giovedì 29 marzo 2012

Melania Rea. Il testacoda. Gli ultimi colpi di coda e di testa di chi sente la terra franare sotto i piedi...


Altre novità si snodano per le vie legali in quel di Ascoli e Teramo. L'ultima, come quasi tutte le precedenti, l'ha posta in essere l'avvocato di parte civile, Mauro Gionni, che, a tre giorni dall'udienza in cui si conferiranno gli incarichi peritali e si ascolteranno alcuni testimoni, ha dato incarico alla dottoressa Roberta Bruzzone di scandagliare la scena del crimine e relazionarlo sulla dinamica dell'omicidio di Melania Rea, sui movimenti dei cellulari coinvolti nel delitto, in base agli spostamenti registrati dalle celle telefoniche, e sull'ora della morte. Che dire, non è una mossa particolare e tardiva quella del legale dei Rea? Particolare perché fa intendere diversamente cose che fino alla prima udienza del processo, quella in cui il giudice ha accolto le richieste della Difesa del Parolisi, il legale dava per scontate. Ad iniziare dalla perizia del patologo che stabiliva una incerta ora della morte basata su una tazzina di caffè, chissà quando ingerita, ed una incerta dinamica del crimine, in cui si accoltellava e contemporaneamente si riusciva a dare un pugno (senza le nocche perché non rimaste impresse) sulla tempia della vittima, un po' poco per una Corte di giustizia che si rispetti, per finire ai convulsi giochi di allaccio delle celle telefoniche che servono il pianoro di San Marco ed il chiosco di Ripe di Civitella. Celle telefoniche che in quelle zone si abbracciano l'un l'altra ed in un paio di metri riescono a scambiarsi più volte le competenze.

Per cui, non aspettandosi le giuste mosse del giudice, sia l'avvocato che i familiari di Melania Rea sono rimasti spiazzati ed hanno cercato di porre riparo ad una negligenza legale tramite le consulenze richieste alla dottoressa in questione ed ai professionisti a lei aggregati. Ed il motivo è chiaro, si vuol rinforzare e puntellare, con un giudizio esterno, quanto scritto dal dottor Tagliabracci e dai tecnici del Ros. Però c'è da chiedersi come facciano ad essere certi che le conclusioni del pool scelto saranno in linea con le convinzioni della procura e con le loro. E se la Bruzzone smentisse tali conclusioni allineandosi su un diverso punto di vista? Ma anche si allineasse a quello della famiglia Rea, ed il giudice non potrà non capire che dato il poco tempo a disposizione il pool di parte civile in alcun modo potrà sostenere di aver studiato al meglio tutte le variabili, come poter accettare e dare per valida una perizia che, per avere tutti i crismi della professionalità, abbisognerebbe di molto più tempo e studio? La mossa del Mauro Gionni e dei Rea, quindi, sa più di effetto coreografico e mediatico che di ricerca della verità, per tutti loro già assodata pur in assenza di un processo, e si va ad allineare alle tardive rivelazioni dei parenti e delle amiche, quelle sulle ostriche, sulle revisioni delle auto e sui coltellini prima trovati e consegnati poi solo visti o intravisti (cosa c'è da revisionare dentro un bauletto?). 

Insomma, pare che la parte civile ed i suoi nove assistiti (la decima non è da considerare perché è la piccola Vittoria) si sia trovata in fuori gioco al momento in cui stava per far gol a porta vuota, che l'arbitro Tommolini abbia fischiato una punizione, inaspettata e contestata, a favore della Difesa. E che sia così lo dimostrano le varie mosse poste in essere dal momento in cui in tribunale si sono accettate le condizioni degli avvocati Biscotti e Gentile. Da quel momento in poi ci sono stati gli ultimi "colpi di coda", o forse di testa, di chi sente il suolo franare sotto i piedi. Per cui si è alzato il tiro parlando di ricusazioni dei periti, perché la dottoressa scelta dal giudice per periziare non è amata da quando ha stabilito che a Perugia, caso Meredith Kercher, si è lavorato male (anzi malissimo), di lettere private, quasi che le "lettere dal carcere" del Parolisi, che non sono né quelle di Gramsci ne quelle, più ambigue, di Oscar Wilde, non dovessero esistere (pare non siano piaciute alla critica che si aspettava un ben diverso comportamento etico e morale) ed il militare dovesse passare il tempo ad espiare lontano dalla comprensione altrui (di chi non la pensa come la parte civile e la famiglia della vittima), di pizzini inviati all'amante prima della tragedia, aizzati dai media contro il militare quasi a far intendere che da quell'amore di carta sia nato il movente dell'omicidio. 

Senza parlare delle nuove "apparizioni" televisive dei familiari che davanti all'opinione pubblica non smettono di puntare il dito contro l'ex genero (anzi rilanciano). Un comportamento che non sa più di ricerca della verità ma di un voler convincere gli altri di un'unica verità, la loro verità. Da mesi la parte civile ed i Rea lanciano in rete accuse continue contro l'unico colpevole preferito. Un comportamento simile alla recita corale di un "Mantra" che li ha convinti di essere nel giusto e cerca, proiettando continuamente le loro sicurezze sui telespettatori, di creare nell'opinione pubblica una sorta di variegata aggregazione psicologica priva di qualsivoglia propria logica mentale. Una nenia logorroica e logorante tesa a scalfire le menti altrui che si insinua nel cervello e ripete continuamente: "Credeteci, è colpevole, e se ve lo diciamo noi significa che è vero!". Quasi si vogliano anzitempo eludere i prossimi giudizi dei giudici (in primo, secondo e terzo grado) dando ad intendere che non servano o che, dovessero essere diversi da quello largamente previsto, qualche maligna divinità ci ha messo lo zampino. 

E la gente comune in maggioranza recepisce il loro vangelo, elaborandolo in maniera impropria e non capendo di essere privata di un contraddittorio e di trovarsi immersa in un'unica tesi, tesi che non ha possibilità di replica in quanto antidemocratica perché improntata sul solo giustizialismo privato. La speranza è sempre quella che vorrebbe un processo elaborato in maniera seria in un aula di tribunale, un processo privo di scontri mediatici esterni, privo di trame da fiction che nulla portano al raggiungimento della verità. In tribunale ci saranno sia l'Accusa che la Difesa e tanto basta. Non serve che la parte civile si scagli contro l'imputato nelle aule del potere mediatico. Possibile non capiscano, o non lo vogliano capire, che non stiamo vivendo nei secoli in cui chi urlava più forte aveva sempre ragione? Ai giorni nostri si dice che chi insiste troppo su una tesi, e cerca di convincere gli altri del suo credo, lo fa per convincere prima sé stesso. Che chi parla ripetendo per mesi ed all'infinito le stesse identiche cose, dando per certo quanto non si è ancora accertato, lo fa per nascondere qualcosa... e di solito ha la coda di paglia.


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313 commenti:

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Tiziana ha detto...

GABRY
effettivamente nella relazione di Tagliabracci non si specifica se il DNA sia da primary o secondary contact. Non so se il DNA salivare possa sparire durante la fase agonizzante, potrebbe essere interessante saperlo. Annika parlava però di DNA che permaneva addirittura in un cadavere ritrovato nell'acqua. Sono quindi propensa a credere che l'agonia di per sé non sia sufficiente a cancellare le tracce di DNA. La mia è chiaramente solo una supposizione.

amna ha detto...

i due macedoni hanno una macchina punto così mi sembra dio aver capito,l'impronta del pneumatico che si trovava vicino alla testa di melania è di una utilitaria che corrisponde ad una punto o ad una panda o smart.....bisogna l'impronta del pneumatico sta negli atti dell'inchiesta,
bisogna indagare su tutte le persone che a vario titolo gravitano nell'inchiesta e non e scorpire chi ha una macchina di questo tipo e fare una verifica......


la coincidenza è strana........

Tiziana ha detto...

ANNA
la macchina dei macedoni credo sia una FIAT BRAVA, non una punto.

anna ha detto...

qualcuno nel blog ha scritto che i cani annusarono alla fiat punto dei macedoni.........ma non si è dato peso a tale circostanza

PINO ha detto...

UNA PRECISAZIONE
I macedoni dovrebbero essere 3 (tre), ma del terzo non ho chiare informazioni.
Certo non si è perso per strada, ma non è più menzionato, come mai?
I primi due (padre e figlio) sono già stati al comando dei CC a rilasciare il loro dna, ma del terzo non si danno più notizie.
Inoltre le macchine menzionate sono 2 (due), una Fiat Brava ed una Fiat Punto; quali i relativi proprietari?
Inoltre, chi abitava in una roulot, padre e figlio od il terzo macedone?
Oppure le roulot erano 2 (due)?
La confusione l'ho fatta io?
PINO

Tiziana ha detto...

ANNA
hai ragione, sul Corriere della Sera si parla di Fiat Punto, parlando dell'auto dei due macedoni. E' il Centro che si riferisce ad una Fiat Brava. Chi avrà ragione? Non sarebbe un particolare da poco che coincidano le ricerche dei cani e le tracce di pneumatico a Ripe. Non credo che siano implicati, ma ci sono sicuramente più elementi su di loro che su Parolisi, che però si trova in carcere. Questo dimostrerebbe, qualora fossero innocenti, che non è sufficiente raccogliere un paio di prove che convergano su una persona, affinché questa possa essere considerata colpevole.

PINO
di tre macedoni parla solo il Centro. Gli altri giornali riferiscono sempre di due.

Infine: sui giornali si dice che l'auto dei due macedoni è stata ispezionata approfonditamente. Per quanto tempo l'hanno sequestrata? Perché l'auto di Parolisi mi sembra sia stata trattenuta a lungo; le analisi dei Ris abbiamo visto che solitamente portano via dei mesi. Quindi ripeto: per quanto tempo hanno trattenuto l'auto di questi due uomini?

tabula ha detto...

Pino, io avevo letto padre figlio e zio.
e la roulotte non credo sia la stessa annusata dai cani.
sembrerebbero potersi aprire nuovi scenari nemmeno troppo fantasiosi,
ma anche no.

Melania va, un operaio la vede l'afferra per un gomito e la conduce alla roulotte, cerca di spingerla dentro ma lei scappa indietro dal sentiero, nel frattempo lui prende l'auto vicino alla roulotte lei corre ma è a piedi, e quando arriva all'uscita del boschetto al monumento non può tornare verso il marito perchè proprio da quella parte sopraggiunge la macchina dell'operaio, quindi M. scappa in direzione opposta, e poi..
e poi è stata presa, ovviamente.
tutto qua.
una liscia banale storia di violenza sulle donne e di uomini col testosterone che gli ha fatto marcire il cervello.

tabula ha detto...

Ma sarà davvero così?

ovviamente la storia raccontata qua sopra è puro frutto della mia mente malata, anche se sono conscia sia solo una delle ipotesi inesprimibili che frullano nel cervello di molti.

ovviamente la dicitura "operaio" è puramente strumentale al fatto siano stati recentemente coivolti questi operai macedoni, niente vieta di sostituire il termine con "ingegnere areospaziale", a me interessa solo la possibile dinamica che mi ha suscitato la richiesta del giudice.

riguardo al testosterone invece non ritratto nulla.

PINO ha detto...

TABULA
Infatti, ora ricordo di averlo letto di sfuggita il fatto che la terza persona era lo zio del ragazzo (non so se fratello del padre o della madre), che viveva in un'altra roulot, che è quella dove si è farmata il cane. Ed era questo macedone che fu indagato e subito dopo lasciato libero (mi ricorda il caso Yara e il tunisino Fikri).
Certo che nulla di preciso si fece trapelare, e la faccenda fu subito coperta dal silenzio.
Evidentemente sviava dalla direzione preferita e facile.
Ormai le mire erano già state stabilite...
PINO

ENRICO ha detto...

PINO e TABULA

non vi seguo...

Se gli investigatori avessero avuto in mano elementi per indagare sui 3 macedoni perchè mai avrebbero dovuto tralasciarli e puntare i riflettori sul Parolisi ?

Che vantaggio ne ricavava la Procura ad avere un "genere" di colpevole piuttosto che un altro visto che entrambe le piste non avrebbero intaccato "gli interessi" di nessuno ?

Forse non ho ben capito il vostro ragionamento

tabula ha detto...

@enrico
credo Pino intenda che gli inquirenti si siano trovati in una sorta di pigrizia mentale, diciamo un imbuto psicologico dettato dai tradimenti di Parolisi, che gli ha fatto tralasciare esami più approfonditi sui macedoni e sia l'auto che la roulotte dei stessi sui quali i cani individuarono tracce del passaggio di Melania.
Straordinaria coincidenza, con tutte le auto che c'erano a Colle San Marco.

E poi non si era detto su tutti i giornali che la roulotte era disabitata, che nessuno ci entrava da tempo, eccetera?
ora salta fuori che ci viveva tal un macedone zio?

tabula ha detto...

un articolo un pochino differente dagli altri, impostazione sempre colpevolista ma anche la diffusione di piccoli dettagli non riportati dagli altri articoli online
http://www.tvpitalia.it/notizia/2012/04/01/0005856/Omicidio_Rea_-_Nessuna_nuova_pista_sui_tre_macedoni.aspx

Unknown ha detto...

Io invece, Enrico, un vago sospetto per cui tralasciare le indagini sui tre ce l'ho.

Per prima cosa ribadisco che se i macedoni sono rimasti in Italia è quasi certo che nulla c'entrano col delitto, quindi non vanno colpevolizzati mediaticamente, ma dopo aver detto questo devo dire che mi sono ritrovato un appunto di inizio settembre dello scorso anno che riguardava proprio loro.

In quel periodo scrissi due articoli, uno riguardante i testimoni che non avevano visto il Parolisi al Pianoro (studiandomi tutte le testimonianze) ed uno sulla perizia del patologo (quella che diminuiva l'ora in base al caffè ingerito). Mentre li scrivevo mi agitò un sospetto, quindi cercai di trovare informazioni che me lo confermassero ma non trovai nulla in quanto nulla si era scritto né sui giornali né sugli atti.

Ma ora qualcosa è uscito e quanto allora mi insospettì vale la pena riferirlo. Partiamo col dire che i macedoni si disse fossero tre. Il giovane, sui 25/30 anni, suo padre e suo zio. A pagina 18 delle motivazioni del gip Cirillo, c'è scritto quanto testimoniò il ragazzo e lui disse che quel pomeriggio stavano lavorando a casa di un certo Bonopane Ignazio. E qui mi chiesi, dato che avevo visto l'intervista fatta loro da Quarto Grado, se non ci fosse un errore dato che il padre aveva parlato di un istituto religioso (la misericordia). Ora però è certo che hanno lavorato all'ostello/colonia del Sacro Cuore, quello posto accanto al monumento ai Caduti, ed è certo in quanto chiedendo informazioni su una eventuale prenotazione in quell'ostello (è aperto tutto l'anno) mi sono sentito dire che è stato da poco risistemato e che son state ricavate sedici camere in più.

Quindi i tre lavoravano a pochi metri da dove i cani sono arrivati... ma se hanno annusato l'odore fino all'auto significa che i cani sono anche entrati nel cortile della colonia (fra l'altro guardandola con Street View si può notare un furgoncino blu del tipo di quelli che usano i panettieri e che hanno una larghezza ruote sul metro e sessanta... non di più).

Detto questo entro nei miei vecchi appunti. Nell'atto del gip Cirillo, fatto meravigliosamente bene, ci sono punti che lasciano a bocca aperta se accomunati. Ad esempio. Il ragazzo disse ai carabinieri che alle 15.00 uscì per andare al bar Segà a prendere tre caffè da asporto. A parte che è un'ora insolita per gli operai, avesse detto sulle 14.00 sarebbe risultato più credibile, a parte che se si è in un ostello a lavorare la macchina del caffè la si trova in loco, normalmente se si è in tre chi va ad acquistare i caffè ne prende due da asporto, lui il suo lo beve caldo al bar.

Per cui al tempo mi chiesi: perché ne acquistò tre se due erano le persone con lui in colonia? Non è che alle 15.00 c'era qualcun altro con loro? Qualcuno che magari, credente com'era, non aveva avuto problemi ad entrare in un luogo di religiosi (da anni in estate i boy scout di Folignano vi rimangono tre settimane ed in paese è conosciuto) e lo voleva visitare ed avere informazioni nel caso volesse far salire qualcuno da Napoli e farlo alloggiare in zona a prezzi ridotti? Hai capito a chi mi riferisco. Non è che il terzo caffè fosse una sorta di cortesia verso una donna che lo aveva accettato volentieri, o che addirittura ne avesse fatto prendere uno in più che le serviva perché doveva portarlo al marito in attesa alle altalene?

Questi dubbi erano alimentati anche dall'ora della morte accorciata dal Tagliabracci a causa proprio del caffè. Perché nessuno può credere che Melania sia morta prima delle 15.00... continua

Unknown ha detto...

Al tempo lasciai perdere in quanto avevo letto della casa e dell'auto controllate, non sapevo nulla di roulotte e neppure del cane che era salito nel cortile ad annusare la loro vettura, quindi pensai che avessero anche preso il dna e controllato ogni cosa. Ora però scopro che l'accertamento su di loro lo si è fatto basandosi sui cellulari che in quel pomeriggio sarebbero rimasti sempre nella colonia. E questo poteva essere un ragionamento corretto se già si sapeva che per il patologo Melania era morta prima delle tre, ma visto che al tempo si parlava di ore serali, di notte o di mattino dopo, il controllare la posizione dei loro cellulari in quel pomeriggio serviva a poco...

Ed inoltre, chi ci dice che erano soli in quel posto? E chi ci dice che la chiesa non sia intevenuta affinché non si proseguisse oltre un certo limite? Così da non far troppe verifiche all'interno della loro costruzione, il 18 e il 19 aprile, e da non far entrare gli analisti del Ris col luminol i giorni successivi?

Insomma, i macedoni potrebbero davvero non c'entrare nulla con l'omicidio (è quasi certo), ma potrebbero sapere chi c'entra e l'ostello del Sacro Cuore potrebbe nascondere parte dei tasselli che non si riescono a trovare... d'altronde non è la prima volta che la chiesa impedisce di arrivare alla verità.

Ciao, Massimo

tabula ha detto...

@Massimo
i tre caffè da asporto.
una donna molto cattolica.
sonia che già l'aveva condotta la volta precedente, proprio in quel luogo sacro, quindi Melania lo conosceva.
staremo a vedere: la tua ricostruzione certo mette i brividi.
anche io comunque dubito che i due macedoni (il terzo non so) c'entrino qualcosa con l'omicidio, anche SE potrebbero saper qualcosa o aver collaborato.
Chiedere per chi fossero quei tre caffè da asporto, essendo già loro in tre, quindi e giustamente come tu dici solo due in attesa, è ben strano e farebbe tornare i conti con quella caffeina.
non solo perchè il tuo caffè te lo puoi bere subito al bar, è anche molto più scomodo trasportarne tre invece che due.
certo è un particolare, un dettaglio, ma sarebbe una piccolezza determinante.

tabula ha detto...

@massimo
comunque sia il fatto che possa essere implicato qualcuno proveniente dal monastero metterebbe i brividi, soprattutto pensando a tutti quei simboli dissacranti incisi sul corpo della donna in prossimità della Santa Pasqua: sarebbe terribile pensare che all'interno della Casa del Signore esista qualcuno così malato e represso da odiare in questo modo la figura femminile, ma saprebbe spiegare anche molte cose troppo cattive e terribili anche per un bieco traditore di marito.
Anche se ti confesso che non riesco a spiegarmi la logistica dei fatti.
Anche se la scelta di far ritrovare il cadavere proprio a Ripe, non dimentichiamolo, potrebbe essere successiva alla scoperta del lavoro del marito della donna da poco uccisa: in fondo fu compiuta una grande ricerca televisiva, chiunque fosse l'assassino, avrebbe potuto sapere del mestiere del marito dopo il 18 e decidere in merito.

LucaP ha detto...

Intervengo solamente ora per fare alcune precisazioni su quanto avevo commentato venerdì pomeriggio.

In merito al quesito posto dal GUP sul rapporto sessuale, non bisogna farsi ingannare troppo dando alla Tommolini meriti particolari (oltre a quelli che abbiamo evidenziato e che sono tantissimi, dal concedere il giudizio abbreviato all'escludere la Brunazzo, la Carlini e le tardive indagini sui coltellini).
I questi ai periti li pone sempre il giudice. Oltre a quelli di prammatica, qualche volta può capitare che siano originati da suoi dubbi personali, ma altre volte da richieste specifiche delle parti.
Credo quindi proprio che il quesito derivante dalla positività alla Sg nasca da un richiesta specifica di Biscotti e Gentile (tramite la relazione di Varetto) e che la Tommolini non abbia fatto altro che porlo nelle forme corrette ai periti incaricati.

La richiesta di ascoltare i due macedoni e di richiedere il prelievo del DNA è stata invece fatta dalla Procura come richiesta di contro-integrazione probatoria permessale dal CPP. Come anche quella di ascoltare direttamente il giudice Peres (a tal proposito non ne capisco il motivo in quanto si tratterebbe solamente di un perito di parte e non di un testimone; dovrebbe essere quindi permesso alla difesa di nominare un suo perito e far eseguire un altro test oppure farlo eseguire da un perito del tribunale).

Quando ho scritto dei miei sospetti non scherzavo affatto e certamente non intendevo dare spunti a Jonny ed alla Procura in quanto non ne hanno assolutamente bisogno.
Sulla testimonianza di Bahtijari Rafiz (Massimo ti rispondo dopo) e del padre e dello zio non credo ci sia bisogno di ulteriori approfondimenti. Perché o il loro cantiere si trovava direttamente sulla strada percorsa da Melania (secondo Piergiorgio) e quindi potrebbero smentire la pista seguita dal cane oppure le testimonianze valgono come quella dell'imbianchino su via Martiri che afferma di non aver visto nessuno in quanto dava le spalle alla strada ed era intento al suo lavoro.

Continua.....

Unknown ha detto...

Io Tabula non ho voluto criminalizzare i tre macedoni, sarà il dna a scagionarli e tutto finirà nel dimenticatoio, ho voluto esprimere i dubbi che avevo allora (ma in quel periodo ho scritto anche di Cristina Golinucci e di Elisa Claps, quindi capirai che il pensiero forse non era davvero indipendente).

Certo che ad oggi, dopo la richiesta del giudice, tutto appare strano e sospetto, ma tutto è apparso strano e sospetto anche quando si cercavano gli assassini di Elisa e Cristina (in quest'ultimo caso c'era un personaggio che lavorava nel convento e che poi ha fatto otto anni di carcere per stupro... ma solo perché la ragazza che stava stuprando è riuscita a scappare, altrimenti...).

Buona notte, Massimo

PINO ha detto...

Massimo,
la tua ricostruzione rasenta il verosimile, nel suo complesso, ed il luogo sacro potrebbe anche essere quello che avrebbe potuto custodire il corpo della vittima, spiegando il suo stato di conservazione.
Ma non vedrei l'implicazione diretta dei macedoni, se non collateralmente; e questo avallerebbe la sicurezza e la prontezza con cui si sono presentati dai CC per il prelievo del dna.
Darei quasi per certo, però, che il luogo possa essere più importante di quanto si creda.
Chissà se la Tommolino, tornando a rivangare le tre figure, non abbia prestato attenzione anche alla complesso edilizio.
Vedremo.
Tabula
non rabbrividire, perchè ne potremo sentire di peggiori.
PINO

ENRICO ha detto...

MASSIMO,

leggo ora le tue riflessioni.
Devo pensarci su...

Lo scenario che hai tratteggiato è molto suggestivo e forse potrebbe offrire qualche spunto interessante
A domani
ciao
E.

LucaP ha detto...

... Continua

Ed invece vogliono riascoltarli sebbene uno di essi (credo il padre di Rafiz e cioé quello intervistato direttamente da QG) sia stato a suo tempo iscritto nel registro degli indagati e subito scagionato.

Non penso assolutamente che dopo 11 mesi di indagini esclusivamente su Parolisi, in occasione del giudizio abbreviato la Procura voglia cambiare ipotesi smentendosi totalmente e sottoponendosi al ridicolo. Sono fermamente convinto invece che, dal momento che ne hanno richiesto il prelievo del DNA, in qualche modo vogliano farli rientrare in una ipotesi accusatoria alternativa a quella sinora avanzata, considerato il rischio che il fiuto di Piergiorgio venga ritenuto attendibile (perlomeno nella notte del 18 aprile). Difatti è nella possibilità della Procura cambiare il capo di imputazione in tutte le fasi processuali come anche nell'Udienza Preliminare o nel Giudizio Abbreviato (art. 423 CPP).

LucaP ha detto...

@ Massimo

La tua ipotesi è suggestiva e darebbe anche alcune risposte su alcuni punti ancor oggi irrisolti e dubbi. So anche che già da molto tempo ti sei posto delle domande sulla Colonia.

Ci sono però alcuni particolari che non combacerebbero. Nella testimonianza di Bahtijari Rafiz si fa espresso riferimento al cantiere dell'abitazione di Bonopane che si dovrebbe soprastante alla zona del monumento e non quindi alla Colonia che per di più si trova prima della stradina e del monumento. Sempre nella testimonianza si dice che Rafiz ha percorso proprio la stradina (che porta dal cantiere all'incrocio) per poi sbucare sulla provinciale ed andare da Segà, mentre l'ingresso della Colonia si trova direttamente sulla provinciale. Potrebbero comunque anche essere imprecisioni nella stesura dell'Ordinanza (meglio non coinvolgere la Chiesa come anche nell'ordinanza di Calvaresi il nome del TC Stanca era stato appositamente storpiato in Tasca senza indicazione del grado) come anche false testimonianze.
Rimane però il fatto che Piergiorgio non ha tentato nemmeno di entrare nella Colonia e si è diretto a passo spedito sino al monumento addentrandosi lungo il sentierino che conduce alla roulotte. Questo non toglie che vi potesse essere qualcuno ad aspettarla alla roulotte e che ne sia nata una colluttazione. Ma bisognerebbe allora anche spiegarsi come mai sembra che Melania sia stata avvistata, da sola, scendere a passo svelto verso frazione Colle.

E' pur vero comunque che nell'intervista a QG il padre di Rafiz afferma che il 18 stava lavorando alla "casa di Misericordia" (sicuramente il Pio Istituto Sacro Cuore di Gesù) e non presso la casa di Bonopane ed allora un dubbio rimane (a meno che Bonopane non sia qualcuno proprio dell'Istituto, magari il direttore)

Tiziana ha detto...

LUCA P
ho capito bene cosa intendi, anche perché l'operaio fu iscritto nel registro degli indagati quando si cercava un eventuale complice per Parolisi. Mi sembra chiaro però che da questo punto di vista nulla è emerso (nonostante le intercettazioni e i controlli bancari) e difficilmente potrebbero cambiare il capo di imputazione, almeno per questo aspetto.

MASSIMO
il tuo commento, come detto da tabula, mette veramente i brividi per la sua plausibilità, incluso il riferimento al passo delle ruote del furgone. Ricordo che già una volta facesti un vago riferimento alla colonia, ma effettivamente non avevamo ancora sufficienti elementi per fare ipotesi in tale direzione. La considerazione sui caffè, poi, mi sembra veramente la ciliegina sulla torta.
Se i macedoni però non fossero implicati, ma semplici testimoni, la loro posizione potrebbe essere addirittura pericolosa.
Ma in tutto questo che ruolo potrebbe giocare Jonny? Perché darsi tanto da fare per far condannare Parolisi?
Massimo questo tuo commento, comunque, dovrebbe avere maggior rilevanza. Perché non lo fai diventare un articolo?

LucaP ha detto...

Enrico e Pino

In tutte le fotografie del sopralluogo a Ripe della Bruzzone la bionda viene sempre mostrata di schiena (in un caso nascosta dietro la Bruzzone stessa). Me ne ero accorto stasera leggendo l'articolo e stavo per commentare quando ho visto l'intervento di Enrico.

Indipendentemente da chi possa essere (anche si i dubbi sono tanti), in quell'ambiente che sa di efficienza ai massimi termini e di lavoro di equipe di un team ultracollaudato (o sono solamente le magliette da squadra di calcio dilettantistica a dare l'impressione?) la bionda mi sembra un po' fuori luogo come se si fosse trovata di passaggio.

LucaP ha detto...

Se si guardano tutte le fotografie del sopralluogo si arriva ad una che è una vera e propria firma, cioè quella del cuore fatto con i sassolini bianchi con dentro delle rose gialle e pupazzetti ma soprattutto con la scritta "MELY". Non possiamo sapere se la composizione di ottimo busto sia stata fatta proprio in quei momenti dalla bionda, però.....

anna ha detto...

interessante la storia dei caffèpresi dagli operai ,giustamente se loro erano tre, uno lo prendeva al bar,per chi era il terzo caffè?per Melania?Quando il Tagliabracci afferma che il caffè melania lo ha preso dopo pranzo afferma il falso perchè non c'è certezza di quanto melania ha preso il caffè........Penso che la difesa debba fare richiesta per interrogare questi operai sulle loro dichiarazioni che stanno già agli atti e chiedere spiegazioni...questo potrebbe essere il momento in cui melania prende il caffè......

Controllare anche il furgoncino e possibilmente con il luminor e ispezionarlo bene, tracce di sangue si evidenziano anche dopo eventuali lavaggi .........

tabula ha detto...

non necessariamente. non è detto che Melania sia stata uccisa su un furgoncino, potrebbe essere stata uccisa a San Giacomo là dove il cellulare agganciava la cella, ed essere trasportata fin là dopo una non cruenta botta in testa.
però, ribadisco, la celerità con la quale i due macedoni si sono sottoposti alla prova del dna mi parrebbe più escluderli che includerli nell'ipotesi omicida.
Anche se potrebbero sapere molto ed aver partecipato all'occultamento del cadavere.. i cani dopotutto fiutarono le tracce di Melania nella roulotte dello zio e nella macchina di uno di loro, questi sono due indizi molto pesanti.

PINO ha detto...

Tabula,
Torna ad essere tutto più nebuloso di prima.
1) perchè M avrebbe dovuto inforcare la strada più lunga per andare al bar( va beh, appuntamento, parola di P e fiuto del cane)
2) perchè avrebbe dovuto fermarsi alla colonia a prendere un caffè, con gente che non conosceva, senza preoccuparsi del marito e della bimba che aspettavano ( conosceva i macedoni? c'era qualche altro che conosceva? era il luogo dell'appuntamento?)
3) Se aggredita, violentata e stordita, perche portarla a Ripe per finirla?
4) Tutto questo scenario si costruisce, però, SOLO su quanto affermato da P, e dalle giostre, non molto chiare, in verità, del cane.
5) Come facciamo ad uscire da questo labirinto, se ogni giorno si aggiungono nuovi interrogativi?
Io non mi raccapezzo più.
Se ci siano dei punti fermi nei quali abbiamo creduto, anch'essi cominciano a sfumare gradualmente, nella misura in cui se ne aggiungono altri.
Mettiamo il punto e torniamo a capo?
PINO

Anonimo ha detto...

LucaP, se nel corso dell'udienza, il fatto risulta diverso da come è descritto nell'imputazione ovvero emerge un reato connesso a norma dell'articolo 12 comma 1 lettera b), o una circostanza aggravante, il pubblico ministero modifica l'imputazione e la contesta all'imputato presente.
Come vedi, la modifica dell'imputazione concerne sempre l'imputato e non altri soggetti. Quindi mi risulta difficile che la Procura abbia chiesto l'esame del DNA ai due macedoni, per modificare eventualmente l'imputazione nei confronti di Salvatore.

Massimo, non è la prima volta che "punti" la colonia. Tale tua ricostruzione, potrebbe sposarsi bene con il fatto che Melania, non risponda al cellulare. Entrando in un luogo Sacro, avrà tolto la suoneria, come fanno tutte le persone di buon senso che entrano in tali luoghi.

Chi di voi ha la registrazione di QG? Sono andata nel sito, ma nel video dell'ultima puntata, non riesco a vedere bene un particolare.

Stella

PINO ha detto...

HO LETTO poco fa, su "Il Centro.it Teramo" che, l'intendimento del gup Tommolini, nel chiedere il dna dei macedoni, è di poter dichiarare definitivamente l'inattendibilità di Piergiorgio, qualora i dna prelevati, non risultassero compatibili con quelli prelevati sulla scena del delitto e sul corpo di M.
Ovverosia, risultando i macedoni estranei al caso, il fiuto del cane, nei pressi dell'auto in parola, e della roulot, si dimostrerebbe inidoneo.
Quindi, non tutto l'operato del gup sarebbe come ci siamo illusi che fosse. Tutt'altro!
Il risultato di tale operazione, secondo quanto scritto dall'articolista, indicherebbe come unica possibilità la colpevolezza del P.
Non è oro quello che ci pareva lucesse.
PINO

LucaP ha detto...

@ Tabula

Sebbene i giornalai del posto facciano, intenzionalmente o meno, una grande confusione, da nessuna parte è stato scritto che gli operai macedoni dormissero presso la roulotte fiutata da Piergiorgio. Credo invece, nel caso la notizia venisse confermata, che la roulotte fosse una di quelle parcheggiate nel camping che si trova dietro il chiosco di Ranelli.
Non è stato espressamente scritto nemmeno che l'auto del padre di Bahtijari Rafiz sia stata fiutata da Piergiorgio bensì da un cane da ricerca generico e sappiamo bene che nei giorni 19 e 20 sono stati utilizzati diversi cani da ricerca (Piergiorgio e Macciò sono altamente specializzati ed il giorno 19, dopo pranzo, sono andati via perché non potevano dare ulteriori contributi visto che il cane aveva fatto per tre volte lo stesso percorso senza deviazioni di alcun tipo per esempio verso la Colonia).

Vedremo cosa capiterà ma temo proprio che per i tre poveri operai stiano per arrivare tempi brutti, sebbene paia abbastanza evidente che non abbiano nulla a che fare nè con il rapimento nè con l'omicidio.

@ Pino

Se c'è un testimone che non ha mai ritrattato è proprio Piergiorgio assieme al suo conduttore Macciò. Il percorso fatto da quel cane è sempre stato lo stesso in tutti e tre i tentativi senza apparenti incertezze (l'unica è quella avuta in corrispondenza dell'incrocio con la strada provinciale dove ha seguito per alcuni metri un'altra traccia meno recente, forse quella del giro fatto da Melania con Sonia il giorno 3 aprile).

LucaP ha detto...

@ Pino

Ma tu credi ancora a quello che viene scritto su IL CENTRO (da Diana Pompetti direttamente o dalla redazione)?

Ripeto quanto scritto a Tabula prima. Piergiorgio non ha fiutato la roulotte dove dormivano gli operai e tantomeno l'auto del padre di Rafiz. Quindi la loro testimonianza non può in alcun modo ribadire l'inattendibilità di Piergiorgio.

Personalmente sono convinto che la testimonianza ed il prelievo di DNA sia stato richiesto dalla Procura (solo formalmente dal GUP che è l'unico che in questa sede che può porre quesiti ai periti e richiedere testimonianze ulteriori sebbene sollecitate dalle parti). Ritengo difficile che in questa fase iniziale del giudizio la Tommolini possa avanzare tali dubbi sulla base della lettura degli atti di indagine. Forse più avanti potrà richiedere ulteriori perizie e testimonianze nel caso vi saranno discordanze tra gli atti di indagine della Procura e della Difesa.

@ Stella

Vorrei essere ottimista come te in merito alla strategia dell'ultima ora messa in campo dalla Procura che sta vedendosi franare il terreno da sotto i piedi. Ed allora perché non lasciare aperto il campo ad una modifica del capo di imputazione nei confronti di Parolisi (eventualmente contro i macedoni potrebbe essere aperto un procedimento separato)?

Anonimo ha detto...

LucaP, in merito a quanto conosciamo, non capisco il senso da parte della Procura di richiedere il DNA, ai due macedoni. Le indagini sono state svolte dalla pg e dai pm, perchè non lo hanno fatto prima? Se i due macedoni, risultassero estranei, si confermerebbe automaticamente la responsabilità di Parolisi? In che modo? Non credo neanche che tale richiesta sia stata avanzata dalla difesa, perchè se i due risultassero estranei, si indebolirebbe senza senso.
Se i risultati sul DNA dei macedoni, risultassero compatibili con le tracce rinvenute sul corpo di Melania, i due verrebbero iscritti nel registro degli indagati e logica vuole Parolisi innocente. Non vedo come possa modificarsi l'accusa nei confronti di Salvatore.
Sarebbe importante che mettessimo dei punti fermi sui macedoni e sui cani.

Stella

LucaP ha detto...

@ Stella

Per mettere i punti fermi sui macedoni e sui cani bisogna prima di tutto domandarsi se Piergiorgio abbia mai fiutato le tracce di Melania presso l'auto degli operai. Perché se così fosse la richiesta della testimonianza avanzata dalla Procura (la fonte ADNKronos è forse la più attendibile tra i tanti media che attualmente si occupano del caso) servirebbe a screditare proprio Macciò ed il suo cane come fatto con la perizia del giudice Peres.
Le notizie che abbiamo sulle ricerche effettuate con Piergiorgio la notte del 18/19 aprile ed il giorno 19 medesimo, le possiamo ricavare dalla memoria difensiva per il riesame e dall'articolo di Vanity Fair che riporta virgolettate (ed identiche a quelle della memoria, segno che sono tratte dai verbali originali) le testimonianze di Macciò, del maresciallo dei CC e del responsabile del Soccorso Alpino che hanno partecipato alle ricerche.
Ebbene in tali testimonianze non si parla assolutamente del fatto che Piergiorgio abbia fiutata le tracce di Melania sino alla Fiat Bravo degli operai. D'altronde se le ricerche sono state condotte intorno alla mezzanotte è logico aspettarsi che l'auto degli operai si trovasse altrove, magari al camping. Se ne deve dedurre quindi che siano stati altri cani a farlo molto probabilmente il giorno 19 quando gli operai erano di nuovo presso il cantiere.
Possiamo allora ipotizzare anche che la verifica con i tre macedoni serva a screditare tout court tutti i riscontri avuti con le unità cinofile, ma a me sembra un'ipotesi un po' troppo labile perché alla Procura serve dichiarare inattendibile soprattutto Piergiorgio. Ed allora perché chiamarli a testioniare (sfruttando tale fatto anche per chiedere loro il DNA visto che non l'avevano fatto prima)? Avrebbero dovuto vedere Melania dal cantiere dove si trovavano? Non credo, sia che il cantiere fosse presso la Colonia (ed a Massimo ho già espresso i miei dubbi in merito) sia che fosse presso una delle case che si trovano dietro la zona del monumento in quanto Melania per raggiungere la roulotte ha percorso il sentierino nel bosco e non la stradina che dopo circa 500/600 m raggiunge tale zona.
Ed allora perché richiamarli?
Supponiamo che il GUP ritenga affidabili Macciò/Piergiorgio e Colasanti. Automaticamente dovrebbe decretare il non luogo a procedere nei confronti di Parolisi in quanto non avrebbe potuto uccidere Melania nei tempi indicati da Tagliabracci ed al Chiosco di Ripe. E tale sentenza sarebbe inappellabile.
Ma allora perché non tirare fuori di nuovo la questione dei macedoni in modo tale che se il GUP desse segni di credere a Macciò, cambiare in corsa il capo d'accusa (da omicidio commesso da solo ad omicidio commesso con il concorso di terzi, in orari differenti da quelli precedentemente indicati e con dinamiche temporali modificate)?
Questo è che quello che temo, considerata anche l'ostinazione della Procura ad indicare in Parolisi il colpevole e la certezza che non vogliano arrendersi senza combattere.

Antonello ha detto...

@Massimo
ero stato anche io attirato dalla Colonia ed avevo tirato giu' un bel po' di volantini per capirne di piu', a me aveva attirato una, specifico insignificante, omonimia, lessi sugli atti o su stret view nfatti il nome intero e finiva per "...cuore di Gesu'", la cosa semplicemente mi balzo' agli occhi chiaramente senza alcuna possibilita' di attinenza, tra l'altro su maps la scritta era molto lontana da dove solo con street view si puo' scoprire sia la colonia.
Ricordo che vi era un vero e proprio statuto di comportamento per gli ospiti delle stanze affittate ed anche che agli stessi veniva fornita compresa linea Wifi negli appositi punti della struttura.
Interessante lo spunto dei caffe' anche sotto una luce diversa, P. se fosse che sapeva dei tre dichiara esplicitamente che prima di veder andar via M. gli chiede di portare anche per lui un caffe' ricevendo risposta negativa, il che sicuramente non puo' essere ma nell'ipotesi potrebbe trattarsi di un metalinguaggio??

Antonello ha detto...

Ma ricordo vagamente un solo articolo della notte dei tempi che riportava un fascicolo aperto relativo ipoteticamente ad un litigio che si mormorava fosse avvenuto fra P. ed un extracomunitario, non ricordo se durante i fatti o dopo durante le ricerche.
Il fatto mi aveva incuriosito ma non trovai un solo che uno altro articolo inerente.
Stiamo parlando pero' degli attimi relativi agli inizi dell'indagine e non ricordo che vagamente, non riuscirei onestamente a ritrovare l'articolo.

Antonello ha detto...

Ricordo anche vagamente che un giorno scovai un solo, ma uno solo, articolo.che parlava dell'apertura parallela di un fascicolo relativamente ad un specie di discussione che P. doveva ipoteticamente aver avuto con un extracomunitario della zona, stiamo parlando di un solo articolo, su migliaia, pubblicato agli inizi dell'intera indagine.
Se, e mi sembra di ricordare ma troppo vagamente, l'extracomunitario fosse stato di nazionalita' macedone non posso dirlo con certezza ma un "mi pare" riesco a buttarlo sul piatto.

tabula ha detto...

Lo so, i punti fermi.
il fiuto di Piergiorgio che per ben tre volte a pista fresca indicò sempre lo stesso percorso, pare durante la stessa notte del 18.
Sembrerebbe un cane con le idee chiare.
Poi c'è il fiuto degli altri cani che, "interpellati" successivamente, diedero riscontri nei confronti dell'automobile dei macedoni.
Ci sarà un nesso? potrebbe esserci.
Potremmo tenere fedeltà alla nostra ricostruzione originale che teneva conto della sola pista seguita da Piergiorgio, oppure restare in stand-bye in attesa di sviluppi senza idee preconcette.
Se c'è da ritenere inaffidabili i cani direi che la percentuale di errore potrebbe riguardare quelli intervenuti nelle giornate successive alla scomparsa della donna, Piergiorgio sembra un tipo sicuro di sè: del resto il suo istruttore saprà ben fornire le percentuali di errore del suo cane, che andranno numericamente divise per tre (ovvero le tre volte in cui ha indicato sempre lo stesso percorso).
In quanto al fatto che la chiave di lettura degli articolisti riguardo le richieste del giudice sia sempre a sfavore di parolisi, dovremmo pur esserci abituati: è stato indicata come segnale di colpevolezza anche la maniera in cui quest'ultimo si soffiava il naso, e la stampa non può certo di colpo cambiare il proprio indirizzo interpretativo.
Del resto nessuno può sapere che cosa sfiori i pensieri del giudice, potrebbe anche semplicemente essere una scrupolosissima persona che molto correttamente prima di farsi un'idea e mandare a morire un innocente, desideri togliersi ogni dubbio relativo ad un'eventuale responsabilità di terzi.
In fondo, tutto il can can di processo e di condanna mediatica finora imbastito potrebbe anche infastidire un giudice, che di fatto in questo modo bacchetterebbe chi si è voluto sostituire con leggerezza a quello che invece è un ruolo professionale molto serio.
Direi che è un bello schiaffo morale a chi non si è limitato a fare il proprio mestiere.
fà el tò mesteer, fà il tuo lavoro, che il giudice se permetti lo faccio io e ti faccio anche vedere COME: con scrupolo e senza sottovalutare niente, mica emettendo giudizi alla carlona invitando opinioniste scollacciate desiderose di gridare al mostro.

Anonimo ha detto...

LucaP, per quel che ne sappiamo Piergiorgio, fa lo stesso percorso indicato da Parolisi e si ferma nei pressi del Monumento. In un secondo percorso, Piergiorgio gira intorno ad una roulotte che si trova nello spazio sovrastante il Monumento.
In quei paraggi, può essere successo di tutto.
Il più giovane dei macedoni afferma che verso le 15:00 si dirige al bar per prendere tre caffè e prende la stradina che porta al Monumento. Che la Procura voglia utilizzare tale testimonianza per dimostrare che al Monumento, Melania non c'era?
Il tutto sarebbe labile; Melania potrebbe essere arrivata un minuto prima o dopo e il macedone non l'avrebbe comunque vista.
A me sembra strano che dei muratori, facciano la pausa pranzo intorno alle 14:00, per ricominciare dopo le 15:00. Io ho sempre saputo che pranzano intorno alle 12:00/12:30, e non alle 14:00 ora in cui riprendono i lavori. Questi sembrano riprenderli dopo le 15:00, per smettere a che ora?
Non ho capito, omicidio in concorso con chi? Chi sarebbero questi terzi?

Stella

LucaP ha detto...

Dopo aver parlato dei due operai macedoni bisogna anche parlare della terza persona chiamata a testimoniare alla prossima udienza. Specifico che non si tratta di un testimone come dovremmo aspettarci in un Giudizio Abbreviato (quelli chiamati dalla difesa sono effettivamente persone a conoscenza diretta dei fatti e testimoni).
Anche qui i giornalai si sono superati ed hanno parlato di un conduttore di un altro cane molecolare, ma lo hanno fatto, intenzionalmente o meno, anche perché non disponevano di notizie dirette bensì solamente di indiscrezioni. Ma qualcuno un nome è riuscito a sentirlo e lo ha riportato: si tratta di Daniele Peres, il giudice dell'ENCI (Ente Nazionale Cinofili Italiani) che ha sottoposto a test di verifica Macciò ed il suo cane Piergiorgio a dicembre 2011.
Ma allora si tratta non di persona informata dei fatti ma di un perito di parte che normalmente dovrebbe esprimersi con una perizia rispondendone con il proprio nome, titolo ed abilitazione.
Tale giudice ha determinato che la coppia conduttore+cane in questione non sono attendibili perché non sono riusciti a raggiungere gli obiettivi minimi di un test ben codificato ed applicabile a tutti i cani da ricerca per finalità di protezione civile. Dovrebbe quindi bastare la sua conclusione senza doverlo ascoltare in camera di consiglio. Ed invece la Procura ha fatto espressa richiesta di poterlo ascoltare. Cosa potrebbe mai dire di più sul caso in discussione che non sia riportato nella perizia?
L'unica spiegazione logica è che il suo operato sia stato messo in discussione da Macciò e dalla difesa di Parolisi (ricordate i gatti che scorrazzavano imperturbati sul campo di prova tanto da far scatenare Piergiorgio e far cadere a terra Macciò che a quel punto decide di sospendere tutto?) e quindi la Procura voglia provare a ristabilirne l'attendibilità (ma non era di Piergiorgio quella in discussione?).
Siccome in un Giudizio Abbreviato ogni atto in più rispetto a quelli minimi previsti dal CCP va contro all'idea ispiratrice di un giudizio alternativo breve, se il GUP Tommolini ha concesso l'audizione di Daniele Peres vuol dire che anche lei non ci vede molto chiaro in quella perizia. Ed allora si spiegano anche le notizie riportate sui quotidiani in merito alle perplessità suscitate dall'audizione di Macciò.

Che la Procura si senta davvero la terra franare da sotto i piedi (la Parte Civile oramai è sospesa nel vuoto aggrappata all'ultimo ramo della consulenza di Introna e della Baldi)?

ENRICO ha detto...

Oggi voglio seguire qualcuna delle trasmissioni trash per tastare il polso al "pensiero unico" al quale tutte si sono adeguate.

Se i vari ospiti e conduttori dovessero cominciare a manifestare qualche titubanza sulla linea colpevolista finora adottata POTREBBE voler dire che i quesiti posti da GUP non vanno nella direzione di un Salv colpevole a tutti i costi

LucaP ha detto...

@ Stella
@ Stella

I TERZI in concorso ai quali Parolisi avrebbe pianificato e messo in atto il delitto saranno proprio i tre macedoni. Spero veramente di sbagliarmi (anche solamente per la dignità della magistratura intera) ma temo fortemente possa essere così.

Come testimoni i tre operai macedoni sono stati già sentiti e la testimonianza del più giovane (Bahtijari Rafiz) è inserita nell'ordinanza del GIP Cirillo dove si cita il fatto che non abbia visto Melania proprio mentre stava andando da Segà ad acquistare i caffè (non si dice quanti da asporto e quanti consumati al bancone). Per cui non ci sarebbe assolutamente più motivo di riascoltarli ed il GUP non avrebbe concesso l'audizione degli stessi.

Ed allora i casi sono due: o serviranno a rendere inattendibili tutti i cani utilizzati per le ricerche (se hanno fiutato le tracce di Melania su un'auto che è stata verificata non contenerne vuol dire che si sono sbagliati), ma in tal caso non capisco perché richiederne il DNA; o serviranno per avanzare ipotesi alternative (con Parolisi sempre coinvolto sia chiaro) che siano compatibili con Colasanti, Macciò/Piergiorgio e con anche una probabile differente ora del decesso.

In merito all'orario di pausa dei tre operari hai perfettamente ragione a dire che quello solito nei cantieri è tra le 12.00 e le 13.00 e quindi le 14.00 è un'ora insolita. Tuttavia alcune volte capita che non possano interrompere una lavorazione (p.es. l'intonaco od il getto di calcestruzzo) ed il pasto deve essere posticipato per poi magari andare direttamente a casa.

Su qualche quotidiano è comparsa difatti anche la notizia che siano stati ripresi dal video di sorveglianza del chiosco di Ranelli tra le 15.30 e le 16.00 e questo potrebbe dire che, terminato il lavoro di quel giorno (mentre lo zio ed il padre riordinavano il cantiere, il giovane era andato a prendere i caffè) stavano tornando al camping dove probabilmente vi era la loro roulotte portata appositamente per la durata del cantiere.

tabula ha detto...

Confermo. questo è territorio che conosco. Al muratore medio cade il mattone di mano alle 12,00 in punto e viene ripreso intorno alle ore 13,00.
Molto difficile anzi praticamente impossibile che venga spostato l'orario del pasto, anche perchè generalmente i muratori cominciano molto presto (se non prima almeno intorno alle 8,00) e terminano verso le 17,00.
Tranne appunto, come spiega Lucap, se la lavorazione preveda l'impossibilità di una pausa: ma sarebbe una lavorazione che dovrebbe impiegare tutti e tre i muratori in questione.
Del resto a quanto ho capito si sta parlando di pausa caffè e non di pausa pranzo, se per quel giorno avevano terminato, potendo proseguire solo con l'arrivo di altro materiale ad esempio, nulla avrebbe loro vietato di prendersi un caffè pomeridiano.
Se poi il capo cantiere lo consente o se non è presente, ma anche se l'impegno lo richiede, sono anche possibili e spesso necessarie delle pause tra una lavorazione e l'altra: una sigaretta, un caffè.
Ma se tra le 15.30 e le 16.00 furono ripresi dalle telecamere nell'atto di andar via, non di pausa pranzo si trattò con il caffè delle 15.00, ma di termine della giornata lavorativa.
Cioè dalle 15.00/15.30/16.00 in poi, i muratori non erano più particolarmente impegnati con l'alibi del lavoro ed entrarono ufficialmente nella sfera del loro tempo libero.

Tiziana ha detto...

PINO
come ci siamo illusi fosse l'operato del giudice?
Per quel che mi riguarda il fatto che la Tommolini abbia accettato il rito abbreviato condizionato, abbia chiesto di verificare il DNA degli operai, abbia chiesto di chiarire in relazione ai rapporti sessuali avuti da Melania non significa di per sé che il giudice si sia già formata un'opinione in ordine alla colpevolezza o innocenza di Parolisi (così NON deve essere). Ritengo invece che il suo agire possa effettivamente essere volto a fare chiarezza, senza lasciare punti oscuri. Alla fine potrebbe anche ritenere, al di là di ogni ragionevole dubbio, che Parolisi sia colpevole. Spero però che nell'eventualità tolga anche a noi tutti quei RAGIONEVOLI dubbi che legittimamente ci sono sorti. Oppure, al termine del processo, riterrà Parolisi innocente. Come possono, i giornalisti, interpretare l'operato del giudice in relazione alla colpevolezza di Parolisi? Un giudice serio formula il giudizio su di un caso DOPO il processo e NON PRIMA.

Anonimo ha detto...

LucaP, c'è qualcosa che mi sfugge.
Non penso proprio che sia intenzione della Procura contestare il reato in concorso; tutto l'impianto accusatorio crollerebbe.
Difficile che la Procura si faccia scacco da sola in questo modo. Screditare un cane, non significa screditarli tutti. Magari uno è meno in gamba di un altro, oppure pur essendo bravissimo quel giorno non era in forma.
Per quanto riguarda Macciò e Peres, probabilmente le loro dichiarazioni sono in disaccordo e si vuole un confronto tra i due.
Addirittura il macedone più giovane va a prendere il caffè alle 15:30/16:00 mah....

Enrico, ho sentito che su canale 5, ci sono le migliori amiche di Melania. Non saprei quali, visto che sono tutte migliori amiche.

Stella

Annika ha detto...

LUCA, e' ovvio che si sentano la terra franare sotto i piedi, e allora qualunque informazione confusa ed erronea va bene: Punto vs Bravo/a, 2 vs 3 Macedoni, Piergiorgio vs Bau non identificato, Maccio' vs Piergiorgio, 1 roulotte, 2 roulotte, quale roulotte...? Tutto fa brodo, basta non accennare all'unica vera grande novita' del caso: il dubbio della Tommolini, ovvero con chi ha avuto un rapporto sessuale Melania a ridosso della sua morte. E, soprattutto, con chi?

SQUADRA, dare ascolto ai giornalai vuol dire perdere il filo del discorso. Piuttosto che ricominciare da capo, perche' non proseguire da dove abbiamo lasciato, casomai integrando? Dai, che mi sa che stavamo andando bene! Non facciamoci distrarre da gridatori di piazza.

E ora una risposta a TABULA che le devo da mesi. Tab, se ricordi a novembre tu ed io abbiamo parlato dei simboli (ragazzi, scusate, so che non c'entra un bel niente in questo momento, ma senno' quando lo scrivo?). Allora, innazi tutto ho trovato una pubblicazione di cui non posto il link perche' troppo grafico: si tratta di una guideline sudafricana sul trattamento post-traumatico di violenze sui minori in cui si nomina l'incidenza di casi in cui lo stupratore ha inciso lettere, o meglio le proprie iniziali, sulla carne viva della propria vittime (NB per cortesia non mi si dica che il Sud Africa non fa testo con l'Italia: quando un uomo si comporta da bestia, tutto il mondo e' paese). In questo caso quindi l'incisione e' simbolo di dominio, di possesso, di marchiatura a vita, e la vittima e' ridotta a carne da macello.

Mi chiedevo pero' se nel caso di Melania i simboli non siano il risultato di un atto edonistico: l'assassino, compiaciuto della propria opera macabra e contento del proprio operato, lo firma. O se si tratti invece di pura e semplice misoginia. Comunque sia, a mio parere il SI e' un necrofilo; non si tratta di pugnalate perpetrate post-mortem come continuazione di un attacco scomposto e protratto; quei simboli sono frutto di un atto di lucidita'.

Di certo non possono essere troppo successivi al decesso; per eseguirli l'intagliatore deve in qualche modo aver teso la pelle. E allora come mai non si e' parlato di segni di pressione di mano/polpastrelli su cosce e ventre? Inoltre, sempre dimenticando per un attimo i batteri solo superficiali, mi chiedo quanto fossero profondi, dato il rigor mortis... Superficiali/cutanei a mo' di graffi o delle vere e propie lacerazioni? Perche' anche la profondita' c'entra!

tabula ha detto...

difatti, Annika, l'atto di misoginia unito al simbolismo religioso, anzi anti-religioso inciso su quel corpo IN PROSSIMITA' DELLA PASQUA, non dimentichiamolo, mette i brividi.
Ancor di più leggendo le righe di Massimo riferite al luogo sacro: mi auguro davvero non c'entri. Non perchè l'uomo non sia uomo e quindi cattivo per natura, ma perchè ci si augura sempre che in certi luoghi possa respirarsi la Pace.
Comunque sia, oggi è l'anniversario della morte di Melania non come data ma come ricorrenza religiosa: fu uccisa dopo la domenica delle Palme.
curioso ricominci tutto adesso.

Annika ha detto...

GABRI
ieri mi hai chiesto del bacio della morte. A parte che, come PINO, ritengo anch'io che tale infelice espressione sia una immensa fesseria, ammesso e non concesso che di cio' si sia trattato, non vi sarebbe modo alcuno per stabilire quanto questo bacio possa essersi fissato sulle labbra di Melania. Per farlo bisognerebbe conoscere al di la' di ogni possibile dubbio la precisa quantita' iniziale di saliva appartenente a Salvatore trasferita sulle labbra di Melania; bisognerebbe sapere se Melania al momento del bacio portava o meno rossetto, lucidalabbra o burro di cacao che dir si voglia; bisognerebbe avere certezze sul grado di salivazione di Melania e sulla persistenza specifica del DNA salivare di Salvatore; e amenita' del genere...

Inoltre, ammesso e non concesso che di DNA salivare si trattasse, come mai Tagliabracci stesso non puo' affermare che il DNA di Salvatore fosse di origine salivare???
“...non è possibile definire la tipologia di contatto che ha permesso il depositarsi di elementi cellulari estranei sulle mucose della Rea, potendosi trattare di cellule delle mucose depositate con un bacio oppure di cellule cutanee da contatto”

Dato che per stabilire che il DNA fosse anche solo riconducibile a Salvatore, lo si e' dovuto necessariamente isolare dal DNA di Melania, sicuramente presente anch'esso sia sulle labbra che sull'arcata dentaria. Ora, una volta isolato tale DNA, perche' non lo si e' analizzato ANCHE per l'alpha-amilase, o ancora meglio ancora con un semplice RSID-saliva test (specifico per human amyA)? Perche', una volta isolato, non lo si e' osservato con una wood lamp (UV-lamp) o con una pratica, semplice ed efficace ALS? Fluoresce? E' saliva. Non fluoresce? E' da cellule epiteliali. Basti pensare che lo RSID-saliva, in test di accertamento dell'efficacia, e' risultato positivo su quantita' infinitesimali di saliva, sebbene sia certificato valido "soltanto" per 1 microlitro di tale sostanza (1 microlitro = 1 millesimo di ml, ovvero 0.001 ml). Parliamo di una quantita' molto, molto, molto piccola. Quindi, perche' non eseguire tale test se la stessa casa di produzione dello RSID-saliva, nello studio di convalida, specifica di analizzare il campione prima (nel testo originale "BEFORE" e' scritto a lettere maiuscole) di proseguire con la DNA-STR analysis?

Poi Gabri tu parli di primary e secondary transfers. Ebbene, niente toglie che sia le cellule epiteliali che la saliva si possano trasferire sia per primary che per secondary transfer (sia, believe it or not, per tertiary transfer). E nessuno, ne' Tagliabracci, ne' Giardina, ne' Bruno potra' stabilire di che genere di trasferimento si sia trattato. Ecco perche', per questo e per tutti i motivi sopra addotti, a mio parere, quella traccia e' da ritenersi assolutamente nulla.

tabula ha detto...

quindi Annika, la frase "non è possibile determinare.." del Tagliabracci è assolutamente soggettiva?
Un pò come quando un muratore mi dice "non è possibile costruire un arco" semplicemente perchè lui non ne ha voglia o non è capace, e invece un altro mi risponde "come lo vuole quest'arco, architetto?"
L'impossibilità sarebbe determinata da un'incapacità del Tagliabracci o da una sua scarsità di mezzi, e non sarebbe un'impossibilità assoluta?
Perchè in questo caso sarebbe molto grave che le analisi su un caso di omicidio siano state affidate ad un perito che non abbia la strumentazione o le competenze idonee per eseguirla a regola d'arte.
o forse l'incarico non richiedeva un'approfondimento del tipo di dna e l'anatomopatologo si è astenuto dall'eseguire un lavoro non conforme a quanto richeistogli sapendo che l'extra non gli sarebbe stato pagato?
Ma in questo caso, eprchè specificare che NON sia stato possibile determinare?
Perchè se non fosse stato possibile nonostanze gli esami da te elencati, Annika, vorrebbe dire che tracce di saliva di salvatore in quella bocca non ce n'erano affatto: sarà stato un contatto di altro genere e non si è ritenuto opportuno diffonderne la specificità.

ENRICO ha detto...

STELLA

"ho retto" solo 5/10 min.
de "la Vita in diretta" . Quell'altra cretina non ce l'ho fatta a seguirla.

Comunque la Venier circondata da quattro incompetenti, che non hanno mai dato un'occhiata agli atti, ha già pronunciato la sentenza.
"Salv. è colpevole. il Gup ha chiesto il DNA ai macedoni al SOLO ed UNICO scopo di non trascurare nemmeno il più piccolo dubbio sulla colpevolezza del Parolisi "

Peccato però che A TUTTI siano "sfuggite" quelle cinque o sei righe del Tagl. a pag 86...

E' VERGOGNOSO oltre che ILLEGALE permettere alla Tv di Stato di intromettersi in un processo, non ancora celebrato, in modo così superficiale, volgare e scriteriato.

Non capisco perchè B&G continuino a sopportare questo GRAVISSIMO comportamento mediatico senza denunciarlo all'autorità giudiziaria competente

Alessandro ha detto...

non voglio interrompere il filo logico..solo una precisazione; il cane che ha fiutato l'auto dei macedoni non è Piergiorgio,ma un altro cane molecolare....se lo ritrovo vi posto anche il nome

Tiziana ha detto...

L'articolo su Vanity Fair è in controtendenza rispetto a quelli degli altri giornali

http://www.vanityfair.it/news/italia/2012/03/30/melania-rea-esame-dna-su-due-operai-macedoni

qui si dice che il gup potrebbe avere dei dubbi sulla ricostruzione fatta dalla Procura e che per questo avrebbe stabilito degli accertamenti che vanno incontro alle esigenze della difesa di Parolisi.
Si tratta ovviamente di ipotesi del giornalista, ma almeno non si tratta delle solite ipotesi in linea con l'accusa.

Antonello ha detto...

@Tabula
Mah, sicuramente e nemmeno tanto mantenendo l'ipotesi di una tragedia trasformata in martirio, chi ha ridotto M. a quel modo odiava M. per qualche motivo e sempre escluso non possa esistere la misogenia femminile, ma riportare un ipotetico omicidio fatto in quel modo ad una visione misogeniacale anticattolica mi sembra fuorviante ed eccessivo.
Ora in gioco pero' vi sono culture diverse dalla italiana che personalmente mi riprometto di studiare ed un piccolo spiraglio lo lascio comunque aperto ma e' come dire che se una donna uccide un uomo lo fa perche' uomo in primis, perche' per questo lo ha meritato e perche' era pure un cristiano.
Mi sembra insostenibile e frutto di una estrema ghettizzazione od omo-fobia, un omicidio se non e' stato un incidente, un motivo che esuli dal "perche' donna" deve averlo, magari e' meno difficile "in quanto donna" che e' cosa ben diversa, ma "perche' donna" anche se giustificherebbe altre mille trasmissioni disposte con generale soddisfazione del sensazionalismo, lo ritengo impossibile a menti lucide e in stato di ansieta' normale e sempre motivato.
Ma se sforassimo nelle malattie di mente abbiamo tutti visto cosa ne pensava Michelucci, e ben inteso che a lui glielo dicevano le voci di mangiare i piedi della malcapitata e per questo gli diceva che non aveva mica nulla da temere.
Ecco razionalmente escluderei la misogenia anticristiana dalle possibilita' di essere un movente serio.
Possiamo, per me, parlare di possibile sadismo, di onore ferito, persino di una strana difesa di chi crediamo carneficie, di duello rusticano, di regolamento di conti o dissanguamenti esoterici come di eliminazione di testimone o di amante ma dobbiamo forse tornare alla realta' di una donna nella scena del delitto ed a sangue ancora fresco, quindi misogenia femminile o maschile ma non verso le ipotetiche complici???

Antonello ha detto...

@Alessandro
Forse e' Athos, quello che poi a Ripe aveva permesso il rinvenimento di un orecchino.

PINO ha detto...

Mentre ENRICO ha resistito 5-10 minuti ad assistere ai due degni programmi tv, io e mia moglie ci siamo sottoposti ad una tortura, quasi fisica, ancora qualche minuto in più.
E' stato un errore!
Mentre scrivo questo post, con l'indice della mano destra, con la sinistra, ancora tremante, reggo un tazzone con mezzo litro di camomilla, che incollo un pò alla volta, per non strozzarmi.
Rivedo ancora, con una grande forza di volontà per trattenere una seconda crisi nervosa, il viso con espressione d'odio di Imma, e la sua voce roca, in contrasto con il volto quasi giulivo di Ranelli, che snocciola parole che non hanno alcun senso logico, mentre "faccia d'angelo", la "vera" amica del cuore, sfoglia un album pieno di foto e...cuoricini.
Ma noi, queste scene da spettacolo popolare napoletano, le riteniamo "colpi di coda" di una serpe, prima di morire. E speriamo che sia così.
Amici miei cari, quì sarebbe inutile che G&B facessero pervenire delle denunce alle Autorità preposte; risulterebbero troppo deboli ed inefficaci. Quì sarebbe necessario il "piccone" suggerito dal nostro beneamato ex Presidente Cossiga, per demolire il più grande castello accusatorio mediatico del secolo.
Allora vedremmo, se la coda della serpe fosse ancora in grado di dare colpi.
Siamo in settimana Santa, e sarebbe meglio starsene col cuore e l'anima in pace, invece di provocare la bile a secernere più liquido più del necessario.
PINO

Anonimo ha detto...

p.s. scusate i 2 "più" P

LucaP ha detto...

@ Tiziana

Non avevo ancora letto l'articolo di Vanity Fair ma l'ho fatto adesso e l'ho trovato in linea con l'incertezza generale manifestata da tutti gli organi di informazione.

Non so se hai rivisto l'intervista a Rafiz ed al padre fatta da QG a maggio e rimandata in onda venerdì sera. Sebbene su tutti i giornali si usi il termine macedone in modo quasi disprezzante, quasi fossero nomadi rom, ho avuto tutt'altra impressione. Conoscendo bene l'ambiente dell'edilizia e la manodopera che solitamente si trova sui cantieri ho avuto la netta sensazione che i tre operai siano degli onesti e dignitosi lavoratori che forse operano in proprio con una piccola impresa individuale artigiana. Non mi sembrano assolutamente persone che possano accamparsi in una roulotte abbandonata ma che invece possano utilizzare una propria roulotte o camper per spostarsi vicino ai diversi cantieri. Se mai fosse vera la notizia che abitavano in quei giorni in una roulotte credo che questa fosse parcheggiata al camping di CSM. Non credo quindi assolutamente a quanto scritto da VF.
D'altronde sempre VF sembra non aver capito che verrà ascoltato il giudice Peres dell'ENCI e non un conduttore di un altro cane molecolare utilizzato per le ricerche.
Rimango sempre quindi dell'idea che sia stata la Procura a chiedere l'audizione dei due operai come anche quella del perito/giudice. Non so assolutamente però sulla base di quali presupposti che sono stati comunque ritenuti sufficienti dal GUP (anche se su Peres ho qualche certezza in più).

La sintesi è che nessuno dei giornalisti, tra quelli che non scrivono solamente su imbeccata da parte di Jonny&Co, disponga di elementi certi su come si sia svolta l'udienza del 30 marzo, probabilmente secretata dal GUP.

@ Alessandro

Non credo sia mai stato pubblicato il nome di un altro cane da ricerca utilizzato a CSM in quei giorni, benché si sappia che altri cani, soprattutto quelli della Guardia di Finanza (vi sono delle foto di un conduttore che scarica dal furgone il proprio cane a lato della zona delle altalene), siano intervenuti.

Si fa il nome invece di Athos (visibile anche in molte foto), un cane della Protezione Civile che al chiosco di Ripe ha permesso di ritrovare gli orecchini ed individuare altre tracce (dalle foto mi sembra un bracco tedesco o analogo e non un pastore belga come riportato sui quotidiani).

Anonimo ha detto...

@luca
Hai ragione ...Il cane e' della stessa razza del mio : kurzhaar.

ENRICO ha detto...

Sentite, qui i casi sono 2:

-o Parolisi ha già confessato da quel dì e non ce lo dicono perchè se no non possono più fare quelle schifezze di trasmissioni . E allora hanno ragione a dire che è colpevole

- o gli elementi a suo carico sono quelli che conosciamo anche noi, cioè inesistenti o comunque molto dubbi e allora questa gentaglia parla "a schiovere" con un'incoscienza INCOMMENSURABILE

ENRICO ha detto...

Ps
PINO, come hai fatto a resistere?
Sei eroico ( però anche sadico se hai coinvolto anche tua moglie !)

Anonimo ha detto...

Cari amici, devo confessare che come Enrico, non ce l'ho fatta a seguire canale 5; mi è bastato vedere i volti ed istintivamente ho girato canale e messo su rai1, sperando in qualcosa di meglio, ma anche qui, di chi si parlava se non di quel delinquente di Parolisi?! Tutto prosegue sulla stessa linea....
Perchè B&G, non querelano? Perchè i vari giornalai sentenzierebbero subito che non avendo nulla di sostanzioso per difendere Parolisi, si trastullano, spostando l'attenzione. A mio avviso, ora fanno bene a non fare niente; in seguito se Parolisi dovesse essere assolto, passeranno a riscuotere.
Non riesco a capire il perchè la Procura avrebbe chiesto il DNA dei due macedoni. Se dall'esame del DNA, non risultasse nulla, come può ciò confermare la colpevolezza di Salvatore? Non erano mica in tre in una stanza e visto che due sono estranei al fatto, allora è il terzo l'assassino. Non sarà mica il giudice, che ha avanzato tale richiesta perchè leggendo gli atti, le è risultato strano che i DNA di padre e figlio non siano stati prelevati, visto la loro vicinanza al Monumento ed una certa affidabilità che la stessa dà ai cani?

Stella



Alessandro ben tornato tra noi.

Anonimo ha detto...

Avete letto questo articolo?
http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2012/04/02/691202-parolisi-rea-periti-udienza.shtml

Sembrerebbe quindi che sia stato il giudice a fare tale richiesta. Se così è, evidentemente reputa la traccia rinvenuta sulla manica del giubbino di Melania, riconducibile all'assassino.

Stella

tabula ha detto...

@Antonello: secondo me non hai capito cosa intendevo.
La misoginia esiste, te lo dico chiaro e tondo che nè in Italia nè nel resto del mondo c'è nè parità nè rispetto per il femminile..
La misoginia tra donne da te ipotizzata prende altri nomi, ovviamente: è competizione.
Anzi, fra donne ci si tirano i peggiori colpi bassi, e la causa principale della misoginia maschile è indotta proprio dalle madri e dalle donne che "controllano" le esponenti dello stesso sesso affinchè non alzino mai troppo la cresta e non diventino "pericolose": non so se mi spiego.
Difatti le principali sostenitrici dell'infibulazione là nei paesi in cui viene praticata, sono le donne, coloro che la praticano sulle bambine sono donne, e tutto questo perchè una ragazzina infibulata è più facile da "sistemare", non so se mi spiego.
E' tutto un sistema mercificante sul corpo femminile che ha creato un substrato culturale difficile da rimuovere.
E anche se tu personalmente potresti sentirti "evoluto" in merito, sei costantemente immerso in un mondo culturalmente di stampo misogeno: basta andare al Salone di Ginevra e domandarsi che c'azzecchino le cosce al vento con i motori, o semplicemente sfogliare qualche articolo su internet per verificare che quello femminile è -di fatto- ancora e fondamentalmente un mercato della carne.

Dopo questo pizzardone, vorrei chiarire che io non ho mai parlato di un misogino anticattolico, nel senso di un uomo che odi le donne e in special modo quelle cattoliche: lungi da me.
La donna, in sè, specie se incarnante una certa bellezza, è per molti uomini rappresentanza, simbolo di potere averla a fianco.
Ma alcuni maschi covano un odio profondo verso il femminile, non sono capaci di trattare, di entrare in contatto mentale, ne sono spaventati, allarmati, e spesso nei loro confronti hanno comportamenti violenti.
Non credo doverti portare esempi, la cronaca ne è piena.
Ma tu pensa un uomo, vissuto o cresciuto o formatosi in una cultura profondamente cattolica, non voglio dire certo un prete ma un uomo che venga educato o spinto alla castità da prete, un uomo che non possa o non riesca ad avvicinare il sesso femminile, così affascinante, così potente.. perchè nella sua debolezza proprio alla donna Dio ha racchiuso la possibilità di creare la vita.
Ed è di questa possibilità che l'uomo cerca ancestralmente e da sempre di appropriarsi, impossessandosi del corpo della donna, scambiando o mercificando l'altra metà della mela allo scopo di illudersi di avere il potere riproduttivo che Dio gli ha negato.
Ed è questo Potere che l'uomo odia, e che vorrebbe vedere ridotto a mera funzione di strumento-oggetto, ma la vera rabbia nasce dalla consapevolezza, perchè c'è, che non si sia strumenti nè oggetti ma individui, e per di più desiderabili, accidenti, attraenti, esseri senzienti e capaci di autodeterminazione.
E quanti NO hanno scatenato violenze nella storia delle donne?
Perchè il discorso è sempre quello: come ti permetti, TU, essere inferiore di dire NO a me..
Ed in quest'ottica, Antonello, che non è lontana anni luce ma vive nei passi quotidiani di ogni donna e in ogni sguardo che raccoglie, tu immagina un uomo intriso di cattolicesimo, che si ribelli all'uno schema, quello religioso che gli detta il senso del peccato, ed all'altra, che lo instrada verso il peccato..
Nacerebbe l'odio, la violenza, una donna bellissima e fiera diventerebbe la vittima sacrificale ideale di tutto ciò che ci tenta e ci tormenta.

Ho finito.

perdonate l'O.T. Antonello me l'ha tirata fuori dalle ossa.

anna ha detto...

i cani sono tre ,piergiorgio che annusò l'odore di melania al monumento dei caduti,il giorno dopo il cane della guardia di finanza ,a seguito delle testimonianze che avevano visto una donna camminare sulla strada provinciale in direzione colle,annusò l'odore di melania fino alla frazione, poi Athos fu fatto intervenire dopo il ritrovamento del cadavere a ripe dove trovo gli orecchini di melania,si capisce anche ceh il cane della finanza non lo potrà sconfessare mai nessuno perchè ha pèercorso un tragitto che melania mai aveva fatto precedentemente,melania mentre andava a colle fuggiva da qualcuno?

Sabry ha detto...

No vabbè oggi è proprio un massacro,dopo pomeriggio 5 e la vita in diretta ecco Vespa con Michele Rea in collegamento...

Antonello ha detto...

@Tabula
scusa se sorrido e mi sento in dovere di risponderti che nulla centra la condizione universale della donna sull'osservazione pacifica che avanzavo io nello specifico.
Non penso di poter condividere l'analisi che "ti ho tirato" e che fai e quindi non intendendo entrare in polemica con un mondo che non mi appartiene come penso non appartenga a te non ti rispondero' nel merito,.
Ti dico solo che ho ben chiaro il concetto di diversita' e che non ritengo le diversita' come evoluzioni o meno, tantomeno mie, basti solo che centra nulla.
Io ti ho contrapposto una riconosciuta verita', a Ripe vi erano in bella evidenza nr. 2 impronte di scarpa di grandezza femminile rimaste stampigliate perche' precedentemente attinte in sangue fresco, sulla scena del delitto ammetterai a logica quindi che vi possa essere stata una figura femminile e non milioni di ragazzine ahime infibulate che poco centrano con Ascoli, Melania e mondi grazie a Dio completamente diversi.
Riesco a spiegarmi??? Quindi per questo e per il fatto che e' emblematico te descriva un fenomeno che probanilmente non esiste se non a partire da motivazioni ben precise, perche una donna non puo' rifiutarsi di essere un individuo benche' sia sconveniente, una misogenia di conseguenza non puo' scatenarsi su una donna a caso indossando scarpe da donna e posando la vittima in un luogo ipersorvegliato che qualche altra turba deve aver pensato.
Io non ho voluto capire, ho semplicemente letto e cio' mi basta, e su questo in relazione al caso in esame rispondevo, ho urtato la tua suscettibilita' dicendo che non sembra, a me, serio il sentimento che te suggerivi??? Mi spiace di questo ma non cambio idea se non ne ho motivo e non mi sembra di vederne men che meno.
Ripeto, a Ripe ritengo vi sia molto depistaggio ma anche chiari segnali lanciati a chi ha occhi ed orecchie per capirli, non nasce un uxoricidio del genere sul fatto insignificante ed esclusivo del sesso della vittima, casomai il motivo puo' celarsi dietro al modo in cui la vittima poteva ipoteticamente interpretare il proprio sesso perche riripeto altrimenti andiamo nel settore malattie mentali anche se razionalmente uno scempio del genere lo compiono solo organizzazioni adite alla vendetta o regolamenti di conti fra donne.
Io che non pratico la misogenia ma cerco sempre un equilibrio faccio anche io parte di questo mondo, spero non dispiaccia alla funesta idea che ahime' di esso mi hai, non so perche', descritto.
Trovo anche strano che mi si risponda solo se contralto determinate visioni, strano voglio dire, liberissimi tutti, comincio a chiedermi un po' di perche'.

tabula ha detto...

@Antonello: l'impronta è femminile o è semplicemente quella di un piede piccolo?
perchè mai avrebbe dovuto essere per la procura quella di un Parolisi accucciato?
tanti modelli di scarpe sono unisex, niente vieterebbe ad un uomo di avere un piede un pò piccolo, non dico minuscolo, ma anche un 38/39 sarebbe definibile come tale.

Antonello ha detto...

@Tabula
pare che piu' d"uno sbbia osservato che si possa trattare di scarpa unisex di tipo carrarmatino militare, in tal caso chiunque abbia purtroppo e meno male fatto il militare sa che quelle misure non possono corrispondere alla misura giusta del piede che le indossa.
Se un uomo ha il 43 indossera' il 44 per evitare i calli di una scarpa rigida che non lascia scampo, se una donna, che non mi risulta esuli dal discorso, ha il 37 indossera' indi il 38 e via dicendo, ora ammettiamo che non fosse come tutti dicono e cioe' che la misura di quel piede da Cenerentola fosse di una donna, e ribaltamdo la negazione, come potrei pensare allora che quel piede fosse di un uomo??? Devo allora pensare ad un ragazzino???

PINO ha detto...

Gabry,non solo M. Rea, ma anche la Bruzzoni, per completare la potenza del "colpo di coda".
E' evidente che le inaspettate mosse della Tommolino avrebbero rotto le uova in un paniere intrecciato con code di paglia tenuto al fresco.
Comunque, dopo qualche istante ho spento il televisore.
PINO

ENRICO ha detto...

Ho visto una parte di Porta a Porta :
STANOTTE HO AVUTO GLI INCUBI !

..e ho detto tutto.

PINO ha detto...

Caro Enrico,
quì ci troviamo di fronte a qualcosa di "tosto" ( e d'altronte l'abbiamo sempre pronosticato)che non accetta, nè può accettare contraddittorio, specialmente se questo mette in pericolo i risultati pogettati.
Non si spiega diversamente la reazione che si è sviluppata nella giornata di ieri, con un fuoco incrociato a tutti i livelli.
Che sia stata veramente toccata una piaga dolorosissima?
PINO

ENRICO ha detto...

PINO,
non lo so. Ma SE E' VERO che il Gup ha posto il quesito dei rapporti sessuali , sono sicuro che il malore accusato da VG durante l'udienza sia stato causato da questa richiesta

gabry ha detto...

Annika
grazie della spiegazione

ieri sera a porta a porta, Jonny e company hanno dato una importanza rilevante al dna trovato in bocca. a detta di jonny il dna sulla bocca era "tanto". Sono rimasta disorientata dalle parole della Baldi, che dovrebbe essere un nome nel suo campo, la quale ha dichiarato che gli esperimenti da lei effettuati hanno confermato che il dna restiste solo per alcuni minuti e quindi..........
Solamente il giudice Matone ha chiesto se il dna salivare e il dna epiteliale hanno la stessa durata sulla bocca.
la risposta del Jonny e stata che il salivare dura senz'altro meno rispetto a quello epiteliale per una differenza di qualche minuto.
NESSUNO si è posto il quesito di che tipologia era il Dna trovato in bocca nonostante fosse tanto..........
la campagna dei giornalai continua ed il piccco è stato con il sopralluogo della Bruzz alle casermette.

Anonimo ha detto...

UL'avvocato presente ha ribadito che non esiste letteratura in merito a datazione di DNA ma ognuno andava per conto suo..

tabula ha detto...

@penso anche io, Enrico.
quel che ha fatto avere un malore alla signora V.G. è stato il fatto che il dito venisse messo in qualche piaga.
E davvero non posso comprenderne il motivo, conoscere la propria figlia avrebbe dovuto darle una certa sicurezza sulla sua integrità morale al punto che tale verifica dovrebbe risultarle una formalità da eseguire ad occhi chiusi, certo, la possibilità che la figlia abbia subito uno stupro aggiungendo altro male al male subito potrebbe esser causa di malore, anche se il sospetto è che lo stesso possa derivare dal fatto che la colpevolezza del genero possa essere messa se pur lontanamente in discussione.
E a proposito della semenogelina, Antonello, indicherebbe almeno una presenza maschile.
Non so se sia risultato il numero di scarpa le cui impronte sono state ritrovate, io stessa che sono alta 1,70 ho un paio di zii che supero di tutta la testa e non superano il 36/37 di piede.
Più che ad un ragazzino potrei pensare ad un sessantenne, ad un esponente delle generazioni precedenti la nostra non omogeneizzate, o semplicemente alla possibilità di un uomo decisamente piccolo.
Ma anche di una complice donna, certamente.
Però l'uomo c'era e la semenogelina ce lo grida.

gabry ha detto...

anonimo delle 11.00 soni io scusate non ho firmato
gabry

Antonello ha detto...

@Tabula
veramente la presenza di ALMENO una figura maschile l'ha illuminata Annika con il suo prezioso trattato su quella sigla di cui noi poveri profani non potevamo avere contezza.
Devo essere sincero, anche io mi son posto l'interrogativo di un uomo piccolo a partire dalle modalita' di aggressione a M., un uomo piu' grosso ed alto di M. non capisco perche' avrebbe dovuto attaccare la donna alle spalle e cercare inutilmente la gola, forse per impedire ed inibire subito la voce ed i prevedibili urli, ma tutta la dinamica fa pensare ad "una fisicita' del carneficie minuta", se non poco abituata allo scontro fisico anche se in possesso di una sorprendente rabbia e cinico sadismo, le due impronte a sangue fresco invece potrebbero essere di ALMENO una donna o di un carneficie anziano e forse aspermatico, non vi e' certezza fino a che evidentemente non viene scovata.
Certo che vi sono particilari di depistaggio che si confondono nella koro logica semantica, per questo anche ipotizzavo due gruppi o due mani completamente diverse.
La soldatessa poi che si chiude in bagno a Villa Lempa, come testimoniano gli abitanti, uscendone sconvolta in un orario serale del 18/04/2011 un significato lo dovra' pure avere, le due od una donna vista dai ciclisti seguire a passa affrettato M. uscendo dal bosco a San Giacomo avranno pure una parte nella storia od e' normale a qualcuno che ad Ascoli le donne si inseguano allegramente rincorrendo farfalle??? Una catenina che sparisce ed una rabbia ben precisa d'impeto quasi di difesa poi degenerata e non di aggressione che senso ha in un uomo??? Sono tutte domande che farebbero pensare ad un regolamento di conti fra donne ma ancor prima della Sg, carissima Tabula, non ho avuto mai riserve ad ipotizzare eventuali figure maschili coinvolte, non ho remore o recinti mentali, frega nulla, si parla di assassini e non penso sia importante cosa gli riempisse o svuotasse le coscie ed il cervello fra le orecchie.
Ne ritengo possa essere un uxoricidio compiuto a partire dall'odio fine a se stesso verso le donne ed ancir meno verso gli uomini, chi ha ucciso vedeva M. come un insulso nemico da cancellare, da umiliare, da eliminare, puo' essere il profiling di un uomo tradito??? Puo' darsi ma ha nel caso ha aggredito M. con motivi precisi, puo' invece essere il profiling di una donna tradita??? Molto piu' verosimile nella scoordinatezza dell'attacco, nell'impeto di rabbia, nel fatto che difficilmente un uomo pianta con tutta la propria rabbia una coltellata alla schiena di una donna di cui poteva nell'ipotesi aver ragione in altri modi.
Sempre che cio' che sappiamo possa essere vero, e sempre che anche l'omicidio non rappresenti un depistaggio, e non credo.
Aggiungiamoci pure la relativa ipotetica poca profondita' delle ferite per come possono essere state descritte da chi vede nelle coltellate piu' profonde lacerazioni di non piu' di 8 centimetri descrivendo le rimanenti come marginali.
Chi e' che puo' infliggere coltellate a lama liscia di tre o quattro centimetri o meno???

tab ha detto...

@Antonello
sì beh, se nomino la semenogelina senza nominare ogni volta Annika non è certo attribuendomene il merito della scoperta, non credo vada specificato, nè mi sembra di aver dato impressione contraria.
Ho nominato quella semenogelina non per porti di fronte ad una MIA scoperta sperando tu non abbia letto alcun commento da mesi e lustrandomene di immeritato merito (azz comincio ad esprimermi come te), vabè, era solo per ricordarti: occhio che un uomo c'era e ce lo dice la semenogelina.
(cioè Annika)

Piuttosto mi ha colpito quando ribadisci la rabbia del "piantare un coltello nella schiena".
Perchè è vero, quel coltello è stato piantato inizialmente nella schiena, non è stato un attacco frontale.

Però non attribuirei la vigliaccheria di un gesto ad un sesso, in fondo ci sono vigliacchi uomini e vigliacche donne.

Anzi a maggior ragione potrebbe covare rabbia e vigliaccheria un uomo forse piccolo e insignificante che possa sentirsi da una vita sottostimato e ignorato dalle donne, specie così alte e belle.

E non mi dire che non può accadere, nel mio piccolo potrei avere dei trascorsi che mi abbiano insegnato queste componenti della natura maschile e femminile

ENRICO ha detto...

MASSIMO,

sarebbe complicato per te creare una sezione in cui inserire gli interventi più significativi fatti da ANNIKA relativi sia alla Sg che al DNA nella bocca di M ?

Perchè andare a ricercarli nei commenti è un'impresa quasi impossibile ed invece averli sempre sott'occhio sarebbe assai utile per svariati motivi

ci vorrebbe l'aiuto di MIMOSA e del suo preziosissimo archivio...

tabula ha detto...

Comunque sia, Antonello, è chiaro che stiamo partendo da due ipotesi omicide forse neanche in contrapposizione, ma che vedono attori di sesso differente.
Il giudice ha sollevato il quesito dell'avvenuto rapporto di Melania a tre giorni dal delitto.
Quello che non mi è dato capire, è se la soluzione al suo dilemma riguardi la componente investigativa, ovvero se la stessa si domandasse se fosse stato esplicitamente domandato a Parolisi quando fosse stato l'ultimo suo rapporto sessuale con la moglie, e non vedo a che pro,
o se la stessa giudice sollevasse IL dubbio da risolversi in sede medico-analitica peritale relativamente alle prove fisiche di quella traccia biologica ritrovata all'interno del corpo e forse, dico forse e lo sottolineo, NON sulle mutande.
Ovvero mi chiedo: quella domanda può condurre da sè un sapiente e scrupoloso anatomopatologo che non sia di parte alle stesse conclusioni alle quali sia giunta Annika?
Ovvero alla possibilità non scritta che un rapporto sessuale sia precedente alla immediatamente successiva sopraggiunta morte violenta della donna essendone motore scatenante?
Ovvero: quella domanda può racchiudere il dubbio che la donna sia morta a causa di una violenza sessuale abilmente mascherata e poco avvedutamente sottovalutata per l'assenza di tracce di violenza e costrizione sul corpo?
A che scopo accertare un dettaglio che Tagliabracci archivia dandola ad intendere come una normale presenza biologica nel corpo di una donna sposata attiva sessualmente?
vorrei sapere se nei programmi che vi hanno tanto disgustato se ne sia parlato.

Antonello ha detto...

Forse e' piu' reale, se parliamo di soli uomini, parlare di segnali piu' di depistaggio e che noi, grazie anche alle poche informazioni sulla perizia, scambiamo per azione vera e propria.
Lo stesso fatto che M. sia stata trovata seminuda proprio voi ricordavate potesse essere l'esposizione delle umiliazioni di quanto poca considerazione poteva avere di se stesso chi ne vedeva le foto in epoche future o di chi comunque ne avrebbe conosciuto i particolari.
Bene, chi violenta una donna lasciando il proprio rintracciabile frutto poi lasciandola umiliata in esposizione??? Poi le incisioni di natura germanica, e non necessariamente anticattoliche, la svastica storta, incisa dal lato del corpo che ne permetteva meglio l'inclinazione, la croce di Sant'Andrea o simile che collegata alle dichiarazioni di un esponente di vertice della massoneria napoletana che dice il P. appartenente, potrebbe essere collegata ad una frangia sassone che detiene il proprio simbolo proprio nella croce di Sant'Andrea.
Io vedo in tutto questo una aggressione non necessariamente da attacco ma anche e' possibile, dato il carattere polverino della vittima, che l'ipotetico carneficie si sia difeso/a, le cose poi non accettate da una M. priva di mediazioni fra l'affronto personale e le ragioni altrui, potrebbero essere degenerate per poi essere stagiate nell'impossibilita' di ripararvi, molte delle cose che noi riteniamo azione aggressoria, secondo la mia sensazione, sono veri e propri staging o segnali, come il luogo del rinvenimento.
Come si puo' notare non ho parlato di sessi o di turbe omofobiche, benche' sia indicativo che la maggior parte di colpi sembea sia stata portata al polmone sinistro, la parte del cuore???

Antonello ha detto...

@Tabula
tranquilla, non mi nemmeno sfiorato quel dubbio, sono sempre stato onesto nel dire che sono profano in materia e quando scrive Annika leggo con attenzione, non mi sogno nemmeno di arrogarmi meriti non miei, non ne avrei intima soddisfazione e amo stimare me stesso anche nell'umile imparare.
Non solo, posso anche onestamente dire di aver cercato di diffondere il dato anche sul forum battesimale pretendendo pero' che si citasse questo blog e specificatamente Annika, piu' di cosi', come potrei anche e quindi essermi dimenticato che la Sg non e' solo dei gorilla o di angeli caduti??? Chiato che c'e' ALMEMO una figura maschile da inserire, la Tommolini si dev'essere inkavolata per l'auto perche' guarda caso chiede i rapporti di M. negli ultimi tre giorni, 24x3=72, che strano, a questo punto sarebbe determinante sapere da quale momento chiede, se dalla data del tampone, dalla sparizione o da quella di presunta ufficiale morte della vittima.
Qualcuno ne sa qualcosa di piu'???i

ENRICO ha detto...

Cara TABULA

i DISGUSTOSI programmi tv ( Vespa ieri sera a Porta a Porta aveva invitato la Brzz compiendo VOLUTAMENTE una grave DISINFORMAZIONE perchè ha OMESSO di dire che il Gup l'aveva esclusa dalle indagini ritenendo inutile un ulteriore sopralluogo) non hanno MAI accennato al quesito posto dalla Tommolini( e che è agli atti) relativo ai rapporti sessuali avuti dalla vittima

Se questo argomento non contenesse nessun risvolto "sconcertante" non si comprende il motivo per il quale ci sia un "silenzio stampa" così ASSORDANTE

Solo TVP ed il Corriere Adriatico hanno dato questa notizia ma la stessa non è mai stata ulteriormente approfondita nè ripresa da nessun altro organo d'informazione

Unknown ha detto...

X Enrico.

Prima di tutto occorre sia Annika a dare l'autorizzazione per radunare i file sulla Sg ed inserirli in una pagina apposita. Se Mimosa li ha raccolti ed Annika è d'accordo io non ho alcun problema ad inserirli in una pagina specifica.

Ma c'è un ma. C'è da tener conto che poi davvero andranno in circolo su internet grazie anche ad ogni sito che riprende i miei aricoli e le mie pagine (Liquida, Virgilio, Fai Informazione ed altri), e che ci sarà da specificare che titolo professionale abbia Annika per poter scrivere certe cose.

Questo perché creare una pagina di informazione generale inserendo anziché il nome un nick name non è un problema, e lo si può fare anche su un argomento ben specifico, però c'è da pensare anche al poi ed un problema lo potrebbe diventare se un domani ci fosse un legale che mi querela per quanto ho inserito di "forte" senza averne io il titolo.

A quel punto potrei anche andare in tribunale (anzi mi farebbe un enorme piacere e non sarebbe un problema visto che sono certo di quanto Annika scrive), ma di fronte ad un giudice un nome poi dovrei farlo per far lui capire che quanto inserito nel blog non sono invenzioni mie...

Ciao, Massimo

ENRICO. ha detto...

MASSIMO,
come non detto !

PERFETTAMENTE capito il problema.
Grazie ciao
E.

tabula ha detto...

un articolo miracolosamente NON colpevolista che si pone qualche legittimo dubbio:

http://www.vitadamamma.com/31205/melania-rea-processo-contro-salvatore-parolisi-dna-operai-macedoni-e-tempi-del-delitto.html

Tiziana ha detto...

Tabula,
finalmente un articolo che si pone il problema dei TEMPI, aspetto che noi abbiamo sollevato più volte e che più d'ogni altra cosa fa propendere per l'innocenza di Parolisi. Il tutto, come specificato nell'articolo, va sommato al fatto che per ben due volte Colasanti non avrebbe visto la macchina di Parolisi

LucaP ha detto...

@ Tabula e Tiziana

L'articolo di Vitadamamma non è nient'altro che la trascrizione del servizio andato in onda a Quarto Grado venerdì scorso, senza particolari variazioni.

Nella ricostruzione fatta però da QG vi è un aspetto che non coincide con la ricostruzione fatta dalla Procura e che allunga ulteriormente i tempi. Difatti, mentre a QG si è fatto passare Parolisi dalla strada diretta che congiunge Ripe con Colle San Marco passando da Colle San Giacomo, nell'Ordinanza del GIP Cirillo (che riprende sicuramente il testo della richiesta dei PM) Parolisi viene fatto passare nuovamente ed illogicamente da Folignano con un aumento del tempo di percorrenza di circa 10 minuti.

Questo è stato sempre un aspetto che mi ha destato sospetti. Gli unici motivi per tale percorso, che va contro la volontà dei PM di accorciare il più possibile i trasferimenti in auto dando così a Parolisi maggior tempo per commettere il delitto, ripulirsi e nascondere arma e vestiti, secondo me stanno o in qualche testimonianza attendibile di qualcuno che avrebbe dovuto veder passare da San Giacomo (o da altri punti della strada) la Scenic nera o in qualche filmato di videosorveglianza acquisito dagli inquirenti e controllato con esito negativo.

Credo che questo particolare non sarà sicuramente sfuggito alla difesa e potrebbe essere un ulteriore elemento a favore di Parolisi. Come poteva difatti sapere costui che era meglio ripassare da Folignano e non scegliere la via più breve se il suo scopo era quello di arrivare a Colle San Marco il prima possibile per costruirsi un alibi?

Avendo dovuto rinunciare a 10 minuti preziosissimi, gli inquirenti sono stati costretti a forzare la mano con l'orario di arrivo da Segà che secondo la Flammini e la Alesi è avvenuto alle 15.40 mentre ci sono riscontri che l'orario giusto fosse le 15.30, senza poi contare che Ranelli, secondo "quanto ricostruito assieme ai Carabinieri" afferma di aver visto Parolisi con la donna ed il bambino alle 15.27 circa.

Tiziana ha detto...

Sì Luca P,
ricordo le puntualizzazioni che facesti tempo fa. Se comunque, dal quarto d'ora che rimane nella ricostruzione fatta su Vitadamamma, togliamo anche i 10 minuti in più previsti nel percorso indicato dal Gip Cirillo, rimangono solo 5 minuti nei quali Parolisi avrebbe dovuto lavarsi, cambiarsi e far sparire l'arma. Plausibile?
Anche se l'articolo di Vitadamamma riprende il servizio fatto da QG va bene comunque, è un segnale che anche qualcun altro si sta ponendo i nostri stessi dubbi (che dovrebbe avere chiunque sia dotato di una se pur minima capacità raziocinante).

Annika ha detto...

GRAZIE MASSIMO.

E ora la rivelazione bomba che nessuno si aspetta e che mi fara' cacciare dalla SQUADRA e da questo blog: io Porta a Porta l'ho visto TUTTO! E c'e' di piu': mi sono divertita un mondo!!!

1. IL DNA SALIVARE - ALLEGEDLY
Stando a Gionni e alla Dott. Baldi, in seguito al test da quest'ultima eseguito su un'unica coppia (attendiamo quello su 50 coppie) sia il DNA salivare che quello da cellule epiteliali persistono per pochissimi minuti. O meglio, il DNA da cellule epiteliali sulle labbra scompare quasi immediatamente mentre la saliva persiste appena un po' di piu' (Gionni dice "pochissimi minuti"). Detta cosi', questo non e' il classico dilemma di "how long is a piece of string", right? Pochissimi minuti non vuol dire, che so, un quarto d'ora, o mezz'ora, giusto? Da come si e' espresso Gionni, ma soprattutto da come si e' espressa la Baldi, si parlava di, diciamo, un pugnetto di minuti. Ebbene? Ebbene hanno sbagliato a fare una rivelavione cosi' importante in televisione, mettendosi da soli i bastoni tra le ruote. Infatti la procura accusa Parolisi di trasferire il suo DNA (salivare o epiteliale che sia) durante l'attacco, di sbrigarsela tra fontanella e arma in soli 5 MINUTI e di tornarsene di corsa a CSM lasciando Melania agonizzante. Ma nessuno ha pensato che un'agonia non corrisponda all'ora della morte? E che durante un'agonia un soggetto ferito sbavi, gridi, si lamenti, contorca i muscoli, compresi soprattutto quelli della bocca? Mai vista la smorfia di un moribondo accoltellato? Ebbene, quel DNA che, ALLEGEDLY, sarebbe dovuto permanere, nel migliore dei casi (cioe' nel caso fosse stato salivare) per "pochissimi minuti" max, non avrebbe mai dovuto poter essere repertato, tantomeno "in grande quantita'" (novita' di ieri sera), se come dice la procura Parolisi e' scappato a CSM lasciando Melania agonizzante "per alcune decine di minuti". E invece c'era. C'era nonostante la Baldi e Gionni dicano, in pratica, che non ci poteva essere, dato che Melania, cosi' come alla coppia pomiciona di cui si sono serviti per il loro esperimento, dal momento del trasferimento di DNA di Salvatore sulle labbra al momento del decesso (alcune decine di minuti piu' tardi) era ancora viva e quindi capace di salivare, bagnarsi le labbra, deglutire, oltre che sbavare, gridare, lamentarsi, contorcersi, ecc ecc!!! E sappiamo anche che Salvatore il tempo per tornare indietro a ripiazzare il suo DNA sparito nel frattempo dalle labbra della moglie, manco volendo, proprio non ne aveva! E allora? E allora o e' una sciocchezza immane quella dei pochissimi minuti del French kiss test (ma vedi tu che la Baldi non si e' letta gli articoli nella bibliografia di Kenna et al; che figura!!!), o quel DNA E' RICONDUCIBILE A PAROLISI MA NON E' STATO LUI A "STROFINARLO" SULLA BOCCA DELLA MOGLIE.

continua...

Annika ha detto...

continua...

2. LA VESCICA VUOTA
ma lo sanno gli inquirenti che la caffeina e' uno stimolante? E indovinate un po', tra le altre cose, che cosa stimola? Ebbene si, la caffeina e' diuretica. Ora, se lo stomaco di Melania ne conteneva solo 3 o 4 mg (sempre ammesso che le minute formazioni biancastre parzialmente digerite non fossero i resti di una pillola dimagrante a base di caffeina, dai tempi di scioglimento assai piu' lunghi), significa che la bevanda a base di caffeina da lei ingerita era stata quasi completamente assorbita dal suo corpo. E dove mai tale bevanda era finita? Non era certo evaporata. Inviterei allora la Dott. Baldi ad un nuovo esperimento: prendiamo un soggetto femminile, anzi 50, sui 28-30 anni e con una gravidanza alle spalle. Invitiamo queste signore a consumare un pezzetto di piadina (verde?), un bicchiere di latte e una tazzina di caffe'. Poi mandiamole immediatamente in bagno (la professionalissima intervista a "Salvato'" mandata in onda ieri sera ci ricorda che Melania era stata in bagno prima di uscire di casa) ed infine portiamole a fare un tortuoso giro in macchina. Sbatacchiamole un pochino (niente violenza per favore! una cosa leggera) e immediatamente facciamo loro un'ecografia. Hanno tutte la vescica completamente vuota? DAVVERO CE L'HANNO?

Ma c'e' un problema, anzi due: non vi erano tracce di urina di Melania a Ripe e Melania aveva la vescica completamente vuota. E Melania la si vuole agonizzante dalle 14.40 circa. Il fatto e' che Melania non e' deceduta alle 14.40 circa, ma "alcune decine di minuti" piu' tardi. E per quanto rallentate possano essere le funzioni di un soggetto agonizzante, esse sono ancora attive, o il soggetto sarebbe gia' morto. Quindi, all'ora trascorsa tra l'andare in bagno di Melania, la consumazione di un presunto caffe e la vescica vuota, vanno aggiunte alcune decine di minute. Questo significa due cose:

1. che il contenuto gastrico contenente 3-4 mg di caffeina non va retrodatato di 1 ora dalle 14.40 circa, ma almeno dalle 15.10-15.20 (alcune decine di minuti = minimo minimo 20 minuti, se non 30), portandoci, per i tempi dell'assorbimento della caffeina, alla consumazione di una bevanda a base di caffeina come minimo alle 14.10-14.20.

2. L'esperimento va ripetuto, facendo aspettare le nostre gentili volontarie non un'ora, ma un'ora e 20-30 minuti? Dite che la loro vescica, dopo un bel bicchiere di latte, un diureticissimo caffe' contenente (parole di Tagliabracci) circa 100 mg di caffeina, la strada tortuosa, lo sbatacchiamento, 35 (finte!) coltellate e alcune decine di minuti in posizione supina con le parti intime esposte e direttamente a toccare la terra nuda, sara' ancora completamente vuota?

Annika

Tiziana ha detto...

Ma Annika,
dimentichi che Parolisi (non si sa quando) sarebbe tornato a vilipendere il cadavere della moglie! E lì, tra un'incisione e l'altra, si sarà preso una pausa in cui baciare la povera Melania.

tabula ha detto...

@Annika,
io non dimentico che mettesti in evidenza le espulsioni organiche che un cadavere fa un paio d'ore dopo la morte, dove sono finite?

Annika ha detto...

PS, prima che me lo chiediate voi ho visto una persona agonizzante in seguito ad una coltellata la sera che ho accompagnato un'amica al pronto soccorso in seguito ad un'ustione alla mano che si era provocata cucinando. Il poveretto, un ragazzo accompagnato da un gruppetto di amici, urlava come un pazzo, piangeva e sbavava a piu' non posso. Anche qui, basti ricordare come si reagisce gia' solo quando, tagliando le verdure, per sbaglio si taglia in malo modo anche un dito... E no, NIENTE ESPERIMENTI in questo caso, mi raccomando!

Annika ha detto...

TIZIANA
ah, la memoria! Quasi dimenticavo...

TABULA
e gia'! Dove sono finite? Forse non a Ripe...?

PINO ha detto...

Enrico,
circa una settimana fa, ho inviato una e mail a Mimosa, chiedendole, appunto, se fosse d'accordo a rimettere la relazione di Annika, in cui trattava doviziosamente della Sg e del dna riscontrate sul corpo di M, al Gup Tommolino, e dicendomi disposto a sottoscrivere per primo, il documento di accompagnamento, previo consulto, da parte sua, degli altri componenti la SQUADRA.
Fin'ora, stranamente, non ho ricevuto nessun riscontro alla e mail, nè ho letto suoi interventi nel blog. (l'avete notato anche voi?)
Forse la nostra Mimosa è fuori sede, o molto impegnata professionalmente.
Potrebbe anche essere indisposta fisicamente, e questo mi dispiacerebbe molto, per cui spero proprio che ci contatti al più presto, per rassicurarci almeno sul suo stato di salute.
Resta, ad ogni modo, positiva l'iniziativa proposta.
PINO

PINO ha detto...

Annika,
ho letto quest'ultima tua disamina.
Che dirti?...1000 e lode...e anche bacio accademico.
PINO

Gabry ha detto...

Annika sei grande ! Era proprio quello che volevo dire io sul famoso bacio ma non sono riuscita a spiegarlo bene come te.

ENRICO ha detto...

ANNIKA

ieri sera a Porta a Porta anch'io ho sobbalzato quando hanno parlato dei "pochi minuti di persistenza del DNA salivare o da cellule epiteliali " in quanto il primo viene cancellato dalla deglutizione o dalla salivazione del soggetto, il secondo svanisce anch'esso in breve tempo

Mi son detto "adesso ci sarà pur qualcuno che dirà : ma se non è morta subito il DNA salivare non avrebbe più potuto essere presente "

Invece SILENZIO completo. Allora ho pensato che - se non avevano fatto questa obiezione - tutti quei sedicenti esperti davano per scontato ( da qui la prova regina) che Salv avesse baciato la moglie già MORTA !!!!!

Il che, oltre ad essere agghiacciante, presupporrebbe che Salv. si sia intrattenuto sul posto almeno altri 15/20 min in attesa del decesso... e quindi, se già il tempo a disposizione era improponibile in caso del solo accoltellamento, adesso con questa "trovata" del bacio dell'assassino, Salv. ci avrebbe messo un nanosecondo per raggiungere il bar Segà e dare l'allarme.

Mi sono molto meravigliato che nessuno abbia fatto presente questa incongruenza MACROSCOPICA.

A parte un timido tentativo del Prof Natale Fusaro, caduto ovviamente nell'indifferenza più totale ( tranne il velocissimo battibecco fra lui e la Brzz a proposito dei cellulari..)
---
PINO,

anch'io ho notato l'assenza di MIMOSA ma mi sembra di ricordare che avesse detto che in questo periodo era impegnata professionalmente

ENRICO ha detto...

Stanno sparando gli ultimi colpi rimasti

http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2012/03/29/news/parolisi-all-amante-avremo-una-casa-nostra-5740309

Alla vigilia della seconda udienza spuntano ALTRE lettere di Salv. a Lud.

E spunta pure questa testimonianza
" E una donna ha raccontato agli investigatori che Parolisi avrebbe avvicinato uno dei vicini di casa appena intervistato e gli avrebbe detto: «Parlate gratis? Ma fatevi pagare, così con i soldi andiamo tutti a Cuba».

Il che AVVALORA la nostra LOGICA supposizione : Salv.inca@@ato nero apostrofava così tutti coloro che parlavano a vanvera davanti alle telecamere o s'intrattenevano con i giornaLAI

PINO ha detto...

ENRICo
Non hanno più grano da macinare e si adattano con la pula...tanto sempe farina è (?!)
PINO

tabula ha detto...

dubito fortemente che Parolisi avesse la se pur minima intenzione di andare a Cuba con i suoi vicini di casa.
è chiaro che si tratti di un'ironica provocazione come a dire ai suoi vicini: "ma piantatela di andare in tivù a dire cose che non sapete!".
Bisognerebbe proprio essere privi di sale in zucca anche solo per ipotizzare che Parolisi gli stesse rivolgendo un invito con delle basi realistiche.
Per quanto traditore, un vedovo, a cui è sparita la moglie, metti anche nella lontana ipotesi non verificata nè verificabile sia lui l'assassino, che ti invita ad andare a Cuba? Improbabile e illogico.

Però chissà, magari han colto lo spunto e a Cuba ci andranno da soli. tanto qualche soldino alla fine l'avran racimolato.

Ps: il bacio post mortem, anzi la POMICIATA post mortem, mi sembra un'ipotesi assurda e forse anche poco fattibile.
è già difficile pomiciare con uno che dorme, avete mai provato?
se non si sveglia e non partecipa al massimo riesci a leccargli la faccia tipo cane.

Mimosa ha detto...

Carissima Squadra!
davvero vi sono mancata? ma ve la siete cavata alla grande anche senza di me ;-)
Sì sono stata impegnata professionalmente, oggi ho concluso e ho avuto delle belle soddisfazioni conoscendo persone speciali.

Quanto avete scritto nel frattempo!
A causa degli impegni non ho guardato neanche 1 delle trasmissioni che vi hanno fatto star tanto male (e non mi sono mancate!!).
Ma a nessun altro telespettatore tranne a voi vien da ridere che Parol voglia portare tutti a Cuba con lui?
Nessuno si domanda "perché proprio a Cuba"?


@ Pino
credo di aver letto il tuo messaggio con la tua proposta di sottoscrizione, ma non ho avuto il tempo materiale di approfondire all'interno della Squadra ...

Un caro saluto a tutti.
Spero con domani di tornare in pista ... se avrò cose "intelligenti" da dire.

Mimosa

PINO ha detto...

MIMOSA CARA,
Ho appreso solo ora, con molto piacere, del tuo ritorno...all'ovile.
La mancanza di uno qualsiasi di noi, della squadra, si avvertirebbe sensibilmente; almeno io credo.
A dopo, PINO

LucaP ha detto...

@ Annika

Quando ieri hai parlato della tua esperienza personale al pronto soccorso mi hai fatto tornare in mente un dubbio che ho sin dalla prima lettura delle ordinanze e dell'estratto della perizia di Tagliabracci.

Secondo quest'ultimo Melania è morta dopo un periodo agonico di alcune decine di minuti, quindi minimo 20 minuti come abbiamo tutti quanti ipotizzato.

Sappiamo che lo staging ha alterato sensibilmente la scena del delitto e soprattutto il modo in cui il cadavere si presentava al momento del decesso. L'unico indizio, apparente, è il trucco della vittima che si presentava, a detta della Canestrari, intatto. E per trucco dobbiamo intendere non solamente il rossetto ma anche l'eventuale trucco agli occhi visto che è stato anche affermato che Melania non presentava segni di pianto.

A questo punto mi sono domandato, come altri anche su questo blog, cosa significasse realmente per periodo agonico. Si deve intendere come stato comatoso incosciente oppure dobbiamo presupporre che quest'ultimo sia sopravvenuto non subito ma a distanza di qualche minuto dall'aggressione (come mi sembrerebbe logico pensare, visto che non sono stati lesi organi vitali ma l'unica ferita grave sembra essere quella che ha generato l'ingente emorragia interna).

Trovo allora tutto abbastanza incoerente in quanto, perlomeno nei primi minuti, ci si sarebbe dovuti aspettare che Melania si portasse le mani sulle ferite, toccandosi anche il volto e molto probabilmente mettendosi in una posizione fetale. Gesti istintivi e naturali in una persona vittima di numerose ferite da arma da taglio, ma che forse avrebbero dovuto lasciare segni evidenti nelle tracce ematiche sul corpo e sulle mani ma anche sul viso, segni che a leggere gli atti resi pubblici non mi sembra siano stati riscontrati.

Anche le ferite da difesa mi sembrano esageratamente poche considerata la durata dell'aggressione.

Ho avuto quindi sempre, e continuo ad avere ancor ora, la sensazione che Melania non fosse assolutamente in grado di reagire in alcun modo all'assassino ed alle coltellate, né alle prime né alle successive infertegli (indipendentemente dalla dinamica e dalla successione delle stesse). Mi viene quindi da pensare che l'ipotesi di Melania drogata con qualche sostanza inibente la capacità reattiva sia ulteriormente corroborata da queste considerazioni.

Non sono però un medico legale ed allora chiedo consiglio a te.

Ciao

tabula ha detto...

è anche vero che inizialmente cercò di scappare dal tentativo di sgozzamento.. e sembra sia così e che ricadde su un ginocchio.
quindi inizialmente avrebbe dovuto essere minimamente reattiva.
la botta in testa l'avrebbe tramortita al punto da impedirle una reazione autoprotettiva o potrebbe essere crollata sotto le numerose coltellate infertegli?
dopotutto, è difficile portarsi le mani alle ferite se queste ultime sono sulla schiena, perlomeno erano sulla schiena la prima serie.

Annika ha detto...

LucaP
ti rispondo sotto l'ultimo capolavoro di Massimo. Ciao.

Anonimo ha detto...

PERCHE' NON PASSIAMO AL NUOVO POST DI MASSIMO CHE E' SUPERLATIVO?

LucaP ha detto...

@ Tabula

La dinamica dell'aggressione ricostruita da Tagliabracci, sebbene ipoteticamente corretta, è basata su alcune ipotesi che però potrebbero anche essere riviste e portare ad altre conclusioni.

Tagliabracci ha detto che Melania ha cercato di scappare forse unicamente basandosi sul fatto che una prima fase dell'aggressione sembra sia avvenuta qualche metro distante da dove è poi stato rinvenuto il corpo. Ma sicuramente non si può essere trattato di una fuga in quanto Melania aveva i pantaloni abbassati sin sotto le ginocchia ed allora dobbiamo pensare più ad uno spostamento non troppo rapido, costituito al massimo da pochi piccoli passi incerti, perché altrimenti sarebbe subito crollata a terra e molto probabilmente sul marciapiede in legno del lato Nord del chiosco. E questo stando all'ipotesi che le prime ferite siano quelle al collo inferte nel tentativo di sgozzamento (la posizione sembrerebbe confermata dalla Blood Stain Analysis delle tracce ematiche sull'assito e sulla tronco dell'albero).
La perizia parla di un profondo ematoma alla fronte e dal momento che Tagliabracci ha fermato l'ora della morte non appena Melania è giunta al chiosco (dalle 14.40 alle 15.10 circa), giocoforza ha dovuto ricondurre il violento colpo alla fronte proprio alle fasi dell'omicidio. Ma questo potrebbe non essere vero. E' mai stato accertato se Melania abbia colpito con la fronte una superficie dura presente nella zona del delitto? Che ne so, la parete del chiosco (in tal caso si sarebbero dovute trovare probabilmente delle fibre di legno sulla fronte)? Od una pietra (ma ve ne erano lì nei dintorni, e se si, presentavano tracce ematiche di Melania)? Si sarebbe dovuto trovare dei segni evidenti dei quali non si parla assolutamente. Allora non rimane che un pugno violento. Ma anche in questo caso dei segni delle nocche ci sarebbero dovuti essere. Rimane allora probabile che l'ematoma sia dovuto ad un evento precedente l'aggressione con un oggetto in grado di lasciare nessun segno evidente.

Sempre dalla lettura della perizia non si capisce bene se le ferite sul torace siano state inferte con Melania adagiata sul fianco (posizione assunta per un certo periodo di tempo come evidenziato anche da Varetto) o già in posizione supina, ma dal momento che sembra siano concentrate sul lato sinistro si dovrebbe propendere per la prima ipotesi.

Ma sono tanti gli indizi che mi fanno pensare che Melania non fosse in grado di reagire in modo normale a quanto le stava capitando. Se davvero le prime coltellate, dopo il tentativo di sgozzamento (e già qui, considerato che lo stesso non è andato a buon fine mi sarei aspettato che Melania si portasse le mani alla gola) le sono state inferte alla schiena, avrei trovato naturale che fossero stati rinvenuti segni di rotolamento sul terreno dovuti anche all'inarcarsi della schiena (non vi è mai capitato di urtare qualcosa di duro con la schiena? quali sono le reazioni istintive?). Se hai presente le immagini della scena del crimine, anche quelle scattate dopo il prelievo del cadavere, non vi sono assolutamente segni nel tappeto di aghi di pino che possano far pensare a ciò. E' tutto perfetto e ordinato tanto da farmi pensare che troppe cose non tornino e tra queste proprio la mancanza di segni di reazione di Melania.

Anonimo ha detto...

Annika, il tuo contributo è prezioso come sempre. Ora, pur non essendo un medico, il fatto che la vescica fosse vuota e che lì, dove Melania è stata ritrovata non vi sia traccia di urina mi porta a pensare che, o non sono state fatte bene le analisi sul terriccio, o che Melania, abbia fatto la pipì in un altro luogo. Forse è stata aggredita e stordita mentre faceva pipì. Impossibile, che dopo un'ora e mezza da quando è andata in bagno l'ultima volta avesse la vescica vuota.
Per quanto riguarda le varie trasmissioni, lasciateli fare, che se la cantino e suonino da soli. Alla fine il canto che interessa Parolisi è quello del giudice, che fino ad ora ha dimostrato coraggio e professionalità.
Se fossi stata nel giudice, ma anche una qualsiasi persona dotata di buon senso, vedere la Carlini, la Bruzzone e la Baldi, fatte uscire dalla porta, rientrare dalla finestra; avrei avuto la conferma, semmai ce ne fosse stato bisogno, di aver fatto più che bene a farle fuori, perchè di questo si tratta.
Per quanto riguarda, la ricostruzione della Procura, che dire? Supera di gran lunga Beautiful.
Salvatore e Melania sono diretti a Colle San Marco, ma nel tragitto scoppia una lite, che ritengono meglio chiarire lontano da orecchi indiscreti e si dirigono a Ripe. Questa lite è così forte che fa scattare in Salvatore un raptus violento tanto da uccidere la moglie. Però durante questa lite violenta, Melania ha i pantaloni e non solo, abbassati; nel frattempo lui la bacia appassionatamente. Ad un certo punto le dice, scusa un attimo, vado a prendere il coltellino che ho nel cruscotto in macchina per ammazzarti.
Non solo, dopo aver ammazzato la moglie in quanto colto da raptus, ritrova subito la lucidità di lavarsi, cambiarsi gli abiti, nascondere arma ed abiti e dirigersi come nulla fosse a Colle San Marco.
Tutti i giorni, seguimo casi di uomini colti da raptus che uccidono le compagne. Tutti, vengono ritrovati con armi in mano, abiti insanguinati o morti suicidi. Parolisi, sarebbe l'eccezione; lui va con la figlia alle altalene.
La domanda dei rapporti sessuali nei tre giorni precedenti la morte, l'avrà posta la difesa per giocarsi più che bene le sue carte.
Se lo ha fatto il giudice, probalmente è perchè, leggendo quelle 5 righe di Tagliabracci, le sarà sembrato di leggerci qualcosa che non si è voluto dire.

Stella

GiuGiu ha detto...

Ragazzi, scusate se sono off topic ma vorrei condividere con voi un pensiero che non so se sie in alcun modo collegato all'omicidio.
A me fa pensare la figura di Imma.
- è un'amica intima di Melania fin da quando sono piccole
- E' la prima amica a parlare in tv
- E' la prima amica ad essere contattata da Salvatore.
- Come Melania fino a qualche anno fa era molto diversa (molto in sovrappeso)
- Fisicamente adesso sembra la copia di Melania: stessa altezza, fisicità, colore e taglio di capelli, trucco, abbigliamento.
- E INCREDIBILMENTE stessa BORSA alviero martini 1? classe di Melania! (cercate imma rosa google immagini).
- E' tra i grandi accusatori di Parolisi...
So che è assurdo pensarla coinvolta ma la in ogni caso la sua figura non mi è chiara...

Anonimo ha detto...

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