venerdì 16 marzo 2012

Ha visto "Chi l'ha visto?". No. Però lo sto cercando (video all'interno)


Quando qualcuno si ammala è sempre una tragedia. Quando qualcuno si ammala nel cuore entra tristezza ed amarezza. Se poi ad ammalarsi è un qualcosa di storico, di unico, qualcosa che negli anni abbiamo amato, il dolore moltiplica la sofferenza. E se la malattia non guarisce, dimostrandosi quasi cronica, il tutto viene amplificato e si rischia un rigetto, si rischia di smettere di lottare. Ora c'è da dire che la malattia a cui mi riferisco esiste in quasi tutti gli organi di informazione che si occupano di cronaca nera. Ma a questi non ci eravamo mai affezionati, perché nati e cresciuti in maniera a noi contraria, e poco ci importava fossero stati contagiati dal morbo del pregiudizio e dal vezzo del facile linciaggio. Però "Chi L'ha Visto" in questi anni lo abbiamo amato un po' tutti. Tutti lo abbiamo sempre considerato una sorta di "porto franco" in cui trascorre un paio d'ore per ritemprarsi. Quasi fosse una pasticca di Ketadol o di Moment che toglieva il mal di testa inserito da altri. Ma purtroppo dobbiamo constatare che da mesi la pasticca il mal di testa lo aumenta anziché toglierlo.

Ora, se vogliamo essere onesti e parlare in termine di ascolti, la conduttrice, Federica Sciarelli, dopo anni di magra sta facendo crescere il suo programma. Infatti se nel 2009 riusciva ad attirare meno di due milioni di spettatori, dopo i casi di Sarah Scazzi e Melania Rea i suoi fedeli sono più che raddoppiati arrivando a sfiorare, in tempo di vacche grasse, anche i quattro milioni e mezzo a serata ed assestandosi su una media che oscilla, poco in più poco in meno, sui tre milioni e seicentomila spettatori. Per cui la rete televisiva che l'ha assunta non può che dirle brava per essere riuscita a far tornare "Chi l'ha Visto" allo share ed all'audience del 2003, quando non lo presentava lei e superava normalmente i tre milioni di telespettatori. Il problema che fa male, però, nasce dal nome del programma e dalla ideologia che negli anni ha portato avanti. Non che quando l'attuale redazione sceglie di parlare di scomparsi lo faccia male, tutt'altro, i servizi su Roberta Ragusa, su Silvana Pica e su tutti gli altri sono sempre ben curati e capibili. Come è giusto, direi necessario, che si cerchino i galeotti fuggiti e in latitanza, quelli che potrebbero aver ucciso e stuprato e che potrebbero continuare ad uccidere e stuprare. 

Ciò che non è capibile, perlomeno io non lo capisco, è il perseverare nel voler cavalcare l'onda del pregiudizio assecondando un avvocato, una famiglia, che non sta chiedendo la verità ma una verità già da loro scritta e firmata. E quanto emerge da ogni intervista, da ogni filmato che li riguarda, non è una battaglia contro il potere costituito, una battaglia che sblocca le indagini come nel caso di Elisa Claps, in cui c'era una sorta di omertà e rifiuto delle autorità a voler scoprire la verità, come nel caso della famiglia Camparini, a cui è stata tolta una figlia per motivi irrisori, come nel caso Aldrovandi, in cui alcuni appartenenti alle forze dell'ordine cercavano di insabbiare il loro operato, è qualcosa di squallido che da il modo di paragonare la redazione, e chi in specifico si occupa del caso Rea, a quelle stesse persone che nel tempo "Chi L'ha Visto" ha combattuto e vinto. Il caso Rea era in mano ad una procura, che tutti i familiari della vittima hanno sempre detto aver operato al meglio, ed ora è in mano ad un giudice di cui nessuno può parlar male. Quale oscuro motivo spinge Federica Sciarelli ad infierire in maniera ignobile su un indagato che ancora deve essere giudicato?

A che pro' buttare nel cestino tutto il lavoro fatto inizialmente da un giornalista, un lavoro certosino che aveva portato a stranezze militari e non solo, stranezze avvenute in contemporanea o subito dopo la morte di Melania Rea? A che pro' rendere noti siti porno dai nomi impronunciabili, siti che dopo la pubblicità di Rai 3 in Italia hanno visto aumentare le visite giornaliere, senza sapere se l'indagato vi sia entrato realmente, così dimostrando di affidarsi ciecamente all'unica persona che può aver fornito i supporti cartacei? A che pro' mostrare al pubblico lettere private in un filmato che allude alla possibilità possa nascere un amore fra gli scriventi, uno in carcere l'altra all'esterno, ridicolizzando la figura femminile di tutte quelle donne che si sentono di confortare un detenuto, sia lo considerino innocente o colpevole? A che pro' far ascoltare intercettazioni inutili e dar voce a chi nei confronti di quest'uomo, ancora da condannare, prova solo astio ed odio? Quanto si sta facendo chi può aiutare? Non la giustizia, perché ciò che si evidenzia su Rai 3 non porta a nulla di rilevante. Non la piccola Vittoria Parolisi, visto che l'irrilevante non elargisce prove, visto che in trasmissione si sbandierano solo gli atti della procura o di chi in viva voce accusa e vuole, ancor prima di un processo, si consideri colpevole suo padre.

Ed allora, tirando le somme, in un programma che da sempre ha aiutato le persone, e mi riferisco a quelle che non avevano voce ed erano obbligate a tacere, chi pensa di aiutare la Sciarelli col suo comportamento? Una famiglia che da quasi un anno ha amplificato la sua voce in maniera esponenziale? Un avvocato che è schierato e staziona ed opera, cercando di farsi spazio, nella sua stessa area politica? La brava presentatrice, che per quanto mi riguarda fino a pochi mesi fa ho sempre difeso, dovrebbe almeno spiegare in maniera capibile i motivi che da nove mesi la spingono ad un comportamento pregiudizievole nei confronti di un detenuto in attesa di giudizio anziché dar spazio a quei tanti casi irrisolti che vegetano impilati sulle scrivanie della sua redazione. In caso contrario si potrebbe pensar male. In caso contrario si potrebbe pensare che con quanto avviene c'entri, e sarebbe squallore assoluto, la politica. Perché i dubbi sorgono dato che la Sciarelli ha frequentato per anni, era il suo lavoro, gli ambienti politici ed i politici. Ed a quanto pare, non essendo mai partita dalla sua mano una querela contro l'ex picconatore Francesco Cossiga, suo testimone di nozze, la politica l'ha aiutata.

Vediamo cosa si scrisse il 20 gennaio 2008: "Il presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, si autodenuncerà lunedì ai carabinieri per aver commesso fatti analoghi a quelli imputati dalla procura di Napoli a Silvio Berlusconi per la famosa telefonata con Agostino Saccà. "L'illuminazione - racconta in un'intervista al Giornale - mi è venuta dopo la richiesta di rinvio a giudizio per Berlusconi". Dopo la vittoria del centrosinistra, afferma Cossiga, "intervenni a favore di Donna Bianca Berlinguer, ovvero di mia nipote, perché le fosse assicurata una posizione di maggior rilievo nel Tg3, e della signora Federica Sciarelli, già peraltro premiata con l'affidamento della conduzione della brillante trasmissione 'Chi l`ha visto?'. E ciò al fine di rafforzare la sua influenza nella Rai". Le interessate negano, ma Cossiga insiste: "La signora Sciarelli venne a chiedere che intervenissi sul capo del personale affinché le fosse aumentato lo stipendio. Donna Bianca Berlinguer venne a chiedere una posizione più eminente", precisa l'ex presidente ammettendo che le "raccomandazioni a favore di Donna Bianca Berlinguer non partorirono alcun risultato positivo. Quelle a favore della signora Sciarelli ebbero sul piano economico un risultato largamente positivo". "Nelle campagne elettorali tutti usano le raccomandazioni. D'altra parte mi sa dire uno che in Rai non sia raccomandato? Io non ne conosco" prosegue il senatore citando, tra i suoi raccomandati, Giuseppe Fiori "che poi ha scritto libri bellissimi anche su Enrico Berlinguer. Fui io a farlo assumere alla Rai di Cagliari e poi a farlo trasferire a Roma". Sulle vicende Rai, secondo Cossiga, c'è un velo di ipocrisia e nessuno parla apertamente di raccomandazioni "perché per fare politica, saper dire bugie non è necessario ma è utile. Anzi essere ipocriti è utile" (qui l'articolo completo de "Il Giornale")


E se a questo articolo si aggiungono le accuse di chi se n'è andato dal programma perché in disaccordo...



... le domande vengono spontanee e necessitano di una risposta chiara, la speranza è che arrivi dalla stessa Sciarelli.

Ammettendo che chi se n'è andato, trenta non sono pochi, dopo tanti anni di lavoro covi un qualche risentimento nei confronti di chi ha preso, a parer loro, troppo spazio, occupando così anche la parte che credevano di meritare. Ammettendo che le amicizie politiche non c'entrino nulla e non influenzino in alcun modo la scaletta del programma: "Quale aiuto può dare il pregiudizio all'informazione? Quale motivo spinge un programma a cambiare volto e non nome? Quale motivo spinge a non far cronaca, cercando risvolti davvero significativi, ma opinione?"


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Speciale Annamaria Franzoni:
Annamaria Franzoni Cap 10 (la vera arma del delitto...)
Annamaria Franzoni Cap 11 (una condanna nata dalle chiacchiere di paese) 

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23 commenti:

Anonimo ha detto...

non eccezionale.
ECCEZIONALISSIMO!!
bea.

darpi ha detto...

x max- in effetti anch'io non riesco a spiegarmi tutta questa pubblicità ai rea spero x loro che parolisi non sia innocente altrimenti dovrebbero emigrare ...ciao

Anonimo ha detto...

Da lettrice critica di questo blog quale sono, questa volta convengo con Massimo Prati, avendo personalmente registrato con fastidio (data la stima che provo per la redazione di Chi l'ha visto)un accanimento parziale nella vicenda di Melania Rea (rispetto alla quale personalmente non mi sono fatta ancora un'idea precisa).
Non mi pare però inutile sottolineare il fatto che in questo caso, essendo stato ammesso il rito abbreviato, l'imputato non sarà giudicato da una Corte d'Assise composta da giudici popolari: l'impatto dell'opinione pubblica è quindi, almeno d'ora in poi, relativo. A differenza del caso di Sarah Scazzi...

Anna Bari

magica ha detto...

buongirno ..
ancora piu' scandaloso il programma di bruno vespa ."porta a porta",
con quegli opinionisti penosi .. sopratutto una che mi ha fatto molto schifo .. ho chiuso gli occhi per non vedere quella . truccata : crede di essere intrigante mostrandosi cosi' .. un altro programma pessimo è quello di mara venier .. ha ricevuto perfino un premio .. non riesco a capire chi possa aver votato quela trasmissione con i soliti opinionisti che con saccenza pontificano non avendo capito le vere situazioni . e si permettono opinioni ignobili . certo bisogna soddisfare gli ascoltatori . affinchè arrivino voti per i primi premi tv.. ' una trasmissione pessima adatta ad un pubblico maldicente ,,

LucaP ha detto...

Era ora Massimo!

Ma non circolano anche voci su un imminente stop alla trasmissione o perlomeno un cambio di conduzione? Due settimane fa qualcuno sul profilo Facebook "Ritroviamo chi l'ha visto" aveva persino affermato che la puntata del 29 febbraio avrebbe potuto essere stata l'ultima della Sciarelli.

filippo ha detto...

non nego che il programma in questione sia caduto un po' in basso soprattutto con quella puntata dove la sciarelli si è messa a leggere i messaggi con i trans (a che scopo poi?). Tuttavia in questo squallidissimo panorama televisivo il programma in questione resta utile e decisamente superiore alla copia di Quarto grado e Porta a Porta. Giornalisti come Fiore DeRienzo e Rinaldi hanno tutta la mia stima.

PINO ha detto...

CI VOLEVA MASSIMO!
Più in basso di così la Sciarelli non poteva ridurre un programma utile a tutti gli italiani, se non sorretta da una "MANIGLIA" alla quale sarebbe fermamente aggrappata.
Corre voce, comunque, che lo scempio stia per finire, con la rimozione della stessa conduttrice.
Ciao, PINO

Gio' ha detto...

Massimo sei un GRANDE,GRANDE,GRANDE!So benissimo che il mio affetto come accanitissima lettrice,ti serve a poco ma ti stimo tantissimo!! Naturalmente anche tutta la squadra che posta nel tuo blog. Siete eccezzionali!Mi auguro di vero cuore che questo blog sia letto ,diciamo così, anche dalla "contro parte!!!!!"
@Enrico ma secondo te la Sciarelli puo sapere cose la Sg,della quale Annika ci ha spiegato talmente bene che io so tutto a menadito,(Bravissima!)Io credo proprio di no.

Mimosa ha detto...

Io addirittura ho difeso la Sciarelli, mandandole anche un messaggio di solidarietà, quando si è sollevato il putiferio cosmico dopo la puntata in cui ha trattenuto la diretta fino alla notizia del ritrovamento del corpicino di Sarah, guai a noi telespettatori se ci avesse il tagliato il finale … Ora me ne pento!
E’ vero, alla trasmissione si possono riconoscere dei meriti notevoli riguardo a moltissimi casi di cronaca nera, sia per averne riaperti diversi sia per aver persistito nel tenere viva l’attenzione su altri. Ma ora col caso Parolisi è precipitata nel baratro dell’ignominia, ad ogni puntata non la trasmissione bensì la conduttrice, dittatrice a quanto si è letto, scende un gradino in più verso il basso.
Credevo avesse toccato il fondo quando accusò una ex collaboratrice di essere “giornalista postina” … ma le commediole che mette in scena con tanto di copione (evidentissimo!) facendo i duetti con i parenti Rea e con il loro legale sono davvero disgustose e puzzano come pesce avariato.
Infine la risatina sprezzante che fece mercoledì 14 marzo, riguardo alla chiamata a testimoniare in favore della Difesa dell’istruttore di Piergiorgio e la frase «il cane lo togliamo … tanto questi cani molecolari non hanno mai trovato nessuno», per me hanno fatto segnare la croce definitiva su di lei.
Speriamo la sostituiscano!
La trasmissione, che ritengo utile di per sé, dovrebbe cambiare aria e al più presto!

Mimosa

Manlio Tummolo ha detto...

Mimosa Carissima,
ma perché, "Chi l'ha visto" ha mai trovato qualcuno ? Ognuno giudica i cani col naso che ha ! A me pare che anche sul caso Claps, su cui ha pure scritto il libro da me più volte citato (ma ricevuto in regalo), non è mica stato risolto da "Chi l'ha visto" & Company, ma evidentemente da chi ha voluto liberare il corpo della povera Elisa, sapendo dove fosse occultato, e mettendolo così sott'occhio alle pulitrici o a chi è salito in quella nefasta soffitta. Quella è solo una trasmissione per la raccolta di pubblicità. Un mio vicino dirimpettaio sull'altra strada a Trieste (vie Solferino e S. Martino a Chiadino in Monte) fu trovato non certo grazie a "Chi l'ha visto", ma perché il suo povero corpo stava putrefacendosi e puzzava d'estate, sotto l'Ospedale di Cattinara da cui era uscito, in zona Altura, come ben sai e ricordi.

Tiziana ha detto...

Bravo Massimo,
non si poteva più tacere. E' ora che quello show patetico finisca, per tornare agli antichi splendori.

Mimosa ha detto...

Carissimo Manlio, se posso dirla tutta, schietta schietta, da quando c’è stata la svolta con la gestione Sc., sono via via notevolmente diminuite le telefonate in diretta che segnalavano i vari avvistamenti delle persone scomparse.
E quando arrivavano (illo tempore) la detta signora non sapeva nemmeno gestirle … che magre figure faceva ….
Ora le telefonate sono filtratissime e vengono mandate in onda solo quelle che la regia ha preventivamente concordato e spessissimo la detta signora si scopre (una volta addirittura è arrivata la telefonata del papà di Melania Rea come fosse un intervento “a caldo” in aggiunta a quanto stavano commentando dallo studio il figlio e il cugino, e il “povero” Gennaro stava cadendo dalle nuvole “cosa volete che commenti, mi avete chiamato voi … non ho niente da dire …”.
Che risate mi sono fatta!

Purtoppo ci sarebbero altre storie da criticare … hai ragione, anche il caso Claps, ma poi quello “attuale” di Emanuela Orlandi … Se questo è giornalismo…

Tuttavia spero che una nuova seria gestione riporti CLV alle finalità originarie, quelle di secoli fa.

Mimosa

tabula ha detto...

Non saprei. non guardo mai "chi l'ha visto".
Se la conduttrice si presta a questi penosi siparietti da voi descritti, avrà i suoi buoni motivi, i suoi tornaconti oppure sarà impossibilitata a fare altrimenti, per proprio limite personale o per limite imposto.
Difficile del resto tornare indietro quando si è presa una posizione troppo di parte mettendoci la faccia, il conduttore conduce, e non induce.
Quindi lei non dovrebbe più essere una conduttrice, ma un'INDUTTRICE.
Mi auguro sia pagata abbastanza per farlo.

Antonello ha detto...

http://ritroviamochilhavisto.it/letteraaperta.php

Incredibile tristezza, quando la megalomania rovina ogni gioiello che incontra sulla sua strada, interessantissima la lettera aperta, in un anno sono scappati i 30 migliori autori della Rai senza che nessuno battesse ciglio, inoltre non lo sapevo ma sembra che la Sciarelli sia un componente dell'organo vigilante dei Giornalisti??? La Sciarelli che vigila sull'etica dei giornalisti??? Per me e' incredibile.

PINO ha detto...

La Sciarelli iniziò a declassificare il programma già con il caso Claps, con le continue apparizioni dei componenti la famiglia della povera scomparsa anche quando la trasmissione nulla aveva a che vedere con il caso stesso, seguita dalle presenze a caratte fisso, degli Orlando e dei Rea, quali elementi decorativi della scenografia ambientale.
Ma la colpa di questo monopolio sciarelliano a chi dovrebbe essere attribuito?
La conduttrice ha solo usufruito di una situazione casuale, per fare della trasmissione uno strumento personale?
Credo proprio di no; cosa, e quanto dovremo attendere, visto che a farne le spese siamo noi utenti, per vedere la signora di CLV messa alla porta?
PINO

Giacomo ha detto...

Devo dire che "Chi l'ha visto" in qualche puntata in cui ha trattato il caso Scazzi, a mio parere ha fatto del buon giornalismo. A parte la caduta di stile dell'annuncio in diretta del ritrovamento del corpo, con la madre in trasmissione, informata direttamente dalla Sciarrelli.
Ma fino ad allora ed anche dopo, per poche altre puntate, aveva fatto del buon giornalismo investigativo. Tipo intervistare i genitori e la badante per stabilire nell'IMMEDIATO i tempi e i movimenti della vittima, l'intervista ai fidanzati, che addirittura sono stati allegati agli atti del procedimento.
Il massimo della chiarezza e dell'oggettività lo raggiunse quando mise in bella mostra a caratteri gialli su fondo rosso l'elenco degli orari delle comunicazioni, comprendente il famoso squillo delle 14,28, dedotti dai tabulati.
Il famoso alibi di Sabrina, intorno al quale ruota e ruoterà tutto il processo attuale e sicuramente ruoteranno anche i gradi successivi.
Un riscontro alla bontà di tale modo di procedere fu che cominciò a ricevere telefonate d'insulti dalla parte "sana" della popolazione, quella convinta che Sabrina era un'assassina senza se e senza ma.
Dopo di che cominciò a perdere colpi anche per il caso Scazzi.
Per il resto non l'ho seguita molto.
Che poi la Rorro abbia abbandonato "Chi l'ha visto" non so se sia un male assoluto.

Dispiace comunque che la trasmissione abbia perso il suo stile originario.

C'è anche da dire che ultimamente è entrata in conflitto con "Quarto Grado". Mi sa che si stanno rincorrendo al ribasso.

Giacomo

tabula ha detto...

io mi attengo e commento in base alle vostre dichiarazioni, non seguo quel programma, nè altri.

se è vero che è la Sciarelli che vigila sull'etica dei giornalisti, allora se ne comprenderebbe l'intoccabilità e la possibilità di restare al di fuori delle righe del codice deontologico.

Hai voglia di fare un'esposto all'Ordine dei giornalisti!

sarebbe come andare a fare un esposto a casa sua..

magica ha detto...

buongiorno a tutti
massimo . ho letto che l'orario delle 14,28 che mandarono in. a chi l'ha vosto non è considerato importante per le indagini. non combacia con altri orari pecio' sottovalutato dagli inquirenti . ..

Manlio Tummolo ha detto...

I SS. Inquisitori sottovalutano, trascurano o ignorano tutto quanto non rientra nel loro piano d'azione. Peccato che l'arma che doveva inchiodare Sabrina Misseri, e con lei la madre, si sia rivelata spuntata e controproducente, ovvero il padre Michele, il quale è l'unico che sostiene la tesi che Sarah Scazzi sia arrivata in casa e vi sia stata uccisa. Peccato per loro che non vi è alcun elemento concreto ed inconfutabile che la cosa stia così e non altrimenti.Togliete la sua versione e tutto il piano crolla.
Quanto alle trasmissioni televisive RAI, MEDIASET, SKY, esse sono fatte tutte in funzione dell'"audience", la quale consente l'arrivo della pubblicità ovvero del denaro dei privati. E' evidente che cerchino quindi di attrarre l'interesse dei telespettatori con i loro spettacolazzi diseducativi. Se il telespettatore non condizionato scioperasse dalla televisione, se si dedicasse ad altre cose, penso che capirebbero. D'altro lato, le denunce servono relativamente e pure le condanne. I giornalisti devono usufruire di qualche assicurazione in caso di condanna per diffamazione, perché, pur dovendo pagare a volte cifre consistenti, continuano imperterriti nelle loro azioni. Già nel 1700 Alfieri scriveva quel famoso e feroce epigramma "Dare e tor ciò che non s'ha/ è la grande novità !/
Chi dà fama ? / I giornalisti / Chi diffama ? / I giornalisti / Chi s'infama ? / i giornalisti. /
Ma chi sfama i giornalisti ?/ Gli oziosi, ignoranti, /invìdi e tristi". Più efficace e cattivo di così... Signori, è un vizio congenito: rassegniamoci o ignoriamoli.

carla ha detto...

ottimo articolo massimo,anche se aggiungerei che la giornalista orror,non mi piace come conduce l'intervista,che vedo tanto distorsione nell'interviste ,del resto sono daccordo con magica a riguardo altri programmi......e quello che dispiace che la gente li segue e credendoci pure......mi sembra di vivere nel tempo del pifero magico.....non so se mi spiego.....spero che arrivi qualcuno che dia una dritta.....saluti

PINO ha detto...

BRAVO AMICO TUMMOLO SONO CON LEI.
PINO

Anonimo ha detto...

Tale conduttrice, non mi è MAI piaciuta, sono lontani i tempi in cui vi era la professionalità della Raffai o la sensibilità e l'umanità della De Palma.
Se in così tanti hanno lasciato tale programma ci sarà un perchè!
Massimo, ti domandi del perchè rendere pubbliche le lettere private di Parolisi? Ce lo spiega la stessa conduttrice; a QG, aveva partecipato la deputata Melania Rizzoli, che ha raccontato di essere andata in carcere a trovare Parolisi, e di averlo trovato molto provato. Così Sciarelli & company per convincere i telespettatori che invece Salvatore se la spassa alla grande, in quanto scambia confidenze con le donzelle, hanno rese pubbliche le sue lettere.
Nei vari servizi che fanno, ce n'è abbastanza per riempire il portafoglio di Parolisi e non solo; prima o poi chiederà il conto.
Per quanto riguarda gli altri programmi, fa ridere sentire giudizi morali su Parolisi, su chi ha matrimoni falliti alle spalle.

Stella

serena ha detto...

Guardo spesso "Chi l'ha visto" e lo guardo da molti anni; lo faccio perchè il mistero mi attira e c'è sempre un alone di mistero in una scomparsa,no? In questi ultimi tempi, però, già la sigla di apertura mi mette addosso una sorta di angoscia..di disagio, forse perchè da un po' si parla più di morte che di vita e l'atmosfera è diventata cupa, quasi funebre; frettolosamente vengono fatti gli annunci sulle persone da ricercare poi si passa a parlare dei casi in cui non c'è nessuno da trovare, se non l'assassino...ma non era questa la vocazione di questa trasmissione, mi pare.
Io sono umbra, sono nata vicino al luogo dove quegli animali hanno ucciso Luca Rosi ; ho seguito con dolore le puntate che parlavano dell'argomento e in una..non so bene quale.. De Rienzo intervistava la sorella di Luca ed ha volto per forza farle dire come lei aveva commentato il comportamento della fidanzata di Luca; il giornalista le chiedeva quasi suadente: " lo vogliamo raccontare cosa ha detto lei nell'mmediato? se la sente di dirlo? Se non se la sente possiamo lasciar perdere... vuole dirlo lei?" E' stato un momento veramente squallido...questa donna, che era il ritratto del dolore, parlava, raccontava e lui, il giornalista, ascoltava,soddisfatto di aver fatto un piccolo scoop nello spingere la donna a spiegare a tutti la sua dolorosa e disperata reazione difronte a quella grande tragedia. No, questo programma non mi piace più.