martedì 18 ottobre 2016

Motivando la sentenza Bossetti: Alla fine la montagna partorì un topolino...



Alla fine la montagna ha partorito il topolino.

Un lungo processo di primo grado, durato un anno con decine di udienze e decine di testimoni, tecnici e non, ha prodotto una motivazione particolarmente scarna se confrontata con quelle dei processi mediatici di pari durata degli ultimi anni. Centocinquantatre pagine che dovrebbero contenere la verità su di un delitto che ha visto indagini lunghe, complesse e costose, come poche altre.

Sicuramente essa pretende di stabilire una verità giudiziaria, che questa abbia poi anche qualche parentela con quella storica è un altro discorso. D’altra parte la relativamente succinta motivazione fa quello che deve fare, e lo fa piuttosto bene una volta che si accettino gli assiomi che essa stabilisce.

In effetti quello dell’omicidio di Yara Gambirasio può essere letto e ricostruito come un caso molto semplice: non c’è alcun bisogno di elefantiache motivazioni (come per il caso Scazzi) che cuciano assieme una miriade di tempistiche e di testimonianze, alcune delle quali pure oniriche, senza il supporto di alcuna concreta prova scientifica. 

Il caso Gambirasio è semplicissimo una volta che si prenda per buono quel DNA nucleare attribuito all'imputato, che si trovi qualche giustificazione più o meno credibile (almeno in termini di probabilità) per l’assenza del relativo mitocondriale, che si aggiunga tanto per far scena, a mo’ di parco condimento, qualche elemento indiziario che senza DNA sarebbe assolutamente inutile (fibre, polveri, microsfere e ricerche sul pc) ed infine che si ignori o si trascuri con un’alzata di spalle tutto quello che stonerebbe con la facile e semplice verità giudiziaria così felicemente trovata.

Paradossalmente, però, questa è una sentenza essenzialmente onesta, almeno in un certo senso, ed è onesta perché dice una verità sostanziale: noi condanniamo perché c’è quel DNA nucleare anche se non sappiamo come sia veramente andata. Non pretendiamo di rispondere ad alcuni dubbi o di far luce su aree grigie (DNA della Brena, Hacking Team, tanto per fare qualche esempio), vi diciamo semplicemente che noi condanniamo perché c’è quel DNA.

E tutto il resto è noia.

La Corte d’Assise presieduta dalla giudice Bertoja è talmente innamorata di quel DNA nucleare da commettere addirittura quello che per me è un autentico errore giuridico, ovvero classificare tale DNA come prova diretta (non indiziaria) della colpevolezza di Bossetti.

Ma ne discuteremo dettagliatamente più avanti, come discuteremo tutto il contenuto di questa motivazione, che se non altro, rispetto a tante altre, è caratterizzata da un linguaggio abbastanza semplice, che ne facilita la lettura.

Nel corso dell’esposizione utilizzerò talvolta il nome della Presidente della Corte, Antonella Bertoja, come sinonimo della motivazione e dei giudicanti nel loro insieme.

4.580 commenti:

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antrag ha detto...

Gli anonimi si squalificano per il loro anonimato inspiegabile è peggio per le cose che dicono (e come le dicono).
Anonimi "delendi sunt".

Sandro ha detto...

Secondo me... almeno in cospicuo numero, i commenti "degli/delle anonimi/e" arrivano da alcuni nick che altrove se la tirano da signor* del foro.
L'astio, la pochezza di contenuti, e lo stile: sono esattamente quelli.
E pure le "motivazioni" recondite sembrano pure proprio le stesse: senso di superiorità, invidia e mediocrità abbinate assieme.
Un vero pessimo cocktail di pochezza e acidità.

Comunque, basterebbe che si attivasse la premoderazione dei commenti e certi miasmi da fogna che qualificano esatamente chi li scrive, non ci toccherebe più leggerli nemmeno di striscio.
In alternativa: 'please, do not feed the trolls'.

------
PS: complimenti ancora a Biologo per la puntualità, la precisione, la lucidità, la pacatezza e la chiarezza dei suoi interventi.

Sandro

Bruno ha detto...

Propongo di non dare risposte ed importanza a qualsiasi persona che si firma come "anonimo". Per fortuna Biologo è paziente, perché questo anonimo rompe veramente quelli che non ha lui.

Biologo ha detto...

@Haddock

Questo dettaglio della commercialista è venuto fuori parecchio tempo fa, non ricordo se ho salvato quelle due immagini da una trasmissione tv o le ho prese su qualche giornale su internet.

Il punto è che chi accusa Massimo Bossetti rigira certe prove come gli pare e la stampa non assume un atteggiamento critico. Quando Massimo Bossetti non riesce a ricordare una spiegazione del perchè era in zona l'accusa dice che mente e che era in giro per adescare ragazzine, se salta fuori una buona ragione documentata che giustifica la sua presenza in zona allora l'accusa dice che quella è una prova del fatto che proprio lui in quella zona ha adescato la povera vittima.

Stesso discorso per la questione delle figurine. L'edicolante davanti alla palestra non disse affatto che Bossetti mente come la stampa ha lasciato intendere. Anzi ha confermato che era cliente solo che ovviamente non ricorda cosa comprava quasi 4 anni prima o se era passato esattamente quella sera (motivazioni sentenza a pag. 104).
Anche questo fatto però può essere rigirato dall'accusa in ogni caso: se l'edicolante non lo conosce allora Massimo Bossetti mente ed era in zona per adescare ragazzine, se l'edicolante dice che è un cliente allora vuol dire che Massimo Bossetti frequentava la zona per adescare ragazzine.

Chi ha visto la serie su Sky avrà notato l'intervista in cui questo atteggiamento dell'accusa viene fuori in tutta la sua chiarezza. Ad un certo punto la PM dice che la zona era piena di gente in quei momenti. Eppure poi aggiunge che nonostante questo viavai notevole nessuno l'ha visto fare alcunchè ma che questo non vuol dire che non ha fatto nulla ma che ha fatto quello di cui è accusato senza farsi vedere.

Se ci si ferma a riflettere su questo modo di ragionare non si può non rimanere piuttosto preoccupati...

Gilberto ha detto...

Bravo Biologo
Hai colto perfettamente tutti i meccanismi psicologici messi in atto per influenzare il grosso pubblico. Sono gli stessi strumenti della pubblicità commerciale. Ormai si vende un delitto allo stesso modo di un detersivo...

antrag ha detto...

Accusa: L'untore camminava sotto i muri per contaminarne le pareti senza dare nell'occhio.

Difesa: Ma no! Quella mattina pioveva e l'untore presunto cercava solo di ripararsi dalla pioggia.

Accusa: Eh no! L'untore aveva scelto proprio una giornata di pioggia per realizzare il suo piano malefico.


Nautilina ha detto...

Vanna,
ho bisogno io di uno sfogo, stavolta. C'è troppa acredine verso la famiglia Bossetti e questo mi dà un gran fastidio.
Non ho mai letto commenti così acidi e maligni su altri condannati e tantomeno sui loro familiari.
Con i parenti di Bossetti, invece, che hanno l'unica colpa di difenderlo attivamente e di credere in lui, si arriva agli insulti triviali da bar d'infimo livello.

Capisco (ma fino a un certo punto) che se la prendano con Massimo perché avrebbe - secondo la Corte d'Assise - seviziato e ucciso una povera bambina indifesa.
Però mentre la rabbia è comprensibile, il compiacimento pettegolo e l'apologia della stampa scandalistica lo sono molto meno.
Nutrire fiducia nella giustizia e nelle forze dell'ordine non significa applaudire a ogni loro opera, facendo un tifo da stadio. Un po' di sano senso critico non guasta, che diamine.
E poi un minimo di dubbio glielo si dovrebbe concedere a quest'uomo: ci sono tante zone d'ombra nel caso Gambirasio e nessuno è il Padreterno che tutto sa e tutto vede.

Questo accanimento greve e odioso verso l'intera famiglia mi fa pensare che ci sia qualcosa di più oltre il convincimento che Bossetti sia colpevole di un crimine se pur gravissimo.
Sicuramente nei confronti della moglie e della madre noto molta invidia becera e bigottesca.
Però non voglio dire altro, non intendo abbassarmi a certi livelli.

Gilberto ha detto...

Sono gli stessi meccanismi della 'colonna infame' come giustamente rileva Antrag...

Anonimo ha detto...

minchia, beppe si dava da fare, secondo quei cornuti del pool della difesa.
quella che ha analizzato nautilina è una grandissima puttana.

Anonimo ha detto...

ancora la premoderazione, e fa pure i complimenti a quel suo amico troll infame del biologo, siete la piaga di questo sito.
L'UOMO DI FEDE.

Biologo ha detto...

Aggiungo un altro dettaglio sulla questione delle lampade solari.

Si è fatto credere che Massimo Bossetti fosse caduto in contraddizione quando durante uno degli interrogatori aveva riferito alla PM di non frequentare il centro estetico salvo poi dire dove si trovava la sede.

Innanzitutto lo spostamento della sede era avvenuto dalla strada nei pressi di casa Gambirasio a piazza Giovanni Paolo II e non il contrario. Quindi quando Massimo Bossetti ha raccontato che non andava più al centro non negava di frequentare via Don Gotti, la strada che gli veniva contestata, ma l'altra sede.

Poi l'aspetto a cui prestare attenzione è il periodo del trasferimento. La vecchia sede del centro estetico è stata lasciata nell'agosto 2011, non nel 2010. Il fatto che Massimo Bossetti frequentasse o meno il centro estetico dopo l'agosto 2011 è irrilevante, il delitto è avvenuto 9 mesi prima.

Gli si contestava anche il fatto di sapere dove si erano trasferiti pur avendo dichiarato di non frequentare più il centro estetico. Eppure questa è una cosa normale per chiunque frequenti un esercizio commerciale: se a partire da un certo periodo in poi si trovano le serrande abbassate o un altro tipo di negozio ci si chiederà pure che fine avrà fatto quello che si frequentava... Sempre ammesso che non fosse presente un cartello per avvertire del trasferimento, o che i titolari o i dipendenti nel parlare con i clienti non abbiano detto che ad un certo punto non sarebbero stati più in quel locale commerciale.

Ma, soprattutto, è sufficiente guardare la distanza tra la vecchia sede e la nuova per rendersi conto di come stanno le cose. La nuova sede del centro estetico è praticamente alla stessa distanza da casa Gambirasio, a meno di 300 metri dalla precedente, nella stessa struttura della tabaccheria Arzuffi. Non si tratta certo di un trasferimento da Lambrate a San Siro...

Anonimo ha detto...

un vero uomo di 40 anni che si fa le lampade per me è un bastardo per principio

Dudu' ha detto...


Più si è Imbecilli e più si sente forte il desiderio di farlo sapere.

Gilberto ha detto...

Vedi Anonimo. Un muratore che lavora al sole si abbronza in modo eterogeneo, a mo' di arlecchino. Far le lampade ha lo scopo di avere una abbronzatura omogenea, giusto per sentirsi bene col proprio corpo.

Anonimo ha detto...

Aveva bisogno di abbronzarsi anche il pisello.

Wolf ha detto...

Io se voglio addocchiare una ragazzina non ci vado a farmi una lampada solare vicino a casa sua. Sdraiato mezzora sotto una lampada con gli occhiali protettivi che vedrò mai?
Piuttosto mi piazzerei in un parcheggio di fronte a casa sua, o seduto su una panchina, oppure nel bar piu vicino. Ma non certo chiuso ad abbronzarmi in un solarium.
Credere che Bossetti si faceva le lampade per tampinare la ragazzina, è la piu grande idiozia che possa mai udire.
A meno che una lampada al quarzo sia come una sfera di cristallo che mostra ciò che si vuol vedere.

Paolo A ha detto...

Biologo

Ce l'ho fatta finalmente, l'intervista di cui parlavo è quella di Salvagni a Lombardia Nera e la trovi tra i video di Bossetti Libero, al minuto -26:40.

La sorella di Ester si chiama Amalia ed il fratello Ennio, la fonte è questa: http://www.araberara.it/archivio_testate_pdf/2014/2014_06_27.pdfsorella di Ester Arzuffi; nell'articolo di Villa D'Ogna: Ester. Si tingeva i capelli e portava la gonna sopra il ginocchio.

A questo punto la vicenda si ingarbuglia, perché o Amalia Arzuffi non era tra le 532 donne sottoposte al prelievo, oppure non ha il marcatore SE33; se non era tra le 532 donne sottoposte al prelievo, perché la sorella Ester si e lei no, forse perché non ha figli maschi; ma se invece Amalia è tra le 532 donne, perché la sorella Ester ha il marcatore SE33 e lei no, mentre ce l'ha una donna con lo stesso cognome di nome Simona, che la corte ha confuso come sorella di Ester.

Siamo sicuri che Ester Arzuffi ha realmente l'SE33 nel suo DNA e non si sia trattato di un espediente visto che la Grignani e Previderè si erano occupati in uno studio di quel marcatore.

Inoltre mi pare di percepire un certo nervosismo nell'aria, non solo in queste pagine da parte di anonimi, ma anche nelle trasmissioni televisive dove i commentatori colpevolisti si trovano sempre più in difficoltà, per esempio nell'ultimo Quarto Grado domenicale, il generale Garofano ha detto che la comparazione del DNA di Bossetti con Ignoto1 si è basato su addirittura 34 regioni, al che Capra ha risposto che in giudizio sono stati portati solo 17 regioni del DNA, solo che Garofano ha usato un espediente abbastanza squallido, infatti 17x2=34, cioè per ogni marcatore considerato ha contato i due alleli, le regioni erano si 34, ma riferite a 17 marcatori.

Dudu' ha detto...

Wolf,
Condivido.

Venne appurato che andava, si sa in che giorni e in quali orari?
Che non sia come gli incontri al cimitero in cui lui e pure Y risultavano altrove.

Paolo A,

Resta incomprensibile perchè non venne utilizzato SE33 come primo screening.

Quando sarebbe stato trovato in ignoto1 SE33 , nel 2011 ..2012..2013 o addirittura... 2014?

Biologo ha detto...

@Paolo A

-scrive: A questo punto la vicenda si ingarbuglia

Avevo trovato anch'io quell'articolo di Araberara. Proprio perchè avevo letto di questa sorella Amalia che non avevo citato per privacy (credo che a questo punto si possa cominciare a farlo visto che il nome è saltato di nuovo fuori e si tratta comunque del nipote che si sta cercando di dimostrare innocente) mi chiedevo se i Giudici avevano sbagliato quella frase e avrebbero invece dovuto scrivere "sorella Amalia Arzuffi" oppure rimuovere la parola "sorella" e lasciare soltanto "Simona Arzuffi".


-scrive: Siamo sicuri che Ester Arzuffi ha realmente l'SE33 nel suo DNA e non si sia trattato di un espediente visto che la Grignani e Previderè si erano occupati in uno studio di quel marcatore.

Credo proprio che ci sia, perchè ci dicono che l'allele raro di Ignoto 1 e Massimo Bossetti non è presente nel profilo di Guerinoni e se non è presente nemmeno in quello della madre allora neanche la maternità di Massimo Bossetti è più certa. Quindi escluderei un errore di questo tipo.


-scrive: il generale Garofano ha detto che la comparazione del DNA di Bossetti con Ignoto1 si è basato su addirittura 34 regioni

Il generale probabilmente si riferiva ai marcatori su Y.
Anche nella sentenza a pag. 72 viene fatto questo tipo conteggio sommando i marcatori X, quelli Y e quelli autosomici arrivando fino a 51. Ma questo modo di fare non è corretto perchè il meccanismo di trasmissione degli autosomi è differente da quello del sesso. Per i figli dello stesso padre per esempio si possono sempre sommare i marcatori in Y, dato che Y viene trasmesso solo dal padre...

Se proprio si vuole usare la stessa logica del sommare tutto quanto allora bisognerebbe contare anche i risultati del DNA mitocondriale trasmesso dalla madre come marcatori e a quel punto si avrebbero 51 (sempre se tutti corretti) marcatori nucleari che corrispondono e 2 marcatori mitocondriali (HV1 e HV2) che non corrispondono.

Biologo ha detto...

@Dudu'

-scrive: Resta incomprensibile perchè non venne utilizzato SE33 come primo screening.

All'inizio non poteva essere comparato il marcatore SE33 perchè il dato non era a disposizione visto che dai campioni prelevati tra la popolazione erano stati estrapolati i profili su Y; è spiegato nella nota 78 a pag. 58 delle motivazioni.

Dudu' ha detto...

Biologo,
si,hanno fatto cosi ma se avevano SE33 in ignoto1 tra sciegliere di fare uno screening con l'y o SE33 in via ipotetica non sarebbe stato logico sciegliere la seconda opzione? Questa era la domanda che mi ponevo e vi ho girato; nell'uno come nell'altro si arrivava ai parenti se non all'autore stesso nel secondo caso . Non credo fosse una scelta economica come non credo non sapessero di potere in uno screening di massa in SE33.
L'alternativa potrebbe essere che nel maggio '11 non avessero il dato?
Se non lo avevano perchè ricavato in un secondo step (quando eventualmente), non era in ogni caso una fortissima discriminante anche trovandolo un anno dopo?

Ovviamente è una semplice considerazione, i dadi sono tratti,ma cercavo di capire il sentiero scelto quanto era logico.
(Benchè sia dubbiosa, come TommyS, binario morto all'orizzonte).

PINO ha detto...

Auguri di una SERENA SANTA PASQUA, a tutti gli amici del blog!

Vanna ha detto...

"Gilberto ha detto...
Bravo Biologo
Hai colto perfettamente tutti i meccanismi psicologici messi in atto per influenzare il grosso pubblico. Sono gli stessi strumenti della pubblicità commerciale. Ormai si vende un delitto allo stesso modo di un detersivo...
11 aprile 2017 17:31"

Condivido in pieno Gilberto!
E non si vende solo un delitto Gilberto!
Si vendono giubbe immacolate e colpevoli in silenzio pur di salvare l'immagine dei parenti in scadenza elettorale.

Vanna ha detto...

"Anonimo Anonimo ha detto...
Aveva bisogno di abbronzarsi anche il pisello.
11 aprile 2017 21:26:00 CEST"


lo hai visto?

Vanna ha detto...

Buona Santa Pasqua a Pino,
a Massimo, a tutti.
Nautilina, anche a te serena Pasqua, è vero contro MGB e la sua famiglia c'è un grande odio che è proporzionale alla grande confusione di tutta la vicenda.
Guarda ora la Simona Arzuffi non è sorella ma si è fatta passare come tale, e conosceva il FG.
Guarda la Amalia, sorella, che pare non abbia quel marcatore SE33... che dovrebbe avere o no se sono sorelle
Insomma più si scava e più ci si impantana: nulla scorre e tutto è un insieme disordinato e pasticciato di perché.
E Volando sembra che dia molto fastidio per questo gli anonime ricicciano come la cicoria.

Paolo A non mi si apre: http://www.araberara.it/archivio_testate_pdf/2014/2014_06_27.pdfsorella di Ester Arzuffi

Bruno ha detto...

@Paolo A. non sono riuscito neppure io, dove stiamo sbagliando? Grazie Paolo se lo puoi rinviare.

Bruno ha detto...

@Vanna, questo è esatto,
http://www.araberara.it/archivio_testate_pdf/2014/2014_06_27
in pratica dopo il n. 27 non occorre evidenziare altro. Grazie comunque a Paolo A

Biologo ha detto...

@Dudu'

-scrive: se avevano SE33 in ignoto1 tra sciegliere di fare uno screening con l'y o SE33 in via ipotetica non sarebbe stato logico sciegliere la seconda opzione?

Cercare a partire dai profili Y ha il vantaggio che alla prima corrispondenza si può risalire agli altri componenti della famiglia tramite ricerca anagrafica perchè Y viene trasmesso in via patrilineare.
SE33 invece è sul cromosoma 6 che non segue lo stesso meccanismo di trasmissione e dovresti quindi analizzare ogni profilo.

Paolo A ha detto...

Il link esatto è : http://www.araberara.it/archivio_testate_pdf/2014/2014_06_27.pdf

Scusate.

Dudu' ha detto...

Biologo,grazie.

Pino,
Sei sempre il primo postare gli auguri in ogni festività,gentilissimo.
Auguri a te, a tutti i bloggers di buone vacanze o feste Pasquali liete e serene :-); speriamo che il dialogo prevalga in ogni dove.
Anche qui .( dedicato ai provocatori mal pensanti sempre e comunque a prescindere , fomentare odio non è una bella cosa,la società ha bisogno di buon esempio.

Vanna ha detto...

Bruno e Paolo A, grazie, ho letto.

TommyS. ha detto...

Scusate prima di tutto se intervengo poco in questo periodo, ma ho il tempo contato. Cercherò a breve di rispondere a chi si è direttamente rivolto a me con delle domande.

_________________________________________________________

@Biologo

All'inizio non poteva essere comparato il marcatore SE33 perchè il dato non era a disposizione visto che dai campioni prelevati tra la popolazione erano stati estrapolati i profili su Y; è spiegato nella nota 78 a pag. 58 delle motivazioni.

Riporto alcuni passaggi delle motivazioni.

Venivano acquisiti i nominativi dei 31.000 soci della discoteca Le Sabbie Mobili di Chignolo d’Isola.

In particolare, partendo dall'ipotesi che Ignoto 1 dovesse conoscere la zona di Chignolo, erano identificati soci e [....] avventori eventualmente non tesserati della discoteca Le Sabbie Mobili, arrivando a 31.926 nominativi.

Tra questi, erano selezionati i 476 residenti a Brembate Sopra e, in quest’ambito, i 146 che il cui telefono figurava nei tabulati delle celle, che erano i primi ad essere sentiti e sottoposti a tampone salivare, senza esito.

Dopo circa 2000 confronti privi di risultato [nota 77],riprendendo l’elenco dei 476, a luglio 2011 era prelevato il tampone salivare di tale Damiano Guerinoni, tesserato della discoteca Le Sabbie Mobili, che, però, al momento della scomparsa di Yara si trovava in Perù.

Nota 77

Come spiegato dalla dott.ssa Asili all'udienza del 13.11.2015, dovendo esaminare oltre 5700 campioni, la Polizia Scientifica aveva, infatti, optato per l'esame dei soli marcatori dell'aplotipo Y, più veloce e in grado di “coprire” l'intera linea patrilineare.

Il 2 aprile 2011, invece, su una manica del giubbotto di Yara era isolato un profilo genotipico misto, la cui componente maggioritaria era perfettamente sovrapponibile al profilo dell'istruttrice di ginnastica ritmica Silvia Brena.

IL cadavere di Yara era stato rinvenuto il 26.02.2011 ed il profilo di Ignoto1, necessario per qualsiasi confronto con i profili dei soggetti individuati a vario titolo, inclusi i soci della discoteca, era stato isolato a fine maggio, quando era oramai noto a tutti, grazie anche ai media, che sul giubbotto era stato rinvenuto il DNA di un'istruttrice di ginnastica.

Ma inspiegabilmente, oltre a considerare tra i soci della discoteca solamente quelli provenienti da Brembate di Sopra (ed in quella zona non vi è soluzione di continuità tra un comune e l'altro, con territori che si intersecano nei modi più svariati, ed essendo la palestra più vicina a Mapello e Ponte San Pietro che al centro di Brembate), la Polizia Scientifica decide di analizzare il solo aplotipo Y.

Ma se vi era la possibilità che nel delitto fosse coinvolta una donna, perché restringere il campo delle indagini ai soli maschi? Sembra quasi una scelta investigativa basata su pregiudizi sessisti dove un assassino può essere solamente maschio e le donne al massimo piangono (come la Brena).


E' difficile resistere alla tentazione di pensare che a Damiano Guerinoni abbiano voluto arrivarci a colpo sicuro.

Biologo ha detto...

@TommyS.

-scrive: Ma se vi era la possibilità che nel delitto fosse coinvolta una donna, perché restringere il campo delle indagini ai soli maschi?

Forse perchè prima del 26 febbraio 2011 erano già stati acquisiti i filmati delle telecamere di sorveglianza ed erano sufficienti pochi giorni per individuare i titolari dei furgoni?
Forse perchè era già stato ipotizzato dalla dott.ssa Cattaneo il coinvolgimento di un muratore?
Forse perchè, nonostante le successive smentite, in realtà si continuava ad indagare sul cantiere del centro commerciale?

Dudu' ha detto...

Biologo,
"Forse perchè prima del 26 febbraio 2011 erano già stati acquisiti i filmati delle telecamere di sorveglianza ed erano sufficienti pochi giorni per individuare i titolari dei furgoni?"

Ufficialmente i video Polynt vengono consegnati (non sequestrati subito, vai capire perchè) intorno il 20 febb 2010 (mi sembra il 21).
Quelli comunali non diedero immagini dicono...
Rimangono quelli della Shell e i vicini dei Gambirasio.

Cosa è successo all'impianto di videosorveglianza comunale da non restituire immagini... qualcuno lo spiegherà un giorno? Chissà !

TommyS. ha detto...

Dudù

Sul mancato sequestro dei video Polynt nei primi giorni della scomparsa abbiamo già scritto più volte.

E' inconcepibile che i CC del cap. Mura non abbiano perlomeno visionato quei video visto che i cani percorsero quella via seguendo le tracce di Yara. Per cui dobbiamo dare per scontato che lo fecero, sia alla ricerca dell'eventuale passaggio di Yara sia per vedere qualsiasi movimento sospetto di persone e mezzi nell'intorno dell'orario della scomparsa. Resta di conseguenza il dubbio su chi fece sì che quei video non venissero sequestrati ma semplicemente conservati (estrapolandoli dal server) dalla proprietà. Stesso discorso sui video server della Polizia dell'Isola.

Insomma, da un lato richiedono a tutti gli operatori telefonici di estrarre i dati di tutto il traffico transitato sulle celle di diversi impianti dell'area, ed erano una montagna di dati, e dall'altro non sequestrano una manciata di video?

E' chiaro che il cap. Mura, così come i conduttori dei cani molecolari, era meglio che non testimoniassero a processo, e spero che l'opposizione formale della difesa alla mancata escussione in aula possa aprire la strada ad una riapertura del dibattimento in appello.

Ce l'hanno fatto a fette in tutte le salse per anni con il cantiere e con i cani e poi in pratica scompaiono dal processo.

Il commento di uno dei conduttori l'altra sera a QG mi sembra davvero emblematico di come, ancor prima di Bossetti, si sia voluto far arenare quel filone di indagine seguendo unicamente quello portato avanti dalla PS.

E quando i CC insistono a tornare al cantiere, puff.. ecco il provvidenziale aeroplanino radiotelecomandato (da chi in realtà?).

Sandro ha detto...

Biologo scrive
"Forse perchè era già stato ipotizzato dalla dott.ssa Cattaneo il coinvolgimento di un muratore?" [cit.]

E questo è un altro di quei punti interessantissimi (sic!) della storia di queste indagini:
- SE si punta ad un (generico) "muratore", COME MAI si chiudono così frettolosamentee e categoricamente le indagini sul "cantiere" del centro commerciale ???

Sandro

Dudu' ha detto...

Esattamente TommyS,
Inoltre la corte non ha chiarito, come sono state estrapolate le immagini Polynt che non riportano l'orario, assenti di allineamento ma su quei video è stata data una condanna.

E allora la domanda viene da sè: chi ha agito così? Chi poteva manomettere l'impianto di video sorveglianza comunale? Perchè non si è provveduto immediatamente riversarli per farne delle copie..
Troppe cose non tornano.
.....

Come e chi al 9 febb 2011 posta sulla pagina wikipedia "Vesna non deve morire" le -specifiche- coordinate di dove si trovava il cadavere... e a chi era diretto il messaggio..

Paolo A ha detto...

TommyS

Su Damiano Guerinoni la sentenza è abbastanza fumosa, infatti scrive a pag 57 e seg:

"Dopo circa 2000 confronti privi di risultato, riprendendo l’e1enco dei 476, a luglio 2011 era prelevato il tampone salivare di tale Damiano Guerinoni, tesserato della discoteca Le Sabbie Mobili, che, però, al momento della scomparsa di Yara si trovava in Peru."

E già in questo passaggio non si capisce perché chiedano il DNA a uno che la sera della scomparsa di Yara si trovava in Perù, ma poi continuano a pag 58.

"L’estrapolazione era eseguita dalla Polizia Scientifica il successivo 21 ottobre 2011 e l'ap1otipo Y risultava identico a quello della traccia estratta dal RIS. Le successive analisi mediante altri marcatori escludevano pero, che si trattasse di Ignoto 1 o di un suo parente in linea retta."

Anche in questo passaggio una persona qualsiasi direbbe che certo non poteva essee suo il DNA perché lui si trovava in Perù, anzi è una strana coincidenza che proprio il suo DNA abbai fatto match.

"Ottenuto i1 riscontro de1l’ap1otipo Y, erano svolte indagini sulla famiglia di Damiano Guerinoni composta dalla madre Aurora Zanni (che aveva lavorato come colf per la famiglia Gambirasio) e dalla sorella Tania Guerinoni (il padre Sergio Guerinoni era deceduto nel 2003). Scoperto dai genitori di Yara che Damiano, dopo la scomparsa della ragazza, aveva scritto loro una lettera di solidarietà, Damiano, sorella e madre erano sottoposti a intercettazione telefonica, senza che
emergesse nulla di utile."

Anche questo passaggio è poco chiaro, perché o la famiglia di Damiano Guerinoni finisce sotto controllo perché hanno trovato un parente, non in linea retta, di Ignoto1, oppure finiscono sotto controllo perché Damiano Guerinoni ha spedito una lettera di solidarietà dopo la scomparsa della ragazza, ma queste due versioni si scontrano con la terza versione, che poi sarebbe la prima in realtà nelle motivazioni, cioè che Damiano Guerinoni faceva parte dell'elenco dei 476 di Brembate S. iscritti alla discoteca Sabbie Mobili.

Dal Guardian:...."It was only after months of close surveillance that Ruggeri, in the summer of 2011, resigned herself to the fact that “it was just a crazy coincidence”. “There was no connection”, she says."

https://www.theguardian.com/world/2015/jan/08/-sp-the-murder-that-has-obsessed-italy

Domanda: Come si concilia quello che c'è scritto nel Guardian con quello che c'è scritto nella sentenza:"L’estrapolazione era eseguita dalla Polizia Scientifica il successivo 21 ottobre 2011.."

Paolo A ha detto...

Dudù

Hai scritto: "Come e chi al 9 febb 2011 posta sulla pagina wikipedia "Vesna non deve morire" le -specifiche- coordinate di dove si trovava il cadavere... e a chi era diretto il messaggio."

Ti ricordi di Mia Grazini......

Dudu' ha detto...

PaoloA,
Di Mia lo ricordo ma non é possibile fare collegamenti purtroppo. Ma di certo qualcuno sapeva.
Devo ancora capire la faccenda "carro"; se il telefono di Yara era spento come hanno fatto localizzarlo alle 24.00 circa forse a Calusco D'Adda.. Quel sistema rilevava telefoni spenti? A tutt'oggi non mi é chiaro.

PINO ha detto...

VANNA e DUDU'
(OT) E' palesemente vero che è il cosiddetto "sesso debole" (?) il più sensibile a percepire espressioni di gentilezza.
Grazie, carissime, per non avermi ignorato.

TOMMY/S
Cit.)Il 2 aprile 2011, invece, su una manica del giubbotto di Yara era isolato un profilo genotipico misto, la cui componente maggioritaria era perfettamente sovrapponibile al profilo dell'istruttrice di ginnastica ritmica Silvia Brena.
Omissione grossolana degli investigatori aver trascurato tale segnale di preciso significato probatorio, considerando che l'indumento sul quale fu evidenziata la chiara traccia biologica ( il giubbotto), la vittima l'aveva indossato, per la prima volta, il giorno della sua sparizione.
Basterebbe la sola, profonda valutazione di questo particolare, per riscrivere l'intera, triste storia.
Salvo restando, che si dovrà spiegare, da ognuna delle parti, come e perchè il dna di Bossetti si trovasse nel punto che conosciamo, (scoglio unico da superare, in quanto altri indizi o prove a suo carico sono inesistenti).
Paolo Amaro, del quale condivido interamente le verosimili ipotesi, ne dettaglia gli estremi.
Ascoltate attentamente, cosa dice nei suoi video: rafforzerà la convinzione che è tutto da rifare.
Ciao

Dudu' ha detto...

Pino,
Forse sarebbe da rivedere il tuo coniato scoglio;a ragionarci anche per la Brena esiste uno scoglio insuperabile :la giacca che non avrebbe avuto modo di contaminare con sangue. Sarà stato verificato dov'era appesa la giacca di Yara e quella sua? Posto che, se si presuppone una contaminazione casuale(ma la relazione di servizio non dice questo) solo nei spogliatoi poteva contaminarlo..e solo quando arrivò alle 18.30...ecco anche qui uno scoglio..che non si è motivato .

Biologo ha detto...

@PINO

-scrive: come e perchè il dna di Bossetti si trovasse nel punto che conosciamo [...]

"DNA di Bossetti" è una definizione improria che fa comodo più che altro alla stampa e a chi deve convincere i Giudici che andranno a costituire una Corte d'Assise.

Sarebbe più corretto parlare di un profilo del DNA nucleare da traccia mista compatibile per un certo numero di marcatori. Profilo non privo di dubbi dato che su 104 tra ripetizioni e amplificazioni ben 33 volte le analisi hanno restituito un risultato non univocamente interpretabile.

Biologo ha detto...

@Paolo A

-scrive: Domanda: Come si concilia quello che c'è scritto nel Guardian con quello che c'è scritto nella sentenza:"L’estrapolazione era eseguita dalla Polizia Scientifica il successivo 21 ottobre 2011.."

Si spiega col fatto che i media non subiscono alcuna conseguenza quando raccontano qualcosa in modo impreciso. E' per questo che non si può fare affidamento sulle ricostruzioni della stampa.

La stampa va usata solo per avere una traccia dei fatti nel tempo. Ad esempio se il giorno 13 aprile 2017 sulla stampa viene data la notizia di un fatto preciso e dopo 5 anni qualcuno dice che il fatto si è verificato il 15 aprile allora la stampa torna utile per dimostrare il contrario.
Ma una ricostruzione a posteriori su un giornale non andrebbe mai considerata completamente attendibile.

Biologo ha detto...

@Dudu'

-scrive: Come e chi al 9 febb 2011 posta sulla pagina wikipedia "Vesna non deve morire" le -specifiche- coordinate di dove si trovava il cadavere...

Non erano coordinate, era un numero: 3456070820.

Le coordinate, ricavate da Google Earth, dovrebbero essere più o meno queste:

45°39'21.54"N
9°31'58.27"E

Biologo ha detto...

@Sandro

-scrive: SE si punta ad un (generico) "muratore", COME MAI si chiudono così frettolosamentee e categoricamente le indagini sul "cantiere" del centro commerciale ???

Il muratore era generico per il pubblico che leggeva i fatti sulla stampa.

Per chi poteva guardare i filmati della Polynt forse il muratore non era poi così generico dato che dopo l'arresto di Massimo Bossetti ci hanno raccontato che sono sufficienti pochi giorni per trovare i 5 furgoni dello stesso modello di quello che si vede passare davanti alla Polynt...

Biologo ha detto...

@TommyS.

Insomma, da un lato richiedono a tutti gli operatori telefonici di estrarre i dati di tutto il traffico transitato sulle celle di diversi impianti dell'area, ed erano una montagna di dati, e dall'altro non sequestrano una manciata di video?

Importante osservazione.

Dudu' ha detto...

Biologo,
Il numero,togliendo i zeri e rovesciando due numeri dà le coordinate precise di dove si trovava il cadavere. Preciso.
Era stato Dan.F decriptarlo. C'é fra i commenti,non sò sotto quale articolo purtroppo,indicazione perfetta. Spero Dan.F ci legga e lo riproponga. Proveró cercare nel blog appena posso.

Bruno ha detto...

@Dudù, scusami ma non riesco a ricordare cosa vogliono dire queste poche parole: "Vesna non deve morire". Ti ringrazio per la spiegazione.

Dudu' ha detto...

Biologo,
Posto il post completo che avevosalvatosotto l'articolo dedicato (lo trovi qui giu linkato:
"Dudu' ha detto...
Ciao Massimo
A completare la cronologia di questo evento su wiki a cui dedichi l'articolo,mancano date di riferimento (col senno di poi)allego un link
https://malarablog.files.wordpress.com/2011/03/yara_gds_332011.jpg
(Consiglio lettura anche di questo)

Riporto qui un commento di Dan F che si trova sotto l'articolo di Luca Cheli dedicato alle motivazioni condanna Bossetti 2016

https://www.blogger.com/comment.g?blogID=1405638310708373968&postID=2203776713301347098&page=6&token=1478922487252&isPopup=true#form

Questo il commento:

" Blogger Dan F. ha detto...
Ah i numeri! Eravamo rimasti al 45.6782... Quel 2 stona nella sequenza 45678, togliamo dunque il 2 e sottraiamo 2 dalle ultime 2 cifre, si ottiene allora 45656, se fosse una latitudine sarebbe 45.656, una latitudine che incontra Via Bedeschi a Chignolo, in verità proprio il suo stretto prolungamento chiuso alle auto che corre in mezzo al campo...
Provare ad esempio 45.656,9.53065...

Ah i numeri! :-)

10 novembre 2016 23:43:00 CET"
----------
Possibile che chi indagava non sia riuscito decifrarlo se un comune mortale come noi di primo istinto abbia pensato subito a delle coordinate...

E perchè non sono risaliti all'indirizzo ip dell'autore del messaggio , è difficile forse ?

Grazie per l'eventuale risposta
Ciao Dudù
12 novembre 2016 16:22:00"

Bruno,
Scusami,la wikipagina era "Vesna va veloce"

Qui l'articolo di Massimo Prati

http://albatros-volandocontrovento.blogspot.it/2011/03/yara-gambirasio-il-testo-col-messaggio.html?m=0
(Un refresh)

Bruno ha detto...

@Dudù, grazie.

Biologo ha detto...

@Dudu'

Grazie per i riferimenti, ma la trasformazione del numero fatta da Dan F. rimuovendo il due e sottraendolo in quel modo una cifra alla volta è del tutto arbitraria, inoltre è Dan F. ad aggiungere dal nulla il 9.53065.

E' anche possibile che stesse semplicemente scherzando per dimostrare che con i numeri basta fare qualche operazione per ottenere quel che si vuole; infatti conclude scrivendo "Ah i numeri! :-)", con tanto di simbolo del sorriso.

TommyS. ha detto...

Dudù

Interessante la pagina della Gazzetta del Sud di cui hai messo il link.

Viene riportato l'IP address indicando l'utilizzo di un proxy server, molto probabilmente TOR, segno che chi ha modificato la pagina non voleva proprio farsi rintracciare e non era uno sprovveduto.

Interessante anche la data (09.02.2011) delle modifiche. Soprattutto perché potrebbe far pensare che proprio in quel periodo sia stato portato nel campo il corpo.

____________________________________

Biologo

Troppo semplice, a mio parere, l'ipotesi di un numero di cellulare. L'autore a me ha sempre dato l'impressione di un appassionato di enigmi/enigmistica. Continuo quindi a rimanere dell'idea che fosse la latitudine di coordinate geografiche (che passa per il comune di Trezzo d'Adda come per quello di Brembate, non di sopra), mentre il 3 dovesse fornire l'indicazione sulla parte mancante.

Biologo ha detto...

@TommyS.

-scrive: Troppo semplice, a mio parere, l'ipotesi di un numero di cellulare.

Non ho parlato di numero di cellulare ho scritto:

Non erano coordinate, era un numero: 3456070820.

Poi cosa questo numero possa significare non lo so, ma di certo non sono coordinate geografiche.

Biologo ha detto...

Zona via Verdi

In questo caso ogni riflessione si è sempre concentrata sull'area vicina al campo da cui si accede alla fine di via Badeschi.

A pag. 54 della sentenza è scritto:

erano svolti accurati accertamenti su dipendenti e abituali fornitori delle quattordici ditte che si affacciavano su via Bedeschi, censendo 777 soggetti, tutti sentiti e sottoposti a prelievo salivare, senza esito alcuno.

Ho notato però che dall'altro estremo del campo, alla fine della stradina che poi si trasforma nello sterrato che conduce nei pressi del luogo del ritrovamento del corpo, è presente un'azienda chiamata Noyfil S.p.a.

http://picpaste.com/via-badeschi-chignolo-aziende.jpg

La particolarità sta nel fatto che l'azienda è di proprietà dello stesso gruppo a cui appartiene una delle aziende su via Badeschi ai cui dipendenti è stato probabilmente effettuato il prelievo salivare.

Non è irrealistico supporre che i dipendenti della Noyfil, pur raggiungendo il posto di lavoro da via Verdi, possano conoscere la zona di via Badeschi magari proprio perchè vi è la sede di un'altra azienda dello stesso gruppo.

Viene da chiedersi se sono stati sottoposti a prelievo salivare anche i dipendenti Noyfil o se tra loro sarebbe potuto magari saltare fuori qualche collegamento interessante con gli altri personaggi legati alla scomparsa della piccola Yara.

Biologo ha detto...

Aggiungo, anche se magari è solo un'altra coincidenza, che la Noyfil S.p.a. è dedita alla produzione di fibre tessili...

Biologo ha detto...

Mi accorgo adesso che BergamoSera aveva scritto della zona Noyfil appena due giorni dopo il ritrovamento:

http://www.bergamosera.com/cms/2011/02/28/da-dove-sono-passati-per-scaricare-yara/

Nell'articolo è scritto che si trova anch'essa in via Bedeschi dopo l'Osteria per Bacco. Quindi per il quotidiano anche quel pezzo di strada opposto al campo si chiama via Bedeschi.

Però andando a controllare nel RegistroImprese l'osteria risulta in via Paganini e la Noyfil in via Verdi. Per il momento direi che non è chiaro come si chiama quella stradina e il dubbio su verifiche e prelievi salivari rimane...

Bruno ha detto...

Veramente complimenti state facendo un enorme mole di lavoro.Cercare di salvare anche una sola persona innocente dalla galera è salvare tutti.

Paolo A ha detto...

Biologo

Veramente nel mio intervento, in risposta TommyS, ho elencato alcune stranezze circa la vicenda di Damiano Guerinoni contenute nelle motivazioni e poi ho aggiunto il pezzo dell'articolo del Guardian, per dimostrare come anche nella stampa le versioni non siano così collimanti come vogliono far credere.

Però rimane sempre la domanda del come c'è finito Damiano Guerinoni sotto attenzione, perché iscritto alla discoteca Sabbie Mobili o perché ha inviato una lettera di solidarietà alla famiglia Gambirasio.

Quando sono finiti sotto intercettazione Damiano Guerinoni e i suoi familiari, perché da quello che c'è scritto nella sentenza, pare che la lettera sia stata inviata prima del ritrovamento del cadavere, ma se era sotto controllo prima che Yara fosse ritrovata, perché il suo DNA è stato analizzato solo ad ottobre del 2011, non è possibile che le indagini su di lui inizino in quella data, non credo che abbia inviato la lettera ai Gambirasio dopo il match del suo DNA con quello di Ignoto1. Sono dettagli, ma bisogna guardare nei dettagli per capire dove si annidano le bugie degli inquirenti.

Ps: Pino, non ho risposto agli auguri di Pasqua perché volevo farlo successivamente, comunque grazie per gli auguri e altrettanto. Buona e serena Pasqua a tutti.

Sandro ha detto...

@Biologo
grazie ovviamente della risposta (che riporto)
"@Sandro
-scrive: SE si punta ad un (generico) "muratore", COME MAI si chiudono così frettolosamentee e categoricamente le indagini sul "cantiere" del centro commerciale ???
Il muratore era generico per il pubblico che leggeva i fatti sulla stampa.

Per chi poteva guardare i filmati della Polynt forse il muratore non era poi così generico dato che dopo l'arresto di Massimo Bossetti ci hanno raccontato che sono sufficienti pochi giorni per trovare i 5 furgoni dello stesso modello di quello che si vede passare davanti alla Polynt...
"

Ma questo ovviamente non scioglie l'arcano della mia "capziosa" domanda, perchè nè nei filmati Polynt nè in altri, si vede nulla di differente da alcuni mezzi (camion furgoni autovetture) transitare normalmente, e nessuno di questi con Y a bordo.
Motivo quindi serissimo in più per riproporre la "capziosa" domanda:
-se punti ad un muratore, perchè categoricamente e definitivamente scartare gli elementi indizianti che indicano un cantiere? muratori e cantieri, cantieri e muratori: tra loro van assai d'accordo.
Siccome elementi che potevano indicare un certo cantiere, ne avevano: non stupisce che si possa essere pensato ad un muratore (anche se poi manco in tribunale siano riusciti a portare un solo elemento in grado di metterlo coerentemente nei tempi e sulla scena della sparizione di Y); stupisce invece che poi il muratore sia rimasto e, di punto in bianco senza ragione spiegata se non col puro istinto da grandi investigatori, quel cantiere (e gli elementi che ad esso portavano) sia sparito.

Cose queste che danno e lasciano parecchio da pensare.

Sandro

Anonimo ha detto...

B. sarà nuovamente condannato perchè è l'unico possibile colpevole.
Stranezze o no, nel luogo del delitto senza un alibi, con tanto di dna sulla vittima c'era lui.
Non vi sbattete nell'inventare minchiate.
Auguri, vi sentiamo dopo l'appello.

Biologo ha detto...

@Sandro

-scrive: stupisce invece che poi il muratore sia rimasto e, di punto in bianco senza ragione spiegata se non col puro istinto da grandi investigatori, quel cantiere (e gli elementi che ad esso portavano) sia sparito.

Quel cantiere è sparito nel momento in cui si sono resi conto che il muratore individuato non mostrava alcun collegamento. Se avessero continuato a puntare il cantiere di Mapello poi avrebbero dovuto trovare anche qualche prova per inserire Massimo Bossetti nel contesto.

In quel cantiere c'erano un custode e alcuni testimoni che non avrebbero potuto testimoniare nulla contro Massimo Bossetti. Allora è diventato più comodo far diventare il campo di Chignolo d'Isola il luogo del delitto perchè non ci sono testimoni nè telecamere.

Nella quarta puntata del documentario su Sky il PM a proposito del fatto che nessuno ha visto Massimo Bossetti fare nulla di male attorno alla palestra quella sera ha detto che il fatto che nessuno l'abbia visto non vuol dire che non ha fatto nulla ma che l'ha fatto senza farsi vedere. La stessa logica si applica al campo di Chignolo mentre non si sarebbe potuta applicare al cantiere di Mapello che era presidiato.

Biologo ha detto...

Qualcuno avrebbe modo di confermare che quando la sentenza parla di campione 31-G1 Est o di campione 31-G1 Ext in realtà si sta riferendo in entrambi i casi allo stesso campione?

Wolf ha detto...

Anonimo Anonimo ha detto...

B. sarà nuovamente condannato perchè è l'unico possibile colpevole.
Stranezze o no, nel luogo del delitto senza un alibi, con tanto di dna sulla vittima c'era lui.
Non vi sbattete nell'inventare minchiate.
Auguri, vi sentiamo dopo l'appello.

14 aprile 2017 00:28:00 CEST


Anonimo gradirei sentire un tuo parere:

Come ti spieghi che Bossetti nell'atto del rapimento e delle sevizie ha lasciato il suo dna solo in un punto strategico ?.
Indossava una tuta e guanti di lattice mentre la immobilizzava tenendola per le braccia e che si è tolto solo alla vista delle mutandine per ivi depositarci la sua firma biologica?.

Sono curioso di leggere un tuo punto di vista.

Vanna ha detto...

Bravo Wolf!
Forse ti risponderà con insulti ad ampio raggio!

Anonimo ha detto...

se qualcosa può andare storto, lo farà.
chi se ne frega, del maiale, basta quello che è rimasto in quel punto.
Vanna, va in mona !.

Anonimo ha detto...

uno è buono ma poi ti vengono a romperre le scatole.
dopo mi pento.
colpa di quel parassita, verme abbronzato e cornuto.
porgo le mie scuse a Vanna e tutti gli altri.

Vanna ha detto...

Le scuse a me e perché? Non so neanche cosa voglia dire "va in mona".

Le scuse dovresti chiederle a te stessa poiché hai giudicato e giudichi chi potrebbe essere innocente SOLO per quello straccio di traccia che non vale un fico secco.

C'è in te la consapevolezza che Pasqua è il passaggio verso l'illuminazione, il conforto, un nuovo orientamento di speranza?
Questo rappresenta la Resurrezione di un uomo che fu giudicato colpevole ed aveva operato miracoli.
Mai accusare nessuno perché nessuno conosce il vero, nessuno è nei panni di chi ha eventualmente fatto qualcosa.

Non continuare a scagliare le pietre e comprendi il valore del perdono e della speranza, almeno a Pasqua, se ci credi.
Se poi non ci credi prova a metterti nei suoi panni e in quelli dei suoi figli, provaci anche solo un attimo senza le barriere delle apparenze, senza crederti quel padreterno che non sei.

Se lo fai veramente dal tuo cuore sbocceranno fiori.

Bruno ha detto...

Auguri a tutti di Buona Pasqua.

Nautilina ha detto...

Ringrazio per gli auguri e li contraccambio.
Una buona Pasqua anche da parte mia, santa per chi è cristiano, laica per chi ha un'altra fede (o nessuna).
Almeno nell'umanità, comunque, dovremmo credere tutti.

antrag ha detto...

Buona Pasqua!

Anonimo ha detto...

Buona Pasqua a Massimo Prati e a tutti voi. Vi auguro di passare queste feste in SERENITA', da soli o in compagnia.
K

Sandro ha detto...

buona pasqua a tutt*

sandro

Anonimo ha detto...

http://www.ilgiorno.it/bergamo/cronaca/bossetti-lettera-papa-1.3043802

Ester Arzuffi scrive al Papa.

Bruno ha detto...

Se i giudici decideranno di fare nuove prove del DNA ne vederemo delle belle.

Guerino ha detto...

X BIOLOGO E TOMMY

Gentilissimi,
sono arrivato a queste riflessioni. VI chiedo se sono percorribili dal punto di vista scientifico (soprattutto tenendo conto delle carte di laboratorio).
Inizialmente il soggetto titolare di quel materiale biologico rinvenuto nei reperti mutandine e leggins è il soggetto che chiameremo soggetto X (con occhi scuri e un determinato profilo genetico nucleare ricavato nei laboratori del RIS nel maggio 2011). Dalle stesse tracce viene ricavato anche l'aplotipo mitocondriale di questo soggetto (che poi sarebbe quello minoritario rinvenuto nella 31G20). Questo soggetto X è, effettivamente, il figlio di Giuseppe Guerinoni e nel 2012 (con la riesumazione della salma) se ne avrà definitiva contezza.
Ad un certo punto (attraverso indagini tradizionali: filmati, tabulati, ecc), magari nell'anno 2013 o 2014, salta fuori il nome di Massimo Bossetti. A questo punto diventerà lui ignotouno (il suo profilo genetico finisce, così, nelle carte di laboratorio e inizia, magari nel 2013, a girare nei diversi laboratori) ma il suo DNA non è mai stato depositato in quei reperti.
In quei reperti, inizialmente, c'era il DNA del soggetto x (figlio di Guerinoni e di un'altra donna mai identificata). Quando poi è venuto fuori il nome di Bossetti (e il suo profilo genetico è finito nelle carte di laboratorio, identificato come ignotouno) è diventato lui, per tutto il mondo, il figlio naturale di Guerinoni che si stava cercando dal lontano 2011. Quindi Bossetti è effettivamente ignotouno ma non è il soggetto X, vero titolare di quel materiale biologico lasciato in origine nei reperti.
Se davvero i fatti sono andati così, Massimo Bossetti non è il figlio di Giuseppe Guerinoni, cioè non è quel soggetto x che ha lasciato il suo DNA nei reperti nell'anno 2011 e che gli inquirenti hanno cercato per anni.
Il soggetto x e ignotouno (Massimo Bossetti) sono due persone diverse con entrambi i genitori diversi (non solo con mamma diversa ma anche con padre diverso).

antrag ha detto...

Guerito, interessante il tuo intervento ma questi scambi di persona devono essere approfonditi...

antrag ha detto...

Guerino
Chiedo ammenda

TommyS. ha detto...

Guerino

Le tue ipotesi possono anche essere suggestive, tuttavia sono basate sul presupposto che in tanti abbiano accondisceso a truccare i dati e non parlare. In una teoria cospiratoria meno sono le persone che sanno (need to know) minori sono i rischi di venire prima o poi scoperti e rimetterci tutti quanti.

Da quanto oramai si sa, il DNA nucleare estratto dalle tracce sugli slip è stato tipizzato entro la prima metà di maggio 2011 dal RIS di Parma. E qui sono già un numero considerevole di biologi coinvolti, dai due capitani che hanno materialmente fatto le analisi, al loro diretto superiore Pizzamiglio ed al comandante del reparto col. Lago.

Ma in seguito, entro l'inizio dell'estate, il profilo di Ignoto1 è stato trasmesso alla Polizia Scientifica, sia quella di Milano (Giuffrida) sia a quella di Roma (Asili) e quindi si è ampliato il numero di persone che conoscevano il profilo stesso.

Entrano poi in gioco Giardina e Novelli, Portera, Piccinini e tutti i loro collaboratori. Tutti genetisti esterni alle forze dell'ordine che per forza di cose dovevano conoscere il profilo completo così come tipizzato dal RIS (e la loro relazione agli atti è della fine del 2012).

Troppe persone a conoscenza dei genotipi di quel profilo per poter pensare di cambiarne anche solamente uno o due non appena individuato Bossetti.

Per cui non resta che concludere che il profilo di Ignoto1 sin dall'inizio è stato quello poi arrivato a processo.

Sono altri gli aspetti e fatti insoliti di questa indagine lunghissima che possono far pensare ad attività di depistaggio.

Primo fra tutti il fatto che una DNA nucleare di straordinaria qualità è stato estratto dagli indumenti di un cadavere di circa tre mesi in fase trasformativa esposto all'ambiente e dal quel momento in avanti qualsiasi altra pista di indagine è stata abbandonata. O meglio, la non compatibilità dei DNA di persone sospette/sospettabili con quello di Ignoto1, le ha automaticamente escluse da qualsiasi ulteriore indagine.

Anonimo ha detto...

Auguri a chi porterà in aula le ipotesi di depistaggio, sino ad ora analizzate sino allo spasimo su Facebook e compagnia ma portate con il contagocce in aula, se non ancora meno (e si capisce perché: un conto è parlare a ruota libera immaginando complotti a destra e sinistra, un altro è dare le proprie VERE generalità in un processo e ritrovarsi le proprie fantasie riportate in un verbale).

Chi mette la faccia? Chi avremo piacere di conoscere nel processo d'appello?
Qualcuno per caso ha paura di denunce? Ma come, non si vuole ripulire la magistratura? E come si fa se non c'è manco mezzo nome vero?

#intrepidaattesa (così non dite che sono anonimo, rispondete nel merito).

Vanna ha detto...

Guarda #intrepidaattesa (così non dite che sono anonimo, rispondete nel merito), che qui in parecchi abbiamo capito chi sei.

Sei quella-o alla quale ho inviato un messaggio a ridosso della Pasqua col quale suggerivo di "... Non continuare a scagliare le pietre e comprendi il valore del perdono e della speranza, almeno a Pasqua, se ci credi.
Se poi non ci credi prova a metterti nei suoi panni e in quelli dei suoi figli, provaci anche solo un attimo senza le barriere delle apparenze, senza crederti quel padreterno che non sei.
Se lo fai veramente dal tuo cuore sbocceranno fiori."

Continui invece a coltivare cactus.
Alla fine sai cosa accadrà?
Che tu potresti pungerti oppure che noi possiamo restare con un pugno di mosche in mano, ma almeno ci abbiamo provato a difendere il "ladrone" crocefisso che fu perdonato,ricordi?

Mettiti davanti allo specchio e vergognati delle tue accuse, pensa alla tua trave nell'occhio.
Persone come te non so se mi fanno pena o mi fanno ribrezzo.

Anonimo ha detto...

A me non è arrivato nulla...

ah, rileggo adesso per l'ennesima volta l'annosa domanda: perchè il dna è stato trovato solo su un punto? Sveglia! Il cadaverino è rimasto tre mesi sotto le intemperie, si è dilavato tutto tranne per disgrazia di Bossetti un punto coperto, ma è così difficile? Evidentemente sì perchè per motivi ancora ignoti qui dentro non si vuole accettare che il responsabile di atto orribile ma tutto sommato "banale" (nel senso che omicidi del genere accadono tutti i giorni in ogni parte del mondo) è un tizio freddo, che non sa cos'è l'empatia e a quanto pare ha giù buttato a mare un sacco di gente che lo sosteneva perchè non serve più.

Si resta sempre in attesa di vedere in aula i mirabolanti esperti che parlano online, alcuni a dire la verità un po' meno da un po' di tempo, chissà perchè.

Biologo ha detto...

@Anonimo

La pigrizia purtroppo è una caratteristica connaturata dell'essere umano moderno che pur avendo a disposizione mezzi di comunicazioni senza precedenti e dati reperibili a volontà continua a limitarsi ad ascoltare passivamente quanto raccontano la tv e i giornali come se fosse il 1960.
Per questo non me la prendo neanche poi tanto quando le persone non fanno che ripetere le solite notizie superficiali e non si prendono la briga di andare ad approfondire; se la natura di una persona è fatta di tale pigrizia è una conseguenza naturale...

Ad esempio non è vero che il corpo si è dilavato tutto tranne un punto coperto dove è stato trovato il DNA di Ignoto 1. Il DNA di altri è stato trovato in diversi punti, anche esterni esposti alle intemperie.

A pag. 54 si può leggere di un profilo misto sul reperto 28-19.

A pag. 55 è riportato del profilo misto sulla manica del giubbotto esposto alle intemperie per 90 giorni.

A pag. 60 si parla di 7 formazioni pilifere analizzate sulla regione HV2 che hanno restituito un DNA diverso da quello di Yara.

Poi neanche il famoso profilo Ignoto 1 non è così certo come si vuol far credere... Per esempio a pag. 76 della sentenza si può leggere che persino il dott. Portera su 16 analisi della traccia 31-G20 ne ha ritenute valide 7 e su 4 della traccia 31-G16 solo due su quattro.

A pag. 79 si apprende che anche per gli stessi periti dell'accusa su 33 delle 104 analisi "i tracciati elettroforetici non erano univocamente interpretabili o validabili".

Per non parlare del fatto che a pag. 56 viene riportato che il profilo DNA mitocondriale minoritario del campione 31-G20 non è di Yara nè di Massimo Bossetti, quindi non si tratta di un'invenzione della giornalista Antonietta Ferrante che fu la prima a darne notizia:

https://pbs.twimg.com/media/B8YdVBvIIAAd_cG.jpg

Biologo ha detto...

@Guerino

Che il soggetto avesse occhi scuri è una notizia data dai giornali e mai confermata da alcun documento. E' probabile si sia trattato di un errore del giornalista secondo me dovuto al fatto che il colore degli occhi in quell'esame viene riportato in termini di probabilità per diversi colori. Infatti a pag. 56 della sentenza si può leggere:

nella percentuale dell'1,1% la probabilità che il profilo di Ignoto 1 appartenesse ad un soggetto con gli occhi marroni, del 94,5% la probabilità che appartenesse ad un soggetto con occhi chiari (azzurro, verde, grigio) e del 4,5% la probabilità che appartenesse ad un soggetto con occhi di colore intermedio.

Il giornalista, non comprendendo questo modo di esprimere il risultato, avrà preso il primo dell'elenco che probabilmente era "occhi marroni" credendo che fosse quello più importane e si è dedicato a diffondere la notizia...

TommyS. ha detto...

@Anonimo (quello che parla di "cadaverino")

Che il "cadaverino" sia rimasto tre mesi sotto le intemperie e si sia dilavato tutto tranne, per disgrazia di Bossetti, in un punto coperto non è vero.

Gli slip di Yara sono stati repertati con il numero 31. Le presunte tracce biologiche (per essere davvero tali dovrebbero avere una provenienza accertata, cosa che non è stata possibile appurare) dalle quali è stato estratto il DNA nucleare di Ignoto1 si trovavano nella parte anteriore sinistra (guardandoli frontalmente) degli stessi slip. Difatti nelle motivazioni è scritto

In particolare, [....], sugli slip di Yara erano effettuati inizialmente cinque prelievi a campione, così numerati: 31.1 (nella parte anteriore bassa a destra), 31.2 (vicino al taglio in alto a sinistra), 31.3 (simmetrico a
31.2, ossia nella parte alta a destra), 31.4 (vicino a 31.2), 31.5 (sul retro aderente all'etichetta).
L'analisi del 31.2, quello limitrofo al lembo tagliato, rivelava la presenza di componenti alleliche diverse dalla vittima e riconducibili ad un soggetto di sesso maschile.

La medesima porzione di tessuto era, allora, divisa secondo uno schema a griglia (di qui la G del codice alfanumerico indicativo del prelievo), sul quale erano eseguiti complessivi diciotto prelievi (compreso il 31.2, corrispondente nella nuova numerazione della griglia al campione 31-G11), da 31-G1 (Est. e Int. a seconda delle cuciture) e 31- G2 (Est. e Int.) a 31-G16, da tredici dei quali (31-G1Est, 31-G1Int, 31-G2Int, 31-G2, 31-G3, 31-G4, 31-G6, 31-G13, 31-G14, 31-G15 e 31-G16) era estratto un campione di DNA utilizzabile per future amplificazioni. I campioni 31-G1 Est, 31-G1 Int, 31-G2 Int, 31-G11, 31-G13, 31-G14, 31-G15 e 31-G16 e 31-G6 [........] restituivano un unico profilo maschile non presente in alcuna banca dati e per questo denominato Ignoto 1.


Ora, il settore 31-G11 (prima 31.2) si trovava subito a destra del disegno a forma di piccolo pacchetto regalo con pallini neri e probabilmente risultava effettivamente coperto dalla cintura elasticizzata dei leggings.

Ma il settore 31-G1 Est, dal quale è stato estratto il maggior quantitativo di DNA (2500 picogrammi su microlitro dei quali 1000 di DNA maschile) era proprio quello prossimo al lembo reciso degli slip. E questo lembo era totalmente esposto così come si deduce sempre dalle motivazioni

un paio di slip fantasia, che presentano in corrispondenza del lato destro una soluzione di continuo a tutto spessore del tessuto e il cui lembo mediale sporge dal bordo superiore dei pantaloni e vi si ripiega in corrispondenza dell'ombelico;

Proprio la porzione di slip che avrebbe dovuto risultare maggiormente dilavata. Fai un po' tu.

Anonimo ha detto...

faccio che con tutto quello che scrivete avete confermato le tesi dell'accusa...complimenti!

Avete appena smontato una tesi difensiva, ovvero che non sono state fatte accurate indagini nel 2011 e quindi vanno tutte ripetute: se prendete il pezzo che vi fa comodo e non lo smentite, allora concordate con la Corte quando parla di numerosissimi prelievi, mappature approfondite, ecc.ecc.
Che poi è proprio parte del motivo per cui è stata rigettata la richiesta di perizia.
Fate un po' voi.

Vanna ha detto...

Biologo e TommyS è lodevole il vostro ripetere che non è compreso perché così fa comodo, forse per limitatezza mentale oppure per mancanza di carità o magari perché potrebbe l'anonima-o fa parte del gruppo che ha condannato e allora si autodifende, certo è che, umanamente parlando, non ci fa una bella figura.
Cosa accadrà a ridosso del processo non oso immaginarlo.

Anonimo ha detto...

Non accadrà nulla, il passare del tempo e varie denunce in corso hanno raffreddato molti animi...posto che di manifestazioni, inviti alla sommossa e altre piacevolezze del genere si parla da anni, ma dove sono tutti quelli che volevano manifestare? Li vedremo finalmente sotto il Palazzo di Giustizia di Brescia (rimasto epico il tizio che si è presentato ad una delle prime udienze con il tristissimo cartello "Giustizia per JARA": i poliziotti presenti all'esterno del Tribunale di Bergamo gli hanno chiesto le generalità e puff! Sparito, non si è più visto)?

Vi aspettiamo numerosi, poi tutti in aula a deporre, mi raccomando eh.

Vanna, niente da dire? Non ti piacerebbe sapere che Tommy, Biologo, Guerino e antrag hanno parlato a processo, magari presente Bossetti?
Chissà perchè su questo non risponde nessuno, MAI...

Biologo ha detto...

@Anonimo

Macchè...

Hanno preso una zona dello slip, l'hanno suddivisa in una ventina di pezzi, su questi pezzi hanno fatto 104 tra amplificazioni e ripetizioni di cui 33 non sono ritenute univocamente interpretabili o validabili neanche dai loro stessi periti.

Ma quali numerosissimi prelievi, quali accurate indagini...

La stessa zona invece di essere divisa in una griglia di una ventina di pezzi poteva essere suddivisa in una griglia da 100 pezzi, si sarebbero avute 500 tra amplificazioni e ripetizioni di cui 170 non sarebbero state ritenute univocamente interpretabili o validabili neanche dai loro stessi periti. Oppure avrebbero potuto dividere la stessa zona in soli 2 pezzi, avrebbero fatto 5 tra amplificazioni e ripetizioni, e 2 su 5 non sarebbero state ritenute univocamente interpretabili o validabili neanche dai loro stessi periti.
Ma alla fine sempre di una sola zona si sarebbe trattato e sempre piena di dubbi...

Infatti se si va a leggere la sentenza appena hanno tentato un'altra zona dello splip non hanno trovato un DNA compatibile con Ignoto 1 e non hanno fatto 104 tra amplificazioni e ripetizioni.

La zona analizzata non solo presenta tutti i dubbi che sono emersi, ma ha pure un profilo mitocondriale diverso dall'imputato. Le quantità di DNA dell'analisi di quantificazione non corrispondono con le quantità evidenziate dagli elettroferogrammi. Poi di quelle 71 analisi ritenute valide su 104 il perito della parte civile, pure essendo colpevolista, finisce per scartarne egli stesso la metà sui campioni 31-G20 e 31-G16.

Ma quali numerosissimi prelievi, quali mappature approfondite...

Bruno ha detto...

@anonimo delle 17:28 spiegaci perché ci hanno propinato fino alla nausea il passaggio del furgone vicino alla palestra come fosse quello di Bossetti, ed invece non era così. Spiegaci come mai il metro cubo di sabbia non è servito a coprire i poveri resti della sfortunata Yara (e non il cadaverino come lo definisci tu con impietosa freddezza. Spiegaci per adesso questi fatti, e ricordati che i giudici hanno giudicato e giudicheranno in nome del popolo italiano.

Biologo ha detto...

@Vanna

Con la pubblicazione delle motivazioni della sentenza gli anonimi si scontrano con i dati che adesso sono messi nero su bianco e non possono più ripetere le semplificazioni giornalistiche del tipo "il dott. X ha detto un profilo chiarissimo" o il "il prof. X dice che non ci sono dubbi". Per questo attaccano in modo generico.

Quando agli anonimi si fa notare che i periti hanno scartato ben 33 risultati perchè non "univocamente interpretabili o validabili", non avendo alcuna possibilità di smentire, non possono che ripiegare su attacchi al personaggio che ha scritto Jara, invitare i commentatori a deporre in aula, e altre sciocchezze del genere pur di evitare la sostanza dei fatti incontestabile...

TommyS. ha detto...

@Anonimo

Quando non si hanno argomenti si sparano cavolate a caso pur di avere l'ultima parola.

Spiegami dove avrei(mmo) confermato la tesi dell'accusa e dove avrei(mmo) smontato le tesi difensive.

Le analisi vanno ripetute e possibilmente approfondite, per esempio cercando il mRNA per capire da dove provenga quel DNA. Oppure provando ad analizzare nuovamente il mtDNA in parallelo. Oppure studiando la metilazione di quel DNA non dilavato e perfetto come se fosse fresco di giornata.

Qualcosa mi dice tuttavia che le necessarie contromosse siano state già prese.

Sarebbe anche interessante sapere quali genetisti siano iscritti nell'elenco dei CTU del Tribunale di Brescia.

Anonimo ha detto...

Che non sia il furgone di Bossetti è una forzatura che fate voi: la sentenza semplicemente non dice nè sì nè no, semplicemente elimina il dato dopo il casino scatenato dalle dichiarazioni di Lago, segno che il resto bastava e avanzava perchè, cari miei, per adescare la vittima l'aggressore potrebbe essere pure andato a piedi.
Stesso discorso per il metro cubo di sabbia, argomentazione del PM che nulla aggiunge e nulla toglie al cuore del problema, il collegamento tra la vittima e il condannato in virtù del dna.
A tale proposito attendiamo sempre le mirabolanti controdeduzioni della difesa, ci porteranno il fratellastro in aula?
Poi se si vuole continuare a parlare di dettagli e ad ignorare che la difesa in primo grado ha solo parlato ma in aula fatti pochi (lo dice la sentenza, non mi risulta che la corte sia stata denunciata per diffamazione), continuate pure, come continuare ad ignorare la richiesta, vista tanta veemenza, di prendere coraggio e mostrare le vostre conclusioni a Brescia.
O avete paura? Il web è pieno di gente che pontifica ma non si sono letti articoli di coraggiosi sostenitori che hanno raggiunto Bergamo per urlare a gran voce l'innocenza del loro pupillo...

Anonimo ha detto...

Ma poi, la sentenza offre dati incontrovertibili, basta dire " è tutto chiarissimo", e poi c'è stata la condanna? Tutto il mondo contro Bossetti? E' stato un complotto nazionale?
Si ritorna lì.

fr ha detto...

Anonimo #intrepidaattesa#

Non sono un "colpevolista", ma neanche un garantista a tutti i costi, per cui rifletti sul tuo ripetuto invito, ai sostenitori scientifici di questo blog, di andare, in sede opportuna, a proporre le proprie convinzioni, derivate da studi precisi.
Invito che porresti a te stesso, considerando che un carabiniere viene processato se ammazza un rapinatore, ed un padre i famiglia, viene arrestato e condannato a risarcire i danni alla famiglia del rapinatore che, di notte è entrato, armato nella propria abitazione?
Guarda in faccia la realtà, e ti convincerai della assurdità del tuo INVITO.
Ti saluto. "fr"

Anonimo ha detto...

Invito assurdo? Perchè, leggere tesi di complotti, sosia genetici, ipotesi di collusione tra Procura, CC e chi più ne ha più ne metta per colpire un signore bergamasco sconosciuto sino all'arresto è normale? E se sì, perchè non dire chiaramente quello che si pensa? Stai dicendo che la gente non si espone per paura? Alla faccia del sostegno a Bossetti!

Vanna ha detto...

e continui a sproloquiare... non hai dignità né sale in zucca.

Gilberto ha detto...

Personalmente ho deciso di non replicare più ai provocatori, troll, perditempo il cui unico scopo è solo quello di boicottare qualunque approfondimento, intralciare il contraddittorio serio e ostacolare l’argomentazione. Non mi sembra davvero il caso di prendere in considerazione chi ha come unico scopo di ostacolare. Consiglierei a tutti di lasciar bollire l’anonimo nel suo brodo, se ignorato finirà per sentirsi frustrato nella sua mania di protagonismo da antagonista per partito preso. Si rivolgerà magari ad altri lidi dove potrà manifestare la sua verve da esibizionista da inappagato cronico sempre alla ricerca di visibilità…

Paolo A ha detto...

Guerino potrebbe aver ragione, il primo Ignoto1 che chiama Mister X potrebbe essere figlio di Giuseppe Guerinoni o di un fratello, mentre l'ultimo Ignoto1 potrebbe essere proprio Massimo Bossetti.

Ritengo che sia necessario che la difesa richieda non solo delle nuove analisi, ma che queste analisi sino incrociate, per esempio Ignoto1/Mister X è veramente figlio della Arzuffi e specialmente se Massimo Bossetti ha in comune con Pierpaolo Guerinoni ben 20 marcatori su 21, escluso il TH01, oltre al cromosoma Y naturalmente.

Per me la strada è questa, la difesa potrebbe usare il metodo "Sempio" e prelevare il DNA di Pierpaolo Guerinoni e compararlo con DNA prelevato direttamente da Massimo Bossetti così da avere la certezza dei dati che si utilizzano.

La cosa essenziale è comparare i DNA prelevati direttamente e analizzarli e non fidarsi dei dati forniti durante il processo, credo che sarebbe un metodo infallibile per stabilire se veramente Massimo Bossetti è Mister X, oppure quest'ultimo è un'altra persona come penso.

Per quanto riguarda le contromisure evocate da TommyS, spero che la difesa le abbia prese veramente e non si perda dietro ipotesi alternative come quella del vicino di casa di Yara con il pollaio situato vicino al cantiere di Mapello, si rischia di farsi ridere dietro e a proposito, qualcuno ha avvisato la difesa della vicenda di via delle Rose.



Bruno ha detto...

@Gilberto sagge parole sono d'accordo con te, lasciamo perdere l'anonimo di turno.

Dan F. Rinaldi ha detto...

Ogni tanto passo a leggere i commenti ed ho notato che si parla del numero (che sembra un numero di cellulare) che appare nel vecchio articolo di Wikipedia su "Vesna va veloce": ha ragione Biologo quando dice che ironizzavo sulla possibilità, manovrando numeri, di far uscire facilmente molte coincidenze, ad esempio quella che indicava una latitudine che passava per via Bedeschi, coincidenza "costruita" da me. Ha meno ragione invece lo stesso Biologo quando dice che quel numero non può rappresentare coordinate geografiche: invece di scrivere il numero come un numero di cellulare scriviamolo nell'ordine com'è apparso sul testo di Wikipedia allora, cioè così: "quattro cinque sessanta settanta ottocentoventi tre", vale a dire, in cifre 4560708203. Sono 10 cifre, le dividiamo in 2 blocchi, cioè 45607 e 08203 e le immettiamo come coordinate decimali su Google Maps, così: 45.607,08.203. Salta fuori, come avevo già fatto notare a suo tempo, non un luogo in Mongolia ma un punto ben preciso e piuttosto isolato in Piemonte, vicino ad un laghetto che si chiama "lago delle Piane" (credo sia artificiale). Siamo a pochissime ore di macchina da Brembate e nei pressi di quella che, adesso, pare una cava o qualcosa del genere. Inoltre lì accanto, poco più a nord-est, vicino al laghetto, c'è un sito produttivo della "Minerali Industriali" e, per chi a suo tempo si è appassionato al tema della calce e delle sferule, consiglio il sito della società che è www.mineraliindustriali.it (non so però cosa lavorino in quello specifico sito). Posizionate l'omino su via Lamarmora, nei pressi della cava (se è tale) e fatevi un'idea del posto.

È ovvio che si tratta di suggestioni di tipo giallistico con probabilmente nessuna attinenza al delitto, però è un'altra interessante coincidenza il fatto che non si tratta di un posto chissà dove magari pieno di alberghi a 5 stelle... :-)

@ Biologo e TommyS

Ho visto un frammento del recente documentario Sky sul caso in cui l'esperta della Polizia Asili, che testimoniò a processo, dice che il DNA di Pierpaolo Guerinoni era quasi identico a quello di Ignoto1 al 50% (sic!) senza specificare altro: io intendo con questo che i 20 su 21 marcatori (se erano 21) riguardavano solo la parte paterna, guerinoniana. Potrebbe essere, anche se probabilisticamente improbabile, a voi risulta? Perché leggendo le motivazioni si parla solo di "profilo del DNA nucleare" e con questo comunemente s'intende il profilo in toto.

TommyS. ha detto...

Dan F.

Nelle motivazioni è scritto

Giacché l’aplotipo Y si trasmette uguale di generazione in generazione ed è lo stesso per tutti i discendenti maschi di un determinato capostipite, gli inquirenti risalivano, allora, da Sergio Guerinoni al capostipite Battista Guerinoni e da lì ricostruivano l’intera discendenza, sottoponendo a prelievo salivare tutti i discendenti maschi ancora in vita, arrivando a Pierpaolo Guerinoni, che presentava un profilo di DNA nucleare quasi identico a quello di Ignoto 1 (i due profili si distinguono per il solo marcatore TH01).

Questo conferma anche quanto riportato a suo tempo dalla Ubbiali sul Corriere (forse nessuno l'aveva avvisata in tempo) ed è molto chiaro: per tutti i 21 marcatori ad eccezione di TH01 i genotipi di Ignoto1 e di Pierpaolo Guerinoni coincidevano, cioè le coppie di alleli (uno di provenienza materna ed uno paterna) erano identiche. Per quanto riguarda invece TH01 non è mai stato detto se le coppie di alleli fossero totalmente differenti o se condividessero un allele su due (entrambe ipotesi concrete nel caso di siblings o half-siblings).

In merito alle coordinate Google che hai evidenziato bisogna dire che se si inserisce una latitudine 45.607 ed una longitudine 08.203 per Google si intendono le seguenti coordinate: 45.607000,8.203000. Potrebbe essere l'indicazione di un'area di circa 100x100 m e non di più. Da tale area risulterebbero ampiamente esclusi sia il Lago delle Piane sia la Minerali Industriali S.r.l. (che prevalentemente estrae minerali quarzosi e silicei). Per me quindi una curiosità e niente di più.

Rimango personalmente dell'idea che il numero 456070820 dovesse essere inteso come la latitudine in gradi decimali WGS84 (sistema normalmente utilizzato da Google) 45.6070820, cioè con la stessa approssimazione restituita da Google Maps, mentre il 3 fosse una specifica chiave per ottenere la longitudine o individuare a quella latitudine specifica un luogo più o meno preciso.

Biologo ha detto...

@Paolo A

-scrive: prelevare il DNA di Pierpaolo Guerinoni e compararlo con DNA prelevato direttamente da Massimo Bossetti così da avere la certezza dei dati che si utilizzano.

Tutta questa faccenda dei Guerinoni è una distrazione inutile che torna solo a vantaggio dell'accusa per confondere le idee. La paternità, i fratelli, i nipoti, i profili compatibili con i Guerinoni, ecc., sono tutti fatti che non hanno nulla a che vedere con il nodo centrale della vicenda.

L'unica cosa da capire, e che il giudice dovrà stabilire, è se quel profilo del DNA nucleare trovato sul reperto 31 corrisponde al profilo di Massimo Bossetti. Tutto il resto è distrazione.



@TommyS.

Ha ragione TommyS., se si parla di TH01 che si trova sul cromosoma 11 è chiaro che ci si sta riferendo al profilo autosomico. Poi ricordo anche di aver sentito il dott. Capra in qualche trasmissione che parlava dell'incredibile coincidenza tra i due profili.

Biologo ha detto...

@Guerino e @Paolo A

-scrive:magari nell'anno 2013 o 2014, salta fuori il nome di Massimo Bossetti. A questo punto diventerà lui ignotouno (il suo profilo genetico finisce, così, nelle carte

No.
Il 6 maggio 2011 il profilo Ignoto 1 era già stato trasmesso a vari uffici come testimonia il documento pubblicato qualche tempo fa dal giornalista Sturlese Tosi:

http://picpaste.com/sturlese-tosi-ignoto-1.jpg



-scrive: Quindi Bossetti è effettivamente ignotouno ma non è il soggetto X, vero titolare di quel materiale biologico lasciato in origine nei reperti.

Massimo Bossetti non è neanche Ignoto 1. La dubbia corrispondenza tra il profilo Ignoto 1 e quella di Massimo Bossetti è più probabile che sia dovuta a questo motivo:

https://riflessionigenetiche.wordpress.com/2017/04/15/caso-gambirasio-la-quantita-di-dna-nel-campione-31-g1-est/

GUerino ha detto...

Per biologo
Molto interessante questo scritto.
Ti faccio però un quesito da non esperto in materia: il profilo genotipico "ignotouno" ha in comune con Massimo Giuseppe Bossetti 21 marcatori autosomici. AI fini dell'identificazione forense ne bastano molti meno. Come si può affermare che ignotouno non sia Massimo Giuseppe Bossetti?
Non è forse più corretto affermare, come ipotesi alternativa, che il profilo ignotouno è stato ricavato in modo errato e, pertanto, non è Massimo Giuseppe Bossetti il proprietario di quel materiale biologico?
Cioè , mi chiedo, quando tu dici che ignotouno non è Bossetti forse intendi dire che Bossetti non è il proprietario del materiale biologico rinvenuto nei reperti.
Quindi, da quanto scrivi, hai certamente abbandonato, l'ipotesi che tu stesso ritenevi essere la più probabile, almeno fino a qualche mesto fa, ovvero quella del DNA ottenuto in laboratorio e l'hai sostituita con l'ipotesi dell'errore di laboratorio.
Ma, escludiamo l'epistemologia, almeno per un attimo, e chiediamoci: in termini statistici (e di logica probabilistica) è ipotizzabile una siffatta ipotesi?
Dal laboratorio dei RIS nel maggio del 2011 esce fuori un profilo genetico nucleare di un tizio che poi si scoprirà avere tutte le caratteristiche dell'uomo che gli inquirenti hanno cercato per 4 anni: muratore, furgone quasi identico che passa di la proprio nel momento in cui la bimba si pensa fosse intenta ad uscire, celle telefoniche, fibre, ecc, ecc
E' evidente che o è stato incastrato o è davvero lui il colpevole

Biologo ha detto...

@Guerino

-scrive: Ai fini dell'identificazione forense ne bastano molti meno.

L'idea che esista un numero scientificamente stabilito di marcatori coincidenti per determinare "un'identificazione forense" è un concetto più da giuristi che da scienziati.

I giudici cercano dalla scienza risposte nette così un gruppo di scienziati si riunisce e stabilisce per convenzione il numero 13 perchè può dare ai magistrati un certo grado di probabilità che possono ritenere accettabile. Ma le stesse persone che hanno stabilito il CODIS 13 appena pochi anni prima ritenevano sufficiente un numero di marcatori inferiore.
Allo stesso tempo nel Regno Unito il numero di loci considerato è 17... Questo da l'idea di quanto sia elastica la scelta.

Nel caso specifico di Ignoto 1 era stato trovato un profilo coincidente per 20 marcatori. Se non si fosse cercato anche il 21esimo, sia per il CODIS 13 che per il sistema a 17, in assenza di alibi la persona identificata sarebbe finita in un mare di guai.

Per non parlare del fatto che esistono database del DNA nucleare con poche decine di migliaia di profili in cui si sono verificate corrispondenze esatte tra individui non imparentati che in teoria dovevano verificarsi solo su miliardi di profili.



-scrive: Non è forse più corretto affermare, come ipotesi alternativa, che il profilo ignotouno è stato ricavato in modo errato e, pertanto, non è Massimo Giuseppe Bossetti il proprietario di quel materiale biologico?

Probabilmente è ciò che è successo. Ma anche se il profilo su 21 marcatori fosse corretto i dubbi rimarrebbero per i motivi che ho appena spiegato e per le questioni della popolazione ristretta che sono state spiegati in diversi commenti in passato. Poi va aggiunta anche la non corrispondenza del DNA mitocondriale che è una cosa fondamentale.



-scrive: Cioè , mi chiedo, quando tu dici che ignotouno non è Bossetti forse intendi dire che Bossetti non è il proprietario del materiale biologico rinvenuto nei reperti.

Esatto. Il DNA mitocondriale lo esclude con certezza e il DNA nucleare è nettissimo solo nella mente di chi vuol trarre conclusioni in tal senso. Basta leggere il capitolo apposito nelle motivazioni della sentenza per rendersene conto...



-scrive: Quindi, da quanto scrivi, hai certamente abbandonato, l'ipotesi che tu stesso ritenevi essere la più probabile, almeno fino a qualche mesto fa, ovvero quella del DNA ottenuto in laboratorio e l'hai sostituita con l'ipotesi dell'errore di laboratorio.

E' verosimile anche quella. Il problema è che ora sappiamo che il profilo nettissimo di cui ci raccontavano in effetti nettissimo non lo era affatto. L'assenza completa del DNA mitocondriale e la presenza di un DNA nucleare perfetto non poteva che suggerire quell'ipotesi.
Ma adesso l'interpretazione errata del profilo sembra un'ipotesi ancora più probabile, anche alla luce di quei problemi in fatto di quantità di DNA e profili maggioritari e minoritari nei campioni di cui hai potuto leggere nell'articolo.

In definitiva esistono due spiegazioni alternative a seconda di come si decide di considerare quel profilo del DNA nucleare:

- Se si vuol considerare perfetto il profilo del DNA nucleare allora la traccia, vista l'assenza assoluta del profilo mitocondriale, non può che essere il risultato di qualche manipolazione del reperto o appartenere ad un individuo con una notevole corrispondenza genetica.

- Se si riconosce che, come in effetti appare, il profilo del DNA nucleare non è netto come ci volevano far credere allora si giustificano anche i profili del DNA mitocondriale non corrispondenti con quello di Massimo Bossetti. In questo caso i profili mitocondriali apparterrebbero al vero contributore di quel profilo incerto.

Ad ogni modo entrambe le possibilità escludono che quella traccia sia stata lasciata da Massimo Bossetti.

Biologo ha detto...

@Guerino

-scrive: Dal laboratorio dei RIS nel maggio del 2011 esce fuori un profilo genetico nucleare di un tizio che poi si scoprirà avere tutte le caratteristiche dell'uomo che gli inquirenti hanno cercato per 4 anni

Diversi osservatori hanno sottolineato più volte come in realtà siamo noi in quanto pubblico a "scoprire" Massimo Bossetti e le sue coincidenze dopo 4 anni, ma che in realtà prima del ritrovamento del corpo c'era chi già aveva potuto osservare le riprese delle telecamere Polynt con il presunto furgone di Massimo Bossetti che transitava...

Dan F. Rinaldi ha detto...

@ TommyS e Biologo su 20/21

Anch'io, come voi, ho sempre pensato che i 20 su 21 marcatori di PG su Ignoto1 fossero sul profilo intero, così come si desume dalla sentenza e da vecchi articoli di giornale (Ubbiali in primis): a questo punto però come spiegare questo:

https://yadi.sk/i/F2uV1l0Y3HBnFM

Il 50%? Ovviamente si può intendere solo che sia la parte allelica paterna, dunque 20 su 21 paterni -- che già comunque è una rarità statistica...

Se è così allora che cosa ha scritto il giudice nella sentenza? Non ha capito nulla? Ma se non ha capito nulla su questo figuriamoci il resto... :-(

@ TommyS, riguardo le possibili coordinate

Nel testo su Wikipedia quel numero, di primo acchito, sembra venir fatto passare per un numero di cellulare ed è chiaro che così facendo le coordinate non possono essere precise al metro (per stare entro le 10 cifre totali) ma essere approssimative epperò comunque in un range limitato di 100x100m. Diciamo che indicano una zona ben precisa, isolata, in mezzo ai boschi, con una cava (o discarica, non ho capito) e la ditta dei metalli lì vicino (ce ne sono anche dove è stata trovata Yara) e distante ca. 2 ore di auto da Brembate di Sopra. Come ho già detto non è che penso chissà cosa su questo posto però se è uno scherzo è fatto bene -- ammesso che il numero indichi veramente quel posto.

Dan F. Rinaldi ha detto...

@ Biologo

Sbaglio o il profilo che hai linkato a questo indirizzo (grazie!):

http://picpaste.com/sturlese-tosi-ignoto-1.jpg

è a 20 marcatori (più Sesso) e manca proprio di SE33?

Bruno ha detto...

Bossetti durante la cattura sembrava il perfetto e truce assassino della povera Yara. Sembrava, ma ora mi sa, non più.

Dan F. Rinaldi ha detto...

Non mi ha inserito un commento, lo ripeto...

Una domanda semiprovocatoria, un "se" controfattuale: se gli inquirenti non avessero fatto il pasticcio sul mitocondriale e nel 2012 avessero testato subito il nucleare alle famose 532 donne, identificando dunque già allora Bossetti, quanti oggi avrebbero dubbi sulla sua colpevolezza (dubbi che ho anch'io, si badi bene, pur ritenendolo probabilmente coinvolto)?

TommyS. ha detto...

Biologo

Se sei tu l'autore del blog, complimenti. Se hai comunque in ogni caso collaborato, di nuovo complimenti.

Molto chiara e suggestiva l'ipotesi di un terzo contribuente ignorato come causa di un bias nelle successive analisi degli altri settori.

Ma questa ipotesi non esclude altri scenari come quello del DNA di Ignoto1 depositatosi/deposto in epoca molto prossima al ritrovamento del cadavere, e quindi non degradato, in presenza di un'ingente quantità di DNA contaminante di Yara, questo molto degradato tanto da restituire per molti marcatori STR (con lunghezza in termini di paia di basi decisamente superiore all'amplicon del gene target per la RT-PCR) risultati non interpretabili o alleli con picchi di altezza ridotta. Si sarebbe potuta avere la stessa incongruenza di risultati. A quel punto il presunto soggetto Ignoto1 non avrebbe a che fare con il delitto ma al massimo con il trasporto/rimaneggiamento del cadavere.

Stesso discorso chiaramente se quel DNA di Ignoto1 fosse stato di origine in vitro e deposto poco prima o poco dopo il ritrovamento del cadavere.

Biologo ha detto...

@Dan F.

-scrive: è a 20 marcatori (più Sesso) e manca proprio di SE33?

Si, manca perchè il kit NGM Select in cui è presente il marcatore SE33 è stato utilizzato dopo la data presente su quel documento relativo al primo profilo, almeno così si deduce dalle date riportate nella sentenza.



-scrive: Il 50%? Ovviamente si può intendere solo che sia la parte allelica paterna, dunque 20 su 21 paterni

Già, il video mette forti dubbi sulla questione. Rimarremo con questi dubbi finchè non vien fuori qualche notizia più precisa...



-scrive: se gli inquirenti non avessero fatto il pasticcio sul mitocondriale e nel 2012 avessero testato subito il nucleare alle famose 532 donne

A quel punto staremmo comunque a chiederci come è possibile che su 31-G20 l'unico profilo di ottima qualità è quello dell'assassino e non quello della vittima che sembra sia assente. Perchè la quantità di DNA maschile su 31-G1 Est è minore rispetto a quella femminile in un'analisi e maggiore invece sugli elettroferogrammi.
Alla fine si sarebbe finiti per chiedere di analizzare il DNA mitocondriale, il profilo di Massimo Bossetti non sarebbe venuto fuori, e i problemi sarebbero gli stessi che ci sono ora.



@TommyS.

-scrive: Ma questa ipotesi non esclude altri scenari come quello del DNA di Ignoto1 depositatosi/deposto in epoca molto prossima al ritrovamento del cadavere, e quindi non degradato

Si, e questi scenari comunque non risolverebbero numerosi dubbi perchè comunque non si capirebbe qual è il DNA mitocondriale di questo soggetto visto che non solo non corrisponde a quello di Massimo Bossetti ma presenta anche più DNA nucleare rispetto alla vittima laddove il profilo mitocondriale diverso da quello della vittima è il profilo minoritario...

Paolo A ha detto...

Se in data 06/05/2011 i RIS trasmettono un identikit genetico completo di ben 20 marcatori, più quelli relativi al sesso, perché successivamente hanno bisogno di trovare SE33 con un apposito kit, cosa li ha spinti alla ricerca di questo ulteriore marcatore?

Per me non ha senso, a meno che Bossetti abbia veramente SE33 nel suo DNA allora poteva essere usato come pretesto per poterlo arrestare, ma a questo punto potrebbe non esserci in quello di Ignoto1.

Secondo me a Bossetti ci sono arrivati in un modo diverso, probabilmente si è trattato di qualche confidenza e una volta verificato che era in zona, diciamo non molto distante, gli hanno cucito l'abito del DNA addosso, pensando che sarebbe crollato e avrebbe confessato in breve tempo.

Per ora, niente mi toglie dalla mente quello che ha scritto Mia Grazini sul luogo dove era tenuta Yara, via delle Rose a Brembate e che il luogo indicato fosse di fronte al luogo dove Bossetti ha abitato con la sua famiglia, anzi l'edificio indicato è proprio il condominio dove abitavano i Bossetti: tra le possibili amanti di Guerinoni era indicata Ester Arzuffi, che ha abitato in via delle Rose, proprio nell'edificio indicato da Mia Grazini e da li poi sono risaliti ai figli e a Massimo Bossetti.

E' un'ipotesi, non ne sono certo, però ci sono cose che in questa vicenda non hanno molto senso, per me è un'enorme montatura tutta la storia di come si è pervenuti all'identificazione di Bossetti come Ignoto1, ogni singolo elemento se analizzato in modo approfondito non regge alla logica, insomma è una storiellina confezionata per un pubblico di bocca buona, molto televisivo, che ha bisogno di verità preconfezionate e facilmente comprensibili, tipo "il DNA non mente".



Guerino ha detto...

X BIOLOGO e TOMMY

L'ipotesi dell'errore non mi ha mai convinto e non mi convincerà mai per questi motivi.
Dal punto di vista scientifico:
se davvero vi fosse stato un errore, Lago, nei tre campioni analizzati sotto forma di DNA mitocondriale, avrebbe dovuto rinvenire. in tutti e tre (nessuno escluso) i campioni analizzati, l'aplotipo mitocondriale del vero ignotouno e invece rinviene solo quello di Y e quello minoritario di non facile attribuzione (quest'ultimo non può appartenere al vero ignotouno in quanto è stato rinvenuto solo in un campione e non negli altri due analizzati e poi non è di così facile attribuzione: potrebbe addirittura appartenere anche ad un animale, sostiene taluno.) Mi spiego meglio: se è stato trovato il DNA nucleare (mal tipizzato) del vero assassino X, loro, nelle medesime tracce analizzate in cui è stato trovato questo DNA nucleare (stando al ragionamento di Capra) avrebbero dovuto trovare anche il DNA mitocondriale dello stesso soggetto X (DNA che quindi si sarebbe dovuto ripetere in modo identico in tutti e 3 i campioni analizzati dal punto di vista mitocondriale, ma questo non avviene affatto)
Dal punto di vista logico:
statisticamente è impossibile che un errore di laboratorio porti poi ad individuare un soggetto che, guarda caso (per una stranissima coincidenza della vita, anzi per molteplici stranissime coincidenze della vita), passava tutti i giorni per quella strada della palestra (che forse è passato anche il giorno della scomparsa e proprio nel medesimo istante in cui questa è avvenuta); che ha un furgone identico a quello immortalato dalle telecamere; che è un muratore; che aggancia le medesime celle telefoniche, ecc, ecc

Quindi mi sa che le sciocchezza elargite da taluni, hanno raggirato molti: mi riferisco alle ipotesi dei fratellastri e dell'errore.
Purtroppo, non si ha il coraggio nemmeno in TV, di dire che solo due sono le ipotesi percorribili: o quello è il DNA naturale di Bossetti e allora quest'ultimo deve spiegare come ci è finito li o quello è un DNA sempre di Bossetti ma ottenuto in laboratorio (partendo da una quantità modica di suo materiale biologico prelevato a sua insaputa) da chi, evidentemente, nel 2011, ha tentato di incastrarlo, pensando, forse, che egli fosse realmente coinvolto in questo delitto e sperando in una sua solerte confessione.
Quest'ultima ipotesi (davvero lunica percorribile, da qualsiasi punto di vista) da Salvagli e Company non vine nemmeno accennata: tremano come le foglie, non pensando però che qua si discute della vita di un uomo forse innocente che potrebbe rischiare il carcere a vita e dei suoi poveri figli (certamente ancora più inermi ed innocenti di lui).
E i nostri amici (Salvagli, Denti, Camporini, ecc) continuano a tremare e ad ipotizzare tesi fantascientifiche solo per il non coraggio di dire davvero ciò che pensano loro (e che pensano un po' tutti). Lo pensano (anzi ne sono quasi convinti) ma non hanno i coraggio di dirlo e nemmeno solo di accennarlo

Gilberto ha detto...

Guerino
Il tuo ragionamento fila. C'è solo un elemento sul quale sono in disaccordo con te. La paternità. Massimo Bossetti non può essere figlio di Guerinoni anche per il semplice fatto che è figlio di Giovanni Bossetti. Se così non fosse l'accusa già da un pezzo avrebbe prodotto un documento che lo attesta. Nella società dell'informazione una notizia diviene vera quando diviene 'voce che corre' supportata da fonti più o meno autorevoli, ma senza il riscontro di una documentazione controllabile (riproducibile con un esame di verifica) che ne attesti la veridicità. Su Bossetti ci hanno detto di tutto, ma nessuno ha mai visto una analisi genetica che dimostri che il carpentiere non sia figlio biologico del padre legale. Le dichiarazioni riguardo alla paternità non hanno nessun valore probatorio, servono solo per influenzare l'opinione pubblica. E' proprio lì che casca l'asino e si può dimostrare che è tutta una montatura.

Vanna ha detto...

Guerino non so quale sia il tuo ruolo qui.
Hai già sotto sotto ribadito, tra le righe, che MGB c'entra...
Ok nulla di nuovo.
Ma noi andiamo ribadendo altro e da parecchio tempo.
Tu invece entri di soppiatto e in modo sornione scrivi:
" L'ipotesi dell'errore non mi ha mai convinto e non mi convincerà mai per questi motivi.
Dal punto di vista scientifico..." ed elenchi le "correttezze" nella procedura non tenendo conto di montagne, molto poco scientifiche, insormontabili.

Praticamente vai dicendo che l'unica pista che può seguire la difesa è proprio quella dell'analisi, raccolta, amplificazione, kit scaduti e compagnia bella, invece sia "corretta".
Corretta? Hai letto Biologo e quello che ha linkato?
Certo che lo hai letto per questo replichi con " correttezza".
E' chiaro come sai insinuarti.
Qual è il tuo metro di giudizio?
Cosa hai visto di quelle procedure?
Le strisce?
Il racconto di chi le ha eseguite, trasmesse?
E difendi le procedure?

Quindi vai sottilmente dicendo che al B. e alla sua difesa non rimarrebbe che dimostrare alibi che non ha e lo sai bene.
Ma non ha motivo, conoscenza, manco un suo pelo è stato trovato su quel corpo, è almeno questo " scientificamente corretto"?
No contatti telefonici, questo non conta eh?
Il MGB avrebbe sequestrato ed ucciso la ragazza toccandola solo in quel punto?

MGB non è più il " Favola", figlio di...marito di... NO è il mago Oudini!

Ben dice Gilberto che condivido.

E siccome dovevano costruire il personaggio hanno fatto la ricerca araldica del dna pur di far vedere la loro "correttezza".
Peccato che non abbiano verificato il furgone del guardiano, la macchina di Francese, tutti gli spostamenti nei tre mesi successivi della fanciulla dalla traccia immacolata.
Quanta "correttezza" emerge insieme a quanta "discrezione", tutto usato a comodo pur di risciacquare i panni sporchi delle economie fiorenti del luogo tramite il magico OUDINI.

Ben dice Gilberto che condivido.

PINO ha detto...

VANNA

cit):Peccato che non abbiano verificato il furgone del guardiano, la macchina di Francese, tutti gli spostamenti nei tre mesi successivi della fanciulla dalla traccia immacolata.

Brava! hai poggiato il dito su un tasto


p ha detto...

p.s. Leggasi:
tasto TABU'

Paolo A ha detto...

Vanna

Scusa se ti correggo, ma Guerino sta sostenendo una tesi diversa: il primo Ignoto1 che chiama Mister X non è Bossetti, addirittura dice che secondo lui Bossetti potrebbe non essere figlio del Guerinoni, insomma avrebbero taroccato le analisi del DNA di Bossetti per poterlo accomunare con Mister X.

Vanna ha detto...

Paolo A, sì hai ragione ma ho risposto all'ultimo post che lui ha scritto e che è venuto dopo il link di Biologo.
Se la cosa a te appare chiara a me appare altro.
Grazie comunque per il tuo appunto perché mi permette di motivare il mio scritto.

Vanna ha detto...

Buongiorno carissimo Pino!
Lo sappiamo bene che tutto è TABU nella vicenda, a parte le corna, l'abbronzatura, la paternità.

Dudu' ha detto...

Gilberto,
Sulla paternità: sembra che Giardina il 3 febb '16 in aula abbia dichiarato quello che da tempo diciamo,quando calcolò la probabilita statistica del 99,87%, approfondì lo studio per escludere una provabilitá causale trovando altre 19 coppie di soggetti che rientravano tra quel 99,87% e (ben oltre) 99,9994%,su uno studio di un migliaio di soggetti della valle, l'indice casuale di paternità esiste.

Personalmente rimango sull'interpretazione arbitraria sui dati Bossetti uguale(=)ignoto 1

Il tribunale deve accertare che roba é la "traccia" (forense?) di ignoto 1 " sorprendentemente fresco".

Condivido tutti, a parte Guerino,non mi sembra tenga conto dei dati aggiornati con gli approfondimenti di Biologo e TommyS.

Se esiste ignoto 1 potrebbe essere un figlio illegittimo nel ramo Panavese?

Dan F. Rinaldi ha detto...

@ Biologo

La cosa geneticamente più interessante che ho letto negli ultimi tempi è l'articolo che hai linkato su wordpress.com e che riguarda l'aporia delle quantità di DNA con l'ipotesi di un terzo contributore. Se l'hai scritto tu complimenti, anche per la chiarezza.

Come altre volte cerco di fare l'avvocato del diavolo e ti faccio un paio di domande.

1) 2500 pg/mcl è la concentrazione di DNA totale nella traccia: è possibile che il giudice scrivendo 1000 pg di DNA, riferito a Ignoto1, intendesse un peso assoluto e non una concentrazione? Se fosse così la quantità totale assoluta di DNA in quella traccia sarebbe di conseguenza minore di 2000 pg. Sarebbe stato possibile un test di traccia mista con queste quantità?

2) L'ipotesi di 3 contributori invece di 2, nella traccia mista, potrebbe essere sfuggita ai, supposti, esperti analisti dei RIS?

3) Quanto sarebbe statisticamente probabile, scambiando le tracce di 2 contributori per una sola traccia, estrarre comunque un profilo che indica una persona nelle condizioni, geografiche, temporali, anagrafiche ecc. come quella di Bossetti?

Dudu' ha detto...

Guerino,
".. Dal punto di vista logico:
statisticamente è impossibile che un errore di laboratorio porti poi ad individuare un soggetto che, guarda caso (per una stranissima coincidenza della vita, anzi per molteplici stranissime coincidenze della vita), passava tutti i giorni per quella strada della palestra (che forse è passato anche il giorno della scomparsa e proprio nel medesimo istante in cui questa è avvenuta); che ha un furgone identico a quello immortalato dalle telecamere; che è un muratore; che aggancia le medesime celle telefoniche, ecc, ecc"

Immagina che dopo quattro anni avessero arrestato il titolare del furgone che passava in via Lesina.
Oppure un frequentatore della palestra...
Gli indizi creerebbero semplicemente altri scenari.

Sono troppo generici e manipolabili per indicare un soggetto.


Vanna ha detto...

Dudù ciao, condivido.

Gilberto ha detto...

Trovo sorprendente che anche qui nel blog si sottovaluti la problematica della paternità, si trascuri l'argomento che è la vera chiave interpretativa del caso del muratore di Mapello.

Non si tratta tanto di dimostrare attraverso quella l'innocenza di Bossetti, ma attraverso quella prova che il caso del muratore di Mapello è solo una gigantesca montatura. Non solo che il muratore non è figlio di Guerinoni ma che Giovanni Bossetti sia il padre biologico di Massimo Bossetti non nutro il ben che minimo dubbio. La somiglianza è stupefacente (e non può in alcun modo essere casuale). Proprio sulle Scienze on line c'è un articolo interessante sui “tratti del volto più ereditabili”: il naso, gli zigomi, appena sotto e sopra le labbra, l’angolo interno dell’occhio (le fotografie sono eloquenti).

Quando mai qualcuno ha presentato un documento che attesti che Massimo non è figlio genetico di Giovanni? Per legge un disconoscimento di paternità biologica prevede un documento firmato da un genetista che se ne assume la responsabilità. Guerino osserva acutamente che qualcuno nel 2011, ha tentato di incastrare Massimo Bossetti "pensando, forse, che egli fosse realmente coinvolto in questo delitto e sperando in una sua solerte confessione."

E' lì nella prova di paternità che i misteri del caso possono venire a galla, sputtanare se qualcuno ha inventato e raccontato panzane, non in un materiale degradato sul quale si può arzigogolare e argomentare in un contraddittorio dove ciascuno (accusa e difesa e relativi supporter) può tirare l'acqua al suo mulino (anche se il contrasto interpretativo basterebbe per affermare il ragionevole dubbio).

L'impressione nell’opinione pubblica è che ormai il consulente sia un tifoso della sua squadra. Quella prova di paternità potrebbe scardinare alle fondamenta tutta un'indagine e mostrarne l'architettura inconsistente e 'virtuale', costruita mediaticamente.

Affidarsi solo all’interpretazione degli opposti consulenti su quei nanogrammi di Dna comporta il rischio che il magistrato si lasci suggestionare da chi la sa raccontare meglio alla faccia della oggettività del sapere scientifico…

Biologo ha detto...

@Guerino

-scrive: nei tre campioni analizzati sotto forma di DNA mitocondriale, avrebbe dovuto rinvenire. in tutti e tre (nessuno escluso) i campioni analizzati, l'aplotipo mitocondriale del vero ignotouno e invece rinviene solo quello di Yara

Proprio nell'articolo pubblicato stamattina c'è questa tabella riepilogativa dei risultati delle analisi del DNA mitocondriale così come riportate nelle motivazioni della sentenza:

https://riflessionigenetiche.files.wordpress.com/2017/04/tabella-mitocondriale-riepilogo.jpg

Ora dato che il DNA nucleare denominato Ignoto 1 è stato trovato nei campioni 31-G19 e 31-G20, dai risultati del DNA mitocondriale non si può escludere che il DNA mitocondriale di Ignoto 1 possa:

a) avere un profilo uguale a quello della piccola Yara
b) avere un profilo corrispondente a quel profilo minoritario R0a


-scrive: quello minoritario di non facile attribuzione [...] potrebbe addirittura appartenere anche ad un animale

Che non sia di facile attribuzione è un gioco di parole. Al massimo ciò che non gli può essere attribuito è il nome di chi l'ha lasciato sullo slip della piccola Yara.
Questo profilo minoritario è stato anche ben definito su 6 mutazioni (https://riflessionigenetiche.files.wordpress.com/2017/03/adnkronos-dna-mitocondriale.jpg), appartiene ad un preciso aplotipo ed esiste anche una pubblicazione scientifica che dimostra che è già stato riscontrato in passato.


-scrive: DNA che quindi si sarebbe dovuto ripetere in modo identico in tutti e 3 i campioni analizzati dal punto di vista mitocondriale, ma questo non avviene affatto

I campioni sono 2 perchè 32-3 non ha presentato il DNA nucleare del cosiddetto Ignoto 1.
Su un campione c'è il profilo R0a, sull'altro solo quello della piccola Yara.
Dato che non è nemmeno possibile concludere con certezza che il profilo Ignoto 1 non sia in realtà frutto dell'errata interpretazione di 3 DNA nucleari nella stessa traccia allora non si può neanche essere tanto certi di cosa si sarebbe dovuto ripetere in tutte le tracce in fatto di profili del DNA mitocondriale.


-scrive: statisticamente è impossibile che un errore di laboratorio porti poi ad individuare un soggetto che, guarda caso

Questo l'ho sempre sostenuto anch'io finchè non è apparso chiaro che quelle tracce presentano probabilmente seri problemi di interpretazione. In un processo famoso un perito fece giustamente notare ai giudici che se una traccia presenta notevoli difficoltà interpretative alla fine si può tirare fuori anche il profilo del presidente della corte d'assise...

Biologo ha detto...

@Paolo A

-scrive: Se in data 06/05/2011 i RIS trasmettono un identikit genetico completo di ben 20 marcatori, più quelli relativi al sesso, perché successivamente hanno bisogno di trovare SE33 con un apposito kit, cosa li ha spinti alla ricerca di questo ulteriore marcatore?

Bella domanda...

Biologo ha detto...

@Dan F.

-scrive: è possibile che il giudice scrivendo 1000 pg di DNA, riferito a Ignoto1, intendesse un peso assoluto e non una concentrazione?

No, perchè quello della quantità totale e maschile è un dato sempre espresso in coppia con la stessa unità di misura. Inoltre l'unità di misura relativa al dato maschile è ben visibile nella tabella mostrata da Quarto Grado:

http://picpaste.com/tabella-qta.jpg

Se si trattasse di quella che hai definito "quantità assoluta" i dati nella tabella non corrisponderebbero perchè essa, che in realtà è chiamata DNA Yield è calcolata come

DNA Yield = Concentrazione del DNA x Volume del campione

e dato che per il kit utilizzato, che suppongo sia il Quantifiler Duo che restituisce la coppia totale/maschile, ogni pozzetto prevede 2 microlitri di campione, allora la concentrazione di DNA maschile per ottenere l'ipotetico 1000 picogrammi di yield dovrebbe essere 500 picogrammi/microlitro.

Quindi si tratta necessariamente della concentrazione.



-scrive: L'ipotesi di 3 contributori invece di 2, nella traccia mista, potrebbe essere sfuggita ai, supposti, esperti analisti dei RIS?

Può sfuggire a chiunque, è una situazione molto complicata.



-scrive: Quanto sarebbe statisticamente probabile, scambiando le tracce di 2 contributori per una sola traccia, estrarre comunque un profilo che indica una persona nelle condizioni, geografiche, temporali, anagrafiche ecc. come quella di Bossetti?

Il calcolo sarebbe piuttosto complesso, però per farsi un'idea è bene tener presente che spesso ci sono alleli che si presentano in 1/3 (un terzo) o 1/4 degli individui.

Ad esempio prendiamo un locus di Ignoto 1, il locus VWA che presenta la coppia di alleli 15/16.
In Italia l'allele 16 ha una frequenza di 0.25 (1/4) e il 15 una frequenza di 0.17. Se nella traccia è per caso presente anche un solo altro allele, ad esempio il 17 che ha frequenza 0.24, allora in un'ipotesi di interpretazione errata ben 2/3 degli italiani potrebbero risultare compatibili scegliendo 2 di 3 alleli per quel locus (0.25 + 0.17 + 0.24 = 0.66 cioè 2/3).

Se gli alleli nella traccia sono 4 la situazione può diventare ancora più clamorosa: ad esempio se oltre al 15, 16 e 17 è presente anche il 18 che ha una frequenza di 0.22, allora si avrebbe quasi il 90% degli italiani compatibile sommando tutte le interpretazioni possibili della traccia. E' per questa ragione che il perito disse che dalla traccia che aveva davanti poteva venir fuori anche il profilo del giudice...

antrag ha detto...

Biologo, allora giudici, accusa e consulenti sono ignoranti, incompetenti o in cattiva fede se non si sono posti i dubbi che esponi.
Avendo lavorato per decenni nella ricerca scientifica pubblica non mi stupirei...

Biologo ha detto...

@antrag

-scrive: se non si sono posti i dubbi che esponi

Il modo superficiale con cui nelle motivazioni della sentenza vengono liquidate forti criticità come alleli in più, bianchi non validi, kit scaduti, quantità del DNA che non tornano, mitocondriali inspiegati, ecc., da più l'idea di superficialità che di cattiva fede.

Una superficialità non tanto dovuta ad ignoranza vera e propria ma più ad una oggettiva difficoltà di approfondire argomenti tanto complicati. E' comprensibile, anche se non giustificabile ovviamente, che chi non può affrontare le complessità scientifiche dei dettagli desideri soltanto che il perito gli dica se "quello è il sangue dell'imputato oppure no"...

Paolo A ha detto...

Biologo

L'identificazione dei parenti di Ignoto1 è avvenuta con il cromosoma Y, quindi hai voglia ad interpretare i risultati delle analisi, l'Y o c'è o non c'è.

Ti riporto due passaggi della "informativa per la rimodulazione del DNA" della Questura di Bergamo:

4 Come è noto, il successivo 14 marzo 2012, il Servizio Polizia Scientifica riuscendo ad isolare, dal retro dei francobolli aderenti alle citate cartoline, il profilo genetico del menzionato Giuseppe Benedetto GUERINONI, conferma “... l’ipotesi afferente la compatibilità di parentela diretta, in termini di patrilinearità, del profilo del GUERINONI con la traccia estrapolata dal R.I.S. di Parma.”.

5 L’esito in argomento ha consentito ai citati esperti dell’Università di Tor Vergata di Roma di procedere ad una rivisitazione del calcolo biostatistico, stabilendo nei termini del 99,9999929 la percentuale di probabilità che “ignoto 1” sia il figlio naturale di Giuseppe Benedetto GUERINONI (tale informazione, già comunicata per le vie brevi, è stata informalmente trasmessa agli Uffici scriventi, il 12 ottobre scorso, e sarà comunicata formalmente a codesta Autorità giudiziaria direttamente dal prof. Emiliano GIARDINA, con specifica relazione).

Quindi Giardina si è occupato di DNA nucleare, la verifica della paternità si fa col DNA nucleare o sbaglio?

Perché mentono spudoratamente su questo e altri aspetti, per me è evidente che nascondono qualche cosa.





Anonimo ha detto...

Paolo A
Perché mentono spudoratamente su questo e altri aspetti, per me è evidente che nascondono qualche cosa.

Non vedo dove ci sarebbe la menzogna, data la chiarezza dei verbali che hai riportato.
E' evidente che si vuole ostinatamente trovare incongruenze là dove non esistono.

Vanna ha detto...

Biologo buongiorno,
riporto quanto hai scritto ieri intorno alle ore 17:
" Il modo superficiale con cui nelle motivazioni della sentenza vengono liquidate forti criticità come alleli in più, bianchi non validi, kit scaduti, quantità del DNA che non tornano, mitocondriali inspiegati, ecc., da più l'idea di superficialità che di cattiva fede.
Una superficialità non tanto dovuta ad ignoranza vera e propria ma più ad una oggettiva difficoltà di approfondire argomenti tanto complicati. E' comprensibile, anche se non giustificabile ovviamente, che chi non può affrontare le complessità scientifiche dei dettagli desideri soltanto che il perito gli dica se "quello è il sangue dell'imputato oppure no"..."

Condivido l'idea della superficialità, era così necessario chiudere il caso Y che si sono attaccati a tutto pur di trovare un colpevole.
Ed è vero anche, come scrivi, che non ci sia stata "ignoranza vera e propria" semmai una grande fetta di rimediare 3 mesi di ricerche andate a vuoto e vanificate da un modellino aereo, per dimostrare la bravura, la precisione.
In quel periodo era partito il progetto italico di mappatura DNA che poi portò ad una "illustre pubblicazione".
Poi, siccome la faccenda si faceva complicata, sotto tutti i punti di vista, hanno ben pensato di gonfiare un canotto nel quale mettere quel muratore e a questo punto la "cattiva fede" c'è stata e ha fatto il resto.

Paolo A ha detto...

Anonimo

Mentono spudoratamente perché hanno sempre detto che Giardina si è occupato del solo DNA mitocondriale, invece scrivono in un documento che si è anche occupato di calcoli biostatistici sulla paternità, che come sai riguarda solo ed esclusivamente il DNA nucleare, quindi perché mentono?


Dan F. Rinaldi ha detto...

Sono d'accordo con Biologo quando parla di "superficialità" del giudice riguardo al DNA dovuta essenzialmente al fatto della difficoltà intrinseca della materia e con i vari consulenti che tirano ognuno dalla propria parte (e con la difesa, non dimentichiamocelo, che a un certo punto, per una sorta di ripicca legata ai Raw Data, si è rifiutata di interrogare di nuovo gli analisti del RIS, facendo forse l'errore peggiore in quel processo, almeno secondo il mio punto di vista profano). A questo punto il giudice non può che ragionare per sommi capi, per così dire: c'è il DNA, la mancanza di mitocondriale non è impossibile e comunque non si testa mai, Bossetti non ha alibi ed anzi ha alcuni indizi contro. Siamo in primo grado e dunque la condanna è certa. Stop.

Non mi sembra scandaloso se non si riesce ad instillare un ragionevole e comprensibile dubbio proprio sul DNA. Noi qui in molti l'abbiamo il dubbio (molti innocentisti no ma è un altro discorso...) ma se avessimo ascoltato soltanto le parole di accusa e difesa a processo senza preconcetti e senza saperne nulla di DNA?

Dan F. Rinaldi ha detto...

@ Paolo A

Giardina in un primo momento, caccia al Guerinoni, ha fatto soltanto i calcoli biostatistici badandosi sui profili nucleari di Damiano, Ignoto1 ecc. Non ha fatto confronti. Poi, nel 2012, ha fatto il confronto del solo mitocondriale con quello delle 532 donne. Non vedo menzogne francamente, anche perché se no la difesa che ci sta a fare?

Paolo A ha detto...

Dan F.

E' la somma che fa il totale e non viceversa.

"Gli approfondimenti eseguiti in tale ambito, come è noto a codesta Autorità giudiziaria, sono stati svolti anche attraverso l’acquisizione di 525 campioni biologici che sono stati trasmessi al consulente tecnico dr. Emiliano GIARDINA, per i conseguenti confronti sul profilo materno della traccia di DNA, al momento con esito negativo."

L'informativa parla di 525 campioni, gli altri sette da dove sbucano, da quello che scriveva TommyS c'erano anche alcuni DNA maschili, sono forse i sette che servono per arrivare a 532; ma come sai i DNA maschili necessariamente devono essere testati per la parte nucleare, sino a prova contraria la madre si conosce, la ricerca dei cosiddetti "figli di nessuno" non era ancora iniziata.

L'informativa continua e la cosa si fa più interessante:"Come è emerso anche nella recente riunione tenutasi presso codesta Procura della Repubblica, il 3 ottobre scorso, la ricerca della madre di “ignoto 1” e la contestuale ricognizione della parentela femminile del predetto resta, a parere di questi Uffici, il più concreto filone investigativo nella presente inchiesta."

Si parla di ricerca della madre di Ignoto1 e di contestuale ricerca della parentela femminile, che come sai, uno si fa col nucleare mentre l'altro si fa col mitocondriale, d'altronde lo dicono loro stessi: il mitocondriale non è identificativo.

Non ci crederai, ma la domanda che fai sulla difesa stavo per scriverla nell'intervento precedente, mi sono trattenuto, ma la faccio adesso: la difesa a che gioco ha giocato.



Dan F. Rinaldi ha detto...

@ Paolo A

Non ho ben capito il tuo discorso ma parlando di "profili materni" mi pare chiaro intendano il mitocondriale, riguardo ai maschi anche per essi vale la ricerca del mitocondriale per identificare una linea materna, cioè che si trasmette dalla madre ai figli, maschi e femmine. Quando parlano di ricerca della madre e della contestuale "ricognizione della parentela femminile" mi pare che, sia pur nel linguaggio burocratico, s'intenda proprio la ricerca della madre attraverso il test mitocondriale sulle donne per arrivare alla linea femminile che include la madre anche senza identificarla subito. Il successivo passo sarebbe stato fare il nucleare alla linea femminile che però non è saltata fuori, come sappiamo...

Anonimo ha detto...

PaoloA

Scrivi:
"Giardina si è occupato del solo DNA mitocondriale, invece scrivono in un documento che si è anche occupato di calcoli biostatistici sulla paternità,"

Ti contraddici grossolanamente, attestando una menzogna inesistente.
Tu stesso affermi che fu "scritto in un documento" che Giardina si occupò, oltre che alle analisi del mitocondriale, anche quelli patrilineari.

Cosa, dunque, sarebbe stato "nascosto", se tutto il ciclo delle ricerche fu riportato su quei documenti da te stesso accennati?

\Viva la buona fede!

Vanna ha detto...

Buona domenica a tutti!

Tutto il lavorone intorno al dna e intorno alle corna è servito a sparpagliare nell'aere solo calunnie, condanne, ingiustizie.

SE solo avessero voluto lavorare con professionalità VERA avrebbero dovuto dare il giusto significato a quella traccia visibile di...vomito? sangue? di non si sa, ma guarda come hanno lavorato bene, però.
Traccia su un giubbino lavato di fresco e mai indossato da Y.
Su un punto particolare...

INVECE hanno indagato fino al 1700 sulla famiglia GUE con il risultato che dell'attuale progenie non si conosce niente: hanno steso un velo protettivo.

Ma anche sulla BRE hanno agito nello stesso modo.

Il furgone della palestra mai controllato, è normale?

L'anonima esperta, giorni ci fa sollecitava ad andare al processo per difendere il MGB perché secondo lei non ne avremmo avuto il coraggio.

Se potessi andare lì e parlare non mi mancherebbero né la faccia né le parole non per smontare i procedimenti scientifici che non sono in grado di fare, ma solo semplicemente per dire che non hanno usato mezzi e misure adeguati, anzi sono stati ingiusti e inadeguati.
UNO solo è finito sulla graticola, gli altri, a parità di prove e di strumenti, non sono stati indagati, non dico dal 1700 quella è stata una "cazzata" consentitemelo, ma neanche per 6 mesi prima e dopo la scomparsa e il ritrovamento.
Già mi basta questo per dire che il percorso investigativo è stato portato avanti senza metodo, senza correttezza e con i paraocchi: questo sì e questo no. ( E già il ritrovamento ci racconta un mondo di cose).
Se si vuole imperversare solo verso una direzione e non si attuano centri controlli accuratamente verso altre e si giustificano con vaghi:" già controllato non c'era nulla:" Vuol dire che stanno in mala fede.
Non si gettano in prima pagina le corna di una famiglia, la storia di una famiglia, mentre altre storie si proteggono.
Questa non è giustizia è un darsi le pacche sulle spalle per autoincensarsi sul buon lavoro.
Al di là dei discorsi importantissimi sulle procedure scientifiche, sono i motivi che ho scritto su che mi fanno protendere verso l'innocenza di MGB.
Le indagini, il denaro speso, il processo, la condanna faranno storia questo è certo.


antrag ha detto...

Vanna!
OK.

Paolo A ha detto...

Anonimo

Quel documento molto probabilmente non è agli atti, altrimenti non si capisce come possano affermare che Giardina ha fatto solo accertamenti sul DNA mitocondriale, il significato dei passaggi è molto chiaro: "Per l’espletamento di tali accertamenti biologici(analisi del nucleare, ndr), il Servizio Polizia Scientifica continuerà ad avvalersi, come già autorizzato da codesta Autorità giudiziaria, della collaborazione con i menzionati esperti dell’Università di Tor Vergata e, in particolare, del Prof. Emiliano GIRADINA."

Continuerà significa che è già iniziata la collaborazione riguardo al DNA nucleare, collaborazione iniziata con l'esame dei 525/532 soggetti e che proseguirà per le altre 900 persone.

La malafede è solo la tua che insisti nel ritenere che Bossetti è Ignoto1, se come penso il nucleare di Ester Arzuffi è stato testato da Giardina anche per la parte nucleare, allora non è sicuramente la madre di Ignoto1, peraltro in assoluta concordanza con la mancanza di DNA mitocondriale attribuibile a Bossetti/Arzuffi.

Vanna ha detto...

Paolo A, hai capito sì che l'anonima è ben inserita nel settore: "trovato il colpevole..." a noi fa comodo "... e non lo molliamo ".

Bruno ha detto...

@Vanna, sono con te, hai messo il dito nella piaga. Sarà molto difficile che mollino Bossetti. Non occorre essere scienziati per spiegare sul DNA, mi domando invece come è possibile che sia stato trovato il dna di Bossetti nell'indumento intimo della povera Yara, e niente di niente nemmeno un capello o un pelo, nessuna traccia sugli altri abiti. Bo mistero.

Biologo ha detto...

@Bruno

-scrive: mi domando invece come è possibile che sia stato trovato il dna di Bossetti nell'indumento intimo della povera Yara, e niente di niente nemmeno un capello o un pelo, nessuna traccia sugli altri abiti.

Non c'è nulla di strano in questo fatto perchè ciò che è stato trovato non è il "DNA di Bossetti".

Il DNA va considerato nel complesso, non si può prendere una parte perchè torna comoda ad una certa ipotesi e scartare il resto perchè non conferma l'obiettivo che si vuole raggiungere.

Possono continuare a raccontare che il DNA mitocondriale è "privo di valore identificativo" ma ciò è vero solo in parte. Il DNA mitocondriale può "includere" o "escludere" il soggetto in base alla sua linea matrilineare anche senza identificarlo esattamente: se il DNA mitocondriale appartiene ad un aplogruppo differente da quello dell'indagato l'esclusione è certa. E' l'inclusione a non essere perfettamente identificativa.

E' sufficiente qualche ricerca in rete per rendersi conto che l'esclusione a cui può portare il DNA mitocondriale è considerata valida in tutto il mondo per assolvere o per annullare condanne.

Anonimo ha detto...

Biologo
Se le cose stanno come affermi, gli accusatori e relativi periti sarebbero una manica di malfattori autorizzati?
E non tornare con la storia del complotto, perchè a questo punto sarebbe un complotto statale, secondo la vostra convinzione.
Dite solo assurdità. Riflettete su ciò!

Bruno ha detto...

@Biologo, ti ringrazio per la spiegazione e per quanto illustri con costanza da tanto tempo. Speriamo bene che i legali dimostrino l'innocenza di Bossetti.

Sandro ha detto...

A me quello che piace di "anonim*-avrei-voluto-diventare-un*-pm-o-almeno-un*-famos*-avvocat*-penalista-di-grido-ma-non-son-stat*-buon*-nemmeno-a-quello", è la profonda e dettagliata disamina dei fatti che porta.
Dai suoi dettagliati scritti, risulta palese ed evidente una tale eccellente capacità di analisi (sic!) ed una tale conoscenza delle materie di cui tratta (sic!), che dire approfonditissima sarebbe limitante; davanti ai quali, ognuno, dovrebbe togliersi tanto di cappello o, ben più probabilmente, tirare lo sciacquone.
Ma, caso Bossetti e dna ci insegna, non è che a l*i più di tante croci si possono dare se è come è e si esprime come si esprime: bisogna invece risalire a quei due 50% di eliche matriarcali e patriarcali che, combinate assieme alla procreazione, han dato quel, ben limitato, risultato.

Sandro

Biologo ha detto...

@Anonimo

Ma quale complotto. Non credete a tutto ciò che viene raccontato in televisione, agli ufo, agli uomini-rettili e a cavolate del genere. Informatevi...

Ad esempio il profilo perfetto e senza dubbi che vi raccontano in tv in realtà viene messo in discussione in 33 analisi anche dagli stessi periti dell'accusa:

https://riflessionigenetiche.wordpress.com/2017/04/15/le-33-analisi-che-non-hanno-confermato-il-profilo-di-ignoto-1/

E che il DNA mitocondriale non appartenga a Massimo Bossetti è un fatto accertato, come è un fatto che la gente viene assolta e gli ergastoli e le pene di morte annullate grazie alle analisi del DNA mitocondriale.

Il DNA mitocondriale è irrilevante solo nei racconti in tv tra spot pubblicitari, concorsi a premi e racconti di astronavi aliene. La realtà, nel concreto della bibliografia scientifica, è ben altra cosa...

Guerino ha detto...

X BIOLOGO

Io propendo da sempre per l'ipotesi che anche tu inizialmente ritenevi l'unica scientificamente, logicamente e statisticamente apprezzabile (DNA ottenuto in laboratorio). L'ipotesi dell'errore, invece, non si sposa con tutta una serie di circostanze scientifiche, ma soprattutto si scontra con le leggi della logica e della statistica.

Dal punto di vista scientifico:
i campioni analizzati affinché restituissero il DNA mitocondriale di ignotouno sono stati 3 (questo te lo do come dato certo...fidati..)
E allora, io mi chiedo, se davvero il vero titolare di quel materiale biologico fosse un soggetto diverso da Massimo Bossetti, come mai nessuno di questi 3 campioni analizzati mi ha restituito il DNA mitocondriale di questo soggetto che sarebbe ancora ignoto? Se l'ipotesi dell'errore fosse plausibile, in tutti e 3 i campioni analizzati, avremmo dovuto ottenere un DNA mitocondriale identico che si ripeteva per 3 volte. Ma così non è affatto avvenuto, nessun DNA identico si è ripetuto nei 3 campioni analizzati (solo nella traccia 31G20 è stata ricavata una componente minoritaria di DNA appartenente a soggetto ignoto - di non facile attribuzione - ma che non è stata ricavata anche negli altri 2 campioni analizzati in cui è stato rinvenuto il DNA di ignotouno).
Sempre dal punto di vista scientifico:
possiamo stare qui a scrivere fiumi di inchiostro, ma è innegabile per un avvocato, un magistrato, un criminologo, ma anche per un biologo e un genetista forense che un DNA nucleare che condivide ben 21 marcatori autosomici con quello dell'imputato, ai fin dell'identificazione, è assolutamente più che sufficiente. Quindi che ignotouno sia Massimo Bossi non vi è dubbio alcuno.
Semmai, è ipotizzabile che questo profilo genetico sia stato mal tipizzato, nel senso che potrebbe anche prospettarsi l'eventualità che il profilo genotipo nucleare ignotouno condivida con il vero titolare di questo materiale biologico molteplici componenti alleliche e che, in un determinato laboratorio analisi, nel 2011 sia stato commesso, in buona fede, un errore decisivo che abbia portato a tipizzare un profilo genetico errato e molto simile a quello di Massimo Bossetti (magari con 16-17 componenti alleliche in comune).
Questa ultima ipotesi è fattibile (ma, come vedremo, solo da un punto di vista scientifico) ma sostenere che ignotouno (cioè che il profilo genetico nucleare chiamato ignotouno), pur condividendo 21 marcatori autosomici, non possa essere attribuibile a MGB lo trovo un autogol incredibile da parte della difesa. LA difesa, se intende avanzare questa tesi (come ha già fatto e come, sciaguratamente, continua purtroppo a fare), deve essere molto più precisa, rilevando come potrebbe non essere Massimo Bossetti il titolare del materiale biologico rinvenuto sui reperti e che quel profilo ottenuto dai RIS nel 2011 (ignotouno) potrebbe, in buona fede, essere stato mal tipizzato.

Ma quest'ultima tesi, prospettabile da un punto di vista scientifico, non convince affatto da quello logico e statistico.
Ed infatti, dimentichiamoci per un attimo la scienza della biologia molecolare e della genetica. Abbandoniamola per un secondo e concentriamoci solo sulla logica e sulla statistica.
Continua…

Guerino ha detto...

Vi chiedo, cari amici, ma è mai possibile, secondo voi, che da un laboratorio, guarda caso, venga fuori un profilo genetico che 4 anni dopo si scoprirà essere praticamente identico a quello di un soggetto che passava sempre da quelle strade, praticamente tutti giorni (forse anche quel giorno, nel minuto preciso in cui è stata sequestrata la bambina), che ha agganciato quelle celle telefoniche, che possiede un furgone identico a quello immortalato dalle telecamere, che è un muratore, ecc, ecc. Perché è venuto fuori questo profilo genetico (ignotouno) e non quello mio, vostro, o di un qualsiasi altro soggetto che avrebbe potuto facilmente discolparsi in mille modi diversi....
Vedere, cari amici, la tesi dell'errore è una tesi ingenua, una tesi boomerang, una tesi suicida, logicamente e statisticamente non solo non apprezzabile ma ripudiante e che, purtroppo, consegnerà alle patrie galere Massimo Bossetti pr almeno altri 30 anni. Non cadete nel tranello dell'accusa. La tesi dell'errore è un tranello dell'accusa. Non c'è stato nessun errore, purtroppo.
Ragionateci su...senza però adottare il Classico "partito preso", ma con onestà intellettuale e perspicacia (come solo voi, onesti e obiettivi cittadini, sapete fare)

Gilberto ha detto...

Caro Guerino
Sono d'accordo con te. L'unico punto di disaccordo come sai è relativo alla paternità che a mio giudizio è senz'altro quella del padre legale. Ed è lì che si potrebbe far cascare l'asino...

Paolo A ha detto...

Guerino

La tua presenza è abbastanza recente per avere un quadro generale di cosa è stato scritto in questi commenti agli articoli di Volarecontrovento, quindi ti dico quale è l'idea che mi sono fatto sulla vicenda di Ignoto1 e Massimo Bossetti.

L'Ignoto1, almeno quello trovato a maggio 2011, non è altro che Damiano Guerinoni, il figlio delle domestica di casa Gambirasio, sugli slip non è mai stato ritrovato il suo DNA, così come molto probabilmente sul giubbotto non è mai stato ritrovato il DNA della Brena.

Damiano Guerinoni si "salva" perché aveva un alibi di ferro per la sera del rapimento di Yara, si trovava in Perù da circa una settimana, quindi non poteva essere lui, volevano incastrarlo ecco tutto.

Sono arrivato a questa conclusione quando mi sono ricordato del processo contro Raniero Busco, in quel caso l'assassino di Simonetta Cesaroni si era ferito e aveva lasciato delle impronte di sangue piuttosto evidenti sula porta dove Simonetta era stata trovata e su un telefono sempre della medesima stanza.

Il sangue trovato era sicuramente dell'assassino, in quanto dalle analisi del gruppo sanguigno, era risultato che il sangue sulla porta e sul telefono non appartenevano alla vittima ma ad un altro soggetto.

Dalle analisi del RIS sugli indumenti di Simonetta venne, a detta loro, ritrovato il DNA di Busco su una maglietta, che successivamente portò al processo contro il fidanzato, ma c'era un elemento insuperabile che poi portò all'assoluzione in appello di Busco, il sangue sulla porta ed il telefono era di un gruppo sanguigno diverso da quello di Busco e quindi come mai i RIS ritrovarono il suo DNA sulla maglietta?

Se osservi bene i casi di cronaca dove mettono mano i RIS hanno tutti la stessa caratteristica, DNA di persone vicine alla vittima, esami non ripetibili e quando entrano in azione i consulenti di parte o i periti della corte, misteriosamente quelle tracce non si trovano più, però essendo fatte con l'autore ancora ignoto, quegli esami nel processo sono validi.

Ti cito i casi più noti, Stasi, Olindo e Rosa, omicidio Claps, omicidio dell'Olgiata, ma ce ne sono tanti altri, alcuni condannati sono colpevoli come Danilo Restivo, in questo caso il perito incaricato dalla corte di analizzare gli indumenti indossati da Elisa Claps, non trovò proprio nulla, in seguito a nuove analisi effettuate dai RIS, miracolosamente trovarono il DNA di Danilo Restivo, nel mentre però la giustizia inglese aveva già fatto il suo corso condannando Danilo Restivo senza analisi del DNA; se ti interessa l'argomento vedi il caso di Monica Busetto, questo però "confezionato" dalla polizia scientifica.

Il caso di Ignoto1 è questo, però hanno fatto un errore irrimediabile, perché esistono soggetti con un DNA molto simile a quello di Ignoto1 ed è per questo che la difesa dovrebbe effettuare analisi incrociate tra il DNA di Massimo Bossetti e quello di Pierpaolo Guerinoni che ha, è scritto nelle motivazioni, ben 20 marcatori in comune con Ignoto1 più il cromosoma Y, ma credo che la difesa abbia molto chiaro cosa è successo e cosa ci sia dietro la vicenda di Ignoto1.















Biologo ha detto...

@Guerino

-scrive: L'ipotesi dell'errore, invece, non si sposa con tutta una serie di circostanze scientifiche

Le motivazioni della sentenza sono piene di circostanze a sostegno dell'ipotesi dell'errore.

- pag. 77:

Vi è solamente la presenza di pochi, pochissimi alleli soprannumerari nel marcatore D21, D7, D8, parte dei quali appartengono alla vittima, che però non influiscono sulla chiara riproducibilità del risultato.

In pratica su 3 marcatori ci sono picchi che Massimo Bossetti e la vittima non hanno nel proprio profilo ma li scartano perchè si preferisce prendere per buone le altre analisi che non presentandoli confermano la tesi dell'accusa.


- ancora pag. 77:

Quei pochi D21, che diciamo è solamente l'allele 25 che è estraneo alla vittima e a Ignoto 1, non influiscono sull'interpretazione del dato.

Perchè non influisce sull'interpretazione del dato però non viene spiegato...


- ancora pag. 77:

Dal numero 4 al numero 13 della slide sono corse fatte con il kit PowerPlex 16, sono
corse ripetute più volte e in questo caso è stato rilevato un aspecifico, nel gruppo dai marcatori verdi, che è presente in parte di esse e, soprattutto, è presente nel controllo negativo e positivo


Qui le analisi con picchi diversi dal profilo di Massimo Bossetti sono 10! Che metodo si usa per scartarle senza inficiare il risultato lo si può leggere immediatamente dopo:

Per cui per me le corse del PowerPlex 16, che andavano a caratterizzare il profilo esclusivamente per due marcatori, che sono il Penta D e il Penta E non possono essere promosse dal punto di vista analitico.

Cioè questo kit oltre ai marcatori Penta D e Penta E aveva gli stessi marcatori degli altri kit che "avrebbero" restituito il profilo di Massimo Bossetti, ma dato che alla fine le analisi con questo kit non hanno restituito un profilo identico a quello di Massimo Bossetti allora le scartiamo dicendo che tanto il kit in questione serviva solo per aggiungere Penta D e Penta E...


- pag. 89:

alcune aliquote dei campioni 31-G15. 31-G16, 31-G23 e 31-G24, che, analizzati con un kit diverso da quelli utilizzati dal RIS, il Power-Plex CS7, avevano rivelato la presenza di un picco inatteso con riferimento al marcatore PES/FPS

I consulenti giustificano dicendo che è il kit a non essere buono e tagliano la testa al toro. Se il risultato coerente con la tesi dell'accusa fosse stato quello di questo kit scartato probabilmente avrebbero detto che a non essere buono era l'altro kit.


E quelli che ho riportato sono solo alcuni dei problemi rilevati sulle 71 analisi che i periti delle accusa hanno ritenuto valide. Non dimentichiamo che ci sono altre 33 che gli stessi periti hanno scartato:

https://riflessionigenetiche.wordpress.com/2017/04/15/le-33-analisi-che-non-hanno-confermato-il-profilo-di-ignoto-1/

Biologo ha detto...

Sto tentando di aggiungere altri commenti in risposta a Guerino ma il sistema probabilmente li manda in automatico in moderazione...

Anonimo ha detto...

Guerino dice cose ragionevoli da ogni punto di vista.
Inutile starlo a distoglierlo da una verità lampante e logica, che egli ha intuito, guardando lo scenario con ottica sterile e disinteressata.
(non certo la vostra)
Altrettanto per quanto riguarda la paterità Guerinoni. Vane le fissazioni di Gilberto, che continua a sognare il suo pio desiderio.

Anonimo ha detto...

p.s.
Fa bene il "sistema" a cancellare le ripetute tiritere: era tempo, ormai!

Biologo ha detto...

@Guerino

-scrive: i campioni analizzati affinché restituissero il DNA mitocondriale di ignotouno sono stati 3 (questo te lo do come dato certo...fidati..) [...] come mai nessuno di questi 3 campioni analizzati mi ha restituito il DNA mitocondriale di questo soggetto che sarebbe ancora ignoto?

I campioni a cui ti riferisci sono 31-G19, 31-G20 e 32-3, è scritto a pag. 56 delle motivazioni. E' anche scritto che su 32-3 non è stato rilevato alcun DNA nucleare eccetto quello della vittima, quindi in realtà il dato che tu ritieni inatteso è su due campioni.

Dei due campioni 31-G19 e 31-G20, come riportato a pag. 75, il primo presentava una quantità di DNA totale pari a 290 picogrammi/microlitro, il secondo di 2000 picogrammi/microlitro. Quindi siccome il profilo R0a rilevato in 31-G20 era già un profilo minoritario, ciò può benissimo spiegare perchè esso non è stato rilevato anche nel campione 31-G19 che presenta una quantità di DNA di quasi 7 volte inferiore.

Bruno ha detto...

da quanto ho capito se Guerinoni non fosse stato in Perù a quest'ora era al posto di Bossetti.

Vanna ha detto...

Già Bruno proprio così.
Ma al di là che lo fecero tornare e poi ripartire e poi è tornato di nuovo, di lui si sono perdute le tracce, poi è stato blindato esattamente come altri.

Non sappiamo cosa è stato fatto di quel corpo in tre mesi, non sappiamo quando è morta e dove è stata tenuta, è certo che in quel campo non è stata portata la sera del 26 novembre, non c'era lo hanno detto e ribadito le pattuglie in ricognizione anche aerea.

Ma fu fatta ritrovare in quella data particolare, in quello stato particolare con un dna "abbondante" e fresco...

Wolf ha detto...

IL TERRIBILE SOSPETTO – La testimonianza dell’archeologo Dominic Salsarola ha subito fatto sorgere un sospetto: Yara per tre mesi è stata tenuta nascosta all’interno del grande cantiere e, appena si prospettò l’ipotesi di alcune demolizioni, nella notte fra il 25 e il 26 febbraio 2011, fu portata via e abbandonata nel campo incolto più vicino.
http://www.oggi.it/attualita/notizie/2016/03/16/processo-a-bossetti-la-nuova-testimonianza-choc-insinua-il-sospetto-hanno-spostato-il-cadavere-di-yara/

Vanna ha detto...

Biologo,
complimenti!
Bene hai risposto allo specialista Guerino (ni?) che è entrato con lo scopo di infiocchettare tutto il rigore scientifico dietro il pacchetto dna dall'alto della sua conoscenza.

Dovrebbe spiegare tutto il resto che non quadra però, perché quel dna e come è stato ritrovato, gestito, non dimostra nulla se non è accompagnato da altre prove.
E questo non si vuole proprio capire, se anche fosse di lui, mancano anelli di congiunzione tra quella traccia peccaminosa e prove inesistenti e veri controlli non fatti ad ampio raggio ad altre persone, altro che l'abbaglio della ricerca araldica dall'epoca illuminista.
(Già hanno usato la luce della ragione!)
La traccia della Bre proprio non conta nulla, il passare di lì di B dovrebbe essere prova?
Lo ripeto, l'ingresso dello specialista Guerino caldeggiato dalla solita anonima, ha il solo scopo di ripetere che quel dna è incriminante, corretto e dimostrante la verità della colpevolezza e la bravura di tutti.

E' tutto l'intreccio che sta dietro la vicenda che è ambiguo, altro che la validità di un dna trovato tra i fluidi.

Gilberto ha detto...

Vanna, credo che tu non abbia capito cosa intende dire Guerino. Non è un colpevolista, al contrario è un innocentista. Sta dicendo che a suo giudizio Bossetti è stato incastrato con un Dna ottenuto in laboratorio...

Gilberto ha detto...

Ma siamo sicuri che poi il magistrato sia in grado di comprendere chi tra i consulenti (di accusa e difesa) gliela racconta giusta? Alla fin fine su tracce infime si possono estrapolare discorsi che portano in direzioni diametralmente opposte, anche se ovvio una sola è quella corretta se davvero l'oggettività ha ancora un senso, sia pure come ragionevole dubbio, come impossibilità di dimostrare un fatto o semplicemente come dato ambiguo e contraddittorio. Ormai si tende a semplificare con lo slogan “la scienza non sbaglia” che è esattamente agli antipodi della moderna epistemologia che pone l’errore (e la falsificazione) come ‘avvocato del diavolo’. Chi poi andrà a giudicare dovrà semplicemente barrare con un si o un no? Quando il discorso tecnico diventa troppo specialistico c’è il rischio che si perda di vista l’essenza. Il problema come ho già espresso è a monte. Si può stare a discutere all’infinito. Dna costruito in laboratorio? Errore di analisi? Dati contraddittori e monchi?
Ogni consulente tirerà l’acqua al suo mulino, anche se la scienza dovrebbe possedere criteri oggettivi e condivisibili. Il vero problema è che il Dna non dovrebbe mai costituire prova per tutta una serie di motivi che ho espresso. È inutile ripetermi. Il Dna è utile all’investigatore per reperire prove vere, come unico elemento è variamente interpretabile alla luce di un contesto e di variabili sconosciute, al di fuori di quella situazione controllata che sta a fondamento del metodo sperimentale.

Bruno ha detto...

Si Gilberto anche io la penso come te, sia su quanto scrivi sul dna, ma anche sulla paternità. Se poi, non avremo saputo che il metro cubo di sabbia è servito per un marciapiede, e quel furgoncino con dentro il Bossetti che girava alla ricerca di una preda, mentre invece viene dichiarato in un aula di giustizia che era stato creato ad arte per placare l'opinione pubblica, cosa rimane?, lampade abbronzanti, corna della moglie sempre che ci siano state.
Sito porno chissà. Non rimane altro anche perchè continuando di questo passo un giorno verremo a sapere che la mamma non ha messo le corna al padre di Bossetti. Che squallore cosa ne è venuto fuori. E poi non sono state accettate le telecamere per salvaguardare la riservatezza dei Gambirasio e per rispettare la povera Yara.

Vanna ha detto...

Gilberto buongiorno,
ti ringrazio per l'appunto, ma continuo a pensare che il Guerino, nonostante vada dicendo per il nostro sia innocente perché quel dna, per lui, è stato prodotto in laboratorio, il suo parere lo espone ad altra lettura per i seguenti motivi:
1° considera quella ricerca e quel dna corretti;
2° ciò che afferma nelle procedure di esecuzione e lettura del test è stato smentito da Biologo;
3° già ci sarebbe la possibilità di essere smentito da altri del settore, perché lui credo sia del settore se non proprio tra quelli che hanno lavorato su quelle tracce e per questo è entrato qui;
3° proporre alla difesa che debba affrontare la traccia come artefatta vorrebbe dire indirettamente che la traccia è effettivamente imputabile al B. e, sottilmente che:
( a- B non è estraneo al fatto
b- si torna a quel perfetto dna e a come hanno bel lavorato tutti,
c- alla difesa resterebbe cosa per difendere il suo assistito?
Rivedere tutto il corollario costruito delle prove e l'alibi.
d- Mi sembra che questo non si possa fare.
e- La difesa può lavorare sul dna, smontarlo mettendo in discussione tutta la procedura e i mtn, alleli, loci e numeretti vari dai quali potrebbero
emergere certamente pasticci pur di trovare un colpevole, ma questo avrebbe successo, verrebbe accolto?
Non credo proprio e B. non uscirà.)
Quel dna vivo e vegeto usato per dare la morte ad un uomo e alla sua famiglia, deve essere smontato nel suo significato e la difesa questo dovrà fare, prima partendo dalle procedure poco corrette, poi pezzo a pezzo lavorare sui dna, che sono molteplici, non ce n'è solo 1, eventualmente solo alla fine parlare di artefatto.
A quel punto dall'artefatto affondare sulle indagini nel sociale che certo sono state terribili per UNO e liberatorie per parecchi.

Concludendo il Gue ha scritto che il dna o è suo o è stato incastrato.

Bene saranno le prove della vita di B. a dire il perché sia stato "incastrato" e non sarà difficile dimostrarlo con una letteratura pubblicata intorno a certi personaggi, certi misteri che ruotano intorno all'economia della zona e che collegano palestra, cantieri, centri commerciali chi indagato e chi no, chi libero ( col dna fresco e integro, altri dna mai indagati) e chi dentro.
IL B. faceva parte di quei percorsi o aveva una vita da uomo qualunque, a parte l'abbronzatura, una famigliola niente male, una mamma e una moglie piacevoli: vite distrutte questo hanno fatto prima ancora della 1 sentenza e questo è stato inverecondo e iniquo.

Bruno ha detto...

Quante cose strane accadano in questo processo Bossetti. Scrive Gian Gavino Sulas su Oggi: " In conclusione, i difensori di Bossetti hanno chiesto alla Corte di poter esaminare il fascicolo sulla morte di Sarbjit Kaur, una ragazza indiana trovata senza vita sul greto del fiume Serio alla fine di dicembre del 2010, un mese dopo la scomparsa di Yara. “Perché”, hanno detto, “le sue ferite presentano una incredibile rassomiglianza con i tagli trovati sul corpo di Yara”. Il Gip Tino Palestra ha già concesso la visione degli atti ma, “il fascicolo non si trova più.: è sparito», hanno detto gli avvocati di Bossetti. La Corte si è riservata di decidere" . Aggiungo io : Già in seguito abbiamo visto cosa la Corte si è riservata di decidere.

Gilberto ha detto...

Cara Vanna
In questa vicenda 'Bossetti' sembra davvero tutto possibile, sulla base di quel singolare e sorprendente Dna. Noi sappiamo che Bossetti è innocente, indipendentemente dalla valutazione che vogliamo fare di quel Dna davvero strano. Lo sappiamo perché al di là di quei picogrammi - monchi, sopravvissuti in condizioni impossibili - non c'è niente di niente. Come ho detto nel mio commento precedente il Dna può prestarsi ad errori, depistaggi e falsificazioni. In ogni caso è giusto ascoltare tutte le opinioni per farsene una propria senza pregiudizio.

Dan F. Rinaldi ha detto...

@ Guerino

C'è una via di mezzo tra il puro errore e il puro incastramento... E farebbe tornare tutti i conti, mancanza di mitocondriale compreso. Significa comunque ergastolo per Bossetti a meno che la difesa non sia in grado di dimostrarla, ma non vedo come.

PINO ha detto...

GILBERTO

Cito):"Noi sappiamo che Bossetti è innocente, indipendentemente dalla valutazione che vogliamo fare di quel Dna davvero strano. Lo sappiamo perché al di là di quei picogrammi - monchi, sopravvissuti in condizioni impossibili - non c'è niente di niente.

E su questa ovvia constatazione, sono d'accordo: il lavoro investigativo non ha prodotto alcun decisivo indizio a carico di MGB, ciò nonostante, resta quel dna.
Ed è imperativo, quindi, per la difesa, come unico ed ultimo atto, mostrarne la sua invalidità testimoniale, perchè dovuta a dolo, od a errore, con decisione e senza mezzi termini.
Non vedrei la via di mezzo accennata da Dan F.

Gilberto ha detto...

Vedi Pino
Qui non siamo d'accordo. Un Dna trovato su un cadavere che a detta dell'accusa era lì da tre mesi in balia di chiunque non ha nessun valore probatorio. Non è la difesa a dover dimostrare alcunché. E' semmai l'accusa a dover dimostrare a) che il Dna è integro (e non lo è), b) che è coevo con l'omicidio (ed è del tutto impossibile dimostrarlo, per non dire impossibile che lo sia)c)che non siano stati fatti errori di interpretazione (e secondo il Biologo qui nel blog ne sono stati fatti a iosa d)che nessuno abbia potuto alterare la scena criminis (e è del tutto impossibile dimostrarlo dal momento che in quel campo poteva avere accesso chiunque). Solo per questi fatti (ma se ne potrebbero elencare molti altri) Massimo Bossetti avrebbe dovuto essere assolto già in primo grado. Rimango pertanto dell'idea che il problema è a monte e riguarda la strana metodica che da tempo si è affermata di considerare disinvoltamente un semplice indizio investigativo (il Dna, senz'altro utile all'inquirente) come prova, e senza averne i requisiti.

antrag ha detto...

L'abbecedario di Gilberto è semplicemente "meraviglioso".

Bruno ha detto...

Non ricordo bene chi in questo splendido blog l'aveva ipotizzato. Forse mi pare Gilberto, comunque leggete un pò cosa scrive Tiscali oggi: " E se Ignoto 1, cioè l'uomo che, attraverso gli esami del Dna, è stato riconosciuto come il colpevole dell'omicidio di Yara Gambirasio, non fosse Massimo Bossetti? La super perizia che da settimane invoca lo stesso Bossetti "per il bene di Yara", potrebbe ottenere finalmente il sì da parte dell'accusa e dunque dal giudice, che finora l'avevano sempre negata. Secondo il settimanale Oggi, i difensori di Bossetti, condannato all'ergastolo per il l'uccisione di Yara, il prossimo 30 giugno faranno la richiesta ai giudici della Corte d'Assise d'Appello di Brescia. Partendo dalla tesi che il Dna ritrovato sugli slip di Yara, non sia di Bossetti, ma di un suo fratello. Il che riporta alla figura del padre, Giuseppe Guerinoni.
Madri diverse
Secondo la tesi della difesa, Bossetti avrebbe un fratello, il vero Ignoto 1, e i due sarebbero figli dello stesso padre, Guerinoni appunto, ma di madri diverse.

Gilberto ha detto...

Sì, l'avevo ipotizzato come compromesso, non tanto e non solo per assolvere Bossetti (che è palesemente innocente) ma per assolvere la giustizia. Mi aspettavo una soluzione del genere che, come mi sembra di essermi espresso in passato, SALVA CAPRA E CAVOLI...

Vanna ha detto...

Pino buonasera, hai ragione c'è il dna!
MA quel dna è piuttosto problematico, come già ti ha risposto Gilberto e
altri ancora. Ma il dna da solo, anche quando è tutto chiaro, deve essere avvalorato da prove certe e sicure anch'esse.
In questo caso non ci sono prove che dimostrino se:
-i due si conoscevano;
-qualcuno ha visto la ragazza salire sul furgone;
-erano intercorse tel. fra di loro;
-aveva MGB nel suo vissuto storie di violenza e pedofilia.
Non è emerso nulla. Sono emerse le "costruzioni" sul furgone, che sono state smontate, quelle sulla paternità ambigua, su una madre ...che ha cresciuto tre figli col marito e, se lo ha incornato non è la prima e non sarà l'ultima, ma certo hanno lanciato sterco su quelle famiglie e su tante altre invece non si è indagato con la stessa determinazione.
Tutto il resto che ruotava intorno a certi personaggi e a certe strutture è passato in cavalleria.
Cosa altro dire che non sia stato già detto in tutte le salse.
Per me quel dna non indica che lui è colpevole e tutto il resto mi rafforza la sua innocenza.

Anonimo ha detto...

Una domanda, forse ingenua: ma il DNA mitocondriale della famiglia Guerinoni l'hanno verificato?
Haddock

Gilberto ha detto...

E poi tutto sommato è meglio tenersi un padre putativo piuttosto che irritare la nomenclatura col rischio di trascorrere la vita in galera solo per rivendicare la propria vera paternità. Quella del fratellastro è un colpo di genio, preparato con cura, pianificato nel dettaglio. Se come penso Bossetti verrà assolto chapeau alla difesa, in fondo l'obiettivo di un buon difensore è l'interesse del cliente, soprattutto se innocente, non certo la riforma della giustizia o la rivoluzione dei costumi. Ho l’impressione comunque che i colpevolisti si sentiranno frastornati e defraudati, faticheranno a capire. Alla fine anche loro se ne faranno una ragione…

Bruno ha detto...

@Haddock, non è una domanda ingenua. Ogni elemento va analizzato.

Anonimo ha detto...

Chiedo scusa, sono stanco e non ragiono bene, ma non riesco ad inqadrare bene la questione del presunto fratello di Bossetti rispetto alla ripetizione delle analisi.
Ammesso e non concesso (a) che Bossetti sia figlio di Guerinoni e (b) che Ignoto 1 sia un discendente di Guerinoni, allora una nuova analisi o perizia ci porterà ancora a dire che Bossetti può essere Ignoto 1, o sbaglio? Attenzzione: "può essere", non "é".
D'altra parte, sempre se non mi sbaglio e sempre dando per buono che Bossetti sia effettivamente figlio di Guerinoni, i figli legittimi di Guerinoni SONO fratelli di Bossetti e mi pare di aver capito che il loro DNA - o quello dei loro discendenti, come nel caso di Damiano Guerinoni - darebbe riscontri positivi al confronto in termini legali, al punto che si dice che il Damiano Guerinoni sarebbe nei guai, se non avesse avuto un alibi peruviano.
Pertanto, già sappiamo, senza ulteriori analisi, che esistono soggetti con un DNA che - legalmente parlando - corrisponde a quello di Ignoto 1. Con tanti saluti alla sicurezza statistica.
Certo, resterebbe intatto il mistero del mitocondriale, che esclude Bossetti al 100% (e immagino escluda anche i Guerinoni "legittimi") e che comunque dovrebbe essere ampiamente sufficiente a mandare Bossetti assolto, ma ad ogni modo continua a sfuggirmi la specifica utilità di rifare le analisi, dato che l'esito lo conosciamo già.
A meno che, naturalmente, Bossetti non sia figlio di Guerinoni.
Cosa mi sfugge?
HAddock

Anonimo ha detto...

Attenzione con una zeta sola, naturalmente... l'ho detto che sono stanco.
Haddock

Gilberto ha detto...

È tutta una questione di marketing, suggestione per il consumatore… di notizie. In fondo si tratta solo di fare la quadratura del cerchio. Non è un caso poi che siamo al penultimo posto in Europa riguardo all’informazione. L’ho detto e lo ripeto: Bossetti verrà assolto perché innocente e perché si rischierebbe di sollevare il coperchio. Spero davvero che Bossetti possa riabbracciare moglie e figli che lo aspettano con trepidazione. La signora Arzuffi non potrà gridare ad alta voce la sua totale innocenza di moglie, come al solito le madri si sacrificano per il bene dei figli.

Paolo A ha detto...

Haddock

Il DNA mitocondriale si trasmette per linea materna come penso che tu sappia, la ricerca di Ignoto1 è stata fatta dal ramo Guerinoni per il cromosoma Y, che si trasmette per linea paterna, comunque sarebbe interessante sapere quale è il DNA mitocondriale di Damiano Guerinoni e quello di suo cugino Pierpaolo.

Gilberto

Sulle strategie della difesa ho i miei dubbi, da quello che ho sentito dalle ultime interviste rilasciate, la difesa sa cosa si cela dietro la vicenda di Ignoto1, ma preferisce inseguire il "fratellastro" per evitare lo scontro diretto; al giornalista che contestava come coincidenza incredibile che Ignoto1 possa essere un fratellastro di Bossetti, Marzio Capra ha risposto che è una coincidenza altrettanto incredibile che il primo match del DNA di Ignoto1 sia stato con il figlio della domestica di casa Gambirasio.

Sinceramente non so se la strategia della difesa darà i suoi frutti e porti all'assoluzione di Bossetti, ma non vorrei che l'adozione di questa strategia fosse dettata anche da motivi diversi da quelli strettamente attinenti gli interessi dell'assistito, come per esempio il fatto che Claudio Salvagni sia figlio di un militare della Guardia di Finanza.

Dan F. Rinaldi ha detto...

@ Pino

Pensaci bene e vedrai che una "via di mezzo" spiegherebbe molte cose, tra cui anche l'ottimo DNA in un contesto di traccia molto degradata. Ma non conviene a nessuno tirarla in ballo, non all'accusa per ovvie ragioni, non alla difesa perché andrebbe prima dimostrata col rischio poi di non togliere per nulla Bossetti dalla graticola (un po' come se nel caso Zornitta un taglio sul lamierino fosse stato fatto proprio da Zornitta stesso e poi accentuato e prolungato dal poliziotto...).

@ Tutti

Che la difesa punti a un fratellastro, vero o ipotetico, per scagionare Bossetti significa o che sono alla frutta o che intendono sviare le tracce dalla vera strategia: gradirei venir smentito ma ritengo più probabile la prima che ho detto. Il pertugio difensivo genetico è molto stretto e non servono divagazioni: considerando inoltre che è tanto più stretto quanto più Bossetti stesso si dice estraneo ai fatti ed estraneo a Yara. Credo che bisognerebbe fare meno voli pindarici ed attenersi alla realtà effettuale giudiziaria e tecnica, anche in molti commenti che leggo: non è detto che sia la verità ma è il quadro interpretativo che ha prevalso, bisognerebbe chiedersi quali siano le sue migliori ragioni e cercare di metterle in dubbio, se è veramente possibile farlo (i ragionamenti di Biologo sono un buon esempio di ciò: non essendo io un analista genetico non saprei dire quanta efficace sostanza abbiano ma di certo si presentano bene!).


PINO ha detto...

@ Dan F

ct): "Credo che bisognerebbe fare meno voli pindarici ed attenersi alla realtà effettuale giudiziaria e tecnica

Di voli del genere se ne sono prodotti in numero inverosimile, d'accordo. Ma arrendersi completamente alla "realtà effettuale giudiziaria", mi sembra concedere più di quel che, in realtà, l'assunto accusatorio meriti.
Il "taglio" del neo, ipotetico Zornitta potrebbe esserci stato, in questo caso, senza escludere, naturalmente, anche l'accentuazione dello stesso, al solo scopo di renderlo più evidente: un ...dolo, insomma, a...fin di bene, ma necessaro per la verità (?)

Bruno ha detto...

Quanti Damiano Guerinoni esistono, nella zona vi sono omonimi?

Paolo A ha detto...

Dan F

La vicenda del fratellastro è un escamotage per salvare la faccia agli inquirenti, la difesa ha capito bene cosa è successo, non vuole e per me sbaglia, scatenare un putiferio istituzionale; mentre il caso Zornitta era attribuibile ad un soggetto singolo, nel caso di Ignoto1 le responsabilità sono molteplici e attribuibili anche a soggetti extra istituzionali come Giardina e Previderé, visto che hanno avvallato la versione dell'identificazione di Ignoto1 con Bossetti.

Ci potrebbe essere anche un altro escamotage però, quando il DNA di Ignoto1 è comparso sulla scena vi era un indagato e quindi l'indagato sarebbe dovuto essere presente agli accertamenti, non essere stato chiamato potrebbe inficiare la prova del DNA in quanto non effettuata secondo le modalità previste dalla legge, anche la prova irripetibile senza indagati prevede delle forme particolari, che nel caso di Ignoto1 non sono state rispettate.

Quest'ultima strada è molto stretta e pericolosa per la Procura, in quanto potrebbe portare a una nuova perizia sui reperti, anche sulla traccia della Brena e credo che i periti troveranno un bel niente, ammesso però che ci siano ancora i reperti e vengano esibiti, ma sicuramente non ci troveranno il DNA di Bossetti.

Concordo sulla via di mezzo, però con Bossetti estraneo totalmente al delitto, per me gli inquirenti arrivano a lui non per la strada genetica ma in qualche altro modo, per esempio anche una soffiata, però non c'è niente di concreto che lo associ al rapimento di Yara e alla sua presenza nei pressi della palestra la sera del 26 novembre e neppure al campo di Chignolo dove venne ritrovata Yara.







Gilberto ha detto...

Paolo A
Molti non hanno capito che ormai il caso Bossetti è un caso di politica della giustizia che coinvolge assetti istituzionali di enorme rilevanza. La difesa di Bossetti non se la sente di sollevare un putiferio. Il suo scopo, come ovvio, è l'assoluzione del suo cliente, anche perché del tutto innocente. Alla fine vedremo se l'obiettivo verrà raggiunto. Io credo di sì. La paternità come ho sempre detto è l'omissis in grado di fornire 'mediazioni creative'...

Vanna ha detto...



Paolo A termini così il tuo post di ieri sera:
"... l'assoluzione di Bossetti, ma non vorrei che l'adozione di questa strategia fosse dettata anche da motivi diversi da quelli strettamente attinenti gli interessi dell'assistito, come per esempio il fatto che Claudio Salvagni sia figlio di un militare della Guardia di Finanza."

Il militare di cui parli non è ancora in pensione?
Ma, a parte questo, se l'avv. Salvagni avesse avuto timore per la carriera del padre, non si sarebbe pubblicamente esposto come abbiamo letto, visto e sentito.
Non è questo penso, mi sembra che abbia coraggio e che sappia bene quello che c'è dietro, come dici.
Potrebbe essere prudente, avere qualche asso nella manica oppure quello che da tempo va dicendo Gilberto potrebbe essere vero e la difesa non intende sollevare " un putiferio".


26 aprile 2017 21:58:00 CEST

Vanna ha detto...

"Anonimo Bruno ha detto...
Quanti Damiano Guerinoni esistono, nella zona vi sono omonimi?"
Bruno la tua domanda è condivisibile eppure non si può rispondere perché i Gue. tutti, sono stati blindati o quasi.
Del Damiano non si sa nulla, bisognerebbe chiedersi: chi lo conosce? Chi l'ha visto?
Partono dal 1700 e si fermano al 2010-11, tutto strano in questo caso.
Nulla si sa dei due che sono "vescovi" TdG in Puglia, non si sa dove vivano né quanti anni abbiano.
Ma contro Marita e Ester ne hanno tirate fuori di tutti i colori!
Comunque è singolare che DG abbia un dna così preciso e che la madre lavorasse dai Gamb. e che la Panarese sia di origine pugliese.

Gilberto ha detto...

Sì Vanna, le coincidenze che segnali le ho sempre notate anch'io e sono stupefacenti...

Paolo A ha detto...

Vanna

Credo che il padre di Salvagni non ci sia più, il mio intervento riguarda una forma di rispetto che l'avvocato ha verso gli inquirenti, dettato dal fatto che il padre era un finanziere, insomma Salvagni pur avendo capito cosa c'è sotto non è mai andato oltre la tesi dell'errore di identificazione pur avendone la possibilità, potrebbe essere anche una strategia, ma sicuramente non ha sortito gli effetti sperati.

Bruno ha detto...

Adesso ricordo bene l'intervento mi pare alcuni mesi fa di Gilberto prospettando l'assoluzione per salvare capra e cavoli, è quanto sta pensando di fare la difesa. Gilberto sempre ancora complimenti per i tuoi interventi anche filosofici. Credo che Ezio Denti si stia ancora dando da fare nella ricerca della verità anche se non si fa vedere tanto in giro. Non credo che Salvagni abbia riguardo e pieghi la testa perchè il padre è nella guardia di finanza, il problema è che un caso come questo di Bossetti capita una o due volte a secolo. Ipotizzando una assoluzione di Bossetti a chi spetterebbe i danni che ha subito?

Anonimo ha detto...

L' avvocato non si sarebbe fatto la mogliettina, insieme ad altri, anche per rispetto al padre e invece se ne è fregato altamente.
bè, cavoli loro, si sono già inguaiati a sufficienza per ben altri motivi.
meglio non sollevare un putiferio.
auguri, ma non è l'appello per i creduloni.

Bruno ha detto...

@Vanna, grazie per la risposta in riguardo a Damiano Guerinoni, la mia domanda verteva per capire se quel Damiano G. è lo stesso figlio della mamma che ha lavorato dai Gambirasio. Si incredibili coincidenze, in certi casi due indizi iniziano a fare una prova. Dopo queste novità chissà cosa pensano i Gambirasio, spero che anche loro chiedano ulteriori esami non fosse altro anche in memoria della piccola e sfortunata Yara la loro figlia chiede ancora giustizia.

Bruno ha detto...

@Vanna il mio dubbio è se effettivamente in Perù era lo stesso Damiano G. oppure uno con lo stesso nome e cognome, per esempio un cugino, non è raro il ripetersi i nomi fra parenti, non è la prima volta che qualcuno ha usato lo stesso biglietto aereo. E se quel D.G. in Perù fosse un altro D.G. ?

thetupacshow ha detto...

Come al solito le riflessioni di Gilberto sembrano premonitrici:

http://www.bergamonews.it/2017/04/27/caso-yara-la-paternita-di-bossetti-e-quella-scappatella-di-guerinoni/252580/

Dudu' ha detto...

Dan F,
Scrive:
"Pensaci bene e vedrai che una "via di mezzo" spiegherebbe molte cose, tra cui anche l'ottimo DNA in un contesto di traccia molto degradata. Ma non conviene a nessuno tirarla in ballo, non all'accusa per ovvie ragioni, non alla difesa perché andrebbe prima dimostrata col rischio poi di non togliere per nulla Bossetti dalla graticola.."

Tutto é lecito fintanto non verranno valutati i dati da terzi,ma dire che la difesa non ha sollevato dubbi o domande all'accusa o ai giudici non lo trovo corretto; come può la difesa ora come ora parlare di dna replicato in laboratorio.. Può sospettarlo, può chiedere perizia,può insinuarlo come ha fatto sostenendo che la degradazione non può essere selettiva etc.
Altro é dire che la forza argomentativa non ha contrastato l'accusa che , é bene ricordarlo , si é opposta a tutto.
I dati assunti da Biologo per contrastare e dimostrare gli errori sono nelle motivazioni,emersi dopo il dibattito,dopo che Capra ha sollevato innumerevoli incongruenze trovate,perciò quel che rimane ora é fare leva sulle stesse affinché si decidano fare una superperizia.
Quello che a me personalmente amareggia é che un pool di giudici abbiano potuto credere di poter farcela da soli con il c..o degli altri. Lo dimostra il non aver compreso che in assenza di mitocondriale hanno in mano un 50% di dna di un soggetto che non può corrispondere al 99,99999 etc,poi con un altro corrisponde per 20 marcatori e se la traccia é composta da tre soggetti e non due,tutti i calcoli fin qui venduti per certi vanno in automatico cestinati.
Giusto per essere chiara.

Paolo A,
Non trovo nessi per citare il padre dell'avvocato.

Bruno ha detto...

Ma il medico che ha fatto la inseminazione artificiale alla signora Arzufi chi è, se fosse ancora vivo dovrebbero intervistarlo per avere conferma. Ovviamente potrebbe confermare se quanto aveva fatto era legale, altrimenti figuriamoci se sarà disposto a darsi la zappa sui piedi. Questa potrebbe essere sia l'assoluzione di Bossetti che la riabilitazione della madre. Purtroppo il padre è morto prima i arrivare a questa nuova notizia.

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