martedì 13 marzo 2012

Melania Rea. E la signora bionda era incazzata nera e gridava al Parolisi: "Mostro! Non c'ho la pistola che se no t'ammazzavo! Mostro! Devi morire!"

La signora che ha gridato: mostro, devi morire!
Qual'è il problema? Forse che ora la faccenda si complica? Per quale motivo? Con la concessione del "rito abbreviato", condizionato ad una nuova perizia, la strada accusatoria sarebbe in salita solo nel caso il dottor Tagliabracci avesse fatto errori di valutazione quando, dopo aver eseguito l'autopsia, scrisse la relazione. Perciò nulla cambia e non si capisce perché l'avvocato di parte civile si sia opposto alla richiesta della Difesa. In fondo lui, nel prossimo processo, non avrà la funzione di accusatore ma dovrà solo vigilare attentamente e far sì che tutto resti nei canoni voluti da chi lo paga (e mille volte i Rea han detto di volere "l'assassino" e non "un assassino"). D'altronde dovesse accadere l'imprevedibile peggio andrà ai Pm di Teramo, perché in effetti è per i procuratori che la strada salirà se la nuova perizia dovesse sconfessare quella allegata agli atti. E salirà anche solo dovesse dare risposte che inseriscono ed alimentano il dubbio. Ma i Pm sono abituati alle salite, loro portano avanti un lavoro per nulla facile. E li si può criticare solo se fanno uscire sui quotidiani notizie metà false e metà vere, a volte capita, difficile è il farlo quando si muovono nel rispetto del silenzio investigativo, quindi con la convinzione di essere nel giusto e di poter arrivare ad una condanna senza cercare appoggi mediatici che possano coinvolgere l'opinione pubblica.

Ed a Teramo su questo lato si è operato bene e nulla si può dire. Un po' meno lo si è fatto ad Ascoli, ma non in procura. Infatti l'appoggio mediatico lo ha cercato continuamente l'avvocato Mauro Gionni che, non bloccando sul nascere le iniziative della famiglia Rea, peggio sarebbe se le avesse addirittura invogliate, ha dato in pasto al pubblico scoop continui ma inverosimili. Come quello della doppia borsa gialla (una per la moglie una per l'amante, s'è scritto), come quello dei capelli non presenti sul corpo della vittima (ed invece ce n'erano a bizzeffe), come quella dei trans in chat, trans che avrebbero chattato col Parolisi in ogni dove (che però pare essere appurato non abbiamo mai davvero chattato col militare). E potremmo andare avanti all'infinito, perché di ogni piccolo mucchietto di sabbia la parte civile, e non la procura, ha fatto sempre una montagna (destinata nei giorni a sgretolarsi ma a rimanere comunque nella mente dei lettori distratti o apertamente colpevolisti). E con questi scoop, ma anche con le continue esternazioni mediatiche dei Rea, si è creata un'aspettativa oltre ogni normale logica processuale. Un'aspettativa colpevolista che ha finito col contagiare chi ha seguito in questi mesi i media credendo ad ogni loro parola, anche la più tendenziosa e poco logica.

Da questo bailamme senza costrutto è uscita, come una nuvola nera in un cielo sereno, la signora bionda presente oggi, 12 marzo, di fronte al tribunale di Teramo. La signora in questione, unica voce a dire il vero (solo successivamente alla sua un uomo ha trovato la forza di alzare il tono e di alitare una sola volta: "assassino... eh, eh"), con i suoi turpiloqui estremisti ha monopolizzato i servizi dei media nazionali. Tutti infatti hanno accomunato la notizia dell'esito favorevole alla difesa, deciso dal Gup in meno di cinque minuti, ad un tifo colpevolista considerato da stadio. Ma forse a Teramo allo stadio vanno a tifare i trenta pensionati che oggi stazionavano all'esterno del tribunale. Persone spinte dalla curiosità e non dalla voglia di farsi riconoscere quali innocentiste o colpevoliste, persone tranquille che sono addirittura trasalite all'alzata di voce della bionda incavolata nera. Bionda che aveva cose importanti da dire e le ha dette. Esattamente ha gridato: "Mostro! Animale! Non c'ho la pistola che se no t'ammazzavo! Mostro! Mostro! Devi morire!". Un discorso chiaro a capirsi, un discorso basato su quanto uscito dalle bocche e dai sorrisi, pomeridiani e serali, della italica informazione, un discorso che già dal primo pomeriggio è stato tradotto in ottanta lingue e fatto proprio dagli affiliati di Al Qaeda. Lo useranno contro il nemico quando la si smetterà di vender loro armi e ordigni.

Di certo è risultato chiaro a tutti che la signora in questione è stata contagiata dal morbo della verità assoluta, quella vera sicura e già provata, quella lanciata nell'etere a minuti alterni dai media compiacenti, forse per tornaconto o forse chissà il perché. Gli stessi media che calcano sul fatto, per nulla assodato, che il rito abbreviato condizionato lo si sarebbe scelto solo per evitare l'ergastolo. Ed io credo sia riduttivo come ragionamento, anche perché gli avvocati Biscotti e Gentile hanno sempre affermato che se non fosse stata accettata la perizia avrebbero scelto un rito ordinario. Credo che il darlo in pasto parziale sia buono solo a far crescere altro astio nella mente della bionda signora. A lei dovrebbero spiegare che il rito scelto, ed accettato, non solo può aiutare il Parolisi in caso di condanna (che è a discrezione del giudice e non è detto non sia una condanna a trent'anni o anche all'ergastolo, viste le aggravanti inserite dai Pm), ma può aiutare la giustizia nel caso il Gup Marina Tommolini capisse di trovarsi di fonte ad un innocente. E dovesse mai capitare si potrebbero riaprire le indagini e farle correre in una diversa direzione, una direzione che tenga conto della caserma Clementi, per dire, delle allieve che erano al corso in quel periodo e di quelle che negli anni l'hanno frequentata.

Ma bisognerebbe tener conto anche del paese in cui la Rea viveva e delle persone che in quel paese la frequentavano... questo sarebbe il minimo da fare se l'assassino non fosse il marito, dato che non esistono solo gli omicidi nell'ambito familiare ma ci sono anche quelli messi in atto dai vicini di casa, da pseudo amici, da amanti, da semplici conoscenti e da persone che covano il seme della pazzia, singolarmente o in gruppo (e paiono tante ultimamente). E sono indagini che sarebbero costretti a fare perché la procura, in caso di assoluzione con formula piena, non avrebbe il privilegio di poter ricorrere in appello. Ed a pensarci un attimo, in fondo, quella dei difensori è stata la risposta più giusta alla scelta degli inquirenti che hanno optato per un giudizio immediato. Ora si dovrà attendere la fine di aprile, è vero, ma poi nel giro di poche udienze si chiuderebbe il processo e si avrebbe una condanna o un'assoluzione, sempre che la procura e la parte civile non richiedano a loro volta altri supplementi o nuove perizie (ne avrebbero facoltà).

Ma perché la Difesa ha posto come condizione al rito abbreviato una sorta di verifica sulla perizia del patologo, dottor Tagliabracci? Semplicemente perché stabilire un'ora esatta della morte ed un'esatta dinamica omicidiaria, oltreché capire con quale arma sia stata colpita la donna, è basilare. E non solo per il Parolisi, che se si stabilisse un'ora diversa da quella fino ad oggi creduta reale potrebbe preparare il trolley ed andare a prendere sua figlia a Somma Vesuviana, ma anche e soprattutto per la Giustizia che potrebbe riparare ad una ingiusta detenzione preventiva e ad un distacco padre/figlia ingiustificato. Ed in ogni caso due voci, nessuna delle quali pagata dalla Difesa, sono meglio che una. Se tutto fosse come è parso finora, se il dottor Giancarlo Bruno dovesse concordare sull'ora della morte, sulla dinamica e sull'arma usata, si andrebbe a processo senza i dubbi lasciati dal dottor Tagliabracci. Patologo da subito criticato per le risposte peritali mancanti di certezze, per il suo dare un colpo al cerchio ed uno alla botte, come ho scritto il 21 luglio (qui l'articolo), lasciando aperte vere voragini in cui inserirsi con verità opposte. Per cui perché lamentarsi? Un giudizio parziale, quello portato dalla procura, può in fin dei conti essere migliore di un doppio giudizio? Ricordiamoci che quest'ultimo è commissionato dalla Corte e non dalla Difesa (che l'ha solo richiesto), quindi sarà certamente imparziale. Ed a pensarci bene cosa cambia? Un nuovo parere non può modificare le carte in tavola perché se tutto è nella norma tutto resterà nella norma... oppure c'è chi sa che non tutto è nella norma e teme esca un giudizio che si ponga fuori dal coro?


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515 commenti:

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Antonello ha detto...

http://ritroviamochilhavisto.it/letteraaperta.php

Se qualcuno voleva capirci di piu' in questa distruttiva e masochista involuzione del gioiello che fu "Chi l'ha visto" e' servito, in un anno sono stati cacciati i 30 migliori autori che provenivano dalla gestione ben piu' professionale della Maffai, la megalomania insomma e' una brutta bestia.
Inoltre, udite udite, non commento per non scadere di tono, sembra che la Sig.ra Sciarelli sia componente l'Ordine dei Giornalisti, la Sciarelli che va a sindacare sull'etica con cui si esprimono i giornalisti??? No, ma basta, ha ragione l'egregio Tummolo, benche' siano soldi nostri e pubblici conviene prendere la televisione e portarla al primo sfasciacarrozze.

Antonello ha detto...

@Tabula
sicuramente, anche per me vi era questa indecisione sull'allontanamento di M. da Colle ma non puo' reggere che per quel motivo sarebbe stata portata a Ripe, sempre secondo me non regge perche' vi erano mille altre possibilita' ma si sceglie di lasciarlo li, nel luogo piu' vigilato dell'intero circondario ascolano, 6 vedette sulla strada per il poligono, una decina di militari che sino a poco prima dell'ora stabilita dall'accusa erano li a mangiare beatamente, chiunque poteva tornare li in qualsiasi momento per magari una dimenticanza ma fortunosamente il chiosco era chiuso questo si, gia' ma chi ha lasciato li il corpo come faceva a sapere che il chiosco fosse chiuso in contemporanea di una due giorni di esercitazioni di cui deve aver avuto modo di accorgersi??? Le solite maledette coincidenze???
Ci sta portare via il corpo dalle zone di ricerche, forse anche il non voler compromettere un luogo per motivazioni particolari ma la scelta di Ripe o e' nata casualmente da mente annebbiata da fumi di droga e che, tra l'altro, deve aver avuto una fortuna incredibile a non essere stato fermato, o ha un motivo preciso.
In linea teorica il corpo, dando spazio alle diverse ipotesi, avrebbe dovuto essere ritrovato il 19/04/2011 mattina, sempre se era li e non occultato per momenti migliori, ma chi da San Giacomo se ne sarebbe disfatto a Ripe non puo' anche aver studiato i tempi di rinvenimento, l'ipotetica custodia per momenti migliori, ci dev'essere un gruppo diverso, forse nemmeno in contatto con il primo.

ENRICO ha detto...

TABULA

Il tuo ragionamento fila.

Mi chiedo per l’ennesima volta : perché il corpo è stato portato PROPRIO al chiosco di Ripe ?

Il 18 apr. Colasanti durante le esercitazioni è rimasto in postazione di controllo dalle 09,00h alle 22,30h a ca. 500 m dal chiosco. Non ha visto né SENTITO niente di anomalo. Aggiunge che «Nel corso delle fasi serali del mio servizio non ho avuto modo di notare luci o altro che attraesse la mia attenzione». Ovvero né urla, né grida d’aiuto, né traffico di mezzi dei CC in cerca di M.

Dunque le forze dell’ordine, benché avessero localizzato il cellulare a 3,5 km da Ripe , almeno fino alle 22,30 del 18 NON hanno esplorato la zona in cui avrebbero dovuto trovare M.

Non dovrebbero averlo fatto nemmeno durante tutta la giornata e la notte del 19 ( cosa di cui tutt’ora non riesco a capacitarmi) altrimenti lo avrebbero visto se fosse stato SEMPRE lì

Se l’assassino ha trasportato il cadavere sino al bosco della pineta scaricandolo accanto al chiosco -dato che in quel punto l’accesso con l’ auto era più agevole - può averlo fatto solo nella notte fra il 19 apr. ed il 20 per essere sicuro di non incrociare le forze dell’ordine impegnate nelle ricerche

Ma come faceva ad avere questa certezza visto che la località - da quel che risulterebbe - non era stata ancora perlustrata e avrebbe potuto esserla da un momento all’altro ?

Qualche "informatore" insospettabile ?

Anonimo ha detto...

Siete tutti parenti di Parolisi in questo blog?Ci sono dei teoremi davvero macchinosi che nemmeno uno scrittore di gialli che si fa una pera....

Antonello ha detto...

@anonimo delle 09,40
Guardi, che si sappia qui ci sono commentatori che vorrebbero, in pace, solo ragionare con il proprio cervello senza farsi influenzare da bimbomix.it, studiando gli atti pubblici e pubblicati di quel caso.
In quanto a scrittori che si fan pere ne e' piena la rete, grazie a Dio basta un click e si cambia pagina senza sentirsi in obbligo di offendere nessuno, se le da comunque fastidio un gruppo di cittadini liberi che vogliono solo autodeterminare la propria opinione puo' sempre anche girare su sputaresulleproprieidee.com, vedra' che si trovera' pienamente soddisfatto di cio' che leggera', la verita' assoluta le aprira' un mondo fantastico.
Senza offesa, appunto, simpaticamente alla prossima.

Anonimo ha detto...

ANONIMO delle 09,40

Per esprimere un simile giudizio devi essere un assiduo lettore di questo blog. Magari sei uno di quelli che si è sempre divertito a seguire con masochistica costanza le nostre “elucubrazioni” ma che stamattina si è svegliato con la luna di traverso. Chissà cos’è che ti ha disturbato

Non meriti la firma.

A 1 Anonimo 1 Anonimo e 1/2

Tiziana ha detto...

Bravo Antonello,
mi è piaciuta la tua risposta all'anonimo (al quale voglio far sapere che non sono parente di Parolisi. I parenti di Salvatore purtroppo se ne stanno diligentemente ed educatamente in silenzio, a differenza dei parenti di Melania). A me sembrano teoremi più macchinosi quelli proposti dalle varie trasmissioni televisive, rispetto a questi del blog. Le nostra tesi almeno, che non imponiamo mai in maniera categorica, cerchiamo di dimostrarle.

Tabula
credo sia giusto ciò che dici, Melania ha seguito sempre la stessa direzione.
In quanto a Ripe però non reputo sia un luogo casuale. L'hanno lasciata là perché volevano venisse ritrovata (non chiedermi il perché, non ho ancora una risposta, ma dopo aver effettuato tutto il lavoro di incisione del cadavere è chiaro volevano venisse visto) e, siccome la cosa non è avvenuta nella mattinata del 20, come ci si aspettava, è stato dato l'aiutino della telefonata.
Anche ieri sera a QG hanno velatamente detto che è strano che il corpo, essendoci delle esercitazioni al poligono il giorno 19, non sia stato ritrovato.

Tiziana ha detto...

Antonello
grazie per il link su "ritroviamochil'havisto", mi è servito per verificare che non siamo gli unici ad essere scandalizzati da una simile trasmissione. Allora c'è da chiedersi come mai sia consentito alla Sciarelli di continuare indisturbata.
Inutile che poi intervengano i soliti anonimi per dire che qui vediamo complotti anche dove non ci sono. Se viene consentito dalla Rai che 30 collaboratori della trasmissione siano allontanati, se alla Sciarelli non viene fatto nessun richiamo dall'Ordine dei giornalisti (dove è, incredibilmente, proboviro), un perché ci sarà.

tabula ha detto...

BOH? secondo me non c'è nessun teorema macchinoso, anzi.

si sono solo messe in fila le testimonianze di chi disse di aver visto Melania, quando e dove.

niente di più semplice e lineare.

tanto più che non sappiamo che pesci prendere nell'individuazione di un colpevole e teniamo la cosa sul vago, attenendoci ad una ricostruzione basata solo sulle testimonianze di.. chi l'ha vista.


fatti, non parole, che per questo omicidio se ne son spese troppe, a luogo e fuori luogo.

tabula ha detto...

comunque non perdiamo troppo tempo con gli anonimi, ognuno ha diritto alla propria opinione.
Piuttosto abbiamo lasciato indietro le considerazioni di Annika sul dna nel cavo orale e sulle labbra di Melania.

Ora, visto che Tagliabracci stesso colloca il rilascio di tale dna in un qualsiasi istante tra dopo il pranzo e il momento della morte, e non precisa se si tratti di dna da liquido (salivare seminale etc) o da contatto,
oltre alle ipotesi.. sexy che ognuno di voi avrà fatto nella propria testa e paventa il solo pronunciarle aspettando che la brutta figura venga fatta da Tabula,
oltre all'ipotesi spazzolino preso rimosso ed utilizzato dall'assassino,
ma non vedo perchè non avrebbe potuto essere la stessa Melania a lavarsi i denti con lo spazzolino di Salvatore poco prima di uscire di casa,
c'è ovviamente l'ipotesi del bacio.

Però quello non era dna salivare, ovvero non è stato appurato se lo fosse o meno, e i motivi potrebbero essere i seguenti:
- essendo non di poco valore il fatto di appurare il genere di dna in sede processuale, ed essendo evidenziato da Annika il fatto che esistano diversi tipi di analisi tutte molto semplici per determinare se lo fosse o meno, le indagini di Tagliabracci sono state approssimative.
- è molto chiaro a Tagliabracci il tipo di dna ed il genere, le analisi sono state condotte con la dovuta professionalità e scrupolosità, ma si è scelto di non divulgare il risultato nelle quattro paginette rese note.

Del rsto se Tagliabracci parla di bacio è molto probabile che lo fosse, e allora perchè non specificare che le analisi hanno dato riscontro di dna salivare?

Annika giustamente ragiona sul gesto di coprire la bocca della moglie con una mano: il dna da contatto sarebbe stato su tutta la faccia e non solo sulle labbra.

Quindi se Parolisi avesse coperto la bocca della moglie per non farla gridare mentre la uccideva, il trucco non sarebbe intatto, nè sulle labbra (se c'era) nè il fondotinta o il phard (se c'era).

Tiziana ha detto...

Tabula
ieri sera a QG è intervenuta una medico legale proprio sul problema del DNA di Salvatore nella bocca di Melania.
Ne ho parlato nel mio commento delle 22.54, ma te lo ripropongo: " una medico legale... ha spiegato come non ci sia alcun riferimento scientifico che possa dire con certezza quanto tempo il DNA permanga nella bocca. Ci sono infatti, diceva, troppe variabili, ad esempio quanta saliva sia stata trasferita, in quali punti della bocca il DNA sia stato rilevato. Solo uno, due, in tutta la bocca? Quindi Melania può essere morta anche molte ore dopo aver baciato suo marito (già l'aveva detto Annika, ma ora finalmente ne parla anche una trasmissione televisiva)".
Qui si dà per scontato che il DNA sia salivare, interessante però che venga messo in dubbio non solo ciò che aveva sostenuto Tagliabracci, ma anche la dott. Baldi (e in una trasmissione, in cui quasi tutto sembra sempre puntare contro Parolisi, non mi sembra poco).
16 marzo 2012 22:54:00 CE

Tiziana ha detto...

Scusate,
col copia incolla ho fatto un po' di confusione, ricopiando erroneamente anche la data del precedente post. La parte non virgolettata, invece, è il mio commento di oggi.
Ciao, Tiziana

ENRICO ha detto...

TABULA e TIZIANA

nella Memoria Difensiva ( pag 98 100) non mi sembra che venga sollevato lo stesso dubbio di Annika :" E' molto importante stabilire se i campioni 4493 e 4494 indicassero DNA salivare o da contatto."

Viene solo messo in discussione il tempo di permanenza del DNA , ma non vengono sollevate obiezioni relativamente al Dna ( se isolato da liquido corporeo o da cellule epiteliali)

Questo vorrebbe dire che la difesa non ha rilevato l'incongruenza che tanto ha fatto imbestialire Annika o che l'ha rilevata ma non ha ritenuto opportuno evidenziarla in quella sede ?

Che ne pensate?

tabula ha detto...

@Enrico
ne penso che Giardina sia una persona competente nel campo del dna, se ha avuto tra le mani tutta la relazione di Tagliabracci può darsi che i suoi dubbi siano decisamente inferiori ai nostri.
Oppure forse Giardina non si è pronunciato sulla stessa, ma se lo avesse fatto potrebbe anche essere che i difensori di Parolisi abbiano tagliato la testa al toro puntando alla sostanza:
di qualsiasi genere fosse quel dna, forse a loro appare più importante la non databilità della permanenza di dna all'interno della bocca della donna,
più che stabilire come e perchè quel dna ci sia arrivato.

Anche perchè se quella all'interno della bocca non fosse saliva, insomma se si accertasse fosse dna rilasciato durante un ipotetico atto sessuale o peggio,
non è detto che Parolisi possa trarne vantaggio, quindi potrebbe essere meglio non sollevare obiezioni su un'analisi FORSE incompleta.

Tiziana ha detto...

ENRICO
penso che la difesa abbia deciso di seguire la strada più semplice, ovvero quella del DNA salivare, lasciando perdere altre considerazioni (che andrebbero nella direzione di qualcuno che abbia voluto incastrare Parolisi) più arzigogolate (seppur possibili, e sono quelle che noi in vario modo abbiamo ipotizzato).
Già considerando che il DNA di Salvatore sia quello salivare (effettivamente la richiesta di Annika è legittima: perché Tagliabracci non ha accertato di che tipo di DNA si stesse parlando?), la difesa obietta che non si possono definire, come invece avrebbe fatto Tagliabracci, i tempi di permanenza del DNA salivare. Effettivamente la medico legale presente ieri sera a QG ha detto la stessa cosa: ci sono troppe variabili per stabilire con esattezza la "durata" di tale DNA.

Tiziana ha detto...

Tabula
se quel DNA derivasse da un atto sessuale, i coniugi l'avrebbero dovuto consumarlo a casa. Dunque la cosa non avrebbe potuto (forse, ma effettivamente gli inquirenti sarebbero capaci di tutto) complicare la situazione di Parolisi. A Ripe infatti già non c'erano i tempi affinché Parolisi uccidesse la moglie, figuriamoci quelli per inserirvi anche l'atto in questione. Per quanto Parolisi possa essere Speedy Gonzales, gli vogliamo concedere almeno qualche minuto? Immagino poi che se l'atto fosse stato consumato in prossimità della morte di Melania, la quantità di DNA presente in bocca sarebbe stata maggiore e presente non solo sull'arcata dentale.

Mimosa ha detto...

La carte "cantano", quello che è scritto è scritto, la relazione del Tagliabracci, di 80 pagine e passa, è quella e non può essere cambiata.
Invece la Difesa, in sede processuale, può allargare le sommarie disamine inserite nella Memoria Difensiva, preparata in fretta per le circostanze di allora, seppur molto accurata e necessariamente non completa.
Le circostanze ora sono diverse ed è questa la sede più idonea a tirar fuori tutti gli assi dalle maniche (da una parte e dall'altra, si sa). Giardina con la squadra dei periti di parte ha avuto tutto il tempo di approfondire, di sicuro lo ha fatto in gran segreto, onde evitare fughe di notizie che sappiamo da chi verrebbero utilizzate (per preparare le contromosse).
Come questa della saliva, non è da escludere che da qui sarà ripescata anche la faccenda della Sg .... della quale io credo sentiremo presto parlare in tv ma solo per smontare l'impalcatura di Annika e dei commentatori di questo blog.
Visto che aiutiamo tanto quei signori, perché non cominciamo a ragionare dalla fine? a partire dalla scena del ritrovamento del corpo, analizzando tutto ma proprio tutto quello c’era e quello che avrebbe dovuto esserci e invece non c’era?
Mesi fa Pamba aveva cominciato, altre componenti della squadra ci hanno più volte provato, ma se cominciassimo un lavoro sistematico? ognuno aggiunge qualcosa (senza troppi discorsi filosofici in mezzo) seguendo il sistema che ci eravamo dati quando Pino ci ha battezzati “SQUADRA”?
Io penso che a questo punto,si dovrebbe cominciare da lì: dallo scenario trovato a Ripe.
In quello scenario sta nascosto almeno un indizio per portarci all’incisore e da lì all’assassino.

Pino è Pino, sono d’accordo Tabula, e allora, Pino, è sbagliato il mio ragionamento?

Mimosa

Tiziana ha detto...

Ecco cosa scrive Giardina
relativamente alla questione DNA sull'arcata dentale:
"dati presenti in letteratura rilevano, come è logico, che la concentrazione di DNA da saliva sulla pelle decade con il tempo, ma anche che è possibile rilevare la presenza di materiale genetico fino a 96 ore dopo la deposizione (Kenna et al., 2011). Il tempo di permanenza del DNA è inoltre dipendente da numerose ed indeterminabili variabili, quali la variabilità inter-individuale (individui diversi hanno diverse concentrazioni di DNA nella propria saliva), la localizzazione della deposizione, la possibilità che il trasferimento di DNA sia di tipo primario (DNA trasferito direttamente da una persona ad un oggetto o ad un’altra persona) o secondario (DNA trasferito dapprima su un oggetto ed in seguito trasferito ad altro oggetto o persona). E’ infatti possibile che il DNA estraneo si trasferisca per contatto su cosmetici (Webb et al.,2001) (lucidalabbra, rossetto, etc...) e che questi divengano il veicolo di un trasferimento che non coinvolge un contatto diretto".

Quindi 96 ore, ovvero 4 giorni, perciò Melania può essere morta anche tra il 19 ed il 20.

Rileggendo le carte presentate della difesa, che devo dire scritte molto bene (contemplano tutto quello che abbiamo considerato, B&G non mi appaiono assolutamente sprovveduti) ed anche ironiche a tratti, ho scoperto che Tagliabracci (o chi per lui) viene additato come un totale incompetente, non si usano mezze parole. Tra le tante frasi ve ne riporto una (ma ce ne sarebbero tante altre):
"Il consulente rileva la totale inesattezza scientifica di tale affermazione che deriva da una evidente confusione circa la definizione stessa di DNA misto e di profilo completo".

tabula ha detto...

@Mimosa:
tu cosa avresti in mente?

Tiziana: 96 ore ovvero 4 giorni un una persona viva o in una persona morta?

Annika ha detto...

Ci sto Mimosa, e attacco con cio' che c'e' e a mio parere non doveva esserci:

1. del DNA salivare o epiteliale in bocca
INCONGRUENZA: il non specificare di quale dei due si tratti, dato che quello salivare e' rilevabile con test elementari (quindi non e' salivare, ma solo DNA sulla bocca!). Se invece fosse DNA epiteliale da primary contact per via di una mano a tapparle la bocca durante l'aggressione, tale DNA sarebbe sparso sulla faccia (non su un solo punto), avrebbe sbavato tutto il trucco e comportato dei lividi sul viso, e sicuramente Melania avrebbe tentato di difendersi da tale stretta mordendo l'aggressore, con conseguente accumulo di ulteriore DNA epiteliale e forse ematico all'interno della bocca (e comunque il 18/4 Parolisi di ferite alle mani non ne presentava). Quindi non si tratta neanche di DNA epiteliale da primary contact (no, Tabula: se fosse ematico o seminale ti assicuro che lo sapremmo).
ERGO: si tratta di DNA epiteliale da secondary contact, ovvero, in parole poverissime, di DNA di Salvatore volutamente "piazzato" sulla/nella bocca di Melania in un secondo momento (nella bocca relativamente, dato che il fatto che al suo interno sia stato rilevato esclusivamente sull'arcata dentaria anteriore indica che le cose sono andate proprio cosi').

2. della Sg
INCONGRUENZA: la Sg ha i suoi tempi, gia' molto ristretti su una donna viva; limitatissimi su un cadavere. Altrettanto e ancor di piu' dicasi per gli spermatozoi, quindi da cosa sorga la meraviglia di Tagliabracci nel non trovare traccia di DNA maschile nel tampone vaginale per me e' e resta un arcano.
ERGO: la Sg e' recente e di certo seguente al primo pomeriggio del 18/4.

E ora cio' che non c'era e ci sarebbe dovuto essere:

1. gli animali della foresta (sa molto Disney, lo so!)
INCONGRUENZA: dov'erano in quei due giorni mosche carnarie/ditteri, ragni e scarafaggi, vermi/lombrichi, moscerini, vespe, formiche ed altri insetti vari? Com'e' possibile che il cadavere non presentasse morsi/beccate/sniffate/leccate/unghiate/segni di sbranamento/smembramento/parziale decarnificazione da parte di uccelli diurni e notturni, roditori, donnole, piccoli mammifari e, perche' no, come minimo il cinghiale! Gia', strano che dopo oltre 48 ore in un parco nazionale, in luogo esposto, in un bosco e a primavera inoltrata, bocca e vagina (esposta) non fossero infestate e gli occhi fossero totalmente intatti!
ERGO: non a Ripe che Melania e' stata, ne' viva ne' morta, per 48 ore. Molte, molte meno.

2. i batteri solo superficiali delle ferite figurate
INCONGRUENZA: un cadavere morto dissanguato ed esposto per oltre 48 ore si ricopre di un'infinita' di batteri, oltre che di veri e propri animaletti. Vuoi che questi batteri (che in caso di permanenza continua per 48 ore a Ripe sarebbero gia' stati tanti all'arrivo dell'intagliatore), non si sarebbero fiondati su sangue freschissimo dei nuovi tagli, pullulando gia' nelle assolute vicinanze?
ERGO: Melania non e' stata tutto il tempo a Ripe, ma e' stata intagliata in luogo sterile.

3. il sangue
INCONGRUENZA: il sangue nella pozza era davvero pochino...
ERGO: ma siamo davvero certi al 1.000% che quel sangue appartenesse a Melania? E se si, come mai, dopo una ferita al fegato ed una al polmone (entrambe abbastanza profonde), Melania sembra aver perso solo pochissimo sangue. Di che e' morta allora, se non di dissanguamento? Eh si, perche' per morire dissanguati di sangue se ne deve perdere tanto tanto! E allora, dov'e' il rimanente sangue di Melania?

Annika

Mimosa ha detto...

Ciao Tabula
avevo in mente di analizzare quella che la Procura ritiene la "scena del crimine", osservare attentamente e freddamente tutti i particolari, come fanno nei film :-)
magari Massimo potrebbe ricavarci un articolo ...

Mimosa

Mimosa ha detto...

@ Annika
ottimo inizio! grazie
Mimosa

Mimosa ha detto...

Aggiungo:
COSA MANCA:
- terreno smosso (sassi o fogliame che sia) compatibile con una situazione aggressiva, di lotta, per difesa e per attacco
- segni di costrizione sul corpo
- segni di violenza nelle parti intime
- tracce di sperma
- fogliame (aghi di pino) sul corpo e sulle ferite
se il corpo è stato esposto 48 ore
- tracce ematiche alla fontanella e nelle sue tubature
- tracce ematiche in più ampio raggio, se è plausibile un inseguimento della vittima che tenta una fuga, che cade sulle ginocchia e che viene più volte colpita a coltellate alla schiena, sul davanti e alla gola
- imbrattamento delle mani col proprio sangue, significativo del fatto che nelle fasi dell’aggressione la vittima accoltellata non solo abbia cercato di parare i colpi ma anche si sia portata le mani alle ferite
- la catenina che la donna portava al collo (che tra l’altro sembra tolta e non strappata, mancando i tipici segni)

Mimosa ha detto...

E questo?
COSA È FUORI POSTO:
- i capelli “naturalmente distesi” verso destra,
- il trucco “intatto” non sbavato (nemmeno dall’umidità e piogerellina di due notti),
- le mani coperte da fogliame e il corpo no,
- gli occhi spalancati della vittima (QUESTO PARTICOLARE NON RICORDO DOVE L’HO LETTO), - l’anello di fidanzamento a terra e la fede al dito (di solito M. portava la fede sopra all’anello di fidanzamento)
- gli orecchini non strappati dai lobi, ma sparsi uno di qua e uno di là rispetto al corpo, di cui uno alquanto distante e ritrovato un paio di giorni dopo da un cane
- le “ferite figurate” con disegni incisi sull’addome, e su entrambe le cosce, staging che rimanda a svastiche e segni più o meno esoterici, allusivi ad attività a ciò assimilabili

Anonimo ha detto...

MA PERCHE' PORTARLA A RIPE, SE ERA PIU' COMODO LASCIARLA DOVE E' STATA UCCISA, COL PERICOLO DI ESSERE SCOPERTO/I?

Tiziana ha detto...

Annika
le larve di ditteri erano presenti sul cadavere, se ne parla espressamente nella relazione, ma la difesa contesta che:
"Quanto, infine, allo sviluppo delle larve di ditteri, la stima fatta dai consulenti in relazione alla crescita delle larve è basata su dati talmente approssimativi da risultare inutile e fuorviante. I calcoli della temperatura al bosco delle Casermette, così come risultano dalla relazione del T. Col. Pelino, sono teorici, basati sull’estrapolazione dei dati di stazioni meteorologiche vicine".

Il consulente della difesa conclude che: "Sulla base di quanto discusso non abbiamo la possibilità di fornire una stima neppure approssimativa dell’epoca della morte di Carmela Rea. Non siamo neppure in grado di stabilire quale sia stato il giorno della morte".

Dunque i ditteri rilevati potrebbero essere compatibili o meno con il fatto che Melania sia rimasta in quel luogo 48 ore, ma non c'è alcuna certezza, bisognerebbe conoscere le caratteristiche del microclima della zona. Questo, unito al fatto che la macchina di Parolisi non sia stata vista e che le vedette non abbiano sentito le urla della povera Melania, fa pensare che la stessa NON sia stata lasciata a Ripe il 18 pomeriggio ma dopo le 22.30.

Pamba ha detto...

Mimosa, vado a memoria

COSA È FUORI POSTO:

- l'accendino insanguinato, tra le cosce di Melania, con le impronte di Melania e Salvatore,ma preesistenti (altrimenti sarebbe stata la "pistola fumante"!);

- le siringhe conficcate attraverso il giubbotto, ma che non sembrano siringhe da insulina, quelle comunemente usate da tossicodipendenti (immagini nel sito Crimescene,vedi link in alto a destra);

- il laccio emostatico anelastico (stesse immagini e stesso motivo del punto precedente);

- le salviette con tracce "presumibilmente della vittima", (mi sembra che Tabula e Annika ne abbiano già parlato), ma non è noto il tipo di analisi fatte su questo reperto

Pamba

tabula ha detto...

anonimo 18:54
C'è la possibilità che la tua domanda parta dai presupposti sbagliati.
you wrote: "MA PERCHE' PORTARLA A RIPE, SE ERA PIU' COMODO LASCIARLA DOVE E' STATA UCCISA, COL PERICOLO DI ESSERE SCOPERTO/I?"

SE, se, se era davvero più comodo lasciarla dove è stata uccisa.

Ma tu come fai a dire che fosse più comodo lasciarla dove è stata uccisa,
se, di fatto, non sai DOVE è stata uccisa?

Perchè SE non lo sai, dove è stata uccisa, non puoi dare per scontato che fosse più comodo lasciarla lì.

Evidentemente il luogo in cui è stata uccisa avrebbe reso più facile individuare l'assassino, o reso noto un luogo che si preferiva mantenere al di fuori delle indagini.
O semplicemente lì l'assassino aveva lasciato troppe tracce di sè, e non sarebbe mai riuscito a cancellarle completamente, nemmeno con tutta la sua fantasia di stagiatore.

@Mimosa.
Hai fatto delle osservazioni interessanti.
In effetti, ricordo che tempo fa Wide, che dovrebbe essere un medico, contestò la possibilità dello spostamento del cadavere per la mancanza di determinati segni sullo stesso a causa del depositarsi del sangue.


non saprei quanto sangue rimanga dopo una morte per dissanguamento, ma nel caso in cui un cadavere venga riportato nella stessa posizione, mettiamo supina, in cui questi depositi si siano formati, come è possibile escludere uno spostamento?
forse ci sono altri segnali che non conosco.

quello che mi colpì allora fu il discorso sulla mancanza di tracce di spostamento nel luogo, come se due-tre persone che sorreggano e depongano un cadavere dovessero alzare un gran fogliame.

Hai una brillante intuizione, cara Mimosa, quando attribuisci questa mancanza di spostamento del fogliame ad una mancanza di collutazione in loco.

così come il particolare stona nel trasporto di un cadavere,

il particolare stona in egual modo nel considerare una possibile collutazione.

E gli orecchini, così lontani.
secoli fa, ipotizzai che gli oggetti di melania fossero stati rimossi dal luogo in cui avrebbe potuto esser stata uccisa, e gettati, alcuni alla rinfusa altri con un senso, nel posto scelto per lo staging.

Perchè in caso di collutazione, Mimosa lo fai notare, le foglie vengono spostate, ci sono segni sul terreno, le mani cercano di parare i colpi, di afferrare, di graffiare, gli orecchini vengono strappati.
Non delicatamente rimossi e posizionati altrove.
e così per la collana.

Se risulta da una ferita sul dorso della mano della donna, la stessa ha cercato di spostare il coltello che voleva sgozzarla, non si è toccata non ha tentato?

Massimo, secoli fa, parlava di un assassino che pulisce le mani della sua vittima dito per dito.

una donna potrebbe strappare i capelliad un'altra, quel mettere/togliere anelli potrebbe essere per pulirli dal dna dell'assassino, o per eliminare capelli che potessero essercisi infilati.

avessimo l'analisi dei dna trovato sulle mani o sul corpo sarebbe ben altra cosa.
nemmeno avrei voluto ribadirlo, ma tant'è: sono mancanze, anzi carenze gravi.
Per dirla alla scolastica: GRAVI LACUNE.

ENRICO ha detto...

ANONIMO delle 18,54

evidentemente il luogo in cui è stata uccisa presentava caratteristiche sfavorevoli all'assassino

- La località poteva, ad esempio, permettere o fare sospettare fortemente l'identità del'aggressore/i

- Poteva contenere tracce dell'aggressione difficilmente eliminabili e riconducibili all'assassino/i

- Poteva non essere adatto per far ricadere la colpa su SP

MIMOSA ANNIKA TIZIANA TABULA

Un ottimo lavoro !
Vi sto seguendo a tratti perchè stasera sono in altre faccende affaccendato

ENRICO ha detto...

Scusate, non avevo letto il commento di TABULA ( praticamente ho esposto le sue stesse osservazioni)

Mimosa ha detto...

Grazie ragazze, potremmo anche essere aiutate, no?
Io intanto provo a vedere altro.

COSA STONA

-pantaloni, collant, mutandine scesi “accuratamente” alle ginocchia e arrotolati, senza strappi
- abiti non strappati e non scomposti che possano far presumere una lotta o un tentativo di fermare la vittima in un inseguimento (sotto il corpo giacente DISTESO a terra la giacchina e la maglietta sono tese, la maglietta risulta tirata su a scoprire il pube solo al momento della deturpazione del cadavere)
- anello di fidanzamento sotto il corpo
- telefonino aperto e manipolato ma con suoneria al massimo del volume
- l'orma. E si, l'orma e' importante perche', se ci si macchia la suola delle scarpe col sangue della mattanza, tanto da lasciare un'orma ben evidente, come si arriva fino a quel punto e come ci si muove da quel punto in poi, ovvero il camminatoio del chiosco, senza lasciare ulteriori tracce? Con delle liane, dei razzi ai piedi, o spiegando le ali e prendendo il volo? Inoltre, perche' in seguito, in fase di staging, non tentare di cancellare, o mascherare, o coprire, o scardinare il legno che espone quell'orma incriminante? (lo ha scritto Annika tempo fa)

Mimosa ha detto...

COSA NON QUADRA se Ripe fosse il luogo dell'aggressione?

- Sul viso di Melania sono rilevate colature di sangue dirette da sinistra verso destra e verso l’alto, provenienti da una ferita al collo, formate ed essiccate in un momento in cui il cadavere si trovava poggiato sul fianco destro: posizione mantenuta per un tempo non breve e non corrispondente a quella finale (supina) del corpo (affermano Varetto e Vasino, consulenti per la difesa, pag. 69).
Però la perizia autoptica dice che «la vittima, prima è caduta in avanti come dimostrano l’ecchimosi sulla coscia sinistra e gli imbrattamenti di terriccio alle ginocchia e sulle scarpe, accasciandosi sul fianco destro, poi è stata girata e colpita ripetutamente al petto» e questo proprio non quadra.
O è caduta a sinistra e si è procurata un ematoma sulla coscia sinistra o si è accasciata sul fianco destro …
Se si è accasciata sul fianco destro, come provano le colature, dove è andato a finire tutto il sangue che è colato dalla gola attraverso i tre rivoli?
Se si è depositato sul terreno tra il viso e la spalla e “poi” (quanto dopo?), in un secondo tempo il corpo è stato girato, anche i capelli ne dovevano essere intrisi e impregnati.

Come allora hanno fatto i capelli ad essere composti e “naturalmente distesi” verso destra?

tabula ha detto...

quell'orma è un'impronta parziale, non è stata individuata nell'immediatezza del ritrovamento del corpo dagli inquirenti,
non possiamo sapere se fosse visibile come se tracciata con l'evidenziatore o se difficilmente individuabile perchè confusa con il colore del legno.
nei primi giorni nessuno ne parlava: potrebbe essere stata scoperta solo in seguito, nel momento in cui si è deciso di utilizzare il luminol.
io tendo a credere possa essere stata un piccolo errore dell'assassino, magari nel manipolare quel sangue: era un'impronta di sangue di Melania o di sangue e basta?
Però può darsi abbia ragione tu.

Mimosa ha detto...

@ Tabula
i ragionamenti sull'orma non sono miei, le frasi sono di Annika che il 13 novembre aveva cominciato ad elencare "Cosa non torna della scena del delitto", ho attinto molto anche del resto - ovviamente - dalla nostra speciale "consulente".
Ciao
Mimosa

tabula ha detto...

hai ragione Mimosa.
se i capelli non sono intrisi di sangue, non erano lì a riceverlo quando è colato.
probabilmente erano nella direzione opposta, e sono stati sistemati verso destra nella ricomposizione del cadavere.

Non vorrei interrompere il flusso della tua ricostruzione su ciò che non quadra, che mi sembra interessante.

Sposterei il ciò che non quadra verso Salvatore: vi ricordate quando era appena stato indagato, disse quella famosa frase "Melania è caduta in una trappola".
è caduta in una trappola: ricordo quanto ci colpì la frase, e sperammo in ulteriori indizi da parte sua, ma niente più accadde.

Ebbene: quanti di voi potrebbero giurare sul fuoco che Salvatore sia completamente all'oscuro del destino riservato a sua moglie?

Chi potrebbe affermare con certezza che non sia andato ad accompagnarla lui stesso con la bimba in braccio fino al monumento?

In fondo, ben pochi lo videro alle altalene.
E Melania fu vista DA SOLA, sì è vero: però DOPO.

Diciamo che sarebbe stata vista da sola esclusivamente nel percorso di ritorno e presumibilmente anche di andata dalla roulotte, fu vista da sola sulla SP.. 76? fu vista da sola procedere a passo svelto verso direzione frazioen colle.

Ma nessuno può affermare con certezza che arrivò da sola al monumento o fino all'imbocco del sentiero per la roulotte.

Lui aveva la bimba al braccio, lei soffriva di mal di schiena ma poteva inerpicarsi per un sentierino senza problemi, così come camminare di buon passo.

Mimosa ha detto...

@ Tabula,
il flusso della mia esposizione per ora si è già fermato,
mi pareva di parlare da sola
e tanto vale che non faccia neanche la fatica di leggermi ...

Motivo in più ora che hai spostato il fulcro dell'attenzione ...

Ti voglio rispondere ancora al post precedente:
puoi aver ragione tu che l’orma sia un errore dello stagista,
come può essere un suo errore aver menato colpi di coltello sulla parete di legno del chiosco (dicono che la lama non è “compatibile”, ma non ci credo).

L’errore sarebbe questo: dalla posizione dei colpi più alti si può rilevare l’altezza dell’individuo e analizzare bene anche la corporatura e la massa muscolare …
ma abbiamo gente così esperta in quel di Ascoli/Teramo o comunque tra i RIS chiamati?
O si sono accontentati di escluderlo, perchè non sapevano dare una spiegazione ai fendenti?

Anche quei segni sono stati scoperti alcuni giorni dopo, anzi li ha scoperti un giornalista in diretta tv, ho assistito. Dopo un paio di giorni ne hanno parlato i tg.

tabula ha detto...

No, Mimosa.
non intendevo spostare il fulcro dell'attenzione, anzi era un momento di fermento creativo e di sinapsi rumorose.
ho un motivo preciso per aver inserito un O.T., ti prego di darmi fiducia.

Mimosa ha detto...

@ Tabula
non ti preoccupare ... ero già stanca come ho detto di parlare da sola
... vai e ti seguo ...!

Mimosa

tabula ha detto...

ahimè, non posso.
e non parlavi affatto da sola, perlomeno per quel che mi riguarda, a meno che io sia improvvisamente diventata pulviscolo atmosferico (il che può essere).

a presto.

tabula

PINO ha detto...

AMICHE CARE, non parlate "da sole".
Vi leggo e...intendo.
PINO

Mimosa ha detto...

Ok Tabula, buonanotte e buona domenica!
Aspetto con curiosità di vedere dove volevi mirare...
Sono troppo stanca per ragionarci in questo momento.
Tu hai sempre la mia fiducia!

Mimosa

anna ha detto...

sull'ordinanza di arresto di parolisi e sulla relazione del tagliabracci non si evidenzia da nessuna parte se la pozza di sangue sotto il corpo di melania sia stata effettivamente analizzata e se il sangue corrisponda al sangue di melania,

Tiziana ha detto...

Tabula
nessuno di noi può giurare che Salvatore non abbia accompagnato Melania fino al Monumento, per consegnarla nelle mani di chi poi l'ha uccisa. Ma quali elementi abbiamo per supportare tale tesi? Nessuno. Può essere o non essere, ma questa ipotesi non mi sembra aggiungere nulla a ciò che sappiamo. Non spiega chi siano gli assassini, quale il loro movente, come Melania sia giunta a Ripe e soprattutto quando sia morta. Perciò ipotizzare un qualcosa che non è supportato da alcun fatto, per poi non arrivare da alcuna parte, non mi sembra tanto utile. Ma se invece hai qualche idea in proposito, sono pronta a leggerla.

Salvatore disse che Melania poteva essere caduta in una trappola, ma la sua frase completa diceva che qualcuno doveva averla fatta cadere in trappola con la scusa dei suoi tradimenti. E dunque, te lo immagini un marito che accompagna la moglie affinché questa possa essere informata dei tradimenti del marito? Mi sembra inverosimile.

tabula ha detto...

il cellulare spostato dagli animali?
dove sono le tracce degli eventuali animali che spostarono il cellulare?
sul cellulare stesso, no.


igienizzato.

PINO ha detto...

NESSUNO di noi può giurare su NULLA. E chi mai avrebbe tali certezze? Ma fare l'avvocato del diavolo è facile e comodo per chiunque!
Anche la sfera di cristallo, ci ha tradito, non indicandoci gli assassini, il movente e come Melania sia arrivata a Ripe, nonchè l'ora della sua morte, ma, quella maledetta palla è stata prodica solo con gli inquirenti
Ci ha tradito anche chi era in possesso DELL'INTERA FRASE DI PAROLISI tenendola per se.
E poi, a che serve ipotizzare? tanto non si arriverebbe DA NESSUNA PARTE!
Ma, di una cosa POSSIAMO ESSERE CERTI: che la verità la conosce l'assassino/i, ma vuole mantenere il segreto e non ce la dice.
PINO

P ha detto...

p.s. correggo: prodiGa
P.

ENRICO ha detto...

Sulla base degli elementi raccolti sul luogo del ritrovamento, e dei referti autoptici, io penso che sarà MOLTO difficile per il PM sostenere che il delitto sia stato compiuto da UNA SOLA persona.

Di conseguenza cadrebbe anche il movente di "natura passionale"

PINO ha detto...

Questo è poco, ma sarebbe sicuro, Enrico, ma secondo alcuni opinionisti NIENTE lo è, e nessona ipotesi porterebbe a qualcosa di verosimile.
PINO

Anonimo ha detto...

p.s. Ed a proposito di opinionisti, vorrei tanto sapere cosa ne pensa Mimosa.
P.

ENRICO ha detto...

E' da tempo che volevo avere da ANNIKA un parere riguardo ad un mio dubbio.

SE l'anello di fidanzamento fosse stato indossato da M. SOTTO la fede ( quindi tenuto fermo da quest'ultima)
e SUPPONENDO che sia stato l'aggressore a sfilarlo , questa operazione - togliere la fede, sfilare l'anello, rimettere la fede - avrebbe potuto essere fatta agevolmete ANCHE DOPO il decesso ?

Voglio dire : la rigidità cadaverica avrebbe permesso di compiere queste azioni ?

Tiziana ha detto...

PINO
non so se il tono polemico dei tuoi ultimi post sia rivolto a me.
Spero di no, anche perché il mio ultimo post, in cui dicevo che non possiamo giurare che Melania NON sia stata accompagnata da Parolisi al Monumento (e che dunque il marito può averla benissimo accompagnata), era una mia risposta al quesito posto da Tabula: "Chi potrebbe affermare con certezza che non sia andato ad accompagnarla lui stesso con la bimba in braccio fino al monumento?"
Il mio atteggiamento è proprio l'opposto rispetto a ciò che critichi, ovvero sono disposta a prendere in considerazione qualunque ipotesi, se mi vengono date delle motivazioni, ovvero elementi di partenza. Questo era ciò che chiedevo in un paio di post.
Ciao, Tiziana

Anonimo ha detto...

LucaP, la ricusazione è disciplinata dall'art 37c.p.p. che richiama l'art 36c.p.p. lett a),b),c),d),e),f),g).
Nello specifico sono:
- se il giudice ha interesse nel procedimento o se alcuna delle parti private o un difensore è debitore o creditore di lui, del coniuge o dei figli;
- se è tutore, curatore, procuratore o datore di lavoro di una delle parti private ovvero se il difensore, procuratore o curatore di una di dette parti è prossimo congiunto di lui o del coniuge;
- se ha dato consigli o manifestato il suo parere sull'oggetto del procedimento fuori dell'esercizio delle funzioni giudiziarie;
- se vi è inimicizia grave fra lui o un suo prossimo congiunto e una delle parti private;
- se alcuno dei prossimi congiunti di lui o del coniuge è offeso o danneggiato dal reato o parte privata;
- se un prossimo congiunto di lui o del coniuge svolge o ha svolto funzioni di pubblico ministero;
- se si trova in taluna delle situazioni di incompatibilità stabilite dagli articoli 34 e 35 e dalle leggi di ordinamento giudiziario;
- se nell'esercizio delle funzioni e prima che sia pronunciata sentenza, egli ha manifestato indebitamente il proprio convincimento sui fatti oggetto dell'imputazione.
Chissà fra quali di questi casi azzeccagarbugli vuole far rientrare, un'eventuale richiesta di ricusazione. Naturalmente, questa volta ha di fronte un giudice e non Parolisi.

In merito a Ripe, Colasanti è chiaro nella sua deposizione: Parolisi non è passato da lì; quindi o Melania è stata uccisa successivamente lì a Ripe o se è stata uccisa nell'ora già stabilita, è stata uccisa da un 'altra parte, in un luogo in cui il sangue potesse essere conservato....una cella frigorifera. C'è un mattatoio o qualcosa di simile da quelle parti?
Ripe, che significato può avere? Quali tra queste possibilità, è la più probabile:
- è un luogo scelto a caso,
- un maniaco li seguiva da tempo,
- é un messaggio per Salvatore,
- Melania o Salvatore avevano raccontato agli amici del loro rapporto avvenuto lì, e per far ricadere il tutto sul marito, lì l'hanno portata.

Stella

PINO ha detto...

TIZIANA
Il fatto che si sia disposti o meno ad accettare ipotesi altrui, non autorizza nessuno ad affermare che le stesse non vadano da nessuna parte.
Un'affermazione del genere denoterebbe solo presunzione.
Quì nessuno, suppongo, abbia il dono della chiaroveggenza, per cui ogniuno segue una propria teoria, la quale, per essere tale, potrebbe non essere condivisa, ma non criticata da chi si mette in agguato, cogliendo l'occasione per fare la comoda parte dell'avvocato diavolo.
Nè qualcuno, in questo forum, ha mai preteso di conoscere la verità, nè ha mai giurato sulla certezza di quanto contenuto nelle varie ipotesi avanzate, suggerite magari, solo da intuito, e senza essere necessariamente supportate da fatti.
Concetture che ad alcuni possono sembrare inverosimoli, atri possono considerarle logiche.
PINO

ENRICO ha detto...

STELLA

4a ipotesi

-1 (supponendo che il corpo sia stato portato lì DOPO l'aggressione avvenuta in altra
località) il Chiosco era un posto di facile accesso sia per un'autovettura sia per farlo ritrovare agevolmente da chiunque

-2 Se invece l'aggressione dovesse essere avvenuta proprio al Chiosco , questa avrebbe dovuto verificarsi necessariamente almeno DOPO le 22,30 del 18 orario di fine esercitazione militare.

In questo caso il luogo avrebbe potuto essere stato scelto sia per il motivo di cui sopra sia perchè - essendo notorio, a mio avviso, che molti militari lo frequentavano assiduamente per le loro "esercitazioni amorose" ( Salv. compreso)avrebbe inevitabilmente indirizzato le indagini verso un delitto a sfondo passionale

Mimosa ha detto...

Io sul significato di Ripe non scarterei un'idea di Tabula espressa ieri:
- forse era “di strada”, era il primo posto "obbligato" nella direzione della fuga per non essere intercettati dalle pattuglie di ricerca

- forse era il primo posto agevole da arrivarci dal luogo da cui partivano

- oppure era il primo posto "utile" per poter lasciare il corpo in vista, affinché fosse ritrovato in tempi rapidi

Ad ogni modo Ripe era certamente un posto conosciuto da chi è stato incaricato dello spostamento del cadavere.

Alle volte arroventiamo le meningi anche sulle cose che potrebbero essere semplici e banali e le complichiamo.

Forse Tabula aveva ragione :
"Ma così ad occhio e croce direi che scaricare quel corpo a Ripe forse potrebbe avere minor valore di quel che gli si voglia attribuire".
Quasi quasi ci credo anch'io.

Mimosa

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
scusa scrivevamo in contemporanea ma tu sei stato più veloce ... trovi cose già dette da te ma le ho lette solo ora.
Mimosa

Tiziana ha detto...

PINO
più volte tu hai scritto "meglio non commentare, ormai la nostra ricostruzione l'abbiamo fatta" non per questo alcuno ti ha tacciato di presunzione.
Probabilmente tu hai letto solo parzialmente il mio post, io infatti ho scritto: "Perciò ipotizzare un qualcosa che non è supportato da alcun fatto, per poi non arrivare da alcuna parte, non mi sembra tanto utile. Ma se invece hai qualche idea in proposito, sono pronta a leggerla".
Dunque io NON HO DETTO che l'ipotesi non portasse a nulla, ho scritto che IO non vedevo dove portasse (non MI SEMBRA, ho scritto e non NON E') e vi chiedevo (già in un post a te diretto) di farmi capire in base a cosa formulavate tale ipotesi. NON credo infatti formuliate ipotesi campate per aria e dunque chiedevo la cortesia di fornirmi degli elementi.
Non mi sono mai permessa di affermare che ciò che penso è oro colato, sono ormai stufa di ripetere che nei miei interventi uso sempre il condizionale ed il tono dubbioso anche perché NON HO alcuna certezza. So che tu la tua certezza l'hai raggiunta da molti mesi, e la tua ipotesi l'abbiamo già discussa ampiamente, ti ho seguita volentieri quando parlavi dell'oggetto sul comò, quando hai sviscerato l'eventualità che Parolisi abbia accompagnato Melania a Ripe, o al Monumento.
Io IN QUESTO MOMENTO (ma non significa che non possa cambiare idea) non condivido questa ipotesi, l'ho detto molto onestamente precisando anche i 7 motivi per cui non la condivido.
Vi chiedevo, SENZA ALCUNA PRESUNZIONE, di fare altrettanto, elencandomi gli argomenti a sostegno della vostra ipotesi (non per denigrarla ma per capire).
Se tu nelle mie parole hai visto altro me ne dispiace e chiedo scusa.
Se non vuoi discutere la tua opinione, spiegandomi come ci sei arrivato, liberissimo. In ogni caso pensavo fossimo qui per confrontarci e che dubbi e perplessità fossero utili per "aggiustare il tiro". Se però non lo gradisci va bene, eviterò di commentare i tuoi post (lo dico per rispetto delle tue idee, non leggervi alcuna acredine, puoi credermi, sono sincera).
Con la stima di sempre
Tiziana

ENRICO ha detto...

Tutti voi vi sarete posti la stessa domanda che ho rivolto ad ANNIKA nel mio commento delle 11,24.

A che conclusioni siete arrivati ?

ENRICO ha detto...

MIMOSA

ogni volta che IN CONTEMPORANEA scriviamo le stesse cose SENZA ESSERCI CONSULTATI nè CONDIZIONATI in nessun modo, mi convinco che alcune nostre intuizioni potrebbero essere quelle più vicine alla realtà dei fatti

Mimosa ha detto...

ENRICO
a furia di pensarci, tutti e sempre a sbrogliare questo caso, per fortuna che i ragionamenti di molte convergano, almeno su alcuni punti che dovremmo avere l'ardire di tenere come "fermi".

Tu alle 11,24 hai posto questa domanda: l'operazione - togliere la fede, sfilare l'anello, rimettere la fede - avrebbe potuto essere fatta agevolmete ANCHE DOPO il decesso?
Io ti rispondo (ma lo sai anche tu) che la rigidità cadaverica non è immediata e quindi il "dopo il decesso" non mi dice niente se non quantifiche il tempo "dopo il decesso".

E se l'operazione degli anelli fosse stata eseguita mentre agonizzava?
Mimosa

ENRICO ha detto...

MIMOSA
"E se l'operazione degli anelli fosse stata eseguita mentre agonizzava?"

Anche io ho pensato che questa fosse l'eventualità più probabile.

In questo caso ne conseguirebbe che l'assassino/i ( o qualcuno degli altri che potrebbero aver partecipato all'aggressione) si deve essere intrattenuto per forza sul luogo del crimine in attesa della morte di M.

A questo punto mi si confonde lo scenario. Dove collocarlo: a Ripe o altrove?
E comunque ritorna a galla la domanda che ci facemmo già mesi fa : perchè sfilarle quell'anello se l'operazione era così complicata e non poteva essere attribuibile a M. stessa ? in caso di litigio col marito, M. avrebbe gettato via la FEDE non l'anello. O più semplicemente entrambi. In ogni caso NON si sarebbe infilata nuovamente la fede
Fammici pensare su...

Mimosa ha detto...

ENRICO

per me non si è trattato di un litigio col marito, punto primo (non era un punto fermo?).

Non sempre Melania teneva la fede sopra l'anello di fidanzamento (lo ha detto il fratello e lo si è visto in una foto). Punto secondo.

Punto terzo: mi è sempre parsa strana la cosa. Vedendo M. alle nozze così florida e a distanza di due anni così snellita, non mi capacito che la fede "non" fosse larga.
Se ha portato la fede a restringere, perché non anche l'anello di fidanzamento (sicuramente ricevuto prima delle nozze).

Allora INDOVINELLO: quale dei due anelli era più largo dell'altro?

Mimosa

Tiziana ha detto...

ENRICO
se immaginiamo che l'omicidio sia avvenuto a Ripe, l'ipotesi più semplice mi sembra che l'anello sia volato via nella colluttazione. SOLITAMENTE Melania lo fermava con la fede, ma noi donne spesso "giochiamo" con gli anelli e gli scambiamo di posto, questo può essere successo a Melania.
Se l'omicidio fosse avvenuto altrove la dinamica può essere stata la stessa, l'assassino portando via il corpo ha ritrovato l'anello, non potendolo più infilare a causa del rigor mortis ha abbandonato l'anello assieme al corpo.
Annika potrà dare risposte più esaurienti, comunque mi risulta che chi lavora alle pompe funebri sia in grado di compiere parecchie operazioni sul cadavere (anelli, denti, ecc.) anche dopo l'avvenuta rigidità (non so come facciano ma teoricamente la cosa mi sembra possibile).

Anonimo ha detto...

GIUGLIANO - Già ascoltato come persona informata dei fatti nelle indagini per l’omicidio di Melania Rea, oggi si ritrova protagonista di una vicenda di amore e stalking. È Raffaele Paciolla, l’agente di polizia penitenziaria di Ascoli Piceno originario di Caivano, amico di Salvatore Parolisi.

Tutto nasce dal suo legame con A.S., una 29enne di Varcaturo. Il marito di lei, G.M., 34 anni, non riusciva ad accettare la fine della sua relazione e soprattutto che la sua consorte, dopo avergli rifiutato il terzo erede per anni, aveva deciso di tenere il bambino che attendeva proprio da Paciolla.

La giovane donna e l’agente della penitenziaria si erano conosciuti su Facebook. Dopo un periodo di amicizia virtuale decidono di incontrarsi, di vedersi. Con il tempo tra i due nasce l’amore. La storia dura un bel po’ fin quando la giovane donna, già mamma di due figli, trova il coraggio di confessare al marito che aspettare un bambino dal nuovo compagno. L’uomo che non vuole perdere la moglie, comincia a contrastare in tutti i modi la loro relazione. La donna però non si fa intimorire e denuncia il coniuge ai carabinieri. Ma Paciolla l’altra sera si presenta alla porta dell’amante a Varcaturo, con il chiaro intento di denunciare, ancora una volta il marito della donna e portarla via.

La coppia quindi, si allontana dalla casa di lei e si mette in auto verso la Caserma di Lago Patria. Ma G.M. non ci sta ed è così che comincia ad inseguire la coppia di amanti lungo via Domitiana. L’uomo alla guida della sua Smart comincia a tamponare ripetutamente la Ford Focus con a bordo i due amanti. Dall’auto intanto Paciolla e la donna chiamano il 112 e fanno una netta inversione di marcia per giungere a Pozzuoli. Ma G.M, non li perde di vista e continua a tamponarli fino a quando, giunti a Bacoli, perde il controllo del mezzo finendo fuori strada. I carabinieri della tenenza di Varcaturo guidati dal maresciallo Michele Membrino arrivano quindi sul posto e arrestano il 34enne.

Domenica 18 Marzo 2012 - 12:32
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=186362&sez=NAPOLI

ENRICO ha detto...

Scusa MIMOSA
ma tu nun c'hai altro spiccio che proporre simili rebus alle 2 del pomeriggio di domenica ad un povero disgraziato intento a smaltire un gulash micidiale proponatogli fraudolentemente ieri sera ?

Ihhhhhhhh.... cche tte possino...beneditte !

;-) ;-)

Anonimo ha detto...

Rincorre e tampona l'ex , esce fuori strada e viene arrestato
L'episodio a Varcaturo. L'uomo perseguitava l'ex moglie da tempo
di Concetta Visconti
Varcaturo. Era già stato coinvolto nell'omicidio di Melania Rea. Raffaele Paciolla, l'uomo che secondo Parolisi avrebbe fotografato in cadavere di Melania (circostanza non verificata dalle forze dell'ordine e dagli inquirenti) si è ritrovato coinvolto un una spiacevole vicenda.


La guardia penitenziaria era diventato l'amante di una donna di Varcaturo, 29 anni. Ma dopo l'ennesimo litigio di lei con il marito, il quale scopre che la moglie è incinta dell'amante, decide di denunciarlo. Paciolla si reca a casa della donna e insieme decidono di andare dai carabinieri. Ma G.M. 34 anni non è d'accordo così comincia ad inseguire i due che si dirigono verso la Caserma di Lago Patria.


Il marito tradito alla guida della sua smart fortwo ha cominciato quindi a tamponare ripetutamente la ford focus con a bordo la ex moglie 29enne, auto guidata da Paciolla. Questo ultimo però all'improvviso fa un testa coda per seminarlo e si dirige verso Pozzuoli.


Giunti a Bacoli, G.M. già noto alle forze dell'ordine, perde controllo del mezzo, verosimilmente a causa della velocita, finendo fuori strada. Sul luogo giungono i carabinieri che lo arrestano.

Oltre all’accertamento di quanto accaduto ieri, attraverso acquisizione di elementi di riscontro a quanto denunciato dalla vittima i militari hanno accertato che il 34enne da circa 14 mesi poneva in essere una serie di comportamenti persecutori e aveva usato violenza fisica e psicologica nei confronti della donna.
I 2 a bordo della ford sono stati refertati all’ospedale la schiana di pozzuoli per traumi multipli guaribili in 12 giorni.

L’arrestato, il marito tradito, che si e’ ferito quando e’ finito fuori strada, e’ stato trasportato nello stesso nosocomio ove e’ in arresto in stato di piantonamento.

sabato 17 marzo 2012
http://www.teleclubitalia.it/

ENRICO ha detto...

CASPITA !

ho letto ora la notizia postata da ANONIMO 14.09

Tiziana ha detto...

Che dire, le frequentazioni di Paciolla sono alquanto pericolose! Deve scegliersi meglio amici e conoscenti, soprattutto ora che diventerà padre.
Tanto sconvolto dal fatto che la moglie l'avesse lasciato ( da rimanere 7 mesi a casa dal lavoro, a spese dello Stato), comunque, non mi sembra, se è già riuscito a mettere in cantiere un figlio. Auguri e figli maschi (o femmine)!

ENRICO ha detto...

TIZIANA

Certamente. Tutte le ipotesi che hai fatto sono logiche.
Tuttavia a me questo particolare dell'anello mi ha sempre lasciato perplesso...

Ora però cerchiamo un po' di scoprire se questo nuovo "fatto", che vede protagonista il Paciolla, potrebbe avere delle implicazioni - anche se indirette - con il caso Rea o se invece si tratta di una pura casualità del tutto indipendente da questa vicenda

Mimosa ha detto...

Caspita, che domenica tranquilla :-))))
e io che pensavo di dedicarmi al riposo ...

Varcaturo, Napoli: ma è la stessa donna che abitava a fraz. Colle o S.Giacomo, Ascoli?
Da 14 mesi il marito di lei faceva stolking? cioè da gennaio del 2011?
La donna è incinta? Di quanti mesi? quando è avvenuto? facendo i calcoli, dopo la separazione di Paciolla dalla moglie, luglio-agosto 2011.

Quante cose strane!!!
Mimosa

PS
Chissà che colpo per la famiglia Rea che tanto bene ha accolto questo ex amico di S. (sic!)

Anonimo ha detto...

Il figlio di Paciolla sembrerebbe fosse già in cantiere durante i fatti occorsi.

Non si capisce bene come l'amante di Paciolla fosse a Colle (risiede a Colle?) se invece (se è la stessa) ha anche altri 2 figli e abita a, sembrerebbe, Varcaturo (in Campania).

Come si chiama l'estetista di M.R. ?
Da dove viene?
Ci può essere pure questa coincidenza ??!?

Mimosa ha detto...

Ma Paciolla lavora ancora a Castrogno o ha avuto il trasferimento in Campania, vicino a casa? La donna incinta è tornata dai suoi genitori? Come è strano che lo scenario si sia spostato laggiù …
Chissà da quanti anni andava avanti la storia amorosa, e dunque corrisponderebbe assolutamente al vero ciò che disse SP (chiacchierando del più e del meno durante la perquisizione del 19 maggio) sulla crisi matrimoniale dei suoi coinquilini…
Paciolla si teneva tutto dentro e all’amico “fratre” nulla mai confidò … e poi ebbe il coraggio di attribuire a SP la colpa del naufragio del suo matrimonio …!!!
Bella faccia!

Mimosa

Anonimo: non siamo mai riusciti a sapere l'identità dell'estetista ...

Tiziana ha detto...

No Mimosa
nessun colpo, vedrai che faranno anche un regalino al bebè (un conto è che Parolisi tradisse la moglie, altro che lo facesse Paciolla, questo lo abbiamo già capito).

Anonimo
il bebè non poteva essere già in cantiere durante i fatti occorsi, dall'omicidio di Melania sono già passati 11 mesi.
Da 14 mesi il marito di lei le faceva stalking. Aveva già l'amante?
Paciolla aveva un'altra amante o la stessa? Perché effettivamente una donna che risiede a Varcaturo con due figli, cosa mai avrebbe dovuto farci a frazione Colle? E la casa a Colle, allora, di chi era, se entrambi avevano un'altra residenza?
La tua domanda sul nome dell'estetista è veramente intrigante.

Ma avete visto quante coincidenze in questo caso? Prima l'arresto di Laura Titta, che aveva lavorato alla Clementi, ma che in realtà nulla avrebbe avuto a che fare col caso in questione. Ora Paciolla che è nuovamente agli onori delle cronache. Ma da quelle parti si conoscono tutti? E sì che il napoletano mi sembra densamente abitato? E poi, tutti ad Ascoli Piceno stanno i Napoletani? Ci sarebbe di che imbastire uno studio sociologico, uno spaccato per me finora sconosciuto, di questa nostra bella e complessa Italia.

ENRICO
riguardo all'anello ho voluto proporti l'ipotesi più semplice, per consentirti di digerire con calma il gulasch.

Anonimo ha detto...

L'anonimo precedente (3 messaggi, 14:09; 14:21;14:45;) sono io, K@ (scusate, ogni tanto emergo, al volo, tra impegni di lavoro pressanti, e mi sfugge il siglarmi ).

E' decisamente tutto ancora più strano e meritevole di attenzione, anche il rivedere il filmato dell'intervista a Stefania Dorinzi, che non poteva non sapere delle sue proprie vicende personali per quanto è emerso, all'epoca in cui lo ha rilasciato (http://www.youtube.com/watch?
v=6AdFgqeM86I)

Certo che Paciolla, come sottolinea Mimosa, come ha fatto ad attribuire a SP il naufragio del suo matrimonio (se erano in crisi come minimo da 14 mesi e la sig.ra Stefania pareva esserne quasi compiutamente al corrente - forse non sapeva del bambino in arrivo, circostanza che magari è emersa nel contingente )?!?!

Certo che la famiglia Rea, incluse le dichiarazioni di Michele Rea, sui tradimenti ecc. ecc., lascia anch'essa sempre più perplessi..... Se sapeva SP della crisi coniugale di Paciolla e consorte ne sapeva certamente qualcosa anche Melania R. .... e duqnue anche il 'clan' ad essa collegato ...

Potrebbe essere il fatto che un'amante aspetta un bambino la cosa brutta a cui si riferiva Melania R.? (in quanto elemento che può far maggiormente 'pendere' l'ago della bilancia nella scelta di chi è sia coniuge che amante ??)

p.s. al minuto 5:46 e ss Stefania D. parla delle paure di MR in merito a possibili tradimenti del marito

al minuto 5:30vi è anche una foto di Sonia con il marito Alfredo, e il loro bambino (da cui poter comprendere circa l'età, in relazione alle vicende 'biancheria intima' diMR stirata e con apparentemente DNA del bambino) e la coppia MR e SP con la loro piccolina.

K@

DI che regione è il marito di Sonia ? Che lavoro fa?

Tiziana ha detto...

K@
Tu scrivi: "Potrebbe essere il fatto che un'amante aspetta un bambino la cosa brutta a cui si riferiva Melania R.?" Ma l'amante di chi, di Parolisi? Perché quella di Paciolla non poteva essere già incinta, almeno che il bambino non sia già nato, essendo passati 11 mesi dall'epoca dei fatti.

Il marito di Sonia fa il falegname, di dove sia non lo so, dovrei cercare.

Anonimo ha detto...

Tiziana,

hai certamente ragione: il bebè attualmente in
cantiere all'epoca non poteva ancora esserci.

Poteva forse essere già in cantiere durante il congedo
per malattia di Pac (a questo fatto era andato prima il mio pensiero).

Il carcere di eventuale trasferimento di lavoro di Pac sarebbe quello militare di Santa Maria Capua Vetere (dove sembra essere ora Laura Titta e dove sembra che SP nn voglia andare) ?

K@

Tiziana ha detto...

K@
se Pac si farà trasferire (o già lavori) a Santa Maria Capua Vetere non lo so. Certo che alle coincidenze credo poco, tutti i personaggi coinvolti nella vicenda mi sembrano avere qualcosa da nascondere.

Sul fatto che il Pac, in aspettativa per malattia, abbia potuto concepire un figlio, posso dire soltanto: l'amante lo andava a trovare a casa? Sarà stato sottoposto a visita fiscale e dunque con l'obbligo di rimanere presso il proprio domicilio? Io, come dipendente statale, anche se resto a casa un solo giorno, ricevo la visita fiscale, Pac avrà riempito il vuoto di 7 mesi di "soggiorno domiciliare" (per malattia sia ben chiaro) trastullandosi con l'amante?

Mimosa ha detto...

Grazie K@
Ah, ecco, Pac è stato trasferito, sì mi pareva di averlo letto, e si è portato dietro la sua compagna ... oppure questa è tornata dai genitori a passare la gravidanza ... (non sarebbe l'unica, si usa da quelle parti).

Hai ragione Tiziana, non immagini quanti campani ci stanno ad Ascoli... lo dico seriamente.

Dunque è chiaro ora da chi provenissero le minacce di morte in FB e i danneggiamenti all’auto del Paciolla di cui si leggeva in giugno dell’anno scorso … Dal marito della sua amante. Chi lo avrebbe mai detto? Uhhh
Ma i giornalai e opinionisti tutti zitti!!!! mantenevano il segreto anche loro … non era notizia da fare audience, meglio i tradimenti di Parolisi, giusto.

Che intrecci, ragazzi, meno male che ho trovato la notizia che a entrambi i Paciolla sono stati rilevati i dna, "al vaglio degli inquirenti" (maggio 2011).

Mimosa

Anonimo ha detto...

Tiziana,

sto anche ripensando al fatto che Pac. accusasse SP di aver avuto danni alla macchina in seguito alle vicende
che interessano SP. Ma invece ora apprendiamo anche che il marito (ex?) della sua amante non si fa alcuno scrupolo a tamponare un auto in corsa: non potrebbe
essere stato all'epoca un danneggiamento collegato
alle sue personali (di Pac., intendo) vicende di amante ecc?


A parte che:(http://marcos61.wordpress.com/2011/08/01/delitti-strani-autorita-criminali-e-culti-misterici/):

"nell’immediatezza del delitto Raffaele Paciolla ebbe a dichiarare che a casa di melania andavano delle persone quando il marito era assente per lavoro.Per poi ritrattare perché minacciato di morte"

Potrebbe aver ritrattato perché messosi d'accordo con il 'clan' di MR ? E unire l' "utile" al "dilettevole"?
(e quindi addossando la colpa a SP, perché "così ormai si era deciso di andare" ??

K@

Anonimo ha detto...

Pac:

il 12 settembre 2011 rilascia un'intervista dal cortile el condomimio di Folignano al civio n. 51, "dove continua a vivere con la sua famiglia":
"Salvatore con me ha chiuso"
http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2011/09/12/579254-parolisi_scaricato.shtml

"Lui fu tra i primi ad accorrere sul pianoro di San Marco dopo la scomparsa di Melania. Accanto a Salvatore in tutte le riprese di quel pomeriggio e sempre con lui anche nei giorni successivi. E, quando venne trovato il corpo di Melania trafitto da 32 coltellate, fu sempre lui ad andare nel bosco delle Casermette per riconoscere il cadavere. Andò lui al posto di Parolisi: per evitare all'amico un dolore grande nel vedere lo scempio fatto dall'assassino sul corpo della moglie. Ma proprio questo fatto fu l'inizio delle bugie di Salvatore e delle crepe dell'amicizia tra lui e Paciolla. Infatti il caporalmaggiore disse agli inquirenti di conoscere il luogo dell'omicidio e di esserci andato una decina di giorni prima con la moglie per avere un rapporto intimo."

Parolisi sostenne di aver riconosciuto il posto dalle foto scattate dall'amico Paciolla e mostrate a lui con il cellulare. Ma quelle foto non sono mai esistite. Paciolla ha detto agli inquirenti di non aver scattato nessuna immagine e ha lasciato il cellulare per controlli e verifiche. Che hanno confermato la sua versione evidenziando la prima bugia "grave" di Salvatore. Grave perchè, secondo i magistrati, è servita al caporalmaggiore per poter spiegare il fatto che conoscesse bene quel luogo in quanto lì lui era stato con Melania e lì l'aveva uccisa.
Poi il destino ha fatto riunire Paciolla e Salvatore. Il 19 lulgio il caporalmaggiore è stato arrestato e trasferito proprio nel carcere di Marino del Tronto dove presta servizio Paciolla.

Ma l'amico di un tempo ha preso un periodo di malattia e non ha mai incontrato Parolisi in cella. "Adesso sto bene - ci ha detto entrando velocemente in macchina -: ho numeri di telefono nuovi ed anche un cellulare diverso. Ma con me Salvatore ha chiuso. Per sempre".

MA così bene NON stava, dato che, come abbiamo poi appreso, il periodo di congedo è continuato ....

K@

Anonimo ha detto...

Pac. 44 anni

nell'intervista a Porta a Porta (http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-4802f836-b295-40f8-b167-026f05d4c933.html?refresh_ce)

al minuto 02:40
parla del fatto che SP non gli ha mai confidato di
aver avute scappatelle

e aggiunge che lui,essendo un uomo piuttosto diretto,se avessi saputo qualcosa gli avrebbe detto:

"guarda, vediamo un pò ... pensa bene a quello che stai facendo"

Alla luce dei fatti attuali (cioè delle sue stesse storie personali), tutto sembra richiedere riflessione.

K@

anna ha detto...

e 'stato prelevato il dna al marito dell'amante di paciolla e all'amante?viricordate l'ipotesi che melanie sonia dovevano indagare per stefania sui tradimenti del paciolla,? non è che il marito dell'amante stava a colle a importunarli, e melania si è trovata di mezzo in modo inconsapevole è ci ha rimesso lei?credo sia doveroso fare il test del dna a tutti, amante marito dell'amante alfredo e tutti gli amici di folignano.comunque sono gli amici di folignano che non hanno nessun alibi......come mai gli inquirenti non li incalzano?

Questa storia del paciolla è gravissima perchè dimostra che lui può sapere più di quanto afferma,quante coincidenze......sono troppe...

PINO ha detto...

A TUTTI

Ma l'amante di Pac non abitava a Colle?
K@ dice, invece, che viveva a Marcaturo.
Dobbiamo dedurre che le donne siano "?
Allora, se così è, chi sarebbe la donna di Colle che gli ha fornito l'alibi?

Anonimo ha detto...

p.s. volevo dire: siano 2?
Pino

Anonimo ha detto...

nel filmato
http://www.youtube.com/watch?v=Gy4W9IfmYjc

Pac. al min 01:45 riferisce al fatto di essere chiamato 'fratello' da SP

e parla (usa il termine) delle 'tresche' di SP,
delle "sue relazioni extraconiugale"

A domanda:
Chi può confermare che Lei si trovava in casa fino alle 3 e mezza quel giorno (min. 3:41):
Risponde
"Mia moglie. Me lo hanno chiesto anche gli inquirenti. MI trovavo a casa"

Afferma anche, più avanti, di aver chiamato lui la fam R.
"Sig. Gennaro, sono Raffaele, buonasera.
Se non avete niente da fare, prendete la macchina e venite a farvi una camminata qui ad Ascoli." ecc.

(questo spiega forse perché sono partiti in grande formazione. Pare anche che Gennaro R. avesse voluto parlare con SP, e che SP gli abbia risposto che no, non si erano 'appiccicati' (cioè, non avevano litigato))

Dunque la fam R. e Pac già si conoscevano di persona, e c'era una certa 'confidenza'.

Durante il viaggio il sig. Gennaro ha chiamato Pac. un paio di volte per sapere come stava la situazione.
Sembra che non abbia chiamato anche SP.

Pacc. arla anche dei cani molecolari.
E del contenuto del bagagliaio dell'auto di SP.

Dice di avergli detto una bugia (che MR non gliela hanno fatta vedere) per non fargli provare più vedere.

E riferisce anche dell'episodio occorso, a detta di SP, tra SP e MR 15 gg prima

K@

Anonimo ha detto...

Anna,

l'ex marito dell'amante campana (ora incinta) di Pac ha precedenti (secondo articoli on-line), cioè era già noto alle forze dell'ordine.

L'ipotesi che menzioni, di MR e Son che "dovevano indagare" per Stef sui tradimenti di Pac potrebbe anche starci, e non è possibile escludere allo stato delle ns conoscenze dei fatti che il marito dell'amante non stesse a Colle a importunarli, né che l'estetista campana non fosse
l'amante di Pac, né che la stessa non abitasse in pianta stabile in zona ma venisse periodicamente in zona per incontrarsi con Pac, ecc. ecc

Il voler coprire tutti questi fatti potrebbe spiegare l'accordo intercorso, e il perché vi fosse ancora DNA dell'estetista sotto le unghie di MR (anche se, il fatto di essersi comunque con ogni probabilità fatta la doccia quella mattina, prima della visita medica, rende il tutto ANCORA più strano .....)

Speriamo che ORA gli inquirenti procedano anche con gli ulteriori accertamenti che tu e molti di noi auspicano da tempo ...

K@

Anonimo ha detto...

Un punto interessante da capire, almeno da parte degli inquirenti, è se non ci siano conoscenze pregresse, o magari anche parentele, tra amante campana di Pac e fam. R.


Il fatto che un'amante potesse rimanere incinta poteva essere un pensiero 'fisso' delle gruppetto di donne che non si sentiva molto serena nella propria relazione con il compagno (e nonè detto che non fosse già successo prima). In particolare, una delle tre mogli, poteva essere molto in pena e preoccupata perché magari NON poteva avere bambini e sapeva che suo marito invece ci teneva almeno quanto lei (da cui l'ipotesi di Anna, al fine, da parte di MR e Son, per conto di Stef, per saperne di più).

Ma la possibile presenza a Roma di MR come potrebbe rientrare in tutto questo ?

Che lavoro fa (se ne ha uno) l'ex marito dell'amante campana di Pac ?

Far sapere che una guardia carceraria ha un'amante, può danneggiare la guardia cacerario nel suo lavoro ?

L'età di Pac. non lo rendevano più vicino, e forse anche conoscente, del fratello maggiore di SP invece che di SP stesso? Il lavoro di Pac. non rendeva più vicino il fratello e la sorella (non Franca, la'ltra, se esiste) di SP, di SP stesso - a parte il fatto che Pac e SP erano condomini ?)

Quante cose NON sappiamo ancora (perché gli inquirenti NON hanno guardato in tutte le direzioni di possibile interesse)?

Ma se SP sapesse qualcosa che riguarda la caserma, o guardie carcerarie, e provenendo peraltro lui dall'ambiente campano che ben conosce, mi dite come potrebbe MAI sentirsi a proprio agio nel dire o riferire qualcosa agli inquirenti, con tutte le possibili ritorsioni che ne potrebbero venire a lui e/o ai suoi familiari, nel caso ??!?

E' sempre più evidente che siano stati valutati i fatti con due pesi e due misure, anche dai fam di MR.

E che dice la verità maggiormente SP (che ha "solo" cercato di nascondere fatti 'privati', per cercare di evitare, come invece è successo, che venissero male interpretati, a suo danno) piuttosto di tutti quelli che, pur avendo scheletri e ossicine dentro il proprio armadio, hanno preferito accordarsi per una ricostruzione a posteriori, negando fatti veri, e al solo fine di incastrare SP.

La strada per la ricerca della verità è ancora MOLTO lunga e la meta appare lontana

K@

anna ha detto...

già da luglio nella mia zona sapevamo che il dna sulle mutande era di sonia, non c'era certezza del dna maschile,ma anche melania avesse preso in braccio il bambino di sonia dubito che il suo dna stava nelle sue mutande,e si sapeva che il dna sotto l'unghia era dell'estetista di melania che però è di somma vesuviana non di folignano. Gli inquirenti dicono che alcuni giorni prima l'estetista aveva fatto le unghie a melania, melania però non è scesa in campania, e siccome sembra che nemmeno l'estetista sia venuta a folignano gia allora ipotizzavo, che l'uinico motivo per cui c'era quel dna sotto l'unghia di melania è che questa donna fosse presente e soprarttutto partecipe attivamente all'omicidio, perchè melania si era sicuramente lavata sia quella mattina che nei giorni precedenti, quindi anche ammettendo che le avesse fatto le unghie il suo dna non doveva esserci.
certo che è fondamentale sapere se ha un alibi ,questa estetista.
Gli inquirenti le prove le hanno proprio eliminate ,ma ci sono......anche io ho sempre detto che l'amante di paciolla non può fornirgli un alibi se è anche lei coinvolta, fatto sta che paciolla in televisione sul suo alibi ha mentito.in questo momento però stefania se sa qualcosa parli, visto che il marito non solo l'ha tradita ma aspetta un figlio dall'amante, qualsiasi cosa sappia e lein sa, deve dirlo ,non puòl far condannare un uomo innocente....

Anonimo ha detto...

fonte http://blog.panorama.it/italia/2011/04/30/omicidio-melania-nuovi-indizi-e-dubbi-da-chiarire/

L’alibi di un amico della coppia
Pac, l’agente della polizia penitenziaria amico di SP, ha fornito un alibi: «Ero con la mia amante – ha dichiarato a Panorama.it – quando sono stato avvertito che Melania era scomparsa». Un alibi che gli investigatori stanno verificando. Sempre Pac. ha dichiarato ai carabinieri e poco prima a Panorama.it: «Mia moglie, nel corso delle ricerche sul pianoro di colle San Marco, aveva avuto in affidamento la figlioletta di MR, la piccola V, e in quei momenti ha aperto il bagagliaio dell’auto di SP per far annusare al cane molecolare degli inquirenti qualche indumento che riconducesse alla donna scomparsa. All’interno del bagagliaio c’era un trolley e un sacco nero come quelli che servono a contenere dei piumoni».

Le notizie sopra riportate (di cui ho anche indicate la fonte, e che appaiono riprese in parte - quanto a dove si trovasse Pac- anche da Pino) sembrano contraddire n parte quanto detto nella sua intervista dallo stesso Pac (mio post del 18 marzo 2012 17:30:00 CET): sia in merito a dove si trovasse, sia in merito all'apertura dell'auto di SP e i cani molecolari.

Nell'intervista video è Pac che parla direttamente. Nell'artic di rivista è il giornalista che riferisce.

Ma chissà dove stà la 'verità' a questo punto .....

K@

PINO ha detto...

K@

Potresti dirmi dove abita o abitava all'epoca dei fatti l'amante di Pac., a Colle o a Varcaturo?
O si tratta di 2 donne diverse?
Grazie, PINO

Anonimo ha detto...

Pino,

non ne ho idea:

la notizia di cronaca odierna (sull'amante campana di Pac. ex moglie di un uomo apparentemente con precedenti, e già madre di due figli, e ora incinta di Pac) ha aperto nuove possibili ipotesi che NOn escludono nemmeno che la stessa NON vivesse in pianta stabile a Colle, ma che vi venisse periodicamente.

Dalla cronaca on-line sembra che Pac e questa donna si siano conosciuti su Facebook e che dopo vario tempo abbiano cominciato a frequentarsi.

Niente, allo stato, può fare escludere che la donna (temporaneamente ?) a Colle, e la donna di Varcaturo (in Campania), non siano la stessa persona.

Chissà a chi è intestato l'appartamento a Colle, dove, nel caso, Pac e la sua amante si incontravano, o se, invece, è piuttosto un albergo o similare ... O se gli appuntamenti non avvenissero anche solo in macchina, in relazione agli eventi, come tra SP e LP.

NON che ci interessi, sia chiaro, la vicenda personale di Pac., ma stiamo cercando di dipanare le 'nebbie' dopo tante bugie, anche da parte della fam di MR.

K@

ENRICO ha detto...

Su una cosa non ci piove : tutta la zona era un allegro pullular di corna da caserma ( è il caso di dirlo !)
Però da qui ad arrivare ad ammazzare una persona ce ne corre !
A meno che tutto questo bordello non avesse assunto proporzioni abnormi coinvolgendo anche terze e financo quarte persone…

Però l’ipotesi che M. e Son. dovessero indagare per conto di Stef. mi sembra piuttosto forzata …non ci s’imbarca in un’impresa del genere avendo un limitatissimo lasso di tempo a disposizione ( questo è un particolare da tenere sempre in EVIDENZA qualunque siano le supposizioni che si fanno) con in più un marito ed una bimba piccola che attendono a poca distanza ( secondo la “versione ufficiale” )
A parte il fatto che non capirei il motivo per il quale M. avrebbe dovuto essere aggredita in quel modo fino al punto di ucciderla.

Da CHI, poi? Dal violento e incavolatissimo marito dell’amante del Pac. ? No. Perché lui, nel caso avessero scoperto gli altarini, ne avrebbe tratto vantaggio.

Dal Pac. e dalla sua amante ? Ma in questo caso costoro avrebbero dovuto essere avvertiti da qualcuno delle intenzioni di M.di indagare su di loro per conto dei rispettivi coniugi traditi.

CHI potrebbe averli avvertiti ? Una persona che faceva il doppio-gioco ? E per quale motivo avrebbe dovuto farlo ? Per una sorta di risentimento verso M. ?

Io, al momento, brancolo nel buio.

Però vorrei ricordare alcune frasi che mi si sono stampate nella mente

- "Me l'hanno presa "

-" Non me la dovevano ammazzare...mo che vado su..."

- " Mi dispiace che c'ha RIMESSO Mel."

ENRICO ha detto...

Ps:

Le tre frasi sopra riportate farebbero pensare che Salv. abbia VISTO o intuito qualcosa di inquietante

anna ha detto...

dopo questi nuovi sviluppi del marito dell'amante di paciolla è importante sapere chi minacciò di morte il paciolla su internet. è possibile che la polizi postale ancora non abbia rintracciato chi fece questa minaccia,da li potrebbe scaturire un movente

il mafioso che ha minacciato parolisi che ruolo svolge?

c'entra qualcosa anche l'arresto della camorrista laura titta alla clementi?

Tiziana ha detto...

Tra i tanti dubbi qualche certezza ce l'abbiamo:

- Pac ha voluto far ricadere indirettamente su Parolisi, la colpa delle minacce di morte che ha ricevuto, ben sapendo che erano da attribuirsi al marito della sua amante. Le minacce erano dunque una conseguenza del comportamento di Pac stesso. La sua è molto più che una semplice bugia, come quelle dette da Parolisi per difendere se stesso, le bugie di Pac servivano a ledere un'altra persona. Questo personaggio non mi è mai piaciuto ed ora emerge in tutta la sua grettezza;

- Pac ha voluto fare la morale a Parolisi, per le sue storie extraconiugali, quando il comportamento da moralista proprio non gli si addiceva, essendosi comportato nello stesso modo di Salvatore;

- gli uomini che tradiscono la moglie, interrogati dagli inquirenti, non ammettono spontaneamente il loro comportamento e questo non può essere indice di colpevolezza (altrimenti dovremmo presupporre che anche Pac abbia qualcosa di grave da nascondere).

Purtroppo anche le dichiarazioni di Pac sono servite per orientare negativamente sia l'opinione pubblica sia gli inquirenti (o quantomeno per rinforzare la loro opinione). Ora il Pm dovrebbe fare un passo indietro e stralciare tutto ciò che Pac ha dichiarato, poiché appare evidente che le sue parole non hanno alcun valore. Anche sulla storia delle foto avrei dei dubbi.

anna ha detto...

l unico motivo per cui si vuole il capo espiatorio parolisi è che c'è dietro la mafia, che ha minacciato anche parolisi,quindi nessuno deve indagare sui veri colpevoli, bruciare le macchine come alla tommolini è unn chiaro avvertimento mafioso ancor più oggi dopo le ultime vicende del marito dell'amante del paciolla

Anonimo ha detto...

x Enrico:

Son e Pac si conoscevano ??

Potrebbe Son aver voluto fare il doppio gioco x risentim nei confronti di MR e SP (x le voci di attenzioni di suo marito Alfr su MR; e magari, non erano neppure, solo voci, e Son era anche un po'-molto gelosa di MR ?? )??

Il lapsus di Son, nella sua intervista audio (sulla morte di MR) c'è l'ha già fatta sembrare strana, come anche la sua forzata descrizione di una coppia 'al ''diabete'' quando si è riferita a MR e SP. Per non parlare del DNA ritrovato su biancheria intima di MR ...

K@

Anonimo ha detto...

MR conosceva già l'amante di Pac senza sapere che fosse la sua amante ??

Essere MR venuta a conoscenza proprio quel giorno che tale persona, eventualmente già conosciuta, fosse di fatto l'amante di Pac potrebbe avere avuto qualche effetto scatenante ...

Ma le soldatesse agitate ?? E il fuoristrada ??

Inoltre SP NOn sembra mai aver avuto sospetti su Pac ...

MR conosceva il marito (ex-marito?) dell'amante campana di Pac? Lo conosceva la fam di lei ? Lo conoscevano per interposta persona ??

Molto tasselli devono ancora trovare il loro giusto posto ....

K@

Anonimo ha detto...

Si è saputo con certezza perché gli inquirenti inizialmente avevano molto sospettato di Pac ??

K@

Mimosa ha detto...

Scusate K@ e Anna, e Pino

Mi sono posta le vostre ultime domande in un paio di commenti nel primo pomeriggio, forse vi sono sfuggiti, comunque li riformulo.

Nella cronaca citata da K@ è scritto che il marito di questa amante (ora incinta e non si sa di quanti mesi) da 14 mesi faceva stolking alla propria moglie, calcolando a ritroso i tempi ci troviamo a gennaio del 2011, OK?

Non vuol dire forse che sia la stessa donna quella di fraz. Colle, Ascoli, e quella che ora abita a Varcaturo, Napoli?

Non sarebbe dunque chiaro ora da chi provenissero le minacce di morte in FB e i danneggiamenti all’auto del Paciolla di cui si leggeva in giugno dell’anno scorso … Molto presumibilmente dal marito della sua amante!

E i giornalai tutti zitti e mosca.
Era più redditizio rivoltare le tasche a SP per trovare altri tradimenti e consentire al clan R. di sputargli addosso, mentre si coccolavano Pac.

Mimosa

Mimosa ha detto...

Forse l’ho fatta troppo facile e lineare la mia deduzione.
Certo che bisognerebbe sapere se Pac. non ne avesse avuto 2 amanti contemporaneamente.

Mi pare che qualcuno qui aveva scritto una volta le iniziali della amante di Colle, chi se lo ricorda?

ENRICO ha detto...

MIMOSA e K@

Tutto è possibile.
Però mi chiedo : che motivo avrebbe la Procura di "proteggere" un tipo come il Pac. evitando di indagare su di lui ed ostinarsi al contrario a concentrare tutte le indagini a senso unico al fine di incriminare Salv.?

Ci dovrebbe essere qualche ragione ben più corposa e che ci sfugge oltre a storie di squallidi tradimenti coniugali.

Se no le logiche investigative UNIDIREZIONALI degli inquirenti non avrebbero senso

Mimosa ha detto...

Vedi ENRICO
Secondo me le chiavi di lettura di questo omicidio sono due, e lo penso non da ora, siamo sempre là:

- una semplice : un incontro sfociato “casualmente”, “involontariamente” in tragedia
con successivo intervento di terze e quarte persone per far sparire le prove che potessero ricondurre all’autore, intervento che intendeva essere un depistaggio mentre si è rivelato un gran pasticcio perché coloro che si sono presi la briga di spostare il corpo e portarlo più lontano possibile hanno disseminato tutto quello che avevano a disposizione senza un criterio e poi uno di loro si è fatto prendere la mano e si è divertito a infierire sul cadavere (la personalità di costui sicuramente ha a che fare con un profilo di individuo altamente psichicamente e socialmente “disturbato”) .
In tal caso Ripe (come già scritto) forse era “di strada”, il posto più facile da arrivare con le auto, nell’intenzione di far ritrovare il corpo in tempi rapidi.
Gli organizzatori dell’incontro sono donne note a M. e a S. con la partecipazione di uno o più uomini, anche estranei all’entourage amicale.
Motivazione: faccende di corna o “delitto d’onore” (anche questo l’ho scritto).

- una complessa : un’aggressione mirata, premeditata, studiata a tavolino da tempo, una “trappola” che includeva il rinvenimento del corpo proprio a Ripe e che riguardava faccende più grosse delle corna, questioni d’affari loschi. Dove erano coinvolti personaggi “intoccabili” e pericolosi forse soprattutto per la fam. Rea e nel giro anche indiretto delle loro conoscenze, di cui Salvatore era estraneo oppure, al contrario, lui stesso ne era stato sprovvedutamente coinvolto e M. pensava di cavarlo fuori dai guai, agendo in prima persona così da rimetterci proprio lei.

Io non vedo alternative.
Ciascuna ha molte variabili, però credo che se non si studia la “messa in scena” post mortem non si arriva all’originale motivazione.

La logica UNIDIREZIONALE è attribuibile, secondo me, all’incapacità degli inquirenti di capire chi è lo sfregiatore, pertanto è più facile escludere questa seconda figura e dire che SP ha fatto tutto da solo, anche se ciò non sta proprio in piedi.

ENRICO ha detto...

MIMOSA

La tua è una sintesi PERFETTA.

Le due possibilità sono convincenti e rispecchiano quello che anch'io penso da tempo.

Non ci resta che attendere il processo.

Nel frattempo, qualunque idea che possa approfondire uno o l'altro scenario, ben venga.

Come al solito ci vuole sempre il tuo fondamentale intervento per dare una forma sistematica alla mole di congetture esaminate in questi mesi

A domani
ciao
E.

Antonello ha detto...

@Mimosa
sostanzialmente mi trovo daccordo con la tua sintesi con le dovute riserve per le imprevedibili variabili.
Sono combattuto fra un movente nato nell'ambiente militare ed uno piu' coerente ad un vicinato veramente molto strano, troppe e troppo significative le tracce che portano ad ambedue per riuscirne ad escluderne l'una a vantaggio dell'altra, qualunque altra ipotesi ha bisogno della partecipazione di qualcuno che conosceva profondamente la vita della vittima, per questo, per la Sg e per un buio che ha voluto avvolgere sacralmente la vera M. lascerei aperta solo una remota possibilita' di un amante di lei che esuli dalle persone a contatto (altrimenti forse sarebbe una ipotesi gia' contenuta nelle due che hai sintetizzato).

Il comportamento inquirente francamente non riesco a comprenderlo, ne mi rimane la possibilita' di condividerlo, ammetto pero' che perlomeno un forte dubbio sul marito a prima vista dei dati non puo' non venire a chiunque, in pratica indagare "da subito" ANCHE lui per me sarebbe stato un atto dovuto, salvo poi accorgersi della molteplicita' di elementi che lo darebbero non coinvolto nell'omicidio, non ultima l'assenza di coerenti tracce di una colpevolezza ostinatamente incastrata ed incastonata.

Pamba ha detto...

Mimosa,
sintesi PERFETTA, come SEMPRE (ed è un altro complimento!)

Come dice giustamente Enrico, occorre attendere il processo, che si esprimerà sulla colpevolezza o innocenza di Salv.
Nel frattempo noi siamo qui a ragionare sull’identità di quell’incisore, e non sarà facile...

OT tra me e te
E’ incredibile come a distanza di mesi da quel nostro commento “stupito”, non riusciamo ancora a spiegarci il contrasto tra l’integrità del viso di Melania (il trucco così intatto, da sembrare per assurdo rifatto, i capelli così composti..) e la violenza e l’umiliazione subita dal suo corpo.

Buona giornata a chi resta

Pamba

anna ha detto...

qualcuno di voi è combattuto fra il movente del vicinato e il movente della caserma,queste due elementi si possono incastrare fra loro.C'è un personaggio che è conosciiuto e nell'ambito della caserma e nell'ambito dei vicini di casa.
Il tenente maresciallo della clementi ,il pezzo grosso che si vuole proteggere?
E' il tenete che ha consegnato il video del filmato della famiglia parolisi con gli amici a san marco. Lui dice cheè del 10 aprile ma sul video non c'è ne data ne ora.Quel filmato è di un altro giorno non del 3 aprile, perchè le persone di folignano che hanno visto i parolisi a san marco il 3 aprile hanno detto che non c'èra la famiglia del tenente

Avete bene in mente che nel momento che il tenente ha consegnato quel video spostando la data dal 3 al 10 aprile ha compiuto un depistaggio .L'elemento comune alla caserma e ai vicini di casa è proprio la famiglia del tenente ,la moglie è una amica di sonia........
Certo che sonia conosce il paciolla e la moglie stefania abitano vicine.........
Anche sonia potrebbe aver voluto un chiarimento con melania per la storia del marito che la importunò,chiarimento finito poi in tragedia e tutta la famiglia di sonia poi ha fatto il depistaggio,ecco il dna maschile compatibile con quello di sonia,che è stato attribuito al figlio ma solo perchè lo ha dichiarato lei....non risulta essere stato fatto test del dna al figlio.

Ritorno all'intervista a chi l'ha visto di sonia dove ebbe un lapsus agghiacciante...con queste cattiverie melania la stiamo uccidendo un altra volta................

LucaP ha detto...

@ Mimosa 16/03/2012 19.06

Non rivendico sicuramente la paternità e l'originalità degli elementi che fanno parte della mia ultima ricostruzione (sia quella relativa sino a frazione Colle sia quella successiva che si è conclusa con lo staging al Chiosco), ma allo stesso tempo non mi sono mai lamentato se alcune mie considerazioni originali sono state riprese da altri ed ad altri attribuite. Ho cercato solamente di mettere assieme tutti gli elementi (d'altronde non sei la mia prima ad invocare il lavoro di squadra?), sforzandomi di documentarmi il più possibile sui luoghi sulle fonti, sulle persone nonché attenendomi a ciò che di ufficiale è noto in questa vicenda. Se poi ho azzardato alcune ipotesi che non trovano al momento riscontro in niente di ufficiale ho ben specificato che si trattava di semplici mie considerazioni e supposizioni.

Mimosa ha detto...

Cara Anna,
nominando quel tenente colonnello (non 'maresciallo') non necessariamente porti le ipotesi dritte alla caserma, perchè l'eventuale motivazione resterebbe comunque nell'ambito della rete amicale. Sarebbe una pura "combinazione", una casualità, il grado militare di costui.

E inoltre la seconda "chiave di lettura" che ho elaborato non circoscrive in alcun modo come unica la direzione della caserma, anche se può coinvolgere militari, ma non solo.
Riguarda faccende losche in genere.

E ora ti chiedo scusa per laprecisazione che segue,
se ti confondi tu, fai confondere anche noi, ti elenco la gerarchia dei gradi militari dell'esercito:
SOTTO-UFFICIALI
- caporale / caporalmaggiore / sergente / sergente maggiore / maresciallo
UFFICIALI
- sottotenente / tenente / capitano / maggiore / tenente colonnello / colonnello / generale.

Come vedi qui si parla di un caporalmaggiore che è il penultimo verso il basso dei sottufficiali e di un tenente-colonnello che è il penultimo verso l'alto degli ufficiali.
Certo che non è proprio "normale" una frequentazione amichevole tra i due gradi, però tutto può essere, ad esempio una amicizia pregressa tra le famiglie di origine ...

Ciao

Mimosa

LucaP ha detto...

Per tutti.

Melania è stata uccisa al Chiosco della Pineta e non altrove. Lo hanno determinato i RIS. E non vedo motivo di dubitare delle analisi e dell'affidabilità di tale corpo specializzato. Piuttosto è necessario domandarsi perché mai gli investigatori e gli inquirenti in genere nei primi giorni dalla scoperta del cadavere hanno sempre dichiarato che l'omicidio fosse avvenuto altrove. Solamente per le poche tracce di sangue visibili ad occhio nudo sul posto? Non credo.
Sicuramente uno dei motivi potrebbe essere lo stato di conservazione del cadavere. Ma sicuramente vi è dell'altro e più volte l'ho scritto (assieme anche ad altri che hanno sempre pensato che il corpo sia stato conservato in altro luogo sino al giorno 20): quel posto deve essere stato controllato il giorno 19 senza rinvenire il cadavere.
Anche qui ognuno è libero di ipotizzare altrimenti, ma secondo me il fatto che l'omicidio sia avvenuto al chiosco deve essere considerato un dato di fatto.

@ Mimosa

Hai fatto una considerazione molto importante in merito all'analisi della scena del crimine: non vi è alcun segno di colluttazione sul terreno. Eppure un'omicidio con arma bianca, soprattutto se non vengono interessati organi vitali con le prime coltellate, inevitabilmente comporta una reazione della vittima, i cui segni invece non sono stati trovati. Come non sono state rilevate ferite da difesa (ad eccezione di alcuni tagli sulle mani) che si sarebbero dovute trovare in abbondanza (mani e braccia). Ma questo rafforza il mio sospetto che l'assassino abbia infierito su Melania mentre questa non era in grado di opporre resistenza, non solamente durante il primo assalto ma durante tutte le fasi dell'accoltellamento. Come se si trovasse in una forma di narcosi vigile che non è giustificabile in alcun modo a meno di considerare l'uso di sostanze idonee a mantenerla in tale stato per così tanto tempo.

Mimosa ha detto...

Luca P
tu sei sempre stato molto prezioso per la Squadra e tutti ti abbiamo apprezzato e io stessa più volte ti ho espresso la mia alta stima.
Ma siccome, appunto, qui lavoriamo in squadra con l'apporto di cento teste quanti siamo è inevitabile che le "ricostruzioni" integrino cose dette da uno e elaborate da altri e integrate da un terzo.
Io di mio personale ho detto senz'altro qualcosa, per questo lo evidenzio quando commento, in modo che non si pensi che tutto il resto che sistemo nelle "ricostruzioni" o nelle "sintesi" sia rivendicato da me.

E' difficile distinguere "questo è mio" "questo è tuo", perché ci lavoriamo da mesi. Se però qualcuno prende il tutto come fosse una sua brillante idea, mi consentirai che io insorga, ma non per rivendicare "il mio" ma quello di tutti gli altri.
Per esempio, nella mia ultima Sintesi, avrai notato senz'altro cose dette da te per primo rispetto ad altri, ebbene sono entrate nel patrimonio comune ... questo io intendo ... tutti sanno che io lavoro col materiale altrui e se mi evidenzio è per rinfrescare la memoria a chi pensa di avere avuto un'idea luminosa dell'ultimo momento e la presenta come tale. Ma non intendo entrare in polemica con te e con nessun altro, ci mancherebbe …
Son fatta sbagliata, lo so ...

Ciao
Mimosa

Mimosa ha detto...

@ Luca P
sulle sostanze idonee a stordire M. per avere ragiore di lei io sono sempre stata d'accordo.

Se è stata uccisa (accoltellata e poi lasciata morire dissanguata) a Ripe, allora sarebbe proprio il caso di analizzare meglio la scena, lo pensi anche tu?

Mimosa

ENRICO ha detto...

ANNA

scusa ma, se come tu affermi, ci sono persone che il 3 aprile hanno visto i Parolisi a CSM e in quella data NON hanno visto anche il Tenente colonnello, vuol dire che quel filmato è necessariamente del 10 aprile.

Altrimenti dovremmo retrodatarlo al mese di febbraio e non credo che la temperatura in quel periodo consentisse l'abbigliamento così primaverile

Mimosa ha detto...

Ottimo ENRICO
e allora non potrei aver avuto ragione io quando dissi (e riassumo):
- secondo Ludovica il padre di M. è salito intorno il 31 marzo e si è fermato qualche giorno per "parlare" con Salvatore
- forse solo il padre
- c'è stata la gita del 3 aprile (con quella passeggiata di Sonia e Melania un po' fuori zona)
- entrambi i genitori di M. sono saliti pochi giorni dopo, come dovrebbe far fede qualla famosa multa pagata per eccesso di velocità
- c'è stata la nuova gita il 10 aprile.
- per questo Salvatore nella denuncia di scomparsa disse "siamo stati là due o tre volte in questo mese".

Vi ricordate?
Io avevo fatto supposizioni pesantucce sui motivi della visita ...

Potrebbe essere così?

Mimosa

LucaP ha detto...

@ Mimosa

La scena del delitto abbiamo ripetutamente cercato di analizzarla. Tuttavia di una cosa possiamo essere quasi certi. Quella scena del delitto è stata sufficientemente manomessa e ripulita ed io ho sempre pensato che tutto lo staging fosse solamente fumo negli occhi per impedire di pensare ai reali motivi per i quali Melania è stata condotta ed uccisa lì.

Perché la scelta del luogo non è assolutamente casuale se si parte dal presupposto che l'omicidio sia avvenuto lì.

Allo stesso tempo non vi è nulla sulla scena che possa indicare un particolare movente e ricondurre a specifiche persone, ad eccezione delle incisioni sul corpo che potrebbero far pensare ad un rito esoterico o satanico ed alla siringa che potrebbe ricondurre al mondo dei tossicodipendenti.
Però, che si sappia il luogo non è un solito ritrovo di drogati ed un rito satanico si sarebbe adattato meglio ad un luogo maggiormente suggestivo come per esempio la chiesetta nel bosco che si trova a poche centinaia di metri dal chiosco.

Per quanto riguarda invece ciò che è stato trovato sulla scena, personalmente a me ha sempre fatto pensare, oltre agli orecchini che se erano con ago passante non possono essersi assolutamente sfilati durante la colluttazione senza lacerare i lobi, l'accendino insanguinato. Perché secondo me è molto probabile che l'accendino sia stato estratto da una tasca del giubbotto nel momento in cui è stato preso il cellulare (poi ripulito da qualsiasi traccia) e questo deve essere stato fatto dall'assassino nell'immediatezza del delitto quando aveva ancora le mani sporche di sangue.

Mimosa ha detto...

Luca P
ma il sangue sull'accendino non era di Melania?

Mimosa

LucaP ha detto...

@ Mimosa ed Enrico

Indipendentemente da chi ha girato quel filmato (se effettivamente la moglie di Stanca o qualcun altro) e scattato le fotografie (che non abbiamo mai visto), Parolisi nella telefonata al 112 dice espressamente "quindici giorni prima" e difficilmente può essersi sbagliato.
Anche in una intercettazione mentre parla con Ludovica (è riportata nell'ordinanza a pag.95) Salvatore corregge l'amante quando questa gli chiede i motivi per i quali era andato la settimana prima a CSM "con tutta l'allegra famiglia e gli amici tuoi". Non vengono riportate le parole di Parolisi per motivi tecnici, ma Ludovica si corregge subito (dietro sicuramente indicazione di Salvatore) dicendo "due settima...".
Tutti gli altri riscontri ci portano a concludere sempre che la gita precedente fosse stata il 3 aprile. Ad eccezione delle ritrattazioni.

Non è possibile neanche che il 3 aprile a Folignano vi fosse solamente Gennaro Rea, perché Ludovica nel msg Facebook dice espressamente "se ne devono andare" usando quindi il plurale.

Ora, nel video (che riprende Parolisi alle altalene in secondo piano) si vedono, riprese al centro dell'immagine (quella completa e non zoomata) due donne delle quali una è molto somigliante a Sonia per corporatura, colore e taglio dei capelli nonché modo di gesticolare. Se il bambino nell'altalena di fianco a quella di Vittoria è realmente il figlio di Sonia, dalla scena mancano sicuramente due persone: Melania ed Alfredo Sirocchi. Potrebbe essere quest'ultimo ad aver girato il filmino? Forse si. Potrebbe essere invece Melania? (e da dove salterebbe fuori quel video, magari da quelli cancellati dal cellulare?) Di nuovo forse si, anche se Sonia nella sua deposizione afferma di non ricordarsi se Melania quel giorno fosse stata alle altalene assieme a loro.

La sintesi però è questa. Ammesso possa essere vero che la famiglia Stanca fosse al Pianoro il 10 e non il 3 aprile (come dice Anna, magari con tanto di testimoni e riscontri sui tabulati) e che quindi il filmato, che si riferisce sicuramente al 3 aprile, sia stato girato da altri, il TC Stanca avrebbe mentito ugualmente come nel caso l'avesse girato effettivamente lui o la moglie il giorno 3.
Potrebbe trattarsi anche di un favore personale richiesto da Sonia alla moglie di Stanca, ma parleremmo in ogni caso di una falsa testimonianza resa da un alto ufficiale dell'esercito, e la cosa mi sembrerebbe di per se altrettanto dubbia.

LucaP ha detto...

@ Mimosa

Mi sembra sia stato confermato che il sangue sull'accendino fosse di Melania. E difatti ho detto mani insanguinate dell'assassino che si sarebbe sporcato proprio con il sangue di Melania (anche se sono convinto che sia molto probabile che l'assassino si sia tagliato con il coltello, come detto anche da Meluzzi che forse ogni tanto segue questo blog, e che quindi il sangue fosse anche misto al suo).

ENRICO ha detto...

Ehi, gente ! Ma qui si collabora o ci si mette in competizione ?

Gli unici apporti originali sono quelli di LucaP e di Annika RELATIVI esclusivamente agli aspetti tecnico-scientifici e dei quali nessuno di noi sarebbe venuto a conoscenza senza l’apporto delle loro competenze specifiche

Per tutto il resto mi sembra fuori luogo rivendicare la primogenitura di quelle intuizioni a cui si arriva attraverso un puro ragionamento LOGICO che non presuppone una determinata preparazione scientifica

Può darsi che qualcuno di noi abbia avuto per primo un’idea originale e qualcun altro vi sia giunto più tardi magari senza accorgersi di essere stato preceduto

Non vedo dove sia il problema : basta sottolineare che su quel determinato punto si è d’accordo visto che già è stato messo in evidenza.

ENRICO ha detto...

Ps

il mio commento delle 11.02
si riferisce allo "scambio di opinioni" tra MIMOSA e LucaP delle 09.30/54 di stamattina ...

LucaP ha detto...

Non so se avete fatto caso a quanto detto da Colasanti nella sua testimonianza e mandato in onda a Quarto Grado. Quando gli hanno contestato che aveva fatto anche diverse telefonate e mandato alcuni SMS, Colasanti ha affermato che in un caso effettivamente capitato in cui durante una conversazione al cellulare era passato un veicolo, lui aveva appoggiato il telefonino sulla "radio" per guardare meglio. Perché è logico che le vedette comunichino tra di loro con delle radio. Difatti, in diversi video andati in onda si vede, in corrispondenza del bivio con la strada che porta al poligono, un mezzo militare ed a lato di esso un apparato radio portatile che è sicuramente quello che permette a tutte le vedette di comunicare tra di loro.
Ma le radio usate sono sicuramente radio che operano su più canali selezionabili che però sono condivisi tra tutte le vedette. Quando una di esse parla quindi con l'apparato in dotazione, tutte le altre sentono la comunicazione.
Per cui Mascia può raccontare quello che vuole, ma quando dice di aver avvisato Arrica della Golf nera (fermata e fatta tornare indietro; per di più Arrica non avrebbe neppure potuto vedere la Golf trovandosi più a valle), non lo può aver fatto con il telefonino bensì con la radio e di conseguenza Pellegrino e Colasanti avrebbero sentito e quindi sarebbe stato impossibile che non vedessero la Golf nel tragitto di ritorno.
I casi allora sono due: o Mascia ed Arrica hanno testimoniato il falso dietro indicazione dei superiori (per di più non nella prima deposizione bensì nella seconda o terza) o quella testimonianza è stata "aggiustata" dai Carabinieri in modo tale da rendere inattendibili le due altre vedette (contemporaneamente!). E questo secondo uno schema che sembra molto simile a quello adottato con Ranelli.

Non so se poi avete fatto caso a dove era la postazione di Colasanti con riferimento alla strada. Si trovava difatti immediatamente a lato di essa. E come possono far credere quindi che non abbia visto la Scenic di Parolisi (per ben due volte) in quanto distratto?

Un ulteriore dubbio ce l'hanno infine tolto. Il fuoristrada passa prima di mezzogiorno mentre la Stilo passa tra le 15.00 e le 15.30. Sono quindi tutte invenzioni giornalistiche quelle che hanno messo il dubbio che il fuoristrada e la Stilo abbiano avuto tra di loro un incidente. Perché, inoltre, le vedette hanno sempre testimoniato che solamente la Stilo risultava incidentata durante il tragitto di ritorno.

scusate ha detto...

commento per leggere i più recenti

tabula ha detto...

secondo me state facendo un gran pasticcio.
L'unico dato certo che si possa ricavare dalla notizia odierna è che se Paciolla era perseguitato dal marito della sua amante da ben 14 mesi,
la sua amante non abita nè abitava a Colle.
Quindi lui ha mentito sulla circostanza.

dovrà rispiegare:
Perchè il suo cellulare prendeva frazione Colle quelgiorno.
perchè è tornato a casa a cambiarsi.
perchè ha voluto attribuire a Parolisi danni all'automobile e minacce via facebook riconducibili al marito della sua donna.

era suo il video del ritrovamento del cadavere uscito pochi mesi fa?

Un uomo ambiguo, e molte bugie sulla sua testa.

anna ha detto...

quel video può essere benissimo di marzo perchè a marzo e anche il 3 aprile ci fu bel tempo la settimana prima del 18 invece ci fu un tempo bruttissmo temporali,e neve ad alta quota,i temporali fecero interrompere anche alcune strade,dubito proprio che il 10 aprile ci fosse il sole come invece la giornata del 3 aprile dove veramente sembrava essere scoppiata l'estate.Forse è il caso di andare a vedere le previsioni meteorologiche di quei giorni,c'è stato un allagamento generale in tutta la mia provincia,
scusami ma mi sembra stranissimo che a distanza di mesi un militare dell'esercito consegni quel video ,la moglie è amica di sonia che ha ritrattato sulla data della gita così come i genitori di melania.....mi sembra tutto strano e concordato....ci sono stati troppi depistaggi .....

i genitori di melania ci sono stati la settimana del 3 aprile e lo dimostra la chatta di ludovica che chiede a parolisi il 2 aprile di mandare via i suoceri.....forse il 10 è ritornato solo il papa ma non la mamma..........quindi non è quellla la data della gita.....

Annika ha detto...

TABULA
bravissima!

TIZIANA
il marito di SV e' di Comunanza, provincia di Ascoli Piceno, e ha 47 anni.

ENRICO (ieri, 11.24)
mi chiedevi riguardo all'anello di fidanzamento e al rigor mortis. OK, tieni presente che, mentre il pH diminuisce, nel cadavere avviene una trasformazione del protoplasma muscolare (metabolizzazione dei muscoli): i glicogeni vengono trasformati in acido lattico, che si accumula ed irrigidisce tutti i muscoli del corpo. Benche' il rigor sembri piu' evidente nei muscoli pi' piccoli, in realta' tutti i muscoli ne risentono alla stessa velocita'. Tieni anche presente che il calore ed alcune condizioni mediche che promuovano un pH piu' acido accellerano il processo, mentre il freddo lo decellera. Ora, il rigor si quantifica normalmente come mild, early, moderate and complete , ma tale quantificazione e' soggettiva. Il rigor si manifesta, a seconda del soggetto e di alcuni fattori che lo influenzano (attivita' fisica prima del decesso, temperatura, malattia), tra 3 e 12 ore dal decesso (6h in 3/4 dei casi) e dura per un periodo variabile (di caso in caso) di circa 24-36 ore.

Durante il rigor, in un corpo supino le giunture piu' grandi degli arti si flettono leggermente. Le giunture delle dita delle mani e dei piedi invece sono generalemnte marcatamente flesse. Direi pertanto che, se l'anello di fidanzamento fosse stato indossato al di sotto della fede, sfilarlo dopo 6-12 ore sarebbe stato un po' piu' difficile che entro 3 ore dal decesso.

Annika

ENRICO ha detto...

CHI potrebbe essere quest'altra biondona ripresa nel filmato dell'arrivo di SP al tribunale di Teramo e che rilascia strane dichiarazioni ?

http://www.youtube.com/watch?v=le1iOvdHW0o

ENRICO ha detto...

ANNIKA

grazie per i chiarimenti.

Quell'anello sotto il corpo di M. mi ha sempre dato da pensare...

Antonello ha detto...

@LucaP
riguardo alla scena di rinvenimento e ferite rilevate connesse con il luogo in cui sarebbero state inferte molto umilmente ho anche io dei dubbi che persino la, per l'amor di Dio, rispettabile relazione dei Ris non riesce a levarmi.
Quanto sopra aldila' del fatto che il corpo possa o meno essere stato custodito in altro luogo sino al 20/04/2011, momento mattiniero per me di composizione.
Intendiamoci non voglio mancare di rispetto all'esperto relazionare dei Ris, non ne avrei le competenze, ma tendo anche a rispettare l'oggettivita' del "non escludibile".
Mi spiego meglio, vi sono ferite e tracce sul corpo di M. di cui non mi sembra oggettivamente possibile geolocalizzare il luogo in cui sarebbero state inferte.
1) Pugno o colpo in testa.
2) Contusione alla coscia, si diceva, sinistra.
3) Ferita profonda da taglio al fegato che ha potuto creare enorme emorragia INTERNA.

Ora non esiste secondo me, sfido chiuque ad argomentare il contrario uno strumento idoneo a certificare il luogo in cui quelle tre tracce sono state inferte con certezza.
E bada bene, la ferita al fegato avendo provocato forte emorragia interna deve aver in minima parte colato ma sopra potevano esserci (o no???) ancora i vestiti, la maglietta, forse i pantaloni.
Quella ferita permetterebbe in teoria lo spostamento in vita di M. per piu' o meno una trentina di minuti e di conseguenza le "non escludibili" oggettive ipotesi diverse che ne emergerebbero sul luogo di una prima ipotetica aggressione.
Condividi???

LucaP ha detto...

@ Enrico

Ma tu hai capito cosa dice la biondona che ha deciso di andare a parlare "in tribunale" (al massimo dai PM, perché in tribunale nel giudizio abbreviato saranno sentiti solamente tre testimoni) a undici mesi di distanza? Per caso in questi mesi è stata tenuta in coma farmacologico? Ed adesso come un redivivo Lazzaro si alza e decide di parlare?

Comunque la bionda urlatrice ha più che vaghe somiglianze familiari con qualcuno di nostra conoscenza e con le sue sorelle.

ENRICO ha detto...

LucaP

la biondona ( che sembrerebbe abbia dichiarato essere stata a CSM il giorno della scomparsa) dice un qualcosa del tipo”…fino...[incompr.] al ginocchio ..i pantaloni…” e poi prosegue dicendo che non vuole essere ripresa e che parlerà in tribunale ecc…ecc…

Invece l’altra biondastra, l’ urlatrice per intenderci, più la guardo e più m’impressiona per “l’aria di famiglia” che trasmette e che ricorda assai da vicino qualcuna di già vista..e sentita …altrove

Inoltre se si riguarda la foto di gruppo al minuto 5:30 del video linkato da K@ ( http://www.youtube.com/watch?v=6AdFgqeM86I ) non si può fare a meno di restare sbalorditi per la somiglianza della donna con piumone bianco e la forsennata coi boccoli ma anche con la biondona che preannuncia rivelazioni sensazionali

Mah…se non sono parenti si vede che da quelle parti le donne si assomigliano tutte per via di un progenitore comune molto "attivo"

Ps: Oh, MIMOSA l’aveva notata a primo acchito la somiglianza !

LucaP ha detto...

@ Antonello

Io ho solamente detto che i RIS hanno accertato che Melania è stata uccisa al Chiosco di Ripe. E questo lo hanno potuto fare essenzialmente con la Blood Pattern Analysis rilevando tutte le tracce ematiche presenti sul posto. Questo sicuramente vuol dire che quando Melania è giunta al chiosco (e per me, continuo a dirlo, questo è accaduto dopo che le vedette hanno smontato e cioè dopo le 22.30) era ancora viva tanto che il suo sangue poteva zampillare e colare dalle ferite che le sono state inferte sul posto.

Il profondo ematoma sulla fronte come quello sulla coscia è Tagliabracci a dire che potrebbe essere dovuto alla dinamica dell'omicidio. Ma considerato tutto ciò che abbiamo sinora ipotizzato, nonché il fatto/ipotesi che sia stata uccisa dopo le 22.30, molto probabilmente si riferiscono ad eventi precedenti come per esempio alla probabile aggressione avvenuta a frazione Colle.

Dubito però che la coltellata al fegato le possa essere stata inferta prima dell'arrivo al chiosco. Anche se l'emorragia è stata prevalentemente interna, se Melania fosse stata trasportata in auto ferita vi sarebbero state tracce di sangue differenti sul cadavere (dovute al contatto di parti del corpo o dei vestiti sulla ferita differenti dalle colature che sembra siano state riscontrate).

Continuo personalmente ad essere convinto che tutte le coltellate siano state inferte presso il chiosco.

Pamba ha detto...

@Antonello h. 17.56

Non è rivolto a me il tuo commento, e spero non si offenda nessuno se intervengo, ma:

Condivido punto per punto la tua analisi!

In verità, sul punto 3) non ho alcuna competenza specifica per valutare la congruità del tempo di spostamento, che tu quantifichi per ipotesi in circa 30', magari è un punto già affrontato e non ricordo.

Ciao, Pamba

Gio' ha detto...

Ciao Mimosa io non posto mai ,ma vi leggo sempre con tantissimo interesse.Vorrei farti una domanda:come mai non si e' mai data importanza alle tracce di pneumatici, non corrispondenti alla macchina di Parolisi in corrispondenza,credo della testa di M.?Secondo me sono tracce molto importanti! ciao Gio'

Mimosa ha detto...

Ciao Giò
grazie per l'interesse a seguire il blog, in verità da qualche parte ho letto dei tuoi interventi, potrebbero essere più frequenti, che ne dici?

Riguardo ai segni di pneumatici non so proprio perché non si è voluto dar peso.
Io credo che gli investigatori avrebbero potuto rilevare anche le caratteristiche del battistrada, perché se tracce ci sono nel terreno, vuol dire che ha l'auto ha sgommato forte ...

A rileggerti ancora, ciao

Mimosa

Anonimo ha detto...

Quando Salvatore chiama l'"amico" per essere aiutato nella ricerca della moglie, chissà quest'ultimo dove lascia l'amante? Per la macchia? O per qualche fratta?
Mi ricordo ancora quando la giornalista di Chi l'ha visto?, domanda l'alibi a Pac, e lui risponde che era con la moglie. Aveva una faccia, che era tutto un dire. Per non parlare della faccia della moglie, quando con aria di sfida domanda a Salvatore, cosa è successo quel giorno a Colle San Marco.
Il marito dell'amante di Pac, potrebbe toglierci un sacco di curiosità....

Stella

anna ha detto...

per Annika
l'Alfredo Sirocchi di Comunanza è un omonimo dell'Alfredo Sirocchi marito di sonia ma non c'entra nulla.....

Tiziana ha detto...

ANNIKA
Pac è originario di Caivano, un paese del napoletano distante 22Km da Somma Vesuviana e 5Km da Frattamaggiore.

Tiziana ha detto...

Ah, ma voi parlate di Alfredo S; di lui non so nulla.
Ma allora la Siroc. che era a CSM, non è parente di questo A.S., oppure sì? Che confusione!

ENRICO ha detto...

TiIZIANA

Sonia Viviani ha un marito ( quello della “mano morta” da quanto ho capito) che si chiama Alfredo Sirocchi

Poi c’è anche una certa Antonella Sirocchi che sarebbe stata a CSM il giorno della scomparsa ( non sarà per caso quella nel video che ho linkato a LucaP oggi pomeriggio? )

Tratto da FattidiCronacaNera : ” le due amiche Sirocchi Antonella e Sturba Giorgia (escusse il 18 e 20 maggio), fanno il percorso inverso dei Barbizzi/Sprecacè per raggiungere il bar il Cacciatore dove da lì a poco vedranno entrare un uomo in pantaloncini insieme a una bambina: si tratta di Parolisi insieme alla figlia”

Questa Antonella Sirocchi è per caso parente di Alfredo Sirocchi marito di Sonia Viviani ?

Mi pare di ricordare che qui nel blog qualcuno disse che era la cognata di Sonia ma la conferma non l'abbiamo mai avuta.

O almeno a me è sfuggita.

ENRICO ha detto...

Ps : ho dimenticato il link a FattidiCronacaNera

http://fattidicronacanera.blogspot.it/2011/09/caso-melania-rea-terza-parte-la.html

Mimosa ha detto...

@ Tizian e Enrico
Ma sì che la conferma ce la danno le carte: a p. 21 dell'Ordinanza di teramo, quella parte con le testimonianze.
La Sirocchi Antonella è la sorella di Alfredo.
Uscendo da Bar Segè dove era andata a prendere un gelato, descrive Parolisi come "un uomo in maniche corte" etc. e poi dice che "conosceva di vista Melania avendola incontrata in un paio di circostanze precedenti, in quanto residente nello stesso condominio in cui abita il fratello Alfredo".

Quando ve lo postai questo passo ,tempo fa, mi posi la domanda: "Ma come conosceva di vista Melania e suo marito non lo aveva mai incontrato?"

Mimosa

Anonimo ha detto...

PAC ed il marito dell'amante sono compaesani: tutti e due sono originari di CAIVANO
P

ENRICO ha detto...

MIMOSA

...se non ci fossi tu a rimetterci in riga, qui ognuno di noi sarebbe partito per la tangente già da quel dì
;-)

Annika ha detto...

TIZIANA
ho scritto a te riguardo Alfredo Sirocchi per rispondere al tuo commento di ieri delle 15.27 in cui affermavi di non sapere di dove fosse.

ANNA
adesso mi hai incuriosita! Per poter affermare con tanta sicurezza che Alfredo Sirocchi di Comunanza non e' Alfredo Sirocchi il marito di Sonia:

1. o conosci personalmente l'Alfredo Sirocchi di Comunanza e sai che non e' affatto il marito di Sonia VIviani, ma solo un omonimo.

2. oppure sai di dov'e' (dov'e' nato) l'Alfredo Sirocchi marito di Sonia Viviani.

Quale delle due?

Antonello ha detto...

@LucaP
Ci sta tutto ed il contrario di tutto, non ho infatti affermato che quelle tre tracce non possono essere state inferte a Ripe, semplicemente non mi sento di escludere altre ipotesi.
Per la ferita se mi confermi che vi fossero colature semplici e non "macchie diffuse da contenimento" anche provocate ipoteticamente da vestiti o mani potrebbe essere certo che la coltellata fosse stata inferta dopo l'abbassamento dei pantaloni e slip e/o l'innalzamento della maglietta.
Capita che pero', seguendo fedelmente il tuo ragionamento apparentemente ineccepibile, si
giunga purtroppo ad una deriva logica quasi certamente falsata e cioe' che se sono stati abbassati quegli stessi pantaloni dovevano essere prima tirati normalmente su insieme agli slip, di conseguenza si ripresenta un altro mistero, come mai niente Sg sugli slip???

ANNA ha detto...

LA PRIMA PERCHè è STATO ALLENATORE DI VARIE SQUADRE DILETTANTISTICHE DELLA MIA PROVINCIA E POSSO ASSICURARTI CHE NON è IL MARITO DI SONIA VIVIANI MA UN OMONIMO

anna ha detto...

e' interessante sapere che il paciolla è dello stesso paese del marito dell'amante,ci penseranno gli inquirenti a svolgere qualche indagine in più sul paciolla soprattutto sulle varie menzogne che ha detto?

la moglie stefania se sa qualcosa parli non vale proprio la pena proteggere un marito che sta dando un figlio ad un 'altra donna

quando stefania a chi l'ha visto chiese a salvatore cos afosse successo a san marco, forse è il caso che faccia la stessa domanda al marito raffaele.............

Antonello ha detto...

@Pamba
chiaramente l'eccezione delle colature che mi aggiorna LucaP vi fossero screditerebbe la "non escludibilita' di altre ipotesi diverse da questi tre colpi ipoteticamente inferti non con cettezza a Ripe.
Chiaramente pero' il colpo alla testa o la probabilita' di M. Tramortita o drogata esclude il fatto che possa aver sentito ipotetici anche forti diversi dolori successivi, tantomeno se svenuta.
Dovremmo affrontare una domanda fondamentale, dove e quindi quando consequenzialmente a diversi eventi M. sarebbe stata semispogliata o semirivestita.
Da li eventuali diverse ipotesi che permetterebbero di restringere l'incertezza sulla successione di quei tre colpi rispetto agli altri e quindi il "non escludibile luogo" in cui potrebbero essere state inferte.
Un casino se si incrocia il tutto con la magica assenza di Sg sugli slip.
1) Segni esoterici sicuramente incisi in assenza di pantaloni, quindi successivi al loro abbassamento.
2) Rivoli sulla parte nuda inferiore alla maglietta e sulle coscie derivanti dalle coltellate frontali sicuramente quindi inferti a pantaloni e slip abbassati.
3) Gocce ematiche di colamento posteriore attinte la parte interna dei pantaloni e quindi anche le coltellate posteriori sono state inferte dopo l'abbassamento dei pantaloni.
4) Certo rapporto e qui senza dubbio a pantaloni e slip abbassati anche perche' slip privi di tracce di Sg.
5) Ferita profonda al fegato con imponente emorragia INTERNA che potrebbe essere stata inferta prima dell'abbassamento degli slip e dei pantaloni ma, dice LucaP, sicuramente ha composto dei rivoli successivi.
Quindi dovremmo assumere che il primo evento traumatico, a parte colpo in testa e coscia, sarebbe lo svestimento, ma ripeto, quale svestimento e di cosa se la Sg e' solo da tampone e non sugli slip dove doveva essere???
Da questo potremmo dedurre che il rapporto puo' essere avvenuto solo fra l'abbassamento degli slip e le coltellate con tutta la conseguente dinamica di aggressione.
Questa e' un'altra analisi di dinamica che rende impossibile P. colpevole di omicidio se aggiungiamo che tracce sue nelle parti intime non ve ne sono.

Mimosa ha detto...

Effettivamente, Anna, tempo fa avevo trovato anch'io l'allenatore omonimo.

Cercando maggiori informazioni su una certa Paola Senesi (la conoscete? è già stata citata), mi è capitato un elenco di oltre 5 mila nominativi (li ho sfogliati tutti, gulp!) in una graduatoria per “assistente amministrativo” nelle scuole della provincia di Ascoli. Ho trovato più volte citati i cognomi Sirocchi (4 nomi), Gionni (3 nomi), Barbizzi (2 nomi), Angelini (2 nomi), Federici (1) Dorinzi (1). I nomi sono generalmente di ragazzi e ragazze dai 20 ai 30 anni e di tre donne una del 1969, uno del 1958 e una del 1951. Però nessun nome corrisponde a persone la cui testimonianza li indica a S. Marco il 18 aprile e a verificare le date di nascita non sembrano minimamente imparentati con quelle.
Voglio dire che i cognomi in una zona ristretta sono alquanto diffusi.
Del resto, anche il cognome Rea nel Napoletano è diffuso, e non tutti sono imparentati, e alcuni appartengono a un noto clan.

ENRICO, digerito il gulasch? Se non lo sai già, vuoi rispondere a questo nuovo indovinello? Chi è, cosa fa e chi conosce Paola Senesi?

Mimosa

Mimosa ha detto...

Oh, scusa Antonello l'intrusione,
il tuo commento è più interessante e merita attenzione.

Mimosa

Antonello ha detto...

Ma c'e' un altro ragionamento parallelo da fare, parallelo alla posizione del corpo rispetto ai capelli.
A parte che la posizione sul fianco e' una delle posizioni di emergenza che insegnano nei corsi di primo soccorso ma il fatto che poi il corpo sarebbe stato girato in posizione frontale lasciando i capelli diretti verso destra mi fa sospettare un semplice abbassamento di similbarella e di piegamento della stessa verso il terreno, oltre naturalmente alla dinamica che gli esperti suggeriscono.
Nell'ipotesi quindi il corpo da posizione d'emergenza del soccorso sarebbe di poco rotolato lasciando esattamente ed egualmente i capelli verso destra e mostrandosi in posizione orizzontale.
Questo secondo me puo' essere stato il movimento di riposizionamento del corpo successivo alla custodia, non inquadro pero' bene la coincidenza della posizione di dinamica sul fianco perfettamente simile con quella del soccorso.
Un'altro particolare che ci da sulla scena qualcuno esperto in medicina soccorso???

anna ha detto...

ho letto la testimonianza agli atti di sirocchi antonella,dice che insieme ad altre due amiche sono arrivate alle ore15,15 presso il ristorante per prendere un gelato mentre stavano uscendo vedono arrivare il parolisi parcheggiare la macchiane scendere poi loro vanno verso il chiosco del ranelli a prendere delle birre sono giàle 15,45 e si fermano sul pianoro,

mi domando se antonella sirocchi è la sorella di alfredo e avevano tutti un compleanno del nipotino, come mai la sirocchi non va al compleanno?non è che questa storia del compleanno è stata inventata da sonia e da melania perchè erano loro che si dovevano incontrare,questo compleanno si tenne veramente?perchè sonia non chiamò melania dopo le 16 non vedendola arrivare?
antonella sirocchi non dichiarò agli inquirenti di essere poi andata ad un compleanno, ma era un compleanno fantasma?

Mimosa ha detto...

ANNA
neanche Stefania andò alla festicciola, lo dice nell'intervista (non era un compleanno,il bimbo era nato da pochio mesi).
Dice "loro avevano una festa".

Forse perché Stefania non era così intima amica di Sonia?
Oppure il tuo sospetto può avere radici.

Mimosa

anna ha detto...

paola senesi per quel che mi ricordo è stata segretaria della margherita della provincia di ascoli piceno prima che ci fosse la fusione con il pd

Mimosa ha detto...

Sì, Anna, a quanto ho trovato si batteva per una cultura dell'antimafia e della legalità.
Ma qualcuno mi pare di ricordare scrisse che in FB era "amica" di Gionni ... e che c'erano altre "amiche" in comune del posto ...

Forse è gossip ma mi incuriosisce molto sapere come G. (con i suoi trascorsi professionali) sia diventato legale dei Rea ...
Forse è stato detto ma non ricordo

Mimosa

Antonello ha detto...

Volendo fare un inventario consecuenziale coerente dovremmo dividere in tre l'aggressione ed il rinvenuto senza per forza escludere possibilita' non invece escludibili:

1) Colpo in testa.
2) Colpo alla coscia.
3) Ferita addominale con imponente emorragia.

4) Svestimento.
5) Rapporto.
6) Coltellate alla gola.
7) Coltellate dorsali ed inginocchiamento.
8) Coltellate frontali
9) Morte dopo 40 minuti.

10) Ricomposizione e forse ripulitura del corpo.
11) Ricomposizione trucco.
12) Capovolgimento del corpo da simil barella con spostamento del corpo da posizione di fianco a frontale supina.
13) Incisione dei segni esoterici che andranno a intersecare rivoli gia' secchi precedenti.
14) Sistemazione del cellulare e del rimanente.
15) Sgommata con auto o autosoccorso attrezzata e telefonata anonima.

Capite perche' io distinguo due diversi gruppi???

Ma M. e' stata semisvestita o semirivestita???

è ha detto...

@antonello, essendo quei pantaloni calati al di sotto delle ginocchia direi che la differenza è minima.
e dipende dalle conclusioni che vorresti trarne.
sicuramente il giubbotto è rimasto sempre addosso.

LucaP ha detto...

La Antonella Sirocchi presente a CSM con la sua amica Giorgia Sturba, come già ricordato da Mimosa, è effettivamente una delle sorelle di Alfredo Sirocchi. Vi è inoltre una sorella maggiore sposata con figlie ed un fratello. Vivono quasi tutti a Folignano essendo originari del luogo (perlomeno della provincia di Ascoli).

Che Antonella Sirocchi conoscesse Melania e non Salvatore mi sembra poco probabile. Folignano è un paesino di 9.000 abitanti ma solo una parte di essi vive nel capoluogo. Parolisi vi abitava da diversi anni ed è difficile che non lo abbia mai visto in paese, come anche in chiesa od al minimarket.

La festicciola di cui a lungo si è parlato era organizzata presso l'abitazione della madre di Sonia, Rita Angelini, per festeggiare la nascita di un nipotino, figlio quindi di un'altro/a componente della famiglia Viviani, e ce ne sono diversi. Difatti anche la famiglia Viviani, come quella Angelini, è piuttosto numerosa e quasi tutti abitano a Folignano e dintorni. E' quindi anche logico che Antonella Sirocchi non dovesse parteciparvi essendo una parente indiretta.

Per quanto riguarda invece la Senesi (che si chiama Valeria e non Paola), è un avvocato di Ascoli, amica di Jonny ma anche di altri personaggi di Folignano. Anche lei (che dal punto di vista professionale sembra specializzata in diritto minorile) come Jonny si è dedicata molto alla politica appartenendo al PD (ma provenendo dalla Margherita) e contemporaneamente a Jonny si è candidata alle elezioni regionali del 2010 (ottenendo molti meno voti di Jonny a sua volta non eletto).

Jonny è molto legato all'ambiente di Folignano dove si è candidato a sindaco e per poco non ha vinto le penultime elezioni (ha però guidato la minoranza in consiglio comunale), nonché al PD locale, area intorno alla quale gravitano altri personaggi di Folignano citati nelle ordinanze.

LucaP ha detto...

@ Antonello 20/03 01.12

Hai perfettamente ragione a ipotizzare l'intervento di due distinte mani se non di due gruppi di persone perché le modalità dell'omicidio vero e proprio non si sposano assolutamente con quelle di chi è intervenuto dopo, soprattutto se pensiamo a come il corpo può essere stato spostato e celato nonché a come è stato successivamente vilipeso.

Non comprendo però perché ipotizzi che la pugnalata al fegato sia stata inferta in una primissima fase. Una consistente emorragia interna avrebbe forse impedito a Melania di restare in piedi mentre sia Tagliabracci sia i RIS dicono che l'aggressione è iniziata con la donna in piedi mentre dava le spalle all'assassino.

Per quanto riguarda la posizione assunta da Melania una volta a terra ho riletto sia l'Ordinanza sia la memoria difensiva. Dopo un'iniziale aggressione con Melania in piedi, la stessa è caduta al suolo ed è rimasta adagiata sul fianco tanto da permettere delle colature di sangue sul volto da sinistra a destra. Questo vuol dire che in quella posizione è rimasta per un certo periodo di tempo prima di essere girata in posizione supina. Le ultime coltellate possono esserle state inferte sia mentre era girata sia quando era oramai supina. Molto potrebbe dire la posizione relativa della pozza di sangue sul terreno (cioè se si trovava esattamente sotto il cadavere o leggermente a lato dello stesso, anche se il probabile spostamento del corpo potrebbe aver falsato tutto) ma anche eventuali colature di sangue dovute alle ferite inferte da daventi.

Chi ha (molto probabilmente) spostato il cadavere lo deve aver fatto con conoscenza di causa senza lasciare lividi nelle zone di presa (braccia e gambe) ed avendo a disposizione non tanto una barella quanto magari una tela cerata idonea ad impedire che del sangue colasse (anche se potrebbe essere stato spostato a coagulazione totalmente avvenuta).

Se diamo credito a Tagliabracci (e non vedo perché non dovremmo farlo) non erano presenti sul cadavere segni di trascinamento e spostamento come neanche di afferramento. Spostare quindi quel cadavere su di un'auto avrebbe lasciato sicuramente segni evidenti (come aveva già evidenziato Wide e come potrebbe confermare Annika).
Questo vuol dire che il cadavere, se spostato, è stato nascosto nelle vicinanze e quindi quasi sicuramente all'interno del chiosco.

Anonimo ha detto...

LUCA
Allora dovevano essere in possesso delle chiavi del chiosco?
E chi poteva averle?

ENRICO ha detto...

LucaP

A proposito di Jonny &Co., mi meraviglio della famiglia REA che tanto gentil e tanto onesta pare , frequenta simili "compagnie" senza batter ciglio

LucaP ha detto...

@ Antonello

Solamente per evitare di fare considerazioni che potrebbero non avere alcun fondamento.

Delle mutandine di Melania non sappiamo assolutamente nulla. Non le ha esaminate Tagliabracci in quanto dall'autopsia in avanti sono state nella disponibilità (come anche gli altri indumenti) dei RIS che hanno condotto le analisi.

Al momento delle ordinanze i RIS non avevano completato tali analisi le quali, cosa decisamente anomala ed incomprensibile (a meno che si debba ipotizzare che possano dire molto di più di quanto sinora emerso; vedremo nel corso del giudizio abbreviato), non vengono in alcun modo citate sebbene Melania sia stata ritrovata il 20 aprile e le Ordinanze dei GIP si riferiscono a fine luglio quindi a più di tre mesi dal delitto.

Non sappiamo assolutamente che tipo di mutandine fossero, cioé se degli slip, un tanga od un perizoma e questo particolare potrebbe anche essere significativo. Soprattutto se pensiamo che l'unico dettaglio diffuso è che sia stata rinvenuta una "miscela genetica" (qualsiasi cosa si voglia dire con questo termine che potrebbe comprendere di tutto e di più) dalla quale è stato isolato il DNA di Melania e quello di un maschio identificato (come?) poi con il figlio di Sonia.

Non possiamo quindi in assoluto affermare che non vi fosse traccia di Sg, PSA od anche di spermatozoi con DNA estraibile (ma se fosse stato individuato il DNA di Parolisi l'avrebbero saputo persino in Birmania, come fatto notare già da Annika). Ed anche per la miscela genetica di cui sopra non sappiamo come sia stata individuata (se con ALS o semplice tampone fatto a caso o sistematicamente nei posti maggiormente significativi).

Ripeto, perché a fine luglio quando i PM di Ascoli e poi quelli di Teramo (ma non dimentichiamo che la Greta Aloisi ha partecipato a tutte le indagini) hanno fatto richiesta di custodia cautelare, non hanno citato assolutamente alcun dettaglio sulle analisi fatte sugli indumenti? Un'altra dubbia omissione come quella fatta con Piergiorgio? Oppure i RIS erano talmente carichi di lavoro da aver tenuto indietro le analisi sugli indumenti di Melania (ma vi pare credibile con un caso come quello di Melania così mediaticamente noto)? Eppure le indiscrezioni sul DNA di Sonia sono dei primi di luglio e quindi le analisi le avevano già sicuramente fatte.

Capisco le perizie sui pollini che forse han richiesto maggior tempo, ma qualsiasi notizia relativa a quello che era stato rinvenuto (comprese le famose perline nelle/sulle scarpe) è stata tenuta da parte e non utilizzata. Forse che sarebbe stata sufficiente a sollevare dubbi evidenti sulla colpevolezza di Parolisi? Ma anche la difesa non ha potuto prenderne visione. Difatti davanti al riesame non hanno potuto citare nulla di tali analisi (anche la questione delle impronte sull'assito è emersa a settembre 2011, sebbene i RIS abbiano fatto rimuovere tutte le assi di legno già a maggio).

Chiaramente a questi quesiti risulta facile dare delle risposte in generale sulla volontà da parte degli inquirenti di tacere qualsiasi indizio che non concordasse con il castello accusatorio messo in piedi (ma si potrebbe trattare di un castello di sabbia sulla spiaggia in attesa della prima mareggiata).

Vedremo cosa accadrà in aula durante il giudizio abbreviato.

LucaP ha detto...

@ Anonimo delle 10.15

La questione delle chiavi del chiosco e di chi poteva averle bisognerebbe porla al gestore del chiosco stesso che nei primi giorni di indagine si è forse reso irreperibile tanto che i Carabinieri hanno dovuto smontare la porta per entrare dentro (23 aprile 2011) e permettere anche il sopralluogo dei RIS (ma lo stesso gestore si fa intervistare da CLV come un collaboratore di giustizia, di notte e senza farsi vedere in volto).

Il chiosco è aperto solamente in estate (in quanto nessun escursionista o turista va in quei luoghi montani in altre stagioni). Ed allora possiamo escludere che le chiavi siano state lasciate, come favore personale, a chi magari in quei luoghi ci va anche in inverno, autunno e primavera sia per motivi lavorativi (durante una continuativa od una esercitazione al poligono farebbe molto comodo disporre nelle vicinanze di una macchina del caffè o di un frigorifero dove lasciare qualcosa da mangiare) sia per altre passioni sportive e non solo (chi è solito frequentare i boschi durante tutto l'anno?).

Ed allora perché escludere che il gestore del chiosco, appresa la notizia del ritrovamento del cadavere ed il luogo, si sia spaventato dandosi alla macchia, in quanto magari sapeva che qualcuno di sua conoscenza poteva avere accesso all'interno del chiosco?

LucaP ha detto...

@ Enrico

Ma io cerco anche di mettermi nei panni dei Rea che avevano bisogno di un legale della zona e del foro di Ascoli. Ed allora perché non fidarsi dei suggerimenti di chi fra le loro conoscenze di Folignano poteva consigliare un legale di fiducia?

Se poi questo legale, per puro scrupolo professionale od anche per altri motivi, è riuscito a convincerli della colpevolezza assoluta di Parolisi o se invece il loro accanimento è frutto solamente della loro sete di vendetta, è un'altra questione.

Ma qual'era la persona che i Rea meglio conoscevano a Folignano? La domanda chiaramente è ingenua e la risposta ovvia.

LucaP ha detto...

Prima mi sono sbagliato in merito alla data di quando i Carabinieri hanno smontato tutto il marciapiedi in legno del chiosco. Si tratta del 4 luglio 2011. Data comunque precedente la prima richiesta di custodia cautelare e quindi sufficiente per avere una prima risposta dalle analisi condotte sull'assito.

ENRICO ha detto...

LucaP
Rispota :

Pac. Il FEDIFRAGO Pac.degno compare del FEDIFRAGO Salv.il cui suocero a sua volta non disdegnava di "saltare le cavallina" ma che adesso fa il moralista accanito a "senso unico"

Antonello ha detto...

@LucaP
io non ipotizzavo nulla, ho solo scritto che i luoghi od il luogo ove potrebbero essere stati inferti quei tre segni comprendenti il primo elenco di cui sopra non e' possibile geolocalizzarli/o con certezza neppure ragionevole.
Quanto sopra non sconfessa neppure che siano stati tutti e tre inferte a Ripe come non riesco ad escludere altri luoghi diversi.
Non esiste nessun strumento apposito, appare infine strano che da dietro sia funzionale e comodo infierire il colpo in testa frontale.
Non e' neppure, ma ci sto pensando sulla ferita addominale, possibile trovare le rispettive consequenzialita' rispetto ad altre tracce rinvenute quindi come dire che, se M. conn ipotetiche tutte e tre le ferite inferte avrebbe potuto essere trasportabile viva per un ipotetico arco temporale di 30 minuti (???), sarebbe errato porre "senza esclusione di soluzioni diverse" quelle ferite con certezza prima o dopo altre.
Io, in parole povere, non ipotizzo ma dico semplicemente che niente di quei tre colpi puo' impedire di farlo ad oggi.

LucaP ha detto...

@ Enrico

Non solamente Paciolla è stato a Somma Vesuviana ai funerali di Melania ed al compleanno di Vittoria.

Io mi riferivo alla nostra Sonia, amica intima e fidata (perlomeno a parole, postume) di Melania.

E' lei che apertamente dichiara la sua amicizia con Jonny (come sua sorella che è amica anche della Senesi).

ENRICO ha detto...

.
Che cosa ha in mano la Procura contro Parolisi ?
Un DNA sulla /nella bocca di M. con il quale non vedo cosa possa CONCRETAMENTE dimostrare (al di là di illazioni puramente fantasiose) e una montagna di intercettazioni telefoniche e di chat scambiate con la soldatessa dalle quali non risulta niente di penalmente rilevante ed i cui dialoghi rivelano un rapporto amoroso talmente cretino che manco un ragazzino delle medie !
Ah, dimenticavo la “pistola fumante” : la frequentazione di siti trans !

E questo sarebbe IL MOVENTE ?

Beh, parrebbe di sì

Infatti, secondo i PM un mentecatto del genere, “marito per caso” e per forza d’inerzia che da anni si fa allegramente i fatti propri alla faccia di tutto e di tutti e che del soldato ha solo la divisa di pezza, CHE FA ?

Un bel pomeriggio di primavera, incazzato nero perché la moglie gli aveva mandato a monte la solita telefonatina con l’amante, perde la brocca e dice “ e mo’ questa m’ha stufato… Io quasi quasi l’accoltello tanto la ragazzina dorme…e c’ho pure l’ apriostriche qui nel cruscotto…. “
Detto fatto la porta proprio sotto gli occhi vigili di certi commilitoni impegnati in una esercitazione e con la scusa di una “sveltina “ en plain air gli assesta una serie di coltellate…ma subito dopo si spaventa, corre a vomitare al bar e chiama il 112 !
Solo che poi però gli viene un dubbio: “e se per caso fosse ancora viva ? “ Qui in effetti ci sarebbe un buco nero da riempire…comunque non andiamo a cercare il pelo nell’uovo …in un modo o in un altro “il soldato Salv.” prega un amico di fiducia di andare sul posto a controllare e ,se del caso, chiudere definitivamente la faccenda magari anche con qualche bizzarra “aggiunta” a sua discrezione e fantasia

Se alla Procura una ricostruzione così può sembrare credibile tanto da discuterla in Tribunale, poveri noi ! E povero Giudice…

Tiziana ha detto...

ENRICO
non ho potuto trattenere le risate! Chissà se anche il giudice se la riderà, oppure riterrà credibile tale ricostruzione?

LucaP ha detto...

@ Enrico

Il dramma è che in passato ci sono stati numerosi giudici che hanno creduto a ricostruzioni simili e non è da escludere che anche nel caso di Parolisi capiti altrettanto. D'altronde ne abbiamo riprova dal fatto che ben tre GIP, un giudice del riesame e la Corte di Cassazione hanno ritenuto che proprio su ciò che ha in mano la Procura è giusto che Parolisi resti in carcere (non potendo vedere la figlia da nove mesi e rischiando seriamente di perdere la patria potestà nel giro di pochi giorni).

Inoltre, da quanto viene scritto sui giornali e rimbalzato da una trasmissione televisiva all'altra, sembra che sia stata ripristinata l'ordalia medievale: se non ha avuto il coraggio di guardare negli occhi Michele e Gennaro Rea vuol dire che è sicuramente l'assassino di sua moglie!

E tale sentenza è oramai passata in giudicato dopo la cassazione della Palombelli!

Anonimo ha detto...

Il gup decidera' se condannare o assolvere parolisi allo stato degli atti piu' le note richieste , accolte. della difesa.
Non confondiamo pero' come invece state facendo il gup con i giornalisti che scrivono ca@@@te. i rea e le loro strabiche apparizioni JHONNY e la sua megalomania. Oppure Sonia, paciolla, altri vicini, i graduati della caserma e via discorrendo .

Topolino

anna ha detto...

il fatto che sonia conosca bene si a Gionni che la senesi per l'inchiesta è un chiaro conflitto di interessi,una delle persone che ha mentito piu di tutte è proprio sonia andatevi a rivedere tutte le sue interviste,non ha un alibi e gli inquirenti nemmeno lo chiedono, ha mentito sui messaggini a melania ,ha mentito come sia finito il suo dna e quello di suo figlio sulle mutande di melania,qui gli inquirenti gli hanno dato una grande mano nel depistaggio non hanno nemmeno accertato se il dna maschile sulle mutande di melania sia veramente del bambino o forse del marito di sonia o di uno dei fratelli,melania ha mentito sulla coppia smielata, ha mentito sulla data della gita,
Gionni sta coprendo lei e non sta certamente trovando l'assassino di melania......,mentre la Senesi predicava la legalità l'avvocato Gionni è il difensore dei mafiosi......mafiosi che guarda caso hanno minacciato Parolisi,coincidenze?

Tiziana ha detto...

Topolino
il nostro dubbio è che il gup possa farsi influenzare, magari inconsapevolmente, dalla pressione mediatica. Non è facile andare contro corrente.
Sono però convinta cha la Tommolini sia una donna forte, che cercherà di valutare i fatti (già la richiesta, da lei fatta, di smitizzare il caso mi sembra vada nelle giusta direzione).

Anonimo ha detto...

sono due giorni che ho scoperto questo blog, siete un gruppo molto paziente e ben preparato in materia vi faccio i miei complimenti

Anonimo ha detto...

Tiziana
Un dubbio mal riposto secondo me. Ci vorrebbe Un po' piu' di prudenza quando si formulano ipotesi senza conoscere nel dettaglio i documenti processuali.
Serbero' la tua opinione di adesso sul giudice Tommolini.
Vedremo in seguito atteso cge qui avete l' hobby di sparare ad alzo zero su tutti ......meno uno.

Unknown ha detto...

Per prima cosa qui si spara su chi col suo comportamento vuol farsi sparare. Per seconda Tiziana ti aveva risposto in maniera più che educata, esponendo i suoi dubbi ma comunque anche gli apprezzamenti sulla Tommolini. Per terza cosa nessuno ti tiene legato alla catena e nessuno ti obbliga a leggere ciò che non ti piace.

Quindi, a meno che tu non debba controllare quanto si scrive sul mio blog per dovere per lavoro o per fare un piacere a qualcuno, puoi anche andare a scrivere sui blog che più rispecchiano la tua opinione e smettere di frequentare questo.

Ce ne faremo una ragione, credimi.

Massimo Prati

Tiziana ha detto...

Anonimo delle 23.07
Siccome la Sciarelli e tutte le trasmissioni televisive, i Rea, i giornali, non usano alcuna prudenza quando accusano, senza mezze misure, un imputato che, fino alla formulazione del giudizio dopo regolare processo, dovrebbe godere della presunzione di innocenza, non vedo perché noi, qui sul blog, dovremmo essere gli unici a procedere con prudenza.
Per altro in realtà lo facciamo, perché almeno utilizziamo il condizionale, specifichiamo che le nostre sono solo ipotesi, cosa che il "servizio pubblico" si dimentica di fare, con l'aggravante che noi, tale servizio, lo paghiamo.
Non spariamo su Parolisi perché non ce n'è assolutamente bisogno, sarebbe una goccia nel mare, che utilità avrebbe? Il nostro intento è dunque quello di segnalare possibilità alternative. La certezza al 100% dell'innocenza di Parolisi non ce l'abbiamo, diciamo però che la ricostruzione della Procura non convince assolutamente né sul piano della logica, né su quello degli elementi di prova a noi noti. Da qui la ricerca di alternative.

anna ha detto...

un plauso alla tommolini nonostante avesse avuto una minaccia con la sua macchina incendiata, un chiaro avvertimento di stampo mafioso, ha deciso con la sua testa senza lasciarsi influenzare da nessuno, anzi il fatto che abbia chiesto una nuova perizia può dimostrare che forse dalle prove si evidenzia che melania è stata violentata,quindi giustamente chiede un approfondimento in merito.

Tiziana ha detto...

Ciao Massimo,
ho postato prima di leggere il tuo commento.
Buona notte Tiziana

Unknown ha detto...

Ciao Tiziana.

Il tuo commento è comunque migliore del mio. Buonanotte a te, Massimo

LucaP ha detto...

@ Topolino

Nessuno di noi confonde il GUP Tommolini con i giudici mediatici stile Palombelli, Sciarelli, Encolpio, ecc.... Anzi, la nostra speranza è che finalmente qualcuno possa giudicare sulla base di "tutti" gli atti di inchiesta e non solamente su quelli abilmente selezionati dalle Procure. E lo possa fare senza condizionamenti esterni di alcun tipo da qualsiasi parte essi provengano (anche se sinora solamente il legale di una parte in causa ha cercato di seguire tale strada).

Forse avrebbero potuto farlo anche Calvaresi e Cirillo se avessero avuto il coraggio di non fermarsi a quanto sostenuto dalle Procure ed esaminare perlomeno i documenti di indagine in quelle sedi allegati. Tuttavia tale coraggio non l'hanno avuto ed hanno preferito, secondo un costume purtroppo comune a tanti GIP, schierarsi dalla parte dei PM (azzardando al massimo qualche timido suggerimento). Del dott. Gargarella dell'Aquila preferirei non parlare in quanto sembra la copia del giudice Tommaseo di Camilleri nei romanzi di Montalbano. Ed infine la Cassazione ha pilatescamente preferito non immischiarsi nel caso, rincarando per di più la dose nei confronti di Parolisi. E vogliamo poi mettere il giudice di Nola con i suoi provvedimenti, apparentemente ragionevoli ma sostanzialmente contrari al decreto del Tribunale dei Minori di Napoli?

A ben guardare non c'è da essere quindi molto ottimisti anche se i timori di Jonny nei confronti della Tommolini fanno perlomeno tenere viva la speranza che si possa essere finalmente davanti ad un giudice realmente autonomo e disposto ad esercitare le sue funzioni nel massimo rispetto della Costituzione de Codice di Procedura Penale.

anna ha detto...

perchè nessun magistrato interviene sulle dichiarazioni chiaramente false del Tagliabracci,cambia orario della morte tre volte,cambia il colore del contenuto gastrico tre volte, cambia il peso del contenuto gastrico tre volte, decide l'orario della morte sulla presunzione e non sulla certezza che merlania ha preso il caffè dopo pranzo, quando invece può aver preso il caffè forse anche drogato con il suo aguzzino,non fa una relazione con prove scientifiche come ha fatto Annika ma con presumibilmente, senza considerare la Canestrari cher fas un errore gravisssimo non misura la temperatura corporea interna di melania con il termometro, se c'era l'ora della morte veniva decisa attraverso la temperatura corporea e non con il contenuto gastrico che comunque non può dare certezze.......

più leggo la relazione del tagliabracci e più mi accorgo de3lle menzogne che ha scritto,perchè nella sua relazione visto che l'ha fatto sulle presunzione non ha messo per iscritto che presumibilmente melania è stata violentata?

tutti capiscono che si aprirebbe un altro scenario..........quello scenario su cui la procura non vuole indagare

ANNA ha detto...

per anonimo

noi ragionbiamo sulle carte delle ordinanze di custodia cautelare della prura di ascoli piceno teramo e aquila, li ci sono stralci anche della relazione del tagliabracci,ma soprattutto in quelle carte c'è scritto che alle 16,53 il telefono di melania era stato localizzato con il sistema ricerca persone a 3,2 km da riper, la tolleranza a detta degli esperti è di 300 mt, la procura, scrive .....a seguito della toplleranza il telefono era a RIPE FALSO....

MELANIA POTEVA ESSERE SALVATA SE GLI INQUIRENTI FOSSERO ANDATI A CERCARLA......SULLE CARTE CI SONO LE PROVE DELL'INNOCENZA DI PAROLISI

ANONIMO PRIMA DI PARLARE VAI A LEGGERE QUELLE CARTE CHE COSTITRUIRANNO LA BASE DEL PROCESSO.........

QUINDI NON STIAMO PARLANDO SENZA LEGGERE I DOCUMENTI UFFICIALI.....

tabula ha detto...

a me sembra assurdo che, se è vero quel che ha detto Lucap,la difesa non possa avere accesso tutte le analisi eseguite dai RIS.
in quanto agli anonimi, credevo che tutti i commenti senza firma fossero passibili di cancellazione.

ENRICO ha detto...

@ tutti gli ANONIMI varii


Non capisco quale sia la logica che spinge certi “anonimi” a compiere ogni tanto queste polemiche incursioni “mordi e fuggi” determinate NON da un’ autentica volontà di apportare un contributo valido attraverso l’esposizioni di legittime CONTRODEDUZIONI ma originate unicamente dal desiderio di esprimere tre o quattro animose parole di GENERICA disapprovazione.

Sarebbe invece assai interessante e produttivo - CARTE ALLA MANO – uno cambio di idee contrapposte tra i differenti punti di vista.

LucaP ha detto...

@ Tabula

Le indagini sono state ufficialmente chiuse prima della richiesta di giudizio immediato avanzata dalla Procura presso il GIP De Rensis. Solamente in tale sede sono stati consegnati tutti gli atti di indagine compiuti i quali sono stati messi quindi a disposizione sia della difesa sia della parte civile (e si sa bene quale uso ne stia attualmente facendo). Inclusa la relazione finale dei RIS e le perizie tecniche allegate. Tuttavia alcune indagini, che sembrano tutte sollecitate dalla parte civile (come anche l'audizione del SUPERTESTIMONE SALVATORE REA) sono ancora in corso e la cosa è perfettamente lecita. I risultati di tali indagini, come anche i risultati delle eventuali indagini difensive (ma anche quelle svolte dalla parte civile, ora titolata a farle), potranno essere portati davanti al GUP Tommolini chiedendone l'ammissione.

Io facevo riferimento agli atti di indagine che la Difesa di Parolisi poteva conoscere al momento delle richieste di custodia cautelare e del ricorso in riesame. Difatti a quelle date non erano ancora stati allegati alle richieste dei PM i risultati delle analisi svolte dai RIS sebbene molti di essi fossero sicuramente disponibili.

Ragionando ora con la massima fiducia negli inquirenti dobbiamo supporre che il fascicolo delle indagini contenga veramente tutti gli atti di indagine anche quelli apparentemente non significativi (perché magari non concordanti con la ricostruzione dei PM). Visti però i pregressi qualche dubbio potremmo comunque averlo.

In base a quanto mi è stato possibile appurare, la differenza tra il Giudizio Abbreviato (che non è nient'altro che un'Udienza Preliminare) ed il rito ordinario in Corte d'Assise è che il GUP dovrà giudicare sulla base veramente di tutti gli atti di indagine mentre in Corte d'Assise sarebbero stati utilizzati automaticamente solo quegli atti di indagine che il GIP avrebbe ritenuto indispensabili e non ripetibili ai fini della formazione del giudizio (Fascicolo del Dibattimento di cui all'art.431 CPP ma anche art.457 CPP).
Di qualsiasi altro atto di indagine, messo comunque a disposizione delle parti, se ne dovrebbe comunque chiedere alla Corte l'ammissione al dibattimento nel corso dello stesso. Richiesta alla quale la controparte potrebbe opporre obiezione e che sarebbe soggetta all'insindacabile giudizio della Corte.

E' forse questo che qualcuno teme, oltre all'intransigenza (di cui tutti hanno parlato) del GUP in questione?

P.S.
@ Anonimo del 20/03/2012 23.07.00

Considerato che l'accusa mossa nei confronti di chi scrive e commenta su questo blog è di non conoscere nel dettaglio i documenti processuali (ma nei tribunali mediatici da noi criticati neanche si sono presi il disturbo di leggere gli atti pubblici noti e consultabili da chiunque ne abbia voglia e scrupolo), debbo dedurre che tu ne sia a conoscenza.
Ma allora ne debbo dedurre anche che tu sia uno dei pochi fortunati ad avere avuto tale possibilità come l'amico del "giornalaio" che si ricordava benissimo, a distanza di più di un mese, di tutte le sequenze e degli orari del filmato di videosorveglianza del chiosco di Ranelli. O forse sei la stessa persona?

ENRICO ha detto...

"uno scambio "( ovviamente !)

PINO ha detto...

X MASSIMO

A parer mio, ogni commento anonimo, inteso a criticare negativamente l'operato di chi commenta, su questo blog, non dovrebbe essere pubblicato.
Ciao, PINO

tabula ha detto...

@Pino
io non sarei così drastica. se gli anonimi hanno la possibilità di commentare che scrivano pure, a loro rischio, dato che in passato Massimo precisò che avrebbe cancellato ogni commento non siglato da un nick di riconoscimento.
Se d'altro canto vi pare così importante giustificare il vostro operato fate pure, a me personalmente frega ben poco dare spiegazioni a chi intervenga non solo anonimamente, ma senza dare spazio alle argomentazioni a cui si appella facendone un nebuloso e vago riferimento senza specificarle nè metterle sul tavolo.
Insomma, mi vien da credere che ci si riferisca alla minestra riscaldata del parolisi traditore e quindi essere abbietto,
quando facendo le pulci ad amici e perfino parenti, alla fin fine, nessuno di loro era talmente senza peccato da poter permettersi discagliare alcuna pietra.
"anche io, ai miei tempi.." disse in tempi non sospetti un certo rispettabilissimo signore, mancando di certo di delicatezza nei confronti della propria moglie oltrechè di coerenze nelle successive recriminazioni future.
Ma noi qui non abbiam certo voglia di fare nomi: solo cognomi.

Sabry ha detto...

Ciao a tutti complimenti per il blog,vi leggo sempre...e sono spesso d'accordo con le cose che dite.....volevo mostrarvi questi articoli ....
http://www.leggo.it/news/cronaca/parolisi_scrive_poesie_a_ludovica_mondo_migliore_fuori_di_cella_con_te/notizie/171995.shtml

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/marche/articoli/1040706/parolisi-ecco-la-lettera-di-ludovica.shtml

Cosa ne pensate?
è lei il movente del delitto?

Tiziana ha detto...

Sabry
cosa fai, domande retoriche? Ovviamente (per noi) non è Ludovica il movente del delitto, dal momento che la maggioranza di noi non ritiene Parolisi colpevole. Ora è chiaro che lui si appigli a qualunque cosa, chi non cercherebbe di immaginare una vita migliore fuori dal carcere? In ciò non ci vedo nulla di negativo.

PINO ha detto...

@ SABRY

Grazie per i link. Ma sono pentito ed amareggiato per aver letto il loro contenuto.
Non mi era mai avvenuto di pensare che i sentimenti umani, quelli più profondi, potessero diventare merce di scambio.
Non mi era neanche avvenuto di pensare, mai, che esseri umani, di qualsiasi etnia e cultura, potessero toccare il fondo di una deboscia morale che non può appartenere alla specie che ci classifica.
Speculazioni pseudo informative che non esito a definire sadismo.
Se informare dia il diritto di calpestare il dolore e la disgrazia altrui, se ne deduce che la sua genesi è stata travisata: si dovrebbe rianalizzare la missione e la storia del giornalismo.
PINO

LucaP ha detto...

@ Pino

Allora ti risparmio l'articolo su IL CENTRO con la notizia che il GUP Tommolini ha respinto la richiesta, da parte di Gionni e dei suoi assistiti (la piccola Vittoria in primis), di sequestro del conto corrente di Parolisi, quello dei 100.000,00 €.

Dal punto di vista formale forse non vi è nulla da eccepire in merito a tale richiesta (ma credo abbia ragione la Tommolini a voler aspettare un'eventuale condanna in primo grado per concedere il sequestro), tuttavia mi sembra che la stessa faccia parte dell'incessante campagna, mediatica e non solo (in questo caso si tratta di vera e propria pressione psicologica) mirata a creare il vuoto intorno al caporalmaggiore. Perché forse se impossibilitato a pagare i difensori ed i relativi consulenti qualificati, Parolisi potrebbe essere condannato più facilmente. Con buona pace di tutti, soprattutto degli assassini a piede libero.

ENRICO ha detto...

@Sabry

..e TU cosa ne pensi ?
E' lei il movente del delitto ?
E' lui l'autore del delitto?

Già che ci sei leggiti anche la risposta di L.

http://www.tgcom24.mediaset.it/documento/92.$plit/C_2_documento_135_file.pdf

Se questa notizia fosse AUTENTICA si tratterebbe di un documento SECRETATO dagli inquirenti assieme alla "poesia" di Salv. ma MISTERIOSAMENTE venuto in possesso di qualcuno il quale lo ha reso pubblico violando ben 2 art. del C.P.

-A) l'art 616 c.p.

- Violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza

“Chiunque prende cognizione del contenuto di una corrispondenza chiusa, a lui non diretta, ovvero sottrae o distrae, al fine di prenderne o di farne da altri prendere cognizione, una corrispondenza chiusa o aperta, a lui non diretta, ovvero, in tutto o in parte, la distrugge o sopprime, è punito, se il fatto non è preveduto come reato da altra disposizione di legge, con la reclusione fino a un anno o con la multa da € 30 a € 516.
Se il colpevole, senza giusta causa, rivela, in tutto o in parte, il contenuto della corrispondenza, è punito, se dal fatto deriva nocumento ed il fatto medesimo non costituisce un più grave reato, con la reclusione fino a tre anni.
Il delitto è punibile a querela della persona offesa.
Agli effetti delle disposizioni di questa sezione, per “corrispondenza” si intende quella epistolare, telegrafica, telefonica, informatica o telematica ovvero effettuata con ogni altra forma di comunicazione a distanza.”


B)l'art 621 c.p.
Rivelazione Del Contenuto Di Documenti Segreti

"Chiunque, essendo venuto abusivamente a cognizione del contenuto, che debba rimanere segreto, di altrui atti o documenti, pubblici o privati, non costituenti corrispondenza, lo rivela, senza giusta causa, ovvero lo impiega a proprio o altrui profitto, e' punito, se dal fatto deriva nocumento, con la reclusione fino a tre anni o con la multa da lire duecentomila a due milioni. Agli effetti della disposizione di cui al primo comma e' considerato documento anche qualunque supporto informatico contenente dati, informazioni o programmi (1). Il delitto e' punibile a querela della persona offesa. (1) Comma aggiunto dall'art. 7, L. 23 dicembre 1993, n. 547.

Unknown ha detto...

Recuperato Enrico. Ciao

Sabry ha detto...

Ciao Enrico e Pino...
Personalmente ho sempre pensato che Salvatore non è colpevole,e il movente non è la relazione extraconiugale..Sono tante le cose che non sono state chiarite e non capisco perchè nella prima ordinanza di arresto si parlava di un "presunto" complice che lo avesse aiutato nel depistaggio;nella seconda invece il complice improvvisamente scompare e ha fatto tutto li.Non capisce come avrebbe fatto a ritornare sul luogo senza essere visto anche perchè in quelle ore sappiamo che era controllato a vista ed era in compagnia dei genitori di Melania...Per quanto riguarda l'omicidio non mi piacciono i vicini di casa,credo che Melania non è stata uccisa a Ripe ma portata successivamente dopo l'esercitazione del 19 Aprile..insomma tanti dubbi non chiariti e che aprirebbero nuovi scenari..


P.S..non capisco perchè non può vedere sua figlia,e i Rea stanno diventando insopportabili,ogni giorno partecipano ai salotti tv...non mi piace per niente questo loro atteggiamento..

ENRICO ha detto...

MASSIMO, grazie !
ma c'è "l'aggiunta" per

@SABRY

I giornalisti in questione ( se fossero autentiche le lettere pubblicate) avrebbero violato anche:

c)-Art 114 c.pp.Divieto di pubblicazione di atti e di immagini

1. E' vietata la pubblicazione, anche parziale o per riassunto, con il mezzo della stampa o con altro mezzo di diffusione, degli atti coperti dal segreto o anche solo del loro contenuto.
2. E' vietata la pubblicazione, anche parziale, degli atti non più coperti dal segreto fino a che non siano concluse le indagini preliminari ovvero fino al termine dell'udienza preliminare […]”
.

Ma soprattutto :

ART. 15 della COSTITUZIONE ITALIANA
” La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.
La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.


Il che significa che" la libertà e la segretezza della corrispondenza costituiscono un diritto inviolabile anche nei confronti dei detenuti: le lettere indirizzate a loro, pertanto, possono essere assoggettate a visto o a sequestro nei soli casi prescritti dalla legge " ed il loro contenuto NON PUO' essere acquisito nè tantomeno divulgato da chicchessia

Sabry ha detto...

Enrico ma ormai quello che conta è farlo passare come una persona squilibrata,che non gli interessa nulla..io ho trovato molto interessante quello che ha detto la parlamentare Melania Rizzoli che ha fatto visita a Salv in carcere!Poi in quest'ultimo periodo ascolto poco la tv perchè dicono le solite cose e anche Chi l'ha visto mi è scaduto da quando la Sciarelli ha letto in diretta i siti trans...poi quell'avvocato Gionni..ah non lo sopporto...dice le falsità in tv..come il DNA in bocca.

ENRICO ha detto...

SABRY

Vedremo. Manca poco al processo.
saluti.
E.

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