sabato 11 febbraio 2012

Melania Rea. Micci mocci mucci e mecenati. Le relazioni elaborate dagli esperti col "pendolino" e sparse da chi ha il Sacro Fuoco di Sant'Antonio...


Probabilmente sono pochi i lettori che hanno letto la notizia dell'omicidio di Felice Brandi. Quest'uomo, uscito con gran fatica dal tunnel della droga, era conosciuto a Tolentino perché figlio e fratello di persone note, persone che ancora oggi possiedono esercizi commerciali frequentati. Lui stesso aveva gestito per anni un bar, tanto che ancora c'era chi lo chiamava "il barista". Capitò che la sera del 30 luglio del 2010, alle 22.00, venne accoltellato nella sua abitazione, ventiquattro furono i fendenti che lo colpirono (vi ricorda qualcosa?). Il coltello usato aveva una lama sui dieci centimetri, e solo cinque ferite erano abbastanza profonde. La più incisiva fu quella infertagli al collo, quasi avessero tentato di sgozzarlo (vi ricorda qualcosa?). L'assassino non finì l'opera, se ne andò lasciandolo agonizzante tanto che morì dissanguato (vi ricorda qualcosa?). I carabinieri, chiamati successivamente dal fratello che dopo svariate telefonate senza risposta fece la macabra scoperta, partirono con le indagini avendo la certezza che fosse stata la vittima ad aprire la porta all'assassino, oltre a questo solo il corpo straziato e la testimonianza di un vicino che aveva sentito due o tre minuti di rumori, da ricondurre ad una lotta, ed una frase pronunciata dallo stesso Felice Brandi: "Perché mi fai questo?".

Il fatto che non vi fossero effrazioni li condusse a sospettare di tutti, familiari e conoscenti. Furono eseguite diverse perquisizioni, senza tuttavia alcun esito positivo. Però uno dei suoi "amici", Sauro Muscolini, qualche discussione con lui l'aveva avuta, inoltre aveva precedenti per droga; questo attirò l'attenzione, ma anziché arrestarlo i carabinieri decisero di pedinarlo. Fu così che a quaranta giorni dall'omicidio lo videro entrare in un garage non suo. Lo fermarono mentre fra le mani teneva stretti un coltello e degli abiti insanguinati, il coltello che aveva colpito e ucciso Felice Brandi e gli abiti che lo stesso Muscolini indossava la sera dell'omicidio. Caso chiuso? No perché lui non confessò, se ne stette zitto zitto e dopo l'incontro col suo avvocato affermò di non aver ucciso l'amico, anzi disse di essersi macchiato del suo sangue perché lo aveva soccorso (peccato che nessuno abbia avvisato il 118 quella sera). Il tutto è comunque una brutta storia, storia che dovrà essere vagliata dai giudici. Il processo, iniziato lo scorso novembre, si sta celebrando in questi giorni.

Cosa c'entra questo, a parte un modus operandi simile, con l'omicidio di Melania Rea? Fino ai giorni passati non c'entrava nulla. Ma ora, con l'entrata in scena della psico-criminologa Margherita Carlini, che ha stilato una relazione fra il serio e il faceto su Salvatore Parolisi schierandosi di fatto con il legale Mauro Gionni, c'entra. La stessa Carlini, infatti, tre mesi fa è entrata a far parte del collegio difensivo di Sauro Muscolini, dimostrando con questo di credere alla sua innocenza (ha potuto parlargli spesso in carcere), e si è dichiarata felice dopo l'audizione dell'imputato davanti ai giudici, imputato che si è dichiarato nuovamente innocente, perché, ha detto alla stampa, "finalmente si è dato voce a chi è stato dipinto come un mostro".

Quindi la dottoressa Carlini è una persona garantista, una di quelle persone serie che prima di dipingere a mostro un imputato necessita di certezze o, almeno, di aver sentito in tribunale la sua versione dei fatti. Ora però è capitato che la professionista marchigiana, che si occupa di violenza sulle donne tenendo conferenze sul tema ed apparendo anche saltuariamente in televisione, grazie ai rapporti amichevoli che intrattiene con l'avvocato della famiglia Rea, Mauro Gionni, abbia deciso di provare a spingere Salvatore Parolisi nell'imbuto ipotizzato da due procure, di fatto non parlandogli mai e dipingendolo come "un mostro violento narcisista e senza cuore" solo in base a statistiche elaborate a modo. Quindi, smentendo il comportamento chiesto all'opinione pubblica, comportamento voluto e tenuto col caso che vede imputato il suo cliente Sauro Muscolini, e basandosi su registrazioni televisive e testimonianze che non esistono, ha scritto, in una relazione in cui esaspera i concetti ripetendo costantemente le stesse frasi, quasi a voler convincere prima sé stessa che gli altri, che "il marito assassino" si adatta perfettamente alla figura di Salvatore Parolisi. Lui, per la professionista, è un uomo narcisista e violento, Melania, invece, era una donna succube che una volta ribellatasi al suo status consolidato è stata punita in maniera definitiva.

L'intento dichiarato dello scritto è il convincere chi lo leggerà, se mai dopo le prime righe e ripetizioni volesse continuare fino all'ultima parola, che il marito di Melania era un uomo che psicologicamente la violentava ogni giorno. Per raggiungere più lettori, e quindi lo scopo, si è coinvolta la sfera delle amicizie locali dell'avvocato Gionni, quella giornalistica, che ha completato il tutto con un'intervista accomodante e priva di critiche. In poche parole si è costruito un sostegno per enfatizzare quanto dalla psicologa affermato.

Ma la dottoressa nella sua relazione ha spaiato le carte aggiustandole, con elementari teorie di base, al fabbisogno mecenate clientelare. Ad esempio lo ha fatto parlando delle armi bianche, scrivendo che uccidere con queste prevede un contatto profondo col corpo della vittima, un contatto molto intimo con forte carica di emotività, quindi che gli omicidi perpretati in tale maniera sono da relegare alla sfera degli omicidi intimi fra i partners. E qui, considerando le 24 coltellate subite dal Brandi, c'è da credere che se Sauro Muscolini venisse condannato a causa degli abiti insanguinati e del coltello in suo possesso, e proveniente da casa sua, significherebbe che i giudici non ci capiscono una mazza di assassini, per lo meno ne capiscono meno di lei. Come poco capiscono quelle stupide telecamere di sorveglianza che riprendono risse in cui i cosiddetti "branchi", spesso drogati, accoltellano a destra e a manca durante una colluttazione frenetica e forsennata... forse lo fanno per stare in intimità con le loro vittime. Ma non è l'unico punto della relazione che cede e cade in frantumi, perché poi la dottoressa passa a farci ragionare su "la violenza in genere". Per darci da bere la verità di parte cerca conferme nei dati ISTAT del 2006 (qui il rapporto ISTAT citato).

C'è da dire che siamo davanti ad una topica, perché i dati inseriti nel rapporto ISTAT non si adattano alla coppia in questione neppure basandosi su dicerie (aveva solo 5 euro nel portafoglio, non aveva carte di credito, era lontana dagli affetti familiari e non aveva amicizie con cui confidarsi), e vediamo il perché non si adattano. L'ISTAT si sofferma sulle violenze psicologiche con una spiegazione e una tabella (pag.21) in cui si parla di quella subita dai partner maschili, siano mariti o conviventi. In questa il 46,7% delle donne violentate psicologicamente vive nell'isolamento (limitazione di avere rapporti con la famiglia di origine e con amici), il 40,7% vive sotto controllo continuo (il partner le impone come vestirsi, pettinarsi, ed inoltre la segue e si arrabbia se la vede parlare con un altro uomo), il 30,7% vive nella violenza economica (alla donna è impedito di conoscere il reddito familiare, di usare denaro ed è controllata quando lo spende), il 23,8% viene svalorizzato (il marito la offende, la umilia anche di fronte agli altri, la critica per come si occupa della casa e dei figli), ed infine il 7,8% vive sotto ricatto con la costante minaccia di vedersi distrutto qualcosa di caro o di veder far del male ai figli (le percentuali sommate superano il 100% in quanto ci sono donne che subiscono più tipi di violenza).

Questo scrive l'ISTAT nella parte richiamata dalla dottoressa, il problema è che inserisce nella sua relazione cose che in un eventuale contraddittorio risultano facilmente smentibili. Per prima cosa la famiglia Rea era più che presente dove la figlia viveva, Melania faceva spesso ritorno a Somma Vesuviana e le telefonate fra madre e figlia erano quotidiane. Quindi l'isolamento asserito dalla Carlini è da escludere. Seconda cosa nessuno ha mai parlato di una Melania sotto controllo continuo, non era Parolisi quello che la seguiva e faceva piazzate se la vedeva parlare con un altro. Quindi è da eliminare anche questa considerazione. Terza cosa c'è la testimonianza del marito che in momenti non sospetti dice di averle lasciato 150 euro la mattina stessa. Fra l'altro è uso comune alla maggioranza delle famiglie il tenere qualche euro in casa, in un cassetto, in un barattolo, ed anche pur avendone a disposizione non tutte le donne escono, se non devono fare acquisti, portandoseli appresso (specialmente se lasciano la borsetta in un punto della casa e il portafoglio in un altro), e c'è da chiarire che non tutte le famiglie hanno più carte di credito (visto i costi fissi ad ogni traslazione) e nessuna sua amica ha mai detto di aver ricevuto confidenze in cui lei parlasse della costrizione di dover vivere nell'ingerenza. Il Parolisi era tirato coi soldi, tanti uomini lo sono, ma non pare proprio lasciasse la moglie "al verde" e le impedisse acquisti. La borsetta firmata Alviero Martini, da lui regalatale, smentisce tante dicerie. Quarta cosa, vi sono più testimonianze dei folignanesi che parlano di una Melania visibile in paese, di una Melania che va a lavorare all'uncinetto in un negozio vicino casa, di una Melania che da ricette napoletane alle conoscenti, che va in parrocchia dove è attiva e partecipe, che frequenta i condomini in maniera assidua (tanto che dai media sono stati apostrofati quali migliori amici), ed i vicini frequentano casa sua. E, in ulteriore analisi, non è assolutamente vero non si confidasse con nessuno. Del tradimento lo sapevano praticamente tutti, anche i familiari, dei suoi problemini fisici lo sapevano sia i familiari che le amiche, e queste sapevano anche delle sue insicurezze, quelle che l'avevano portata a dire che forse la colpa dei tradimenti era sua dato che aveva lasciato il marito solo a Folignano per nove e più mesi. Questi dati, impossibili da smentire, rendono incomprensibile il motivo per cui la Carlini neghi nella sua perizia verità assodate.

Ad essere buoni si potrebbe dire che non ha capito bene quanto scritto nella statistica ISTAT, ma ad essere meno buoni c'è da dire che ne ha citata un'altra adattandola all'uopo, e non può essere non ne abbia capite due contemporaneamente. Parlo delle 127 donne uccise nel 2010, meglio dire 129, e di una statistica elaborata e creata dalle volontarie dell'associazione onlus "Casa delle donne" (qui la statistica), in base ai fatti criminali riportati dalla stampa, quindi una statistica priva di finalità a scopri forensi, che solo se non analizzata da il risultato sperato. La dottoressa Carlini l'ha utilizzata per come è scritta, restando in superficie, non approfondendola e scrivendo che più della metà delle vittime sono state uccise dai partner, mariti o conviventi, nell'ambito di una relazione sentimentale, che 7,5 donne su dieci prima della morte hanno subito violenze fisiche e psicologiche da chi poi è diventato loro carnefice. La statistica solo se letta distrattamente e senza approfondimenti da l'idea di dire questo, però, non essendo opera di una organizzazione statale ma di una associazione che tutela le donne (ce ne fossero di più) va presa per ciò che è, un elenco di crimini accomunati da un unico denominatore, la figura femminile, e per questo visti in maniera parziale e non equa. E c'è da dire che, se presa per come scritta lasciando a chi l'ha stilata la responsabilità nel caso di errori, diventa strumentalizzabile ed usabile ad ogni esigenza. Ma se al tempo la stampa l'ha data in pasto al pubblico senza controllarla, non era compito che le spettava in quel caso, chi scrive una relazione che verrà letta dai giudici non può permettersi di inserire false informazioni, e professionalità vorrebbe si perdessero poche ore per verificare se davvero tutto è come scritto. Questo perché, in effetti, la statistica non  è affatto come sembra. Per capire quanto sia reale e veritiera elaboriamola ed analizziamola insieme. Abbiamo detto che nel 2010 sono state uccise 127 donne, di queste il 78% italiane. Ed allora vediamo uno ad uno i crimini subiti dalle vittime italiane.

Iniziamo dalle donne che nulla possono c'entrare col caso di Melania Rea, quelle uccise per motivi economici e non per questioni sentimental-narcisiste. Nell'elenco ne troviamo dieci, e sono: Francesca Bova, 30 anni di Savona (uccisa perché ricattava il suo assassino), Santina Rizzo, 63 anni di Nocera Inferiore (era una prostituta uccisa da un cliente), Annunziata Valente, 73 anni di Napoli (uccisa da un ragazzo per denaro), Adele Mazza, di Teramo (prostituta saltuaria uccisa per motivi economici), Maria La Spina, 71 anni di Catania (uccisa dal nipote a causa dei soldi), Sebastiana Delogu, di Nuoro (l'ha uccisa il fratello, che ha ammazzato anche il cognato, per questioni ereditarie), Francesca Gattuso, di Reggio Calabria (uccisa pare dal marito, c'è un processo da fare, per intascare 750.000 euro di assicurazione), Claudia Velia Carmazzi e Maddalena Semeraro, di Lucca (ad ucciderle, anche qui ci sarà un processo, pare sia stato l'ex amante della Carmazzi che le aveva raggirate lasciandole sul lastrico), Petronilla Sanfilippo, 55 anni di Milano (invalida, ad ucciderla il suo aiutante - convivente, che si dichiara innocente ma dopo l'omicidio fu trovato lontano da casa ed in possesso dei soldi, del bancomat e dell'auto della donna. Anche qui sarà un processo a stabilire la verità).

Proseguiamo passando all'elenco degli omicidi suicidi, quei casi in cui oltre ad aver ucciso la donna l'uomo ha rivolto l'arma contro sé stesso cercando di togliersi la vita, anche questi in realtà non attinenti all'omicidio di Melania Rea visto che nessuno si è suicidato a Ripe. Sono diciotto le donne uccise, nell'elenco troviamo: Jenny dal Vecchio, 33 anni di Mantova (uccisa dall'amante poi suicidatosi), Dubrilla Moschini, 59 anni di Rovigo (dopo averla uccisa il marito, a causa dei debiti della sua azienda non avevano più un euro, si è tolto la vita), Stefania Moranda, di Brescia (il marito non accettava la separazione, il suicidio lo ha tentato ma è stato salvato), Iolanda Lombardi, 74 anni di Potenza (uccisa dal marito poi suicida), Lauretta Mazzola, di Bergamo (uccisa dall'amante salvato in estremis dal suicidio), Luana Bussolotto, di Vicenza (soffocata dal fidanzato che poi ha tentato di togliersi la vita), Elsa Bellotto, di Venezia (uccisa dal marito che poi si è sparato un colpo alla testa), Corrada Raspone, 41 anni di Siracusa (il marito, all'ennesimo litigio per questioni economiche, l'ha accoltellata e poi si è ucciso), Alessandra Biagi, di Lucca (ad ucciderla il suo ex fidanzato bosniaco che poi si è tolto la vita), Debora Palazzo, 20 anni di Cremona (l'ex fidanzato le ha dato appuntamento per un ultimo chiarimento, poi l'ha uccisa e si è ucciso), Roberta Vanin, 43 anni di Venezia (uccisa dall'ex compagno che poi ha tentato il suicidio, salvato in estremis), Eleonora Noventa, 16 anni di Venezia (uccisa dal trentenne che aveva lasciato e che dopo l'omicidio si è suicidato), Catia Carbini,  47 anni di Roma (uccisa dal marito, poi suicidatosi, che non voleva separarsi), Carmela Scimeca, 47 anni di Trapani (il marito non accettava la separazione e l'ha uccisa di fronte a un figlio prima di uccidersi), Emma Murante, 45 anni di Napoli (ad ucciderla il convivente che poi ha tentato di togliersi la vita), Elisabetta Tognotti, 45 anni di Livorno (prima il marito ha ucciso la moglie poi si è suicidato), Caterina Tugnoli, 42 anni di Bologna (ad ucciderla il suo ex convivente, guardia carceraria, che poi l'ha abbracciata e si è tolto la vita), Vincenzina D'Amico, 53 anni di Cuneo (l'ex convivente, separato da quattro mesi, ha sparato quindici colpi alla donna prima di uccidersi).

Poi passiamo ai delitti perpetrati per vendetta, questi non si sa se si infilano o meno nel caso trattato, sono sette le donne uccise: Giovanna Piattelli, 59 anni di Pistoia (uccisa da chi la riteneva responsabile del suo licenziamento), Monica Anelli, 40 anni di Rimini (uccisa dallo zio per questioni economiche, lui s'è suicidato la sera stessa), Teresa Buonocore, 51 anni di Napoli (a farla uccidere da dei sicari l'uomo che lei aveva denunciato e mandato in galera per aver stuprato sua figlia di otto anni), Anna Spiridigliozzi, 33 anni di Frosinone (uccisa da un parente acquisito di sua sorella per un investimento immobiliare non fatto), Anna Maria Lotti, di Firenze (accoltellata assieme alla figlia, quest'ultima si è salvata in ospedale, da un vicino di casa che avevano denunciato per stalking), Eliana Fermiano, 22 anni di Latina (uccisa, con la complicità di un amico che l'ha portata da Roma a Napoli, amico mai rintracciato, dall'ex convivente che si trovava agli arresti domiciliari perché l'anno precedente aveva cercato di ucciderla), Anna Rosa Fontana, 38 anni di Matera (nel 2005 l'ex convivente tentò di ucciderla. Condannato a otto anni ed uscito per buona condotta, l'ha uccisa nel 2010).

Ora verifichiamo quanti omicidi siano il frutto di aggressioni dovute ad ira incontrollabile. Sono quindici le donne uccise, ed esattamente: Filomena Rotolo, 42 anni di Taranto, (clochard uccisa da un clochard), Rosa Piacente, 46 anni di Milano (uccisa per screzi dal vicino di casa), Silvana Scarlata, di Siracusa (uccisa da un collega che con cui aveva litigato per motivi di lavoro), Daniela Gardoni, di Mantova (qui il suo ex marito, dopo aver perso la causa di separazione, ha fatto una strage uccidendo anche la vicina di casa, Maria Bianchera di 71 anni. Spostatosi poi al paese limitrofo, dato che c'era, ha ucciso anche un uomo che da tempo gli stava sulle scatole), Rita Bestetti, 66 anni di Monza (uccisa da un amico del figlio che aveva tentato un furto in casa sua ed era stato scoperto), Raffaella Ingrassia, 44 anni di Firenze (uccisa da un collega di lavoro perché non accettava la sua corte), Anna Maria Tarantino, 44 anni di Roma (uccisa da un amico perché non ha accettato le sue proposte sessuali), Chiara Brandonisio, 34 anni di Bari (uccisa da un uomo conosciuto su facebook), Silvana Mannino e Rita Pulvirenti, di Ancona (madre e figlia uccise dall'ex fidanzato di un'altra figlia, ferita ma salvata. L'assassino si è consegnato ai carabinieri), Anna Perrucci, 33 anni di Foggia (uccisa da un parente acquisito per rancori familiari), Teresa Balsecchi, 50 anni di Lecco (uccisa da un ragazzo marocchino entrato in casa sua per rapire la figlia, figlia che a sua volta è rimasta ferita nel tentativo di difendere la madre), Pierina Alietti, 59 anni di Como (ad ucciderla un vicino di casa dopo un litigio), Paola Carosio, 44 anni di Genova (uccisa dal convivente che non ha confessato ma è come se lo avesse fatto perché, tornato libero dopo l'arresto, ha minacciato telefonicamente un'altra donna parlandole della prima che, le ha detto, aveva ammazzato).

Verifichiamo anche quanti omicidi siano scaturiti da aggressioni familiari a causa di problemi psichici o per mettere in atto una sorta di eutanasia. Le vittime sono ventisette: Carmela Gallidoro, 83 anni di Bari (uccisa dal figlio malato mentale), Rosaria Vanocore e Renata Maria Comunale, 50 e 25 anni di Salerno  (uccise dal suocero della prima, nonché nonno della seconda, perché lasciavano sempre il cancello aperto), Filomena Ferrucci, un'anziana di Benevento (uccisa dal figlio con problemi psichici), Maria Concetta Sacco, di Catanzaro (ad ucciderla il figlio con problemi psichici), Maria Gerace, 84 anni di Reggio Calabria (uccisa dal figlio, che ha ammazzato anche il fratello, sempre per questioni ereditarie), Concetta Castino, 84 anni di Torino (soffocata dal nipote perché convinto volesse morire), Cristina Rolle, di Torino (il marito le ha sferrato 50 coltellate nella sede delle assistenti sociali che da due anni seguivano la loro difficile separazione), Irene Tebaldini, 87 anni di Brescia (uccisa dal figlio per farla smettere di soffrire in quanto malata terminale), Nunziata Pluchino, 65 anni di Ragusa (uccisa dal figlio colpito da un raptus omicida), Maria Bongiovanni, 81 anni di Palermo (uccisa dal figlio per motivi di salute, entrambi soffrivano e dopo aver ucciso la madre lui si è suicidato), Maria Libera Marucci, 74 anni di Benevento (uccisa dal figlio perché non si decideva a dargli l'eredità), Franca Pisano, 72 anni di Alessandria (uccisa dal figlio con problemi psichici), Carla Ruffato, 83 anni di Brescia (uccisa dal nipote malato mentale), Emilia Tortorella, 74 anni di Chiasso (uccisa dal marito ottantenne perché malata), Jolanda Ripamonti, 85 anni di Legnano (uccisa dal marito per non farla più soffrire dati i gravissimi problemi di salute), Michela Corna, 69 anni di Milano (uccisa dal marito in cura per problemi psichiatrici), Artichiana Mazzucchelli, 81 anni di Genova (malata terminale gettata dalla finestra dal nipote), Francesca Benetti, 72 anni di Modena (ad ucciderla il figlio, che ha assassinato anche il padre, affetto da problemi psichici), Spirita Regis, 68 anni di Torino (uccisa dal figlio, poi suicidatosi, in cura presso i servizi psichiatrici), Rosa Reiterer, 75 anni di Bolzano (uccisa dal genero che si è sentito preso in giro quando lei lo ha canzonato per essere andato a fare un lavoro idraulico con un martello), (Licia Lambertini, 66 anni di Livorno (in questo caso era la moglie in cura psichiatrica ed il marito l'ha uccisa per non vederla più in quello stato), Angelica Cappelli, 13 anni di Roma (il padre, maresciallo dei carabinieri, l'ha sorpresa su facebook, ha ucciso lei e ferito un altra figlia poi si è tolto la vita), Giuseppina Limoncelli, 66 anni di Ancona (uccisa dalla figlia e dal genero ubriachi), Augusta Mattioli, 80 anni di Bologna (ad ucciderla il figlio che ha bruciato la casa per motivi economici), Natalina Rognoni, 91 anni di Novara (ad ucciderla il figlio per non vederla più soffrire), Adelina Ciavatta e Maria Giagnacovo, di Campobasso (il figlio della Ciavatta ha ucciso la madre e la cugina poi si è ucciso, sconosciuto il movente),

Ora mettiamo a lato dieci omicidi. Uno da addebitare al serial killer di Udine, Ramon Berloso, che nel 2010 contattava le prostitute e dava loro appuntamento per poi ucciderle. Prima di venire arrestato uccise Ilenia Vecchiato ed Alexiu Diana, ma nel nostro elenco inseriamo solo la prima perché italiana, due a carico di Gaetano De Carlo che in un giorno ha ucciso entrambe le ex fidanzate, Maria Montanaro e Sonia Balconi. A questi aggiungiamo sette delitti ancora irrisolti, quello di Santina Ladisi, 80 anni di Bari, di Sebastiana Melis, infermiera in pensione di Genova, di Rossella Goffo, 46 anni funzionaria della prefettura di Ancona, di Rosangela De Donà, 58 anni di Biella, di Sarah Scazzi, quindicenne di Avetrana, di Yara Gambirasio, tredicenne di Brembate di Sopra, e di una donna ancora sconosciuta trovata sulla spiaggia in provincia di Cosenza.

E per finire finalmente arriviamo all'elenco che pare ci interessi, quello che costituirebbe oltre il 50% dei femicidi italiani. Qui trovano posto quindici delitti passionali, quelli di: Anna Maria Chesi, di Como (strangolata per gelosia dal compagno reo confesso), Maria Russo, di Modica (strangolata dal marito al culmine di una delle solite liti, ha confessato subito l'omicidio), Beatrice Sulmoni, di Obino Castelsanpietro (uccisa dal marito perché voleva separarsi, ha confessato), Carmela Cerillo, di Udine (il marito al culmine dell'ennesimo litigio per gelosia l'ha strangolata e poi ha chiamato i carabinieri), Emanuela Vallecchi, di Gela (dopo l'ennesima lite il marito le ha sparato, poi ha portato con sé la figlia di due anni. Trovato in lacrime dopo un'ora ha confessato), Maria Antonietta Calò, 54 anni di Brindisi (uccisa dal marito settantenne dopo l'ennesima furiosa lite), Simona Melchionda, di Novara (uccisa dall'ex amante, un carabiniere, con la sua arma d'ordinanza perché lei lo aveva lasciato), Mara basso, 58 anni di Genova (uccisa dal marito, maresciallo dei carabinieri che si occupava proprio di violenze in famiglia, perché non accettava la separazione), Giuseppa Sajeva, 38 anni di Catania (bruciata viva dal marito dopo l'ennesima furiosa lite perché non accettava la separazione), Cesarina Bonioti, di Pisa (uccisa dal marito tornato a casa ubriaco, che non ricorda nulla e si proclama innocente. Ma i vicini li hanno sentiti litigare), Teresa Patania, 30 anni di Milano (uccisa dal marito dopo la separazione ed il mancato affidamento dei tre figli), Silvia Maria Betti, 48 anni di Treviglio (uccisa dal marito dal quale si stava separando), Paola Carlevaro, 40 anni di Alessandria (strangolata nel sonno dal marito che ha subito chiamato i carabinieri, i motivi restano oscuri), Eleonora Liberatore, 37 anni di Cesena (uccisa dall'ex convivente albanese, lasciato sei mesi prima e denunciato diverse volte per stalking), Tiziana Falbo, 37 anni di Cosenza (ad ucciderla il convivente che però afferma di averle infilato un cacciavite nel petto mentre la donna è stata strangolata, oscuro il movente).

Ora facciamo un calcolo. Le donne italiane uccise sono 102, le donne straniere, non considerate in questo articolo (ma non spostano nulla a livello di media percentuale perché in maggioranza uccise da stranieri) sono 27, otto romene, tre albanesi, due brasiliane, due polacche, due filippine, una rom, una cubana, una pakistana, una russa, una ecuadoregna, una marocchina, una nigeriana, una cinese, una della ex Jugoslavia e una di cui non si conosce la nazionalità. Il totale va a 129, e non a 127, perché nella statistica della "Casa delle donne" non figurano né Sarah Scazzi né Yara Gambirasio (quest'ultima ritrovata a febbraio del 2011), e già ad un'occhiata sommaria ci si accorge che 15 delitti su centouno non possono essere "più della maggioranza", come scritto dalla Carlini, ed anche volendo essere magnanimi ed accomunare i delitti passionali agli omicidi suicidi (togliendo i due in cui i coniugi anziani erano in cattive condizioni di salute) si arriverebbe ad un totale di 31 omicidi, che in percentuale sono circa il 30% del totale. Quindi la statistica non è reale e non raggiunge le percentuali inserite dalla Carlini neppure aggiungendo gli omicidi/suicidi delle coppie sofferenti ed avanti con l'età. Ma a parte questo, per tornare alla relazione, c'è un particolare da notare, ed è che in tutti crimini i mariti (quelli non morti ovviamente), tranne uno che comunque i vicini hanno sentito tornare ubriaco e litigare, si sono costituiti ed hanno confessato.

Inoltre non si capisce quale dei casi sopracitati possa adattarsi all'omicidio di Melania Rea, allo status della coppia Melania-Salvatore. La dottoressa ha usato la sua qualifica che infonde fiducia in chi legge, ma già ad un primo sommario approfondimento i dati sembrano confermare che quello di Teramo è un caso esattamente opposto ad ogni altro. Ogni donna presente nella statistica aveva già in atto la separazione, con carte scritte ed inviate (Melania non solo non l'aveva chiesta ma non sapeva neppure di doverla chiedere), oppure già da tempo era separata. I coniugi non separati della statistica avevano litigi continui testimoniati dai vicini e dai parenti (e nessun vicino della coppia Melania - Salvatore ha mai parlato di litigi in casa), e gli omicidi sono scaturiti alla fine dell'ennesimo litigio. In nessuno dei casi citati vi è stato il ritorno del partner sul luogo del delitto, per depistare, in nessun caso vi è stata la stessa efferata aggressione, con 24 coltellate. Coltellate ricevute, invece, da Felice Brandi, in una maniera simile a quella usata con Melania, da un aggressore esterno ma conosciuto, probabilmente da ricondurre alla cerchia di amicizie dell'uomo e forse alla mano di una persona che mentre colpiva era drogata. Questo ritenevano i carabinieri in fase di indagine ed ora ritiene l'Accusa che cerca la condanna del Muscolini, il cliente della Carlini da non dipingere quale "mostro".

Insomma, la relazione della psicologa se approfondita vale quanto dimostra di valere, una formula magica e un pendolino, e non si capisce per quale motivo sia nata. Oddio, visto l'accanimento dei legali della famiglia Rea, che paiono colpiti dal fuoco di Sant'Antonio e solo a sentir nominare il nome del Parolisi vanno in agitazione, tanto da oscurare il lavoro della procura occupandone il posto, il motivo pare di capirlo. Vi è timore che il padre della piccola Vittoria esca dal carcere già al primo processo. Ciò che ancora non si è capito è se è questo l'unico motivo, se davvero lavorino solo per la famiglia Rea e non anche per qualcun altro...

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458 commenti:

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anna ha detto...

la dottoressa carlini è davvero incredibile,a tolentino c'è un uomo che ha i suoi abiti insanguinati e il coltello che è l'arma del delitto insanguinati e dice che è innocente, qui ad ascoli abbiamo l'arma del delitto non ritrovata e gli abiti di parolisi oltre che la macchina e la sua casa immacolata da qualsiasi traccia di sangue e parolisi è colpevole.

penso che la carlini si sia svergognando da sola,

rosa ha detto...

No,signora Anna.
Si svergognano da soli autore dell'articolo e lei.La vs superficialità nel giudicare il lavoro e le conclusioni alle quali la dott.ssa in questione è giunta,è preoccupante.Nessuno al mondo può dire che Melania Rea non fosse violentata psicologicamente dal P.,se non chi ha provato sulla propria pelle,chi per lavoro conosce approfonditamente le varie sfaccettature e le perversità propinate e subite ed infine i genitori della vittima,la famiglia Rea.
E' inauditamente superficiale affermare che,siccome i Rea erano spesso a casa della propria figlia,
essa nn era isolata psicologicamen-te.Chiedetevi perchè.Siete lontani anni luce dal poter capire VERAMENTE cos'è un violentatore psicologico.Parolisi lo è.Parola di chi ne sà qualcosa!!! Vi prego,non difendetelo così,senza ombra di dubbi. Rosa

ENRICO ha detto...

Signora ROSA

se Lei, come afferma, "ne sa qualcosa", perchè non ne rende partecipi anche noi ?
Eviteremmo cosi di scrivere cose di cui "vergognarsi"

Se invece preferisce tenersi tutto per se faccia pure, ma in questo caso eviti di tirare il sasso e nascondere la mano.

Unknown ha detto...

I dubbi, Rosa, sono la base da cui sono partito io quando ho iniziato a scrivere dell'omicidio di Melania e da cui sono partiti tutti i commentatori del blog. Sono nove mesi che noi abbiamo dubbi, sono nove mesi che altri non ne hanno.

La dottoressa Carlini, pur non avendo mai parlato col Parolisi non ha dubbi e sa che è narcisista e violento (in base a cosa? alle statistiche modificate?). Pur in evidenza dei fatti, che anche tu neghi, lei dichiara Melania violentata psicologicamente, senza mai averla conosciuta e senza aver dubbi. L'avvocato Gionni nei mesi ha sempre negato ogni evidenza inserendo solo confusione e fango, e lo ha fatto senza mai alcun dubbio. La famiglia Rea, che dubbi inizialmente pareva ne avesse, con l'iscrizione nel registro degli indagati del genero li ha persi ed ora non ha dubbi. La procura, che non ha neppure una mezza prova, non ha dubbi, tu stessa non hai dubbi.

Eppure non si è ancora arrivati ad un processo, non c'è ancora stato un contraddittorio, non ci sono stati passaggi peritali favorevoli alla Difesa.

Ora ti prego io. Leggi la relazione della dottoressa Carlini, vai sui dati istat da lei inseriti e sui dati delle 127 donne uccise, anche questi da lei inseriti. Poi chiedimi scusa, perché se c'è una cosa di cui non mi si può accusare è di superficialità... quella spetta ad altri, anche a te che hai scritto senza di certo aver letto né la relazione né le statistiche né altri miei articoli.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

Gentile sig.ra 'Rosa'/Margherita/'Fiore',

sono INDIGNATA come
persona, e come membro della comunità scientifica,
per l'uso improprio e FAZIOSO di informazioni e
notizie che purtroppo trasuda nella relazione 'esperta'
in questione. Non so proprio con quale supponenza Lei ritiene di poter affermare che vi sia superficialità nell'articolo da Lei commentato su questo blog, dato anche che lo stesso contiene, nel caso Lei non sia stata in grado di capirlo autonomamente di persona, finanche una esaustiva dimostrazione ANALITICA della totale improprietà di uso delle fonti nella relazione in oggetto.

Fonti che si è peraltro scelto di utilizzare, nella relazione di perizia in oggetto, chiaramente ad arte, con qualche abilità (atta comunque a scopi non scientifici), e soprattutto varie malcelate forzature, ed evidenti scivoloni, al fine unico, e preconfezionato, di voler cercare a tutti i costi di condurre un (incauto!) lettore all'obbiettivo di accusa a priori già stabilito.

E ciò, finanche, partendo da una tesi generica che si vuole, maliziosamente, far derivare dalle fonti stesse, ma che le fonti NON attestano in alcun modo (come ben spiegato, fra l'altro, nell'articolo da Lei così aspramente criticato su questo blog), e dimenticando nel contempo (oh, guardacaso, anche tanti bei fatti noti, che, se presi invece in esame, manderebbero tutto il castello, volutamente costruito, dal generico al particolare 'specifico', a gambe all'aria).

Spiace, e MOLTO, che un membro della comunità SCIENTIFICA si presti a simili giochetti da arrogante prestigiatore (la presenza di simili condotte, questo si, dovrebbe preoccupare, e MOLTO, tutti i cittadini che credono che la giustizia CORRETTAMENTE amministrata sia INDISPENSABILE per la pacifica e civile convivenza, come anche ritengono che un legale, quando opera, debba SEMPRE e COMUNQUE richiamarsi a principi di DEONTOLOGIA PROFESSIONALE, e dunque DEBBA di fatto cooperare lealmente anche con l'organo inquirente e giudicante, a tutela del cliente come anche, di fondo, della società civile tutta).

Analogamente non vedo dove sia emersa superficialità in altri commenti, da Lei invece 'rilevata'..

(segue)

Anonimo ha detto...

(continua)
Chi scrive, fra l'altro, conosce perfettamente, sulla sua stessa pelle che cosa vuol dire avere a che fare con personalità abusive, ossia, in italiano, con violentatori psicologici.

Peraltro, in questo triste caso di cronaca in esame, mi pare anche che trapeli, invece, una famiglia dalla mentalità invadente, prepotente ed arcaica, che non ha saputo educare una figlia femmina se non a puntare tutto sul matrimonio (diversamente da come ha, invece, istruito il figlio maschio), e senza comunque insegnare a quella stessa figlia quella dolcezza e e quella sapienza antica, come anche la capacità stessa di stare accanto al suo uomo sempre (altro che voler tornare da mammà durante il viaggio di nozze o la gravidanza, in quest'ultimo caso privando anche, di fatto, il suo compagno del suo diritto, come padre, di poter vivere, accanto a lei, in prima persona, la gravidanza stessa) e, finanche, senza istruire di fatto ad una consapevolezza e maturità profonda al matrimonio. Il matrimonio, si dovrebbe sempre ricordare, è un punto di partenza, e NON di arrivo, e non è certo possibile basarlo su centrini o organizzazione di feste, o sul proprio bell'aspetto fisico. Ci vuole ben altro per essere davvero dei buoni compagni.

Ciò detto, sono persona profondamente dispiaciuta per quanto è successo a questa giovane donna e mamma, ed il mio pensiero, molto preoccupato, va specialmente ora alla piccolina, per il cui bene, se bene le si vuole per davvero, si dovrebbe diventare capaci di NON dare ampio sfogo all'odio e alla persecuzione di un'altra persona, che è COMUNQUE il suo papà (ed è la legge che deve fare il suo corso, nessuno deve arrogarsi il diritto di mettere qualcuno alla gogna anzitempo e non solo), come anche di un'altra famiglia a cui la piccolina è comunque legata da vincoli di sangue.

anna ha detto...

penso che la signora rosa non ha letto il mio commento io ho detto che a tolentino dove i panni dell'indagato sono sporchi di sangue e il coltello trovato a casa sua è l'arma del delitto insanguinato, la Carlini è innocentista,qua dove l'arma del delitto non è stata ritrovata, dove i vestiti la macchina e la casa di parolisi non hanno nemmeno una goccia di sangue la Carlini è colpevolista.

E' un grandissimo controsenso mi scusi la signora Rosa ma la Carlini una due pesi e due misure la competenza non si esprime contro le prove certe.

anna ha detto...

per l'anonimo

E' vero a Melania è stato insegnato un concetto sbagliato del matrimonio, è lei che ha privato il suo uomo della presenza di una moglie, è lei che non ha permesso al marito di vivere vicino la gravidanza è lei che ha privato il papa della sua bambina, è ritornata a folignano quando la bambina aveva due mesi, è lei che per un anno se n'è andata via dai suoi genitori, infatti alle vere amiche aveva confidato che lei si sentiva in colpa con il marito per i suoi tradimenti, perchè lei lo aveva lasciato solo, melania è ritornata a Folignano dopo aver scoperto il tradimento non prima, a dimostrazione che lei voleva recuperare il rapporto con suo marito. Bravo l'anonimo a mettere in evidenza il concetto di famiglia che i Rea hanno dato a Melania.............


Una cosa è certa mai Salvatore ha picchiato melania...............

Anonimo ha detto...

Ciao Anna, e voi tutti

l'anonimo delle 15:39 e 15:59 sono io,
K@

ENRICO ha detto...

K@

un intervento SUPERBO.
Da tutti i punti di vista.

Grazie per aver messo a disposizione le tue indubbie validissime competenze

Antonello ha detto...

@Rosa
Evidentemente o partiamo da dati oggettivi diversi o abbiamo una diversa concezione di cosa possa essere la "violenza psicologica", qualcuno ricordava i saltuari abbandoni di M. della casa coniugale, e nessuno spiega, come se fossero cose normali ma a me ha colpito l'episodio della reazione di M. davanti al tradimento.
Prende, lei donna del sud, forse anche profondamente ferita nell'orgoglio dall'ennesimo tradimento di chi forse non poteva nemmeno dire di amarla, il cellulare e chiama l'amante minacciandola di rovinarla professionalmente, di distruggerla, gli intima di smetterla di vedersi con il di lei marito, a lui minaccia di non fargli piu' vedere la figlia e di rovinarlo nell'amato esercito, oserei dire "alla faccia della succube!!!", alla faccia della possessivita' di lui, alla faccia della violenza psicologica di lui, dico ma rinveniamo e guardiamo la realta'??? Cioe' a parte che lui manco l'ha calcolato, ha chiamato lei, come se lui fosse con l'amante per caso, come un oggetto che non sapesse o non potesse decidere con chi stare, con chi far l'amore, un incapace ed inesistente essere, cosi' lei lo ha trattato pensando fosse piu' funzionale ricattare lei che magari, ma magari, tentare di dialogare e capire insieme a lui.
Alla faccia della frittata rivoltata, qualcuno prima o poi si accorge che a girarla per cosi' tanto si brucia???

lori ha detto...

scusate ed invece a Parolisi è stato insegnato un concetto giusto di matrimonio? quindi seguendo il tuo discorso, se Parolisi era un pochino ( giusto un pochino) scavezzacollo la colpa era della famiglia? Io credo che le scelte dei figli non debbano ricadere sui genitori..se Melania voleva essere una casalinga tutta casa e famiglia e centrini è forse una colpa? ognuno cerca di realizzarsi secondo le sue inclinazioni...d'altra parte se lei si è allontanata fisicamente dal marito, lui, salvatore assente lo era SEMPRE ( dai tempi del fidanzamento la tradiva sistematicamente)Era assente quando si appartava con le sue soldatesse, era assente quando parlava al telefono con Ludovica ( a parlare su un cellulare dedicatin ogni momento della giornata ( lo hanno testimoniato tutti i suoi compagni di lavoro) era assente quando chattava con i trans...e secondo te una donna non si accorge di non essere la prima cosa nei pensieri del suo uomo')forse Melania si sentiva sola e in un momento così delicato della maternità avrà preferito una compagnia più fidata? non lo so, nessuno può saperlo e lei non ce lo potrà mai dire..e cmq cosa vuol dire conservare quel sapore antico? vuol dire sorridere accanto al proprio uomo, che ti cornifica ogni volta gli volti le spalle come facevano le nostre nonne?

lori

lori ha detto...

chiedo venia: sapienza antica

lori

Anonimo ha detto...

@ Lori
...e allora, se la cornificava da oltre 10 anni, ( e tutti lo sapevano) perchè se l'è sposato ?
.

Anonimo ha detto...

No!! perche' Salvatore ha sposato Melania se intendeva continuare a "cornificarla"?
Era un uomo veramente di "buoni principi". Smettete di dire stupidaggini.
Bes05.

lori ha detto...

perchè chi ama non sempre segue la strada più giusta, anonimo

lori

anna ha detto...

adesso voglio raccontarvi la mia storia,dopo sposata sono stata per sei anni nel mio paese di origine isieme a mio marito e al mio bambino, successivamente mio marito mi chiede di trasferirci perchè per lavoro doveva fare tanti kilometri ogni giorno per ritornare a casa,avevo un lavoro un'attivita professionale,un futuro assicurato ,eppure ho lasciato tutto per seguire mio marito, perchè io ho il concetto di famiglia , la famiglia deve rimanere unita questo è quello che i miei genitori mi hanno insegnato ho dovuto ricominciare da capo, sono nati altri due bambini ,ho attualmente tre figli,mi sono inserita bene nella nuova città, ma io ho seguito mio marito, quando la famiglia è divisa possono sorgere divagazioni, ecco perchè non condivido affatto la scelta di melania quasi dopo sposata di andare a vivere dai genitori lasciando il marito da solo, ed ecco percvhè lei si incolpava dei tradimenti del marito.
e' lei che ha disgregato la famiglia, non voglio giustificare Parolisi ma la lontananza fa brutti scherzi...........

Anonimo ha detto...

@Anna
Te ti sei comportata benissimo.
Melania ha scelto di trascorrere i mesi della gravidanza dai suoi genitori e 2 mesi dopo il parto e' tornata a Folignano. Evidentemente si sentiva meno sola con i suoi genitori che con il marito il quale ha continuato ad avere "distrazioni" nonostante la presenza della moglie. Mahhh...
Bes05

Anonimo ha detto...

Premetto che non sono una persona che vive di preconcetti, altrimenti nel caso in questione non mi sarei posta tante domande, ma avrei tratto la stessa conclusione di molti. Devo ammettere però, che quando Tiziana ha postato il curriculum della Carlini e ho saputo la parte che essa rappresenta, ho ritenuto inutile leggere la sua relazione. Leggendo il tuo articolo Massimo, ho avuto la conferma di aver fatto bene! Massimo, comunque complimenti per il lavorone che hai fatto.
Quindi a detta di Rosa che lo conosce bene, Parolisi è un violentatore psicologico?! Per quello che ci è stato dato sapere e per le poche volte che Salvatore è apparso in tv, non direi che tale descrizione lo rappresenti, nè rappresenti la sua famiglia. Ma volete scommettere che fra poco riaffioriranno ricordi di occasioni in cui Salvatore era stato dominatore e Melania succube?!
Melania, era felice a detta di un soggetto con cui lei si era confidata pochi giorni prima. Certo, tale soggetto non è andato sbandierando in tv ciò che Melania gli aveva detto, ma esiste....

Stella

anna ha detto...

ma come aveva tante amiche a folignano che sono uscite come funghi ognuna per dire la sua , ma io penso ognuna per depistare basta vedere sonia e stefania..........certamente melania era una donna forte,e l'omicidio è da ricondurre alle sue minacce fatte non solo a ludovica ma ll'interno dell'esercito perchè aveva scoperto qualcosa...................il movente è da ricercare nel comportamento di melania..............

Unknown ha detto...

Nessuno in questo blog si è mai sognato di beatificare Salvatore Parolisi, anzi le critiche gli sono piovute addosso copiose, si sono sempre sprecate, e l'idea maggioritaria dei commentatori è che resta il dubbio sappia più di quanto vuol far credere.

Ciononostante, bugiardo, fedifrago, stronzo, e chi più ne ha da dirgli più gliene dica, giustizia vuole non lo si condanni prima del tempo, prima di un processo. Invece a causa delle sue menzogne lo si è condannato già da fine aprile 2011 in tutte le sedi mediatiche disponibili sul mercato dello spot a pagamento (quello vincente che crea il gregge).

Ma giustizia vorrebbe che assieme a lui fossero condannati pubblicamente, almeno sui media, anche tutte le persone che hanno mentito, amiche amici & co., tutti quelli che hanno dipinto un quadro a tinte rosa con persone perfette, con un amore da favola, anzi di miele, tutto baci e cuoricini. Un quadro falso come chi ha usato i pennelli e la televisione per colorarlo.

Giustizia vuole che anche chi cerca pubblicità e gloria mediatica, gloria che servirà alle prossime elezioni (e l'unico candidato ascolano coinvolto nella faccenda, che già è stato candidato a sindaco della città e a presidente della regione, è il legale dei Rea), sia ripreso in pubblico se racconta favole... e ne racconta e ne fa raccontare.

Eppure la maggioranza vuole si continui ad osannare quella che pare la parte avversa, sia chi ha mentito sia chi rivolta le frittate.

Inoltre si continua a far girare nei forum e nei blog indipendenti, come questo, gli strani amici/che incaricati di distruggere anziché creare.

Ma se è vero, ed è vero, che ci troviamo di fronte ad una storia strana dove tutti hanno mentito, e quando dico tutti non salvo nessuno, perché solo uno di loro dev'essere crocifisso dai media ancora prima di essere passato sotto il giudizio del giudice?

Mistero dei mass-media? Io da parte mia ho preparato altre croci...

Massimo

Antonello ha detto...

Volevo far presente che nessuno ha parlato mi sembra di P. marito come il piu' splendente dei gioielli, non riesco a riprendere tutti i commenti in cui e' stato criticato per il comportamento irresponsabile, un'altra cosa e' mettere su un piedistallo inanalizzabile qualunque cosa possa riguardare la vittima con il massimo rispetto.
Ma c'e' una differenza abissale fra i due, a cio' che conosciamo, e cioe' che lui era risaputo fosse cosi', lo beccava sempre ogni volta e lui ogni volta agiva allo stesso modo da irresponsabile facendosi beccare, mai una volta che nemmeno lui abbia cercato di capire se e quali problemi avesse la coppia, niente, eppure anche lui voleva bene sembrerebbe alla bambina, eppure era solare la sua incapacita' ed assenza di sentimenti seri, che noi sappiamo era sempre stato cosi', di M. non sappiamo nulla se non questo rilievo scientifico da poco sviscerato, insomma lei sin dal fidanzamento sapeva a memoria con chi aveva a che fare, lui non lo sappiamo ancora, il fatto e' che chi ha piu' intelligenza ha il dovere di usarla, nessuno gli proibiva ad esempio di stare insieme essendo coerente con il cuore ma senza sposarsi ne diventare genitori, non prima di aver acquisito stabilita' di coppia.
Semplice ma forse troppo, intanto mi sovviene un particolare che esula e che si ricollega alla Sg.
Insomma se la Sg si comporta sempre uguale e sparisce dopo 48 ore, aspettando che fosse sparita e testando ogni dieci minuti la stessa sostanza si sarebbe potuti andare a ritroso ed avere un riscontro certo sull'ora in cui e' avvenuto l'eventuale rapporto scagionando od includendo l'accusato.
Non so, il corpo era privo di vita ed e' possibile cio' cambiasse i fattori scientifici, chiedo quindi ad Annika se era possibile seguire la procedura che ho sopra citato.

Rosa ha detto...

Per Enrico,Per Max e per Anonimo sedicente membro della comunità scientifica(che paroloni!sono intimorita!)

Ho letto un articolo ed un relativo commento,quindi ho voluto ESPRIMERE IL MIO PENSIERO su queste due cose.Ergo non devo chiedere scusa di niente a nessuno,nè presentare credenziali raccontando cose personali e private per avere credibilità.Continuo ad ESPRIMERE IL MIO PENSIERO e dico,a voler essere buona,che le critiche alle Procure,senza contraddittorio, sono
sterili e ,a voler essere meno buona,presuntuose.Durante il processo,quando tutto l'acquisito sarà palesato e palesabile, ne sentiremo delle belle!!

anna ha detto...

il tagliabracci ha sorvolato su aspetti importanti come il rapporto sessuale avuto da melania ma non con parolisi,tagliabracci taglia corto e dice che se c'è stato rapporto esso è consenziente.....perchè consenziente se melania è stata minacciata, può figurare un rapporto consenziente ma effettuato sotto minaccia....il tagliabracci ha sorvolato troppo su alcuni aspetti senza
approfondire.............

i genitori di melania non vogliono che si indaghi sulla figlia e su frequentazioni che lei aveva, ecco perchè cercano il capo espiatorio, nessuna goccia di sangue è stat trovata in macchina, sui vestiti nel garage e a casa,dopo tutto quello scannamento se parolisi era il colpevole qualche goccia di sangue da qualche parte doveva esserci........non ci dimentichiaamo che parolisi consegnò le chiavi della macchina al paciolla e lui ha gestito la macchina fino alla notte, se aveva qualcosa da nascondere non gli dava le chiavi............

non ci vogliono teoremi per condannare le persone ci vogliono prove........e la prova che Parolisi ha ucciso la moglie non c'è.........

anna ha detto...

voglio ricordare che il gip cirillo disse che c'erano possibilità che Parolisi non fosse l'assassino ma che l'avesse accompaganta a quell'appuntamento che magari doveva essere solo un avvertimento............quindi lo stesso gip della prima ordinanza di custodia cautelare ha dei dubbi sulla colpevolezza del marito.........

il fatto però di voler falsificare prove, testimonianze foto che accertano la presenza della macchina e il gip dichiarando il falso dice che non è vero,una domanda sorge spontanea se hanno le prove della colpevolezza di parolisi perchè ne devono falsificare altre?con una perizia hanno dichiarato i cani inattendibili quando sia i ciclisti, il motociclista e un latro uomo hanno visto una donna corre sul ciglio della strada in direzione colle.......colle è la località dove stav il paciolla con l'amante...i cani furono portati sulla statale proprio dietro queste testimonianze , i cani sono arrivati fino a frazione colle..........e ad un casolare..questi testimoni sono scomparsi dalle ordinanze ma ci sono....le menzogne hanno le gambe corte...usciranno fuori tutte le persone che hanno mentito.....parolisi ha mentito per cooprire i tradimenti altri hanno mentito per coprire l'omicidio...dopo oltre 7-8 mesi la polizi postale noin ha ancora rintracciato chi ha minacciato di morte il paciolla su internet.....ma così si fanno le indagini, e la signora Rosa dice che la procura sta facendo bene......la procura ha eliminato tutte le prve le testimonianze a favore di parolisi, e hanno introdotto tutte le menzogne raccontate da altri......basta vedere sonia..........e altri amici di folignano..........staefania sapeva che il marito aveva un amante e la tradiva? melania sapeva del marito quindi non può essere il movente..........

Anonimo ha detto...

Rosa, leggere quella relazione sarebbe offensivo per chiunque, nella propria vita e nella propria professione si comporta in modo esemplare.
Le Procure non sono infallibili, altrimenti non ci sarebbe bisogno dei processi, dei giudici, degli avvocati, dei consulenti di parte.
Ci anticipi, che durante il processo ne sentiremo delle belle; quindi conosci bene gli atti. Spero che non siano le solite intercettazioni con Ludovica o le chat con i gay, perchè sono specchi per le numerose allodole che ancora esistono nei paraggi.
Piuttosto sono curiosa di vedere come la Procura risponderà a tali quesiti:
-la litigata sarebbe scaturita da cosa?
-quale è la dinamica del delitto?
-come ci si può lavare ad una fontanella senza lasciare tracce nel terriccio sottostante?
-come faceva Parolisi ad avere il cambio, visto che la premeditazione non c'è?
-come ci si può cambiare vestiti sporchi di sangue ovunque, senza sporcarsi la pelle e di conseguenza i vestiti puliti?
- dove sono stati nascosti i vestiti indossati durante l'aggressione?
-dove è stata nascosta l'arma del delitto?
-a che ora sono stati cancellati i dati nel cellulare di Melania?
- dove ha trovato il coltello Parolisi, visto che non ne portava mai con sè?
-dove è passata l'auto, dato che Colasanti è sicuro che da lì, la Renault non è passata?
-di chi sono le tracce seguite da Piergiorgio?
- perchè il cellulare di Melania aggancia una zona compatibile con il Monumento?
-come mai nelle ore immediatamente successive la scomparsa di Melania il suo telefonino viene localizzato nei pressi di San Giacomo?
-come un contenuto gastrico può cambiare colore più veloce della luce?
- come dimostreranno che il vicino si è sbagliato nell'affermare che gli abiti consegnati agli inquirenti sono gli stessi che Parolisi indossava quando lo ha visto salire in macchina, per andare a Colle San Marco?
-come dimostreranno che Parolisi imbocca la strada per Colle San Marco, in quanto è stato visto da un vicino, per poi tornare indietro?
-Ranelli se non ha visto Melania, allora chi ha visto?
-come ha fatto la bambina a sporcarsi i vestiti d'erba, visto che non avrebbe giocato con il padre?
-di chi sono quei dna che non sono stati fatti analizzare?
-di chi è la macchina parcheggiata a Colle San Marco e che modello e colore è?
-di chi è l'impronta di polsino sul corpo di Melania?
-l'impronta parziale lasciata sul ballatoio di chi è?
-chi è il cercatore di funghi che non c'entra nulla con il delitto?
-che significa l'affermazione "se un rapporto sessuale c'è stato questo è stato consenziente".... affermazione che sin da subito mi è parsa ambigua?
-quando Parolisi torna a depistare visto che nell'ora indicata dalla Procura lui è a Folignano?
Queste sono solo alcune delle domande che mi pongo, se la Procura riuscirà a darmi delle risposte plausibili, mi toglierebbe come vedi, molti dubbi


Stella

Mimosa ha detto...

Agli appellativi da appioppare a SP io aggiungerei un bel “piagnucolone”, così non passiamo per quelli che lo difendono per partito preso.

I “forti elementi di dipendenza” elencati nella criticabile relazione, li riscontriamo in lui da lei (e dalla sua famiglia), non certo al contrario.
Chi è che vuole interrompere il viaggio di nozze per la nostalgia di mamma e papà? Lei, e lui la asseconda.
Chi è che se ne va dalla casa coniugale appena incinta e torna dopo un anno? Lei, e lui la asseconda.
Chi è che tiene il muso e pesta i piedi e passa più tempo possibile lontano, in mezzo ai parenti? Lei, e lui parla di suicidio e di separazione se viene lasciato.
Chi è che aveva dalla sua lo strumento di maggiore pressione psicologica, ossia la figlioletta, che in caso di separazione lui l’avrebbe vista col binocolo o in cartolina per le feste comandate? Lei, (spalleggiata dalla famiglia, come si vede ora).
Chi è che pedina e studia stratagemmi per cogliere in flagranti clandestine telefonate? Lei, e lui per salvarsi inventa bugie su bugie.
Chi è che non si tratteneva dal rinfacciare la relazione e di umiliare il coniuge in privato e intanto mostrava pubblicamente un’immagine di coppia perfetta e idilliaca? Lei, e lui la assecondava.

E mi fermo qui, perché penso sia abbastanza. Se poi la illustre “criminologa” vuole pescare altre caratteristiche del carattere di Melania dal nostro blog, si accomodi, purché citi la fonte nel proseguire al copia e incolla dei testi e li metta giusti.

Mimosa

ENRICO ha detto...

@Rosa,

Di “belle” ne abbiamo già sentite abbastanza. Adesso vorremmo sentirne delle VERE.

Se Lei SA qualcosa di più di quello che è stato gettato in pasto all’opinione pubblica l' ESPONGA apertamente senza nascondersi dietro sibilline affermazioni come questa: "Nessuno al mondo può dire che Melania Rea non fosse violentata psicologicamente dal P.,se non chi ha provato sulla propria pelle” che hanno l'unico effetto di far sorgere in chi legge la spontanea domanda : Ma questo Lei lo dice per esperienza diretta in quanto anche Lei è stata violentata psicologicamente dal Parolisi ?

Viceversa se, come è assai verosimile, le sue informazioni sono le stesse di cui noi tutti disponiamo e provengono dalle medesime fonti, esca allo scoperto ed abbia il coraggio di confrontarsi nel merito evitando le isteriche considerazioni offensive nei confronti delle persone : “Si svergognano da soli autore dell'articolo e lei… Anonimo sedicente membro della comunità scientifica” come prescritto dal regolamento base di qualsiasi forum

Mimosa ha detto...

@ Stella
hai fatto un perfetto elenco di quello che alla difesa basterebbe per smontare l'accusa o anche solo per infastidire gli accusatori ...


@ K@, complimenti! ti abbiamo scoperta, grazie per quello che hai scritto!
E complimenti anche per il tuo intervento incisivo sui valori della famiglia e sulla loro carenza in questo caso.

Mimosa

Unknown ha detto...

Per Rosa.

A parte che l'anonimo sedicente membro della comunità scientifica è anonimo per te, ma in effetti anonimo non è, a parte che tu puoi continuare ad avere le tue idee, meglio se sono autonome, e fai bene ad esprimerle in ogni sede ti lasci lo spazio per farlo, a parte che le procure vogliono imporre la loro tesi e non chiedono contraddittorio, mai visto un procuratore italiano entrare in un blog e misurarsi sul merito della validità del suo operato con i commentatori, a parte che nell'articolo non tratto delle procure ma della Parte civile e dei metodi da lei utilizzati, a parte tutto, l'unica cosa che ti chiedo non è di non criticare e non portare idee diverse, l'unica cosa che ti chiedo è di non offendere chi, come me, prima di pubblicare si informa più volte e non è mai superficiale perché approfondisce ogni argomento che tratta. Ti chiedo di non esagerare con le parole in quanto i commentatori di questo blog non sono ragazzini che alzano la voce o millantano per essere creduti o ascoltati, non è questo il metodo. Questo ti chiedo, e non mi pare di chieder tanto.

Ciao, Massimo

anna ha detto...

anche il tagliabracci nella sua relazione mente quando dice che la morte è fra le 14 e le 15,30 perchè la colloca dopo due ore dal pasto chge diventa un 'ora se ha preso il caffè,ma siccome non c'è alcuna certezza che melania abbia preso il caffè prima di uscire di casa ,quindi nella relazione dice una cosa non vera e certa. ma così si fanno le relazioni,perchè all'inizio lui colloca la morte dalle 9 ore alle 12 ore dopo la scomparsa, per poi diventare dalle 14 alle 17, per poi diventare dalle 14 alle 15,30.?
a che cosa sonjo dovuti questi cambiamenti?
la prima versione data dal tagliabracci combaciava con la testimonianza del ristoratore di san giacomo che ha detto nella notte fra il 18 e il 19 aprilec'era stato un alto traffico da san giacomo in direzione ripe,

allora do una notizia agli inquirenti di cui si scordano a ripe il giorno 18 aprile vicino al chiosco ci sono stati dei militari di chieti a mangiare alcuni sono andati via verso le 14,20-14,30 ma uno in particolare è
rimasto fino alle 14,40 in quel posto, ma come parolisi non doveva essere arrivato a ripe partendo da folignano alle 14,30?gli inquirenti si stanno incartando da soli........
queste testimonianze ci sono ma vengono eliminate....dalla procura

tabula ha detto...

@anna
hai fatto bene a ricordare il particolare del militare che si fermò a mangiare a ripe fino alle 14,40, me lo ero dimenticato ma è importante poichè restringe la finestra d'azione omocida (presunta).

@K@
tanto di cappello. Intervento incisivissimo, anzi, incisiverrimo.
Ci sarebbero due- tre particolari sui quali non concordo, ma nell'insieme tutto scorre talmente bene che mi sei proprio piaciuta/o.

@Rosa?
Credo tu abbia scritto sull'onda emotiva di una tua qualche esperienza personale. D'altro canto, nonostante le sperticate dichiarazioni della sedicente esperta scovata da Gionni tra le sue amicizie, esperta che pare non abbia tutto questo gran curriculum nè questa gran carriera alle spalle, fino ad oggi la figura di Melania era stata descritta in tanti modi, tranne che come una donna sottomessa e remissiva.
Per carità avrebbe anche potuto esserlo, del resto aveva perfino mandato giù il duro rospo del tradimento continuando il matrimonio, noi non l'abbiamo conosciuta, è che tante esperienze dipendono da COME le vivi.
Ma francamente, tra tutti i bugiardi e le bugie dette fino ad ora da tutti, ci si perde. Era una coppia a cuoricini? Era la coppia appiccicosa da diabete? Melania era una grintosa donna del sud pronta a fare la sceneggiata napoletana all'amante del marito?
Era una brontolona che umiliava Parolisi di continuo perchè lui l'aveva tradita?
Aveva solo cinque euro nella borsetta, ma 150 nel portafogli?
Chi subiva da chi?
Era il padre di melania, che scese a patti col genero a causa del tradimento di quest'ultimo?
è forse normale che un suocero intervenga nelle beghe matrimoniali patteggiando?
Era il cognato, che quando venne a sapere del tradimento, chiese chiarimenti a Salvatore?
è normale dover rendere conto al proprio cognato dei propri guai matrimoniali?
A me, Melania sembra fosse una figlia ed una sorella ben protetta. Forse anche troppo.
Sicuramente Parolisi non le avrebbe potuto pestare un callo senza dover poi chiedere scusa in ginocchio sui ceci all'intera famiglia di lei.
Quindi, a me il sottomesso pare lui.
Poi, se vuoi venirmi a dire che essere innamorati rende deboli, è anche vero.
Sicuramente Parolisi aveva un ascendente fortissimo su Melania.
Purtroppo per tutti in questa storia, anche Melania l'aveva su di lui, altrimenti non si sarebbero reciprocamente promessi il suicidio se non fossero tornati insieme.

Mah. Io dico mah. Voglio vedere quanta strada farà questa relazione assolutamente farlocca.

Ci vuole anche coraggio, da parte di "miss ieri m'han detto che sono andata fuori tema", ad entrare così a gamba tesa cercando di spacciare questa roba come un lavoro di perizia credibile.
Certo, dipende anche dagli appoggi politici.. economici.. dagli amici.. dagli amici degli amici..

tabula ha detto...

@Massimo, scusa. In realtà ero entrata per commentare il post, non per commentare i commenti, ma leggendo ho colto un certo sapido fervore (uhhh) e mi son persa per rispondere anche io.

Volevo solo dirti che il tuo post mi è proprio piaciuto, e scriverei a caratteri dorati l'ultimo concetto che hai espresso.

Annika ha detto...

Rosa,

ho delle risposte da dare agli amici ed amiche del blog dal precedente articolo e, avendo fatto affermazioni importanti, mi accingo a provarle nelle mie risposte che, credimi, mi portano via piu' tempo di un semplice intervento in un blog (data la ricerca-rilettura di articoli che non sempre ho sottomano per poterli linkare/citare). Cio' nonostante volevo farti presente che anche tu, come me, hai scelto di intervenire in un blog pubblico. Dato che, dopo aver insultato in malo modo il proprietario del blog stesso ed una commentatrice, anche tu hai fatto delle affermazioni importanti, ti rispondo con una sola parola: PROVALE!

Annika

Annika ha detto...

SQUADRA

Cerchero' di darvi risposte esaurienti e di chiudere finalmente l'argomento Sg, per me diventato un tantino pesante (time consuming) da sostenere.

MIMOSA

per quanto riguarda le ferite e' ovvio che possano essere state inflitte in momenti diversi. Ma, per esserne certi, dovremmo possedere dati che purtroppo non sono stati resi noti: concentrazione/numero dei neurofili, concentrazione ed area di proliferazione dei macrofagi, picco e colore (se testata con Martius Scarlet Blue) della fibrina, grado di avanzamento del processo citoplasmico dei bordi delle ferite sia peri-mortem che post-mortem, e presenza e localizzazione delle necrosi. Senza gli esiti di tali indagini direi che si possa solo ipotizzare...

ANTONELLO

In teoria sarebbe stato possibile seguire la procedura da te suggerita. Se cio' sia stato fatto non saprei. Tieni presente pero' che lo RSID-semen stip test non fornisce dati "al minuto". Certo, sarebbe stato MOLTO UTILE ripetere lo RSID-semen test a distanza di 3-6 ore...

TIZIANA, ENRICO E TABULA

B.C.M. Pang, B.K.K. Cheung, Identification of human semenogelin in membrane strip test as an alternative method
for the detection of semen, Forensic Science International (2006), doi:10.1016/j.forsciint.2006.07.021

Durante lo studio, pubblicato nell'articolo di cui sopra, eseguito sulla comparazione delle due membrane immunocromatografiche RSID-semen (per l'identificazione della Sg) e ABAcard p30 Test (per quella del PSA) si e' testato, tra varie sostanze, se questi due marker fossero ancora rilevabili in seguito all'uso di spermicidi. Cito:

"Nonoxynol-9 and menfegol are known to kill and
immobile sperms. The results indicated that nonoxynol-9 and
menfegol did not have any adverse effect on the Sg and PSA
structurally"

Cio' significa che dopo l'utilizzo dei due spermicidi piu' comuni e piu' diffusi, sia il PSA che la Sg sono ancora rilevabili.

...continua

Annika ha detto...

...continua

Ma passiamo all'azione degli spermicidi sugli spermatozoi. In linea di massima gli spermicidi non solo ne bloccano la motilita', ma li uccidono pure. I piu' efficaci in commercio sono solo 3 o 4, tra cui i due sopra citati.

1. Nonoxynol-9 (o N-9), che piu' che uno spermicida in se' e' un principio attivo di base poi utilizzato da vari spermicidi, ed e' probabilmente il piu' efficace tra tutti. N-9 agisce sulle membrane acromosomiche dello sperma danneggiandole (distrugge le cellule) ed immobilizzando gli spermatozoi. Praticamente, e' un antimicrobico. E' interessante annotare che l'uso frequente di N-9aumenta il rischio di contrarre infezioni sessualmente trasmesse come l'HPV (human papillomavirus).

2. Menfegol e' una tavoletta schiumosa che contiene un principio attivo conosciuto come p-menthanylphenyl polyoxyethylene o TS-88. La tavoletta va inserita tra 2 e 10 minuti prima del rapporto sessuale. Il menfegol sopprime ma motilita' e vitalita' dello spermatozoa.
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1439-0272.1990.tb01984.x/abstract

3. Il cloruro di benzalconio e' un ingradiente attivo di alcuni spermicidi. Distrugge le
interazioni intramolecolari e puo' causare la dissociazione dei complessi biomolecolari all'interno della cellula.

4. ContreGel Green e' privo di N-9 ed ormoni e ha come principio attivo l'acido lattico (contenuto anche' nel liquido vaginale - l'acido lattico e' uno spermicida naturale che ogni donna possiede gia'). Dato che lo sperma non resiste all'acido lattico per oltre 5 giorni in casi estremi, il potenziamento dell'acido lattico gia' contenuto nel liquido seminale con quello contenuto in ContraGel Green ne causano la distuzione pressoche' totale.

Va notato che qualunque spermicida e' incolore, insapore, trasparente e non macchia. Non ho idea se sia stato effettuato alcun test per rilevarne la presenza su tampone vaginale di Melania.

In generale la presenza di spermicida su un tampone vaginale deve essere ricercara specificamente con un esame a parte (electrospray e MALDI mass spectrometry fino a qualche anno fa; DIOS TOF MS, DCI/MS e FTIR tra i piu' recenti). FTIR in particolare riesce a rilevare la presenza di spermicidi a base di N-9 con un decadimento dal 40% al 6% entro 3 giorni dal coito (Goslin, 2005). Quindi, ecco che ritroviamo nuovamente le solite ed ormai famose 72 ore max. postcoitus.

Ricordo a tutti pero' che, in caso di vasectomizzazione o di azoospermia (ne soffre il 2% della popolazione, stando a Murray et al. 2007) nessuno sperma viene emesso, ma PSA e Sg sono comunque presenti.

Annika

tabula ha detto...

Non so quanto sia diffuso l'uso dello spermicida,
però direi che nelle 48 ore tra la scomparsa della donna c'è stato tutto il tempo, per l'omicida, chiunque sia, di elaborare (pensare) lo staging in modo da allontanare ogni sospetto su di sè, cancellare eventuali tracce su Melania e nel luogo di ritrovamento del cadavere, tracciare quei segni sul corpo
(e ancora mi domando se fossero realmente necessari - un contatto del genere con un cadavere indica predisposizione - non sarebbero state altrettanto significativi dei ceri e dei simboli intorno al corpo? - mi chiedo se in qualche modo l'assassino ricavò da quei tagli post mortem un certo sadico piacere appropriativo)
inscenare

L'assassino ebbe tutto il tempo di pensare bene, a mente fredda, come levare ogni traccia che portasse a sè, tipo cancellare tutti i propri messaggi, anzi, dato che in un eventuale confronto con i tabulati sarebbe saltata all'occhio l'assenza proprio di questi, cancellò direttamente tutto dal cellulare, tanto per confondere le acque.

E in una così meticolosa operazione di staging, con tutto quel tempo a disposizione che l'assassino si è preso (e qui ci sarebbe da domandarsi come potesse essere sicuro che il cadavere non fosse ritrovato prima del 20)
la calma con cui tutte le operazioni di depistaggio furono eseguite,
ci dice che non solo quella persona
-SAPEVA che nessuno lo avrebbe visto preparare la scena,
-sapeva che nessuno aveva ancora trovato la donna,
-sapeva di avere tempo per azzerare la memoria di quel cellulare
(vi immaginate che figura farsi trovare da un passante ad incidere un cadavere già in pieno rigor mortis? O che figura sarebbe stata tornare sul luogo del delitto e trovarci i carabinieri appena arrivati?)

L'assassino sapeva anche che, se da parte sua ci fosse stato un rapporto con la donna, consenziente come scrive Tagliabracci suo malgrado o meno, così come ci dicono le numerose coltellate avvenute in due tempi successivi ma ravvicinati di poche decine di minuti,
lo sperma poteva essere la sua firma e la sua condanna, e ci sarebbe stato tutto il tempo per pensare a come eliminarne la presenza.
Purtroppo per lui, non sapeva, così come nemmeno io sapevo e la maggior parte dei non addetti ai lavori sa, che non c'è solo lo sperma e gli spermatozoi: esistono anche tutta una serie di sostanze che denunciano l'avvenimento di "qualcosa", come la Psa, la semenogelina, e, come diceva il professore di Annika, se anche in questa storia tutti raccontano la versione che più torna comoda per i propri interessi,
i morti non mentono.

PINO ha detto...

ALLA SQUADRA

Quella mia (forse infelice) proposta di dare un nuovo indirizzo alle nostre ricerche, dopo la INCONTESTABILE prova scientifica fornita dall'impagabile Annika, è stata, forse, poco chiara.
Non intendevo dare inizio ad una piccola, seconda guerra delle idee. No!
Volevo solo significare che, se il presunto rapporto sessuale della vittima fosse avvenuto dopo le 14,40, del 18/4, l'ora della morte della stessa verrebbe ad essere posticipata di parecchio, scagionando, in tal modo, definitivamente, il Parolisi dal reato che gli si attribuisce.
Che MR sia stata a sua volta presumibilmente infedele o meno, non allieva nè aggrava la posizione di SP, ed in definitiva potrebbe interessare solo il clan R, per motivi che a noi non toccano.
Il movente dell'omicidio, come ho sempre sostenuto, avrebbe altre causali, che non le supposte o chiare condotte fedifraghe dei coniugi P.
Quindi l'obiettivo al quale mirare è L'ORA DEL DECESSO di M, il più importante, fra tanti altri indizi favorevoli, per tirar fuori dai guai in cui si è ficcato il Caporalmaggiore.
Penso di essere stato più chiaro, questa volta, nell'esporre quanto penso.
Saluti a tutti,PINO

tabula ha detto...

Aggiungerei una considerazione.

- Sappiamo che il cellulare di M. fu spento (o si spense da sè) dalle ore 19,10 circa del 18 aprile alle prime ore del mattino del 20.
- Sappiamo che qualcuno si è preso la briga di cancellare tutto quello che il cellulare conteneva.
- Sappiamo che, tra le informazioni cancellate da quel cellulare, ci sono anche i messaggi inviati da Sonia alle ore 15,00.
- Non sappiamo, o almeno non so io, se da quel cellulare furono cancellati anche tutti i successivi messaggi che sicuramente furono inviati a Melania da tutte le persone che la stavano cercando.

Non posso infatti credere che, tra amici e parenti, nessuno si sia preso la briga di scriverle un semplice "dove sei?" e neanche un "ti prego rispondi". Dò quindi per scontato che, perlomeno il fratello, più avvezzo con le tecnologie dei parenti anziani, non abbia tentato qesta strada.

Del resto se la presenza di messaggi successivi alla ricomparsa di Parolisi al Colle nonviene precisata,
ovvero non so io o non ho capito se siano stati ritrovati messaggi successivi alle ore 15,30,
viene comunque affermato che i messaggi ritrovati furono DUE, risalenti ad un anno prima.
E se si scrive e si pubblica DUE, significa che gli altri, quelli del pomeriggio del 18, sicuramente quelli inviati da Sonia, non c'erano.

Quindi, il cellulare di Melania fu cancellato dopo la ricezione di TUTTI i messaggi a lei inviati il pomeriggio del 18.

Potrebbe averli cancellati lei stessa, se fosse stata ancora in vita quel pomeriggio e costretta da qualcuno a compiere questa operazione: non credo per propria esplicita volontà, niente può farci credere fosse persona da voler far preoccupare la propria famiglia a quel modo.

Potrebbe aver tentato di rispondere alla chiamata del fratello che ebbe la precisa sensazione che il telefono gli fosse stato spento in faccia,
cosa che avrebbe reso necessario lo spegnimento dell'apparecchio da parte di chi la costringesse al silenzio.

Oppure forse Melania era già morta, quel cellulare si spense da solo alle 19, e solo il mancato ritrovamento dei messaggi inviati il pomeriggio del 18 può determinare con esattezza a che ora fu compiuta la cancellazione del cellulare.

Se ci fossero i messaggi dalle 17,30 in poi e non quelli precedenti alle 16,04,
per fare un esempio, significherebbe che la cancellazione sarebbe stata fatta in quel lasso di tempo.

Qualcuno ha per caso il link dei tabulati degli sms ricevuti da Melania il 18?

Antonello ha detto...

@Pino
Concordo, fondamentale puntare l'ora della morte, lasciando perdere tutte le testimonianze dei coinvolti possiamo dire con certezza che M. possa aver trovato serenita' fra le 14,10 del 18/04/2011 (testimonianza del condomino che la vede sul pianerottolo di casa sua) e la prima mattina del 20/04/2011 (telefonata di anonimo, riattacco del cellulare).
La scienza, ma qui sentirei Annika che oramai e' l'esperta del blog, ci dice che e' impossibile determinare l'ora di decesso di un corpo che non si sa come possa essere stato conservato ed addirittura escluderebbe una perizia attendibile se il corpo non e' stato conservato in cella frigorifera apposita (vedi relazione autoptica cd. caso "Cogne).
La relazione di Tagliabracci non indica assolutamente, a quanto a noi conosciuto, un'ora assoluta ne un range di orario di decesso ne giorno, semplicemente fa risalire la morte entro l'ora successiva al caffe' da M. assunto e ritrovato dalle analisi, anche se vi sono parecchi dubbi sulla quantita' mastodontica di caffeina rinvenuta, se non ho capito male, gia' in circolo, ma quel caffe' M. puo' averlo assunto in qualsiasi momento fra le 12,30 del 18/04/2011 e la prima mattina del 20/04/2011, per la verita' teoricamente puo' averne assunti piu' d'uno senza che ne sia tracciabile l'ultimo e quindi l'orario di decesso conseguente di 40 minuti, perche' sempre se non ho capito male, l'ultimo caffe' bevuto da M. IN VITA, e solo quello, puo' essere lo spartiacque temporale da cui dedurre l'orario di decesso, fermiamo la fantasia con dati certi, e chiedo quindi ad Annika, domanda puerile ma non scontata:
la caffeina rinvenuta entro il corpo di M. deve per forza essere stata da lei assunta IN VITA??? O vi e' la possibilita' remota non escludibile che sia stata ingurgitata a forza nella bocca della vittima DOPO il suo decesso???

PINO ha detto...

ANTONELLO
Pur essendo importante l'ora in cui M avrebbe bevuto il caffè, non ritengo probabile che le sia stato imboccato forzatamente. E poi a che pro?
Non penso che l'assassino/i abbia calcolato la possibilità di risultati autoptici, in un momento particolarmente...movimentato.
La risposta inequivocabile, sull'ora del decesso di M ce lo potrebbe dare solo se fosse possibile stabilire l'ora, (spostata a molto più tardi da quella stabilita dal Tagliabrecci), del presunto rapporto con Y, dopo le 14,40,come dicevo nel post precedente.
PINO

anna ha detto...

premesso che come detto il caffè può essere stato bevuto in qualsiasi momento, dal punto di vista scientifico perchè tagliabracci all'inizio collocava l'orario della morte fra le 9 ore e le 12 ore dopo la scomparsa?quindi fra le 24 del 18 aprile e le ore 3 del 19 Aprile?
guarda caso orario che si incastra perfettamente con la testimonianza del ristoratore che dice nella notte fra il 18 e il 19 aprile ci fu un traffico notevole da san giacomo direzione ripe.quali sono poi i motivi che hanno spinti tagliabracci a cambiare versione visto che non c'è certezza di quanto melania ha preso il caffe?e' ovvio che questa relazione è falsificata da la fatto che si da per certo che melania ha preso il caffè dopo pranzo quando di questo non c'è certezza alcuna?
e' necessaria un'altra autopsia per verificare cose conosciute dopo ,tipo il presunto rapporto sessuale avuto da melania dopo la scomparsa...........

PINO ha detto...

ANNA
Quello che dici è molto verosimile, e, comunque l'abbiamo già discusso lungamente.
Sarebbe importante, invece, come dici, una riesumazione del corpo di M per verificare quello che si suppone per certo.
Ma chi darebbe l'autorizzazione per farlo? Ho i miei dubbi, in proposito.
PINO

Tiziana ha detto...

MASSIMO
complimenti per l'articolo, hai fatto un immane lavoro di ricerca per riportare in maniera puntuale tutti i dati sulle donne uccise nel 2010. Fossero tutti gli "esperti" del settore precisi e scrupolosi come te, la Giustizia in particolare e l'Italia in generale ne trarrebbe grande giovamento.

K@
bellissimo il tuo intervento, che delinea un profilo della famiglia Rea e di Melania ben più interessante delle relazioni redatte dalla Carlini. Qualcuno potrebbe dire che sul blog noi scriviamo senza cognizione di causa, senza conoscere di persona coloro che sono coinvolti nella vicenda. E' vero, ma neppure la Carlini conosce Parolisi, eppure si è permessa di scrivere un profilo psicologico su di lui non per postarlo semplicemente su di un blog (come ci limitiamo a fare noi), ma per consegnarlo addirittura ad una corte di giustizia. Nessuno imbavaglia la Carlini, figuriamoci se una Rosa qualunque può permettersi di "svergognare" i commentatori del blog.

STELLA
brava! Hai saputo elencare molto sinteticamente la miriade di dubbi che emergono dall'inchiesta. Speriamo che il processo li affronti, dando risposta a tutti quegli elementi poco chiari che ci hanno spinti, in questi mesi, a commentare sul blog. Non dunque perché alcuno di noi pensi che Parolisi sia un modello di virtù da proporre come l'uomo dell'anno, ma semplicemente perché una persona non può essere condannata solo perché incarna il modello del marito fedifrago contro cui tante donne vorrebbero potersi scagliare.

Come dice ENRICO "di “belle” ne abbiamo già sentite abbastanza. Adesso vorremmo sentirne delle VERE".
E se dati certi sulla colpevolezza di Parolisi ce ne fossero, perché la stampa e la televisione, anziché parlare di finte borse e occhiali che vanno e vengono, di storie di trans, di chiacchiere delle amiche, non ce le dicono? Perché proprio ciò che interessa, le eventuali prove della colpevolezza di Parolisi, verrebbero taciute? Perché l'avv. Gionni stesso, anziché profili decisamente opinabili, non divulga tali prove? Forse perché non ce ne sono?

santy ha detto...

Massimo complimenti il tuo articolo è sempre molto centrato e corretto negli argomenti ,ma noi che abbiamo imparato a conoscerti attraverso la tua scrittura lo sappiamo, cosa che persone insidiose e poco attente non sanno o fanno finta di non sapere .

ho letto questa notizia che mi ha lasciato un pò interdetta ,il sedicente avvocato Gionni ha chiesto la consulenza della Dott.ssa Marina Baldi genista biologa del laboratorio Genoma di Roma

Tiziana ha detto...

Sì Santy,
della dott. Baldi abbiamo parlato nei commenti al precedente articolo di Massimo.
Il nostro sospetto è che voglia avvalersi di questa consulenza NON per portare nuovi elementi, ma semplicemente per contestare quelli che potrà portare la difesa.
Avrai letto i commenti al precedente articolo dove Annika, con molta competenza, ci ha spiegato a lungo le implicazioni del fatto che Tagliabracci abbia individuato la presenza di semenogelina nel corpo di Melania.
Forse l'avv. Gionni ha bisogno pure lui di qualcuno che gli chiarisca tali implicazioni?

anna ha detto...

ho un dubbio su una cosa che gli inquirenti non hanno approfondito e forse nemmeno noi,sotto l'unghia di melania quella dove stava l'anello per intenderci, è stato accertato che il dna è dell'estetista di melania la quale è di somma vesuviana,gli inquirenti dicono che pochi giorni prima le aveva fatto le unghie,visto che melania non è scesa a somma vesuviana qualche giorno prima in considerazione del fatto che scendeva il 19 aprile per Pasqua,una domanda, è stata l'estetista a salire a folignano?se non è salita come ha fatto il suo dna a stare sotto l'unghia di melania?a questa estetista è stato chiesto un alibi per il giorno della scomparsa?

mi sembra tutta una situazione strana come è strano il dna di sonia sulle mutande in quando sono i coniugi parolisi che vanno a cena da sonia, melania si porta i suoi panni da stirare?

sono stati chiesti gli alibi sia all'estetista che a sonia per il giorno che melania è scomparsa?

non è perchè queste due donne sono considerate amiche non gli si chiede l'alibi,anzi .........le indagini vanno fatte a 360 gradi......

anna ha detto...

per Antonello:

nella relazione del tagliabracci nella prima relazione indicava dalle 14 alle 17 l'orario presunto della morte, per poi modificrlo a seguito della traccia della caffeina quindi è scritto chiaramente che l'orario è fra le 14 e le 15,30,dando per certo che melania ha preso il caffè dopo pranzo ,pur non essendoci certezza,ed è questo il passaggio che Tagliabracci fa per compiacere la procura.Il Tagliabracci in questa circostanza manca di professionalità doveva limitarsi a dire che l'orario della morte era dopo circa un'ora dall'assunzione della caffeina, lasciando il compito agli inquirenti di stabilire quando c'è questa assunzione senza esprimere il proprio parere personale, non scientifico.

ai miei occhi come agli occhi di tutti gli esperti che fanno autopsie e ne conosco diversi,questo aspetto della relazione è un chiaro FALSO

anna ha detto...

ecco il motivo per cui è importantissimo rifare l'autopsia e riesumare il corpo di melania,

c'è un detto che dice i morti non mentono i vivi si.

Tiziana ha detto...

Scusatemi, ma non credo che, ad oggi, riesumare il corpo di Melania (quel che ne rimane) potrebbe avere una qualche utilità.
Cosa si potrebbe ancora rilevare.
Chiedo a chi è più esperto ragguagli in merito.

Invece è vero che dalle due paginette estrapolate dalla relazione di Tagliabracci e divulgate non emerge alcun elemento utile a stabilire l'ora della morte, quale, a titolo puramente esemplificatico, il dato entomologico " che consente di esprimere un giudizio di elevata attendibilità entro un mese dal decesso" (Parroni, Sorrenti, Traditi, "la scena del crimine:il sopralluogo e il ruolo del medico legale"). Il dato sul contenuto gastrico, infatti, non ha alcun valore se non si sa CON CERTEZZA quando Melania abbia mangiato per l'ultima volta.
Qui le cose sono state fatte alla rovescia: prima si è stabilito che Melania fosse morta prima delle 15.30, poiché dopo quell'ora Parolisi era a CSM e poi si è detto che Melania ha mangiato prima delle 13.30 e bevuto il caffè (di cui nessuno è testimone) entro le 14.30 e che dunque è morta entro le 15.30.
E se Melania fosse morta tra la mezzanotte e le tre del mattino del 19/4, come detto in un primo momento dal medico legale, ed avesse dunque assunto cibo e caffè nella notte del 18/4? Chi lo potrebbe negare?
Basare l'ora della morte unicamente sul contenuto gastrico NON SERVE A NULLA se non si sa con esattezza quando sia l'ultima volta che la vittima ha mangiato!

Anonimo ha detto...

Solo per ribadire alcuni punti . Se ben ricordo Wide a suo tempo aveva gia' parlato dei tempi della seminogelina ritrovata dopo tampone vaginale ed indicava un tempo max di 72 ore. Annika ha ulteriormente approfondito l'argomento
inserendo anche dei presunti reperti su slip, che non ho trovato nella risposta ai quesiti del pm da parte di tagliabracci. Mi sembra quindi solo una supposizione personale ben articolata ma di cui non abbiamo certezza alcuna.
I dati certi sulla colpevolezza di Parolisi , se ce ne fossero, ne e' a conoscenza chi indaga e neppure la parte civile ed i giornali poiche' non hanno notizie, a mio parere menomale, dalla procura, scrivono di borse, occhiali etc etc
D'altra parte quando la parte civile ha avuto qualche atto ufficiale tra le mani le ha subito passate alla grancassa della stampa...
Sottoscrivo in toto quello che ha postato K@ e mi spiace
che abbia avuto una cosi' poco gradevole 'esperienza
personale ....
La relazione della psicologa e' aria fritta non avendo la professionista (?! ) incontrato personalmente ne' SP ne' MR....condizione mandatoria .

MA

Tiziana ha detto...

Ma
tu scrivi che Annika ha approfondito la questione Sg inserendo "anche dei presunti reperti su slip, che non ho trovato nella risposta ai quesiti del pm da parte di tagliabracci. Mi sembra quindi solo una supposizione personale ben articolata ma di cui non abbiamo certezza alcuna".
Invece Annika dice proprio l'opposto, che di quei reperti sugli slip NON NE PARLA LA RELAZIONE e dunque lei deduce che NON CE NE FOSSERO.

Quale sarebbe la conseguenza di ciò? Che dopo il rapporto Melania non avrebbe più indossato gli slip, perché altrimenti, per gravità, la semenogelina sarebbe scesa e dunque sarebbe stata rilevata sugli slip.

L'altra ipotesi è che tale presenza sugli slip sia stata rilevata ma non divulgata. Di ciò però, ovviamente, non abbiamo notizia.

Annika ha detto...

MA,

innanzi tutto Wide aveva solo accennato a 72 ore, senza approfondire minimamente l'argomento; io ho parlato di 48 perche' dopo 48 ore la Sg testa negativa con RSID-semen. 72 ore e' un limite tirato estremo, ma certo non rilevabile con RSID-semen.

www.galantos.eu/pdf/RSID-Semen_Poster.pdf

Ed ora, chiarito questo, potresti dirmi quando esattamente (data ed ora) avrei scritto di presunti reperti sugli slip? Non e' che per caso hai interpretato erroneamente cio' che hai letto?

TABULA

L'uso degli spermicidi, ahime', e' frequentissimo in casi di abuso infantile. Proprio per questo da qualche anno in UK e' procedura standard lo FTIR perche' rivela la presenza di spermicidi a base di N-9 fino a 72 ore dall'avvenuta violenza sessuale. Se il risultato allo spermicida e' positivo, inchioda il pedofilo che credeva di farla franca.

Mimosa ha detto...

Già in settembre e nei primi di dicembre dello scorso anno io espressi perplessità sui concetti di “metabolizzazione” e di “assorbimento” della caffeina, che mi sembravano confusi nella relazione del T. insomma l’hanno trovata nel sangue o nello stomaco? A me pareva strano che avesse parlato di «metabolismo della caffeina» per poi intendere le «tracce di caffeina nello stomaco». Se ne discusse abbastanza a lungo nel blog, chiamando in causa anche l’uso della pillola e le reazioni metaboliche individuali (anche la memoria della Difesa ne parla).
E a proposito, perché tracce di caffè o di caffeina non sono state trovate sulle gengive? Pur strofinando bene con spazzolino e dentifricio, negli interstizi rimane sempre qualcosa rilevabile dalle analisi.
Per risolvere, i periti hanno persino parlato di «cono gelato al pistacchio».
Quindi per me, il caffè è una FALSA QUESTIONE.
Possiamo invece riprendere l’ipotesi di una altra sostanza contenente caffeina, magari fatta bere – mista ad altro – per indebolirne i riflessi.

Riguardo poi al range dell’orario del decesso, vi entrano molte variabili, comprensibili a chi ha nozioni di anatomia, come per esempio lo «svuotamento gastrico». Ricordo che Melania ha bevuto un bicchiere di latte a pranzo e il tempo di digestione del latte arriva a 3 ore.
Nella relazione nulla si dice delle tracce di latte nello stomaco!

Io sono propensa a credere che il decesso sia avvenuto intorno alle ore 18-19 dello stesso giorno della scomparsa, tutto il pomeriggio in balia di un sadico perverso, che ha anche abusato di lei ferita a morte.
Resta da capire dove il corpo è stato trattenuto fino al mattino del 20.

Mimosa

Anonimo ha detto...

Scusa Tiziana volevo dire proprio quello che intendevi tu e che comunque gli slip che presentavano tracce di gocciolature ematiche sono agli atti come reperto e Giardina potrebbe intervenire.
Non mi risulta invece il supposto gocciolamento di Sg, che e' una proteina e la eventuale conseguente azoospermia. Anche questa mi sembra una conclusione personale di Annika non sapendo nulla degli effettivi esami effettuati sugli slip....secondo me sono stati fatti e presumo che i medici legali abbiano lavorato nell'ipotesi di una supposta violenza sessuale , non avendo neppure misurato la TCI
seguendo il protocollo previsto per questi casi....
Non comfondiamo quello che ci e' noto con quello che e' stato fatto .
Saluti
MA

mariatere ha detto...

Ciò che ancora non si è capito è se è questo l'unico motivo, se davvero lavorino solo per la famiglia Rea e non anche per qualcun altro...


mi è piaciuta soprattutto questa parte...ma del magistrato ferrero e delle sue scoperte fa comodo a tutti non parlarne?? questo è l'ennesimo caso mediatico che in quanto mediatico è abilmente pilotato

mariatere ha detto...

paolo ferraro scusate

anna ha detto...

visto che le tracce di melania dei cani si perdono nella frazione colle dopve era il Paciolla con l'amante e precisante fino ad un casolaree, è chiaro che bisogna ripartire dali, anche perchè questa ipotesi concide con quella risultanza scientifica fatta al telefonino che colloca melania a circa 3,5 km da ripe con una tollerranza di 300mt e non tre kilometri e mezzo che vogliono far credere gli inquirenti, quell'esperimento scientifico prova che melania non era a ripe nel momento della scomparsa ma a metà strada fraq san e ripe,prova che porterebbe ad un parolisi innocente e ad una procura che deve ricominciare da capo,questa prova scientifica deve essere portata in tribunale perchè sconfessa in tutto ciò che ha detto la procura,

Annika ha detto...

MIMOSA

penso anch'io che Melania sia morta ad opera "di un sadico perverso che ha anche abusato di lei ferita a morte".

1. Si spiegherebbe la Sg: il mancato DNA significa che l'assassino o si e' fatto vasectomizzare, o e' azoospermico, o ha usato uno spermicida perche' non si trovassero tracce che potessero ricondurre a lui

2. Si spiegherebbe la mancanza di PSA sulle mutandine (Melania non e' mai stata rivestita

3. Si spiegherebbero le mutandine calate (o fatte calare a Melania sotto minaccia)

4. Si spiegherebbe la mancanza di lesioni vaginali o anali: Melania era agonizzante

5. Si spiegherebbero quei simboli orrifici su cosce e ventre, a centrare la zona che si intendeva mettere in evidenza

Ma l'orario, lo sposterei si dopo le 14.40, ma non cosi' in la' - vi ho gia' annoiato abbastanza con la semenogelina per entrare in argomento caffeina. In futuro, quando anche chi ha appena letto i miei commenti dell'ultima settimana ci si sara' raccapezzato...

...MA!

Il fatto che tu dica che ho parlato di Sg sulle mutandine di Melania dimostra che NON HAI CAPITO MOLTO DI CIO' CHE HO SCRITTO. RILEGGI I MIEI COMMENTI ATTENTAMENTE (TUTTI QUANTI) E POI INTERVIENI. SOPRATTUTTO, NON METTERMI IN BOCCA PAROLE CHE NON HO MAI SCRITTO!!!

Mimosa ha detto...

@ Annika
tu hai dato un range per la Sg in riferimento al momento in cui è stato fatto il tampone (eseguito ripeto non il 20 pomeriggio né il 21 mattina quando al Tagliabracci è stato conferito l'incarico), l'esame autoptico può essere iniziato il pomeriggio del 21 o il 22 mattina (metti i tempi dei Tribunali per le decisioni, le convocazioni, la stesura delle carte, i giuramenti, l'accesso alla salma, la preparazione degli strumenti, la mobilitazione dei tecnici del suo Istituto universitario ecc.).
Tu non hai dato elementi per i tempi del decesso, è di questo che io parlo nel blog, ritenendo che l'atto sadico perverso sia avvenuto nel mezzo del pomeriggio.

Forse non ho memorizzato bene, ma mi pare di aver capito che l’ora della morte non è confrontabile con la Sg.

Cara, rispondimi solo “vero” o “non vero”, perché vado a rileggere, piuttosto che darti la nausea della ripetizione.

Mimosa

Tiziana ha detto...

Ma
il fatto che la temperatura corporea interna non sia stata rilevata è una delle gravi mancanze di questo caso che, in base a ciò che dice la letteratura, non consentirà MAI, con esattezza, di risalire all'ora della morte.

Tu esorti a non confondere quello che ci è noto con quello che è stato fatto. Credo che nessuno di noi lo abbia fatto, tanto che usiamo sempre il condizionale, oppure espressioni come "per quel che è stato reso noto", "per ciò che è agli atti", ecc. La stampa invece non si fa i nostri stessi scrupoli, e dà per certe notizie che spesso, dopo poco, vengono smentite.

Noi non abbiamo i vincoli del servizio pubblico, né quelli di avvocati e procura che hanno il dovere professionale di attenersi ai fatti. Ciò nonostante siamo sempre molto prudenti, ma non ci può essere negata la possibilità di sollevare dubbi, sfruttando anche le nostre specifiche e diverse competenze professionali. Dubbi che, dunque, non pretendono di essere certezze, ma non sono nemmeno fantasie campate in aria (come sembrerebbero talvolta le ricostruzioni ufficiali), prendono sempre le mosse da ciò che ci hanno voluto render noto.

ENRICO ha detto...

@PINO e a TUTTI

Utilizzando i risultati dei test autoptici sulla Sg , Salv. potrebbe essere scagionato:

1 - o dimostrando che il decesso è avvenuto ben oltre le 14,40 del 18 aprile.
2 - o individuando un movente NON riferibile a Salv. ma al contrario relativo ad un "soggetto Y" autore del rapporto sessuale

Quale delle due strade sia la più percorribile non è possibile stabilirlo dato che – almeno noi, comuni mortali - non conosciamo i risultati completi delle perizie autoptiche.

Tuttavia dalle pochissime e stringate dichiarazioni di B&G mi è parso di capire che i due legali siano più orientati a impostare una linea difensiva volta a posticipare l’ora della morte di M, piuttosto che affrontare la seconda alternativa e cacciarsi in un ginepraio da cui non potrebbero più districarsi ( dato che inevitabilmente si dovrebbe indagare sulla vita privata della donna)
.
Vero è che i due si sono già visti rifiutare la richiesta di incidente probatorio ”Per accertare davanti ad un giudice terzo luogo, ora e dinamica dell’omicidio di Melania Rea”, e richiedere ulteriori perizie autoptiche al fine di confutare i risultati delle analisi condotte dal Tagliabracci, pertanto è davvero difficile capire quale sia la strategia difensiva che i due legali hanno in mente di adottare

m ha detto...

@ ENRICO e UTTI

è proprio il tuo punto 2 o individuando un movente NON riferibile a Salv. ma al contrario relativo ad un "soggetto Y" autore del rapporto sessuale che è difficile analizzare (ed esporre) senza suscitare l'ira di qualcuno e i "divertente" di altri.

Ciao
Mimosa

anna ha detto...

devono puntare sulla carenza della relazione di tagliabracci, dove non poteva stabilire l'ora del decesso in quanto non ha la certezza dell'assunzione della caffeina,è un falso affermare che beve il caffè dopo il pasto perchè di questo non si ha certezza,Tagliabracci non poteva assolutamente stabilire l'orario del decesso anche perechè a monte c'è la dottoressa Canestrari che non ha rilevato la temperatura interna del corpo, danneggiamdo in modo irreparabile la conoscenza del reale orario della morte,tutti questi esperti sembra che contemporaneamente abbiano fatto errori talmente macroscopici che non vogliamo pensare che siano stati fatti in malafede ma per semplice negligenza.

fatto sta proprio perchè questi errori ci sono è giusto che vengano evidenziati in tribunale dalla difesa

Annika ha detto...

MIMOSA

SCUSAMI E GRAZIE per avermi fatto notare la svista: ammetto di averti letta distrattamente perche' presa da altri commenti...

...e avevo pensato che tu intendessi tra il 18 e il 19, e non come in realta' hai scritto, tra le 18 e le 19. SCUSAMI TANTO! Si, ora piu' ora meno, CONCORDO PIENAMENTE CON L'ORARIO DA TE INDICATO.

Ciao cara. Annika

anna ha detto...

secondo le testimonianze dei ciclisti del motociclista e dell'uomo che passeggiava lungo la statale e hanno visto una donna camminare a passo svelto, il motociclista addirittura affermava che era melania,e camminava in direzione frazione colle.... ebbene questi avvistamenti sono avvenuti fra le 15,30 e le 15,45 i cani poi portati sul posto dopo queste testimonianze hanno individuato l'odore di melania fino acolle e dentro un casolare,quindi queste testimonianze che vedono melania viva a quell'ora collocherebbero parolisi fuori da qualsiasi scena omicida,i cani non mentono, anche perchè gli inquirenti non possono nemmeno dire che era un odore precedente....perchè melania non era stata a frazione colle nei giorni precedenti.................
l'autopsia così come è stata fatta non può stabilire nessun orario della morte.......................

Mimosa ha detto...

@ Grazie Annika
ora siamo a posto con molti elementi per il giorno 18 aprile.

Dobbiamo studiare bene come il corpo ha fatto a conservarsi così bene fino al 20 aprile!

Dura la vedo!

Mimosa

Anonimo ha detto...

@Annika
Quello che tu hai scritto "Ora pero' sulle mutandine di Melania non vi era traccia di PSA, o almeno non di Salvatore, e questo e' un dato certo.
Questo lo hai scritto tu in data 7/02 h 10:32 e 17:09 .
Ed e' invece una tua conclusione personale e non un dato certo.!
In data 10/02 h 6:35 scrivi che tagliabracci non ha cercato PSA sugli slip e poi disserti su gocciolamenti aspermia, , azoospermia etc etc( ...il post e' lungo e ho gia' perso molto tempo per trovarlo).
Anche questa e' una tua conclusione personale. Ed e'quello che ho scritto.
Ed Avrei potuto anch'io inserire il tutto maiuscolo.....
Saluti

MA

Mimosa ha detto...

MA
ti prego non mettere in discussione ciò che ha scritto e dimostrato "scientificamente" Annika, non mettere in dubbio le sue competenze! non sono convinzioni personali.
Abbi la pazienza di andare a leggere TUTTO.

Mimosa

anna ha detto...

il 19 aprile il corpo di melania non c'era a ripe, basta interrogare tutti i militari di chieti che erano in quella zona per la seconda esercitazione militare, visto che c'è un altro scontrino della stessa panetteria di villa lempa sembra chiaro che altri militari il 19 a pranzo siano andati a consumare vicino al chiosco, melania non c'era,in caso contrario i militari l'avrebbero vista, quindi è stata nascosta in qualche casolare se non addirittura dentro il chiosco a ripe e successivamente alla sera del 19 aprile dopo aver fatto con calma il depistaggio senza essere visti,hanno scaricato il corpo di melania a ripe lo dimostrano le impronte dei pneumatici vicino alla testa di melania........quelle impronte non appartengono alla macchina di parolisi.............

perchè ai militari di chieti è stato imposto il silenzio?

perchè questi due telefonisti non sono stati mai trovati?sicuramente loro sanno di più di quello che dicono ,da ripe uno non aspetta di arrivare a teramo per segnalare il corpo a meno che non fossero coinvolti..........e parlo di tutti e due.............

anna ha detto...

siete a conoscenza se nelle varie ordinanze di custodia cautelare c'è la prova che hanno realmente prelevato il sangue presente a ripe e confrontato se appartenesse a melania?oppure quel sangue è di animale e fa parte del depistaggio per far credere che sia stata uccisa li?

questa analisi del sangue per compararlo con quello di melania non l'ho trovato in nessun documento ufficiale......se è così è una cosa gravissima.........
avete notizie?

Anonimo ha detto...

Gentile Mimosa io NON ho assolutamente messo in dubbio quello che gA scritto Annika . Non mi metta in bocca cose che non ho mai detto.....ho semplicemente fatto notare che a fronte dell'ottimo lavoro svolto dalla competente anista Annika sulla Sg alcune conclusioni erano strettamente personali.
La saluto

MA

Anonimo ha detto...

Ovviamente leggasi : ottima analista Annika

anna ha detto...

ordinanza di custodia cautelare per Parolisi della procura di Ascoli Piceno in riferimento alla prova scientifica della localizzazione del telefono di melania:

b) alle 16.53 il telefono di Melania riceve una chiamata del 112 con attivazione della procedura N.U.E. per la localizzazione di persone scomparse tramite georeferenziazione del telefonino della persona scomparsa; tale procedura è più precisa nel caso che lo scomparso risponda alla chiamata; meno precisa in caso contrario; la procedura in questione – con telefonata senza risposta al cellulare di Melania – localizzava il telefono ricevente in un punto situato a km 3,2 dalla zona di rinvenimento del cadavere; tale localizzazione a causa dei margini di precisione dovuti alla mancata risposta alla chiamata del 112 è assolutamente compatibile con la esatta zona di rinvenimento del cadavere .


Falso
E' qui dove la procura mente, perchè la tolleranza a detta degli esperti può essere al massimo di 300 mt,ma anche fosse di 1 km ....qui stiamo parlando che alle ore 16,53 del giorno 18 aprile il telefono di melania non si trovava a ripe ma a circa 3km da ripe,vicino frazione colle?o in altri casolari sparsi nella zona?

il fatto che la procura in modo inappropriato si arroghi il diritto di dire che la tolleranza è di 3,2km la dice lunga sulla serietà di questa inchiesta.

questa prova scientifica che fa il paio con quella della sg trovata sul corpo di melania che presume un rapporto sessuale........deve essere portata in tribunale con degli esperti e smentire quello che ha scritto la procura nell'ordinanza perchè è privo di fondamento scientifico,quindi si può tranquillamente ritornare all'ipotesi di gelosia,riferito all'amante di lei, o ad una persona estranea che l'ha violentata con un rapporto consenziente sotto minaccia.........

Annika ha detto...

MA

E' vero che ho scritto "Ora pero' sulle mutandine di Melania non vi era traccia di PSA, o almeno non di Salvatore, e questo e' un dato certo". Confermo e sottoscrivo!

Se vi fosse stato PSA con DNA riconducibile a Salvatore NOI TUTTI LO SAPREMMO (e se, date le 48 ore, il rapporto fosse avvenuto il 18, una semen stain con aggiunta di DNA sulle mutandine indossate fino almeno alle 14.40 del 18 stesso ci sarebbe stata e come, perche' DNA "caduto di fresco", oltre naturalmente ad un PSA anch'esso di giornata). Non so se lo sai, ma lo sperma e il liquido seminale su stoffa ci rimangono per un po'. E tutto questo, Ma, E' UN DATO CERTO!

Il post delle 6.35 del 10/2 parla da solo. Sinceramente ti inviterei a rileggerlo prima di farmelo rispiegare tutto. Ma te ne faccio un rapido riassunto, cosi' forse lo troverai piu' scorrevole:

Paragrafo 1 - Tagliabracci sceglie di testare uno tra vari marker: la Sg.

Par. 2 - spiego le 48 ore a ritroso.

Par. 3 - intro alle 3 note aggiuntive

Par. 4 - dico una cosa molto importante: se per caso sulle mutandine di Melania vi fosse stato PSA (che al contrario di cio' che hai tentato di mettermi forzatamente in bocca tu, NON PENSO CI FOSSE, e se c'era l'accusa lo ha ben taciuto perche' di qualcun altro e non di Parolisi), questo si sarebbe potuto trovare comunque, dato che il PSA permane, una volta impregnata una stoffa, per almeno 30 anni. Anzi, non solo si sarebbe potuto trovare; si sarebbe anche potuto isolare (sempre ci fosse stato) da eventuali tracce di sangue di Melania colato proprio sulle mutandine gia' scese durante l'accoltellamento.

Par. 5 - la Sg subisce due processi distruttivi: uno a carico del PSA e uno a carico dell'acido lattico / pH acido all'interno delle parti intime femminili. La Sg vi persiste per 48 ore, (si dice 72, ma lo RSID-semen strip la rileva solo per 48, dopodiche' testa negativo).

Par. 6 - analisi dello stravagante pout-pourri di parole impacchettato con fiocco da Tagliabracci. Ovvero, spiegazione che, dato che la Sg dopo 48 ore dall'avvenuto rapporto sessuale testa negativo con RSID-semen di cui ti ho linkato 2 post fa, il fatto che Tagliabracci scriva che
"la positivita' per semenogelina e la negativita' per DNA maschile del tampone vaginale fanno presupporre che la stessa abbia avuto un rapporto sessuale non protetto qualche giorno prima del decesso" e' assolutamente ridicolo, oltre che impossibile.

Par. 7 - Mi chiedo quindi chi possa aver lasciato quella Sg 48 ore prima del tampone (max. 72). Sappiamo che non vi era DNA maschile rilevabile dal tampone vaginale. E allora? E allora, piuttosto che sottintendere che Salvatore eiaculi il vinavil, esistono 2 possibilita' (veramente sono 3...) reali e plausibili: un vasectomizzato, o un azoospermico, o (ipotesi bonus/extra) un uomo con sperma nella norma che pero' abbia fatto uso di spermicida. In tutte e 3 queste ipotesi, verrebbero comunque eiaculati Sg e PSA; gli spermatozoi invece non verrebbero eiaculati nei primi 2 casi, mentre nel terzo verrebbero ma distrutti. E in qualunque di questi 3 casi, si otterrebbe "la positivita' per semenogelina e la negativita' per DNA maschile del tampone vaginale" di cui parla Tagliabracci, altrimenti inarrivabili (se non presupponendo che sia stato taciuto un DNA maschile sulle mutandine perche' non appartenente a Parolisi. Ma dato che noi vogliamo credere alla buona fede dell'accusa, le 3 ipotesi di cui sopra sono le uniche possibili). E ANCHE QUESTO E' UN DATO CERTO!

anna ha detto...

brava Annika la difesa dovrebbe portare te in tribunale a spiegare il tutto,acnhe io nel momento che Tagliabracci scrisse se c'èstato rapporto sessuale è consenziente .....ho avuto l'impressione che quella frase significasse qualcosa di più di quello che il perito aveva scritto....in effetti è così Melania è stat violentata sotto minaccia...............

anna ha detto...

l'altra alternativa è che ha avuto un rapporto sessuale con l'amante...........

ENRICO ha detto...


MA

tu scrivi : "sulla Sg alcune conclusioni erano strettamente personali"

QUALI sarebbero "le conclusioni strettamente personali" fornite da ANNIKA e alle quali ti riferisci ?

1- questa ?: " "Ora pero' sulle mutandine di Melania non vi era traccia di PSA, o almeno non di Salvatore, e questo e' un dato certo."

A te RISULTA che sulle mutandine ci sia traccia di PSA o di altra sostanza organica appartenente a Salv. ?

2-oppure questa ? ” Tagliabracci non ha cercato PSA sugli slip”
A te RISULTA che lo abbia cercato ? Da qualche parte è riportato un suo risultato per il test al PSA ?

3- oppure quest’altra ancora ? : le dissertazione su ” gocciolamenti aspermia, azoospermia etc etc

A te RISULTA che lo sperma non fuoriesca dal corpo femminile dopo un rapporto ?
A te RISULTA che possa essere estratto il DNA in mancanza di spermatozoi ?
A te risulta che i periti ABBIANO estratto un qualsivoglia DNA da qualche spermatozoo di passaggio?

Dunque SULLA BASE DI QUESTE INFORMAZIONI, fornite dai media, quali sarebbero,a tuo giudizio, “le conclusioni personali “ alle quali sarebbe giunta ANNIKA ?.

.

ENRICO ha detto...

ANNIKA

scusami, stavo scrivendo il mio commento e l'ho pubblicato prima di leggere la tua risposta ad M. molto più esplicativa della mia

anna ha detto...

dopo aver letto l'ordinanza di arresto aver constatato che gli inquirenti già alle 16,53 collocavano il telefono di melania e forse melania stessa,a 3,5 km da ripe non essere andati sul posto a cercarla,non aver circondato tutta la zona da san marco ,colle cerqueto san giacomo e ripe,significa come le indagini sono state fatte proprio male, anche perchè se dopo le 17 si riusciva ad arrivare a ripe, probabilmente si metteva il fiato sul collo al vero assassino e melania poteva essere salvata......perchè non hanno cercato di rintracciare il punto preciso dove si collocava il telefonino?..........

oggi mentono dicendo che la tolleranza è 3,2 km, vogliono cercare il capo espiatorio per depistare sulle loro mancanze......

Anonimo ha detto...

Enrico e Annika
Ma quanta aggressivita'....
Rispondo : a te risulta che tagliabracci non abbia cercato il PSA ? O che l'abbia fatto ? E a chi appartenga? E quali altre tipizzazioni abbia effettuato?
Avete letto la perizia ? Io no .
Non mi curo delle informazioni dei media l' ho gia' detto 1000 vv. : agli atti ufficiali di tagliabracci ci sono solo 2 pagine Sarei interessato a leggere le altre 78...certamente Giardina lo ha gia' fatto....
Per quello che riguarda l'estrazione del DNA credo sia necessario dover inserire anche la degradazione del
medesimo per completezza.
La chiudo qui. Scusate ma non sono interessato a
proseguire oltre.....ripeto Annika ha fatto un egregio lavoro scientificamente supportato. E' andata oltre, a mio modo di vedere nell'attribuire un " non eseguito" , senza averne documentazione d'appoggio.
Vi saluto

MA

tabula ha detto...

@Ma
è vero, non abbiamo tutta la documentazione d'appoggio, ma abbiamo letto tutti noi dei cosidetti "gravi indizi" che l'Accusa sta portando a processo, e tra questi non risulta affatto il dna di Salvatore in altre parti del corpo che non siano l'arcata dentale e un suo pelo finito all'interno del reggiseno della donna.
Se c'è una certezza, è che il dna di Salvatore sia stato cercato centimetro epr centimetro.
Quindi, se non viene citato riguardo quelle mutande, significa che quel dna su quelle mutande non c'era.

Anonimo ha detto...

Ah dimenticavo . Enrico a me risulta che si possa estrarre il DNA anche in assenza di spermatozoi...
Cellule epiteliali per esempio.....

Anonimo ha detto...

Tabula
E se non c'era di Salvatore non c'era di nessun altro.
Giardina, che mia moglie ( medico genetista di diagnosi prenatale e non forense) ritiene un pezzo da 90 secondo te rimane in religioso silenzio trascinando SP ai 30 aa??
Scusa ma non ci credo non foss'altro per il prestigio e l'autorevolezza del personaggio

MA

ENRICO ha detto...

MA

"e se non c'era di Salvatore non c'era di nessun altro "

E infatti NESSUNO ha mai detto che sia stato trovato il DNA di "qualcun altro".

Il fatto è che NON è stato trovato quello di Salv.

com'è mai ?

anna ha detto...

nella relazione del tagliabracci c'è scritto che c'è SG nel corpo di melania,e che se rapporto c'è stato questo è consenziente,non forzato.........tale rapporto ci può esser stato solo dopo la scomparsa di melania perchè in caso contrario se avvenuto precedentemente non c'era più traccia di sg,

parti ufficiali della relazione di tagliabracci sono su internet.........

sorvola il tagliabracci sull'sg senza specificare il tutto perchè questo non conviene alla procura aprirebbero altri scenari del delitto ......

Tabula ha detto...

Comunque sia volevo riportare il punto sull'osservazione di Pino relativa all'ora della morte.
Non me ne intendo affatto, ma direi che, a meno che saltino fuori evidenze scientifiche, ho paura che quello sull'ora della morte possa diventare un dibattito senza vincitori nè vinti.
(a proposito, ho solo sognato la voce relativa all'assunzione di una bevanda energizzante da parte di Melania? non vorrei sfociare nella paragnostia)

E' molto interessante l'osservazione di mimosa sul fatto che Melania avesse bevuto del latte a pranzo. Non mi intendo dei tempi di digestione di quest'ultimo, ma se davvero fossero di circa tre ore, bisognerebbe verificare se sia stato trovato latte in quel composto multicolore analizzato dal Tagliabracci.

Per la questione caffè, come più volte dibattuto non vi sono certezze che Melania l'abbia bevuto a casa propria. in tempi non sospetti Parolisi disse che il caffè lui non l'aveva bevuto affatto, a pranzo, nè pare siano state trovate tazze sporche della bevanda nel lavello della defunta. del resto, poteva averla lavata.
Ma sarebbe strano pensare che una donna prepari il caffè bevendoselo in solitaria e non lo offra anche al marito.
Il quale, non scordiamolo, era comunque distratto dalla trasmissione che guardava in tivù, e sempre sul divano gli fu portata la piadina del pranzo.

Quindi Melania avrebbe potuto tranquillamente bere un pò del caffè freddo avanzato dal mattino senza pensare minimamente di condividerlo (non tutti gradirebbero tale offerta) nè di farne parola, sciacquare la tazza e via.

Quindi, per quanto riguarda l'associazione pasto-caffè domestico, direi che la collocazione di Tagliabracci dell'orario della morte conseguente ad assunzione di caffè, è assolutamente indimostrabile.

Nè è dimostrabile quel caffè sia stato bevuto a casa,
nè è dimostrabile NON sia stato ebvuto a casa.

Dopodichè, è possibile fare qualsiasi ipotesi: pocket coffee, un caffè bevuto addirittura a casa di qualcuno, una bevanda energetica contenente caffeina, un caffè nel bicchiere di plastica da asporto dei bar portato da qualcuno, o anche il fatto che Melania possa essere andata in qualche bar senza essere nè riconosciuta nè individuata.
Del resto, pare non fosse proprio la sua giornata fortunata. Con tutta la sua bellezza, nessuno quel giorno la notò da nessuna parte (tranne Ranelli i cani i ciclisti.. ma tralasciamo).
Del resto nessuno di voi ha mai ordinato due caffè al banco portandoli personalmente al tavolino fuori dal bar? In questo modo solitamente nè i camerieri nè il barista potrebbero notare la persona che è con voi.

Comunque sia, abbiamo la discriminante CAFFE'- QUANDO.

senza voler dire come ho letto da alcuni che Tagliabracci abbia mentito. Ha semplicemente fatto il proprio lavoro riportando un dato tecnico ad un'ipotesi (che forse non gli spettava fare ma gli è stata chiesta).

Io ragazzi, scusate ma inserirei il mio dubbio, forse non riconducibile strettamente all'orario della morte, ma essenziale: capire a che ora siano stati cancellati quegli sms, desumendolo dall'orario di quelli rimasti e non cancellati (dalle 17 in poi, dalle 18 in poi, dalle 19 in poi.. ?)

abbiamo la seconda discriminante: CANCELLAZIONE DEI MESSAGGI - QUANDO

Terza discriminante: appurare la PRESENZA O MENO DI SEMINOGELINA SU QUELLE MUTANDE

ho dimenticato sicuramente molte questioni importanti, se vi interessa procedere per punti, penso in particolar modo a Mimosa, esperta in questo campo, vi chiedo cosa ci potrebbe aiutare a collocare l'azione criminosa (e non il solo omicidio) spostato più avanti nel tempo indicato dalla Procura.

anna ha detto...

noi abbiamo un altra prova scientifica certa che la procura di ascoli piceno mette nell'ordinanza di arresto ,alle 16.53 il telefono di melania e quindi probabilmente melania non si trovava a ripe ma a 3,2 km da ripe,questo sistema scientifico è utilizzato nella ricerca persone scomparse, la tolleranza massima è di 300 mt,quindi l'affermazione del gip che melania si trovava a ripe è un altro falso, evidente,melania si trovava alle 16,53 a 3,2 km da ripe.perchè non l'hanno ceracta se l'avevano localizzata in una certa zona?

anna ha detto...

tagliabracci non ha fatto il proprio lavoro, lui doveva limitarsi a dire che la morte era avvenuta dopo un ora dall'assunzione del caffè lasciando agli inquirenti quando puesto lo aveva bevuto, lui nella relazione ha inserito un FALSO il discorso del caffè preso appena pranzo quando non c'è certezza di questo,nella relazione autoptica mai e poi mai si inseriscono considerazioni personali, ma solo prove scientifiche, se la canestrari aveva preso la temperatura del corpo interna ,tagliabracci risaliva all'orario della morte dalla temperatura del corpo, senza dover fare ipotesi e congetture ,

anna ha detto...

l'errore di tagliabracci è dire che l'orario della morte è fra le 14 e le 15,30, FALSO;FALSO:FALSO!!!!!!!!!!!!!!!!!
lui non può stabilire nessun orario della morte,se fosse mia figlia morta e ho un'autopsia del genere lo denuncerei all'ordine dei medici.........come è evidente l'inadempienza da parte della dottoressa canestrari,.....non ci sono scusanti su questi due medici,si sono dimostrate due persone non all'altezza....stiamo parlando che dalle loro incompetenze dipende la vita di un uomo ................

Mimosa ha detto...

@ Anna, grazie
che mi conforti sulla mia affermazione che il T. abbia "debordato" dal suo limite, non voglio criticare in toto il suo operato, sia ben chiaro, magari ne avessi le competenze, chi mi fermerebbe...
Ritengo semplicemente che ha voluto fare l’investigatore, mentre doveva restare sui dati (peraltro, ripeto, esaurientemente espletati e descritti). Gli è stato chiesto di accertare «la causa e la modalità della morte» lui che fa? ricostruisce "la dinamica"… e «qualsiasi altra circostanza utile all’accertamento dei fatti» e lui che fa? Prova ad accertarli lui i fatti … incastrando gli inquirenti che non possono dargli torto né smentirlo.
Ma ormai tant’è … ci fidiamo del luminare Giardina (se non ora, sicuramente in Appello).

A Giardina, però qualche piccolo moscerino nell'orecchio possiamo metterglielo? A volte i "grandi" si sentono tanto in alto che possono non accorgersi di alcune minuzie ...

Mimosa

tabula ha detto...

@MA
stai dicendo quello che stiamo dicendo anche noi.
Se non c'era dna di Salvatore e non c'era dna di nessun altro,
ma c'era semenogelina nelc orpo della donna,
significa che dopo l'avvenuto rapporto, perchè un rapporto c'è stato, quelle mutande non sono state più indossate.

Non credo proprio che Melania sia uscita di casa con i pantaloni calati, sia che si sia recata a CSM come sostiene una parte, sia che si sia reacata direttamente a Ripe, come sostiene l'altra parte.
Anche se, per assurdo, è ovvio, lo avesse fatto, la semenogelina che è costantemente in uscita dal corpo femminile avrebbe lasciato una traccia sui sedili dell'automobile.

Se non è stata riscontrata alcuna sostanza su quelle mutande, e c'era semenogelina dentro il corpo di Melania, perchè c'era,

quella semenogelina è entrata in quel corpo quando le mutande erano già calate, e quelle mutande non sono mai più state a contatto con le parti intime di lei.

Stai dicendo le stesse cose che sta dicendo Annika.

Purtroppo è un punto spinoso che potrebbe portare molto dolore, non lo si è voluto approfondire pubblicamente perchè in questo caso c'è stata una fortissima ingerenza da parte dei genitori di lei che hanno messo in moto tutte le forze e le conoscenze di cui dispongono per salvarne l'onorabilità e la reputazione,
al tempo stesso buttando fumo negli occhi contro l'onorabilità e la reputazione del genero, ma noi sappiamo che difficilmente nella vita reale esistono coppie di veri diavoli e vere sante.
Del resto se Melania fosse stata presa contro la sua stessa volontà quando era già fuori combattimento, conclusione alla quale moltissimi di noi stanno giungendo, non vedo cosa mai possa esserci di disonorevole.

Certo, è brutto pensarlo, ma non certo più brutto di tutto quello che è accaduto a quella povera donna.

In quanto a Giardina, condivido la stima che tua moglie ripone in lui.

ENRICO ha detto...

ANNA,

Attenzione : alle "16,53 a 3,2 km da ripe " è stato localizzato il cellulare che non significa aver localizzato Melania.

Voglio dire : è possibile che Melania fosse da una parte ed il cellulare da un'altra.

Comunque,( a parte questa mia precisazione peraltro non supportata da alcun dato ) se una squadra di soccorso durante le ricerche di uno scomparso localizza il suo cellulare, si presume che si rechi subito in quella zona e che perlustri le aree circostanti.

Dunque le forze dell'ordine SE IL CORPO FOSSE STATO AL CHIOSCO, avrebbero dovuto rintracciarlo già la sera stessa del 18. Al massimo il mattino del 19.

Mimosa ha detto...

Enrico, LucaP, Antonello, Tabula: mi potete rinfrescare la memoria?

Quando si parlava di cellulare di Melania "ripulito", si intendeva che erano stati cancellati solo i messaggi (fino all'ultimo in uscita suo e uno in entrata del marito, luglio 2010), giacché non si trovava nella SIM quello di Sonia?
Oppure si intendeva che era stato cancellato anche tutto il traffico delle chiamate in entrata e uscita?

Una risposta breve, per favore, perché sto "elaborando" uno schemino a puntate da proporre alla Squadra.

Grazie
mimosa

Tiziana ha detto...

Enrico
concordo. Perché mai vengono fatte delle georeferenziazioni se queste sono così imprecise e se poi non si vuole cercare nella zona indicata da tale georeferenziazioni? Si sapesse che il margine d'errore è di 3-4-X Km, in quel raggio d'azione si dovrebbe cercare. Altrimenti inutile che ci facciano credere che al giorno d'oggi disponiamo di chissà quali strumenti scientifici. Dicessero che le georeferenziazioni non servono, i cani molecolari non servono. Almeno Monti saprebbe su cosa operare i tagli, sai che bel risparmio per la spesa pubblica!

ENRICO ha detto...

A TUTTI


Tanto per non lasciare nulla di intentato, propongo un’ultima ipotesi.Supponiamo :

1- che M. e Salv. abbiano avuto un rapporto tra la notte del 17 aprile ed primo mattino del 18.

2- che Melania, considerata anche la sua particolare attenzione per l’igiene personale, abbia proceduto ad uno scrupolosissimo lavaggio intimo ( tra l'altro doveva anche andare dal medico per una visita piuttosto "delicata")

3- che il tampone per il test alla Sg. sia stato prelevato a ridosso del ritrovamento del corpo cioè nel pomeriggio del 20 aprile

La positività alla Sg. sarebbe risultata comunque ( 48/72h dal prelievo) ma il liquido seminale avrebbe potuto non essere presente. Da qui lì assenza di sperma sia sulle mutandine che all’interno del corpo stesso.

Risultato : Tagliabracci dice : “Melania ha avuto un rapporto consenziente nei giorni precedenti la scomparsa.” Dando, di conseguenza, per scontato che tale rapporto sia avvenuto con il legittimo marito

E’ una eventualità possibile o no ?

TIZIANA:

come vedi,io e te non ci smentiamo al punto che sono d'accordo persino per quanto riguarda i tagli di Monti ! :-)

Anonimo ha detto...

@ tabula
Ho riso molto sulla tua ricostruzione e non avrei dovuto farlo perche' c'e' una ragazza morta...
Adesso pero' sono serio : si continua sulla stessa falsariga. Un conto e' la Sg trovata tramite tampone endocervicale ed un altro sono le tracce di sperma su indumenti.
Siccome si presume che MR. si sia lavata nei gg a seguire il rapporto sessuale, abbia defecato etc ....tutte manovre che favoriscono la fuoriuscita dello sperma e dei suoi componenti.
Dopo 3 gg puoi non trovarne traccia su nessun indumento, in questo caso mutande
Diverso e' il caso di un eiaculato su stoffa che asciugato all'aria permette di identicarne il proprietario anche a distanza di anni. Non mi pare che sia questo il caso...
Quando tagliabracci scrive sg presente , DNA assente significa secondo la mia interpretazione che lo stesso si e' degradato poiche' la vagina non e' un ambiente ideale per ph acido. Per questo mi sono permesso di dubitare circa individui azoospermici o addirittura aspermici.
E poiche' il dato e' notorio avevo scritto che il silenzio di Guardina su questo dato NON proprio marginale anzi direi dirimente , un qualche significato dovra' pure averlo.
E veramente adesso non ne parlo piu'.
Buona notte

MA

Mimosa ha detto...

@ Enrico!!!
nessun tampone è stato fatto il giorno 20 aprile!
L'affidamento dell'incarico è del 21 aprile, l'inizio dell'autopsia e dei riulievi compreso il tampone sono o del tardo pomeriggio (ho scritto anche perché) o del 22 aprile mattina!

Mimosa

tabula ha detto...

@MA
ti rimando alla risposta di Annika, che se vorrà sarà più esauriente,
e comunque al suo post delle ore 18.58.
Non sono un'analista e faccio tutt'altro mestiere, ma a quel che ho capito anche le tua moglie ha cnoscenze scintifiche, non sei un'analista nemmeno tu, altrimenti non avresti risposto parlandomi di sperma da ritrovarsi o meno sulle mutande
ma di PSA o semenogelina, che sono cose completamente diverse.

Vedi, Annika ha già fatto a suo tempo uan descrizione molto chiara della degradazione e dei processi e dei tempi di esplulsione delle varie componenti dello sperma: spermatozoi, PSA, semenogelina.

E pare che esistano dei test di riferimento dimostranti che la Psa continui ad essere espulsa dal corpo femminile anche dopo diverso tempo e dopo la morte di tutti gli spermatozoi,
e, anche se non più visibile ad occhio nudo, è evidenziabile sui capi indossati dalla donna dove necessariamente si posa se questi sono indossati.

Però la mia è una spiegazione da profana e imperfetta, ti ho fatto un riassunto "pane e salame", se vuoi dei chiarimenti precisi dovresti prenderti la briga di andare a leggere a ritroso gli interventi di Annika sull'argomento, o di aspettare che lei stessa ti risponda.

Però mi dispiace che tu abbia riso, perchè non c'è proprio niente da ridere, e se a volte estremizzo le argomentazioni è per palesarne l'assurdità.

Tiziana ha detto...

Ma
perché dici, riferendoti alla Sg, "Dopo 3 gg puoi non trovarne traccia su nessun indumento, in questo caso mutande".
Cosa ne pensi (magari chiedendo a tua moglie), di ciò che qui abbiamo detto? Ossia: siccome il tampone è stato presumibilmente effettuato il 21 o 22 aprile, andando a ritroso di 48, massimo 72 ore (dopodiché nemmeno la Sg è rintracciabile), arriveremmo, nella migliore delle ipotesi, al18/4. A questo punto, se Parolisi avesse avuto un rapporto completo non protetto con la moglie il 18/4, non ci sarebbero i famosi 3 giorni utili alla non presenza di Sg sugli slip. In questo caso la mancanza di Sg sugli slip starebbe a significare che, dopo il rapporto, gli slip non sarebbero più stati indossati.

Anonimo ha detto...

Da PSA e sg non si estrae DNA

Mimosa ha detto...

Uffa, scusate il mio sbuffo! io sono riuscita a capire la questione il che è tutto dire ... e non mi va di rileggere sempre le stesse descrizioni di Annika e le precisazioni di Tabula, a che pro?

Invece vi voglio sottoporre un altro argomento per vedere di capire altro (quello che mi interessa, ovvio): non è che per caso M. possa aver costantemente cancellato da sè tutti gli sms in entrata e uscita che le sono arrivati da luglio 2010?
Tante donne che vogliono nascondere certe cose lo fanno ...
Beh, ovviamente resta il problema della sparizione del testo dell'sms di Sonia delle ore 15 e rotti. Ma se Melania avesse imparato (qualcuno può averglielo insegnato) come fare perché di nessun sms cancellato rimanesse traccia?

Mimosa

ENRICO ha detto...

Mimosa

La mia era un'ipotesi tanto per sgombrare il campo da qualsiasi obiezione.

TIZIANA

MA ipotizza "che MR. si sia lavata nei gg a seguire il rapporto sessuale, aggiungendo che dopo 3 gg ( che evidentemente MA calcola a partire dal 17/18 aprile ) si può avere positività alla Sg ma assenza di sperma anche sugli indumenti intimi che di norma si cambiano con una certa frequenza

Ora solo se il tampone fosse stato effettuato il 20, o al max il 21 si avrebbe ancora avuta FORSE la positività alla Sg. riferibile ad un rapporto CONIUGALE datato 17sera/18mattina

In breve : poichè non possiamo essere matematicamente certi di come siano andate le cose l'unico che potrebbe sciogliere questo enigma sarebbe Salvatore stesso, medesimo in persona !

Ma, come ho già scritto in altro post, anche se venisse interrogato in merito e stavolta dicesse la verità giurando e spergiurando di non aver fatto l'amore con la moglie nè il 17 aprile nè il 18 non sarebbe creduto da nessuno

PINO ha detto...

MIMOSA

Dopo la guerriglia...scientifica, mi solleva sensibilmente la tua domanda, di importante pertinenza.
Certo che può essere come dici.
Che ne sappiamo noi, delle virtù "tecniche" di M?
Forse il nostro Lucap ci potrebbe dire qualcosa in merito.
Ciao PINO

ENRICO ha detto...

MIMOSA

Possibile che M. avesse conoscenze tecniche così sofisticate da eliminare i suoi messaggi con procedure altamente professionali che non ne consentono il recupero per il timore che qualcuno potesse leggerli ?

mah... mi sembra piuttosto improbabile.

Tiziana ha detto...

Enrico
io dicevo che se il rapporto è avvenuto il 17 o 18/4 e lo stesso 18/4 Melania è morta, i famosi 3 giorni per lavarsi ed evitare che la Sg si depositi sugli slip, evidentemente, non ci sono.

Penso che a questo punto, comunque, l'argomento sia stato sufficientemente sviscerato. Se l'argomento dovesse essere di un qualche interesse, Giardina non mancherà di rilevarlo.
Il fatto che Giardina non si sia ancora espresso sulla questione, potrebbe semplicemente indicare che si riserva di intervenire in sede dibattimentale.

Tiziana ha detto...

Melania aveva uno zio informatico, magari le ha insegnato qualcosa :-)

Mimosa ha detto...

Oh caro Pino, che sollievo, segui ancora i commenti, immagino con che spirito...
Ora che ho siamo a quota -200 vado liscia, anche se ho imparato ad evidenziare in minor tempo di prima la sequenza delle centinaia successive (dove però sono più lenta a postare commenti).

Che dici? E' brutto pensare che M. possa aver avuto uno spasimante, magari solo per rendere pan per focaccia al marito?

Mi tremano i polsi pensando a quando sarà arrivato il momento di rendere pubblica la mia "ricostruzione sintetica", che ho messo assieme in base a tutti i commenti recenti che hanno delineato una svolta.

Mimosa

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
io dicevo che qualcuno glielo può aver insegnato...
se io, alla mia età, continuo a imparare perché lei no (appartenendo alla generazione di mia figlia)?

Mimosa

LucaP ha detto...

@MA e Annika

In merito alla questione delle mutandine di Melania ricordo che allo stato attuale non sappiamo nulla. Però di una cosa possiamo essere certi: le analisi le hanno fatte i RIS di Roma e non Tagliabracci.
Questo lo sappiano grazie al fatto che il test di confronto della miscela genetica di Melania e del "presupposto" figlio di Sonia è contenuto nella relazione finale dei RIS (sebbene circolassero già voci a luglio).
Non possiamo sapere allora se siano state riscontrate tracce di Sg o PSA. Sia la Difesa sia la Parte Civile sono entrate in possesso della relazione finale solamente ad inizio gennaio. Vedremo cosa verrà fuori nei prossimi mesi.

Annika, che tu sappia la Sg è contenuta anche nel liquido prespermatico?

LucaP ha detto...

@ Mimosa

Il cellulare di Melania è stato ripulito in modo professionale e tale che neanche il RaCIS dei Carabinieri è stato in grado di recuperare quanto cancellato. Questa operazione non può essere assolutamente stata fatta manualmente e ha sicuramente richiesto hardware e software idonei. Non essendo riusciti a recuperare il materiale cancellato (che potrebbe comprendere SMS, registro chiamate, video, audio, agenda, configurazioni varie incluse quelle per l'accesso a internet ed alle email) chiaramente è impossibile sapere esattamente l'ora della cancellazione. A mio parere è chiaro che sia stata fatta dalla 19.10 del 18/04 alle 07.20 del 20/04.

@ Anna

IL cellulare di Melania è stato localizzato nelle vicinanze di San Giacomo non solamente alle 16.50 bensì altre quattro volte sino allo spegnimento avvenuto alle 19.10. Domani posso riportare esattamente gli orari.

Dai tabulati che si sono visti a "Chi l'ha visto?" non riportano altri SMS oltre a quelli di sonia delle 15.03/15.04. Sono riuscito a ricostruire sommariamente il tabulato dalle 14.56 alle 19 e domani posso postarlo.

Mimosa ha detto...

OK LucaP, grazie
aspetto il tuo prezioso contributo.
Mimosa

Tiziana ha detto...

LucaP
in attesa di una risposta più precisa da perte di Annika provo a risponderti io:
la semenogelina è prodotta dalle vescichette seminali,
la Psa dalla prostata, sono entrambe contenute nello sperma.
Il liquido prespermatico, invece, è prodotto dalle ghiandole bulbouretrali e, come dice il nome stesso, è rilasciato prima dello sperma.
Per quel poco che ne so, dunque, non dovrebbe contenere Sg.

tabula ha detto...

eh no!
qui mi sfatate un mito, uno dei capisaldi del terrorismo gradivico!
A tutte le ragazze vien detto di stare attente anche al liquido PRE,
perchè si può restare incinte anche con quello, che potrebbe contenere spermatozoi forse non prodotti sul momento ma rimasti lì, diciamo per strada, e quindi, anche Sg (che sarebbe il cappottino che indossano).
Saranno pochi, ma se è vero che è possibile restare incinta, allora è possibile trovare anche SG.

Antonello ha detto...

@Mimosa
Aspettando il prezioso tabulato prodotto da LucaP dei contatti avvenuti dalle 14,53 alle 19,10 dall'Ordinanza di Ascoli si deduce che sono 32 chiamate e 5 sms, di cui 2 chiamate e 2 sms da parte di So., 4 chiamate della procedura N.U.E. e 26 chiamate fra quelle di P. a cominciare dalle 15,26 e quelle dei famigliari, non ho ben compreso di chi sarebbero i rimanenti 3 sms, mentre non trovo la descrizione dello stato del cellulare in riguardo ai registri chiamate, file video audio o altri.
Evidentemente se non sappiamo come era il cellulare prima della scomparsa di M. non possiamo con certezza avanzare tesi secondo me, certo cancellare tutto senza lasciare traccia non deve essere stato semplicissimo, volendo ipotizzare che possa essere stata M. stessa direi che l'unico modo che io potrei ipotizzare potrebbe essere un riaggiornamento del software fatto appunto da M. tramite collegamento ad internet ed a pc, eventualmente i due sms, dato che il modello comprende la modalita' off, come avevamo visto, potrebbero essere stati memorizzati da M. sulla memoria della scheda e non su quella del cellulare oppure il cellulare dopo il riaggiornamento e' stato semplicemente sincronizzato ad una data in cui gia' i due sms dovevano essere presenti ma non ho idea se la sincronizzazione di quel modello a date anteriori potesse prevedere anche la sincronizzazione degli sms.
Bisognerebbe sapere anche in quale data M. ha comprato quel cellulare e se a casa avesse il cavo di collegamento con il pc. l'apposito software che tutte le case danno oramai di fabbrica.
Certo non sono operazioni semplici ma M. doveva essersi posta il problema, in riguardo allo stato del cellulare ho solo potuto leggere che e' stato, non so come, appurato da chi l'ha analizzato che la suoneria "all'aperto" non sarebbe stata mai cambiata, dato che non so se sarebbe risultato uguale nel caso il cellulare fosse stato manomesso o ripulito, ma presumo di si, forse ne sappiamo un po' troppo poco di quei benedetti atti.
Un cellulare talmene ai vertici della multimedialita' da far ancora oggi nicchia di mercato per determinate sue peculiarita', oltre alla chiamata SOS dotata da tutti aveva ed ha ben due procedure di emergenza, di cui una tracer che inviava sms con posizione a numero preimpostato, l'altra attivabile preimpostandola con un solo tasto che faceva partire un sms di aiuto a numero preimpostato.
Difficile M. avesse impostato quelle sicurezze, se ipotizzassimo di si e se i numeri preimpostati fossero preceduti da codice che innestava l'sms sulla linea militare, domanda: sarebbero stati ritrovati nel registro sms in partenza del cellulare??? E nei tabulati???

anna ha detto...

una cosa è certa il telefono di melania e quindi probabilmente anche melania dalle 16,53 in poi si trovava a 3,2 km da ripe e non a ripe,

metodo scientifico per la ricerca di persone,metodo che sta nell'ordinanza di arresto della procura di ascoli piceno

MELANIA NON ERA A RIPE e non poteva esserci ne 18 ne il 19 aprile perchè sarebbe stata vista dai 28 militari presenti

anna ha detto...

visto che il paciolla era a frazione colle con l'amante nel momento che Parolisi lo chiama,perchè non controllano il cellulare di paciolla e verificano quale cella telefonica aggancia?Se Melania era nella stessa frazione ,così hanno annusato i cani,si può verificare se agganciano i due telefoni la stessa cella................dubito che gli inquirenti hanno fatto questa prova,e verificato che cella agganci il telefono del paciolla quando parolisi lo chiama, in questa inchiesta ci sono troppe omissioni.............

anna ha detto...

infatti io ho detto che il cellulare è stato localizzato a 3,2 km da ripe e presumibilmente anche melania,comunque la procura ha fatto credere che quel cellulare a quell'ora era a ripe quando invece non è così, melania non poteva essere a ripe in pieno svolgimento di una esercitazione militare, così come il giorno dopo....
per Enrico
sulle ricerche non effettuate già dalle 17 del 18 aprile, ho già detto che gli inquirenti hanno perso del tempo e se andavano subito sull'area di riferimento forse melania poteva essere salvata....perchè melania secondo me è morta dalle 9 ore alle 12 pre dopo la scomparsa così come ebbe a dire nella prima relazione il Tagliabracci, il grande rammarico è questo,che pur avendo la localizzazione del posto nessuno è andato sul posto,hanno avuto varie ore di tempo per salvarla, secondo me la procura vuole che sia morta entro le 15,30 per far si che nessuno la accusi di non aver fatto il possibile per salvarla, immaginate cosa succederebbe se la morte è fra le 24 del 18 aprile e le 3 del 19 aprile,la procura starebbe sotto accusa.Sapeva l'area dove stavail telefono di melania già dalle 16,53 e non sono andati a cercarla........

questo può essere il vero motivo per cui è stata fatta spostare l'ora della morte

conclusione
Melania poteva essere salvata?

Anonimo ha detto...

ANNA TI PRENDI TROPPO SPAZIO PER RIPETERE LE STESSE COSE: NOI LE ABBIAMO CAPITE.
FAI UN UNICO POST E MOLTO PIU' BREVE

LucaP ha detto...

Questo è il tabulato della SIM di Melania per la giornata del 18/04 nelle ore di interesse e per quanto mi è stato possibile ricostruire.

14.53 Sonia Viviani (Castel di Lama)
14.56 Sonia Viviani (Castel di Lama)
15.03 SMS Sonia Viviani
15.04 SMS Sonia Viviani
15.26 Salvatore Parolisi (Spinetoli)
15.28 Salvatore Parolisi (Spinetoli)
15.32 Salvatore Parolisi (Castel di Lama)
15.40 Salvatore Parolisi (Spinetoli)
15.45 Salvatore Parolisi (Spinetoli)
15.51 Salvatore Parolisi (Castel di Lama)
15.53 Salvatore Parolisi (Spinetoli)
15.58 Salvatore Parolisi (Castel di Lama)
16.16 Salvatore Parolisi (Castel di Lama)
16.28 Salvatore Parolisi (Spinetoli)
16.34.59 Chiamata al 112 di Salvatore Parolisi
16.48 Nome cancellato
16.57 Salvatore Parolisi
17.06 112 Ascoli Piceno (NUE)
17.08 112 Ascoli Piceno (NUE)
17.19 Sonia Viviani
17.28 Salvatore Parolisi
17.40 112 Ascoli Piceno (NUE)
17.52 Salvatore Parolisi
18.23 Sonia Viviani
18.30 Gennaro Rea
18.36 Gennaro Rea
18.40 Giuseppe Rea
18.41 Salvatore Parolisi
18.46 Giuseppe Rea
18.48 Sonia Viviani
18.51 112 Ascoli Piceno (NUE)
18.52 Sonia Viviani
18.52 112 Ascoli Piceno (NUE)

Mancano probabilmente le telefonate dalle 18.52 alla 19.10, inclusa quella fatta forse da Michele Rea durante la quale sembra che il cellulare sia stato spento.

LucaP ha detto...

Analizzando il tabulato ricostruito (sulla base del documento ufficiale dei CC mostrato durante la penultima puntata di "Chi l'ha visto") emergono alcuni punti che ritengo significativi:

1. La procedura di localizzazione 112 NUE è stata attivata perlomeno 5 volte nell'arco di 1h50'. Secondo quanto scritto sull'ordinanza le coordinate geografiche risultanti sono state pressapoco identiche in tutti e cinque i casi (inserite "42.79889, 13.594167" su Google Maps e troverete il punto esatto)

2. Sonia Viviani dopo l'SMS delle 15.04, chiama per la prima volta Melania alle 17.19, cioè, presumibilmente, dopo essere stata avvisata da Stefania Dorinzi che Melania era scomparsa

3. In tutto il tabulato così ricostruito non sono riportate (per come è stato possibile vedere) chiamate da parte di Raffaele Paciolla e Stefania Dorinzi sebbene gli stessi fossero a CSM intenti nelle ricerche

4. Una volta in macchina diretti ad Ascoli, è Giuseppe Rea ad incaricarsi di cercare di contattare Melania (sicuramente il padre Gennaro era intento alla guida). Non è stato possibile vedere chiamate di Michele Rea sebbene si sappia che forse è stato lui l'ultimo a chiamarla (19.10)

Continua ....

Tiziana ha detto...

Luca P,
un paio di domande:
1) se il cellulare di Melania fosse stato a S. Giacomo (anziché a Ripe), sai dirci se avrebbe avuto quel comportamento, ovvero l'aggancio alternato delle celle di Castel di Lama e Spinetoli? Sono le celle che servono S.Giacomo?

2) le informazioni riportate sono tratte dai tabulati. Sul telefono erano stati cancellati sia telefonate che SMS o solo gli SMS?

Tabula
questione liquido prespermatico (sempre in attesa di risposte più precise da parte di Annika):
è vero che potrebbero esserci residui di sperma di un precedente rapporto ma, oltre ad essere raro (l'uomo in questione, tra un rapporto e l'altro, non dovrebbe aver urinato), non credo che la quantità di Sg sarebbe sufficiente per testare positiva ad un eventuale tampone.

LucaP ha detto...

@ Tiziana

La zona dove è stato localizzato il cellulare di Melania il pomeriggio del 18/04 (per ben 5 volte) è sicuramente coperta dalle celle di Spinetoli (390) e Castel di Lama (451) come tutto il versante Est della Montagna dei Fiori (quindi da CSM a Ripe di Civitella).

Da quanto è dato a sapere sia il pianoro di CSM sia il chiosco di Ripe sono anche coperti, in modo non prevalente, dalla cella di Ripatransone (494) mai agganciata dal cellulare di Melania il pomeriggio del 18/04. E' questo aspetto tecnico che ha costretto gli inquirenti ad ipotizzare lo strano balletto del cellulare prima caduto dietro lo spigolo Nord-Ovest del chiosco (ma vi sono tracce ematiche in tale punto?) poi spentosi, successivamente preso dal cercatore di funghi, riacceso ed infine buttato vicino al cadavere con lo sportellino aperto.

Sarebbe molto interessante sapere se nella zona dove è stato localizzato il cellulare sia possibile agganciare la cella di Ripatransone (sono dell'opinione che le probabilità diminuiscano al decrescere della quota sopra il livello del mare).

Mi sono inoltre riletto le due Ordinanze per cercare di capire da chi è stato effettivamente analizzato il cellulare. Ebbene, tali analisi sembra siano state fatte sia dal RONI dei CC di Ascoli, sia dal RIS di Roma (relazione del 24/05/11). Non si parla invece del RaCIS di Roma (è il raggruppamento a capo di tutti i RIS) che è l'unico ad avere un reparto specializzato in analisi informatiche (incluse quelle sui cellulari). Considerato che il cellulare medesimo è stato riacceso appena trovato (20/04), è stato analizzato da due reparti dei CC, utilizzato per i test di giugno, capisco anche che le successive analisi alle quali è stato sottoposto non abbiano permesso di recuperare niente di quanto cancellato ma nemmeno forse di appurare con quali modalità è stato ripulito (la cosa mi sembra però sicura come certo è che sia stata fatta da mani esperte).

LucaP ha detto...

Sempre a proposito del tabulato del cellulare di Melania volevo aggiungere che, sebbene in Ordinanza sia scritto che il cellulare abbia ricevuto 5 SMS nel pomeriggio del 18/04, da quanto appurato durante la puntata di "Chi l'ha visto?" compaiono unicamente i due SMS di Sonia delle 15.03/15.04.

E' anche vero che dall'elenco mancano due chiamate senza risposta sicuramente fatte negli ultimi minuti (cioè dalle 18.52 alle 19.10) e quindi i restanti tre SMS potrebbero essere stati inviati in quell'arco temporale. Sarebbe molto importante sapere se anche questi eventuali tre SMS non risultavano sul cellulare al momento del ritrovamento, perché la cosa confermerebbe che in alcun modo Parolisi avrebbe potuto effettuare la ripulitura (perlomeno durante la giornata del 18/04).

Tiziana ha detto...

Luca P
ho inserito le coordinate che ci hai indicato su google maps. Il punto individuato coincide probabilmente con il famoso casolare perquisito dalla guardia di finanza con i cani.
Dove si parla di tali ricerche?
I cani hanno effettivamente odorato qualcosa o semplicemente sono stati portati là perché così indicava la georeferenziazione?

Tiziana ha detto...

Luca P
sarebbe anche molto interessante sapere a chi appartenga la telefonata delle 16.48. Come mai quello è l'unico nome cancellato?

LucaP ha detto...

@ Tiziana

Le coordinate indicano un punto vicino a San Giacomo che si trova in territorio abruzzese. Il nucleo abitato più vicino è quello di Gabbiano che si trova su una strada secondaria che permetterebbe di giungere a Cerqueto e da lì a Ripe provenendo da frazione Colle (comune di Folignano).

Frazione Colle è tuttavia distante dal punto di localizzazione (meno però del Chiosco della Pineta e di Colle San Marco) e sarebbe al di fuori di un'ipotetica area rientrante nel margine di errore.

E' quindi probabile che perlomeno il cellulare non si trovasse più a frazione Colle. Il fatto strano è che sembra non si sia mosso da quel punto per ben un'ora e mezza/due ore. Nell'Ordinanza è scritto che poco dopo le 17.00 i Carabinieri si sono diretti verso San Giacomo per cercare nella zona individuata dalla procedura. Non è scritto tuttavia se abbiano battuto i boschi o si siano limitati a guardare dall'alto della SP53.

LucaP ha detto...

@ Tiziana

La telefonata delle 16.48 è quella che mi ha fatto sobbalzare quando ho visto la puntata di "Chi l'ha visto?". Credo sia veramente importante e molto probabilmente permetterebbe di fare ipotesi in merito alla dinamica degli eventi.
Sinora non è intervenuto nessuno a smentire le mie ipotesi in merito al nome cancellato (considerata la solerzia mostrata in altri casi analoghi la cosa mi pare strana).

La cancellazione del nominativo potrebbe essere stata dettata unicamente da motivi di privacy per non coinvolgere estranei, ma chi ha chiamato a quell'ora estraneo non doveva totalmente esserlo. Ti ripeto che ho fatto numerosi tentativi con differenti nomi e cognomi noti, ma gli unici due che sono risultati compatibili sono quelli che ho indicato.

Tiziana ha detto...

Sì Luca P
ho visto il punto sulla mappa e mi sembra in prossimità di S.Giacomo. Ma il famoso casolare raggiunto dai cani era a S. Giacomo o a Colle? A me sembrava si fosse parlato di S.Giacomo. O sbaglio?

Tiziana ha detto...

Scusa LucaP
se ti faccio ripetere cose già dette (ricordo che ci avevi parlato di quella puntata di "Chi l'ha visto"), ma quali sarebbero i due unici nomi compatibili? Paciolla e Dorinzi? Ma a quell'ora erano già stati avvertiti? E poi perché cancellare il loro nome, se già ampiamente presente nel caso? Inoltre non si è avuto scrupolo per nessuno, perché preoccuparsi proprio per questo nome?
Infine ancora una domanda: perché mai l'assassino avrebbe dovuto cancellare il cellulare, se poi l'elenco di tutte le chiamate ed SMS è stato recuperato dai tabulati? L'unica cosa che non è stata recuperata è il testo degli SMS, che per altro erano di Sonia (oltre ai 3 di cui non si ha notizia). A chi avrebbe dunque giovato perder tempo per cancellare ciò che si poteva recuperare con i tabulati? Forse il problema riguardava telefonate e SMS antecedenti le 14,40?

Luca aiutami a capire, non mi è ancora chiaro COSA sia stato fatto sparire se si ha tutto l'elenco delle telefonate.

LucaP ha detto...

@ Tiziana

Sui giornali si è sempre parlato di frazione Colle e mai di San Giacomo.

Non so se i cani della GdF siano stati portati direttamente a frazione Colle sulla base della testimonianza e lì abbiano fiutato l'odore di Melania o se abbiano seguito una traccia lungo la strada giungendo sino al casolare. Personalmente sarei più propenso per la seconda opzione.

Tiziana ha detto...

Luca P
perciò l'odore fiutato dai cani, coinciderebbe con la rilevazione della posizione del cellulare. Questi sì che sono due indizi che vanno nella stessa direzione, come possono averli tralasciati?

LucaP ha detto...

@ Tiziana

Se rileggi il mio commento sulla telefonata delle 16.48 vedrai che da quanto sono riuscito a verificare io i due nomi compatibili sono quelli di Stefania Dorinzi e di Patriza Federici. Di quest'ultima nell'ordinanza non si parla mai sebbene Parolisi la citi come un'amica di condominio di Melania. E' strano che non sia mai riportata una sua testimonianza tenendo conto che abita uno o due piani sopra l'alloggio dei Parolisi e che sembra abbia una bimba dell'età di Vittoria (qualche mese in più credo). Sarebbe logico aspettarsi che con lei Melania abbia potuto trovare conforto nelle difficoltà quotidiane che normalmente si hanno con bambini così piccoli. Ma la sua figura come quella del marito, Mauro Mantovani, è assente dagli atti ufficiali a noi noti. Anche Sonia ed il marito Alfredo hanno un bimbo piccolo che però ha perlomeno tre anni in più di Vittoria, mentre i Paciolla/Dorinzi non hanno figli.

Stefania Dorinzi non credo fosse stata già avvertita dal marito in quanto la telefonata è delle 16.48. Sappiamo che Parolisi parla con il 112 per 8'30" circa. La telefonata era iniziata alle 16.34.59 quindi dovrebbe essere finita presumibilmente alle 16.43.30. Ha poi chiamato Paciolla ma sembra l'abbia fatto all'incirca alle 17.00. E' quindi difficile che Paciolla abbia avvertito la moglie prima delle 17.00 stesse.
Dalle testimonianza sappiamo inoltre che Sonia viene avvisata da Stefania dopo che quest'ultima ha saputo della scomparsa dal marito. Difatti Sonia fa la prima telefonata alle 17.19.

Mimosa ha detto...

LucaP e Antonello vi ringrazio di aver risposto al mio appello e mille grazie anche a Tiziana che chiede delucidazioni così pertinenti.

Ho visto anch'io la trasmissione e mi ha colpito che da una certa ora in poi erano oscurate le celle.
Strano anche l'oscuramento di quel chiamante.

Ora devo assentarmi per un bel po'. ma credo che tutto combaci con quello che ho pensato.

Un saluto veloce, Mimosa

LucaP ha detto...

@ Tiziana

Non vorrei che tu avessi capito male ed allora ripeto quanto ho scritto prima.

I cani della GdF hanno fiutato l'odore di Melania sino a frazione Colle che è una frazione di Folignano (AP).

Il cellulare di Melania è stato localizzato vicino a San Giacomo che è una frazione di Valle Castellana (TE).

I due punti distano circa 2,3 km e quindi escluderei qualsiasi coincidenza. Ammesso che l'errore nella procedura di localizzazione possa essere al massimo di 1 km, in tale area l'unico nucleo abitato è quello di Gabbiano.

Melania sembra essere stata avvistata scendere verso frazione Colle all'incirca alle 15.30. Il primo tentativo di localizzazione avviene alle 17.06. Vi è quindi un buco di 1h30' dove probabilmente o Melania con il cellulare o il solo cellulare si sono spostati sino in territorio abruzzese.

Tiziana ha detto...

Grazie LucaP
molto preciso!
Ma in che senso dici che quelli sono nomi compatibili, da che cosa hai rilevato tale compatibilità? Se la telefonata fosse effettivamente di una delle due donne, qualcuno avrà chiesto loro cosa volevano comunicare a Melania?

Di Sonia invece abbiamo parlato fino alla sfinimento, ma risulta da qualche parte se le abbiano chiesto perché non chiamò Melania e Salvatore fino alle 17.19, dovendo incontrarsi con loro alle 16.00?

ENRICO ha detto...

LucaP

Ma se l'elenco che hai ricostruito è "il tabulato della SIM di Melania per la giornata del 18/04 nelle ore di interesse" com'è possibile che vi sia inserita la chiamata delle 16.34.59 al 112 di Salvatore Parolisi?

E la chiamata delle 16,48 con il nome cancellato a quale tabulato si riferisce ?

Tiziana ha detto...

SQUADRA
so che gli articoli del quotidiano il Centro non dovremmo nemmeno guardarli, ma oggi l'ho fatto (ammetto la colpa). Vi posto l'inizio dell'articolo:

"TERAMO. Un indizio. Per la procura l'ennesimo. Nell'armadietto personale della caserma di Salvatore Parolisi gli inquirenti hanno sequestrato il calendario del poligono di tiro di Ripe. Non solo gli orari del Reggimento Piceno, ma anche di altri Reggimenti e forze dell'ordine. Per investigatori e inquirenti, dunque, il caporal maggiore imputato dell'omicidio conosceva bene gli spostamenti e le presenze che avvenivano nel bosco di Ripe in cui si trova il poligono usato per le esercitazioni militari."

Ed ora 2 domande:
1) ovviamente la Procura, avendo concluso le sue indagini a gennaio, non ha trovato ora il calendario di Parolisi. Immagino che l'armadietto del militare sia stato uno dei primi luoghi dove hanno cercato. Perché tirano fuori adesso la notizia, solo perché non sanno più che scrivere? O qualcuno ha passato loro, solo adesso, la notizia?

2) non vi sembra che tale notizia eventualmente scagionerebbe Parolisi, più che incriminarlo? Cosa ci sarebbe andato a fare, con la moglie, a Ripe, sapendo che era in corso un'esercitazione e sapendo che ci sarebbero state le sentinelle di guardia?

LucaP ha detto...

Sempre relativamente al punto dove è stato localizzato il cellulare c'è da notare che non vi sono strade asfaltate nelle immediate vicinanze.
Esistono invece due stradine sterrate (percorribili unicamente con un buon fuoristrada) che conducono nelle vicinanze del punto. Queste strade si dipartono entrambe dalla strada provinciale (che in territorio marchigiano è denominata SP117, mentre in quello abruzzese diventa SP54) che collega Frazione Colle a Gabbiano, Piano San Pietro sino a Cerqueto e da qui sino alla SP53 che porta a Ripe di Civitella. Tale strada è frequentemente soggetta a movimenti franosi come quelli avvenuti durante l'alluvione di marzo 2011 che l'hanno bloccata (nelle vicinanze di Piano San Pietro) per un periodo imprecisato di tempo.

Se davvero Melania con il cellulare (o solamente il cellulare) è stata condotta in tali impervi luoghi, sicuramente chi l'ha fatto conosceva già questi luoghi in quanto abituale frequentatore della zona (dall'andare a funghi ad altre attività all'aria aperta). Questo chiaramente riconduce il centro della nostra pseudo indagine a persone del luogo molto probabilmente gravitanti intorno a Folignano.

Tiziana ha detto...

Luca P
ad una mia domanda, però, non hai risposto:
perché cancellare il cellulare se tutte le informazioni (tranne il contenuto degli SMS) sono state ottenute dai tabulati. Inoltre gli sms sono semplicemente quelli di Sonia, chi poteva avere interesse a cancellarli?
Oppure stiamo parlando di telefonate e Sms risalenti a giorni precedenti?
Ci hai spiegato quanto difficile sia cancellare ogni traccia dal cellulare. Ma perché farlo se si hanno tutti i dati con i tabulati?

LucaP ha detto...

@ Enrico

La telefonata al 112 di Parolisi l'ho inserita io per fissare uno spartiacque ma chiaramente non fa parte del tabulato di Melania come invece è per la telefonata delle 16.48. Difatti nel filmato la telefonata al 112 non si vede, come giusto, in quanto quella tabella mostrata in TV riporta come titolo "Elenco del traffico entrante sull'utenza 3338102280 in uso a Carmela Rea dal 18 al 20 aprile 2011"

Nel tabulato mostrato vi è anche un'altro nome cancellato ed è quello dell'orefice (Claudio Orsini) che chiama Melania alle 11.04 del mattino. Nell'ordinanza viene citata questa chiamata anche se apparentemente senza significato. E' invece significativo che la chiamata sia senza risposta segno che o Melania non voleva rispondere o il cellulare si trovava in modalità silenziosa (era appena uscita dalle visite mediche ed anche a me capita di dimenticarmi di aver messo il cellulare silenzioso) o forse ancora all'interno del supermercato c'era troppo rumore e Melania non ha quindi sentito la famosa suoneria Waka-Waka a massimo volume (improbabile). Sembra che l'orefice chiamasse per dire di aver riparato l'orologio che le allieve avevano regalato a Salvatore ma di questo fatto non si è mai più parlato.
In ogni caso le due cancellature appaiono troppo casuali e soprattutto la seconda mi pare alquanto dubbia.

tabula ha detto...

@Tiziana
un indizio, l'ennesimo?
e sarebbe forse un indizio per un militare di quella caserma avere il calendario delle esercitazioni?
era l'unico militare della caserma, il Parolisi, ad essere in possesso del calendario delel esercitazioni?

e poi non si era forse detto che l'omicidio non era premeditato?
A questo punto o rimettono la premeditazione, o eliminano il possesso del calendario come indizio.

Tra l'altro, essere in possesso di quel calendario casomai potrebbe essere prova del fatto che, proprio sapendo che la zona era frequentata quel giorno a quell'ora, non era davvero il caso di andare ad ammazzarla lì.

A me sembra una vera sciocchezza, altro che indizio.

@Lucap: ti ringrazio moltissimo per avere postato l'elenco delle telefonate.
Parrebbe proprio che nessuno si sia preso la briga di mandare altri sms a Melania dopo quelli di Sonia, nemmeno per un blando "ci stai facendo preoccupare tutti" oppure un "guarda che i tuoi stanno arrivando da Somma" oppure un "dove sei finita?" e nemmeno un "rispondi ti prego!" nè da parte di salvatore nè da parte di suoi.
Io non ho un rapporto felice con il telefonino e alle volte, anzi spesso, mi scappano le chiamate perchè se lascio il cellulare in borsa e la borsa in una stanza lontana non le vedo o non le sento.
Messaggi così ne ricevo a iosa.
Che strano.
E un'altra considerazione: non risultano nemmeno quei benedetti sms "operativi"?
Quelli che se sei momentaneamente fuori copertura ti avvertono "hai ricevuto una chiamata da tal dei tali"?

Nemmeno per tutte le chiamate scaricate la mattina del 20?

Cioè: sicuramente saranno stati fatti altri tentativi di chiamata il 19, ed essendo in quel lasso di tempo spento il cellulare qualcuno degli sms operativi sarà giunto a destinazione.
Questi sms sono stati trovati oppure no?

e se sono stati trovati, erano tutti presenti o c'è una discriminante che potrebbe definire un momento preciso di cancellazione da cui andando indietro nel tempo non si trovano e andando in avanti nel tempo sono presenti?

Cambiando discorso, anche io mi sono in effetti chiesta perchè risulti dal tabulato di melania la telefonata di parolisi al 118.
forse quello che hai trovato è un mix di tabulati.

E non capisco nemmeno perchè sia stato necessario coprire l'identità di uno dei chiamanti al telefono cellulare di Melania.

Nè capirei perchè nascondere una eventuale chiamata di Paciolla o della Dorinzi, intervistati e conosciuti al pubblico: mi viene da pensare che quella chiamata sia di qualcun altro cha abbia richiesto espressamente di non apparire in tivù, un personaggio che ritiene opportuno che il proprio nominativo non venga dato in pasto al pubblico.
Non mi sembra il caso nè della Dorinzi nè del Paciolla.

Antonello ha detto...

Mah, interessante questa anonima chiamata delle 16,48, le possibili attinenze significative potrebbero essere teoricamente infinite ma volendo elucubrare:
1) Arriva dopo 20 minuti da una chiamata di P. e 9 minuti prima di un'altra chiamata di P.
2) Il Pac. nell'intervista dice che lui ha ricevuto la chiamata di P. intorno alle 17,00 "mo' non mi ricordo con precisione".

Se veramente la compatibilita' con i loghi di anonimato del nome e cognome dell'autore della chiamata delle 16,48 e' chi indica LucaP a questo punto potrebbe nascere piu' un interrogativo, lei ha saputo prima di lui??? Come mai se P. che chiama prima Pac. era l'unico dei tre aggiornato in tempo reale??? Potrebbe farsi strada l'ipotesi di M. incaricata di verificare??? O qualcuno ha approfittato della scomparsa chiamando il Tim di M. non per parlare con M. ma per far squillare il cellulare e cosi' ritrovarlo ben sapendo che M. non poteva piu' rispondere??? Gli squilli possono essere anche stati un metodo per ritrovare un cellulare che in un'ipotetica lotta M. poteva aver perso o M. ha voluto perdere apposta quel cellulare ammirando la fatica che si puo' ipotizzare e' stata fatta per ritrovarlo??? Mah, solite fantasie.

LucaP ha detto...

@ Tiziana

Noi siamo a malapena riusciti a ricostruire il tabulato di Melania del 18 aprile, mentre chiaramente nulla sappiamo dei giorni precedenti (sono stati acquisiti i tabulati dal 01/01/2011). Potrebbero esserci quindi diverse telefonate ed SMS all'apparenza innocue ma che viste sotto un'ottica diversa da quella della procura potrebbero assumere valenza maggiore. Secondo me però ci potevano essere anche dei video e delle fotografie che era meglio cancellare.

Non dimentichiamoci inoltre un tema a me caro e cioè quello relativo alla "rete fantasma" della Clementi. Eventuali telefonate ed SMS partite e ricevute dal cellulare di Melania secondo la mia ipotesi non comparirebbero su nessun tabulato Telecom e quindi una volta cancellate dal cellulare non se sarebbe avuta più traccia alcuna. Ed a me l'operazione di ripulitura del cellulare, effettuata così professionalmente, mi da l'impressione sia stata fatta da qualche esperto appartenente proprio al 235° Piceno.

tabula ha detto...

@Lucap
se tutte le chiamate sono recuperabili dai tabulati,

se quel giorno Melania ricevette solo gli sms di Sonia,

non vedo la necessità per l'assassino/a di cancellarli.

A meno che la persona che ha cancellato quegli sms sia dal cellulare di Melania che, particolare non irrilevante, dal proprio, non sia proprio Sonia.

C'è da chiedersi se durante quella mattina o nei due giorni precedenti la morte Melania abbia ricevuto altri sms, e da chi, anche se non ne conosciamo il testo.
Esiste questa informazione sul tabulato oppure il cellulare di melania la mattina del 18 ebbe ben poche chiamate (l'orefice) e nessun sms da parte di nessuno?

Perchè in questo caso sembrerebbe che i sospetti debbano indirizzarsi su Sonia.
Sonia che agganciò una cella telefonica prossima alla vittima e Sonia che lasciò il prorpio dna sulle mutande della donna, Sonia il cui marito forse concupiva Melania, Sonia che non ha un alibi se non quello fornito dalla sua stessa madre (e vorrei vedere quale madre non fornirebbe un alibi alla figlia) Sonia che ebbe un lapsus freudiano "così la stiamo ammazzando un'altra volta".

Non ne sono così convinta, vorei prima sapere quanti e di chi sono stati gli sms della mattina e dei pochi giorni precedenti.

Annika ha detto...

Ciao Massimo,

per cortesia potresti controllare se il mio post di stamattima presto e' entrato in spam. Si era salvato, ma credo che a Google possa non essere piaciuto - niente di grave, ma se per caso lo trovi e ci dai un'occhiata capirai perche'... Giornata pessima, ma se necessario lo scrivero' nuovamente.

Grazie mille. Annika

LucaP ha detto...

Ripeto per tutti quanti.

La telefonata al 112 di Parolisi l'ho volutamente inserita io (in grassetto e corsivo) per segnare uno spartiacque, ma non compare su quel tabulato mostrato in TV.

Inoltre, e questa era una cosa da me sottolineata perché mi era parsa dubbia, Paciolla non ha mai provato a chiamare Melania per tutto il pomeriggio. Lo ha fatto solamente il giorno 19 aprile come appare sempre dal tabulato mostrato in TV. Sappiamo però che Paciolla chiama per conto di Salvatore sia i suoceri sia l'ospedale di Ascoli. Possibile che non abbia mai provato a fare un tentativo, magari quando Parolisi stava già parlando con i Carabinieri? L'avrei trovato logico e naturale. Ed invece niente.
Ma sappiamo anche che alcuni atteggiamenti tenuti dalla guardia carceraria il pomeriggio del 18 hanno insospettito i Carabinieri. Quali saranno stati veramente? Magari ha cercato di chiamare qualcun altro di nascosto e si è fatto beccare da qualcuno? Si sarà assentato per qualche decina di minuti? Mah? La lettura dei suoi tabulati sarebbe molto interessante.

Escludo comunque che il nome Paciolla Raffaele (per di più la sua SIM è intestata anche ad un fantomatico Michele Bodega - E' il terzo Michele del caso - Ascenzi e Rea - oltre al "tranquillo Miché" della telefonata anonima).

In merito invece agli SMS mancanti, ho rivisto meglio le immagini del servizio. Ebbene alle 18.52 arriva un SMS da una SIM il cui intestatario è nuovamente cancellato !!! Chi è stato ad inviarlo, atteso che se fosse stato Parolisi o Paciolla o Sonia o qualcuno dei Rea non vi sarebbe stato il motivo di cancellarlo? Sarà stata nuovamente la persona della telefonata delle 16.48? Nuovamente il macellaio?

Vi ho già detto che mancano all'appello due telefonate (una quasi sicura di Michele Rea, l'altra non si sa) ma a questo punto mancherebbero anche altri due SMS. Inviati da chi?

LucaP ha detto...

A chi mi chiedeva degli SMS di sistema della Telecom che avvisano delle chiamate ricevute quando fuori copertura, ricordo che tale riscontro è riportato a pag.88 dell'Ordinanza.

Dalle 7.39.16 alle 7.39.30 del 20/04 il cellulare di Melania riceve 15 SMS, probabilmente non tutti da parte di Telecom in quanto durante la giornata del 19 qualcuno potrebbe aver provato a contattare Melania anche tramite SMS e non solamente chiamandola.

Ricordatevi però tutti che Sonia Viviani sia nella SIT resa davanti ai Carabinieri il giorno 23/04 sia nell'intervista a "Chi l'ha visto?" non parla mai dei due SMS inviati sul cellulare TIM di Melania bensì dell'unico SMS inviato sul cellulare Wind che era rimasto a casa. Perché? Poteva non esserne a conoscenza in quanto in realtà quel cellulare quel pomeriggio non era in uso a lei bensì ad un'altra persona? Perché se doveva avvisarla che era lei a chiamare sul TIM doveva inviare un SMS sul Wind? Ma qualcuno si sarà preso la briga di chiederglielo? Al pari di chiederle come mai si era sbagliata sulla data della gita?

Antonello ha detto...

@LucaP
Non ce ne sarebbe bisogno ma concordo, mancano due sms oltre al terzo anonimo che hai citato tu, mentre il riferimento cartolare delle 35 chiamate piu' 5 sms dalle 14,53 alle 19,10 giunti sul Tim di M. e' a Pag. 18 dell'Ordinanza di Ascoli, tutto solare.

LucaP ha detto...

@ Antonello

Scusa la pignoleria. 32 chiamate e 5 SMS. Dal mio elenco mancherebbero quindi solamente 2 chiamate e due SMS (oltre a quelli di Sonia ed a quello delle 18.52 che ho scoperto successivamente).

tabula ha detto...

BRAVISSIMO LUCAp,
come sempre.

In questo momento non mi importa DI CHI fosse, ma se alle 18.52 arriva un SMS da una SIM sul cellulare di Melania,
e questo sms è rilevabile solo dai tabulati perchè sul cellulare non c'è,

significa che gli sms sono stati cancellati nel lasso di tempo che va
A PARTIRE dalle ore 18.52 del 18 aprile fino all'orario del successivo SMS scaricato la mattina del 20.

Quindi NON sono stati cancellati da Salvatore, che alle 18.52 era impegnato nelle ricerche, dopodichè sempre monitorato nei suoi spostamenti.

Certo, mi dirai che, se la procedura di cancellazione è stata effettuata senza riaccendere il cellulare, tramite un pc,
la SIM non avrebbe scaricato quegli sms di avviso di chiamata, quindi necessariamente sarebbero stati cancellati solo gli sms già ricevuti.

Però un punto fermo è ottenibile, ed è il fatto che DOPO gli sms di Sonia, che avrebbe dovuto cancellare Salvatore nell'ipotetica concitazione del post-crimine,
c'è quell'sms delle 18.52 cancellato, e NON da Salvatore, prima che il cellulare venisse spento o si spegnesse da sè.

- SE l'Accusa sostiene che quella scheda telefonica non sia stata cancellata da un professionista ma da Salvatore
- SE l'Accusa sostiene che quel cellulare sia sempre rimasto a Ripe
- SE l'Accusa sostiene che quel cellulare si sia riacceso da solo la mattina del 20

Allora qualcuno dovrebbe spiegare COME HA FATTO Salvatore a cancellare un sms ricevuto A RIPE (così come sostengono) da Melania alle ore 18,52 del 18 aprile, orario in cui lui era impegnatissimo, senza riaccendere il cellulare.

LucaP ha detto...

Decisione sul Giudizio Abbreviato rimandata sino al 12 marzo.

http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2012/02/13/news/delitto-di-melania-il-12-marzo-il-gip-decide-sul-rito-abbreviato-5618900

http://www.abruzzo24ore.tv/news/Omicidio-Rea-su-rito-abbreviato-la-decisione-rinviata-al-12-marzo/70860.htm

La Natalia Encolpio non ha ancora ricevuto istruzioni precise su cosa scrivere.

tabula ha detto...

@Lucap
Le riceverà, non preoccuparti.

SE Salvatore è l'assassino, se lui ha cancellato quei messaggi, può averlo fatto o il pomeriggio del 18 o il mattino del 20 alla riaccensione del telefonino.

Ma il pomeriggio del 18 non può averlo fatto, perchè non avrebbe fatto in tempo a cancellare l'sms delle ore 18,52.

E la mattina del 20 non può averlo fatto, perchè era costantemente in presenza di qualcuno ed ogni suo spostamento è rintracciabile.

Quindi non è stato Salvatore a cancellare quei messaggi.

Ma se non è stato Salvatore, o è stata Melania, quindi era ancora viva alle ore 18.52 del 18 aprile e quindi l'assassino non è Parolisi,
oppure il cancellatore di sms è qualcun altro.

Questo qualcun altro o è un assassino, o è un complice e quindi il depistatore.

Un complice depistatore talmente calato nella parte da avere il fegato di incidere segni cabalistici sul corpo di una donna che non ha ammazzato per fare un favore a Parolisi?
Ma nemmeno sua madre farebbe tanto per lui..

Tiziana ha detto...

E poi, Tabula,
la questione non è più in discussione.
Ormai l'accusa nei confronti di Parolisi è d'aver agito da solo e senza premeditazione.
Evidentemente non c'era alcun elemento che potesse ricondurre ad un complice (ed è stato chiaro pure alla procura che un delitto passionale non premeditato non si compie in compagnia, e dunque l'iniziale idea del complice era assurda).
Ma non c'è neppure la possibilità che, da solo, Parolisi abbia potuto fare tutto ciò che gli imputano (al di là della dinamica dell'omicidio per cui, come detto tante volte, non ci sono i tempi):
-quando avrebbe avuto il tempo di effettuare il vilipendio, che non credo sia stata cosa da liquidare in un paio di minuti?
- quando avrebbe cancellato i messaggi arrivati dopo le 18.52?
- come avrebbe fatto a spegnere il cellulare alle 19.10?

Insomma qualcuno alle 19.10 del 18/4 ha spento il cellulare, l'ha cancellato e in quella circostanza o successivamente ha vilipeso il cadavere.
Parolisi non può essere stato perché impegnato, con le forze dell'ordine, a cercare la moglie. Se la procura stessa nega la presenza di un complice, mi appare evidente che l'assassino sia qualcun altro!

Antonello ha detto...

@LucaP
Abbi pazienza, non ho l'antigelo, si 32 chiamate e 5 sms, giusto.farmi rilevare l'errore, la pignoleria diventa determinante invece, mancherebbero all'appello quindi i testi di tutti e cinque gli sms, uno sarebbe con certezza di un nominativo cancellato, due di So. ed altri due di cui anche solo il mittente ci e' precluso di sapere.
L'unica traccia di testo l'ha spiegata So. a Chi l'ha Visto e sarebbe indicativamente "Ciao Mely, sono io, il telefono e' di mamma, volevo sapere della visita di stamattina", la domanda e' sempre la stessa: Io chi???

Anonimo ha detto...

No ero sparita vi stavo seguendo con attenzione, come al solito.
Scusate la mia intromissione a distanza dal commento di Luca P. delle 14.00.
A proposito del cellulare trovato con lo sportellino aperto in prossimità del cadavere. Non vi pare che se come dice la procura, fosse stato raccolto e poi lanciato dal "cercatore di funghi" non si sarebbero dovute trovare le impronte dello stesso? Non credo che un cercatore di funghi giri con i guanti!
Ciao a tutti e complimenti
Marilia

Tiziana ha detto...

Marilla
hai ragione. E poi perché mai il cercatore di funghi avrebbe dovuto sognarsi di spostare il cellulare?

LucaP ha detto...

Sempre relativamente al tabulato, agli SMS ed alle chiamate di Sonia, a noi manca un'ulteriore fondamentale informazione.

Sappiamo, perché lo ha dichiarato Sonia sia in TV sia ai CC, che la SIM 3276916464 (quella utilizzata dalle 14.56 alle 15.04) era intestata a Sonia ma in uso alla madre e che era stata utilizzata in quanto sull'altra SIM (?) il credito era esaurito.
Non sappiamo però con quale SIM Sonia cerchi di chiamare Melania a partire dalle 17.19. I numeri chiamanti sul tabulato mostrato in TV sono stati tutti cancellati. Solamente per motivi di privacy? O forse non si volevano far vedere altre cose?
Perché se Sonia le telefonate dalle 17.19 le fa con la SIM da lei normalmente utilizzata, qualche dubbio e sospetto potrebbe ulteriormente sorgere (forse dalle 15.04 alle 17.19 era andata a ricaricare la SIM).

Tiziana ha detto...

Luca P
se gli inquirenti lo volessero, potrebbero facilmente verificare QUANDO Sonia ha ricaricato la sim.

tabula ha detto...

I sospetti che a me sorgono invece sono diversi.

SE, come sostengono gli inquirenti, il cellulare si è sempre trovato a Ripe,
e si è spento e riacceso da solo o per casuale spostamento da parte del cercatore di funghi,

allora la cancellazione degli sms NON PUO' essere stata fatta da Salvatore perchè sono stati eliminati messaggi ricevuti quando Salvatore era già a Colle san Marco in presenza di diversi testimoni.

Se i messaggi fossero stati volutamente cancellati la mattina del 20,
si pone il problema del perchè non siano stati cancellati anche tutti gli sms di avviso di chiamata del giorno precedente, scegliendo di lasciarli in contrapposizione a tutti gli altri.

Gli sms degli avvisi di chiamata avrebbero dovto essere irrilevanti tanto quanto IN TEORIA dovrebbero essere quelli delle persone che cercavano Melania il pomeriggio del 18.

Scegliendo di cancellare indistintamente quelli del 18 e non quelli del 19, può significare solo due cose:

- qualcuno degli sms ricevuti il 18 era pericoloso per l'assassino
- gli sms sono stati cancellati prima dello spegnimento del cellulare, e dopo il ricevimento dell'ultimo sms alle ore 18,52.

Questo secondo me è un punto fermo. Non chiarirà l'orario della morte di Melania, ma chiarisce bene che QUALCUNO ha fatto qualcosa relativamente all'omicidio di melania il giorno 18, e questo qualcuno non è e NON PUO' essere stato Salvatore.

Questo, sempre attenendoci alle indicazioni della procura che non contempla lo spostamento del cellulare dal luogo di ritrovamento del cadavere.

questa è la risposta alla ricostruzione dell'accusa
- - -

Se invece vogliamo dar credito alle FONDATE analisi di Lucap, ingegnere esperto informatico, sulle modalità di cancellazione degli sms tramite il collegamento della scheda dello stesso con un pc, lo scenario che si aprirebbe vede la necessità di spostamenti fisici nei giorni del 18, del 19 e del 20 aprile, e di competenze informatiche, che risulterebbe molto difficile attribuire a Parolisi.

Annika ha detto...

MA
innanzi tutto ieri (22.53) hai scritto un'inesattezza: parli di tampone endocervicale. Tagliabracci scrive di aver eseguito un "tampone vaginale". Mentre il primo e' profendo, il secondo e' "superficiale", ovvero non rileva la possibile presenza di spermatozoi che il primo potrebbe rilevare per tempi piu' lunghi dall'avvenuto rapporto. Ma lasciamo perdere.

Poi parli delle cellule epiteliali da possibile contatto durante il rapporto sessuale. Ora, basandoci su cio' che e' trapelato dalle analisi, le possibilita' sono due:

1. che sul cadavere di Melania, soprattutto nella zona genitale, di cellule epiteliali dell'uomo in questione ve ne fossero almeno alcune. Ma di tal genere di contact DNA non parla ne' Tagliabracci ne' nessuno. Se ve ne erano, non erano di Salvatore, perche' altrimeti gia' lo sapremmo.

2. che di cellule epiteliali nelle/sulle/accanto/intorno alle parti intime non ve ne fossero. E in questo caso si potrebbe argomentare che Melania avesse avuto si un rapporto sessuale, ma precedente e con Salvatore, e che dopo si fosse fatta una doccia. Ma purtroppo cio' non e' possibile, perche' se si puo' eliminare DNA dall'esterno del corpo, e magari anche dall'interno, quest'ultima pulizia e' limitata. Un conto e' lavare scrupolosamente cute e canale vaginale e un conto e' ripulire TOTALMENTE la cervice da Sg e sperma: IMPOSSIBILE! E con cio' ho risposto anche al commento di ENRICO delle 22.41. Quindi, doccia o non doccia, quello sperma e quella Sg sarebbero state espulse, se presenti dentro Melania dal 18 mattina, nelle ore successive al rapporto direttamente sulle mutandine (e freschi di giornata com'erano, sai che attecchimento sulla stoffa). Ma, dato che se cio' fosse avvenuto noi lo sapremmo gia' e prima di noi B&G, direi che cio' non sia mai avvenuto. Insomma, come la si gira la si gira, LA SEMENOGELINA CHE TESTA POSITIVO AL TAMPONE VAGINALE ESEGUITO DA TAGLIBRACCI SU MELANIA NON PUO' IN ALCUN MODO APPARTENERE A SLVATORE.

E allora? Dato che la Sg e' un fatto imprescindibile, ma dato anche che non puo' appartenere a Salvatore, una possibilita' ci sarebbe:
1.che il SI, dopo aver consumato un rapporto sessuale con Melania, ed averla per lo meno stordita, le abbia prima inserito dello spermicida, che, essendo un battericida leggermente corrosivo, avrebbe distrutto/dissolto le cellule sparse, comprese quelle epiteliali (= niente DNA neanche da contatto - lo spermicida non sarebbe pero' stato necessario a vasectomizzato o azoospermico);
2. poi ripulito la zona di possibile contatto (che so, con un pezzo di stoffa umido, o con delle salviette imbevute;
3. ed infine inciso cosce e ventre per riaffermare, dopo averne cancellato ogni traccia, il suo possesso della vittima. Come? Marchiandola per sempre.

LUCAP
so dove intendi arrivare con il liquido prespermatico. La risposta e' NI, perche' la ricerca in tal senso e' controversa e non definitiva. Questo sia perche' il liquido prespermatico e' di difficile "repertazione" e quindi analisi, sia perche', nel caso dello sperma, "assenza di spermatozoi" non corrisponde a "nessuno spermatozoo". Non chiedere, e' un fatto di quantita' minime per poter affermare che sperma ce ne sia... Ora, sebbene l'AP sia presente nel liquido prespermatico, e l'AP guarda caso e' un marker, Tagliabracci ha testato la presenza di Sg. E la Sg come sai appartiene al plasma seminale, carrier dello sperma. Comunque sia, e' stato provato che si possa trasmettere lo HIV per contatto con liquido prespermatico, il che la dice lunga.

Annika

Annika ha detto...

C'e' anche una seconda possibilita' meno sadica, se cosi' si puo' dire, per quelle incisioni. Dati i batteri solo superficiali, sappiamo che sono state eseguite diverse ore dopo l'omicidio. Le incisioni potrebbero quindi avere una funzione, come dire, piu' pratica.

Lo strofinio per eliminare contact DNA avrebbe potuto lasciare il segno (la pelle di un cadavere reagisce alla pressione). E pertanto quei cosiddetti simboli altro non sarebbero che un modo per mascherare la ripulitura della cute da cellule epiteliali estranee in punti un po' troppo sfregati.

ENRICO ha detto...

ALLA SQUADRA

ACCIDENTI,siete TUTTI BRAVISSIMI !

E' inutile che aggiunga altre osservazioni a meno che non me ne venga in mente qualcuna che possa essere utile per la discussione.

Per il momento mi limito a leggervi con grandissimo interesse in attesa della "relazione" di MIMOSA.

ANNIKA

grazie per la precisazione. Quindi ogni dubbio è stato eliminato.

Mimosa ha detto...

OH, Annika
hai dato una spiegazione "logica" alle incisioni. Insomma una finalità pratica e non simbolica che faceva impazzire tutti.

Non sarà quella "giusta", ma come tante volte è stato fatto rilevare le cose più semplici sono le più aderenti al vero.

Teniamone conto.

Mimosa

@ ENRICO
presto presto!

Paola ha detto...

O.T. Per Enrico
Scusate se approfitto di questo spazio....e ' tantissimo tempo che non riesco piu' a seguire...
Ho letto che tu sei riuscito a viaggiare su navi cargo come passeggero. Io devo recarmi negli usa per 6 mesi con il mio cane, adorato, no flight obviously ....ho provato con la nave passeggeri queen elisabeth da southampton ma al massimo mi offrono un canile....per 6 gg.
Ho provato con la Grimaldi ma NON accettano cani sui cargo. Tu sapresti indicarmi qualche compagnia ?
In ogni caso grazie e scusa per il disturbo . tanti cari saluti a tutti

Paola

Unknown ha detto...

Ancora Cesena non è libera da guai, ed anch'io non ho molto tempo, ma una aggiunta ai vostri ragionamenti (non ho potuto leggerli tutti quindi se quanto scriverò è già stato trattato stracciate il tutto) la faccio ugualmente.

Tempo fa anch'io controllavo le coordinate, e mi sono accorto che a 500/600 metri dal punto in cui con la procedura UE si è localizzato il telefonino di Melania, ed esattamente sulla strada per San Giacomo (via caserma), queste le coordinate per trovarla 42.795936,13.588101, c'è una piazzola con panchine... non so se si possa anche andare fra gli alberi sottostanti, se c'è una sorta di prato, ma presumo di si.

Poi, anticipo, nella mia completa ignoranza in materia, pongo una domanda in senso general-sessuale... e prima di farla chiedo scusa a Melania per quanto scriverò.

Dire, come scritto dal Tagliabracci, "ha avuto un rapporto sessuale non protetto", non pare aver senso perché presuppone che il patologo sappia che lo ha avuto con un uomo, quindi dovrebbe sapere anche chi è quest'uomo. Ma non è che lo dice proprio perché non ha trovato tracce né di quest'uomo né di altri materiali che un uomo di solito usa?

Insomma, i rapporti sessuali non per forza devono essere consumati con l'altro sesso...

Massimo

Tiziana ha detto...

Massimo
Tagliabracci ha scritto che Melania ha avuto un rapporto non protetto, poiché col tampone vaginale ha rilevato semenogelina (che ovviamente non può esser stata lasciata da una donna). L'uomo con cui ha avuto questo rapporto Tagliabracci non lo sa, in quanto ha trovato solo semenogelina ma non spermatozoi, che contengono il DNA e avrebbero consentito l'individuazione.

Tiziana ha detto...

Massimo
Tagliabracci ha scritto che Melania ha avuto un rapporto non protetto, poiché col tampone vaginale ha rilevato semenogelina (che ovviamente non può esser stata lasciata da una donna). L'uomo con cui ha avuto questo rapporto Tagliabracci non lo sa, in quanto ha trovato solo semenogelina ma non spermatozoi, che contengono il DNA e avrebbero consentito l'individuazione.

LucaP ha detto...

@ Massimo

Innanzitutto scusami per non averti ancora fatto i complimenti per l'articolo documentatissimo (purtroppo con la Baldi non sarà così facile; né prenderla in castagna né che la stessa Baldi si esponga con argomentazioni non verificate e scientificamente valide).

La piccola piazzola a lato della SP53 l'avevo notata anch'io (mi sono fatto tutta la strada da San Giacomo a Ripe con Streetview) ed è proprio lì che credo si siano diretti i Carabinieri provenienti da Colle San Marco. Però il terreno a valle della strada è molto scosceso (ho trovato una foto aerea della Montagna dei Fiori dalla quale risulta molto evidente l'orografia dei luoghi da San Giacomo verso Ripe) e credo che i Carabinieri stessi si siano addentrati nella ripa per un tratto non molto ampio. Mi fa strano che durante tale piccola battuta (che sicuramente devono avere fatto) non abbiano provato a chiamare il cellulare di Melania per vedere se sentivano la suoneria; sui tabulati non vi è traccia a meno che non abbiano riportato tali tentativi per non mostrare i numeri di cellulare privati dei carabinieri intervenuti (sarebbe importante sapere però se l'hanno fatto). La mia opinione è che comunque il cellulare di Melania fosse in modalità silenziosa e solo successivamente sia stato impostato con suoneria e vibrazione così come trovato il 20/04.
In linea d'aria il punto dove è stato localizzato il cellulare e la piazzola distano all'incirca 600 m, ma la distanza reale lungo il pendio è molto prossima al chilometro. Non penso quindi che i Carabinieri si siano addentrati sino al punto esatto. Non vi è nessuna stradina che scende dalla SP53 verso valle sino al bivio con la strada che conduce a Cerqueto, mentre, come ho scritto, ve ne sono perlomeno due, sterrate, che salgono dalla SP54, e forse anche per questo i Carabinieri hanno desistito.

E' una mia personale convinzione che la possibilità per un cellulare TIM di agganciare la cella di Ripatransone si riduca drasticamente scendendo di quota e quindi penso che, dal momento che quello di Melania non ha mai agganciato la cella 494 per tutto il pomeriggio, la posizione esatta del cellulare fosse vicina al punto di localizzazione ed al massimo a quota leggermente più bassa e non più alta (come quella della piazzola).

Unknown ha detto...

Grazie Tiziana.
Intrigantissimo l'argomento... sia questo uno dei motivi per cui la perizia resta in procura e non diventa pubblica?
Massimo

Tiziana ha detto...

Massimo
ti ho risposto io, ma è Annika quella che ha dedicato intere giornate per chiarirci la questione.
Anche se la perizia resta in procura, dovrà pur essere resa disponibile per la difesa (spero!) e lì Giardina potrà sbizzarrirsi.
Ciao, Tiziana

ENRICO ha detto...

Mi scuso con TUTTI
----
OT @Paola

Ho viaggiato solo sulle navi cargo GRIMALDI . Gli itinerari non prevedono gli USA, purtroppo.
Tempo fa avevo acquistato "La guida ai viaggi in cargo" di Hugo Verlomme ed avevo trovato la Frachtschiff-Touristik con questo itinerario : La Spezia - Barcellona- Valencia - Miami -Houston-New Orleans - La Spezia ma poi ho preferito ritornare sulle Repubbliche della Grimaldi perchè le navi erano molto più confortevoli e soprattutto perchè l'equipaggio era tutto italiano , anzi napoletano !.

Non so se la compagnia Frachtschiff-Touristik faccia ancora questo itinerario partendo dall'Italia e se accetti animali a bordo.

Ti consiglio di consultare la guida di Verlomme che viene aggiornata regolarmente.

penso però che difficilmente troverai partenze da porti italiani. Più facile da Anversa o da Le Havre

E' un'esperienza fantastica : per oltre 10 anni mi sono concesso una volta l'anno il "lusso" ( che poi non costa molto, anzi !) di trascorrere oltre un mese in mezzo al mare.
Per ora avrei in programma una breve traversata (14 gg) Salerno- Savona-Setubal-Bristol-Cork-Esbjerg-Wallhamm-Anversa per poi proseguire in treno fino a Parigi..

Spero che tu riesca a trovare qualcosa che faccia al tuo caso.
Ciao e buon viaggio !

Mimosa ha detto...

SQUADRA
premettendo che la motivazione più accreditata è quella del delitto passionale, volete leggere la versione più "banale" di un autore Soggetto Ignoto che ha agito da solo? o ci volete anche delle intriganti "figure femminili" implicate?

Mimosa

Unknown ha detto...

Sì Tiziana, alcuni post di Annika li ho letti ed avevo capito che la ricerca era sua, e che ricerca, ma come ho scritto non ci capisco nulla in materia e non ho avuto tempo di leggere tutti i post per cercare di capire.

Domani i bimbi tornano a scuola e sarò più presente... Massimo

LucaP ha detto...

@ Mimosa

Anche se credo che l'ipotesi dell'assassino solitario potrebbe essere interessante (soprattutto come alternativa a quella romanzata della Procura), credo che quella più realistica che tu hai in mente sia quella che coinvolge anche le figure femminili (purtroppo nostro malgrado continuiamo ad essere influenzati dalla sensitiva americana figlia dello sciamano).

Ciao.

Tiziana ha detto...

Massimo
per me è l'opposto. Oggi, con le scuole chiuse, ho potuto oziare (anche se ho approfittato per correggere un po' di verifiche), domani invece ricomincio a lavorare.
Ciao, Tiziana

Paola ha detto...

Enrico
Mi daro' immediatamente da fare...sono disposta ad imbarcarmi anche dalla centrale dei pozzi neri ....
E poi sono un medico ...va beh oncologo pediatrico...pero' si sa mai posso sempre misurare la PA a qualcuno...
Scherzi a parte Ti ringrazio veramente molto e rinnovo le mie scuse a tutti .
Paola

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
Veramente delle sensitive e del sensitivo io ero venuta a conoscenza qualche tempo dopo che mi ero fatta l'idea di coinvolgimenti femminili, e poi ricordi la mia primitiva ricostruzione della pazza ex allieva amante del soft air con pazzi suoi amici?
Lì ho notato le coincidenze.
Ma questa versione non sarà una ripetizione, lascerò ai lettori di dipingere le figure finali.

Beh, intanto ci provo, prima di andare a far di cena.

Ciao
Mimosa

Tiziana ha detto...

O.T. per PAOLA
Perché non prendi in considerazione l'aereo? Certo dovresti viaggiare con una compagnia che abbia una parte della stiva apposita, pressurizzata e dedicata agli animali. Io ho degli amici che risiedevano in Sud Africa e portavano il cane con loro in aereo quando tornavano in Italia (l'hanno fatto due o tre volte). Bisogna prendere delle precauzioni con il tipo di cibo da somministrare e forse anche dare al cane un blando sedativo (questo ovviamente lo sa il veterinario).
In bocca al lupo, ciao e buon viaggio
Tiziana

Mimosa ha detto...

PRIMA PARTE DELLA SCENA:
- Melania aveva organizzato un appuntamento al Monumento di CSM e propone/impone la gita al Pianoro
- prima di allontanarsi dalle altalene bacia appassionatamente il marito (questa volta più intensamente del solito – gli uomini sono così stupidi che non capiscono la differenza tra un bacio e l’altro)
- il colloquio era un chiarimento che riteneva di risolvere in pochi minuti (un addio o un salutino amichevole/affettuoso prima di star via per la settimana pasquale?)
- non risponde alla chiamata di Sonia perché intenta a parlare e non voleva essere interrotta
- il soggetto la tira per le lunghe (le offre un pocket coffee “drogato”?), in qualche modo la convince ad arrivare alla roulotte, dove la stordisce con «un pugno o un meccanismo lesivo analogo» o la butta a terra e lei prende una contusione al capo (così si può spiegare anche l’ecchimosi alla coscia)
- il telefono comincia a squillare senza tregua, è il marito che la cerca
- preso da frenesia (non sta bene di testa), il soggetto corre a prendere l’auto, promettendo di riportarla indietro invece la carica e la porta in un casolare in località Colle, perché vuole di riprendere il colloquio in altre condizioni (gli uomini abbandonati cercano sempre il “parliamo un’ultima volta”)
- lei sperando di cavarsela e di ammansire l’energumeno offre una trattativa e si abbassa i pantaloni
VARIABILE a) mentre stanno consumando, avviene un forte litigio, lui sfodera un coltellino e la colpisce prima alle spalle e poi davanti
VARIABILE b) lui si inferocisce per la profferta e sfodera un coltellino, colpendola alle spalle, poi cede al raptus sessuale e approfitta di lei, svenuta, lei rinviene, tenta di girarsi e lui, sempre più fuori di testa la colpisce al torace con la stessa arma.
NB: il coltello o era sul posto o portato per minaccia, e diventa strumento d’offesa

APPENDICE: qualcuno avverte Melania con un sms che l’appuntamento era una trappola

VARIABILE c) mentre stanno consumando, arriva chi sapeva dell’incontro, una o due figure femminili, con atteggiamenti aggressivi (ore 16.40)
- avviene un forte litigio, lei vuole fuggire per ricomporsi ma viene colpita alle spalle, seguono improperi e altre pugnalate dorsali, lei cade in avanti
- una delle due figure femminili viene avvertita che sono cominciate le ricerche della scomparsa (ore 17-17.30)
- lei giace a terra ferita prona e con i pantaloni ancora abbassati, ma non è agonizzante
- le figure femminili fanno un paio di telefonate, si consultano con altri, ricevono consigli, impartiscono disposizioni e se ne vanno.
(continua)

Mimosa ha detto...

SECONDA PARTE DELLA SCENA:
Il soggetto resta solo, è proprio malato: non gli interessa il seno della donna (che lascia coperto), solo il pube.
VARIABILE d) lei, colpita alla schiena in modo leggero (oltre il giubbotto), giace prona e con i pantaloni ancora abbassati, questo è il momento in cui il soggetto approfitta di lei, svenuta,
- lei rinviene, tenta di girarsi e lui la colpisce al torace con la stessa arma, è ormai supina, lui le sta di fronte a cavalcioni e la pugnala sapendo di colpire organi vitali come la regione cardiaca e il fegato, lei comincia a perdere sangue copiosamente anche dalla bocca e a rantolare.
Lui resta per un po’ a guardarla.

APPENDICE: c’è nei pressi un telo cerato (forse era già steso sul pavimento a mo’ di tappeto – era un casolare in ristrutturazione?)

Supponiamo che il rapporto sessuale sia avvenuto tra le ore 15.30 e le ore 17, e le prime due fasi dell’aggressione (pugnalate alla schiena per rabbia, pugnalate al petto per impulso di annientamento della “preda”, nello stesso arco), lasciando trascorrere una decina di minuti affinché la frenesia si plachi, il tempo di fare una telefonata ad un amico più sadico e fuori di testa di lui, da cui riceve il consiglio di recidere la gola, per dare morte sicura, potremmo arrivare alle ore 18 circa.
Lui deve essere certo che sia morta e aspetta 20-30 minuti.

Intanto esegue altri consigli: eliminare le sue tracce, per cui si mette a cercare l’orecchino finito chissà dove, la catenina è introvabile. Poi chiude il sacco. Sa che qualcuno arriverà più tardi.

Ritornato all’auto si accorge del telefono perché continuava a squillare, vede messaggi in arrivo e sa come cancellarli affinché non ci fosse traccia del testo neanche nella memoria del cellulare. Non gli importa delle telefonate, perché sa che il traffico telefonico con il suo telefono era già irrintracciabile. Infine lo spegne, sono le 19.10.

La TERZA PARTE:
Conterrà il romanzo di cosa può essere successo nella notte.

Ora so che ci saranno fiumi di obiezioni di LucaP sulla “pulizia” del telefono. In ogni caso la pulizia è stata fatta prima dello spegnimento delle ore 19.10 e quindi non si trattava di operazioni tanto lunghe. O mi sbaglio?

(CONTINUA)

Paola ha detto...

@Tiziana
Circa 15 anni fa sono stata per 2 anni negli usa. Mio marito in occasione della partenza mi regalo' un cucciolo di boxer che portai con me. All' epoca aveva 60 giorni l' ho infilato in un trasportino ed ha potuto viaggiare con me. ( il limite e' di 9 kg). Terminato il dottorato si e' posto il problema del rientro : una tragedia. Il cane intanto era cresciuto e pesava 33 kg., per la cronaca.
Alla fine l'unica compagnia affidabile era lufthansa che in occasione del viaggiomtrasportava anche un purosangue.
All' arrivo a Francoforte, ( ti risparmio lo strazio del mio viaggio e di chi ebbe la sfortuna di dividerlo con me...)
la scena che mi si e ' presentata non la dimentichero' piu' fino a che avro' vita...Il mio boxer era vivo per miracolo...ancora un po' e sarebbe soffocato nel suo stesso vomito...Quindi aereo never again !
Il cane che ho adesso e' un paurosissimo ( temporali, fuochi d'artificio etc etc) e credo che solo alla prova motori dell'aereo sarebbe gia' morto!
Sto rompendoma dx e manca ma una soluzione la trovo...
Ho gia' trovato la Queen Elisabeth della Cunard Line che e' una nave passeggeri che accetta cani a bordo pero' solo nel canile......Magari in due ci stiamo !
Ti ringrazio comunque molto...e buone investigazioni.
Con simpatia
Paola

Mimosa ha detto...

Scusate signori uomini, non volevo affendervi, rileggendo ora la frase tra parentesi non risulta "ironica" come volevo che fosse ...
posso correggere? intendevo "smaliziati"
... soprattutto gli uomini innamorati si fidano (troppo) dei baci delle donne
... chiedo ancora venia, pensavo alla stupidità/ non malizia di SP.

Mimosa

ENRICO ha detto...

MIMOSA

ricordo male o Parolisi parlò di "una trappola" nella quale sarebbe stata attirata M.?

Naturalmente non penso che si riferisse ad una trappola del genere da te descritto, però l'uso di questo termine da parte di Salv. lascia perplessi

La tua ricostruzione, in poche parole, ipotizzerebbe una " amicizia particolare" di M. con un soggetto ossessionato da lei, "amicizia" della quale alcune persone vicine a M. ne sarebbero state a conoscenza.
Tutto ciò, però, potrebbe essere plausibile SE si avesse la CERTEZZA che il "soggetto" del rapporto sessuale non sia stato Salvatore.

Circostanza ASSAI DIFFICILE da sostenere e da DIMOSTRARE.

tabula ha detto...

è vero Enrico, la circostanza di un'amicizia particolare di M. è assai difficile da sostenere e da dimostrare, vuoi perchè non ci sono apparenti segnali, e forse se ci fossero non sarebbero stati resi noti, vuoi per come ci è stata descritta la donna e il suo attaccamento al marito.
Però un fattore attrattivo verso i guai c'è ed è indubbio: quello estetico. Melania non passava inosservata, ci fanno sapere in molti. Melania era bella.
E vuoi che non avesse corteggiatori o spasimanti o ammiratori che sospiravano da lontano, pronti a fare carte false, ce ne fosse stata l'occasione?
Io stessa, che non ho nemmeno la metà della bellezza posseduta da Melania, ho avuto i miei bei grattacapi, e qui le donne sanno di cosa si sta parlando.
Perchè ci sono gli ammiratori sinceri, quelli che si accontentano di farti capire che sono felici tu esista, e poi ci sono le teste calde, quelli che si fissano, che si piccano, che gli piaci proprio tu e vogliono proprio te, che non li ricambi affatto, in un mare di altre più appariscenti o facili occasioni.
E allora cominciano i guai.

.. e di uomini così, che si ostinano ed è meglio non incontrare mai da sole in un vicolo buio, per non parlar di un bosco, ce ne sono..

Poi, se sei sveglia, li eviti. Se non ci arrivi subito o credi di poter gestire la situazione, o riescono ad intortarti in qualche modo fingendo di volerti parlare di tutt'altro, allora ti conviene dire tutte le tue preghiere.

Io ne ho dette, e ho anche fatto judo, e nonostante certi pericoli li fiutassi più di altre, nella vita mi son servite entrambe le cose.

Mimosa ha detto...

@ Enrico
e tutti i discorsi sulla Sg li hai cancellati?

Colgo l'occasione di chiarire: NON è una "mia" ricostruzione personale, ho messo assieme mille pezzetti di pensieri che aleggiano da dicembre sul blog.

Esclusivamente mia è invece la sequenza in tre tempi distinti dell'accoltellamento e l'inversione della tempistica dei tagli alla gola, che del resto avevo già postato. Ho pensato che potevano essere il colpo finale non iniziale.

Anche per la terza parte utilizzerò le vostre riflessioni, supposizioni, ipotesi ... è la parte più difficile da mettere assieme.

Ciao
Mimosa

ENRICO ha detto...

TABULA

d'accordo su tutto..però c'è un'altra una possibilità : supponi che il "corteggiatore" fosse un individuo AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO da cui fosse impensabile, vuoi per il ruolo ricoperto vuoi per il comportamento sociale conseguente, attendersi reazioni scomposte e/o violente.

M. quindi avrebbe potuto sentirsi gratificata da queste "attenzioni" e le avrebbe, non dico assecondate, ma semplicemente gradite senza temere conseguenze pericolose perchè garantita dalla irreprensibilità e dalla notorietà del "personaggio"

Comunque, lo ripeto, mi sembrerebbe una tesi impercorribile ...sebbene "qualche indizio" in questo senso ci potrebbe anche stare...

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
si voleva un "movente passionale" per un autore che non fosse il marito?
E dove lo vai a cercare se non in un altro individuo che aveva una qualche "passione" per la vittima?

Questa era la nuova ipotesi, altrimenti restavamo su quelle che sono già state pubblicate da Massimo come precedente lavoro della Squadra.

Mimosa

ENRICO ha detto...

MIMOSA

non li ho cancellati assolutamente !
Temo che LI CANCELLI la Procura e obblighi la difesa a fare altrettanto.
Ti meraviglieresti, visto il duo B&G ?
Per questo ho detto " difficile da sostenere e da dimostrare"

A meno che Salv. non si avvalesse di uno studio legale potente, inattaccabile e con a capo Al Pacino

Tiziana ha detto...

Enrico
quanto dici era esattamente ciò che avevo ipotizzato in una mia ricostruzione (ovviamente molto più elementare rispetto al quadro completo che ci ha saputo dare Mimosa). Ovvero, avevo immaginato che l'ipotetico spasimante fosse una persona di una certa rilevanza (nel bene o nel male). Ciò darebbe maggiore giustificazione a tutti i tentativi di depistaggio (non parlo dello staging, ma della stampa e dintorni).

Mimosa ha detto...

@ Tiziana ed ENRICO
e chi può escludere che la figura che ho messo nel quadro non sia "di certa rilevanza", mica ho dato dettagli per riconoscere in costui il fruttivendolo o il postino ...

Enrico
lo sai che la penso come te sul duo ... anche se da questa "ricostruzione" del movente passionale potrebbero trarre qualche spunto.
Ma figurati se ci possiamo aspettare che prendano i nostri scritti e li copino pari pari ... nessun maledetto avvocato lo fa anche se gli presenti un dettagliatissimo promemoria sui "fatti" che ti chiedono di descrivere ... ci devono mettere sempre la loro (tre esperienze personali, tre fatiche immani inutili).

Mimosa

ENRICO ha detto...

MIMOSA

forse mi sono espresso male.

La tua ricostruzione mette insieme TUTTE le supposizioni che abbiamo fatto in questi mesi, sulle quali abbiamo trovato un accordo e che ci hanno portato a ipotizzare la presenza di un SOGGETTO Y che possa aver colpito sotto l'impulso di un raptus passionale.

Il fatto è che per sostenere questa tesi in TRIBUNALE il duo B&G dovrebbe costruire una linea difensiva indagando sia su M. sia su "qualcun altro" che abbia "le caratteristiche giuste" del SOGGETTO Y . Cosa che mi sembra molto molto ardua considerando il clima e l'ambiente socio-culturale in cui è inserita la vicenda

Per questo dico - pur condividendo la tua narrazione e ritenendola verosimile - che mi sembra difficile che i legali di Salv.abbiano la forza di imbarcarsi in una simile impresa.

poi, per carità, tutto è possibile : anche che B&G siano meglio di 4 Perry Mason messi insieme

ENRICO ha detto...

MIMOSA

ho letto adesso il tuo ultimo commento.

In conclusione : siamo d'accordo su tutto.

Anche sul "personaggio misterioso" che BLOCCA le indagini

Mimosa ha detto...

Una piccola errata corrige:
un'altra volta Enrico mi sono rivolta a te mentre l'interlocutore era LucaP (parlando dei sensitivi).
scusatemi entrambi.

Mimosa

ENRICO ha detto...

TIZIANA,

non c'era bisogno che mi dicessi che avevi pensato LE STESSE cose: già lo sapevo ! :-) :-) :-)

Tiziana ha detto...

Mimosa
d'accordissimo. Nella tua ricostruzione c'è un soggetto Y che giustamente può essere chiunque.
La mia era un'ipotesi che rientrava perfettamente nel quadro da te proposto.

ENRICO ha detto...

MIMOSA
me n'ero già accorto ma mi sembrava inutile rimarcarlo tanto anche Luca avrebbe capito. Sono cose che succedono.

Mimosa ha detto...

Alla SQUADRA
per accontentare i cercatori di “oggetti sul comò” nella terza parte intendevo far entrare di tutto, ripescando memorie e allacciando i fili.
Ora (di nuovo) mi domando, a che pro?
La Difesa va per la sua strada e ha il caso Avetrana più redditizio di cui occuparsi … là si che sta rischiando una figura meschina.
Per dare spunti all’accusa che potrebbe correre ai ripari, nascondendo prove?
agli assassini che cercano di capire fino a dove arrivano le nostre intuizioni per volare a depistare là dove noi indichiamo?
a chi è interessato a muovere acque torbide per deviare la linearità delle deduzioni logiche di un gruppo di “poveretti” come noi che tanto ci appassioniamo per la Giustizia ma non capiamo niente di come invece la giustiza (minuscola) va?

Non lo voglio più fare, fatica eccessiva. Ognuno ci metta la sua fantasia o la sua logica per inquadrare le perline, i vari dna maschili, femminili, misti, le impronte, le siringhe, la scoperta del corpo preservato dagli animali e dagli insetti, e quant’altro ha lasciato perplessi.
Non siete d’accordo?

Mimosa

Mimosa ha detto...

Tanto, sulle figure in tuta mimetica viste a Villa Lempa abbiamo già discusso e anche fatto belle ipotesi ...
Non ci sarebbe niente di nuovo.

Mimosa

Tiziana ha detto...

No Mimosa,
non sono d'accordo. Sarebbe troppo comodo che stessimo zitti pure noi. Le idee le abbiamo e disponiamo anche di un'ottima coordinatrice che, fin qui, ha avuto la voglia, la capacità e la pazienza di dare una struttura organica ai nostri spunti di riflessione.
Mimosa, se per te non è troppo oneroso, io ti chiederei di continuare.
Grazie Tiziana

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