martedì 16 luglio 2013

Sarah Scazzi: il mistero delle strane e significative coincidenze

Articolo di Vanna

 

Il panorama che viene fuori da tutta la vicenda del caso Scazzi, appare squallido e le testimonianze riportate discutibili sotto molti punti di vista. Così come le azioni della Procura, degli avvocati e di tutti gli esperti entrati in campo, compresi i sistemi di comunicazione. Non si è voluto o non si è potuto andare in profondità, visto lo scarso spessore "culturale" e la scarsa volontà (o voluta superficialità) degli inquirenti ad approfondire. Per "cultura" non intendo la conoscenza delle discipline letterarie, storico-filosofiche o altro, intendo il saper capire e comunicare le cose, le persone, i sentimenti, intendo il condividere uno spazio con significati superiori che vanno oltre il quotidiano vissuto. In poche parole, oltre agli oggetti strumentali si doveva mettere al centro della conoscenza investigativa l’essere umano e il suo sentire. Quindi chi aveva il mandato di indagare, verificare, tutelare, difendere, capire, doveva onorare quel mandato ed avere “quella cultura” di cui sopra.

Qui sembra non ci sia stato e purtroppo sembra che non se ne senta nemmeno il bisogno, visto la vita affannata che tutti noi facciamo. Questa tristissima vicenda non ha visto solo due ragazze alla ribalta dei media, ma anche un’intera comunità sotto i riflettori e un intero territorio, luminoso di colori, diventare il ricettacolo di un efferato omicidio. Tutti noi per lunghi mesi abbiamo assistito, mattina, pomeriggio e sera, a trasmissioni sul caso. Le telecamere, per molto tempo di casa in quella zona, hanno mostrato un mondo che ci ha fatto riflettere non poco. Cosa veramente è accaduto il 26 agosto del 2010 non lo sappiamo, ma forse fu l’epilogo di qualcosa che era nell'aria. Chi era Sarah? Chi era Sabrina? Chi erano quei giovani che passavano il tempo in birreria, in pizzeria, che andavano al mare, che lavoravano? Sicuramente erano ragazzi come ce ne sono tanti in tutta Italia. E’ difficile penetrare nel mondo giovanile e conoscerne i sogni e le speranze, quando spesso i genitori non conoscono neanche gli amici e i luoghi che frequentano i loro figli. Sembra invece scontato conoscere il mondo degli adulti e i suoi fallimenti, i tentativi di riuscire giorno dopo giorno a sopravvivere schiacciati dalle responsabilità. E possibile “leggere” il caso Scazzi attraverso le strane coincidenze che si verificarono e che non furono adeguatamente o volutamente considerate? Ricordo l’appello che fece mamma Concetta al Presidente della Repubblica, chiedeva aiuto perché non si stava facendo abbastanza per trovare la figlia. 

Si poteva prevedere quello che sarebbe accaduto a Sarah? E’ possibile trovare tracce per capire se qualcosa di inquietante stava maturando? Può essere, perché no? Ci sono tracce, frammenti di vita che possono essere letti da un altro punto di vista: quello delle coincidenze significative della teoria junghiana sulla sincronicità. Brevemente, con tale teoria, K.G. Jung afferma che tra la causa e l'effetto c'è un nesso a-causale. Questa connessione si realizza attraverso le coincidenze e le corrispondenze significative che possono appartenere ad ambiti diversi. Se la causalità appartiene alla conoscenza oggettiva, ad esempio: piove perché il cielo è pieno di nuvole, la sincronicità appartiene all'esperienza soggettiva. Pertanto trovare il nesso a-causale di un fatto, secondo tale teoria, può essere oggetto di riflessione personale; il principio non è scientifico, ma apre alle coincidenze significative. 

Si può cercare di capire come stava crescendo Sarah? 

La prima traccia sulla quale mi soffermo è quella che parte dal 26 novembre 2009, quando Sarah si recò nella biblioteca di Avetrana. Da quanto si è saputo pare che ci andasse spesso e ne usasse anche il computer. Da quanto si sa, gli inquirenti hanno indagato sui suoi profili facebook riscontrando che tutto rientrava nei normali parametri della sua età. Quel giorno prese il libro: "Segreti di morte", o "Seven Secrets", di William Le Queux. Questo autore, dalla vita un po' originale e movimentata, molto fecondo viste le pubblicazioni prodotte, è poco conosciuto alla massa e molto dagli appassionati del mistero. E’ un autore minore della fine del secolo XIX inserito nel periodo positivista: trattava con successo i temi del mistero inquietante e suggestivo in stile neo gotico, non tralasciando lo spionismo politico. I suoi libri si trovano in tutte le biblioteche più prestigiose del mondo. E' così anche quella di Avetrana, o il libro era stato ordinato da Sarah in persona e la biblioteca lo aveva ottenuto tramite un prestito interbibliotecario? Bisognerebbe quindi chiedersi come caspita sia arrivato nelle mani della ragazza, come e perché Sarah lo abbia scelto fra tanti e, soprattutto, chi glielo aveva consigliato. In poche parole: chi prima di lei lo aveva preso e letto? 

Inoltre, visto il genere particolare, perché Sarah aveva curiosità di leggere argomenti di morti e di scomparse misteriose? Gli inquirenti, per quanto ci è dato sapere, non hanno evidenziato questa domanda che appare lecita. Quindi non sappiamo se l'hanno risolta e neppure se ne hanno ricavato informazioni. Però quel libro è un indizio che appare importante perché può tracciare delle interpretazioni sui vissuti di Sarah, sulla sua generazione e sul territorio in cui viveva. Non è un libro qualunque, Sarah sicuramente iniziò a leggerlo il 26 novembre 2009 ed esattamente nove mesi dopo ella scomparve. Nove mesi: il tempo di una gestazione. Si stava formando una nuova Sarah? Come ha vissuto in quei nove mesi? Come ha condiviso tali letture e con chi? Andava a scuola regolarmente e con la cugina Sabrina condivideva amicizie adulte. Non aveva un computer personale ma chattava con persone più grandi di lei, sia in biblioteca che su altri computer. Gli inquirenti anche in questo caso pare abbiano "verificato" i contatti considerandoli, senza approfondire, nella normalità di una ragazza adolescente.

La ragazzina aveva in camera un poster di M. Manson, il satanista: pure questo dagli inquirenti fu considerato normale? Nessuno pensò di indagare per capire se nel territorio altri ragazzi apprezzavano quel tipo di musica e artista? I ragazzini si coalizzano, si copiano, si imitano. Per cui c'è da chiedersi: ad Avetrana solo a Sarah piaceva quel "cantante"? E i ragazzi dopo la scuola di cosa parlavano? Le famiglie intervenivano? Sapevano dove andavano i loro figli? 

Tante famiglie stanno perdendo il contatto con le nuove generazioni. Il computer, la televisione, la discoteca, la birreria, la pizzeria e tanto altro, hanno preso il posto della famiglia, della chiesa, della scuola. Sarah era una ragazzina sola, carina, pulita, ingenua, quasi una bambina... il tipo di ragazza appetibile da chi lavora nell'ombra. Tre giorni prima di sparire andò a trovare una cugina paterna e sembra che lontano da casa si abbigliasse di nero e si truccasse pesantemente. Insomma, non passava per nulla inosservata. Sabrina disse che Sarah anche a S. Pancrazio si era fatta riconoscere. Forse non condivideva certi suoi atteggiamenti, o forse la piccola giocava a fare la grande? Se Sabrina aveva avuto sentore di qualcosa accaduto a S. Pancrazio, doveva essere irritata e nel nominare quella zona non depistava, come qualcuno affermò, ma forse indicava un territorio ben specifico. In fondo la frase di Concetta, che suggeriva di controllare ogni componente della famiglia, poteva anche riferirsi ai parenti del marito. Inoltre Michele Misseri nei primi tempi riferì, in un collegamento televisivo pomeridiano, di aver rimproverato la figlia che si portava sempre dietro Sarah, minorenne, perché se le fosse accaduto qualcosa sarebbero stati loro i responsabili.

Questa frase mi fa pensare che Michele Misseri avesse capito che la libertà di cui godeva Sarah poteva trasformarsi in un problema. Loro erano corresponsabili di quella libertà. Può essere che il contadino avesse più senno e sale nella zucca di quel che crediamo? Perché disse quella frase? Era un capofamiglia coscienzioso... o aveva ricevuto qualche confidenza che lo aveva fatto riflettere? Sarah aveva l’abitudine di scrivere su quaderni e diari. Tutti letti senza che si sia trovato nulla che facesse presagire il tragico evento. Cominciava a chiedersi i grandi perché della vita? Ne parlava in casa?Andava al Tempio con la mamma? Leggeva la Bibbia? A scuola era esonerata dall'insegnamento religioso o assisteva all'ora di religione cattolica? Perché c'è differenza. Ad esempio, per i Testimoni di Geova l'anima non sopravvive, mentre per i cattolici l'anima sopravvive ed avrà un premio o un castigo, anche eterno.

Quale era l'idea di Sarah rispetto la sopravvivenza dell'anima?

Non sappiamo come la ragazzina abbia potuto condividere i suoi dubbi e con chi. Perché per prendere quel libro doveva avere per forza curiosità e dubbi. Chi la conosceva la descrive pensosa, riflessiva, desiderosa di coccole, timida, sola. Le famiglie della tragedia ultimamente erano unite, ma nel passato c'erano stati problemi di eredità, quindi di danaro. Storie di rivalità, di affidamenti ad altri nuclei familiari. Ma una volta passata la burrasca, davvero per tutti era passata?, tutto torna normale, tanto che non c'era un impedimento affinché le due cugine si frequentassero. Anzi, da una parte l'affidavano e dall'altra l'accoglievano. Tutti le volevano bene, tutti la vedevano crescere e già ne intravedevano la bellezza. Ma ricordiamoci di quel qualcuno che trama nell'ombra e si affaccia senza apparenti motivi nelle curiosità di una giovane generazione. 

I rapporti tra cugine erano forse burrascosi, ma una era più grande, aveva voglia di sposarsi e forse non si poneva troppi dubbi esistenziali (qualche complesso poteva riguardare il sovrappeso, sempre inviso alle ragazze). I suoi genitori dalla mattina alla sera lavoravano in campagna e si abbrustolivano al sole e al vento. Per cultura pensavano quindi quotidianamente solo al pane e al companatico. Sarah invece aveva la mamma molto presa dal suo credo religioso, il padre e il fratello lontani, un nonno allettato e una badante straniera per casa. Il padre e il fratello non condividevano la scelta religiosa di Concetta; anche Sarah non subiva quel credo religioso e avrebbe voluto il battesimo. In Puglia c’è una consistente comunità di Testimoni di Geova, in quella terra straordinaria si sente il bisogno di tale risposta religiosa. Certo è che era presente il sacerdote al funerale. 

Concetta aveva alle spalle una storia di vita che probabilmente l'aveva segnata come figlia e come donna. Era madre, ma partendo dalla vecchia esperienza personale si trovava, forse, con strumenti inadeguati e poco convincenti. Quando da figli si hanno storie pregresse difficili, diventa un nodo il confrontarsi con una figlia adolescente che ai problemi legati all'età somma il rifiuto del credo religioso al quale ci si è convertiti. Per cui non è utopia supporre che facesse fatica a capire certi atteggiamenti e si aiutasse con la fede, forse non trovando altro rimedio per medicare la sua antica sofferenza. E Sarah come viveva quel periodo? Nel suo ultimo sms, digitato la mattina del 26 agosto, scrisse: “Uccidere per professione è un lavoro senza tempo”. Sembra il titolo di un libro... a chi lo doveva inviare? Ma se quella frase non era il titolo di un libro e non l’aveva letta da nessuna parte, si deve convenire che mentalmente era più grande di quanto tutti credessero. Quella frase parla di qualcuno che per mestiere uccide. Non è una frase da sottovalutare, come non lo sono i messaggi su facebook che parlavano del suo desiderio di scomparire. Per andare dove? Perché? Voleva essere al centro dell’attenzione o si sentiva grande? Non si sa, ma visto il libro di Le Queux si può dire che non le mancasse una sorta di attrazione verso il lato oscuro delle cose. 

Il 26 agosto 2009, nove mesi dopo aver iniziato la lettura del libro, nella torrida controra Sarah uscì di casa per andare al mare e sparì. A poche ore dalla sua scomparsa apparvero su facebook, postate dal nickname Regen, alcune immagini di un manichino incordato e di una ragazza bionda nell'acqua. E' a dir poco inquietante, non solo l’immagine ma soprattutto la tempistica. Anche qui sembra che tutto sia stato controllato e considerato, per tanti con grande superficialità, semplice curiosità adolescenziali e una “coincidenza che non può essere oggetto di indagine perché non scientifica". Eppure quelle immagini apparse nelle stesse ore della scomparsa, che rappresentavano una realtà e non legate tra loro da una causa, erano da approfondire. Cos'è un manichino? E' l'effigie che raffigura un uomo e può essere utilizzato per numerosi scopi: lo spaventapasseri serve a spaventare gli uccelli, i burattini a divertire i bambini, i manichini per mostrare capi di abbigliamento... anche le bambole e i soldatini in fondo sono manichini. 

Il manichino svolge il ruolo di ripetere usi, costumi, qualità umane: è un oggetto utilizzato per molti scopi e, in quanto oggetto, non pensa. Le modelle sono persone pensanti: Ma intese come manichini in movimento, hanno il ruolo di indossare i capolavori dei sarti e gli accessori che esaltano la loro bellezza per proporre e vendere, non per amare o pensare. Quindi le modelle svolgono un ruolo che non deve avere una sua identità. Al contrario Pinocchio, il capolavoro di Collodi, è un pezzo di legno senza vita. Ciò non toglie che diviene un burattino pensante dopo aver fatto molti errori ed essere andato in ricerca del padre nel ventre del pescecane. Dopo avere, quindi, dato prova d'amore. Solo quando riesce a salvare Geppetto, ad amarlo, diventa un bambino vero con una sua identità. Cosa c'entra Pinocchio con Sarah? 

Poteva la ragazzina aver cominciato a dimostrare una sua autonomia, una sua personalità e libertà di gestire il suo tempo, i suoi spazi, i suoi sogni? Come la fiaba di Pinocchio docet? Stava crescendo e forse era più matura di quel che sappiamo. Sarah aveva cominciato a prendere coscienza della sua identità e voleva svincolarsi da certi legami, da certe situazioni? Quell'ambiente le andava stretto? Ma spesso il disagio giovanile di non riconoscersi nel luogo dove si vive, è fortemente sentito da chi vuole altro, da chi chiede altro perché si sente altro. Potrebbe essere che Sarah cercasse al di fuori della famiglia e della cerchia amicale le risposte alle sue domande, che si sentisse più matura della sua età? Potrebbe essere, anche se non lo sappiamo. Ciò che sappiamo è quello che ci è stato raccontato dagli altri. Gli altri, però, com'è normale ci hanno parlato di ciò che volevano vedere e sentire ed ognuno ha raccolto in base al momento. Per loro la ragazzina era un manichino, un oggettino carino e curato da portare in giro, o era una persona che aveva una sua identità? Il manichino incordato e postato su facebook da  Regen potrebbe dare risposte a diverse domande.

Potrebbe simboleggiare il desiderio che aveva Sarah di sciogliere le corde, essere quindi una proiezione dei suoi problemi adolescenziali. Oppure potrebbe simboleggiare un mondo che la voleva prigioniera nel ruolo di oggetto e le impediva di volare. Chissà? Non è che quel manichino incordato volesse proprio dire che l’ora di Sarah era finita e che, secondo la sincronicità junghiana, in quel pomeriggio assolato e sperduto qualcuno aveva captato le onde omicidiarie? Cosa c'era dietro a quel post che concretizzava in immagini ciò che era accaduto o che sarebbe accaduto alla ragazzina? Chi ha postato l'immagine del manichino e l’ha fatta girare? La cugina di San Pancrazio e solo lei? Per quale motivo l'ha fatto? Quale era il significato? Ovviamente chi inserisce qualcosa in internet è un soggetto che si rivolge ad altri soggetti perché porta un messaggio: chi postò il manichino apparteneva a un gruppo, possedeva un codice condiviso perché conosciuto da tutti? Le immagini del simulacro furono presto tolte e non si può sapere altro, ma si possono spiegare in base alla legge della sincronicità junghiana sulle coincidenze significative, per cui due fatti non legati da un rapporto causale hanno un analogo contenuto significativo. 

Fu dunque un evento sincronistico spontaneo prodotto dal pathos emozionale della scomparsa, raccolto via etere in uno spazio apparentemente arcaico? Esistono fior di studi antropologici che spiegano come le divinità ctonie siano state sempre gestite dal mondo agricolo - pastorale. Questo mondo ha riti propiziatori che affonda le radici del tempo antico. Quanti pupazzi di fieno, ad esempio, vengono bruciati dopo il raccolto? Quando si pianta e si raccoglie, si rispettano le fasi della luna ed altro ancora. Oggi, quel mondo con quelle energie e tradizioni, potrebbe essere utilizzato per altri scopi da chi trama nell'ombra? Non lo sappiamo, ma come si può escludere? 

Come in realtà non si sa perché gli inquirenti abbiano stabilito che le donne che si dichiarano innocenti stiano dentro e l’uomo che si dichiara colpevole stia fuori. Stanno dentro perché sanno qualcosa? E lui sta fuori perché serve a qualcosa? Già nei primi momenti di panico Sabrina si è esposta e molti hanno parlato troppo. Inoltre i riflettori sono stati sempre accesi solo su Avetrana, perché? San Pancrazio è stato presente solo come nome, eppure Sarah era stata in quel paese fino al giorno prima di sparire. Perché le telecamere si sono fermate solo a casa di Concetta e di Cosima?

Nel far mente locale su quanto abbiamo visto in tivù, troviamo uno spaccato della società avetranese nel quale si intravede, come in uno specchio, la società di oggi. Siamo tutti meno sprovveduti, ma siamo tutti manichini e come i manichini non viviamo la dimensione spirituale e siamo usati. Forse la famiglia Misseri sa più di quello che dice e forse non ha consapevolezza vera di ciò che è accaduto, perché non ha strumenti per capire veramente, ma, a mio parere, di certo è usata ed è stata usata. Di quella ragazzina tanto carina si monitoravano la famiglia di provenienza e quella che l’accoglieva. Il personaggio chiave è stato Michele, il contadino dall'esperienza straniera che aveva accumulato all'estero per fare la villetta alla sua famiglia in Italia.

Forse Michele Misseri è stato agganciato da qualcuno che ha fatto apprezzamenti sulla campagna, sulla sua famiglia, sulla nipote che cresceva. Qualcuno che ha finto di interessarsi al suo lavoro per trovare informazioni e l'ha fatto cadere nella trappola con tutta la famiglia e Sarah stessa. Sono stati usati. Il contadino lo abbiamo visto armeggiare con una corda, col telefonino, col trattore: un manichino anche lui? Forse, ma l'unico che ha qualche strumento in più è proprio il Misseri che ha fatto ritrovare il cadavere. Sanno qualcosa, ma non tutto, ed è Michele la chiave? Quando si rese conto di ciò che era successo pregò, mise fiori e tralci di vite, la sognò... l’aveva abusata sotto un albero di fico, lo stesso dove era stato a sua volta abusato da bambino, disse. 

Non credo a questa azione. Il mondo mediterraneo è pieno di ulivi, di viti, di grano, di melograni e fichi, tutti usati nella mitologia e nella religione. Il simbolo del fico è arcaico ed è legato a Dioniso, forse qualcuno gli ha suggerito di dirlo. L’ha fatta ritrovare dopo 40 giorni e nell'acqua, così che non si potesse verificare quanto fatto su quel tenero corpo. Come se già si sapesse che altri non poteva essere, se non Sarah, non si è paragonato il DNA. Come se non fosse necessario sapere se qualcuno l'avesse malmenata prima di morire, magari rompendole qualche ossa, non s'è fatta neppure una radiografia. Neppure con la scusa di capire se ci fossero fratture provocate dall'introdurla nella piccola apertura del pozzo. Michele aveva fatto ritrovare pure il telefonino, aveva tanto parlato, doveva continuare a dire tutto e il contrario di tutto, doveva apparire una marionetta istrionica a cui addossare tutte le colpe, anche le più aberranti. Ma il contadino nei mesi seguenti cambiò aspetto e non parlò più, però scrisse. 

Sarah andava da loro e fu immersa e ritrovata nel pozzo di una loro antica proprietà! Sarah faceva parte della famiglia, l’accoglievano come figlia, le volevano bene e loro dovevano pagare. Il Bene e il Bello hanno dato sempre fastidio. Un piano perfetto che scagiona chi sta nell'ombra e che procura tanto dolore. Rimangono due donne in galera e un contadino che ha avuto il difetto di avere una coscienza, di avere capito, purtroppo dopo, ma che aveva capito! 

E torniamo alla prima domanda: Si poteva prevedere cosa c'era nell'aria? 

Se si leggono quelle tracce come coincidenze, come nessi apparentemente a-causali, ne viene fuori un quadro agghiacciante che si realizzò concretamente con un insieme di coincidenze significative. Allora sì che era nell'aria l'assassinio sacrificale di una eterea e bella adolescente. Un assassinio che nessuno poteva prevedere prima, ma che dopo si poteva cercare di sbrogliare tramite quelle tracce che invece non hanno avuto sufficiente attenzione né nell'immediato, né successivamente. 

Il sapere cosa nascondevano quelle tracce avrebbe significato cercare le prove... e le prove hanno bisogno di riscontri scientifici nei quali si annidano non solo la superficialità, l'imbroglio, il non vero, ma si annida in verità il bisogno che l'uomo ha di pesare, misurare, valutare ciò che ha concretamente tra le mani. Per questo capita anche che le indagini vadano verso la direzione più comoda e più palese. Invece ciò che appare superfluo, inutile, scontato o privo di significato, non viene considerato. Fin quando noi ci fermeremo al microscopio, al cellulare, senza entrare in altre strade che interpretano l'uomo, difficilmente si potranno veramente ricostruire i fatti e trovare i colpevoli.

La scienza investigativa oggi ha molte conoscenze e molti strumenti sofisticati. Peccato che spesso li usi male o non li sappia usare adeguatamente. Un tempo quegli strumenti le forze dell'ordine non li avevano ed erano costretti a posare l'attenzione verso l'uomo. Oggi si cerca il DNA. Sacrosanto il farlo, ma non ci si deve fermare solo a quest'analisi; l'uomo è un insieme di corpo e pensiero, non dico anima perché non tutti ci credono. I casi di cronaca nera odierni dimostrano che non si è scavato abbastanza per conoscere meglio le persone; chi erano Yara, Sarah, Melania, Roberta? Chi sono le persone che le circondavano giornalmente? Le loro famiglie e i loro amici? Con le teorie scientifiche senza un approccio spirituale l'uomo non progredisce veramente; perde la connessione con il mondo che lo circonda, che lo sta distruggendo e si sta distruggendo. 

Questo gioco perverso e crudele si è abbattuto non solo sulle famiglie coinvolte, ma anche sulla comunità di Avetrana, e chissà perché solo di Avetrana, per un disegno che noi non sappiamo e mai sapremo. La giustizia umana, con tutti i limiti che si conoscono, farà il suo corso. La Giustizia Divina anche. Ma scenderà su tutti e valuterà con metro differente perché sa e peserà il cuore e le intenzioni. Per Sarah tutti vogliamo giustizia. E non solo per lei, ma anche per tutti i giovani che sono soli con le loro fragilità e possono cadere nelle tele di ragni pericolosi per diventarne il cibo malato e perverso. 

Questa storia di pura perversità può servire e diventare esperienza per l'uomo, come un PER-DONO al proprio cambiamento interiore.

Vanna

1.248 commenti:

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Manlio Tummolo ha detto...

Ho poco fa scritto un commento che stranamente è sparito e ho poca voglia di ripeterlo.

Cara Magica,

con tutta la simpatia e l'affetto che ho maturato per Lei e per altri in questo tempo, ma deve sempre ribadirci questo chiodo fisso ? Misseri è stato PROSCIOLTO dall'accusa di omicidio, e voglio vedere chi riuscirà a far riaprire un eventuale altro processo contro di lui, sempre per la stessa ragione. "Ne bis in idem" declamavano i giuristi latini: "mai due volte per la stessa persona".

Egregio Giacomo,
non voglio ripetermi: nell'alfabeto di questo delitto, non esistono solo tre lettere, ma 21 in italiano, 25 in alfabeti stranieri; poi vi sono alfabeti d'altre lingue, poi il sistema geroglifico, quindi ideografico. Ce n'è per tutti.

Conclusione: INDAGARE SUI SOZZONI !

FALCE ha detto...

X Giacomo
Se hai davvero preso spunto da quello che ho scritto, dovresti aver capito, al di là di ogni fraintentimento che ritengo il Misseri NON COINVOLTO NELL'OMICIDIO DI SARAH SCAZZI, condividendo pienamente, su questo pinto, le conclusioni di Tummolo e tanti altri.
F.

magica ha detto...

oh bene!
misseri innocente ..
la pensano cosi' non per sospetti sui sozzoni..
non lo scrivono qua . ma sono convinti che siano le imputate colpevoli di omicidio ..
perchè non lo dichiarano?

chiara ha detto...

Signor Tummolo, credo sia petizione di principio, più che realtà, ragionare su situazioni limite come queste senza trovarcisi, per cui le Sue considerazioni (e quelle di Falce) valgono quanto le mie....eppure da figlia Le dico che sì: non lo escludo; credo che starei vicino a mio padre in qualunque situazione....l'unica cosa che me lo renderebbe disgustoso e odiato visceralmente sarebbe una violenza nei confronti di mia figlia e questo credo faccia parte delle priorità di natura; ma, criticatemi finchè volete, chiunque altro coinvolgesse non me lo farebbe abbandonare...credo ne vedrei la scellerata debolezza di un momento, sentirei il peso del ripagare col disgusto la follia del gesto; continuerei a vederne l'umanità e il bisogno; non so come spiegarlo e forse è meglio lasciar cadere il discorso che è delicato, ma vi assicuro che il legame che può avere una figlia col padre che l'ha cresciuta amandola e sacrificandosi per lei può essere così totalizzante da non far mai chiudere le porte...non è diverso da quello che prova un genitore che non abbandona nemmeno il più scellerato dei figli...ma mi rendo conto che sono vissuti e sensazioni così personali da non poter essere generalizzate. Per questo vi "ammonirei" a fare altrettanto (non assolutizzare un sentire personale).
Chiaramente possiedo l'intelligenza e la sensibilità necessarie ad esternare tutt'altri sentimenti di fronte alla pubblica opinione ed alle vittime; e credo che le due cose possano convivere senza tirare in ballo una cosa totalmente razionale come l'ipocrisia. Per questo non vi seguo in questo ulteriore ragionamento che fate su Valentina. Sarò sbagliata io senz'altro, ma non abbandonerei mai mio padre; come, sono certa, lui non abbandonerebbe me. Il sentimento non sempre si conforma al giudizio morale. Francamente, credo che anche le vostre granitiche certezze crollerebbero se si trattasse non di vostro padre bensì di vostra madre...sbaglio?

carla ha detto...

buona notte a tutti,
vi ho letto velocemente, mi spiace che Vito se l'avuta a male....
se non ho capito male , mi sembra che Manlio, caso mai mi correggerà, vorrebbe fare intendere che comunque che sia stato michele o no ad a uccidere Sarah e con il fatto che ne sia stato scagionato che ormai si tratti di un fatto tecnico.....
in pratica per liberare le donne , scusate la battuta, si debba trovare un assassino di turno che poi sia quello vero o no, cioè passare la palla a un altro.....
e naturalmente se non si ha la certezza dell'assassino , non si può nemmeno dire che Sarah abbia avuto la sua giustizia, ma quello ci preme in questo momento che ci sono 2 donne che sono vittime, da vive , private da ogni cosa, soprattutto dalla dignità umana, dalla ingiustizia da diversi anni oramai.....solo per un ostilità umana e ci si approfitti del tempo che passa.....buona notte a tutti

ENRICO ha detto...

Manlio

riguardo al fatto che Misseri potesse non sapere che il corpo era in quel pozzo potrebbe anche essere verosimile se si suppone un interrogatorio svolto secondo il metodo da te suggerito..

Tuttavia il dubbio che il contadino ( e non solo lui) sapesse da tempo quale fosse stata la tragica fine della nipote e dove fosse finita, continuo a coltivarlo

Per tutto il resto mi trovi completamente d'accordo.

Soprattutto relativamente alla strategia difensiva a dir poco sconcertante

chiara ha detto...

In un'altra cosa non La seguo, Signor Tummolo: mi scusi ma trovo incoerente da parte Sua insistere sulla rilevanza, nel merito, dell'archiviazione decisa dagli inquirenti per Misseri, a fronte di tante (sacrosante) critiche mosse alla qualità dei medesimi inquirenti ed alla loro azione. Quanto al divieto del "ne bis in idem" mi limito ad osservare che esso non è così stringente nel caso, come questo, di archiviazione della notizia criminis, ossia di mancato esercizio dell'azione penale; l'unica condizione è la formale richiesta di riapertura delle indagini ex art. 414 cpp, che è motivata unicamente dall'esigenza di espletare nuove investigazioni e non anche di elementi nuovi che vi diano spunto.

ENRICO ha detto...

x Carla

NO :per liberare in modo definitivo le due donne è possibile farlo solo dimostrando la loro estraneità ad un delitto avvenuto in luogo diverso da quello stabilito dagli atti ufficiali, condiviso ed accettato anche da Coppi ma soprattutto INDIPENDENTEMENTE dalla ( presunta) colpevolezza del padre peraltro fuori gioco in questo processo perchè prosciolto dall'accusa di omicidio

Mimosa ha detto...

Salve, come animale notturno esco solo quando tutti dormono, così evito di essere trascinata dal turbinio delle vostre libere esternazioni … benchè ormai da mesi l’esperienza mi dice che i miei interventi (pur letti, lo riconosco da alcuni interventi che NE riprendono i contenuti) non ricevono alcun cenno di riscontro (grazie dolce Vito a sentire la mia mancanza, e colgo l’occasione per assicurarti che Dio benedice te e la tua famiglia).
Sono sicura che anche questo mio intervento avrà il medesimo risultato, tutti voi presi dalle vostre “fissazioni” e domani mattina il primo intervento non sarà a commento del mio ma il prosieguo delle solite elucubrazioni, magari con l’introduzione a gamba tesa di uno sconosciuto.

Ho letto tutto e anche molto “ruminato” sui vosti dialoghi, che ho sempre seguito. Ma ora vorrei intervenire intanto per una precisazione, da cui può scaturire una riflessione, per chi voglia.
Tutti mi conoscete, ormai, per una che ama mettere i puntini sulle “i”.

ENRICO continua a dire che Michele Misseri «è stato prosciolto dall'accusa di aver ucciso la nipote». Mi stupisco che i legulei del blog non siano intervenuti per chiarire una volta per tutte. Nel passato l’ho fatto io stessa e ora intendo rifarlo, spero ora per sempre: prosciogliere significa: assolvere, liberare, rilasciare, scagionare.
Michele Misseri non ha subito alcun processo per l’omicidio della nipote, ergo non è stato “prosciolto”, scagionato, assolto! Semplicemente il suo fascicolo ha ricevuto il timbro ARCHIVIATO.
Ma non è detto che non possa essere ripreso in mano da qualcuno un domani volesse riaprire le indagini. È chiaro?

Michele Misseri non è entrato nel processo in qualità di “imputato d’omicidio”, per quanto nell’intestazione dei Verbali dell’Udienza si legga “Procedimento Penale a carico di Misseri Michele Antonio + Altri”, come fosse lui l’imputato principale.
All’inizio i capi d’accusa a suo carico erano occultamento di cadavere (art. 412 CCP, fino a 3 anni di pena), incendio doloso, sottrazione indebita (diventato “furto aggravato”) di telefonino, e qualche altro minimo (che a dirla proprio tutta erano peli nell’uovo).
Risultato: è stato condannato per “concorso in soppressione di cadavere” (art. 411, reclusione da 2 a 7 anni) a 8 anni.
Stranamente pene accumulate … caso unico nella storia del penale (infatti credo che tutti auspichiamo un pluriomicida possa prendere tot anni per ogni vita soppressa, cosa che nel nostro ordinamento non esiste, eh già, non siamo mica negli USA – 1000 anni di carcere al pazzo criminale che ha rapito 3 fanciulle abusandone per 10 anni).
Anche il fratello e il nipote sono stati condannati a 6 anni per concorso in “soppressione di cadavere”, ossia quasi il massimo della pena.
(continua)

Mimosa ha detto...

Alla luce di quento sopra, vi riformulo la domanda che già feci prima del processo e valida ancora, giacché pare nulla mutato:
perché dopo abbondanti due anni MM ancora
- deve andare ogni giorno dai CC a firmare?
- gli è vietato uscire dal Comune di Avetrana, tanto che non può andare a lavorare sotto padrone come faceva prima, nei campi stanziati fuori dal Comune
- non gli viene restituita l'auto?

E' normale tutto questo?
Sono costituzionali queste limitazioni della libertà individuale, illo tempore sancite non si è mai compreso bene perché, prima di un processo (misura cautelare? punizione per le bugie, vendetta sadica per aver ingarbugliato la matassa?) e ancora mantenute?

Era legittimo impedire ad un individuo non ancora condannato da alcun Tribunale di esercitare il principio costituzionale del “diritto al lavoro”?
E ora, la condanna, comunque a piede libero, con quale motivazione gli inibisce il diritto/dovere costituzionale di lavorare?
Le conseguenze sono: può lavorare solo nei suoi campicelli, deve girare solo in bicicletta, ha perso occasioni di guadagno, senza entrate gli mancano i soldi per vivere (la cognata lo mantiene con un piatto di minestra al giorno), senza entrate la famiglia non riuscirà a pagare le spese processuali.
E tutto ciò perché è “innocente” della gravissima accusa di “omicidio per motivi abietti”?
Non è una specie di galera questa peggiore che fosse ritenuto l’unico responsabile della morte della nipotina?

Mimosa ha detto...

Per ultimo:
Non posso capacitarmi che alcuni di voi non abbiano intuito che la permanenza di Valentina accanto al padre appena scarcerato non possa corrispondere a due criteri: primo a quello cristiano (filiare, richiamato da Chiara, il legame di sangue) di “onorare il padre e la madre”, di assistere il bisognoso, di aiutare il prossimo, di non abbandonare chi si trova nelle difficoltà (incluso quello di “far visita ai carcerati”); il secondo, meno spirituale, forse le era stato suggerito dagli avvocati della Difesa: parlare col padre e farsi dire cosa era successo, magari registrando di nascosto.

Riguardo al legame di sangue cui non crede Falce, io dico che bisogna trovarsi dentro alla situazione per comprendere … puoi rinnegare il sangue che ti ha dato al vita solo se il tuo animo si è inaridito.

Papa Francesco ha detto in questi giorni: quando Dio perdona il peccatore che confessa il proprio peccato e dimentica i suoi peccati, chi siamo noi per non fare lo stesso (con il rischio che Dio non dimentichi il nostro atteggiamento)?

Buonanotte
Mimosa

Giacomo ha detto...

x Falce.
ho capito benissimo che ritieni Misseri innocente.
E al di là di ogni frantendimento, dovresti aver capito che ritengo Misseri coinvolto fino al collo nell'omicidio di Sarah Scazzi.

E ho spiegato, o almeno ho cercato di spiegare, che proprio la convinzione della figlia Valentina circa la colpevolezza del padre è un punto molto importante che, alla stessa stregua dei colpevolisti, i "terzisti" non hanno superato, come non hanno superato tanti altri punti.

Per inciso, pare proprio che Valentina, quando si reca saltuariamente ad Avetrana, alloggi presso i suoceri, perché è sposata e vive e lavora a Roma.

Nessuno ha convincentemente spiegato, perché Valentina accuserebbe il padre sapendolo innocente, accreditando nella gente l'opinione che sia figlia di un assassino, e invece non griderebbe ai quattro venti che tutta la famiglia Misseri è pulita e che con l'omicidio di Sarah non c'entra niente.

Visto che ci siamo, scusami Falce, ma ci potresti chiarire se Sabrina e Cosima, le ritieni innocenti o colpevoli? Così avremmo un quadro più chiaro delle tue opinioni.

Buongiorno a tutti.

Giacomo

marcello ha detto...

Buon giorno a tutti, altri 2-3 mesi di pazienza e tutti questi leciti ragionamenti finiranno di esistere, poichè è altamenente probabile che l' Appello andrà molto, ma molto, ma proprio molto meglio rispetto al 1 grado, 1 grado che era già deciso a ott. del '10 quando fu arrestata l' innocentissima Sabrina.
Ritenere Michele Misseri innocente, come purtroppo l' 80% dell' italia crede, pensare che michele abbia solo occultato, come è stato fatto credere, fa solo rivoltare la piccola Sarah nella tomba. Come scrisse un mio compagno innicentista nella pag. dell' Avv. Russo, "nemmeno se michele facesse vedere un video di come l' ha uccisa, gli crederebbero", e questo perchè si vuole per forza la colpevolezza di Sabrina. Grazie a Dio è ben difesa e anche con l' aiuto della Cassazione si capirà... se si vuole giustizia.

Vanna ha detto...

Condivido con te Manlio che se veramente Valentina avesse saputo che era il padre l'assassino stupratore, mai avrebbe dormito in quella casa e tanto meno lo avrebbe accudito.
In certi momenti scattano meccanismi di difesa che impediscono azioni di sostegno, anzi si tende ad allontanarsi da chi opera in modo così immondo.
Lei sapeva che il padre non era stato, lei sa altro se ha cercato il cassazionista illustre per la sorella.( Perché un cassazionista? Già si sapeva che la battaglia sarebbe stata lunga? Coincidenza pure questa? )
Va da sé che la ragazzina andava da loro e che loro con grande libertà l'hanno gestita: orari notturni proibitivi per una quindicenne, compleanni promessi quando la madre non li faceva festeggiare, già l'ho detto.
Se la ragazzina preferiva loro perché a casa c'erano: rigidità, un affetto poco sanguigno, un padre e fratello lontani con il dubbio di avere una sorellina,un anziano moribondo,lì trovava qualcosa di verace,di ruspante concretezza, ed anche di affetto.
Sì credo che le volessero bene e che la seguissero, che le dessero dei consigli o delle dritte.
A volte i genitori sono meno ascoltati.
La mamma non condivideva il ciondolo -cranio, che non è stato ritrovato e neanche quel poster del "cantante" satanico.
Ma non riusciva a farla ragionare.
Forse l'atmosfera tesa tra le ragazze, in quella mattina del 26 riferita da Pisanò, credo? Era una delle tante litigate per cercare di imbrigliare o far ragionare l'adolescente ricalcitrante che a S. Pancrazio si era esposta?
Loro si sentivano comunque responsabili e per questo si sono messi in vetrina e sbracciati davanti ai megafoni.
INGENUI!
Dovevano parlare e scrivere meno.
Ecco cosa si ottiene ad accogliere,consigliare,difendersi con troppa esposizione pubblica.
Già basta questo a far capire che dietro il fatto c'è stato un percorso di cattiveria totale.
Per mezzo di Sarah quelle famiglie
avevano un rapporto umano altrimenti evitato.E anche questo dava fastidio!Cosa era accaduto nella storia di quelle famiglie nel passato che dovevano restare separate? Quel rapporto era vissuto con tutti i grandi limiti di un ambiente di vissuti arcaici, ma Sarah era l'anello di congiunzione che poteva sciogliere tensioni antiche.Rapporti familiari contorti, ferite lontane.
Ho già detto credo che ci vorrebbe uno studio antropologico.
Gli orientali direbbero che c'era un karma familiare,sta di fatto che chi l'accoglieva e le dava affetto ora è in piena battaglia giudiziaria e questo mi fa pensare che il Male ha tessuto una lunga rete per non far realizzare il bene, quel Bene che la ragazzina luminosa portava con la sua presenza.
SONO INNOCENTI TUTTI per me.
Gli ultimi tre giorni in altro ambiente, senza verifiche e controlli a tappeto...
Aspettiamo le motivazioni ne vedremo delle belle.
Chiedo scusa per il lungo dire.
Buona giornata.

Vanna

Manlio Tummolo ha detto...

Gentilissima Chiara,

una cosa sono le ipotesi su una situazione possibile, altro poi la realtà, soprattutto nel vivo della vicenda. Qui noi siamo di fronte ad un semplice assassinio (può capitare a tutti, anche per legittima difesa), ma di una nipote considerata "carissima" per tutti, presunto assassino compreso. Ripeto: madre, padre, zio, nonno, fratello o che altro. Non accetterei di convivere con persona che si sia sporcato di un simile delitto. E' inutile tirare fuori argomenti freudiani, sia pure implicitamente, il complesso di Edipo e simili. Comunque a ciascuno le Sue scelte. Per capire i segreti delle persone occorre parlare con quella persona. Noi facciamo solo supposizioni e sui personaggi in questione non ho certezze né granitiche, né basaltiche, né arenarie, né di tipo carsico. Oltretutto non ho conoscenza ANTERIORE delle loro personalità.

Riguardo ad un nuovo processo contro Misseri per assassinio, non ho detto che sia impossibile (se vi saranno le motivazioni adeguate), ho detto che sarebbe molto difficile, anche perché il tutto è fondato - non lo si ricorda mai abbastanza - su confessioni estorte e su una catena di truffe.

FALCE ha detto...

X Giacomo
Non devo essere io a spiegarti le
anomalie della condotta di V M.
Se sapevo la risposta, non avrei posto la domanda.
Per l'ultima tua richiesta (apparentemente sempliciotta), potrei avvelenarti la vita (considerando l'inusuale accanimento con cui difendi le tue convinzioni) dicendo di credere nella decisa colpevolezza delle donne Misseri. Ma il vero è che di fianco al loro nome ho posto un grande punto interrogativo, che non ha nulla a che vedere con le conclusioni degli inquirenti.
Tanto ti dovevo, per corretteza.
C. Falce.
p.s. Chiudiamola quì, perchè odio polemiche a lungo corso, con l'immancabile richiamo a fatti già stantii. F.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissima Mimosa,

pur lieto di risentirti, devo dire che PROSCIOLTO non coincide con assolto, ma NON RINVIATO A GIUDIZIO per l'omicidio della nipote. Il che significa che è ancora più "innocente" o "non colpevole" di quello che sarebbe se fosse stato giudicato e poi assolto. I giudici, a torto o ragione che sia, non hanno ritenuto di doverlo accusare di omicidio. Questo il fatto giudiziario. Sul piano ontologico non possiano dir di più perché non eravamo presenti al delitto. E "innocenti o non colpevoli" siamo tutti fino a sentenza definitiva, per princìpi costituzionali e anche internazionali.

Cara Magica,

per quanto mi riguarda credo che solo se tutti e tre vengono considerati innocenti a pieno titolo, le donne potranno essere libere da ogni sospetto, nonché da conseguenze morali e da conseguenze pecuniarie. Ve l'ho già detto, ma costringete a ripeterlo continuamente.
Se non volete capirlo ora, lo capirete alla fine di tutti i tre gradi.

Manlio Tummolo ha detto...

Signor De Simone, ci racconti: Lei ha già contatti con i giudici del II grado, visto che dimostra tanta sicurezza in tutti i Suoi interventi? Sono Suoi amici, parenti, dipendenti o che altro ?

Ma come si fa ad essere sicuri su ciò che, per definizione, è indeterminabile ? Su un tipo di probabilità a testa e croce ? Ma allora avremmo il 50 e 50 %, non certo probabilità elevatissime.

Intanto se resta in zona, per ragioni corporative, il risultato sarà di poco diverso: forse 20 anni, invece che l'ergastolo. Per Cosima cambierebbe poco, per Sabrina vorrebbe dire un'intera giovinezza rovinata. Potrebbe forse uscire dal carcere, per ora, ma con una spada di Damocle sulla testa.

Solo se il processo venisse trasferito ben lontano, vi sarebbe qualche probabilità di più. Il piano di guerra degli avvocati difensori delle due donne punta evidentemente ad assoluzione per "vizi di forma", alias "errori o abusi procedurali", ma sul merito continuando a battere lo stesso chiodo otterranno come risultato che esse, in quanto eredi, dovranno pagare le spese per il marito e padre, e subìre comunque la vergogna di un congiunto assassino di una ragazzina. Una prospettiva direi veramente "allettante" per i sostenitori dichiarati delle due donne (tanto non sono loro e neppure gli avvocati a doversela trascinare per il resto dell'esistenza).

Per Carla.

Sarah è stata certamente uccisa, questo è poco ma sicuro. Se la famiglia Misseri e parentado sono del tutto estranei al delitto, come credo, l'assassino o gli assassini sono altri. Io li identifico in una categoria di persone che, non potendo avere una vita sessuale normale e non sapendo nel contempo fare vita fratesca, si dilettano di rapporti se non altro pericolosi (vedi un Soter), per cui con frequenza accadono morti per colpa; vi sono altri, in cui la componente sadica è ancora più forte e si dilettano di torturare, seviziare, umiliare la vittima, fino poi a ucciderla . A questa categoria di SOZZONI o MOSTRI DEL CIRCEO, dico appartenere gli assassini di Sarah (come di Yara, tra l'altro) e su questa si dovevano e si devono svolgere le indagini, ovviamente con tutte le garanzie costituzionali e penali previste.

Giacomo ha detto...

Certo Falce. Chiudiamola, anche perché per quel che mi riguarda non l'abbiamo mai cominciata. Comunque, ti tranquillizzo. La mia vita non si avvelenerebbe se tu considerassi colpevoli le donne. Saresti solo uno dei tanti.

Prendo atto comunque che dal tuo punto di vista, ossia Misseri innocente, la condotta di Valentina è anomala ed inspiegabile.

Comunque, amici come prima.

Giacomo

ENRICO ha detto...

Cara Mimosa

Difendere Sabrina accusando il padre, ormai fuori gioco in questo processo ( ti va meglio così ? ) non mi sembra una “genialata”. I motivi sono stati ampiamente spiegati ed è inutile ripeterli

Riguardo V.M. : il padre non solo si sarebbe macchiato di un crimine mostruoso ma a causa delle sue dichiarazioni deliranti sarebbe anche responsabile di aver creato le condizioni per consentire l’imputazione di omicidio a carico di Sabrina e di complicità a carico della moglie

Francamente ci vuole un bello stomaco per “perdonare” un soggetto del genere...

...a meno di non saperlo innocente

chiara ha detto...

Mimosa

rendimi onore ;-) io l'avevo detto due messaggi sopra al tuo: "nel caso, come questo, di archiviazione della notizia criminis, ossia di mancato esercizio dell'azione penale"

difatti di questo si tratta, di mancato esercizio dell'azione penale e non di "mancato rinvio a giudizio", che invece costituisce proscioglimento dalle accuse in esito all'udienza preliminare, la quale a sua volta presuppone l'esercizio dell'azione da parte del p.m.; la sentenza di proscioglimento in u.p. (nel merito e non per motivi di forma) sarebbe preclusiva al pari di quella di assoluzione, ma l'archiviazione non ha valore di giudicato e non preclude l'esercizio dell'azione in un secondo momento. D'altronde, diversamente non si archivierebbero mai le indagini se non fosse possibile riaprirle anche nei confronti di chi già fu indagato e archiviato (vedasi Raniero Busco o il patrigno di Matilda).

chiara ha detto...

Enrico

il signor De Nardo dimostra che il sentimento familiare, se ben nutrito negli anni e accompagnato da una cristiana visione dell'assistenza morale e materiale che prescinde dal giudizio sulle azioni, può sopravvivere anche al più atroce dei gesti.
Da un punto di vista antropologico, poi, credo sovvenga l'istinto di conservazione di quel che rimane del nucleo parentale: sono convinta che se madre e sorella fossero state libere, le tre donne assieme, bastando a se stesse, avrebbero preso maggiori distanze da M.; ma Valentina si trova il deserto attorno, madre e sorella in galera, un padre straziato dal rimorso per questo esito che oramai prescinde da lui, è una donna sola che combatte contro il mondo e credo quindi sia molto umano che Ella - al di là dell'ovvio biasimo - si tenga stretto quell'unico brandello di famiglia; anche perchè, dal suo punto di vista (presupponendo ch'ella creda davvero ch'egli sia colpevole e condivida l'impostazione difensiva) dalla sopravvivenza e dal recupero psicologico di quel padre, possa dipendere la liberazione delle altre due.

Mimosa

le misure a cui è sottoposto Michele (obbligo di firma e divieto di allontanamento) sono in effetti misure cautelari, precisamente "libertà vigilata"; in effetti non se ne comprende l'esigenza poichè egli, per i reati di cui è accusato (furto e occultamento) è reo confesso - e quindi non vi è rischio d'inquinamento - e sbraita che vuole andare in carcere - quindi è insussistente anche il pericolo di fuga. In definitiva credo che la misura sia formalmente motivata con il rischio di reiterazione (che non significa commettere lo stesso tipo di reato, ma un reato in generale) ma sostanzialmente serva ad evitare che egli possa in qualche modo attivarsi anche persso terzi per giovare alla posizione delle sue congiunte.
Quanto alla mancata restituzione dell'auto, oltre senza dubbio a limitarne fortemente gli spostamenti allo scopo di cui sopra, potrebbe anche essere una rinuncia dello stesso M. poichè le spese di custodia giudiziaria, che dovrebbe saldare, verosimilmente superano il valore stesso dell'auto.

FALCE ha detto...

X Giacomo
Certo Giacomo, la stima ed il rispetto non devono mai essere lesi da controversi modi di vedere.
Tutto come prima.
F.

marcello ha detto...

Signor Tummulo mi scuso se mostro tanta sicurezza, ma se ce l' ho, mi consenta (mi scuso per l' espressione berlusconiana), ma ho i miei motivi. Sarà perchè sono ben difese... "blindate?" si, credo di si, ed anche se ci sarà lo sconto di pena ci penserà poi Roma a mettere le cose a posto.
Se la giovinezza di Sabrina è rovinata è per la deficenza della gente perchè non vuole accettare l' innocenza di Sabrina, ma spero che un giorno lo si capirà.

Anonimo ha detto...

DE SIMOME
Basta che l'hai capito tu!!!
Ma non hai dischi diversi da farci ascoltare?

marcello ha detto...

Anonimooooo :) ciaoo, mi dispiace deluderti ma è l' unico. Giustizia per Sarah è solo michele unico resp. ma col tempo si capirà, con calma, con calma, nonostante si creda ad ogni cosa detta anche anche dai media.

Buon pranzo :)

ENRICO ha detto...

Caro de simone

" se mostro tanta sicurezza[...]ho i miei motivi"

se sei in possesso di informazioni inedite tali da scagionare l'imputata ti consiglio di presentarti di corsa alla prima stazione dei CC che incontri e raccontare quello che sai altrimenti potresti venir accusato di intralcio alla giustizia

Se invece le tue convinzioni sono ricavate dalle stesse nostre fonti "ufficiali", le tue sono supposizioni esattamente dello stesso valore delle nostre

marcello ha detto...

caro Enrico, grazie per il suggerimento ma non vado nessuna parte, se parlo è perchè so quello dico e non è minimamente intralcio alla giustizia, non temere. Le mie convizioni sono ben fondate, ed ho da capito perchè Sarah in quella villetta stava bene... eh si :) però purtroppo, pur di accusare Sabrina è stato tutto frainteso, pazienza.

marcello ha detto...

Ti aggiungo una cosa Enrico, avetrana è un bel paese, tranquillo, mi ha fatto piacere averlo conosciuto, ma la sera dell' ingiustificato arresto di Cosima (tanto legata al marito), ha superato il limite della decenza... peccato, per una sera è diventato il peggiore d' italia.
Spero si rifarà quando Sabrina e Cosima saranno assolte accogliendole con un applauso.

Giacomo ha detto...

Sia chiaro che Valentina non ha mai detto di aver perdonato il padre. Ha detto esattamente l'opposto. Ha detto: non lo perdonerò mai per quello che ha fatto a Sarah, ma non posso dimenticare che per ventotto anni è stato un buon padre.
E questa è la sua posizione, chiarissima. E mi sembra anche molto umana

marcello ha detto...

A dir poco umana anche se... ultimamente... mah. A Valentina un forte abbraccio.

Vincenzo ha detto...

Avetrana è un paese abitato da incivili. Sui muri hanno scritto "Sabrina assassina"...quindi non lo definirei un pese se ad abitarlo ci fossero simili soggetti. Per quanto riguarda il vero colpevole, rispetto tutte le piste, ma per me il vero responsabile rimane Michele, reo confesso con tanto di movente.

Vanna ha detto...

Gentile Marcello de Simone,
la sicurezza con cui lei afferma chi è colpevole e chi è innocente è sconcertante per la sua " ingenuità".
Lei si espone con assoluta sicurezza rischiando:
-di sapere perché ha visto,
-di sapere perché ha udito.
Ne deriva che:
-lei poteva essere un collaboratore di giustizia ed ha taciuto!
-lei ha permesso che un colpevole sia in libertà e continui a lavorare il suo podere;
-lei,giudica le due donne innocenti, però col suo silenzio, ha fatto in modo che siano dentro?
Ma non ha rimorsi sulla coscienza di avere in microscopica percentuale, la colpa di non aver detto ciò che sapeva?
In ultimo ma "in primis":
cosa le impedisce di dire la verità?
Che cosa sa lei su Sarah e la sua fine che noi non sappiamo?
Vede tra noi e quelli che accusano solo c'è la differenza del dubbio.
Con il dubbio noi ipotizziamo altre piste che scagionano quelli che sono sotto i riflettori, invece quelli che accusano l'uno o le altre,sono a loro volta colpevoli perché accusano e basta.
Tra l'altro le nostre ipotesi le strutturiamo con compassione e senza interesse alcuno.
Con le vostre sicurezze che interesse avete?

Cordiali saluti

ENRICO ha detto...

@ de simone

va bene, LO ABBIAMO CAPITOOOOO ! Hai detto quello di cui se convinto senza però dirne il perchè Comportamento questo, a dir poco scorretto (e pure sospetto)

Quindi o ti spieghi meglio o se no è inutile che intervieni a raffica nella discussione ripetendo come un disco rotto le stesse litanie senza apportare alcun contributo costruttivo

Mi pare che Massimo Prati già ti abbia fatto notare che qui non siamo su Fb nè su Twitter , quindi vedi di ricordartelo

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cari amici buon giorno a tutti.Caro Marcello stai tranquillo che un giorno capiranno tutte le nefandezze uscite da questo estenuante processo.Riguardo al comportamento tenuto da Valentina dopo aver saputo dal padre che era lui l'assassino di Sarah,ritengo sia giusto rispettare la sua volontà.Uno dei 10 comandamenti dice di "onorare il padre e la madre",nel bene o nel male spettava a lei decidere cosa fare in determinate circostanze o situazioni.Ho riletto con attenzione le motivazioni sul ricorso "Serrano- Misseri da parte della Cassazione,è sono parecchie le rilevanze fatte dalla stessa riguardo agli indizi sulla colpevolezza di Sabrina e sua mamma.Alcune di queste sono: la retrodatazione degli orari,le ferite sulle braccia di Michele Misseri che sembrano unghiate,la presunta interpretazione,esternazione o confessione extragiudiziale fatta alla signora Pisanò da Sabrina dopo l'arresto del padre,dell'incidente probatorio con relativa versione su cosa fosse successo.Sono tanti i punti salienti in cui la Cassazione riscontra delle incongruenze,con una confutazione dei fatti in cui non ci sono le relative prove a poter determinare certe accuse,il dubbio prevale e se c'è un dubbio questo va a favore degli accusati.L'aver rigettato il ricorso è stato a mio modo di vedere un grosso errore,perché ha rimandato il tutto al tribunale di Taranto,ovvero nella tana dei lupi.Una Cassazione per certi versi dal comportamento un po pilatesco,che grosso errore ha fatto,una decisione alquanto discutibile,per non dire inaccettabile su tutti i punti di vista.Un cordiale saluto a tutti,e un affettuoso abbraccio alla carissima Mimosa,ottima la sua arringa,lo stesso dicasi per la carissima Chiara. Buon Pranzo.

chiara ha detto...

a proposito di "qui habet aures audiendi audiat":

ECCHEPALLEEE!

chiara ha detto...

Ciao Vito, ricambio l'abbraccio e saluto anch'io Mimosa, chiedendole di rifarsi viva quando può.

marcello ha detto...

Cari cari, io ho la coscienza pulita, a posto, parlo per cognizione di fatto... non ho niente da temere, aspetto come tutti che si faccia la vera giustizia (QUELLA REALE)e non quella urlata alla sentenza di 1 grado, forse dimenticando che ci sono altri 2 gradi di giudizio.
Prima si capirà, prima la piccola Sarah riposerà in pace.

magica ha detto...

.
non ho mai considerato misseri un serial killer o persona che incute terrore .
misseri non ha atteso sarh al varco munito di corda per ucciderla .
è stato un delitto disgraziato .
valentina ha visto nel padre un uomo distrutto . vergognoso . infinocchiato , pauroso .che si è lasciato trasportare da personaggi. . che con tattiche furbe lo hanno trasportato dove credevano fosse giusto portare .
nonostante le loro LAUREin psicologia e criminologia non hanno saputo fare bene il loro lavoro ..
si sono azzardati vedendolo indifeso.
la figlia valentina lo ha capito . ed è scattato in lei la carita' umana verso il padre . accogliendolo per rincuorarlo..
come si farebbe con un bambino o un figlio grande .
valentina è donna . infatti tutti i commenti che vedrebbero valentina troppo remissiva verso il padre , sono scritti da uomini .
la donna ha un sensibilita' diversa del maschio .i sacrifici immani che che fanno le donne per la famiglia .. raramente lo farebbero gli uomini .

marcello ha detto...

Vanna mi scusi, lei a me parla di ingenuità, beh, mi risulta che voi credete ai sogni non io, tanto per puntualizzare.

Vanna ha detto...

Considerato che qui c'è un dialogo espresso in geroglifici egiziani e caratteri cuneiformi, solo gli addetti ai lavori sono in grado di decifrarli.
Pertanto chi è esperto in paleografia e graffiti di antiche civiltà si faccia avanti!
Il campo è libero, pronto a nuovi scavi, con il piacer di qualcuno che potrà osservare nuove tracce,NUOVE eh, senza copiature.

Vanna

magica ha detto...

ciao vincenzo
carissimo vincenzo.la tua considerazione per gli abitanti di quel paese che scrivono sui muri "sabrina asassina" la valuto plausibile . potrebbero quegli abitanti se ne fossero stati ., aver cancellato quelle scritte? o perlomano che ci fosse stato dal sindaco un monito ., per quelli che sporcano i muri ... se non era in grado di contrastare quegli abitanti per l'ingiuria .. anche perchè penso che il sindaco la pensasse come gli abitanti .
e non solo ha pure chiesto il risarcimanto danni alla famiglia misseri ..
preferisco vivere in un altro posto :.quello mio..alla grande!

Giacomo ha detto...

Chiara sono io che ho scritto la storia delle orecchie. Era per non dire in faccia al destinatario delle cose molto sgradevoli. Ma lui l'ha capito. Infatti si è subito risentito. Ho ritenuto opportuno lasciar cadere il tutto.
Ti faccio comunque notare che la frase è presa dal Vangelo, pronunciata più volte da Gesù Cristo in persona.
In fondo era un modo per dire: chi vuol capire, capisce da sé, senza bisogno di tante spiegazioni.
In particolare la frase non era diretta a Vanna, come ho già chiarito, né a tantomeno a te: per cui mi stupisce questa tua spazientita reazione.
In ogni caso non intendo tornare sull'argomento che considero chiuso.


Giacomo

magica ha detto...

x vituccio-
caro vito . ti ammiro per la tua gentilezza .posta sempre i tuoi commenti .,io li leggo sempre erchè in ognuno leggo la verita' condita da scenari condivisi .
noi non ci permettimo di sognare sulla disgrazie altri . i nostri post saranno sempre orientai in un direzione .quella che è stata dibattuta .ragionata con prove e controprove , ciao

chiara ha detto...

"tanto per puntualizzare", marcello, "ti risulta" proprio male e se non sei oltremodo ottuso, allora hai intenzioni da troll/flammer. voto la seconda. aria.


Vanna:
esperta paleografa presente! :-D

è davvero significativa la corrispondenza del "gioco della cintura" trovata da Tummolo nel caso del Circeo...sì, effettivamente lo "scenario-terzi" comincia a farsi concretabile:

- abbiamo una Sarah che a S.Pancrazio si è esposta agli sguardi (cfr rimprovero per trucco da parte del padre) esternando il suo sommerso di adolescente inquieta (di cui già si rinvengono tracce nelle preferenze musicali e nel tema a scuola in cui diceva di volere andarsene da Avetrana) adottando un look "emo" (ai nostri tempi sarebbe stato "dark") fatto di abbigliamento nero, occhi blistrati e ciondolo col teschio...il tutto in una slanciata e diafana ragazzina biondissima e bella, "sgaggia" nel linguaggio e nell'approccio interpersonale.....decisamente "invitante" per certi pervertiti;

- abbiamo un'auto nera che, nella piazzetta di s.pancrazio, le ha girato intorno per un pezzo e su cui forse è salita;

- abbiamo un'auto nera vista nei pressi di via deledda nell'ora della scomparsa e Misseri che ode il rapido passaggio di un'auto di grossa cilindrata;

- abbiamo un corpo completamente nudo e uno stomaco vuoto;

- abbiamo una telefonata anonima che riferisce di un corpo abbandonato in campagna;

- abbiamo un post in un forum, di untente che dice d'essere di s.pancrazio, che ai primi di settembre riferisce di voci locali che danno sarah in fondo ad un pozzo o cisterna nelle camopagne di Avetrana.

segue altro lato della medaglia...

chiara ha detto...

Giacomo:

potevi proprio non tornarci! ;-)

il mio messaggio era:

che palle. e chi vuol intendere intenda.

(il tuo precedente non c'entrava per nulla, ho solo ripreso il brocardo che, ora mi rammenti, avevi usato tu)

magica ha detto...

ciao marcello.
la tua è una auspicabile prospettiva.sinceramente .il luogo da dove si dovrebbe schiarire il losco : non mi vede fiduciosa .
la fiducia la terro' per la fine dei processi. perchè se non dovesse finire com'è giusto sarebbe come dichiarare che non esiste il padreterno.
è tamente lampante. l' innocenza delle imputate che negarlo sarebbe una grossa BUGIA ciao ..

chiara ha detto...

...l'altro lato della medaglia:

se anche abbiamo trovato ipotesi plausibili sul modo di coinvolgimento di M. e del passaggio da lui alle congiunte (temi comunque da analizzare ancora, suggerirei) rimane da inquadrare il fatto dell'assenza di michele tra le 15.00 e le 15.45, nonostante avesse appuntamento per la raccolta dei fagiolini alle 15.00; anche se non parliamo di "timbratura del cartellino" egli è comunque giunto quando la raccolta era oramai ultimata o quasi e questo non poteva ignorarlo; egli inoltre si è premurato di avvisare del proprio allontanamento tanto la moglie quanto il fratello, con quella singolare telefonata dei cavalli scappati....insomma, queste cose necessitano di una spiegazione se vogliamo proseguire sulla strada della totale estraneità.

Diversamente, dovremo riprendere in mano tutto e vedere se vi siano altre strade che concilino tutti gli elementi e vedere dove conducono....

magica ha detto...

ciao tummolo.
i pozzi della puglia. e il pozzo di avetrana sono sempre stati posti usuali e frequentati .
come dicevi tu . se nascondono qualcuno lo farebbero nel pozzo .
dunque hanno poca fantasia , si adattano ai pozzi .

Giacomo ha detto...

Chiara, mi dispiace. Avevo completamente frainteso il tuo post.
Ritiro quindi tutto quello che ho scritto, sul presupposto erroneo che quella mia frase ti avesse infastidita.

Approfitto per salutare Vito e tutti gli altri.

Giacomo

chiara ha detto...

scusate, compagni paleografi ;-) voglio esprimere meglio il metodo che sto seguendo:
ho suddiviso la vicenda in tre momenti salienti e li ho guardati da capo, "verginalmente": 1) omicidio, 2) occultamento, 3) coinvolgimento di M. & fam.; per tutti e tre ho constatato che abbiamo messo insieme spunti sufficienti per formulare l'ipotesi di non responsabilità del M. e di artato coinvolgimento suo e delle donne.

Il passo successivo era verificare se, negli elementi a carico di M.&fam., vi fosse qualcosa di "stridente" con quelle ipotesi, in particolare con riguardo a M. (riguardo alle donne non mi pare ci sia addirittura nulla da confrontare o vagliare): ebbene, mi rimangono "fuori fuoco" quella assenza e quella telefonata e mi sa che se non troveranno collocazione, le ipotesi fatte - per come le abbiamo fatte - vadano rase al suolo o combinate con un coinvolgimento di M. o anche di S..

marcello ha detto...

Chiara puoi dirmi cosa mi risulterebbe poco chiaro?
a Vanna: cosa c' entra San Pancazio, macchine nere, di grossa cilindrata ecc. ecc, così per curiosità :)
Allora ha ragiona la bravissima Liala :)

chiara ha detto...

marcello: non ho detto che ti risulta poco chiaro, ho detto che ti risulta proprio sbagliato che qualcuno, qui, creda ai sogni.
ma sono certa che già l'avevi capito, ti rispondo per l'ultima volta giusto per concederti il beneficio del dubbio.
e già che ci siamo, guarda che il messaggio con s.pancrazio e la macchina nera è mio e se vuoi saperne di più vai indietro nelle pagine (una settimana fa più o meno) e trovi i pezzi in cui discutiamo di elementi riportati nei primi giorni della scomparsa e poi accantonati, i quali ci supportano nei nostri discorsi "terzisti".

ENRICO ha detto...

c'è uno che scrive:

" Vanna mi scusi, lei a me parla di ingenuità, beh, mi risulta che voi credete ai sogni non io, tanto per puntualizzare"

dimostrando apertamente di ragionare con lo stesso criterio (?!) con il quale stravolge ciò che legge

Ce n’è un altro convinto di essersela cavata alla grande per via di una citazione in latino copiata da wikipedia senza accorgersi al contrario di aver fatto una figura da quattro soldi…

Di sicuro con questo genere di interlocutori il livello della discussione subirà un’impennata “intellettuale” fuori dell’ordinario

chiara ha detto...

dai, Enrico, passa oltre chè altrimenti ci fermiamo sulla polemica.

hai qualcosa da osservare sui miei commenti 15.10, 15.23, 15.24? vorrei conoscere il tuo punto di vista in merito a quanto ho scritto (in particolare sulla questione del metodo e delle vie che ci si aprono)

marcello ha detto...

Chiara, ma veramente l' 80% dell' italia crede che il sogno sia invece realtà :) .come disse una volta Vito Vignera se non erro, solo chi le vuole colpevoli ci crede. Ma voi veramente vedreste Cosima STANCA DI LAVORO, che correrebbe dietro alla nipote? quando la piccola, sgusciante com' era, in un attimo sarebbe arrivata a casa sua?? Senza tener conto che la macchina era pure diesel :) non so se rendo l' idea, ma nemmeno nei film si arriva a tanto credo! Già ma voi date importanza a massari, petarra (A DIR POCO IMBARAZZANTI)e lei, la pisanò, SU DI LEI STENDIAMO UN VELO PIETOSO.

Grazie.

chiara ha detto...

Ma mollaci e prenditela con quell'80% allora, qui non trovi neanche l'1% se non ti è chiaro! M-O-L-L-A, che stiamo parlando d'altro per i fatti nostri.

Ciao.

Vanna ha detto...

Chiara sei un'ottima paleografa!
Bene hai fatto a chiarire i sogni, non mi sembra che noi li abbiamo considerati.
Ancor meglio a nominare S. Pancrazio e macchina nera che non avevo nominato!
Come vedi si persegue un solo metodo: accusare-accusare-accusare e non si capisce altro.
Se ogni tanto s'infiamma la situazione è perché si toccano tasti delicati che si vorrebbero vedere nulli.
Guarda che quello che dice Manlio potrebbe essere veritiero.
Se poi dietro c'è un gioco legato al simbolo del teschio, allora si chiuderebbe il cerchio della perversità.
Quel ciondolo non è stato trovato, è un caso?
Comunque, riguardo gli spostamenti del M. e degli altri della famiglia, ho sempre detto che sanno qualcosa ed è per quel qualcosa che lui sta fuori e le donne stanno dentro.
Non ho le visioni, cerco i motivi logici che stanno dietro i fatti e l'unica maniera che ho di spiegarli è questa.
Saluti cari e rielenca in un articolo quei punti, è più facile andarli a ripescare per trattarli, almeno per me.

marcello ha detto...

non ti scaldare :) scrivete, fate con comodo, mi dispiace che vi hanno fatto credere l' impossibile, va be.

Vanna ha detto...

Chiara, riguardo il metodo e le piste che poni, trovo tutto assolutamente praticabile!
Ci tornerò sopra rileggendo le piste, ma sicuramente più tardi.
Tra poco dovrò fare la nonna e non avrò tempo!
Mi farò risentire, la paleografia mi piace.

Vanna

chiara ha detto...

ok Vanna, appena posso lo faccio.

sui "motivi logici che stanno dietro ai fatti" non fermarti, è proprio questo che al momento
ci manca, come dicevo: ragionare su quegli spostamenti per vedere se ci aiutano a capire cos'è quel "qualcosa che sanno", ossia innanzitutto come e soprattutto SE vi sia un modo logico di collegarli all'apprezzabile teoria di Tummolo, che come vedi ho ripreso e confortato con gli elementi che avevamo rilevato settimana scorsa.
Diciamo che siamo ad un buon punto, ma non possiamo fermarci senza analizzare anche quell'elemento e dargli un senso, il vuoto di quelle tessere non è certo trascurabile io credo. Diamo per buona la base-circeo e andiamo oltre, a cominciare da quell'assenza e quella telefonata. Questa è la mia proposta.

chiara ha detto...

ci siamo sovrapposte!

ciao e buon pomeriggio!

ENRICO ha detto...

Chiara

sai bene come la penso : le indagini – almeno da quello che ci risulta o meglio da quello che ci hanno fatto sapere – non avrebbero preso in considerazione le piste alternative suggerite dagli elementi che hai elencato

Però, se ciò sia dovuto a sciatteria, a mancato coordinamento fra coloro che dovevano investigare, ad un teorema preordinato od infine alla effettiva convinzione in buona fede da parte degli inquirenti di aver in mano tutti gli elementi per ritenere che il crimine sia avvenuto in quello specifico luogo ed in quel determinato orario, questo io non lo so.

Non lo so perché non sono stato presente – come nessuno di noi, del resto – alle indagini, agli interrogatori, ai sopralluoghi e non conosco i retroscena della vicenda né le personalità dei protagonisti; non so nulla delle loro vite nè di quella della vittima in primo luogo

Quindi per il momento attendo le motivazioni prima di esprimere un’opinione

ENRICO ha detto...

@ Chiara

Ps: Comunque lo scenario suggerito da Manlio mi sembra più verosimile di quello del contadino colto da raptus mentre aggiusta il trattore

chiara ha detto...

Ok Enrico, come preferisci; credevo che, nell'attesa (e nello spazio libero lasciato dalla stessa) potessimo "filare" ancora un po'. Certamente non abbiamo raggiunto - e nemmeno possiamo raggiungere - un punto sul come e perchè le piste alternative non siano state seguite nè sul come e perchè M&fam siano stati coinvolti. Però abbiamo potuto fare diverse ipotesi che, su un mero piano logico, possono stare in piedi. Come ho detto esse, però, non possono dirsi definitivamente possibili (bada: non certe nè probabili, solo possibili) se non diamo una quadra anche agli ultimi aspetti che ho indicato. Chiedevo un appoggio a chi ne ha voglia, ma chiaramente puoi anche dirmi di no e ci mancherebbe! Ma magari ripensaci ;-)

magica ha detto...

mi sovviene un caso ,
sempre avvenuto da quelle parti.
la sparizione di una ragazza che vendeva materiale telefonico . i testimoni dissero di averla vista parlare con un conducente di un'auto nera . provarono in molti nmodi di fare chiarezza su quel indizio ...purtroppo la ragazza fu trovata morta .
misseri depisto' dal primo momento ...prima con i cavalli . poi disse di aver visto una macchina nera passare veloce in via deledda .. ma lo dice lui ,, enessun altro la vide .. siccome stava depistando si invento' la macchina nera ., come quella coinvolta a napoli.o a san pancrazio , gurdava sempre la tv . seduto nel famoso sdraio
misseri disse di averla vista ad avetrana . un indizio che porta lontano dalla verita' non ha piu' parlato di macchine nere . non se lo ricorda nemmeno di averlo detto .. una invenzione per allontanare ogni sospetto ..

magica ha detto...

x vituccio .
ciao carissimo vituccio.
dobbiamo intervenire spesso perchè altrimenti è noia solamente noia.

MAGICA ha detto...

mandaremo un messaggio in procura . indagate sui SOZZONI ..

chiara ha detto...

no, no, magica, Misseri non disse di aver visto alcuna auto nera! Fu un testimone di cui non si sa più nulla a dirlo (avevo riportato l'articolo); M. disse, invece, di avere sentito il rombo del motore di un'auto che passava davanti a casa sua e rallentava arrivata al curvone in fondo alla via. I tempi delle due dichiarazioni non li ricordo, ma ricordo di averli verificati proprio per valutare l'eventualità di un "profittamento" di M. della circostanza riferita dal testimone. Se non sbaglio quella di M. era anteriore ma non ho pazienza di andare indietro a verificare. Se mai troverò il tempo di mettermi con calma a scrivere l'articolo che chiede Vanna, non temere che darò conto anche di questa eventuale verifica.

ENRICO ha detto...

Chiara

non facciamo altro che ri-analizzare, ri-interpretare ri-osservare dati che si riferiscono a QUELLA giornata , agli orari ed agli spostamenti di Sabrina,Cosima Michele ecc.. relativi a QUEL preciso lasso di tempo e che hanno acquistato un valore DOPO aver saputo del delitto, dimenticando però che per un intero mese nulla sappiamo sui "movimenti" successivi avvenuti in quel periodo da parte di nessuno dei vari attori della vicenda e degli indagati stessi ( a torto o a ragione)

( rileggendo ho l'impressione di non essermi spiegato bene... fai uno sforzo e cerca di interpretare il mio pensiero... io ho troppo caldo, oggi )

magica ha detto...

ok chiara
ma dissero anche di una macchina rossa.
ma gli avvistamenti dovrebbero essere avvenuti nell'istante in cui videro la sarah per chè altrimenti non avrebbe senso -- magari passavano per i fatti loro.
non videro la sarh? non la videro nella macchina nera .?
misseri disse che la macchina rallento' nel curvone .. ci credo .
a misseri non credo .. ha sempre cercato di depistare .. nonostante tutto lo credo un povero diavolo..

Mimosa ha detto...

Chiara, Vito, Magica sono contenta che sul comportamento di Valentina come figlia la pensiate come me e giustamente Chiara ha richiamato il padre di Erika (la pace nel cuore che dà la Fede piena non la si può comprendere se non la si prova in sé stessi). Aggiungerei, tuttavia, che nel caso di Valentina forse, molto probabilmente, c’erano dietro anche motivi di opportunità. Inoltre lei l’aveva detto di avere in testa un puzzle e voleva mettere a posto le tessere proprio parlando col papà, a viva voce guardandolo negli occhi (e non dentro al parlatorio del carcere). Prendere a pretesto quella “convivenza” di pochi giorni e portarla come “prova” dell’innocenza di MM mi sembra alquanto azzardato.

Ora vi state interrogando su cos'è quel "qualcosa che sanno". Per starvi dietro in questo nuovo tratto di strada che state percorrendo, io tenderei ad escludere che Sabrina sapesse qualcosa, ma piuttosto il “fortino Cosima”.
Per questa semplice ragione escludo Sabrina: troppo chiacchierona con i giornalisti, con gli amici, con chiunque … persino con la Pisanò, troppo poco maliziosa, troppo esuberante, si sarebbe fatta sfuggire sicuramente dalle labbra qualcosa. A differenza della madre, poco loquace, chiusa e riservata, donna di campagna pugliese che parla poco, attenta a non guardare troppo lontano per non vedere cose pericolose, si fa i fatti propri, si spacca la schiena a lavorare a cottimo per un bianco e un nero alzandosi alle 3 di mattina, evita i media come peste, e sopporta un marito spesso nervoso che più volte negli ultimi tempi le ha rivolto gesti aggressivi. È Sabrina che infatti racconta agli amici delle liti tra i genitori, i vicini di casa no, i parenti no.
Se ci fosse stato un terribile segreto da mantenere, come si poteva metterne a parte la figlia minore, così sventata? Si diventa “scarpe grosse, cervelli fini” con l’età avanzata, non a vent’anni, i vent’anni di oggi poi
… No, se c’era un segreto da custodire lo poteva conoscere solo Cosima.
Siccome tutti sapevano che lei è una impassibile, un fortino che non è stato possibile espugnare, allora secondo me il cerchio dell’attenzione si è stretto sulla figlia, sperando che la madre si sciogliesse … non per niente le hanno tenute in cella assieme (cosa inaudita).
Ma Cosima non è crollata … e addirittura penso che Sabrina nemmeno ora sospetti ci possa essere un segreto intorno a tutta la vicenda che l’ha condannata all’ergastolo.
Ad ogni modo sono curiosa di vedere dove portano gli altri geroglifici.

Mimosa

PS x Enrico:
forse ci dimentichiamo che per un mese intero c’erano giornalisti in giro per tutta Avetrana e telecamere piazzate permanentemente davanti alla villetta? Dovremmo chiedere a loro gli spostamenti dei vari attori della vicenda e se hanno notato qualcosa di sospetto …

Vanna ha detto...

Mentre aspetto... ricordo in una trasmissione pomeridiana, che Michele disse di aver sentito il rombo di una macchina che passava lungo quella strada più di una volta.
Non ricordo se gli chiesero se era un rumore diesel o di grossa cilindrata, non lo ricordo ma non lo escludo.
Vado a fiuto: il rombo di una utilitaria è talmente normale che non ci si fa quasi caso.
Quindi doveva essere altro rombo e lui doveva essersi affacciato a vedere.
Riguardo "i cavalli che erano scappati",ma non era stata Cosima che glielo aveva chiesto di andare in campagna?
La frase " cavalli scappati" è una frase che pare scontata, ma se le parole si analizzano separatamente, una macchina di una certa potenza si misura in cavalli, corre con un certo numero di cavalli, si dice così?
Quindi quella frase aveva un significato nascosto e subito sono partiti i controlli e le ricerche
di Michele che ha chiesto aiuto ai parenti, nel frattempo iniziò lo show di Sabrina alla ricerca della cugina.
Per show intendo un manifestare in modo palese un qualcosa, di sicuro si sono allarmati subito ed hanno avuto paura: stava andando da loro Sarah e forse, avevano avuto sentore di qualcosa da S. Pancrazio.
Riguardo la macchina nera a S. Pancrazio, questa notizia da un po' fastidio, tanto che il nominarla viene rivolto a me e non effettivamente a Chiara che l'ha nominata poco tempo prima.
Ma anche io l'ho ripetuto qualche giorno fa e nessuno aveva risposto.
Dopo che Chiara l'ha menzionata,è stato fatto il mio nome.
Strano modo di ricordare, di associare nomi e notizie in maniera errata, ovviamente è un modo di minimizzare qualcosa che deve essere espresso da una sola persona non da due perché dopo il due viene il tre e la conta.
La conta dà fastidio, allora quel metodo di ripetere le stesse cose, far finta di non capire, una punteggiatura senza capo né coda, sono tutte tattiche per snervare, irritare e lasciare il campo... all'elenco delle telefonate.
Perché?
Perché si vuole la via più sicura, più breve per incolpare il contadino.
Non avete notato che negli ultimi femminicidi ed anche prima sono sempre persone ignoranti ed umili ad essere condannati?
Per Meredith K. Sollecito, figlio di avvocato è fuori, Rudy K. extracomunitario è dentro.
Per Chiara P. il fidanzato è fuori anche se adesso dovrà ricominciare a difendersi.
Per Melania, Salvatore è dentro e senza diritti di patria potestà.
Per Yara, siamo in alto mare: 1 milione di euro spesi per DNA e non se ne viene a capo.
Anche lì c'è qualcosa che scotta e non da parte di Fikri, ma di alti papaveri.
Mi fermo Chiara: delle tre piste ne faremo la TAC o la Risonanza Magnetica.

FALCE ha detto...

X chiara
In verità, neanche per l'intervento di TERZI ci sarebbero punti determinati che ne confortino la possibilità.
Ma l'ipotesi può essere setacciata, come TUTTE le altre, a partire dall'analizzare quel segmento di strada, che Sarah doveva ancora percorrere, dal suo avvistamento (l'ora la mettiamo da parte, per il momento) alla casa dei Misseri.
Dopo aver studiato (carte alla mano) tale tratto di strada, le case disposte ai lati della stessa; chi vi abitava, ecc., si potrebbe giungere discutere un secondo quesito molto importante: CHI AVREBBE VISTO LA RAGAZZA ENTRARE in quella casa, oltre al fedele cane randagio, che ne ha atteso l'uscita per moltissime ore.
F.

Vanna ha detto...

Chiara, ti chiedo scusa, ad onor del vero ricordo che tu hai postato tempo fa l'articolo su S. Pancrazio che ho subito raccolto.
E mi sembra che solo noi l'abbiamo fatto.
Ti saluto caramente.

ENRICO ha detto...

x Mimosa

sì è vero : per un mese intero Avetrana era piena di giornalisti e la villetta era il loro punto di raccolta però nessuno era stato messo "sotto osservazione" perchè sospettato di omicidio...

magica ha detto...

la frase dei cavalli scappati ..
misseri lo disse anche al fratello affinchè non collegasse la sua mancanza alla raccolta dei fagiolini . doveva andarci anche cosima per cui avviso' pure lei ..
chissa' quanti cavalli avevano le macchine che passarono in via deledda .. hanno fatto indagini?

Manlio Tummolo ha detto...

Grazie a coloro che mi hanno ricordato. Mentre voi dibattevate, io ho fatto altre cose. Desidero tornare alla lettera che per taluno sarebbe prova che Valentina sia convinta della colpevolezza del padre (non facciamo paragoni inversi: un padre accoglie la figlia assassina minorenne, perché altrimenti dove l'avrebbe mandata ? In un collegio di suore ? Sappiamo noi che aria tiri in quella casa? Se fossi quel padre, mi barricherei nella mia stanza o alzerei un "Muro di Berlino" con tanto di Vopos armati, non mangerei nulla se non preparato da me, ecc. Poi c'è un certo senso di colpa, perché un padre può farsi qualche domanda su come ha educato la propria figlia...).

Obietto: quella lettera è certo stata scritta da Valentina, ma suggerita, se non dettata, dagli avvocati. Vi pare logico, coerente affermare che un padre perfetto per 28 anni diventi improvvisamente assassino della nipote acquisita, e non solo: la occulti alla perfezione per poi pentirsene in 42 giorni ? Inviata ben prima della sentenza si illudevano che quella lettera, scritta con parole da intellettuale non certo da persona comune, avrebbe smosso il cuore della zia, che - viceversa - l'ha indurito maggiormente. La lettera era semplicemente una misura tattica per dire alla zia: sì è vero, ho un padre assassino (ti faccio contenta), ma tutti gli altri sono bravissimi. Il che è assai contraddittorio. Come ho detto, Concetta non è una sciocca, e neppure persona di facili commozioni, malgrado la conoscenza del Vangelo, tanto declamata, dovrebbe spingerla a questo. Inoltre è guidata a sua volta da avvocati disincantati dalla vita e scettici sui sentimenti umani.

Io stesso ho inviato e, talvolta me le hanno pubblicate, sul "Nuovo Quotidiano di Puglia" citazioni dal Vangelo sull'amore e il perdono tra fratelli. Qualcuno se ne è pure scandalizzato, come se certi riferimenti per persone di fede (o dichiarata tale) fossero fuori luogo.

La lettera non esprime le convinzioni di Valentina, ma solo le tattiche avvocatesche per ammorbidire il cuore della controparte. Come tutto il resto è stata controproducente.

Intanto nessuno si chiede il perché di certi contatti con persone ambigue, di certe violazioni di domicilio, poi rinviate a giudizio. Si tratta di gente perlomeno sospetta, a cui nessuno di normali costumi si rivolgerebbe.

magica ha detto...

x mimosa ,
il fortino cosima ...
allora tu pensiche sia coinvolta pure cosima? come avrebbe potuto sapere ,,
misseri le disse quella frase dei cavalli .. .
si stavano prendendo per i fondelli - si parlavano in codice....

marcello ha detto...

Mamma mia quanto impegno :) tutto così semplice... e invece, mah.

marcello ha detto...

("si stavano prendendo per i fondelli - si parlavano in codice...."?? eilààà :) addirittura? per dinci!)

F. ha detto...

X TUMMOLO
Condivido pienamente la sua intelligente interpretazione sui motivi della lettera di VM, e da chi sia stata...suggerita.
F.

ENRICO ha detto...

X Manlio

ho appena finito di leggere il tuo intervento e non posso fare a meno di ribadire ciò che ha scritto F

Del resto che la lettera fosse uno stratagemma scovato dai legali di Sabrina per "accreditarne" mediaticamente l'innocenza non è mai stato un mistero per nessuno.

Purtroppo la Difesa non è stata all'altezza della situazione perchè ha puntato tutto su questo "teorema" scaduto come uno yogurt e quindi immangiabile

"Sono stato io a uccidere Sarah. Devo continuare a battermi per Cosima e Sabrina. Fosse per me mi ammazzerei. Nei miei sonni pieni di incubi ho un solo sogno, vedere mia moglie e mia figlia libere. Io non merito di essere libero, non voglio essere un uomo libero, ma pagare per quello che ho fatto"

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cari amici un cordiale saluto da Catania.Ci tengo a precisare alcune cose,tanto per essere chiari e non confondere i fatti.Durante i vari percorsi di andata e ritorno da casa di Sabrina a quella di Sarah,Michele Misseri sposta la macchina dalla posizione precedente,sta accanto alla macchina con una zappa in mano,in posizione accovacciata,e il tutto viene notato da Mariangela,poi entra a casa e riferisce alla moglie del trattore che non parte,la stessa gli dice che dietro casa ai fagiolini c'è il fratello,a questo punto lui esce fuori,poi rientra avendo trovato la scusa per poter andare via,e si inventa la scusa dei cavalli scappati,di certo non poteva lasciare il cadavere in macchina,alle ore 15.00 circa Sabrina per non ritornare di nuovo a casa lo chiama al cellulare,ma,lui gli dice che era fuori dal paese e stava andando in campagna,poi dopo pochi minuti chiama suo fratello per avvisarlo che,nel caso l'avesse chiamato la moglie di confermare la fuga dei cavalli,era una scusa naturalmente tanto è vero che il fratello gli dice se avesse avuto qualche diverbio con la propria moglie.Verso le 15.30 riceve la telefonata di sua moglie,la quale gli riferisce che stanno andando dai carabinieri a fare la denuncia.Il suo orario di rientro non è ben definito,oltre le 15.30,quindi come riferisce suo cognato che non ha guardato l'orologio,potevano essere le 15.45,le 16.00,e anche qualche minuto oltre l'ora indicata,non ha visto l'ora,ma,Michele gli riferiva della scomparsa di Sarah,e quindi facendolo allarmare,lo stesso dice che ogni giorno verso le 15.00 Michele gli faceva compagnia nella raccolta dei fagiolini,oltretutto era vicino casa il terreno.E poi scusate questa mia piccola osservazione e che credo meriti una vostra riflessione;entra in casa si inventa la fuga dei cavalli,e non dice nulla alla moglie riguardo alla nipote che era sparita,perché?non bisogna essere dei geni per capirlo,semplice,se avesse detto alla moglie che Sarah era sparita,come avrebbe potuto andar via dal paese?,visto che, sicuramente la moglie gli avrebbe imposto di accompagnarla da sua sorella Concetta oppure dai carabinieri per capire cosa stava succedendo,e dove era andata Sarah.Non era sparito il cane o il gatto,era sparita la nipote.Spero di essere stato chiaro.Buona serata a tutti.un abbraccio a Magica,Mimosa,l'amico Giacomo e Carla.

ENRICO ha detto...

VITO

e secondo te quello che descrivi è il comportamento normale di uno che, solo pochi istanti prima, ha strangolato la nipote PERCHE' COLTO DA UN RAPTUS ?

magica ha detto...

ho nostalgia di FOX. almeno si poteva confrontarsi .
scriveva ipotesi . che facevano acqua. nonostante tutto si poteva dialogare . scriveva commenti come qualcuno . ma era sempre per il x suoi commenti .. si vede che certi possono altri no..
che siano personaggi, intoccabili?

magica ha detto...

che doveva fare? andare a costituirsi all'istante?
ha cercato di cavarsela.
. allora tutto quello postato da vito non conta? se si vuole a tutti i costi negare l'evidenza .
perchè misseri avrebbe fatto tutte quelle manfrine .per scherzare?
poteva far a meno di dire la bugia se era all'oscuro di tutto - non penso che raccontasse una frottola al giorno.
forse quando andava dall'amante .... ma cosima non lo ha mai detto che l'avesse .

magica ha detto...

"Sono stato io a uccidere Sarah. Devo continuare a battermi per Cosima e Sabrina. Fosse per me mi ammazzerei. Nei miei sonni pieni di incubi ho un solo sogno, vedere mia moglie e mia figlia libere. Io non merito di essere libero, non voglio essere un uomo libero, ma pagare per quello che ho fatto"
questa frase farebbe pensare che moglie e figlia siano colpevoli.la procura ha un intuito fino .. da luminare del diritto...
oppure l'altra ipotesi ..
che siano stati gli sozzoni . michele li ha visti e si è preso tutta la colpa .. ma prima ha danneggiato la figlia incolpandola di un omicidio ..esegiuto dai sozzoni ..

Vito Vignera da Catania ha detto...

@ Enrico.Perché tu che cosa avresti fatto con un cadavere in macchina?Avresti detto a tua moglie che stavi andando a giocare a pallone? spiegamelo,sono curioso di sentirlo visto che sei cosi intelligente.Mi dici cosa doveva dire se era tutto casa e lavoro nei campi? Ciao e buona serata.

Manlio Tummolo ha detto...

Per capire come funziona un raptus, neppure troppo improvviso, rileggetevi la storia di Maria Goretti, fatta santa per aver difeso la propria purezza (quella volta ci si teneva, non come oggi) dalle bramosie del suo giovane amico e parente.

Ai miei tempi, seppure un tantino edulcorata, ce la insegnavano perfino al catechismo. Non si predispongono piani di occultamento, non ci si confessa dopo 42 giorni. Si crolla subito dopo il misfatto. La tensione, altissima, cade di colpo. E infatti l'assassino di Maria Goretti si è lasciato prendere subito.

Lo si è detto, lo si è ripetuto, ma si continua con i cavalli (pura invenzione del momento? aveva o no questi cavalli ? Ne sarebbero bastati due) e con i fagiolini. E' una storiella che conosciamo a memoria. E se Michele aveva un'amante sconosciuta ? Mica è poi tanto brutto, specie se vestito alle feste di nozze.

Oppure semplicemente non aveva voglia di parlare con la moglie.

ENRICO ha detto...

Manlio

per fortuna che sei intervenuto. Tra il caldo e la totale incapacità di comprendere cosa capita a chi è colto da un raptus mi sono mancate la forze ....

Grazie, grazie !
Enrico

marcello ha detto...

"Sono stato io a uccidere Sarah. Devo continuare a battermi per Cosima e Sabrina. Fosse per me mi ammazzerei. Nei miei sonni pieni di incubi ho un solo sogno, vedere mia moglie e mia figlia libere. Io non merito di essere libero, non voglio essere un uomo libero, ma pagare per quello che ho fatto"" PORTA PAZIENZA MICHELE, PAGHERAI PER QUELLO CHE HAI FATTO, CI VORRA' TEMPO (purtroppo) MA PAGNERAI!

marcello ha detto...

(anche se nessuno lo vuole accettare perchè si vuole tua figlia, ma grazie a Dio è ben difesa.)

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof Tummolo quelli erano altri tempi,e che purtroppo non torneranno più.Mi dica una cosa caro Prof: Quando Maria Goretti si è difesa, non ha lasciato nessun segno sulle braccia del suo assalitore? che so, delle unghiate come quelle rilevate dal Prof Strada sulle braccia del caro zietto,e poi modificate in ferite fatte nei campi,qualcosa avrà pur lasciato se si è difesa Maria Goretti,tutte le donne normalmente si difendono con le unghie,infatti in tante indagini verificano se c'è qualcosa sulle unghie,capelli o parte di tessuto per poter fare il dna.Un cordiale e sincero saluto caro Prof.

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Magica,

quando Michele Misseri ha detto quello che ha detto, era sotto le grinfie degli sgherri e degli aguzzini. Mezzo addormentato, mezzo drogato, sotto choc, magari picchiato senza lasciare segni (manganelli di gomma), circuìto, minacciato, ecc. ecc. Tutto questo lo si capisce dalle prime righe del verbale della famosa "cristallizzazione" dell'incidente probatorio, senza neppure consentirgli di vedere la figlia, ecc. ecc. . Per quanto ancora prenderemo sul serio confessioni del genere? E' chiaro che, se l'uomo si è pentito, non lo è per un assassinio impossibile (nessuna traccia materiale verificabile), ma per aver ceduto, per essere crollato riguardo alla figlia, NON ALLA MOGLIE perennemente difesa, prima e dopo.

Si autodenuncia, e i SS. Inquisitori lo sanno molto bene, non per aver commesso il delitto, ma nella sola speranza di liberare moglie e figlia e punirsi delle false confessioni.

Se i SS. Inquisitori non sapessero della falsità di tale ri-confessione, lo avrebbero fatto rinviare a giudizio. Ma si chiede: perché allora moglie e figlia invece lo sono state ? Vi è stato detto, ma fate finta di nulla: PER VENDETTA, PER ASSENZA DI OGNI COLLABORAZIONE. Lo ha spiegato molto bene, sia pure implicitamente, anche l'avvocato di parte civile a fine processo, dicendo "Se avessero collaborato.... saremmo stati indulgenti...". Dovevano confessare anche ciò che nemmeno si erano mai sognate di fare, in modo da chiudere il caso in via colposa e "intrafamiliare", mentre i veri assassini avranno mandato a segno in questi due anni e mezzo chissà quanti altri delitti.

Infine, Michele Misseri era solo la testa di turco, o l'uccello di richiamo, il cavalluccio di Troia, per arrivare a Sabrina, NON PERCHE' COLPEVOLE, MA PERCHE' DOVEVA RECITARNE LA PARTE. Vi è stato detto e ripetuto.

Quanto ai SOZZONI, se c'è qualcuno che ha avuto rapporti con quella gente, non furono né Michele, né Sabrina, né Cosima. Infatti c'è in corso un processo per violazione di domicilio, di cui la parte civile non è certo la famiglia di Michele. "Chi ha orecchi per intendere, intenda".

Manlio Tummolo ha detto...

Egregio Signor Vignera,

mi dispiace, ma la Sua obiezione è assai scadente: il comportamento sessuale maschile non è certo cambiato in un secolo. Un RAPTUS rimane tale nel corso dei secoli e dei millenni, non cambia, né nelle modalità, né negli effetti, Se no, non si chiamerebbe RAPTUS, che significa essere "PRESO" da impeto interiore violento ed aggressivo.

Quanto ai graffi, e forse anche morsi (la ddnna si difende anche con i morsi), non so se l'assassino di Maria Goretti li avesse o meno, di certo lei è riuscita ad apparire sanguinante da decine di coltellate sul ballatoio della casa, chiamare aiuto, per poi cadere morta.

Quello che conta, sul piano criminologico, non è il tipo di resistenza che una ragazza giovane, ma comunque solida come lo erano le contadine di un tempo, poteva fare, ma il comportamento dell'omicida.

Forse è meglio che rilegga il Suo vecchio catechismo, o se no, guardare su INTERNET. Avevo già indicato in questo Forum il sito correlativo che spiega l'evento.

magica ha detto...

ogni persona ha un po' di amor proprio .
mai piu' misseri sarebbe andato ai processi vestito con il capellaccio magari sporco di verderame, con la barba incolta ,
si doveva presEntare in quelle condizioni? con i vestiti appesi nell'armadio?.
non credi si sia dato a spese pazze . acquistando abiti ., se non eleganti almeno passabili, peR andare in giro e farsi vedere in tv .
le befane . che vanno a fare le opinioniste in tv , si meravigliano che sia vestito bene , pensano, che la moglie lo tenesse mal vestito ..apposta ,, ma ora.. è LIBERO E SI VESTE BENE IN BARBA ALLA COSIMA ..

marcello ha detto...

ma non basta cio che si scrive, pure agli insulti, calma calma :)

Manlio Tummolo ha detto...

Si vede che il caldo fa i suoi effetti. Signor Vito Vignera, Lei non era uno di quelli che desiderava ardentemente il mio ritorno ? E se Enrico ha condiviso una mia considerazione, Lei lo qualifica come lo ha qualificato: tradurrò in italiano letterario "adulatore". Lei dunque fu mio adulatore, condividendo alcune cose ? Con Enrico ne condividiamo alcune, in altre divergiamo. Che c'è di strano o di adulatorio ? Lei poi coinvolge anche me in questo, mettendoci insieme con espressioni non proprio forbite.

Ora possiamo ben capire che Lei sia nervoso, preoccupato, affaticato, ma non è il caso di prendersela tanto con chi ha idee diverse e le esprime. Come ho già detto, non spetta a noi decidere, ma solo commentare un delitto, che non è una fiction televisiva, dove si fa il tifo per questo o per quello, ma una tragedia reale. E ancora una volta Le ricordo, come al Suo collega De Simone, a Magica ed altri: se venisse condannato per il delitto soltanto Michele Misseri, sarebbe in tutti i casi una rovina sia per la moglie, sia per le figlie. E' un concetto così tortuoso da non potersi capire? Non è che rinunciando all'eredità, se la caverebbero. Dovrebbero comunque perdere tutto, senza contare l'onorabilità familiare. Gli illustri avvocati della difesa, questi geni del Foro se ne rendano conto, indipendentemente da fatti che poi nessuno conosce nella loro particolarità, se non probabilmente gli stessi SS. Inquisitori che hanno creato un'enorme cortina fumogena, di fronte alla quale quella delle battaglie navali del 1939 / 45 erano aria di montagna.

magica ha detto...

tummolo
allora per le donne sarebbe opportuno che venissero condannate ? non capisco :.
se le misseri venissero prosciolte come penso che avverra' dovranno essere risarcite .hanno i loro avvocati ,non sono allo sbaraglio,
sabrina è ancora giovane e puo' lavorare la cosima avra' la pensxione ma penso che morira' prima ,
la villetta la prendara' galoppa e l'altra come risrcimento dai misseri perchè li hanno oltraggiati' . l'onoribilita' è andata a farsi friggere.. ormai ..con un padre asassino e sospettato di pedofilia .. ( comunque( non si tratterebbe di pedofilia anche perchè fino a pochi anni fa le ragazze del sud si sposavano a 15 anni )
secondo lei cosa dovrebbe succedere allora perchè qualcosa cominci a funzionare?

chiara ha detto...

Caro Enrico, ci sono tanti modi di insultare anche senza parolacce o accuse dirette e qui è un pezzo che volano provocazioni; o credete che basti il bel dire per non comprendere il disprezzo e l'insulto? chi semina vento raccoglie tempesta. Parliamo pure di Santa Maria Goretti, ma lasciamone gli atteggiamenti a circostanze più meritevoli e congrue: questo non è davvero il caso!

Ah e visto che sono in vena di togliermi sassolini e poi tacere fino a normalizzazione del blog, vi dico anche che i dischi rotti sono molto comuni qui dentro e non appartengono solo "a chi credete voi": tanti lamenti e tanta sufficienza per poi non dire nulla di nuovo - anzi nulla proprio - quando se ne ha l'occasione! La pagliuzza e la trave sono concetti sempre attuali...

Buonanotte e a risentirci in tempi migliori.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof Tummolo non era nelle mie intenzioni offenderla,e lei sa benissimo la stima che ho per lei,e sa bene quanto ho sperato in un suo ritorno,solo che non accetto la maleducazione verso persone che non si conoscono,e sopratutto esternare giudizi lesivi verso queste.Lei per caso conosce i Misseri? conosce i Serrano? no,quindi come potrebbe giudicare il comportamento di queste visto che non li conosce,se non attraverso la televisione.Altri si sono permessi di fare affermazioni alquanto discutibili sul piano umano.A lei interessa qualcosa se Valentina a dormito con un padre che ritiene assassino? non credo,ad altri però la cosa da fastidio,ma,come possiamo permetterci di giudicare il comportamento di una figlia verso suo padre,chi siamo noi per giudicare gli altri?può essere che sia l'assassino della nipote,come non può esserlo,può non perdonarlo,ma,è sempre suo padre,non le sembra? E poi le sembra giusto da parte di Enrico fare delle critiche negative nei miei confronti riguardo a quello che che dico? invece quando dice un qualcosa lei tutti a dire Bravo Manlio,grazie Manlio,come sei stato bravo Manlio a dire certe cose,quindi cosa è lei un Dio che sa tutto,anche la verità,oppure e il Signor Prof Manlio Tummolo? mi dica.E le chiedo scusa se ho usato un linguaggio che non mi appartiene,ritengo di essere una persona gentile ed educata con tutti,e sopratutto rispettare gli altri.Una serena notte caro prof,e un caro abbraccio a magica,buona notte a tutti.

chiara ha detto...

"allora per le donne sarebbe opportuno che venissero condannate ? non capisco"

Magica, dai caxxo! (scusa ma è da esasperazione 'sta cosa) Non mi dire che dopo millantantamilavolte che lo dice, loi ribadisce e lo infarcisce, TU ANCORA non hai capito che Tummolo dice "vadano assolte perchè il fatto è stato commesso da ignoti"!! Guarda che non ci credo sai? l'ha capito pure la mia scrivania con tutte le volte, le lingue e le salse in cui tummolo l'ha detto. Dissenti? BENE! Ma non far finta di non capire, perchè vuol dire cercare la rissa! E' questo che cerchi? nel mio interesse ti chiedo di desistere e nel tuo, in amicizia, ti dico che la controparte che ti sei scelta ha una durata e una durezza che ti spezzerebbe le ossa (metaforicamente, chiaro).

Posso dare un consiglio a entrambe le fazioni? Ognuno ragioni coi propri accoliti, lo spazio c'è e nessuno vince niente se lo dice più volte o più forte. L'unico effetto che ottenete è di ammorbare l'aria ed allontanare chi di rotture di coglioni ne ha già a sufficienza nella vita da non desiderare di cercarsene altre col lanternino in momenti che dovrebbero essere di relax e piacevole scambio.

Dateci un taglio tutti per piacere!
E passatemi i francesismi che ho usato: sono anche pochi per quello che sto vedendo.

Ri-buonanotte.

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Magica,

qui si vuol capire il contrario di quello che uno dice. Non è affatto meglio che siano condannate. E' meglio che siano assolti tutti e tre. Ho detto che si tratta di un concetto "tortuoso", per taluni.

Gentile Signora Chiara,

se si vuol ricominciare un vecchio concerto, ricominciamo pure. C'era tutta una serie di giaculatorie e di novene in merito al mio ritorno, o sbaglio, Lei compresa ? O forse la pluralità delle Sue personalità, fa sì che sotto il nome "Chiara" appaiano almeno tre persone uguali e distinte ?

L'esempio Maria Goretti è una provocazione in chi la vuol vedere come tale, semmai lo sarebbe il riferimento ai catechismi, ma questo è un altro discorso: Maria Goretti, fatta santa dalla Chiesa Cattolica (non da me, che ai santi non credo, ma solo ai SS.), è il classico esempio di ragazza, sottoposta a stalking amoroso prima, a delitto d'impeto poi, in un ambiente contadino di inizio '900. La stessa frase poco raffinata di cui sopra è un classico esempio di "raptus" verbale piuttosto pesantuccio. Poc'anzi fui paragonato a un "Dio" per aver avuto qualche conferma di altri, Lei compresa almeno in parte. E' evidente che, se c'è un adulatore, c'è un adulato, come se c'è chi sorbisce gelati, vuol dire che c'è pure il gelato da sorbire. Non entro in dettagli che potrebbero risultare osceni.

E' inutile poi dire e ribadire che si stava scherzando, perché gli scherzi devono entrare in determinati limiti, e soprattutto non devono essere offensivi per nessuno.

Si cerca di essere comprensivi riguardo a comprensibili nervosismi dovuti ai problemi familiari, ma in tal caso è meglio lasciar perdere per un po'. Litigare con altri non risolve i nostri problemi. Li aggrava.

chiara ha detto...

Tummolo
non mi coinvolga in beghe che ho detto chiaramente di aborrire: il mio messaggio era intestato "caro Enrico" e non può essere sfuggito. Come certo non le sfugge che l'espressione "fare la santa maria goretti" è usata (forse impropriamente, ma credo che la chiave sia quel "fare" contrapposto allo "essere") per rimarcare la falsa pudicizia di chi si scandalizza per poco o che finge di non aver dato scandalo a sua volta. Questo ho detto e questo ribadisco: di insulti striscianti ne sono volati a bizzeffe prima di ottenere quella reazione da Vito, quindi per favore nessuno faccia il santo.

Manlio Tummolo ha detto...

Egregio Signor Vignera,

ciò che Lei ha detto è di natura particolare. Lo capirà dal commento precedente.

Le chiedo solo questo: se noi leggiamo, scritto da Magica, "Vituccio", dovremmo forse pensare che tra voi c'è del tenero ? Lei stesso, or è abbastanza tempo (sicuramente più di un anno fa), intervenne a mio favore contro certi aggressori verbali, era forse un mio "adulatore" ? Non credo: abbiamo alcuni punti in comune, abbiamo punti diversi, com'è normale che sia nei rapporti umani. Ci si dà ragione, talvolta ci si dà torto, talaltra si litiga. Bene, e che c'è di strano? Enrico ed io abbiamo condiviso alcuni punti, più in forma interrogativa che in forma affermativa. Non mi pare che, nessuno oltre Lei stesso, mi abbia sarcasticamente o convintamente dato del "Dio". Io amo discutere con tutti. Se non mi si offende, rispondo con calma, anche se con punte d'ironia, mai offensive però. Se mi si aggredisce, come ha ben rilevato or ora Chiara, attacco e contrattacco con estrema durezza, so essere molto cattivo. Dovreste saperlo ormai.

Gentile Signora Chiara,

forse gli "ignoti" da indagare non sarebbero tanto ignoti, se ci si chiedesse che rapporti c'erano tra Avetrana e Milano, e perché un noto fotografo da gossip è penetrato abusivamente in casa Scazzi. Poi ci sarebbe il giro dei "noti" viziosetti che si trovano sul posto. Giusto per cominciare. Se lo si fosse fatto nel 2010 forse saremmo a cavallo (non a "cavalluccio", s'intende).

Falce ha detto...

X ENRICO
La villania a te diretta, che Tummolo ha addolcita in italiano, e qualche altro, invece, avalla con arbitrarie similitudini da...semine e raccolti, RESTA UN EPISODIO ALTAMENTE DEPRECABILE. Pertanto mi dissocio definitivamente da un contesto reso squallido quanto indecoroso.
Falce

magica ha detto...

E ancora una volta Le ricordo, come al Suo collega De Simone, a Magica ed altri: se venisse condannato per il delitto(soltanto) Michele Misseri, sarebbe in tutti i casi una rovina sia per la moglie, sia per le figlie. E' un concetto così tortuoso da non potersi capire? Non è che rinunciando all'eredità, se la caverebbero. Dovrebbero comunque perdere tutto, senza contare l'onorabilità familiare. Gli illustri avvocati della difesa, questi geni del Foro se ne rendano conto, indipendentemente da fatti che poi nessuno conosce nella loro particolarità, se non probabilmente gli stessi SS. Inquisitori che hanno creato un'enorme cortina fumogena, di fronte alla quale quella delle battaglie navali del 1939 / 45 era
--------------------------------- egregio signo tummolo , quel soltanto) che ho messo fra le parentesi tonde . mi ha fatto pensare , ( soltanto) (unicamente) ) che anche l misseri avrebbero trovato beneficio se non fosse unicamente condannato solo lui ..
mi pareva strano e per quello l'avevo sottolineato ,perchè ha sempre sostenuto il contrario .. che tutta la famiglia era innocente .. .. e ribadisco sono convinzioni sue,,, buonanotte

magica ha detto...

tummolo ho letto il suo ultimo commento ahahhah
vituccio è il nome del mio postino. lo chiamiamo vituccio ma si chiama penso vito..
roba da matti ,, abito a piu' di mille km da vito e di lui non so nulla se non quello che scrive qua..
non c'è del tenero..anche se vito lo considero una brava persona-
non chiedo le mail di nessuno , e non do' la mia .. si discute nel forum .
magari si pensa che siamo teneri amanti?ahah . io lo chiamo vituccio elui mi manda abbracci-
si scherza .

Vito Vignera da Catania ha detto...

Appunto cara Magica,si scherza,e di certo non ti ho mai offesa.Buona notte cara amica,e un caro saluto a Chiara,mimosa e Carla.

magica ha detto...

x chiara
mi sono spiegata con tummolo .
dunque ho forse scritto qualcosa contro di te? che ti sei scaldata in quel modo.
la controparte quale sarebbe ? che adirittura mi spezzerebbe mataforicamente le ossa.cosa credete che io sia? una paurosa del virtuale? se mi volessero spezzare le ossa non me ne starei a farmele spezzare .. non temo nessuno
con i miei interventi non ho mai offeso nessuno amzi sono stata offesa , volendo leggere fra le righe si noterebbero commenti offensivi . ma ho lascito perdere
solo una cosa pero' se leggo cose che non reputo corrette dico la mia ;funziona cosi' nei blog . è un dialogo fra persone .
oppure ognuno va per conto proprio?

Unknown ha detto...

Cavolo ragazzi! Tre giorni che non vi seguo a causa del lavoro e vi ritrovo avvinghiati nei litigi? Mi sembra di tornare ragazzino, ai collettivi, quando, nonostante si stesse sulla stessa sponda, si passavano giornate e nottate intere a discutere divisi in gruppi, a volte con voce alta altre con toni smorzati, su cosa fosse meglio per la propria classe o il proprio partito.

Non ce la fate proprio a tornare sui binari del ragionamento senza oltrepassare i limiti? Senza criticare denigrare o offendere?

Per come vi conosco credo di sì, sbaglio?

Massimo

marcello ha detto...

Signor Prati non si preoccupi tanto quando si capirà che è Michele Misseri l' unico responsabile, e che di quanto è stato fatto credere non è successo niente, tutti questi leciti ragionamenti, saranno spazzati via con un soffio vento, come dire, fiato sprecato.
Alle motivazioni che l’ opinione pubblica tanto aspetta :) manca un mesetto e mezzo, poi già prima di Natale può cominciare (l’ attesissimo, ma anticipato forse da quello al fioraio che SOGNO E’ E TALE RIMANE) Appello e finalmente… inizia il cammino verso la loro liberazione e la condanna a Michele.
Quindi signor Prati porti pazienza, poi si calmeranno tutti.

Anonimo ha detto...

Bene, adesso sappiamo che per tenerci aggiornati basterà leggere "La Voce di Marcello De Simone", dove si troveranno notizie sempre fresche e di prima mano. Per le Motivazioni, inutile attenderle con trepidazione: M.D.S. scrive che arriveranno tra un mese e mezzo, praticamente quasi alla fine dell'estate (forse per l'anniversario della morte di Sarah?)..
Quindi calma e pazienza e, a questo punto, tutti zitti perché la "verità", ma quella "reale", solo De Simone la conosce..............

PINO ha detto...

@ Caro MASSIMO

Dopo aver seguito, in questi ultimi giorni, senza intervenire, la trafila degli interventi sul caso Scazzi, scesi, purtroppo, ad un livello ormai non più contenibile, ho deciso di estraniarmi completamente da quello che era, fino a poco tempo fa, un dibattito civile e costruttivo, e di livello non comune, che ha da sempre caratterizzato, e fatto apprezzare questo tuo blog.
Sarò presente, comunque, in altre circostanze, e per altre tematiche, in segno di stima per te e per molti altri amici, che hanno dimostrato, in questi ultimi anni, il loro spessore intellettuale e morale.
Saluti cari. Pino

marcello ha detto...

caro Anonimo che mi prendi in giro con "La Voce di Marcello De Simone" non mi fa ne caldo e ne freddo :)se le motivazioni usciranno (quasi sicuramente, perchè a questo punto taranto è capace di tutto...)a settembre dillo a loro non a me.
Anonimo la verità "reale" come la definisce tu, è quella che non si vuole accettare... mi dispiace.

Ciao.

ENRICO ha detto...

MASSIMO

PERCHE' hai cancellato il vergognoso ed offensivo post del "signor" Vito Vignera da Catania il quale, ieri sera, con linguaggio volgarissimo, mi da del "leccaculo" e del " maleducato" augurandosi che "persone come me spariscano dalla razza umana ?

Ti avevo pregato di NON FARLO perchè era giusto che i suoi insulti rimanessero ben evidenti per sottolineare la natura dell'utente in questione e soprattutto per evitare che altri equivocassero sull'accaduto

Comunque l'episodio mi ha semplicemente NAUSEATO quindi TI LASCIO in compagnia di tal fatta di personaggi augurandoti buon proseguimento e buona fortuna

x CHIARA

"Caro Enrico, ci sono tanti modi di insultare anche senza parolacce o accuse dirette e qui è un pezzo che volano provocazioni; o credete che basti il bel dire per non comprendere il disprezzo e l'insulto?

Non capisco. A CHI ti riferisci ?

ENRICO ha detto...

@ MASSIMO

Per come vi conosco credo di sì, sbaglio?

Sbagli. E di grosso pure

Vanna ha detto...

Ho letto quello che è accaduto e sono stravolta per l'inciviltà dei soliti pseudo analfabeti che qui pascolano.
Vi siete certamente accorti che dietro quel loro incedere non c'è vera ignoranza ma PAURA delle piste che noi percorriamo e che, seguendo le tracce di Chiara mi auguro percorreremo.
Il nostro ipotizzare l'innocenza dei tre mette sotto la lente d'ingrandimento ALTRO o ALTRI che invece dovevano-devono-dovranno ( se ci ritiriamo), restare nascosti.
E questo regalo infiocchettato a tale ciurma, non lo dobbiamo fare!
Vi siete certamente accorti che s'infiammano e accusano a casaccio senza logica, senza educazione solo per provocare il nostro disgusto e ritirarci?
E NON LO DOBBIAMO FARE!!!
Mi permetto di esortarvi a continuare a dialogare tra di noi
"...non ti curar di loro, ma guarda e passa" diceva il sommo Dante.
Chiara,Enrico,Manlio,Pino, Gilberto che tace in questo momento,Falce e altri di buona volontà,continuate come niente fosse.
Quando passeggiate su un prato coperto di fiori,v'immergete nell'erba fresca, ne assaporate l'odore, non pensate certo al brulicare sottostante perché vedete solo fiori, farfalle,cielo e sole.
E questo dobbiamo fare, provare a cercare il bello e la luce della verità in piena libertà, con stupore sempre nuovo.
Un grande abbraccio e ricominciamo come se niente fosse.
Una serena giornata!

Vanna ha detto...

Ai paleografi esperti in geroglifici, caratteri cuneiformi, pittogrammi...

Le tracce di Chiara, post delle 15,...di ieri:
-Omicidio
-Occultamento
-Coinvolgimento M&family.

Omicidio: sicuro.

-Quando?
Lo stomaco era vuoto.
Può essere accaduto ore dopo la sparizione.
-Dove?
Non si sa.
-Perché?
Sesso?
Sadismo?
Cerimonia occulta?
-Da chi?
Uno?
Più di uno?
-Come?
Soffocamento?
Dolore?
Rituali?
Uso smodato e bestiale?

Occultamento

Perché-Come-Chi-Quando-Dove.

Coinvolgimento M&family

L'elenco è aperto...
continuate...

Manlio Tummolo ha detto...

Mi sembra, da parte mia, di aver cercato di riportare su binari dritti e regolari la discussione, cercando non di mimetizzare, ma di spiegare certe reazioni, che evidentemente hanno motivi extra-dibattito. Quando si sottolinea la monotonìa di certe argomentazioni, ripetute ormai da anni, non mi pare si offenda nessuno. Qua abbiamo dovuto sentir parlare di fagiolini, di telefonate, e di cavalli a sazietà, e del Michele Misseri "assassino assodato", mentre da una parte opposta sono assodate "assassine" Cosima e Sabrina. Sono queste certezze, fragili sul piano ontologico (ossia dei fatti) in quanto prive di prove oggettive e fragilissime su quello metodologico, che cerchiamo di criticare, ma questo viene fatto passare per provocazione.

Se c'è una persona costantemente attaccata, perché dice le cose che non piacciono agli altri andando al di fuori dei comuni luoghi giornalistici e televisivi, sono io. E questo lo dovrebbero ben sapere tutti qui, da quando scrivo in questo blog. Ora, se c'è qualcuno che condivide una volta tanto quello che scrivo, mi si fa passare per un "Dio", e la cosa irrita a tal punto da augurare la morte a chi lo fa. Di certo la cosa può far sorridere. Proprio per sottolineare come lo stesso si potrebbe rovesciare su altri che usano aggraziati diminutivi, lo faccio per far capire appunto che non vi sono necessariamente rapporti particolari tra l'uno e l'altra. Nondimeno, la nostra cara e simpatica Magica, ecco che si inalbera, se io sottolineo questo uso affettuoso. Ma l'ho fatto apposta per far capire al signor Vito Vignera che, se qualcuno elogia o esprime simpatia o affetto verso un'altra persona, non è un "adulatore". Semplicemente condivide quel punto. Enrico ed io - lo ripeto - non abbiamo per nulla rapporti preferenziali. Ma da quanto so di lui, è persona obiettiva e ponderata, come ha largamente dimostrato anche su altri argomenti proprio nel periodo in cui avevo interrotto la mia partecipazione con la ferma intenzione di non ritornare. Ora, proprio da quelli che insistevano sul mio ritorno, mi vedo trasformato in quella parte del corpo che non dico, visto che qui vi sono anche signore, le quali tuttavia spesso non si peritano di usare linguaggi piuttosto liberi.

Il bello dello stile è proprio quello di saper dire certe cose, senza giungere alla volgarità, così come il bello della comicità di un tempo (da Goldoni fino a metà '900) era di far ridere a crepapelle con una smorfia, con una battuta, con una situazione, senza usare il turpiloquio tornato di moda dal '68 in poi.

Ripeto: si può comprendere il nervosismo, ma cercare di difendere a freddo espressioni eccessive, che del resto, non sono giustificate da una situazione obiettiva, è fare toppe peggiori del buco.

Non comportiamoci, in conclusione, come i capponi di Renzo che si beccavano tra loro invece di prendersela con Renzo. E se per taluni la metafora è poco comprensibile, dirò: noi Italiani dovremmo prendercela non tra noi singoli cittadini, ma con chi ha creato situazioni progressivamente deleterie che ci hanno trascinato in un abisso senza fine di miseria e di disfacimento materiale, culturale e morale.

Manlio Tummolo ha detto...

Relativamente ad alcuni temi che hanno poi suscitato l'ira ddi taluno, il fatto che Valentina si tenesse in casa il padre presunto "assassino" era di Falce, non di Enrico, e io mi ero associato a tale affermazione.

Sulla lettera di Valentina alla zia, portata come prova della sua convinzione sul padre, il critico ero io, non Enrico. Ho sottolineato io che quella lettera, scritta da Valentina, lo era sotto indicazione se non dettatura, di avvocati. E che, alla contraddizione tra ritenere il proprio padre un assassino truculento della propria nipote, e il convivere con lui, si aggiungeva l'altra di affermare candidamente che per 28 anni era stato un ottimo padre (né i fatti smentiscono tale asserzione, vista la sua capacità di lavoro e di risparmio), ma diventi improvvisamente un violentatore ed assassino di nipote. Il che ho sottolineato ancora io, non Enrico. Enrico e Falce vi si sono associati .

Che il "raptus" (dal latino "rapio" prendere, afferrare, catturare), da cui "ratto", sia caratterizzato da certe modalità violente, aggressive, ma al tempo stesso fragili nel momento in cui si realizza l'atto criminoso (crollo psicologico), l'avevo sottolineato io, non Enrico, che si è associato al punto. Quindi "si dia a Cesare ciò che è di Cesare", perché accanirsi con chi semplicemente ha accettato la spiegazione, e non piuttosto contro l'autore? O lo si fa, come sul dirsi, per "dire a nuora perché suocera intenda" ? Chi compie un delitto d'impeto, per qualunque ragione, non predispone piani di fuga, se non tardivi e inefficaci, è preso da panico o crolla rapidamente, lascia tracce dappertutto, magari girovaga ancora sporco di sangue. Non esiste un "raptus" premeditato. Nel caso Scazzi, siamo viceversa in una condizione di premeditazione, di preorganizzazione, anche nel trovare i capri espiatori su cui scaricare il delitto, cominciando con la chiacchiera, il pettegolezzo, la diffamazione, la denuncia anonima, il costruire sceneggiate assurde che vorrebbero dimostrare l'impossibile.
Questo è, nella realtà per noi percepibile, il delitto contro Sarah Scazzi, che è anche un delitto su Michele, Cosima e Sabrina Misseri.

ENRICO ha detto...

Vignera dice

” E poi le sembra giusto da parte di Enrico fare delle critiche negative nei miei confronti riguardo a quello che che dico?

E per quale imperscrutabile motivo non sarebbe giusto farti delle critiche qualora non si condivida quello che dici ?

Ti ho per caso criticato dandoti del "leccaculo, del maleducato e augurandomi che tu possa non far parte della razza umana" ? ( queste più o meno le tue elegantissime parole . Peccato che non le abbia conservate e che Massimo per salvarti le terga le abbia cancellate. Avrebbero fatto davvero " bella figura" qui nel blog ! )

Non mi pare . Sono sempre stato corretto . Trovami un mio commento che contenga insulti palesi o nascosti verso la tua persona. Non ci riuscirai anche perché è assai raro che io abbia dialogato direttamente con te

A meno che tu non interpreti come insulti quelle che sono normali divergenze di punti di vista o tentativi per farti capire quelli altrui
---
Cara VANNA

Apprezzo moltissimo il tuo generoso tentativo di salvare il salvabile ma in queste condizioni è soltanto grottesco insistere – almeno per quanto mi riguarda - nel proseguire una discussione seria con interlocutori incapaci a sostenerla

Preferisco prendere atto della situazione , deludente e mortificante da qualunque punto di vista la si osservi, e regolarmi in conseguenza

ENRICO ha detto...

x CHIARA

"Caro Enrico, ci sono tanti modi di insultare anche senza parolacce o accuse dirette e qui è un pezzo che volano provocazioni; o credete che basti il bel dire per non comprendere il disprezzo e l'insulto? chi semina vento raccoglie tempesta

Ti ripeto la domanda perchè forse, confusa fra i vari post che si sono succeduti, potrebbe esserti sfuggita

Non capisco. A CHI ti riferisci ?

Parla CHIARO perchè il rischio che io possa equivocare le tue parole pensando che siano rivolte a me è piuttosto alto. E la cosa non mi piacerebbe affatto

Quindi, per favore, toglimi questo dubbio

magica ha detto...

E per quale imperscrutabile motivo non sarebbe giusto farti delle critiche qualora non si condivida quello che dici ?
questo commento lo condivido con enrico.
infatti se non mi trovo daccordo su certi commenti .
per quale imperscrutabile motivo non sarebbe giusto fare delle critiche qualora io non le condivida?

chiara ha detto...

Enrico

se non ti spiace preferisco raccogliere la critica di Tummolo a me rivolta, nonchè l'invito di Vanna, fare tesoro di entrambe e passare innanzi.
se può servire a riportare anche te su di un piano di pacificazione ti porgo le mie sincere scuse per quanto ti abbia offeso.
non mi spingo più in là nel spiegarti il motivo per il quale ho ritenuto inopportune certe espressioni e prese di posizione, perchè queste spiegazioni pacificherebbero forse te ma solleverebbero altri vespai che con i vari moniti ho tentato di sopire all'origine.
quindi ti chiedo, con le capacità che possiedi, di leggere tra le righe quando dico che la mia "reprimenda" è dettata unicamente dalla constatazione di una evidente sproporzione di forza (e non mi riferisco a quella fisica) che rende ultronea e inopportuna qualsivoglia reazione....
spero tu intuisca e comprenda e in ogni caso ti rinnovo scuse e piacere d'interlocuzione.
Tanto vale, ovviamente, per chiunque altro si sia sentito coinvolto dalle mie parole.

Vanna ha detto...

Avete ripreso da dove avete lasciato?
Enrico, perché rivolgerti a chi ti ha insultato di nuovo?
Guarda quelle frasi esecrabili le abbiamo lette e ce le ricordiamo benissimo, lasciano un timbro solo a chi le ha scritte.
Quello che Chiara diceva non era rivolto a te ma a chi aveva " seminato tempesta", cioè a chi ti aveva insultato.
Penso che tu sappia bene che si apprezzi molto quello che scrivi.
Perché mi dici che è "grottesco" chiedervi di continuare tra di noi a dialogare senza cadere in trappole denigratorie sistemate da altri a mo' di mine vaganti?
Cosa c'è di "grottesco",non lo capisco perché non mi riconosco in tale significato del mio proporre, ho sempre comunicato con spontanea sincerità.
VEDETE A COSA SIAMO ARRIVATI?
A non comprenderci bene tra di noi!
Ma noi non siamo né stupidi e né manovrabili vero?
NON CREDO PROPRIO!
Questo è il grande "dono" del MALE che impedisce in tutti i modi di cercare la verità creando zizzania.
Siccome il nostro intento era quello di cercare altrove i colpevoli e di scagionare gli attuali incolpati, in questo modo si sta dando cibo ad altro.
Questo francamente non mi sta bene, e non mi ritiro!
Anzi, sarò ingenua, stupida, e forse anche grottesca e perché no: naif!
Non m'importa, vado avanti e a chi mette zizzania, a Roma si dice " ciccia al culo"!
Per una volta me lo posso permettere?
Manlio,condivido il tuo dire, se vuoi continuare sono qui.

Vanna ha detto...

Chiara, ci siamo incrociate di nuovo.
Condivido ciò che dici, e per quanto riguarda le critiche di chi non la pensa come noi e persegue solo il metodo denigratorio, io non rivolgerò parola, e se qualcuno " capirà" male, riferirà termini e concetti ad altri che non li hanno espressi, io scriverò privatamente a Massimo, denunciando un appropriarsi del dire altrui in modo erroneo e perseguibile
come reato di stupidità da parte di chi fa finta di non capire e quindi
di calunnia.
Vediamo se qualcuno farà finta di...e mescolerà le carte a piacer suo...!
Ma tu sei avvocato, quindi sai molto meglio di me trattare l'argomento.
Un caro saluto

magica ha detto...

per tummolo .
infatti . trovo che i miei intendimanti siano come quelli di vituccio . : sul caso scazzi
poi il suo scatto d'ira è stata una conseguenza di quello che lo ha urtato .. un suo sfogo penso momentaneo .
non mi sono inalberata leggendo un suo commento sul dimitivo
"vituccio" ho colto come al solito la sua ironica considerazione ... ciao




ENRICO ha detto...

@ Chiara

mi spiace di non poter accettare l’invito alla cosiddetta “pacificazione” ( termine tristemente utilizzato nel nostro paese per farci ingoiare ipocrite inaccettabili alleanze) ma purtroppo mi sono accorto a mie spese che qui alcuni, anziché misurarsi in un dialettico e interessante confronto/scontro di idee seguendo le regole auree del corretto “piacere del ragionare” si arroccano su posizioni dogmatiche ricavate per altro da informazioni incomplete esigendone l’ accettazione piena e senza riserve da parte di tutti gli altri

Se questo non accade e se qualcuno propone visioni alternative “volano gli stracci”

Tutto ciò a me non piace affatto e non rientra nel mia visione dell’ arte di argomentare

Avevo deciso di partecipare anche a questo thread credendo di ripetere l’eccezionale esperienza del caso Parolisi dove, pur se a volte i toni sono stati accesi, il livello della conversazione non è mai scaduto in gravi insulti personali (almeno pubblicamente)

Purtroppo devo prendere atto con rammarico di essermi clamorosamente illuso e di aver sbagliato a mantenere un profilo basso, realistico e corretto quando invece malauguratamente non ne valeva proprio la pena
---
VANNA

Quel “grottesco” se leggi bene lo riferivo a me stesso
Rispetto comunque la tua volontà nel passare oltre e procedere ignorando l’accaduto

Vanna ha detto...

Chiedo scusa se torno sul tema:
"chiacchiere di pollaio", i pennuti li ha nominati Manlio se non ricordo male.
Mi rivolgo in particolare a Manlio e a Chiara che, mi sembra, siano gli unici rimasti a trattare l'argomento con un certo spessore.
Se dobbiamo continuare a mantenere tale spessore,i mezzucci devono essere dribblati sì ma bypassati al responsabile del blog come ho già detto prima.
Perché mi sembra palese che lo spazio lasciato a post inutili per la loro ripetitività,oltre che privi di ogni ben di Dio,
costituiscano solo un numero.
Di quei 1.060+147+527,riferiti agli ultimi articoli sul tema Scazzi, quanti sono quelli che ripetono tiritere vuote di messaggini, movimenti,chiacchiere sempre uguali senza un bel nulla di nuovo e di valido procedimento logico?
Sarebbe da riprendere il conteggio!
Ora questo procedere, a mio parere, non porta nulla di positivo.
Non si può accettare che si ripeta che qualcuno è colpevole perché sì, senza dare significati e ipotesi.
Quindi nel mucchio del numero si DEVE fare una scrematura, altrimenti accade che, chi ci mette onestà a trovare il vero, si ritrova ad avere beffe e "calunniette" non espresse.
Chi invece offende alla grande riceve complimenti e coperture.
Questo non è spessore a mio parere.
Quindi, Manlio e Chiara che ve ne pare del mio dire?
Cordialmente con spontaneità

chiara ha detto...

Enrico

ognuno fa quel che può, come può, con i mezzi che ha e chi parte avvantaggiato dovrebbe agire di conseguenza, io credo. lo sai quel che si dice sull'attenzione da prestare alla scelta dell'interlocutore? al solito, se vuoi, leggi tra le righe.

Vanna

avanti tutta! :-)

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buon giorno a tutti.Proviamo a fare un po di ordine cosi questa storia la chiudiamo una volta per tutte.Gentile Enrico ti chiedo scusa per quello che ti ho detto,però una cosa ti chiedo di non darmi più del cretino.Se io scrivo un commento,e dopo la tua risposta è la seguente,mi dici cosa dovevo pensare? leggi con attenzione il tuo pensiero nei mie confronti." e secondo te quello che descrivi è il comportamento normale di uno che, solo pochi istanti prima, ha strangolato la nipote PERCHE' COLTO DA UN RAPTUS ?"

31 luglio 2013 20:20:00 CEST Ora dimmi una cosa,se il tuo commento inizia,"E SECONDO TE" vuol solamente dire che mi stai dando del cretino,per maggiori delucidazioni chiediamo al carissimo Prof Tummolo,o ad altre persone del blog cosa sta a significare un inizio del genere,ok.dopo chiuso il discorso e non ne parliamo più.Ciao

marcello ha detto...

E' finita la Corte d'Assise ed adesso sotto con quelli dell' Appello. Ma perchè si arriva a dire (vergognosamente) che Valentina, avrebbe suggerito, avrebbe aiutato a depistare, avrebbe scritto lettere e... scemenze varie? Mah, visto che i media questo hanno fatto credere, bisogna chiedere a loro, già mai SAREBBE un cla familistico, un clan... VA BE VA!!!!!!!!!!!!!!!! STENDIAMO UN VELO PIETOSO.

chiara ha detto...

"Qua abbiamo dovuto sentir parlare di fagiolini, di telefonate, e di cavalli a sazietà"

mi scusi signor Tummolo se torno sul discorso, ma proseguendo sul nostro filone queste me le ritrovo un po' tra i piedi come ho detto. vuole aiutarmi a darvi una collocazione all'interno della tesi di completa estraneità di M. al delitto e quindi, correlativamente, alla totale indipendenza di quelle azioni dai momenti dell'occultamento?
se qualcuno dovesse già averne dato una lettura che mi sia sfuggita chiedo la pazienza di illustrarmela nuovamente.

ENRICO ha detto...

@ Chiara

Ti ringrazio ancora per l’ulteriore tentativo ma ho deciso di non partecipare più alla discussione chè più va avanti più scade nel ridicolo

Ciò non toglie che se dovesse saltarmi il ghiribizzo di dire la mia lo farò senza impegnarmi troppo e adeguandomi al livello corrente

magica ha detto...

bene.
ora si aprono nuovi scenari . si scrivera' di impressioni sul caso scazzi .
non piu' indizi :si scavera' nelle tortuose vie di questo emblematico caso . chissa' che chi è preposto a fare giustizia finalmente capisca l'errore? chi invece percorre la solita via del sospetto scandagliando nel torbido .avra' ragione da vendere?

magica ha detto...

ciao vituccio.
buongiorno . tira fuori tutto quello che sai sul caso ,
si dovra' fare una scrematura su alcuni punti che non sono stati analizzati . ciao alla prossima

marcello ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
chiara ha detto...

Enrico

forse dovrei prendermela dato che, continuando a scrivere ed avendoti lanciato inascoltati appelli a seguire la nostra strada senza curarci di quella altrui, evidentemente appartengo al "livello corrente" e al "ridicolo" a cui tu non ti abbassi; ma ho deciso di fingere di avere la certezza che tu non intendessi dire ciò e ti faccio semplicemente notare come sia assai facile risultare sgradevoli o offensivi - e quindi provocare reazioni biliose - nonostante, magari, non fosse nell'intenzione. la differenza sta nell'avere le spalle larghe e la pelle impermeabile. oggi le ho entrambe, meglio per tutti.

chiara ha detto...

Vanna

ti dico la verità, pensavo ci fosse un po' di paranoia dietro la tua convinzione che il rendere oltremodo difficoltosi i nostri dialoghi vi fosse una precisa volontà ostruzionistica.
ma dai e dai, credo di doverti riconoscere un'invidiabile lungimiranza...ancora un po' d'insistenza in questa strategia e riusciranno a convincermi davvero che le imputate non siano affatto estranee ai fatti. in fondo a chi le ritiene non colpevoli e non consapevoli i nostri discorsi dovrebbero far buon gioco. invece li si impedisce e bistratta e questo non è affatto chiaro. se la cosa prenderà una piega sgradita - giacchè non ho alcuna intenzione di rinunciare alla mia libertà di pensiero ed espressione, contrariamente ad Enrico - dovranno ringraziare unicamente loro stessi.

Anonimo ha detto...

marcellino cosa ha detto chiara?

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Chiara,dopo un inizio un po burrascoso,e dopo aver letto decine e decine di tuoi commenti,e oltretutto appreso molto leggendo i vari verbali delle udienze,interviste,video,e dichiarazioni varie,sappi che il mio giudizio nei tuoi confronti e del tutto cambiato, in meglio naturalmente,con sincerità Vito.Ciao carissima amica,uno smack a magica,naturalmente con affetto.

chiara ha detto...

Ciao Vito.

Vanna:

vogliamo spingerci oltre?
Regen, tedesco, profilo gestito da Antonella Spinelli, la cugina di s.pancrazio, secondo alcuni unitamente a Sabrina Misseri; profilo di Antonella Spinelli: Antonella Gegenlicht, tedesco. Domanda del p.m. alla Spinelli: lei conosce Marcello De Simone? sì, sia di persona che per condivisione della difesa di Sabrina nel web; oltre a De Simone, altri due nominativi, tutti e tre leccesi pare; a chi l'ha visto nei primi giorni della scomparsa una telespettatrice dice di avere visto sarah insieme a sabrina alla stazione di lecce. in provincia di lecce c'è un paese di nome nardò, a nardò vive un marcello de simone; sono convinta di avere sentito di un aggancio alla "cella di nardò" per quanto riguarda il telefono di sabrina in qualche momento, ma non ho memoria forse puoi aiutarmi tu. Cara Vanna, mi hai messo una gran pulce nell'orecchio. Anzi, scusa se te ne tolgo il merito, la pulce in realtà me l'ha messa lo stesso de simone. Ottimo risultato, ragazzo, ottimo risultato! Fossi in sabrina ti farei giungere un bel messaggio di farti un mazzetto di fatti tuoi perchè stai ottenendo l'effetto opposto a quello desiderato....

ENRICO ha detto...

@ Chiara

mi sembra piuttosto forzato da parte tua interpretare il mio commento ( con il quale iniziavo ringraziandoti per i reiterati inviti al ritornare sui miei passi ) "leggendo" tutto il resto del discorso, nel quale spiegavo i motivi della mia decisione, come se fosse un velato appunto negativo nei tuoi confronti !

In ogni caso tutto questo inconcepibile ambaradam non è stato causato da "sottili nascoste insinuazioni" ma da "pesanti, esplicite offese"

Il che, se permetti, è tutt'altra cosa dagli inevitabili fraintendimenti che spesso si possono involontariamente verificare tra chi scrive e chi legge

chiara ha detto...

ah Vanna: gegenlicht=controluce. controluce si rimane accecati, controluce le immagini risultano nere, controluce si fede solo quella e nulla intorno, controluce non si vedono le cose per come sono.

chiara ha detto...

Enrico

è decisamente forzato. perchè ho colto l'incipit e conservo memoria del tono delle nostre interlocuzioni, per cui difficilmente potevo fraintendere. ma togli queste due cose e in un attimo ci sarebbe stato scontro. questo intendevo mostrarti. e lo mostro a te e non ad altri perchè ritengo tu possieda migliori strumenti per comprendere ed adeguare.

Vanna ha detto...

Chiara, non ho mai avuto volontà ostruzionistica nei tuoi confronti, anzi quando c'è stato da riconoscere che ciò che scrivevi lo condividevo, l'ho tranquillamente fatto e comunque sempre con educazione.
Come fai a dire che in me c'è paranoia? La semplicità del dire nell'immediato, e sempre con lealtà, mai con secondi fini è paranoia?
Non mi è chiara la " lungimiranza" che mi dai e l'"insistenza" in riferimento ad una "strategia" tale da "convincerti" che le imputate non siano affatto estranee ai fatti.In fondo a chi le ritiene non colpevoli o non consapevoli i nostri discorsi dovrebbero far buon gioco... ecc. "
Scusa questo concetto non l'ho afferrato bene.
CHIARISCO:

La mia "lungimiranza" si riferisce all'uscita in libertà delle due donne e del M. perché non autori del fatto: non ci sono prove provate e credo fermamente che sia un delitto oscuro, l'ho già detto.
Mai ho avuto " strategie" a convincerti di alcunché.
Ho enunciato un percorso scandito solo di punti interrogativi che abbisognavano di risposte.

Ciò che sta "impedendo e bistrattando" il percorso di non colpevolezza NON E' procurato dagli innocentisti che si sono comportati fin qui con onestà intellettuale e capacità dialettica speculativa notevole, semmai da chi starnazza e continua a farlo senza nessi logici, con una proprietà di linguaggio ai limiti dell'alfabetizzazione primaria e, ebbene sì: di paranoia.

L'unica piega sgradita che potrebbe prendere il dialogo è quella di ripetere lunghe teorie di chiamate telefoniche, minuti millimetrati,
parole-parole-parole inquinate, imbeccate falsificate,frasi da osteria,concetti falsi addossati a chi non li ha detti, minacce velate.
In tale ambiente il minimo che può restare è il silenzio rispettoso di Enrico e degli altri che si vanno ritirando, tutte persone perbene.
Cosa rimane?
Il massimo dell'ignoranza nelle regole di un dialogo, del buon senso e della decenza nell'uso delle lettere.

marcello ha detto...

(ora si vuole mettere in mezzo pure la cuginetta di San Pancrazio :), ma riposatevi un pò, tanta l' Appello... mah!)

ENRICO ha detto...

Chiara

HO CAPITO ! quello che tu dici si verifica costantemente nei forum e, quando non sono in ballo offese pesanti, l'equivoco viene immediatamente risolto da entrambe le parti usando semplicemente il buon senso

Certo che se si costruisce un cervellotico teorema anche su una virgola dubito si possa giungere ad una serena e accettabile conclusione

Non so... forse non riesco a comprendere cosa vuoi dire in effetti...anche perchè vado di fretta chè se no perdo l'aereo anche stavolta

ciao

Vanna ha detto...

Chiara ho letto il tuo ultimo post delle 14,48.
Come al solito ci incrociamo.
Puoi chiarirmi per favore quello che hai scritto?
Non sapevo nulla di Nardò, di de Simone,di controluci e a chi Sabrina dovrebbe inviare " mazzi di fatti tuoi "?
Grazie.

marcello ha detto...

certo su di me ce molto da sapere :)vero????????????????????????????????? mm

vanna ha detto...

Vanna ha detto...

Mentre aspetto... ricordo in una trasmissione pomeridiana, che Michele disse di aver sentito il rombo di una macchina che passava lungo quella strada più di una volta.
Non ricordo se gli chiesero se era un rumore diesel o di grossa cilindrata, non lo ricordo ma non lo escludo.
Vado a fiuto: il rombo di una utilitaria è talmente normale che non ci si fa quasi caso.
Quindi doveva essere altro rombo e lui doveva essersi affacciato a vedere.
Riguardo "i cavalli che erano scappati",ma non era stata Cosima che glielo aveva chiesto di andare in campagna?
La frase " cavalli scappati" è una frase che pare scontata, ma se le parole si analizzano separatamente, una macchina di una certa potenza si misura in cavalli, corre con un certo numero di cavalli, si dice così?
Quindi quella frase aveva un significato nascosto e subito sono partiti i controlli e le ricerche
di Michele che ha chiesto aiuto ai parenti, nel frattempo iniziò lo show di Sabrina alla ricerca della cugina.
Per show intendo un manifestare in modo palese un qualcosa, di sicuro si sono allarmati subito ed hanno avuto paura: stava andando da loro Sarah e forse, avevano avuto sentore di qualcosa da S. Pancrazio.
Riguardo la macchina nera a S. Pancrazio, questa notizia da un po' fastidio, tanto che il nominarla viene rivolto a me e non effettivamente a Chiara che l'ha nominata poco tempo prima.
Ma anche io l'ho ripetuto qualche giorno fa e nessuno aveva risposto.
Dopo che Chiara l'ha menzionata,è stato fatto il mio nome.
Strano modo di ricordare, di associare nomi e notizie in maniera errata, ovviamente è un modo di minimizzare qualcosa che deve essere espresso da una sola persona non da due perché dopo il due viene il tre e la conta.
La conta dà fastidio, allora quel metodo di ripetere le stesse cose, far finta di non capire, una punteggiatura senza capo né coda, sono tutte tattiche per snervare, irritare e lasciare il campo... all'elenco delle telefonate.
Perché?
Perché si vuole la via più sicura, più breve per incolpare il contadino.
Non avete notato che negli ultimi femminicidi ed anche prima sono sempre persone ignoranti ed umili ad essere condannati?
Per Meredith K. Sollecito, figlio di avvocato è fuori, Rudy K. extracomunitario è dentro.
Per Chiara P. il fidanzato è fuori anche se adesso dovrà ricominciare a difendersi.
Per Melania, Salvatore è dentro e senza diritti di patria potestà.
Per Yara, siamo in alto mare: 1 milione di euro spesi per DNA e non se ne viene a capo.
Anche lì c'è qualcosa che scotta e non da parte di Fikri, ma di alti papaveri.
Mi fermo Chiara: delle tre piste ne faremo la TAC o la Risonanza Magnetica.

31 luglio 2013 18:11:00 CEST
Anonimo FALCE ha detto...

X chiara
In verità, neanche per l'intervento di TERZI ci sarebbero punti determinati che ne confortino la possibilità.
Ma l'ipotesi può essere setacciata, come TUTTE le altre, a partire dall'analizzare quel segmento di strada, che Sarah doveva ancora percorrere, dal suo avvistamento (l'ora la mettiamo da parte, per il momento) alla casa dei Misseri.
Dopo aver studiato (carte alla mano) tale tratto di strada,

Giacomo ha detto...

E' OPPORTUNO GUARDARSI DAI FALSI TERZISTI.

C'è molta ipocrisia in alcuni "terzisti". Per costoro quello che conta è sottrarre decisamente M. Misseri alla responsabilità dell'omicidio, - non dissimilmente da come ha agito la procura, - lasciando invece "impregiudicata" ed apparentemente incerta la responsabilità di Cosima e Sabrina ed addirittura prospettando delle responsabilità, quanto meno morali, anche a carico di Valentina.

Ecco perché la linea terzista non mi convince affatto; anche perché si basa su mere congetture senza alcun riscontro oggettivo.

Naturalmente non mi riferisco al Dr. Tummolo, ma ad alcuni suoi epigoni dell'ultima ora.

A tutti gl'innocentisti farebbe piacere di poter asserire che anche M. Misseri non c'entra col delitto in danno della povera Sarah, per l'ovvia considerazione che in tal caso alle donne non si potrebbe rinfacciare la loro parentela stretta con un assassino e nemmeno una qualsiasi implicazione con un delitto avvvenuto
nelle loro immediate vicinanze. Ma tutto ciò purtroppo trova un ostacolo insuperabile nelle ripetute e sufficientemente riscontrate dichiarazioni di Misseri di essere l'unico responsabile del delitto.
In proposito è da osservare che mancano le prove che:
- la prima confessione autoaccusatoria gli fu estorta
- e che la successiva reiterata ed ormai annosa riassunzione di responsabilità, avvalorata dal fatto che sia stata chiaramente espressa davanti alla corte d'assise, sia frutto di una strategia truffaldina concordata con la difesa di Sabrina e Cosima, a cui si sarebbe adeguata Valentina che avrebbe deciso di accusare il padre, ben sapendolo innocente.

Saluti a tutti.

Giacomo

ENRICO ha detto...

Giacomo scrive ;

E' OPPORTUNO GUARDARSI DAI FALSI TERZISTI.[…] Naturalmente non mi riferisco al Dr. Tummolo, ma ad alcuni suoi epigoni dell'ultima ora.

A costo di perdere l’aereo anche oggi e di affrontare una caxxiata megagalattica da chi mi aspetta , lasciatemi scrivere un’ultima annotazione di cui mi assumo tutta la responsabilità dei termini che vi sono contenuti


Ecco un esempio plateale di disonestà intellettuale con la quale si valutano le altrui argomentazioni quando non coincidono con le proprie ( mettendosi però al sicuro facendo salva la persona di cui maggiormente si teme la reazione)

Buon proseguimento a tutti

chiara ha detto...

Vanna:

sei davvero tu alle 15.22 e alle 15.36? Mi viene il dubbio, perchè non credo tu non possa capire quello che ho detto considerato questi tuoi precedenti commenti:

"Gentile Marcello de Simone,
la sicurezza con cui lei afferma chi è colpevole e chi è innocente è sconcertante per la sua " ingenuità".
Lei si espone con assoluta sicurezza rischiando:
-di sapere perché ha visto,
-di sapere perché ha udito.
Ne deriva che:
-lei poteva essere un collaboratore di giustizia ed ha taciuto!
-lei ha permesso che un colpevole sia in libertà e continui a lavorare il suo podere;
-lei,giudica le due donne innocenti, però col suo silenzio, ha fatto in modo che siano dentro?
Ma non ha rimorsi sulla coscienza di avere in microscopica percentuale, la colpa di non aver detto ciò che sapeva?
In ultimo ma "in primis":
cosa le impedisce di dire la verità?
Che cosa sa lei su Sarah e la sua fine che noi non sappiamo?
Vede tra noi e quelli che accusano solo c'è la differenza del dubbio.
Con il dubbio noi ipotizziamo altre piste che scagionano quelli che sono sotto i riflettori, invece quelli che accusano l'uno o le altre,sono a loro volta colpevoli perché accusano e basta.
Tra l'altro le nostre ipotesi le strutturiamo con compassione e senza interesse alcuno.
Con le vostre sicurezze che interesse avete?"

e poi

"Se ogni tanto s'infiamma la situazione è perché si toccano tasti delicati che si vorrebbero vedere nulli."

inotre

"Vi siete certamente accorti che dietro quel loro incedere non c'è vera ignoranza ma PAURA delle piste che noi percorriamo e che, seguendo le tracce di Chiara mi auguro percorreremo.
Il nostro ipotizzare l'innocenza dei tre mette sotto la lente d'ingrandimento ALTRO o ALTRI che invece dovevano-devono-dovranno ( se ci ritiriamo), restare nascosti."

Quindi ti chiedo di nuovo: sei davvero tu ad aver capito che io possa riferirmi a te parlando di "ostruzionismo" ai nostri discorsi, di "strategia" e di "insistenza"?

possibile che io possa avere frainteso tanto clamorosamente il senso dei tuoi post che ho riportato qui sopra e che ventilano una precisa volontà da parte di alcuni, di impedire discorsi che portino a strade diverse da quelle che conducono ai Misseri?? possibile che tu non abbia visto che "il mazzetto di fatti tuoi" era rivolto a Marcello de Simone???

sarà il caldo, ragazzi, ma mi sembra d'essere in un romanzo di Kafka...

marcello ha detto...

Qualcuno mi ha nominato :)?? dica!!
grazie a Dio non sono ingenuo, sono solo realista :)

Scrivete scrivete.

chiara ha detto...

Enrico ti amo ;-)

Giacomo, stella bella...l'epigono, qui, ti dice che terzista ci sono quanto sono stata colpevolista e quanto sono stata innocentista. e vuoi sapere perchè? perchè non me ne frega una beata mazza di appartenere a qualche fazione! non me ne frega una mazza se un discorso giovi o piuttosto nuoccia alla posizione di tizio o di caio! l'unica mazza che mi frega è di pensare e dire tutto ciò che trovo congruo col discorso intorno alla comprensione dei fatti di quel 26 agosto 2010, di quelli antecedenti e quelli successivi, che portarono al tragico epilogo della giovane vita della Scazzi. Senza "servo encomio" nè "codardo oltraggio" verso niente e nessuno. L'unico dovere che ho è nei confronti della mia coscienza e del mio intelletto e pertanto, dovunque essi mi conducano, io li seguo. Nessun partito, nessun padrone, nessuna meta definita. Il concetto è facile da afferrare; se ciò non accade non dipende da me.

Giacomo ha detto...

Chiara. Io ho parlato di FALSI terzisti. Non credo che tu rientri in questa categoria. I falsi terzisti sono i colpevolisti mascherati nei confronti di Cosima e Sabrina, a cui dell'ipotesi terzista interessa soltanto l'esclusione di Misseri dal delitto.
Spero di aver chiarito il concetto.

Giacomo

chiara ha detto...

Giacomo, grazie del chiarimento, credo di capire a chi ti riferisci. però il discorso che ho fatto resta valido: se la pista "terzista", come la stiamo chiamando, dovesse evolversi nel senso di ri-condurre ad alcuni dei soggetti già coinvolti, non mi farei scrupolo di percorrerla fino alla fine. E credo che questo lo farebbe chiunque voglia cercare di capire cosa sia successo, così come solo chi voglia limitarsi a difendere tizio o caio non sia disposto a farlo.

Il fatto che QUESTO processo, con QUESTI elementi, con QUESTA ricostruzione, con QUESTA sentenza e con QUESTE imputate e non con l'ALTRO imputabile sia: ridicolo, infondato, criminale e ingiusto, per me non significa avere messo una pietra sopra ai ragionamenti intorno ai Misseri, TUTTI i Misseri, qualora essi dovessero "sbucare" in qualche ragionamento partito come "terzista".

Ti assicuro che me ne stavo molto meglio prima, con Misseri-colpevole in tasca; eppure non son riuscita a rimanere sorda ai dubbi avanzati da alcuni; erano e sono ragionevoli e per questo ho dovuto cambiare ancora una volta la mia rotta....

magica ha detto...

a me piacerebbe che misseri fosse estraneo al fatto di avetrana.
ma .purtroppo mi sento di dargli ragione, quando dice che è colpevole.
se fossero stati gli zozzoni .,per la famiglia misseri sarebbe come la fine di un calvario . a nessuno piace avere in famiglia un padre omicida. non c'è nulla da fare ,,tutti gli indizi portano a lui .
se qualcuno non li vede . sono vedute sue .
deve pagare per quello che ha fatto . sarebbe ingiusto che la passasse indenne . anche se lo ha fatto in un momento fuori di testa .gli errori si pagano .magari con qualche attenuante . ma deve andare dove ha fatto mettere la figlia . al posto suo .. anzi dovrebbe fare anche gli anni che ha fatto passare alla figlia al posto suo .

Giacomo ha detto...

Chiara, chiunque sia onesto nei suoi ragionamenti, non può che trovare il mio rispetto.

Ma ho già spiegato i motivi per cui l'ipotesi terzista non mi convince.
Il motivo principale è nella confessione del Misseri. Io la considero vera nel suo nucleo essenziale, cioè che egli, da solo, e senza nessun coinvolgimento da parte di altri, abbia provocato volontariamente la morte della povera Sarah. Il movente è la reazione della vittima al suo tentativo d'insidiarla.
Tale confessione costituisce una PROVA. Per togliere valore a questa prova bisogna DIMOSTRARE che essa sia falsa.
Cioè che Misseri non si trovasse sul luogo del delitto confessato all'ora indicata. O che la confessione gli sia stata estorta o quant'altro.
E secondo me questo nessuno l'ha dimostrato con certezza assoluta.
D'altra parte Sabrina e Cosima hanno un alibi ferreo basato sui tabulati telefonici, di cui nessuno ha dimostrato la falsità, ma l'accusa l'ha soltanto postulata in via congetturale.
Quindi, la mia non è una posizione aprioristica e pregiudiziale o finalizzata a fini diversi dall'accertamento della verità, ma è basata su riscontri oggettivi.
Lo so che non faccio altro che ripetermi, ma come dice l'antico detto reperito da me su Wikipedia, alla sezione "brocardi per ignoranti che vogliono apparire istruiti" ;-), repetita iuvant.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Chiara, a scanso d'equivoci, l'inciso ironico relativo a Wikipedia non era per te. Meglio precisarlo, anche se credo che tu abbia capito a chi era diretto.

Giacomo

chiara ha detto...

Sì Giacomo, conosco e condivido le ragioni per le quali puntare un faro grande come una casa su M.; il problema è che non è possibile controbattere razionalmente le seguenti obiezioni: a parte la confessione di M. (che in realtà ha valore di prova solo fino a un certo punto non è la c.d. "pistola fumante") non vi è prova di quale sia il LUOGO del delitto nè il TEMPO del delitto; a dirla tutta, nemmeno del MEZZO del delitto! Di questo dobbiamo certamente "ringraziare" in primis l'esimio-dei-miei-stivali-prof-dott-strada e la caproneria investigativa che non ha "congelato" alcuno dei luoghi apparentemente riconducibili al delitto. E la mancanza di risposte razionali fondate a tali obiezioni è un problema, un GROSSO problema che, al di là delle legittime e ragionevolissime convinzioni personali, impedisce a mio avviso di mettere la parola FINE sulla vicenda...ma non è una gara nè una partita, per questo fra noi che conosciamo le rispettive posizioni è un po' assurdo controbattere sempre con gli stessi argomenti (senza nulla togliere agli stessi) non credi?

grande simpatia per la tua battuta finale! :-)

marcello ha detto...

GRAZIE PROF. COPPI PER LA DIFESA A SABRINA, GRAZIE DI CUORE.https://www.facebook.com/photo.php?fbid=213588505431564&set=pb.124669280990154.-2207520000.1375371925.&type=3&theater

Vanna ha detto...

Chiara, non avevo capito quello che avevi scritto e non sapevo tutto quello che hai postato e che mi ha portato a chiederti chiarimenti.Ti ringrazio di averlo fatto.
Sì sono io quella dei post delle 15,22 e delle 15,36.
Ho anche spiegato ripetutamente che non ho seguito le discussioni qui dall'inizio,ci sono entrata ultimamente, quindi mi mancano i dialoghi precedenti.
Quello che ho postato è frutto di ricordi,di osservazioni e riflessioni personali.
Hai potuto notare che il mio modo di procedere è abbastanza lineare e metodico. Spiego i miei passi via via e il mio approccio è diretto e onesto.
Se affermo che una cosa non l'ho capita è perché è così, se affermo che una cosa non la so è così.
Ora che ho capito, ti faccio una domanda: ma tu già sapevi quello che hai postato oggi alle 14,58?
Se sì perché non lo hai detto subito dopo le mie " coincidenze significative "?
Oppure è una tua ricerca successiva?

Manlio Tummolo ha detto...

Alle Gentili Signore Chiara e Vanna.

Tra i moltissimi commenti di oggi, vedo che mi chiedete il parere su qualcosa, che sinceramente non ho capito che cosa sia.

Mentre noi qui virtualmente ci sbraniamo in cerca di una qualche verità di fatto, siamo arrivati al primo agosto, mese di ferie giudiziarie. Come aveva previsto Magica, occorrerà ora aspettare settembre (forse) per capire le motivazioni dei due ergastoli e del resto. Sempreché vi siano e siano motivazioni effettive. Dovevano arrivare il 19 luglio. Tanto basti a capire come lavorino questi signori: la motivazione di una sentenza dovrebbe precedere la sentenza o dispositivo della stessa. Infatti, chi ha dimestichezza con queste comunicazioni sa che, dopo aver fatto tutta una serie di analisi si fatto e di diritto, c'è il cosiddetto PQM, sigla che sta "Per Questi Motivi". I motivi, dunque, dovrebbero sempre precedere il dispositivo. Invece nella prassi si aspettano talvolta anni per capire le ragioni di una condanna o di una assoluzione: ciò evidentemente dimostra cone questi signori decidano senza sapere perché hanno assunto tale decisione, e la disgrazia è che decidono sul futuro altrui, portando rovina sia agli imputati, sia alle stesse parti civili.

chiara ha detto...

Vanna

scusami se ho dubitato, ma di 'sti tempi.... ;-)

sono lieta che tu abbia compreso che il primo dei miei messaggi non contenesse critiche rivolte a te! il termine "paranoia" che ho usato non voleva essere offensivo, credimi, soltanto di primo acchito tendo a prendere le distanze da discorsi che tendono al "complottismo" (anche qui prendi il termine con le molle, non mi viene un sinonimo con accezione più neutra). Poi, riflettendoci e scontrandomi con la irragionevole insistenza, ho buttato lì una qualche ricerca che ha portato ad alcune delle cose che trovi nel mio secondo messaggio; le altre le avevo apprese in un altro forum ma da un nick che stimo meno di niente quindi le avevo archiviate in un cassettino in fondo al mio cervello...oggi sono riemerse tutte e....sto diventando "paranoica" pure io (o SOLO io, se il termine ti offende)! ;-)

"carine" comunque le coincidenze no? ;-)

p.s. ho remore a riproporle esplicitandole meglio, dato che potrebbero essere del tutto non significative ma certamente "pesantucce" e considerato che una delle persone che ho nominato è qui presente non voglio sollevare bagarre o ferire nessuno...

Anonimo ha detto...

Manlio
Quando sei così sinteticamente laconico e sfacciatamente esplicito ti abbraccerei. Quando cogli in modo così spudorato l'essenza delle cose senza infingimenti e circonlocuzioni ti trovo ineguagliabile.
Gilberto

Manlio Tummolo ha detto...

Egregio Giacomo,

a parte che le "certezze assolute" appartengono solo a Dio, per un'assoluzione basta un solo ragionevole dubbio. E sull'estorsione delle confessioni, c'è la confessione del SS. Inquisitore all'inizio dell'incidente probatorio. L'ho ripetuto anch'io a sazietà, visto che a sazietà tirate fuori confessioni, sconfessate da tutti coloro che decidono nel merito della vicenda (non noi).

Proceduralmente, visto che non siamo nel confessionale di una chiesa, ove si assolve con qualche preghiera e lacrima di pentimento, qualche pugnetto al petto, una confessione è valida solo se ha riscontri oggettivi sul luogo, sulle modalità, sul tempo del delitto, e come rilevato da Chiara oltre che - immodestamente - da me, questi riscontri oggettivi sono del tutto latitanti, peggio che i banditi di vecchio stampo.

Che i SS. Inquisitori siano persone inique, l'ho ribadito da tempo, ma ho anche escluso che siano persone cretine o completamente ignoranti sul piano professionale. Sanno quello che fanno, sanno quello che vogliono e, almeno finché la cosa è stata nelle loro grinfie, l'hanno condotta a loro piacimento. Ora vedremo in appello. Speranze solo se sarà fuori di molto dalla zona.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Gilberto,

felice di risentirti. Grazie per l'elogio, a ironicamente mi chiedo: non ti piaccio egualmente quando mi espando nelle dichiarazioni e nell'eloquio ?

Anonimo ha detto...

Sì, Manlio
Ti riconosco ovviamente le tue capacità dialettiche, ci mancherebbe. Ma è quando le tue constatazioni e le tue idee sorgono così spontanee e sentite che acquistano un fascino essenziale e concreto.
Gilberto

Anonimo ha detto...

E questa sincera ed affettuosa affermazione di Gilberto per Tummolo sarebbe anch'essa LECCACULISMO???

chiara ha detto...

Tummolo:

"vedo che mi chiedete il parere su qualcosa, che sinceramente non ho capito che cosa sia"

ero io che domandavo.
al netto della Sua sacrosanta "stufa" di discorsi intorno a "fagiolini, telefonate e cavalli" Le chiedevo di aiutarmi in ciò: posto il punto in cui siam giunti con la possibile ricostruzione dei fatti sulle orme del circeo e quindi, in linea di massima, alla estraneità del misseri dall'omicidio ma anche e soprattutto (per dove sto parando) dall'occultamento, COME SI COLLOCANO IN TALE PROSPETTIVA gli spostamenti di M. quel pomeriggio, che all'apparenza contengono un cambio di programma rispetto all'andare ai fagiolini alle 15, cambiamento a cui stento a trovare risposta mantenedo l'uomo del tutto estraneo all'occultamento?

Questo Le chiedevo, certa che non abbia trascurato di trovare una spiegazione anche a questa circostanza.
E premettevo l'invito a portare pazienza se già avesse espresso tale opinione, evidentemente sfuggitami.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con Chiara quando afferma "di primo acchito tendo a prendere le distanze da discorsi che tendono al 'complottismo'" e in questo le osservazioni dei miei articoli divergono un po' dall'interpretazione di Tummolo. Detto questo però quando si ragiona sui fatti (mancanza di qualsiasi riscontro e inadeguatezza e superficialità delle indagini oltre che sulla convinzione di innocenza di tutta la famiglia Misseri) io e Manlio ci troviamo in sintonia. Quanto non si siamo trovati d'accordo lo abbiamo fatto civilmente e senza per questo sentirci sminuiti. La mia stima per Manlio, che non ho motivo di nascondere, è a prescindere da una diversità dei punti di vista.
Gilberto

chiara ha detto...

Buonasera Gilberto, mi accorgo che avevo omesso di salutarti...è un piacere "rivederti"!

Approfitto dell'emenda per precisare, se fosse necessario, che la mia presa di distanza dai "complottismi" non riguardava il discorso di Tummolo sugli inquirenti (discorso al quale riconosco una certa verosimiglianza, quanto meno come possibilità e sulla quale anzi lo sto seguendo con insperata armonia ;-)) bensì a coloro che paiono mostrare un eccessivo interesse ad intralciare i discorsi che alcuni di noi stanno cercando di condurre e che percorrono la - ormai così nominata - "terza via"...

Di nuovo auguri di una buona serata e...non "scomparire" di nuovo!

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buona sera a tutti.Questo articolo del Dottor Giangrande che ho appena riletto con molta attenzione,spero che attiri anche la vostra di attenzione,e solo una prima parte,il resto è alla destra della facciata del blog,vi consiglio di leggerlo tutto è molto interessante,buona lettura.Italia-Taranto-Avetrana: Il cortocircuito giustizia-informazione. Tutto quello che non si osa dire
INCHIESTA ESCLUSIVA

IL DELITTO DI SARAH SCAZZI: PROCESSO AI MISSERI; PROCESSO ALL’ITALIA.

ITALIA, TARANTO, AVETRANA: IL CORTOCIRCUITO GIUSTIZIA-INFORMAZIONE. TUTTO QUELLO CHE NON SI OSA DIRE.

«Giusto processo in Italia. E’ solo una stronzata. E l’intercalare rende bene l’idea sull’indignazione dei giuristi con un po’ di dignità. A Taranto ci hanno messo 6 giorni per accogliere pari pari le richieste dell’accusa. Ufficio della Procura di cui la presidente Trunfio ne faceva parte. Tutti abbiamo diritto al Giusto Processo, ma a Taranto tale diritto è negato. Sabrina Misseri e Cosima Serrano colpevoli del delitto? Forse sì e forse no. Ma anche loro meritano un giusto processo. Per la morte di Sarah Scazzi una sentenza di condanna per tutti gli imputati accolta da un’Italia plaudente. E’ una vergogna. E’ disumano ed incivile rallegrarsi per le disgrazie altrui. Una sentenza di condanna così come da me ampiamente prevista anche per l’appello. Previsione pubblicata sui giornali in tempi non sospetti. E non poteva essere altrimenti. Una trappola strategica ordita dall’accusa. I Giudici sono stati obbligati ad emettere sentenza di condanna. Al contrario ci sarebbe stato il paradosso di non aver avuto nessun colpevole per quel delitto, essendo stato estromesso Michele Misseri dall’accusa di omicidio. Con un’assoluzione e senza responsabili del delitto la Procura di Taranto in Italia avrebbe fatto ridere pure i polli. Una sentenza emessa dal popolo italiano e non “in nome del popolo italiano”. Un popolo che ha giudicato non solo i protagonisti, ma tutta una comunità. Un popolo plasmato da media morbosi e gossippari. Nei film la trama ed il regista ci fanno sapere chi è l’assassino, che la polizia ed il giudice non conosce. Se il colpevole viene assolto o non indagato perché non ci sono prove, lo spettatore ci rimane male. Eppure, attraverso i comportamenti ritenuti corretti da parte dei protagonisti del film, la morale è chiara. Niente prove, niente condanna. La morte di Sarah Scazzi è realtà. Come in un film i media morbosi ci hanno indotto a credere, convincendoci, che Sabrina Misseri e Cosima Serrano fossero le colpevoli. Potrebbero esserlo, nulla è escluso, ma dobbiamo farcene una ragione: non ci sono prove. Indizi contestabili, sì, ma prove niente. Addirittura per Cosima meno di nulla. L’art. 533, primo comma, c.p.p. impone il principio di Diritto per cui si condanna “al di là di ogni ragionevole dubbio”. Questo perché in un paese civile meglio un reo in libertà, che un innocente in galera. E, a quanto pare, l’Italia pur essendo la culla del diritto, non figura tra i paesi civili.»

marcello ha detto...

L' opinione publica esulta che il Prof. Coppi ha perso con berlusconi, e non riuscirebbe a salvare Sabrina, ah ah ah :D che illusione, povera italia.

Manlio Tummolo ha detto...

Gentile Signora Chiara,

non era Lei, oltre a Gilberto, che aveva dimostrato, se non erro, che i tempi del delitto e i movimenti presunti, dichiarati (ma chi li ha verificati) di Michele Misseri non potevano coincidere, erano troppo brevi?

Personalmente dei suoi movimenti in quelle ore, poco mi curo, perché non mi sembrano significativi nel quadro di una mistificazione colossale. Poniamo che il trattore non funzionasse: era vero o falso? E' mai stato verificato se questo trattore avesse dei malfunzionamenti o non funzionasse del tutto. Se uno ha problemi al trattore e non sa ripararlo, suppongo che chiami qualche meccanico. Almeno io farei così se mi si guasta la macchina o il computer, visto che in queste materie sono assolutamente e beatamente ignorante.

C'era qualche altra ragione ? Raccogliere fagiolini ? Non è stato detto che l'orto dove si dovevano cogliere è dietro o vicino a casa ? Cavalli ? Ma esistevano, allora, questi cavalli (almeno due, visto che si parla al plurale) oppure no? Chi è andato a verificare se questi cavalli erano scappati oppure erano in scuderia al sicuro, come la quasi unanimità degli agnelli del Buon Pastore ?

A me sembra che nessuno abbia verificato tutto questo, ma in compenso si è parlato a lungo di questo argomento come scuse o pretesti utilizzati dal Misseri.

Non voleva parlare con la moglie ? Sarebbe forse il primo marito che non ne ha voglia o tempo, magari perché corre dietro a qualche bella ragazza (oggi magari anche qualche bel ragazzo) ?

A me pare, in conclusione, che questi suoi movimenti, se ci sono stati, non sono per nulla stati verificati concretamente. Si è semplicemente sostenuto che doveva nascondere il corpo della nipotina barbaramente strangolata e magari anche abusata, da viva o da morta.

Altro, sinceramente, non saprei dire.

Manlio Tummolo ha detto...

A parte il processo Scazzi,

si conferma quanto ho scritto: nessun avvocato è infallibile, nessun avvocato è invincibile. In Diritto la forma è certo sostanza, ma non basta, se non c'è la sostanza materiale alla quale essere applicata.

Chi contava sull'avv. dr. Coppi per una certa vittoria ib Cassazione è stato deluso. Per il resto si vedrà. E' norma corretta non cantare mai vittoria prima della fine della battaglia e della guerra.

chiara ha detto...

mah i termini della questione sono in realtà un po' diversi:
- alle 14.55 (tabulato Sabrina) M. le dice di non essere a casa; effettivamene quando le ragazze vi si recano, pochi minuti dopo, l'auto di M. non c'è;
- non è nel campo di fagiolini dietro casa (dove comunque non sarebbe andato in auto) e non vi arriva fino a quando la raccolta non è quasi ultimata; qui possiamo mettere un punto di domanda perchè mi risulta che le fonti siano lui stesso e il fratello;
- la telefonata dei cavalli (che ne presuppone una a monte del custode degli stessi che invece manca) è confermata nel contenuto tanto da lui quanto dal fratello; quello stesso fratello che invece avrebbe avuto tutto l'interesse a negarlo, visto che da quella si è partiti per coinvolgerlo nell'occultamento; comunque il tabulato conferma che quella telefonata vi fu, anche se ovviamente non ne dice il contenuto; è certo però che se fosse stato un semplice saluto non si vede perchè inventare quell'altro contenuto.
In definitiva a me pare che le circostanze siano supportate a sufficienza da consigliare di non ignorarle e liquidarle come mera chiacchiera. per onestà intellettuale e completezza d'analisi, senza timore che gli esiti del ragionamento su di essi possano inficiare la rimanente parte. altrimenti si è come gli altri: innamorati di una tesi e indisponibili a considerare l'esistenza di elementi potenzialmente in contrasto con essa.

Mimosa ha detto...

Chiara,
anche se i tuoi contorti ragionamenti a volte mi hanno dato fastidio, specie nel passato, nel tuo mutare convinzione (sei nella terza fase) riconosco lo sforzo continuo di riflessione, di ricerca di possibilità, indizi, alternative, prove del nove, discernendo e scremando tanti elementi, fatti, dati, senza farti influenzare se non dal tuo intelletto, e dalla tua esperienza.
Ciò ti fa onore, sei l’unica qui con questo coraggio di mettere in discussione le proprie idee, evitando le pre-costituite (come nel caso Parolisi).

Tuttavia anch’io ho provato a farlo, ma non riesco proprio a vedere altri scenari se non “fantascientifici”.
Manlio ha provato a delinearli ma a tua precisa ottima domanda afferma tout court «Personalmente dei suoi movimenti in quelle ore, poco mi curo, perché non mi sembrano significativi nel quadro di una mistificazione colossale».


Manlio,
allora di che possiamo discutere con te? Come si può confutare la tua ricostruzione se non ne dai una precisa a cronometro? Resta una teoria come l’altra, ma “quest’altra” si basa su una cronologia precisa e coincidente di tabulati e testimoni (anche se la riproposta della scansione degli orari favorevoli a Sabrina e a sua madre sembra infastidisca certe persone o le giudichi noiose ripetizioni).

Mimosa

Mimosa ha detto...

Molti tentativi di ricostruzione qui esposti su “cosa sta dietro” mi hanno fatto tornare alla mente le medesime domande nel caso Parolisi: “quale terribile segreto c’è sotto?”, “chi è la mente che guida?”, vi ricordate cari amici dell’altro fronte? Sfornando ipotesi suggestive davvero al limite della paranoia e del delirio … Eppure di là ci si ripeteva spesso: la verità di solito è più semplice di quanto la nostra mente sia capace di immaginare.
Torniamo allora a guardare sotto il nostro naso invece di volare come aquiloni, lo si suggeriva di là e trovo opportuno applicarlo anche qua.

Chi lo desidera voli pure come aquilone e aquila, ma poi, proprio come l’aquila dalla acuta vista, dia un’occhiata verso terra … e vada in picchiata sull’obiettivo.

Obiettivo che, anche secondo me, come l’ostinata minoranza, resta il garage della villetta.

Mimosa

chiara ha detto...

Grazie Mimosa, anche se più che nei ragionamenti credo che la contorsione stia nella loro esplicitazione (di questo sono consapevole in maniera sconfortante!)....ma magari mi illudo... ;-)

Anonimo ha detto...

Chiara
Il problema è un altro. E' mai stata chiesta a Michele una spiegazione di quella telefonata? E se sì che tipo di risposta ne ha dato? Una risposta consequenziale, una spiegazione convincente? Oppure delle vaghezze sul tipo delle sue molteplici narrazioni-confessioni. La storia dei cavalli è davvero irrilevante nel contesto di tutto quello che Misseri dice di aver fatto senza mai il ben che minimo riscontro. I fatti sono altri, si continua a basarsi sulle narrazioni di Michele. Tutto un processo basato unicamente sulle sue narrazioni. Cosa ha fatto Michele in quei quarantacinque minuti? Forse si è improvvisato detective, forse aveva qualche faccenda da sbrigare, forse aveva un terribile mal di testa. Facciamocelo dire da lui, non so se riusciremo a cavare un ragno dal buco. E' un reo confesso senza riscontri, cosa cambia se ci conferma che si è recato in contrada Mosca a occultare il cadavere della nipote. Solo un vicolo cieco che non porta a nulla. Gilberto

Anonimo ha detto...

@ Mimosa
Il garage, quel mondo ipogeo pieno di fantasie, il luogo dell'inconscio, non solo per Michele ma anche per gli interpreti di un delitto. Una caverna dove si può immaginare di tutto, come al cinema... Gilberto

Mimosa ha detto...

Caro Gilberto, ti prego, non cercar di psicanalizzare me e gli altri che vedono un garage ...

cosa dovrei dire di chi ritiene Misseri un pavido "guardone", uno che rimane a «sorvegliare il luogo», «accovacciato tra l’erba», «resti agghiacciato nel capire», e poi «nel suo nascondiglio rimanga come paralizzato, impietrito, folgorato, annichilito», e che infine «con fatica si sia come risvegliato da quell’incubo».
Anche questo è un film ...
Mimosa

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buona sera a tutti.Mimosa e Chiara,quello che riportate lo ripeto da mesi e mesi,è tutto scritto agli atti del processo,e chissà per quale motivo sono stato preso per visionario,è tutto scritto nero su bianco nei verbali e nelle dichiarazioni rese in questi anni.@ Gilberto.Caro Gilberto tutto quello che noi diciamo è la realtà dei fatti,nel bene o nel male,ma,come ti spieghi che a Taranto 2 persone vengono condannate per un sogno che ritengono sia reale e per una confessione o presunta dichiarazione extragiudiziale resa alla signora Pisanò e che nessun altro ha sentito? Allora è vero che, i giudici sono sta obbligati ad emettere quella sentenza,e non perché non sussistevano dubbi.Un cordiale saluto a tutti .

MAGICA ha detto...

ciao mimosa
sei fantastica!ho letto i tuoi interventi con attenzione.trovandomi in pieno nelle tue considerazioni . quello che con l'andar del tempo ho capito e memorizzato, e quindi recepito sul caso scazzi.l'ho letto nel tuo intervento . leggendoti è stata come una rivelazione di qualcosa che gia'sapevo ,ma che non riuscivo a completare . .
GRAZIE E CIAO DA MAGICA

Anonimo ha detto...

Mimosa

Il film l'ho esplicitato, in un luogo aperto, un'ipotesi senza suggestione, espressa per essere falsificata (eventualmente) e sulla base di una completa mancanza di riscontri riguardo al garage, un tentativo di spiegazione, un opinare dichiarato come tale. Converrai che la simbologia del garage richiama l'inconscio, la mia ipotesi non ha nulla di psicoanalitico, il richiamo a una situazione di PTSD non è sulla base di fantasie ma su una fenomenologia accertata (insonnia, pianto frequente, uso del pronome di prima persona plurale, stato confusionale...) niente di psicoanalitico, solo un'ipotesi basata su alcuni fatti riportati e documentati. Gilberto

Anonimo ha detto...

Purtroppo si continua ad equivocare con un sillogismo che ha come premessa maggiore che l'assassino è in quella casa, ma se Michele non è stato allora è stata Sabrina. Ma dato che non è stata Sabrina allora è stato Michele. Questo sillogismo ha portato alla condanna delle due donne (innocenti) in primo grado. Chi ritiene Michele colpevole sta lavorando senza rendersene conto per la condanna di Sabrina e sua madre. L''o' 'o' esclusivo porta acqua al mulino dell'accusa che, se è vero il sillogismo, nel momento che dimostrasse senza ombra di dubbio l'estraneità di Michele nel secondo grado di giudizio(e lo può fare tranquillamente) avrebbe (e ha già avuto) buon gioco per ricavare la conclusione ovvia del sillogismo deduttivo. Gilberto

Mimosa ha detto...

Caro Gilberto, i primi a impostare il sillogismo che descrivi sono stati i PM i quali alla prima udienza hanno detto “attenzione, se assolvete Sabrina e Cosima dovrete condannare Michele”.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissima Mimosa.

che si può confutare in una storia dove un tizio dice pubblicamente e senza pudore di aver usato metodi suggestivi nei confronti di un povero contadino che non ha (o sembra non avere) neppure la terza media? Riguardo alle telefonate, avevo già detto da oltre un anno, che una cosa sono le telefonate, altra i telefonisti, almeno per quanto riguarda quelle dei puri orari di tabulato. Cosa diversa per le telefonate con contenuto intercettato, ma credo che siano poche e non significative (cavalli, fagiolini, ecc.).

E' inutile giocare agli investigatori/bricoleurs, è questo il punto. Non siamo noi a decidere chi sia il colpevole e chi non lo sia. Sembra molto faticoso capirlo. Io discuto su questioni e possibilità giudiziarie, voi andate alla ricerca della soluzione del giallo. Anche questo, detto e ripetuto...

Le nostre, Mimosa carissima, sono impostazioni del tutto divergenti. Non ho mai avuto l'ingenua intenzione di fissare tempi di una storia che ricorda quella di Biancaneve, formato neorealista o minimalista. E' tipico delle fiabe dire "C'era una volta". Non sappiamo neppure a che ora esattamente sarebbe arrivata Sarah Scazzi in quel pomeriggio del 26 agosto 2010.

Dovrebbe pur insegnarvi qualcosa il fatto che a uguali tabulati corrispondono interpretazioni contrapposte dei fatti in essi ipoteticamente inseriti.

chiara ha detto...

Gilberto

allora non ci intendiamo sullo scopo di fondo del dialogo in essere: per quanto mi riguarda esso non è quale sia la migliore strategia processuale per cavare le donne d'impiccio (chè allora, come ho detto, concordo non sia M. la via) bensì quello di CAPIRE COSA SIA SUCCESSO, per quanto possibile.

chiara ha detto...

"E' inutile giocare agli investigatori/bricoleurs, è questo il punto. Non siamo noi a decidere chi sia il colpevole e chi non lo sia. Sembra molto faticoso capirlo. Io discuto su questioni e possibilità giudiziarie, voi andate alla ricerca della soluzione del giallo. Anche questo, detto e ripetuto..."

Diciamo che sia così, il che francamente non mi pare (Lei si è spinto molto al di là della mera insinuazione del ragionevole dubbio, prospettando una vera e propria certezza circa la realtà materiale degli eventi). Ad ogni modo. Lei trascura che, trovata la falla, anche le migliori possibilità giudiziarie vanno a farsi benedire! Quindi il punto resta quello di vedere SE si trova una possibilità giudiziaria esente da macroscopiche falle. E mi pare che ci siamo ancora lontani.

Mimosa ha detto...

Caro Manlio, siamo entrambi perfettamente consapevoli fin dall’inizio che le nostre posizioni sono differenti e le “impostazioni divergenti” (nel reciproco rispetto),
infatti il mio richiamo era alla tua “impostazione” che non è solo giuridica, come hai spesso detto essere la tua lettura dei fatti e come ora ribadisci, perché tu entri nel merito, tu hai proposto una visione dei fatti che vede scenari fuori e lontani dalla villetta.
Quindi, offri una “interpretazione” della vicenda (cfr. i pozzi pugliesi), senza tuttavia portare ai commentatori una prova, un indizio, un ragionamento sui movimenti dei protagonisti.
Scusa, ma è troppo facile.

Mimosa

Manlio Tummolo ha detto...

Infatti, gentile Chiara.

chiara ha detto...

Comunque scusate, adesso risulterò antipatica ma questa cosa mi lascia basita: io ho sempre detto di avere cominciato ad interessarmi del caso non più di quattro mesi fa e quindi è del tutto naturale che non abbia presente per filo e per segno la consistenza dei vari elementi; ma che persone che il caso dicono di seguirlo fin dall'inizio pongano domande come "ma è stata verificata questa cosa?" mi lascia di sasso, specie vedendo che si sprecano teorie che, a rigore, dovrebbero avere di base la solida conoscenza di TUTTI gli elementi e la relativa concretezza o meno.

Manlio Tummolo ha detto...

Protagonisti quali, cara Mimosa ? Quelli noti ? Grosso modo i loro movimenti si conoscono approssimativamente. Quelli ignoti, a cui alludo quali effettivi omicidi, li ho indicati come CATEGORIA, non come INDIVIDUI. E fissare gli orari di una categoria è fuori da ogni possibilità logica.
Né chiedetemi in quanto tempo Biancaneve venne tratta in inganno dalla strega, nel bosco e nella casetta dei nani, quindi indotta a mangiarsi la mela avvelenata per metà. Non chiedetemi l'orario in cui, col bacio del Principe Azzurro, la Bella Addormentata si svegliò, e avanti di questo passo.

Ho parlato di tipologie di comportamenti criminali, non di individuazione di questo o di quello. Ho esortato chi di dovere, non noi che non ne abbiamo le facoltà giuridiche, a chiedersi che cosa c'era dietro a certi rapporti tra un membro della famiglia Scazzi e il signor Lele Mora. Ho suggerito di chiedersi che ci facesse il signor Corona in casa della signora Scazzi, senza che fosse invitato ad entrarvi. Ecc. Ma i tempi di queste vicende mi interessano relativamente. Si viene condannati per un evento materiale, non certo perché tra una telefonata e l'altra passino 10 minuti primi o dieci minuti secondi.

Volete farvi il vostro romanzo giallo ? Fatelo, ma non illudetevi che io partecipi a questo gioco che non mi interessa (te l'avevo detto anche di persona l'anno scorso).

Mimosa ha detto...

Caro Manlio, da Leonessa a Leone:
chi cede è la Leonessa ... ma che il Leone non creda di aver vinto!

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