lunedì 9 gennaio 2012

Melania Rea. La piccola Vittoria oggi non ha incontrato il padre... anche il legale dei Rea sa fare i giochi di prestigio?


L'incredibile, quello che non ti aspetti, come spesso capita, ancora una volta è capitato. Tanti sono i punti giudiziari di contrasto, quelli che gli avvocati possono stuzzicare per evitare l'inevitabile, ed oggi abbiamo assistito ad uno di questi, ad un gioco di prestigio dell'avvocato Gionni. La piccola Vittoria, in auto assieme ai nonni, stava recandosi da suo padre, rinchiuso nel carcere di Teramo, e nel frattempo i legali erano all'opera per cercare di non mandare la bimba all'interno della struttura assieme alle due assistenti sociali a lei non conosciute. Per questo hanno chiesto ai giudici minorili, ed ottenuto, che la nonna fosse presente all'incontro fra nipotina e genero. Tutto a posto quindi? Nonna e bimba assieme alle assistenti a far visita a Salvatore Parolisi? Assolutamente no perché quando la signora Rea è arrivata a Teramo è subentrata una nuova difficoltà (credete voi che i legali dei Rea non l'avessero prevista?), una difficoltà non secondaria. La bimba la si era sistemata, avendo accanto durante la visita nonna ed assistenti, ma chi accompagnava la nonna nel percorso psicologico verso l'incontro con il genero che ritiene essere l'assassino di sua figlia? E' a questo problema che non si è data soluzione, anche se i giudici hanno dapprima accettato che lo psicologo Vincenzo Luciani, di Ascoli, entrasse assieme a lei ed alla nipotina, perché come lo stesso avvocato Gionni ha detto: "La mia assistita non era in grado di trovarsi di fronte al Parolisi senza piangere, quindi senza mettere in difficoltà la nipotina, per questo, non riuscendo lei ad entrare, si è chiesto ai giudici, e loro sono stati d'accordo, di posticipare ad altra data l'incontro perché la nonna non è ancora pronta ad incontrare il genero". Un quadro desolante, quindi, che ha ottenuto l'effetto sperato dai Rea e dai loro legali. Vittoria Parolisi non ha incontrato neppure questa volta il padre, anzi fonti giornalistiche ci dicono abbia pure pranzato in auto.

E dato quanto si è detto nei giorni passati sulla non volontà di portare la bimba al padre, a causa dell'assenza di assistenti sociali in grado di prepararla al prima e al dopo incontro (a quanto pare non era la piccola a non essere pronta ma la famiglia Rea a non si sentirsi in grado di fare questo passo), dato quanto s'è detto sugli orari dei pasti e sullo strappazzamento dovuto al viaggio, quanto accaduto oggi è tutto dire e tutto facilmente capibile. E quanto capiterà d'ora in avanti sarà ancora peggio a quanto pare, perché d'ora in poi la piccola a Teramo non andrà più e la prossima volta dovrà essere il Parolisi a spostarsi. Questo hanno anche chiesto i legali ai giudici (vedremo se accetteranno anche questo ricatto). Ciò ci mette nella condizione di credere che ci toccherà di assistere a nuove richieste ed a nuovi rinvii. Ed il tutto sarà utile ancora una volta a spostare le date ed a non far rivedere la figlia al padre. Ed i Rea? Oggi l'avvocato ha rigirato la frittata, chapeu a lui perché ha fatto il miracolo, loro domani ci diranno ancora una volta che quanto accaduto non è da addebitare alla loro volontà? Che si sono attenuti alla legge per il bene della bambina? Speriamo almeno non le abbiano detto che il viaggio lo si faceva per farla incontrare col padre, se no sai che batosta psicologica per la piccola che già da mesi si trova a vivere coi nonni ed a rinunciare, oltre che alla madre, anche alla figura paterna. 

Ed io mi chiedo cosa mai possa pensare Melania da lassù, in special modo se il suo assassino (com'è probabile) non fosse il marito, come la sua anima possa riuscire a superare il dolore che le sta dando una famiglia votata a credere ad una procura e, di conseguenza, a dare del carnefice a chi non si sa se veramente è un carnefice, ad impedirgli di vedere la propria figlia in un'età particolare dove facile è il dimenticare volti familiari. Mi chiedo come un giudice abbia potuto affidare ai Rea una bimba di due anni sapendo che è l'odio verso suo padre il primo protagonista delle giornate della nonna e del nonno. Un odio che non si placa e che entrambi esternano in diverse maniere alla stampa. A volte è soffuso ed a volte è evidente, ma è sempre e comunque costante e crescente nel tempo. Possibile sia nato solo all'atto dell'iscrizione del genero nel registro degli indagati? Possibile non avessero capito in precedenza che questo sarebbe avvenuto? Possibile che fino a quel momento l'abbiano accettato in casa loro, anche difendendolo dagli attacchi esterni pur sapendo bene del tradimento, e da quel giorno in poi abbiano cambiato idea senza concedergli neppure il beneficio del dubbio? Possibile non si siano mai posti domande continuando sulla linea intransigente ed additandolo, ad ogni diretta televisiva, senza avere nulla in mano se non una convinzione di parte? Perché non si sono mai posti la domanda: "E se le procure di Teramo ed Ascoli fossero professionali come il primo patologo intervenuto sulla scena del crimine? Come i primi carabinieri intervenuti sulla scena del crimine?" 

E' una domanda da poco? Secondo me no dato che nessun Pm dovrebbe essere felice di questo paragone, visto come i media ci hanno descritto quel patologo di donna (povero essere incauto e sprovveduto), che controllava il cadavere strappandosi i capelli dal capo, le perline dagli abiti e dalle scarpe, calpestando il sangue (ancora fresco?) e camminando in ogni dove (forse ballando pure sul ballatoio). Insomma, fosse vero, sarebbe un quadro che umilierebbe chiunque si sentisse tirato in ballo. Pensare che inizialmente la credevamo poco professionale perché per non alterare la scena non aveva voluto inserire il termometro nel retto della vittima (così da non consentire al patologo ed ai periti di conoscere la reale temperatura del cadavere al momento del ritrovamento). E cosa dire dei carabinieri che, trovato il cellulare spento, lo hanno riacceso per cercare spunti investigativi? Questo s'è letto, sono tutte bufale inventate dalla stampa o c'è qualcosa di reale a cui credere? Quando parlo di reale mi riferisco a notizie logiche, notizie che non si possano stravolgere e rendere ridicole con quattro parole (come i misteri stupidi del trolley, delle borse gialle, degli occhiali ecc...). Mi riferisco a quelle notizie uscite, da dove di preciso non si sa, sui dna dell'estetista e dell'amica Sonia ad esempio. C'è qualcosa di vero in quanto narratoci dalla stampa? Se non c'è nulla di reale perché la procura di Teramo non fa come quella di Bergamo e smentisce le illazioni?

Forse perché a Bergamo non ci sono ancora persone indagate mentre a Teramo c'è già un assassino bello e pronto per il patibolo? Quindi è una questione di convenienza? Il tutto è fatto in modo da avere una opinione pubblica favorevole alle proprie idee? Perché se così non fosse ci sarebbe da preoccuparsi o da pensare male. Negli atti giudiziari finora usciti, infatti, non si parla mai di unghie spezzate, non si parla mai di un "salto a Somma vesuviana" fatto da Melania qualche giorno prima della sua scomparsa. Eppure ora in giro si dice che il dna sotto l'unghia, non fra le unghie (vera e finta), è della sua estetista e sarebbe rimasto dopo l'applicazione di... di che se non andava al suo paese da tempo ed erano i suoi genitori ad andare da lei a Folignano? Ed inoltre. Cosa mai ha usato l'estetista per applicarle l'unghia? Questa donna ha una saliva gommosa che stende a mò di resina? Lo fa con le mani anziché usare le spatoline apposite? Ed il dna sulle mutandine? E' di Sonia quel dna? Dell'onnipresente Sonia? E quello del figlio lo ha lasciato lei o l'indumento è passato per le mani anche al bimbo? E quando sarebbe rimasto impigliato sul cotone degli slip? La sera precedente mentre Melania stirava?

E questa sarebbe una spiegazione valida, una spiegazione accettabile ed accettata da una procura? Una sola domanda vorrei porre agli inquirenti, sempre queste indiscrezioni siano vere, se Salvatore Parolisi non avesse mentito sui tradimenti, anzi meglio ancora, se Salvatore Parolisi non avesse avuto un'amante, un dna sotto l'unghia di sua moglie, morta di morte violenta, unito ad un altro dna sullo slip, come sarebbe stato giudicato? Mi sembra una domanda consona e lecita visto che a Bergamo si cerca un assassino perché si è trovato del dna sulle mutandine della vittima. Certo, la piccola Gambirasio la sera precedente non aveva messo i suoi slip fra le mani di nessuno, ma chi ha detto che Melania invece li ha fatti toccare a Sonia ed a suo figlio? Visto che i morti non parlano ci dev'essere stato un testimone vivo a dirlo ai Pm, chi? E' una persona estranea ai fatti o... 


414 commenti:

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anna ha detto...

sono anna abito vicino ai luoghi dellomicidio, conosco bene le strade tortuose,voglio dirvi che la distanza fra folignano e san marco è solo di 8 km mentre la strada folignano-ripe-san giacomo-san marco è 30 km,partendo alle 14,10 da folignano andare a ripe uccidere lavarsi,cambiarsi ripartire e arrivare a san marco alle 15 o anche alle 15,15 nemmeno il delitto più pianificato poteva essere compiuto,non ci sono i tempi tecnici di percorrenza.
IL DNA DI SONIA SULLE MUTANDE NON DOVEVA ESSERCI, LA SERA PRIMA SONO STATI I CONIUGI PAROLISI AD ANDARE DA SONIA CHE ABITA IN UN ALTRO PALAZZO, MELANIA NON HA PORTATO I SUOI PANNI A STIRARE A CASA DI SONIA,QUEL DNA NON DOVEVA ESSERCI, COME NON DOVEVA ESSERCI QUELLA TELEFONATA CHE SONIA FA ALLE 14,40 DOVE IL SUO TELEFONO AGGANCIA LA CELLA 451 LA STESSA CHE STA AL MONUMENTO DEI CADUTI E NON QUELLA DI FOLIGNANO, SONIA ERA QUINDI A ASAN MARCO?COME MAI ALLE ORE 16 NON VEDENDO ARRIVARE MELANIA NON L'HA CHIAMATA?DI SOLITO QUANDO UN OSPITE NON NARRIVA SI CHIAMA.MELANIA AVEVA APPUNTAMENTO CON SONIA A SAN MARCO, PERCHè?LE INDAGINI DOVEVANO ESSERE FATTE A rIPE ,SUL LUOGO DEL DELITTO NON C'è NESSUNA PRESENZA DI PAROLISI, MENTRE C'è DI SONIA NELLE MUTANDE DI MELANIA, E CI SONO 5 DNA MASCHILI ANCORA NON IDENTIFICATI,IL MEDILCO LEGALE DOPO LA PRIMA AUTOPSIA DICHIARò CHE MELANIA ERA MORTA FRA LE 9 E LE 12 ORE DOPO LA SCOMPARSA CIOè FRA LE 24 E LE ORE 3 FRA IL 18 E IL 19 APRILE, GUARDA CASO QUESTO ORARIO COINCIDE CON LA TESTIMONIANZA DEL RISTORATORE DI SAN GIACOMO CHE DICHIRò CHE QUELLA NOTTE FRA IL 18 E I9 APRILE CI FU UN VIA VAI DI MACCHINE IN DIREZIONE RIPE,COME LA SENTINELLA CHE DICHIARò DI NON AVER VISTO LA MACCHINA DI PAROLISI BENSì UN FUORISTRADA CON DUE PERSONE ACCUCCIATE, E UNA FIAT STYLO PERCHè NON SI è INDAGATO SU QUESTE DUE MACCHINE?I CANI NON MENTONO HANNO ANNUSATO L'ODORE DI MELANIA A SAN MARCO FOINO AL MONUMENTO DEI CADUTI, COSI COME IL CANE ATHOS ANNUSò A RIPE L'ODORE DI MELANIA NEI BOSCHI E ANCHE IN UN CASOLARE, PERCHè SI SINSABBIANO QUESTE PROVE?questo può significare che il corpo di melania è stato nascosto prima di metterlo alla sera del 19 aprile dopo la seconda esercitazione vicino al chiosco a Ripe,li è stato fattoil depistaggio tanto può essere vera questa ipotesi che vicino alla testa del corpo di melania ci sono le impronte dei pneumatici di una macchina che non è quella di parolisi,li dove il corpo è stato scaricato ,

tabula ha detto...

sì Anna, hai fatto davvero un ottimo riassunto di tutte le domande che ci siamo fatti in questi ultimi mesi. Complimenti. Mi fa piacere che il riconoscere tutte queste stranezze appartenga anche ad altre persone.
Hai messo il punto su tutte le questioni principali.

tabula ha detto...

Massimo, senza essere cattivi, è palese che tutta la strategia sia stata studiata a tavolino dall'eccelso avvocato Gionni.
Non c'era altro modo per fare risultare vincente la volontà dei Rea di volere APPARIRE rispettosi della volontà del Tribunale dei minori, salvo incorrere in pesanti sanzioni.
Erano giorni che lamentavano il non essere psicologicamente preparati.. et voilà, all'incontro bisognava ANDARE. E sono andati.
La piccola Vittoria doveva andare ad incontrare il padre: è andata.
Ma ahimè, la nonna non aveva nessun obbligo.
E STRANAMENTE proprio l'avvocato Gionni SUGGERISCE ai servizi sociali di fare accompagnare la minore dalla nonna: ed è talmente sgamato, questo avvocato, da averlo declamato pubblicamente.

Nessuno potrà mai accusarlo di avere tenuto nascosto l'aver dato quel tale suggerimento.

Del resto i servizi sociali avrebbero tranquillamente potuto non accoglierlo, il "suggerimento" di questo facoltoso noto ed influente importante avvocato con amicizie notevoli. Oddio, tranquillamente.. forse avrebbero potuto.. forse no.. ma avrebbero voluto.. avrebbero.. beh, alla fine hanno accolto il suggerimento interessato e di parte avanzato dall'avvocato di una famiglia che osteggiava questi incontri padre-figlia, questo è ormai storia.
"suggerimento", si badi bene.
Un "consiglio disinteressato da amico", e mi vengono in mente certi film..
ma che vado pensare!
E' ovvio che sia stata tutta una fatalità,
non era certo nelle intenzioni dell'avvocato Gionni nè dei Rea concordare insieme, a tavolino, un così diabolico vincolo alla visita in carcere della bambina che ne rendesse irrealizzabile -di fatto- la concretizzazione..

La signora Vittoria dal canto suo si è detta DISPONIBILE all'accompagnare la nipote. Chi mai potrebbe imputarle l'ostinata volontà di negare un padre ad una piccina?
Disponibile, si è detto: lo scriva, lo scriva su quel giornale, che la nonna era disponibile.
Nessun Tribunale dei Minori, alla luce della sua disponibilità, potrebbe imputare alcunchè alla donna. Del resto, la bimba ce l'ha portata: la buona volontà c'era.

E' che la nonna non se l'è sentita..

magari, dopo cinque-sei anni di supporto psicologico.. forse si sentirebbe di mostrare la fotografia del padre, alla piccola.

Ma di sfuggita e da lontano.

Mimosa ha detto...

Massimo sei fantastico come sempre, ma questa volta di più! In poche ore hai messo su un pezzo accuratissimo!

Voglio reinserire alcune cose che ho postato questo pomeriggio nell’articolo precedente, perché questo ora è il luogo più adatto e si può ricominicare a commentare!
Intanto, ripropongo questa lettura: http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2012/1/9/MELANIA-REA-Salvatore-Parolisi-annullato-l-incontro-con-la-figlia-Vittoria-la-protesta-dei-nonni/233637/ - «I legali hanno espresso la loro soddisfazione per la decisione che, dicono, fa prevalere il buon senso e la sensibilità».

A queste parole ero inorridita: si può essere più INSENSIBILI di così???
Certo Gionni lavora per guadagnarsi la pagnotta, ma secondo me sta strabordando dai limiti!!! Che ci guadagna a ostacolare la visita del padre con la figlioletta?
Il buon senso e la sensibilità avrebbero dovuto piuttosto essere indirizzati verso “l’interesse del minore”, come si sbandiera ai quattro venti nella direzione che fa più comodo o audience …
Devono tutti vergognarsi!
Fare i giochini sulla testa di una bambina di 2 anni??!!!

Oltre al tristemente famoso duo, latita anche il Tribunale per i diritti del bambino?
E te lo raccomando quel presuntuoso ormai divo nei salotti A. Marziale dell’O. sui Diritti dei Minori che solo alza la voce (come tutti i piccoletti quando non hanno altro modo di rendersi credibili) e dà un colpo al cerchio e una alla botte a seconda della poltrona su cui siede …

Mimosa

Mimosa ha detto...

@ Anna
ti dò il benvenuto anch'io! grazie della tua testimonianza:
Accidenti, ci vorrebbero più persone di quei luoghi per sostenere l'incongruità delle accuse a SP!!!
Ma chi investigava viveva su un altro pianeta?
Mimosa

nico ha detto...

sottoscrivo in pieno quanto detto da Mimosa. Anche se Parolisi fosse colpevole, anche se avesse confessato un delitto tanto atroce, beh nemmeno in quel caso sarebbe giustificato il comportamento dei magistrati che negano a una bambina piccolissima la frequentazione dell'unico genitore che le é rimasto, che rappresenta la continuita' con il suo passato. Vittoria é molto piccola, all'improvviso ha perso la mamma e a questo non c'é purtroppo rimedio. L'avra' cercata, avra' pianto, non avra' capito perché non tornava. Poi il suo papa', e avra' cercato anche lui. Non l'ha piu' visto, si sta trasformando in un ricordo che a quell'eta' svanisce presto lasciando un'eredita' di vuoto e dolore. Potrei anche capire la famiglia Rea, che se davvero é convinta che Parolisi sia l'assassino di Melania magari sono davvero convinti che il meglio per Vittoria sia negare persino l'esistenza di un tale padre. Sbagliano, ma é così grande il dolore che la mancanza di lucidita' é persino comprensibile. Ma i magistrati? Il Tribunale dei minori? Dove sono, come possono trascurare in modo così colpevole i diritti di una bambina? Cosa ne sa lei di quello che succede? Perché é permesso alla famiglia Rea di farsi giustizia in questo modo? Non mi piace Parolisi, ma anche uno sciocco capirebbe che il bene di un bambino, di qualunque bambino, é la continuita' con la sua famiglia, é il rapporto quotidiano con i genitori. Sono i fili che si tendono, che magari si ingarbugliano, ma che quando vengono spezzati é come una caduta nel vuoto. Non ora, certo, é così piccola. Ma quanto dolore le si prepara, e quanta confusione in testa. Una vita spezzata. Colpevolmente, da chi dovrebbe proteggerla. Che tristezza

tabula ha detto...

@no, Mimosa.
vivono tutti sul nostro stesso pianeta.
è che il padre rea l'aveva detto: se Parolisi fosse stato considerato colpevole, avrebbe buttato la chiave della sua cella.
Considerato colpevole ancora non lo è, non da un Tribunale, ma è stato condannato da tempo da tempo da parte della famiglia Rea, e la chiave della sua cella è stata davvero buttata.
Mi chiedevo come fosse possibile una frase del genere, in virtù di quale potere il padre di una donna morta alzasse in questo modo la voce, sulla base di che cosa minacciasse in maniera così poco velata il genero. Forse in virtù delle conoscenze "importanti" a suo tempo millantate da Melania?
mah.
A me, una vittima che minaccia in tal modo sembra un pò meno vittima e più provocatrice, un pò meno sofferente e più assetata di vendetta, un pò meno da compatire e più da temere.

Ed è pure assurdo affidare ad una donna che a suo tempo dichiarò, io non ho dimenticato le testuali parole: "io non rivedrò più mia figlia, Salvatore non rivedrà più la sua" dare proprio a LEI il potere di fare incontrare quel giorno a quell'ora la bambina col padre, è assurdo.
è stupido.
E secondo me in qualche maniera è anche contro la legge.
Non so quale legge. Fosse anche quella del buon senso, se non quella del pudore.

boh..

o gli avvocati di Parolisi si dis-ciulano, e in fretta.. o questi lo fanno fritto lesso e in padella.

Nessuno ha pensato a quanto abbia sofferto quell'uomo oggi, innocente fino a prova contraria, convinto che avrebbe rivisto la sua piccola.

Forse sperano che si suicidi in cella, così potranno finalmente gridare che il colpevole è morto, e nessuno li farebbe più tacere.

Mimosa ha detto...

@ Tabula
le ultime tue frasi (che esprimono appieno quello che ho pensato) mi stanno intristendo e commuovendo un mondo ...
povera Melania e povero Salvatore ..... povera piccola Vittoria!

Mimosa

mare profondo ha detto...

@Anna
Sono completamente d'accordo sul discorso tempi tecnici! Non consoco le zone ma ripercorrendo il percorso su di una qualsiasi cartina ero giunto alal stessa conclusione. Quegli spostamenti in 40 minuti sono impossibili. ma che aspetatno glia vvocatia chiedere un incidente probatorio con al ricostruzione dei temporizzata del percorso che la Procura ipotizza aver fatto parolisi prima.duranet -dopo l'omicidio?? Sarebbe un elemento che smonterebbe tutto il piano d'accusa in maniera quasi definitiva!!

Tiziana ha detto...

Massimo
grazie per aver saputo raccogliere così velocemente e puntualmente il nostro grido di indignazione.
L'articolo è perfetto come al solito, sei riuscito come sempre a cogliere nel segno.

Bravi i Rea, hanno saputo scegliersi il giusto avvocato, non certo per scoprire la verità sulla morte della figlia, ma per tenere in carcere quel fedifrago del Parolisi e accaparrarsene la figlia.

Ora è chiaro che Parolisi la figlia non la vedrà più anche perché, probabilmente, prima di 30 anni non uscirà di prigione.

Anonimo ha detto...

Buon senso e sensibilità.... questi sconosciuti . Se oggi la famiglia Rea li avesse fatti propri, Vittoria avrebbe rivisto il padre. La famiglia Rea, avrebbe potuto chiedere a Francesca di accompagnare lei la piccola in carcere, o di recarsi in viaggio con loro per poi portare la piccola ad incontrare Salvatore. Questo sarebbe stato buon senso. Non venitemi a dire che il tribunale ha dato certe disposizioni, in quanto nessuno, tantomeno il tribunale avrebbe eccepito nulla se Francesca avesse accompagnato Vittoria. Ogni 15 giorni la piccolina passa il week-end con la zia, che la porti lei. Vorrei che qualcuno mi spiegasse, il motivo di portare lo psicologo di parte. Un certo pensierino mi gira per la testa.... chissà magari avrebbe potuto appurare che la piccola non è serena quando incontra il padre quindi meglio evitare. Quanto è accaduto oggi, è quanto di più vergognoso si possa fare, per non far riabbracciare un padre ed una figlia. Tra l'altro non hanno neanche detto a Vittoria, che sarebbe andata a trovare il padre, figuriamoci come l'avevano preparata; il resto invece lo avevano preparato bene, dato che sapevano che la piccola non lo avrebbe rivisto.

Stella

Tiziana ha detto...

Tabula
la domanda me la sono posta anch'io, ho chiesto più volte questo pomeriggio da dove derivi il "potere" dei Rea, quali le conoscenze "importanti". Queste "conoscenze" non sono servite per proteggere Melania, ma servono adesso per tenere in carcere Parolisi e per impedirgli di vedere la figlia.
Altrimenti non mi spiego il silenzio dei media, del tribunale dei minori, il comportamento dei servizi sociali di Ascoli.
Il colmo sarebbe che Parolisi fosse "costretto" a chiedere il trasferimento in un carcere nel napoletano (come già suggerito da Gionni), vi siete chiesti come mai non l'abbia ancora fatto?

Mimosa ha detto...

@ Tiziana
... in primo grado con il rito abbreviato 16 anni
poi, con il ricorso in Appello e le raccomandazioni, forse 30, che - con lo sconto di buona condotta - diventeranno 24 o giù (Manlio che dici?) ... nulla facendo e potendo la Cassazione ...
Altri casi ce lo insegnano.

Sempre troppo per un innocente ... e per una figlioletta a cui non resta neanche una foto del padre ... e mai verrà mostrata ... fino ai 18 anni di età!!!

Che pena andare a dornmire con questo pendiero ...

Mimosa

Tiziana ha detto...

Stella
concordo con te, già questo pomeriggio avevo suggerito che la zia Francesca avrebbe potuto andare insieme ai Rea in carcere. Il tribunale non l'ha vietato, ha stabilito soltanto che la bambina deve vedere il padre e gli orari in cui la zia può vederla.
Al di là del fatto che se i Rea fossero VERAMENTE disponibili, nulla vieterebbe loro di lasciare che la zia accompagni la nipote ad Ascoli.
Il tribunale ha stabilito gli orari MINIMI in cui Vittoria deve stare con i Parolisi, non credo abbia vietato che la bambina stia di più con loro. Per altro non ha nemmeno stabilito che debba vedere lo zio Michele o gli altri parenti, eppure logicamente la bambina li incontra!
Insomma, totalmente comprensibile che i Rea odino Parolisi e non vogliano che veda la bambina, ma chi è preposto a tutelare la minore dovrebbe ottemperare alle disposizioni del tribunale dei minori, altrimenti l'azione del tribunale è un'inutile farsa!

Mimosa ha detto...

@ Tiziana

Veramente tempo fa c’era la notizia che Parolisi aveva chiesto il trasferimento nel carcere militale di S.Maria Capua Vetere, dove del resto ha passato la notte prima dell’udienza per l’affidamento.
Speriamo gli sia accordato …
forse il potente Gionni ci metterà la sua buona parola …

Tiziana ha detto...

Mimosa
non dimenticarti le aggravanti derivanti dal vilipendio del cadavere (che non si sa quando avrebbe avuto il tempo di mettere in atto, ma poco importa).

Mimosa ha detto...

Con le aggravanti 24, sempre nel rito abbreviato.
Ma aspettiamo l'esperto! (non ho voglia di fare la ricerca)

Mimosa

Tiziana ha detto...

Mimosa
successivamente il duo B&G aveva smentito la richiesta di trasferimento fatta da Parolisi.
In quell'occasione mi ero posta il problema del perché. Forse le conoscenze tentacolari arrivano fino a là? Le parole dell'ultimo post di Tabula, devo dire, sono piuttosto inquietanti.

LELLA ha detto...

Anch'io mi unisco al coro di indignazioni postate, ma non possiamo noi del blog fare qualcosa perchè su giornali e TV ci sia un'informazione più equa in difesa di Parolisi?
Sono stata una delle prime ad esternare il mio dissenso sull'affidamento di Vittoria ai Rea sulla pagina di fb della Vita in diretta e ho mandato una mail alla Sciarelli, ma far sentire una voce che esce dal coro è impossibile, uniamoci e facciamo qualcosa, questa non è la giustizia che voglio.

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Mimosa,
perché mi chiamate su questo caso ? Ho molta perplessità su questa storia. Preferirei starne completamente fuori. La mia opinione riguardo alla bambina è che è bene che non veda il padre in carcere. Potrebbe essere portato nella più vicina caserma militare, visto che in fin dei conti sta indagando anche la Procura Militare, circondato da militari o da carabinieri (militari anch'essi), in modo che la bambina possa non accorgersi che il padre è in prigione.
Quanto agli anni di carcere che dovrà avere, non fasciamoci la testa troppo presto. Se non vi sono elementi per condannarlo, perlomeno in II grado o in Cassazione verrà assolto. Su tutto il resto, mi dispiace non posso seguirvi, e faccio fatica a vederlo come il martire di turno.

Anonimo ha detto...

Tiziana, infatti il tribunale ha disposto gli orari e i giorni in cui Vittoria può stare con la famiglia Parolisi, ed ha stabilito che ogni 15 giorni passi il week-end con la zia paterna. Quindi visto che i Rea non se la sentono di portare la piccola dal padre, perchè non hanno chiesto a Francesca di farlo?
Non credo che i piccoli che si recano in visita ai genitori in carcere debbano subire la messa in scena di oggi. La psicologa, la nonna, lo psicologo di parte, l'avvocato, i servizi sociali.
Quando Vittoria si recava in visita dai nonni con i genitori e doveva fare più di quattro ore di viaggio, la bimba non si stressava? Solo se fa 4 ore per andare in visita al padre si stressa?

Stella

Tiziana ha detto...

Mimosa
la mia era solo una provocazione, 24 o 30 sono comunque troppi se uno è innocente!
Il concetto in sintesi era che il destino di Parolisi mi sembra già scritto.
Abbiamo tentato, in questi mesi, di far capire che era poco sostenibile, da un punto di vista logico, la colpevolezza di Parolisi, ma mi sembra che il nostro lavoro sia stato del tutto inutile, non siamo riusciti a far sorgere alcun dubbio nei diversi commentatori dei media.
Siamo rimasti in pochi a porci il problema della necessità di una ricostruzione credibile della vicenda. Questo episodio dell'annullamento, all'ultimo istante, dell'incontro tra Parolisi e la figlia la dice lunga sull'esito del caso.

Mimosa ha detto...

Caro Manlio ti ho chiamato in causa sulla questione delle formalità ... non ti preoccupare, grazie comunque che ci leggi ...

Ragazzi! Mi arrendo!
Troppo grandi cominciano ad essere il mio disgusto e il mio malessere, arrivati ora ai livelli di quello che provavo per il caso di Sarah Scazzi ...
Scusami Tiziana e chiedo scusa alla Squadra.

Buona notte a tutti.
Mimosa

LELLA ha detto...

Leggendo i vostri ultimi post mi sto veramente inquietando, davvero viviamo in mezzo a tutta questa merda (scusate l'espressione)a volte ripensando a come agiscono questi magistrati mi viene il voltastomaco.Certo però si evice la differenza comportamentale fra nord e sud, guarda Garlasco e Brembate.

Anonimo ha detto...

@ LELLA
allora è da poco che ci leggi ...
sapessi da quanto tempo abbiamo sottolineato la m... della pseudo-giustizia!
Buona notte anche a te!
Continua a seguirci, ti raccomando...!
Mimosa

Tiziana ha detto...

Stella
il problema è che, a rigore, la zia Francesca può prendere la nipote solo dopo le 12 e le visite in carcere, invece, sono solo al mattino.
Al sabato e alla domenica ci sarà qualche problema, forse, per il personale dei servizi sociali. L'unica soluzione sarebbe dunque che Rea e zia Francesca si recassero, ciascuno per proprio conto, ad Ascoli, salvo poi lasciare alla zia paterna, magari a mezzogiorno, la bambina per la visita in carcere.
Se invece tutti fossero più ragionevoli la zia Francesca potrebbe prendere la bambina fuori orario e, tranquillamente, accompagnarla in carcere.
Ma il nodo è sempre lo stesso: i Rea, al di là delle loro parole, NON VOGLIONO CHE PAROLISI VEDA LA FIGLIA, la questione è chiara come il sole e gli viene consentito di fare ciò che vogliono!!!

Tiziana ha detto...

Buona notte Mimosa
e speriamo che il sonno porti a TUTTI buoni consigli.

amica ha detto...

Mah,
vista la pasta (di grano duro) della famiglia, sapendo che furono millantate amicizie potenti, considerando l'ostinazione da schiacciasassi nel portare avanti il loro proposito.. prima nel salvaguardare il ricordo della figlia, poi nel demolire pubblicamente l'immagine del genero, ora nel negargli la bambina,
mettendo in campo la strana circostanza del loro riuscire ad apparire in ogni trasmissione tivù a raccontare la verità dei tradimenti subiti dalla figlia e quanto fosse cialtrone quel genero, senza avere mai di fronte un interlocutore della difesa nè un misero opinionista che ribadisse che sì, è pur vero che il tradimento è schifoso comunque si verifichi, ma confondere il comportamento morale discutibile di un traditore con il comportamento sanguinario e passibile di condanna di un assassino è tutt'altro paio di maniche,

mettendo nel mucchio non solo la visibilità (eccessiva?) dei familiari della vittima sui media,
l'impossibilità per chiunque di controbattere che prove contro Salvatore COMUNQUE ancora non ce n'è,
ma soprattutto vedendo che ogni loro proposito, come l'arresto del genero, l'affidamento della nipote, la negazione del diritto di visita al papà della piccola,
vanno a buon fine,
direi che questa famiglia è molto, molto ben appoggiata.
Forse, anche troppo.

Avanzerei una piccola illazione, legata e figlia di una loro frase:
"Parolisi non l'ha saputa proteggere".
Ho un dubbio.
Il dubbio che l'omicidio di Melania, privo di tracce riconducibili verso chiunque, Parolisi compreso, un delitto così ben organizzato e strutturato al punto di poter essere definito quasi un delitto perfetto, un omicidio compiuto da PROFESSIONISTI e non da quel cialtrone "cacciatore di tanga" di Salvatore, possa essere stato messo in atto nè contro Parolisi nè contro Melania.

FORSE quel delitto è stato compiuto proprio contro la (potente) famiglia Rea, della quale in Melania si è saputo individuare l'anello debole della catena.

E mi fermo qui.

Non è che queste persone, volenti o nolenti, abituati a far andare lo schiacciasassi nel perseguimento dei propri obiettivi, così come gli abbiam visto fare, abbiano, in passato, pestato i piedi alla persona sbagliata?

Mimosa ha detto...

Mah, non so perché ma - a fiuto - questa "Amica" mi sembra un provocatore ad arte ...
Attenzione alle risposte Squadra!

PINO ha detto...

LELLA ? Daresti forse tu, una lezione di comportamento civile e morale a QUELLI DEL SUD?
Con quale diritto ti senti autorizzata a discriminare sulla condotta di cittadini che hanno storiche radici culturali, l'onore e la fierezza di essere di quella parte d'Italia indicata da un punto cardinale differente dal tuo?
Sono dispiaciuto di quanto hai sconsideratamente affermato.
PINO

anna ha detto...

gli inquirenti hanno fatto un grande errore, non indagare sulla vittima, melania.chi frequentava quando il marito era al lavoro? achi telefonava?il paciolla dichiarò per poi ritrattare che la casa dimelania era frequentata in assenza del marito, da chi?E' b
stata melania che ha minacciato,il papa di melania deve fare il nome e cognome dei militari che conosce e che melania ha minacciato di far intervenire per cacciare ludovica dall'esercito,sembra che melania si sia confidata con un militare sul segreto della caserma, militare che l'ha poi condannata a morte,il signor rea dica a chi si riferiva quando dice:Salvatore non l'ha saputa proteggere abbastanza,da chi doveva proteggerla?alcuni giorni prima del 18 aprile nella zona dell'ascolano c'è stato un violento temporale e ha anche nevicato, quindi l'odore che hanno annusato i cani a san marco non è dei giorni precedenti ma del 18 aprile,la terra trovata sotto le scarpe di melania è la terra vicino alle altalene,

Anonimo ha detto...

Massimo, hai scritto un articolo stupendo, hai proietatto su questo articolo dubbi, pensieri e riflessioni reali, io continuo a dire ed a ripetere che, per me, Parolisi non ha ucciso Melania, continuo a dire che, per me, Melania è stata uccisa da qualche donna molto vicina a lei, l' ho pensato fin dall' inizio e sinceramente, le procure ascolana (come sapete, sono di Ascoli Piceno e sono delusa da questa procura per come ha svolto le indagini) e la procura teramana (anche questa, per me, stà svolgendo male le indagini) hanno seguito la pista più facile, la scorciatoia migliore, il perchè di queste scelte di indagini non possiamo saperlo, ma, anch' io ho sempre affermato che le indagini dovevano partire dalla vittima, come si è soliti fare e non dal marito perchè, per l' appunto, le indagini partite dal marito lì sono rimaste e ruotano tutte intorno a lui, come un circolo vizioso e non porteranno a nessuna soluzione del giallo. Ciò che, però, mi preoccupa è il fatto che parolisi non parli, non risponda, non aggiunga nulla di nuovo, vuole fare il militare "pulito"? Pulito non è perchè, comunque, tradiva melania, non capisco i suoi legali, per me lo zampino di parolisi nell' omicidio di melania c'è, ma, ripeto, non è lui l' assassino materiale, ma, essendo parolisi di animo freddo ed irresponsabile, secondo me, non ha alcun interesse a far emergere qualcosa di nuovo dalle indagini. Non capisco quanto gli possa piacere stare in carcere piuttosto che parlare, ma, forse, diciamolo, lui, non amando melania, al momento della morte era presente sulla scena del crimine, qualcosa sicuro nasconde, ma, gli fa comodo non parlare perchè è convinto, da militare duro che sembra essere, che la sfida contro i maagistrati sia una guerra, come una guerra militare, che lui vincerà, ma, sinceramente, non sappiamo l' esito di questa battaglia e intanto, diciamolo, chi ha ucciso Melania se la ride, che schifo!

Claudia

Anonimo ha detto...

Bisognava, ripeto, far partire le indagini dalla vittima.

Claudia

Annika ha detto...

Ho passato le ultime ore in viaggio tra check in e aerei e vi dico, ero felice: pensavo a Salvatore e alla sua bambina e mi chiedevo come doveva essere stato bello per quella piccolina riabbracciare finalmente il suo papa'. Arrivata finalmente a destinazione mi sono detta che dovevo qualche risposta, a Tiziana e Tabula se non sbaglio, su DNA salivare (non c'e' molto; devo scartabellare; dammi un po' di tempo per favore) e IV dito della mano (e' l'anulare), e cosi' ho cominciato a leggere...

Ho pianto.

La rabbia e l'inignazione mi impediscono di smettere.

Se questo blog e' stato "attenzionato" dall'ennesima plastic wannabe girl nazionale, la nostra voce verra' amplificata oltre minura in men che no si dica (noto gia' varie new entries nel giro di poche ore...). Sara' il caso di darci dentro con discorsi inoppugnabili e molto poco ipotetici da far crollare quella gabbia da zoo eretta ad arte attorno a Salvatore.

Last but by no means least: bravo Massimo. Scrivi sempre articoli mirati, chiari e coinvolgenti, oltre che perfettamente logici. Questo e' probabilmente il piu' bello, perche' vi si leggono a chiare lettere i tuoi sentimenti.

Con la decisione di oggi e' stato dato un meschino e volgarissimo schiaffo in faccia non solo a Parolisi, ma a tutti noi genitori e soprattutto ad una piccola innocente di appena due anni.

VERGOGNA

Anonimo ha detto...

Sapete cosa penso? Il 18 aprile potrebbero essere andate così le cose, melania ed il marito hanno un improvviso incontro chiarificatore con delle persone, partono insieme alla figlioletta da casa, decidono di dividersi ad un certo punto, melania deve chiarire con qualche donna e va al bosco delle casermette con questa ipotetica donna o altrove e parolisi va in un altro posto con la bimba a chiarire con un' altra persona. Probabilmente, ipotizziamo, si tratti di qualcosa di grosso, ipotizziamo che ci sia tutta una regia dietro, parolisi chiamato in disparte in un luogo diverso da quello in cui si trova melania per incastrarlo. A fine chiarimento, parolisi va a riprendere melania e trovandola morta, scopre la trappola, ma, è bloccato, tutti sono scappati e quello che rimane davanti ai suoi occhi è melania già morta, lui si sente smarrito, sa che nessuno gli crederà e soprattutto sa che non può parlare per qualche grosso ricatto, che fa? Bacia Melania (e qui si spiega il suo dna sulla bocca di melania) e scappa con la bambina a san marco facendo tutta quella messa in scena che già sappiamo. Il giorno dopo, il 19, parolisi è sempre in caserma, non sa come uscire da questo gioco di ricatti, forse, chissà cerca di parlare con qualcuno, stà di fatto che, secondo me, c'è un complotto di persone della caserma e di persone al di fuori della caserma che rientravano nella cerchia di persone vicine ai coniugi Parolisi, per me è stata una trappola.

Claudia

Anonimo ha detto...

Continuo nell' ipotesi, penso che l' esito del chiarimento che parolisi il 19 ha con qualcuno della caserma sia una sorta di compromesso. Questo qualcuno, ascoltando le preghiere di parolisi di non volere essere incastrato, promette allo stesso parolisi di andare o di mandare qualcuno a fare il depistaggio, ma, parolisi deve promettere che non parlerà, cosa che stà facendo. Potrebbero essere andate così le cose?

Claudia

Annika ha detto...

SQUADRA

Sui DNA, questo dice Il Resto del Carlino
http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2012/01/09/649873-omicidio_melania.shtml

E questo dico io:
Esistono due tipi di analisi sul DNA, e Tagliabracci li ha svolti entrambi sui campioni 4493 e 4494 (quelli in bocca, per capirci), ma non NON SONO STATE SVOLTE INDAGINI RELATIVE AL CROMOSOMA Y SUI CAMPIONI 4468, 4469, 4478, 4482, 4485 e 4486. Ovvero, pur volendo escludere l'unghia e le mutandine (le cui ultime notizie dovessero risultare "vere", un genetista qualunque fara' facilmente polpetta dell'accusa!), sul corpo di Melania sono stati repertati ben 6 campioni di DNA maschile - cromosoma Y - NON APPARTENENTI A PAROLISI E QUESTI NON SONO MAI STATI ANALIZZATI. Male. Molto male. Sapete perche'? Perche' quei DNA sono stati depositati su Melania DOPO LE 14/40 del 18/4, e da questo non se ne esce. E per qualunque acrobazia tenteranno di fare sul campione 4468 e 4469 (subungueali maschili)restano sempre il 4478 e il 4486 sui POLPASTRELLI di una donna che ha cambiato sua figlia alle 13.45. E, come ho gia scritto ampiamente ieri mattina (9/10) nel precedente articolo, sarebbe addirittura irrilevante che Melania si fosse lavata le mani dopo tale operazione; i DNA dei campioni 4478 e 4486, se depositati sui polpastrelli di Melania prima delle 14.45, si sarebbero comunque cancellati perche' trasferiti per secondary contact sulle ascelle di Vittoria per prenderla in braccio, sul pannolino, sulle salviette imbevute o in alternativa sul rubinetto girato per far scorrere l'acqua per lavare la bambina, sul telefono usato per telefonare alla mamma, sulla piadina preparata per pranzo e poi mangiata (per mangiarla si tiene in mano), sul bicchiere pieno di latte, sulla IPOTETICA tazzina del caffe', sulla maniglia di casa e su quella della macchina toccata sia per entrarvi che per uscirne...

Capite cosa intendo? In aggiunta, sappiamo per certo che Melania si e' lavata le mani, cancellando cosi' ogni traccia di DNA estraneo da esse, perche' il sapone elimina tracce di pelle morta e lascia solo cute viva che pero' non trasferisce DNA per un po' (finche' nuove cellule morte - o raft - si saranno formate) e per un po' non ne riceve (finche' un sottile strato di sudore si forma sulla cute e funge da "collante" per DNA altrui). Ora, il fatto che non vi siano tracce di DNA di Vittoria sulle mani di Melania e' irrilevante per il dopo cambio (Melania, per una decina di minuti dopo aver lavato le mani non era suscettibile al DNA altrui - dal bicchiere, dal telefono, dalla bimba, dalle maniglie, ecc. per ridiventarlo subito dopo). Ma e' ASSOLUTAMENTE RILEVANTE per il momento del cambio stesso, in quanto, se MELANIA non avesse lavato le mani subito dopo, oltre ai DNA maschili non meglio identificati, i suoi polpastrelli avrebbero rilevato tracce ANCHE del DNA di Vittoria!

Ecco quindi che aspetto con immensa curiosita' di sapere cosa fara' ora l'accusa con quei 6 campioni di DNA maschile (4468, 4469, 4478, 4482, 4485 e 4486) e con gli altri 2 campioni di DNA femminile (4476 e 4477) successivi alle 14.45 del 18/4, che sommati tutti insieme fanno ben 8 campioni di DNA estraneo alla vittima e NON APPARTENENTE A PAROLISI.

Per DNA (p.100-107) ed altro ancora:
http://www.lastampa.it/_web/download/parolisi_difesa.pdf

tabula ha detto...

@Annika
mi fai pensare a quanto dna altrui potremmo esserci mangiati senza saperlo, che impressione mi fa il solo pensiero.

@Mimosa
sei fuori strada.
Ho postato io quel commento, lì per lì mi sembrava di dire cose troppo pesanti ma andavano dette. Poi l'ho limato un pò, ho levato alcune maiuscole, lasciando a voi l'interpretazione.

La verità è che finora non me la sono mai sentita di dire granchè su quella famiglia, la partecipazione era superiore, ma l'ultimo loro comportamento mi fa sorgere non pochi dubbi sulle reali capacità delle amicizie "influenti" di loro conoscenza.
Saranno state queste a spostare il Gip Cirillo non appena quest'ultimo ha fiutato un coinvolgimento della caserma, o è una coincidenza?

Ecco, sicuramente si sono presi un ottimo avvocato, di quelli definibili azzaccagarbugli, perchè potranno sostenere anche in cinese che la cosa non era studiata strategicamente per non fare incontrare la bambina a Salvatore, ma i frutti ottenuto parlano del genere di albero.

Inoltre non puoi dare "suggerimenti" che possano tornare a vantaggio dei tuoi assistiti ai servizi sociali, persone che dovrebbero essere super partes per il bene della minore, e non certo della nonna.

Insomma, non se ne esce. C'è qualcosa che non va. E se prima pensavo che nel dolore i Rea fossero influenzati da qualcuno cui facesse buon gioco il loro gridare continuo allo scandalo per il tradimento della figlia, non dimentichiamo che i tradimenti coniugali sono all'ordine del giorno e nessuno viene necessariamente ammazzato epr questo, adesso comincio a pensare che siano loro stessi a muovere i fili.
E Salvatore lo sa, sa con chi ha a che fare e probabilmente PER QUESTO non parla.
Ho l'impressione che il ragazzo fosse succube dei parenti della moglie, e che quel suo descriversi smarrito al matrimonio non fosse tanto legato al prender moglie, ma al prender quella famiglia.
Mi chiedo se abbiano amicizie così diffuse, anche solo sostenitori e simpatizzanti, da poter nuocere al genero in carcere, se mai questo si dovesse avvicinare.

In fondo, dipende tutto da quello che Salvatore SA: potrebbe anche essere una bomba ad orologeria, quell'uomo. Potrebbe avere avuto il proprio tornaconto in qualche strana faccenda e i Rea gli stanno imputando il fatto di non aver saputo "proteggere" la moglie, motivo per il quale gli hanno dichiarato guerra.

Però non venite a dirmi che sono credenti: "La Vendetta è mia!" dice il Signore. Così è scritto sulla Bibbia. Se poi ci sono casi particolari in cui alcune persone si arroghino il diritto di poterla riscrivere perchè ne san di più, si accomodino.

Forse potremmo scrivere una lettera a Salvatore, per aiutarlo ad essere forte. Non tanto perchè si creda ciecamente alla sua innocenza, io personalmente non ne sono neanche così convinta, ma perchè le strade attraverso le quali sta subendo una punizione forse immeritata, sono scorrette, sono colpi bassi, sono meschine.

tabula ha detto...

@Mimosa
insomma sì, sospetto che in tanta omertà e in quel pesante clima familiare (quale genero farebbe un "patto di silenzio" col suocero dopo un tradimento? Vi sembra consuetudine?) possano esserci indirette responsabilità della famiglia di origine della ragazza, e che l'omicidio della donna possa essere stato un indiretto voler colpire proprio loro.
Senza voler tirare fuori per forza discorsi di affiliazione tipici di quel che si pensa generalmente sud, dei quali mastico poco, basterebbe il carattere di ferro del suocero a pestare qualche piede, e sarebbe stata sufficiente la debolezza caratteriale del genero nell'aver compiuto una inconfessabile mossa sbagliata.
Questa, secondo me, è la colpa che sta scontando Salvatore, e non sarà la colpa reale, ma è pur sempre il capro espiatorio del dolore di quella famiglia.
Una famiglia vendicativa e che usa tutti gli strumenti a propria disposizione.
Non dimentichiamo che in Italia generalmente le famiglie delle vittime soffrono per l'inconsistenza del sistema giudiziario anche in caso di inequivocabile colpa acclarata.
Nel caso di Melania invece, la giustizia sta funzionando fin troppo bene, ed è addirittura anticipatoria rispetto al non scontato verdetto.

Tiziana ha detto...

Tabula
mi ha colpito in particolar modo il tuo riferimento alla fede dei Rea.
Pensa che ieri avevo iniziato a scrivere proprio un commento in tal senso, che poi ho preferito cancellare. Quello che vi scrivevo era che i Rea, oltre ad un buon psicologo, avrebbero anche bisogno di un buon sacerdote, per lenire in parte quella carica di odio (pur comprensibile) che si portano dietro.

Inoltre hai colto perfettamente il mio riferimento ad un eventuale trasferimento di carcere per Parolisi, e al fatto che lui non l'abbia chiesto.

Infine, le parole che tu hai detto sui Rea era proprio ora che qualcuno le dicesse, le condivido pienamente.

PINO ha detto...

CARISSIME, non vi sembra più che strano il comportamento del duo B&G che, oltre ad un mancato, doveroso intervento per l'ultimo degli abusi (il più schifoso) sibito da SP, non si siano più resi visibili, nè ascoltati da nessuna parte?
La supposta "potenza" protettiva del clan, ha, forse, condizionato anche loro?
Ciao a tutti, PINO

p.s. TABY? ma ti sei propirio scatenata, BRAVA! P.

santy ha detto...

cara Tabula
concordo pienamente quanto hai appena scritto, credo anch'io che S non debba muoversi da Teramo e se prima un pò di comprensione nei confronti dei Rea per i loro passati comportamenti avevo ,visto che hanno perso la loro figlia così brutalmente, ora ne ho più.

Comunque, leggendo le tue parole che sono anche i miei pensieri, mi vengono in mente le parole di S in quella famosa intervista "rubata" a casa dei suoi genitori,in cui dice, alla giornalista Ilaria, che Loro non lo vedranno mai piangere ,che si farà 30 anni, ma quando i LORO sguardi incontreranno il suoi occhi dovranno avere paura. ora la domanda mi sorge spontanea ... A CHI si riferiva, a conoscenti o parenti???

tabula ha detto...

@Pino
proprio a te pensavo, ed alla tua famosa ipotesi.
Ecco, mi sa che ci sono arrivata anche io.

ps: ribadisco il fatto che forse sarebbe il caso di scrivere una lettera a Parolisi, del quale sia chiaro non subisco affatto l'ipotetico presunto fascino,
magari la semplice stampata degli articoli di Massimo uniti ai nostri commenti, non penso gli sia accessibile internet.
Forse lo aiuterebbero, a forza di gridargli contro, nonostante non ci siano prove, l'hanno sbattuto in cella e gli stanno facendo il vuoto attorno.

Io non credo riuscirei a resistere a tanto odio e a tanta, diciamolo, cattiveria.

@Tiziana. nemmeno io posso definirmi una buona cristiana, epr quanto sia credente. Però i minimi principi alla base della religione cristiana li conosco, li so.
Ed è inutile farsi vedere in chiesa tutte le domeniche dai compaesani, se poi nel tuo cuore abita il disprezzo e l'odio e la volontà di annientare fisicamente e moralmente la persona che ritieni, a torto o a ragione ancora non si sa, colpevole.
Ripeto, capisco tutto. Capisco l'odio. Capisco il risentimento ed il dolore. Capisco e non posso neanche immaginare quali vette di disperazione si possano provare.
Ma la vendetta è un passo ulteriore e non dovuto.
La cattiveria non è scontata nè dovuta.
Mi si dica che i rea hanno studiato legge e che sono giudici che han scelto di non esercitare, altrimenti non posso in alcun modo giustificare la loro condanna, e la pena che, di fatto, hanno SCELTO di infliggere al genero.
E se uso la parola SCELTO è perchè stiamo parlando all'interno di un quadro di libero arbitrio, in un'ottica cristiana insomma.

Non sono io nessuno per giudicare la fede altrui, ma quel che è scritto nella Bibbia è lì appositamente per illuminare il cammino di chi crede nei momenti della vita più bui.

Se invece non si crede, sarebbe da evitare il baraccone di facciata perbenista del farsi vedere sempre in chiesa ad uso e consumo dei compaesani e dell'Italia intera.

PINO ha detto...

TABULA

"...per altre vie ad altre piagge" si può giungere a quella verità che tutti noi ambiamo. La strada scelta e percorsa, dai più, non conduce da nessuna parte, l'ho sempre sostenuto.
Nell'ultimo post, scritto come conclusione alle mie argomentazioni, prima delle festività, pronosticavo, in via del tutto personale, come si sarebbe giunti al pocesso, e relativo, possibile esito.
Non sono più intervenuto nelle varie dissertazioni che, anche se intelligenti e logiche, non aggiungevano nulla di nuovo a quanto da noi tutti già argomentato e messo da parte come tappe di un determinato percorso.
Mi pare perciò superfluo, ripetere che tutta la giostra abbia una regia forte e determinata, che nulla concede, oltre il limite fissato, che non sia mirato ai risultati prestabiliti.
Per cui, tutto quello che ci indigna, ci disgusta e ci fa reclamare giustizia, non porterà nessun cambiamento, allo scenario da noi intuitivamente ipotizzato.
Ciao, PINO

p.s. Quanto scritto, ovviamente, fa parte di un discorso puramente IPOTETICO. Pino

tabula ha detto...

@Pino
ho paura tu abbia ragione.
E la regia del tutto mi pare di capire possa essere più esposta mediaticamente e meno nascosta di quanto da me supposto.

Per il resto, mi domando se la pubblicamente dichiarata incapacità della nonna della piccola di accompagnarla nella riscossione del proprio bene supremo, ovvero se l'incapacità psicologica di riuscire a garantire alla bambina i propri diritti di figlia possano essere pregiudizievoli rispetto all'affido temporaneo della stessa.
Ovvero: avendo la famiglia dimostrato l'impossibilità, psicologica emotiva personale o quant'altro, di ottemperare alle decisioni del Tribunale dei minori, non vorrei che il gioco gli si ritorcesse contro, ovvero che siano passibili di denuncia per manifesta incapacità dell'incarico di tutela del minore affidatogli.

Se non sei in grado di garantire ad un minore la serenità che gli permetta il godimento dei propri diritti alle visite al padre sanciti da un Tribunale, forse non sei nella condizione psicologica migliore per allevarlo con al serenità necessaria.

Ecco, starei più attenta a fare questi giochini di prestigio, perchè possono sempre ritorcerglisi contro facendo intervenire i servizi sociali, dovesse partire una denuncia da parte dei parolisi.

Che potrebbe anche non avere buon esito, per carità, ma sarebbe una bella gatta da pelare a prescindere, essere pubblicamente messi alla gogna per "incapacità".

Annika ha detto...

TABULA
No, non avrai messo in bocca tanti DNA altrui. Perche' per trasferire DNA da una persona ad un'altra non basta una stretta di mano. Occorre un contatto prolungato e/o un certo sfregamento della pelle dell'altro. Oppure che l'altro ti abbia lasciato addosso sangue, liquido seminale (o vaginale), o saliva, tutti molto piu' "appiccicosi", resistenti e difficili da eliminare.

Passando ad altro, condivido anch'io pienamente il tuo post "amichevole" sui Rea. Grazie per averlo scritto.

E' tanto che penso che qualcosa non torni con i Rea. Se davvero credono che in fondo Salvatore non ha ucciso materialmente la figlia (almeno cosi' dicono), perche' insistono a punirlo bassamente usando una bambina che non e' loro ma che loro stanno distruggendo pur di vendicarsi contro Parolisi, invece di concentrare tutto il loro odio, la loro rabbia ed il loro rancore contro l'assassino della figlia?

PINO
quell'oggetto sul como', parliamoci chiaro, secondo me E' LA VERITA' OGGETTIVA. O almeno parte di essa. Abbi pazienza che arriviamo tutti, e ti prego: abbi fiducia nella nostra squadra e non essere cosi' pessimista :D

MIMOSA
Sbaglio o sei stata tu ad informarci che Melania si e' trasferita a Folignano a gennaio 2009? Sono sicura di aver letto un tuo post a riguardo, ma non lo trovo piu'. Tant'e' vero che mi sono detta: pero', che storia! Questa e' la seconda persona che si e' trasferita proprio da Somma Vesuviana ad Ascoli nel 2009. Le coincidenze della vita poi vogliono che quell'altra persona si dia del tu con l'amica del cuore di Melania. Allora e' vero quando dicono che il mondo e' piccolo!

SQUADRA
Che si fa? Proviamo a montare il puzzle o andiamo avanti a piccoli passi esaminando ed incamerando nuovi tasselli?

Comincerei, come suggerito da Tabula, con lo scrivere a Salvatore. In normali circostanze non lo farei mai, ma quello che e' successo ieri e' troppo inquietante per passare inosservato. Se necessario, aggiungo, scriviamo anche a Francesca, almeno per suggerirle (se non lo sta gia gia' facendo) di stampare tutti gli articoli di Massimo con relativi commenti, e tutti gli articoli pubblicati su Salvatore, e chiudere il tutto in un file da consegnare a Vittoria al compimento del suo diciottesimo compleanno. Indipendentemente dall'esito di un quasi probabile processo, quella bambina ha diritto di conoscere TUTTI i retroscena della vicenda e a riscattare, se lo desiderera', la figura di suo padre, almeno ai propri occhi.

LucaP ha detto...

Complimenti Massimo

Con il tuo articolo hai condensato tanti aspetti recenti di questo caso che condivido pienamente e che ho cercato anch'io di esprimere negli ultimi giorni.

In merito a Gionni bisogna a questo punto chiedersi come sia stato scelto dalla famiglia Rea e se nelle sue azioni sia spinto unicamente dal desiderio di tutelare esclusivamente gli interessi dei suoi assistiti.
B&G sono stati ampiamente criticati per essersi proposti direttamente prima ai Rea (quando però gli stessi non erano decisamente schierati contro il genero) e poi a Parolisi, ma sappiamo che anche altri studi legali lo hanno fatto (e tra questi alcuni vicini a Taormina). Gionni si è quindi proposto di sua iniziativa o è stato consigliato da qualcuno che, vicino ai Rea, conosceva l'ambiente del foro piceno? Sappiamo di alcune amicizie che accomunano Gionni ai Rea, ma sono precedenti o successive all'incarico professionale? In entrambi i casi però coinvolgono una persona che totalmente estranea ai fatti non può essere definita. E che, se le indagini fossero state svolte veramente a 360° dall'inizio, avrebbe molto probabilmente attirato numerosi sospetti. Questo forse basterebbe già ad evidenziare un dubbio di conflitto di interessi.
Dalle amicizie Facebook emergono (come lecito aspettarsi da un legale ben addentro nella realtà locale) anche alcune amicizie nel settore giornalistico (carta stampata e TV) che forse sono state fatte valere per poter portare in evidenza al pubblico il dolore e le opinioni dei propri assistiti. Ma sono state utilizzate unicamente a questo scopo od anche per orientare la pressante campagna mediatica che in questi ultimi tempi sta riempendo internet e le TV locali e nazionali di notizie di indagine dubbie e incomplete?

tabula ha detto...

@Annika: non sono mai stata "contro" i rea. Sono "contro" la propria versione della realtà a senso unico.
Sono "contro" il vittimismo, quando viene usato come leva psicologica mediatica per compiere una propria personale vendetta non giustificata da prove evidenti.
Sono "contro" la somma ingiustizia di levare un padre ad una figlia ed una figlia ad un padre.
Certo, a quella piccola figlia è stata levata una madre, a quella vecchia madre è stata levata una figlia, forse da quell'uomo. O forse, NO.

Cosa sanno loro per affermarlo con certezza?

Perchè se sanno ma non dicono, passano anch'essi dalla parte del torto per omertà.

E poco importa che quel padre sia stato traditore. La Legge italiana non prevede esautorazioni dalla patria potestà per questo motivo.

Del resto, molte madri e molti padri condannati per assassinio hanno con sè i figli piccoli in carcere, o comunque possono riceverne le visite.

Anonimo ha detto...

Annika e Tabula
Concordo con voi nello scrivere una lettera a Salvatore e come consigliato da Annika, ne scriverei una anche a Francesca in quanto la vedo persa. Ho l'impressione che non sappia come muoversi, che si senta impotente e sola.
Se mai decidessimo di scrivere queste lettere, proporrei di farlo nei nostri privati, scambiandici le email.

Lella
Tempo fa visitavo la pagina fb dedicata a Salvatore, nella quale mi limitavo a leggere le pochissime menti che vi erano, ed una certa Lella era una di queste. Leggendola, mi strappava anche qualche sorriso, in quanto persona dotata di ironia e spiccata personalità. Per caso sei tu?
Fossi in te non perderei tempo nello scrivere alla Sciarelli, lei vende il prodotto che il pubblico ben imboccato le chiede.

Stella

Mimosa ha detto...

@ Annika
Melania si è sposata il 26 aprile 2009 e in maggio ha cominciato ad abitare a Folignano, ma poi appena in cinta è tornata dalla mamma dove ha fatto tutta la gravidanza e il puerperio.
E' tornata dal marito a Natale 2009.

Mimosa

LucaP ha detto...

Se volete provare anche maggiore disgusto, provate a leggere

http://www.facebook.com/pages/SALVATORE-PAROLISI-RESPONSABILE-MORALE/222528464426808

Io non ce l'ho fatta ad andare avanti dopo i primi 20 msg in bacheca.

LucaP ha detto...

Dimenticavo.

A Sonia Viviani quel profilo FB piace molto!

Mimosa ha detto...

Io tempo fa ho trovato questo
leggibile anche da me che non ho FB

http://it-it.facebook.com/pages/Salvatore-Parolisi-INNOCENTE/165791570150556

LucaP ha detto...

Cara Mimosa

avevo trovato anch'io quel profilo Facebook che però da un po' di tempo è stato come "infiltrato". Un po' come i commentatori anonimi di questo blog che "a volte ritornano". Ma hai notato come ultimamente non si siano più fatti sentire? Forse sono oramai sicuri di aver raggiunto il proprio obiettivo o forse siamo stati noi ad allontanarci dai fatti importanti andando dietro alle finte notizie ed agli ultimi sconcertanti eventi.

Ciao

Mimosa ha detto...

Caro LucaP
un po' di fumo negli occhi agli altri ce lo possiamo permettere, ogni tanto anche noi, vero? ;-)

Intanto, nessuno di noi perde di vista l'obiettivo, checché ne possono pensare ... solo che aspettiamo il momento giusto per affondare il fioretto. Non preoccuparti.

Mimosa

PINO ha detto...

ANNIKA cara, il mio non è assolutamente pessimismo: non sono incline, per carattere a nutrirlo senza reagire.
La mia è una opinione basata sui fatti che ci è stato dato appurare; niente di più.
Le squisite intelligenze, impersonate da quelli che definii "SQUADRA", hanno prodotto un diorama chiaro, dettagliato e verosimile ad altissima percentuale, e pertanto, hanno meritato, e meritano tutta la fiducia possibile.
Ed è proprio da questo diorama che ho dedotto e formulato una teoria che potrebbe restare solo tale, o, viceversa, dimostrarsi qualcos'altro.
L'oggetto sul "comò" l'hanno sfiorato molti di noi, ma sono andati oltre, forse perchè "spinoso" da toccare, come condivideva Mimosa.
Ma ci sono pinze adeguate che, date nelle mani giuste, possono non solo toccarlo, ma metterlo in buona evidenza, sotto un grosso faro illuminante.
Marciare ancora in girotondo, lo ritengo (a mio modesto avviso) quando mai dispersivo.
Buona idea, invece, è quella di suggerire a Francesca di raccogliere tutti gli articoli scritti da Massimo, e relativi nostri commenti, in un dossier da serbare in luogo sicuro e da consegnare a Vittoria Parolisi alla sua maggiore età, perchè conosca l'odissea del suo papà.
Ciao PINO

Mimosa ha detto...

@ LucaP
ora ho trovato un altro che mi ero salvata, ho un appunto mio che dice "che schifo".

http://it-it.facebook.com/pages/SALVATORE-PAROLISI-SIAMO-TT-CON-TE/206203156085063

Quanta spazzatura e quanta gente cattiva al mondo!

Ciao
Mimosa

Anonimo ha detto...

LucaP, pochissime volte ho letto anche il profilo fb da te suggeritoci, ma devo dire che ne sono rimasta sempre disgustata per l'ignoranza di chi lo popola e non sono più andata fino a qualche minuto fa. La bassezza è sempre la stessa, d'altronde se un individuo è piccolo piccolo, tale rimane. Hanno postato l'articolo di Massimo per esultare sul mancato incontro tra padre e figlia. Ed hanno postato anche questo:

La nonna Rea racconta la giornata ;
"la pupa si è svegliata alle 7, l'abbiamo preparata e poi siamo partiti per questo lungo viaggio, che a tratti è stato anche difficoltoso perché abbiamo incontrato la neve sulle montagne abruzzesi. Alla mia nipotina avevamo detto che saremmo usciti per fare una gita e lei era tutta contenta. Adesso ripartiamo e riaffrontiamo questo viaggio difficoltoso". Alla domanda se fosse in grado di incontrare Parolisi, la nonna ha risposto: "per il bene di mia nipote avrei fatto anche questo".....

Ma come la nonna per il bene della nipote avrebbe anche visto Salvatore, ed invece il legale della famiglia ci fa sapere che l'incontro non è avvenuto in quanto la signora Rea non se l'è sentita. Chi dei due mente?! Entrambi, solo che non si sono accordati sul come giustificare il mancato incontro.

Stella

tabula ha detto...

Stella, se la nonna non si è sentita in grado di affrontare l'accompagnamento della nipote è ininfluente il fatto che "fosse disposta a fare anche questo per il bene della piccola".
Di fatto, la cosa non è avvenuta.
Quindi di fatto, l'Ordinanza del Tribunale dei Minori è stata quindi disattesa.
Le cause le intenzioni e le scusanti, anche se comprensibili, non contano.
Possono contare nella relazione umana, è comprensibilissimo l'atteggiamento della signora, per carità. Ma non possono e non devono contare nell'applicazione della Legge.
Mi domando se ci saranno le conseguenze che qualsiasi altro cittadino italiano subirebbe.

Anche perchè la sensazione della signora è dovuta ad un convincimento del tutto personale soggettivo ed opinabile, non supportato da evidenza concreta di fatti realmente acclarati nè da fatti processuali.

Quindi, la consulenza psicologica non dovrebbe arrivare dall'alto ma dovrebbe essere preoccupazione della signora prepararsi a proprie spese per affrontare le visite con la dovuta serenità.
Anzi, avrebbe dovuto da tempo prepararsi ad accudire una bambina NON SUA documentandosi e chiedendo consiglio a dei professionisti su come muoversi e come affrotnare l'argomento mamma e papà con la bimba.
Tra l'altro, alla piccola nemmeno è stato detto anticipatamente che la si sarebbe condotta dal proprio padre, non la si è preparata affatto a questo incontro, si è parlato con lei di una semplice "gita", puntualmente avvenuta, mi chiedo se questa sia la maniera migliore per condurre una bambina a vedere il proprio padre dopo mesi, se realmente se ne ha l'intenzione.
C'era questa buona intenzione, c'era davvero?
Chi può indagare nelle menti altrui?
Chi può sapere se Salvatore amasse veramente Melania?
Chi può sapere se l'avrebbe voluta lasciare veramente?

Purtroppo sono i fatti, che contano. E io personalmente sono stufa dei bla bla su questo caso, e anche delle presunte buone intenzioni di chiunque non supportate da azioni condotte per il bene supremo della bambina.

Tiziana ha detto...

Tabula
è giusto quando dici che Parolisi dovrebbe fare un'azione contro l'affidamento della bambina ai Rea, poiché questi si sono dimostrati incapaci di agire per il bene della piccola, disattendendo persino le disposizioni del Tribunale dei minori, nonostante che la visita al padre sia stata fissata ben oltre le tre settimane stabilite dal Tribunale stesso.
Il problema però è: con quali avvocati? Con il duo BeG che non si è nemmeno sentito in dovere di commentare il mancato incontro tra Parolisi e la figlia?

Questo l'unico commento dell'avvocato Gentile che sono riuscita a trovare: "Salvatore era contento di potere abbracciare la figlioletta, ci sperava tanto - ha detto il legale di fiducia di Parolisi. Ora l'incontro e' slittato e capiremo perche'."

Ti sembrano le parole di un legale agguerrito, pronto a dare battaglia?

Tiziana ha detto...

La lettera a Parolisi la scriverei volentieri, per dirgli di svegliarsi, di non essere più così remissivo, deve parlare almeno per il tramite dei suoi parenti, se non di quello dei suoi avvocati.

Tiziana ha detto...

Ho trovato quest'altra notizia:
"Da quanto è trapelato, Parolisi ha pianto alle 15, quando ha saputo che la figlia non sarebbe più arrivata. Oggi i suoi legali Nicodemo Gentile e Federica Benguardato presenteranno una richiesta al giudice tutelare di Nola affinchè sia la sorella di Parolisi a portare in carcere la piccola. "

Speriamo che la sorella abbia l'autorizzazione, ma Gionni sarà sicuramente pronto con qualche contromossa.

ENRICO ha detto...


Per quale motivo S. avrebbe dovuto “liberarsi” della moglie, per giunta in un modo così sconclusionato oltrechè del tutto INVEROSIMILE ? COSA ne avrebbe guadagnato ?

Perché Il VERO OSTACOLO - nel caso in cui Salvatore avesse avuto intenzione di ricostruirsi una vita sentimentale con Ludovica ( cosa che ritengo del TUTTO INFONDATA) non sarebbe stato rappresentato da Melania, bensì dalla stessa intransigente FAMIGLIA REA.

Famiglia che dal momento stesso della scomparsa di M ha imperversato sui media in modo via-via sempre più incisivo, invadente e scorretto come MAI si era visto in tanti casi analoghi di cronaca nera.

Cosa sanno, cosa nascondono, cosa temono tutti i protagonisti di questa sconcertante vicenda ?

Una cosa mi sembra certa al punto in cui siamo : non solo Parolisi è in trappola : IN TRAPPOLA E’ LA GIUSTIZIA STESSA

Tiziana ha detto...

Enrico
bellissima la tua considerazione, non ci avevo mai pensato. Quale imbuto psicologico tra Melania e Ludovica! Le vere tensioni le potevano produrre i Rea e dunque non avrebbe avuto alcun senso "eliminare" Melania.

Farei mia anche la tua domanda:"Cosa sanno, cosa nascondono, cosa temono tutti i protagonisti di questa sconcertante vicenda ?"

Qualcuno vorrà mai rispondere a queste domande?

Ancora una considerazione: i parenti di Melania, in particolare il padre ed il fratello, mi sono sempre sembrati più vogliosi di tenere sotto controllo la situazione (svolgersi delle indagini, media, ecc.) che interessati a scoprire il vero colpevole. Da loro non è mai trapelata alcuna emozione (diverso l'atteggiamento della mamma). Ciascuno esprime il dolore a proprio modo, certo che non ho potuto fare a meno di notare la cosa.

PNO ha detto...

TIZIANA, la risposta ce la siamo già data! vogliamo ignorarla?
Se cosi è, sarà stato inutile tutto il nostro lavoro di questi mesi.
ENRICO, bentornato.
Ho letto la tua lapidaria affermazione, e mi trova in pieno accordo, anche in relazione a quanto ho scritto.
Ciao, PINO

Tiziana ha detto...

Caro Pino
lo so che attorno a tali domande la squadra ha già lavorato. Ho voluto riproporre la domanda di Enrico per darle enfasi e per sperare in una risposta da parte di CHI DI DOVERE.
So per altro che molto probabilmente tali domande cadranno nel vuoto (il colpevole già ce l'hanno e tanto basta loro), o quantomeno non si allontaneranno di molto da questo blog!
Ciao, Tiziana

ENRICO ha detto...

” TIZIANA

anche io ho notato con un certo fastidio come i familiari di M. in tutte le loro apparizioni si siano sempre preoccupati di sottolineare con forza "i tradimenti" di Salvatore, quasi fossero una colpa di gran lunga più imperdonabile e inaccettabile del delitto stesso !

Non voglio giudicare i comportamenti altrui : ognuno reagisce secondo il proprio sentire ed il proprio temperamento.

Certo è che i REA hanno saputo assai bene controllare (almeno davanti alle telecamere) la loro prostrazione ed il loro dolore per la tragica fine di Melania

Questo è un FATTO indiscutibile e - purtroppo ! quando ci si pone - o meglio CI SI ESPONE - davanti all'opinione pubblica con tali atteggiamenti, le valutazioni rischiano di non essere benevole

Tiziana ha detto...

Enrico
sono d'accordo: l'ESPOSIZIONE ed anzi la SOVRAESPOSIZIONE mediatica inducono a valutazioni

ENRICO ha detto...

ciao PINO,
un carissimo saluto anche a te.

Ormai anch'io tutto quello che avevo da dire l'ho detto ampiamente in questi mesi e non mi sembra il caso di stare a ripeterlo ( a meno di non fare un copia/incolla dei precedenti commenti )

Purtroppo le nostre possibilità di partecipare in modo CONCRETO alla risoluzione di questo enigma sono nulle.

Non tanto per mancanza di capacità di analisi investigativa quanto per l'impossibilità di "toccare i fili" senza venirne inceneriti...

tabula ha detto...

@Enrico
indipendentemente dalle valutazioni caratteriali che non spetta fare a me, che la tivù la vedo poco, mi hai fatto ridere quando hai scritto:
"Quale imbuto psicologico tra Melania e Ludovica! Le vere tensioni le potevano produrre i Rea e dunque non avrebbe avuto alcun senso "eliminare" Melania!"

In effetti, se proprio Parolisi avesse avuto tutta questa voglia di ammazzare qualcuno per liberarsi dai problemi..
ehm.. si sarebbe rivolto altrove, diciamo.

Non oso pensare che vita si possa fare con dei suoceri così di polso e ingerenti. Hai voglia di tenerli a bada per salvaguardare la pace matrimoniale! P. dovette accordarsi con loro e stringere un patto addirittura dopo aver tradito la moglie, alla faccia del "tra moglie e marito non mettere il dito", che c'entrino i suoceri o fare promesse a loro invece che alla propria moglie, proprio non lo so.
Se c'è stata una pressione in questo matrimonio, è stata da parte della famiglia della moglie. Certo, anche l'amante era una che giocava abbastanza pesante, anche lei esercitava pressioni, ma in confronto, dato che in due anni ha ottenuto poco o niente, era una dilettante.

A me comunque pare che quest'uomo fosse tirato per la giacchetta da più parti, appare come un ometto che faceva promesse che già sapeva non avrebbe mantenuto a destra e a manca, non essendo capace di dire di no a nessuno, nè di opporsi.
Continuava a farsi i fatti propri zitto zitto, ma anche così aveva le sue gatte da pelare, l'amante era diventata inquieta e forse ultimamente anche un pò rompipalle, di sicuro con lui non avrebbe cavato un ragno dal buco, difatti eran ben tre mesi che ormai non si vedevano.
Perchè avrebbe dovuto uccidere Melania proprio non lo capisco, in fondo forse, di tutti quanti, alla fine era quella che gli dava meno problemi, e poi gli aveva regalato una figlia amatissima alla quale accudiva personalmente in ogni video o ripresa ci sia stato possibile visionare.

Boh..

PINO ha detto...

ENRICO, è come dici, ma una cosa resta da identificare, o almeno alludere all'identità: la REGIA.
Ci fulminerebbe?
E' intoccabile?
Potremmo sempre trovare delle pinze isolate, da dare a qualcuno all'altezza di adoperarle con cognizione.
Per questo ultimo sforzo, si che varrebbe la pena spremere ulteriormente le nostre meningi.
Io mi imbarcherei, per questo viaggio. E sono certo che molti della squadra saranno con noi. Ti va?
PINO

ENRICO ha detto...

TABULA

hai equivocato ! non è mia la paternità della frase che hai trascritto... :-)) è di Tiziana !
Comunque fra le righe del mio commento era sottintesa una "battuta" che ho dovuto faticare molto ad ingoiare ed a lasciare nascosta nella tastiera...

Non vorrei dire ma se l'avessi scritta... sarebbe stata una strage... ( mi riferisco alla "battuta", ovviamente !)

Tiziana ha detto...

Enrico
la frase era mia, ma di fatto parafrasava un concetto da te espresso.

Guarda che non puoi lanciare il sasso e nascondere il braccio... io sono una gran curiosa, quale sarebbe stata la tua battuta? Siamo pronti ad affrontare anche una strage, siamo dalla tua parte, sputa il rospo!

ENRICO ha detto...

PINO,

è un compito molto difficile quello che proponi.

Per quello che è mi è possibile la mia disponibilità è TOTALE

PINO ha detto...

ENRICO, hai ragione. Incontreremo molte difficoltà di vario genere.
Grazie per la tua fiducia.
COME NON DETTO!!!
Ciao, e con la stessa stima. PINO

ENRICO ha detto...

TIZIANA

Se P. avesse DAVVERO voluto uscire dall’”imbuto” -usando il termine che piace tanto ai media - in cui si sarebbe infilato ( secondo me manco pe’ niente !) oggi sarebbe processato dalla Corte Penale Internazionale Permanente per crimini contro l’umanità…(tanto per citare la discussione dell’altro giorno…)

.. e non farmi dire altro !

PINO,
non essere pessimista... forse qualcosa si può sempre tentare

Anonimo ha detto...

Ciò che non comprendo è, sinceramente, la posizine dell' avvocato Gionni, non comprendo perchè non voglia cercare la verità, ma, cercare solo di creare molto astio tra i Rea e Parolisi, ciò che, ancora, non continuo a capire è il perchè la procura teramana non dia alcun valore ai dna trovati sul corpo di Melania, ciò che non comprendo è perchè, per la procura, mentire (come ha fatto parolisi) voglia significare uccidere, ciò che non capisco è perchè gli avvocati di parolisi non sembrano molto agguerriti come, invece, agguerriti sono l' avvocato Gionni e la procura teramana nel formulare la sua accusa. Sinceramente, non credo ad una sorta di rassegnazione da parte della difesa di parolisi, probabilmente, Parolisi, piaccia o no, è coinvolto nell' omicidio, anche se non è lui l' autore materiale del delitto, è una vicenda terribile perchè c'è molta omertà.

Claudia

Anonimo ha detto...

Secondo me e questo lo dico da sempre, sono diversi i complici dell' omicidio di Melania.

Claudia

Anonimo ha detto...

Ciao. Il fatto che la nonna avesse fatto "questa messa in scena" (le lacrime) non la conoscevo. Questo sarebbe uno spunto buono per i programmi spazzatura che i pomeriggi rimbambiniscono. Grazie a Massimo e tutti quelli che postano fatti concreti.
Luca1

tabula ha detto...

Non credo che la nonna sia talmente una brava attrice da farsi scendere le lacrime a comando. E' ovvio che il pianto fosse spontaneo.
Quel che non va è che proprio a lei sia stato affidato un incarico che non ha la serenità necessaria per svolgere il compito assegnatole, ovvero l'essere terreno fertile di continuità affettiva tra Parolisi e quel che rimane della famiglia Rea.
E' in gradi di crescere la bambina solo in regime di esclusione e negazione del padre legittimo della stessa,
il suo odio per lui e la sua convinzione che possa essere l'assassino forse non la mette in grado di essere la figura tutoriale ideale per la piccola.
Sono mesi che , per quanto sicuramente nonni amorevolissimi ed attenti, temiamo che in quella famiglia la bambina possa crescere in mezzo all'odio per il padre, ora ne abbiamo avuto la conferma.
La famiglia della madre deve essere assolutamente molto presente nelal vita della piccola, ma non deve essere lasciata in mano loro la gestione dei rapporti con il padre, non ne sono in grado.

LucaP ha detto...

Ho ritrovato un articolo di luglio con riportate delle dichiarazioni di Gionni che fanno veramente riflettere sulla genuinità delle "notizie" giornalistiche degli ultimi mesi:

"Purtroppo, ancora una volta, le affermazioni della difesa di Parolisi non sono vere. Nessun capello è stato trovato sul cadavere della povera Melania, tantomeno di donna. Sono state trovate solo cinque formazioni pilifere di colore nero, in sede di autopsia, oggi all'esame dei Ris. Un capello di colore nero, come quelli della vittima, è stato trovato sulla sua scarpa sinistra dai carabinieri di Teramo, primi intervenuti"

"L'unico capello di colore diverso, che non sia pelo, di 22 centimetro, di colore castano, è stato trovato non sul cadavere ma, dopo alcuni giorni, il 23 aprile 2011, dai Ris, sulla casetta di Ripe, non nell'angolo dove è stata commessa la prima parte dell'omicidio. Reperto comunque all'esame dei Ris"


Ma anche Biscotti e Gentile non parlano di capelli bensì di formazioni pilifere di imprecisata natura visibili anche da alcune fotografie scattate durante l'autopsia.

La puntata di QG in cui è stata mostrata la fotografia della Canestrari a capelli sciolti è del 9 dicembre e "stranamente" il 22/12 compare la notizia che i capelli ritrovati sono proprio del medico legale (afflitto da alopecia galoppante).

Potete trarre anche voi le debite conclusioni. Se stiamo parlando di formazioni pilifere inferiori a 22 cm sicuramente non si tratta dei capelli della Canestrari. Possono essere di origine animale? Scarterei tale ipotesi in quanto non vi è alcun segno di animale sul cadavere. Ed allora o sono capelli corti neri (probabilmente di un uomo) o di veri e propri peli umani. Ma nel mese di aprile a 800 m di altitudine non credo che qualcuno possa andare in giro in costume adamitico e perdere peli del corpo.

Quindi o sono stati lasciati appositamente da qualcuno e fanno parte anche loro del depistaggio, o sono stati lasciati da un uomo in una qualunque fase degli eventi dove vi può essere stato sfregamento delle parti di corpo esposte di Melania con proprie parti di corpo a loro volta esposte (a me viene in mente solamente un'ipotesi a meno che il trasferimento dei peli sia stato indiretto per tramite di una superficie dove il corpo può essere stato poggiato o coricato).

Sempre in merito alla bufala giornalistica, sarei più propenso a darle credibilità se il riscontro positivo con i capelli della Canestrari si fosse avuto con il capello trovato distante dal cadavere di cui ha parlato Gionni.

Anonimo ha detto...

http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=160498

In questo articolo si afferma che i nonni materni sono stati nominati tutori della piccola. Sempre peggio

Stella

ENRICO ha detto...

Ditemi voi se si può scrivere una castroneria del genere !

http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2012/01/07/news/melania-i-5509641

"E' una delle poche CERTEZZE in mano all'accusa. Nel pomeriggio del 18 aprile, giorno del delitto, il cellulare di Melania Rea ha sempre agganciato la cella di Ripe[…] , E questo per gli investigatori significa che Salvatore Parolisi[…] MENTE quando dice che tra le 14.30 e le 15 del 18 aprile Melania era con lui sul pianoro di Colle San Marco.[…] I militari del Ros, così come sottolineato dai due periti del pm, ribadiscono anche che in quella zona esiste un fenomeno di sovraccarico che NON CONSENTE di avere una CERTEZZA matematica sulle celle agganciate. Tra Ripe di Civitella e Colle San Marco, infatti, succede che quando c'è un fenomeno di sovraccarico i telefonini possono agganciare contemporaneamente sia l'una che l'altra cella.[…]"

Pamba ha detto...

Care amiche e amici del blog, dopo queste notizie stasera ho fatto fatica a trovare le parole.
Povera Vittoria, l’unica che in questa storia potrebbe pensare solo al futuro…

Oltre che turbata sono anche delusa dalla disparità delle forze in campo, perché risento le parole dell’Avvocato Biscotti, nell’intervista di E. Mancini sul Messaggero postata da me il 30 dicembre, che dice:

“Aldilà della misura cautelare, che in questa fase potrebbe anche starci”

e risponde alla domanda su “quando il suo assistito potrà rivedere sua figlia”, con un

“Queste sono attività burocratiche e neanche voglio saperlo. Riconosco che il Tribunale dei minorenni di Napoli si è comportato correttamente nell'interesse della bambina. Ha disposto una sorta di affidamento congiunto tra i nonni”.

Mah.. con queste prove, misure cautelari che ci possono stare (?), senza le quali una bambina rimasta orfana di un genitore avrebbe potuto passare almeno il periodo delle indagini con il padre, queste cose per il legale della difesa sono attività burocratiche ??!!

Infine dal Messaggero di oggi:

“E’ successo che la nonna non ha voluto accompagnare la bambina dal padre perché non voleva vedere il genero. In futuro faremo in modo – dice Valter Biscotti – che sia la zia Francesca ad accompagnare la bambina dal padre”

Qui almeno è chiaro, no? Però, IN FUTURO … con calma

Se proprio volete farvi del male, ci sarebbero anche immagini e video qui:

http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2012/01/10/650475-nonni_materni_tutori.shtml

p.s. l’unica cosa che mi ha fatto sorridere in questa brutta storia è l’annuncio pubblicitario sottostante l’articolo. Al momento della mia lettura era “Test di paternità ”. Sembrerebbe giusto per il titolo dell’articolo ;-)

Anonimo ha detto...

Il giudice tutelare di Nola ha sospeso l'incontro tra Salvatore e Vittoria, in quanto è necessario valutare la situazione psico-fisica della minore dopo la perdita della madre e dopo l'allontanamento dal padre.
Il giudice ha disposto una consulenza che dovrà indicare le modalità dell'incontro preceduto da una preparazione psicoterapeutica per la bambina. Il giudice ha anche ritenuto di definire un quadro preciso di riferimento per la bambina in seguito al raffreddamento del rapporto tra le due famiglie, nominando tutore e protutore la nonna ed il nonno materni. I nonni materni hanno dimostrato capacità di accudimento e per di più hanno anche una casa con il giardino ed un cane. Che sfiga per quei bambini che non hanno nè un giardiono, nè una cane.
Tra l'altro il giudice afferma che la bambina sta vivendo una vita equilibrata e serena; allora mi domando non c'è bisogno di valutare la condizione psico-fisica della bambina, in quanto affermare che la bambina sta vivendo una vita serena ed equilibrata è già aver fatto una valutazione.
Il giudice ha rivisto anche gli orari ed i giorni in cui i nonni e la zia paterna possono riabbracciare Vittoria, ma oltre ai due week-end al mese(che tra l'altro mi sembra già previsti dalla prima decisione)non si dice nulla di più. Ora mi domando come è possibile che un giudice riveda una precedente decisione e decida in merito alla tutela della piccola senza contraddittorio tra le parti.

Stella

Pamba ha detto...

@Pino 18.25

Io non saprei da dove cominciare, ma mi sembra quanto mai attuale e condivisibile la tua proposta.

Per quanto posso fare, c'è anche la mia disponibilità.

Ciao

tabula ha detto...

@Stella..
non voglio andare a letto con il mal di pancia.
farò finta di non avere letto questo schifo.

tabula ha detto...

@Stella
ormai l'ho letto. fa niente.
sono sicura che i nonni materni della piccola siano amorevoli e attenti, questo sì.
Ma sono altrettanto sicura che stiano allungando il brodo per impedire a Parolisi di rivedere la propria figlia.
Poi, ci mancava pure la consulenza psicologica sulla bambina.
Credevo che il problema l'avesse la nonna.
Ora ce l'ha la bambina.

A me, francamente, sembra che il problema ce l'abbia solo Salvatore, e anche grosso.

Anonimo ha detto...

Tabula, non si discute che i nonni materni siano amorevoli ed attenti, così come penso che lo siano anche quelli paterni con cui tra l'altro Vittoria ha trascorso i primi mesi dopo la scomparsa di Melania. E' evidente che la tirino per le lunghe per non far incontrare Salvatore e la piccola. Vittoria, non ha l'età per capire che vedrà il padre in carcere e tra l'altro non è la prima bimba che lo rivedrebbe dopo mesi. Molti genitori stanno lontano dai figli per lavoro ed non ho mai sentito che al loro ritorno i figli abbiano bisogno di uno psicologo per verificare il loro stato psico-fisico.
Sai qual'è l'errore che ha commesso Salvatore? L'averla lasciata ai nonni materni quando si è recato al lavoro sapendo che nei suoi confronti era stata chiesta la custodia cautelare. Lì ha firmato un'altra condanna e se fossi stata nel suo legale gli avrei consigliato di lasciarla per quel fine settimana con la zia ed i nonni paterni; se poi Salvatore fosse ritornato a casa, avrebbe potuto continuare a lasciarla per due o tre giorni con i nonni materni, mentre se non fosse tornato, così come è successo i Parolisi avrebbero gestito la situazione con più "potere". Non conosco Salvatore, ma ho potuto constatare che in più di un'occasione si è comportato da ingenuo.

Stella

Mimosa ha detto...

@ Tabula e Stella
se questa bambina di 2 anni va in mano agli psico- il suo equilibrio è finito e sarà rovinata per sempre!

@ Enrico e Pino
io sono sicura che è l'avv. G. il manovratore neanche tanto "occulto", e per capire di che calibro è basta vederlo parlare, leggere le sue note caratteristiche, vedere i processi a cui ha partecipato ...

Ma ben vi sta signor duo, "chi di spada ferisce, di spada perisce", avete fatto i gradassi nel caso di Sarah e ora "ciapa su e porta a casa" (si dice dalla mie parti) ... vedete come sono trattati gli innocenti accusati di delitti infami ... ma cosa vi cambia? voi la notte dormite sereni! tanto non vi importa niente, un caso è come un altro ... del resto anche il bene della bambina per voi è una pratica burocratica e non volete sapere altro ...

SQUADRA
dimenticavo, ottima l'idea di far preparare un dossier che la piccola leggerà da grande! Speriamo che Francesca o chi per lei ci legga e lo stia facendo!

Tiziana ha detto...

Tabula
guarda che la nonna di Vittoria non si è messa a piangere, ha solo detto che temeva avrebbe pianto se fosse stata costretta a rivedere Parolisi. Chissà perché poi, l'ha visto e ospitato a casa sua per 3 mesi dopo la morte della figlia, eppure sapeva che era un fedifrago. Cos'è coda di paglia? Oppure ha avuto altre notizie sullo svolgersi degli eventi? Ha in mano delle prove del fatto che sia lui l'assassino? Insomma cos'è cambiato rispetto a luglio? Per quel che ne sappiamo niente.
La nonna dunque non ha avuto bisogno di fare l'attrice, di piangere, ha solo paventato il rischio, e ciò è bastato per evitare il colloquio. Questa sua paura non poteva esternarla al momento dell'affido? I giudici poi, così esperti psicologi da valutare le condizioni della piccola Vittoria, non potevano prevedere che la signora Rea non avrebbe ovviamente avuto nessuna voglia di incontrare il genero e disporre fin da subito l'accompagnamento in carcere da parte della zia?
Hanno dunque autodenunciato la propria incompetenza, rimangiandosi la decisione presa appena un mese fa!!!

ENRICO ha detto...

Ho evitato ACCURATAMENTE di leggere tutti gli articoli che riguardano l'affidamento della bambina e le conseguenti battaglie a suon di cavilli per evitare che la piccola possa vedere il padre a tutt'oggi INNOCENTE fino a prova contraria.

Trovo tutto ciò NAUSEANTE

Se mio genero fosse sospettato di aver ucciso mia figlia e se il quadro investigativo offrisse un gran numero di dubbi sulla sua colpevolezza come accade nel caso che da mesi stiamo trattando , mi aggrapperei anche ad UNO SOLO di questi, per labile ed insignificante che fosse, piuttosto di accettare di far abbattere sulla mia famiglia una sciagura insopportabile da vivere e tale da stravolgere per sempre l’esistenza di mia nipote.

Costoro, invece, senza attendere il giudizio di un Tribunale, hanno già emesso una sentenza definitiva di "condanna a morte" A VITA : sia per il genero ma anche, purtroppo per la bambina a loro incautamente affidata.

Tiziana ha detto...

Allora se i giornali riportano fedelmente le notizie e se ho capito bene, a rimetterci da questa vicenda non è stato solo Salvatore, ma anche i Parolisi, che vedono ridotta a soli 2 fine settimana al mese la possibilità di vedere Vittoria.
E bravi i Rea e bravo l'avvocato Gionni! Oppure non è questione di bravura ma di conoscenze?
Non mi capacito del fatto che il tribunale si sia rimangiato la propria decisione: avevano sbagliato prima? Stanno sbagliando adesso? Fatto sta che quello che i Rea hanno chiesto, quello hanno ottenuto...anzi no, mi sto sbagliando, ci sono quei 2 fastidiosi fine settimana concessi ai Parolisi. Il tribunale però fa ancora in tempo a rimediare!

Mimosa ha detto...

Per completare la sicumera dell’esimio avv. G, riporto qui un commento già postato:
http://www.quotidianodabruzzo.it/cronaca/15972/rinviato-lincontro-tra-salvatore-parolisi-e-la-figlia-in-carcere-a-teramo.html
- questa frase del legale mi ha impressionato: «Salvatore Parolisi può senz'altro lasciare il carcere per incontrare la figlia.D'altronde lo ha già fatto quando si è trattato di venire giù in occasione dell'udienza presso il tribunale dei minorenni per l'affidamento della piccola ai nonni materni».
… come se Salvatore Parolisi fosse libero di andare dove vuole!!!

Ma chi è Gionni? il padreterno? fa tutto lui? dispone della libertà di movimento di Parolisi?
Per ora ha disposto solo del suo dolore di padre, acuendolo all'indicibile!

Mimosa

Anonimo ha detto...

Tiziana, sai perchè i Parolisi e Salvatore ci rimettono sempre? Perchè sono remissivi, buoni e non sanno dove stia di casa la prepotenza. Ora non so, se l'essere tali dipenda da un fattore caratteriale o dal sentirsi in difetto per i tradimenti di Salvatore, o forse per entrambi i motivi. Secondo me non sanno che pesci prendere, si sentono soli, incompresi e sicuramente visto che fino ad ora qualsiasi decisione presa è andata contro Salvatore o contro di loro, sono anche mal consigliati dai loro legali. Sono sempre più convinta che agli attuali difensori si debba affiancare un legale carismatico, cinico e che sappia rimettere tutti al proprio posto, minacciando se necessario anche querele.

Mimosa, l'avvocato Gionni ha una caratteristica da me sopra elencata, per questo ha vita facile.

Stella

Mimosa ha detto...

Ben detto Stella
così tra i potenti della storia ora possiamo aggiungere un altro nome!

Ciao
Mimosa

PINO ha detto...

PAMPA, ti ringrazio per la tua generosa disponibilità, ma ho chiuso il capitolo. ormai. Ciao

MIMOSA, non era quello il tipo di "regia" a cui mi riferivo (troppo piccola e debole), ma a quella grande ed anonima (ma non tanto), che andava presa con le molle. Ne discutemmo, te ne ricordi?
Comunque non ne parliamo più. Cari saluti, PINO

Mimosa ha detto...

@ Caro Pino
lo so ma nel corollario vedo crescere strani fenomeni.
Che ne sappiamo degli amici degli amici?
Comunque, hai ragione, per ora non ne parliamo più.
cari saluti anche a te
Mimosa

Annika ha detto...

SQUADRA
sono contenta che vi sia piaciuta la mia idea di scrivere anche a Francesca e di proporle di produrre un file con tutti gli articoli di Massimo e relativi post/interventi da dare a Vittoria quando crescera'.

ORA, PERO', BASTA FARCI DEL MALE CON ARTICOLI SPAZZATURA E FACCIAMO QUALCOSA!

Comincerei dalla proposta di Tabula: LA LETTERA A SALVATORE. A quel punto sara' facile scrivere anche quella per Francesca. Come proponete di organizzarci?

PINO
in caso ci ripensi, io ci sto!

LUCAP
Eh, proprio!
Che ne dici, potrei azzardare un'ipotetica somma e vedere che risultato ne uscirebbe? Vediamo un po': formazioni pilifere non di Parolisi + 72+/-h (ah, la semenogelina!) + DNA maschili (su polpastrelli E subungueali) non di Parolisi + biancheria intima scesa (o rialzata?) = ?
Eh si, sarebbe proprio un'addizione one one...

INFINE
vorrei davvero sapere dai tanti giornalisti che insistono a scrivere che il DNA sulle mutandine di Melania e' di Sonia e del figlio e che quindi ne consegue che Parolisi e' colpevole:
1. se colgono la totale mancanza di logica in tale cosiddetta notizia? Ovvero: dov'e' il nesso tra le due affermazioni?
2. se si sono informati prima di scrivere; sono pagati anche e SOPRATTUTTO per questo! Un aiutino:

"Since fathers pass their Y chromosome onto their sons unchanged (except for an occasional mutation), all males in a paternal lineage will possess a common Y chromosome haplotype."

http://www.nij.gov/nij/topics/forensics/evidence/dna/research/y-chromosome.htm

Ne consegue che distinguere tra il cromosoma Y di un figlio e quello di un padre e', diciamo semplicisticamente, difficilissimo e prima di sbandierare ai 4 venti certe "notizie" bisogna andarci con i piedi di piombo. Ora, giornalisti, siete ancora davvero sicuri di cio' che avete scritto?

PINO ha detto...

@ANNIKA

L'idea della preparazione di un dossier pro-VP, mi trova favorevole, e l'ho espresso fin da subito.
Ma penso che il lavoro di elaborazione dello stesso, potrebbe essere affidato (se fosse d'accordo), alla giornalista che è stata vicino alla famiglia Parolisi, ora vedova del valente suo collega Antonio Delitalo.
Ma chi contatterebbe la giornalista?
Forse Francesca Parolisi, che la conosce. Quindi si tratterebbe di far conoscere,alla stessa le nostre intenzioni.
Chi si prenderebbe tale onere?
ciao, PINO

tabula ha detto...

In pratica
c'è qualcuno di Milano fra di voi?
per organizzarci e mandare insieme la documentazione a Parolisi.
O c'è qualcuno che si prenderebbe al briga di stampare il tutto e andare in posta personalmente?
come trovare l'indirizzo, basta il nome della caserma e quello del carcerato?

PINO ha detto...

TABULA

La documentazione dovrà essere inviata o a Francesca, o alla giornalista vedova di Delitalo.
A Parolisi, NON la farebbero arrivare.
Ciao PINO

Annika ha detto...

TABULA/PINO
penso che basterebbero due lettere. Una per Salvatore, suppongo, come dicevi tu, per dargli forza e farlo sentire un po' meno solo. A Francesca invece, che mi sembra completamente persa e troppo educata per prendere qualunque iniziativa agguerrita (figuriamoci quanto coraggio le ci deve essere voluto il 2 dicembre, per poi vedersi rifiutata la richiesta di affido) si potrebbe semplicemente indicare il blog di Massimo, garantendole che ne rimarra' felicemente sorpresa.

Altro non vorrei dire perche' qualunque cosa scriveremo loro non sono affari di chi legge solo per spiare.

Che ne pensate?

PS Pino, ottima idea quella della giornalista Ilaria Mura Delitalia!

ENRICO ha detto...

Avevo segnalato in un commento di metà dicembre un sito con TUTTE le email di giornalisti, testate , riviste programmi tv...chissà se qualcuno di voi lo ha annotato

Io non lo trovo più perchè era tra i preferiti del pc francese !!!!

appena ho un po' più di tempo a disposizione mi metterò alla ricerca. ciao

ENRICO ha detto...

ps...

Chissà cosa ne pensa di questo caso Carlo Lucarelli

mi piacerebbe saperlo

PINO ha detto...

SQUADRA!

Che ne pensate se pregassimo Mimosa, che fra noi ha svolto il lavoro più barboso della coordinazione, con diligenza?
La ritengo la più adatta (non sia offesa per nessuno, per carità)a sovraintendere l'iniziativa, per la sua grande disponibilità, per gli interessi comuni.
Si faccia vivo/a chi è daccordo (salvo accettazione di Mimosa).
Diamoci da fare, ragazzi. Intanto vorrei conoscere il pensiero del nostro insostituibile MASSIMO, per quanto in calendario.
PINO

LucaP ha detto...

Esco per un attimo dagli ultimi sviluppi della discussione, per esprimere una mia speranza ma al tempo stesso un appello ai legali di Parolisi.

Non è ben chiaro se attualmente le indagini preliminari siano state ufficialmente chiuse o si debba aspettare ancora qualche giorno. In ogni caso ritengo indispensabile che B&G appena possibile facciano richiesta al GIP competente di annullamento della custodia cautelare in carcere o perlomeno la sua trasformazione in una forma meno restrittiva come gli arresti domiciliari.

Sarebbero chiaramente venuti meno i rischi di inquinamento delle prove di cui al comma a dell'art.274 CPP ma anche i rischi di reiterazione del reato di cui al comma b (già secondo me assolutamente infondati al momento dell'Ordinanza di luglio) sarebbero sensibilmente ridotti soprattutto nel caso degli arresti domiciliari (il comma b viene applicato nel caso le circostanze del fatto e la personalità dell'indagato, desunta da comportamenti o atti concreti o dai suoi precedenti penali facciano pensare che sussiste il concreto pericolo del compimento di gravi delitti; cosa che, considerato tutto il comportamento tenuto sinora da Parolisi è chiaramente da escludere).

La speranza è che a Teramo vi sia almeno un GIP autonomo ed in grado di giudicare non sulla base dell'orientamento dell'opinione pubblica e neppure totalmente asservito alla Procura.

Credo che B&G faranno sicuramente tale richiesta (in caso contrario sarebbero veramente da ricusare esonerandoli dall'incarico). Se mai non dovesse essere accolta, significa che saremmo oramai al tramonto della giustizia.

Ma nel caso contrario vorrei proprio vedere come si metterebbe la situazione relativa alla figlia Vittoria.

La speranza è davvero l'ultima a morire.

LucaP ha detto...

Mi correggo il comma corretto dell'art.274 CPP è quello c anziché il b come da me scritto.

Anonimo ha detto...

Secondo me la procura ha quel quid di certezza non dimostrabile attraverso la prova.Questo purtroppo ha rimesso in libertà anche dei colpevoli, perchè, non dimentichiamo che non ci sono solo innocenti in carcere, ma colpevoli rimessi in libertà.
La famiglia Rea ha tutta la mia stima e comprensione, e rispetto a Vittoria potrebbero esserci molte altre cose di cui non siamo a conoscenza ed anche quelle non dimostrabili. Trovo inoltre comprensibile umanamente l'atteggiamento emotivo della nonna che non dovrebbe essere suscettibile di commenti.
Vorrei che il blog ritrovasse la sua imparzialità perchè ciò lo rende interessante.
P.S. a volte le cose sono più semplici di quanto possano apparire.
Un abbraccio a tutti
Serena

Anonimo ha detto...

Leggendo il giornale di ieri, sono venuta a sapere che il nostro "amico" Paciolla, pose subito all'attenzione degli inquirenti che la sera che lui arrivò a Colle San Marco per aiutare Salvatore nelle ricerche, notò che quest'ultimo non aveva ai capelli il solito gel, senza il quale non usciva mai di casa e per di più aveva i capelli in disordine.
Gli inquirenti spiegarono al Paciolla che trovo l'"amico" in quello stato, in quanto si lavò i capelli alla fontanella e se li asciugò al vento. Era per caso Ferragosto? Perchè se non lo era, Salvatore si deve essere diretto a Ripe alle 13, visto che si doveva asciugare i capelli al vento. Poi non faceva freddo per essere vestito in quel modo? Se era freddo come ha fatto ad asciugarsi i capelli all'interno di un bosco?
Ditemi voi, se uno che viene chiamato da un"amico" per essere aiutato nelle ricerche della moglie ha la lucidità di guardare il contenuto del portabagagli, l'abbigliamento e come fosse pettinato.

Annika, per quanto riguara le lettere, proporrei di scambiarci per email il contenuto di esse, in modo che rimangano estranee ad occhi indiscreti.

Stella

Annika ha detto...

Pino
Mimosa sarebbe perfetta!

LucaP
Magari!

Unknown ha detto...

Massimo, caro Pino, pensa che le iniziative concordate da più persone, quindi democraticamente da tutti accettate, non sono mai da tarpare o stoppare. Quanto il cuore vuole accada, se la mente è d'accordo, deve accadere perché ciò armonizza l'anima facendole esternare le proprie emozioni e rendendola più serena.

Logicamente, dato che il blog non è una pagina facebook intestata al solo Parolisi, e non tutti i lettori hanno le stesse idee, l'iniziativa deve rimanere a carico di chi al risultato finale vuole arrivare esautorandone il responsabile ultimo del sito, che sarei io. Questo non perché non sia d'accordo con quanto programmato, ma perché non voglio che al blog vengano messe etichette innocentiste o colpevoliste.

Per cui l'iniziativa è di chi il blog lo fa vivere con commenti e ragionamenti di prim'ordine, di chi firmerà una eventuale lettera o cos'altro, e non di chi lo gestisce o non è d'accordo.

E' chiaro che dovesse servire una mano (per riscrivere o impostare in una determinata maniera il discorso) a livello personale non mi tirerei indietro, ma questo dev'essere inteso come un aiuto dato ad amici che hanno una meta da raggiungere.

Ciao, Massimo

tabula ha detto...

@Massimo, ho lanciato io il sasso e non voglio certo nascondere la mano.
Tra l'altro Mimosa ha aggiunto l'eccellente idea di spedire il tutto anche alla sorella dell'indagato.
E' giusto il limite che poni alla tua libertà d'espressione, il fatto di non volere essere etichettato come innocentista o colpevolista a priori.

Del resto nel mio piccolo di commentatrice anche io non amo essere etichettata come innocentista nè colpevolista.
Del resto io NON SO chi sia l'assassino di Melania, potrebbe anche essere l'indagato e la cosa non mi smuoverebbe di una virgola perchè non mi tocca personalmente.
Quel che non accetto è il fatto che in assenza totale di prove una persona sia ancora in carcere, quel che non accetto è che non essendoci alcuna sentenza che lo indichi come inequivocabilmente e al di là di ogni ragionevole dubbio colpevole, gli venga tolta non solo la libertà, ma anche l'affetto più caro, quello della figlia, perchè è già stato condannato dalla famiglia della vittima che, con un palese conflitto di interessi, è anche tutore della bambina stessa.

Per il semplice motivo che per le poche e distorte informazioni in merito al caso diffuse a mezzo stampa ci sia stato fino ad ora solo uno "sputtanamento" della figura morale dello stesso, passami il termine Massimo, a causa dei suoi tradimenti, e non si venga a capo nè di una spiegazione credibile e dimostrabile della tempistica dell'omicidio, nè di uno straccio di prova che sia una, è inaccettabile il trattamento riservato sia allo stesso indagato che ai testimoni a favore, cani inclusi.
Mentre per i testimoni contrari, ponti d'oro, possibilità di ritrattare testimonianze già rilasciate senza tema di incorrere in falsa testimonianza, possibilità di disattendere alle disposizioni del Tribunale dei minori senza il timore di incorrere in sanzioni.

Comunque sia, cara Serena, anche io "trovo comprensibile umanamente l'atteggiamento emotivo della nonna che non dovrebbe essere suscettibile di commenti".
Difatti io non critico l'atteggiamento emotivo della donna, ne ho criticato le azioni.

ed ho criticato il fatto che proprio ad una donna nell'umanissima comprensibile condizione di non essere in grado di superare i propri sentimenti al fine del BENE SUPREMO della nipote, conducendo la bambina al padre, sia affidato lo sgradevole incarico, tra l'altro dietro "suggerimento" dello stesso avvocato della donna, che probabilmente non si è reso conto di aver suggerito proprio quel cavillo che avrebbe offerto una ulteriore scusa per evitare l'incontro, tra l'altro nemmeno anticipato alla bambina.
Del resto se la nonna materna disse a suo tempo ai giornali "io non posso più rivedere mia figlia, e Salvatore non dovrà più rivedere la sua", è ovvio che sia adattissima a condurre ella stessa la bambina in carcere, e deve aver pensato proprio questo, l'avvocato Gionni.

LucaP ha detto...

@ Serena

Sicuramente entrambe le Procure di Ascoli e Teramo hanno quel quid di certezza e di convinzione di cui tu hai parlato.

Tuttavia una persona può e deve essere condannata esclusivamente sulla base di prove ed eventualmente di indizi che possono assurgere a livello di prova unicamente se gravi, precisi e concordanti (art.192, comma 2 CPP). In questo caso prove del fatto che Parolisi abbia commesso i reati contestatigli non ve ne è alcuna e gli indizi, sebbene numerosi, non sono assolutamente concordanti, anzi quelli maggiormente precisi (dedotti da testimonianze e riscontri) sono a discolpa dell'indagato.

L'imparzialità che tu hai invocato è stata violata per prima proprio dalle due Procure che hanno ottenuto la misura cautelare di Parolisi in carcere grazie all'evidente omissione di tutti i riscontri a favore dell'indagato ed alla forzatura, a mio parere colposa e grave, di troppe testimonianze e riscontri oggettivi.

L'imparzialità è stata inoltre violata dalla famiglia Rea e dai propri legali in quanto hanno dimostrato di non essere in grado di poter ottemperare a quanto ordinato e disposto da un tribunale della repubblica mediante stratagemmi e dichiarazioni che denotano una evidente presa di posizione colpevolista nei confronti del padre di Vittoria assolutamente non idonea a garantire al minore un ambiente sereno di crescita (a meno che per questo non si intenda crescere nell'oblio progressivo della figura paterna).

Ciao

ENRICO ha detto...

TABULA e LUCA.P

stavo per aggiungere un commento ma poi ho letto i vostri ed ho ritenuto inutile farlo dato che CONDIVIDO TOTALMENTE ciò che avete scritto.

Mimosa ha detto...

Ragazzi, fermi!
Ha ragione Massimo, non possiamo monopolizzare il suo blog ed etichettarlo, noi che qui abbiamo fatto Squadra perché siamo i più attivi, siamo solo una minima parte dei lettori e visitatori.

Condivido quanto suggerisce STELLA: che - per quell'obiettivo - da questo momento in poi ci dobbiamo porre come un gruppo di lavoro ristrettissimo e privatissimo ... scambio di e-mail riservate, attraverso Massimo che ce le comunichi tra di noi.

Qui poi non diremo niente di niente se faremo o no quel compitino, o a che punto saremo. Nessun commento dovrà trapelare, patto condivisibile?

Infine, grazie per la fiducia enorme che riponete in me, ma come avrete capito io non so scrivere in formule diplomatiche (con grandissimo sforzo) mentre per questo mi sembrate tagliati molti di voi.

In ogni caso, prima formiamo il team poi vedremo.
NIENTE ADESIONI QUI, TUTTE IN PRIVATO A MASSIMO, Ok?

Un abbraccio a tutti.
Mimosa

Annika ha detto...

SERENA,
presumendo dalle tue parole ("Vorrei che il blog ritrovasse la sua imparzialità perchè ciò lo rende interessante") che tu ci legga da tempo, non ti sara' sfuggito il mio post di soli 4 giorni fa, 7/1, 17.03. Non ti puo' essere sfuggito perche' ho scritto solo "NO COMMENT" seguito da due link, per cui chi volesse capire cosa intendessi doveva per forza di cose aprirli. Dal primo dei due

http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2012/01/07/648543-mamma_melania_perdono_parolisi.shtml

cito testualmente:

«Facciamo quello che dice la legge. Andremo su io e mio marito con la bimba. Ma è un viaggio lungo, disagevole per lei che è abituata a mangiare la sua pappa a mezzogiorno. E ad avere i suoi ritmi come tutti i bambini di questa età. Sarà tutto stravolto. E soprattutto non vedo davvero la necessità di questo incontro... Non mi interessa sapere se Salvatore è colpevole di omicidio: questo lo decideranno i giudici. Ma di una cosa sono certa: lui è sicuramente colpevole dei tradimenti. Ha ucciso mia figlia tradendola. E un uomo così che valori può trasmettere ad una bambina. Io ho insegnato a mio figlio e a Melania a rispettare i valori e lo stesso farò con Vittoria. Ma i Parolisi che insegnamento le possono dare?».

Io tale atteggiamento non lo trovo affatto comprensibile, ne' emotivamente ne' razionalmente, e sicuramente suscettibile a molti commenti, dato che tali parole non sono state pronunciate in un discorso privato, ma ad una giornalista perche' le pubblicasse. Da notare anche che l'intervista e' stata rilasciata in casa il 6/1 e che la giornalista, Natalia Encolpio, scrive all'inizio dell'articolo "si sente la voce della nipotina che canta felice in sottofondo". Quindi Vittoria era in casa mentre la nonna pronunciava tali invettive contro il papa' della piccola, e se anche non le avesse sentite pronunciare in tale particolare occasione, il fatto che comunque siano state dette a pochi metri da lei con tale nonchalanche e' alquanto inquietante, oltre che allarmante.

Mimosa ha detto...

Eccolo qua,
ha appena letto gli ultimi post e qualcuno si è "divertito"!
Grazie per
...
Mimosa a nome della Squadra

Tiziana ha detto...

TABULA
bellissimo il tuo ultimo commento, che sottoscrivo totalmente.

LUCA P
pienamente condivisibile anche il tuo commento

SERENA
tu scrivi: "non dimentichiamo che non ci sono solo innocenti in carcere, ma colpevoli rimessi in libertà."
Io non me ne dimentico, infatti ho scritto diverse volte che preferisco 100 colpevoli liberi, piuttosto che un solo innocente in carcere. Più di una volta ho anche scritto: "in dubio pro reo", di giustinianea memoria. Un certo "quid", dunque, non mi sembra sufficiente.

Annika ha detto...

SERENA
Sei davvero sicura che sia "comprensibile umanamente l'atteggiamento emotivo della nonna" e credi realmente "che non dovrebbe essere suscettibile di commenti"? Leggi un po' qua quest'intervista pubblica rilasciata volontariamente da questa nonna e dimmi se non inorridisci all'odio sfrenato covato da questa donna non contro l'assassino di sua figlia, il che sarebbe meno biasimabile, ma contro il genero che si e' regalato una scappatella (cosi' definita per mesi non da Salvatore, MA DAI REA!!!). Ok, leggi:

«Facciamo quello che dice la legge. Andremo su io e mio marito con la bimba. Ma è un viaggio lungo, disagevole per lei che è abituata a mangiare la sua pappa a mezzogiorno. E ad avere i suoi ritmi come tutti i bambini di questa età. Sarà tutto stravolto. E soprattutto non vedo davvero la necessità di questo incontro... Non mi interessa sapere se Salvatore è colpevole di omicidio: questo lo decideranno i giudici. Ma di una cosa sono certa: lui è sicuramente colpevole dei tradimenti. Ha ucciso mia figlia tradendola. E un uomo così che valori può trasmettere ad una bambina. Io ho insegnato a mio figlio e a Melania a rispettare i valori e lo stesso farò con Vittoria. Ma i Parolisi che insegnamento le possono dare?».

http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2012/01/07/648543-mamma_melania_perdono_parolisi.shtml

Inoltre, Natalia Encolpio, la giornalista che ha firmato l'articolo, scrive all'inizio in grassetto "Vittoria Rea è a casa per l’Epifania e si sente la voce della nipotina che canta felice in sottofondo". Inquietante! La nonna inveisce contro il papa' della piccola e la bambina e' a pochi metri da lei. Magari non l'avra' sentita in questa particolare occasione, ma data la nonchalance con la quale pronuncia le sue parole al vetriolo nonostante la bimba sia sotto il suo stesso tetto, parole da stampare in bella mostra su una pagina di giornale che un giorno Vittoria Parolisi potra' leggere, rende tutto questo, compreso l'affidamento della piccola ai Rea, realmente, altamente allarmante!

LucaP ha detto...

@ Annika

Se questa, come sembra (ma come hanno ripetutamente dimostrato sinora) è l'opinione ufficiale dei Rea, non capisco proprio come non debba intervenire il tribunale dei minori.

Lo stesso tribunale è stato molto chiaro nel momento in cui ha stabilito le regole dell'affidamento e delle visite in carcere al padre (anche se non ha specificato chi dovesse materialmente accompagnare Vittoria a Castrogno, credo si sia basato sulla disponibilità da parte dei Rea di farlo). Se i Rea non capiscono la necessità di tali incontri e lo sbandierano ai quattro venti, sarebbe necessario togliere l'affidamento. Altrimenti si adeguino e non facciano tante storie o trovino un accordo con Francesca Parolisi per affidare tale incarico a lei al di fuori degli orari stabiliti dal tribunale.

E la smetta anche Gionni di invitare Parolisi ad andare a Somma Vesuviana od in qualche altro luogo a lui di gradimento. Quasi come se gli avesse spedito un invito ad un ricevimento (RSVP - No Jacket Required)!

Se uno qualsiasi di noi non ottemperasse ad un obbligo sancito da un tribunale dei minori, si troverebbe il giorno dopo i carabinieri sotto casa.

Tiziana ha detto...

Annika
condivido. Avevo letto l'articolo, e mi avevano colpito soprattutto le ultime parole che tu riporti: "Io ho insegnato a mio figlio e a Melania a rispettare i valori e lo stesso farò con Vittoria. Ma i Parolisi che insegnamento le possono dare?"
Rispettare i valori, ma quali valori? Esistono VALORI in senso assoluto senza bisogno di specificare? Sono valori l'odio e la volontà di vendetta più volte palesata dai Rea? Questo insegnerà a Vittoria, ad odiare? I Parolisi che insegnamento possono dare? Quello della dignità nel dolore, quello del rispetto anche di chi ti sta insultando il figlio. Perché, bisogna dirlo, se anche Salvatore fosse colpevole, non per questo lo sarebbe l'intera famiglia. La responsabilità penale è individuale, non accomuna tutti coloro che hanno vincoli di sangue.

Tiziana ha detto...

Luca P
"Se uno qualsiasi di noi non ottemperasse ad un obbligo sancito da un tribunale dei minori, si troverebbe il giorno dopo i carabinieri sotto casa."

Qualsiasi di noi sì, i Rea no, anzi ottengono di diventare tutori della bambina e la sospensione della decisione del Tribunale.

Anonimo ha detto...

D'ACCORDO?
D'ACCORDO!

tabula ha detto...

I Rea dimenticano una cosa.
La piccola Vittoria, di cognome fa Parolisi.
Avercela con i Parolisi, tutti in massa, facendo di tutta un'erba un fascio, significa avercela con la nipotina stessa.

Mimosa ha detto...

Sapete una cosa? Sto ricostruendo tutte le tappe della vita di Melania e Salvatore attraverso le date che risultano dai documenti e dalle dichiarazioni di parenti e amiche.
Ho riscontrato che Melania ha trascorso moltissimi periodi a Somma portandosi dietro la bimba, piccolissima.
Mi pare dunque che:
- la bambina viaggia (in auto e/o in treno) senza problemi da quando è neonata (la prima volta aveva 2 mesi e mezzo)
- che forse conosce più nonni del suo papà (anche considerate le frequenti visite dei Rea a Folignano).

Come è stato detto i bambini piccoli dimenticano in fretta, specie se nessuno tiene vivi certi ricordi (accentuandone altri ovviamente).

Mia figlia si "ricorda" del mio gatto solo perché ne parlavo tanto nei primi anni della sua vita ed aveva solo un anno quando l'ho dovuto sopprimere ...

Saluti.
Mimosa

LucaP ha detto...

@ Mimosa

Ma secondo te allora a casa Rea non vi sono fotografie di Melania assieme a Salvatore con Vittoria o anche solamente del padre?

O la famosa fotografia comparsa su tutti i media è stata ritagliata ed al posto del padre magari è stato inserito Winnie the Pooh?

LucaP ha detto...

Ma l'avete letta la sentenza del Tribunale di Nola sulla tutela?

http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2012/01/11/news/parolisi-il-giudice-sospende-le-visite-della-figlia-l-ordinanza-del-tribunale-di-nola-in-pdf-5528919

Ho appena finito adesso di leggermela tutta ed il mio disgusto è aumentato esponenzialmente ad ogni pagina.

I casi sono due:

- o i Rea sono molto più potenti di quanto sembrino e non capisco proprio da dove potrebbe derivare tale capacità di influenzare gli eventi in tal modo (a meno di dover pensare male e rispolverare vecchi sospetti)

- o qualcun altro (inteso sia come singolo sia come gruppo di potere) è dietro a tutta la vicenda ed opera mediante anche intermediari come l'avv. Gionni

In un caso delicato come questo mi sembra che fosse obbligo del tribunale nominare come tutore una persona terza. Questo non è stato fatto e lo trovo scandaloso.

Ma ancor più scandaloso è che lo stesso Tribunale Ordinario di Nola sospenda (senza dare termini precisi e vincolanti) i disposti del Tribunale dei Minori di Napoli in merito alle visite al padre.

La nomina di un CTU comporterà naturalmente la nomina dei CTP e ci scommettiamo che al 27/04/2012 non sarà ancora stabilito quando Vittoria potrà rivedere il padre (e viceversa)?

Chi c'è veramente dietro tutta questa storia?

Avrà forse ragione Ferraro ed anche in questo caso ci si è avvicinati a qualcosa che non può essere in alcun modo toccato senza coinvolgere i centri di potere più influenti?

Manlio Tummolo ha detto...

Egregio Luca P: solo una piccola osservazione. I Rea, belli o brutti, simpatici o non simpatici che siano, sono PARTE IN CAUSA. Non sono giudici e neppure pubblici ministeri. Non hanno alcun dovere, anzi materialmente non possono, essere "imparziali".

LucaP ha detto...

Ma è possibile che non ci si accorga che anziché permettere a Vittoria la gioia di incontrare nuovamente suo padre (che a questo punto forse penserà scomparso come la madre), facendo in questo modo la si costringerà a ripetute visite presso psicologi e psicoterapeuti, che vi assicuro (per esperienza personale) essere molto più stressanti sia per i bambini sia per chi gli deve accompagnare?

E' questo il modo umano di garantire la serenità di una bambina di due anni?

Il carcere di Castrogno è dotato di un nido. Bastava far entrare Vittoria con la nonna e la psicologa dei servizi sociali, far giocare un po' la bimba e poi far entrare Parolisi (a quel punto l'uscita di scena della nonna sarebbe sicuramente passata inosservata).

Siamo finiti veramente nel Far West! Allora smettiamola di parlare di valori cristiani come fondamento della società occidentale in contrapposizione all'oscurantismo delle società islamiche. Ed alla faccia anche dello stato di diritto!

LucaP ha detto...

@ Manlio Tummolo

E' proprio il fatto che sono parte in causa e che non possono/devono essere imparziali a farmi affermare che la tutela legale non doveva essere affidata ai Rea.

Già Vittoria è stata affidata a loro e quindi i loro diritti erano stati preservati e garantiti.

Ma farli diventare anche arbitri di una partita già truccata in partenza mi sembra troppo.

Mimosa ha detto...

Mio caro LucaP
non ricordo di aver visto Winnie the Pooh e neanche Salvatore (forse una) nelle foto che appaiono inquadrate dalle telecamere o sullo sfondo di casa Rea ... ma non vorrei pensare troppo cattiveriosamente che siano messe lì solo a beneficio dei telespettatori ...

Ciao

LucaP ha detto...

Adesso ci siamo.

Le indagini sembra siano state chiuse e se è vero quello che scrivono i giornali, i PM chiederanno il giudizio immediato.

Prepariamoci al botto. A questo punto vedremo che aria tira veramente presso il Tribunale di Teramo. Sapremo il nome del GIP (non sia mai che il GIP incaricato sia lo stesso oggetto di attentati intimidatori nel mese di novembre), il quale avrà cinque giorni di tempo per decidere se accettare la richiesta della Procura.

Ricordo che i casi ed i modi di giudizio immediato sono regolamentati dall'art.453 CPP:

"Quando la prova appare evidente, salvo che ciò pregiudichi gravemente le indagini, il pubblico ministero chiede il giudizio immediato se la persona sottoposta alle indagini è stata interrogata sui fatti dai quali emerge l'evidenza della prova ovvero ...."

Se le prove che esporranno sono le stesse che hanno già portato nelle richieste di custodia cautelare (cioè niente di niente) dovranno essere ben sicuri di avere il GIP già dalla loro parte, altrimenti sai che figura.....

Aspettiamoci in ogni caso qualche coup de théatre (tipo drammatiche alopecie, cani incapaci di intendere e volere, DNA dei ferri da stiro e degli smalti da unghie, ma anche nuovi cercatori di funghi o stelle alpine).

tabula ha detto...

@Manlio
nessuno cheide ai Rea di essere imparziali.
Si chiede semplicemente che, essendo parte in causa, non abbiano il potere di essere loro a decidere se come e quando la bambina possa vedere il padre.
Le visite psicofisiche e gli psicologi decideranno, non i rea, mi risponderai.
Ma ti pare?
Il problema è che hanno preso tutti per i fondelli, hanno trovato un giudice compiacente che li ha nominati tutori immediatamente il giorno dopo la loro inadempienza riguardo la decisione del precedente Tribunale, quello dei Minori.
Questo significa avere ottenuto l'impunità, questo significa che era tutto già previsto ed hanno lavorato nei giorni precedenti per prenderci per il naso tutti quanti noi che pensiamo che un padre sia una base psicologica insostituibile per una bambina.
E' ovvio che abbiano degli appoggi.
E anche una ben studiata strategia.

Mio padre ripeteva sempre: "c'è una categoria di persone che non sopporto, e sono quelli che si credono più furbi degli altri"
beh non li sopporto neanche io.

Tiziana ha detto...

Luca P
non ti preoccupare, evidentemente sono già sicuri di avere il GIP dalla loro parte. Vuoi che l'avvocato dei Rea abbia già mosso tante carte senza sapere l'esito della vicenda?

L'episodio della mancata visita di Vittoria al padre, con la conseguente tutela della bambina data ai nonni (quando invece questo avrebbe dovuto portare ad un'azione di segno diametralmente opposto) mi ha tolto ogni dubbio, se mai ne avessi avuti ancora, sul triste esito della vicenda.
Triste non perché io sia certa dell'innocenza di Parolisi, ma perché si continua a procedere contro di lui in modo che non mi appare per nulla chiaro: dalla necessità di una custodia cautelare a mio avviso immotivata, alla mancata attuazione delle disposizioni del Tribunale dei minori, che nella vicenda ha fatto la parte del 2 di picche.

Pamba ha detto...

@Tabula, Tiziana

Brave, condivido tutto!

@ LucaP

Per dovere di cronaca, in tema di coupe de theatre e nuove prove, ti comunico che la fantasia dei giornalisti già corre a briglie sciolte.
Abbiamo così

“Parolisi senza gel” e quindi si sarebbe lavato nella fontanella dopo il delitto.. - Corriere Adriatico di ieri

“un pelo di Parolisi incastrato nel reggiseno di Melania” – Corriere Adriatico di oggi

“intercettazioni ambientali nell’auto (è specificato non Renault) in cui Parolisi, sgridato da un parente si sarebbe lasciato sfuggire qualcosa che lo comprometterebbe, secretato dagli inquirenti”
– Il Messaggero di oggi

Unica eccezione dubbia, a mia opinione personale, un articolo su Il Messaggero di ieri.
E. Man. (si firma così, ma mi ricorda qualcuno..) inframmezza questioni di maggiore appeal mediatico (capelli del medico legale, mutande stirate a casa dell’amica ecc) ad altre nuove, che ti chiedo gentilmente di aiutarmi a “decifrare”:

“inoltre alcune impronte di scarpe e digitali che i difensori attribuiscono a chi avrebbe ucciso Melania, appartengono a un brigadiere e un maresciallo, entrambi non dei Carabinieri”.

p.s. complimenti a te e ad Annika per i vostri post sulle prove scientifiche, sempre logici e molto chiari

anna ha detto...

scusate se mi intrometto un'altra volta,sono sempre anna non so se avete notato i video che ritraggono salvatore melania e la bambina fuori del supermercato ad ascoli piceno,il video che fa girare gli inquirenti è quello che ritrae salvatore con la bambina in braccio, melania avanti distante da lui con la borsa sulla spalla,siamo sicuri che questo video sia del 18 aprile?perchè nel video di teleponte che ritrae il corpo di melania per terra a ripe,c'è il video del supermercato dove la bambina sta dentro il carrello melania va sottobraccio al marito sembrano una coppia veramente serena e felice e la borsa assolutamente non c'è ,nello stesso punto in cui nel video precedente si vede in bell'evidenza la borsa, non è che le immagini non sono del 18 aprile ma di un'altro giorno?perchè ho la sensazione che si cerchi di insabbiare e trovare prove false?perchè ho sempre più la convinzione che la morte di melania centri qualcosa con la sua famiglia?perchè melania ha scritto una lettera dove dice che se gli succede qualcosa la bimba deve vivere con la madrina francesca sorella di parolisi?perche melania si fidava di più della famiglia del marito che della sua?che cosa veramente c'è dietro a questo delitto visto che melania si sentiva minacciata?che cosa voleva dire il papa' di melania quando disse salvatore non l'ha saputa proteggere abbastanza? da chi doveva proteggerla?
la bambina non deve certamente vivere con i nonni materni i signori Rea visto l'odio e l'arroganza con cui si sono beffati della legge,è questo il clima in cui cresceranno la piccola?ma non si vergogna il tribunale dei minori a far vivere la bimba in questo clima d'odio?dove sono i diritti tutelati della bimba?

Manlio Tummolo ha detto...

Mi sono limitato a segnalare un'incongruenza di Luca P nel parlare di "imparzialità" riferendosi ai Rea che, piaccia o no, non possono esserlo, né nessuno può esigere che lo siano. Spetta ai magistrati e agli enti pubblici competenti nella vicenda esserlo. Per legge, la tutela è sempre affidata a parenti stretti, si poteva decidere se ai Parolisi (i quali non sono necessariamente più "imparziali" dei Rea) o ai Rea. Evidentemente i giudici hanno seguito la parentela della madre, alla quale, in caso di divorzio, sarebbe spettato sempre l'affidamento della figlia.
Resta sicuramente il problema del far vedere il padre alla figlia, visto che ancora è soltanto "indagato", ed innocente o non colpevole fino a sentenza definitiva. Questo è il vero punto della questione. Come ho già detto, una visita in carcere mi pare assai poco idonea, mentre si potrebbe effettuare nella più vicina caserma militare o almeno Stazione di Carabinieri, in modo che, vedendo militari, la bambina, piccola sì, ma non scema, non si accorgerebbe che l'ambiente è alquanto strano, e non è l'ambiente di lavoro del padre.
Mi resta il dubbio sulla nuova competenza del Tribunale dei Minori e della velocità nelle decisioni (poi si dice che i nostri Tribunali vanno piano !): si è passati da Napoli a Nola, forse perché è stata decisa la tutela ai Rea (risiedono a Nola o vicino ?). Comunque, il passaggio delle consegne è stato talmente veloce da impedire perfino la prima visita già programmata. Il che certo non dà molte garanzie di correttezza procedurale nella vicenda.

LucaP ha detto...

Ciao Pamba

La notizia del gel l'avevo letta e davvero l'ho trovata ridicola. Devono averla pensata nello stesso modo anche gli inquirenti se si sono perfino vergognati e non l'hanno inserita nelle ordinanze.

Delle intercettazioni ambientali (legali dal punto di vista giuridico ma sintomatiche del clima di Far West cui ho accennato prima) si sapeva già tutto a luglio e se ci fosse stato qualcosa di veramente compromettente sarebbe saltato fuori sicuramente già a suo tempo.

Tra le formazioni pilifere rinvenute ve ne è effettivamente una a livello del reggiseno ma non incastrata in esso. A parte il fatto che nutro alcuni dubbi su questi peli (leggi il mio commento di oggi pomeriggio), solamente adesso ne ritrovano un altro? E caso strano è di Parolisi...? Se è stato trovato davvero incastrato nel reggiseno non può essere ricondotto alle fasi dell'omicidio ma al massimo a quelle dello staging (cui sappiamo per certo Parolisi non ha partecipato) in quanto la maglietta è stata sollevata unicamente in quel momento.

Sulle impronte lasciate dal brigadiere e dal maresciallo (GdF?, Corpo Forestale?, c'erano in pratica tutti) sono veramente sgomento. Se hanno potuto lasciare delle impronte insanguinate vuol dire che o erano presenti durante l'omicidio (in qualsiasi momento lo stesso sia avvenuto) o erano passati dal chiosco immediatamente dopo, cioé prima che il sangue coagulasse. In ogni caso i Carabinieri hanno avuto a disposizione perlomeno tre ore di luce per documentare fotograficamente la scena del crimine e quindi se al posto delle impronte ci fosse stata una pozza di sangue (fresco?) si dovrebbe vedere dalla documentazione fotografica (ma nell'ordinanza di TE si parla di impronte).

Ma a proposito di sangue, come avrà fatto Tagliabracci a stabilire che il sangue perso da Melania fosse pari all'incirca a due litri se l'unica macchia di sangue evidente sulla scena del crimine non è mai stata scavata per vedere sino a che profondità il terreno si fosse imbevuto (la macchia è evidente in tutte le immagini e filmati successivi anche all'analisi della scena del crimine da parte dei RIS).

Spero di essere stato d'aiuto.

Ciao

Pamba ha detto...

@ Manlio Tummolo

Bene, ora ho capito meglio.. ed i dubbi che Lei ha evidenziato li ho anch'io.

A presto e buonanotte

Tiziana ha detto...

Gent. Manlio Tummolo,
ci troviamo perfettamente d'accordo, il problema non sono le emozioni o lo stato d'animo dei Rea, perfettamente comprensibile e giustificabile, quanto il fatto che le loro azioni, non giustificabili poiché in contrasto con quanto stabilito dal Tribunale dei minori, siano state avvallate dal Tribunale di Nola, il che appare strano.
Dunque: non sono i Rea ad aver fatto qualcosa di scorretto, ma la velocità di rovesciamento delle decisioni del Tribunale dei minori da parte del Tribunale di Nola che fa apparire il tutto, come dice Lei, al di fuori delle "garanzie di correttezza procedurale" .

Anna
mi è piaciuto molto il tuo commento, decisamente chiaro e trasparente. Hai avuto il coraggio di dire delle cose che alcuni di noi avevano fino ad ora solo pensato.

Anonimo ha detto...

Anna, hai fatto caso se in quei due video, Salvatore e Melania fossero vestiti allo stesso modo?

Stella

Tiziana ha detto...

Cosa c'è di strano (sempre che la notizia sia vera), che una "formazione pilifera" di Parolisi sia rimasta incastrata nel reggiseno della moglie? Se è normale che ci siano tracce di Dna dell'amica, perché non dovrebbero esserci i peli del marito?

LucaP ha detto...

@ Manlio

Ha fatto decisamente bene a correggermi sottolineando che il giudice tutelare, anche e proprio ai sensi del Codice Civile (Titolo X - Capo I artt. 343-397; sono andato a leggermi tutti gli articoli per scrupolo) deve nominare come tutore preferibilmente un parente prossimo.
Stabilisce anche però all'art.360 che:
"Il protutore rappresenta il minore nei casi in cui l’interesse di questo è in opposizione con l’interesse del tutore "
Se allora è stata nominate Vittoria Garofalo come tutore non vedo come potrebbe Gennaro Rea subentrare alla moglie nel caso di conflitto di interessi. Il giudice poteva anche nominare Francesca Parolisi come protutore tenendo anche conto delle disposizioni (purtroppo informali e non autenticate) lasciate da Melania (Art. 348 CC: "Il giudice tutelare nomina tutore la persona designata dal genitore che ha esercitato per ultimo la potestà dei genitori. La designazione può essere fatta per testamento, per atto pubblico o per scrittura privata autenticata").

In merito invece alla velocità con la quale il giudice tutelare di Nola (competente per territorio) ha nominato i Rea come tutore e protutore non sono affatto indignato in quanto tale rapidità era stata auspicata dal Tribunale dei Minori di Napoli.

Trovo invece scandaloso sia le motivazioni addotte nella sentenza sia il fatto che abbia nominato un CTU (aprendo quindi una sicura querelle dai tempi lunghissimi) sospendendo le decisione del TdM e costringendo Vittoria ad una, questa si, difficosissima e stressante sequela di visite psicologiche e perizie tecniche (delle quali non aveva assolutamente bisogno in quanto l'unica cosa che poteva renderla felice sarebbe stato l'abbracciare nuovamente suo padre).

Tiziana ha detto...

Luca P
grazie per i tuoi, sempre ben documentati, interventi.

Anonimo ha detto...

LucaP, temo che se Francesca non si muove ora per la piccola Vittoria, le cose si complicheranno davvero per loro.

Stella

LucaP ha detto...

Ritornando ai temi tecnici a me più connaturati, volevo sottolineare un aspetto che ci ha sempre sinora portato fuori strada.

Sia nell'Ordinanza di AP sia in quella di TE si afferma che la suoneria del cellulare, il volume della stessa e la contemporanea vibrazione non erano stati modificati facendo pensare a tutti noi che tale fosse la configurazione del cellulare anche prima della scomparsa di Melania (magari grazie a delle analisi tecniche effettuate).

Rileggendo le Ordinanze invece emerge il fatto che tale configurazione effettivamente non era stata variata ma con riferimento al momento del ritrovamento (e le analisi le hanno fatte al RONI di AP non al RaCIS di Roma).

Dal momento che sappiamo, o perlomeno abbiamo il fondato sospetto, che il cellulare è stato spento alle 19.10 del 18/04 per poi essere riacceso alle 07.20 del 20/04 dopo l'operazione di "ripulitura", non è assolutamente da scartare l'ipotesi che prima dello spegnimento il cellulare si trovasse in modalità silenziosa per non attirare troppo l'attenzione. E che la modifica della suoneria possa essere stata effettuata al momento della riaccensione al fine di agevolare il ritrovamento del cadavere (in ogni caso hanno pensato bene di far telefonare dal cercatore di funghi).

Non so se possa essere utile o sia unicamente un dettaglio di poco conto, in ogni caso volevo condividere con voi le mie considerazioni.

Tiziana ha detto...

Luca P
non è per niente un dettaglio di poco conto! Su di esso mi sono scervellata a lungo. Quando mi domandavo l'ora in cui Melania si fosse allontanata da Parolisi, dovevo per forza considerare la telefonata di Sonia e la suoneria a tutto volume di Melania. Se così non fosse stato:
- Melania avrebbe potuto considerare la chiamata di Sonia come un segnale per un appuntamento, ignaro il marito;
- Melania potrebbe semplicemente non essersi accorta della chiamata dell'amica (sai quante volte io non sento squillare il cellulare, perché me lo dimentico in modalità silenziosa o con la sola vibrazione!)

LucaP ha detto...

C'è un altro aspetto che mi sta tormentando da alcuni giorni ed al quale non ho ancora saputo darmi risposta.

Qualcuno di voi sa se Parolisi abbia mai detto di essere passato dal chiosco di Ranelli prima di andare al Cacciatore? Purtroppo Ranelli l'hanno intortato per bene e sin dai primi giorni di maggio ha incominciato a fare confusione con i tempi. Afferma difatti che verso le 15:30 Parolisi passa davanti al chiosco per chiedere della moglie ma abbina questo ricordo alla presenza anche di Barbini sulla macchina e sappiamo che tale passaggio è avvenuto alle 16:19 circa.

E' un fatto strano che, credendo alla versione di Parolisi, troverei anomalo in quanto sarebbe stato logico che con la macchina si fosse recato anche presso il chiosco durante le primissime ricerche (ed allora Poli e gli amici lo avrebbero visto).

Se a questo abbino il fatto che, ritenendo altamente probabile che la macchina individuata da Massimo nella fotografia famosa sia proprio la Scenic nera di Parolisi (che per un effetto di luce o per qualche magia informatica è diventata amaranto), la stessa macchina abbia il muso rivolto in direzione di San Giacomo anziché in direzione del Cacciatore, mi viene da pensare che effettivamente Parolisi non abbia raccontato tutta la verità e sia al corrente di qualcosa in merito all'appuntamento di Melania che non ha mai avuto il coraggio di esternare. Da qui deriverebbe anche forse la frase "l'hanno presa".

Pamba ha detto...

@LucaP 22.33
Grazie mille, sei sempre molto gentile a chiarire punto per punto.

Per le impronte, quello che mi ha molto stupito è l’uso del termine “digitali”, perché impronte digitali mi sembra possa significare DNA maschili. Se non è l’ennesima “bufala” e se il giornalista ha veramente informazioni sui risultati definitivi delle indagini dei RIS, mi chiedo se tutto ciò possa ricollegarsi al post di Annika (10.01 h 4.38).

Sulle formazioni pilifere, ho letto ed apprezzato il tuo post di oggi pomeriggio. Ti comunico anche che in un articolo sul Corriere Adriatico di oggi si precisa che i peli (dove e quanti non precisato) apparterrebbero a Melania, mentre soltanto il capello al medico legale.
Ti leggono anche loro? ;-)

@Tiziana 22.48

Appunto! A livello giornalistico, le prime sono prove che potrebbero incastrare il marito, le seconde semplici coincidenze…

Vi saluto definitivamente per stasera, prima di “incartarmi” nelle mie paranoie.

LucaP ha detto...

@ Tiziana

Purtroppo dobbiamo dare per buono che al momento delle chiamate di Sonia Melania si trovasse già nella zona del Monumento dei Caduti, altrimenti avrebbe davvero agganciato la cella di San Marco.

Ma questo non toglie il fatto che il cellulare potesse essere in modalità silenziosa (magari non da subito ma perlomeno per un certo periodo prima delle 19.10).

Tiziana ha detto...

Buona notte Pamba

Mimosa ha detto...

X LucaP

p. 15-16 Ordinanza Teramo e che ricopio virgolettando: «caricava la bambina in auto si poneva alla ricerca di Melania facendo retromarcia, girando subito a sinistra e poi al termine del viale ancora a sinistra per ritrovarsi sulla via principale del Pianoro che passa davanti al Bar “Segà”; di avere effettuato il percorso ancora una volta, decidendo a tal punto di fermarsi al bar suddetto».
Argomento trattato il 5 dicembre (ma già da me postato il 5 ottobre) al quale AVERY rispose:
"Se orizzontiamo la macchina ‘nera/rossa’ sulla strada asfaltata direzione ovest…”facendo retromarcia, girando subito a sinistra e poi al termine del viale ancora a sinistra” SIii’ CHE SI ARRIVA (sulla via principale del Pianoro che passa davanti) AL BAR CACCIATORE!"

E' sufficiewnte?
Mimosa

Mimosa ha detto...

Ancora per LucaP.

Interessante la tua deduzione delle ore 23:21.

Allora, potremmo sottolineare altre espressioni “ambigue” contenute nelle Ordinanze, come ad esmpio la frase (che mi batte in testa da mesi) della perizia del medico legale (non di Tagliabracci che ha solo firmato e non è andato sul posto):
“L’esame dei luoghi non ha permesso di rilevare alterazioni del fogliame circostante che possano indicare che vi è stato trascinamento o spostamento del corpo.”
potrebbe voler dire che non ci sono riscontri effettivi, che il fogliame circostante poteva stare così come il 20 aprile, anche il 18 e il 19?
Il “non ha permesso di rilevare” per me significa che – dopo l’andirivieni di tanti individui sul luogo – c’era tale scompiglio nel fogliame a terra che quando la dott. Canestrari è arrivata sul posto e finalmente si è posta il problema (o chi per lei) di osservare il terreno circostante, non ha trovato altro che i segni di pneumatici di un’autovettura, ben profondi nel terreno evidentemente.
Dunque nessuno di “loro” può essere certo che il corpo non sia stato spostato e quindi sia rimasto lì 3 giorni.
Pertanto le vostre ipotesi sul fatto che il corpo non sia rimasto lì tutto quel tempo possono essere azzeccatissime!

Nello stesso tempo mi chiedo e vi chiedo: data la caducità del fogliame (chiaramente aghi di pino, essendo in pineta) e della vegetazione secca a terra, le impronte lasciate dalle gomme sono state “datate”? ossia erano nitide e allora la sgommata dell’auto era di poche ore prima o erano già coperte da aghi e roba varia?
Del resto il corpo poteva anche non essere “trascinato” ma semplicemente “sollevato” e poi riposto sopra la chiazza (come è stato suggerito da qualcuno e mi scuso se non cerco il nome).

“Loro” non hanno potuto rilevare niente di ciò, ma questo non significa che ciò sia avvenuto!
È così o farnetico?

Ciao, Mimosa
PS. Ovviamente anche altri possono commentare, non è un'esclusiva!

Tiziana ha detto...

Mimosa,
ragionamento molto logico: "non ha permesso di rilevare alterazioni" non significa: non ci sono state alterazioni. L'esame dei luoghi, dunque, non consente di dire se il corpo sia stato spostato o meno!

Mimosa ha detto...

@ Tiziana
in burocratese potrebbe anche essere molto logico, ma noi leggiamo tra le righe con la nostra logica!
Ciao
Mimosa

Tiziana ha detto...

Sì Mimosa,
ma ormai le righe mi si stanno sfocando, devo dunque augurarti la buona notte.
Ciao, a domani, Tiziana

LucaP ha detto...

@ Mimosa

Adesso ho finalmente capito che abbiamo in mente due ipotesi differenti. Per te la macchina di Parolisi era parcheggiata nella posizione della foto sin dall'arrivo sul pianoro mentre per me in quella posizione si è trovata solamente per un breve periodo durante le iniziali ricerche effettuate da Parolisi.

Secondo me Parolisi invece l'auto l'ha effettivamente parcheggiata nella stradina sterrata che costeggia l'area delle altalene (come dichiarato ai Carabinieri) e quindi in una posizione sufficientemente fuori vista in quanto la stradina stessa si trova in leggera discesa (nella posizione della foto avrebbero dovuto vederla in tanti).
Le due curve a sinistra in entrambi i casi corrisponderebbero effettivamente alla curva per imboccare via Martiri della Resistenza (che non si capisce bene se sia a senso unico) ed alla curva per immettersi sulla strada che passa davanti al bar. Il percorso (che sarebbe proprio quello logico per cercare la moglie sapendo che si era inoltrata lungo la stradina via Martiri) Parolisi afferma di averlo fatto due volte prima di fermarsi al Cacciatore senza però dire se sia passato davanti al chiosco di Ranelli per chiedere notizie della moglie.

Ma la macchina che si vede nella foto si trova oltre il bivio che conduce al chiosco ed ai campi sportivi, cosa che troverei alquanto strana nel caso fosse la Scenic di Parolisi.

In ogni caso a questo punto credo che, sapendo che la moglie aveva percorso via Martiri, in quei primi momenti non abbia assolutamente pensato di chiedere notizie a Ranelli e quindi sia quest'ultimo ad aver fatto confusione.

Si è detto da più parti che Parolisi abbia mentito sull'effettiva sua presenza al pianoro in quanto non ha saputo indicare nessuna delle altre persone presenti nell'area. Questo non è proprio vero perché Parolisi ha affermato di aver visto provenire da via Martiri una coppia di anziani (che non dovrebbero essere ne i Poli né la loro coppia di amici) poco dopo l'allontanamento di Melania. Ma anche la Meckel afferma di aver notato l'arrivo di una coppia di anziani che per alcuni minuti si sedevano sul tavolo di legno vicino. Caso strano gli inquirenti hanno rintracciato quasi tutte le persone presenti quel pomeriggio al pianoro tranne proprio la coppia di anziani suddetti che confermerebbe il racconto di Parolisi (oltre anche alle cinesi per onor del vero, ma si sa che la comunità cinese sta ben alla larga dalle forze dell'ordine). O le hanno invece rintracciate ma hanno ritenuto opportuno non citarle in ordinanza come Ascenzi, lo stagista Alex, il testimone che afferma di aver visto una donna simile a Melania sbucare dalla boscaglia sulla strada che conduce ad Ascoli e come anche forse i ciclisti?

Ciao e buona notte

Mimosa ha detto...

Buona notte cara, a domani!!!
Mimosa

Mimosa ha detto...

LucaP
no no, mi fermo alla tua prima frase:
tu dici Per te la macchina di Parolisi era parcheggiata nella posizione della foto sin dall'arrivo

Se tu ricordassi (ma forse non eri ancora arrivato) noi stavamo discutendo se SP avesse potuto accompagnare Melania all'appuntamento. Per questo abbiamo ipotizzato uno spostamento dell'auto e un nuovo parcheggio, nella posizione in cui si vedeva nella foto messa a fuoco da Massimo!

Ora leggo il resto, ma mi sembrava urgente sciogliere l'equivoco!
Mimosa

Annika ha detto...

1. WOOD'S LAMP
Tutti conoscono il Luminol manco fosse un'amico di vecchia data e nessuno si ricorda della Wood's Lamp? Come e' possibile che non sia nominata da nessuna parte???????
Il fluidi del nostro corpo, alla luce della WL, emettono luce fluorescente (lo sperma in particolare, ma anche la saliva). E' stato esaminato l'intero corpo di Melania in tal senso? Dato che si e' parlato di "incertezza" sul DNA di Parolisi repertato sulla bocca di Melania, vogliamo dircela tutta e buttare nero su bianco che il DNA da contatto non si illumina (DNA da contatto = da pelle a pelle) e quello da liquido invece si (liquido = sangue, saliva, sperma, ecc)?

2. AMYLASE ENZYME
Non lo conosco in italiano ma suppongo si possa tradurre enzima amilase, o simile, e comunque l'esatto spelling del nome tecnico e' irrilevante e qualunque medico capira' benissimo cosa intendo. Questo enzima e' maggiormente presente nella saliva che in qualunque altro fluido corporeo. Se le tracce di DNA di Parolisi (campioni 4493 e 4494) avessero testato positivo all'amylase enzyme (ovvero se il test fosse stato effettuato) NESSUNO AVREBBE POTUTO IPOTIZZARE L'ASSURDITA' DELLA MANO DI PAROLISI SULLA BOCCA DI MELANIA. Si e' mai fatto tale test?

3. Quale fogliame vedete presente nei video e sulle foto di Ripe, riprese giorni dopo l'omicidio? NESSUNO!!! Non c'e' fogliame a Ripe. Solo rametti ed aghi di pino. E si, certamente, LE TRACCE DI PNEUMATICI E DELLE SCARPE sono virtualmente databili per comparazione relativa. No, prima che a qualcuno venga in mente, purtroppo niente C14 per Melania o il sangue (il risultato sarebbe nullo perche' l'evento e' troppo vicino nel tempo) ma il sangue ha i suoi tempi di coagulazione. NON SI RACCONTI PIU' CHE L'IMPRONTA DI DONNA E' QUELLA DI UNO DEGLI INQUIRENTI A MENO CHE NON LI SI VOGLIA ACCUSARE DI ESSERE ARRIVATI CON MELANIA IN FIN DI VITA (O PEGGIO).

4. Qualcuno vada a Ripe a prelevare una zolla di terra macchiata di sangue. Quel sangue va portato in laboratorio e testato per human antigens e per DNA (estrarlo costa ma va fatto). E no, non e' affatto troppo tardi.

5. Aprile si avvicina nuovamente. SARA' IL CASO DI EFFETTUARE IL TEST DA FEGATO DI MANZO (O MAIALE). Se ne porta una certa quantita' a Ripe, lo si posiziona esattamente dove e' stata ritrovata Melania e si filma non stop per 48 ore con piu' telecamere stile documentario. Naturalmente ci si allontana dalla Scena, che si terra' sotto controllo con ulteriori telecamere a distanza. Vediamo un po' quanti ditteri si avvicineranno al fegato, quanti vi depositeranno larve, che tipo di batteri si depositera' sugli strati superficiali (vi erano batteri sulle incisioni figurate) e quanti altri componenti del mondo animale saranno richiamati dall'odore del sangue.

...Altro che Far West, Luca. Troppo buono... Qui siamo ai tempi delle clave con imperante legge del taglione! Meno male che in Italia la pena di morte e' stata abolita, o la testa di Parolisi sarebbe gia' scheletro nudo appeso al palo nella piazza centrale di Somma Vesuviana. Eh si, ripenso sempre piu' spesso a The Wicker Man... Lo conoscete tutti? Illuminante!

anna ha detto...

nei due video melania è vestita allo stesso identico modo e anche parolisi mi sembra vestito uguale, è la bambina che è vestita diversamente soprattutto perchè nel video dove la tiene in braccio non porta il cappellino mentre nel video dove sta nel carrello porta il cappellino, io però ho citato questi due video perchè gli inquirenti hanno voluto mettere in evidenza il distacco fra melania e salvatore quando invece nel secondo video melania tiene sottobraccio salvatore che sposta il carrello con la bimba, è evidente che uno dei due video non è del 18 aprile chi è che mente?aiutatemi anche voi guardayte il video che sta alla fine del video dove si vede il corpo di melania a ripe, poi digitate video melania al supermercato esce un altro fotogramma,ciao

LucaP ha detto...

@ Mimosa

Ti rispondo solamente ora perché ero andato a dormire e non avevo visto la tua risposta.

Non credo Parolisi abbia accompagnato Melania all'appuntamento perché in tal caso non sarebbero spiegabili le tracce fiutate da Piergiorgio. Credo invece più probabile si sia spostato dalla zona delle altalene anche prima di quanto comunemente creduto. Infatti dalla denuncia di scomparsa riportata in ordinanza si potrebbe dedurre che Salvatore abbia iniziato a cercare Melania in macchina a partire dalle 15:20 circa. E' sempre la famosa questione della prima telefonata di cui si ha traccia sui tabulati (15:26) che fa pensare a tutti che Parolisi abbia dovuto rimanere nella zona giochi sino almeno alle 15:30. Ma se è vero che quella non è la prima chiamata (come afferma Salvatore anche se sui tabulati di entrambi i coniugi non compaiono; e su questo mi sono formato la mia personale convinzione basata su tutte le considerazioni tecniche fatte) effettiva, i conti dei tempi tornano abbastanza e ci sta che abbia girato per almeno dieci minuti sul pianoro per poi arrivare alle 15:30 al Cacciatore (come dichiarato da lui e come sembra testimoniato dallo stagista Alex di cui però nessuno ha più parlato).

L'aver parcheggiato oltre l'incrocio come si dedurrebbe dalla foto, continua però a parermi strano, anche se potrebbe spiegarsi semplicemente con un momento di riflessione per decidere cosa fare.

Sull'orario di scatto della fotografia indicato nelle ordinanze e desunto dagli inquirenti in modo non probante (15:13) nutro moltissimi dubbi anche in considerazione del fatto che se fosse reale si sarebbero dovuti vedere i motorini degli altri ragazzi lungo la staccionata, mentre tutta la strada che porta al chiosco appare deserta. Se le altre foto sembrano essere state scattate 8/9 minuti dopo i miei dubbi aumentano. Ed allora i tempi potrebbero benissimo combaciare.

Il mio dubbio principale era comunque se Parolisi con Vittoria fosse già passato da Ranelli prima di andare al Cacciatore, ma, ripeto, credo oramai sia stata unicamente la confusione mentale di Ranelli stesso (dopo le tre deposizioni rese ai Carabinieri) a fargli sbagliare orario. E quindi gli unici passaggi sono quelli fatti con Barbini (dopo le 16:00) e con Paciolla (dopo le 17:00).

Fintanto che Parolisi con i suoi legali non si deciderà ad affrontare il tema dell'anomalo funzionamento del suo cellulare (finora lasciato in sospeso in quanto onere dei PM cercare di spiegarlo), credo che la Corte d'Assise non potrà fare a meno di maturare la convinzione che lo stesso Parolisi abbia mentito sulla ricostruzione dei fatti con le conseguenze che tutti temiamo. Potranno perlomeno instillare il dubbio nella Corte che anche la parte del racconto relativa alle telefonate che non compaiono sui tabulati è vera in quanto è l'unico modo per far quadrare i tempi della ricostruzione degli eventi sul pianoro.

PINO ha detto...

LUCAp, ciao

Non ti sembra piuttosto forzata l'attribuire anomalie al cellulare di Parolisi, che non ipotizzare che lo stesso, quelle telefonate non l'abbia mai fatte?
Gli inquirenti sono convinti della seconda possibilità, e non c'è nulla che li possa contraddire, se non la stessa dichiarazione dell'indagato. PINO

Mimosa ha detto...

LucaP
nel caso di Brembate i cani hanno fiutato Yara per chilometri sulla strada che porta a Mapello e di sicuro la bambina non l'ha percorsa a piedi ...
L'hanno detto allora che quel tipo di segugio può odorare il ricercato anche se è su un mezzo di trasporto.
Non ho elementi per appurarlo, ma altrimenti a Brembate come si spiega?

In ogni caso le ipotesi che la Squadra aveva elaborato, per spiegare lo spostamento dell'auto da dove Salvatore indicò col dito sulla cartina che l'aveva messa a dove si deve fare retromarcia, erano queste :
- dopo essere stati per un po' alle altalene, sono andati in macchina fino al Monumento poi lui ritorna al parcogiochi(era IPOTESI SALVATORE E MELANIA CONCORDANO CON XY L'APPUNTAMENTO)
- dopo che Melania si è allontanata verso una direzione "strana", Salvatore prende l'auto, carica la bambina e la segue (era IPOTESI MELANIA CONCORDA CON XY L'APPUNTAMENTO IGNARO IL MARITO)

Questo riassunto era tanto per chiarire la tua interpretazione di quanto ho scritto più sopra.
Non per ridiscutere le ipotesi che sono già documentare negli articoli.

Anonimo ha detto...

Luisa C
Ma lo vedete come siete coinvolti emotivamente in questo caso? addirittura pensate a scrivergli...ma non lavorate mai?Staccatevi un po'(consiglio disinteressato)per il bene della vostra mente!!!!!!!

Annika ha detto...

LuisaC

anche tu sei coinvolta emotivamente o non staresti qui a leggerci...

ENNIE ha detto...

Cara Anna,
Ho visto e rivisto i 2 video dei Rea/Parolisi entrando al supermercato.
Ecco le differenze che ho potuto distinguere :
Nel video di Teleponte, Melania sembra più minuta, più magra, capelli sciolti, una schiarpa al collo, senza occhiali da sole ; Vittoria mi pare più piccola, con un abitino scuro e un capellino ; Parolisi ha un taglio di capelli identico a quello che aveva fatto per il funerale di Melania, ha un giubotto chiaro e porta occhiali da sole. Mentre nel video che ci hanno fatto vedere nei tutti i programmi TV, Melani ha la frange dei capelli raccolta, è piu robusta ed ha occhiali da sole ed une borsa. La bambina veste in rosa e Parolisi ha un giubotto scuro, senza occhiali da sole.
Il più evidente, per me, e il cambiamento della silhouette di Melania. Al punto che quando avevo visto il video di teleponte avevo pensato che erano forse 2 attori che interpretavano la parte di M. e SP.

Anonimo ha detto...

Luisa
No Annika, non ho letto tutti i vostri commenti ma solo alcuni, ci tengo al mio benessere mentale! Volevo solo dire che essere più obiettivi e con i piedi per terra nelle vostre tesi non sarebbe male!

Anonimo ha detto...

LUISA C

Non stare a preoccuparti per gli stati emotivi degli altri, ma pensa al tuo, che ti spinge ad impicciarti di faccende che non ti riguardano.
Nessuno scrive a nessuno, contenta? Piuttosto, tu non lavori, per leggere quello che gli altri si divertono a scrivere?

Anonimo ha detto...

In merito alla notizia del mancato incontro tra SP e la figlia vi posto un piccolo stralcio delle dichiarazioni dell'avv. di parolisi
" «Capisco la nonna Vittoria Rea che ha chiesto l’intervento di uno psicologo — prosegue Gentile — e capisco anche che una bimba piccola così quando si è trovata davanti a volti sconosciuti si sia messa a piangere. I giudici dovranno esplicitare meglio le modalità per gli incontri che sono un diritto sacrosanto per Parolisi».
Questo era quello che avevo sentito alla radio e come vedete i problemi sono sorti con la bambina .
MA

Anonimo ha detto...

Il tribunale di Nola allora ha il dono della veggenza; aveva già previsto che la piccola si sarebbe messa a piangere ed è subito intervenuto cambiando addirittura le precedenti disposizioni del tribunale di Napoli. Ma chi ci crede?! Poi nominare tutore la nonna e protutore il nonno è una pura presa per i fondelli.
L'aver Melania disposto che in caso di sua impossibiltà, Francesca abbia dovuto prendersi cura della piccola la dice lunga. Quale figlia, preferirebbe la cognata alla madre?

Stella

Anonimo ha detto...

Il tribunale di Nola e' intervenuto successivamente.
La rimando al precedente articolo con commenti intercorsi tra me e Tiziana in particolare.
Ribadisco che SP ha tutti i diritti di vedere sua figlia e la stessa ha gli stessi diritti di essere preparata non certo 15 minuti prima da due emerite sconosciute.
Ed i Rea devono stare alla porta.
Invece che gridare allo scandalo nei confronti delle istituzioni deputate a vario grado alla tutela dei minori e che
hanno mancato,'avete preferito gridare allo scandalo, ipotizzare poteri occulti dei Rea, togliersi il cappello per le abilita' dell'avv. Gionni e via discorrendo.
(solo il prof. Tummolo ha scritto senza perniciosita')
Con il risultato di avere perso di vista la realtà dei fatti e di avere alimentato un vero pregiudizio.
MA

Anonimo ha detto...

L'unico grido allo scandalo che posso fare è in riferimento alla difesa di Parolisi!!! Tutti sono abili se "giocano" da soli. Chissà cosa cambierebbe nella eventualità che a scendere in campo fosse qualcun'altra!!!
Il Tribunale di Nola è intervenuto lo stesso giorno nel quale era stato fissato l'incontro di Vittoria con suo PADRE.
Il buon senso del quale tanto si parla, avrebbe richiesto che a condurre la bambina dal padre fosse la zia Francesca.
Perchè solo 15 minuti? La decisione del Tribunale di Napoli ha disposto al riguardo in tempo utile perchè la bambina potesse essere preparata. Per quale motivo, la famiglia Rea non ha sollecitato interventi istituzionali o contattato direttamente qualcuno che potesse adempiere a ciò?
Lo psicologo di parte che si sono portati a fare la scampagnata, non avrebbero potuto impiegarlo per questa preparazione un mese fa???

Stella

ENRICO ha detto...

quei fotogrammi aggiunti alla fine del video del ritrovamento del corpo :

http://video.corriere.it/ritrovamento-corpo/cea4fae8-1c31-11e1-8ed7-30f7808a816f

sono molto diversi da quelli del link seguente e registrati il 18 aprile

http://ilcentro.gelocal.it/teramo/multimedia/2011/04/30/video/melania-nel-video-la-borsa-sparita-nel-nulla-29403653/1

anche perchè entrambi i filmati riprendono la coppia nello stesso punto ossia all'ENTRATA del supermercato.

Per quanto tempo si devono conservare i video delle telecamere di sorveglianza ?

LucaP ha detto...

Caro Pino

La mia versione sulle anomalie del cellulare di Parolisi può essere chiaramente considerata forzata. Tuttavia ai misteri evidenti che emergono dalla lettura dei tabulati fatta dagli inquirenti (e non tutti resi noti), nessuno, che io sappia, ha saputo o voluto dare una spiegazione tecnica oltre al sottoscritto. La tecnologia delle telecomunicazioni cellulari non è influenzata dalle "congiunture astrali" che, a detta del col. Patrizio dei CC, hanno aiutato Parolisi.

Sino a quando non verrà data una giustificazione tecnica plausibile e credibile, continuerò a credere che quella che ho cercato di fornire io sia la più vicina alla realtà dei fatti.

E' per questo che credo alla versione data da Parolisi nell'immediatezza dei fatti (sera del 18/04) durante la denuncia formale di scomparsa resa presso la caserma dei CC di Ascoli. Secondo me Parolisi non aveva la benché minima idea di come potesse funzionare il suo cellulare durante le chiamate a Melania, e quindi ha raccontato genuinamente quello che ricordava di quei momenti. Solamente quando i CC gli hanno contestato che la prima chiamata risultante dai tabulati era quella delle 15:26, ha preferito non parlare più delle chiamate fatte precedentemente.

Sono anche convinto che Melania quelle telefonate le abbia ricevute (non compaiono sui suoi tabulati secondo me a causa delle modalità tecniche con le quali le stesse sono avvenute) ma abbia preferito non rispondere, come fatto anche per le telefonate di Sonia. Ne deriverebbe inoltre il fatto che sino a poco prima delle 15:26 Melania si trovava ancora in una zona prossima al pianoro (come sembrerebbe anche testimoniato da quella persona che ha dichiarato agli inquirenti di aver visto una donna molto simile a Melania, anche per l'abbigliamento, uscire dalla boscaglia ed a passo spedito dirigersi verso la frazione Colle) dove il suo cellulare avrebbe presentato lo stesso funzionamento anomalo di quello del marito.

Credo inoltre che Parolisi sia entrato al Cacciatore proprio nell'intorno delle 15:30 (come testimoniato dallo stesso e come sembrerebbe appurato dalle verifiche dei tabulati dello stagista Alex che però misteriosamente non compare più da nessuna parte nelle Ordinanze) invece che alle 15:40 come asserito dalla Flammini e dalla figlia (hanno emesso uno scontrino per il caffè con l'ora impressa o si sono basate solamente su ricordi?) e come sostenuto, in quanto estremamente comodo, dagli inquirenti. Anche le verifiche incrociate con le testimonianze della Sturba sembrerebbero confermare tale fatto.

Ma se è entrato al Cacciatore alle 15:30 non è credibile che abbia fatto il primo tentativo di chiamata alle 15:26 a meno di stravolgere il racconto di Parolisi stesso (ripetutamente fatto davanti agli inquirenti senza contraddizioni) avventurandoci verso ipotesi non suffragate da alcun riscontro oggettivo (perlomeno quello dato dalle prime testimonianza resa da Ranelli e dalle tracce seguite da Piergiorgio).

Ognuno è libero di crederci o meno ed anche di considerarmi un visionario, ma io ci credo e questo a me basta. In un processo tali convincimenti non sarebbero assolutamente sufficienti ed è per questo che auspico che i legali di Parolisi con i loro consulenti possano incominciare a far sorgere il dubbio nella corte che il racconto fatto da Parolisi è veritiero.

Con affetto. Luca

LucaP ha detto...

A me personalmente la donna vicina a Parolisi nei fotogrammi riportati in coda al filmato di Teleponte non sembra neppure Melania e sicuramente si riferiscono ad altra giornata.

Non escluderei neanche che si tratti della sorella di Parolisi, Francesca, nei giorni successivi al funerale di Melania, ma anche in questo caso la corporatura mi sembra troppo esile.

Nel filmato invece pubblicato su IL Centro invece (identico anche se più lungo a quello mandato in onda da Chi l'ha visto), quello che mi fa strano è il colore della maglietta di Melania che sembrerebbe verde mentre sembra che al momento della scomparsa indossasse una maglia di colore nero e che allo stesso tempo non si fosse cambiata quando era passata da casa. In ogni caso ritengo quest'ultimo filmato quello più veritiero.

LucaP ha detto...

@ Mimosa

I cani molecolari seguono tracce lasciate da persone durante spostamenti a piedi (forse al massimo in bicicletta) ma sicuramente non possono seguire persone che si sono mosse in auto. Nel caso di Yara non ho ben chiara la distanza tra la palestra di Brembate ed il centro commerciale di Mapello, ma se Piergiorgio ha seguito le tracce dalla palestra ed è giunto sino al cantiere vuol dire che Yara quella strada l'ha percorsa a piedi.

E' un po' come nei film con cowboy ed indiani dove per far perdere le tracce entravano a cavallo in un torrente.

Ciao

Anonimo ha detto...

@Stella
Il tribunale di Nola e' intervenuto in seguito alla segnalazione dell'As e psicologa di Teramo poiche' la bambina piangendo si rifiutava di andare con le due sconosciute di cui sopra.
I servizi sociali di somma vesuviana non avevano disponibilita' sino a febbraio, come da loro ufficiale dichiarazione, a seguire alcunché.
Lo psicologo privato in scampagnata a castrogno non e' stato autorizzato ad andare con la bambina e l'altra psicologa.
Questi i fatti. Tutto il resto sono illazioni gratuite.
Circa l'atteggiamento della difesa che tu non condividi non essendo proprio dei novellini io personalmente la interpreto in altro modo e francamente non capisco questo invocare " il messia".
MA

ENRICO ha detto...

MA

I Rea hanno fatto "di tutto e di più " per evitare che Salvatore vedesse sua figlia.

Il loro comportamento è assai criticabile soprattutto alla luce delle motivazioni addotte «Non mi interessa sapere se Salvatore è colpevole di omicidio: questo lo decideranno i giudici. Ma di una cosa sono certa: lui è sicuramente colpevole dei tradimenti. Ha ucciso mia figlia tradendola. E un uomo così che valori può trasmettere ad una bambina. Io ho insegnato a mio figlio e a Melania a rispettare i valori e lo stesso farò con Vittoria. Ma i Parolisi che insegnamento le possono dare?»

I Rea dunque ritengono del tutto IRRILEVANTE per la piccola che il padre sia innocente o meno mentre ritengono più GRAVE il fatto che sia stato un fedifrago conclamto ?!

a me questo modo di ragionare lascia senza parole. Non solo, ma mi induce a sospettare fortemente che i REA - certi dell’ estraneità di Salvatore riguardo al delitto ed immaginando una sentenza a suo favore - stiano brigando perché costui venga comunque PUNITO in modo trasversale togliendoli il diritto di vedere la figlia.
Perché, dato che il processo si concluderà con una assoluzione ( seppur con formula dubitativa a norma del 2° comma dell’articolo 530,) credo che Parolisi, visti i “personaggi” con cui avrà a che fare , faticherà non poco per riottenere sua figlia

di conseguenza i REA avranno così "soddisfazione" per l'onta subita dalla FAMIGLIA a causa dell'"insopportabile" adulterio compiuto del genero

Mi piacerebbe conoscere il tuo punto di vista al riguardo

Anonimo ha detto...

@LucaP
forse ricordo male ma credo che le tracce siano state fiutate solo in un punto nel percorso fra palestra e cantiere il che aveva portato ad ipotizzare un possibile cambio di mezzo di trasporto (non ricordo però dove lo ho letto), quindi:
1) i cani non seguono odore di persone in macchina, corretto
2) Yara ha fatto a piedi la strada palestra cantiere, non corretto
Credo quindi che la traccia olfattiva sia stata ritrovata presso il cantiere, come ci siano arrivati non ricordo (forse iporizzato dalla cella agganciata dal cell)
MarcoPD

Anonimo ha detto...

Il partire da Somma dicendo alla bimba che si sta andando a fare una gita, a mio avviso, dice già tutto.


Stella

Unknown ha detto...

Non ho tempo oggi di star in linea a disquisire, devo uscire e tornerò tardi, ma mi piacerebbe sapere dove tu, MA, prenda le notizie. Il tribunale di Nola ha motivato decisioni già prese il 9 gennaio mattina, questa è la data agli atti, mentre i Rea stavano recandosi a Teramo. La bambina non ha mai pianto davanti alle assistenti sociali perché neppure le ha viste. Gionni, mentre i Rea erano in viaggio, era al tribunale dei minori per chiedere di non far entrare la bimba in carcere con due sconosciute. Dopo questa richiesta, accettata, è sorto il resto, già chiaramente calcolato (chi conosce avvocati lo sa), con la nonna che non sapeva se sarebbe riuscita ad entrare.

Morale della favola. Il Gionni sapeva della decisione che avrebbe preso il tribunale di Nola, ed è riuscito a prender tempo in modo di non far incontrare la bimba col padre perché in caso contrario quanto stabilito dalla giudice di Nola sarebbe risultato vano per loro.

Altro da aggiungere non c'è, i legali hanno fatto il loro lavoro in maniera impeccabile, il resto sono parole che volano e rimbalzano fra i media ad uso e consumo dell'opinione pubblica.

Massimo

Tiziana ha detto...

Massimo
grazie per il tuo intervento, già una volta avevo chiesto a Ma da dove derivassero le sue informazioni, e stavo per farlo nuovamente, chiedendogli un link relativamente alle notizie postate.
Chissà se a te vorrà rispondere, perché le notizie a cui NOI abbiamo accesso sono diverse dalle sue.

LucaP ha detto...

@ MarcoPD

Ammetto la mia ignoranza sui dettagli del caso Yara e mi fido di quanto hai scritto tu.

Nel caso di Melania tuttavia, per ben tre volte e con tre differenti campioni di odore, il cane ha fatto lo stesso percorso partendo dalla altalene sino al Monumento per poi inoltrarsi lungo il sentierino nel bosco che conduce alla roulotte (dove il cane è stato portato ed ha ritrovato l'odore).

Non vi è quindi alcun dubbio, checché ne possa dire qualsiasi perito (ma ne siamo poi così sicuri? od anche questa notizia è stata riportata in modo inesatto ed incompleto?), che Melania ha percorso via Martiri della Resistenza sino al Monumento ai Caduti e da lì il sentiero sino alla roulotte. In che giorno? Con sufficiente certezza proprio il 18/04. E questo è un riscontro oggettivo al racconto di Parolisi che difficilmente i PM potranno smontare in dibattimento.

A proposito, sembra che il GIP cui è stata affidata la richiesta di giudizio immediato sia De Rensis e non la Tommolini. Vedremo quindi qualcosa entro metà della prossima settimana.

Tiziana ha detto...

Scusatemi ma per quale motivo, ragionevolmente, una bambina di due anni o di qualunque altra età dovrebbe piangere non appena vede una faccia sconosciuta?
Io ovviamente non conosco personalmente la piccola Vittoria, ma i giornali, le ordinanze, i nonni ci hanno dato in questi mesi tante notizie sul suo conto.
Da queste notizie emerge che è una bambina addirittura abituata a stare di più con gli adulti che con altri bambini. Oltre ai parenti, fin da piccola, ha incontrato gli "amici" del condominio, i tanti componenti della caserma dove lavorava il padre e dove è stata lo stesso 19 aprile senza, mi sembra, essersi messa a piangere. Perché dunque avrebbe dovuto farlo in presenza della nonna, anche se contemporaneamente ci fossero state due estranee?
Non ci credo nella maniera più assoluta, almeno che non le siano state raccontate strane storie sulle cattive signore che abitano nelle case attorno a Castrogno.
Altra cosa sarebbe stato un pianto lasciata la nonna e prima di vedere il padre, in compagnia SOLTANTO delle due estranee.
Un breve pianto comunque non avrebbe assolutamente potuto nuocere alla bambina, che successivamente avrebbe visto il padre, rincuorandosi.

Anonimo ha detto...

@LucaP
perfetto e d'accordo con te, volevo solo correggere quella che a memoria mi sembrava l'inesattezza "Yara palestra/cantiere a piedi".
Però a questo punto: anche se i giudici accettassero l'inattendibilità del cane? ah si è vero, c'è la pistola fumante (ossia il coltello sanguinante) a incastrarlo solo che non l'hanno ancora detto alla stampa perchè Parolisi è stato molto fortunato e la prova se la sono persa, ha ha ha!!
Parolisi sarà prosciolto, non è questo che mi preoccupa, è che a me sarebbe piaciuto sapere chi ha ucciso Melania non con chi parolisi la tradiva
MarcoPD

Anonimo ha detto...

@Enrico
Non mi curo molto delle dichiarazioni dei Rea....che ritengo frutto di una mentalita' ben lontana dal mio modo di vedere e pertanto che non riesco ad interpretare ma soprattutto non ne condivido un' acca.
E' il tribunale dei minori a decidere e pur avendo deciso che la bambina doveva vedere il padre successivamente lo stesso tribunale, attraverso figure preposte, NON e' stato, alla luce dei fatti , in grado di organizzare alcunché.
A nessun traditore e' stata tolta la patria potesta' anche se purtroppo alcune mogli separate utilizzano i figli come arma
di ricatto, utilizzano escamotage per non fare incontrare i figli. Se SP venisse assolto la figlia e' sua e tornerebbe a vivere con lui, ovunque egli decida, anche all'estero . E i nonni nulla potrebbero opporre. Questa la legge.
@massimo prati
Non accetto sempre la solita solfa " dove prendi le notizie" etc etc. Ti rispondo che le prendo da dove le prendi tu.
Chi ti ha detto che la bambina non ha incontrato as e psicologa ?
E comunque ripeto che la notizia era stata data via gr nazionale la sera stessa e che oggi sul RDC c' e' una dichiarazione della difesa che ho riportato solo in parte.
Ovviamente B e G mentono anche loro anzi il giornalista ...
Poi potete raccontarvela come vi pare.
@Tiziana
Puoi andate sul Resto del Carlino di oggi e buona lettura di notizie top Secret !!!!
MA

Anonimo ha detto...

Questo l'articolo
Ascoli, 11 gennaio 2012 - «SALVATORE ha diritto ha vedere la figlia. I giudici dovranno definire meglio le modalità». A parlare è l’avvocato Nicodemo Gentile che, insieme al collega Valter Biscotti, assiste Parolisi.
Dopo l’incontro mancato di lunedì a Teramo tra il caporalmaggiore e la figlia di due mesi si cerca di trovare una soluzione che protegga soprattutto la bambina.
Il giudice tutelare del Tribunale dei Minori di Nola, Vincenza Barbalucca, pur non ravvisando «elementi gravemente ostativi» affinchè Parolisi riabbracci la piccola Vittoria, ha, infatti, ritenuto di sospendere quell’incontro e di disporre una consulenza tecnica con l’obiettivo di valutare, tra l’altro, la situazione psico-fisica della minore dopo la perdita della madre e l’allontanamento del padre. Il consulente dovrà indicare le modalità più idonee dell’incontro, che dovrà essere preceduto da un programma preparatorio e di assistenza psicoterapeutica per la bambina. «Capisco la nonna Vittoria Rea che ha chiesto l’intervento di uno psicologo — prosegue Gentile — e capisco anche che una bimba piccola così quando si è trovata davanti a volti sconosciuti si sia messa a piangere. I giudici dovranno esplicitare meglio le modalità per gli incontri che sono un diritto sacrosanto per Parolisi».

La famiglia Rea ha chiesto che sia Salvatore a spostarsi da Teramo e ad andare a Somma Vesuviana. Che ne pensa?
«Tecnicamente è possibile. Anche se questo ovviamente ha dei costi e delle difficoltà perchè non è semplice trasferire un detenuto come Parolisi. Eppoi questi incontri dovrebbero avere una cadenza trisettimanale. Ma, lo ripeto, tutto è tecnicamente possibile. E la decisione non dipende da me».
Quali altre soluzioni ipotizza per questi incontri?
«Una soluzione potrebbe essere quella che sia la sorella di Salvatore, Franca Parolisi, a portare la bimba dal padre».
Ma oggi questo è possibile?
«No perchè gli orari di visita dei Parolisi, così come sono stati stabiliti, non lo consentono. Infatti Franca può prendere la bimba alle 12.30 e la deve riportare ai Rea entro le 19 durante la settimana: sono tempi troppo stretti per arrivare da Somma Vesuviana fino a Teramo e poi tornare di nuovo giù. E il giorno che Vittoria può dormire dai Parolisi è domenica quando non sono consentite le visite. Allora basterebbe modificare gli orari, almeno per il giorno in cui la bimba deve vedere il padre».
E quindi tempi brevi per il nuovo incontro tra Salvatore e la figlia?
«Ci deve essere questa fase preparatoria che credo sia giusta. L’importante in questo caso è evitare traumi alla bambina. Ma il diritto di Salvatore è stato ribadito dai giudici. Per questo sono fiducioso. I magistrati sapranno individuare la strada migliore per tutti: per Parolisi e per la piccola».

Tiziana ha detto...

Ma
il Resto del Carlino l'avevo già letto (avevo infatti anche l'errore del giornalista, che scrive che Vittoria è una bambina di 2 MESI), effettivamente hai riportato opportunamente virgolettate le parole dell'avvocato Gentile, ma non si dice assolutamente chi abbia incontrato Vittoria, se psicologi , assistenti sociali o altro, le uniche parole al riguardo sono quelle che tu hai virgolettato nel primo commento.
Quello che invece non ho trovato da alcuna parte è ciò che hai scritto nel commento successivo, lo riporto:
"Il tribunale di Nola e' intervenuto in seguito alla segnalazione dell'As e psicologa di Teramo poiche' la bambina piangendo si rifiutava di andare con le due sconosciute di cui sopra.
I servizi sociali di somma vesuviana non avevano disponibilita' sino a febbraio, come da loro ufficiale dichiarazione, a seguire alcunché.
Lo psicologo privato in scampagnata a castrogno non e' stato autorizzato ad andare con la bambina e l'altra psicologa.
Questi i fatti. "
Di questi fatti ti chiedevo notizia.
Puoi gentilmente fornirmi, anche in questo caso, il riferimento, che sono più che certa non sia top secret (mai sostenuto il contrario, non capisco da dove ti venga questa idea).

LucaP ha detto...

In merito alla richiesta di Giudizio Immediato ammetto di essermi sbagliato per ignoranza. La richiesta è stata sicuramente avanzata ai sensi dell'art.453 CPP comma 1bis. Si tratta quindi di Giudizio Immediato "Custodiale" dove non vi è l'obbligo dell'evidenza della prova (comma 1) bensì unicamente la valutazione da parte del GIP del quadro indiziario.

Dal momento che tale rito è stato introdotto unicamente al fine di evitare la scadenza dei termini di custodia cautelare è sufficiente che la medesima ordinanza di custodia sia già passata al vaglio del riesame e della Cassazione (come avvenuto) a far sì che il GIP decreti quasi automaticamente tale rito speciale. Cosa che temo avverrà.

Tuttavia (ammetto però di potermi essere sbagliato nel leggere il CPP), tale rischio di scarcerazione non sussiste in tempi brevi in quanto la pena prevista per i reati contestati a Parolisi è sicuramente l'ergastolo e quindi i termini di scadenza della custodia sono minimo di un anno. Quindi un GIP scrupoloso, ammesso di vivere in uno stato di diritto, potrebbe anche rigettare la richiesta imponendo il passaggio in udienza preliminare.

Ma a leggere bene anche gli altri articoli del CPP relativa ai termini massimi della custodia cautelare ho l'impressione che sia volontà dei PM di far sì che Parolisi affronti tutto il processo in carcere, in quanto i termini diventano di un anno e sei mesi se il dibattimento è iniziato entro l'anno e si è in attesa di sentenza di primo grado. Non so se ho capito bene e se mi sono spiegato altrettanto.

Certo è che se si dovesse passare attraverso l'udienza preliminare il rischio (per i PM) che il giudice decreti il non luogo a procedere sarebbe davvero grande.

Di sicuro noi contribuenti dovremo sobbarcarci anche le spese di un processo (con sicuro appello da qualsiasi parte venga richiesto) che risulterà certamente dispendioso per l'erario, e che molto probabilmente non dovrebbe neanche iniziare.

Tiziana ha detto...

MA
Riguardo al fatto che B&G oppure il giornalista mentano, ti rispondo semplicemente che B&G non erano presenti al colloquio (almeno non mi risulta, forse anche qui mi è sfuggita qualche notizia) e dunque non possono sapere se la bambina abbia pianto o meno; Gentile si sarà limitato, io penso, a rispondere in maniera garbata ad una SPECIFICA domanda del giornalista (che forse ha ipotizzato tale pianto?).
Per altro nella dichiarazione dell'avvocato Gionni, che ti ho già riportato virgolettata, di tale pianto non si parla, anche se allo stesso avrebbe fatto molto comodo farne riferimento se la cosa effettivamente fosse avvenuta.
Tale pianto, reale o ipotetico, ha comunque ben poca importanza, come ho già scritto non possono sicuramente essere un paio di lacrime a fare male alla bambina!

Tiziana ha detto...

Luca P
ti sei spiegato benissimo, è quanto avevo postato già io tempo fa, dove facevo riferimento proprio al rischio del decadere dei termini della custodia cautelare e della conseguente possibilità del giudizio immediato (tra l'altro non eravamo proprio tu ed io che ci eravamo scambiati alcuni post su tale argomento?)

Anonimo ha detto...

@Tiziana
Se avevi gia' letto l'articolo perche' un post precedente tu stessa sostenevi di non credere che la bambina avesse pianto? Ed inoltre consiglio di leggere come si e' svolto il precolloquio, alla presenza delle figure suddette.
A seguito dell'impedimento all'incontro, dato dalla bambina e dalla non disponibilita' della nonna ad incontrare il genero, e' stato investito il tribunale di Nola cui 'as e la psicologa hanno dovuto relazionare.
Sinceramente e' estenuante questo batti e ribatti ....tenetevi le vs idee e raccontatevi quello che vi pare.
Mi sembrava di essere stato chiaro : non condivido un ' acca della posizione assunta dai Rea ma allo stesso modo non condivido ugualmente chi vuole ascrivere a loro responsabilita' che non hanno.
Buona continuazione con il kit della crocefissione.
Io non continuo piu' .
MA

Anonimo ha detto...

Ho seguito una parte della "Vita in diretta" nella quale si parlava della richiesta del giudizio immediato da parte della Procura nei confronti di P. Era presente tra gli altri, l'Avv. Gentile. L'ho trovato poco incisivo; se fossi stata un magistrato, non credo che mi avrebbe convinta; pecca un pò di carisma. Ma c'è anche da dire che in un processo, quello che conta sono le prove e qui non ce ne sono.
Secondo indiscrezioni, ci sarebbe un altro indizio contro P: l'impronta di sangue l'avrebbe lasciata lui con le sue scarpe da tennis che avrebbe poi prontamente lavato presso la fontanella. Quanto tempo c'avrà passato presso questa fontanella? si è fatto la doccia ed il bucato.
In merito ai peli, hanno detto che uno è del medico legale, uno del cane, uno di P. ed altri due d'appartenenza ignota ci sono arrivati tramite venticello.
Alla domanda, se chiederanno il giudizio abbreviato, la difesa ha ripetuto di preferire un procedimento ordinario. Chiederanno altre perizie.

Ps: nei capi di imputazione non gli hanno contestato la premeditazione.

Stella

Tiziana ha detto...

Ma
non capisco sinceramente il tuo modo di rispondermi. Ti ho spiegato perché reputo che la bambina non abbia pianto, precisando che comunque la ritengo una questione secondaria.
Ti ho chiesto poi informazioni sulle altre notizie che ci hai dato e tu ora le riporti nuovamente, continuando a non darmi link o informazioni più specifiche.
Non ho alcuna voglia di fare battibecchi e ho capito come la pensi sui Rea. Perché ti adiri? D'altra parte sarebbe legittimo pure se tu pensassi che i Rea hanno tutte le ragioni del mondo, io questo non lo metto assolutamente in discussione. E' normale tra di noi del blog, l'avrai notato pure tu, darci dei link per andare a leggere le notizie che qui eventualmente vengono solo accennate. Non mi sembrava dunque d'averti chiesto nulla di strano. Se ti ho offeso inconsapevolmente, comunque, ti chiedo scusa.
Ciao, Tiziana

Sabrina ha detto...

Ciao ragazzi...ho letto degli articoli in cui la procura ha chiesto il rito immediato per Salvatore...e anche che ci sono altri indizi contro di lui...se qualcuno ne è a conoscenza...quali sono?

Tiziana ha detto...

Stella
sono interessanti le notizie che ci riporti. E' un dato di fatto che l'impronta nel sangue sia di Parolisi o è solo un'ipotesi? Cosa ha detto l'avvocato?
Le macchie di sangue sono tra le più difficili da togliere, lo sappiamo bene noi donne. Salvatore può aver lavato le scarpe in maniera approssimativa, ma poi sarebbero rimaste bagnate a lungo, soprattutto essendo aprile, e avrebbero tirato su un sacco di terra a CSM, cosa che sarebbe passata difficilmente inosservata (in particolare all'attento Paciolla). Quando poi ha dovuto consegnare le scarpe agli inquirenti, ad un controllo più preciso, magari con il famoso luminol, dubito che non sarebbero risultate tracce di sangue. Ci troveremmo dunque difronte alla prova regina.
Peccato che gli avvocati di Parolisi risultino "mediaticamente" così poco incisivi!

LucaP ha detto...

@ Tiziana e Stella

L'unica possibilità per la quale le due impronte sull'assito siano di Parolisi è che lo stesso abbia cambiato scarpe dopo aver ucciso Melania, altrimenti avrebbero avuto sicuri riscontri anche a distanza di tempo. Ma dal momento che non hanno trovato né vestiti né scarpe insanguinate e non sono riusciti a spiegare come Parolisi abbia potuto disfarsene, anche la remota possibilità che le impronte possano essere delle scarpe di Parolisi in aula non varrà come prova.

Io mi domando solamente come sarà possibile riuscire a scremare il vero dal falso quando incominceranno ad esserci notizie relative al dibattimento. Ci prenderanno sicuramente per sfinimento.

Anonimo ha detto...

Tiziana, per quanto riguarda l'impronta di sangue, è un'indiscrezione che il giornalista ha riportato in diretta. L'avvocato ha dichiarato che nei dati che sono a loro disposizione di tale ipotesi non si fa menzione. Si riserverà di leggere gli altri. L'avvocato Marazzita ha dichiarato che se ciò fosse vero si tratterebbe comunque di un indizio e non di una prova regina. Le tue osservazioni in merito a ciò sono giustissime. Infatti sono curiosa di sapere come la Procura, argomenterà tale indizio. Magari affermerà che la suola delle scarpe di Parolisi presumibilmente è compatibile con l'impronta lasciata. Certo l'unica maniera di imputare tale impronta a Parolisi è l'ipotizzare che poi si sia lavato le scarpe, in quanto altrimenti avrebbe lasciato impronte anche in auto.

LucaP, la procura non ha potuto ipotizzare il cambiamento di scarpe, in quanto non ha contestato la premeditazione. Già è una fortuna che avesse con sè il vestiario di ricambio.

Stella

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