sabato 12 luglio 2014

Yara Gambirasio. Che fatica non essere colpevolisti...

Laura Bossetti                  Giovanni Bossetti
Mercoledì mattina ho unito le foto di Laura Bossetti e di suo padre Giovanni perché a prima vista mi sembravano molto somiglianti (nonostante il Dna ignoto1 ci dica che anche lei, come il suo gemello Massimo, non è figlia sua). A quel punto ho cercato di entrare sul blog, ma tutto si è fatto bianco. Allora ho chiamato il 187 e una centralinista mi ha detto che c'era un guasto e che avrei dovuto portare pazienza perché i tecnici stavano ripristinando la situazione e non avrebbero finito presto. Meglio, ho pensato, così stacco la testa dal blog e mi rilasso. Dopo aver portato i bimbi da mia madre sono andato a rilegare qualche libro, già stampati da giorni, e, neanche a farlo apposta, di fronte all'edicola accanto alla legatoria ho incontrato mia cugina che, puntandomi un settimanale a mo' di spada, mi ha mostrato una pagina zeppa di solo gossip e mi ha quasi attaccato. "Non vorrai difendere anche questo delinquente? Si vede dalla faccia che racconta pataccate. Io certe cose me le sento dentro, e questa faccia di bronzo è un bugiardo come la sua mamma!". Questo era solo l'approccio cui ho risposto dicendole che non difendo nessuno, che cerco di essere garantista perché se un domani accusassero mio figlio, non vorrei che venisse trattato come è trattato quel tale che si dice combaci con ignoto1 ma si dichiara innocente. "Lascia stare il dna che non sbaglia mai, hai ascoltato le interviste dei dottori? E' lui l'assassino e di lì non ci scappi!". L'ho salutata con un cenno della mano e, per tranquillizzarla, con un "forse hai ragione" quasi sussurrato. Dopo la rilegatura mi sono fermato al bar per un caffè e una rapida lettura dei giornali.

Stavo godendomi un bombolone quando mi sono sentito chiamare: "Ciao Massimo. Ho saputo di tuo fratello. Tutto bene?". Quindi i soliti tristi discorsi di questo periodo, già esternati ad altri, poi, dopo il caffè, ha cambiato argomento: "Ho visto che hai scritto qualche articolo sul biondino col pizzetto. L'altra volta stavo con te, ma stavolta sbagli, è lui l'assassino, credimi, l'ho capito dopo aver visto la sua foto". Cavolo, gli ho detto, io ti credo, ma non è il caso di aspettare almeno il primo processo? Così, giusto per farsi un'idea della vicenda. "Ma va là che lo sai anche tu che quello è un pervertito che seguiva le ragazzine. Ma l'hai visto in faccia? Deve marcire in galera! Voglio vedere come farà ad abbronzarsi in una cella!". A quel punto ho preso in mano un quotidiano locale e ho cambiato discorso dopo aver letto che a San Giorgio, frazione della città in cui conosco tante persone (avendoci vissuto per una decina d'anni prima del divorzio), una donna era morta a causa del tetano, e siamo nel 2014, contratto dopo essersi tagliata in giardino. Poi, dopo aver chiesto informazioni sulla sua famiglia e saputo che stavano tutti bene, sono uscito senza proseguire la discussione per andare a fare il pieno di GPL. Il benzinaio, che non è italiano ma in Italia vive da almeno venti anni, qualche settimana prima mi aveva visto e sentito parlare con "Bimbobell" (anche lui a mettere gas) del suo sito e del mio blog. A sua richiesta gli avevo spiegato che Bimbobell lavora in radio, che se voleva far svagare i figli poteva portarli ai suoi spettacoli e pure fargli ascoltare le sue canzoni collegandosi ad internet. L'ho visto sorridente e gli ho chiesto se avesse portato i figli a uno spettacolo, lui di rimando mi ha mostrato la copertina di una rivista, "Giallo", appoggiata accanto agli spicci sul piano della pompa. "L'hai scritto sul blog - mi ha detto - che hanno catturato l'assassino?"

No!, ho pensato, anche gli stranieri si sono italianizzati e soffrono di pregiudizio. Possibile che non ci sia un punto in questa città dove parlare di calcio e sciocchezze varie? Al che mi sono diretto alla Polisportiva Rumagna, dove durante la stagione sportiva si diverte a giocare mio figlio. Visto che a giugno ho costruito il sito "Polisportiva Rumagna 1952", sito che gestisco personalmente, volevo chiedere al presidente se avesse già preparato la formazione che parteciperà al prossimo campionato di prima categoria, così da iniziare a inserirla. I cancelli erano chiusi, ma all'ombra degli alberi del parco giochi, situato di fronte al campo sportivo, stava seduto un vecchio allenatore, persona molto in gamba, che in quel momento parlava con le madri di due bambini che si stavano divertendo sullo scivolo. Mi sono avvicinato e subito abbiamo iniziato a parlare di Rino Foschi, il direttore sportivo del Cesena Calcio, dei giocatori arrivati in Romagna e di quanto possano dare per far sì che la squadra non retroceda in serie B. Insomma, le quattro chiacchiere che mi auguravo in precedenza si erano finalmente materializzate. Però il tutto è durato poco, perché fra una chiacchiera e l'altra nel parcheggio sulla strada si è materializzato un furgone cassonato da cui sono scesi due muratori belli abbronzati diretti al bar. E' stato in quel momento che una delle due signore li ha indicati all'altra dicendo: "Hai visto che girano in coppia? Cosa ti avevo detto? Chissà con chi era quello là la sera che ha ammazzato Yara. Ieri era scritto anche sul giornale che doveva fare il nome del complice, se non l'ha fatto è perché i suoi avvocati l'hanno convinto a non dire niente". L'altra non ha aspettato altre imbeccate e subito ha detto la sua: "Io chiuderei in galera la moglie! Va che parlerebbe... perché lei sa tutto del marito, chi glieli ha lavati i panni sporchi di sangue? Solo che sta zitta e lo difende come quella zoccola della madre che ha fatto mantenere a suo marito i figli di un altro!".

Quando il mio amico mister mi ha indicato per dire loro che io di queste cose ne scrivo su internet, mi sono allontanato e ho deciso di andare a prendere i figli e tornarmene a casa. Mentre guidavo pensavo: "Speriamo che Bossetti sia davvero colpevole, perché ormai la condanna a vita non gliela toglie nessuno dato che i media hanno già sparato, e continuano a sparare, a raffica, notizie più che pregiudizievoli e che grazie a loro non si trova un garantista nemmeno a cercarlo nei luoghi più tranquilli. Se tutti sono certi che sia stato lui ad uccidere, come si potrà creare una giuria imparziale in grado di valutare con la mente libera ciò che gli inquirenti chiamano prove e indizi?". E qui mi è tornato alla mente il discorso della prima donna e quanto avevo ascoltato il giorno precedente: il servizio firmato da un giornalista d'assalto, Enrico Fedocci, uomo di mondo a cui piace la notte che da bambino è cresciuto a Parma accanto agli uomini dell'Arma, avendo un padre ufficiale dei carabinieri che a Palazzo Ducale (dal '92 anche sede del Ris) ci viveva. Insomma, un giornalista che sa come prendere le notizie, un giornalista che in quel servizio disse: "Un complice o forse dei complici. Massimo Bossetti incontra il Pm in carcere per parlare, raccontare, spiegare la sua verità. Una verità che probabilmente vede coinvolte altre persone nel delitto di Yara Gambirasio, come anticipato dal nostro telegiornale dieci giorni fa. Un giorno decisivo oggi per l'inchiesta, il suo ruolo, il ruolo di Bossetti rispetto ad altri protagonisti, potrebbe essere marginale. L'attore principale del delitto potrebbe essere un altro. Bossetti dalla sua cella ha cominciato a urlare: voglio il Pm, devo fare altri nomi. Sono stati i secondini a raccontare cosa è successo".

Per prima cosa mi è venuto di pensare che dovrebbe fare attenzione e non chiamare più secondini le guardie penitenziarie: ne conosco che potrebbero incavolarsi. Inoltre... che l'omicidio di Yara sia un crimine a più mani lo stiamo dicendo da quasi quattro anni, altro che anticipazione del suo telegiornale. Infine mi sono chiesto perché nel servizio televisivo abbia cambiato parole dicendo che  Bossetti ai secondini ha detto "devo fare altri nomi", anziché riferire la notizia per come scritto su Tgcom 24, cioè che Bossetti alle guardie penitenziarie avrebbe addirittura detto "non sono stato solo io". Ed allora ho lasciato i figli a mia madre e sono tornato a casa per scrivere un articolo, ma in internet ancora non potevo entrare, quindi ho rimandato e dopo aver recuperato i miei figli mi sono rilassato giocando con loro in un parco della città. Che pacchia!

Però questa mattina mi è tornato tutto alla mente e ho cercato in internet gli ultimi scoop di Enrico Fedocci. Ho così scoperto che è stato lui a dirci che Ester Arzuffi e Massimo Bossetti sapevano di avere i carabinieri alle calcagna e per questo l'arresto è stato anticipato per il pericolo di fuga (un pericolo di fuga dopo tanti anni dal delitto e dopo il tam tam mediatico su ignoto1 degli ultimi due? Non potevano tenerlo sotto controllo e attendere migliori intercettazioni o un vero tentativo di fuga?). Come è stato lui a dirci che Bossetti non ha fatto tutto da solo perché è troppo esile, quindi ha un complice. E sempre lui ci ha spiegato il motivo per cui il suo complice esista veramente. Infatti ci ha detto che lo dimostrano gli stessi avvocati difensori, visto che a domanda specifica non hanno voluto rispondere perché il procuratore ha secretato l'interrogatorio (ma Enrico, non hai pensato che forse i due legali non volevano prendersi una denuncia e per questo hanno taciuto sulle nuove domande del procuratore?). E questo non basta, perché lo stesso Fedocci ci ha proposto il video del furgone cassonato (immagini prese dalla stessa registrazione usata anni fa per proporci un furgoncino bianco e chiuso) ripreso in via Rampinelli (che a quanto pare non sembra neppure essere un Fiat Daily). Inoltre ci ha parlato di un altro video in cui lo stesso furgone passa per via Locatelli. Naturalmente quel furgone potrebbe essere lo stesso utilizzato da Bossetti per rapire Yara (questo gli han detto le indiscrezioni confidenziali) e il passaggio di fronte alla palestra dimostrerebbe che l'uomo stava attendendo l'uscita della ragazza (ma se Yara non doveva esserci in palestra quel venerdì, chi attendeva? Una ragazzina valeva l'altra perché aveva deciso di farsene una proprio quella sera?).

Mi spiace dirlo, ma qualcosa ha intoppato la testa di tanti. E quel qualcosa si chiama DNA. E' un qualcosa di colloso che blocca il collo e fa vedere tutto sempre e solo in un'unica ottica, quella colpevolista. Per questo Ester Arzuffi viene offesa continuamente con epiteti quali "zoccola", "traditrice", "bugiarda ecc.... Per questo anche la logica viene offesa continuamente da servizi spazzatura che mostrano tutto sotto la luce voluta da chi indaga e non sa da che parte farsi. Ed è triste ascoltare parole infondate, come è triste vedere violata la privacy di famiglie improvvisamente gettate sotto un ciclone mediatico che impone la presenza continua e assillante di giornalisti e telecamere davanti alle case altrui, quando non attaccate all'uscio. Ma ciò che fa più specie, è vedere che il giornalismo ha due anime. Enrico Fedocci, ad esempio, ha sempre in mano confidenze e indiscrezioni ed è sempre uno dei primi ad intervenire sulle scene del crimine, è sempre uno dei primi ad intervistare le persone coinvolte e a mostrarci il loro dolore. Lo fa, uno fra i tanti, senza chiedersi quale male possano fare le sue parole nel caso le confidenze e le indiscrezioni si dovessero rivelare carta straccia o, anche, nel caso in cui chi gli fornisce la confidenza non sia davvero in buonafede e lo usi per scopi propri. Ed è strano che lo faccia uno come lui che quando gli han chiesto di schierarsi si è schierato dalla parte opposta a quella che abitualmente usa, almeno ultimamente. Infatti lui è lo stesso che, in riferimento alle intercettazioni scoop di Panorama (quelle riguardanti il presidente della repubblica) scrisse:

"Da anni autorevoli testate facenti riferimento all’area della sinistra giustizialista utilizzano il paravento del segreto istruttorio e della tutela delle fonti giornalistiche per fare informazione-spazzatura e per divulgare informazioni, spesso infondate e comunque assimilabili a dati sensibili che i giornalisti sono tenuti a non divulgare. Stupisce che ad attaccare Mulè siano soprattutto i giornalisti che per primi hanno scatenato la polemica su Napolitano e la Procura di Palermo (...). Queste testate - anche in anni passati - non si sono certamente contraddistinte per puntuale verifica delle fonti, ne’ per corretta applicazione dei principi deontologici. 
Certo, sempre meglio sarebbe pubblicare un documento, le cosiddette “carte”, ma in questo caso la trascrizione delle conversazioni non esiste e le registrazioni sono chiuse a doppia mandata in cassaforte. Quindi? Cosa si fa? Non se ne parla? La decisione di Panorama, probabilmente, ha mandato in cortocircuito il cervello di molti colleghi abituati a ricevere “carte” dai soliti noti e incapaci di fare i giornalisti come si dovrebbe fare: chiedere, informarsi, verificare, scrivere (...). E’ vero che il giornalista non è tenuto a rivelare le fonti confidenziali, ma è altrettanto vero che il giornalista è obbligato a rispettare la privacy delle persone coinvolte in indagini in corso ed è anche tenuto a riportare solo notizie ufficiali o comunque posteriori alla chiusura della fase istruttoria"

Cosa dire? Forse che Enrico Fedocci, come tutti quelli che si occupano dell'omicidio di Yara, quando ci parla di indiscrezioni e confidenze riporta solo notizie ufficiali posteriori alla chiusura delle indagini? Ma ci faccia il piacere, direbbe Totò. Certo, in questo caso non si parla di politicanti d'alto bordo, di presidenti e procuratori che non debbono ascoltare ma ascoltano, si parla semplicemente della vita di un uomo (sua e di tutta la sua famiglia), marito e padre di tre figli, che improvvisamente s'è visto arrestare di fronte ai colleghi di lavoro e additare quale figlio della colpa di sua madre, senza neppure fare una verifica fra il Dna suo e di suo padre anagrafico. Un uomo a cui si è imposto il marchio infame di pedofilo assassino senza neppure attendere il rinvio a giudizio della procura. Non è la prima volta che accade, questo lo so, e non sarà l'ultima che qualcuno verrà condannato anche grazie ai nuovi volti mediatici. Il giornalismo è cambiato. Non esistono più giornalisti come Enzo Asciolla, che nonostante le perizie e le tante prove portate dalla procura, che fecero condannare una persona per omicidio, decise ugualmente di indagare sulle illogicità fino a ritrovare chi si era dato per morto e invece era vivo, Salvatore Gallo. Quindi non c'era omicidio su cui indagare e non c'era una sentenza da emettere, perché le perizie erano completamente errate.

Ora tutto è diverso. Grazie ai nuovi inviati viviamo il crimine in diretta, respiriamo la rabbia della gente e l'emotività più forte, quella che aumenta se il cronista dice una parola "a modo" e in sottofondo aleggia una musica intrisa di tristezza, ci invita a credere che non sia un pregiudizio quanto ci vien detto, ma la verità. Quella che quasi ci impone di seguire l'onda che cavalcano tutti, quella colpevolista...






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34 commenti:

magica ha detto...

buongiorno
ho capito che parlare di politica oppure di casi di cronaca come quelli piu' discussi . è preferibile parlare di ricette culinarie o di moda, oppure gossipare sugli attori di grido . anzi parlando di quest'ultimi viene fuori il peggio del peggio . a volte ci sono donne zoccolette che sbolognano opnioni azzardate su personaggi che sono imprigionati e incapaci di difendersi .. ho visto anche giornaliste opinioniste serie e so come la pensano , ma non si esprimono come vorrebbero . sono sempre sul chi va la' .sara' perchè devono mantenere una linea piu' che innocentista neutra ., per non infastidire il popolo maldicente .
percio' con persone con le quali discuto non parlo mai di politica e nemmeno dei questi casi mediatici . perchè sono come scrive massimo .. io li reputo "forcaioli" percio':
che prepari stasera a cena? si trovano spunti per cambiare il menu' .
mi azzardo solo in questo blog. lo so che anche qua si va' contro qualcuno che la pensa diversamente .ma siamo in virtuale .

magica ha detto...

ho osservato la foto di padre bossetti e figlia si assomigliano molto.
allora la figlia padrizza il figlio assomiglia alla madre occhi azzurri . avere gli occhi azzurri è abbastanza improbabile perchè gli occhi neri sono dominanti . .
guerinoni era moro, occhi neri, forse antonio bossetti li ha azzurri?la ester azzurri.. e si nasce spesso con occhi azzurri .. anche i miei genitori li avevano azzurri .

Gilberto ha detto...

Articolo graffiante ma anche amaro. Massimo, hai espresso meglio di me e con maggiore immediatezza narrativa quello che sta accadendo nel paese a tutti i livelli e in tutti gli ambiti. Non so perché però sono un po' ottimista circa la possibilità (come dice Magica) di trovare nuovi spunti per cambiare il menù. Sarà un presentimento o solo un'illusione? Chissà...

magica ha detto...

magari qualcuno osserva che manca il punto dove serve .. io li metto ma non si vedono sempre . a volte non si vedono - è un difetto del computer ?

Anonimo ha detto...

Massimo

Ah, il DNA! Questo simpatico sconosciuto! Pensa che una delle pochissime sostanze corporali che non lo contengono e' proprio la semenogelina! Cosa c'entra? Proprio niente, ma che altro vuoi che ti dica? Ti ho letto ed e' sconcertante. Forse gli esseri umani non possono non avere un colpevole che rappresenti tutti i colpevoli cosi' da vomitargli addosso le loro frustrazioni personali e i torti subiti e che uno paghi per tutti. O forse hanno solo bisogno di un mostro da additare per sentirsi migliori di qualcuno.
A chiunque dovesse fermarti nuovamente sulla colpevolezza di Bossetti, consiglia The Confession di John Grisham oppure Gone Girl di Gillian Flynn. Il primo e' sul mostro pubblico e molto bello, il secondo me lo ha passato un'amica, e' scritto con i piedi ma... se non e' colpevole "lui"...?!

Gilberto
Ho letto i tuoi link...

L'articolo di Enzo Pennetta rispecchia sicuramente un'opinione che pero' andrebbe sostenuta su una rivista scientifica seria per permettere ad altri di dibattere e (probabilmente) contestare...

Il forum di intopic, invece... Ah, povero Marcorocco o come si chiama il tipo dell'interessante confronto dna/hiv! Ci ho rivisto me quando decisi di addentrarmi nei "meandri del liquido spermatico"! Subito lo hanno attaccato senza neanche capire che quanto ha postato in realta' e' un fatto nudo e crudo e non merita altro che un cenno di assenso. E' OVVIO che il DNA di Bossetti debba poter subire l'iter del blind test (DOUBLE BLIND dico io) e sempre e comunque testare come DNA unico di fronte a 100, 1000, 18000 e 10000000 di altri DNA! Non vedo a cosa servano gli attacchi di altri commentatori. Solo per dare fiato alla bocca? O forse pensano di ipnotizzare il lettore per tirarlo dalla propria? Cosa posso dirto altro che mi spiace ma, dopo pagina 2, sono saltata all'ultimo post e, ahime', ho chiuso.

Ciao. Annika

Anonimo ha detto...

Piuttosto che dividere la massa tra credenti e non credenti - tu ci credi al dna? certo, e' imbattibile, lo dice anche la tv! - perche' nessun giornalista pone una semplice domanda?

La domanda: invece di barcollare nel buio o fare una figura un po' bruttina con ipotesi campate in aria sulla densita' del dna ("Densita' del dna, cosa essere tu?"), perche' non hanno analizzato la fabric stain (traccia sui leggings) contro il RSID-blood test? Davveri, perche'? Il sangue non si disintegra entro 48 ore come la Sg nel canale vaginale. E poi qualunque RSID test costa una miseria, tipo quanto un cappuccino! Sangue o non sangue, in mezzora conosci l'origine della traccia. Perche' non l'hanno fatto? Forse perche' se non e' sangue non puo' essere altro che...

Lo dico? O forse non si puo' dire? Non si puo' sapere? Come chi ha ammazzato Melania non si puo' dire?

Fate voi, ma di fronte ad una bolletta allo stato e a tutti i contribuenti per 4 lab che esaminano 18000 dna e lo confrontano con un dna "SMISTATO" (ma non sempre il tuorlo viene fuori per bene dalla frittata...), com'e' che nessuno poteva prendere un RSID stick da qualche euro e testare la traccia sui leggings per Glicophorin A...!

Glicophorin A. Aveva 13 anni... capite cosa intendo?

Annika

Vanna ha detto...

Massimo, il tuo articolo è bello perché è pieno di umanità, disegna l'amarezza del reale mentre viene fuori, palpabile, la tua sensibilità.

Vanna

Gilberto ha detto...

Sì Annika
Pur non potendo entrare nello specifico (non ne ho le competenze) avevo intuito che Marcorocco avesse semplicemente messo il dito sulla piaga. Uso una metafora: facile effettuare comparazioni tra somiglianze certificate, più difficile quando in una folla anonima (IN CIECO) bisogna cercare l'ago nel pagliaio, un volto che si crede conosciuto ma che in realtà ha molti tratti indistinguibili da altri volti). Il calcolo delle probabilità in quel caso non aiuta e la fortuna nemmeno... Ovviamente per sbandierare un grado di precisione del tipo 99,99999987 occorre procedere a milioni di verifiche. In difetto la percentuale scende in proporzione fino a quella del semplice lancio di una moneta… Spero di aver afferrato il senso.
Ciao
Gilberto

Anonimo ha detto...

Buonasera,
ieri nella trasmissione di canale5 hanno approfondito la denuncia della ragazzina che sarebbe stata seguita dal furgone il giorno prima della scomparsa di Yara.

Dico solo che in alcuni titoli avevo letto persino che era stata seguita da un cassonato verdino (ah, ho pensato, ma che precisi, non lo chiamano più bianco, doveva essere proprio quello di bossetti!)

Bene nella trasmissione hanno specificato invece che la ragazzina, affiancata dal mezzo, e sentendosi seguita, proprio per il fatto di aver cercato via di fuga girandosi il meno possibile non era stata in grado di dire ne' il colore ne' nemmeno se fosse un cassonato.

Non ho parole per il livello della ns informazione.

Hanno poi fatto vedere il solito video del viavai di furgoni cassonati, furgoni chiusi, macchine grige, tutti passati in poco tempo nella zona coperta da telecamera.
Per quale arcano motivo piu' ne passavano, più si rinforzava l'idea colpevolista? Doveva invece essere l'esatto contrario dato che Bossetti non poteva certo, pur di rapire yara quella sera, guidare contemporaneamente tutti i mezzi che possedeva.. ma quando parli con qualcuno ti dicono proprio così: hai visto che faccia? E' colpevole!

Sono certo elementi (le coincidenze, le celle, i video etc.) che, nel segreto, gli inquirenti dovrebbero vagliare, ovvio, ma la gente ha proprio il bisogno di avere qualcuno da sbranare, cui dare addosso.

V.

Anonimo ha detto...

Sto guardando queste foto e penso: ma non era uguale al Guerinoni questa donna?
.. con quella faccia tonda..?
Era solo la faccia tonda di chi è sovrappeso a dare la somiglianza?

Perchè invece qui: fronte uguale, sopracciglia uguali, naso, bocca uguali.

E' dura capirci qualcosa..

V.

Annamaria Cotrozzi ha detto...

Sei geniale, Massimo. Buona domenica a te e a tutti gli amici del blog.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buona Domenica a tutti cari amici.Il mio caro amico Massimo sforna articoli che sono una meraviglia.Da circa un mese l'uomo col pizzetto dorato e con l'abbronzatura artificiale sta rinchiuso in carcere con un accusa infamante,quella di aver ucciso una ragazzina e di avere abbandonato il corpo in un campo vicino ad una discoteca.Quattro anni di indagini e finalmente il presunto colpevole è stato identificato,questo grazie ad una traccia non meglio identificata, e che dicono di essere il suo dna senza alcun dubbio,la scienza non sbaglia mai... o quasi.Il fatto è che quando la scienza sbaglia chi ne paga le conseguenze è qualche povero disgraziato finito in quelle maglie della giustizia e di cui è difficile uscirne.Personalmente sono abbastanza scettico quando sento un P.M dire che non ha dubbi.Einstein ha detto: "E più facile spezzare un atomo che un pregiudizio",la gente giudica e i giudici condannano,in fondo è il popolo che vuole un colpevole ad ogni costo.Ho più certezze in quel che dice l'amica Annika che in quelle dei vari laboratori che hanno fatto le analisi di questo pseudo DNA estratto e modificato a loro piacere,quindi come faccio a non avere dei dubbi su un DNA analizzato e modificato per arrivare ad un solo risultato? che il colpevole è lui,Massimo Bossetti.

"Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi".Albert Einstein.
Auguro a tutti una tranquilla e felice Domenica.

Stefania ha detto...

Abbiamo certezza non sia stato eseguito l' RSID-blood test?

Stefania

Anonimo ha detto...

buongiorno. chiedo scusa se la domanda è fuori dal post. tempo fa ho letto sulla foto della macchina del Bossetti, che era postata pure su facebook. non ricordo ( se un articolo di massimo o una sua risposta) su dove era stata scattata la foto.
potrei avere un chiarimento al riguardo dalo stesso massimo o chi ne sa qualcosa?
grazie

Luca

Unknown ha detto...

Ciao Luca,

la foto è stata scattata nella strada parallela alla via Locatelli, se vai su google maps non puoi sbagliare (c'è solo quella in Italia), devi solo digitare "via caduti e dispersi dell'aeronautica".

L'auto era parcheggiata dove sono ora i parcheggi "a spina di pesce" e aveva un lungo carrello chiuso al traino. In effetti era quel carrello che Bossetti aveva postato su facebook.

La sera del rapimento, quella strada era chiusa al traffico da entrambi i lati perché c'erano lavori in corso. Non è residenziale, quindi non ci sono case, solo il campo sportivo da un lato e una lunga siepe dall'altro.

La particolarità sta nel fatto che proprio dove finisce quella via e inizia via Morlotti, la sera della scomparsa, circa nell'ora della scomparsa (comunque prima delle 19.00), una signora, che abita dall'altro lato della Morlotti (ma sempre nella via Morlotti dal n.8 al n.20 - una strada chiusa), vide un'auto parcheggiata con all'interno un uomo in attesa che poco dopo fu raggiunto da un altro uomo (che parcheggiò sulla Morlotti a cinque metri da via Rampinelli e attraversò la strada per parlare all'altro attraverso il finestrino)

Spero di esserti stato utile, Massimo

Anonimo ha detto...

Si Stefania,

proprio data la natura del RSID-blood test, abbiamo la certezza che non sia stato effettuato. Altrimenti, avremmo anche la certezza (positiva o negativa) sull'origine ematica della traccia piuttosto che qualche mera speculazione deduttiva - densita' del dna, davvero?? Suvvia!

Ciao. Annika

Anonimo ha detto...

massimo grazie della risposta
Luca

Anonimo ha detto...


Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità.
ulisse

Stefania ha detto...

Annika, grazie per aver risposto alla mia domanda. E' evindente a mio avviso che il fatto non se ne sia parlato non esclude a priori l'esame sia stato effettuato.

Se ne sei sicura, è evidente che la scelta degli inquirenti di non effettuare l'esame lascia e pareccho perplessi.

Stefania

Unknown ha detto...

Avrei voglia di scrivere un altro articolo per infamare i soliti giornalai e i soliti Editori. Ma non posso scrivere in continuazione, quindi mi sfogo inserendo un commento che non ha nessuna pretesa se non di essere una mia valvola di sfogo.

Oggi tutti i media hanno detto o scritto: La verità di Bossetti: E' stata una vendetta contro il padre.

Un titolo, o un'apertura da telegiornale, altamente falso, come è facile dimostrare, che però colpisce la mente di chi non si da pena di entrare nella notizia ma la ascolta senza sentire la necessità di capirne di più. Questa è un'ulteriore dimostrazione di come facciano i media a spargere il pregiudizio sui loro lettori o telespettatori che, è immaginabile, dai giornalisti (cani agli ordini dei pastori) sono ritenuti alla pari di un gregge di pecoroni da guidare all'ovile in quanto non in grado di capire la diversità fra le parole inserite nell'articolo e il titolo che lo precede.

Infatti non è Bossetti, come scritto nel titolo, a dire che Yara è morta a causa di una vendetta. Non è una sua verità, era la collettività a parlarne, a credere quanto i media gli stavano facendo credere. Se si tornasse alla fine del 2010 si potrebbe notare che ogni giornale parlava della Lopav e di Locatelli, fuggito in Spagna e ricercato. Ecco le parole dette da Bossetti:

"In cantiere dicevano tutti che Yara era stata uccisa per una vendetta contro il padre, Fulvio Gambirasio".

In cantiere dicevano...

E che i media si siano accaniti e coalizzati per carpire la fiducia degli italiani, lo dimostrano i tanti articoli usciti dopo l'interrogatorio del Gip Maccora. Nessun giornalista ha mai scritto o detto che Bossetti contestava il Dna, tutti a ripetere solo che non si spiegava come il suo dna fosse finito su Yara. Invece ora scopriamo che ha detto: "E' impossibile che sia stato trovato. Ma se venisse dimostrato senza nessun dubbio che il Dna è mio, bisognerà capire perché è stato trovato lì. Io non lo so. Il dna mi incastra? Ma io giuro sui miei tre figli che Yara non l'ho mai né conosciuta, né vista, né incontrata".

"Quella sera sono tornato a casa dopo il lavoro, ho fatto la doccia, ho cenato con moglie e figli, ho guardato un po' i quaderni dei miei bambini, giocato con loro che vanno sempre a letto alle 21. Poi sono stato sul divano a guardare la televisione. Sono un uomo metodico, un abitudinario. Faccio sempre le stesse cose: lavoro, doccia, cena, divano. Io mi proclamo innocente. Non ho mai fatto male a nessuno. Ho 43 anni, ho la testa sulle spalle, un bel lavoro, una bella moglie e tre figli che mi aspettano a casa tutti i giorni. Mai avrei potuto fare una cosa così. Glielo posso giurare sui miei figli: non ho fatto niente"

Tutto questo mi sembrava giusto scriverlo, Massimo

magica ha detto...

le tv ci sbattono ogni giorno in faccia la foto di bossetti, seduto sul divano attorniato dagli animaletti di casa, un uomo cosi' non è un cattivo che importuna una ragazzina coetanea di sua figlia .
oltre agli animaletti si vede lo sguardo ambiguo . l'avranno fotografato alla sprovvista -
è la solita solfa di quando ci fanno vedere sabrina misseri .. anche lei con uno sguardo . sottecchi..poi la cosima che spinge misseri in casa .. a questi giornalisti dovrebbe capitare un qualcosa che li fa provare le malefatte che hanno fatto alla gente indifesa . anche a canale5.. al venerdi' sera se ne sentono di tutti i colori . raccontano fandonie per la gente credulona . quella che sta' al computer legge i commenti nel blog .. pieno di luoghi comuni ,, gli opinionisti danno il loro contributo eh beh sono pagati per parlare . anche il criminologo ha tirato in ballo tutti i protagonisti dei casi mediatici additandoli da colpevoli .. sono ipocriti perchè avranno capito no? chi si trova in galera da innocente . non si fanno mai un esame di coscenza?per pensare quanto dolore causano nei familiari e indagati con i loro discorsi ..
a volte mi chiedo :ma si possono sputtanare le persone in quel modo? non sono da denuncia? se non si puo' nemmeno dire cretino a uno... che ti querela . non capisco

Anonimo ha detto...

Ciao Stefania

PREMESSA: SE IL RSID-BLOOD E'STATO EFFETTUATO, E'STATO TENUTO ALTAMENTE TOP SECRET...

Da p. 4 dell'ordinanza (che non ho letto, non intendo leggere e copio-incollo da un post di Mimosa)

"...conforta l’evidenza che a produrre le tracce sia stato un fluido abbondantemente cellularizzato e non compatibile con altre sostanze organiche poco ricche di DNA (es. sudore, urina, lacrima, touch evidence)"

Quanto sopra dimostra:

A. Che la traccia non e' stata esaminata con il RSID-blood. Se hai il risultato positivo o negativo dato dal miglior forensic test attualmente in uso, non hai bisogno di densita' del dna a "confortare" alcuna tesi!

B. Attenzione alle parole! Tra parentesi e molto en passant si fa un elenco di tracce corporali che, a detta del GIP, presenterebbero minore densita' bla bla bla... Il discorso e' altamente campato in aria e SULL'ORIGINE DI UNA TRACCIA NON SI PUO' SPECULARE. Meno che mai per una traccia trovata tra le gambe del cadavere di una bambina! Ma, nonostante questo, ancora tra tutte le possibili origini del dna della traccia (elencate con "es." iniziale a creare un'aria casuale ma dovizia nella lista completa tanto da aggiungere "la lacrima"!), cosa manca? Manca LO SPERMA! E perche' manca?

Ricapitolando, le cose stanno cosi': ufficialmente non si ha alcuna certezza sull'origine della traccia su leggings/mutandine. Sempre ufficialmente, se il RSID-blood fosse stato effettuato, ne avremmo la certezza perche' in quel caso nell'ordinanza si parlerebbe CON CERTEZZA di positivita' ematica (ovvero positivita' del glicophorin A). Non si sarebbero messe nero su bianco elucubrazioni che di analisi forensiche hanno poco e niente. MA SE il RSID-blood fosse stato effettuato e avesse testato negativo...? Be', stando alla "teoria della densita' del dna", dalla quale mi dissocio, le cose cambierebbero radicalmente, giusto, perche' ci sarebbe solo un'altra possibile origine...

Detto questo, personalmente credo che il RSID-blood proprio non sia stato effettuato. Ma, dato che il sangue non si "autodigerisce" e che un minimo di traccia dei leggings esiste ancora, suggerirei di effettuare il RSID-blood test ADESSO. Visto che il RSID-blood non da falsi positivi, non da high dose hook effect e testa positivo solo con il sangue e solo con sangue umano, se la traccia e' effettivamente ematica come pensano, testera' positiva. Se invece dovesse testare negativa, avremmo la certezza che l'origine e' altra.

Ciao. Annika

Stefania ha detto...

Grazie, Annika. Volevo arrivare proprio al dunque ....

Stefania

PINO ha detto...

@ KIBA
Furono i vari mezzi di comunicazione editi nella prima decade di marzo, a riportare la notizia che, durante gli esami autoptici sul corpo di Yara, furono estratti piccolissimi brandelli epidermici, fra gli incisivi e l'apparecchio metallico, correttivo, che la ragazza portava.
Tali brandelli, furono associati a quelli dei genitali del rapitore.

A tale scopo, come ha ricordato con precisione Massimo, furono ordinate ricerche su eventuali interventi medici o chirurgici, prestati, a persone, in ospedali, medici privati ed alre strutture sanitarie.

Le discussioni ed i commenti sulla notizia si estinsero in breve tempo; ed a pensarci, col "senno di poi" sembra stranissimo.

La notizia del pelo o peli pubici, rinvenuto/i nella stessa sede del "brandello" è, stata diffusa più recentemente: non saprei, francamente, se si tratti di una confusione, fra gli elementi organici, anche se ben diversi, oppure se la prima notizia pervenutaci fosse incompleta.
La domanda che si impone, se quel ritrovamento ci fu, è: sono stati analizzati quei reperti? se si quali sarebbero i risultati ottenuti?
Ed ancora: se la notizia era vera, perchè non se n'è più parlato?

Era anch'essa una "bufala", oppure è stata taciuta, come le generalità della "macchia" da cui è stato estratto il dna di "ignoto-1", come ipotizzato da Annika?
Ciao, Pino

14 luglio 2014 0

magica ha detto...

allora se quei reperti esistono . (i peli pubici) perchè non lo dicono ? per caso hanno scoperto che non sono di bossetti? allora per evitare una gogna mediatica fanno silenzio? non credo che possano arrivare a questi livelli. pero' se non esistono tali reperti perchè scomodare ospedali o chirurghi ??..che vengano allo scoperto .. il ministro dell'interno ha detto che abbiamo il diritto di sapere -

Anonimo ha detto...

Gran bel blog! L’ho trovato per caso… e devo dire che sono rimasta favorevolmente colpita per i toni che si usano. Gli autori sono eccezionali, i commentatori molto educati e preparati. C’è tanto di quel materiale scritto con cognizione, che ci si perde piacevolmente a leggerlo. Di questi tempi, in quest’epoca assurda, non è facile trovare qualcuno che riesca ad esprimersi dopo aver soppesato e, soprattutto, pensato le parole da scrivere. Se da una parte il web ci ha concesso la libertà di informazione e di parola, dall’altra ha dato libero sfogo a frustrazioni personali e ha trasformato le persone in incalliti commentatori con pulsioni dissennate.
Su questa storia di Massimo Bossetti ho letto – e continuo a leggere - commenti da altre parti che mi hanno fatta rabbrividire e indignare.
Da quando lo hanno arrestato (dal linciaggio immediato della gente fuori dalla questura che gli urlava insulti a squarciagola mentre veniva portato via in macchina, e dal linciaggio mediatico che ne è seguito), ho provato un forte disgusto… Fin da subito a me era parso non c’entrasse niente. Le immagini che hanno trasmesso ripetutamente in tv del suo fermo, mostravano alla mia sensibilità un uomo spaventatissimo: continuavo a vedergli in mezzo alla faccia un punto di domanda enorme, come di uno che non capisse (e neanche riuscisse ad immaginare) assolutamente cosa gli stesse succedendo. In preda all’incredulità mi sono tenuta informata per ogni notizia che lo riguardasse, perché sono ostinatamente convinta che sia innocente, e sono in trepidante attesa che venga liberato. Purtroppo però ho forti dubbi che questo avvenga. Oramai stanno facendo convergere troppi indizi colpevolizzanti, ovvero stanno dimostrando (a noi) che costui dev’essere obbligatoriamente ritenuto responsabile del gravissimo fatto per cui è accusato.
Trovo fantascientifico che abbiano estrapolato un dna da un francobollo leccato da un uomo morto 15 anni fa. Che abbiano perseguito su questo indizio e che abbiano scoperto, dopo 4 anni, a chi appartenesse quel dna. A parte tutto quel che è già stato sapientemente descritto qui, io che non so, né capisco nulla di dna, mi è sembrato tutto molto inconsistente… e mi sono chiesta da subito se a Massimo Bossetti gliel’avranno davvero fatto - con scrupolosa attenzione - questo esame del dna. Ora, vedendo questa foto della sorella GEMELLA e del padre (ma siete sicuri al 100% che sia il sig. Bossetti Giovanni e non un altro parente?), provo quasi paura perché ci vedo una somiglianza raccapricciante. Sono uguali, in tutto e per tutto, stessi tratti somatici. Stessa bocca, stesso mento, stesso naso, stessa arcata sopraccigliare, stessa fronte. E non è frutto di suggestioni varie, come potrebbe essere la fotografia di Guerinoni giovane raffrontata con la fotografia di Massimo Bossetti oggi (dove io non vedo nessunissima somiglianza).
È la dimostrazione visiva e indiscutibile che il padre di Bossetti sia davvero il sig. Giovanni Bossetti. E che la sig.ra Ester Arzuffi dice la verità. Mi chiedo come faccia il sig. Giovanni stesso a dubitare, avendo visto in faccia la figlia per 43 anni.
Ma la domanda ora mi sorge spontanea: queste fotografie raffrontate non possono essere visionate dagli investigatori? C’è un modo per farle pervenire in procura a Bergamo?? Se non possono (o non vogliono?) rifare il test di paternità basterebbe guardare con occhio critico le fotografie. Ma dovrebbero farlo subito, senza far passare i giorni che sono come macigni che stanno schiacciando la testa di troppe persone.
Tutto questo lavoro certosino e profondamente intelligente che viene fatto su questo blog, quale finalità ha? Possiamo pensare, elucubrare, analizzare, in funzione di un aiuto concreto? Possiamo attivarci in qualche modo a far diventare consistenti (e a trasmettere a chi di dovere) i nostri dubbi?
Oppure possiamo solo sperare di venire in qualche modo ‘intercettati’ e che qualcuno si prenda la briga di attenzionare le nostre ipotesi?

Gilberto ha detto...

Caro anonimo delle 21:11:00
I complimenti fanno sempre piacere soprattutto se espressi con toni argomentativi. Credo che al Blogger Massimo Prati non possa che far piacere una new entry che voglia commentare e magari perché no, portare anche il suo contributo, almeno credo perché anch’io sono un ospite che porta il suo piccolo apporto. Comunque per dissolvere magari un’aura mistica e collaborativa, guarda che anche qui, come nelle migliori famiglie talvolta si accende la polemica e non da poco... Massimo da bravo moderatore riesce, quasi sempre, a spegnerla sul… nascere. Dunque a nome di Massimo, spero non me ne voglia, mi permetto di darti il benvenuto. GILBERTO

Minnie ha detto...

@ Anonima

non soffermiamoci ad un dna estraopolato da un francobollo leccato ... è stato anche riesumato il cadavere di quella persona!

Mi auguro che gli investigatori stiano lavorando ed abbiano in mano certezze che a noi non è ancora dato a sapere e magari, chissà, che qualcuno di loro trovi "spunto" dalle ipotesi di questo blog ... ;-)

Anonimo ha detto...

Sono “l’anonimo delle 21.11.00”… chiedo scusa per non essermi firmata, potete chiamarmi Monica.
Ti ringrazio Gilberto, e (scusa se mi ripeto) ringrazio soprattutto per lo straordinario lavoro che fate. Massimo Prati è un blogger coi fiocchi, e tu (solo un ospite?) non da meno.
Minnie, grazie anche a te per la tua risposta.

Stefania ha detto...

Monica, dove c'è scritto Nome/URL scrivi sempre Monica e firmati sotto ogni intervento. Cosi' ti si riconosce! Benvenuta.

Stefania

Vanna ha detto...

Buonasera, appena tornata da una vacanza leggo, tra le altre "nuove",le seguenti riflessioni:
-peli pubici che non si sa bene se esistono, se sono stati analizzati.

Però è sicuro che quelle tracce sono sangue e si esclude siano sperma.
Però si è andati a trovare un francobollo di anni prima, dal quale si è estrapolato un dna dalla saliva umettata sul francobollo.

E' normale questo modo di procedere?
Per me no.
Infatti, per infierire sul personaggio Bossetti che doveva già essere stato posizionato all'orizzonte, si è andati ad aprire una bara e a confrontare il dna del francobollo con quello di Guerinoni.

Mentre dalle altre tracce non sono stati estrapolati altri elementi chiarificatori, dal francobollo sì.

Nel frattempo le piste "costruttive", lavori in nero,denaro sporco, eventuali vendette e ricatti, no eh?
Tutto a posto nell'economia costruttiva del luogo.

Ma quanta discrezione quando si manipolano i denari e si paventano rapporti poco chiari tra il legale e l'illegale!

A me sembra talmente evidente che SOLO su quel dna hanno lavorato fin da subito per allontanare altri sospetti.

magica ha detto...

buogiorno
condivido in pieno il ragionamento di vanna

Anonimo ha detto...

secondo me invece lei è identica a Guerinoni, stessa conformazione del volto, taglio degli occhi e bocca. Suo fratello Massimo somiglia alla madre Ester, ma la sorella Laura è identica a Guerinoni.

cicobandito ha detto...

Alla luce degli ultimi sviluppi è ancora cosi difficile???
Forse conveniva essere innocentisti per perorare le proprie cause!!!
Non so cosa sia peggio!!!