martedì 16 luglio 2013

Sarah Scazzi: il mistero delle strane e significative coincidenze

Articolo di Vanna

 

Il panorama che viene fuori da tutta la vicenda del caso Scazzi, appare squallido e le testimonianze riportate discutibili sotto molti punti di vista. Così come le azioni della Procura, degli avvocati e di tutti gli esperti entrati in campo, compresi i sistemi di comunicazione. Non si è voluto o non si è potuto andare in profondità, visto lo scarso spessore "culturale" e la scarsa volontà (o voluta superficialità) degli inquirenti ad approfondire. Per "cultura" non intendo la conoscenza delle discipline letterarie, storico-filosofiche o altro, intendo il saper capire e comunicare le cose, le persone, i sentimenti, intendo il condividere uno spazio con significati superiori che vanno oltre il quotidiano vissuto. In poche parole, oltre agli oggetti strumentali si doveva mettere al centro della conoscenza investigativa l’essere umano e il suo sentire. Quindi chi aveva il mandato di indagare, verificare, tutelare, difendere, capire, doveva onorare quel mandato ed avere “quella cultura” di cui sopra.

Qui sembra non ci sia stato e purtroppo sembra che non se ne senta nemmeno il bisogno, visto la vita affannata che tutti noi facciamo. Questa tristissima vicenda non ha visto solo due ragazze alla ribalta dei media, ma anche un’intera comunità sotto i riflettori e un intero territorio, luminoso di colori, diventare il ricettacolo di un efferato omicidio. Tutti noi per lunghi mesi abbiamo assistito, mattina, pomeriggio e sera, a trasmissioni sul caso. Le telecamere, per molto tempo di casa in quella zona, hanno mostrato un mondo che ci ha fatto riflettere non poco. Cosa veramente è accaduto il 26 agosto del 2010 non lo sappiamo, ma forse fu l’epilogo di qualcosa che era nell'aria. Chi era Sarah? Chi era Sabrina? Chi erano quei giovani che passavano il tempo in birreria, in pizzeria, che andavano al mare, che lavoravano? Sicuramente erano ragazzi come ce ne sono tanti in tutta Italia. E’ difficile penetrare nel mondo giovanile e conoscerne i sogni e le speranze, quando spesso i genitori non conoscono neanche gli amici e i luoghi che frequentano i loro figli. Sembra invece scontato conoscere il mondo degli adulti e i suoi fallimenti, i tentativi di riuscire giorno dopo giorno a sopravvivere schiacciati dalle responsabilità. E possibile “leggere” il caso Scazzi attraverso le strane coincidenze che si verificarono e che non furono adeguatamente o volutamente considerate? Ricordo l’appello che fece mamma Concetta al Presidente della Repubblica, chiedeva aiuto perché non si stava facendo abbastanza per trovare la figlia. 

Si poteva prevedere quello che sarebbe accaduto a Sarah? E’ possibile trovare tracce per capire se qualcosa di inquietante stava maturando? Può essere, perché no? Ci sono tracce, frammenti di vita che possono essere letti da un altro punto di vista: quello delle coincidenze significative della teoria junghiana sulla sincronicità. Brevemente, con tale teoria, K.G. Jung afferma che tra la causa e l'effetto c'è un nesso a-causale. Questa connessione si realizza attraverso le coincidenze e le corrispondenze significative che possono appartenere ad ambiti diversi. Se la causalità appartiene alla conoscenza oggettiva, ad esempio: piove perché il cielo è pieno di nuvole, la sincronicità appartiene all'esperienza soggettiva. Pertanto trovare il nesso a-causale di un fatto, secondo tale teoria, può essere oggetto di riflessione personale; il principio non è scientifico, ma apre alle coincidenze significative. 

Si può cercare di capire come stava crescendo Sarah? 

La prima traccia sulla quale mi soffermo è quella che parte dal 26 novembre 2009, quando Sarah si recò nella biblioteca di Avetrana. Da quanto si è saputo pare che ci andasse spesso e ne usasse anche il computer. Da quanto si sa, gli inquirenti hanno indagato sui suoi profili facebook riscontrando che tutto rientrava nei normali parametri della sua età. Quel giorno prese il libro: "Segreti di morte", o "Seven Secrets", di William Le Queux. Questo autore, dalla vita un po' originale e movimentata, molto fecondo viste le pubblicazioni prodotte, è poco conosciuto alla massa e molto dagli appassionati del mistero. E’ un autore minore della fine del secolo XIX inserito nel periodo positivista: trattava con successo i temi del mistero inquietante e suggestivo in stile neo gotico, non tralasciando lo spionismo politico. I suoi libri si trovano in tutte le biblioteche più prestigiose del mondo. E' così anche quella di Avetrana, o il libro era stato ordinato da Sarah in persona e la biblioteca lo aveva ottenuto tramite un prestito interbibliotecario? Bisognerebbe quindi chiedersi come caspita sia arrivato nelle mani della ragazza, come e perché Sarah lo abbia scelto fra tanti e, soprattutto, chi glielo aveva consigliato. In poche parole: chi prima di lei lo aveva preso e letto? 

Inoltre, visto il genere particolare, perché Sarah aveva curiosità di leggere argomenti di morti e di scomparse misteriose? Gli inquirenti, per quanto ci è dato sapere, non hanno evidenziato questa domanda che appare lecita. Quindi non sappiamo se l'hanno risolta e neppure se ne hanno ricavato informazioni. Però quel libro è un indizio che appare importante perché può tracciare delle interpretazioni sui vissuti di Sarah, sulla sua generazione e sul territorio in cui viveva. Non è un libro qualunque, Sarah sicuramente iniziò a leggerlo il 26 novembre 2009 ed esattamente nove mesi dopo ella scomparve. Nove mesi: il tempo di una gestazione. Si stava formando una nuova Sarah? Come ha vissuto in quei nove mesi? Come ha condiviso tali letture e con chi? Andava a scuola regolarmente e con la cugina Sabrina condivideva amicizie adulte. Non aveva un computer personale ma chattava con persone più grandi di lei, sia in biblioteca che su altri computer. Gli inquirenti anche in questo caso pare abbiano "verificato" i contatti considerandoli, senza approfondire, nella normalità di una ragazza adolescente.

La ragazzina aveva in camera un poster di M. Manson, il satanista: pure questo dagli inquirenti fu considerato normale? Nessuno pensò di indagare per capire se nel territorio altri ragazzi apprezzavano quel tipo di musica e artista? I ragazzini si coalizzano, si copiano, si imitano. Per cui c'è da chiedersi: ad Avetrana solo a Sarah piaceva quel "cantante"? E i ragazzi dopo la scuola di cosa parlavano? Le famiglie intervenivano? Sapevano dove andavano i loro figli? 

Tante famiglie stanno perdendo il contatto con le nuove generazioni. Il computer, la televisione, la discoteca, la birreria, la pizzeria e tanto altro, hanno preso il posto della famiglia, della chiesa, della scuola. Sarah era una ragazzina sola, carina, pulita, ingenua, quasi una bambina... il tipo di ragazza appetibile da chi lavora nell'ombra. Tre giorni prima di sparire andò a trovare una cugina paterna e sembra che lontano da casa si abbigliasse di nero e si truccasse pesantemente. Insomma, non passava per nulla inosservata. Sabrina disse che Sarah anche a S. Pancrazio si era fatta riconoscere. Forse non condivideva certi suoi atteggiamenti, o forse la piccola giocava a fare la grande? Se Sabrina aveva avuto sentore di qualcosa accaduto a S. Pancrazio, doveva essere irritata e nel nominare quella zona non depistava, come qualcuno affermò, ma forse indicava un territorio ben specifico. In fondo la frase di Concetta, che suggeriva di controllare ogni componente della famiglia, poteva anche riferirsi ai parenti del marito. Inoltre Michele Misseri nei primi tempi riferì, in un collegamento televisivo pomeridiano, di aver rimproverato la figlia che si portava sempre dietro Sarah, minorenne, perché se le fosse accaduto qualcosa sarebbero stati loro i responsabili.

Questa frase mi fa pensare che Michele Misseri avesse capito che la libertà di cui godeva Sarah poteva trasformarsi in un problema. Loro erano corresponsabili di quella libertà. Può essere che il contadino avesse più senno e sale nella zucca di quel che crediamo? Perché disse quella frase? Era un capofamiglia coscienzioso... o aveva ricevuto qualche confidenza che lo aveva fatto riflettere? Sarah aveva l’abitudine di scrivere su quaderni e diari. Tutti letti senza che si sia trovato nulla che facesse presagire il tragico evento. Cominciava a chiedersi i grandi perché della vita? Ne parlava in casa?Andava al Tempio con la mamma? Leggeva la Bibbia? A scuola era esonerata dall'insegnamento religioso o assisteva all'ora di religione cattolica? Perché c'è differenza. Ad esempio, per i Testimoni di Geova l'anima non sopravvive, mentre per i cattolici l'anima sopravvive ed avrà un premio o un castigo, anche eterno.

Quale era l'idea di Sarah rispetto la sopravvivenza dell'anima?

Non sappiamo come la ragazzina abbia potuto condividere i suoi dubbi e con chi. Perché per prendere quel libro doveva avere per forza curiosità e dubbi. Chi la conosceva la descrive pensosa, riflessiva, desiderosa di coccole, timida, sola. Le famiglie della tragedia ultimamente erano unite, ma nel passato c'erano stati problemi di eredità, quindi di danaro. Storie di rivalità, di affidamenti ad altri nuclei familiari. Ma una volta passata la burrasca, davvero per tutti era passata?, tutto torna normale, tanto che non c'era un impedimento affinché le due cugine si frequentassero. Anzi, da una parte l'affidavano e dall'altra l'accoglievano. Tutti le volevano bene, tutti la vedevano crescere e già ne intravedevano la bellezza. Ma ricordiamoci di quel qualcuno che trama nell'ombra e si affaccia senza apparenti motivi nelle curiosità di una giovane generazione. 

I rapporti tra cugine erano forse burrascosi, ma una era più grande, aveva voglia di sposarsi e forse non si poneva troppi dubbi esistenziali (qualche complesso poteva riguardare il sovrappeso, sempre inviso alle ragazze). I suoi genitori dalla mattina alla sera lavoravano in campagna e si abbrustolivano al sole e al vento. Per cultura pensavano quindi quotidianamente solo al pane e al companatico. Sarah invece aveva la mamma molto presa dal suo credo religioso, il padre e il fratello lontani, un nonno allettato e una badante straniera per casa. Il padre e il fratello non condividevano la scelta religiosa di Concetta; anche Sarah non subiva quel credo religioso e avrebbe voluto il battesimo. In Puglia c’è una consistente comunità di Testimoni di Geova, in quella terra straordinaria si sente il bisogno di tale risposta religiosa. Certo è che era presente il sacerdote al funerale. 

Concetta aveva alle spalle una storia di vita che probabilmente l'aveva segnata come figlia e come donna. Era madre, ma partendo dalla vecchia esperienza personale si trovava, forse, con strumenti inadeguati e poco convincenti. Quando da figli si hanno storie pregresse difficili, diventa un nodo il confrontarsi con una figlia adolescente che ai problemi legati all'età somma il rifiuto del credo religioso al quale ci si è convertiti. Per cui non è utopia supporre che facesse fatica a capire certi atteggiamenti e si aiutasse con la fede, forse non trovando altro rimedio per medicare la sua antica sofferenza. E Sarah come viveva quel periodo? Nel suo ultimo sms, digitato la mattina del 26 agosto, scrisse: “Uccidere per professione è un lavoro senza tempo”. Sembra il titolo di un libro... a chi lo doveva inviare? Ma se quella frase non era il titolo di un libro e non l’aveva letta da nessuna parte, si deve convenire che mentalmente era più grande di quanto tutti credessero. Quella frase parla di qualcuno che per mestiere uccide. Non è una frase da sottovalutare, come non lo sono i messaggi su facebook che parlavano del suo desiderio di scomparire. Per andare dove? Perché? Voleva essere al centro dell’attenzione o si sentiva grande? Non si sa, ma visto il libro di Le Queux si può dire che non le mancasse una sorta di attrazione verso il lato oscuro delle cose. 

Il 26 agosto 2009, nove mesi dopo aver iniziato la lettura del libro, nella torrida controra Sarah uscì di casa per andare al mare e sparì. A poche ore dalla sua scomparsa apparvero su facebook, postate dal nickname Regen, alcune immagini di un manichino incordato e di una ragazza bionda nell'acqua. E' a dir poco inquietante, non solo l’immagine ma soprattutto la tempistica. Anche qui sembra che tutto sia stato controllato e considerato, per tanti con grande superficialità, semplice curiosità adolescenziali e una “coincidenza che non può essere oggetto di indagine perché non scientifica". Eppure quelle immagini apparse nelle stesse ore della scomparsa, che rappresentavano una realtà e non legate tra loro da una causa, erano da approfondire. Cos'è un manichino? E' l'effigie che raffigura un uomo e può essere utilizzato per numerosi scopi: lo spaventapasseri serve a spaventare gli uccelli, i burattini a divertire i bambini, i manichini per mostrare capi di abbigliamento... anche le bambole e i soldatini in fondo sono manichini. 

Il manichino svolge il ruolo di ripetere usi, costumi, qualità umane: è un oggetto utilizzato per molti scopi e, in quanto oggetto, non pensa. Le modelle sono persone pensanti: Ma intese come manichini in movimento, hanno il ruolo di indossare i capolavori dei sarti e gli accessori che esaltano la loro bellezza per proporre e vendere, non per amare o pensare. Quindi le modelle svolgono un ruolo che non deve avere una sua identità. Al contrario Pinocchio, il capolavoro di Collodi, è un pezzo di legno senza vita. Ciò non toglie che diviene un burattino pensante dopo aver fatto molti errori ed essere andato in ricerca del padre nel ventre del pescecane. Dopo avere, quindi, dato prova d'amore. Solo quando riesce a salvare Geppetto, ad amarlo, diventa un bambino vero con una sua identità. Cosa c'entra Pinocchio con Sarah? 

Poteva la ragazzina aver cominciato a dimostrare una sua autonomia, una sua personalità e libertà di gestire il suo tempo, i suoi spazi, i suoi sogni? Come la fiaba di Pinocchio docet? Stava crescendo e forse era più matura di quel che sappiamo. Sarah aveva cominciato a prendere coscienza della sua identità e voleva svincolarsi da certi legami, da certe situazioni? Quell'ambiente le andava stretto? Ma spesso il disagio giovanile di non riconoscersi nel luogo dove si vive, è fortemente sentito da chi vuole altro, da chi chiede altro perché si sente altro. Potrebbe essere che Sarah cercasse al di fuori della famiglia e della cerchia amicale le risposte alle sue domande, che si sentisse più matura della sua età? Potrebbe essere, anche se non lo sappiamo. Ciò che sappiamo è quello che ci è stato raccontato dagli altri. Gli altri, però, com'è normale ci hanno parlato di ciò che volevano vedere e sentire ed ognuno ha raccolto in base al momento. Per loro la ragazzina era un manichino, un oggettino carino e curato da portare in giro, o era una persona che aveva una sua identità? Il manichino incordato e postato su facebook da  Regen potrebbe dare risposte a diverse domande.

Potrebbe simboleggiare il desiderio che aveva Sarah di sciogliere le corde, essere quindi una proiezione dei suoi problemi adolescenziali. Oppure potrebbe simboleggiare un mondo che la voleva prigioniera nel ruolo di oggetto e le impediva di volare. Chissà? Non è che quel manichino incordato volesse proprio dire che l’ora di Sarah era finita e che, secondo la sincronicità junghiana, in quel pomeriggio assolato e sperduto qualcuno aveva captato le onde omicidiarie? Cosa c'era dietro a quel post che concretizzava in immagini ciò che era accaduto o che sarebbe accaduto alla ragazzina? Chi ha postato l'immagine del manichino e l’ha fatta girare? La cugina di San Pancrazio e solo lei? Per quale motivo l'ha fatto? Quale era il significato? Ovviamente chi inserisce qualcosa in internet è un soggetto che si rivolge ad altri soggetti perché porta un messaggio: chi postò il manichino apparteneva a un gruppo, possedeva un codice condiviso perché conosciuto da tutti? Le immagini del simulacro furono presto tolte e non si può sapere altro, ma si possono spiegare in base alla legge della sincronicità junghiana sulle coincidenze significative, per cui due fatti non legati da un rapporto causale hanno un analogo contenuto significativo. 

Fu dunque un evento sincronistico spontaneo prodotto dal pathos emozionale della scomparsa, raccolto via etere in uno spazio apparentemente arcaico? Esistono fior di studi antropologici che spiegano come le divinità ctonie siano state sempre gestite dal mondo agricolo - pastorale. Questo mondo ha riti propiziatori che affonda le radici del tempo antico. Quanti pupazzi di fieno, ad esempio, vengono bruciati dopo il raccolto? Quando si pianta e si raccoglie, si rispettano le fasi della luna ed altro ancora. Oggi, quel mondo con quelle energie e tradizioni, potrebbe essere utilizzato per altri scopi da chi trama nell'ombra? Non lo sappiamo, ma come si può escludere? 

Come in realtà non si sa perché gli inquirenti abbiano stabilito che le donne che si dichiarano innocenti stiano dentro e l’uomo che si dichiara colpevole stia fuori. Stanno dentro perché sanno qualcosa? E lui sta fuori perché serve a qualcosa? Già nei primi momenti di panico Sabrina si è esposta e molti hanno parlato troppo. Inoltre i riflettori sono stati sempre accesi solo su Avetrana, perché? San Pancrazio è stato presente solo come nome, eppure Sarah era stata in quel paese fino al giorno prima di sparire. Perché le telecamere si sono fermate solo a casa di Concetta e di Cosima?

Nel far mente locale su quanto abbiamo visto in tivù, troviamo uno spaccato della società avetranese nel quale si intravede, come in uno specchio, la società di oggi. Siamo tutti meno sprovveduti, ma siamo tutti manichini e come i manichini non viviamo la dimensione spirituale e siamo usati. Forse la famiglia Misseri sa più di quello che dice e forse non ha consapevolezza vera di ciò che è accaduto, perché non ha strumenti per capire veramente, ma, a mio parere, di certo è usata ed è stata usata. Di quella ragazzina tanto carina si monitoravano la famiglia di provenienza e quella che l’accoglieva. Il personaggio chiave è stato Michele, il contadino dall'esperienza straniera che aveva accumulato all'estero per fare la villetta alla sua famiglia in Italia.

Forse Michele Misseri è stato agganciato da qualcuno che ha fatto apprezzamenti sulla campagna, sulla sua famiglia, sulla nipote che cresceva. Qualcuno che ha finto di interessarsi al suo lavoro per trovare informazioni e l'ha fatto cadere nella trappola con tutta la famiglia e Sarah stessa. Sono stati usati. Il contadino lo abbiamo visto armeggiare con una corda, col telefonino, col trattore: un manichino anche lui? Forse, ma l'unico che ha qualche strumento in più è proprio il Misseri che ha fatto ritrovare il cadavere. Sanno qualcosa, ma non tutto, ed è Michele la chiave? Quando si rese conto di ciò che era successo pregò, mise fiori e tralci di vite, la sognò... l’aveva abusata sotto un albero di fico, lo stesso dove era stato a sua volta abusato da bambino, disse. 

Non credo a questa azione. Il mondo mediterraneo è pieno di ulivi, di viti, di grano, di melograni e fichi, tutti usati nella mitologia e nella religione. Il simbolo del fico è arcaico ed è legato a Dioniso, forse qualcuno gli ha suggerito di dirlo. L’ha fatta ritrovare dopo 40 giorni e nell'acqua, così che non si potesse verificare quanto fatto su quel tenero corpo. Come se già si sapesse che altri non poteva essere, se non Sarah, non si è paragonato il DNA. Come se non fosse necessario sapere se qualcuno l'avesse malmenata prima di morire, magari rompendole qualche ossa, non s'è fatta neppure una radiografia. Neppure con la scusa di capire se ci fossero fratture provocate dall'introdurla nella piccola apertura del pozzo. Michele aveva fatto ritrovare pure il telefonino, aveva tanto parlato, doveva continuare a dire tutto e il contrario di tutto, doveva apparire una marionetta istrionica a cui addossare tutte le colpe, anche le più aberranti. Ma il contadino nei mesi seguenti cambiò aspetto e non parlò più, però scrisse. 

Sarah andava da loro e fu immersa e ritrovata nel pozzo di una loro antica proprietà! Sarah faceva parte della famiglia, l’accoglievano come figlia, le volevano bene e loro dovevano pagare. Il Bene e il Bello hanno dato sempre fastidio. Un piano perfetto che scagiona chi sta nell'ombra e che procura tanto dolore. Rimangono due donne in galera e un contadino che ha avuto il difetto di avere una coscienza, di avere capito, purtroppo dopo, ma che aveva capito! 

E torniamo alla prima domanda: Si poteva prevedere cosa c'era nell'aria? 

Se si leggono quelle tracce come coincidenze, come nessi apparentemente a-causali, ne viene fuori un quadro agghiacciante che si realizzò concretamente con un insieme di coincidenze significative. Allora sì che era nell'aria l'assassinio sacrificale di una eterea e bella adolescente. Un assassinio che nessuno poteva prevedere prima, ma che dopo si poteva cercare di sbrogliare tramite quelle tracce che invece non hanno avuto sufficiente attenzione né nell'immediato, né successivamente. 

Il sapere cosa nascondevano quelle tracce avrebbe significato cercare le prove... e le prove hanno bisogno di riscontri scientifici nei quali si annidano non solo la superficialità, l'imbroglio, il non vero, ma si annida in verità il bisogno che l'uomo ha di pesare, misurare, valutare ciò che ha concretamente tra le mani. Per questo capita anche che le indagini vadano verso la direzione più comoda e più palese. Invece ciò che appare superfluo, inutile, scontato o privo di significato, non viene considerato. Fin quando noi ci fermeremo al microscopio, al cellulare, senza entrare in altre strade che interpretano l'uomo, difficilmente si potranno veramente ricostruire i fatti e trovare i colpevoli.

La scienza investigativa oggi ha molte conoscenze e molti strumenti sofisticati. Peccato che spesso li usi male o non li sappia usare adeguatamente. Un tempo quegli strumenti le forze dell'ordine non li avevano ed erano costretti a posare l'attenzione verso l'uomo. Oggi si cerca il DNA. Sacrosanto il farlo, ma non ci si deve fermare solo a quest'analisi; l'uomo è un insieme di corpo e pensiero, non dico anima perché non tutti ci credono. I casi di cronaca nera odierni dimostrano che non si è scavato abbastanza per conoscere meglio le persone; chi erano Yara, Sarah, Melania, Roberta? Chi sono le persone che le circondavano giornalmente? Le loro famiglie e i loro amici? Con le teorie scientifiche senza un approccio spirituale l'uomo non progredisce veramente; perde la connessione con il mondo che lo circonda, che lo sta distruggendo e si sta distruggendo. 

Questo gioco perverso e crudele si è abbattuto non solo sulle famiglie coinvolte, ma anche sulla comunità di Avetrana, e chissà perché solo di Avetrana, per un disegno che noi non sappiamo e mai sapremo. La giustizia umana, con tutti i limiti che si conoscono, farà il suo corso. La Giustizia Divina anche. Ma scenderà su tutti e valuterà con metro differente perché sa e peserà il cuore e le intenzioni. Per Sarah tutti vogliamo giustizia. E non solo per lei, ma anche per tutti i giovani che sono soli con le loro fragilità e possono cadere nelle tele di ragni pericolosi per diventarne il cibo malato e perverso. 

Questa storia di pura perversità può servire e diventare esperienza per l'uomo, come un PER-DONO al proprio cambiamento interiore.

Vanna

1.248 commenti:

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Anonimo ha detto...

Carissima Vanna
Un articolo bellissimo e pieno di phatos. Un tentativo di approfondimento che va ben oltre il piano criminologico per indicare le radici profonde (a-casuali) degli eventi. Il percorso culturale dell’articolo ci riporta a quello che io ho detto in altro modo, cioè a un’indagine che vada oltre le coincidenze apparenti per indagare le coincidenze essenziali. Tutto quello che indichi costituisce un ambito di approfondimento alla ricerca di una diversa relazione tra i fatti. La capacità di problematizzare purtroppo non sembra più far parte della nostra cultura che si nutre di stereotipi e di prontuari. Il tuo sguardo sulla vicenda non offre risposte preconfezionate come molti vorrebbero e che già sanno chi è l’assassino, stimola a riconsiderare i fatti e a indagare più in profondità perché forse non abbiamo capito veramente quello che è successo quel 26 agosto. Con stima Gilberto

Vanna ha detto...

Grazie di cuore Gilberto per l'apprezzamento.Tutto il percorso che abbiamo via via postato su questa triste vicenda e non solo su questa, come tu dici serve proprio a capire che forse non andò come ci è stato raccontato e deve stimolare, condivido,ad indagare più in profondità.
Ciao

Vanna

Manlio Tummolo ha detto...

Diciamo che, in questa vicenda, vi sono due chiavi di interpretazione estreme ed opposte: una riduttiva che porta a leggere tutto in una storiellina biancanevistica con due streghe cattive ed un familiare obbediente ai loro ordini; l'altra che coinvolge problematiche notevoli, di grande interesse generale, che però non so quanto corrispondenti alle dimensioni locali e personali. Una domanda che si può aggiungere a quelle di Vanna: quanti furono i lettori in quel periodo del libro citato ? Chi gliene aveva parlato o scritto ? Quale è la fonte che ci racconta questa lettura, e non eventuali altre ? Era l'unico libro di quel tipo che aveva letto? Quel cantante è parente di quell'altro celebre Manson, il massacratore ?

A me resta l'impressione che il vero giallo/nero lo hanno voluto creare i SS. Inquisitori disperdendo o negando prove sul fatto, il che è un sintomo molto chiaro (non ha bisogno di grandi studi) della loro volontà di addebitare a gente innocua un delitto, mentre oscura resta la ragione, il "chi" venga favorito da queste omissioni e da questi abusi. Si tratta di un triumvirato di gente né inesperta, né stupida, ma assolutamente poco corretta nelle sue procedure, il che avviene quando si vuole tutelare qualcos'altro, mimetiuzzandoi la situazione, creando cortine fumogene. Lo stesso fatto, ricordato da Vanna, che la madre di Sarah chiese l'intervento del presidente della Repubblica (intervento impossibile, ovviamente) in questa vicenda era un stimolo agli operatori a fare, ed allora essi hanno deciso di fare... troppo e sulle persone sbagliate.

PINO ha detto...

@ VANNA
Ottima ed unica la tua ricerca sulla personalità più profonda della giovane vittima.
Ricerca che ti ha portato a valicare i confini delle comuni, spesso banali vicissitudini, che accompagnano la vita adolescenziale.
Hai scandagliato minuziosamente la cultura di un territorio in cui si sono formati tutti i personaggi coinvolti, in misura e qualità diverse in una tragedia che ha tenuto avvinta a se milioni di nostri connazionali, e centinaia di mass media di tutti i tipi.
Il tuo scritto mette a nudo le molte deficenze dell'investigazione, e segnala l'unidirezionalita della ricerca, da parte della magistratura, nonostante fossero aperti significativi spiragli per indagini in altre direzioni.
Fin'ora, infatti, non sono state fornite "prove" inconfutabili di colpevolezza, per nessuno dei tre componenti la famiglia Misseri, ed è altrettanto puerile continuare a sostenere anche la loro innocenza.
Forse sanno? possiamo solo ipotizzarlo.
Solo svuotando il cestino dei "rifiuti", e cercando fra essi, si potrà trovare il capo della matassa, magistralmente imbrogliata.
Pino

Vanna ha detto...

Grazie anche a te Pino!
Fin dall'inizio le indagini puntarono la famiglia Misseri perché la ragazzina si stava recando da loro. Ed ora come dici tu, continuando a svuotare il " cestino" mi sono ricordata che dopo qualche giorno al 118 arrivò una tel. che comunicava la presenza di un corpo in campagna vicino Avetrana.
Furono fatte le ricerche o anche quella indicazione non fu verificata?

Vanna

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Vanna complimenti,un bellissimo articolo,tanto si è fatto,tanto si doveva fare,e forse tanto non si è voluto verificare.Non è facile capire il comportamento dei ragazzi,crescono velocemente,e a volte non ci rendiamo conto delle loro esigenze,assecondarli,seguirli nel loro percorso,nelle idee,chi frequentano,le amicizie che a volte sono sbagliate,ma che servono per imparare,per crescere,e per capire che non sempre tutto è come ci appare.

ENRICO ha detto...

Cara Vanna

La lettura del tuo scritto ha rappresentato per me un momento di vero piacere intellettuale

Capisco. Senza pretendere le leggendarie qualità investigative di un Holmes o di un Poirot, tu ti “accontenteresti “ ( si fa per dire !) delle abilità metodologiche di un Maigret o di un Montalbano personaggi immaginari, ma non per questo inverosimili , emblemi rappresentativi del “comune mortale “ che ha compreso il senso profondo del proprio mestiere e che, nell’affrontare un enigma, usa l’intuito, la testa, il cuore e tutti gli altri 5 senza soffermarsi alle apparenze ma scavando ed investigano oltre le stesse alla ricerca di eventuali riscontri scientifici a supporto delle proprie percezioni.

Certamente questo è ciò ci attenderemmo dagli investigatori nostrani
Purtroppo la realtà ci rimanda l’avvilente immagine di uomini che agiscono all’ opposto : superficiali, se non addirittura inesistenti , riflessioni profonde sul carattere, sulla vita, sulle abitudini, sulle frequentazioni, sui desideri della vittima che viceversa dovrebbero costituire il primo vero passo investigativo al fine di ottenere una "fotografia" il più possibile “parlante” proprio di chi SA ma non può più dire

Approssimativi, e spesso intempestivi, sopralluoghi dei Ris il cui contributo finisce per risultare inefficace
Analisi autoptiche opinabili ed incomplete
Totale ignoranza delle regole di base che costituiscono le linee guida da seguire quando si procede ad un colloquio a persona sospetta o a persona informata sui fatti Scollegamenti fra le diverse componenti delle forze dell’ordine, manipolazioni mediatiche a go-go e via di questo passo …

Una volta shakerati i “dati” così raccolti si ricerca la persona più rispondente ai requisiti ottenuti e voilà “il colpevole è servito “

E dato, il calcolo delle probabilità, capita che qualche volte ci si azzecchi pure…

Vanna ha detto...

Vito, Enrico, voi mi confondete, siete troppo gentili.
Non sono abituata a riceverne tanti e così garbati.
E' tutto vero siamo qui a raccogliere i frammenti dei cocci di una vicenda umana,investigativa,giudiziaria che è
un guazzabuglio di incapacità, voluta o no?
Noi siamo qui a svuotare il cestino proposto da Pino.
Grazie e ciao!

FALCE ha detto...

X Vanna
Hai scritto tante di quelle non rivelate verità, in modo scorrevole e disinvolto, che disincantano il lettore.
Molti dovrebbero avere il coraggio civile di farlo, alla tua maniera, senza inutili fronzoli.
Le prospettive da te elaborate e proposte, meritano più che un plauso.
Auguri, C. Falce

Manlio Tummolo ha detto...


Puglia

La Gazzetta del Mezzogiorno.it

Martedì, 16 Luglio 2013 21:13



Sei in: La Gazzetta del Mezzogiorno.it >> Home >> Scoperto scheletro di una persona in pozzo di ...
Scoperto scheletro
di una persona
in pozzo di Bitonto

BARI – Lo scheletro di una persona non ancora identificata è stato scoperto da un agricoltore all’ interno di un pozzo, profondo una decina di metri, che si trova nel suo fondo agricolo, a Palombaio, una frazione di Bitonto (Bari). Sullo scheletro sono rimasti pochissimi brandelli di vestiti ed al momento risulta impossibile anche stabilire il sesso. Sul posto si trova il medico legale. L’operazione di recupero dello scheletro è affidata ai vigili del fuoco. Indagano i carabinieri.


16 Luglio 2013



DOMANDA: Anche questo fu occultato da Michele Misseri su ordine di Sabrina e Cosima ?

Anonimo ha detto...

Ci potrebbe stare.
Anonimo

Manlio Tummolo ha detto...

Certo, caro Anonimo delle ore 21.37: infatti Lei è testimone oculare di aver visto sfrecciare Sabrina con parrucca, barba e baffoni finti sulla strada da Avetrana a Bitonto, con un furgone: naturalmente era bianco (ormai è classico; al massimo la variante è blu scuro). A fianco la madre Cosima armata di lupara e dietro su un seggiolino, già col cadavere imbracato con corde, Michele Misseri, travestito da contadino. Tutto questo, naturalmente si è svolto dopo il delitto Scazzi, quando tutti erano in galera, durante una libera uscita.

Ma poi, per chi sa sempre tutto: Sabrina Misseri aveva la patente ? e se andava in giro con furgoni indossando parrucche e baffi, che bisogno aveva del passaggio al mare da parte dell'amica mariangela ? Non poteva andarvi da sola con Sarah e lì lasciarla nel mezzo dei cavalloni ?

PINO ha detto...

@ Caro MANLIO,
pur destinando ad un pattumiera le carnevalate che si servono di parrucche e baffi, restano sempre tante altre scorie inquinanti sul sentiero che conduce alla verità.
Fra le tue ipotesi, che ritengo verosimili, nel delineare un diverso scenario per il caso Scazzi, ho delle riserve, però, sull'occultamento del corpo della vittima.
Non sono d'accordo, cioè, con l'ipotesi che vede il Misseri SOLO uno spettatore del macabro episodio.
Troppo precise sono state le sue ripetute narrazioni, sulla dinamica di quanto ha fatto, salvo l'evidente contrasto cronologico, su cui abbiamo già discusso abbondantemente. E, tenendo conto del fatto, inoppugnabile, della sua conoscenza dei luoghi, ed in particolare del punto preciso dove era situato il pozzo, è difficile non ritenere che il "becchino" non fosse altri che l'astuto contadino. Nulla osta, ovviamente, che il resto di quanto hai ripetutamente proposto, possa essere una buona, possibile versione alternativa di quanto accaduto quel tragico pomeriggio di agosto.
Pino

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cari amici buona notte a tutti.Carissimo Prof Tummolo essendo un delitto da 416 bis,ovvero un delitto tipo mafioso,e ovvio che dal carcere continuino a dare ordini con i cosiddetti pizzini,delitti su ordinazione,loro ordinano e i picciotti eseguono mah,non ho parole,e vuole vedere che c'è qualcuno che dice di aver visto la Opel Astra di Cosima sfrecciare per le vie di qualche paese,e magari esce fuori un altro sognatore,e che poi il sogno lo viene a sapere la signora Pisanò?mah,ok abbiamo un po divagato.L'articolo della carissima Vanna parla di strane coincidenze,di come si è indagato,di analisi fatte in modo approssimativo,di testimoni che hanno visto,che hanno sentito,sognato,testimoni che dopo diversi mesi hanno rielaborato i fatti,prima era una tale ora poi un'altra,gente che senza guardare l'orologio sa perfettamente che ore sono,se poi l'orario serve per delle indagini e poter dare una mano alla procura sono in grado di dire anche i secondi.Se scoprono tutti i pozzi pugliesi e trovano cadaveri il caro e superficiale Prof Strada non va più in pensione per il troppo lavoro.Una verità non voluta,una verità cercata in una sola direzione e senza via di uscita.Quando alla fine hanno capito che in mano avevano poche certezze e un pugno di mosche,ecco che dal cilindro magico salta fuori un sognatore,bello il sogno ,molto circostanziato,ricco di particolari,solo che man mano che passava di bocca in bocca si aggiungevano nuovi particolari.Dei Misseri oramai si sa vita,morte e miracoli,li abbiamo analizzati come un subacqueo scandaglia il fondo marino,il caro zietto tutto casa e lavoro,la moglie,casa, lavoro e famiglia,Sabrina l'estetista,Valentina fa la portinaia a Roma,insomma una famiglia come tante,normale,i soliti problemi di vita familiare,qualche litigio e anche incomprensioni,e cosa c'è di strano in questa famiglia?Nulla,altrimenti Sarah non sarebbe andata sempre a casa della cugina,non usciva con Sabrina,non avrebbe frequentata il gruppo di amici della cugina,poteva benissimo starsene a casa,invece era contenta di stare con la cugina,e non molto triste come l'ha vista la mattina del 26 la "simpatica" Anna Pisanò.I ragazzi hanno bisogno di spazi,un po di libertà,di amicizie,di conoscere il mondo che li circonda,di capire,e imparare come comportarsi,un computer,internet,libri,musica,tutto è utile, basta non esagerare,altrimenti si rischia di incappare in qualche brutta avventura.Mai oltrepassare quella sottile linea del certo con l'incerto,fidarsi è bene,ma non fidarsi è meglio,e chissà a chi ha dato la sua fiducia la piccola Sarah,fiducia mal ricambiata. " Diffida della falsa conoscenza, è molto peggiore dell'ignoranza".
George Bernard Shaw.Auguro a tutti una felice notte.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Vanna questi dolci pensieri sono tutti per te."Che gli angeli sorveglino questa notte per donarti un sonno sereno e un lieto risveglio.
.Buonanotte a chi tra terra bruciata e polvere ha ancora una stella da seguire, a chi stasera farà il suo letto tra il cielo e il mare,
a tutti quelli che raccolgono frammenti delle loro giornate chiudendoli in un cassetto prima di andare a dormire, a chi vive nella miseria e chi nella nobiltà perché identica è la radice che dà origine alle loro esistenze.

Buonanotte a chi vive nelle fiabe, e che al mattino si sveglia tra fiori e fate, a chi si trascina in questo mondo in modo squallido.
Buonanotte a chi come me cerca a volte una fuga dalla realtà. Buonanotte a chi sa leggermi dentro. Buonanotte a chi sa vedere oltre la mia corazza. Buonanotte a chi abbatte ogni mia difesa. Buonanotte a chi sa parlarmi di tutto e di niente. Buonanotte a chi riesce a farmi sorridere e pensare allo stesso tempo. Buonanotte a te, che interpreti ogni mio sguardo prima ancora che io lo esprima.Con affetto VITO VIGNERA

Anonimo ha detto...

Per tornare in tema, al posto di guardare in fondo ai pozzi, vorrei dire qualcosa su questo bellissimo articolo culturale.
A parte che di sapere chi erano Sarah e Sabrina e se la prima ascoltava Marilyn Manson (oddio!) o leggeva libri di William Le Queuxdel (ma chi è?) e si chiedeva dei grandi perchè della vita, che secondo il mio modestissimo parere non vuol dire un benemerito CAVOLO, non ho capito cosa c'entra Pinocchio con Sarah, ma va bene è una mia limitazione.
Comunque le prove sono state cercate e trovate e state attenti che la Giustizia Divina potrebbe colpire anche voi.
Buonanotte.
PierGiorgio.

Vanna ha detto...

Vito buongiorno, grazie per le tue delicate, sensibili e profumate parole!!!

Non gentile Piergiorgio,il suo post è privo di significato per le cose che dice, inoltre non è garbato. Che lei condivida o meno lo scritto non m'interessa,per quanto riguarda la Giustizia Divina, se ce l'ha con me,lei deve sapere che io mi sono affidata e lo faccio sempre, alla Madonna e a Suo Figlio Gesù,pertanto non temo le sue parole che sicuramente tornano al mittente.

Vanna

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Pino,

l'ipotesi in questione non è mia, ma di Gilberto. La mia ipotesi è che nessun memmbro della famiglia Misseri sia implicato in un qualche modo con la morte di Sarah Scazzi. Gradirei che non mi attribuiste cose da me non dette.

PINO ha detto...

Al NON ANONIMO PierGiorgio(?)

A parte il fatto che l'articolo non è "culturale" ( cultura vuol dire altro), ma di pregio letterario, quello che hai scritto è piuttosto confuso, e non spiega cosa in realtà vorresti dire.

Ma "per tornare in tema", come tu stessa/o reclami, ti invito ad elencare almeno le più significative, di quelle "prove che sono state cercate e trovate".
E se non hai capito il rapporto Sarah-Pinocchio, il "CAVOLO" ti potrà servire per minestra.
In definiva tu stesso/a sospetti una tua possibile "limitazione": nessuno te l'ha attribuita.

Sfornare illazioni, mal si concilia con la Giustizia divina!!!
Se vuoi continuare ad esporre le tue idee, fallo pure, niente te lo vieta. Ma fai in modo che siano contenute nei limiti della correttezza, e del rispetto di quelle degli altri.
Pino

PINO ha detto...

@ MANLIO CARO
Non attribuivo a te l'idea che Misseri possa aver solo assistito all'occultamento ( so bene che è una ipotesi di Gilberto), ed avrei dovuto aggiungerla al periodo, per renderlo più chiaro.
Scusami!
Pino

chiara ha detto...

Troppe parole per l'amico PierGiorgio (certo certo), io ne ho appena un paio: sì, sei limitato.

Vanna ha detto...

Ragazzi, torniamo a noi, alle nostre COincidenze, COngetture, COnfutazioni
(CO-CO-CO)abbiamo fatto l'uovo?
All'anonimo che penserà subito ad una frittata,gli suggerisco un cornetto e un cappuccino.
Scherzi a parte, mi sono riletto l'articolo di Gilberto, condivido le idee di Manlio, gli ultimi post sono interessantissimi,sto cercando di elaborare qualcosa che mi frulla nella mente ed è Michele l'oggetto del mio pensare.
Dopo la spremitura, scriverò.
Ciao.

Vanna ha detto...

Chiara, bentornata tra noi, il tuo parere è necessario!

Vanna

chiara ha detto...

Per alcune perplessità che sono state espresse qui e nel precedente, al link qui sotto si trova un articolo del corriere del mezzogiorno corredato dalla fotografia del corpo (avvisati: chi preferisce non vedere non apra)

http://lottovolante.plnet.forumcommunity.net/?t=49369216

dunque:
- il DNA fu fatto;
- questa è la posizione del corpo, per cui qualunque cosa diversa abbiate visto o è una illusione ottica o è la foto di un altro pozzo (...);
- sempre sulla posizione del corpo, si comprende quanto rilevato dal prof-non-ricordo quando evidenzia che in virtù della posizione reclinata del capo sul petto, schiacciato contro la parete e col collo immerso, è alquanto arduo parlare di segni di strangolamento resistiti alla macerazione della pelle e come, a suo avviso, quel segno largo e bianco sotto la gola (non sul collo: sotto la gola) non sia significativo del mezzo letale ma sia dovuto alla piega cutanea formatasi tra capo e collo e che ha subito un processo di macerazione diverso tanto dalle parti esposte quanto da quelle a diretto contatto col liquido;
- mi ha colpito che nel primo sopralluogo notturno "Si vede il magistrato che indica ad uno dei suoi uomini il punto dove scavare così come gli è stato suggerito da Misseri"....al netto di eventuali semplificazioni giornalistiche, se fossi Tummolo ;-) mi domanderei com'è che in mezzo ad un campo, di notte, tra sterpaglie e detriti messi proprio per rendere non immediatamente individuabile l'imbocco del pozzo, non ci sia Misseri ad indicare il punto in cui scavare, bensì una persona che ne ha ricevuto una indicazione che più di tanto non può essere precisa come se fosse resa in prima persona...Misseri preciso come un GPS? Ha detto "cercate il tralcio?"...faceva prima a mostrarlo no?

chiara ha detto...

Ciao Vanna, ti leggo ora!
Buona giornata e avanti tutta, amici! :-))

chiara ha detto...

"..Si vedono le mani dei carabinieri che strappano l’erba per raggiungere l’accesso del pozzo, poi i BADILI che scavano e che dopo quasi UN'ORA mettono allo scoperto l’antro buio COSI' STRETTO da rendere DIFFICILE CREDERE che un corpo possa esserci passato attraverso..."

(maiuscoli miei)

Vanna ha detto...

Chiara, non sono riuscita a vedere le foto perché non ho aperto quel sito e non so se lo farò!
Ho letto però le tue riflessioni sul primo sopralluogo che sono molto interessanti e permettono di fare più di una ipotesi.
Ti chiedo ma quella notte non c'era anche Misseri sul luogo del ritrovamento?
Ero incollata alla tv eppure non lo ricordo.
Da come scrivi mi sembra di capire che lui non c'era.
Mi chiedo:non potevano picchettare e andare la mattina dopo?
Perché non farlo in pieno giorno o forse sapevano che stavamo tutti in diretta a vedere CLV?
Oppure ancora di giorno si potevano trovare tracce.
Il 118 registrò la telefonata che comunicava di un corpo nudo?
Per il caso Rea, quella voce l'abbiamo sentita molte volte.

Vanna

PINO ha detto...

@ CHIARA
Ho aperto il lnk da te segnalato, il quale, però, non è corredato da alcuna foto del corpo della vittima.
Ho letto le frasi che hai riportato nel post, tratte dal testo, ma mancavano le foto relative a quanto descritto.
Delle 71 foto annunciate dal titolo dell'articolo, solo 21 sono visibili, e riguardano soprattutto le varie fasi di sbancamento del terreno intorno all'orifizio del pozzo.
Forse il resto e stato oscurato?
Grazie, comunque, per la segnalazione.
Pino

Manlio Tummolo ha detto...

Gentile Signora Chiara e Carissimo Pino,
a me non si apre nulla "Impossibile contattare il server": questa è la risposta che mi viene data. Che sia incompatibilità di programmi o altra faccenda tecnica ? Capisco che un sito che si chiama "lottovolante" voli e quindi non si trovi e poi si trovi, appaia e non appaia.
La verità su tutta questa storia è che vi sono mani invisibili che speculano su questa vicenda. Quanto detto da Chiara contraddirebbe le versioni in cui è Misseri colui che porta gli uomini sul posto, e non si limita ad indicarlo a parole, anche perché nella registrazione sonora è specificamente detto da lui essere impossibile trovare questo pozzo senza già sapere prima dove fosse collocato, ma non solo: la voce di uno dei SS. Inquisitori interloquisce dicendo quasi come nella canzone di Jannacci "Possiamo venire anche noi?". Capite bene come questa vicenda sia stata condotta in modo molto sporco, per cui sul piano razionale, è praticamente impossibile credere ad una qualunque delle versioni diffuse al popolo .

Per Pino: tornando alla questione proposta da Gilberto, io mi sono limtato a sostenere che, sul piano logistico, non era impossibile osservare senza essere visti, ma ritengo che Michele, di cui si vanta a spron battuto la forza erculea, avrebbe reagito ben diversamente, e che, se avesse avuto, come probabile, un cellulare avrebbe chiamato la forza pubblica, magari allontanandosi di qualche decina di metri per non essere visto o udito.

PINO ha detto...

@ MANLIO
Dal brano che quì riporto, virgolettato, tratto dall'articolo segnalato da chiara, si dedurrebbe che Misseri non ci fosse.
Ma noi sappiamo, per aver ascoltato la registrazione del suo interrogatorio, che fu lui ad offrirsi di accompagnarli sul posto dell'occultamento

"LA SEQUENZA - La prima foto riprende l’arrivo sulla zona del pozzo del pubblico ministero Mariano Buccoliero che per primo ha raccolto la confessione del contadino. Si vede il magistrato che indica ad uno dei suoi uomini il punto dove scavare così come gli è stato suggerito da Misseri."

Possibile che si sia cercato di mistificare fino a questo punto, e che questa vicenda "sia stata condotta in modo molto sporco, per cui sul piano razionale, è praticamente impossibile credere ad una qualunque delle versioni diffuse al popolo" come sostieni?
Cose da pazzi.
Pino

Vanna ha detto...

Gilberto buonasera.
Ho riletto il tuo articolo e il percorso che fai sulle congetture e le confutazioni è assolutamente logico.
E' chiara in tutta la vicenda la falsificazione anzi, aggiungerei, la mistificazione.
Tutti i movimenti sono stati diretti e gestiti verso la famiglia Misseri perché stava lì, aspettava la ragazzina, si sbracciava tanto e quindi perché non approfittarne.
Una sola cosa non condivido che Michele abbia avuto un grande turbamento, un tale shock da sragionare, non ricordare.
Però non si può escludere che possa anche essere andata così, comunque non ci credo.
Sono più propensa ad immaginare un Michele che deve recitare un ruolo che gli è stato imposto, mi sembra lo dica Manlio.
Non ho seguito la vicenda qui da subito e quindi non so quali ipotesi prima degli ultimi art. siano state fatte, se ripeterò quello che è stato detto, vi chiedo scusa.
Se qualcosa era nell'aria e fin da subito Sabrina disse:-L'hanno presa.- Michele si è attivato a modo suo, visto che lui si era già preoccupato riguardo la ragazzina.
Tel. al nipote, non ricordo nomina i cavalli, se va a raccogliere i fagiolini forse gli parla.
Se è vero che in giro si videro sia la macchina rossa di Michele che quella blu della moglie, forse si mossero per andare a cercare?
Perché lo fecero?
Stavano in campana?
Torno sempre a quei tre giorni precedenti a S. Pancrazio.
Chi aveva detto a Sabrina che Sarah si era fatta riconoscere anche là?
Chi conosceva Sab. di quella zona?
E se Michele nelle sue esplorazioni vide in campagna quel corpo e fu lui a tel?
Non è stata fatta una registrazione? Per il corpo di Melania sì.
Se a quella tel. nessuno ha dato riscontro, potrebbe lui essere tornato lì, aver visto cosa era accaduto,aver trovato qualcosa che lo portava a capire chi era stato?
E quindi chiedere aiuto ai parenti per nasconderla.
Perché nasconderla lì e poi parlare?

continua

Vanna ha detto...

Perché se lui non parlava, nessuno l'avrebbe scoperta di questo siamo certi.Dunque il nodo sta qui: se la fa scoprire sa dov'è ma perché la fa trovare?
Io ipotizzo il seguente scenario ed è l'unico che mi può dare una spiegazione, se ne avete altri enunciateli
Michele andando per le campagne vede qualcuno e qualcosa, si nasconde ma viene visto o si turba tanto che si fa accorgere.
E' il classico pollo da mettere in padella.Lo minacciano insieme alla sua famiglia,lui deve addossarsi tutte le colpe, se non lo fa potrebbe scattare qualcosa di terribile alle sue donne,alle sue cose, quindi deve tacere e fare quello che gli dicono di fare. In questo modo verrà lasciato in pace insieme con la famiglia.
Non gli resta che accettare ma è preso dai rimorsi e la fa ritrovare il tempo giusto che occorre per non far capire nulla di ciò che è successo.
Anzi metterla in acqua ne aumenta il disfacimento.E comincia a recitare perché se parla quella minaccia è sempre pronta.
Più esprime contenuti forti e più li accontenta e allontana altri sospetti.
Sai Gilberto perché non credo ad un suo turbamento così eccessivo da dissennarlo? Se non avesse fatto il becchino poteva essere, ma lui per anni aveva visto e lavorato la morte, quindi aveva visto e maneggiato la morte.
E quale è la posizione delle autorità?
E chiaro che non sono scattate le ricerche,si è fatto poco, tanto facevano le famiglie in tv.
Non credo però che non abbiamo fatto le loro ricerche, forse non lo hanno detto, forse hanno saputo,
hanno atteso la notte per andare al pozzo, in diretta tv.
A lui assegnano un avvocato di ufficio che poi lavora con la biondona e tutti davanti alla tv a guardarli mentre parlano di due famiglie straziate.
E che hanno fatto?
Mettono dentro le donne e fanno uscire lui che era entrato contadino ed esce che pare un impiegato.
La famiglia sa qualcosa e non solo la famiglia, ma non parla perché se parla ci sono tanti pozzi nascosti da riempire.Non so come finirà se si continuerà a ragionare su questo orribile fatto mettendo tasselli su tasselli a comporre un quadro d'insieme, forse nella rete tessuta dai falsificatori qualche dubbio,
ipotesi, riflessione potrà servire a capire.

Vanna


chiara ha detto...

Alcuni appunti sparsi dalla mia ricerca di vecchi articoli nel web:

- le foto sono state rimosse per le proteste dei lettori i quali vogliono "rispetto della verità e delle persone"....poi della verità si sono scordati e sulle persone hanno precisato "solo le vittime"; gli indagati non lo sono.

- conferma in altri articoli che l'indicazione del luogo la diede buccoliero sulla scorta delle istruzioni di M. di cercare il pezzo di legno che faceva da segnale...in mezzo al campo di notte, all'anima!...trovata prima fotografia: un groviglio di sterpaglie con un tralcio di vite confuso tra mille altri detriti, insomma investigatori con vista invidiabile e fiuto da bloodhound!

- chi ha pubblicato le foto dice che riportano orari dalle 22.45 alle 10.00, ma il luogotenente che ha curato foto e riprese dice di essere giunto alle 00.20...

- articoli che riportano la convinzione investigativa che il telefono venne messo a bella posta sotto il naso di M. a bella posta: "una trappola per incastrare il papà di Sabrina, oppure un oscuro segnale rivolto proprio alla famiglia Misseri da parte di chi la tiene in pugno";

- articolo del 1/10/10 M. il 25/9/10 dice ai carabinieri di aver udito dal garage, prima di sapere della scomparsa, il rombo di un grossa vettura che arrivando ad alta velocità, poi rallentava per affrontare la curva; articolo del 6/10/10: "un automobilista che in quell’assolato pomeriggio del 26 agosto era fermo con la sua auto in via Pirandello. Attendeva la moglie quando ha visto una macchina di colore scuro, guidata da un uomo, passare lentamente in via Sanzio in direzione via Kennedy e poi, dopo alcuni minuti, fare il percorso inverso, questa volta a velocità sostenuta. Il rombo del motore porterebbe la misteriosa auto infondo alla via prima di perdersi in lontananza. L’ora in cui è avvenuto questo, ne è sicuro il testimone che gli inquirenti ritengono molto attendibile, era proprio quella della scomparsa". ....che fine hanno fatto quest'auto, il suo rombo (M. lo riferisce giorni prima) e il testimone (chi era? si è fatto coraggio dopo aver sentito M. parlarne o ha mentito per supportarlo?)?

- negli articoli del 1/10/10 si dà conto che da giorni ormai decine di mezzi, elicotteri compresi, sono impegnati a ispezionare i campi e pozzi e cisterne (evidentemente lo sapevano anche loro che è la destinazione "tipica" dei cadaveri in zona...).
E qui mi sorge la riflessione: tutte le foto sono in b/n e quindi non si riesce a capire se dall'alto non fossero evidenti le differenze cromatiche che caratterizzano la terra smossa da poco da quella che non lo è stata...potevano avere già individuato il luogo?

chiara ha detto...

- ho trovato questa foto: http://www.informatissimo.net/attualita/1683-due-putignanesi-qdentro-la-cronaca-di-sarah-scazziq.html, che confrontata con questa: http://notizie.tiscali.it/photogallery/Omicidio-di-Sarah-Scazzi-il-ritrovamento-del-corpo-nel-pozzo-dell-orrore/20662/312146/, dà ampio respiro alla domanda di Tummolo: era davvero necessaria quella tabula rasa? decine di metri di terreno vergine appiattito tanto che il luogo è irriconoscibile?

- tutti gli articoli riportano che una volta scoperta l'imboccatura già hanno intravisto il cadavere. bene. a questo punto si recinta la zona, si fatto i rilievi, si prelevano campioni per la analisi, si studiano calpestii e altro. giusto? no: si sbanca un campo e si distrugge la scena del crimine. mah!

- la questione del t.s.o. di M. la sera della scarcerazione...quando avrebbe dovuto dormire in casa con Valentina. figurarsi! I c.c. chiamano il 118 per "segni di squilibrio" e il sindaco firma il t.s.o. ...tanto per intenderci, qui da me il medico ha ritenuto di non fare il t.s.o. ad un paziente psichiatrico che autodimessosi ha aggredito la sua donna e gli agenti intervenuti urlando frasi sconnesse. Fate vobis.

- questo dichiarava concetta ancora il 1/10/10: "Non si è mai scostata, invece, dai sospetti che sin dall’inizio ha avuto sulla governante rumena, Maria Ecaterina, e dagli ambienti frequentati dal marito Giacomo a San Pancrazio Salentino. In merito alla rumena anche ieri Concetta ha ribadito i sospetti «di quelle lunghe telefonate che Maria ha fatto anche poco prima che Sara uscisse da casa». Anche il paese del marito è un chiodo fisso. «E’ strano – ha ripetuto la mamma di Sara – che mia figlia sia stata rapita dopo che aveva trascorso tre giorni a San Pancrazio, da mia sorella, dove qualche male intenzionato può averla adocchiata e seguita sino ad Avetrana».
A riportare Sara a casa il 25 agosto, giorno prima della scomparsa, fu la sorella di Concetta sposata a San Pancrazio che l’aveva ospitata in quei tre giorni. Mamma Serrano ricorda un particolare di quella sera. «Ebbi con mia sorella una discussione che è stata come una tragica premonizione. La criticavo per l’abitudine che ha di mandare il figlio di dieci anni da solo ai giardinetti. “Ma come – le dicevo – non hai paura che te lo rubino?».

- Ivano Russo ha il solo alibi della madre per confermare di essere stato a letto nelle 3 ore di "buco" nel suo alibi per quella giornata, in cui non rispose alle chiamate di sabrina; fino al ritrovamento del telefono gli inquirenti puntavano su di lui. Poi "siccome alle coincidenze non ci crediamo" Argentino dice che con il ritrovamento del telefono i sospetti si appuntano...su Michele? no: "sulla famiglia Misseri e in particolare su Sabrina"...beh, non fa una piega no?!

- 6/1/10: "Michele Misseri appare psicologicamente provato da quanto gli sta accadendo. I vicini e chi lo conosce parla di frequenti attacchi di panico e di discorsi quasi ossessivi. «Da quando ho trovato il telefonino non penso ad altro, non volevo che toccasse a me, perché proprio io?», continua a ripetere alle telecamere che non gli danno tregua. Un evidente stato di prostrazione mentale, il suo, che stamani non gli gioverà per niente visto l’impegnativo appuntamento con chi, invece, vorrà sapere ancora molto." No, non gli è giovato. decisamente.

chiara ha detto...

Ecco come e perchè M. conosceva il pozzo. [Ma non solo lui, evidentemente...chi era con loro a vendemmiare in quella occasione?]

http://www.lavocedimanduria.it/wp/sarah-il-pozzo-dellorrore-tiene-lontane-le-braccianti.html

"Se non passerà qualche altro anno, non credo che andremo più a vendemmiare alla Mosca», dice con convinzione il proprietario, che è stato per molti anni datore di lavoro della famiglia Misseri. «La vendemmia del 2009, proprio in quel fondo, me l’hanno fatta loro; venne lui, Michele, con la moglie Cosima e la figlia Valentina. Altre volte c’era stata anche Sabrina ma quell’anno no».
D’altra parte fu proprio il contadino di via Deledda a occuparsi del consolidamento e della chiusura del pozzo-cisterna diventato pericolante. Fu Rizzato, due anni prima dell’omicidio, a commissionare il lavoro a Misseri, che assicurò l’imboccatura della cavità con un grosso masso."

Anonimo ha detto...

Bel lavoro Chiara, tante tessere di un puzzle evidenziate con discernimento, ma manca ancora la possibilità di disporle in modo da formare un pattern. Complimenti per la capacità di cogliere dettagli e sfumature. C'è chi sforna giudizi apodittici e chi si impegna a formulare ipotesi e metterle al vaglio dei fatti.
Gilberto

Manlio Tummolo ha detto...

Gentile Signora Chiara,

il Suo elenco e i Suoi commenti sono di estremo interesse.

Per arrivare al corpo bastava rompere la parte superiore della cisterna quanto bastava per allargarne adeguatamente l'imboccatura, senza devastare il terreno attorno. Se usassero quei metodi in archeologia, perfino il Colosseo o l'intera Pompei, per non dire delle necropoli etrusche, sarebbero spariti per sempre.

Vanna ha detto...

Chiara, sei eccezionale!
Alcune cose le ricordavo altre erano nuove, comunque il lungo elenco che hai scritto con precisione certosina è da encomio!
E' una vergogna come hanno devastato il campo, e non per imperizia!
Grazie!

Vanna

magica ha detto...

la opel di cosima era grigia ,
l'auto rossa non era di michele . ma sospettarono che fosse del nipote che l' aveva rossa .
sabrina disse l'hanno presa dopo aver parlato con la zia .

chiara ha detto...

grazie amici...non so a cosa portino queste cose ma certamente mostrano come tanti tanti fili della tela siano stati recisi anzitempo, mutando irreversibilmente il disegno.

io insisto su un punto: facciamo finta di essere tutti certi che M. non c'entri con nulla di nulla e guardiamo.
Una sera M. riferisce ai carabinieri di essersi ricordato della macchina che era sfrecciata in via Deledda nei minuti della scomparsa. Il giorno dopo - coincidenza (?) - trova il telefono (in un luogo in cui ha lavorato) e da un lato scompaiono il secondo testimone dell'auto, S. Pancrazio e tutto il resto; dall'altro, gli investigatori riferiscono alla stampa il sospetto che forse qualcuno gliel'ha fatto trovare, il telefono, per incastrarlo o per dargli un segnale, intimorire la fam. L'insieme di tali circostanze fa sì che con l'andare dei giorni, dal primo frastornamento M. passa agli attacchi di panico (vedi testimonianze) e da lì dritto dritto alla confessione.
Davvero vi sentite di escludere che abbia confessato solo perchè sentiva la mannaia sul collo e abbia deciso di decollarsi da solo sentendo di essere stato incastrato per bene, tanto da rendere inutile il rigetto dei sospetti e tentare piuttosto d'ammansire i giudici con una confessione? già nel panico, come avrebbe potuto reagire se chi l'interrogava gli avesse detto che era stata notata la movimentazione in quel campo, con lui che sapeva di aver armeggiato su quel pozzo ignoto ai più, con tanto di proprietario che l'avrebbe testimoniato?

Un particolare: M. dice "vi ci porto io altrimenti non lo trovate"...ma cosa, il pozzo? no, non pare glielo abbia indicato materialmente; allora il campo; ed effettivamente nell'articolo sul proprietario si riferisce che l'imbocco della stradina non è riconoscibile tra i filari e bisogna proprio conoscerla per imboccarla. Poi è bastato che indicasse un tralcio come segnale (a margine di una vigna eh, mica in un campo di granturco!) e loro trovano il punto preciso. e hanno già i fotografi della polizia dietro che cominciano a scattare ancor prima che s'intravveda qualcosa, non temono alcun buco nell'acqua. anche se....quella presunta discrepanza 22.45-00.20....

Sebastio, all'indomani del ritrovamento del telefono dichiara: «È un impegno senza precedenti – ha aggiunto – come testimoniato anche da esponenti delle istituzioni, quello che si sta mettendo in campo sin dal primo giorno"....quali "esponenti delle istituzioni"? LUI è il procuratore capo, la migliore istituzione che può testimoniare dell'impegno profuso...o qualcuno ha fatto loro i complimenti? qualcuno ha blandito l'ego inutilmente tronfio del sostituto buccoliero e sfruttando i suoi evidenti limiti accompagnati da tanta presunzione (che pessima miscela!) gli ha dato un paio di ossicini da rosicchiare e come previsto da quegli ossicini non si è più staccato ed anzi ci si è strozzato? la mia opinione è che buccoliero davvero non sia abbastanza brillante da avere messo in piedi lui l'eventuale operazione di "incastro"; se c'è stata, lui è quello che l'ha resa possibile ma non l'ha ideata. Se una regia vi fu, fu molto attenta agli aspetti psicologici dei personaggi: un uomo semplice che si sente incastrato e viene colto da panico; una ragazzetta sciocca che non capisce che le stanno dando corda perchè ci s'impicchi; un procuratore non troppo sveglio ma molto tronfio che basta investirlo del titolo di "nuovo eroe del salento" per portarlo dritto dritto dove si desidera...il pranzo è servito: "cotto e mangiato" direbbe la Parodi.

chiara ha detto...

p.s. alcune contro-obiezioni preventive:

se a M. viene indicato il campo, per lui che sa esistere il pozzo e conosce il triste rituale "di zona", arguire che il cadavere si trovi nel pozzo è quasi banale.

una volta arguito ciò e conoscendo la conformazione del pozzo, può farsi un'idea precisa di come avrebbe dovuto venire inserito il corpo (in verticale, con le braccia lungo la testa).

sul metodo di calata si affida alle conoscenze da becchino e parla delle corde; ma tutto sommato Tummolo ha ragione a dire che è una trafila inutile: tenuta per i piedi o per le mani il risultato era lo stesso. Poteva incastrarsi? magari sì, ma anche con la corda, tutto sommato (ho rivisto il filmato in casa in cui mima la scena: la corda non ha davvero alcuna funzione rilevante). E se si fosse incastrato cosa cambiava? l'occultamento sta nell'infilarla nel pozzo e ricoprirlo, il più rapido disfacimento in acqua non credo sia un calcolo che avrebbe fatto sul momento (anche perchè altrimenti l'avrebbe sfruttato per non nominare la presunta violenza sessuale o per affermare un incidente mortale, magari una botta al capo cadendo). Nemmeno poteva volere il corpo sul fondo per contare sul fatto che anche se scoperchiato non avrebbe rivelato il cadavere: perchè se fosse stato scoperto tardi, anche se inizialmente incastrato sarebbe caduto giù con la consumazione delle carni; se fosse stato scoperto presto, com'è stato, l'odore sarebbe stato comunque rivelatore, come ci dicono coloro che assistettero all'apertura...

Anonimo ha detto...

Co co co, svegliatevi ragazzi, ma quand'è che saranno rilasciate queste famose motivazioni della sentenza?
A giorni, è vero?, sarò qui a godermi quell'istante.
Che fine hai fatto marcello de simone, che a parte l'avere il nome più finto del mio, mi hai fatto sbellicare con i tuoi commenti esilaranti sull'innocenza di Sabrina.
Ciao.
PierGiorgio.

chiara ha detto...

"ti godrai l'istante" in cui verranno "rilasciate le motivazioni"?

sono indecisa se chiederti per quale reato fossero state recluse queste motivazioni (battutonaa!!) o se offrirti qualche spicciolo, che so, per un cinema e una pizza con gli amici, così da riempire un po' la tua vita di altri più sani godimenti...ma...aspetta....PierGiorgio il cane di Quarto Grado vero? ok, me la Cavo (haha, altra battutona) con un osso!
Bau, Pier.

Vanna ha detto...

Carla buongiorno, sono stupefatta dal tuo racconto dei fatti.
Da quello che esponi emergerebbe un piano prestabilito per incolpare la famiglia M fin dall'inizio dirottando gli elementi solo verso quella pista.
Quindi sono stati introdotti elementi falsificatori come dice Gilberto.
Riguardo il rombo di una macchina sentito da Michele, ricordo che lo aveva sentito altre volte,è così?
E' sicuro che non vide anche la macchina?
Penso di sì e forse lo disse agli inquirenti.
Io continuo a credere che il M. sappia più di quel che a noi sembra e ribadisco, il gettare la ragazzina nel pozzo può essere " tradizione" in quella zona e il dire che l'aveva abusata, sono due elementi che mi portano a pensare che Sarah ha subito violenza di gruppo e quindi c'era il bisogno di cancellare tutte le prove, eventualmente se si fossero trovate, la colpa era tutta la sua.
Miche ha eseguito degli ordini.
Riguardo l'anonimo che aspetta le motivazioni e già pregusta il godimento della condanna, inseguendo i co-co-co, è uno dei galli del pollaio?
Forse queste piste lo disturbano non poco chissà perché?
E' aberrante quello che scrive.
Il tuo eccellente "promemoria" sarà una mappa da seguire.

Vanna

PINO ha detto...

Ho l'impressione che si stia girando sul bordo di un vortice con molta circospezione, per evitare il risucchio verso un fondo che nessuno vorrebbe descrivere.
Le allusioni ed il parafrasare non portano da nessuna parte.
I dati ci sono, e quelli che mancavano per formulare una fredda e verosimile teoria, sono stati attentamente spigolati da Vanna, chiara e Tummolo, oltre al nutrito apporto di Gilberto.
Cosa si aspetta, quindi, per costruire un più completo scenario suggerito da quanto conosciamo?
Pino

Manlio Tummolo ha detto...

Quanto Chiara espone, sulla base di filmati e dichiarazioni, prova, per quanto possibile, che tutta la serie di ritrovamenti, escluso forse il cellulare da cui partono poi le successive manovre inquisitorie, è costituita da farse recitate "ad usum plebis", tanto per convincere la pubblica opnione. Quanto Chiara asserisce è confermato dal fatto che le fotografie dello scoperchiamento del pozzo chissà perché non mostrano mai Michele Misseri ad indicarne il punto, né lo vedono lì presso a seguire tali operazioni di scoperchiamento e di scavo. Eppure avrebbe dovuto esserci secondo la nota "vulgata" giornalistica. Misseri invece appare in quella funerea sceneggiata (credo il giorno dopo), quando viene ripreso a distanza col teleobiettivo, mentre mima il lancio di un macigno (che bisogno c'era di farlo cadere, col rischio di buttarselo sui piedi, quando avrebbe dovuto piuttosto posarlo ?) o mentre solleva, gesto del tutto infantile, un agente in borghese ben più alto di lui per far vedere la sua forza erculea. Se astraiamo dal commento patetico-piagnucoloso della giornalista e osserviamo la scena, ne scopriamo l'assurdità e inutilità. La sceneggiata doveva servire intanto a convincere l'ingenua giornalista, poi di conseguenza il pubblico che ripete pappagallescamente tutto quanto sentito senza un minimo di spirito critico, che Michele Misseri aveva fatto tutto quello che aveva fatto. Poi seguirono ulteriori versioni.

Insomma, Chiara ha fatto un ottimo e splendido lavoro, di cui - ci auguriamo veramente di cuore - che gli avvocati dell'intera famiglia tengano conto, coordinando i loro sforzi non a cercare un fittizio colpevole, indicandoselo reciprocamente uno con l'altro (non aveva del tutto torto la giudice con le sue battute pettegole), ma la sostanziale innocenza di un'intera famiglia travolta da operazioni mistificatorie, il cui scopo o è l'inerzia omissiva sostanziale, o la volontà di proteggere i reali colpevoli.

TERTIUM NON DATUR.

Vanna ha detto...

Manlio, effettivamente ora sembra ci siano elementi che rafforzano la volontà di far cadere la responsabilità del fatto solo sulla famiglia Misseri.
Sì Pino, lo scenario si sta montando da solo, sembra che ci venga incontro con tutto quello che si sta portando avanti.

Vanna

ENRICO ha detto...

Buongiorno,

l’idea che il crimine non sia avvenuto nella villetta ma in altro luogo e con modalità simili a quelle descritte nell’ ipotetico scenario immaginato da Vanna, è molto suggestiva: Ne conseguirebbe che la famiglia Misseri sia stata “incastrata” da personaggi ed eventi a cui, di fatto, è obbligata a rispondere

Tuttavia accenno ad alcune delle moltissime domande che mi vengono alla mente

a) Com’è possibile che un luminare del forum non abbia MAI preso in considerazione questa pista alternativa desumibile, tra l’altro, da semplici logiche riflessioni evidenti anche per comuni “outsiders” come noi?

b) Perchè Sabrina, per oltre un mese, ha gestito mediaticamente la vicenda in maniera disinvolta eccessiva ed a tratti discutibile con il risultato di puntare i riflettori su di sé e sulla sua famiglia ? Semplice smania di impulsivo protagonismo o c’è dell’altro ?

c) Perché è stato fatto riapparire il cellulare di Sarah e soprattutto perché MM decide di consegnarlo agli inquirenti ?

d) Qual’ è la vera storia della scheda Sim” ritrovata , persa e poi cercata” nel garage da Michele aiutato dalla figlia ?

---
Riporto qui un sunto delle varie versioni

Sabrina ha sempre detto che la sera stessa della scomparsa di Sarah, il 26 agosto 2010, «o al massimo il giorno dopo», suo padre la fece scendere nel garage per aiutarlo a trovare una sim. «E io con la torcia come una scema, e non c’era niente», dirà ai magistrati la sera che fu arrestata. «Non ricordo se quella sera o il giorno dopo che c’era pure mia mamma, Michele disse di aver visto una sim a terra. Non si ricordava se vicino al ristorante La Tavernetta o vicino alla scuola guida. Comunque mi disse: ce l’ho in tasca nel fazzoletto ma lui tirò fuori il fazzoletto e non c’era più». Così la convinse a cercarla nel garage dove la ragazza, sempre secondo il suo racconto, ripulì con una scopa il pavimento pieno di foglie e tufo.
La stessa versione ma in una data diversa la racconterà nel processo uno dei 135 testimoni chiamati dalla pubblica accusa. Si tratta di Daniele Lanzo, sovrintendente della polizia di Stato. Il suo è uno dei pochi racconti di cui non si è mai saputo molto: narra di uno strano incontro avuto in casa Misseri dieci giorni dopo la scomparsa di Sarah Scazzi, tra lui, Sabrina Misseri e i suoi genitori Michele e Cosima Serrano. Il poliziotto si trovava lì su invito di Sabrina che lo aveva contattato per «informarmi – scriverà Lanzo nel suo rapporto -, di alcuni particolari utili alle indagini per il ritrovamento della cugina». Così scrive Lanzo. «Fui accolto nel salotto dove c’era la mamma di Sabrina e successivamente il marito Michele Misseri». I tre cercarono di indirizzare i sospetti del rapimento sul padre di Sarah, Giacomo «poiché – dissero – in passato aveva avuto a che fare con la legge» e quindi sospettavano «che aveva fatto qualche torto a qualcuno di dubbia reputazione riscattando la cattiva azione sulla figlia».
Dopo quel colloquio Sabrina e il padre lo accompagnarono fuori e una volta in strada, racconta il poliziotto, «Michele mi asseriva che il giorno stesso aveva trovato vicino alla scuola guida una scheda telefonica a terra» che aveva perso «tirando fuori il fazzoletto dalla tasca». L’investigatore consigliò il contadino a guardare meglio nel garage. «A questo punto Misseri rivolgendosi alla figlia disse: allora domani mattina ci procuriamo una torcia e andiamo a cercare in garage la scheda. Si, si, rispose al figlia». Quindi tutto avvenne dieci giorni dopo l’uccisione di Sarah e non la sera stesa come Sabrina ha sempre raccontato ai magistrati.

Vanna ha detto...

Enrico, hai messo un altro tassello.
I perché che tu poni secondo me, aprono all'unica ipotesi possibile che porta a spiegare il come i fatti sono stati distorti e piegati a colpevolizzare una sola famiglia.
C'è qualcosa o qualcuno in una cabina di comando che ha fatto in modo di tenere l'attenzione viva, indirizzata verso un solo obiettivo così da scagionare altre curiosità.
Perché Sabrina ha gestito così apertamente? Io credo per paura, paura che venissero incriminati,
paura che si scoprisse altro dietro; ma anche desiderio di apparire e di dare del tu ai giornalisti. E' stata molto brava se pensiamo che viveva in un ambiente poco stimolante.
Dove andava con Sarah a Lecce? qualcuno disse che le aveva viste.
Non ricordo purtroppo.
Chi era l'amica tedesca ?
Non si è indagato bene neanche su questi gruppi di amici.
Ivano dormiva quel pomeriggio?
Da certi comportamenti loro sanno qualcosa e l'hanno saputo subito.
Il perché siano apparsi scheda e telefonino, sono tracce gettate come specchio per le allodole.
Perché l'esimio Prof.non indaghi in altre direzioni?
Perché anche lui sa e non può far emergere quello che è stato ignorato,oscurato apposta.
Questa è la pista ordinata e su questa deve lavorare.
Ho sempre detto che i Misseri e altri sanno qualcosa,ma non parlano, sono apparsi per sgomitare, gestire, trovare, pregare quello che gli altri volevano.
Comunque da quello che posti si affaccia una pista poco pulita.

chiara ha detto...

la macchina scura (cfr testimone avetranese "scomparso") e san pancrazio:

http://infosannio.wordpress.com/2011/06/13/sarah-scazzi-spunta-un-nuovo-teste-sarah-era-su-unauto-di-colore-scuro/


la possibile scoperta precoce dell'occultamento e san pancrazio:

http://paramore.forumcommunity.net/?t=40267414
Utente CiccioUnderground: "Io abito a San Pancrazio che è il paese del papà di Sarah ed è anche vicino ad Avetrana e qui girano voci che hanno ritrovato il cadavere in un pozzo lì vicino ma nulla è sicuro.." data: 3 SETTEMBRE 2010. Notevole.

Torna S.Pancrazio, questa volta di striscio, sul fatto della collanina con pendente a teschio (ricordate Concetta? "a me sembrava orribile ma se a lei piaceva") che aveva acquistato la mattina al mercato di s.p. e mostrata alla madre al rientro. Pare non sia stata ritrovata (e quindi è andata persa tra le sera e il pomeriggio seguente) o vi risulta diversamente? A qualcuno è stato chiesto se l'indossasse quella sera e/o mattina e/o pomeriggio? Nel pozzo mi pare abbiano ritrovato solo quella con lo scoiattolo e una catenina d'argento (era quella del teschio o no?). Se è andata dispersa, dove e quando?

Sulla SIM di cui parla Enrico...riusciamo a metterla in relazione col fatto che all'indomani del ritrovamento del tel (dopo circa 2 settimane dall'episodio del garage) e per molto tempo, la stampa disse che era privo di sim, mentre mi pare (o sbaglio?) che ci fosse eccome? Michele si era accorto se nel telefono che teneva in mano la sim c'era o no? E Sabrina, leggendo che non c'era, perchè non ha parlato di quella trovata in precedenza dal padre? sarebbe stato abbastanza importante segnalare il luogo di ritrovamento, specie da parte sua sempre così collaborativa, no? Questo effettivamente è un conto che non torna...

chiara ha detto...

p.s. ma c'è mai stata poi, quella sim trovata in terra? se sì, hanno chiesto ai gestori quale utente ha smesso di punto in bianco di usare la propria? se no, qual era l'intento di M. in quel momento?

magica ha detto...

non cercarono la sim la sera del 26 .. misseri disse che posava il cell a giorni alterni., ora vicino alla polizia ora al distributore di benzina.. ma nessuno lo vide .. percio' lo raccolse e disse alla figlia la storiella della sim. trovata, nascosta nel fazz,, e poi persa in garage .
la sera della scomparsa di srah sabrina si trovava con gli amici in birreria . si sono confusi perchè non è possibile che sia successo la sera del 26.

magica ha detto...

la tedesca non era amica di sabrina
era una cliente della birreria .la quale
mostro' ad un amico dei tatuaggi vicino alla scollatura - e altre stupidaggini ..
non capisco tutto questo can can per un evento del genere ,, si vede proprio che ad avetrana si perdono con queste sciocchezze tanto che le ragazze ne parlarono per telefono.. ridendo del fatto ..
la procura ha tirato fuori dal cell questo evento ., per affermare che ci fosse stato un evento a luci rosse ..che coinvolgeva sarah., e sabrina colpevole . di portarla in posti non consoni per una 14enne --
di questa fatto ne hanno parlato a lungo .. roba da matti ..

Vanna ha detto...

Magica,non sono sciocchezze quelle che riferisci sai?
Quali sono le altre stupidaggini che la tedesca mostrò?
Certe cose fanno effetto in una gioventù annoiata e poco proiettata verso cose più serie.
Certe cose fanno proseliti, innescano morbose curiosità.
Il pendente col teschio è un chiaro simbolo di qualcosa, non è normale indossare un oggetto simile.
Se non è stato ritrovato c'è da pensare.
Bisognerebbe essere più severi e non permettere l'uso di certi oggetti macabri.
Chiara io non sono riuscita ad aprire il sito paramore....
Quindi le voci giravano come girava su Fb il manichino Regen.
E quindi sapevano già!
Avevo detto che sapevano qualcosa.
C'è da chiedersi se a S. Pancrazio esistono gruppi di ragazzi interessati al noir e se c'è " rivalità " tra i ragazzi dei due paesi.
Ivano mi fa pensare, ricordo che non rispose al tel. perché disse ce l'aveva in macchina, mi sembra di ricordare che la mamma lo smentì all'inizio.
Dove era Ivano in quel pomeriggio?
E il Pisello?
C'era eccome nell'aria qualcosa.
Della macchina scusa nessuno ricorda altro?

Vanna

ENRICO ha detto...

@ VANNA

Bene. Allora SE, come nel “caso parolisi”, si deve, bisogna, è opportuno, oportet , dare in pasto al pubblico una “verità apparente” per custodire la” verità nascosta”, credo sia facile comprendere il come e il perchè la Procura persegua la via dell’ergastolo per le due donne ( gelosia) mentre la Difesa intraprenda , al contrario, quella dell’ergastolo per il contadino ( raptus)

In entrambi i casi l’obiettivo sarebbe quello di tappare la bocca agli imputati e contemporaneamente di chiudere la vicenda senza “fastidiosi” ulteriori strascichi

Tuttavia mi resterebbe il dubbio che l’Accusa, trattenendo in carcere le due donne sotto la spada di damocle di una condanna a vita, speri nel loro crollo psicologico che le porti a rivelare ciò che sanno sulla morte della ragazzina

E, se questo fosse lo scopo prioritario degli inquirenti, vorrebbe dire che la Procura intenderebbe andare a fondo nella vicenda usando ogni strumento a disposizione compresi i metodi poco ortodossi per obbligare le donne a vuotare il sacco mentre la Difesa si “accontenterebbe” di rimetterle in libertà schiaffando in galera al loro posto il contadino con la piena soddisfazione di tutti ( contadino compreso !)

Quindi nel primo caso l’Accusa tenderebbe a ricercare i veri colpevoli, nel secondo la Difesa tenderebbe a – diciamo ! - trascurare questo aspetto

E’ mia opinione infatti che i Misseri fossero già da subito al corrente del crimine, che conoscessero o intuissero gli estremi del “fattaccio” e che per un intero mese abbiano fatto di tutto per non essere coinvolti nella vicenda

Il meccanismo si è inceppato nel momento in cui il Misseri – rimasto per un mese nell’ombra come un cane alla cuccia – conquista d’un colpo la scena mostrando il cellulare di Sarah e sconvolgendo così tutto il canovaccio messo in piedi fino a quel momento

Perché lo ha fatto ?

PINO ha detto...

La domanda di Enrico evidenziata in grassetto, di contenuto più "sottile" della altre, avrebbe solo due risposte diverse, secondo il mio modesto parere:

1) Che di alternativo non ci fosse nulla, rispetto a quanto sostenuto nel processo, salvo le rispettive personali responsabilità degli imputati.

2) Che tutto l'apparato difensivo, a conoscenza di una innominata ed intoccabile alternativa, non l'abbia tirata in ballo, agevolando, in tal modo, il gioco dell'accusa.

In tutti e due i casi, insomma, si sarebbe evitato il vero nocciolo della tragedia.

Il caso, già ricco di tante dubbie circostaze, anomalie procedurali e discutibili testimonianze, non sarebbe alieno anche da apparenti assurdità. E tanto, verrebbe suggerito da quanto, man mano, viene allo scoperto, rovesciando quel virtuale "cestino dei rifiuti", che ho accennato in un post precedente, il cui contenuto si sta riesaminando minuziosamente.

Ma siamo poi certi al 100% che nessun membro della famiglia Misseri nasconda qualcosa che, se rivelato, sarebbe devastante collegialmente?
Io non ci metterei la mano sul fuoco.
Pino

ENRICO ha detto...

@ PINO

"Ma siamo poi certi al 100% che nessun membro della famiglia Misseri nasconda qualcosa che, se rivelato, sarebbe devastante collegialmente?
Io non ci metterei la mano sul fuoco


Nemmeno io ce la metterei, Pino carissimo !

magica ha detto...

ho dubbi su valentina
faceva finta di essere a roma ma in realta' ,, chissa dov'era?

chiara ha detto...

magica 20.46?

O_O'

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimi Pino, Enrico ed altri,

quando inquirenti falsano una situazione e abusano del loro potere in modo massiccio, sicuramente non cercano la verità, ma vogliono mimetizzarla. C'è molto poco su cui dubitare. Si tratta di un intero Tribunale che, per spirito di corpo, desiderio di vendetta, volontà oppressiva, scatena le sue furie selvagge su una famiglia di contadini. Non è il primo caso, non sarà l'ultimo. Del cadavere di Bitonto ritrovato in un pozzo l'altro ieri, chi si occupa ? Nessuno. Un morto in più o in meno: siccome è difficile addebitare anche questo alla famiglia Misseri, chi se ne frega. Scusatemi tanto, ma avere anche un briciolo di fiducia nei SS. Inquisitori è un'ingenuità, che solo gli avvocati o i giornalisti possono avere, anime pure e speranzose che sotto la toga battano cuori e vibrino cervelli. Lo si vede pure nel caso ILVA di Taranto, dove grandi eventi inquinanti si sono avuto perlomeno dal novembre 1940, quando l'aviazione inglese attaccò e calò a picco alcune nostre navi. Gli effetti e le distruzioni della guerra, poi l'ILVA, poi l'ENI, poi chissà quanto altro, sono causa concomitante delle malattie polmonari nella città. Nondimeno questi signori si occupano solo dell'ILVA: mai indagare su più piani, costa troppa fatica, per non dire quali interessi possano esservi sotto.

Misteri e segreti o no, in Avetrana e dintorni, il vero problema è il trimvirato dei SS. Inquisitori e loro colleghi, tutti affratellati e compatti ad indicare nella famiglia Misseri il Centro Unico del Male.

magica ha detto...

il cane alla cuccia .. aveva il cell ?. allora avevano fiducia in lui.. nonostante il tenero zietto fosse trattao come un cagnolino alla cuccia .
le jene . si mostrarono poco accorte ?

questione di carattere ..
non si vede il lampante .
..

chiara ha detto...

ah ecco, dicevo io che hanno usurpato il nick di magica!

a te dico che sei squallido quanto ciò che dici. e guarda che lo è proprio tanto tanto....fossi in te mi scaverei una buca e mi ci rintanerei sommessamente.

Manlio Tummolo ha detto...

Lo scambio di identità, anche se pseudonima, è un reato. Quanto poi a certe battute di spirito, dimostrano lo scarso livello del falsificatore o della falsificatrice.
Non comunicava col fratello lo stesso giorno per i cavalli e il campo dei fagiolini ? Non credo si pprtasse un telefono da campo, stile II Guerra mondiale, e neppure una radio della medesima epoca.

Oggi si dovrebbero sentire le motivazioni della condanna, ovvero la nuova fiaba, riveduta e corretta in stile neo-realista e minimalista, di Biancaneve e le due streghe di Avetrana.

Vanna ha detto...

Buongiorno a tutti!
Manlio, le tue considerazioni sull' ILVA e ENI mi hanno fatto pensare non poco.
Apro una parentesi che è fuori tema, vi chiedo scusa,ma per capire qualcosa è tutto buono.
Perché negli ultimi anni sono accaduti fatti che non riescono ad essere chiari anche se ci sono gli imputati considerati colpevoli?
Inserisco qui anche il caso Concordia.
Perché gli inquirenti sono tutti inadeguati, incapaci di coordinare gli interventi, i controlli?
Insomma ci fanno o ci sono?
Se ci sono,non hanno preparazione, strumenti, danaro, fantasia e come sono arrivati a quei livelli?
Perché tutti sarebbero bravi a dare la colpa all'imbranato di turno, parente che chiacchiera, si espone ed è pronto per essere come dice Chiara " cotto e mangiato".
Se ci fanno, c'è da chiedersi il perché.
Ho una mia idea stimolata dalla riflessione di Manlio sull'Ilva e l'Eni.
E se la decadenza, il disordine, la confusione, in cui noi ora siamo è stata progettata da lontano, voluta a goccia a goccia,nell'arco di mezzo secolo,per continuare a mantenerci una colonia?
Il caso Mattei è chiaro.
Perché noi non abbiamo più una reale libertà.
L'incompetenza e l'inefficienza del Governo, le esortazioni del " comunista " Napolitano a dare fiducia ad un qualcosa che non c'è, non fa, ma solo promette la dice lunga.
Il metterci tutti in mutande anche.
Noi italiani siamo persone laboriose, creative, intelligenti,
ci vogliono abbattere, vogliono la nostra riserva aurea,vogliono la nostra religione messa in discussione ed eliminata?
E allora le ultime morti sono servite per metterci ancora di più
a terra per incompetenza, paura, disordine anche mentale?
Tutto fa brodo per togliere forza ad un paese?
Scusate le chiacchiere OT.

Vanna

chiara ha detto...

- Perché noi non abbiamo più una reale libertà -

Andrebbe scritto sui muri, Vanna, chè è ancora pieno di ebeti, illusi che "libertà" sia "telefonare e messaggiare con tutti a tot E/cent al minuto"! Fateci caso...la parola libertà è relegata ormai agli spot commerciali, mentre la sua sostanza è andata perduta molto tempo fa, al punto che nemmeno comprendiamo di avere dei carcerieri e non dei rappresentanti.

Il problema della qualità degli investigatori, Vanna, a mio avviso risiede nei metodi di selezione: sotto la tenda, lercia e ipocrita, della selezione per pubblico concorso che dovrebbe selezionare i migliori, si annida l'esaltazione dell'incompetenza: aspiranti magistrati a cui è richiesta la conoscenza delle minime minchiate logorroico-dottrinali e nulla più e ufficiali di p.s. selezionati per titoli che in genere non hanno fatto un solo giorno "in strada". La buona pratica, in Italia, è riservata ai servi: quelli che se lavorano bene il merito è dei superiori e se i superiori lavorano male ne pagano la colpa.

Vanna ha detto...

Chiara, come hai ragione!
I Concorsi....chi seleziona?
Chi li supera?
Torniamo a noi e a quello che i SS. Inquisitori hanno deciso e vediamo se non rivedranno le loro posizioni.
Noi stiamo qui a monitorare ciò che accadde ieri, oggi e, se Dio vuole, anche il domani.
Ciao.

Vanna

chiara ha detto...

sono curiosa di sapere se le motivazioni riserveranno sorprese o se saranno la mera trascrizione del memoriale d'accusa...speriamo che già oggi sia disponibile il pdf....Massimo contiamo su di te e le tue mille fonti! :-)

ENRICO ha detto...


viviamo in un Paese in cui è possibile il verificarsi di un’ ” operazione Ablyazov” ordinata e diretta personalmente dall’Ambasciatore kazako il quale, spadroneggiando all’interno del Viminale e utilizzando uomini e mezzi come se fosse a casa propria , ha gestito l’intera vicenda all’insaputa (?) del Ministro della Difesa e della Farnesina : c’è da stupirsi se nelle procure italiane avviene qualche illecito ?

Comunque non è che negli altri angoli del mondo la Giustizia sia amministrata con maggior “giustizia”

Forse, in alcuni casi, le procedure saranno più veloci ma francamente non credo che negli Usa, ad esempio, il sistema giudiziario offra maggiori garanzie che qui da noi ( per non parlare della pena di morte ancora in vigore in moltissimi Stati dell’Unione)

Tornando al nostro specifico ”caso” in esame personalmente mi lascia più perplesso il comportamento della Difesa che non quello della Procura, entrambe convinte che il crimine sia avvenuto all’interno della proprietà dei Misseri.

I motivi li ho spiegati nel mio post di ieri 18 luglio alle ore 18:38

carla ha detto...

un buon giorno a tutti....
le motivazioni?.....
chissà perché ho la sensazione che ci vorranno fare ancora attendere...
come che sia strana la faccenda dei cimici messa in cella da poco più di 2 anni tra madre e figlia che non trapeli niente!......

magica ha detto...

ciao carla .
cosa dovrebbe trapelare?
non penso che si confidino di un omicidio non commesso .

ENRICO ha detto...

@Carla

”come che sia strana la faccenda dei cimici messa in cella da poco più di 2 anni tra madre e figlia che non trapeli niente!...

Apprezzo moltissimo lo sforzo che fai, in quanto straniera , a scrivere in italiano però a volte, pur applicandomi con impegno, fatico a comprendere il senso di alcuni passaggi dei tuoi post

Ti spiacerebbe chiarirmi meglio il concetto contenuto nella frase sopraccitata?

Vincenzo ha detto...

Oggi dovevano essere depositate le motivazioni alla cancelleria di Taranto. Io credo che, a causa della pausa estiva, saranno pubblicate a Settembre. Chissà, magari qualcuno riesce a trascriverle in pdf per pubblicarle su internet. Mi aspetto qualcosa di serio (anche se non esiste), perché altrimenti sarebbe assurdo confermare in toto le accuse che sono cadute in dibattimento.

c ha detto...

x Magica e Enrico,
scusate se non mi spiego bene , la mia era una battuta se non l'avete capito....
e poi non sono una straniera,
ho il sangue italiano 100x100 e sono anche orgogliosa di esserlo con tutti i suoi difetti e geniale di cavarsela sempre .....
la mia battuta equivale al fatto che se avessero trovato un appiglio per massacrare ulteriormente le donne lo avrebbero già fatto.....

magica ha detto...

x vanna del 18 luglio -
cosa avra' fatto vedere la tedesca?
oltre ai tatuaggi o al rossore causato dal sole . cosa avra' mai potuto far vedere? erano in una birreria . con tanto di gestore ..
ha fatto uno spogliarello o mimato chissa' ....magari . un amplesso?
la srah si sarebbe scandalizzata nel vedere una donna spogliata ?..
' .. eppure era una ragazzina sveglia .. chattava e aveva degli avatar in internet. chissa' cosa avra' visto nel web. per una scollatura non penso si sia sacndalizzata

PINO ha detto...

Le motivazioni della sentenza seguiranno la falsariga accusatoria, e non potrebbe essere diversamente.
Nessuno del clan è disposto a darsi zappate sui piedi, convinti o no di essere nel giusto.

Non ci facciamo illusioni!
Bisogna solo sperare, che nel processo d'appello, anche se in sede non necessariamente tarantina, il team giudicante prenda in esame quelle prospettive alternative dell'intera tragedia, che il collegio di difesa non ha posto sul tavolo, e, quindi ignorato, per strategie a noi ignote, durante il processo di primo grado, che avrebbero innescando almeno molti dubbi, e la possibilità di diversa sentenza.

Se invece, tutta la giostra sarebbe stata realizzata e condotta per parare il c..o di qualche mammasantissima, le cose ed i fatti, così come sono stati impostati, non cambierebbero, di una virgola, nemmeno se ci fosse un assurdo decimo processo.
Pino

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cari amici buon pomeriggio.15 mesi di processo,oltre 400 ore di dibattimenti,5 giorni di camera di consiglio,90 giorni per le motivazioni,questo è scandaloso non le scollature della tedesca,che personalmente interessa poco o nulla,indagini fatte con i piedi,e non con il cervello,le analisi del Prof Strada,le dichiarazioni del Petarra,della Pisanò,il sogno del fioraio,Vanessa Cerra,le modifiche agli orari della famiglia Scazzi e della badante,la gelosia di Sabrina e le sue lacrime di plastica,le accuse della procura,gli applausi alla fine della sentenza,l'arresto di Cosima,il perché Misseri ha fatto le accuse alla figlia,ecco cari amici cos'è scandaloso e vergognoso,l'interruzione di quasi un'ora nel garage in cui il caro zietto stava spiegando i fatti,l'interruzione di 50 minuti nell'incidente probatorio,le domande suggestive,le minacce ad alcuni testimoni,la corda che diventa cintura,le 5,o 10 euro date a Sarah dal caro zietto per la toccatina al sedere,la sua fuga dal paese per un'ora sapendo che la nipote non si trovava,il ritrovamento del cellulare,la sua prima confessione in cui dimentica di essere passato dalla banca alle ore 12.00,l'avvistamento alle 14.30 dei fidanzati,il registratore consegnato alla Pisanò per spiare,di vergogne c'è ne sarebbero altre,ma credo che bastano queste per superare il limite dell'indecenza,e di un processo che più vergognoso non si può,P.M. inclusi.Buon pomeriggio a tutti.

Manlio Tummolo ha detto...

E' PIU' FACILE CONDANNARE CHE MOTIVARE LA CONDANNA.

Non so quanto il grande pubblico conosca la storia del Diritto e soprattutto del processo. In origine e fino a gran parte del XVIII secolo, si condannava senza alcuna motivazione. Fu prima l'Iluminismo sul piano teorico, poi la Rivoluzioe Francese a costringere i giudici ad motivare in forma scritta le proprie sentenze. Di fatto si dovette aspettare, in Italia almeno, l'unità e la formazione di uno Stato unico. Però quest'obbligo venne aggirato, perché per logica uno non dovrebbe emettere sentenze, senza sapere prima perché le emette e con quale connessione di causalità. In sostanza, la motivazione deve precedere la sentenze, non seguirle. Invece, i nostri bravi magistrati, ma non credo solo in Italia, assolvono o condannano, poi si spremono le fragili meningi per trovarvi una motivazione. Di qui anche l'esistenza, tanto deprecata da alcuni, di almeno tre gradi di giudizio, perché spesso quelle motivazioni risultano fittizie.

Credo con Magica che dovremmo attendere ancora per avere quelle motivazioni. Domani che è sabato, non le avremo quasi certamente; lunedì forse. Ma non sarebbe da stupirsi se il tutto sarà rinviato a settembre, causa il caldo e i tantissimi impegni prevacanzieri dei nostri magistrati (devono pur comprarsi nuvi costumi da bagno alla moda, neri serici, e con fronzoli). Né sarebbe da meravigliarsi se saranno rinviate di qualche anno, come pur è successo perfino in casi di mafia.

Capite poi bene che dimostrare qualcosa sulla base di confessioni sconfessate e di sogni svaporati, senza altri elementi di prova diretti, con le poche cose reperite distrutte (liquido delo stomaco, corpo non riesaminato, ambiente del ritrovamento devastato, testimonianze a livello di pettegolezzo) sarà ben dura motivare una condanna addirittura all'ergastolo, perché non si tratta più di un omicidio colposo causa cavallucci.

Per l'infinitesima volta, esorto chi abbia mente sana (i soliti anonimi fanatici lasciamoli pure per la loro strada) a vedere la vicenda, non nell'ottica giallistica, non in quella del romanzo nero o del mistero della notte blu, ma in quella secca, giudiziaria, che - se ben diretta - chiede prove, dati di fatto, ipotesi ragionevoli vericabili, o "falsificabili" in senso popperiano. E' su quella che si decide il destino di due donne, in primo luogo, del loro diretto congiunto in secondo, e di altri loro prossimi in terzo.

Anonimo ha detto...

Sì, Manlio, una sintesi lapidaria e senza fronzoli. E' tutto lì in quello che dici.
Gilberto

ENRICO ha detto...

Manlio

senza dubbio siamo di fronte ad inquietanti inettitudini investigative, a deprecabili svolgimenti e ritardi procedurali tuttavia queste continue argomentazioni apodittiche sull’inefficienza della magistratura rischiano di apparire eccessive e non sempre rispondenti a realtà

Può darsi che io sia anche un ingenuo, senza dubbio le mie esperienze in ambito giuridico sono incommensurabilmente inferiori alle tue però ,sia in questo caso come nel caso Parolisi, le certezza granitica che gli imputati siano TOTALMENTE estranei ai fatti che li vedono alla sbarra, io non ce l’ho

Per evitare equivoci sottolineo che non ho scritto di ritenerli “colpevoli” ma non mi sentirei nemmeno di escludere una loro qualche responsabilità nell’accaduto

E questo vale sia per il caso Scazzi che per il caso Rea

Vanna ha detto...

Magica, stavo cliccando al tuo post delle ore 16,... ed è scomparso!
Guarda non so perché insisti a presentare quello che la tedesca ha fatto in un locale pubblico e, dici, davanti al gestore, minimizzando, ironizzando eventuali atteggiamenti "scostumati" o disinibiti, riferendo di strani tatuaggi sul collo...sul collo? Tutto normale per te?
E per me non tanto, se mi permetti.
Comunque di quello che si faceva nei bar francamente non m'interessa,vorrei sapere cosa si diceva e a che cosa servivano certe pantomime.
Non so perché hai replicato per ben due volte su questi atteggiamenti discutibili ancor più se fatti in pubblico, dicendo che non c'è nulla di strano.
Eri presente o te lo hanno riferito o lo hai letto?
Se lo hai letto cita la fonte.

Vanna

Anonimo ha detto...

Caro amico Vito,in poche righe hai praticamente fatto l'elenco delle stranezze di questo processo anticipandomi.Saluti a te e a tua moglie augurandole una completa guarigione.Matteo.

magica ha detto...

x vanna il mio post è selle 16,47..

io avevo risposto ad una tua considerazione sulla tedesca.
.
,chiedendoti che era questa persona , e se aveva
importanza una sua collocazione nel caso scazzi.
infatti ho risposto ad una tua domanda ,
la tedecca era una turista che si trovava nella birreria dove solitamnte veniva frequentata dalla compagnia di sabrina ,la tedesca comunque non era della compagnia ..
questa persona confrontndosi con una amico .. gli mostrava parti del corpo tipo tatuaggi o roba del genere ..
questo grandioso avvenimento fece scattare nelle ragazze ilrita' .. ecco che fu estrapolato questo avvenimento per buttare malignita' su sabrina ..
sentendo ivano alla vita in diretta disse: questo è l'assurdo dell'assurdo .. ..
di ogni cavolata emersa è servita per malignare su sabrina ..

magica ha detto...

erano in una birreria ., con tanto di pubblico.
che vuol dire?
che quello che successe non poteva essere considerato un evento a luci rosse ..
ci sono miliardi di persone con tatuaggi , non penso si possa pensare che sia pericolso . o indecente ,

carla ha detto...

se le donne sapevano, se nell'intercettazione emergeva qualcosa a quest'ora se ne sarebbe parlato altroché......
non mi sembra che inquirenti si siano risparmiati di cercare qualche complicità fin dall' inizio!....
è possibile che in 2 anni le donne non si siano lasciate scappare una parola compromettente?.....non vi sembra , capisco bene che i geni ci possa essere in questo mondo, ma in questo caso è un po' troppo non vi pare?.....
non so se ci si rende conto cosa significhi stare in galera tutto sto tempo in convivenza con altri galeotti....
già da fuori socialmente tra di noi è difficile comunicare , perché giustamente che sia, siamo diversi e sappiamo bene che significa la convivenza....
perciò, quello che voglio dire di sicuro le donne non stanno lì dentro a passare la luna di miele.....
e penso bene, che uno potrebbe arrivare a dire qualunque cosa, il che probabile non si aspetta altro.....
sono d'accordo con Manlio, se non salta fuori altro prima , credo che si tenti di temporeggiare......buonaserata a tutti

Manlio Tummolo ha detto...

Enrico Carissimo,

certezze granitiche non esistono in nessuno di noi, salvo fanatici noti, qui ed altrove. Per questo insisto su quelle che sono certezze giudiziarie:

1) indagini e giudizi orientati in modo parziale per quantità e fazioso per qualità.

2) assenza di ogni prova, che non siano fumosità pettegolistiche.

Poi, lo ripeto a sazietà: chi sia esattamente l'assassino, non lo so, e, ad essere sincero, neppure mi interessa (intendo come fatto personale). Ho indicato piuttosto la categoria, nell'ambito criminale (quelli che riempiono i pozzi di Puglia e Lucania), che possono essere assassini professionisti, o viziosetti stile Circeo.

Manlio Tummolo ha detto...

PS) Sempre per Enrico.

Come lavorino gli illustri magistrati si vede bene nel caso che puoi aggiungere agli altri due: quello Ragusa, dove si emanano condanne ancora prima di aver verificato che ci sia un morto. E questo dopo aver fatto passare un anno, senza ricerche serie. Basta che ne parlino le trasmissioni solite "Chi l'ha svisto ?", "Una notte in Questura", "Ennesimo Grado" "Azzurro Pomeriggio", ed avanti, allora, alla ricerca della celebrità televisiva, ordinano ricerche di un corpo, che probabilmente o non troveranno o troveranno per caso, e intanto imputano il marito, l'amante del marito, e perché no, anche i figli del marito, il padre, il genero, la nipote, tutto il parentado. Ma che cerchino di esser seri, una buona volta !!

Questi stoltacchioni non sanno cercare e trovare neppure vecchietti ultraottantenni sofferenti di Alzheimer o Parkinson, ma poi si illudono di trovare qualcuno, ben più giovane, ad un anno o più dalla scomparsa ! A nessuno è saltato in testa di cercare a fondo nella Costa Concordia (a titolo d'esempio), la quale di suo sta andando a picco, e intanto è cominciato il processo. E' penoso !!

Vanna ha detto...

Manlio, premetto che non ho preparazione giuridica, si dice così?
E' vero che si deve condannare in base alle prove e qui le prove non ci sono. Ci sono indizi, e tante chiacchiere.
Le ipotesi o le falsificazioni popperiane possono costituire, se ben argomentati,una trappola per tutti, inquirenti compresi.
Una linea difensiva che parta da questo tipo di metodo,dovrebbe essere di alto spessore e tu credi che sarebbe permesso non dico dall'accusa,ma da chi deve giudicare?
Perché un bravo avvocato dovrebbe sciorinare tutte le falsificazioni effettuate e l'inadeguatezza delle indagini.( e sono queste ultime che forse permetteranno alle donne di uscire).
Parli di prove, te ne dico una sola:il corpo era in un pozzo con acqua e già i primi tempi qualcuno lo sapeva.
Mentre si cercava di capire dove fosse andata sono successi tre fatti nei primissimi giorni:
- tel. al 118 di un corpo in campagna in una zona vicino quella!
- fb regen,
- un articolo scriveva che la ragazza era in un pozzo,come riportato da Chiara.
Queste non erano prove?
Ma si potevano prendere come ipotesi verificabili se chi investigava aveva voglia di farlo.
Inchiodare ben bene, investigare, le fonti di tali notizie, per esempio.
Invece cosa è successo che non solo non si sono verificate a dovere,ma si sono ignorate ed è ancora peggio, si è dato spazio alla Commedia dell'Arte, alla recitazione a soggetto di personaggi buttati in prima pagina.
Si è dato un tempo affinché i fatti fossero falsificati e la falsificazione ripetuta con l'aggiunta di piccole cose nuove: il cellulare, lo zainetto, la sim, le ciabattine, le cinture: una cinquantina, i cassonetti, i fagiolini, i cavalli scappati!
I messaggini, la gelosia, le coccole,conoscenze bibliche interrotte...
Dimenticavo, anche i sogni sono stati considerati tornando al tempo della Pizia o copiando le civiltà amerinde!
I sogni sì, Regen no eh, era una coincidenza!
Però son d'accordo con Enrico e Pino, quella famiglia sapeva e sa, cosa non so,in qualche modo, non direttamente, sono implicati o si sono autoimplicati per coprire qualcuno o qualcosa.
Già il sapere per esempio, cosa era successo, vuol dire "implicare" per me.
Detto questo,hai ragione, non sarà facile mantenere l'ergastolo e credo che non ci sarà.
L'esimio principe del foro non doveva permettere che si scadesse a tanto nel trattare l'intimità di Sabrina, e' stato vergognoso!
E ' lui che ora deve smontare l'apparato accusatorio pezzo per pezzo,confutando le congetture messe in atto per arrivare fin qui.


Vanna


Vanna ha detto...

Magica, grazie per la precisazione, ora ho capito più chiaramente.

Vanna

magica ha detto...

io invece rimango ferma nella mia ipotesi che per me è una sicurezza di come si siano svolti i fatti ..
è tutto svelato ormai., è inutile andare rivalutare indizi che sono stati svelati .
misseri fece tutto da solo . ma non lo fece perchè il trattore non partiva...

quel pomeriggio la nipote sentendolo trafficare in garage è scesa dallo zio .. magari con ingenuita' .. aveva il cell senza credito? chissa' che lo zio non le desse la solita mancina come fanno gli zii ..lui ha fatto una avances- ? lei lo ha minacciato? lo ha minacciato ...una cosa cosi' ' invasiva era troppo compromettente .. percio' l'ha fermata ..
una difesa in extremis da parte dell zio ..
ha confessato l'omicidio ma il vero motivo non lo dira' mai.. appunto perchè è troppo invasivo .

magica ha detto...

per tummolo
le certezze provendono da gli indizi emersi . dalla cronologia degli eventi che si svilupparono in pochi minuti .
superdonne non ce ne sono . essere in un frangente pur essendo in altro .non è possibile che avvenga ...

..la logica ci fa ragionare ..

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Matteo grazie di cuore,di quello che ho riportato è solo una prima parte,ma, ce ne sarebbero tante da scrivere di stranezze,prima era tranquilla e poi per far contento quel piagnucolone di P.M. era agitata,la Bruzzone che insieme al suo degno compare (che già il solo chiamarlo Avvocato mi viene la nausea),vietano al caro e innocuo zietto di vedere i parenti per non distrarlo,ai visto mai non avrebbe rispettato i"patti",il convento aspettava solo lui per l'orticello,prima che tutta la coltivazione andava perduta.Una sceneggiatura cosi perfetta che il regista Andrea Camilleri è un novellino al confronto.C'è un video con Concetta in contrada Mosca che intervistata dice che il caro zietto non ha faticato molto per aprire il pozzo,ha sollevato solo una grossa pietra,e poi si vede l'imboccatura del pozzo,facile come bere un bicchiere d'acqua,il perché mi debbo complicare la vita io non lo so,quando tutto è cosi evidente,ma,le stranezze di questo assurdo delitto.Ciao Matteo,e un caro saluto a tutti.

PINO ha detto...

@ Manlio caro,
se quelle che hanno mandato in carcere le donne Misseri sono "fumosità pettegolistiche", come tali si dissolveranno in breve tempo, devi convenirne.

La stranezza, però, sta nel fatto che nessuno dei "luminari" della giurisprudenza, presenti al processo, abbia cercato di demolirle, tali fumosità. E le possibili ragioni le ho segnalate nel mio precedente post.

O, forse, c'è dell'altro dietro il sipario, che non ci è dato conoscere, come, per esempio, il fatto che i componenti della famiglia Misseri siano in qualche modo coinvolti nel caso?

Anche questa ipotetica possibilità, potrebbe aver influito sulla limitata scelta degli argomenti addotti dalla difesa, in sede di dibattito.

Non mi fermerei solo a valutare la deprecabile e tardiva conduzione delle indagini, e la insistente unidirezionalità di ricerca di alcuni pm.
Cercherei di riguardare con una lente biconfessa, tutto il ciclo che ha caratterizzato il caso Scazzi.
Pino
O

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Vanna,

preparazione o non preparazione giuridica, poco importa. Intanto, non dimenticare che gettare corpi nei pozzi è una consuetudine della criminalità locale (cfr. tre giorni fa a Bitonto, provincia di Bari: non mi si racconti che lo fa tutto Misseri). A quanto mi ricordo, ricerche nei pozzi furono fatte, ma evidentemente qualcosa è sfuggito, anche perché noi supponiamo che il corpo vi sia stato gettato o calato lo stesso giorno del delitto o della sparizione, mentre ciò potrebbe anche essere avvenuto più tardi, e non in quel pozzo, ma in qualche altro, o lasciato in aperta campagna, come secondo quella versione telefonica. La mistificazione parte e si concentra tutta nella SS. Inquisizione, perché devo ripetermi? Non vi sono neppure indizi, ma confessioni estorte, e testimonianze ottenute attraverso intimidazioni, con la sola collaborazione (spontanea ?) della signora Pisanò incaricata o autoincaricata di fare l'agente provocatore ed informatore (alias "spia", mestiere antico come il mondo, dopo le prostitute, s'intende).

Abbiamo pure visto, grazie a Chiara, che sul luogo dell'occultamento si recarono carabinieri (chi in tutina bicolore, chi in divisa), uno o più magistrati, di Misseri pare nemmeno l'ombra. Anche nelle foto del sito del dr. Antonio Giangrande, salva mia cecità, non riesco a vedere o intravvedere Michele Misseri (perché ?), eppure avrebbe dovuto esserci, stante la "vulgata" televisiva.

Infine: può darsi che i Misseri sappiano tutto, qualcosa, come nulla: di solito i "fessi" non sanno mai nulla (cfr. nostri ministri). Ma se sanno, lo sanno anche i compaesani e più di tutti e prima di tutti i SS. Inquisitori, veri registi delle varie sceneggiate che tanto hanno appassionato e commosso il pubblico televisivo.

Ho visto oggi un'intervista all'illustre dr. Sebastio sull'ILVA: a lui, ha detto, non interessano i morti, ma il rischio dei morti, non gli interessano le sigarette (o altri eventi inquinanti i polomoni dei Trantini: ho ricordato la celebre notte di Taranto del 18novembre 1940, con l'attacco alla nostra Marina). Ma che importa all'illustre Inquisitore ? Solo l'ILVA, ninet'altro che l'ILVA, esclusivamente, fortissimamente l'ILVA. Eppure di vari fattori inquinanti anche gravi, a partire da quel celebre attacco, nella città non sono mancati, a parte le sigarette che notoriamente sono un elemento cancerogeno non indifferente, e questo lo sappiamo da decenni.

Quando si deve ragionare con gente con un occhio solo e per di più miope e con la cataratta, che si deve fare ? fargli cambiare mestiere !

Ma Lor Signori, sapendo di essere intangibili, con rare eccezioni, non si curano che della loro personale importanza. E se va loro male, possono sempre dedicarsi alla politica, in qualche loro partitello verso sinistra, magari ecologista.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Pino le accuse formulate in aula si dissolveranno appena si arriverà o in appello o in cassazione,non possono reggere,altro che fumose,sono più inquinate dell'aria che si respira a Taranto.Non le hanno condannate perché colpevoli,ma solamente per far piacere ai loro colleghi,alla famiglia Scazzi e tutti i loro seguaci,il dialogo delle 2 giudici parlava chiaro,non potevano assolverle,anzi si aspettavano che una si scagliasse contro l'altra,roba da pazzi,ma ti rendi conto che hanno saputo trasformare un sogno in realtà? Già basta questo per capire che aria tirava in quel tribunale,il marcio li si tocca con mano,il caro Prof Tummolo su questo non si è sbagliato.Buona notte.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Pino,

siamo alle solite: i signori avvocati, un po' perché pusillanimi, un po' per cortesia forense, non attaccano mai a fondo i loro avversari. Anche qui mi costringete a ripetermi. La storia giudiziaria è piena di pettegolezzi, scambiati per testimonianze, soprattutto quando non si vuol fare la fatica di guardare altrove. Il vecchio saggio di Gilberto di analisi del celebre scritto di Alessandro Manzoni, e lo stesso scritto di Alessandro Manzoni provano come pettegolezzi di donnette possano trasformarsi in occasione di tortura e di morte.

La vostra fiducia nell'Ordine Giudiziario è molto lodevole, ma ahimé per nulla confermata dai fatti, e il caso Scazzi ne è oggi la punta massima. Un processo creato a tavolino all'indomani della scomparsa di Sarah Scazzi, su una colpevole già pre-confezionata.

ENRICO ha detto...

Manlio,
OT

"La vostra fiducia nell'Ordine Giudiziario è molto lodevole, ma ahimé per nulla confermata dai fatti"

beh allora se così stanno le cose . quel povero perseguitato di Berlusconi è davvero una vittima sacrificale !
Meno male però che c'è Coppi il quale farà giustizia delle enormi ingiustizie perpetrate ai danni dell'illustre suo assistito nonchè ventennale benemerito artefice della incredibile modificazione genetico/ culturale del nostro Paese cosa per la quale gli saremo grati in sempiterno.
Noi e le future generazioni

Vanna ha detto...

Buongiorno a tutti.

Magica, sai non t'invidio mica per la sicurezza che hai di conoscere come andarono i fatti, perché mi vengono un po' di dubbi.
Eri anche tu presente quando Sarah scese nel garage per parlare con lo zio?
Che bisogno aveva di andare al garage se la cugina la stava aspettando.
Michele era capace di andare in Rete e far capire che fine aveva fatto la ragazzina incordata,già perché conosceva il tedesco e quindi la parola Regen?
Dimenticavo: l'ultimo messaggino di Sarah che parlava di uccidere per professione lo voleva mandare allo zietto vero?
Ora ti dico nuovamente la mia:
1
Il fatto che tu e altri che prima postavano l'assoluta condanna contro Michele o contro le donne, mi fa capire che siete della zona in questione.
2
Tutti avete dribblato le prove ipotesi da me trattate, le avete ignorate, tutt'al più avete detto che era "normale" minimizzando episodi inquietanti.
3
Hai continuato ad ignorare la tel al 118 e l'art. postato da Chiara, però hai spiegato accuratamente cosa fece al bar la tedesca CHE NON ERA AMICA, stava lì per caso.
4 Ne consegue che avete qualche interesse a farlo.
4 Ne consegue altresì che per qualche motivo, questa famiglia vi da' fastidio, forse era meglio che non si esponeva e "meglissimo" ancora che non la faceva ritrovare.
5 Ne consegue in ultimo, che c'è tutto l'interesse in zona a mantenere il segreto, tanto c'è la famiglia pronta ad essere sacrificata.
5 Peccato per voi, perché il Misseri,guarda un po', è libero!
Mi fate pensare alle Baccanti che inseguivano Dioniso per sbranarlo.
6 Non credo che senza le prove, le donne restino dentro.
Quali sono le prove provate che avete in mano per giudicare?
Se tu ti fossi trovata in quelle situazioni come avresti agito?
Ed ora ti dico una mia sicurezza: se tu metti in dubbio anche la presenza di Valentina che forse...
Valentina vive a Roma dove ha un lavoro,forse è l'unica che non era in zona il 26 agosto, questo almeno è sicuro!
Tu e gli accusatori dove eravate per trinciare giudizi ?
AVETE VISTO?
AVETE LE PROVE?
SE SI', ESPONETELE CON DATI DA VERIFICARE!
NON AVETE CARITA'UMANA perché
NESSUNO DEVE LANCIARE LA PRIMA PIETRA!

A questo punto la lettura di tutti i fatti dovrebbe partire da uno studio antropologico analizzando:
mentalità,usi,costumi,tradizioni,
fatti antichi già verificati.
Dimenticavo la "taranta" e il suo significato.
E in questa luce leggere il comportamento delle famiglie.
Gilberto vedi bene che fin dall'inizio i mistificatori già c'erano e hanno permesso a chi di dovere di puntare il dito ed usarli per falsificare a loro volta, ancor di più.
Manlio, in tale ambiente, i Sogni svaniscono, le persone diventano evanescenti e scompaiono,le automobili scure possono essere Mercedes o Panda chissà,i fatti sono tutti "normali", le famiglie fantasma non si controllano.
Pino, Enrico, Chiara,i può indagare seriamente in questo ambiente i cui muri sono di gomma?
E la SS inquisizione è della stessa zona.
LA VERITA' NON VERRA' FUORI IN QUESTA ZONA.
Un lontanissimo ricordo: la prima traccia storica della nascita del teatro in Italia parte proprio dalla Puglia, qualche centinaio di anni A.C.
La tradizione continua.

Vanna

PINO ha detto...

@ VIGNERA

I tuoi accorati appelli perchè sia fatta giustizia per il caso Scazzi, li ho seguiti sin da quanto entrasti a far parte di questo forum.
Ciò ti qualifica come persona onesta e ligia alle leggi del nostro Paese.
Pur condividendo le tue aspirazioni, ridimensionerei di parecchio l'entusiasmo che associ a molte categoriche affermazioni, quasi sempre di tono sentenzioso.

Il caso che quì stiamo cercando di rianalizzare, non è, poi, cosi semplice.
Le zone d'ombra di cui è ricca l'intera faccenda, la configura come un problema assolutamente non ancora risolto, specialmente se si tiene conto delle anomalie investigative e procedurali, oltre a quelle "fumosità" acutamente segnalate dall'amico Tummolo, che, come ho già detto, hanno caratterizzato tutto il caso.

Considerato quanto sopra, vedi da te, che ogni affermazione categorica, di fatti e circostanze, sono fuori luogo, almeno in questo momento: la verità è dietro un muro che dovrà ancora essere abbattuto.
Pino

Manlio Tummolo ha detto...

Enrico Carissimo,

figuriamoci se non si metteva in campo Berlusconi. Io lo metterei, per questa vicenda, per altre ragioni (vedi condanna Mora, ecc.), ma è meglio tralasciare per la presunzione di innocenza che vale per tutti.

Berlusconi ha ragione e torto: ha ragione quando vede poco positivamente la Magistratura in generale, ha torto perché si considera il solo perseguitato da quella, mentre la verità è che le persecuzioni avvengono molto più sui poveri che sui ricchi. Questo è il vero problema giudiziario in Italia. E' il debole che viene strangolato dalla Magistratura, il potente quasi mai, e tra due potenti il meno potente (ovviamente, tutto questo secondo l'ottica dei magistrati, e lo ripeto all'infinito, non certo solo in Italia).

Il problema di un corretto funzionamento dell'Ordinamento Giudiziario non nasce certo con Berlusconi. Mi sforzo di dimostrare, attraverso i saggi sulla storia giudiziaria, come buone norme siano sempre esistite fin dall'antichità, e nondimeno o non applicate, o male applicate.

Di certo, oppositore drastico di ogni attuale forza politica in Italia, che considera marcia, putrefatta, corrotta e demenziale su tutti i fronti, non ho simpatie né per i capi della destra, né per quelli del centro né infine per la sinistra, dominata da forze clerico-marxiste, sempre antinazionali ed oggi perfino antipopolari (con il che è detto tutto).

magica ha detto...

buongiorno signor tummolo .
il suo è stato uno straordianrio intervento
tirare fuori berlusconi è un classico . ancora di + poiche' è difeso dall'avv coppi ..

magica ha detto...

x vanna
mi pare di aver letto un commento da intopic,
dove che dice la sua , ma contro chiacchere da corridoio viene tacciato da connivente con la famiglia misseri .
abito nel profondo nord . dove si ragiona senza mistificazioni .
poche chiacchere ma molti fatti ...

chiara ha detto...

Vanna, il tuo "Se tu ti fossi trovata in quelle situazioni come avresti agito?" mi ha fatto balenare un flash alla mente, una associazione d'idee...delitto...cugine...Garlasco! Chi se le ricorda le cugine gemelle di Chiara Poggi? Chi ricorda il loro esporsi con la stampa, il tritacarne già avviato, le prime insinuazioni, la ricerca e provocazione di sempre nuove dichiarazioni prontamente messe sotto la lente degli opinionisti neolombrosiani? Loro ebbero la fortuna di un padre (avvocato) sufficientemente sgamato e influente da aver compreso al volo la piega degli eventi e messosi prontamente a far scudo alle figlie, minacciare querele, allontanarle dal clamore mediatico e, si può ben immaginare, ammonire gli inquirenti a mettere loro stessi un freno a quella deriva. Con la sua conoscenza di certi meccanismi distorti ha salvato le figlie dalla gogna, sono più che certa che se non fossero state figlie sue avremmo avuto anche per Garlasco ricostruzioni di ombre o disegni con "una che impediva la fuga e l'altra che pugnalava".
Insomma, se devo cercare un appiglio concreto e non meramente teorico, di come una giovane e ingenuotta cugina della vittima si lasci irretire dai media ad esporre la gola alla belva con proprio grave detrimento, ebbene l'unico precedente perfettamente calzante lo trovo lì e vedo che la condotta è esattamente identica. Quindi a chi trova anomalo il modo in cui Sabrina si è comportata, partendo dalla buona volontà e scivolando poi nella vanità delle lusinghe mediatiche, dico che non fa i conti con la psicologia di giovani menti creciute nell'aspirazione della ribalta mediatica, con tanto di dimostrazione concreta che è una cosa già vista.

Vito Vignera da Catania ha detto...

@ Pino. Ma come categoriche affermazioni? Dimmi cosa riscontri di anomalo nelle mie affermazioni! se leggi le prime 5 righe dell'articolo di Vanna c'è tutto quello che io ho riportato,squallore, falsità,indagini fatte a senso unico,testimoni che hanno ritrattato perché minacciati,orari spostati,analisi fatte in modo approssimativo solo perché il Prof Strada sapeva della confessione,le foto del cadavere fatte vedere alla criminologa per poter dire che si poteva cambiare in cintura,il Procuratore Sebastio che in conferenza dice che il caso era quasi chiuso e che mancavano solo alcuni dettagli,ecco l'unico dettaglio che mancava era che il caro zietto si era dimenticato di essere stato in banca fino alle 12.30. Dimmi che le cose elencate non sono vere,riportando altri dati e ti chiedo scusa.Ciao carissimo Pino.

PINO ha detto...

@ VIGNERA
Hai scritto come se non avessi letto i miei concetti.
Va bene. E' inutile che mi ripeta.
Passo e chiudo.
Buona giornata.

magica ha detto...

la tedesca? sara' stata al bar come tutti quelli che vanno al bar per passare una serata in compagnia.era li' per caso ,,il bar era frequentato da tutti. ., non era un bar esclusivo per la compagnia di sabrina .
vanna..
se tu ritieni che in questa circontanza ci sia qualcosa di sopetto scrivilo-- non dire mezze ipotesi ..


perchè sarh entro' nel garage?
non suonava mai il campanello di casa misseri in quelle ore , cioe' che cosima riposava .. quindi si sara' affacciata al garage mentre aspettava sabrina . io non ero la' e percio' è una ipotesi plausibile . se ando' in garage .in un modo o nell'altro ci entro' -- -- se tu invece pensi ad un'altra ipotesi scrivila ..
regen?
esponi il tuo pensiero .
non lo posto' sabrina quel post su regen ...che vuol dire pioggia in tedesco .. allora- ah perchè misseri lavoro' in germania ma misseri non usa il computer .
basta che non siano stati gli alieni a fare tutto cio' .. non vedo le attinenze .. posta il tuo pensiero su regen

su valentina ho postato un commento gogliardico - solo per dire che si fanno ipotesi strampalate . allora ne ho postata una anch'io ..
.
sarh era una veggente? aveva il dubbio che le sarebbe successo qualcosa? . e si scrisse quel messaggio ? ma non i'invio' a nessuno ..
la professione di uccidere l'avra' letta da qualche parte e riportata . ma forse pensava alla mafia ? comunque quello scritto non era indirizzato a nessuno ..

il corpo nudo visto in giro .. chissa' se era vero oppure supposizioni o chiacchere? non si seppe + nulla ' -- .. se fosse emerso si sarebbe saputo .




Vincenzo ha detto...

Allora:
la foto sul gruppo Facebook "Regen" è una foto come tutte le altre, postate da adolescenti, i quali si sentono imprigionati e spaventati dalla loro età. Ci sono molte altre pagine che mettono foto più inquietanti. La foto di quella ragazza che galleggia nell'acqua di un pozzo è falsa: è una ragazza distesa su un letto, e sopra c'è una texture applicata con programmi di grafica, che fanno sembrare riflessi d'acqua. Quel manichino aveva un unico significato: indicava lo stato d'animo di un'adolescente incompresa, stressata e esausta da delusioni, tant'è vero che era come una prigione tutto questo. Quelle foto erano i cosiddetti "Link" da condividere. E poi, se avessero saputo che fine avesse fatto Sarah, non avrebbero mai pubblicato quelle foto, poiché potevano destare sospetti. L'ipotesi di Vanna può essere plausibile, però deve escludere la storia del Regen, perché molti adolescenti ancora oggi pubblicano foto inquietanti.
Molto plausibile, però, è l'ipotesi di Magica: Misseri uccidere Sarah perché la ragazza rifiuta per l'ennesima volta un suo approccio e, quando egli vede Sarah allontanarsi, dicendo "Lo dico a Sabrina", prende la corda e la strangola. Può essere molto plausibile la prima versione di Misseri, specie con un movente fortissimo.

Manola ha detto...

secondo me queste ipotesi sono fantasie mentali (scusate il termine)...ma io la vedo diversamente...cioè Michele ha ucciso quella ragazzina dopo che lei si è rifiutata, infatti approvo in pieno la versione di Magica....riguardo al resto...non bisogna nemmeno verificare, perché sarebbe uno spreco di tempo...più che altro potrebbero senza dubbi indagare sul movente sessuale di Michele...lì spunterebbero indizi oppure prove contro di lui...

Vanna ha detto...

Magica posso garantirti che non risponderò più ai tuoi post privi di ogni significato logico.
Io non devo postare un bel niente,vatti a leggere l'articolo che ho scritto.
Sei tu che continui a non dare motivo di nulla a minimizzare quello che noi stiamo ragionando.
E ' strana una cosa però come entriamo nel fatto e riportiamo fonti, analisi dei fatti secondo un certo criterio,un certo metodo, sai cosa vuol dire METODO? Che voi non sapete smontare né confutare, riproponete lo stesso scenario.
E allora lo fate perché dovete difendere qualcuno e qualcosa che sapete, a voi che ve ne viene se i Misseri sono colpevoli?
Non potete essere indagati.
A voi che ve ne viene se i Misseri sono innocenti?
POtreste entrare nell'occhio del ciclone?
A voi che ve ne viene se sapete qualcosa, come forse sanno anche i Misseri?
Che questo qualcosa si scopra e torniamo da dove siamo partiti.
State recitando un copione ed è monotona la vostra recita,è una Commedia dell'Arte che non fa ridere, fa solo piangere.

Vanna

Vanna

ENRICO ha detto...

.

Non so come si regolino gli altri ma, per quanto mi riguarda in situazioni come queste , io mi limito a pormi DOMANDE e poi, se del caso, azzardo un’ipotesi, un’opinione : non mi avventuro MAI in conclusioni o giudizi categorici.

Non per timore di sbagliare ma semplicemente perché non posso, perché non faccio parte del pool investigativo, perché non ho possibilità di controllare di persona fatti, ambienti e situazioni né quella di cogliere segnali impercettibili ma spesso indicativi che nel corso di un’indagine a volte consentono di imboccare la pista giusta. ed individuare la direzione verso la quale puntare l’attenzione.

Non posso farlo nemmeno fidandomi di spezzoni di filmati avulsi da un contesto nè di trascrizioni d’interrogatori spesso redatte in maniera impropria né tantomeno del can can mediatico dei nostrani inqualificabili “salotti” televisivi.

Nel caso in esame di una cosa sola siamo certi : il Misseri padre sapeva già che la nipote era morta e che le ricerche messe in moto da più di un mese per trovare viva la ragazzina erano inutili.

Lo sapeva perché l’aveva uccisa lui ? Lo sapeva perché – pur non essendo autore del crimine – era stato lui ad occultarne il corpo in un posto a lui conosciuto ? lo sapeva perché lui stesso era presente quando qualcun altro l’aveva sepolta nel pozzo ? E i suoi familiari erano al corrente di questo misfatto o il contadino si è “tenuto la cicca” durante un intero mese per sputarla solo quando è stato messo alle strette ?

Qualcuno di voi SA con esattezza come si svolse il drammatico interrogatorio nella notte fra il 6 e il 7 ottobre durante il quale Michele confessa dove aveva sepolto Sara ? Se non sbaglio anche Cosima si trovava in Caserma : qualcuno di voi ha mai avuto notizia delle reazioni della donna in quel terribile frangente ?

Qualcuno di voi metterebbe la mano sul fuoco che il Misseri sia stato “plagiato” dall’avv, Galoppa ed indotto ad incolpare la figlia ? La cosa potrebbe essere’ possibile, ma sareste pronti a giocarvi la reputazione per sostenere quale sia stato l’effettivo l’andamento dei colloqui di cui non siete stati spettatori diretti ?

Potrei continuare all’infinito di questo passo ma penso che nessuno di noi sarebbe in grado di fornire risposte esatte : di elementi che ci sfuggono, di dati che non conosciamo ce ne sono in abbondanza.

Per questo ritengo impossibile, data la mole di variabili inafferrabili, giungere al convincimento incontestabile di alcuni : è stato zio Michele. Punto.

Per tutta questa serie di motivi - oltre che per i dubbi relativi all’andamento delle indagini ed alla strategia difensiva adottata - penso che il metodo di VANNA, la quale si pone domande su domande suggerendo di volta in volta IPOTESI plausibili ma per noi, purtroppo, impossibili da verificare, sia l’unico da seguire in questo spazio virtuale nel quale siamo confinati

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Enrico,

alcune cose si ricavano da verbali, altre da registrazioni. Ovviamente gli uni e gli altri, per quanto lunghi, sono ciò che i SS. Inquisitori o i vari enti informativi ci vogliono far sapere, generalmente tutto con obiettivo prefissato. Del primo interrogatorio a Michele Misseri, sappiamo per registrazione solo la parte precedente la spedizione notturna alla Contrada Mosca alla ricerca del pozzo che, come risulta dalle precisazioni date da Chiara, era già ben conosciuto dalle Loro Eccellenze, alle quali però serviva far credere indicato da Michele, in quanto lo conosceva. Conosceva certo il pozzo, il luogo, ma soltanto al scoperta del corpo lo sollecitò alla prima auto-confessione. Nelle foto del ritrovamento non risulta presente.
Restano dati certi nei comportamenti compiuti e concludenti dei SS. Inquisitori, tutto il loro sforzo per indebolire le difese, impedire loro indagini, intimidire i testimoni, denunciare quelli contro la loro tesi, addirittura arrivare a imputare quattro avvocati. Tanto basta a capire di che pasta sono fatti (le indagini sul'ILVA lo confermano ampiamente), e la loro visuale fanatica, parziale e faziosa dei casi mediaticamente noti. Una sorta di Triumvirato del Terrore.
Tutto il resto si ricava per logica: perché falsare le situazioni in un certo orientamento significa che la verità si trova se non su strada opposta, sicuramente su strada ben diversa.

Questo lo fanno con la massima sfacciataggine perché, malgrado le denunce dell'Unione Camere Penali, gli Organi preposti alle verifiche (Consiglio Superiore della Magistratura, Corte di Cassazione, Procura competente per i reati dei magistrati, ecc.), la cosa sembra conclusa anche perché tre degli avvocati sono stati poi assolti, uno lo sarà del tutto probabilmente in appello o Cassazione. Con ciò, in modo tipicamente giuridico, si è risolto il caso.

In fin dei conti, avvocati e magistrati sono partoriti da una medesima vagina: la Facoltà di Giurisprudenza, dunque stessa "madre" e, soprattutto, stessa mentalità.

FALCE ha detto...

X TUMMOLO
Come mai, dopo quanto lei dice, con cognizione di causa, e ripetutamente, nel blog c'è ancora qualcuno che continua a suonare e risuonare lo stesso disco?
Forse dovrebbe adottare un altra lingua, che so....l'arabo per esempio, per essere capito da chi non vuole proprio capire...
Falce

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Falce, non conosco l'arabo, proverò con l'etrusco arcaico. Comunque, tra tante incertezze una cosa è quasi assodata: i direttori d'orchestra di questa rappresentazione d'opera del nostro parere nulla si curano, vanno avanti per la loro strada senza curarsi di noi, quasi fossimo gli Ignavi di Dante all'ingresso dell'Inferno.

F ha detto...

X TUMMOLO
Giusta riflessione. Bisogna ignorarli, perchè credo che non capiranno neanche la lingua atrusca arcaica. Chissà, forse...l'ostrogoto...
Con simpatia, F

Manlio Tummolo ha detto...

Allora proverò col tedesco, perché l'ostrogoto non l'ho ancora imparato: è una lingua alquanto dura. Ricambiando la simpatia, Manlio Tummolo

ENRICO ha detto...

OT

Carissimo Manlio, se posso essere d’accordo con te nel ritenere attualmente il nostro Sistema giudiziario gravemente inefficiente e spesso soggetto ad abusi, pressioni e scandalosi episodi di corruzione tali da svilirne la sua stessa essenza , non posso viceversa condividere il giudizio negativo su uno degli ordinamenti della moderna giurisprudenza considerato tra più garantisti al mondo e che trae le sue origini dal diritto romano alimentato ed arricchito dal contributo del pensiero di Beccaria e di Montesquieu , “teoricamente” indipendente dal potere esecutivo e da quello legislativo a differenza di altri sistemi come ad esempio questo

http://www.pressenza.com/it/2012/05/il-sistema-giudiziario-americano-funziona-perche-non-fa-i-processix-non-fa-gli-appelli-e-non-motiva-le-sentenze/

nel quale i giudici vengono nominati da poteri politici e dal quale francamente non mi sentirei del tutto garantito

Quanto poi al fatto che “ è il debole che viene strangolato dalla Magistratura, il potente quasi mai “ penso non sia attribuibile a storture del nostro sistema giudiziario ma piuttosto a quelle della natura umana : a parte rarissimi casi – talmente rari che al momento non me ne viene in mente nessuno - fin dalla notte dei tempi e in ogni angolo della terra , è sempre stato il ricco quello che ha potuto servirsi di un “avvocato del diavolo” capace di toglierlo dai guai o il potente di turno che d’imperio ha cancellato le sue colpe

Salvo l’avvento di ghigliottine, assassinii vari o mortali attentati con i quali spesso è stata fatta sbrigativa giustizia od ingiustizia a seconda dei punti di vista
----
Ps : mi piacerebbe molto approfondire l’argomento con te di cui apprezzo la profonda preparazione ( cosa che invece a me manca quasi completamente ) ma temo non sia questo nè il luogo nè il momento

Un saluto amichevole
E.

magica ha detto...

vogliamo sapere il significato della taranta .

Anonimo ha detto...

@Vanna
Perché' attacchi così' Magica?
Lei ha una sua opinione vera o falsa che sia ma degna di rispetto come le tua ed esposta in termini corretti. Tu parli di METODO (maiuscolo come hai fatto tu) se hai un po' di tempo ci puoi spiegare cosa intendi per metodo visto che le fonti di informazione sono uguali per tutto.
Grazie se mi vuoi rispondere.
Matteo.

Vanna ha detto...

Buona domenica!

Chiara in riferimento alle sorelle del caso Poggi e il paragone con Sabrina è molto interessante perché parti da un assunto che è un dato di fatto: chi ha strumenti "culturali" sa come muoversi,in quel caso il papà avvocato le ha blindate e sono uscite subito fuori dal sistema inquisitorio.
Sabrina è entrata nelle maglie dell'esposizione mediatica e ne è uscita con le manette perché le mancavano gli strumenti di cui sopra.
Enrico, nella risposta che tu fai a Manlio in riferimento a "il debole che viene strangolato dalla Magistratura, il potente quasi mai", è verissimo ciò che dici! Un avvocato preparato, che sa muoversi con capacità ha costi notevoli che non tutti possono affrontare.
Come dice il proverbio: " Fatta la legge, si trova l'inganno", per trovare l'inganno ci vogliono studi,aggiornamenti, acume, scaltrezza che hanno il loro prezzo.Per gli altri capitano gli "azzeccagarbugli" manzoniani con tutto quello che comporta ed ha comportato ai Misseri dei primi momenti.
Ricordo che anche il Parolisi cadde nella trappola nei primi tempi, parlava, piagnucolava, andava in tv senza avvocato! E fu un danno!
Sono stati sprovveduti e ingenui, privi di quella "cultura" cui ho fatto riferimento.
Subito dovevano trovarsi un avvocato e far parlare solo lui, non in televisione alla ricerca della gloria e del gettone!
Vorrei soffermarmi sul principe del foro, perché sarà lui che dovrà sciogliere i nodi e non è l'ultimo arrivato!
Coppi ha un nome,e che nome,ha un costo, e che costo!
Non penso abbia accettato per notorietà, non ne ha bisogno.
Non penso abbia accettato gratis l'incarico, ha le sue spese almeno di spostamento.
Comunque dovrà essere saldato, visti i costi, la villetta andrebbe in vendita.
Non credo accadrà perché Coppi ha accettato sapendo che la famiglia aveva sempre vissuto del proprio umile lavoro, quindi potrebbe aver accettato per un insieme di motivi che vorrei ipotizzare, perché ogni motivo apre uno scenario.
Ha accettato perché:
1°Sa che dietro c'è qualcosa, sa pure cosa, deve mantenere la rotta per far emergere quel qualcosa
oppure
2°coprire quel qualcosa e seguire passivamente gli squallidi,ovvii, stupidi, pruriti psico - sessuali portati avanti con altrettanto squallore dagli inquirenti.
3° E' un qualcosa che scotta così tanto che per nasconderlo ci vuole solo un grande che possa mettere nei pozzi dell'inconoscibile le efferatezze di sacrifici su commissione.
( Qualcuno conosce i casi E. Orlandi,Gregori,eccetera...?)
4° sa che sono colpevoli,che hanno fatto tutto secondo la condanna ma è gente "ignorante" di poco spessore, un po' sprovveduta che deve essere aiutata.
5°trovare il bandolo della matassa per svolgere la verità!
E' ambizioso, intelligente, sa che sono innocenti,lo fa per passione e amore di giustizia, esegue il suo mandato lancia in resta come un paladino, come un cavaliere dei tempi antichi!Perbacco, lui sì che lo può fare!
Sono 5 gli scenari per svolgere il dramma, di ogni scenario la rappresentazione dalla Commedia de'Arte prenderà le maschere, ma non reciteranno a soggetto.
I copioni sono già tracciati e scritti, le maschere anche, ma su zio Michele nulla è scontato.
Forse potrebbe esserci qualche colpo di scena finale.
Lo "spettacolo" continua.

Vanna

PINO ha detto...

@ VANNA

Il numero 3 in particolare, fra gli scenari che hai ipotizzato, potrebbe essere valido, non solo per il "principale" esponente del collegio difensivo, ma per tutti gli attori della commedia, accusatori compresi.
Se alla base di tutta l'opera, che di teatrale ha tutte le caratteristiche, l'intera trama coinvolgerebbe anche il suggeritore e gli addetti al guardaroba: un copione, insomma, che dovrebbe necessariamente essere interpetrato fedelmente, secondo quanto stabilito da una non identificata regia.
E' ovvio che ogni verosimile o meno ricostruzione della vicenda, resta in ambito puramente teorico, ciononostante, proprio tra esse potrebbe stare la verità.
Pino

Vanna ha detto...

Ciao Pino, vedo che hai capito benissimo,ma zio Michele è poliedrico,potrebbe anche non fare quello chi gli viene detto, lo ha già fatto, in fin dei conti è lui che l'ha fatta ritrovare.
E' un ingovernabile che parla cambiando copioni e, ha coscienza, forse dice la verità, ma al momento, come gli va.
Mi sembra di ricordare che la maschera vestita i bianco ( Atellana ?) del teatro arcaico avanti Cristo di origine pugliese, è quella che poi diventerà Pulcinella.
L'ho letto da qualche parte.
Sembra che il suo significato sia rimasto nei millenni quasi invariato.
A dimostrazione che questa terra straordinaria è uno scrigno tutto da frugare, da studiare, alla ricerca di quel che occorre.
Per restare nel tema metaforico teatrale,è probabile che l'esimio professore come regista, faccia scendere il "deus ex machina" che risolve l'enigma.
Aspettiamo!
Salutoni!

Vanna

FALCE ha detto...

Scusate l'intromissione, con un OT.

Secondo una leggenda folcloristica napoletana, Pucinella sarebbe da identificare in un popolano partenopeo di nome Paolo Cinella. Nome che, abbreviato dialettalmente, darebbe appunto il nome al personaggio in parola, molto arguto, spiritoso, ed anche comico.
Forse ha trovato il modo di farsi rappresentare nell'immaginaria commedia che state trattando, da qualcuno degli attori.
Scusate la digressione.
Buon appetito.
Falce

magica ha detto...

buongiorno matteo.
lo so perchè mi attaccano ,si sentono superiori . e credono che io sia l'anello debole del blog .lo stesso
sistena di quelli che accusano .
è stato un errore da parte mia entrare in questa discussione ..infatti ero titubante .. perchè il discorso che si profilava era tutto a senso unico . infatti alcuni non scrivono .

Giacomo ha detto...

Vanna 8:50.
E' il motivo numero cinque, come lui stesso ha ripetutamente dichiarato, in aula ed ai giornalisti.
Coppi, il bandolo della matassa lo ha trovato subito: Misseri unico responsabile. Moglie e figlia completamente estranee.
Si tratta solo di convincere i giudici, vittime del pregiudizio mediatico da loro stessi avviato ed alimentato.

La penso come Magica e Vito e Norma e Stefano e tanti altri.

Saluti a tutti gli amici del blog.

Giacomo

Vanna ha detto...

Giacomo posso garantirti che se fosse lui ad aver fatto tutto, starebbe dentro.
Perché chi lo ha messo fuori si è assunte molte responsabilità.
SE E' LUI:
-lo ha liberato,
-ha tenuto dentro le donne che si proclamano innocenti,
-ha evitato di trovare altro,
-ha fatto calpestare un territorio pieno di impronte,
-non ha indagato a dovere,
-ha pescato nel basso di un mondo
umile e lavoratore,
-in ultimo,non ha rispettato nessuno.
Sarebbe assurdo di fronte al mondo intero; far uscire un assassino e tenere dentro le innocenti.
Altro che i pregiudizi che nomini.
Le condanne non sono pregiudizi, le condanne vanno portate avanti.
Siete voi che date giudizi.
Noi non li stiamo dando, anzi stiamo tentando di costruire i motivi di una innocenza e le nostre ipotesi sono mattoni che poniamo uno sull'altro.
Se avessimo torto completo, la costruzione non sarebbe stata inutile comunque, perché il cercare di capire ragionando con il cuore va oltre i pre-giudizi.

Vanna

Anonimo ha detto...

@Vanna
Non sarebbe la prima volta che una condanna viene completamente ribaltata in appello ed in cassazione.
Sembra che in Italia il primo grado di giudizio Abbia poca
Importanza.......

Matteo

ENRICO ha detto...

@ Vanna

Aggiungerei alla tua lista qualche altra mia curiosità relativa a ciò che avverrebbe "dietro le quinte" e di cui noi abbiamo solo le versioni ufficiali le quali, non per essere il solito diffidente ! - mi pare siano sempre e comunque ampiamente manipolate a seconda delle convenienze di Tizio o Caio…

- Qual è l’ordine cronologico con il quale si sono avvicendati i vari difensori di Sabrina ?

- In che data L'avvocato Franco Coppi entra a far parte del collegio difensivo di Sabrina ?

- Quali sono i rapporti professionali del noto penalista con l’avvocato Vito Russo, ex legale di Sabrina (condannato a due anni, pena sospesa) per” i reati di tentato favoreggiamento, induzione a non parlare o a dire cose mendaci riferita a testimoni e falso per sottrazione. Il tentato favoreggiamento è in relazione al telegramma che Carmine Misseri inviò al fratello Michele in carcere per indurlo a cambiare difensore (all'epoca era Daniele Galoppa, successivamente revocato e sostituito dall'avv. Francesco De Cristofaro, su indicazione di Valentina Misseri). Nel provvedimento si fa riferimento anche ad altri episodi, sempre inerenti all'omicidio di Sarah Scazzi, per i quali Russo è indagato in inchieste separate”.

il quale, dal ritratto che ne risulta, non mi sembra avere esattamente le essenziali caratteristiche richieste per essere associato come collaboratore di un penalista della levatura dell’’attuale difensore di Sabrina ?

QUI
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_traduci_notizia.php?IDNotizia=410824&IDCategotia=273

un resoconto più completo
---
Ps : mi dispiace che non sia possibile ( almeno io non riesco a trovarla) rivedere una intervista del suddetto Russo - trasmessa a Porta a Porta nel periodo in cui venivano contestati a lui ed alla consorte comportamenti procedurali e deontologici discutibili - nel corso della quale l'avvocato si produsse in un gesto volgare, per non dire sconcio, suscitando l'imbarazzo e la soffocata indignazione sia degli ospiti che del presentatore...

PINO ha detto...

@ GIACOMO
C'è tantissima altra gente, compreso me, per esempio, che, pur rispettando le tue conclusioni, e le "certezze" di alcuni altri, stanno proponendone di nuove, e diverse, miranti a penetrare quei buchi neri (e sono tanti) che costellano l'intera faccenda.
Gli stessi calcoli cronologici, da te scrupolosamente rilevati e ribaditi più volte, che scagionerebbero le donne Misseri, non colliminano con la presunta azione omicidiaria e relativo occultamento della vittima, attribuiti (non dagli inquirenti), al capo famiglia Michele.
Ciò, nonostante le sue ripetute autoaccuse.
Stando così le cose,una ipotetica conclusione suggerirebbe l'innocenza di tutta la famiglia, e la ricerca del/i colpevoli, in altre direzioni.
Come vedi, i ragionamenti degli "altri", anche se dissimili, non mirano a dare atto all'operato degli inquirenti, ma a cercare i motivi che hanno indotto gli stessi, a quel tipo di sentenza.
Ciao, Pino

Giacomo ha detto...

Vanna, sei tu che hai fatto l'ipotesi.
Ma secondo te l'avvocato Coppi è impazzito? E con lui tutti gli avvocati della Difesa di Cosima e Sabrina?
Secondo la Costituzione, accusa e Difesa sono sullo stesso piano davanti al giudice terzo.
Senonché l'accusa ha il potere di incarcerare o scarcerare, nascondendosi dietro il dito del Gip, che in genere non fa altro che avallare quello che sostiene l'accusa. La Difesa non ha questo potere.
Per cui il fatto che Michele sia stato prosciolto prima del processo non vuol dir niente sul piano della ricostruzione reale degli avvenimenti.
Michele fuori, quindi innocente. Le donne dentro quindi colpevoli.
Se le cose fossero così semplici, non si capisce di cosa staremmo parlando.
Il caso sarebbe già risolto.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Pino.
Anche io prendo atto dei ragionamenti di chi ritiene innocente tutta la famiglia, pur non condividendoli e mantenendo inalterata la mia stima per le persone che li sostengono questa tesi.
Ragionando però col metro di Vanna, dovrei dire che se gl'inquirenti sapessero chi è stato, adesso costui o costoro starebbero dentro. E invece, al processo, di questi terzi non si è proprio parlato.
E non posso non considerare che, a distanza di tre anni dal fatto, di una congiura così gigantesca che coinvolgerebbe l'intera magistratura tarantina e non solo, non c'è il minimo accenno sia mediatico che giudiziario.
E' vero che a questo mondo tutto è possibile: ma tra il possibile, cioè il dire, ed il certo, cioè il fare, c'è di mezzo il mare.

Saluti a tutti.

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Enrico,

ho sempre apprezzato la Sua obiettività nei vari argomenti affrontati. Qui non capisco il senso della Sua critica, in quanto da nessuna parte critico il "garantismo" (che, detto di passaggio, deve essere per tutto e per tutti, sia come classe sociale o culturale, sia per le vittime dei reati, sia per i magistrati che indagano e che giudicano, sia per i presunti colpevoli, e così avanti). Io critico la continua sistematica discrepanza che vi è in tutti i sistemi penali d'ogni Paese e di ogni tempo tra le norme procedurali e la loro pratica esecuzione, spesso all'opposto delle prime. Se Lei ha avuto la pazienza di leggere il mio ultimo saggio, dovrebbe aver notato, a titolo di esempio, la differenza tra quanto prescriveva la Torah, soprattutto nell'interpretazione del Talmùd, ed il processo svolto dal Sanhedrin a Gesù Cristo. Ora o i Vangeli non narrano per nulla il vero, oppure c'è stato un andamento processuale assolutamente contrario a quanto prescritto. Idem, per i processi ai Catilinari a Roma, o a Socrate ancora prima. E' nella mentalità del giudice quella di ritenersi ispirato da Dio o dagli Dèi, e quindi di non dover affatto seguire le norme prescrite, di capovolgerle, di interpretarle a piacimento, di "creare" il Diritto, manco che fossero Dio essi stessi e in Persona. I saggi che scrivo sarebbero occasione di discussione e di approfondimento, ma vedo che sono poco seguiti, per non dire apprezzati. Si preferisce andare alla ricerca del "colpevole" pronto cassa, piuttosto che ragionare sul metodo (da adottare in casi di crimine), a cui sia Gilberto sia Vanna dedicano i loro lunghi articoli.

Giacomo ha detto...

Pino.
Solo un'ulteriore precisazione. I calcoli cronologici consentono di rilevare che Misseri ebbe circa dieci minuti di tempo tra le 14,30 e le 14,40, per la sua azione in garage. E dieci minuti sono sufficienti per un'azione dovuta ad un raptus.
Per l'occultamento, i tempi ci sarebbero, considerando che Misseri potrebbe averlo eseguito non in un'unica soluzione. Più volte ha dichiarato di essere tornato al pozzo per recitare qualche "Ave Maria".

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

UNA DOMANDA PER TUTTI

Poniamo che vogliate giocare una qualsivoglia partita. Poniamo che sia una partita a poker, in cui - se non erro - occorrono quattro giocatori. Immaginatevi ora che dei quattro almeno due siano bari e di questo vi accorgete sia da qualche allusione che a loro scappa, sia per il loro modo concreto d'agire. Continuereste a giocare con quelli la partita ? Ne accettereste i risultati, negativi per voi ? Sborsereste la somma perduta tramite imbrogli, che sapete tali ?

Ebbene, ecco nella forma più semplice la questione e l'importanza del metodo, che esige in primo luogo il rigoroso rispetto delle regole. Se ho carte scadenti, non posso né devo barare pur di vincere. Il risultato della partita sarebbe valido secondo voi ? E se, puta caso, il baro è il vostro compagno di gioco che fa vincere anche voi, accettereste il risultato ?

Lo stesso dicasi per una partita di calcio: se siete tifosi di una squadra, sareste contenti che i rivali vincano perché hanno pagato l'arbitro ? E se questa compravendita fosse invece a favore della vostra squadra, accettereste ugualmente i punti ottenuti falsamente a vostro vantaggio ?

Ecco l'importanza del metodo, l'applicazione rigorosa delle regole che, oltre ad essere un fatto logico, è anche un fatto rigorosamente etico, e pure giuridico. Perché imbrogliare, anche al gioco che pure ha solo finalità di divertimento (il mondo non cade se vince uno invece che l'altro), è un fatto penalmente rilevante, chiunque e comunque ,lo commetta. E la condanna dell'imbroglio dovrebbe essere del tutto imparziale, anche se il risultato fosse a nostro vantaggio.

Vanna ha detto...

Giacomo a quale delle ipotesi da me fatte ti riferisci?
In che cosa l'avvocato Coppi sarebbe impazzito, e gli altri con lui, lo dici tu, mica lo dico io.
Non ho mai nominato la parola pazzia!
Non mettiamo in ballo giudizi non detti eh?
Il tuo ragionamento " giudiziario" non l'ho capito e replico che se chi doveva farlo ha stabilito di tenerle in carcere e liberare lui avrà dei motivi perbacco!
Questo è chiaro o no?
E, se sono state emesse queste sentenze a scadenza che possono essere ribaltate o annullate,io non solo non le contesto, non solo non dico chi è colpevole e chi è innocente, non ho pre-giudizi ma,umanamente parlando mi sento di tenere due porte aperte: la prima quella del PERDONO, del NON GIUDIZIO almeno,l'altra della ricerca di cosa potrebbe esserci dietro e quindi costruire alternative di mattoni di ipotesi.
La vicenda è oscura non semplice come sembra a voi per questo c'è il Coppi.
Vi sta bene?
A me sì ed è quello che per me conta.

Vanna

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Giacomo,

Lei, a mio parere, ha un solo, ma grave difetto: non Si rende conto che il futuro degli imputati non è deciso dalle credenze popolari, ma dalla mentalità giuridica dei vari attori della vicenda, giudici in primo luogo, pubblici ministeri in secondo, avvocati in terzo. I giurati sono quelli che si lasciano menare per il naso dai precedenti.

Sulla mentalità dei SS. Inquisitori in generale, su quelli di Taranto in particolare, si è discusso moltissimo. E la gran parte sosteneva che tutto si sarebbe risolto bene, secondo le vostre aspettative, già in primo grado. Come sia andata, lo avete pur visto. Evitate le illusioni, eviterete le delusioni.

Come con le donne, non basta essere belli, ricchi, giovani, intelligenti, colti, audaci per averne l'amore. Molto spesso occorre qualcosa di più, che manca, e poi si resta col fegato amarissimo e il cuore a brandelli.

Vanna ha detto...

X Giacomo

Se poi il Coppi dovesse ribaltare la sentenza precedente con motivazioni scivolose provenienti da un costrutto che non ha in mano se non manciate di minuti, tel e messaggini che non dicono niente o dicono tutto, no prove, nessuno vede e manco sogna,ritrovamenti di Paperino e passeggiate notturne al bosco a raccogliere funghi che non ci sono,ti garantisco che ci sarebbe da rabbrividire e bisognerebbe fare il funerale alla Giustizia come lo fece il marchese del Grillo, mi pare.
Se dovesse fare questo dovremmo tutti chiederci: ora abbiamo capito perché è arrivato così in alto!
Ma non credo che accadrà, non ci voglio credere.

Vanna

Giacomo ha detto...

Vanna. Mi riferisco alla tua quinta ipotesi.

Mi riferisco all'ipotesi di Misseri innocente e a chi critica la linea tenuta da TUTTI i Difensori delle donne Misseri che invece lo indica come unico responsabile.
Per qual motivo si ostinerebbero tanto in questa linea, a dispetto dei magistrati e dell'opinione pubblica, che a sua volta è influenzata dai media, a loro volta proni acriticamente ai potenti, se non avessero maturato la loro convinzione, IN BASE AGLI ATTI PROCESSUALI?

Giacomo

ENRICO ha detto...

.

Se , sia Accusa che Difesa partono entrambe dal medesimo presupposto - ossia che NON VI SIANO DUBBI sul luogo del delitto accertato come avvenuto all’interno delle mura della proprietà dei Misseri e negli orari stabiliti dagli atti processuali - ammesso per assurdo il riconoscimento di colpevolezza solo a carico del contadino Michele grazie a qualche prodigioso stratagemma che solo il famoso penalista potrebbe tirar fuori dal cappello a cilindro , dubito fortemente che le due donne ne uscirebbero completamente innocenti e candide come la neve : non credo ci voglia un grande sforzo d’intelletto per capirne il perchè.

Petanto ritengo che una linea difensiva indirizzata a puntare unicamente sulla responsabilità totale del contadino non sia poi così “geniale” ed efficace come alcuni credono
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Carissimo Manlio

La mia non voleva essere una critica. Volevo unicamente sottolineare come il nostro Ordinamento Giudiziario sia in teoria uno dei più completi e validi esistenti

Che poi nella pratica – a causa della sua struttura specializzata e complessa - sia esposto a maggiori rischi di altre analoghe strutture meno perfezionate, sia fonte di inconcepibili equilibrismi interpretativi e produca storture inaccettabili è altrettanto vero ed evidente e di questo ne sono convinto e ne prendo atto

Mi spiace essere stato tanto maldestro al punto di aver creato equivoci e me ne scuso perché, come ben sai caro Manlio, ti riconosco una sorprendente preparazione sull’argomento e quindi mi ritiro in buon ordine e mi sottraggo dall’intavolare con te una disputatio medievale sul tema certo come sono che ne uscirei con le ossa rotte dopo appena qualche battuta iniziale !
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carla ha detto...

buona sera a tutti,
però non sarebbe un po' troppo che i pm per salvarsi la faccia, si arrivi a dilaniare dei esseri umani?.....
non nego, personalmente , la confessione di michele sembri la più scontata, ma dico per loro cosa dovrebbe cambiare che il colpevole sia Sabrina e Cosima o michele?....cosa c'è di tanto spaventoso dire che ci siamo sbagliati vi consegniamo il vero colpevole?......
ne abbiamo diversi casi dei errori giudiziari, non si è mai sentito dire che ne sono stati linciati, anzi delle volte è successo che i stessi accusatori individuano l'assassino e con tutti i meriti.....si certo, si brontola un po', ma ne escono indenne.....
allora è inevitabile domandare, che non ci sia dell'altro?.....
e come dare torto a chi la pensa diversamente.... ci si prova a pensare che altro sia successo, può succedere che si è vicini alla verità , come pure si è tutta da un'altra parte........
è da stupidi credere che inquirenti non si rendano conto delle contraddizioni che si dicono e che tutti i pezzi non collimano ......
ed è ovvio che nel loro comportamento, dei inquirenti , c'è una volontà a tale atteggiamento......e levando tutto ciò ,resta il fatto , che loro , inquirenti , non sanno un bel niente e rimane solo che si pensi che le misseri siano colpevoli, ma non si sa in che maniera, perché fino ad oggi non risulta la motivazione chiara.....
allora perché accanirsi così tanto contro le donne?.....non di certo solo per nascondere il loro errore!.....buonaserata

Vanna ha detto...

Giacomooooo, ma sai leggere?
In riferimento al n° 5, che parlava del Coppi di trovare il bandolo della matassa e di innocenza degli imputati, io mi riferivo al Misseri padre e alle donne, dunque a tutti e tre innocenti e fuori.
Questo intendevo e non quello che fa comodo a te: lui dentro, loro fuori.
Non te l'aggiustà come te pare eh?

Vanna

Anonimo ha detto...

Ahah. Dovete fare meglio, che così proprio non va. Si torna sempre al punto di partenza. La fantasia è atrofizzata e flaccida.
Sforzatevi di più, diversamente nessun editore accetterà mai queste castronerie così banali.

Anonimo ha detto...

Le donne restano in galera con giusta ragione e di lì nessuno le smuove.

Manlio Tummolo ha detto...

Hanno parlato gli Uscieri del Tribunale. Accusano gli altri di ripetizione, ma ripetono ancor più di quanto stiamo ripetendo noi. "I Potenti hanno sempre ragione", una tesi vecchia di almeno 3000 anni !

Caro Enrico, sicuramente nessuno uscirà con le ossa rotte da una discussione, se piantata non su meri ripetitivi attacchi, come quelli di cui sopra, ma su un esame analiticamente serio delle questioni.

La domanda che Giacomo si fa sugli avvocati si può fare altrettanto sui magistrati. Gli avvocati, con un'ingenuità sorprendente, ritenevano di poter liberare le due donne, sottolineando l'autoaccusa del padre/marito, dimenticando che i magistrati e SS. Inquisitori sanno che è innocente, per il semplice fatto di aver montato loro il rosso d'uovo e la panna. Accusando poi Misseri di aver compiuto il delitto in quel luogo e in quell'ora, gli avvocati delle donne non liberano le donne dal sospetto di avervi partecipato. Da avvocati, sul piano procedurale, dovrebbero infine avere precisa cognizione del fatto che, se un imputao è stato prosciolto da un'accusa (anche se autoaccusa) fin dall'udienza preliminare, è del tutto scorretto volerlo coinvolgere in quello stesso processo. Ogni imputato risponde solo delle accuse formali rivoltegli dal pubblico ministero. L'avvocato difensore non deve accusare gli altri, ma solo difendere i propri. E' l'avvocato di parte civile che può, viceversa, presentare accuse particolari, ma nondimeno deve tener conto di un già avvenuto proscioglimento. In questo processo pertanto, nessuno pensi che Michele Misseri possa essere accusato e condannato di omicidio della nipote, in quanto già prosciolto della stessa accusa. Non scambiate un processo regolare per quello che si vede a "Una notte in Questura" oppure nei films di Perry Mason.

carla ha detto...

x anonimo 00.07,
" la critica è indulgente sui corvi e si accanisce sulle colombe"......
in poche parole tra i corvi ci puoi stare bene.......
ridere sulle disgrazie altrui non ha mai portato bene.....ma intanto tu non potrai capire questo....

buonanotte a tutti.....

ENRICO ha detto...

Manlio carissimo

sono perfettamente d'accordo con quanto scrivi riguardo alla "bizzarra" linea difensiva adottata per "liberare" le due donne dal carcere e mi sbalordisce come un ragionamento così elementare e così lineare sia di difficile comprensione per coloro che continuano ad augurarsi la condanna per omicidio a carico del contadino - peraltro già prosciolto da questa accusa - senza rendersi conto che moglie e figlia sarebbero comunque sospettate come minimo di essere state al corrente del crimine e di aver per un intero mese intralciato lo svolgimento delle indagini

Grazie per l'interessante scambio di opinioni

E-

Anonimo ha detto...

@Carla

Questa tua citazione di Giovenale è meravigliosa: "la critica è indulgente sui corvi e si accanisce sulle colombe".

Mi ero ripromesso di non intervenire in commenti a questo articolo di Vanna che ha, insieme a chi ne condivide le intenzioni e le idee, tutto il diritto di formulare ipotesi, scriverne e sostenererle.

Però mi è piaciuta troppo la citazione fatta da Carla, dovevo quantomeno farle i complimenti!

Per il resto continuo ad astenermi, tranne un piccolo rimprovero a Vanna che ho visto in alcuni post scagliarsi contro chi (come me) ritiene Michele Misseri unico colpevole, (senza stare qui a polemizzare e a ripercorrere i perchè e i percome).

Il rimprovero è dettato alla tua accusa (tale e quale a quella che fanno i colpevolisti inneggianti al rogo per le due megere), che muovi verso chi pensa Michele unico colpevole, ritenendo costoro sinistri figuri che perseguano chissà quale interesse personale...

Ebbene l'unico interesse perseguibile qui (almeno per quello che mi riguarda) è il brivido di freddo che accappona la pelle all'idea che due donne innocenti (a mio completo avviso in toto e in tutto) stiano marcendo in galera per qualcosa che non solo non hanno commesso, ma di cui non hanno mai nemmeno saputo niente!

Un saluto, in primis alla (qui) bistrattata Magica, poi al sempre puntuale Giacomo, ovviamente alla stupenda postatrice della citazione Carla, al grande Vito, a Vincenzo, Mimosa, Marcello, Norma (al nostro ospitante Massimo) e anche a tutti gli altri che continuano comunque a sforzarzi, ad elaborare teorie e cercare le loro verità sempre nella memoria e nel ricordo di quella povera bambina che non c'è più.

Stefano


Anonimo ha detto...

Forse mi sono fatto friggere il cervello dai media.
Secondo me, i magistrati hanno fatto del loro meglio, tra false e vere confessioni di Michele e indizi e testimonianze evidenti contro Sabrina, hanno ricostruito dei fatti con qualche lacuna, ma evidentemente più credibili di uno zio Michele pazzo o violentatore di nipotine, anche voi (intendo innocentisti) non siete mai riusciti a convincervi del tutto della colpevolezza di Michele.
Se poi gli avvocati delle due, non riescono a farle assolvere, e penso che sarà così fino alla fine, non ho capito, e per questo mi scuso, dove sbagliano i giudici nel condannare le due "innocenti" ?

Anonimo ha detto...

Scusate, non avevo letto bene tutti i post.
Allora forse le indagini e tutto il resto sono solo parte di un complotto contro le due "streghe di Avetrana" ?
Adesso voglio scoprire il perchè.

FALCE ha detto...

Gentile STEFANO (?)

Potevi esprimere le stesse cose senza vestire il camice del chirurgo che, dopo aver inciso le carni del paziente, si appresta, subito dopo a ricucirle.
Intanto ti faccio rilevare, con lo stesso delicato bisturi, e relativa sutura del taglio, quanto arbitraria sia tua affermazione: " Il rimprovero è dettato alla tua accusa (tale e quale a quella che fanno i colpevolisti inneggianti al rogo per le due megere), che muovi verso chi pensa Michele unico colpevole, ritenendo costoro sinistri figuri che perseguano chissà quale interesse personale..."
Espressioni che non ho mai letto negli scritti di Vanna, nè in quelli di chi condivide il tipo di di più vaste ipotesi, da lei proposte.
Per finire, mi premuro assicurarti che la tua astensione dall'argomentare, questo od altro articolo, non nuoce ad alcuno.
Falce

Anonimo ha detto...

Egregio Falce

Se magari passassi anche un pò di tempo a leggerli i commenti invece di far vedere quanto sei bravo a scrivere magari avresti trovato perle di questo tipo:

20 luglio 2013 07:16:00

(..) Ora ti dico nuovamente la mia:
1
Il fatto che tu e altri che prima postavano l'assoluta condanna contro Michele o contro le donne, mi fa capire che siete della zona in questione.
2
Tutti avete dribblato le prove ipotesi da me trattate, le avete ignorate, tutt'al più avete detto che era "normale" minimizzando episodi inquietanti.
3

4 Ne consegue che avete qualche interesse a farlo.
4 Ne consegue altresì che per qualche motivo, questa famiglia vi da' fastidio, forse era meglio che non si esponeva e "meglissimo" ancora che non la faceva ritrovare.
5 Ne consegue in ultimo, che c'è tutto l'interesse in zona a mantenere il segreto, tanto c'è la famiglia pronta ad essere sacrificata.
5 Peccato per voi, perché il Misseri,guarda un po', è libero!
Mi fate pensare alle Baccanti che inseguivano Dioniso per sbranarlo.
(.....)
NON AVETE CARITA'UMANA perché
NESSUNO DEVE LANCIARE LA PRIMA PIETRA!
(....)

20 luglio 2013 15:14:00

(...) State recitando un copione ed è monotona la vostra recita,è una Commedia dell'Arte che non fa ridere, fa solo piangere. (...)

"Espressioni che non ho mai letto negli scritti di Vanna"... dici tu...


Forse è quello il problema... LEGGI prima di scrivere.

Grazie.

(Certo che la mia astensione dal commentare non nuoce ad alcuno... almeno ad alcuno che a differenza di te..legga!)

Ciao, buona giornata.

Stefano

FALCE ha detto...

X STEFANO (?)

Mi dispiace rimandarti la palla: non è nel mio stile, ma è necessario in questo caso.
Chi deve rileggere più attentamente non sono io.
In tutto lo scritto di V. che mi hai virgolettato, è contenuto solo dispiacere per chi è in carcere, ed a tale proposito aggiunge: "NON AVETE CARITA'UMANA perché
NESSUNO DEVE LANCIARE LA PRIMA PIETRA!" ( il maiuscolo non è mio)
Ed inoltre: "(...) State recitando un copione ed è monotona la vostra recita,è una Commedia dell'Arte che non fa ridere, fa solo piangere. (...)", frase che condivido, che si riferisce alla immutata tiri-tera degli irriducibili sventolatori del vessillo di verità solo da loro conosciuta.
Siccome, oltre tutto, ritengo sterile un dialogo che non è più tale, ma solo mero battibecco, ti saluto senza astio, lasciando alla diretta interessata, la decisione di continuarlo.
Falce



Manlio Tummolo ha detto...

Carissimi Signori,

gli avvocati delle due donne avrebbero avuto proceduralmente ragione nell'indirizzare i loro strali contro Michele Misseri, se egli fosse stato co-imputato dell'omicidio. In tal caso si poteva anche sostenere, ma con discutibile efficacia, che l'omicida era lui solo e non tre. Ma dove egli è invece prosciolto da tale accusa, il ribadire ciò che era superato, serviva solo ad aggravare la posizione delle due donne come complici, o istigatrici, se non esecutrici, del delitto. Non hanno avuto neppure l'accortezza di affermare che, pur avvenendo nel medesimo luogo, l'omicidio della ragazza, poteva essere avvenuto quando Sabrina e Cosima erano già uscite da casa. Insomma una strategia assai magra, un'arma a doppio taglio e tenendo il lato più tagliente dalla propria parte.

Ma il peggio arriverebbe sul piano del risarcimento dei danni: che sia uno o che siano tre in quella famiglia, sono tutti "solidali" (in senso giuridico), delle spese, anche se le due donne risultassero innocenti, in quanto eredi.
Qualcuno obietterà che, rifiutando l'eredità, rigetterebbero le spese. Sì, bene, ma che cosa resterebbe loro dopo decenni di lavoro dei due genitori ?

E' dunque evidente che, sul piano difensivo, la strategia adottata è controproducente, e che invece poteva essere rovesciata, visto che non c'è ombra né di prova né di indizio, contro quella famiglia, ma confessioni deliberatamente estorte (Anonimo Innominato, si legga quanto detto all'inizio dell'incidente probatorio, nonché gli eventi successivi), che quindi possono essere ritrattate, riaffermate, modificate come cavolo vuole il confessante.

Nè infine andrebbe dimenticato che, salvo il De Cristofaro, nessuno dei successivi avvocati del Misseri ha puntato in qualche modo sulla sua ultima ri-confessione. Uno addirittura (il penultimo o terzultimo: scusatemi, ma ho perso il conto), proprio per quello ha rigettato l'incarico. E neppure gli avvocati di parte civile si sono appigliati a tale versione dei fatti.

Sono appunto i fatti successivi che comprovano il "complotto" giudiziario, se vi piace così, o più correttamente il piano di scarico delle colpe su tre "fessi o sempliciotti", come speravano gli illustri SS. Inquisitori.

Tanto è vero che, se Sabrina Misseri si fosse piegata al "cavlluccio", adesso sarebbe beatamente libera, e il processo si sarebbe concluso con rito abbreviatissimo.

PINO ha detto...

Caro MANLIO,
l'avvocatessa Conte, infatti, mi pare che volesse intelligentemente adottarlo il "cavalluccio", che avrebbe risolto in poco tempo e "molto meno spese" il caso. Ma fu contrastata dal resto del collegio (avv. Russo & C.), per motivi che...non preciso, dando spazio a quelle anomalie procedurali, da te dettagliate, che condivido nettamente.
Pino

Anonimo ha detto...

Apprezzo lo sforzo di Vanna nel cercare delle soluzioni al delitto ipotizzando però fatti mai dimostrabili di pura fantasia con strane coincidenze e misteri indicibili, personalmente, come tanti altri in questo blog, la “soluzione” al caso le vedo molto chiara già dalla prima confessione di Michele che ritengo unico colpevole (lo riteneva tale anche l’opinionista, “scrittrice” ex-consulente di parte, dott.ssa Bruzzone).
Per come la vedo io, tutto torna, l’sms di Sabrina, l’avvistamento dei fidanzatini (alle ore 14.30… e non mi si dica che non ne erano convinti perché esistono interviste palesi che dimostrano ciò, oltre a quanto venuto fuori durante il processo), nonché l’avvistamento di Sarah da parte di un ragazzo di Erchie, un paesino vicino ad Avetrana, avvenuto alla stessa ora, tutte le prime testimonianze, compresa quella di Concetta, gli sms ricevuti ed inviati da Sabrina, che sono il suo più fermo alibi (a mio parere inconfutabile se non con laboriose fantasie), a tal proposito sono molto più bravi di me Giacomo e Norma a ricordare i tempi esatti della sequenza degli sms di Sabrina attorno alle 14.30 che la escludono totalmente dalla scena del delitto.
L’ho sempre detto: E’ tutto molto più semplice di quanto sia stato ricostruito e modificato nel tempo dagli inquirenti!
Come diceva Stefano ciò provo è lo stesso “brivido di freddo che accappona la pelle all'idea che due donne innocenti (a mio completo avviso in toto e in tutto) stiano marcendo in galera per qualcosa che non solo non hanno commesso, ma di cui non hanno mai nemmeno saputo niente!”
Intervengo poco ma seguo sempre i commenti di tutti e mi ritrovo in toto in ciò che scrive Giacomo e quindi anche nei pensieri di Stefano, Norma, Vito da Catania Mimosa, Magica e soprattutto di Massimo, che per ovvi motivi rimane più neutrale ma è chiaro sin dal suo primo articolo sul caso quale sia il suo pensiero.
Mi piacerebbe che Vanna ed altri che la pensano come lei, provassero ad argomentare SUI FATTI che sono venuti fuori in dibattimento, e non sulle teorie illogiche degli accusatori o su pure ipotesi fantasiose.
Qualcuno mi sa dire quando saranno note le motivazioni di condanna? 90 giorni sono trascorsi, non era questo l’ultimo giorno utile per depositarle?
Un saluto a tutti.
Lucio

ENRICO ha detto...

PINO

anche secondo me la strada del " cavalluccio " avrebbe potuto rappresentare la migliore scappatoia anche se poi i 3 Misseri avrebbero dovuto comunque rispondere di omissione di soccorso, occultamento del cadavere, informazioni false ed intralcio alla giustizia-

Accuse non certo leggere ma per le quali per lo meno non è previsto l'ergastolo

Comunque mi sembra inutile ripeterlo perchè a quanto pare il ragionamento non viene recepito ( spero perchè ad alcuni siano sfuggiti gli interventi in tal senso ) : allo stato dei fatti, stabilito dagli atti e confermato dalla difesa che la morte dalla ragazza è avvenuta nella proprietà dei Misseri e nel lasso di tempo in ci tutti e tre si trovavano in casa, la vedo dura convincere la Giuria della totale estraneità delle imputate.

Tanto più che il Misseri padre è stato messo "fuori gioco" !

Il difensore per sostenere efficacemente la totale estraneità della sua assistita ,avrebbe dovuto avanzare ed insistere sull'ipotesi di un crimine avvenuto per mano ignota in altri tempi ed in luoghi diversi

Certo l'operazione non sarebbe stata facile ma per un principe del forum come lui dovrebbe essere di ordinaria amministrazione...

ENRICO ha detto...

x Lucio

Stai ripetendo fatti che bessuno contesta e che dimostrerebbero l'innocenza di Sabrina. OCCHEI !

Ma la Giuria dovrà essere convinta anche del fatto che madre e figlia siano state all'oscuro del delitto FINO AL GIORNO DELLA RIVELAZIONE del contadino.

Io non penso che insistendo nell' accollare il crimine al padre ( semprechè sia possibile farlo visto che è stato prosciolto dall'accusa) si riesca a convincere il collegio giudicante della TOTALE estraneità delle imputate al fatto criminoso

Per logica spicciola in primo luogo ma soprattutto per le qualificate argomentazioni del prof. Manlio Tummolo

Su questo almeno sarai d'accordo, no ?

ENRICO ha detto...

Ps : x LUCIO

chiarisco questo passo del mio precedente commento : "Io non penso che insistendo nell' accollare il crimine al padre ( semprechè sia possibile farlo visto che è stato prosciolto dall'accusa) si riesca a convincere il collegio giudicante della TOTALE estraneità delle imputate al fatto criminoso AVVENUTO MENTRE LE STESSE ERANO IN CASA e circolavano liberamente nelle vicinanze ! "

magica ha detto...

caro enrico ..
se tu pensi che le donne sapessero tutto., fin dal primo momento che successe il fatto .. da cosa lo deduci?
sono supposizioni tue e della procura .? le supposizioni sono idee preconcette e non sono dimostrabili. infatti non è emerso nulla che le donne sapessero...
forse quando michele disse a cosima ..: cara! sono scappati i cavalli.. questa frase ha il doppio senso? perchè disse questa frase.. potevano parlarsi del fattaccio e su come rimediare .. invece parla in codice.. erano gia' sotto controllo?
deduci ... deduci! da che cosa l'hai dedotto?
saluti ..

carla ha detto...

buongiorno a tutti,
intanto i compromessi non ha mai portato niente di buono, a volte e non sempre, può portare un beneficio momentaneo e poi uno ci si ritrova di pagare il conto immaginabile e non capirci come ci si è finito in quella situazione....
quello del cavalluccio mi fa pensare che in qualche modo michele ne è stato istigato di spararne a libera scelta qualcosa....un po' , come lui ha sempre detto sentendo parlare dell'incidente e che lui stesso afferma , prima dell'incidente probatorio , non aveva capito bene cosa fosse.....e così gli venne in mente il cavalluccio e come poteva essere qualcos' altro.....
è chiaro che è stato un lamo abboccato per incastrare le donne, quando in tutto il dibattimento non si è parlato del cavalluccio....

grazie Stefano , per aver apprezzato e compreso il messaggio, a volte mi ritrovo , dipende dalla situazione, di tirare fuori certi battute.....

infatti aggiungo a chi ha piacere di stare con i corvi , forse non si rendono conto cosa ci si può aspettare dai stessi corvi....
i corvi non ha mai portato un buon presagio......
un cordiale saluto a te e un abbraccio ai amici del blog....

PINO ha detto...

@ ENRICO
Infatti, come puoi notare, gli "sventolatori del vessillo della verità", come li ha definito Falce, evitano, sistematicamente, di ponderare altre possibili Ipotesi, confondendole con "fantasie". Ed invitano ad: "
argomentare SUI FATTI che sono venuti fuori in dibattimento..". Ma non sono proprio quei fatti, che hanno determinato la condanna?
Perchè, allora, metterli ancora sul tavolo, visto la loro inefficacia?
Vanna e tutti gli altri commentatori, che condividono l'articolo da lei pubblicato, (superfluo dirlo a te), cercano solo di proporre ipotesi diverse, sulla dinamica e moventi della tragedia, considerando le tante lacune che la configurano.
Nessuno punta il dito indice in direzioni precise, perchè NESSUNO è in possesso della verità.
Chi pensa di conoscerla, evade dalla logica e dal raziocinio.
Ciao, e buon appetito, Pino

carla ha detto...

in questo caso condivido con Magica,
una è pensare che le donne potessero sapere , l'altra è che non è emerso nulla che affermi questa supposizione....non è servito nemmeno quasi 3 anni in galera.....come già detto in precedente che non sono in galera a fare la luna di miele, perché se ci fosse stato qualcosa a quest'ora ,anzi da un pezzo, avevamo tanto di articolo sui giornali....
come qualcuno, mi sembra Manlio , aveva detto :- chi ci dice ,che non leggono i nostri comenti?...-
per trovare un appiglio per dare una motivazione......
scusate se si riflette un po'per dare un ergastolo a una persona bisognava proprio aspettare 3 mesi per dare la motivazione?......
a mio avviso se uno da' l'ergastolo vuol dire che per lui il quadro accusatorio è chiaro!.....
questo è il punto che mi domando con che criterio lavorino questi signori!.....buonagiornata a tutti

carla ha detto...

ps.una osservazione le donne se dovessero sapere sono condannabile e michele?......non mi dite che michele che sia unico a non sapere!.....

ENRICO ha detto...

caro magica ..

e se tu pensi invece che le donne NON sapessero NIENTE., fin dal primo momento che successe il fatto .. da cosa lo deduci? Hai prove inconfutabili di questo tali da convincere NON ME, ma la Giuria ??


Vorrei farti notare che io nei miei inteventi non sono MAI entrato nel merito delle varie testimonianze , interpretazioni ecc.. ecc.. quindi non sono io il soggetto adatto a cui tu dovresti rivolgerti

ti saluto

chiara ha detto...

un chiarimento:

- il termine per il deposito delle motivazioni non ha sanzioni per il suo mancato rispetto quindi si dice che "non è perentorio". ergo, il giudice fa come gli pare. avete presente i mafiosi scarcerati per decorrenza dei termini di custodia cautelare perchè il giudice non ha emesso la motivazione anche per 7-8-9 anni? Ecco. Basta cercare nel web e gli esempi si sprecano.

alcune osservazioni:
- a mio avviso l'avv. Conte, se davvero era incline ad accettare il cavalluccio, avrebbe preso una topica pazzesca: 99% che il p.m. avrebbe comunque preso quella confessione solo come "chiave d'oro" del portone che conduceva all'incriminazione per omicidio volontario, non fatevi illusioni (la confessione non è vincolante, come ampiamente dimostrato dal caso Michele Misseri). Se così andò, il tempo ha dimostrato che i coniugi Russo avevano lo sguardo più lungo di lei: infatti gli inquirenti non tennero ferma quella versione nemmeno per un microsecondo.

- A chi insiste sulla strategia difensiva dell'incolpare M. mi permetto un autoreferenziale rimando all'articolo che pubblicai sul caso della piccola Matilda: i difensori della donna, attenendosi ai codici e alla realtà processuale, si limitarono a dimostrare l'inconsistenza delle accuse alla loro assistita e quindi, all'esito del terzo grado di giudizio, la Procura si è arresa ad incriminare l'unico altro possibile omicida (lì non c'erano terze soluzioni nemmeno teoriche). Quella è la strada giusta, l'altra non conduce a nulla: come dice e ribadisce Tummolo, dal processo alle donne non può - proprio materialmente NON PUO' - uscire una condanna per l'uomo e lavorare in quella direzione è esattamente come andare "fuori tema" in un compito di italiano: la maestra ti boccia, fosse anche che il tuo compito potrebbe meritare il Pulitzer. Spero che con l'esempio sia più chiaro il concetto.

ENRICO ha detto...

x Carla

"non mi dite che michele che sia unico a non sapere!....."

No, non te lo diciamo. Anche perchè è stato lui stesso a seppellire il cadavere !

Ps: sono sempre più convinto che tu sia straniera . Se così non fosse ho l'impressione che tu voglia farti passare per ciò che non sei stravolgendo deliberatamente "ad arte" la lingua italiana...

Anonimo ha detto...

Scusa Enrico,
mi stai dicendo che sto ripetendo fatti che nessuno contesta e che dimostrerebbero l'innocenza di Sabrina, e sei pure d’accordo, quindi??? Di cosa parliamo???? Chi accusa deve dimostrare ciò che sostiene e a mio modesto parere, non è stato fatto.
Tu dici che le donne sarebbero comunque sospettate come minimo di essere state al corrente del crimine e di aver per un intero mese intralciato lo svolgimento delle indagini, ma anche questo si deve dimostrare!
Per quanto possa valere il mio pensiero, io non l’ho mai pensato. Credo che Michele Misseri l’abbia tenuto ben nascosto approfittando di quei giorni di caos ed ha cominciato a parlare (a far trovare il telefono etc… etc..) solo per vigliaccheria.
Il Prof. Coppi, sostiene una tesi valida e condivisibile (dal mio punto di vista), e che è stata avvalorata ampiamente nel processo. Chi ha potuto vedere le puntate di “un giorno in pretura” e conosce un po’ le carte può sostenere l’innocenza di Sabrina e l’assoluta estraneità di Cosima, di certo non ne può percepire la colpevolezza.
A me sembra che fino ad ora non si è tenuto conto di NIENTE di ciò che le difese cercavano di dimostrare ma solo di portare avanti una tesi iniziale a tutti i costi, avvalorando sogni e testimonianze molto dubbie, ma di questo si è già ampiamente parlato…
Credo si sia ragionato poco con la LOGICA e molto di più con teorie fantasiose.
Lo ripeto, per me i fatti sono molto chiari e semplici. Il resto è solo una vergogna all’italiana!!!
Purtroppo qualunque cosa accadrà anche in caso di assoluzione tutti ne usciremo molto molto male.
Lucio

magica ha detto...

enrico --(pensi he sia maschio?)
caro magica?
se non fosse che mi piace troppo la privacy posterei una mia foto ,
di maschile non nemmeno una minuscola somiglianza.
sono donna ,, bionda .occhi azzurri . tu come sei? perchè sai da cosa nasce cosa .. smack

carla ha detto...

x Enrico,
ti ringrazio per il complimento, ne sono perfino commossa....e pensa che sono uscita dalla terza media con un 5 di italiano fatto diventare un 6 , perché era l'unico voto negativo che avevo....
sarà dalla famiglia che provengo , un interesse di lettura e socializzando, mi ha reso di diventare un personaggio , con suoi pregi e difetti , come tutti cittadini di questo mondo.....
sono una meridionale fino alla 5 generazione e vissuta al nord e ne sono orgogliosa di essere italiana....più italiano di così!.....
bando alle ciance quello che volevo dire di michele , quand'anche lui sapesse , non ne viene trattato, sia dai pm e dall'opinione pubblica, con lo stesso accanimento che ne viene trattato le donne...... buon pomeriggio

magica ha detto...

sempre sulle considerazioni che che le donne non sapessero.
misseri disse che si reco' in camera dalla cosima dicendole : ,
io vado .. sono scappati i cavalli . misseri e moglie erano d'accordo di trovarsi alla raccolta dei fagiolini.?.
percio' se cosima si fosse recata alla raccolta non lo avrebbe trovato.. era da un'altra parte :erano scappati i cavalli ,, la stessa frase la disse al fratello al cell. , perchè anche con il fratello c'era un accordo per la raccolta dei fagiolini ..
misseri si trovava ai cavalli . percio' i due (cosima e cognato) non si sarebbero chiesti della mancanza di michele alla raccolta.

le donne non erano libere di circolare x casa .. cosima era aletto .. (lo disse il marito .. sabrina stava in bagno e si sa tutto di quel frangente .. era in bagno e faceva quello che di solito fanno le persone .. in bagno . adirittura sappiamo prorio tutto di quell'episodio.anche i particolari ...
penso che hai visto com'è collocato il garage misseri rispetto alla casa . per andare in garage bisogna scendere in strada , come facevano i misseri .. percio' la logica dice che strangolare una persona che non emette nessun gemito senza accorgersi di nulla sia moltissimo plausibile .
tu dirai ahh certo sono scese dalla scala interna ..
. dal primo sopraluogo è emerso che la porta interna era chiusa da bidoni .. inoltre i ris hanno constato che c'erano evidenti segni di chiusura molto precedente . al fatto .
nell'inc prob..quando misseri non + incitato a rispondere a domande suggestive ., dice qualche verita' se è lasciato a ruota libera ,, ha sempre asserito che per accedere al garage sono sempre scesi in strada .

strano che non abbiate mai avuto nulla da dire sull'inc perob.. eppure si sente come sia stato indotto misseri .. lo disse anche il suo avv a porta a porta . quello è stato un processo vergognoso .. lo disse l'avv di michele .

Vanna ha detto...

Buon pomeriggio a tutti!
Sono tornata tardi e mi sono svegliata da poco, mentre mi sto gustando una frittata con le zucchine,sono davanti al computer ed ho finito di leggere i post recenti.
Bravi! Avete fatto i compiti molto bene, vi siete ripassate le solite
solfa, attaccando la sottoscritta.
No, non solo! Ripetendo accuse verso il solo assassino secondo sempre gli stessi schemi, che monotonia!Qualcuno dice che dovrei argomentare sui fatti venuti fuori nel dibattimento.
A lui rispondo:prima di argomentare su un dibattimento, preferisco argomentare su come e perché si è arrivati a quel dibattimento.
E' QUESTIONE DI METODO.
In quanto, se i fatti sono partiti male, falsati fin dall'inizio, piegati ad uso e consumo di chi li ha mossi,i fatti nel dibattimento vengono affrontati in modo distorto
quantomeno.Ho visto solo come la vita privata di Sabrina è stata messa in pasto a tutti e mi ha fatto schifo questo modo di precedere, se i dibattimenti erano a livelli così infimi,cambio canale.
Qualcuno dice che le piste da me tracciate sono pura fantasia!
Ma voi sapete bene, molto bene,che la mia " fantasia" si è ancorata a fatti reali: tel, al 118, art. di giornali,foto su internet, libro preso, ordinato, firmato... restituito.
FANTASIE MIE o di QUEI QUALCUNO che stavano e stanno dietro alla vicenda?
Un altro dice che apprezza il mio sforzo ad ipotizzare poste non dimostrabili ecc. ecc.
Grazie per l'apprezzamento, ma io non mi sono sforzata per nulla, è talmente chiaro e limpido quello che ho detto e dico che l'ho solo espresso con spontaneità.
Sapete, trovare il pelo nell'uovo con la " fantasia" è ben altro che accettare passivamente quello che ti fanno credere.
A questo punto miei cari,ognuno rimane con le proprie idee, ognuno le esprime nei limiti che può, si può anche conoscere Giovenale, ma il proprio dire dovrebbe essere espresso in modo comprensibile.
E' strano, qui quelli che cercano ragioni, significati e non danno giudizi, scrivono correttamente seguendo un pensiero logico e con apertura di cuore, quelli che indicano la colpevolezza invece arrancano con un italiano stentato, scorretto e confuso.
Chissà perché?
A tal proposito,Enrico non è straniera, è sotto mentite spoglie come altri che postano con altri nomi e fanno apposta a scrivere così.
Noi non mescoliamo carte e non bariamo,Manlio mi piace quello che hai scritto e ti risponderò,abbiamo un intimo,etico sentire ed per quello che qui postiamo.
Non abbiamo interesse se non a sapere la verità e, se ci rendiamo conto che non c'è verità andiamo a cercarne i perché utilizzando le nostre lenti di ingrandimento:
FANTASIA e meno male!
FILOSOFIA ANTROPOLOGIA PSICOLOGIA
STORIA e non è poco!
E SOPRATTUTTO :
BUON SENSO E CUORE, mi pare tanto.
Enrico, Pino,Manlio,Falce, Massimo, Gilberto,Chiara,Vito, grazie.
Chiara riscrivi tutti quei punti in un bell'articolo, sarà più facile analizzarli,sono troppo importanti!
Vi voglio bene.

Vanna

ENRICO ha detto...

X Lucio

possibile che non capisci ?

Se la Difesa - SENZA CONTESTARE il LUOGO e l' ORA del delitto ma accettandoli cosi' come vengono stabiliti dagli atti - continua a sostenere che il responsabile sia il contadino

Primo : non tiene conto che il Misseri è stato già prosciolto dall'accusa di aver ucciso la nipote e quindi questa strada sarebbe impraticabile

Secondo : pur ammettendo che "in qualche modo" il penalista riuscisse a convincere la Giuria dell'innocenza delle donne LEGANDOLA strettamente al fatto che il colpevole sia il padre/marito , non riuscirebbe però ad allontanare dalla mente di chi dovrà emettere la sentenza il forte sospetto che le due imputate , DATO CHE NELLO STESSO MOMENTO IN CUI AVVENIVA IL CRIMINE ENTRAMBE SI TROVAVANO ALL'INTERNO DELLA PROPRIETA' O NELLE IMMEDIATE VICINANZE , non ne fossero venute a conoscenza nell'immediatezza o al massimo poco tempo dopo.

Di conseguenza pur evitando l'ergastolo sarebbero comunque ritenute colpevoli di altri capi d'accusa non esattamente irrilevanti

Questo è ciò che potrebbe verificarsi seguendo la strategia difensiva almeno da come ci viene raccontata .

E adesso, senti : se hai capito bene se no non so che dirti

Ps : mi scuso per aver usato maiuscole e grassetto ma non sapevo più come fare per mettere in evidenza elementi essenziali al ragionamento

carla ha detto...

x Vanna,
la sapienza è la figliola dell'esperienza....( Leonardo Da Vinci)....
non mi sono permessa di criticare la tua persona e tanto meno gradirei che mi si critichi, dopo tutto non ti avevo interpellata....
buon per te se ti ritieni tanto intelligente ......ma preferisco la mia di intelligenza e di tanti altri, si di quelli di un italiano stentato , scorretto e confuso , ma di sicuro con i piedi per terra e non studiati sui libri, per quello che la terra da' .....
perfino il vangelo dice :- la lettera mortifica , la parola vivifica......- visto che sei tanto intelligente traduci questo......saluti

MAGICA ha detto...

ma guarda!
dovremmo amche avere pieta' per misseri:poverino .
SI è LASCIATO INFINOCCHIARE !
METTENDO IN MEZZO LA FIGLIA .
LA FIGLIA SONO ANNI CHE STA IN CARCERE PER LA PROPRIA VIGLIACCHERIA..
.
PER SABRINA.. MAI SENTITO DIRE CHE CHE SI TROVA IN CARCERE DA INNOCENTE ..UNA RAGAZZA DI 20 ANNI MESSA ALLA GOGNA ,SBEFFEGGIATA . CON PAROLE OFFENSIVE DI TUTTI I GENERI .
IL PADRE FA PENA?
IL PADRE DOVREBBE ESSERE IN CARCERE A PAGARE PER L' OMICIDIO !. LO DICO E LO RIDICO SENZA RITEGNO . HA UCCISO LUI.
E SI è LASCIATO INFINOCCHIARE .
SE LE DONNE RIMARRANNO IN CARCERE A VITA? BEN GLI STA' ..COSI' AVRA' DI CHE PENSARE . AL MALE CHE FECE ALLA FIGLIA E DI CONSEGUENZA ANCHE ALLA MOGLIE -
TANTO ORMAI PER SABRINA PENSO CHE LA VITA SIA FINITA . LA MADRE FARA' LA FINE DI TORTORA . -PERCHè QUESTI DISPIACERI TERRIBILI TI FANNO VENIRE BRUTTI MALI ..
ALMENO NEL MEDIO _EVO .. SI VENIVA TOLTI DI MEZZO SENZA TANTE STORIE DI SOFFERENZE INAUDITE . COLPEVOLE O INNOCENTE.. AVEVI FINITO .. ..

magica ha detto...

sabrina sta in carcere per la vigliaccheria del padre .
non per la propria .. ok?

F ha detto...

Si sentiva proprio la mancanza di citazioni gratuite e di pseudo evangelizzazioni.
Si sta di nuovo scivolando nello squallore della banalità.
Il cielo ce ne liberi!
F

ENRICO ha detto...

sarebbe molto meglio argomentare con intelligenza piuttosto che postare esagitati folcloristici interventi senza capo nè coda che fanno solo sorridere e lasciano il tempo che trovano

Anonimo ha detto...

@Falce
Sono i tuoi interventi che scivolano nello squallore della banalita'.
Perche' non accettate anche tesi contrarie alle vostre e le controbattete senza arrivare all'insulto?
Matteo.

F ha detto...

Caro ENRICO
Parole sante!!!
F

Manlio Tummolo ha detto...

Per Pino, Enrico ed altri,

avevo fatto una domanda astratta per far capire non solo l'importanza del metodo, a cui si riferisce Vanna, ma anche alla qualità del metodo che, come sottolinea Gilberto, deve essere scientifico, il che vuol dire coerente, uguale sia quando è a mio favore, sia quando è a mio sfavore. E allora vediamo un Kant, un Fichte o un Mazzini, far coincidere o coesistere pratica logica e pratica etica.

Porrò altra domanda: se so di essere innocente del tutto da una certa accusa, perché devo accettare conmpromessi solo per avere notevoli sconti di pena e ridurre il delitto a me attribuito ad un fatto meno grave o meno punito ? Non sono gli avvocati di Sabrina a rigettare il "cavalluccio", bensì è Sabrina stessa e, scusatemi tanto, è questa la prova concreta della sua innocenza, in quanto se fosse colpevole e cosciente di esserlo, le sarebbe convenuto accettare la soluzione del "cavalluccio". Figuriamoci: se ammazzo qualcuno per odio, gelosia, rabbia o invidia, e mi viene proposto di far passare il tutto per un incidente in uno stupido gioco, come rifiuterei una simile occasione ?

Supponiamo che io abbia un vicino fastidioso: approfitto, uscendo in macchina, per buttarlo sotto e ucciderlo. Vengo arrestato, e mi si accusa solo di un incidente colposo: gli è scappato l'acceleratore, o il freno, o che so io, ecc. Accetterei o non accetterei la soluzione proposta (non è un caso per nulla irrealistico), visto che è a mio vantaggio ?

Viceversa, rifiutando questa mano tesa dai SS. Inquisitori, dimostro la mia sostanziale innocenza, preferendo una pena ingiusta, ad un premio ingiusto. Questo è il massimo della moralità: ce lo ha insegnato un certo Socrate, prima di lui Protagora, dopo di lui - se non vi sembra troppo - Gesù Cristo. Meglio è subire il male che farlo: ce lo insegnò appunto Socrate.

La rabbia, l'ira selvaggia per tanta "ingratitudine", l'odio e lo spirito di vendetta si scatenarono nei SS. Inquisitori già al primo rifiuto, per non parlare della ricusazione dell'avv. Galoppa, uno degli autori del "compromesso giudiziario", e della nuova autodenuncia scritta del Misseri.

I SS. Inquisitori e i loro adepti e manutengoli se ne sono fatti ormai una questione personale: Vendetta, Vendetta, Suprema Vendetta.
Temo che, se il prossimo grado rimane in quelle zone, ci troveremo davanti allo stesso problema, tanto più se gli avvocati delle due donne persisteranno nella loro tesi assurda: ovvero che vi possa essere un omicidio in una villetta di poche decine di mq, senza che i presenti si accorgano di nulla.
Dovrebbero almeno cambiare orario.

A questo punto, più che la motivazione del collegio giudicante (che si ridurrà alla rielaborazione neo-realistica e minimalista, con punte di giallo, della fiaba di Biancaneve (e le streghe di Avetrana), sarà interessante vedere se gli illustri avvocati delle due donne hanno capito l'antifona, oppure se persisteranno nella loro tesi masochistica.

magica ha detto...

x falce
sapessi quanto poco squallore ho nel commentare .
lo squallore sei tu . falce ..
basta leggere il tuo nik..
la falce è raffigurata come arma o castigo della morte ..
NON MI FAI NE CALDO NE FREDDO .
sapessi quele considerazione ho di te ,,
tu neghi l'evidenza --- magari sei pagato?

ENRICO ha detto...

scusa Matteo

ma come ti viene in mente di scrivere questa sciocchezza : "Perche' non accettate anche tesi contrarie alle vostre e le controbattete senza arrivare all'insulto?"

Mi faresti la cortesia di segnalare DOVE, QUANDO e da CHI sarebbero state liquidate tesi contrarie per di più insultando coloro che le esprimevano ?

Forse non te ne sei accorto ma sono giorni e giorni che non facciamo altro che analizzare i vari punti di vista motivandone ampiamente le incongruenze con le dovute e dettagliate argomentazioni

Ho l'impressione ( fondata anzi fondatissima !) che tu confonda in modo madornale il verbo "accettare" con il termine " contro argomentare" perchè dalla tua frase sembrerebbe che tu pretenda che qui si debbano ACCETTARE solo le tesi da te caldeggiate "zitti e mosca" se no vi "innervosite"

Ma ti rendi conto di quello che hai scritto ?

magica ha detto...

sarebbe molto meglio argomentare con intelligenza piuttosto che postare esagitati folcloristici interventi senza capo nè coda che fanno solo sorridere e lasciano il tempo che trovano..( da enrico)
--------------------------------------
ciao enrico . ma tu credi che le persone non sappiano leggere?
se scrivi che il commento al quale rispondi sia fatto da un demente .o poco intelligente ?
..il capo e la coda ci sono .. non negare l'evidenza .
commenti folcloristici in questi giorni ne abbiamo letti molti .. che non centrano con un omicidio . sembrano postati mentre si interpella la sfera di cristallo ..ciaoo!!

chiara ha detto...

possiamo chiuderla qui senza più repliche? è molto sgradevole leggervi in queste vesti. tutti quanti.

ENRICO ha detto...

Chiara

mi hai letto nel pensiero perchè stavo appunto facendo le medesime tue considerazioni : anche io stupidamente sono finito per cadere nella trappola dell'insulso "botta e risposta" e mi sono ripromesso di intervenire SOLO ed UNICAMENTE qualora ne valga la pena ai fini di favorire una discussione equilibrata seria e sensata evitando di volare "troppo alto" o al contrario "troppo basso" perchè questo non giova a nessuno

Vanna ha detto...

Chiara e Manlio, vi devo chiedere scusa poiché nel post delle 14,30 nel quale nominavo alcune discipline con la metafora della lente d'ingrandimento,ho dimenticato di nominare LE SCIENZE GIURIDICHE da voi conosciute e che vi permettono di chiarire e di farci capire i vari risvolti legali della vicenda.
"Mentre il giorno volge al desio" vorrei seguire quella linea che ha tracciato Manlio quando ha parlato di Socrate e di Gesù.
Ma anche Enrico, Pino, Falce e Chiara seguono quella linea nella quale mi riconosco anche io.
L'Etica e la Morale, argomenti dell'umano vivere intorno ai quali i filosofi, e non solo loro, hanno costruito poemi di sapienza.
Qui si cerca di scagionare gli imputati non in base a prove accroccate e pilotate con mezzucci
usati come specchietti per le allodole,ma partendo dal principio morale che scagiona Sabrina la quale, rigettando il cavalluccio, è rimasta in galera.
Se non l'avesse fatto sarebbe già fuori.
Cioè ella avrebbe preferito una pena ingiusta ad un premio ingiusto. Il massimo di un principio morale: io mi faccio condannare ma non affermo che ho fatto una cosa che non ho fatto.
E' chiaro?
Esattamente come fece Socrate che,preferì bere la cicuta piuttosto che scappare.
O Gesù che si fece crocifiggere benché gli dicessero:- Se sei il figlio di Dio....ecc-
E Lui si fece crocefiggere.
Mi sembra che anche Giordano Bruno fu bruciato perché mantenne le sue idee.
Allora quel principio morale ci porta a trovare motivi di comprensione e di solidarietà all'interno dei fatti umani e questo dovrebbe far riflettere
invece succede che si punti il dito contro di noi, colpevoli di dare l'innocenza e di motivarla.
Beh è veramente bizzarra ' sta cosa!

Quale via prenderanno i due avvocati che mi sembrano preparati, misurati, questo è il nodo,dovranno onorare il loro mandato con saggezza o seguire le acque inquinate.
O si limiteranno ad addossare tutte le colpe sulle spalle del Misseri, che è libero?
Perché a dar le colpe allo zio mica ci volevano fior di avvocati, bastavano gli azzeccagarbugli no?
Il colpevole già c'era?
E allora perché chiedere aiuto a tali professionisti?
Basterebbe solo questo a dire che dietro c'è qualcosa di oscuro da coprire.
Buona notte!

Vanna

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Vanna,

grazie delle osservazioni. Il rigettare qualcosa che avrebbe favorito un grosso colpevole, è "comportamento concludente" (per dirla in termini giuridici), ovvero significativo ed operativo, cioè non di sole chiacchiere, per dimostrare che uno non accetta di assumersi la responsabilità, seppure lieve, di un atto falso, perché crede in ciò che afferma, pur rischiando così una pena ben maggiore.

Faccio un ulteriore esempio: molti non sanno che la prescrizione a proprio favore può essere rigettata da un imputato. Non è obbligato a servirsene e può chiedere di proseguire nel processo, sapendo di non aver compiuto ciò di cui lo si accusa. Con ciò rischia, e talvolta accade, che venga condannato, malgrado il rigetto della prescrizione dimostri "ad abundantiam" la sua buona fede.

Ma essere assolto per prescrizione, a parte le conseguenze civili in termini di risarcimento, significa lasciare su se stessi il dubbio sul proprio cnomportamento, e per una persona onesta ciò è peggiore di una errata condanna.

chiara ha detto...

Manlio il fatto che nessuno e dico NESSUNO ricordi questa cosa sulla prescrizione a "Chi-so-io", che sproloquia e sproloquia infinocchiando le masse, ma sempre lì tende e quando arriva se la mette in tasca ben contento (ma dicendo che "è una strategia dei giudici per non consentirgli di venire assolto" SIC!) è la dimostrazione palmare che "mala tempora currunt" per questa povera Italia: come da "perla" che troneggia su queste pagine "solo se è libera l'informazione è libera l'opinione". Siamo trattati come una mandria di bovini tirata al pascolo per l'anello.
Scusate l'O.T. ma provo tanta amarezza e preoccupazione e l'osservazione di Manlio è stata un destro irrinunciabile.

Vista l'ora auguro una serena notte a tutti.

Vanna ha detto...

Buongiorno!

Visti gli ultimi due post pieni di consapevolezza giuridica che evidenziano le trappole disseminate non per fare giustizia ma per non farla, è veramente molto amaro inghiottire 'sta cosa.
Perché forse, non si vuole dare più spazio all'etica e alla compassione.
G.Paolo II disse una frase che mi colpì, recitava così: _ Non c'è giustizia se non c'è perdono.-
Il per-dono passa attraverso l'amore e solo così ci può essere
giustizia che viene applicata secondo l' Etica.
Stiamo vivendo in un momento delicatissimo,c'è il rischio che neanche più la bussola segni il Polo Nord,abbiamo perduto le coordinate spaziali,temporali, morali, duri e disordinati momenti.
Mi scuso per l'OT, anche
io.

Vanna

Manlio Tummolo ha detto...

Gentile Chiara,

quel "Chi so io" ed altri compari dei vari fronti (ahinoi, non è il solo) sanno benissimo che la prescrizione è rinunciabile, è una garanzia, non un obbligo per l'imputato. Ma fa più comodo così soprattutto per chi ha soldi e può permettersi risarcimenti ed indennizzi, e poi vive libero e beato, ricominciando alla successiva puntata a fare lo stesso. Infatti è stato proprio quel "Chi so io" ad abbreviare i termini cronologici di prescrizione, sempre a proprio esclusivo vantaggio. Ricollegandomi alle osservazioni fatte da Enrico sul personaggio, vorrei sottolineare che la differenza in questo campo tra me e Berlusconi è questa; per me i magistrati non si impegnano (generalmente parlando) adeguatamente in termini di quantità e qualità del lavoro; per Berlusconi lavorano troppo e, soprattutto, solo contro di lui poveretto, che non ha mai fatto - da quel che so - finora neppure un'ora di cella di rigore.

Mi sembrano posizioni del tutto antitetiche.

Secondo i teorici del Diritto, la prescrizione è una garanzia per la certezza del Diritto stesso, ma come mai allora per i delitti più gravi, cone strage e genocidio, non esiste prescrizione? Vorrebbe dire che per i delitti più gravi in assoluto esiste la maggior incertezza del Diritto.

Il Diritto, nelle sue origini storiche religiose a cui continua ad essere legato, malgrado i millenni trascorsi, dimostra di non fondarsi su basi razionali, logiche, nonostante i giganteschi sforzi compiuti soprattutto dai filosofi del Diritto dal '700 ad oggi.

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Vanna,

i princìpi di natura generale non sono mai fuori tema, in quanto ogni fatto ne dipende Senza i princìpi generali o universali, ogni specifica situazione sarebbe incomprensibile ed affidata al caso. E senza princìpi generali non vi sarebbe il Metodo, a cui ti appelli.

Anonimo ha detto...

Da Bigi

Vorrei invece porvi un aspetto della vicenda che a me a sempre fatto imbestialire molto e cioè" l'incarcerazione preventiva di Sabrina e poi quella di Cosima, la reiterazione del reato che secondo i magistrati avrebbero potuto commettere ........e una serie di altre piccole cattiverie che non hanno spiegazione.....MA se questo viene messo in confronto agli arresti domiciliari di un reo confesso di omicidio in sicilia, all'investitore della ragazza di Gorgonzola e a moltissimi altri casi credo fermamente che su queste due donne si sono voluti accanire SENZA avere prove certe e ancora peggio con un EVIDENTE (fuori onda dei giudici)PREGIUDIZIO iniziale.
Questo ci deve far riflettere sull'imparzialità dei giudici(arrestato un magistrato a Roma perchè aggiustava i processi dietro compenso) e sulla loro integrità.Credo sinceramente che rendere più lincenziabile un magistrato possa portare ad un miglior servizio del medesimo, quantomeno lo renderebbe meno intoccabile come sono stati fino ad
ora.
E' rimasto in me la curiosità di sapere come avrebbe reiterato il reato Sabrina e, chi sarebbe stata la prossima? se voi ne avete una idea vorrei saperla. A presto Bigi.

Quando usciranno le motivazioni della sentenza visto che sono già passati quasi tre mesi da essa.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Caro bigi hai toccato il tasto dolente di tutta questa macabra vicenda,un attacco mediatico senza precedenti da tutti i lati,manco avessero la fedina penale più lunga di un qualsiasi mafioso o camorrista,e cosa potevano reiterare sinceramente non lo so.Oltre alle cose da te citate,è notizia di ieri che un figlio ammazza la madre,poi la taglia con una sega,alcune parti li tiene in frigo e altre in pentola o sul braciere pronte per cuocerle,roba da malati di mente,infatti lo è,soggetto con problemi psichici,ma,non è il solo,in questo processo posso assicurarti che diversi sono i soggetti a cui una bella visitina non gli farebbe male.Ciao e buona giornata,un caro saluto a tutti cari amici.

magica ha detto...

buongiorno a tutti
premesso che contro misseri non ha mai inveito con parole offensive e tantomeno considerazioni poco umane ,
ho sempre sostenuto che misseri non è stato un buon padre. purtroppo .. su di lui' è emersa la vigliaccheria ,..vuoi per la vergogna o le moine che le l'hanno fatto incolpare la figlia .
moine fatte da chi pensava di aver trovato il colpevole .. ma sbagliando . anzi aggiungendo possibilmente indizi incriminanti ., come se le imputate fossero delle criminali pericolose , adirittura pericolose per la soceta' . . .o banditi in fuga...
ma non si vergognano? con quel faccione dal sorriso sardonico . assimilarle alla mafia . ?..

.tornando a misseri --
quell'uomo si è trovato in una situazione ingestibile . non essendo un criminale . infatti se lo fosse stato non si sarebbe manifestato. e si continuerebbe a cercare la sarh .
e vuoi vedere se non merita un appellativo da vigliacco?
.?.
comunque mai avuto contro di lui cattivi pensieri . solo che purtroppo ha fatto troppi danni ..con il suo comporatamento .
i troppi danni li hanno fatti anche chi dovrebbe cercare la verita' e tutelare le persone .
,

Vanna ha detto...

Buon pomeriggio Magica.
Torno a colloquiare con te perché hai scritto pensieri su Michele che sono dettati da riflessioni sul suo comportamento.
Sì è vero, deve essersi trovato a gestire situazioni delicatissime e non è un criminale, come giustamente dici.
E' un padre e come padre ha fatto quello poteva fare con tutti i suoi limiti grandissimi.
Se ha fatto dei danni, li ha fatti per paura, per ignoranza, per semplicità, forse dovute anche alla libertà data alle ragazze in questione.
La sovraesposizione mediatica non ha fatto bene né a lui, né alle sue donne.
Ma i motivi sono altri, chi ha agito è altro, chi ha sacrificato e abusato altri.
Per questo bisogna trattare l'argomento con le molle, non si conosce il buio dietro la siepe.
Chi di dovere ha illuminato quel buio? Non lo sappiamo, dunque non bisogna giudicare senza prove che siano tali.

Vanna
Tutto qui, a mio modesto parere

Manlio Tummolo ha detto...

Se fossi un assassino seriale e volessi vendicarmi di certe cose, avrei reiterato il reato spacciando prima (ma con sistemi più sicuri) la confidente di Polizia, quella che andava per le case con registratore, poi quell'altra mia amica che mi portava alla spiaggia, ma mi aveva denunciato perché agitato o per quale altro motivo.
Ma se le due donne fossero state mafiose provette ed organizzatrici di crimini, potevano con qualche "pizzino", oppure ordini verbali, segnali di fumo, canti di protesta, o altro sistema non imputabile, spedire altri ad eseguire il delitto da reiterare, come ben sappiamo avvenire con celebri mafiosi, camorristi, 'ndranghetari, sacracoronaunionisti, ecc.

Sappiamo viceversa che l'unico minacciato ed anche aggredito fu Michele Misseri dopo la sua uscita. Chissà perché...

Come dice il saggio proverbio popolare: "Dagli amici mi guardi Iddio, che per i nemici basto io".

Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano, in quelle condizioni, non avrebbero mai reiterato il reato, intanto perché non l'hanno mai commesso, poi perché sarebbero state troppo sott'occhio di un intero paese o provincia per organizzare una cosa del genere. La permanenza in carcere è solo un atto vendicativo ed intimidatorio della loro "non-collaborazione": se Sabrina accettava il bel "cavalluccio di Troia", sarebbe già Libera, Cosima non sarebbe mai entrata in carcere. In sostanza lo ha detto anche l'avv. di parte civile dr. Gentile: "Se avessero collaborato, ecc. ecc.".

Nel metodo inquisitoriale, bisogna dirsi colpevoli per essere perdonati, anche se non si è colpevoli.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimi amici buona sera a tutti.Intanto spero che mi facciate gli auguri perché festeggio trentanni di matrimonio,due figli maschi in ottima salute grazie a Dio,cosa che non posso dire per mia moglie causa la sua grave malattia,purtroppo quando certi mali arrivano bisogna affidarsi ai medici o alla grazia del Signore.Carissima Vanna sai benissimo che l'argomento in questione l'abbiamo trattato in tutte le sue forme,ovvero a 360 gradi,e non come hanno fatto gli inquirenti verso quella famiglia accanendosi come se fossero tutti dei mostri.Loro si che non hanno voluto vedere oltre il buio,perché?avevano paura di qualcosa che poteva danneggiare il loro operato?,e di indagini fatte in maniera approssimativa per coprire chi? Dalle certezze ai dubbi c'è un abisso in mezzo,tra indizi o prove niente è uscito fuori per poter dire che Sabrina e la mamma possano aver commesso questo atroce delitto,almeno per quello che io ho potuto constatare.Un affettuoso abbraccio a tutti.

FALCE ha detto...

X TUMMOLO

Quello che lei dice è verissimo, e la logica più spiccia lo avvalora.
Ma mi spiega come sia possibile che gli accusatori avrebbero effettuato vere e proprie imposture, vessazioni e quant'altro, senza che nessun ordine superiore sia intervenuto, in merito?
Non le sembra strano?
Falce

magica ha detto...

il sospetto delle imposture si sono state da parte dell avv coppi ...
l'avv non si è risparmaito come hanno fatto alcuni che per timore di querele hanno soprasseduto a quello che stava dicendo misseri ,
coppi ha puntualizzato alcuni stralci dell'inc prob ,
indicando come mai certi personaggi siano entrati a gamba tesa in questo processo .inoltre
non contrastando mai quello che misseri sosteneva .. sui suggerimanti avuti. dai suoi consulenti . dunque mi pare che sia stato l'unico a non aver nessun riguardo per quello che potrebbe essere avvenuto ..
le imposture....-

ma non è mai troppo tardi , ,, potrebbe essere che i nodi arrivino al pettine: come dicono quelli che non si pettinano mai .

Manlio Tummolo ha detto...

Intanto mia ssocio sentitamente agli auguri affettuosi per il nostro Vito Vignera, in primis per una prossima e rapida guarigione della moglie, poi per tutte le ricorrenze familiari.

Carissimo Falce,

sulle imposture avevo già scritto che possono avere due motivazioni fondamentali:

1) l'inerzia e la pigrizia (non approfondire altri aspetti, ridurre tutto alla questione "intrafamiliare", risolvere il caso con poca spesa di tutti);

2) proteggere qualcuno che, evidentemente molto potente, può permettersi di far cose che ad altri non sono permesse. Un altro mostro del Circeo, qualche criminale che fa da informatore, ecc.

Il vero motivo possono spiegarlo solo loro: mi pare che Lei condividesse l'idea dell'irregolarità nelle indagini. Ora questa irregolarità non può essere dovuta a semplice incapacità, altrimenti si sarebbe svelata immediatamente, ma agli stretti rapporti corporativi che consentono certi grossi abusi.

Finché i magistrati non saranno posti nelle condizioni di tutti i cittadini, ossia di esser indagati, imputati e processati da Organo terzo ed indipendente da loro (elettivo o a sorteggio, fra personaggi di cultura giuridica), finché invece avranno il vantaggio di essere giudicati da loro colleghi, non vi sarà mai garanzia di un Ordinamento Giudiziario onestamente e logicamente funzionale.

Vanna ha detto...

Vito buonasera, sì lo abbiamo trattato l'argomento in tutti i modi in cui potevamo farlo, e stiamo andando avanti a trovare ragioni.
Noto con grande piacere che non ci sono più troppi giudizi e ripetizioni di tracce di pseudo prove, ma considerazioni e questo è importante.
Magica credo anche io che il prof. affronterà la situazione con occhio molto lucido, dovrà smantellare tutte le costruzioni, sperando che ci possa riuscire.

Vanna

ENRICO ha detto...

DOMANDA agli esimi Esperti in loco :

Ma la custodia cautelare in carcere, oltre alla reiterazione del reato ed alla possibilità di fuga, non è prevista anche quando sussista il solo accertato, costante e concreto pericolo dì inquinamento delle prove ?

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