martedì 16 luglio 2013

Sarah Scazzi: il mistero delle strane e significative coincidenze

Articolo di Vanna

 

Il panorama che viene fuori da tutta la vicenda del caso Scazzi, appare squallido e le testimonianze riportate discutibili sotto molti punti di vista. Così come le azioni della Procura, degli avvocati e di tutti gli esperti entrati in campo, compresi i sistemi di comunicazione. Non si è voluto o non si è potuto andare in profondità, visto lo scarso spessore "culturale" e la scarsa volontà (o voluta superficialità) degli inquirenti ad approfondire. Per "cultura" non intendo la conoscenza delle discipline letterarie, storico-filosofiche o altro, intendo il saper capire e comunicare le cose, le persone, i sentimenti, intendo il condividere uno spazio con significati superiori che vanno oltre il quotidiano vissuto. In poche parole, oltre agli oggetti strumentali si doveva mettere al centro della conoscenza investigativa l’essere umano e il suo sentire. Quindi chi aveva il mandato di indagare, verificare, tutelare, difendere, capire, doveva onorare quel mandato ed avere “quella cultura” di cui sopra.

Qui sembra non ci sia stato e purtroppo sembra che non se ne senta nemmeno il bisogno, visto la vita affannata che tutti noi facciamo. Questa tristissima vicenda non ha visto solo due ragazze alla ribalta dei media, ma anche un’intera comunità sotto i riflettori e un intero territorio, luminoso di colori, diventare il ricettacolo di un efferato omicidio. Tutti noi per lunghi mesi abbiamo assistito, mattina, pomeriggio e sera, a trasmissioni sul caso. Le telecamere, per molto tempo di casa in quella zona, hanno mostrato un mondo che ci ha fatto riflettere non poco. Cosa veramente è accaduto il 26 agosto del 2010 non lo sappiamo, ma forse fu l’epilogo di qualcosa che era nell'aria. Chi era Sarah? Chi era Sabrina? Chi erano quei giovani che passavano il tempo in birreria, in pizzeria, che andavano al mare, che lavoravano? Sicuramente erano ragazzi come ce ne sono tanti in tutta Italia. E’ difficile penetrare nel mondo giovanile e conoscerne i sogni e le speranze, quando spesso i genitori non conoscono neanche gli amici e i luoghi che frequentano i loro figli. Sembra invece scontato conoscere il mondo degli adulti e i suoi fallimenti, i tentativi di riuscire giorno dopo giorno a sopravvivere schiacciati dalle responsabilità. E possibile “leggere” il caso Scazzi attraverso le strane coincidenze che si verificarono e che non furono adeguatamente o volutamente considerate? Ricordo l’appello che fece mamma Concetta al Presidente della Repubblica, chiedeva aiuto perché non si stava facendo abbastanza per trovare la figlia. 

Si poteva prevedere quello che sarebbe accaduto a Sarah? E’ possibile trovare tracce per capire se qualcosa di inquietante stava maturando? Può essere, perché no? Ci sono tracce, frammenti di vita che possono essere letti da un altro punto di vista: quello delle coincidenze significative della teoria junghiana sulla sincronicità. Brevemente, con tale teoria, K.G. Jung afferma che tra la causa e l'effetto c'è un nesso a-causale. Questa connessione si realizza attraverso le coincidenze e le corrispondenze significative che possono appartenere ad ambiti diversi. Se la causalità appartiene alla conoscenza oggettiva, ad esempio: piove perché il cielo è pieno di nuvole, la sincronicità appartiene all'esperienza soggettiva. Pertanto trovare il nesso a-causale di un fatto, secondo tale teoria, può essere oggetto di riflessione personale; il principio non è scientifico, ma apre alle coincidenze significative. 

Si può cercare di capire come stava crescendo Sarah? 

La prima traccia sulla quale mi soffermo è quella che parte dal 26 novembre 2009, quando Sarah si recò nella biblioteca di Avetrana. Da quanto si è saputo pare che ci andasse spesso e ne usasse anche il computer. Da quanto si sa, gli inquirenti hanno indagato sui suoi profili facebook riscontrando che tutto rientrava nei normali parametri della sua età. Quel giorno prese il libro: "Segreti di morte", o "Seven Secrets", di William Le Queux. Questo autore, dalla vita un po' originale e movimentata, molto fecondo viste le pubblicazioni prodotte, è poco conosciuto alla massa e molto dagli appassionati del mistero. E’ un autore minore della fine del secolo XIX inserito nel periodo positivista: trattava con successo i temi del mistero inquietante e suggestivo in stile neo gotico, non tralasciando lo spionismo politico. I suoi libri si trovano in tutte le biblioteche più prestigiose del mondo. E' così anche quella di Avetrana, o il libro era stato ordinato da Sarah in persona e la biblioteca lo aveva ottenuto tramite un prestito interbibliotecario? Bisognerebbe quindi chiedersi come caspita sia arrivato nelle mani della ragazza, come e perché Sarah lo abbia scelto fra tanti e, soprattutto, chi glielo aveva consigliato. In poche parole: chi prima di lei lo aveva preso e letto? 

Inoltre, visto il genere particolare, perché Sarah aveva curiosità di leggere argomenti di morti e di scomparse misteriose? Gli inquirenti, per quanto ci è dato sapere, non hanno evidenziato questa domanda che appare lecita. Quindi non sappiamo se l'hanno risolta e neppure se ne hanno ricavato informazioni. Però quel libro è un indizio che appare importante perché può tracciare delle interpretazioni sui vissuti di Sarah, sulla sua generazione e sul territorio in cui viveva. Non è un libro qualunque, Sarah sicuramente iniziò a leggerlo il 26 novembre 2009 ed esattamente nove mesi dopo ella scomparve. Nove mesi: il tempo di una gestazione. Si stava formando una nuova Sarah? Come ha vissuto in quei nove mesi? Come ha condiviso tali letture e con chi? Andava a scuola regolarmente e con la cugina Sabrina condivideva amicizie adulte. Non aveva un computer personale ma chattava con persone più grandi di lei, sia in biblioteca che su altri computer. Gli inquirenti anche in questo caso pare abbiano "verificato" i contatti considerandoli, senza approfondire, nella normalità di una ragazza adolescente.

La ragazzina aveva in camera un poster di M. Manson, il satanista: pure questo dagli inquirenti fu considerato normale? Nessuno pensò di indagare per capire se nel territorio altri ragazzi apprezzavano quel tipo di musica e artista? I ragazzini si coalizzano, si copiano, si imitano. Per cui c'è da chiedersi: ad Avetrana solo a Sarah piaceva quel "cantante"? E i ragazzi dopo la scuola di cosa parlavano? Le famiglie intervenivano? Sapevano dove andavano i loro figli? 

Tante famiglie stanno perdendo il contatto con le nuove generazioni. Il computer, la televisione, la discoteca, la birreria, la pizzeria e tanto altro, hanno preso il posto della famiglia, della chiesa, della scuola. Sarah era una ragazzina sola, carina, pulita, ingenua, quasi una bambina... il tipo di ragazza appetibile da chi lavora nell'ombra. Tre giorni prima di sparire andò a trovare una cugina paterna e sembra che lontano da casa si abbigliasse di nero e si truccasse pesantemente. Insomma, non passava per nulla inosservata. Sabrina disse che Sarah anche a S. Pancrazio si era fatta riconoscere. Forse non condivideva certi suoi atteggiamenti, o forse la piccola giocava a fare la grande? Se Sabrina aveva avuto sentore di qualcosa accaduto a S. Pancrazio, doveva essere irritata e nel nominare quella zona non depistava, come qualcuno affermò, ma forse indicava un territorio ben specifico. In fondo la frase di Concetta, che suggeriva di controllare ogni componente della famiglia, poteva anche riferirsi ai parenti del marito. Inoltre Michele Misseri nei primi tempi riferì, in un collegamento televisivo pomeridiano, di aver rimproverato la figlia che si portava sempre dietro Sarah, minorenne, perché se le fosse accaduto qualcosa sarebbero stati loro i responsabili.

Questa frase mi fa pensare che Michele Misseri avesse capito che la libertà di cui godeva Sarah poteva trasformarsi in un problema. Loro erano corresponsabili di quella libertà. Può essere che il contadino avesse più senno e sale nella zucca di quel che crediamo? Perché disse quella frase? Era un capofamiglia coscienzioso... o aveva ricevuto qualche confidenza che lo aveva fatto riflettere? Sarah aveva l’abitudine di scrivere su quaderni e diari. Tutti letti senza che si sia trovato nulla che facesse presagire il tragico evento. Cominciava a chiedersi i grandi perché della vita? Ne parlava in casa?Andava al Tempio con la mamma? Leggeva la Bibbia? A scuola era esonerata dall'insegnamento religioso o assisteva all'ora di religione cattolica? Perché c'è differenza. Ad esempio, per i Testimoni di Geova l'anima non sopravvive, mentre per i cattolici l'anima sopravvive ed avrà un premio o un castigo, anche eterno.

Quale era l'idea di Sarah rispetto la sopravvivenza dell'anima?

Non sappiamo come la ragazzina abbia potuto condividere i suoi dubbi e con chi. Perché per prendere quel libro doveva avere per forza curiosità e dubbi. Chi la conosceva la descrive pensosa, riflessiva, desiderosa di coccole, timida, sola. Le famiglie della tragedia ultimamente erano unite, ma nel passato c'erano stati problemi di eredità, quindi di danaro. Storie di rivalità, di affidamenti ad altri nuclei familiari. Ma una volta passata la burrasca, davvero per tutti era passata?, tutto torna normale, tanto che non c'era un impedimento affinché le due cugine si frequentassero. Anzi, da una parte l'affidavano e dall'altra l'accoglievano. Tutti le volevano bene, tutti la vedevano crescere e già ne intravedevano la bellezza. Ma ricordiamoci di quel qualcuno che trama nell'ombra e si affaccia senza apparenti motivi nelle curiosità di una giovane generazione. 

I rapporti tra cugine erano forse burrascosi, ma una era più grande, aveva voglia di sposarsi e forse non si poneva troppi dubbi esistenziali (qualche complesso poteva riguardare il sovrappeso, sempre inviso alle ragazze). I suoi genitori dalla mattina alla sera lavoravano in campagna e si abbrustolivano al sole e al vento. Per cultura pensavano quindi quotidianamente solo al pane e al companatico. Sarah invece aveva la mamma molto presa dal suo credo religioso, il padre e il fratello lontani, un nonno allettato e una badante straniera per casa. Il padre e il fratello non condividevano la scelta religiosa di Concetta; anche Sarah non subiva quel credo religioso e avrebbe voluto il battesimo. In Puglia c’è una consistente comunità di Testimoni di Geova, in quella terra straordinaria si sente il bisogno di tale risposta religiosa. Certo è che era presente il sacerdote al funerale. 

Concetta aveva alle spalle una storia di vita che probabilmente l'aveva segnata come figlia e come donna. Era madre, ma partendo dalla vecchia esperienza personale si trovava, forse, con strumenti inadeguati e poco convincenti. Quando da figli si hanno storie pregresse difficili, diventa un nodo il confrontarsi con una figlia adolescente che ai problemi legati all'età somma il rifiuto del credo religioso al quale ci si è convertiti. Per cui non è utopia supporre che facesse fatica a capire certi atteggiamenti e si aiutasse con la fede, forse non trovando altro rimedio per medicare la sua antica sofferenza. E Sarah come viveva quel periodo? Nel suo ultimo sms, digitato la mattina del 26 agosto, scrisse: “Uccidere per professione è un lavoro senza tempo”. Sembra il titolo di un libro... a chi lo doveva inviare? Ma se quella frase non era il titolo di un libro e non l’aveva letta da nessuna parte, si deve convenire che mentalmente era più grande di quanto tutti credessero. Quella frase parla di qualcuno che per mestiere uccide. Non è una frase da sottovalutare, come non lo sono i messaggi su facebook che parlavano del suo desiderio di scomparire. Per andare dove? Perché? Voleva essere al centro dell’attenzione o si sentiva grande? Non si sa, ma visto il libro di Le Queux si può dire che non le mancasse una sorta di attrazione verso il lato oscuro delle cose. 

Il 26 agosto 2009, nove mesi dopo aver iniziato la lettura del libro, nella torrida controra Sarah uscì di casa per andare al mare e sparì. A poche ore dalla sua scomparsa apparvero su facebook, postate dal nickname Regen, alcune immagini di un manichino incordato e di una ragazza bionda nell'acqua. E' a dir poco inquietante, non solo l’immagine ma soprattutto la tempistica. Anche qui sembra che tutto sia stato controllato e considerato, per tanti con grande superficialità, semplice curiosità adolescenziali e una “coincidenza che non può essere oggetto di indagine perché non scientifica". Eppure quelle immagini apparse nelle stesse ore della scomparsa, che rappresentavano una realtà e non legate tra loro da una causa, erano da approfondire. Cos'è un manichino? E' l'effigie che raffigura un uomo e può essere utilizzato per numerosi scopi: lo spaventapasseri serve a spaventare gli uccelli, i burattini a divertire i bambini, i manichini per mostrare capi di abbigliamento... anche le bambole e i soldatini in fondo sono manichini. 

Il manichino svolge il ruolo di ripetere usi, costumi, qualità umane: è un oggetto utilizzato per molti scopi e, in quanto oggetto, non pensa. Le modelle sono persone pensanti: Ma intese come manichini in movimento, hanno il ruolo di indossare i capolavori dei sarti e gli accessori che esaltano la loro bellezza per proporre e vendere, non per amare o pensare. Quindi le modelle svolgono un ruolo che non deve avere una sua identità. Al contrario Pinocchio, il capolavoro di Collodi, è un pezzo di legno senza vita. Ciò non toglie che diviene un burattino pensante dopo aver fatto molti errori ed essere andato in ricerca del padre nel ventre del pescecane. Dopo avere, quindi, dato prova d'amore. Solo quando riesce a salvare Geppetto, ad amarlo, diventa un bambino vero con una sua identità. Cosa c'entra Pinocchio con Sarah? 

Poteva la ragazzina aver cominciato a dimostrare una sua autonomia, una sua personalità e libertà di gestire il suo tempo, i suoi spazi, i suoi sogni? Come la fiaba di Pinocchio docet? Stava crescendo e forse era più matura di quel che sappiamo. Sarah aveva cominciato a prendere coscienza della sua identità e voleva svincolarsi da certi legami, da certe situazioni? Quell'ambiente le andava stretto? Ma spesso il disagio giovanile di non riconoscersi nel luogo dove si vive, è fortemente sentito da chi vuole altro, da chi chiede altro perché si sente altro. Potrebbe essere che Sarah cercasse al di fuori della famiglia e della cerchia amicale le risposte alle sue domande, che si sentisse più matura della sua età? Potrebbe essere, anche se non lo sappiamo. Ciò che sappiamo è quello che ci è stato raccontato dagli altri. Gli altri, però, com'è normale ci hanno parlato di ciò che volevano vedere e sentire ed ognuno ha raccolto in base al momento. Per loro la ragazzina era un manichino, un oggettino carino e curato da portare in giro, o era una persona che aveva una sua identità? Il manichino incordato e postato su facebook da  Regen potrebbe dare risposte a diverse domande.

Potrebbe simboleggiare il desiderio che aveva Sarah di sciogliere le corde, essere quindi una proiezione dei suoi problemi adolescenziali. Oppure potrebbe simboleggiare un mondo che la voleva prigioniera nel ruolo di oggetto e le impediva di volare. Chissà? Non è che quel manichino incordato volesse proprio dire che l’ora di Sarah era finita e che, secondo la sincronicità junghiana, in quel pomeriggio assolato e sperduto qualcuno aveva captato le onde omicidiarie? Cosa c'era dietro a quel post che concretizzava in immagini ciò che era accaduto o che sarebbe accaduto alla ragazzina? Chi ha postato l'immagine del manichino e l’ha fatta girare? La cugina di San Pancrazio e solo lei? Per quale motivo l'ha fatto? Quale era il significato? Ovviamente chi inserisce qualcosa in internet è un soggetto che si rivolge ad altri soggetti perché porta un messaggio: chi postò il manichino apparteneva a un gruppo, possedeva un codice condiviso perché conosciuto da tutti? Le immagini del simulacro furono presto tolte e non si può sapere altro, ma si possono spiegare in base alla legge della sincronicità junghiana sulle coincidenze significative, per cui due fatti non legati da un rapporto causale hanno un analogo contenuto significativo. 

Fu dunque un evento sincronistico spontaneo prodotto dal pathos emozionale della scomparsa, raccolto via etere in uno spazio apparentemente arcaico? Esistono fior di studi antropologici che spiegano come le divinità ctonie siano state sempre gestite dal mondo agricolo - pastorale. Questo mondo ha riti propiziatori che affonda le radici del tempo antico. Quanti pupazzi di fieno, ad esempio, vengono bruciati dopo il raccolto? Quando si pianta e si raccoglie, si rispettano le fasi della luna ed altro ancora. Oggi, quel mondo con quelle energie e tradizioni, potrebbe essere utilizzato per altri scopi da chi trama nell'ombra? Non lo sappiamo, ma come si può escludere? 

Come in realtà non si sa perché gli inquirenti abbiano stabilito che le donne che si dichiarano innocenti stiano dentro e l’uomo che si dichiara colpevole stia fuori. Stanno dentro perché sanno qualcosa? E lui sta fuori perché serve a qualcosa? Già nei primi momenti di panico Sabrina si è esposta e molti hanno parlato troppo. Inoltre i riflettori sono stati sempre accesi solo su Avetrana, perché? San Pancrazio è stato presente solo come nome, eppure Sarah era stata in quel paese fino al giorno prima di sparire. Perché le telecamere si sono fermate solo a casa di Concetta e di Cosima?

Nel far mente locale su quanto abbiamo visto in tivù, troviamo uno spaccato della società avetranese nel quale si intravede, come in uno specchio, la società di oggi. Siamo tutti meno sprovveduti, ma siamo tutti manichini e come i manichini non viviamo la dimensione spirituale e siamo usati. Forse la famiglia Misseri sa più di quello che dice e forse non ha consapevolezza vera di ciò che è accaduto, perché non ha strumenti per capire veramente, ma, a mio parere, di certo è usata ed è stata usata. Di quella ragazzina tanto carina si monitoravano la famiglia di provenienza e quella che l’accoglieva. Il personaggio chiave è stato Michele, il contadino dall'esperienza straniera che aveva accumulato all'estero per fare la villetta alla sua famiglia in Italia.

Forse Michele Misseri è stato agganciato da qualcuno che ha fatto apprezzamenti sulla campagna, sulla sua famiglia, sulla nipote che cresceva. Qualcuno che ha finto di interessarsi al suo lavoro per trovare informazioni e l'ha fatto cadere nella trappola con tutta la famiglia e Sarah stessa. Sono stati usati. Il contadino lo abbiamo visto armeggiare con una corda, col telefonino, col trattore: un manichino anche lui? Forse, ma l'unico che ha qualche strumento in più è proprio il Misseri che ha fatto ritrovare il cadavere. Sanno qualcosa, ma non tutto, ed è Michele la chiave? Quando si rese conto di ciò che era successo pregò, mise fiori e tralci di vite, la sognò... l’aveva abusata sotto un albero di fico, lo stesso dove era stato a sua volta abusato da bambino, disse. 

Non credo a questa azione. Il mondo mediterraneo è pieno di ulivi, di viti, di grano, di melograni e fichi, tutti usati nella mitologia e nella religione. Il simbolo del fico è arcaico ed è legato a Dioniso, forse qualcuno gli ha suggerito di dirlo. L’ha fatta ritrovare dopo 40 giorni e nell'acqua, così che non si potesse verificare quanto fatto su quel tenero corpo. Come se già si sapesse che altri non poteva essere, se non Sarah, non si è paragonato il DNA. Come se non fosse necessario sapere se qualcuno l'avesse malmenata prima di morire, magari rompendole qualche ossa, non s'è fatta neppure una radiografia. Neppure con la scusa di capire se ci fossero fratture provocate dall'introdurla nella piccola apertura del pozzo. Michele aveva fatto ritrovare pure il telefonino, aveva tanto parlato, doveva continuare a dire tutto e il contrario di tutto, doveva apparire una marionetta istrionica a cui addossare tutte le colpe, anche le più aberranti. Ma il contadino nei mesi seguenti cambiò aspetto e non parlò più, però scrisse. 

Sarah andava da loro e fu immersa e ritrovata nel pozzo di una loro antica proprietà! Sarah faceva parte della famiglia, l’accoglievano come figlia, le volevano bene e loro dovevano pagare. Il Bene e il Bello hanno dato sempre fastidio. Un piano perfetto che scagiona chi sta nell'ombra e che procura tanto dolore. Rimangono due donne in galera e un contadino che ha avuto il difetto di avere una coscienza, di avere capito, purtroppo dopo, ma che aveva capito! 

E torniamo alla prima domanda: Si poteva prevedere cosa c'era nell'aria? 

Se si leggono quelle tracce come coincidenze, come nessi apparentemente a-causali, ne viene fuori un quadro agghiacciante che si realizzò concretamente con un insieme di coincidenze significative. Allora sì che era nell'aria l'assassinio sacrificale di una eterea e bella adolescente. Un assassinio che nessuno poteva prevedere prima, ma che dopo si poteva cercare di sbrogliare tramite quelle tracce che invece non hanno avuto sufficiente attenzione né nell'immediato, né successivamente. 

Il sapere cosa nascondevano quelle tracce avrebbe significato cercare le prove... e le prove hanno bisogno di riscontri scientifici nei quali si annidano non solo la superficialità, l'imbroglio, il non vero, ma si annida in verità il bisogno che l'uomo ha di pesare, misurare, valutare ciò che ha concretamente tra le mani. Per questo capita anche che le indagini vadano verso la direzione più comoda e più palese. Invece ciò che appare superfluo, inutile, scontato o privo di significato, non viene considerato. Fin quando noi ci fermeremo al microscopio, al cellulare, senza entrare in altre strade che interpretano l'uomo, difficilmente si potranno veramente ricostruire i fatti e trovare i colpevoli.

La scienza investigativa oggi ha molte conoscenze e molti strumenti sofisticati. Peccato che spesso li usi male o non li sappia usare adeguatamente. Un tempo quegli strumenti le forze dell'ordine non li avevano ed erano costretti a posare l'attenzione verso l'uomo. Oggi si cerca il DNA. Sacrosanto il farlo, ma non ci si deve fermare solo a quest'analisi; l'uomo è un insieme di corpo e pensiero, non dico anima perché non tutti ci credono. I casi di cronaca nera odierni dimostrano che non si è scavato abbastanza per conoscere meglio le persone; chi erano Yara, Sarah, Melania, Roberta? Chi sono le persone che le circondavano giornalmente? Le loro famiglie e i loro amici? Con le teorie scientifiche senza un approccio spirituale l'uomo non progredisce veramente; perde la connessione con il mondo che lo circonda, che lo sta distruggendo e si sta distruggendo. 

Questo gioco perverso e crudele si è abbattuto non solo sulle famiglie coinvolte, ma anche sulla comunità di Avetrana, e chissà perché solo di Avetrana, per un disegno che noi non sappiamo e mai sapremo. La giustizia umana, con tutti i limiti che si conoscono, farà il suo corso. La Giustizia Divina anche. Ma scenderà su tutti e valuterà con metro differente perché sa e peserà il cuore e le intenzioni. Per Sarah tutti vogliamo giustizia. E non solo per lei, ma anche per tutti i giovani che sono soli con le loro fragilità e possono cadere nelle tele di ragni pericolosi per diventarne il cibo malato e perverso. 

Questa storia di pura perversità può servire e diventare esperienza per l'uomo, come un PER-DONO al proprio cambiamento interiore.

Vanna

1.248 commenti:

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Vanna ha detto...

Vito, scusa non ti ho fatto gli auguri, non preoccuparti troppo per la salute di tua moglie, affidala al Signore, segui i medici e stai vicino a lei.
Non dimenticare mai di ricordare con lei i momenti più significativi che avete passato insieme e la positività della vostra unione.
La gioia che ne scaturisce è il balsamo del cuore che medica e risolve ogni ferita.
Un abbraccio.

Vanna

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimi amici grazie di cuore,ricevere da parte vostra delle belle parole è per me un conforto,e vi chiedo scusa se ogni tanto ho detto qualcosa fuori le righe,nei miei interventi non c'è mai cattiveria,ma,solo un dialogo per cercare di capire cosa sia successo.Al caro Prof Tummolo devo dire mille volte grazie per i suoi insegnamenti e suggerimenti sul caso da noi tutti discusso,cercando sempre una giusta interpretazione di come agiscono certe persone.Grazie a tutti cari amici e spero che il dialogo continui pacificamente.

chiara ha detto...

BUON ANNIVERSARIO VITO!!! ^_^
Un grande grande abbraccio a te, ai tuoi ragazz(on)i e alla tua cara moglie...non temere che non sei solo nelle tue preghiere! Che Dio vi benedica e vi regali altri trent'anni d'amore! Con sincero affetto e vicinanza :-)

chiara ha detto...

Per Enrico 21:53

sì certo Enrico, è sufficiente anche solo una delle esigenze che elenchi: pericolo di fuga, di reiterazione o di inquinamento delle prove. Il fatto che questi magistrati abbiano voluto motivare ridicolmente anche il pericolo di reiterazione (che fa ridere i polli) e di fuga (quantomeno improbabile...e proprio per le motivazioni che usano per argomentare il contrario, ossia per l'enorme notorietà della persona) quando bastava ed avanzava quello di inquinamento probatorio - pur sempre discutibile, ma comunque assai più ragionevole e "motivato" - dimostra che lo scopo della carcerazione è tutt'altro che non la salvaguardia processuale.

Il punto fondamentale però è un altro: possono essere evidentissimi anche tutti e tre questi pericoli, ma se non c'è il primo requisito, ossia i gravi indizi di colpevolezza, non si può applicare nemmeno la misura cautelare più blanda e la cosa oscena è che la Cassazione ha per ben due volte affermato che tale requisito non sussiste. Ciò non ostante, le donne sono rimaste in carcere....questa constatazione la dice più lunga di tanti ragionamenti.

PINO ha detto...

@ ENRICO

Nel caso Scazzi, era ovvio che la "reiterazione" del reato era assurda, da tutti i punti di vista.
Per cui, la detenzione delle accusate poteva essere solo sostenuta dal possibile inquinateno delle prove, e intimidazionne dei testimoni, stando alla convinzione degli inquirenti, che Sabrina Misseri, prima di essere arrestata, avrebbe , assieme alla madre, fatto continua opera di depistaggio delle indagini.
Ciao, Pino

PINO ha detto...

p.s. AUGURI VIVISSIMI Vignera, per il vostro anniversario, uniti a tanta solidarietà per quanto la salute della tua amata ti faccia soffrire.
Un fraterno abbraccio, Pino

Vito Vignera da Catania ha detto...

Grazie carissima Chiara, un caloroso abbraccio dalla bella Sicilia.Ottimi le argomentazioni che state discutendo sulla reiterazione,sia da parte tua che degli altri amici.Buona serata

Vito Vignera da Catania ha detto...

Grazie carissimo amico Pino,e ti chiedo scusa se a volte ho frainteso le tue parole,stessa cosa vale per Enrico e Carmelo Falce,e che questo caso ci ha un po stressati,però credo che dialogando pacificamente si possa andare d'accordo ,rispettando anche chi vede le cose in maniera diversa,che poi alla fine nessuno ha la verità in tasca,si può solamente ipotizzare, nient'altro.Buona notte caro Pino.

magica ha detto...

x vito vignera,
carissimo vito .
capisco il momento particolare., difficile , momenti continui di preoccupazione per la salute di tua moglie ..
a volte la grinta di farcela ha il sopravvento sul male .
conosco casi simili . anche uno in famiglia : mia sorella .. aveva i figli piccoli , sapessi con che grinta è andata avanti . con la forza della volonta' : i figli son cresciuti .. lei è vispa e consapevole di essere sempre sul filo del rasoio. ma ho fiducia che diventera' nonna.
ciao vito baci a tua moglie ..

Vito Vignera da Catania ha detto...

Grazie carissima amica, Magica in tutto,e poi lo sai che siete sempre nel mio cuore,tu,Carla,Mimosa, Chiara, Vanna,Annamaria,e Norma,cerchiamo di affrontare l'argomento pacificamente,alla fine vedrai che la verità verrà fuori.Un abbraccio affettuoso a te e alla tua famiglia,augurandovi tutto il bene possibile.Buona notte cara

Manlio Tummolo ha detto...

Già, carissimo Enrico: solo che per l'inquinamento delle prove, vale il medesimo ostacolo che per la reiterazione del delitto. Come potrebbero quelle due donne, una contadina e una figlia di contadina, di men che mediocre livello culturale, inquinare qualcosa ? I veri inquinatori furono, sono e saranno i SS. Inquisitori.

Anonimo ha detto...

Povera Sabrina, i veri mascalzoni non sono i magistrati, ma i tuoi avvocati passati, presenti e futuri.

ENRICO ha detto...

Scusate, ma da questo articolo :

http://www.palermomania.it/news.php?id=21526&categoria=BAMBINI%20&%20GIOVANI

del 20/12/2010 risulta che l’avvocato Coppi sia entrato a far parte del collegio difensivo di Sabrina già a partire da quella data

com’è mai che il ricorso in Cassazione da lui presentato contro l'ordinanza di custodia cautelare a carico della sua assistita sia stato respinto nonostante la indiscutibile e tanto celebrata abilità del penalista in questione ?

carla ha detto...

ciao Vito i più vivissimi auguri per il tuo anniversario e vorrei raccontarti o dedicarti una storia:
-questa notte ho fatto un sogno,
ho sognato che ho camminato sulla sabbia accompagnato dal Signore,
e sullo schermo della notte erano proiettati tutti i giorni della mia vita.

ho guardato indietro e ho visto che ad ogni giorno della mia vita , proiettati nel film,
apparivano orme sulla sabbia :
una mia e una del Signore .

così sono andato avanti, finchè
tutti i miei giorni si esaurirono.

allora mi fermai guardando indietro,
notando che in certi posti
c'era solo un 'orma...
questi posti coincideva con i giorni
più difficile della mia vita;
i giorni di maggior angustia,
di maggior paura e di maggior dolore...

ho domandato allora :
"Signore, tu avevi detto che saresti stato con me
in tutti i giorni della mia vita,
ed io ho accettato di vivere con te,
ma perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti
peggiori della mia vita?".

ed il Signore rispose:
"figlio mio, Io ti amo e ti dissi che sarei stato con te durante tutta la camminata
e che non ti avrei lasciato solo
neppure per un attimo
e non ti ho lasciato....

i giorni in cui tu hai visto solo un'orma sulla sabbia,
sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio". (anonimo brasiliano)..
mi scuso con tutti altri se sono andata fuori tema.....
un caloroso abbraccio a te e la tua famiglia .....
ho visto il tuo invito su un altro articolo ....ci sto pensando... Carla

una buonanotte a tutti amici del blog....

Anonimo ha detto...

Anche se in ritardo felice anniversario Vito e un in bocca al lupo per tua moglie.

@Enrico

In realtà, pur non comportando la remissione in libertà di Sabrina quel ricorso fu accolto dalla Cassazione con sentenza del 17/5/2011, l'ordinanza fu annullata con rinvio al Tribunale di Taranto per un nuovo riesame.

Stefano

Anonimo ha detto...

da "PALERMOMANIA"

Delitto Sarah, l'avvocato Coppi entra tra i difensori di Sabrina
Articolo inserito il: 20/12/2010 - 09:20


L'avvocato Franco Coppi entra a far parte del collegio difensivo di Sabrina Misseri, la 22enne di Avetrana (Taranto) finita in carcere, insieme al padre Michele, per l'omicidio di Sarah Scazzi.
Il legale, docente universitario e nome di primissimo piano nel panorama dei penalisti italiani, andrà ad affiancare gli avvocati Emilia Velletri e Vito Russo.
La sua partecipazione non sarà limitata alla pur delicata fase del giudizio di legittimità di fronte alla Corte di Cassazione, ma anche alla difesa davanti ai giudici del merito.
L’avvocato Coppi ha firmato nei giorni scorsi il ricorso per cassazione avverso la decisione del tribunale del Riesame che aveva confermato la custodia cautelare per la cugina di Sarah Scazzi.
Il docente universitario in passato ha associato il suo nome alla difesa di personalità come Giulio Andreotti, Francesco Cossiga e Antonio Fazio, e più di recente ha fatto parte dei collegi difensivi in casi come quello degli abusi a Rignano Flaminio.
Intanto, in attesa della fissazione del ricorso in Cassazione contro l'ordinanza di custodia cautelare a carico dell'indagata, i legali di Sabrina Misseri hanno presentato anche un'istanza di scarcerazione al gip Martino Rosati. Per la prossima settimana è atteso il deposito della relazione finale del medico legale che ha eseguito l'autopsia, Luigi Strada, consulente dell'accusa. Conclusioni, quelle sull'autopsia, che potrebbero rivelarsi fondamentali per stabilire in maniera definitiva l'orario della morte e l'arma utilizzata per il delitto.
Michele Misseri si è prima accusato di aver ucciso sua nipote Sarah, poi ha chiamato in correità sua figlia Sabrina e, infine, ha addossato su quest'ultima tutta la responsabilità, limitandosi a rivelare di aver solo nascosto il cadavere della 15enne in un pozzo di contrada Mosca. Misseri ha fatto ritrovare il corpo della ragazzina, che era scomparsa da casa il 26 agosto, la notte tra il 6 e il 7 ottobre.


Fonte: tgcom

Vanna ha detto...

Non ho capito bene: Coppi sta nel collegio difensivo nel caso degli abusi ai piccini di Rignano Flaminio?
Cioè?
Qualcuno mi spieghi per favore.
E' dalla parte dei genitori o del mostro che stava dietro?
Grazie del chiarimento.

Vanna

PINO ha detto...

@ VANNA
Mi pare che facesse parte del collegio difesa degli incriminati.
Ma non ho seguito il caso più di tanto.
Ho riportato io l'articolo inserito nella pagina di sopra, il cui link è stato postato da Enrico, che faceva una domanda molto pertinente sull'operato dell'avv. Coppi, che riformulo: "..
com’è mai che il ricorso in Cassazione da lui presentato contro l'ordinanza di custodia cautelare a carico della sua assistita sia stato respinto nonostante la indiscutibile e tanto celebrata abilità del penalista in questione?"
Evidentemente, suppongo, perchè la stessa Corte di Cassazione, ha ritenuto valida la motivazione dell'accusa.
Diversamente, le ragioni dovremmo cercarle in quei "buchi neri", sospettati, ma nn resi visibili.
Ciao, Pino

Manlio Tummolo ha detto...

Mi pare abbiate un concetto di abilità avvocatesca un tantino esagerato. Prima di tutto per ogni avvocato che vince, c'è un avvocato che perde; ogni avvocato può contare un certo numero di cause vinte, ma all'incirca altrettante che perde, per le più svariate ragioni. Tutto questo interesse su Coppi mi pare del tutto inutile. Se fosse stato Bartali, invece, che cosa cambiava ? Serviva comunque un avvocato cassazionista per i relativi ricorsi. Si è passati a Coppi dopo che la dott.ssa Conte era stata ricusata, ovvero dopo l'incidente probatorio, ma può pure darsi che vi siano stati precedenti contatti formali. Di solito gli avvocati, anche cassazionisti, di zone periferiche si affidano per comodità ad avvocati romani, in quanto hanno maggiore facilità di verificare atti e documenti, nonché conoscendo bene i magistrati.


A PROPOSITO DI INQUINAMENTI IM-PROBATORI

Ad integrazione di mia precedente risposta ad Enrico, ricordo che i SS. Inquisitori, in cui taluni in pieno anonimato dimostrano tanta fiducia malgrado tutto, hanno :
1)Impedita ogni perizia richiesta dalla difesa , cominciando da quella richiesta da Galoppa, di natura psichiatrica e da quella autoptica e del DNA da parte degli avvocati Russo;
2) Minacciato il perito Risso della difesa di Sabrina;
3) Suggerito o ordinato al perito dr. Strada di gettare il liquido reperito nello stomaco di Sarah;
4) Intimiditi e denunciati testimoni a favore della difesa o anche neutrali;
5) Intimiditi, denunciati e processati quattro avvocati;
6) Cambiato almeno tre volte il "locus delicti": garage, piano superiore, strada o macchina;
7) usato a fisarmonica il "tempus delicti";
8) Modificati almeno tre volte gli autori del delitto (Michele - Sabrina - Sabrina e Cosima).

Se ho dimenticato qualcosa, rilevatemelo pure, grazie.

E poi sarebbero Sabrina e madre a depistare, perché andavano interrogando conoscenti o alcunché del genere ? Con quali mezzi avrebbero potuto costringerli a cambiare versione ?

E' tipico dell'uomo rigettare le proprie colpe sull'avversario.

chiara ha detto...

- il caso di Rignano Flaminio era del tutto infondato, non c'è mai stato alcun "mostro"; ad oggi è il maggior caso-scuola delle scienze psicologiche forensi

- la Cassazione NON ha respinto alcun ricorso delle Misseri, anzi ha sempre casssato con rinvio per nuova decisione alla luce delle censure della Corte

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Carla buon giorno e grazie di cuore.La bella storia che hai scritto è la dimostrazione che il Signore ci è sempre accanto in ogni attimo della nostra vita,il fatto che non lo vediamo non ci deve fare dimenticare mai che è sempre accanto noi,nel bene e nel male.Per l'altro discorso non c'è nessun problema,puoi chiamarmi quando vuoi,con il Prof Tummolo e Marcello già ci sentiamo,e anche con altri amici vale lo stesso io sono disponibile con tutti,un bel dialogo tra amici è sempre utile,ti aspetto.Ciao carissima amica.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof Tummolo del suo articolo sull'inquinamento delle prove non cambio una virgola, quello che ha scritto è vangelo in tutti i sensi.Un cordiale e affettuoso saluto caro Prof,buon pranzo.

Manlio Tummolo ha detto...

Infatti, gentile Chiara, la prosecuzione della custodia cautelare è dovuta non all'accettazione della Corte di Cassazione, ma al repentino cambiamento del "modus, locus et tempus delicti", compiuto dai SS, Inquisitori, nella loro veste di Grandi Inquinatori. L'avv. Coppi, essendosi ormai alle porte del processo, non presentò ulteriori istanze di libertà provvisoria, illudendosi (in questo dimostrò una incredibile ingenuità) che l'autodenuncia di Michele bastasse a liberarle. La cosa invece non giovò affatto. Le donne oggi sono in carcere non sulla base del "cavalluccio" o del "doloroso percorso di ravvedimento", bensì sul sogno del fioraio inquinatoriamente rovesciato in realtà. Tutta la corporazione giudiziaria di Taranto si adeguò a questo stravolgimento dei fatti.

A proposito, avete sentito che a Potenza si riapre l'indagine sulla morte per "suicidio" dell'agente donna di Polizia, che aveva alluso già nel 2001 al fatto che la Polizia sapesse dov'era il corpo di Elisa Claps (GR 1, ore 13 circa di oggi, 24 luglio)? La cosa è di estremo interesse, perché c'è più di un'analogia (salvi i tempi di ritrovamento del corpo) tra il caso Claps e il caso Scazzi, e del come rappresentanti delle Forze dell'Ordine (che dipendono dai poteri politici) possano sapere, ma far finta di nulla, sulla localizzazione di un corpo. C'è - ahinoi (se no, le organizzazioni criminali di tipo mafioso/camorristico non sussisterebbero tanto a lungo) - un rapporto intimo tra queste organizzazioni ed elementi delle Forze dell'Ordine. Già Gaetano Salvemini, non a caso pugliese, ne parla ne "Il Ministro della Malavita", dedicato ai sistemi elettorali del periodo giolittiano. Che cosa non si farebbe per una poltrona in più o in meno, specialmente se chi ci promette quella poltrona ne può proporre anche 10 o 100 ?

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof Tummolo,è come lei ben sa l'arresto di Cosima avviene nel 2011,quindi nei mesi precedenti cosa avevano in mano contro Cosima? nulla,perché di certo Cosima non poteva nutrire nessuna gelosia,i colpevoli erano Padre e figlia.Con il sogno del fioraio raccontato da quella fetente ai carabinieri lo scenario diventa più ampio,figlia,padre,madre,fratello e nipote,manco fosse una associazione a delinquere,i mafiosi di Avetrana e zone limitrofe.Per quello che ha scritto dopo,vede come si scoprono gli altarini,e come possano esserci delle analogie su certi delitti,tutti che sanno,ma nessuno parla,poi chissà come esce fuori qualche notizia bomba.Carissimo Prof vedo che dagli ultimi articoli c'è da parte sua un qualcosa che mi lascia ben sperare per i processi successivi,quasi da "SANTIFICARE" le sue parole,speriamo bene.Un cordiale saluto esimio Prof e buona cena.

magica ha detto...

ciao vito ..
dalla gelosia sono passati ai segreti di famiglia: per avvalorare il sequestro.
infatti quel qualcosa da nascondere ..quando potrebbe averlo scoperto sarah? ....
. al mattino la sarh non sapeva niente., di segreti di famiglia ,
ma gurada un po' mentre era in procinto di passare un pomeriggio al mare .gli balena nella mente un pensiero ... che sia stato quello che le ha fatto fare la sua fine?
.
c'è chi sostiene che le misseri seppero .. che sarh disse in giro per avertana il mezzo rapporto di sabrina con ivano o . per questo.. cosima timorosa che lo venisse a sapere tutta avetrana preferi' ammazzare la nipite senza ritegno... rincorrendola in macchina .. la sarh correva come una lepre? con gli infradito poi.
. del fatto
..potevano parlare con tranquillita' . infine il tempo c'era . e confrontarsi ... niente da fare bisognava ammazzarla subito..
menti diaboliche . lo pensano.. e perfino uomini che hanno studiato e saranno padri di famiglia . ..
allora lo studio ..la modernita' nel frequentare ambienti ricercati non hanno cambiato nulla di quella mantalita' arcaica ? che ancora resiste in certe parti d'italia? -

magica ha detto...

e certi cafoni che leggono il commento .. lo analizzeranno per trovare se ci fosse un piccolo errore?..
io l'ho trovato .

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima magica di certo non posso darti torto su quello che dici,e stai tranquilla a me non interessano gli errori di ortografia,puoi sbagliare quanto vuoi di certo non sminuisce i tuoi valori come persona,ti abbraccio cara amica e buona serata,e un caro saluto a Carla.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Signor Vignera,

sinceramente non so a che cosa Si riferisca. Ciò che ho scritto ultimamente lo ribadisco, parola più parola meno, da due anni e mezzo. Speranze ? Ci sono, se ci si renderà conto delle persone con cui si ha a che fare. Se si continua con la solita musica, stesso ritmo, stessa discoteca, stesso bar, penso che le cose non cambieranno, o si otterrà un'assoluzione puramente tecnica, per dire che non ci sono prove contro le due donne o che le motivazioni della sentenza sono illogiche, ma senza esimerle da possibili ulteriori sospetti.
Non vi sarebbe niente di strano se, come hanno già fatto una volta, i SS. Inquisitori non tirino fuori un incubo, un male di pancia, un attacco di diarrea, per dire che le due donne hanno ucciso Sarah non in casa, non in macchina, ma sull'autobus da Avetrana a Taranto davanti a tutti, una con barbone e baffi e armata di trombone, l'altra con mitragliatrice e travestita da talebana.

Qui non siamo di fronte ad errori involontari, ma a volute distorsioni dei fatti, e per questo occrre strappare la maschera farisaica di questi signori. Andar giù con mano pesante.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Caro Prof mi riferivo agli inquinamenti im-probatori,tutto l'elenco da lei descritto.Effettivamente credo sia giunta l'ora di disotterrare l'ascia di guerra,basta con i trucchi e inganni ,l'hanno capito anche gli stupidi il modo di agire di questi loschi signori della legge,della loro legge.Speriamo che in appello si facciano sentire con argomentazioni accettabili.Buona serata caro Prof.

Anonimo ha detto...

@Vitooo,
non so perchè, ieri notte avevo pubblicato un commento, l'avevo anche visto visualizzato nei commenti del blog, ma oggi non l'ho più ritrovato...
Ti rinnovo gli auguri di buon anniversario ma sopratutto il mio in bocca al lupo per tua moglie.

@Enrico @Pino

Vi ha gia risposto Chiara, io, giusto per essere preciso fornisco solo gli esatti riferimenti...

Il ricorso di Coppi di cui parlate fu assolutamente accolto dalla Suprema Corte di Cassazione con sentenza del 17/5/2011 e, pur non comportando la rimessione in libertà della Misseri, produsse comunque l'annullamento dell'ordinanza in questione con rinvio al Tribunale di Taranto per un nuovo ri-esame...


Stefano

Annamaria Cotrozzi ha detto...

Mi inserisco solo un momento per inviare a Vito gli auguri più belli per il suo anniversario, scusandomi per il ritardo con cui lo faccio: in questo periodo riesco a leggervi solo di rado e un po' velocemente. Sento che Vito è purtroppo in apprensione per la salute della moglie: mi unisco, dunque, all'abbraccio affettuoso e agli incoraggiamenti di tutti gli amici del blog!
Concordo con Vito sulla positività degli scambi di opinione pacati, e per questo (e solo a questa condizione) proficui. Un caro saluto a tutti.

PINO ha detto...

Siccome i PM e la Procura di Taranto adottarono l' "orecchio da mercante" riguardo le richieste di un riesame da parte della Cassazione, mantenendo ancora in carcerazione cautelare le donne Misseri, come si spiegherebbe che la Corte stessa, non abbia reagito fermamente a tale inadempienza procedurale?

Non ho molta familiarità con la giurisprudenza, quindi, la mia domanda è basata solo sulla logica.

Ad ogni buon conto, ritengo sia più utile attendere le motivazioni della sentenza, ed analizzarne il contenuto, prima di riprende la ricerca in quel "cestino dei rifiuti", interrota non so il perchè, ancora colmi di scarti, forse, fastidiosi o imbarazzanti, di cui Chiara ne propose una parte, dei quali ci si è voluti liberare, deliberatamente o meno.

Ma il tempo è galantuomo, come si dice correntemente, e molte cose maturano durante trascorrere.
Buona giornata, Pino

Pino ha detto...

p.s. err. corr.Scusate nell'ultimo rigo leggere: durante "il suo" trascorrere. P

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Pino,

la questione è molto più semplice di quanto non possa apparire. Ogni giudice è autonomo nelle sue decisioni. Interpreta leggi e altre sentenze come a lui pare, salvo non si tratti di quelle della Cassazione a sezioni riunite, che hanno un peso determinante. I SS. Inquisitori di Taranto (intesi sia come inquirenti, sia come giudicanti, che però diventano esecutori dei primi) hanno modificato il capo d'accusa, e l'assassinio da casalingo è diventato stradale; dallo strangolamento in casa ad uno strangolamento in macchina o chissà dove (generico infatti resta il "locus delicti" nel processo). Ammettiamo ora che la Cassazione respinga questo fatto come fantasioso. Che farebbero i nostri SS. Inquisitori? si appellerebbero al sentito dire dalla loro confidente Sognanò che la sua amica Ciarloni ha saputo che l'autista della corriera Avetrana-Taranto ha sognato, o forse è avvenuto (chi lo può dire ?), che Sabrina, vestita da brigante calabrese del '700 con trombone, barba e baffi, accompagnata da Cosima indossante un bourkha completo, silenziosa, ma riconoscibile per la sua sagoma posteriore, ha fatto salire con gesto imperativo (o forse no, tirandola per i capelli) Sarah Scazzi e lì, davanti a tutti i passeggeri ammutoliti e terrorizzati, ha sparato una scarica di pallettoni; poi minacciando di morte tutti quanti con un giornalistico "Bocche cucite, ehhh!!!", hanno fatto fermare la corriera e poi si sono dileguate con il corpo di Sarah in direzione del famigerato pozzo di Contrada Mosca.

Ecco come è facile inventarsi baggianate per tenere dentro in carcere, malgrado si sia ribadito che la custodia cautelare in carcere è obligatoria solo per i mafiosi conclamati. Dandole l'ergastolo, quegli sciagurati, "che mai non furon vivi" si garantiscono una custodia cautelare di sei anni per ambedue, anche se poi risultassero del tutto innocenti.

Si può aver fiducia in personaggi del genere, in giustizieri di mezza tacca, che si vendicano per il rigetto dei loro "cavallucci" (gioco, tra l'altro, di cui mai si sono capite le modalità) ?

ENRICO ha detto...

MANLIO, buongiorno !

La tua analisi dei fatti, andrebbe condivisa se non altro per l'esilarante descrizione che ne hai fatta

Come ben sai ho sempre apprezzato il tuo surreale e sferzante senso dell'umorismo quindi ti ringrazio per questa boccata di buonumore mattutina utilissima per affrontare il resto della giornata con il sorriso sulle labbra (almeno fino a quando è possibile...)

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimi amici Annamaria e Stefano vi ringrazio immensamente,e l'affetto che mi dimostrate mi rincuora l'animo,grazie e un affettuoso abbraccio a tutti e due,un bel dialogo pacato è sempre la cosa più giusta.Buona giornata.

Vanna ha detto...

Manlio, hai fatto sorridere anche me, ci voleva!
Pino hai ragione dovremmo riprendere l'elenco di Chiara, le ho chiesto di metterlo in un articolo così diviene più pratico da leggere.
Andrò a ripescarlo per evidenziare fatti e date che non combaciano.
Buona giornata.

Vanna

chiara ha detto...

PINO

le sentenze di Cass sono due: una di maggio e una di ottobre.

precisazione: la Cass può "sostituirsi" al giudice (cassazione senza rinvio) SOLO se la censura attenga la mera applicazione di principi di diritto ma NON se occorra un passo ulteriore, ossia valutare nel merito se sussistano elementi che, alla luce dei principi indicati dalla Corte, conducano alla custodia. In questo caso, non potendo essa occuparsi del merito, deve necessariamente rinviare.

la prima cass di maggio era una ecatombe per l'operato tarantino: censura a tutto campo, principalmente per il fatto che sul capo di Sabrina pendevano due differenti ordinanze, relative a fatti del tutto differenti (la correità con M. nell'una, l'esclusiva responsabilità nell'altra) tra loro incompatibili quindi la Corte disse "risolvete questo conflitto e ne riparliamo" (semplifico e sintetizzo): il GIP doveva ri-valutare il merito e decidere quale accusa seguire.

Taranto corresse (o meglio dribblò) emanando una ordinanza contenente una TERZA ricostruzione (concorso con la madre) e corrispondentemente emanando un'ordinanza anche nei cfr di Cosima. Il problema delle precedenti ordinanze era dunque risolto.

A questo punto la Cassazione esaminò queste due nuove ordinanze, rilevando il difetto di motivazione in ordine al rigetto dei rilievi della difesa quanto alla sussistenza dei gravi indizi relativi ai delitti di omicidio e di sequestro; in pratica disse: nel motivare la sussistenza di tali indizi, il GIP non doveva limitarsi a pronunciarsi sulla tesi del p.m. ritenendola fondata, ma a fronte dei rilievi di senso opposto della difesa, avrebbe dovuto motivare puntualmente sul perchè tali rilievi non inficiavano la prima (principio di diritto). Il GIP doveva dunque riprendere in mano le censure della difesa e dire perchè non fossero apprezzabili ai fini del principio "in dubio pro reo" (valutazione di merito riservata al giudice della rimessione).

Nel frattempo però si era già in Udienza Preliminare, conclusasi il 21/11 con il rinvio a giudizio e quindi fu il GUP, il giorno successivo 22/11 a disporre la permanenza della misura (visto il rinvio a giudizio del giorno prima sarebbe stato anomalo il contrario).

Questa ordinanza NON venne MAI impugnata e tuttora permane. Sui motivi della mancata impugnazione per me permane una inspiegabile "rinuncia alla difesa" da parte degli avvocati di Sabrina e Cosima e non sai cosa darei per sentire dalla loro voce i motivi che li indussero a tale condotta.

chiara ha detto...

scusa Pino, dimenticavo una importante precisazione:

"...quindi fu il GUP, il giorno successivo 22/11 a disporre la permanenza della misura (visto il rinvio a giudizio del giorno prima sarebbe stato anomalo il contrario)" CONTESTANDO i termini del principio di diritto indicato dalla Cassazione.
La questione è un po' troppo tecnica per approfondirla qui, ma è importante sottolineare questo: che secondo il GUP andava applicato un diverso principio, espresso in precedenza da altra sezione della Corte in un altro caso, e non invece quello affermato dalla sezione che si occupò del caso Misseri.

Manlio Tummolo ha detto...

Associandomi a quanto delineato dalla signora Chiara, in sintesi si tratta di re-interpretazione arbitraria, piuttosto che di legittimità e piuttosto che legittima, da parte dei giudici in questione, i quali agirono con spirito di corpo, non con spirito di Verità. Occorreva salvare la faccia e la schiena dei loro amici d'ufficio. Mi compiaccio anche per l'osservazione sugli avvocati, i quali per la solita cortesia forense non approfondirono la questione. Non è un caso che avvocati, pubblici ministeri e giudici indossino una medesima toga, senza alcun segno di distinzione.

Grazie a chi si è complimentato con me, ma ciò che sembra caricaturale, non è che la sottolineatura di quanto effettivamente avvenuto.

Come da tradizione classica "ridendo, mores castigo".

Anonimo ha detto...

No Manlio
Sono d’accordo con Enrico, spesso riesci a offrire dei quadretti umoristici ed esilaranti che risultano più efficaci e immediati di qualsiasi analisi. La comicità bisogna anche saperla estrapolare da quanto effettivamente avvenuto. E tu ci riesci con nonchalance e ironia.
Gilberto

PINO ha detto...

@ MANLIO
Grazie per la divertente parentesi!
E' servita, oltretutto, a diluire l'aria "seriosa" del discorso. Ci voleva.

@ CHIARA
Sei stata "chiara" anche nello spiegare il complicato e particolare iter procedurale.
Da quanto scrivi: "Questa ordinanza NON venne MAI impugnata e tuttora permane. Sui motivi della mancata impugnazione per me permane una inspiegabile "rinuncia alla difesa" da parte degli avvocati di Sabrina e Cosima e non sai cosa darei per sentire dalla loro voce i motivi che li indussero a tale condotta"
Quindi, se ho ben capito, gran parte della situazione sarebbe da attribuire al collegio di difesa, delle detenute, che non avrebbe giocato le sue carte nel modo migliore.
Grazie, chiara. Il tuo ragguaglio apporterà qualche modifica alle mie ipotetiche deduzioni.
Pino

chiara ha detto...

Pino

il mio dire "non sai cosa darei per sentire dalla loro voce" è motivato dal fatto che, ritenendo di aver molto da imparare e nulla da insegnare, magari vi sono motivazioni che mi sfuggono....ad esempio, un motivo potrebbe essere che, trovandosi di fronte ad un contrasto interpretativo tra diverse sezioni della Corte, la nuova impugnativa avrebbe potuto condurre ad una pronuncia a Sezioni Unite che in astratto avrebbe potuto peggiorare la possibilità di impugnative in tanti altri casi, senza apportare alcun beneficio nel caso di specie, essendo che il trib. di taranto comunque mostrava di essere disposto a tripli salti carpiati pur di tenerle in galera....mera ipotesi, eh, ma in questo caso non ci sarebbe nulla di "sospetto" nella mancata impugnativa ma un semplice rinviare fiduciosi all'esito del dibattimento (sperando nell'assoluzione) senza andare a smuovere, sterilmente, acque che era conveniente lasciar placide (un avvocato non ha un solo processo e deve pensare a TUTTI i suoi assistiti). Certo, rimane il fatto che nemmeno ora, che si sappia, la difesa stia facendo alcunchè per tirarle fuori o di far loro ottenere una misura meno afflittiva.
Quest'ultimo riferimento è dovuto alla mancanza di tentativi di far ottenere alle donne, separatamente, la custodia domiciliare, ad esempio, presso strutture esterne ad Avetrana, così da rendere più difficile al Tribunale motivare una permanenza in carcere....altro tarlo che mi attanaglia ma, come dicevo, sono combattuta tra l'umiltà di ritenere che quegli avvocati la sappiano ben più lunga di me e l'opposto dubbio che non tutte le strade possibili siano state percorse, con relativo gigantesco interrogativo....

PINO ha detto...

@ CHIARA
Apprezzo la tua modestia che, comunque, non sminuisce il valore teorico delle tue deduzioni. Nè io miravo a responsabilizzarti, riportando le stesse, che, sono convinto, siano più vicine di quanto pensiamo, alla realtà.
Mi piacerebbe continuare questo interessante dialogo, se ti fa piacere.
Cordiali saluti, Pino

Vanna ha detto...

Manlio è interessante l'accostamento che fai tra il caso Claps e il caso Scazzi, in riferimento alle connivenze tra poteri forti nel non far emergere, nel caso Claps, il corpo.
Ci sono voluti molti anni per leggere pubblicamente i nomi " importanti" che erano dietro Restivo e soprattutto quando il vecchio parroco non c'era più.
Anche lì sapevano ma non parlavano.
Nel caso Scazzi, non si hanno, che risulti ufficialmente, persone o nomi particolari, ma come sono andati i fatti, gli occhi si sono puntati solo verso la stessa direzione, senza andar per altre piste.
Di Restivo e delle sue stranezze si sapeva bene, eppure gli si diede la possibilità di andare in Inghilterra.
I fatti non fatti, falsati o gonfiati a me sembra abbiano uno stesso metodo di approcci: se si ha a che fare con ambienti umili e persone semplici, scattano le manette, se al contrario s'incontrano ambienti importanti, si concede la libertà e magari è il magistrato che viene rimosso, come accadde a De Magistris.
Dietro la morte dei fidanzatini di Policoro chi c'è?
Serena Mollicone andò in caserma e chi la vide fu suicidato.

Vanna

Manlio Tummolo ha detto...

Ma ci credete sul serio al mio "umorismo" ? Magari verrete a sapere tra qualche giorno che sono stato convocato per direttissima presso la SS. Inquisizione di Taranto quale persona virtualmente a conoscenza dei fatti, e se non confermo che quella scena della corriera era tutta vera, mi arrestano per falsa testimonianza, e mi rinviano a giudizio insieme al fioraio.

Un modo come un altro per diventare finalmente celebre.

magica ha detto...

buonasera .
per tirare fuori le misseri dalla galera , bisognera' andare con l'esercito .
quelli son capaci che se le imputate alla fine dei processi risultassero non colpevoli , le terrebbero in carcere.. magari per comportamenti osceni. .
dal comportamento di quella procura .si evince una ostinazione senza limiti .
. la vogliono avere vinta anche se non è possibile vincerla .., hanno la tendenza a vedere le cose da un unico punto di vista, arrivando a rifiutare le prove e riscontri altrui., anche quando esse si dimostrano del tutto plausibili. ; le ragioni della difesa..entreranno da un orecchio e usciranno dall'altro .
mi è bastato sentire l'arringa dell'accusa . era tutto chiaro no? . ..
percio' faranno finta di aver perso la chiave della cella ..

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Vanna,

non seguo tutti i casi criminali o dubbi, per fortuna. Ne lascio stare molti, visto che ormai qua in Italia è tutto un fiorire di cadaveri, chi in ottimo stato di conservazione (congelatore), chi in avanzato stato di decomposizione. Oggi c'era un cadavere nel Tevere. Non per nulla si dice il "mondo dei più", ed oggi a maggior ragione.

Anche nel caso Claps (anni fa vi fu a Trieste il caso dell'autista, Girardi, mi pare si chiamasse), del cui assassinio fu imputato un povero disgraziato, mezzo trans e soprattutto non di grande intelletto. Non sto a spiegare i dettagli, ma venne usato come unico barile dove scaricare molte vergogne locali.

Nel caso Restivo, ho espresso qui e altrove molte perplessità: se anche fosse stato lui, l'unico esecutore materiale del delitto, di certo ha avuto un bel po' di complici, per occultare il povero corpo di Elisa in quella soffitta di chiesa. Se fosse stato furbo, avrebbe negato di averla mai vista quel giorno, malgrado l'appuntamento, perché nessuno li ha visti insieme in quel giorno. Una volta ammesso l'incontro automaticamente è diventato l'imputato unico. Che abbia problemi psichici e mentali non è dubbio, che sia l'assassino unico e occultatore, viceversa, ve ne sono molti.

chiara ha detto...

Pino:

certo che sì, come e quando vuoi :-)

Vanna:

scusami se non ho ripreso l'elenco in un articolo, come da tuo invito, ma sono presa un po' con le bombe in questi giorni....e poi, a dirla tutta, è qualche giorno che mi frulla in testa questa cosa....e se, mutuando le parole di magica, stessimo guardando le cose "da un unico punto di vista"? Fateci caso: il focus è sempre su Sabrina e su Coppi, mentre trascuriamo Cosima e De Iaco....siamo sicuri di non star guardando laddove vogliono che guardiamo? perchè trascuriamo, come da trend giudiziario-mediatico, proprio Cosima che tutto sommato è quella che dentro al processo è stata tirata per i capelli più di tutti, quella la cui imputazione dipende unicamente dal sogno tramutato in realtà, quella che non risponde, quella la cui difesa passa sempre inosservata, quella che si è beccata anche lei l'ergastolo ma ce la dimentichiamo sempre? Quella che era "il fortino da espugnare" ma è bastata una visione onirica e non se ne parla più; quella a cui erano intestati assegni per 4000€, versati sul c/c dal marito, che ne ha falsificato la firma, la mattina del 26? E' così scontato che un cassiere rischi l'incriminazione di favoreggiamento di un'estranea indagata o di falsa dichiarazione al p.m. sul firmatario degli assegni, solo per non subire una lavata di capo dal direttore, coprendo goffamente un "segreto di Pulcinella"?
Quella che in caserma ha detto a Concetta "questa volta Sarah l'ha fatta grossa" ma nessuno si è chiesto quale altra meno grossa avesse fatto in precedenza?

Butto lì....magari sono sparate che non portano a nulla....però così come per Sabrina ci rifiutiamo di guardare solo lì dove punta il dito dell'accusa, non è che abbiamo finito per guardare comunque, senza rendercene conto, là dove punta il dito ingannatore?

ENRICO ha detto...

.
Fatemi capire : l’accanimento di questo Torquemada de noantri ( per dirla alla Tummolo) verso le due donne da cosa sarebbe determinato ?

- Dalla convinzione sic et simpliciter della loro colpevolezza ?

- Dalla convinzione che costoro siano a conoscenza di “ qualcosa di grosso” e che, se sottoposte alla tortura psico-fisica di un interminabile e sfibrante processo la cui sentenza finale potrebbe rivelarsi per loro devastante, si decidano a “parlare” e a far chiarezza su risvolti oscuri dell’azione criminosa ?

- Viceversa, proprio perché dietro a questa vicenda ci potrebbe essere qualcosa di grosso da nascondere a tutti i costi , il Torquemada di turno, implacabile esecutore degli ordini provenienti dall”alto”, avrebbe deciso di sacrificare le due done sull’altare dell’ omertà e dell’ingiustizia ?

- Oppure c’è una 4° 5° 6° ecc.. via che non ho preso in considerazione ?
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Ps : Ebbene SI' Manlio. Al tuo umorismo, almeno io, ci credo fortemente, quindi, se e quando si verrà a sapere del tuo arresto per direttissima, si aprirà immediatamente in questo stesso blog un forum dedicato per tirarti fuori dai guai

E sul risultato ci puoi giurare !

Manlio Tummolo ha detto...

Cari Signori,

ahi, ahi, mi avete dato un'ispirazione di quelle tremende. Avete presente "Fra Diavolo" nella versione filmica di Stanlio ed Ollio ?

Ebbene, proporrei di farne un "remake", più moderno e soprattutto femminista. Sabrina Misseri, con barba, baffi e moschetto, potrebbe recitare la parte di "Suor Diavola", Michele nella parte che fu di Stanlio, e Cosima nella parte di Ollio. Si potrebbe pure cominciare come nel film, inquadrando Sabrina a cavallo che intona appunto l'aria "Quell'uom dal fiero aspetto", con ricco mantello, moschetto e fiocco rosso sul cappello. Poi verrebbero Michele e Cosima a cavallo di due asini e coi loro risparmiucci, prima derubati dai "bènditi" e dopo che tentano a loro volta di fare i "bènditi". Esilarante quella sì la scena del boscaiolo piagnone che fa quella battuta, poi rubata dal celebre regista americano Woody Allen, "E anche la nonna non sta troppo bene". Il boscaiolo li imbroglia e conta poi le monete del suo intero sacchetto. C'è poi l'incontro fatale con "Suor Diavola", che prima vuol farli impiccare, quindi li utilizza come porta-portantina. Considerata la forza erculea di Michele Misseri, non gli sarà difficile portare la figlia Sabrina in veste di "suor Diavola" fino all'albergo. Il resto può seguire la trama del vecchio film, con tanto di duelli. Attori e comparse si potrebbero prendere tra Avetrana, S. Pancrazio e Taranto.

Bisognerà proporre l'idea a qualche produttore e regista.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cari amici già mi immagino la scena,il carissimo Prof Tummolo arrestato è condotto nel carcere di Taranto viene difeso dal già famoso Avv Galoppa,a cui riferisce tutta la sua responsabilità,ma se coinvolge qualche amico la sua pena sarà probabilmente ridotta,e cosi il caro Prof dichiara che al misfatto era partecipe Vito Vignera,vengo arrestato e al caro prof per premio gli danno l'incarico di insegnare in carcere ai detenuti,tra i suoi alunni si nota subito la presenza di Michele,Sabrina e la mamma,e cosi il caro zietto potrà finalmente imparare a scrivere le lettere in modo corretto e senza errori di ortografia.Poi in seguito si aggiungeranno il Petarra,la Pisanò,la Bruzzone,il prof Strada,e il suo stesso Avvocato per averlo indotto a mentire,non male come alunni a cui poter insegnare.Almeno scherziamo un po,tanto il caro Prof non l'arresteranno mai. Buona notte a tutti cari amici.

chiara ha detto...

eh, scherziamo scherziamo...ma se passa il provvedimento cosiddetto "ammazza-blog" a Massimo toccherà censurare non pochi dei nostri commenti se non intende vendersi casa e mutande per risarcire i "diffamati"! (sulla responsabilità penale per fatti altrui non spendo una parola: anche se passasse ci penserebbe la Corte Costituzionale ad eliminarla; ma quella civile è già una follia....tremate tremate le dittature son tornate!)

ENRICO ha detto...


Caro Manlio, preferisco la versione "corriera" : è più ruspante

'notte

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimi amici dopo aver trascorso una giornata magari un po stressante,una serena notte e quella che vi auguro,BUONA NOTTE A TUTTI."Se esprimi un desiderio è perché hai visto una stella cadente, se hai visto una stella cadente è perché guardavi in cielo, se guardavi in cielo è perché tu credi in qualcosa!

F ha detto...

X Chiara
Potresti essere, gentilmente, più chiara sulle disposizioni "ammazza blog"?
Di che si tratterebbe?
Grazie.
Falce

Vito Vignera da Catania ha detto...

@ Prof.Tummolo."Ogni giorno è diverso dall’altro, ogni mattina porta con sè il suo speciale miracolo, il suo istante magico, in cui si distruggono gli universi passati e nascono nuove stelle".CARISSIMO PROF,BUON COMPLEANNO,AUGURI;AUGURI;AUGURI.Non dimentichi la torta,e sopratutto degli amici del blog,una felice giornata illustrissimo Professore.

chiara ha detto...

Falce

ti rinvio a due articoli che contengono anche diversi link per approfondire il tema:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/23/ammazza-internet-in-galera-per-opinioni-altrui/664405/

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/24/ammazza-blog-pdl-ci-riprova-5-anni-di-leggi-contro-linformazione-web/664729/

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Vignera,

Lei ha una memoria d'acciaio. Infatti proprio oggi alle ore 15 scatta il mio 65° compleanno ed entro nel 66°. La prospettiva di docente carcerario non è proprio il massimo. Potrebbero semmai farmi fare il "ragazzo" di studio di uno dei grandi principi del foro, così approfitterei del periodo per prendermi una stentata abilitazione all'avvocatura.

In effetti, il rischio di equiparare il gestore di un blog al direttore di un giornale c'è, tuttavia solo come responsabilità civile, non per il fatto penale, che è - per principio di diritto - sempre individuale. Potrebbe essere la classica goccia che fa traboccare il vaso e scateni quella tanto paventata Rivoluzione Italiana ed Europea, mai finora realizzata ? Potrebbe essere, perché ogni misura ormai è colma, e a scatenare il tutto potrebbe bastare anche una qualunque sciocchezza.

Una vera democrazia, al contrario, dovrebbe eliminare la figura del direttore responsabile anche nei giornali comuni o web: ognuno sia responsabile di ciò che scrive. Ciò responsabilizza chi scrive piuttosto che chi pubblica, il quale , pubblicando, non fa che applicare la libertà di stampa. Semmai si potrebbe rendere obbligatorio il nominativo completo dell'autore o, altrimenti, uno pseudonimo ben preciso che possa avere un riscontro nel nominativo completo (nell'elenco dei redattori o dei collaboratori).

chiara ha detto...

Auguri di Buon Compleanno a Manlio Tummolo!

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimi amici oggi è S.Anna,vivissimi auguri ad Annamaria Cotrozzi,buon onomastico carissima e dolcissima amica,smack,con tanto affetto dal tuo amico Vito.

Falce ha detto...

GRAZIE CHIARA, ho letto la grande assurdità!
F.

PINO ha detto...

A MANLIO
Una frase banale, ma espressa sinceramente: CENTO ANCORA DI QUESTI GIORNI!!!
Pino

carla ha detto...

entro giusto per fare i auguri più belli al Prof. Manlio....un abbraccio...Carla
e scusate se non scrivo spesso questi giorni....
è un periodo un po' particolare per me.....
x Vito quando avrò un po' di calma e concentrazione, contatterò Massimo, così sarò felice di conoscerti ....un bacio Carla
e cari saluti a tutti amici del blog....

PINO ha detto...

@ CHIARA
Buongiorno.
Riallacciandomi al nostro dialogo di ieri, sul modo di procedere, più o meno condivisibile da chi valuta dal di fuoi, di alcuni avvocati, in determinate situazioni, mi torna in mente l'episodio dell'abbandono del mandato di difesa di Sabrina Misseri, da parte dell'Avv. Francesca Conte, che si verificò la sera della fase processuale in cui ci fu l'incidente probatorio: attore Michele Misseri.

L'avv. Conte, in presenza di giornalisti della TV e della carta stampata, così precisò le ragioni del suo allontanamento dal collegio di difesa di S M :
"Il caso Scazzi ha perso le sue connotazioni di caso giudiziario ed assume sempre più le connotazioni del business. Un business a cui, per cultura ed educazione giuridica e professionale, mi debbo necessariamente sottrarre» aggiungendo «Mi è stato insegnato che la difesa tecnica, per essere efficace, deve essere libera da condizionamenti, indipendente, coerente e onesta, non potendo invece essere legata a speculazioni inconfessabili di ogni tipo».

Una dichiarazione esplicitamente accusativa, alla quale, l'opinione pubblica si attendeva un seguito, da parte del resto del collegio, formato dall,avv. Russo e consorte, anch'ella avvocato. Sia pure per una legittima difesa della propria professionalità pubblicamente lesa.

Cosa poteva celarsi dietro le frasi della Conte?
Una ipotetica risposta, pure l'avrei, per rendere meno nebbioso le ragioni del dissenso, ma per puro scrupolo non mi azzarderei ad avanzarla.
Mi esprimeresti il tuo parere, oltre che professionale, (molto prezioso), anche come semplice rappresentante della pubblica opinione?
Grazie, Pino

magica ha detto...

signor tummolo auguri di buon compleanno .
sara' perchè lei è maschio . e come dicono ... gli uomini maturi sono piu' intriganti?
le signore . dopo i 20anni non hanno piacere di dire l'eta' .
anche perchè solitamente si invecchia fuori., ma si rimane giovani dentro .. .

chiara ha detto...

mah Pino....quelle parole, alla luce di altre convinzioni che circolano (la presunta propensione dell'avv. Conte ad accettare il compromesso del cavallino) potrebbe sottendere semplicemente l'accusa ai coniugi Russo di porre in secondo piano l'interesse della propria Assistita rispetto all'occasione unica di spargere il nome professionale in tutt'Italia qualunque ne sia il mezzo e l'esito per l'indagato/imputato ...certo che quell'aggettivo (speculazioni) "inconfessabili" è decisamente sopra le righe e, partendo dal presupposto che solitamente un avvocato in una pubblica dichiarazione non usa parole a caso, fa pensare a qualcosa di più losco (a meno che non sia semplicemente indice di facile snobismo intellettual-professionale verso i giovani Colleghi, che ci potrebbe pure stare anche questo).
Mi interesserebbe conoscere invece la tua opinione, giacchè mi pare tu vi abbia ragionato già sopra; bando ai pudori...

magica ha detto...

x la chiara,
l'articolo che hai postato sull'ammazza blog.
ammazzare i blog mai.
pero' postare falsita' o offendere nemmeno ..
ricordiamoci che nei blog poco seri e negli articoli postati da giornlisti di parte sono falsati per avere benefici dalle procure . abbiamo letto di tutto . certi articoli sono stai portatori di odio anche verso gli imputati che hanno diritto per legge ad essere salvaguardati da maldicenze e offese gratuite .percio' io dico da parte mia . blog liberi.. ma se postati falsamente .che una rettifica sia obbligatoria ... soparatutto quando il giornlista scrive gli articoli .,dettati dalla sua ideologia .
ognuno ha la propria , percio'
gli articoli dovrebbero essere neutri .e veritieri .

chiara ha detto...

O.T.
magica, non è questione di "non voler dire"...è che proprio scatta un'autodifesa mentale! Non so tu, ma io per saper dire l'età che ho devo fare la sottrazione anno-in-corso meno anno-di-nascita, perchè se no, d'acchito, vado di lustro in lustro (ovviamente per difetto)! :-D

p.s. ciò comporta che quando un medico mi domanda l'età va a finire che pensa ad un Alzheimer precoce e quando me la domanda una signorina di call center per verificare che io sia la titolare del tal contratto, finisce immancabilmente per liquidarmi con "ah, le serve fare il conto...senta, mi faccia richiamare dalla vera titolare"!

p.p.s. l'anno scorso sono rimasta convinta, fino al giorno del mio compleanno, che una mia ex compagna di classe (e coetanea) - che nella presentazione del proprio blog riferiva la sua età - fosse stata bocciata almeno tre volte, dato che era..."così vecchia rispetto a me"! ^_^

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cari amici io un incidente probatorio con accuse e ricostruzioni cosi false non lo mai letto o sentito,ecco come sono nate le tante perplessità dell'Avvocato Conte sulla ricostruzione di Michele Misseri quando accusa la figlia Sabrina. RICOSTRUZIONI E DUBBI - L'interrogatorio del padre continua a non convincere anche l'avvocato Conte : «La cosa più bella di tutti è che Misseri padre ha detto che Sarah e Sabrina erano come due sorelle. E che l'unico posto al mondo dove Sarah ritrovava il sorriso era a casa loro». L'avvocato Conte ha evidenziato che Michele Misseri, nelle sue ricostruzioni, «è in conflitto con sè stesso». «Non possiamo interpretare in maniera estemporanea quello che lui dice, lo dovrà fare il magistrato», dice l'avvocato ribadendo che «una cosa sono gli indizi ai fini delle esigenze cautelari, altra cosa sono quelli ai fini processuali». Così come «la perizia depositata dal professor Strada», per l'avvocato di Sabrina Misseri era PARZIALE.«Noi attendiamo gli esiti definitivi di tutti gli accertamenti perché spesso la prova scientifica è dirimente da tutti i punti di vista». Dubbi pure sulle testimonianze degli ultimi giorni. «Non mi faccio impressionare facilmente dai cosiddetti supertestimoni dell'ultima» dice l'avvocato Conte. «In Avetrana questa tristissima vicenda ha rappresentato un momento di exploit, anche mediatico, per la qual cosa tutti hanno pensato di sapere, dicendo anche cose contrarie a quelle che avevano detto il giorno prima».Buon Pranzo a tutti cari amici

.

Vanna ha detto...

Carissimi buongiorno!
Manlio augurissimi!
Efficace e simpatica l'immagine di Frà Diavolo, Stanlio e Ollio e le nostre ....!Troppo forte!

Mi piacerebbe inserirmi nel dialogo che sta affrontando i comportamenti degli avvocati della SS. inquisizione. Sta di fatto che il linguaggio legale lo trovo ostico e m'impantano a seguire le varie procedure.
Mi manca anche il lessico adeguato.
Stesso problema per quanto riguarda l'uso del computer e del telefonino ( non so scrivere messaggi ), sono all'età della pietra.
Quando si blocca qualcosa vado in panico totale.
Però ho capito che gli avvocati non stanno lavorando accuratamente.
Chiara,
hai posto un dubbio molto,molto intrigante:
ti chiedi perché i riflettori stanno su Sabrina e l'esimio, mentre Cosima e il suo De Iaco, sembrano un po' appartati e... forse dovremmo guardare oltre il dito puntato su Sabrina!
Se fosse così bisognerebbe chiedersi chi è Cosima.
Quei 4000 euro depositati la mattina, da lei o dal marito?
Chi glie li aveva dati?
Chi è il suo datore di lavoro?
La frase "questa volta Sarah l'ha fatta grossa " significa che almeno un'altra volta ne aveva combinata una.
E lei continuava a riceverla a casa?
E lei aveva informato la sorella?
Cosa aveva combinato la ragazzina che la madre non era da informare?
A meno che si stava inserendo lei nell'educazione di Sarah con la scusa anche di farle festeggiare il suo compleanno?
Ne aveva parlato con la sorella?
Non dico che doveva chiederle il permesso,ma almeno esprimere la gioia di festeggiare e magari invitare anche la mamma.
Nel veloce e scarso cibo dell'ultimo giorno,forse mangiato in piedi,nell'abbigliamento sconosciuto alla mamma, nell'orario confuso di uscita io leggo una distanza tra Sarah e la mamma.
E nella fretta dell' ultimo tempo io leggo non solo il bisogno di andare al mare, ma anche quello di uscire di casa.
Stava bene in quella casa?
(Che atmosfera c'era,col poster del cantante satanista...!)
Non sarà che Cosima col suo modo di essere ruspante e pesante, le desse un senso di sicurezza e di accoglienza, magari di ascolto, visto che sapeva quello che combinava?
Potrebbe anche essere che Cosima voleva di proposito accoglierla in casa per altri motivi?
Quindi puntare la lente d'ingrandimento sulla matrona, può farci capire qualcosa di più?
Ne potrebbe derivare che il restare dentro potrebbe avere un nascosto
significato per la SS. inquisizione che noi non sappiamo e allora riflettori accesi su Sabrina e quasi spenti su Cosima?
Per illuminare e nascondere chi e perché?
Con questo non escludo che il comportamento della ragazzina era assolutamente normale per la sua età.


Vanna


Manlio Tummolo ha detto...

Intanto grazie a tutte le persone, gentilissime, che mi hanno fatto gli auguri. Per i miei compleanni, penso un po' malinconicamente che mi avvicino passo passo all'uscita da questo mondo, per andare non so dove. Tra altri 65 anni io, presumibilmente, non ci sarò più, ma voi, sono sicuro, starete ancora qui a discutere sul caso Scazzi.

A proposito, qualcuno dal cassero vede in vista le motivazioni del processo di primo grado ? Già è trascorsa un'intera settimana dalla scadenza promessa, eppure non si vede nulla. Ovviamente dare delle motivazioni per un ergastolo in una vicenda così contorta tra un tragico fatto reale e le troppe lugubri fantasie, è assai difficile.

A mio parere, dietro le oscure parole dell'avv. Conte, pronunciate sicuramente in un momento di rabbia, non c'era altro che un fatto di strategie contrapposte. La donna avrebbe volentieri concluso tutto con il "cavalluccio". Un po' di galera non fa male a nessuno: Sabrina per lei era innocente, ma impossibile dimostrarne l'innocenza soprattutto in quel momento - Misseri non aveva ancora fatto la sua ritrattazione, che scatterà solo dopo il rigetto del compromesso da parte di Sabrina e dei suoi avvocati Russo - per cui tutto si doveva concludere accettando l'"accordo" con la SS. Inquisizione: un incidente colposo, seguito da panico. Infatti mi pare che non sia stata chiamata quale testimone o persona a conoscenza dei fatti, relativamente ai Russo, oggetto di quel suo attacco indiretto, e non ha dato seguito alcuno a denunce e neppure ad interventi chiarificatori pubblici .

ENRICO ha detto...

Del difensore di Sabrina si dice che sia un
“ legale meticoloso, principe dei cassazionisti, professore paludato e con un’anima di sinistra che si muove con agilità tra articoli e commi, tra quegli oscuri dettagli che nelle sentenze celano il fallimento del diritto e la salvezza dell’imputato[…] elegante e compassato, un filo di trascuratezza nel portamento così tipico di chi dedica la sua vita quasi esclusivamente al lavoro, è il re della Cassazione”[…] dove di fronte a quei giudici supremi […] l’avvocato non crea universi, ma cerca errori e inconcludenze, avanza nei meandri delle norme alla ricerca d’oscuri dettagli che celino il fallimento del diritto, tutte quelle cose che tecnicamente si chiamano vizio di forma…per demolire il dispositivo di condanna”

Vista la poco incisiva ( e sotto un certo aspetto persino discutibile ) linea difensiva adottata, nonostante vi fosse l'autorevole presenza del penalista in questione, mi chiedo quale sarà “l’universo” che costui riuscirà a creare in Appello prima di spendere le sue eccellenti qualità in Cassazione


Fonte articolo completo riferito ad altro contesto

http://www.ilfoglio.it/soloqui/18978?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+ilfoglio_generale+%28Il+Foglio+.it%29,
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Ps : noto che nessuno si è dato la pena di aggiungere qualche altra ipotesi a quelle da me elencate nel post del 25 luglio 2013 23:01 relative alla misura cautelare in carcere adottata per le due imputate

magica ha detto...

buonasera a tutti,
ho letto l'articolo postato da enrico .
al di la' che berlusconi che sia assolto o meno., .mi importa fino ad un certo punto . spero solo che sia fatta giustizia .l'importante è questo .
avevo poche notizie di coppi . pur sapendo ch era un luminare del diritto . non avevo letto articoli che lo riguardavano-
mi sovviene quel forumista che leggendo un mio post su coppi intervenne con un messaggio quasi di presa in giro nei miei confronti .
postando le mie considerazioni sull'avv.. con schermo ..
ecco quello è un poveraccio .maldicente , ho un vizio : ho memoria e ricordo la sua sbruffonaggine ,, cioo !

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Enrico,

potrebbe pure darsi che le tue supposizioni siano esaustive. Evidentemente nessuno di noi ritiene che non lo siano.

L'avvocato in generale si giostra sempre sulle questioni formali che, in Diritto, vengono considerate sostanziali. Al giurista in generale (avvocato, magistrato, notaio, costituzionalista, ecc,) interessa che la procedura sia quella formalmente richiesta. Che poi l'assassino sia Tizio oppure Caio, questo è sempre subordinato all'altro. Molte volte ho sottolineato l'inutilità ddi massacrarsi di botte per dire chi sia l'assassino, non trattandosi di un giallo, ma della necessità che le procedure siano eque e corrette. Quando ci si accorge che non lo sono, ecco che c'è da dubitare fortemente dell'onestà dell'indagante e dell'inquirente.

Nel caso in esame, quando un avvocato difensore, invece di contestare e confutare l'accusa nei modi dovuti, si limita a dire che l'assassino è quell'altro, perché ha confessato (senza neppure chiedersi perché abbia confessato), dimostra di non voler neppure entrare nel merito della questione, bensì risolvere il caso in via formale. Quello che si scrive nell'articolo non è mica nuovo, è tipico soprattutto di cassazionisti, grado in cui ci si batte per questioni formali (importanti, certo, ma non risolutive della domanda che i cittadini si pongono: chi abbia commesso il fatto, oppure: lo hanno o non lo hanno commesso ?).

Di qui il rischio per le imputate di essere assolte non nel merito, come dovrebbero per togliere ogni perplessità, ma solo perché mancava un timbro, perché la motivazione era illogica, perché la toga dei giudici non era lavata di fresco, e avanti così.

E ha detto...

Manlio

mi confermi un mio sospetto : perché mettere in pista una super- tecnologica Ferrari dalle prestazioni strabilianti quando sul” viottolo di campagna” che ci riguarda sarebbe stato più adatto un affidabile e solido trattore che magari avrebbe potuto “scavare a fondo “ il terreno circostante?

E la spiegazione che mi dai mi sembra molto convincente

Resta comunque inevasa la domanda : perché si cercherebbe di chiudere la partita evitando di entrare nel merito dell’azione criminosa accontentandosi di un’assoluzione per vizio di forma ?

Annamaria Cotrozzi ha detto...

Vito, sei davvero un amico dolcissimo: scusa se ti ringrazio solo ora per i tuoi inaspettati (e quindi amcor più graditi) auguri di buon onomastico. Tra l'altro, è una festa a cui tengo molto. Mi hai commosso con questo tuo pensiero, grazie di cuore e serena notte.

Vanna ha detto...

Enrico buongiorno,
in riferimento al tuo post del 25 ore 23...col quale ti ponevi in definitiva due domande:
-o le donne erano colpevoli,
-o dietro c'era qualcosa di grosso e tenendole dentro forse parlavano.
Negli ultimi due post notturni, tuo e di Manlio,confermate che dietro c'è qualcosa se si prende un Esimio per non aprire nuove piste, farle tenere dentro e magari liberarle perché c'è chi si autoaccusa.
Forse un modesto avvocato di ufficio sarebbe stato sufficiente.
Ma i riflettori accesi sarebbero stati spenti, così invece no.
Anche tutto il dispiego mediatico ha un significato: punto il riflettore sulle donne, per nascondere cosa?
Se fosse così il ruolo dell'esimio chiuderebbe il cerchio.
Questo lo espressi già anche qualche giorno fa.
Ora dovremmo riprendere l'elenco di Chiara dal quale si evincono numerose discrepanze, se le infiliamo tutte possono essere utili per capire, forse, il perché si è arrivati a tali illustri scelte e a tali sentenze.

Buon week end a tutti.

Vanna

F ha detto...

X TUMMOLO

Praticamente, secondo quanto lei dice, la roboante difesa di SM, avrebbe triblato, evitando di affrontare direttamente la demolizione delle accuse, puntando su una assoluzione per vizio di forma o altro, in sede di Cassazione?
Se è così, e non ho capito male, il rilievo di Enrico non sarebbe per nulla peregrino.
Falce

F ha detto...

p.s. Scusate,err. corr. leggere "dribblare"
F.

ENRICO ha detto...

Qundi dato l'infallibile intervento del noto penalista:

se in Appello la sentenza venisse ribaltata la Cassazione la confermerebbe

Se viceversa, in Appello la sentenza emessa in primo grado dovesse essere riconfermata, la Cassazione la rigetterebbe SICURAMENTE per vizio di forma

Ho capito male o è così ?

Ps il commento del 27 luglio ore 00:02 è mio

Manlio Tummolo ha detto...

Ovviamente non posso rispondere con certezza, ma come avevo scritto prima, se invece di Coppi fosse venuto Bartali, le cose non sarebbero granché cambiate. E' nella mentalità degli avvocati battersi sul piano formale, piuttosto che su quello sostanziale (la loro infatti è qualificata difesa "tecnica", appunto per questo motivo, perché in teoria la difesa nel merito spetterebbe al diretto interessato che, se non lo sa fare, "si avvale della facoltà di non rispondere" proprio per suggerimento del proprio avvocato), anche perché non sono preparati a questo tipo di discorso, non ne hanno la formazione. I cassazionisti poi sono specializzati per forza di cose in queste procedure. Se mi consentite, nella difesa sul piano del merito, dei fatti e dei contenuti, sarebbero più opportuni scienziati e filosofi, che non avvocati.
Non è dunque per caso che ogni rigetto di istanza di perizie sia grasso che cola per un avvocato: infatti, uno dei punti previsti per il ricorso in Cassazione è appunto l'omissione di perizie richieste dalle parti in causa. Ad essi va meglio se non vengono fatte, dopo averle richieste, che se le facessero (il caso Aldrovandi è caratteristico: fu proprio un perito della difesa a dimostrare che il povero ragazzo venne soffocato col peso dell'agente che lo sovrastatva e gli ballava sopra). Non soddisfacendo l'istanza, si ha un buon motivo di cassazione della sentenza, mentre altrimenti, soddisfacendolo potrebbero saltare fuori aspetti controproducenti.

Perché proprio Coppi fra tanti cassazionisti (se non ricordo male si diventa cassazionista con almeno dieci anni di carriera forense)? A parte la celebrità per le note ragioni, è probabile che fosse quello conosciuto di persona, mi sembra tramite Valentina. Quindi una pura coincidenza. Non vediamo anche in questo un mistero. Quanto al fatto che possa difendere criminali notori, nulla di strano: la legge obbliga chiunque a farsi difendere da un avvocato, persino se esperto giurista. E togliamoci il brutto vizio di credere che, se un avvocato ha difeso mafiosi o criminali, sia a sua volta mafioso e criminale. Qualcuno deve comunque difenderli per principio giuridico fondamentale.

NESSUN AVVOCATO, DICO NESSUNO, ha un cartello in cui sia scritto "Difendo soltanto innocenti e brava gente da accuse ingiuste". Liberiamoci da tutti quei preconcetti da film o romanzo giallo, manicheista, dove qua ci sono i buoni, lì i cattivi, ecc.

ENRICO ha detto...

di conseguenza l'innocenza delle imputate sarebbe dimostrata

- o perchè il colpevole è il contandin0 ( che peraltro non sarebbe condannato dato che è stato prosciolto da questa accusa)

- o perchè è stato scovato un vizio di forma

Manlio Tummolo ha detto...

Enrico Carissimo,

in risposta non posso che ribadire l'incertezza sul futuro della vicenda. Mai meravigliarsi di nulla: né se la prima sentenza sia cassata per soli vizi di forma (e ce ne sono a josa...), né se venga confermata in tutti i gradi. A volte troviamo in Cassazione certe assurde sentenze (tipica quella dei jeans), che pur vantano esigenze di logica; in questo caso abbiamo visto anche sentenze o decreti di rinvìo piuttosto pilateschi. Nella Corte di Cassazione non abbiamo geni, malgrado le toghe rosso-porpora e gli ermellini, invece che modestamente nere e seriche. E' di difficile compprensione per persone normali, anche coltissime, entrare nella mentalità giuridica, che molto ha di mistico e di magico. Non per nulla mi sono sobbarcato anni di studio universitario, non certo per carriera data l'età (avrei dovuto farlo almeno 10 anni prima), ma per capire finalmente i meccanismi metapsichici o iperuranici che reggono il tutto. Il mio primo saggio qui pubblicato concerne un fatto di sogni e di spiritismo: all'inizio del '900 (non nel Seicento) è stata condannata una persona come assassino per fatti che nulla avevano a che vedere con la realtà e con la "falsificabilità" popperiana. Non per nulla vi è stato qualche moderno filosofo del Diritto che ha proposto di utilizzare il computer come giudice.

In sintesi: nulla è prevedibile nel Diritto, e tantomeno in un caso obbrobriosamente confuso come questo.

Manlio Tummolo ha detto...

Ancora: siccome ci incrociamo, devo precisare:

a mio parere si dimostra nel merito l'innocenza o di tutti e tre, oppure si rimane nel dubbio, e quindi l'unica strada resta la cassazione per i molti e troppi vizi di forma, cosa che pare di capire molto probabile, se tale rimane la strategia.

Quanto al contadino, egli è stato prosciolto in questo processo per l'assassinio, però - alla fine del tutto - potrebbe essere re-imputato in uno nuovo di zecca.

ENRICO ha detto...

caro Manlio

avevo capito molto bene che ” i giochi ” si svolgono su BEN altri piani e che i Perry Mason e gli Hercule Poirot non hanno niente a che fare con questo caso ( e nemmeno con la realtà..)

Anche io sono convinto che la soluzione finale sarà quella da te ipotizzata proprio a causa dei motivi da te segnalati

Quanto al contadino spero per lui che gli facciano “un vestitino nuovo” su misura : non vorrei essere nei suoi panni se tutti e tre dovessero uscirne assolti !

Anche se, visto che "l'astuto" contadino gira sempre con la fiaschetta del veleno in tasca non è detto che si tolga dagli impicci ingurgitando un sorso di mistrà "corretto"

Buona giornata a tutti

Enrico

ENRICO ha detto...

Ps : comunque una conclusione del genere sarebbe vergognosamente devastante per tutti e sotto qualunque punto di vista la si osservi

chiara ha detto...

sì, però chiariamo una cosa: molti dei c.d. vizi di forma sono in realtà vizi di merito. l'insufficiente o illogica motivazione, ad esempio, non è altro che indimostratezza dell'oggetto del merito.

ENRICO ha detto...

Si Chiara

tuttavia, da quel poco che so, mi pare di ricordare che nel caso di “omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione” la Corte di Cassazione ha il compito di controllare se le argomentazioni del giudice di merito abbiano seguito una logica sufficientemente idonea a giustificare la sentenza-

Non credo che la Corte di Cassazione possa entrare nel merito e rielaborare la precedente valutazione espressa dalla corte d' appello

Però può darsi che io mi sbagli

Manlio Tummolo ha detto...

Come ha rilevato Chiara, vi sono vizi di forma, che concernono il merito, sia pure indirettamente. Non è infatti la stessa cosa la mancanza di un timbro e l'illogicità di una motivazione (e anche questa dovrebbe poi essere distinta: una cosa è dire: X è l'assassino perché mangia prosciutto; altro è dire X è l'assassino, ma non era sul luogo del delitto a quell'ora. Potrebbe essere il mandante, ma ciò va dimostrato). Può capitare che la Cassazione entri nel merito, ma dovrebbe farlo indirettamente. Nel caso di Meredith Kercher, di Sollecito e della Knox è entrato nel merito in forma di ipotesi. Nulla invece sembra aver eccepito sul fatto che il medesimo delitto, con le medesime persone, sia stato diviso, per me assurdamente, in due sezioni: quella con patteggiamento o rito abbreviato e quella con rito normale. Sarebbe stato utile, sempre a mio parere, un confronto diretto fra gli imputati, invece si è divisa la cosa con risultati grotteschi.

Quello che non capisco è il tono vagamente "minaccioso" nel confronto di Michele Misseri: perché, se assolto, dovrebbe portarsi dietro il veleno ? Per una condanna dovuta all'ira popolare ? E di che ? Se non si riesce a dimostrare la responsabilità degli imputati, la gente, il pubblico, dovrebbe semplicemente prenderne atto.

Sarebbe utile, sempre a mio parere, che chi assista a processi, come semplice spettatore o come parte in causa, testimone, ecc., invece di inveire, minacciare, fare inutili manifestazioni, si comprasse o leggesse almeno quei manuali dell'editrice Simone, poco costosi e fatti abbastanza bene, di Diritto costituzionale, di Diritto Civile, Penale, processuale civile e processuale penale, magari accompagnati da un dizionario giuridico; che li studiasse attentamente per cercare di capire alcuni princìpi fondamentali e i meccanismi della questione giudiziaria.

Allora forse capirebbe che, in taluni casi, l'ira popolare dovrebbe rivolgersi su altri obiettivi, non sugli imputati.

Infine: se la Corte di Cassazione si vedesse attribuito anche il merito apertamente e completamente, si potrebbe anche eliminare il grado d'Appello, come auspicano taluni: ma assolutamente no, se ad essa rimane solo la questione dei cosiddetti "vizi di forma". Inoltre, se a distanza di tempo, apparissero nuove condizioni prima ignote, occorrebbe anche poter riaprire la questione con un nuovo processo, senza troppe difficoltà formali.

PINO ha detto...

@ ENRICO,
non credo, comunque, che la conclusione sia necessariamente quella pronosticata.
Nel processo d'appello potrebbero venir fuori eventuali, sufficienti motivazioni, tali da richiedere una revisione del processo di 1° grado.
Intanto, per formulare previsioni più verosimili, sarà necessario conoscere il contenuto delle motivazioni della sentenza: esso potrebbe serbare delle sorprese.

Ciao, Pino

ENRICO ha detto...

PINO

È chiaro !
Che il processo si concluda con l’assoluzione delle due imputate non è scontato però , se fin dall inizio la difesa di Sabrina era stata affidata ad un cassazionista di quel un calibro, vuol dire che era già nelle aspettative giocare la partita per vincerla in quella sede.

Beh, non tutti sono così fortunati da avere le relazioni giuste e potersi permettere di essere patrocinati da fuoriclasse di tale levatura

MANLIO

Riguardo al contadino , la mia era una battuta non una minaccia ! Anche perché la fiaschetta del veleno è lui stesso che la mostra di continuo a destra e a manca preannunziando di servirsene qualora le sue due donne venissero condannate

Ho soltanto immaginato che la fiaschetta potrebbe tornargli utile anche in caso di assoluzione delle imputate perché se fossero tutti e tre prosciolti dall’accusa di omicidio, zi’ Michè avrebbe qualche problemino a vivere con la moglie e la figlia sotto lo stesso tetto, non credi ?

Per questo dico che sarebbe molto più “salutare” per lui se venisse ripescato e reincarcerato per un processo nuovo di zecca a suo carico

non credo però che, una volta ottenuta l'assoluzione , a nessuno avrebbe voglia di fare la prova del nove

Tranne alla parte civile

ENRICO ha detto...

E.C. " a nessuno verrebbe voglia di fare la prova del nove"

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Enrico,

che la tua fosse una battuta non ci voleva molto a capirlo per quanto ti riguarda. Ma l'uomo ha avuto già minacce, e non certo da moglie e figlia. Noi abbiamo un'idea molto distorta di quella famiglia, come dataci dai mezzi d' informazione, notoriamente non certo obiettivi. Ho già ragionato sul fatto, del resto evidente, che o si assolvono tutti e tre, o si rischia che nessuno di loro sia assolto in pieno. Suppongo che, se si chiarisse la situazione, ovvero che nessuno di loro fosse colpevole, potrebbero anche spiegarsi sul resto. Sono meno scemi di quello che li fanno passare, ma nemmeno così astuti in quanto complici come altrettanto vogliono farli credere. Se lo fossero, nessuno sarebbe riuscito a trovare quel corpo, se non forse chissà quando e per quale coincidenza (cfr. Elisa Claps). Qualcuno di voi sa se Michele può andarle a trovare, oppure gli è vietato ? Essendo in libertà vigilata, presumo che possa comunicare solo tramite Valentina o l'altra sorella di Cosima. Visto che l'autoaccusa non è servita a liberarle, penso anche che starà meditando una nuova ritrattazione, come avvenne quando si seppe che non era determinabile la violenza carnale, eventualmente subìta da Sarah Scazzi, sebbene la sua totale nudità lo confermasse di per sé.

Infine, la parte civile dovrebbe avere il solo vero interesse a scoprire chi ha commesso un simile atroce delitto, e non scaricare antichi odi e livori contro i propri congiunti e affini.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cari amici avete notizie della bella e dolcissima amica MIMOSA? E un po che non leggo i suoi commenti.Carissima Annamaria spero che hai trascorso una bella giornata insieme a parenti e amici,il tutto con una bella torta,per le rose ci ho pensato io,virtualmente ti ho consegnato un bel mazzo di rose rosse,ciao carissima amica e buona notte.

Annamaria Cotrozzi ha detto...

Vito, grazie ancora, la tua gentilezza e la tua sensibilità verso tutti noi è la prova tangibile di come anche il mondo del web possa veicolare amicizia, umanità, affetto. Come tutti gli strumenti, anche quelli offerti dalla più avanzata tecnologia devono essere usati bene, con cura e attenzione. Vito, buona domenica a te e alla tua bella famiglia, e un pensiero speciale alla tua cara moglie, con gli auguri più belli per la sua salute.


Buona domenica a tutti.

Sulla questione giudiziaria che qui si sta dibattendo, al momento mi sta a cuore solo ricordare che Cosima Serrano e Sabrina Misseri stanno trascorrendo questi giorni d'estate nella loro ormai lunghissima e angosciosa custodia cautelare.
Forse la loro sofferenza potrebbe almeno avere, come frutto positivo, l'avvio di una riflessione più ampia e approfondita sulla dolorosa e problematica questione della carcerazione preventiva: so che questa riflessione già sussiste fra gli addetti ai lavori, ma non mi pare che al momento i mezzi di comunicazione se ne occupino adeguatamente.
Mi auguro che, alla ripresa dei dibattiti televisivi, si affrontino magari temi sociali e importanti come questo (si sta parlando di diritti umani) e si abbandoni invece il malvezzo di esporre le persone alla pubblica gogna, come tragicamente è avvenuto, per mesi e mesi di seguito, a danno gravissimo di Cosima Serrano e Sabrina Misseri.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Annamaria grazie di cuore,il resto del commento è impeccabile,buona Domenica a tutti gli amici.

magica ha detto...

buonadomenica a tutti
cara annamaria tu hai toccato un punto cruciale .
i diritti umani li devono avere tutti . la folla si infervora se un cittadino straniero viene offeso . cosi' tanto per parlare ma non sente veramente il caso . segue il gregge ..
del caso del quale si scrive in questo forum , si sono sentite nefandezze inaudite senza ritegno .. dalla folla, e in tv.

con opinionisti che rincarano la dose giornaliera . giornalisti che non si informano, e incitano la folla all'odio ..

se gli opinionisti e giornalisti ti portano nella direzione .. ' di altri casi mediatici . la grandiosa folla va' nella direzione posta .. da giornalisti e . opinionisti .. .

. succede sempre cosi' .. una volta era la dittatura sia di destra che di sinistra a dettare legge...oggi il campo è lascito libero a questi personaggi ..della tv o blog.
leggendo la storia ......
finita la dittatura di uno o l'altra ideologia .. si ammazza con crudelta' l'idolo del giorno prima .. ..con nefandezze nelle piazze: la folla va' dove porta il gregge .semza chiedersi il perchè
..

Manlio Tummolo ha detto...

Oggi sono tutti al mare,
tra le onde a meditare
sul caso Scazzi e sulla Verità.

Annamaria Cotrozzi ha detto...

Per Manlio: sì, temo che sia proprio così.

Per Magica: certo, hai ragione, va combattuta ogni forma di linciaggio, di istigazione all'odio. Gli insulti sono sempre sbagliati, nella comunicazione mediatica devono tornare il rispetto verso tutti e la buona educazione. Sembrerebbe ovvio, invece purtroppo non è così, a quanto pare.

F ha detto...

X TUMMOLO

Al mare la gente cerca di godere il sole e l'aria pregna di profumo di salsedine, portato dalla fresca brezza del maestrale, oltre all'immancabile "trippata" di spaghetti alle vongole.
I pensieri sulle tristi vicente, restano chiusi ermeticamente in un cassetto, almeno in quella occasione.
Buona serata, Falce

Manlio Tummolo ha detto...

Allora, carissimo Falce, si vede che sta scrivendo dalla spiaggia.

Per rompere il silenzio, avrei una proposta da fare, sempre riguardo al remake da me suggerito col titolo di "Suor Diavola", con futura protagonista Sabrina Misseri. La madre Cosima nelle vesti che furono di Ollio, e Michele Misseri in quelle che furono di Stanlio.

Proporrei altresì, se siete d'accordo, il SS. Inquisitore in capo di Taranto nel ruolo del conte vecchio e sonnacchioso quasi "cornuto" e derubato da fra' Diavolo nel film originale, mentre nel ruolo del capitano nemico di fra' Diavolo, penso che andrebbe bene il SS. Inquisitore giovane. Nelle vesti della giovane contessa, annoiata dal marito vecchio e affascinata da fra' Diavolo, si potrebbe mettere Mariangela. La signora Pisanò in quella della ragazza del capitano che dovrebbe sposare un altro, ma alla fine riesce a sposare il capitano.

Chi ha proposte da fare le faccia. Tramite Massimo Prati, potremmo mandarle a qualche illustre regista e produttore. Chissà che stavolta non diventiamo ricchi sul serio !

Piuttosto che quelle robe penose di Checco Zalone, penso che "Suor Diavola" farebbe sicuramente successo-

Logicamente il progetto è realizzabile solo se le due donne escono di galera, e anche il padre risulta innocente.

Chi non ha mai visto il film originale, o non se ne ricorda, lo guardi, credo che sia il capolavoro in assoluto dei due comici americani (altro che quelli d'oggi, capaci solo di battute tra l'idiota e il volgare).

ENRICO ha detto...

@ Manlio

Evidentemente le osservazioni sull’aspetto giuridico e i relativi effetti connessi al caso in questione hanno suscitato l’interesse di un numero assai limitato di utenti

Forse a causa del caldo gli altri avranno preferito concedersi un momento di disimpegnato relax .
Pertanto mi sembra assai appropriata la tua proposta di rendere l' argomento più ludico e accattivante stimolandoci ad impegnare le nostre energia nella realizzazione di una “sceneggiatura”che oltre a divertire potrebbe effettivamente anche rivelarsi redditizia

----

@ Annamaria Cotrozzi

va combattuta ogni forma di linciaggio, di istigazione all'odio. Gli insulti sono sempre sbagliati, nella comunicazione mediatica devono tornare il rispetto verso tutti e la buona educazione. "

Ben detto ! Ma non basta scriverne due righe di generica denuncia qui nel blog per risolvere il problema

Sarebbe interessante invece, visto che sei sensibile al tema, sapere quali sono le iniziative ed i movimenti culturali a cui TU aderisci in concreto attivandoti di persona e cosa proponi per combattere l’ìnciviltà - massmediatica e non - dilagante nel nostro pianeta in generale e nel nostro Bel Paese in particolare

Vannan ha detto...

Buonasera a tutti!
Dopo una giornata al mare a quasi 40°,le idee sono tutte bollite.
Enrico, le osservazioni sull'aspetto giuridico sono interessantissime ma per sostenerle bisogna conoscere tale aspetto e con adeguato linguaggio.
E' meglio che lo facciano quelli che lo conoscono onde evitare pasticci.
Manlio,effettivamente la famigliola è meno sprovveduta di quello che ci fanno credere, potrebbe anche verificarsi che tutti e tre la facciano franca, forse è questo il gioco dei rispettivi avvocati.
Per me resta mistero la scelta di Coppi.
Per quanto riguarda la sceneggiatura di " Suor Diavola",è
simpatica l'idea e fa sorridere,
non conosco quella di Stallio e Ollio,andrò in rete a guardare,ci sarebbe posto per Ivano secondo te?

Vanna

ENRICO ha detto...

VANNA

Enrico, le osservazioni sull'aspetto giuridico sono interessantissime ma per sostenerle bisogna conoscere tale aspetto e con adeguato linguaggio.


E' PROPRIO PER QUESTO che ho espresso dubbi e chiesto informazioni a chi ne sa ben più di me

E mi sembrava che la discussione stesso diventando interessante se non altro sotto il profilo di apprendimento e di arricchimento.
personale

si vede che mi sono sbagliato : a volte il caldo può fare brutti scherzi...

ENRICO ha detto...

VANNA

ps : messaggio ricevuto ;-)

Annamaria Cotrozzi ha detto...

Enrico, su quello che dici sono meno pessimista di te: forse già il fatto che qui, in questo blog, concordiamo (come mi pare che stiamo facendo) sull'opportunità di discutere in modo civile, senza aggressioni verbali ecc., è un modo di dare il buon esempio, e il buon esempio è già un piccolo seme che qualche frutto prima o poi lo darà.

Certo che non basta a risolvere il problema. Ma intanto, secondo me, se questo blog riesce a distinguersi per la correttezza nella discussione, si mette in moto un circolo virtuoso, magari altri ci imitano, e così via. Certamente è ancora poco, d'accordo. Per ora non so che altro dire: accolgo la tua critica e ne traggo spunti di riflessione.

chiara ha detto...

ciao a tutti, per quanto mi riguarda niente mare nè disinteresse, anzi vi ho pensati!
distrutta ma felice, sono reduce dalla festa di compleanno di mia figlia: 24 h di preparativi, 4 ore di festa a 40° gradi all'ombra, in mezzo ad una vociante mandria di cuccioli eccitati, festanti e fuori controllo....quindi sì: cuore di mamma nun se tocca....MA ho pensato a voi e all'aria condizionata he acompagna i nostri rendez-vouz, con vibrante nostalgia! ;-)
Buonanotte e a domani...per chi ci sarà e per chi vorrà!

magica ha detto...

buonasera .
x vanna ,
avolte mi pare che tu dica la tua verita' cantando ..
hai scritto :puo' darsi che tutti e 3 la facciano franca ,,
una espressione che si usa quando non si crede all'innocenza .
dopo aver discusso e letto tutto .visti i processi alla tv . sentito tutte le campane . tu ' , sei convinta della colpevolezza delle misseri? da cosa lo deduci?
ognuno è libero ci mancherebbe , pero' dovresti dire le tue opinioni .. che mi pare fin'ora non hai espresso ,, hai solo fatto tante domande sul perchè di questo o di quello

Manlio Tummolo ha detto...

Auguri vivissimi allora da tutti noi alla festeggiata, figlia della signora Chiara, un'altra Leonessa, che presto comincerà a ruggire.

Cara Vanna,

riguardo a Ivano non so che ruolo dargli. Certo che tra i briganti di fra' Diavolo / suor Diavola e le varie comparse (popolazione, frequentatori dell'albergo, soldati) ci starebbe gran parte della popolazione tra Avetrana, S. Pancrazio e Taranto. Devo correggermi relativamente al "conte", che non è tale, ma un vecchio lord inglese con moglie giovane, evidentemente insoddisfatta del suo menage, ma certo attratta dalla ricchezza del marito.

Su You Tube non ho visto il film intero, ma spezzoni. Consiglierei acquistarlo in DVD. Vedendo i personaggi, che poi - salvi Stanlio e Ollio - sono i medesimi dell'opera buffa di Auber, a ciascuno di voi può venire in mente a chi affibbiare oggi uguale ruolo.

Sulla problematica giuridica vi sono aspetti di Diritto naturale che possono essere compresi da tutti, indipendentemente dal linguaggio. Certo che per capire una sentenza occorrerebbe aver letto qualche manuale di quelli semplici (ed. Simone) e un dizionario, altrimenti difficilmente si può capire il senso complessivo della stessa, soprattutto per il linguaggio che spesso è una antiestetica sintesi tra un latino medioevale parlato (dai giuristi), un italiano traballante, con parole e frasi mistilingui, ora soprattutto inglesi.

Manlio Tummolo ha detto...

PS) Cara Vanna, ancora una cosa: per impressionarsi sull'intervento di Coppi, invece che di un Bartali o di non so quale altro avvocato, bisognerebbe anche dirci quale altro sarebbe stato più idoneo in Cassazione di lui per madre e figlia. Perché vedi misteri in Coppi ? Che cos'ha di particolare? A me semmai ha dato l'impressione di una difesa piuttosto striminzita e con elementi contraddittori, soprattutto se guardiamo i risultati concreti. Quello di Misseri padre è, se non altro, riuscito a limitare la condanna a otto anni; il luminare ha ottenuto un ergastolo, e in futuro si vedrà.

Sulle due donne non grava alcuna prova, alcun segno, alcuna traccia, ma, sulla figlia, confessioni estorte, e su ambedue un sogno, che - se ha qualche rapporto con la realtà - doveva avere in essa ben altri attori.

ENRICO ha detto...

@ magica

Credo che Vanna risponderà per se stessa però le domande che hai fatto a lei interessano anche me

Io sono certo solo di una cosa : Misseri padre sapeva che il corpo di Sarah era nel pozzo ma non sono in grado di affermare se sia stato lui a seppellire il cadavere o se sia stato aiutato da altri o se sia stato solo presente alla macabra “operazione”

Nemmeno l’ora della morte della ragazzina è stata stabilita con certezza

Per il resto abbiamo a disposizione alcuni dati interpretabili sia a carico che a discarico delle imputate

Se tutto questo, senza aver seguito di persona le indagini e sulla base della (dis) informazione ufficiale, ti soddisfa e ti sembra sufficiente per emettere giudizi di assoluzione, buon per te

Personalmente a me non basta quindi valuto, ragiono, ipotizzo ma non esprimo certezze nè in un senso nè nell'altro.

Se non altro per onestà intellettuale

PINO ha detto...

@ ENRICO

Sensate, le tue deduzioni: "..abbiamo a disposizione alcuni dati interpretabili sia a carico che a discarico delle imputate." Quindi, ogni opzione mirata a suffragare, in modo deciso, l'una o l'altra versione dei fatti, non costituisce alcun elemento reale, e resta nel puro campo delle ipotesi strettamente personali.

Ipotesi, e spesso vere e proprie convinzioni che, per quell'etica intellettuale da te ricordata, dovrebbero restare "in pectoris": esporle, senza logiche e riscontrabili prove, sortirebbero il risultato che solo pure illazioni produrrebbe.

In uno dei miei ultimi post, suggerivo l'opportunità di attendere la pubblicazione delle motivazioni della sentenza, prima di inoltrarci nel labirinto, invero molto complicato, costituito dai tanti interrogativi a cui non si è dato chiare risposte, da tutte le parti in causa.

Occorre pazientare ancora un po, senza, possibilmente, anticipare pronostici.
Ciao, Pino

Manlio Tummolo ha detto...

A carico si hanno solo pettegolezzi di poche persone tra l'altro, a discarico c'è l'inesistenza assoluta di prove oggettive. Ripeto: il fatto di preferire farsi forse anche sei anni di custodia cautelare (tanto può durare per un ergastolo) invece che pochi mesi di carcere per un omicidio colposo dimostra l'onestà intellettuale e morale di Sabrina e della madre, in tempi soprattutto in cui si vende e svende di tutto.

Riguardo a Michele Misseri, è certo che sapesse dov'era il pozzo, ma non che il corpo ci fosse. Come io ho intuito, ma Chiara ha dimostrato ampiamente con documentazione di riferimento, i signori inquirenti sapevano per loro informazione sia del pozzo, sia di che cosa ci fosse dentro. Ciò è provato dal fatto che nessuna fotografia indica che Michele Misseri fosse sul posto esatto nella notte e indicasse ai carabinieri dove fosse questo pozzo. Sono i carabinieri a liberarlo dalla sterpaglia e poi a eseguire quei massicci lavori di devastazione con tanto di scavatrici per distruggere ogni traccia umana lì attorno.
E su questa vaghezza tra pozzo e contenuto del pozzo si è giocato per incastrare prima lui, e poi dopo di lui la figlia. sarebbe bene che tutti i cittadini si rendessero conto di come lavorano i SS. Inquisitori in generale. questi di Taranto in particolare: truffando, barando e "suggerendo". Altrimenti è inutile lamentarsi di come vanno le cose in materia giudiziaria. La gente si lamenta quando tocca a loro, ma mai quando sarebbe interesse generale e comune farlo. Ecco perché siamo a questo punto.

La certezza, carissimi Enrico e Pino, è che ci troviamo davanti ad inquirenti che hanno condotto un'indagine non solo a senso unico, ma VOLUTAMENTE a senso unico e per giunta sbagliato. Tanto basta a tirare le somme.

Prendersela con una semplice famiglia di contadini invece che con i signorotti viziosi o mafiosi del luogo non è certo un bel modo di condurre le indagini: ricorda molto il Seicento e i "Promessi Sposi".

PINO ha detto...

@ MANLIO carissimo,
scontata l'unidirezionalità delle indagini, è anche vero che nessun indizio indicherebbe limplicazione di un presunto/i don Rodrigho/i locale/i: anche tale possibilità farebbe parte di quel grosso baule di supposizioni fin'ora maturate.

E poi, mi pongo, e pongo la domanda: da dove si evince che "l'onestà intellettuale e morale di Sabrina e della madre" a non accettare una ipotetica colposida del reato, sia stato di loro iniziativa?

Non potrebbe esser stata, invece, una scelta dei suoi difensori, per speculare, economicamente, (sapendo che, in fondo, i Misseri non erano dei morti di fame) su un processo diluito a lungo termine, piuttosto che concluso in breve?

Non potrebbe attribuirsi alla adozione di tale criterio difensivo, lo sdegno dell'avv. Francesca Conte, che pubblicamente dichiarò che la sua preparazione deontologica, e l'atavica onestà, gli proibiva di accettare la partecipazione ad un processo che si configurava in un vero e proprio "business"?

Dichiarazione, che se fosse stata falsa, e, quindi lesiva, per quelli a cui era diretta, sarebbe stata, come conseguenza logica, oggetto di risentite querele.
Si preferì, invece, il silenzio assoluto, da parte dei destinatari. Perche?

Come vedi, caro Manlio, di "buchi neri" ce ne sono molti, per cui a nessuno di questi si può ovviare.
Queste considerazioni, non escludono (supponendo la disgrazia "colposa"), che la ragazza potrebbe essere morta per mancato soccorso, in altre ore, ed in altro luogo. ( e tanto sarebbe spiegato dagli scarsi o nulli residui gastrici riscontrati nel suo stomaco, dopo poco aver mangiato il gordon-blu).

Sarai certamente d'accordo sulla legittimità di ognuno, di esporre le proprie idee, puntualizzando fatti e circostanze che, per non coincidere con altre, debbano essere contrastate in modo incivile.

Quanto ho riportato, naturalmente, vuole essere solo una, fra le tante teorie, esposte in quesa sede, senza la pretesa che sia vangelo.
Pino

MAGICA ha detto...

buongiorno .
quoto tummolo alla massima potenza ., sulla prima parte dell'intervento da lui esposto .
.( non ci sono prove a carico . non ci sono riscontri verificabili esistono solo prove a discarico )non lo dico io, ci sono i riscontri , e le carte che parlano ..
che misseri sapesse dov'era il pozzo non ci piove .. che sapesse che dentro ci stava la nipote anche :l'aveva messa lui -...
la sera della confessione misseri accompagno' gli inquirenti al pozzo .. indico' dov'era il pozzo., ma non lo libero' lui dalle sterpaglie., c'erano gli addetti ai lavori per farlo .
non capisco questa ipotesi che misseri avrebbe dovuto levare la sterpaglia .. le foto le fecero al buco del pozzo e non a misseri.. avrebbe dovuto farsi fotografare assieme alpozzo per ricordo?
era presente... .

poi mi meraviglio di pino che lo valuto come persona intelligente .
( anche se a volte mi meraviglio delle sue manie di grandezza)
gli avvocati secondo pino avrebbero rigettato il cavalluccio per lucrare sulle miserabili misseri? con cosima che si alza alle 3 del mattino per andare nelle campagne? misseri un contadino ., che si accontenta di raccogliere pochi vegetali per tirare avanti?
gli avvocati invece da persone povere , avrebbero pensato di arrichirsi su questi miseri contadini .. mah

ENRICO ha detto...

Bene , Manlio

Tu dici ”i signori inquirenti sapevano per loro informazione sia del pozzo, sia di che cosa ci fosse dentro.

Quindi, tu supporresti che gli inquirenti sapessero già dove si trovava il corpo, AVESSERO GIA’ IMMAGINATO CHI E PERCHE' ce lo avesse messo e di conseguenza - per proteggere qualcuno o qualcosa - abbiano scaricato tutte le colpe sul Misseri padre che a sua volta le scaricò su sua figlia per poi infine riaccollarsene la totale definitiva responsabilità

Secondo questo ragionamento ( forse interpretato impropriamente da me ) se ne dovrebbe ricavare che tu riterresti i vari Torquemada tarantini ben consapevoli dell’innocenza del contadino ma, nello stesso tempo, altrettanto ben intenzionati a far ricadere su di lui ogni responsabilità del delitto

Allora perché mai lo avrebbero prosciolto dall’accusa di omicidio nonostante fossero nelle condizioni ideali per chiudere il caso in quattro e quattr’otto così come previsto dai loro piani reconditi senza rischiare oltre impantanandosi con le accuse verso madre e figlia ?

Inoltre tu affermi

” Prendersela con una semplice famiglia di contadini invece che con i signorotti viziosi o mafiosi del luogo non è certo un bel modo di condurre le indagini: ricorda molto il Seicento e i "Promessi Sposi".

Quindi anche la Difesa sarebbe d’accordo con il “progetto” della Procura perché la linea difensiva per dimostrare l’innocenza delle imputate è impostata inucamente su un teorema ” per esclusione” ossia sull’evidenza che il reale autore del crimine sia il Misseri padre

Di conseguenza , sia che vada in porto lo schema dell’Accusa ( Sabrina e Cosima in carcere e il contadino libero ) sia che vada in porto quello della Difesa ( il contadino in carcere e Sabrina e Cosima libere) gli eventuali “signorotti viziosi o mafiosi” di cui parli ne uscirebbero garantiti in entrambi i casi.

O sbaglio ?

ENRICO ha detto...

@ Magica


" le miserabili misseri..."

ma a te chi te lo ha detto che i Misseri siano dei poveri miserabili ?

Non credo che - non solo per acquistare o costruire - ma unicamente per mantenere una proprietà, non esattamente con le caratteristiche di una catapecchia, siano sufficienti gli stentati guadagni provenienti dalla raccolta di pomodori o dalla vendita di fagiolini

Con questo, al fine di evitare i tuoi frettolosi e spesso anche irriguardosi e ingiustificati giudizi, non voglio ASSOLUTAMENTE dire di disprezzare il lavoro dei campi né tantomeno l’opera dei contadini verso i quali nutro il massimo rispetto e considerazione

magica ha detto...

enrico mai scritto di signorotti viziosi ,, dove l'avrei sritto?
ho scritto che trovo molto improbaile che gli avvocati della difesa avessero scartato l'idea del cavalluccio per lucrare sulle misseri... se tu ritieni che siano ricche .. boh: da dove lo deduci??
rileggero' il mio intervento , ma non ha mai parlato di viziosi signorotti .
forse mi sono spiegata male oppure hai tevisato ru riguardo al pozzo ..
io affermo e lo penso alla grande che gli inquirenti non sapessero del poxxo e nemmeno della fine di sarh .. era stata una loro intuixione ,, dopo che misseri fece trovare il cell -- .
se lo avessero saputo non avrebbero aspettato 42 giorni mi pare no?
per quato penso che gli inquirenti abbiano condotto le indagini in modo sabgliato supponendo le donne colpevoli .. no penso ad una loro cattiveria da subito ...la cattiveria loro è emersa poi insistendo su fatti non verificabili. e non ultima l'arringa . (inverosimile )..

Vanna ha detto...

X Magica

A te pare che io dica la mia verità cantando, dici.
Prova a farlo anche tu : " canta che ti passa", dice il proverbio!

Non mettermi giudizi che non ho espresso.
Semmai sei tu che supponi e presupponi, non io.
Se ho scritto che tutti e tre possono farla franca l'ho scritto perché fino a prova contraria, loro tre sono nell'occhio del ciclone o sbaglio?
E ci stanno per decisioni di una corte, non perché io abbia espresso giudizi, o sbaglio?
Dove ho scritto che le Misseri sono colpevoli?
Vatti un po'a rileggere quello che finora ho scritto e cerca di darti una calmata cara.
Contrariamente a te io non ho la palla di vetro e non do giudizi di colpevolezza né a chi sta dentro, né a chi sta fuori, semmai a chi lavora e opera nel buio.

In questa vicenda assurda ogni persona e ogni fatto si può leggere double face perché chi doveva acquisire prove, le ha inquinate e falsificate alla grande, e quando poteva cercarle, non l'ha fatto.

Beata te per le grandi sicurezze della vita che hai, io non le ho e ti prego di non attribuirmele.

Vanna

magica ha detto...

eppure enrico ,
anche te ti ritengo intelligente .
i misseri si fecero la villetta con il lavoro in germania .. infine è una casetta discreta con accorgimenti come fanno le donne .. basta addobbarla di alberature un bel cancello d'entrata . è una villa con poscina?
roba da matti . i misseri sono persone che risaprmiano .. e si accontentano di poco .. alzarsi alle 3 per i pomodori ? e chi lo farebbe= mah-- i benestanti no di sicuro

Vanna ha detto...

Enrico buon pomeriggio.
Anche io come Manlio credo che nella vicenda macabra e dolorosa ci sia dietro qualcuno e qualcosa.
Chiara ha detto tempo fa che la polizia sapeva dove era il pozzo,era buio, non c'era Misseri, tra la paglia si cercava un tralcio di vite.
Era buio e si stava in diretta TV, se non ricordo male.
Prendersela con una famiglia di laboriosi e modesti contadini è stato un gioco da ragazzi, anche perché se li sono cotti a puntino per un bel mese, conditi nelle trasmissioni tv.
Dietro c'è ben altro secondo me e tutta l'esposizione mediatica è servita ad oscurare qualcosa.
Poiché non esistono prove sufficienti per dare colpe dirette a nessuno, neanche a chi s'incolpa, che invece è fuori, il ruolo di Coppi e De Iaco è proprio quello di scagionare le donne e farle uscire.
Perché altrimenti trovare tale santo in paradiso?
Avranno la libertà tutti e tre, forse dopo la Cassazione.
Ci vorrà del tempo ed intanto chi sta in ombra si fa "il maquillage".
E loro qualcosa sanno, il loro silenzio le farà uscire.
E' questo il patto.

Vanna

magica ha detto...

vanna .. ho capito. mi sono informata cosa vuol dire farla franca--:liberarsi da un "groviglio " in cui ci si era cacciati...
dalle mie parti invece significherebbe ( farla franca.. ma da colpevoli )
non uso la sfera di cristalli comunque ,, dalle mie parti la usavano forse nel medio _evo .
so che viene ancora usata in altre parti d'italia..

le certezze le uso solo quando ho visto tutti gli indizi ..
senza mistificazioni .. solo con la logica ..

ENRICO ha detto...

@ Magica

senti un po' : io sono un tipo molto calmo ma non fesso . Per natura cerco di evitare lo scontro e favorire l'incontro, però tu fai di tutto per far perdere la pazienza anche a me !

dici :

"enrico mai scritto di signorotti viziosi ,, dove l'avrei sritto?

E infatti io non mi rivolgevo a te ma a Manlio.

Quando leggi fai attenzione all'intestazione oppure sei convinta di essere solo tu al centro del mondo e dei nostri pensieri ?

Quando leggi capisci il senso di ciò che è scritto oppure ti lasci andare a libere interpretazioni sul tema ?

Non ho mai detto che i Misseri siano "ricchi" : ho detto che non sono dei "miserabili"

Tra l'una e l'altra categoria esiste una gamma piuttosto nutrita di possibili situazioni economiche.

Comunque risparmiati frasi del tipo " eppure enrico ,
anche te ti ritengo intelligente


perchè la prossima volta non ci passerò sopra e ti risponderò come meriti.

E ti assicuro che non ti farà piacere.

Vanna ha detto...

Bravo Enrico!
Ti seguirò

Vanna

Giacomo ha detto...

Saluti a tutti gli amici del blog.
Ho letto con ritardo molti post e ora colgo l'occasione per fare i miei migliori auguri al Sign. Vito ed alla sua famiglia per i suoi trent'anni di matrimonio, rinnovandogli l'auspicio che tutto si risolva per il meglio per la salute della sua Signora.
Parimenti esprimo gli auguri di buon compleanno al Dr. Tummolo e di buon onomastico alla Signora Annamaria Cotrozzi.

Entrao ore nel merito.

Magica ha ragione. "Farla franca" significa "uscire impunito da un'impresa illecita o riprovevole" (Zingarelli). Quindi chi usa quell'espressione nei riguardi di Cosima e Sabrina è convinto che le due donne siano delle farabutte.

D'altronde il personaggio è già noto per aver giudicato Sabrina un essere abietto, in base a due fotogrammi riportati su youtube, ed aver invitato i forumisti a nutrire gli stessi sentimenti.

E' inutile che lo ripeta. La mia posizione nei riguardi dei fatti di Avetrana è identica a quella di Magica e di chi è della sua stessa opinione. Penso che gli avvocati delle due donne non perseguano nessuna particolare strategia e nessun secondo fine, oltre a quello di veder riconosciuta l'innocenza totale delle due donne.
Per quanto riguarda Misseri, penso che egli, a margine dell'attuale processo, dovrebbe essere rinviato a giudizio con l'imputazione di omicidio.
Per quanto riguarda il fioraio, costui, se fosse stato un uomo con gli attributi, non si sarebbe dovuto sottrarre a rendere testimonianza nel processo, invece di avvalersi della facoltà di non rispondere.

Fin d'ora posso già prevedere quali saranno le motivazioni della sentenza, avendo letto le varie motivazioni dei vari tribunali del riesame scritte durante i procedimenti "de libertate" per le due donne. Sono convinto che la sentenza sostanzialmente non farà altro che "saccheggiare" quei coacervi di assurdità e pregiudizi emersi nelle varie ordinanze suddette.

Buona giornata a tutti.

Giacomo

ENRICO ha detto...

x Vanna

Sì, anch’io penso che si stia nascondendo qualcosa. Però ciò che non mi convince è il PERCHE’ non abbiano chiuso “il caso”, quando potevano farlo senza troppo dispendio di energie , semplicemente accettando “la verità” del Misseri

Verità che avrebbe accontentato e soddisfatto TUTTI. Colpevole compreso !
---

Ps : riguardo al precedente scambio di "cortesie" fra me e l'utente "magica" vorrei precisare che se qualcuno pensa di stare su FB o su Twitter si dia una regolata.

mi dispiace per Massimo e per tutti gli altri validissimi partecipanti con i quali è sempre stato possibile intavolare un dialogo intelligente e utile ma alle prossime scemenze prendo guanti, bastone e cappello e levo il disturbo.,

Non senza però aver prima detto quello che penso...

ENRICO ha detto...

x Giacomo

" D'altronde il personaggio è già noto per aver giudicato Sabrina un essere abietto, in base a due fotogrammi riportati su youtube, ed aver invitato i forumisti a nutrire gli stessi sentimenti.."

Parla chiaro : fai il nome dell'utente e riporta "i passi" in cui è contenuto quanto affermi, (soprattutto il termine "abietto")

Giacomo ha detto...

Qui habet aures ad audiendum, audiat

ENRICO ha detto...

x Giacomo

il latino si studia al classico per raggiungere una formazione culturale superiore e non si copia su wikipedia per nascondersi dietro un misero stratagemma evitando "furbescamente" di assumersi la responsabilità delle proprie affermazioni

Giacomo ha detto...

Ci mancavano pure gli anonimi paranoici e mentecatti.

Giacomo

PINO ha detto...

@ MAGICA

E' la prima volta, e spero sia anche l'ultima, che ti contatto, ed il motivo è nelle tue lesive qualificazioni che attribuisci a persone di cui non conosci nulla!

"..poi mi meraviglio di pino che lo valuto come persona intelligente .
( anche se a volte mi meraviglio delle sue manie di grandezza).."

Ti consiglio di essere più corretta, (cosa che spesso ti sfugge di mano) se desideri intervenire in discorsi che non ti coinvolgono.
Ed a questo proposio, chiederei un intervento di Massimo, che ti inviti alla moderazione.
Prima che segua Enrico, nelle sue decisioni.


magica ha detto...

x enrico
infattti mi ero accorta del mio errore ,ma ormai avevo inviato il mess .. ma se se lo avessi scritto di proposito pensando di essere nel giusto .. non mi pare di averti preso per fesso.. potevi scrivermi e dire che avevo sbgliato è stato un errore di persona .

non ti ho mai mancato di rispetto .
adirittura vorresti offendermi in modo che non mi piaccia . a parte che non mi piacerebbe affato
comunque da dove deriva tutto il tuo astio verso di me?
ti ho offeso?
bene , allora se hai qualcosa in serbo per me spiacevole scrivilo ... .
vorresti dirmi delinquente ? oppure donna di malaffare?
dimmelo che ti rispondero'.,
gurda che non sono una sprovveduta ..
tu ti offendi solo se ti arriva un mess che non ti piace e avevi capito il mio errore .. ma tu ne hai mandati di offensivi .. i tuoi non contano? per avere scritto eppur enrico mi mandereti un messaggio offensivo ..pero'


carla ha detto...

un saluto a tutti amici del blog....
quello che accade ad altri è sempre un fatto personale , perché la disgrazia può capitare a chiunque e non trovo nulla per cui sia il motivo di ironia......
perché qui si tratta di difendersi dalle ingiustizia ed essere solidali con chi ne subisce e non girarsi dall'altra...
è sbagliato pensare che quello che succede ad altri non possa accadere a noi e con ciò non ci riguarda......
tutti vorremmo essere aiutati nelle difficoltà compreso l' anonimo che parla con tanta spavalderia .....buon pomeriggio

magica ha detto...

anche pino vorrebbe offendermi ?.
offendete pure .. dite a massimo di bannarmi cosi' tolgo il disturbo

lesive qualificazioni?
le manie di grandezza forse sara' stato eccessivo .
ma lessi tempo fa che nel blog che ci sono persone analfabete o quasi .che scrivono in questo blog ..

.

Vanna ha detto...

Gentile signor Giacomo,
poiché ho usato io la frase " farla franca",mi sembra che la spiegazione della frase eseguita con manuali alla mano solo per puntare il dito verso chi l'ha fatta secondo il metodo accusatorio di trovare un pretesto per creare problemi, dico la mia.
1° Alla vostra grande preparazione lessicale rispondo che: farla franca vuol dire uscire all'aria aperta, uscire in libertà!
Zona franca= zona aperta.
2°Quindi usare quella frase NON vuol dire accusare qualcuno di qualcosa!
Ma semmai il contrario: uscire perché non si è colpevoli.
E' Chiaro?
Si ragiona o no?
3° Chi sarebbe abietto? Stia attento signor Giacomo ad usare termini così pesanti.
4°RIPETO che qui noi abbiamo cercato percorsi differenti per scagionare gli imputati e non abbiamo giudicato.
5° Semmai si sono fatti pensieri non positivi sugli avvocati, sugli inquirenti e via discorrendo.
O LEGGETE BENE O FORSE MEGLIO NON PARTECIPARE INSULTANDO.
In ultimo ed in primis:
a chi dà fastidio il nostro modo di procedere?
A chi sta nell'ombra?
A chi vuole comodamente Misseri dentro?
A chi sa la verità e non vuole che ragionando noi ci avviciniamo alla stessa?

E piantatela !
" Cà nisciuno è fesso "
oppure:
" Nun c'è trippa pe' gatti ".


Vanna

ENRICO ha detto...

PINO carissimo,

meglio lasciar perdere ma, prima di chiudere ” l’incidente" almeno per una volta voglio levarmi anch’io lo sfizio di una citazione che fa giusto al caso nostro e della quale è superfluo indicarne l’autore

Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi.

E con questo credo di non aver più niente da aggiungere.

Almeno in questa "fase"

magica ha detto...

mi dispiace per te anonimo
ho fatto le SQUOLE ..
non avro' la LAURA ma i miei studi mi sono serviti per lavorare nella mia famiglia .
non mi manca nulla .. ho un marito e me lo tengo .. ho la villetta come i misseri .. magari un po' piu bella .. ci vivo bene . non sono ricca ma sto bene, nel tempo libero mi diletto con i miei hobby .. sapessi che soddisfazione .. ciao. a tutti ..

Giacomo ha detto...

Vanna sinceramente credevo che l'espressione "farla franca" non l'avessi usata tu, altrimenti non sarei intervenuto.

Però ho riletto con attenzione quello che hai scritto nel tuo intervento del 28 luglio delle 20:58 ed in particolare la seguente frase:

"La famigliola è meno sprovveduta di quello che ci fanno credere, potrebbe anche verificarsi che tutti e tre la facciano franca, forse è questo il gioco dei rispettivi avvocati."gioco dei rispettivi avvocati". Questa espressione può solo significare che tutti i difensori, ivi compresi quelli di Misseri (ma non dimentichiamo che ci sono anche i difensori di Carmine Misseri e Cosimo Cosma) hanno formato una specie di combriccola di compari, che, pur sapendo benissimo che cosa è successo, hanno delineato al processo una realtà inesistente, con l'unico scopo che i tre imputati, tutti a vario titolo implicati nell'assassinio di Sarah, ed in accordo tra loro, potessero farla in barba alla legge.

Quindi la tesi dibattuta è che ci sia in atto un gigantesco gioco delle parti, in cui la fine ingiusta della povera Sarah e l'accertamento di chi è stato il responsabile della sua fine non sia più il vero scopo del processo.

In realtà tra Misseri, da una parte, e Sabrina e Cosima dall'altra non c'è nessun accordo, nessuna strategia.
Cosima e Sabrina e Valentina e tutti le sorelle Serrano, esclusa incomprensibilmente la madre della vittima, SONO CONVINTE che il responsabile sia MISSERI. E così pure i DIFENSORI SONO CONVINTI della stessa cosa.
Misseri si dichiara colpevole per il semplice motivo che lo è e che non gli costa niente il dichiararlo, visto che più si dichiara colpevole e più i magistrati, la parte civile e dietro a loro tutto il circo massmediatico, si convincono che sia innocente.

Ciò chiarito, cercherò d'intervenire il meno possibile.

Aspettando le motivazioni della sentenza...

Saluti a tutti

Giacomo

Giacomo ha detto...

Riposto il commento

Vanna, sinceramente credevo che l'espressione "farla franca" non l'avessi usata tu, altrimenti non sarei intervenuto.

Però ho riletto con attenzione quello che hai scritto nel tuo intervento del 28 luglio delle 20:58 ed in particolare la seguente frase:

"La famigliola è meno sprovveduta di quello che ci fanno credere, potrebbe anche verificarsi che tutti e tre la facciano franca, forse è questo il gioco dei rispettivi avvocati."

Ebbene, anche a volerla esaminare nel senso più asettico possibile, non può sfuggire all'analisi che:
1) il termine "famigliola" è qui usato chiaramente in senso ironico, per indicare famiglia poco raccomandabile.
2) "meno sprovveduta" non può che significare "più furba", in senso deteriore.
3) sorvoliamo sull'espressione "la facciano franca", che, a mio modo di vedere, è più propriamente applicabile al solo Misseri.
4) "forse questo è il gioco dei rispettivi avvocati". Questa espressione può solo significare che tutti i difensori, ivi compresi quelli di Misseri (ma non dimentichiamo che ci sono anche i difensori di Carmine Misseri e Cosimo Cosma) hanno formato una specie di combriccola di compari, che, pur sapendo benissimo che cosa è successo, hanno delineato al processo una realtà inesistente, con l'unico scopo che i tre imputati, tutti a vario titolo implicati nell'assassinio di Sarah, ed in accordo tra loro, potessero farla in barba alla legge.

Quindi la tesi dibattuta è che ci sia in atto un gigantesco gioco delle parti, in cui la fine ingiusta della povera Sarah e l'accertamento di chi è stato il responsabile della sua fine non sia più il vero scopo del processo.

In realtà tra Misseri, da una parte, e Sabrina e Cosima dall'altra non c'è nessun accordo, nessuna strategia.
Cosima e Sabrina e Valentina e tutti le sorelle Serrano, esclusa incomprensibilmente la madre della vittima, SONO CONVINTE che il responsabile sia MISSERI. E così pure i DIFENSORI SONO CONVINTI della stessa cosa.
Misseri si dichiara colpevole per il semplice motivo che lo è e che non gli costa niente il dichiararlo, visto che più si dichiara colpevole e più i magistrati, la parte civile e dietro a loro tutto il circo massmediatico, si convincono che sia innocente.

Ciò chiarito, cercherò d'intervenire il meno possibile.

Aspettando le motivazioni della sentenza...

Saluti a tutti

Giacomo

chiara ha detto...

ho riflettuto sulla questione "se bisogna coprire qualcuno, perchè non accontentarsi di Michele?"

a questo proposito, a parte riflessioni del tipo "perchè lui, consapevolmente o meno, costituisce un collegamento con la realtà da coprire" (e quindi va tenuto fuori) oppure l'altra "è Sabrina che costituisce un collegamento e la "tortura giudiziaria" è tesa a farla crollare" (e quindi va tirata dentro) mi viene un'altra riflessione, che in realtà avevo già espresso ma che esplicito meglio: mancanza di comunicazione tra organi inquirenti.

Solita premessa, trattasi di mere illazioni, fondate tutt'al più su alcuni precedenti (penso ad esempio al caso Mollicone o ai delitti mafiosi/stragi di stato o al caso Montesi). Solitamente i potenti che vogliono insabbiare, raramente agiscono direttamente sui magistrati ma piuttosto sugli ufficiali di p.g. che svolgono le indagini sul campo: saranno loro, con gli esiti delle loro (artate) indagini a portare fuori strada la procura. Così, in questo caso, potrebbe darsi che sia stata la p.g. a servire M. sulla tavola della procura, ignorando però che questa aveva già una sua sospettata privilegiata. Così, la confusione di questa indagine sarebbe frutto di un mancato coordinamento: il p.m. non ha reso nota la sua pista favorita e chi doveva dargli un colpevole "di circostanza" gli ha dato il più ovvio. Quando la procura ha utilizzato quest'ultimo per arrivare alla figlia, tutti avevano raggiunto il proprio scopo e amen.

Ripeto: fatti? no, semplici ragionamenti per mostrare che anche a questa signolare circostanza (non accontentarsi del colpevole perfetto) esistono potenziali spiegazioni.

Ciao a tutti e keep calm, c'è chi è più pacato e chi più fumantino, ma la stessa presenza qui è indice che una "selezione" (tra utenti) la si è passata, per cui armiamoci di buona volontà per mantenere pacati i toni, da una parte e dall'altra. :-)

ENRICO ha detto...

CHIARA

queste tue ultime riflessioni su possibili disorganizzazioni e mancati coordinamenti ( voluti o involontari ?) fra polizia giudiziaria e pubblico ministero, mi hanno intrigato moltissimo !
Ciao

Manlio Tummolo ha detto...

Sono stato impegnato l'intero pomeriggio e solo ora vedo che la discussione si è accesa. Mi pare che non ci si accorga che non solo discutiamo da anni, ormai, sulle medesime cose, ma che facciamo anche baruffa per le medesime cose.

Caro Pino, sono le modalità dell'omicidio di quella povera ragazza che mi fa supporre, con buone ragioni (per cui ho detto: OCCORREVA INDAGARE, NON PRE-CONDANNARE come si è fatto con tre contadini di non abbondante reddito, ma con una villetta modesta: non è Versailles e neppure la reggia di Caserta), che gli operatori del crimine sono dei ricchi viziosetti, quelli che, non avendo potenza sessuale normale se la producono con giochetti sporchi e di pessimo gusto, come ormai spesso capita di leggere, arrivano a quei casi estremi che possono portare anche alla morte (non me li invento io: appartengono alla cronaca quotidiana). Che la ragazza sia caduta nelle grinfie di gente sudicia ce lo dice la nudità totale e ce lo dice il soffocamento, di certo non avvenuto con le mani, come sarebbe avvenuto - lo dico a tutti - se il semplice contadino infoiato fosse stato respinto O avrebbe usato il primo attrezzo pesante, battendolo sulla testa. Non va tanto per il sottile. I delitti passionali si scoprono subito proprio perché effetto dell'infoiamento e dell'istinto animalesco, non di un piano criminoso pre-determinato come questo. Qui invece siamo di fronte a geni del crimine, sia nel compierlo, sia nell'occultarlo, sia anche nello scaricarlo su innocenti, una volta dis-occultato.

Mi dispiace dirvelo: ma voi, in gran parte, siete dominati dal principio d'autorità. Se un Potente afferma qualcosa, per ciò stesso dev'essere vero, dimenticando che i POTENTI mentono assai più dei meno potenti e degli impotenti assoluti.

E basti il fatto che la celebre motivazione sta ancora bollendo in pentola, e chissà quando uscirà, carissimi, per capire che si è irrogato un ergastolo senza neppure sapere il perché.

Avvocati ? Come devo dirvelo che essi esprimono una difesa tecnica, sulla forma, non sul merito, non nei contenuti, non negli eventi, e che spesso, troppo spesso, non ne capiscono nulla, non essendo abituati a pensare, ma tutto apprendendo a memoria, come si usava 3000 anni fa o più. E spesso non si rendono neppure conto del significato di quello che leggono. Pretendono, i poverelli, di essere "creativi" come Dio, ma ripetono solo formule trite e ritrite, giocando il più delle volte su miseri sofismi.

Scandalizza che vi sia Coppi ? Se fosse stato Bartali, Mercks, o non so quali campioni ciclisti esistano oggi (lo sport non mi interessa), che diavolo cambiava? E' un fatto di pura coincidenza. Finora, non ha ottenuto grandi risultati: un ergastolo con isolamento diurno poteva prenderlo anche un ragazzo di studio. Di più non c'è in Italia.

Bene, aspettiamo questa fantastica motivazione e poi l'appello, ma intanto mi pare che 6 anni di custodia cautelare alle due donne non glieli tolga nessuno, sopratutto se si continua con la solita farsa: se non sono A e B, è C. Se non è C, sono A e B. Ma le lettere dell'alfabero arrivano alla Z, e contando anche le lettere non italiane alla W, all'Y, alla J, alla K. Potremmo pure metterci le lettere di tutti gli alfabeti non latini.

Manlio Tummolo ha detto...

Gentile Signora Chiara:

solo una piccola osservazione alle Sue considerazioni. Prima della riforma del CPP, la Polizia aveva funzioni più precise, ed esisteva un Giudice Istruttore. Dopo la riforma del 1988 e adattamenti vari, tutto passa sempre per il P.M, non a caso definito "dominus" delle indagini. Tutto gira e passa per lui. La Polizia Giudiziaria esegue solo ordini ricevuti e fa quello che vine comandato dal PM competente nel caso. Nel PM così si trova il vero responsabile formale e sostanziale di qualunque distorsione nelle indagini. A lui va fatto risalire il tutto.

Lei stessa con le Sua nota sul ritrovamento del corpo del pozzo, lo ha spiegato assai bene.

chiara ha detto...

Ciao Enrico.

Signor Tummolo, La ringrazio molto per gli auguri alla mia leoncina!

Sugli avvocati, che mi pare Ella prenda come categoria quasi-assoluta analogamente a quanto fa coi magistrati, non posso che dissentire, tanto sugli uni quanto sugli altri: esistono persone povere di spirito e d'intelletto ed esse saranno pessimi esponenti di qualunque professione, ma già anche come semplici cittadini. Che i numeri siano sfavorevoli alle eccellenze è una costatazione statistica che giustifica lo stesso termine di "eccellenza". Tutto il resto è umanità varia e media, con tutte le implicazioni del caso. In ogni settore.


p.s. condizioni economiche dei Misseri: postai tempo fa il contenuto del provvedimento di rigetto del sequestro conservativo chiesto da B&G per assicurarsi la capienza patrimoniale ai fini del risarcimento della parte civile. Il Tribunale rigettò la richiesta affermando che il patrimonio era sufficientemente capiente e poichè formato in gran parte da immobili, di difficile dispersione. E' chiaro, immagino, che non parliamo di capienza per i 33mln richiesti, ma comunque parliamo d'altro rispetto alla villetta e al conto corrente.

chiara ha detto...

ah, scusi signor Tummolo, mi era sfuggito l'ultimo.
Sì, gli "scripta" son quelli (ho infatti esitato a porre nella stessa frase il caso Mollicone e il caso Montesi) ma osservo che di fatto, vantando maggiore conoscenza del territorio e delle persone, gli ufficiali ed agenti di p.g. sono (quasi) sempre riguardati dai magistrati quali "stelle polari" nell'imbastire le indagini, specie se parliamo di paeselli. Quelli intelligenti, almeno; perchè poi ci sono quelli giovani e arroganti che non avendone la formazione pretenderebbero di comandare gente che, se ben lavora, può guidare un'indagine assai meglio.
La riforma in effetti fu fatta proprio perchè si constatò il grave vulnus di cui parlai sopra (manipolazioni) ma - com'è d'uso - la toppa rischiò d'essere peggiore del buco e se gli uomini han fama d'esser validi, il buon magistrato vi fa ben affidamento.

Poi c'è l'altro lato della medaglia, invece: dopo anni che un ufficiale di p.g. lavora con quel magistrato, sa cosa si attende e come lavora e può accadere che vi si conformi, un po' come fanno i periti "ricorrenti", frustrando se necessario la propria professionalità pur di salvaguardare lo status.

Ce n'è di ogni, al mondo...

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Giacomo grazie di cuore,e dire che sei un vero amico è poco.Su quello che hai sempre scritto non cambio una sola virgola,hai letto i verbali,hai visto i video delle udienze e in più le dichiarazioni rese nell'immediatezza della sparizione,il seguito lo sai benissimo,ritrattazioni e falsità a non finire,il tutto condito da un bel sogno.Ho provato a fare un piccolo calcolo con i vari orari di partenza,di avvistamento,di arrivo in casa Misseri,il litigio e poi la fuga di Sarah per le strade del paese fin quando il fioraio nel suo "sogno,sequestro" vede Sarah che minacciata dalla zia entra in macchina,bene,ora dico la mia:Secondo il P.M. Sarah esce da casa alle 13.50,13.55 per andare da Sabrina,in tutto circa 5,o 6 minuti di strada,arriva c'è il litigio e scappa,poche centinaia di metri è viene intimidita è fatta entrare in macchina,a questa scena assiste il fioraio,che nulla fa e nulla dice nell'immediatezza,la cosa strana caro Giacomo è, che Sarah sta andando nella direzione opposta,ossia verso casa,ok.Ora visto che a qualcuno(P.M.) ha fatto piacere far diventare le sagome persone,anch'io uso lo stesso metro .Il signor La stella ha spento il computer alle 14.05,poi esce in giardino per controllare l'uva,poi chiude tutte le porte (circa 8)sale in macchina,poi si ferma per guardare dei necrologi ad un incrocio,poi di colpo vede una figura esile che con passo svelto gli passa accanto è va verso casa degli zii,sono circa le 14.20,0 14.25,poi ci sono i fidanzati che vedono Sarah e dicono che,erano le 14.30 circa,però la direzione in cui sta andando Sarah e l'opposta di quella in cui la vede il fioraio,allora c'è qualcosa di strano in questi orari,se il fioraio vede Sarah intorno alle 14.10,o 14.15 in direzione verso casa,il signor La stella e i fidanzati alle 14.25,e poi le 14.30 circa in direzione opposta chi vedono? un fantasma no di certo,(di giorno non escono)I fidanzati vedono Sarah in carne e ossa,e con i capelli biondi.Caro Giacomo a trasformare le sagome in persone reali siamo tutti bravi,ma,i fidanzati non hanno visto una sagoma,il La stella non ha visto una sagoma,ma,una persona che con passo svelto gli passava vicino,solo che,non ha fatto in tempo per vederla in modo chiaro e ben visibile.Concetta ha detto che voleva giustizia per sua figlia,bene,allora dovrebbe fare una sola cosa:confermare la sua prima dichiarazione ai carabinieri,ovvero che sua figlia è uscita da casa verso le 14.30,mentendo non le ha reso giustizia,lo stesso dicasi per il Petarra,e se poi crede al sogno,beh,allora è come credere che l'aria fritta si può mangiare.Se non sono stato chiaro fammi sapere,di quello che hai sempre riportato mi fido a occhi chiusi,non mi fido di chi ha cambiato gli orari.Ciao carissimo amico,e buona serata a tutti,con il solito cordiale saluto per il carissimo Prof Tummolo.

Giacomo ha detto...

Vito, le tue osservazioni non fanno una grinza. Sono tutte cose ampiamente dibattute tra noi, ormai da anni, e che hanno trovato sempre puntuale riscontro negli articoli di Massimo. Egli giustamente, avendo ormai analizzato profondamente tutte le risultanze processuali, evita di ripetersi e lascia il campo ad altri opinionisti, che possono comunque apportare ulteriori considerazioni per arricchire e completare l'argomento.
Ti saluto con molta cordialità e ti rinnovo gli auguri per tutto.

Saluti a tutti gli amici del blog ed auguri a Chiara per il compleanno della sua bambina.

Giacomo

Annamaria Cotrozzi ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Vanna ha detto...

Manlio, in riferimento al tuo post delle 21,04 che condivido,ti chiedo: se gli avvocati lavorano ripetendo "formule trite e ritrite" cosa caratterizza la differenza tra un avvocato d'ufficio e un principe del foro, secondo te?Perché è vero che il C. sembra non essersi impegnato più di tanto e che per tale impegno era sufficiente un avvocato d'ufficio.
Lessi che accettò l'incarico perché era convinto che Sabrina fosse innocente,in realtà come ha difeso la ragazza?
Secondo te ha una strategia difensiva?
Grazie per l'ascolto.
Ti auguro una buona notte.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Chiara tanti auguri per la tua piccola.Io non ho dimestichezza con le questioni giuridiche o giudiziarie,quelle le lascio a chi è più competente di me.Di una cosa sono certo che,chi bara prima o poi viene scoperto,e l'aver mentito vedrai che a qualcuno costerà molto caro,e vedrai che,al P.M. Buccoliero non sempre gli sarà facile proteggere il suo"gregge",il Petarra e la Pisanò credo che avranno bisogno di un buon Avvocato in seguito.Come ti spieghi che sono stati tutti spiati,intercettati,migliaia di sms ,e nulla è uscito fuori sul Galoppa e la Bruzzone? e certo,gli "amici" non si spiano,anzi,un bel elogio al loro operato per aver"contribuito" a scoprire i colpevoli,bravi,hanno fatto un buon lavoro per ora,in seguito vedremo.Zio Michele ha costruito un altarino in garage per ricordare Sarah,beh,se non fosse morta in garage,mi dici perché l'ha costruito in quel luogo? Per favore cerchiamo di non travisare i fatti,le fesserie dette in questi anni da personaggi autorevoli sono più che sufficienti,e il tribunale di Taranto ormai è stato "marchiato",il bello è che nulla fanno per evitare certe storture giudiziarie.Ciao e serena notte.

chiara ha detto...

Buonanotte e un grazie particolare a Giacomo e Vito per gli auguri al mio tornado biondo.

Non ve la prendete se filiamo su incongruenze o presunte tali, la storia umana ci ha insegnato che solo l'impossibile va accantonato mentre l'improbabile fa ancora parte del ventaglio delle possibilità. Porsi domande e cercare risposte non fa male a nessuno; se non porteranno da alcuna parte avranno avuto l'effetto di "blindare" ancor più la tesi che voi - non senza concreti appigli, forse addirittura gli unici al momento fondati su fatti e atti - propugnate. MA vedete, proprio quegli atti e fatti che costituiscono la forza della tesi ne costituiscono anche il limite: dobbiamo avere consapevolezza che ciò che abbiamo è unicamente ciò che ci è stato consegnato, mentre non possiamo sapere se e quanto in realtà ignoriamo e magari ignorano gli stessi inquirenti, su questo credo non ci possano essere opinioni divergenti, è un fatto anch'esso.
Quindi, in attesa delle motivazioni della sentenza, che non dubito accentreranno il dibattito delle settimane successive, approfittiamo per sviscerare i non detti e non letti...non si sa mai dove possa annidarsi la verità, al di là delle apparenze, anche le più ragionevoli.

magica ha detto...

ciao vito
i tuoi post sono di un uomo buono e sincero . ti leggo sempre con piacere., perchè i tuoi scritti sono in sintonia con i miei , la pensiamo allo stesso modo -
c'è molta aggressivita' in giro . sue cose sono infinite: l'ignoranza e la cattiveria umana ,, son diretta ..dalle mie parti si usa dire quello che si pensa senza essere ruffiani .
ti saluto vito ,,buonanotte ,

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Chiara io quello ho letto, quello ho sentito e quello ho visto,e poi lasciami dire che, se un P.M. si attacca ad un sogno,allora non ha molto in mano,a parte i giudici suoi "amici",e certi deficienti che ritrattano perché minacciati,e no cara questi sono sporchi giochi di potere.Ciao e buonanotte.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Magica grazie per il buono e sincero,certo che lo sono,per questo sono qui a scrivere insieme a voi tutti su questo caso giudiziario,e di certo non mi faccio prendere per i fondelli da alcuni deficienti con sogni,pettegolezzi o falsità solo per farsi notare,e magari farsi pagare andando in televisione a sputtanare tizio o caio,che amici che aveva la Sabrina cara magica,che Dio ci protegga da certe persone,ma,stai tranquilla l'inferno li attende.Ciao bella e simpatica amica,buona notte.

chiara ha detto...

Vito, su quello non c'è discussione. Semmai, discussione vi è sul se fermare le riflessioni a "Misseri assassino" o andare oltre e vedere cosa si trova; solo questo. E se i motivi del fermarsi sono stati ampiamente illustrati e in parte condivisi, quelli dell'andare oltre stanno cercando di sopravvivere con non poche difficoltà...si chiede solo di non renderlo oltremodo difficoltoso. Buonanotte caro Vito e, dato che oggi Einstein è già stato citato, contribuisco anch'io con un suo pensiero, ricollegandomi a quanto detto sulla conoscenza che non necessariamente esaurisce lo scibile: “L’immaginazione è più importante della conoscenza. La conoscenza è limitata, l’immaginazione abbraccia il mondo, stimolando il progresso, facendo nascere l’evoluzione.”

Se l'immaginazione di p.m., giudici e testi del processo Misseri è immaginazione maligna e nociva in quanto tesa non ad indagare la realtà ma ad affermarne una presupposta, la nostra non fa male a nessuno e, sai mai, potrebbe condurre ad un progresso, perchè escluderlo?

Vito Vignera da Catania ha detto...

Ben detto cara amica sei stata"chiarissima",condivido in pieno le tue ipotesi,bisogna analizzare tutto,a 360 gradi e ragionarci su,senza mai dimenticare chi ha confessato,chi ha fatto ritrovare il cellulare,chi costruisce altarini e che alle ore 15.00 era in fuga da Avetrana sapendo che la nipote era sparita,per poi fare ritorno dopo un'ora e andare a raccogliere fagiolini come se nulla fosse successo,qui converrai che il caro zietto non la racconta giusta,il contadino dal cervello fino che voleva depistare,poi ci ha ripensato,ma,purtroppo nel suo cammino ha incontrato come pinocchio il gatto e la volpe(femmina),il resto lo sai,vedremo queste motivazioni come saranno,credo che li faranno uscire a settembre .Buona notte carissima e bellissima,come vedi con calma si può tranquillamente discutere,nessuno mi paga per accusare o difendere i Misseri,anzi ci rimetto tempo e sigarette,per le ore piccole che faccio,alla fine credo che chiederò un rimborso spese,più gli arretrati.Ciaoooo buonanotte.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimi amici buon giorno,cerchiamo di mantenere la calma e di esprimere i nostri pensieri senza darci addosso uno contro l'altro,come se uno fosse più intelligente dell'altro,il caso l'abbiamo analizzato in tutte le sue forme,può essere che qualcosa ci sfugge,ma,al momento di quello che sappiamo è quello che è uscito fuori da circa 3 anni dal delitto.Oggi vi assegno un piccolo compitino:Michele Misseri è il"FINTO"assassino,o il "VERO" assassino? e perché? Buona giornata a tutti.

Vanna ha detto...

Chiara buongiorno!

Si stanno tentando molte piste per comprendere il fatto e tutte possono essere reali.
La conoscenza è limitata, l'immaginazione abbraccia il mondo, dici, ed è verissimo!
Ed è altrettanto vero che a volte è stato il barlume creativo che ha permesso di comprendere di più.
Le indagini sugli ultimi assassinii sono partite male, i carabinieri e la polizia, vedi il caso Yara, non hanno collaborato e anche qui, come hai ipotizzato,non c'è stato dialogo adeguato tra gli inquirenti.
Ora qui sta accadendo che i dialoghi seguano due filoni con metodi diversi.
Se da una parte si ragiona,non si giudica si ipotizza, aprendo scenari sempre uguali ma osservati da diversi punti di vista,
dall'altra parte si continua a ripetere la sequela di momenti, spazi, telefonate, incontri per strada che non costituiscono prove.
Accade ancora che chi non giudica venga attaccato e giudicato a sua volta e si accende il fuoco.
Ti chiedo un parere: secondo te questo fuoco periodico accade quando si dice qualcosa di vero oppure è un semplice "pour parler"
perché non si ha nulla di nuovo da dire?
Questo andirivieni è diventato monotono, quando cresce lo spessore dialogico, si cerca di farlo scadere, ecco in questo si usa metodo, solo in questo caso.
Ciao

Vanna

magica ha detto...

cari amici vicini e lontani ..

stavo assporando uno yogurt ai lamponi . appena colti nel mio podere .
stavo pensando : sarh fu vista alle 14,30 dai fidanzati . puo' essere che videro il suo fantasma ..come dissero gli inquirenti a quell'ora sarah . era morta .
non conta .. certo negarono l'evidenza

Manlio Tummolo ha detto...

La nostra supertecnologia ultra-moderna ed ultra efficiente ha terrore dei temporali (fenomeni di antica data, a dire il vero). Ieri sera la mia superconnessione satellitare è stata bloccata da un temporale, non ancora al completo; poi quando è arrivato in pieno ho preferito chiudere il tutto, visto che due mesi fa circa mi aveva fatto saltare il computer con conseguenti spese discrete per uno nuovo.

So che la cosa non interessa più di tanto, ma per far capire perché ieri sera non ho risposto a nessuno.

Intanto a Vanna: che differenza fa tra avvocato d'ufficio e avvocato di fiducia? Formalmente il primo è dato, il secondo è scelto, ma il primo può essere sia confermato, sia ricusato (cfr. Galoppa). Qualitativamente si pagano tutti e due, forse all'avvocato d'ufficio alla tariffa minima, ma non è detto che quello d'ufficio non sia più abile di quello scelto di persona (anche perché, quando si sceglie per la prima volta, si può incontrare il più scalcinato del foro, magari su consiglio di qualche amico). Per il resto gli obblighi dell'avvocato sono i medesimi.

Ho distinto le loro abilità nelle questioni procedurali, da quelle del merito: perché le differenze sono praticamente tutte lì in fatto di abilità. Ho conosciuto avvocati fin da quando ero giovane, ne ho visti di miei e di altrui, e devo dire che l'impressione sulle loro doti intellettuali non è stata al massimo. Ovviamente eccezioni vi sono: gente che studia per conto proprio o gente che ha una formazione preesistente quella di giurista; allora il discorso può cambiare.

In effetti la figura dell'avvocato in Italia è imposta, in altri Paesi no. Un esempio storico è quello del comunista bulgaro Dimitrov che da solo si difese splendidamente dall'accusa dell'incendio del Reichstag, agli inizi del regime nazista (1933), e ne uscì assolto. Forse se si affidava ad un avvocato sarebbe stato condannato.

Certo, non è giusto generalizzare, ma l'impronta metodologica degli studi giuridici è arcaica, pre-scientifica se non antiscientifica, troppo abbandonata alle ritualità, di qui i guai che caratterizzano tanto i magistrati, quanto gli avvocati (fratelli di Facoltà), e anche la loro "solidarietà", che si nota particolarmente negli avvocati di parte civile, sempre a rimorchio dei PM.

Grazie al sig. Vignera dei saluti, che ricambio vivamente anche per la moglie, a cui tutti auguriamo una rapida reazione al male e un veloce guarigione.

Manlio Tummolo ha detto...

Una piccola osservazione riguardo ai sensi di marcia presunti di Sarah Scazzi: a voi non capita mai di ritornare sui vostri passi, se per caso vi accorgete che vi manca qualcosa oppure che qualcos'altro vi abbia attratto ?

L'averla vista camminare in due sensi diversi, in uno stesso arco di tempo che non sia un infinitesimo di secondo, non è contraddittorio.

Ciò che a me colpisce è che nessuno l'abbia vista nell'ultimo tratto di strada prima di entrare in quella villetta, oppure addirittura entrando nella villetta (salvo il solito Michele Misseri, utilizzato a seconda delle posizioni come fonte di Verità assoluta).

Iffatti per stabilire il "locus delicti" è determinante stabilire se vi sia arrivata e quando, in quella casetta. E una delle tante dimostrazioni della disonestà intellettuale dei SS. Inquisitori è l'aver repentinamente ribaltato la versione, quando la Corte di Cassazione ha definito "inattendibile" il "doloroso percorso di ravvedimento" del buon Misseri. Un piano evidentemente predisposto dagli stessi SS. Inquisitori, non contando che la Suprema Corte non avrebbe presa per buona la serie di evoluzioni e di piroette in quei famigerati racconti, di cui né il primo, né l'ultimo ha un qualche fondamento concreto.

Vorrei saper qual mai delitto passionale non sia stato scoperto immediatamente, proprio perchè la concitazione seguita all'eccitazione, alla voglia, fa commettere tutta una serie di errori, e anche perché una volta scaricatasi la bramosia fisica, generalmente l'omicida crolla: forse non si pente, ma confessa, si lascia prendere, come se fosse svuotato da ogni energia, altro che andare alla ricerca di vecchi pozzi abbandonati portandosi cadaveri in macchina col rischio di essere fermato per una qualunque ragione.

Una tale procedura è assai più ragionevole fra due o tre viziosetti che, dopo aver mandato all'altro mondo la loro vittima, cercano di farne sparire il corpo, con un piano già ben prefissato. Nessuno dei miei obiettori mi ha mai chiarito perché i pozzi siano luoghi prediletti in Puglia e Basilicata per far sparire cadaveri, e non credo tutti ad opera di contadini infoiati della nipote. Abbiate pazienza...

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof Tummolo buon giorno.Non ci sono presunti percorsi,ma uno solo è il percorso fatto da Sarah,ossia verso casa della cugina per andare al mare.Se poi nessuno l'abbia vista negli ultimi 200 metri,non vuol dire che non sia arrivata a casa degli zii,quel percorso lo faceva tutti i giorni,mattina e sera,ed è sempre arrivata.Le faccio un piccolo e banale esempio:Quando Mariangela e la sorellina arrivano la prima volta davanti casa di Sabrina c'è il garage aperto,solo che Michele non lo vedono perché è dentro il garage,poi vanno via,ma,dopo 5 minuti ritornano e Misseri sta davanti al garage,questo non vuol dire che, perché la prima volta non l'anno visto non c'era,semplicemente non l'anno visto perché stava dentro al garage.Ora caro Prof se in quei 200 metri fuori non c'era un'anima viva ,non vuol dire che non li abbia fatti,solo che nessuno l'ha vista.Carissimo Prof non che io voglio essere presuntuoso,ma,un giorno mi darà ragione su quello che ho sempre affermato,ovvero che alle ore 15.00 il caro zietto trasportava il cadavere della nipote per occultarlo in contrada mosca,fortuna ha voluto che nessuna pattuglia di polizia l'abbia fermato quel maledetto giorno.Di passionale non c'è nulla,ma,solo un delitto d'impeto scaturito per motivi abietti,non era innamorato della nipote,ha avuto il classico raptus,o come possiamo definirli 5 minuti di follia.Di film gialli ne vedo tanti,e più passa il tempo e più mi convinco che a volte la realtà supera la fantasia,pensi a quel deficiente che ha tenuto nello scantinato per 10 anni 3 ragazze e non l'avevano scoperto.Cordiali saluti caro Prof,e buon pranzo.PS,di Mimosa si son perse le tracce,che dice avvertiamo qualcuno?

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Massimo Prati,capisco che sei impegnato,però un tuo intervento su quello che commentiamo ogni tanto sarebbe una cosa gradita,collabora insieme a noi,e non ci abbandonare al nostro destino,grazie come sempre per la tua ospitalità.

magica ha detto...

caro vito mi fa piacere che tu condivida con me le tue impressioni senza peamboli sul caso sacazzi.
se non contano gli indizi e le altre circostanze di quel 26 agosto.cosa conta?
non possiamo inventarci nulla .. altrimenti vincere è troppo facile .
mi sovviene del marocchino che fece la telefonata alla morosa quando spari' yara ,, fecero analizzare da esperti il significato del messaggio . ci furono diatribe a non finire ,
che significa? che danno importanza a tutti gli elementi anche i piu' banali per dipanare la matassa. invece nel caso scazzi si dice che non contano .eppure esiste tutta la cronologia dell caso ..

Vito Vignera da Catania ha detto...

Ciao cara magica.Gli indizi a mio favore li tengo ben stretti,quelli a sfavore e ricostruiti per formulare assurde accuse contro tizio e caio li lascio perdere,non servono a nulla e non portano da nessuna parte.Porta un po di pazienza e poi vedrai a settembre cosa succede,il tempo che escono le motivazioni,e poi la carovana si metterà di nuovo in viaggio,e chissà che non salga qualche "nuovo"passeggero,aspetta e poi vedrai,l'attesa è snervante lo so,qualcuno ha voluto scherzare con il fuoco,bene,presto si accorgerà che col fuoco si può bruciare.Ciao cara e buon pranzo,a più tardi e fidati di quello che dico.

ENRICO ha detto...

Caro Manlio

Condivido in pieno le tue considerazioni sul comportamento relativo a colui che uccida sotto l'effetto di un raptus

Quello del contadino avetranense rientrerebbe nella fattispecie del delitto EMOTIVO scatenato da un fattore imprevisto ed inimmaginabile anche per l'omicida stesso e non in quella del “delitto passionale”caratterizzato, viceversa, da forti disagi relazionali e da una intensa ed ossessionante maturazione che pervade la vita stessa della persona fino a sfociare in una tragedia a lungo premeditata

Pertanto se si parte dal presupposto ( e mi sembra che qui nel blog NESSUNO di coloro che sostengono la colpevolezza del Misseri abbia alcun dubbio che si sia trattato di un raptus) e’irrealistico ipotizzare che costui dopo aver consumato il delitto sotto l’effetto di un improvviso impulso omicida , abbia potuto, negli attimi immediatamente seguenti, riacquistare una lucidità un autocontrollo un distacco ed una freddezza tali da consentirgli di compiere tutte le successive operazioni con meticolosa precisione e di nascondere agli occhi di tutti familiari compresi, senza mai tradirsi per un intero mese, non solo il corpo della vittima ma persino gli inevitabili enormi turbamenti interiori personali

CHIARA

spero proprio che i tuoi due obiettivi post di questa notte siano serviti a chiarire lo spirito con il quale alcuni di noi affrontano “ il caso”in questione

ENRICO ha detto...

EC ( mi è saltato un pezzo della frase..)

" Pertanto se si parte dal presupposto CHE CI TROVIAMO DI FRONTE AD UN DELITTO EMOTIVO"

ENRICO ha detto...

Ps

leggendo alcuni degli ultimi commenti, dubito che gli esplicativi e razionali interventi di Chiara siano stati compresi...

Vito Vignera da Catania ha detto...

Caro Enrico perché non dici a quale commenti ti riferisci,e poi vedrai il seguito.ciao

ENRICO ha detto...

beh, era talmente intuitivo che non credevo tu avessi bisogno di precisazioni

Comunque, visto che me lo chiedi : si tratta del tuo in risposta a quello di "magica" nei quali si evince che non avete colto il senso dei due post notturni di Chiara .
Eppure erano così CHIARI

In ogni caso, LIBERI TUTTI ! ciascuno è signore e padrone dei propri cervelli, ci mancherebbe altro !

magica ha detto...

vito .
ad avvalorare la tesi che misseri quel 26 era gia' in garage a trafficare da un bel po' di minuti:cioè prima che arrivasse mariangela a la sorella , fu la testimonianza ' della ' mamma di una amica di sabrina., sembra che volesse un appuntamento estetico ..ella passo' ' .. alla casa dei misseri e vide il garage aperto , e tutt'intorno silenzio e non volle disturnare data l'ora .
vide il portone del garage aperto . manon si affaccio' .
invece misseri durante l'inc prob .disse che si trovava sullo sdraio a dormire . misseri . racconto' tante di quelle palle che non si rendeve nemmeno conto di dirle: era arrivato al punto che diceva si e no alle domande ..
dunque misseri er all'interno del garage ,, dal momento che il garage si trova nella pubblica via . enon era custodito .. ma c'era lui dentro . da un po' ..












8era andato nel pallone

Vanna ha detto...

Enrico e Manlio, condivido tutto il vostro dire.

Vanna

magica ha detto...

vituccio..
se uno uccide ,in qualunque modo lo abbia fatto . se la da' a gambe il piu' presto possibile ., altrimenti l'istinto di soppravivenza che ci sta a fare?
cercano tutti di non farsi scoprire .
ma . trovate le tracce lasciate dall'omicida incominciano i prelievi, e le circostanze , si controllano gli ultimi tabulati.un po' alla volta si avvicinano alla verita' .
.. quando l'asassino viene preso naturalmente nega anche l'evidenza .. ma è inutile negare ., se si trovano indizi seri . alla fine messi alle strette i colpevoli confessano .. alcuni non ne vogliono sapere.. ma è inutile le tracce di colpevolezza sono troppo evidenti ...
li abbiamo sentiti alla tv .. che alcuni si dichiarano innocenti . come quel signore siciliano che fece sparire la moglie .,,perchè aveva molti cani . .. acquisto' quel contenitore per fare il bagno ai cani? la moglie ando' via da casa scendendo da un dirupo sconnesso ..per la strada non ando' via .
è inutile negare l'ha fatta fuori . ho un dubbio atroce . ma non lo esprimo perchè è troppo invasivo

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Vito Vignera,

ho molta stima per Lei, e lo sa, ma Le assicuro che, dopo le varie analisi e paragoni, non crederò mai che Michele Misseri abbia ucciso sua nipote acquisita, per un qualunque motivo, né che l'abbia occultata, ma semmai che sia la vittima di azioni delatorie prima, depistatorie poi, e della propria fragilità di carattere, pensando di far evitare una lunga carcerazione alla figlia, poi di poterla vedere uscire. Invece si è visto incarcerare anche la moglie.

Signor Vignera, non mi venga a dire qual era il percorso realmente fatto o non fatto dalla ragazza, in quanto, finché c'erano testimoni oculari, lo sappiamo, dopo in realtà non lo sappiamo. A me non interessa convertire nessuno, voglio esprimere, da libero cittadino, ciò che penso privo di preconcetti televisivi e giornalistici. Qui a titolo di contributo ricorderò due tipologie di assassinio a scopi sessuali:

1) il delitto di Maria Goretti, aggredita dal parente con una certa premeditazione (infatti l'assassino si portò dietro un coltello), e uccisa a pugnalate per il rifito di cedere alle voglie del giovane, il quale però poi crollò psicologicamente, e addirittura si convertì diventando frate, se non erro.

2) Il delitto del Circeo (1975): qui la semplice passione sessuale non diventa semplicemente assassina, ma prima di tutto sadica e torturatrice.

Due ragazze, Donatella Colasanti, sopravvissuta fingendosi morta, e Rosaria Lopez torturata e massacrata, strangolata. Chiuse ambedue in macchina, sarebbero state gettate chissà dove (dove, cari signori ?), se non fosse che Donatella richiamò l'attenzione di una guardia notturna. Erano ambedue nude e sanguinanti: Donatella sopravvissuta solo per la propria finzione.

Il processo ? I tre signorotti, i tre don Rodrighi, Gianni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira, avevano già esperienze di violenze sessuali. Nondimeno i signori giudici, i quali nelle loro distorte e bambinesche conoscenze di psicologia e di psicopatologia, hanno molta indulgenza verso cosiddette malattie mentali e finti pentimenti, sono stati poi repsonsabili della fuga di Guido e di Ghira, mentre l'Izzo ha pagato con comodità, tanto da arrivare a compiere altro duplice assassinio.

GENTE DI QUESTO STAMPO, NON CONTADINI, HANNO COMPIUTO CON ABILITA' PIU' RAFFINATA ANCORA IL DELITTO DI SARAH SCAZZI. Questa è la mia tesi, rafforzata da studi criminologici e giuridici. In questa categoria di viziosi mostri del sesso andavano cercati l'autore o gli autori del delitto, che evidentemente, come l'altro triumvirato del crimine, furono e sono protetti, visto che stavolta la vittima era del tutto morta, dai SS. Inquisitori (i quali sanno, probabilmente al 90 % chi possano essere), quindi non c'era la denuncia di una sopravvissuta.

Manlio Tummolo ha detto...

PS) Se volete avere un'idea di quanto fatto, molto probabilmente a Sarah Scazzi, oltre che su Wikypedia "Massacro del Circeo", potete vedere :

www.circei.it/massacro-del-circeo.html

Troverete la descrizione, estremamente precisa e dettagliata, di Donatella Colasanti. A titolo di anticipo, vi troverete come la ragazza venisse trascinata nella stanza con una cinghia dei pantaloni al collo.

magica ha detto...

è possibile che tutti gli avv difensori di utti gli indagati .
e quelli dell'accusa , abbiano fatto processi che durarono mesi o anni . avv che non sono sprovveduti .. abbiano preso un granchio spaventoso?
mentre tummolo in quel di udine abbia scoperto tutto'?
..
senza nessuna diatriba ma è quello che ribadisce da sempre ..
un tipo come tummolo non rinnega quello che scrive . l'ipocrisia non è nel suo modo di fare ..percio' non mi aspetto rimostranze .
buonaserata da magica
































































8

Vanna ha detto...

MANLIO, SEI STATO ASSOLUTAMENTE STRAORDINARIO!!!

Vanna

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof Tummolo lei è padronissimo di credere che Michele Misseri non sia l'assassino della nipote,invece legga cosa scriveva Valentina alla cara zia Concetta il 31 ottobre 2010.

"Cara Zia Concetta,
ti scrivo 'cara' non perché la lettera deve iniziare per forza in questa maniera ma perché noi ti vogliamo ancora bene soprattutto perché grazie a te, abbiamo avuto la possibilità di conoscere la Nostra Sarah! Noi capiamo il tuo dolore. Ma volevo ricordarti una cosa. In quei 42 giorni di attesa noi tre ti siamo state vicine. E non per ingannarti".
"Ci aspettavamo di ritrovare Sarah viva!! Io, Sabrina e mamma avevamo dei progetti..Sabrina voleva regalare a Sarah un computer per non dare più la possibilità alle amiche di chattare con la sua password; io, come già sai volevo tenermela per un po' a Roma - prosegue Valentina Misseri - Mamma voleva invece organizzare una grande festa. La festa che Sarah aveva sempre desiderato, con palloncini, regali, dolci, pizze, amici e parenti! In quei 42 giorni, quante volte hai visto mio padre a casa tua? Solo due!. Secondo te, perché? Lui aveva la coscienza sporca, sapeva quello che aveva fatto!
Non ti chiederemo mai di perdonare papà, neanche noi l'abbiamo fatto! Quando sono andata a trovarlo gli ho detto che quello che aveva fatto a Sarah è imperdonabile e per questo merita di stare in carcere, ma è mio padre e non posso abbandonarlo.
Per 28 anni è stato un padre meraviglioso. Non posso cancellare tutti questi anni. Quello che non capisco è perché tu sei così sicura che Sabrina sia colpevole. Quando papà è stato arrestato, nella mia mente avevo un puzzle con qualche tassello mancante. Pian piano ho aggiunto i pezzi mancanti e il puzzle è stato completato. Tutto tornava Per questo non ho mai fatto niente per difendere papà. Per Sabrina, invece, non esiste un puzzle!.
Zia, voglio che tu capisca una cosa
Se Sabrina c'entrasse qualcosa con la morte di Sarah, non mi sarei data tanto da fare perché sono la prima a chiedere giustizia per Sarah, invece Sabrina è innocente.
Valentina.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro amico Vito Vignera,

pensa che questa lettera possa modificare le mie considerazioni in merito? Valentina non era presente al delitto, ne sa quanto noi due.

Grazie Vanna,
forse non merito tanto. Anche il caso Yara riguarda l'incontro di uno di questi sporchi manìaci.

Cara Magica,
sulla mia irremovibilità non tanto sui particolari, quanto sulla categoria degli assassini di Sarah, che può essere di viziosi e criminali insieme (nel senso di mafiocamorristi e simili), ed abbastanza ricchi, può starne certa.
Quanto agli avvocati, bisogna aver avuto a che fare con loro direttamente, ripetutamente e per conto d'altri. Ripeto: nel merito non entrano mai. Il loro compito è smontare un'accusa, soprattutto sul piano formale, non per i fatti in sé. Quando cercano di andare oltre, prendono spesso cantonate evidenti, come quella di non saper utilizzare come argomento centrale, non le confessioni estorte, bensì l'assenza di ogni elemento probatorio contro le due donne. Accusando il padre/marito non fanno che darsi la zappa sui piedi, e i risultati si sono visti ampiamente: meglio (o peggio) di così non si poteva.

Guardate, guardate quel sito che vi ho dato: forse chiarirà a molti fideisti che cosa può essere realmente successo, la tattica di avvicinamento, l'apparente cortesia, l'eleganza del vestiario, e poi lo scatenamento delle belve che più ripugnanti non si possono dare. Meglio incontrare una tigre, un leone, un coccodrillo, un boa insieme. Almeno ti uccidono in un colpo solo.

ENRICO ha detto...

MASSIMO

per favore potresti fare qualcosa per eliminare quei fastidiosi spazi bianchi lasciati da "magica" sotto la parte scritta dei suoi commenti ?
Grazie
Enrico

Manlio Tummolo ha detto...

PS) Sempre per il nostro carissimo Vito Vignera.

Si immagina che sarebbe successo se Donatella Colasanti non avesse finto di essere morta e non si fosse salvata ? Avrebbero getta1to i corpi in qualche pozzo, in qualche discarica, o affossate ad qualche parte. Nel caso di successivo ritrovamento, gli illustri magistrati competenti avrebbero di sicuro scatenato il loro interesse su qualche povero disgraziato (allora non esistevano extracomunitari), gli avrebbero fatto sputare l'anima e lo avrebbero condannato all'ergastolo come MOSTRO (cfr. Girolimoni).

Si renda conto una buona volta che i magistrati, per formazione culturale, se la prendono sempre con i poveri, con gli stolti, con gli ignoranti. Il massimo è quando trovano tutto questo riunito in una sola persona (delitto del tassista Girardi a Trieste).

Liberatevi dalle illusioni, liberatevi dai pre-concetti, studiate la storia giudiziaria. I piatti della famosa bilancia non servono a misurare delitto e pena, cone crede il popolo ingenuamente beato (Aldrovandi insegna), ma il più forte e il più debole ! E il più forte schiaccia sempre il più debole, anche in questa nefasta caricatura cialtronesca di democrazia e di repubblica.

Nel caso Aldrovandi, già in partenza il PM imputava agli agenti (quattro contro un ragazzo) non un delitto doloso, non una vergognosa sopraffazione, bensì un omicidio colposo, come se l'avessero per caso investito in strada. Sono cose da far rivoltare il sangue e qualcosa di più.

ENRICO ha detto...

Evidentemente la missiva non è stata sufficiente a convincere i giudici. Infatti Misseri è stato prosciolto dall'accusa di aver ucciso la nipote.

E questo non per gli stessi motivi per i quali il prof. Tummolo ( con cui concordo ) non crede all'autoaccusa del contadino ma perchè il Misseri con le sue ventimila stravaganti versioni, una diversa dall'altra e tutte tra di loro contrastanti, ha finito per rendere la sua posizione processualmente inutilizzabile in quanto palesemente inattendibile obbligando i Pm a dirottare le loro " attenzioni" verso Sabrina e la madre

Lo hanno fatto perchè hanno fortissimi sospetti che il delitto sia sicuramente "casalingo" o perchè, al contrario proprio in quanto hanno fortissimi sospetti che non lo sia urge loro bisogno di fornire un' adeguata copertura a "qualcuno" ?

ENRICO ha detto...

Riporto le ultime righe del mio precedente post

"Lo hanno fatto perchè hanno fortissimi sospetti che il delitto sia sicuramente "casalingo" o perchè, al contrario proprio in quanto hanno fortissimi sospetti che non lo si urge loro bisogno di fornire un' adeguata copertura a "qualcuno" ?

La risposta a questa domanda, qualunque essa sia, non risolve però l'enigma del coinvolgimento ( spontaneo o indotto ) del Misseri padre in quale bene o male SAPEVA che il cadavere stava in quel determinato pozzo

FALCE ha detto...

Nella lettera alla zia Concetta, Valentina scrive: "Lui aveva la coscienza sporca, sapeva quello che aveva fatto!"
Però quando papà Michele è stato messo in libertà, lo ha curato, gli ha preparato i pasti, ed ha dormito nella stessa casa, oltre ad averlo difeso dai giornalisti e dalla curiosità della gente.
Che forse non era più quell'assassino "che doveva pagare per quello che ha fatto?
Con quale coraggio la Valentina ha vissuto, notti e giorni, sola, con uno che si era macchiato di un delitto orrento, padre o non padre?
E' più probabile che sapesse che il buon papà Michele NON ERA l'autore di tanta efferatezza.
E prima di lei, lo sapevano gli inquirenti.
BUONA L'IPOTESI DI TUMMOLO!!!
Falce

Manlio Tummolo ha detto...

Grazie ad Enrico e a Falce. Aggiungo: la lettera di Valentina, che non fa che ripetere la "vulgata" degli avvocati delle due donne Misseri (non certo di tutti gli avvocati), non solo non ha convinto la zia destinataria, ma anzi questa ha incrudelito la sua posizione esigendo una "pena esemplare" contro sorella e nipote in modo particolare. Né infine va dimenticato che, se Valentina si fosse trovata nelle vicinanze di Avetrana in quel giorno, ora sarebbe in galera pure lei.

Certo, come Falce osserva acutamente, se Valentina fosse stata veramente convinta della criminalità del padre, difficilmente sarebbe convissuta con lui per qualche tempo, ma sarebbe corsa rapidamente con il TAV (se ci fosse stato) a Roma, o anche in Cocincina.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Complimenti a tutti cari amici,quindi il Prof Tummolo è portatore sano della verità,del sacro vangelo e delle sacre scritture,strano non l'avevo capito che fosse come un Dio,mi sembrava che fosse una persona normale come tutti noi.Allora pure io mi adeguo,complimenti caro Professore,visto che a lei danno tutti ragione vuol dire che è come dice lei,io non ribatto alle sue opinioni non scrivo più nulla e sto a casa tranquillo a leggere i vostri commenti,e questo che volete,che il cretino di turno sono io,bene grazie e arrivederci.Un cordiale saluto caro Prof Tummolo

chiara ha detto...

Falce

non sono d'accordo...l'amore totale che si è provato per trent'anni non si annulla, credo, nemmeno di fronte a gesti tanto abbietti...una nicchia di amore filiale credo resti e con essa il bisogno di curare il genitore in difficoltà, sia pure per sua colpa; specialmente quando hai visto la tua famiglia disintegrarsi nello spazio di poche settimane in mezzo al pubblico ludibrio e sei rimasta sola. Già troppe banalizzazioni dei rapporti umani e dei sentimenti sono state fatte in questo caso, per supportare pelosamente l'una o l'altra tesi. Filiamo per la nostra strada ma non commettiamo lo stesso errore. Io la vedo così...il cuore non conosce standards.

chiara ha detto...

Vito

suvvia...

magica ha detto...

anche valentina aerebbe alla conoscenza che gli inquirenti giocarono sporco?
facendo confessare al padre un delitto che il padre non commise.
.
buona l'ipotesi .. si fido' del padre . perchè era innocente , sapendo chi fossero le artefici dell'assassinio . anche valentina era complice della procura ,
questo non l'avevo considerato..
.

magica ha detto...

x.." ENRICO"
CREDI CHE NON L'ABBIA CAPITO che cerchi lo scontro?
è una tua tattica ,,daccordo con gli altri.. per fare in modo che io non scriva piu' commenti e lasciare il campo alle vostre s..

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Enrico,

se si analizzano fatti e fotografie, si scopre che Michele Misseri sapeva bene dov'era il pozzo, ma non sapeva affatto che ci fosse stato il corpo della nipote. Questa parte è dovuta all'abilità mistificatrice degli inquirenti, che agirono con furbesca manovra, creando una cortina fumogena tra indicazione del pozzo e indicazione di ciò che nel pozzo vi fosse. E' molto probabile che informatori e confidenti avessero già suggerito agli inquirenti che il corpo della ragazza fosse stato "soppresso" in quel pozzo o in uno prossimo. Bastava del resto dire: "In un pozzo/cisterna di Contrada Mosca si trova il corpo di Sarah", ben sapendo che Michele Misseri ne sarebbe stato coinvolto, visto che lavorava sul luogo. Nulla di impossibile che gli stessi confidenti/informatori/provocatori o che altro, avessero indicato proprio in Sabrina l'esecutrice di tale soppressione con l'aiuto di vari familiari. Di qui la serie di operazioni, atte a coinvolgere prima il più malleabile Michele, poi la figlia. Uscendo lui, è poi entrata la moglie. Solo questo spiegherebbe come carabinieri e magistrati si siano tanto interessati ai guizzi neuro-muscolari del viso di Sabrina, quando parlava alla televisione. Avevo già chiesto: chi crede nel coinvolgimento, in vari modi della famiglia Misseri, ci spieghi perché l'intera zona fu devastata dalle scavatrici, mentre sarebbe stato di estremo interesse vedere se vi fossero tracce, e di quali e quante persone.

Sono operazioni tutt'altro che nuove nei sistemi di polizia. Anche nel vecchio film di Macario "Imputato, alzatevi !", si notano procedure di questo tipo e come uno sia sollecitato a confessare, alla fine per essere assolto. Anche quello, benché comico, è un film istruttivo. Poi, se non basta, rileggete "Resurrezione" di Tolstoi, oppre "Il Caso Mauritius" di Wassermann o l'italiano "Corruzione a Palazzo di Giustizia". Sono tutti lavori che spiegano cone funzioni in ogni Paese del mondo la sedicente "Giustizia".

magica ha detto...

le versini di misseri non sono 20mila .
sono versioni con risposte date ad ogni domanda suggestiva della procura ,
era una corda...
sicuro che fosse una corda=perchè dicono che era una cintura ,,
ok allora era una cintura..
il cavalluccio era per avvalorare l'incidente colposo , ma essendo una stroxata fenomenale e inverosimile .non fu considerata ..
sabrina in groppa a sarah .mentre fanno il cavalluccio : la cugina cade morendo ..
misseri che la teneva , e sabrina che gli diceva che fai? cosi' la uccidi.. e via di seguito - cazzate di prima categoria .
tutto l'inc prob è una vergognosa messa in scena . sopratutto da misseri., che si fece infinocchiare per uscire dal torbido.. pensando che pochi anni di carcereper la figlia erano meglio della gogna per lui .
invece le imputate dettero versioni compatibili con quello che via via stava emergendo .

Manlio Tummolo ha detto...

Egregio Signor Vignera,

Le ho espresso ripetutamente la mia stima, ma a quanto pare Lei Si è convinto di potermi convertire alla tesi della colpevolezza di Michele Misseri che - quante volte l'avrò sotolinearlo: ho perso il conto - è stato prosciolto dalle accuse di omicidio ed infine anche accusato di autocalunnia. Non Le pare che tanto processualmente basti ? Ne abbiamo discusso e ridiscusso anche telefonicamente. Il ribadire la sua colpevolezza non è servito prima, non servirà dopo, anzi continuerà a rendere ambigua la situazione di Sabrina e di Cosima e, se non fosse stata a Roma, pure di Valentina.

Ripeto: se proprio volete far passare Michele Missseri per un assassino, cambiate almeno almeno orario, altrimenti non siete (avvocati e loro sostenitori). credibili.

FACE ha detto...

X chiara,
il fatto che tu non concorda è un tuo legittimo diritto. Ma diamo un po di spazio alla logica, suvvia!
Dopo avere espresso in tv, in diverse occasioni, assieme alla sorella M, che il padre "doveva Pagare", e che in quella casa non sarebbe più entrato, per la scelleratezza commessa, si da da fare per prourargli un avvocato diverso da quello d'ufficio e, alla liberazione dell'uomo che "aveva ucciso proditoriamente una fanciulla ed averne vilipeso il suo corpicino senza vita, dando sfogo ad una bestiale libidine", ne condivide, sola con lui, il soggiorno. Ti pare tutto normale?
In casi come questo, il legame di sangue non ha più significato. l'atto insano,ne motiva, invece una istintiva repulsione.
Non vedo altra spiegazione, se non quella che ho già riportata.
F.

Giacomo ha detto...

Facciamo la lista ipotetica di coloro che sarebbero dei MENTITORI accaniti ed inveterati, secondo certi opinionisti dell'ultimissima ora.
1) Valentina. Lei saprebbe con certezza che il padre non è stato. Eppure va dicendo a tutti e ha detto nel processo, sotto l'impegno di dire la verità, che è stato il padre e che lo sa perché glielo ha detto lui, parlando da PADRE a FIGLIA. Ha detto pure che si vergogna di essere sua figlia. Una giuda in gonnella in piena regola.
E, di grazia, da chi avrebbe appreso Valentina la notizia da cassaforte che il padre non è stato? Forse da Sabrina e da Cosima? Le due le avrebbero fatto un discorso di questo genere: "Senti, Valentì, siamo state noi, ma sshhh, non lo dire a nessuno!" In particolare Sabrina avrebbe aggiunto: "già mi sono fatta scappare con la Pisanò che sono stata io. Quella disgraziata non lo è andata a dire agl'inquirenti e a ribadirlo al processo? E io che mi ero fidata di lei! Quindi mo' non metterci pure tu! Di' che noi non siamo state noi e che è stato lui".

Non è andata così? Ma allora chi glielo avrebbe detto? CHI???

Ma Valentina sarebbe solo la prima di una lunga lista:
La zia Emma, la zia Dora, lo zio Giuseppe, la cuginetta Antonella, degna figlia di Dora, che è andata a calunniare Misseri al processo con quella storia di essere stata insidiata dal buono, giusto e mite Michele Misseri.
E tra gli Avvocati, Coppi ed il suo sostituto Borgogno, per non parlare di Marseglia, il confidente in loco. Loro sanno bene che è stata Sabrina. Glielo ha detto lei nei colloqui, facendo l'occhiolino e con un sorrisetto complice: io non sono stata, capisci a me!
Per non parlare di De Jaco e Rella, quest'ultimo presidente dell'ordine degli avvocati di Lecce. Loro sanno bene che sono state Cosima e Sabrina: l'una manteneva e l'altra strangolava o viceversa. Anzi sanno pure chi manteneva e chi strangolava.
Ma siccome sarebbero degli avvocati da strapazzo, buoni solo ad azzeccare garbugli, hanno imbastito una manfrina per mettere in mezzo Misseri, il più buono il più giusto il più innocente di tutti. Come ha proclamato solennemente a processo il rappresentante del comune di Avetrana, in questo però discordando dai difensori della famiglia della vittima, che hanno accusato Michele di voler "squagliare" la povera Sarah alla maniera dei mafiosi.

E dove li mettiamo Ivano Russo, Alessio Pisello e gli altri compagni di merende di Sabrina? Loro sanno bene quello che è successo! Sanno anche il nome dei corrotti responsabili, ma tacciono.

Tutti hanno deciso di prendere in giro la procura. Non fosse per quei professionisti seri, duri e puri, che hanno difeso Misseri come lo farebbe un figlio adottivo, che hanno addirittura pubblicato dei libri sui torbidi segreti della famiglia, non certo per lucrarci ma solo per diffondere la verità dei fatti.
Se non fosse per l'intemerata sorella di fede che tutto ha visto e tutto ha sentito e tutto ha puntualmente riferito, a quest'ora saremmo ancora a brancolare nel buio.
Ma loro sì che hanno illuminato di vivida luce la vicenda, diradando le tenebre.

Se non si fosse capito, ho preso spunto dal commento di Falce, tirando le conseguenze di quello che lui ipotizza.

Buona serata a tutti.
Una commossa partecipazione al lutto per le vittime della tragedia di Avellino.

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

Gentilissima Chiara, ci dica: Lei convivrebbe con un padre che ha scoperto da poco assassino di una ragazzina da tuuti amata ? Io no.

Proprio gli affetti familiari traditi scatenano poi reazioni di totale rigetto, soprattutto in casi come questi, e talvolta anche meno rilevanti. Basti pensare ad un'eredità dirottata da altre parti e allora si vede bene cone finiscono certi affetti trentennali. Il grande Machiavelli cinicamente asseriva che l'uomo preferisce la perdita del padre a quella del patrimonio.

In quella lettera Valentina ripete una nenia indirettamente cantata dagli avvocati delle due donne: null'altro. E la zia Concetta l'ha capito benissimo, perché nemmeno lei è una cretina.

magica ha detto...

la lettera di valentina...
ha contribuito ancora di piu' a incolpare le parenti? . sopratutto la zia leggendola avrebbe pensato ancora di piu' alla colpevolezza della nipote e zia .
certo che bosogna avere una intuizione formidabile ...oppure è tutto il contrario fu una intuizione vergognosa , senza nessun criterio se ando' cosi. i suoi avvocati le hanno fatto il lavaggio del cervello .
una cosa per il signor tummolo . che gli do' ragione da vendere sulla considerazione che ha per questi personaggi . che in un altro caso difendono una persona INDINFENDIBILE .. CHE sara' innocente . ma gli indizi sono straordianri . mentre dove non lo sono vanno giu' di brutto con paroloni tipo mafia bis.
sara' che devono difendere l'assistito .. ma comunque non vedo cose serie .
mentre su altre ipotesi di tummolo -(la non colpevolezza di misseri)sono assolutamente all'opposto,
e non sono poco umana per dire che misseri è colpevole . lo dico perchè mi piace la giustizia . e gli innocenti in carcere fanno ribrezzo ..

magica ha detto...

allora se un è stato prosciolto dalle accuse di omicidio . mentre lo ha commesso . l'omicidio rimane impunito ? buona questa .. allora è stato un colpo di fortuma .
una intuizione degli inquirenti sbagliata , e tutto finisce a tarallucci e vino, come si usa da quelle parti .,
tutti contenti e felici che sia andata cosi'

FALCE ha detto...

X Giacomo
Se hai davvero preso spunto da quello che ho scritto, dovresti aver capito, al di là di ogni fraintentimento che ritengo il Misseri NON COINVOLTO NELL'OMICIDIO DI SARAH SCAZZI, condividendo pienamente, su questo pinto, le conclusioni di Tummolo e tanti altri.
F.

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