alle scontate reazioni della Procura e della Parte Civile.

Personalmente continuo a pensare all'attentato intimidatorio che ha subito il giudice Tommolini nel mese novembre 2011 (contemporaneamente al maresciallo De Cicco).
Negli articoli pubblicati in quei giorni veniva detto che la Tommolini sarebbe stata il GIP che si sarebbe dovuta occupare del caso Parolisi se questo fosse arrivato in udienza preliminare.

Nella mia ignoranza all'epoca avevo considerato quelle affermazioni come semplici ipotesi giornalistiche.

Adesso invece mi sono documentato meglio ed ho capito che quanto scritto sui giornali corrispondeva a verità (per una volta almeno!).

Considerando che attualmente la sezione GIP/GUP del Tribunale di Teramo è composta da:
- Giovanni de Rensis
- Marina Tommolini
- Guendalina Buccella (che ha sotituito Cirillo)
uno sarebbe portato a pensare che il GUP possa essere scelto indifferentemente tra questi tre giudici.

Tuttavia il funzionamento e l'organizzazione della Giustizia in Italia è strettamente regolamentato mediante apposite tabelle imposte dal CSM e formate da ciascun Tribunale con le quali vengono stabiliti i criteri di assegnazione automatica dei GIP/GUP (figure che non possono coincidere) a ciascuna azione penale, nonché gli abbinamenti tra GIP e GUP.

Inoltre in Costituzione (art.25 comma 1) viene sancito il diritto secondo il quale "nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge". Tale principio sta a significare che il giudice di ogni controversia deve essere precostituito, ovvero deve essere determinato in base a criteri generali con riferimento a situazioni astratte che non si siano ancora verificate e che si realizzeranno solo in futuro. Proprio grazie a tale principio di garanzia l'assegnazione degli affari ai singoli magistrati viene determinata all'inizio dell'azione penale. In parole povere, ancor prima che per Parolisi venisse avanzata la richiesta di custodia cautelare il GIP (Cirillo, poi sostituito da De Rensis sempre secondo principi automatici) che si sarebbe occupato del caso ed il GUP (Tommolini) investito per l'udienza preliminare erano stati determinati.

Ma allora, è ancora logico trascurare l'ipotesi che l'attentato e le altre azioni intimidatorie subite dalla Tommolini siano connesse con il caso Parolisi? Soprattutto in considerazione della fama del medesimo giudice ( «Il suo nome è una garanzia per difesa e accusa») considerata persona integerrima?

Per quanto riguarda invece il mar. Spartaco De Cicco non abbiamo in mano nessun elemento per poterlo collegare al caso. Ma possiamo, anche per lui, escludere la possibilità che, nell'ambito delle indagini condotte dai Carabinieri di Teramo, il maresciallo fosse colui che maggiormente era intenzionato a vagliare ipotesi alternative ed indagare in tal senso?

Sono anche questi elementi a rendermi sospettoso sulla nomina di quei due periti che sin da subito mi è sembrata dubbia.

Non mi permetto di avanzare accuse specifiche, ma mettiamo che qualcuno abbia amicizie nella cancelleria del GIP/GUP e che possa ottenere come favore quello di proporre periti e consulenti tecnici non particolarmente esperti od in sospetto conflitto di interessi. Possiamo escludere, a questo punto e dopo aver già visto capitare cose simili, tale ipotesi?

LucaP ha detto...

@ Tabula

I cani sono stati condotti (non il 19 ed il 20 aprile, ma nei giorni successivi) lungo la SP76 dopo la segnalazione del testimone che ha affermato di aver visto una donna molto somigliante a Melania lungo quella strada. Ed i cani hanno fiutato le tracce di Melania proprio sino ad un casolare a frazione Colle dove si è detto che i RIS hanno fatto dei prelievi di alcuni campioni di terreno (non si sa in base a quali criteri come non si conoscono i risultati delle analisi fatte, ammesso siano state fatte).

Perché Melania non ha risposto alle chiamate ed agli SMS fatte ed inviate con la SIM di Sonia? Secondo me perché le chiamate erano semplici squilletti e gli SMS non prevedevano risposta.

Perché Melania non ha risposto alle chiamate di Salvatore? Sia quella delle 15.26 sia quelle che lui ha detto di aver fatto anche prima? Secondo me perché avrebbe dovuto dare troppe spiegazioni e sperava ancora di tornare alle altalene in breve tempo. Oppure perché in quel momento era meglio non rispondere e parlare al cellulare, che secondo me era in modalità silenziosa (metti che Melania volesse osservare qualcosa o qualcuno stando nascosta). Oppure perché già impossibilitata a farlo (non perché fosse già stata uccisa ma perché forse tramortita o prigioniera).

Nel luogo dove è stato localizzato il cellulare non vi è nessuna cascina o casolare o altra costruzione. E' un luogo impervio ed isolato sebbene raggiungibile mediante una strada sterrata.

Per quanto riguarda la mappa con i luoghi non saprei come fartela avere. Posso però fornirti tutte le coordinate da inserire in Googlemaps.

tabula ha detto...

http://img211.imageshack.us/

qui puoi inserire le immagini che preferisci e semplicemente inviarmi il link, andrò a vederla.

(per farlo, se non ce l'hai, costruisciti una email di comodo)

tabula ha detto...

.. ovviamente se ne avrai voglia e tempo, Lucap.
potremmo anche scambiarci le email, ma una mappatura con le indicazioni dei luoghi, dei percorsi, e delle celle, credo che non interesserebbe solo me, e sarebbe corretto renderla fruibile a tutti.

PINO ha detto...

TABULA
Hai intelligentemente ricostruito un possibile percorso effettuato da M, oltre ai diversi motivi che potrebbero averla indotta a farlo.
Ma poniamo, solo ipoteticamente (non mi lincerete?), che M non fosse mai arrivata a CSM, come detto da Parolisi, e sulla cui dichiarazione si poggerebbero tutte le ipotesi fin'ora concepite, quale altre alternative ci sarebbero?
Vogliamo cercare di stabilirle, o adotteremo un obiettivo unidirezionale, come quello adottato dagli inquirenti?
Non voglio insinuare nulla. Ma perchè non provare? che ci costerebbe?
Ciao, PINO

Anonimo ha detto...

In merito alla nomina dei periti, ho risposto con il post del 16 Marzo ore 10:43.
LucaP, in merito ai tuoi sospetti, ti pongo una domanda: secondo te, se dietro a tale nomina ci fosse un qualche imbroglio, pensi che azzeccagarbugli si sarebbe agitato così tanto?
Nell'albo del tribunale evidentemente rispondenti alle competenze delle richieste fatte dalla difesa, sono iscritti tali periti e per questo sono satti scelti.
Cosa significa il fatto che abitino nella stessa città di Varetto?
Dove abita od esercita la sua professione Tagliabracci?
Se la Gino ha qualche motivo, che rende la sua investitura incompatibile, all'atto del conferimento dell'incarico lo farà presente, altrimenti accetterà, anche perchè è obbligata a farlo.

Stella

ENRICO ha detto...

PINO

si potrebbe anche fare quello che suggerisci.

Però, SE SI PRENDONO PER BUONI dovremmo conservare questi punti fermi

-Il percorso seguito dai cani
-L'avvistamento di "una donna che sbuca sulla provinciale dalla boscaglia"
-I ciclisti che avrebbero visto una donna inseguita da altre due

oppure ipotizzare tutt'altro scenario considerando queste testimonianze del tutto aleatorie e prive di riscontri attendibili ?

Mah ...

PINO ha detto...

ENRICO, NO! ma potremmo partire dal considerare che M fu lascia al monumento, per un incontro, consenziente P, che va alle altalene ad aspettarla, conoscendone il motivo, del quale era parte integrante, e per il quale M si trova coinvolta inconsapevole della pericolosità alla quale andava incontro.
Parolisi, pur NON ESSENDO l'assassino di M, ne sarebbe la causa.
Parolisi sa, e non parla.
Inutile tirare in causa Ranelli, il quale ha quasi ritrattato tutto quanto aveva detto. I cani solamente direbbero la verità, ma anche il loro atteggiamento andrebbe interpretato.
Non cementiamoci i piedi su una piattabanca fissa ed irremovibile.
Gli inquirenti non sono tutti dei fessi, rendiamocene conto, e se stanno adottando una politica di annientamento psicologico, nei riguadi del detenuto, e solo nella speranza che lo stesso vuoti il sacco, allorquanto moralmente distrutto.
Per questa mia teorica convinzione, ritengo inutile arzigogolare attorno ad ulteriori come, quando, perche, e chi, che hanno solo l'effetto di disorientarci, e farci essere disponibili a fantasticherie che nulla hanno a che vedere con i fatti che, con tanto impegno abbiamo stabilito nei mesi scorsi.
Ci siamo fatti, pian piano, fuorviare da "spetteguless" come dice Greggio, senza renderci conto di andare alla deriva.
Rimettiamo i piedi per terra, togliamoci per un momento i paraocchi, e guardiamo la realtà.
La realtà che non è mai stata bandita dalle nostre considerazioni, fino ad un certo punto.
Non tutto quello che ha detto e dice Parolisi va preso come vangelo, anche se lo abbiamo considerato direttamente estraneo all'assassinio di M, ma dovremmo, senza apriorismi, valutare con metro meno concessivo, anche tutto quello che ha detto e che ha fatto.
Queste mie considerazioni, potranno anche non essere tenute da conto, ma sono personali e sincere. Ognuno di noi ha il diritto di ricusarle o condividerle. l'importante è stato esporle.
PINO

LucaP ha detto...

@ Stella

Più che Azzeccagarbugli definirei Jonny un maneggione e trafficone in quanto ho alcuni dubbi in merito alla sua esperienza ed abilità come avvocato (in quanto dedica la maggior parte del suo tempo alla politica piuttosto che all'attività forense).

Se Jonny si è agitato tanto come sembra, credo che questo sia dovuto al fatto che il giudizio è arrivato nelle mani della Tommolini (come già previsto se si fosse dovuti passare dall'Udienza Preliminare) che anche la Procura ha preferito evitare.

Non sappiamo quali saranno le mosse della Procura ma abbiamo già avuto un assaggio di quelle che prepara Jonny. Oltre ad aver inviato la documentazione reperita su internet in merito al sospetto di conflitto di interessi della dott.ssa Sarah Gino, nella sua tribuna preferita (Chi l'ha Visto?) ha anche ventilato la possibilità di chiedere la ricusazione del GUP e questo mi sembra significativo.

Possiamo con certezza escludere che queste mosse fossero già state pianificate ancor prima dell'udienza del 12 marzo?

Non credo che un giudice si metta personalmente a spulciare la lista dei periti e dei consulenti tecnici del tribunale verificandone la rispondenza alle specifiche esigenze processuali. Credo che si affidi per ciò al suo ufficio ed alla sua segreteria.

Continuo perciò a trovare molto strano che siano stati scelti due periti un po' troppo anomali. Da una lato Giancluca Bruno, con tutto il rispetto per la sua professionalità, non mi sembra idoneo per competenze ed esperienza a controbattere a due esperti del settore come Tagliabracci e Varetto, quantomeno a poter esprimere con sufficiente autorità un parere sulle conclusioni delle due perizie di parte.
Dall'altro il sospetto di conflitto di interessi nella nomina di Sarah Gino mi pare sin troppo evidente.

LucaP ha detto...

@ Tabula

Compitino svolto (ma la prossima volta preferirei darti le coordinate per Googlemaps).

http://imageshack.us/f/821/mappa1w.jpg/
http://imageshack.us/f/401/mappa2z.jpg/
http://imageshack.us/f/821/mappa3.jpg/
http://imageshack.us/f/580/mappa4.jpg/

Ciao

tabula ha detto...

@Lucap
io non li conosco non ne capisco e non ne comprendo l'eventuale conflitto di interessi.
stai dicendo che stavolta ha ragione Jonnino?

@Pino: certo che hai ragione, nessuno crede che gli inquirenti siano dei fessi.
Anzi.
Tutto quello che potrei pensare è che visto che alcune dichiarazioni non facevano tornare i conti le si sia volute un pò troppo approssimare o aggiustare testimonianze dichiarazioni ed orari, prassi che suppongo sia consueta ed utile allo scopo ricostruttivo, ma che in questo caso sancisce una discriminante di notevole valore: non è cosa che andava affrontata con troppa leggerezza.

Del resto, se M. non fosse andata alle altalene e se fosse stato Salvatore ad accompagnarla, ci sarebbe il problema dei cani che ne hanno fiutato le tracce a piedi: ma tralasciamo pure questi se vuoi.
Del resto, nessuno può escludere che Salvatore stesso l'abbia accompagnata a piedi con la figlioletta in braccio, in fondo le sue tracce non sono state ricostruite dai cani.
così come non è escludibile che Salvatore stesso l'abbia uccisa, ma quasi sicuramente NON a Ripe.
Difatti, tutte le testimonianze convergono in zona Colle o al massimo San Giacomo.
Se la donna fu SOLO ritrovata, a Ripe, non vedo perchè essendo tutti a Colle San Marco, debba essere stato necessariamente un estraneo ad uccidere la donna: in fondo, calcolando i tempi di andata e ritorno da Ripe più i tempi tecnici per l'omicidio, più quelli per lo staging, risulterebbe troppo forzato attribuire l'omicidio a Salvatore.

Altresì, azzerando tutti i tempi di andata e ritorno verso Ripe, Parolisi potrebbe rientrare nella possibilità di essere veramente lui l'assassino: con più calma, in una cascina di san giacomo o nei boschi di frazione colle.

Però, anche qui casca l'asino: avrebbe dovuto essere inesorabilmente aiutato da qualcuno che in quei due giorni portò il cadavere della donna a Ripe ed organizzò lo staging.

Ma tu forse volevi intendere che Parolisi avrebbe potuto lasciar discutere la moglie con qualcuno relativamente a qualche losco traffico.
E qui bisognerebbe capire perchè Parolisi non aveva entrate anomale.
SE per caso le aveva Melania.
O SE per caso.. le aveva qualcuno della famiglia di Melania, e lei stesse sbrogliando qualche matassa per conto di alcuni dei suoi parenti più stretti.

In fondo, anche loro arrivarono di corsa, troppo di corsa, dopo solo alcune ore dalla sparizione della figlia, e arrivarono TUTTI al completo portandosi anche dietro mezzo parentado.

Quel che loro stessi hanno detto di Savatore, che si allarmò troppo in fretta, mi dispiace ma rende ugualmente sospetti anche loro: si allarmarono un pò troppo in fretta.
Lo dissero anche loro, no? Melania avrebbe potuto essersi persa, perchè salvatore era così agitato?
E VOI?
perchè siete montati in macchina TUTTI QUANTI zii compresi e vi siete fatti 4 ore, e dico QUATTRO, se Melania avrebbe potuto solamente essersi persa?

tabula ha detto...

Quel che voglio dire, naturalmente, non è accusare nessuno:

è che è facile dire che è colpevole qualcuno interpretandone malevolmente ogni atteggiamento.

Se lo stesso principio fosse sempre applicato,
ecco che anche a chi parla male sempre e comunque,
sarebbe possibile attribuire l'eventualità di qualche pecca.

Quindi se vogliamo adoperare lo stesso metro e la stessa misura,
così come diventa sospetto un Salvatore preso dall'ansia e dal vomito,
diventa veramente eccessiva una famiglia che si muova al completo alla sola notizia dell'allontanamento di poche ore della figlia.

Pensiamoci bene:
prendono e partono madre padre e figlio grande con una vita sua, più, già che ci siamo, un paio di zii.
Certo, tutti la amavano: ma non è troppa la gente che si è mossa, e non era ancora troppo presto per alalrmarsi così tanto?

Perchè?

Verrebbe quasi da credere che, se Melania avesse avuto qualche segreto, loro ne fossero al corrente o che MINIMO sospettassero qualcosa.

tabula ha detto...

Comunque sia queste sono solo stupide illazioni.
@Pino, è che se escludiamo alcuni punti che sembrerebbero essere discriminanti, si apre la voragine del tutto è possibile, e allora ce n'è per tutti.

lucap: grazie. grazie. grazie.
ora ci ragiono.

Mimosa ha detto...

OK, per seguire Pino, potremmo anche supporre che SP, prima di recarsi al pianoro con la bambina, abbia accompagnato la moglie direttamente al Monumento, fermandosi al bivio per farla scendere, però, chiedo agli esperti di quella zona: che strada si fa per arrivare lì, provenendo da Folignano? Ci sono sensi unici?
Seconda domanda: il fatto che il cane Piergiorgio abbia seguito per un brevissimo tratto la strada verso il bar Segà (alias il Cacciatore) non può essere attribuito all’aggirarsi di Melania nei dintorni, non avendo trovato nessuno ad attenderla nel punto convenuto o nell’attesa che arrivi? Potrebbe essere una spiegazione di quella leggera deviazione del cane.
Inoltre potrebbe essere in quel preciso momento che sono arrivate le telefonate di Sonia.
Per non mettere costei sempre in mezzo, diciamo che esattamente in quel momento e in quel punto Melania può aver ricevuto qualche comunicazione telefonica (senza traccia) che poi l’ha indotta a spostarsi.
Resta la pista fiutata partendo dalle altalene, come si inserisce? Enrico lo considera un punto fermo e io sono sempre stata d’accordo, che umiliazione per il suo addestratore veder smontata la sua testimonianza! Che li addestrano a fare, spendendo tante migliaia di euro all’anno dei contribuenti, se «tanto questi cani molecolari non hanno mai trovato nessuno» (come sentenzia la Sciarelli)?
In questo puzzle c’è sempre qualche tessera fuori posto.

Mimosa

PS
scusa Tabula se nel mio commento ho ripetuto cose da te espresse, ma sei stata più veloce di me a scrivere ...

LucaP ha detto...

@ Pino ed Enrico

Non sono personalmente d'accordo con le vostre ipotesi e modo di procedere. Secondo me, facendo così si percorre la stessa strada fatta dagli inquirenti e si distorce a proprio piacimento la realtà dei fatti arrivando ovunque si voglia arrivare.

Il riscontro avuto con Piergiorgio non può essere interpretato. O viene preso per buono nella sua interezza o viene confutato totalmente come ha cercato di fare la Procura. Ma se lo si prende per buono la conseguenza è che Melania è stata alle altalene e da lì si è diretta al Monumento-Roulotte secondo la strada indicata da Parolisi (perlomeno quella che Parolisi ha dichiarato che Melania abbia imboccato).

Ranelli è attualmente inattendibile ma non può essersi inventato tutto di sana pianta. Vedremo cosa succederà in tribunale (perché secondo me, anche se non chiamato a testimoniare, verrà ripercorsa la cronistoria delle sue testimonianze anche sulla base del video intero).

Nelle mie ipotesi in merito agli spostamenti di Melania non mi sono assolutamente basato sulle presunte testimonianze che non hanno trovato riscontri. Perché quella del motociclista che afferma di aver visto Melania scendere verso frazione Colle ha avuto come conseguenza che i cani sono stati portati lì ed hanno fiutato le tracce tanto da costringere i RIS a prelevare campioni di terreno.
Difatti non ho considerato le testimonianza che Anna continua a citare perché personalmente non le ritengo attendibili ed ad esse non ha fatto seguito nulla.
Difatti i fantomatici ciclisti (che non si sa se sono stati individuati) avrebbero dichiarato di aver visto le due/tre donne lungo la strada che conduce a San Giacomo, strada che si trova dalla parte opposta rispetto a frazione Colle. L'imbianchino sembra abbia dichiarato di aver parlato con due donne (che gli chiedevano di una terza), ma potrebbero benissimo essere la Flammini e la Alesi durante le primissime ricerche.

Il cellulare è stato localizzato in un punto assolutamente incompatibile con quanto dichiarato dai PM e dai GIP (andate anche voi, se volete, a vedere le immagini che ho caricato su imageshack).

Di Parolisi hanno voluto farci sapere e vedere solamente quello che tornava comodo ed utile in veste accusatoria, ma di lui possiamo con certezza affermare solamente che sia un finto duro, che si sia innamorato di un'altra donna pur continuando a provare affetto per Melania e che abbia mentito unicamente per coprire questa sua doppia relazione nonché le sue altre debolezze nei confronti del fascino femminile. Potrebbe essere anche un narcisista come lo ha definito la Carlini, ma non è un bugiardo patologico e tantomeno un violento assassino.

E sempre a proposito di Parolisi e delle sue presunte menzogne in merito a ciò che ha fatto in caserma nella giornata del 19 aprile (per Jonny e l'opinione pubblica beona si stava trastullando con le chat trans), provate anche a voi a domandarvi se non sia proprio Parolisi in quest'immagine del giuramento il militare che da dietro le quinte osserva la cerimonia (quasi a controllare qualcuno):

http://img809.imageshack.us/img809/9466/parolisio.jpg

Mimosa ha detto...

Luca P
intendi quello in divisa?
Ma non riconosco le spalline di caporale scelto ...

Mimosa

LucaP ha detto...

@ Mimosa

Anch'io mi ero fatto la domanda perché non si vedessero le mostrine sulla controspallina della divisa (che adesso, mi sembra siano dei tubolari rimovibili ad eccezione di quelle degli ufficiali di alto grado). E non so darmi la spiegazione. Ma quel militare è al 99% Parolisi.

Tiziana ha detto...

Tabula
concordo. Perché la famiglia Rea si è mossa al completo e in sole 4 ore ha coperto una distanza (se non sbaglio) di più di 400Km?
Salvatore dunque non era l'unico ad essere agitato.

Pino
personalmente non concordo con la tua, pur legittima, ipotesi. Perchè, se Parolisi avesse accompagnato la moglie fino al Monumento, non raccontarlo agli inquirenti? Qualcuno avrebbe anche potuto vederlo, era troppo rischioso.
Le testimonianze invece vanno in altra direzione: non rischiamo di fare come gli inquirenti, eliminando tutto ciò che concorda con la versione di Parolisi: Ranelli, fiuto dei cani, testimonianze di chi ha visto Melania (sola, o con due donne) dirigersi verso frazione Colle.
L'ipotesi fatta da Luca P ed integrata da Tabula non mi sembra fatta senza mettere "i piedi per terra", tra l'altro per molti aspetti collima con la tua fatta mesi fa. Avevi detto, se non erro, di lasciar perdere questioni di corna o passionali. Questo è quello che si sta considerando. E se Melania non è stata uccisa da Parolisi, qualche altro motivo ci dovrà pur essere. Questo viene ora ricercato e l'ipotesi di LucaP mi sembra avere il pregio di considerare tutti gli elementi del puzzle (cani, testimonianze, geolocalizzazione del cellulare, ricostruzione di Parolisi).

LucaP
non capisco perché tu stia concordando con Gionni. Finalmente c'è un gup che sembra voler considerare i diversi elementi senza preconcetti ed anche noi incominciamo a dargli contro? Per altro concordo con quanto detto da Stella in modo preciso e documentato. Io lo faccio portando solo la mia esperienza. Mi è capitato di avere indirettamente a che fare con una causa (in sede civile e non penale, ma credo che la cosa sia analoga) in cui il giudice doveva nominare dei periti. L'ha fatto pescando dall'elenco di coloro che erano accreditati presso il tribunale. E' chiaro che il giudice non possa conoscere personalmente le caratteristiche di tutti i periti e dunque non ha alcuna responsabilità nella nomina, poiché deve potersi fidare dei nominativi forniti dal Tribunale. Eventualmente, per impedire condizionamenti, eviterà di scegliere periti della stessa città in cui il caso viene dibattuto.
Che Gionni voglia, per l'ennesima volta, contestare le decisioni prese da un giudice, ci dimostra la sua sfacciataggine e la mancanza di elementi solidi da parte dell'accusa (altrimenti su quelli farebbe leva e non sui giochi di prestigio).

LucaP ha detto...

@ Tabula

Hai ragione a domandarti come mai i Rea si siano precipitati ad Ascoli in formazione completa.

La prima risposta logica è che, da quanto si è visto in questi ultimi mesi, i Rea intendono la famiglia come una piccola unità operativa abituata a spostarsi in gruppo ed a ragionare e parlare all'unisono.

Ma secondo me il motivo principale è che sapevano, perlomeno a grandi linee, che Melania voleva andare a fondo su una questione delicata. Molto probabilmente Melania ne aveva accennato ai genitori tanto che forse il motivo delle chiacchierate di Gennaro padre con Salvatore era proprio la richiesta di stare maggiormente accanto alla moglie (forse da qui il non aver saputo proteggerla a sufficienza).

Sulle preoccupazioni di Salvatore trovo ridicole le attuali polemiche e sospetti. Parolisi incomincia a preoccuparsi seriamente dopo aver verificato che Melania non era da Segà e che non era neanche tornata alle altalene. Difatti manifesta evidenti segni solamente quando ritorna dai giri fatti in macchina con l'amico della Flammini e da quello sino ai bagni pubblici fatto con la Alesi.
Ma vorrei ben vedere chi non si sarebbe preoccupato dopo un'ora e mezza di assenza della moglie in un luogo dove c'erano al massimo una cinquantina di persone e dopo numerosi tentativi di chiamata, per di più con una bambina di 18 mesi che magari piangeva perché non c'era più la sua mamma.

Ma adesso la campagna di disinformazione ha voluto puntare su questo che è diventato uno degli argomenti del giorno.

@ Mimosa

Per arrivare al Pianoro di Colle San Marco da Ascoli come da Folignano si deve percorrere la SP76. Poco dopo il cartello della frazione Pianoro di San Marco si passa davanti al monumento ai caduti ed alla colonia, poi davanti a Segà per giungere infine al pianoro vero e proprio dove ci sono anche le altalene.
Parolisi avrebbe potuto quindi lasciare Melania al monumento e poi proseguire per le altalene. Tuttavia Piergiorgio ha fiutato le tracce di Melania proprio a partire dalle altalene e quindi Melania stessa si è recata là e da lì si è mossa. Non possiamo continuare a mettere in discussione i pochi punti fermi della vicenda, lasciamolo fare alla Procura ed a Jonny che hanno interessi diretti. Altrimenti ripartiamo ogni volta da zero e tutto diventa possibile prima che qualcuno ci riporti con i piedi per terra.

Annika ha detto...

SQUADRA
abbiate per cortesia la pazienza di seguirmi lungo un percorso ad ostacoli piuttosto impervio, non quanto la Sg forse, ma giu' di li'. Spero stavolta di riuscire in un unico colpo ad aprire e chiudere un argomento scottante ma fondamentale. Armatevi quindi di forza e coraggio; inizia una nuova puntata di Annika's SCI-FI Time.

...pubblicita'

Tiziana ha detto...

La dott. Sarah Gino ha un curriculum di tutto rispetto:
tesi con lode e dignità di stampa su “Applicazioni dei polimorfismi del DNA all’identificazione di tracce biologiche in medicina legale: tecniche di estrazione ed analisi”.
Diploma di specializzazione conseguito con lode, dignità di stampa, menzione onorevole, discutendo una tesi sperimentale dal titolo “Lo studio dei polimorfismi del DNA: quattro anni di lavoro del Laboratorio di Scienze Criminalistiche”.
Poi negli ultimi 20 anni ha lavorato in molti laboratori occupandosi soprattutto dello studio dei polimorfismi del DNA in ambito forense.
E' anche docente universitaria. Dunque che le sia capitato di lavorare anche con Varetto, visti i tanti medici con cui ha lavorato, mi sembra veramente marginale.

Dico tutto ciò senza sapere se la sua relazione sarà favorevole o meno a Parolisi. Certo è che ha collaborato con molti tribunali, non vedo perché non potrebbe lavorare pure con questo.

Annika ha detto...

...sigla

Partiamo dalle pagine 98-100 della Memoria difensiva, ed in particolare, a p. 98, dalla alquanto oscura dichiarazione di Tagliabracci (p.85 perizia):
“non è possibile definire la tipologia di contatto che ha permesso il depositarsi di elementi cellulari estranei sulle mucose della Rea, potendosi trattare di cellule delle mucose depositate con un bacio oppure di cellule cutanee da contatto”

Perche' tale dichiarazione sarebbe oscura? Perche' cio' che afferma Tagliabracci e' inammissibile. Sappiamo infatti che due campioni, 4493 e 4494, sono stati prelevati dalle labbra e dall'arcata dentaria di Melania, e che di essi si e' proceduto all'analisi del DNA. Se si ha un campione, prima ancora di stabilire a chi appartenga il DNA estraneo alla vittima, si deve sapere, o sospettare, che in un determinato punto del cadavere vi sia DNA estraneo, giusto? Il che farebbe presumere che si sia analizzato il corpo con una ALS lamp, la cui luce rende fluorescente il DNA da liquido (salivare, ematico o spermatico). Bene, se cosi' fosse allora Tagliabracci non nominerebbe affatto le cellule epiteliali (cellule cutanee da contatto), ma parlerebbe, casomai, di un dubbio sulla provenienza di tracce da liquido corporeo estraneo alla vittima. Quindi, l'ALS e' fuori. Diciamo allora che Tagliabracci abbia proceduto a prelevare campioni (due o anche piu', ma solo 2 testano positivo per cromosoma Y di S) dalla bocca di Melania puramente per scrupolo e per alta professionalita'. Bene. Ma una volta trovato DNA estraneo, su quegli stessi campioni si sarebbero dovuti svolgere test finalizzati a risalire alla loro provenienza: parlo dell'alfa-amilase e di un semplice, certo, sicuro, poco caro e rapidissimo RSID-saliva test. E no, non mi si venga a dire che avrebbero comunque testato positivo in entrambi i test per via della saliva presente di Melania! Infatti, sempre a p. 98 della MD leggiamo che "Per ammissione del medesimo, infatti, egli [ndr. Tagliabracci] non ha mai “avuto problemi di
commistione di materiale biologico quando abbiamo eseguito tamponi salivari”
. Una volta isolati, li si poteva ancora analizzare! Ma cio' non sembra essere stato fatto, tant'e' vero che Tagliabracci si dichiara incerto sulla provenienza di tale DNA. Molto, molto male!

Tagliabracci continua:
“è ragionevole affermare che il contatto con il materiale biologico del marito è avvenuto poco prima del decesso o comunque dopo il pranzo, poiché in caso contrario numerosi atti, tra cui passarsi la lingua sulle labbra, il bere o il mangiare, il deglutire, avrebbero dovuto eliminare cellule estranee dalla bocca della Rea”.
Questa affermazione, che sembra piu' la formulazione di un'accusa, spinge giustamente Giardina a rispondergli "collega, ma non hai letto Kenna et al 2011, in cui di parla di permanenza della saliva sulla pelle per almeno 96 ore?"

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LucaP ha detto...

@ Tiziana

Guarda che non sto criticando la Tommolini che è il primo magistrato disposto a prendere in considerazione le ragioni dell'imputato. Ed è proprio per questo che ho sollevato il dubbio che i nominativi individuati siano stati forniti alla Tommolini dalla sua segreteria o da quella del tribunale in genere.
Perchè ragionando in modo imparziale (cosa che chiaramente non fa Jonny) ritengo che sia decisamente inopportuno demandare a Sarah Gino di giudicare la perizia del suo collega di ufficio. E' un po come nelle partite di calcio dilettantistiche dove i guadialinee sono della società ospitante. Ma in serie A (come nel nostro caso) vi è una terna arbitrale indipendente. E se scopri che l'arbitro od il guardialinee vanno in vacanza con il presidente di una delle società scoppia il finimondo. Soprattutto se poi annullano un gol della squadra avversaria per un fuorigioco discutibile.

annika ha detto...

...fine della pubblicita'

Il problema vero lo ha sollevato ieri Pino con la sua concisa ma acutissima domanda: quanto permane la saliva sulle labbra? La Baldi, che ha "testato" il French kiss, dice pochi minuti. Errato. Ne' pochi minuti, ne' un'anno. A questa risposta non puo' rispondere ne' la Baldi (perche' comunque di parte e soprattutto perche' non ha eseguito un double blind test), ne' Tagliabracci, ne' Giardina, ne' nessuno: la verita' e' che non esiste un singolo test scientifico pubblicato in materia. Kenna et al parlano di permanenza e persistenza della saliva sulla pelle - non sulle labbra - e Sweet&Shutler 1999 di un bite mark con ancora presente DNA salivare su un corpo sommerso in un fiume per 5 ore e 1/2. Entrambi questi articoli fanno presumere quindi che la saliva sia molto piu' resistente dell'acqua e che presumibilmente un bacio avvenuto alle 14.40 circa avrebbe potuto lasciare tracce di saliva almeno per molte ore. Ma data l'assenza di test specifici per saliva (o presenza con esito negativo), l'affermazione di DNA salivare di Tagliabracci assume un valore nullo e la sua ipotesi - di cui lui stesso sottolinea l'incertezza - sembra giustificata esclusivamente dal fatto che tale DNA estraneo sia stato prelevato dalla bocca (= bacio = saliva). Nient'altro.

Ora torniamo a monte, ovvero al dubbio di Tagliabracci sulla provenienza di quel DNA di Parolisi. Il punto e' tutto qui: come fa Tagliabracci a non sapere di che DNA si tratti? La ALS lamp, dicevamo, presumibilmente non e' stata usata (o sapremmo se si trattava di DNA da liquido corporeo o da cellule epiteliali); l'alfa-amilase non e' stata testata (o sapremmo se si trattava di saliva o meno); e lo RSID-saliva non e' stato eseguito (o anche qui sapremmo se si trattava di saliva o meno). Il dubbio di Tagliabracci, da cui scaturisce la "presunzione" che si tratti di saliva, non ha fondamento su cui sussistere! Perche'? Perche' neanche uno dei test per stabilire che si tratti di saliva e' stato effettuato. O forse e' stato effettuato, ma con esito negativo. Ovvero, non si e' fatto proprio niente di proattivo per dirimere tale dubbio, e cio' e' grave. Perche'? Perche' stabilire se si tratti di DNA da contatto o da saliva cambia radicalmente la prospettiva del caso. Ma data la mancanza di analisi per DNA salivare (o presenza, ma con esito negativo), direi che di DNA salivare proprio non si tratti.

E allora passiamo a parlare del DNA da contatto. Tagliabracci parla in questo caso di una mano di S appoggiata sulla bocca di M. Bene. Mentre il DNA salivare "potrebbe" essere datato se esistesse un articolo di dentistica forensica frutto di un esperimento scientifico comprovato in materia di permanenza del DNA salivare sulle labbra, il DNA da contatto non puo' esserlo. E' impossibile risalire a quando Melania possa aver ricevuto sulla sua bocca tale DNA da strofinamento. Perche' di strofinamento si tratta! Non basta fare una carezzina alle labbra di un terzo per trasferirvi le proprie cellule epiteliali: perche' cio' avvenga occorre uno sfregamento non indifferente di almeno 1 intero minuto. Ma una mano tocca solo le labbra? Immaginate la mano di un uomo alto 1.90m. E qui si vuole che questo ragazzone abbia la manina di una bimba di circa 6 mesi. Tocca la moglie sulla bocca, no meglio, solo sulle labbra, per azzittirla. E che le fa per toccarla cosi' poco, ovvero solo sul labbro? Le mette il dito da naso a mento e le dice SHHH??? Be', direi di no! Anzi, direi che una manona del genere che blocca e azzittisce in fase di aggressione, avrebbe riempito almeno mezza faccia, sparso ben bene il trucco, lasciato lividi (1 intero minuto di sfregamento per di piu' violento, ricordiamocelo) e lasciato non uno, ma tanti, tantissimi campioni di DNA da contatto bello fresco e molto rilevabile.

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Annika ha detto...

...fine della pubblicita'

Ricapitolando: il DNA salivare si sarebbe rilevato scientificamente; e quello epiteliale si sarebbe rilevato con 1. altre tracce ed altri campioni sul viso, 2. con lividi o altri segni, e 3. con un make up assolutamente non intatto ma sfasciato. Ovvero entrambe le ipotesi sono da scartare. E allora, se non si tratta neanche di DNA da contatto diretto (ne' di altro liquido corporeo, perche' il sangue e lo sperma si rilevano con estrema facilita'), di che cosa si tratta?

Una volta esclusi gli altri liquidi corporei, l'unica spiegazione possibile e' che si tratti di DNA da contatto avvenuto non per primary contact (contatto diretto A-B), ma per secondary contact: A-oggetto-B. Cio' spiegherebbe se mai il DNA non era integro, ma spezzato, e cambierebbe tutto. Infatti, chiunque avesse avuto accesso alla casa dei Parolisi tra 18 al 20, avrebbe potuto prelevare un indumento (Mimosa ha ipotizzato gia' in agosto la possibilita' di biancheria intima non lavata di S strofinata sulle labbra di M), un oggetto (recentemente Antonello ha parlato di spazzolino, che penso si sarebbe potuto strofinare in un punto ben preciso all'interno di una bustina da freezer, in seguito rivoltata come un guanto e strofinata sulla bocca), di un fazzoletto di carta o quant'altro toccato da pelle o bocca di Parolisi.

E' un po' piu' chiaro di ieri dove intendo arrivare? Mentre scorrono i titoli di coda, vorrei fare un'ultima cosiderazione: se, come penso, non si dovesse trattare ne' di DNA salivare ne' da primary contact (che sarebbe stato espanso sulla faccia, non su bocca e arcata dentaria), bensi' si trattasse di DNA da secondary contact (se si strofina la bocca di un cadavere, inevitabilmente si muovono le labbra e si tocca l'arcata dentaria), si apre uno scenario inquietante, in cui Parolisi diventa colui sul quale il SI conosciuto (ha accesso alle cose di S!) ha tentato di far ricadere la colpa. Inoltre, decadrebbe la forzata ora del delitto subito dopo il pranzo, decadrebbe la forzata colpevolezza del marito, decadrebbe l'unico indizio a carico di quest'uomo, e piu' di tutto decadrebbero o si annullerebbero tutti gli alibi. Eh si, perche' se l'istante del delitto, data gia' la semenogelina, ricoprirebbe un lasso di tempo molto ampio: qualunque ora dal pomeriggio inoltrato fino a notte fonda del 18-19. E paradossalmente l'unico di tutti i protagonisti di questa triste storia ad avere un alibi per ogni singolo minuto dalle 15.30 del 18/4 in poi, e' proprio Salvatore Parolisi.

Annika

LucaP ha detto...

@ Tiziana

La dott.ssa Sarah Gino lavora nello stesso ufficio (non intendo come locale) di Varetto. Non si incontreranno magari tutti i giorni e forse si trovano antipatici a vicenda. Ma appartengono alla stessa struttura di Medicina Legale ed in particolare allo stesso Laboratorio di Scienze Criminilastiche dove tra personale docente e non docente vi sono solamente 15 persone.
Chiaramente dal punto di vista dell'autorità accademica e forense non vi è nulla da eccepire in merito alla preparazione della dott.ssa Gino.

Annika ha detto...

Massimo, manca un intero pezzo sul perche' il DNA di Salvatore non puo' essere da primary contact (cellule epiteliali trasferite direttamente da S a M). Lo vedi per caso? Grazie, Annika

Mimosa ha detto...

Annika
e dunque dovremmo girare un po' il mestolo all'interno della rete amicale-familiare secondo l'antica intuizione di Enrico...

Pericoloso ... a rischio di querela ...

Mimosa

Annika ha detto...

Non dobbiamo fare niente altro, cara Mimosa, che attenerci ai dati tecnici e scientifici del caso e sviscerarli, decarnificarli, ridurli a brandelli fino a vedere la struttura ossea del caso che tanto si e' coperta nei mesi di robaccia putrida. Ad ipotizzare le querele possono fioccare, ma se l'ago della bussola punta verso nord e non verso S, non e' mica colpa nostra!

Annika

Mimosa ha detto...

Ok, allora posso postare questo commento (era pronto mezz’ora fa ma poi ho visto che Luca P già aveva scritto più o meno le stesse cose mentre io le pensavo e le elaboravo). Potete far anche finta di niente e saltatemi pure. Oppure leggetemi, come rinforzo al pensiero suo.

A proposito delle osservazioni di Tabula sullo spostamento repentino di tutto il clan Rea (è per questo che lo chiamiamo “clan”, una vasta rete parentale), è davvero straordinario che in mezz’ora (avvisati da Paciolla verso le 18 e alle 18.30 già in partenza) tre famiglie abbiano fatto i bagagli (lo zio Salv. Rea è arrivato col figlio, quindi due macchine).
L’altro zio-cugino Gennaro (che SP chiama “zio Lino”) è arrivato il giorno 20, combinazione, e subito si mette ad osservare SP con occhio da Sherlock Holmes e a registrare ogni suo respiro.
Certo che c’era una bella squadra a stare dietro alle ricerche e ad ogni passo di Salvatore.
Ci sarebbe da domandarsi a che titolo costui pretende di costituirsi parte civile e non per esempio la zi’ Teresa? Vabbè, forse domanda inutile.

Ma questa è più interessante (Luca P, scusa ma la ripeto): vi pare possibile che Melania, se si fosse trovata ad affrontare un “qualcosa di grosso” e di pericoloso, non si sarebbe confidata e consultata col padre? … piuttosto che mettersi nei pasticci di sua iniziativa o per fare un favore ad un’amica (ammesso che non si tratti di semplici questioni di corna altrui)?

Non è che la visita dei genitori a Folignano pochi giorni dopo che S. e M. erano partiti da Somma (marzo - aprile 2011) avesse avuto a che fare con questo “qualcosa”, piuttosto che con la faccenda dell’infedeltà coniugale da chiarire col genero, come avevo precedentemente supposto?

In tal caso la frase “non l’ha saputa proteggere” sarebbe meglio calzata sul padre che sul marito.

Mimosa

PINO ha detto...

CARI/E SIGNORI/E
Io non so esprimere bene i miei concetti, quindi voi non avete potuto decifrarli perchè scritti in arabo.
Non so da che parte sia la presunzione.
Quindi,chiudiamola quì, e NON NE PARLIAMO PIU'.

Tiziana ha detto...

LucaP
non sono d'accordo, per questo ti chiedevo perché porti acqua al mulino di Gionni, che non ne ha assolutamente bisogno.
Non sono d'accordo perché la Gino (hai visto parte del suo curriculum che ho postato?) lavora o ha lavorato con molti medici legali e dunque secondo te dovrebbe essere esclusa da tutti i casi in cui fosse presente un suo precedente collega? Per esempio la Gino ha collaborato alla difesa della Knox, laddove Tagliabracci "difendeva" Sollecito. Dunque sono stati colleghi pure loro? Dobbiamo temere che la sua relazione non voglia offendere Tagliabracci?
Insieme a Varetto lavorano: Carlo Torre (responsabile del laboratorio), G. Mattutino, C. Robino, V. Vasino.
Giardina collabora, tra gli altri, con il prof. Novelli.
Tagliabracci ha collaborato con diversi Istituti di medicina legale. L'argomentazione di Gionni, dunque, mi sembra capziosa, egli forse mira a proporre un "suo" perito? Perciò non capisco il tuo sostenere la stessa argomentazione (libero ovviamente di farlo, io semplicemente non approvo poiché non capisco dove si vorrebbe andare a parare).

Annika ha detto...

Cio' che trovo peculiare e' che i Rea affermino che sia strano che, con Melania scomparsa alle 14.40, Salvatore chiami i carabinieri alle 16.30. "Melania poteva aver avuto un malore, o incontrato un'amica, o essersi persa. Il fare di Salvatore e' sospetto". Poi pero', l'istante esatto che ricevono la telefonata di Salvatore che li avverte della scomparsa di Melania, si fiondano sulla Batmobile a velocita' supersonica, e non solo Batman e Robin, ma l'intero clan dei supereroi, e arrivano a CSM in tempo record. Ha dell'incredibile, se non altro per via del due pesi e due misure, non trovate?

Tiziana ha detto...

LucaP
leggo solo ora il tuo precedente post. Comunque la sostanza di ciò che ho scritto non cambia.

Annika ha detto...

SQUADRA
noto un certo numero di hiccups in atto. Un consiglio: tornate indietro di venti post e leggete i miei commenti di oggi. Lo so, cio' che scrivo io e' noioso all'ennesima potenza, ma oggi riguarda l'unico DNA di Salvatore sul cadavere.

Ciao, Annika

LucaP ha detto...

@ Tiziana

Prometto di non parlarne più dopo questo commento.

Ogni tanto sono chiamato per delle perizie di parte nel mio ambito professionale.
Supponiamo che io sia quindi CTP (Consulente Tecnico di Parte) in una causa civile o penale. E supponiamo che il giudice nomini CTU (Consulente tecnico di ufficio) il mio socio che lavora nella stanza a fianco della mia. E questo lo faccia in quanto il mio socio, iscritto negli elenchi appositi del tribunale, è ampiamente titolato e di comprovata esperienza per ricoprire tale incarico. Cosa succederebbe appena si venisse a sapere che il CTU ed il CTP di una delle parti lavorano assieme. Ci sarebbe, ti assicuro, un'immediata reazione dell'avvocato della controparte con la conseguente richiesta di annullamento dell'incarico di CTU dato al mio socio. E nel caso di diniego si potrebbe arrivare alla richiesta di ricusazione del giudice. Soprattutto se la perizia tecnica di ufficio fosse dirimente per la soluzione della causa.

Questo è quello che sta per accadere, anzi sta già accadendo a Teramo per la nomina di Sarah Gino, indipendentemente dal fatto che Sarah Gino sia uno dei periti più titolati nel campo della genetica forense.

Non appoggio chiaramente Jonny, come ho già ampiamente avuto modo di far vedere, ma in questo caso comprendo le azioni che sta intraprendendo. Ed allora mi domando: non è che è tutto tiatro messo in scena ancora prima dell'udienza del 12 marzo? Sappiamo già cosa Jonny&Co. (da solo non avrebbe sicuramente tali mezzi e poteri) sono riusciti a fare con il tribunale distrettuale di Nola.
Perché non possiamo pensare che abbia usato gli stessi trucchi con l'ufficio del GIP/GUP del Tribunale di Teramo (chiaramente all'insaputa della Tommolini che gli stessi Jonny&Co. temono come la peste)?

Mimosa ha detto...

@ Annika
io sono d'accordo con te, sono stata attenta, ma rischio di ripetere cose che ho già detto (a proposto, grazie per esserti ricordata del mio panno strofinato in bocca a Melania).

Mimosa

ENRICO ha detto...

ANNIKA

( come si dice in questi casi : " complimenti per la trasmissione ! ")

Dunque se ho ben capito : tu sostieni che, se nella Memoria difensiva vengono adombrati questi dubbi, il Giardina PER FORZA sarà costretto a giungere a conclusioni simili a quelle a cui sei giunta tu

PINO

ho capito benissimo quello che intendevi dire ( e non ho motivo di pensare che non l'abbiano capito anche gli altri).

il fatto è che se si suppone che M. non fosse a CSM dovremmo non tenere più in considerazione le tracce individuate dal cane che invece la collocherebbero in quella zona.

I PM del resto hanno fatto proprio questa operazione : il cane è inattendibile.

Potremmo allora tentare di riprendere i ragionamenti che avevamo fatto all'inizio quando ancora non era stato utilizzato Piergiorgio e avevamo preso in considerazione anche l'ipotesi che Salv. potesse aver accompagnato M in qualche altra località ed aver assistito ad un litigio o discussione e non si preoccupò ( o non potè) intervenire

LucaP ha detto...

Cara Annika

Naturalmente ho trovato interessantissimo ciò che hai scritto e sto attualmente cercando di metabolizzarlo e rapportarlo ai personaggi che sospetto siano coinvolti nella vicenda. Se hai letto i miei commenti avrai visto che sospetti analoghi ho avanzato sul tema del contenuto gastrico.

Quello che mi domando però è questo: tra le persone che potrebbero essere coinvolte (e tu sai quali io abbia in mente), vi può essere qualcuno con le conoscenze scientifiche minime e tali da pensare di avere garanzie di successo con un'operazione simile? Pur leggendo numerosi libri gialli personalmente non avrei la certezza di riuscire ad incastrare una persona attuando tali operazioni.

Ed allora penserei a qualcosa di più facile, come a qualche oggetto toccato o di proprietà di Parolisi da lasciare sulla scena del crimine, magari nascondendolo per bene. Magari, avendo dimostrato di saper operare con un cadavere, avrei lasciato un possibile accenno di messaggio da parte di Melania negli ultimi atti di vita per indicare il marito come colpevole, come l'inizio del nome Salv... scritto con le unghie sul terreno.

Continua ....

LucaP ha detto...

... Continua

Pensando però maggiormente da profano, mi è venuta in mente quell'orribile pubblicità mandata in onda attualmente in TV, dove una donna viene fermata all'aeroporto e si presta ad un test per vedere quanti batteri vi siano ancora sui suoi denti sebbene lei se li sia lavati poco prima (cosa che non sarebbe chiaramente capitata se avesse usato il dentifricio pubblicizzato). Le passano una specie di scanner sull'arcata dentaria che immediatamente sul monitor si popola di una miriade di batteri quasi si fosse lavata i denti con lo spazzolone del WC.
Ora chiaramente questa è una considerazione da profano. Ma, dal momento che Tagliabracci ha affermato di non sapere se sia DNA salivare o epiteliale da contatto, possiamo escludere sia DNA trasferitosi in zone dell'arcata dentaria dove difficilmente può essere rimosso con il passaggio della lingua o bevendo qualcosa?
Magari a pranzo ha addentato la piadina che stava mangiando Salvatore, od invece il cornetto della colazione.

Mimosa ha detto...

Ma anche facendo tutti i ragionamenti che vogliamo, non ci muoviamo dal punto: come trovare / individuare gli assassini di Melania?
Fino a qualche tempo fa studiavamo il caso principalmente per capire se c'era "prove" che indicassero Salvatore Parolisi come uxoricida. Abbiamo appurato in lungo e in largo che mancano assolutamente queste prove e che anzi (con il preziosissimo aiuto di Annika, la nostra "consulente genetista" privata) si può escludere il marito.
Ma pochi sono gli "indizi" certi che ci possono portare a individuare tutto il resto: non abbiamo messo a fuoco "un" Movente e soprattutto (torno sempre là) non capiamo "chi" sia stato quell'ignobile individuo che ha sfregiato il cadavere.
Nel mezzo ci sta la domanda ritornello "Perché proprio a Ripe?".

Mimosa

LucaP ha detto...

@ Enrico

Ma il nostro è un esercizio intellettuale come la Settimana Enigmistica o lo sforzo per cercare di capire, pur con ridottissimi mezzi e con scarsissime informazioni attendibili, ciò che è capitato a Melania?

I PM devono e vogliono dimostrare che Parolisi, l'unica persona che hanno voluto indagare seriamente, è il colpevole dell'omicidio. Quindi ci si può aspettare che facciano anche operazioni analoghe a quella fatta con Piergiorgio, Ranelli e Colasanti nonché con tutte le omissioni di ciò che dava fastidio.

Noi non possiamo permettercelo. Al massimo possiamo avanzare dei dubbi su ciò che non risulta attendibile, ma dobbiamo tenerne conto sino a prova contraria. E la perizia su Piergiorgio e Macciò è a dir poco ridicola.

C'è già Jonny che si sta muovendo nella direzione che volete riprendere voi. Sareste un po' troppi.

Mimosa ha detto...

LucaP
sai cosa avevo ipotizzato io (puoi prenderla come battuta)? Che Melania avesse un tale strato di placca o di tartaro sui denti che non bastava lo spazzolino e un ottimo dentifricio a impedire l'annidamento di particelle salivari o epiteliali di S. anche per ore.

Del resto dai passi della relazione che possiamo conoscere non è scritto da nessuna parte se in qualche punto dell'arcata dentaria stazionavano tracce di caffeina.

Non è strano?

LucaP ha detto...

@ Mimosa

Ma io personalmente ho cercato di rispondere a tutti i quesiti che hai posto nell'ultimo commento e di farlo in modo compatibile con tutto quanto a noi noto. Ed anche per quanto riguarda i nomi delle persone coinvolte ho cercato di fare mie indagini personali ma chiaramente non posso esporli pubblicamente senza uno straccio di prova (ma se rileggi attentamente i miei commenti passati potresti trovarne traccia).

Logicamente ognuno di voi è libero di criticare o ignorare quanto da me ricostruito ed ipotizzato, ma una possibile soluzione può essere scartata solamente quando se ne propone una maggiormente attendibile e verosimile. E fino ad adesso non mi sembra se ne sia proposta una che incastri tutti gli indizi. Poi è scontato che non ho la pretesa di aver indovinato tutto perché dove vi era incertezza assoluta ho dovuto azzardare, ma comunque l'ho fatto sempre con ragione e ponendomi per primo i dubbi.

Mimosa ha detto...

Luca P
non credo che tu abbia di tuo "inventato" e "indovinato" tutto, hai semplicemente rifatto e nesso assieme un lavoro di ricostruzione di molti.
Ricostruzioni fatte e rifatte, con i contributi di tutti.

E' stata interessante la tua ultima esposizione (me la sono copiata), ma c'era poco di nuovo, permettimi.

Comunque la leggerò meglio per trovare la fisionomia degli individui da te "sospettabili".

Mimosa

anna ha detto...

da folignano passando per ascoli piceno il monumento dei cadutiè in salita a sinistar pochi metri metri che la strada rimpiana e e dopo circa 150 mt c'è sempre sulla sinistar il ristorante , quindi il monumento ai caduti è sulla strada e ben visibile,

sonia chiama e manda gli sms proprio mentre melania è al monumento dei caduti,l'unico punto dove si aggancia la cella telefonica 451,gli sms dovevano essere solo dei segnali di sonia

solo dopo le testimonianze dei ciclisti del motociclista e di un uomo che passeggiava che hanno visto una donna sulla strada provicniale,il giorno dopo la guardia di finanza ha portato un altro cane molecolare cehdalla strada provicniale scendendo da san marco verso ascoli piceno ,il cane li ha accompagnati a frazione colle.....se queste testimonianze non c'erano la finanza non portava quei cani...quindi le testimonianze sono vere e reali....

PINO ha detto...

@ ENRICO
Scusa se ti rispondo in ritardo. Avevo deciso (cosa che farò) di non commentare più su questo caso.
Sono io che voglio suggerirti di NON adottare il metodo dei pm, ritenendo buono tutto ciò che ci aggrada, e scartando tutto quanto contrasta con le nostre teorie.
Ed il discorso andrebbe ripreso proprio là, dove fu interrotto e fuorviato dalla monopolizzazione dell'idea delle tracce canine, come PROVA INCONFUTABILE.
Quì la fossilizazione delle nostre ricerche, e l'annientamento di tante ipotesi che concordavano fra loro, ma erano in contrasto con l'idea fissa dell'odorato del buon Piergiorgio.
Ma è inutile rivangare. fermiamoci quì.
Ti saluto, PINO

ENRICO ha detto...

LucaP

io stavo solo cercando di seguire la proposta fatta da PINO immagino con lo scopo di non lasciar nulla di intentato :

"Ma poniamo, solo ipoteticamente (non mi lincerete?), che M non fosse mai arrivata a CSM, come detto da Parolisi, e sulla cui dichiarazione si poggerebbero tutte le ipotesi fin'ora concepite, quale altre alternative ci sarebbero?

Proposta che probabilmente avrebbe le caratteristiche della prova del nove perchè - secondo me - ci ricondurrebbe a CSM anche senza Piergiorgio...

anna ha detto...

il secondo cane che porta a frazione colle è ben più importante del primo che porta dalle altalene al monumento dei caduti soprattutto perchè smonta la solita tiritera degli inquirenti che hanno fatto spostare la data della precedente gita dal 3 aprile al 10 aprile, quel cane ha annusato l'odore di melania dalla provinciale a frazione colle, con buona pace degli inquirenti di sonia del tenente e dei genitori di melania che dichiarano un chiaro falso sulla data della gita.............

ENRICO ha detto...

PINO

ho letto il tuo messaggio dopo aver inoltrato il mio...

Avevo già riproposto la primitiva ipotesi che escludeva la pista seguita dal cane . Salv accompagna M a Ripe assiste a un "qualcosa" che lo inquieta moltissimo e corre a CSM per cercare aiuto dicendo che la moglie è scomparsa ( ben sapendo invece che "le cose" stanno in ben altro modo... Non PUO' fare il/i nome/i del/i PERSONAGGIO /I coinvolto/i

Ma che l'aggressione sia avvenuta al chiosco della pineta l'abbiamo scartata in seguito a quanto abbiamo appurato riguardo il luogo del ritrovamento del corpo.
Il corpo è stato portato lì in un secondo tempo : di questo io continuo ad essere convinto

Altra ipotesi : Salv. potrebbe aver accompagnato M. in un'altra località ( il casolare ?) dove si potrebbe essere verificato lo stesso episodio di cui sopra ?

Possibile, ma io lo ritengo improbabile.

Altro non mi viene in mente.

anna ha detto...

se salvatore aveva accompagnato melania al casolare penso ti riferisci a colle,non ci sarebbe stato il cane che aveva annusato l'odore di melania per la strada provinciale fino a frazione colle...dove era il paciolla......e dove è stata vista da testimoni, se vogliamo eliminare tutti i testimoni e tutti i cani molecolari come ha fatto la procura qualsiasi ipotesi si può fare ma non è quella vera................

ci dobbiamo concentrare non sul come è stata uccisa ormai ci siamo, ma perchè e da chi, senza un movente plausibile non si troverà l'assassino anche perchè nell'immediatezza del fatto dovevano mettere sotto controllo tutti i telefoni padre ,madre amici e militari.....non l'hanno fatto e hanno perso tempo...

Tiziana ha detto...

PINO
prima dici di non fare l'errore degli inquirenti, ovvero scartare ciò che non ci aggrada per tenere ciò che ci piace e poi cadi nell'errore che volevi evitare, scartando l'odorato dei cani.
Teniamole tutte, allora, le prove. Quali sarebbero quelle che, secondo te, porterebbero Salvatore a Ripe anziché a CSM? Io non le vedo, ma sono pronta a riconsiderarle con il tuo aiuto.
Per il momento io vedo solo che:
- Melania dice alla madre che andranno a CSM;
- Parolisi è visto partire da casa in direzione CSM (certo, avrebbe potuto cambiare successivamente direzione, ma non c'è alcuna testimonianza in tal senso);
- odorato di Piergiorgio (altalene- roulotte) e d'altro cane a frazione Colle (ma eliminiamolo pure se non ti piace. Come mai però gli inquirenti hanno cercato in tutti i modi di dimostrare l'inattendibilità del cane? Sapevano che invece era una prova importante?);
- Ranelli che vede Salvatore e Melania a CSM. Anche questa testimonianza vogliamo scartarla come hanno fatto gli inquirenti? (dunque ci sono riusciti a convincere? In base a cosa? Io non voglio farmi condizionare nemmeno su tale aspetto);
- testimonianza di ciclisti e motoiclista che dicono di aver visto la donna dirigersi verso località Colle (d'accordo, questa testimonianza può essere debole, ma se non dobbiamo scartare niente);
- testimonianza di Colasanti che sostiene che la macchina di Parolisi non sia mai passata da Ripe.

Ebbene queste sono le prove e testimonianze che dovremmo eliminare per sostenere che Parolisi sia andato a Ripe anziché a CSM. Non una sola dunque, il fiuto di Piergiorgio, ma ben 7.

Aspetto però, con la massima disponibilità, il tuo parere.
Ciao, Tiziana

tabula ha detto...

Ci sono parecchie persone di cui ho grandissima stima, qui dentro.
Ma Pino è Pino.
Parla poco, posta poco, riflette molto e quel poco che dice è frutto di una smisurata capacità analitica e intellettiva.
Senza togliere niente a nessuno, ma
quando Pino scrive qualcosa, mi si accende sempre uno speciale campanello d'allarme, e non sottovaluto mai nemmeno una virgola di ciò che espone.

Quindi lo so che adesso scoccia lasciare la strada vecchia per la nuova, ma non costerebbe davvero niente allargare la mente per porsi quel piccolo dubbio da lui suggerito.

Non perchè il suggerimento provenga da lui, ma perchè bisogna sempre diffidare da chi ha troppe certezze: e non c'è intelligenza più grande di quella di chi sa porsi dei dubbi.

E se nel caso fossimo noi a viaggiare con le catene di certezze incrollabili, proviamo ad abbandonarle un attimo anche solo per gioco mentale, per esercizio.

Niente e nessuno ci vieterà dopo pochi istanti dopo ore dopo giorni o dopo mesi di riprenderle là dove le abbiamo posate, e di continuare il nostro cammino là dove l'abbiamo interrotto.
Ma con più consapevolezza.

Tiziana ha detto...

Tabula
mi dispiace, ho appena elencato 7 motivi, per me validi, per ritenere che Melania e Salvatore siano stati a CSM. Non si tratta però di certezze incrollabili, se si vogliono fare altre ipotesi e ricostruzioni io sono sempre aperta al confronto, ma gli elementi da cui partire (prove, testimonianze, ragionamenti) li dovete offrire voi, perché io sinceramente non li vedo.

Stasera ho provato a resistere (però con il telecomando pronto in mano) e ho guardato QG. C'era anche una medico legale la quale ha spiegato come non ci sia alcun riferimento scientifico che possa dire con certezza quanto tempo il DNA permane nella bocca. Ci sono infatti, diceva, troppe variabili, ad esempio quanta saliva sia stata trasferita, in quali punti della bocca il DNA sia stato rilevato. Solo uno, due, in tutta la bocca? Quindi Melania può essere morta anche molte ore dopo aver baciato suo marito (già l'aveva detto Annika, ma ora finalmente ne parla anche una trasmissione televisiva).

ENRICO ha detto...

Ohhhhhhh! Finalmente stasera MELUZZI a QG ha perso la pazienza e ha detto chiaro e tondo quello che pensa
Più o meno questo in sintesi:

Ma di che stiamo parlando ? Non c'è una prova non ci sono nemmeno indizi gravi e concordanti. Ci sono solo illazioni, interpretazioni caratteriali e analisi psicologiche di piccolo cabotaggio sulla personalità del Parolisi del tutto generiche e arbitrarie.Un processo su queste basi non vedo come possa reggersi.


Inoltre se Salv. avesse accoltellato la moglie e poi fosse rimasto lì ad attenderne la morte alle 15.25 NON POTEVA ESSERE A CSM

Se invece l'avesse lasciata lì moribonda NON POTEVA SAPERE se, in seguito all'allarme immediato dato alle forze dell'ordine queste non avrebbero potuto ritrovarla ancora viva !


TABULA

ho cercato di proporre qualche idea alternativa sulla scia di ciò che PINO ha proposto ma al momento non ho nessuna ipotesi valida su come possano essere avvenuti i fatti

Del resto - se l'assassino non è Salv. ( l'unico che potrebbe sciogliere l'enigma confessando come e quando ha commesso il delitto) ho forti dubbi che si possa venire a sapere quale sia stata la dinamica spazio-temporale del crimine

tabula ha detto...

c'è moltissima carne al fuoco.
Prima di tutto, Lucap, grazie ancora per il lavoretto con le mappe, adesso mi è ben chiara la dislocazione dei luoghi.
Mi viene da osservare che la direzione presa da Melania, ovvero il tragitto del suo corpo prima pieno di vita e alla fine probabilmente no, sia omogenea.
Come direbbe il mio commercialista, la direzione è congrua e coerente.
Melania prende da subito la direzione che va a frazione Colle, e non torna mai indietro verso le altalene.
Si attarda verso la roulotte, e vedo una strada transitabile in auto nei pressi delle ville vicino alla roulotte.
Escluso questo inoltrarsi strano ed eccessivo, se è stata vista andare a piedi e da sola in direzione frazione Colle, il percorso che fa la conduce sempre nella stessa direzione.
Dubito sia arrivata a piedi da sola fino a San Giacomo, è ben lontana, probabile sia stata prelevata in automobile, uccisa verso san Giacomo e successivamente il suo cadavere scaricato a Ripe.

A questo punto forse non mi domanderei neanche più perchè il suo corpo sia stato deposto a Ripe: tutti sapevano che le ricerche erano a Colle san Marco e che il cellulare era geolocalizzato in una direzione compatibile con san Giacomo,
per levarsi dagli impicci il cadavere e non dover percorrere la strada a ritroso, verso Colle o frazione Colle, magari con un cadavere nel bagagliaio e col rischio di essere fermati da tutta la polizia e i cani che cercavano Melania, la direzione obbligata era opposta.
L'assassino non poteva più tornare indietro!
Da quel che vedo della geolocalizzazione del cellulare di melania, o la donna veniva riportata indietro su quella strada ed era rischioso, o andava necessariamente portata avanti.

Il perchè quel corpo non sia stato lasciato a San Giacomo non è dato saperlo, se ci sono case o cascine nei dintorni in cui la donna o i suoi resti mortali potevano essere custoditi forse la giustificazione è proprio quella di non volere compromettere un certo luogo.

Ma così ad occhio e croce direi che scaricare quel corpo a Ripe forse potrebbe avere minor valore di quel che gli si voglia attribuire.

Anzi, è fin troppo vicino alla geolocalizzazione del cellulare e al luogo in cui molto probabilmente Melania ha trovato la morte.

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