martedì 21 febbraio 2012

Salvatore Parolisi e le similitudini al contrario. E' logico che se il Binni è colpevole il Parolisi è di certo innocente


Capita sempre più spesso che quando un caso d'omicidio sale alla ribalta delle cronache la parola indagato equivalga alla parola assassino. Questo potrà, in un secondo tempo, forse anche risultare vero, non si indagano le persone senza motivo (è chiaro), però quando l'impianto accusatorio non dispone di prove ma solo di indizi di parte, quindi non vagliati da un giudice terzo in un contraddittorio processuale, si dovrebbe fare attenzione a quanto si dice o si scrive. Ed invece le attenzioni dei giornalisti e degli opinionisti sono sempre troppo scarse, per cui mettere in mano ai media tali casi d'omicidio risulta assai pericoloso. Questo perché la nostra informazione trasforma subito il tutto nella solita relazione extraconiugale, passionale, complicata e difficile da gestire, sfociata in un delitto. Insomma, si accomuna senza capire cosa si possa accomunare e cosa no. E dato che per la mente umana difficilmente esiste lo sbaglio mediatico (il pensiero porta la maggioranza a credere che chi è dentro lo schermo non sbagli mai tono o definizione), ciò che viene detto in televisione ai più risulta essere la verità assodata e già verificata. Ancor peggio capita se si mandano in onda interviste in cui l'indagato chiude a volte gli occhi. In questo caso ci sarà una condanna a prescindere di fronte all'opinione pubblica, perché il criminologo di successo dirà a tutti che chiuderli equivale a dire che neppure l'intervistato crede a quanto dichiara, quindi è un bugiardo.

Ora non discuto sul fatto che chi mente possa fare smorfie o chiudere gli occhi, psicologicamente è appurato e possibile, discuto del fatto sia ormai considerato normale inserire un pregiuzio parlandone a milioni di persone quando sull'indagato di cui si discute non s'è mai fatta una perizia e mai lo si è incontrato, quando non ha subito ancora un processo. Ma a parte questo ormai trascurabile particolare, ora in schermo vi sono altre equazioni che tengono giornalmente banco, e non sono algebriche, sono mediatiche. Sono quelle che vogliono assimilare i delitti Goffo/Rea, gli indagati Binni/Parolisi, e portarli ad essere due oggetti dello stesso insieme. Infatti dopo il militare, ormai famoso in tutto il mondo perché importanti media hanno sposato la causa proposta in varie trance dal legale della famiglia Rea (quella strappalacrime che vuole sia il marito il sicuro assassino della moglie), tocca ora a un altro provare l'ebrezza mediatica, ed esattamente ad Alvaro Binni. Il fatto che sa di scandalo è l'accomunare i due casi senza nessuna cognizione, parlando in mancanza della giusta sequenza "causa/effetto", dato che solo superficialmente possono apparire simili nella forma. Il problema, a leggere gli atti, è che non lo sono affatto nella sostanza. 

L'omicidio di Rossella Goffo, infatti, è scaturito da ben altre situazioni e connotazioni, e poco si adatta ad essere unito o assimilato a quello di Melania Rea. Non lo si può proprio fare perché, analizzandoli entrambi in maniera consona, si dovrebbe avere l'onestà di dire che se in base alle "prove" portate dalla procura di Ascoli il Binni è colpevole, in base alle stesse "prove" il Parolisi è innocente. Ma questa non è "roba del nostro tempo", oggi ci sono i media-men che fanno una fascina unica e la danno in pasto al pubblico senza prendersi la briga di ragionarci su. Vediamo noi come sono stati trattati i casi dagli inquirenti ascolani e perché sono agli antipodi. 

C'è da dire che la procura di Ascoli, parlando del caso Goffo, negli ultimi tre mesi ha davvero lavorato in maniera certosina, riuscendo così a scoprire ciò che nei dieci mesi precedenti non sperava neppure esistesse. E, fosse vero quanto emerso, non è di buon auspicio per l'indagato che, per convincere della sua innocenza un giudice, a processo dovrà riuscire a ribaltare un quadro che gli inquirenti hanno chiuso a chiave in cassaforte. Questo perché la Goffo ad Ascoli non conosceva nessun altro che il Binni, e se provata la sua assenza da Ancona già dal 4 Maggio 2010, quando lui è andato a parlarle, e la presenza del suo cellulare sul suolo del Pianoro ascolano nella stessa giornata, i tanti indizi concordanti non daranno scampo a chi ancora si ostina a dichiararsi solo un suo ex amico pur si sia rinvenuto, sempre a detta dei Pm, tracce di sperma sulla coperta del letto della donna. Inoltre il Binni ha compromesso la sua difesa con strane mosse. Ad esempio: mentre il Parolisi s'è preso un giorno di ferie per accompagnare la moglie alle visite mediche, e non ha buchi temporali così ampi in cui collocare un siffatto omicidio (neppure al netto dell'agonia finale), il Binni s'è preso due giorni di ferie, il quattro e il cinque maggio, senza un vero motivo. Mentre il Parolisi è stato notato dondolare la figlia ed a chiesto aiuto tenendola sempre in braccio, il Binni il 4 maggio ha dimenticato i figli a scuola (ha detto di essersi addormentatosi in auto), figli presi in carico da un'amica che ha provveduto a portarli a casa col suo e ad avvisarlo in un secondo tempo, poi lui ha mandando la moglie a prenderli, ed ha avuto quindi un buco temporale in cui commettere l'omicidio quantificabile in diverse ore, dalla mattina a pomeriggio inoltrato.

Inoltre, sempre a quanto scrive la procura, il giorno successivo ha potuto muoversi indisturbato e tornare ancora verso il bosco dell'Impero per finire di sistemare la tomba. E la stessa procura, grazie ai loro tecnici, colloca, per certo ed al 100%, il cellulare del Binni sulla scena dell'occultamento in quanto solo in quei pochi metri quadrati in cui si trovava il corpo della Goffo si aggancia una determinata cella, e la mattina del 5 maggio l'uomo l'avrebbe agganciata due volte in un lasso di tempo di tre minuti. Questo l'informazione, se non è tarocca, lo sa per forza, eppure parla di una similitudine in quanto sia l'uno che l'altro sono tornati sul luogo dell'omicidio. Ma è una farsa perché se del Binni c'è quella traccia che lo potrebbe collocare accanto al corpo, del Parolisi a Ripe in realtà non vi è alcun riscontro. E che la si debba ragionare al contrario lo dimostrano gli Atti, basta leggerli e capire le parole. Abbiamo detto che, senza alcun dubbio, per i Pm poco dopo le nove di mattina il cellulare del Binni si trovava per tre minuti (almeno) su quei pochi metri quadrati di bosco dell'Impero in cui poi si sono ritrovati i resti della donna, questo perché qualche metro più a valle o di lato il segnale, data la conformazione del terreno, viene agganciato da altre celle telefoniche. Il loro è un ragionamento giusto? Probabilmente lo è, lo vedremo al processo, ma se i Pm la ragionano così nel caso Goffo, la dovrebbero ragionare così anche in altri casi, non passare di palo in frasca e fare il ragionamento contrario quando si tratta del cellulare di Melania Rea.

Per cui, se il ragionamento dei Pm risulta giusto, chi ha indagato sul Binni ci sta dicendo che al momento delle due chiamate (una arrivatagli ed una inviata), in quei tre minuti fatidici, lui era a bosco dell'Impero... ma al contrario, a pari condizioni, per altri Pm della stessa procura Melania non era al monumento ai Caduti quando il suo cellulare è stato chiamato da quello della madre di Sonia Viviani, a chiamare era la stessa Sonia Viviani, alle 14.53 ed alle 14.56. Non c'era neppure se è vero che ha agganciato, come il cellulare del Binni, due volte su due l'unica cella che lì si aggancia (altre proprio non ci arrivano), non c'era neppure se il luogo combacia perfettamente con le indicazioni del marito e del cane molecolare. E' impossibile fosse lì, ci hanno detto in questo caso gli stessi periti dei Pm, perché quella cella si aggancia solo in quel punto e non in altri, ed è inverosimile la Rea si sia fermata davanti al monumento per tre/quattro minuti. Come vedete si saltella a stambecco e si va per convenienza rendendo il tutto sempre più ridicolo. Da un lato si usa il "due su due" per accusare un indagato, dall'altro lo stesso "due su due" non lo si usa per scagionarne un altro. Dov'è dunque la similitudine tanto acclarata in televisione?

Qui siamo in presenza non di similitudini ma di equazioni di senso opposto, dove alla richiesta di un Binni colpevole deve corrispondere la consapevolezza di un Parolisi innocente. Ed in questo senso non vi sono similitudini neppure in altre teorie mediatiche. La Goffo aveva un marito che la assecondava, che sapeva della storia in cui s'era persa dal 2005 ma la lasciava fare, pur se ancora innamorato dato che per il ventesimo anniversario di matrimonio, nel 2009, le aveva fatto un regalo d'oro con tanto di data incisa. Melania Rea, a quanto ci hanno detto, non aveva storie di alcun tipo ed era innamorata solo del marito. La Goffo era una persona particolare, una di quelle donne al venavil che nessun fedifrago vorrebbe mai incontrare sulla sua strada. Anche lei bugiarda, oltre che ossessiva, s'era inventata un figlio per portar via l'uomo alla legittima moglie. Moglie che fra l'altro aveva chiamato più volte, che aveva minacciato al telefono e che non ne poteva più di sentirla parlare. La Goffo sapeva che il Binni era sposato ed aveva figli, ma questo non le impedì di tampinarlo, e farsi tampinare, avvicinandosi sempre più ossessivamente alla sua casa e minacciando di andare vis a vis dall'altra donna per fare una piazzata. E visto quanto fatto negli anni è certo che sarebbe andata.

Melania Rea, al contrario, a fronte del tradimento aveva parlato di divorzio. Al massimo, ma non si sa quanto fosse reale la sua intenzione perché dichiarata solo una volta in un momento d'ira, era riuscita a dire che avrebbe parlato con un pezzo grosso dell'esercito (il classico: ti faccio vedere io!). E Ludovica, l'amante che in una occasione aveva minacciato di chiamare la moglie del Parolisi al cellulare se lui non avesse risposto entro sera ai messaggi facebook, a fronte del fatto che non ebbe alcuna risposta non fece nessuna chiamata e mai minacciò di andare a casa del caporalmaggiore per fare scenate o quant'altro. Semplicemente gli scrisse che se non fosse andato da lei per Pasqua avrebbe chiuso la relazione. Una gran bella differenza, credo, non certo una similitudine. Forse il Binni era compresso in un imbuto, visto che la Goffo era reale e presente e si avvicinava sempre più alla sua sfera familiare, non certo il Parolisi a cui sarebbe bastato non andare a Pasqua dall'amante per risolvere il suo problema.

Ma lasciamo gli imbuti e passiamo al modus operandi. La morte della Goffo è da ricondurre ad uno strangolamento. Un metodo facile da attuare, un metodo veloce, silenzioso, che lascia pochi reperti biologici da analizzare. La morte di Melania Rea, al contrario, è da ricondurre ad un'aggressione all'armetta bianca (considerata la lunghezza della lama è anche troppo), 23 coltellate subito, con conseguente dissanguamento in tempi inqualificati dal patologo, 12 in un secondo tempo (ed anche in questo caso non si sa ancora bene quando si siano inferte). Un metodo da militari, si disse, da assalto alla sentinella, si disse, un metodo del cavolo, si scopre bene ragionandoci sopra, che mal si adatta ad una morte voluta da chi ha pochissimo tempo per procurarsi un alibi.

Per cui si capisce in maniera rapida che i due fatti ben poco si somigliano. Anzi, si può dire che sono esattamente contrari uno all'altro. Ed i media che li accomunano lo fanno solo per convenienza, per fare in modo di tenere "l'animale telespettatore" all'interno della gabbia da loro stessi creata, così che possa essere ancora allevato facendogli credere che la luce del Sole sia quella televisiva...


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717 commenti:

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tabula ha detto...

.. del resto, Enrico, i conti di Salvatore sono stati rivoltati come calzini, e non è saltato fuori nulla che riferisca ad un aggancio di Salvatore nel mondo della criminalità, almeno non un aggancio dal quale abbia ricavato denaro.
sempre che il suo silenzio sulla vicenda non fosse oggetto di promesse economiche, da cui la famosa sibillina frase a Ludovica "tu vivrai di rendita"..
mah
da vecchia, magari. quando e se lui uscirà vivo di galera..

Mimosa ha detto...

Ad onor del vero, NOI non conosciamo tutta la relazione dell’anatomopatologo, solo le conclusioni e gli spezzoni riportati nelle Ordinanze, quindi non possiamo sapere se il T. ha citato o meno il tappo di sughero. Se c’era, non può averlo ignorato e sottaciuto. Gli avvocati di sicuro lo sanno.

Nel database della mia memoria, sta affiorando ricordo della notizia. Non l’ho mai letta da alcuna parte, ma una volta devo averlo sentito in una trasmissione, qualcuno degli ospitati l’ha nominato, ma il conduttore, mi pare era una conduttrice, ha immediatamente stoppato dicendo una frase simile: “non entriamo in particolari macabri e delicati, per rispetto della povera Melania”.

Ecco come le notizie vengono manipolate, era meglio fare fiumi di puntate sulle due o tre borsette o se c’erano o non c’erano gli occhiali da sole e dove sono spariti, piuttosto che analizzare altre piste … e li chiamano giornalisti di nera?

Sì, ragazze la famiglia R. sa mooolte cose e sembrano andati a scuola di recitazione.

Anna, nel tuo ambiente si è mai parlato del tappo?

Mimosa

PS
Non temete, vado avanti nel compitino che anche questa volta sarà una relazione a puntate

ENRICO ha detto...

Non escluderei la possibilità che Salv.( il quale, se “l’eventuale “amico” della moglie fosse stata persona di un certa “importanza e peso sociale”, non credo avrebbe dato in escandescenze ! ) potesse averla seguita da lontano e assistito alla lite
Questo potrebbe spiegare la sua assenza dalla zona delle altalene e di conseguenza la versione che fornisce in seguito alle forze dell’ordine riguardo il motivo dell’allontanamento della moglie dato che non AVREBBE POTUTO svelarne quello reale

E se in tutta questa vicenda dovesse venir fuori un intreccio inestricabile di corna, dirette, indirette e trasversali mi sembrerebbe assolutamente aver senso il fatto che Salv si sia subito precipitato in caserma a cancellare le tracce delle sue
Così come avrebbe senso la frase “me l’hanno presa” , così come avrebbe senso che non si sia preoccupato più di tanto per la scomparsa della moglie, così come avrebbe senso l’esclamazione sbigottita di fronte ad un epilogo tragico inaspettato ” Non me la dovevano ammazzare... mo che vado su”

Tiziana ha detto...

La notizia del "tappo" è stata data, fin dai primi giorni, dall'ANSA, e poi ripresa nei mesi (da aprile fino a luglio almeno) da parecchi giornali.
Ovviamente noi, della relazione di Tagliabracci, conosciamo solo le risposte sintetiche alle domande degli inquirenti, e dunque non possiamo sapere se la cosa è confermata o meno. Certo che il fatto che la notizia sia stata ripresa più volte e mai smentita, fa pensare che possa essere vera.

Tiziana ha detto...

Enrico,
all'inizio amici e parenti hanno parlato della coppia come idilliaca, hanno escluso tradimenti da parte di Parolisi, salvo poi ammettere che ne erano a conoscenza.
Allo stesso modo avrebbero potuto essere a conoscenza di un'eventuale relazione di Melania, della quale si sarebbero ben guardati dal parlarne.
Salvatore dunque, nel momento in cui la moglie scompare, avrebbe potuto pensare ad un allontanamento volontario della donna, da qui l'inutilità del cercarla a CSM (perché, se fosse stata ancora là, significava che era morta) e il tentativo di compiere indagini in caserma (insieme con la necessità di cancellare i suoi contatti facebook).
L'unica cosa che non si spiegherebbe, in tutto ciò, è il silenzio di Parolisi dopo l'arresto. Tale silenzio è riconducibile più a un coinvolgimento di "poteri forti" che a una semplice relazione extraconiugale della moglie.
Oppure Parolisi semplicemente non sa, fa delle ipotesi (Melania conosceva tante persone) ma non ha dati certi.

Mimosa ha detto...

Vedete se va bene la sintesi che seguirà al prossimo commento.(sperando che non sparisca di nuovo tutto)

Però voglio mettere come PREMESSA la citazione di parte del mio post del 09 dicembre 2011, ore 3:28, da cui è poi stato tratto l’ampio articolo:
http://albatros-volandocontrovento.blogspot.com/2011/12/perche-ci-ha-rimesso-melania.html#more,
dove potete ritrovare molte cose da voi scritte in questi ultimi giorni.

« PER QUALE MOTIVO MELANIA SI ALLONTANA?
- reale impellenza fisica e “intercettazione” da parte di qualcuno che la convince a deviare dal percorso
- “finta” impellenza fisica, avendo un appuntamento di cui il marito era ignaro
- appuntamento di cui il marito era informato e consenziente.

PERCHE’ MELANIA REA E’ STATA MASSACRATA A MORTE?
- donna sospettosa su tutto e di tutti, che fiuta cose “strane” da certe battute tra i colleghi di lui e vuole sapere di più (e lui qualcosa le dice)
- donna tutta d’un pezzo che vuole andare a fondo in ciò che non riesce a capire e che quando comincia a capire vuole intervenire
- moglie dominante che ha ripreso le redini del matrimonio e quando ha capito che ci sono anche altre cose sotto, vuole tirare il marito fuori dai pasticci, rimetterlo sulla retta via anche a costo di denunciare le cose a chi di dovere
.

Continua

Mimosa ha detto...

Sintesi delle MOTIVAZIONI
(ne ho trovate quattro):

a)VENDETTA SADICA: una ex soldatessa cacciata dal corso, amante di droghe e di softair, che vive nella zona, vuole vendicarsi DI Parolisi colpendo la moglie, ma prima vuole “divertirsi” un po’ con lei, spifferandole un sacco di cose sul marito e sulle “altre”, dileggiandola e umiliandola, spalleggiata da un’altra ragazza e da un amico poco raccomandabile, dedito a pratiche sado-masochiste. La “conversazione” è degenerata. Entrano in seguito in campo altri due personaggi maschili che provvedono alla messinscena.

b)VENDETTA D’ONORE: un uomo che Salvatore conosceva bene e che non si rassegnava ad essere ignorato dalla moglie di un graduato e per di più fedifrago, chiede un incontro per “parlare” ma non riesce a “convincere” Melania con le parole e o con una bibita alla caffeina o con un coffee pocket drogati riesce ad avere il dominio su di lei. Sul più bello, arriva la moglie, avvertita da una donna “amica” che sapeva dell’appuntamento, e costei si scatena contro M. ritenuta colpevole del tradimento. L’uomo, dal pessimo carattere e con un cattivo rapporto coniugale, ha conoscenze di medicina, provvede lui a dare i tagli mortali alla gola. Dopo che la moglie se ne è andata, lui con calma studia il da farsi e provvede al resto, compreso il tagliuzzamento della cute. Si fa aiutare da un “tirapiedi” per trasportare il corpo e manomettere il telefonino.

c)RITORSIONE: Melania era al corrente di certi “traffici” innominabili di militari della Caserma all’interno o all’esterno o comunque implicanti persone che attorno a quell’ambiente gravitano, e forse Salvatore ne era direttamente o indirettamente coinvolto, o forse lui non sapeva nulla ma Melania aveva informazioni dalla Campania che miravano a coinvolgere o ricattare il marito e ci ha rimesso lei, che si era messa in mezzo.

d)REGOLAMENTO DI CONTI: o vendetta trasversale.

Nei casi b) e c) una mente “superiore” ha ordito il tutto, utilizzando una ‘sgangherata’ squadra punitiva, inizialmente con finalità minatoria ma che alla fine ha obbedito a precise indicative operando come “squadra della morte”, per eliminare il testimone scomodo. In entrambi questi punti non si può non ritenere che la famiglia di lei non avesse ricevuto pressioni.

Elementi comuni a tutte le ipotesi:
- Melania viene avvisata troppo tardi che si tratta di una trappola
- i fatti si svolgono nel casolare
- il corpo moribondo o morto è portato a Ripe
- la messinscena è un avvertimento per i familiari

ENRICO ha detto...

TIZIANA

ho più volte ipotizzato che l'eventuale ( e sottolineo "eventuale") amante di M potesse essere un personaggio noto e potente di cui Salv. conoscesse o sospettasse l'identità

Evidentemente non avrebbe potuto - se avesse seguito la moglie, l'avesse vista in compagnia di costui ed avesse assistito ad una lite assai imbarazzante - farne il nome e riferirlo alle forze dell'ordine senza creare uno scandalo con conseguenze gravissime per tutti

Il suo silenzio potrebbe essere determinato proprio dall'IDENTITA' del personaggio "eventualmente" legato a M.

così come l'IDENTITA di questo ipotetico personaggio potrebbe essere il motivo predominante che obbliga gli inquirenti ad indirizzare le indagini in un'unica prestabilita direzione

anna ha detto...

io del tappo non ho mai sentito parlare
mentre nell'immediatezza della scoperta del cadavere si disse che melania aveva subito violenza sessuale, questa notizia venne meno nel momento che tagliabracci fece quella relazione parziale e in parte falsificata dal suo giro di parole

per anonimo lilli

hai detto che sono penosa ho colto nel segno in qualcosa?

chi reagisce così perchè ha la coscienza sporca

Anonimo ha detto...

@ MIMOSA

Sono stato fuori, e non ho potuto inervenire prima alle vostre interessanti argomentazioni, ma sono contento Mimosa, constatare il tuo rientro nel manipolo.

Non ero a conoscenza del "tappo", fino a quando non l'ho letto or ora.
Se la notizia fosse vera e confermata ulteriormente, dovrebbe essere considerata come uno sfregio alla femminilità della vittima, più che un segnale di SILENZIO, che sarebbe stato simbolizzato se il "tappo" fosse stato inserito in bocca.
In tutta quanta la faccenda, comunque, non vedrei la mano della "camorra" (la ndrancheta è calabrese), ma una rivalsa a carattere famigliare, e da parte di una donna, (ad un uomo, anche se non esperto, non occorrono tante leggere coltellate per aver ragione di una donna) inferocita e piena di odio.

@ TABULA
Tu hai stilato, in altro post, una ricostruzione molto verosimile, su quanto da me appena abbozzata. Non dovremmo allontanarci troppo da essa, o ci imbriglieremo ancora una volta.

ENRICO
Le due frasi che hai voluto ricordare, andrebbero a pennello anche in relazione alle più fresche ipotesi.
PINO

anna ha detto...

può essere che quel militare il cui cellulare il 20 aprile alla mattina agganciò la cella telefonica della zona di ripe è il militare di cui non si può fare il nome?
la mattina del 20 venne riacceso il cellulare di melania

è stato prelevato il suo dna?

secondo me il nome e cognome dell'assassino sta negli atti delle indagini basta semplicemente scoprirlo facendo fare il test del dna a tutti?

perchè ci si ostina a non individuare a chi appartengono i 5 dna maschili sul corpo di melania?

PINO ha detto...

A TUTTI

Siamo in possesso di moltissimi pezzi del puzle, dimostriamo ora di essere veramente una SQUADRA.

MIMOSA HAI COMPLETATO IL LAVORO?

Mimosa ha detto...

PINO
l'ho inserito mezz'oretta fa,
ti è sfuggito...
Mimosa

anna ha detto...

ho letto su internet gli avvertimenti della mafia e della camorra

incendiare le macchine.......

vi ricorda qualcosa?

a novembre a distanza di qualche giorno l'una dall'altra è stata incendiata la macchina del magistrato tommolini che il 12 marzo deciderà del rito abbreviato per Parolisi, e di un maresciallo dei carabinieri che ha indagato se episodi scottanti.....

sono stati avvertimenti mafiosi?.......

ENRICO ha detto...

MIMOSA

la tua motivazione

b)VENDETTA D’ONORE mi vede d'accordo in linea di massima sulla dinamica ( "l'amica" che fa giungere sul posto inaspettatamente la moglie tradita) ma con alcune varianti.

Sia il marito fedifrago che la moglie tradita appartengono entrambi a "famiglie" molto influenti e anche molto vendicative soprattutto quando si tratta di difendere l'onore...che riscattano stroncando in maniera esemplare la relazione adulterina ma preservando intatta la facciata ed il "buon nome" della coppia perchè esigenze sociali imprescindibili lo impongono

PINO ha detto...

MIMOSA

Ho letto. L'ipotesi B mi sembra la più possibile, alla luce dei fatti nuovi, ma, forse, con meno complicazioni.
Brava, comunque!
Adesso vado a letto, a farmi la solita lettura, e poi...spero che venga il sonno.
Serena notte, PINO

Mimosa ha detto...

@ ENRICO e PINO
anche a me convince la seconda ipotesi e mi "affascina" per i risvolti sul personaggio che potrebbe essere anche facilmente identificabile.
Dimenticavo: invece di "moglie" avrebbe potuto avere una "amante" ...

Buonanotte a entrambi.

Mimosa.

Tiziana ha detto...

Enrico
la tua ipotesi presupporrebbe che Melania sia stata uccisa direttamente a Ripe (come infatti giustificare l'eventuale tempo trascorso tra la scomparsa e l'ora in cui la sentinella, Colasanti, è smontata a Ripe?).
Dunque l'insospettabile sarebbe un "pezzo grosso" dell'ambiente militare, perché aveva accesso al luogo prima che smontassero le sentinelle.

Anonimo ha detto...

Laura Titta, la soldatessa che lavorava alla stessa caserma Clementi di Ascoli Piceno dove era istruttore S.P., è rinchiusa nel carcere militare di Santa Maria apua Vetere, il carcere dove, apparentemente, S.P. ha scelto di NON voler andare.

La soldatessa è accusata di favoreggiamento nei confronti del boss della CAMORRA Giuseppe Setola.

Se non ricordo male, inoltre, la guardia carceraria Pac. è originario della stesa regione di S.P. e dei suoi suoceri,

anna ha detto...

questo è un articolo del 5 maggio 2011
melania rapita uccisa e portata a ripe
non ci discostiamo da questa ricostruzione

Melania Rea ultime notizie: rapita e poi uccisa

Melania Rea rapita e uccisa

Secondo le ultime notizie sul caso di Melania Rea ci sarebbe una svolta nelle indagini: la donna sarebbe stato rapita, uccisa e abbandonata nel bosco delle Casermette. Questo lo scenario ricostruito dalla procura di Ascoli, che si occuperà da sola dell’inchiesta visto che il reato di sequestro di persona si sarebbe consumato in territorio ascolano, vicino al parco della scomparsa di Colle San Marco. E prende sempre più corpo la pista del delitto passionale.

non vi sembrano le stesse conclusioni a cui simo arrivati noi?

Mimosa ha detto...

Anna
non "sono le stesse conclusioni alle quali siamo arrivati noi", noi, ossia la Squadra, è da quasi un anno che ci lavora per poter trasformare "indizi" in "prove", sulla base di quanto scritto nelle Ordinanze.
Se ti è parso che qui si andava per tentativi di "ricostruzioni" era solo che, dopo averne discusso tanto, si voleva tirare le fila portando elementi concreti per avvalorare la nostra comune tesi dell'innocenza materiale di Salvatore Parolisi nell'omicidio.
Ne abbiamo provate tutte, abbiamo tenuto conto di tutti i pareri, anche di chi lo considerava colpevole, molte opinioni in merito sono anche mutate nel tempo.
Noi abbiamo voluto confutare - con le nostre singole capacità e intelligenze e competenze (vedi Annika) - tutto quello che è stato scritto e detto in ogni dove, per vedere cosa reggeva e cosa no.

Ora tentiamo le ultime carte, per tenere sempre aperta la visuale a 360°, ma per aiutare la difesa ad indirizzarsi su certe piste concrete.

Mimosa

tabula ha detto...

vi sembrerebbe normale che un marito inserisca un tappo alla propria moglie, dopo averla assassinata e amabilmente ricomposta e truccata?
a proposito, chi potrebbe avere la perizia professionale e il fegato di pettinare e truccare un'amica morta ammazzata?
un'estetista?
L'assassina di Melania arriva da Somma, o è originaria di Somma?

comunque sia Mimosa, complimenti per la ricostruzione. Io mi riservo qualche tempo per studiare bene tra le motivazioni da te proposte, anche se sarei allettata dalla B non voglio abbracciarla subito.

Intanto rilevo il tuo ricordo su come le notizie furono manipolate.
C'è stato un lungo periodo in cui nominare i dettagli che potessero condurre al minimo dubbio su Melania veniva tacciato di "mancanza di rispetto" e non di volontà di parlare razionalmente di un omicidio.
Insomma, in una morte scabrosa che dovrebbe essere essa stessa scandalosa
più che i dettagli post mortem, hai proprio ragione: si tappava la bocca a tutti quelli che osavano proferire la se pur parola che potesse condurre verso una non perfetto e probo ricordo della vittima.

Ma anche qui dentro accadeva, senza andare lontano, appena la dicevi fuori strada arrivavano i censori e ti massacravano, altrochè.

anna ha detto...

i genitori di melania hanno capito più di chiunque altro i messaggi di tacere avuti da chi ha veramente ucciso melania,

i genitori non vogliono far indagare su melania per mantenere l'immagine sacra che hanno costruito,

per trovare il movente bisogna indagare su melania e la sua famiglia

qualcuno ha scritto che Paciolla e la moglie stefania si stavano separando.E vero?

ricapitolando i dna sicuri sul corpo di melania sono:
di SONIA;
un dna maschile compatibile con quello di sonia,lei dice del figlio, ma è stato fatto il dna al figlio?In alternativa può essere del marito o di qualche fratello se ne ha,
Il DNA dell'estetista,è posssibile che nonostante melania si sia lavata è rimasto il dna di questa donna?

mancano all'appello 5 profili di dna maschili,

le spiegazioni di sonia sulla presenza del suo dna sulle mutande di melania è veramente assurda,

così come sembra assurda la favoletta che l'estetista di melania sia salita dalla campania alle marche per fare le unghie a melania,

gli inquirenti accettano le favolette?

i dati certi sono la presenza di questi 3 dna,sono state fatte intercettazioni telefoniche nei confronti di queste persone?se si vuole indagare a 360 gradi gli inquirenti dovevano fare questo,

voglio riprendere l'articolo che ha messo massimo, di quella donna anziana uccisa in casa,
sono state intercettate tutte le persone familiari vicini di casa, amiche, e parenti,
l'assassina era una vicina di casa ed è stato scoperto perchè i telefoni stavano tutti sotto controllo, se puntavano il dito solo sul figlio ,cosa che hanno anche fatto mai si sarebbe trovata l'assassina.Bravo Massimo a mettere questo articolo per far capire come si fanno le vere indagini.

se mettevano sotto controllo i telefoni dei militari della caserma clementi, delle amiche di foligano ,compresa sonia e il marito, ma anche dei genitori di melania, gli inquirenti scoprivano tante cose, compresi i depistaggi che hanno compiuto da sonia ai genitori di melania ,al paciolla.................

addirittura gli inquirenti hanno permesso che questi si incontrassero per concordare le testimonianze se questo non è depistaggio ditemi voi cosa è.

PINO ha detto...

@ MIMOSA
Hai fatto bene a chiarire le idee ad Anna. Ci voleva!
Ora non ci resta che puntare le ricerche sul "personaggio", come lo hai definito, che, non necessariamente andrebbe ricercato solo nella caserma, ma in un cerchio allargato delle amicizie della coppia Parolisi, e del clan R. E questo sarebbe un vero lavoro di SQUADRA!

@ TABULA
Hai premuto il bottone di una tastiera che si era resa, per molti, intoccabile.
Infatti, sarebbe opportuno emanciparsi da inutili soggezioni, se si vuole rendere giustizia a chi l'attende.
Io sono quì, a fare la mia modestissima parte, nella costruzione di una ulteriore, più completa e verosimile ipotesi, sulla barbara uccisione della giovane Melania.
PINO
PINO

Anonimo ha detto...

Anna.......il tappo di cui parli dovresti mettertelo in bocca almeno così eviteresti di dire tante idiozie e cretinate.....Usa i neuroni per altro!!!!!
Lilli

Anonimo ha detto...

CIAO MASSIMO
Perchè non cerchi di evitare che siano pubblicati certi post fuori dai canoni del rispetto?
Grazie se lo farai. Pino

Mimosa ha detto...

Mi ricordo che qualcuno qui aveva detto che Pac. "stava per separarsi". Non è proprio esatto, perché pare che la moglie venne a sapere della relazione quando il marito dovette dire dov'era al momento della chiamata di Salv.
Da lì la separazione.
Il "povero" Pac. ne fu talmente traumatizzato che incolpò Salv. della rottura del suo matrimonio e persino si ammalò, tanto da non poter andare a lavorare per sette mesi.

Mimosa

Mimosa ha detto...

Avete sentito la notizia di oggi: da stamane all'alba è scattata una vasta azione di polizia e fiamme gialle dell'Aquila con perquisizioni e arresti in relazione ad un vasto traffico di cocaina, sono coinvolte città come Pescara, Teramo, Ascoli insomma di nuovo tutto il circondario ...

Ora cerco l'approfondimento nel web
Buona mattinata.

Mimosa

PINO ha detto...

@ MIMOSA
Infatti, è come hai detto tu. La rottura di Pac. con la moglie avvenne proprio quando lo stesso fu costretto a rivelare la sua presenza a casa dell'amante, per avvalorare il suo alibi, per l'ora del delitto di M.
Ma dimmi Mimosa, perchè Pac. fu interrogato?
Si sospettava di lui?
Mi sono sempre chiesto perchè fu sottoposto ad interrogatorio.
Ne sai tu qualcosa di preciso?
PINO

Anonimo ha detto...

p. s. MIMOSA, ho letto anch'io quell'articolo.
Che non abbia a che fare...col caso in esame? Pino

Mimosa ha detto...

PINO
credo che il Pac. sia stato interrogato come tutti in quei momenti, ma tartassato di più fin dall'inizio forse per due motivi:
- Pac. è stato la prima persona (e unica) che SP ha chiamato (ti ricordi che il Pac. disse "non capisco perché proprio me ha chiamato per primo"?)
- Pac. forse era reticente a dire dove si trovava insomma stava dicendo delle "bugie", gli inquirenti avranno capitosubito che stava mentendo e gli hanno fatto sputare il rospo.

Altri motivi per ora non mi vengono in mete,ma ci saranno di sicuro ... e verrebbe fuori un piccolo romanzo su di lui ...

Ciao
Mimosa

ENRICO ha detto...

buongiorno a tutti,

non riesco più a trovare il doc. pdf della " Rrelazione definitiva medico-legale del Prof. Tagliabracci e della dr.ssa. Canestrari " depositata il 13.7.2011, quello in cui a pag 86 ci sono le famose 5 righe sulla Sg.

qualcuno di voi ha un link ?

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
non ho un link, si tratta di un pdf , guarda nella colonna a sin della pagina del blog, è il primo e ha per titolo "Risposte dottor Tagliabracci a quesiti giudice".

ENRICO ha detto...

MIMOSA

si, ma io avevo trovato sul web un doc più completo... dove sarà finito ? Non riesco più a trovarlo... nemmeno nella mia cronologia

tabula ha detto...

questa Lilli come si permette di dire certe cose?
c'è modo e modo.
Anna avrà anche tutti i suoi difetti, come tanti altri del resto, ma il suo apporto è sicuramente migliore di certi interventi da cafoni.

Anonimo ha detto...

Come vi permettete voi di offendere la famiglia Rea accusando di aver falsificato le date per la gita al Colle unitamente ad altre farneticazioni ed elucubrazioni che attribuite a quella povera famiglia?
Lilli

LucaP ha detto...

@ Lilli

La posso assicurare che non è assolutamente nostro intento offendere la famiglia Rea gratuitamente. Da molto tempo siamo tutti stupiti di come invece la famiglia Rea si stia comportando nei confronti di una persona che, sebbene attualmente l'unico indagato per l'omicidio della propria figlia, è il padre della loro beneamata nipotina.
Tra questi comportamenti da molti ritenuti anomali vi è la questione della ritrattazione, da parte di Vittoria Garofalo, in merito alla data della gita precedente al Pianoro di Colle San Marco da parte della famiglia Parolisi. Da numerosi elementi riportati sugli atti resi pubblici è emerso che quella ritrattazione deve essere considerata come false informazioni rese al Pubblico Ministero (punibile penalmente ai sensi del CPP) in quanto la data corretta è proprio quella del 3 aprile 2011 e non del 10 aprile come successivamente avallato anche dalla ritrattazione di Sonia Viviani e dalla strana testimonianza del Tenente Colonnello Stanca.
Se lei è in possesso di informazioni ulteriori che confermino l'ultima versione resa da Vittoria Garofalo, Le saremmo tutti grati se volesse condividerle con noi.

A nome di tutti i lettori e partecipanti attivi a questo blog, Le chiedo la gentilezza di non usare termini ed espressioni offensive e volgari.

LucaP ha detto...

Ho rivisto sul sito di Mediaset la puntata di venerdì di Quarto Grado ed ho alcune riflessioni.

La prima è che, da parte anche di coloro che si professano "giornalisti che non si accontentano di una verità che viene passata loro sottobanco", vi è la deprecabile abitudine a deformare qualsiasi cosa fatta o detta da quell'orco di Parolisi e utilizzarla sempre contro l'attuale imputato. Tra i tanti esempi di tale abitudine basta considerare come Remo Croci abbia affermato in chiusura del servizio che Parolisi con quanto detto nella seconda parte del filmato abbia infangato l'onorabilità dei coniugi Paciolla oltre ad aver già fatto la stessa cosa nei confronti di Alfredo Sirocchi (che ha smentito categoricamente di aver messo una mano sulla gamba di Melania! ma allora come avrà fatto Parolisi ad inventarsi tale cosa?). Perché se ascoltiamo bene l'audio del filmato, Parolisi non avanza nessun sospetto nei confronti di Paciolla e della moglie. Li cita solamente per dire che, come tutti a Folignano sapevano della crisi del matrimonio tra Stefania e Raffaele (poi apparentemente risoltasi per poi nuovamente esplodere a seguito della morte di Melania; quindi la notizia si riferisce a ben prima che Paciolla fosse costretto a dire di essere stato con la propria amante il pomeriggio del 18/04, e per questo ringraziamo ancora il nostro amico Gionni che continua a passare ai media documenti di indagine facendoci poco a poco venire a sapere qualcosa in più), sbandierata dalla stessa Stefania che non si faceva scrupolo di apparire tradita, molti potevano sapere della crisi matrimoniale di Salvatore e Melania e quindi qualcuno ne avrebbe potuto approfittare.

Continua .....

ENRICO ha detto...

LILLI

noi "ci permettiamo" e siamo liberi di farlo

Se invece tu hai argomentazioni FORTI e TALI da farci fugare ogni dubbio in proposito, riportali DETTAGLIATAMENTE e poi ne riparliamo.

Altrimenti evita di intervenire in questo modo inutile ed isterico che non serve a niente e a nessuno

tabula ha detto...

@lilli,
noi mica accusiamo nessuno.
semplicemente riportiamo un fatto: oggettivo ed inequivocabile.
I genitori di Melania Rea hanno, in un primo momento ed a ridosso della disgrazia, fornito una data relativamente alla loro ultima visita alla figlia, e della gita al pianoro di quest'ultima, collocando il tutto in data 3 aprile.
Successuvamente, ed in un secondo tempo, ovvero circa un mese dopo, questa data dell'ultima gita a Colle San Marco della figlia è stata ritrattata, fornendo una nuova versione dei fatti che la collocava una settimana più avanti, ovvero il 10 aprile.

In seguito a questa correzione temporale, anche la signora Sonia Viviana si è premurata di correggere le proprie dichiarazioni, confermando che la gita fosse avvenuta il 10 e non il 3 aprile, come invece inizialmente anche da lei dichiarato.

Come vede signora Lilli, non abbiamo inventato proprio niente: la strana faccenda è storia.

Il fatto che a distanza di un mese una madre corregga la data dell'ultima volta in cui vide sua figlia viva, è quantomeno un caso più unico che raro.
Ma che lo facciano in tre, è come una vincita al Lotto.

E i numeri estratti sono curiosamente quelli che servirebbero ad affievolire l'attendibilità dei cani che fiutarono le tracce di Melania a Colle San Marco.

Lei crede alle coincidenze? Io sì. Ad una ogni tanto. Ma troppe coincidenze tutte insieme puzzano di falsa testimonianza concordata.

Non è mica colpa nostra, se la cosa puzza.

LucaP ha detto...

... Continua

La seconda riflessione è ben più importante. L'ispezione dell'alloggio avviene l'8 luglio 2011, mentre Parolisi è stato iscritto nel registro degli indagati il 20 giugno.
Ed allora come mai non vi erano i legali di Parolisi durante la perquisizione? E' vero che ai sensi dell'art.356 CPP "Il difensore della persona nei cui confronti vengono svolte le indagini ha facoltà di assistere, senza diritto di essere preventivamente avvisato, agli atti previsti dagli articoli 352 [NdA Perquisizioni] e 354 oltre che ....". Quindi la PG non aveva l'obbligo di avvisare i difensori, ma questo è lecito se la stessa PG si fosse limitata ad effettuare una semplice perquisizione. Se invece durante la perquisizione agenti di PG fanno domande specifiche, non inerenti la perquisizione stessa, e cercano di far parlare l'indagato su altri aspetti, si tratta di un vero e proprio interrogatorio al quale invece i difensori hanno il diritto di assistere.
Ma in trasmissione invece tutti a plaudere i tradizionali metodi investigativi e l'abilità nel mettere l'indagato a proprio agio per farlo parlare. Alla faccia dei diritti dell'indagato stesso.

Non so se avete notato le due paginette dell'agenda (non si sa bene se di Salvatore e Melania) mostrate durante il servizio e con sopra appuntate alcune note sul Papilloma Virus. Al di sotto di queste scritte ve ne è riportata una relativa ad un DNA "ESTRA..." (che secondo me potrebbe essere solamente Estraneo). Non ho capito cosa volessero significare ma potrebbero anche essere importanti.
Questo perché non credo fosse l'agendina di Melania in quanto dalle altre immagini si vede come la casa sia totalmente spoglia degli effetti personali e dei vestiti di Melania e Vittoria e quindi se ne deve dedurre che i Rea avessero già portato via tutto quanto fosse della figlia e della nipotina. Avrebbero potuto dimenticare un'agendina personale (con per di più notizie sull'infezione da HPV di Melania)?
Ma se l'agendina fosse stata di Salvatore, è tanto assurdo pensare che fossero appunti di Salvatore per fare in seguito delle ricerche su questo tipo di infezione virale trasmissibile sessualmente?

Sempre nel filmato si sono viste diverse lettere presumibilmente scritte da Melania in corsivo (la grafia a me è sembrata femminile). Allora perché la tanto sbandierata lettera di riconciliazione era scritta in stampatello? Quali sono allora le lettere scritte veramente da Melania?

tabula ha detto...

.. più che altro, dato che le indagini erano ancora in corso, non vedo perchè tanta fretta nel riprendersi TUTTE LE COSE della defunta figlia, anche perchè di fatto e di diritto sarebbero spettate, tra l'altro, al vedovo (per quanto indegno potesse essere).

ENRICO ha detto...

LucaP

...e non ti sembra stranissimo che invece siano state lasciate in bellavista buttate lì in un cassetto come dei pezzi di carta qualsiasi proprio alcune lettere così intime e private che avrebbero dovuto essere conservate gelosamente , se non da Salv. almeno dai genitori di M ?

Tiziana ha detto...

ENRICO,
credo che quelle lettere fossero tra gli effetti personali di Salvatore, quell'orco tremendo che ha teneramente conservato le lettere che Melania, per conto della figlia, gli aveva scritto, dunque non furono portate via dai suoceri. Speriamo che, al legittimo proprietario tornino.

LucaP ha detto...

@ Tiziana

Concordo con te. L'unica cosa che mi è sembrata strana è la scrittura in stampatello utilizzata per la lettera di riavvicinamento mentre per le altre lettere (che credo si riferiscano a periodi precedenti) la scrittura era in un fluente corsivo. Mi è venuto da pensare che l'ultima lettera sia stata scritta personalmente da Melania (ha utilizzato lo stampatello anche per segnare la dieta di Vittoria) mentre chissà chi ha scritto fisicamente le altre.

LucaP ha detto...

@ Tutti

Mentre stavo ricercando su internet alcune fotografie del caso ho avuto un sobbalzo.

Le perquisizioni in casa di Parolisi da parte degli inquirenti sono state tre (perlomeno nei primi mesi di indagini e senza contare quella "clandestina" o quasi del 18/04 sera):
- 19 maggio 2011
- 8 luglio 2011
- 4 agosto 2011 (RIS)
Venerdì sera la trasmissione Quarto Grado condotta da Salvo Sottile ha mandato in onda un servizio con il filmato di una di queste perquisizioni dichiarando che fosse quella avvenuta l'8 luglio 2011.
Personalmente sul momento e fino a pochi minuti fa ho preso per buona quest'indicazione, ma adesso ho scoperto che hanno sbagliato data. Le immagini si riferiscono alla perquisizione del 19 maggio, quando Parolisi non era ancora iscritto nel registro degli indagati (lo sarebbe stato solamente il giorno dopo). Mi domanderete coma faccio ad esserne sicuro. Ebbene, rivedetevi il filmato su Mediaset TV al seguente indirizzo:
http://video.mediaset.it/video/quarto_grado/full/287979/puntata-del-2-marzo.html#tf-s1-c1-o1-p1
Fate allora attenzione a come è vestito Parolisi (camicia rosa a righine, jeans blu scuro e scarpe da ginnastica bianche) ma anche a come sono vestiti i Carabinieri e gli inquirenti che sono con lui (soprattutto quello con il giubbotto scuro a maniche chiare, ma anche la donna dai capelli scuri con un pullover scuro su t-shirt bianca).
E poi andate a vedere le fotografie riportate su questo sito dell'agenzia fotografica Milestone Media:
http://www.milestonemedia.it/editorial/search/it/3/0x6D656C616E696120726561
Possibile che Parolisi si vesta nello stesso modo ogniqualvolta fa entrare i Carabinieri in casa sua? Ma possibile che lo facciano anche i Carabinieri (altrimenti viene da pensare che non si cambino mai di abito anche se con vestiti civili)?
Ma guardate anche questo sito:
http://www.lettera43.it/cronaca/20563/melania-perquisizione-in-casa-di-parolisi.htm
E leggetevi pure, se volete essere sicuri:
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=149740&sez=ITALIA
(vi assicuro che l'articolo è proprio relativo al 19 maggio, lo si può vedere visualizzando l'origine della pagine HTML).


Continua.....

LucaP ha detto...

... Continua

Ed allora bisognerebbe porre questa domanda:

Signor Salvo Sottile, come mai lei, che si professa un "giornalista che non si accontenta di verità passate sottobanco", non ha fatto una verifica sull'attendibilità della fonte della notizia, perché ha permesso che venisse mandato in onda un servizio giornalistico (del quale risponde personalmente in quanto conduttore della trasmissione e, forse, a capo della redazione di Quarto Grado) con un palese errore di data apparentemente innocuo e perdonabile se non fosse che potrebbe testimoniare la volontà di qualcuno di non far apparire agli occhi degli spettatori attenti situazioni, atteggiamenti e comportamenti compromettenti?

O forse questa domanda dovremmo porla al sig. Remo Croci, che sembra colui che ha firmato il servizio e che da qualche puntata a questa parte ha assunto posizioni decisamente colpevoliste appoggiando direttamente non tanto la Procura quanto l'avvocato di Parte Civile?

O forse questa domanda dovremmo farla direttamente all'avv. Gionni che con buona probabilità è colui che ha fatto pervenire a Remo Croci il filmato che è parte integrante degli atti di indagine e fa parte di quella documentazione riversata su DVD per l'acquisto della quale è necessario sborsare 60.000 €?


.... Continua

LucaP ha detto...

... Continua

Perché un cosa mi è parsa chiara. Lo scambio di date (ma quante volte dovremo ancora assistere a tale mistificazione!) serve, ben inteso a mio modestissimo parere, a non far sembrare strane alcune cose come per esempio che già il 19 maggio in casa non vi sono più i vestiti e gli effetti personali di Melania e della piccola Vittoria (perlomeno gli armadi sembrano desolatamente vuoti) e quindi qualcuno li ha già portati via prima ancora che gli inquirenti abbiano potuto mettere piede nell'abitazione.

Ma come anche l'atteggiamento dei Carabinieri nei confronti di una persona che solamente il giorno dopo, caso strano, viene iscritta nel registro degli indagati, e quindi non si può avvalere, anche se lo volesse, dell'assistenza dei propri legali nel caso la perquisizione si trasformasse in un interrogatorio camuffato.

Per quanto riguarda gli effetti personali di Melania si è sempre detto che siano stati portati via dai Rea a fine giugno (sono ritornati a Folignano il 29/06/2011) e quindi la cosa sarebbe anche giustificata visto che una perquisizione era già stata fatta. Ma se dalla casa di Folignano sono stati portati via prima del 19 maggio la cosa non sarebbe più accettabile e giustificabile. E allora è lecito domandarsi cosa abbiano effettivamente portato via i Rea e come gli inquirenti abbiano potuto permetterlo.

Ma di una cosa sono certissimo: la data errata non può essere stata fornita dai Carabinieri e dai PM. Lo può avere solamente fatto chi ha passato "sottobanco" quel video a Remo Croci, magari, non lo escludo, con la connivenza dello stesso.

LucaP ha detto...

Sempre nel filmato trasmesso da Quarto Grado vi è un altro particolare che mi ha incuriosito e per il quale chiedo conferma alle donne del blog.

Ad un certo del video si vedono alcuni gioielli di Melania (pochissimi per la verità pur considerando che si trattava molto probabilmente di bigiotteria; e sappiamo che Melania ne aveva molti altri tra i quali collane ed orecchini grandi e vistosi; che fine avranno fatto? Anche loro scomparsi misteriosamente prima del 19 maggio?) forse contenuti in una scatoletta che si vede aperta.

Ebbene tra questi vi è una coppia di orecchini ad anello che a mio parere sembrano del tipo di quelli con ago passante e quindi presuppongono che Melania avesse i "buchi" nei lobi degli orecchi.

Sebbene sia logico pensare che Melania potesse avere anche orecchini con le clips, dobbiamo ipotizzare che quelli che indossava il 18 aprile fossero con l'ago passante (scusatemi per la terminologia forse non corretta). Ed allora come è possibile che siano volati via durante la colluttazione senza strappare il lobo?

Inoltre nel filmato si vede ad un certo punto un'immagine della scena del crimine con un oggetto nero oblungo che a prima vista sembrerebbe la batteria di un cellulare. Lo avevate mai visto precedentemente voi? Cosa poteva mai essere? Nell'elenco degli oggetti repertati e riportato in ordinanza non se ne parla.

ENRICO ha detto...

LucaP

e' vero ! inoltre come hanno fatto a dire che fosse la perquisizione dell'8 luglio quando in quella data fu perquisita la casa dei genitori di di Salv. a Frattamaggiore ?

nell'articolo qui di seguito tra affermazioni e interpretazioni gratuite

http://www.gossipetv.com/quarto-grado-del-2-marzo-2012-parolisi-voleva-sviare-le-indagini-12367

almeno c'è scritto " in quel momento Salvatore Parolisi non era ancora indagato: era solo una persona informata sui fatti.

LucaP ha detto...

@ Enrico

Hai ragione. L'8 luglio i Carabinieri hanno effettivamente perquisito l'abitazione di Frattamaggiore alla ricerca del famoso trolley visto da Paciolla nel bagagliaio dell'auto.

Successivamente si spostarono a Somma Vesuviana dove sequestrarono una valigia che Michele Rea disse aver portato Salvatore con dentro gli abiti di Melania il "sabato successivo il ritrovamento di Melania" (non mi ricordo esattamente quando tutti quanti tornarono in Campania ma cercherò di verificare). Questo potrebbe confermare l'assenza di alcuni abiti di Melania ma non di tutti, ed in ogni caso sembra un po' strana questa fretta di avere con se tutti gli effetti personali della figlia.

anna ha detto...

per lilli
io non ho parlato mai di nessun tappo infatti ho detto che non ne ho mai sentito parlare
se vuoi il tappo mettitelo tu in bocca

anna ha detto...

ho capito solo ora che le rimostranze di lilli era per la gita del 3 aprile e non del 10,confermo che i genitori di melania hanno mentito anche perchè ci sono persone e donne di folignano che videro melania al pianoro di san marco il 3 aprile, quella giornata era piena di sole sembrava scoppiata l'estate.anche sonia ha ritrattato voglio sapere perchè c'è stato questo depistaggio da parte dei genitori e di sonia.semplicemente per far credere che i cani avessero annusato l'odore di melania del 10 aprile.Falso

cara lilli c'è troppa gente che ha visto melania e la sua famiglia e sonia alla gita del 3 aprile........quindi ti estendo lo stesso invito degli altri stai calmina, e se sai qualcosa di certo e non fandonie dille.
tante è vero che i genitori di melania stno stati quella settimana a folignano che in una chatt di ludovica a parolisi datata 2 aprile gli dice di far andare via i suoceri da folignano
Chi è che mente?

Anonimo ha detto...

La prima visita degli inquirenti a casa Parolisi, non può definirsi perquisizione ai sensi del c.p.p.
Mi sembra di ricordare che gli inquirenti definirono tale atto "perquisizione a tutela della defunta", figura creata ad hoc; questo è il modo in cui la Procura ha operato sin da subito.
Se le indagini fossero state eseguite quando ancora non vi erano le attuali analisi scientifiche, sarebbe stato rilevante:
- il racconto del vicino che vede uscire da casa Parolisi vestito con gli stessi abiti da lui consegnati agli inquirenti;
- il racconto del vicino che vede Parolisi imboccare con la sua auto, la strada che porta a Colle San Marco;
- il racconto di Ranelli, che vede Parolisi con una donna somigliante a Melania e un bambino nei pressi delle altalene;
- il racconto di Colasanti, il quale esclude che Parolisi sia passato con la sua auto nella strada che porta a Ripe: non l'ha visto due volte su due;
- il racconto dei ciclisti che vedono tre donne, di cui una somigliante a Melania, lungo la strada che porta a San Giacomo;
- il racconto di un uomo che passeggiava a cavallo e che afferma di aver visto due auto, una dietro l'altra sfrecciare a forte velocità nei pressi del Colle
- il racconto del ristoratore, che racconta di un insolito traffico verificatosi la notte del 18.
Tutti questi elementi portano alla ricostruzione da noi fatta; gli elementi scientifici la corroborano.

Ho letto le vostre ricostruzioni ed ho notato che l'appuntamento con una donna tradita va per la maggiore; come spiegare in tal caso la sg?

LucaP, Sottile si è bene allineato alla collega di Rai Tre; agisce nella stessa identica maniera. Fa sorridere che sottolinei come lui non si accontenti delle notizie passategli sotto banco; infatti le infiocchetta. Per fortuna che c'è Meluzzi, anche se la vicinanza della Palombelli lo mortifica. Tale giornalista sarebbe specializzata in cosa?

Lilli, hai un modo cafone e prepotente di porti. Dato che non ti stai relazionando con i tuoi familiari o amici, datti una controllata.

Stella

anna ha detto...

brava stella a iepilogare tutto, manca solo il cane che annusò melania dalle altalene fino al monumento dei caduti e alla roulotte, e il giorno dopo il cane della guardia di finanza che annusò l'odore di melania dalla strada provinciale fino alla frazione colle vicino ad un casolare,
non dimentichiamoci mai che a colle c'era il paciolla con l'amante?coincidenze?

ma certo....................

ENRICO ha detto...

.
STELLA
tu dici :

"Ho letto le vostre ricostruzioni ed ho notato che l'appuntamento con una donna tradita va per la maggiore; come spiegare in tal caso la sg?

Mi ero chiesto anch’io come potesse conciliarsi questo particolare con l'ipotesi della "donna gelosa".

Tuttavia poiché escluderei decisamente che M. avesse programmato un incontro intimo con un suo eventuale amante e, dato che Tagliabracci sostiene che il rapporto sia stato consenziente, la sola spiegazione che mi do è che qualcuno abbia abusato di M mentre costei era in stato d’incoscienza in seguito al colpo sulla nuca e prima dell’accoltellamento.
Un “qualcuno” ( ovviamente di sesso maschile !) facente parte della spedizione punitiva organizzata da chi aveva deciso di dare una lezione ad M.

Se poi la "persona offesa" fosse una moglie tradita, un ammiratore respinto o un losco trafficante disturbato nei suoi affari, penso sia impossibile stabilirlo allo stato dei fatti.

però ognuna di queste ipotesi potrebbe essere plausibile

anna ha detto...

remo croci è il corrispondente di mediaset della mia zona, una persona che ho sempre stimato per l'alta professionalità come si sia abbassato a queste nefandezze di giornalismo mi stupisce, soprattutto dare retta ad un avvocato come Gionni chge ha solo il compito non di trovare la verità ma dicoprire eventuali coinvolgimenti di folignano, nella mia provincia è considerato l'avvocato dei mafiosi.............e non voglio dire oltre

Mimosa ha detto...

Sempre per corroborare il tema del «Chi è che mente?» di Anna. Mi ricollego a quanto scrissi riferendomi a QG del 24 febbraio, vengono fatti sentire altri stralci dell’interrogatorio di Ludovica, lei dice che S. e M. «in marzo erano andati giù» ((questo lo sappiamo, rientrano a Folignano il 25-26 marzo)) e dice anche «poi, dopo, i genitori di lei, o perlomeno il padre, era salito … per parlare con Salvatore e sembra che gli parlò di brutto».
Coincide con il riferimento al suocero nella conversazione tra Ludo e Salv. ed è attestato dalla prima testimonianza della madre di M.: il 31 marzo i genitori di lei salgono a Folignano per restarvi fino a domenica 3 aprile ripartendo alle ore 9 circa. Qui non ci piove più! e solo i depistatori possono sostenere diversamente!
Evidentemente se il padre ha avuto la necessità di salire a Folignano dopo pochi giorni che si erano visti a Somma, significa che c’erano argomenti scottanti di cui parlare, da “uomo a uomo” e possiamo immaginare su quali argomenti.
Tuttavia l’immagine della coppia fu dipinta ai media come idilliaca e il suocero con una faccia che traspirava sincerità da tutti i pori per mesi continuava a ripetere che loro non sapevano niente di tradimenti (invece lo sapeva dalla Pasqua dell'anno precedente, mentre il fratello disse di averlo saputo in marzo) e che la figlia era felice.
A lungo la famiglia di lei ha messo in scena una bella commedia.
E hanno il coraggio di accusare di menzogne il genero?
Giustamente Tabula e Tiziana si sono scandalizzate che i R. abbiano accolto alla loro mensa il fedifrago Paciolla per Capodanno.

Io mi domando: cosa bolliva nella pentola di casa R. nel mese di marzo?
E se le cose da chiarire con il genero non riguardavano solo la relazione extraconiugale di Salvatore?
Se ci fossero state questioni che riguardavano M.? certi guai in cui si era cacciata o preoccupazioni esterne che la assillavano?
Ricordiamo le le frasi enigmatiche che il padre ripetè più volte: “Non l’ha saputa proteggere”, “Non l’ha protetta abbastanza”, e “il giuramento fatto allo Stato e alla istituzione militare di fronte ad un omicidio dovrebbe passare in secondo piano”.
Non si può credere che egli non sapesse o non avesse sospetti concreti. Eppure tacque e tace ancora!
E, dopo l’entrata in campo del loro legale, nessuno di loro invita più S. a parlare e a dire quello che sa.
Mimosa

Mimosa ha detto...

@ Tiziana
perdonami, non è esatto che “l'appuntamento con una donna tradita va per la maggiore”, della mia sintesi delle MOTIVAZIONI ha raccolto 2 esplicite preferenze la b) “Vendetta d’onore” (anche se Enrico ha espresso qualche riserva), dove io ho supposto che l’appuntamento fosse con un uomo che corteggiava M.
La moglie, o l’amante, tradita è intervenuta in tempo per “coglierli sul fatto” diventando mano accoltellatrice.

L’espressione “coglierli sul fatto” era un modo per non descrivere la scena.

Mimosa

anna ha detto...

grazie mimosa per il discorso di chi mente, io non ho dubbi ho una cugina che abita proprio a folignano e mi ha detto che ci sono persone di folignano che l'hanno vista a san marco il 3 Aprile,su questo non ci sono dubbi,i suoceri di parolisi hanno mandato un avvertimento al genero devi tacere se no non rivedrai più la bambina,
i signori Rea vogliono che il genero mantenga il silenzio.....che cosa nascondono?

Mimosa ha detto...

@ Anna
intanto la bambina proprio non la sta vedendo ...
Non voglio tornare sulle cose già ampiamnete commentate sulla questione, è inutile e troppo disgustoso.

Ciao
Mimosa

PINO ha detto...

SP non dirà mai quello che sa, in quanto si torcerebbe sempre contro di lui, in relazione a qualsiasi versione dei fatti.
I suo silenzio torna più che mai utile ai R & C., e questo spiegherebbe il loro cambiamento di marcia.
PINO

Mimosa ha detto...

Aggiungo ancora un commento, così chi è collegato può avere altro materiale su cui commentare (volendo, ovvio).

A QG dell’altro venerdì (@LucaP, con i tuoi estesi commenti evidenziati in grassetto non ho potuto fare a meno di guardarmi il video) altre cose mi hanno colpita, le racconta S. durante la perquisizione del 19 maggio:

1) la coppia Stefania e Raffaele “stavano per lasciarsi” qualche tempo prima, poi si sono riconciliati ma intanto tutta Folignano sapeva della loro situazione matrimoniale e Stefania se ne vergognava

2) Melania ultimamente frequentava molto i grandi magazzini, era sempre in giro, conosceva tanta gente (ignota al marito)

3) Stefania sapeva della relazione di S. e poteva averlo raccontato in giro, alimentando qualche “prurito” in qualche uomo.

Pensando “chi” potesse essere il “corteggiatore” di M. non è difficile individuare quel tipo d’uomo che approfitta della debolezza di una donna tradita e la incalza con le migliori lusinghe.

Buonanotte!
Mimosa

Pamba ha detto...

@ Mimosa, 23.26

Tra le motivazioni, anch'io preferisco la b), che mi sembra collimi con tanti elementi considerati dalla Squadra, non ultimo anche il coinvolgimento indiretto della donna amica.

Tuttavia, è plausibile anche la c)Ritorsione, alla luce di tante indagini, anche recenti.
Mi sembra però estremamente difficile trovare elementi specifici del delitto, maturato in un ambiente più vicino e conosciuto da Melania.
Ciao, Pamba

Tiziana ha detto...

Mimosa
nel tuo post delle 23.26 ti riferisci, penso erroneamente, a me. Citi infatti una frase della da Stella “l'appuntamento con una donna tradita va per la maggiore”.
Ciao, Tiziana

Mimosa ha detto...

Ciao Pamba
Effettivamente la b) sarebbe la più "semplice" in quanto a dinamica e personaggi coivolti, mentre, come dici tu, alla luce di tanti altri indagini recenti potrebbe essere plausibile, tuttavia più "complessa" per la quantità di personaggi che potrebbero esserci in mezzo.

Sempre quel gufo sul comò!!!

Mimosa

Mimosa ha detto...

@ Pamba
scusa, intendevo "complessa" la c)

M.

Mimosa ha detto...

@ Tiziana
ho sbagliato, ma come ho fatto? scusa, distrazione ...
oppure ti pensavo ...
OK, era Stella chiamata in causa.

Mimosa ha detto...

Se devo continuare a distrarmi e a scusarmi, significa che è tardi e sono stanca.
Aspetto un po' e poi vado, prima di scrivere stupidaggini peggiori.
Mimosa

tabula ha detto...

Oggi ci ho pensato.
e vi propongo di fare un percorso a ritroso alla ricerca delle Motivazioni.
Ovvero.
I fatti: li abbiamo già sviscerati.
Sulla tempistica/logistica della vicenda, potremmo dire di essere giunti ad unanime concordia.
Ma per le motivazioni, prima di sposare l'una o l'altra di quelle così acutamente esposte da Mimosa, io proporrei di indagare con un metodo A RITROSO.

Come?

Inizialmente siamo partiti da ciò che sapevamo. I fatti, nudi e crudi, e solo quelli.

Bene ragazzi, adesso partiamo da CIO' CHE NON VOGLIONO CHE SAPPIAMO.

I depistaggi, nudi e crudi: guardiamo solo quelli e dove ci portano.
Siete d'accordo?

Io partirei dal Gip Cirillo, che è stato curiosamente promosso-rimosso nel momento in cui ha cominciato a dire che sì, Parolisi, però l'assassino non era lui, casomai ce l'ha condotta, la moglie, ed era proprio ilc aso di cominciare ad indagare sulla caserma.

Un'altra rimozione se volete è quella della notizia del tappo, grazie a Pamba per la sua prodigiosa memoria,

un'altra ancora e grazie ad Annika tutti abbiamo capito cosa significasse, quella della semenogelina,
notizie messa a tacere, fatte passare inosservate.

Si rimuove anche la data della gita a San Marco, non più il 3 ma il 10 aprile, il motivo per il quale lo si è fatto sarà il banale scardinare la testimonianza del fiuto dei cani o c'è dell'altro sotto?

Si rimuovono tutte le testimonianze a favore di Parolisi,

diventa irrecuperabile il file originale della macchina fotografica che FORSE inquadrò la macchina di Salvatore, guarda caso proprio dopo che il caso venne discusso in televisione

Poi? Che altro vi viene in mente?

Non è che saltando di sasso in sasso controcorrente cercando di non scivolare riusciremo a mettere insieme un altro pezzetto?
Vi viene in mente altro?

(sempre se siete d'accordo con questo sistema)

tabula

Tiziana ha detto...

Mimosa
grazie, infatti ho creduto che mi stessi pensando e volessi indurmi ad un commento :-)
Le tue ricostruzioni sono ottime, come al solito. Non ho effettuato una scelta, su una delle 4 opzioni, perché ci sto ancora pensando, non so per quale propendere.

Tiziana ha detto...

Tabula
bellissima la tua idea, mi sembra un ottimo metodo quello che proponi, ci penso un po' su.
Quello che mi viene in mente, nell'immediatezza, è che fu detto (dai giornalisti riportando, sembra, le parole dei medici legali):
-che Melania non era morta a Ripe (poco sangue sul luogo del delitto) e che era morta tra il 18 e il 19;
inoltre:
-fu rimosso/promosso anche il comandante della caserma (sembra per un avvicendamento già previsto).

Mimosa ha detto...

Tabula
non è male il tuo ragionamento.

Aggiungici l'idillio da mulino bianco sbandierato da tutto il clan di parenti e amici.

Lascio ad altri il resto.

Mimosa

Tiziana ha detto...

Ecco quello che scriveva CLV, i primi giorni del caso:
"Melania Rea ha perso molto sangue, più di quanto sia stato trovato nel bosco di Ripe di Civitella. Per questo gli inquirenti cercano un terzo luogo, intermedio rispetto a quello della scomparsa e a quello del ritrovamento, in cui probabilmente la donna è stata aggredita."

Tiziana ha detto...

Tabula
un altro elemento, sul quale noi ci siamo lungamente soffermati (soprattutto LucaP), è quello del telefonino spento, cancellato e poi riacceso.
Anche di questo dato ormai non si parla più. Dovrebbero giustificare come e PERCHE' Parolisi avrebbe potuto e voluto farlo. Altri invece potevano averne motivazione e soprattutto tempo per farlo.

Pamba ha detto...

Tabula
- i segni di violenza sul corpo (ecchimosi lividi ecc. comunque minimizzati e non spiegati "era tranquilla, attacco a sorpresa, trucco intatto", e così via)
- tra i testimoni, non dimentichiamoci i due fondamentali per l'alibi di SP (Ranelli e lo stagista Alex)

anna ha detto...

il cambio dell'orario della morte da parte del tagliabracci, 9 o 12 ore dopo la scomparsa, poi disse dalle 14 alle 17 per finire dalle 14,30 alle 15,30

ANNA ha detto...

Colasanti non molla, mantiene la sua versione originale la macchina di parolisi non è passata ne all'andata ne al ritorno,

COLASANTI è UN RAGAZZO DA AMMIRARE STA DICENDO SEMPLICEMENTE LA VERITA'

gli inquirenti hanno fatto molta pressione su di lui per fargli cambiare Versione, come hanno fatto con il Ranelli

tabula ha detto...

@Pamba
mi rinfreschi la memoria sullo stagista Alex?
non ricordo chi fosse..

Anonimo ha detto...

L'ARRIVO A SAN MARCO - Il 18 aprile quando Parolisi entra per la prima volta al ristorante Cacciatore con la bambina in braccio, incrocia Alex, uno stagista che in quel momento sta uscendo per una chiamata. La circostanza ha permesso di stabilire con estrema precisione la prima apparizione del caporale a San Marco. Il tabulato spacca il secondo. Gli inquirenti bloccano il cronometro alle 15.30, 80 minuti dopo la partenza dalla casa di Folignano.

Tiziana ha detto...

Se poi i minuti fossero 80 o meno (non è conosciuta esattamente l'ora di uscita da casa), se l'apparizione di Parolisi a CSM fosse "la prima" o già da tempo fosse lì, questo NESSUNO l'ha stabilito con certezza.
Possiamo dire che AL MASSIMO, senza considerare cani, Ranelli, ecc. sono trascorsi 80 minuti da quando Parolisi è uscito di casa a quando è stato visto con certezza a CSM.

PINO ha detto...

....e quindi, il tempo gioca in suo favore: non può avere commesso, LUI, quell'omicidio.
Ma, dov'era P, quando, dopo qualche minuto dall'allontanamento della moglie il Ranelli non vede più neanche lui?
Forse, insospettito dalla direzione presa da M, che non era la più logica per andare al bagno del bar, l'ha seguita?
Se si, bisogna dedurne che abbia visto con chi M si sia incontrata.
Perchè non l'ha raggiunta, per chiederle cosa avveniva?
PINO

Antonello ha detto...

Mi sono un po' sbattuto ma dovrei aver trovato i codici di fabbrica della Samsung, e' vero che sono relativi a sistemi Android ma sfruttano esclusivamente l'applicazione telefonica e sono quindi specifici per cellulari.
Il cellulare di M. riporta un SO della casa costruttrice ed e' quindi leggermente precedente ma, chiedo anche a LucaP dovrebbe aderire ai codici dei costruttori.
Ne ho trovati due che nello specifico potrebbero essere attinenti e ve li posto fra virgolettati.
"*#*#7780#*#*" resetta il telefono allo stato originale (non formatta pero') resetta sistema ed applicazioni, dati e settaggi, cancella video, musica e foto.
"*2767*3855#" formatta alle impostazioni di fabbrica, cancella tutti i files, settaggi, memoria interna e reinstalla il firmware aggiornato.
La seconda procedura fatta per piu' volte consecutivamente per almeno dieci volte impedisce a chiunque il recupero dei dati.

Antonello ha detto...

I codici inoltre sarebbero completamente free e pubblici visto che io li ho tratti da un software sviluppato sul mercato.
Formattare e reinstallare circa dieci volte consecutivamente presumo necessiti di "minimo" una mezzoretta circa senza errori, con errori diventa indispensabile riattivare la procedura completa con pc a disposizione, il che incide naturalmente sui tempi e complica notevolmente l'attivita'.

Antonello ha detto...

Dai codici di fabbrica si puo' dedurre due cose semplici, l'operazione di ripulitura puo' essere stata eseguita senza ausilio di pc e quindi ovunque, atteso che anche con i notebook gia' si potrebbe fare ovunque con una rete a disposizione, e che idue messaggi devono essere stati memorizzati da M. sulla scheda Sim e non sulla memoria interna del telefono essendo che quel cellulare funziona anche in modalita' OFF, senza quindi scheda inserita e per gli applicativi consentiti.

ENRICO ha detto...

NON ABBIAMO MAI SAPUTO ESATTAMENTE in quali zone furono effettuate le ricerche

NON FU MAI SPIEGATA l'incongruenza della localizzazione del cell di M. a 3,5 km da Ripe rilevata dalle forze dell'ordine il giorno 18 pm, in contrasto evidente con quanto riportato dalla Relazione Tagliabracci e dalle Ordinanze in cui si afferma "l'assenza di segni riferibili a trasporto " in cui si stabilisce che " l'epoca della morte è collocabile fra le 13,30 e le 15,30" e in cui si conclude che " il luogo del ritrovamento del cadavere di REA CARMELA coincide con quello dove la medesima è stata uccisa ( frazione Ripe località Casermette di Civitella del Tronto " e dove ACCANTO AL CORPO fu ritrovato il cellulare.

Un errore di localizzazione di quella grandezza ( 3,5 Km ) è IMPOSSIBILE.

Anonimo ha detto...

Anna, non ho dimenticato il fiuto dei cani; li ho lasciati volutamente fuori dalla mia ricostruzione in quanto come premesso, ho voluto sottolineare soltanto i racconti delle persone informate sui fatti.

Enrico, tutte le ipotesi da te elencate sono plausibili. Quindi sarebbe fondamentale individuare il soggetto con il quale Melania aveva un appuntamento. Qualche elemento potremmo averlo.

Mimosa, l'ipotesi b) è quella che ha colpito di più. Anche io avevo ipotizzato un appuntamento con un uomo legato sentimentalmente a M. e di una moglie che li coglie sul fatto. Però come Tabula mi ha fatto osservare, possibile che tra i due non ci sia stato neanche un bacio?
Certo, potrebbe essere nata una lite e Melania una volta colpita alla nuca entra in uno stato di incoscienza.

Tabula, sposo la tua idea

Stella

PINO ha detto...

ENRICO
Il posto dove M è stata uccisa è, verosimilmente Ripe, ma è l'ora dell'uccisione che NON collima con tutto il resto della dinamica.
Ci sono sta molte affermazioni diverse in tale valutazione ( o forzature NECESSARIE), da parte degli stessi "esperti".
Questo è il punto cruciale di tutto il meccanismo avviato, per inchiodare Parolisi.
Vogliamo ancora rigirare la frittata?
Ciao, PINO

tabula ha detto...

@Pino
no, non rigiriamo la frittata.
prendiamo semplicemente atto di tutto ciò che è stato forzatamente escluso, i commenti li abbiamo già fatto.
cerchiamo solo di capire DA DOVE INTENDONO ALLONTANARCI.

Mimosa ha detto...

STELLA cara
i "miei" punti sono la conseguenza delle "vostre" ipotesi.
Solo il punto a) credo sia solo "mio", perché quando ne ho accennato, mai nessuno mi ha dato credito, però non l'ho voluto escludere.

Mimosa

ENRICO ha detto...

PINO,

Appunto !

Quindi se nell'inoltrato pomeriggio del 18 la forze dell'ordine localizzano il cellulare in una località DIVERSA dal Bosco delle Casermette, vuol dire che M. non era ANCORA lì .

Vuol dire che la tesi del PM che vede Salv. uccidere la moglie alle 14.40 al Bosco delle Casermette NON REGGE.

ENRICO ha detto...

Preciso :

"Quindi se nell'inoltrato pomeriggio del 18 la forze dell'ordine localizzano il cellulare - CHE SECONDO LE PERIZIE sarebbe SEMPRE stato ACCANTO AL CORPO e che il medesimo non sarebbe MAI stato spostato dal luogo del rinvenimento - in una località DIVERSA dal Bosco delle Casermette, vuol dire che M. non era ANCORA lì al momento delle ricerche .

PINO ha detto...

@ TABULA
Rispondevo ad Enrico, nel post di prima. Per quanto riguarda l'indirizzo della "nuova " ricerca, verso il quale dirigere le nostre attenzioni, dopo gli ultimi 3 punti proposti da Mimosa. dovrebbe essere: individuare la "donna" e l'evetuale, intoccabile Ysg.
(E mi pare che noi abbiamo optato per il punto"b", del prospetto di Mimosa).
Se Disperdiamo i nostri sforzi nel "rigirare la frittata", non faremo un passo avanti.
Questo solo volevo significare.
PINO

PINO ha detto...

ENRICO

Va benissimo, ma il cell. di M non poteva necessariamente essere tenuto ancora da lei, ma era possibilmente nelle mani di chi ha operato la cancellazione del traffico, e poi spegnoerlo alle 19. PINO

PINO ha detto...

p.s.
Preciso anch'io: M ancora via, il cell. gli può essere stato tolto, da chi era preposto alla calcellazione, mentre lei veniva condotta da "altri" a Ripe, dove fu soppressa, in tarda serata.
PINO

Antonello ha detto...

Dicevamo, spostandosi per un attimo su CSM:
1) 14,40 la coppia arriva a CSM.
2) 14,45 M. va al monumento seguita in auto da P., salita in auto posa il suo cellulare, oppure P. la raggiunge dalla direttiva principale all'incrocio del monumento ed M. posa un attimo il cellulare in auto e sale verso la roulotte.
3) 14,53-14,56 sul cellulare di M. arrivano le due chiamate di So.ma M. non e' vicino al cellulare, P. vede solo dei numeri ma non sa chi sta chiamando e non risponde.
4) M. ridiscende dalla roulotte dove ha preso o lasciato qualcosa e si avvia sulla direttrice verso Colle da sola ed a piedi dopo aver preso il cellulare dall'auto.
5) 15,05 M. viene vista da sola a piedi camminare verso Colle in direzione Folignano da CSM.
6) 15,30-16,00 M. viene vista dai ciclisti uscire dal bosco in localita' San Giacomo inseguita da altre due donne a passo affrettato.
7) Alle 16,30 circa la N.U.E. incrocia il cellulare di M. in localita' San Giacomo.

Tutta questa ipotesi ricostruttiva per lasciare aperta l'ipotesi del perche' M. non abbia risposto al cellulare, puo' essere infatti che pur essendo al monumento M. potrebbe non esserselo portato dietro lungo l'impervia stradina per la roulotte.
E se l'appuntamento di M fosse stato alla roulotte ma lei si fosse rifiutata di aderire li ad un approccio sessuale???

Antonello ha detto...

Dicevamo, spostandosi per un attimo su CSM:
1) 14,40 la coppia arriva a CSM.
2) 14,45 M. va al monumento seguita in auto da P., salita in auto posa il suo cellulare, oppure P. la raggiunge dalla direttiva principale all'incrocio del monumento ed M. posa un attimo il cellulare in auto e sale verso la roulotte.
3) 14,53-14,56 sul cellulare di M. arrivano le due chiamate di So.ma M. non e' vicino al cellulare, P. vede solo dei numeri ma non sa chi sta chiamando e non risponde.
4) M. ridiscende dalla roulotte dove ha preso o lasciato qualcosa e si avvia sulla direttrice verso Colle da sola ed a piedi dopo aver preso il cellulare dall'auto.
5) 15,05 M. viene vista da sola a piedi camminare verso Colle in direzione Folignano da CSM.
6) 15,30-16,00 M. viene vista dai ciclisti uscire dal bosco in localita' San Giacomo inseguita da altre due donne a passo affrettato.
7) Alle 16,30 circa la N.U.E. incrocia il cellulare di M. in localita' San Giacomo.

Tutta questa ipotesi ricostruttiva per lasciare aperta l'ipotesi del perche' M. non abbia risposto al cellulare, puo' essere infatti che pur essendo al monumento M. potrebbe non esserselo portato dietro lungo l'impervia stradina per la roulotte.
E se l'appuntamento di M fosse stato alla roulotte ma lei si fosse rifiutata di aderire li ad un approccio sessuale???

tabula ha detto...

@Pino
è proprio per capire meglio a quale delle ipotesi di Mimosa aderire, senza pregiudizi, che secondo me potrebbe essere utile capire da dove le indagini siano state forzatamente allontanate.
Ovvero: se capiamo quali siano i blocchi, potremmo forse capire o indirizzare meglio la ricerca della famosa donna.

comunque sia, la mia era solo un'idea, non è assolutamente necessario aderire nè che debbano aderire tutti.
anzi: gli elementi già individuati da parte della squadra secondo me potrebbero già segnare una discriminante utile.

Per questo chiedo a tutti di fare uno sforzo su quanto sia stato occultato manomesso sviato evitato.

Ovviamente tutti quei dna non analizzati ci avrebbero aiutato parecchio.

Antonello ha detto...

Ops, mi ha doppiato il commento.

ENRICO ha detto...

PINO

Infatti.

- O il cellulare e M erano INSIEME a 3,5 km da Ripe al momento della localizzazione da parte dei CC, ossia nel tardo pomeriggio del 18 e quindi il luogo dell'aggressione non poteva essere il bosco delle casermette come sostiene la Procura
Di conseguenza questa tesi cade

-O, tenendo per buona la tesi della Procura, M. era stata aggredita alle Casermette ma il suo CELLULARE, al momento della localizzazione nel tardo pomeriggio del 18, era in mano a qualcun altro a 3,5km di distanza da ripe.
Questo qualcun' altro di certo non poteva essere Salv.

tabula ha detto...

Bravissimi! Bravo Enrico e bravo Pino!
Avete proprio ragione!
Il ragionamento della Procura è fallato.

Se continueranno a sostenere come condizione imprescindibile che Melania e il cellulare siano sempre stati insieme, allora Melania il pomeriggio del 18 NON ERA A RIPE!

e quindi non è stata condotta/uccisa a Ripe da Salvatore.

Se vorranno piegarsi all'ipotesi che Melania ed il cellulare possano avere subito due percorsi diversi, ma collocando Melania a Ripe fin dal primo pomeriggio del 18 aprile,
allora chi ha riportato il cellulare accanto al cadavere la mattina del 20 non può essere stato Parolisi.
e quindi il depistatore non è Salvatore.
e cade perlomeno l'accusa di deturpazione del cadavere.

è un sillogismo, e non se ne scappa

LucaP ha detto...

@ Antonello

Avevo cercato anch'io di capire qualcosa sui codici Samsung e sul loro possibile impiego per ripulire il cellulare di Melania.

L'utilizzo di quei codici è estremamente pericoloso per chi non è esperto e potrebbe compromettere in modo difficilmente ovviabile il funzionamento del cellulare. Invece sappiamo che il cellulare è stato ritrovato perfettamente funzionante con per di più la suoneria impostata al massimo volume con vibrazione (non sappiamo le abitudini di Melania in merito ma è logico pensare che durante la mattina lo abbia tenuto in modalità silenziosa a causa delle visite mediche tanto poi da dimenticarsene e forse non sentire la chiamata dell'orefice quando era al supermercato Maurì).

Quel codice di formattazione completa che hai individuato agisce però esclusivamente sulla EEPROM (abbreviata anche con E2P) che è la memoria non volatile che conserva le informazioni fondamentali anche a cellulare spento. Non influenza la memoria di massa (hard disk) sulla quale vengono registrati i file. Ho trovato però allo stesso tempo un forum dove viene detto che con l'utilizzo di quel codice apparentemente viene cancellata la rubrica telefonica (anche su un sito russo della Samsung ho trovato questa informazione) o la Phonebook Memory in genere.

Forse la procedura permette effettivamente di resettare completamente il cellulare, ma credo che se i carabinieri avessero trovato un cellulare nuovo di fabbrica senza rubrica ed altri dati personali in genere non avrebbero potuto sorvolare su questo fatto e la difesa di Parolisi avrebbe già sollevato un polverone con la prima relazione di Cusani. Rimango personalmente sempre dell'idea che il lavoro sia stato fatto a tavolino mediante apposito hardware e software, incluso il backup dei dati. Cancellare completamente la memoria del cellulare e farlo ritrovare sulla scena del crimine sono due cose secondo me incompatibili.

ENRICO ha detto...

Presumo che i CC siano andati nel luogo segnalato dal cellulare( a 3,5km da Ripe !) . E cosa ne avrebbero concluso ? Questo, per caso ? : “ Vabbuo’ …si ‘o vuo’ sape’/ccà nun ce sta nisciuno...!”

A parte gli scherzi, da nessuna parte è riportato CON PRECISIONE come e dove si siano svolte le ricerche, quanto tempo siano durate, se sono o meno state interrotte durante la notte, ecc… ecc..
Immagino però che i familiari di M , giunti a CSM verso le 22 del 18 aprile abbiano partecipato anch’essi alla perlustrazione delle zone circostanti. E in un raggio dei famosi 3,5 km da Ripe NON è possibile che non siano passati per il bosco delle casermette.
Supponendo che fino a notte inoltrata le operazioni non avessero dato risultati a causa del buio, la mattina dopo però avrebbero dovuto essere riprese avendo sempre come punto di riferimento le coordinate fornite dal cellulare e quindi in quelle zone avrebbero dovuto ritornarci per forza.

Io, questo fatto che il corpo di M sia stato ritrovato ben 2 giorni dopo la scomparsa nonostante le ricerche e SOLO perché ci ha inciampato su per sbaglio un pensionato di passaggio , non riesco proprio a mandarlo giù…

TABULA
Anche collocando M. a Ripe nel primo pomeriggio, CHI avrebbe portato il suo cellulare a 3,5 km di distanza ?
Sempre Salv. che oltre ad accoltellarla a togliersi gli abiti, ripulirsi eliminare qualsiasi traccia di sangue ecc..e correre a CSM avrebbe dovuto ANCHE trasportare il cellulare lontano da lì ?

LucaP ha detto...

In merito alla localizzazione del cellulare di Melania a Sud-Est di San Giacomo è da un po' che giro intorno alla questione in quanto di per sé in grado di smontare il castello accusatorio messo su dalle due Procure. Avevo già fatto notare come il cellulare di Melania fosse stato localizzato per 5/6 volte (a partire dalle 16.53 sino alle 18.52) nell'intorno di un punto con coordinate 42°47’56” N – 13°35’39” E (su Google Maps bisogna però inserire 42.798889,13.594167). Chiaramente si potrebbe anche affermare che in quel punto ci fosse solamente il cellulare, ma la cosa a mio parere risulta decisamente improbabile in quanto neanche un campione olimpionico di lancio del disco potrebbe scagliare così distante un cellulare stando sulla strada provinciale SP53 (San Giacomo-Ripe) soprastante e per di più bisognerebbe ipotizzare che qualcuno sia andato a ricercare il cellulare per tutta la giornata del 19 aprile per poi portalo al chiosco. Ma non è neanche ipotizzabile che qualcuno si sia recato in quel punto del versante della Montagna dei Fiori solamente per portarvi il cellulare.
Perché effettivamente in quel punto ci si può arrivare con un fuoristrada. Ma non provenendo dalla SP53 cioè da San Giacomo come devono avere fatto i Carabinieri nel pomeriggio del 18/04 (desistendo poi dalle ricerche in quanto da quella strada l'area appare impenetrabile ed illogica), bensì dalla sottostante SP54 che collega Frazione Colle di Folignano a Cerqueto. Difatti poco prima dell'abitato di Gabbiano dalla SP54 si diparte una strada sterrata che arriva sino in prossimità del punto dove è stato localizzato il cellulare.
Per chi vuole verificare di persona, basta inserire in Google Maps le seguenti coordinate:
42.80392,13.604349 Imbocco strada sterrata (se portate l'omino di Streetview su questo punto potete proprio vedere il bivio)
42.802324,13.603386 Strada sterrata 1
42.799191,13.600811 Strada sterrata 2
42.79788,13.59807 Strada sterrata 3

Continua ....

Annika ha detto...

Mimosa
sei bravissima!

Tabula
splendida la tua proposta, alla quale aderisco anch'io con quanto segue.

1. mancano dati sull'algor mortis - mai sentito di due medici legali su due senza termometro. Non andavano al ristorante, andavano a vedere un cadavere...

2. mancano dati sui livelli di potassio contenuti nel vitreous fluid. L'autopsia e' stata effettuata nel pomeriggio del 21/4, a 72 ore dalla scomparsa. Il vitreous fornisce risultati matematicamente certi nelle prime 100 ore dal decesso. Perche' non e' stata fatta questa analisi per stabilire il PMI? Oltre al termometro Tagliabracci non disponeva neanche di una siringa gauge 18 o 20 per l'estrazione del vitreous?

3. manca DNA animale; cio' e' categoricamente impossibile, dato il luogo del ritrovamento del corpo di Melania, e dato che i tagli post-mortem erano esposti e sono stati colonizzati da batteri. E allora i tagli peri mortem? Possibile che essi non fossero stati colonizzati dai ditteri o da ben altri animali? Che dire della zona vaginale/anale e degli occhi? Come potevano avere ancora trucco intatto se gli occhi sono tra i primi a divenire preda degli insetti?

4. Tagliabracci ritiene che "fra l'omicidio e la produzione delle lesioni post-mortali sia trascorso un periodo di tempo pari o superiore a quello necessario affinché una traccia ematica si sia totalmente essiccata. In questa ottica è possibile affermare che vi è stato un rimaneggiamento del corpo successivo all'omicidio, che tale rimaneggiamento è avvenuto dopo almeno 30-60 minuti dall'omicidio...". Inoltre ci informa che sulle medesime ferite post mortem sono presenti solo batteri superficiali, da cui si deduce che esse sono recenti ed inferte non molto prima del ritrovamento del corpo. E allora tali incisioni quando mai le avrebbe potute infliggere Salvatore Parolisi?

5. mancano le analisi del sangue sul terreno (pozza) e sul camminatoio del chiosco.

5. il contenuto gastrico e' verdino con grumi biancastri e misura 200ml, ma in poche settimane si riduce a 140ml e cambia in marroncino. Cio', piu' che peculiare, e' un fatto unico nella storia del contenuto gastrico. Va ricordato che l'analisi dell'ultimo pasto senza certezza categorica dell'ora esatta in cui tale pasto e' stato consumato non e' un metodo accettato da nessun tribunale al mondo (poiche' non lo e' da nessun anatomopatologo al mondo!!!) per stabilire l'ora del decesso.

6. il rigor mortis fa stimare il PMI tra le 0.00AM e le 3.00AM del 19/4. Retrodatarlo di un'oretta sarebbe stato accettabile - capita! Retrodatarlo di 10-13 ore non lo e' affatto - non capita!

7. mancano le analisi del DNA maschile ESTRANEO A PAROLISI dei reperti n. 4468 (subungueale), 4469 (subungueale), 4478 (polpastrello I dito mano destra), 4482, 4485, 4486 (polpastrello I dito mano sinistra) e del DNA femminile dei campioni 4476 (subungueale IV dito sinistro) e 4477 (subungueale).

8. se un tappo di sughero e' stato effettivamente rinvenuto all'interno del canale vaginale di Melania, lo si e' analizzato per tracce di DNA?

9. si e' mai accertata la provenienza delle perline-sbrilluccichini rinvenuti sulla scena del delitto?

10. e' inaudito sostenere che la Sg rinvenuta per tampone vaginale possa essere precedente al tardo pomeriggio del 18/4.

LucaP ha detto...

... Continua

Il percorso della stradina sterrata è sicuramente impervio e risale lungo la montagna secondo la massima pendenza. Però esiste e non possiamo in alcun modo escludere che sia stato percorso da qualcuno a bordo di un fuoristrada assieme a Melania. Anzi la cosa appare molto probabile se ipotizziamo che queste persone volessero portarsi decisamente fuori da quelle aree che in quel momento erano perlustrate dai Carabinieri alla ricerca di Melania. Ma la considerazione successiva ed immediata è che chi ha portato Melania ed il suo cellulare in quel posto era un profondo conoscitore della zona, non solamente qualcuno abituato a fare delle gite nell'area. Qualcuno forse abituato ad andarvi per altri motivi, incluso il cercarvi funghi (ma nella stagione adatta) non escludendo le escursioni amatoriali o anche le esercitazioni di Softair, ma in ogni caso sicuramente abitante nei luoghi.
La domanda successiva che dobbiamo porci è come mai il cellulare sia stato lasciato acceso sino alle 19.10 ricevendo più di 20 chiamate tra le quali 5/6 da parte di Carabinieri.
Ragionando istintivamente mi verrebbe da ipotizzare che il cellulare fosse in modalità silenziosa e nelle tasche del giubbotto di Melania e che forse le persone che tenevano in custodia la donna non se ne siano accorte. Ma potrebbe anche essere che sia stato tenuto acceso per vedere chi stesse cercando Melania, non accorgendosi che tra le chiamate ci fossero anche quelle dei Carabinieri (dove sicuramente il numero risultava anonimo), e forse non sapendo delle tecniche di localizzazione automatica adottate dai Carabinieri stessi.
Probabilmente alle 19.10 qualcuno si è accorto del cellulare od ha capito che poteva essere localizzato ed ha provveduto a spegnerlo.

Continua ....

LucaP ha detto...

... Continua

Alla luce di queste considerazioni è logico ipotizzare che Melania sia rimasta di sua volontà in quell'area per almeno 3 ore? O è più logico pensare che vi sia rimasta contro la propria volontà considerato anche che non ha mai risposto al cellulare e non ha mai provato a contattare il marito e la figlia? Ma dal momento che sul cadavere non sono stati riscontrati segni di costrizione è anche probabile che Melania si trovasse in condizioni di non reagire e di non opporre resistenza e da qui l'ipotesi dell'uso di una qualche sostanza stupefacente con effetti depressivi (come il GBH o la Ketamina) troverebbe conferma. L'uso alternativo di una minaccia costante con armi di qualsiasi tipo sembrerebbe meno probabile in quanto in un modo o nell'altro la donna avrebbe tentato una pur minima fuga e Tagliabracci ne avrebbe trovato dei segni sul cadavere. Ma anche il tramortimento mediante un pugno od un corpo contundente non sarebbe potuto durare così a lungo.

Ma la conseguenza fondamentale di tutta questa analisi, oltre chiaramente a portare alla scagionatura di Parolisi, è questa:
Melania poteva ancora essere salvata nel pomeriggio del 18 aprile!

Se solamente le unità di ricerca avessero creduto nei risultati delle procedure di localizzazione e si fossero basati su delle carte di dettaglio dell'area, avrebbero forse potuto capire che quel punto della montagna era raggiungibile con automezzi ed avrebbero potuto controllare. Passando da Gabbiano avrebbero potuto notare la stradina e quindi addentrarvisi con la conseguenza, forse, che a quest'ora si starebbe parlando (o forse si sarebbe finito già da un pezzo) solamente di una brutta avventura, e qualcuno si troverebbe sotto processo per sequestro di persona e forse anche di qualcos'altro.

E' forse per questo che non vengono assolutamente riportati i risultati dei test di verifica sulle procedure di localizzazione e gli inquirenti hanno sempre affermato che il cellulare si trovasse dalle 14.45 circa presso il Chiosco della Pineta? Perchè quelle verifiche devono averle fatte per forza altrimenti ci troveremmo davanti ad una gravissima e colposa leggerezza da parte degli inquirenti.

tabula ha detto...

Bene Luca, hai individuato la zona esatta in cui era il cellulare.
dato che quest'ultimo non è un'appendice fisica, per quanto generalmente lo si tratti come tale, è possibile che il cellulare e Melania fossero in due distinte località.
Ma fai bene a precisare che la zona denunciata dalle celle telefoniche non sia a tiro di lanciatore del disco, poichè sarebbe stata una delle prime contestazioni ad opera dell'Accusa.

Sarebbe infatti possibile asserire che Salvatore avesse lanciato il cellulare della moglie dal finestrino della sua auto in corsa verso Colle san Marco.
Però avrebbe dovuto fare tutto questo prima dello spegnimento dello stesso, cioè nel primo pomeriggio del 18 aprile.

Tuttavia questo non spiegherebbe come mai lo stesso sia stato innanzitutto ritrovato, se non entro le ore 19 del 18 aprile in cui sarebbe stato individuabile a causa del waka wala a tutto volume, e Salvatore in quell'orario era impegnato e sotto gli occhi di tutti, quindi non avrebbe potuto fisicamente recuperarlo lui.

poi avrebbe dovuto essere cancellato e riportato il 20 mattina in prossimità del cadavere, ma tutte queste operazioni avrebbero potuto essere possibili solo se compiute da un complice.

sarebbe tutto molto complicato: parolisi che lancia, un complice che ritrova il cellulare.. sa di chi è e sa dove trovare il cadavere? Non avrebbe senso.

Ha più senso pensare che
a) chi ha ucciso Melania l'abbia prima condotta nella zona di aggancio delle celle telefoniche citate da Lucap, per un tempo X imprecisato, e che lo stesso assassino abbia anche preso e manipolato il cellulare senza grandi passaggi di mano.
b) Melania e il cellulare siano stati sempre insieme, perlomeno fino alle ore 19 del 18 aprile, e forse insieme condotti poi a Ripe, a cellulare spento e già cancellato, per l'esecuzione materiale della donna.
c) Melania e il cellulare sono stati insieme per un pò, dopodichè l'una ha seguito la sua sorte e l'altro è stato portato in un luogo sicuro in cui provvedere a cancellarne ogni traccia mnemonica, per poi ricondurlo là dove FORSE già si trovava il cadavere.

Ma considerando i ditteri così spesso citati da Annika, è quasi scontato che il cadavere di Melania non sia rimasto all'aperto troppo a lungo e sia stato condotto sulla scena del delitto ad omicidio avvenuto, scaricando in quel luogo ogni cosa che appartenesse alla donna.

probabilmente la stessa mattina del 20 aprile.

e sono abbastanza convinta che là dove è possibile localizzare geograficamente la permanenza del cellulare in data 18, forse si possano ancora ritrovare la collana l'orologio e tutto ciò che manca all'appello.

a proposito, che fine ha fatto Marcopd e la sua ricerca col cercametalli?
non è che si è cacciato in qualche guaio?

tabula ha detto...

@Luca
se tu rapissi una persona non ti faresti consegnare immediatamente il suo cellulare?

è uno strumento che utilizziamo tutti, la prima cosa da fare sarebbe liberare qualcuno da una possibile chance di salvezza.

anche SE mi sembra di ricordare che il fratello di Melania disse di avere avuto la sensazione che qualcuno rispondese al telefonino della sorella per poi riagganciare subito e spegnerlo.

quindi forse era in modalità silenziosa, e si accorsero che c'era perchè.. lei provò a rispondere... ma non voleva farsi sentire dai suoi carcerieri.. la beccarono in flagrante e glielo sequestrarono?

oppure venne spento malamente da qualcuno che per l'irritazione di tante chiamate schiacciò per errore il tasto rispondi pochi secondi prima del tasto di spegnimento?

Antonello ha detto...

C'e' da dire che se datiamo come sembra l'aggressione ad M. Tra le 20 e le 22 creiamo un grosso problema, oltre ad avvalorare l'alibi di P. ne vengono sconfessati altri.
Siamo sempre sulle ipotesi, e' bene ripeterlo, e con il rispetto per tutti si presume che tante attivita' militari sono o sarebbero interrotte in quelle specifiche ore.
Non mi dite che pensate a Lud.!!!!!

LucaP ha detto...

@ Enrico

Credo che nel pomeriggio e nella sera del 18 aprile le ricerche si siano concentrate unicamente nell'intorno del Pianoro di Colle San Marco.
Solamente i Carabinieri (all'incirca poco dopo le 17.00) si sono recati verso San Giacomo percorrendo presumibilmente la strada provinciale che collega direttamente le due località. Ma da quella strada, che in territorio abruzzese è la SP53, giunti all'altezza della zona di localizzazione del cellulare credo siano tornati indietro poco dopo in quanto dopo le prime ricerche a lato della strada stessa, avendo visto la boscaglia fitta ed il pendio scosceso avranno probabilmente desistito dalle ricerche.

E' nella giornata del 19 che le ricerche vengono estese al territorio della provincia di Teramo. E di queste ricerche sono stati incaricati esplicitamente gli uomini del Corpo Forestale di Stato (distaccamento di Campli). E' da un po' di tempo che vado insistendo sul fatto che questi devono per forza essere passati dal chiosco e da qualche parte, nascosto tra gli atti di indagine (o forse persino omesso dagli stessi) vi deve essere un rapporto che lo testimonia.

Perché altrimenti gli inquirenti avrebbero dovuto affermare nei primi giorni di indagine che il delitto era stato compiuto in altro luogo e solo successivamente il cadavere era stato portato al chiosco? Sono considerazioni illogiche se pensiamo alla scena del crimine come si è presentata agli occhi delle prime forze dell'ordine giunte sul posto.
Troverebbero invece una spiegazione semplice nel fatto che effettivamente qualcuno è passato dal chiosco il giorno 19 aprile e non ha visto il cadavere. Cosa impossibile a credersi ammesso che fosse in bella vista come poi successivamente ritrovato.

Continua ....

PINO ha detto...

@ TABULA

Benissimo, sono d'accordo. Analizziamo le indagini che ci sono state negate, od allontanate:

1) Tutti i risultati autoptici riportati da Annika.

2) Le zone che sono state perlutrate dopo la segnalazione di posizione del cell. di M.

3) La testimonianza di Ranelli e le tracce fiutate da Piergiorgio.

4) L'ignorata doppia e diversa deposizione, delle amiche di M.

5) L'ignorato ed arbitrario cambio di data, della gita a CSM.

6) notizie sulle tracce fiutate dai cani della G. d. F.

7)Il mistero delle foto dell'auto di P a CSM

8) la testimonianza del Colasanti.

9) Notizie sulle analisi dei vari DNA.

E tantissime altre che sarebbe lungo e fastidioso elencare.
Dopo di ciò, io mi sento già frastornato. Da dove partire?
Ciao, PINO

LucaP ha detto...

... Continua

A tal proposito è interessante leggere attentamente le poche pagine rese pubbliche della relazione di Tagliabracci.

In quasi tutte le risposte ai quesiti postigli dal PM, Tagliabracci risponde in modo deciso e categorico (anche quando non potrebbe soprattutto quando stabilisce l'ora della morta sulla base del contenuto gastrico). Ma fate attenzione a queste frasi:

"[....]
- L'esame dei luoghi non ha permesso di rilevare alterazioni del fogliame circostante che possano indicare che vi è stato trascinamento o spostamento del corpo.
[....]
- Le condizioni del cadavere al momento del ritrovamento sono compatibili con il soggiorno del corpo nel luogo del delitto dal momento in cui la Rea è stata uccisa
"

Non afferma che il corpo non è stato mai spostato. Si limita a dire che vi è la compatibilità (e qui ci stanno tutte le nostra considerazioni sull'assenza di segni dovuti alla presenza di animali selvatici o anche solamente di insetti) e che non vi sono segni sul terreno che facciano pensare il contrario.

Ma soprattutto per quale motivo si sente in dovere di fare quelle considerazioni visto che allo stesso tempo asserisce in modo categorico:
"La vittima è stata uccisa nel luogo in cui è stato rinvenuto il corpo"?
Dovrebbe essere qualcosa di scontato ed invece sembra non esserlo.

Quindi B&G farebbero bene a spulciare ed a verificare tutti gli atti di indagine e tutti i verbali per trovare quelli relativi al Corpo Forestale ed alle ricerche dallo stesso compiute.

LucaP ha detto...

@ Tabuòa

Da quanto risulta nessuna delle chiamate ha ricevuto risposta.

Ma se tu spegni un cellulare mentre sta suonando, la persona che sta chiamando se ne accorge in quanto il segnale da libero diventa occupato.

Credo sia questo che Michele Rea abbia interpretato come spegnimento del cellulare in occasione dell'ultima chiamata delle 19.10.

In merito invece alla mia ipotesi che i sequestratori si siano accorti del cellulare acceso solamente alle 19.10, tieni conto che è solamente un'ipotesi. Potrebbero averlo avuto in mano sin da subito ed averlo tenuto acceso per vedere chi stesse cercando Melania o se qualcuno di specifico avesse provato a chiamarla.

Se il cellulare fosse stato localizzato vicino ad una strada principale o presso un casolare/abitazione avrei anche potuto pensare che Melania non fosse presente e che vi fosse solamente il suo telefono. Ma la zona specifica dove è stato localizzato impone di affermare che anche Melania si trovasse in quel posto.

LucaP ha detto...

@ Antonello

Sulle tue ipotesi fatte in merito alle prime fasi avvenute al Pianoro ho diversi dubbi.

Perché continuiamo anche noi a pensare (come hanno fatto sinora i PM, i giornalisti imbeccati e l'opinione pubblica beona) che Parolisi abbia mentito nella sua ricostruzione sui fatti del 18 aprile?
Sappiamo che Parolisi ha mentito più volte ma lo ha sempre fatto per nascondere le relazioni con Ludovica e le altre soldatesse nonché per nascondere la sua paura che il luogo del ritrovamento del cadavere riconducesse direttamente a lui. Personalmente però sono tentato, visto il personaggio, che è decisamente più semplice e lineare di quanto vogliano farcelo parere, a credergli, perlomeno sulla ricostruzione fornita. Con questo non escludo che in qualche modo il suo silenzio sia dovuto al timore di venire coinvolto in qualcosa che forse è marginalmente connesso con il delitto.

Ed allora secondo me bisogna cercare di ricostruire i fatti dimenticandoci per un momento di Parolisi. In quanto gli indizi di cui disponiamo ci permettono di fare ipotesi che da sole si reggono in piedi.

Se Melania fosse andata sino alla roulotte per controllare qualcosa o sorvegliare qualcuno è logico pensare che il cellulare fosse stato messo in modalità silenziosa e che quindi o Melania non si sia accorta delle chiamate e degli SMS di Sonia o volutamente non abbia voluto rispondere in quanto magari semplici segnali.

Non mi vedo Parolisi caricare di fretta e furia Vittoria in auto (non sono operazioni che si compiono in cinque secondi, te lo assicuro) e recarsi presso il monumento dove sicuramente qualcuno avrebbe notato l'auto e riferito il fatto agli inquirenti. Per cui secondo me è rimasto proprio nella zona delle altalene. Perché non lo ha più notato Ranelli? Non so dirtelo, però è da considerare che l'aveva già notato prima e poi da dopo le 15.00 è stato indaffarato da altre cose e forse non ha più guardato. Siamo sicuri che si sia mosso dalla zona delle altalene solamente dopo la telefonata delle 15.26 (15.21 in realtà)? No. Perchè lui ha dichiarato di aver caricato in auto la figlia e di aver fatto due volte il giro e queste operazioni comportano sicuramente un tempo maggiore dei 9 minuti che passano dalle 15.21 alle 15.30 (ora in cui Alex lo vede arrivare da Segà). Ed allora risulta credibile anche quando afferma che le prime chiamate le ha fatte intorno alle 15.10/15.15 anche se non risultano sui tabulati di Melania (ed a questo ho già cercato di dare una spiegazione che sinora non è stata smentita da nessuno ma che, ti assicuro, ha già causato delle contromisure da parte degli interessati). E che queste chiamate non compaiano sui tabulati di Melania sembrerebbe giustificato dal fatto che la stessa si allontanata dalla zona coperta dalla "cella fantasma" da me ipotizzata proprio all'incira alle 15.20 (alle 15.30 viene avvistata scendere verso frazione Colle).

Mimosa ha detto...

Luca P, scusa se vado su un altro argomento (solo un momento), dammi pure della tonta, ma devo aver perso qualche filo: “esattamente” cosa è stato cancellato dal telefonino di Melania? Non quello che pensi tu (che mi sono riletta) ma secondo gli inquirenti.
Tu fin da novembre sei partito con un trattato infinito e ben documentato sui misteri e le funzionalità dei cellulari dell’ultima generazione e special modo quello di Melania, per spiegarti e dimostrare a noi in quale modo può essere stato “ripulito”.
Però tutto il ragionamento è iniziato dal fatto (certo) che non si sono potuti recuperare i TESTI degli sms di Sonia delle 15.03-04 (distanti 21 secondi l’uno dall’altro).
Allora, scusami, mi dovresti brevemente rinfrescare la memoria:
sul cellulare di Melania ci sono
le chiamate dell’orefice della mattina, ci sono le 2 chiamate di Sonia, attorno alle ore 15, e tutte le chiamate dalle ore 15.26 alle 19.10 del 18 aprile?
O tutte le chiamate, quelle dal 18 aprile all’indietro negli anni, sono sparite e presenti solo nei tabulati?
A tale proposito riporto due frasi acutissime di Tabula, tratte da una ampia discussione del 15 novembre:
Non c'erano più gli sms di Sonia, che peraltro lei stessa avrebbe cancellato anche dal proprio cellulare (a proposito, perchè non cercare di recuperarli da quello?)
- SE gli sms di Sonia che NON si trovano sono gli ultimi ad essere stati cancellati: questo significa che la memoria del cellulare di Melania fu cancellata dopo la ricezione degli stessi.


Mi dispiace che ora devo scappare e potrò leggere la tua gentile risposta solo dopo cena!
Ciao
Mimosa

tabula ha detto...

@Mimosa
anche io avevo posto più o meno la stessa domanda giorni e giorni fa, per riuscire a collocare l'orario in cui ilc ellulare da quel momento in poi venne pulito.
mi pare di ricordare si disse che da quel telefonino mancava tutto quanto fosse avvenuto prima del momento della riaccensione, ovvero non c'era più nessuna delle telefonate avvisi di chiamata (quindi sms) e messaggi ricevuti quel pomeriggio.
A tal proposito ricordo un sms spedito a M. intorno alel 18,52, non ritrovato.

spero di ricordare bene l'informazione.

hai fatto bene a riproporre il quesito perchè non ricordo neanche io a che conclusione fossimo arrivati, credo quelle che ti ho appena ripetuto ma ne chiedo anche io conferma a Lucap.

tabula ha detto...

@Pino, lo so.
In questa vicenda i depistaggi compiuti da testimoni e trattamento riservato alle testimonianze sono pesanti e gravi e numerosi, forse anche troppo.
Del resto se viene minimizzato segato via o screditato qualsiasi particolare sia contro la versione voluta dalla Procura, ciò deve accadere giocoforza.

Diciamo che i motivi per i quali alcune piste sono state escluse, includendo anche parzialmente ed almeno in fase iniziale la buona fede da parte degli investigatori ed inquirenti, possono essere legati a diversi fattori:

1)testimonianze univoche, ovvero il testimone che ha visto qualcosa e che nell'immediatezza del fatto lo riporta è uno solo (alla volta) e non trova alcun rinforzo nelle dichiarazioni rilasciate, ad onor del vero dopo un notevole trascorso temporale, dagli altri.

2)le prove fisiche tecnologiche o d'analisi di laboratorio confutanti la tesi della Procura (assenza di ditteri sul corpo, aggancio di una cella diversa da quella presente a Ripe, etc.) sono espresse in maniera da compiacere la stessa: abilità di chi si voglia vedere confermare in futuro ulteriori gli incarichi come perito? Non è nel nostro orizzonte dimostrarlo nè contestarlo,
ma lo è rimarcarne le errate conlusioni alle quali i periti, in base ad analisi chiare ed univoche, giungano a dichiarazioni con esse contrastanti.

3)il desiderio di allontanare le indagini da una determinata sfera di interesse?
il trasferimento di alcuni soggetti nel corso delle indagini (il comandante della caserma, il Gip Cirillo che suggeriva di investigare all'interno della caserma, sembrerebbe puntare in questa direzione.
In questa direzione punta anche il tappo inserito NEL corpo della vittima, ed è un invito per i parenti della vittima a tacere.
ndrangheta, camorra, mafia? francamente io personalmente non le distinguo neanche.
Ma è curioso che tale Laura Titta fosse venuta fuori e intendesse tornare proprio da quella caserma.

Non dimentichiamo gli attentati intimidatori a chi avrebbe dovuto occuparsi in futuro ANCHE di questo caso, Massimo Prati puntò il dito verso questi fatti, allertandoci.

Però non vorrei fossilizzarmi sulla faccenda "caserma", nè sulla pista della criminalità più o meno organizzata che in essa potesse avere interessi di qualche genere.

Sto solo cercando di capire perchè
- si voglia a tutti i costi determianre l'ora della morte a seguito di un'analisi presentata in maniera inattendibile del contenuto gastrico.
- si voglia a tutti i costi dire che Melania sia morta lì a Ripe, quando è evidente che il suo cellulare fosse altrove
- si voglia anticipare l'ora del delitto contro una prima diversa individuazione rispetto al rigor mortis

Tutto questo castello sarà perseguito solo al fine di accusare Parolisi,
o piuttosto il fine sarà di togliere dai sospetti qualcun altro che nelle ore in cui si vuole imporre la morte della donna, aveva un alibi sicuro?

ENRICO ha detto...

ci stiamo accavallando !!! Non fa niente... MIMOSA rimetterà tutto in ordine :-) :-) :-)

A TUTTI


Oltre a dati omessi, non forniti e affermazioni sibilline io farei anche un elenco di fatti impossibili:


1-IMPOSSIBILE che la Sg indichi un rapporto sessuale non protetto ANTECEDENTE al tardo pomeriggio del 18 aprile

2-IMPOSSIBILE che le forze dell’ordine non abbiano visto il corpo al chiosco se - come sostiene la procura – è sempre stato in quel luogo dal 18 al 20 aprile

3-IMPOSSIBILE che il corpo non presenti segni evidenti di una sua esposizione agli agenti esterni ed agli animali se è stato abbandonato in loco per due giorni e due notti

4-IMPOSSIBILE che gli inquirenti non abbiano rilevato anch'essi la discrepanza fra la località in cui è stato individuato il cellulare di M ed il luogo in cui è stato trovato il suo corpo …

@LucaP

Come vedi giungiamo alle stesse conclusioni…quando il 19 apr. hanno proseguito le ricerche NON POSSONO aver trascurato la stradina che porta al chiosco. Comunque, a mio avviso, proprio perché il cellulare segnalava un’ area impervia avrebbero a maggior ragione dovuto inoltrarsi fino a lì perché quando si ricerca una persona scomparsa non è che si pensa di trovarla al primo bar all’angolo ma si immagina che possa essersi smarrita o caduta in zone scoscese o di difficile accesso.

Dunque quella località avrebbe dovuto essere assolutamente raggiunta ed ispezionata dalla guardia forestale

LucaP ha detto...

@ Tabula e Mimosa

Ammetto che di informazioni ufficiali su quanto è stato recuperato sul cellulare di Melania ve ne sono ben poche. Sull'Ordinanza del GIP Cirillo se ne parla solamente a pag.169 dove si dice:
"Peraltro, circa il telefono cellulare in uso a Rea Carmela, va detto che esso è stato controllato dai carabinieri di Teramo, i quali vi hanno trovato, per quanto di interesse, un paio di sms inviati al marito, risalenti al luglio 2010, in cui 'Melania' manifesta tutto il suo amore, poi più nulla fino al giorno dell'omicidio. Non può essere quindi escluso che qualcuno abbia cancellato altri sms, magari più compromettenti o dal contenuto più 'interessante', apparendo strano che nel volgere di nove mesi 'Melania' non abbia conservato neppure un sms indirizzato al marito. Parimenti, figurano alcuni sms indirizzati da Parolisi alla moglie nei primi mesi dell'anno in corso, in cui l'uomo si lamenta perché la moglie lo maltratta e lo umilia pubblicamente. E' chiaro che se il telefono cellulare dovesse essere stato 'manomesso', nel senso che siano stati cancellati dopo l'omicidio una serie di sms compromettenti, dovrebbe essere rivisto anche il giudizio secondo il quale chi lo ha maneggiato non ha nulla a che fare con l'atto criminoso"

Chiaramente, come abbiamo potuto già appurare in più occasioni, l'Ordinanza dice e non dice ed in merito all'assenza di sms interessanti parla esclusivamente di quelli eventualmente indirizzati al marito o ricevuti da quest'ultimo. Ma è il sospetto che sia stato cancellato qualcosa ad essere più eloquente di qualsiasi altra frase.

Dobbiamo allora mettere insieme altri elementi che purtroppo dobbiamo anche prendere con le pinze. Difatti a settembre viene affidata ad Andrisano una perizia sul cellulare al fine di cercare anche eventuali SMS cancellati. Cosa rivelatasi impossibile. Quindi il forte sospetto che fossero effettivamente stati cancellati alcuni SMS c'era. Tali notizie sono rimbalzate su tutti i giornali dove è stato sempre riportato che gli unici SMS ritrovati fossero i quattro citati nell'Ordinanza. Da notare anche come subdolamente venisse sempre indicato che il cellulare di Melania era un modello antiquato quando noi sappiamo benissimo che era un telefonino tecnologicamente molto avanzato.

Ma è Sonia Viviani a darci i maggiori indizi quando afferma di aver cancellato gli SMS inviati a Melania e quindi di non ricordarsi cosa contenessero. Ma allo stesso tempo nella SIT del 23 aprile finge (come fatto anche a CLV) di non ricordarsi neppure di averli inviati; quindi se i Carabinieri non le chiedono spiegazioni vuol dire che quegli sms sul cellulare non li avevano trovati. Compaiono solamente sui tabulati che ne registrano l'ora di invio e ricezione ma che non possono dire nulla in merito al contenuto.
Difatti nell'Ordinanza si parla dei due SMS ma si sorvola sull'eventuale contenuto come se non fosse importante. Non se ne fa il benché minimo cenno. Ed allo stesso tempo su nessuna fonte giornalistica si parla di cosa contenessero quei due SMS mentre le stesse sono state ricchissime di particolari riguardo a tantissime altre cose di minore importanza.

Se quindi risulta quasi certo che siano stati cancellati molti SMS (che su questi cellulari vengono salvati sulla memoria di massa e non sulla EEPROM), è anche logico ipotizzare siano state cancellate anche tante altre informazioni (foto, video e settaggi) se ritenute compromettenti per gli assassini.

In merito invece alle chiamate senza risposta ritrovate sul cellulare ci viene in soccorso la relazione di Cusani per la difesa, quando a pag.88 dice che "erano registrate circa 30 tentativi di chiamata non risposte". Quindi il registro chiamate non è stato totalmente cancellato ma non possiamo sapere se contenga tutte quelle fatte e ricevute.

PINO ha detto...

@ TABULA

Siamo tutti d'accordo che la evidente mistificazione sia stata operata ai fini di accusare Parolisi,: il bersaglio più facile ed a portata di mano.
E, considerando che chiunque abbia pensato e dedotto diversamente sia stato rimosso, in maniera diversa, ma decisiva, dal posto che occupava (vedi Ferraro, Cirillo ed il comandante della caserma), si deduce, con una certa logica che, ad operare tali giochi di prestigio, possa essere uno o più "registi" potenti e con larghi mezzi a disposizione.
Ora, perchè una tale "regia" si muova, ci deve essere un motivo grave, di carattere particolare, tra cui non si può escludere anche la tutela di qualche personaggio importante, implicato in un intrigo che potrebbe rivestire forme diverse, compreso l'adulterio.
In tutto questo presunto diorama, dobbiamo cercare la posizione occupata da Melania: figua primaria, o solo collaterale e sporadica?
A questo punto, e con tale assunto, si può riesaminare tutto il materiale informativo in nostro possesso, e cercare il possibile ruolo che M abbia avuto di fatto.
PINO

ENRICO ha detto...

LUCAP

come ti spieghi che la persona/e in possesso del cellulare, sia che M fosse presente sia che non lo fosse, non si sia preoccupato di venire localizzato dai CC attraverso il segnale emesso dal telefonino ?

ANNA ha detto...

MELANIA POTEVA ESSERE SALVATA CONDIVIDO CON CHI LO HA SCRITTO,CI SONO STATE OMISSIONI DA PARTE DEGLI INQUIRENTI, ECCO PERCHè SERVE UN ORARIO DELLA MORTE ANTECEDENTE ALLE ORE 17 PERCVHè LA LOCALIZZAZIONE DEL CELLULARE è DELLE 16,53 E NESSUNO è ANDATO A CERCARE MELANIA,

Mimosa ha detto...

LucaP
allora non sono del tutto tonta, avevo capito giusto ...
Di fatto mancano "solo" gli sms di Sonia.
Tutto il resto sono ipotesi, supposizioni, deduzioni ... il solito "non possiamo sapere se ... allora si deduce che ..."
E' un giochetto trappola.

Ma "se" dovessimo accettare che ci sia stata una ripulitura "sofisticata" degli sms di Sonia (per ora fermiamoci a questi che sono certi) sul telefonino di Melania (e lasciamo le ipotetiche chiamate di Soggetti Ignoti), e visto che nemmeno dal telefonino da cui sono stati spediti possono essere recuperati, allora io, stando ai tuoi insegnamenti, deduco che i due cellulari sono stati "puliti" dagli sms nella stessa maniera e con gli stessi strumenti e dalla stessa persona ... è corretto il mio ragionamento terra a terra?

@ Tbula,
ho interpretato giusto il tuo sospetto?

Mimosa

ENRICO ha detto...


PINO

direi che hai sintetizzato perfettamente lo stato dell’arte del nostro prolifico lavoro di squadra

Resta da rispondere alla madre di tutte le domande : PERCHE’ M. è stata uccisa ? QUAL E’ la CAUSA che l’ha resa così “pericolosa” al punto di spingere qualcuno a programmare nei suoi confronti un’azione punitiva conclusasi poi tragicamente ?
Sinceramente non saprei dare una risposta. Le ipotesi che tu proponi sono tutte valide ma non abbiamo elementi sufficienti per privilegiarne una in particolare

Quello che però mi sembra ormai di poter escludere con quasi assoluta certezza è che M. sia stata uccisa perché rappresentava un ostacolo alla sbrindellata storia d’amore ( se così si può definire !) tra Salv. e Lud.

MIMOSA

la tua riflessione sulla cancellazione degli sms dai due cellulari mi ha particolarmente intrigato.

chissà cosa ne pensa LucaP.
.

anna ha detto...

ritorniamo un attimo ai dna presenti sul corpo di melania proseguendo dal ragionamento dei cellulari di melania e sonia dove sono stati cancellati gli sms ovviamente dalla stessa persona Sonia?
i dna appartengono a sonia sulle mutande di melania e ad un dna maschile compatibile ,lei dice il figlio ma può essere del marito o di alcuni parenti di sonia? sono stati fatti il dna al figlio al marito o eventuali fratelli di sonia? andate a rivedere l'intervista a chi l'ha visto dove parolisi dice che gli inquirenti gli hanno detto che sonia ha mandato il messaggio sulla wind, lei cade dalle nuvole e dice che si farà dare il tabulato per verificare......lei parla di un solo sms sulla wind e che si era sbagliata invece ce ne erano altri sulla tim? e' possibile che chi ha ripulito il cellulare di melania sia la stessa persona che ha ripulito quello di sonia cioè o lei stessa o un suo familiare......dna compatibili ricordate.................

anna ha detto...

avete scoperto di chi è lo squillo fatto sul telefono di melania poco prima delle 17? e' di stefania o di sonia?ricordiamoci che ancora parolisi a quell'orario non aveva chiamato il paciolla.
c' è una telefonata dal cellulare del paciolla alla moglie stefania che in teoria doveva stare a folignano per avvisarla che la passava a prendere?
paciolla da colle non è andato subito a san marco ma è andato a prendere la moglie......a che ora è arrivato paciolla a san marco dal momento della chiamata? e' importante per verificare dove veramente era stefania....era già a colle a seguire il marito?verifichiamo quando tempo ci ha messo il paciolle da frazione colle ad andare a san marco.....

Anonimo ha detto...

Se a cancellare gli sms dal cellulare di Melania, fosse stato Salvatore, vi pare che avrebbe cancellato quelli di S. e lasciato quelli in cui lui si lamentava con la moglie perchè lo umiliava e maltrattava? Ma non scherziamo....
Li ha lasciati qualcuno che ha voluto far emergere i dissapori che c'erano stati tra moglie e marito.

Stella

Mimosa ha detto...

Tabula ha proposto di elencare CIO' CHE NON VOGLIONO CHE SAPPIAMO (tranquillo ENRICO, anche se saltiamo di palo in frasca, ho tutto sotto controllo :-)) ne farò una bella “Sintesi”, il mio prossimo compitino …)
mi è venuto in mente anche questo come “depistaggio”: il filmatino fatto dalla moglie del ten. col. Stanca, vicecomandante della Clementi, spacciato come realizzato il 10 aprile.
Egli fu ascoltato l’8 giugno (per inciso ricordo che fu il padre di Melania l’11 maggio a sostenere per primo questa data, a cui si accodarono la madre, 11 maggio stesso, e l’amica Sonia 14 giugno).

Su questo sorgono spontanee delle domande, in gran parte già da diversi di voi espresse, che sintetizzo:
a) perché l’8 giugno è stato necessario interrogare Stanca?
b) perché non risultano agli atti le deposizioni di sua moglie?
c) perché il filmino è stato spacciato del 10 aprile?
d) perché è stato consegnato agli inquirenti?
e) perché Parolisi non cita il suo superiore e la moglie tra gli “amici” della Caserma?
f) perché la moglie del vice-comandante è così “in confidenza” con Sonia?
g) dove si trovava Melania mentre il marito veniva filmato? (si nota chiaramente che lui la cerca con lo sguardo “inquieto”)
h) dove si trovava il marito di Sonia?
i) dove si trovava il ten. col. mentre la moglie filmava?
j) chi erano gli “altri familiari” con cui il ten. col. si è recato al pianoro?
k) c’erano altri “commilitoni” della Caserma? e chi?
l) sono stati individuati e interrogati sulla data della gita?
m) come mai nessuno degli inquirenti ha sollevato obiezioni sulle rettifiche di data delle due donne e viceversa come mai hanno dato maggiore e immediato credito agli uomini?

Avete già fatto commenti su diversi punti, ma li ho messi tutti assieme (more solito).
Non c’entra niente con l’ora del delitto, ma forse anche sì con le “motivazioni” … tanto per alimentare una pista e non per puntare il dito contro la Caserma o l’ambiente militare, la cui estraneità non intendo minimamente mettere in discussione.

Mimosa

PINO ha detto...

@ ENRICO

Perchè M è stata uccisa?
Io non lo so, ma posso ipotizzare le due cause più probabili:
1) Pedinando il marito, M avrebbe scoperto un traffico illecito indefinito, praticato da gente che P conosceva, restandone fuori, tacendo.
M, forte di tale conoscenza, avrebbe minacciato il marito di spifferare tutto a chi di dovere, compreso il suo omertoso silenzio, se non avesse cessato immediatamente la sua relazione con L.
Evidentemente, tale minaccia è arrivata alle orecchie degli interessati, che hanno deciso di "eliminare" il pericolo.
2) M avrebbe avuta una relazione con Y, contratta nei lunghi periodi di assenza, per lavoro di P.
La moglie o la compagna di Y, venuta a conoscenza della tresca del marito, avrebbe organizzato una azione punitiva contro M, aiutata da famigliari o amici intimi, concordando un appuntamento a CSM, per un chiarimento.
Il resto lo abbiamo già discusso, ma, caro Enrico, noi già concordavamo per tali possibilità
PINO

tabula ha detto...

@Sempre espresso col tuo tipico stile a carroarmato, Anna, ma effettivamente è abbastanza vero che, se la morte fosse avvenuta altrove da Ripe,

là in una zona in cui i cercatori passarono ma non si inoltrarono, e sempre se la donna fosse stata ancora viva, ci potrebbe essere in ballo l'omissione di soccorso.

Francamente dubito che Melania potesse essere salvata, però l'anticipazione dell'ora del delitto per questa motivazione sarebbe da tener presente.

@Mimosa, anzi Lucap, anzi entrambi.

Dovrei andare a rileggermi tutti i commenti dell'ultimo o penultimo post di massimo sul caso, purtroppo talvolta non ho una così buona memoria.
L'argomento era stato sviscerato, ricordo un elenco di chiamate-sms ricevuti e non trovati.

Certo che se gli unici due sms di cui si abbia certezza siano stati cancellati fossero quelli di Sonia,
la donna dovrebbe essere indagata.

Anche se dopo tanto tempo un assassino si costruisce una corazza di alibi e motivazioni, così come ha scritto Massimo nell'articolo relativo a quella vicina di casa che ha ucciso per 86 euro e due vestaglie usate.

sì Mimosa, hai visto giusto sul sospetto - sempre latente - anche se non era lì che intendevo arrivare stavolta.

Sul tuo ultimo post invece non dispongo di uno straccio di risposta.

tabula ha detto...

@Pino, non lo so.
sicuramente anche se sei una comparsa, la morte finisce per renderti protagonista contro la tua volontà.
Nel senso che la morte di Melania, casualmente informata su loschi traffici o pedina consapevole e addirittura potenziale compartecipe, è diventata un caso così dibattuto e pubblico da assurgere a pietra angolare di tutta un'impalcatura che, scoperto l'artefice di tale efferito orribile brutale assassinio, potrebbe crollare rovinosamente.

Mimosa ha detto...

@ Tabula, dovresti andare a rileggere i commenti intorno al 15 novembre (ci sono diversi tuoi)all'articolo di Massimo pubblicato il 10 novembre (i commenti sono quasi mille).
E poi i commenti all'articolo di Luca Perrone dei 21 dicembre.

Mimosa

tabula ha detto...

@Pino
il discorso di Melania che scopre un losco traffico sul quale il marito chiuda un occhio per quieto vivere (e credo potrebbe essere nel personaggio) e lo adoperi come leva per fermare la storia clandestina di lui.. non mi torna.
a chi avrebbe potuto parlarne la donna? non credo ai diretti interessati: casomai ad un superiore di lui.
Ma perchè l'avrebbe fatto?
già andare a parlare con qualcuno avrebbe significato che la minaccia doveva essere applicata, ovvero lei doveva avere già l'intima convinzione che il marito stesse continuando quella relazione.
ed è così?
erano tre mesi che non vedeva quella donna, l'altra. certo la sentiva, troppo, e chattava.
Ma se Melania andò a parlare con qualcuno significherebbe che l'intento di rovinare il marito era già allo stadio di dovere essere messo in pratica.

Secondo me, Melania non era a quel livello.
Forse era solo arrivata al punto di confidarsi con qualche amica o vicina di casa sulle proprie intenzioni, nel caso in cui avesse avuto la certezza che la storia con Salvatore fosse finita.
Ma Melania non era ancora certa di questo.
Ed io ho il sospetto che la persona con cui si è confidata fosse in realtà qualcuno di insospettabile che aveva un interesse diretto affinchè la brutta cosa non venisse scoperta, e continuasse senza minacce di alcun tipo da nessuno.

anna ha detto...

dalle ultime lettere trovate a casa di salvatore è chiaro che melania non aveva assolutamente intenzione di divorziare ne di lasciare il marito, visto che per l'anniversario di matrimonio aveva intenzione di andare in chiesa per rinnovare la promessa d'amore e di lasciare indietro tutto il passato.anche qui sono state dette tante cose false da amici e parenti per depistare.

per quanto riguarda la probabile persona con cui melania poteva aver un appuntamento,secondo me il nome e cognome di questa persona sta negli atti dell'inchiesta, mi riferisco al militare della clementi che il suo cellulare fu individuato nella zona,questo militare non doveva esserci visto che in quei 2 giorni c'erano i militari di chieti,che cosa stava a fare? gli inquirenti hanno detto che è stato attenzionato per due mesi ma non si è mai tradito, cosa significa questo?e' stato prelevato il suo dna per compararlo con uno dei 5 dna presenti sul corpo di melania?

anna ha detto...

per tabula
non sta negli atti dell'inchiesta ma nella mia zona qualcuno ha detto che melania si era confidata con un militare di cui si fidava di ciò che aveva scoperto,militare che forse poi l'ha condannata a morte.la conoscenza forte di sonia con questo tenente e la moglie comincia a farmi sospettare che fosse proprio lui il militare in questione,sonia ,il militare ......sonia ha fatto da esca con i suoi sms ,sonia era a san marco?perchè quando manda gli sms il suo telefono non aggancia la cella telefonica di folignano ma quella di san marco?
poi contemporaneamente il tenente sonia e i genitori di melania cambiano la versione sulla data della gita.....quel filmato non essendoci data può essere stato fatto qualsiasi giorno.........

santy ha detto...

Allora M ha iniziato una relazione con un militare di alto grado o comunque che, ha conoscenze un pò ambigue, ma, M non lo sa

con tale tizio M ha avuto un rapporto il 16/17 aprile, in questo caso si giustifica la presenza di Sg.

la moglie lo scopre, un vuol parler, tra amiche sonia o stefania , e si inca da morire ,vuole avere un chiarimento con lei, ma fa credere a M che l'appuntamento a colle glielo abbia dato il suo amante

M a quel punto dice a S che vuole fare una passeggiata a colle per portare la piccina a giocare un po

melania riceve un sms, e con la scusa di fare la pipì si allontana per andare a salutare fugacemente questo suo ipotetico amante, la passione nei primi tempi è così bruciante che anche un solo saluto diventa irrepellente

ad aspettarla non c'è lui, ma la moglie con una sua amica ,volano parole, e, a quel punto forse minacciata M scappa e viene rincorsa dalle altre due donne e da lì in poi succede l'irreparabile che tutti noi conosciamo agressione ,agonia ,morte e stagin .

Riflettendo direte ,e allora?? e io vi rispondo, forse non c'è un grosso segreto forse non esistono storie di droga ma solo un banale quanto fastidiosa storia di corna al quale giu al sud per una donna considerata una santa diventa disonorante per la famiglia di origine e quindi bisogna salvare la faccia a lei e ai suoifamigliari

LucaP ha detto...

@ Enrico 06/03/2012 19.56

Chiaramente non ho una sfera di cristallo ma posso fare alcune ipotesi:

- prima di tutto sono convinto che chi ha avuto in custodia Melania nel pomeriggio del 18 fosse qualcuno di improvvisato che probabilmente non era in alcun modo preparato ad affrontare una situazione del genere. Credo che fosse solamente qualcuno cui era stato affidato il compito di portare Melania lontano da fraz. Colle in un posto difficilmente raggiungibile e di aspettare ulteriori indicazioni;

- sono anche dell'idea che Melania avesse posto il cellulare in modalità silenziosa (i CC hanno solamente accertato che le impostazioni delle suoneria non sono state modificate dal momento del ritrovamento sino a quando il telefonino è stato analizzato) e molto probabilmente lo teneva in una tasca (forse interna) del giubbotto;

- non è escluso che quindi il carceriere/sequestratore di Melania non si sia accorto del cellulare sino alle 19.10 quando l'ha spento in concomitanza di una chiamata da parte di Michele Rea;

- ma non possiamo escludere neanche che il cellulare sia stato tenuto acceso volutamente in quanto gli accordi potevano anche essere di attendere che qualcuno di noto chiamasse su quel cellulare od inviasse un SMS come segnale convenuto per qualcosa (p.es. via libera per spostarsi in altro luogo)

- sono anche quasi certo che durante le chiamate dei Carabinieri di Ascoli non sia comparso il numero chiamante e quindi le persone non si siano insospettite del fatto che i CC stessero già cercando Melania (non è così usuale che le ricerche vengano avviate con tale celerità) sforzandosi di localizzare il cellulare

L'errore che secondo me stiamo commettendo è quello di pensare che chi ha sequestrato Melania e poi l'ha uccisa sia qualcuno professionalmente preparato ed abituato a tali situazioni ed azioni. Tutti gli indizi che abbiamo danno invece l'idea che il delitto possa essere suddiviso in due fasi. La prima, che comprende le fasi vere e proprie dell'omicidio, molto improvvisata e direi quasi dilettantesca. La seconda, che parte da subito dopo l'omicidio e che comprende prima l'occultamento del cadavere e poi il depistaggio (inclusa la pulizia della scena del crimine, incluso il cellulare) decisamente più professionale.

PINO ha detto...

@ SANTY

La tua ipotesi l'abbiamo maturata già da qualche settimana, alla luce delle ultime ricerche di squadra ( in particolar modo quelle effettuate da Annika), e stiamo valutandone le possibilità.
La "fstidiosa storia di corna", non è tanto semplice, come la vedi tu, ha ancora bisogno di riscontri di una certa rilevanza.
PINO

LucaP ha detto...

@ Anna 06/03/2012 20.02

Ho scritto che secondo me Melania poteva ancora essere salvata perché effettivamente credo che l'omicidio sia stato compiuto solamente dopo la fine del turno di vedetta di Colasanti (22.30) e che perlomeno dalle 16.53 alle 19.10 Melania fosse, viva anche se incapace di reagire e fuggire, nella zona dove il cellulare è stato più volte localizzato; zona raggiungibile con mezzi idonei se le ricerche fossero state effettuate in modo più convinto e documentato.

Ma gli inquirenti hanno voluto a tutti i costi anticipare l'ora del delitto per portarla nell'unica fascia temporale che permetteva di incriminare il marito che gli inquirenti stessi hanno sospettato sin dalla sera stessa della scomparsa. E questo è il motivo principale.

Sicuramente però si saranno domandati se invece la localizzazione del cellulare fosse corretta e se quindi Melania si trovasse in quelle ore proprio nell'area individuata con la conseguenza che bisognava rivedere tutte le ipotesi investigative e considerare anche il fatto che ricerche più convinte avrebbero permesso di salvarla.

E' per questo che credo abbiano fatto dei test di verifica sull'accuratezza delle procedure di localizzazione. Se i risultati di questi test avessero confermato scientificamente che il cellulare si trovava già a Ripe, sono sicuro che li avrebbero sbandierati davanti a tutti e riportati a caratteri cubitali sulle richieste di custodia cautelare.

Invece di questi test non se ne parla assolutamente e si tratta l'argomento con una leggerezza ed approssimazione colposa sperando quasi che nessuno se ne accorga.

Se mai non li avessero invece fatti, sarebbe da imputare loro una colpevole leggerezza assolutamente non accettabile nel caso di un'indagine per omicidio che potrebbe portare alla condanna all'ergastolo di una persona forse innocente.

LucaP ha detto...

@ Mimosa 06/03/2012 21.09

Sulle Ordinanza non è mai stato scritto nero su bianco che non siano stati trovati sul cellulare SMS oltre ai quattro citati (due di M e due di S). Ma da tutti gli indizi che si possono mettere insieme dobbiamo dedurre che quei quattro fossero effettivamente gli unici ritrovati.

Quasi sicuramente i due partiti dalla SIM Wind di Sonia subito dopo le 15.00 non sono stati trovati. Ma dobbiamo anche tenere presente che ce ne sono altri tre inviati successivamente e prima che il cellulare venisse spento. L'unico di cui abbiamo certezza in merito all'orario è quello ricevuto alle 18.52 ed inviato da una SIM che non ci è stata resa nota (cancellata da Gionni o dalla redazione di CLV). Gli altri due sono stati allora inviati (al momento non si sa da chi) successivamente nell'arco di tempo compreso tra le 18.52 e le 19.10. Saranno stati ritrovati? Perché se fossero stati cancellati anche questi, dovremmo pensare che forse a loro volta potevano essere importanti per le indagini.

Per cui non sarei così sicuro nel dire che solamente i due SMS di Sonia siano stati cancellati. A quanto ci è dato sapere, è probabile che ne siano stati cancellati anche molti altri, forse anche più importanti di quei due.

@ Anna

E' proprio il fatto che Sonia cada dalle nuvole nello scoprire (apparentemente) che l'SMS che lei ricorda di avere inviato sia stato spedito sul cellulare Wind di Melania, che mi fa pensare che i due SMS delle 15.06 siano collegati al delitto e che forse non siano stati spediti effettivamente da Sonia in persona.

LucaP ha detto...

@ Anna

Vorrei solamente fare una puntualizzazione.

Per quanto a nostra conoscenza, l'unico DNA individuato e verificato per compatibilità (oltre a quello di Parolisi trovato nel cavo orale di Melania) è quello rinvenuto sulle mutandine di Melania ed attribuito al figlio di Sonia.

Credo che a luglio si sia parlato del DNA di Sonia rinvenuto sempre sugli slip in quanto il DNA analizzato (estratto dalla miscela biologica contenente anche il DNA di Melania) è risultato molto simile a quello di Sonia. Tuttavia la presenza del cromosoma Y escludeva che fosse della donna e quindi i RIS hanno concluso che fosse quello del figlio. Non siamo in grado attualmente di affermare con certezza che abbiano prelevato un campione di DNA al bambino ed abbiano effettivamente accertato la totale compatibilità. E' per questo che ultimamente ho sollevato il dubbio che si siano accontentati delle dichiarazioni della madre e che quindi esista anche la possibilità che il DNA sia riconducibile ad un maschio parente stretto di Sonia (p.es. uno dei due o tre fratelli). Non possiamo parimenti affermare che sia stato trovato il DNA di Sonia.

Anche per quanto riguarda il DNA dell'estetista, la notizia pubblicata ripetutamente nel mese di dicembre e gennaio, sembra essersi rivelata una bufala appositamente diffusa per intorbidare le acque. Lo avrebbe confermato Giardina affermando che la Procura non ha volutamente richiesto delle comparazioni genetiche sul profilo femminile subungueale repertato.

tabula ha detto...

@Lucap
ricordavo vagamente ma correttamente, vi è la certezza di un sms delle 18.52 o suppergiù.
E tu ne includi altri due, inviati non si sa da chi prima che il cellulare venisse spento.

Se di questi sms arrivati nel tardo pomeriggio non vi fosse traccia, sarebbe dovuto constatare che la cancellazione degli stessi non potrebbe essere opera di Salvatore.

Già questa potrebbe essere un'ottima motivazione per scagionarlo.

A proposito, è così difficile stabilire da chi siano stati spediti?

Dato che arrivarono a ridosso dello spegnimento, potrebbero essere collegati al delitto, così come tu giustamente rimarchi.

Per il resto, la conferma che il cellulare fu localizzato in una data zona e non a Ripe,
è data dal fatto che è proprio in quell'area che andarono a cercare, percorrendo le strade carrabili e non addentrandosi troppo, certo.

Se il cellulare fosse stato a Ripe avrebbe indicato Ripe, vi pare che non sarebbero cominciate proprio da lì le ricerche?

Se la donna non fu immediatamente cercata a Ripe, è proprio perchè il cellulare forniva tutt'altra indicazione.

Andare a ritroso modificando un dato di fatto come quello della geolocalizzazione dell'apparecchio telefonico che portò le ricerche fisiche della donna a san Giacomo,
cercando di affermare che quel cellulare fosse sempre a Ripe,
significa che

-"Le procedure di geolocalizzazine non sono una scienza esatta"

Ma se le procedure di geolocalizzazione non sono una scienza esatta, ne consegue che non è possibile affermare con certezza che quel cellulare sia sempre stato a Ripe.

Mimosa ha detto...

@ Luca P
a me interesserebbe molto sapere -come ho evidenziato nel post relativo - perché mai non si possono recuperare i TESTI degli sms di Sonia dal telefonino da cui sono stati spediti?
Non ti sembra che sia una curiosa coincidenza (ammesso che la notizia sia vera)?

Mimosa

LucaP ha detto...

@ Tabula

Le procedure di geolocalizzazione non sono una scienza esatta. Ed è proprio per questo che per ogni tecnica utilizzata viene indicato un margine di errore.

Come viene determinato il margine di errore allora? Si procede a livello statistico come si fa ogniqualvolta si devono trattare grandezze fisiche la misura delle quali può essere influenzata da molti fattori. Si posiziona un cellulare acceso in una posizione di cui sono note con esattezza le coordinate geografiche (mediante GPS) e si fanno numerosi tentativi con la tecnologia di localizzazione che si vuole indagare. Dal momento che tale tecnologia si basa fondamentalmente sui tempi di propagazione delle onde elettromagnetiche che nei casi in questione corrispondono a millisecondi, bisogna cercare di utilizzare strumenti di misura molto accurati badando che tutti quanti siano perfettamente sincronizzati.
Siccome tale cosa non è fisicamente raggiungibile ne derivano degli errori. Ma questi errori si presentano con una dispersione statistica che, messa su un diagramma, solitamente permette di determinare una curva (detta di Gauss) che ha la vaga forma di una campana. Vengono allora scartati di norma gli errori più marchiani solitamente costituenti il 5% dei valori misurati, e si assume come errore accettato quello che sta nel restante 95%.

Continua ....

LucaP ha detto...

... Continua

Proviamo allora a considerare i risultati dei tentativi di localizzazione del cellulare di Melania nel pomeriggio del 18 aprile. E' la Procura (per tramite del GIP Cirillo che ripete pedissequamente quanto riportato nella richiesta di custodia cautelare) a dirci che tutti i tentativi effettuati hanno permesso di determinare coordinate geografiche molto vicine tra di loro. Dal momento che il tema trattato si presenta come un sistema complesso dobbiamo ipotizzare che i risultati ottenuti abbiano la stessa dispersione statistica riscontrabile nei test utilizzati per determinare il margine di errore della procedura utilizzata. Ed allora la vicinanza dei punti localizzati è di per se indicativa del margine di errore atteso. Se quindi avessimo avuto risultati distanti tra di loro per esempio un chilometro, avremmo potuto parlare di un margine di errore analogo, magari anche superiore ma sicuramente dello stesso ordine di grandezza. Se invece si tratta di una o due centinaia di metri di distanza reciproca, significa che il margine di errore da considerare è dello stesso ordine di grandezza (da 100 a 500 m circa quindi).

LucaP ha detto...

@ Mimosa

Faccio prima di tutto una premessa che mi sembra logica. Sappiamo che i tabulati riportano le tracce degli SMS scambiati (date ed orari, celle agganciate,...) e quindi, a meno di quelli non transitati sulla rete dell'operatore pubblico (ma qui rientro nelle mie ipotesi alle quali siete liberi di credere o meno), non è possibile falsificare le carte. Allora, se io volessi cancellare, in modo da non essere più recuperabili, alcuni SMS che potrebbero essere compromettenti nel corso di un'indagine, sicuramente non cancellerei solamente quelli da me inviati alla vittima ma provvederei a farlo anche con tanti altri SMS innocui in modo tale da non far nascere sospetti immediati negli inquirenti. E' per questo che sono convinto che se realmente sono stati cancellati i due SMS di Sonia ne sono stati cancellati di conseguenza tantissimi altri (incluse forse i tre ricevuti da Melania nel tardo pomeriggio).

Per rispondere però alla tua domanda, bisogna dire che per recuperare dal cellulare della madre di Sonia i due SMS bisogna volerlo fare. Bisogna in altre parole essere convinti che il farlo possa essere determinante ai fini dell'indagine od in alternativa avere il dubbio che Parolisi non sia il colpevole.

Invece gli inquirenti, in buona fede o meno, sono sempre stati certi che Melania sia stata uccisa dal marito e quindi sono andati alla ricerca unicamente degli SMS scambiati dai due coniugi dando per scontato che Parolisi assieme ai suoi avesse anche cancellato gli altri per confondere le acque.

Se poi dal cellulare della madre di Sonia siano stati cancellati accuratamente, oramai non lo potremo più sapere considerato il tempo trascorso ed il ripetuto uso della memoria interna del cellulare (che magari è anche andato proditoriamente perso o rotto).

Mimosa ha detto...

Grazie LucaP
allora siamo sempre a punto e a capo.

Mimosa

PINO ha detto...

@ LUCAp

Mi spieghi, per favore, come avrebbero fatto gli inquirenti del caso Scazzi a tirar fuori dai cell. di Ivano e Sabrina gli sms, scambiati fra loro, per più di un anno, compreso i testi?
A stata la bravura dei periti incaricati, o altro?
Se questa possibilità esiste, come mai non sia stata presa in considerazione dagli investigatori di Teramo, per uil caso Parolisi?
Le condizioni tecniche dei cell. sono diverse, o altro ? PINO

LucaP ha detto...

@ Pino

Il modello di cellulare di Melania, sebbene sui giornali sia stato sempre scritto essere un modello antiquato (e questo è puro depistaggio), era di ultima generazione cioè uno di quei modelli definiti smartphone.
I tecnici specializzati del RaCIS dei Carabinieri hanno tutti gli strumenti ed il know-how necessari per recuperare dalla memoria di tale telefonino dati cancellati (SMS, registro chiamate, foto, video,....) a patto che la cancellazione non sia stata fatta da persone esperte di Counter-Forensics. Sebbene il cellulare di Melania sia stato analizzato dai CC nonché anche dal prof. Andrisano non è stato possibile recuperare i dati cancellati. Quindi, ammesso che siano stati effettivamente cancellati (non parlo solamente degli SMS di Sonia ma anche quelli eventualmente cancellati da Melania nei mesi precedenti), questa operazione è stata fatta da esperti.

Nel caso di Avetrana hanno effettuato le stesse analisi su cellulari analoghi per tecnologia e generazione. Se è stato possibile recuperare molti SMS (alcuni parzialmente a quanto mi risulta) e foto, questo è sintomatico del fatto che la cancellazione è stata effettuata in modo non professionale ovvero come fa normalmente una persona comune.

tabula ha detto...

@Anna
se il fatto che Melania si sia confidata con un militare, anzi mi sembra di capire tu alluda si fosse confidata con QUEL tenente che partecipò alla famosa gita del 10 aprile, è solo una voce di paese e non ve n'è parola sugli atti,
non può esserne domandato conto in quanto si qualifica come semplice pettegolezzo.
Potrebbe anche essere un pettegolezzo rispondente a verità, certo è che se nessuno dei compaesani che sanno ha avuto la grinta di presentarsi in Questura a suo tempo per raccontare il fatto, adesso non ha più alcun senso alludere.

E' un racconto non privo del suo interesse colloquiale, però vorrei qualcosa di più da prendere in considerazione.

Altrimenti, senza prove, l'argomentazione si qualifica come aria fritta.

Mimosa ha detto...

@ Tabula e Anna
quel "tenente" della gita e del filmino NON è un tenente, è il tenente colonnello, vice comandante della Caserma, l'ufficiale in seconda più alto in grado, un pezzo grosso, non un ufficiale qualunque.

Mimosa

Mimosa ha detto...

@ Luca P,
ora non capisco davvero: con il metodo che tu ipotizzi si possono cancellare solo gli sms che si vogliono, ossia fare una "pulizia" mirata, selezionata?
Tu un tempo ipotizzavi che fossero stati rupuliti anche altri dati, come foto, ecc., e come mi spieghi la tua affermazione che "sono stati cancellati anche forse i tre sms ricevuti da Melania nel tardo pomeriggio"?
Le chiamate invece sono rimaste ... tutte dalle 15.26.

Com'è 'sta storia?

LucaP ha detto...

@ Mimosa

Non pensare che io sia un hacker professionista! Cerco solamente di documentarmi.

Fare un backup totale della memoria del cellulare, formattarlo completamente e poi fare un restore selettivo solamente dei dati non importanti è operazione possibile anche se personalmente non la saprei fare ma neanche mi azzarderei a farla.

Però i casi sono due:
- o non è stato cancellato nulla e noi stiamo girando intorno ad un falso problema da mesi, ma la cosa a me pare poco credibile (se Melania cancellava, manualmente e senza particolari accorgimenti come logico pensare, tutti gli SMS man mano che li riceveva, questi sarebbero stati sicuramente recuperati, cosa che sembra non essere avvenuta)
- o se sono stati cancellati alcuni dati compromettenti (tra i quali alcuni SMS), ne sono stati cancellati contemporaneamente moltissimi altri per non fornire indicazioni agli inquirenti

Per quanto riguarda il registro delle chiamate sarebbe stato illogico cancellarlo in quanto recuperabile dai tabulati e quindi era necessario riscriverlo sulla memoria a meno si volessero cancellare proprio solamente le tracce di chiamate che non compaiono su nessun tabulato della Telecom. Mi spiego meglio: nell'ipotesi che la "cella fantasma" sia davvero esistita e che la ripulitura sia stata fatta da qualcuno dell'esercito, nella giornata del 19 lo stesso avrebbe potuto benissimo verificare quali fossero le chiamate arrivate sul cellulare di Melania (dal marito ma non solo) e transitate solamente sulla rete privata della Clementi e quindi procedere alla cancellazione solamente di quelle (e forse è per questo che le chiamate che Parolisi dice di aver fatto prima delle 15.21/15.26 non sono state recuperate neanche sul cellulare).

tabula ha detto...

@Lucap, ma cosa stai dicendo?
cosa significa affermare:

"o non è stato cancellato nulla e noi stiamo girando intorno ad un falso problema da mesi, ma la cosa a me pare poco credibile (se Melania cancellava, manualmente e senza particolari accorgimenti.."

e allora perchè gli sms di Sonia non ci sono?

Pensi che Melania, ancora viva, non avrebbe potuto rispondere, ma mettersi a cancellare i messaggi di tutto quel pomeriggio sì?

Bene! E allora non è morta all'ora che dicono.

Tra l'altro carino, chi la tratteneva, a permetterle di pasticciare con gli sms.

LucaP ha detto...

@ Tabula

Era chiaramente provocatorio, affermavo solamente per poter poi negare.

Lo sai benissimo come la penso.

Ciao

Mimosa ha detto...

Ecco LucaP, praticamente ti ho portato dove volevo arrivare.
Continuando la mia riflessione, avevo dedotto che, non appena Melania è scomparsa e in caserma lo abbiano saputo, il cellulare di Salvatore sia stato “svincolato” dalla protezione.

Perché? Perché dalle 15.26 dal suo telefono compaiono le chiamate e da esso è stato recuperato un sms mandato da Ludovica qualche giorno dopo il 20 aprile, quel messaggio di cui S. si lamenta in un’esternazione intercettata. Sembra che sia l’unico disponibile.

(domanda retorica: si sa niente dei testi di altri sms tra i due, perlomeno io non ricordo di averlo letto?Si sa tuttavia che ce ne sono a migliaia, come risulta dai tabulati di Ludovica, immagino)

Si sa anche che il telefonino di Salvatore era “convenzionato” con l’esercito pertanto, si è detto, che i tabulati sono globali e forse l’esercito non li ha messi a disposizione dei magistrati (se non depurati, probabilmente).

Ma ora mi vien da pensare che non appena Melania è scomparsa quindi prima che fossero iniziate le ricerche, ossia dalle 15.26 il suo telefono si era (o è stato) liberato dalla rete fantasma ….
Mi sbaglio?
E allora non sorge qualche sospetto in più?

Mimosa

tabula ha detto...

@Lucap

puoi dire quello che vuoi, naturalmente,
ero semplicemente sbalordita dal fatto che proprio tu ti mettessi a fare un'ipotesi del genere.

ti farò una domanda alla quale non so se ci sia una risposta agli atti: di tutti i personaggi a noi noti,
c'è qualcuno irreperibile durante il pomeriggio del 18 aprile?

Perchè se qualcuno tra i conosciuti, ma potrebbe anche non essere nella rosa nei presenzialisti in tivù, avesse tenuto in custodia Melania o il suo cadavere durante quel pomeriggio, forse avrebbe pensato bene di spegnere il proprio cellulare e staccare la batteria, al fine di non essere rintracciabile.

Altresì, se non avesse compiuto tale operazione o se non l'avesse compiuta preventivamente e il delitto fosse stato d'impeto, ci sono altre persone che in quel pomeriggio furono localizzate dalla stessa cella che agganciava il cellulare di Melania?

Ad esempio, non vorrei battere sempre lo stesso tasto, ma Sonia: sappiamo già che non utilizzava il proprio cellulare quel giorno, e sappiamo anche che fu avvertita piuttosto tardivamente..
credo di ricordare verso le ore 17.
o forse si riuscì ad avvertirla solo tardivamente perchè il suo cellulare era opportunamente stato smontato?
Non vi è traccia delle cellule telefoniche agganciate dai sospetti in quelle ore?

E il famoso militare sul quale Anna batte sempre il chiodo la cui cella telefonica fu segnalata a Ripe, è sempre lo stesso tenente colonnello personaggio di rilevanza in caserma o un militare X?

se ne sa qualcosa, c'è stata una qualche forma di ricerca sulla georeferenziazione in quelle ore, oppure ci si è limitati ad appurare se il cellulare di parolisi avesse agganciato Ripe?

e tanta tenacia per cercare di dimostrare che lui fosse là senza peraltro riuscirvi, non è stata spesa per capire dove fossero gli altri?

attendo lumi. se li hai.

Mimosa ha detto...

... in altre parole il sospetto è che la "liberazione" dalla rete fantasma non sia stata "casuale".

Mimosa

ENRICO ha detto...

Alt... Stop...stop

Io comincio a non capirci più niente con questa storia degli sms e della ripulitura del cellulare.

L'unica cosa che mi è chiara è che CI E' STATO DETTO che sul cellulare di M non sono stati ritrovati testi di sms ( tranne i due di M. a Salv e di Salv. a M ) foto o filmati vari PERCHE' tutto è stato cancellato.

Sappiamo ( cfr. caso Scazzi) che è possibile recuperare testi e foto anche se cancellati da diversi mesi.

In questo caso invece SEMBRA non sia stato possibile effettuare l' operazione di recupero.

Allora:

-o il cellulare è stato ripulito da mano esperta e gli inquirenti NON LO SOTTOLINEANO perchè altrimenti dovrebbero ammettere l'intervento di un qualcuno capace di fare questo genere di manipolazioni che richiedono abilità, strumenti e tempo a disposizione.
E costui non può essere certo Salv,

-o hanno recuperato tutto e non lo dicono

tabula ha detto...

@Mimosa
scusa ma non capisco dove vorresti arrivare. e non capisco se tu ti riferisca al telefonino diM. o di S.

nel caso tu intenda M., non potrebbe semplicemente significare che il cellulare di M. dopo le ore 15.26 sia uscito dalla zona di copertura?

o non potrebbe semplicemente significare che quel pomeriggio prima delle 15.26, nel caso di P., semplicemente non abbia ricevuto chiamate in entrata/uscita?

a quello che credo di aver capito, le celle si attivano solo se ricevi/invii comunicazioni.

se nessuno pensasse a te quel giorno, avresti tutti i requisiti per andare e venire indisturbata da tutte le scene del delitto che vuoi.

A meno che sul più bello ti chiami qualche venditore dei call center.

tabula ha detto...

@Enrico

nel secondo caso dovremmo proprio tacciare di malafede gli inquirenti, oltre che di inquinamento ed omissione di prove.

Invece mi sembra di capire che si cerchi di rendere pubblici i fatti, che questi ultimi vengano comunque enunciati, salvo interpretarli senza oggettività alcuna.

In questa maniera nessuno potrebbe venire accusato di scorrettezza professionale, l'errore umano è il conto, nascondere le prove è un reato bello e buono.

Il fatto che poi si siano verificate circostanze estremamente scorrette è un'altro paio di maniche.

Ma, perlomeno di facciata, tutte le carte SEMBRANO esposte sul tavolo.

poi ce n'è qualcuna che è caduta, qualcun'altra che non era attendibile, qualcun'altra ancora che non si riteneva necessaria alla conduzione del gioco, un paio che erano segnate e non si possono giocare, ed un altro paio ancora andate perse.

ENRICO ha detto...

MIMOSA

Dimmi se ho ben capito

Contestualmente al “sequestro” di M. “qualcuno” – pochi istanti prima delle 15,26 - avrebbe svincolato il cell. di Salv. dalla protezione : pertanto risultano le chiamate fatte da Salv dalle 15.26 in poi e NON risultano quelle eventualmente fatte nei minuti precedenti per mettersi in contatto con la moglie. come da lui sostenuto

Tutto ciò, però, a quale scopo ?

Dài, sputa i rospo ! ;-)

Annika ha detto...

Scusate se interrompo l'interessantissimo quanto troppo tecnico per me discorso sul cellulare (Luca, tutta la mia ammirazione!), per un paio di punti su DNA e dintorni.

SANTI (8.42)
putroppo non e' possibile che la Sg rinvenuta per tampone vaginale sia retrodatabile fino al 16 o 17. La Sg ha un tempo massimo di permanenza nel canale vaginale di 72 ore (in realta' la rilevabilita' e' di 48 ore) su una donna sana e viva. Su un cadavere i tempi si accorciano o, al limite estremo, restano immutati. Dato il processo di decomposizione che entra in azione dal momento del decesso e, nel primo stadio (fresh) provoca l'autolisi delle cellule e il relativo accumulo di acido lattico gia' nelle prime ore successive alla morte, non esiste possibilita' alcuna che i tempi di rilevabilita' della Sg (48 ore - max 72) si possano allungare. Il canale vaginale e' gia' un ambiente ostile al liquido seminale di per se'; con il decesso diventa un killer. Se anche Melania avesse avuto un rapporto sessuale il 16 o il 17, la Sg prelevata da Tagliabracci non potrebbe assolutamente essere riconducibile a quel rapporto, ma comunque e in ogni modo ad uno successivo. Dati i tempi dell'autopsia e la mancanza di tracce di liquido seminale (PSA, almeno di Salvatore!) sulle mutandine di Melania, direi che la Sg presente sul tampone effettuato post mortem risalga come minimo al tardo pomeriggio del 18/4.

...continua

Annika ha detto...

...continua

SQUADRA
come sapete non ho mai fatto riferimento al DNA rinvenuto sulle mutandine di Melania, dato che non sappiamo quasi niente di esso se non che appartiene a Sonia e che contiene un cromosoma Y. Non sappiamo da quale punto delle mutandine sia stato repertato, ne' se si tratti effettivamente del DNA del figlio di Sonia, ne' infine se si tratti di DNA da raft (contact DNA) o da liquido (seminale, salivare, ematico). Una considerazione pero' va fatta: da qualunque punto quel DNA sia stato prelevato, le mutandine sono un indumento che non rimane scoperto e all'aria in alcun punto, ma soggetto a sfregature contatti sia nella parte di tessuto interna che esterna. L'interno tocca la pelle di chi le indossa e l'esterno i vestiti che le ricoprono (nel caso di Melania, i collant e/o i pantaloni). Ora, se si dovesse trattare di DNA da liquido, qualunque liquido, direi che le cose per Sonia o per un suo familiare maschio non si metteranno bene proprio per niente, perche' altro che seduta di stiro...!

Diciamo pero' che si tratti di DNA da contatto. Perche' le raft si trasferiscano da un polpastrello ad un indumento di cotone, tale indumento non basta toccarlo: lo si deve stringere tra le mani, sfregandoselo tra i polpastrelli, per almeno 60 secondi (1 minuto), altrimenti non vi sara' abbastanza "sheding" di raft da permettere un DNA profiling con esito positivo. Nel caso delle mutandine, pero', direi che 60 secondi non bastino affatto, o le cellule epiteliali su di esse trasferite per primary contact si disperderebbero rapidamente ed inevitabilmente sui collant e/o sulla pelle delle zone intime per secondary contact. Nel caso di Melania, perche' le raft si appiccicassero alle mutandine e su di esse permanessero senza trasferirsi su collant o su Melania per secondary transfer, o quelle mutandine sono state smaneggiate moltissimo, o non si sono analizzati collant e pelle di Melania, o non si tratta di contact DNA, ma di DNA da liquido.

Inoltre, si e' parlato di stiro, e desidero sfatare il mito di tale seduta da belle lavanderine una volta per tutte: il calore distrugge le raft (gia' deboli di per se'). Se un ferro, per quanto appena tiepido, si fosse posato su quelle mutandine, ne avrebbe distrutto (oltre che sparso via nel caso fosse spento) le raft di chiunque. Ma diciamo pure che il DNA fosse da contatto e che si sia trasferito sulle mutandine successivamente allo stiro. Diciamo che cio' sia avvenuto piegandole. Ora, prendete una mutandina femminile e piegatela. Quanto tempo vi occorre? C'e' un punto preciso che toccate di piu'? E se si, potete onestamente ammettere, per quanto bene vogliate piegare quelle mutandine, che vi occorra la bellezza di almeno un intero minuto (60+ secondi) per piegarle. Contate: 1, 2, 3, 4, 5... E di questi 60+ secondi, c'e' un punto che toccate ininterrottamente sfregandoci abbondantemente il polpastrello?

La risposta e' no! E allora...?

Alla prossima, Annika

Mimosa ha detto...

@ Enrico e Tabula
vi risponderò tra un po'
sto preparando il commentino.
Ora lascio spazio ad Annika
Mimosa

LucaP ha detto...

@ Mimosa

Parzialmente ti ha già risposto Tabula.

La mia ipotesi sulla "rete fantasma" presuppone l'esistenza al momento dei fatti a Colle San Marco di un'antenna ricetrasmittente dell'esercito.
Come per gli impianti dei gestori telefonici pubblici, anche quest'antenna avrebbe avuto una propria copertura geografica. Per cui allontanandosi dall'antenna ad un certo punto un cellulare con una SIM opportunamente abilitata si sarebbe sganciato dalla cella non essendo quindi più in grado di utilizzare tale rete al posto di quella ufficiale Telecom.
Non bisogna però per forza di cose ipotizzare un'allontanamento considerevole. Sarebbe sufficiente per esempio considerare uno spostamento in una zona dove le condizioni orografiche impediscano la propagazione del segnale.
Guarda caso il Pianoro di Colle San Marco è come una grande terrazza sovrastante Ascoli e quindi se ci si dirige verso frazione Colle si scende rapidamente di quota e molto probabilmente il segnale perde qualità e potenza tale da permettere delle comunicazioni. Mi scuso per le argomentazioni forse troppo tecniche ma ti prego di credermi che non sono infondate; in particolare credo che il segnale dell'antenna (ipotizzata) dell'esercito non sia in grado di coprire la zona di fraz. Colle. Melania è stata avvistata lungo la strada che lì conduce all'incirca alle 15.30 e guarda caso la prima chiamata del marito che compare sui tabulati Telecom è proprio quella delle 15.26. Per cui è anche probabile che le chiamate precedenti (che Parolisi dice di aver fatto) siano transitate esclusivamente sulla rete dell'esercito non comparendo quindi sui tabulati Telecom.
Discorso differente per il cellulare di Parolisi in quanto le sue chiamate a Melania compaiono solamente sui tabulati della moglie ma non sui suoi (è la mia convinzione motivata anche se gli inquirenti non sono venuti a dircelo espressamente). Difatti lui è sempre rimasto sul Pianoro quindi in una zona coperta dalla rete dell'esercito, e questo anche dopo la telefonata fatta al 112.

Se qualcuno della Clementi è intervenuto, credo che questo sia avvenuto solamente molto più tardi (dal 19 aprile notte molto probabilmente).

Annika ha detto...

Grazie mille Mimosa, ma per oggi "Annika's SCI-FI Time" e' terminato.

Riassunto della puntata: non si puo' trattare di contact DNA, a meno che non sia da prolungato sfregamento. E se il DNA non e' da contatto, ovvero non proviene da raft (cellule epiteliali), allora proviene da liquido (seminale, salivare o ematico). Ora, quale liquido mai il figlio di Sonia puo' aver trasferito sulle mutandine di Melania???

Un saluto a tutti, Annika

Pamba ha detto...

Caspita Annika, che coup de théatre...
BRAVISSIMA!

LucaP ha detto...

@ Mimosa

Per quanto riguarda le persone eventualmente irreperibili nel pomeriggio del 18/04 sappiamo pochissimo.

Dell'ambiente di Folignano sappiamo che (relativamente ai personaggi sinora noti):
- Paciolla è arrivato al pianoro dopo le 17.00 essendo, a quanto pare, stato con l'amante a frazione Colle sino alla telefonata di Parolisi, ed essendo poi successivamente passato a prendere la moglie (a casa a Folignano? o dove?). Non sappiamo se si sia allontanato temporaneamente ma neanche sappiamo bene l'ora alla quale se ne è andato via dal Pianoro assieme alla moglie
- Stefania Dorinzi è arrivata al Pianoro con il marito dopo le 17.00 e vi è rimasta a lungo accudendo la piccola Vittoria. Non sappiamo dove fosse e cosa abbia fatto prima
- Sonia Viviani è arrivata al Pianoro decisamente dopo le 17.00 avvisata, probabilmente, dalla Dorinzi o da Paciolla. Cosa abbia fatto prima non sappiamo e tantomeno sappiamo se si sia temporaneamente allontanata. Sembra però che abbia accompagnato Macciò a Folignano verso le 24.00
- di Alfredo Sirocchi non sappiamo se si sia recato al Pianoro. A me sembra però di ricordare che lo stesso abbia raccontato di essersi addormentato nel pomeriggio sul luogo di lavoro non potendo fornire quindi un alibi
- di Mauro Mantovani e Patrizia Federici non sappiamo assolutamente nulla (ed a me pare anche molto strano non sia mai stata riportata alcuna loro testimonianza, visto che erano stati citati come amici di famiglia da Parolisi)

Dell'ambiente della caserma sappiamo che alcuni commilitoni hanno partecipato alle ricerche sul pianoro nel tardo pomeriggio e nella serata. Sicuramente tra di essi non vi era il TC Stanca

Come vedi non abbiamo assolutamente elementi per giudicare (purtroppo) e per fare ipotesi.

LucaP ha detto...

@ Annika

Complimenti vivissimi per la chiarezza dell'analisi!

Anch'io mi sono domandato a lungo come fosse stato possibile che il DNA del figlio di Sonia si fosse trasferito sulle mutandine. L'unica ipotesi che avevo fatto è che si fosse trattato di uno starnuto o di un classico "moccio" di naso trasferito prima sulle mani e poi sugli slip. Ma poi mi sono detto: quel DNA maschile simile a quello di Sonia è stato ritrovato all'interno di una miscela biologica dove era presente anche il DNA di Melania; è mai possibile che il bambino abbia starnutito proprio dove poi lo stesso muco si è mescolato con altra sostanza proveniente dal corpo di Melania?
Ma che bella coincidenza! E quale sostanza biologica di Melania potrebbe mai miscelarsi con il muco del naso di un bambino?

E allora se escludiamo tale ipotesi viene proprio da domandarsi: quali sostanze biologiche di un maschio possono miscelarsi con quelle di una donna che ha avuto un rapporto eterosessuale non protetto sugli indumenti intimi di quest'ultima?

E' per questo che sono giunto alle tue stesse conclusioni e che sospetto fortemente che non abbiano comparato il DNA maschile con quello del bambino ma si siano accontentati della testimonianza di Sonia.

Pamba ha detto...

@LucaP 16.02

Per quanto riguarda Sonia Viviani, mi sembra di ricordare dall'intervista rilasciata a VF da Macciò, l'istruttore dei cani, che una vicina (dirimpettaia) è scesa con lui dal Colle alle 21.00. A casa questa vicina gli ha indicato dove trovare le scarpe ed i trucchi per le tracce da far odorare ai cani e poi è risalita con lo stesso istruttore a CSM alle 22.
Vado comunque a ricercare l'articolo, per conferma, oppure ti chiedo anticipatamente scusa per l'annotazione ;-).

Ciao, Pamba

Pamba ha detto...

p.s.
In ogni caso, se è vero quanto anticipato sui giornali
(Articolo sul Corriere Adriatico "Tracce di Alibi per Parolisi"), le tre testimonianze della difesa di Parolisi dovrebbero essere Colasanti, un ragazzo che avrebbe visto una donna spingere una bambina alle altalene e lo stesso istruttore dei cani.
Sarà lui a precisare chi era questa vicina.

Ciao
Pamba

LucaP ha detto...

@ Mimosa

Prima mi sono sbagliato in merito all'ora in cui Macciò e Sonia sono andati a Folignano per prelevare gli odori da utilizzare con Piergiorgio. Sono andato adesso a verificarli.

Macciò è arrivato al Pianoro alle 21.00 e successivamente con Sonia sono andati a Folignano. Sonia ha quindi riaccompagnato Macciò al Pianro dove le operazioni di ricerca sono iniziate alle 22.20/22.30 circa. Di cosa abbia fatto successivamente Sonia non abbiamo riscontro ma sicuramente non compare nelle poche fotografie in cui si vedono Macciò e Piergiorgio. Non vorrei sembrare troppo sospettoso ma certe coincidenze di orari sono strane.

ENRICO ha detto...

ANNIKA

come al solito sei chiarissima e scientificamente incontestabile.

Ci lasci sempre tutti a BOCCA APERTA !

Peccato che durante quelle miserabili trasmissioni tv di "approfondimento" su questa vicenda ci succeda la stessa cosa ... ma per il motivo opposto !

LucaP ha detto...

@ Pamba

Scusami se ti ho anticipato ed ho fatto la stessa ricerca. In ogni caso la vicina di pianerottolo è proprio Sonia.

Chi sarà mai il ragazzo che ha visto una donna spingere l'altalena? Se B&G lo chiamano a testimoniare però vuol dire che sono certi che abbia visto proprio Melania.

Per quanto riguarda Macciò e Piergiorgio spero proprio sia data occasione all'accompagnatore del cane di potersi riscattare dall'accusa di inattendibilità rivoltagli grazie anche a strane perizie dove sembra che gli animali testati non fossero solamente i cani ma anche diversi gatti trovatisi stranamente nei paraggi.

Dispiace però non sia data la stessa occasione a Ranelli, ma forse hanno pensato che fosse impresa troppo improba in occasione del giudizio abbreviato.

LucaP ha detto...

@ Mimosa

Per quanto riguarda gli accertamenti che si possono fare sui tabulati telefonici delle persone coinvolte nella vicenda, valgono le stesse considerazioni fatte da Cusani e da noi riprese in merito ai tabulati di Parolisi.

Considerato che la zona è servita da più impianti di telefonia che si alternano nella copertura, senza però che ve ne sia almeno uno nelle immediate vicinanze del chiosco di Ripe (la Cella di Ripe, ripeto per l'ennesima volta, non esiste ed è un'invenzione dei giornalisti forse opportunamente imbeccati), non si possono avere certezze di alcun tipo sulla localizzazione dei celluari.
Potrebbero al massimo servire da supporto per indagini più tradizionali ma non possono indicare se qualcuno si trovasse nei pressi di Ripe di Civitella quando in teoria si doveva trovare altrove a meno che la persona abbia dichiarato, per esempio, di trovarsi in Ascoli città mentre il suo telefono agganciava una cella di un impianto molto più distante (e forse questo potrebbe essere il caso del militare che sembra aver telefonato ad una donna di Folignano conosciuta dai Parolisi alla mattina presto del 20/04).

tabula ha detto...

@Lucap
la domanda su cosa facessero i vari attori della vicenda quel pomeriggio, l'avevo posta anche io.

Concludi sostenendo che non abbiamo elementi nè per giudicare nè per fare ipotesi.. sei ironico anche stavolta, vero?

Prima di tutto è interessante che Paciolla fosse nella stessa frazione Colle in cui è stato individuato il segnale del cellulare di melania. credo sia per questo motivo che gli inquirenti lo abbiano inizialmente rivoltato come un calzino.

Alfredo Sirocchi si è "addormentato sul luogo di lavoro": beh, quantomeno encomiabile.
E non si sa nemmeno cosa abbia fatto la moglie: ma non c'era una festicciola quel pomeriggio?

nessuno dei due ha un alibi?
A parte forse la madre di Sonia, che garantisca per la figlia.
A quella festicciola invece, chi partecipò?

@Annika: devo ammettere che sei capace di sorprendermi.
Il particolare del ferro da stiro che bruci le cellule raft, da contatto, è un vero colpo da maestro.

E' anche possibile che, una volta stirate e quindi successessivamente all'azione del ferro, il figlio di Sonia abbia sbavato afferrato e giocato con le mutande dell'amica della madre portandosele in giro sbatacchiandole passandosele sul volto e maneggiandole.

Mio figlio lo fa spesso con diversi oggetti che catturino momentaneamente la sua attenzione.

Però io eviterei di indossare un paio di mutandine sporcate dal muco di un bambino, o sbavate dallo stesso, o maneggiate e portate in giro per casa altrui come un giocattolo: sorriderei, direi "che carino", gliele leverei di mano con delicatezza, e una volta rientrata a casa le ri-infilerei di corsa nel cesto dei panni sporchi.
Voi le avreste indossate il giorno dopo per andare a fare una visita medica?

E poi, quanti anni avrebbe questo bambino?

Una verifica su quel dna sarebbe un atto dovuto.

tabula ha detto...

@Lucap,
sono quasi certa tu stia rispondendo a Mimosa per una domanda che ti ho fatto io.

comunque sia non è importante.
piuttosto, chi è quel militare che telefonò la mattina del 20 ad una donna conosciuta dai parolisi?

e chi era questa donna, si sa?

che contatti aveva con la coppia?

ENRICO ha detto...

A TUTTI

abbiamo messo tanta di quella carne al fuoco che se non arriva MIMOSA a riorganizzare la cena va' a finire che ci prendiamo tutti una colossale indigestione !

Io già incomincio a barcollare...vado a farmi un "canarino"

A più tardi
;-) ;-) ;-)

Ps : però, accidenti CHE SQUADRA, ragazzi !

Anonimo ha detto...

Annika, BRAVISSIMA!!!!

Stella

anna ha detto...

no c'è anche il dna di sonia e lei si giustificò dicendo che la sera prima aveva stirato con melania, ma andarono a cena a casa di sonia i parolisi Melania si aveva portato i suoi pamnni da stirare?

Anonimo ha detto...

ANNA

nooooooooooo ! ma dici davvero ?
Io questa notizia non l'avevo mai sentita ..

anna ha detto...

sotto l'unghia c'è dna femminile gli oinquirenti hanno affermato che è il dna dell'estetisat di somma vesuviana che aveva fatto le unghie qualche giorno prima a melania,vi pare possibile che l'estetista venga dalla campania nelle marche a fare le unghie a melania?d'altra parte nemmeno melania è scesa in campania in quanto sarebbe dovuta andare il 19 Aprile, io dico solo una cosa, le favolette vengono accettate dagli inquirenti se raccontate da tutti....... ma sempre favole sono......

anna ha detto...

questo è quello che scriveva a dicembre un giornale ed è vero, perchè melania già da luglio si giustificava dicendo che aveva stirato con melania:
Articolo fan page

Oltre ai capelli anche un altro elemento che riguarda il dna ritrovato sul cadavere dai Carabinieri del Ris andrebbe ancora contro Parolisi: secondo i Ris, infatti, le tracce rinvenute sugli slip della donna sarebbero due, una femminile e l’altra maschile. La prima appartiene a Sonia, vicina di casa di Melania mentre la seconda di suo figlio che la stessa Melania aveva tenuto in braccio la sera prima della sua morte. Per ultimo, anche il dna rinvenuto sotto l’unghia dell’anulare di Melania apparterrebbe all’estetista dalla quale la donna si era recata poco tempo prima di essere uccisa. Tutte persone, insomma, che Melania aveva incontrato nei giorni precedenti il suo assassinio

il bambino era stato tenuto in braccio da melania, dice l'articolo in braccio non sulle mutande.............

ANNA ha detto...

sono contenta se escono dei testimoni che possono aver visto melania dondolare la bimba,perchè gli inquirenti hanno cercato di minacciare psicologicamnete tutte le persone che discolpano parolisi,

il colasanti è un militare , magari anche giovane non lo so , ma lui mantiene la sua versione che la macchina di parolisi non è passata ne all'andata ne al' ritorno, nonostante gli inquirenti cerchino di screditarlo e di fargli pressioni psicologiche
BRAVO NON CEDERE RACCONTA LA VERITA!!!!!!NON TI FAR INFLUENZARE DA ALTRI!!!!!!!!!!!!!!!

ENRICO ha detto...

ANNA

Aridajeeee!

La vuoi smettere di intervenire ripetendo come un mantra sempre le stesse 2 o 3 cose che oltre a non aggiungere niente di nuovo appesantiscono la discussione ?

Se hai cose interessanti e INEDITE da dire scrivile se no limitati a leggere per cortesia.

Mimosa ha detto...

Ora tento di riprendere le fila del mio ragionamento pomeridiano.
LucaP, forse fai bene a ripetere accuratamente le cose come se nessuno avesse mai letto niente o non avessimo memoria, fai emergere sempre qualcosa di nuovo (come il marito di Sonia che dorme, o quel militare che la mattina del 20 telefona ad una donna di Folignano … dove trovi queste notizie?).
Io ho molta stima della tua competenza tecnica e ho molto ammirato gli sforzi delle ricerche che hai condotto. Finora ti siamo venuti dietro, anche con i tuoi accuratissimi ragionamenti intorno alla possibilità di cancellare dati sui cellulari, hai illustrato molto bene la questione delle reti “convenzionate”, delle “celle intelligenti”, di una rete “protetta” (io quell’epoca, agganciandomi a dei commenti di Annika, parlai di un “ombrello” attribuito al fatto che c’erano le esercitazioni in corso e tu mi rispondesti che non era così, ricordi? ora tu parli del Pianoro come di «zona coperta dalla rete dell'esercito», ma di quale “esercito”, quello della Caserma Clementi o di quello di Chieti che aveva le esercitazioni a Ripe? solo per inciso).

Dato che siamo ritornati a parlare di quando la “ripulitura” può essere stata eseguita, mi tornano alla mente molte perplessità. Mi spiace dover riprendere certi punti, sarà di noia a molti, ma alla fine, abbiate pazienza, forse salterebbe fuori qualche idea in più.
Comincio considerando i puri fatti (come piace ad Enrico) arcinoti:
Parte Prima. I fatti dicono semplicemente che:
a) non sono rintracciabili i testi degli sms di Sonia
b) non ci sono messaggi nel telefonino di Melania se non l'ultimo in entrata risalente a gennaio 2011 e un altro in uscita di luglio 2010
c) sul telefonino di Melania non c’erano filmati, foto
d) sui tabulati divulgati, tra le tante telefonate fatte da Salvatore, amiche e familiari il 18 aprile ci sono anche degli sms e ci sono dei numeri chiamanti cancellati.

I miei commenti sono i seguenti:
1) Non mi pare che sia stato scritto da alcuna parte che le indagini si siano impegnate a cercare testi di tutti gli sms cancellati. E’ stato solo rilevato il fatto che non erano conservati sms “dopo” quelli citati. E se Melania NON avesse scritto né ricevuto proprio nulla (a parte gli sms di Sonia)? Infatti “si suppone” che altri fossero cancellati, solo perché è “strano” che una giovane donna dei tempi moderni non avesse la casella piena di sms. Ma che ne sappiamo con che frequenza Melania messaggiava e se prima o dopo di quelli conservati ce se stavano altri? Se Melania non ne fosse abituata? Il problema della cancellazione ad hoc da parte degli assassini cascherebbe. Resterebbe solo il mistero dell’sms non recuperabile di Sonia.
2) Che ne sappiamo se utilizzasse tutte le potenziali funzioni del suo cellulare? Dire che non “sono stati trovati” filamati o foto non equivale a dire “non sono stati recuperati”, può voler dire che “non ci sono” per la ragione che non ci sono mai stati, non li ha mai fatti.
3) LucaP ha notato che sui tabulati mostrati in tv tra le telefonate del pomeriggio ci sono anche degli sms e dei numeri cancellati, ma a te, Luca, risulta che sono cancellati anche i testi? Perché da come ne hai parlato, ci hai un po’ confuso. Se si è trattato solo di nascondere l’individuazione del chiamante, l’identità di costoro è nota solo chi li ha coperti col tratto di pennarello, cioè chi ha avuto in mano questa lista per primo o per ultimo, non so se mi spiego a chi alludo …
Da nessuna parte è mai stato scritto né detto che i testi di questi msm siano spariti, io non ho informazioni. Bisognerebbe sapere per certo se gli inquirenti li hanno o no.
Pertanto l’ipotesi della “ripulitura intelligente” potrebbe anche essere un falso problema. Fermo restando, ripeto, il mistero del testo dell’sms di SV che non è stato recuperato. E dunque il problema da risolvere sarebbe solo questo.
(CONTINUA)

PINO ha detto...

E' scandaloso quanto viene spettacolarizzato da CLV.
Un ossessiva riproposta delle telefonate fra Parolisi e L, e la ormai stomachevole presenza di un parendato stantio, oltre ad un legale di parte civile, che precisa le date delle perquisizioni dell'armadietto militare del caporalmaggiore, da dove è sparito (guarda caso) un peluche a forma di cuore, che P aveva avuto in regalo da L.
Prove queste, secondo la parte civile. che "avvalorano il movente dell'omicidio".
COSE DELL'ALTRO MONDO!!
Vado a prendere una camomilla, se no la pressione arteriosa mi sale a 1000.
PINO

Mimosa ha detto...

Parte Seconda.
I fatti ci dicono che:
e) il cellulare di Salvatore non risulta localizzabile prima delle 15.26 del 18 aprile e fa registrare chiamate accalappiate da celle solo dopo le 15.26 e da quel momento in poi le sue chiamate sono sempre agganciate a celle, per quanto ciò risulti solo sul telefono di Melania.

I miei commenti, o meglio le mie riflessioni/domande, sono i seguenti:
1) E’ stato detto in lungo e in largo che Salvatore non ha mai cercato Melania prima delle 15.26 semplicemente perché né sul tabulato di Melania né sul suo telefonino c’erano precedenti chiamate ed è stato anche detto che il cellulare di Salvatore “presumibilmente” era spento, semplicemente perché non era stato possibile localizzarlo, però non abbiamo i dati del suo tabulato telefonico in quanto sono inglobati in quello collettivo della caserma.
Ma se entrambi i cellulari, intestati al Reggimento Ascoli, proprio finché erano a San Marco e nella «zona coperta dalla rete dell'esercito», fossero stati entrambi coperti solo e limitativamente per il reciproco traffico? come a dire che se si fossero chiamati l’un l’altro da una parte all’altra del prato non ci sarebbe comunque traccia alcuna neanche sui tabulati di Melania. E’ corretto supporlo?
2) Da quanto sopra si dedurrebbe che il cellulare di Melania, ricevente, riesca ad agganciare le celle entro il cui raggio si trova il cellulare, trasmittente, di Salvatore solo quando è uscito dal raggio della rete TELECOM “protetta” mentre quello di Salvatore ne rimane ancora sotto (se ho capito bene quello che LucaP ha scritto). Ciò vorrebbe dire che una volta distanziati i telefoni “gemelli” non erano più entrambi reciprocamente coperti, infatti Melania riceve le telefonate di Salvatore solo dopo le 15.26 come a dire che – se si crede a Parolisi e alle telefonate fatte e mancanti – mentre Salvatore non si è mosso dalla zona coperta, entro quell’ora il cellulare di Melania era sufficientemente sotto la copertura della rete “fantasma” e in quel momento non più.
Sarebbe importante sapere fin dove “copre” questa rete fantasma? Il Monumento e il Bar Segà ne erano sotto? Ripe era zona “coperta” mentre erano in corso le esercitazioni? Secondo questo mio ragionamento, se tali siti fossero stati sotto la copertura, il telefono di Salvatore non avrebbe lasciato traccia di chiamate.

Quindi: delle due una:
- i siti erano coperti e allora il telefono di Salvatore è stato “disimpegnato” poco prima delle 15.26
- i siti non erano coperti allora il telefono di Salvatore ha potuto lasciare traccia.

@ENRICO era questo il “rospo” che dovevo sputare …
(CONTINUA)

Mimosa ha detto...

Parte Terza.
I fatti dicono che:
f) in corrispondenza della chiamata delle ore 16.48 c’è un oscuramento sul chiamante
g) Sonia chiama Melania alle ore 17.19, alle 18.48 e alle 18.52
h) nessun altro amico/a cerca di telefonare a Melania
i) dai tabulati esibiti mancano telefonate successive alle 18.52
f) il cellulare di Melania si spegne alle 19.10 del 18 aprile e si riattiva scaricando tutto il traffico sospeso alle ore 7.10 del 20 aprile

I miei commenti sono i seguenti:
1) se il nome cancellato relativo alla telefonata a Melania delle ore 16.48 è davvero di Stefania D. (come suppone LucaP), noi non abbiamo elementi per sapere dove Stefania si trovava, quale cella ha agganciato, in nessuna intervista lei è mai comparsa a raccontare perché ha cercato Melania a quell’ora. Era invitata anche Stefania alla festicciola per il nipotino di Sonia?... dal momento che erano amiche coinquiline e lei era anche libera, visto che il marito era impegnato altrove. Sarebbe interessante sapere dov’era e il motivo della chiamata
2) nemmeno io credo Stefania fosse stata già avvertita dal marito in quanto il Paciolla disse di essere stato avvisato da Salvatore intorno alle h 17, tuttavia possiamo ammettere che la gente si sbagli sui minuti (del resto Sonia stessa nella prima intervista disse di aver chiamato Melania intorno alle 14-14,30 e dopo disse “alle due e tre quarti”). Purtroppo non abbiamo dati che ci facciano sapere del traffico telefonico di Raffaele Paciolla
3) se Stefania è stata avvisata della scomparsa di Melania poco prima di averla chiamata, come si spiega che Sonia, l’amica “del cuore” abbia atteso mezz’ora prima di cercarla? In nessuna intervista Sonia ha raccontato (nessuno glielo ha chiesto?) chi l’ha avvisata e a che ora
4) io personalmente non ho modo di sapere quali telefonate siano state fatte dalle 18.52 in poi, tuttavia Michele Rea dice di aver fatto l’ultima chiamata (durante la quale gli è sembrato che la telefonata sia stata interrotta) alle 19.10 in ogni caso da quel momento il cellulare di Melania risulta spento.
5) A meno che non risulti il contrario, su un cellulare spento non si possono fare operazioni di “pulizia”, pertanto, se il messaggio di Sonia è stato cancellato ciò può essere avvenuto solo tra le 15.05 e le 19.09. Ciò significherebbe che esso è stato sottratto a Melania per qualche tempo in questo lasso di tempo, MA non posso non sottolineare che ciò avveniva “mentre” arrivavano telefonate ogni 5-6 minuti.
E posso solo credere che siano stati cancellati sms e mai chiamate.
(CONTINUA)

Mimosa ha detto...

Parte Quarta e ULTIMA

Infine: nell’Ordinanza di Ascoli sta scritto che sono state condotte «le ricerche ad ampio raggio sui telefoni delle persone comunque coinvolte o legate alla coppia Parolisi/Rea; le verifiche sui proprietari/conduttori di abitazioni della zona S. Marco», inclusi 23 militari di Chieti partecipanti alle esercitazioni. Questa frase è sibillina per non dire priva di senso: dopo che sono state fatte le verifiche di tutte quelle persone, a cosa sono pervenuti? a nulla, perché sappiamo che parlare di celle “agganciate” non significa dimostrare che una persona si trova in un punto geografico preciso (non si traggono le coordinate tra long e lat), per quanto lo cerchino di dimostrare con il cellulare e il corpo di Melania, solo nel verso che più fa comodo alla Procura.

Tutta questa lunghissima e forse troppo circostanziata premessa, intende in primis fare il punto sinteticamente e terra a terra su diverse oscurità ancora da spiegare.
E poi per arrivare alla conclusione che:
A)solo i tabulati della caserma Clementi o anzi il Ministero della Difesa potrebbe far svelare se Parolisi si trovava a CSM sotto la “copertura”
B)dalla caserma Clementi o dal Ministero della Difesa si potrebbe sapere se e come si possa disabilitare un’utenza convenzionata e nel contempo accedere al software dei telefonini.
Non so se c'è altro modo.

Mimosa

Mimosa ha detto...

@ PINO carissimo
io sono capitata a guardare la tv appena in tempo ... che telepatia ho avuto ... mi dispiace per latua pressione ... però si è saputa una cosa importantissima: è stata Melania ad insistere (ad imporsi) ad andare a CSM.
Non sta bene con le nostre ipotesi?
Non potrebbe voler sostenere il nostro sospetto che avesse un appuntamente a cui non doveva assolutamente mancare?
In tal caso, possiamo ritirare la supposizione che lui sapesse ... ciò non toglie che l'abbia seguita quando ha trovato la scusa della pipì... che più ci penso e più mi pare una vera scusa ...

Mimosa

PINO ha detto...

SUPER MIMOSA

Ottima stesura chiarificatrice, che pone, però, anche quesiti sibillini al nostro INGEGNE di SQUADRA Luca/p, che certo risolverà.

Il punto che abbiamo segnato a CLV e notevole, e sono sicuro che ne seguiranno altri, a breve distanza.
Carissimi saluti e felice notte, PINO

Anonimo ha detto...

p.s. correggo: INGEGNERE
PINO

Mimosa ha detto...

Buona notte a te Pino!
Mimosa

ENRICO ha detto...

Cara MIMOSA

Che lavoro eccezionale !

Purtroppo, non sono riuscito a godermelo come avrei voluto : mentre lo leggevo ho avuto un attacco di sconforto perchè mi veniva in mente in continuazione la sciagurata conduttrice di CLV e non potevo fare a meno di confrontare la tua appassionata, intelligente e scrupolosa analisi con il GROTTESCO “servizio” sul caso Rea che la succitata “giornalaia” ha avuto il coraggio realizzare e di mandare in onda questa sera . Una cosa vergognosa . Talmente sconsiderata da far sorgere il dubbio se costei sia cosciente delle assurdità che propina – o che qualcuno gli fa propinare - ai telespettatori o se sia talmente ottusa da non rendersi conto di quello che dice e del danno che produce : sia nel caso di un Salv. colpevole sia soprattutto nel caso di un Salv. innocente.

Grazie per l’impegno e per il tempo che dedichi con disinteresse e competenza al nostro lavoro comune

PINO

Quanto ti capisco ! A me la camomilla non mi è bastata : l’ho dovuta rinforzare con 2 pasticche di valeriana

buona notte a tutti
E.

ENRICO ha detto...

Ps :
A CLV, tutti contenti come se avessero trovato la smoking gun, hanno gioiosamente sottolineato come Salv. NON volesse andare a CSM perché aveva intenzione di defilarsi per andare a telefonare a L.
Allora come la mettiamo con l’eliminazione di M.?
QUESTI sono capacissimi di sostenere che” siccome LEI gli ha impedito di andare a correre e quindi gli ha mandato a monte il programma, LUI è stato preso dall’ira e l’ha accoltellata ! “

Ri-buona notte !
A domani

Mimosa ha detto...

Grazie ENRICO,

io per fortuna ho visto solo quel pezzetto che ho colto e su cui ha esternato il commento (il tempo lo stavo impiegando qui per completare il lavoretto ... ci sono stata dietro ore ... lo puoi capire).
Sono disgustata nel profondo anch'io ... e anche dalle parole di Gionni ... ma chi si crede di essere? sta imperversando come se fosse un padreterno ... si può ben capire in che mani si è messo il clan R.

Ma avete sentito che lo zio/cugino ha detto che lui si è costituito parte civile "non per i soldi, casomai quelli servono alla piccola Vittoria, ma per POTER ESSERE PRESENTE in aula" ... ma la Corte, che deve decidere chi ammettere e chi no a parte civile, lo accetterà dopo una simile dichiarazione pubblica???

Che schifo che schifo che schifo ...

Buonanotte!

Mimosa

tabula ha detto...

@Enrico
non farti il sangue amaro.
Dopotutto Parolisi, così ansioso di andare a fare la sua corsetta, si vestì in quella maniera proprio per prendersi una ventina di minuti sportivi salvando così capra e cavoli tra i propri programmi e quelli della moglie.

Tra l'altro, il fatto che Salvatore sia stato leggermente forzato dall'insistenza di melania, potrebbe significare che lei avesse davvero uno scopo preciso nel fare quella piccola gita.

Piuttosto non ho capito l'importanza che potrebbe avere il furto di un pelouche a forma di cuore.

(Se dovesse averlo preso Gionni, ho paura che quel povero stupido pelouche verrà torturato)

@Mimosa: sei in grado di interloquire con il linguaggio tecnico di Lucap, complimenti!

ps: già. Da chi fu avvertita Sonia?

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