mercoledì 14 marzo 2012

Sarah Scazzi. Dai testimoni marginali niente di nuovo o rilevante


Mentre il processo contro Cosima Serrano e sua figlia Sabrina Misseri langue e vive tra sbadigli e piccoli sussulti, la buona notizia, di oggi, ci dice che il Pm Mariano Buccoliero, coadiuvato dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Taranto, ha fatto arrestare l'avvocato Fabrizio Scarcella ed il giudice Pietro Vella. Alla base degli arresti una mazzetta di 8000 euro, da consegnare in due trance, che un imprenditore avrebbe dovuto pagare per ottenere un esito processuale favorevole (un dissequestro). Questo fatto ha due facce ed un'unica medaglia. Se da un lato è sconsolante, perché conferma la fragilità con cui una parte del sistema Giustizia si rapporta al facile denaro, ed in special modo chi dovrebbe seguire le regole e chi dovrebbe amministrarla onestamente, dall'altro è rassicurante perché ci fa capire come ancora si possa contare su uomini onesti, su carabinieri integerrimi e su procuratori che, pur seguendo a volte con rigore assoluto una loro convinzione (vedremo alla fine del processo "Misseri" come questa convinzione verrà giudicata dalla Corte), si dimostrano capaci di "tirare dritto" e di non guardare da che direzione viene il peccatore. Il fascicolo riguardante questo episodio di delinquenza giudiziaria passerà alla procura di Potenza, competente sul tribunale di Taranto, e va ad onore del dottor Buccoliero il fatto di aver eliminato una mela marcia dall'albero in cui egli stesso lavora. Con questo dimostrando che in ogni caso opera sempre in buonafede.

Ma torniamo al processo. Le ultime due date processuali hanno rischiato di far addormentare il pubblico perché corte in orario e poco significative. All'udienza del 6 marzo, durata un paio d'ore in tutto, cè stato chi ha detto di aver sentito un uomo urlare, di mattina, all'interno della casa di via Deledda il giorno in cui il Misseri avrebbe poi confessato e sarebbe stato carcerato. C'è stato anche chi ha detto di aver visto Sabrina Misseri ed Ivano Russo parlare di notte, addiruttura sulle tre e mezza barra quattro, e che per qualche minuto con loro c'era pure la madre di lei, Cosima Serrano. Il fatto sarebbe accaduto uno o due giorni prima dell'arresto della ragazza. Infine c'è stato chi ha testimoniato su quanto ascoltato dalla voce del contadino avetranese. E si è saputo che lui, con chi lo conosceva bene, ha sempre sostenuto che la nipote era timida e mai sarebbe scesa nel garage da sola. La irrilevanza di queste tre testimonianze, che si arrabattono attorno ad un livello fra lo zero ed il sottozero, è lampante.

L'urlare in casa non è reato, a meno che non si continui per ore infastidento ed allarmando il vicinato. Ma la testimone ha dichiarato che dopo aver citofonato le urla a poco a poco sono scemate. Quindi cosa possono significare in chiave accusatoria o difensiva? Nulla perché ci possono essere due significati che raffrontati si annullano. Urlava perché non si voleva sottomettere al volere delle due arpie, che gli intimavano di non dir nulla ai procuratori (di lì a poco sarebbero partiti in direzione procura di Taranto), o perché, come si è detto a più riprese, dal marzo precedente era diventato violento tanto che a volte in casa, fra lui e la moglie, volavano i piatti? A voler essere pignoli, col senno del poi, in chiave innocentista si può credere che il Misseri fosse agitato perché aveva la coscienza sporca per quanto fatto, infatti in serata non avrebbe resistito alle parole dei Pm consegnando loro il cadavere della nipote. Ma in chiave accusatoria si può fare lo stesso discorso e credere fosse agitato perché in quella giornata il suo sarebbe stato un compito ingrato, visto che aveva deciso, o era stato costretto a decidere, di assumersi le responsabilità del delitto al posto della figlia. Insomma, la si può girare e rigirare ma una versione smentisce l'altra e la testimonianza su quelle urla non ha portato nulla di nuovo.

Passiamo a Sabrina Misseri intenta a parlare con Ivano Russo alle tre e mezza di notte. Cosa sta a significare in chiave colpevolista? Che aveva una cotta per il ragazzo e che senza Sarah tra i piedi fra i due c'era più intimintà? Ma avrebbero potuto ugualmente parlare fino alle tre e mezza di notte, anche se Sarah fosse stata in vita, bastava accompagnarla a casa sua e tornare in via Deledda. Anzi, dato che è accaduto ad ottobre, il quattordici o il quindici, non c'era neppure da accompagnarla visto che non sarebbe stata d'impiccio a causa della scuola. Inoltre il Russo smetteva di lavorare fra le undici e mezzanotte, parole sue in tribunale, e per lui, se non si sentiva stanco, uscire la sera significava farlo proprio dopo la mezzanotte. O c'è qualcuno che pensa si stessero accordando e vuol insinuare che anche il bell'Ivano ha avuto un ruolo in quanto accaduto a Sarah? E che con loro si sia vista per qualche minuto anche la madre di lei, Cosima Serrano, è irrilevante per due motivi. Il primo riguarda il suo rapporto con la figlia. Di certo non le faceva piacere restasse fino a quell'ora sola con un ragazzo, con cui non era neppure fidanzata ufficialmente, specialmente in un luogo visibile ai vicini. Il secondo riguarda il suo lavoro. Se partiva alle quattro per andare in campagna, era quello l'orario in cui si svegliava per prepararsi. Per cui il tutto è giustificabile anche al di fuori del fatto accaduto, quindi neanche questa testimonianza è rilevante.

Ora parliamo delle confidenze del Misseri ai parenti, quelle in cui diceva che Sarah non sarebbe mai scesa nel garage, quelle a cui i giornali han dato più rilievo pur non avendone affatto. Quale assassino, fosse stato lui ad uccidere la nipote, sarebbe andato a raccontare ai parenti che la ragazza, scomparsa mentre era diretta a casa sua, a volte scendeva nel garage, lo stesso dove lui già inizialmente aveva detto di trovarsi quel giorno? Sarebbe stato facile generare veri e propri sospetti sulla sua persona. Sospetti che lo stesso contadino ha cercato di evitare sviando anche le indagini e parlando, oltre del fatto che mai la piccola sarebbe scesa, di un'auto diesel fermatasi e ripartita ad alta velocità mentre lui si trovava in garage. Ma non è stata l'unica volta. Anche quando ha lasciato il cellulare della nipote in un terreno ai lati della strada che porta al mare ha cercato di far pensare ad un allontanamento della piccola da Avetrana (per questo e non per altro nella sua ignoranza lo ha fatto ritrovare). Quindi al Misseri, fino a quando ha potuto nascondere eventuali azioni delittuose (sia dirette che di complicità), conveniva dire quanto detto ai parenti, per cui ciò che si è ascoltato a processo rimane sostanzialmente irrilevante.

Ora spostiamo la nostra attenzione sull'udienza del 13 marzo. Quattro testimoni non si sono presentati in aula (giustificato motivo o cosa?), dei tre rimasti, pare fossero sette i convocati, solo due hanno qualche valenza. La sorella di Cosima Serrano ed il caporale che il 26 agosto riportò quest'ultima a casa dopo il lavoro. Ma neppure queste al momento paiono aver aggiunto nulla al quadro fissato. Sì, Emma Serrano oltre ad aver parlato dei rapporti familiari, spesso difficili fra le sorelle, ha aggiunto il particolare che alla Difesa è piaciuto molto. Ha raccontato il fatto nuovo, quello che vuole il Misseri aver molestato una ragazzina di quindici anni. Ma il fatto nuovo ha almeno venticinque anni, e gettare un sasso per poi nascondere la mano non va bene ai giudici. Eppure alla Serrano andava bene perché non pareva proprio intenzionata a fare un nome. Quindi, visto il suo atteggiamento ostile, il Pm Buccoliero ha insistito e richiesto l'intervento del giudice che, per farglielo dire, l'ha minacciata prospettandole brutte conseguenze penali. Solo a quel punto è uscito il nome della sorella minore, Dora Serrano, e di suo marito che, a quanto pare, sapeva delle molestie perché la moglie glielo aveva raccontato (ma non si sa se in tempi sospetti o non sospetti).

Ora questo fatto, che dovrà comunque trovare conferme in altre testimonianze, potrebbe diventare rilevante nel proseguo come restare a sé stante. Al momento poco incide dato che i venticinque anni passati paiono eccessivi, quindi se non uscirà qualcun'altra donna molestata in tempi più recenti potrà inserire solo una piccola pulce nell'orecchio della Corte, ma non "farà di certo la differenza". Come non fa la differenza il foglio che manca all'altro testimone, all'uomo che accompagnava le donne al lavoro, Pasquale di Mauro, foglio con cui giustificava al datore di lavoro le ore lavorate dalla "sua squadra". E non la fa perché ha dichiarato in un'aula di tribunale di aver lasciato Cosima Serrano, di fronte la sua casa di via Deledda, fra le 13.15 e le 13.20. Ed una testimonianza giurata vale quanto un pezzo di carta con su scritti degli orari. 

Niente di nuovo quindi a Taranto, solo udienze annoiate che si spera cambino registro già dalla prossima, quella del 27 marzo, quando ad essere ascoltati saranno i due tecnici del Ros che hanno verificato le coperture delle celle telefoniche. Forse dopo queste riusciremo a capire se davvero c'è qualcosa che possa giustificare una condanna.


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238 commenti:

«Meno recenti   ‹Vecchi   201 – 238 di 238
carla ha detto...

buon giorno a tutti,mi viene il dubbio che non si nasconda ,dietro tutta questa storia o questa confusione,il fatto stesso che si abbia voluto tutti costi indirizzare i sospetti su sabrina e cosima, per distogliere la mente della gente, su qualcos'altro....
si,è sempre parlato l'agitazione di sabrina del ritardo di sara come se nascondesse qualcosa e poi come niente fosse la va cercare alla casa di concetta,de mo questo dà il senso del ivverosimile......
se invece agitazione fosse per qualcos'altro?......sappiamo niente com'era avetrana prima di questa facenda?.......
perchè non pensare che l'agitazione di sabrina("l'hanno presa,l'hanno presa") fosse legata a qualche disagio il paese vivesse già di suo,suppongo tipo malavita o i disagi che la gioventù vive?....infondo in quel periodo che si cercava sara,si parlava di questo che poi logicamente è stato accantonato ,con ritrovamento del corpo....
in poche parole il dubbio che ho il fissarsi su sabrina e cosima serva di tenere coperto qualcos'altro.....perchè cosa sappiamo di avetrana?......non credo che sia stato un paese parasidiaco,senza offesa,perchè c 'è del buono cattivo ormai da per tutto......basta vedere i giornali ,in cui non si è più liberi di camminare per strada e non solo......saluti

Giacomo ha detto...

Correggo. Come tutti i giornalai pugliesi anche il "corriere del giorno" omette ACCURATAMENTE di riportare l'importante premessa del colonnello dei ROS, cioè che si PARTE dal presupposto che i telefonini erano già tutti a casa Misseri.
La premesa è solo riportata nell'originale notizia adnKronos e nella stessa notizia riportata ad es da repubblica.it e libero.it

Bingo P.A. ha detto...

A Taranto accade anche questo...

http://bari.repubblica.it/cronaca/2012/03/28/news/furto_di_un_ovetto_assolto_dopo_tre_anni_spreco_di_soldi_e_carriera_rovinata-32336245/?ref=HREC1-6

Daniele ha detto...

@Giacomo,

in pratica hanno dato per scontato che Cosima stesse mentendo e non hanno neanche provato a verificare se le sue affermazioni potessero in qualche modo corrispondere a verità.

In ogni caso, noto che troppo spesso tra il contenuto delle ordinanze e quello degli articoli, c'è un abisso. Sarebbe interessante capire se i tecnici abbiano parlato di probabilità, oppure di certezze assolute, in ogni caso, è sicuro che tale segnale non venisse emesso soltanto per fare contenti i Misseri e permettere loro di effettuare chiamate anche dal garage. Chiaro che quest'ultimo non è l'unico luogo in tutta Avetrana dal quale può essere captato...

Saluti

Anonimo ha detto...

Bingo.
Vorrebbe spiegare quale significato intende sottendere a tale notizia ? il proprietario della bancarella cui era stato sottratto l'ovetto kinder non ha voluto transare ed ha inteso proseguire con l'azionepenale (OBBLIGATORIA) non certo i procuratori che hanno persin chiesto l'assoluzione . Ottenendola.
Quindi di che cosa stiamo parlando ???

darpi ha detto...

x andrea-in riferimento al post in cui affermi che i ros fossero in mala fede voglio solo dire che loro possono solo presumere dove sta un cellulare se non è dotato di gps xchè vi è una possibilità remota se lo fai in tempo reale ma distanza di tempo puoi fare solo una previsione statistica ed è da sempre che non trovo corretto mettere in gioco cose astratte visto che l'eventuale condanna di sabrina e cosima risulta molto concreta e se levi i cellulari non riesci neanche a focalizzare gli orari e infine se ci metti anche il sogno e le varie contraddizioni dei testimoni delle ultime udienze da dove viene viene tutta questa sicurezza che si legge anche in altri forum della colpevolezza delle donne? ciao

Ivan ha detto...

Di ritorno dal terzo giro Sabrina e Mariangela trovano Cosima davanti al garage: sono più o meno le 15.10-15.15.

http://www.corriere.it/cronache/10_ottobre_18/fasano-sabrina-delitto-sms_2f307280-da7e-11df-b6f8-00144f02aabc.shtml?fr=correlati

Dato che l'orario è approssimativo il momento in cui Cosima è avvistata davanti al garage o comunque aggancia per 38 secondi la frequenza Gsm potrebbe essere quello delle 15:25. Cosima potrebbe non essere scesa, ma l'aggancio potrebbe essere dovuto alla prossimità all'entrata del garage.

Il sito della Gazzetta dice: “...il garage, dove il segnale Umts non arriva e quindi i cellulari non solo scalano sulla frequenza Gsm, come avviene in questi casi, ma agganciano una cella che gli specialisti del Ros non hanno poi mai rilevato nella veranda, nel cortile e nell’abitazione degli zii di Sarah”. C'è da chiedersi se sono stati fatti rilievi sul marciapiede antistante il garage o si sia seguito fedelmente il presupposto metodologico di partenza: “ "Il nostro esperimento si basa sul presupposto che i cellulari fossero tutti a casa Misseri”.


A quanto riportato dal sito della “Gazzetta del Mezzogiorno”, sembrerebbe che alle 15:25 non solo fosse avvenuto un aggancio di una particolare frequenza e cella, ma fosse anche arrivata una telefonata al cellulare di Cosima. Quindi sembrerebbe che Cosima, emula di Sabrina, mentre controllava il garage contemporaneamente parlava al telefono, e faceva tutto in 38 secondi.
Se lo spostamento di frequenza e cella si verifica all'unisono con l'arrivo della telefonata al cellulare di Cosima si potrebbe porre una ipotesi di lavoro; se il determinismo dell'aggancio di quella particolare frequenza e cella non sia stato prodotto dallo spostamento nello spazio di Cosima che si addentrava nel garage ma piuttosto effetto dell'entrata in azione dei sistemi automatici che dovevano creare il ponte per rendere possibile in quel momento la chiamata; in tale ultimo caso a determinare quel peculiare aggancio di frequenza e cella potrebbero essere stati solo fattori tecnici di quel preciso momento; fattori che a posteriori forse non possono essere del tutto noti perchè non tutto viene registrato e comunque non sono riproducibili ad es. perchè non si conoscono le variabili ambientali.
A ciò va aggiunto che l'infrastruttura di rete è stata modificata (motivo di una possibile eccezione della difesa su accertamenti irripetibili)

Ivan

Andrea ha detto...

Gentile Magica, credo che l'opinione che lei si sia fatta su di me è errata... come ho sempre chiaramente affermato, non sono nè colpevolista nè innocentista, perche credo che noi comuni mortali e quindi anche io, non disponiamo degli elementi sufficienti per emettere un giudizio in questo senso. La verità processuale è l'unica valida, perchè, fino a prova contraria, siamo in uno stato di diritto....altrimenti, se contasse l'opinione pubblica, le Misseri sarebbero state già condannate. Ritengo, altresì, di essere dotato di un cervello funzionante, checchè qualcuno ne dubiti... ora, se sommiamo questi elementi, ovvero 1 noi non conosco tutti i fatti 2 vale ciò che accade in un processo, comprese testimonianze, prove, indizi, ecc ecc, perchè la prova si forma in dibattimento 3 ragiono con la mia testa.... ne deriva una sola conseguenza: io valuto di volta in volta quello che accade in Tribunale... alcuni elementi sono stati a favore delle imputate, altri sono stati contro... è inutile voler vedere solo ciò che fa comodo e personalmente, non essendo nè innocentiosta nè colpevolista, non mi fanno comodo nè le cose a favore delle Misseri, nè quelle contro...Sinceramente gradirei, in caso di opinioni contrastanti... e questo lo dico sia a lei sia a chiunque altro, che si controbattesse con argomentazioni, non con frasi sibilline nè con offese...uno scambio democratico di opinioni è sempre piacevole ed è sintomo di intelligenza, l'aggredire gli altri con offese è sinonimo di stupidità, oltre che di cafonaggine..

Andrea ha detto...

SE ho letto bene l'articolo della Gazzetta, vi si dice chiaramente che il tipo di cellulare in uso a Cosima non lascia dubbi sulla sua localizzazione, a causa di un ripetitore Umts... ora non so come i Ros abbiano effettuato questi accertamenti, ma la difesa possedeva gli esiti delle rilevazioni fatte dai carabinieri... mi chiedo; perchè non ha provveduto, con un proprio perito, a fare delle proprie perizie??

Andrea ha detto...

Darpi... preciso per lei... i Ros hanno detto che per la presenza del ripetitore Utms, le rilevazioni sui cellulari sono state precise...cioè, se non ci fosse stato quel ripetitore ok, ma essendoci...

Andrea ha detto...

Gentile Ivan, l'episodio della Corbi in aula dovrebbe essere avvenuto ... se non ricordo male, udienza del 17gennaio...nelle ultime, infatti, non era presente, come ho detto io in altri post, e mi fa piacere che lei lo precisi, perchè sono stato accusato di dire falsità... mentre quello che lei dice, cioè che la Corbi non era in aula, è quello che ho scritto anch'io, precisando che una giornalista che racconta cose per sentito dire non mi ispira (parere personale)...Tra l'altro la stessa Corbi sul suo twitter scrive, in data 28 febbraio, in risposta ad un utente che le chiede informazioni NON SONO A TARANTO...il 21 febbraio, udienza precedente, dice la stessa cosa allo stesso utente..e lo ripete, sempre nella stessa data, in un altro twitt...il 20 febbraio, rispondendo ad un'altra utente, la signora Corbi dice che i verbali sono in rete.... ma stranamente, in data afferma che non sa se può pubblicare i verbali!! Ma scusate, a che gioco sta giocando?

Manlio Tummolo ha detto...

Per le stesse ragioni di obiettività giudiziaria, vorrei capire quali elementi contro Cosima e Sabrina siano emersi in questo processo. A me pare nulla: le disquisizioni tecniche sono assai raffinate, ma non dimostrano affatto né dove sia avvenuto l'omicidio, né l'autore, né la modalità: il che è appunto da dimostrare con prove durante il processo. Nessuno penso possa condannare qualcuno solo perché ha telefonato, se l'ha fatto, col telefono di un altro, in un posto anziché in un altro. "Quod est demostrandum, est omicidium, non telephonum", amen (il latino è piuttosto maccheronico, ma così capiscono tutti).

magica ha detto...

buonasera a tutti
beh se sono stati in grado di detrminare x pochi secondi la presenza di cosima in garage ..
tanto + facilmente x una decina di minuti quando cosima e figlia scorazzavano x avetrana x acciuffare la cuginetta . .
. . cosi' si potra' sapere se effettivamente la situazione era quella .e. quindi detrminare il sequestro .
mi sa che fanno di tutto x confonderci .. sembra che stiano x scoprire l'america poi ti danno queste dritte .. che non contano nulla

Sirenetta galatica Francy ha detto...

Buonanotte Sarah. ancora sette giorni e sarà il tuo compleanno. spero che, dovunque tu sia, ci sia qualcuno che possa festeggiare i tuoi anni ome meriti. ti voglio bene

x Carla : ieri non ti sei connessa e spero che non sia per problemi gravi. buonanotte t.v.b

LucaP ha detto...

Intervengo in merito alle perizie tecniche fatte dai ROS sulle celle agganciate dai cellulari di Sarah e Cosima.

Da quanto letto negli articoli di giornale entrambi i cellulari utilizzavano SIM Vodafone e quindi utilizzavano la rete Vodafone esistente all'epoca dei fatti.

L'impianto Vodafone di Avetrana (l'unico a fornire copertura al paese) è situato presso il campo sportivo e quindi a Sud sia della residenza dei Serrano sia di quella degli Scazzi (precisamente nell'angolo sud-ovest dell'area; se si percorre via Ariosto con Google Streetview si vede il palo con le antenne in sommità). La distanza dell'impianto dai luoghi di interesse, e dal presunto percorso fatto da Sarah per andare da casa sua a quella della cugina, è decisamente piccola con riferimento alla copertura dei sistemi GSM e UMTS. E' da precisare che sul palo porta antenne Vodafone sono installate sia le antenne GSM sia quelle UMTS.

Dal momento che tutti i cellulari GSM/UMTS hanno come impostazione di fabbrica la preferenza di agganncio della rete UMTS (a meno che si voglia forzare appositamente l'aggancio della rete GSM) è certo che in tutta l'area compresa tra le due abitazioni sia all'aperto sia ai piani fuori terra i telefonini aggancino sempre la rete UMTS. L'anomalia sta invece nell'aggancio di quella GSM e difatti i Carabinieri del ROS hanno dovuto cercare con il lumicino l'unico punto del garage di casa Misseri per riscontrare un comportamento identico a quello avuto dal cellulare di Sarah e da quello di Cosima.

Bisogna però considerare che quello che può capitare, in termini di aggancio della rete GSM, nel garage di via Deledda potrebbe capitare anche presso l'abitazione di Vico Secondo Verdi, magari a piano interrato od all'interno di un locale sufficientemente schermato da strutture in cemento armato (il segnale UMTS penetra meno di quello GSM). Quello che quindi manca totalmente nelle indagini tecniche condotte dal ROS è la verifica di copertura presso la casa Scazzi, originato dalla volontà unica degli inquirenti di provare che al momento dell'evento telefonico in questione Sarah si trovava già, morta, nel garage dello zio, mentre doveva essere considerata la possibilità che questo fosse avvenuto con Sarah ancora in casa sua (anche solamente per escludere tale possibilità).

A complicare le cose e rendere sicuramente meno certe le conclusioni dei ROS bisogna considerare che quando un cellulare cambia la cella di aggancio (e lo fa prevalentemente perché il segnale della cella precedentemente agganciata è divenuto troppo debole) mantiene tale configurazione anche molto a lungo ed anche se il segnale prioritario ritorna ad essere sufficiente. Questo a dire che sia il cellulare di Sarah sia quello di Cosima potrebbero essere passati dalla frequenza UMTS a quella GSM anche diversi minuti prima delle telefonate/SMS ed al momento delle stesse potrebbero essersi ritrovati in una zona coperta nuovamente dal segnale UMTS (all'aperto od all'interno di un edificio ma ai piani fuori terra).

In ogni caso sembra che la Vodafone abbia cambiato la configurazione della propria rete nella zona di Avetrana e quindi automaticamente gli accertamenti tecnici dei ROS sono diventati degli accertamenti irripetibili e quindi da incidente probatorio senza che fossero stati convocati i periti della controparte o senza che perlomeno la difesa fosse stata avvertita per darle modo di partecipare. Quasi sicuramente quindi verrà richiesta l'inutilizzabilità degli accertamenti da parte degli avvocati difensori.

Giacomo ha detto...

L'articolo della Gazzetta è mistificatorio fin dal titolo: "I Ros inchiodano Cosima".
In realtà l'articolo è fumoso ed addirittura parla di "una diabolica coincidenza di segnali e di campi".
Adesso, che la scienza delle telecomunicazioni si debba ridurre ad una "diabolica coincidenza" di segnali, forse di fumo, e di campi, forse da coltivare (in fondo i Misseri sono dei contadini), la dice lunga sull'affidabilità delle conclusioni a cui giunge l'articolista che evidentemente di questi argomenti non ci capisce granché, né si è sufficientemente informato.

Primo. Si trattava di stabilire se il cellulare della povera Sarah al momento in cui effettuava la chiamata delle 14,28 si poteva trovare SOLO a casa Misseri.
I Carabinieri dicono chiaro e tondo che la loro perizia è assolutamente inidonea a confermare questa circostanza, perché il ripetitore copre tutta Avetrana.
E quindi avrebbe registrato gli stessi IDENTICI DATI anche se il cellulare fosse stato, per esempio, a casa Scazzi o in un punto qualsiasi del percorso tra casa Scazzi e casa Misseri o al limite in un altro punto qualsiasi dell'abitato di Avetrana.
Per cui chi dice che i Carabinieri hanno confermato che l'alibi di Sabrina era falso dice una rotonda menzogna.

Secondo. L'aggancio del ripetitore a frequenza Gsm da parte del cellulare di Cosima alle 15,25 del 26 agosto 2010.
Ebbene, secondo l'articolista, i Ros sarebbero ricorsi alle forze occulte del male per arrivare alla perentoria certezza che Cosima si trovava in garage. E da questa PERENTORIA E INCHIODANTE certezza si ricava 1. Che Cosima è una bugiarda
2. Che è una feroce assassina e stava spargendo ettolitri di detersivo per far scomparire dal garage le tracce del passaggio del corpo di Sarah che lei stessa poco prima aveva provveduto a strangolare, insieme con Sabrina, ai piani superiori della casa dopo un inseguimento al cardiopalmo per le vie di Avetrana, mentre Michele dormiva il sonno profondo dei giusti.

In realtà questo secondo esperimento dei Ros si basa su precise e molto restrittive ipotesi tecniche, tutte da verificare e da confermare. E poiché la procedura per arrivare ad una conclusione plausibile ha una sua intrinseca complessità, essa dev'essere ripetibile e dev'essere ripetuta in contraddittorio con i periti della difesa.

Comunque è del tutto evidente che anche per quanto riguarda il cellulare di Cosima non si può giungere a nessuna certezza.

Per cui la strategia dell'accusa è puramente strumentale e tende ad impressionare i giudici popolari, per dar loro l'impressione che contro Cosima e Sabrina non ci sono solo congetture, ma vere PROVE SCIENTIFICHE!

E questo vale pure per certi opinionisti, che non sono assolutamente colpevolisti! Per carità! Ma quando mai!

Giacomo

LOLLO ha detto...

MA COME MAI NON SI IRESCE A LEGGERE UN'ARTICOLO SU QUESTA UDIENZA...
<NIENTE DI RILEVANTE DAI FENOMENALI ROS???

Manlio Tummolo ha detto...

Questi SS. Inquisitori non devono dimostrare se Cosima telefonò oppure non telefonò nel garage, ovvero se qualche altro avesse usato il suo telefono nel garage (per farne che, telefonarsi nel garage l'uno all'altro, mentre la povera Sarah veniva strangolata ? scattavano foto per You Tube ? per Twitter ?), ma devono dimostrare che:
1) Sarah sia arrivata in quella casa a quella certa ora;
2) Se restò in casa o fu attratta o trascinata nel garage;
3) se vi fu strangolata e ad opera di chi;
4) che c'entra poi questo con le altre versioni (rapimento in strada, uccisione in casa, in macchina, o Dio sa dove?).
Ma questi SS. Inquisitori hanno una testa oppure l'unico ganglio nervoso cerebrale è otturato dall'idea della colpevolezza delle due donne ? Dove credono di poter arrivare manipolando continuamente le versioni? A parte le già sovrabbondanti misseriane, sembra che ne abbiano aggiunte altre tre di loro iniziativa (le altre otto non erano sufficienti). Un continuo e frastornante arrampicamento sugli specchi, che serve solo a renderli ridicoli. Il Nuovo Quotidiano ha ormai rinunciato allo spazio per i commenti, "La Gazzetta" sta gazzettando sciocchezze a proposito di inchiodamenti, come se i ROS fossero falegnami, e non Carabinieri specializzati. Tempo perso: anche se fosse vero che il cellulare di Cosima fosse in quel momento nel garage, non vi è alcuna prova che ci fosse anche lei, e poi quanti cellulari e quante persone là dentro? Per i fatti tecnici non discuto, non avendone cognizione. Ora, anche se me ne regalassero uno, e già lo avevano fatto diversi anni fa, lo restituirei subito: uno rischia di finire in galera solo perchè sta telefonando nella zona interessata dagli UMTS, dai GMT, dalla Ghepeù, dalla Gestapo, dal KEGHEBE, dalla CIA, dal SIFAR, ecc. Poveri Inquisitori, quanta genialità sprecata per il nulla !

carla ha detto...

ciao lollo più che facile che forse non è conveniente,per la teoria che si vuole tenere in piedi.....chissà perchè ho la sensazione che si stia incartando...
a mo vedo se riesco a spiegarmi,a parte che michele lo abbiano fatto di un martire cioè di un santo,le donne misseri e compreso sara ,pace anima sua ,sembra che avessero il dono di bilocazione.....in poche parole non si sa più come fare per far stare in piedi la tesi....purtroppo questi sono i scherzi della immaginazione del uomo.....quando la soluzione è sotto a loro naso oppure la mettiamo così quando si renderanno conto che la soluzione sta lì....saluti
sirenetta ciao carissima niente di grave ,ultimamente sono un po' stanca,sarà la primavera che si fa sentire......ed è anche vero che sul pc riesco starci poco,ma una spirciatina ci avevo dato,solo che non mi veniva nulla da dire,però non mi sembra di averti vista nemmeno te ieri....be!buonanotte domani è un altro giorno e si vedrà se sarò più attiva...baci t.v.b.

e buonanotte a tutti i utenti...

Daniele ha detto...

Tra l'altro dai tabulati pare sia emerso che alle 15:19 c'era stato un contatto telefonico tra Concetta e Cosima e se non sbaglio la chiamata partì dal cellulare di quest'ultima. Mi sembra strano che abbia contattato la sorella(madre della vittima), nonostante fosse ancora intenta a nascondere le tracce del delitto avvenuto. Avrebbe corso il rischio di dovere inventare una scusa credibile qualora Concetta avesse avuto intenzione di raggiungerla e incontrarla... Ritengo più probabile o comunque non escludibile, che in seguito alla chiamata Cosima possa aver raggiunto Concetta e alle 15:25 il suo cellulare abbia agganciato la cella GSM dall'interno della caserma. Ma probabilmente era scontato che Cosima stesse mentendo, dunque non sarebbe valsa la pena di perdere tempo a fare i dovuti accertamenti.

darpi ha detto...

mi sembra che ci sia gente che non ha la minima idea di telefonia vero andrea? è impossibile e confermo impossibile satbilire dove si trova un cellulare sprovvisto di gps (chissà xchè l'hanno inventato) con precisione di metri e a maggior ragione se la triangolazione delle celle viene fatta dopo mesi...chi non ha esperienza dovrebbe taciere x evitare brutte figure ...ciao a tutti

Andrea ha detto...

Salve. Spulciando qua e là sulla rete ho trovato questo... http://tuttoggi.info/articolo/42649/.. , poi questo http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/03/27/visualizza_new.html_157737848.html e ancora questo http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=505519&IDCategoria=11, poi questo http://www.manduriaoggi.it/notizia.asp?idnews=14495 e ancora http://www.quotidianodipuglia.it/articolo.php?id=187722..... questo è tutto quello che ho trovato...(La Stampa, alias Maria Corbi tace!!!) comunque aggiungo che io di Utms e gps non capisco nulla...ma pure che: è possibile mai che TUTTI i giornali scrivano la stessa cosa... e non sono tutti giornali locali, vorrei precisarlo...

Andrea ha detto...

Per Giacomo;: l'articolo della Gazzetta del Mezzogiorno dice le stesse cose che dicono gli altri...il che mi fa pensare che in aula sia accaduto proprio quello che dicono... in secondo luogo, l'articolo della Gazzetta è l'unico che precisa un dato tecnico, non riportato da altri e che testimonia la correttezza di chi l'ha scritto..

Andrea ha detto...

Per Darpi--- ho premesso che non sono un tecnico telefonico...ma a naso la spiegazione data dal colonnello dei Ros mi pare logica: il segnale Utms era solo in garage, in casa mai! Fare queste prove altrove non serve a nulla...che cosa ne emergerebbe?? Che Cosima era fuori di casa?? Ma scusate, non aveva detto di essere a letto? Il dimostrare che il segnale prende anche fuori da quella casa, quindi, non serve a nulla. Mi sembra interessante anche l'articolo riportato dal settimanale Oggi... l'articolista precisa che i Ros sono stati incalzati con domande da una difesa piuttosto nervosa, ma non si sono contraddetti...

Andrea ha detto...

Scusate, ma i commenti spariscono o è il mio pc a dare i numeri?

darpi ha detto...

x andrea- vedo di spiegarmi meglio, i ros hanno stabilito che solo un punto del garage prendeva quel segnale quindi se ne deduce una cosa sola e cioè che cosima era ferma in quel punto senza mai spostarsi altrimenti si sarebbe riagganciato l'umts domanda : ma che ci faceva cosima in un punto del garage ferma?datti una risposta....comunque il fatto che i riscontri sono stati fatti solo dalla procura farà si che non saranno accettate come prove ammesso dimostrino qualcosa in funzione del delitto e anche i ros sanno che qualsiasi localizzazione fatta senza riscontri satellitari è passibile di errori anche grossolani e di sicuro non convincono me ...ultima cosa come faranno alocalizzare orari e cellulari situati sulla stessa cella di avetrana? e poi chi può smentire che il 27 sabrina e cosima abbiano agganciato la cella del pozzo xchè erano in un punto coperto da entrambe? vedi andrea stiamo parlando di onde elettromagneticheche di solito vanno in tutte le direzioni e non lineari verso il garage misseri...
una battuta sembra di assistere a volte a "guerre stellari" ciao

Anonimo ha detto...

Daniele
Alle ore 15:25 e seguenti certamente Cosima Serrano NON era in caserma con Concetta. Vi ando' alle ore 17 circa, quando venne fatta la denuncia insieme a Sabrina Non prima .

Daniele ha detto...

Ora non ho tempo di leggere tutti i commenti sotto il mio, tuttavia ho visto di sfuggita quello dell'anonimo (29 marzo 2012 18:07:00) che mi precede.

Come fa a dire che certamente Cosima non si trovava in caserma?
Esiste un qualche dato, oggettivo o meno a confermare o smentire tale eventualità?
Lo chiedo perchè a me sfugge completamente e questo punto non mi è ben chiaro. Grazie per un'eventuale risposta.

Saluti

Anonimo ha detto...

Daniele
Si legga le testimonianze rese da I Russo, A. Pisello che dichiarano di avere incontrato la serrano in auto con la figlia in una strada che porta al mare mentre " cercavano " Sara.
E quindi NON era in caserma.
Rilegga inoltre anche la testimonianza di concetta sulla denuncia di scomparsa, e a che ora venne raggiunta in caserma dalla sorella e dalla nipote che continuava a mandare sms ad Ivano, e si accorgera' che l'orario si colloca dalle 17 in avanti.
Quindi confermo che oggettivamente la serrano certamente alle 15:25 NON si trovava in caserma

Manlio Tummolo ha detto...

A parte il fatto che questi spostamenti nulla ci dicono del delitto, che è la cosa essenziale, come si può sostenere che vedere in macchina una persona escluda che sia passata, prima o dopo l'incontro, alla caserma dei Carabinieri o finanzieri o guardie pontificie che siano ? Siamo al processo: scopo di tale processo non è determinare se un cellulare, notoriamente spostabile e maneggiabile da chiunque, si trovasse in cantina, in garage ovvero nella soffitta, oppure se una persona fosse o non fosse andata dai carabinieri, dai finanzieri, dai gendarmi borbonici, o dove diavolo, ma se fosse stata oggettivamente presente sul luogo del delitto nel momento del delitto, e se questo delitto fosse stato commesso dall'indagato/imputato, oppure da qualche altro. Il resto costituisce solo contorno da romanzo o fiction gialla, molto emozionante - è vero - , ma assai poco giudiziariamente realistica.

Sirenetta galatica Francy ha detto...

X Carla : s, e' vero, iri non mi sono connessa xke' anche io sono più stanca perche' la primavera e' arrivata (sul terrazzo e' fiorito tutto) e anche oggi pomeriggio non mi sono connessa perche' mi hanno regalato una nuova porcellina d'India. Riguardo Sarah ieri c'era il processo e ho sentito che si e' duiscusso molto sulle celle telefoniche che hanno aggagnciato il cell di Sarah e hanno continuato con la solita storia : che Sabrina ha ucciso Sarah, che Saberina e Cosima sono colpevoli ecc ecc. mi chiedo quando cominceranno ad accettare la confessione di Michele . buonanotte t.v.b

buonanotte Sarah. si avvicina sempre di più il 4 aprile, il tuo compleanno. un abraccio

Giacomo ha detto...

Scusami, Andrea: quali sono i dati tecnici riportati dalla gazzetta? Forse la "DIABOLICA coincidenza di segnali e di campi"?
Tutti i giornali portano la stessa notizia con le stesse parole, perché la prendono di peso dalle agenzie. In questo caso la prendono dall'adnkronos.
Io trovo inquietante, invece che rassicurante il fatto che TUTTI i giornali scrivono la stessa cosa, addirittura con le STESSE PAROLE!!!
Questo la dice lunga sull'indipendenza dei giornalisti.
La Corbi tace e addirittura non pubblica più i verbali d'udienza!
Ma perché la Corbi dovrebbe seguire il processo solo lei? Avrà anche qualche altra avvenimento di cui interessarsi, come giornalista! Che ne dici?
E poi, forse qualcuno ha tassativamente vietato al tuo stimato Mimmino Mazza o qualche altro giornalista, es il Nazareno, di pubblicarli lui i verbali d'udienza?
La verità è che i giornalisti fiutano il vento e hanno capito che la gente si sta disinteressando del processo, specie quando affronta argomenti tecnici, e sanno già come finirà.
Ormai l'opinione pubblica colpevolista è rassicurata. Le due donne stanno in galera. Vuol dire che sono già state giudicate e condannate.
Quello che serve è fare un titolo colpevolista per ogni udienza. In modo che la sentenza della corte d'assise giunga come una cosa risaputa e scontata.
Via via: "Mariangela inchioda Sabrina" "Sarah in presenza di Sabrina temeva per la propria vita" "I Ros inchiodano Cosima" e così via mistificando.
A proposito di quest'ultima circostanza, ma siamo sicuri che i carabinieri abbiano esplorato i piani superiori dell'abitazione, cmq per cmq, come pare abbiano fatto per il garage? E allora si sono fermati, quando hanno trovato il centimetro quadrato della rientranza dietro l'angolo della rampa del garage in cui finalmente il cellulare di Cosima ha agganciato la frequenza Gsm. SOLO IN QUEL PUNTO, SI BADI BENE! Ma che ci faceva Cosima, immobile, nella rientranza dietro l'angolo della rampa del garage?

Quelle di Darpi, Ivan, Daniele, LucaP e degli altri, sono tutte osservazioni tecniche altamente pertinenti.

Io consiglierei a Mimmo Mazza un breve corso di telecomunicazioni.
Anzi, Andrea, lo consiglio anche a te. Vedrai, apprenderai delle cose veramente interessanti.

O forse preferisci il pendolino dei rabdomanti? Un pendolino modificato che, invece della presenza d'acqua, segnala la presenza di Cosime cattive!

Giacomo

Anonimo ha detto...

A te Giacomo un bel bagno di camomilla ...sei sempre cosi offensivo e aggressivo. E non hai rispetto delle idee altrui. ...
che denota vero pregiudizio.

Anonimo ha detto...

Anzi scusa volevo dire Giovanni

Anonimo ha detto...

Daccordissimo con Giacomo.
Esclusa la telefonata dell 14.42 che aggancia il gsm, la restante e precedente attività telefonica del cellulare di Sarah aggancia la cella UMTS che copre non solo casa Misseri ma anche Casa Scazzi e il tragitto tra le due abitazioni per cui Sarah poteva essere ovunque.
Stefano

Anonimo ha detto...

@Andrea

Ancora con questa storia della Corbi che sarebbe stata beccata a fare riprese?

Ma come si fa a sparare "boutades" del genere senza alcun riscontro?

Sarebbe successo il 17 gennaio?
Avevo gia postato in risposta un articolo che parla proprio di un fatto successo però il 1o gennaio. E' stato letto?

http://bari.repubblica.it/cronaca/2012/01/10/news/sarah_finti_giornalisti_in_aula-27896725/

Come si vede nell'articolo il fatto è successo il 10 gennaio ma non vi era certo coinvolta la Corbi.
Se fosse successo sarebbe stata espulsa dall'aula e invece ha continuato ad andarci anche dopo, è stata presente fino all'udienza del 14 febbraio compresa, dopo è andata in Russia a seguire le elezioni.
Inoltre, se fosse successo, la cosa si sarebbe risaputa, guardiamo cosa è successo alla giornalista di Quarto grado beccata a fare la postina di bigliettini tra Parolisi e l'amante. Sputtanata lei, la buonanima del marito e.. "puff".. sparita dal video.

Per cui Andrea sarebbe cosa gradita l'avvalorazione di queste affermazioni con un riscontro.
Grazie,
Stefano

Daniele ha detto...

@Anonimo

Adesso è tardissimo e ho un sonno pazzesco, domani darò un'occhiata alle testimonianze che mi invita a leggere, benchè ricordi vagamente che, né Alessio, né tanto meno Ivano, videro Cosima intorno a quell'orario (parliamo delle 15:25 e dell'aggancio di una frequenza GSM per soli 40 secondi, non per una giornata intera) mentre Mariangela la vide soltanto alle 15:50 circa.

Si, è vero che Concetta ha dichiarato che Cosima non fosse con lei in caserma, tuttavia tali dichiarazioni sono state rese il 28/10/2010 e dunque a 2 mesi dall'accaduto, cosa che a mio avviso renderebbe il dato tutt'altro che oggettivo. Cosima invece dichiarò di essersi preparata e aver raggiunto la sorella in Caserma, pertanto a me personalmente verrebbe naturale chiedermi perchè diamine gli accertamenti tecnici siano stati fatti soltanto all'interno dell'area di casa Misseri, dalla quale Cosima dichiarò di essersi allontanata.
Spero di esser stato chiaro.

Saluti

Manlio Tummolo ha detto...

La ragione è evidente: la SS. Inquisizione tarantina si è incaponita sulle due donne Misseri e particolarmente Sabrina, in quanto non "collaborative" sull'incidente colposo, il "cavalluccio", ed altro. Dal loro punto di vista il "cavalluccio" era un'ancora di salvezza per Sabrina che, accettando la versione, li avrebbe sgravati di pesanti fatiche nelle indagini e lei sarebbe stata premiata con qualche modesta sanzione. A loro di Sarah e famiglia non interessa nulla, ogni delitto è uguale all'altro. Il vedersi rigettata quest'ancora di salvezza in modo inusuale ha generato in loro un odio evidentemente personalistico, che nulla ha a che vedere con la ricerca della verità dei fatti. Quindi cercano di trovare degli "agganci" telefonici al fine di dimostrare il nulla, in quanto il cellulare di per sé è spostabile per definizione, chiunque lo può prendere, anche a totale insaputa del titolare, e farne l'uso che crede. Anche riuscire a dimostrare che l'apparecchio fu in quel momento in garage, non dimostra affatto che vi fosse necessariamente presente il titolare. E' una cosa di evidenza solare per ogni essere pensante, esclusi la SS. inquisizione e suoi adoratori, per i quali tutto e il contrario di tutto in un anno e mezzo dimostrano la colpevolezza delle due donne. Ma se si applicano i medesimi criteri che, per processi affini su omicidi, sono stati adoperati recentemente, come si dimostra tale colpevolezza, con che cosa ? Col telefonino ? ma è l'arma del delitto ?

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