martedì 21 febbraio 2012

Salvatore Parolisi e le similitudini al contrario. E' logico che se il Binni è colpevole il Parolisi è di certo innocente


Capita sempre più spesso che quando un caso d'omicidio sale alla ribalta delle cronache la parola indagato equivalga alla parola assassino. Questo potrà, in un secondo tempo, forse anche risultare vero, non si indagano le persone senza motivo (è chiaro), però quando l'impianto accusatorio non dispone di prove ma solo di indizi di parte, quindi non vagliati da un giudice terzo in un contraddittorio processuale, si dovrebbe fare attenzione a quanto si dice o si scrive. Ed invece le attenzioni dei giornalisti e degli opinionisti sono sempre troppo scarse, per cui mettere in mano ai media tali casi d'omicidio risulta assai pericoloso. Questo perché la nostra informazione trasforma subito il tutto nella solita relazione extraconiugale, passionale, complicata e difficile da gestire, sfociata in un delitto. Insomma, si accomuna senza capire cosa si possa accomunare e cosa no. E dato che per la mente umana difficilmente esiste lo sbaglio mediatico (il pensiero porta la maggioranza a credere che chi è dentro lo schermo non sbagli mai tono o definizione), ciò che viene detto in televisione ai più risulta essere la verità assodata e già verificata. Ancor peggio capita se si mandano in onda interviste in cui l'indagato chiude a volte gli occhi. In questo caso ci sarà una condanna a prescindere di fronte all'opinione pubblica, perché il criminologo di successo dirà a tutti che chiuderli equivale a dire che neppure l'intervistato crede a quanto dichiara, quindi è un bugiardo.

Ora non discuto sul fatto che chi mente possa fare smorfie o chiudere gli occhi, psicologicamente è appurato e possibile, discuto del fatto sia ormai considerato normale inserire un pregiuzio parlandone a milioni di persone quando sull'indagato di cui si discute non s'è mai fatta una perizia e mai lo si è incontrato, quando non ha subito ancora un processo. Ma a parte questo ormai trascurabile particolare, ora in schermo vi sono altre equazioni che tengono giornalmente banco, e non sono algebriche, sono mediatiche. Sono quelle che vogliono assimilare i delitti Goffo/Rea, gli indagati Binni/Parolisi, e portarli ad essere due oggetti dello stesso insieme. Infatti dopo il militare, ormai famoso in tutto il mondo perché importanti media hanno sposato la causa proposta in varie trance dal legale della famiglia Rea (quella strappalacrime che vuole sia il marito il sicuro assassino della moglie), tocca ora a un altro provare l'ebrezza mediatica, ed esattamente ad Alvaro Binni. Il fatto che sa di scandalo è l'accomunare i due casi senza nessuna cognizione, parlando in mancanza della giusta sequenza "causa/effetto", dato che solo superficialmente possono apparire simili nella forma. Il problema, a leggere gli atti, è che non lo sono affatto nella sostanza. 

L'omicidio di Rossella Goffo, infatti, è scaturito da ben altre situazioni e connotazioni, e poco si adatta ad essere unito o assimilato a quello di Melania Rea. Non lo si può proprio fare perché, analizzandoli entrambi in maniera consona, si dovrebbe avere l'onestà di dire che se in base alle "prove" portate dalla procura di Ascoli il Binni è colpevole, in base alle stesse "prove" il Parolisi è innocente. Ma questa non è "roba del nostro tempo", oggi ci sono i media-men che fanno una fascina unica e la danno in pasto al pubblico senza prendersi la briga di ragionarci su. Vediamo noi come sono stati trattati i casi dagli inquirenti ascolani e perché sono agli antipodi. 

C'è da dire che la procura di Ascoli, parlando del caso Goffo, negli ultimi tre mesi ha davvero lavorato in maniera certosina, riuscendo così a scoprire ciò che nei dieci mesi precedenti non sperava neppure esistesse. E, fosse vero quanto emerso, non è di buon auspicio per l'indagato che, per convincere della sua innocenza un giudice, a processo dovrà riuscire a ribaltare un quadro che gli inquirenti hanno chiuso a chiave in cassaforte. Questo perché la Goffo ad Ascoli non conosceva nessun altro che il Binni, e se provata la sua assenza da Ancona già dal 4 Maggio 2010, quando lui è andato a parlarle, e la presenza del suo cellulare sul suolo del Pianoro ascolano nella stessa giornata, i tanti indizi concordanti non daranno scampo a chi ancora si ostina a dichiararsi solo un suo ex amico pur si sia rinvenuto, sempre a detta dei Pm, tracce di sperma sulla coperta del letto della donna. Inoltre il Binni ha compromesso la sua difesa con strane mosse. Ad esempio: mentre il Parolisi s'è preso un giorno di ferie per accompagnare la moglie alle visite mediche, e non ha buchi temporali così ampi in cui collocare un siffatto omicidio (neppure al netto dell'agonia finale), il Binni s'è preso due giorni di ferie, il quattro e il cinque maggio, senza un vero motivo. Mentre il Parolisi è stato notato dondolare la figlia ed a chiesto aiuto tenendola sempre in braccio, il Binni il 4 maggio ha dimenticato i figli a scuola (ha detto di essersi addormentatosi in auto), figli presi in carico da un'amica che ha provveduto a portarli a casa col suo e ad avvisarlo in un secondo tempo, poi lui ha mandando la moglie a prenderli, ed ha avuto quindi un buco temporale in cui commettere l'omicidio quantificabile in diverse ore, dalla mattina a pomeriggio inoltrato.

Inoltre, sempre a quanto scrive la procura, il giorno successivo ha potuto muoversi indisturbato e tornare ancora verso il bosco dell'Impero per finire di sistemare la tomba. E la stessa procura, grazie ai loro tecnici, colloca, per certo ed al 100%, il cellulare del Binni sulla scena dell'occultamento in quanto solo in quei pochi metri quadrati in cui si trovava il corpo della Goffo si aggancia una determinata cella, e la mattina del 5 maggio l'uomo l'avrebbe agganciata due volte in un lasso di tempo di tre minuti. Questo l'informazione, se non è tarocca, lo sa per forza, eppure parla di una similitudine in quanto sia l'uno che l'altro sono tornati sul luogo dell'omicidio. Ma è una farsa perché se del Binni c'è quella traccia che lo potrebbe collocare accanto al corpo, del Parolisi a Ripe in realtà non vi è alcun riscontro. E che la si debba ragionare al contrario lo dimostrano gli Atti, basta leggerli e capire le parole. Abbiamo detto che, senza alcun dubbio, per i Pm poco dopo le nove di mattina il cellulare del Binni si trovava per tre minuti (almeno) su quei pochi metri quadrati di bosco dell'Impero in cui poi si sono ritrovati i resti della donna, questo perché qualche metro più a valle o di lato il segnale, data la conformazione del terreno, viene agganciato da altre celle telefoniche. Il loro è un ragionamento giusto? Probabilmente lo è, lo vedremo al processo, ma se i Pm la ragionano così nel caso Goffo, la dovrebbero ragionare così anche in altri casi, non passare di palo in frasca e fare il ragionamento contrario quando si tratta del cellulare di Melania Rea.

Per cui, se il ragionamento dei Pm risulta giusto, chi ha indagato sul Binni ci sta dicendo che al momento delle due chiamate (una arrivatagli ed una inviata), in quei tre minuti fatidici, lui era a bosco dell'Impero... ma al contrario, a pari condizioni, per altri Pm della stessa procura Melania non era al monumento ai Caduti quando il suo cellulare è stato chiamato da quello della madre di Sonia Viviani, a chiamare era la stessa Sonia Viviani, alle 14.53 ed alle 14.56. Non c'era neppure se è vero che ha agganciato, come il cellulare del Binni, due volte su due l'unica cella che lì si aggancia (altre proprio non ci arrivano), non c'era neppure se il luogo combacia perfettamente con le indicazioni del marito e del cane molecolare. E' impossibile fosse lì, ci hanno detto in questo caso gli stessi periti dei Pm, perché quella cella si aggancia solo in quel punto e non in altri, ed è inverosimile la Rea si sia fermata davanti al monumento per tre/quattro minuti. Come vedete si saltella a stambecco e si va per convenienza rendendo il tutto sempre più ridicolo. Da un lato si usa il "due su due" per accusare un indagato, dall'altro lo stesso "due su due" non lo si usa per scagionarne un altro. Dov'è dunque la similitudine tanto acclarata in televisione?

Qui siamo in presenza non di similitudini ma di equazioni di senso opposto, dove alla richiesta di un Binni colpevole deve corrispondere la consapevolezza di un Parolisi innocente. Ed in questo senso non vi sono similitudini neppure in altre teorie mediatiche. La Goffo aveva un marito che la assecondava, che sapeva della storia in cui s'era persa dal 2005 ma la lasciava fare, pur se ancora innamorato dato che per il ventesimo anniversario di matrimonio, nel 2009, le aveva fatto un regalo d'oro con tanto di data incisa. Melania Rea, a quanto ci hanno detto, non aveva storie di alcun tipo ed era innamorata solo del marito. La Goffo era una persona particolare, una di quelle donne al venavil che nessun fedifrago vorrebbe mai incontrare sulla sua strada. Anche lei bugiarda, oltre che ossessiva, s'era inventata un figlio per portar via l'uomo alla legittima moglie. Moglie che fra l'altro aveva chiamato più volte, che aveva minacciato al telefono e che non ne poteva più di sentirla parlare. La Goffo sapeva che il Binni era sposato ed aveva figli, ma questo non le impedì di tampinarlo, e farsi tampinare, avvicinandosi sempre più ossessivamente alla sua casa e minacciando di andare vis a vis dall'altra donna per fare una piazzata. E visto quanto fatto negli anni è certo che sarebbe andata.

Melania Rea, al contrario, a fronte del tradimento aveva parlato di divorzio. Al massimo, ma non si sa quanto fosse reale la sua intenzione perché dichiarata solo una volta in un momento d'ira, era riuscita a dire che avrebbe parlato con un pezzo grosso dell'esercito (il classico: ti faccio vedere io!). E Ludovica, l'amante che in una occasione aveva minacciato di chiamare la moglie del Parolisi al cellulare se lui non avesse risposto entro sera ai messaggi facebook, a fronte del fatto che non ebbe alcuna risposta non fece nessuna chiamata e mai minacciò di andare a casa del caporalmaggiore per fare scenate o quant'altro. Semplicemente gli scrisse che se non fosse andato da lei per Pasqua avrebbe chiuso la relazione. Una gran bella differenza, credo, non certo una similitudine. Forse il Binni era compresso in un imbuto, visto che la Goffo era reale e presente e si avvicinava sempre più alla sua sfera familiare, non certo il Parolisi a cui sarebbe bastato non andare a Pasqua dall'amante per risolvere il suo problema.

Ma lasciamo gli imbuti e passiamo al modus operandi. La morte della Goffo è da ricondurre ad uno strangolamento. Un metodo facile da attuare, un metodo veloce, silenzioso, che lascia pochi reperti biologici da analizzare. La morte di Melania Rea, al contrario, è da ricondurre ad un'aggressione all'armetta bianca (considerata la lunghezza della lama è anche troppo), 23 coltellate subito, con conseguente dissanguamento in tempi inqualificati dal patologo, 12 in un secondo tempo (ed anche in questo caso non si sa ancora bene quando si siano inferte). Un metodo da militari, si disse, da assalto alla sentinella, si disse, un metodo del cavolo, si scopre bene ragionandoci sopra, che mal si adatta ad una morte voluta da chi ha pochissimo tempo per procurarsi un alibi.

Per cui si capisce in maniera rapida che i due fatti ben poco si somigliano. Anzi, si può dire che sono esattamente contrari uno all'altro. Ed i media che li accomunano lo fanno solo per convenienza, per fare in modo di tenere "l'animale telespettatore" all'interno della gabbia da loro stessi creata, così che possa essere ancora allevato facendogli credere che la luce del Sole sia quella televisiva...


Speciale Annamaria Franzoni:
Annamaria Franzoni Cap 10 (la vera arma del delitto...)
Annamaria Franzoni Cap 11 (una condanna nata dalle chiacchiere di paese) 

100.000 firme da inviare al premier Mario Monti
Sarah Scazzi. Il giudice è un ex sostituto procuratore di Taranto
Il suicidio annunciato (video)
Serena Mollicone e le quindici tracce biologiche
Da Elisa Claps a Luca Mongelli
Torna alla home page

717 commenti:

«Meno recenti   ‹Vecchi   601 – 717 di 717
anna ha detto...

se il tenente colonnello è un alto graduato dell'esercito un pezzo grosso, così ha scritto qualcuno in questo blog, il filmino consegnato da questa persona non c'è certezza che è stato filmato il 10 aprile, questa persona quindi può aver mentito come ha mentito il papa di melania, non dimenticate che ha lavorato nell'esercito, la moglie del tenente amica di sonia che ha ritrattato la data della gita, tenente, i genitori di melania e sonia hanno detto che la gita è il 10 aprile anzichè il 3 aprile,è forse lui il pezzo grosso dell'esercito?

qwuindi negli atti dell'inchiesta ci sono due militari,il militare che agganciò la cella telefonica della zona la mattina del 20 giorno del cellulare riacceso , del probabile depistaggio e più tardi giorno del ritrovamento del cadavere,

e il tenente colonnello, che dopo mesi ha consegnato un video dove non c'è certezza di data,

nella famosa gita del 3 aprile nessuno parlò ,nemmeno sonia che c'era anche la famiglia del tenente colonnello, quindi c'è da supporre che sia il video di un altra gita

e' importante sapere a che ora è arrivato il paciolla a san marco dopo che alle ore 17 salvatore lo ha chiamato,per andare a prendere la moglie a folignano ci vuole circa 13 minuti da dove stava ,quindi 13+13 26 minuti,circa mezzora,quindi ore 17,30 se il paciolla è arrivato prima ,stefania non si trovava a folignano ma da altra parte, aete notizia verso che ora è arrivato il paciolla con la moglie a san marco?

Pamba ha detto...

Scusa Anna se mi intrometto, e lo faccio soltanto per un passaggio veloce prima di andare a lavoro..

Il lavoro di Mimosa è ECCEZIONALE veramente!

MIMOSA
se ci leggi, potresti postarlo NUOVAMENTE e SENZA INTERRUZIONI qui di seguito?

Motivazione della mia gentile richiesta:
con il complicato sistema(almeno per me e forse per altri lettori saltuari) dei Meno recenti - Vecchi Nuovi -Più recenti
i commenti tra i 400 e i 600 sono un percorso ad ostacoli!

Il tuo lavoro è FONDAMENTALE per il lavoro di Squadra e deve essere giustamente evidenziato e valorizzato, anche per dar spunto ad altri eventuali commenti.

Grazie per il tempo, la fatica e la professionalità che dedichi a questo lavoro.

Buona Giornata e Buon 8 Marzo!
Pamba

Mimosa ha detto...

@ PAmba
Hai ragione in pieno!
ci proverò
tra un attimo, dopo che Luca P ha terminato

Mimosa

Mimosa ha detto...

@ LucaP
vedi che strano?
Non bastava dire brevemente: "Sì Mimosa sul punto 1) dei tuoi commenti hai ragione"?

M

Mimosa ha detto...

@ Pamba
ho chiesto a Massimo se li duplica i miei post di ieri e gli ho chiesto di metterli prima dei commenti di LucaP
se li inserisco io si creerebbe un caos totale ... abbi pazienza

e intanto buona festa anche a te!

Mimosa

oplà ... non c'è che dire ... un nick ad hoc ...
;-))

PINO ha detto...

@ TABULA,
ho letto l'ora del tuo commento; ma, dimmi, quando dormi?
E non venirmi a dire che ti tiene sveglia il bambino (?!)
Io penso che sia stata la Sciarelli, con le sue sciacallate, a pizzicarti i nervi come corde di un'arpa.
A parte gli scherzi, come si fa a sopportare delle vere e proprie imposture, da parte del più importante mezzo di comunicazione nazionale?
Quì non basta buttare in un cassoneto il televisore, come suggerisce Tummolo, ma, più drasdicamente relegare in un campo di lavoro coatto, gli autori di un giornalismo degenerato, in strumento a servizio di interessi particolari, non bene identificati, che non giova alla grande maggioranza di onesti informatori, della carta stampata e della TV italiana.
Quì non si vuole incolpare nessuno, personalmente; si chiede solo che il pubblico sia edotto in modo veritiero e disinteressato, su tutto quanto può essere considerato notizia.
Esistono leggi che regolano tutto l'apparato dell'informazione, perchè non vengono applicate da chi di dovere?
PINO

PINO ha detto...

A TUTTE LE SIGNORE DELLA SQUADRA: FELICE GIORNATA, E' TUTTA VOSTRA!

PINO

Mimosa ha detto...

@ LucaP
colgo l'attimo di pausa dei tuoi commenti fiume (se riesco a postare questo prima del prossimo tuo) per dirti che (mi dispiace infinitamente farti questa osservazione) non riesco a capire se mi stai dando torto o ragione, se condividi i punti e le osservazioni o no ... è faticosissimo per me, e penso anche per gli altri, riuscire a conciliare i miei punti con le tue esposizioni ...

potresti essere più sintetico e andare solo là dove è necessario aggiungere la tua competenza tecnica?

Mimosa

Manlio Tummolo ha detto...

Gregio e Gentile Pino,
grazie per il riferimento a me. Non so se ha avuto cccasione di leggere il libro "Per Elisa" scritto dalla Sciarelli insieme ad Ermenegildo Claps. Ancota una volta non discuto sul merito e sulle responsabilità del Restivo, ma certamente la trasmissione, per i suoi interessi, si è concentrata sul personaggio e non lo ha mai mollato, nemmeno ponendosi dei dubbi. E' il metodo, di evidente natura persecutoria, che caratterizza quella trasmissione, la quale dovrebbe essere solo uno strumento di ricerca di qualcuno (ciò non creerebbe suspense ed emozione, quindi non interesse e non partecipazione pubblicitaria) e che invece è diventata una specie di Tribunale Speciale per il Rincretinimento del Popolo. Le misure che Lei propone contro questo sistema sarebbero condivisibili, ma di difficile esecuzione perché tutte le organizzazioni umanitarie si leverebbero a protestare. Penso che lo "sciopero" ad oltranza dei telespettatori, se quasi unanime, modificherebbe di molto la situazione, riportando i conduttori e gestori a più miti ed onesti consigli.

mimosa ha detto...

Ora tento di riprendere le fila del mio ragionamento pomeridiano.
LucaP, forse fai bene a ripetere accuratamente le cose come se nessuno avesse mai letto niente o non avessimo memoria, fai emergere sempre qualcosa di nuovo (come il marito di Sonia che dorme, o quel militare che la mattina del 20 telefona ad una donna di Folignano … dove trovi queste notizie?).
Io ho molta stima della tua competenza tecnica e ho molto ammirato gli sforzi delle ricerche che hai condotto. Finora ti siamo venuti dietro, anche con i tuoi accuratissimi ragionamenti intorno alla possibilità di cancellare dati sui cellulari, hai illustrato molto bene la questione delle reti “convenzionate”, delle “celle intelligenti”, di una rete “protetta” (io quell’epoca, agganciandomi a dei commenti di Annika, parlai di un “ombrello” attribuito al fatto che c’erano le esercitazioni in corso e tu mi rispondesti che non era così, ricordi? ora tu parli del Pianoro come di «zona coperta dalla rete dell'esercito», ma di quale “esercito”, quello della Caserma Clementi o di quello di Chieti che aveva le esercitazioni a Ripe? solo per inciso).

Dato che siamo ritornati a parlare di quando la “ripulitura” può essere stata eseguita, mi tornano alla mente molte perplessità. Mi spiace dover riprendere certi punti, sarà di noia a molti, ma alla fine, abbiate pazienza, forse salterebbe fuori qualche idea in più.
Comincio considerando i puri fatti (come piace ad Enrico) arcinoti:
Parte Prima. I fatti dicono semplicemente che:
a) non sono rintracciabili i testi degli sms di Sonia
b) non ci sono messaggi nel telefonino di Melania se non l'ultimo in entrata risalente a gennaio 2011 e un altro in uscita di luglio 2010
c) sul telefonino di Melania non c’erano filmati, foto
d) sui tabulati divulgati, tra le tante telefonate fatte da Salvatore, amiche e familiari il 18 aprile ci sono anche degli sms e ci sono dei numeri chiamanti cancellati.

I miei commenti sono i seguenti:
1) Non mi pare che sia stato scritto da alcuna parte che le indagini si siano impegnate a cercare testi di tutti gli sms cancellati. E’ stato solo rilevato il fatto che non erano conservati sms “dopo” quelli citati. E se Melania NON avesse scritto né ricevuto proprio nulla (a parte gli sms di Sonia)? Infatti “si suppone” che altri fossero cancellati, solo perché è “strano” che una giovane donna dei tempi moderni non avesse la casella piena di sms. Ma che ne sappiamo con che frequenza Melania messaggiava e se prima o dopo di quelli conservati ce se stavano altri? Se Melania non ne fosse abituata? Il problema della cancellazione ad hoc da parte degli assassini cascherebbe. Resterebbe solo il mistero dell’sms non recuperabile di Sonia.
2) Che ne sappiamo se utilizzasse tutte le potenziali funzioni del suo cellulare? Dire che non “sono stati trovati” filamati o foto non equivale a dire “non sono stati recuperati”, può voler dire che “non ci sono” per la ragione che non ci sono mai stati, non li ha mai fatti.
3) LucaP ha notato che sui tabulati mostrati in tv tra le telefonate del pomeriggio ci sono anche degli sms e dei numeri cancellati, ma a te, Luca, risulta che sono cancellati anche i testi? Perché da come ne hai parlato, ci hai un po’ confuso. Se si è trattato solo di nascondere l’individuazione del chiamante, l’identità di costoro è nota solo chi li ha coperti col tratto di pennarello, cioè chi ha avuto in mano questa lista per primo o per ultimo, non so se mi spiego a chi alludo …
Da nessuna parte è mai stato scritto né detto che i testi di questi msm siano spariti, io non ho informazioni. Bisognerebbe sapere per certo se gli inquirenti li hanno o no.
Pertanto l’ipotesi della “ripulitura intelligente” potrebbe anche essere un falso problema. Fermo restando, ripeto, il mistero del testo dell’sms di SV che non è stato recuperato. E dunque il problema da risolvere sarebbe solo questo.
(CONTINUA)

mimosa ha detto...

Parte Seconda.
I fatti ci dicono che:
e) il cellulare di Salvatore non risulta localizzabile prima delle 15.26 del 18 aprile e fa registrare chiamate accalappiate da celle solo dopo le 15.26 e da quel momento in poi le sue chiamate sono sempre agganciate a celle, per quanto ciò risulti solo sul telefono di Melania.

I miei commenti, o meglio le mie riflessioni/domande, sono i seguenti:
1) E’ stato detto in lungo e in largo che Salvatore non ha mai cercato Melania prima delle 15.26 semplicemente perché né sul tabulato di Melania né sul suo telefonino c’erano precedenti chiamate ed è stato anche detto che il cellulare di Salvatore “presumibilmente” era spento, semplicemente perché non era stato possibile localizzarlo, però non abbiamo i dati del suo tabulato telefonico in quanto sono inglobati in quello collettivo della caserma.
Ma se entrambi i cellulari, intestati al Reggimento Ascoli, proprio finché erano a San Marco e nella «zona coperta dalla rete dell'esercito», fossero stati entrambi coperti solo e limitativamente per il reciproco traffico? come a dire che se si fossero chiamati l’un l’altro da una parte all’altra del prato non ci sarebbe comunque traccia alcuna neanche sui tabulati di Melania. E’ corretto supporlo?
2) Da quanto sopra si dedurrebbe che il cellulare di Melania, ricevente, riesca ad agganciare le celle entro il cui raggio si trova il cellulare, trasmittente, di Salvatore solo quando è uscito dal raggio della rete TELECOM “protetta” mentre quello di Salvatore ne rimane ancora sotto (se ho capito bene quello che LucaP ha scritto). Ciò vorrebbe dire che una volta distanziati i telefoni “gemelli” non erano più entrambi reciprocamente coperti, infatti Melania riceve le telefonate di Salvatore solo dopo le 15.26 come a dire che – se si crede a Parolisi e alle telefonate fatte e mancanti – mentre Salvatore non si è mosso dalla zona coperta, entro quell’ora il cellulare di Melania era sufficientemente sotto la copertura della rete “fantasma” e in quel momento non più.
Sarebbe importante sapere fin dove “copre” questa rete fantasma? Il Monumento e il Bar Segà ne erano sotto? Ripe era zona “coperta” mentre erano in corso le esercitazioni? Secondo questo mio ragionamento, se tali siti fossero stati sotto la copertura, il telefono di Salvatore non avrebbe lasciato traccia di chiamate.

Quindi: delle due una:
- i siti erano coperti e allora il telefono di Salvatore è stato “disimpegnato” poco prima delle 15.26
- i siti non erano coperti allora il telefono di Salvatore ha potuto lasciare traccia.

@ENRICO era questo il “rospo” che dovevo sputare …
(CONTINUA)

mimosa ha detto...

Parte Terza.
I fatti dicono che:
f) in corrispondenza della chiamata delle ore 16.48 c’è un oscuramento sul chiamante
g) Sonia chiama Melania alle ore 17.19, alle 18.48 e alle 18.52
h) nessun altro amico/a cerca di telefonare a Melania
i) dai tabulati esibiti mancano telefonate successive alle 18.52
f) il cellulare di Melania si spegne alle 19.10 del 18 aprile e si riattiva scaricando tutto il traffico sospeso alle ore 7.10 del 20 aprile

I miei commenti sono i seguenti:
1) se il nome cancellato relativo alla telefonata a Melania delle ore 16.48 è davvero di Stefania D. (come suppone LucaP), noi non abbiamo elementi per sapere dove Stefania si trovava, quale cella ha agganciato, in nessuna intervista lei è mai comparsa a raccontare perché ha cercato Melania a quell’ora. Era invitata anche Stefania alla festicciola per il nipotino di Sonia?... dal momento che erano amiche coinquiline e lei era anche libera, visto che il marito era impegnato altrove. Sarebbe interessante sapere dov’era e il motivo della chiamata
2) nemmeno io credo Stefania fosse stata già avvertita dal marito in quanto il Paciolla disse di essere stato avvisato da Salvatore intorno alle h 17, tuttavia possiamo ammettere che la gente si sbagli sui minuti (del resto Sonia stessa nella prima intervista disse di aver chiamato Melania intorno alle 14-14,30 e dopo disse “alle due e tre quarti”). Purtroppo non abbiamo dati che ci facciano sapere del traffico telefonico di Raffaele Paciolla
3) se Stefania è stata avvisata della scomparsa di Melania poco prima di averla chiamata, come si spiega che Sonia, l’amica “del cuore” abbia atteso mezz’ora prima di cercarla? In nessuna intervista Sonia ha raccontato (nessuno glielo ha chiesto?) chi l’ha avvisata e a che ora
4) io personalmente non ho modo di sapere quali telefonate siano state fatte dalle 18.52 in poi, tuttavia Michele Rea dice di aver fatto l’ultima chiamata (durante la quale gli è sembrato che la telefonata sia stata interrotta) alle 19.10 in ogni caso da quel momento il cellulare di Melania risulta spento.
5) A meno che non risulti il contrario, su un cellulare spento non si possono fare operazioni di “pulizia”, pertanto, se il messaggio di Sonia è stato cancellato ciò può essere avvenuto solo tra le 15.05 e le 19.09. Ciò significherebbe che esso è stato sottratto a Melania per qualche tempo in questo lasso di tempo, MA non posso non sottolineare che ciò avveniva “mentre” arrivavano telefonate ogni 5-6 minuti.
E posso solo credere che siano stati cancellati sms e mai chiamate.
(CONTINUA)

mimosa ha detto...

Mimosa ha detto...

Parte Quarta e ULTIMA

Infine: nell’Ordinanza di Ascoli sta scritto che sono state condotte «le ricerche ad ampio raggio sui telefoni delle persone comunque coinvolte o legate alla coppia Parolisi/Rea; le verifiche sui proprietari/conduttori di abitazioni della zona S. Marco», inclusi 23 militari di Chieti partecipanti alle esercitazioni. Questa frase è sibillina per non dire priva di senso: dopo che sono state fatte le verifiche di tutte quelle persone, a cosa sono pervenuti? a nulla, perché sappiamo che parlare di celle “agganciate” non significa dimostrare che una persona si trova in un punto geografico preciso (non si traggono le coordinate tra long e lat), per quanto lo cerchino di dimostrare con il cellulare e il corpo di Melania, solo nel verso che più fa comodo alla Procura.

Tutta questa lunghissima e forse troppo circostanziata premessa, intende in primis fare il punto sinteticamente e terra a terra su diverse oscurità ancora da spiegare.
E poi per arrivare alla conclusione che:
A)solo i tabulati della caserma Clementi o anzi il Ministero della Difesa potrebbe far svelare se Parolisi si trovava a CSM sotto la “copertura”
B)dalla caserma Clementi o dal Ministero della Difesa si potrebbe sapere se e come si possa disabilitare un’utenza convenzionata e nel contempo accedere al software dei telefonini.
Non so se c'è altro modo.

Mimosa

PINO ha detto...

@ CARO TUMMOLO
La ringrazio per aver rilevato il mio grido di sdegno, ed a condividerlo, ma saremo sempre una minoranza sparuta, di fronte a molta indifferenza, o timidezza alla contestazione.
Uno sciopero di astenzione alla visione?
Ottimo. Ma chi aderirebbe?
Sono già contento per l'esistenza di quei pochi, come lei, che sappiano distinguere quando grande sia questo genere di violenza psicologica ed intellettuale.
Saluti cordiali, PINO

LucaP ha detto...

Cerco di risponderti nel modo più sintetico e semplice che mi è possibile.

1. Ufficialmente non abbiamo certezza alcuna che siano stati cancellati i due SMS di Sonia ed i tre (Anonimi per noi) successivi. Sull'Ordinanza vi è scritto unicamente ed in modo molto sibillino che "per quanto di interesse" sono stati trovati i due SMS di M a S dell'estate 2010 ed i due SMS di lamentele inviati da S ad inizio 2011. Sia i PM sia il GIP hanno però trovato stranissimo questo fatto tanto da, sempre nell'intento di trovare ulteriori indizi nei confronti di Parolisi, incaricare il prof. Andrisano di cercare di recuperare gli SMS cancellati. Non è credibile in alcun modo Melania non abbia ricevuto ed inviato SMS dall'inizio del 2011 sino al 18 aprile (non solamente gli SMS scambiati con il marito ma anche quelli scambiati con le amiche, che sappiamo erano solite usare gli SMS per comunicare). Quindi se non erano visibili sul cellulare (controllato da subito dai CC di Teramo) vuol dire che li ha cancellati qualcuno. In che modo avrebbe potuto cancellarli Melania? Quasi sicuramente (99,99%) come possiamo fare tutti noi, cioè manualmente.
Considerato il modello di cellulare Andrisano (ma i CC prima di lui) sarebbero dovuti riuscire a recuperare, almeno parzialmente, tali SMS cancellati, come fatto nel caso di Avetrana ricordato da Pino, ed invece è stato dichiarato che non è riuscito in tale intento.
Questo vuol dire che perlomeno gli SMS inviati e ricevuti sino alla mattina del 18/04 sono stati cancellati in modo definitivo e professionale.

Continua ......

LucaP ha detto...

... Continua

2. La questione dei due SMS di Sonia delle 15.00 del 18/04. Sappiamo, perché scritto, che i CC di Teramo hanno acceso e controllato il cellulare di Melania già sulla scena del delitto (20/04). Hanno quindi avuto modo di verificare quali SMS fossero presenti e quali chiamate ricevute e fatte nella giornata del 18/04.
Sonia Viviani è stata ascoltata dai CC di Ascoli nella giornata del 23/04. Nella sua SIT la stessa Sonia parla delle due chiamate delle 14.56. Lei, bada bene, parla sempre però di un orario precedente, 15.40 circa, come se non avesse avuto modo di controllare sul cellulare della madre. Io, se chiamato dai CC per testimoniare sulla morte di una mia carissima amica, avrei controllato attentamente e mi sarei appuntato mentalmente gli orari delle chiamate e degli SMS inviati nel pomeriggio del 18/04. Ma lei comunque sbaglia (e lo fa anche nell'intervista a CLV) ed inoltre, cosa ancora più sospetta, parla unicamente dell'SMS inviato sul Wind (sempre già controllato dai CC). Perché i CC non le contestano allora i due SMS inviati sul TIM? Se fossero stati presenti sulla memoria del cellulare controllato, avrebbero dovuto farlo sicuramente. Avrebbero dovuto farlo anche sulla base dell'analisi del traffico (tabulati) del cellulare di Melania, ma personalmente non conosco i tempi di risposta di Telecom nel consegnare i tabulati che per di più devono essere interpretati. Ne debbo dedurre che il giorno 23/04 i CC non disponessero ancora dei tabulati o che non avessero ancora provveduto a tradurli in un formato leggibile e comprensibile.
Ma allora debbo dedurne che con ampia probabilità quei due SMS fossero stati cancellati dal cellulare di Melania con un metodo forse identico a quello utilizzato per gli SMS antecedenti.
Sui tre SMS ricevuti nel tardo pomeriggio del 18/04 non sappiamo assolutamente nulla. Possiamo allora ipotizzare che fossero presenti sul cellulare e che non avessero particolare rilevanza.
Tuttavia credo che se qualcuno ha cancellato in modo così professionale gli SMS precedenti abbia provveduto a cancellare anche quei tre per non insospettire gli inquirenti su una persona specifica.
Sicuramente sul cellulare erano presenti gli SMS di sistema Telecom scaricati la mattina del 20/04 e che indicavano le chiamate ricevute da Melania quando il cellulare si trovava spento (dalle 19.10 del 18/04).

Continua ....

LucaP ha detto...

... Continua

3. L'ipotesi che siano stati cancellati anche video e fotografie è solamente una mia ipotesi. Però, scartata l'idea che sia stato Parolisi a ripulire il cellulare (e non ci sarà mai nessuno in grado di convincermi del contrario), chi l'ha fatto credo che avesse delle buone ragioni e l'obiettivo fosse di cancellare principalmente qualcosa risalente anche a prima del 18/04. Per cui non può essere escluso niente e proprio gli ipotetici video e foto potrebbero essere stati elementi pericolosi se ritrovati. Se il timore fosse stato allora che gli inquirenti trovassero elementi antecedenti il 18/04 perché allora cancellare anche gli SMS di Sonia? Questa è una della domande fondamentali e cruciali del caso. In prima battuta dovremmo rispondere che quei due SMS fossero strettamente connessi con le fasi della scomparsa e del successivo omicidio di Melania, che li abbia scritti ed inviati Sonia o che l'abbia fatto qualcun altro usando il cellulare della madre.

4. I tabulati passati da Gionni alla redazione di CLV sono stati opportunamente camuffati per non far vedere alcuni dati tra i quali i numeri di telefono e l'intestatari delle SIM. Si tratta solamente di rispetto per la privacy di persone non coinvolte?
Avendo avuto modo di conoscere Gionni e la sua ossessiva campagna di disinformazione degli ultimi mesi, debbo essere sospettoso per forza. Potrei chiaramente sbagliarmi ma credo che quella telefonata e quegli SMS abbiano in qualche modo a che fare con la dinamica degli eventi. La telefonata delle 16.48 potrebbe essere davvero stata fatta da Dorinzi Stefania o Federici Patrizia (entrambi i cognomi+nomi sono compatibili con la lunghezza della cancellatura e con la lettera iniziale parzialmente leggibile)? Non è assolutamente possibile escluderlo, anzi potrebbero anche combaciare con alcune ricostruzioni da noi fatte.

Continua ....

LucaP ha detto...

... Continua

5. Sui tabulati di Parolisi avevo abbondantemente già parlato in passato. Cerco di riepilogare.
Gli inquirenti hanno badato bene a non farci vedere quei tabulati perché ci sono troppe cose che non tornano.
Sappiamo che le telefonate che S fa alla moglie dalle 15.26 in avanti compaiono sui tabulati di Melania. Ma i dati delle celle agganciate da S non ci sono su quei tabulati in quanto dovrebbero esserci su quelli della SIM in uso a Parolisi (avrebbero dovuto anche esserci su quelli per un motivo tecnico che vi risparmio per non complicarvi le idee). Ma proprio su questi ultimi i dati della celle agganciate era obbligatorio che ci fossero per motivi strettamente connessi alla tecnologia della telefonia cellulare. Ed invece la Telecom scrive alla Procura di AP per dire che quei dati non sono reperibili sui loro sistemi. Ergo, quelle chiamate (ma solamente quelle fatte a Melania e non anche quella fatta al 112) sui tabulati Telecom del caporalmaggiore non esistono e quindi sono transitate su un'altra rete GSM. Ma quale? Vodafone, 3, Wind? Questo è attualmente impossibile e quindi l'ipotesi della rete fantasma della Clementi è una possibile e verosimile risposta. Ma allora è anche possibile ci siano stati dei tentativi di chiamata verso la moglie ancora prima delle 15.26 in quanto anche questi non sarebbero comparsi sui tabulati.
Parolisi, sino a quando si è recato dai CC ad Ascoli è sempre rimasto al pianoro e tutte le telefonate fatte alla moglie non compaiono sui suoi tabulati. Questo è altamente sintomatico della probabilità che l'antenna della rete della Clementi si trovi/trovasse proprio a Colle San Marco.

6. Ma dove potrebbe essere stata installata tale antenna? Se guardate la fotografia del mio ultimo articolo, vedete un gruppo di pali e tralicci che si trovano proprio a CSM, poco dopo il Sacrario ai caduti. Tra le antenne che si vedono, ho molti sospetti ragionati e motivati che vi sia proprio quella della rete della Clementi. Se così fosse, l'ubicazione dell'antenna sarebbe tale da garantire copertura alla piana di Ascoli ma anche alla zona del Pianoro.

Continua ....

LucaP ha detto...

... Continua

7. Cosa capiterebbe allora se con un cellulare+SIM come quelli in uso (non convenzionati ma proprio di proprietà dell 235° Piceno) a S e M mi trovassi sul Pianoro di CSM? Potrei sfruttare la "ipotetica" rete fantasma e fare telefonate che non comparirebbero sui miei tabulati. Ma anche quelle che potrei ricevere da un analogo cellulare+SIM non comparirebbero sui miei tabulati.
Se invece mi allontanassi dal Pianoro scendendo lungo la provinciale che porta a Folignano (e che passa da fraz. Colle), scenderei di quota e mi troverei quasi sicuramente in una zona non più coperta da quell'antenna, agganciando allora (per tutte le telefonate ed SMS) la rete dell'operatore pubblico.
E' proprio questo che credo sia successo in quanto la prima chiamata di Salvatore registrata da Telecom è delle 15.26 quando Melania è stata avvistata scendere a fraz. Colle
Qualcuno potrebbe obiettare che Melania riceve le chiamate delle 14.56 e queste si trovano sui tabulati. Ma questa chiamate sono state fatte mediante la rete Wind e quindi è logico e naturale compaiano anche se Melania si trovava ancora in una zona coperta dalla rete della Clementi.

8. Un cellulare funziona anche in assenza di SIM. Per esempio, per legge, adesso si possono fare delle chiamate di emergenza al 112. Questo per dire che, la ripulitura del cellulare di Melania può essere stata fatta in qualsiasi momento (dalle 15.00 del 18/04 alle 07.00 del 20/04). Ma siccome ritengo che tale operazione di disinfezione (inclusa anche quella fisica operata per cancellare qualsiasi impronta e traccia biologica) sia stata fatta a tavolino, l'arco temporale dovrebbe essere ristretto a quello che va dalle 24.00 del 18/04 alle 07.00 del 20/04.

P.S. Scusami Mimosa se ho voluto ribadire alcuni punti che in linea di massima coincidono con quanto da te riepilogato. Sicuramente sono stato pedante e fastidioso. Ma vi erano delle imprecisioni (l'argomento non è sicuramente semplice) che avrebbero potuto portare a delle conclusioni errate.

Auguri a te ed a tutte le donne del blog.

Luca

Mimosa ha detto...

Grazie Massimo dell'esaudito desiderio di Pamba, hai aiutati tanti.

LucaP
ora che hai finito, per scoprire dove sono le "imprecisioni" nel mio scritto, che faccio? come incrocio? dove sono evidenziate le "imprecisioni"?
Non ti sarebbe stato più agevole evidenziare solo loro punto per punto?
Per me sicuramente sarebbe stato più chiaro coglierle!

Ora mi hai fatto diventare matta ... in una giornata così bella piena di sole (nella mia città) mi hai sparso una fitta nebbia ... :-)

Mimosa

LucaP ha detto...

@ Tutti quelli che hanno avuto lo stomaco di guardare CLV e sangue freddo tale da non distruggere la televisione

Anch'io sono particolarmente preoccupato della fine che può avere fatto il peluche a forma di cuore. E pensare che dentro doveva per forza esserci celato il coltello insanguinato usato per massacrare la moglie!

Come però già sottolineato da altri, abbiamo avuto la conferma che effettivamente Melania si era impuntata per andare a CSM e proprio subito dopo pranzo. Questo confermerebbe le molte ipotesi da noi fatte.

Ma come mai la Sciarelli non ha sottolineato il fatto che la testimonianza di Ludovica sembrerebbe confermare il fatto che Salvatore e Melania siano andati davvero al Pianoro? Cosa che oramai invece sembra essere stata definitivamente smentita nonostante quel rincoglionito di Ranelli e quel cane ubriaco di Piergiorgio che pensa solamente ad andare dietro ai gatti (qualcuno deve spiegargli che dovrebbe correre dietro alle cagnoline se vuole avere speranza di una prole). Per non parlare poi di Colasanti che sicuramente si è addormentato in servizio a causa della sbronza della sera precedente

Antonello ha detto...

@LucaP
c'e' qualcosa che non mi e' chiaro e che non riesco a condividere della tua risposta al mio commento sui codici.
Tanto per essere compendi il mio commento e' del 06/03/2012 09,57 ed il riferimento al tuo e' del 06/03/2012 14,14.
Dove scrivi in relazione al secondo codice di formattazione: "...agisce pero' esclusivamente sulla EEPROM (abbreviata E2P) che e' la memoria non volatile che conserva informazioni fondamenrali anche a cellulare spento. Non influenza la memoria di massa (hard disk) sulla quale vengono registrati i file."
Ecco invece a me il software mi da proprio il secondo codice come quello in grado non solo di formattare e reinstallare il firmware ma anche di formattare cancellando i file, e fra questi e' chiaro video, foto e musica compreso azzeramento rubrica.
Quindi stando alle istruzioni del software quel codice agisce proprio ed anche sulla "memoria di massa", non chiaramente sulla Sim che prima dell'operazione puo' essere tranquillamente levata (con i due messaggi del 2010 dentro???).
Il problema semmai e' che andrebbe ad incidere sulla rubrica in una modalita' che esclude logicamente qualsiasi backup su dispositivo che andra' formattato e su cui andra' reinstallato il firmware.
Questo pero' dovrebbe tornare se e' stato ritrovato sul pc di casa apposito software con almeno una sola procedura di backup effettuata.
Sai meglio di me che oramai le procedure sono intuitive e quindi poteva riuscirci anche M.

tabula ha detto...

Già, Lucap.
E' un vero peccato che tutti i testimoni di Parolisi fossero una manica di cialtroni, mentre per fortuna invece tutti i testimoni a favore dell'accusa sono persone per bene, con una memoria chiara limpida e fotografica anche se interrogati dopo un lungo tempo rispetto a quella giornata.

@Pino.
Vado a letto molto presto perchè il mio bambino non sa addormentarsi (o meglio io non so addormentarlo) da solo: generalmente crollo prima io.
Tutto questo mi evita di vedere imposture in tivù e mi consente di lavorare senza interruzioni quelle tre orette la mattina molto molto molto presto prima che il mio capo (capetto) si svegli reclami il biberon dei giusti.

@ariLucap: ripensandoci mi sono persa nei ragionamenti e avrei bisogno di una sintesi, ok, perchè cancellare gli sms di Sonia, ma ne usciremo mai da questa domanda?
stiamo diventando come Anna

ps: grazie a tutti per gli auguri. a parte ilf atto che non ho uno straccio di invito da parte di alcuna amica farò la "di più" e sosterrò la tesi che in una giornata per le donne o si fa qualcosa noi donne per le donne, tipo scendere in piazza e protestare, oppure è una giornata come le altre.

@Mimosa: a te l'augurio è dovuto.

Annika ha detto...

PINO e MANLIO
sono con voi. CLV ormai e' tossico e fosse per me andrebbe ribattezzato in "Non va visto". Meglio ancora, lancio un motto: "Chi l'ha visto? Io no!"

AMICHE DEL BLOG, AUGURI!

Mimosa ha detto...

@ Tabula
si può fare anche così: incrociare le braccia e oziare al 100x100 ...

se non è questa la giornata adatta a far niente bensì a farsi servire, altre non ce ne sono nemmeno (anzi) le feste Comandate ......

Buona giornata a tutte ... e anche ai signori uomini ...che devono "partecipare" a rendere buona la giornata.

Mimosa

Tiziana ha detto...

Ho riascoltato con molta attenzione la puntata del 27/4 di CLV, quella in cui Sonia interviene parlando delle sue telefonate ed SMS.
Sonia, che all'epoca aveva già parlato con gli inquirenti, dichiara esplicitamente di non ricordare l'ora esatta in cui avrebbe fatto la chiamata (14.40-14.45 circa ma io con gli orari, dice, non sono molto precisa). Inoltre sostiene di aver inviato 2 sms, uno per avvisarla che stava chiamando con il telefono della mamma, e l'altro per chiederle della visita medica. Dice anche di non sapere a quale scheda avrebbe inviato i messaggi, se sulla tim o sulla wind di Melania, avendole entrambe nella memoria del cellulare, e dicendo che però gli inquirenti avrebbero verificato recuperando la scheda wind di Melania. Preisa che lei stessa avrebbe chiesti i tabulati del proprio telefono alla wind per poter verificare (ma come, non bastava consultasse il proprio telefono per sapere a che ora e su quale scheda aveva inviato i suoi messaggi?

Concludendo: Sonia è molto imprecisa, ricorda male orari ed anche azioni da lei compiute.Questo dimostra che i testimoni, pur se sentiti nell'immediatezza, come Sonia, sono poco attendibili, figuriamoci quelli sentiti a mesi di distanza. Parolisi invece, per aver dato indicazioni approssimative, viene ritenuto colpevole.

LucaP ha detto...

@ Antonello

Non volevo contraddirti sui risultati delle tue ricerche. Ho solamente riportato quello che ho trovato io personalmente sul web.

Una cosa per me è comunque sicura. L'utilizzo di quei codici è roba da "smanettoni" per di più molto pericolosa perché si rischia di rendere inutilizzabile il cellulare.
Solitamente vengono utilizzati da coloro che vogliono de-brandizzare il telefonino e sbloccarlo per poterlo utilizzare con altre SIM Negli USA tantissimi operatori li forniscono quasi gratuitamente però bloccati. Anche l'iPhone è un cellulare bloccato e molti ricorrono a tali procedure per sbloccarlo, ma sovente devono poi buttarlo nell'immondizia.
Una persona esperta potrebbe aver utilizzato quei codici segreti della Samsung proprio per ripulire il cellulare di Melania. Escludo però l'abbia fatto Parolisi o Melania stessa. Questo perché nella relazione di Cusani vi è scritto che sul cellulare ritrovato nel registro chiamate vi erano circa 30 chiamate senza risposta che devono per forza essere quelle del pomeriggio del 18. Quindi deve essere stato fatto prima un back-up totale del cellulare e successivamente un restore delle sole informazioni che si voleva fossero ritrovate. Per motivi di tempo (ma anche di conoscenze) non può averlo fatto Parolisi e tantomeno Melania. Ma difficilmente può essere stato fatto all'aperto, magari al buio pur utilizzando un PC portatile, sebbene tecnicamente possibile. In quanto questo presupporrebbe che la persona disponesse dei cavi di collegamento idonei, del software Samsung preinstallato e molto tempo a disposizione per essere sicuro di non fare stupidaggini.

Tiziana ha detto...

Scusate donne del blog, sono a casa in malattia (e dunque oggi non festeggerò, come per altro non ho mai fatto, non credendo a questo genere di ricorrenze) e dunque sono piuttosto stordita ed ho dimenticato di rivolgere a tutte

TANTI AUGURI!

(gli auguri sono leciti, non costano nulla ed alimentano la solidarietà femminile. Le uniche mimose della mia giornata, comunque, saranno...MIMOSA).

Ciao a tutte, TIZIANA

PINO ha detto...

X Manlio TUMMOLO
Mi scusi se non ho dato riscontro alla sua domanda sul libro; no, non l'ho letto, però, devo dirle che, indipendentemente dalla mia solidarietà e comprensione per il dolore della famiglia Claps, l'interesse morboso della Sciarelli per questo caso, e le innumerevoli apparizioni, specialmente del il fratello della povera vittima Elisa, anche in programmi di CLV, che non avevano per argomento la morte della ragazza, mi è sembrato più un "affare", che non una partecipazione di carattere umano, da parte della conduttrice.
PINO

Tiziana ha detto...

Luca P
per sbloccare l'iphone non occorre essere dei grandi "smanettoni", l'ha fatto anche mio figlio che ha 14 anni. La cosa non gli ha comportato alcuna difficoltà, me l'ha raccontata con perfetta non chalance.

Tiziana ha detto...

Quello che è un dato certo è che il telefono di Melania non era nel punto in cui è stato ritrovato nel momento in cui Sonia telefona:
"Secondo gli accertamenti fatti dai due tecnici il telefono della vittima, quando ha ricevuto le chiamate e gli sms dell'amica Sonia, non era nel punto in cui è stato ritrovato".

Da questo DATO CERTO, diverse sono le IPOTESI che si possono fare. Gli inquirenti, in maniera arzigogolata, ipotizzano che lo spostamento sia stato effettuato dal telefonista anonimo (ma allora hanno ricercato, banalmente, l'esistenza di impronte digitali? Il DNA sappiamo che non necessariamente si sarebbe depositato).

Noi invece, più ragionevolmente (secondo me) abbiamo considerato che Melania, mentre Sonia chiamava, non fosse a Ripe.

Gli inquirenti sembrano non avere uno straccio di prova e sul nulla cosmico hanno imbastito una storia finalizzata unicamente a colpire Parolisi, ma che non regge da molteplici punti di vista. Ma sapete come si dice, a son di ripetere le cose, si finisce col crederci. Questo dev'essere capitato ai vari inquirenti perché, se si fossero limitati a compiere un ragionamento logico, avrebbero visto che le cose, così come le pongono, non stanno in piedi.

E tantomeno stanno in piedi le "cavolate" di CLV, programma che non ho guardato, ma mi rifaccio a quanto da voi segnalato: ammettiamo come sostengono Gionni, Sciarelli, ecc. che Parolisi, dopo aver portato armi del delitto, vestiti e quant'altro in caserma, li abbia fatti sparire. Gli illustri avvocati e giornalisti ci dovrebbero spiegare allora:
- come avrebbe fatto Parolisi a portarli in caserma? Non dimentichiamoci che, quando Parolisi si trasferisce da CSM alla caserma dei carabinieri, il 18/4, lascia la sua macchina a Paciolla. Addosso ovviamente non ha niente (immagino i carabinieri se ne sarebbero accorti), in macchina non si sarebbe azzardato a lasciare qualcosa, con il rischio che Paciolla la trovasse (e difatti Paciolla ispeziona l'auto e riferisce del trolley). Se vogliono sostenere tale tesi, dunque, DEVONO ANCHE DIRCI come avrebbe portato gli elementi incriminanti in caserma.
-poi ci devono anche dire PERCHE'. Ammettiamo che fosse riuscito a portare con sé l'arma del delitto. Perché portarla in caserma (rischiando) anziché farla sparire da qualche altra parte, come avrebbe fatto in un secondo momento? No, la cosa è totalmente senza logica, come tutto ciò che esce da quell'indegno programma che lucra sul dolore altrui.

tabula ha detto...

@Tiziana
dunque questa è la spiegazione data?
ora dicono che parolisi avrebbe portato armi del delitto e indumenti in caserma?
a parte il fatto che mi domando quali indumenti, dato che fu visto uscire con gli stessi abiti con cui arrivò al Cacciatore.
Ma ipotizziamo che abbia indossato una mimetica.
Certo, è anche possibile che Salvatore abbia lasciato un sacchetto con la sua tuta sporco di sangue lungo la strada, in un luogo a lui riconoscibile, presso il ciglio stradale, sotto un sasso, etc.
Bravissimo comunque a non macchiarsi di sangue e a non lasciare alcun tipo di traccia nè sul luogo del delitto nè sulla sua auto nè addosso a sè.
Ma perchè mai compiere l'azzardo di portare questa roba in caserma?
E poi, quando recuperare il tutto, dato che non rimase più da solo tranne che per pochi minuti, la mattina del 19, facendo la strada che va da Colle SM alla caserma?
beh sì avrebbe potuto.
e poi alla caserma come avrebbe fatto a fare sparire quella roba?
c'è per caso una fornace?

O buttò la tuta sporca di sangue dentro le lavatrici comuni, sperando che l'addetto al turno, scelto tra i più cretini e miopi tra i soldati altrimenti avrebbe dato l'allarme, non se ne accorgesse?

E poi ricordiamoci che il suo comandante si raccomandò affinchè quel giorno Parolisi non restasse mai solo.

e quindi?

Anonimo ha detto...

Cara Squadra, ieri sera ho seguito CLV solo fino a quando la giornalaia ci ha reso partecipi del fatto che Parolisi, non avesse in programma la gita a Colle San Marco, in quanto sentirsi telefonicamente con Ludovica era il suo pensiero fisso. Sarà per questo che gli inquirenti non gli hanno contestato la premeditazione?
Comunque, tale dichiarazione sposa in pieno la nostra ricostruzione; Melania DOVEVA andare a Colle San Marco.
Durante il processo, quando la difesa si giocherà le sue carte con i fatti: AUTOPSIA, DNA, CELLULARI, TESTIMONI, CANI, sarà divertente vedere azzeccagarbugli contrastare il tutto con il fatto che dall'armadietto di Parolisi manca il peluche!!!!

A tutte voi care amiche, offro una MIMOSA virtuale, non per festeggiare, ma per RICORDARE.

Stella

Antonello ha detto...

@LucaP
ma ci mancherebbe, non e' una questione di volersi contraddire, nemmeno io spererei di scrivere con quell'intento.
Cerco pero' altre vie, possibilita' ed eventualita', mettiamoci daccordo e partiamo dagli unici due dati oggettivi (almeno che ci vengono spifferati come oggettivi:
1) Sono assenti i due sms di So. dal cellulare di M.
2) Sono assenti tutti gli sms fino a luglio 2010.
3) Le chiamate in arrivo sul cellulare di M. dopo le 19,10 del 18/04/2011 sono mancanti ma vi sono tutti gli avvisi di chiamata del gestore scaricatisi sul cellulare alle 07,00 del 20/04/2011.
Si dev'essere quindi agito in maniera quantomeno irreversibile (se non li ha potuti recuperare il Dr. Andrisano) sul registro sms, sul registro chiamate e presumibilmente sui files memorizzati (video, musica e foto), non sappiamo nulla della rubrica e del sistema.
Per non poter essere recuperati significa che dopo un laborioso e completo backup di tutti i dati o si e' formattato per piu' di 10 volte la memoria del dispositivo rendendolo "tabula rasa" e dopo reinstallandoci sopra il nuovo firmware con sistema o che si e' utilizzato un sistema professionale di software che va a formattare a bassissima frequenza il singolo cluster corrispondente al dato che si desidera disintegrare e qui entriamo nella ipotesi tua.
C'e' poi il sistema dei codici e che mi risulta sono utilizzati dai laboratori del fornitore del cellulare.
Sappiamo troppo poco per dirimere il mistero, se ad esempio quei due sms del 2010 erano memorizzati sulla scheda Tim e non sulla memoria del cellulare abbiamo la matematica certezza della ripulitura ed a questo punto conterebbe veramente poco il modo anche se di sicuro professionale.
Se invece quei due sms erano registrati sulla memoria del cellulare la faccenda e' un tantino piu' complicata.
In ogni caso quel cellulare come altri di new generation vengono forniti tutti con cd e collegamento.
Le operazioni di backup e restore sono oramai essenziali ad esempio per Iphone o, guarda caso, Samsung con software Kies.
Non dico che M. Doveva saperle effettuare a memoria ma quanto meno deve aver avuto qualcuno che era capace di farle.
Il problema e' che vi sono due know how, il punto di vista strettamente tecnico che e' solo di tecnici od autodidatti o il punto di vista manuale a cui puo' giungere chiunque.
A proposito, da poco la Apple accetta terze parti questo ad esempio ci dice che non e' piu' necessario jailbrekkare per eludere il mercato-recinto ma basta installare l'icona Cydia, molto piu' semplice.
Brandizzare invece diventa un po' piu' complesso perche' significa riuscire a levare i vincoli di fabbrica al dispositivo che precludono determinati gestori non convenzionati ma anche che presentano il sistema con alcune applicazioni di base funzionali.

LucaP ha detto...

@ Tabula e Tiziana

Non vorrei avervi tratto in inganno con la mia battuta che nel peluche doveva esserci per forza l'arma del delitto.

In verità né la Sciarelli né Gionni hanno detto che Parolisi avesse nascosto in caserma i vestiti insanguinati e l'arma del delitto.
Hanno solamente dato lo scoop sensazionale che Parolisi, udite udite, nelle ore trascorse in caserma potrebbe aver cercato di far sparire le tracce della sua relazione con Ludovica! Ed è arrivato persino a disfarsi di un adorabile peluche a forma di cuore regalatogli dall'amante! Bisogna proprio essere dei cattivi inveterati per compiere simili gesti! Ed inoltre che sopraffino tecnico informatico quando ha distrutto definitivamente tutte le tracce che riportavano a tale relazione (senza peraltro parlarne al telefono con chicchessia)! Peccato però che con le chat transessuali non sia stato così abile.

Ma secondo voi, con tutti quello che Parolisi e la famiglia stanno già spendendo in avvocati e periti, se non avessero speranze di poter dimostrare che le chat (non dico la visita di alcuni siti) con le trans non siano mai esistite o che perlmeno siano avvenute ad insaputa del militare, si sarebbero imbarcati in un'altra spesa tecnica? Con la possibilità che poi il perito concluda che effettivamente Parolisi ha chattato a lungo con i viados?
Sarebbe bastato affermare pubblicamente od in aula che, ebbene si, Parolisi Salvatore ha avuto interesse per questo mondo trasgressivo così come migliaia di uomini in Italia e milioni in tutto il mondo! Ed anche se questa sua perdonabile (rimasta sempre sul piano virtuale) trasgressione potrebbe essere censurabile nell'ambiente militare (ma quanti ce ne saranno proprio lì che non si limitano ai contatti internet ma che magari si avventurano su certi viali urbani e suburbani delle nostre città dove pullulano trans reali che neanche si avvicinano per avvenenza con quelli di internet?) quale valenza probatoria e processuale potrebbe avere?
Che io sappia Sircana era e forse è ancora un single, ma Marrazzo non mi sembra abbia ucciso la moglie con la quale peraltro continua a vivere.

LucaP ha detto...

@ Antonello

Nel mio commento precedente avevo però fatto notare che, per quanto desumibile dalla relazione di Cusani per il Tribunale del Riesame, sul cellulare rinvenuto è stato ritrovato il registro delle chiamate senza risposta ricevute nel pomeriggio del 18 aprile.
Per cui, ammessa la ripulitura del cellulare di tipo professionale (l'unica ipotizzabile), quei dati sono stati prima salvati su PC e poi ritrasferiti sul telefonino.

LucaP ha detto...

Dopo qualche giorno di inspiegabile silenzio, la nostra Natalia Encolpio ha messo su un altro servizio da Pulitzer.

http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2012/03/08/677802-ascoli-delitto-rea-salvatore-parolisi-chat-trans.shtml

E che bel titolo sensazionale, varrebbe la copertina di Time.

E dopo essersi dilungata sui temi oramai stranoti (in quanto passati da Gionni a tutti i possibili media da lui raggiungibili), ha il coraggio di chiosare: "Schermaglie di avvocati"

Ed allora Natalia, se sono schermaglie di avvocati, perché scriverci un così bel pezzo da mettere ben evidente in cima a tutti gli altri? Ci manca ancora, dopo aver visto di tutto, un bel fotomontaggio ad hoc.

C'è invece da notare che gli altri giornali locali si stanno mantenendo silenziosi in attesa dell'udienza del 12.

Ma, per finire, una domanda a Gionni. Hai finito i tuoi scoop? Non hai niente di meglio da tirar fuori? Magari un'amichetta delle tue esperta in combattimenti all'arma bianca? O magari anche qualcun'altra che si è infine ricordata di essere stata tutto il pomeriggio del 18 aprile alle altalene, da sola, a dondolarsi? O anche in questo caso le tue cartucce le hai già usate tutte?

Tiziana ha detto...

Tabula
infatti, si tratta solo delle chiacchiere di quei mistificatori di CLV, che si sono interrogati sui peluche scomparsi dall'armadietto di Parolisi, insieme a chissà cos'altro...

ENRICO ha detto...

A Tutti,

ma, ieri sera a CLV, la cosa che più mi ha " divertito" è l'aver insinuato con -parole, immagini ed omissioni - che nell'armadietto avrebbe potuto esserci ANCHE la fantomatica "terza borsa "(simile a quella con le carte geografiche di M.)che Salv. avrebbe acquistato per Lud.

Se c'era, Salv non avrebbe avuto difficoltà a disfarsene : vista la sua passione per i trans chi si sarebbe meravigliato di vederlo uscire dalla caserma in tuta mimetica ed una borsa da donna sotto il braccio ?

Buon 8 marzo : PANE e ROSE in tutti gli angoli del mondo !

tabula ha detto...

@Lucap
ma non potrebbe invece avere cancellato quegli sms manualmente, l'assassino o il custode di Melania?
in fondo dalla sparizione di Melania allo spegnimento del suo cellulare ci sarebbero un bel pò di ore di tempo, circa 3,5/4 ore.

Credo che se gli sms cancellati siano tutti quelli contenuti risalendo all'indietro fino a luglio 2010, è da luglio 2010 che la vittima e il /la presunta assassina si conobbero e cominciarono a scambiarsi sms.
dato che tanto per non farsi notare sono stati cancellati tutti gli sms di chiunque,
ragionando con la stessa logica dello "stare larghi" per non essere identificati,
la conoscenza e lo scambio di sms con Melania potrebbe essere partita più tardi, verso settembre/ottobre 2010.

Se delle telefonate invece non ci si è posti il problema di eliminarle dal registro chiamate, è perchè p non erano intercorse telefonate, o perchè dalla semplice esistenza e notazione della stessa non è possibile risalire al contenuto della conversazione intercorsa.

Quindi, la persona che ha cancellato quei messaggi è una persona che si sentiva spesso con Melania da almeno sette otto mesi, è tra i suoi contatti in rubrica, ed il suo nome è sul tabulato che indica chi inviò sms a Melania, probabilmente il giorno del delitto, e con certezza nei giorni precedenti quest'ultimo.

altrimenti, non vedo perchè fare tutta questa fatica.

tab ha detto...

@enrico: pane e rose mi aggrada

Mimosa ha detto...

Scusate, scusate Antonello e Tabula
c'è un piccolo vuoto di memoria?
Non vi ricordate più che l'ultimo sms in entrata è di Salvatore datato GENNAIO 2011 e l'ultimo in uscita è di Melania LUGLIO 2010?

Per questo io ho usato l'espressione ripulitura "mirata".
Ma nel mio lungo pezzo (siete riusciti a leggerlo?), io ho anche sottoposto alla vostra riflessione che forse si tratta semplicemente di un "falso problema" quello degli sms che non ci sono, da nessuna parte ufficiale sta scritto che "non sono stati recuperati", hanno detto che "non sono stati trovati" nella posta(ossia sono cancellati, voi salvate tutti gli sms che vi arrivano o che spedite?).
Chi ha detto che si sono posti il problema di andare a cercare i testi di tutta la messaggistica?
Infatti non sappiamo se l'hanno fatto e quali risultati hanno ottenuto.

In una parte dei suoi commenti LucaP ha confermato.

Rimane in piedi solo l'impossibilità di recuperare il testo di quelli di Sonia. Questo è il "vero problema", se la notizia corrisponde a verità ...

Secondo me, abbiamo perso anche troppo tempo dietro a questo.

Mimosa

LucaP ha detto...

@ Mimosa

Sebbene non risulti ancora scritto su nessun documento ufficiale reso pubblico, è notizia di dicembre che il prof. Andrisano, incaricato della perizia, non sia riuscito a recuperare gli SMS cancellati.
Se ne dovrebbe dedurre che non siano risuciti a recuperare né quelli inviati/rivevuti da Salvatore né quelli delle amiche o delle altre persone. Inclusi, quasi sicuramente quelli di Sonia (ma siamo sicuri sia stata lei ad inviarli?).

ENRICO ha detto...

TABULA

da quello che ho capito, se gli sms fossero stati cancellati manualmente avrebbero potuto essere recuperati come nel caso Scazzi....

Quindi se non sono stati trovati - almeno quello di S. della 14.50 ca. avrebbe dovuto esserci per forza - o non sono stati cercati o non era possibile recuperarli perchè eliminati con tecnica sofisticata.

L'argomento per me è troppo complicato : questo è il massimo che sono riuscito ad afferrare oltre a pormi la banale domanda che sarebbe venuta in mente a chiunque, anche sprovvisto delle più elementari conoscenze tecnologiche

1- i CC alle 16.56 ca hanno localizzato il cellulare di M. a 3.5km da Ripe ed hanno potuto ripetere il test di localizzazione fino alle 19.00 ( a proposito, io sapevo che un cellulare può essere rintracciato ANCHE quando è spento. SOLO se la batteria viene rimossa sarebbe impossibile individuarlo. E' vero, LucaP ? L'informazione mi era stata data da un tizio dei NOCS)

2- CHI ne era in possesso, se tanto esperto sull'argomento, avrebbe dovuto immaginare di poter essere rintracciato. O no ?

Com'è mai che invece le ricerche si sono rivelate un clamoroso buco nell'acqua ?

LucaP ha detto...

@ Enrico

Sono quasi certo che chi era con Melania nel pomeriggio del 18 (fino sicuramente alle ore 19.10) non sia stato chi ha poi ripulito il cellulare e probabilmente non si è accorto che i CC stavano cercando di localizzare il cellulare (numero anonimo sul display), forse anche convinto che le ricerche non sarebbero partite così celermente.

Se il cellulare è spento, stai tranquillo che non può in alcun modo essere localizzato, quella è una favola metropolitana messa in giro ad arte.

I Carabinieri sono andati a cercare nella zona dove il cellulare era stato localizzato ma molto probabilmente lo hanno fatto non troppo convinti.

Anonimo ha detto...

@LucaP
certamente l'unico scopo utile alla ripulitura, oltre che cancellare dna vari (tranne quello della figlia della vittima???) avrebbe potuto essere l'agire sugli sms e sui file eventuali, tutti sanno infatti che le chiamate in arrivo ed in uscita risultano dai tabulati anch'esse prive delle parole interscambiate.
Io ritengo impossibile che M. abbia acquistato quel tipo di cellulare multimedialmente evoluto senza approfittare delle opportunita' video, ad esempio filmando la figlia semplicemente per poi rivederla o farla rivedere al padre.
Ci sta.
Quindi il segreto ed il motivo della ripulitura sta qui, fra gli sms ed i files, mentre le chiamate o squilli possono aver rappresentato segnali come e' in diffuso uso.

@Annika
se il dna da contatto e' apprezzabile dopo circa sessanta secondi di manipolazione e deposito "raft" come mai un rapporto che diamo, forse, per avvenuto riscontrata la seminogelin, non avrebbe lasciato alcun dna nelle parti intime esterne dove vi dovrebbe essere stato sfregamento???
Ammettiamo inoltre che la PMI sia avvenuta nella tarda serata del 18/04/2011, ed ammettiamo che M. avesse potuto quindi stare per due giorni in posizione orizzontale, questo avrebbe inficiato il dato di laboratorio delle 48 ore passate le quali si perdono le tracce di seminogelina???
Riesco a spiegarmi, la posizione orizzontale perdurata puo' aver contenuto la fuoriuscita che in posizione verticale e' scientificamente naturale???

Mimosa ha detto...

@ Anonimo delle 16:47
Non credo che Melania "abbia acquistato quel tipo di cellulare multimedialmente evoluto", credo glielo avesse passato la Caserma, come quello di Parolisi, entrambi "intestati al Reggimento", il quale ha stupulato un contratto collettivo come le aziende fanno con i telefonini di servizio per i loro dipendenti. In questo caso il benefit era esteso alle consorti (strano ma vero).

Quindi poteva benissimo ignorare le multifunzionalità con tutto comodo.
Del resto neanche suo marito usava il telefonino per chattare o spedire e-mail, ma si affidava al pc.

Mimosa

LucaP ha detto...

@ Annika

Ieri sera mi è sorto un pensiero in testa.

Se mettiamo assieme il rapporto non protetto testimoniato dalla positività alla Sg e gli indumenti, inclusi quelli intimi, abbassati sin sotto le ginocchia non ti sembra che ne venga fuori qualcosa?

Mi spiego meglio. Sappiamo sia perché ce l'hai ricordato tu sia anche per la poca esperienza personale che se dopo un rapporto non protetto la donna sta in posizione verticale, inevitabilmente il liquido seminale maschile, unitamente alle secrezioni femminili scende verso il basso e fuoriesce.

Ma allora non è che i pantaloni, i collant e le mutandine di Melania sono stati abbassati da qualcuno affinchè non ci fosse un gocciolamento sugli indumenti stessi? Ma che magari tale accorgimento sia stato messo in pratica forse un po' tardi in quanto una miscela biologica di Melania e di un maschio imparentato con Sonia sulle mutandine è stata comunque trovata?

LucaP ha detto...

@ Mimosa

Comunque troverai sempre un amico od un'amica che ti spiegheranno come fare foto e video con un cellulare di quel tipo, anche se uno è negato per qualsiasi tipo di congegno elettronico.

Tiziana ha detto...

Prendo un articolo a caso del 21/9 e lo posto virgolettato:
"La procura di Teramo titolare delle indagini sull’omicidio di Melania Rea, delitto del quale è accusato il marito Salvatore Parolisi, ha nominato un consulente di parte esperto in telefonia mobile. Si tratta del professor Oreste Andrisano, docente di sistemi di telecomunicazione alla facoltà di ingegneria di Bologna.
Andrisano avrà il compito di rispondere, entro sessanta giorni da oggi, a una serie di quesiti legati al versante “telefonico” del delitto di Melania Rea.
Tre i punti su cui Andrisano dovrà cercare risposte (...)
Terzo: è possibile recuperare gli sms che chi è tornato sul luogo del delitto per tentare un depistaggio ha cancellato dal cellulare di Melania? Guarda caso, sul telefono della donna sono rimasti solo alcuni vecchi messaggi di amore per il marito. Ma dovevano essercene molti di più, visto il conto inviato dalla compagnia telefonica. E potrebbero essere importanti. Il consulente della difesa, Roberto Cusani, sostiene: non si possono recuperare. La Procura non si arrende e ci prova".

Cosa emerge da ciò che vi ho riportato?
1) Che SICURAMENTE qualcosa da quel telefonino è stato cancellato, altrimenti non si sarebbe chiesto a Andrisano di recuperarlo;
2) Cusani era già certo che i messaggi non si sarebbero potuti recuperare. Come mai? Cusani non poteva sapere chi e con quali sistemi avesse cancellato il cellulare.

LucaP ha detto...

@ Tiziana

Cusani sapeva che il cellulare era già stato analizzato dai Carabinieri. Anche se non è stato detto esplicitamente credo che le analisi le abbiano fatte al RaCIS di Roma che è il raggruppamento maggiormente specializzato in tali indagini informatiche. Se quindi non erano riusciti loro, non ci sarebbe riuscito neanche Andrisano per quanto bravo potesse essere.

Antonello ha detto...

Scusate, ero io l'anonimo delle 14,47.
E' sfuggito il clic prima della procedura di nome/url.

Antonello ha detto...

L'interpretazione infine del luogo di ritrovamento:
1) E' stato P. con complici - per far pensare a qualcuno lontano dalla suo spettro di vita, amici, marito ecc. O per punire un eventuale amante e M.
2) Non e' stato P. - allora il luogo e lo stato diventa fortemente INTIMIDATORIO, "te la lascio ai piedi dell'esercitazione nudata, umiliata, accoltellata e stagiata".
3) Aldila' di chi possa essere stato il luogo puo' rappresentare il nascondimento di qualcos'altro che faceva parte della vita di M. tale da valere l'estremizzazione di apparentemente inutili staging.

Mimosa ha detto...

Capita Antonello,
e allora la mia replica è indirizzata a te.

Mimosa

Mimosa ha detto...

@ Antonello
mi è tornata in mente questa tua frase del 25 febbraio, ore 17:58, che ho conservato perché mi ha colpita:

la sfida qua e' ricostruire, mettere insieme i pezzi di un puzzle finalizzando l'attivita' allo svelare la realta' di M. e non la "non realta' di P."

Ti dò ragione.

Mimosa

Antonello ha detto...

@Mimosa
beh ci credi che ho tutto il paese sottocasa con pasticcini e spumante impazziti dalla gioia??? In una giornata del genere avere un riconoscimento tale proprio da Mimosa mica micio micio bau bau.
Scherzo naturalmente, direi che e' sacrosanto quanto difficile scovare la realta' di M. senza doverla immaginare, difficile perche' tutto sembra come quel libro famoso di non ricordo chi "il processo", in cui si processa qualcuno senza spiegargli l'accusa, ne il movente e ne niente di niente, molto bello.
Ritengo che per scovare qualcosa di una donna si debba far leva su cio' che "lei" non sa.
Ai futuri posteri.

Tiziana ha detto...

Questo è invece ciò che scrisse, sempre il 21/9, Vanityfair:
"Non c'erano sul cellulare di Melania i due sms inviatile dall'amica Sonia Viviani , proprio mentre lei forse stava morendo ne' tutti gli altri sms scambiati col marito e con le persone che frequentava. Finora, stranamente, agli investigatori non era venuto in mente di cercare questi sms, dove, forse, potrebbe nascondersi il motivo per cui e' stata uccisa."

Mi sembra evidente dunque (pur con la necessaria diffidenza nei confronti dei giornali) che gli sms di Sonia erano stati cancellati.
Non basterebbe questo, da solo, a scagionare Parolisi?

Tiziana ha detto...

Antonello
"Il processo", a cui alludi, è un bellissimo romanzo di F Kafka. Effettivamente il modo in cui sono state condotte le indagini, nel caso Rea, ce lo ricorda.
Ciao, Tiziana

Antonello ha detto...

@Tiziana
grazie, ero indeciso se scriverlo e non ero sicuro, nel timore di strafalcioni ho preferito evitare, direi che e' emblematico.
Grazie di nuovo.

Tiziana ha detto...

Antonello
che sia stato Parolisi con complici, ad attuare l'omicidio, lo esclude persino la procura.
Infatti l'accusa è di omicidio SENZA premeditazione. Senza premeditazione va da sé che significhi senza complici.
Come questo poi possa andare d'accordo con lo staging ed anche la cancellazione dei messaggi dal cellulare non si sa.
Hai ragione Antonello, il tutto è veramente kafkiano, sembra assurdo che possano, con questi NON-elementi, incolpare Parolisi, eppure gran parte dell'opinione pubblica, sobillata dai media, crede nella colpevolezza di Parolisi.
Ma secondo voi i giornalisti sono convinti di ciò che dicono o lo fanno solo a fini di lucro? Se hanno letto le ordinanze, così come abbiamo fatto noi, NON POSSONO veramente pensare alla colpevolezza di Parolisi.
Ora CLV, segnando un punto a favore di Parolisi (strano ma vero, non se ne sono accorti?), ci dice che fu proprio Melania a decidere d'andare a CSM. Se dunque Salvatore, vestito con il completo da corsa, avesse poi avuto intenzione d'andare a correre (e dunque di telefonare a Ludovica), perché mai avrebbe dovuto, una volta in macchina, fare inversione a U e convincere la moglie ad andare a "pomiciare" a Ripe anziché a CSM? Non ha proprio senso!

PINO ha detto...

TIZIANA, nulla ha senso, compreso l'omicidio della stessa Melania, se continuano ad accollarlo al meno probabile esecutore: il Parolisi.
PINO

Tiziana ha detto...

Qualcuno di voi l'altro giorno (scusate ma non ricordo chi) ha giustamente fatto notare che nel pomeriggio del 18/4 ci sarebbe stata una festicciola per il nipotino di Sonia. Si domandava dunque chi vi fosse invitato. E' vero, non ci avevamo mai pensato (e forse neanche gli inquirenti?). Il marito di Sonia, che sostiene di essersi addormentato, non doveva essere alle 16 alla festa? Ci doveva andare Parolisi, un amico qualunque e non lo zio?
A Sirocchi però credono, e credono anche a sua sorella (credo si tratti di lei) che a quell'ora era sul Pianoro ed è stata sentita tra i testimoni.
E chi altri? Non il Paciolla, evidentemente, che alle 17 stava bellamente con l'amante. Ma c'era o non c'era questa festa?

Anonimo ha detto...

TIZIANA
Chi sarebbe la sorella di Sirocchi, e perchè sarebbe stata a CSM?
PINO

LucaP ha detto...

Cambiando per un attimo il discorso, vorrei tornare sulla questione del telefonista "cercatore di funghi".

Che si sappia pubblicamente non è mai stato individuato. Eppure le due Procure devono averlo cercato disperatamente perché o coinvolto nell'omicidio o testimone fondamentale della scena del crimine. E come avrebbero potuto cercarlo?
Solamente in base alle analisi dell'audio della telefonata? Sarebbe stata impresa impossibile e tale da far desistere in partenza.
Non so chi di voi abbia mai visto le fotografie delle cabine telefoniche pubbliche dalle quali è partita la telefonata. Se volete, potete trovarle su Google Maps alle coordinate 42.660813,13.706799 e usare l'omino di Streetview.
Tuttavia, pur permettendoci di vedere il bar con l'impianto di videosorveglianza in quel momento non funzionante (ma chi potrebbe averlo saputo se non il gestore del bar ed eventualmente le forze dell'ordine?), poco ci dicono in più oltre a confermarci che i telefoni sono (come oramai tutte le cabine Telecom) a scheda prepagata.

Ebbene, forse qualcuno di voi ricorderà come la polizia sia riuscita a collegare i brigatisti del gruppo della Lioce ai delitti D'Antona e Biagi. Tra le varie indagini vi furono quelle relative alle schede telefoniche prepagate in quanto la Telecom è in grado di stabilire da dove parta ciascuna delle telefonate fatte con una determinata scheda prepagata.
Siccome il "cercatore di funghi" per usare quel telefono ha dovuto per forza di cose usare una scheda Telecom, gli investigatori avrebbero potuto stabilire da dove fossero partite tutte le telefonate fatte, prima e dopo, con tale scheda, restringendo drasticamente il campo delle indagini e magari anche trovando dei testimoni in grado di dire chi fosse quella persona.
A quanto pare invece è stato un buco nell'acqua.
E questo vuol dire che quella scheda è stata utilizzata una sola volta e poi distrutta.
Ma allora, secondo voi, come è possibile che i PM di Teramo abbiano potuto affermare che il telefonista non c'entra assolutamente con il delitto? Una persona che aspetta mezza giornata per chiamare il 113 (da Teramo come poteva sapere che non fosse già stato trovato il corpo?), sceglie la cabina telefonica di un terminal di autobus per dare l'idea di essere di passaggio, è talmente fortunato che l'impianto di sorveglianza che l'avrebbe dovuto immortalare è per caso spento o guasto e poi usa una sola volta una scheda prepagata quasi fosse un agente segreto al servizio di Sua Maestà?

So benissimo che eravate già tutti convinti del coinvolgimento di questa persona nel delitto, ma questi erano miei ragionamenti che ritenevo utile condividere.

tabula ha detto...

@Tiziana
l'ho chiesto io..
alle 16 doveva esserci una festicciola,
gli accordi erano "aspettiamo Sonia e poi scendiamo" (dal colle)
Sonia sostiene di essere già dalla madre alle ore 14,50, dato che ne adopera il cellulare.
E quindi cosa c'era da aspettare se Sonia era già nel luogo dell'appuntamento?
O quei messaggi erano per informare M. "sono già qua, venite quando volete" ma così non è stato dichiarato, oppure che senso ha telefonare, anzi inviare sms, per informarsi su una cosa che soltantoun'ora dopo M. le avrebbe potuto raccontare con tutta calma? (della visita medica).
Quindi Sonia invia questi strni messaggi con un numero di cellulare che evidentemente M. non dovrebbe conoscere, dato che la stessa Sonia si premunisce di specificare che nel secondo sms era scritto "sono io (io chi scusa?) chiamo col telefono di mamma".
Ma da quando in qua per farmi riconoscere in un sms spedito da un cellulare che non è il mio potrei pensare che sia sufficiente scrivere un vago "sono io" assolutamente aspecifico?

ad esempio quando so che l'altro sta aspettando una mia chiamata proprio per quell'ora.

e perchè mai M. avrebbe dovuto aspettare una chiamata di Sonia per quell'ora, come si sarebbe mai potuta sognare che Sonia volesse preventivamente informarsi sul suo stato di salute?

Non ha alcuna logica.

E a proposito di quella festa: inizia alle ore 16, diciamo dalle 16 in poi.
Chi c'è? chi è presente?
La mamma di Sonia, e Sonia c'è?
Il marito di Sonia che fa, continua a dormire?
Il bimbo da festeggiare? la mamma del bimbo? altri eventuali possibili invitati non ci sono?

Possibile che a quella festicciola dovessero andare solo i Parolisi?

e sonia che fa, non riprova a telefonare alla sua "cara amica del cuore" una volta che non la vede arrivare?
Non dico alle 16, ma alle 16,30 non la sollecita? Alle 17, non ci pensa più?
lei sua madre e la mamma del bambino si sono messe a mangiare i pasticcini da sole per un'ora di seguito e solo dopo che è stata avvertita Sonia si degna di cercare al telefono la sua ospite?

ma com'è?

Manlio Tummolo ha detto...

Grazie a Pino ed Annika per la loro risposta. Io penso, caro Pino, che dare qui l'esempio di ignorare queste trasmissioni macabre, denigratorie e persecutorie, sarebbe già significativo. Mi si può obiettare che non si avrebbe allora materiale di discussione. Ritengo, tuttavia, oltre che da pochi giornali seri, elementi si potrebbero trarre da INTERNET, ovviamente anche qui da siti ben selezionati ed intelligenti. Tornando al caso Claps, ripeto, senza far considerazioni di innocenza e di colpevolezza, dal libro citato (che non ho comprato, ma mi è stato regalato), si ricava come il giudizio di condanna sia stato dato preventivanente, e fin dall'inizio della tragedia. Eppure, se il Restivo avesse voluto mentire allontanando da sé ogni illazione, avrebbe potuto semplicemente negare di aver incontrato o visto quel giorno Elisa Claps, magari aspettando vanamente all'appuntamento, oppure negando l'appuntamento stesso. I motivi per poi sospettarlo sarebbero stati assolutamente minimi, solo sulla base della testimonianza dell'amica della ragazza che doveva essere ospite a pranzo (Eliana De Cillis). Invece, ammettendo di averla incontrata, si è posto in prima fila. Gli eventi successivi dimostrano come la morte di quella ragazza non possa essere attribuita a lui soltanto, evidentemente.

Tiziana ha detto...

PINO
tra i testimoni sentiti c'è una tale Antonella Sirocchi, cognata di Sonia, che deduco essere la sorella di Alfredo Sirocchi.

TABULA
sì, mi aveva colpito la riflessione: festicciola deserta! Nemmeno lo zio del bambino vi avrebbe partecipato perché...dormiva. E tale giustificazione agli inquirenti piace, mah!

Tiziana ha detto...

LucaP
condivido le tue osservazioni sul "cercatore di funghi", faccio solo una precisazione. Nella mia città ci sono ancora parecchie cabine che, oltre alla scheda prepagata, accettano anche le monete. Solitamente, se ci sono due cabine, almeno una delle due accetta monete. Lo so con certezza perché la scorsa estate mi è capitato di uscire di casa dimenticandomi chiavi e cellulare. Ho dovuto allora chiamare mio marito utilizzando una cabina telefonica, che accettava le monete. Potrebbe essere così anche a Teramo? (so che comunque la cosa non sposta il problema).

ENRICO ha detto...

A questo punto, con tutta la mole di elementi che abbiamo individuato, raccolto e analizzato e che dovrebbero essere necessariamente anche IN MANO alla Difesa, io spero solo che il lungo silenzio di B&G sia come quello degli indiani dei vecchi film western : abbandonavano il campo, si ritiravano nei loro accampamenti per riorganizzarsi e poi all’improvviso sferravano l’attacco contro l’avversario quando quello meno se l’aspettava…

Se invece le “cose” non dovessero stare così ed il silenzio dovesse essere dovuto solo al fatto che la difesa non parla perché non ha niente da dire ...beh, allora Salv. è fottuto, punto e basta.

Tiziana ha detto...

Enrico,
bella la tua immagine degli indiani. Speriamo solo che non ...facciano l'indiano.
Ciao, Tiziana

Mimosa ha detto...

Enrico
ho l'impressione che i B&G tanto siano agguerriti nell'attacco (ad Avetrana sono i legali della fam Scazzi, quelli che -con il peggior cipiglio che io abbia mai visto in una persona- hanno dettto le più ATROCI calunnie su Sabrina e Cosima, "fortino da espugnare") quanto deboli nella difesa (si sono assunti le cause perdenti di Rudy Guede del caso Knox e del filippino nel caso della Marchesa), benché siano riusciti a far beccare ai loro clienti solo qualche decina d'anni.
Ricordi che ne avevamo già commentato, e anche allora tu usasti un colorito commento, da me condiviso in pieno.

Vorrei sperare che almeno i collaboratori del loro studio legale siano più attivi di loro e tuttavia temo sia sempre questione di budget. Se l'imputato non ha molti soldi può poco sperare di ricorrere a periti e superperiti ... ci rendiamo conto che solo per entrare in possesso dei cd dei tabulati costa 60 mila euro? Ecco perché dicevo che il gruzzoletto di S. non esiste più.

Mi vien anche da pensare con estrema malignità (dissacralità, delusione, pessimismo, quello che volete) che se la Giustizia è rappresentata come una bilancia con due piatti, in uno ci vanno i soldi che devi mettere e nell'altra la speranza di cavartela ...

Buona serata
Mimosa

Pamba ha detto...

Ci sarebbe un ultimo aspetto da considerare: chi era quel graduato che ha telefonato il 20 Aprile di prima mattina, agganciando la cella di Ripe? Qualcuno ha detto che in questa zona risultava anche una telefonata ad una donna di Folignano?

Ovviamente io non lo so, ma mi fido del colonnello Patrizio che afferma:
“Non ci sono elementi per attribuire a nessun altro militare la complicità dell’omicidio di Melania Rea - spiega il colonnello Alessandro Patrizio, comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli Piceno - A Ripe di Civitella c’è un poligono di tiro, dove vanno a fare le esercitazioni moltissime persone, anche i militari del 235esimo reggimento Piceno, per cui è molto facile che la cella abbia agganciato il cellulare di qualche soldato della caserma Clementi. La cella di Ripe di Civitella ha agganciato decine e decine di cellulari”

Caspita, tutti e dieci alle 7.00 di mattina del 20 Aprile, si telefonavano tra di loro come i ragazzini in pulmann alla gita scolastica?

“Noi, come la Procura siamo convinti che tutto quello che è stato fatto alla povera Melania Rea sia opera di una sola mano - aggiunge - Tuttavia alla domanda se si possa escludere che Parolisi abbia goduto della complicità di qualche altra persona, la risposta è ‘no’’’.

Allora??

A questo punto Salvatore avrebbe fatto meglio a dire di essere andato con Melania a Ripe, lasciato lì la moglie a far pipì, la piccola a dormire in auto, e oop..
in maglietta e pantaloncini, di corsa verso il poligono per qualche tiro in più, intanto chiama anche la Lud. che agli spari e ai rumori di sottofondo c'è abituata!

Alibi assicurato.

Antonello ha detto...

@LucaP
bellissima e semplice deduzione, come faceva a sapere che il corpo non fosse gia' stato rinvenuto??? Eppure il corpo non era "dentro" il chiosco e lui "stava facendo una camminata".
A sentirlo parlare ci sarebbe da chiedersi anche come faceva a sapere che al Chiosco della Pineta "non sacc' come tagg a dicere ma" "c"era" nu corpo pe terra. (lui dice c'e' o ce sta e non c'era).

Tiziana ha detto...

Pamba
hai ragione, ma per dirlo Parolisi avrebbe dovuto sapere che la moglie era morta a Ripe e lui, probabilmente, non lo sapeva, avendola vista per l'ultima volta a CSM.

Antonello ha detto...

E spunta anche un coltello dalla deposizione di Valentina, non riesco a postare il link comunque il sito e' quotidianamente.net alle voci di cronaca si dice che nel 2010 quando Valentina ospito' la coppia pote' notare P. che apriva le ostriche con un coltello che utilizzava come portachiavi di colore bianco.

Tiziana ha detto...

Antonello
sono andata a leggere il riferimento che ci hai dato. Sembrerebbe interessante, ma la domanda è: "le indagini su Parolisi non erano concluse?" E dunque a quando risalirebbe la testimonianza di Valentina? Oppure è la solita notizia ripescata ad arte dai giornalisti?

Pamba ha detto...

Giusta osservazione, Tiziana.
Ecco perché non è un delitto perfetto, quel complice che manca alla Procura esiste veramente, ma è un po' semplice, come lui. Si è dimenticato di dirgli di aver trasportato nel frattempo il cadavere di sua moglie a Ripe! :-)

Buonanotte, Pamba

LucaP ha detto...

@ Tiziana

Per quello che si riesce a vedere con Google, vi è un gruppo di tre cabine e tutte hanno il nuovo modello di telefono con la sola scheda. Una però è nascosta per cui non sono sicuro al 100%. Personalmente è da anni che non telefono più da una cabina ma ricordo che già le ultime volte che lo feci non si riusciva più a trovare telefoni a monete.

Tiziana ha detto...

Pamba,
sei trooppo forte!
Hai ragione, quel distratto del complice si dev'essere dimenticato quel piccolo particolare...
Buona notte a te
Tiziana

ENRICO ha detto...

TIZIANA,

non mi vorrei sbagliare ma un coltellino da ostriche non è molto tagliente . Inoltre non mi pare sia monolama come quello da cucina che - dicono – sarebbe compatibile con le ferite

Tiziana ha detto...

Enrico
credo che Valentina facesse riferimento ad un semplice coltellino tascabile, dunque monolama, non ad un apposito coltello da ostriche.
In ogni caso penso che un coltellino usato come portachiavi abbia la lama ben più piccola di 10 cm.

ENRICO ha detto...

Tiziana

avevo equivocato a proposito del coltellino.

Beh,carissima, per oggi chiudo e auguro una buona notte a te e a tutti gli altri

tabula ha detto...

oh bene! allora c'è anche l'arma del delitto.
anche io ricordo di averlo visto tagliare una bistecca, una volta.

tabula ha detto...

Ad ogni modo, il fatto che per l'Accusa sia da escludere la possibilità di un complice, complica la loro ricostruzione.
Perchè con almeno un complice sarebbe stato tutto più semplice, ma da solo come ha fatto?

anna ha detto...

alle 7 della mattina del 20 aprile n essuna esercitazione militare era in corso,quindi a tutti i militari che hanno agganciato la cella telefonica a quell'ora, deve essere fatto il test del dna per compararlo con i 5 dna maschili presenti sul corpo di melania, il test va fatto al militare che fu attenzionato per due mesi quindi il nome e cognome sta già agli atti dell'inchiesta,il tenenete colonnello che ha fornito il video della gita a san marco non dice la verità, perchè sul video non c'è la data di quando è stato fatto,e questo sta agli atti,senza data e senza ora,anche se data e ora possono essere modificati quindi non fa testo, ma soprattutto nessuno ha mai detto ne sonia ne parolisi ne altri che alla gita del 3 aprile c'èra anche il tenente colonnello,quindi quel video è di un 'altra giornata,perchè poi questo video è stato consegnato dopo diversi mesi? contemporaneamente il papa la mamma di melania ,sonia cambiano versione magari mettendosi daccordo anche con il tenente......ma che inchiesta è questa fatta di aggiustamenti a tavolino?

anche io ho sempre detto che dal telefono di sonia manca la telefonata più importante ,di solito quando un ospite non arriva si chiama, sonia non ha chiamato melania al cellulare dopo le 16 per sapere come mai non andava.Perchè non l'ha chiamata?sapeva già cosa le era successo?

Annika ha detto...

ANTONELLO (16.47) e LUCAP (17.07)
avete posto due domande in realta' correlate. Antonello, tu ti interroghi sulla mancanza di raft o cellule epiteliali lasciate dall'UI (uomo ignoto); Luca, tu parli di possibile sgocciolamento della semenogelina con Melania in posizione verticale e probabile abbassamento dei pantaloni per evitarne un eventuale deposito sugli indumenti. Fatto sta che il cadavere di Melania ha subito un'autopsia, e ne' raft ne' liquido seminale/spermatico sono stati rilevati su cosce e parti intime esterne - se lo sono stati, non appartenevano a Salvatore o lo sapremmo!!! Ora, il liquido seminale fluoresce sotto la luce di una semplice ALS lamp - roba di secondi - e pertanto almeno questo e' quasi certo che non fosse reperibile in autopsia (= non era presente). Ma non bigogna dimenticare che invece la Sg e' stata rilevata da un semplice tampone vaginale (non endocervicale, piu' profondo), quindi a pochissimi centimetri dall'apertura della vagina. Cio' puo' significare una sola cosa: che il corpo di Melania, a seguito del rapporto sessuale, e' stato ripulito esternamente. Perche' allora lasciare la Sg?

Credo che pochissimi uomini conoscano la Sg tanto quanto ne abbiamo discusso qui nelle ultime settimane (this blog's gentlemen sono molto colti, ma cio' nonostante hanno posto piu' domande delle signore); tanti uomini sanno dello sperma, pochi del fatto che e' il liquido seminale a rilevare la presenza di un avvenuto rapporto sessuale. Se l'UI ha pensato di eliminare tracce solo esternamente, puo' darsi che della Sg non sapesse niente, o puo' darsi che fosse CERTO che comunque non si sarebbe mai potuto risalire a lui. Come? Perche' azoospermico, o vasectomizzato, o perche' ha usato uno spermicida, che comunque distrugge anche eventuali cellule epiteliali interne. Dato che non sappiamo se sia stato effettuato un FTIR (Fourier transform-infrared) test per rilevare la presenza di nonoxynol-9 (componente principale degli spermicidi), non possiamo sapere quale delle tre ipotesi appena elencate sia applicabile al caso di Melania (azoospermia, vasectomia o spermicida). Anche sulle raft non tutti sono esperti, ma una ripulitura generale a cosce e parti intime esterne, vuoi per scrupolo, vuoi per eliminare tracce di DNA non meglio identificato, credo che l'UI l'abbia data, eliminando al contempo Sg, sperma (se presente) e raft, ovvero il proprio DNA + la prova dell'avvenuto rapporto a ridosso dell'accoltellamento. Sul DNA sulle mutandine, invece, aspettiamo a vedere che ci dicono...

...continua

Annika ha detto...

...continua

SQUADRA
se avete letto quanto sopra, vi invito a riflettere su un paio di punti:

1. Melania non ha avuto un rapporto consensuale con un amante, sebbene occasionale. MELANIA E' STATA VIOLENTATA. Perche'? Perche' l'amante come minimo l'avrebbe baciata, ma il DNA sulle sue labbra e' esclusivamente di Salvatore. Quelle labbra nessuno le ha neanche sfiorate.

2. Se l'UI ha usato uno spermicida, vi e' premeditazione di stupro - mica tutti gli uomini girano con spermicidi in tasca... Se invece e' azoospermico/vasectomizzato, ha comunque ripulito la vittima, il che significa che qualche nozione sulle raft la deve possedere, perche' oltre alla Sg/PSA sulle cosce/zona intima esterna non si sarebbe trovato, pertanto deve aver pensato al DNA da contatto ed optato per eliminare comunque ogni traccia.

3. dato che Melania e' stata diverse ore con il/i suo/i sequestratore/i ma non riporta segni di violenza ne' di lacci e neanche di lotta, direi che sia stata quasi certamente drogata con una droga non testabile dopo 8-12 ore, ma solo ad almeno un mese di distanza dall'assunzione = GHB. E allora, se l'UI non solo aveva dello spermicida o si faceva forte della sua mancanza di spermatozoi, ma girava anche con GHB in tasca (che il piu' delle volte si allunga nel caffe' o altra bevanda eccitante - red bull?), lo stupro era altamente premeditato.

4. e allora mi chiedo: stiamo parlando di omicidio con stupro, o si tratta forse di stupro con omicidio?

Annika

tabula ha detto...

@Annika.
Parli di stupro premeditato.
Può essere. Nel senso che esiste questa possibilità.

Sul corpo di Melania sono stati trovati diversi dna ma non sono stati analizzati, e questa è una gravissima lacuna della Procura.

Sebbene sia possibile indicare una motivazione non cruenta per un ordinato abbassamento di pantaloni e mutandine, tra l'altro al di sotto delle ginocchia, che per fare pipì sarebbe assolutamente eccessivo ed anche controproducente,
quel corpo, ed intendo la pelle esposta, è stato inciso: quindi sul fatto che sia stato toccato da qualcuno non ci sono dubbi.

Il fatto che sia stato manipolato, chiaramente non significa a mani nude.

C'è in ballo anche la questione della semenogelina, ma non vorrei per ora addentrarmi sul come perchè e ad opera di chi sia entrata nel corpo.

Il punto è questo: sul cellulare, dal quale sono stati cancellati ALMENO gli sms di Sonia e quello delle 18.52, non ci sono tracce, nè di Melania nè di altri. quindi è stato pulito.

Sulla pelle esposta, ci sono tracce ma NON di una certa rilevanza: quindi significa che l'assassino o ha adoperato guanti (premeditazione) o ha pulito il corpo dalle sue tracce di dna.

Io sarei abbastanza convinta che l'assassino abbia adoperato delle semplici salviettine umidificate.

A parte l'evidenza di un paio delle stesse vicino al cadavere, attribuite ad una donna estranea all'omicidio (e perchè mai?)
e non analizzate, la leggerezza è enorme, poichè se l'assassino/a avesse compiuto un tale errore, compiendo lo staging la mattina all'alba con poca visibilità e dimenticando delle prove così fondamentali, nulla andrebbe trascurato.

Io mi chiedo e ti chiedo, Annika: è possibile che la mancanza di un numero considerevole di DITTERI sulle ferite da incisione facenti parte dello staging, possa essere dovuta ad una tardiva operazione di sfregamento delle parti intime e meno intime di quel corpo tramite l'ausilio di salviettine igienizzanti?

(del genere di quelle che tutti ci portiamo in viaggio ed eliminano i batteri al 99%, o di quelle comuni che si adoperino per la pulizia del sederino dei bimbi e di cui qualsiasi mamma può disporre)

Ovviamente l'operazione sarebbe stata consumata con precisione ma compiendo qualche piccolo errore, poichè il dna non è evidente come il segno di un pennarello, specie lavorando alla luce dei fari di un'utilitaria, e da qualche parte può essere sfuggito.

Antonello ha detto...

@Annika
dal punto di vista scientifico logico non farebbe una piega, interrogativo interessante e fondato, ma, ad esempio, nel caso di un saltuario stupro finito in omicidio non tornerebbero alcune cose, come il luogo di rinvenimento troppo semantico rispetto all'attivita' attinente al marito, troppo rischioso rispetto alle esercitazioni e sentinelle, in sostanza in quella ipotesi vi deve essere stato uno step di scambio o di cambio depositari.
In sostanza stordimento con droga e successivo stupro in un luogo (casolare???) e succedaneo spostamento a Ripe (da parte di gruppo diverso o dello stesso??? E se dello stesso perche' proprio a Ripe con tutti i significati e rischi che avrebbe comportato???).
A me sembra chiaramente e semanticamente signigicativo in ambedue i casi ill luogo di deposito e ricomposizione, io direi cattura-stordimento-stupro possono far parte di un primo step con presumibilmente un gruppo di due donne ed un uomo, successivamente deve essere accaduto qualcosa, sempre nell'ipotesi, che deve aver determinato la presenza od il cambio con gruppo che deve aver seguito accoltellamento-nascondimento-deposito a Ripe e ricomposizione con staging, ma anche qui, un collegamento fra i due gruppi con un minimo di logica quale potrebbe essere???
M. parte da sola e dopo aver raccontato una balla colossale del bagno va al monumento, sale in attimo dalla roulotte a prendere o lasciare qualcosa e poi si dirige, con marito e figlia alle altalene, verso Colle a piedi, li accade qualcosa che termina con M. che a passo affrettato esce dai boschi inseguita da altre due od una donna verso San Giacomo.
Ipotizzando un auto finzionale o che seguiva la scena guidata da un uomo, messa cosi' e' difficile innestare uno stordimento con droga e successivo scopo di stupro e finalita' di omicidio, eppure il luogo di rinvenimento direbbe cose completamente diverse.
Parla di un appuntamento o di un qualcosa chr quel pomeriggio M. avrebbe dovuto fare, forse con qualcuno o spiando qualcuno, scoperta od in trappolaha potuto dover scappare, catturata ci sta tutto, secondo me lo stupro in se stesso non ha molto valore nella finalita' mentale, forse e' da vedere piu' come punizione ed umiliazione che come atto sessuale in se stesso, siamo comunque nel campo delle ipotesi anche se scientificamente parlando certe cose non hanno spiegazione apparente alternativa. Possibilissimo con intervento di secondo gruppo molto vicino alla vittima e che ha voluto coprire in maniera estrema lo stupro.

Antonello ha detto...

Supponendo per paradosso che M. fosse rimasta viva dopo la cattura, la droga, l'accoltellamento e lo stupro avrebbe avuto un senso lasciarla a Ripe con le sentinelle a due passi??? No, in nessun caso, quindi se l'accoltellamento sembra, da atti, sia avvenuto a Ripe anche la violenza, se violenza sessuale e' stata, deve essere avvenuta a Ripe, l'alternativa e' cominciare a pensarla come un gruppo in preda alla droga, in questo caso lo svestimento o umiliazione e' avvenuta prima dell'accoltellamento (gocce sul pantalone interno), per questo M. puo' aver avuto il tempo di parare lo sgozzamento, perche' poteva aspettarselo.
Ma omicidio con stupro o stupro con omicidio??? Io direi che l'unica possibile, dato che e' morta dissanguata potrebbe essere stupro sfociato in aggressione (forse finalizzata alla tacitazione testimoniale ed al raptus necrofilo sessuale).
Una copia simile o fotocopia di cio' che era capitato alla povera Meredith, ma Guede stavolta ha l'alibi, e' gia' infatti in carcere.

ENRICO ha detto...

ANNIKA

In entrambi i casi (STUPRO + omicidio / OMICIDIO + stupro) con la vittima necessariamente già in stato d’incoscienza ( colpita alla nuca/ ferita/ drogata) i rispettivi *moventi* verrebbero radicalmente ad essere modificati.

Nel primo caso infatti ci troveremmo di fronte ad un delitto a sfondo esclusivamente passionale ed il testardo silenzio di Salv sarebbe comprensibile UNICAMENTE se l’autore dello stupro fosse un “intoccabile”, Salv. ne conoscesse o ne sospettasse l’identità e fosse stato pesantemente minacciato di non rivelarla , mentre nel secondo saremmo di fronte ad un delitto determinato da circostanze assai più complesse in cui l’aspetto passionale avrebbe un ruolo consequenziale e dunque secondario.

Per quando riguarda “il materiale” anti-DNA di cui l’assassino potrebbe essersi servito, non è detto che avrebbe dovuto per forza averlo con sé al momento dell’aggressione : in fondo ha avuto ben due giorni di tempo per “completare l’opera” !

PINO ha detto...

ANNIKA e TABULA

Annika ti do atto su tutto quanto hai scientificamente espresso. Voglio solo inserire un piccolo dubbio, sul periodo di permanenza di M con i rapitori.
Poichè, come dici, non sono stati rilevati, sul corpo, segni di "costrizione", hai supposto che la sequestrata fosse stata tenuta sotto parziale o completa narcosi, con l'utilizzazione di droche non ancora identificate.
E quì nasce il mio dubbio.
Poichè nel corso del programma CLV si è dedotto esplicitamente che a suggerire di andare a CSM sia stata M, abbiamo ritenuto, tutti, che ciò confortasse il nostro sopspetto sul famoso appuntamento della donna, con "qualcuno" (Y)? già stabilito in precedenza.
Un "qualcuno" che certamente conosceva, come poteva conoscere anche altri aventuali X presenti sul posto. Se le cose stessero così, chi ci dice che M non sia restata con loro, fiduciosa che si arrivasse a concludere quell'eventuale "chiarimento", causa dell'appuntamento, senza che esso degenerasse?
Il tal caso, non ci sarebbe stato bisogno nè di droga, nè di trattenimento forzato.
E' possibole o no?

LucaP ha detto...

@ Annika

Il possibile uso di una droga come il GBH nel caso di Melania non necessariamente deve essere visto come finalizzato ad uno stupro. Il fatto che, molto probabilmente, Melania sia rimasta, per un periodo così lungo, assieme ad un gruppo di persone/sequestratori nella località isolata ed apparentemente inaccessibile dove è stato localizzato il cellulare, a me fa pensare ad una situazione di attesa. Ed allora perché non pensare che la droga servisse unicamente a tenere Melania buona ed impossibilitata a reagire e fuggire.
Ma a quel punto se tra queste persone ipotizzassimo che ce ne fosse almeno una che a lungo aveva guardato Melania girare per il paese e se ne era invaghito, si potrebbe anche pensare che lo stupro sia nato dall'idea di poter finalmente approfittare di quella donna finalmente accessibile ed a disposizione. In parole povere, non possiamo escludere che lo stupro sia un ulteriore incidente di percorso al quale poi è stato necessario porre rimedio con la pulizia del cadavere. Operazione magari facile per le parti del cadavere esposte, ma forse complessa (non potendo essere sicuri al 100% di raggiungere lo scopo) per le parti interne. E da qui magari l'uso di uno spermicida per togliersi qualsiasi dubbio.

Però per quanto riguarda sempre il GBH, hai ragione ad affermare che se lo stupratore ed i suoi amici ne avevano alcune dosi con loro, questo potrebbe implicare la premeditazione allo stupro. Tuttavia non mi pare possibile trascurare l'ipotesi che il possesso di tale droga sia dovuto non all'uso personale bensì ad un'attività di spaccio in senso lato, cioè allo smistamento ed alla preparazione di dosi provenienti da una partita acquistata all'estero che doveva essere consegnata ad altre persone.
A me il fatto che Melania prima vada alla roulotte (di per se un luogo sufficientemente appartato ed idoneo a tali attività) e poi si rechi a fraz. Colle, mi fa pensare che la stessa Melania volesse controllare di persona qualcosa di specifico di cui era venuta a conoscenza e non necessariamente una qualche attività legata ad adulteri e relazioni clandestine.

Antonello ha detto...

@Enrico
secondo me non ci puo' stare il silenzio di P. giustificato da persona in vista implicata, per tacitare un marito seppur fedifrago non basta la posizione dell'autore, non si tacciono stupro, accoltellamento ed umiliazioni a non finire fino a sconfinare nel sadismo solo perche' l'autore sarebbe personaggio in vista e non e' neppure detto P. sappia chi e' stato.
P. e' convinto che M. sia stata sfregiata ed uccisa per responsabilita' sua ed ha paura e per questo non parla, vive segregato in completa balia di boss che hanno piu' volte minacciato e quando non lo era poteva aver ricevuto segnali chiari, la storiella della luce del bagno che si sarebbe da sola accesa nel profondo buio della notte a casa dei suoceri potrebbe nascondere la rivelazione di una intimidazione, "mi si e' accesa li una luce", frase che detta non detta cosi' ha significati inquietanti nei confronti anche delle persone con cui stava dormendo.
Domanda: e' possibile o no che sia stato P. a raccontare ad M. la balla del bagno, che sia quindi andato invece dal monumento e poi dalla roulotte dove ha potuto innocentemente chiamare l'amante e che in questo suo movimento M. abbia potuto seguirlo incappando in una spedizione punitiva nei confronti del marito ignaro???
Ma come faceva M. a fare tutto cio' con la bimba in braccio??? E la bimba era con loro o le telefonate nei momenti cruciali sono di una baby sitter in apprensione per qualche bisogno che poteva aver avuto la piccola svegliandosi dopo pranzo???

LucaP ha detto...

@ Pino

Il tuo dubbio è legittimo e potrebbe anche essere fondato. Tuttavia ritengo estremamente improbabile che Melania non abbia voluto in qualche modo mettersi in contatto, magari anche tramite un intermediario, con il marito al fine di tranquillizzare lo stesso e la figlia. Possiamo pensare molte cose di Melania, la figura della quale sicuramente non può corrispondere all'immagine beatificata che se ne è voluta dare, ma non che fosse una moglie ed una madre degenere a tal punto da dimenticarsi completamente della figlia e del coniuge.

Antonello ha detto...

Voglio dire, se la storia della festicciola delle 16,00 a casa di So. Era vera quale miglior giustificazione alle chiamate delle 14,53-14,56 ed agli sms delle 15,03-15,04??? Poteva dichiarare mille cose ma ha scelto di dire, creando i sospetti, ed anche in tv il 27/04/2011 che voleva semplicemente sapere della visita e che per questo aveva telefonato quando sappiamo tutti che e' poco credibile in quanto, se e' vero della festicciola, l'avrebbe vista da li a poco.
Non solo ma non avendo credito la chiama con il cellulare della madre, stando a cosa dichiara, e quindi risulta strana questa urgenza di sapere semplicemente della visita.
Con il massimo rispetto e con il beneficio delle ipotesi la domanda e' : se non ci fosse stata la festicciola che bisogno aveva So. di inventarla??? L'ipotetica risposta potrebbe essere che sarebbe stato per lei necessario avere un alibi e la festicciola potrebbe, nel caso, far parte di un simil alibi concordato con P.
Ma allora perche' non giustifica le chiamate e gli sms inviati a M. con il bisogno, ad esempio, di mettersi daccordo per la festicciola???
E se la festicciola non fosse esistita che bisogno vi era di inventarsela???

Tiziana ha detto...

Le argomentazioni di Annika sono chiare, il suo immane lavoro di ricerca e le spiegazioni forniteci, encomiabili, ma a me rimane un dubbio:

- se si trattasse di un dato di fatto INCONTROVERTIBILE che la SG permane solo 48, massimo 72 ore, e che questo tempo va contato dal momento dell'autopsia, sarebbe chiaro a QUALUNQUE medico l'implicazione: Tagliabracci, Canestrari, Giardina e chiunque altro possa seguire questo caso. Chiunque, sapendo che l'autopsia è stata effettuata il 21/4 pomeriggio direbbe che Melania ha avuto un rapporto DOPO le 15.00 del 18/4, con ciò scagionando Parolisi.
La difesa non avrebbe bisogno di ulteriori prove, indagini, ricerche su cellulari, trans e quant'altro, non avrebbe bisogno di riesumare il cadavere, né di chiedere ulteriori accertamenti sul DNA.

Gli inquirenti possono anche mettere a tacere testimoni, screditandoli, non tener conto di alcune prove, nasconderle altre ma, di fronte alle dichiarazioni di Tagliabracci non potrebbero nascondere la realtà dei fatti, perché qualunque medico che leggesse la relazione potrebbe giungere alle ipotesi alle quali siamo arrivati noi.

Concludendo ritengo che, seppur scientificamente la Sg pemanga DI NORMA non più di 72 ore, devono esserci delle eccezioni, altrimenti almeno Gerdina su questo avrebbe già fatto delle precise dichiarazioni, INOPPUGNABILI.
Quindi anche noi dovremmo mantenere un piccolo margine di dubbio e contemplare l'idea che il famoso rapporto sia avvenuto in precedenza. Con ciò resterebbero aperte tutte le piste, soprattutto quella di un sequestro di Melania legato non ad una motivazione sessuale, ma di altro genere.

ENRICO ha detto...

” Il tal caso, non ci sarebbe stato bisogno nè di droga, nè di trattenimento forzato.
E' possibole o no?


PINO, certo che è possibile. Però siccome tutta questa “operazione” ( compreso il rapporto sessuale consenziente che da quanto capisco tu includeresti in quell’arco di tempo necessario al ”chiarimento”) richiederebbe un periodo di assenza di M piuttosto lungo. Come lo avrebbe giustificato al marito ?
A meno che la stessa M. non avesse PREVENTIVAMENTE avvisato il marito sia dell’appuntamento che del motivo dello stesso. In quest’ultimo caso è’ evidente , che non avrebbe potuto essere di un incontro con un ipotetico amante. Oppure – se amante c’era e se si fosse trattato di un fugace incontro sentimentale prima delle vacanze pasquali – M avrebbe dovuto dare al marito una spiegazione attendibile ma non rispondente al vero

tabula ha detto...

@Pino,
certo! Melania avrebbe potuto essere lì tranquilla in attesa che qualcosa si sbloccasse senza alcun bisogno di droghe.
e suo motivo di tranquillità sarebbe stato anche il fatto che la bambina fosse al sicuro - con Salvatore.
Se lo stesso fosse poi stato al corrente dell'incontro come propone Enrico, motivo in più per non agitarsi.

Anche se in tutta questa possibilità ricostruttiva io vedo una falla, ovvero il non poter mai rispondere al telefono da parte della donna, e questo mi farebbe credere che la stessa o fosse impegnata a scappare, ad esempio, o che sia stata quasi immediatamente tramortita/uccisa.

Credo infatti che la logica accusatoria parta dal presupposto che Melania non potè rispondere poichè già morta.

Effettivamente, però, dato che il suo cellulare captò inequivocabilmente il segnale al Monumento, là dove i cani ne fiutarono le tracce, dando due testimonianze concordanti che si confermano a vicenda, forse Melania aveva qualcosa di più importante da fare che perdere tempo per rispondere al telefono all'amica, anzi: ad un numero telefonico sconosciuto.

Da'altro canto, così come i cani ne fiutarono le tracce, essendo verificato sul marito della donna già dalle prime ore della scomparsa, mi chiedo come mai a quegli stessi animali non furono date le scarpe di Salvatore per fiutare le tracce di quest'ultimo ricostruendone gli eventuali spostamenti a Colle san Marco.

@Lucap, tu la butti lì, sul fatto ceh melania sia andata alla roulotte per prendere/portare qualcosa, ma non è mica un'osservazione da poco, anzi! vale oro!

non si è forse detto tempo fa che sul luogo del delitto venne ritrovato un sacchetto con il dna di Parolisi acquistato in mattinata al supermercato in cui andarono?
Cosa c'è di meglio di un anonimo sacchetto per portare qualsiasi genere di.. merce?

E quelle telefonate, quegli sms, erano casuali rispetto all'ora del cruciale spostamento di Melania, o potrebbero avere un significato preciso: prendi questa cosa alla roulotte, poi consegnala a..
oppure qualcos'altro?

Non sarebbe stato facile per una vicina di casa consegnare qualcosa a Melania poco prima che uscisse e che lei stessa ripose in un sacchetto, per andare a consegnarla a qualcuno?

In quanto ai dubbi di tiziana, sul perchè nessuno dei periti della difesa cavalchi la quasi certezza del raporto sessuale di Melania, in parte li condivido.

Non so quanto sia seguito questo blog, ma la bomba dovrebbe essere bella e che scoppiata, e mi chiedo come mai della cosa non si faccia menzione.

Comunque sia, la violazione intima del corpo c'è comunque stata per la presenza di quel tappo infilato a forza nel canale vaginale.

Annika ha detto...

Ragazzi, non volevo affatto alimentare una discussione o sembrare provocatoria. Tiziana, liberissima tu o tutti di mantenere qualunque dubbio. Le analisi di lab sono quelle che sono: io non ho fatto altro che proporle alla vostra, e spero di altri, attenzione.

La ricostruzione degli eventi e' parte integrante del mio lavoro. Pendete quanto segue come un interim report, incompleto, in fase di aggiustamento. Cosi', una specie di brainstorming MOOOOLTO prolisso. Credo che non incontrera' il parere positivo di nessuno di voi ma, dopo aver ragionato punto per punto su tutti i dati certi fornitici dalle carte, questo e' cio' che "vedo".

1. vi e' stato un atto sessuale dopo le 14.40 del 18/4 (io, senza polemiche, ritengo che cio' sia inconfutabile, data se non altro la mancanza di tracce di seme/sperma di Salvatore sulle mutandine indossate a pelle fino a quell'ora). Di esso, per cio' che ne sappiamo al momento, e' impossibile risalire all'artefice, in parte forse per mancanza di spermatozoi (azoospermia/vasectomia/spermicida), ma in parte anche per via di una ripulitura delle cellule epiteliali e del liquido seminale "sceso" o fuoriuscito in seguito all'atto.

2. il rapporto e' avvenuto almeno nel pomeriggio/sera del 18, e la prima analisi del medico legale si lega ad una morte in tarda serata/nottata tra il 18 e il 19. Come tenere Melania buona e tranquilla per qualche ora, oltre a renderla remissiva? GHB, droga dello stupro, dalle tracce rilevabili solo dopo almeno un mese (ricrescita capelli) e facile da reperire sul mercato o anche in internet. Inodore, incolore, appena appena salata, ma solo un pizzico. Una botta in testa non sarebbe bastata a stordirla per ore ed ore.

3. i tagli sono solo ferite fatte con un coltelletto. Se davvero Melania la si fosse voluta morta, per qualunque motivo (droga, malavita, spaccio, armi, amanti, giri di prostituzione, smercio di bambini o organi, avvistamento degli alieni...), e lo scopo fosse stato l'omicidio, non lo stupro, la si sarebbe, per l'appunto, uccisa! Non la si sarebbe ferita ma poi lasciata dissanguare per decine di minuti. Inoltre sarebbe stata usata un'arma vera, non un coltelletto monolama di 8cm, tra l'altro usato contro un giubotto (togliete almeno 1cm se no 2 dagli 8 per il giubotto per determinare quanto misera l'arma potesse essere).

4. le incisioni post mortem, a mio parere, parlano di sesso. O meglio, di una forma deviata di sesso, perche' se anche si fosse voluto mascherare uno sfregamento un po' troppo forte, a quel punto si sarebbe fatto prima a dare fuoco al corpo. Invece no, il SI fa una cosa che richiede ben piu' che sangue freddo (non entro nei particolari dell'aspetto, dell'odore e della texture di un cadavere). In piu' lo fa in fase di avanzato rigor mortis (batteri solo superficiali), ovvero a cadavere rigido... Avete idea di cosa stia dicendo qui? Davvero ce l'avete? Questa non e' roba da depistatori, a meno che si abbia una vera dimestichezza con i cadaveri o per essi si provi una speciale attrazione (necrofilia). Inoltre, va ricordato che, al contrario della mezza armetta usata per l'omicidio, qui il SI e' fornito non di un qualunque arnese a portata di mano, ma di uno strumento ad hoc: un punteruolo. Realmente, avete idea di cosa stia dicendo?

4. la siringa e il laccio emostatico hanno un significato o non sarebbero stati lasciati li' in bella mostra. Quale sia per il SI solo lui lo sa, ma niente in un omicidio accade per caso, soprattutto nella fase post mortem. Questa persona ci tiene a legare Melania al mondo della droga, o forse usa la siringa solo a scopo di pugnale simbolico? Dove ha preso quella siringa? Perche' il laccio emostatico? E' puro depistaggio o il SI lancia un messaggio a qualcuno? E se cosi' fosse, il messaggio e' rivolto a Salvatore, agli amici, alla famiglia Rea, alla caserma...? A chi?

...continua

Annika ha detto...

...continua

5. dell'atto sessuale abbiamo solo la Sg. Manca un singolo bacio (DNA di Salvatore ancora presente), manca che sia anche solo stato toccato il seno (pelo da lavatrice, credo, di Salvatore, rimasto incastrato nel reggiseno ancora allacciato). E' uno stupro nudo e crudo, non un rapporto sessuale.

6. lo stupro e' avvenuto prima dell'accoltellamento (il sangue colato dalle ferite e' un rivolo, non una macchia sparsa), e le due cose potrebbero essere collegate, che si tratti di stupro punitivo con tortura seguente, o che si tratti di stupro da attrazione morbosa con successiva "esplorazione" di ulteriori forme di violenza sul corpo. Per ultima, i "disegni" ad incorniciare cio' che lo ha attratto realmente della sua vittima, e il tappo ad immortalare l'atto.

7. il tappo, a mio parere un simbolo fallico, rappresenta una violenza protratta. Ovvero, anche da morta la violenza sessuale continua.

8. il viso di Melania ha ancora il trucco intatto e i capelli non sono strappati, tagliati, rasati o imbrattati. Non vi e' decapitazione e lo sgozzamento sembra piu' un atto finale che iniziale. Che dedurne? Che della faccia di Melania all'assassino non interessava niente, o interessava troppo. E' il corpo che violenta; e' il corpo che deturpa; il viso resta intatto, la maglietta appena alzata, le scarpe ancora ai piedi. Il SI preserva il viso e focalizza l'intero atto su un'unica parte del corpo.

9. addirittura gli orecchini non sono stati strappati a forza dai lobi, ma sfilati e poi gettati uno qua e uno la'; la collanina, mai trovata, non e' stata strappata via (niente segni sul collo in tal senso), ne' il dito e' stato tagliato per prelevare l'anello. Lo si e' semplicemente sfilato. Ovvero, a parte il pube e la zona circostante, e alcuni colpetti necessari per farla dissanguare, Melania non ha subito una serie di sevizie o torture che una "mente malata" avrebbe tranquillamente potuto mettere in atto (vi evito la lista).

10. Melania e' stata fatta ritrovare. Non la si e' eliminata, o seppellita, smembrata, bruciata o buttata nell'acido o da un dirupo. Era li', in bella mostra, in posizione "aperta" a mo' di uomo vitruviano. In posizione di chi si da, o si e' data. E dove e' stata fatta ritrovare? Dove il marito faceva le esercitazioni (Ripe e' un posto significativo non solo per Salvatore, ma per ogni uomo o donna della caserma), o forse dove lei e il marito una decina di giorni prima avevano compiuto un atto che il SI ha visto (o del quale ha saputo) e che ha voluto emulare? In realta', ritengo importante non tanto il luogo, quanto il fatto stesso che si sia VOLUTO FAR RITROVARE MELANIA semi-intatta.

C'e' altro, non e' terminato, va rivisto, ma mi fermo per ora. A mio parere, e con cio' non voglio convincere nessuno ma solo esprimere cio' che penso, l'omicidio e' consistito in realta' in una violenza "fredda", calcolata, minuziosamente ordita e messa in atto. Niente a che vedere con la barbarie subita dalla povera ragazza de L'Aquila, ma piuttosto una lenta, "clinica" e calcolata serie di sevizie, ante, peri e post mortem.

Tiziana ha detto...

Abbiamo discusso a lungo sulla mancanza di segni che facciano ipotizzare che Melania possa essere stata legata. Sono andata a rileggermi l'ordinanza, che dice:
"assenza di segni significativi per una lotta/ trascinamento/ apprensione/ immobilizzazione della persona nelle fasi immediatamente precedenti l’accoltellamento- si veda la descrizione delle lesioni -pg. 15-24 Relazione-: mancano lesioni contusive agli arti o al tronco che siano significative per afferramento/trascinamento o per una difesa attiva prima dell’accoltellamento".
Quindi non si dice che Melania non possa essere stata legata, ma solo che NELLE FASI IMMEDIATAMENTE PRECEDENTI L'ACCOLTELLAMENTO non ci sono segni di immobilizzazione. Ovvero, gli inquirenti hanno escluso a priori che Melania sia stata tenuta sotto sequestro, a loro interessava sapere unicamente se prima dell'accoltellamento sia stata legata. Avrebbero potuto tenerla legata per 3, 4, 5 ore e slegarla prima di condurla nel luogo dove poi è morta, in questo caso non ci sarebbero segni di costrizione.

tabula ha detto...

però su una cosa non mi hai risposto, Annika.

è possibile che ci sia un'errore nella datazione dei tagli di sfregio del cadavere e del numero-quantità-consistenza dei ditteri,
a seguito di una pulizia dei tagli al fine di farli risaltare più nettamente?
(o di confondere le acque cancellando eventuale dna dell'intagliatore?)

I tagli sul corpo sono avvenuti in TRE fasi?

1) un primo attacco con coltellino.
agonia della donna.
dieci/venti minuti di dissanguamento.
2) seconda serie di coltellate.
intervallo di 24 ore.
3) Intagliamento della zona pubica con simboli esoterici, collocazione del tappo, ripulitura con salviettine, organizzazione della scena, etc.

e poi domando una cosa: dato che si è dato risalto al fatto che Salvatore nel lontano 2010 aprì le ostriche con un coltellino multiuso che quella volta teneva nel portachiavi, un'arma del genere sarebbe compatibile con l'omicidio?

e mi domando: è possibile che l'avere una volta nella vita possseduto un coltellino multiuso possa essere usato come elemento incriminatorio?
chi non ne ha mai avuto uno?

Annika ha detto...

Tabula
se i tagli fossero stati ripuliti non presenterebbero sangue essiccato!

Le coltellate, stando alla ricostruzione di Tagliabracci, avvengono in un unico momento. A parte i tagli alla gola, che credo essere l'ultimo atto solo per via dell'impugnatura dell'armetta, non ho elementi per ritenere che cio' non risponda a verita'. L'intaglio post mortem a pube/ventre e' successivo di almeno 60 minuti, ma dati i batteri solo superficiali lo si ritiene di parecchie ore successivo. Non c'e' molto altro da dire su questo. I ditteri non sono batteri, ma mosche cadaveriche (insetti veri e propri) che colonizzano qualunque cadavere esposto nel giro di un paio d'ore al limite in qualunque zona della terra, tranne ai poli.

Il coltelletto multiuso usato per le ostriche, per carita'... non merita commenti. Basta prendere una riga, vedere cosa sono 8cm piu' la cassa che tiene i vari arnesi e rendersi conto che un coltello del genere come portachiavi e' illegale, oltre che altamente scomodo!!! Basta, ho detto no comment and I mean it.

PINO ha detto...

@ ANNIKA

Le modalità di soppressione di M, e gli sfregi post mortem, nel modo che ce li hai proposti, ci fanno intendere che il SI voleva ripagarsi di qualcosa fatto o minacciato di fare da M, e che il suo significato fosse reso manifesto proprio dal fatto che il corpo E' STATO fatto ritrovare, e con quelle "significative" deturpazioni.
Diversamente, sarebbe stato fatto scomparire per sempre.
La teoria non si allontana affatto da quanto elaborato dalla squadra, salvo qualche dettaglio: gli sfregi da chi sono stati compiuti, dallo stesso SI o da altri?
Ed in quanto tempo? ve ne era tanto a disposizione?
Ciao Annika, PINO

tabula ha detto...

l'ho fatto. dispongo sempre di una riga in ricordo di quello che una volta era il mio mestiere e che ora ha perso nobiltà esecutiva con l'ausilio dello strumento (pfui)informatico.
In effetti un coltello multiuso di almeno 8 cm di lama è abbastanza grande e ingombrante, non per questo non ne esiste il commercio, e penso che un.. cercatore di funghi ne possa fare strumento indispensabile.

Hai ragione: sangue essiccato. Quindi neinte pulitura dei tagli.

Una sommaria pulitura del cadavere sarebbe stata possibile PRIMA dell'incisione dei segni cabalistici intorno al pube?

Difatti mi chiedevo: se lo stupratore avesse pulito le parti intime di Melania con le salviette che ipotizzo io, sulla pancia e sulle parti scoperte della donna non dovrebbe esserci molto sangue.
Si nominano sempre le rigature/colature di sangue sui pantaloni nella parte interna.

Io non ho voluto vedere le foto dei tagli nè il video del cadavere, se la donna fosse stata strofinata con delle salviette dopo la morte, necessariamente si sarebbero pulite, almeno parzialmente, alcune delle colature di sangue, perlomeno in zona pubica: beh, c'erano tracce di sangue?
o si è sempre solo parlato dei rivoli lungo i vestiti?

Tiziana ha detto...

Annika,
la tua ricostruzione è molto suggestiva e plausibile (solo il punto 4 -secondo me- collima poco con il resto, perché mai un sadico necrofilo dovrebbe voler lasciare messaggi a qualcuno?), ricordo che ce l'avevi già proposta e che mi aveva molto impressionata, soprattutto per la spiegazione relativa alle competenze necessarie per incidere un cadavere. Ora resterebbe da capire chi potrebbe essere questo sadico, che secondo me farebbe parte dell'ambiente di Melania. Solo così infatti si giustificherebbe la cancellazione dei messaggi dal cellulare.

tabula ha detto...

La domanda esatta è: quando lo stupratore avrebbe pulito Melania dal proprio dna da contatto, necessario se ci fosse stato un rapporto?
subito dopo lo stupro?
o dopo l'accoltellamento?

ps: ero sempre stata convinta che l'aggressione fosse avvenuta in due fasi. una iniziale d'impeto, e dopo un tot di minuti le coltellate finali.
Non avevo percepito fosse un concetto superato.

Anonimo ha detto...

UNA PROPOSTA:
Vogliamo passare a commentare sullo spazio riservato al nuovo articolo di Massimo?
Sarebbe più agevole.
PINO

Tiziana ha detto...

PINO
Secondo me, se si fosse trattato di stupro punitivo, perché mai sarebbe stato necessario drogare Melania e renderla più docile? Penso che nel caso di "punizione" la vittima la si voglia ben consapevole di ciò che le sta succedendo. Si sarebbero dunque trovati i segni di violenza sessuale.
Se seguiamo l'ipotesi suggerita da Annika, mi sembra più plausibile uno " stupro da attrazione morbosa con successiva "esplorazione" di ulteriori forme di violenza sul corpo".

Bada bene che non sto scegliendo un'ipotesi anziché l'altra, dico solo che, a seconda del movente, cambia anche la ricostruzione.

Annika ha detto...

Tiziana
il punto 4 - siringa e' e resta un'incognita per me. Tant'e' vero che in tale punto mi sono posta delle domande, piu' che scrivere affermazioni.

Tabula
la ripulitura di cosce/ventre da DNA sarebbe avvenuta dopo lo stupro e prima dell'accoltellamento. Melania doveva essere ancora incosciente. I tagli avvengono con lei in posizione verticale (rinvenutasi).

Non so se l'accoltellamento in fasi sia superato o meno. Io non lo considero perche' a mio parere non vi sono elementi per contestare l'analisi di Tagliabracci sui tagli. Solo data l'impugnatura dell'arma, propendo per ritenere che Melania dovesse essere gia' a terra nel momento in cui sono stati inferti i tagli alla gola.

Pino
gli sfregi, a mio parere, sono stati fatti da chi ha compiuto il resto. In essi si rileva freddezza, sicurezza (Melania e' morta, e' rigida, non torna piu'), dimestichezza, interesse preciso a farli. In quanto tempo? Quanto e' lungo un pezzo di spago? Non saprei proprio. Quando? Almeno 60 minuti dopo quelli da coltelletto, per via dei tempi dell'essiccazione del sangue (le incisioni graffiano il sangue essiccato delle ferite da coltello). Ve ne era a disposizione (di tempo)? Direi che dipenda da chi sia il SI.

Una cosa e' certa: non e' Salvatore Parolisi.

tabula ha detto...

Ok.
quindi, se c'è stato un rapporto, non essendo di natura sentimentale data l'assenza di baci o il fatto che il seno non sia stato neanche sfiorato, e se non c'è stata opposizione al rapporto, e una conseguente pulitura della parte esterna del corpo, tu lo inquadri con una Melania semi-svenuta/incapace di reagire.

Magari tramortita da quel famoso colpo in testa, che certo, non ha un effetto particolarmente duraturo, del resto anche un rapporto a volte può essere brevissimo.

quindi le tracce esterne sul corpo di lei passate con delle salviette umidificate e, non appena la stessa si fosse ripresa/rialzata, magari inveendo, la stessa viene ripetutamente accoltellata.

sai che cosa trovo di strano?
il fatto che tutti quei successivi atti per impossessarsi simbolicamente del corpo siano successivi ad uno stupro consumato.

Avrei pensato, ma forse mi sbaglio, che necessiti di impossessarsi chi non possa o non riesca ad impossessarsi altrimenti, capisci cosa intendo?

però riconosco di non intendermi assolutamente della psicologia di un assassino stupratore, non sarebbe il primo che prima stupri e poi, o durante, ammazzi.

ENRICO ha detto...

C'è qualcosa che non mi torna

Esiste un relazione dettagliata, dei risultati dell'autopsia firmata, controfirmata e pubblicata

L'interpretazione di questi dati - secondo ANNIKA di cui non discuto la professionalità e le conoscenze - porta ad uno scenario incontrovertibile : M. ha avuto un rapporto sessuale ( evento ammesso anche dal Tagliabracci ) nel tardo pomeriggio del 18 aprile ( Sg ancora rilevabile il 21 aprile)

Allora mi domando : com'è possibile che i periti della difesa NON abbiano MAI fatto - e continuino a non farlo - riferimento a questo dato di rilevante importanza la cui sussistenza su un atto pubblico depositato in procura non può essere ignorata neanche dall'ACCUSA ?

Tiziana ha detto...

Enrico,
hai posto esattamente il mio stesso quesito: perché nessuno ha fatto riferimento a quel dato che si trova su un atto pubblico?

tabula ha detto...

già, perchè?
e perchè del fatto che Melania sia stata quasi sicuramente stuprata si parla solo qui dentro?

forse perchè se si parlasse anche solo lontanamente dell'ipotesi di stupro, bisognerebbe piegare il capo al fatto che Parolisi non sia colpevole?

tab ha detto...

http://www.giornalettismo.com/archives/134227/melania-rea-lassassino-ha-tentato-di-scannarla-2/

ENRICO ha detto...

E mi domando ancora : può un processo essere celebrato SENZA che siano discussi TUTTI gli elementi che devono permettere al giudice di emettere una sentenza il più possibile giusta ?

Se il "particolare della Sg" dovesse venire ignorato anche dalla stessa Difesa a causa di "pressioni" ricevute, secondo voi si configurerebbe un reato ?

«Meno recenti ‹Vecchi   601 – 717 di 717   Nuovi› Più recenti»