sabato 13 ottobre 2018

Massimo Bossetti... come ti faccio credere di aver condannato un assassino

Di Massimo Prati e Gilberto Migliorini


Molto probabilmente non ci sarebbero stati nessun arresto e nessun processo se Massimo Bossetti fosse vissuto fuori dai confini italici. Purtroppo per lui è un cittadino italiano che vive in Italia... e in Italia da quando esistono i processi indiziari, la cultura giudiziaria invece che progredire è regredita tornando all'epoca di Alessandro Manzoni quando nel Incipit della “Storia della Colonna Infame” scriveva:
“Ai giudici che, in Milano, nel 1630, condannarono a supplizi atrocissimi alcuni accusati d'aver propagata la peste con certi ritrovati sciocchi non men che orribili, parve d'aver fatto una cosa talmente degna di memoria, che, nella sentenza medesima, dopo aver decretata, in aggiunta de' supplizi, la demolizion della casa d'uno di quegli sventurati, decretaron di più, che in quello spazio s'innalzasse una colonna, la quale dovesse chiamarsi infame, con un'iscrizione che tramandasse ai posteri la notizia dell'attentato e della pena. E in ciò non s'ingannarono: quel giudizio fu veramente memorabile.” 

Da ieri sera Massimo Bossetti per la giustizia italiana è colpevole. Non ci strapperemo le vesti. Sappiamo aspettare, siamo fiduciosi che la verità verrà a galla, magari fra troppi anni come capitato ad altri condannati innocenti.

Ciò che è accaduto è oramai la "normalità giudiziaria". Per un perverso meccanismo psicologico si è finiti per credere a qualcosa diventato talmente di dominio pubblico, così lapalissiano e corroborato mediaticamente, da non aver altra necessità di conferma se non quella della voce che corre. La voce si presenta come la spiegazione ideale degli indizi che essa stessa ha immaginato. La voce è un dato ‘oggettivo’: i membri di un gruppo, sia mediatico che popolare che investigativo che peritale che istituzionale che giudiziario, ‘parlano e riparlano’ dando origine a un racconto, a un’ipotesi accusatoria che facilmente può essere convalidata da indizi double face che si adatterebbero a chiunque venisse arrestato. Perché, in un altro eventuale "caso Yara", migliaia di persone potrebbero adattarsi a una qualsiasi ricostruzione accusatoria... ah già, ma nel caso in questione c'è il famoso mezzo dna di ignoto uno che accusa!

Il fatto a dir poco sorprendente è che si asserisca giudiziariamente che Massimo Bossetti è figlio di Giuseppe Guerinoni senza che sia mai stato fatto un confronto diretto fra i due Dna originali padre e figlio, che nello stesso tempo si dichiari che Massimo Bossetti non è figlio di Giovanni Bossetti senza che esista agli atti il documento di analisi del Dna che lo proverebbe. Si è andati per induzione con un ragionamento del tipo: un mezzo dna ci dice che ignoto uno è figlio di Guerinoni, quel mezzo dna ha una parte maggioritaria compatibile con quello di Massimo Bossetti e, pertanto, Massimo Bossetti è figlio di Guerinoni... quindi è ignoto uno, ergo è l'assassino. Motivo per cui non c'è motivo per fare un'analisi diretta che dimostri questa ormai assunta verità.

Questo ragionamento induttivo lo si è fatto senza considerare che prima di rovinare una famiglia e far marcire in galera un uomo incensurato, visti i migliaia di casi in cui l'errore ha mandato a morire in carcere persone innocenti, sarebbe d'uopo fare anche quelle verifiche che pur sembrando inutili servono da prova del nove per la verità.. 

Parlare di anomalie è riduttivo. Prendiamo quanto pare accertato mediaticamente e analizziamolo in maniera seria senza trascendere nei soliti pettegolezzi. La dottoressa Gino dice a processo che c'è stata una analisi fatta dalla famiglia a Torino e che Massimo è figlio di un altro padre, non sa però se Guerinoni o chi altri visto che il confronto diretto fra dna originali non c'è stato. Ammettiamo pure che il documento in quel di Torino esista e che dica in sintesi che Massimo non è figlio di Giovanni. Va tutto bene così? No. Primo, non sappiamo chi ha firmato il documento e, secondo, sappiamo che l'analisi non è stata ripetuta in un altro laboratorio... eppure non è certo la prima volta che un test successivo ribalti gli esiti di un test precedente. Un errore è sempre possibile. I test si rifanno anche per gli atleti che non ammettono di essersi dopati... perché non ripeterli per chi rischia l'ergastolo?

I documenti nella pratica scientifica vengono pubblicati proprio perché possano essere ricontrollati da altri (riproducibilità e ripetizione). Peraltro, in questo caso non sappiamo neppure con quali modalità e su quali reperti è stato effettuato il test e non si conoscono i risultati analitici (la dettagliata relazione tecnica comprensiva di cromatogrammi e analisi statistica dei risultati, e i "dati grezzi" provenienti dalle apparecchiature di analisi, utili per le verifiche). 

Un nuovo test di verifica in un nuovo laboratorio sarebbe stato obbligatorio e lo doveva ordinare il giudice a processo per essere certo di non incorrere, per superficialità, in un errore grossolano ma enorme. Eppure nemmeno la cassazione ha deciso di effettuarlo. Tutti certi, per induzione, sia che l'assassino di Yara sia il proprietario del dna monco rimasto miracolosamente intatto su un lembo degli slip dopo tre mesi di neve pioggia e sole, senza considerare i liquidi organici che spazzano via qualunque cosa e gli animali attirati dal cadavere, sia che ignoto uno si chiami Massimo Bossetti nonostante non ci sia mai stata una comparazione diretta.

L'imputato può chiedere al giudice che deve tutelare anche il suo diritto alla difesa che le sue ragioni vengano ascoltate, che si faccia una perizia in più per stabilire se mente o dice il vero. E quel giudice ha l'obbligo giuridico di accogliere tale richiesta... se è un giudice che applica la legge usando il buonsenso del padre di famiglia. Se poi oltre che al buonsenso è dotato anche di un buon spirito critico, a maggior ragione quel giudice deve accordare la perizia perché non può fare a meno di chiedersi il motivo per cui l'accusa si opponga a tale richiesta. Se le induzioni della procura sono giuste cosa può temere un procuratore da una analisi che non farebbe altro che confermare la sua tesi accusatoria?

Forse può temere di aver sbagliato qualcosa e non può uscire dal seminato perché la condanna dell'imputato sarebbe a rischio? Forse sa qualcosa che né noi né i giudici sappiamo?

Cosa sarebbe accaduto se una nuova perizia avesse dimostrato un grossolano errore di laboratorio? Se avesse dimostrato che il dna di Massimo Bossetti nulla c'entrava con l'omicidio?

Un tale scenario, ora più che mai puramente ipotetico, avrebbe aperto, proprio come nel testo manzoniano “La storia della colonna infame”, molti interrogativi su come venga amministrata la giustizia italiana. Mettiamo per ipotesi che la cassazione abbia accordato la perizia sul dna. Mettiamo per ipotesi che si sia fatta oggi e che smentisca la procura... cosa accadrebbe?

Accadrebbe che sul banco degli imputati non ci sarebbe più Massimo Bossetti ma tutto un sistema che pervicacemente si è rifiutato per anni di ricontrollare gli esiti delle sue conclusioni e l’affidabilità di sentenze di condanna dove di ragionevoli dubbi ce n’erano a bizzeffe, come evidenziato dalla difesa del muratore, a cominciare da un Dna (low copy number) che sopravvive intatto per mesi di ottima qualità in un campo su un corpo a contatto con la terra, insetti e animali di tutti i tipi (nella letteratura biologica non esiste nessun caso simile). E questo, si direbbe ora in ogni media, non è solo un unicum ma è un evento impossibile. 

Una eventuale dimostrazione che Massimo Bossetti non ha nulla a che fare con Guerinoni ma è proprio figlio del padre legale sarebbe un colpo durissimo per il sistema giustizia del nostro Paese, ben più destabilizzante del caso Tortora e di Unabomber, e dimostrerebbe come l’esistenza di più gradi di giudizio non metta al riparo da sentenze fotocopia dove - rispetto al garantismo per l’imputato con una rigorosa verifica del già sentenziato - prevale (salvo lodevoli eccezioni) la fiducia incondizionata nei giudici dei precedenti gradi di giudizio... specialmente se questi sono capaci di scrivere bene le motivazioni (e se non ne sono capaci di certo le fanno scrivere a chi ne è capace).

Insomma, da decenni vediamo un sistema giudiziario che non garantisce più l'equo processo all'imputato, vediamo un sistema giudiziario che non guarda più con occhio critico sia quanto porta la Difesa che quanto porta chi accusa, vediamo un sistema giudiziario che preferisce appiattirsi alle tesi accusatorie e puntare tutto sulla affidabilità di chi ha già deciso in precedenza. 

Come detto, invece di evolversi la giustizia italiana è regredita. E' del tutto evidente che il caso Bossetti riveste un’importanza che travalica il cold case, che sono implicate considerazioni più generali sul funzionamento della giustizia dovuta ad automatismi che vengono da lontano e che autori come Verri e Manzoni hanno saputo rappresentare sul piano civile e con intenti epistemologici di rilievo. In particolare l’opera manzoniana conserva intatta tutta la sua attualità nonostante sia stata pubblicata nel lontano 1840 e si riferisca alle vicende legate alla peste del 1630.

Il caso Bossetti, per tutto quello che è stato rilevato da più parti, dimostra che la forma mentis del sistema giustizia del Bel Paese non è poi cambiata di molto rispetto a quanto il Manzoni ha denunciato nella sua opera. Quella lentezza della storia della quale ha parlato uno storico del calibro di Jacques Le Goff è dimostrata dai meccanismi psico-sociali che si possono riassumere in quell'immagine tratta dalla psicologia sociale definita effetto Pigmalione o profezia che si autoadempie

Paradossalmente i rilievi epistemologici più pregnanti sono stati fatti non a livello filosofico ma letterario. Un autore come il Manzoni ha saputo come nessun altro mettere in risalto quali sono gli automatismi che agiscono surrettiziamente. Le voci che corrono sono in grado di influenzare non solo il vasto pubblico ma a tutti i livelli anche chi dovrebbe essere immune dal pregiudizio e dall'influenza della suggestione che agisce sotterraneamente in tutti i contesti. 

Nemmeno la cultura mette al riparo da certi meccanismi di influenza sociale. Proprio come nella pubblicità-propaganda quando un fattoide entra a far par parte delle credenze collettive subentrano poi meccanismi di conferma acritici, la suggestione è talmente coinvolgente che si dà per scontata una cosa anche se non ne esiste prova... o meglio, la prova diviene proprio quella voce che corre, ormai considerata così evidente e così cogente da non aver più bisogno di ulteriori verifiche. 

Il caso degli untori oggi potrebbe far sorridere, salvo poi l’evidenza che, non nel 1600 ma ai giorni nostri, alcuni bambini non vaccinati sono stati lasciati soli in un’aula perché considerati pericolosi... e da questo si capisce che la paura degli untori è attuale. 

La realtà è che il concetto di untore è commisurato a un contesto storico e geografico, a una modalità di esclusione e di condanna aggiornato a nuove realtà socio-economiche e ideologiche. La cecità dell’effetto Pigmalione riguarda quella influenza collettiva per la quale si confonde la suggestione con il risultato di prove tangibili. Il sistema dell’informazione dà fiato e sostanza alle minime voci che poi amplificate divengono colpi di cannone!

Da un lato c'è il giudice istruttore che crede di sapere tutto del crimine e deve mantenere il segreto istruttorio, dall'altro ci sono i giornalisti che dicono tutto anche quando non sanno niente. Quando non dicono ciò che gli chiedono di dire. Queste due rappresentazioni fanno sì che si assista a una strana compenetrazione dove le voci che corrono si influenzano su vari piani in un crescendo che si rinforza e compenetra proprio come nell'opera rossiniana. 

Nel caso Bossetti esiste un’unica prova chiamata regina. Pochi nanogrammi di materiale genetico. Se li togliamo dal processo non rimane più nulla... o meglio rimane l’effetto Pigmalione. Vediamo nel dettaglio che cosa si intende per "effetto pigmalione" e come il caso Bossetti diverrebbe se si dimostrasse che lui è proprio figlio di Giovanni. Il cold case diverrebbe una telenovela partorita da una fervida immaginazione. 

L'effetto Pigmalione, o effetto Rosenthal, deriva dagli studi classici sulla “profezia che si autoadempie”: in pratica l’opinione che ci siamo fatti su qualcuno influenza il nostro giudizio, quante volte vi è capitato, anche se non esiste nulla a riprova della veridicità della nostra opinione. Questo vale in tutti i rapporti in cui è implicata una qualche forma di valutazione influenzata da una premessa pregiudiziale. 

Nel mito, Pigmalione è il re di Cipro che si innamora della statua di Afrodite al punto di crederla vera e immaginare di potersi congiungere ad essa. In Ovidio, Pigmalione è uno scultore che si innamora della sua statua e implora Afrodite di trasformarla in una donna in carne ed ossa. 

In sostanza le nostre credenze di partenza influenzano i nostri giudizi. Quante volte avete pensato di essere di fronte a uno/a stronzo/a o, viceversa, a una persona affascinante dall'animo gentile? Quante volte avete scoperto che vi sbagliavate? Tutti sappiamo che sono tantissime, visti i divorzi e i femminicidi.

Rosenthal aveva prodotto un test di intelligenza con alcuni alunni (definiti come molto intelligenti) coi risultati volutamente fittizi e lo aveva fornito agli insegnanti. Quando tornò in quella scuola constatò, come aveva previsto, che proprio quegli alunni che erano stati definiti come molto intelligenti mediante un test fasullo erano diventati i migliori della classe. Gli insegnanti erano stati influenzati da quel giudizio preliminare e avevano trattato di conseguenza quegli alunni, con un occhio di riguardo e forse anche con valutazioni errate. In questi casi accade che la suggestione elimina tutto quello che non conferma (nel nostro caso il brillante test di intelligenza) e dà conferma a tutto quello che in qualche modo potrebbe fare da supporto, convalidando emotivamente il dato iniziale, l’input di partenza fasullo.

D’altro canto il pregiudizio, positivo o negativo, non si qualifica mai come tale. Grazie all'inferenza deduttiva, assume l’aspetto esteriore della razionalità anche quando sono la suggestione e l’emozione che costituiscono l’ossatura di un giudizio. 

Il caso Bossetti è il prodotto di una gigantesca profezia che si autoadempie, a partire dal suo arresto in pompa magna per arrivare alla prova di paternità che negli atti non esiste ma è riuscita ad orientare tutta l'indagine e tutte le sentenze.

Solo le verifiche potrebbero dimostrare che il caso Bossetti non sia solo la classica profezia che si autoadempie o effetto Pigmalione. Ma le verifiche chi opera per la giustizia italiana non le ha volute fare.

Per cui, al momento e nonostante la condanna definitiva, l'assassino di Yara non si sa davvero chi sia e la trama basata sul dna scritta dall'accusa e accettata dai giudici, a tutti gli effetti è, e rimarrà fin quando non sarà corroborata da una nuova perizia a conferma, uno sceneggiato di fantasia da quattro soldi che può attecchire solo in chi è stato suggestionato dai media e portato a credere che chi accusa e condanna Bossetti è intelligente a prescindere... come gli alunni di Rosenthal agli occhi degli insegnanti dopo il test fasullo.


2.709 commenti:

«Meno recenti   ‹Vecchi   1201 – 1400 di 2709   Nuovi›   Più recenti»
magica ha detto...

il pubblico comune va solo per curiosare .
a volte, con il prsupposto che tutta l'accusa abbia lavorato in nome del popolo italiano , i retroscena non li conosce . sono come che guarda la tv e ìascolta , con la bava alla bocca gli opinionisti ..
conosco abbastanza persone che ragionano come l'anonimo . perchè hanno seguito la tv .

Antonello ha detto...

@Anonimo cieco che non sa ne leggere e ne denunciare.

http://www.lucatelese.it/?p=7260

Ohibo', uno che nega lo scritto e l'evidenza mancava, non ce ne sono gia' abbastanza in giro a contare pecore senza addormentarsi.

Se pensi che sia una bufala non fai altro che presentarti alla prima Caserma sotto il tuo Dottorato depositando preziosa denuncia di falso nei confronti del giornalista autore dell'articolo.

Ti manca la Penna o la Laurea?

Anonimo ha detto...

che importa se a Luca Telese e a qualcun altro hanno fatto togliere le scarpe ?
se non fosse che si è esposto un minimo per fare il suo sporco "lavoro" non lo conoscevo neanche
informare va bene ma non cercare di fare il giudice dei poveri
sicuro che qui si sono fatti tutti qualche soldino, fior di avvocati delle cause perse in primis
a lui e a Tosi la Bertoja doveva vergarli a calci in culo

Antonello ha detto...

@Anonimo

Guarda che te ne freghi solo tu, perche' a chiunque sia sano di mente salta la mosca al naso se nascondi gli atti di una udienza in cui si sentenzierebbe a nome di tutti.

Luca Telese per ora ha dimostrato di saper fare il suo lavoro, na' roba che tu devi ancora dimostrare di fare l'anonimo, cosa dici? C'e' una differenza?

Quindi se te ne freghi tu, senza manco il coraggio di definirsi con un nickname, pensi possa interessare a qualcuno sano di mente?

La Bertoja forse puo' elargire frustate sul kulo solo a te, almeno in Italia, per ora con le Leggi vigenti, visto che a frustarti le cellule dovrebbe trasformarsi in minatore con la lampada ad olio.

Le Udienze ed i Processi, a parte chiaramente parti videofotografiche di essi che coinvolgono direttamente la dignita' di minori, morti e vivi devono tornare ad essere pubbliche e pubblicate in questo paese, per come si ritengono Atti Pubblici, visto che si vuole sentenziare in nome del Popolo, e vista che sentenziare in nome del Popolo e' un dovere.

Se permetti gl Atti Pubblici non saranno casa mia ma manco tua o della Bertoja, anzi, certe servitu' culturali tu secondo me dovresti almeno pagarle alla comunita', sulla Bertoja non mi esprimo perche' almeno lei ci ha messo il suo nome a differenza tua.

Sta di fatto che qualcuno ha negato copie di Atti Pubblici in questo paese, e negare copie di Atti Pubblici puo' avere ben poche motivazioni, secondo me non calzanti per la situazione di una udienza con Atti Pubblici in se.

Anonimo ha detto...

Antonello è l'unico che non sa che centinaia di persone hanno assistito al processo. Coglione o ridicolo? Direi un mix nauseabondo delle due cose.

antrag ha detto...

Adesso, Anonimo, faresti bene a smettere il tuo turpiloquio.

Antonello ha detto...

@Anonimo

E quindi quale era secondo te, che coglione non ti reputi, il motivo per cui hanno rifiutato di consegnare copie dei verbali delle udienze che Telese ed altri avevano richiesto?

Se vi avevano assistito a milioni, come dici tu e come io povero coglione disconoscerei, quale e' stata la motivazione gravissima a causa della quale hanno rifiutato semplici copie dei verbali degli Atti Pubblici?

Erano gelosi forse? Sudava troppo la fotocopiatrice? Quale?

Visto che i coglioni sono solo e sempre gli altri spiega, sicuramente il tuo genio trovera' la vera motivazione, ma detta per come l'hai messa tu sappi che e' ancora peggio.

Ma va va, che coprirsi di ridicolo senza manco uno straccio di nickname e' un'impresa mica da pochi e ci sei riuscito, te e la tua spocchia da menefreghista de noiatri, impara giusto due regolette, anche da anonimo, se non fai bene attenzione a cio' che dici, puoi fare serenamente anche delle discrete brutte figure, per essere educato a differenza tua.

Poi guarda, visti appunto gli alti contenuti da te profusi a destra e manca sicuramente certi titoli rivolti da te sono da considerare un complimento.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Va beh, mentre le ipotesi pullulano vi avviso che sono uscite le motivazioni della Cassazione, anche qui critiche alle ipotesi di complotto e compagnia cantante, con osservazioni anche sulla strategia extra processuale....

http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-profilo-genetico-ignoto-rsquo-quello-massimo-188682.htm

antrag ha detto...

La Cassazione non deve giudicare nel merito ma limitarsi agli aspetti formali delle procedure giuridiche seguite per arrivare alla sentenza emessa, e poi critica ufficialmente aspetti extraprocessuali?

Questa appare come una vera "vaccata".

Antonello ha detto...

Mah...

"...L'EVIDENZA SCIENTIFICA, SOTTOLINEA, HA "VALORE DI PROVA PIENA"..."

Evidenza scientifica de che?

Avete trovato il Dna di Bossetti e della Brena, a tre mesi di pioggia, neve, sole e di nuovo pioggia, in un angolo poi reciso degli slip, evidentemente reciso da qualcosa e non da qualcuno.

Certo, un particolare da attenzionare se vi fosse controprova di quel Dna, come daltronde quello della Brena, ma nessuno dei 39 Giudici ha voluto concedere alla Difesa una semplice perizia in contraddittorio, mica io, noi, ma voi.

E quindi avete ricondotto quel Dna al momento ed alla scena del crimine autonomamente, senza insomma un nesso logico ineludibile, quando tutte le realta' piu' prestigiose del mojdo vinstavano dicendo che qualcosa stonava, avete proditoriamente cintinuato a sostenere questa induzione senza il minimo fondamento oggettivo.

E qualcuno, sbalordito da questi atteggiamenti per la verita' contraddittori, mai spiegati, calati dall'alto, autocertificativi ed anche controproducenti ha cercato di spiegare il tutto con ipotesi che farebbero sottendere un pre-giudizio alla ricerca di un colpevole a tutti i costi e vi lamentate pure.

Ed addirittura spiegano con motivazioni architettkniche che, se volevano, avrebbero insomma fatto di meglio, mah, a me sembra quantomeno inopportunismo culturale.

Ma Excusatio....per la Cassazione non vale?

Anonimo ha detto...

a parte che dagospia tra l'altro è un sito porno, almeno cosi lo identifica il mio filtro, meglio leggere ovunque altro la notizia
poi vaccata non è volgare? o addirittura turpiloquio che io ho ogni tanto moderatamente usato e che dà fastidio anche a me, tanto che non lo uso mai nella vita normale, solo che a sentire certe boiate ogni tanto scrivendo capita, cercherò di non farlo più
anzi limiterò al massimo i commenti, come sempre, solo quando strettamente necessario
mai un nick ipocrita che non dice nulla e infatti l'amministratore può controllare gli ip e vi assicuro che siamo più di un anonimo e spesso non stiamo dalla stessa parte
ben vengano tutti, bisogna sentir suonare tutte le campane
perchè scrivo e soprattutto leggo qui?:, perchè è un raccoglitore di notizie e opinioni di ambedue le parti a parte quelli più intelligenti a cui non importa un c.avolo, che nella mia malata curiosità mi è servito per convincermi che le tesi accusatorie e le prove portate sono rispondenti alla realtà, non sono nessuno per giudicare Bossetti proprio come voi che sostenete l'esatto contrario, scriviamo vaccate di cui non conosciamo nulla, quasi come Telese, biologo o la mega fantasiosa annika che sembrano più di altri di non sapere un ca.olo, arridagli, accecati dal successo??, e dalla "scientifica" boria i cui scritti non valgono niente, mosche e deliri di sigle inconcepibili anche agli scienziati
questo è trollare o siete voi i troll (innocentisti) tutti ?
arrivederci

Anonimo ha detto...

solo una nota
hai un account google e ti vanti, bravo, te lo potrei creare in pochi minuti, ovviamente completamente fasullo, forse come il tuo ?
mi hai preso nel periodo sbagliato e poi non si fa

Anonimo ha detto...

queste preziosità del passato offerte da Tummolo mi hanno sempre affascinato
quindi il lavoro che svolge Telese dopo che ha imparato ad essere libero è seguito di più
meglio di nulla, la carta igienica serve quasi a tutti

Vanna ha detto...

Carissimi buon pomeriggio!

Riporto dall'a-nonimo senza a, che poi vuol dire che si capisce bene chi è " nomino".
Stile inconfondibile.
"Spessore e qualità" si fa per dire, idem.
Corte dei miracoli pure.

Ed io torno qui a puntualizzare a modo mio.

"Anonimo ha detto...
Antonello è l'unico che non sa che centinaia di persone hanno assistito al processo. Coglione o ridicolo? Direi un mix nauseabondo delle due cose."

23 novembre 2018 09:36:00"

"nomino" tu non emani certo olezzi di rose e di verbene...anzi...
da voltastomaco!

"Centinaia di persone"... scrivi...sempre le stesse o c'era il cambio della guardia?

"Centinaia di persone" qualificate oppure presenti per fare mucchio contro Bossetti e tifare per la corte?

A me già bastano solo la presenza di Roberta Altea e di Telese.
Mi accontento della qualità alternativa che presuppone coraggio e intelligenza.

Il mucchio presente e qualificato (per condannare) non mi rappresenta come cittadina italiana alla ricerca della verità.

Al mucchio curioso, cattivo, con le mani in pasta ci credo eccome.
Stare lì a controllare come va contro B. voleva dire pararsi il c...o.

Vediamo un po' se ora tra inceneritori, termovalorizzatori, nascondimenti di rifiuti tossici che fanno tanto girare l'economia, si approfondisce l'argomento in quei territori brumosi.

Da scommettere che tale discorso cadrà nell'oblio delle proposte perché fa girare gli zebedei interessati.
Difatti il problema si dirotterà verso altre terre per paura che qualcuno s'incuriosisca troppo.

Strana terra:
operai stranieri in nero in partenza, mai indagati.

Autonomo del luogo con ditta propria indagato.

Dipendente con furgone non indagato.

Dipendente, forse non in nero, con furgone indagato per finta, il furgone in Africa.

La famiglia autoctona accusata di tutto.

Gli stranieri presenti sono tornati autoctoni liberi nei loro luoghi.

Antonello ha detto...

@Anonimo del 23 ore 22,37

Beh ma qual'e' il problema, in un paese libero tu puoi pensarla come ti pare, quello che non puoi fare e' pretendere che glinaltri lapensino come te ed oltretutto senza donare opportune fondamenta, e quello che non dovrebbero fare certe sentenze e' essere emanate in nome di altri, semplicemente, la pensi cosi'? Benissimo, sentenzia quello che ti pare ma prenditene la responsabilita' tu, e quindi sentenzia in nome tuo, e' cosi' difficile?

Quindi, se tu la pensi cosi', metti il Gps al tuo Fna ed allaccia le cinture che non sai mai dove ti portano le tue idee, se finissi comunque in galera a vita perche' una terribile mosca vola e vomita le tue idee su un corpo inanime preparati ma rasserenati, e' solo quello che ti sei voluto ed hai sostenuto, consolati Annika ha il cuore buono e ti portera' le arance.....

Per

Vanna ha detto...


anonimo: 23 novembre 2018 22:37
scrivi:
"...ben vengano tutti, bisogna sentir suonare tutte le campane"
rispondo:
bontà tua del permesso, le campane al processo non le hanno fatte suonare tutte, e se c'è stato qualche tintinnio lo hanno ridicolazzato, minimizzato se non insultato, non accolto.
Alla faccia della giustizia!
continui:
"perchè scrivo e soprattutto leggo qui?:, perchè è un raccoglitore di notizie e opinioni di ambedue le parti a parte quelli più intelligenti a cui non importa un c.avolo,"
rispondo:
questo luogo non è "un raccoglitore di notizie" solo, è molto di più e tutti, qui, sono intelligenti. Ti dirò di più, sono più intelligenti gli innocentisti perché ragionano collegando il cuore e c'importa eccome.
I cavoli mangiateli tu a merenda magari, anzi coltivali che fanno bene alla salute e forse non perderesti tempo a scrivere l'inutile.
continui:
"che nella mia malata curiosità mi è servito per convincermi che le tesi accusatorie e le prove portate sono rispondenti alla realtà,"
replico:
beh se la tua è una "curiosità malata", l'intelligenza ce l'hai in tasca o la usi o ti fa comodo tenerla a riposo?
Le prove non rispondevano alla realtà e alla verità, le prove non ci sono e lo sai bene! (ma che acume st'anonimo)
continui:
"non sono nessuno per giudicare Bossetti proprio come voi che sostenete l'esatto contrario, scriviamo vaccate di cui non conosciamo nulla,"

Potremo anche scrivere "vaccate" per difendere il principrio che il dubbio è a favore del colpevole ma è chiaro che invece chi lo ha accusato e continua a farlo, come fai tu, continua a produrre e calpestare le sue vaccate, come te.
continui:
"quasi come Telese, biologo o la mega fantasiosa annika che sembrano più di altri di non sapere un ca.olo, arridagli, accecati dal successo??, e dalla "scientifica" boria i cui scritti non valgono niente, mosche e deliri di sigle inconcepibili anche agli scienziati questo è trollare o siete voi i troll (innocentisti) tutti ?arrivederci"

Telese non ha bisogno di farsi pubblicità e annika anonima pure.
Certo che hai un Q.I. notevole, non sai manco "trollare".
I tuoi saluti sono sempre ripetuti e continui ad imbecillare qui.





Wolf ha detto...

Dalle motivazioni depositate dai giudici della Cassazione si apprendono altri macabri particolari sull'omicidio di Yara Gambirasio, la giovane ginnasta scomparsa all'uscita dalla palestra a Brembate di Sopra il 26 novembre 2010 e ritrovata morta tre mesi dopo in un campo.

Il 12 ottobre scorso ha confermato la condanna all'ergastolo di Massimo Bossetti, l'autore dell'omicidio condannato all'ergastolo "dopo aver prelevato la ragazza e averla stordita, l'ha trasportata nel campo a Chignolo d'Isola".

"La presenza dell'imputato nella zona è stata correttamente valorizzata come indizio", così come "l'attività professionale" del muratore di Mapello, vista la presenza sul cadavere di "materiale o prodotti per l'edilizia", "la presenza di un veicolo simile" a quello dell'imputato "davanti alla palestra nel tardo pomeriggio del fatto", "l'assenza di un alibi".

E' scritto nelle motivazioni, in 155 pagine redatte dal giudice relatore Stefano Aprile, la Cassazione afferma che la Corte d'assise d'Appello di Brescia ha "ricostruito i fatti con logica e coerente motivazione".
http://il24.it/omicidio-yara-emergono-altri-macabri-particolari-bossetti-la-stordi-e-la-porto-nel-campo/

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"ricostruito i fatti con logica e coerente motivazione" ??????????

Un veicolo SIMILE al suo
La presenza nella ZONA
La PROFESSIONE
l'assenza DI UN ALIBI

E QUESTA SAREBBE LA LOGICA DI UNA CASSAZIONE???

Ma è una sentenza oppure una... http://rlu.ru/2znhp

Bossetti è da tirar fuori dal carcere non a colpi di ricorsi, ma a colpi di ruspe.

Ivana ha detto...

Ringrazio Guglielma per l'informazione fornitaci.

Quanto alla richiesta della difesa di una perizia, i giudici spiegano che vi si ricorre in caso di «evidenza dell'utilizzo di una metodica errata o superata e dell'esistenza di un metodo più recente e più affidabile»: «nulla di tutto questo emerge dagli atti».

Almeno due cose mi sembrano, ora, chiare:
1) ai giudici importa esclusivamente il risultato del DNA nucleare;
2) per i giudici la perizia non è da ritenersi come una necessaria controprova davanti a tutti i consulenti di parte; per loro, dunque, aver fatto visionare alla difesa i raw data sarebbe stato sufficiente per rispettare il diritto di difesa dell’imputato.
Credo che la mancanza di alibi da parte di Massimo Bossetti sia stata ritenuta molto importante (decisamente più importante dell’aporia del DNA mitocondriale).
Bossetti quel pomeriggio non aveva lavorato e mai «era stato in grado o aveva voluto riferire alla moglie, ai cognati e agli altri familiari cosa avesse fatto quel pomeriggio e quella sera» e i giudici d'appello hanno «logicamente affermato che non si tratta di un semplice silenzio, giustificato dal mancato ricordo a distanza di anni, ma piuttosto una volontaria reticenza».

(continua)

Ivana ha detto...

Riguardo alla questione del DNA sintetico, a mio avviso resta da spiegare come sia stata possibile la conservazione, dopo tre mesi all’aperto, del DNA nucleare, ben leggibile, di Ignoto1 e di un DNA mitocondriale minoritario non appartenente né a Yara né a Massimo Bossetti in quella parte della griglia, sugli slip, denominata 31-G20.
Riconosco, però, che tra i tanti genetisti, presenti durante il processo, nessuno ha evidenziato, nero su bianco, una simile “aporia”, per cui prendo atto del punto di vista dei tanti esperti e dico solo che il mio dubbio “fantasioso?”, “illogico?” “o semplicemente da persona non competente in ambito genetico?” resta. Inoltre credo che un qualsiasi scienziato dovrebbe essere capace di spiegare in modo chiaro, semplice e univoco, un’ “aporia” che lascia ancora perplessa almeno me, non addetta ai lavori genetici.
Massimo Bossetti è colpevole? Non lo so, forse sì, ma continuo a ritenere che, in base a quanto da me letto, non sia stata ancora fornita una spiegazione ai dubbi espressi chiaramente da Luca Cheli e che ripropongo:
un articolo su di una rivista peer reviewed di genetica (non un blog su Internet, non una pagina Facebook) dettaglia una procedura per falsificare il più avanzato strumento di indagine forense oggi disponibile e le branche scientifiche delle nostre forze dell’ordine non fanno niente?
Se stessimo parlando di falsificazione di passaporti elettronici, ci sembrerebbe accettabile che gli apparati di sicurezza aspettassero di trovarne uno in tasca al terrorista che ha fatto l’ultima strage prima di fare qualcosa? No, quello che ci si aspetta, che si pretende, da una forza di polizia efficiente e tecnicamente all’avanguardia è che si muova in anticipo per acquisire tutte le conoscenze necessarie per prevenire simili falsificazioni.
Quindi io credo che un numero di sperimentazioni sufficiente a definire protocolli affidabili sul tema DNA sintetico e metilazione sia già stato abbondantemente fatto dal 2009 (data dell’articolo di Frumkin) ad oggi, in tutto il mondo.
Se poi si vuole mantenere tutto nelle segrete stanze, allora non ci si deve stupire troppo se qualche complottista paranoide vi vede la conferma dei propri sinistri sospetti.

La Cassazione avrebbe scritto: “Se si volesse seguire la tesi complottista legata anche alla necessità di dare in pasto all'opinione pubblica un responsabile, è evidente che - ammessa solo per ipotesi la reale possibilità di creare in laboratorio un Dna - si sarebbe creato un profilo che immediatamente poteva identificare l'autore del reato senza attendere, come invece è accaduto, ben tre anni.
Quell'avverbio "immediatamente" mi lascia dubbiosa.
Prima di creare un profilo genetico, sarebbe stato, o no, necessario individuare una persona che non avesse un alibi per quel dato giorno?
Sarebbe stato necessario, quindi, effettuare varie verifiche, non semplici e richiedenti tempo e pazienza, o no?
Spero che verranno pubblicate in rete le motivazioni della Cassazione: troverò in quelle pagine la risposta univoca sull’aporia di quel DNA mitocondriale minoritario non appartenente né a Yara né a Bossetti?

Stefania ha detto...

Vanna, ci sentiamo tramite mail? Ciao. Stefania

Wolf ha detto...

Prima di creare un profilo genetico, sarebbe stato, o no, necessario individuare una persona che non avesse un alibi per quel dato giorno?
Sarebbe stato necessario, quindi, effettuare varie verifiche, non semplici e richiedenti tempo e pazienza, o no?
Spero che verranno pubblicate in rete le motivazioni della Cassazione: troverò in quelle pagine la risposta univoca sull’aporia di quel DNA mitocondriale minoritario non appartenente né a Yara né a Bossetti?

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RISPOSTA:

Il Dna mitocondriale appartiene esclusivamente al Dna nucleare di Ignoto1.
Al Dna nucleare le macchine hanno restituito una stringa tipo ACVDRTXYUIF.
Per 3 anni non si è voluto cercare o si è cercato senza successo il soggetto che corrisponde alla stringa ACVDRTXYUIF

Dopo tre anni la stringa ACVDRTXYUIF è stata modificata in ACPXXNYGIE corrispondente ad un soggetto qualunque, qualunque persona non potrebbe avere un alibi per un ora,un giorno di tre anni prima, a meno che sia stato un giorno straordinario (compleanno,matrimonio, promozione, auto nuova e cosi via).

La malasorte ha toccato Massimo Bossetti, ma poteva toccare qualsiasi altro muratore del luogo.
Non era necessario individuare preventivamente un capro espiatorio. Lo si è incastrato modificando la stringa originaria di Ignoto1 restituita dalle macchine.
Si preleva il Dna da un etilometro, le macchine la codificano e danno per risultato ACPXXNYGIE.
In poche ore si accede al server, si cambia la stringa originaria ACVDRTXYUIF con ACPXXNYGIE, ed il giorno seguente si arresta il malcapitato.

La frode informatica per comissione non è mica nata ieri (HT).

Ripeto, non esiste nessuna aporia di un Dna mitocondriale, quello appartiene ad ignoto1 che non è Bossetti.

La negata ripetizione degli esami di quella traccia sugli slip, avrebbe potuto fare parecchio rumore e saltare parecchie teste.

Capito perchè ripetere gli esami non si deve assolutamente permettere?


Ivana ha detto...

Wolf, hai scritto:
Il Dna mitocondriale appartiene esclusivamente al Dna nucleare di Ignoto1

Perché nessun genetista della difesa ha sostenuto, nero su bianco, una simile ipotesi?
Perché il famoso prof. Peter Gill aveva detto che quel DNA mitocondriale minoritario rivela la presenza di una terza persona? (oltre a Ignoto 1 e a Yara)?
https://www.macchianera.net/2018/06/22/il-genetista-peter-gill-tra-il-dna-di-yara-e-quello-di-bossetti-cera-anche-quello-di-una-terza-persona/

Inoltre la Corte ha dato molta importanza al fatto che, come aveva sostenuto Marita stessa durante le intercettazioni ambientali in carcere, Bossetti mai aveva rivelato (neanche dopo pochi giorni e su richiesta specifica della moglie) come aveva trascorso quel determinato pomeriggio.

Ivana ha detto...

Inoltre un qualsiasi uomo, che non fosse in pensione, poteva avere un alibi perché presente sul lavoro e, Silvia Brena, per esempio, non è stata arrestata grazie all'alibi da lei fornito e ritenuto inconfutabile.

Anonimo ha detto...

Aspetta Ivana, se le istituzioni ti dicono che il dna nucleare è di Bossetti, tu - esperto - tendi a crederci. Quindi se il dna mitocondriale non è quello di Bossetti (e non è nemmeno della vttima), allora non puoi che dedurre che sia di una terza persona.
L’alternativa è che il dna mitocondriale appartenga alla stessa persona cui appartiene il dna nucleare. Il che significa che il dna nucleare non è di Bossetti e che ci sia stato un errore; o che sia suo anche il mitocondriale e che quindi ci sia stato un altro errore. La seconda opzione, però, pare esclusa. E la prima opzione (errore di attribuzione del nucleare) non si può verificare perché il reperto è stato malauguratamente consumato senza che la difesa abbia potuto vederlo dal vivo.
Haddock

Guglielma Vaccaro ha detto...

Mentre vi arrovellate nella sentenza si legge chiaramente che:
-i reperti sono stati a disposizione della difesa sin dalla chiusura delle indagini preliminari (fatevi il conto, dovrebbe trattarsi di febbraio 2015) e non li hanno nemmeno avvicinati sino al processo;
- la questione Casari è altra purissima fuffa: si è giocato non so quanto intenzionalmente tra irripetibilità dell'estrazione (avvenuta nel 2011 a responsabile ancora Ignoto1) e possibilità fisica delle prove in cui sono contenute aliquote di materiale che si è usato nelle indagini...ovvio che non si può tornare indietro nel tempo.
Ultimo ma non meno divertente, quando la difesa chiede di vedere leggins, slip, giubbotto, anche se li ottenesse non servirebbe a nulla in quanto gli stessi, oggetto di prelievi, ad oggi sarebbero tagliati, "puliti", insomma avete capito,non servono.
In sostanza, la richiesta della difesa era quella di tornare al momento delle indagini all'inizio del 2011, cosa evidentemente impossibile.
Magari sarebbe anche ora di farsi due domande del motivo di una richiesta così singolare (e mai chiarita a quanto pare al pubblico)
Certo, crolla un'illusione di anni, ma questo è.

Ivana ha detto...

Haddock,
il prof. Peter Gill aveva voluto vedere i dati prima di pronunciarsi in merito a quel DNA mitocondriale minoritario e, dopo aver visionato i dati, aveva sostenuto che doveva trattarsi di una terza persona ...
Inoltre, in base a come sembra sostengano i giudici della Cassazione, l'eventuale errore di attribuzione era stato verificato da più di un genetista e da più di un laboratorio (compreso il laboratorio del dott. Portera stesso che non ha espresso con fermezza la sua convinzione riguardo a quella determinata attribuzione).

Ivana ha detto...

E.C.
(compreso il laboratorio del dott. Portera stesso che ha espresso con fermezza la sua convinzione riguardo a quella determinata attribuzione).

Ivana ha detto...

Guglielma,
sono state pubblicate tutte le pagine delle motivazioni della sentenza di Cassazione?
Grazie

Guglielma Vaccaro ha detto...

In giro si leggono

Vanna ha detto...

"Mentre vi arrovellate nella sentenza si legge chiaramente che:..."
etcetera etcetera

Quella sentenza non dice il vero ma il verosimile per chi l'ha condannato poiché se fosse stato tutto vero nessuno più metterebbe in dubbio.
Da quando in qua si condanna sui comportamenti al buio delle persone: telefoni caduti, corsa arrapata tra i campi, abbronzature colpevoli e corna sicure senza riscontri seri di dna, senza testimoni ma narrazioni fantasy - horror.

Le narrazioni e tutto il resto...già detto fino allo sfinimento,sono degli arrovellamenti per condannare, altro noi.

Chi si arrovella è chi condanna non chi libera.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Sì Sì Vanna, nel frattempo cercate di svegliarvi tutti perchè nelle motivazioni c'è scritto chiaramente che chi doveva fare tutto quello che ha promesso urbi et orbi non lo ha fatto, in più facendo casino e insultando mezzo mondo, cosa che i giudici sottolineano più volte.

Wolf ha detto...

Se in tutta la sentenza ci sono scritte cose di questo tenore, cosa che non dubito.

"la presenza di un veicolo simile" a quello dell'imputato "davanti alla palestra nel tardo pomeriggio del fatto"

è inutile che stai a disquisire sugli errori della difesa.

Guglielma Vaccaro ha detto...


Nella sentenza c'è scritto che la difesa ha avuto tutte le possibilità di instaurare il contraddittorio con l'accusa ma non lo ha mai fatto.
Se qualcuno è intellettualmente onesto dovrebbe partire da qui invece di continuare a rifugiarsi nel film mentale che protegge dalla delusione di aver creduto a delle balle.

Anna Belmonte ha detto...

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Anonimo ha detto...

Ivana ha detto…

… Inoltre, in base a come sembra sostengano i giudici della Cassazione, l'eventuale errore di attribuzione era stato verificato …

25 novembre 2018 17:40:00 CET


Ivana! ti piace proprio guazzare nel marcio della burocrazia statale …

Biologo ha detto...

@Ivana e altri

- Ivana scrive: Inoltre la Corte ha dato molta importanza al fatto che, come aveva sostenuto Marita stessa durante le intercettazioni ambientali in carcere, Bossetti mai aveva rivelato (neanche dopo pochi giorni e su richiesta specifica della moglie) come aveva trascorso quel determinato pomeriggio.

Questa storia di come Bossetti ha passato il pomeriggio del 26 novembre 2010 è soltanto un altra trovata molto astuta dell'accusa. Una trappola logica che ai più continua a sfuggire.

Yara, è accertato, era in palestra almeno fino alle 18:30. Di conseguenza, qualunque cosa abbia fatto Bossetti dal momento del pranzo fino alle 18:30 è totalmente irrilevante perché, ovviamente, di sicuro non si trovava in compagnia della vittima. Non trovandosi in compagnia della vittima qualsiasi cosa stesse facendo non ha alcun collegamento logico con il delitto.

Il Giudice, che non è un ingenuo, dato che si è reso conto di questo fatto e dato che era convinto della colpevolezza di Bossetti ha dovuto trovare un modo per sfruttare questo (presunto) vuoto. In che modo? Con la storia di un Massimo Bossetti che quel pomeriggio avrebbe bighellonato "senza costrutto" fino al momento in cui l'uscita delle "giovinette" dalla palestra gli avrebbe provocato un'irrefrenabile spinta sessuale... Ho già avuto modo di scrivere sull'assurdità di queste fantasie.

Quanto a Bossetti, siccome fino alle 18:30 non stava "catturando" e "riducendo in fin di vita" Yara, quali che siano le cose che non è riuscito a ricordare o che non ha voluto raccontare alla moglie (ammesso che davvero non abbia voluto, come l'accusa lascia intendere), non contano nulla e nessun legame hanno con il delitto. Bossetti poteva essere davvero in giro a bighellonare, e questo non farebbe di lui un predatore sessuale pronto a cedere ad una spinta sessuale irrefrenabile. Avrebbe anche potuto trovarsi con un'amante, con un amico, a fare qualche lavoretto in nero, a giocarsi il denaro del mutuo al videopoker o alla riunione di qualche nuovo gruppo di Brigate Rosse. In qualunque caso nessuna di queste attività proverebbe alcunchè....

L'accusa sapeva benissimo che il vero punto fondamentale era provare cosa stava facendo dopo le 18:30 per almeno un'ora. E sapeva benissimo di non poterlo provare. Non avevano nulla per provare che Bossetti non fosse andato a casa. Anche ammettendo che il furgone che si vede nei filmati Polynt fosse il suo, come provare che una volta uscito dall'inquadratura non si fosse avviato a casa piuttosto che ad uccidere Yara Gambirasio? Non si poteva provare! E come ha ovviato l'accusa a questo problema? Distogliendo l'attenzione verso cosa Bossetti non riusciva a ricordare di una parte totalmente irrilevante di quella giornata! In questo modo ha ottenuto l'utilissima figura di un uomo che ha qualcosa da nascondere. Capolavoro d'astuzia, bisogna ammetterlo.

Ivana ha detto...

Biologo,
condivido in parte ciò che hai scritto, però il fatto è che io non avevo specificato che non si trattava solo del pomeriggio, ma anche della sera stessa del 26 novembre 2010.
Infatti nelle intercettazioni ambientali, Marita dice al marito: "Quella sera lì tardi tardi non sei arrivato" e, comunque, Massimo mai ha detto alla moglie che cosa avesse fatto non solo durante il pomeriggio, ma anche nelle ore serali immediatamente precedenti il suo rientro in casa.
Se si fosse dedicato a un lavoro in nero l'avrebbe dichiarato almeno durante il processo ...

Ivana ha detto...

Inoltre mi sembra che Marita avesse detto agli inquirenti che di sicuro il marito NON era arrivato a casa "prima delle sette e mezza".

Ivana ha detto...

E.C.
Leggasi:Inoltre mi sembra che Marita avesse detto agli inquirenti che di sicuro il marito era arrivato a casa "prima delle sette e mezza"; poi però ha detto diversamente ...

Ivana ha detto...

Come ripeto, proprio in un'intercettazione ambientale in carcere, Marita stessa dice al marito: "Non ho mai saputo che cosa hai fatto quella sera."
Inoltre, quando il P.M. ha sottolineato a Marita il contenuto delle intercettazioni, la signora Comi ha ribadito che "se il marito non era arrivato alle 19,30, poteva essere arrivato alle 20.00."

Gilberto ha detto...

Pochi hanno capito che tutta la ricostruzione che viene fatta di quel giorno è solo frutto della commedia degli equivoci. Marita vuole semplicemente mettere alla prova il marito dal momento che le hanno messo una pulce nell'orecchio. Figuriamoci a distanza di tanto tempo cosa si può ricordare di giorni che passano più o meno tutti uguali. Si tratta solo di suggestioni che un pubblico sprovveduto e un opinionista ingenuo trasformano in indizi.

Chissà se Ivana ricorda cosa aveva fatto quel giorno? Forse tiene un diario e ci può dire perfino cosa aveva mangiato a colazione e a che ora era rincasata.

A che ora era rincasato Bossetti qualche mese o anno prima? Domanda che davvero dimostra la mancanza di un alibi, come milioni di altre persone alle quali potrebbe essere rivolta lo stesso quesito e che purtroppo non ricordano. Siamo davvero al ridicolo...

Biologo ha detto...

@Ivana

-scrive: Massimo mai ha detto alla moglie che cosa avesse fatto non solo durante il pomeriggio, ma anche nelle ore serali immediatamente precedenti il suo rientro in casa.

Le "ore serali precedenti il suo rientro in casa" non si è mai potuto accertare quali fossero. Le 19, le 19:30, le 20, le 24? Come ho già scritto, anche ammettendo che il furgone che si vede nei filmati Polynt fosse il suo, come provare che una volta uscito dall'inquadratura non si fosse avviato a casa piuttosto che ad uccidere Yara Gambirasio? Non si poteva provare!

Le intercettazioni con la moglie lasciano il tempo che trovano perchè, quale che sia il ricordo della moglie, del marito, dei figli o di chicchessia, alla fine si tratta, appunto, di un ricordo. Un ricordo è nulla se non si può provare. Io ricordo con "certezza" che il 27 novembre ero a casa a guardare in tv le notizie sulla scomparsa di Yara. Ma come posso provare che non fosse il 28 novembre? Non posso. Quindi il mio ricordo è privo di qualsiasi valore. Di conseguenza, essendo privo di valore, io non ero con "certezza" a casa mia.

Sono gli elementi documentali a fare la differenza, non i ricordi. Per esempio di quel pomeriggio del 26 novembre c'è uno scontrino dell'acquisto di matite e giubbotto da cantiere. Quello è un fatto certo. Se Bossetti o la moglie avessero "ricordato" l'acquisto delle matite come effettuato il 25 o il 27, e non vi fosse stato alcuno scontrino, allora nella realtà queste matite sarebbero finite in tasca a Bossetti il 25 o, magari, il 27? No. Ecco il punto.

[continua...]

Biologo ha detto...

[...continua]



Poi voglio approfittare per ricordare che esiste un'altra indicazione di cosa può aver fatto Bossetti quel pomeriggio.
Quando Bossetti ipotizzò di essere andato dalla sua commercialista, che si trovava in via Morlotti, proprio davanti ad un ingresso secondario del centro sportivo, gli inquirenti la chiamarono per sentire cosa aveva da dire. La commercialista disse di "non ricordare" Bossetti il pomeriggio del 26 novembre nel suo studio. Questa è la versione diffusa con grande effetto dai media e ribadita dall'accusa.
Nessuno, però, ha poi tenuto a ricordare che la commercialista, dopo essere stata sentita una prima volta, è andata a recuperare i suoi database dell'anno 2010 e si è accorta che aveva effettuato i pagamenti delle imposte su delega di Bossetti il lunedì mattina, 29 novembre. A quel punto sono state recuperate le quietanze dell'Agenzia delle Entrate e il tutto è stato confermato. Perchè è importante questo fatto? Perchè la commercialista pagava di lunedì mattina le deleghe che i clienti passavano a firmare il venerdì sera, nel caso di Bossetti quindi si sarebbe trattato proprio del 26 novembre.

Ma tutto ciò continua ad essere irrilevante. Bossetti potrebbe anche aver passato ore dalla commercialista e solo dopo essere poi transitato davanti alla telecamera della Polynt. Ma questo cosa prova? Ancora un bel nulla perchè, come ho scritto, quando scompare dall'inquadratura potrebbe essere benissimo andato a casa.

La prova video è una prova quando ad essere ripreso è il delitto o, al massimo, quando si vede un individuo che fa ingresso in un luogo chiuso in cui poi avviene il delitto. Un furgone che transita in una strada e che una volta che ha superato l'obiettivo della telecamera potrebbe essersi diretto a Milano come a Venezia, in Svizzera come in Emilia Romagna, oppure a casa, non prova un bel niente.

Quanto alle intercettazioni, queste possono avere un valore se ciò che viene detto può essere verificato, documentato.
Se intercettano un mafioso che afferma che bisogna andare ad uccidere un elemento del clan rivale e poi delle telecamere mostrano questo mafioso entrare ed uscire da una strada in cui proprio in quei momenti viene uccisa la persona di cui si parlava nell'intercettazione, allora l'intercettazione rappresenta indubbiamente una prova della premeditazione. Ma se intercettano il mafioso che parla con la moglie e si sente lei dire che non ricorda cosa il marito ha fatto la sera dell'omicidio, allora questa dovrebbe essere una prova che il marito ha commesso il delitto? Certo che no. E allora ci rendiamo conto di cosa si è costruito sul nulla delle chiacchiere interecettate a 4 anni di distanza nel caso Bossetti?

Vanna ha detto...

Bravo Biologo!

Il "capolavoro" di questo caso è stato che dal nulla si sono costruite prove. Dl nulla si è raccontato l'omicidio, dal nulla si è condannato in quel modo.

Ivana ha detto...

Biologo,
resta, comunque, il fatto che, come ribadisco, i giudici hanno dato importanza a determinate intercettazioni e a quel DNA nucleare di Ignoto1. Sulla questione del DNA mitocondriale minoritario, invece, penso che non sia stata data, da loro, quell'attenzione (e quell'approfondimento) che a me sembra avrebbe meritato.

Gilberto,
siccome Bossetti ha sostenuto di essere un tipo abitudinario e di condurre una vita metodica, penso che non avrebbe dovuto essere tanto difficile per lui ricordare che cosa avesse fatto in quelle ore prima del suo rientro a casa (ore in cui, diversamente dal solito, non aveva lavorato), tanto più che la moglie lo aveva interrogato, in merito, pochi giorni dopo.
Essendo io abitudinaria, posso ricordare senza particolare difficoltà, le rarissime volte in cui, almeno negli ultimi dieci anni, sono rincasata dopo le ore 19,00.

Anonimo ha detto...

Biologo, una domanda se permetti: se ho un dna nucleare da un lato ed un dna mitocondriale dall’altro (o meglio: se ho le sequenze dell’uno e dell’altro), posso dire se sono della stessa persona oppure no?
Grazie
Haddock

antrag ha detto...

Ivana ha detto…
Biologo,
resta, comunque, il fatto che, come ribadisco, i giudici hanno dato importanza a determinate intercettazioni e a quel DNA nucleare di Ignoto1...
25 novembre 2018 21:23:00 CET

Ma se il dare importanza ad una cosa (intercettazioni, DNA nucleare) fosse frutto di imbecillità o di motivi criminali a te, Ivana, te ne fregherebbe qualcosa o no ?

Qui si discute di cose così! L'hai capito o no?

Antonello ha detto...

Condivido le osservazioni di Biologo, di piu', le asserzioni e le "faticose" ricerche sul camion di Bossetti e similari partono dal presupposto dato per scontato che il responsabile sia B. e che quindi Yara dovrebbe essersi spostata con il camion di B., ma e' in realta' un'induzione, l'ennesima.

Non c'e' nessun particolare che lega ineludibilmente sia B. che il suo camion a quanto accaduto a Yara (proprio tuttaltro, persino la leggibilita' del Dna, fosse di B. dimostrerebbe la sua lontananza scientifica dalla scena del crimine e da quei momenti), i filamenti hanno una compatibilita' con quel veicolo come anche con altri milioni di veicoli, nessun perito puo' dire con certezza che quei filamenti arrivino da li, e quindi si deve parlare con onesta' di compatibilita' e non indizio, che sarebbe una prova indiretta di un fatto attinente ad un delitto.

Non solo, ma nemmeno l'accostamento con residui di calce convince sulla colpevolezza di B. ed appare in tutta evidenza anch'essa una compatibilita' piuttosto che un novello indizio (da bocciatura in qualsiasi esame accadenico) ma non perche' lo penso io cosi', ma perche' quelle tracce edilizie non erano solo sulle ferite ma anche nelle vie aeree di Yara.

Yara ha respirato quel tipo di materiale, non gli e' stato solo depositato nelle ferite, non si tratta di un semplice deposito anche se signfiicativo, ed era comunque un materiale semmai piu' compatibile anche e forse di piu' con Fikri (combinato disposto della calce con sferette metalliche possibili residui dell'attivita' di un piastrellista), nonostante ed aldila' della sua assoluzione da parte della R..

I residui di calce erano compatibili piuttosto con un ambiente intriso di calce piu' che inseribile nel ristretto quadro di una persona attinente come attivita' praticata, e sembra anche infantile ricordare che di mezzo sembra che degli incorruttibili ed inminacciabili cani abbiano tirato per la giacchetta un coerente cantiere edilizio.

Quindi dico io, cosa centra cercare per forza un camion?

Yara puo' essere stata spostata od essersi spostata con mille mezzi diversi, non ha senso fossilizzarsi senza dati oggettivi ed insieme agli ingannevoli pregiudizi in sentenza, sul camion di Bossetti, ed il rischio ed il tranello e' proprio una sentenza che diverge dalla realta' rincorrendo elementi indotti dal costrutto, e non dedotti da un qualche dato oggettivo.

Hai trovato forse tracce di Yara sul camion di Bossetti? Hai forse trovato sangue di Yara sul camion? Dei suoi capelli? Nessuna impronta? Nessun Dna? Qualcuno ha forse visto Yara salire su un camion quella sera?

No? E quindi cosa ti fa ritenere oggettivo un legame che stai inducendo a partire da convinzioni tue sulla persona e su un Dna mai ricondotto sul serio al momento del presunto crimine?

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

E che centra dunque il camion? Viene usato per la seconda volta per accreditare un responsabile e non accredita nulla di per se, ma il fatto che questo sconsola il castello invisibile accusatorio e' marginale, quello che a me interessa e' che Yara dalla palestra deve e puo' essere uscita con un milione di veicoli di tipologie diverse ed in quella direzione e' importante andare, evitando l'errore delle sentenze.

Una ragazzina poi che sale su un camion da molto piu' nell'occhio di una ragazzina che sale su una qualunque autovettura, ma la R. asserisce che Yara sarebbe salita in pieno centro, a poche centinaia di metri da casa e dove era conosciutissima, su un camion senza che nessuno possa confortare questa sua soggettiva convinzione, senza il minimo fondamento, da qui la ricerca giudiziaria di un camion che ha sicuramente nascosto il vero mezzo con cui dev'essersi invece mossa Yara, R. volente o nolente.

Forse serve ripetere per sturare le orecchie a qualche insistente procedurista convinta e pedissequamente quindi colpevolista, come se le sentenze scendano dal cielo e distribuiscano verita' da tasche bucate.

Quello che scrive la sentenza offre una miriade di costati a svariate e fondate critiche abbastanza pesanti e gravi, che nessuno si preoccupa tra l'altro di sconfessare, e quindi detta molto sinceramente, di quello che scrive la sentenza in merito a convincimenti senza alcuna oggettivita', di chiunque essi siano, francamente frega na mazza, spiace solo siano emanate NON in nome di chi le "racconta" e della quale dovrebbe risponderne fieramente le pensasse sul serio verosimili.

Capisco che frega na mazza anche che frega na mazza e che si insistera' a ripetere che invece cio' che scrive una sentenza sarebbe oro colato, ma e' palesemente evidente che lo si vorrebbe fare da casa di chi vorrebbe valorizzare tutto cio' che invece luccica sperando di avere a che fare con degli indiani, e cosi' purtroppo o meno male per i cowboy non e'.

Viceversa ci sono molte motivazioni che dicono che nulla di B. puo' con una qualche credibilita', dopo gli infiniti controlli fatti su persona, casa e mezzi, essere ricondotto alla scena ed al momento di quanto accaduto a Yara, e ne c'e' qualcosa di Yara nella vita di B.

Che la sentenza possa o non possa fantasticare convinzioni proprie senza oggettivita' non cambia di una virgola che quante piu' cose afferma con sicumera soggettiva tantopiu' si autoscredita dal punto di vista sostanziale, lasciando intravvedere anzi che per cercare la verita' bisogna proprio NON leggere le sentenze.

Poi che le sentenze riportino delle verita' perche' togate e' un'altra assurdita' da collezione, e sentirlo sostenere le scredita ingenerosamente ancora di piu' e purtroppo le autocertifica notando che tendono chiaramente a giustificare se stesse piu' che a motivare in maniera sostanziale qualche verosimile deduzione apparentemente logica ed oggettiva.

Chiato quindi che la ricerca non e' finita e porta ad alternative diverse dalla sentenze.

Wolf ha detto...

Ivana ha detto...

Inoltre un qualsiasi uomo, che non fosse in pensione, poteva avere un alibi perché presente sul lavoro e, Silvia Brena, per esempio, non è stata arrestata grazie all'alibi da lei fornito e ritenuto inconfutabile.

25 novembre 2018 17:05:00 CET

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La presenza di Bossetti sul lavoro non puo avere il valore di un alibi.
Come l'assenza di Bossetti dal lavoro non puo essere un indizio di colpevolezza.

Semplicemente perchè dalle ore 18 alle 19,quando è scomparsa Yara, un muratore ha già finito di lavorare.

Inoltre la sentenza della Cassazione cita: la presenza di un veicolo simile a quello dell’imputato davanti alla palestra nel tardo pomeriggio del fatto.

Capito?... un veicolo simile, non il suo.

In pratica la sentenza della Cassazione è basata sul nulla.

Anonimo ha detto...

Qual era l’alibi della Brena?
Haddock

Ivana ha detto...

Wolf, credo che il lavoro in nero non abbia orari …
Se Bossetti avesse lavorato in nero prima di rincasare, perché non precisarlo almeno durante il processo?


Haddock,
avendo letto, nelle motivazioni di primo grado, che sia Silvia Brena sia tutti i suoi familiari erano stati ascoltati, intercettati e anche sottoposti a una “serrata indagine” per ricostruire i loro spostamenti di quella determinata sera, avevo ritenuto che Silvia Brena avesse un alibi dal momento che non era emerso alcun elemento di sospetto a suo carico.
Credo che se non avesse avuto alcun alibi, almeno quell’elemento di sospetto sarebbe nato.


E tu, Antrag, accetti, o no, che qui ognuno discuta liberamente e liberamente esprima il proprio punto di vista?
Vuoi partire dall’assunto intoccabile dell’innocenza di Massimo Bossetti? Libero di farlo, come sono altrettanto libera io di pormi dubbi riflettendo su quelle che sono state le emergenze processuali e, soprattutto, non ho la presunzione di nutrire certezza sull’innocenza (o sulla colpevolezza) di Massimo Bossetti senza neanche aver letto tutti i faldoni del processo.
Tu, piuttosto, perché perseveri nel lusingarmi con la tua costante attenzione nei confronti della mia persona? :-)

Antonello ha detto...

Ricordo che pretendere un alibi, oltre che avere un significato solo nei procedimenti investigativi, ha un senso se esiste un'ora piu' o meno precisa ed un giorno accertato di un delitto.

Viceversa se il luogo e l'ora continuano ad essere spostati a convenienza, e non e' del tutto certo nemmeno il giorno, non si capisce di quale alibi avrebbe dovuto munirsi a 4 anni di distanza dai fatti, un'accusato e sentenziato.

Faccio presente che a 4 anni anni di distanza sarebbe stato anormale proprio che lui ricordasse cosa aveva di preciso fatto quel giorno, il fatto che non ricordi che particolari rende proprio del tutto verosimili i suoi non ricordi.

Non sembra in Tribunale, ma lo ripetero' alla noia, di quello che pensano e scrivono queste sentenze a me interessa meno di niente, sono il nulla di esplicativo, una enorme presa in giro tutta italiana e ci sarebbe da ridere se non si fosse sentenziato in un'aula pubblica ed in nome di altri rifiutandone l'esclusiva e personale responsabilita'.

Questa elencazione della prova cosiddetta Regina, quasi risponda a semplici criteri di standardizzazione professionali mette abbastanza pesantemente sul ridicolo tutto il mondo giudiziario intervenuto, che se non ha dato torto manco ha avanzato il minimo bisogno di capire un qualche nesso causale fra il ritrovato e cosa si e' presupposto ed indotto.

Li da quelle parti insomma le prove sono abbastanza discrezionali, non hanno necessita' di legami logici ed oggettivi, ne scientifici, le si puo' estrapolare da castelli costruiti perlomeno su una qualche oggettivita' e sentenziarli senza motivarli in una maniera decente e dignitosa.

Si puo' pretendere un alibi a 4 anni di distanza e senza spiegare bene per che giorno, per che ora ed in quale luogo, da quelle parti insomma le regole scientifiche vengono piegate a seconda dei liberi convincimenti, a Bergamo le mosche non volano e non vomitano, gli scienziati non esistono e diventano scolaretti di fronte al perito scelto dalle accuse e dai Giudici, gli arnesi da punta e taglio a Bergamo vengono costruiti per rilasciare il Dna di chi li avrebbe impugnati, non recidono in se, hanno altre funzioni.

Io sottolineo la richiesta di attenzione, si nota una mistura di convenienza sporca affiancata a concetti e toghe abbastanza serie, l'esposizione dei muscoli insomma in chi evidentmenete soffre di non averli e' abbastanza palese, non risponde piu' a delle regole anche costituzionali, esistono tanti tipi di violenza e non partono assolutamente dal sesso della vittima come si vorrebbe far pensare, esiste la violenza immateriale, culturale, giudiziaria, sociale, politica, industriale, non esiste ahime' SOLO quella fisica.

Mentre a Bergamo si e' mostri a prescindere da quello che si trova sul corpo di una vittima, solo a partire da cosa si porta o meno in mezzo alle gambe ed in base al lavoro che si svolge, nessuno escluso, neppure i padri di famiglia con tre figli e senza nemmeno un vero e proprio reale punto di collegamemto con la vittima.

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Nessuno escluso fino ad un certo punto, il discrezionale su tutto insomma, perche' appunto se si ritrova Dna femminile non ha bisogno di spiegazioni piu' che soddisfacenti, anche una microtraccia di Dna di un uomo sugli slip si, conta piu' il libero convincimento della Bertoja, anche se con il dovuto rispetto al vestito che porta nrlle funzioni, che non cosa di oggettivo riporta un testimone di quei momenti, un perito tecnico della Difesa, una legge fisica oggettiva, od un testimone che persino sconfessa gli ignorati pregiudizi su quanto di non presente potrebbero registrare delle semplici telecamere.

Ma se a casa mia Tribunali del genere sarebbero messi a lucidare il pianerottolo anche vero che se non e' provata la presenza di B. sulla scena del delitto questo non dice che e' innocente in partenza, come non colpevole, a Bergamo ci saranno stati un centinaio di migliaia di persone (DI OGNI SESSO) presenti, alcuni perfettamente in possesso di gravidante penis, ed in eta' da mostro, ed e' ridicolo ricordare che anche una donna puo' tenere saldamente in pugno un coltello ed un arnese atto a recidere.

Si si, forse serve ricordarlo?

Anche una assimilabile sessualmente alla Bertoja, piuttosto che alla Ruggeri, puo' stringere nelle mani un coltello, non ci sono limiti in quel triste settore, se parliamo di mostri insomma si nascondono anche sotto le gonne,ed anche meglio, forse e' necessario informare anche la D'Urso oltre che' i 39 Giudici che hanno seguito degli standard tutti forse insegnatigli nelle facolta' e mai oggettivati nel contesto da loro sentenziato.

Abbiate pazienza ma un mondo che sentenzia senza ricercare un nesso causale, ne una dignitosa ed oggettiva motivazione ineludibile, che se ne frega delle regole scientifiche, che si fa forte delle laureee quando conviene e disconosce gli scienziati quando non convengono alle proprie tesi, che nasconde gli atti di udienza manco si stesse giocando a nascondere le merendine dei compagni a scuola, un mondo che esiste solo in virtu' del vestito che gli hanno messo addosso a me dice meno che nulla, da distruggere e ricostruire come si deve.

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Mi spiace perche' il solo fatto che esista e' la sconfitta di intere generazioni di Rettori, Professori, esimi esperti del loggione, gente con una qualche coscienza professionale aldila' del titolo posseduto e non potrei dire altro, io non riesco a dire che chi ha fatto cadere il Ponte Morandi ha lavorato professionalmente bene, peedonatemi ma non riesco, l'esistenza di un ponte in se non e' una prova di cio, come che esista una sentenza non significa che si sia lavorato e bene, rispetto per rispetto bisogna per prima rispettare la verita' delle cose, dopo semmai chi e' deputato a sentenziare su quelle basi, e non l'inverso.

Spero ci sia una differenza fra un'archeozoica clava ed una sentenza, ma piu' si scrive e piu' si legge, e piu' si deve prendere atto che forse no, che forse c'e' qualcosa di importante da riscrivere nelle leggi che si dovrebbe far rispettare.

Qualcuna ricordava che la storia e le sentenze le scrivono forse i Vincitori ed i Giudici e non gli accusati e le Difese, e di questo sembrava farsi sentenza Giusta e Forte, insomma chi ha sentenziato sta scrivendo che ha dato modo costituzionale alla Difesa di difendersi.

Per favore, smettetela di far ridere e di offendere autocertificando, che finche' si scherza si puo' stare al bar, se state dicendo e scrivendo ad minkiam su cose serie allora forse si dovrebbe cercare di immaginare cosa si studierebbe oggi a scuola se a scrivere i libri fossero stati ipotetici vincitori Nazisti.

Ma non so se si riesce a ragionare da soli o se si ha bisogno di assistenti culturali che lo ricordino, forse ci sononmenti che vorrebbero trasformare glinaltri in propri segretari e diari di memoria, e non so se insomma alla fine conviene anche solo ragionare, uan bella fatica insomma ragionare con la propria testa e finirla di anteporre i propri titoli a quanto di ridicolo dopo viene esposto.

Perche' a questo punto si cerca di rivalutare chi scrive a piuma da anonimo/a.

Chiara ha detto...

Antonello, non scomodare la parola "ragionamento" per le tue vuote tirate oratorie....di raziocinio non ne contengono un micron. Ahimè.....ma senti, mica mica c'entra la troika, Trump, gli Illuminati, la massoneria, i servizi segreti deviati e il Vaticano? Secondo me dovresti buttarci un'occhiata :D (LOL)

Guglielma Vaccaro ha detto...

Quando avete finito di rifiutare la realtà, guardare il dito e non la luna ecc.ecc. cercatevi le parti in cui nelle motivazioni si scrive che la difesa ha:
- scritto il falso;
- non visionato i reperti quando erano disponibili sin dalla chiusura indagini;
-omesso di far visionare i reperti dai propri consulenti quando era possibile;
-omesso di far depositare consulenze dai propri consulenti;
- tirato in lungo con richieste generiche e senza allegare i documenti a cui si faceva riferimento;
- utilizzato un consulente senza la specifica esperienza sul dna mitocondriale;
- offeso mezzo mondo dentro e fuori dall'aula.

Vanna ha detto...

Siamo liberi di rifiutare "la realtà" altrui e siamo altrettanto liberi di non condividerla, di non crederci e di avere un atteggiamento critico verso tutta la conduzione della vicenda.

La sentenza non è Bibbia dettata dal Signore, è un documento umano, si sa che l'uomo può prendere cantonate, è uomo non Dio, per questo il dubbio serve per riflettere, se si ha l'umiltà di farlo.

Prima di prendre oro per colato io penso perché sono, ognuno è come gli pare a questo punto.
Pertanto mi chiedo perché qui si continua a nominare la sentenza e tutto il cucuzzaro?
Perché vi da fastidio il nostro dire?
Rassegnatevi, non si cambierà idea su tutta la conduzione del fatto.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Cara Vanna, il vostro benianimo si trova in carcere proprio per quelle risme di carta che tu ti rifiuti non dico di comprendere, ma di leggere. Lascia stare la Bibbia, anche lì dentro non c'è scritta la teoria evoluzionistica, o vuoi mettere in discussione anche quella?
Tre gradi hanno preso cantonate? C'è un complotto? Ma avete denunciato sì o no? Guardate che c'è scritto che la difesa nei propri atti si è contraddetta quando non ha scritto propro il falso eh.

Secondo me state ragionando sul nulla, sarebbe carino confrontarsi con la realtà e accettare di essere stati presi per i fondelli.

Chiara ha detto...

quando spazza via l'illusione del sogno, la REALTA' (concetto oggettivo ed unico; successione di fatti ed accadimenti) diventa "altrui". Eh beh. Effettivamente il richiamo alla Bibbia non è casuale: qui si celebra quotidianamente una professione di fede, in cui la realtà, i fatti accaduti, non hanno peso, perchè l'Onnipotenza di Dio, così come l'Innocenza di Bossetti, sono assolute, presupposte...sono FEDE. Appunto.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Verrà istituito un nuovo culto...
Battutacce a parte, forza, partire con le denunce di tutti i complotti, 39 giudici sono tanti! Chi ben comincia...

antrag ha detto...

La signora Vaccaro e Chiara continuano a dire cose stupide.
Il loro vizio è cronico.

Invece Ivana vaneggia letteralmente (sulla mia posizione riguardo all'imputato, che non credo né innocente né colpevole, ma vedo come un cittadino condannato in un clima di inciviltà giuridica, da abbattere democraticamente).

Guglielma Vaccaro ha detto...

Noi diremo cose stupide, i giudici scrivono che i reperti da visionare erano DISPONIBILI da illo tempore...chi ha paura della verità???????????

(Citazione)...

Guglielma Vaccaro ha detto...

I reperti sono stati resi disponibili(come è norma) con la chiusura delle indagini preliminari (la c.d. discovery)...quando sono state chiuse le indagini preliminari?

https://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/bossetti-inchiesta-chiusaaccuse-di-omicidio-e-calunnia_1107344_11/

Guardate la data e meditate (va beh, qualcuno lo aveva sempre detto ma sono dettagli)

Anonimo ha detto...

avendo letto, nelle motivazioni di primo grado, che sia Silvia Brena sia tutti i suoi familiari erano stati ascoltati, intercettati e anche sottoposti a una “serrata indagine” per ricostruire i loro spostamenti di quella determinata sera, avevo ritenuto che Silvia Brena avesse un alibi dal momento che non era emerso alcun elemento di sospetto a suo carico.
Credo che se non avesse avuto alcun alibi, almeno quell’elemento di sospetto sarebbe nato.

Quindi non ha un alibi, giusto?
Perché che non sia emerso nessun elemento di sospetto è una cosa, avere un alibi è un’altra.
Temo che ci si trovi di fronte all’ennesimo circolo vizioso: l’alibi in questione (della Brena e di chiunque altro di trovasse in palestra) è appunto che si trovavano in palestra, mentre il tutto è avvenuto fuori. Anche se nulla - al di là delle parole scritte sulla sentenza- ci dice che Yara sia uscita dalla palestra a quell’ora.
Haddock

Antonello ha detto...

@Chiara

Ma guarda, non credo che tu che i tuoi criteri di pseudo oggettivita' possiate erigervi a problemi esistenziali, la mia logica giudicata con i tuoi criteri e' come una birra fresca che mi bevo alla faccia degli stessi, semplicemente medaglie e soddisfazioni.

Ammirare affermate professioniste che ritengono un Prova, Regina, perche' qualche incapace gli ha messo la corona in testa e' una chicca che mi mancava, e ci vogliono decenni di esperienza per diventare cosi' cieche?

Certe chicche autocertificano anche il contesto professionale in cui nascono determinate carriere, piu' scrivi e piu' spieghi ed autocertifichi, e francamente piuttosto che accreditare certi cognomi e certi titoli, detta sincera, a volte preferisco credere agli Ufo.

Ti suggerisco di dare te un'occhiata alla birra fresca ogni due per tre delle nullita' personalistiche che purtroppo mi ritrovo a leggere di cio' che scrivi, magari impieghi meglio il tuo prezioso tempo a non perderlo.

Senza un senso, risposte e commenti personalistici, incapaci di affrontare un argomento in maniera svincolata da attacchi ridicoli alle persone scappando costantemente a gambe levate da qualche straccio di argomentazikne seria (???), aucertificarivi di monovisioni monocellulari prive di qualsiasi accredibilita' investigariva su un caso che dai per chiatito perche' sentenziato dal tuo mondo, manco non possa diventare un recinto per come si e' palesato rifiutando persino normalissime controprove in nome di una verifica che gli sembrava offensiva.

Sei purtroppo scaduta, come lo yougurt, da quando ho anche potuto condividere qualche tua visione sul caso di Roberta Ragusa.

Ti ritrovo in una roba assente di una qualsiasi sostanza meritevole di curare il vomito che origina il leggerti, e te lo scrivo con dispiacere ma, sia la Prova Regina, che quello che penso anche se negativo io te lo dico e te lo scrivo a chiare lettere,, spero che per te ed i concetti sodali che sostieni abbia ancora un senso dire cosa si pensa e non cosa suggerisca la convenienza del momento.

Ma ho paura che certe vite e carriere si costruiscano sul conto corrente bancario e sulla corrente conveniente, e qui non mi trovi piu' tu, io ho strade diverse, modi e visioni non recintate, stai con i tuoi vincitori, abbracciateli pure e scriviti le tue sentenze, lascia perdere la logica degli altri che, senza certi valori, non sai manco dove sta di casa, ed anche se lo capissi non saresti gradita..

Te e la tua complice che continua a sparare insussistenze senza il minimo applomb oggettivo, siete due troll certificate e titolate, degustibus, e se questo ti e vi consola e realizza nella vita sai cosa puo' interessare a me, finche' scappate nelle vostre stronzate per me siete nulla, quando deciderete che il venticello e' comodo e scendete nelle sostanze di un caso allora se mi andra', ma non te lo garantisco perche' magari ho di meglio da fare, forse, finita la mia birra potro' rileggere le tue strategie vestite da tentativi infantili di ridimensionamenti dell'altrui pensiero, convinta come ti hanno, ambienti rejetti alla realta', che sia l'unico modo per sentire che esisti.

Da assistente sociale potrei indicarti di tornare indietro nel tempo e di ripensare a chi ha ridotto cosi' le tue visioni, ecco direi, una volta individuato l'ambiente il contrabbasso usalo con loro, che magari riesci ad uscire dai recinti mentali che ti hanno costruito intorno senza prendertela con incolpevoli innocenti leggermente piu' onesti di quelli, ma leggermente.

Ma so gia' che riterrai irricevibili i consigli, e rilancerai al mittente, so gia' tutto guarda, che saprai solo attaccare su argomenti personalistici scappando con codardia dagli argomenti del caso, degustibus, che tu ti ritenga influente pero' e' una cosa che non puoi pretendere al cospetto di persone libere se prima non lo sei libera te e seria con te stessa.

Antonello ha detto...

@Haddock

Credo anche io e condivido.

Quello che dicevo sull'alibi di B., secondo il mio umile parere vale anche per la Maestra di ginnastica.

E quindi alibi per quale ora? Quale giorno? Per quale luogo?

Ma sopratutto, cosa poteva ricondurre il Dna della Brena ai momenti del presunto crimine?

Esattamente la stessa domanda da cui si e' fuggiti a gambe levate quando la Microtraccia su una recisione era di B.

La differenza e' che la Brena ha mentito sui suoi spostamenti arrivata a Brembate, come il custode sui suoi all'interno ed all'esterno della struttura sportiva.

Persino nelle sentenze si cita come luogo del reato Brembate/Chignolo, non sanno manco dove e' accaduto quelloper cui si e' sentenziato, non so se son stati chiari.

E' stato un continuo spostare gli orari anche di presunta uscita di Yara, giusto per adattarli all'accusato salvifico del momento, quasi quasi non serviva manco verificarli tanto accredito si autocertificava chi indagava.

C'e' voluto il "Laureato per caso" (spero mi perdoni l'ironia) Perito della Difesa Denti (Un titolato in seguito a sentenza e' una perla che solo a Bergamo poteva capitare) per andare a vedere le immagini del distributore e capire che F.F. "il buttafuori dell'accusa" semplicemente ha posteggiato di fronte al Centro Sportivo, quel tardo pomeriggio, esattamente alle 18,48, e quindi deve aver potuto vedere Yara impegnando il corridoio che porta alla palestra solo almeno alle 18,50.

Yara quindi da quel momento in poi, dalle 18,50, e' stata data in "forzata" uscita dall'androne principale della palestra, leggermente in ritardo sulle promesse fatte alla madre di tornare a casa alle 18,45.

Anche quindi i dati sulla Brena dovevano subire dei cambiamenti, e cambiamenti che all'epoca delle indagini e delle ventilate verifiche su di lei chi indagava non aveva, non cercava e non poteva immaginare, essendo stati clamorosamente e facilmente scoperti solo dopo nel corso dei procedimenti poi, e solo poi, instaurati nei confronti di B.

Quindi, il problema della Brena e' che e' stata rinvenuta una sua estesa traccia non semplicemente depositata, ma quasi incisa, trascinata, e non microtraccia, ma proprio una cosa visibile, un alone scuro, dicono i periti manco di parte e con un po' di disagio, visibile ad occhio nudo.

Il problema e' che non sono diffusi dati ne sull'alibi della Brena, anche e sopratutto perche' non si sa per quale luogo ed ora, non hanno manco idea di quando possa essere accaduto a Yara quanto per forza deve essergli invece accaduto.

Sopratutto non sono state diffuse spiegazioni a quella Macrotraccia della Brena positiva al sangue, ma definibile come muco, non era per l'accusa indispensabile, non era una argomento inseribile agli atti e parlarne poteva agitare le acque e mettere in rilievo le importanti assenze di chiarimenti.

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Nulla vieta che ci siano le spiegazioni, a mio modo di vedere abbastanza ardue, ma non si possono sapere, perche' qualcuno trasforma le facolta' in Atti pubblici di per se forse in strano ed ottuso potere identitario personale.

Cio' non e' accaduto insomma per l'accusato, per cui la riservatezza su cose sue personali, manco attinenti, e' stata persino calpestata, e' stata anche per queste ambiguita' una indagine a senso unico priva di qualsiasi normale, umana, oggettivita'.

E le sentenze chiaramente hanno subito i conseguenti danni da superficialita', e francamente la cosa che tutto sia stato costruito da personalita' delegate di sesso femminile mi fa specie, cioe' chiedi e pretendi anche giustamente la riservatezza su cose che riguardano donne e poi la calpesti se si parla di accusati, e quindi presunti innocenti, uomini?

Dio mio, siamo forse cosi' diversi nell'idea di riservatezza? Di un uomo la D'Urso e' forse autorizzata a pubblicare qualsiasi cosa e di una donna invece si sente di stare attenta e di non pubblicare? Ma cosa e'? Una comunita' o un gioco dell'Oca?

Ma e' chiaro che in questo modo certe culture non cambieranno mai e si contrapposizioneranno sempre, se non dai cosa pretendi nemmeno nelle leggi, dove non ci sarebbe differenza fra uomini e donne e fra accusati/e e sospettati/e.


Vien da pensare che a qualcuna qualche nemico continui a convenire averlo a prescindere dal fatto che lo possa essere o meno.

Non ha senso cosi' come e' impostato quel mondo, e se andiamo a vedere le indagini di un P.m. andrebbero valutate da Giudice terzo, senza che il P.m. possa attivare autonomamente le richieste di rinvio a Giudizio essendosi a monte innamorato/a delle proprie ipotesi..

Che tutto sia avvenuto fuori dalla Palestra poi e' una realta' che si sono accettati ed accreditati nei Tribunali, mentre fuori dai Tribunali cio' che succede li dentro e nei media, ha sempre meno senso e credibilita'.

Anzi appare tutto come una ridicola pagliacciata che va a ridimensionare persino i processi poi veri.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Le chiacchiere stanno a zero: quante volte qualcuno si è lamentato che "non ci fanno vedere i reperti, ci negano la perizia, ecc." e adesso di scopre che SONO LORO CHE NON HANNO FATTO?

Chi mente? Poi Antonello, puoi anche intasare il blog con canti hurdu, che magari sarebbe più utile, ti si salta a piè pari e si commentano le ultime notizie, ovvero che i giudici della suprema Corte hanno dipinto una difesa dilatoria, menzognera e sopratutto CHE NON HA DIFESO...

Chiara ha detto...

Eh ma vedi Antonello......come certifichi, io sono quella che quando c'è da essere perlpessi o critici lo sono e lo sono stata; ora che ritengo non ve ne sia ragione - e mi è stato dimostrato nel tempo, inizialmente ero la solita scettica criticona - non ho remore a dirlo.

Perchè non ho un "ruolo", quello del complottista anti-istituzionale che ritiene sempre e comunque le Procure nel torto e i Giudici coloro che hanno preso un abbaglio.

La mia opinione può mutare al mutare degli elementi di giudizio: il caso Bossetti è stato ben trattato processualmente e vonde. Prendo atto che un assassino è stato condannato in via definitiva e ne sono lieta.

I giochi di ruolo (noi siamo sempre il bene, la magistratura sempre il male) li lascio a voi.

Stefania ha detto...

Antonello, concordo su quanto da te elencato. Si è trovato un presunto colpevole e gli si è cucito addosso un abito. Infine si è deciso che quell'abito era di ottima fattura perchè opera di artigiani accreditati presso gli organi che dovrebbero (condizionale voluto) garantire ad ogni cittadino quel che è scritto sopra la testa di ogni giudice italiano: ovvero che la giustizia è uguale per tutti.

Uguale una cippa. Intanto vien da sorridere leggendo che la Signora Vaccaro consideri Massimo Bossetti il nostro beniamino. Forse, nonostante la laurea, non ha ben compreso che non siamo allo stadio ed abbiamo un solo bene che vogliamo garantire: la Giustizia, quella con la G maiuscola, per il bene di vittime, imputati, colpevoli ed innocenti.

Saremo poi stati intortati? Come puo' la Signora Vaccaro scrivere a cuor sereno che

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"Tre gradi hanno preso cantonate? C'è un complotto? Ma avete denunciato sì o no? Guardate che c'è scritto che la difesa nei propri atti si è contraddetta quando non ha scritto propro il falso eh.

Secondo me state ragionando sul nulla, sarebbe carino confrontarsi con la realtà e accettare di essere stati presi per i fondelli."

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senza provare un minimo di vergogna.

Da chi saremo stati presi per i fondelli, Signora Vaccaro? Non è il caso di gettare il sasso e di nascondere la mano.

Tre gradi hanno preso cantonate? E' già accaduto in passato? I gradi non prendono cantonate. Sono le persone umane che possono prenderle. Immagino come sia facile per dei giudici popolari non essere d'accordo con i togati. La spocchia della laurea in certe stanze conta un sacco!

Se pensiamo solo a come è stato trattato Ezio Denti in aula come se il fatto fosse laureato o meno, se la Friburgo da lui citata si trovasse in Svizzera tedesca piuttosto che in Germania fosse importante e non lo fosse affatto quel che aveva da dire.

Se pensiamo ad un PM che diffonde filmati creati per la stampa per indurre a pensare quel che le fa gioco (senza comunicarlo ovviamente se non dopo essere stata svergognata), ad una stessa PM che si presta ad interpretare se stessa in una fiction prodotta e soprattutto TRASMESSA prima la vicenda processuale giungesse a termine io mi spingo ben oltre.

Dico che non solo l'essere umano puo' sbagliare involontariamente ma talvolta è cosi' arrogante da non ammettere l'errore neppure successivamente.

I motivi? Facilmente intuibili. La carriera vale ben la vita di un Bossetti qualsiasi e della sua famiglia. La carriera vale ben la vendita di una verità plausibile come mille altre ma diffusa come se fosse il Verbo.

Quindi di tre sentenze mi fido? No, io non mi fido proprio per nulla. E non accetto provocazioni sciocchine che mi invitano a denunciare i giudici.

Io sono Bossetti. Io sono tutti noi. Io sono un'umile cittadina che non accetta prediche di nessun genere da chi sventola sentenze simili.

E del fatto Ezio Denti sia laureato o meno sinceramente non dovrebbe fregare a nessuno mentre invece sarebbe molto importante non ci fossero documenti secretati e processi svolti a porte chiuse perchè solo il fatto per poter comprendere come sono andate le cose si sarebbe dovuto staccare il numerello come dal salumiere fa ribrezzo in un Paese che si vuole dichiarare civile.

Stefania




Chiara ha detto...

Stefania

- il processo NON era a porte chiuse: moltissime persone "del popolo" hanno assistito alle udienze, specie e soprattutto tra le fila dei cc.dd. "innocentisti"

- i verbali di udienza sono ora liberamente pubblicabili: se la difesa vuole, lo faccia

- i titoli dei consulenti, così come l'esperienza pregressa, formano NORMALMENTE oggetto di dichiarazione e vaglio in ogni processo, perchè tra due pareri discordanti il giudice deve anche capire da chi provengano: non è una particolarità del caso Bossetti, si fa SEMPRE

- la questione del filmato è stata un obbrobrio; che avrei auspicato fosse sanzionato almeno disciplinarmente; e che purtuttavia non incide sulla responsabilità, o meno, di Bossetti. Quindi discorso a parte.

In pratica, a parte la pregiudiziale che nutri verso la magistratura - e ne avrai i tuoi personali motivi, immagino - non hai saputo enumerare una, che sia una, obiezione concreta.

Guglielma Vaccaro ha detto...

qualcuno mi risponde nel merito?

-La sentenza riporta che i reperti erano visionabili da FEBBRAIO 2015;
- I consulenti potevano fare tutto quello che c'era da fare e non lo avrebbero fatto;
- nessuna consulenza formalizzata;
- tutto a disposizione ma niente è stato fatto, anzi la difesa si lamenta che loro hanno chiesto ma nessuno ha dato...

Insomma, chi mente? Se mentono i giudici mi aspetterei come minimo un mega esposto al CSM, cosa non ancora avvenuta nel corso di questi anni.


Dai ragazzi, avete puntato sul cavallo sbagliato e avete perso, ora non avete la maturità di dire "scusate, abbiamo sbagliato, siamo stati infinocchiati dalle urla di chi ha pronunciato eresie giuridiche, volevamo crederci, anche per nostri problemi"

Guglielma Vaccaro ha detto...

Se invece, come penso, non avete problemi, allora dovreste riconoscere l'errore e stop...
Non pretendo una seduta di autocritica colletiva ma almeno ponetevi la domanda: se c'è un complotto come mai la difesa ad oggi non ha denunciato tutte le magagne?
Non vi viene il dubbio che non vi sia stato detto tutto e chi vi poneva sull'avviso non lo avete ascoltato?

I giudici sono chiari: a processo è avvenuto che la difesa non ha difeso mentre negli atti e fuori dall'aula spesso e volentieri ha raccontato cose NON VERE.

Questi i risultati: l'atto di fede lo avete fatto voi non chiedendo conferme a chi urlava sciocchezze incredibili, avete voluto credere a chi ha urlato "non ci fanno giocare!" mentre rifiutava la palla ogni volta che veniva offerta.

Stefania ha detto...

Chiara: un processo dove sono state vietate le telecamere a mio avviso è come un processo a porte chiuse. Quante persone possono entrare in un aula di un Tribunale? Non scherziamo, hai ben compreso cosa intendo e non sarà qualche centinaio di persone che hanno staccato il numerino a cambiare un dato di fatto. Se non hai nulla da nascondere lasci che le udienze, tutte, vengano filmate. Puoi (per il giusto rispetto che si deve alla vittima) evitare la divulgazione di certe immagini ma per il resto avrei apprezzato una trasparenza che non si è avuta. Alla faccia della Giustizia.

Il titolo costituisce prova di cosa? Dell'onestà intellettuale di chi porta a processo le proprie convinzioni? Quindi la laureata Ruggeri ha diffuso filmati confezionati da altri laureati suoi sodali e non è stata sanzionata mentre il laureato (o meno) Ezio Denti non puo' proporre prove a discapito dell'imputato in base a quale assioma?

Il fatto sia uso il titolo costituisca nelle aule dei tribunali prova di onestà la dice molto lunga sulla spocchia che si respira a piene mani in certe stanze, non trovi?

Infine, non pensi che a prescindere da quel che pensa chi come me è a casa seduto dietro la propria scrivania, i Giudici possano essere stati condizionati dai filmati di cui sopra (proposti come veri) e dalla fiction dove abbiamo scoperto che la Ruggeri ha davvero un gran nasone ed è appassionata di arti marziali?

Non trovi che simili personaggi dovrebbero venir non solo ripresi ma destinati ad incarichi meno delicati vista la volontà di emergere anche scorrettamente?

Queste non sono prove dell'innocenza di Bossetti. Questa è la prova che la Procura ha agito non in buona fede ed in modo onesto e questo per me è sufficiente per dubitare di tutto l'impianto accusatorio. Alla faccia della laurea della Signora Letizia Ruggeri.

A mio avviso è una cosa di una gravità inaudita ed i primi a dover essere arrabbiati e chiedere venga ripetuto il tutto dovrebbero essere i di lei colleghi e ogni cittadino (a prescindere possa propendere per la colpevolezza o l'innocenza di Massimo Bossetti).

Non è questa la Giustizia che voglio per il mio popolo. A prescindere da chi ci sia alla sbarra.


Stefania

Guglielma Vaccaro ha detto...

Stefania, stai sparando castronerie a ciclo continuo, tutto per non rispondere alle vere questioni e non ammettere di aver creduto ad un mucchio di favole.
Umano ma immaturo...comunque, chiedete alla difesa, dovrà pur prendere posizione rispetto alle durissime critiche che si leggono.

Inutile insultare me o Chiara, peraltro con la riproposizione di affermazioni assolutamente esilaranti! Andate direttamente alla fonte, chiedete a chi è stato criticato e fateci sapere.

La difesa si è comportata come scrivono i giudici, sì o no? La questione è tutta qui.

Stefania ha detto...

Chi si occupa di beghe di condominio ha il mio stesso titolo per valutare quanto accaduto.

Io personalmente ho ascoltato tutti con lo stesso interesse sincero per la Giustizia e non da quando è stato incriminato ed incarcerato Massimo Bossetti ma dal giorno della scomparsa di Yara e della sua ricerca.

Non ho mai avuto desiderio di tifare per nessuno se non per il raggiungimento di una verità che non fosse solo quella processuale.

Bossetti non è stato difeso? Chi lo dice? I Giudici che non hanno chiesto di ripetere il processo di primo grado dopo che è stata evidente la scorrettezza della PM? E questo dovrebbe bastarmi?

Inoltre, considerando come possibile (in linea altamente teorica) la Difesa non abbia difeso, sarebbe cosa buona e giusta che chi lo sostiene ci dicesse il motivo di un tale comportamento. E che non ci si venga a dire lo avrebbe fatto per avere visibilità perchè solo un kamikaze opererebbe per ottenere non una ma tre pronunzie di colpevolezza per il proprio assistito. Alla faccia della pubblicità! E neppure per denaro visto non mi risulta Bossetti fosse benestante. Oppure anche questo ci sarebbe stato nascosto?

E magari che ci spiegasse anche per quale motivo un povero cristo debba oggi come oggi sperare di trovare il legale giusto tra un mondo di imbecilli dotati di laurea e di iscrizione all'Albo, quando non anche di farabutti.

In questo caso non sarebbe l'organo giudicante a pretendere chiarezza cosi' che davvero venga garantito il giusto processo?

Se domani rubo una mela e non posso permettermi un Principe del Foro e non ho mai avuto in vita mia bisogno di un penalista che faccio? Mi accontento di quello d'Ufficio? E se non è onesto? Chi mi preserva? Il Superenalotto?

Stefania

Guglielma Vaccaro ha detto...

Stefania, tieniti il tuo livore e i tuoi insulti utilissimi a Bossetti anzi, fai una cosa, offri i tuoi servigi umilissimi alla difesa, vediamo come ti accolgono.
Continua pure con le tue esilaranti sciocchezze, i tuoi insulti non mi tangono, è solo il disperato tentativo di chi non ha argomenti e la butta sull'insulto stile bimbi dell'asilo.

Molto utile alla causa eh...dai, offri le tue straordinarie consulenze a Bossetti, sarà felicissimo, ciaoooooooooooo

Guglielma Vaccaro ha detto...

Rispondo solo ad una domanda: perchè la difesa avrebbe fatto tutto questo? Per mantenere alta l'attenzione su un processo perso in partenza, che poi non sarebbe nemmeno da censurare, il problema è che ad un certo punto si è perso il controllo tra uso dei social e fans che ci dilettiamo a leggere anche qui.

E lo ha fatto CON IL PIENO CONSENSO DEL DIRETTO INTERESSATO, che così ha ottenuto notorietà, solidarietà e anche qualche soldino per pagarsi le spese.

Il problema è stato l'eccedere, fossero stati meno sciocchi nell'utilizzo dei media forse la storia sarebbe stata diversa.

Chiara ha detto...

Stefania

- anche se fosse stato filmato il processo, ne avresti la sintesi di Un Giorno in Pretura (l'unica che solitamente viene autorizzata e che ha l'onere di fornire i filmati a chi li domandi) quindi ancora non avresti il processo trasmesso per intero ma per sintesi, fatta ad opinione dei redattori della trasmissione (molte furono le critiche per il montaggio del processo Scazzi.....non nostre, perchè ci "facevano gioco" ossia mostravano esattamente le storture che noi andavamo denunciando da anni.....molti eccepirono trattarsi di sintesi "di parte".....la stessa cosa l'avremmo qui: voi NON VOLETE la verità dei fatti processuali, ma la ragione. E' cosa assai diversa.)

- se per te il titolo non conta, quindi se io - avvocato - spiego la nozione di "incidente probatorio", ad esempio, per te è lo stesso che se te lo spiegasse il tuo verduraio, nell'eventuale contrasto non considereresti che io ho i titoli per parlare e lui no. Fai come credi, i Giudici devono rispondere allo Stato e non considereranno mai un impostore al pari di un titolato. Amen et basta.

- io personalmente quando ho visto il filmato ho dato per assodato, scontato, evidente, che fosse un collage di fotogrammi. L'ho ritenuta una porcheria, ma non mi ha ingannata per un secondo. E neppure chiunque io abbia interpellato al riguardo. Se, poi, è pieno di gente che basta che una cosa sia trasmessa in tv e perde il senso della vista, perdonami ma s'impone una visita oculistica per tutti; oppure, semplicemente, si tratta di gente che turlupineresti con il niente vestito da tutto.....ops, sono esattamente i soggetti su cui ha puntato la difesa: non sono in grado di vedere e non vedono; sentono e bevono. A costo di apparire spocchiosa, questo è Stefania: vi hanno inspagato come polli pronti per il forno. L'esito ti dimostra che, almeno dalle artefazioni e balle più grossolane, i giudici non si fanno trarre in inganno. Alcuni altri sì. Amen.

Stefania ha detto...

Di esilaranti sciocchezze e di cattiveria su queste pagine ne hai elargite a piene mani. Dopotutto c'è sempre la possibilità di poter scovare chi è che stende le mutande fuori dal balcone senza strizzarle! Contengono sicuramente dna che potrà essere confrontato con quello estrapolato dal francobollo della cartolina che ha spedito durante il servizio militare alla morosa il nonno del condomino del terzo piano! Ciao Guglielma. Se non vuoi consigli impara a non darli che della tua prosopopea e del tuo livore davvero non so che farmene.

Stammi bene e tanti saluti a chi lascia le scarpe fuori nel ballatoio!

Stefania

Chiara ha detto...

ah con ste "beghe di condominio"......tutti capaci a sbrigarsele a parole e tutti che arrivano in pianti dall'avvocato quando si rendono conto di non poterle sbrigare da soli....50% del contenzioso civile; più di mezzo milione di italiani in causa per questioni condominiali.....ma prego, continuate pure a disprezzare, tanto i bonifici che fate all'avvocato per levarvi la rogna vale più di tutta la spocchia del mondo.

p.s. uno può non essere Provost, ma se un taglio di capelli è fatto da caxxo ve lo sa dire. Chissà perchè non vi fate tagliare i capelli dal macellaio....che ci vuole, sono capace pure io di usare una forbice. E invece il taglio viene di m*****. Ma chissà perchè?Parrebbe non volerci un granchè.....e invece.
Umiltà, gente. Umiltà.

Stefania ha detto...

Chiara wrote:

i Giudici devono rispondere allo Stato e non considereranno mai un impostore al pari di un titolato. Amen et basta.

---------------------------------------------

I Giudici devono rispondere ai cittadini, perchè loro SONO lo Stato. Un impostore titolato tu non lo hai mai conosciuto? Io si'. E non solo uno. E se permetti il parere di un tabacchino onesto per me è piu' importante ed apprezzabile di quello di un laureato in Giurisprudenza disonesto.

Ahm ..... se a tuo avviso è necessaria una laurea per sapere cosa sia un incidente probatorio e quando viene utilizzato questo strumento, siamo apposto!

Null'altro da aggiungere.

Stefania

Chiara ha detto...

Toh ma guarda Guglielma! Come riferii qui diverso tempo fa, fui "bloccata" su internet dal "Principe" (mai pseudonimo fu più irridente) PROPRIO quando - con spirito di colleganza e accorata partecipazione - gli chiesi di mostrarmi il provvedimento di rigetto di esame dei reperti in sede di indagini preliminari......ops, non c'era.....lui me lo spergiurò, disse che "era troppo complicato" spiegarmelo (ad un collega? mostrare il provvedimento? suvvia) ma che così era.....NON C'ERA, GUARDA IL CASO. Effettivamente, bloccarmi era l'unico modo per eludere. Il tempo è galantuomo. Le bugie hanno le gambe corte. Ecc, ecc....

Chiara ha detto...

UUUUUHhhhhhhh giusto Stefania! Scusa, dimenticavo che al tempo di Wikipedia una laurea ad honorem non si nega a nessuno. Ce l'hai internet? Sì. Da domani allora ti chiamerò Avvocato. e Medico. e Architetto. "
Carissima stimatissima pluriweblaureata Stefania, sono a chiederLe lumi sulla teoria della relatività, giacchè so esservi diverse pagine web sul punto; lei che di mestiere fa (una cosa a caso che non sia il fisico teorico) me lo può spiegare, che tanto tra lei che ha internet e Rubbia non c'è differenza? Grazie".

Stefania ha detto...

Chiara, che spirito da patata! Ovvio che una laurea serva ad esercitare una determinata professione. Tutti noi abbiamo bisogno di professionisti. Ma il punto non è questo. Proviamo con una domanda cosi' magari la faccenda risulterà piu' semplice: io che non sono un verduriere posso distinguere una banana da un'anguria? E chi non è avvocato puo' sapere cosa sia un incidente probatorio? Oppure è necessario andare a controllare su wikiqualcosa?

E tra un geometra onesto oppure un ingegnere civile disonesto se devi ristrutturare casa tua a chi affidi la direzione dei lavori?

Una laurea considerata patente di onestà mi mancava! Altro che Wikipedia, di boiate se ne leggono ovunque.

Stefania

Ivana ha detto...

Invece Ivana vaneggia letteralmente (sulla mia posizione riguardo all'imputato, che non credo né innocente né colpevole)

Continui a citarmi; la lingua batte dove il dente duole? :-)
Perché travisi le mie parole?
Avevo scritto esattamente:
“Vuoi partire dall’assunto intoccabile dell’innocenza di Massimo Bossetti?”
(Il punto interrogativo fa capire, in modo inequivocabile, che si tratta di una domanda, non di una mia affermazione!) Non avrei obiettato, appunto, neanche nel caso di un’eventuale tua risposta affermativa. :-) Libero tu, come chiunque, di seguire il proprio pensiero, di avere dubbi o certezze, di leggere, o di non leggere, le motivazioni delle sentenze, proprio come sono libera io di seguire i miei percorsi conoscitivi!


che non sia emerso nessun elemento di sospetto è una cosa, avere un alibi è un’altra
Penso che se Silvia Brena non avesse avuto un alibi nelle ore successive alla scomparsa di Yara (a partire dall’orario dell’ultimo avvistamento di Yara in palestra da parte di Fabrizio Francese ), tale mancanza di alibi sarebbe stata ritenuta un elemento di sospetto, considerata la presenza della traccia genetica sul giubbotto della vittima .
Reputo poco plausibile che Yara, che è stata incontrata dal signor Francese proprio nel momento in cui stava dirigendosi verso la porta di uscita ed era in ritardo, possa essere tornata indietro senza che nessuno la notasse.
Inoltre, in base a quanto scritto nelle motivazioni della sentenza di primo grado, gli accertamenti compiuti all'interno degli spogliatoi non avevano evidenziato alcuna traccia di Yara.

Anonimo ha detto...

Ridotte alla frutta, forse, le due continuano a fare pubblicità avversa nei riguardi di un loro presunto concorrente. A buon mercato.

Scrissi così tempo fa e chiesi l'intervento del blogger.
Le due immediatamente scomparvero per qualche tempo.

Spero che la stessa cosa succeda adesso.

Chiara ha detto...

Stefania
il punto non è la definizione da wikipedia. Il punto è: se è in ballo la possibilità di richiedere un incidente probatorio, ti fideresti dell'avvocato o del verduriere per la valutazione di opportunità e convenienza? questo non lo trovi in internet, ci vuole "quello del mestiere", giusto? lo capisci immagino.
Ecco, il punto è questo: pensate di capire ma non potete capire fino in fondo. Senza che c'entri l'intelligenza. Al massimo può servire a comprendere i propri limiti.

Antonello ha detto...

@Ivana

"...Reputo poco plausibile che Yara, che è stata incontrata dal signor Francese proprio nel momento in cui stava dirigendosi verso la porta di uscita ed era in ritardo, possa essere tornata indietro senza che nessuno la notasse.
Inoltre, in base a quanto scritto nelle motivazioni della sentenza di primo grado, gli accertamenti compiuti all'interno degli spogliatoi non avevano evidenziato alcuna traccia di Yara. ..."

Mah, invece ritieni plausibile che i cani abbiano indicato l'altra porta di emergenza come la porta di uscita di Yara perche' sono stati corrotti con delle croccantine, e' piu' plausibile che B. frequentatore della zona andasse raccattando Yara, conosciutissima in zona, in piena Via Morlotti senza che nessuno abbia potuto notare la stranezza.

Ritieni piu' plausibile che tutti i testimoni su Via Rampinelli e sull'incrocio tra questa e Via Morlotti siano stati tutti abbaggliati da un'attacco di massa di visioni.

Su questo punto si dovrebbe ragionare sottooineando che e' plausibile che a Yara, forse, possa essere successo qualcosa che lei stessa non poteva prevedere, ma su un punto non credo si possa inventare nulla, F.F. non riferisce di aver visto altre persone nell'androne della struttura appena entrato e ne nel corridoio, atteso che nessuno chiede mai invece ad un "buttafuori" qualcosa di piu' della frasetta che lo vedrebbe testimone importante in un caso di omicidio (alla faccia degli errori che avrebbe fatto solo la Difesa).

E se F.F. non dice ci fosse qualcuno nell'androne e nel corridoio della Palestra chi doveva di grazia riferire di aver visto Yara fintare l'uscita dalla porta principale permpoi dirigersi invece verso la porta di emergenza?

Non poteva dirlo nessuno perche' li nessuno c'era, Yara era all'altezza del pilone finale del corridoio che immette poi, dalla palestra, all'androne di uscita, dalla bacheca, F.F. dice che l'avrebbe incontrata li, l'avrebbe salutata e lei gli avrebbe sorriso, punto, questo e' quello che le genialita' titolate sono riuscite ad estrarre dalla memoria fresca di un supertestimone, da Premio Nobel ma questo e'.

Ed F.F. stesso dice di non ricordare di aver sentito o meno il rumore della porta principale alle sue spalle, che avrebbe dovuto aprirsi e chiudersi all'uscita di Yara.

Rimane quindi da chiedersi cosa intendi per plausibile sul tema.

Poi scusa se mi permetto, ma immagino quale siano stati i controlli e le verifiche all'interno della Palestra se non sono riusciti a rilevare tracce di una ragazza che quella Palestra frequentava in maniera assidua, cosa volevi trovassero?

Cosa intendi per tracce di Yara?

Quella Palestra fu controllata su richiesta di una Maestra che verso mezzanotte si dice ebbe forti dubbi e torno dal Custode chiedendogli di verificare la struttura alla ricerca di Yara, strano eh, sembra che l'istinto della Maestra lasciasse spazio invece al fatto che Yarapotesse essere rimasta li dentro anziche' essere uscita dalla porta principale come dici tu sia sicuro.

Ma la Palestra quella sera a mezzanotte non fu controllata bene, fu controllato solo un bagno, degli altri il Custode disse di non aver trovato le chiavi, e chissa' se e' attinente, il fatto che non avesse trovato proprio quelle chiavi.

Se fosse insomma successo qualcosa a Yara all'interno della Palestra credi che i responsabili avrebbero lasciato il corpo proprio in Palestra fino ai controlli e verifiche che era scontato vi fossero il giorno dopo?

E' plausibile anche questa?

Quali tracce avrebbero dovuto trovare secondo te anche fosse reale un incidente od un'aggressione avvenuta a Yara all'jnterno della Palestra?

Forse sangue? Forse un cellulare che Yara nella collutazione avrebbe potuto perdere?

Ma e' chiaro che se qualcosa fosse successo la dentro avrebbero pulito e ripulito tutto il ripulibile, tranne le tracce fiutabili dai cani.

Antonello ha detto...

E quella visita e verifica di mezzanotte lascia spazio a tante ipotesi, accesero tutte le luci insomma, se un momento poteva esserci nell'ipotesi quello era propizio, ma che era la dentro non e' plausibile si dice, e quindi perche' proprio li l'avrebbero cercata niente di meno che il Custode della Struttura Sportiva ed una Maestra della ragazza?

Ed uscirono dopo, verso il campo e quindi dalla porta di emergenza, il cui maniglione venne fiutato dai cani due giorni dopo seguendo quella pista di uscita di Yara o qualcosa di Yara verso Via Caduti dell'Aereonautica.

Stefania ha detto...

Chiara wrote:

Stefania
il punto non è la definizione da wikipedia. Il punto è: se è in ballo la possibilità di richiedere un incidente probatorio, ti fideresti dell'avvocato o del verduriere per la valutazione di opportunità e convenienza? questo non lo trovi in internet, ci vuole "quello del mestiere", giusto? lo capisci immagino.
Ecco, il punto è questo: pensate di capire ma non potete capire fino in fondo. Senza che c'entri l'intelligenza. Al massimo può servire a comprendere i propri limiti.

26 novembre 2018 19:15:00 CET


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Chiara, inizio col dirti che chi pensa che le persone di media intelligenza (quale mi definisco) vadano cercando notizie su wikyqualcheccosa è la tua "collega" Guglielma e non io che ho uso utilizzare ben altri strumenti per conoscere. Talvolta chi pensa una laurea sia tutto dimentica di leggere. Ed è purtroppo il limite di tanti, credimi. Si parte dal "Lei non sa chi sono io". Ed è questo l'errore. Vero, c'è in giro un mucchio di gente stupida ma non si puo' dire che tutti sono stupidi perchè altrimenti si diventa vanitosi e non ci sono lauree che tengano. Non puoi discutere di Diritto Penale come se fossero beghe da stenditoio dall'alto della tua laurea perchè ti copri di ridicolo. Tradotto: se ho le tonsille gonfie non mi rivolgo al verduriere (poretto, lo abbiamo tirato in ballo parecchio, quest'oggi) ma neppure al ginecologo. Il ginecologo ne sa di piu' del verduriere perchè laureato con una triennale in medicina generale? Sicura? Io non ne sarei tanto convinta. Perchè i veri PROFESSIONISTI non si fermano alle beghe di condominio: sarebbero come "principi del foro" dei falliti. Oramai in ogni famiglia esiste il "cuggino avvvvvocato" ma quelli seri sono pochi, i professonisti si specializzano in tributario, penale, ecc ... e non si occupano di liti riguardanti il colore delle mollette dello stendibiancheria condominiale non altro perchè una laurea della quale si vada orgogliosi penso abbia ben altri orizzonti. Che poi queste persone si permettano di dirmi che non so di cosa parlo raggiunge un senso del ridicolo per il quale finiscono solo per dimostrare che il loro intento era vincere la codina di peluche cavalcando il cavallino delle giostre della sagra di paese. Contente loro ... pero' ora parliamo di cose serie, per piacere? A chi si deve rivolgere un povero cristo che pensa di essere innocente e non ha il denaro per combattere una procura che costruisce filmati e fa la fiction a processo aperto?

Stefania

Antonello ha detto...

@Stefania

"...il punto non è la definizione da wikipedia. Il punto è: se è in ballo la possibilità di richiedere un incidente probatorio, ti fideresti dell'avvocato o del verduriere per la valutazione di opportunità e convenienza? ..."

Ma e' quello che si chiede meta' Italia visti gli obbrobri che combinano poi certi Avvocati ed Avvocatesse, ed i P.m. sembra che vogliano superarli.

E dovrebbe preoccupare gli ambienti che ad una domanda simile ci si trova davanti ahime' sempre piu' spesso:
Si deve andare dal Verduriere che, se ubriaco, ha almeno un motivo per consigliarmi stronzate anche consultando semplicemenre Wikipedia o pago parcelle stratosferiche immotivate e vado dall'Avvocatessa o dall'Avvocato, che senza essere ubriachi magari con la spocchia della laurea manco si vanno a ripassare due cosette quando serve e mi dicono che un Dna a Manuale e' una prova Regina quando i tecnici specifici gli stanno dicendo ij coro che loro garantiscono della presenza del Dna e non di quando e' stato depositato?

Ci vuole forse un Verduriere a Ministro di Grazia e Giustizia per spiegare la differenza fra:
"Ho trovato una Prova",
"Ho indotto una Prova",
"Ho dedotto una Prova" ?

Disegnino?

Ci vuole la Laurea per diventare Ministro di Grazia e Giustizia?

Ohibo', stanno cercando ancora adesso con i caterpillar la Laurea di qualche genia sanitaria e scolastica, la politica, la politica quando e'seria giustamente mette a tacere certi Laureati mandandoli a vendere verdure ed eleggendo qualche sano/a ignorante, anche per far spazio a disoccupazioni sempre piu' pressanti e di qualita'.

A proposito, per sapere di cosa si parla se parlassimo di ignoranza, a chi possiamo chiedere? Alle Avvocatesse ed Avvocati od agli ignoranti che lo ignorano?

E se parlassimo di intelligenza?

Anonimo ha detto...

Mentre noi cerchiamo di capire come siano andate le cose quella sera di Novembre a Brembate perché le motivazioni delle tre sentenze di condanna ci sembrano carenti a vari livelli, quelle due qui cosa cercano di fare?
Hanno il loro condannato al carcere per tutta la vita … e allora cosa cercano ancora qui tra noi? Questo è un mistero che si aggiunge a quelli che in quanto tali emergono nettamente dalle indagini e dai tre processi.
Cosa ci fanno loro qui allora?
Sembrano fare parte dello stesso ingranaggio giuridico che, arrivato alla sua conclusione naturalmente, non ancora si è fermato…



Stefania ha detto...

Infatti! Se esistono un sacco di persone a loro avviso di "buon senso" che si rivolgono a principesse del Foro per beghe condominiali che altrimenti non saprebbero come gestire penso non avrebbero tutto questo tempo da spendere tra noi ignoranti che, abbiate pazienza, in quanto verdurieri, non sappiamo comprendere. Sarebbero presissime dal loro impegno proficuo e soddisfacente. Ed invece niente, nisba: sono qui a darci dei grulli perchè loro sanno. Vuoi mettere la preparazione di una laurea che ti permette di gestire la lite tra la Pina e la Rina che hanno i figli che portano i sacchi della rumera fuori orario per la raccolta indifferenziata con la nostra ignoranza?

Ed ancora di cosa stiamo parlando? Di liti atte a gestire l'orario della battitura dei tappeti o di un condannato per un omicidio? Che lo abbia commesso o meno io non lo so. Dico solo che non accetto che una nasona che commissiona video e che partecipa a fiction faccia il Pubblico Ministero nè per questo processo nè per altri (a prescindere da chi sia vittima oppure imputato) e che non accetto lezioni di giurisprudenza da avvocati che si occupano di cose differenti e che hanno tutto questo tempo libero per irridere il cittadino qualunque (io lo sono) che spera in una giustizia GIUSTA soprattutto quando si discute dell'omicidio di una giovinetta e di un condannato (secondo prove poco che non mi convincono e scusatemi se non sono l'unica) che a sua volta ha figli giovinetti.

Stefania

Anonimo ha detto...

Con una rapida ricerca su Internet si scopre che in Italia (dati del 2016) si contano 333 avvocati ogni 100mila abitanti, in Francia solo 75. Nel Belpaese per ogni magistrato ci sono 27 legali, in Francia 7, nel Regno Unito 3. La maggior parte dei legali si trova quindi ad intasare i Tribunali con questioni di piccola rilevanza, specialmente di liti condominiali ed incidenti stradali. Altri ancora, evidentemente, intasano i blog.

Anonimo ha detto...

Altri ancora difendono un cogl..cretino che continua a millantare la sua innocenza, anche ricorrendo comicamente alla cedu fintantoche' la consorte la dia o li dia.
Se non avete troppo da fare per passare il tempo e non pensate al denaro voi ignoranti laureatevi in Viticultura ed Enologia.

Chiara ha detto...

Per me, chiunque disprezzi un qualunque mestiere onesto, vale meno dell'unto sul polpastrello con cui digita sulla tastiera. Fai schifo Stefania, detto col cuore proprio. Vergognati.

Quanto alla stupidità dei tuoi assunti, rammentarti che per "beghe di condominio" si sono compiute STRAGI (ecco il tuo bel penale, contenta?) è essere fin troppo generosi col tuo intelletto snob....nel senso letterale di "sine nobilitate"....una forma di pensiero davvero gretta.

Infine, quale ultima dimostrazione che l'ignoranza deve indurre a tacere, testimonio che il diritto penale è forse il più semplice (meno complesso) tra tutti, la materia inerente la proprietà invece è un magma inavvicinabile. Non mollerei mai il penale per il civile o peggio l'amministrativo! Brrrrrr!

antrag ha detto...

Chiara ha scritto indecorosamente.

Stefania ha detto...

Antrag, grazie di cuore ma credimi, conviene lasciar correre. Si commenta da sola, non credi?

Stefania


Guglielma Vaccaro ha detto...

Se poi vogliamo parlare dei dipendenti di enti pubblici o privati che cazzeggiano online h24 giocando ai piccoli investigatori (o investigatrici), parliamone...

Antonello ha detto...

@Anonimo del 26, 23,53

Sappi che l'Enologia e' un arte vera e propria, se hai dei dubbi provaci tu ad indovinare un anno di vendemmia ed una collocazione geografica con gli occhi bendati da un misero sorso di vino.

E potrebbe servirti visto che evidentemente manco bevendone delle botti riesci a distinguere dei ricercatori di verita' da innocentisti per caso, e visto che hai un'orizzonte culturale talmente limitato che, non solo ritieni un coglione meritevole in quanto tale di ergastolo (a te Riina ti farebbe semmai un baffo), ma anche che dividi il tuo limitato orizzonte fra innocentisti e colpevolisti, o all'occorrenza coloro che riesci a trascinare in temi giudiziari e coloro che ti fottono e dei tuoi temi giudiziari possono serenamente fare a meno, viste le castronerie che in certe aule si e' fieri di sostenere.

Direi che non c'e' medicina, forse, ma forse, avresti bisogno di un grandangolo almeno per capire cosa c'e' oltre una cellula bicamerale biconica biottusa, ma lascio a chi ti ha in cura avere pena e tirarti fuori dai 30 ergastoli che come coglione/a ti sei detto/a meriteresti.

Fra virgolette, preferisco leggere e rispondere ad anonimi/e che a certi/e titolate, facendoti due domande dovrebbe suggerirti qualcosa.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Va beh, solite schermaglie a parte perchè non discutere di quanto scrivono i giudici della Suprema Corte? Mi pare siano andati giù pesante...chi risponde al fatto che secondo loro la difesa ha affermato cose non vere dentro e fuori dall'aula e che i reperti non li ha analizzati malgrado fossero disponibili dalla chiusura delle indagini preliminari?

Vanna ha detto...


guglielmina....scrive:

Cara Vanna, il vostro benianimo si trova in carcere proprio per quelle risme di carta che tu ti rifiuti non dico di comprendere, ma di leggere. Lascia stare la Bibbia, anche lì dentro non c'è scritta la teoria evoluzionistica, o vuoi mettere in discussione anche quella?"
Rispondo:
Ogni uomo è beniamino se è giudicato in modo errato, confuso, senza etica professionale ma solo per oscurare attraverso il fumo fatto la verità ed illuminare l'orgoglio delle caste.

Si doveva trovare un colpevole e lo si creò.

La Bibbia non racconta la teoria evoluzionistica e mi sta bene poiché non credo a tale teoria.

La Bibbia parla di creazione di Dio.

Il raccondo della Bibbia parte da lontane memorie orali diluite e raccolte nel tempo.

La teoria evoluzionista parte da presupposti pseudo-scientifici che non menzionano certo l'intervento divino.

E' per questo che si condanna in presenza di dubbi e senza la presenza di prove.

Devo ripetere che quella sentenza e quella condanna non sono Vangelo?

Tu tieniti la tua verità di casta dominante, io mi tengo la mia verità di eretica.


Guglielma Vaccaro ha detto...

Bibbia a parte, chi risponde alla decisione della Cassazione? Anche loro hanno complottato contro Bossetti? Le prove? Altrimenti c'è davvero il sospetto che si sia creato un nuovo culto, e per quello non ci sono ragionamenti che tengano...
Dai, aspetto di conoscere che cosa pensano gli adepti, pardon i garantisti rispetto alle accuse mosse alla difesa, non da me ma dagli ermellini, secondo i quali qualcuno ha raccontato grosse balle e i reperti poteva averli in men che non si dica, purtroppo non li ha mai chiesti...

Vanna ha detto...


guglielmina,
Dove, quando, come Stefania ti avrebbe insultato o avrebbe detto castronerie?

Io vedo le castronerie di chi continua a non rispondere al treno di dubbi e mal fatto elencato fin qui,io vedo castronerie a ripetere che:
sta tutto scritto,sta tutto visto, sta tutto fatto bene, quello ha detto, l'altro ha fatto, la sentenza è prodotto divino che si erge e giudica senza prove, senza tener conto del dubbio, senza avere coscienza del proprio ruolo ma solo del proprio orgoglio di casta.

Non siete mai entrate nel merito del dialogo, non vi siete confrontate. il vostro scudo è stato il ripetere del bene fatto dal sistema della casta e siccome vi sentite il baluardo della legalità sapete solo insultare chi vi mette in discussione a ragion veduta.

E per quale motivo dissentire argomentando è divenuto insulto?

Sono sicura che non saprete rispondere e se lo farete, la risposta è pronta.



Guglielma Vaccaro ha detto...

Ma invece di riproporre sempre gli stessi slogan perchè nessuno confuta quanto affermato nelle motivazioni della Cassazione? Percepisco uno strano silenzio, sarà mica lo sbigottimento dovuto alla scoperta che le cose non stavano come qualcuno urlava?

Antonello ha detto...

@Gugly

Che le cose non stanno come dicono gli Avvocati della Difesa pubblicamente, in ogni dove e da sempre, perche' non vai a dirlo a loro e vieni qua a pontificare e richiedere nostre risposte?

Hai forse paura di qualcosa? Ti caghi per caso sotto e ribalti le cagate per non accettare che devi andare in bagno?

Fidati, vai in bagno e vedrai che tipassa tutto, e fai anche piu' bella figura liberandoti in modi alternativi.

Dai, fatti forza e scrivi di tuo pugno a Salvagni dicendogli che va raccontando baggianate in ventimila trasmissioni rischiando, fossero baggianate sul serio, una denuncia (Lui Laureato ed Avvocato...), scusa eh ma che vieni qua a fare? A tentare di spostare sempre la discussione su quanto accade nelle tue aule?

E perche' se li accadono non te le vai a discutere li con gli Avvocati e la Suprema Corte, visto che cerchi laureati?

La paura mi sa che la hai tu, vatti a sentire le mille interviste di Salvagni, le registri, te le scarichi, sono anche su youtube, tu e la Suprema Corte, e ne fate coraggiosamente un'ulteriore denuncia, fai cosi', che almeno fai la figura di una persona coerente e vera, invece di venire qui a chiedere ed incitare le tue provocazioni inutili e da strapazzo per tentare sempre di portare il discorso su quanto accade nelle stanze a te care.

Che hai anche stufato con queste strategie abbastanza infantili e prive di argomenti sulla sostanza del caso, vai, vattele a discutere con Salvagni e la tua Suprema Corte che qua ci si occupa di qualcosa di piu' serio che stupidi diversivi che ignorano.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Antonello, veramente a Salvagni glielo hanno detto i giudici..il tuo linguaggio stizzito (eufemismo) denota la mancanza di argomenti, pertanto la butti sullo scatologico, porello...

Guglielma Vaccaro ha detto...

P.s. saresti così coraggioso da esprimere le stesse cose mettendoci la tua faccia? Ci fai un video in cui esprimi gli stessi leggiadri concetti?

antrag ha detto...

Signora Vaccaro la stupidità delle sue parole ha superato l'immaginabile.
Perché lei non presenta alla Corte Costituzionale o al CSM o al Presidente della Repubblica (scelga lei) un esposto contro i giudici della Cassazione che, avendo le prove che il team difensivo dell'ergastolano abbia detto delle menzogne, non ha sporto denuncia contro i difensori?

Un cittadino ha le sue opinioni e le espone argomentandole e lei ripetutamente lo invita a intraprendere iniziative giudiziarie.
Perché i giudici che avrebbero le prove di patrocinio mendace non prendono iniziative giudiziarie e lei non dice di averli incitati a farlo?
Non credo che il diritto dell'imputato di mentire per difendersi sia estensibile anche ai suoi avvocati.

Spero che per lei, che si affanna a dire stupidità, le mie parole risultino comprensibili.

Antonello ha detto...

@Gugly

Non mi risulta che intervistato a Canale 5 o sulle reti Rai Salvagni lo faccia in nome di un mandato di patrocinio, eventualmente il mandato lo esegue nelle tue aule, avete quindi una chicca insostituibile, un Avvocato che fuori dalle tue aule diffama degli uffici pubblici, e non avete altro coraggio che scriverglielo in sentenza? Ma per favore, cerca di nonperdere almeno la faccia che tutto il resto mi sa se n'e' gia' andato.

Quindi e' la Suprema Corte e te che vi cagate addosso e che non ci mettete la faccia e lanpenna se non con comuni blogghisti e commentatori liberi.

Ed a parte che in una sentenza sentire e leggere che ci si riferisce a fatti extraprocessuali mentre extraprocessualmente la P.m. con gli inquirenti ha composto video apposito tentando di influenzare i media e l'opinione pubblica e privata non avendo poi il coraggio, quello di cui ti pulisci la bocca e la tastiera, di portare quel video agli Atti.

Allora? Chi e' che non ha il coraggio?

Se Salvagni ti e vi diffama denunciatelo, cosa aspettate? Invece di venire qua a chiedere che altri denuncino il contrario e sempre fuori dalle aule che per te contano, e' Salvagni che vi sta diffamando secondo quello che dici, non i blog.

Fai una cosa, fai il video te della tua faccia bella truccata ed inviacelo te quando sei davanti ad una caserma a denunciare Salvagni e poi dopo che te ne sarai presa le responsabilita' potrai venire qua a pontificare fuori luogo e sede sul coraggio degli altri, fino ad allora mai un bel silenzio fu mai scritto.

Ma pensa te, ridicola, cerca di esprimere qualche tua idea, anche dopo caterve di Imodium, ed evita di continuare a insistere tentando di provocare dando dei cagoni agli altri senza guardare il colore del tuo idoneo vano, e tentando infantilmente di cambiare discorso portando culinatiamente qua le aule ed i blog nelle aule.

Che cosi' fai ridere, altro che parlare agli altri di coraggio, qui c'e' da parlare di serieta' ed inopportunismo guardandoti allo specchio.

Wolf ha detto...

la presenza di un veicolo simile a quello dell'imputato davanti alla palestra nel tardo pomeriggio del fatto,
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Ma chi è quello stupido(a) della cassazione che scrive certe frasi nella sentenza?

Come dire che un veicolo simile al mio ha falciato dei pedoni sul marciapiedi e condannano me all'ergastolo.

Antonello ha detto...

@Wolf

Se ho capito bene scrivono "veicolo simile" perche' non lo hanno "potuto" identificare, il che e' sicuramente tutto un programma, forse hanno preso 18 all'esame di Procedura Penale e pensano che quello possa essere un indizio grave, preciso e concordante tale da citarlo in sentenza.

Insomma se un tizio ha falciato qualcuno sul marciapiede e lo avesse fatto con un veicolo simile al tuo per loro, che hanno sempre di scorta il Dna, sarebbe un indizio grave? Preciso? Ma con certezza ultrasonica concordante, con cosa non si capisce bene visto che hanno evitato di esporre la motivazione ineludibile per cui riportano quel Dna di Ignoto1 al momento ed alla scena del delitto avvenuta tre mesi prima del rinvenimento.

Sono le Lauree che avanzano, il nuovo del futuro, ed io che da bambino mi chiedevo come mai nelle Universita' per dare un esame bisognava studiare alla perfezione tre mattoni da grattacielo, oggi dividono un esame in tre o quattrocento prove di cui si sanno i temi (solo chi ha registrato le presenze alle lezioni, cosi' si costringe la presenza anche dove non sarebbe obbligatoria).

Quando mi sono iscritto 5 o 6 anni fa, vedevo di persona studenti con due o tre esami in una mattinata, una volta per dare 1 (uno) esame si studiava sei od otto mesi.

Tutto discutibile, come si puo' ammirare magari sono piu' o meno preparati, ognuno valuta.

Nel frattempo, ogni tanto gliene scappa una, e sembra che in una sentenza, non dico quale tanto la Gugly le sa tutte a memoria, si dica che il furgone in dotazione al Custode della Polisportiva fu parcheggiato alle 17,40 non dentro la cancellata, ma dall'altra parte, nel posteggio proprio di fronte all'entrata principale della struttura, dal portone per capirci dove entro' F.F., o comunque era li alle 18,45n di li si sarebbe dovuto muovere proprio a quell'ora, dice il Custode, per riaccompagnare il giovane atleta, in precedenza prelevato, alla Stazione dei Treni di Ponte San Pietro.

Siamo nelle ore "ufficialmente" da buttafuori, Yara uscira' alle 18,50, ma sappiamo che il Custode ha gia' mentito asserendo che dalle 17,40 alle 19,00 lui era in casa.

Ed ecco il possibile ipotetico altarino, se infatti ha dichiarato di aver accompagnato il giovane atleta a Ponte San Pietro alle 18,45, che bisogno aveva mentendo, nei gironi immediatamente successivi ai fatti, di coprirsi fino alle 19,00???

Aveva persino il testimone se era vero che era partito alle 18,45, aveva un atleta giovane nel furgone, quindi perche' mentire asserendo nei giorni immediatamente seguenti ai fatti di essere rimasto in casa propria fino alle 19,00?

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Insomma un altro mistero, ma il particolare del furgone davanti alla porta principale si e' venuto a sapere nel secondo grado, nel primo avevamo F.F. che giurava non ci fosse nessun furgone sospetto (???) fuori della Polisportiva, davanti alla porta principale tantomeno, glielo "avrebbero" sicuramente fatto "ricordare".

Quindi F.F. contribuisce, con i suoi ricordi e criteri di valutazione, a non dare per "sospetta" la posizione del furgone della Polisportiva davanti alla porta principale, non la pensa tale o gli hanno detto che non era tale?.

Mentre quel furgone li, in probabile ipotesi partito proprio poco prima delle 19,00, sarebbe partito in contemporanea, immediatamente prima od immediatamente dopo l'ipotetica uscita di
Yara, se uscita vi e' stata da li a quell'ora.

Ma se il mezzo parte in contemporanea e Yara era in forte ritardo, come mai non ha chiesto un passaggio al Custode della Palestra e ne avrebbe accettato uno da uno sconosciuto in Via Morlotti cui nulla la legava di fatto?

E se invece Yara fosse ritornata indietro, come ci dicono gli incorruttibili cani, lo avrebbe potuto fare per non salire su quel furgone proprio davanti a tutti ma nella stradina laterale verso San Pietro non facendosi cosi' vedere da nessuno della Palestra?

Nel caso qulae senso poteva avere che Yara nascondesse anche alle proprie amiche il Terzo Fidanzato di Fatima?

Forse perche' il rivelarlo gli avrebbe inpedito di rivederlo perche' molto vicino all'ambiente della Palestra?

Ipotesi, semplici ipotesi e domande, dubbi, particolari sempre meno marginali che delineano la sequenza dei fatti/dichiarazioni, e' li il nodo di questo caso, quanto dichiarato nei 15 giorni successivi ai fatti da tutti i protagonisti.

Ma c'e' anche l'ipotesi che Yara avesse paura di quel furgone e del suo autista e quindi essere tornata indietro fuggendo dalla porta d'emergenza, via diuscita o di fuga confermata dai cani.

Qualcuno magari che nozioni piu' fresche vede oltre quest'orizzonte ipotetico?

giustiziapermagherini ha detto...

Antonello smettila con ste cazzate. Cambia disco. C'era solo il dna o anche le cellule telefoniche ? E tanto altro ancora. Ancora a parlare del camion, eccheppalle oh !

Stefania scendi dal piedistallino della tua cultura fatta da buona internetauta quale che sei (forse hai visto troppo uforobot che mangiava libri di cibernetica e insalate di matematica). Troll

Antonello ha detto...

Non c'e' verso ragazzi, hanno aperto gli asili per adulti imbecilli e purtroppo si sono messi in testa di essere tutti degli scienziati geniali, e quando non sono imbecilli sono solo a volte splendidamente laureati/e.

Le Cellule, questo che usa il nickname di una tragedia come vestirsi una sottoveste o giocare ai soldatini mi parla di Cellule Telefoniche, Dio mio, ma perche' non inventano gli autovelox alle minkiate.

Le Cellule telefoniche credo che tu le abbia in testa, sono tutte li che si cercano di contattare scambiandosi i numeri.

Le "Celle Telefoniche" ti hanno detto che un'ora prima di quando il cellulare di Yara agganciava la "Cella Telefonica", piu' vicina a quella di B., B. agganciava la stessa "Cella Telefonica" ma in direzione opposta, ergo su una zona della stessa cella compeltamente diversa da quella che aggancia Yara un'ora dopo, dopo quell'aggancio semplicemente il cellulare di B. non ha agganciato proprio nessuna "Cella Telefonica" fino al mattino seguente, inoperoso, non per questo inattivo.

Quindi prima di parlare di "Celle Telefoniche" informa le tue "Cellule Mentali", degli stessi dati che sono stati scritti da chi sostieni e che ha scritto le sentenze.

Poi, credo sia inutile ricordare alle tue "Cellule Mentali" che il cellulare di una persona ed il corpo della stessa non sempre vivono in simbiosi, ne avvitati in destino vincolato, non sai quindi dove era con certezza il corpo di Yara quando il cellulare agganciava una "Cella Telefonica" che centra nulla con gli orari e le zone agganciate da B., non sai manco a quale "Cella Telefonica" si aggancia il cellulare di Yara, non evidentemente Yara, quando la chiama preoccupata la madre, e senza contare che non sai manco dove fosse con certezza B. quando magari il cellulare agganciava la "Cella Telefonica" dall'altra parte del mondo.

In pratica, caro genio/a fallito/a, non sai un'emerita mazza di tamburo e insiti, senza sapere cosa scrivi, a esprimere castronerie adducendole a commenti che manco sai leggere e rileggere, non capendo manco tu la dimensione delle stronzate che vai scrivendo ed accusando ad altri.

Io parlo di cosa purtroppo, ed a volte meno male, hanno scritto le sentenze, secondo il Whisky che ti sei scolato/a sono cazzate i dati inseriti in sentenza?

Quindi se son cazzate quelli sono, mi confermi, cazzate anche le sentenze?

Io direi, ritiratevi in buon ordine in fila indiana e fatevi dare la carica alla mattina, che arrivate alla sera che non ce la fate manco piu' a trollare qualcosa di sensato manco con il vento a favore, fatevi due uova sbattute ed aprite qualche straccio di libro, che la cultura non vive di certe Lauree, ma di conoscenza, prendete e leggetene tutti, studiare, ragionare e combattere.

Tanto per sottolineare il concetto ricordo a qualche ignorante Laureata che la Prima Donna ad essere esaltata con il Premio Nobel aveva la terza elementare, ma talmente geniale, lei si, che la sua scuola all'epoca gli concesse la licenza elementare della quinta per meriti letterari.

E che gli psicologi vi accompagnino, i Genetisti li avete gia' stufati, i verdurieri sono diventati Ministri di Giustizia, solo la D'Urso vi segue ancora e con il cuore, bonta' sua, quanta pazienza a crescere e comunicare con un popolo intero di scimmie , per dirla alla Chisigma.

Anche te a tentare di spostare i temi della discussione, ma che bella intelligenza che avete, proprio viva e vivace, ma che nuove strategie che usate, ma che cellule da autovelox che avete, ma come mai ziete cosi' sprecati in un semplice Blog, tentando di spostare i discorsi, invece di dirigere l'Onu?

Povera Italia.

Anonimo ha detto...

C'era solo il dna o anche le cellule telefoniche ? E tanto altro ancora. Ancora a parlare del camion, eccheppalle oh !
È che non c’erano né il dna né le celle telefoniche, invece. Ma amen, se uno non ci arriva ....
Haddock

antrag ha detto...

Antonello, sei encomiabile per la efficace, paziente e puntuale opera di dirozzamento mentale e culturale sugli interventi strampalati o disinformati e su quelli tendenzialmente colpevolisti perché legulei.


Antonello ha detto...

Cerchiamo di avere pazienza, se gli si spiega magari si curano.

Eppure una Suprema Corte che nega una controprova e risponde alle domande postegli dagli schermi dei media senza denunciare ventilate calunnie dovrebbe far pensare.

E' impossibile non riesca ad accendere qualche lampadina di Natale cavolo.

Vanna ha detto...

antrag buongiorno, riporto da te:
" Signora Vaccaro la stupidità delle sue parole ha superato l'immaginabile.
Perché lei non presenta alla Corte Costituzionale o al CSM o al Presidente della Repubblica (scelga lei) un esposto contro i giudici della Cassazione che, avendo le prove che il team difensivo dell'ergastolano abbia detto delle menzogne, non ha sporto denuncia contro i difensori?"

Un cittadino ha le sue opinioni e le espone argomentandole e lei ripetutamente lo invita a intraprendere iniziative giudiziarie."

Con quest'ultima frase entri nel nocciolo della questione, sta qui proprio per fare pubblicità alla casta, peccato che è una pubblicità inutile poiché sa solo arringare frasette stupide e insultini insulsi.
Pubblicità pessima per la casta.
Ancora devo leggere argomentazioni ribattute alle nostre, ancora devo leggere l'umano e personale sentire e non il riportare da altre fonti.

Se stanno qui con questo metodo cosa ci guadagnano? Apparentemente nulla, anzi, e allora quali sono le loro vere intenzioni?

Stefania ha detto...

Il problema è che sia la sentenza di Primo Grado che quella dell'Appello si basano su assiomi che possono essere ipotetici ma non dimostrabili.

Non si ha neppure la certezza Yara sia effettivamente uscita con le sue gambe ed in quale orario dal plesso sportivo.

Non intendo dalla palestra (volendo ritenere valida la deposizione del Signor Francese che sente una porta sbattere alle sue spalle e quindi ne deduce Yara sia uscita). Intendo proprio dal complesso costituito da palestra, piscina, campi da tennis, ecc ....

Poi abbiamo un furgone che passa davanti al plesso (quello di Bossetti) come faceva spesso.

Ed un altro furgone che dovrebbe essere fermo ed invece si muove negli stessi istanti in cui Yara sparisce, quello del custode che ha dichiarato il falso e non è stato per questo denunciato.

Anche l'istruttrice S.B. dichiara il falso sostenendo di aver percorso il tratto di strada tra la stazione di Ponte San Pietro ed il centro sportivo ad una velocità supersonica impossibile anche per un'atleta.

Anche lei non denunciata.

Poi ci sono dei reperti (lo sostiene la sentenza di Cassazione) che non sono stati chiesti dalla difesa. Questi reperti (lo dice la stessa sentenza) non contengono piu' materiale utilizzabile per analisi perchè ne sono privi (sono stati asportati dagli indumenti pezzettini di tessuto che contenevano dna considerato interessante, quindi non hanno piu' nulla da dire).

E quei pezzettini di tessuto? Neppure loro hanno nulla da dire perchè il materiale utilizzabile per ulteriori analisi (la famosa super perizia, e scusatemi il termine super che a qualcuno non piace, ma lo è intesa come perizia super partes) è terminato, finito, esaurito.

Pero' c'è chi al processo ha detto che non è vero e che al S. Raffaele c'è ancora del materiale utilizzabile. Dice il falso? E' stato perseguito? No? E come mai?

Infine c'è un PM che con letizia e garbo si reca dall'imputato ingabbiato a favor di telecamere con una azione degna dell'arresto di Toto' Reina e cosa va a raccontargli? Che il suo DNA è stato trovato sul corpo della povera Yara. E quando lui protesta e dichiara sia impossibile cosa dice? "Ce n'era tanto! Ma tanto, sa?". Cosi' tanto a esaurirsi nella fase di indagine? Sicuri, sicuri che non se ne potesse preservare un goccino per le contro analisi? Oppure non è vero che c'era tutto questo materiale e la PM ha dichiarato il falso per indurre l'imputato ad una impossibile confessione?

Se cosi' fosse, è corretto il suo comportamento? Lo è aver dato in pasto ai giornalisti un filmato confezionato dalle stesse persone delle quali dovremmo nutrire fiducia assoluta quando ci dicono che quel dna cosi' strano è sicuramente dell'extraterrestre Bossetti?

E lo è andare a partecipare ad una fiction a processo in corso?

E' stata non dico denunciata ma richiamata all'ordine? Non mi risulta.

Infine, il fatto si sia trovata la scheda telefonica di Yara ma non l'apparecchio telefonico, in considerazione dell'ultimo messaggio inviato da Yara non vi dice nulla?

Chi ha deciso che quella risposta sibillina (circa l'orario di ritrovo per la gara della domenica successiva) sia stato inviato da Yara stessa?

Chiunque fosse in possesso di quell'informazione potrebbe averlo inviato.

Stefania

Guglielma Vaccaro ha detto...

Volete continuare qui nel vostro fortino a farvi complimenti tra di voi senza confrontarvi con i dati reali? Fate pure, non serve a niente se non al vostro ego, ma probabilmente lo scopo è questo, rassicurarvi nelle vostre certezze, diversamente diventa tutto più difficile.

Io mi limito a ricordare che secondo i giudici della suprema Corte la difesa si è sottratta al contraddittorio, puro e semplice.

Fa male? Certo che fa male, per anni vi è stato detto altro, ma forse su questo bisognerebbe riflettere.

Non volete affrontare questo punto? Va bene, continuare pure nella vostra autoreferenzialità, probabilmente vi aiuta ad andare avanti.

Vanna ha detto...

Stefania,
stai sicura che riceverai fumose risposte condite di sentenze ben fatte che tu-io-lei-noi-voi-essi non abbiamo letto perché ci arrovelliamo, abbiamo i paraocchi, siamo contro la Giustizia, oibò.

Vanna ha detto...

Fatti reali?
Quali?
L'inefficienza di veri controlli?
La mancanza di prove provate?
I racconti horror della caduta del tel. per strada, con rapimento successivo?
Corsa al buio sul prato?
Tagli precisi al buio sul prato?
Sbrodolamento di dna su tessuto sintetico dilavato?
E bla-bla-bla...tutto già detto.
Il verosimile pensato con fantasia è divenuto reale.
Io sto a casa, non lavoro ma tu che fai?



Wolf ha detto...

L'unica cosa reale è che hanno processato e giudicato un muratore, con prove ed una ricostruzione del delitto irreali.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Vanna, può darsi tutto, il punto è che la difesa non ha preso posizione come avrebbe dovuto.
Non lo dico io, lo dicono i giudici...se non è vero qualcuno si attiverà di conseguenza.

antrag ha detto...

@Wolf
L'altra cosa reale è che in questo blog se ne continui a parlare e si venga di ora in ora scoraggiati a farlo…
COVACIGATTA!

Ivana ha detto...

chi doveva di grazia riferire di aver visto Yara fintare l'uscita dalla porta principale permpoi dirigersi invece verso la porta di emergenza?

Dirigersi verso la porta di emergenza? Perché?
Nel caso, invece, fosse tornata indietro (un bisogno impellente? Aveva dimenticato di dire o di chiedere qualcosa, da lei ritenuta d’importante, a un’istruttrice? …) sarebbe stato possibile, o no, notarla?
Aveva riferito alla compagna Sara Canova di dover essere a casa per le ore 18.30, quindi il fatto che lei fosse consapevole di essere in ritardo mi fa ritenere più plausibile la sua uscita proprio dalla porta verso cui si stava dirigendo con una certa premura, essendo appunto in ritardo sull’orario di rientro.


Cosa intendi per tracce di Yara?
Intendo tracce di Yara per un’eventuale colluttazione. Ricordo, per esempio, che fu sequestrata la porta dello spogliatoio perché macchiata di rosso, ma gli accertamenti esclusero si trattasse di sangue.
Se fosse avvenuta una lite (o una vera e propria colluttazione) pensi che nessuno avrebbe potuto sentire i rumori di una simile dinamica?
Riguardo ai cani, quali risultati utili avrebbero apportato?
I cani esperti nella ricerca di resti umani avevano segnalato all’interno del cantiere di Mapello qualcosa in un secchio, ma le analisi effettuate avevano verificato che si trattava soltanto di ruggine.

Avendo avuto la possibilità di leggere le motivazioni della sentenza della corte suprema di cassazione (grazie alla generosità di una mia amica) e avendo chiarito quasi tutti i miei dubbi, penso che sarà inutile l’eventuale ricorso della difesa alla corte europea di Strasburgo e credo che, se non emergeranno nuovi elementi in ambito genetico, o se non sopravverranno nuove prove, o se non verrà dimostrato che la condanna è stata pronunciata a seguito di falsità in atti o in giudizio, sarà improbabile un’eventuale revisione del processo.
Buon proseguimento a tutti/e

Antonello ha detto...

@Gugly

Ma invece di continuare ad insistere a sostenere che gli altri non prenderebbero atto dei dati che tu genialmente vedi, non potresti spiegare cosa vedi tu in quei dati?

Semplicemente.....con idee e parole tue...semplicemente...

Hanno forse a sentenza spiegato un qualche logico nesso causale ineludibile ed oltre ogni ragionevole dubbio che possa legare la microtraccia, sul lembo reciso, di Dna rinvenuto a tre mesi dai fatti alla scena ed al momento del presunto delitto?

E come fanno a negare ed escludere che tutte le recisioni possano essere giunte dopo gli eventi?

Da dove viene fisicamente una microtraccia rinvenuta su lembi recisi di un indumento?

Sono frutto di deposito di quale strumento di deposito?

Come fanno ad indurre liberi ed immotivati convincimenti autoconvincendosi di azzeccarci?

Hanno forse un video che a noi sfugge? Ed a cosa servono gli atti se non danno atto?

Di quali dati vai dunque fantasticando?

Ed uguale destinazione logica non hanno dato ad una macrotraccia visibile ad occhio nudo di Dna dell'Istruttrice, non depositato ma quasi trascinato, rinvenuto sulle maniche del giubbotto della vittima, cosa hanno dedotto aldila'delle loro anche libere, ma insensate ed improvabili, convinzioni?

L'Istruttrice si e' pulita forse il naso che gli sanguinava sulla manica del giubbotto di Yara?

E quando Dio mio?

Con Yara in vita concederai che e' abbastanza arduo senza una sua reazione anche vivace, prima della sua sparizione sembra impossibile, quindi quando i tuoi luminari hanno deciso che quella traccia sia stata apposta e trascinata positiva a sostanze ematiche rinvenuta tre mesi dopo sulla manica del giubbotto di un cadavere?

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Di quali dati vai vaneggiando? Di cosa ci staremmo ostinando a non prendere atto di grazia si puo' sapere?

E gli altri indizi gravi, precisi e concordanti quali sarebbero secondo gli atti che hai avuto in immagine sul Cammino di Compostela?

L'unica ricerca pornografica eseguita nel 2014 dal computer di casa B. che non si sa chi l'abbia impostata?

Forse sono un indizio le lampade che si faceva l'accusato?

Forse i tradimenti della moglie ventilati da chissa' quali indecenti ambienti?

Forse il video ci si ostina a non capire che e' stato descritto in aula, proprio da chi l'ha composto, un video commissionato in accordo con la Procura "per i media", scusa il francesismo, ma di quale Kazzo di dati stai parlando da mesi?

I veicoli e le case dell'accusato sono state ribaltate e non e' stato trovato un capello, una microtraccia che possa averlo legato e collegato alla povera Yara, nulla, non c'e' nulla di B. sul corpo di Yara oltre ad una microtraccia di Dna su una recisione degli slip e leggins, e questo dovrebbe farti pensare, se insomma si presume un qualche straccio di dinamica di aggressione altro che microtracce, l'ha dunque aggredita con il suo accordo e toccandola solo con il coltello per recidere?

E' stato, secondo i tuoi dati, forse un gioco sessuale consensuale mentre mamma, papa' e fratelli la aspettavano a casa con tavola imbandita?

Quindi l'avrebbe drogata e poi l'avrebbe aggredita?

No, Yara non e' stata drogata, i tuoi dati dicono che non ha assunto psicofarmaci.

L'ha forse dunque violentata?

No, la tua Cattaneo ed i tuoi dati che citi dicono che no, non ci sono tracce di violenza (anche se la violenza ha mille sfaccettature), ai tuoi atti non risultano reali le notizie diffuse su un possibile morso ai genitali che Yara avrebbe giustamente elargito a chi si presumeva intendesse aggredirla o violentarla.

Quindi risulta errata tutta l'impostazione ipotetica, ma fondata alla fine sul nulla, del muratore padre di famiglia che senza una multa a carico nella sua vita improvvisamente si sarebbe aizzato i peli alla vista di ragazzine che escono da una Palestra, in una zona in cui era conosciuto quindi avrebbe fatto salire Yara, fregandosene di qualcuno che poteva vedere, e Yara, sempre secondo i tuoi dati, sarebbe salita, forse non vedendo l'ora di montare sul camion di uno sconosciuto proprio nella via in cui era cresciuta e conosciutissima.

Forse per la tua Suprema Corte, per il Primo Grado ed il Secondo, nonche' per la geniale P.m. ci sarebbero dei dati che indicano oltre ogni ragionevole dubbio qualcosa di cui non indicano traccia nei dati che hai indicato.

Forse c'e' un fascicolo secretato di cui noi poveri umani non possiamo avere lumi e tu si?

Non sembra, te stessa dici che e' tutto li, ma le Celle Telefoniche non coincidono, i vari testimoni che indicano altre piste sono stati tutti vergognosamente e sorprendentemente esclusi dalle udienze dalla geniale P.m. e Giudici accondiscendenti, persino i poveri responsabili delle ricerche sono stati accuratamente evitati come la peste.

Persino i dati sui cani molecolari dicono qualcosa di diverso da quello che tu continui ad indicare senza specificare, c'e' da chiedersi di cosa stai parlando insomma, non c'e' un luogo preciso del delitto, non c'e' un'ora precisa e se andiamo a vedere manco un giorno preciso del delitto quando pero' si pretende dall'accusato un alibi e ricordi precisi e limpidi a 4 anni di distanza (ma nemmeno ad un testimone si pretenderebbe tanto).

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Manca di fatto un reale movente, manca un'arma, anzi due, del presunto delitto, sono stati esclusi sia il cantiere di Mapello (benche' Yara avesse tracce di calce non solo sui vestiti ma anche nelle vie aeree e nonostante i cani abbiano portato immediatamemte, quando nemmeno si sapeva della calce nelle vie aeree di Yara, proprio guarda caso ad un ambiente coerente con quanto rinvenuto tre mesi dopo) che la Palestra, due ambienti abbastanza fosforescenti a qualsiasi investigatore terreno ed umano in un caso simile.

Persino chi ha visto un rapimento di una donna in quegli stessi range temporali e' stato considerato, dagli atti da te citati, un rincoglionito visionario (nonostante avesse persino sconfessato le sicumere dell'Accusa su quanto le telecamere dovevano aver registrato di quanto quella sera realmente non ci potesse essere stato e che l'Accusa invece incredibilmente dava per certo invece ci fosse stato).

Non c'e' una ricostruzione logica e collegata a dati realmente oggettivi di quanto sarebbe avvenuto quella sera a Yara, c'e' un corpo esposto a qualsiasi contaminazione, piu' o meno in malafede, ed intemperie per ben tre mesi.

C'e' una microtraccia inserita in abbondante traccia evidentemente di Yara ed inutilizzabile, dato che i liquidi ematici della vittima con certezza arrivano temporalmente dal momento della scena della presunto delitto, ed un intermittente Straordinario Ottimo Genotipo perfettamente identificabile che tutti i maggiori esperti mondiali indicano come depositato nelle 6 (sei) settimane precedentj al suo rinvenimento, e quindi da meta' gennaio 2011 al 26 febbraio 2011, ed e' chiaro che la distanza fra questo Straordinario Ottimo Genotipo e l'inutizzabilita' della traccia di Yara e' emblematica di un tempo che deve aver diviso i due rilasci/deposisioni.

Sono cose elementari ma logiche, mentre qualdiasi interpretazione dei dati viene chiaramente pilotata verso il costrutto pregiudizievole.

I tuoi dati dicono falsita' od inesattezze dicendo che un arrestato stesse scappando, vedendo a terra arrivare i marines in assetto, e non scendendo dall'unica scala presente sul terrazzo dove stava lavorando per andare giu' e capire cosa stesse realmente succedendo.

I tuoi dati negano persino la possibilita' di un deposito terzo di una microtraccia, una toba in natura che capita tutti i giorni e che nessuno al mondo puo' geoposizionare mantenedo in apposito archivio i dati relativi.

E tu sei qua, con la faccia di indicare dei dati? Ma quali scusa?

Se ci fosse una sola prova io sarei il primo a dirti di buttare le chiavi, ma dimmi dove vedi una sola prova ed un indizio degno, forse la microtraccia e' giusto un indizio di una qualche visita dell'accusato o di terzi depositanti, non ha aggredito lui Yara, e' impossibile, e fattene una ragione, te lo stanno dicendo gli stessi dati che tu dai per ineludibilemente accusatori.

I tuoi dati disconoscono pregevoli pareri scientifici di caratura mondiale e danno credito ad "accreditati" laboratori nazionali che rifiutano per presunzione ed arroganza culturale il contraddittorio e le controprove che sarebbero pure di rito e di diritto.

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)


I tuoi dati dicono che B. avrebbe lasciato esanime ma viva Yara proprio sotto casa sua, fregandosene della non lontana possibilita' potesse persino rimanere viva e soccorsa potendolo denunciare, visto la frequentazione ed anche testimonianze in zona quella sera.

I tuoi dati e dei 39 Giudici intervenuti al torneo di Mosca Cieca hanno ritenuto imbecilli le migliaia di persone e volontari che hanno frequentato quel campo e tutta la Provincia, anche cercando proprio li Yara per ben tre mesi, a piedi, con cani, elicotteri, dalle finestre di un'azienda vicina e prospiciente il campo di deposito, tutti ciechi insomma.

Ci vedrebbe bene solo una quarantina di persone giusto perche' laureati in questa storia, tutte le migliaia di persone esterne alle aule sarebbero tutti ciechi quando non in malafede.

Anche Tironi che era cresciuto insieme a Yara nella stessa zona avrebbe visto e non riconosciuto la ragazza all'incrocio di Via Rampinelli con Via Morlotti, i tuoi dati non spiegano manco la danza strana degli agganci ballerini del cellulare di Yara in quel range temporale che viene indicato come cruciale, in particolare l'ultima Cella agganciata starebbe dicendo che verso le 19,00 B. con il cellulare di Yara fossero tornati verso Via Rampinelli, cioe' carico una consensualmente, la porto a Chignolo mentre a casa sua l'aspettano a tavola imbandita, la aggredisco e la lascio sotto casa mia viva e poi, invece di piombarmi a casa mia doce anche io sarei aspettato, ritono coj il cellulare dell'aggredita verso casa sua?

Come spiegano questa cosa i tuoi illuminanti dati?

I tuoi dati dicono che in zona e proprio in quelle ore ci sarebbero stati tanti veicoli pure simili a quello dell'accusato, che sono poi incriminati in quanto suoi ed in quanto contengono filamenti di compatibilita' (non coincidenti esattamente) con quelli rinvenuti sul corpo di Yara, quando persino la fabbrica di quel camion ha certificato che utilizza quei tessuti e quindi filamenti in tutti i suoi modelli di fabbricazione.

Possibile che Yara salita spontaneamente sul camion di B. avesse accuratamente evitato di toccare qualsiasi cosa lasciando gratificanti trwcce, impronte, capelli, qualcosa? f

Era forse schifata dalla calce di cui poi dopo tre mesi viene rinvenuta ricolma persino nelle ferite?

Accidenti se e' stata per tanto in qual camion, tanto da aver anche respirato particelle di calce poi rinvenute nelle vie aeree, nel gabbiotto di un camion?

I tuoi dati dicono che su Yara non sarebbero state trovate tracce manco dei propri familiari, cerca di comprendere cosa scrivono, ed i tuoi periti hanno definito anche inspiegabile questo dato che loro stessi ti hanno dato.

I tuoi dati ti stanno dando per normale che un Dna Nucleare possa esistere in natura privo di Dna Mitocondriale mentre tutto il mondo scientifico ti dice che sarebbe ed e' impossibile.

Cerca di svegliarti su, non ti posso imboccare come le bambine con il plasmon ammorbidito nel latte, tirati su e ridai una dignita' almeno ai tuoi occhi, i tuoi dati dicono contraddizioni e non chiariscono cio' che con tutta evidenza non potrebbero chiarire se per interpretarli partono da una convinzione precostituita e donata alle bocche chiuse del popolo delle scimmie.

Ergo, i tuoi dati devono assolutamente essere stati dati ed interpretati per prendere in giro chi li ha confezionati ed interpretati, evidentemente non altri, nella speranza di non dover ammettere che sul caso Yara non ci hanno azzeccato un'emerita mazza.

Ma Dio mio, per fare questo scempio facendo miglior figura a dirlo e basta, avrebbero salvato almeno la faccia e la salveresti anche te.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Molto semplice: dei papiri annunciati sui social (e pure qui dentro) la difesa in aula non ha dimostrato nulla, si è limitata a dire "Bossetti è innocente e voi siete cattivi!"
Questo è il riassunto, capisco che non piace ma cosi è.

Luca Cheli ha detto...

Una domanda ed una considerazione su quanto riportato leggersi nella sentenza della Cassazione.

Domanda: ma cosa significa esattamente che ad un dato momento i reperti erano disponibili alla difesa? Significa forse che potevano Capra e Gino mettersi per conto loro a tamponarli, cercare di estrarre nuovi profili e così via? Potevano per esempio prendere la manica del giubbotto, farsi la loro estrazione del DNA della Brena, eventualmente testrlo per metilazione?

Se è così certamente la difesa ha mancato una grossa opportunità.

Se invece si intende "guardare ma non toccare", allora onestamente mi fa tanto due di picche con briscola a fiori.

La considerazione: la difesa non ha portato esperti di mitocondriale ... ma chi lo era in questo processo?

Mi sembra il solo Casari, che però la sentenza di appello si premura specificare non essere un genetista forense ... forse perché Casari è l'unico che ha ammesso la proporzionalità tra contribuenti in una traccia MTDNA mista.

E gli altri? Se non lo erano Gino e Capra, non lo era neppure Lago, che a proposito di lavori su tracce MTDNA miste dice che sono stati fatti pochissime volte, ma non si mette tra gli autori.

Quindi quanta autorità aveva Lago per criticare?

Magari un mitocondrialista esperto poteva nominarlo la Corte ... ma tanto la perizia non si doveva fare (per ragioni di alto diritto, certo), quindi ...

Quanto poi a quanto fatto od omesso dalla difesa, io ho più volte e per iscritto (oltre che verbalmente a Salvagni) espresso dubbi su questo o quell'aspetto e detto che si poteva fare altrimenti.

Per esempio su HT si è fatto un pasticcio con una mail del pacco su Wikileaks che fa riferimento ad una ditta israeliana che fabbrica DNA sintetico: sì lo fabbrica perché il DNA sintetico è una delle frontiere nella ricerca sull'immagazzinamento dati in campo Information Technology.

Tra gli altri che se ne occupano c'è, per esempio, la Microsoft, e questo dovrebbe far capire quanto il DNA sintetico non sia affatto quella chimera a cui fanno riferimento gli ermellini, ammesso abbiano mai veramente capito di che si parli.

Invece il carteggio HT serviva a sollevare dubbi sulla cronologia ufficiale dell'identificazione di Ignoto1 con Bossetti, ma su questo la difesa non ha mai veramente spinto.

Così pure, ovviamente, per il DNA sintetico stesso, che non è mai stato presentato in maniera organicamente strutturata.

E pure Gill si provava a coinvolgerlo prima e poi tante altre cose.

Luca Cheli ha detto...

(continua)

Ma ...

Ma sarebbe cambiato veramente qualcosa?

Il mio paragone è sempre con Coppi e le Misseri in un caso decisamente più semplice dal punto di vista difensivo.

E la mia conclusione rimane che quando ci sono certe "condizioni al contorno", non c'è santo, o difensore, che tenga.

D'altra parte ...

D'altra parte ha poi ottenuto un tanto brutto risultato la Salvagni&C ?

Vediamo un po' di fare un paragone con l'ipotesi ventilata in ambienti colpevolisti e forse pure dalle nostre avvocate in visita: si fa confessare Bossetti e si accede al rito abbreviato.

Lasciamo perdere la questione colpevole o no: ce ne sono di innocenti che confessano quello che non hanno fatto, magari con una spintarella da parte dell'avvocato (prima che si levino alti lai dalle nostre, dirò che succede solo negli USA, vedi Brendan Dassey).

Allora diciamo che si poteva convincere Bossetti a confessare, piangere e chiedere perdono in tutti i modi e scegliere l'abbreviato.

C'è qualcuno che pensa realmente che avrebbe preso meno di 30 anni (post sconto di un terzo)?

Considerate che non avrebbe confessato il giorno dopo, ma dopo anni e solo perché scoperto grazie alla brillante indagine genetica unica al mondo: non avrebbero detto i giudici "too little too late"?

Considerate che ci sono le sevizie: non poteva passare per un dolo d'impeto compiuto per la paura che Yara parlasse.

Non ho mai capito alla fine se il sequestro c'era o non c'era, ma comunque c'era ovviamente la minorata difesa ... insomma davvero poteva prendersi meno dell'ergastolo (ovvero 30 anni dopo lo sconto)?

Trent'anni con la Gozzini diventano 22 e mezzo, ma da colpevole di un reato orrendo (sevizie incluse) e quindi addio famiglia ed amici e poi in carcere ... guardati le spalle in tutti i sensi, per una ventina d'anni.

L'ergastolo non ostativo invece, se non sbaglio, permette di accedere ad una specie di libertà vigilata dopo 26 o 27 anni, che sono di più di 22, ma vissuti da "innocente per molti" e tra i molti ci si può mettere la famiglia e probabilmente anche un bel pezzo della popolazione carceraria, il che significa meno rischi in carcere.

Infine, dovevano proprio Salvagni&C "offendere" così tanto?

E chi?

La polizia e la magistratura?

Quanto sono popolari in carcere la polizia e la magistratura?

Saluti a tutti.

Antonello ha detto...

@Ivana

Mah, ti ho chiesto quali tipi di tracce perche' li di Yara ce ne dovevano essere a iosa insomma, semmai e' ancora piu' strano non ne avessero trovate, e se collutazione fosse avvenuta, decidendo poi di spostare il corpo dalla Palestra, e' chiaro che immediatamente dopo si dev'essere nell'ipotesi ripulito tutto con appositi prodotti in Varichina.

Ma hanno controllato, dopo i fatti, non prima credo, fra i fatti ed il loro controllo c'e' qualcosa che continua a sfuggire, a parte i mille "non ricordo" delle compagne e delle amiche alle udienze.

Yara poteva essere tornata indietro?

Si, cosi' dicono i cani ed F.F. in udienza dice che "NON SI RICORDA' di aver sentito il rumore della posta dietro di se, avrebbe visto quindi Yara dirigersi decisa verso la porta principale, e concordo con te che quella doveva essere l'uscita di una ragazza in ritardo, ma Yara doveva arrivare a casa se seguissimo una logica normale e cosi' non e' stato, essendo persino in ritardo, e quindi e' fuorviante utilizzare sempre la logica, qua bisogna capire ed azzeccare il momento in cui i fatti hanno preso una piega imprevedibile per Yara, che non poteva prevedere, che l'ha portata poi a cio' che e' stato rinvenuto anziche' a casa a mangiare.

E quindi, se la variabile e' accaduta proprio li all'uscita io dicevo appunto che non sono molte le ipotesi per cui Yara avrebbe potuto decidere di uscire dalla porta di emergenza.

Perche' dalla porta di emergenza? Perche' i cani si sono praticamente mangiati il maniglione di quella porta.

Perche' da quella Palestra in qualche modo ed in qualche tempo Yara e' con certezza uscita, e le uscite, passato il corridoio per come Yara lo avrebbe passato vista da F.F., sono esattamente due, quindi o dalla porta principale, o da quella di emergenza, se da quella di emergenza forse per fuggire a qualcuno che aveva visto sul piazzale o avendo fintato di uscire da quella principale e quindi non volendo farsi vedere dal patrigno di una sua compagna per poi uscire con un motivo suo da quella di emergenza o dirigersi verso gli spogliatoi.

Pee parlare con una Maestra dici, mah, sono le 18,50n Yara e' piu' che in ritardo, e le dichiarazioni dicono che l'unica maestra era la Brena ma doveva essere gia' al piano superiore a seguire una lezione di Hip Hop di un'altra allieva.

E perche' avrebbe potuto voler nascondere al patrigno di una sua compagna di Palestra che stava andando verso gli spogliatoi o verso la porta di emergenza?

Se avesse avuto qualcosa da fare verso gli spogliatoi, di cui si era dimenticata, uscendo dopo dalla porta principale forse impiegava ancora piu' strada che ad uscire da quella di emergenza e, se era una cosa che doveva nascondere, si sarebbe rifatta vedere dal patrigno della sua compagna per la seconda volta, alche' due domande sapeva di farle sorgere, forse.

Stefania ha detto...

LUCA CHELI WROTE:


Anonimo Luca Cheli ha detto...
Una domanda ed una considerazione su quanto riportato leggersi nella sentenza della Cassazione.

Domanda: ma cosa significa esattamente che ad un dato momento i reperti erano disponibili alla difesa? Significa forse che potevano Capra e Gino mettersi per conto loro a tamponarli, cercare di estrarre nuovi profili e così via? Potevano per esempio prendere la manica del giubbotto, farsi la loro estrazione del DNA della Brena, eventualmente testrlo per metilazione?

Se è così certamente la difesa ha mancato una grossa opportunità.

Se invece si intende "guardare ma non toccare", allora onestamente mi fa tanto due di picche con briscola a fiori.

--------------------------------------------------------------

Ellapeppina! Sei stato chiarissimo! Era quanto ho cercato di dire io stamane (non con la tua stessa chiarezza). Inoltre mi pare lo stesso imputato abbia chiesto la super perizia. E' stato ascoltato? Non mi pare.

A mio avviso c'è parecchio materiale per la Corte di Strasburgo, sperando non ci mettano anni a sentenziare .... Certo, sarà necessario preparare a modino l'appello ma a mio avviso le indagini ed i tre gradi di giudizio ai quali è stato sottoposto Massimo Bossetti non hanno consegnato un sicuro colpevole al carcere a vita ma solo lacune, aggiustamenti, voli pindarici che non possono che lasciare l'amaro in bocca a chiunque stia a cuore la Giustizia.

Stefania

Ivana ha detto...

Per Luca

ma cosa significa esattamente che ad un dato momento i reperti erano disponibili alla difesa? Significa forse che potevano Capra e Gino mettersi per conto loro a tamponarli, cercare di estrarre nuovi profili e così via? Potevano per esempio prendere la manica del giubbotto, farsi la loro estrazione del DNA della Brena, eventualmente testrlo per metilazione?
Quando M. G. Bossetti è stato iscritto nel registro degli indagati, la difesa ha nominato la dott.ssa Gino che ha partecipato agli ulteriori accertamenti effettuati. I reperti stessi sono stati resi disponibili alla conclusione delle indagini preliminari, ma nessuna richiesta di esame specifico è stata avanzata dalla difesa che solamente quando l’esame di tutti i consulenti (sia del P.M. sia della Difesa) era stato ultimato, ha richiesto una perizia generica, rendendo palese l’intento dilatorio di essa.
L’estrazione del profilo genetico di Ignoto 1 era avvenuta, comunque, sotto il controllo dei consulenti tecnici della persona offesa.


Quanto poi a quanto fatto od omesso dalla difesa, io ho più volte e per iscritto (oltre che verbalmente a Salvagni) espresso dubbi su questo o quell'aspetto e detto che si poteva fare altrimenti.
Così pure, ovviamente, per il DNA sintetico stesso, che non è mai stato presentato in maniera organicamente strutturata.


Condivido.


Ivana ha detto...

se collutazione fosse avvenuta, decidendo poi di spostare il corpo dalla Palestra, e' chiaro che immediatamente dopo si dev'essere nell'ipotesi ripulito tutto con appositi prodotti in Varichina.

Avevo scritto che se colluttazione fosse avvenuta, credi che nessuno si sarebbe accorto della presumibile confusione rumorosa creata?

Stefania ha detto...

Ivana wrote:

Avevo scritto che se colluttazione fosse avvenuta, credi che nessuno si sarebbe accorto della presumibile confusione rumorosa creata?

------------------------------------------------------

La mia risposta:

ebbene, forse non è chiaro il contesto nel quale è iniziata l'intera vicenda. Una delle cose delle quali siamo tutti certi è che Yara ed il suo stereo siano giunte in palestra. Una palestra che non era sgombra ma piena di bambine che stavano facendo lezione. Di cosa? Di ginnastica ritmica. Ogni esercizio di ginnastica ritmica è accompagnato da una base musicale.

Sicuramente durante la lezione, le ragazzette provano gli esercizi dove non solo la difficoltà delle figure ma la capacità di eseguirli in modo coordinato con musica è compagne è oggetto di valutazione durante le competizioni.

Possiamo qui trovare una testimonianza abbastanza chiara:

https://www.youtube.com/watch?v=DX-f9CZlEY8

Dobbiamo considerare inoltre che le ginnaste durante l'esercizio usano l'intero tappeto e quindi in alcuni momenti si trovano parecchio distanti tra loro. Tutte devono poter sentire bene la base musicale pena la mancanza di coordinamento tra loro.

Quindi, pur essendo una mera ipotesi, non è possibile escludere che ci sia stata una lite all'interno degli spogliatoi oppure nei corridoi senza che chi era impegnato in palestra potesse udire.

Il fatto non si siano trovate tracce ematiche non esclude a sua volta ci sia stata una lite all'interno degli spogliatoi oppure nei corridoi.

Una botta in testa non lascia segno alcuno e credo che sudore, capelli e dna delle atlete all'interno di quello spogliatoio sia cosa assolutamente normale visto che al suo interno si spogliano e si rivestono.

Stefania

Vanna ha detto...

", può darsi tutto, il punto è che la difesa non ha preso posizione come avrebbe dovuto.
Non lo dico io, lo dicono i giudici...se non è vero qualcuno si attiverà di conseguenza."

Tu cosa pensi, intanto.
Non metterti dietro lo scudo dei giudici.
Non puntare il dito sulla difesa perché sei smentita da tutto quello che la difesa ha fatto e detto.

La difesa, che sta nel territorio e non nell'iperuranio, sapeva bene cosa girava lì e ha chiesto, ha detto. ma non è stata accolta neanche la verifica, bastava quella fatta con kit scaduti e senza una presenza legale.

Ignoto 1 chi é?

D. Guerinoni chi è?

Il guardiano del faro chi é?

La S.B. chi è?

Le amichette di Y chi sono?

La palestra è stata chiusa?

I cani dove andarono?

...a riposo li mandò.

Guglielma Vaccaro ha detto...

@Luca Cheli

si chiamano indagini difensive, quelle che la difesa annuncia di voler fare adesso...e prima del processo? Hanno provato a farle durante e giustamente è stato detto loro di no, perchè non funziona così.

Alla chiusura delle indagini preliminari potevano acquisire i reperti per valutare insieme ai propri consulenti le verifiche piùù opportune, i giudici scrivono che mai è stata avanzata richiesta.
Questo è, poi potete continuare ad arrovellarvi su amiche, palestra, istruttrice, complotti, dna sintetico, ecc.ecc., tutto quello che volete, rimane un passatempo, o un modo per sfogare comprensibili delusioni...tuttavia, magari, potreste chiedere chiarimenti a chi di dovere.

"Scusi, le motivazioni della Cassazione dicono il falso?"

antrag ha detto...

L'"arzigogolosa" ha finalmente manifestato il suo volto ed il suo ruolo di "cortigiana" dei vincitori potenti …


Da oltre un anno avevo messo in guardia tutti!

Chiara ha detto...


Blogger Guglielma Vaccaro ha detto...
Molto semplice: dei papiri annunciati sui social (e pure qui dentro) la difesa in aula non ha dimostrato nulla, si è limitata a dire "Bossetti è innocente e voi siete cattivi!"
Questo è il riassunto, capisco che non piace ma cosi è.

28 novembre 2018 13:51:00 CET


VANGELO. AMEN.

Antonello ha detto...

@Ivana

"...Ivana wrote:

Avevo scritto che se colluttazione fosse avvenuta, credi che nessuno si sarebbe accorto della presumibile confusione rumorosa creata?

------------------------------------------------------..."

Si, avevi anche scritto che avevano controllato ed io a quello rispondevo prendendo atto degli sbalorditivi 2 mila e 500 "Non ricordo" delle compagne e soprattutto amiche, qualcuna tra l'altro ha anche ridimensionato la propria amicizia con Yara che gli si ventilava per capire alcune cose piu' intime.

E quindi puoi immaginarti la parola d'ordine che eventualmente sarebbe girata, te dici che no, ed anche io dico che no, ma dicevo che no anche rimanendo sbalordito dei "Non so", "Non ricordo" a seconda di chi gli poneva le domande e quando gli erano state poste, eppure, eppure sono li agli estratti di verbali, allucinante secondo me ma vero purtroppo.

Poi la tua domanda a me sembra non precisa, nel senso che una lite in un qualunque posto all'interno di quella struttura comprensiva della Palestra avrebbe avuto forse in quegli attimi un senso, ad esempio viceversa all'esterno della struttura ma all'interno della Polisportiva ne avrebbe avuto un altro, ad esempio nel cortiletto indicato da qualche amica di Yara avrebbe potuto essere non visto e non udito dal di dentro.

La partita iniziava nel campo alle 20 credo, e quindi i giocatori erano o al bar o negli spogliatoi anche loro, ed in ultimo esame dipende, alcune donne strillano se gli dici che hanno un ombretto che non ti piace, altre non fiatano se gli dici che le hai tradite, anzi ti perdonano e ti seguono come cagnoline.

Aldila' della provocazione intendo che dipende dalle/dai contendenti, se avevano o no insomma l'interesse o meno a farsi sentire, dipende dall'ipotetico nodo per cui poteva esserci una lite che stiamo solo ipotizzando.

All'interno invece della struttura, si non so, bisogna vedere se appunto, come diceva anche Stefania, anche gli allenamenti avvengono con la musica, non so, ma credo che in parte sicuramente, e sarebbe interessante sapere se cosi' fosse abitudinariamente alla fine di ogni lezione che magari poteva essere ij precedenza tesa ad una qualche preparazione e riscaldamento fisico, non so vado a tentoni anche perche' se si spera di avere lumi su questa storia dagli atti di accusa stiamo freschi.

E li chiamo Atti di accusa con un significato ben preciso.

Eppure tutto quanto rinvenuto, a parte la gola tagliata ed i polsi, sembrano tracce frutto di una lite abbastanza pesante, ed anche li sono partiti invece dall'assunto che chi aveva aggredito Yara non doveva conoscerla (a parte che sarebbe volontariamente salita sul camion appunto di uno sconosciuto).

Ma mi domando perche' aggredita, intimorita, ricattata, umiliata, tramortita non bastava, bisognava tagliatle la gola ed i polsi, forse appunto perche' invece non potesse rivelare chi l'aveva aggredita e che quindi conosceva bene?

O dobbiamo tutto razionalmente riportare il tutto ad una feroce punizione ed esplosione di rabbia con dimostrazione insomma di muscoli, a meta' fra il criminale che se ne frega insomma e "questo a me non lo dovevi fare", sembra il "Lei non sa chi sono io" di certi Laureati.

Tu analizza la mia risposta, intanto io continuo a pensare al Terzo Pupillo di Fatima.



@Gugly

"...Questo è, poi potete continuare ad arrovellarvi su amiche, palestra, istruttrice, complotti, dna sintetico, ecc.ecc., tutto quello che volete, rimane un passatempo, o un modo per sfogare comprensibili delusioni..."

Ma anche fosse, ma, a te, cosa te ne deve fregare? Ti interessa? Sei gelosa che gli altri semmai abbiano un passatempo abbastanza piu' serio del tuo?

Ma quale problema hai?

La pensi come hai ripetuto un milione di volte? Benissimo, e quindi cosa ripeti a fare?

Ti piacciono i pappagalli?

Biologo ha detto...

Continuo a leggere delle accuse rivolte alla difesa di Bossetti che sono totalmente prive di senso. E non mi riferisco alla bontà o meno delle ragioni giuridiche con cui li si attacca. Parlo di un aspetto meramente logico.

Pretendere delle analisi da parte della difesa prima del processo è totalmente assurdo per una ragione molto semplice: prima del processo, tranne quella famosa tabellina di Word con elencati gli alleli di quel profilo definito Ignoto 1, non esisteva nessun documento cartaceo, nessun file, nessun CD, da cui poter apprendere quali erano, nello specifico, i dati scientifici attraverso i quali si era giunti a quel profilo Ignoto 1.

Pretendere che una difesa si lanci in analisi di questo tipo, alla cieca (sempre ammesso che vengano concesse), prima ancora di vedere i risultati scientifici su cui si basa l'accusa formulata all'indagato è come pretendere che un chirurgo si lanci in una complessa operazione senza prima studiare le analisi di laboratorio e i risultati della diagnostica per immagini.

E per questo che tutte le polemiche giuridiche sul punto sono totalmente sterili.

Wolf ha detto...

Tracce della Brena sui polsi del giubbino, messaggi tra sorella e fratello cancellati dai cellulari. Non bastavano per effettuare una approfondita indagine forense sui loro cellulari?. I messaggi cancellati, volendo, si possono benissimo recuperare. Hanno almeno provato a recuperarli?.

antrag ha detto...

La cosa grave è che persone, a detta del sistema giudiziario, entrate nelle indagini vengano scagionate senza che venga spiegato il perché, in nome della privacy.
Ma il segreto istruttorio non avrebbe dovuto coprire l'intero percorso delle indagini su queste persone? Invece l'istituto s'interrompe sui loro nomi e sui dubbi ma si riapplica per dire genericamente che non sia stato trovato nulla di rilevante a loro carico.

E da qui la genia di Ivane, Chiare, Vaccare, anonimi turpiloquenti che riveriscono i risultati dell'inchiesta… Costoro non si preoccupano dei veri percorsi delle indagini e chiedono solo rispetto per i loro "percorsi conoscitivi" … che colludono col sistema.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Biologo, prima del processo ma DOPO la chiusura delle indagini preliminari potevano vedere gli elementi raccolti, non li hanno chiesti...
Andate avanti.

Bruno ha detto...

@Wolf. scrivi :Tracce della Brena sui polsi del giubbino, messaggi tra sorella e fratello cancellati dai cellulari. Non bastavano per effettuare una approfondita indagine forense sui loro cellulari?. I messaggi cancellati, volendo, si possono benissimo recuperare. Hanno almeno provato a recuperarli?." Non credo proprio che l'abbiano fatto. Non so se si è ancora in tempo a "leggere" quanto c'era scritto nella sim.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Biologo, 60 faldoni da esaminare prima di andare a processo...

Guglielma Vaccaro ha detto...

Dimenticavo i reperti, anche quelli disponibili

Stefania ha detto...

Ma io mi domando, un avvocato che è sicuramente occupato nelle cause dovute ai parcheggi condominiali, alla immondizia ed all'orario dell'accensione delle luce dei citofoni deve venire a spiegarci che un avvocato, pagato da una persona che nulla poteva permettersi, doveva chiedere di esaminare 60 faldoni prima di andare a processo? Ovvero, questa signora che ci guarda sorridente attorniata da tomi che sembrano fotocopie ma forse sono fascicoli, puo' domandarsi per qual motivo non si sia chiesto di esaminare 60 faldoni prima di andare a processo? Fermi tutti! Arriva la Difesa dell'imputato e scusate ma non si fissa uno straccio di udienza di Primo Grado sino a quando noi non si saranno visionati 60 faldoni. Ma dove siamo? Su Scherzi a Parte? Tutti sicuramente a dire "Salvagni, Camporini e prima ancora l'Avv. Dott.ssa Guzzetti Silvia dovevano chiedere. Cosa? I faldoni? Ma io me ne strafotto dei faldoni! Io voglio vedere le prove e queste chiedo. E le ha chieste anche l'imputato! Sino alla fine di tutti i gradi del processo. Non dei faldoni! Ma di cosa stiamo parlando?

Stefania

Stefania ha detto...

A proposito: io ho preferito essere casalinga piuttosto che befana. Stefania

Guglielma Vaccaro ha detto...

Stefania, non renderti ancora più patetica, nei faldoni ci sono tutte le risultanze delle indagini, i reperti sono le prove (compresi vestiti, accessori ecc)

Poi se vuoi continuare ad alimentare il livore che ti fa sparare perle straordinarie di comicità fai pure

Stefania ha detto...

Io non ho nulla da che spartire con Lei, GUGLIELMA. Non era possibile visionare e gestire 60 faldoni (sempre fossero 60, non mi importa ... troppi) perchè fosse dato lo stesso spazio ad accusa e difesa. Ci hanno messo anni per arrivare a Bossetti (secondo la sentenza di Cassazione) per arrivare a Bossetti? Ebbene date lo stesso tempo a Bossetti per difendersi. Oppure si deve ammettere il processo non è stato giusto (ovvero non è stato dato lo stesso spazio e tempo ad accusa e difesa). Comica? Vero. Ma i pagliacci sorridono tronfi nell'immagine che hanno scelto per i loro profili. Bella roba.

Stefania

Guglielma Vaccaro ha detto...

Cambiato discorso vedo...allora gli elementi (rectius le prove della Procura) da esaminare prima del dibattimento c'erano!! Ah, le indagini sono chiuse a fine febbraio 2015, l'udienza preliminare si è celebrata a maggio dell'anno successivo, decine di persone nel pool...mah

Stefania ha detto...

Le ha pagate Lei quelle persone? Con i proventi derivanti dal suo impiego da professionista della materia (mica come le casalinghe che qui scrivono ....... che mal ce ne colga!) ....Ce lo racconti, Guglielma.

Stefania

Guglielma Vaccaro ha detto...

Errata corrige: ovviamente l'udienza preliminare è stata ad aprile 2015, per il resto qualche gattina da tastiera continua a rendersi patetica, pazienza.

Luca Cheli ha detto...

La mia domanda non era retorica: quanto era ampia la disponibilità dei reperti? Quanto i consulenti della difesa erano liberi di ricercarvi elementi a favore del proprio assistito?
Erano a loro disposizione per compiere tutte le indagini genetiche, chimiche o fisiche che avessero desiderato?
Era un "noi abbiamo finito, adesso fate pure voi" da parte dell'accusa?
p
Lasciamo perdere cosa ha fatto questa difesa, io voglio sapere cosa avrebbe potuto fare un'altra difesa se avesse sfruttato tutte quelle opportunità che si dice questa non abbia colto od addirittura voluto cogliere.

diadem ha detto...

Una delle poche certezze del mondo è la costante presenza della trollona chiamata Gugly o Guglielma Vaccaro su ogni cosa che riguardi Bossetti. Abbiamo capito come la pensi, e non hai ragione anche se stai sempre qui a rompere le palle e continui a dire sempre le stesse cose.

Evidentemente hai una vita proprio grama per ridurti a fare la trollona in un blog come questo. Poveraccia.

Antonello ha detto...

Io mi ripetero' con due domande fondamentali a cui l'Accusa non si e' amnco sognata di rispondere:

1) Che bisogno aveva il Custode, nei giorni immediatamente successivi ai fatti, di dichiarare di essere stato in casa propria dalle 17,40 alle 19,00 coprendo il lasso di tempo specifico che andava appunto dalle 17,40 alle 19,00, se poi alle 18,45 dice di aver preso il furgone posteggiato di fronte alla Polisportiva per andare a Ponte San Pietro ad accompagnare un giovane atleta alla Stazione dei treni?
Dalle 18,45 alle 19,00, sembra una quisquillia, un quarto d'ora, ma se ha mentito ha accettato un rischio e quindi deve aver avuto una motivazione ben valida, non solo per mentire, ma anche per coprire un determinato lasso di tempo piuttosto che un altro, Quale?
Non aveva bisogno di mentire per coprire il range che andava dalle 18,45 alle 19,00 perche' era sul furgone con un testimone, quindi perche' ha mentito in quella dichiarazione piuttosto che in altre?
Yara poi sarebbe uscita alle 18,50 dalla Polisportiva agli Atti, 10 minuti prima delle 19,00, ma perche' il Custode allora dichiara mentendo di essere stato in casa fino alle 19,00?

2) Quale bisogno aveva la Brena di mentire sul mezzo con il quale si sarebbe portata alla Polisportiva giunta alla Stazione dei treni di Ponte San Pietro alle 18,24?
Perche'mentire su un particolare apparentemente cosi' ininfluente andando poi a dichiarare di aver visto Yara alle 18,30/18,35 in Palestra?
E con quale mezzo poi e' andata alla Polisportiva? Con chi? Che bisogno aveva di mentire accettando un rischio abbastanza importante avendo poi la storia degli sms da spiegare e sopratutto il suo Dna sulla manica del giubbotto della vittima rinvenuta tre mesi dopo ma rilasciato con certezza logica dopo la sua scomparsa?

3) In informatica, si ricordava poco sopra, si possono recuperare dati da postazioni di memoria di qualsiasi tipo, anche dati insomma cancellati persino anche dopo una decina di formattazioni, quindi poche storie, tutti gli hard disk presenti in questa storia, tutte le Sim, tutti i cellulari, tutti i pc, potevano far riemergere qualche verita' sicuramente scomoda, e' stato fatto?

4) Quale spiegazione hanno dato, ai dubbi di cui sopra, le fantomatiche approfondite indagini che l'Accusa e gli inquirenti avrebbero portato avanti sul Custode e sulla Brena?

P.s. poi avrei due domandine sulle due professioniste che continuano a sprecare il loro prezioso tempo trollando e tentando di dettare l'agenda delle discussioni in questo blog ma preferisco non scriverle per rispetto del tema del post.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Luca sì, potevano fare tutte le indagini difensive che volevano, ma questo dal momento dell'arresto (test di paternità, escussione di testi per confermare alibi ecc) e quindi tutte le analisi ritenute opportune.

Mi è sembrato di sentire miagolare un'altra micetta da tastiera...

Anonimo ha detto...

P.s. poi avrei due domandine sulle due professioniste che continuano a sprecare il loro prezioso tempo trollando e tentando di dettare l'agenda delle discussioni in questo blog ma preferisco non scriverle per rispetto del tema del post.

Una delle poche certezze del mondo è la costante presenza della trollona chiamata Gugly o Guglielma Vaccaro su ogni cosa che riguardi Bossetti. Abbiamo capito come la pensi, e non hai ragione anche se stai sempre qui a rompere le palle e continui a dire sempre le stesse cose.
Evidentemente hai una vita proprio grama per ridurti a fare la trollona in un blog come questo. Poveraccia.


Basta saltare a piedi pari tutti i post delle due tricoteuses e pure i post scritti per replicare a qualcosa che abbiano scritto. Non si perde nulla e la lettura del blog ne risulta più agevole e piacevole.

Haddock

Vanna ha detto...


Riporto il seguente:
"Anonimo ha detto...
Mentre noi cerchiamo di capire come siano andate le cose quella sera di Novembre a Brembate perché le motivazioni delle tre sentenze di condanna ci sembrano carenti a vari livelli, quelle due qui cosa cercano di fare?
Hanno il loro condannato al carcere per tutta la vita … e allora cosa cercano ancora qui tra noi? Questo è un mistero che si aggiunge a quelli che in quanto tali emergono nettamente dalle indagini e dai tre processi.
Cosa ci fanno loro qui allora?
Sembrano fare parte dello stesso ingranaggio giuridico che, arrivato alla sua conclusione naturalmente, non ancora si è fermato…

26 novembre 2018 21:30:00 CET"

Cosa cercano qui?
Cercano rogna anonimo o pane per i loro denti.
Certo è che, se non mollano a dire scemenze e insulti, vuol dire che hanno paura loro o chi per loro, che se ne continui a parlare, a puntare il dito sui Signori delle Caste abbarbicati nei loro castelli costruiti di tomi e sentenze invalicabili, infallibili, non equi.
"In dubio pro reo" diventa il contrario, chissà perché?

Il dna condanna?
Non è vero: quello abbondante, completo, determinato con certezza ha portato alla libertà.
Altri non sono stati utilizzati.
Quindi il dna a cosa serve?
A quel che fa comodo per liberare o condannare il nuovo Barbablù.

Confronti?
Non se ne fanno, bastano quelli fatti all'acqua di rose, a porte chiuse senza presenza di legali, bastano le strisce!





Anonimo ha detto...

Dove c'è Guglielma, si litiga vedo...
Ho lasciato che passasse molto tempo prima di intervenire per dare modo di capire che chi litiga ovunque e sempre sei tu :-)
Detto questo, ogni volta che scrivi su questo caso dimostri di essere completamente disinformata.
nonostante siano passati quattro anni non hai fatto nulla per informarti su questo caso, e si che sei un legale e avresti avuto meno difficoltà di noi a farlo.
Sei rimasta all'ordinanza di arresto, appiattita sulle tesi della procura senza far fare ai tuoi neuroni il minimo sforzo.
Roberta

Antonello ha detto...

Mah, in se due esperte professionali in Diritto non e' che danneggino una pacifica discussione su un caso, assolutamente.

Il problema e' un altro, e' che vorrebbero asservire la ricerca della verita' a qualcosa di giudiziario e cioe' che loro respirano tutti i giorni, si sono insomma realizzate in qurl mondo e tendono a perdere i ounti di riferimento se entrano in altri mondi, dunque tendono a riportare l'agenda dei temi al loro mondo giusto perche' altrimenti si sentirebbero pesci fuori dall'acqua.

Ma poi si, anche i modi, addirittura insultando e provocando (Gugly, Chiara meno ed in maniera piu' sofisticata), na roba che non solo e' inguardabile ma e'anche proprio antifunzionale strumentalmente, e' diversivo e sviante.

Cerchiamo di essere chiari ed indulgenti, sono due mondi proprio diversi, chi investiga cercando la verita' vive di dubbi, chi sentenzia dovrebbe vivere senza dubbi, e' sintomatico se un mondo sj ritrova nell'altro, e le due cose non si conciliano assolutamente se si vuole discuterne imponendo la propria sull'altra visione.

Non solo ma chi investiga ha proprio la paura innata di innamorarsi della propria tesi, mentre chi sentenzia a volte con la propria tesi ci convive per la vita, sono due mondi che possono dialogare solo se uno non cerca di imporsi sull'altro, proprio perche' hanno fini, obiettivi, a volte pure conclusioni diversissime e tante volte opposte, come si puo' purtroppo a volte ammirare.

Ecco, ma solo che per arrivare ad un'analisi del genere ci vuole un tipo ed una dimensione del rispetto che non si trova chiaramente sotto ai cappelli dei laureati, e capita cosi' che ognuno voglia imporre qualcosa per l'altro del tutto errato anche solo sentire.

Per chi investiga la Prova e' quasi matematica anche se poco materiale od immateriale del tutto, per chi veste la toga probabilmente il solo ritrovare un Dna, anche se se ne sono trovati altri mille considerati ininfluenti, diventa un Prova Regina, le due cose non sono mediabili, non esiste un compromesso, proprio perche' partono da presupposti di oggettivita' diversi.

E si spera che dobbiamo parlare di persone mature ed in buona fede, perche' se leviamo il beneficio della buona fede ci sarebbe da sentirsi affranti.

Stefania ha detto...

Blogger Chiara ha detto...
Per me, chiunque disprezzi un qualunque mestiere onesto, vale meno dell'unto sul polpastrello con cui digita sulla tastiera. Fai schifo Stefania, detto col cuore proprio. Vergognati. ....

27 novembre 2018 08:27:00 CET

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Antonello, sei riuscito a strapparmi un sorriso!

Hai appena scritto questo: "Ma poi si, anche i modi, addirittura insultando e provocando (Gugly, Chiara meno ed in maniera piu' sofisticata) ..."

Non sapevo tu fossi anche un fine umorista! :-)

Stefania

diadem ha detto...


Ma pensa te, sia Chiara che la Vaccaro sono due avvocatesse, pensa in che mani siamo quando ci affidiamo a gente 'titolata' visto quel che scrivono qui.

Detto questo:

nella sentenza della Cassazione, che loro ovviamente citano come VANGELO, sapete che c'é scritto?

-1) che Bossetti cercava siti web PEDO-PORNOGRAFICI. FALSO, in realtà gli stessi accertamenti che sono stati fatti in merito hanno dato esito negativo, il CC che ha analizzato il computer non ha trovato niente di pedo-pornografico, checché ne dicano le Bruzzoni e le Vaccare. Questo è dimostrato dal fatto che Bossetti non ha avuto condanne aggiuntive per pedo-pornografia, oltretutto.

EBBENE, la CASSAZIONE RITORNA SULL'ARGOMENTO E RIPORTA I SITI DA PORNO A PEDO-PORNOGRAFICI, come se non fosse niente di speciale: solo trasformare un trastullo trovato anche nel computer di Casa Gambirasio ad un fatto potenzialmente perseguibile penalmente. Evidentemente TUTTO FA BRODO.

2) la Cassazione, dice che è attestato come Bossetti abbia viaggiato numerose volte con il furgone vicino alla palestra. ANCHE QUI RIPESCANO IL VIDEO DEL FURGONE, che è stato smontato già nel PRIMO APPELLO E MAI MESSO AGLI ATTI. Non so se mi spiego!

3) la Cassazione, dice che Bossetti ha fatto salire Yara, l'ha STORDITA e poi l'ha portata a Chignolo d'Isola. Chiaro no? NO! Infatti, non è sempre stato detto che Yara è fuggita in mezzo a quel campo? Ma poi come potrebbe NON essere così, visto che il 26 novembre faceva FREDDINO per consumare un rapporto sessuale all'aperto, o sbaglio?

4) la Cassazione motiva l'omicidio con aggressione sessuale. MA QUALE AGGRESSIONE SESSUALE: YARA E' MORTA VERGINE. Bossetti l'avrebbe mezzo spogliata, danneggiando più la maglietta e la felpa del giubbotto (impossibile senza togliergli un pò di abiti) e poi l'ha tagliuzzata sulla schiena e dintorni. Ma NIENTE DI NIENTE è stato trovato sulle parti genitali!

Ricordo che al signor 'Innocent' del caso Mastropietro hanno tolto l'accusa di violenza sessuale eppure il pube della vittima era asportato!

In sostanza: l'impianto accusatorio dei precedenti giudizi è ulteriormente ROMANZATO, al punto da prendere per buoni gli indizi che prima erano stati addirittura scartati, specie dopo che durante il processo erano stati chiaramente SMENTITI E DEBUNKATI dalla difesa.

4) la Cassazione dice anche che Bossetti è tornato verso le 20.00 di sera. Anche ammettendo che Bossetti tornò un pò più tardi, CHI DICE CHE E' TORNATO PER LE 20? E quando si sarebbe cambiato i vestiti sicuramente sporchi di erba, sangue e fango, visto che è stato in quel campo a tagliuzzare Yara (ma perché?) per 20 minuti?

E tante altre ce ne sarebbero da dire, ma una parola sola si aggiunge. Questa sentenza NON E' IN MIO NOME! VERGOGNA!

diadem ha detto...

X Haddock: certo bisogna ignorarle, ma quando è troppo è troppo, lascio questa pagina il 1/11 e al 28/11 trovo sempre le vaccarate in ultima notizia. Ma non hanno nient'altro da fare? Pare di no. Detto questo, volete vedere come 'il DNA NON SBAGLIA MAI?''

I FATTI: estate 2002. Un uomo di 39 anni e la sua fidanzata di appena 24 vengono aggrediti a scopo di rapina da un uomo di media corporatura e di etnia est-europea, armato con una Makarov automatica e utilizzante una vettura con targa dell'Est Europa.


http://www.repubblica.it/online/cronaca/livorn/killer/killer.html

''FIRENZE - Cento, mille, un milione di volte il Dna dell'assassino sconosciuto è stato comparato con i codici genetici di pregiudicati schedati in mezza Europa. Cento, mille, un milione di volte la lucina è rimasta spenta, la comparazione è fallita. Un giorno, però, in un ufficio di Scotland Yard, a Londra, la lampadina si è illuminata: i due Dna messi a confronto coincidevano. .. Il Dna ha inchiodato Peter Neil Hankin, anonimo barista del Beckley's pub di Litherland, vicino Liverpool.''

Notare i numeri: 100, 1000, 1000.000. Come se fosse Antani.

"Altrimenti non lo avremmo mai preso" confessava ieri un ufficiale dei carabinieri. Invece Peter Neil Hankin è stato arrestato giovedì in Inghilterra in esecuzione di un ordine di cattura internazionale che il pm dell'inchiesta, Giuseppe Rizzo, aveva ottenuto nelle settimane scorse dal gip. E' in carcere e il suo arresto già lo raccontano come un prodigio di polizia scientifica. Hankin era infatti insospettabile.''

Insomma, NESSUN DUBBIO. COLPEVOLE. PRODIGIO della 'scienza'. Anzi, della polizia scientifica. Lui era insospettabile e così lontano dall'Italia.

Possibilità di errore? I carabinieri scommettono: "No, al 99,9 periodico per cento".

Insomma, la solita solfa ripetuta con Bossetti 11 anni dopo.

Solo che stavolta c'é, tra il dire e il fare, la Manica.

E le cose si ingarbugliano un pò:

''la difesa di Hankin insinua il dubbio di un clamoroso errore di persona, fa vacillare certezze granitiche sulla prova del Dna, scompagina la collaborazione internazionale tra forze di polizia. I carabinieri, a Livorno, l'hanno infatti presa male. "Restiamo convinti del fatto nostro, se qualcuno ha sbagliato è stato Scotland Yard quando nel novembre 2001''.

Ah, l'eccessivo 'garantismo' verso i connazionali.

"Come avrei fatto ad ammazzare una ragazza se non sono mai stato in Italia? Sta a voi provare il contrario" si è invece difeso Hankin col giudice Christopher Pratt.

A Livorno il colonnello Tonzi insiste: "Un testimone si può comprare, la prova del Dna no".


Eh, un testimone si può comprare, giusto...
Ecco come è finita:

'''FIRENZE - La prova del Dna sembrava averlo incastrato. La controprova l'ha scagionato. Tutto in poco più di un mese. Peter Neil Hankin è stato prosciolto ieri da un giudice londinese per "un manifesto errore nella schedatura genetica".

In Italia c'era invece entusiasmo per il successo dell'allora relativamente nuovo impiego del DNA:

''a Livorno i carabinieri avevano festeggiato la soluzione del caso senza però trovare tracce del passaggio di quel "biondino" sulla costa. "Non importa, la prova del Dna è schiacciante" sostennero.''

Invece...

''Il tribunale londinese di Bow Street, di fronte al quale Hankin compare a febbraio e che concede la libertà su cauzione al barista, ordina una controprova del Dna e dopo qualche settimana Scotland Yard ammette l'errore: "Abbiamo esteso la verifica ad un numero maggiore di regioni genetiche rispetto alle 8 controllate originariamente e su una di queste non c'è coincidenza tra il Dna di Hankin e quella dell'assassino della pineta".'''

E il VERO colpevole?

Già. Chi era? ... per sua fortuna non girava con un Daily...

Biologo ha detto...

E la discussione si è spostata sui 60 faldoni. Come se in quei 60 faldoni ci fossero stati i dati sulle 104 ripetizioni del profilo Ignoto 1...

Ma qui sembra che nessuno voglia capire (complici i media che hanno informato con una superficialità scandalosa) che anche in quei 60 faldoni non era presente alcun dato sulle famose 104 ripetizioni del profilo Ignoto 1.

E quei dati non erano saltati fuori neanche per l'inzio del processo quando, ed è scritto chiaramente nel resoconto della prima udienza nelle motivazioni del primo grado, la difesa chiedeva che venissero acquisiti TUTTI i dati raw. E' stato necessario insistere e sentire il RIS raccontare una scusa assurda come quella che voleva i dati del caso Gambirasio dispersi tra quelli di altri casi prima di poter finalmente ottenerne, solo una parte, nel dicembre 2015.

Alla fine i media hanno fatto credere che i dati erano stati consegnati. Ma la consegna fu parziale, i dati delle quantificazioni non si sono mai visti (tranne le solite tabelline in Word), e per alcuni campioni non si sa nemmeno che fine abbiano fatto i raw data dei kit STR.

Perchè tanta resistenza a tirare fuori quei dati raw? Perchè fino alla consegna di quei dati i consulenti dell'accusa non si erano trovati a dover inventare scuse per difendere palesi violazioni a basilari norme di laboratorio. Poi naturalmente il giudice, convinto della colpevolezza di Bossetti, non ha avuto problemi, a chiacchiere, ad aiutarli nel neutralizzare quelle violazioni e a redigere delle motivazioni che i colleghi dei gradi successivi si sono bevuti...

Anonimo ha detto...

L'errore è stato di Scotland Yard che aveva analizzato solo otto regioni invece delle tredici come previsto dalla scienza (15 x la scienza forense).
Si sono accorti dell'errore e hanno scagionato l'indiziato. La storia bisogna raccontarla tutta. Il vero colpevole venne arrestato poco dopo dalla polizia tedesca che aveva trovato la coincidenza tra la copia del DNA ricevuta dall'Italia e quello di un pregiudicato rumeno lì residente. La prova del DNA, anche in questo caso, è stata fondamentale per scoprire il colpevole. Senza di questa sarebbe ancora a piede libero. Il resto sono solo chiacchiere.

Antonello ha detto...

@Anonimo del 29, 17,34

Magari senza neanche sentire i due malcapitati se rimasti vivi, e senza valutare dove fosse quel Dna e se rinvenuto immediatamente dopo i fatti, la differenza qua e' tanta e si fa finta di non vedere per non andare in guerra.

Yara ed i Dna a se connessi, a seconda delle diverse visioni, sarebbe stata per tre mesi ad esposizione e libera contaminazione, ed a differenza della storia del rumeno in Germania sulla vittima sono stati rinvenuti una mezza decina di Dna, alcuni di cui copiosi e visibili ad occhio nudo e di cui le luminari sentenze esimie se ne sono altamente strafregate, compresa geniale P.m.

O perlomeno dagli Atti proditoriamente pubblicati, dev'essere stata una pugnalata pubblicarli, non risulta alcun tentativo di spiegazione di quei Dna, alcuni ancora tutti li sequenziati ma mai riscontrati con dati presenti negli archivi.

Insomma il Dna diventa essenziale e Regina se Regina dimostra di essere, se c'e' un nesso inelufibile di causalita' franla scena ed il momento del delitto presunto e la sua deposizione, ma e' elementare Watson, elementare fino a che non conviene sia tale.

diadem ha detto...

X Anonimo:

Qui si parla di errori metodologici e certezze degli inquirenti. Non so se ci arrivi con la tua testolina a capirlo.

E per un errore sia pure inglese i nostri mass-media e CC erano già convintissimi di avere preso l'uomo giusto, come riportato:

''la difesa di Hankin insinua il dubbio di un clamoroso errore di persona, fa vacillare certezze granitiche sulla prova del Dna, scompagina la collaborazione internazionale tra forze di polizia. I carabinieri, a Livorno, l'hanno infatti presa male. "Restiamo convinti del fatto nostro, se qualcuno ha sbagliato è stato Scotland Yard quando nel novembre 2001 prelevò il Dna di Hankin che fu sorpreso a guidare in stato di ubriachezza", ha replicato il comandante provinciale, colonnello Michele Tonzi. "Pensiamo, in verità, che nessuno abbia sbagliato e che la decisione del giudice inglese sia un atto di eccessivo garantismo verso un connazionale".

Quindi i CC erano convinti di avere ragione, forse non sapevano come avevano fatto le analisi? O se ne fregavano?

Eccole qua, le 'chiacchiere'. Gli errori metodologici sono questi e i RIS non ne sono certo immuni.

Per cui sì, le chiacchiere stanno a zero. Come i buffoni che difendono l'oggettività e l'infallibilità del DNA.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Continuate pure, siete ottimi oggetti di studio

diadem ha detto...

X la Vaccaro

Certo, ma solo per una come te, che sta qui in pianta stabile da anni con il solo scopo di trollaggio sugli articoli di Bossetti.

Antonello ha detto...

Mah, io aspettavo debita autorizzazione per continuare, o non poter continuare, ad esprimere le mie libere opinioni sul caso di Bossetti.

Magari sono anche minacce velate, c'e' uno studio, mah, nello studio ci sono anche gli insulti rivolti praticamente a tutto il blog o vengono inserite solo le risposte che tutto il blog ha indirizzato?

Che metodo si segue insomma nello studio, si tagliano le cose che non convengono e si ammettono allo studio solo le cose che convengono?

Quale sarebbe il metodo didattico di questo minacciato studio? Quello usato con i testimoni richiesti dalla Difesa e rigettati nel caso Bossetti?

O quello utilizzato negando ad oltranza le controprove richieste in ginocchio dal sentenziato che si e' sempre professato innocente?

Perche' anche per instaurare uno studio ci vuole un metodo, possiamo gentilmente sapere quale e' il metodo?

Magari studiamo insieme...







diadem ha detto...

Tanto per elaborare meglio ancora: qualora Hankin fosse stato puta caso, residente in Italia e/o l'avessero estradato senza fare l'esame 'di controprova', adesso starebbe professandosi innocente dalle sbarre dell'ergastolo.

Infatti i CC erano convinti che i giudici fossero troppo 'garantisti' verso un connazionale.

Infatti per loro l'errore era nel prelievo del DNA... a novembre 2001, al controllo di polizia, e NON nell'analisi di comparazione.

Poi è venuta fuori la verità, e la verità dice che il DNA potrà essere preciso quanto si vuole, MA se c'é un errore di repertazione alla base allora sò caxxi.

E certo se sbaglia S.Yard figurarsi da noaltri. Il DNA raccolto nel caso Meredith è un esempio.

Il DNA misto ignoto1/Yara è un altro.

E chissà quanti altri di questi 'errori' vengono fatti.

Se Hankin fosse stato arrestato in Italia, glielo avrebbero concesso il contro-esame? Nel caso di TIZZANI, assistito dal prode Giorgio Portera (lo stesso che diceva che per Bosseti non ci voleva) glielo hanno rifatto e non hanno trovato i risultti ottenuti dai RIS.

SE fosse stato sfigato come Bossetti allora non glielo concedevano, magari dicevano che era finito il DNA disponibile e l'ergastolo restava quasi una formalità.

Purtroppo per lui, Bossetti non vive in uno stato di diritto dove le prove le deve contro-analizzare la difesa altrimenti non sono valide.

Per sua fortuna, Hankin vive evidentemente in uno stato di diritto, uno stato disposto ad ammettere l'errore quando accade. Magari non sempre (ci mancherebbe), ma ci riesce e in questo caso l'ha fatto.

Da noi invece, il garantismo l'hanno fatto con Berlusconi, con tanto di depenalizzazioni dei reati, ma certo non lo fanno con Bossetti che di Boss ha solo il nome.

Gilberto ha detto...

L’unica verità sul caso Bossetti spiace davvero doverlo dire è che le istituzioni non la vogliono la verità. Vogliono un’araba fenice ammantata con quel Dna che è come un Jolly, fa all’uopo quando non c’è nessuna prova. Allora miracolosamente salta fuori l’asso dalla manica, che ti risolve il caso.

Difficile credere che l’istituzione della Giustizia possa mettere la testa nella sabbia? Non lo si può credere che in nome dell’immagine e del prestigio da difendere si possa mettere delle belle fette di salame sugli occhi?

Sarebbe stato sconvolgente se Bossetti, da quelle prove che non si sono volute fare, fosse risultato estraneo ed innocente, che non ci fosse niente di niente a suo carico? Sarebbe stato uno scandalo se si fosse scoperto che una spesa colossale ha portato a non trovare il vero assassino? E sarebbe stato sconveniente scoprire che si era rimosso dalla coscienza qualunque dubbio, qualsiasi contraddizione in grado di mettere in discussione il teorema?

La mera possibilità che nuove analisi sui reperti possano portare a risultati difformi, a un esito del tutto imprevedibile, butta il sistema investigativo e quello giudicante nel più totale sconforto?

La verità nuda e cruda sul caso Bossetti è che era preferibile rischiare di condannare un innocente piuttosto che rischiare l’impopolarità di tutto un sistema che vuole mantenere l’immagine di efficienza, di correttezza e di professionalità.

Scoprire, magari, nel caso di nuove analisi a tutto campo (compresa la paternità), che tutto un sistema di deduzioni e di inferenze era solo un romanzo farlocco… avrebbe messo alla gogna e ridicolizzato un sistema Giustizia sponsorizzato da tanto giornalismo un po’ giustizialista e un po’ leccaculo?

Stefania ha detto...

La verità Gilberto, è che ulteriori analisi avrebbero potuto anche avvalorare la tesi della Procura di Bergamo e consegnare un colpevole certo alla Giustizia che tutti noi auspichiamo e che spesso vediamo ignorata in nome di codici e codicilli che liberano persone che hanno ammazzato ma non troppo.

La verità, quella piu' inquietante, è che chi ha condotto le indagini non si è messo in discussione dimostrando un assioma che non ammette errori quasi i Giudici fossero esseri divini e non umani quindi per loro stessa natura capaci di errori.

Ho sempre sostenuto che nel Sud Italia lo Stato a causa delle vessazioni subite in passato (Borboni docet) sia considerato non un'entità della quale si fa parte ma un nemico da contrastare. Ti fotto, prima che mi fotti.

E questa cosa, nonostante i numerosi aiuti inviati al Sud è rimasta radicata nella popolazione. Tanto ho pensato che per salvare il Sud del nostro Paese e l'Italia tutta sia necessario che i meridionali si ritrovino con i rubinetti chiusi cosi' che si sveglino e scoprano che esiste anche l'orgoglio e non solo la sussistenza.

Perchè tutto questo preambolo? Perchè il processo a Bossetti ha avuto un impronta decisamente politica a mio avviso.

Si è cercato il possessore di partita iva. Spiace dirlo ma questo è il timore che nutro. Vedete che anche al nord avete i mostri? E se questo è servito per preservare affari poco puliti (a prescindere siano coinvolti o meno alcuni personaggi entrati marginalmente nell'indagine a torto oppure a ragione non importa) ben venga.

Sappiamo tutti che una persona che ha un lavoro umile e che ha famiglia (moglie e tre figli) difficilmente puo' permettersi di assumere principi del Foro. E ora siamo qui a leggere chi deride il lavoro fatto dagli avvocati che si è scelto oppure che si è potuto permettere.

Sappiamo anche che chi non è abituato ad avere a che fare con la Giustizia perchè sino al giorno prima era un umile cittadino che campava del proprio lavoro e che non ha gli strumenti necessari per poter scegliere puo' anche fare errori.

E sappiamo anche che gli avvocati hanno fatto tanto, molto, magari non tutto, ma sicuramente sono stati vicino all'imputato ed alla di lui famiglia.

Eppoi succede che siccome "a lor signori non serve" gli esami non si ripetono.

Eppoi si legge solo quello che scrivono in sentenza quelli che invece ne capiscono.

E prende lo sconforto ma soprattutto un senso di "Ingiustizia è stata fatta".

Stefania

Anonimo ha detto...

tutto molto bello, erano due giorni che non leggevo il mio blog preferito perchè non ho pagato la bolletta, ed è sempre più difficile star dietro a tutti i commenti logorroici, specialmente quelli di Antonello, che gli hanno messo:? una spina in culo ?
proporrei un numero massimo di 10 righe per cazzata in modo da renderle più fruibili

Roberta Altea ha detto...

MAH...
Sinceramente io dopo aver visto la Chiara A. far parte attiva del gruppo fogna peggiore che ci sia mai stato su FB perchè amministrato da gente (colpevolista) ignorante, stolta che vive copiando e incollando (e facendo stalking pensante) cose altrui e la Vaccaro con il suo forum pretenzioso senza contraddittorio taggata giusto e solo da un anziano troll, mi sono fatta una idea chiara. MOLTO chiara.
Qualsiasi cosa dicano, in qualsiasi forma la dicano, hanno perso ai miei occhi anche il minimo di credibilità che si concede a chiunque.
Forse è un mese che non commento qui, ma a quanto leggo è un mese che imperversano senza portare nemmeno il minimo contributo sindacale.
Possono sventolarne 100 di lauree... rimangono quelle che hanno dimostrato di essere.
Credibilità ZERO.
E quando parlano gli ZERO quello che dicono equivale a ZERO.

Roberta Altea ha detto...

Guglielma Vaccaro ha detto...
Continuate pure, siete ottimi oggetti di studio.

Sei oggetto di studio da anni. Il troll per eccellenza. L'esempio da mostrare.
come fai a non essertene mai accorta?
ah già che stupida che sono a fare queste domande.

Anonimo ha detto...

che pessimismo, non ti abbattere
fatti per l'ultima volta valere

Antonello ha detto...

@Anonimo/a del 29, delle 23,26

Azz, 10 righe non saranno troppe?
Ma ci riesci poi di sera con un unico neurone ad energia solare o vuoi che ti inviamo un trapanino per suicidarti a giri lenti cosi' riesci ad evitare lo sforzo di andare in bagno senza cagarti addosso?

Forse della spina, ahite', mi sa che ne hai bisogno tu nel cervello se non riesci a capire piu' di dieci righe evitando di sudare stronzate.

E si che ne hanno di mira per beccarti l'unico neurone e dargli quest'ombra fume', se no come faresti ad illuminarci con le genialate di generoso apporto all'argomento che invece riesci a donare volontariamente.

E dopo due giorni ti presenti vomitando le tue stronzate a zig zag come un/a cagnolino/a a cui scappa la pipi' e non se la tiene?

Mazza che autostima di te che devi avere, manco 10 righe riesci a leggere e capire nello stesso momento e vuoi lanciare proposte?

Mah, dove finiremo con questi ragazzini viziati senza Laurea, dai almeno iscriviti a qualche Facolta' prima di lamentarti, se no che figura ci fanno gli altri?

Anonimo ha detto...

Antonello, però non va bene, continui a scrivere troppo:

non è facilmente leggibile soprattutto per chi come me utilizza lenti a contatto

volendo puoi evitare:

"Ma ci riesci poi di sera con un unico neurone ad energia solare o vuoi che ti inviamo un trapanino per suicidarti a giri lenti cosi' riesci ad evitare lo sforzo di andare in bagno senza cagarti addosso?

Forse della spina, ahite', mi sa che ne hai bisogno tu nel cervello se non riesci a capire piu' di dieci righe evitando di sudare stronzate.

E si che ne hanno di mira per beccarti l'unico neurone e dargli quest'ombra fume', se no come faresti ad illuminarci con le genialate di generoso apporto all'argomento che invece riesci a donare volontariamente.

E dopo due giorni ti presenti vomitando le tue stronzate a zig zag come un/a cagnolino/a a cui scappa la pipi' e non se la tiene?

Mazza che autostima di te che devi avere, manco 10 righe riesci a leggere e capire nello stesso momento e vuoi lanciare proposte?

Mah, dove finiremo con questi ragazzini viziati senza Laurea, dai almeno iscriviti a qualche Facolta' prima di lamentarti, se no che figura ci fanno gli altri?"

scrivi coglione e basta, perchè è questo quello che credi

a tuo rischio

vedi che se vogliamo ci riusciamo a capire utilizzando poche parole

Antonello ha detto...

@Anonimo

Ma sei per caso astigmatico?

Io scrivo, nel rispetto del blog, ma anche dei comici commenti a cui preferisco rispondere rispetto ad altri, quanto voglio e come voglio.

Non sei te a dettare le parole ed i commenti altrui, tolto che autocertificano forse dei contenuti diversi dai tuoi, ed il solo pretendere sta castroneria ti autodefinisce, e vedo anche che alla fine comprendi benissimo anche oltre le 10 righe cosa poi uno intende portarti a pensare.

Gli scrittori dettano le battute dei protagonisti a cui danno vita nelle loro storie, ma sfortunatamente per te io ho luce e vita propria, e non uso le battute che vorresti dettare, non solo ma ti invito a usare te stesso per fare le battute che il tuo cervello ti dice, evitando di pretendere stupidamente l'inverso dagli altri, e cioe' che debbano utilizzare le tue manco fossero privi di cervello come te.

Semplice, molto semplice, ma la valutazione te la sei cercata con il lanternino, mica io amo passare il tempo a dirti limpidamente cosa dice la tua immagine che tu stesso dai e rifletti, per questo ci sarebbero gli assistenti e psicologi sociali, qua e' un blog in cui si cerca di ragionare, anche logorroicamente a volte, su un caso.

Questo post non riguarda te e non riguarda me, non e' il caso insomma e non sei il caso, e mi hai beccato prevenuto da identici comportamenti che hanno anche stufato e che vorrebbero dettare l'agenda degli argomenti pilotandola discussione con insulti ed infantili strategie.

Per cui, direi, siamo anche andati O.T. fin troppo per ragionare sui tuoi interventi offensivi, se hai finito con le repliche lasciamo libero il blog di discutere di argomenti ben piu' interessanti del numero dei tuoi neuroni, come di vicende esclusivamente giudiziarie, se su quel livello solo lessicalmente possono definirsi.

Antonello ha detto...

Un altro genio intanto ci dona le sue perle, un internauta che inneggia insomma allo stupro libero ci mancava nel mazzo di genii che abbiamo dovuto mischiare.

http://www.tusciaweb.eu/2018/11/cazzo-ne-fotte-al-ginnasio-mi-stuprato-yara-gambirasio/

Anonimo ha detto...

be, non te la prendere così tanto, scherzo, forse tante volte non sembra, devo mettere le faccine ?, scusami ma non rompere apposta le palle.
questo è un pirla in meno. tanto piacere, non dico più niente e ciao.

Anonimo ha detto...

cazzo, sei simpatico però, ma quella puttana di tua moglie quanto prende ? :)

Wolf ha detto...

Continua la Cassazione nella sentenza a Massimo Bossetti. «Se si volesse seguire la tesi complottista legata anche alla necessità di dare in pasto all’opinione pubblica un responsabile», scrive la prima sezione penale, «è evidente che - ammessa solo per ipotesi la reale possibilità di creare in laboratorio un Dna - si sarebbe creato un profilo che immediatamente poteva identificare l’autore del reato senza attendere, come invece è accaduto, ben tre anni».
__________________________________________________________________________________

Ma chi si vuole prendere per i fondelli?

Sono appunto quegli infruttuosi e spendaccioni tre anni trascorsi a rendere necessaria l'dentificazione di un autore del reato, da dare in pasto all'opinione pubblica.

D'altronde hanno anche confezionato il video tarocco del furgone.

Il bisogno aguzza l'ingegno.

Continuo a ripetere fino alla nausea che il Dna biologico di Bossetti non è mai esistito ed è solo un file dentro un computer.
Si fà prima a modificare un file che creare un Dna sintetico.

antrag ha detto...

Wolf, il grassetto che hai riportato è uno scritto di persona che si inganna, e non adatta al mestiere che fa, oppure che ci inganna e quindi non adatta a nessun altro mestiere.

antrag ha detto...

Stefania, d'accordo con te su tutte le considerazioni che fai sul caso giudiziario a tema in questo blog.

Ma le valutazioni sul Meridione non le condivido. Visto che sono Campano ma naturalizzato Lombardo ti invito a rileggere o leggere Johann Wolfgang von Goethe, tedesco doc, nel suo libro che descrive l'intero viaggio in Italia iniziato nel 1786. Vi ho scoperto aspetti veri, che contraddicono le tue conclusioni, di noi Meridionali, di cui io stesso non ero consapevole.

Stefania ha detto...

Antrag, lo leggero' sicuramente. Grazie. Spero tu non ti sia sentito offeso: non era assolutamente mia intenzione fare questo!

Stefania

Guglielma Vaccaro ha detto...

Quando dico che siete oggetto di studio in appositi corsi non dico balle, ma comunque io conto poco (povera Robertina, come al solito se non litiga non si sente viva)

Volevo solo dire questo: ieri sera l'avvocato ha fatto capire chiaramente che i reperti non li esaminerà MAI (ha infilato una serie di ragionamenti che giusto i non addetti ai lavori possono approvare, gli altri capiscono)

La più grossa: eh, non abbiamo esaminato i reperti dopo la chiusura delle indagini perchè dovevamo leggere i faldoni per preparare l'udienza preliminare...ma come, il processo è solo sul dna e non vai a vedere per primi con i tuoi consulenti gli elementi che potrebbero far uscire di galera il tuo assistito? E' evidente che l'esame potrebbe risultare controproducente e non va fatto (va bene, ma non urlare ai quattro venti che ti negano questo e quello).

Detto ciò, continuate pure, ciaoooooooooo

Antonello ha detto...

@Wolf

"... «è evidente che - ammessa solo per ipotesi la reale possibilità di creare in laboratorio un Dna - si sarebbe creato un profilo che immediatamente poteva identificare l’autore del reato senza attendere, come invece è accaduto, ben tre anni»...."

Credo che il grassetto possa avere un fine diverso dalla sostanza che poi vorrebbe fare da diversivo, bisognava calmare insomma una certa alzata di scudi, e possono aver preferito prima ingannare la parte popolana di quel popolo di scimmie di cui parlava Chisigma potendo cosi' poi "studiare" e dedicarsi ad eventuali popoli diversi.

In sostanza si fa riferimento SOLO alla possibilita', secondo me non a caso, di creare un Dna IN LABORATORIO, "volendo taroccare" qualcosa, per pilotare i ragionamenti e l'alzata di scudi verso una taroccatura MATERIALE e non INFORMATICA della faccenda, se insomma e' come dici tu avrebbero cosi' isolato e diviso le alzate di scudi, semmai una strategia abbastanza spudorata ed anche priva di vera classe giudiziaria, piu' forse incline ad una mentalita' diretta alle caste, secondo loro, piu' ignoranti del paese.

Semmai un'operazione mediatica mica da ridere, ma forse troppo ardita per essere consona ad una sentenza di una "Suprema" Corte, sembra scritta dalla Gugly per capirci, evidentemente hanno incaricato lei di portarci nel blog quella brezza giudiziaria malsana, e vistala in difficolta' hanno tentato di aiutarla, e ce l'hanno fatta, hanno aggiunto un altro mattone a quelli che l'eroica era riuscita ad accumulare in anni di faticosa esperienza.

Mi fa pensare che semmai in mezzo ci siano stati anche cambi di Governo, nel caso insomma i team che lavorano sul virtuale si occupano anche della prosecuzionalita' di certi trasversali affari sembrerebbe.

Na roba abbastanza comica, poi si deve sentir parlare di zappa sui piedi, molto raffinato il tentativo, per farlo purtroppo l'autore/trice qualcosa ha dovuto scrivere, e non mi stanchero' mai di dirlo, piu' si scrive piu' ci si autocertifica, alle volte meno male ed alle volte purtroppo.

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Non abbiamo nessun oggettivo appiglio per affermarlo con certezza, solo quella storia emersa della sporca dozzina della HT immediatamente e emblematicamente messa subito a tacere sui media, e questo semmai e' l'ennesima esibizione di muscoli, forse anche una richiesta di aiuto in un virgulto di disperata sincerita'.

Sembra l'over killer che autonasconde il suo misfatto coprendo il viso della vittima appena macellata prima di andarsene, inguardabile in una sentenza, invece del fiorellino a lato della graffetta hanno lasciato un abbastanza "puzzolente" ricordino.

Urge Imodium in certi ambienti, si spera il nuovo Ministro, gia' in anticipo visitato non a caso dalla geniale P.m., si accorga che il nemico in Italia non e' rappresentato solo dai Casamonica, ed anche li, l'unica famiglia che davanti ai teleschermi ha avuto la sfrontatezza di prendersela con le telecamere l'hanno colpita, le altre mah vedremo, di sicuro non sono le famiglie in Italia il pericolo piu' preoccupante, ma le famiglie lobbistiche trasversali proprio nei Parlamenti italiano ed europeo.

Ci aspetta un'enorme operazione di pilotaggio delle opinioni tramite le televisioni, per ora anche di basso spessore, che non stia tornando "lui" come salvatore della patria e forte delle nuove alleanze conquistate con il silenzio?

Trattativa Stato/Mafia, stagione delle bombe, discesa in campo docet, dopo che qualcuno di quel mondo giudiziario abbastanza culturalmente arrogante non urli, che gli urli danno fastidio alle mie povere orecchie.

Chissa' costruiranno un castello per finalmente erogare il famoso archivio nazionale di Dna piu' volte sponsorizzato anche nel caso di Yara da varie genie incomprese, cosi' certi ambienti "accreditati" saranno felici, si risparmiera' in investigatori e si potra' finalmente mandare alla sbarra i disturbatori del manovratore, bastera' una microtraccia su un qualsiasi corpo e tutto si aggiusta, il Pil sara' pompato a dovere, i dodici vaccini rimarranno sereni e protetti nelle provette, ma che bella Italia, capito perche' l'Inghilterra ha portato via le wollas?

Wolf ha detto...

Ma perchè Salvagni doveva vedere una mutanda, un paio di guanti, una giacca, dei pantaloni stracciati, una batteria di cellulare ed una sim, senza poterli far esaminare biologicamente?.
Gli avrebbero concesso una controporva del test del Dna?.

Wolf ha detto...

La mia domanda qui sopra era rivolta a Guglielma

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