venerdì 3 febbraio 2012

Melania Rea. Come depistare l'opinione pubblica gettando fango ed usando parole inutili per creare concetti assurdi


Nelle pagine 166/167 delle motivazioni del Gip di Teramo, Giovanni Cirillo, si legge: "I movimenti di Salvatore Parolisi, dal pomeriggio del 18 aprile al ritrovamento del cadavere della moglie, sono i seguenti. - La notte tra il 18 e il 19 aprile rientrava con Gennaro Rea alla casa di Folignano verso le 03:00, di ritorno dal Pianoro San Marco, dormendo sul divano letto posto nel soggiorno assieme a Rea Salvatore, fratello di Gennaro. - La mattina del 19 aprile faceva ritorno al Pianoro intorno alle ore 09:00 insieme a Rea Michele, Rea Salvatore, Rea Gennaro; verso le ore 11:00 circa, si allontanava alla volta della caserma Clementi asseritamente per organizzare una squadra di soccorso con i suoi commilitoni, da impiegare nelle ricerche, rifiutando di essere accompagnato da altre persone, paventando potenziali difficoltà di accesso in caserma da parte di civili. Non è noto a che ora sia giunto in caserma, ma il primo a vederlo è stato Pagano Raffaele intorno alle 12:00/12:30; quindi Caterino Nicola ha dichiarato di essere rimasto in compagnia di Parolisi, in caserma, dalle ore 13:30 alle successive ore 19:00 (orario confermato anche da De Sefano Barbato). - Faceva rientro al Pianoro nel tardo pomeriggio assieme ad alcuni colleghi, coi quali si intratteneva fino alle ore 22:00 circa, per poi far rientro tutti assieme a casa; - La notte del 19 e il 20 aprile dormiva con Gennaro Rea nel divano letto posto vicino all'ingresso. - La mattina seguente, 20 aprile, si svegliavano alle 06:30 circa, e intorno alle 08:30 tutti tornavano al Pianoro per proseguire le ricerche, Parolisi alla guida della propria vettura. - Prima di mezzogiorno, secondo Gennaro Rea, dopo un'ora, secondo Michele Rea, Parolisi Salvatore si allontanava per far ritorno a casa, dove aveva intenzione di prendere la figlioletta e portarla con sé in caserma..."

Questo documento, a disposizione di tutti, chiarisce quanto in quei giorni il caporalmaggiore sia rimasto quasi sempre a contatto di svariate persone e, come sostenuto anche dal Gip, che il buco temporale in cui avrebbe potuto agire per depistare, l'unico momento in cui "è rimasto solo", per capirci, sia da considerare quello del 19 aprile, dalle 11.00 (orario in cui si allontana dal Pianoro) alle 12.00/12.30 (orario in cui viene visto all'interno della caserma). I tabulati poi ci dicono che in quel periodo, dalle 11.25 alle 11.47, era in zona Folignano e stava parlando al cellulare con l'amante (per chiederle di cancellare il profilo facebook). Motivo per cui, essendo frasi scritte in un atto pubblico, si deve ritenere che le verifiche dei carabinieri e dei Pm, fatte incrociando le varie testimonianze e controllando i tabulati, siano certe e provate. Non è credibile che ora si cambino le carte in tavola, come fatto con le ritrattazioni sulla domenica passata al Pianoro che dal 3 aprile si è trasformata nel 10 aprile, e si modifichino orari o date. Pertanto l'assodato non lo si può modificare, e non lo possono fare neppure i giornalisti (se seri e neutrali).

Giornalisti che pochi giorni fa ci hanno aggiornato sui nuovi scoop ed avvenimenti. Così dopo l'arma, trovata ma non trovata, dopo le borse gialle, scambiate ma non scambiate, dopo i trolley, nascosti ma non nascosti, dopo gli occhiali, scambiati ma non scambiati, dopo i pantaloni, senza riga ma con la riga, dopo la maglia, con la scritta ma senza scritta, dopo la tuta, mancante ma non mancante, dopo i panni insanguinati, trovati ma non trovati, dopo i capelli, che non c'erano ma c'erano (e mi scuso se non ne inserisco altri ma non ho un libro a disposizione), si è arrivati a parlare di "roba grossa", roba da luci rosse, roba di transessuali sapete? Avete presente quelli frequentati da un noto politico romano, da un noto rampollo dell'alta borghesia, da migliaia di manager sparsi per l'Italia, da decine di migliaia di uomini che ogni notte li cercano nei viali cittadini... e non in maniera virtuale? Insomma, il caporalmaggiore, se già non lo era, ora sta a posto e sistemato per benino e coi fiocchi. E se prima era moralmente criticabile per il suo lato fedifrago, ora lo si può crocifiggere anche dal lato gay. Inoltre adesso, finalmente, sappiamo che, almeno per i giornalisti, le giornate del "militare" trascorrevano frenetiche e mai in monotonia. Proviamo a ricostruirne una "tipo" per come ce le hanno proposte le testate ascolane, abruzzesi e nazionali. 

Non appena alzato lavaggio rapido e, prima di andare al lavoro (mentre Melania accudiva la bimba e puliva casa), un passaggio su internet per salutare i suoi amichetti. Poi partenza in auto, con annessa telefonata all'amante, ed arrivo in caserma con colazione e subitanea accensione del computer in uso alla sua squadra, con relativo collegamento internet attivato. Uscita all'esterno e pochi ordini alle allieve prima di precipitarsi a controllare le mail. Rapido sguardo dalla finestra per contare, in una sorta di appello mentale, le sue sottomesse, e veloce corsa in un angolo appartato dove poter chiamare nuovamente l'amante e restare a fare "picci picci" con lei per almeno un'oretta. Finita la chiamata "urla sparse", atte a far capire chi è l'uomo che comanda il plotone, e prima di pranzo nuovo passaggio al computer per visionare gli ultimi film hard arrivati nei siti porno (siti già piazzati in precedenza nella cartella "preferiti"). Poi di corsa alla mensa. Qui, fra il primo il secondo ed il contorno, "chattata gay libera" con cellulare apposito collegato ad internet tramite il wirelles interno alla caserma. Finito il dolce e bevuto il caffè rapido ritorno dalle sue allieve, non prima di aver messo il cellulare dedicato "sotto carica", ed istruzioni a queste su come si comporta moralmente un militare. 

Poi, in svelta successione, quattro chiacchiere coi commilitoni, per mantenere sane le pubbliche relazioni sul luogo di lavoro, e nuova telefonata, questa volta alla moglie (ma per sapere come sta la bimba non come se la passa lei). Veloce sguardo sugli esercizi ginnici delle sue ragazze e rientro all'interno dell'edificio per ricontrollare le mail e fare un nuovo saluto a "Barbarella supersexi", la trans più bella di internet. A questo punto "passaggio manuale" all'interno del bagno (o passaggio pilotato in un angar con allieva o collega), gli ormoni saliti al cielo devono spargersi sulla terra in un modo o in un altro, e non appena finito ramanzina alla squadra sul tema: "anche le donne possono essere uomini ed anche gli uomini possono essere donne". Saluto finale, prima di uscire per far rientro a casa, e cambio emozionale repentino tramite le canzoni a tutto volume di Gigi D'alessio (così si piange un poco), in modo da tornare ad essere il marito perfetto. Bacio familiare e gattuzzoline alla figlia prima di infilarsi la tuta ed andare a correre, portandosi appresso il telefonino dedicato, per poter riparlare un ultima volta con l'amante. Poi cena e paroline affettuose alla moglie, moine e sorrisini prima di mandare a letto la figlia e la consorte ed avere ancora un paio d'ore da dedicare ad internet, ai siti porno ed a facebook. Quindi a notte inoltrata riposo, giusto per ricaricare le batterie e ripartire pimpante la mattina successiva.

Questo è quanto ci ha propinato nel tempo la stampa, chiaramente l'ho accentuato per meglio far capire, ma se vi andasse di fare una ricerca e di accomunare gli articoli degli ultimi nove mesi, potreste scoprire che ho lasciato per strada diverse cose. E, fateci caso, quanto uscito è sempre e solo da riferirsi al Parolisi, mai alla coppia Salvatore e Melania, mai alla famiglia Salvatore-Melania-Vittoria, quasi che il militare non ne avesse alcuna di famiglia e non avesse voglia di restare a giocare con la figlia. Alcuni giornalisti ci hanno raffigurato una persona a cui il tempo a disposizione in una giornata non bastava mai. Una persona a cui non interessava neppure il suo lavoro, dato che lo scoperchiare il suo mondo fatto di amanti, transessuali e film porno, glielo avrebbe fatto perdere (così ci ha detto il legale di parte). Ci hanno raffigurato, seppure a rate perché in un'unica soluzione non sarebbe stato digeribile, il diavolo in persona coi suoi mille e più vizi, ed alcuni ancora ce li hanno risparmiati, ma presto usciranno perché son talmente tanti i vizi che si possono accollare ad ognuno di noi... 

E volendo parlare di siti strani ed informatica, fra l'altro, c'è da dire che quello del militare non è il primo computer che va in mano ai tecnici della procura, non si possono chiamare in altro modo gli uomini incaricati dai Pm, e che una volta preso in carico ed analizzato da periti esterni cambia diametralmente di sostanza e di risposta. Anche a Garlasco vi fu un computer con film porno e migliaia di piedi che denotavano un movente.

Ma ciò che pare più strano è che questi vizi capitali escano in successione a certe situazioni processuali rivelatesi controproducenti per l'immagine dei Rea, quasi a voler far dimenticare ai lettori che una figlia da mesi non può vedere il proprio padre, quasi a voler convincere che questo padre fa talmente schifo che non merita più di vedere la figlia. Voglio dire che per far diventare la questione trans una sorta di movente, ciò che vorrebbe farla diventare l'avvocato Mauro Gionni, che lo ha dichiarato pubblicamente ai giornalisti ascolani ed abruzzesi, bisognerebbe prima dimostrare che Melania, in un orario compatibile col delitto, ad esempio prima della gita al pianoro o, al limite, la sera precedente, ha controllato il computer del marito e scoperto le chat, perché in caso contrario nulla di quanto afferma e fa scrivere il legale è verosimile ed il suo comportamento è solo mediatico, non professionale e messo in atto per raccogliere consensi, quelli perduti con la questione visite non visite fra padre e figlia, nell'opinione pubblica emotiva e distratta. 

Così anche i giornalisti abruzzesi dovrebbero, prima di scrivere quanto loro riferito da altri, controllare gli Atti pubblici e verificare se è possibile che il Parolisi possa essersi messo a chattare la mattina del 20 aprile, quando aveva in casa quattro membri della famiglia Rea, quando, dopo essere tornato ed aver preparato la figlia, è andato in caserma... e qui la mattina è finita. Ma anche nel pomeriggio ha avuto qualcuno accanto dato che è rimasto sempre, per ordini superiori, con un amico commilitone (chattavano insieme?). E professionalità vorrebbe che in caso di dubbio certe frasi e certi titoli a sensazione fossero almeno scritti usando una forma condizionale. In caso contrario i mitomani si moltiplicheranno passando dai venti che hanno scritto di aver visto il Parolisi fuggire da Ripe (nonché nascondere armi e panni sanguinolenti), di fatto persone condizionate da quanto letto ed ascoltato sui media (parole della procura), ai cento che diranno di aver chattato con lui in una linea erotica alle quattro di notte... l'unico orario che certi giornalisti gli hanno lasciato, per il momento, scoperto da impegni.


Annamaria Franzoni Cap 10 (la vera arma del delitto...)
Annamaria Franzoni Cap 11 (una condanna nata dalle chiacchiere di paese) 

320 commenti:

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LucaP ha detto...

Massimo. Ti sei già beccato un "divertente". Vedrai che in men che non si dica giungerai al record stagionale.

Però stai tranquillo che Gionni&Co. non si preoccuperanno affatto del tuo articolo e procederanno indifferenti nella loro missione sicuri dell'effetto mediatico e dell'influenza probabile sulla Corte d'Assise.

Anonimo ha detto...

Massimo,

GRAZIE per esserci. NON se ne può più
di quello che sta muovendosi per generare
FANGO ed altro ancora. Hai saputo rendere
BENISSIMO l'idea. Quanto si sta verificando è
ANCHE un INSULTO all'INTELLIGENZA di tutti
noi.
@K

gio ha detto...

Grazie Massimo per la lealta' e' l'obbiettivita' di tutti i tuoi articoli.

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Massimo,
tutto bene? Ho visto in tv le immagini di Cesena sommersa dalla neve. Qui a Roma ha fioccato dalla mezza alle 18,00 ed è stato panico generale. Centri commerciali ed intere vie con negozi chiusi già dal primo pomeriggio, vendita di doposci, scaldini e guanti a iosa, ma rispetto al resto d'italia di neve ne è caduta molta meno.
Tornando all'articolo, stasera l'avvocato Gionni ha collezionato altre due misere figure durante la puntata di 4grado, la prima quando ha sostenuto che la durata della saliva avrebbe vita breve perché blablabla, ed è stato prontamente ripreso da Giardina e da Garofalo, i quali lo hanno decisamente e con competenza contraddetto.
La seconda quando ha affermato che i risultati dei dna sotto le unghie sono arrivati e sono irrilevanti, e anche in questo caso il Giardina lo ha contraddetto dicendo che la Procura non ha mai autorizzato i Ris a compiere tali analisi e per far si che questo avvenga la difesa si sta attivando.
Insomma continua a dimostrare la sua scarsa professionalità e la sua spiccata attitudine a giocare con la vita delle persone.
Ciao Sira

Mimosa ha detto...

OH, ciau Sira, bentrovata!
Aggiungo questo prima che lo faccia tu, sempre perfetta nel resoconto:

Stasera a QG Gionni, spalleggiato dal giornalista (che non nomino perché davvero non capisco come girino le sue prese di posizione di volta in volta nei vari casi alla ribalta) seduto accanto a lui in collegamento, ha precisato che Parolisi è entrato in chat o anzi nel “sito dei trans” col nickname “corpoacorpo” alle ore 12.04 dl 20 aprile. Ma a quell’ora Parolisi non non si stava allontanando dal Pianoro? Come per l’appunto è scritto: «Prima di mezzogiorno, secondo Gennaro Rea, dopo un'ora, secondo Michele Rea, Parolisi Salvatore si allontanava per far ritorno a casa, dove aveva intenzione di prendere la figlioletta e portarla con sé in caserma...»

Allora CHI ha usato quel nickname?

Mimosa

tabula ha detto...

Massimo, se stavolta ti troverai dei "divertente", sarà perchè sei stato divertente, ironico, schietto.
Perchè alle volte le cose è meglio dirle, invece che tali e quali, enfatizzando la versione di chi sostiene l'esatto opposto.
Solo così l'assurdo viene a galla.
Complimenti vivissimi.

anna ha detto...

chi chattava nel computer di parolisi a sua insaputa può essere anche un'altra persona.........non prova certa che sia stato lui........parolisi è stato seguito....pedinato....da tutti.....confrontiamo gli orari come hai fatto tu MImosa....anche io penso che chiunque può aver chattato....tante sono le persone che hanno depisttao per far cadere la colpa su parolisi anche i genitori di melania hanno depistato con il discorso dello spostamento della gita del 3 aprile al 10 aprile, ma la gita è il 3 aprile diverse persone di folignano li hanno visti a san marco il 3 aprile.........per i signori Rea finitela di mentire......

Mimosa ha detto...

E' davvero ecezionale quello che dici Anna, ossia che c'è gente che li ha visti il 3 aprile!
Sono oltremodo stupita che sulle testimonianze dei coniugi Rea e di Sonia riguardo alle date 3 o 10 aprile non si siano cercate altre testimonianze, accontentandosi gli inquirenti "passivamente" delle rettifiche
E' da sottolineare che il primo a indicare la data del 10 è stato il padre di Melania, a cui hanno fatto seguito le rettifiche delle altre due signore.
C'è però sempre quella multa che i Rea hanno esibito. Dovrebbe far fede!

Sai dire perché quelle "diverse persone di Foligno" come dici tu non si sono fatte avanti a suo tempo?

Mimosa

anna ha detto...

guarda che gli inquirenti non hanno cercato proprio chi li può aver visti,perchè loro hanno fatto cambiare la data ai testimonia, vedi i rea e sonia, solo per poter dire che i cani molecolari avevano annusato l'odore di melania a san marco della gita precedente, le persone hanno detto di averli visti anche con dichiarazioni pubbliche ai giornalisti, semplicemente questa circostanza della gita precedente all'epoca non si riteneva rilevante per scoprire l'assassino.


ecco le testimonianze di alcune vicine di casa

«ERA TROPPO BELLA» - È affettuoso il ricordo di Melania Rea offerto da alcune vicine di casa. Era bella «troppo bella», «alta come un'attrice», tanto che quando passava «tutti si voltavano», racconta Marina Angelucci, che gestisce una cartolibreria a Folignano, il piccolo paese in provincia di Ascoli dove la donna viveva con il marito e la figlioletta in un condominio di una quindicina di famiglie in Piazza Luigi Dari. La Angelucci racconta che Melania la aiutava nelle incombenze in parrocchia, ma soprattutto le «passava» ricette di piatti campani. «Mi ripromettevo - spiega - di ricambiare ed insegnarle a preparare le olive all'ascolana». Un'altra vicina ricorda di aver visto la donna sul Colle San Marco due settimane fa, quando sembrava che fosse esplosa l'estate

quindi due settimane prima a colle san marco,il 3 aprile e non il 10 aprile, era esplosa l'estate quindi faceva caldo la settimana del 3 aprile mentre la settimana del 10 aveva piovuto e aveva fatto anche la neve

le testimonianze a favore di parolisi vengono fatte proprio scomparire dagli stessi inquirenti se non è depistaggio questo!!!!!!!!!!!!!!!!!

la settimana del 10 aprile è la settimana che ha piovuto in tutta la zona con violenti temporali e ha anche nevicato,quindi la pioggia ha cancellato le molecole dell'odore di melania,gli esperti hanno detto che la pioggia cancella tutto, quindi i cani hanno annusato l'odore di melania del 18 aprile ...........

melania a san marco c'è stata.......come è stata dalla strada a frazione colle fino al casolare....questa è la strada che ha percorso melania quel giorno......

anna ha detto...

tanto è vero che i rea stavano a folignano il 3 aprile il giorno della ripartenza per la campania, che ludovica la sera precedente in una chatt a parolisi diceva:
fa andare via i tuoi suoceri da folignano.............
questa chatt dimostra che la gita è stata il 3 aprile perchè il 3 aprile i genitori di melania erano a folignano....

il papa di melaniA deve assolutamente spiegare il perchè di questo depistaggio...
quella bambina non può vivere con le menzogne dei nonni e con l'odio dei nonni, deve esserci un giudice che capisce quando sia dannoso che la bambina viva con loro.

e' una vergogna

ANNA ha detto...

ribadisco
la gita precedente è il 3 aprile

i genitori di melania ,sonia e gli inquirenti mentono e stanno depistando,

sonia la prima data che da è la 1 domenica di aprile,così come la mamma di melania, poi contemporaneamente cambiano versione,

CHE SCHIFO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
VERGONATEVI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

PINO ha detto...

MASSIMO, un filo di ironia fa sempre colore, là dove il grigiore umano domina incontrastato.
Tu appartieni a quella rara categoria di uomini ricchi di coraggio civile, che indicavo come "assenti", nel caso Orlandi.
Chi ha kliccato "divertente" ha solo dimostrato la propria meschinità.
Assieme ai saluti, ti confermo, anche se molto modesta, la mia più significativa solidarietà, PINO

Tiziana ha detto...

Massimo
grazie per l'articolo, come sempre ricco di spunti di riflessione.
In particolare hai fatto molto bene a ricordarci gli orari riportati nelle motivazioni del Gip Cirillo:

Parolisi non poteva aver chattato con i trans nella mattina del 20/4, semplicemente perché è stato impegnato tutta la mattina con i suoceri e poi con le ricerche a CSM. E' rientrato in caserma dopo le 12, e quindi a mattinata finita. Sarebbe molto interessante sapere l'orario di queste famose chat.

Ma il famoso zio informatico è quello che si è recato a Folignano con i Rea? E dove era nella mattinata del 20/4? A casa di Parolisi?

ANNA ha detto...

QUALUNQUE PARENTE DI PAROLISI POTEVA CHATTARE DA CASA SUA ALL'INSAPUTA DI SALVATORE, VISTO CHE PAROLSI ERA IN CASERMA QUELLA MATTINA DEL 20 APRILE...........I PARENTI DI MELANIA INVECE DOVE STAVANO?......

ANNA ha detto...

CORREZIONE AL POST PRECEDENTE

QUALUNQUE PARENTE DI MELANIA E NON DI PAROLISI POTEVA CHATTARE

rita ha detto...

@Tiziana
la chat è avvenuta alle 12.04.
r.

rita ha detto...

@Anna

per entrare in una chat occorre un nome utente e una password. Quindi sembra un po' improbabile che chiunque possa chattare, specialmente in un sito del genere, a nome di qualcun altro.
r.

anna ha detto...

se è un esperto informatico come sembra lo zio di melania pensi che ciò non è possibile?

ENRICO ha detto...

ANNA

lo avevo pensato anch'io..però il 20 aprile TUTTI stavano ancora cercando Melania VIVA , compreso lo zio informatico

dunque per quale motivo costui avrebbe dovuto entrare in chat "al posto" di Parolisi ?

ENRICO ha detto...

Ps :

però potrebbe averlo fatto "qualcun altro" direttamente collegato al delitto

anna ha detto...

lo zio di melania giuseppe è quello che sospettava di parolisi e ha fatto le registrazioni di tutte le conversazioni avute con lui,il discorso che io dico se uno è un esperto in informatica può chattare per un altro?lui può aver controllato il computer di parolisi può anche aver depistato, quando una mente si mette in testa che l'assassino è una determinata persona fa i relativi depistaggi per far si che le prove portino a questa persona, è quello che può essere successo allo zio di melania, quello che è successo al papa alla mamma di melania e sonia che hanno depistato spostando la data della gita dal 3 aprile ,cosa che è avvenuta, al 10 aprile, cosa che non è assolutamente avvenuta,solo per far riportare che i cani molecolari non sono attendibili, cosa falsa, perche la settimana prima del 18 aprile aveva piovuto e anche nevicato quindi le molecole si sono disperse e l'odore che i cani hanno annusato di melania è proprio del 18 aprile,c'è stato un depistaggio continuo, massiccio da parte di amici ,vedi sonia e paciolla,imma,e i genitori di melania oltre che gli inquirenti,perchè hanno bisogno di falsificare le prove se sono sicuri della colpevolezza di parolisi?
non dimentichiamoci che parolisi prima di pranzo fino alla telefonata anonima del telefonista stava in caserma.....

.

anna ha detto...

questo è la testimonianza di una persona due giorni dopo loa scomparsa di melania ,riporta per filo e per segno la dinamica che il gruppo sta prospettando,i cani molecolari hanno annusato l'odore di melania dalla strada fino alla frazione colle e nel casolare.



Ascoli Piceno, 26 aprile 2011 – "Una donna correva, con fare concitato, lungo la strada principale verso il pianoro di Colle San Marco, intorno alle 15,30 -16 del 18 aprile". Questo il racconto reso agli inquirenti da un testimone, che non è in grado di dire con certezza se si trattase di Carmela Rea, la 29enne di cui si sono perse le tracce più o meno in quell'ora, poi trovata morta due giorni dopo nel bosco di Civitella (Teramo). E’ uno dei risultati dell’attività d'indagine odierna. I carabinieri hanno sentito diverse persone presenti nel pianoro o li’ vicino per ricostruire con esattezza tutti gli spostamenti fatti da Melania con il marito Salvatore Parolisi e la figlioletta di un anno e mezzo, prima di sparire.


La testimonianza, naturalmente, è stata presa con tutte le cautele, anche se i cani molecolari impiegati stamattina hanno seguito tracce di Carmela fino alla piccola frazione di Colle, che si trova prima del pianoro. Controllato, ma senza risultati particolari, un casolare della zona. Intanto, si lavora anche su altri versanti: alla squadra degli investigatori si è aggiunto personale specializzato nell’analisi della scena del crimine e nella preparazione di profili psicologici delle persone coinvolte.


i testimoni che possono scagionare parolisi vengono eliminati dalla scena,questa è la vergogna della GIUSTIZIA!!!!!!!!!

Unknown ha detto...

A dire il vero, da come l'han spiegata ieri sera a quarto grado, pare che il Parolisi sia entrato in chat solo per cancellarsi, come aveva fatto con facebook il giorno precedente. Per cui sarebbe stata una cosa veloce da cinque minuti che rientra nella logica. Mentre la madre di Melania cambia e veste la bimba lui entra in internet e cancella il profilo. Nessuna chat con nessuno.

Poi si è detto che i trans con cui aveva chattato in passato, mai incontrati, sono stati controllati interrogati ed anche intercettati senza che sia uscito nulla. Non erano complici e non lo conoscevano (di lui sapevano solo il nick name).

Per quanto mi riguarda questa pare una ricostruzione logica. Ed al contrario di quanto volevano farci credere ieri, scrivendo che chattava coi trans mentre gli altri cercavano la moglie, aiuta il Parolisi in maniera sostanziale perché non essendo mai stato solo in quei giorni, e non potendo entrare in internet senza essere visto dai Rea, prima chiama l'amante e le chiede di cancellare il profilo facebook, poi si collega 5 minuti (nell'unico momento si suppone libero da sguardi indiscreti) e si cancella dalla chat.

Quindi il tutto ha sempre la stessa logica, una logica che non prevede premeditazione (avrebbe fatto settimane prima le cancellazioni) e senza questa non avrebbe potuto mettere in atto un siffatto crimine. Non lo si poteva fare, senza averlo programmato, in così poco tempo.

Fra l'altro questo conferma che neppure in caserma è mai rimasto solo, lo fosse stato avrebbe cancellato alla Clementi i due profili.

Quindi il tutto si ritorce contro chi ha fatto uscire questa piccante anteprima.

Massimo

anna ha detto...

esatto

anna ha detto...

chi l'ha visto del 25 maggio 2011

Ore 21:33
La mattina della scomparsa Melania non ha risposto a una telefonata. A chiamarlo era stato un gioielliere che aveva riparato l’orologio che le allieve avevano regalato a Salvatore. Perchè nè lei nè Salvatore hanno risposto a quella chiamata?

quindi melania spesso non rispondeva al telefono?le amiche hanno voluto far credere che era strano

Anonimo ha detto...

TOC TOC, c'è nessuno?

anna ha detto...

articolo del 25 maggio 2011
Sangue nel casotto - Apparterrebbero a Melania le tracce di sangue rinvenute all'interno del casotto del Bosco delle Casermette, poco distante dal punto in cui il cadavere fu ritrovato. A stabilirlo sarebbero state le perizie dei Ris che stanno tentando di ricavare quanti più dati possibili

se questo è vero è quello che dico da sempre ,visto che conosco i luoghi, melania è stata nascosta due giorni e poi messa li ,gli stessi assassini e complici hanno fatto la telefonata,
melania non ha subito gli attacchi degli animali sul suo corpo semplicemente perchè non era li

massimo hai notizie di questo particolare, o anche questo gli inquirenti hanno nascosto per falsare la verità?

PINO ha detto...

MASSIMO, hai mai sentito la notizia che riporta Anna?
Io non ne ho mai sentito parlare. Forse me la sono persa? Certo è che quando supposi e scrissi sulla possibilità che il corpo fosse stato tenuto in un luogo chiuso, per conservarlo così come fu trovato, indicavo proprio il chiosco, come tale luogo.
Se la notizia fosse vera, bisognerebbe cambiare molte pagine, alla stesura delle nostre supposizioni.
Puoi accertarti sul fatto?
Ciao e buona domenica, PINO

Anonimo ha detto...

http://www.newnotizie.it/2011/05/melania-testimoni-a-colle-con-due-donne-ris-suo-sangue-a-ripe/

notizia MAI confermata nè ripresa da nessuno...

anna ha detto...

le pagine di questo blog sarebbero le stesse, perchè in tanti a turno abbiamo detto che melania è stata portata li dopo la seconda esercitazione del 19 aprile e non può essere altrimenti perchè i militari l'avrebbero vista ,semprechè non si pensi che tutti e 28 militari sono coinvolti nell'omicidio

Antonello ha detto...

@Anna
riesci a postare il link dell'articolo o e' stato sovrapposto dai nuovi???
Se e' vera e' una notizia importantissima per la ricostruzione della verita', collego subito l'eventualita' con il "tranquillo Miche'" del telefonista anonimo e con "Ma dentro al chiosco???...no, fuori, io mi stavo facendo una camminata", forse e' l'ennesima bufala ma forse no, in tal caso se poi e' stato posto fuori significa che dentro non doveva essere ritrovato, che si voleva escludere responsabilita' o danni all'attivita' ed al proprietario, levato che per accedere al chiosco si presume ci vogliano le chiavi, non parlo direttamente del proprietario ma e' chiaro che, se vera la notizia, qualcuno aveva quelle chiavi, un conoscente??? M. era riuscita ad avere quelle chiavi ed e' stata scovata dentro da qualcuno??? Il telefonino chiuso dentro ad un frigo alle 19,00 del 18/04/2011 e rimesso fuori alle 07,00 del 20/04/2011 avrebbe potuto staccarsi dalle celle di aggancio competenti territorialmente??? Oppure semplicemente qualcuno si e' ripulito dentro il chiosco lasciando le tracce eventualmente rinvenute???

Antonello ha detto...

http://www.newnotizie.it/2011/05/melania-testimoni-a-colle-con-due-donne-ris-suo-sangue-a-ripe/

Non e' possibile, non ne ha parlato nessun media, ma che cavolo sta succedendo??? Si parla per giorni di gossip che non interessa a niente e nessuno e si trascura una notizia del genere??? Ma perche'???

anjna ha detto...

bisogna fare il dna all'amante di paciolla loro erano a frazione colle, guarda caso dove il secondo cane della finanza ha annusato l'odore fino a colle e in un casolare,questi cani dalla statale sono intervenuti dietro le testimonianze dei ciclisti, del motociclista e diun uomo che passeggiava e aveva visto una donna a d 1 km da san maro, sono coincidenze che melania si trovasse a colli proprio dove si trovava il paciolla e l'amante?stefania avreva chiesto a melania di seguire il marito?

il dna di questa amante penso che vada prelevato per confrontarlo con i dna femminili sul corpo di melania.

anna ha detto...

magari la serratura del chiosco è stata forzata, gli inquirenti hanno indagato
1)per verificare se la serratura è forzata o no,
2)hanno controllato bene dentro al chiosco a chi appartendono le impronte e i dna?
3)dentro alchiosco come dice questo articolo c'è del sangue rilevato dai Ris?
4)sangue che risulta essere di melania?

scusate ma le indagini sono state fatte veramente da ............cani

Anonimo ha detto...

@Antonello
sta succedendo che che non si vuole fare chiarezza ,perchè tutti si aspettano e vogliono veder salire sul patibolo SP e "soltanto" SP.La crescente sensazione è che in tanti sappiano e forse anche videro ma nessuno ci vuole mettere la faccia come si dice.Se questa notizia del sangue nel chiosco corrisponde a verità apre nuovi scenari soprattutto da una risposta a quello che in molti ci si chiedeva cioe' come mai nessuno avesse visto il corpo per 2 giorni ed azzardo anche che a questo punto il vilipendio si sia tranquillamente svolto all'interno del chiosco senza timore di esser visti ed a qualunque orario dopo la morte e prima del 20 aprile quando il corpo fu ritrovato.
luc

Anonimo ha detto...

quante stranezze

anna ha detto...

articolo del 4 maggio a firma di
Gaetano Amici

Il corpo non è stato preda degli animali

A favore della tesi che il corpo di Melania Rea, dopo la sua uccisione avvenuta altrove, sia stato trasferito nei pressi del Chiosco della pineta, a Ripe di Civitella (Teramo), deriva dal fatto che volpi, cinghiali e altri animali presenti nella zona non abbiamo aggredito il cadavere. Molti conoscitori della montagna affermano che se quel corpo fosse stato lì da lunedì 18 aprile non sarebbe rimasto integro fino al mercoledì successivo, giorno del suo rinvenimento da parte dello sconosciuto telefonista teramano che ha avvertito i carabinieri.

per chi ragiona può essere solo così:
quel corpo è stato portato o alla sera del 19 aprile o la mattina del 20 aprile dove è stato riacceso il cellulare..........

Perchè mi domando gli inquirenti vogliono a tutti i costi incastrare Parolisi?
Per coprire l'esercito?
O per coprire alcuni giri proprio degli amici di Folignano?

gli amici di foligano che hannmo tutti mentito.......

parolisi ha mentito per coprire l'amante,avrebbe poturo cancellare i messaggi prima se aveva deciso di uccidere la moglie,
gli amici di folignano a partire da sonia mentono per coprire gli assassini e forse loro stessi?

ANNA ha detto...

vi sto riproponendo alcuni articoli per far vedere a tutti come tante persone hanno mentito

articolo del 2 maggio 2011

LA TESTIMONIANZA DELL’AMICA DEL CUORE - Intanto l’amica del cuore, Sonia Viviani, ha smentito le voci che sono circolate nei giorni scorsi che davano la coppia Camela-Salvatore al capolinea. “Abito a Folignano proprio di fronte ai Parolisi – ha detto Sonia- e non ho mai sentito un litigio. Melania è sempre stata felice e innamoratissima del marito. Sono stati nostri ospiti la sera prima di quel tragico lunedì 18. Abbiamo mangiato insieme, mio marito e Salvatore hanno visto la partita in televisione. Io e Melania abbiamo anche stirato, fino alle 23. Era contentissima. E abbiamo anche fatto progetti per il primo maggio, saremmo dovuti andare al Santuario dell’Ambro. Mely per me era una sorella, ci scambiavamo le confidenze, ma mai mi ha riferito di tensioni con il marito. Insieme eravamo già state la prima domenica di aprile sul pianoro di San Marco con le famiglie”.

QUINDI SONIA COSA DICE LA PRIMA DOMENICA DI APRILE,CIOE' IL 3 APRILE,

SONIA PERCHè ADESSO MENTE DICENDO CHE E' IL 10?SONO TUTTI DEI BUGIARDI SIA LEI CHE I GENITORI DI MELANIA,

IL PAPA DI MELANIA IN PARTICOLARE CI DEVE DIRE I NOMI E COGNOMI DEI MILITARI CHE MELANIA CONOSCEVA PERCHè POSSONO ESSERE IMPLICATI NEL DELITTO...LA SUA FIGURA SIGNOR rEA E' MOLTO MA MOLTO AMBIGUA...

SE IO AVESSI UN GENERRO ACCUSATO DI OMICIDIO E CI SONO ELEMENTI CHE LO DISCOLPANO CHIEDEREI DI APPROFONDIRE QUEGLI ELEMENTI CHE DIMOSTRANO L'INNOCENZA....

QUI INVECE I GENITORI DI MELANIA MOGLIE E MARITO, FANNO L'INVERSO CIOè LE COSE VERE DICONO CHE NON SONO9 SUCCESSE SPOSTANO LA DATA DELLA GITA DAL 3A L 10 PER CONPIACERE LA PROCURA E PER FAR DIRE CHE I CANI HANNO ANNUSATO L'ODORE DI MELANIA DELLA GITA PRECEDENTE,

NO,SIGNOR REA SI METTA L'ANIMA IN PACE ,L'ODORE DI SUA FIGLIA E' PROPRIO QUELLO DEL 18 APRILE,ANNUSATO SIA A SAN MARCO SIA ALLA FRAZIONE COLLE DOVE STAVA PACIOLLA CON L'AMANTE.......

QUELLA SETTIMANA C'è STATO UN VIOLENTO TEMPORALE E LE MOLECOLE CON LA PIOGGIA SI ELIMINANO,QUINDI NON C'ERANO ODORI DA SEGUIRE DELLA GITA PRECEDENTE,FATTA OLTRETUTTO IL 3 APRILE.

SIGNOR REA NON MENTA,CON LE SUE MENZOGNE STA COPRENDO I VERI ASSASSINI DI SUA FIGLIA......

Anonimo ha detto...

non trovo i commenti nuovi...

anna ha detto...

stanno su vecchi articoli di maggio,all'inizio le indagini erano partite bene, compreso l'orario della morte che tagliabracci collocava dalle 9 alle 12 ore dopo la morte,quindi verso le 24 del 18 asprile e le 3 del 19, orario della morte che combaciava con la testimonianza del ristoratore di san giacomo che disse che quella notte cèera stato un alto traffico di macchina da san giacomo verso ripe, poi gli inquirenti si sono lasciati deviare dal fatto che parolisi aveva l'amante ma siccome melania era a conoscenza del tradimento non può essere questo il movente la dat adell'articolo è quella che ho messo li.

anna ha detto...

correzione: tagliabracci collocava la morte dalle 9 ore alle 12 ore dopo la scomparsa e non morte.

anna ha detto...

non dimenticate mai che vicino al chiosco c'erano due scontrini della stessa panetteria di villa lempa dove normalmente vanno i militari a comprare i panini, uno era datato 18 aprile e dei militari mangiarono fino alle 14,20 ma unon in particolare rimase fino alle 14,40 orario presunto che parolisi doveva già essere li, il secondo scontrino è datato 19 aprile, quindi il giorno dopo essendoci un altra esrcitazione c'erano altri militari a mangiare.........ai militari è stato intimato il silenzio, ma il 19 aprile il corpo di melania li non c'era.........quindi è stato portato dopo........idepistaggi sono stati fatti da chi indaga....

immaginate solamente la famosa foto che massimo prati ha avuto iln coraggio di mettere sul suo blog,ebbene nell'ordinanza di custodia cautelare il magistrato allega la foto agli atti doicendo che quella è la foto che testimonia l'assenza di macchine dietro la staccionata, quando tutto il mondo abbiamo visto che la foto dimostra che una macchina c'è......

quinadi parolisi è stato arrestato anche con prove false.....chi ha mentito è il gip.......

questa è la giustizia?
io mi vergogno di avere questa giustizia in italia.....

l'avvocato Gionni è quello che fa l'assessore a folignano?

Mimosa ha detto...

Anna,
ma dov'eri tu mentre qui si trattava di tutto ciò che ora stai postando?
Dove tu prima eri presente, come sono state accolte le tue affermazioni?
Perché ce le ripeti qui?
Non hai capito a quali conclusioni la maggior parte di noi è arrivata?
E non solo qui.
Che si può fare di più?

Mimosa

PINO ha detto...

ANNA

Le tue supposizioni le hai scritte in altri blog?
Se si, quali risultati hai ottenuto?
Da dove deriva la tua sicurezza per le cose che affermi senza mezzi termini?
Hai una fonte informativa di fiducia?
Puoi essere più chiara, circa le tue convinzioni?
Queste domande non te le rivolgo per mancanza di rispetto della tua privacy, ma per conoscere meglio il tuo punto di vista, su tutta la faccenda Rea.
Cordiali saluti, PINO

Tiziana ha detto...

Per TUTTA LA SQUADRA
Parolisi rinchiuso nella sezione protetti.
Pensate che questa notizia consolidi le nostre ipotesi? Temono per la vita di Parolisi? Se l'assassino fosse lui e il movente passionale, perché pensare che la sua vita sia in pericolo?

anna ha detto...

per pino
dimmi a quali supposizioni ti riferisci che te lo spiego,

certo che ho scritto in altri blog ma non c'era una squadra come voi,

per tiziana
ti ricordi quando ho scritto in questo blog che nell'ambito dei penalisti di ascoli si dice che
parolisi fosse stato arrestato non perchè avessero le prove della sua colpevolezza ma per farlo arrivare vivo al processo?
Parolisi è minacciato forse di uccidergli anche la bambina,lui sa di non essere l'assassino,e lo vuole dimostrare in un processo pubblico

Anonimo ha detto...

- è stato trasferito in una cella del primo piano della cosiddetta sezione protetta, una sezione riservata ad ex appartenenti delle forze dell'ordine e militari e detenuti per reati sessuali.
La " protezione" non ha il significato che qui volete attribuire....
P

Unknown ha detto...

No Tiziana, la notizia va intesa in un altro modo. Secondo il giudice non c'è più l'esigenza di tutelarlo contro sé stesso, quindi non sarà più guardato a vista. Questo potrebbe essere preoccupante perché pare che già si sia aperta una strada... alcuni giorni fa un detenuto del Castrogno si è suicidato (un altro lo hanno salvato a filo).

Capita che in carcere i detenuti si suicidino (o vengano suicidati).

Ciao, Massimo

Tiziana ha detto...

Massimo
veramente preoccupante ciò che ci dici.
La notizia comunque non mi sembra da trascurare, come mai lo trasferiscono a 20 giorni dal processo? C'è un motivo specifico?

Unknown ha detto...

L'unico motivo per cui chi è sotto regime di stretta sorveglianza cambia cella: non ha dato segni di squilibrio psichico ed le visite psicologiche obbligatorie hanno confermato che la sua mente non propende per gesti inconsulti.

Altri motivi non ce ne dovrebbero essere, si spera... ciao Massimo

Mimosa ha detto...

Massimo! da parecchio tempo temo che SP possa essere suicidato ...
Se le ipotesi che aleggiano hanno solo sfiorato la vera verità, il resto che molti di noi hanno supposto ha sempre fatto temere per la sua vita!

Mimosa

Tiziana ha detto...

Bene,
speriamo che non ci siano altri motivi.
Ciao, Tiziana

PINO ha detto...

ANNA
Parlavo di supposizioni generiche intorno al caso che stiamo discutendo, niente di più.
Continua pure ad esprimere liberamente il tuo pensiero. Noi apprezzeremo sempre chi collabora per la verità e la giustizia.
PINO

PINO ha detto...

ALL'ANONIMO con firma "P"

Ti suggerisco gentilmente di aggiungere qualche vocale al nik della sola "P", che potrebbe essere confusa con la mia iniziale. GRAZIE|
PINO

anna ha detto...

per pino,
le affermazioni generiche come quella della gita,come quelle che cisono testimoni che hanno visto una donna in direzione colle,come quella dell'esercitazioni militari,ecc.ecc ecc sono fatti reali,dove le persone mentono danneggiando la verità,sulle esercitazioni militari tutti nella nostra zona sanno come funzionano, il pulmann dei militari viene messo proprio all'incrocio dove dopo 200 mt c'è il chiosco di ripe dove è stata trovata melania, ti pare possibile che c'erano 30 militari e nessuno l'ha vista come ti pare possibile che parolisi, sapendo come funziona le esercitazioni militari passava proprio vicino a dove era parcheggiato il pulman, la gita precedente dei parolisi è del 3 aprile perchè tanta gente di folignano li hanno visti, quindi chi mente è sonia i genitori di melanias e la procura.................solo per dire che i cani hanno annusato l'odore della gita precedente...........cosa non possibile perche nella mia zona c'èstato un violento temporale che ha cancellato le molecolevecchie.questo non lo dico io ma gli esperti...

anche il discorso che paciolla stava a colle con l'amante è un fatto certo
l'odore di melania i cani lo hanno annusato fino a frazione colle dentro un casolare, e anche questo è un dato certo...solo che la procura elimina tutto testimoni e prove che possono scagionare parolisi ecco a questo bisogna dare un perchè

PINO ha detto...

ANNA

Ti pare possibile che i fatti che citi, non li abbiamo rilevati anche noi, in tanti mesi di ricerca?
E' evidente che NON hai seguito l'intero percorso delle nostre ricerche. Se lo avessi fatto, non ripeteresti agli altri ed a te stessa, le stesse domande.
Tu hai rilevato, con diligenza, quei punti oscuri di tutta la faccenda, ai quali tutta la "squadra" ha già dato, bene o male, tutte le risposte possibili, nei limiti consentiti dalle "carte" a dai "fatti" resi riscontrabili.
E' chiaro, fin quì?
Ora, devi anche sapere, ma non ti sarà sfuggito certamente, che, la tua indignazione, per come sono andate le cose, è stata ed è anche nostra; è inutile, quindi rimarcarla.
Aspettiamo pazientemente il processo, senza ripetere un iter da noi già percorso.
PINO

p.s. Perchè non vai a leggerti l'articolo riassuntivo pubblicato in questo blog da MIMOSA? Vi troverai tutto quello che vorresti sapere, sul percorso sopracitato

LucaP ha detto...

@ Anna

Il tuo commento su Gionni assessore a Folignano mi ha incuriosito ed ho cercato di documentarmi arrivando a scoprire (non credo di essere stato il primo) che Gionni si candidò a sindaco di Folignano nelle elezioni amministrative del 2004.

Anche in quest'occasione (come nelle regionali del 2010) fu trombato in quanto il candidato del centro-destra Pasquale Allevi ottenne il 58% delle preferenze contro il 41,99% di Gionni.

Chiaramente venne eletto come consigliere comunale (divenendo il capogruppo della minoranza), ruolo che svolse sino alle nuove elezioni del 2009, quando tentò il salto verso una dimensione più grande (Regione Marche, dove si presentò come Mauro Gionni detto Jonny per il PD, mentre il suo rivale politico (a quel punto ex sindaco di Folignano) Pasquale Allevi si presentò nella lista "Insieme per il presidente". Anche in questo caso risultò secondo nelle preferenze di Folignano ottenendo 582 voti contro i 1.048 di Allevi, mentre a livello provinciale ottenne in totale 4.497 preferenze contro le 3.730 di Allevi. Entrambi comunque non vennero eletti.

Questo chiaramente non vuol dire nulla, ma è significativo della possibilità che nel corso del mandato (2004-2009) abbia intrecciato rapporti con molti folignanesi.

Si avrebbe inoltre conferma che il suo nome come legale potrebbe essere stato segnalato ai Rea proprio da qualcuno di Folignano, non esclusi i vicini di casa dei Parolisi.

A questo punto, considerato che molte ombre vi sono su alcuni di questi vicini, risulterebbe abbastanza evidente un possibile conflitto di interessi nello svolgimento dell'incarico di legale della Parte Civile nel corso del processo contro Parolisi. Ed allora le sue esternazioni come anche il sospetto condizionamento dell'informazione locale assumerebbero connotati molto inquietanti.

LucaP ha detto...

@ Massimo

Quando venerdì ho letto la notizia dei due suicidi (uno sventato ed uno purtroppo riuscito) all'interno del carcere di Castrogno mi sono venuti i brividi. La notizia di oggi mi lascia ancora più interdetto. Non vorrei mai che il mio forzato paragone con Lee Harvey Oswald non fosse così fantasioso come poteva sembrare a prima vista.

Ciao

Rita ha detto...

http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2012/02/06/664325-delitto_depositata_richiesta.shtml

Anonimo ha detto...

fonte
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/lecce/notizie/cronaca/2012/6-febbraio-2012/parolisi-avvocati-chiedonoil-rito-abbreviato-nuova-perizia-1903160380160.shtml


"Valter Biscotti e Nicodemo Gentile, avvocati dell'unico indagato nell'inchiesta sul delitto della giovane mamma di Somma Vesuviana chiede dunque che si debba ripristinare il passaggio dell'udienza preliminare in cui discutere l'abbreviato ma a patto che venga affidata una nuova perizia medico-legale che accerti con precisione il giorno e l'ora della morte, ma soprattutto la dinamica con cui è stato commesso l'omicidio.

«PROVA SCIENTIFICA FONDAMENTALE» - Secondo i legali la prova scientifica è centrale in questa inchiesta, «è il cuore del problema». «Vogliamo il contraddittorio pieno sulle perizie - hanno commentato poco dopo il deposito dell'istanza di rito abbreviato - sarebbe di straordinario valore l'accoglimento di questa nostra richiesta, perchè significherebbe che c'è chi comincia ad ascoltare anche le tesi di Parolisi». "

K@

Anonimo ha detto...

fonte
http://www.quotidianodabruzzo.it/cronaca/17149/omicidio-melania-rea-la-difesa-di-parolisi-chiede-il-rito-abbreviato-.html

"L'istanza e' stata presentata nella cancelleria del gup di Teramo, Marina Tommolini. I legali difensori di Parolisi hanno aggiunto una corposa documentazione contenente i risultati della consulenza tecnica di un perito di parte. "Siamo alla ricerca della verita' da un punto di vista scientifico - sottolinea Biscotti - siamo convinti che solo cosi' arriveremo a chiarire la posizione del nostro assistito, affidando ad un terzo soggetto gli accertamenti necessari. Nel caso in cui non venisse accolta la nostra richiesta ritireremo la domanda di rito abbreviato condizionato, preferendo percorrere la strada del dibattimento in Corte d'Assise" "

K@

Anonimo ha detto...

Luca P,

ho letto che il detenuto suicidatosi nel carcere
di Teramo era rinchiuso nella sezione protetti.
(Avrebbe finito di espiare la pena nel 2017 per reati di mafia e non, come riferito in un primo momento, per reati sessuali; sembra sia successo intorno alle ore 17, il compagno di cella, si dice, non si è accorto di niente).
fonte: http://www.quotidianodabruzzo.it/17093/teramo-un-detenuto-si-impicca-in-carcere-un-altro-salvato-in-extremis.html

Si è dunque liberato un posto In quella sezione ... (peraltro, di 'competenza', in caso di condanna, per un militare)

Credo che in molti di noi abbiamo fatto '2+2' ....,
e anche provato un analogo senso di inquietudine ... (dato anche non vi è stata ancora una condanna definitiva)

Comunque, vi saranno, presumibilmente, anche problemi di sovraffollamento, e magari nuovi arrivati da sistemare in 'osservazione'.

Non è da escludere che un cambio, nelle condizioni psicologiche dell'imminenza del processo, e quant'altro già successo relativamente alla bambina, non sia molto positivo. Fa invece "piacere", sotto altro profilo, pensare che magari nella nuova sistemazione c'è una finestra (che sembrava non essere presente nella precedente cella)

Si sa in che sezione lavora la guardia Paciolla ?
K@

LucaP ha detto...

@K@

In un mio commento precedente avevo erroneamente scritto che Paciolla era uscito di casa il 18/04 pomeriggio per recarsi al carcere di Teramo/Castrogno.

In realtà Paciolla lavora (o lavorava all'epoca dell'arresto di Parolisi) alla casa circondariale di Ascoli Piceno, tanto che proprio in occasione dell'arresto di Parolisi si era messo in mutua.

Pamba ha detto...

@LucaP 16.53

Ciao a tutti,

Paciolla lavora al carcere di Marino del Tronto dove è rientrato al lavoro dopo 7 mesi di convalescenza.

E' quanto risulta da un intervista rilasciata dallo stesso Paciolla al ritorno da Somma Vesuviana, dove racconta di essersi recato il 30 dicembre, a trovare i Rea.

Fonte Il Corriere Adritico 10.01.2012 pag. 2:

L'amico Paciolla a Somma Vesuviana
"Senza Melania un Natale di dolore"

p.s. se non lo trovate in Rete e vi interessa,fate sapere

Anonimo ha detto...

fonte:
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/campania/articoli/1036209/delitto-melania-parolisi-chiede-rito-abbreviato-i-rea-salvatore-vuole-solo-sconto-di-pena.shtml

<< Ma per la famiglia Rea "Salvatore cerca solo sconto di pena"

Dura la reazione di Mauro Gionni, legale della famiglia Rea. "Scelta legittima" ma "ora che il processo è stato fissato, non ha prove da portare, rinuncia al dibattimento, solo per avere lo sconto di un terzo della pena (con l'abbreviato in caso di condanna). Come sempre, solo annunci mediatici che non si traducono mai in scelte conseguenti". >>

K@

Tiziana ha detto...

E Paciolla se ne è stato a casa per sette mesi a nostre spese?
Per quanto possa essere doloroso perdere una conoscente in quelle circostanze e poco piacevole essere tirati in mezzo ad un'inchiesta per omicidio, non mi sembra fosse direttamente coinvolto nella vicenda. Quando muore un parente (solo fino al secondo grado) si possono avere esclusivamente tre giorni per lutto (che sono veramente pochi). Paciolla invece se ne è stato bellamente in vacanza per sette mesi? Ma chi gli ha fatto il certificato medico???
Sono sempre più scandalizzata da questa vicenda, sotto tutti i profili!!!

Anonimo ha detto...

fonte:
http://www.quotidianodabruzzo.it/cronaca/17149/omicidio-melania-rea-la-difesa-di-parolisi-chiede-il-rito-abbreviato-.html


La reazione del legale della famiglia Rea

"Ora che il processo è stato fissato, non ha prove da portare, rinuncia al dibattimento, solo per avere lo sconto di un terzo della pena (con l'abbreviato in caso di condanna). Come sempre, solo annunci mediatici che non si traducono mai in scelte conseguenti", così il legale della famiglia Rea, Mauro Gionni dopo la scelta dei difensori di Parolisi. "Scelta legittima, prevista dal codice penale, ma - conclude - certo, Parolisi aveva detto che non vedeva l'ora del processo per portare le sue prove a discarico...".

K@

Anonimo ha detto...

fonte:
http://ilsalvagente.globalist.it/Sezione.jsp?titolo=Melania%2C+Parolisi+chiede+il+rito+abbreviato+condizionato&idSezione=14174

"Se questa perizia complessa verrà concessa - spiegano Nicodemo Gentile e Valter Biscotti - allora si andrà al rito abbreviato, altrimenti no. Questo testimonia che non rincorriamo sconti, vogliamo solo la verità. Crediamo che questo omicidio verrà risolto solo grazie a indagini squisitamente scientifiche".

Il giudice ha alcuni giorni per valutare la richiesta.

"Se verrà concessa - conclude Biscotti - per noi sarà un grande risultato, anche perchè sono mesi che cerchiamo un vero contraddittorio". In caso contrario il processo inizierà come stabilito il 27 febbraio con rito ordinario.


K@

Tiziana ha detto...

E come al solito Gionni fa dichiarazioni ad effetto che non si basano sulla realtà dei fatti.
Gli avvocati della difesa, infatti, hanno chiesto il rito abbreviato CONDIZIONATO. Ovvero, se il gip non accettasse una nuova perizia, la difesa rinuncerebbe al rito abbreviato.
Ciò che dice Gionni, dunque, è senza fondamento.

anna ha detto...

e invece vi dico l'ultima di ciò che è successo a folignano, c'è stato il ribaltone, il sindaco di centro destra eletto ha fatto fuori gli assessori di centro destra, alcuni consiglieri fedeli al sindaco insieme ai consiglieri di minoranza fra cui Gionni hanno fatto il ribaltone in consiglio e in giunta, gionni è stato nominato assessore........

come assessore comunale di folignano, sta accusando parolisi,perchè non vuole far indagare nella sua comunità di folignano ,

Gionni sta cercando il vero colpevole o vuole trovare il capo espiatorio?

questo è quello che è successo a folignano

Anonimo ha detto...

x Pamba e Tiziana,

i 7 mesi di convalescenza di Paciolla forse sono collegati anche a ripercussioni sul suo matrimonio,
essendo emerso, con le indagini, un suo legame con un'amante (legame forse non noto precedentemente a sua moglie).

Concordo con Tiziana sul fatto che avv. Mauro GIONNI poteva risparmiarsi questo ulteriore attacco a gamba tesa, dato anche che chiunque sa leggere le notizie di cronaca è in grado di trovarlo fuori luogo e finanche poco corretto sotto il profilo professionale

Pamba, puoi postare l'articolo che hai riferito poco fa:
Corriere Adritico 10.01.2012 pag. 2

Grazie,
K@

Anonimo ha detto...

x Anna,

puoi mandare ulteriori notizie ed approfondimenti sul 'ribaltone' di Folignano ?

La vicenda, unita ai comportamenti dell'avv. GIONNI, sembra proprio meritare un approfondimento

K@

Anonimo ha detto...

fonte:
http://www.picusonline.it/scheda.php?id=6143

FOLIGNANO – “È quantomeno originale il modo in cui il consigliere comunale dei Ds, Mauro Gionni, riesce a stravolgere a proprio vantaggio fatti e vicende dell’Amministrazione di Folignano”. Esordisce così Giuseppe Paci, capogruppo dei consiglieri di maggioranza del Comune di Folignano.“Questi tentativi di Gionni atti creare confusione nei cittadini – ha illustrato Paci, in nome e per conto di tutti i
consiglieri che sostengono l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Pasquale Allevi - non ottengono nessun risultato se non quello di apparire di certo in attesa di una futura campagna elettorale, dove speriamo che l’avvocato Gionni sia valutato dagli elettori per il contributo espresso nel nostro Consiglio comunale a favore dei cittadini”.
(05/02/2007)


Ma allora è un vizio ??!?

K@

LucaP ha detto...

@ Anna

Ho ritrovato su internet la notizia del ribaltone nel consiglio comunale di Folignano (2010) con la nomina ad assessore di due esponenti della minoranza. Ma non mi risulta che Gionni sia uno di questi (anche sul sito istituzionale del comune non è presente nell'elenco degli assessori). Nulla esclude che possa manovrare dietro le quinte però ufficialmente non è in giunta e nemmeno nel consiglio comunale. Da dove ti risulta questa notizia?

anna ha detto...

io abito nella provincia di ascoli piceno e la situazione è questa l'anno scorso a folignano c'è stato il ribaltone,non mi ricordo il periodo preciso ma sicuramente dopo l'omicidio di melania ...............sono stati fatti fuori i vecchi assessori fra cui un mio carissimo amico..............

anna ha detto...

sul sito ci sono i vecchi assessori fra cui il mio amico

anna ha detto...

avete ragione dopo il ribaltone Gionni non sta più in amministrazione a folignano

LucaP ha detto...

Naturalmente i due nuovi assessori facenti parte precedentemente della minoranza in consiglio (Luigi Sciamanna e Matteo Torrani) condividono su Facebook alcune amicizie in comune ed in particolar modo con i nostri Gionni e Senesi. Militando però nella stessa area politica tale fatto non assume particolare rilevanza se non a livello statistico.

Anonimo ha detto...

Massimo, bravissimo! Con questo articolo, in modo preciso ed ironico, hai reso più che bene l'idea di quanto ridicolo aleggi in questa storia.
Per quanto riguarda la richiesta del rito abbreviato condizionato, condivido tale scelta. E' giusto che aspetti fondamentali vengano chiariti; ovviamente nel formulare tale richiesta la difesa tramite i propri consulenti ha chiara tutta un'altra storia.
L'avv. Gionni perchè si preoccupa se con tale richiesta Parolisi
" non ha prove da portare" e le scelte della difesa sono "solo annunci mediatici che non si traducono mai in scelte conseguenti"? Dovrebbe essere contento se crede in ciò che afferma. Ed inoltre sa tanto di bue che dice cornuto all'asino. Lui di prove a carico di P. ne ha? ed i suoi stessi annunci mediatici in cosa spera che si traducano? in fantomatiche prove che non ha?
Condivido con alcuni di voi nel ritenere che l'avv. in questione a QG non ha perso l'occasione, spalleggiato dal giornalista di turno per fare brutta figura. Bravo Giardina, a non essersi sbottonato.

Stella

anna ha detto...

articolo del 28 aprile

Per quanto riguarda gli altri due "attenzionati", la polizia considera fragile l'alibi per le ore in cui si è consumato il delitto di Melania e sospetti alcuni comportamenti della guardia carceraria amica di Salvatore Parolise, che ha partecipato alle prime ricerche ed è salito nella macchina di quest'ultimo. Analogamente, non è stato in grado di ricostruire efficacemente i suoi movimenti nelle ore della scomparsa il vicino di casa di Melania e Salvatore - il quale, secondo le testimonianze raccolte, avrebbe manifestato qualche attenzione di troppo nei confronti della donna uccisa -.

quindi ci sono attenzionati che non hanno alibi, e tutto finisce li?

Sonia l'alibi ce l'ha?

Pamba ha detto...

Stella,

che tu sappia, la richiesta dei legali di rito abbreviato condizionato é, come dice certa stampa, "condizionato a due perizie: una sull'ora della morte e una sui telefoni cellulari, in particolare quello della vittima"?

Ciao

p.s.
per l'articolo richiesto da K@ sto provvedendo. Attendo anche l'ok di Massimo, se disponibile.

Anonimo ha detto...

Ciao Pamba. Da quanto letto in giro pare che il rito abbreviato sia condizionato ad una perizia riguardante il giorno, l'ora e la dinamica della morte.

Stella

Pamba ha detto...

Grazie Stella,
Buonanotte

Pamba

Pamba ha detto...

K@
ah dimenticavo, ho trasmesso l'articolo che ti interessa. Non è siglato, ma l'articolo principale è a firma di Gianni Bernardi.

Ciao, Pamba

Annika ha detto...

MASSIMO
splendido articolo; la tua ironia punge al punto giusto senza graffiare; e' sottile, leggera ed efficace. Insomma, intelligente. Sei davvero in gamba!

STELLA
che dire? Ci troviamo di fronte ad uno di quei casi paradossali dove non e' l'accusa a dover provare la colpevolezza dell'indagato, ma la difesa a doverne provare l'innocenza.

Comunque sia, il paradosso si rivolterebbe a favore della difesa nel caso in cui l'istanza presentata da B&G non venisse accolta. Vuoi mettere quella patata bollente, quel vaso di Pandora, quella spada di Damocle della Sg (ah, la semenogelina!)
portata in un processo senza prima accertamenti scientifici! Senza indagini scientifiche, come fara' l'accusa a giustificare l'assenza di Y-STR DNA amplification test nonostante gia' dal lontano 2002 esistono prove provate che il DNA da sperma puo' essere estratto ben oltre le 48 ore, ovvero ben oltre la durata provata della semenogelina stessa? E, dato che sappiamo bene che 72+/-h e' un tempo gonfiato di 1/3, o almeno lo sanno bene i produttori di RSID-sperm, come fara' l'accusa a dimostrare che Melania e' morta alle 14.40 se nessun PSA della stessa provenienza della semenogelina e' stato trovato sulle mutandine indossate a pelle fino a quell'ora? E pensare che una PSA stain persiste sulla stoffa per oltre 30 anni...

LucaP ha detto...

@ Annika

Credo tu abbia letto quest'articolo:

http://www.forensicdnacenter.com/resources/why-ystr-dna-testing.html

Calza proprio a pennello per il caso di Melania (Fingernail swabs from assault victim - Trace amounts of seminal fluid on victim's underwear).

Ripeto però la domanda fatta già in precedenza. I test per positività alla semenogelina li devono aver fatti subito come sarebbe logico pensare e quindi gli inquirenti dovevano essere a conoscenza dei risultati sin dai giorni 22/23 aprile. Hanno fatto la fatidica domanda a Parolisi: "Quando è stata l'ultima volta che ha avuto un rapporto sessuale completo con sua moglie?"

Perché se non l'hanno fatta o se Parolisi ha risposto che tale fatto risaliva ad alcuni giorni prima della scomparsa, come hanno potuto escludere che nella vita della donna vi fosse un altro uomo escludendo quindi altre piste di indagine?

PINO ha detto...

ANNIKA, ciao.

Trattai l'argomento della seminogelina (in italiano con la "i"), da te riproposto con perspicacia, con Mimosa, perchè già qualche mese prima avevo accennato alla ipotetica possibilità di un rapporto extra della vittima, astutamente od intelligentemente suggerito da Wite, che ne aveva chiarito i tempi di persistenza, della S stessa, e la stranezza del suo mancato rilievo, almeno ufficialmente, da parte di chi avrebbe dovuto farlo.
E' ovvio che, se questo...mistero biologico fosse focalizzato con serietà ed imparziale spirito scientifico, cambierebbe radicalmente la direzione delle indagini.
Devo congratularmi con te, per l'acume dimostrato nella tua ricerca tecnica, che ha reso molta chiarezza su alcuni punti di questo misterioso caso.
Saluti cordiali, PINO

Annika ha detto...

Grazie PINO!

Ciao LUCA,

incredibile ma vero l'articolo da te postato non l'avevo letto! Ho letto questo pero':

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11909666

Per me e' ovvio che lo RSID-sperm strip test sia stato effettuato praticamente subito dopo il ritrovamento, ovvero il 20/4 stesso, per almeno 2 motivi:

1. e' Tagliabracci stesso a nominarlo a p.55 del suo "Introduzione alla genetica forense..." come rapido, efficace e poco costoso.

http://books.google.it/books?id=EULjPZCke2kC&pg=PA55&lpg=PA55&dq=tagliabracci+semenogelina&source=bl&ots=EEA4msnqNA&sig=Ofb60_uw1brvca1bh1CUGPGzsvM&hl=it&sa=X&ei=cAExT6PWIoWkiQedw92RBQ&ved=0CCAQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false

2. se cosi' non fosse, il test avrebbe prodotto risultato negativo. Guarda i Forensic Exhibits del link qui sotto, su cotone (a sinistra) e su tampone (a destra); non so quanto tu ti intenda di analisi e risultati di laboratorio, ma non occorre altro che un buon paio di occhi e un vocabolario inglese-italiano per le elementari per capire cio' che intendo.

www.galantos.eu/pdf/RSID-Semen_Poster.pdf

Tutto questo senza contare le alterazioni prodotte dagli alti livelli degli ioni di zinco rilasciati dopo 24, 48 e 72 ore dal rapporto sessuale e l'inevitabile traccia lasciata sugli indumenti dal prostate-specific antigen (PSA), che una volta penetrata tra le fibre, e' invisibile ad occhio nudo, ma rilevabile tramite ALS, UV lamp o simile, e testabile per presenza di sperma per molti anni...

Ciao, Annika

Anonimo ha detto...

Innanzitutto grazie a Pamba e Massimo per l'articolo fattomi pervenire
(pressoché istantaneamente, whow ! )

Colpisce molto, nel leggerlo, il fatto che la persona,
malgrado anche la sua professione (che dovrebbe
comportare anche una certa preparazione psicologica ad affrontare situazioni dure e complesse), appaia in qualche modo 'piangersi addosso', anche se con voce pacata, e ciò in riferimento al 'suo destino di testimone e
amico dell'indagato
'. E come se, anche, avesse avuto un forte tracollo emotivo (il delitto è stato gravissimo, ed inoltre ognuno vive il dolore in modo molto personale e come sa. Era, comunque, una conoscenza abbastanza recente, per uno di famiglia che conosce da sempre come si comporterebbe ?? E se nel suo lavoro si dovesse trovare a dover affrontare una situazione grave di emergenza, cosa fa? Si blocca? Inoltre, piange per lei e/o piange per sé, per le sue vicende personali e familiari, di cui comunque dovrebbe prendersi la responsabilità senza attribuire a terzi il fatto che siano, nel caso, venute alla luce o occorse ?? ).

Lui cosi chiarisce (secondo la cronaca riportata nell'articolo):
"Mi hanno lasciato solo, hanno detto che prendevo i soldi per le interviste sul caso R."

Chi lo ha lasciato solo ?? I giornalisti, l'opinione pubblica, i familiari, gli amici ??

E poco dopo prosegue:
"Ho sempre collaborato e parlato a titolo gratuito
per scrollarmi un po' di fango che S. mi aveva gettato addosso con la storia delle fotografie del cadavere di M. che io non ho mai scattato".

E così conclude relativamente all'esperienza vissuta sulla sua pelle prima di rientrare al lavoro:
"Ho subito minacce di morte,
mi hanno rotto tutti i finestrini della e, macchina, e, alla fine,
ero stato additato come complice di P.
e sono stato costretto a prendermi un avvocato e a chiedere un prestito pre pagare le spese legali".

E' preoccupante la violenza che sembra essere messa in moto (ma da parte di chi??!?). E' colpa di P. anche questo ??!? Come mai a P. non hanno rotto i vetri della sua macchina e a lui si ??

Non ho seguito la cronaca nel primo periodo, e dunque non so se sono in grado di capire bene: ma P., nel susseguirsi di quei momenti drammatici, non avrebbe anche potuto, forse, innocentemente confondersi tra, per esempio, un giornale mostrato e una immagine su cellulare, o tra un flash di memoria e un'immagine di un incubo che stava vivendo (non credo nemmeno che abbia dormito o mangiato molto in quelle ore drammatiche), conoscendo a perfezione la zona ??
come mai uno che si reputava, ed era reputato, unamico lo scarica subito e così (dice che gli ha "gettato fango addosso")??
Gli amici non ci sono anche per essere in grado di capirsi e di stare vicini nei momenti di difficoltà ??!?

Mi chiedo anche quale parcella gli abbiano mai chiesto,e se non sia il caso che la stessa venga tarata dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati in loco (ma o hanno preso per il collo??!?)

Insomma, non riesco a capire bene il comportamento e la 'reale' personalità di questa persona. L'esperienza, indubbiamente, è stata difficile e dura, ma ....

(ripeto, non ho seguito tutti gli eventi, e le mie perplessità potrebbero anche essere del tutto fuori luogo)

K@

Anonimo ha detto...

Oltretutto, come poi si è visto, le immagini del cadavere della povera M. c'erano davvero ....
Le hanno pure messe su internet alla libera visione di tutti ....

Come avrà fatto l'emittente televisiva ad averle? CHi le ha fornite? NON potrebbe essere nata da quelle immagini una ripresa fatta poi pervenire, o vedere, a P. ?? Chi potrebbe essere stato ??

K@

Annika ha detto...

MASSIMO, scusami, sono 3 volte che posto (piu' o meno) lo stesso commento. Appare e poi scompare. C'e' qualche problema?

Unknown ha detto...

Erano in spam Annika, probabile ci siano link in contrasto con google... pare sia permaloso a volte. Ciao, Massimo

Tiziana ha detto...

K@
concordo pienamente con quanto scrivi.
Quale fango avrebbe mai dovuto buttargli addosso Parolisi? Ha solo detto di aver visto delle foto scattate da lui, non credo che ciò significhi avergli gettato del fango addosso.
Inoltre non so cosa sia successo a livello locale, ma sulla stampa nazionale non è trapelato nulla contro di lui, di quale fango dunque sta parlando?
Viceversa, fin dai primi giorni "l'amico" Paciolla ha detto: che nella macchina di Parolisi c'era un trolley, che Parolisi appariva stranamente spettinato... anche questo si chiama buttare fango o no? Gli amici si comportano così? E non venitemi a dire che questo è senso civico, perché allora Parolisi non era ancora indagato, la famiglia Rea sosteneva che Salvatore e Melania erano una coppia idilliaca, Salvatore doveva dunque essere considerato, dall'"amico", solo un pover uomo colpito da un evento tragico.
Mi ha molto colpito all'inizio di questo caso che colui che veniva definito "l'amico di Salvatore", fosse il suo principale accusatore.
Fin dall'inizio, dunque, mi sono chiesta quale ruolo avesse avuto nella vicenda (non perché qualcuno gli avesse gettato fango addosso, ma per il suo comportamento).

E ancora "mi hanno lasciato solo".
Perché, a Salvatore come l'hanno lasciato? Ha tutta la stampa contro da mesi, ancor prima che fosse incriminato.
continua...

Annika ha detto...

MASSIMO
e va bene, ma almeno tu leggiteli!

LUCA
mi spiace, erano la mia risposta al tuo post. Credo che l'avresti trovata interessante...

Ciao, Annika

ps. Grazie PINO.

Tiziana ha detto...

...continua
infine vorrei parlare del rapporto della famiglia Rea con Paciolla.
I Rea hanno definito Salvatore "mostro", non in relazione all'omicidio ma perché, sono parole loro, aveva tradito la moglie. I tradimenti di Salvatore, secondo la mamma di Melania, sono una cosa imperdonabile, a prescindere dal fatto che Parolisi sia colpevole o meno.
I Rea però, a gennaio, hanno accolto a casa loro Paciolla anzi, sembrerebbe gli abbiano chiesto di venirli a trovare ancora. Evidentemente nessuno ha detto loro che Paciolla è altrettanto fedifrago; che l'alibi per il 18 aprile gliel'ha fornito la sua amante.
Se gli uomini che tradiscono le mogli, secondo i Rea, sono dei mostri, come mai sono contenti di accogliere un "mostro" a casa loro, sotto lo stesso tetto in cui abita la loro adorata nipotina?

Annika ha detto...

Giusto TIZIANA!

Certo 7 mesi in malattia per la morte di una vicina di casa... O magari era molto piu' amico di Melania di quanto chiunque avesse intuito, tant'e' vero che la famiglia Rea lo tratta come tale.

Sui tradimenti poi, che dire? Probabilmente che i Rea hanno degli standard molto fluttuanti: gia' da "scappatella" a "ha ucciso Melania tradendola" ce ne corre. Senza contare che il papa' di Melania, appena la storia dei tradimenti di Salvatore divenne di dominio pubblico, se ne usci' con l'infelice commento "Eh, anche io, ai miei tempi...".

Anonimo ha detto...

X Tiziana:

l'osservazione che fai in merito alla fam. R. appare molto calzante. Ricordo di aver letto da qualche parte anche che il loro figlio diceva che P. non valeva niente perché aveva tradito .....

C'è proprio qualcosa che non va. Non so, e non sappiamo, se P. sia innocente, MA c'è proprio qualcosa che NON quadra in tutta la vicenda. Mi auguro che P. sia innocente, particolarmente per la piccolina, e per la fam. di lui.

C'è qualcosa, nella realtà di Folignano, che è MOLTO oscuro. inoltre, pur comprendendo il loro profondo dolore, non sono in grado di condividere, in alcun modo, la condotta della fam. R. incentratasi sull'odio per P. ed il fatto che non sembrano avere pieno rispetto per la realtà dei fatti (e nemmeno, nella sostanza, per i diritti della bambina).

K@

LucaP ha detto...

@ Annika

Ho visto e letto gli articoli che mi confermano quanto avevo già letto su quello che ti avevo segnalato.

Quello che comunque è emerso sinora è che "volutamente" non si è voluto indagare in altre direzioni al di fuori della teoria delle due Procure con Parolisi unico colpevole.

Anche per quanto riguarda l'ora della morte si è voluto far tornare i conti in modo tale che tutto combaciasse con la ricostruzione degli inquirenti. Difatti nei primi giorni successivi alla prima autopsia vi sono due agenzie Ansa che riportano le indiscrezioni dell'anatomo-patologo (non si sa quale dei due) secondo le quali il decesso era da ricondursi alle prime ore del 19 aprile. Questa valutazione devono per forza averla fatta sulla base dei fenomeni abiotici consecutivi (disidratazione, raffreddamento, ipostasi, rigidità cadaverica ed acidificazione dei tessuti) prima ancora di esaminare il contenuto gastrico. Ma dal momento che la Canestrari non aveva misurato la temperatura corporea e quella ambientale è stato facile successivamente far tornare i conti facendo combaciare tali dati con quelli derivati dallo svuotamento gastrico. Difatti nell'Ordinanza è scritto che (pag.64): "...ciascuna di queste autonome valutazioni converge su un identico spazio temporale entro il quale è avvenuta la morte - entro le 15.30;..."

Annika ha detto...

Grazie Massimo.

LucaP, il mio post per te e' un po' piu' su, alle 2pm. Ciao.

Annika ha detto...

LUCAP

senza dimenticare che le ferite, peri e post mortem, sono databili con precisione ben oltre l'approssimazione della mezza giornata... E il livor mortis? E il bulbo oculare? E i batteri?

Il contenuto dello stomaco non e' un metodo oggettivo, ma solo relativo per provare l'ora del decesso. Insomma, se si sa che A ha mangiato una pizza per cena in un ristorante pieno di testimoni e viene trovato morto durante la notte in un parco, dallo svuotamento gastrico si potra' risalire all'ora esatta della morte. Ma dato che non sappiamo se l'ultimo pasto di Melania sia consistito in una piadina e un bicchiere di latte, o un gelato al pistacchio, o una quiche di ricotta e spinaci, e soprattutto a che ora cio' sia avvenuto, lo svuotamento gastrico non vale a stabilire nient'altro che il contenuto del suo stomaco, ovvero una poltiglia verde (o marroncina? o biancastra?) di qualcosa fluttuante tra 100 e i 200 grammi a seconda della riga o del paragrafo che si sta leggendo.

LucaP ha detto...

@ Annika

Credo che su tutte queste considerazioni (eccetto forse quella relativa alla semenogelina) farà leva la richiesta di perizia cui è condizionata la richiesta di rito abbreviato.

Mi fa molto strano che non abbiano richiesto anche la perizia sul cellulare ma credo faccia parte di una strategia processuale (rischiavano forse che una delle due non venisse accettata).

Annika ha detto...

LUCA

avrebbero dovuto richiedere la perizia sul cellulare insieme a quella sull'ora del decesso. Comunque sia, spero proprio che la semenogelina rientri tra i criteri di indagine.

Mi spiego meglio: cio' che i link da me postati rivelano e' che la semenogelina non e' una bimbetta altalenante e capricciosa: e' una proteina che si comporta sempre allo stesso modo. Entro 72 ore al massimo dall'avvenuto rapporto sessuale, ma 48 per la precisione, scompare dal corpo femminile, in parte espulsa ed in parte per processo degenerativo. E la semenogelina all'interno del corpo di Melania non era parte del suo corpo; era estranea, e pertanto ne' ha seguito il processo pre-putrefattivo del resto del suo corpo, ne' si e' cristallizzata in attesa che un tampone vaginale ne rilevasse la presenza. 48 o 72 ore al massimo si contano quindi dal momento del tampone, non della morte.

Ora pero' sulle mutandine di Melania non vi era traccia di PSA, o almeno non di Salvatore, e questo e' un dato certo. Ma se Melania avesse avuto un rapporto sessuale prima delle 14.40 con Salvatore, il PSA di quest'ultimo avrebbe dovuto essere presente inevitabilmente sulle mutandine di Melania, anche se invisibile ad occhio nudo ma visibile tramite ALS o UV lamp. Perche'? Perche' la semenogelina e le altre 900 componenti dello sperma "scendono", in forma sempre piu' liquida e rarefatta, per circa 48 ore dall'avvenuto rapporto sessuale, depositandosi proprio sulla biancheria intima; inizialmente in grandi quantita' visibili, ed in seguito in particelle invisibili. Quindi, dato che alle 14,40 un paio di mutandine Melania le indossava, se il rapporto fosse avvenuto precedentemente a quell'orario, su quelle mutandine vi sarebbero state tracce di PSA. Ora, credo che nessuno, neanche con la fantasia piu' fervida e spericolata, riuscirebbe ad ipotizzare che nei 10 minuti scarsi lasciati a Parolisi per uccidere la moglie, lavarsi, cambiarsi e nascondere l'arma e gli abiti insanguinati, quest'uomo sia ANCHE riuscito a consumare un rapporto sessuale completo con la moglie. Ma anche volendoci far rientrare tutto, c'e' sempre il WARNING grosso cosi' del primo link da me postato, che si riallaccia all'articolo da te postato precedentemente. Warning che ci dice che il cromosoma Y in realta' e' ancora rilevabile per amplificazione ben oltre le 48 ore dall'avvenuto rapporto, e il cromosoma Y di Parolisi, nelle zone intime e sulle mutandine di Melania proprio non c'era, neanche a cercarlo, letteralmente, al microscopio. E allora, se non e' attribuibile a Salvatore prima delle 14.40, quella semenogelina come si spiega???

A meno che, oltre all'invisible machine, alla naturale emo-repellenza e alla capacita' di comandare le forze fisiche della dimensione spazio-temporale, Parolisi non possieda anche... lo sperma bionico!

Mimosa ha detto...

Annika, LucaP

però un cromosoma Y sulle mutandine di Melania c'era ...
peccato che è stato attribuito ad un bambino.

Mimosa

ENRICO ha detto...

C'è qualcuno che CREDE davvero che in sede processuale verrà sottolineato e discusso un simile ARGOMENTO ( semenogelina & i suoi derivati) ?

Io penso di no...purtroppo

LucaP ha detto...

@ Enrico

Probabilmente in sede di giudizio abbreviato no. Ma se questo dovesse essere negato, è probabile (anzi me lo auspico) che venga tirato fuori in Corte d'Assise proprio per dimostrare che non sono state seguite tutte le piste di indagine possibili.

Anche per quanto riguarda le false testimonianze sulla precedente gita, sembra che tale argomento non venga sollevato al momento, anzi sull'ultimo articolo del Il Centro viene riportata virgolettata una dichiarazione di B&G dove fanno affidamento sull'abbigliamento di Parolisi nel filmato del 10/04 per dimostrare che era solito vestirsi in quel modo ogniqualvolta si recava a CSM, e che quindi non poteva indossare una tuta con polsino.

Ma sono sicuro che se le cose dovessero prendere una brutta piega in ambedue i tipi di giudizio, B&G siano sufficientemente scafati da tirar fuori queste armi segrete.

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
su quella delle mutandine di Melania no,
ma su quella che Salvatore ha lasciato in altre sììì ...
all'inizio sarà un processo a luci rosse come quello che è iniziato a Taranto sul caso di Sarah Scazzi: tutti a parlare delle intimità tra l'imputata/o e un/a certo/a testimone.

In entrambi i casi ci sono orari che parlerebbero da soli per scagionare ...

Mimosa

anna ha detto...

si è indagato poco sulle frequentazioni di melania, emi ricordo benissimo che il paciolla in una delle sue dichiarazione disse che la casa di melania era frequentata da persone in assenza del marito,per poi ritrattare

paciolla stava a frazione colle a 1km e mezzo da san marco coincidenze?

ricordate l'esperimento del telefono di melania che risulkto' essere a tre km e 500 metri da ripe?io a frazione colle non sono mai stata mentre sono stata a ripe, san giacomo e san marco oltre ovviamente villa lempa ,folignano e ascoli piceno, chi è che sa dirmi che distanza c'è fra frazione colle dove era il paciolla e ripe di civitella dove è stato trovato il corpo di melania, una domanda al gruppo,era presente sperma sul corpo di melania? e' un aspetto che non ho seguito

LucaP ha detto...

Sembra che B&G abbiano anche chiesto l'audizione di due testimoni: Colasanti e Bruno Angelini, il ragazzo che aveva scattato le foto a CSM con l'iphone misteriosamente guastatosi con il sudore.

http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2012/02/07/news/melania-perizia-bis-sull-ora-della-morte-5603652

LucaP ha detto...

@ Anna

Tra frazione Colle ed il Chiosco della Pineta vi sono in linea d'aria circa 5,25 km.

Ma quello che è interessante sono le distanza tra il punto in cui venne localizzato il cellulare di Melania mediante la procedura 112 NUE (ripetuta per ben 5 volte con risultati analoghi):

Localizzazione - Chiosco della Pineta = 3,3 km
Localizzazione - Monumento ai Caduti = 3,3 km
Localizzazione - frazione Colle = 2,4 km

Come avevo già fatto notare, se con le procedure di localizzazione si è stati in grado di determinare delle coordinate geografiche precise significa che è stato possibile utilizzare uno dei sistemi basati sulla triangolazione con tre differenti impianti Telecom. Questi sistemi danno errori massimi di 300 m (0,3 km) e volendo essere generosi si potrebbe anche abbondare arrivando sino ad 1 km (se è vero che in assenza di risposta l'errore aumenta). Ma il medesimo errore di 3,3 km su 5 tentativi è statisticamente impossibile.

Significativo è poi che il punto in cui è stato localizzato il cellulare si trovi a metà strada esatta tra il chiosco della Pineta e Colle San Marco. Ma per i PM era sicuramente presso il chiosco sebbene le prove tecniche effettuate abbiano fornito riscontri differenti dal comportamento tenuto dal cellulare il giorno 18/04 (ed allora si sono avventurati in equilibrismi estremi con il cellulare che cade dietro il chiosco, si spegne, viene trovato dal fungarolo e si accende mentre contemporaneamente scompaiono tutte le impronte ed i dati).

PINO ha detto...

ENRICO

Potrebbe esserlo.
Tutto dipenderebbe dal bagaglio informativo dei difensori, se lo stesso andasse oltre le conoscenze del solo Diritto.
PINO

ENRICO ha detto...

PINO

io di quei due B&G non mi fido per niente...

anna ha detto...

quindi il cellulare di melania poteva essere benissimo vicino,frazione colle, anche stefania la moglie di paciolla ha mentito,stefania ha chiesto a melania di controllare il marito?

i genitori di melania si stanno comportando malissimo,che senso aveva invitare il paciolla a casa loro,che cosa devono concordare in vista del processo,l'alibi di paciolla non è un alibi perchè anche l'amante in teoria può essere coinvolta,quindi che alibi ha ,nulla...............

perchè sonia è andata dai signori rea al compleanno della bambina,anche lei doveva accordarsi sulle menzogne da raccontare,? il marito di sonia importunò melania,i genitori come fanno a ricevere questa gente, che ha anche importunato la figlia,

parolisi ha tradito melania, anche paciolla ha tradito la moglie.....a quanto pare anche il signor rea ha tradito la mamma di melania,............

che concetto hanno di tradimento, un conto è tradire un conto è ammazzare..................

PINO ha detto...

ENRICO

Anche io ho sempre nutrito dubbi sulla loro capacità.
Per portare in tribunale una dissertazione di carattere sientifico, come quella proposta da Annika e da noi sostenuta da molti mesi, ci vorrebbero delle "menti" scelte tra le migliori, esistenti nel foro italiano. E ce ne stanno!
Dovremo accontentarci di quelli che...il destino ha designato per la sorte del Parolisi.
Oltre a questo, però, non ti sembra che ci stiamo facendo trascinare, da ospiti nuovi, graditi ma curiosi, a riprendere discorsi sui quali avevamo posto la parola fine, per esaurimento?
Ti saluto, PINO

tabula ha detto...

Bene. Bravissimo.
Mi piace questo puntare la lente di ingrandimento sulla morale ballerina dei Rea riguardo ai tradimenti.
"Anche io, ai miei tempi.." accennò poco elegantemente nei confronti della moglie, a suo tempo, papà Rea.
Dopodichè parlano di Salvatore come un MOSTRO colpevole di tradimento verso la figlia: per carità, ci sta che ti dispiaccia, e molto, ma addirittura negare di mostrargli la bambina.. non è una pena sproporzionata alla colpa?
Sorvoliamo sul Tribunale di Nola che poco equamente prendendo in simpatia i Rea, una simpatia di parte che arriva a contraddire una decisione del Tribunale dei Minori, dispone della vita della piccola quasi come fosse un'eredità della defunta che viene assegnata - del resto così come si fecero restituire le COSE di Melania dall'allora neovedovo Salvatore, allo stesso modo si sono appropriati della bambina.
Però adesso accolgono mister Paciolla a casa loro, ebbene sì. Da amico.
Uomo altrettanto fedifrago che ha perso la moglie a causa delle proprie bugie. Perchè non accogliere piuttosto la povera Stefania, la tradita? L'empatia verso una moglie maltrattata avrebbe UN SENSO.
E invece no: si accoglie in casa un traditore pari pari al genero.
Forse per le cose che ha detto. Forse per le cose che ha fatto. Forse perchè se Parolisi chiamò proprio lui, quel giorno, dicendo "me l'hanno presa" e lui si astenne dai commenti, solo chiedendo CHI fosse stata presa, una ragione c'è.
Comunque tutte queste disquisizioni non sono altro che fumo. Un fumo acre che sale alle narici direttamente dal piatto forte, ben nascosto alla vista.
Però accidenti, quanto puzza.

anna ha detto...

c'è un particolare che è scomparso da qualsiasi relazione e da qualsiasi ordinanza,....qunado fu trovato il corpo di melania fu trovato oltre il telefono tim per terra anche una seconda sim card, se il wind era a casa a quale numero apparteneva questa sim card? questo particolare è scomparso da qualsiasi indagine.

Anonimo ha detto...

Pino
questo è un blog pubblico e se nuovi "ospiti curiosi" fanno domande su argomentigià trattati non capisco quale è il suo disagio se qualcuno risponde a queste domande-
mi sembra che se Massimo Prati posta nuovi articoli sia consapevole che su questi argomenti si discute anche se alcuni argomenti sono stati già trattati.
mi consenta.
blunotte
grazie

anna ha detto...

ho ritrovato questo articolo del 22 aprile ne eravate a conoscenza?

di Redazione - 22 aprile 2011, 19:39
Commenta

Teramo - Una seconda Sim card telefonica nell'armadio, tra i vestiti. Questa la scoperta degli investigatori che stanno indagando sulla morte di Carmela Melania Rea, la donna di 29 anni uccisa con 35 coltellate nella notte tra lunedì 18 e martedì 19 aprile, tra Colle San Marco (Ascoli Piceno) e Ripe di Civitella (Teramo

siamo sicuri che melania non frequentasse qualcuno?

nell'immediatezza del delitto io commentai: ad uccidere è stata o l'amante di lui o l'amante di lei..............questa è la prima mia impressione, poi però entro' in gioco Paciolla e la sua amante,e tutte le amiche di folignano........

Mimosa ha detto...

Tabula
mi ricordo che in una intervista il padre di Melania disse che spesso a casa loro a Somma V. erano venuti a cena dei commilitoni di Salvatore (forse quelli di origine campana, alcuni sappiamo chi sono) e Melania ad un certo punto non li volle più invitare. Al che il signor Rea usò apprezzamenti non proprio favorevoli riallacciandosi all'andazzo (parole sue) di liberi costumi dei compagni di caserma.

Allora, il signor Rea fa discriminazioni fra fedifraghi e fedifraghi? Alcuni gli sono simpatici?

Davvero nemmeno io mi spiego la ragione per la quale ha invitato a Capodanno il Paciolla ... ovvero qualche sospetto passa anche per la mia mente al pari di Anna.

Mimosa

Mimosa ha detto...

@ Anna
macché Sim nascosta tra i vestiti ... montatura dei giornalai ... tranquilla!

Melania semplicemente aveva un altro cellulare che usava per comunicare con i genitori, per non usare quello datole dall'ìesercito.
Pare che nell'abitazione non ci fosse un telefono fisso.

Ciao
Mimosa

ENRICO ha detto...

PINO,

in effetti si stanno riproponendo argomenti già ampiamente sviscerati.
Probabilmente qualche nuovo ospite non ne è al corrente.

Piuttosto suggerirei loro di raccogliere in un unico intervento ( quando ciò è possibile) le proprie riflessioni evitando di inviare commenti che reiterano più volte medesimi concetti e identiche osservazioni dagli stessi già postati in precedenza.

Se non altro per non raggiungere velocemente, oltre che inutilmente, la soglia dei 200 interventi oltre i quali google non ci consente più l’utilizzo di questa comoda finestra

Ovviamente questo è solo un modesto consiglio

poi fate come vi pare...

Mimosa ha detto...

OK ENRICO, hai ragione e mi ha fatto sorridere la tua simpatica battuta
Per far presto prima di arrivare a quota 200 con sciocchezze, e in modo da offrire a Massimo un altro spunto, pensi che si può proporre il tema “Gip Marina Tommolini e maresciallo Spartaco De Cicco, auto incendiate il 19 novembre”? Lei ora è Gup nel caso Parolisi (già allora si sapeva), lui «uomo di spicco del reparto operativo provinciale dei carabinieri, ha condotto le indagini su tutti gli omicidi degli ultimi tempi, dal caso Fadani a quello di Adele Mazza. Oltre che a vaste operazioni antidroga effettuate in provincia».
Quando è apparsa la notizia l’avevamo accantonata non ritenendola pertinente. Ma se alla luce di tanti elementi così non fosse? Penso alle minacce fatte al Paciolla … Non si aprirebbe un altro quadro che non abbiamo preso in considerazione, se non sfiorandone i contorni e forse sbagliando obiettivo?

Forse anche questa è una sciocchezza, però è un argomento "nuovo".

Ciao,
Mimosa

PS. Rispondi se è strettamente necessario prima che si arrivi alla famigerata quota, sperando che altri non inseriscano domande e repliche su argomenti triti, ... io mi ingarbuglio in questa "intelligente" innovazione di google di sostituzione finestre (senza autorizzazione dell'assemblea condominiale)...

Tiziana ha detto...

Cari compagni di SQUADRA
ricordate ciò che dicevano gli antichi?
"REPETITA IUVANT".
Ben vengano dunque commenti anche su argomenti che già abbiamo sviscerato, chissà che non ci capiti di coglierli da una nuova prospettiva!
Male comunque non ci faranno, tutt'al più potremo esimerci dal leggerli.
Questa ovviamente è solo la mia opinione,
ciao a tutti
Tiziana

Tiziana ha detto...

Ma ragazzi
stiamo scherzando?
Per rischiare di non poter leggere i commenti oltre al 200 ci auto censuriamo così... non occorre che leggiamo più nulla!
Non leggere i commenti oltre al 200 o non leggere i commenti perché proprio non ce ne sono (autocensura)? Questo è il dilemma.
E intanto io allungo la lista...

MIMOSA,
interessante la proposta che fai. Chissà perché ci fu il tentativo di intimidazione nei confronti di Tommolini e De Cicco, chissà cosa volevano ottenere?

Anonimo ha detto...

Brava Tiziana,
il senso di quel che volevo esprimere più su è questo,
magari si posson vedere gli stessi accadimenti da un altra angolazione per tirar fuori nuovi punti di riflessione o anche no ma perchè privarsi delle possibilita' a prescindere.
Tutti devono poter esprimere il proprio punto di vista.
Blunotte

Anonimo ha detto...

X BLUNOTTE

Non è questione di "disagio": non ne conosco la sensazione, per non averli mai avvertiti.Le ragioni sono altre, e sono state espresse chiaramente.
Pino

Anonimo ha detto...

p.s.certo, tutti posso esprimere liberamente il loro punto di vista, nella misura in cui altri possono liberamente ignorarli. P

Annika ha detto...

Per i post oltre 200, come fatto notare da Tabula, si aprono senza problemi in Google CHrome. Nel caso, basta scaricarlo e utilizzarlo esclusivamente per il blog senza renderlo il default browser.

Sul fatto che tutti possano intervenire, ca va sans dire e non andrebbe neanche messo in discussione. Liberi di non leggere se non ci interessa.

E ora su cio' che mi preme particolarmente. PINO, tu hai piu' volte sottolineato che la semenogelina (cosi' la chiama anche Tagliabracci nel suo libro; abbreviata Sg) sia gia' stata trattata nel blog. E' vero che ne abbiate parlato mesi fa, ma l'avevate sempre discussa partendo dal presupposto errato: 72+/-h dalla morte.

Innanzi tutto si parla di 72 ore solo per convenzione, ma come lampante dal terzo ed ultimo link del mio post del 7/4, 14.00, in realta' la semenogelina non e' piu' rilevabile per RSID-semen oltre 48 ore dall'avvenuto rapporto sessuale. Per vedere cosa intendo, riaprite il link e cercate il titolo "FORENSIC EXHIBITS"; subito sotto, le 4 foto del blocco di immagini sulla destra mostrano 4 campioni prelevati a 1 ora, 24 ore, 48 ore e 72 ore dall'avvenuto rapporto sessuale. La prima linea rosa in alto sullo strip indica che il test e' stato attivato; la seconda linea rosa indica la positivita' (se presente) o negativita' (se assente) alla Sg. A 72 ore (quarta foto a destra), la linea della Sg non c'e', e il commento alla foto (in inglese alquanto elementare) dice chiaramente: 72 ore, risultato negativo. Poi va determinato da quando partano le 24, 48 o 72 ore. Ebbene, non dalla morte, ma dal momento in cui viene prelevato il tampone vaginale, perche' la Sg non e' che se ne stia li' ad aspettare per giorni o anni di essere trovata; si comporta sempre allo stesso modo, e a 48 ore dal rapporto sessuale scompare!

Ora, il mio punto non e' che Melania avesse o meno un amante (la cosa non mi potrebbe interessare meno, cosi' come non mi interessano i retroscena su Salvatore e Ludovica); il mio punto e' SULL'ORARIO DELLA MORTE.

Ed ecco ENRICO che la semenogelina NON PUO' ESSERE IGNORATA, perche' costituisce la prova che niente e' andato come l'accusa insiste a proporre. OK, seguitemi attentamente perche' poi non ci ritorno piu'.

...continua

Annika ha detto...

...continua

Aiutiamo l'accusa ed anticipiamo il test alle 18.00 del 20/4. Tagliabracci arriva, munito di RSID-semen strip, preleva il campione vaginale ed esegue il test li', sul posto, davanti a tutti e prima del riconoscimento. In 10 minuti ottiene risultato positivo alla Sg, e stop al tempo. Da questo momento, ovvero le 18.00 piu' qualche minuto che gli vogliamo concedere, rimettiamo gli orologi indietro di 48 ore: cosa otteniamo? Le 18.00 del 18/4, momento in cui tutti gia' cercavano Melania, Salvatore per primo, da 2 ore e mezza. Quindi quella Sg chi l'ha depositata dentro Melania a quell'ora (magari anche sotto minaccia, per cui si parlerebbe di stupro in piena regola)? Ma facciamo qualcosa di piu': regaliamo ulteriori 24 ore all'accusa. Quindi, non solo manteniamo l'orario del test alle 18.00 del 20/4, ma diciamo che quella Sg in particolare era molto persistente e il corpo di Melania molto recettivo. A questo punto, tirandola proprio, l'ora massima a ritroso del rapporto sessuale corrisponderebbe alle 18.00 del 17/4 (ma, ehi, assolutamente non un minuto prima, OK?). Ora, cos'e' la semenogelina? Altro non e' che una proteina che forma il gel che ricopre lo spermatozoa per proteggerlo dall'azione dei ROS (reactive oxygen species). Quando, grazie al PSA, per proteolisi la Sg si distacca dallo spermatozoa (e il rapporto sessuale e' terminato), per le prime 24 ore sempre la Sg fuoriesce dal corpo femminile in grande quantita' insieme a tutte le altre 900+ componenti dello sperma. Nelle prime ore e' visibile ad occhio nudo (biancastra e gelatinosa); nelle ore successive diventa trasparente e "invisibile", ma continua a fuoriuscire. E dove si deposita quando "scende"? Si deposita sulla biancheria intima della signora in questione.

...continua

Annika ha detto...

...continua

Tornando al caso, diciamo che Melania consuma un rapporto sessuale completo alle 18.00 del 17/4 (perche' abbiamo concesso alla Sg non 48 ore, come si dovrebbe per essere realistici e per stare a prove provate di lab, ma ben 72). Il mattino seguente (18/4), ignara della proteina gelatinosa ora invisibile, Melania si prepara per uscire. Mentre si prepara, suppongo, indossa un paio di mutandine pulite. Nelle ore mattutine altra Sg, ora trasparente e visibile solo per ALS o UV lamp, si continua a depositare sulle sue mutandine; ma se quelle erano le stesse mutandine con cui e' stata poi ritrovata il 20/4, almeno per cio' che ne sappiamo noi, com'e' che nessuna Sg o PSA vi era presente? Stesso discorso dicasi se Melania, tornando a casa per pranzo, si fosse fatta una doccia e cambiata prima di riuscire alle 14.15 circa. Perche'? Perche' 24 ore dal rapporto sessuale avvenuto al limite massimo, come gia' detto, alle 18.00 del 17/4, non sono ancora trascorse, e la Sg, insieme al PSA, avrebbe continuato a "scendere" anche sulle mutandine cambiate. Di nuovo, com'e' che su quelle mutandine non vi era traccia di PSA (che va detto puo' essere analizzato, su cotone, per almeno 30 anni dall'avvenuto rapporto)? Perche' il rapporto e' avvenuto in seguito, ovvero dopo le 14.40 del 18/4.

Quindi, concludendo: se Melania quel rapporto sessuale lo avesse consumato prima della sparizione, ve ne sarebbero tracce, comunque la si giri, sulle mutandine con le quali e' stata ritrovata. Chi lo dice? Non lo dico io; lo dice la Sg, che testa positivo per tampone vaginale come minimo alle 18.00 del 20/4 (naturalmente, se il tampone vaginale e' stato prelevato successivamente, tutti gli orari vanno spostati in avanti, e quindi il rapporto e' avvenuto molto piu' tardi delle 14.40 del 18/4).

Insomma, per farla breve: quella Sg ci dice molto di piu' di quanto finora attribuitole e, a mio parere, andrebbe tenuta in grandissima considerazione.

anna ha detto...

per Annika
se questo rapporto sessuale si è consumato dopo la sparizione Melania può essere stata violentata?

come mai queste prove scientifiche non vengono prese in considerazione dal ris?

Il signor tagliabracci è una persona esperta,o è il primo pingo pallino messo a fare l'autopsia per dare un risultato compiacente alla procura?

certo che di errori ne ha fatti,

anna ha detto...

il telefono wind stava a caricare a casa,ed è stato trovato li, il tim è stato trovato sul luogo dove stava il corpo di melania, qui sto parlando solo di un altra sim card trovata senza il telefono,e su tutti i vecchi articoli nell'immediatezza dell'accaduto ho trovato questa notizia, quindi si parla non del wind ,non del tim ,ma di un'altra sim card che ovviamente corrisponde ad un altro numero che non è ne quello del tim ne quello del wind, ed è per questo che noi che abitiamo nella zona avevamo pensato che melania potesse avere un amante, o una persona comunque che la corteggiava...................e la ricollegavamo al fatto che lei si confidò con un militare che conosceva di cui si fidava di questo segreto che era venuta a conoscenza,militare che forse ha contribuito a condannarla a morte,nella mia zona questo particolare è venuto fuori più volte,su questo aspetto non mi risulta che gli investigatori abbiano indagato,il wind il marito era a conoscenza ,qui si parla di un altra sim card di cui il marito non era a conoscenza,

tabula ha detto...

e chi sarebbe questo militare con cui M. si confidò?
Paciolla è una guardia carceraria, per dirne una, non un militare in senso stretto.

Annika ha detto...

ANNA

mi chiedi se Melania possa essere stata violentata. Sappiamo che Tagliabracci esclude la violenza sessuale per via della mancanza di lesioni a livello intimo e parla, casomai, di un rapporto consenziente, che pero' fa risalire ad alcuni giorni prima della morte (?!) per via della presenza della Sg e della mancanza di DNA maschile. Certo, se Melania si fosse trovata con un coltello puntato alla gola e avesse "acconsentito" ad un rapporto sessuale (quindi da non presentare lesioni tipiche di un attacco violento di stupro), direi che si tratterebbe comunque di violenza sessuale a tutti gli effetti, solo scartata dall'accusa a priori senza se e senza ma, ma soprattutto non considerando che sulla Sg c'e' un'ampia, recente letteratura che ne esclude la rilevabilita' dopo le 48 ore dal rapporto (max. 72 in casi estremi, ma in questo caso vi sarebbero sperm stains sulle mutandine).

Comunque sia la Sg a mio avviso non e' rilevante per scoprire a chi appartenga (di sicuro, dati i tempi esposti precedentemente, non puo' essere di Salvatore - al mio post manca la prima parte, che ho provato a postare 2 volte, ma senza riuscirci). La Sg e' invece essenziale per stabilire l'ora della morte, proprio data la mancanza di PSA sulle mutandine (almeno di PSA di Parolisi). Altro DNA sulle mutandine non sappiamo se sia da contatto o da liquido (sperma, saliva e/o sangue), e pertanto preferisco non esprimermi al riguardo.

Inoltre, ricordo anch'io che si e' parlato di una sim di cui Parolisi avrebbe escluso categoricamente di non essere a conoscenza.

Ciao, Annika

Anonimo ha detto...

Non manca la prima parte Annika, guarda meglio

Anonimo ha detto...

Allora a voler fare ipotesi semplicistiche si potrebbe anche pensare che Melania ha subito violenza mentre era svenuta (tipo stordita con una botta in testa)?
MarcoPD

PINO ha detto...

ANNIKA

Per la seconda volta confermo la chiarezza della tua esposizione scientifica, che merita tutta la considerazione possibile.
Essa rappresenta, infatti, un punto cardine per stabilira l'ora della morte di M., indipendentemente da quanto ipotizzato, sulla base di altri rilievi autoptici.
Ma i difensori di P, saranno in grado di imporre, in sede di processo, questa importante constatazione scientifica, rispetto a quanto refertato dai patologi ufficiali?
Spero proprio di si. Ed in tal caso, gran parte dell'apparato accusatorio dovrà essere modificato.
Brava Annika. Hai fatto un lavoro meritorio. PINO

p.s. penso che dovremmo discutere sulla SIM di cui Anna ci ha ripetutamente accennato
l'esistenza. Mi sembra importantissimo, anche per il fatto che se ne sia parlato pochissimo, da parte dell'accusa. Che ne dice la squadra" P

Antonello ha detto...

@Annika
Chiarissima e da applauso, grazie anche da parte mia.
Ti riporto alcuni particolari per poi porti una domanda:
1) Manca la collanina.
2) Nulla si sa dell'orologio.
3) Pantaloni abbassati in maniera troppo ordinata.
4) Dalla foto si notano le scarpe sopra i pantaloni.
5) Assenza di Sg sulla biancheria intima che pure doveva esserci perche' tampone positivo.
6) Anelli sembrerebbe sfilati e poi rimessi da chi non ne conosceva l'ordine.

Dato tutto quanto sopra verrebbe il sospetto che M. non sia stata solo spogliata e poi rivestita ma anche privata per un dato periodo di tutti gli oggetti di metallo compatibilmente compreso il cellulare che come sappiamo si porta seco e non vincolato al corpo con varie propaggini.
Non so, forse fantastico come mi rimprovera sempre Mimosa, ma e' possibile che ci sia un motivo scientifico, secondo te, alla privazione del corpo di tutti i metalli??? Il corpo puo' insomma aver passato un metaldetector point aereoportuale, militare o anche sanitario??? E nel caso del sanitario point questo sospetto puo'dirci nel caso ipotetico che M. sarebbe potuta passare sotto tomografia assiale, raggi, o teconologie compatibili????

LucaP ha detto...

@ Anna e Pino

In merito alla seconda SIM trovata sulla scena del crimine credo sia stato un errore fatto dai giornalisti nel riportare alcune indiscrezioni dei primi giorni trapelate dalla Procura di Ascoli.

E' vero che la notizia la riportano (il giorno 22/04) diverse testate giornalistiche anche nazionali (Repubblica, Corriere, Libero, Il Giornale, Il Resto del Carlino) in quanto nella sera del 21/04 era circolata tale voce.

Tuttavia già il 22/04 stesso erano arrivate le smentite. Due SIM Wind sono state trovate nell'alloggio di Folignano delle quali una utilizzata da Melania per parlare prevalentemente con i suoi familiari, ed una utilizzata per la sola connessione internet.

Una terza SIM Wind in uso a Parolisi è stata analizzata, ma non viene assolutamente detto per quale scopo venisse utilizzata e quale fosse il traffico telefonico verificato dai tabulati.

Chiaramente vi è anche la SIM Vodafone intestata a Ludovica Perrone ma in uso a Salvatore ed utilizzata esclusivamente per parlare con lei.

La mia impressione è che entrambi i coniugi Parolisi avessero doppia SIM proprio perchè le schede TIM facevano parte della rete dell'esercito e non conveniva utilizzarle quando si trovavano fuori dalla zona di Ascoli. Ma qui si ritorna sul tema a me caro della "rete fantasma" della Clementi che sicuramente c'entra con la soluzione del caso (soprattutto per le telefonate mancanti di Parolisi e sulla ripulitura del cellulare di Melania).

Antonello ha detto...

@Annika
Perche' sono veramente poche le situazioni in cui una donna spontaneamente si leva tutti i suoi monili, ma qui chiedo conferma e do spunto di discussione, direi strano,

1) Un metaldetection point aereoportuale, militare o sanitario.
2) Spontaneamente per una doccia (ma non confido, almeno la collanina se la sarebbe lasciata).
3) Una perquisizione personale approfondita (la SI aveva per caso paura che M. nascondesse microfoni o quant'altro??? E li nascondeva???), oppure di gente abituata a queste attivita' prima di un incontro.
4) Una cura termale di fanghi.
5) Una immersione in fiume, lago o mare.
6) Prima intenzione di furto o di depistaggio attinente a furto e successivo ripensamento della SI.
7) Depistaggio totale anche su questo fronte.
8) Cambiamento di vestiti, compresa biancheria intima, per quale motivo??? E perche' Par. non avrebbe riscontrato la differenza degli stessi al ritrovamento che pure il sospetto richiama???
9) Perche' M. ha potuto, consenzientemente o forzatamente, essersi levata tutte le pertinenze di metallo???

Anonimo ha detto...

@Antonello
aggiungo una possibilità: spogliata completamente per pulire i vestiti da residui tipo polvere da sparo? nel senso che era vicina al poligono durante le esercitazioni e questo non doveva uscire quindi la si spoglia, si stocca il corpo nelle vicinanze (chiosco) mentre si lavano i vestiti e poi si ricompone il corpo?
MarcoPD

LucaP ha detto...

Quello che comunque mi da ancora da pensare è la possibilità che il corpo sia stato spostato e poi rimesso nel luogo dove è stato fatto trovare.

Nei primi giorni di indagine, per quanto possibile desumere dagli articoli di giornale (che però riportavano indiscrezioni frequenti degli inquirenti nonché dichiarazioni virgolettate vere e proprie), era prevalente l'ipotesi che Melania non fosse stata uccisa presso il chiosco ma solamente portata lì in un secondo momento. Furono difatti ispezionate le aree circostanti (grotte incluse) ed ufficialmente questo dubbio degli inquirenti veniva spiegato con l'assenza di sangue sulla scena del crimine. Sappiamo tuttavia che tracce di sangue (la pozza sotto il cadavere immortalata in tanti filmati e foto coma anche l'impronta sull'assito, sull'albero,...) furono subito trovate e sarebbe inoltre offensivo pensare che i Carabinieri che esaminarono per primi la scena (quelli che si vedono in tuta bianca nel filmato) non avessero controllato con il luminol od altre tecniche.
Ma allora perché pensavano che il delitto non fosse avvenuto al chiosco?
Io personalmente continuo a pensare che l'area del chiosco sia stata controllata da qualcuno nella giornata del 19/04 (Corpo Forestale od anche i militari di Chieti) ed il cadavere non sia stato visto perché non c'era. Dalla localizzazione del cellulare fatta nella giornata del 18, era chiaro che Melania si era spostata verso l'Abruzzo ed allora il Chiosco della Pineta era una località che doveva per forza essere controllata soprattutto da parte di chi ne era a conoscenza.
Spero che da qualche parte negli atti di indagine vi sia traccia delle attività di ricerca fatte in territorio abruzzese e che la difesa di Parolisi possa entrarne in possesso. L'eventuale assenza di tali verbali e resoconti (con tanto di nomi delle persone incaricate) farebbe pensare troppo male.

PINO ha detto...

LUCAp
Tu hai ragione nel tornare su questi punti che, pur valutati da tutti noi, non ne è sortita nessuna chiarezza definitiva.
Ma di punti oscuri ne restano ancora tanti, fra cui quanto suggerito da Annica, che mi sembra uno dei più fondamentali, e che ci porterebbe, se preso in considerazione dai pm, molto lontano, da molte delle nostre ipotesi avanzate fin'ora, non solo, ma chiarirebbero circostanze e fatti che sembravano non inquadrarsi nello scenario da noi approssimativamente costruito, comprese le inspiegabili sparizioni di alcune telefonate, da te attribuite alla ipotetita rete fantasma.
Come vedi, la ricerca di Annika, forse è l'unica traccia "reale" ed incontestabile in nostro possesso, che NON entri a far parte delle supposizioni.
Se cercassimo di rivedere tutti i nostri "punti fermi" ottenuti dalle nostre passate ricerche, alla luce delle nuove acquisizioni, potremmo ricostruire una diversa e più verosimile versione dei fatti.
Per questo, chiederei, oltre al tuo, il parere di Mimosa, Tabula e tutti gli altri della squadra.
PINO

Anonimo ha detto...

http://ilcentro.gelocal.it/pescara/cronaca/2012/02/06/news/montesilvano-armati-per-gioco-ma-scambiati-per-ladri-5601872

LucaP ha detto...

@ Pino

La questione della semenogelina l'avevo sollevata io per primo chiedendo a Wide chiarimenti ed ottenendo la risposta delle 72+/-12h. Da subito l'avevo ritenuta estremamente importante e continuo ad essere della stessa idea anche se i miei precedenti sospetti sul nome del possibile amante adesso si sono un po' affievoliti ed al momento la rosa dei nomi si è leggermente ampliata.
Purtroppo, nonostante il lavoro egregio di Annika (sono andato a leggermi tutti gli articoli da lei riportati oltre ad alcuni altri), non sappiamo assolutamente nulla di certo su che tipo di test sia stato effettuato e neanche se sia stato fatto direttamente sulla scena del crimine od in sede di autopsia.
Non sappiamo neanche quale attrezzatura avesse con se la dott.sa Canestrari al momento del sopralluogo visto che è stato persino ipotizzato che non avesse portato un termometro per la misura della temperatura rettale o se eventualmente tale misura non sia stata fatta in quanto tecnicamente non possibile senza muovere troppo il cadavere o perché sconsigliato nel timore di violenza sessuale.
In ogni caso, se gli inquirenti hanno fatto scrupolosamente il loro mestiere, da qualche parte agli atti vi deve essere la domanda a Parolisi su quando fosse stato il loro ultimo rapporto. In caso contrario sarebbe facile per la difesa instillare perlomeno il sospetto nella Corte d'Assise che sia stata trascurata una fondamentale pista di indagine alternativa.
Personalmente ritengo che, dovendosi sottoporre ad una visita per il controllo dell'ernia inguinale, Melania si sia astenuta dall'avere rapporti perlomeno nella giornata del 17. E questo renderebbe probabile che il rapporto sia avvenuto il 18 pomeriggio. Farlo risalire al 16 sembrerebbe non compatibile con la positività al test.

Tiziana ha detto...

Concludendo il discorso di Annika,
è chiaro che gli slip non sono più stati indossati dopo il rapporto sessuale (almeno che Tagliabracci non abbia taciuto la presenza di semenogelina sulla biancheria di Melania).
Se ciò viene messo insieme:
-ai dati sulle celle telefoniche (il cellulare di Melania è stato georeferenziato a metà strada tra CSM e Ripe);
- al casolare a cui hanno condotto i cani della Guardia di Finanza durante le ricerche;
- alla sparizione della collanina

possiamo osare una ricostruzione (fino a qui ho elencato fatti, ora ci metto un po' di fantasia, coerente però con i dati in nostro possesso):

Melania si allontana spontaneamente, con l'intento di incontrarsi con qualcuno. Si spoglia, consuma un rapporto sessuale consenziente (bisognerebbe sapere come è fatto il casolare a cui hanno condotto i cani e quali tracce di Melania siano state trovate) e (dopo essersi tolta la collanina) si fa una doccia.
Beve un caffè e a questo punto succede qualcosa per cui viene tramortita e, successivamente, uccisa. Nell'attesa di decidere il da farsi vengono cancellati i messaggi sul cellulare, che successivamente viene spento.
Viene rivestita (ma non completamente, si vuole inscenare una violenza sessuale, ben sapendo che nel corpo di Melania verranno trovate tracce di sperma) e abbandonata a Ripe con tutti i suoi oggetti (ma ci si dimentica della collanina).

Prima che arrivino le vostra obiezioni vi dico subito che la storia che ho ricamato mi convince poco, ma fa quadrare i diversi elementi a nostra disposizione.
Se la trovate verosimile potete completarla con i particolari mancanti:
- dove sarebbe stata colpita a morte (nel casolare non c'erano tracce di sangue, che invece ci sono a Ripe);
- quando è stata portata a Ripe (e conseguentemente quando è stato operato lo staging e riacceso il cellulare);
- perché a Ripe?

ENRICO ha detto...

TIZIANA

hai dimenticato l'anello

tabula ha detto...

Innanzitutto, Annika, complimenti vivissimi.
Finalmente ho capito la pertinenza della SEMENOGELINA e anche il fatto che questa sostanza riscontrata sul cadavere di M. discolpi in pieno Salvatore.
QUESTA E' UNA PROVA.
Non supposizioni indizi testimonianze spostate: la mancanza di DNA di Salvatore su quelle mutande, o comunque la mancanza di dna di Salvatore nelle parti intime di M.,
a) esclude completamente la possibilità che quel rapporto sia avvenuto PRIMA delle 14,40 del 18 aprile
b) esclude completamente la possibilità che M. abbia avuto quel rapporto con Salvatore.

Quindi:
- se non è stata con Salvatore prima del 18 aprile perchè altrimenti ci sarebbe stata semenogelina sulle sue mutande,
- se non è stata con Salvatore dopo le 14,40 del 18 aprile, altrimenti si sarebbe trovato dna di Salvatore nel suo corpo nelle parti intime,
- ne consegue che la condizione è matematicamente necessaria e sufficiente affinchè si possa dichiarare che quel giorno, dopo il suo allontanamento, Melania sia stata con qualcun altro.

Del resto, Tagliabracci, assai sibillinamente e quasi come se la circostanza fosse irrilevante, ovvero non marcando l'attenzione su questo, ammise che, SE un rapporto sessuale c'era stato, questo era stato consenziente.

Consenziente, ragazzi. E ora vedete un pò voi.

Anonimo ha detto...

ENRICO
io l'anello lo inserivo tra "tutti i suoi oggetti". Tu invece hai in mente qualcosa di specifico? Scusa ma stavolta la telepatia non mi basta :-)
Ciao, Tiziana

tabula ha detto...

Scusate, ma fate mente locale.
voi quando.. "incontrate biblicamente" qualcuno, per caso tenete addosso orecchini, anelli, orologio, collane equivalenti a pegni d'amore con altre persone?
Io no, tolgo tutta quella roba di dosso, tranne gli oggetti lisci come potrebbe essere, per fare un esempio.. la fede?
Altrimenti, chissà che graffi!
;-)
e, nel caso, un amante spaventato potrebbe benissimo raccattare tutto e buttare nei pressi del corpo.
Soprattutto se l'omicidio non è avvenuto LI'.
Perchè una donna, per quanto al culmine della passione, difficilmente lancia a casaccio e volontariamente i suoi monili in un bosco.

Tiziana ha detto...

http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2012/02/08/665295-parolisi_violento_dominatore.shtml

Trovate il profilo psicologico della "criminologa" Margherita Carlini su Parolisi, inserito nella memoria dell'avvocato Gionni.
Questa "criminologa", che non so se abbia mai visitato Parolisi in carcere, o se si sia permessa di redigere un profilo "a distanza", specifica che omicidi di simile efferatezza solitamente non si manifestano in maniera repentina ma sono preceduti da episodi di violenza.
Vi risulta che Parolisi in ambito lavorativo, familiare o amicale sia mai stato tacciato di violenze su moglie, amiche o allieve?
Vi posto di seguito il curriculum della "criminologa" Margherita Carlini

continua...

ENRICO ha detto...

Non avrei mai immaginato di scatenare, con il mio intervento di ieri delle ore 22:04:00, un coro di proteste.
Ora, dato per scontato che tutti voi sappiate leggere bene, devo inevitabilmente concludere che io non sappia scrivere per niente.
Tuttavia rileggendo attentamente il mio post non ho trovato alcun accenno che invitasse a LIMITARE il numero dei commenti, tantomeno incitazioni addirittura all’auto-censura !

Ho detto solo di stare attenti e di evitare inutili ripetitività in quanto non solo appesantiscono la lettura ma soprattutto non giovano alla consequenzialità della discussione rendendola disorganica .

DICE (formula impersonale non riferibile ad alcun soggetto specifico): “ma se qualche nuovo utente, non al corrente di quanto è stato discusso, elaborato ed infine sintetizzato da noi tutti in questi mesi, riconduce il discorso verso argomenti già trattati ed in un certo senso archiviati, è giusto che abbia legittime risposte in merito”.
Sono d’accordo fino ad un certo punto.
Vorrei far notare infatti – fatti salvi i nuovi acquisti dell’ultim’ora – che c’è in giro un certo numero di burloni pronti a vestire i panni di “quello che cade dal pero” e “divertirsi” così ad infiltrare il blog scompaginando il lavoro di squadra.

X ANNIKA : non solo con Chrome, anche con IE si leggono i commenti oltre il fatidico 200. Basta cliccare su “continua a leggere” far ricaricare TUTTA la pagina del blog, ri-cliccare su “nuovi” e far ri-caricare l’altra pagina …un bello strazio, se permetti.
Comunque ben felice di leggerne anche 2000 se apportano contributi inediti o sottolineano particolari non sufficientemente approfonditi.

X TIZIANA,
o,mio insostituibile alter ego ! Scomodiamo pure gli antichi che dicevano sì, “repetita iuvant” ma dicevano anche “ sunt certi denique fine...ecc..ecc..” nota frase oraziana preceduta dalla ancor più famosa locuzione di uso corrente …:-)
---
Ps : Tanto dovevo giusto per chiarire e non per innescare una polemica inutile.
Quindi, facciamoci su una risata, per favore..
E.

Tiziana ha detto...

Il curriculum l'ho tratto dal
VERBALE DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA A N.1 POSTI DI RICERCATORE UNIVERSITARIO PER IL SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE M/PSI-08 PRESSO LA FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MACERATA
(ovviamente il verbale è pubblico, reperibile on line)
CANDIDATO: CARLINI Margherita

CURRICULUM
Nata nel 1978, laureata in Psicologia clinica, ha conseguito un Master di secondo livello in “Criminologia forense”. Non presenta attività didattica né pubblicazioni ufficialmente edite.


GIUDIZI INDIVIDUALI
Prof. Imbasciati Antonio
La candidata, in base alla documentazione presentata, ancora deve implementare le sue competenze nelle aree del settore in oggetto.
Dott. De Caro Maria
Considerata la formazione attuale della candidata, è opportuno che sviluppi la sua produzione scientifica nell’area psicologico-clinica..
Prof. Gentili Paolo
La candidata, che presenta un valido impegno nella sua attività psicologica, deve ancora formarsi negli interessi e competenze scientifiche nelle aree proprie del settore disciplinare.
GIUDIZIO COLLEGIALE:
Dalla documentazione presentata alla commissione, se pur indicativa un serio impegno nel percorso formativo, la candidata non risulta ancora matura nella sua formazione relativa al settore disciplinare in oggetto.

GIUDIZI INDIVIDUALI sulla I prova scritta

Imbasciati Antonio (Presidente commissione giudicante)

Trattazione parziale, affermazioni erronee rispetto al tema, sostanzialmente insufficiente.


Gentili Paolo (componente commissione)
Fuori tema: non si individua la specificità .E’focalizzato su aspetti molto parziali, con riferimento a modelli impropri.

De Caro Maria (componente commissione)
Compito insufficiente non esplicativo della traccia richiesta.

GIUDIZIO COLLEGIALE
Lo svolgimento dell’argomento è sostanzialmente fuori tema, senza individuarne la specificità, con riferimenti impropri.

GIUDIZI INDIVIDUALI sulla II prova scritta

Imbasciati Antonio
Elaborato completamente fuori tema

Gentili Paolo
Esposizione di concetti fuori tema

De Caro Maria
Non coerente al tema proposto


GIUDIZIO COLLEGIALE
L’elaborato è ampiamente fuori tema e quindi non valutabile

Tiziana ha detto...

Caro Enrico,
concordo sulla tua citazione oraziana e dunque mi sono fatta lo scrupolo, prima ancora di inviare il mio commento, di scrivere che io stessa dubitavo della mia ricostruzione, che voleva essere solo uno spunto per mettere assieme i contributi di Annika, LucaP, Antonello. Ho tentato una ricostruzione sollecitata da Pino, che chiedeva di provare a mettere insieme tutti i nuovi ed originali contributi.

Comunque, per quel che mi riguarda, non volevo sollevare una protesta nei tuoi confronti, ho scherzato (scusa se il tono scherzoso non è trapelato dal commento) sulla questione "200 post" per inserire una argomento che invece mi stava a cuore: non credo che dobbiamo aspettare il 27 febbraio in silenzio, ciò gioverebbe solo all'accusa. Se qualche "burlone" ci istiga ad intervenire, pazienza: possiamo ignorarlo. Possiamo in alternativa rispondergli, riproponendo le questioni che più ci interessano, manca mai che il nostro pensiero possa arrivare a nuovi lettori. Tutt'al più avremo perso inutilmente qualche minuto del nostro tempo.

Enrico, tutto ciò te lo sto dicendo, ovviamente, facendomi una risata... come da te richiesto :-)
Non potrebbe essere altrimenti, ho massima stima del mio alter ego.
Ciao, Tiziana

LucaP ha detto...

E brava la Natalia Encolpio!

Era da un po' che non si faceva portavoce diretta di Gionni e del suo clan.

A leggere l'articolo viene da domandarsi come mai la Margherita Carlini non sia ospite fissa de La Vita in Diretta o di Pomeriggio Cinque. Ci manca ancora che dichiari di essersi basata sul pendolino e sui tarocchi per la stesura della perizia. Perché o ha avuto incontri diretti con l'imputato o si è basata su riscontri più che attendibili sulla tendenza di Parolisi a maltrattare la moglie. E fino ad adesso non è emerso nulla di tutto ciò.

Se però la scelta, fra le amiche del nostro Gionni, di tale esperta criminologa servirà a garantirle un posto fisso come editorialista su quotidiani come Donna Moderna, Grazia o Gioia, ne saremo tutti lieti per lei.

In ogni caso la mia sensazione attuale è che si sia dato troppo credito a questo aspirante politico di provincia che non si capisce bene quali scopi e fini persegua realmente se non quelli di mantenere sempre viva e fissa l'attenzione su quell'orco di Parolisi (forse perché non si vada troppo a ficcare il naso in altri ambienti).

Anonimo ha detto...

@anonimo delle 12:15:00
il tuo post s'è un pò perso nella discussione, c'è qualche motivo particolare per cui hai condiviso il link (oltre alle discussioni generali sui soft gunner fatte tempo addietro)?
MarcoPD

Tiziana ha detto...

Luca P
hai letto il curriculum della Carlini, che ho postato?
Come mai l'avv. Gionni non si è rivolto a qualcuno più esperto? E' già sicuro di "vincere" e gli bastava una relazione qualunque da dare in pasto ai giornali? Spero che il duo B&G intervenga.

PINO ha detto...

UN INVITO A TUTTA LA SQUADRA
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LORI, se, come hai sempre affermato, ci segui, con la lettura dei nostri post, perchè non ci fai conoscere cosa ne pensi delle nostre assunzioni più recenti?
Sai che in questo blog risquoti la stima di tutti: la mia in particolare, e pertanto potresti rientrare nei ranghi, a prendere qual posto di cui si sente la mancanza, avvertita non solo da me.
Ciao Pino

MIMOSA
Non ho avuto ancora il piacere di leggere quello che pensi, in relazione agli ultimi sviluppi della situazione.
Tiziana, Enrico Tabula e Lucap hanno già avanzato nuove proposte. Ci farai conoscere le tue?
Stesso invito va a RITA ed al resto di quella che deve ridiventare la SQUADRA.
Ciao a tutti, PINO

LucaP ha detto...

@ Tiziana

Ho letto sia il tuo post sia il documento word completo. Chiaramente il concorso non era riferito ad un ruolo di ricercatore in criminologia e quindi dobbiamo anche prendere per buono il valore del master conseguito.

Ciononostante non so se hai trovato altri riferimenti sulla Carlini. Io ne ho trovato uno sul sito della Provincia di Ancona dove emerge che la stessa svolge la funzione di coordinatrice della sezione Violenza sulle Donne della commissione Pari Opportunità. La provincia di Ancona è retta da una maggioranza avente lo stesso colore politico di Gionni e non mi ha stupito quindi più di tanto sia la scelta sia l'amicizia Facebook.

Tuttavia, se la relazione consegnata ha il tenore dell'articolo della Encolpio, non vedo proprio come possa essere tenuta in considerazione da una corte di giustizia.

Tiziana ha detto...

Luca P
a prescindere dallo specifico concorso, dal curriculum emerge che non ha nessuna pubblicazione al suo attivo, né alcuna esperienza didattica.
Una laurea in psicologia ed un master sono un po' poco per poter definire qualcuno "criminologo" e dargli credito, ci vorrebbe almeno il superamento di qualche concorso, o qualche pubblicazione con "referee".
Sarà una persona preparatissima, non ne dubito, che però deve ancora dimostrare ciò che vale. Sarà questa l'occasione per acquisire notorietà?
Più d'uno, tra i miei ex alunni, si è laureato in psicologia. Li proponiamo al duo per una "contro perizia"? :-)
Spero che invece gli esperti della procura siano effettivamente tali.
Ciao, Tiziana

Tiziana ha detto...

Luca P
a prescindere dallo specifico concorso, dal curriculum emerge che non ha nessuna pubblicazione al suo attivo, né alcuna esperienza didattica.
Una laurea in psicologia ed un master sono un po' poco per poter definire qualcuno "criminologo" e dargli credito, ci vorrebbe almeno il superamento di qualche concorso, o qualche pubblicazione con "referee".
Sarà una persona preparatissima, non ne dubito, che però deve ancora dimostrare ciò che vale. Sarà questa l'occasione per acquisire notorietà?
Più d'uno, tra i miei ex alunni, si è laureato in psicologia. Li proponiamo al duo per una "contro perizia"? :-)
Spero che invece gli esperti della procura siano effettivamente tali.
Ciao, Tiziana

anna ha detto...

scusate ma io sto parlando di una sim card di cui parolisi non era a conoscenza ,quindi ne la tim ne la wind ed apparteneva a melania ,a chi telefonava melania con quella sim?

tabula ha detto...

@ANNA
posso anche capire il tuo punto di vista, ma non capisco l'insistenza. Prima dovrebbe essere certo che quella SIM esistesse davvero e che non fosse una delle solite favole inventate, confusa da giornalisticon il vero ritrovamento, piuttosto, del secondo cellulare di Melania.
E fare ipotesi in questo caso sarebbe solo una perdita di tempo.

Tu sei certa del ritrovamento di questa SIM, che sarebbe la TERZA, ne hai forse hai notizia da altre sedi, oltre quelle giornalistiche immediatamente successive al delitto?

anna ha detto...

questo un articolo del 22 aprile 2011

Melania è stata accoltellata 35 volte, anche dopo il decesso, che non è avvenuto a Ripe di Civitella. Con sé aveva due sim card, una addosso e una nel cellulare, che è stato spento dopo l'aggressione. Sono le novità che filtrano dalle indagini sull'omicidio della 29enne Carmela 'Melania' Rea, scomparsa lunedì pomeriggio da Colle San Marco ad Ascoli Piceno e ritrovata mercoledì a Ripe di Civitella, nel Teramano. La seconda tessera sim è stata rinvenuta fra gli indumenti della donna. Il cellulare aveva ormai la batteria scarica, ma la nuova card, di cui il marito non era a conoscenza, potrebbe fornire elementi utili per ricostruire gli spostamenti della donna


come mai gli inquirenti di questa sim hanno fatto perdere le tracce?questa seconda sim non era del wind che stava a caricare a casa ne del tim,ritrovato sul luogo del delitto.
la sim c'era è stata trovata addosso a melania,ecco perchè si pensò che aveva un amante o comunque un corteggiatore,un militare di cui si fidava e al quale aveva confidato il suo segreto ecco perchè il papa di melania deve fare i nomi e cognomi dei militari che conosceva melania,un'altra cosa strana è che i parolisi frequentavano dei superiori, nell'ambito militare i subalterni non frequentano mai i superiori, ecco perchè questa frequentazione porta a pensare che un superiore di parolisi si fosse invaghito di melania,questi sono comportamenti militari che normalmente non si trasgrediscono, il fatto di questa frequentazione appare molto strana.quali sono i nomi e cognomi dei superiori che la coppia frequentava?

a proposito del rapporto sessuale è evidente che pur consenziente possa essere stata costretta e qui allora ritorniamo alle ipotesi iniziali:
delitto passionale o l'amante di lui o l'amante di lei,o maniaco,ma si inserisce l'ipotesi dell'amante di paciolla che scoperti possano aver deciso di eliminarla,l'alibi di stefania la moglie di paciolla è stato verificato? e sonia dov'era mentre Melania scompariva?a folignano o a san marco?

anna ha detto...

perchè voi sapete con certezza ciò che è stato trovato sul corpo di melania?chi era presente nel momento del ritrovamento elencando tutto ciò che era stato trovato era stato elencato anche la seconda sim card sul corpo di melania,oltre il tim a terra, non sapendo ancora ovviamente che c'era un wind a caricare a casa

tabula ha detto...

no Anna, non te l'ho detto per offenderti, sia chiaro.
Io questo articolo del 22 aprile non lo ricordo, probabilmente non lo lessi a suo tempo.

I giornalisti hanno anche scritto un sacco di sciocchezze, ma può darsi che nell'immediatezza del ritrovamento sia trapelata questa notizia poi in seguito sapientemente occultata da chi voleva ricondurre ad una immagine beatificante della donna.

del resto, se vengono accettate a distanza di un mese ritrattazioni di date delle gite, figurarsi fare sparire una così epricolos notizia.

LucaP ha detto...

@ Anna

Sicuramente gli inquirenti hanno commesso molte irregolarità nel corso delle indagini e nelle richieste di custodia cautelare. Ipotizzare però che abbiano omesso di repertare una SIM trovata sulla scena del crimine (per di più non inserita in un cellulare e quindi maggiormente sospetta) mi sembrerebbe davvero troppo.

Ripeto. La notizia della seconda SIM trovata sulla scena del crimine era in qualche modo trapelata la sera del 21/04 ed i giornali locali e nazionali l'avevano riportata nelle edizioni del 22/04. Ma lo stesso giorno erano già uscite le smentite a loro volta riportate su alcuni giornali locali (anche on-line) sia il 22 stesso sia il 23.

Pensa solamente a quante imprecisioni ed inesattezze sono state pubblicate in merito alle condizioni del cadavere, alle incisioni (su un giornale è stato persino scritto che la svastica era stata incisa sul collo), alle siringhe (due poi una) e via dicendo. Sicuramente in quel periodo la Procura di Ascoli era un colabrodo e troppi lasciavano trapelare indiscrezioni (cosa non più verificatasi con la Procura di Teramo che ancora oggi mantiene il più stretto riserbo - d'altronde ci pensa Gionni a parlare un giorno si ed uno no). Ma queste indiscrezioni passavano di bocca in bocca e si trasformavano nel modo più incontrollato.

Personalmente escludo quindi categoricamente che vi fosse una seconda SIM sulla scena del crimine. Quello che probabilmente di segreto Melania comunicava telefonicamente o tramite SMS si trovava (perlomeno come traccia) sul cellulare TIM che è stato accuratamente e professionalmente ripulito.

Mi è venuto in mente a proposito un'altro semplice test per verificare se Parolisi poteva cancellare così bene qualsiasi traccia sul cellulare. Basta difatti prendere un modello identico di Samsung SGH-F480, inviare alla SIM in esso contenuta diversi SMS e successivamente chiamarla un po' di volte. Prendere allora il cellulare, cancellare manualmente messaggi e registro chiamate (l'unico modo possibile per Parolisi sia dal punto di vista tecnico sia da quello legato alla tempistica) e poi farlo esaminare ad un esperto (ve ne sono alcuni che si fanno pubblicità su internet per servizi analoghi). Se non è possibile recuperare niente allora vuol dire che la Procura potrebbe anche avere ragione, in caso contrario però ....

lori ha detto...

Buona sera a tutti e in modo particolare a Pino che ha per me sempre belle parole di stima che io contraccambio alla grande...

Allora le mie considerazioni : un plauso meritatissimo ad Annika, che con la sua professionalità è stata in grado di fornire non una semplice ipotesi o suggestione, ma UN DATO CERTO, incontrovertibile, oserei dire LA PROVA che Parolisi non è l'assassino , fondata su riscontri scientifici e non su voli pindarici e tesi approssimative e lacunose ( mi riferisco a chi sta conducendo le indagini).
Certo ora si prospettano altri scenari...e le possibili ricostruzioni , malgrado nascano da un dato di fatto, preciso e documentato, sono pur sempre affidate al nostro estro e alla nostra fantasia..io mi limito a prendere atto che c'è per Parolisi la possibilità di essere scagionato dall'accusa di uxoricidio...e mi auguro che i suoi avvocati facciano tesoro di queste preziose informazioni che ci ha fornito Annika...e credo che questa sia la cosa più importante, e , nel caso in cui non si arrivi ad individuare il vero colpevole e a ricostruire l'azione omicidiaria così come si è svolta veramente, giustizia sarà fatta liberando chi da mesi è chiuso in carcere ingiustamente

lori

anna ha detto...

questo è ciò che disse il colonnelo patrizio,da qiuesto articolo si desume il discorso della seconda sim


Al momento quindi non ci sono ipotesi
privilegiate, ma il militare tende ad escludere un coinvolgimento della persona rimasta anonima, che con una chiamata al 113 di Teramo aveva segnalato la presenza del corpo martoriato di coltellate della donna. «Ha detto di essere un cercatore di funghi - ha raccontato il colonnello Patrizio -. Parlava con accento abruzzese e la voce sembrava di una persona anziana».

La telefonata è stata fatta da un telefono pubblico in piazza San Francesco nel centro di Teramo, dove c'è una telecamera di sicurezza al momento non funzionante. Secondo il comandante dei carabinieri di Ascoli, il ritrovamento sarebbe del tutto casuale e del resto il luogo stesso dove il corpo supino di Carmela, chiamata da tutti Melania in famiglia, è stato rinvenuto, è piuttosto visibile da chiunque passi in quella zona. I carabinieri stanno lavorando anche su una seconda carta Sim appartenente a Melania, oltre a quella del telefonino abbandonato vicino al cadavere e repertato. Ma in realtà «si stanno verificando tutte le utenze telefoniche di tutti». Nel sopralluogo al pianoro di Colle San Marco si è cercato di ricostruire il percorso che ha portato Melania lontano dal marito, per andare in bagno aveva detto. Un percorso che sembrerebbe perdersi nei boschi circostanti. Al momento però, sempre secondo il colonnello Patrizio, non ci sono segnalazioni di «presenze estranee nella zona»

quindi è los tesso colonnello Patrizio che parla della seconda sim,

LucaP ha detto...

A tutti

Mi sembra che stiamo tralasciando troppo in fretta la pista dei vicini di casa di Folignano che sembrava promettere bene.

Pensando proprio ad essi mi è tornata in mente una telefonata fatta da un giornalista di "Chi l'ha visto?" ad un condomino/inquilino del palazzo di Piazza Dari 51 e mandata in onda l'8 giugno nella quale lo stesso affermava di aver incrociato Melania sul pianerottolo (e di averla anche salutata) nel primo pomeriggio del 18 proprio nell'orario di uscita di casa (come dichiarato da altri testimoni oltre che da Parolisi). E di aver forse incrociato anche Salvatore e Vittoria nel garage (ma qui si dimostra più incerto). Molto probabilmente si tratta dell'ultima persona sicura di aver visto Melania in vita ed avrebbe quindi potuto fornire indizi interessanti sul fatto che avesse o meno la borsa, gli occhiali o se stesse chiudendo la porta con le chiavi. Ma di questo testimone/vicino di casa non se ne parla assolutamente nelle ordinanze di Ascoli e Teramo. Perché? Perchè è stato ritenuto più importante citare le testimonianze di imbianchini, padri alla ricerca dei figli, anziani un po' arteriosclerotici, che poco avrebbero potuto in ogni caso portare di utile alle indagini?

Ma non è l'unico vicino di casa di cui siamo a conoscenza che non viene citato come testimone. Difatti nulla viene detto di quanto riferito sicuramente agli inquirenti di Mauro Mantovani e dalla moglie Patrizia Federici che Parolisi indica come amici della famiglia a Folignano (abitano un piano o due al di sopra dell'alloggio dei Parolisi).
Eppure i Mantovani, al pari dei Sirocchi (del quale nuovamente non si cita alcuna testimonianza sebbene fosse uno degli "attenzionati" della prima ora) sono ben addentro alla realtà folignanese ed avrebbero forse potuto portare a conoscenza degli inquirenti dettagli interessanti sulla vita di Melania e Salvatore e sul modo in cui il paese stesso vedeva la coppia.

LucaP ha detto...

@ Anna

Sicuramente gli inquirenti hanno commesso molte irregolarità nel corso delle indagini e nelle richieste di custodia cautelare. Ipotizzare però che abbiano omesso di repertare una SIM trovata sulla scena del crimine (per di più non inserita in un cellulare e quindi maggiormente sospetta) mi sembrerebbe davvero troppo.

Ripeto. La notizia della seconda SIM trovata sulla scena del crimine era in qualche modo trapelata la sera del 21/04 ed i giornali locali e nazionali l'avevano riportata nelle edizioni del 22/04. Ma lo stesso giorno erano già uscite le smentite a loro volta riportate su alcuni giornali locali (anche on-line) sia il 22 stesso sia il 23.

Pensa solamente a quante imprecisioni ed inesattezze sono state pubblicate in merito alle condizioni del cadavere, alle incisioni (su un giornale è stato persino scritto che la svastica era stata incisa sul collo), alle siringhe (due poi una) e via dicendo. Sicuramente in quel periodo la Procura di Ascoli era un colabrodo e troppi lasciavano trapelare indiscrezioni (cosa non più verificatasi con la Procura di Teramo che ancora oggi mantiene il più stretto riserbo - d'altronde ci pensa Gionni a parlare un giorno si ed uno no). Ma queste indiscrezioni passavano di bocca in bocca e si trasformavano nel modo più incontrollato.

Personalmente escludo quindi categoricamente che vi fosse una seconda SIM sulla scena del crimine. Quello che probabilmente di segreto Melania comunicava telefonicamente o tramite SMS si trovava (perlomeno come traccia) sul cellulare TIM che è stato accuratamente e professionalmente ripulito.

D'altronde nell'ultimo articolo da te citato si parla di accertamenti su una seconda SIM senza dire che sia stata trovata sulla scena del crimine.

anna ha detto...

il colonnello patrizio dice un altra cosa importante che il corpo di melania è stato rinvenuto in un posto visibile da chiunque passi in quella zona,

perfetto

il 19 aprile c'era la seconda esercitazione militare dei militari di chieti quindi è impossibile che nessuno l'ha vista proprio perchè è visibile dalla strada,c'è lo scontrino del 19 aprile probabilmente di altri militari andati a mangiare li, melania è stata portata li dopo,
la seconda esercitazione.

LucaP ha detto...

A proposito sempre del cellulare di Melania non abbiamo mai parlato di un test semplicissimo che la difesa farebbe bene a far eseguire come perizia di parte.

Basta procurarsi un cellulare Samsung SGH-F480 identico a quello di Melania e montarci su una SIM valida (possibilmente TIM ma va bene anche qualsiasi altro gestore). A quel punto inviare una decina di SMS alla SIM nonché chiamarla per altrettante volte.

Successivamente bisogna procedere a cancellare manualmente gli SMS ed il registro chiamate (ma se fosse possibile anche uno o due video ed alcune foto scattate con il cellulare medesimo) e consegnare il telefono ad un esperto (ve ne sono alcuni che si fanno pubblicità su internet per risolvere problemi analoghi e sono dotati di hardware e software analogo a quello del RaCIS).

Ho specificato il cancellare manualmente perché è l'unico modo che Parolisi aveva a disposizione per compiere tale operazione nei tempi ipotizzati dagli inquirenti, senza contare che dubito sia in possesso di avanzate conoscenze informatiche.

Se a quel punto non è possibile recuperare alcuno dei dati cancellati, vorrà dire che la Procura potrebbe anche avere ragione. In caso contrario però dovrà essere il PM a dimostrare come sia stato possibile per Parolisi effettuare tali operazioni.

anna ha detto...

il colonnello però parlava di seconda sim non di secondo telefono che era a caricare a casa,è stat omessa nell'ordinanza pure la testimonianza di sonia che dichiarò che la gita a san marco con i parolisi era stata la prima domenica di aprile, ti meravigli se non è stata repertata una sim?

hai ragione tu nel concentrarci sugli amici di folignano,anche perchè ho riletto un articolo della domenica successiva al ritrovamento dove il parroco diceva che l'assassino non è fra noi è venuto da fuori, forse anche da Napoli, i depistaggi dell'avv.Gionni e degli inquirenti sembrano essere per coprire gli amici di folignano,secondo voi l'alibi del paciolla che ra con l'amante ,se sono complici di un omicidio regge?altri abitanti di colle devono testimoniare che paciolla era a colle con l'amante..........o no,l'alibi di sonia che non si riesce a capire se quando chiama melania si trova a folignano o a san marco, oppure vicno albivio per colle?queto sarebbe l'alibi di sonia, la madre non può testimoniare perchè non era dalla amdre allora dove era sonia mentre melania scompariva?stefania ,la moglie del paciolla dove era ?

Anonimo ha detto...

http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2011/11/10/MELANIA-REA-Salvatore-Parolisi-C-era-un-patto-con-la-famiglia-di-mia-moglie-/2/221165/

"Conclude le sue parole, rilasciate agli inquirenti, il padre di Melania Rea: "Preciso che dopo il rinvenimento del corpo di Melania non abbiamo più avuto modo di parlare di questa circostanza in quanto ero sconvolto ed anche perché ero convinto che ne avesse parlato con voi. Non ho mai avuto sentore né notizia di percosse o litigi violenti tra Salvatore e Melania"."


In rete vi è anche l'intera relazione della dott.ssa Carlini, con anche il profilo psicologico di M.R., pp. 12-15, e di S.P. pp 15-19
http://www.quotidiano.net/file_generali/documenti/PDF/2012/02/relazione-di-consulenza-rea.pdf

K@

Tiziana ha detto...

Infatti K@
fino ad ora tuuti hanni parlato di Salvatore come una persona tranquilla, inclusi i suoceri. Anche per questo sembrava strano che, improvvisamente, fosse stato preso da un raptus.
Ora interviene la Carlini che, con le sue parole, sembra quasi scagionare Parolisi, dice infatti che omicidi di simile efferatezza solitamente non si manifestano in maniera repentina ma sono preceduti da episodi di violenza.
Parolisi non è mai stato considerato violento... almeno che ora l'avvocato non suggerisca un'altra strategia. Staremo a vedere

Anonimo ha detto...

A mio avviso, possiamo fare le più disparate ricostruzioni, ma fondamentali sono e saranno le prove scientifiche. E' sulla perizia medico legale che bisogna puntare, in quanto è partendo da essa che l'accusa ha costruito il suo impianto.
Chiedere da parte della difesa diversi incidenti probatori per verificare l'ora e la dinamica della morte, è un evidente segnale che la perizia medico legale è un punto di forza su cui insistere.
Penso che la difesa abbia una propria ricostruzione, non dimentichiamoci, che si avvale di un medico legale ben noto e di un genetista non proprio spovveduto.
Ciò che Annika ha sottolineato e condiviso con noi è di un'importanza fondamentale e penso e spero che anche il medico legale di parte lo avrà fatto presente ai difensori. Tacere su tale punto per il momento farà parte di una strategia difensiva, o magari vorranno farlo emergere indirettamente con le richieste avanzate nei giorni scorsi. La difesa sa, se Melania la sera precedente aveva stirato la sua biancheria a casa dell'amica, così come sa, se aveva consumato in quel giorno o al massimo il giorno precedente un rapporto con il marito. Quindi avranno tratto le loro deduzioni.

Stella

LucaP ha detto...

Grazie K@

Adesso abbiamo speranze che una rubrica di consulenza psicologica a donne tradite non gliela potranno negare. Magari anche solamente su "Mani di Fata" o "Astra incontri", ma poco importa.

Se però allegherà questa perizia come pubblicazione in occasione del prossimo concorso a ricercatore, non credo avrà molte più speranze rispetto all'ultima volta.

Non metto in dubbio che Parolisi sia un soggetto narcisista come descritto nella relazione. Questa è forse l'unica vera valutazione psicologica seria fatta. Tutto il resto è veramente brodaglia.

Ma perché tra le amiche di Melania a Folignano viene citata sempre e solamente Stefania Dorinzi (o meglio Dorizi senza la n, così eventuali ricerche su Google escluderanno quel riferimento). E la nostra Sonia, quella che la chiamava Mely? Quella che è andata ai funerali, al compleanno di Vittoria ed a Natale a Somma Vesuviana?

anna ha detto...

le due protagoniste che sono andate in televisione a depistare e a mentire perchè coinvolte in qualcosa,

stefania anzichè pensare a parolisi pensi al marito che ha l'amante..............

il lapsus di sonia a chi l'ha visto è agghiacciante,...con queste cattiverie sonia la stiamo uccidendo un altra volta.......

io ho portato tante volte il mio bambino a san marco a giocare,sia con il sole che con la neve, se so di stare poco non porto mai il cambio per il mio bambino,ne'la borsa ne' i soldi perchè li ha mio marito.......sicuramente non vado a san marco con una borsa griffata...

è proprio fastidiosa stefania dire che è strano che non c'era la borsa per la bambina, dovevano scendere per le 16.................

perche' sonia non fa la famosa telefonata alle 16 quando non vede arrivare melania?

sapeva già cosa era successo?

stefania dica chiaramente se aveva chiesto a melania di seguire il marito, non menta.............

perchè il marito è tornato al lavoro dopo sette mesi se lui non c'entra nulla?

Mimosa ha detto...

@ Anna
ti sottolineo solo un esempio di quanto i giornalisti inventano o travisano anche virgolettando e attribuendo a qualcuno dichiarazioni che non corrispondono al vero : il telefonista NON disse di essere un "cercatore di funghi", disse "facevo una passeggiata".
Perché per mesi e ancora adesso c'è gente che ripete la solfa dei funghi?
Se il col. Patrizio lo disse veramente, mentre è assodato che l'affermazione riportata non corrispondere alla verità (basta riascoltare la telefonata), il col. era male informato (fatto strano), altrimenti si può solo desumere che quell'articolista abbia toppato in pieno (ci sono giornalisti -e lo so per certo, conoscendone alcuni- che non intervistano, leggono le veline Ansa e di simili agenzie e costruiscono un bell'articolo senza sollevare il sedere dalla sedia).
Ecco allora la balla della seconda SIM card ... e se il giornalista ha stracapito? Infatti la notizia (come dice LucaP) è stata subito smentita.
Non ti ricordi la melensa questione della borsetta?

Bisogna raccogliere le notizie con le pinze ... in questi mesi che trattiamo il caso abbiamo imparato da quali fonti rifuggire.

Ciao
Mimosa

Mimosa ha detto...

@ Pino
da animale notturno quale sono, ora sono ricomparsa, il tuo appello l'ho accolto.
Mimosa sta mettendo insieme le idee per produrre uno schemino come sua abitudine.
Potrebbe far saltare sulla sedia qualcuno!

Ciao
Mimosa

Mimosa ha detto...

Ho letto l’articolo della Encolpio linkato con le frasi estratte da una relazione della dott.Carlini.
Altro esempio di bell’e buono giornalismo!
Prima di tutto bisogna sapere che i titoloni sono specchietti per le allodole e alle volte (non sempre) nei sottotitoli c’è più verità sulla notizia, benché mimetizzata.
Nell’articolo è scritto chiaro: l’avv. Gionni «ha allegato una sua relazione che spiega la genesi e l'identikit del crimine. Pagine cha raccontano e illustrano i retroscena psicologici che inescano il delitto» .
A parte la titolarità della dottoressa ad essere nominata “consulente” (per il master in criminologia? e di quanti mesi?) (la quale – come ottimamente evidenziato da Tiziana – è stata bocciata all’ammissione al dottorato di ricerca sia per essere totalmente andata “fuori tema” nell’elaborato e sia perché sprovvista di pubblicazioni), si tratta di una relazione ad hoc o è un semplice articolo come quelli che faccio io in altrri siti web? Vi è forse delineato esplicitamente l’identikit di Salvatore Parolisi?
Solo la giornalista lo fa intendere al pubblico dei lettori (e a chi nei salotti mediatici lo raccoglierà), mentre da par suo l’avvocato lo vorrebbe far credere alla Corte!?!

Ora mi piacerebbe venir a scoprire con che faccia riappariranno in video i famigliari Rea a smentire le precedenti affermazioni “erga omnes” che “mai hanno assistito a screzi tra i coniugi, tanto che Gennaro Rea padre dichiara a verbale che «il loro rapporto coniugale fosse ottimale».
Si terrà pur conto anche del curriculum di servizio del caporalmaggiore scelto!

C’è troppa spazzatura in giro! e troppa cattiveria … che però, dicono, soggiace alla legge del boomerang, che (prima o poi) ritorna a chi lo ha tirato!

Mimosa

PINO ha detto...

MIMOSA
Ero certo che non potevi restare indifferente di fronte ad una possibile, nuova prospettiva in cui si manifesterebbe tutto lo scenario da noi ipotizzato, con l'ausilio di alcuni "punti fermi", alla luce di PROVE di carattere scientifiche incontestabili, quali quelle suggerite da Wite (spero che il nome sia esatto) alcuni mesi fa, e chiarite esaustivamente dalla brava Annika.
Ripeto ancora, anche a costo di sembrare noioso, che il lavoro di rifacimento di alcune nostre teorie, deve essere affrontato da tutti noi, nessuno escluso, con lo scopo di dare una raffigurazione, la più verosimile possibile, al dramma che ci ha coinvolti per l'amore della verità.
Aspetto di leggere quello che hai promesso di scrivere. E se qualcuno salterà sulla sedia, gli forniremo il supporto dove reggersi per non cadere.
Ciao, PINO

anna ha detto...

e' vero che i giornalisti a volte travisano, ma ricordati che chi era sul posto al momento del rinvenimento del cadavere sa quello che era stato repertato,c'erano tamnte persone dal video si vede, purtroppo ti posso dire che manca qualcosa, a Parolisi fu chiesto se aveva avuto rapporti sessuali con la moglie, e se era a conoscenza di un'altra sim,Parolisi rispose di no,se queste domande sono state poste un motivo c'è, il discorso che si è accantonato tutto quello che poteva permettere un altro scenario.tu dici che la notizia è stata smentita, nessuno ha mai smentito nulla, trovami un articolo di smentita,è stata semplicemente accantonata la notizia

gli inquirenti non hanno nemmeno indagato sui superiori che frequentava la coppia parolisi, perchè nell'ambiente militare questa frequentazione è strana, nessun subalterno frequenta mai i suoi superiori,

sapete perchè ha dato fastidio il video pubblicato su internet dalla tv teleponte dove si vede il corpo di melania?

perchè in quel video le persone si sono rese conto della vicinanza del corpo dalla strada,che era ben visibile ed è impossibile che sia rimasto due giorni li senza essere visto, ma soprattutto gli inquirenti sanno che quel giorno mentre repertavano gli oggetti, c'era ovviamente chi li ascoltava.......

hanno aperto una inchiesta perchè quel video non doveva essere mostrato,invece io ritemgo che è giusto che sia mostrato, per far capire le incongruenze che dicono gli inquirenti,

il fatto di voler omettere, o addirittura falsificare le testimonianze o le prove significa che non hanno nemmeno una prova certa contro Parolisi,

viceversa non vogliono trovare a chi appartengono i dna maschili ben 5 sul corpo di melania.

la prova certa scientifica che dimostra parolisi innocente è quella prospettata da Annika e mi auguro che la difesa la porti in tribunale e la approfondisca ,il processo deve essere pubblico,

LucaP ha detto...

@ Mimosa

K@ ha riportato il link della relazione completa della Carlini. Se ti è sfuggito lo riporto nuovamente io:

http://www.quotidiano.net/file_generali/documenti/PDF/2012/02/relazione-di-consulenza-rea.pdf

Io me la sono letta tutta attentamente e ti assicuro che è istruttiva per capire il livello di qualità di tutte le strategie messe in campo da Gionni (che se dedica gran parte del suo tempo alla politica ed alle relazioni forse non è proprio quel principe del foro che vuol far intendere lui).

tabula ha detto...

Insomma, state forse dicendo che si sta cercando di far passare l'identikit generico di un ipotetico e potenziale killer qualsiasi,
confondendolo abilmente con una mai avvenuta perizia psicologica di Parolisi?

Gli articoli sarebbero così appositamente pasticciati da INDURRE l'idea nel lettore che si stia parlando di Parolisi in persona, quando invece viene semplicemente delineato un profilo psicologico generale e NON applicato al caso in questione?

Sarebbe questa, la nuova arma di Gionni? Un nuovo sputtanamento basato sul nulla?
Dopo occhiali borsa e cellulari, ora viene chiamata in causa una presunta esperta, affinchè si possa dire "ah ma noi non parlavamo di lui.."

Beh, sarebbe totalmente in linea con la famosa disponibilità della signora Rea ad accompagnare la piccola dal padre, quel famoso giorno, peccato non fosse sicura di riuscire a trattenere le lacrime in presenza di quel cattivone d'un traditore della figlia.
(Mentre invece con quel cattivone d'un traditore del Paciolla è tutta sorrisi, del resto, finchè le corna non sono in famiglia, chi se ne frega)

Vabè, questo Gionni è fatto così, fa suo il detto: "si sparli, purchè si parli". Anzi, purchè se ne parli male.
Bisogna però ammettere che è bravo a seminare sospetti e in contemporanea a pararsi legalmente il.. sedere.

Mimosa ha detto...

@ LucaP grazie, mi era proprio sfuggito! Ora lo leggero
chiedo scusa a Ka@ per la svista.

Mimosa

Annika ha detto...

Innanzi, GRAZIE.

E ora, ANTONELLO

cio' che tu hai evidenziato e' molto interessante: manca il metallo. Di certo mancano all'appello la catenina, il coltello e l'oggetto usato per incidere il corpo (e forse la cinta e l'orologio). Ma perche' lasciare la fede al dito e far ritrovare un anello di valore (quello di fidanzamento) e gli orecchini? Non saprei proprio, ma la tua constatazione potrebbe avere un significato importante.

ANNA

tempo fa un tale Nick intervenne per parlare di un video di 4 ore (quale videocamera riprende per 4 ore filate? certo non un telefonino) che un suo amico, se ricordo bene, avrebbe visionato. Certo, sarebbe MOLTO interessante sapere cio' che si vede, quante persone si sono avvicinate alla scena del ritrovamento e quante al corpo, chi fossero queste persone, cosa abbiano fatto, se tutte indossavano guanti e calzari, chi abbia toccato il corpo o gli oggetti e come questi ultimi siano stati repertati, se il tampone vaginale sia stato eseguito sul luogo del ritrovamento, come sia stato repertato il telefonino, ecc ecc...

TIZIANA

Non so, ma l'idea di Melania che si allontana con la scusa della pipi' per recarsi con l'amante a San Giacomo per consumare un rapporto pre-pasquale la trovo un tantino forzata. Tutto e' possibile poi...

TABULA

Eh si, un vero... Johnny Bravo!

tabula ha detto...

OOoops!
Ma è esattamente il concetto riassunto dal titolo del post di Massimo!

Comunque sia, niente di nuovo e niente di cui stupirsi: abbiamo capito che la tattica perseguita è quella di gettare fumo negli occhi, fomentando la maldicenza e la cattiva opinione nel pubblico.
Perchè seguano questa strada anche in trasmissioni istituzionali, non volendo ritenere possano essere stati "consigliati" da qualcuno, forse è semplicemente perchè la maldicenza fa ODIENCE, e la contrita famiglia della vittima è quasi in qualche modo moralmente autorizzata ad essere politicamente scorretta parlando male del presumibile (ma non certo) assassino, forse gli intrattenitori si erano stufati del dignitoso atteggiamento di ospiti come la mamma di Sarah, per quanto anche il suo dolore sia stata spremuto ben benino come un limone, fino al punto da anunciarle il ritrovamento del cadavere della figlia in diretta.
Il tutto però allontana dalla ricerca della Verità.
Nessun giornalista ha ancora capito che tale Verità potrebbe essere un piattino un bel pò più sugoso, in cui intingere il boccone per mesi e mesi, e forse anni, di trasmissioni?

Anche il telesettatore medio dopo un pò si scoccia di sentire le trame occulte e scandalose di un tradimento ordinario, terranno eper un pò la questione del profilo psicologico sui generis adattandolo forzatamente al Parolisi, forse qualche familiare della donna avrà anche la faccia tosta di sostenere esattamente il contrario di quanto dichiarato fino ad ora, seminando dubbi e zizzania, mezze parole che INDUCANO a pensare che sì, ma forse, effettivamente, tanto pacifico in famiglia non era, qualche minima traccia di violenza chi potrebbe mai escluderla, in fondo, che ne sappiamo noi che poco entravamo in quella casa, e in fondo, non costa niente fornire una dichiarazione differente da tutte quelle precedenti, la storia della gita spostata dal 3 al 10 aprile ha fatto scuola, e una volta iniziato a mentire, a sparlare, a minimizzare, a trovare sistemi per dire senza dire ma anche dire dicendo, la strada è tutta in discesa.

La domanda da farci è sempre la stessa: A CHI GIOVA?

PERCHè?

IN CHE DIREZIONE I REA NON VOGLIONO CHE SI INDAGHI?

Anonimo ha detto...

Invito alla lettura (sui metodi) :

Cronaca del 26/03/2010

Mauro Gionni e la moda degli Avvertimenti
Gli avvertimenti con il sottoscritto non funzionano

del giornalista Gaetano Amici


Estratto:

(.........)
Qualche settimana fa il mio avvocato, che è una signora di grande talento giuridico, viene avvicinato da un altro avvocato che dice :«Vedrai come ti aumenterà il lavoro!».
Lei cade giustamente dalle nuvole e, non comprendendo a cosa si riferisca il collega, chiede:«Di quale fatto stai parlando?».
Per tutta risposta l'avvocato interlocutore dice:«Come, non sei l'avvocato di Gaetano Amici?». Il mio avvocato risponde affermativamente e l'altro di rimando dice ancora:«Vedrai adesso quante denunce gli facciamo».
(.....)
l'avvocato interlocutore altri non è che il segretario provinciale del Pd piceno, nonché candidato alle elezioni regionali, Mauro Gionni.
Che un giornalista sia oggetto di querele per presunta diffamazione a mezzo stampa è un fatto fisiologico, ma, di fatto, fino ad ora, nonostante in venti anni di professione abbia subito diversi processi, sono incensurato.
Probabilmente ad onore del fatto che ciò che scrivo risponde al vero. Ora però è opportuno soffermarsi sulle modalità dell'approccio dell'avvocato Mauro Gionni nei confronti del sottoscritto tramite il mio avvocato.
Non vi pare che si sia trattato del classico “avvertimento”?
Perché non denunciarmi e basta se avesse ravvisato qualche falsità nelle cose che scrivo? La regola è, di solito, mi hai diffamato con quell'articolo e io ti denuncio. Ma qui non stiamo più sul terreno delle regole, vi pare?
Perché l'avvertimento all'inizio della campagna elettorale?
Mi pare evidente: si minaccia il giornalista così non scrive le cose che sa e quello che pensa. Eliminiamo l'informazione e la campagna va liscia, senza intoppi.
Beh, se l'atteggiamento di un segretario politico provinciale di un partito che si chiama P (Partito) D (Democratico) che si candida al consiglio regionale, dopo avere ottenuto, convalidando certe strategie, la consegna al centrodestra del Comune e della Provincia di Ascoli Piceno nelle ultime amministrative, è questo, allora è opportuno porsi delle domande.
Le stesse che si pose Nando Della Chiesa, figlio di un uomo come il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa massacrato insieme a sua moglie, Emanuela Setti Carraro, il 3 settembre 1982 dalla mafia

(......)

(L'articolo integrale può essere letto cliccando direttamente l'indirizzo che segue:
http://www.picusonline.it/notizia/Mauro+Gionni+e+la+moda+degli+Avvertimenti-Mauro+Gionni+e+la+moda+degli+Avvertimenti/22098)

K@

PINO ha detto...

A TUTTI
Stiamo dando troppa importanza ad una relazione che lascia il tempo che trova, considerando da chi è stata redatta, il cui curriculum professionale è,a dir poco, pietoso.
TIZIANA ne ha riportato una parte importante, di tale "pagella".
La gente non stà con la bocca aperta ad aspettare che il fico cada dall'albero; non e fatta di soli fessi!
La migliore arma da usare, contro questi piccoli poliziotti di campagna è l'ignorarli. Palarne, sia pure male, è sempre un beneficio a loro carico.
PINO

PINO ha detto...

TABULA
Si impedisce di INDAGARE in direzione Melania, anche da noi trascurata perchè anestetizzati dall'altarino costruito ad arte sulla sua personalità.
Avremmo dovuto, fin dall'inizio, discutere sulla vittima, così come abbiamo discusso su tutte le figure implicate, in misura diversa, nel quadro della tragedia.
La preziosa ricerca scientifica di Annika, ha aperto non uno spiraglio, ma un portone, su nuove proposizioni, questa volta più precise.
E' questa la mia modesta
esortazione.
Mimosa ha promesso di preparare un nuovo piccolo prospetto, in relazione alla nuova situazione. Attendiamo.
Qualcosa di nuovo verrà fuori certamente.
Ciao, PINO

ENRICO ha detto...

Se questo è il clima e se la difesa ha intenzione di portare a dibattito il test sulla semenogelina ( che INEVITABILMENTE porterebbe ad indagare sulla vita privata di Melania, apriti cielo !) credo che B&G farebbero bene a presentarsi in aula in tenuta antisommossa ..

tabula ha detto...

Si è impedito di indagare in direzione di Melania al punto da volere che l'assassino sia per forza individuato nella figura del di lei marito?
La verità potrebbe essere talmente scandalosa da far ritenere più opportuno far ritenere assassino il padre della già orfana di madre nipotina?
La morale dei costumi di una donna ahimè, purtroppo defunta, sarebbe ritenuta così importante e fondamentale da voler coprire e nascondere a tal punto la Verità che il prezzo da pagare sarebbe talmente alto da danneggiare volontariamente e permanentemente chi è rimasto in vita?
e non parlo di Salvatore, parlo anche e soprattutto di Vittoria.

A tal punto?

Per quanto conosca mio malgrado certe mentalità di alcune frange culturalmente arretrate del sud, (ma anche al nord su questo non si scherza) che tende a nascondere minimizzare e negare il minimo peccato delle componenti femminili della propria famiglia costruendovi attorno questi beneamati "altarini" quasi come se una donna sposata dovesse essere in contemporanea anche una mezza suora mancata, e condannare e stigmatizzare il prossimo quando ne sia palese in peccato, non posso, anzi, NON VOGLIO credere che l'onore dei morti conti più del destino dei vivi.
Neanche per la famiglia Rea.

Preferirei pensare ci sia sotto dell'altro.

Per quanto, anche nel caso Scazzi, parimenti SI MORMORA che Sabrina abbia ucciso per difendere il proprio onore da una troppo petulante cuginetta che l'avrebbe messa alla berlina del paese raccontandone le profferte amorose andate a vuoto a certo Bello del paese.

Se ci si pone il dubbio, forse in qualche modo in alcune realtà il problema dell'Onore della Donna e della sua salvaguardia, è davvero sentito.

Per carità, il gusto del pettegolezzo e dello scandaletto tra conoscenti esiste anche al nord, solo che viene velocemente archiviato da altro, è molto più difficile rimanga un vero e proprio marchio d'infamia su una donna, e se anche fosse, in una metropoli ci vuol poco a cambiare giro d'amicizie.

LucaP ha detto...

Adesso abbiamo anche il nominativo di uno dei giudici laici della Corte d'Assise: Teresa Capone. La quale si può avvalere anche della consulenza del proprio investigatore privato di fiducia, ovverosia il marito Gennaro Rea (lo zio). Il suo verdetto è stato emesso in diretta a "Mattino Cinque" e prontamente riportato dai solerti cronisti di Ascoli e Teramo.

http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2012/02/09/665754-parolisi_apparso_disperato.shtml

Ma il Resto del Carlino non si ferma qui in quanto riporta il testo della famosa consulenza tecnica della Carlini nonché la memoria accompagnatoria di Mauro Gionni.

http://www.quotidiano.net/file_generali/documenti/PDF/2012/02/rea-90--327-bis---cpp.pdf

Se avete tempo da perdere leggetevela. Mettetevi però gli occhiali se siete un po'avanti con l'età o soffrite di astigmatismo perchè non è facile passare da font differenti ed altezza dei caratteri variabile come quelli utilizzati in tutte le tre pagine di testo.

Bisogna ammettere che i tanto bistrattati B&G perlomeno sono dotati di uno stile di scrittura decisamente più colto e scorrevole.

Senza poi contare la sopraffina bellezza della carta intestata a proposito della quale sarebbe bene consigliare l'avv. Gionni di sbianchettare almeno il numero di cellulare prima di passarlo alle sue amiche giornaliste.

Ma quello che conta è la sostanza. E nella memoria di Gionni tante citazioni di testi giuridici ma poche sentenze di tribunali e cassazione.

Ma forse la perizia della Carlini non era tanto rivolta alla Corte d'Assise quanto ai fedeli lettori degli House Organ della pregiata Gionni&Co.

LucaP ha detto...

Ma il numero di cellulare di cui parlavo prima siamo sicuri che non compaia casualmente in uno qualsiasi dei tabulati acquisiti dagli inquirenti nel corso delle indagini? Onestamente non lo credo possibile, ma comunque chi è in grado di farlo sarebbe meglio controllasse.

LucaP ha detto...

@ Tabula

Personalmente credo che Salvatore non sia mai stato accettato dalla famiglia Rea. Troppo differenti i livelli culturali e sociali tra le due famiglie. Al massimo è stato a lungo sopportato dal momento che la figli adorata ne era follemente innamorata. Adesso che Melania non c'è più sono riusciti finalmente a scaricarlo ed a riappropriarsi di ciò che considerano loro per diritto naturale.
Penso che i loro atteggiamenti attuali nei confronti di Salvatore nascano da questa profondo e radicato rifiuto a considerare Salvatore come facente parte del clan e, forse non nascondano alcun segreto al di là di quello relativo al vero stato d'animo della figlia negli ultimi periodi.

Ma allo stesso tempo credo questo sottofondo di base sia stato probabilmente e progressivamente manipolato da chi poteva avere reale interesse a puntare il dito sempre e solamente su Salvatore impedendo che neanche lontanamente venisse presa in considerazione un'ipotesi alternativa che coinvolgesse altre persone e che comportasse parimenti l'incrinarsi dell'immagine santificata di Melania, la quale, ricordiamo, era una donna nata e vissuta a cavallo del millennio ed aveva tutto il diritto di avere un vita personale ed affettiva propria di una donna moderna. Sia nel ruolo di moglie e madre sia in quello di donna in se, pregi e difetti tutti inclusi.

Tiziana ha detto...

Luca P
il suggerimento è ottimo! Non credo però che sarà seguito.
L'avvocato Gionni con la sua carta intestata scadente, le dimenticanze palesi (numero cellulare), i consulenti mediocri di cui si avvale, riesce comunque, grazie alle sue conoscenze, ad arrivare sui media e dunque a condizionare l'opinione pubblica. E' riuscito anche, non dimentichiamoci, ad impedire che Vittoria vedesse suo padre.
Mi sembra che in questo caso contino più le conoscenze che le competenze e, soprattutto , le prove.

LucaP ha detto...

@ Tiziana

Chiaramente non lo suggerivo alla Procura di Teramo.

Gionni non vedeva l'ora di poter mettere le mani ufficialmente sugli atti di inchiesta in modo tale da poter inondare i media (quelli che riesce a controllare e condizionare) con i più svariati documenti come i tabulati a "Chi l'ha visto?", le perizie, relative memorie comprese, sul Resto del Carlino e via dicendo. Non era più pensabile di far filtrare solamente indiscrezioni tendenziose e mistificanti. Sono sicuro che a breve vedremo genetisti ed esperti (o pseudo tali) di telecomunicazioni.

Probabilmente è conscio dei propri limiti dibattimentali e preferisce metterla sulla battaglia mediatica, terreno sicuramente più consono ai propri mezzi.

Ma quello che stupisce ed insospettisce ad un tempo è l'accanimento che ci mette in tale operazione. Accanimento che sembra quasi giustificato da interessi propri piuttosto di quelli delle persone da lui assistite.

Annika ha detto...

...e non per niente ho nominato Johnny Bravo!

Avete presente il personaggio? No???

Antonello ha detto...

@Annika
Beh, come diceva Tabula e' possibile che ad un incontro extraconiugale una donna ci vada levandosi tutti i monili che ricordano l'altra vita, e' possibile, ma mi chiedo perche' levarsi ad esempio l'orologio??? Riepiloghiamo:
1) Catenina con pendolo mezzo cuore assente.
2) Orologio assente.
3) Mazzo di chiavi personale ritrovato in casa.
4) Orecchini sparsi sulla scena del delitto.
5) Anello di fidanzamento ritrovato solo dopo aver spostato il corpo mentre la fede nuziale era al dito.
6) Cellulare aperto poco lontano dal corpo.
7) Cinta forse mancante.

Tralasciamo sul fatto che se P. non ha denunciato la scomparsa dell'orologio o e' perche' nessuno lo ha avvisato che mancava o non e' certo lui che l'avrebbe fatto sparire dato che se l'avesse preso lui sarebbe stata la seconda cosa che avrebbe denunciato come mancante e quindi che il particolare e' a discolpa proprio di P., appare chiaro che tutto quanto non puo' essere stato levato esclusivamente per l'incontro, potrei condividere la catenina e gli anelli ma che bisogno vi era allora di levarsi pure l'orologio??? E l'orologio era in casa???
A me tutto fa pensare ad una M. denudata completamente, forse consenzientemente o con il ricatto violata, dopo aggredita, nascosta in qualche autoveicolo, fatta passare da un break point, forse militare, nascosta li per due giorni e poi rivestita con intimo nuovo (preso da casa da qualcuno???) e ridepositata a Ripe, ricomposta e denunciata solo a quel punto mentre chiaramente qualcuno di esperto dopo aver depurato il cellulare ha fatto in modo che venisse ritrovato accanto al corpo.
Trovo anche assurdo che il materiale biologico sulla vittima, sui fazzoletti e non so dove non riporti a chiari responsabili mentre si segua una sola pista, non vedo pero' che potremmo farci noi che ragioniamo solo sui dati esposti ed a mala pena resi pubblici.
Per questo, per la convinzione oramai che se vorranno passeranno sopra tutti e tutto pur di condannare il marito se cosi' vorranno, cerco di non approfondire aspetti giudiziari attenendomi solo a quelli "di fatto".
Ma la tua splendida analisi lascia spazio inconfutabilmente ad uno spettro di ipotesi veramente non racchiuso, un'idea la avrei, anzi piu' di una.

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