lunedì 9 gennaio 2012

Melania Rea. La piccola Vittoria oggi non ha incontrato il padre... anche il legale dei Rea sa fare i giochi di prestigio?


L'incredibile, quello che non ti aspetti, come spesso capita, ancora una volta è capitato. Tanti sono i punti giudiziari di contrasto, quelli che gli avvocati possono stuzzicare per evitare l'inevitabile, ed oggi abbiamo assistito ad uno di questi, ad un gioco di prestigio dell'avvocato Gionni. La piccola Vittoria, in auto assieme ai nonni, stava recandosi da suo padre, rinchiuso nel carcere di Teramo, e nel frattempo i legali erano all'opera per cercare di non mandare la bimba all'interno della struttura assieme alle due assistenti sociali a lei non conosciute. Per questo hanno chiesto ai giudici minorili, ed ottenuto, che la nonna fosse presente all'incontro fra nipotina e genero. Tutto a posto quindi? Nonna e bimba assieme alle assistenti a far visita a Salvatore Parolisi? Assolutamente no perché quando la signora Rea è arrivata a Teramo è subentrata una nuova difficoltà (credete voi che i legali dei Rea non l'avessero prevista?), una difficoltà non secondaria. La bimba la si era sistemata, avendo accanto durante la visita nonna ed assistenti, ma chi accompagnava la nonna nel percorso psicologico verso l'incontro con il genero che ritiene essere l'assassino di sua figlia? E' a questo problema che non si è data soluzione, anche se i giudici hanno dapprima accettato che lo psicologo Vincenzo Luciani, di Ascoli, entrasse assieme a lei ed alla nipotina, perché come lo stesso avvocato Gionni ha detto: "La mia assistita non era in grado di trovarsi di fronte al Parolisi senza piangere, quindi senza mettere in difficoltà la nipotina, per questo, non riuscendo lei ad entrare, si è chiesto ai giudici, e loro sono stati d'accordo, di posticipare ad altra data l'incontro perché la nonna non è ancora pronta ad incontrare il genero". Un quadro desolante, quindi, che ha ottenuto l'effetto sperato dai Rea e dai loro legali. Vittoria Parolisi non ha incontrato neppure questa volta il padre, anzi fonti giornalistiche ci dicono abbia pure pranzato in auto.

E dato quanto si è detto nei giorni passati sulla non volontà di portare la bimba al padre, a causa dell'assenza di assistenti sociali in grado di prepararla al prima e al dopo incontro (a quanto pare non era la piccola a non essere pronta ma la famiglia Rea a non si sentirsi in grado di fare questo passo), dato quanto s'è detto sugli orari dei pasti e sullo strappazzamento dovuto al viaggio, quanto accaduto oggi è tutto dire e tutto facilmente capibile. E quanto capiterà d'ora in avanti sarà ancora peggio a quanto pare, perché d'ora in poi la piccola a Teramo non andrà più e la prossima volta dovrà essere il Parolisi a spostarsi. Questo hanno anche chiesto i legali ai giudici (vedremo se accetteranno anche questo ricatto). Ciò ci mette nella condizione di credere che ci toccherà di assistere a nuove richieste ed a nuovi rinvii. Ed il tutto sarà utile ancora una volta a spostare le date ed a non far rivedere la figlia al padre. Ed i Rea? Oggi l'avvocato ha rigirato la frittata, chapeu a lui perché ha fatto il miracolo, loro domani ci diranno ancora una volta che quanto accaduto non è da addebitare alla loro volontà? Che si sono attenuti alla legge per il bene della bambina? Speriamo almeno non le abbiano detto che il viaggio lo si faceva per farla incontrare col padre, se no sai che batosta psicologica per la piccola che già da mesi si trova a vivere coi nonni ed a rinunciare, oltre che alla madre, anche alla figura paterna. 

Ed io mi chiedo cosa mai possa pensare Melania da lassù, in special modo se il suo assassino (com'è probabile) non fosse il marito, come la sua anima possa riuscire a superare il dolore che le sta dando una famiglia votata a credere ad una procura e, di conseguenza, a dare del carnefice a chi non si sa se veramente è un carnefice, ad impedirgli di vedere la propria figlia in un'età particolare dove facile è il dimenticare volti familiari. Mi chiedo come un giudice abbia potuto affidare ai Rea una bimba di due anni sapendo che è l'odio verso suo padre il primo protagonista delle giornate della nonna e del nonno. Un odio che non si placa e che entrambi esternano in diverse maniere alla stampa. A volte è soffuso ed a volte è evidente, ma è sempre e comunque costante e crescente nel tempo. Possibile sia nato solo all'atto dell'iscrizione del genero nel registro degli indagati? Possibile non avessero capito in precedenza che questo sarebbe avvenuto? Possibile che fino a quel momento l'abbiano accettato in casa loro, anche difendendolo dagli attacchi esterni pur sapendo bene del tradimento, e da quel giorno in poi abbiano cambiato idea senza concedergli neppure il beneficio del dubbio? Possibile non si siano mai posti domande continuando sulla linea intransigente ed additandolo, ad ogni diretta televisiva, senza avere nulla in mano se non una convinzione di parte? Perché non si sono mai posti la domanda: "E se le procure di Teramo ed Ascoli fossero professionali come il primo patologo intervenuto sulla scena del crimine? Come i primi carabinieri intervenuti sulla scena del crimine?" 

E' una domanda da poco? Secondo me no dato che nessun Pm dovrebbe essere felice di questo paragone, visto come i media ci hanno descritto quel patologo di donna (povero essere incauto e sprovveduto), che controllava il cadavere strappandosi i capelli dal capo, le perline dagli abiti e dalle scarpe, calpestando il sangue (ancora fresco?) e camminando in ogni dove (forse ballando pure sul ballatoio). Insomma, fosse vero, sarebbe un quadro che umilierebbe chiunque si sentisse tirato in ballo. Pensare che inizialmente la credevamo poco professionale perché per non alterare la scena non aveva voluto inserire il termometro nel retto della vittima (così da non consentire al patologo ed ai periti di conoscere la reale temperatura del cadavere al momento del ritrovamento). E cosa dire dei carabinieri che, trovato il cellulare spento, lo hanno riacceso per cercare spunti investigativi? Questo s'è letto, sono tutte bufale inventate dalla stampa o c'è qualcosa di reale a cui credere? Quando parlo di reale mi riferisco a notizie logiche, notizie che non si possano stravolgere e rendere ridicole con quattro parole (come i misteri stupidi del trolley, delle borse gialle, degli occhiali ecc...). Mi riferisco a quelle notizie uscite, da dove di preciso non si sa, sui dna dell'estetista e dell'amica Sonia ad esempio. C'è qualcosa di vero in quanto narratoci dalla stampa? Se non c'è nulla di reale perché la procura di Teramo non fa come quella di Bergamo e smentisce le illazioni?

Forse perché a Bergamo non ci sono ancora persone indagate mentre a Teramo c'è già un assassino bello e pronto per il patibolo? Quindi è una questione di convenienza? Il tutto è fatto in modo da avere una opinione pubblica favorevole alle proprie idee? Perché se così non fosse ci sarebbe da preoccuparsi o da pensare male. Negli atti giudiziari finora usciti, infatti, non si parla mai di unghie spezzate, non si parla mai di un "salto a Somma vesuviana" fatto da Melania qualche giorno prima della sua scomparsa. Eppure ora in giro si dice che il dna sotto l'unghia, non fra le unghie (vera e finta), è della sua estetista e sarebbe rimasto dopo l'applicazione di... di che se non andava al suo paese da tempo ed erano i suoi genitori ad andare da lei a Folignano? Ed inoltre. Cosa mai ha usato l'estetista per applicarle l'unghia? Questa donna ha una saliva gommosa che stende a mò di resina? Lo fa con le mani anziché usare le spatoline apposite? Ed il dna sulle mutandine? E' di Sonia quel dna? Dell'onnipresente Sonia? E quello del figlio lo ha lasciato lei o l'indumento è passato per le mani anche al bimbo? E quando sarebbe rimasto impigliato sul cotone degli slip? La sera precedente mentre Melania stirava?

E questa sarebbe una spiegazione valida, una spiegazione accettabile ed accettata da una procura? Una sola domanda vorrei porre agli inquirenti, sempre queste indiscrezioni siano vere, se Salvatore Parolisi non avesse mentito sui tradimenti, anzi meglio ancora, se Salvatore Parolisi non avesse avuto un'amante, un dna sotto l'unghia di sua moglie, morta di morte violenta, unito ad un altro dna sullo slip, come sarebbe stato giudicato? Mi sembra una domanda consona e lecita visto che a Bergamo si cerca un assassino perché si è trovato del dna sulle mutandine della vittima. Certo, la piccola Gambirasio la sera precedente non aveva messo i suoi slip fra le mani di nessuno, ma chi ha detto che Melania invece li ha fatti toccare a Sonia ed a suo figlio? Visto che i morti non parlano ci dev'essere stato un testimone vivo a dirlo ai Pm, chi? E' una persona estranea ai fatti o... 


414 commenti:

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Anonimo ha detto...

La guardia carceraria Paciolla, conosciuta anche alla bambina, e probabilmente agli stessi familiari della vittima, avrebbe potuto, per esempio, essere interessata dalla stessa famiglia Rea se non avessero voluto privare la bambina dell'incontro con il padre. Lavora nello stesso carcere dove attualmente si trova Parolisi. Volere è potere ..... Ma appunto, come iRea hanno esternato, vogliono privare Parolisi della figlia (e facendo passare il tutto per il bene della figlia, ma così non è .... Anzi, sapere che il padre le vuole bene, e questo è certo, le sarebbe di conforto una volta cresciuta e venuta a conoscenza dei fatti occorsi)

anna ha detto...

ho rivisto i due video che ritraggono melania salvatore e la bambina al supermercato,il primo video sia salvatore che melania hanno i giubbetti,così come la bambina ha il cappellino in testa, nel secondo invece quello che gli inquirenti dicono essere del 18 aprile melania non è vestita come è stata ritrovata,ha lo stesso jeans ,le stesse scarpe da tennis ma non il giaccone scuro, sia salvatore che melania hanno solo una felpa,MELANIA DI UN VERDONE SCURO SALVATORE UNA FELPA BLU,QUINDI SONO SENZA GIACCONI ALLORA SE FACEVA CALDO ALLE 11,15 QUANDO ESCONO DAL SUPERMERCATO FIGURIAMOCI ALLE ORE 14,10 DOPO UNA INTERA MATTINATA DI SOLE, ANCHE LA BAMBINA NON HA IL CAPPELLO IN TESTA,COMUNQUE PER ANDARE A san MARCO ANCHE MELANIA POTREBBE ESSERSI CAMBIATA PERCHè LA PARTE DI SOPRA PRESENTE NEL VIDEO NON è UGUALE A COME è STATA RITROVATA.

anna ha detto...

PER TIZIANA, L'IMPRONTA DI SCARPE PRESENTE A rIPE è NUMERO 37-38 è POSIZIONATA PROPRIO SOPRA IL BALLATOIO DEL CHIOSCO,QUINDI NON è DI pAROLISI MA è UNA IMPRONTA DI PIEDE FEMMINILE, TALE CIRCOSTANZA CON TANTO DI NUMERO DI SCARPA è PRESENTE NELL'ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE PER pAROLISI, QUELLO CHE è SCONCERTANTE CHE NON SI INDIVIDUI DI CHI E',CHE NON SI INDAGHI DI CHI E', CERTAMENTE NON PUò ESSERE DEL MEDICO, VISTO CHE L'IMPRONTA è SPORCA DI SANGUE,L'OMICIDIO A DETTA DEGLI INQUIRENTI è AVVENUTO IL 18 aPRILE VERSO LE 14,30/15,30 MENTRE IL 20 IL SANGUE DOVEVA ESSERE GIà COAGULATO,QUINDI ASSOLUTAMENTE NON PUò ESSERE DEL MEDICO DONNA,NELLA STESSA ORDINANZA SI FA RIFERIMENTO AD UNA IMPRONTA DI PNEUMATICO CHE NON CORRSIPONDE ALLE GOMME DELLA MACCHINA DIN PAROLISI, TALE ORMA è PRESENTE PROPRIO VICINO ALLA TESTA DI MELANIA, QUINDI CONCLUSIONE MELANIA è STATA PORTATA LI O LA SERA TARDI DEL 19 APRILE O LA MATTINA PRESTO DEL 20,QUELLO è IL MOMENTO IN CUI IL SUO CORPO è STATO SCARICATO A RIPE, ALLE 7 è STATO RIACCESO IL CELLULARE, ALLE 14,30 C'è LA TELEFONATA ANONIMA CHE SEGNALA IL CORPO E TUTTI ABBIAMO SENTITO CHE I TELEFONISTI SONO DUE

Anonimo ha detto...

Ho appena terminato di leggere i Vs. commenti, dato che per qualche settimana ho avuto un pò di problemi di connessione e di tempo libero.
In primis volevo esprimermi per la questione "impronte" da voi appena affrontata. Un semplice lavaggio non può eliminare del tutto le tracce di sangue. Infatti se anche non visibili ad occhio nudo, vi posso garantire che con i mezzi a disposizione dei RIS le tracce di sangue vengono rilevate.
Per quanto concerne il mancato incontro tra Parolisi e sua figlia, da come si sono svolti i fatti, è palese che i Rea si erano già organizzati con il loro legale perchè ciò non avvenisse. Pur essendo da condannare il comportamento dei Rea, che peraltro come qualcuno ha rilevato hanno sempre palesato senza nessun pudore, perciò era auspicabile. Quello che stupisce, e su ciò mi ero già espressa in passato in questo blog, è stata la decisione dei giudici del tribunale. Come già detto in precedenza a mio parere l'affidamento ai nonni materni è stato un errore madornale che oggi ricade sulla bambina. E' palese, sentendo parlare i parenti di M., l'odio che nutrono nei confronti di P. e di recente anche nei confronti della sorella colpevole di aver tentato di avere lei l'affido di Vittoria senza palesare le sue intenzioni ai Rea, ed è in un clima di questo tipo che non doveva vivere una bimba di due anni che lo percepisce più di quanto noi adulti possiamo immaginare. L'esigenza di dover sottoporre la bambina ad un percorso psicologico che la prepari all'incontro con P. mi pare ridicola. La piccola ricorda perfettamente la figura del padre. lo dico con la certezza dell'esperienza appena vissuta. Mio fratello, separatosi dalla compagna, è rimasto ben sei mesi senza vedere suo figlio di 18 mesi che lo adorava. Durante questo periodo l'ha sentito qualche volta al telefono. Si sono rincontrati a dicembre e vedendoli sembrava fossero rimasti lontani solo per poche ore. Il piccolo non faceva che dire papà, papà dai e lo trascinava perchè giocasse con lui. Mi pare di ricordare che anche la piccola Vittoria abbia sentito il papà per telefono e anche durante i periodi trascorsi con la zia Francesca so che lei gli ha letto le lettere del padre, contribuendo quindi a mantenere vivo nella piccola il suo ricordo.
Ho appena sentito dal TG5 che è stato approvato il rito abbreviato per P.Spero con tutto il cuore che il processo si concluda presto con l'assoluzione di Salvatore. Poi per il loro incontro credo che non ci saranno più problemi
Un salutone a tutti
Marilia

Anonimo ha detto...

Mi stavo giusto chiedendo da un pò
se sarà un caso che diversi commenti
che ho postato in varie occasioni su
siti web, accettati e pubblicati, siano
poi, di li a poco, scomparsi?

Da tempo sto evidenziando, pur comprendendone
il loro dolore, comportamenti dei familiari della
vittima che proprio sono fondamentalmente errati
(l'ODIO) e improponibili, oltre che inguardabili.
Comportamenti che purtroppo finiranno per avere ripercussioni dolorose e negative sulla bambina (anche nel lungo percorso). E ni auspico che un sacerdote esperto li affianchi.

Il fatto che Parolisi NON chieda l'avvicinamento è chiaro segno indicatore del fatto che è consapevole di conoscenze in loco, e delle diramazioni dei parenti di lei. Tutti e tre i familiari più stretti della vittima hanno fatto dichiarazioni, e assunto comportamenti pubblici, privi di adeguato equilibrio. Sanno forse, appunto, di poterli 'sostenere' in relazione alla rete di conoscenze ?

Credo che, dato le circostanze che sono sotto gli occhi di tutti, e che in questo blog avete ben colto, vada dato un notevole supporto morale ai
familiari di Parolisi, oltre che allo stesso (indipendentemente dal fatto che lui non sia o sia colpevole).

Tiziana ha detto...

Sì Stella
Parolisi è proprio un uomo fortunato!
Pensa che aveva anche, per pura coincidenza, un ricambio di vestiti pronto in auto, oltre ad avere avuto la fortuna di non essere visto a Ripe, oltre alla fortuna che nessuno abbia trovato i suoi vestiti sporchi e l'arma del delitto, alla fortuna che la bambina si sia addormentata quando lui ha ucciso Melania, alla fortuna che nessuno sa che celle abbia agganciato il suo cellulare, ecc.
Ciao, Tiziana

A.V. ha detto...

se solo si sapesse quali celle ha agganciato il cellulare di Parolisi il caso sarebbe risolto.

Sicuramente se avesse agganciato le celle di Ripe, ora si saprebbe.

Ma il bello in questa indagine è che se avesse agganciato qualche altra cella, non sarebbe interessante evidenziarlo.

Tiziana ha detto...

Marilla
concordo pienamente con te: il comportamento dei Rea è comprensibile, ciò che non è comprensibile è il fatto che sia stato avvallato dal tribunale.
Chi può credere che Vittoria abbia bisogno di un percorso psicologico prima di incontrare il padre: NESSUNO, tanto meno un tribunale dei minori in cui operano professionisti del settore. E dunque...? e dunque per questo sono scandalizzata, non mi capacito della decisione presa dal tribunale!

Mimosa ha detto...

Chiusa l'inchiesta.
Richiesta di rito immediato con accusa di omicidio aggravato e vilipendio di cadavere.

Bella questa : «Non c'è stato nessun complice, ma solo l'assassino che, secondo i dieci faldoni delle indagini, non può che essere Salvatore Parolisi.» scrive http://www.abruzzo24ore.tv/news/Omicidio-Rea-Chiusa-l-inchiesta/66422.htm, per concludere
«Rimane solo un piccolo buco nell'impianto accusatorio. Non si può stabilire con esattezza a chi appartengono le impronte trovate sul legno della baita del bosco di Ripe. Secondo gli inquirenti appartengono all'assassino che poi ha fatto scomparire vestiti e scarpe sporchi di sangue.»

Riguardo all'impronta, ricordo che dagli inquirenti o dai giornalisti (non si sa mai a chi attribuire le "indiscrezioni", forse c'entra anche un commesso del tribunale o un cancelliere verbalista ...) tempo fa scaturì l'illazione che potesse essere prodotta dalla "punta della scarpa" di Parolisi che notoriamente portava il 43.
Peccato che – prima di divulgare ciò – a nessuno sia venuto in mente di verificare se la punta di un quarantatrè sia stretta come la punta di un trentasette …
e ora i magistrati hanno fatto la magia, l’impronta potrebbe essere dello scarponcino ristrettosi del caporalmaggiore, anche se “con esattezza non lo possono affermare”.

E così si mandano in galera gli individui? senza “esattezze” nelle prove?, pardon, solo in “alcune” delle prove … in tutte le altre le certezze ci sono.

Certezza c’è per esempio sul fatto che i capelli neri corti trovati sul corpo di Melania sono di Melania, «strappati dall’assassino» … bene, ora lo si sa, e quindi è stato Parolisi a strapparglieli, c’è la certezza!

E le prove?

Mimosa

Tiziana ha detto...

Mimosa
secondo me il fatto che abbiano attribuito a Parolisi anche il vilipendio del cadavere gioca a suo favore. Se già non c'erano i tempi perché potesse essere l'assassino, ancor meno ce ne possono essere affinché sia l'autore dello staging.

Tiziana ha detto...

Mimosa
secondo me il fatto che abbiano attribuito a Parolisi anche il vilipendio del cadavere gioca a suo favore. Se già non c'erano i tempi perché potesse essere l'assassino, ancor meno ce ne possono essere affinché sia l'autore dello staging.

LucaP ha detto...

In merito al giudizio immediato richiesto dai PM, che quasi sicuramente verrà concesso dal GIP, ho letto in un articolo la possibilità che la Difesa possa fare richiesta di Giudizio Abbreviato che in un primo momento ho creduto di escludere perché mi sarebbe sembrata una mossa suicida.

Ho cercato allora di documentarmi scoprendo che a seguito di una legge del 2006 che ha modificato sensibilmente le procedure del Giudizio Abbreviato, lo stesso può essere richiesto subordinandolo alla richiesta di una integrazione probatoria necessaria ai fini della decisione. Sappiamo che B&G hanno più volte fatto richiesta di incidente probatorio e lo stesso è stato sempre loro negato. Questa potrebbe essere l'occasione per riproporre le medesime cose davanti ad un giudice.

Inoltre nella sua nuova formulazione il Giudizio Abbreviato tende a diventare simile ad una Udienza Preliminare con la conseguenza anche che una eventuale sentenza di proscioglimento non sarebbe appellabile da parte del PM.

Chiaramente ci saranno anche altri cavilli a disposizione della Procura per far sì che possa essere superato anche questo fastidioso ostacolo, ma sulla base di quanto sono riuscito ad appurare è molto probabile che la Difesa di Parolisi possa seguire questa strada.

Il GA si svolge in camera di consiglio a meno che non facciano richiesta di udienza pubblica tutti (in questo caso uno solo) gli imputati. Per dare maggiore trasparenza è quindi nuovamente probabile che Parolisi tramite i propri legali agisca in tal modo.

La decisione di procedere al rito abbreviato con l'integrazione probatoria spetta unicamente al giudice senza che il PM o la Parte Civile possano opporvisi in alcun modo (al massimo il PM può fare richiesta di ammissione di prova contraria).

Vederemo nelle prossime settimane.

Unknown ha detto...

Scusa il ritardo ma sono tornato solo questa notte.

Caro MA, se mai ti venisse in mente di aprire un blog capace di criticare l'informazione, anche grazie ai commentatori che vengono rimbalzati in rete al pari dell'articolo che scrive il blogger, ti accorgeresti che l'ampliare le conoscenze legali e giornalistiche non è affatto difficile, non son pochi quelli stanchi di seguire la corrente, che con una sola mail puoi sapere più di quanto sia scritto sui vari quotidiani.

Ad esempio, tu citi l'articolo sul Carlino (ripreso in varie forme da Mediaset e tanti altri), io ti dico: hai visto chi lo ha firmato? Sai chi è? Sai chi lavora al suo stesso giornale e le è amica? Sai che questa sua amica è amica anche di un noto avvocato che lavora per i Rea e lunedì ha fatto un buonissimo lavoro legale?

Se vuoi i nomi mandami una mail, sarò felice di darti anche le prove di quanto scrivo.

Ma non serve neppure scomodare un simile tran tran, basta osservare il tutto con logica per capire che le cose sono diverse da come le hanno esposte certi media (e riprese altri). La sentenza della Barbalucca, che ad ottobre fu nominata giudice tutelare in quanto si voleva togliere la patria potestà al Parolisi, è intervenuta su una richiesta dei legali dei Rea presentata giorni fa, non certo la mattina del 9 gennaio, giorno in cui la si è scritta, basta leggerla per capirlo. Questa si basa sull'ascolto dei familiari della bimba, su quanto il giudice ritiene meglio per lei (essendone il tutore in quel momento), e modifica parzialmente quanto il tribunale dei minori aveva disposto in base anche alle eccezioni portate dal legale dei Rea. E' chiaro che queste eccezioni comprendevano il discorso "visite", che la famiglia di Melania vuol far fare, non s'è mai rifiutata, ma secondo una sua logica e non secondo quanto stabilito dal tribunale dei minori a dicembre. E' una iper protezione quella che vogliono mettere in atto, sia per la bambina che per loro, e può essere giusta se non la si guarda dal lato padre (io lo sono e se per sei mesi mi venisse impedito di vedere i miei figli impazzirei).

Inoltre il legale del Parolisi nella causa davanti al tribunale dei minori è Federica Benguardato.

Ma non ti voglio modificare il tuo pensiero o le tue idee, solo mettere in chiaro che nei miei articoli non scrivo castronerie (l'errore è sempre possibile, siamo umani, ma non ricade mai sulla sostanza dell'articolo). Poi sei libero di continuare a credere a chi vuoi, ma non ti alterare se, come hai fatto tu stesso con altri, c'è chi contrasta le tue parole. Non è possibile che tu possa dire ad altri che quanto scrivono non è vero, ed altri non possano fare altrettanto con te.

Massimo

Anonimo ha detto...

Tiziana, l'ho sempre pensato.... meglio nascere fortunati che ricchi!!!!


Mimosa, la L. n. 125/2008 ha
introdotto una nuova ipotesi di giudizio immediato al comma 1-bis dell'art. 453 c.p.p., definita "custodiale". Il P.M. richiede il giudizio immediato quando l'indagato si trovi in stato di custodia cautelare in carcere, entro 180 giorni dall'esecuzione del provvedimento di custodia, purché sia definito il procedimento di riesame o questo non sia stato esperito in termini, a condizione che ciò non pregiudichi gravemente le indagini.
Su tale nuova ipotesi di giudizio immediato vi è una questione di legittimità.


LucaP, in caso di giudizio abbreviato la pena viene ridotta di 1/3. L'ergastolo viene sostituito con la reclusione a 30 anni e l' ergastolo con isolamento diurno, viene sostituito dall'ergastolo semplice. L'avvocato Gentile ieri, pur affermando che la difesa ancora non aveva deciso nulla in merito, ha fatto capire che se chiedono il giudizio abbreviato, non è detto che P, non venga condannato a 30 anni o all'ergastolo, in quanto vi sono casi in cui pur essendo stato richiesto tale rito, vi sono state tali condanne. E' naturale che la difesa preferisca il dibattimento in cui chiederanno nuove perizie, tra cui anche l'ora della morte.

Stella

Manlio Tummolo ha detto...

Un'osservazione di carattere generale che va ben oltre questo o altri casi specifici. I riti "speciali" di processo, fatti solo per risolvere le questioni, anche complesse, in breve tempo, sono contrari, mella forma e nella sostanza, sia al principio fondamentale dell'uguaglianza davanti alla legge (un modo di eludere tale principio, espresso dal celebre art. 3 Cost.), sia l'art. 111 della Costituzione dove si esplicitano le regole essenziali del "giusto" (meglio sarebbe dire del "corretto") processo. Rimando al solito sito dell'Unione Camere Penali la lettura di un articolo sui risultati di questi procedimenti veloci, in realtà per nulla utili allo scopo dichiarato, sia in quanto poco accettati, sia perché diventano strumenti controproducenti. Anche senza pretese di raggiungere una "Verità" ontologica, che sfugge al poco sapiente "homo sapiens sapiens", ma fondamentalmente per una conclusione non confutabile nel rispetto dei fatti conosciuti e conoscibili e nell'esattezza procedurale, il processo non deve essere "lungo o breve", ma che duri secondo la complessità del caso e le verifiche da fare. Sicuramente se io dico "scemo" ad uno, che mi denuncia per ingiuria, non dovremmo andare avanti 10 anni; ma se compio una serie di delitti efferati, mistificando prove, occultando corpi, minacciando testimoni, ecc., non si potrà pensare di risolvere questa serie di fatti in tre o quattro udienze di venti minuti, perché la Corte, i pubblici ministeri e gli avvocati devono andare a pranzo o vedere la partita di calcio tra Ulan Bator e Città Ho Chi Min (ex-Saigon).

tabula ha detto...

Non illudetevi sulla assoluzione. Questo è un gioco sporco ed è stato condotto in maniera sporca, palesemente pubblicamente e alla faccia di chi crede nel rigore e nell'etica.
Sarà condannato. E i veri assassini la passeranno liscia.
Soprattutto non rivedrà mai più la figlia nemmeno in cartolina.
A meno che.

LucaP ha detto...

Credo che questo intervento sia decisamente "OT", però è frutto delle considerazioni che sto facendo da qualche tempo a questa parte.

La sensazione che personalmente (ma credo condivisa da molti di voi) ho avuto dalla pressante azione mediatica mirata ad individuare sempre di più in Parolisi l'unico colpevole del delitto, è che dietro a questa vicenda vi siano alcuni poteri sufficientemente forti per condizionare gli eventi e creare intorno all'unico indagato il vuoto.

Non sto in questo momento in alcun modo pensando che la Procura di Teramo nella sua azione di indagine ed inquisitoria sia stata e sia tuttora condizionata da tali poteri. Penso però che a trovarsi stretta in un imbuto, anziché Parolisi, sia stata proprio la Procura che, dovendo trovare un colpevole del delitto, non sia riuscita ad individuare nessuna altra pista di indagine alternativa a causa di quel vuoto pneumatico creato intorno a Parolisi e si sia accanita unicamente su quest'ultimo .

Eppure questo delitto, sin dai primi momenti ha continuato ad indicare in modo evidente verso l'ambiente della caserma, tanto che il GIP Cirillo, prima di essere trasferito ad altra sede, aveva inserito tale eventualità anche nell'Ordinanza. Ma al tempo stesso anche Ferraro aveva avanzato sospetti e non sappiamo con quale considerazione sia stata valutata la sua testimonianza.

Sappiamo però che l'ambiente militare è uno dei più impermeabili e molto probabilmente i tentativi di indagare in tale direzione si saranno scontrati contro un rispettoso e garbato ma al tempo stesso deciso muro di gomma teso a proteggere una comunità che i conti è abituata a farseli in casa lontano dagli sguardi indiscreti della società civile.

Non ho in mente quello che l'opinione pubblica attualmente pensa e cioè le vicende legate alle relazioni tra istruttori ed allieve, bensì qualcosa di molto più importante (e Pino ed Enrico, che spero continuino sempre a leggerci, più volte hanno avanzato tali sospetti) tale da far muovere alcuni di quei poteri forti di cui sopra.

Continua ....

LucaP ha detto...

... Continua

Ipotesi su questo blog se ne sono avanzate diverse pur sempre però nell'impossibilità di avere in mano qualcosa di concreto. Eppure di indizi (magari anche sussurrati) ve ne sono diversi. Si va dallo strano coinvolgimento nella vicenda di un alto ufficiale, al modo in cui la questione dei cellulari della rete aziendale della caserma è ancora uno dei misteri del caso, a come i tentativi di indagine diretta fatta da Parolisi nei giorni delle ricerche di Melania siano sempre stati controllati e monitorati dai superiori. Ma anche lo scenario della vicenda e della scena del crimine rimandano direttamente alla caserma, per non trascurare poi le strane testimonianze di gruppi di militari che non avrebbero dovuto essere dove sono stati visti nelle ore cruciali.

E per ultimo (avendone anche non citati altri per non essere prolisso) come mai è stata subito dimenticata da tutti la vicenda di Laura Titta, sbrigando la questione con le affermazioni che Parolisi non conosceva la donna e che non vi erano indizi su una possibile relazione tra i due?
Ma la Titta, secondo i capi di imputazione contestategli, è una donna della camorra a tutti gli effetti. E sappiamo che la camorra, ancor più della mafia siciliana, è un esercito gerarchizzato dove i suoi affiliati si comportano come veri e propri soldati obbedendo ad ordini specifici (donne incluse come evidenziato già dagli anni 50 con la vicenda di Pupetta Maresca).
E non è stato trovato strano da nessuno che la Titta, dopo essere stata congedata nel 2010, nel 2011 faccia domanda di un altro periodo di ferma ottenendo di passare un nuovo periodo di addestramento presso la Clementi e proprio nei mesi successivi al delitto di Melania? La donna era alle dirette dipendenze del ramo più militarizzato della camorra, cioè al clan dei Casalesi che controlla a livello nazionale il traffico di eroina. E' tanto assurdo ipotizzare che la stessa abbia voluto nuovamente arruolarsi su ordine diretto dei suoi boss? Ed allora il nuovo passaggio presso la Clementi non potrebbe anche essere visto come la possibilità di estendere anche a quell'ambiente il controllo del suo clan? O di andare a vedere meglio cosa stava succedendo?

Sono probabilmente mie farneticazioni e siete tutti liberi di rigettarle come tali, ma qualcosa di grave è sicuramente successo per giustificare un delitto così efferato.

Le mie idee personali le sto maturando ed una probabile ipotesi l'ho in mente, ma essendo basata su nulla di concretamente appurabile (perlomeno da parte nostra) per il momento me la tengo per me, anche per non far aumentare spropositatamente il numero di "divertente".

Ciao

LucaP ha detto...

Caro Massimo

Le ramificazioni delle amicizie (soprattutto con donne giovani e belle forse grazie anche al suo fascino personale) del nostro amico sono tantissime anche e soprattutto nel settore giornalistico (ne avrei trovate tante altre come sono sicuro hai fatto tu, anche ce ne sono ancora alcune che non sono riuscito ad individuare ma sono sicuro che da qualche parte un link vi sia), senza contare le giovani avvocatesse che forse collaborano direttamente con lui.

Quello che mi da più da pensare però sono i probabili collegamenti con ambienti ben più influenti e potenti, riguardo ai quali credo sempre il nostro amico si guardi bene di inserirli su Facebook.

LucaP ha detto...

Massimo

Sempre a proposito di amicizie FB, prova a vedere di chi è amica la giovane ed affascinante avvocatessa di cui parlavo prima e che ama farsi ritrarre con noti esponenti politici nazionali.

Anonimo ha detto...

Qui la sentenza integrale del tribunale
di Nola:

http://www.quotidiano.net/file_generali/documenti/PDF/2012/01/sentenza-nola.pdf

Buona lettura !

LucaP ha detto...

Massimo

Non ti prendere il disturbo di cercare le amicizie dell'avvocatessa.

Già subito prontamente cancellate!!!

Neanche 15 minuti dopo aver scritto il commento.

Almeno adesso sono sicuro di chi legge questo blog. Allora diamo veramente fastidio.

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Avvocato, non la prenda come un fatto personale ed era ben lungi da me il sospettare qualcosa di illecito da parte sua o del suo studio. Mi ha dato comunque modo di confermare chi avesse suggerito il vostro patrocino.

Cordiali saluti

Tabula ha detto...

@Luca
Il problema è che la famiglia della vittima, una famiglia splendida, anche fisicamente, e con grandi valori morali (anche se non non ricordo male inizialmente il pater familias, quando ancora lo difendeva, minimizzava i tradimenti del genero con frasi del genere anche io ai miei tempi.. ma sorvoliamo) comunque sia tutti abbiamo dei difetti, e forse il loro è il comportarsi un pò da carroarmato, e ottenere quel che ritengono giusto volere con le buone o con le cattive, suvvia, questo lo si può dire perchè è così che si sono comportati fino ad ora negando alla piccola di vedere il padre, e viceversa.
Comunque sia, in questa brava buona borghese e bellissima famiglia, forse un pò prepotentina nei modi, cresce una splendida ragazza che ha tutto.
Eppure, nella crisi matrimoniale col marito, nonostante avesse a disposizione più di un mezzo lecito per riprenderselo con i guanti di velluto, e non parlo della sola avvenenza fisica, nettamente superiore a quella dell'amante di lui, poverina, ma di quella certa intelligenza e spiccata personalità che la caratterizzava, oltre al fatto di costituire per lui "famiglia", sceglie una strada diversa, usando quel tantino di prepotenza conosciuta in famiglia, ovviamente è possibile dirlo solo col senno di poi, visti i risultati ottenuti con le buone o con le cattive, con la nipote. La poverina è andata, ha fatto, disfatto, minacciato, preteso. Purtroppo non si è limitata a prendersela con l'unica persona con la quale avrebbe dovuto prendersela, e purtroppo non ha pensato che, se non trattieni con l'amore, di sicuro non ottieni con le minacce. E i risultati si son visti. Orrendi risultati.
Di chi è la colpa adesso?
Del marito fedifrago? Beh si certo. in parte lo è.
Di lei che ha continuato a sbattere contro un vetro come un moscone impazzito? Un pò sì, se l'è anche andata a cercare.
Della famiglia di lei, che in mezzo a tanti buoni principi le ha fatto capire che alzando la voce si riesce ad ottenere quel che non ti vogliono dare? In parte, anche, certamente. Una migliore educazione sarebbe stato un ottimo deterrente.

Di chi è la colpa della morte di melania allora?
Del suo assassino, anzi dei suoi assassini, ovviamente.

Ma partecipano in qualità di ospiti d'onore, special guests come colpevoli morali: Ludovica. Salvatore. Se stessa. La sua famiglia di origine.

The end
sigla, e titoli di coda, please

Anonimo ha detto...

Il Corriere Adriatico di oggi, riporta le dichiarazioni di Rocco Parolisi, che si è stupito della richiesta di giudizio immediato, in quanto non sa che tipo di elementi avrebbe la Procura per avanzare una richiesta del genere e comunque è sollevato che si vada al processo, almeno si scoprirà la verità. Probabilmente non sa, che in seguito alla riforma del 2008, vi è anche il giudizio immediato custodiale. Tale ipotesi la spiega l'avvocato Biscotti, che tra l'altro prima di rilasciare dichiarazioni in merito alla relazione sui risultati, preferisce che i loro consulenti finiscano di esaminarla. Ma ho come l'idea che non si sia voluto sbottonare, così come ieri ha fatto anche l'avvocato Gentile.
L'avvocato Biscotti ha commentato anche la mancata visita di Vittoria al padre, dichiarando elegantemente che è stato disatteso quanto stabilito dal tribunale di Napoli.
Nel giubbotto di Melania è stato trovato un pelo estraneo, così come sono stati estratti i due dna trovati nei due fazzolettini trovati sul luogo in cui è stata ritrovata Melania.

Per Tabula e Tiziana e chiunque della squadra voglia fare quel compitino.... rivolgetevi a Massimo

Stella

Anonimo ha detto...

Sembrerebbe che la fam R. NON ha invero dato tutto alla figlia, ANZI. Come mai il figlio ha un mestiere e la figlia ha puntato tutto sulla famiglia? Come mai non l'hanno fatta studiare e non l'hanno sostenuta per cercarsi un lavoro prima ancora di pensare a sposarsi (e ben conoscendo la vita militare e, fra l'altro, le relative lunghe possibili assenze, e un 'fidanzamento' senza fine ...)?

Sono preoccupata per la piccolina .... speriamo che possa ricevere un'adeguata istruzione e fare una scelta di vita che non sia puntata tutto sul matrimonio ....

Inoltre, quanto ad avvenenza, la fisicità avvenente
serve solo al primo impatto, poi conta la personalità.
Fisicità avvenente è poi, nel caso in esame, una questione di periodo temporale ... siamo sinceri ....
E sappiamo tutti che personalità femminili interessanti ed intriganti risaltano sul resto.
E può anche essere bellissimo e cementante condividere lo stesso lavoro in una coppia.

Credo inoltre che sia del tutto inappropriato fare commenti di paragone tra le due figure femminili (oltre che ad essere ingiustamente INDELICATI, e nemmeno particolarmente veritieri, ricadiamo anche, sempre, nella solita trita storia della donna 'oggetto').

E sappiamo inoltre tutti che per fare funzionare un matrimonio non è la capacità di organizzare feste quello che serve, ma saper essere COMPAGNI (e vale per entrambi i coinvolti). E' emersa, malgrado non vi sia stata apparentemente 'istruzione' a nient'altro da pare della fam di origine, per parte femminile, che puntare tutto sul matrimonio, una profonda immaturità nella coppia (e meno, direi, nell'altro rapporto (almeno da parte femminile. E quello che lì è nato, specie quello al femminile, è un sentimento legittimissimo, e non deve essere infangato).

Come è anche emersa una eccessiva, direi persino oppressiva presenza della fam. R.

Concordo pienamente sull'analisi psicologica fatta, così come sulla la possibile presenza di controlli on-line.

Non ho personalmente il tempo in relazione a circostanze personali contingenti di poterlo fare ora personalmente, ma far sentire la fam. P NON sola è importante, non solo per il futuro della bambina ma per loro stessi. E' chiaramente in atto una forma di accerchiamento per creare solitudine e timori. Vi ringrazio per la vs encomiabile iniziativa,

p.s. Qualche voce su internet ha pure fatto cenno che
anche un certo padre ha corso la cavallina a suo tempo .... Sarebbe decisamente patetico, a questo punto, se fosse vero. E la verità potrebbe anche venire a galla ....

Annika ha detto...

LucaP
eh, proprio n.2!

A chiunque abbia detto in televisione o sui giornali che un leggero venticello avrebbe trasportato 2 formazioni pilifere su Melania (anzi, PELI - chiamiamoli per cio' che sono), direi: UN VENTICELLO CAPACE DI SMUOVERE DUE PELI E FARLI ATTERRARE SU UN CADAVERE, SU QUESTO CADAVERE CI E' PASSATO SOPRA. E ALLORA COME SI SPIEGA CHE LO STESSO VENTICELLO NON ABBIA SMOSSO ANCHE I CAPELLI DI MELANIA, I QUALI SONO STATI TROVATI "LISCIATI" ACCURATAMENTE? O FORSE L'ASSASSINO, GLABRO O INTEGRALMENTE DEPILATO PER L'OCCASIONE, OLTRE AD UN COLTELLO E UN PUNTERUOLO, ERA ARMATO ANCHE DI SPAZZOLA E PETTINE?

Poi mi chiedevo (come forse ingenua alternativa all'odio feroce dei Rea): qual'e' la differenza tra una bimba di 18 mesi ed una di 2 anni e 3 mesi? Che cosa cambia drasticamente tra le due fasi della crescita?

LA CAPACITA' DI ESPRESSIONE... E se, per ipotesi, rivedendo il papa', e riconoscendolo, la piccola Vittoria avesse fatto un collegamento e ricordato qualcosa o qualcuno e, come dire, avesse parlato? E no, non mi riferisco a Melania, che volente o nolente Vittoria ha baciato su carta Kodak da parecchi mesi.

Infine, a seguire riposto un mio commento di ieri.

Annika ha detto...

1. WOOD'S LAMP
Tutti conoscono il Luminol manco fosse un'amico di vecchia data e nessuno si ricorda della Wood's Lamp? Come e' possibile che non sia nominata da nessuna parte???????
Il fluidi del nostro corpo, alla luce della WL, emettono luce fluorescente (lo sperma in particolare, ma anche la saliva). E' stato esaminato l'intero corpo di Melania in tal senso? Dato che si e' parlato di "incertezza" sul DNA di Parolisi repertato sulla bocca di Melania, vogliamo dircela tutta e buttare nero su bianco che il DNA da contatto non si illumina (DNA da contatto = da pelle a pelle) e quello da liquido invece si (liquido = sangue, saliva, sperma, ecc)?

2. AMYLASE ENZYME
Non lo conosco in italiano ma suppongo si possa tradurre enzima amilase, o simile, e comunque l'esatto spelling del nome tecnico e' irrilevante e qualunque medico capira' benissimo cosa intendo. Questo enzima e' maggiormente presente nella saliva che in qualunque altro fluido corporeo. Se le tracce di DNA di Parolisi (campioni 4493 e 4494) avessero testato positivo all'amylase enzyme (ovvero se il test fosse stato effettuato) NESSUNO AVREBBE POTUTO IPOTIZZARE L'ASSURDITA' DELLA MANO DI PAROLISI SULLA BOCCA DI MELANIA. Si e' mai fatto tale test?

3. Quale fogliame vedete presente nei video e sulle foto di Ripe, riprese giorni dopo l'omicidio? NESSUNO!!! Non c'e' fogliame a Ripe. Solo rametti ed aghi di pino. E si, certamente, LE TRACCE DI PNEUMATICI E DELLE SCARPE sono virtualmente databili per comparazione relativa. No, prima che a qualcuno venga in mente, purtroppo niente C14 per Melania o il sangue (il risultato sarebbe nullo perche' l'evento e' troppo vicino nel tempo) ma il sangue ha i suoi tempi di coagulazione. NON SI RACCONTI PIU' CHE L'IMPRONTA DI DONNA E' QUELLA DI UNO DEGLI INQUIRENTI A MENO CHE NON LI SI VOGLIA ACCUSARE DI ESSERE ARRIVATI CON MELANIA IN FIN DI VITA (O PEGGIO).

4. Qualcuno vada a Ripe a prelevare una zolla di terra macchiata di sangue. Quel sangue va portato in laboratorio e testato per human antigens e per DNA (estrarlo costa ma va fatto). E no, non e' affatto troppo tardi.

5. Aprile si avvicina nuovamente. SARA' IL CASO DI EFFETTUARE IL TEST DA FEGATO DI MANZO (O MAIALE). Se ne porta una certa quantita' a Ripe, lo si posiziona esattamente dove e' stata ritrovata Melania e si filma non stop per 48 ore con piu' telecamere stile documentario. Naturalmente ci si allontana dalla Scena, che si terra' sotto controllo con ulteriori telecamere a distanza. Vediamo un po' quanti ditteri si avvicineranno al fegato, quanti vi depositeranno larve, che tipo di batteri si depositera' sugli strati superficiali (vi erano batteri sulle incisioni figurate) e quanti altri componenti del mondo animale saranno richiamati dall'odore del sangue.

Anonimo ha detto...

Rivedendo il papà la piccolina gli sarebbe corsa incontro, e lo avrebbe abbracciato e avrebbe riso tantissimo (è chiaro infatti che hanno molto giocato insieme, e lui l'ha spesso tenuta in braccio).

E' di questa gioia che si aveva paura e invidia e gelosia e ..... ecc ecc.

Ed è questa gioia che si è voluta togliere alla bambina, per cercare di colpire e punire lui ....

Annika ha detto...

ANONIMO
in realta' lo credo anch'io. Il problema e' che la mia ipotesi era meno sconvolgente della tua!

PS prima che qualcuno se ne esca con l'aneddoto sulla WL e scriva che non e' stata efficace in un caso trattato anche da Wikipedia bla bla bla, l'alternativa sicura e provata al 100%, almeno nel caso dello sperma, e' ALS.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12359543
http://www.forensicmag.com/company/ultralite-als

DOMANDA: si e' usata forse la ALS per esaminare l'intero corpo di Melania e, se si, che tipo di risultati ha prodotto?

Anonimo ha detto...

Qualcuno ricorda se la sentinella Colasanti disse di aver visto una macchina con a bordo anche un cane?
Grazie

Stella

Anonimo ha detto...

Qualcuno ricorda se la sentinella Colasanti disse di aver visto una macchina con a bordo anche un cane?
Grazie

Stella

Annika ha detto...

STELLA
come sai Colasanti e' ritenuto inattendibile perche' afferma di non aver visto transitare una golf nera. Questo e' cio' che e' scritto sulla memoria difensiva di Parolisi a p.94-95.

"... -Del passaggio dell'auto de qua ne parla invece Arrica Luigi (vedetta n. 3) non
nell'audizione del 29.04.2011, quando riferisce soltanto del transito di un
fuoristrada e della Fiat Stilo, ma, melius re perpensa, soltanto in quella del
24.05.2011.
-In tale sede Arrica precisa di non aver avuto modo di vedere la Golf nera
direttamente, ma ricordava improvvisamente tale circostanza: “la vedetta 4
95
telefonicamente mi aveva avvisato anche dell'arrivo di una Wolkswagen Golf con
un signore con un cane”, aggiungendo di non essere in grado di poter dare
indicazioni sull'orario.
-Così, sempre in tale circostanza, si procedeva al confronto tra Mascia e Arrica: è
solo ora che Mascia ricorda l'episodio: “il primo (Mascia) messo di fronte al
preciso ricordo di Arrica ricorda di aver effettivamente visto una Golf nera con
un uomo di età di circa 40 anni con abiti di colore verde e con un cane;
l'autovettura parcheggiava sotto la postazione e lui Mascia scendeva a parlare
con l'uomo, pregandolo di allontanarsi (…) l'uomo faceva risalire il cane in auto,
faceva inversione di marcia e tornava in direzione San Giacomo e cioè verso le
vedette 5 e 6; Mascia dice che aveva completamente dimenticato l'episodio;
aggiunge che subito dopo aveva avvertito la vedetta Arrica circa la Golf che era
tornata indietro chiedendogli di avvertire il Maresciallo Santo; (…) aggiunge di
aver anche appuntato il numero di targa dell'auto su di un telefonino Motorola
che aveva in uso nella circostanza, nella cartella bozze, ma di aver cancellato poi
tale numero a servizio terminato; tale telefonino è ora in caserma ed è privo di
scheda e Mascia è disposto a consegnarlo; (…) Arrica afferma che poi non aveva
avvertito il Maresciallo riguardo alla Golf nera anche perché non era transitata
nella sua zona” (S.I.T. Arrica Luigi 24.05.2011, nonché trascrizione in forma
integrale del 26.05.2011)..."

Mimosa ha detto...

Io mi ricordo che qualcuno parlò di un uomo col cane che scendeva a piedi (non so da dove)

Mimosa

PS - è stata verificata la notizia che si trovò un altro scontrino (non nel cestino, ma a terra) con la data del 19 aprile?

Mimosa ha detto...

Ah, riguardo al cane Annika è stata precisissima!
Brava

Anonimo ha detto...

Annika, grazie per aver riportato quanto di cui sopra. Ricordavo che la vedetta avesse riferito di un cane ed ho ricollegato la cosa con il pelo di cane ritrovato sul corpo di Melania.....

Stella

LucaP ha detto...

@ Annika

Sei troppo veloce!

In merito ai peli di cane, di Melania, di Parolisi e perché non anche di Tagliabracci, visto che ci siamo, non andiamo troppo dietro a quello che viene scritto perché le notizie apparse negli ultimi mesi a me sembrano assolutamente non credibili. Aspettiamo qualcosa di ufficiale.

Ciao

Annika ha detto...

Prego Stella, figurati. Ciao

Anonimo ha detto...

LucaP anche le notizie e decisioni ufficiali mi risultano incredibili.....

Stella

tabula ha detto...

@Anonimo delle 14:31

I paragoni tra l'avvenenza fisica delle due donne non sono indelicati se consideri il punto di vista di chi scrive "quella donna aveva tutto" per non abbassarsi al livello della minaccia.
Si sta parlando di bellezza fisica relativamente a ciò che costituisce parte dell'autostima di una donna, alzandosi e guardandosi allo specchio la mattina.
Una donna bellissima, con una forte personalità, sposata all'uomo che amava al quale aveva dato una figlia, davvero non aveva altra risorsa se non minacciare il marito traditore per tenerlo a sè?
i figli sono un legame fortissimo.


Sostieni che la famiglia di lei non abbia pressato sulla sua formazione scolastica ma su un modello di donna che trova la propria realizzazione all'interno delle mura domestiche, non so se sia vero nè se la ragazza avesse un diploma o se la scelta di non studiare fosse imposta o voluta da lei stessa.
Del resto chi è stato fidanzato anni con lei e l'ha sposata l'ha accettata così, e così com'era l'avrà amata.

D'altro canto, se una donna sceglie la via del focolare domestico e il futuro marito è d'accordo, non è nè sciocca nè da condannare nè da tacciare di ignoranza: conosco fior di laureate con master e borse di studio che si sentono più felici ora che sono a casa con i figli.
E per molte donne con una famiglia, continuare a lavorare è più un pesante obbligo economico e fisico, che una libera scelta.

Nessuna donna, del resto, dovrebbe poter dire di un'altra "quella dovrebbe trovarsi un lavoro", specie se tra le righe sta cercando di scipparle il marito.
è un inaccettabile volere mettere il naso perfino nelle faccende economiche di una coppia.


Comunque sia, è ovvio che il ruolo giocato da Ludovica sia spinoso, starà soffrendo anche lei, ma là dove eserciti pressioni e aut-aut, là dove consapevolmente stai facendo del male ad una donna e ad una bambina, le parole "amore vero" stonano.

Capisco molto di più Melania, capisco di più una donna che, non avendo altra realizzazione personale oltre a quelle del sogno di una famiglia tutta sua, chiami l'amante del marito intimandole di lasciarlo.

Cosa che l'altra, con tanto di studi laurea una cultura e altri più interessanti e forse più nobili obiettivi, compresa una carriera, si è guardata bene dal fare, abbassandosi a contenderle l'osso al pari di una cagnetta.

Se l'amore eleva, gli istinti spingono in basso, e non si può raschiare il fondo del barile e volerci poi appiccicare sopra l'etichetta per farlo passare come un sopraffino vino d'annata.

Sarebbe il caso che ognuno cominciasse a prendersi le sue responsabilità e se le caricasse in spalla.

LucaP ha detto...

Cara Annika

Ti rispondo in merito a tutte le tue interessanti e documentatissime osservazioni su quali sarebbero dovute essere le modalità di analisi della scena del delitto.

Purtroppo temo che ciò non sia stato fatto in alcun modo. Il Luminol l'hanno usato unicamente i RIS ben tre giorni dopo, la WL probabilmente l'hanno adoperata prima dell'autopsia ma non possiamo esserne certi, la pozza di sangue non l'hanno mai scavata.

E tieni conto che vi sono fotografie che dimostrano che solamente poche ore dopo che il carro funebre si era allontanato da Ripe, non vi era alcuna limitazione all'accesso alla scena del crimine e così giornalisti e curiosi hanno potuto liberamente calpestarla in lungo ed in largo.

Ciao

Sabrina ha detto...

i pm dicono che ci sono prove evidenti....
adesso spetta al gip confermare

LucaP ha detto...

@ Sabrina

Se la Procura ha fatto richiesta di Rito Immediato Custodiale non ha nemmeno bisogno di dimostrare l'evidenza della prova, basta un forte quadro indiziario per ottenerlo.

E sinora hanno dimostrato di essere abilissimi a fornire tale forte quadro indiziario omettendo al tempo stesso tutto quanto di accertato che avrebbe potuto confutarlo.

Secondo me l'unica possibilità che vi sia un rigetto della richiesta da parte del GIP è basata sul fatto che la custodia cautelare dovrebbe scadere come termini ad agosto 2012 e quindi ci sarebbe tutto il tempo per l'udienza preliminare. Ma forse sto parlando di un altro mondo parallelo.

PINO ha detto...

LUCA p. carissimo, i tuoi interventi, in merito al caso in discussione, si sono rivelati tutti altamente tecnici, precisi ed illuminanti: prodotti di una chiara intelligenza, dove è latitante, però, quella piccola parte di essa che ha nome "furbizia" o "malignità". La tua dabbenaggine ti ha impedito di utilizzare tali parti anomale dell'intelleto, per scandagliare quelle versioni altrettanto anomale del caso.
Beh, io ed anche Enrico, con "malignità", ci siamo addentrati in ipotetici scenari che ci hanno portato appunto a quelle deduzioni che tu metti in rilievo nel post delle 12,04.
Scenari ipotetici, si capisce, ma possibili, nei limiti probabilistici matematici.
In questi ultimi post, ho letto versioni che collimano con le ipotesi formulate, con riflessioni un pò tardive, ma sempre benvenute.
Ritengo ormai superfluo rivangare un terreno già arato. Seguiamo, invece, con attenzione, quello che la Magistratura ha in serbo per l'indagato SP.
Ciao. PINO

Tiziana ha detto...

I Rea ha sempre sostenuto che Vittoria è una bambina serena, sembrerebbero dunque riusciti a non farle pesare in maniera eccessiva la perdita della madre e l'assenza del padre.
Fino ad ora dunque, non hanno ritenuto necessario avvalersi dell'aiuto di psicologi per occuparsi della bambina.
Solo nel momento in cui la prospettata ipotesi della visita al padre stava per divenire realtà, si sono resi conto che la bambina aveva bisogno di ausilio specialistico.
Ora infatti " La consulenza tecnica d'ufficio, come ha deciso il giudice tutelare del tribunale di Nola, dovrà stabilire "la situazione psico-fisica della minore anche in relazione alla elaborazione dello stato di lutto per perdita della genitrice e allontanamento della figura parterna" e le "modalità di interazione con le figure dei nonni e zii (materni e paterni) anche con riferimento all'ambientazione".

Si rendono conto di ciò in cui si sono imbarcati con le loro richieste? Quanto costerà alla bambina, ed anche a loro, la soddisfazione d'aver rimandato gli incontri con il padre?
Una serie di sedute con una psicoterapeuta non sono una passeggiata (come insegnante mi è capitato di conoscere parecchi ragazzi seguiti da psicologi) e non sempre si rivelano la panacea per tutti i mali.
Mi auguro con tutto il cuore che la dott. Bencivenga (spero che il nome sia di buon auspicio) sia la persona giusta per occuparsi della bambina.

Mimosa ha detto...

Oggi pomeriggio alla Vita in D. era in collegamento l'avv. (collega di Gionni) che segue la questione affidamento e ha detto che il TM ha SOSPESO le visite per 3 MESI, tempo necessario (e chissà se non venga prolungato) per preparare la bambina e sottoporla ai test psicofisici che dovranno stabilire il legame che intercorre con i nonni e con il papà, stante che non lo vede da luglio ...
(e - dico io - ci aggiungiamo pure questi futuri tre mesi.

E inoltre che la zia potrà vedere la nipotina solo 1 GIORNO alla settimana.

Mimosa

LucaP ha detto...

@ Mimosa

Secondo te è solo "vendetta, tremenda vendetta" o a questo punto dobbiamo pensare ci sia qualcos'altro sotto?

Ciao

Mimosa ha detto...

Luca P
che domanda mi fai???
Retorica?

Mimosa

Mimosa ha detto...

@ Tiziana
... e ti puoi ben rendere conto casa implicherà per una bimba di 2 anni essere sottoposta a quella batteria di sedute!
Ti puoi immaginare quale sarà il suo comportamento quando
- verrà portata in un posto sconosciuto, una volta per settimana
- si troverà a rimanere sola con una persona sconosciuta, che non sarà sempre la stessa ogni volta
- le daranno carta e pennarelli e le diranno "disegna la tua famiglia", "disegna la tua mamma", "disegna il tuo papà", e così via (i disegnini sono considerati il primo specchio rilevatore)
- le daranno le bamboline per giocare (altro elemento di analisi) e ci metteranno anche una per ognuno dei suoi genitori e nonni e parenti

eccetera eccetera ...

Si sono resi conto i nonni di che cosa hanno combinato?

Non vado avanti perché mi sento male per la povera piccola ...

Ciao, Mimosa

Anonimo ha detto...

adesso sarebbero i Rea ad aver combinato qualcosa?
Perdonatemi ma devo dirvelo,
vero che SP non è l'autore del delitto, vero che sta soffrendo, falso che non sa nulla su chi e perchè,ma che ora il problema siano i Rea ,mi sembra solo "attaccarsi" perchè si sono esauriti gli argomenti .Basta, tornate a ragionare senza perdere di vista l'obbiettivo, chi ha ucciso Melania.
ciao
luc

Anonimo ha detto...

Le 'insegneranno' ad apporre 'spilli' sulla figura paterna e a disegnare su di lui macchie rosse sangue sempre più grosse ('reminescenze' ....), e ad apporre crocette sempre più grandi sui parenti paterni ??

La situazione ad arte creata è veramente mooooolto delicata .... e occorrerebbe una supervisione di parte a tutela dei P. tutti ...

Non c'è qui qualcuno che ha il titolo professionale adatto e che sarebbe disposto ad offrire ai P. una consulenza senza chiedere una fortuna ???
E' in gioco la vita e il futuro di una bimba, e non solo ....

Tiziana ha detto...

Mimosa
le visite sono state sospese per tre mesi, tu ti domandi se poi il tempo verrà prolungato.
Ti rispondo io: non sarà necessario, tra tre mesi, ad aprile, ci sarà la nuova decisione del tribunale dei minori sulla patria potestà, ormai Parolisi sarà già stato rinviato a giudizio... e non dico altro.

Anonimo ha detto...

@ Mimosa

Non era retorica la domanda, in quanto adesso mi è anche venuto il dubbio che il non voler far vedere la figlia a Parolisi celi qualcosa di importante ai fini del processo (e non necessariamente i Rea potrebbero esserne consci).

Non può venire anche il sospetto che voglia essere un segnale diretto a Parolisi? In parole spicce: bada a come ti comporti ed a cosa dici. Lo so che è un po' forte come affermazione, ma trovo troppo cattivo e disumano, nei confronti della piccola e del padre, l'accanimento da parte dei Rea e dei loro legali.

Ha ragione Massimo. Se si legge bene, in termini di tempi, ciò che è riportato nella sentenza di Nola (non è il tribunale dei Minori, bensì il giudice tutelare ad aver sospeso le visite) nonché la data di stesura della sentenza, appare chiaro che non vi è mai stata la volontà di portare la bimba dal padre. Il viaggio sino a Teramo è servito come facciata ed è stato programmato per quel giorno ben sapendo che sarebbe stata emessa la sentenza. Hanno tutti tergiversato (non presso il carcere, bensì presso un istituto scolastico di Teramo) finché è stata confermata la decisione del giudice.

E questo al di la di tutte le notizie apparse sui giornali in merito a pianti, assistenti sociali, nonne timorose,....

L'unico motivo per il quale Vittoria avrebbe potuto reagire in modo negativo alla vista del padre sarebbe stato l'eventualità che in tutti questi mesi lo stesso sia stato dipinto anche ai suoi occhi come l'orco cattivo. Altrimenti sono sicuro che la piccola avrebbe reagito egregiamente, al massimo vi sarebbe stato un iniziale smarrimento dettato anche dal fatto che le era stato detto che partivano per un gita generica (perlomeno hanno avuto lo scrupolo di non illudere anche lei).

tabula ha detto...

@Tiziana
"così volli che fosse" diceva Nietzesche.

LucaP ha detto...

@ Luc

Qui nessuno sta smarrendo la strada e tutti stanno ancora cercando di capire chi abbia effettivamente ucciso Melania mentre sembra che tutta Italia abbia già condannato Parolisi.

Ognuno è libero di giudicare secondo i propri canoni e metri il comportamento e l'etica dell'uomo, condannandolo moralmente e simbolicamente (ammesso che anche lui non abbia i propri peccati e debolezze perché altrimenti sarebbe spregevole ipocrisia). Su questo blog la tendenza sinora è stata quella di mettere in dubbio le granitiche certezze di colpevolezza perché sono troppi gli indizi contrari. C'è anche chi lo ha fatto pur rimanendo dell'idea che Parolisi sia in qualche modo colpevole.

Ed è proprio per questo che, in assenza ed attesa di elementi probanti portati dalla Procura, si vuol considerare Parolisi innocente come dice la nostra giurisprudenza.

E quindi se i Rea agiscono in modo così scorretto nei confronti anche e sopratutto della nipote, ci sentiamo (o perlomeno io personalmente mi sento) di criticarli e biasimarli chiedendoci anche se il loro rancore cieco non nasconda altro.

Anonimo ha detto...

@lucaP
Come te considero P innocente , ma come altri ritengo che sappia
o almeno immagini chi ha ucciso M e di fatto ne conosca anche i motivi.
I Rea stanno ostacolando ogni approccio possibile con colui che loro ritengono responsabile della morte della figlia, ricordati della maniera in cui è stata uccisa, non un incidente stradale, od una fatalità che per quanto atroce se causa di morte di un congunto, ad un certo punto viene accettata in quanto evento non prevedibile.Lasciamo perdere i tradimenti e tutto quello che ritengo sia solo di contorno alla storia, pensa solo che a questi genitori è stata ammazzata la figlia in un modo barbaro e anche se in fondo , penso, sperano che non sia stato lui, il pensiero che da genitore hanno fisso nella loro mente e' questo: però lui era con Melania , possibile che qualcuno abbia avuto la possibilità di ammazzarla in un pomeriggio in cui M era con il marito e la bimba ,un marito grande e grosso, un militare, sotto il naso , il suo naso, qualcuno l'ha ammazzata.Credo che ci saranno state centinaia di occasioni a casa o per strada in cui qualcuno maleintenzionato avrebbe potuto farle del male ed invece quando capita? un giorno che è insieme a suo marito!Sicuramente il loro è rancore ,rabbia, sono scorretti , ma io al loro posto non so come avrei reagito, non voglio neanche pensarci.
Saluti
luc

Tiziana ha detto...

Tabula
il riferimento alla volontà di potenza mi sembra decisamente adeguato.

Anonimo ha detto...

TABULA? una forza tremenda...P.

Mimosa ha detto...

Ho scrtto l’altro giorno che stavo raccogliendo un quadro della vita coniugale di Melania e Salvatore, attraverso le tappe cronologiche documentate dalle carte e dalle interviste. Ora forse è il momento di postarvele, dal momento che i commenti tematici attinenti al presente articolo sembrano in esaurimento. E’ in DUE parti, per ragioni tecniche di spazio.
Con la ricostruzione (forse qualche data mi è sfuggita e potete segnalarmela) ho voluto esporre solo i “fatti”, per valutare – volendo – quanto era “felice” Melania e quanto i suoi genitori l’hanno “protetta”. Nessun giudizio da parte mia. Solo un altro sforzo per capire la vita di questa povera donna atrocemente stroncata.

RICOSTRUZIONE TAPPE VITA MELANIA E SALVATORE - PARTE PRIMA
- Salvatore e Melania si conoscono nel 1998, lui aveva 20 anni (nato 28.08.78), lei aveva 16 (nata 24.05.82), lui era alpino di leva al momento e lei rimane colpita dalla sue prestanza fisica. Si fidanzano, S. entra nell’esercito e si assenta a lungo per tre missioni all’estero, Kossovo e Afganistan
- Da febbraio 2008 Salvatore è in servizio come addestratore reclute femminili alla Caserma “Clementi” di AP (con ferma di 3 anni, fino a giugno 2011)
- Salvatore e Melania si sposano il 26 aprile 2008 (viaggio di nozze in Messico, devono stare via 1 mese, tornano prima perché M. ha nostalgia di casa sua)
- In maggio 2008 Melania raggiunge il marito a Folignano
- Rimasta incinta gennaio-febbraio 2009, subito torna dalla mamma dove trascorre la gravidanza e il puerperio (la bambina nasce 16 ottobre 2009)
- Il 2 marzo 2009 Salvatore ha il primo appuntamento con Ludovica (concluso il corso trimestrale di addestramento)
- Il w.e. intorno al 17-18 marzo 2009 Salvatore e Ludovica lo passano assieme in un B&B ad Ascoli (in seguito si vedono almeno una volta al mese)
- A Natale 2009 M. torna dal marito, con la bimba di 2 mesi
- Nel gennaio 2010 M. scopre di Ludovica (risiedente a Roma) e nel giro di pochi giorni le telefona (minacciandola di “spezzarle” la carriera e di far intervenire un “pezzo grosso”)
- Intorno al 14 gennaio 2010 Melania e Salvatore sono a Somma Vesuviana (per festeggiare il compleanno di Anna Concetta, sorella della mamma di M. A verbale risulta che la Signora Vittoria notò come strano che M. si appartasse a parlare con S. «contrariamente alle sue abitudini» sia quel giorno sia i giorni successivi e che lei aveva capito che c’erano motivi di crisi, ma M. non volle parlare)
- Ludovica dice che subito dopo la telefonata minatoria di Melania, chiama Salvatore il quale «nel giro di un paio d’ore» la raggiunge a Roma e rimane con lei 4-5 giorni. (Se impiegò un paio d’ore significa che partì immediatamente da SV)
- Successivamente la mamma di M. viene a sapere dalla sorella Anna Concetta che M. confidò alla zia che «S. le avrebbe intimato di tornare a vivere con lui ad Ascoli Piceno altrimenti sarebbe andato dall’avvocato per la separazione»
- Non riesco a datare con assoluta certezza né la voce del presunto tentativo di suicidio di M. raccontato da Imma né della presunta minaccia di suicidio di S. (CONTINUA)

Mimosa ha detto...

RICOSTRUZIONE TAPPE VITA MELANIA E SALVATORE - PARTE SECONDA

-A Pasqua 2010, S. e M. sono a Verona ospiti della sorella e del fratello di lui Lucia e Rocco, entrambi guardie carcerarie. Melania, seguendolo, sorprende Salvatore a parlare con L. (M. gli toglie il tel di mano e ne canta quattro a tutti e due)
- «Successivamente al periodo pasquale», i genitori di lei salgono a Folignano ed è allora che la figlia confida alla madre il tradimento del marito con l’ex allieva, la telefonata e l’ultima discussione di Verona
- (La Signora Vittoria disse che nel 2010 almeno una volta ogni tre mesi i genitori andavano a trovare figlia e nipotina e nel mezzo era M. a scendere)
- In un w.e. della prima decade di luglio 2010, Melania e Salvatore sono a Ravenna da Valentina, in quell’occasione M. confida all’amica di aver scoperto a gennaio il tradimento di Salvatore e di aver chiamato Ludovica minacciandola (dopo qualche tempo V. lo racconta a Imma)
- Nello stesso mese di luglio 2010 S. e M. sono a Somma V., M. segue sospettosa il marito andato a correre, nuovamente scoprendolo al telefono (in questa occasione si giustificò dicendo che parlava con una signora ascolana abitante in Sicilia, conosciuta in un bar, triste e sconsolata per il divorzio, che gli aveva regalato il suo cell, ecc.)
- Risale a luglio 2010 l’ultimo sms in uscita sul cell di Melania (messaggio con parole d’amore, pare)
- (non ho riscontri per datare con esattezza la stesura della lettera che M. consegnò alla cognata Francesca in cui le raccomandava di occuparsi della figlioletta qualora le fosse successo qualcosa, mi pare fosse agosto 2010)
- Da settembre 2010 M. appare a Stefania D. nervosa e fuma «aspirando in modo frenetico» e «in un’occasione le confida che il marito l’aveva tradita»
- A Natale 2010 Salvatore regala a Melania una borsetta
- A gennaio 2011 risale l’ultimo sms in entrata sul cell di Melania (inviato da Salvatore con parole di “rimproveri aspri” e lamentele per come veniva umiliato).
- Il 14 febbraio 2011 M. e S. festeggiano S. Valentino con una cenetta a lume di candela e tavola coi cuoricini rossi (dice Sonia)
- In marzo 2011 M. e S. trascorrono un altro periodo a Somma e intorno a 25-26 rientrano a Folignano
- Il 23 marzo 2011 è la data che il magistrato romano Paolo Ferraro dice di aver visto M. accompagnata da un uomo alle 19 di sera in palazzo di giustizia, terzo piano
- In marzo 2011 il fratello di lei, Michele, viene a sapere dai propri genitori dei problemi coniugali di M. «e affrontò il cognato»
- Il 31 marzo 2011 i genitori di lei salgono a Folignano per restarvi fino a domenica 3 aprile domenica mattina ripartendo alle ore 9 circa, anzi no: ci vanno una settimana dopo (il 7 o l’8 aprile, dice il padre) e ripartono domenica 10 aprile (anche S. dice che «circa 10 giorni prima» del 18 aprile 2011 fanno una gita a CSM «con alcuni amici tra cui SV e il marito AS e loro familiari»).
- «Circa 15 giorni prima» del 18 aprile 2011, «un venerdì o un sabato pomeriggio» S. e M. fanno una escursione nella Pineta di Ripe dove consumano un rapporto all’aperto (dunque l o 2 aprile 2011)
- Il 12 aprile 2011 S. passa la notte a Ripe di Civitella per un’esercitazione notturna.
IL RESTO E’ CRONACA … PIU’ O MENO
Mimosa

Pamba ha detto...

Caspita Mimosa, che archivio e che chiarezza!

Dove si clicca il "mi piace"?

Un caro saluto

ENRICO ha detto...

@Luc

ma io al loro posto non so come avrei reagito

Certamente aggrappandoti anche al più piccolo ed insignificante indizio che potesse farti escludere la colpevolezza di tuo genero padre di tua nipote alla quale già era stata tolta la madre in modo così atroce !
Ed in questa storia gli indizi che fanno dubitare della colpevolezza di Salvatore sono moltissimi mentre sono inconsistenti e capziosi quelli a suo carico come autore del crimine
Ma i REA a quanto pare non li hanno presi in considerazione. CHISSA’ PERCHE?

A meno che i PM non abbiano in mano la smoking gun finora tenuta ben nascosta...

A quale scopo, però non rendere pubblica la prova certa che avrebbe messo la parola fine a questo enigma ?

Tiziana ha detto...

Mimosa
piace anche a me, sei veramente brava!

Tiziana ha detto...

Mimosa
tu hai circostanziato molto bene date ed avvenimenti. Nella sentenza del tribunale di Nola, invece, si trova scritto che i Rea hanno ospitato Melania e Vittoria presso la loro residenza per circa un anno dopo la nascita. Ti risulta? Perché è stato scritto così?

Mimosa ha detto...

@ Tiziana
quasi un anno in tutto tra gravidanza, parto e puerperio, non "dopo la nascita".
A me risulta che a Natale 2010 sia risalita a casa del amrito con la bimba nata in ottobre.
Ossia quanto ho scritto.
Ciao
Mimosa

Mimosa ha detto...

sì Pamba e Tiziana
una bella fatica ... una giornata intera ...! ma per Melania farei questo e altro!

Grazie per l'apprezzamento!

Mimosa

ENRICO ha detto...

MIMOSA

sono AFFASCINATO dalla tua capacità di ricostruzione degli avvenimenti.
Ma come hai fatto ?
Sei UNICA !
--

Mimosa ha detto...

Grazie anche a te ENRICO

nel mio curriculum professionale ho anche una preparazione di archivista :-)

Ciao, Mimosa

Anonimo ha detto...

ENRICO li leggi "tutti" i post?
P.

Tiziana ha detto...

Mimosa
difatti non avevo alcun dubbio su quanto hai scritto, immagino sarai andata a spulciare tutte le testimonianze dei diversi protagonisti della vicenda. Il tribunale di Nola evidentemente non avuto, come te, un'INTERA giornata a disposizione (tu mica vieni pagata per svolgere questo lavoro! :-) ), e infatti ha scritto "DOPO LA NASCITA", si sarà basato probabilmente sui ricordi più recenti della famiglia Rea...

Mimosa ha detto...

@ Tiziana
mica tutti sono così precisi come noi nel nostro lavoro professionale!
(qualche faccina degli smile ci vorrebbe ... sai quale?)

Mimosa

LucaP ha detto...

@ Luc

I Rea non incolpano Salvatore di non aver protetto Melania il giorno della scomparsa, perché sarebbe insensato e significherebbe che sono al corrente dei reali motivi dell'omicidio e del fatto che quel giorno specifico o perlomeno in quei giorni Melania avrebbe corso il rischio di incontrare persone per lei pericolose (oltre alle persone come i maniaci che per casualità pura possono essere incrociati in qualsiasi momento). In questo caso sarebbe loro dovere parlarne agli inquirenti senza aspettare che lo faccia Parolisi.

Il non "averla protetta", ammesso che abbia un reale significato, si riferisce forse alle vicende matrimoniali della coppia soprattutto in riferimento all'ultimo periodo, delle quali onestamente noi sappiamo ben poco. Ma va anche oltre ai tradimenti del marito che sono emersi successivamente al delitto. Questi al massimo possono aver generato un astio legato all'onta pubblica che, secondo il loro modo di vedere, hanno dovuto subire.

Ma questo non può giustificare un simile accanimento che avrebbe il sapore di un'ordalia medievale.

Secondo me c'è qualcos'altro ancora che non è emerso e di cui i Rea sono al corrente perlomeno a grandi linee. E forse i Rea sono convinti che a questo debba essere ricondotta la causa della morte della figlia. Non abbiamo però elementi al momento per poter immaginare di cosa si tratti. Ma in tal caso anche loro avrebbero parte della responsabilità nel non averla sufficientemente protetta.

ENRICO ha detto...

P

Perchè mi fai questa domanda ? Mi sono perso qualcosa ?

Può darsi.Il fatto è che ormai ho ben poco da aggiungere a quello che assieme a Pino abbiamo ipotizzato.

E' mia convinzione che la sentenza sia stata già concordata da tempo e che Salvatore passerà i suoi guai...

Tiziana ha detto...

Mimosa
hai ragione, ho visto alcuni veri professionisti all'opera in questo blog, pur non trattandosi di attività lavorativa.
Spesso nella quotidianità, invece, si incontrano persone mediocri, poco appassionate al loro lavoro (e pensare che l'età della pensione si allontana sempre di più, e dovranno continuare a farlo fino ai settant'anni:-) )

Pamba ha detto...

@Enrico

Se è vero che l'onere della prova grava sull'accusa...leggi qua!

“Contro il caporale una serie di gravi indizi non discordanti tra loro, a suo favore nessuna prova che possa essere considerata schiacciante.”

http://sfoglia.corriereadriatico.it/Articolo?aId=1244170

Buonanotte

Mimosa ha detto...

Se non ci fossero quei segni post mortem, quella deturpazione del cadavere forse molti di noi dubiterebbero ancora di Salvatore Parolisi.

Quelli sono la prova su cui i difensori dovrebbero giocare la carta più alta (se con altro non riescono)!

Che senso hanno quei segni? Che razza di "depistaggio" sarebbero? a pro di che e di chi?
Solo chi disprezza altamente la vittima può infierire in tal modo oppure chi della vittima non gliene importa niente, un freddo e cinico esecutore ...
Segnali? Messaggi in codice?
Parolisi nelle sue missioni in territori di guerra ha mai avuto a che fare coi cadaveri?
Come mai non è stato addestrato alle armi bianche?
Quando avrebbe avuto il tempo di andare a Ripe a “depistare” se in quei giorni era “sorvegliato” a vista?
Come può reggere la teoria dell’accusa che solo lui è stato contemporaneamente assassino e deturpatore? Solo forti pressioni possono far sostenere una impalcatura del genere …
Parolisi si farà 30 anni e non potrà neanche “strappare il cuore dal petto” a nessuno!

Buona notte cari inquirenti!
Anche voi dormite sereni (fin che proseguirete su questa strada nessuno vi toccherà)!

Io continuerò a pregare perché Melania abbia Giustizia!

Mimosa

ENRICO ha detto...

Luca
A mio avviso i REA , dopo la cacciata agli inferi del Gip Cirillo reo di aver adombrato un possibile collegamento del delitto con l’ambiente della caserma, hanno “sposato”, di punto in banco, il teorema dei PM che identifica in Salvatore l’unico e solo responsabile della morte di Melania . Alla luce delle conoscenze a nostra disposizione, COSA e PERCHE’ abbia determinato questo convincimento, sia negli inquirenti che nei familiari di M. , resta tuttora indecifrabile...o forse sarebbe meglio dire inaccessibile ?

Annika ha detto...

MIMOSA
comincio da te: hai fatto un lavoro straordinario! Sei bravissima.

Ora, e questo vale per tutti, non sarebbe il caso di inserire, tra quelle date, le date degli "altri" (trasferimenti, traslochi, eventi...)?

SQUADRA
avete letto il post di Stella, 13/1, 13.57?

ENRICO E PINO
mi sono messa i vostri stessi occhiali da tempo. Ma credo anche che l'alta esperienza tecnica di LucaP sia assolutamente necessaria, cosi' come una serie di ipotesi ed analisi che, avrete notato, sono ormai mini-ipotesi e micro-analisi.

Capisco la cautela; non capisco l'accettare in partenza che un innocente (fino a prova contraria CHIUNQUE lo e') si faccia 30 anni di galera per un delitto mai commesso. Perche' Salvatore 30 anni non li reggera'; non avendo perso la speranza di riabbracciare sua figlia.

I furbi, prima o poi, commettono un errore. L'errore, nel caso dell'omicidio di Melania, sono stati i tagli figurati!

...continua

Annika ha detto...

...continua

Mi spiego meglio: per intagliare la cute in maniera cosi' netta e precisa occorre, oltre ad un cuore di ghiaccio, una mente malata e una mano ferma, anche un molto pratico appoggio. Pensateci. Prendete un pennarello e chiedete ad un volontario di farsi disegnare cosce e ventre. La sfida che vi lancio e' di tracciare segni dritti e senza sbavature senza mai toccare il corpo del volontario altro che con la punta del pennarello. Dopo avervi presi per pazzi, se il volontario accettera', noterete che non riuscite a fare segni dritti senza che l'altra mano tenda o regga la pelle che volete tracciare; inoltre noterete che alla pelle dovete stare molto vicino con testa e spalle altrimenti il pennarello si blocchera' (nel caso di incisione, la pelle si strapperebbe e di strappi, su Melania, non ve ne erano). Notate anche i vostri piedi: per mantenere il bilancio senza cadere sul volontario, se questo e' steso a terra supino come era Melania, dovete fare una forte pressione sulle punte, sia che siate accucciati che inginocchiati, e a meno che non siate maestri di yoga, i vostri piedi o le vostre ginocchia faranno un gran male dopo pochi secondi.

Ora, riguardando le foto del cadavere (ve ne devono essere), vi sono orme o tracce anche parziali di orme o impressioni circolari ben profonde a destra e a sinistra di Melania? Ovvero, vi sono punti sul terreno all'altezza del bacino lasciati da piedi e/o ginocchia? Si? Sono del "depistatore" e vanno riesaminati. compreso uno studio dulla probabile taglia di scarpe o larghezza in cm della rotula. No? Melania non e' stata intagliata dove e' stata trovata e Salvatore e' fuori.

Continuiamo. Ognuno di noi, anche se porta guanti e mascherina (il depistatore li indossava?) perde comunque circa 667 raft al secondo. Queste/i raft sono le stesse che trasferiamo per contatto se stringiamo forte un oggetto per un tempo preciso a seconda del materiale in esame: portano quindi tracce del nostro DNA. Una specie di forfora cutanea, per spiegarci. Ora, ammettendo che quei tagli abbiano richiesto circa 10 minuti per essere completati e pur presumendo che il depistatore indossasse guanti e mascherina, intorno alle ferite da incisione ve ne dovevano essere circa 400200 meno quelle - poche - coperte dai guanti e dalla mascherina, che in fondo proteggevano non tanto dai raft quanto dal DNA da contatto e da micro tracce di saliva da respirazione. Il depistatore pero' poteva indossare solo i guanti, o magari niente di niente, e allora anche il suo DNA da contatto e forse da saliva erano in bella evidenza su cosce, ventre e zone circostanti. Sono stati cercate le raft ed analizzate queste parti del corpo di Melania per DNA da contatto e/o saliva? Se il cadavere non e' stato lavato dopo l'autopsia, alcune di queste raft/DNA traces sono ancora li' ed erano certo sul terreno dove e' stata trovata Melania. Lo si e' mai analizzato?

...continua

Annika ha detto...

...continua

Ma diciamo pure che il corpo e' stato lavato. Diciamo che Salvatore e' tutt'altro che fortunato, ma un vero "loser" a tutti gli effetti. Restano comunque i batteri presenti sulle ferite da incisione, che sappiamo analizzati e segnalati sulla relazione di Tagliabracci. I batteri pero' non sono gli stessi ovunque. All'esterno sono diversi che all'interno; in montagna diversi che in pianoro, scusate, pianura. E allora, con aprile che si avvicina,

SI DEVE EFFETTUARE IL TEST DA FEGATO DI MANZO (MOLTO EFFICACE) O MAIALE (IN ALTERNATIVA). Lo si ingabbia in una gabbia larga abbastanza da far passare gli insetti ma non da far entrare un animale a divorarselo in un sol boccone; poi si fissa la gabbia al terreno nel punto esatto in cui e' stata ritrovata Melania, e si filma non stop per 48 ore con telecamere posizionate in piu' posti stile documentario. Il resto della procedura l'ho gia' postato ben 2 volte (12/1, 2.23 e 13/1, 14.42), ma lo riposto con grande piacere. Naturalmente ci si allontana dalla "scena", che si terra' sotto controllo con ulteriori telecamere a distanza. Vediamo un po' quanti ditteri si avvicineranno al fegato, quanti vi depositeranno larve, che tipo di batteri si depositera' sugli strati superficiali (per compararli a quelli trovati sulle incisioni figurate) e quanti altri componenti del mondo animale saranno richiamati dall'odore del sangue.

Questa procedura andava svolta ad aprile 2011. Non so se cio' sia stato fatto. Comunque sia, non effettuarla ora sarebbe a dir poco SCANDALOSO.

Anonimo ha detto...

@lucaP
non do particolare peso alla frase non ha saputo proteggerla o comunque la interpreto differentemente,penso che i Rea siano molto risentiti con P, ma sono anche convinto che siano estranei alla conoscenza a cui qualcuno allude, qualunque motivo (e ce ne sono)sia alla base di questo delitto i Rea non lo conoscono,ma P si anche se non è stato lui ,penso,come molti altri a mio avviso lo conoscono questa motivo.Quando è stata vista M andare a parlare con qualcuno a Roma se non sbaglio, si sa chi fosse l'interlocutore?mi sembra di non averlo letto da nessuna parte.
luc

Anonimo ha detto...

LUC, l'interlocutore era il dr. Pesce, della procura di Roma. Ora che sei stato edotto, deduci qualcosa di diverso?
P

tabula ha detto...

@Annika
questo test del fegato darebbe la stessa risposta di un corpo integro?
Non è che la sanguinosità dell'organo, particolarmente ricco di ferro, o perlomeno così dicevano quando da bambina me lo si voleva far mangiare, ne comporta una diversa risposta ai parassiti?
Te lo chiedo così, perchè immagino che se insisti sul fegato e non sulla zampa di coniglio ci sarà una similitudine alla decomposizione con un cadavere umano che io non posso certo conoscere, da profana.

@Mimosa: bravissima. Oltretutto hai fugato tutti i dubbi sulla questione della gravidanza di Melania, avvenuta ben poco il matrimonio, ovvero:
1) Parolisi non è stato costretto a sposarla, perlomeno non da un figlio in arrivo
2) dopo un anno dalle nozze ancora la loro relazione funzionava
3) Melania ha commesso la leggerezza di andare a casa dei genitori a farsi coccolare durante tutta la gravidanza
4) successivamente a questo "abbandono" per mammosità della donna, Parolisi intreccia la relazione con l'altra ragazza
5) Melania non si confida immediatamente con i propri ascendenti una volta scoperto il tradimento, è la madre ad intuire una crisi, forse con senno di poi
6) immediatamente dopo la scoperta della colpa di Salvatore, sia il padre di lei con il famoso patto che perfino il fratello di Melania decide di metterci becco "affrontando" il cognato.
7) dopo l'ingerenza subita dai propri ascendenti, Melania scrive la lettera a Franca dicendole che in un futuro sarà sua volontà che Franca si occupi della piccola Vittoria.

Se ne evince che Rea non hanno rispettato nemmeno le volontà della propria stessa figlia, quando in pieno possesso delle proprie capacità di intendere e di volere, e assolutamente conscia dei peccati del proprio marito, Melania SCEGLIE per la propria figlia nella cognata Franca il tutore nel caso sfortunato in cui possa mai accaderle qualcosa di brutto.

Anonimo ha detto...

Mimosa, a te un avvocato matrimonialista ti avrebbe fatto un baffo!

Annika, bravissima!
Il depistaggio quindi sarebbe stato effettuato da un soggetto abituato ad intagliare. Chissà se in questa vicenda c'è un soggetto del genere....

In questi giorni ho anche riflettuto su fatto che Melania fosse una ragazza libera, non particolarmente precisa, in quanto a volte usciva senza borsa e senza il cambio per la piccola. Mi domando, una persona del genere può essere così pignola dallo stirarsi la biancheria intima? mah

Per il resto sono curiosa di vedere questi indizi. Per ora sappiamo che:
- il vicino di casa lo vede uscire vestito con lo stesso abbigliamento consegnato agli inquirenti,
- un altro vicino lo vede prendere la strada che porta a San Marco,
- il Ranelli afferma di aver visto Salvatore con una donna ed un bambino alle altalene, anche se poi è da approfondire la faccenda orari, che con LucaP qualche post fa abbiamo cercato di capire,
- il cellulare di Melania ha agganciato una cella telefonica compatibile con la zona del Monumento ai Caduti (anche se gli inquirenti hanno preferito sottolineare che ci potrebbe essere stata una sovrapposizione di celle telefoniche),
- Piergiorgio ha fiutato tracce di Melania presso il Monumento,
- Colasanti riferisce che la macchina di Salvatore non è passata nè all'andata, nè al ritorno per la strada che porta a Ripe e potrei anche continuare.

Se come ricostruito dagli inquirenti Parolisi fosse arrivato presso le altalene solo alle 15:23, mi domando come mai nessuno dei presenti l'ha visto attraversare il prato. Non avrà mica volato?! Nessuno lo vede riattraversarlo per prendere la sua auto e dirigersi alla ricerca della moglie. O qualcuno tace, o quando Salvatore lascia la zona altalene, nessuna delle persone informate sui fatti era arrivata.
I suoi legali, gli avranno domandato se quando è andato via da lì vi era parecchia gente, se lui ha visto qualcuna delle persone informate sui fatti.
A tal proposito mi ricordo che disse a QG, quando fu invitato in studio, che vide alcuni ragazzi prendere il sole, e tali ragazzi ancora non avevano rilasciato dichiarazioni a Chi l'ha visto?, nè erano state rese pubbliche quelle rilasciate eventualmente agli inquirenti.
Chissà se gli inquirenti hanno approfondito il fatto su come Vittoria si sia sporcata gli abiti di erba, così come consigliato da Cirillo. Le proprietarie del Cacciatore o qualcun altro l'ha fatta giocare all'aperto? Perchè se così non fosse, sarebbe interessante capire come se li sia sporcati.
In merito alle disposizioni del tribunale di Nola, vedo che si è documentato bene prima di decidere!
Tra l'altro permettere alla bambina di passare un solo giorno a settimana e due week-end al mese con i nonni e la zia paterna è affievolire il ricordo e l'affetto per tali figure e veder scemare la figura del padre, non ce lo nascondiamo.
Per chi qualche post fa, domandava se ci fosse qui un consulente in merito a ciò non saprei rispondere. Ma l'avvocato Biscotti che da anni esercita la sua professione a Perugia, sicuramente ne conoscerà uno che farebbe la differenze contro chiunque.

Stella

PINO ha detto...

TABULA

Mimosa ha solo posto in evidenza una sequela cronologica degli accadimenti più importanti della vita matrimoniale della coppia Parolisi.
Ed è stata chiara ed esauriente.
Ma se si pensasse che da tale esposizione si potrebbero trarre elementi relativi alla morte di M, si resterebbe delusi.
Come ha scritto Annica, in un post di qualche ora fa,( 04,28) si rende opportuno guardar le cose con occhiali diversi, da lei stessa inforcati da qualche tempo.
PINO

Annika ha detto...

TABULA
a parte un link che avevo gia' postato

http://www.scribd.com/doc/17203643/Crime-Scene-Intelligence-An-Experiment-in-Forensic-Entomology

c'e' un'ampissima letteratura di entomologia forense in cui si cita il fegato di manzo (o di altro animale - addirittura pollo, ma il manzo e' ritenuto il piu' affidabile) per analizzare il pattern di crescita di un maggot/fly in una determinata zona. Addirittura e' cio' che si usa in molte universita' per insegnare a studenti di entomologia come stimare il momento della morte attraverso l'analisi delle larve degli insetti cadaverici. Dal sito della Simon Fraser University, British Columbia:

http://www.sfu.ca/~ganderso/forensicentomology.htm

Ora, perche' il fegato? Proprio perche' contiene tantissimo sangue, e un cadavere morto dissanguato di sangue ne perde una quantita' molto ingente, oltre naturalmente ai fluidi corporei. Se mai si dovesse temere un test con un kilo o due di fegato, allora ci sarebbe da pensare.

Inoltre le larve di ditteri sono al momento il metodo piu' sicuro per stabilire con certezza il momento della morte di una persona, in quanto seguono sempre lo stesso ritmo. Cio' che va determinato e' se, quante e che genere di larve si sarebbero depositate proprio accanto al chiosco di Ripe se il corpo di Melania fosse realmente rimasto li', esposto, per ben 48 ore; inoltre, quanti e che tipo di batteri sulle sue ferite; ed infine quanti animali l'avrebbero ridotta ancora peggio di come e' stata trovata. Noi non sappiamo se un entomologo e' stato contattato immediatamente e si e' recato sul posto insieme al medico legale o se ha visto il cadavere solo una volta trasportato sul dissecting table e questo fa una grandissima differenza. Inoltre e', diciamolo, impensabile che un cadavere esposto per due giorni e due notti all'aperto nel mese di aprile presentasse solo 2 larve di ditteri e nessun morso di animali, ne' animali vivi al di sopra e al di sotto di esso e nemmeno un fitto brulicare sulla pozza di sangue. Insomma, la prova va fatta, non per dubitare dell'onesta dei medici legali, ma perche' l'intera cosa e' inaudita e sarebbe altrimenti da segnalare a tutte le riviste di forensica, nonche' a tutti i centri di studi di entomologia mondiali come caso unico e irripetibile.

Quindi, in poche parole, il test da fegato e' la cosa piu' vicina ad un cadavere per mimare il comportamento dei ditteri cadaverici. E senza tale test non si puo' ormai piu' accertare se vi siano le condizioni, anche solo virtuali, perche' il cadavere di Melania sia realmente stato esposto al chiosco di Ripe per 48 ore filate.

Ciao

tabula ha detto...

@Pino
hai ragione, forse dalla eccelsa ricostruzione di Mimosa non si può desumere alcun dato utile alla spiegazione della morte della donna.
Ma poichè intorno a questo delitto ruotano tante questioni, relativamente a queste ultime qualcosina è possibile dirla.
Ovvero:
- una volta scoperto di essere incinta, di fatto, Melania abbandona il tetto coniugale per rifugiarsi e farsi coccolare dai genitori, e l'inizio della relazione di Salvatore avviene durante questa primaria inottemperanza norme giuridiche pronunciate in chiesa al momento del sì da parte della moglie.
- una volta scoperta la relazione Melania minaccia l'amante di lui, che si comporta in maniera ambivalente: da un lato corre a Roma e sta qualche giorno dall'amante, dall'altro supplica la moglie di tornare a casa con lui.
Si parlò di reciproca minaccia di suicidio, ma la versione resa da Melania ai propri genitori è ben diversa, epurata dai tradimenti, è che Salvatore le INTIMI di tornare a casa. Quindi lei parla di un ordine del marito e tace sulla crisi in atto.
Il motivo per cui taccia non è dato saperlo, si può supporre un mix tra il non volerli fare preoccupare, la vergogna di confessare di aver subito un tradimento, la paura che i suoi cari si intromettano e guastino così quel delicato momento della riappacificazione coniugale.
Cosa che puntualmente questi ultimi fanno una volta scoperto il patatrac. Si intromettono eccome.
Infine c'è la decisione di lei di affidare la bambina alla cognata, sicuramente per la grande stima che le riserva, ma, essendo la cosa avvenuta mi domando se potessero esserci ulteriori motivi affinchè la scelta non cadde sui genitori così tanto amati, ma anche così tanto temuti al punto di non confidarsi immediatamente con loro.
C'è anche da sottolineare che, se a Natale 2009 Melania tornò dal marito con la bimba di soli 2 mesi, ovvero avendo passato la gravidanza ed il puerperio a casa della madre, corrisponde al falso quello che il Tribunale di Nola annota tra le motivazioni alla propria decisione, ovvero è falso che la bambina avesse vissuto con i nonni per tutto il primo anno di vita.
Naturalmente la falsità dell'informazione non è attribuibile a Tribunale stesso, ma ad una falsa informazione allo stesso fornita o nel migliore dei casi ad una errata trascrizione confondente l'anno intercorso tra gravidanza e puerperio, passato con i Rea da Melania, con il primo anno di vita della piccola, passato insieme al padre Salvatore.

Perchè va bene che in questa storia i fatti sono riveduti e corretti a piacimento e all'occorrenza, va beh che la lista delle bugie di tutti superano ormai di gran lunga quelle dette da Salvatore, va beh che le testimonianze sono rese e ritrattate a seconda dello scopo immediato sul momento, ma un minimo di pudore nel deformare la realtà a proprio favore, un minimo di decenza, suvvia, facciamo finta che qualche scribacchino del Tribunale abbia sbagliato a trascrivere e salviamo capra e cavoli.

tabule ha detto...

@Annika
hai ragione, la verità è che avevo considerato quel corpo integro e non ricordavo il sangue versato, ovviamente, viste le numerose ferite.

Riguardo al fatto che il caso della mancanza di ditteri sia inspiegabile ed esemplare in una morte all'aria aperta, forse hai pià tu le conoscenze adatte a portare la questioni sui tavoli scientifici e sulle pubblicazioni, la comunità scientifica dovrebbe studiare il caso, queste non son questioni che un semplice pm o un giudice possa stabilire.

PINO ha detto...

TABULA cara, va beh, come dici tu. Ma nessuno di noi si è soffermato abbastanza, o forse ignorandolo del tutto, sul MOTIVO che ha spinto M a scrivere una lettera il cui contenuto prelude ad eventi funesti, mentre la stessa godeva ottima salute, la presenza di una famiglia esuberante e senza problemi economici.
Era, forse, già allora informata di fatti che non avrebbe dovuto conoscere, e di cui ne paventava il pericolo?
Perchè pensare ad una sua improbabile, prematura scomparsa, e sentire la necessità di scrivere una lettera del genere?
Il gesto non ha una spiegazione logica, se non in considerazione del fatto che sapeva di essere in pericolo di vita!
Quì è il nodo da sciogliere, e non il dettaglio della scelta di chi avrebbe preso in cura la bimba.
Non si scrive una lettera del genere, senza un grave motivo. Ciononostante, nessuno della sua famiglia, compreso il marito e Francesca stessa, si sono preoccupati di accertare perchè la giovane mamma fosse stata spinta a redigere una sorta di testamento, quando non esistevano gli estremi per determinarlo.
Chi può darmi una risposta convincente?
Ciao, PINO

tabula ha detto...

@Pino
suvvia, la risposta convincente sai dartela da solo.
Non ho rimarcato il fatto poichè avevo precedentemente scritto un post con i responsabili aventi responsabilità secondarie concausa morale della morte della donna.
Non sapendo esattamente CHI abbia ucciso nè potendo enunciare PERCHE' la stessa sia stata uccisa in maniera così barbara,
tuttavia è evidente che l'omicidio sia stato professionalmente pasticciato al fine di evitare la rintracciabilità degli esecutori materiali dello stesso e di farli apparire dei comuni balordi.
Ma, essendoci degli antefatti così chiari come le minacce di rovinare la carriera al marito ed alla rivale chiamando in causa "importanti conoscenze", ed essendoci una lettera in cui la stessa donna, in pratica con testamento olografo, in vista della eventuale possibilità di un pericolo per se stessa nomina tutrice della propria figlia la cognata,
le conclusioni si dispongono spontaneamente sul tavolo a carte scoperte, evidenti per chi le intenda leggere.

tabula ha detto...

ps: aggiungo una chiosa.
I Rea come è evidente, predicano e praticano l'arte della vendetta, per mentalità e cultura ricorrono alla legge del Taglione nella riscossione dei propri veri o presunti diritti.
Essendo Melania cresciuta in questo clima culturale, del quale è possibile prendere atto senza per questo dover intervenire con giudizio etico sullo stesso, è evidente che, facendosi forte di mai definite fantomatiche importanti conoscenze, possa ella stessa avere applicato alla riscossione dei propri reali o presunti diritti la stessa logica vendicativa.
Ovvero è presumibile pensare che la stessa abbia voluto forzare una propria personale vendetta su chi le stesse in quel momento rovinando il matrimonio, chiedendo esplicitamente a chi ne avesse il POTERE, di fare questo o quello per annientare (professionalmente?)la rivale, in cambio del proprio silenzio su qualche oscura questione che non ci è dato conoscere.

Se poi vogliamo dire che il marito sia moralmente colpevole diciamolo, ma non è nè l'unico nè il solo in questa storia.

PINO ha detto...

NO TABULA!

Se M scrisse la lettera con quelle funeste previsioni, dobbiamo dedurre che già allora era a conoscenza di determinate cose. Cioè, che le custodisse da molto prima di quanto noi le abbiamo datate. In questa ottica agli accadimenti della tragedia bisogna assegnare una cronologia diversa, ed una diversa genesi.
Rifletti. Sono certo che il quadro generale ti apparirà morfologicamente diverso, nelle sequenze non già nella sostanza.
PINO

Tiziana ha detto...

Pino
come sai io sono sostanzialmente d'accordo con le ipotesi che hai più volte formulato.
Solo per il dovere, però, di prendere in considerazione tutti gli aspetti della questione, ti dico che io, quando mio figlio era piccolo, poiché mio marito fa un lavoro che lo impegna molto, ho pensato più volte a chi avrebbe aiutato mio marito a crescere nostro figlio se a me fosse capitato qualcosa (non avevo e non ho tutt'ora nulla di strano da temere, i pensieri riguardavano una malattia o un incidente). So che molte donne hanno di questi pensieri nei primi anni di vita dei figli, e dunque anche questo va considerato parlando di Melania.

Ovviamente se ci aggiungiamo il suo appuntamento in procura a Roma, i sospetti aumentano.

tabula ha detto...

@Tiziana
l'appuntamento in Procura di Melania a Roma non è stato nè confermato nè escluso.
@Pino
Forse non c'era alcuna consapevolezza di alcuna pericolosa situazione al tempo, solo l'incombente minaccia di un'altra donna che spinse Melania a preoccuparsi di chi potesse sostituirla nel caso di una precoce dipartita.
In questo caso, la figura di Franca, corretta tale quale si è finora dimostrata fino ad ora, perfino nei confronti dei Rea che apertamente ne accusano il fratello, mai disattendendo agli accordi presi con loro, era ai suoi occhi e continua a dimostrarsi come persona che oltre a nutrire un profondo affetto sia per lei che per la figlioletta, persona in grado di porsi con dignità e profondo rispetto sia nei confronti dei Rea e dei loro sentimenti e dolore, che nei confronti delle stesse volontà della defunta così chiaramente esplicitate, che era giusto rispettare inoltrando la domanda di affido, un modello di rettitudine esemplare pur con quelle poche armi e con quelle poche e assenti "importanti conoscenze" a sua disposizione.

Ad ogni modo, Pino, alle volte anche io, neomadre, ho ipotizzato chi potesse sostituirmi nel crescere mio figlio in caso di disgrazia, più che altro paventando il fatto che mia suocera possa accaparrarsi il piccolo a discapito di un rapporto continuativo con i miei genitori, che temo escluderebbe.
Tuttavia, anche avendo ipotizzato un pericolo del genere, non mi sono mai presa la briga nè di mettere la cosa per iscritto, nè di prendere una busta e un francobollo, andare in posta, imbucare.
Insomma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.
Ma c'è anche da dire che non sono a diretta conoscenza di una mia possibile rivale che possa correre il rischio di diventare futura matrigna di mio figlio.

Anonimo ha detto...

Si puo' vedere questa fantomatica lettera scritta da Melania ? O e' una delle solite notizie su cui avvilupparsi per poi scoprirne l'infondatezza ?
Francesca parolisi NON ha prodotto nessuna lettera che invece avrebbe avuto si valore di testamento olografo come giustamente scrive tabula....

Anonimo ha detto...

Cosa asseriscono i parenti di M.R. e S.P.
circa l'incontro di M.R. con il dott. Pesce
della Procura di Roma ?

Cosa dice in merito il dott. Pesce ?

Cosa dice il magistrato Paolo Ferraro al
riguardo ?
"Ferraro dichiara di aver visto la sosia di Carmela Rea negli uffici della procura di roma accompagnata da un signore basso con un gessato grigio, sosia perché è talmente "strano" riconoscere carmela rea in quella bella donna passata di li che il magistrato non può sbilanciarsi nel dire direttamente che sia la stessa persona"
fonte: http://www.facebook.com/note.php?note_id=206459832739481


Chi sono le persone che entravano nell'appartamento
della coppia P. a Folignano ?
http://www.facebook.com/note.php?note_id=206459832739481

Anonimo ha detto...

il nome corretto e completo del pm possibile interlocutore di M.R. sembra essere
Stefano PESCI
http://www.corsera.it/notizia.php?id=4236

p.s. nella fonte citata si parla anche di "rane pescatrici" e di Caserta

Nota: unico carcere 'militare' italiano attuale: la prigione di Santa Maria Capua Vetere, situato in
provincia di Caserta (dove ha pernottato anche P.
per partecipare all'udienza davanti ai giudici del
Tribunale dei minori)
(http://mgfo.forumfree.it/?t=48726353)

Anonimo ha detto...

Bisognerebbe suggerire a Francesca P di rilasciare a questo blog o altra fonte una copia della lettera
di M.R. concernente la sua volontà di affidamento a lei della bambina. E di farsi rilasciare copie autenticate dell'originale, SENZA MAI depositare quella originale e SENZA MAI perdere di vista l'originale (da conservare con cura, come anche ALMENO una copia autenticata, in posti DIVERSI e SICURI)

Anonimo ha detto...

Stefano pesci e ' un magistrato che si occupa di reati amministrativi tra cui Alitalia, G8 etc Non credo che la Rea avesse notizie a riguardo....
O che viceversa il magistrato fosse interessato in qualche modo a notizie di reato a base di sesso, droga and rock and roll della caserma di SP
Inoltre a mio modo di pensare MR. millanta con ludovica conoscenze "'influenti"'....tipico del "lei non sa chi sono io".
Tant'e che la stessa ludovica ,che invece qualche conoscenza almeno giornalistica in Rai dimostra di averla, appurato che la Rea poteva vantare al massimo la conoscenza del panettiere di folignano, l'estetista era al paesello.... si e' così' impaurita da continuare imperterrita la sua relazione. Con SP che ben sapeva che le amicizie importanti della moglie erano i vicini di casa...

Anonimo ha detto...

Francesca parolisi non deve rendere noto a questo blog alcunché....ma siamo impazziti ?!
FP avrebbe dovuto mostrare questa lettera, se esistente, al giudice quando si e' recata per il colloquio, prima della nomina del tutore. Io credo che MR. fosse realmente affezionata a questa cognata e che fosse ricambiata.
Allo stesso modo ritengo che non ci sia nessuna missiva..
Dire o ipotizzare come hanno fatto le mamme del blog a chi eventualmente affidare il pupo/pupa in caso di disgrazia e' in astratto una eventualità. Scriverlo e' altra cosa con altro significato e significanza.

Anonimo ha detto...

Nell'ordinanza con la quale il CSM pone Ferraro in aspettativa per infermità, si parla anche di questo e si dice che Pesci ha comunicato alla Procura della Repubblica di Roma una smentita con la quale nega categoricamente di aver incontrato Melania Rea pochi giorni prima dell'omicidio. Tesi sostenuta da un giornale online e attribuita a Ferraro. La smentita di Pesci risale al 14 giugno.

LucaP ha detto...

@ Pamba

Non so se stai attualmente leggendo i commenti. Volevo chiederti se avevi avuto ancora notizie in merito all'inchiesta aperta dalla Procura Militare sulla Caserma Clementi in merito alla distruzione delle armi obsolete che venivano concentrata da più parti dell'Italia proprio in questa caserma.

Che tu sappia si trattava anche di carichi di armi sequestrate o provenienti dall'estero?

Se ne sei ancora in possesso potresti ripostare l'articolo del Messaggero che ne parlava?

Grazie

ENRICO ha detto...

Se quella lettera esistesse davvero, non credo che FP sarebbe stata così sprovveduta da non far valere un atto di tale importanza davante al Tribunale dei minori.

Poichè non risulta da nessuna parte che FP abbia prodotto un documento con il quale avrebbe potuto ottenere l'affidamento della nipote, ritengo più verosimile trattarsi di una notizia "deformata" ( ad arte o meno) che ha trasformato un probabile desiderio espresso "a voce" in una dichiarazione scritta mai avvenuta in realtà

tabula ha detto...

Da fonti giornalistiche, non posso sapere se e quanto esatte, pare che una lettera di melania non autenticata e indirizzata a Franca sia stata effettivamente mostrata al Tribunale dei Minori, che tenne parzialmente conto delle volontà della defunta riguardo l'affidamento della bambina.
In quanto al mostrare la famosa lettera, non è nelle mie facoltà nè possibilità.
Riporto solo una notizia giornalistica che potrebbe essere una bufala al pari del fantomatico tentato suicidio di Melania o della doppia borsa o di tutte le altre sciocchezze che sono state scritte tanto per creare scoop inesistenti o chissà perchè.
Del resto, se anche la fantomatica lettera esistesse, non vedo perchè Franca dovrebbe tenerla nascosta, dato che attualmente il suo valore è unicamente morale e affettivo e di attestata stima della povera Melania nei confronti della cognata, poichè la decisione del Tribunale di Nola è andata in tutt'altra direzione.
Quindi, l'esistenza o meno dello scritto non costituisce alcun pericolo per nessuno, nè sembra che Franca abbia ingaggiato alcuna battaglia per la custodia della piccola, si è sempre comportata nel massimo rispetto dei diritti propri ed altrui e nel rispetto delle decisioni del Tribunale.
In quanto al fatto che Melania possa millantare conoscenze importanti che potessero esistere o meno, mi chiedo come possa un anonimo sostenere che tali contatti non esistessero veramente.
In base a cosa si minimizza e nega l'esistenza di amicizie potenti di Melania Rea?

In fondo, affermando che la cosa possa essere concreta e reale, io mi baso su affermazioni pronunciate dalla stessa defunta.

L'anonimo, negandole recisamente, su cosa si baserà? Su una sua "sensazione", sulla conoscenza diretta della casalinga-tipo di Folignano o sulla conoscenza diretta della defunta e della sua cerchia di amicizie?

Annika ha detto...

LucaP
aspettando il piatto forte di Pamba, gradisci un aperitivo? P.16

http://89.97.204.228/fpRassegnepdf/20111209_3081.pdf

Ciao

Pamba ha detto...

LucaP 15.20

Eccomi, ho ritrovato il file e qualcos'altro
Purtroppo sono di passaggio.Ci risentiamo in serata

p.s.
ve li invio in tre parti

Anonimo ha detto...

“La Procura militare di Roma, oltre ad avere aperto un fascicolo per accertare se ci sono stati presunti abusi, anche sessuali, tra i militari e le allieve, avrebbe messo sotto osservazione anche un altro aspetto del 235° Reggimento Piceno. Sempre dallo Stato Maggiore dell’Esercito sarebbe stato segnalato un filone che riguarda il concentramento delle armi alla Clementi. Da anni nella caserma di Ascoli sono concentrate, provenienti da altre forze militari e da quasi tutto il centro dell’Italia, le armi leggere che poi devono essere distrutte. Sono armi fuori servizio, comunque perfettamente funzionanti, sostituite con quelle più moderne. Ebbene le armi: pistole, moschetti, mitra, fucili e altri armamenti leggeri sarebbero conservati ad Ascoli per la loro distruzione, proprio alla Caserma Clementi. Al momento non ci sarebbe nessuna persona indagata, ma la procura militare romana starebbe cercando di accertare se tutta l’attività connessa con incarico viene svolta nelle modalità prescritte. Questo particolare aspetto del concentramento delle armi e della loro dismissione, avrebbe richiamato anche l’attenzione del Gip di Teramo Giovanni Cirillo che, nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere del caporalmaggiore Salvatore Parolisi, sospettato dell’uccisione della moglie Melania, ha invitato gli inquirenti a meglio approfondire le indagini all’interno della caserma Clementi”
da Messaggero - Ascoli Provincia -pag. 47 prima parte - articolo “ Sotto la lente i movimenti di armi in caserma” di Ennio Mancini

Anonimo ha detto...

Un’inquietante richiamo alle caserme del centro Italia ed anche ad un certo periodo di tempo si trova anche qui

http://www.agenparl.it/articoli/news/politica/20110720-armi-comellini-pdm-trasporto-sui-traghetti-civili-forse-non-e-un-caso-isolato/stampa

Più recente il pacchetto regalo confezionato per SP, che avrebbe fatto tutto da solo, d’impeto, e poi avrebbe avuto anche la lucidità ed il tempo di pensare ad un altro pollo…

“….i magistrati inquirenti teramani hanno voluto ascoltare anche il Procuratore militare di Roma, Marco De Polis. Si sarebbe giunti alla comune determinazione che non c’è nessuna logica che lega l’omicidio di Melania Rea con l’apparato militare.
L’unica nota “stonata”, per dirla con le parole della Procura di Roma, in questo omicidio, sarebbe la svastica fatta sulla coscia di Melania per inquinare le indagini.
Procura militare e civile sono arrivate alla conclusione che il tentativo di sviare le indagini e coinvolgere altra persona sarebbe indirizzato più a un giovane del posto, militante dell’estrema destra, molto conosciuto nell’ambiente militare che frequenta il poligono di Ripe di Civitella perché lavora lì sul posto, che non il voler coinvolgere apparati para-militari o dell’Esercito.”
Il Messaggero del 12.01.2012 pag. 43 Ascoli Provincia – ultima parte articolo di Ennio Mancini “A primavera il processo a Parolisi”

Pamba ha detto...

The end

Ciao

LucaP ha detto...

Voi la ricordavate questa notizia di luglio?

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/salvatore-parolisi-complice-militare-telefonino-925727/

Poi ho trovato anche questo riguardo alle questione armi

http://www.edizionianordest.com/images/rassegna_stampa/LoTal_don_art_Mess_w.jpg

Tiziana ha detto...

Tabula
sì, lo so che l'appuntamento di Melania in procura a Roma non è stato né escluso, né confermato, l'ho inserito solo per non trascurare nulla.

ANONIMI VARI
inventatevi, per cortesia, un nick qualunque, altrimenti non si riesce a seguire il filo del discorso e a capire se sta intervenendo sempre la stessa persona o meno.
Grazie
Tiziana

LucaP ha detto...

Questo è il testo originario dell'articolo di Ennio Mancini.

http://www.zeroviolenzadonne.it/rassegna/pdfs/368e8316ce07595efcf44534b09a988f.pdf

Sono anche queste notizie inventate o riportate in modo incorretto e parziale? Non lo saprei dire.

Ma il cenno alla presunta donna di Folignano conosciuta anche da Parolisi mi sembra sufficientemente inquietante.

Mimosa ha detto...

Salve a tutti
qualcuno si sta dimenticando che la zia Francesca è anche madrina di battesimo della piccola Vittoria e nel ruolo di madrina rientra l'assistenza morale e materiale del figlioccio in caso di assenza o impossibilità della madre.
A quanto mi risulta da molte parti del nostro Bel Paese è profondamente sentito questo compito.
Strano che gli assistenti sociali e i giudici non ne abbiano tenuto conto! certo hanno contato di più altri fattori.
Ciò dimostra anche che un altro dei valori basilari della società di una volta è scomparso!

Mimosa

LucaP ha detto...

La notizia dell'indagine sulla Caserma Clementi per la questione delle armi è stata riportata anche da TVPItalia

http://www.tvpitalia.it/notizia/2011/12/09/0004503/Delitto_Rea_-_Nuove_ombre_sulla_caserma_Clementi.aspx

Dal video, che potete trovare anche qui

http://www.youtube.com/user/tvpitalia/search?query=clementi

mi sono personalmente tolto un dubbio in merito al fatto se le famiglie Parolisi e Sirocchi/Viviani abitassero effettivamente nello stesso palazzo (da alcune parti è stato scritto che abitavano in due condomini differenti anche se vicini). Si vede chiaramente difatti sui citofoni i nomi di entrambi i nuclei familiari.

LucaP ha detto...

Provate a cercare su Google quanti sequestri di armi e droga hanno fatto i reparti italiani in forza all'ISAF in Afghanistan.

Ammesso che la droga venga consegnata alle forze di polizia afgane, che fine fanno la armi? Non è che vengono a loro volta portate alla Clementi?

Ed inoltre, se il 235° Piceno è un'unità del RUAV, è logico aspettarsi che tutto il personale sia dedito alle attività di addestramento delle reclute. Ma allora la distruzione delle armi obsolete a chi viene affidata?

PINO ha detto...

SQUADRA, si sta creando un romanzo d'appendice per una supposta lettera forse mai scritta, nè esistita mai.
Già con mille ipotesi fantasiose abbiamo costruito un castello di sabbia, attorno ad un caso di omicidio come tanti altri, attirati, forse, dal mistero che lo circonda.
Ma quale reato della stessa natura, non abbia avuto il suo lato misterioso?
Siamo stati bravi a formulare concetture, proposte e possibilità diverse, per spiegare, prima a noi stessi, e poi agli ospiti del blog, determinate diverse soluzioni del giallo in questione, ma con quali risultai?
IL NULLA DI FATTO!
Abbiamo avanzato ipotesi solo speculative, che essendo appunto tali, non ci hanno portato in nessun luogo.
Dal mio punto di vista traggo la conclusione di accettare, anche riscontrando alcune incompatibilità di carattere procedurale con esse, le disposizioni degli inquirenti, nei riguardi di quanti implicati in tutta la faccenda.
Da noi si dice: "chi fa i debiti se li paghi"
Ciao a tutti, ed a rileggerci con i commenti su altri casi, sempre interessanti, proposti dal prezioso amico Massimo Prati.
PINO

Mimosa ha detto...

@ PINO
hai ragione, abbiamo fatto quello che, da parte nostra di semplici lettori ospiti di un bellissimo e democratico blog, si poteva "intellettualmente" fare.
Abbiamo tutti sperato di dare un contributo alla ricerca del vero assassino di una povera giovane donna e mamma così tragicamente morta!
Anch'io sono sconfortata - per ora, perché spero sempre che la Giustizia possa inclinare il piatto verso la direzione giusta.

Grazie per il tuo prezioso apporto e sostegno!
Ciao!

Mimosa

anna ha detto...

ho risentito l'intervista a stefania la moglie di Paciolla raffaele,la stessa che ha dichiarato che il marito di sonia alfredo aveva importunato melania,ebbene lei dichiara che la sera prima della scomparsa di melania è stata a casa di melania dove ha visto la valigia pronta sul letto, ma come faceva stefania a stare a casa di melania, se sonia ha dichiarato che i coniugi parolisi sono stati a casa loro,?oltre tutto sonia ha dichiarato che ha stirato i panni di melania, dubito chE melania avesse portato i suoi panni a stirare in un altra casa, anche perchè per chi non lo sa sonia abita proprio in un altro palazzo,paciolla anche lui ha l'amante e certo non lo ha detto a parolisi, abita a colle, vicino proprio al bivio per Ripe,melania quella sera poteva essere contemporaneamente a casa di sonia e ricevere la visita di stefania?gli alibi di queste due coppie sono stati verificati?nelle interviste le incongruenze che dicono sono tante ed enormi,

PINO ha detto...

MIMOSA
Certo è stato un confronto che spesso ci ha condotto ad accapigliarci.
Comunque, credimi, dopo mesi spesi inutilmente a decifrare un caso che si è manifestato il più difficile dei rebus, mi sono nauseato a macinare e rimacinare gli stessi discorsi.
Starò attento agli sviluppi giudiziari del caso, certamente, ma senza impegnarmi, come per il passato.
Ciao, PINO

anna ha detto...

melania si sentiva in colpa per i tradimenti del marito perchè stata lei ad abbandonarlo da solo ad ascoli piceno per andare a casa dei genitori, le vere amiche possono solo confermare questo le amiche invece che hanno depistato quelle possono essere complici di una cosa gravissima il suo omicidio,vi posso raccontare quello che tutti i penalisti di ascoli piceno pensano, parolisi sa è stato minacciato di ritorsioni nei confronti della figlia e sta zitto,meglio che parolisi sta in galera perchè da uomo libero lo uccidono questo è quello che hanno pensato i pm. e cirillo lo dice che potrebbe non essere stato lui anche se sa.questo delitto è un giallo con depistaggio

ENRICO ha detto...

Sono d’accordo con PINO. Anche io non ho più argomenti da proporre all'attenzione.

Tuttavia non posso fare a meno di chiudere il discorso con un’amara riflessione.

Nessuno di noi era personalmente coinvolto in questa vicenda eppure per mesi e mesi, spinti dal desiderio di giustizia, abbiamo dedicato gran parte del nostro tempo nella ricerca di una verità che potesse far luce sulla tragica incomprensibile fine di Melania.

Provo quindi un enorme sconcerto nel leggere la dichiarazione della madre di Melania quando afferma :

«Non mi interessa sapere se Salvatore è colpevole di omicidio: questo lo decideranno i giudici. »

Domando a tutti :vi sembra questo un atteggiamento NORMALE ?
Vi sembra NORMALE che una madre NON si preoccupi di sapere se suo genero, il padre di sua nipote , sia o meno l’assassino di sua figlia ?
Ed a quanto pare non sembra nemmeno preoccuparsi molto di sapere CHI abbia trucidato sua figlia e soprattutto PERCHE’?
---

Concludo affermando di essere d'accordo con quanto scritto da ANNA: questo delitto vede la sua origine in una storia di minacce e intimidazioni in cui ricattati e ricattatori si alternano e si sovrappongono creando un intreccio di menzogne e di potenti coperture talmente fitto ed inaccessibile da impedire a chiunque di afferrarne il capo…

Pamba ha detto...

@Pino, Enrico

Anch'io vi ringrazio molto, perchè ho apprezzato i vostri interventi e sono stata gradualmente e naturalmente portata a condividere
le vostre ipotesi e riflessioni.

A presto, comunque, qui o altrove nel blog

Mimosa ha detto...

@ Anna
tu hai scritto « vi posso raccontare quello che tutti i penalisti di ascoli piceno pensano », allora tu sei di AP? sei dentro l’ambiente? Interessante.
Se tu sai che “pensano”, significa che ne “parlano”.
E nessuno di loro/voi ha fatto o può fare qualcosa?

ENRICO ha detto...

PAMBA carissima

Io vorrei ringraziare TUTTI coloro che hanno partecipato a questo poderoso dibattito dimostrando un’altissima capacità di analisi investigativa e mettendo a disposizione competenze personali di elevata qualità
A cominciare da Massimo Prati che ha saputo dar vita con la sua presenza sempre costante ma intelligentemente discreta ad un rarissimo esempio di comunità virtuale nella quale il reciproco rispetto ed il riconoscimento del valore dei contributi di ciascuno hanno rappresentato la nota distintiva dominante
---
MIMOSA
hai ragione nel non voler gettare la spugna.

E' una forte tentazione anche per me, tuttavia finchè non avremo qualche elemento nuovo su cui ragionare non faremmo altro che rielaborare all'infinito le conclusioni finora condivise.

Comunque attendo anche io una risposta da ANNA alla domanda che le hai posto...

ciao

Mimosa ha detto...

Ciao carissimo ENRICO,
non è un addio, dai, perciò è inutile che io ti esprima per l'ultima volta la mia stima, i ringraziamenti, la solidarietà, eccetera.

Terrò in mano la spugna fin che non mi scotterà troppo ... la terrò sempre bagnata con la speranza di poterla passare sulla lavagna dell'obbrobrio e cancellare tutto ... ci volessero anni, quando avremo i capelli bianchi o non li avremo più.

Un caro abbraccio
Mimosa

Pamba ha detto...

Mimosa, il cocchio con i topolini sta arrivando per me..

Visto che sembra debba lavorare fino a 70 anni, spero almeno una volta, mi basta una, di riuscire ad andare a dormire dopo di te!

Buonanotte

Mimosa ha detto...

Cara Pamba,
per i 70 anni mi dispiace per voi (lo trovo mostruoso per una donna!) ma per il dormire ti accontento subito, io chiudo qui, tu mi leggi e così vinci a scommessa ... ;-))
Baci baci
'notte!
Mimosa

Anonimo ha detto...

quindi siamo ai saluti?
Squadra e':" Gruppo di persone addette allo stesso compito o riunite e coordinate per una funzione comune"
fosse toccato a me fare la fine di Melania mi sarebbe piaciuto un sacco che un gruppo di persone dopo la mia morte si fossero coordinate per cercare il mio assassino anche solo teoricamente e ancor piu'mi sarebbe piaciuto sapere che, magari, questi tremassero ogni qualvolta qualcuno della squadra si avvicinava alla realta'.
Fossi stato Melania mi sarei sentito meno solo ed avrei sentito meno freddo attraverso il calore di chi non accetta le ingiustizie.
luc

PINO ha detto...

SQUADRA, non è detto che non seguirò il caso Rea nei suoi sviluppi, almeno per quanto mi riguarda, anzi, interverrò e commenterò le novità, quando ce ne saranno, discutendo su fatti sui quali ci siano riscontri.
Fatelo anche voi, evitando di tornare su argomenti che richiedano ipotesi e ricustruzioni fantasiose.
Nel frattempo passo a commentare il caso Scazzi che dal 17 entra in una fase importante.
Ci riaccapiglieremo di nuovo, in quella sede.
Ciao, PINO
p.s. ENRICO, perchè non chiedi a Massimo il mio indirizzo e mail?
P.

Mimosa ha detto...

@ Luc
mi ha commossa quanto hai scritto.
E' quello che la Squadra ha cercato di fare e in cuor mio continuerò a stare vicino a Melania, stanne certo!
Per ora è da aspettare il processo, tuttavia nel frattempo - se le nostre energie si sono affievolite e frustrate - potresti riaccenderle tu partecipando più attivamente al blog.
Un caro saluto e grazie per l'apprezzamento dello sforzo della "Squadra"!

Mimosa

PINO ha detto...

@ LUC

Grazie, a nome della SQUADRA per il tuo apprezzamento, ma il nostro non è un commiato: affiliamo le spade per i futuri, leali duelli dialettici che andremo ad affrontare in difesa della giustizia, consegnando il vessillo identificativo a Massimo Prati, che ci precederà, come sempre sul campo di battaglia. (Va bene la similitudine?).
Parola del "vecchio del villaggio"
A rileggerci, PINO

Anonimo ha detto...

MIMOSA?
ma non eri andata a dormire?
Hai un'energia che ti invidio!
TABULA?
sono certo, invece, che tu non dorma. Ho indovinato?
PINO

Mimosa ha detto...

Ora chiudo davvero!
Ma non è detto che dormirò subito!
Mimosa

Antonello ha detto...

@Anna
Non so se te ne sei accorta ma hai confermato un particolare che non avevamo, almeno io non avevo ma penso nessuno, non mi riferisco al parere che serpeggia nelle aule di Ascoli ma alla posizione sul territorio dell'amante dell'amico fraterno dell'indagato.
Non che sia un particolare da portare agli onori della cronaca anche se colpisce il grado di insoddisfazione che aleggia nella zona.
Ecco se c'e' una persona, oltre S., di cui mi ha colpito l'intervista direi proprio quella della Sig.ra Dorinzi, colpito non per la sostanza di cio' che dice intendiamoci, forse e' la persona che sprizza piu' mistero di tutte e non e' detto che cio' sia negativo.
Ricordiamo quindi due particolari:
1) Melania viene vista da due ciclisti uscire dal bosco con due, od una, altre donne/a che sembra la seguissero a passo affrettato sulla strada che da Colle porta a San Giacomo.
2) I cani antivalanga della Finanza fiutano tracce di Melania in un casolare abbandonato in localita' Colle.
3) La procedura N.U.E. aggancia il cellulare di Melania vicino a San Giacomo.
4) Direi che la zona fra Colle e San Giacomo diventa fondamentale piu' forse di Ripe.
5) Verso San Giacomo si erano fermati a mangiare a mezzogiorno circa i componenti del gruppetto che si era detto potrebbero coincidere con quello che la sera ad ora tarda si mostra trafelato a Villa Lempa.
6) Se Anna conferma ora sappiamo che a Colle vi era un coinquilino del palazzo dove viveva M.
7) La sera prima e' successo qualcosa a Folignano di cui Ludovica non avrebbe parlato a nessuno.

Io invece vorrei chiedere ad Anna da dove ha tratto che la Dorinzi fosse a casa di M. la sera prima della scomparsa di M. perche' a me risultava che stesse parlando della stessa sera della scomparsa e non della sera prima.
@Pino
L'oggetto del como' puo' essere nascosto nelle pieghe dei punti elencati sopra???

anna ha detto...

il video del supermercato mostra melania con un maglia verdone, il corpo è stato ritrovato con una maglia nera quindi anche melania si è cambiata?

tabula ha detto...

@Pino
hai perso la scommessa
a mezzanotte ieri sera dormivo, e anche di bello.
Leggo che vi state tutti accomiatando dal caso, effettivamente i discorsi che erano da fare sono stati fatti.

Riguardo ulteriori spunti è ovvio che non siamo, almeno non lo sono io, in grado di effettuare verifiche su eventuali azioni criminose legate alle diverse attività della caserma.
Se non si occupano di fare indagini gli organi preposti, sarebbe un bel dare aria ai denti.
E' anche vero che l'occasione fa l'uomo ladro, ma a suo tempo io mi domandai più prosaicamente che fine avesse fatto quella "scandalosa" foto trovata dallo zio Rea sul computer di Somma, e chi fosse coinvolto in atteggiamenti compromettenti.. non se ne seppe più nulla.
Del resto di moltissimi altri spunti investigativi non si è saputo più nulla, e la pista di san Giacomo recentemente ripescata da Antonello è stata completamente abbandonata, eppure tracce e testimonianze nonchè indicazioni dei cani ve ne furono tante quante e più di quelle collocanti Salvatore a Ripe.
se Melania in persona o Salvatore avessero dovuto conservare uno scottante documento l'avrebbero fatto sul computer di casa Rea, luogo più sicuro di casa propria.
ps: Enrico ha posto in luce una frase molto deprimente detta dalla mamma di Melania, purtuttavia non entrerei nel merito di ciò che quella donna ha affermato, sono assolutamente convinta amasse la figlia oltre ogni misura, se adesso non si pone questioni su chi e perchè sua figlia è morta è, ovviamente, perchè ritiene di conoscere la verità o una versione della verità che gli è sufficiente,
in cui il genero è almeno parzialmente responsabile della morte della figlia.
Del resto è probabile sappia cosa è successo, così come è probabile che ci siano ben circoscritti motivi per i quali Salvatore non parla, poichè anche lui sa.
E allora cosa potremmo noi?
Nemmeno abbiamo qualcuno che ci dica fuoco-fuochino-acqua.
Se non sarà la prospettiva di non rivedere mai più la figlia a convincere un uomo a parlare, non vedo cos'altro possa vincere il suo silenzio.
Meditate, gente.

anna ha detto...

nell'intervista di stefania la moglie di paciolla a chi l'ha visto andate a vedere su internet lei racconta che la sera prima del 18 aprile era stata a casa di melania e aveva visto la valigia pronta sopra il letto e chiede nel video a salvatore come mai melania non aveva la borsa, abbiamo visto però che in altri video per ascoli piceno melania era frequente non portare la borsa,quindi è proprio stefania che racconta questo particolare, ma anche sonia dice che la coppia parolisi la sera prima era stata a casa sua per giustificare il dna sulle mutande di melania sonia ha detto che hanno stirato insieme, dubito che melania si porta i suoi panni a stirare in un altra casa. melania dove stava a casa sua e riceveva la visita di stefania, o a casa di sonia e allora stefania ha mentito?le due versione sono assolutamente inconciliabili,

anna ha detto...

per mimosa , non posssiamo fare nulla, ma il pm Cirillo dopo aver confermato l'arresto di Parolis ha esplicitamente detto che c'è la possibilità chea uccidere melania non sia stato il marito, ma è meglio che resta in galera, sta più al sicuro

tabula ha detto...

@Anna
che ne sappiamo noi a partire da che ora sia definibile "sera"?
Mia mamma è del sud e ha il vizio di dire "ci vediamo stasera" magari intendendo le tre del pomeriggio, nonostante le mie rimostranze di donna cresciuta al nord.
Se Stefania vide la valigia di Melania già pronta, non vedo che sospetto possa creare. E questa è una domanda: che sospetto ne scaturisce?
Non solo Stefania ma molti si alambiccarono sulla questione borsa, mi pare che non solo Salvatore ma anche i video inquadranti la donna a passeggio senza borsa possano essere una risposta esauriente.
Melania non aveva la borsa perchè quel giorno, come in altri giorni, non aveva alcuna voglia di portarsi dietro la borsa.
Punto e basta.
Sonia e il bucato da stirare e il dna sulel mutande sono un enigma difficile da sciogliere.
Innanzitutto la notizia circolante già da luglio sul fatto che su quelle mutande ci fosse il dna di Sonia significa che
- o le analisi su alcuni dna sul corpo erano già state fatte a luglio
- o, come sostenuto da alcuni di noi, le notizie circolanti sulle analisi del dna sono una bufala giornalistica che le varie testate si copiano l'un l'altra
- o la bufala che il dna su quelle mutande fosse di Sonia giustificata dalla curiosa seduta di stiro in tandem, è una voce messa in giro dalla stessa Sonia già a Luglio, la quale non poteva assolutamente sapere che Melania il giorno in cui è stata uccisa avesse indossato proprio le mutande stirate insieme la sera precedente.
Se la giustificazione al ritrovamento del suo dna è precedente al riscontro delle analisi,
ovviamente questo renderebbe molto sospetta la compagnuccia di asse da stiro, se intendi sospettarla.

In quanto al Gip Cirillo, ormai non ricopre più quel ruolo, la sua opinione in merito alla faccenda Parolisi non fa più alcun testo.

PINO ha detto...

TABULA, ANNA, ANTONELLO

Ecco che ci risiamo!
La vostra è musica di un repertorio già suonato, inutile fararcelo riascoltare cambiando solo tonalità.
Dobbiamo cercare solo spartiti dove il pentagramma contenga riscontri chiari e ben definiti. Solo in tal modo si eviteranno ipotesi e concetture di cui ne abbiamo piene le tasche.
Abbiamo fatto un buon lavoro di ricerca, sviluppando teorie varie (solo teorie, sia chiaro) servendoci di una dialettica degna di quella di Cicerore, che ci è servita come esercizio mentale.
Ma ora, è necessario rivolgere l'attenzione ad eventuali, nuove circostanze REALI, RISCONTRABILI ed INCONTESTABILI, che ci evitino di fare voli pindarici.
Dopotutto, il nostro fine ultimo è quello di vedere il trionfo della giustizia in ogni controversia umana, e tanto ci dà merito.
Quindi, compagni di squadra, vi esorto a tenerci sempre pronti, e senza mollare mai, per sostenere l'ideale che ci accomuna e ci fa fare quadrato attorno al nostro Massimo Prati, sostenitore di quel tipo di giornalismo di cui si stanno, purtroppo, perdendo le tracce.
Saluti cari a tutti.
PINO

ENRICO ha detto...

TABULA

ho evitato di riportare la frase integrale contenuta nell’intervista a VR

http://m.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2012/01/07/648543-mamma_melania_perdono_parolisi.shtml

«Non mi interessa sapere se Salvatore è colpevole di omicidio: questo lo decideranno i giudici. Ma di una cosa sono certa: lui è sicuramente colpevole dei tradimenti. Ha ucciso mia figlia tradendola. E un uomo così che valori può trasmettere ad una bambina. Io ho insegnato a mio figlio e a Melania a rispettare i valori e lo stesso farò con Vittoria. Ma i Parolisi che insegnamento le possono dare?»

Non dubito che la madre amasse la figlia ! Temo però che seppur inconsapevolmente , non ami la nipote se intende usarla come strumento di vendetta nei confronti del genero e come mezzo di ricatto per “farlo parlare”

Se Salvatore non parla perché terrorizzato da minacce per la propria incolumità ma soprattutto per quella di sua figlia, non credo proprio che l’impedirgli di vederla possa essere un’arma di pressione convincente a farlo desistere dal suo silenzio

E comunque se i REA, come suppongo, non ritengono Salvatore l'esecutore materiale del delitto, dovrebbero FARE DI TUTTO perchè ciò sia accertato ed acclarato.

Dovrebbero farlo proprio per il BENE della la bambina

Anonimo ha detto...

Il lavoro che la vostra squadra ha prodotto è stato fortemente incisivo anche se come fa notare Pino non avvalendosi di prove certe perche' ovviamente , quelle, sono a disposizione giustamente solo degli inquirenti pertanto le ipotesi restano solo teorie, tuttavia, i ragionamenti logici presentati qui, a momenti a passo di danza classica ,in altri meno, rappresentano la coscienza libera di persone che ragionano con la propria testa , senza condizionamenti dettati dai media o da chissà "quale altra volontà pilotante".Questo valenza e' stata sicuramente raggiunta da voi tutti.
Credo in S. Barbara (4 dicembre)e mi piacerebbe vegliasse su Melania,sempre.
Un caro saluto a tutti voi
luc

PINO ha detto...

Cara/o LUC

Grazie, ancora una volta, per le parole di elogio per il lavoro svolto in questo blog, dai componenti di un gruppo di benpensanti detto "squadra", e di cui sono fiero di farne parte.
Il diverso "passo di danza", da te rilevato, cara/o Luc, è solo il risultato di continue verifiche e limature delle idee elaborate, che, necessariamente, rallentano il ritmo delle ricerche e dei dibattiti.
In questa sede, chiunque adduca apporti utili al fine della verità e della giustizia, senza pregiudizi, è sempre il benvenuto, come ebbe a dirti Mimosa, in un post precedente.
Se hai idee diverse e personali da esprimere, puoi farlo liberamente. Troverai sempre qualcuno col quale dialogare.
In attesa di leggerti ancora con piacere, ti porgo cordiali saluti.
PINO
p.s. Puoi rivelare almeno il tuo sesso? Grazie, P.

Tiziana ha detto...

Secondo le ultime informazioni (purtroppo non ho l'ordinanza ma le solite notizie giornalistiche da prendersi con le pinze), nella richiesta di giudizio immediato cade la premeditazione e cade la presenza del complice. Nella ricostruzione Parolisi sarebbe uscito di casa con una tuta e sotto maglietta e calzoncini. Dopo l'uccisione avrebbe fatto sparire tuta e scarpe. Successivamente sarebbe tornato a vilipendere il cadavere.
Oltre ai soliti elementi che abbiamo evidenziato più volte: Ranelli, cane, tempi insufficienti per l'azione omicidiaria, vediamo gli ulteriori punti deboli:

1) se non c'è stata premeditazione, perché Parolisi avrebbe avuto un paio di scarpe di ricambio?
2) i vicini di casa hanno dichiarato che Parolisi uscì di casa in calzoncini e maglietta, non in tuta;
3) quando Parolisi avrebbe avuto il tempo di tornate per effettuare lo staging? In particolare avrebbe dovuto essere sul luogo alle 7.00 di mattina del 20/4 per riaccendere il telefonino, ma mi sembra che per quell'ora avesse un alibi;
4) coloro che hanno ritrovato il cadavere e telefonato erano dunque, effettivamente, solo persone qualunque di passaggio? Che bella coincidenza che abbiano ritrovato il cadavere proprio subito dopo che Parolisi aveva vilipeso il corpo e riacceso il telefonino!

Mimosa
qui avremmo bisogno di uno dei tuoi accuratissimi lavori di ricostruzione. Sei in grado di ricostruire i movimenti di Parolisi fino al momento del ritrovamento del cadavere? Non credo ci siano buchi tali da avergli consentito di arrivare a Ripe (20 minuti), attuare l'azione (altri 10-15 minuti almeno) e tornare a Folignano (20 minuti) facendo nuovamente sparire l'oggetto utilizzato per lo staging. Complessivamente deve avere avuto almeno un'ora a disposizione (senza contare che era guardato a vista fin da subito, e difatti c'è chi ha "spifferato" che aveva cercato di nascondere il cellulare dedicato a Ludovica).

Anonimo ha detto...

Caro Pino,
leggo da qualche settimana gli ultimi commenti, non ho una conoscenza approfondita di ogni aspetto della vicenda al pari della vostra che ho capito siete qui da quando è iniziata la vicenda, per questo motivo i miei interventi e conoscenza non sono nella stessa misura equivalenti ai vostri.
Di natura sono una persona che non va a telecomando, non ho neanche il televisore,di solito leggo,ma ti dicevo della mia natura per spiegarti che riesco ad identificare chi come me non si fa "trascinare" e per questo mi piace.
Spero che la spiegazione sia stata esauriente.
p.s.sono una donna e luc è l'uomo che amo.
luc

Anonimo ha detto...

X LUC

CHIARISSIMO. Noi, comunque, siamo sempre quì. Se ci cerhi ci trovi.
Buona domenica. PINO

Anonimo ha detto...

Caro Pino,
grazie , continuerò a leggervi anche su altre vicende e di tanto in tanto ad intervenire se avrò qualcosa da dire.
Buona domenica
luc

Antonello ha detto...

@Pino
Condivido il tuo stato d'animo rispetto alla vicenda, tuttavia non penso che le vicissitudini giudiziarie cambino di una virgola od impongano tempi alla verita' assoluta che sebbene umilmente noi sempre unicamente ricerchiamo deve per forza esistere.
Una sola ricostruzione e' quella che deve e puo' contenere elementi di sola verita', l'architettura nostra umana esula dal saperla e ci trascina, nella comune passione, a cercare di riicostruirla fedelmente.
Se e' una resa di squadra vista l'inefficacia riscontrata posso comprendere la stanchezza, per quanto mi riguarda continuero' a pensare alla storia di M. con la speranza di trovare una quadra mia, intanto mi accontento di un semplice e risaputo, purtroppo, insegnamento: in questo mondo vi sono anche persone a cui frega nulla delle responsabilita', della verita' ancor meno, persone che impongono alla comunita' ed ai ruoli cardine che la sviscerano il proprio modo di incoerente essere, e' importante saperlo ma e' piu' arricchente e splendido custodire nella coscienza un proprio modo di essere onesti con le proprie passioni cercando sempre il rispetto e la fedelta' verso e nei fatti.

Antonello ha detto...

Per quanto riguarda la famiglia Rea ne ho condiviso e ne condivido la visione sino ad un certo punto, una famiglia deve insegnare i valori ai propri figli, e' sacrosanto, forse fra i valori vi dovrebbero essere l'umilta' e la diversita', non siamo tutti uguali e tante volte i valori vanno messi in discussione e difesi da chi, nella piena liberta' di farlo, non li condivide.
forse e' un valore pure il dialogo e l'ascolto, l'apertura mentale che permette il vissuto di quei valori, il loro moltiplicarsi ed evolversi nella continua pacifica esperienza.
Chi scrive ha rifiutato la vendetta decenni fa come risoluzione e si ritiene fortunato di essere riuscito a ritrovare, oltre il dolore e la rabbia, i soli valori di un futuro risplendente dalle ingiustizie, certo tutto ha un limite e noi siamo piccoli umani, per questo non sono mai entrato in argomento, so che alla fine la conoscenza ed il rispetto verso i nostri luccicanti limiti fa parte di una coscienza personale che puo' differenziarci nelle diverse e libere scelte ad i duri bivi che la vita, purtroppo e meno male, ci impone.

tabula ha detto...

bravo antonello
touchè, Pino
benvenuta, luc-nome-dell'uomo-che-ami

Mimosa ha detto...

@ Tiziana e Squadra
avevo cominciato qualche tempo fa a raccogliere la cronologia degli spostamenti di SP nelle due giornate 19 al 20 aprile.
Mi attivo a sistemare meglio i dati e poi ve li posto.

Intanto vi scrivo questo, su cui qualcosa è rimasto in sospeso qualche commento fa:

Ricordo d’aver letto che il casolare di cui si parla fosse nella disponibilità dell’amico Paciolla o perlomeno lui possedeva una casa da quelle parti, e qualche settimana fa ho riscoperto articoli di luglio-agosto in cui era scritto che il Paciolla era tra i “primi sospettati” (ora non trovo più i link), e il giornalista aggiungeva anche questo ai motivi della rottura dei rapporti con Salvatore.
Comunque lui e la moglie furono tra i primi a cui è stato fatto il tampone per l’analisi del dna, suppogo che in concomitanza ne fu preso anche a Sonia e familiari.

Mimosa

Tiziana ha detto...

Mimosa
grazie per la tua solerzia, aspetto dunque il tuo prossimo post. Buon lavoro
Tiziana

Sandro ha detto...

Salve,

ho visto che di recente siete tornati a parlare del pm Ferraro. Chi fosse interessato, qui trova il pdf della delibera con la quale il CSM dispone l'aspettativa per infermità del Ferraro:

http://dc376.4shared.com/download/37Au5ZG0/csm-ferraro.pdf

tabula ha detto...

fate caso a quel che ha scritto Antonello. Non è una cosa detta così a caso.

Tiziana ha detto...

Sandro
grazie per il link. Ho letto la delibera e la cosa più interessante è che vi è scritto che il dott. Pesci nega categoricamente di aver parlato in procura con Carmela Rea.
Ci era sempre rimasto il dubbio se Pesci avesse mai confermato o negato la circostanza segnalata da Ferraro, ora sappiamo che il dott. Pesci l'ha negata.
Tiziana

Mimosa ha detto...

DOVE ERA e COSA HA FATTO Salvatore Parolisi nei giorni 19 e 20 APRILE

- la notte del 18 Parolisi, tornato a casa dalla caserma dove fece il verbale della scomparsa, accompagnato dai tre uomini della famiglia Rea (è scritto che erano le ore 03.00), condivide il divano-letto del soggiorno con lo zio Salvatore Rea
- il 19 aprile verso le ore 9 si recano tutti al Pianoro, alle ore 11 SP si allontana dicendo di recarsi in caserma per organizzare una squadra di ricerche, vuole andare da solo e fa scendere il nipote che si era già seduto (il figlio di Salvatore Rea)
- il 19 aprile mattina in Caserma Clementi si svolgeva il Giuramento dello scaglione di reclute
- il 19 aprile SP viene visto in Caserma verso le ore 12.00-12.30 dal commilitone Raffaele PAGANO, il quale attesta che SP rimane tutto il pomeriggio in Caserma parlando con i vari colleghi, e in effetti dalle ore 13.30 alle ore 19 SP rimane in compagnia del commilitone Libero D’AGOSTINO, comandante della seconda squadra del terzo plotone, sempre all’interno della Caserma
- il 19 aprile dopo le ore 19 SP torna sul pianoro assieme ad alcuni commilitoni e vi rimane fino alle ore 22 circa (i commilitoni che partecipano alle ricerche restano fino alle ore 1, tra cui il D’Agostino) rincasando con i parenti, mentre aveva espresso l’intenzione di andare dormire in Caserma (ma il suocero si fa aiutare dai commilitoni a “persuaderlo” a tornare a casa)
- la notte del 19 aprile SP dorme sul divano dell’ingresso con il suocero
- il 20 aprile si alzano alle 6.30 e poco dopo ritornano tutti al Pianoro
- il 20 aprile alle ore 7.10 il telefonino di Melania viene riacceso
- il 20 aprile poco prima delle ore 12 Salvatore va in caserma con la bambina
- il 20 aprile alle ore 14.48 il telefonista anonimo chiama il 113 per avvisare del corpo
- il 20 aprile al momento del rinvenimento del cadavere SP si trovava presso l’abitazione del sergente maggiore Raffaele La Cava
- la notte del 20 aprile Parolisi dorme a casa di Paciolla ed esce di casa senza che l’amico se ne accorga (dice il Paciolla), pare prima delle ore 6.

Mimosa ha detto...

Però ragazzi, sapete? io farei molta attenzione su quanto scrive Anna, fin dall'inizio dei suoi interventi!
E' stata un po' "trascurata" perché riprendeva i nostri discorsi di squadra, ma se li riprende lei ... con tanta insistenza ...

è di novembre un commento in un blog in cui una Anna dice che sta ripetendo questo da 7 mesi …

@ Anna sei tu quella Anna?
Ciao
Mimosa

Annika ha detto...

SQUADRA: IL SANGUE NON E' ACQUA

In attesa di notizie serie e comprovate, se mai ve ne saranno in questa tristissima vicenda, mi pongo un'ultima domanda: sono state repertate tracce di sangue sulla terra intorno alla fontanella del chiosco di Ripe? O vi era un particolare svolazzare di mosche intorno ad essa all'arrivo degli inquirenti?

Se realmente Parolisi si fosse lavato li', l'acqua mescolata al sangue sarebbe schizzata tutt'intorno e per la maggior parte finita inevitabilmente per terra, dove sarebbe stata parzialmente assorbita dal terreno ed in parte sarebbe rimasta in superficie ed impossibile da celare o cancellare. Ripeto quindi: per poter affermare che Salvatore si sia lavato del sangue di Melania prima di rimettersi in macchina, e quindi necessariamente a Ripe stessa, LA FONTANELLA E L'AREA CIRCOSTANTE SONO STATE ANALIZZATE (LUMINOL / ALS) E CHE RISULTATI HANNO PRODOTTO?

E qui mi fermo con le domande sul caso Rea, augurandomi che, comunque vada il processo, Parolisi possa comunque riabbracciare presto la sua bambina: sono padre e figlia e hanno diritto l'uno all'altra. D'altronde, se Dio quella figlia gliel'ha data, indipendentemente dai tradimenti che sapeva che quell'uomo avrebbe commesso, avra' avuto i Suoi motivi.

Ciao, Annika.

ANNA ha detto...

scusate, ma mi sono confusa stefania in effetti è andata a casa di melania il 18 aprile la sera della scomparsa e ha visto la valigia di melania,è sconcertante però sentire da lei che melania non avrebbe mai fatto l'amore con il marito alle casermette, perchè lei quando fa l'amore in un posto inusuale lo dice alle amiche?poi perchè non pensa al marito che ANCHE LUI HA L'AMANTE ANZICHè FARE LA PARTE DELL'IMPICCIONA CON MELANIA............

PINO ha detto...

X ANNA

Scusami, ma non ho afferrato bene il senso di quanto hai scritto nel tuo ultimo post. Ti dispiace ripeterlo, più dettagliatamente?
Grazie.

Inoltre, Mimosa ti aveva chiesto se sei tu quell'Anna che, in un altro blog diceva che "da 7 mesi, ripeteva la stessa cosa".
Sei la stessa?
Attendo, ciao, PINO

Anonimo ha detto...

MIMOSA
Dalle 11 che P lasciò i famigliari di M, e NON volle portare nessuno con se, per andare in caserma, fino alle 12,30, quando fu visto dal suo commilitone, cosa ha fatto?
PINO

Anonimo ha detto...

Annika, per avere una risposta alla tua illuminante domanda dovremo aspettare ancora un pò.

Enrico, riflettevo su quanto da te riportato, in merito alle dichiarazioni della nonna materna:
«Non mi interessa sapere se Salvatore è colpevole di omicidio: questo lo decideranno i giudici. Ma di una cosa sono certa: lui è sicuramente colpevole dei tradimenti. Ha ucciso mia figlia tradendola. E un uomo così che valori può trasmettere ad una bambina. Io ho insegnato a mio figlio e a Melania a rispettare i valori e lo stesso farò con Vittoria. Ma i Parolisi che insegnamento le possono dare?»

Ecco a tal proposito mi domando con quale logica, si possa nominare tutore della piccola una persona che rilascia tali dichiarazioni. Credo che in una qualsiasi causa di affido, dichiarazioni del genere, avrebbero sortito effetti contrari.

Per quanto riguarda la non contestazione della premeditazione, implicitamente viene a cadere, l'osservazione di Cirillo, quando vista l'impossibilità di conoscere la cella agganciata dal telefonino di Salvatore, chiedeva di accertare se quest'ultimo avesse conoscenze in materia. Quindi se non vi è premeditazione, Parolisi non ha fatto in modo di impedire di conoscere la cella agganciata dal suo telefonino, allora perchè non è possibile conoscere tali dati?

In merito alla lettera che Melania avrebbe scritto a Franca, mi sembra di ricordare che in una puntata di QG, Franca ne lesse alcune righe. Melania le scrisse tale lettera in occasione del compleanno.

Stella

Mimosa ha detto...

@ Caro Pino
le carte non lo scrivono e non ho trovato chi l'abbia potuto dire.

Il suocero dice "circa le ore 11" e collega dice "circa 12.00 - 12.30" ... non fare come gli inquirenti che vogliono spaccare i minuti e i secondi ...
Anzi, te lo potrei dire: venti minuti per scendere dal Colle, arrivare a Folignano e altri 10 minuti per raggiungere Ascoli, aggiungici altri dieci per arrivare alla caserma, farsi riconoscere, parcheggiare e incontrare il commilitone.
E se vogliamo mettiamoci anche qualche telefonata di mezzo!
Quindi circa 45-55 minuti.
I tempi per andare dritti dritti in caserma ci sono
e non certo i tempi fare un saltino a Ripe ...

Pino ha detto...

MIMOSA, la mia domanda voleva solo anticipare quella eventuale di "altri" furbi.
La tua risposta è oltremodo esatta e soddisfacente.
PINO

Anonimo ha detto...

Tiziana, nel calcolo del tempo necessario a Parolisi per effettuare il depistaggio, vanno calcolati i minuti necessari per procurarsi gli oggetti per attuarlo.

Pino e Mimosa, in quell'arco di tempo, il telefonino di Salvatore non aggancia Folignano? non passa molti minuti al telefono con Ludovica?

Stella

Mimosa ha detto...

@ Caro Pino, lo sapevo che la tua era una domanda "stuzzicante" ... ho rivolto a te il commento indirizzato ai "furbi" ...

@ Stella,
per gli agganci telefonici lascio il campo a LucaP o a chi sappia risponderti.

Ciao,
Mimosa

Unknown ha detto...

Le carte lo scrivono. Parolisi alle 11.00 dice di voler andare in caserma, alle 11.27 è a Folignano, la cella telefonica lo aggancia in quel punto, al telefono con Ludovica per farle cancellare il profilo facebook. Resta al telefono oltre 20 minuti, fino alle 11.45 circa. Poi va in caserma (o a depistare).
Massimo

anna ha detto...

SONO LA STESSA ANNA E ABITO NELLA PROVINCIA DI ASCOLI PICENO ANCHE IO PORTO SPESSO IL MIO BAMBINO ALLE ALTALENE DI SAN MARCO, ANCHE IO NON MI PORTO MAI LA BORSA PERCHè I SOLDI CE L'HA MIO MARITO CERTAMENTE NON VADO A SAN MARCO CON UNA BORSA GRIFFATA,ANCHE IO E MIO MARITO PUR CONOSCENDO I POSTI PER ANDARE AL RISTORANTE NON HO MAI NOTATO LA STRADINA CHE TAGLIA E PORTA DIRETTAMENTE AL RISTORANTE,RITORNO SULLA STRADA GIRO POI A DESTRA PER ANDARE AL RISTORANTE ANDARE E TORNARE E STARE AL BAGNO CI SI IMPIEGO CIRCA MEZZORA,IL PROBLEMA è CHE MELANIA HA PROSEGUITO DRITTO PER SCENDERE NELLA VIA DISOTTO DOVE NON SI è VISTI NE DALLE ALTALENE E NE DAL RISTORANTE PERCHE C'è UN BOSCO,SI ARRIVA FINO AL MONUMENTO DEI CADUTI MELANIA QUINDI HA PERCORSO TUTTO LA VIA DI SOTTO PER NON ESSERE VISTA,è MELANIA CHE AVEVA APPUNTAMENTO CON QUALCUNO E IL SUO OMICIDIO MI SEMBRA PIù COLLEGATO A LEI E ALLA SUA FAMIGLIA CHE AL MARITO,IL FATTO CHE NON GLI FANNO VEDER LA BAMBINA è UNA MINACCIA PER NON FARLO PARLARE

SONO LA STESSA ANNA CHE GIA' A LUGLIO SCRISSE CHE IL DNA SULLE MUTANDE ERA DI SONIA PERCHè GIA' A LUGLIO GLI INQUIRENTI SAPEVANO CHE ERA DI SONIA,SONIA HA MENTITO DICENDO CHE HA STIRATO CON MELANIA LE SUE MUTANDE, LA SERA DEL 17 APRILE ERANO I CONIUGI PAROLISI CHE SONO STATI A CASA DI SONIA,SONIA ABITA IN UN ALTRO PALAZZO, IMMAGINATE MELANIA CHE PORTA A STIRARE LE SUE MUTANDE E I SUOI PANNI A SONIA? NON è ASSOLUTAMENTE VERO

QUANDO POI PARLO DI STEFANIA PERCHè LEI è ANDATA IN GIRO A DIRE CHE MAI MELANIA AVREBBE FATTO L'AMORE CON IL MARITO A CIVITELLA?CHI GLI DA A LEI TANTA CERTEZZA, PERCHè STEFANIA QUANDO E DOVE FA L'AMORE CON IL MARITO LO DICE ALLE AMICHE?LEI CHE è TANTO IMPICCIONA DELLE RELAZIONI DEGLI ALTRI PERCHè NON PENSA AL MARITO CHE HA L'AMANTE A QUANTO PARE NEMMENO PACIOLLA AVEVA DETTO NULLA DELLA SUA AMANTE A PAROLISI.AVETE CAPITO CIò CHE STO DICENDO?

RITORNANDO ALLE IMPRONTE DI SCARPE INSANGUINATE VICINO AL CHIOSCO DI RIPE è 37-38 DI PIEDE QUINDI NON PUò ESSERE DI PAROLISI,E PROPRIO VICINO ALLA TESTa di melania c'era l'impronta del pneumatico di una macchina che non corrisponde a quella di parolisi, melania è stata portata li dopo,non prima della sera del 19 aprile,dove è stato fatto il depistaggio

vi racconto anche come vengono fatte le esercitazioni militari
il pulman viene parcheggiato proprio al bivio dove dopo 200 mt c'èil chiosco di ripe,immaginate parolisi che in pieno svolgimento dell'esercitazione passa vicino al pulman con la macchina e uccide la moglie dopo 200mt, melania è morta mella notte fra il 18 e il 19,poi vengono messe le sentinelle da 4 a 6 ogni sentinella che vede passare una macchina seganal il passaggio a quella successiva, capita anche che le macchine vemgano fermate e fatte anche ritornare indietro, cosa che sembra siA SUCCESSA ALLA GOLF NERA, le macchine viste passare dalla sentinella colasanti sono un fuoristrada e una fiat stylo mentre la golf nera non l'ha vista per il semplice fatto che una delle sentinelle precedenti l'ha fermata e l'ha fatta ritornare indietro,
le sentinelle si segnalano i passaggi delle macchine l'uno con l'altro basta che i militari di chieti vengano interrogati,

tabula ha detto...

beh. se è stato visto intorno alle 12 - 12,30 tempo per il depistaggio non ce n'è stato.
Anche perchè per fare tutte quelle linee su un cadavere ci vuole tempo, mano ferma, pelo sullo stomaco e dimestichezza con lo strumento.
Un taglierino da incisori forse?
E vabè che Parolisi è il nuovo Flash Gordon de noaltri, però non solo non tornano i tempi dell'omicidio (prima accusa) non ci sono neanche i tempi per un depistaggio, per quanto pasticciato.
A meno che durante le nottata passate una sul divano con lo zio che non sopportavano nè lui nè melania, una col suocero, dopo essersi lavato i denti in bagno e prima di mettersi il pigiama Salvatore già che c'era abbia fatto un salto a Ripe.
Tra l'altro, chi mai avrebbe riacceso il cellulare della donna la mattina del 20, chi l'avrebbe spento la sera del 19, chi ha cancellato tutti quei messaggi?

ps: lo so, Pino, argomento trito e ritrito. Ma lasciami dare un pò di aria ai denti.

anna ha detto...

voglio raccontarvi un'altra cosa un mio amico conosce il ranelli proprietario del chiosco di san marco, ebbene quando lui è stato interrogato ci mancava solo che fossi io il colpevole,queste le parole dette al mio amico,ranelli raccontava quello che aveva visto e gli inquirenti a dirgli ti sei sbagliato, lui ha sempre insistito sulla sua versione,se guardate il video apre il chiosco alle 14,50 alle 15,01 esce per la prima volta dal chiosco e li vede parolisi, poi alle 15,23 mette le sedie fuori ma parolisi già aveva fatto la chiamata alla moglie e si era già spostato alla macchina con la bambina per trovarsi alle 15,30 davanti al ristorante dove è stato visto da molte persone, quindi l'unico orario che ranelli può vedere parolisi è alle 15,01perchè alle 15,23 già non c'è più perchè si sta già spostando, ma gli inquirenti cercano di inquinare le testimonianze,

tabula ha detto...

@Anna
quel che dici è molto interessante.
Se sei un'abitante del luogo sarai più informata di noi su come avvengano le esercitazioni militari.
Come mai dalle indagini non risulta tutto questo? Come mai non si fa parola del pullmann?

Per quanto riguarda invece Sonia e Stefania, fai affermazioni un pò azzardate.
Se affermi "non è vero quel che racconta Sonia" dovresti come minimo essere stata presente per esprimerti con tanta sicurezza.
Al massimo potresti dire "è molto improbabile" o "è inverosimile" oppure "non è assolutamente credibile". Anche molti di noi hanno dei dubbi, ma non essendo presenti ce li teniamo, del resto se smentisse Parolisi, presente alla serata, forse non verrebbe creduto.

E arriviamo a Stefania: un'amica impicciona e che parla troppo, nè più nè meno come Sonia e Imma.

Melania era circondata da queste ciarliere so-tutto-io, entrava in rapporti cordiali ma non raccontava MAI una virgola dei fatti propri, e questo sì che possiamo asserirlo, forti del senno di poi, perchè quando volle confidarsi veramente sul brutto periodo che stava attraversando lo fece con una ed una sola amica lontana, tale Valentina.
E questa, è storia.
Tutte le altre allegre comari possono chiudere la bocca.

Piuttosto trovo interessante la tua parte del tuo intervento: non avendo una cartina 3D ho capito il eprcorso che indichi, ma non avevo colto la morfologia del terreno, che nasconderebbe alla vista chi dovesse inoltrarsi fino al Monumento.
(così come credo corrisponda la posizione dell'auto di parolisi indicata dal nostro cortese padrone di casa Massimo Prati, occultata alle riprese dei ragazzi dal movimento del terreno)

tabula ha detto...

@Anna
può darsi che Ranelli sia stato interrogato in modo talvolta brusco, del resto la sua testimonianza è sempre stata un grosso ostacolo nella ricostruzione accusatoria contro Parolisi, e si è cercato in tutti i modi di renderla inattendibile: del resto le sue dichiarazioni avran dato un pò fastidio, o forse confutare le affermazioni del testimone servirà a verificarne la sicurezza in ciò che dice.
Non è il mio mestiere interrogare testimoni, quindi non so se certe maniere possano essere criticabili o meno.
Gli inquirenti sapranno fare il loro mestiere: è l'impalcatura dell'accusa che non torna.

anna ha detto...

la storia dei ragazzi è veramente assurda, i ragazzi dichiarano che loro hanno parcheggiato i motorini vicino alla staccionata e non 'c'è assolutamente alcuna macchina parcheggiata,ebbene dalle foto proprio ,esse sul blog di massimo prati si vede benissimo che i motorino era no parcheggiati sull'erba per terra e al di la della staccionata si vede una macchina parcheggiata quindi i ragazzi hanno mentito, come ha mentito il gip allegando agli atti quella foto dichiarando che quella foto testimonia l'assenza di macchine dietro la staccionata, queste sono le parole che stanno agli atti,

Mimosa ha detto...

@ Anna
peccato che non hai scoperto questo blog prima, avresti fatto parte della Squadra! Avresti sostenuto le nostre ipotesi, costruite attaverso tanti dibattiti ... o forse saresti stata tu la trascinatrice e la linea guida.

Anche Claudia che abita ad Ascoli sostiene la medesima cosa.
Questo vorrebbe dire che voi del luogo avete una percezione delle cose per via diretta, le cosiddette "voci di corridoio" che sono più veritiere di tante informazioni che passano per parolai pagati pagati per "dar aria ai denti" (mi piace l'immagine di Tabula) o alle dita sulla tastiera …

Devo dire che anche a me stupiscono tutte le tue affermazioni così sicure, come quella concernente a cosa "pensano tutti i penalisti di Ascoli Piceno".
Sai – a differenza del caso di Avetrana, che parimenti seguo – ho notato che in questo caso gli abitanti del luogo sono molto più propensi a vedere l’innocenza dell’indagato che la colpevolezza. Forse hanno maggiore contezza di faccende che circolano, da anni, e sicuramente gioca molto la vostra diretta conoscenza dei posti circostanti e dei tempi per raggiungerli.

Un caro saluto e scusami se prima di ora non ti ho dato il giusto benvenuto!

Mimosa

Antonello ha detto...

@Anna
Scusa ti chiedo conferma di cio' che affermi o lasci intendere, e' vero che l'amante dell'amico fraterno di P. abita nel paesino di Colle??? E se si, possiamo sapere da dove hai tratto questa informazione???

Anonimo ha detto...

Andando di questo passo andremo a finre al delitto amici-famiglia come il caso Pipitone, Scazzi e via discorrendo.
Freniamo un pò la corsa del carretto e guardiamo la segnaletica stradale, se non vogliamo scontrarci addirittura con una persona in bicicletta.
P.

Tiziana ha detto...

Mimosa
ottimo lavoro (come sempre) il tuo riassunto sugli spostamenti di Parolisi. Adesso i pochissimi vuoti andrebbero colmati con i momenti in cui era impegnato al telefono. Ad una telefonata ha già fatto riferimento Massimo, ma mi sembra ce ne fosse un'altra. Riguarderò domani con più calma. A primo accihto mi sembra proprio che i tempi per lo staging non ci siano. Come fanno i pm a continuare a sostenere tale tesi?

LucaP ha detto...

@ Anna

Non sono di AP ma ho cercato di esaminare attentamente tutto il materiale riguardante il caso reperibile su internet.

Vicino al portoncino della casa dei Parolisi vi sono due pulsantiere del citofono che sicuramente si riferiscono al medesimo condominio.

Su di una (primo pulsante in basso) vi è (era) il nome di Salvatore e Melania. Sull'altra, affiancata alla prima, vi è il nome di Alfredo Sirocchi e Sonia Viviani. Le due famiglie quindi vivevano nello stesso palazzo. Non credo sia cosa fondamentale ma volevo solamente farlo notare per fugare ogni dubbio.

Riguardo lo stirare indumenti di Melania (e famiglia) da parte di Sonia, sebbene non creda sia la possibile causa della presenza del DNA di Sonia stessa e del figlio (cosa cui al momento per molti motivi non credo altrettanto), non vorrei mai però che fosse abitudine di Melania farsi stirare il bucato da altre persone. All'immagine di Melania moglie e casalinga modello, non so perché, comincio a credere ben poco.

Riguardo invece la notizia dell'amante di Paciolla che vivrebbe a frazione Colle ti chiedo anch'io maggiori notizie, perché è già da tempo che sospettavo che qualcuno coinvolto nella vicenda avesse la disponibilità di un'abitazione proprio a Colle (mi era venuto in mente anche di fare una visura catastale). Se mai fosse vero significherebbe che Paciolla (avvisato da Salvatore all'incirca alle 17:00 proprio mentre era a casa dell'amante) si sarebbe trovato molto vicino al Pianoro. Gli inquirenti hanno infatti sospettato a lungo della guardia carceraria (perlomeno di concorso nel reato) tanto da chiedere un campione di DNA a lui ed alla moglie in occasione del giorno in cui ha consegnato i suoi cellulari.

LucaP ha detto...

@ Anna

Su questo blog abbiamo a lungo esaminato la questione delle sentinelle disposte lungo la SP53 in prossimità del poligono.

Colasanti e Pellegrino erano le due vedette più vicine al bivio con la stradina che conduce al chiosco ed allo stesso tempo le più lontane dal poligono. Se mai una Golf nera fosse transitata sulla strada (provenendo sicuramente da Nord in quanto prima di Ripe la strada era interrotta per una frana) sino alla vedetta Mascia (che dichiara di averla fermata e fatta tornare indietro) l'avrebbero vista passare ben due volte e questo lo hanno negato decisamente.

Per di più le vedette comunicano tra di loro mediante radio a canale aperto, e quindi ogni vedetta ascolta le comunicazioni tra le altre. Se Mascia avesse davvero avvisato l'altra vedetta Arrica (è quest'ultima che stranamente si è ricordata per prima della Golf pur non avendola vista) anche Colasanti e Pellegrino avrebbero sentito. Ed invece dicono di non sapere niente di niente. Quindi la Golf nera (uomo con cane) non è passata assolutamente. Chi ha convinto Arrica e Mascia a tirare fuori tale notizia non lo sappiamo, ma è certo che è stata utilizzata dagli inquirenti per rendere inattendibile Colasanti che continua ad essere una delle spine nel fianco della Procura.

LucaP ha detto...

In merito all'assenza della premeditazione nella richiesta di giudizio immediato, c'è qualcosa che non mi torna.

Sicuramente se avessero inserito tale fatto, sarebbe stato probabile che il GIP avrebbe rigettato la richiesta raccomandando un approfondimento di indagini con la conseguenza che la scadenza dei termini di custodia cautelare sarebbe stata molto prossima alla nuova chiusura della indagini.

Ma per rendere credibile che Parolisi abbia portato la moglie da Folignano a Ripe, mentre è testimonianza della stessa Melania che la breve gita sarebbe dovuta essere al Pianoro, sarebbe necessario inserire proprio la premeditazione nei capi di accusa.

Già è estremamente difficile per i PM giustificare l'assenza di qualsiasi riscontro sul fatto che Parolisi si sia totalmente ripulito dal sangue e totalmente cambiato (scarpe incluse) occultando in modo così abile gli indumenti imbrattati del sangue stesso (l'ipotesi di una tuta al di sopra degli abiti da jogging non è assolutamente credibile a meno di pensare a qualcosa di totalmente impermeabile ma di nuovo si tornerebbe alla premeditazione). Senza poi contare tutto quello che indebolisce la loro ricostruzione in genere come la totale assenza di testimoni del passaggio di Parolisi su quelle strade, e sono sicuro si siano dannati l'anima a cercarli lungo tutti i possibili percorsi, ma di questo sicuramente non parlano. Anzi, se ipotizzano che per tornare al Pianoro sia passato nuovamente da Folignano (è solamente il giudice del riesame che fa fare a Parolisi la strada diretta che passa da San Giacomo), vuol dire che probabilmente hanno trovato dei testimoni che possono dichiarare che una Scenic nera non sia passata da San Giacomo e dalla strada che da lì conduce a Colle San Marco.

Ma allora perché non inserire anche la premeditazione dando così maggiori margini d'azione alla difesa durante il dibattimento?

Forse pensano di cambiare il capo di imputazione durante il processo. Però mi sembra dubbia anche questa ipotesi.

Un sospetto io personalmente ce l'ho ma siccome è vera e propria dietrologia preferisco non farmi ridere dietro nel riferirlo.

Ciao

tabula ha detto...

@Luca
vista la competenza dimostrata fino ad ora dubito che qualcuno possa mai volerti ridere dietro, e se anche lo facesse, tutti i componenti della Squadra lo azzannerebbero alle caviglie.
E poi chi non fa non sbaglia: esponi serenamente la tua ipotesi.

LucaP ha detto...

@ Tabula

A causa della "dabbenaggine" rimproveratami da Pino, a lungo non ho voluto credere che dietro la vicenda vi fosse qualcosa di relativo all'ambiente della caserma ed a possibili attività illecite (od anche solamente disonorevoli, ma è più probabile il primo aggettivo) svolte all'interno della stessa. Ho quindi cercato di darmi spiegazioni più semplici pensando che proprio la banalità e semplicità sono spesso alla base di molti eventi tragici e drammatici.

Solo ultimamente ho maturato la convinzione che invece i sospetti già avanzati da molti di voi costituissero invece i presupposti dai quali è scaturito il delitto.

Non credo che la Procura di Teramo non abbia gli stessi sospetti (e forse qualcosa di più) ma secondo me si sono scontrati contro un muro impenetrabile ritrovandosi in mano unicamente Parolisi e le sue contraddizioni pasticciate (anche il GIP Cirillo si è trovato a luglio nella stessa condizione).

Secondo me sanno benissimo che le accuse sono deboli e facilmente smontabili in un dibattimento (indipendentemente dalle granitiche certezze che sembrerebbero emergere dalle notizie giornalistiche, secondo me basate, per essere magnanimi, su false indiscrezioni messe in giro ad arte), ammesso di trovarsi davanti una Corte d'Assise veramente imparziale, se non in primo grado perlomeno nei gradi di giudizio successivi.

Scagionare Parolisi dalle accuse sinora contestategli sarebbe stata una sconfessione troppo clamorosa in assenza per di più di alternative nonché un'ammissione implicita di non essere stati in grado di svolgere il loro compito.

E forse è allora meglio per tutti proseguire per la strada intrapresa, rendendo anche il compito della difesa più facile (il non inserire la premeditazione secondo me comporta questa maggiore facilità), ed aspettare che sia qualcun altro a smentirli. A quel punto una ripresa delle indagini (per di più contro ignoti) a distanza di più di un anno, comporterà una probabile fine indolore (per tutti tranne che per la povera Melania) del caso.

Bisognerà però vedere cosa farà Parolisi nel caso in cui il processo dovesse invece virare a suo sfavore. Nel timore di una condanna così severa come si prospetta dai capi d'accusa, forse si deciderà a parlare dei suoi veri sospetti e di tutto quant'altro sinora taciuto anche a rischio di rimanere incriminato per qualcos'altro.

PINO ha detto...

TABULA, buongiorno.

Hai un'abilità straordinaria nel comporre la forma di una richiesta, di fronte alla quale è difficile resistere. Io, almeno, non ci riuscirei.
Sei un artista delle belle maniere!
Allora LUCA, come fai a restare ancora in dubbio, se rivelare o no la tua idea?
Mi associo alla irresistibile richiesta di Tabula, perchè non saprei formularne una più convincente.
Salutissimi, PINO

tabula ha detto...

@Pino, rido. :-)
Immodestamente, alle volte ho il pregio di andare all'essenza.

ps: Lucap ha risposto. Visto che funziona?

Anonimo ha detto...

p.s.Hai preceduto il mio post Luca. Allora come non detto. Pino

LucaP ha detto...

@ Pino e Tabula

Non avevo timore delle vostre risa, ma eventualmente di quelle di qualcun altro che sappiamo partecipare in silenzio alla discussione.

@ Anna

Gli scooter parcheggiati lungo la staccionata di cui parlano gli inquirenti non sono quelli del gruppo di ragazzi che compare nelle foto, bensì di un altro gruppo di ragazzi che si è poi recato presso il campo da calcio che si trova pressapoco davanti al chiosco di Ranelli.

I motorini sono stati spostati all'incirca alle 15:15/15:25. Ma dal momento che uno di essi testimonia di aver visto, passando davanti al chiosco, un gruppo di anziani seduti all'ombra, tale spostamento dovrebbe essere successivo alle 15:18 orario di arrivo al chiosco di Poli e dei suoi amici (gli anziani citati).

Nella fotografia asseritamente scattata alle 15:13 non si vede nessuno di quegli scooter e questo mi fa pensare che l'orario di scatto sia decisamente successivo e molto più prossimo alle 15:21, ora in cui sono state scattate le altre foto (sempre ammesso che anche quell'orario sia corretto, cosa che i PM non sono stati in grado di dimostrare). A quell'ora, secondo la ricostruzione di Parolisi lo stesso si era già allontanato dalle altalene o stava per farlo.

PINO ha detto...

LUCA caro, il mio NON era un rimprovero, anzi, era un attestato al tuo pudore, che non ti permetteva di manifestare supposizioni delle quali non eri del tutto convinto.
Ora l'hai fatto, ed il mondo non ti è cascato addosso, perchè quelle stesse supposizioni, oltre ad essere verosimili, erano anche parti integranti dello scenario da me numerose volte proposto, fino a stancarmi, ed a temere di essere apparso noioso.
Ricordi che accennavo a regie, limitazioni, cementificazioni ecc.?
Se le ricordi, mettile assieme alle tue idee che temevi di esporre, e che, finalmete, ha estrinsecate nel post di poco fa, e leggi il risultao.
Non vado oltre, per motivi vari, ma sono certo che ti troverai di fronte altri, nuovi orizzonti.
PINO

LucaP ha detto...

Le ultime notizie in merito al fatto che Parolisi fosse uscito indossando una tuta sopra il completo Lotto da jogging, le trovo fantastiche.

I vestiti indossati da Parolisi e consegnati non erano macchiati di sangue?

Sulla coscia di Melania vi è un'impronta insanguinata del polsino di una tuta?

Perfetto! Parolisi allora indossava per forza di cose una tuta con polsino elasticizzato. Magari della K-Way così è dimostrato che non poteva passare sangue sui vestiti sottostanti!

Le impronte insanguinate sono riconducibili ad una misura 36/38? Parolisi camminava in punta di piedi (naturalmente per non far rumore)!

Così sono capace anch'io di fare indagini. Senza neanche essere laureato in giurisprudenza ed aver passato l'esame da magistrato.

LucaP ha detto...

@ Pino

Ero sicuro della tua simpatia nel rinfacciarmi scherzosamente la dabbenaggine.

Oramai credo che i tasselli necessari per comprendere la vicenda, pur nel limite che abbiamo noi nell'indagare (al massimo possiamo mettere assieme indizi vaghi provenienti da più fonti), mi siano chiari e l'orizzonte privo di nebbie.

Mi rimane ancora difficile incastrare alcuni personaggi che apparentemente non rientrano nel quadro ma che al tempo stesso sembrano essere in qualche modo coinvolti. Però se hai letto l'articolo che ho postato sabato, qualche collegamento sicuramente c'è.

Quello che emerge dalla mia teoria è anche che Parolisi risulta coinvolto (come figura probabilmente marginale) non nel delitto bensì nel magma di fondo dal quale l'assassinio è scaturito.

Quello che lui sa della vicenda è stato sufficiente per fargli sospettare sin dall'inizio della caserma senza peraltro conoscere i nomi dei reali esecutori.

Ma a questo punto credo che siano in tanti a sapere quegli elementi fondamentali che indirizzerebbero le indagini nella direzione giusta, i Rea non ultimi.

Ci hanno riempito per mesi di fantasie e notizie relative alle relazioni clandestine tra allieve ed istruttori del 235° Piceno, per poi scoprire che presso la stessa caserma si svolgono anche attività che normalmente non dovrebbero essere affidate a tali reparti. Ed adesso nuovamente nessuno ne parla più.

Anonimo ha detto...

Per quanto riguarda l'ipotesi che Parolisi indossasse una tuta sopra ai pantaloncini corti la trovo difficile. Innanzitutto è da dimostrare e voglio vedere come faranno; tra l'altro il vicino lo vede molto probabilmente uscire con il completo consegnato agli inquirenti. Probabilmente non è un termine che piace molto agli inquirenti? Trovo difficile che Parolisi togliendosi la tuta non si sia sporcato i calzini o dobbiamo pensare che avendo appena compiuto un delitto passionale avesse la lucidità di togliersi le scarpe, i calzini ed il resto. Poi le scarpe le avrebbe lavate o ne avrebbe avuto per caso un altro paio con sè?

Vi domando, secondo voi con le coltellate che Melania ha ricevuto, non avrebbero dovuto esserci in terra delle gocce di sangue, lasciate mentre veniva ferita a morte?

Anna, per quanto riguarda il fatto del dna sulle mutande, non sappiamo se ciò corrisponde a verità o siano invenzioni giornalistiche. Gli avvocati di Parolisi, gli avranno già chiesto se Melania portò i suoi panni da stirare la sera prima del delitto a casa dell'amica.

Stella

Antonello ha detto...

Leggo di Colle come paesino misterioso, gli stessi abitanti non sanno in realta' se vi abitino, mentre avere amanti li' sembra giustifichi qualsiasi silenzio, ombra e punto interrogativo, partendo da cose semplici nel mio mondo non funziona cosi'. Ci si chiede i perche' ed i percome del tragitto fatto dai protagonisti, volenti o nolenti, sul territorio, la logicita' di tali spostamenti, qui sembra che interessino solo gli spostamenti dei cellulari, vorrei comprendere con quale valore probatorio.
Sullo sfondo tragico di questa storia noto parecchi che non hanno fornito versioni verosimili ancorche' contrastanti con altre, rimango stupito di quanta elasticita' possa ricomporsi la strategia e mi chiedo, molto spontaneamente, ma hanno per caso abrogato il reato di false dichiarazioni ai magistrati da parte di testimoni???

Manlio Tummolo ha detto...

Egregio Luca P.,
la formazione del magistrato, come dell'avvocato e del notaio, è di natura prevalentemente civile, non penale; ci si occupa molto di matrimonio, di proprietà, di società, di diritti vari, ma poco di Diritto penale soprattutto di indagine nei crimini (uno o due esami in materia criminologica, quasi sempre facoltativi). La gran parte dei giuristi non ha una formazione tale da seguire indagini su delitti, che non siano di minima entità, più vicini all'illecito civile ed ammininistrativo, che non al reato o al delitto in senso proprio. Gli esami di magistrato e di avvocato non affrontano praticamente mai temi omicidiari. Il resto si impara, se lo si impara, per pura esperienza, accumulando errori su errori, e talvolta orrori su orrori.

LucaP ha detto...

@ Manlio Tummolo

La mia osservazione comprendeva chiaramente anche la Polizia Giudiziaria la quale non necessariamente deve possedere titoli universitari ed abilitazioni professionali, bensì deve basarsi sul metodo e sullo scrupolo nelle indagini senza affidarsi all'astrologia (le "congiunture astrali" di Patrizio). Chiaramente qualsiasi uomo giudica anche sulle sensazioni e percezioni (il cosiddetto "fiuto" dell'investigatore in questo caso) ma a queste deve cercare di dare spiegazioni logiche e trovare riscontri oggettivi.
Il "far tornare le cose" non dovrebbe entrare in un'indagine penale che rischia di travolgere i diritti e la vita futura di una persona.

Anonimo ha detto...

SQUADRA, perchè non ci trasferiamo nello spazio del nuovo, interessante articolo di Massimo?
PINO

Annika ha detto...

Non e' che sia impossibile che Parolisi indossasse una tuta; ma, vediamo cosa ci dice la logica in merito.

Salvatore potrebbe aver lasciato la sua abitazione portando altro vestiario con se'. Certo, se avesse fermato l'invisible machine sulla quale viaggiava (invisible perche' nessuna delle sentinelle la vede) a meta' strada per infilarsi una tuta la cosa sarebbe di certo risultata inusuale a Melania. Ma dato che di tutto cio' non possiamo con certezza, procediamo prendendo per buona l'ultima straordinaria rivelazione dei giornali.

Quindi, dicevo, se Parolisi avesse indossato una tuta (da ginnastica, mimetica, da idraulico, imbianchino o Superman), di questa tuta imbrattata di sangue si sarebbe dovuto disfare, giusto? Ma sulla sua macchina non vi erano tracce di sangue, il che presupporrebbe che se ne sia disfatto a Ripe stessa. Ma quella tuta, a Ripe, non c'era e non c'e' (e mai ci sara', perche' se anche qualcuno volesse fare il furbetto e "farla ritrovare, dovrebbe macchiarla del sangue di Melania, ovvero dell'unica cosa ormai realmente irreperibile). Ma ammettiamo pure che Salvatore, ben "intutato", abbia infilato gli abiti insanguinati in una busta di plastica, si sia lavato BENISSIMO alla fontanellina di Ripe ma incredibilmente SENZA LASCIARE LA BENCHE' MINIMA TRACCIA (e no, non poteva usare salviettine per il cambio della piccola, dato che in macchina non c'era nessun cambio per Vittoria e gliene sarebbero servite un paio di camion pieni) e si sia diretto altrove a seppellire gli indumenti MAI RITROVATI. Tutto OK? Cosi' ci dicono. Peccato ci sia un piccolissimo problema...

...una volta arrivato a CSM, SALVATORE NON SOLO NON AVEVA LE MANI SPORCHE DI SANGUE; NON AVEVA NEANCHE LE MANI SPORCHE DI TERRA!!!

Si potrebbe allora ipotizzare che Salvatore, dopo aver seppellito gli abiti insanguinati altrove, sia tornato indietro alla fontanella (YEP, the invisible machine does exactly what it says on the tin!) per lavarsi della terra sulle mani e sotto le unghie, e sia ripartito nuovamente alla volta di Ripe, muovendosi nella dimensione spazio-temporale meglio di Keanu Reeves in Matrix... Che ne dite? A me questa ipotesi suona realmente poco credibile. E allora, che ne pensate di quella che vede Salvatore sporco lavarsi nella toilette del bar Il Cacciatore? Ah, dimenticavo, lui entrando non e' corso in bagno, ma prima ha ordinato un caffe' e in bagno e' andato solo a cercare Melania, non a farsi una doccia. Ne' nessuno ricorda di averlo visto entrare sporco di terra.

E allora, Salvatore dove se le e' lavate le mani dalla terra che, per nascondere la tuta, deve aver scavato ovviamente a mani nude, dato che in macchina non aveva attrezzi da giardinaggio o da coltivazione? O forse e' stato cosi' fortunato da trovarne abbandonati lungo il suo percorso, o addirittura gli si sono materializzati davanti a richiesta come nei cartoni animati di Hannah & Barbera?

LucaP ha detto...

In merito al fatto che l'amante di Paciolla abitasse a frazione Colle, ammetto che tale notizia mi era sfuggita. Ho cercato quindi di approfondirla ma ho trovato pochi riscontri se non alcune notizie apparse sull'Ansa

http://wwww.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2011/04/28/visualizza_new.html_896063872.html

dove erroneamente si dice che fosse Paciolla ad abitare lì. L'errore è chiaro alla luce di tutto quanto sinora emerso ma forse è dettato dal fatto che la guardia carceraria si trovasse al momento della telefonata proprio a frazione Colle.

Se avete altre notizie vi sarei grato se poteste darmi il link (soprattutto Anna) in quanto sappiamo bene che in questo caso, come anche in altri di cronaca nera, sui giornali sono stati commessi troppi errori.

Su Paciolla però gli inquirenti sia di Ascoli sia di Teramo hanno sicuramente molti sospetti se è stato interrogato così tante volte (oltre al prelievo di DNA a metà maggio).

E poi ci sono quelle minacce su Facebook che proprio non allontanano da lui alcuni sospetti.

tabula ha detto...

@Annika
se non ricordo male ci fu una settimana di bufera giornalistica su un misterioso fagotto di abiti militari alquanto sospetti e sporchi, forse di sangue, ma già i titoloni annunciavano "ritrovati gli abiti insanguinati" "le cose si mettono male per Parolisi" eccetera eccetera.
Furono ritrovati dentro un sacchetto in un rudere in una stradina sconnessa di collegamento alternativo a Ripe rispetto alla strada controllata dai militari.
Poi, più nulla.
Beh, sono o non sono stati fatti gli accertamenti su quegli abiti?
Era o non era sangue quello?
Era la solita bufala volta a gettare fango e per condizionare l'opinione pubblica, oppure, dato che i riscontri non portavano all'indagato, li si è archiviati come non inerenti al caso?

tabula ha detto...

@Lucap
Paciolla rientra nei sospetti.

Certo, il fatto che Parolisi abbia chiamato per primo lui:
"me l'hanno presa" disse, e Paciolla gli domandò se gli avessero preso la bambina e basta, però non chiese: "CHI ti avrebbe preso la moglie, ma che stai dicendo?"
come se potesse essere un rischio auspicabile dei quali entrambi erano a conoscenza, il fatto che potesse accadere qualcosa del genere,
come se il CHI che ha preso qualcuno fosse noto ad entrambi..

Ma ancor di più è indicativo il fatto che Paciolla si sia trincerato dietro un alquanto vigliacco "non so perchè Salvatore abbia chiamato proprio me per primo",
cosa che un amico chiamato per primo non direbbe mai, e nemmeno un conoscente.

Il che lascia intendere tutto il contrario, ovvero che Paciolla sapesse benissimo perchè Parolisi avesse chiamato proprio lui, per primo.

Perchè è ovvio che anche Paciolla fosse al corrente di qualcosa che bolliva in pentola.

Con chi Parolisi è andato a litigare per averlo inguaiato con le dichiarazioni ai pm?
Con la moglie di Paciolla.

Insomma se c'è qualcuno che sa qualcosa è in quella coppia di coniugi, non che stia dicendo che possano essere implicati poichè pare non sia così, ma è quasi certo che sappiano o possano intuire di che morte è morta Melania.

LucaP ha detto...

@ Tabula

Paciolla prima che coinquilino dei Parolisi è una guardia carceraria (è stato anche scritto che presti servizio presso il braccio del 41bis) e quindi in contatto con un mondo criminale che potrebbe anche essere coinvolto nella vicenda.

Allo stesso tempo non mi sembra che Parolisi oltre a Paciolla avesse altre amicizie al di fuori della caserma. Se i suoi sospetti si sono subito concentrati sul suo ambiente di lavoro, Paciolla era effettivamente l'unico al quale poteva chiedere aiuto in quel frangente altrimenti avrebbe forse chiamato un commilitone.

La guardia carceraria da un certo punto in avanti si è totalmente dissociato da Parolisi. Anzi ha calcato anche la mano parlando del trolley e del gel per capelli.

Sono però le minacce su Facebook (di inizio giugno) che mi fanno maggiormente pensare nonché il fatto che lui l'abbia sbandierato ai quattro venti. Potevano le stesse minacce essere finalizzate a farlo stare zitto davanti agli inquirenti? Ma zitto riguardo cosa? Alla storia delle fotografie? Non credo, o perlomeno non solamente.

Tiziana ha detto...

Luca P
parli di un articolo che hai postato sabato (è effettivamente un articolo o si tratta di un commento?)

Volevo chiederti inoltre quali minacce sono state rivolte a Paciolla, si sa qualcosa di più sul loro tenore?

LucaP ha detto...

@ Tiziana

L'articolo cui mi riferivo è visibile in formato PDF all'indirizzo

http://www.zeroviolenzadonne.it/rassegna/pdfs/368e8316ce07595efcf44534b09a988f.pdf

Come vedrai è un articolo vero e proprio uscito sul Messaggero il 27 luglio.

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