sabato 13 ottobre 2018

Massimo Bossetti... come ti faccio credere di aver condannato un assassino

Di Massimo Prati e Gilberto Migliorini


Molto probabilmente non ci sarebbero stati nessun arresto e nessun processo se Massimo Bossetti fosse vissuto fuori dai confini italici. Purtroppo per lui è un cittadino italiano che vive in Italia... e in Italia da quando esistono i processi indiziari, la cultura giudiziaria invece che progredire è regredita tornando all'epoca di Alessandro Manzoni quando nel Incipit della “Storia della Colonna Infame” scriveva:
“Ai giudici che, in Milano, nel 1630, condannarono a supplizi atrocissimi alcuni accusati d'aver propagata la peste con certi ritrovati sciocchi non men che orribili, parve d'aver fatto una cosa talmente degna di memoria, che, nella sentenza medesima, dopo aver decretata, in aggiunta de' supplizi, la demolizion della casa d'uno di quegli sventurati, decretaron di più, che in quello spazio s'innalzasse una colonna, la quale dovesse chiamarsi infame, con un'iscrizione che tramandasse ai posteri la notizia dell'attentato e della pena. E in ciò non s'ingannarono: quel giudizio fu veramente memorabile.” 

Da ieri sera Massimo Bossetti per la giustizia italiana è colpevole. Non ci strapperemo le vesti. Sappiamo aspettare, siamo fiduciosi che la verità verrà a galla, magari fra troppi anni come capitato ad altri condannati innocenti.

Ciò che è accaduto è oramai la "normalità giudiziaria". Per un perverso meccanismo psicologico si è finiti per credere a qualcosa diventato talmente di dominio pubblico, così lapalissiano e corroborato mediaticamente, da non aver altra necessità di conferma se non quella della voce che corre. La voce si presenta come la spiegazione ideale degli indizi che essa stessa ha immaginato. La voce è un dato ‘oggettivo’: i membri di un gruppo, sia mediatico che popolare che investigativo che peritale che istituzionale che giudiziario, ‘parlano e riparlano’ dando origine a un racconto, a un’ipotesi accusatoria che facilmente può essere convalidata da indizi double face che si adatterebbero a chiunque venisse arrestato. Perché, in un altro eventuale "caso Yara", migliaia di persone potrebbero adattarsi a una qualsiasi ricostruzione accusatoria... ah già, ma nel caso in questione c'è il famoso mezzo dna di ignoto uno che accusa!

Il fatto a dir poco sorprendente è che si asserisca giudiziariamente che Massimo Bossetti è figlio di Giuseppe Guerinoni senza che sia mai stato fatto un confronto diretto fra i due Dna originali padre e figlio, che nello stesso tempo si dichiari che Massimo Bossetti non è figlio di Giovanni Bossetti senza che esista agli atti il documento di analisi del Dna che lo proverebbe. Si è andati per induzione con un ragionamento del tipo: un mezzo dna ci dice che ignoto uno è figlio di Guerinoni, quel mezzo dna ha una parte maggioritaria compatibile con quello di Massimo Bossetti e, pertanto, Massimo Bossetti è figlio di Guerinoni... quindi è ignoto uno, ergo è l'assassino. Motivo per cui non c'è motivo per fare un'analisi diretta che dimostri questa ormai assunta verità.

Questo ragionamento induttivo lo si è fatto senza considerare che prima di rovinare una famiglia e far marcire in galera un uomo incensurato, visti i migliaia di casi in cui l'errore ha mandato a morire in carcere persone innocenti, sarebbe d'uopo fare anche quelle verifiche che pur sembrando inutili servono da prova del nove per la verità.. 

Parlare di anomalie è riduttivo. Prendiamo quanto pare accertato mediaticamente e analizziamolo in maniera seria senza trascendere nei soliti pettegolezzi. La dottoressa Gino dice a processo che c'è stata una analisi fatta dalla famiglia a Torino e che Massimo è figlio di un altro padre, non sa però se Guerinoni o chi altri visto che il confronto diretto fra dna originali non c'è stato. Ammettiamo pure che il documento in quel di Torino esista e che dica in sintesi che Massimo non è figlio di Giovanni. Va tutto bene così? No. Primo, non sappiamo chi ha firmato il documento e, secondo, sappiamo che l'analisi non è stata ripetuta in un altro laboratorio... eppure non è certo la prima volta che un test successivo ribalti gli esiti di un test precedente. Un errore è sempre possibile. I test si rifanno anche per gli atleti che non ammettono di essersi dopati... perché non ripeterli per chi rischia l'ergastolo?

I documenti nella pratica scientifica vengono pubblicati proprio perché possano essere ricontrollati da altri (riproducibilità e ripetizione). Peraltro, in questo caso non sappiamo neppure con quali modalità e su quali reperti è stato effettuato il test e non si conoscono i risultati analitici (la dettagliata relazione tecnica comprensiva di cromatogrammi e analisi statistica dei risultati, e i "dati grezzi" provenienti dalle apparecchiature di analisi, utili per le verifiche). 

Un nuovo test di verifica in un nuovo laboratorio sarebbe stato obbligatorio e lo doveva ordinare il giudice a processo per essere certo di non incorrere, per superficialità, in un errore grossolano ma enorme. Eppure nemmeno la cassazione ha deciso di effettuarlo. Tutti certi, per induzione, sia che l'assassino di Yara sia il proprietario del dna monco rimasto miracolosamente intatto su un lembo degli slip dopo tre mesi di neve pioggia e sole, senza considerare i liquidi organici che spazzano via qualunque cosa e gli animali attirati dal cadavere, sia che ignoto uno si chiami Massimo Bossetti nonostante non ci sia mai stata una comparazione diretta.

L'imputato può chiedere al giudice che deve tutelare anche il suo diritto alla difesa che le sue ragioni vengano ascoltate, che si faccia una perizia in più per stabilire se mente o dice il vero. E quel giudice ha l'obbligo giuridico di accogliere tale richiesta... se è un giudice che applica la legge usando il buonsenso del padre di famiglia. Se poi oltre che al buonsenso è dotato anche di un buon spirito critico, a maggior ragione quel giudice deve accordare la perizia perché non può fare a meno di chiedersi il motivo per cui l'accusa si opponga a tale richiesta. Se le induzioni della procura sono giuste cosa può temere un procuratore da una analisi che non farebbe altro che confermare la sua tesi accusatoria?

Forse può temere di aver sbagliato qualcosa e non può uscire dal seminato perché la condanna dell'imputato sarebbe a rischio? Forse sa qualcosa che né noi né i giudici sappiamo?

Cosa sarebbe accaduto se una nuova perizia avesse dimostrato un grossolano errore di laboratorio? Se avesse dimostrato che il dna di Massimo Bossetti nulla c'entrava con l'omicidio?

Un tale scenario, ora più che mai puramente ipotetico, avrebbe aperto, proprio come nel testo manzoniano “La storia della colonna infame”, molti interrogativi su come venga amministrata la giustizia italiana. Mettiamo per ipotesi che la cassazione abbia accordato la perizia sul dna. Mettiamo per ipotesi che si sia fatta oggi e che smentisca la procura... cosa accadrebbe?

Accadrebbe che sul banco degli imputati non ci sarebbe più Massimo Bossetti ma tutto un sistema che pervicacemente si è rifiutato per anni di ricontrollare gli esiti delle sue conclusioni e l’affidabilità di sentenze di condanna dove di ragionevoli dubbi ce n’erano a bizzeffe, come evidenziato dalla difesa del muratore, a cominciare da un Dna (low copy number) che sopravvive intatto per mesi di ottima qualità in un campo su un corpo a contatto con la terra, insetti e animali di tutti i tipi (nella letteratura biologica non esiste nessun caso simile). E questo, si direbbe ora in ogni media, non è solo un unicum ma è un evento impossibile. 

Una eventuale dimostrazione che Massimo Bossetti non ha nulla a che fare con Guerinoni ma è proprio figlio del padre legale sarebbe un colpo durissimo per il sistema giustizia del nostro Paese, ben più destabilizzante del caso Tortora e di Unabomber, e dimostrerebbe come l’esistenza di più gradi di giudizio non metta al riparo da sentenze fotocopia dove - rispetto al garantismo per l’imputato con una rigorosa verifica del già sentenziato - prevale (salvo lodevoli eccezioni) la fiducia incondizionata nei giudici dei precedenti gradi di giudizio... specialmente se questi sono capaci di scrivere bene le motivazioni (e se non ne sono capaci di certo le fanno scrivere a chi ne è capace).

Insomma, da decenni vediamo un sistema giudiziario che non garantisce più l'equo processo all'imputato, vediamo un sistema giudiziario che non guarda più con occhio critico sia quanto porta la Difesa che quanto porta chi accusa, vediamo un sistema giudiziario che preferisce appiattirsi alle tesi accusatorie e puntare tutto sulla affidabilità di chi ha già deciso in precedenza. 

Come detto, invece di evolversi la giustizia italiana è regredita. E' del tutto evidente che il caso Bossetti riveste un’importanza che travalica il cold case, che sono implicate considerazioni più generali sul funzionamento della giustizia dovuta ad automatismi che vengono da lontano e che autori come Verri e Manzoni hanno saputo rappresentare sul piano civile e con intenti epistemologici di rilievo. In particolare l’opera manzoniana conserva intatta tutta la sua attualità nonostante sia stata pubblicata nel lontano 1840 e si riferisca alle vicende legate alla peste del 1630.

Il caso Bossetti, per tutto quello che è stato rilevato da più parti, dimostra che la forma mentis del sistema giustizia del Bel Paese non è poi cambiata di molto rispetto a quanto il Manzoni ha denunciato nella sua opera. Quella lentezza della storia della quale ha parlato uno storico del calibro di Jacques Le Goff è dimostrata dai meccanismi psico-sociali che si possono riassumere in quell'immagine tratta dalla psicologia sociale definita effetto Pigmalione o profezia che si autoadempie

Paradossalmente i rilievi epistemologici più pregnanti sono stati fatti non a livello filosofico ma letterario. Un autore come il Manzoni ha saputo come nessun altro mettere in risalto quali sono gli automatismi che agiscono surrettiziamente. Le voci che corrono sono in grado di influenzare non solo il vasto pubblico ma a tutti i livelli anche chi dovrebbe essere immune dal pregiudizio e dall'influenza della suggestione che agisce sotterraneamente in tutti i contesti. 

Nemmeno la cultura mette al riparo da certi meccanismi di influenza sociale. Proprio come nella pubblicità-propaganda quando un fattoide entra a far par parte delle credenze collettive subentrano poi meccanismi di conferma acritici, la suggestione è talmente coinvolgente che si dà per scontata una cosa anche se non ne esiste prova... o meglio, la prova diviene proprio quella voce che corre, ormai considerata così evidente e così cogente da non aver più bisogno di ulteriori verifiche. 

Il caso degli untori oggi potrebbe far sorridere, salvo poi l’evidenza che, non nel 1600 ma ai giorni nostri, alcuni bambini non vaccinati sono stati lasciati soli in un’aula perché considerati pericolosi... e da questo si capisce che la paura degli untori è attuale. 

La realtà è che il concetto di untore è commisurato a un contesto storico e geografico, a una modalità di esclusione e di condanna aggiornato a nuove realtà socio-economiche e ideologiche. La cecità dell’effetto Pigmalione riguarda quella influenza collettiva per la quale si confonde la suggestione con il risultato di prove tangibili. Il sistema dell’informazione dà fiato e sostanza alle minime voci che poi amplificate divengono colpi di cannone!

Da un lato c'è il giudice istruttore che crede di sapere tutto del crimine e deve mantenere il segreto istruttorio, dall'altro ci sono i giornalisti che dicono tutto anche quando non sanno niente. Quando non dicono ciò che gli chiedono di dire. Queste due rappresentazioni fanno sì che si assista a una strana compenetrazione dove le voci che corrono si influenzano su vari piani in un crescendo che si rinforza e compenetra proprio come nell'opera rossiniana. 

Nel caso Bossetti esiste un’unica prova chiamata regina. Pochi nanogrammi di materiale genetico. Se li togliamo dal processo non rimane più nulla... o meglio rimane l’effetto Pigmalione. Vediamo nel dettaglio che cosa si intende per "effetto pigmalione" e come il caso Bossetti diverrebbe se si dimostrasse che lui è proprio figlio di Giovanni. Il cold case diverrebbe una telenovela partorita da una fervida immaginazione. 

L'effetto Pigmalione, o effetto Rosenthal, deriva dagli studi classici sulla “profezia che si autoadempie”: in pratica l’opinione che ci siamo fatti su qualcuno influenza il nostro giudizio, quante volte vi è capitato, anche se non esiste nulla a riprova della veridicità della nostra opinione. Questo vale in tutti i rapporti in cui è implicata una qualche forma di valutazione influenzata da una premessa pregiudiziale. 

Nel mito, Pigmalione è il re di Cipro che si innamora della statua di Afrodite al punto di crederla vera e immaginare di potersi congiungere ad essa. In Ovidio, Pigmalione è uno scultore che si innamora della sua statua e implora Afrodite di trasformarla in una donna in carne ed ossa. 

In sostanza le nostre credenze di partenza influenzano i nostri giudizi. Quante volte avete pensato di essere di fronte a uno/a stronzo/a o, viceversa, a una persona affascinante dall'animo gentile? Quante volte avete scoperto che vi sbagliavate? Tutti sappiamo che sono tantissime, visti i divorzi e i femminicidi.

Rosenthal aveva prodotto un test di intelligenza con alcuni alunni (definiti come molto intelligenti) coi risultati volutamente fittizi e lo aveva fornito agli insegnanti. Quando tornò in quella scuola constatò, come aveva previsto, che proprio quegli alunni che erano stati definiti come molto intelligenti mediante un test fasullo erano diventati i migliori della classe. Gli insegnanti erano stati influenzati da quel giudizio preliminare e avevano trattato di conseguenza quegli alunni, con un occhio di riguardo e forse anche con valutazioni errate. In questi casi accade che la suggestione elimina tutto quello che non conferma (nel nostro caso il brillante test di intelligenza) e dà conferma a tutto quello che in qualche modo potrebbe fare da supporto, convalidando emotivamente il dato iniziale, l’input di partenza fasullo.

D’altro canto il pregiudizio, positivo o negativo, non si qualifica mai come tale. Grazie all'inferenza deduttiva, assume l’aspetto esteriore della razionalità anche quando sono la suggestione e l’emozione che costituiscono l’ossatura di un giudizio. 

Il caso Bossetti è il prodotto di una gigantesca profezia che si autoadempie, a partire dal suo arresto in pompa magna per arrivare alla prova di paternità che negli atti non esiste ma è riuscita ad orientare tutta l'indagine e tutte le sentenze.

Solo le verifiche potrebbero dimostrare che il caso Bossetti non sia solo la classica profezia che si autoadempie o effetto Pigmalione. Ma le verifiche chi opera per la giustizia italiana non le ha volute fare.

Per cui, al momento e nonostante la condanna definitiva, l'assassino di Yara non si sa davvero chi sia e la trama basata sul dna scritta dall'accusa e accettata dai giudici, a tutti gli effetti è, e rimarrà fin quando non sarà corroborata da una nuova perizia a conferma, uno sceneggiato di fantasia da quattro soldi che può attecchire solo in chi è stato suggestionato dai media e portato a credere che chi accusa e condanna Bossetti è intelligente a prescindere... come gli alunni di Rosenthal agli occhi degli insegnanti dopo il test fasullo.


2.709 commenti:

1 – 200 di 2709   Nuovi›   Più recenti»
Anonimo ha detto...

la farsa si è notata in modo "uper" ieri a la vita in diretta.
c'era x che parlava di celle telefoniche e che il cell del Bossetti era a casa,
giornalista con bava alla bocca diceva che non era nè a palermo nè a milano. dunque coplevole.
questa è l'inadgine che fanno i giornalisti oggi
sarà contento il direttore di giallognolo
che poi a meno di 1€ come fanno a sopravvivere....

angelo11

Seren ha detto...

L'errore di fondo non è solo quello di dire Bossetti = ignoto 1, quindi figlio di Guerinoni (padre presunto di ignoto 1), senza alcuna verifica genetica ; ma anche quello di dire ignoto 1 = assassino: infatti si è puntato tutto su un profili genetico fin dall'inizio senza alcuna prova convincente che quello fosse realmente dell'assassino, dato che si è trovato del materiale genetico ignoto sì sulle mutandine, ma senza alcun segno di violenza sessuale.
Anzi, se proprio volessimo andare ancora più a fondo, si è dato per scontato che esista un ignoto 1 senza la prova che il suo materiale genetico fosse davvero sulla scena, visto che nessuna contro prova di estrazione è oramai possibile.
Una vicenda indegna non solo per l'esisto processuale, ma anche per quello investigativo e per come sono state condotto le indagini sin dall'inizio come se l'esisto dovesse essere già scontato.

Wolf ha detto...

Anzi, se proprio volessimo andare ancora più a fondo, si è dato per scontato che esista un ignoto 1 senza la prova che il suo materiale genetico fosse davvero sulla scena, visto che nessuna contro prova di estrazione è oramai possibile.

@Seren
altro che sostenere che il dna non sbaglia e bla bla bla.
Ignoto1 non è mai esistito e se su quel lembo dello slip c'era davvero un dna è stato lasciato dal Ris senza guanti che abbiamo visto nel filmato.

Stefania ha detto...

Seren, hai fatto un sunto che trovo ineccepibile. Fosse quel mezzo dna di Bossetti Massimo, essendo il corpo di Yara stato trovato a tre mesi dalla scomparsa della ragazza e non essendoci stata violenza sessuale (in questo caso il dna sarebbe stato decisamente piu' copioso, comunque), una traccia cosi' piccola anche se trovata su un lembo degli slip dimostra meno che niente. Probabilmente sarebbe stato meglio (ma del senno del poi c'è pieno il mondo) insistere su questo aspetto da parte della difesa. Quel che mi è davvero spiaciuto è vedere ieri sera a Quarto Grado alcuni pennivendoli con il sorrisetto soddisfatto di chi pensa di aver "vintoqualcheccosa" per aver perorato la causa della Procura. Questa gentaglia non ha compreso che la prima vittima di questa sentenza è proprio Yara, poi Bossetti con sua moglie ed i figlioli. Infine, tutti noi. Evidentemente lo "Stato" in tutti e tre i gradi di giudizio ha voluto giustificare davanti all'opinione pubblica il denaro speso nelle indagini. Era l'interesse primo. Mettere in discussione sia la correttezza dell'esame che la valenza di una simile prova come prova regina (quando invece quel dna anche se dell'imputato ha avuto tre mesi per depositarsi) avrebbe messo in crisi tutto il sistema che ha permesso alla Ruggeri di spendere denaro pubblico alla ricerca di una prova che non solo non era regina ma a mio avviso neppure cortigiana.

Tutto questo, con il domandarsi di chi è figlio MB c'entra meno che nulla. Non ha nessunissima importanza.

Mentre a mio avviso ha un'importanza fondamentale sottolineare il fatto la Procura di Bergamo abbbia portato in primo grado come prova un artifizio costruito appositamente. Il PM rappresenta l'accusa ma mostrando il video di un furgone (non di Bossetti) che gira attorno alla palestra sapendo di averlo costruito e che non corrisponde al vero, doveva essere bloccata. La stessa Ruggieri rinviata a giudizio per diffamazione e costruzione di prove fasulle.

Questa donna invece si è permessa di partecipare a quella tristissima fiction sulla vicenda. Ho la nausea, davvero.

Stefania

Gilberto ha detto...


Stefania

"Tutto questo, con il domandarsi di chi è figlio MB c'entra meno che nulla. Non ha nessunissima importanza."

Come non ha nessunissima importanza? Il problema è tirar fuori Bossetti dal carcere, non quello di aver ragione (quella è solo una magra consolazione, soprattutto per Bossetti). E' senz'altro vero che quel Dna non conta niente, non è prova di niente.

Ma indipendentemente dalle giuste e legittime osservazioni che abbiamo fatto tutti sull'assurdità di quei nanogrammmi… se si dimostra che Bossetti è figlio del padre legale ( e lo è) tutto il teorema crolla.

Manlio Tummolo ha detto...

C'è un problema di fondo, carissimi, che non entra nella mente di giudici i quali, al terzo grado, devono chiedersi non i fatti, ma solo la correttezza formale dei giudizi precedenti. Pur dandosi un'infarinatura di scienza, scadono nel fideismo più cieco (ho visto sul "Messaggero Veneto" di oggi le probabilità di certezza che presumono di avere, quando le probabilità di certezza vera sulla validità della presunta prova sono esattamente l'opposto) in dati che, non avendo altri elementi, dovevano essere corroborati da ulteriori confronti. Come al solito, ignoro chi sia innocente e chi sia colpevole, ma c'è da restare stupefatti come nell'"arretrato" secolo XIX, anzi nei suoi primi due decenni, si avessero cognizioni epistemologiche e bioetiche ben più profonde che in questo miserando secoletto super-iper-tecnologico, in cui si procede più con riti magici grazie a macchinette varie che con l'uso della ragion pura e pratica (cfr. Kant), come si dovrebbe .

Chissà quando si riuscirà a capire che quello che essi ritengono il codice genetico, è solo l'elemento materiale che lo trasporta e lo rappresenta, come l'inchiostro è lo strumento delle parole che, a loro volta, esprimono l'astratto e invisibile pensiero ?

Anonimo ha detto...

Ciao Massimo. Ti ho trovato particolarmente chiaro e ispirato in questo tuo doloroso articolo all'indomani del "giudizio divino". Condivido ogni parola. Attendiamo con pazienza. Jane F.

Manlio Tummolo ha detto...

Aggiungo che il quotidiano degli avvocati "Il Dubbio", due o tre giorni fa, aveva sottolineato i molti dubbi sulla questione. Naturalmente non ha contato per nulla: il fatto è che questi processi, evidentemente pilotati nel senso voluto dalla prevalente ipotesi della pubblica opinione, si concludono con sentenze pre-fabbricate, e che lo siano è dimostrato dalla pervicace volontà di non ripetere un esperimento o di non fare confronti vari, con le tecniche oggi predilette. Un singolo risultato è appena un indizio e dovrebbe essere riesaminato criticamente, senza poi tener conto di tutto il ragionamento epistemologico da farsi sull'individuazione esatta di questo evanescente DNA (leggo che perfino l'azzurro degli occhi vi era registrato: siamo al fanatismo scientista, ovvero parascientifico e fantascientifico, assoluto !). Che poi nel nord gli occhi azzurri non siano tanto rari (se non sbaglio anche Etzi, la mummia di montagna, li aveva...), che importa ? Basta che li abbia l'imputato !

Stefania ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=C9QXUj8xi_M&fbclid=IwAR1wktTrICehurTzDL7NakC2lH4CuewzfeY1xOKZ4gtDPCI0_s_2Zpa5-h4&app=desktop

Anonimo ha detto...

I detenuti del carcere di Bergamo quando hanno saputo della sentenza hanno manifestato la loro solidarietà a Bossetti con urla e fischi.

Stefania ha detto...

Detenuti di un braccio assolutamente non speciale del carcere. Quindi non stiamo parlando di detenuti accusati o processati per delitti a sfondo sessuale. Ieri sera si è preferito interrompere il servizio: forse per evitare si fomentasse ulteriormente la protesta. In ogni caso, guardate il video che ho postato qui sopra. Alcuni passaggi sono a mio avviso abbastanza inquietanti. Non so chi lo abbia creato ma fa pensare ed anche parecchio.

Stefania

Gilberto ha detto...

Io credo che in un momento così drammatico per Massimo Bossetti la solidarietà dei detenuti (che di sicuro non lo fanno nei confronti di un altro detenuto accusato di un delitto ignobile se non lo credono del tutto innocente) sia stata per lui molto importante, una vera dimostrazione di affetto.

In certi frangenti quando sembra che tutto ti crolli addosso e che non ci sia più speranza, quella manifestazione di solidarietà deve essere stata per lui un raggio di sole in una notte drammatica.

La difesa non mi sembra rassegnata, chissà forse ha già in programma le prossime mosse. I due difensori ormai sono profondamente coinvolti e se forse prima erano diplomaticamente accorti nel tentativo di mediare, adesso si sente una nuova determinazione a non buttare la spugna e andare avanti.

L'idea che col terzo grado sia tutto finito e archiviato non sembra proprio la loro reazione alla condanna definitiva.

Anonimo ha detto...

Apprezzo molto le vostre interpretazioni sociologiche sull'ennesima ingiustizia. Vi invito, tuttavia, a non sottovalutare motivi ben più banali e venali quali fattori determinanti delle nequizie degli italici magistrati. Un motivo è rappresentato dal problema delle consulenze professionali che essi possono erogare rimpinguando di molto la loro già oltremodo elevata retribuzione così come si addice ad una vera casta. Il presidente della sez. I° che ha emesso la pilatesca ed inconcepibile sentenza su Bossetti ha avuto consulenze ed incarichi proprio dall'Arma dei Carabinieri cui appartengono i RIS. Si può sputare nel piatto dove si mangia?

antrag ha detto...

Fin qui niente di male.
Ma chi lo ha scelto per questo caso?
Le solite turnazioni casuali e innocenti?

Wolf ha detto...

Fischi e grida contro Bossetti in carcere e lui chiede di essere trasferito da Bergamo
https://www.adessonews.info/2018/10/13/fischi-e-grida-contro-bossetti-in-carcere-e-lui-chiede-di-essere-trasferito-da-bergamo/


Ignoranza o cattiva fede?

Anonimo ha detto...

I media sono bravi a rivoltare le frittate quando qualcuno gli offre l'ispirazione

Biologo ha detto...

@Anonimo delle 13 ottobre 2018 18:50

-scrive: Il presidente della sez. I° che ha emesso la pilatesca ed inconcepibile sentenza su Bossetti ha avuto consulenze ed incarichi proprio dall'Arma dei Carabinieri

Fonte? Link? Documento?

cassazionistra ha detto...

AHAHAHAAHH anonimo ha fatto entrare Biologo in modalità protezione AHHAHAHAHAH famijia prima di tutto !!!!! non toccate i magistrati che scatta AHAHHAAHAHA ti condannano uno innocente ma la famijia é famijia...... AHAHHAHAH

Gilberto ha detto...

Biologo mi dice


Anonimo Biologo ha detto...
@Gilberto

-scrive: Faccio fatica a capire anche biologo, sempre così precisino. Da che cosa gli risulta che Bossetti non è figlio di Giovanni? Ha la scienza infusa? L'ha detto la dottoressa Gina? Ho sempre saputo che i documenti scientifici vengono pubblicati per delle verifiche. Evidentemente lui è uno che compra a scatola chiusa.

Scienza infusa? Si tratta di una questione molto semplice che chiunque può comprendere con un po' di approfondimento.

Il profilo di Massimo Bossetti ha mostrato almeno un allele in comune con il profilo del signor Guerinoni su ogni marcatore considerato dalle analisi. E, per ciascun marcatore, sottraendo l'allele in comune col signor Guerinoni, si ottiene un allele in comune con la madre.

Se la tua "teoria" fosse vera, il profilo del signor Giovanni Bossetti dovrebbe a sua volta presentare una compatibilità con il profilo di Massimo Bossetti per almeno un allele su ogni marcatore.

La probabilità che ciò si verifichi senza che il signor Guerinoni sia il padre, con la madre che rimane la stessa, e con un altro padre (il signor Giovanni Bossetti) che restituisce una compatibilità per almeno un allele su ogni marcatore come accade per Guerinoni è, a dir poco, incredibile, inaudita.

Rispondo
Biologo
Se è come dici perché l'accusa non allega il documento con l'analisi di paternità rispetto al signor Giovanni? Era stato richiesto dal Gip. Nel caso se come dici sarebbe inaudito lo potremmo vedere dal documento (si chiama CONTROPROVA se non lo sai). Se putta caso venisse restituita la stessa compatibilità sono d'accordo con te ci sarebbe qualcosa di molto strano…

Aggiungo che nel caso si potrebbe fare anche una seconda controprova se fosse necessario perché non dirimente. Ma non è detto che a qualcuno farebbe piacere...

antrag ha detto...

La probabilità inaudita vale anche per popolazioni vallive oppure è riferita a tutto il globo terracqueo?

Paolo A ha detto...

Biologo
è vero che il presidente della prima sezione ha ricevuto un incarico extragiudiziario dai carabinieri per un corso sulla modalità di repertazione. L'ho letto personalmente in un documento, forse così si capisce meglio l'inclinazione poco garantista della prima sezione.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Magari se il ricorso non avesse presentato profili di inammissibilità era meglio...significa che non è stato possibile valutare le richieste a causa di vizi formali. Poi, per carità, continuate a divertirvi con ogni ipotesi di complotti e simili, ma la questione è chiusa, con grande disonore per la difesa.

Ivana ha detto...


Sulla questione paternità sono d’accordo con Biologo (e con tanti altri, tra cui Chiara, Mimosa e Pino)
Gilberto, a quale gip alludi? Quale gip avrebbe richiesto, specificamente, l’analisi di paternità rispetto al signor Giovanni? A me risulta che un’ordinanza del tribunale del riesame di Brescia avesse sottolineato l’ “aporia” (così era stata definita, da tale tribunale, l’”anomalia”del DNA mitocondriale dell’imputato, non trovato sugli indumenti della vittima).

L’accusa ha allegato tutti i documenti che ha ritenuto necessari e sufficienti ai fini processuali, tra cui:

1) La relazione del prof. Piccinini autore del confronto tra il profilo genetico detto Ignoto1 e quello estratto dal cadavere riesumato di Giuseppe Guerinoni

2)Il verbale di prelievo salivare di Ester Arzuffi in data 27.7.2012

3) La relazione preliminare dei dottori Previderè e Grignani sulle analisi genetico-forensi sul campione di DNA di Ester Arzuffi
4) La relazione dei dottori Previderè e Grignani , che erano stati incaricati anche della caratterizzazione del profilo genetico dell’imputato e dei suoi familiari e della comparazione tra il profilo detto Ignoto 1 e quello di Massimo G. Bossetti.

Siccome agli atti c’erano documenti specifici riguardanti la caratterizzazione del profilo genetico dell’imputato e dei suoi familiari, sarebbe stato compito della difesa presentare la controprova che dimostrasse il rapporto di filiazione biologica tra il padre legale e l’imputato.
Poiché tale controprova (eseguita presso l’Università di Torino dalla dott.ssa Gino, consulente della difesa stessa) non ha dato l’esito che la famiglia Bossetti avrebbe voluto (e c’è la testimonianza in aula della stessa dott.ssa Gino!), perché la difesa avrebbe dovuto contestare l’incontestabile? Perché avrebbe dovuto presentare il documento di paternità che avrebbe soltanto corroborato quanto già risultava nella relazione dei consulenti dell’accusa che avevano caratterizzato il profilo genetico dell’imputato e dei suoi familiari?
La difesa ha contestato ciò che effettivamente poteva essere contestato, soffermandosi, tra l’altro, sull’”aporia” del DNA mitocondriale.
Sulla modalità operativa, cioè riguardo ai modi, allo stile e alle scelte mediatiche, usati dall’accusa, per contestare tutto ciò che effettivamente era possibile contestare evito di esprimere il mio punto di vista e dico solo che, personalmente, come avevo già detto, se avessi fatto parte della famiglia Bossetti e avessi avuto le possibilità economiche di certo avrei insistito perché ci si rivolgesse ad altri difensori.

Ivana ha detto...

Leggasi:
Sulla modalità operativa, cioè riguardo ai modi, allo stile e alle scelte mediatiche, usati dalla difesa, per contestare tutto ciò che effettivamente era possibile contestare evito di esprimere il mio punto di vista e dico solo che, personalmente, come avevo già detto, se avessi fatto parte della famiglia Bossetti e avessi avuto le possibilità economiche di certo avrei insistito perché ci si rivolgesse ad altri difensori.

Paolo A ha detto...

Sei sicura che sia chiusa, immaginati se una vicenda simile dovesse ricapitare a qualche ragazzina, poi voglio vedere quali saranno le giustificazioni che gli addetti ai lavori useranno. Chi ha ucciso Yara è ancora fuori e per le modalità di come ha compiuto il delitto, il tizio è molto probabilmente un serial killer.

Guglielma Vaccaro ha detto...

@Ivana, ad onor del vero negli ultimi giorni pure Salvagni ha iniziato a lanciare dubbi sulla paternità, ma ovviamente lo ha fatto solo in televisione, quel mezzo che subito dopo la sentenza ha criticato; anzi ha criticato Bossetti e la sua famiglia, dicendo che non avrebbero dovuto parlare...caspita, lui è stato zitto? L'ultima ospitata è stata in diretta davanti alla Cassazione! Dopo la mazzata è sparito, forse a riflettere sui numerosi errori compiuti.
Come professionista ha investito tantissimo in questa vicenda, ok, ma i modi? Farsi dichiarare inammissibile un atto in un processo così importante se non pregiudica la carriera di certo è una botta pesante, peraltro vissuta in diretta nazionale.

Guglielma Vaccaro ha detto...

QUESTA VICENDA è chiusa, qualcuno può illudersi quanto vuole ma è chiusa, sipario, pietra tombale, stop.

Gilberto ha detto...

Ivana
Non ti rispondo, ti ho già risposto molte volte e mi sono stufato, dovrei replicare il già detto. Sì, il Gip aveva richiesto la verifica sul padre legale. Se non lo sai o non sei informata non posso farci niente.

Ivana ha detto...

Paolo, temo che "sia chiusa", ma, nel caso venisse considerata la questione che non possano essere solo i raw data a rappresentare la "prova", allora verrà messo ancora in seria discussione il diritto di difesa leso e, comunque, ritengo che non sarà la questione paternità a essere risolutiva.

Ivana ha detto...

Gilberto,
mai hai citato la fonte da cui hai tratto la notizia che il gip avrebbe chiesto la verifica sul padre legale!

Paolo A ha detto...

Gugliemina,
dire che Salvagni ha sbagliato non giustifica il fatto che ci sia un innocente in carcere, perché il sistema giudiziario dovrebbe essere in grado di correggere i propri errori specialmente se molto gravi, ma tu forse preferisci una giustizia formale ad una sostanziale.

Guglielma Vaccaro ha detto...

È chiusa. Ragazzi, È FINITA.
QUI dentro si possono scrivere 123456 articoli e rimestare sempre gli stessi concetti, ma dall'altro ieri sulla vicenda è calato il sipario.
Ricorso CEDU? Non credo, o almeno non con gli stessi avvocati.

Paolo A ha detto...

Ivana,
la richiesta è contenuta nell'ordinanza di arresto del GIP Maccorà, subito dopo l'arresto.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Solito rifiuto della realtà: la difesa non ha difeso e le Corti hanno accettato il responso dell'accusa a fronte di alcuni elementi forti non smontati.
Durissima da accettare ma è così.
P.s.mi chiamo Guglielma.

Stefania ha detto...

Ripeti come un mantra che se Bossetti avesse potuto permettersi una difesa migliore, piu' capace e preparata (magari uno Studio che conosci o dove presti i tuoi servigi) sarebbe stato possibile presentare un ricorso diverso che lo avrebbe visto avere una qualche speranza di Giustizia. Continui a rimarcare che la Giustizia non è per tutti: solo per coloro che non essendo principi del Foro, hanno la fortuna di scegliere un avvocato piuttosto che un altro. Questo è davvero triste ma soprattutto ingiusto. Tu pensi possa essere divertente arrovellarsi per comprendere cosa era possibile fare? Io penso questo blog non sia un Luna Park. Evidentemente per te è diverso.

Stefania

Gilberto ha detto...

Io invece sono convinto che il caso non è chiuso. Mi fa piacere se è vero quello che dice Guglielma, che finalmente si riparli della paternità. Lì biologo potrebbe fare una delle sue solite filippiche.

Ma chissà come mai la paternità è argomento tabù. In fondo sarebbe bastato che il tribunale richiedesse copia del test torinese o che l'accusa che ha più volte dichiarato che Massimo non è figlio di Giovanni, così pure come gli altri figli, pubblicasse le analisi.

Certo se poi, magari, una CONTROPROVA avesse dato esiti differenti la cosa sarebbe apparsa perlomeno strana. Un figlio con due padri biologici… non si è mai visto.

Antonello ha detto...

Io credo che questa sconfitta sia tutta del mondo giudiziario, costretto all'angolo dalle proprie palesi contraddizioni.

Ammorbidire le richieste difensive, avanzate come da rito ed in maniera perfettamente legittima, non e' la strada giusta come citava in altro post mi sembra Chiara, assolutamente.

La Giustizia non e' certo l'abnorme cumulo di asburgico muscolame del processo di Kafka, ma nemmeno deve impunemente pretendere di venire leccata, suggestionata od affascinata, pretesa che racconta sconvoogenti turbe psichiche abbastanza gravi, precise e concordanti, non esiste "concedere" qualcosa che sta scritto gia' nei propri doveri, per addivenire alla formazione delle prove perlomeno in contraddittorio.

No, il problema non sono le stucchevoli e vomitevoli vanita', la semantica degli avvenimenti storici inerenti la Giustizia parla di qualcosa di piu' profondo, di piu' emblematico e significativo.

Il rifiuto al contraddittorio ed alle prove del nove sono fari illuminanti di un sistema chen distratto, ha visto il ribaltamento dell'onere delle prove, ed anzi lo ha accolto tentando di far di tutto per andare a modificare lo stesso concetto di prova ove si vedeva improvvisamente costretto a provare qualche straccio di cosa che dal presunto pulpito accusava.

Da qui i processi indiziari, indizi che si possono cosi' ritenere gravi a discrezione a seconda della tesi precostituita ed innamorata, precisi a seconda di concetti che esulano appunto da contraddittori e criteri umanamente riconosciuti, e quasi sempre concordanti con una colonna precostituita portante inammovibile ed immutabile a protezione della propria presunta e dovuta professionalita', e non di una ricerca a prescindere della verita' quanto piu' verosimile possibile.

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Ma e' chiarissimo, la scuola dei Giudici di oggi e' formata dai Giudici e Rettori di ieri, che il ricambio sostanziale e generazionale non vogliono, e con questa sentenza, dimostrano che sopratutto non possono far respirare.

E' una sconfitta diun cambiamento che sarebbe stato epocale ma che richiedeva forse ahime' del coraggio, ma anche la scoperta di un indispensabile rinnovamento al cospetto di tanta e propria inadeguatezza, certo non parlo di tutto il mondo Giudiziario, ci sono persone e menti, orizzonti e visioni diverse persino all'inferno, non di tutti i ciocchi di legna si puo' far falo'.

Ma qui assistiamo inorriditi ad un Sistema Giudiziario incapace di garantire un qualcosa che anche solo assomigli al significato del termine Giustizia, di cui le sentenze sono solo un pesante quanto insignificante risultato, e non di gia' l'essenza come dovrebbero invero essere.

Per le parti in causa chiaramente le sentenze sono alla fine importantissime, ma per la Giustizia, che dovrebbe essere aldisopra delle parti e dei preconcetti, cosi' non dovrebbe essere, esattamente come nei campi in cui due squadrette si combattono, l'importante e' il risultato, solo che qua la palla e' il mondo Giusiziario e non e' cosi' sportivo ne splendido dargli dei calci.

Non si usano le sentenze come clave o come arma di difesa dlle proprie incapacita', credo io, poi l'esimio Tummolo semmai mi correggera', non si minacciano le parti con intimidatorie facolta', un buon Giudice credo debba avere una dote essenziale nella vita e nelle professioni: l'Ascolto, si diceva, quasi ad inneggiare qualcosa che sembrava ovvio ed ancora peggio quindi scontato.

Qualcuno faceva riferimento alla comunicazione che, come tutti sanno, nel mondo Giudiziario e' stato mano mano trasformata dal mondo universitario in qualcosa di incomprensibile e inacessibile al mondo che ignora, non obbligato per vivere ad avere venticinque lauree.

L'errore parte dal mondo universitario quindi, per cui sarebbe l'ignoranza a dover comprendere la cultura, per cui le malattie ed i problemi convengono vivi e prolifici, avendo deciso di ridurre il proprio "mestiere" al curarsi ad esempio dei sintomi e dei redditizzi vaccini nel mondo Sanitario, dei soli indizi nel mondo Giudiziario, per tutto questo mondo l'unica possibilita' di sopravvivere ai propri fallimenti e' nel tempo diventato il "non affrontare i problemi" convincendosi cosi' di averli risolti, ma assolveresolo e mestamente alle proprie limitate e demandate responsabilita', persino a volte rinnegandole.

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Da Cogne in poi, quindi, le sentenze indiziarie, che sostituiscono di fatto l'inversione dell'onere della prova stupidamente a carico dell'allora imputato, una incisiva ruga giudiziaria poi modificata giustamente invertendo l'onere a carico di chi accusa.

Chiaro, un intero sistema ha dovuto quindi aver a che fare con la patata bollente della prova, ed ha pensato di risolvere la propria inadeguatezza ad anche solo intravvederla stravolgendo lo stesso concetto di prova.

E' da li inizia la sconfitta ed il fallimento universale di questo Sistema, che tale rimarra' fino a che non avra' l'umilta' di riconoscersi (Atto Privato coscienziale) e riconoscere (Atto Pubblico Rendicontale) le proprie palesi ed illuminanti contraddizioni.

Nel frattempo schiere di Avvocati, P.m., Giudici, e custodi vedranno fiorire le proprie vite economiche sempre piu' autocertificanti della propria sazia e gonfia nullita', qualcuno insomma ha ucciso la propria coscienza per gonfiare il proprio improbabile quanto iperdigerente e peloso stomaco.

Ma le sentenze sono al vetrino, ergo non possono essere, e meno male, secretate insieme alle motivazioni che le avrebbero provocate, la gente vede insomma nonostante il fumo nero e puzzolente dei media soffiato negli occhi.

E cosi' i leit motiv culturali sono pienamente visibili nelle televisioni sempre piene di occhietti truccati e seni proprompenti, vocine flebili e tecnicistiche, voci rassicuranti e cavernose, ritmi suadenti e venditori, trucchi con cui si vorrebbe asserire tutto ed il contrario di tutto quello che la storia ci avrebbe consegnato come Costituzionale.

Cara Giustizia, mi addolora ma da qui io ti vedo accartocciata su te stessa, incapace persino di concedere le garanzie di Difesa a chi, una presunta Superpartes Accusatoria vomita addosso i propri castelli privi di legamenti logici e di ineludibilita'.

(Continua sotto)

Paolo A ha detto...

Guglielma
la realtà è che ad uccidere Yara è stato uno che ha ammazzato tante altre volte, un serial killer ed è libero di continuare la sua opera.

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Da qui Signora Giustizia ti vedo tristemente all'angolo, divisa fra un proprio autocertificante modo di affermare qualcosa che dovrebbe definirsi Giustezza e la Vanita' sconcertante di non vedersi leccata per fare il lavoro per cui saresti stipendiata da una Comunita'.

Il caso Bossetti, ma anche Cogne o quello di Parolisi, ti ha messo in stallo senza manco che te ne potessi accorgere, accettando ognuno per se di pagare un prezzo altissimo ma per nulla paragonabile ad un Sistema ridotto ad una nullita' autocertificante.

Testi ignorati, esclusi a convenienza, gente data per cieca, presunte prove irripetibili date come ripetibili ma mai ripetute, scienza inascoltata, testuggine contro la propria intelligenza, bicchieri di cocktail che volano dalle torri e dalle caste, chi l'ha detto che solo una donna, un uomo od un bambino possono essere stuprati?

Puo' essere stuprata l'intelligenza, puo' essere stuprata la democrazia, la storia, il concetto di Sentenza, qui hanno stuprato tutti di tutto, per secoli se ne subiranno i danni psicologici e sociali.

Ed ammesso che tutti gli stupri sono ignobili, perche' il non stupro fisico deve per forza far affiorare gli stupri culturali di interi popoli, gli stupri dei territori, gli stupri dei valori di Liberta' e Giustizia, ma chi conduce questo splendido carro in questo cieco burrone?

C'e' da aspettare che intervenga qualche strano soldato asburgico di kafka ad interrompere queste imbecilli serie di stupri culturali.

Morte tua Sententia Mea, Dividit e Sententia, oggi le Sentenze si avvicinano sempre piu' a quegli strani scritti di Santoni improvvisati che richiedono alla propria affiliata Setta di avere fede, di credere, non di leggere, ne di valutare e ricercare, ma di offrire la propria anima a qualcosa di scrupolosamente assente di ragione.

Dio mio qua si vorrebbe rivalutare i mondi religiosi in crisi, commistionando fede e ragioni, anche qui bicameralmente, sempre e costantemente un conveniente scontro anziche' arricchenti confronti, sempre questa maledetta concezione di sistemi di tesi messi contro sistemi di antitesi, bianco o nero, non esiste il grigio dietro ad una sentenza che, quella si, deve restituire una risultanza, sembrerebbe una sintesi deresponsabilizzante piu' che un'espressione di un libero e responsabile titolato convincimento.

Anche "Non si e' addivenuto alla responsabilita' in capo" e' un fantasma, direte ma e' difficilissimo raggiungere la certezza in un processo, certamente, ma avete mai sentito un Giudice che ammettesse pubblicamente di non essere riuscito a trovare il bandolo della matassa?

E perche' dunque doveva succedere in questo caso e processo?

Il vetrino carissima, il vetrino e' sotto il microscopio, se in alto vuoi salire tantopiu' devi accettare di essere opinata ed opinabile, sotto la lente, dentro ad un vetrino di un enorme microscopio in mano alla Comunita', la Meritocrazia e non la Paritocrazia, le differenze nelle eccellenze e non le parentele, il disvalore, cosa si ha nel cervello e non dove si hanno i peli.

Ciao ex Splendida Giustizia, se vuoi ritornare Culla del Diritto devi semplicemente riscoprire di dover essere umilmente Umana e Giusta.

Un bacio dal tuo, carissimo, specchio.

magica ha detto...

mi viene il dubbio che , chi condanna cosi' allegramente sia il discendente degli inquisitori : personaggi che si trastullarono vedendo le persone soffrire
è inutile dire stop. possibile che non esista una verita' ?
che mestieraccio per alcuni. tutti noi vorremmo che esistesse DIO , ma purtroppo questi la passeranno liscia in terra .ma altrove non lo sapremo mai .

Guglielma Vaccaro ha detto...

Non capite, eppure è sotto i vostri occhi: una difesa muro contro muro corredata di amenità varie come quelle che si leggono qui dentro ha creato un clima pesante che ha indispettito parecchia gente...avvocati danarosi?? La Franzoni ha avuto i benefici di pena con l'avvocato d'ufficio dopo essere stata mollata da Taormina, basso profilo e collaborazione.
Ancora non avete capito che non è un gioco e che anche voi avete danneggiato Bossetti.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Paolo, visto che sei tanto sicuro dimostralo,due avvocati e oltre dieci professionisti evidentemente valgono meno di te che sei più esperto.

Ivana ha detto...

la richiesta è contenuta nell'ordinanza di arresto del GIP Maccorà, subito dopo l'arresto.

Puoi inserire il link specifico? Grazie

Paolo A ha detto...

Guglielma,
non sono solo io che lo dico, ma anche persone che si occupano di queste cose per professione.

Ivana ha detto...

Riguardo al gip Maccora, qui:
https://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/14_giugno_22/non-ero-brembate-yara-incontravo-solo-mio-fratello-b43f09e8-f9d6-11e3-88df-379dc8923ae4.shtml

si legge:
“[…]il giudice Ezia Maccora” […] quella stessa sera firma un’ordinanza di custodia cautelare per omicidio aggravato dai motivi di crudeltà e dalla minorata difesa della vittima che aveva soltanto 13 anni. Anche perché sia il fratello, sia il professionista hanno in parte smentito il suo racconto. Il momento più drammatico è quello dell’inizio. Il gip gli comunica ufficialmente l’esito delle verifiche sulla paternità: «Lei risulta figlio di Giuseppe Benedetto Guerinoni». Nell’aula cala il gelo. Lui rimane immobile, sgrana gli occhi. Guarda il suo avvocato Silvia Gazzetti quasi a cercare conforto.[…]

Stefania ha detto...

Già: ora mi tocca leggere che un giudice indispettito puo' spedirti all'ergastolo! Peggio che con le burbe durante il servizio militare. Ne ho passate e quindi ora che sono il Potere posso vendicarmi dei torti subiti!

Mi piacerebbe tutti i protagonisti potessero un giorno incontrarsi nella Collina di Spoon River.

UN GIUDICE - Non al denaro non all'amore né al cielo - F. De Andrè
Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura
Ve lo rivelan gli occhi e le battute della gente
O la curiosità di una ragazza irriverente
Che li avvicina solo per un suo dubbio impertinente
Vuole scoprir se è vero quanto si dice intorno ai nani
Che siano I più forniti della virtù meno apparente
Fra tutte le virtù la più indecente
Passano gli anni I mesi, e se li conti anche I minuti
È triste trovarsi adulti senza essere cresciuti
La maldicenza insiste, batte la lingua sul tamburo
Fino a dire che un nano è una carogna di sicuro
Perché ha il cuore troppo, troppo vicino al buco del culo
Fu nelle notti insonni vegliate al lume del rancore
Che preparai gli esami, diventai procuratore
Per imboccare la strada che dalle panche di una cattedrale
Porta alla sacrestia quindi alla cattedra di un tribunale
Giudice finalmente, arbitro in terra del bene e del male
E allora la mia statura non dispensò più buonumore
A chi alla sbarra in piedi mi diceva "Vostro Onore"
E di affidarli al boia fu un piacere del tutto mio
Prima di genuflettermi nell'ora dell'addio
Non conoscendo affatto la statura di Dio.

Stefania

Paolo A ha detto...

Ivana
pag 9, paragrafo 4, ultimo capoverso.

http://www.tgcom24.mediaset.it/documento/70.$plit/C_4_documento_95_upfDocumento.pdf

Ivana ha detto...

Grazie, Paolo!
Risulta scritto, esattamente: nel proseguo delle indagini potranno essere utilmente effettuati accertamenti volti a confrontare il DNA di Bossetti Giovanni e di Bossetti Massimo per stabilire il rapporto di filiazione tra gli stessi
Il gip ha scritto “potranno” che ha un significato chiaramente diverso da “dovranno”!
Inoltre scrivendo “nel proseguo delle indagini” non ha specificato quali indagini, per cui credo intendesse ANCHE le indagini difensive!

Guglielma Vaccaro ha detto...

Bene, tutti esperti? Dove eravate durante le indagini preliminari e i tre processi? Avete fatto qualcosa di concreto? Avete fatto segnalazioni? La difesa vi ha mai preso in considerazione? Rispondete a queste domande, soprattutto alle ultime due e vediamo il tasso di impegno VERO per la persona che sostenete.
Sul resto non c'è più nulla da dire, sono solo parole di non addetti ai lavori che pensano di aver preso la laurea in tuttologia leggendo qua e là online.

Stefania ha detto...

Ivana, ora che Paolo A, ti ha accontentato, puoi farmi sapere cosa ne pensi della spettacolarizzazione dell'Accusa? Intendo parlare di chi ha portato in Tribunale (non a Porta a Porta, in Tribunale!) filmati tarocchi, intendo parlare di una PM che si è prestata a recitare se stessa in una fiction dove si è speso del tempo per far vedere quanto è brava e quanto si allena sul tatami in kimono ..... Che ne pensi? Non trovi anche questo tipo di atteggiamento assolutamente inadeguato (la fiction) e scorretto (per quanto riguarda ad esempio il filmato del furgone)? E cosa ne pensi delle dichiarazioni della prima ora dell'allora Ministro Alfano? Cos'era quel filmato dell'arresto? Cos'era quella dichiarazione se non mera speculazione e spettacolarizzazione?

Infine, cosa ne pensi del fatto sia stato portato a comprovare l'assioma Ignoto1/Bossetti quello che hai citato nel tuo post delle 10:27, "2)Il verbale di prelievo salivare di Ester Arzuffi in data 27.7.2012" che evidentemente due anni prima dell'arresto non aveva dimostrato proprio nulla, perchè altrimenti Bossetti non sarebbe stato arrestato lunedì 16 giugno 2014 alle ore 17? Se il dna della madre è cosi' importante ai fini di dimostrare sia proprio lui "il mostro", com'è che si porta come prova un dato che due anni prima era stato considerato insignificante al punto nessuno si fosse accorto che Bossetti oltre ad avere un padre incerto aveva sicuramente una madre?

Citami per piacere dove negli atti si spiega che filmati tarocchi, fiction e dati considerati nulla due anni prima diventano improvvisamente prova a giudizio.

Grazie.

Stefania

Anonimo ha detto...

ha parlato l'oracolo di Delfi.

Anonimo ha detto...

Riferito alla Vaccaro, è lei l'oracolo

Ivana ha detto...

Guglielma,
questo è un blog aperto a tutti/e e si discute sotto i vari articoli, confrontando le opinioni di tutti/e, nessuno/a escluso/a.

Questo spazio virtuale non prevede alcun impegno, non c'è un regolamento rigido da seguire e ognuno/o offre il tempo, l'impegno e le competenze diversificate, che ciascuno/a ha e che può e vuole offrire.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Anonima vigliacchetta, finora l'oracolo ci ha beccato, tu non hai nemmeno il coraggio delle tue azioni.
Ivana, tutti qui hanno una teoria, l'hanno messa in pratica? Se no rimane un pour parler e non serve a niente.

Ivana ha detto...

Stefana, come non mi sono espressa in merito alle strategie della difesa, coerentemente non mi esprimo sulle stategie dell'accusa.

Sulla questione del video posso dire soltanto che non condivido la sua diffusione mediatica e mi ero già espressa a suo tempo.
Ogni immagine del filmato, comunque, era reale e riprendeva un furgone somigliante a quello di Bossetti e ognuno, ascoltando anche tutto ciò che la difesa ha espresso in merito, si è fatto una propria libera opinione.

Stefania ha detto...

Ivana, su una cosa siamo concordi: la tua visione di un blog, che discosta parecchio dalle convinzioni di Guglielma. Porella, pensa non serva a niente parlare di qualcosa che ci ha sconvolto.

Stefania

Ivana ha detto...

Guglielma, come ripeto, questo blog non ha pubblicato una qualsivoglia forma di statuto epistemologico preciso e ben evidenziato, non prevede alcun impegno da parte degli utenti che rimangono liberi di esprimere il proprio libero punto di vista.



Anonimo ha detto...

E noi che siamo persone democratiche e tolleranti lasciamo che Guglielma esprima il suo punto di vista secondo il quale noi non esperti e non addetti ai lavori dovremmo starcene zitti in religiosa contemplazione di quanto dice l'oracolo…

Guglielma, sei libera di dire tutte le castronerie che vuoi...

Anonimo ha detto...

In un blog ci si batte per la libertà di parola di tutti anche di quelli che vorrebbero il pensiero unico. Guglielma non permettere che ti impediscano di parlare, qualsiasi cosa esca dalla tua materia grigia è degna del massimo rispetto, foss'anche un non senso o uno sproposito...

Stefania ha detto...

Anonimo, nessuno ha chiesto a Guglielma di non parlare! Ci mancherebbe altro.

E' stata questa sua uscita a risultare indisponente:

(Guglielma wrote: Bene, tutti esperti? Dove eravate durante le indagini preliminari e i tre processi? Avete fatto qualcosa di concreto? Avete fatto segnalazioni? La difesa vi ha mai preso in considerazione? Rispondete a queste domande, soprattutto alle ultime due e vediamo il tasso di impegno VERO per la persona che sostenete.
Sul resto non c'è più nulla da dire, sono solo parole di non addetti ai lavori che pensano di aver preso la laurea in tuttologia leggendo qua e là online.)

Nessuno ha vietato a nessuno di scrivere: poi lei sostiene sia inutile se non si fa qualcosa di concreto. E questo è tutt'altro paio di maniche ma mi pare Ivana abbia ben inquadrato il pensiero penso di tutti, sull'argomento.

E' che la Guglielma sta facendo una collezione incredibile di figure barbine e sembra non rendersene conto.

Stefania

Antonello ha detto...

@Gugly

Evidentemente bisogna prendere atto che non accetti proposte ragionevoli di tregue di sorta.

E autodeterminatamente hai deciso di continuare nella tua opera stranamente sempre fastidiosamente presente di difendere l'indifendibile girando frittate e negando il palese pure scritto dagli Atti che sostieni.

Continui ad ignorare a professando titoli davanti a libere discussioni, provocando continuamente e fuorviando alla bisogna gli argomenti, forse immaginando nei tuoi convincimenti mentali di essere un pastore che avrebbe a che fare con delle pecore.

Preconcetti abbastanza culturalmente infantili che tutto descrivono meno che qualche substrato logico dietro ai titoli di cui ti dileggi e che stucchevolemnte pretendi dagli altri, manco fossimo in una gara a chi ce l'avrebbe piu' lungo anche se invisibile.

Te lo ripeto, per avere i tuoi titoli e sparare certe stronzate piuttosto preferirei avere la tessera mensile dell'autobus gratis per merito, ergo la usi come una clava in preda a rivalse forse personali, che a tutto ti portano tranne che a rimanere con i piedi piantati su questa infelice terra che ospita noi, ma ahime' anche te e la tua triste tastiera.

@Blog

Spiace veder rifiutate certe proposte, secondo me, di valore, ma daltronde evidentemente devo aver sopravvalutato chi pensavo non potesse fare l'indiana di fronte ad gesto di serenita'.

Errore mio, invito tutti quelli daccordo a girare la rotellina quando si inseriscono commenti fuorvianti della suddetta non perdendo tempo ne dando importanza a cose del tutto inopportune ed inutili.

Se poi questo provochera' insulti si chiedera' l'intervento del proprietario del blog, e purtroppo la Legge non prevede di sanzionare scaltri e subdoli insulti alla intelligenza ma solo quelli verbali.

Che possano parlare, scrivere e pensare in un libero Blog solo Laureati sfiora la faccia di bronzo visti i risultati ottenuti da talune a fronte dei sacrifici probabilmente dei genitori.

Ma riteniamo il tutto autocertificante quanto piu' sara' inutilmente presente.

Insegniamo dunque noi, essendo altri scappati prima, alla Laureata cosa possa essere la civilta' del Dialogo ignorandola per come merita.

Gilberto ha detto...

Credo che l'anonimo scherzasse. In fondo se una Guglielma non ci fosse bisognerebbe inventarla, un oppositore istituzionalizzato fa sempre comodo... fa da pungolo nei momenti di stanchezza. Ovvio che può dire quello che vuole. Se poi fa delle figure barbine sono affari suoi.

Anonimo ha detto...

Bisognerebbe appurare se quegli scritti che allegramente indichiamo come castronerie non siano tentavi di farsi pubblicità avversando altri professionisti dello stesso campo.
Il blogger dovrebbe intervenire.

Anonimo ha detto...

E.C.

leggasi 'tentativi' e non 'tentavi'

Ivana ha detto...

Perché l'Anonimo usa "leggasi" come sono solita usare io?

Stefania,
nelle motivazioni della sentenza di secondo grado, viene evidenziato che, comunque, il video predisposto dagli inquirenti non era una falsa ricostruzione delle immagini, essendo una estrapolazione e un collegamento di immagini originali.
Inoltre si sottolinea che le riprese delle telecamere rappresentano un elemento probatorio che non era stato correttamente valorizzato, nella sua importanza, dalla Corte di primo grado.
Insomma, vengono criticati, in ogni particolare, i calcoli effettuati dal consulente Ezio Denti perché ritenuti fondati su presupposti e dati errati e si considera che lo stesso consulente della difesa ha negato di avere una specifica competenza nel campo degli accertamenti videofotografici.
Sempre nelle motivazioni della sentenza di secondo grado, le emergenze delle riprese delle telecamere e gli accertamenti video fotografici eseguiti sono stati posti in rapporto con le intercettazioni ambientali , con i tabulati telefonici (e i relativi accertamenti) e anche con le stesse dichiarazioni dell’imputato, per fornire un quadro unitario di quelli che sono stati ritenuti indizi convergenti nella direzione della responsabilità dell’imputato.
Bisognerebbe poter leggere il contenuto del ricorso della difesa per conoscere quali saranno state le obiezioni, mosse dai difensori, riguardo a quanto sostenuto, riguardo alla questione dell'autocarro Fiat Iveco Daily, nelle motivazioni della sentenza di secondo grado.

Ivana ha detto...

Leggasi:
Bisognerebbe poter leggere il contenuto del ricorso della difesa per conoscere quali saranno state le obiezioni, mosse dai difensori, su quanto sostenuto, riguardo alla questione dell'autocarro Fiat Iveco Daily, nelle motivazioni della sentenza di secondo grado.

Antonello ha detto...

Dal Libro:
"Enigma Yara: Bossetti e l'accusa che viene dal passato" di Pino Nazio.

"...Mia moglie inizialmente mi disse solo che Yara era in ritardo, poi dopo alcuni minuti mi richiamo' dicendo che era stata alla palestra e nostra figlia non c'era.

A quel punto sono rientrato (doveva quella sera andare a mangiare con un collega).

Notai in Via Rampinelli un mezzo con dei fari accesi, era lontano centocinquanta metri, non vidi bene, ma ipotizzai che potesse essere un furgone...."

Ai posteri siamo a quota cinque testi di cui le dichiarazioni vengono messe totalmente ed arbitrariamente da parte, ma questo teste ha qualcosa di speciale, citato nel libro infatti e' il Papa' di Yara, Fulvio.

Eppure anche questa strada e' stata ritenuta non meritevole di pregio, per utilizzare le stesse espressioni, sarebbero invece affidabili le testimonianze che vedono Yara a bordo dell'auto grigia di Bossetti poco tempo prima del mese della scomparsa della ragazza, ed una Yara che in Via Morlotti deliberatamente sarebbe salita, con la tavooa imbandita ed i familiari a casa che la aspettavano, sul camion di B., anch'egli atteso a casa ma che evidentemente doveva prima sistemare una piccola questione.

B. che forse, sapendo del ritardo di Yara, gli ha offerto un passaggio per arrivare prima a casa, con Yara che arrivata al portone scendeva in bella vista, nella via in cui era cresciuta, dal camion di un muratore sconosciuto.

Ai posteri.

Stefania ha detto...

Mi risulta che il furgone non fosse quello di Bossetti. Per evidenti ragioni (i cassoni laterali) a prescindere dal video artefatto che è stato portato in aula senza che venisse dichiarato come tale. Come mai? Io non trovo corretto che un'accusa costruisca a tavolino un filmato con frammenti di immagini che inquadrano un furgone che non è quello dell'imputato cercando di farlo passare come un filmato integrale che riprende il veicolo della persona che si accusa. Peraltro, a prescindere da quanto dichiarato da Ezio Denti mi risulta si potesse portare il furgone del Bossetti (come richiesto dalla difesa) davanti alle telecamere della Polynt e che anche questa richiesta (come molte altre) siano state respinte. Se quel dato ha valenza nulla non dovrebbe neppure comparire nelle motivazioni. Se invece ha una sua importanza ecco che la richiesta di portare il furgone del Bossetti in Via Caduti dell'Aeronautica dovesse essere accolta. Sai qual'è l'impressione, Ivana? Che nonostante l'imputato avesse chiesto di essere giudicato con rito ordinario, in realtà i giudici dei due giudizi di merito si siano comportati come se valessero i soli dati portati dal PM e respingendo gran parte delle richieste di audizione di testimoni o di altri controlli da parte della difesa che ha semplicemente potuto interrogare i testimoni per un tempo preordinato, quasi fosse non importante arrivare ad un pronunciamento privo di ogni dubbio ma di fare "alla svelta". Quindi interrogatori concessi perchè formalmente era necessario farlo ma nulla piu'. Ti faccio un banale esempio (come potrei farne molti altri): l'interrogatorio del custode della palestra è stato interrotto dopo un'uscita di Camporini che è stata giudicata non ammissibile e mai piu' ripreso. Io ho il libero convincimento che tutti e tre i gradi di giudizio siano stati una mera farsa. Giusto per vestire una condanna preordinata e già decisa a priori (ricordiamoci cosa si è permesso di dire Alfano) con i vestiti della legalità.


Stefania

Paolo A ha detto...

Biologo
Leggi bene l'incarico extragiudiziale che ha ricevuto il presidente della prima sezione. Un qualche dubbio viene.
https://imgur.com/a/9aGr9Tz

amelia ha detto...

Scusate, mi spiegate questa cosa qua? questa frase? "Quanti? Di nuovo le mani del pianista corrono tra i faldoni: "Per l'esattezza 1715 persone". Il raggio della ricerca delle potenziali parenti si estende fino a 28 comuni. "Poi ci si concentra su 539 soggetti, 252 maschi, 287 femmine nati tra il 1920 e il 1970 e emigrati fuori. Testavamo il DNA mitocondriale - spiega Bonafini - cercavamo la linea di discendenza matrilineare"." fonte dagospia sarebbe interrogatorio del perito che ha fatto le analisi per trovare il figlio illegittimo di guerinoni . ma se tu hai il dna nucleare di guerinoni e cerchi suo figlio quindi hai sicura la linea patrilineare che cavolo c'entra testare il mitocondriale dei possibili figli illegittimi? è un errore giornalistico? un lapsus? cosa? http://m.dagospia.com/la-prima-indagine-genetico-araldica-della-storia-le-indagini-su-bossetti-sono-partite-dal-1719-109836

antrag ha detto...

Ivana!
ne stai consumando olio di gomito per lucidare a specchio quest'ultima sentenza che oltre che il rispetto legale non è in grado di pretendere nient'altro!

Biologo ha detto...

@Paolo A

-scrive: Leggi bene l'incarico extragiudiziale che ha ricevuto il presidente della prima sezione. Un qualche dubbio viene.

Si tratta di semplici incarichi di docenza che vengono normalmente affidati ad un bel po' di magistrati e, considerando gli stipendi che percepiscono per le normali funzioni, anche pagati cifre per nulla rilevanti. Qualche centinaia di euro a lezione, al massimo un migliaio per l'intero ciclo.

Cercare complotti a tutti i costi accusando i magistrati di aver condannato un uomo solo come "favore" restituito all'Arma per un incarico da quattro soldi fa davvero male alla ricerca della verità.

Paolo A ha detto...

Biologo,
nessuno ha detto che la sentenza è stata venduta per qualche migliaio di euro, solo che mi pare molto strano che un magistrato di cassazione insegni in corso dei carabinieri, quando poi nel suo lavoro è chiamato a giudicare il lavoro di chi ha istruito. Tutto qui. Quanto alla ricerca della verità ho notato che alla magistratura non frega una beata mazza.

antrag ha detto...

Ottimo Paolo A
Diplomatico Biologo

Gilberto ha detto...

Quello che è stato detto sui processi dove sembra tutto preordinato e incanalato per la condanna è l'impressione che hanno avuto in molti.

Adesso però non è più questione di mostrare l'inconsistenza delle prove a carico perché la condanna c'è stata in via definitiva.

Possiamo continuare a discutere all’infinito di una condanna che non si basa su prove vere ma la sostanza non cambia di una virgola.

Adesso è il momento di dimostrare con una controprova l'innocenza di Bossetti, una controprova che smonti alla radice il castello accusatorio. L'unica in grado di farlo è proprio quella paternità della quale molti (non solo colpevolisti) non vogliono sentir parlare.

Ci sono due modi possibili

a) Dimostrare che Guerinoni non è il padre di Bossetti. Opzione poco praticabile, a meno come ho già detto di conoscere il gruppo sanguigno di Guerinoni e quello di Massimo ed essere abbastanza fortunati che rientrino in quei casi rari di assoluta incompatibilità. (sarebbe comunque una prova)

b) Dimostrare che Massimo è figlio biologico di Giovanni (verifica che dovrebbe poter essere fatta con facilità dal momento che c’è la figlia gemella e come ho già detto i casi di superfecondazione a livello mondiale si contano sulle dita di una o due mani)

Io sono convintissimo che la signora Arzuffi ha sempre detto il vero. Non entro in merito alla testimonianza della dottoressa Gino. Mi limito a constatare che le fotografie sono l’unico documento a disposizione.

Altre strade non ne vedo per poter aprire le porte della prigione a Massimo Bossetti. Continuare a parlare dell’inconsistenza delle prove mi sembra un esercizio sterile. Mi auguro che la difesa del carpentiere segua quella strada. Altre non ne vedo.

Gilberto ha detto...

Aggiungo che proprio l'accusa avrebbe avuto tutto l'interesse a tagliare la testa al toro con quella prova (che cioè Massimo non era figlio di Giovanni) se non l'ha fatto, se non è agli atti, è perché non corroborava il castello accusatorio, mi sembra del tutto evidente. E' proprio lì il bandolo della matassa…

antrag ha detto...

Concordo pienamente, Gilberto.

Gilberto ha detto...

Bene antrag
Siamo in due… meglio che niente

Paolo A ha detto...

Gilberto concordo, ma c'è una prova che la difesa può fare anche ora ed è la comparazione tra il DNA di Massimo Bossetti e quella di Pierpaolo Guerinoni e verificare se prima di tutto sono fratelli e poi se condividono i 20 marcatori autosomici come affermato nella sentenza di primo grado, differenziandosi solo per quello TH01. Se non vogliono che il loro assistito marcisca in galera e se vogliono riaprire il processo nei termini del ricorso straordinario in cassazione, allora devono farlo. Altrimenti aspettare la CEDU per anni è come scontare l'ergastolo e specialmente devono farlo per fare avere giustizia anche ad Yara.

Gilberto ha detto...

Sì, però bisogna vedere se potranno farlo. L'unica metodica che è pienamente a discrezione della famiglia è il raffronto tra la sorella gemella (non importa se dizigota) e il padre legale.

Paolo A ha detto...

Il DNA del padre dove lo trovano, servirebbe un reperto biologico, se lo chiedono alla Gino non glielo da di sicuro. L'esame indipendente andava fatto quando era in vita Giovanni Bossetti, ma la famiglia si è fidata degli esami della Gino. Comunque nel caso che Massimo Bossetti non sia figlio del padre legale, allora si dovrebbe testare il DNA di Piepraolo Guerinoni, anche con un prelievo a sua insaputa, per verificare se effettivamente sono fratelli e poi se hanno in comune quei 20 marcatori in comune(40 alleli in comune, sia paterni che materni).

Gilberto ha detto...

Aggiungo che se anche la famiglia disponesse dei risultati del test fatto a Torino (e indipendentemente da cosa dicono) rifarei il test presso un'altra struttura perché un errore è sempre possibile come diversi fatti di cronaca ci hanno insegnato.

D'altro canto la logica del sapere scientifico è proprio quella della ripetizione e della riproducibilità.

Quando si dice che la scienza non sbaglia ci si riferisce a qualcosa di astratto

INFATTI

Le fonti di errori casuali sono PRATICAMENTE INFINITE: Gli operatori sono in carne ed ossa anche se si servono di apparecchiature (le quali apparecchiature possono andare incontro a errori di malfunzionamento.

Occorre sempre ripetere, soprattutto quando dall'esito di una prova dipende la vita di una persona.

Dobbiamo poi constatare che non sappiamo nulla di quale siano i reperti con i quali è stato effettuato il test, e non conosciamo i risultati analitici.

Non possiamo neppure dire se da un ulteriore test ci si deve aspettare una conferma o una disconferma dal momento che la frase 'è figlio di un altro uomo' non possiede alcun valore scientifico.

Il valore scientifico di un test è sempre commisurato allo specifico linguaggio richiesto da una determinata procedura di misurazione relativo al fenomeno studiato.

Paolo A ha detto...

Temo che abbiano complottato contro Bossetti non solo i suoi nemici.

Gilberto ha detto...

Come dove lo trovano? Mica lo avranno cremato spero. Possono riesumare la salma. Quello che hanno fatto con Guerinoni, hanno usato perfino un francobollo? Qui Biologo, se vuole, può suggerire tutte le modalità possibili che sono molte.

antrag ha detto...

La scienza non sbaglia …
E' vero, talché, in realtà, sa fornire una stima accurata anche degli errori che commette.

Molti come pappagalli si fermano al primo rigo di questo commento!

Gilberto ha detto...

Come ho detto altre volte, ma il discorso è utile solo come valore di esclusione, nel caso di un raffronto Bossetti/Guerinoni potrebbe essere determinante perfino conoscere il gruppo sanguigno, ma solo in alcuni casi specifici. Bisognerebbe essere fortunati…

Quello del test di paternità e delle modalità alternative di fattibilità è un discorso tecnico per il quale occorre una specifica competenza che sicuramente la difesa possiede attraverso i suoi consulenti.

Gilberto ha detto...

Quella della paternità è l'unica strada relativamente veloce rimasta aperta per la difesa(doveva essere percorsa prima). Per altre strade ci sono tempi biblici. Io credo che in pochissimo tempo si possa eseguire un nuovo test di paternità.

Poi se fosse 'corroborante' avrebbe l'effetto di un colpo di cannone…

Perché non tentare? Ormai non c'è più niente da perdere...

Paolo A ha detto...

Gilberto
Pierpaolo Guerinoni è il figlio vivente di Giuseppe Guerinoni.

Gilberto ha detto...

Una salma non è formata da pochi nanogrammi di materiale genetico che si dissolvono alle intemperie. Si conserva per tempi lunghissimi e fornisce informazioni attendibili. A meno che ovviamente sia stata ridotta in cenere. Qualcuno è informato?

Gilberto ha detto...

Sì Paolo A
Ma un raffronto diretto col padre legale che confermi la paternità avrebbe una duplice valenza
- Dimostrerebbe inequivocabilmente l'innocenza di Massimo Bossetti senza se e senza ma...
- Ridarebbe alla signora Arzuffi tutta la dignità che merita di moglie fedele.

Biologo ha detto...

@Paolo A

-scrive: mi pare molto strano che un magistrato di cassazione insegni in corso dei carabinieri, quando poi nel suo lavoro è chiamato a giudicare il lavoro di chi ha istruito.

Messa in questi termini è un'altra cosa. Però, nel caso specifico, il giudice-docente era un consigliere di Cassazione e, come tale, non è chiamato a giudicare il lavoro dei Carabinieri ma quello di altri colleghi magistrati. E, anche prima della Cassazione, il giudice Iasillo era un procuratore, quindi si avvaleva della collaborazione dei Carabinieri più che "giudicarne" l'operato...

Poi bisogna anche dire che non ci si può lamentare quando i corsi sono tenuti da docenti universitari privi di qualsiasi esperienza pratica. Carabinieri e magistrati nello svolgimento del loro dovere vivono il diritto da un punto di vista pratico, quindi ha anche un certo senso che sia un magistrato e non un semplice rimestatore di parole a fare lezione ai Carabinieri. E' la stessa logica in base alla quale chi deve imparare a suonare il pianoforte va a lezione da un pianista e non da un musicologo...

Biologo ha detto...

@Paolo A

-scrive: si dovrebbe testare il DNA di Piepraolo Guerinoni, anche con un prelievo a sua insaputa, per verificare se effettivamente sono fratelli e poi se hanno in comune quei 20 marcatori in comune(40 alleli in comune, sia paterni che materni).

I media hanno creato confusione su questo punto degli alleli in comune tra Pierpaolo Guerinoni e Bossetti. All'inizio anche io pensavo avessero totale compatibilità per ogni allele tranne uno. In realtà la compatibilità tra il profilo di Pierpaolo Guerinoni e quello di Bossetti sta nella condivisione di almeno un allele su 20 marcatori, ma non di entrambi gli alleli di 20 marcatori su 21.

Ciò ovviamente è dovuto al fatto che la madre di Pierpaolo Guerinoni non era la signora Ester Arzuffi e, perciò, su diversi marcatori Bossetti si è ritrovato con alleli che Pierpaolo Guerinoni non poteva ereditare, perchè sua madre, la moglie di Giuseppe Guerinoni, non li aveva nel suo patrimonio genetico.

Gilberto ha detto...

Qualcuno sa se la salma del signor Giovanni Bossetti è stata cremata?

Biologo ha detto...

@Gilberto

-scrive: Aggiungo che se anche la famiglia disponesse dei risultati del test fatto a Torino (e indipendentemente da cosa dicono) rifarei il test presso un'altra struttura perché un errore è sempre possibile come diversi fatti di cronaca ci hanno insegnato.

Praticamente stai dicendo che il profilo genetico di Giovanni Bossetti ottenuto con il test di Torino potrebbe essere sbagliato e che quello corretto restituirebbe, invece, un profilo genetico in grado di generare un figlio, nell'unione con la signora Ester Arzuffi, con un profilo genetico uguale a quello generabile anche dall'unione di Giuseppe Guerinoni e della stessa signora Arzuffi!

E' tutto talmente assurdo...

Gilberto ha detto...

Insomma Biologo tu una controprova non la vuoi fare, questo è il punto.

Certo che se dalla controprova risultassero risultati difformi sarebbe un bel casino…

Quella controprova sta dicendo biologo non s'ha da fare né ora né mai…

Ciascuno tiri le sue conclusioni

Biologo ha detto...

@Gilberto

-scrive: Come dove lo trovano? Mica lo avranno cremato spero. Possono riesumare la salma. Quello che hanno fatto con Guerinoni, hanno usato perfino un francobollo? Qui Biologo, se vuole, può suggerire tutte le modalità possibili che sono molte.

L'unica è la riesumazione.
Perchè i metodi alternativi genererebbero ancora polemiche e confusione. Ad esempio, se trovassero un pelo tra qualche vecchio vestito del signor Giovanni e utilizzassero quello per effettuare il nuovo test e questo test confermasse che il signor Giovanni non è il padre di Massimo Bossetti, sicuramente i complottisti finirebbero per dire che il nuovo test non è stato effettuato su un pelo del signor Giovanni...

Anonimo ha detto...

cco, in 10 punti, perché Bossetti è stato condannato. E perché la sentenza è sacrosanta.

Il dna sulle mutandine di Yara è la firma dell’assassino. Perché la traccia è mista (liquido dello sconosciuto che si fonde con liquido di Yara) e perché viene lasciata nel momento dell’aggressione.

Nell’analisi di laboratorio sulla traccia, per arrivare all’individuazione del profilo genetico, non esiste il rischio di contaminazione. Questa è una certezza, perché il profilo di Massimo Bossetti non è mai stato rilevato, non esiste da nessuna parte, è sconosciuto. Tanto è vero che alla fine quel profilo verrà chiamato Ignoto Uno, e si andrà alla ricerca del suo “proprietario” per anni. Nessuna possibilità di contaminazione, dunque, e per la stessa ragione, nessun rischio di indagine genetica indirizzata verso un obiettivo individuato in precedenza.

Il profilo genetico di Ignoto Uno appartiene a Massimo Bossetti. E questo, a dispetto delle dichiarazioni date in pasto alla stampa fuori dal tribunale, è pacifico. Lo hanno ammesso gli stessi consulenti della difesa in aula durante il processo di primo grado a Bergamo.

C’è la prova scientifica, quindi, ma anche la controprova. Se passando da un autista di autobus, Giuseppe Guerinoni, si arriva a Massimo Bossetti e gli si dice guarda che non sei figlio di tuo padre ma di uno sconosciuto, per accertare un eventuale errore basta che il padre che l’ha cresciuto si sottoponga al prelievo del dna. Papà Bossetti lo ha fatto, il risultato è stato confermato.

La prova scientifica dice anche che il proprietario di quel Dna chiamato Ignoto Uno, deve per forza essersi trovato nei pressi di una palestra di Brembate la sera del 26 novembre 2010. La persona identificata, quel giorno intorno alle 18, si sarebbe potuta trovare in qualsiasi parte del mondo o d’Italia e sconfessare inesorabilmente il risultato dell’indagine scientifica.uarda caso Massimo Bossetti, interrogato anni dopo, non ricorda cosa ha fatto quella precisa sera, ma ricorda benissimo che proprio quella sera ha incrociato Massimo Maggioni (che poi indicherà come probabile autore del delitto), ha provato a chiamarlo con il clacson perché il cellulare era scarico.

Guarda caso, la moglie di Marita Comi, nei giorni successivi alla scomparsa di Yara, gli chiede cosa abbia fatto quella sera, come emerge da una intercettazione ambientale. Testuale «Eri via quella sera, non mi ricordo a che ora sei venuto, e non mi ricordo neanche cosa hai fatto. Perché…Perché all’inizio mi ricordo che eravamo arrabbiati, quindi non te l’ho chiesto. È uscita dopo per la storia, così, della scomparsa. E non mi hai mai detto cosa hai fatto».
Domanda: Se Bossetti, quella sera, torna a casa alla solita ora, e fa le solite cose di tutti i santi giorni, per quale diavolo di motivo nei giorni e nei mesi successivi insisti, gli chiedi, ti viene il dubbio su cosa lui abbia fatto quella sera? Forse hai notato qualcosa di strano?
Guarda caso Massimo Bossetti, nel chiuso di casa sua, davanti a un computer, fa ricerche sessuali che sono compatibili con la figura del predatore che assale la tredicenne Yara Gambirasio. Tralasciando tutte le ricerche per le quali c’è stata battaglia tra i periti, ce n’è una che gli viene attribuita con certezza, quella del 29 maggio 2014 alle 9,55: «Ragazzine con vagina rasata».

Guarda caso, Massimo Bossetti, dal carcere scrive lettere a una donna che non conosce, e che potrebbe essere chiunque, nelle quali conferma l’interesse per «giovanette, minorenni e vergini, magari con la vagina rasata», e dimostra di non riuscire a trattenere queste pulsioni sessuali.

Il processo per l’omicidio di Yara Gambirasio è tutto qui. Da anni sostengo che la forza probatoria di quel Dna è logica, non scientifica. Ma la difesa di Massimo Bossetti, sbagliando tutto, ha puntato sul bersaglio grosso ed è andata a schiantarsi.
Ci hanno provato, è andata male. Piuttosto che lanciare accuse, dovrebbero fare mea culpa.
Carmelo Abbate




Anonimo ha detto...

Anche i pezzi da novanta… Dai Biologo che arrivano i rinforzi

Gilberto ha detto...

Se è stato fatto tutto secondo i crimi e se è tutto evidente come asserisce chi si firma Carmelo Abbate, non ci sarà nessuna remora a effettuare un ulteriore test di paternità che non potrà che confermare i risultati dell'indagine. Una ulteriore prova del nove non farebbe alto che suffragare il magnifico lavoro fatto dagli investigatori e fugare qualsiasi dubbio. O no?

Paolo A ha detto...

Biologo
è proprio sulla questione dei marcatori che ti sbagli, il DNA di Ignoto1 ha ben 20 marcatori in comune con quello di Pierpaolo Guerinoni, si differenzia solo per il marcatore TH01, questo sta scritto nella sentenza di primo grado e quindi se non sei convinto vai e leggiti il passaggio così capisci che non dico balle. Inoltre PPG è stato individuato prima del padre, come potevano sapere quali erano gli alleli paterni e materni. Tu non vuoi capire che quegli esami sono un falso, un falso colossale ed è per questo che non hanno voluto fare la perizia.

Biologo ha detto...

@Anonimo

La superficialità con cui il personaggio televisivo autore dell'articolo ha sempre dimostrato di affrontare la complessa questione del DNA è il motivo per cui non ho mai riportato né preso nella minima considerazione qualunque cosa scrivesse...

Inoltre questo passaggio

Guarda caso, Massimo Bossetti, dal carcere scrive lettere a una donna che non conosce, e che potrebbe essere chiunque, nelle quali conferma l’interesse per «giovanette, minorenni e vergini, magari con la vagina rasata», e dimostra di non riuscire a trattenere queste pulsioni sessuali.

in un paese civile sarebbe da denuncia perchè non esiste alcuna lettera in cui Bossetti afferma di avere una preferenza per «giovanette, minorenni e vergini».

amelia ha detto...

Carmelo, secondo la ricostruzione Bossetti sarebbe un aggressore seriale agli inizi .. ora è possibile ciò avvenga senza alcuna progressione? senza avere tempo con Yara di passare dall'allusione, alla avance, alla costrizione, all'aggressione? Un uno contro uno senza ferite da difesa sulla ragazza? Possibile se davvero lo vogliamo dipingere come maniaco al suo esordio pratico che si sia scelto, perchè l'avrebbe scelta, se escludiamo la progressione per mancanza di opportunità, una vittima in zona, conosciuta piuttosto che una qualsiasi altra ragazzina di un paese vicino o lontano in una giornata in cui non doveva rientrare presto? insomma con più tempo a disposizione? E' illogico un comportamento del genere, al di là Bossetti abbia o non abbia gusti particolari sul piano erotico. ps qualcuno può dirmi perchè confrontavano i mitocondriali quando cercavano il figlio naturale di guerinoni? e non i nucleari? avendo la linea paterna?

Biologo ha detto...

@Paolo A

Purtroppo non ricordo la trasmissione esatta in cui fu mostrato di sfuggita il documento con il profilo di Pierpaolo Guerinoni. Ma ricordo con certezza che fermai l'immagine proprio per osservare questa faccenda della compatibilità e la sovrapponibilità dei profili non era per entrambi gli alleli ma di un allele per marcatore.
Potrei avere anche uno screenshot della trasmissione conservato da qualche parte, ma non ne sono sicuro.

Biologo ha detto...

@Gilberto e @Paolo A

Aggiungo questa considerazione...

Ma secondo voi a me non farebbe un enorme piacere se le vostre teorie fossero corrispondenti alla realtà dei fatti?
Sarei al settimo cielo se davvero Giovanni Bossetti fosse il padre di Massimo Bossetti! Oppure sarebbe una gioia incontenibile scoprire che esiste un altro individuo con un profilo come quello che il RIS ha attribuito ad Ignoto 1!

Ma non è certo inseguendo delle illusioni che si può sperare di costruire ragionamenti sensati sul perchè un povero muratore sfortunato è finito col diventare la vittima di questo pasticcio di proporzioni epiche...

Paolo A ha detto...

Biologo
Allora i giudici scrivono balle perché non hanno capito la differenza tra marcatore e allele? Mi sai spiegare come mai si parla sempre di marcatori e mai di alleli?

Gilberto ha detto...

Uno dei due profili sarebbe farlocco, questo è evidente. Due padri contemporaneamente sono impossibili… Nel caso come ho detto sarebbe un bel casino. A quello serve una controprova, a dimostrare che è stato fatto tutto a regola e senza errori. E allora ci metteremo l'anima in pace… Trovo strano che tu non ti renda conto che di tale controprova sul padre legale non c'è traccia. E tu che sei un biologo sai bene che valore scientifico possa avere la locuzione 'figlio di un altro uomo', nessuno.

Ho detto più sopra: "proprio l'accusa avrebbe avuto tutto l'interesse a tagliare la testa al toro con quella prova (che cioè Massimo non era figlio di Giovanni) se non l'ha fatto, se non è agli atti, è perché non corroborava il castello accusatorio, mi sembra del tutto evidente. E' proprio lì il bandolo della matassa…"

amelia ha detto...

gilberto essere figlio di altro uomo vuol dire che non era figlio di Giovanni Bossetti poi di chi fosse figlio non si sa .. potrebbe essere guerinoni, come qualsiasi altro uomo .. ora, ad essere franche, guarda che quando trombi lo sai con chi lo fai .. se la signora per davvero non ha avuto rapporti con Guerinoni, ma ha concepito un figlio con un altro uomo dovrebbe sapere con chi, non ti pare? Non solo Bossetti ha una sorella che ha tutto l'interesse a sapere chi sia suo padre .. anzi direi che già questo dava titolo per chiedere anche in sede giudiziaria un'analisi comparativa del suo dna con quello del presunto padre dato che è un diritto imprescrittibile dei figli naturali. Perchè non è stato fatto? procedimento a latere .. se non è stato fatto è perchè temo proprio che il padre fosse il guerinoni, non ti pare?

Stefania ha detto...

Articolo di Vittorio Feltri per "Libero", emblematico: https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/13388417/-massimo-bossetti-vittorio-feltri--giustizia-fa-rima-con-immondizia-cosa-non-quadra-su-yara.html
Stefania

Gilberto ha detto...

Amelia
Quello che intendevo dire è che una prova scientifica è un documento formulato secondo i metodi quantitativi. Una locuzione non ha nessun valore scientifico. Il linguaggio della scienza è rigoroso e presuppone una formulazione rigorosa in modo tale da poter essere controllato da altri ricercatori nel metodo utilizzato, nelle procedure, nei campioni utilizzati…. ecc. ecc. e nelle sue conclusioni.

amelia ha detto...

ok, gilberto, ma tu dimentichi, te lo ribadisco, che per avere conferme ci possiamo pure dimenticare di Massimo Bossetti e del processo per l'uccisione di Yara. Massimo Bossetti ha una sorella gemella ergo figlia di medesimo padre, salvo casi rarissimi di sovrafecondazione, e questa sorella gemella che a questo punto ha il sospetto di non essere figlia di Giovanni Bossetti ha tutto il diritto, riconosciutole dalla legge e imprescrittibile, di conoscere chi sia suo padre, con accertamenti sul padre legale e sul presunto padre naturale e di lui famigliari in caso di avvenuto decesso del primo. I presunti fratellastri sono in diritto di rifiutarsi, ma cmq un giudice deve pronunciarsi se suo padre sia o non sia Guerinoni. Io tutto sommato la vedo difficile che tutti e tre i fratelli vogliano trovarsi una sorellastra attribuita per sentenza senza che si sia fatto un riscontro genetico, non trovi? Quindi tutti i tuoi argomenti sulla difficoltà di appurare la cosa, sulla accusa che si rifiuta perchè teme il risultato (teme cosa? qualcosa che la sorella in qualsiasi momento può sbugiardare?) non hanno ragione di esistere. Qualunque sia la posizione dell'accusa possiamo fregarcene .. quel che conta è che esiste una persona in grado di farli e in diritto di chiederli e se non lo fa casomai è questo che dobbiamo domandarci, non perchè no non l'abbia fatto l'accusa di Bossetti.

Anonimo ha detto...

Gilberto ha detto...
Una salma non è formata da pochi nanogrammi di materiale genetico che si dissolvono alle intemperie. Si conserva per tempi lunghissimi e fornisce informazioni attendibili. A meno che ovviamente sia stata ridotta in cenere. Qualcuno è informato?

In questo articolo si accenna all'immediato trasporto al cimitero di Terno d'Isola e non al passaggio all'unico forno crematorio presente nella provincia di Bergamo (presso cimitero di BG).

https://www.leggo.it/news/italia/yara_bossetti_funerale_padre_foto-1467312.html

https://www.ecodibergamo.it/stories/hinterland/funerali-privati-per-ester-arzuffibossetti-grazie-mamma_1277444_11/

Antonello ha detto...

"Anonimo14 ottobre 2018 21:23:00 CEST

cco, in 10 punti, perché Bossetti è stato condannato. E perché la sentenza è sacrosanta. (LEGGIAMO AD OCCHI BEN APERTI CHE FORSE ABBIAMO FINALMENTE UNA SOLUZIONE E NON LA SOLITA SENTENZA)

Il dna sulle mutandine di Yara è la firma dell’assassino (NO, YARA NON E' STATA VIOLENTATA, MA AGGREDITA, RIUSCITE A CAPIRE LA DIFFERENZA? LA POSIZIONE MA UNA SERIE LOGICA DI ALTRE ELEMENTARI DEDUZIONI DICE PROPRIO IL CONTRARIO DI QUANTO LEI AFFERMA) . Perché la traccia è mista (liquido dello sconosciuto che si fonde con liquido di Yara) e perché viene lasciata nel momento dell’aggressione. (MI SEGUA, SE PUO' SENZA TELECAMERA CHE SONO ALLERGICO, LO "STRAORDINARIO OTTIMO GENOTIPO" FI IGNOTO1, CHIUNQUE FOSSE,
VIENE RINVENUTO IN "TRACCIA ABBONDANTE QUASI INUTILIZZABILE" DELLA VITTIMA, E PROPRIO L'ACCUSA, NON IO, HA DECISO COME DA PERIZIA CHE QUEL CORPO SAREBBE RIMASTO PER BEN TRE MESI ESPOSTO ALLE INTEMPERIE, ORA MA NON LE VIENE IN MENTE CHE LA CONDIZIONE DEI DUE ELEMENTI RINVENUTI E FRAMMISTI STIANO SEGNALANDOLE AD INTERMITTENZA DUE TEMPISTICHE COMPLETAMENTE E SCIENTIFICAMENTE DIVERSE? EPPURE SEGUENDO IL SUO ASSUNTO AVREMMO DOVUTO RINVENIRE "GENOTIPO QUASI INUTILIZZABILE IN TRACCIA ABBONDANTE QUASI INUTILIZZABILE", SEMPLICE NO? E QUESTO SIGNIFICA CHE SONO DUE DISTINTI RILASCI E DEPOSITI, LA TRACCIA ABBONDANTE E' SICURAMENTE STATA RILASCIATA DURANTE L'AZIONE AGGRESORIA, MENTRE L'ALTRA "LO STRAORDINARIO OTTIMO GENOTIPO" NON PUO' ESSERE RICONDOTTO ALLA STESSA AGGRESSIONE PROPRIO A LOGICA, MA ANCHE A SCIENZA IN QUANTO LA MAGGIORE AUTORITA' MONDIALE IN GENETICA LE HA RIPETUTO, DA OLTREOCEANO, CHE IL DNA HA UNA PROPRIETA' ALLERGICA ALLE PROCURE, SAREBBE IDROSOLUBILE, ERGO L'ACQUA LO SCIOGLIE, LO SCIOGLIE, LO LIQUEFA E LO DISTRUGGE, LA STESSA MASSIMA AUTORITA' SCIENTIFICA LE STA DICENDO CHE IL DNA PIU' TESTARDO RIFIUTA DI PRESENTARSI, FIGURIAMOCI DI LUCCICARE, DOPO APPENA 4 SETTIMANE DI ESPOSIZIONE ALLE INTEMPERIE, ERGO IN TRE MESI LE SETTIMANE SONO IN ITALIA 12, NON CREDE SIANO TROPPE PER PRETENDERE CHE IGNOTO1 POSSA AVER AVUTO QUESTA ILLUMINANTE ED OSTINATA PROPRIETA'?)

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Nell’analisi di laboratorio sulla traccia, per arrivare all’individuazione del profilo genetico, non esiste il rischio di contaminazione. Questa è una certezza, perché il profilo di Massimo Bossetti non è mai stato rilevato, non esiste da nessuna parte, è sconosciuto. Tanto è vero che alla fine quel profilo verrà chiamato Ignoto Uno, e si andrà alla ricerca del suo “proprietario” per anni. Nessuna possibilità di contaminazione, dunque, e per la stessa ragione, nessun rischio di indagine genetica indirizzata verso un obiettivo individuato in precedenza.

Il profilo genetico di Ignoto Uno appartiene a Massimo Bossetti. E questo, a dispetto delle dichiarazioni date in pasto alla stampa fuori dal tribunale, è pacifico. Lo hanno ammesso gli stessi consulenti della difesa in aula durante il processo di primo grado a Bergamo. (QUINDI, SE C'E' QUESTA SCIENTIFICA CERTEZZA PERCHE' NON CONCEDERE IN TRE GRADI DI GIUDIZIO NE RIPETIBILITA' DI ESAME "RIPETIBILE" E NE LA FAMOSA E TANTO RICHIESTA PROVA DEL NOVE? SONO STATI FATTI 25.000 TEST DI DNA, ERA COSI' DILAPIDANTE FARNE 25.001?)

C’è la prova scientifica, quindi (PROVA DI CHE??? DI COSA E DOVE???), ma anche la controprova (MA CONTROPROVA DI CHE??? MA DOVE??? QUANDO??? LE RISULTA A QUALCHE ATTO?). Se passando da un autista di autobus, Giuseppe Guerinoni, si arriva a Massimo Bossetti e gli si dice guarda che non sei figlio di tuo padre ma di uno sconosciuto, per accertare un eventuale errore basta che il padre che l’ha cresciuto si sottoponga al prelievo del dna. Papà Bossetti lo ha fatto, il risultato è stato confermato. (LEI HA VISTO IL DOCUMENTO CHE DOCUMENTA QUELLO CHE DICE? ED ANCHE FOSSE, LA RIPORTO ALLE SEMPLICI ED ELEMENTARI DEDUZIONI SOPRA RIPORTATELE SUL DNA IGNOTO1 CHIEDENDOLE QUALE AUTORITA' SCIENTIFICA PIU' ESPERTA DEL PIU' ESPERTO GENETICO MONDIALE LE SUGGERISCE QUALCOSA DI DIVERSO)

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

La prova scientifica (QUALE???
DOVE??? DI COSA???) dice anche che il proprietario di quel Dna chiamato Ignoto Uno, deve per forza essersi trovato nei pressi di una palestra di Brembate la sera del 26 novembre 2010 (IL DNA PROVEREBBE CHE IGNOTO1 QUELLA SERA ERA A BREMBATE O STA PARLANDO DI BOSSETTI E DELLE IMMAGINI POLYNT? PERCHE' NON SO IGNOTO1 MA BOSSETTI VIVE IN ZONA, HA I PROPRI INTERESSI IN ZONA, ABITA LI CON FAMIGLIA E TRE FIGLIOLETTI, COSA DICE PUO' GIRARE NELLE PROPRIE ZONE SENZA PER QUESTO PRENOTARSI UN COSI' INELUDIBILE INDIZIO? E QUESTO SAREBBE UN INDIZIO GRAVE, PRECISO E CONCORDANTE TALE DA MERITARE MENZIONE IN BEN TRE SENTENZE DI ERGASTOLO AD UN PRESUNTO E SENTENZIATO PER QUESTO RESPONSABILE? PERDONI, E PER NON CREARE SOSPETTI DOVEVA FORSE IMMAGINARE, ALTRETTANTO COLPEVOLE ED EVITARE LA ZONA DELLE PALESTRE?). La persona identificata, quel giorno intorno alle 18, si sarebbe potuta trovare in qualsiasi parte del mondo o d’Italia e sconfessare inesorabilmente il risultato dell’indagine scientifica (MA ABITA LI, DOVE DIAVOLO VOLEVATE CHE SI PRENDESSE E FACESSE FERIE?).uarda caso Massimo Bossetti, interrogato anni dopo, non ricorda cosa ha fatto quella precisa sera, ma ricorda benissimo che proprio quella sera ha incrociato Massimo Maggioni (che poi indicherà come probabile autore del delitto), ha provato a chiamarlo con il clacson perché il cellulare era scarico.(BEH INTANTO GRAZIE DEL PARTICOLARE DEL CELLULARE, SA LE NOTIZIE CHE FUORIESCONO SONO RARE, E QUINDI NON SI PUO' PIU' DIRE CHE LO AVESSE LASCIATO A CASA PERCHE' NON AGGANCIASSE ALTRE CELLE DI BREMBATE DOPO QUELLA DELLE 17,45 DI MAPELLO VIA NATTA CON DIREZIONE OPPOSTA A QUELLA AGGANCIATA DAL CELLULARE DI YARA UN'ORA CIRCA DOPO, ALLE 18,49.
MA SULL'ALTRO APPUNTO, PERDONI, MA "DOPO ANNI NON RICORDA?", MA LEI RICORDA COSA HA FATTO DA QUI A 4 ANNI TUTTE LE SERE CHE VI E' STATA UNA SCOMPARSA ANCHE VICINA A LEI? E PUO' RICORDARE QUELLO CHE RICORDA O GLI VOLETE PRENOTARE E PILOTARE LA MEMORIA IMBOCCANDOLO? E SEMMAI SAREBBE UN ALTRO INDIZIO GRAVE, PRECISO E CONCORDANTE? STA SCHERZANDO VERO? MI DICA CHE STA SCHERZANDO)

(Continua sotto)

Anonimo ha detto...

ai finocchi comunisti, innocentisti e altra accozzaglia garantista che si è appassionata per questo caso, mando con il più sincero affetto il mio VAFF...... definitivo
ci tengo
Heil

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Guarda caso, la moglie di Marita Comi, nei giorni successivi alla scomparsa di Yara, gli chiede cosa abbia fatto quella sera, come emerge da una intercettazione ambientale. Testuale «Eri via quella sera, non mi ricordo (DIO DOPO ANNI NON RICORDA ANCHE LEI? PROPRIO STRANO...) a che ora sei venuto, e non mi ricordo neanche cosa hai fatto ( MA E' CLAMOROSO!!!). Perché…Perché all’inizio mi ricordo che eravamo arrabbiati, quindi non te l’ho chiesto. È uscita dopo per la storia, così, della scomparsa. E non mi hai mai detto cosa hai fatto». (MA PUO' UNA MOGLIE CHIEDERE ED ACCERTARSI O SAREBBE ANCHE QUESTO UN INDIZIO?)
Domanda: Se Bossetti, quella sera, torna a casa alla solita ora, e fa le solite cose di tutti i santi giorni, per quale diavolo di motivo nei giorni e nei mesi successivi insisti, gli chiedi, ti viene il dubbio su cosa lui abbia fatto quella sera? Forse hai notato qualcosa di strano? (FORSE E' SFUGGITO CHE ERA IN CARCERE APPUNTO, LA MOGLIE SI STA ACCERTANDO, GLI CHIEDE, E LA RISPOSTA DOPO ANNI CHE DAREBBE ANCHE UN INNOCENTE, OLTRE CHE UN PRENOTATO COLPEVOLE E' PROPRIO "NON RICORDO", MA LA FRASE LA DICE LA S.B., LE AMICHE E COMPAGNE DI YARA IN TRIBUNALE VA TUTTO BENE, SE LO DICE L'ACCUSATO ALLA MOGLIE DIVENTA UN INDIZIO GRAVE, PRECISO E CONCORDANTE?)
Guarda caso Massimo Bossetti, nel chiuso di casa sua, davanti a un computer, fa ricerche sessuali che sono compatibili con la figura del predatore che assale la tredicenne Yara Gambirasio. Tralasciando tutte le ricerche per le quali c’è stata battaglia tra i periti, ce n’è una che gli viene attribuita con certezza, quella del 29 maggio 2014 alle 9,55: «Ragazzine con vagina rasata». (A ME RISULTA CHE NESSUNA RICERCA PEDOPORNOGRAFICA POSSA ESSERE ATTRIBUITA AL PADRE BOZSETTI, IN QUELLA CASA COMBINAZIONE VI ERA UN ADOLESCENTE ABBASTANZA COETANEO, E' SICURO DI QUEL CHE DICE? ED UNA RICERCA, ANCHE FOSSE, FATTA DOPO ANNI DAGLI EVENTI TRISTI CAPITATI A YARA LEI LA CONSIDEREREBBE INELUDIBILE INDIZIO DI COSA DI PRECISO?)

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Guarda caso, Massimo Bossetti, dal carcere scrive lettere a una donna che non conosce, e che potrebbe essere chiunque, nelle quali conferma l’interesse per «giovanette, minorenni e vergini, magari con la vagina rasata», e dimostra di non riuscire a trattenere queste pulsioni sessuali. (E QUINDI SECONDO LEI TUTTI I NORMALI ACCUSATI E SENTENZIATI DI AGGRESSIONE ED OMICIDIO AD UNA RAGAZZINA SCRIVONO ALLEGRAMENTE A SCONOSCIUTE QUESTE COSE? A SCANSO FORSE DI NO ESSERE CONDANNATO? SECONDO LEI PER QUALE MOTIVO UNO CHE CONOSCE LA SU FAMA FUORI DALLE CELLE SCRIVE QUALCOSA CHE AVVALORA L'ACCUSA? MA E' PROPRIO SICURO DEL TESTO E DEL CONTESTO DI QUANTO LEI DICE ABBIA POTUTO ESPRIMERE ED INTENDERE?)

Il processo per l’omicidio di Yara Gambirasio è tutto qui (TUTTO QUI??? OH DIO MIO...). Da anni sostengo che la forza probatoria di quel Dna è logica, non scientifica (NON SI PREOCCUPI, CAPITA, RIPETA CON ME: MANCA UNO STRACCIO DI NESSO CAUSALE SCIENTIFICO, ED ANCOR PIU' LOGICO, CHE LEGHI INELUDIBILEMENTE ED OLTRE OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO LO "STRAORDINARIO OTTIMO GENOTIPO" RINVENUTO DOPO IPOTIZZATI TRE MESI DI ESPOSIZIONE ALLE INTEMPERIE ALLA SCENA AGGRESSORIA E QUINDI QUEL DNA DIMOSTRA PROPRIO IL CONTRARIO DI QUANTO ASSERISCE L'ACCUSA E LE TRE SENTENZE, ESSENDO AUELLO DELLA VITTIMA "ABBONDANTE TRACCIA QUASI INUTILIZZABILE", ERGO COME SOPRA). Ma la difesa di Massimo Bossetti, sbagliando tutto, ha puntato sul bersaglio grosso ed è andata a schiantarsi. (E QUALE SAREBBE IL BERSAGLIO GROSSO? CHI SI E' SCHIANTATA E' IL SISTEMA GIUDIZIARIO INTERO, CHE HA CONCESSO 25.000 ESAMI DI DNA MA NON L'UNICO DEL NOVE, UNICO ANCHE A DOVER ESSERE FATTO DAVANTI AI PERITI DELLA DIFESA )
Ci hanno provato, è andata male. Piuttosto che lanciare accuse, dovrebbero fare mea culpa.(DI DOVER RAPPRESENTARE UNA DIFESA ESSENDO TITOLATI A FARLO DA DELEGA? O PER COSA? PER GLI ERRORI CHE NON POSSONO CANCELLARE QUELLI DELL'ACCUSA E DI BENE TRE TRIUNALI?)
Carmelo Abbate (BENE, ANTONELLO, PIACERE)

Antonello ha detto...

E mi voglia perdonare, so che ha una laurea anche lei e mi perdonera' di sicuro, se ho scritto maiuscolo, era solo per facilitare la lettura delle diverse posizioni e visioni.

Anonimo ha detto...

Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr

Anonimo ha detto...

Non temete il vostro amico dalla mazza grossa sarà un giorno presto libero
perchè per "fortuna" non sono dittatore
Sottofondo musicale: https://www.youtube.com/watch?v=nizfvjzQSG8

Wolf ha detto...

Non so se questa pagina puo essere utile a Biologo, ma la voglio segnalare.


https://carloantonio51.blogspot.com/2017/11/il-secondo-teorema-di-shannon.html

Vanna ha detto...


" Blogger Guglielma Vaccaro ha detto...
Paolo, visto che sei tanto sicuro dimostralo,due avvocati e oltre dieci professionisti evidentemente valgono meno di te che sei più esperto."
Dalla Bibbia: "Libro della Sapienza".

Vanna ha detto...

Antonello sottoscrivo il tuo intero commento.

Gilberto ha detto...

A proposito del secondo Teorema di Shannon

Madam Bastian mi ricorda qualcuno… nel cestino della carta si può far trovare quello che serve… e far credere che sia finito lì per essere distrutto… e invece...

Abbiamo infatti tutto quello che occorre: archivista, giusperiti… e illustri opinionisti… che ci illuminano e ci rendono consapevoli che noi innocentisti siamo ingenui, sprovveduti e babbei…

C'è solo da valutare quanta parte dell'informazione che ci viene data è rumore (perdita di informazione bit ricostruiti sbagliati) e quanta parte è corretta. Il problema dell'affidabilità di eventuale informazione farlocca.

Sì, ragazzi quella prova di paternità sarebbe proprio da rifare. Giusto per vedere se per caso qualcosa di importante non sia davvero finito in qualche altro cestino della carta…

Antonello ha detto...

Per scrupolo ed esattezza, estratto proprio dall'articolo e post sopra:
https://carloantonio51.blogspot.com/2017/11/il-secondo-teorema-di-shannon.html

"...la difesa poi riferiva di un colloquio avuto col prof. Peter Gill [in grassetto nell'originale... n.d.r. ...],  vero e proprio faro nella materia, nell'ambito del quale lo stesso affermava l'estrema difficolta' di recuperare il Dna dopo un periodo di sei settimane quando e' depositato su superfici esterne e che l'osservazione dei profili Dna attribuiti a Bossetti, l'insegnante e la vittima potrebbero dare sostegno alla teoria che il corpo era stato spostato dale condizioni secche al campo poco prima che il corpo fosse scoperto..."

Questo per avere e dare un'informazione quanto piu' precisa possibile anche al cosidetto utente Carmelo Abate.

In realta' io avevo arrotondato per difetto dicendo sopra 4 (quattro) settimane, mentre a corrige il Prof. Gill spiega che sono sei (6), le settimane passate le quali anche un Luccicante, Testardissimo, Commovente, Straordinario ed Ottimo Genotipo si idrosoluziona, si scioglie, sparisce, si liquefa, non c'e' piu' in natura, nella scienza, nel pianeta terra, ergo non e' piu' rinvenibile.

Ma il corpo di Yara, dice la Prof.ssa Cattaneo, si la stessa della disidratazione emblematica, sarebbe rimasto li sul quel campo per tre mesi, ben 12 (dodici) settimane, incredibilmente addirittura il doppio del limite massimo stabilito dalla massima autorita' e quindi da conseguenti infiniti test ed articoli titolati altroche' da lauree in riviste scientifiche internazionali.

E' dunque la stessa perizia della Prof.ssa Cattaneo e l'assunto che si vorrebbe portare ad Accusa, di quel corpo rimasto li, NON una prova regina dell'Accusa, atteso che mancherebbe anche un legame indispensabilmente logico, ma una Prove Regina Scientifica che allontana anni luce il Dna di Ignoto1 da una scena aggressoria che si da per avvenuta tre mesi prima nel luogo stesso di rinvenimento del corpo e di quello "Straordinario Ottimo Genotipo".

Ma e' molto semplice, e lo stesso assunto si deve per coerenza scientifica restituire anche al Dna risultato di Silvia B., ma con l'inspiegabilita' semantica propria di essere una sostanza corposa, positiva all'ematico, e non semplicemente depositata ma quasi impressa sulla manica del giubbotto indossato dal corpo rinvenuto.

Antonello ha detto...

Quanto sopra influisce sulle deduzioni scientifiche inerenti il caso con significati abbastanza importanti, e non trascurabili da nessuna persona dotata di logica e coscienza.

1)
La cosidetta Prova Regina del Dna Ignoto1 altro non e' che la prova della NON possibile presenza dello stesso durante la scena dell'aggressione che e' stata periziata, essendo il Dna Ignoto1 stato rinvenuto sul lembo degli slip e sui leggins della vittima a tre mesi da una scena di aggressione che proprio la perizia riconduce a quel campo esposto alle intemperie ed un corpo da li mai spostato.

2)
La RECISIONE del lembo degli slip e dei leggins di Yara non puo' che essere avvenuta quindi con uno strumento atto a RECIDERE, e quindi ne deve conseguire la logica conseguenza spero verosimile che il Dna di Ignoto1 sia stato depositato da una lama o soluzione affilata e NON depositato direttamente dallo stesso Ignoto1, assunto invece come scontato da ben tre titolate e laureate sentenze.

Uno strumento atto a RECIDERE nella sua vita utile viene utilizzato migliaia di volte e per costituzione metallica NON deve MAI essere DISLAVATO AD ACQUA, per non esporre appunto la lama alle naturali ossidazioni, ma pulito con fazzoletti ed anche strofinacci, per poi ad arte essere oliato in abbondanza.

Di suo quindi mantiene anche "Straordinari Ottimi Genotipi" eventualmente datati anche piu' di 6 (sei) settimane a ritroso e non per questo Provatamente del detentore di uno specifico momento o del proprietario dell'arnese o lama stessa.

3)
Almeno la RECISIONE del.lembo degli slip e dei leggins di Yara e lo "strisciato" Dna di Silvia B. sono provatamente stati depositati in un'epoca che va dalle 6 (sei) settimane precedenti al rinvenimento fino al rinvenimento stesso.

Questo significa che non solo il rinvenuto nelle tasche del giubbotto privo di prevedibile ossidazione, compresa l'assenza del corpo del cellulare della ragazza evidentemente asportato durante l'aggressione ipotizzata, ma anche tutta la casistica rinvenuta di punta e taglio sul corpo (seno sinistro a "/", schiena a "X", ed escluderei per adesso i polsi e la gola piu' direzionati ad un decesso che non ad un depistaggio anche se non avrebbero, dice la Cattaneo, leso organi vitali) e' a limpida logica deducibile sia stata approntata a fini di depistaggio ben dopo l'originaria ed ipotizzata scena aggressoria, insieme alla possibile ricomposizione del corpo, ma perche' DEPISTARE? Forse per nascondere il fatto che un tragico incidente possa essere accaduto in un posto riconducibile?

Lo dimostrano le assenze di tracce di Dna dei familiari ad esempio sulla pila, sull'Mp3 (volete che una sorella od un fratello non ascoltino mai la musica sull'Mp3 della sorella?), nessuna impronta e nessun Dna, solo si diceva una macchiolina rossa interessante.

E questo sottolinea che il cellulare e' stato asportato da subito alla ragazza insieme a tutto il rinvenuto nelle sue tasche dopo, per poi essere stato accuratamente manipolato informaticamente e ripulito, e per essere riposto nella tasca dove poi e' stato rinvenuto, escluso il corpo del cellulare, qualcuno ha dovuto insomma rischiare o di trasportare il corpo a Chignolo direttamente da luogo che stava diventando molto scomodo, ma cosi' proprio le sentenze dicono non puo' essere accaduto, od ha comunque dovuto correre l'importante rischio di tornare sul luogo di aggressione e deposito del corpo a Chignolo, come da sentenze.

Da qui la domanda del perche' tornare li, poteva insomma bruciare tutto, poteva far sparire in mille modi quelle due o tre cosette, perche' DOVERLE RIPORTARE NELLA TASCA DEL GIUBBOTTO DI YARA? E quale e' il depistaggio vero? Quello rinvenuto nelle tasche o quello rinvenuto sul corpo? Od ambedue?

Quale doveva essere stato il vero motivo per cui il/la/gli/le responsabile/i hanno dovuto correre il rischio o comunque hanno deciso che era indispensabile depistare?

Biologo ha detto...

@Wolf

-scrive: Non so se questa pagina puo essere utile a Biologo, ma la voglio segnalare.

La teoria suggerita nella pagina che hai linkato è basata su un presupposto errato, ovvero che questa immagine

https://3.bp.blogspot.com/-Xx89o5HfsT4/Wfw50XTKw2I/AAAAAAAAARE/id49z46FkS4JPphmTopOmBqN1fGCfCFpACLcBGAs/s640/Screenshot%2Bfrom%2B2017-04-24%2B12-09-51.png

sia rappresentativa di un documento realmente esistente.

In realtà è un montaggio che hanno fatto nel documentario "Ignoto 1" sovrapponendo la foto e il nome di Giuseppe Guerinoni all'elettroferogramma di Ignoto 1.
Perciò la data "28-10-11" che l'autore del blog considera una grave anomalia (visto che Guerinoni sarebbe stato individuato, invece, nel 2012) è relativa all'elettroferogramma di Ignoto 1 e non a quello di Guerinoni.

Stefania ha detto...

Secondo voi, chiedere una consulenza specifica a Gill, potrebbe far riaprire il processo?

Stefania

Tiziano ha detto...

@Anonimo scrivi: ..."Il presidente della sez. I° che ha emesso la pilatesca ed inconcepibile sentenza su Bossetti ha avuto consulenze ed incarichi proprio dall'Arma dei Carabinieri cui appartengono i RIS. Si può sputare nel piatto dove si mangia?" Credo che quanto scrivi non sia possibile sarà un omonimo.

Antonello ha detto...

@Stefania

Beh se e' gia' stato inserito il tutto in Cassazione, evidentemente inascoltato, potrebbe essere presentato in altra sede, credo proprio abbia un valore scientificamente ineludibile e determinante.

Il problema e' che una perizia simile non credo possa essere ne secretata e ne accatastabile solo nei polverosi armadi Giudiziari, credo che potrebbe anche essere pubblicata nelle riviste scientifiche mondiali specifiche, creando lo sbigottimento immaginabile, tantopiu' che nessun esperto ne nazionale e ne mondiale per ora ha commentato ne tantomeno avuto il coraggio di smentire lo Scienziato, questa volta vero ed in carne, ossa ed jntervista perfettamente pubblica.

Ma questo e' secondo me preminente ed influente sul processo a prescindere da chi possa essere Ignoto1, e quindi giusto anche fare e richiedere le prove del nove di cui si cennava.

Senpoi anche quelle fossero a favore dell'imputato chiudiamo pure baracche e burattini, e gettiamo la culla nella ruota "esposto" della vergogna.

Stefania ha detto...

Quanto presentato in Cassazione, correggimi se sbaglio, sono dichiarazioni e studi di Gill effettuati non sul caso specifico di Yara Gambirasio. Intendo una vera e propria consulenza di Gill per Bossetti, potrebbe essere usata per chiedere la revisione del processo?

Stefania

Antonello ha detto...

Imamgina per un momento:

Una prova Regina di NON colpevolezza stratestata come tale in tutte le riviste scientifiche mondiali e sostenuta da tutte le autorita' massime scientifiche del mondo scambiata come Prova Regina di colpevolezza da cieco, parziale e sordo gruppo di fans laureate.

Ed un test sventolato ai quattro venti con interviste e film provatamente dimostrato come farlocco.

Fra le miriadi articoli sbigottiti delle testate mondiali ci sarebbe da prendere un gommone e chiedere asilo Giudiziario in Gambia, con tutto il rispetto per il simpatico paese africano, anche perche' una perizia di Gill non credo rimanga secretata negli armadi di qualche polverosa Aula, ma potrebbe venissimo essere pubblicata al cospetto della Comunita' Scientifica Mondiale.

Intervista per altro per ora accuratamente evitata anche dai luminari entro confine, pervenuti come assenti al contraddittorio che li deve aver chiamati in disagevole causa.

Antonello ha detto...

@Stefania

Io ritengo che una vera e propria perizia di Gill abbia una portata ed un valore che potrebbe scardinare e far riaprire il Processo in un paese normale, ma se gia' il suo parere e' rimasto inascoltato in Cassazione non vedo come non sentirsi costretti a portare il tutto alla visibilita' mondiale.

Con buona felicita' purtroppo ironica dell'immagine del Diritto italiano nel Mondo immagino.

Antonello ha detto...

C'e' anche un altro dato che mi sembrava necessario approfondire.

Il custode, lo disturbo ancora un secondo, dichiara, dopo aver ammesso di aver mentito in merito, di essere uscito alle 18,40/18,45 dal Centro Sportivo a bordo del furgone della Polisportiva in sua dotazione.

Deve riportare alla Stazione dei treni di Ponte San Pietro il giovanissimo atleta che era andato a prendere alla stessa Stazione tornando in palestra alle 17,10.

Esce quindi alle 18,40/18,45 ma a che ora ritorna?

https://www.google.it/amp/s/www.ilmessaggero.it/AMP/primopiano/yara_procura_processo_bossetti-1277277.html

"...Deposizione di Silvia B., allenatrice di ritmica di Yara: "Stavo rientrando a casa e ho incrociato per strada Walter Brambilla alla guida del suo furgone". ..."

Ma la stessa Silvia B. dichiara di essere arrivata in palestra alle 18,30, e di aver quindi visto Yara seduta ad assistere alla lezione delle atlete piu' piccole, poi dice che sarebbe andata al piano superiore ad assistere ad una lezione di Hip Hop di un'altra atleta.

Ora io non credo che la Maestra Silvia B. sia andata alla Polisportiva per assistere ad una lezione di mezzoretta, e sappiamo che altre lezioni duravano circa un'ora.

Quando Silvia B. esce quindi, certo ad occhio, dovrebbero essere state le 19,30, e dichiara di aver incrociato il custode con il suo furgone che tornava al Centro Sportivo.

Quindi dagli incroci di questi presunti dati lo stesso custode per percorrere si e no un chilometro con il proprio furgone, dalla Polisportiva alla Stazione dei treni di Ponte San Pietro e tornando viceversa avrebbe dovuto impiegare circa 45 minuti, un po' troppo.

Per percorrere lo stesso percorso Silvia B., senza spiegare con quale mezzo si sarebbe mossa, dichiara di aver impiegato 6 minuti al ritorno, piu' 6 minuti all'andata sono 12 minuti, una differenza abbastanza importante.

E' verosimile un'andata e ritorno in furgone di 45 minuti?

Doveva forse aspettare che l'atleta giovanissimo salisse sul treno? Come mai questo ritardo?

Anonimo ha detto...

Antonello, sottoscrivo il tuo intero commmento ma chi è la troia

Gilberto ha detto...

Molti continuano a non capire qual è l’essenza del caso Bossetti. Eppure non solo io l’ho detto, tra le righe, altri l’hanno fatto capire.

Insistere ad analizzare tutto quello che già sappiamo è inutile. Quello che dice Antonello è vero, però ormai c’è stata una sentenza definitiva e tutte le giustissime obiezioni che qui nel blog e un po’ ovunque sono state fatte, ed erano evidenti per l’assoluzione, ormai non servono più.

A questo punto neppure una consulenza prestigiosa modificherebbe nulla.

Per un ricorso ad altri livelli occorrono tempi biblici.

Eppure la famiglia dispone di uno strumento POTENTISSIMO che potrebbe rovesciare tutto. Vedo con dispiacere che i più non hanno capito.

Anch’io mi sono scoraggiato, non perché non ci sia modo di liberare il muratore di Mapello, ma perché ci sarebbe una straordinaria opportunità che non viene usata.

L’ho indicata. Purtroppo dopo la sentenza definitiva si continua in una direzione completamente sterile. Lo ribadisco, la famiglia deve rifare il test di paternità, meglio se fuori dall’Italia. I risultati sarebbero eclatanti…

Francesco ha detto...

Gilberto ha detto...
Quella della paternità è l'unica strada relativamente veloce rimasta aperta per la difesa(doveva essere percorsa prima). Per altre strade ci sono tempi biblici. Io credo che in pochissimo tempo si possa eseguire un nuovo test di paternità.

Poi se fosse 'corroborante' avrebbe l'effetto di un colpo di cannone…

Perché non tentare? Ormai non c'è più niente da perdere...

14 ottobre 2018 20:42:00 CEST

Scusate, io non sono un addetto ai lavori e ci capisco poco, ma mi sto chiedendo come sia stato possibile che la difesa non abbia effettuato questo tipo di confronto???? Roba da matti! Cmq avendo una sorella, non possono usare il suo dna per fare dei confronti? O anche la sorella sar3bbe figlia di guerinoni? Oddio se è gemella ci starebbe pure! Cmq io penso che abbiamo già fatto questo tipo di indagine, in privato, e se non l'hanno gridato ai 4 venti qualcosa di strano c'è, anche se sono convinto della innocenza di Bossetti aldilà della corrispondenza o meno del suo dna con quello di GUerinoni.

Antonello ha detto...

@Gilberto

Credo siano due cose in subordine, nel senso che una non esclude l'altra, probabilmente io mi arrabatto ancora, notando che le mosche hanno abbandonato stranamente il caso e ritenevo che finalmente si potesse parlarne in santa pace.

Probabilmente io guardavo verso una ricerca della verita' in generale, certo la paternita' andrebbe a confermare o smentire in toto i castelli accusatori e quindi sancirebbe, nel bene e nel male, o l'ergastolo o l'assoluzione del muratore.

Ma appunto, io non punterei solo sulla paternita' anche andassi all'estero, punterei in primis su un'analisi finalmente logica e deduttiva che dia una parvenza di sostanza ad una verita' che nessuno in questa storia credo abbia mai veramente cercato nelle Aule, essendosi in tanti e tante appunto accontentati delle lauree e dei tecnicismi, manco mantenessero in vita le coscienze.

Io credo abbiano potuto fare il test che citi, in vita e direttamente, fra padre legale e B., e se hanno insistito a chiederlo un motivo c'e'.

Probabilmente c'e' anche un ergastolo da passare in mezzo ai carcerati, insomma gia' cosi hanno fatto una rivolta, essendo riuscita la Cassazione definitivamente a trasformare il muratore da possibile colpevole in addirittura vittima figurati, in carcere B. diventera' un "innocente" a tutti gli effetti.

Perche' le solone sottovalutavano anche un altro aspetto, il sociale insomma, se un Tribunale ti condanna perdippiu' innocente e' grave, ma il mondo giudiziario alla fine e' solo uno spicchio, e non dei meno avariati e piu' importanti del mondo, alla fine vale piu' la dignita' di fronte ad una Comunita', se ti assolve una Comunita' intera alla fine, non si torna liberi, ma si sente intorno questo alone di rispetto che e' molto importante per chi una coscienza la ha.

Ed una Comunita' che, tra l'altro sovvenzionerebbe e legittimerebbe l'intero spicchio umano del giudiziario e' capace a far sentire colpevole un Giudice che cammina libero per le strade ed innocente chi vive in una cella, il sociale e' potentissimo in questo senso, e siamo a questi livelli.

Se hanno la prova della paternita'?

Non lo so, ma se hanno insistito a chiederla persino in ginocchio ci saranno i motivi, certo io se l'avessi avuta l'avrei tirata fuori, ma forse vogliono portare tutto all'estero, con un'imponente opera di meritato semmai sputtanamento del paese Italia.

Dei tempi biblici non credo bisognera' preoccuparsi, tanto il tempo non insegue un ergastolano visto che uscire non puo'.

Ed e' tutto molto allucinante ma questa sarebbe la Signora Giustizia attuale in Italia, qualcuno/a diceva che ci sarebbe stato un problema di approccio alla Difesa, alla faccia della presunzione.

L'approccio dell'Accusa nessuna genia lo ha visto, troppo scomodo guardare in casa propria non facendosi spazio fra gli errori altrui che non giustificano la amncanza dei doveri propri.

Che era poi l'approccio fondamentale dovendo provare l'Accusa qualcosa che accusava e che non e' manco riuscita alla fine a provare, tuttaltro.

Per cui io direi, giusto smontare l'assunto B./Ignoto1, ma anche dall'altra parte c'e' una vittima ed una famiglia che cerca una verita', e dopo le sentenze io la cercherei ancora di piu', e quindi andrei per prima cosa a smontare l'assunto Ignoto1/presente sull'ipotetica scena del crimine, che e' gia' praticamente provato.

In pratica solo guardando gli Atti io sono gia' certo che ci dev'essere un colpevole libero o comunque mai provatamente incastrato.

Antonello ha detto...

@Francesco

Vedi Francesco, e' tutta una questione di ottiche, io quell'esame se fossi stato Giudice mi sarei sentito in dovere di farlo anche se non richiesto dalla Difesa invece.

Perche' il Giudice ha il Dovere di ricercare e sentenziare una verita', per l'accusato trovando pessimi Giudici diventa una convenienza, e sono due valori diversi, e se domani saltera' fuori qualcuno dovra' cambiare mestiere ed a qualcun'altra esplodera' la tastiera...

Ismaele ha detto...

Quando ascolto i colpevolisti sono sempre turbato. Eppure, penso, anche loro dovrebbero cercare la verita'. Anche "solo" la verita' processuale, magari.

Mi ripeto, ma in questo processo manca anche la verita' processuale. C'e' solo un colpevole. Quando emerge qualche brandello di verita' processuale, fa a cazzotti con la realta'. Come e' possibile immaginare che Bossetti abbia potuto prelevare e portare da solo fino al campo di Chignolo Yara? Come e' possibile immaginare che il corpo sia rimasto nel campo per tre mesi? E' incompatibile con le ricerche, con il viavai su quel campo e anche con le condizioni del cadavere, parti del quale avevano subito processi che sono impossibili in un campo freddo e umido come quello. Come e' possibile pensare che il DNA lasciato tre mesi prima abbia resistito non solo alle intemperie, ma anche agli umori che il corpo di Yara rilasciava decomponendosi? Come e' possibile lasciar fuori l'istruttrice che aveva lasciato una quantita' notevolissima di DNA sul giubbino di Yara, in posizioni molto sospette, perfettamente compatibili con un'azione di spostamento del corpo (inutile girarci intorno: nemmeno il suo DNA sarebbe sopravvissuto tre mesi).

La verita' processuale, da qualsiasi parte la si giri, fa acqua da tutte le parti. E' chiaro che i normali cittadini non possono essere soddisfatti.

Mi spiace dirlo, ma io sarei dubbioso anche su una nuova perizia. I campioni sono conservati in una struttura che ha molto da perdere se si dimostrasse l'errore. Per me quella strada e' compromessa. Si', lo so, passo per un innocentista irriducibile che mette le mani avanti. Ma il problema e' che non esiste un organismo davvero terzo, e con le analisi a tappeto credo che in molti si siano messi in un vicolo cieco.

L'ho gia' detto: l'unica speranza di un brandello di verita' sono delle confessioni riscontrabili. Che qualcuno che c'era parli.

Avendo MOLTI soldi, si potrebbero fare delle indagini (private) da zero, parlando con tutti i protagonisti di questa storia, che sono tantissimi.

C'e' Fikri, Tironi, le compagne di palestra, il personale, amici dei personaggi piu' controversi, gli operai del cantiere di Mapello ecc. ecc.

Un lavoro certosino dal quale potrebbe emergere qualche dettaglio nuovo, qualche incongruenza che faccia capire qualcosa, qualche nuovo personaggio su cui indagare...

Ma non si puo' fare, perche' e' stata anche la mancanza di risorse a condizionare la difesa. E anche perche' quel paese e' terrorizzato.

Ismaele ha detto...

C'e' stato un momento in cui la famiglia ha perso la sua compostezza. Uno solo. Il caso e' stato trattato come un rapimento. C'era l'appello del padre a liberare Yara. Quando venne ritrovato il cadavere, la famiglia protesto' con dei funzionari che avevano dato loro la certezza che Yara fosse stata rapita. Perche' ne erano sicuri? E, del resto, questo caso ha piu' le caratteristiche di un'aggressione finita male che di un omicidio. Ma cosa faceva pensare a dei rappresentanti delle forze dell'ordine con una buona conoscenza del territorio e del suo (notevolissimo) sottobosco criminale che potesse trattarsi di un rapimento? E NON a scopo di estorsione, va detto.
La sensazione che la famiglia sappia qualcosa in piu' c'e'. Se cosi' fosse, parlerebbero? Impossibile, ci sono altri figli.

E Bossetti e' davvero completamente estraneo? Se immaginiamo (non c'e' alternativa) che il DNA dell'istruttrice sia stato lasciato durante lo spostamento del corpo, allora diventa possibile immaginare che lo stesso sia accaduto per Bossetti. Ha collaborato allo spostamento? E' entrato in contatto con il cadavere nei tre mesi in cui e' stato tenuto nascosto? E' stato un complice dell'azione criminale? Anche lui, ad ogni modo, non parlera'. Non ha parlato finora, non parlerebbe ora che e' un ergastolano e la sua famiglia e' estremamente vulnerabile.

Solo una gigantesca operazione antimafia che smantelli il clan criminale che opprime Brembate potrebbe portare, a margine, anche alla verita' su quello che potrebbe essere stato un episodio mafioso a tutti gli effetti. E forse e' questa l'unica speranza per Bossetti.

amelia ha detto...

scusate ma io all'improvviso ho un dubbio atroce. Altro che il test di paternità che trovo sì, certo da fare ma che di fatto è stato fatto privatamente .. è pressochè certo. La questione temo sia un'altra .. scopro giusto stasera, perchè non avevo sempre seguito con regolarità le vicende, che pure il terzo figlio Bossetti non è di fatto un Bossetti. e manco un Guerinoni a dire il vero. Passato il primo attimo di sbigottimento, le risate successive .. beh, poi mi sono detta che è un attimo un po' troppo .. certo ci sono donne che abortiscono non so quante volte, ma di solito sono persone che hanno ben altri problemi, non è diverso attribuire a terzi una paternità non loro .. non è da tutti vivere due volte un come se per decenni di fila .. E allora penso che Giovanni sapesse .. e temo che o la moglie si concedesse in rapporti soltanto a fini fecondativi insomma una versione casareccia della fivet .. oppure, e qui il dubbio atroce,non è solo giovanni a non essere padre ,ma anche ester a non essere madre .. ed ecco perchè al primo test l'arzuffi risultò non essere la madre di ignoto 1 .. non un errore .. poi in fondo abbiamno prove che ci sia un test che confermi la maternità arzuffi ignoto 1? o arzuffi massimo bossetti? ed ecco perchè l'accusa in fondo non fa l'esame ovvio, ecco perchè, mi aveva sempre meravigliato, fanno l'esame del dna a bossetti prima dell'arresto . capisco magari avere certezze ulteriori .. ma non potevano andare a chiederlo esplicitamente visto che lo chiedevano a mezza provincia? non potevano metterlo in stato di fermo e farlo dopo? potevano fare l'esame al fratello e arrivarci per esclusione .. in fondo han rischiato cmq una fuga, no? se fosse stato molto vispo .. era meno pericoloso fare un alcoltest al fratello .. da gettare via dato che era preso senza garanzie ma tanto ti interessava solo andare sul sicuro al momento dell'arresto .. certo non ci sono prove .. ma no è che davvero i figli sono figli di nessuno ? allora la compravendita, la cessione di neonati non era cosa rara come oggi ..

Antonello ha detto...

Intanto Bossetti ha dichiarato ad un politico "Sono un prigioniero dello Stato" e dal giorno della sentenza non mangia piu'.

Il "mostro" Salvagni "Un uomo a cui e' stato impedito di difendersi, e questo e' inaccettabile, da cittadino, da professionista e da difensore di Massimo, che io considero un innocente a cui e' stato impedito di difendersi, e questa e' una barbarie"...

Ecco a cosa portano le cecita' anche, ma non solo, tecnicistiche di certe illuminanti esperte persino laureate.

Lavorare nella Giustizia e' particolare, non bastano dieci lauree, non basta l'arroganza e la presunzione anzi profondamente dannose e distruttive, non bastano luccicanti ma insignificanti istinti strategici da insulse volpi, non bastano i trollaggi stupidi ed infantili di una verita' che mentre dormi tranquillo/a ti sfonda la porta della coscienza e ti innonda di cio' da cui credevi stupidamente di essere immune.

Il mondo trasforma le vittime in carnefici, per poi riprendere il ciclo della vita, e ritrasformare i carnefici in vittime, e non basta nemmeno una toga ad essere immuni dalla vita.

Ma probabilmente certe cose nei testi non le si trova, si acquisiscono vivendo ed ognuno con ottiche proprie, alla fine della verita' si vedono solo le componenti che i propri costruiti criteri impongono, salvo poi anche fare i conti con le componenti che non si vedono e che non si fermano davanti a chi convinto/a si accontenta di avere i propri occhi.

Ci voleva dell'impegno a trasformare un possibile colpevole in una vittima accertata di uno Stato cieco, ci voleva impegno e doti non comuni, e ci sono riusciti/e, complimenti.

Continuo a non vedere le soddisfazioni umane, sociali e professionali.

Antonello ha detto...

@Ismaele

"...Ma non si puo' fare, perche' e' stata anche la mancanza di risorse a condizionare la difesa. E anche perche' quel paese e' terrorizzato..."

E' proprio il risultato dei genii/genie che stanno festeggiando una loro sconfitta atroce nascosta da chissa' quale vittoria.

La Giustizia portata come dono ai forti che garantiscono socialemente le poltrone, la Giustizia solo per i ricchi castellani.

Il popolino invece non deve potersi difendere, certa gente se non esistesse la legge vile del ricatto sarebbe concime stallatico, ed invece continua a sopravvivere a salmone.

E le modalita' infantilmente aggressive di una Giustizia incapace di capire terrorizzano anche chi magari vorrebbe dare degli apporti, ma a chi?

A chi non ha capito di svolgere un ruolo che amministra un "bene Pubblico" e di non possedere una proprieta' disegnata da "rimmel" culturale?

Giusto il riferimento a qualcosa di mafioso, e direi c'e' una differenza spero, anche nelle Facolta', fra Cosca e Stato, la differenza sono i Diritti sacrosanti costituzionali di potersi difendere in ogni sede essendo ascoltati, e da gente con materia grigia e giustezza anche determinata.

Antonello ha detto...

@Amelia

Puo' essere, certo, ma cosa cambia di fronte al fatto che un Dna in quanto tale, senza ragionare, e' stato ricondotto ad una responsabilita'?

Vendevano e compravano, affittavano, certo ci manca anche questa ipotesi ai danni gia' fatti all'immagine di gente che poi, fosse innocente, era serena.

A me non cambia nulla, io so che non c'e' e non eisste un Nesso Causale che possa ricondurre ineludibilemente quel Dna alla responsabilita' che hanno pure sentenziato, ergo vedo massime autorita' n9ndiali che dicono che quel Dna non e' riconducibile alla scena dell'ipotizzato crimine.

E quanto a me basta, certo anche le prove del nove, certo, anche B. ha diritto di potersi difendere, e quel test non eseguito pesa gravemente sulla coscienza di molti.

Antonello ha detto...

@Ismaele

"...E Bossetti e' davvero completamente estraneo? Se immaginiamo (non c'e' alternativa) che il DNA dell'istruttrice sia stato lasciato durante lo spostamento del corpo, allora diventa possibile immaginare che lo stesso sia accaduto per Bossetti. Ha collaborato allo spostamento? E' entrato in contatto con il cadavere nei tre mesi in cui e' stato tenuto nascosto? E' stato un complice dell'azione criminale? Anche lui, ad ogni modo, non parlera'. Non ha parlato finora, non parlerebbe ora che e' un ergastolano e la sua famiglia e' estremamente vulnerabile...."

Credo sia una possibilita' neanche molto inverosimile, io penso ad un ventaglio di possibilita', la Silvia B. Ad esempio era una frequentatrice della vicina Discoteca, in tanti potevano aver visto quel corpo tantopiu' se li sarebbe stato per tre mesi.

Un paese terrorizzato anche se vede non denuncia, ma chi ha architettato, sostenuto, fomentato ed amministrato la Giustizia con il ricatto ed il terrore da un secolo e piu' ad oggi?

B. puo' aver partecipato allo spostamento, depistaggio e ricomposizione del corpo?

In realta' si, giudiziariamente no, perche' si e' assunto quel corpo li a Chignolo per tre mesi sereno, mai depistato, mai spostato, mai ricomposto e mai svestito e rivestito, salvo le gocce visibili sulla suola dei calzini, che erano evidentemente dentro un paio di scarpe.

Qualcosa non torna? Nin importa, l'esperienza di certi/e luminari e luminarie gli dice che l'importante e' Dividere e Sentenziare.

Anonimo ha detto...

per favore, lasciate perdere i mentecatti carcerati per i quali ogni occasione è buona per farsi notare.
che marcisca un pò in galera, non confesserà mai ma vedrete che comunque gli servirà.
confessa, cornuto.

Antonello ha detto...

Dichiarazioni di Taormina:

“La Corte di Cassazione ha tradito il suo ruolo istituzionale ed è una situazione sempre ingravescente per la massiccia chiamata allo svolgimento di quelle funzioni altissime di magistrati inadeguati.”

“Specialmente dopo l’abbassamento dell’età per il pensionamento dei magistrati, sono stati chiamati giudici e pubblici ministeri privi della necessaria preparazione ed esperienza e si è disperso stupidamente un patrimonio di cultura e di capacità di inestimabile valore. Le cose non andavano bene neanche prima perché il degrado della Corte Suprema data nel tempo, da quando i numeri dei processi smaltiti sono diventati spasmodicamente meno importanti della correttezza delle decisioni.”

“L’Avvocatura, soverchiata dal grande numero di avvocati e dalla impreparazione della maggioranza di essi, è incapace di qualsiasi reazione ed è diventata lo scendiletto dei magistrati. In cassazione, poi, il degrado culturale e la mancanza di dignità, la fanno da padroni.”

Quindi parla del caso Bossetti affermando di non avere dubbi sul fatto che sia il colpevole per poi commentare, da ‘imparziale’ che la Corte di Cassazione ha commesso un errore, l’ennesimo errore:
“Nel non ordinare un nuovo processo contro Bossetti con lo svolgimento di una nuova perizia.”

“Non ci sarebbe stata alcuna situazione di dubbio.”

“La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso e questo giuridicamente significa che gli Avvocati hanno sbagliato il ricorso. Ma io so, per aver letto il ricorso, che esso era assolutamente ammissibile perché chiedere in accertamento può essere infondato ma non inammissibile.”

“Questa è un’altra terribile devianza in cui da tempo si trastulla, e cinicamente si diverte, la Corte di Cassazione perché deve scaricare le sue responsabilità, le sue incapacità e incompetenze sugli Avvocati, i quali per la incapacità che li attanaglia, subiscono e basta. Il diritto di difesa costituzionalmente protetto, non esiste più da tempo.”

“Abbiamo un nuovo, giovane e competente ministro della giustizia che fa parte del governo del cambiamento. Si cambi prima di tutto la giustizia, mettendo fuori dai tribunali i magistrati togati e facendovi entrare le giurie popolari; si eliminino i pubblici ministeri e si metta al loro posto l’Avvocatura dello Stato; alle indagini ci pensi la polizia; si istituiscano corti di Cassazione regionali e una Suprema Corte solo per l’affermazione dei grandi principi perché Una Corte Suprema per tutti i processi ha fatto il suo tempo, anzi è sbagliata e continuamente fallisce.”

Anonimo ha detto...

Genova è una città??? di merda
tutte le volte che sono andato, ahimè pioveva
un cesso
Taormina? va beh, vado a pulire bubù
ciao

Anonimo ha detto...

ma che mi frega dico io
il carpentiere faccia da culo, assassino, maniaco è finalmente spacciato
non devo redimere nessuno
questo deve essere il mio ultimo post
ho bisogno di calma
scusate lo sfogo

Anonimo ha detto...

Antonello, è facile postare quattro cacchiate ma io ti sfido :
dì una cazzata sensata

Vanna ha detto...


"Anonimo Ivana ha detto...
Stefana, come non mi sono espressa in merito alle strategie della difesa, coerentemente non mi esprimo sulle stategie dell'accusa"

Continua a camminare tra le nebbie del Limbo insieme ai "color che son sospesi"...ai fili intrecciati e interpretati, a piacimento, dei codici.

Vanna

Vanna ha detto...

antrag ha detto...
Concordo pienamente, Gilberto.

14 ottobre 2018 18:51:00
Anonimo Gilberto ha detto...
Bene antrag
Siamo in due… meglio che niente

14 ottobre 2018 18:53:00
Aggiungo che proprio l'accusa avrebbe avuto tutto l'interesse a tagliare la testa al toro con quella prova (che cioè Massimo non era figlio di Giovanni) se non l'ha fatto, se non è agli atti, è perché non corroborava il castello accusatorio, mi sembra del tutto evidente. E' proprio lì il bandolo della matassa…

Ragazzi siamo in tre
e parecchi di più.

Andiamo avanti facendo bene i conti!

Vanna ha detto...

Da Carmelo Abbate, che onore averlo ospite qui, riporto:

"...Guarda caso, Massimo Bossetti, dal carcere scrive lettere a una donna che non conosce, e che potrebbe essere chiunque, nelle quali conferma l’interesse per «giovanette, minorenni e vergini, magari con la vagina rasata», e dimostra di non riuscire a trattenere queste pulsioni sessuali...."

Guarda caso, un uomo chiuso in carcere che si sfoga scrivendo corbellerie sarebbe una prova?
Come fu la prova dei ritrovamenti simili sul suo computer che invece raccontano altre prove "medicate" da lontano?

E così prove sì e prove no, va' dove ti porta il vento della condanna.

Se per condannare all'ergastolo un individuo bastano queste "prove" beh, siamo messi proprio male perché milioni di persone potrebbero essere ergastolati, mi scusi il neologismo.















Antonello ha detto...

@Vanna

Quattro, ma e' un assunto proiettato sul processo, che per la verita' non era in contrapposizione con qualcosa che anche riguardava la formazione legittima della cosidetta prova e che io aggiungevo partendo da diverse ottiche.

Sono due argomenti spinosi per l'Accusa, molto spinosi e da cui per strategia e' da sempre fuggita a gambe levate anche pacificamente fuori dai limiti del suo consentito.

Portando fuori Atti non coerenti con la propria "Tesi", facendo passare per pazzi testimoni che non la confermavano, accordando in circolazione video abbastanza preoccupanti nell'intento di creare fuori il clima che a loro serviva dentro.

Indagini direttive e pilotate solo in una direzione, ed in base a quella perizie coerenti, tutto il resto fuori, ed i Giudici a ruota interrompevano scottanti e determinanti interrogatori nelle Aule, impedivano test richiesti dalla Difesa, impedivano la stessa Difesa, piu' volte definita dai genii e genie di corte "priva di merito".

E si torna al concetto e valore dell'ascolto, il merito ed il pregio nello specifico sono, conseguentemente al contesto povero, qualcosa di estremamente discrezionale e vissuto da una posizione impositoria e ricattatoria.

In se invece il merito ed il pregio sarebbero concetti che esulano dal discrezionale, e quindi lessicalmente e semanticamente scorretti se utilizzati da un P.m. o da un Giudice che su quello non dovrebbe sentenziare.

Il merito ed il pregio non seguono toghe o titoli ma sensibilita' e storie relative diverse, particolari, racconti, e reazioni diverse, non decide certo un Giudice, ne un Avvocato e ne un P.m. fuori dalle Aule cosa sia il merito od il pregio, ma neanche dentro alle Aule dovrebbe farlo.

"14 ottobre 2018 18:53:00 
Aggiungo che proprio l'accusa avrebbe avuto tutto l'interesse a tagliare la testa al toro con quella prova (che cioè Massimo non era figlio di Giovanni) se non l'ha fatto, se non è agli atti, è perché non corroborava il castello accusatorio, mi sembra del tutto evidente. E' proprio lì il bandolo della matassa…"

Sono daccordissimo, ora che si puo' pacificamente discutere senza i minipimer trollanti che evidentemente sono spariti soddisfatti della "loro" sentenza.

Il test aveva un valore ambivalente, uno coscienziale per lo stesso Giudice, lui ha la responsabilita' professionale ed umana delle proprie sentenze, non topo Gigio, e secondo me giusto per essere certo del dato passatomi dall'Accusa come "Straordinaria Ottima Prova Regina", e che Regina, io avrei disposto il test a prescindere dalle richieste legittime della Difesa.

In seconda battuta il test poteva anche dare responso soddisfacente per l'Accusa stessa impedendo, fino ad un certo punto, che B. da possibile colpevole diventasse vittima sacrificale per come lo son riusciti invece con genialita' a trasformare.

Incredibile ma vero, ma e' una storia che assomiglia a partiti che sempre piu' perdono colore, di sinistra con politiche di destra bancarie, Giudizi assolutisti donati da cattedre garantiste, uomini che si vorebbero essere donne e donne che vorrebbero essere uomini, la natura invece e' splendida ed i lombrichi si sa vivono meglio nel fango, c'e' poi chi "usa" la cultura asservendola alla scaltrezza e chi rifiuta tale spazzatura per rispetto a splendide ignoranze.

Rimane una politica che dovrebbe super visionare istituzionalmente certi ambienti abbastanza noiosi ed impolverati, tentando di riempirli di lucente umilta', io credo che la politica debba ristabilire gli ineludibili termini sulla base del quale i Giudici dovrebbero agire, e daltronde conviene proprio ai Giudici sembra.

Anonimo ha detto...

oddio, scusate, vi attaccate al cazzo, questo devo dirvelo e fate bene a non rispondere perchè siete dei coscienziosi minchioni, specialmente Vanna
rosicate pure, tanto al pupillo lo inculano a sangue, altro che

Ivana ha detto...

Vanna,
non essendo io né genetista né giurista e non avendo assistito di persona al processo, ho sempre evitato , e continuo a evitare, di giudicare (anche perché la logica, comunque, mi farebbe ritenere avventate valutazioni su quei dati per me insufficienti in mio possesso .
Ho già espresso, invece, con fermezza e in modo rispettoso, basandomi sulle scarse informazioni da me ritenute abbastanza attendibili, i dubbi che, personalmente, ancora non ho risolto:

Li riassumo brevemente:
a) DNA mitocondriale minoritario di cui sono state fornite spiegazioni non univoche, da parte dei vari genetisti. Perché gli inquirenti volevano, dapprima, cercare la madre tramite il DNA mitocondriale?
Perché sperimentare con il DNA mitocondriale quando avevano il nucleare che, poi, è stato sufficiente, da solo, a trovare la madre? Gli inquirenti (che ritenevano tale DNA mitocondriale una “componente”) pensavano che appartenesse (o potesse appartenere?) alla stessa persona il cui profilo nucleare era stato denominato Ignoto 1?

b) Aliquote di DNA nucleare di cui, sentendo le diverse campane, non si sa con precisione se sono finite, o no e non si sa se, con le eventuali aliquote rimaste, si possa, o no, ricostruire il genotipo della traccia maschile.

c)La prova genetica segue le stesse regole dell’articolo 192 c.p.p.? Deve essere grave e precisa?
E’ precisa una traccia che presenta contestualmente (nel campione 31-G20, il più importante)il DNA mitocondriale della vittima, il codice genetico nucleare di una determinata persona e il DNA mitocondriale che, per il prof. Gill, apparterrebbe a una (terza ) persona che non è né Massimo Bossetti né la vittima?

Ivana ha detto...

Leggasi:
La prova genetica segue le stesse regole espresse nell’articolo 192 c.p.p.?

Stefania ha detto...

Ivana wrote:
"c)La prova genetica segue le stesse regole dell’articolo 192 c.p.p.? Deve essere grave e precisa?
E’ precisa una traccia che presenta contestualmente (nel campione 31-G20, il più importante)il DNA mitocondriale della vittima, il codice genetico nucleare di una determinata persona e il DNA mitocondriale che, per il prof. Gill, apparterrebbe a una (terza ) persona che non è né Massimo Bossetti né la vittima?"

..............................................

Ecco, forse, per poter chiedere la revisione del processo, basterebbe da solo questo passaggio. Non perchè gli altri siano meno importanti ma perchè la Giustizia in Italia (e non solo) è autoreferenziale. Sappiate che sto scrivendo questa cosa tappandomi il naso. Probabilmente, se si evitasse di mettere in discussione l'imparzialità o l'incapacità o peggio ancora il mancato scrupolo nel acquisire prove (reperti sul corpo analizzati dopo che su quel campo ci sono stati innumerevoli "esperti" senza calzari e senza guanti, ed anche le altre informazioni o controlli, tutti) da parte di chi ha svolto le indagini, si potrebbe ottenere una linea piu' morbida. Ben inteso, questo non aiuterebbe a trovare il vero colpevole o i veri colpevoli ma solo a scagionare l'attuale condannato in via definitiva. Io provo un enorme rispetto per la vittima, meno per i suoi genitori: non perchè non provi umana pietas per il loro dolore ma perchè hanno sicuramente preferito avere un colpevole in galera piuttosto che trovare la verità per la figlia. Cosa li abbia spinti ad avere questo atteggiamento è intuibile ma non posso ovviamente scriverlo. Se forse, si decidesse di passare oltre a quell'acquisizione della traccia, se forse si decidesse di dire "ok, facciamo finta che quel dna "ignoto1" sia di Bossetti e facciamo anche finta che Bossetti sia sicuramente figlio di chi dite voi, ma ora mi dite come è possibile che quella traccia inchiodi una persona ad un assassinio? Puo' chiunque sia Ignoto1 aver lasciato solo quella piccola traccia e null'altro dopo aver barbaramente assalito la vittima sino a portarla a non reagire neppure dopo averla abbandonata? Se si', come si valutano le tracce ben piu' abbondanti trovate sul cadavere?". Forse, e ripeto, forse, se non si indispettisse l'ordine costituito ma si cercasse di smontare la tesi "traccia-assassino" si potrebbe avere una qualche speranza di revisione. Poi saranno gli inquirenti o i genitori di Yara (se lo vorranno) a cercare altre piste e saro' contenta di seguirle con lo stesso scrupolo con cui ho seguito quella che portava al muratore di Mappello. Non mi consideriate insensibile nei confronti dei coniugi Gambirasio: io posso comprendere loro abbiano altri tre figli da proteggere ma se per fare questo hanno permesso fossero abbandonati altri bambini, altri tre bambini ecco, allora mi ritrovo a guardare quella famiglia con occhi differenti. Detto proprio fuori dai denti, eh?

Stefania

Chiara ha detto...

cosa vuol dire "fossero abbandonati altri bambini, altri tre bambini"?

tre? da chi? in balia di cosa?

Bruno ha detto...

@Ismaele scrivi: " Mi spiace dirlo, ma io sarei dubbioso anche su una nuova perizia. I campioni sono conservati in una struttura che ha molto da perdere se si dimostrasse l'errore. Per me quella strada e' compromessa. Si', lo so, passo per un innocentista irriducibile che mette le mani avanti. Ma il problema e' che non esiste un organismo davvero terzo, e con le analisi a tappeto credo che in molti si siano messi in un vicolo cieco." Questa tua considerazione è interessante, peraltro dopo tutto quello che abbiamo visto. Però allo stesso tempo mi conforta il fatto che l'accusa non abbia mai voluto rifare la prova del dna.

Stefania ha detto...

Bruno: hai ragione come ha ragione Ismaele. Dopo tutto questo tempo, visti i filmati tarocchi consegnati alla stampa, non credo si possa escludere alcuni inquirenti abbiano contaminato le prove perchè portassero al risultato desiderato. Peraltro cane non mangia cane e chiedere una revisione del processo darebbe il via ad una guerra tra "colleghi". Non so se ci hai mai fatto caso ma chi lavora nella "giustizia" usa chiamarsi "collega" anche se si incontra al ristorante. Io non ho mai visto un medico salutare una altro medico con il termine "collega": a meno che non lo incontri per parlare di medicina. Non di certo davanti ad una pizza.

Chiara: i tre bambini abbandonati ai quali mi riferisco sono i figli di Massimo Bossetti. Io non sono convinta i coniugi Gambirasio abbiano detto tutto quello che sapevano. Quella conferenza stampa in cui chiedevano venissero aperti i cancelli perchè la bambina potesse tornare dai propri cari mi martella la testa. Erano convinti fosse stata rapita e quando gli inquirenti di sottopongono questa "pista" i casi sono tre: o sei talmente ricco da poter pensare ad un rapimento a scopo di lucro (ed allora fai l'appello), o sei ricattabile (magari perchè hai fatto il tuo dovere, eh? Non necessariamente perchè tu sia immanicato con persone losche ma magari proprio per il motivo contrario) ed allora fai l'appello, oppure sai di non essere nè ricco nè ricattabile e non chiedi tua figlia venga liberata. Non so se mi spiego. Ecco, per questo motivo ho il dubbio i Gambirasio non si siano fatti molti scrupoli verso i figli di Massimo Bossetti.

Stefania

antrag ha detto...

Coraggiosa, Stefania.
Brava.

Ismaele ha detto...

@Bruno: va detto che nel caso di Yara i reperti sono probabilmente conservati in maniera piu' dignitosa che in molti altri casi. Si e' letto di reperti conservati alla rinfusa in scatoloni che contenevano piu' casi. Ho letto di sfuggita che gli avvocati che lavorano alla revisione del processo di Olindo e Rosa pare abbiano scoperto che i reperti per i quali si erano opposti alla distruzione, ottenendo una sentenza favorevole, sono stati comunque distrutti. Ammesso che possa avere senso l'esame di un reperto a una dozzina di anni di distanza, conservato chissa' come.

Noi scontiamo un problema irrisolvibile che e' quello della non separazione delle carriere fra magistratura inquirente e giudicante. Irrisolvibile perche' chi lo tocca muore. A questo punto l'unica soluzione sarebbe che delle indagini scientifiche si occupino organismi terzi, non incaricati dalla Procura.

Ivana ha detto...

Credo che la famiglia Gambirasio si sia affidata ai propri avvocati Pelillo e Pezzotta e al proprio consulente Portera e che, infine, abbia ritenuto l’imputato responsabile, dopo aver riflettuto sia sugli atti processuali sia su quanto veniva loro riportato dagli avvocati e dal genetista di fiducia.
Doverosamente rispetto anche la decisione dei genitori che finora si sono dimostrati coerenti nel continuare a optare per la strada della riservatezza. Penso che i genitori siano giunti a una propria scelta reputando di proteggere, così, gli altri loro figli da qualsiasi invadenza mediatica.
Ognuno, giustamente, sceglie la visibilità o la riservatezza, in base al proprio carattere e al proprio punto di vista sull’aspetto mediatico, per cui credo che la famiglia della vittima abbia avuto l’atteggiamento che ha ritenuto consono alla situazione e che meriti il massimo rispetto.
Mi dissocio da qualsiasi eventuale commento sulla scelta da loro effettuata.

Stefania ha detto...

Ismale, io ho timore per una contaminazione non solo dovuta ad incuria ma dovuta ad una manipolazione voluta. I Ris sono stati incaricati di confezionare il filmato, se permetti, IO non mi fido.

Stefania

Stefania ha detto...

Ivana, rispetto il tuo punto di vista che è differente dal mio.

Stefania

Antonello ha detto...

@Ismaele

"...Noi scontiamo un problema irrisolvibile che e' quello della non separazione delle carriere fra magistratura inquirente e giudicante. Irrisolvibile perche' chi lo tocca muore. A questo punto l'unica soluzione sarebbe che delle indagini scientifiche si occupino organismi terzi, non incaricati dalla Procura..."

Sono completamente daccordo, il nodo e' quello, troppo affiliati organo giudicante ed organo accusante, processi totalmente sbilanciati, cosi' non ha veramente senso.

La ricerca della verita' in qurl ginepraio di interessi, anche privati di carriera, diventa una battaglia con i mulini a vento.

Urge riforma veramente organizzativa idonea a garantire sia tempi equi che equi ma sopratutto veri processi, anche questa cosa che esisterebbe la verita' giudiziaria deve finire.

O e' ricerca della verita' in toto, e solo in base al quale poter sentenziare o rimane il portabile e dipingibile "Agli Atti", riforma dopo questa oltremodo urgente.

Gli inquirenti devono rispkndere al Giudice e non ad un'accusa, e chi fa le indagini non deve avere solo titoli "di coda", ma vera e decennale esperienza sul campo, allora si.

Perche' se un P.m.bsincomporta come un qualsiasi Studio di Avvocati, allora che simetta su unanPartita Iva e che lo diventi, se tanto ci tiene.

Ionla penso cosi'.

Gilberto ha detto...

Facciamo una pura ipotesi di fantascienza (soprattutto secondo i colpevolisti, ma anche per Biologo che è innocentista).

Immaginiamo che la famiglia rifaccia il test di paternità in una struttura di loro fiducia (come ho già detto basta anche la sorella gemella al posto del fratello in carcere)

Immaginiamo (per pura ipotesi da science fiction) che risulti che il padre legale Giovanni sia anche il padre biologico.

Riuscite a immaginare le conseguenze? Bossetti passerebbe in second'ordine… altro che il caso Tortora. Sulla giustizia del Bel paese si abbatterebbe un uragano che riguarderebbe anche il sistema dei Media

Naturalmente siamo fiduciosi che un nuovo test confermerebbe il buon lavoro fatto dai tribunali.

O no???

Antonello ha detto...

@Stefania

"...Chiara: i tre bambini abbandonati ai quali mi riferisco sono i figli di Massimo Bossetti. Io non sono convinta i coniugi Gambirasio abbiano detto tutto quello che sapevano. Quella conferenza stampa in cui chiedevano venissero aperti i cancelli perchè la bambina potesse tornare dai propri cari mi martella la testa. Erano convinti fosse stata rapita e quando gli inquirenti di sottopongono questa "pista" i casi sono tre: o sei talmente ricco da poter pensare ad un rapimento a scopo di lucro (ed allora fai l'appello), o sei ricattabile (magari perchè hai fatto il tuo dovere, eh? Non necessariamente perchè tu sia immanicato con persone losche ma magari proprio per il motivo contrario) ed allora fai l'appello, oppure sai di non essere nè ricco nè ricattabile e non chiedi tua figlia venga liberata. Non so se mi spiego. Ecco, per questo motivo ho il dubbio i Gambirasio non si siano fatti molti scrupoli verso i figli di Massimo Bossetti..."

Io invece condivido in toto i dubbi, non solo ma nella loro condizione avrei ribadito , A RETI UNIFICATE, di volere trovare IL/I/LE colpevole/i e che francamente di un colpevole quasi preso a caso fregava na mazza.

Ne va di tre figli e di uno sputtanamento aldila' di ogni ragionevole anagrafe, ma sopratutto ne va della verita' su quanto accaduto alla povera Yara.

Lo dico da cittadino, ma anche da coinvolto personalmente in tristi fatti di violenza a cui io stesso ho dovuto consegnare un padre.

Mai avrei accettato "UN" colpevole quasi a caso, non lo avrei accettato oggi e non lo accetterei mai domani.

Anche perche' un'ennesima vittima innocente, o mai dimostrata come colpevole, non sana e non riporta in vita una persona cara persa.

Io nel mio caso la penso cosi, poi ognuno si adegua credo ai propri criteri, ma i Gambirasio piu' di una volta avevano detto che volevano IL/I/LE COLPEVOLE/I, forse qualcuno non ha "Ascoltato" bene e si e' fatto/a prendere la mano, forse c'erano milioni di spese da giustificare, forse era piu' importante sentenziare che trovare la verita', non so, so che cosi' la verita' rimane purtroppo una chimera, e cosi' non puo' essere per un paese intero ij nome del quale quella che dovrebbe essere Giustizia si amministrerebbe.

Antonello ha detto...

@Gilberto

"...Riuscite a immaginare le conseguenze? Bossetti passerebbe in second'ordine… altro che il caso Tortora. Sulla giustizia del Bel paese si abbatterebbe un uragano che riguarderebbe anche il sistema dei Media..."

Se lo immamgino? Ah io si certamente, altro che sputtanamento di Ester Arzuffi, vedresti gente con due occhi cosi' che vagherebbe per le Aule di decantazione continuare a pizzicarsi per vedere se esiste.

Eh la miseria.

Gilberto ha detto...

L'ho già detto e lo ripeto, il caso Bossetti non è più solo un cold case è un test, una prova di verifica, su tutto un sistema Paese dove i principi costituzionali stanno diventando astrattezze e formalismi senza più sostanza.

Antonello ha detto...

@Gilberto

Si, io son daccordo con te, ma anche se il test del nove desse ragione e sostegno all'Accusa dovrei, per rilassarmi in mano ad agognata verita', dimenticare che la Scienza in toto scinde temporalmente un' "Abbondante traccia quasi inutilizzabile" da uno "Straordinario Ottimo Genotipo" ambedue rinvenuti, con la conseguenza anche peggiore, a raschiare il barile, che se il test desse invece sotegno alla Difesa avremmo una generazione di madri e padri completamrnte sputtanata gratuitamente, avendo scambiato ben tre sentenze una Prova di Innocenza per quanto riguarda un omicidio in una Prova Regina dell'Omicidio stesso, della serie dovremmo riqualificare e rivalutare i daltonici, che evidentemente hanno un motivo per essere tali.

Una roba che io fossi nei 39 giudicanti, che del caso si sono occupati, spenderei i pochi risparmi accumulati per eseguire apposita plastica chirurgica per non essere riconosciuto, dalla vergogna, se fosse, ma gia' nella sostanza e', la logica e la scienza gia' dice questo.

E mi stupisce vedere chi non capisce, e' semplicissimo ed e' tutto li proprio negli Atti.

Gilberto ha detto...

Antonello

Bossetti è stato condannato all'ergastolo in via definita. Cos'ha da perdere? So benissimo che non significherebbe niente anche se venisse confermato che non è figlio biologico di Giovanni (io invece ne sono persuaso al 100 per cento). Se invece lo fosse (figlio biologico del padre legale) sarebbe prova inconfutabile di innocenza. Altri salirebbero sul banco degli imputati…

Qui molti, non solo colpevolisti, dimenticano che agli atti non esiste nessun documento che prova che Massimo Bossetti non è figlio biologico di Giovanni Bossetti.

Documento che il tribunale avrebbe dovuto chiedere che venisse prodotto, dopo la testimonianza della dottoressa Gino, per l'importanza che riveste in un caso di omicidio. E invece stranamente né l'accusa e né la corte hanno chiesto che venisse allegato agli atti.

Vanna ha detto...

Brava Stefania!
condivido la tua riflessione di oggi alle ore 11,53.
Qualcosa non mi ha convinto di questa famiglia prona al territorio discreto.

Ora aspetto che chiedano i danni a quelle tre creature che perderanno la casa.

Non so come si potrà ulteriormente risarcire il danno con quell'economia da terzo mondo che hanno.
E pure i nonni che vivevano di pensione non ci sono più per dare una mano.

Vanna ha detto...

Copio e incollo perché è mirabile ciò che avete scritto e che, ovviamente condivido!
Il 16 ottobre 2018, alle 12,05:

" Bruno ha detto...
@Ismaele scrivi: " Mi spiace dirlo, ma io sarei dubbioso anche su una nuova perizia. I campioni sono conservati in una struttura che ha molto da perdere se si dimostrasse l'errore. Per me quella strada e' compromessa. Si', lo so, passo per un innocentista irriducibile che mette le mani avanti. Ma il problema e' che non esiste un organismo davvero terzo, e con le analisi a tappeto credo che in molti si siano messi in un vicolo cieco." Questa tua considerazione è interessante, peraltro dopo tutto quello che abbiamo visto. Però allo stesso tempo mi conforta il fatto che l'accusa non abbia mai voluto rifare la prova del dna."

Vanna ha detto...

Ivana rispetto la tua risposta pur non condividendo.

Gilberto ha detto...

Sì Bruno
Rifare le prove è davvero pericoloso soprattutto se a farle è un organismo terzo, putta caso che i risultati non siano come ci si aspetterebbe...

Gilberto ha detto...

Vorrei fare una riflessione sulla prova di solidarietà che i detenuti hanno manifestato in favore di Massimo Bossetti.

E' risaputo che i detenuti manifestano una profonda avversione e aggressività nei confronti dei detenuti accusati di pedofilia. In genere vengono bollati e isolati come persone indegne.

Nel nostro caso invece la dimostrazione quasi di affetto nei confronti di Massimo Bossetti sta a dimostrare che sanno dell'innocenza e dell'estraneità del loro compagno di pena.

Una forma di solidarietà che se anche non è prova, sta a significare che radio carcere dispone di informazioni e è perfettamente in grado di valutare se il loro 'coinquilino' è davvero colpevole come dice la sentenza o al contrario è solo un capro espiatorio.

Ivana ha detto...

Gilberto,
io sono completamente persuasa che M. G. Bossetti non sia figlio biologico del padre legale per le seguenti evidenze che ritengo più che sufficienti:
1) la relazione, allegata agli atti processuali, dei dottori Previderè e Grignani, i quali erano stati incaricati ANCHE della caratterizzazione del profilo genetico di M.G. Bossetti e dei suoi familiari;
2) la testimonianza inequivocabile, in tribunale, della dottoressa Gino (consulente della difesa);
3) l'assoluta mancanza di una qualsiasi contestazione, sul punto, da parte della difesa che mai ha chiesto la ripetizione di tale semplice e ripetibile test;
per cui ritengo superflua un'ulteriore analisi specifica, anche se non sarei contraria alla sua effettuazione se servisse, almeno, a convincere gli scettici. Temo, però, e sono d'accordo con Biologo, che nessun test in merito convincerebbe chi, come te e altri, ha raggiunto una convinzione al di sopra di ogni evidenza già raggiunta (e, comunque, da rispettare pur non condividendola).

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimi,

non ho il tempo di seguire tutti i commenti, scrivo sempre dalla biblioteca con un'ora a disposizione. Sarei solo curioso di sapere perché la cortese signora Guglielmo Vaccaro scrive che il caso è chiuso con assoluta certezza (visto che la Cassazione ha deciso), però continua ad intervenire. Riguardo alle conclusioni giudiziarie, chi ne conosce la lunga storia ultrabimillenaria sa, almeno dai tempi di Protagora e Socrate (i primi credo narrati per iscritto), che essa è segnata da cumuli di errori e fiumi di morte e di sangue, quasi sempre ahimé, con poche eccezioni che abbiano poi pagato per le castronate commesse. Come si sa, io sostengo ormai da molto tempo che la Magistratura, inquirente e giudicante, debba cessare dal godere il privilegio dell'autodichia, non solo a livello disciplinare come tutte le categorie, ma essere messa nelle condizioni di un giudizio terzo ed imparziale, non autoassolutorio. Forse allora imparerebbe un po' di più il metodo critico e l'esigenza epistemologica, che - quasi sempre - ignora del tutto. Poi non tutti i casi sono uguali: nel celebre caso Scazzi-Misseri, non c'era neppure un'atomo di traccia, non c'erano testimoni oculari dell'omicidio, e la confessione di un contadino non particolarmente colto, che non era obbligato dalla legge a testimoniare contro uno stretto congiunto (massimo abuso in tutte la storia), fu estorta, e resta del tutto variabile e contraddittoria. Insomma, si lavora come fa comodo, e non come è corretto .

Ivana ha detto...

Leggasi:

(convinzione da rispettare, comunque, pur non condividendola)


Gilberto, ha scritto:
(E' risaputo che i detenuti manifestano una profonda avversione e aggressività nei confronti dei detenuti accusati di pedofilia. In genere vengono bollati e isolati come persone indegne.

Condivido


Nel nostro caso invece la dimostrazione quasi di affetto nei confronti di Massimo Bossetti sta a dimostrare che sanno dell'innocenza e dell'estraneità del loro compagno di pena.

Per me potrebbe dimostrare che quanto sostenuto dalla difesa nelle varie e numerose trasmissioni televisive è servito a insinuare il dubbio tra i detenuti che si aspettavano almeno un processo d’appello bis.

Gilberto ha detto...

Sì Ivana

L'avevamo capito come la pensi. Non mi sto a ripetere constatata l'assoluta inutilità. Tu hai raggiunto una convinzione che non vuoi verificare (come Biologo e come i Tribunali: non ce n'è bisogno, è tutto palese e perfetto.

Io ho raggiunto la mia convinzione e sono disposto a verificarla con un test (quel test che non figura agli atti).

Una bella differenza Ivana.

Antonello ha detto...

Beh, io metto quasi in secondo piano la prova del nove, ma non credo ci sia da discutere sul punto che agli Atti non esiste, e che nessuno se non proprio la Difesa l'ha richiesta piu' volte.

Altro che no, e non e' un dato arbitrario cio' che e' oggettivo, c'e' anche una lettera pubblica di un 'accusato che sta chiaramente dicendo di chiedere in ginocchio di poter fare questa benedetta prova del nove, non so che doveva fare?

Incatenarsi alla sala mensa per avere un briciolo di ascolto?

Stefania ha detto...

Ho scoperto, ora, che quando furono effettuati i prelievi sui leggins e sugli slip di Yara, non solo non solo chi indagava, si scordo' di chiamare Fikri allora indagato o consulenti da lui nominati, ma neppure la Famiglia Gambirasio che invece venne informata di ogni altra indagine dovesse essere svolta con le caratteristiche di non ripetibilità e/o da presentarsi a processo come acquisita in incedente probatorio. Ed i Gambirasio mai hanno chiesto l'inammissibilità di questa prova. Come mai? Non sono loro le prime vittime? No, la vittima è stata Yara, la seconda vittima è la "giustizia italiana".

Credo che l'unica strada percorribile sia quella che chiede una revisione del processo causa indagini portate avanti da Paperoga.

Poi io penso che Paperoga si sia rivolto a SuperPippo per dare forza al proprio convincimento. Ma pazienza questo come ricorrente non lo direi per non irritare chi dovrebbe accogliere l'istanza. Neppure citerei la Banda Bassotti che potrebbe averci messo lo zampino inquinando le prove e costruendone a tavolino per il medesimo motivo.

Vogliono essere ossequiati? Io davvero mi tapperei il naso e lo farei, e pazienza se l'olezzo è davvero nauseabondo.

Stefania

Stefania

Giberto ha detto...

Scusa Ivana

dici una cosa che mi ha fatto ridere a crepapelle (senza offesa), mi hai fatto tenerezza.

"Per me potrebbe dimostrare che quanto sostenuto dalla difesa nelle varie e numerose trasmissioni televisive è servito a insinuare il dubbio tra i detenuti che si aspettavano almeno un processo d’appello bis."

Hai una immagine dei carcerati da cartolina. Tutta gente che sa perfettamente come va il mondo… Figurarsi se si fanno suggestionare da quello che dice la difesa in una trasmissione televisiva. Ivana sei commovente… troppo ingenua. Non hai ancora capito come va davvero il mondo e... quali compromessi...

Vedi Ivana, il tuo problema è che sei convinta che sono tutti corretti. I detenuti, che non sono sprovveduti, hanno ben capito...

Gilberto ha detto...

Ivana

Ti credevo integralista… e invece… adesso ho capito. Sei di una ingenuità disarmante. Che esista il male ben mimetizzato, magari travestito di belle parole, non lo sospetti neppure.

Che esista l'inganno non ti attraversa neppure l'anticamera del cervello. Ti auguro solo di non sperimentarlo mai, il male, di solito si presenta con mille travestimenti. Ti auguro di farti furba perché potresti non saperlo riconoscere...

Ivana ha detto...

Sì, Gilberto, sarò ingenua, ma, per formazione, so seguire la logica e riconoscere l'evidenza.

Gilberto, secondo te che cosa vuol dire aver caratterizzato il profilo genetico di M.G. Bossetti e dei suoi familiari? Per me vuol dire che è stata fatta l’analisi del DNA sia a M.G. Bossetti sia a ognuno dei suoi familiari.

M.G. Bossetti e la difesa non hanno chiesto di rifare il test specifico di paternità (eseguito privatamente dalla famiglia Bossetti e non possiamo sapere se soltanto a Torino o anche altrove!)
Massimo chiedeva la perizia, non il test specifico di paternità!!!

Se, poi, si vuol credere che ci sia un complotto coinvolgente tutte le parti processuali, difesa compresa, mi dissocio da ciò che mi appare inverosimile.

Ivana ha detto...

Figurarsi se si fanno suggestionare da quello che dice la difesa in una trasmissione televisiva.

Non "una trasmissione televisiva", ma molteplici trasmissioni televisive!!!
Credi che tutti i detenuti siano attrezzati culturalmente (e siano tutti innocenti!) capaci di saper valutare con obiettività, senza pensare al proprio personale interesse presente o futuro?

Ivana ha detto...

Leggasi:
molteplici e martellanti trasmissione televisive

Gilberto ha detto...

Ivana
No saltare di palla in frasca. Si parlava dei detenuti. Dicevi che si sono fatti convincere… qui non hai replicato (la tua immagine dei detenuti è commovente)

Riguardo al test di paternità

La difesa ovvio si affida a un consulente, mica lo fa lei il test.
Il problema è che non sappiamo su quali prelievi è stato fatto. Non si può mai escludere un errore. Mancando poi il documento è come parlare dell'aria fritta.

Può averne fatti altri di test? Sì, ma sono tutte illazioni. Quello che conta è quello che si trova agli atti.

Il profilo genetico? Formula vaga, non saprei dire. Quando si parla di prova di paternità è implicito il riferimento di raffronto di alcuni parametri specifici. Comunque si tratta appunto di effettuare una verifica. Recentemente la cronaca ha riportato casi in cui un precedente test di paternità è stato poi ribaltato da un altro. Esiste anche l'errore, il malfunzionamento di una macchina… ecc. ecc.

La scienza, Ivana, dovresti saperlo richiede sempre che vengano pubblicati i risultati di una ricerca perché altri la possano controllare (replicazione e riproducibilità), proprio quello che tutti i tribunali si sono rifiutati di fare a una specifica richiesta della difesa.

Antonello ha detto...

@Ivana

https://www.google.it/amp/s/bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/18_ottobre_12/yara-oggi-l-ultimo-verdetto-bossetti-cassazione-brembate-956bd6f0-cded-11e8-b10d-ee18a19b48a0_amp.html

Certo la Difesa contestava il fatto che tutta la cronologia di eventi e test che portavano all'identificazione codificata di Ignoto1 non era stata nemmeno messa a sua disposizione, se non nei dati raw, e quindi sulla foto di un "Miracolo vivente" si pretendeva di convertire Giulio Satanasso ad una fede assolutistica e barbina, manco fossimo ad una seduta della Setta dei Fagioli Arrostiti anziche' ad un processo.

E giustamente la Difesa, senza accusare alcun complotto, quello lo urlavano le minipimer laureate, richiedeva di poter accedere alla cosidetta Prova Regina e Ripetibile, mai concessa in ben tre gradi di Giudizio nonostante il Prof. Casari ha piu' volte ripetuto che c'erano ancora materiali al San Raffaele e che si potesse fare, mentre agli Atti veniva addirittura negata la possibilita' vi fosse ancora qualcosa dopo i test effettuati.

Si, questa e' un'altra cosa, piu' attinente a possibili errori, da li prova del nove, ed ad una procedura ed i diritti costituzionali che evidentemente per Accusa e Giudici erano roba di poco conto rispetto alle "loro" luccicanti certezze, sfiga vuole che ad un processo debba anche partecipare una Difesa che avrebbe anche dei Diritti, ma guarda un po'.

Ma emersione del Dna di ignoto1 e comparazione del Dna di B. e' di fatto una prova del nove di cio' che afferma l'Accusa, che e' una cosa diversa da una certezza da diffondere sulle rive del Nilo e del Danubio, sono certezze solo sue e dei giudicanti, ma sconfessate in tutto il mondo scientifico che ancora si gratta la testa dopo le dichiarazioni pubbliche dello scienziato Gill.

E sarebbe stata anche quella limpidamente una prova del nove, altroche', ma pur essendo stata richiesta mille volte dalla Difesa non e' mai stata concessa da ben 39 Giudici intervenuti, e' normale tutto questo?

Non credo, dopo quella prova del nove certo ci sarebbe stato il bisogno di sedersi ragionando a dati aperti e riconosciuti da tutti, semplice, se mi porti davanti la 31.G20 (recisione sul lembo del reperto Slip) e trovo che lo hai caratterizzato con 10 kit scaduti mentre altri 5 non davano risultati, un po' di dubbi bisognerebbe dipanarli in chiunque sano di mente, e non si parla di complotti, atteso che forse sarebbe anche meno peggio.

Questa e' solo una parte che se vogliano attiene a B. si o B. no, il compitino a cui si erano dedicate le minipimer interessate probabilmente solo alle sentenze e non alla verita' su quanto accaduto a Yara, ma il vero nodo di quella interpretazione Accusatoria e' la totale assenza di un Nesso Causale fra il dna rinvenuto e la scena eventuale del crimine sentenziato, non c'e', assente, nemmeno nelle motivazioni compare, non pervenuto, non so se mi spiego, mentre fuori da quelle quattro mura tutto il mondo scientifico dice qualcosa di sconvolgentemente opposto, e cioe' riconduce quella traccia non alla scena del crimine ma al massimo alle sei settimane precedenti il rinvenimento del corpo, sconfessando l'assunto giudiziario assolutista DnaIgnoto1/presenteallascenadelcrimine che e' alla base del rivolo univoco di sentenze.

Sono due quindi gli scogli che l'Accusa avrebbe dovuto superare e che non ha manco affrontato scappando a gambe levate sul tappeto di sentenze.

Ivana ha detto...

No saltare di palla in frasca. Si parlava dei detenuti. Dicevi che si sono fatti convincere… qui non hai replicato (la tua immagine dei detenuti è commovente)

Quale salto? Stavamo discutendo su entrambe le due distinte questioni: paternità e detenuti e sono intervenuta su tuoi determinati scritti.
Perché questo tuo tono che mi appare seccato?
Non ho affatto detto ciò che tu mi attribuisci, ho detto esattamente: “Per me potrebbe dimostrare che quanto sostenuto dalla difesa nelle varie trasmissioni televisive è servito a insinuare il dubbio tra i detenuti che si aspettavano almeno un processo d’appello bis.”

Ho usato un significativo “potrebbe” !!! Non ho scritto che si sono fatti convincere!
Perché mi attribuisci ciò che non dico?

Penso, semplicemente, che la difesa sia stata capace di insinuare il dubbio almeno tra i detenuti.

Gilberto ha detto...

Ivana mi dici

"Sì, Gilberto, sarò ingenua, ma, per formazione, so seguire la logica e riconoscere l'evidenza."

Io non so che letture hai alle spalle (però non solo quelle su Wikipedia) ma l'impressione è, sul tema della scienza, una cultura un po' scolastica, ingenua appunto.

Vedi la tua immagine dei detenuti è stata rivelatrice. Radiografica. In prigione la vita si impara in altri modi, sulla propria pelle, altro che format criminologici. Chi ha dato solidarietà a Bossetti non l'ha fatto certo per aver seguito un format. Lì gli strumenti di comprensione sono di altro tipo e seguono altri canali, non quelli televisivi...

Il concetto di evidenza è uno dei più dibattuti in ambito filosofico e scientifico. La fai davvero troppo semplice.

Stefania ha detto...

Certo Antonello. Lo sto ripetendo oramai da giorni che quella traccia non puo' essere prova regina di un bel niente. Quello che continua a farmi specie e pensare alla famiglia Gambirasio che non si è opposta al fatto l'esame su quella traccia sia stato eseguito senza la presenza di un loro consulente. Io al posto loro mi sarei arrabbiata e non poco ed avrei chiesto venisse ripetuto o reso inammissibile ai fini processuali a prescindere alla sbarra ci fosse Bossetti o Marylin Monroe. Ma appunto (e continua a martellarmi nella testa questa cosa) ... stiamo parlando di genitori che hanno accettato l'idea la figlia fosse stata rapita. Se lo saranno domandato anche loro, immagino. Rapita da chi? Da un pedofilo che mai l'avrebbe restituita alla famiglia? No, perchè altrimenti quell'appello sarebbe stato del tutto inutile. Per un riscatto? Di chi stiamo parlando? Di un geometra con moglie che lavora saltuariamente, con villetta e quattro figli, delle quali due sicuramente frequentano scuole private ma non di certo di una famiglia abbiente. Quindi da scartarsi. Perchè consapevoli qualcuno potesse voler dar loro un avvertimento? L'unica soluzione rimasta. Non è possibile abbiano fatto l'appello per non tralasciare il nulla altrimenti ne sarebbero seguiti altri, altrimenti si sarebbero opposti agli esami che hanno partorito una prova che non solo non è regina ma neppure ha nessun tipo di blasone. Altrimenti avrebbero continuato a chiedere a gran voce trasparenza e certezze. Anche quelle piu' scomode. Si sono chiusi nel loro dolore ... dopo aver fatto quell'appello che nel caso loro potessero escludere il rapimento suona davvero come stonato. E che stecca! Come tutte le uscite del loro legale che immagino siano state con loro concordate che vedono la famiglia convinta della colpevolezza di Massimo Bossetti sopra ogni altro ragionevole dubbio. Loro. Sigh!

Stefania

Stefania ha detto...

Ivana, i detenuti avrebbero potuto essersi fatti convincere da tanti colpevolisti ospitati nelle stesse trasmissioni. O sbaglio? Il caso ha voluto che invece si siano fatti un'idea diversa: quella Bossetti non sia stato giudicato in modo corretto. Ovvero dando ad accusa e difesa gli stessi strumenti e le stesse tempistiche. Quello giudicato in questo modo puo' essere colpevole oppure innocente anche del surriscaldamento del globo terrestre ma non ha avuto diritto (che è sancito dal nostro ordinamento) ad un giusto processo.

Stefania

Antonello ha detto...

Esempi:
Caso Nada Cella: ammettendo che, per puro caso, fossero ancora custoditi i Dna di gocce di sangue sulla scena del crimine rinvenuti a poche ore dal triste evento.

Bene, e' chiaro che il sangue della vittima frammisto a quello da identificare, non a lei catalogabile, ha un forte Nesso Causale fra la sua deposizione e la verosimiglianza ineludibile che possa essere stato depositato durante la scena del crimine.

Ma in quel caso le perizie sono state fatte immediatamente dopo i fatti, la scena del crimine era chiara, i tempi erano accertati, il locale ristretto e da subito posto sotto sequestro e custodito, nessuno poteva aver depistato dal rinvenimento di Nada ancora in vita.

Tutto chiaro?

Bene, in quel caso dunque il rinvenimento di dna della vittima relativamente fresco, frammisto ad altro dna altrettanto relativamente fresco avrebbe avuto un forte Nesso Temporale e Causale fondante anche una sentenza allora si seria.

Ma qui non abbiamo tempi certi di un crimine che, per paradosso si presume solo (Yara potrebbe aver subito un incidente ovunque e poi quella "causa traumatica" potrebbe essere stata depistata), non abbiamo tempi certi, non sappiamo cosa possa essere successo a tre mesi di distanza dalla sparizione di una ragazzina.

Il mondo intero avrebbe potuto depistare e posare duemila dna su quel corpo, fingendo anche colpi mai assunti in vita dalla vittima, non abbiamo una scena del crimine certa e ristretta, non c'e' una cronologia ne una semantica dei colpi ricevuti od inferti, anzi ci sono anche elementi che mal si sposano con altri, e quindi una condizione di ricerca della verita' veramente ai limiti dell'impossibile.

La stessa Melania, una volta sparita, fu rinvenuta due giorni dopo la sua scomparsa, persino troppo, qua addirittura dalla sparizione sono passati tre mesi, ed abbiamo un dato scientifico assolutamente contrastante ed ai massimi livelli mondiali, e cioe' che il Dna e', udite udite, IDROSOLUBILE, e che se esposto alle intemperie si disgrega cancellandosi, e che puo' quindi essere rinvenuto, nel massimo della sua testardaggine, a 6 settimane a ritroso dal rinvenimento, qui di settimane ne sono passate 12.

Mi si puo' spiegare per favore cosa legherebbe con questa illuminante certezza, tanto da spedire all'ergastolo un cittadino, dunque lo "Straordinario Ottimo Genotipo" Ignoto1 alla presunta scena del crimine?

amelia ha detto...

@ antonello "Puo' essere, certo, ma cosa cambia di fronte al fatto che un Dna in quanto tale, senza ragionare, e' stato ricondotto ad una responsabilita'?

Vendevano e compravano, affittavano, certo ci manca anche questa ipotesi ai danni gia' fatti all'immagine di gente che poi, fosse innocente, era serena."
non aggiunge? aggiunge eccome .. perchè vedi non si tratta di infamare o meno la famiglia Bossetti o meglio la signora Arzuffi, ma di spiegarne le reticenze, le arrampicate sugli specchi, ma soprattutto nel caso sia vero, vorrebbe dire che il tal ignoto 1 rappresentato dall'accusa come figlio di Ester non è figlio di Ester, semplice no? e quindi sto ignoto 1 il cui dna nucleare racconti che dimostri sia per padre figlio di guerinoni, per madre figlio di ester .. che è, visto che non esiste tale figlio? sarebbe la prova che è artefatto o che c'è stata contaminazione o che è quello che è ovvero padre guerinoni, madre boh .. anche se in relazione con la ester (altrimenti non si sarebbe cmq arrivati a bossetti se davvero il suo dna è quello di ignoto 1) che magari ne ha preso i figli (ricordiamoci che guerinoni mise incinta una donna, almeno secondo racconti, ma sempre secondo racconti il bimbo sarebbe dovuto nascere prima dei gemelli Bossetti) .. sarebbe la prova che hai provato a costruirti una prova dando per scontato la madre fosse l'arzuffi che poi invece non è ..
e come è vero e stravero che è illogico che una prova scardinante l'accusa, come la paternità di Giovanni sia reale, non sia stata portata in aula quando è facilissima da ottenere .. cosa può spingere a tacere? non solo la difesa, ma persino l'accusa?
la difesa tace perchè il padre non è giovanni, e l'accusa? perchè anche l'accusa appunto in teoria avrebbe avuto vantaggio dal confermare e perchè non lo fa? perchè non è guerinoni? e se fosse invece perchè non è arzuffi?
e magari il tacere è anche una forma di rispetto per questa famiglia che ha trovato il suo passato messo in subbuglio dopo decenni

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