martedì 18 ottobre 2016

Motivando la sentenza Bossetti: Alla fine la montagna partorì un topolino...



Alla fine la montagna ha partorito il topolino.

Un lungo processo di primo grado, durato un anno con decine di udienze e decine di testimoni, tecnici e non, ha prodotto una motivazione particolarmente scarna se confrontata con quelle dei processi mediatici di pari durata degli ultimi anni. Centocinquantatre pagine che dovrebbero contenere la verità su di un delitto che ha visto indagini lunghe, complesse e costose, come poche altre.

Sicuramente essa pretende di stabilire una verità giudiziaria, che questa abbia poi anche qualche parentela con quella storica è un altro discorso. D’altra parte la relativamente succinta motivazione fa quello che deve fare, e lo fa piuttosto bene una volta che si accettino gli assiomi che essa stabilisce.

In effetti quello dell’omicidio di Yara Gambirasio può essere letto e ricostruito come un caso molto semplice: non c’è alcun bisogno di elefantiache motivazioni (come per il caso Scazzi) che cuciano assieme una miriade di tempistiche e di testimonianze, alcune delle quali pure oniriche, senza il supporto di alcuna concreta prova scientifica. 

Il caso Gambirasio è semplicissimo una volta che si prenda per buono quel DNA nucleare attribuito all'imputato, che si trovi qualche giustificazione più o meno credibile (almeno in termini di probabilità) per l’assenza del relativo mitocondriale, che si aggiunga tanto per far scena, a mo’ di parco condimento, qualche elemento indiziario che senza DNA sarebbe assolutamente inutile (fibre, polveri, microsfere e ricerche sul pc) ed infine che si ignori o si trascuri con un’alzata di spalle tutto quello che stonerebbe con la facile e semplice verità giudiziaria così felicemente trovata.

Paradossalmente, però, questa è una sentenza essenzialmente onesta, almeno in un certo senso, ed è onesta perché dice una verità sostanziale: noi condanniamo perché c’è quel DNA nucleare anche se non sappiamo come sia veramente andata. Non pretendiamo di rispondere ad alcuni dubbi o di far luce su aree grigie (DNA della Brena, Hacking Team, tanto per fare qualche esempio), vi diciamo semplicemente che noi condanniamo perché c’è quel DNA.

E tutto il resto è noia.

La Corte d’Assise presieduta dalla giudice Bertoja è talmente innamorata di quel DNA nucleare da commettere addirittura quello che per me è un autentico errore giuridico, ovvero classificare tale DNA come prova diretta (non indiziaria) della colpevolezza di Bossetti.

Ma ne discuteremo dettagliatamente più avanti, come discuteremo tutto il contenuto di questa motivazione, che se non altro, rispetto a tante altre, è caratterizzata da un linguaggio abbastanza semplice, che ne facilita la lettura.

Nel corso dell’esposizione utilizzerò talvolta il nome della Presidente della Corte, Antonella Bertoja, come sinonimo della motivazione e dei giudicanti nel loro insieme.

4.580 commenti:

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Nautilina ha detto...


A proposito di mitocondriale mancante, scusate il parziale OT: saprete tutti che nel caso Poggi si sta discutendo di un DNA trovato sotto le unghie della povera Chiara.
Per la difesa quel genoma potrebbe dimostrare che forse Stasi non è il vero colpevole, perché apparterrebbe a un'altra persona.
Ma se non ho capito male, anche in quelle tracce mancherebbe il mitocondriale, possibile?
Qualcuno osserva che, data la forte situazione di degrado dei reperti, quel DNA poteva essere già presente da giorni sotto le unghie della vittima e non risalire al momento del delitto.
Voi vedete delle analogie con il caso Gambirasio?


Wolf ha detto...

Yara Gambirasio è morta, trovato il cadavere della ragazza 26.02.2011.

Era il 26.02.2011, quando le notizie erano genuine e non ancora manipolate.

https://www.youtube.com/watch?v=r69Fr5HAveU

Anonimo ha detto...

Nautilina
nessuna analogia con il caso Gambirasio.
N.B.

Ivana ha detto...

Se si insiste a tutti i costi nel voler affermare che Massimo Bossetti è figlio di Guerinoni, si deve ammettere che la madre dello stesso è una perfetta sconosciuta e non la Arzuffi.

No. Il dott. Previderè si accorse che il dott. Giardina stava confrontando i profili mitocondriali delle potenziali amanti di G. Guerinoni con quello di Yara; inoltre furono Previderè e la dott. ssa Grignani a notare che nel profilo nucleare di Ignoto 1 c’era un allele, il 26, riscontrabile nella popolazione europea solo nella misura dello 0,10% e di sicura origine materna, perché Guerinoni non lo aveva.
Si scoprì allora che quell’allele compariva soltanto nel profilo di Ester Arzuffi (e della sorella Simona). Ecco che, tipizzato, in modo completo, il DNA nucleare della signora Ester Arzuffi rappresentava proprio l'altra metà del profilo genetico nucleare di Ignoto1.
Credo, in base a varie letture che avevo fatto tempo fa, che il DNA nucleare costituisca il 99,9995% del nostro patrimonio genetico e che sia ereditato al 50% dal padre e al 50% dalla madre.
Il DNA mitocondriale costituisce, dunque, lo 0,0005%.
Parlando in termini generali, il problema non è il potere identificativo del DNA nucleare (tale potere è incontestabile)e siamo abituati a considerare che il DNA nucleare e il corrispondente Dna mitocondriale sono entrambi presenti all’interno delle nostre cellule. Nel caso Bossetti, la domanda che ci poniamo è: com’è possibile che sia stato ritrovato il DNA nucleare (di solito meno resistente rispetto al DNA mitocondriale) corrispondente al DNA nucleare di Bossetti e non sia stato trovato il DNA mitocondriale corrispondente a Bossetti?
I genetisti dell’accusa e il dott. Portera stesso hanno addotto varie risposte per spiegare tale situazione in una traccia mista, ma non sono state condivise dalla Difesa.

Anonimo ha detto...

Ivana,
Premesso che credo che il confronto tra il DNA delle potenziali amanti di Guerinoni con quello di Yara sia solo una giustificazione ex-post per giustificare un dato che non tornava, resterebbe da spiegare come mai il DNA nucleare della discendenza "legittima" di Guerinoni sia così sovrapponibile a quello di Bossetti (ammesso e non concesso che Bossetti sia ignoto 1). Ho letto che il DNA nucleare di Bossettti ha più corrispondenze con quello di alcuni Guerinoni rispetto a quello di alcuni fratelli ... Cos'erano, tutti figli della Arzuffi pure quelli?
Haddock

PINO ha detto...

IVANA
Concordo con quanto hai precisato, perchè fedele alla situazione attuale, circa la paternità Guerinoni-M.Bossetti, ma sarebbe altrettanto giusto, in coscienza, non collegare tassativamente Ignoto1=Bossetti all'omicidio di Yara Gambirasio, solo per esserne stato riscontrato, sugli slip della vittima, il relativo n/dna, fra i tanti altri rilevati, di cui alcuni attribuiti con certezza ai propri possessori, ed altri non tenuti in alcuna considerazione, per ragioni non molto chiare.
Si sarebbe, in tal modo, preclusa a priori la ricerca di scenari alternativi, ricchi di quegli indizi, o prove, del tutto assenti nelle indagini su MGB.
Una logica, verosimile alternativa, per esempio e riportata dal link che riporto:

https://www.youtube.com/watch?v=r69Fr5HAveU

Invito tutti a consultarla.
Buona domenica.

Ivana ha detto...

Haddock, dove hai letto che "il DNA nucleare di Bossettti ha più corrispondenze con quello di alcuni Guerinoni rispetto a quello di alcuni fratelli"?


Pino, è la difesa stessa che, riguardo a quel determinato profilo genetico di Ignoto 1, parla di “indizio probabilistico” e sottolinea come la sentenza impugnata abbia commesso il “macroscopico e travolgente errore” di trasformare l’indizio probabilistico in prova.
Insomma, guardando ai risultati su quel determinato profilo genetico nucleare di Ignoto1, la Difesa non contesta quella determinata “tabella”, non contesta, cioè la corrispondenza tra il profilo di dna nucleare denominato ignoto 1 e il profilo di dna nucleare dell’imputato (e questo l'hanno detto sia la dott. Gino, in aula, sia il dott. Capra in una puntata di Quarto Grado), ma contesta almeno due punti importanti:
1) l’imputato non ha potuto né vedere i reperti né tantomeno verificare, tramite ripetizione delle analisi, le risultanze della cosiddetta “prova scientifica” peraltro foriera di gravi contraddizioni;
2) l’argomentazione inerente all’inutilità dell’accertamento sul DNA mitocondriale in quanto considera tale argomentazione fuorviante perché o non veniva effettuato l’accertamento sul mtDNA, oppure, se effettuato (come appunto è stato!) non ne va sminuito l’esito; insomma non va sminuito il “risultato incontestabile e incontestato” del non ritrovamento del DNA mitocondriale dell’imputato.


Anonimo ha detto...

http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/15_novembre_14/yara-biologa-processo-quei-20-cromosomi-su-21-identici-figlio-guerinoni-32f98d9c-8ac9-11e5-8726-be49d6f99914.shtml

Haddock

Ivana ha detto...

Haddock, nella pagina web segnalata non ho trovato quanto da te scritto e da me citato.

[...] Gli avvocati di Bossetti, Claudio Salvagni e Paolo Camporini, hanno chiesto lumi ai biologi: «Pierpaolo poteva essere il padre di Ignoto 1?». Il confronto tra i Dna aveva indicato un legame stretto, ma non quale fosse. «In teoria sì - la risposta -. Ma non risulta abbia figli». «Nemmeno illegittimi?», rilanciano gli avvocati. «Ma questa - stoppano i testimoni - non è nostra competenza». Lo escluderanno le verifiche successive, da cui è emerso il legame padre-figlio tra Giuseppe Guerinoni e Ignoto 1, tre anni dopo Massimo Bossetti.

Infatti le analisi avevano evidenziato che i due profili (quello di Pierpaolo e quello di Ignoto1) si distinguevano per il solo marcatore TH01 e, quindi, l’intero ramo familiare è stato oggetto di approfondimenti investigativi fino a giungere a Giuseppe Benedetto Guerinoni, padre di Ignoto1.

Ivana ha detto...

Dimenticanza:
Leggasi: quanto da te scritto e da me citato nel mio precedente messaggio.

Nautilina ha detto...

Wolf,
grazie per il link. E' interessante rivedere quelle immagini che mostrano il luogo del ritrovamento di sera e da una prospettiva un po' diversa rispetto alle solite fotografie poi diffuse dai giornali. Ma soprattutto sono interessanti le prime ipotesi a caldo.

Ah, poi curiosamente il video successivo si apre con l'immagine di un camioncino bianco sporco somigliante a quello di Bossetti...per dire, passa proprio in via Locatelli davanti al centro sportivo...d'accordo che non è il suo e si vede, ma nel tardo pomeriggio chissà quanti mezzi simili possono transitare velocemente davanti alle telecamere del distributore Shell ed essere confusi fra loro.
Capisci bene perché le uniche immagini accettate dalla Corte sono i due fotogrammi della ditta Polynt, sulla cui autenticità e validità non sta a noi giudicare e non dico altro.

Anonimo ha detto...

Nautilina
nessuna analogia con il caso Gambirasio.
N.B.

15 gennaio 2017 09:55:00

Potresti gentilmente essere un po' meno lapidario e spiegare perché lo pensi?
L'analogia (eventuale) si riferisce al mitocondriale mancante e alla possibilità che il materiale genetico sia finito sotto le unghie della ragazza per trasferimento secondario, dato che il probabile proprietario di quel DNA frequentava la casa della vittima e per sua stessa ammissione a volte usava il suo computer.
A me sembra che queste circostanze dicano qualcosa d'importante, ma ancora non ho le idee chiare.

Biologo ha detto...

Haddock scrive: Ho letto che il DNA nucleare di Bossetti ha più corrispondenze con quello di alcuni Guerinoni rispetto a quello di alcuni fratelli ... Cos'erano, tutti figli della Arzuffi pure quelli?

Anonimo ha detto...

Biologo, penso che tu abbia capito cossa intendo.
Haddock

Paolo A ha detto...

A proposito della madre di Ignoto1, nelle motivazioni della sentenza c'è un passaggio molto interessante e riguarda come si è scoperto che Ester Arzuffi sarebbe la madre di Ignoto1, a pag 60 i giudici scrivono: "Non solo, notando che nel profilo nucleare di Ignoto 1 era presente un allele, il 26, rinvenibile nella popolazione europea solo nella misura dello 0,10 % e di sicura origine materna (non avendolo Guerinoni), andava a verificare chi tra le potenziali madri oggetto dell'indagine di Giardina avesse quell’allele e scopriva che compariva unicamente nel profilo di Ester Arzufli e della sorella Simona."

Il punto è molto strano, da quello che c'è scritto ad Ester Arzuffi avrebbero fatto le analisi del DNA nucleare tempo prima, in quanto si è partiti dall'allele raro presente nel DNA nucleare di Ignoto1 e si sarebbe andati successivamente alla ricerca delle donne con quel carattere genetico.

Se ad Ester Arzuffi furono fatte le analisi del DNA nucleare, perché non fecce match con quello di Ignoto1, anche perché una volta individuato l'allele raro come individuare la madre se il DNA nucleare non era stato analizzato, avrebbero dovuto fare tutte le analisi a centinaia se non migliaia di donne, non ci possono essere arrivati a caso ad Ester Arzuffi.

Si conosce una versione differente di come sono arrivati ad Ester Arzuffi, quella del collega del Guerinoni, Negroni, che avrebbe confidato ad un inquirente che l'amante del Guerinoni sarebbe stata Ester Arzuffi e che con lui avrebbe concepito questo figlio, addirittura avrebbe insistito nella sua affermazione quando gli venne riferito che Ester Arzuffi in base alle analisi già effettuate non era la madre di Ignoto1.

A questo punto però sorge una domanda, perché di questa testimonianza non c'è traccia nelle motivazioni e quindi nel processo, ma invece viene riportata la versione della scoperta dell'allele raro che però è in evidente contraddizione con quanto detto sulla mancanza del match tra il DNA di Ester Arzuffi e quello di Ignoto1 e cioè che non venne effettuata l'analisi del DNA nucleare di Ester Arzuffi.

Spero di esser stato chiaro, ma per me questo è un punto oscuro della vicenda.

TommyS. ha detto...

Paolo A

Sicuramente il punto è molto oscuro in quanto la storia dell'allele raro e la "spifferata" di Negroni contrastano tra loro.

Per di più, Negroni fu sentito più volte già nel 2012 (assieme agli altri ex colleghi di Guerinoni tra i quali anche Bigoni) prima che Ester Arzuffi fosse chiamata per il tampone salivare. Per cui bisogna domandarsi se il nome non l'avesse già fatto in quelle occasioni.

Ma la ricerca tramite lo screening dell'allele 26 di SE33 non risale al 2012 bensì al 2014 quando a Previderè ed a Girgnani fu affidato l'incarico di controllare il DNA nucleare dei 536 soggetti i cui mtDNA erano stati già estratti da Giardina e confrontati con l'aplotipo di riferimento, cioé quello che poi si è scoperto era del ceppo matrilineare di Yara e non con quello della componente minoritaria della traccia 31G20. Secondo la versione ufficiale fu Grignani, che aveva già pubblicato una ricerca proprio su SE33, che suggerì di tipizzare in prima battuta unicamente il marcatore SE33 per fare più in fretta. Solamente dopo aver appurato che tra i 536 soggetti solamente due presentavano l'allele 26 fu ripetuta l'amplificazione su tutti i marcatori scoprendo che era l'Arzuffi quella il cui profilo faceva match con quello di Guerinoni per dare quello di Ignoto1.

Anche in questo caso bisogna domandarsi come mai ci misero quasi 4 mesi (ammesso sia vero) per isolare quei due nomi (Arzuffi e l'altra donna) utilizzando non un kit in commercio bensì uno specifico enzima di restrizione progettato da Grignani. A quel punto sarebbe stato possibile anche utilizzare kit multiplex ed amplificare sin da subito tutti i marcatori.

Per quanto riguarda invece il fatto che fosse la sorella dell'Arzuffi (Simona) l'altra donna a presentare l'allele 26, da quanto riportato su FB da persone vicino alla difesa e presenti alle udienze, sembra che non sia vero ma che si trattasse invece di un altra donna non imparentata. Tuttavia non ho trovato conferme ufficiali da nessuna parte. Fosse comunque vero salterebbe all'occhio che ben tre donne di quella ristretta area geografica e non imparentate tra di loro (Arzuffi, Pol e la terza donna) presentavano per SE33 un allele ritenuto da tutti gli studi precedenti estremamente raro e fortemente discriminante. Non so dire in termini percentuali cosa possa significare ma sicuramente non si potrebbe più parlare di una frequenza allelica dello 0,10%.

Ivana ha detto...

Che credibilità possono avere notizie totalmente prive di un qualche fondamento ufficiale e/o ufficioso?
Nei fatti concreti e certi, la Difesa ha continuato a dimostrarsi disinteressata alla questione paternità e mai ha contestato (né ufficialmente né ufficiosamente) l'argomento inerente a Bossetti "figlio illegittimo", anzi l'ha confermato, in sede processuale, tramite le parole della propria consulente dott.ssa Sarah Gino.

antrag ha detto...

Ivana, ripete come un disco inceppato.
Credo che le sue argomentazioni non possano andare oltre...

antrag ha detto...

Forse a voce, accertandomi del grado di attenzione profuso nell'ascoltare,
Saprei spiegare in cosa consista e di che spessore sia la vuotezza delle sue considerazioni...

antrag ha detto...

Se nelle motivazioni di una sentenza, per esempio, è scritto: è stato accertato A.
Una lettura insulsa prende A come cosa vera.
Una lettura critica analizza il modo in cui si è arrivati ad accertare A.

Ivana ha detto...

Antrag, perché intervieni esclusivamente per offendermi?
Perché ti dimostri così interessato a ciò che scrivo?
Leggi soltanto ciò che scrivo io? Non leggi ciò che ripetono gli altri?
Se ritieni che ci sia il vuoto nelle mie considerazioni, perché continui a intervenire soltanto per insultarmi?
Sembra che tu veda in me un pericolo; perché?

Ivana ha detto...

Che critica andrebbe fatta all'affermazione espressa in aula dalla dott.ssa Gino?!

Guglielma Vaccaro ha detto...

Antrag non sa di cosa parla eppure continua ad esprimersi, purissima aria fritta.


Antrag, ignori TOTALMENTE le basi della discussione a cui pretendi di partecipare, pertanto faresti migliore figura tacendo...se davvero esprimessi live le tue convinzioni rischieresti seriamente una risata in faccia.

Vuoi assumerti tale rischio?

antrag ha detto...

Vedi offese dove non ci sono, Ivana!
Leggo tutto.
Le tue affermazioni sono ostinatamente impredicative.
Ne conosci solo tu il motivo...

Tutti gli altri, esclusi i commenti carichi di odio cieco, mostrano senso critico.

antrag ha detto...

Guglyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy....

Ivana ha detto...

Antrag,
giungi a negare perfino l'evidenza dei tuoi messaggi denigratori nei miei confronti? (messaggi del 16 gennaio 2017 13:22:00 e del 16 gennaio 2017 13:28:00)

Ivana ha detto...

In questo contesto, non do definizioni impredicative, infatti non sono giunta ad alcuna antinomia; mi limito a documentarmi, in modo serio e a trarre le mie conclusioni dopo aver valutato sia l’attendibilità, o non attendibilità, delle fonti, sia dopo aver constatato la certezza di determinati fatti.

Anonimo ha detto...

"..giungi a negare perfino l'evidenza dei tuoi messaggi denigratori nei miei confronti?.."

antrag ha scritto:
"Ivana, ripete come un disco inceppato"

Perchè denigratori? Da fastidio la verità?
È vera l'affermazione di antrag.

" Che credibilità possono avere notizie totalmente prive di un qualche fondamento ufficiale e/o ufficioso? "

La stessa credibilità di un documento che hài teso mettere in cattiva luce per ben due anni ,rispondendo a Biologo che la tabella che ti offrì almeno 6 volte, era priva di firme, e per altri 6 mesi hai teso negare fosse citata nelle motivazioni, asserendo per altri sei mesi che tu mica potevi sapere che mezzaluna fertile era un ignoto mtdna.
Mai una volta ti sei mostrata umilmente pentita avere sfinito tutti gli interlocutori e mai una volta hai chiesto scusa averlo fatto.

Antrag, lascia perdere, guarda e passa avanti.
Di 3.000 commenti, 1500 saranno suoi che parlano di offese,basta e avanzano.

Ivana ha detto...

Su quel mtDNA minoritario NON è ancora stata fatta la necessaria chiarezza: è questo che ho ribadito, ma a quanto pare, si preferisce usare il cosiddetto "argomento fantoccio".
Sulla tabella, non firmata, ho espresso, sì, le mie riserve e ho constatato che lo stesso Salvagni non si accontenta CERTAMENTE NEANCHE della tabella dove è evidente la corrispondenza tra il profilo del DNA nucleare denominato Ignoto1 e il profilo di DNA nucleare dell'imputato!
Chiede GIUSTAMENTE una verifica a monte e non sono stati sufficienti neanche i raw data!

Di che cosa dovrei scusarmi? Dovrei scusarmi per le offese che ho ricevuto io? Per aver espresso liberamente e rispettosamente il mio punto vista?

Anonimo ha detto...

La tua arroganza è senza limiti.

"e rispettosamente il mio punto vista?"

Se avessi rispetto dell'opinione altrui non continueresti indefessamente ribattere.

Ivana ha detto...

Non sono l'unica a ripetere determinati concetti. Ognuno, giustamente, ribadisce il proprio pensiero. Dov'è il problema? Perché solo a me viene detto che "ripeto come un disco inceppato"?
Perché si nega l'evidenza di un attacco nei miei confronti?
Perché darmi un'importanza che continua a sorprendermi?
Perché questa manifesta intolleranza?
Mi temete? Perché? Volete soltanto provocarmi sperando in una mia reazione scomposta per potermi aggredire maggiormente?

Ivana ha detto...

Mi si vorrebbe negare il diritto di replica?

Cercherò comunque, d'ora in poi, di ignorare ogni sterile provocazione.

Guglielma Vaccaro ha detto...

E' la discussione che è diventata totalmente sterile: si ribattono sempre gli stessi concetti, si ipotizzano complotti e si parla di elementi che la stessa difesa non ha considerato e non si considererà mai più.
La difesa chiederà di rianalizzare l'unica prova importante? Forse, ma a quel punto aspettiamo, se non altro ci sarà qualcosa di cui discutere a ragion veduta.
E' inutile arrabbiarsi o invocare (quando fa comodo) l'ausilio dei legali, qui oramai si leggono quasi solo perle straordinariamente (tragi)comiche e discussioni ripetute centinaia di volte.
Ribadisco: oramai la maggior parte qui dentro parla di concetti che non conosce e sui quali si lancia scatenando la più grande ilarità degli addetti ai lavori...
Se l'intento è farsi ridere dietro continuate pure.
Per caso volete farvi ridere anche in faccia? Aspetto sempre l'affermazione degli stessi concetti a faccia e nome scoperti.

Ciao ciao.

Nautilina ha detto...

Blogger gugly ha detto...
....qui oramai si leggono quasi solo perle straordinariamente (tragi)comiche e discussioni ripetute centinaia di volte.
Ribadisco: oramai la maggior parte qui dentro parla di concetti che non conosce e sui quali si lancia scatenando la più grande ilarità degli addetti ai lavori...


Gli addetti ai lavori (con molto buon tempo) si divertono a leggere, ossignur...Che grande guaio, non dormiremo stanotte.
Ognuno è libero di reagire come crede alle opinioni altrui.

Se l'intento è farsi ridere dietro continuate pure.
Per caso volete farvi ridere anche in faccia? Aspetto sempre l'affermazione degli stessi concetti a faccia e nome scoperti.

Ma anche no caro avvocato, dato che il mondo è pieno di persone prevenute, maligne, intolleranti e inclini allo sghignazzo, anche no...mica siamo tutti sprovveduti allocchi di fessbuk.

Anonimo ha detto...

RAGAZZI (?)
Finiamola con queste sterili polemiche.
Se Antrag si mostra insofferente delle proposte di Ivana, è un suo problema.
Non tutto, può essere accettato da tutti: l'importante è esprimere la propria idea, e fregarsene delle reazioni che provoca.
Chi non l'accettasse, può sempre ignorarla.
Tornate ai fatti, che sono quelli che contano!
Falce

Anonimo ha detto...

E' la discussione che è diventata totalmente sterile: si ribattono sempre gli stessi concetti, si ipotizzano complotti e si parla di elementi che la stessa difesa non ha considerato e non si considererà mai più.

Per curiosità intellettuale ho fatto un giro sul blog di cui sei amministratrice, gugly. Devo dire che quanto a sterilità della discussione e ripetitività degli argomenti siete dei fuoriclasse anche lí. Con in più un certo, fastidioso, compiacimento giustizialista e una sgradevole sensazione di superiorità morale (auto-assegnata, peraltro). Quello che mi sfugge è che cosa ti spinge a frequentare questo spazio. Frequentarlo assiduamente, intendo.

Haddock

antrag ha detto...

@Haddock & @Falce

Esprimo solo timori sulla vitalità del blog.

Per esempio, una persona che entra nel blog per invitare ad aspettare lo sviluppo delle cose giudiziarie a tema mi insospettisce.

Anonimo ha detto...

Antrag
Questo blog non teme l'assenza di vitalità: la sua annosa esistenza lo testimonia.
Se le cose che dice Ivana non le condividi, puoi sempre contrastarla dialetticamente, oppure ignorarla.
Sei libero di scegliere ma, nei limiti della correttezza, che hai fin'ora mostrata.
Falce

Dudu' ha detto...

"Credo, in base a varie letture che avevo fatto tempo fa, che il DNA nucleare costituisca il 99,9995% del nostro patrimonio genetico e che sia ereditato al 50% dal padre e al 50% dalla madre.
Il DNA mitocondriale costituisce, dunque, lo 0,0005%."

Percentuale di DNA totale contenuto in una cellula :
-nucleare 99,75%
-mitocondriale 0,25%
(Anderson and co workers,1981)

Paolo A ha detto...

TommyS

Per me è tutta una fandonia questa vicenda del marcatore SE33, non può esserci stata una coincidenza di questo tipo; una ricercatrice che precedentemente fa uno studio su un allele raro e miracolosamente il DNA di un presunto assassino ce l'ha, sembra la vicenda della profezia che si auto avvera.

A proposito di analisi del DNA ho trovato questo pdf molto semplice e chiaro:http://www.aifo-italia.it/all/0809/0809fire-2.pdf

Inoltre riguardo il DNA mitocondriale"La testimonianza del professor Giorgio Casali, altro consulente della Procura e che lavora al San Raffaele, ha invece rasentato il «simposio», per sua stessa ammissione. Era incaricato di tracciare l’intero genoma di Ignoto 1 e si trovò ad affrontare la mancata corrispondenza tra il Dna nucleare di Bossetti con quello mitocondriale, che invece a Bossetti non apparteneva. Per lo scienziato, questo può essere attribuito a eteroplasmia, ovvero alla possibilità che un individuo possa presentare, anche nella stessa cella, due genomi mitocondriali diversi. Entrambi i Dna mitocondriali apparterrebbero a Yara."

http://www.ecodibergamo.it/stories/bergamo-citta/udienza-chiave-al-processo-bossettiparla-il-genetista-che-incastro-limputato_1152561_11/

Quindi il consulente dell'accusa sostiene che c'erano due mitocondriali nella traccia, credo che questa affermazione chiude in maniera definitiva la questione del secondo mitocondriale presente nelle tracce oltre a quello di Yara: c'era! E quindi a chi appartiene? Forse ad Ignoto1 come sospetto da tempo.

Dudu' ha detto...

Paolo A
Qualche giorno fà ci confrontavamo su gli esiti di esami che sarebbero stati replicati dopo l'arresto di Bossetti,dopo i primi svolti con l'etilometro. Dopo avere riletto le motivazioni rilevo che nelle stesse viene citata la relazione Previdere Grignani del 13/06/'14 per l'esatta combinazione dna Guerinoni-Arzuffi per ignoto 1.(pag 60)
Il 16 06 arriva conferma ignoto1 sia Bossetti dall'estrapolazione saliva /boccaglio.
Poi, pag 61, si fà riferimento deposizione del 20/11/15 alla relazione faldone 8.
Non ho trovato citazioni di esiti confermati fra il primo prelievo del boccaglio e il secondo che la difesa chiese venisse adoperato, l'unico avesse qualità di garanzia. Mi sbaglio?
Ho trovato citati solo gli esiti del boccaglio e relative comparazioni , no altro.
Hai trovato rif diversi?

Sempre in motivaz,pag 76,Piccinini afferma che il ris per ignoto1 ha estrapolato 24 marcatori (23 + il sesso) e dice :"io dal cadavere di Guerinoni 5 in più" , per trovare questi cinque in più ha prelevato delle aliquote dal Casari delle 31G15/16/23/24.
Analizzandoli con kit differenti ha avuto picchi inattesi in marcatore FES/FPS cromosoma15.

Il FES/FPS crom 15 non è stato utilizzato da Previdere per il confronto ignoto1 e imputato ,come giustificazione avrebbe portato il ris non lo usasse.

P gene crom 15 è coinvolto nella determinazione degli occhi azzurri grigi.

Il mtdna viene utilizzato per la diagnosi di specie :citocromo b
-la sequenza nucleotidica del gene del Cyt b contiene informazioni specie-specifiche utili nell'identificazione dell'origine biologica di un campione.
-utile negli studi filogenetici in campo forense.
-si amplifica una regione di 300bp.
-il dna mitocondriale è un utile strumento di indagine non solo come mezzo di esclusione ma anche come tecnica complementare ad altre procedure di identificazione personale.
-identificazione dell'origine biologica di una traccia forense.

Forse non è un caso sia scomparsa...

Se vengo sapere due cose io facendo una banalissima ricerchina, vuoi che Lago,Staiti,Gentile,Asilli,Giuffrida,Casari,Piccinini,Buzzi,Giardina , Novelli,Portera, che su una traccia hanno dato 11 versioni differenti...

PINO ha detto...

DUDU'

ct)"Se vengo sapere due cose io facendo una banalissima ricerchina, vuoi che Lago,Staiti,Gentile,Asilli,Giuffrida,Casari,Piccinini,Buzzi,Giardina , Novelli,Portera, che su una traccia hanno dato 11 versioni differenti..."

Scusami, ma non ho afferrato il senso del periodo sopra riportato.
Alla fine ci sarebbe un punto interrogativo?
Vuoi essere così gentile ripetermi in altri termini lo stesso periodo
Grazie.?

PINO ha detto...

Ciao DUDU', vado ed infilarmi nel...fodero. Ti leggerò domani di buon ora:-)
Buona notte anche a te.

Dudu' ha detto...

Pino,
Tutti i genetisti sono ricorsi a diverse giustificazioni sull'assenza mitocondriale.
Nessuno di loro ha teso proporre un approfondimento, cercando quindi di sollevare il problema alla corte come era doveroso fare.
Accettando i risultati, e non ponendo logiche considerazioni ma sparse e varie giustificazioni non scientifiche, non avrebbero, in tal senso ,solleticato la corte cercare QUEL mitocondriale che avrebbe potuto dire di quale origine fosse la traccia.
Qui sopra ho riportato :

" Il mtdna viene utilizzato per la diagnosi di specie :citocromo b
-la sequenza nucleotidica del gene del Cyt b contiene informazioni specie-specifiche utili nell'identificazione dell'origine biologica di un campione."

Perchè dunque giustificare con l'ingiustificabile (forse era sperma) quando la scienza dice che trovare quel mitocondriale sarebbe necessario?

Allora, la mia considerazione finale , è che forse conviene a tutti tacere..

Dudu' ha detto...

A Domani
Buona notte a te Pino.

Paolo A
Grazie. L'articolo dell'Eco che hai linkato,è unico! Fà da spartiacque fra quel che era la leggenda e quel che si è dimostrato in aula , ed era quello che qui si scriveva.
Le slide sono carine, hanno solo una piccola mancanza, non riportano la classe di paternità,cioè se compatibile o provabile.

Dudu' ha detto...

PaoloA,
L'ho temuto anch'io più volte.
"..Quindi il consulente dell'accusa sostiene che c'erano due mitocondriali nella traccia, credo che questa affermazione chiude in maniera definitiva la questione del secondo mitocondriale presente nelle tracce oltre a quello di Yara: c'era! "

Se la chiuda non lo sò, non tutto è limpido, sicuro.
Se Lago avesse avuto due dna, in teoria uno doveva essere di Yara, l'altro di mezzaluna fertile.
Come avrebbe potuto sbagliare,o erano tre?

E se a Giardina fu dato il mtdna di Yara come poteva non accorgersene se aveva da fare la comparazione con la parentela Panavese quando si sospettò potesse essere un parente, notizia riportata da tutti i giornali, lo sapevano i giornali e lui no ??

Per contro,se gli avessero dato i 6 sistemi di mezzaluna fertile,in primis vedeva un mtdna parziale, e in seconda battuta un marocchino...

Cosa diedero a Giardina?

Per caso, tanto per dire he, ;-) ignoto1 aveva lo stesso mitocondriale di Yara ??

Non vorrei stessero negando una tesi che al tempo per loro era possibile.

Ignoto1 di origine materna Panavese e paterna Guerinoni.

Come si conobbero queste due familie..

Ma che ce ne facciamo dell'allele 25 avanzato?
La mosca avrebbe creato un bel cocktail "Bedeschi" ?

Ivana ha detto...

Dudu’, tu accenni a “Anderson and co workers,1981”(che non conosco); comunque, tale data mi appare un po’ lontana da noi e il paleontologo Alberto Angela nella puntata di “Ulisse” del 28 maggio 2016 dedicata a “Le sorprese del DNA” in pratica smentisce che il DNA mitocondriale rappresenti lo 0,25%
http://www.raiplay.it/video/2016/05/Le-sorprese-del-DNA---Ulisse-il-piacere-della-scoperta-del-28052016-22e24dbd-257f-4b04-8d1d-b4a037ce5280.html
Infatti, in tale puntata, si spiega che una minuscola parte di DNA, una quantità molto inferiore a un millesimo del totale, si trova racchiusa nei mitocondri, piccoli organi immersi nella sostanza fluida che circonda il nucleo.
Avevo letto le percentuali, da me scritte, nelle slides della biologa Veronica Mariotti (Università di Pisa), slides del 2008,
ma anche nel PDF di Tor Vergata Università di Roma:
http://www.uniroma2.it/didattica/lt-ci_gen_um_pop/deposito/05-Genoma_Umano.pdf

e anche nell’articolo (del 2016) presente in questa pagina web:
http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/biotech/2016/09/28/bimbo-con-tre-genitori-ma-il-dna-della-donatrice-non-conta-_24cbd662-aafd-47ea-a695-92237818f9bd.html

e, inoltre, nel seguente articolo:
http://www.lettera43.it/it/guide/salute-e-benessere/2015/02/02/differenze-tra-dna-mitocondriale-e-dna-nucleare/20527/

vanna ha detto...

Antrag, mi piace quello che scrivi e che condivido, lo stile è scarno ma sostanzioso.
Ciao.

Paolo A ha detto...

Dudù

Penso che i vari consulenti dell'accusa abbiano recitato una commedia, secondo me a Giardina hanno consegnato anche mezzaluna fertile, credo che quando si trasferiscono dei dati, il trasferimento non sia limitato solo ad una tabellina, ma venga consegnato tutto il materiale disponibile, compreso una relazione esplicativa delle operazioni compiute, specialmente se si tratta di un laboratorio di livello universitario che deve sottoporre ad analisi preliminare tutte le operazioni compiute.

Quantomeno Giardina avrà effettuato una verifica dei dati, mi pare molto strano che non gli siano stati consegnati gli elettroferogrammi e da li non sia risalito ai profili mitocondriali, per poi confrontarli con quelli consegnati da Lago.

Quindi se Lago consegnò un dato incompleto, Giardina si sarebbe dovuto accorgere dell'errore e se effettivamente utilizzò dei dati incompleti allora Giardina può essere accusato di grave negligenza.

La cosa che non riesco a capire però, è perché hanno tutti hanno acconsentito a una versione che cozza con la realtà dei fatti e anche con la loro professonalità, non lo so, forse è solo una questione di soldi, forse c'è dell'altro, o forse c'entra in qualche modo Hacking Team e le intercettazioni illegali.



Vanna ha detto...

Tecniche di vittimismo e accuse per distogliere il dialogo.

Dal fugace dialogo del 16 gennaio 2017 ore 13,44.

Antrag, in riferimento alla “Bibbia”, per qualcuno, racchiusa nella sentenza, afferma che “una lettura insulsa prende A come cosa vera. E una lettura critica analizza il modo in cui si è arrivati ad accertare A.”
Ivana ritiene che egli lo fa “ esclusivamente “ per “ offenderla”.
Dove l’ha offesa?
Lui la sta esortando ad “analizzare”, anzi dovrebbe ringraziare.
E continua, per stare sulla cresta dell’onda dell’attenzione... lui è interessato a ciò che scrive, le dà importanza e la insulta e interviene perché la vede come “pericolo…”
S’inserisce la solidale Gugly con il suo soft style, per lei Antrag esprime “purissima aria fritta”., e lo consiglia di tacere perché fa brutta figura ( o perché ha la rara qualità di dire tutto in tre parole concise, efficaci ), perché avrebbe risate in faccia, non potrebbe rischiare tanto!
Risponde Antrag ad Iv. che afferma l’impredicativo per un motivo che sa solo lei ( ma lo abbiamo capito tutti il perché, abbiamo senso critico e non abbiamo “ odio cieco”).
CHIEDO: dove sono le offese che Antrag invia?
Dove sono gli insulti?
Dove egli la vede come pericolo? Dove lui la denigra?
( L'unico pericolo è che perdiamo tempo dietro chi cerca di fare solo fumo senza arrosto).
La Iv. risponde con grande preparazione: “ lei definisce non in modo impredicativo , non giunge ad antinomie, ( che vòr dì? ) trae conclusioni dalle fonti e constata la certezza ( lei c’era eh! ) di determinati fatti.”
E che fior de ciufoli!

Apriamo la finestre a un po' di ironia, sui cambia aria.

E che fior de ciufoli!


PINO ha detto...

Nonostante la mia modesta teoria che il colpevole od I COLPEVOLI, andrebbe/ro ricercato/i in altri orizzonti alternativi, non riesco a raffigurarmi un coinvolgimento doloso o di pura negligenza, di un così numeroso gruppo di specialisti in biogenetica.
L'una, o l'altra causa, inciderebbe gravemente sul prestigio delle nostre Istituzioni Universitarie, e quanti, in esse svolgano attività di ricerca.
No, non credo che il problema possa essere contenuto in questi termini.
Per cui, un responso assolutorio, potrebbe essere dato solo se la Corte d'Appello approvasse le richieste avanzate dai difensori del Bossetti, sulla revisione dell'intero iter tecnico-scientifico, che ha portato ai risultati resi noti.
Diversamente, saranno le ferree certezze degli inquirenti, ad avere l'ultima parola.

Ivana ha detto...

Vanna,
vuoi fomentare la polemica? Perché? "Cui prodest?"
Perché distorci ciò che dico?
Perché non citi correttamente i messaggi di Antrag denigratori nei miei confronti? (vedere mio messaggio del 16 gennaio 2017 14:25:00 )
Riguardo ad Antrag ho posto solo domande, non ho fatto affermazioni esprimenti una mia certezza.
Scrivendo: “Sembra che tu veda in me un pericolo; Perché” esprime, appunto, un mio dubbio, non certo una mia convinzione!


Avevo detto che avrei cercato di ignorare le sterili polemiche, per cui non voglio aggiungere altro su tale argomento e voglio limitarmi a segnalarti soltanto:
http://www.sapere.it/enciclopedia/predicativismo.html

TommyS. ha detto...

Dudù e Ivana

Le percentuali nDNA/mtDNA che avete citato voi nei commenti precedenti non sono paragonabili tra di loro. In pratica avreste ragione entrambe.

Se si considera il DNA in termine di paia di basi si ha che:

nDNA = 3,2 miliardi di paia di basi
mtDNA = 16.659 paia di basi

Questi valori restituiscono effettivamente lo 0,0005% per il mtDNA, riferito però alla singola molecola di mtDNA.

Se consideriamo però che in ogni mitocondrio si hanno da 2 a 10 molecole di mtDNA e che per ogni cellula si possono avere centinaia di mitocondri si arriva alle percentuali citate da Dudù. Ipotizzando difatti 5 molecole di mtDNA per mitocondrio e 100 mitocondri per cellula si ottiene proprio lo 0,25%.

Tuttavia anche questi ragionamenti hanno scarso o niente valore per l'argomento che stiamo trattando. Il paragone tra nDNA e mtDNA basato unicamente sulle percentuali di paia di basi totali per cellula non tiene conto di fattori importantissimi come la percentuale di DNA codificante (nel nDNA è 1,5%, nel mtDNA il 93%). Ma anche questi fattori non incidono su quello che è l'argomento fulcro della discussione e cioè la resistenza alla degradazione o la rilevabilità a lungo termine se esposti in ambiente aggressivo. Di questo abbiamo già parlato sin troppo a lungo e mi sembra che sia indiscutibile che il mtDNA sia ancora analizzabile quando il nDNA risulta quasi totalmente degradato.

Dudu' ha detto...

Pino,
"..L'una, o l'altra causa, inciderebbe gravemente sul prestigio delle nostre Istituzioni Universitarie, e quanti, in esse svolgano attività di ricerca."

Ho descritto dei fatti inspiegabili accaduti che hanno concorso alla condanna.
Previderè dovrebbe sapere che fù accertato non fosse materiale spermatico, eppure porta studi genetici sullo stesso per (cosa?) ipotizzare perchè manca il mitocondriale.

Giardina dice non aver fatto nessun errore, ma essendo rimasto un mistero se ne deduce che non ha presentato documentazione consegnatagli nei vari step.
Buzzi và in tv dire che ci sono reperti piliferi del Bossetti, viene poi smentito da Previderè.
Novelli, Giuffrida,Asilli dicono la traccia fosse ottima, Giuffrida gli scappa un "stupefacente".
Casari, che dovrebbe relazionare sull'assente mitocondriale ipotizza una eteroplasmia senza avere indagato il dna di Yara o di ignoto1(ma questo solo in parte perchè lui ha avuto accesso ai campioni originali dell'estrazione di ignoto1).
Portera è lui stesso un mistero, nel 2012 parla di dna molto deteriorato,nel 2014 è perfetto.
Piccinini si occupò del dna di Guerinoni,anche per lui il dna di ignoto1 è preciso preciso.
Nessuno solleva (il velo ?) reali dubbi sul tracciato che dopo tre mesi restituisce del nucleare ma non il mitocondriale.
Possibile che in 11 genetisti non ce ne siano due si trovino d'accordo e supportino le loro tesi con studi scentifici internazionali?

Un uomo condannato e non si è a conoscenza, o meglio, non è stata esclusa una eteroplasmia della vittima?
Avendo il reperto quello si poteva studiare, perchè non l'hanno fatto..

Posso anche capire loro si siano tenuti argomentare lo stato dei fatti, ma per quale ragione scentifica dopo tre mesi in una condizione altamente degradativa (polso appoggiato al terreno addirittura) non si sarebbero degradate queste tracce rimane un mistero sul mistero di un dna confuso (Yara, ignoto 1 ?)con non si sa cosa.
Eppure Gill, padre del dna si espresse dicendo che non è possibile trovare in natura nucleare senza mito, ma la medesima cosa era balzata nell'occhio alla nostra carissima Annika.
O è scienza, o non lo è.
Errore?
Sembra manchi il 30% delle indagini genetiche alla difesa, alla prima consegna dissero ci fossero tutte le analisi, ne arrivarono ancora nel secondo blocco consegna, e poi aggiunsero una relazione che attestava alcuni non fossero mai state svolte a fronte di aver testimoniato antecedentemente averlo fatto.
Nessuno spiega neppure l'avanzo di alleli.. quanti erano i contributori della traccia?
Alla fine, non è che magari era davvero popò di mosca.. l'unica risposta che giustifica questo stato delle minuscole tracce ? ma anche no, la mosca non seleziona nucleare dal mitocondriale. Allora si torna sulla contaminazione post ritrovamento, l'unica che giustificherebbe l'ottimo materiale analizzato.

Ci sarebbe un'altra possibilità ma viene assolutamente negata dall'accusa : se il corpo di Yara fosse stata occultato in un contenitore/ambiente per 80/85 giorni in assenza di ossigeno, si sarebbero preservate tutte le tracce: nuDna+mtdna però..

TommyS. ha detto...

Dudù

E se a Giardina fu dato il mtdna di Yara come poteva non accorgersene se aveva da fare la comparazione con la parentela Panavese quando si sospettò potesse essere un parente, notizia riportata da tutti i giornali, lo sapevano i giornali e lui no ??

Giardina ha ricevuto unicamente l'incarico di confrontare l'aplotipo di riferimento fornitogli da Lago con quelli che doveva estrarre dai 525 campioni biologici (presumibilmente delle donne individuate come possibili madri di Ignoto1).

Se non ha ottenuto alcun match positivo significa che tra le 525 donne non ve ne era alcuna imparentata per via matrilineare con Maura Panarese.

I sospetti su un possibile coinvolgimento di qualche parente Gambirasio o Panarese al massimo hanno portato all'analisi e confronto del DNA nucleare, fatto o dalla Scientifica di Roma o dal RIS di Parma.

Da un'intervista del Fattoquotidiano immediatamente successiva al deposito della relazione di Previderè nel gennaio 2015, sembrerebbe che Giardina abbia scoperto solamente a quel punto di aver fatto un lavoro inutile. Ovvero sembrerebbe che nessuno lo abbia mai messo al corrente del fatto che gli era stata passata unicamente la stringa relativa alla componenete maggioritaria (Yara) della traccia 31G20.

Che poi a processo lo stesso Giardina abbia continuato a sostenere a spada tratta la pubblica accusa è un altro discorso.

Dudu' ha detto...

TommyS,
Grazie.
"Se consideriamo però che in ogni mitocondrio si hanno da 2 a 10 molecole di mtDNA e che per ogni cellula si possono avere centinaia di mitocondri si arriva alle percentuali citate da Dudù. Ipotizzando difatti 5 molecole di mtDNA per mitocondrio e 100 mitocondri per cellula si ottiene proprio lo 0,25%."

Avevo trovato più esemplificativo questo calcolo fatto da Anderson , ma nulla aggiunge al nostro disquisire.

TommyS. ha detto...

Dudù

L'intervento di Buzzi sulla presenza di capelli/peli di Bossetti tra i reperti è la conferma che, sebbene Lago avesse presentato al PM un relazione di consulenza dove si diceva che dalla 31G20 erano stati isolati due aplotipi mitocondriali distinti, a tutti in consulenti, sempre della Procura, fu passata unicamente la stringa dell'aplotipo di YARA.

Solamente quando Previderè si accorse che, oltre ai 7 capelli il cui mtDNA non era riconducibile a quella stringa (ma solamente due di essi avevano lo stesso aplotipo), tutti gli altri erano invece attribuibili al soggetto che gli avevano detto essere Ignoto1, rendendo quindi non credibile che non ve ne fossero della vittima (al massimo due), credo sia successo il putiferio e sia scattato quasi un obbligo al segreto. A quel punto, non fidandosi più di nessuno, richiese ed ottenne di estrarre il mtDNA dalla diafisi femorale della vittima, anche se probabilmente gli venne consegnata la relazione completa di Lago.

Buzzi era stato forse messo al corrente dei risultati delle prime analisi e poi venne tagliato fuori, così come Giardina. Per cui, un po' forse per protagonismo e senza avvisare Previderè, rilasciò quell'intervista a Sturlese Tosi.

Allora mi viene facile immaginare che non appena il 15 giugno gli vennero consegnati i due boccagli dell'etilometro, abbia subito proceduto ad analizzare parallelamente sia il nDNA sia il mtDNA ricavato dalla saliva, arrivando così probabilmente alla conferenza stampa con la consapevolezza che su quella c.d. "prova" del DNA conro Bossetti vi erano sin troppe ombre e dubbi. Dubbi però che si è tenuto per sè, credo caldeggiato in ciò dal PM e da altri di un inner circle tra gli inquirenti, sino a metà gennaio 2015.

Purtroppo questo è desolante e triste. Vedere degli scienziati come Previderè e Giardina chinare la testa per la pagnotta dice molto sullo stato della giustizia in Italia.

Vanna ha detto...

Pino,i diversi genetisti si sono espressi con una chiarezza offuscata,
ciò che è stato analizzato e come non è chiaro anch'esso.
La pista Gue. inseguita in tutti i modi ha portato a cremazione anche metaforicamente.
Concludi che: ..."saranno le ferree certezze degli inquirenti, ad avere l'ultima parola." Le certezze ferree dovrebbero essere accompagnate da prove altrettanto ferree, mi sembra che non ci siano.

Dudu' ha detto...

TommyS,
".. Giardina ha ricevuto unicamente l'incarico di confrontare l'aplotipo di riferimento fornitogli da Lago con quelli che doveva estrarre dai 525 campioni biologici (presumibilmente delle donne individuate come possibili madri di Ignoto1)."

Dichiarazioni di Giardina: "..Vorrei ricordare che davanti a tracce biologiche così complesse come quelle trovate sugli indumenti di Yara l’esame per risalire al mitocondriale non si fa. Non succede praticamente mai. Noi lo abbiamo fatto soltanto per arrivare alla madre, non per identificare “Ignoto 1”. .."

TommyS,
La mia contabilità non torna, se a Previderè venne dato il mtdna da Giardina , e Giardina disse avere avuto quello di Yara, Previderè avrebbe riscontrato i capelli di chi erano : di Yara.

Invece Previderè sostiene che siccome non ne trovò uno di Yara, fatto eccezzionale per lui, ricorse accertarsi con femore, o forse come dici te con la relazione completa di Lago, il dna di Yara..

SE invece, ipotesi, ignoto1 avesse avuto un suo mitocondriale, o Yara ne avesse avuti due (in ipotesi oggi scomparso) tutto tornerebbe, cioè:
-dna mito scomparso non avrebbe fatto match con l'Arzuffi.
-Previderè con dna mito scomparso non avrebbe trovato i capelli di Yara.

Ufficialmente, il 13/06/'14 viene calcolata la probabilità Guerinoni -Arzuffi siano i genitori di ignoto1, con risultato possano esserlo in quanto gli alleli presenti in ignoto1 lo confermavano.

Della ricerca con SE33 , insieme a PaoloA ho dei dubbi, potrebbero anche avere provato farlo con questa discriminante (rarissima nella popolazione italiana, tanto è vero che non viene usata qui, ma in Germania si), e aver trovato due soggetti nei 532/5 complessivi, ma allora questo avrebbe portato ad una rivalutazione (quando ?)dell'Arzuffi madre, consapevoli di non avere il suo mtdna.
Il 13 giugno '2014 era già chiaro a Previderè allora, l'assenza mitocondriale, e ha tergiversato fino al 5 Genn'15, per poi al 21/25 dello stesso mese, integrare, con un dubbio, la relazione Montesino quando era certificato da Staiti e Gentile nella traccia non ci fosse sperma.

A meno che, Yara avesse una eteroplasmia congenita: lieve? importante? Fosse stata grave avrebbe sviluppato precocemente qualche malattia degenerativa. Di fatto può essere uno stato latente.

A me sembra le cose non tornino, per il resto convengo con le tue supposizioni (Buzzi , putiferio etc.)

Dudu' ha detto...

TommyS
A integrazione :
"Se non ha ottenuto alcun match positivo significa che tra le 525 donne non ve ne era alcuna imparentata per via matrilineare con Maura Panarese."

Infatti il corriere riporta :
".. : Nel febbraio del 2013 ricevono l’incarico di analizzare proprio quelle tracce minuscole su Yara. Ha insistito il genetista dei Gambirasio, Giorgio Portera. È a quel punto che per la prima volta viene studiato il Dna mitocondriale di Yara. Prima, non serviva. Se solo si fosse fatto, invece. Previderé lo estrae da un campione osseo della bambina che gli invia l’anatomopatologa Cristina Cattaneo. Gli serve per capire quali dei 200 peli sono di Yara. Si possono analizzare solo con il mitocondriale perché i bulbi (con il nucleare) sono morti.
È lì che si accende la lampadina: com’è possibile che il Dna di Yara sia uguale a quello di Ignoto 1? Sono parenti per via materna? Viene verificato. Scattano i test alle zie della bambina che vivono in Puglia. Il risultato è negativo. Allora sorge il dubbio e si scopre l’inghippo: non c’è il Dna (mitocondriale) di Ignoto 1."

Il mtDNA di Yara sequenziato da Previderé(Cattaneo), e preso all'interno della diafisi è per Yara:

16129A, 16223T, 16304C,16391A // 73G, 189G, 199C, 204C, 250C, 263G, 315.1C. Aplogruppo 14.

Sequenziato da Lago a Firenze (o da Giardina?) dalla 31G20 componente maggioritaria, uguale :

16129A, 16223T, 16304C,16391A // 73G, 189G, 199C, 204C, 250C, 263G, 315.1C. Aplogruppo 14.

Dalla componente minoritaria in 31G20 , viene estratto il mtdna di mezzaluna fertile (non dimenticando che colui che era maggiore contributore diventa ad un certo punto minor contributore, non si sà bene,il nucleare c'e l'avevano...)


16126C, 16355T, // 58C, 64T, 146C, 263G. Aplogruppo R0a.

Giardina avrebbe usato l'aplogruppo ROa a sei sistemi e non se ne sarebbe accorto ?

Lui dice con quello di Yara, che poi verificato risultò di Yara,
MA, se era quello di Yara come sostiene lui, doveva fare match con le zie pugliesi,
e doveva fare match con i capelli.

O ogni gabinetto di polizia aveva il suo mtdna preferito...

O sbaglio io o manca un tassello : un terzo mitocondriale sparito?

Dudu' ha detto...

Link dell'articolo qui sopra riportato:
http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/16_luglio_02/omicidio-yara-l-analisi-secondaria-che-segno-svolta-bossetti-f3ea0686-4030-11e6-9b09-25e75ee8bd2e.shtml

Paolo A ha detto...

TommyS

Hai scritto:"Solamente quando Previderé si accorse che, oltre ai 7 capelli il cui mtDNA non era riconducibile a quella stringa (ma solamente due di essi avevano lo stesso aplotipo), tutti gli altri erano invece attribuibili al soggetto che gli avevano detto essere Ignoto1, rendendo quindi non credibile che non ve ne fossero della vittima (al massimo due), .."

Se Previderé non aveva trovato capelli con il mitocondriale di Yara, significa che comunque aveva il mitocondriale di Yara per il confronto, o comunque un mitocondriale attribuito ad Yara, più quello attribuito a Ignoto1 ma in realtà di Yara, quindi Previderé aveva due mitocondriali.

La cosa interessante, se confermata, è il finto mitocondriale di Yara che avrebbe matchato con due peli o capelli, di chi è, forse del padre, in quanto occorreva discriminare tra i familiari più stretti e gli estranei, quindi c'erano in ballo tre mitocondriali, uno dei quali tenuto ben nascosto, probabilmente il mitocondriale R0a.

Perché questo aplotipo non sarebbe stato consegnato ne a Giardina(sicuro) ne a Previderé(presumo), forse perché tra le 530 donne delle valli vi era la madre di Ignoto1?

Cromosoma Y più mitocondriale indicano i genitori e quindi l'individuo.

Dudu' ha detto...

PaoloA,
Potremmo ipotizzare che ogni gabinetto lavorasse per conto suo per un certo periodo.
Che Previdere incaricato analizzare i capelli si sia rivolto alla Cattaneo per avere il mtdna di Yara Gambirasio mai estratto ufficialmente dai suoi resti. Fino qui apparentemente sembrerebbe regolare , senonchè poi,inizia la ballata delle giustificazioni.

Lo stesso potrebbe dirsi per il gabinetto di Giardina, ha un mtdna estratto dalla 31G20 e lo stà confrontando con i 525 soggetti.

Immaginiamo ognuno lavorasse senza sapere cosa facessero gli altri (i super visori Lago e Ruggeri forse avevano altro da svolgere ;-).

Ma ad un certo punto sono arrivati al confronto dei dati, e li si sarebbe scoperto che tutti stavano lavorando solo sul dna di Yara, countdown del putiferio, è in quel momento che ignoto1 rimane orfano del suo dna, come Peter Pan perde la sua ombra..

Quello che potrebbe inquietare sarebbero i mancati aggiornamenti ai superiori o responsabili dell'inchiesta? Non credo.
La Ruggeri non era a conoscenza di ciò che stava comparando Giardina?
....non si scambiavano aggiornamenti...

Anche Lago,perito del pm, lavorava per conto suo ? Senza confrontarsi ?

Vanna ha detto...

Dudù, TommyS, Paolo A, complimenti, ricostruzione interessante!
Quanti dubbi, quante analisi, quanti nomi importanti!
Risultati certi?

Paolo A ha detto...

Dudù

Anche ipotizzando che i laboratori abbiano lavorato a compartimenti stagni, anzi forse proprio perché hanno lavorato in tale maniera vi è tutto questo bordello, i conti per il laboratorio di Previderé comunque non tornano.

Previderé venne chiamato ad analizzare i reperti piliferi trovati sul corpo di Yara, aveva a disposizione il DNA mitocondriale di Ignoto1, in realtà di Yara e quantomeno un altro mitocondriale, attribuito ad Yara ma non suo; una volta effettuate le analisi si accorse che i reperti erano quasi tutti di Ignoto1, ma non trovava quelli di Yara, o forse due li trovò, insospettito da un simile risultato, si fa dare un reperto osseo dalla Cattaneo e scopre che il DNA di Ignoto1 in realtà è di Yara.

A questo punto la domanda che mi pongo è di chi è quel mitocondriale attribuito a Yara, anche perché se nel caso di Giardina la trasmissione del mitocondriale di Yara può essere giustificata in vari modi e in un qualche modo si può intravvedere un errore grave, comunque per me non giustificabile, nel caso di Previderé si deve prospettare un dolo, in quanto è stato trasmesso un DNA mitocondriale attribuito a Yara che in realtà è di un altro soggetto e forse hanno giocato proprio sulla compartimentazione delle indagini genetiche.





Dudu' ha detto...

PaoloA,
Non potendo sapere cosa venne consegnato a Giardina, e cosa a Previderè,possiamo "solo" supporre ci sia stata della confusione e attendere nuovi venti,mettiamola così per ora, bisognerebbe avere le trascrizione; della deposizione Previderè Grignani, nei media fù riportato i tanti 9 e praticamente nulla di più. Vedremo.
Buonanotte,Dudù.

Mik ha detto...

Stiamo parlando di una difesa che non é neppure in grado di depositare una perizia? UhUh.
Durante la seconda guerra mondiale i Giapponesi si lanciavano contro le navi nemiche - oggi sembra che avvocati che si occupano di diritto civile si sentano in grado di assurgere a "Vento Divino". Pagati o non pagati che siano, pensassero a depositare atti, non interviste.A parte questo, non vado a chiedere a Quantico il "colore" del mio DNA, se é così leggibile e in forma. Però se pongo la stessa domanda al S. Raffaele e questi mi dicono che non ne viene fuori niente di niente...magari un viaggetto lo faccio. Chissà mai che non mi diano una mano, almeno per capire cosa HO IN MANO. Mosche? Sperma? Sangue? Urina? Ma no... DNA. Ma cavolo, che intelligente quel dna: si amplifica da solo.

Nemo

Vanna ha detto...

Mik- Nemo buongiorno.

Non ho capito ciò che hai scritto.
Devono depositare gli Atti?
Non l'hanno fatto?
Tu che ne sai?
Sei nel Sistema?
Con che cosa in mano fanno i viaggetti al "S. Raffaele" o al "Quantico"?
Mi sembra che di quelle analisi DNA si conosca poco e quel poco non è chiaro, quel poco o quel tanto emerso è ermetico.
Che il DNA si è amplificato lo hanno detto eccome, fanno bene a rilasciare interviste, ti disturba?
Ho letto qualche post più su, che hanno fatto montagne di richieste prima, durante, dopo, hanno ricevuto picche come risposte.
Sicuro che tutto verrà ripresentato.
Sicuro che verrà accolto?

Vanna ha detto...

E quindi, Dudù, TommyS, Paolo A, esiste il pasticcio Mtna, aplotipo Roa, strane "somiglianze" tra i DNA Guerinoni, Panarese, Y.
La "discrezione" è stata totale oppure i percorsi delle analisi sono stati pasticciati?
Sarà possibile ripercorrere quei percorsi con rigore scientifico?

Guglielma Vaccaro ha detto...

Nemo sta semplicemente ricordando che Capra ha parlato per ore ma non ha depositato agli atti uno straccio di perizia.
E basta dire che vale quello che ha dichiarato,non è la stessa cosa.
Capra in primo grado (e pure la Gino) non ha voluto mettere la firma alla tesi difensiva dichiarata a verbale, in merito alla quale in futuro potrà sempre dire di non essere stato ben compreso.

Dudu' ha detto...

Si chiamano
strategie difensive per caso? :-)
Un pò di sana critica ci stà.
Il riferimento a Quantico è per lago immagino.
Chissà cosa è arrivato a Quantico, se mal non ricordo in prima battuta il "campione" aveva gli occhi marroni.
Poi sono diventati azzurri.
Ed effettivamente, manco a Quantico hanno saputo dire se fosse vegano,vegetariano,un precotto o glutenfree?

Nemo, preso atto la difesa è molto scettica gli sia stato consegnato tutti i raw data, non è che per caso, per caso eh, attenda di venirne a capo?

È sempre l'accusa che deve mostrare la "bontà" della sua prova regina, non dimentichiamocelo.

TommyS. ha detto...

Dudù e PaoloA

Forse non ho spiegato bene quello che intendevo dire e mi accorgo che stiamo facendo un po' troppa confusione. Cerco quindi di riepilogare la mia ricostruzione aggiungendo delle considerazioni personali.

1. Dopo che Giardina e Novelli avevano collaborato con la Scientifica per la ricostruzione del profilo di Guerinoni e l'attribuzione di paternità con Ignoto1, credo sia stato Giardina stesso a proporsi alla Scientifica ed al PM per cercare la madre di Ignoto1 tramite il mtDNA. Ricordo difatti che proprio in un'intervista a CLV sosteneva, come fosse un suo suggerimento e spunto investigativo, la bontà dell'iniziativa visto che la ricerca tramite l'Y aveva portato, con una specie di pesca a strascico (dobbiamo prenderlo come atto di fede visto che la persona trovata era il figlio della ex colf di casa Gambirasio?), proprio al presunto padre dell'assassino (oops, Ignoto1);

2. Il problema era che per tale ricerca erano necessarie due cose:
- l’aplotipo mitocondriale di riferimento per i confronti e cioè quello di Ignoto1
- un numero sufficientemente ampio di campioni biologici da comparare

Per il primo non ci è dato sapere se Giardina fosse a conoscenza che già il col. Lago si era occupato di estrarre e sequenziare il mtDNA dai settori di traccia più significativi o se invece si fosse proposto personalmente anche per tale analisi. Fatto sta che a quel punto il col. Lago, nella doppia veste di comandante del RIS di Parma e di consulente del PM, ha deciso di trasmettere a Giardina unicamente la “stringa”, cioè l’aplotipo mitocondriale, della componente maggioritaria del settore 31G20 e non anche quella della componente minoritaria, quella adesso definita della mezzaluna fertile. Perché sono abbastanza sicuro sia avvenuto ciò, al di là di quanto a gennaio 2015 dichiarato da Giardina al Fattoquotidiano? Perché Giardina è un genetista esperto e preparato e si sarebbe subito accorto che con il famoso R0a qualcosa non tornava. O era ascrivibile alla vittima e in tal caso si sarebbe incuriosito del fatto che la discendenza matrilineare di Yara era, dal punto di vista della filogenetica, inquadrabile in un ceppo molto probabilmente proveniente dalla penisola arabica e di conseguenza avrebbe richiesto di sapere con certezza l’aplotipo della madre di Yara. O era ascrivibile a Ignoto1 ed allora avrebbe subito suggerito di cercare una donna di origini arabiche od al massimo proveniente da altre circoscritte regioni. Per cui è altamente credibile che avesse a disposizione per il confronto unicamente l’aplotipo di Yara credendo tuttavia, perché così dettogli dal RIS e Lago, fosse di Ignoto1.

continua

Anonimo ha detto...

Gugly
Scusami se ho compreso male.Volevo chiederti solo se i due periti della difesa hanno avallato o negato l'asserto scientifico dell'accusa?
Grazie.
Falce

TommyS. ha detto...

continua

Per il secondo elemento, i campioni biologici per il confronto, anche qui bisogna considerare l’esperienza e preparazione di Giardina. Per cui è da dare quasi come scontato che lo stesso fosse all’epoca convinto che quei 525 soggetti di sesso femminile fossero non delle presunte madri di Ignoto1 bensì delle donne delle zone di ricerca già scartate come madri di Ignoto1 sulla base dell’analisi del DNA nucleare. Non avrebbe avuto senso analizzarne il mtDNA, che al massimo individua la discendenza matrilineare, se dal confronto dei profili genetici nucleari fosse emerso un rapporto di maternità diretto. Ma dall’informativa della Polizia sappiamo che le 525 donne erano state individuate sulla base di precisi criteri di ricerca e cioè appartenenti al “contesto relazionale femminile di Guerinoni”. Per cui tutte donne che negli anni ’60 erano in età fertile e potenziali amanti clandestine. Al massimo qualche donna più anziana o molto giovane imparentata direttamente con un’amica, collega o semplice possibile conoscente dell’autista di Gorno successivamente deceduta. Ma una logica prettamente scientifica ed investigativa avrebbe dovuto prevedere prima l’analisi del nDNA (magari anche solamente su 13 marcatori, o anche per il solo SE33 visto che tale marcatore STR non è stato studiato in segreto solamente dalla Grignani) e solamente in seconda battuta del mtDNA.

3. In ogni caso Giardina non perviene ad alcun match positivo tra l’aplotipo di confronto (che adesso sappiamo essere quello di Yara) e quelli determinati dai campioni biologici delle 525 donne. Per cui se ne deve dedurre che tra quelle 525 non vi fosse nessuna donna imparentata in via matrilineare con Yara e la madre Panarese.

continua

TommyS. ha detto...

continua

4. A quel punto però entrano in gioco le insistenze del legale dei Gambirasio e del proprio consulente Portera affinché fossero analizzati i reperti piliferi sino ad allora rimasti ignorati da tutti (la logica avrebbe voluto che a Giardina fosse assegnato anche l’incarico di analizzare il mtDNA di questi reperti per confrontarlo con gli altri!). E solamente a febbraio 2013, su pressione anche del GIP Maccora, il PM acconsente ad affidare queste analisi a Previderè (ed allo stesso tempo anche la riesumazione della salma di Guerinoni come chiesto sempre da Portera). Ma l’assurdo, o la furbata, è che anche a Previderè non viene data la relazione tecnica di Lago, che conteneva anche R0a, bensì quella di Giardina dalla quale Previderè doveva ricavare il presunto aplotipo di Ignoto1, trattandosi in realtà di quello di Yara.

5. Effettuate le prime scremature tra i peli di origine umana e quelli di origine animale, Previderè estrae il mtDNA dai 150 capelli/peli umani riuscendo a determinarne l’aplotipo unicamente per 101 di essi. E la sorpresa è che ben 94 di questi presentano un aplotipo perfettamente sovrapponibile a quello di confronto, al momento ritenuto di Ignoto1 ma in realtà di Yara. Logica quindi la sorpresa e lo stupore in quanto dei restanti 7 aplotipi solamente due sono identici: possibile che al massimo vi fossero solamente due capelli della vittima e ben 94 dell’offender? No, chiaramente. Ma l’intervista rilasciata da Buzzi dopo l’arresto di Bossetti lascia capire che sino a quel punto i risultati dell’analisi erano stati condivisi all’interno del dipartimento di Pavia mentre in seguito è calato una specie di segreto di indagine dove le informazioni dovevano essere condivise solamente tra i “who needs to know”. E quindi Buzzi da quel momento in avanti è rimasto convinto che sul cadavere fossero stati ritrovati tantissimi capelli dell’assassino che dopo il 16 giugno 2014 era diventato per tutti Massimo Bossetti.

continua

TommyS. ha detto...

continua

6. Ma a quel punto Previderè ottiene dal PM di poter procedere all’estrazione del mtDNA da un campione osseo di Yara conservato dall’autopsia e scopre quello che sino a quel momento era stato celato (impossibile che Lago non avesse all’epoca voluto sapere quale fosse il mtDNA di Yara) anche ai consulenti del PM: quell’aplotipo ritenuto di Ignoto1 in realtà è quello della vittima. Che già all’epoca Previderè abbia ottenuto di poter avere la relazione completa di Lago non è dato sapere. Probabile in realtà che abbia insistito non poco riuscendovi solamente alla fine del 2013 quando la questione ineludibilmente scoppia e si decide di procedere all’analisi del nDNA di quelle 525 donne (poi diventate 532) in quanto le stesse erano state individuate in maggioranza come possibili madri di Ignoto1. Non senza aver verificato anche che il mtDNA di quelle donne non coincideva neanche con R0a, perché è scontato che qualcuno l’abbia fatto, forse Previderè stesso. Per cui il tentativo affidato allo scadere della chiusura indagini a Previderè e Grignani partiva già dalla consapevolezza che se anche si fosse ottenuto un match positivo la questione del mtDNA non tornava proprio. E difatti l’aplotipo mitocondriale di Ester Arzuffi non coincide né con quello di Yara né con quello di R0a, così come quello di Massimo Bossetti. Al limite Previderè avrebbe anche potuto sospettare che Giardina avesse commesso un errore nel sequenziamento del mtDNA dell’Arzuffi, ma questa ipotesi rafforza ancor di più il sospetto che non appena fermato Bossetti lo stesso Previderè abbia immediatamente voluto analizzarne il mtDNA, e questo ancor prima della conferenza stampa.

Per rispondere invece a PaoloA sulla questione di SE33, la mia ipotesi è che effettivamente la Grignani abbia suggerito di indagare unicamente in prima battuta proprio solamente quel marcatore vista la presenza dell’allele 26 che non era riconducibile a Guerinoni. Proprio il fatto che nessuna di quelle 525/532 donne non avesse un mtDNA sovrapponibile a quello di entrambe le componenti mitocondriali della traccia, lasciava pensare che il tentativo avviato a febbraio 2014 potesse essere un buco nell’acqua. Tanto valeva allora procedere in maniera spedita amplificando solo quel marcatore con un kit direttamente progettato a Pavia per lo scopo (forse già utilizzato per la precedente ricerca della Grignani). Molto meno credibile che siano arrivati al match con l’Arzuffi e con l’altra donna solamente a metà giugno, altrimenti non si capirebbe in cosa potesse consistere la scorciatoia nell’analisi di SE33. Ed allora i sospetti che Bossetti fosse sorvegliato gia da due mesi prima dell’arresto sembra possano trovare conferma.

La questione di Negroni invece ho idea che sia stata un po’ camuffata e che l’ex collega di Guerinoni avesse fatto il nome dell’Arzuffi forse già dai primi colloqui con gli inquirenti e che forse sia stato proprio grazie a lui che il nome della madre di Bossetti fosse stato incluso in quel primo elenco di 525 donne.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Anonimo Anonimo ha detto...

Gugly
Scusami se ho compreso male.Volevo chiederti solo se i due periti della difesa hanno avallato o negato l'asserto scientifico dell'accusa?
Grazie.
Falce

Ciao :)


In sostanza è avvenuto questo:

1) La Gino a precisa domanda non ha negato il rapporto di paternità ma contesta come si sia arrivati a tale risultato;

2) Capra (e qui ero presente all'udienza) verbalmente ha demolito le risultanze dei consulenti della Procura arrivando a definirle "schifo" ma a precisa domanda ha fatto capire di non avere una relazione scritta in cui erano riportate le stesse conclusioni.
Questo è perlomeno curioso in quanto le relazioni peritali vengono prodotte in processi infinitamente meno delicati, quindi a mio avviso tale comportamento è stato recepito negativamente da chi doveva giudicare.
Mi ricollego a Nemo: ferme tutte le legittime perplessità sull'operato dell'accusa (che ha presentato insieme alla parte civile relazioni scritte), perchè la difesa ha operato una scelta del genere?

P.s. e basta dire che è l'accusa che deve dimostrare tutto, l'accusa ha fatto il suo dovere di legge portando periti e relazioni, lei sì.

Anonimo ha detto...

TommyS
Apprezzo la tua ricerca, ma oltre alla lungaggine stancante dei tuoi scritti, ci sono troppi SE, MA, PENSO, IPOTIZZO e chi più ne ha più ne metta.
Non c'è nulla insomma, che possa essere ritenuta notizia certa. Tutto si basa su tue supposizioni, tanto da fare apparire che si a che fare con una banda di falsificatori ed opportunisti.
Condivido pochissimo o nulla di quanto scrivi, e te lo dico con semplicità e sincerità.
Non siamo tutti dei caproni, anche se non siamo esperti della materia trattata, ma certe affermazioni non le digerisco proprio.
Non avertene a male, ma se non ti facevo conoscere la mia idea, non mi sarei più potuto guardare nello specchio, e ritenermi figlio della mia terra.
Non sono a favore della colpevolezza di Bossetti, e della condanna che gli hanno appioppato, ma a sentire le tue ci pare di vivere in un mondo di soli imbroglioni.
Carmelo Falce

Dudu' ha detto...

TommyS,
".. Per cui è altamente credibile che avesse a disposizione per il confronto unicamente l’aplotipo di Yara credendo tuttavia, perché così dettogli dal RIS e Lago, fosse di Ignoto1."

Questa conclusione,dopo tua precisa delineazione, la condivido totalmente;ieri ho portato, all'estremo diciamo, ogni ragionamento, ma ne è valsa la pena, perchè oggi è più comprensibile chi potrebbe avere fatto cosa.

Hai scritto:
" .. (impossibile che Lago non avesse all’epoca voluto sapere quale fosse il mtDNA di Yara) .."

Certo. In teoria, stando ai media, avevano -anche- a disposizione il mtdna di Maura la madre, si è perlomeno fatto più volte questo riferimento, ma potrebbe quasi trovare conferma dall'articolo che avevo linkato ieri, nei righi dove viene riportato venne prelevato il dna alle zie materne per un ulteriore confronto.

(quali? Mi sembra che le sorelle di Maura vivano nei dintorni di Bergamo, se ricordo bene erano 4 figlie ed una è deceduta molti anni fà, durante il viaggio di ritorno in Puglia a 18anni o giù di lì, ma forse qualcuna è rientrata al sud ed non ne sono a conoscenza).

Condivido la rimanente disanima.

Riferendomi ora alla 31G20,
Ammesso in ipotesi non avessero il mtdna di Yara, il nucleare indicava che il maggior contributore nucleare nella 31G20 era Y.G,
Il minore sempre -nucleare- ignoto1.

Come si siano invertite le parti? non è dato saperlo;ma, mi chiedo :possibile non abbiano fatto l'accertamento tramite dna , fossero di lei quei poveri resti? Mi sembrerebbe assai strano.

Certamente vestiti e tracce dell'apparecchio erano identificativi della scomparsa, ma vuoi non abbiano fatto un prelievo per accertarlo?

Insomma, possibile, trovino delle tracce sui vestiti, tamponi, prelievi ungueali e non abbiamo il nucleare della vittima?
In teoria furono Staiti e Gentile scernere e scrivere "la parte maggioritaria della 31G20 è di..."
La parte minoritaria della 31G20 è di..."

Dov'è errore? Se di errore si tratta..
Nel trasmettere i dati , i campioni, anche a Lago per esempio.
A Lago fù consegnato un campione originale sicuramente, con quello andò a Firenze e alla Washigton University, come ci arriva da Giardina un dna sbagliato ?

Falce, come arriva a Giardina la stringa sbalgiata?
Perchè, può darsi che la prudenza di TommyS possa -anche urtare- però dire che lui stà dando agli altri degli imbroglioni mi sembra strong.
Allora lo stò facendo anch'io e dovrei astenermi dallo scrivere.

Ma forse ce lo puoi spiegare tu.

TommyS. ha detto...

Carmelo Falce

Apprezzo la tua franchezza ma onestamente non ho chiesto a nessuno di condividere.

Se poi hai qualche elemento concreto per criticare o falsificare quanto ho scritto, sono curioso di leggerlo.

Dudu' ha detto...

Vabbè,
Era "Washington" e "sbagliata".

Gugly
"e basta dire che è l'accusa che deve dimostrare tutto, l'accusa ha fatto il suo dovere di legge portando periti e relazioni, lei sì."

Ho detto "bontà" della prova.
Chi se non loro possono dimostrare come ci sono pervenuti? Tu ? Io?
Suvvia, cerchiamo di capirci un pò.

Poi hai scritto:
" 1) La Gino a precisa domanda non ha negato il rapporto di paternità ma contesta come si sia arrivati a tale risultato;"

A me risulta abbia detto non è figlio di Bossetti.
Riesci ricordare la domanda precisa posta alla Gino e la sua risposta precisa?
Se non è chiedere troppo..grazie fin d'ora.

Gilberto ha detto...

Sì, anch'io ho avuto la sensazione che la precisa domanda rivolta alla Gino e la sua risposta non siano state riportate correttamente e da lì (forse) potrebbe essere sorto un equivoco. Qualcuno è in grado di riportare fedelmente quanto davvero è stato detto?

Dudu' ha detto...

Comunque,
In risposta a Nemo, su quello che la Washingon University aveva risposto al Col.Lago, dovrei provare cercarlo, comunque ricordo lessi che loro (non sò cosa analizzarono di preciso, se reperto o campione intendo, non era spiegato nell'articolo) nella 31G20 trovarono solo un mtdna femminile,così riportava l'articolo, come abbiano dedotto fosse femminile non saprei, ancora nell'estate 2011 !!
Quindi il mtdna di Yara era conosciuto.

È allegata questa analisi al fascicolo processuale?

Trovato!
Eccolo qui: (anche qui si fà riferimento solo ad esami sul boccaglio.)

Consiglio lettura :
http://newsitaliane.it/2015/yara-gambirasio-nel-dibattimento-molte-falle-nelle-indagini-19333

Vanna ha detto...

Tommy S. apprezzo la tua ricostruzione che trovo chiara ed esplicativa, anche onesta perché ti esponi con ipotesi di letture e lo fai con quello che è venuto fuori e che è stato raccontato, senza lanciare strali.

C. Falce, sono stupita da ciò che scrivi!
In particolare riporto:
"Apprezzo la tua ricerca, ma oltre alla lungaggine stancante dei tuoi scritti, ci sono troppi SE, MA, PENSO, IPOTIZZO e chi più ne ha più ne metta.
Non c'è nulla insomma, che possa essere ritenuta notizia certa. Tutto si basa su tue supposizioni tanto da fare apparire che si a che fare con una banda di falsificatori ed opportunisti.
Condivido pochissimo o nulla di quanto scrivi, e te lo dico con semplicità e sincerità."
Se non si conosce la documentazione scientifica di tutto il processo di estrazione dei vari Dna e mtna ma sono venuti fuori solo certi risultati proprio quei risultati fanno ipotizzare altro.
E ben vengano SE MA PENSO IPOTIZZO espressi con capacità e prudenza.

Puoi invece dirmi il tuo parere intorno alle sicurezze della sentenza che fa una narrazione certa, sicura, veritiera del fatto manco qualcuno fosse stato presente a riprendere con la cinepresa.

Dudu' ha detto...

Però qui:
"..È lì che si accende la lampadina: com’è possibile che il Dna di Yara sia uguale a quello di Ignoto 1? Sono parenti per via materna? Viene verificato. Scattano i test alle zie della bambina che vivono in Puglia. Il risultato è negativo. "

Se è corretto quanto riportato, il mtdna in prima battuta assegnato a ignoto1 e poi a Y.G, non fà match con le zie.

Vanna ha detto...

Dudù, infatti!
...Tanto altro sarebbe da verificare!
I panni sporchi si lavano in casa (non in quella della Bossetti family, lì si sono lavati con le corna e la ricerca archivistica, nuove marche di sapone).

PINO ha detto...

LINK
http://www.ecodibergamo.it/stories/bergamo-citta/processo-bossetti-ripresa-dopo-lo-stopcontroesame-al-genetista-della-difesa_1166366_11/


Si è intanto saputo che nell’estate 2014 la famiglia Bossetti, per vederci chiaro, aveva commissionato privatamente un’indagine all’Università di Torino perché verificasse la paternità di Giovanni Bossetti verso l’imputato e si è avuta la conferma che Massimo Bossetti non è figlio naturale di colui che era considerato suo padre.
Il dettaglio è emerso durante il controesame a Sarah Gino, consulente della difesa. A lei l’avvocato Andrea Pezzotta, che assiste la famiglia Gambirasio, ha chiesto conto di alcuni esami sulla paternità fatti eseguire privatamente dai Bossetti dopo l’arresto del familiare Massimo, il 16 giugno 2014.

«Sì, nell’estate del 2014 fui incaricata dall’Università di Torino, alla quale si rivolse la famiglia Bossetti, di verificare se Giovanni fosse il padre di Massimo», ha detto Gino. «E il risultato qual è stato?», ha chiesto l’avvocato Pezzotta. «L’esito del test è stato negativo - ha replicato la genetista -. Massimo è figlio di un altro uomo». Non è chiaro se l’imputato fosse a conoscenza di questa verifica chiesta dai familiari: quando se n’è parlato in aula, il muratore - come sempre seduto di fronte alla corte, a destra della presidente - si è limitato ad abbassare lo sguardo.

TommyS. ha detto...

PINO

Quanto hai citato, oltre ad essermi già noto da tempo, è esattamente quanto riportato nelle motivazioni della sentenza.

Per cui, stando alle precise parole citate in virgolettato, si deve dedurre che la dott.ssa Gino non abbia mai affermato che Massimo Bossetti sia figlio di Guerinoni, bensì solamente non figlio di Giovanni Bossetti.

E' vero che, sempre nelle motivazioni, è scritto che nella medesima udienza la stessa Gino ha dichiarato di condividere le conclusioni sul rapporto di paternità tra Ignoto1 e Giuseppe Guerinoni alle quali era arrivato in ultima battuta Piccinini, ma non ha riconosciuto con questo automaticamente che Massimo Bossetti fosse figlio di Guerinoni. Questa sembrerebbe essere una conclusione implicita, ma la Gino non l'ha detto. Sono le motivazioni della sentenza che lo fanno pensare.

Per cui io aspetterei l'appello prima di dire la parola fine su questo aspetto della vicenda, anche perché non sappiamo se le analisi condotte a Torino si siano basate su un campione biologico certo dell'imputato. Senza considerare i tanti altri dubbi di cui abbiamo già abbondantemente discusso in questa sede.

Paolo A ha detto...

TommyS

Il tuo resoconto fila liscio sino al punto 4, poi però al punto 5 scrivi:"...Logica quindi la sorpresa e lo stupore in quanto dei restanti 7 aplotipi solamente due sono identici: possibile che al massimo vi fossero solamente due capelli della vittima e ben 94 dell’offender? .."

Quindi due capelli sono stati attribuiti alla vittima, ma allora avevano un altro mitocondriale, attribuito a Yara, più quello attribuito all'assassino, altrimenti come potevano attribuire arbitrariamente alla vittima due reperti.

Anzi probabilmente dovevano averne almeno tre: Yara, quindi linea materna, padre, Ignoto1, che poi fossero sbagliati nell'attribuzione è un altro discorso, altrimenti non c'era nessuna logica nel lavoro che Previderé doveva svolgere; in altre parole se doveva ricercare nuove tracce, quantomeno doveva avere i profili mitocondriali della vittima, dell'offender e dei familiari conviventi che non condividevano l'aplotipo mitocondriale della vittima. Mi pare il minimo.

Perciò, tralasciando l'aplotipo mitocondriale del padre, che forse Previderé l'aveva o forse no, di chi è il mitocondriale attribuito a Yara.

Spero di essermi fatto capire.







Gilberto ha detto...

@Pino

Tutta la comunicazione è variamente interpretabile e può effettivamente essere derubricata come conferma, ma potrebbe ad una analisi che tenga conto di un discorso implicito essere derubricata in altro modo.

Attenzione alla forma della comunicazione che può poi comportare due diverse interpretazioni nella risposta. Intanto non sappiamo come era stata formulata esattamente la domanda alla quale segue la risposta:

“Sì, nell’estate del 2014 fui incaricata dall’Università di Torino, alla quale si rivolse la famiglia Bossetti, di verificare se Giovanni fosse il padre di Massimo”

«E il risultato qual è stato?»

Attenzione alla risposta che può significare qualunque cosa

“L’esito del test è stato negativo – Massimo è figlio di un altro uomo”

La risposta è sibillina e l’impressione è che la genetista non voglia scoprire le carte

Infatti

“L’esisto del test è stato negativo” rispetto a cosa? Al fatto che sia figlio o che non sia figlio (Nota bene che la domanda si riferiva alla VERIFICA della paternità e non alla paternità tout court (qui sarebbe cioè da capire quale fosse il discorso implicito, sottinteso, al quale veniva data risposta.

E infatti

“Massimo è figlio di un altro uomo” in un discorso implicito poteva indifferentemente riferirsi a Giovanni Bossetti e a Giuseppe Guerinoni.

Sono tutti particolari che avevo notato solo a livello inconscio. Alla luce di questa analisi ritengo che una risposta così sibillina fosse orientata a sviare e tener coperto un fatto che probabilmente per strategia sarà ripreso nel secondo grado di giudizio.

Dudu' ha detto...

@ Biologo
Cortesemente, potresti dedicarti alla lettura di questo articolo e dirci cosa ne pensi?http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/15_ottobre_03/dna-quando-si-sospetto-incrocio-famiglia-yara-ignoto-1-8df544f2-69b8-11e5-b67f-8dc132718e33.shtml

Potrebbe essere sia venuta mancare da parte della difesa una domanda chiave ed illuminante,non lo sò, magari in dibattimento c'è stata , non si può dirlo.
Ma anche questo articolo , pur tentandoci, non chiarisce.

".. se la famiglia Guerinoni non possa aver avuto un qualche incrocio genetico con la famiglia Panarese, quella della mamma di Yara. Uno scrupolo legittimo, nella zona di Brembate non mancano i punti di contatto: il primo Dna simile a Ignoto 1, infatti, era di Damiano Guerinoni, frequentatore della discoteca ma estraneo alla morte della bambina (era in Perù per volontariato), figlio di una donna che era stata collaboratrice domestica dei Gambirasio. Per togliersi ogni dubbio gli investigatori sottopongono quindi al test del Dna alcune parenti della mamma di Yara. Ma l’esito è negativo. È la conferma definitiva che la componente mitocondriale emersa dalla traccia biologica è della vittima, non del presunto assassino. È un punto a cui si arriva un anno e mezzo dopo il prelievo a Ester Arzuffi. È il momento in cui si torna ad analizzare la componente nucleare dei Dna, nei laboratori di Pavia. "
L'articolo riassume la deposizione di Bonafini.

Ma in questa frase:
"..Per togliersi ogni dubbio gli investigatori sottopongono quindi al test del Dna alcune parenti della mamma di Yara. Ma l’esito è negativo. .."

bisogna trovare la chiave di lettura:

Il confronto è nel :

- mtdna traccia 31G20 e ntdna zie materne?

-ndna zie-ndna Guerinoni ?

Oppure

- nDNA ZIE e nDNA ignoto1 ?


Ma stanno tentando di attribuire il mtdna della traccia 31G20 o cosa ?? °●°

Confusa io..

Dudu' ha detto...

Forse ci sono arrivata da sola.
Il test era trovare un Guerinoni con mitocondriale Panavese.

Hanno comparato ignoto1 con ogni soggetto familiare Panavese -conosciuto- e hanno escluso che ignoto1 possa essere uno di essi.

Può essere ragazzi?

TommyS. ha detto...

Paolo A

Quindi due capelli sono stati attribuiti alla vittima, ma allora avevano un altro mitocondriale, attribuito a Yara, più quello attribuito all'assassino, altrimenti come potevano attribuire arbitrariamente alla vittima due reperti.

Non era quello che intendevo e mi dispiace di aver ingenerato questo dubbio.

Se sulla scena di un delitto, su un cadavere e sugli indumenti indossati dallo stesso, vengono repertati sino a 150 capelli/peli umani è scontato che molti di questi appartengano alla vittima. In particolare è scontato per un biologo forense abituato ad analizzare tale tipologia di reperti.

Ed invece nel caso di Yara Previderè, disponendo di un solo mtDNA per il confronto ed essendo convinto che fosse dell'offendere, cosa scopre? Che tra i 150 capelli/peli ben 94 sono del presunto assassino, mentre solamente due dei restanti sette sono identici tra di loro.

La domanda che ho supposto Previderè si sia fatto è allora questa:

mi sarei aspettato di trovare molti capelli della vittima sui suoi indumenti ed invece, al di fuori di quelli del presunto assassino (94 e quindi molti anche per qualcuno che soffre di alopecia), ne ho trovati solamente due identici tra di loro che al momento non posso attribuire con certezza a nessuno. Possibile che siano solamente questi della vittima? Decisamente no, ed allora è meglio che mi faccia dare il mtDNA di Yara o provveda io personalmente ad estrarlo ed analizzarlo.

Cosa che ha effettivamente fatto.

Paolo A ha detto...

Dudù

Sicuramente hanno ipotizzato che l'assassino potesse essere un figlio di una sorella, cugina, comunque imparentate per via materna, ma figlio di un Guerinoni, Giuseppe o un fratello, magari un figlio di questi ultimi.

Sicuramente la ricerca è stata fatta con il DNA nucleare, perché tutti dovevano avere il Mt-DNA in comune.

La Gino aveva sostenuto un'ipotesi del genere per giustificare l'anomalia del mitocondriale.

Ps: A quanto pare la Ruggeri ha chiesto l'applicazione al processo d'appello.

Dudu' ha detto...

Gilberto,
Non propio però:

di verificare se Giovanni fosse il padre di Massimo

E il risultato qual è stato?

Massimo è figlio di un altro uomo

La Gino risponde che non è figlio di Bossetti, dà il responso dell'analisi.

Poi- si può dubitare con quale materiale abbia lavorato,se stringa o prelievo per il test paternità.

TommyS. ha detto...

Dudù

Sebbene sia convinto, e mi sembra di averlo ribadito, che a Giardina e Previderè fu dato solamente per il confronto il mtDNA di di Yara, ma con l'indicazione che si trattava di quello di Ignoto1, qualcun altro, oltre a Lago, sicuramente sapeva che oltre al mtDNA di Yara dalla traccia 31G20 era stato estratto un mtDNA di aplogruppo R0a.

Quindi i casi potevano essere due:

- o la madre di Ignoto1 apparteneva, anche lontanamente, ad un'etnia proveniente dall'arabia o dal Maghreb;
- o la madre di Ignoto1 apparteneva al ceppo matrilineare di Yara

E difatti all'epoca furono pubblicati diversi articoli dove si riportava il sospetto che l'assassino di Yara appartenesse alla sfera familiare.

Se abbiano poi richiesto i campioni di tutti quelli imparentati con Yara per via materna e residenti in zona non lo so, ma lo considero probabile. Sicuramente però nessuno/a di questi era compresa nell'elenco delle 525.

Non sappiamo inoltre se il confronto del nDNA di queste persone abbia mai dato risultati positivi, anche se tenderei ad escluderlo decisamente.

Gilberto ha detto...

No Dudù
Leggi bene c'è un equivoco (voluto per rispondere in modo sibillino e tener coperte le carte). La premessa non è la paternità, ma la VERIFICA DELLA PATERNITA' che può comportare qualsiasi riferimento (anche quello implicito di Guerinoni).

Dudu' ha detto...

Gilberto,

"..Andrea Pezzotta... ha chiesto conto di alcuni esami sulla paternità fatti eseguire privatamente.."

(La Gino conferma con il si iniziale della frase, e racconta l'antefatto (qui, sono d'accordo, stà tentando di tergiversare ))

:“Sì, nell’estate del 2014 fui incaricata dall’Università di Torino, alla quale si rivolse la famiglia Bossetti, di verificare se Giovanni fosse il padre di Massimo”

Pezzotta non chiede,forse non può chiedere il tipo di esame svolto, và diretto chiedere l'esito finale dell'analisi (o responso),potremmo chiamarla stilettata :

: "E il risultato qual è stato?"

La Gino dà due risposte, la prima è il responso dell'esame, con la seconda entra nel merito:

“L’esito del test è stato negativo – Massimo è figlio di un altro uomo”

Potremmo dire che era una domanda a cui la Gino avrebbe preferito non dover sottoporsi, ma lei risponde al quesito :

"E il risultato qual è stato?"

Il Pezzotta, come la Gino, forse non potevano entrare nell'argomento,pena contestazione sicura di Salvagni? Non lo sò, però è inequivocabile questa conversazione così come è riportata, mentre altre che avevamo analizzato erano doppiamente interpretabili.

Anonimo ha detto...

@dudu'

il primo Dna simile a Ignoto 1, infatti, era di Damiano Guerinoni, frequentatore della discoteca ma estraneo alla morte della bambina (era in Perù per volontariato),

Io non ho mai capito questa cosa. DG non discende dalla Arzuffi. Quindi il suo DNA può essere simile a quello di Bossetti (ammesso e non concesso che Bossetti sia figlio di Guerinoni e che sia ignoto1) ma non può essere uguale. A questo punto, è estraneo perché il DNA non è il suo, che c'entra che fosse in Perù?

Haddock

Gilberto ha detto...



«L’esito del test è stato negativo. Massimo è figlio di un altro uomo».

Non solo è sibillina, è un flatus vocis, rumore che può essere variamente interpretato in funzione di un discorso implicito. Non vi figura il nome di nessun padre. L'interprete cade facilmente nella decodifica più ovvia perché intuitiva. In realtà l'enunciato è privo di riferimenti certi se non quelli suggestivi e decettivi. Il soggetto è LA VERIFICA non LA PATERNITA'. Credo che la dottoressa Gino sia stata abile nel non far sapere, forse seguendo le raccomandazioni di Salvagni...

Dudu' ha detto...

Premesso
sono dell'opinione o idea, come preferete, che la difesa voglia dimostrare la paternità attraverso la confutazione di come si è arrivati a ignoto1, o a come lo si è costruito-indirizzando -la ricerca del colpevole, molto dipenderà dai giudici d'appello, dallo spazio che consentiranno alla difesa di agire. Se saranno disposti accogliere senza riserva o se tergiverseranno.

PaoloA : cosa significa?
Ps: A quanto pare la Ruggeri ha chiesto l'applicazione al processo d'appello.

Guglielma Vaccaro ha detto...

La discussione sulla paternità sta andando oltre il surreale, ma perchè non chiedete alla Gino sul suo flatus vocis?
Dai, voglio sapere! Non può trincerarsi dietro al segreto professionale, tranquilli, ha deposto in un'udienza pubblica (e non a porte chiuse, altra castroneria a cui ridere in faccia tutte le volte che qualcuno lo scrive).

Paolo A ha detto...

Haddock

Damiano Guerinoni è Ignoto1. Ma non è l'assassino, quindi....

Dudù

Significa che la Ruggeri rappresenterà l'accusa nel processo d'appello.

TommyS

Non sei tu ad avermi instillato il dubbio, ma tutto sorge in seguito ad un ragionamento che ho fatto io dopo aver letto i commenti precedenti.

Ti dico anche di più, il tuo ragionamento non tiene quando dici che Previderè aveva a disposizione un solo mitocondriale, quello attribuito falsamente ad Ignoto1; ti pare che Previderè incaricato di analizzare i reperti piliferi trovati su Yara, non si sia fatto dare il DNA mitocondriale di Yara e del padre, altrimenti come avrebbe fatto a capire quali erano i capelli del padre, di Ignoto1 e quelli della vittima e dei suoi familiari rispetto a quelli estranei?

D'altronde l'incarico a Previderè aveva come obiettivo di sondare una pista nuova, che senso aveva ricercare un pelo di Ignoto1 quando già disponevano del suo DNA nucleare bello che perfetto, è ovvio che la ricerca era diretta a trovare nuovi soggetti venuti a contatto con Yara.

Anzi è molto probabile che l'incarico a Previderé fosse anche diretto a verificare se sul corpo di Yara vi fossero dei peli di Fickri, ti ricordo che proprio la parte civile nella persona di Giardina non era per nulla convinta della pista Guerinoni e come il GIP Maccora non era molto propenso ad abbandonare la pista Fickri, probabilmente l'incarico a Previderé era un ultimo tentativo per verificarne la presenza o meno.

Quindi non è possibile che Previderè avesse solo il mitocondriale di Ignoto1, in realtà di Yara, ma doveva avere almeno un altro mitocondriale attribuito alla vittima e allora di chi è quel DNA attribuito a Yara che ha matchato con due reperti piliferi trovati sul corpo.

Se ci pensi bene non è una questione irrilevante.



Dudu' ha detto...

Gilberto,
È vero, non viene fatto un nome, c'è il riferimento di Pezzotta, riferimento a Giovanni Bossetti, nulla di più,crea una condizione suggestiva ed intanto tutti giocano a carte coperte. Salvagni lo farebbe per salvaguardare il suo assistito, avrà modo di confutarlo se gli permetteranno le verifiche; gli altri non si capisce, avevano solo interesse dimostrare fosse figlio del Guerinoni,era il sigillo sull'indagine e c'è un perchè se non l'hanno messo.

La Gino ha sottolineato che loro non contestano il risultato, ma come si è arrivati a quel risultato,se quel 25 scartato rimasto disperso fosse di Ignoto1 ,o se il 22 fosse un artefatto, o se il FES/FPS 15... già con 1 numero ignoto1 cambierebbe connotati... credo e rimango dell'opinione che la paternità è una cosa delicatissima, approvo le scelte di Salvagni e spero, gli auguro, abbia sempre l'illuminazione giusta al momento opportuno .

Haddock
"..A questo punto, è estraneo perché il DNA non è il suo, che c'entra che fosse in Perù?"

:-) È un rafforzativo mediatico credo, come dire : " che peccato fosse in Perù!"

Ma è anche rafforzativo di avere incarcerato quello giusto perchè l'altro non poteva essere perchè stava in Perù :-) persino Garofano l'ha detto..

Ma se è vero che il 26 stava in Perù.. non è mai rientrato fra il 26 11 10 e il 26 02 11 ? Oppure, se l'offender fosse della sua cerchia? Un'idea bizzarra : andavano in vespa insieme, che ne sò, a pesca belli belli tranquilli, se vai a pesca insieme hai le canne ,attrezzatura ci si scambia gli ami, coltellini...e poi 6 mesi dopo stò pescatore della domenica fà il carino con Yara e succede un casino... metti sulla lama ci fosse dna di D.G ...

il dna è altamente trasferibile, non sò quando gli italiani se ne renderanno conto, ma spero il prima possibile.
Il dna non può essere una prova.

Olindo e Rosa sono incarcerati anche per un dna mai fotografato trovato sull'alzata dell'abitacolo in una corte di campagna dove i pompieri tentando di spegnere il fuoco hanno creato un fiume insanguinato che è corso a flotti ovunque, ci rendiamo conto dove è stato trasportato camminandoci sopra per giorni?
Servono prove per privare la libertà e incarcerare, e il dna non ha le caratteristiche idonee.

Nautilina ha detto...

Dudù, Paolo A

A parte la strana battuta del generale Garofano, l'argomento è davvero intricato.
Ma su alcune cose almeno un'idea chiara ce l'ho, il DNA nucleare di Damiano Guerinoni dev'essere per forza diverso da quello di Bossetti, anche soltanto perché i due sono figli di madri differenti (Aurora ed Ester).
Anzi, il loro ncDNA non sarebbe uguale neanche se fossero entrambi fratelli germani figli di Giuseppe Guerinoni e della stessa madre.

Quindi davvero delle due l'una: anche se DG fosse Ignoto 1 per un fenomeno di trasferimento secondario o terziario, il suo genoma non potrebbe MAI essere confuso per sbaglio con quello di Bossetti, a meno di colpevoli forzature o massicce complicità che non mi sento proprio di sospettare.
In questo reagisco come Carmelo e a Pino, non sarebbe decoroso e nemmeno realistico dubitare fino a tal punto delle nostre istituzioni.

"il dna è altamente trasferibile, non so quando gli italiani se ne renderanno conto, ma spero il prima possibile.
Il dna non può essere una prova."
Su questo sono assolutamente d'accordo, Dudù, e lo sai.
Poi se tiriamo in ballo il trasferimento per Damiano Guerinoni, pensando ad amici del ragazzo che si sarebbero scambiati i coltelli, a ugual ragione ci sta uno scambio di attrezzi fra muratori colleghi di Bossetti.
Però gli inquirenti hanno sempre scartato questa possibilità, insistendo che la quantità delle tracce era tanta, che il materiale aveva subìto un bel dilavamento, etc.
In altre parole, secondo loro una macchia da trasferimento non poteva resistere a tre mesi di pioggia e neve continue, ma un'abbondante perdita ematica sì.

Questo sempre nel presupposto che Yara fosse stata aggredita nel punto in cui l'avevano trovata, e la Corte d'Assise di BG non ha avuto alcun dubbio che sia andata così.
Qualcuno però su questa conclusione non è per niente d'accordo.
Non parlo di qualche strambo frequentatore più o meno notturno di blog di nicchia, ma della dottoressa Ranalletta che non è certo ignorante in materia e nemmeno l'ultima ruota del carro.
Lo ha ripetuto anche a Radio Cusano Campus.
A proposito, sempre interessanti e chiare le interviste di Matteo Torrioli.

Dalila Ranalletta, podcast del 18 gennaio 2017:
http://www.tag24.it/podcast/dott-dalila-ranalletta/

La dottoressa è tutt'ora convinta che Yara non sia morta nel campo di Chignolo, e lo deduce soprattutto dal braccio sinistro corificato. Poi dice altre cose condivisibili riguardo ai vestiti e all'inquinamento della scena del crimine.

TommyS. ha detto...

Paolo A

Non è mia intenzione entrare in polemica con te, ma quanto ho scritto è frutto della lettura incrociata di più fonti (quelle più attendibili) e da una sintesi il più possibile ragionata delle stesse. La più importante ed affidabile per me è la seguente:

http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2015/01/26/caso-yara-salta-prova-regina-per-consulente-della-procura-dna-mitocondriale-non-bossetti_gZJQLDWLI44pu544vcHtrN.html?refresh_ce

Nella consulenza di Previderè non mancano altri colpi di scena. Il punto di partenza è analizzare peli e capelli sul corpo della vittima confrontandoli con 'Ignoto 1' il cui profilo del campione mitocondriale è reso disponibile dal Ris di Parma che a loro volta lo rilevano dalla relazione a firma del consulente Emiliano Giardina [!? ma il col. Lago che era colui che aveva analizzato il mtDNA della 31G20 non era anche il comandante del RIS di Parma?]. Al Dna di Yara si risale invece con un campione di tessuto osseo dello spessore di circa due centimetri prelevato dal femore.

Ma qui sorge la prima anomalia: il "semplice confronto di tali profili aplotipici consentì di realizzare immediatamente di essere in presenza di un unico profilo apolitico mitocondriale" scrive Previderè nella sua relazione e tale profilo "era certamente attribuibile alla vittima e non al soggetto definito 'Ignoto 1', come indicato nella relazione del consulente del pm, dottor Giardina".


E sin qui sembrerebbe che si sia accorto subito dell'equivoco/errore. Ma se non ipotizzi che abbia voluto estrarre il mtDNA di Yara dalla diafisi femorale solamente dopo essersi meravigliato che vi erano ben 94 capelli di Ignoto1 e solamente 7 (di cui solamente 2 identici tra di loro) non riconducibili allo stesso, non trova alcuna spiegazione quanto dichiarato dal prof. Buzzi, che all'interno dell'Università di Pavia è gerarchicamente il responsabile del laboratorio di Previderè.

Buzzi subito dopo il fermo di Bossetti aveva fatto 2+2 sulla base delle informazioni che aveva avuto: 94 capelli di Ignoto1 --> Ignoto1 = Bossetti --> I 94 capelli sono di Bossetti. Ma quelle informazioni erano superate dagli approfondimenti successivi di Previderè, i risultati dei quali non erano stati più passati a Buzzi. E questo è significativo del velo di segreto che ad un certo punto è calato sulla consulenza di Previderè. Velo che solamente il 25 gennaio 2015 è stato parzialmente sollevato, con l'accortezza però di mantenere tutta la vicenda il più fumosa possibile (al pari di quella delle analisi fatte da Giardina).

Che poi dopo l'analisi del mtDNA dalla diafisi femorale abbia puntato i piedi chiedendo al PM, al RIS ed a Lago tutti i dati disponibili e soprattutto la relazione di Lago stesso è un'altra cosa. Difatti nella famosa tabella degli aplotipi mitocondriali, relativamente agli aplotipi ricavati dalla 31G20 (componenti maggioritaria e minoritaria) si fa riferimento ad una generica "relazione RIS" che tuttavia non può essere quella iniziale che gli avevano passato bensì quella della consulenza Lago.

Anonimo ha detto...

...mamma e quanto sei lungo...mejo l'arrivo de turchi hìhìhì...

Gilberto ha detto...

@ Dudù

E' proprio come giustamente osservi

"È vero, non viene fatto un nome, c'è il riferimento di Pezzotta, riferimento a Giovanni Bossetti, nulla di più, crea una condizione suggestiva ed intanto tutti giocano a carte coperte"

In considerazione che come aveva osservato Tommy S. in risposta a una mia domanda, anche nel caso fosse dimostrato che Massimo Bossetti è figlio biologico del padre legale, probabilmente non cambierebbe la sua imputazione.

Per questo tu Dudù giustamente osservi che quello è un punto di arrivo e non di partenza, a dimostrazione che

"Salvagni(...) avrà modo di confutarlo se gli permetteranno le verifiche"
e
"credo e rimango dell'opinione che la paternità è una cosa delicatissima, approvo le scelte di Salvagni e spero, gli auguro, abbia sempre l'illuminazione giusta al momento opportuno"

Io però ribadisco che alla fine e comunque quello della paternità sarà il colpo di grazia dato all'accusa.

PINO ha detto...

GILBERTO, ciao!
ct):"In considerazione che come aveva osservato Tommy S. in risposta a una mia domanda, anche nel caso fosse dimostrato che Massimo Bossetti è figlio biologico del padre legale, probabilmente non cambierebbe la sua imputazione.

Ed è così, perchè, per l'accusa, paternità naturale od ibrica, non inficia: ignoto1=Massimo Bossetti, dato il comune n/dna (salvo dimostrarne il contrario)

ct): "Per questo tu Dudù giustamente osservi che quello è un punto di arrivo e non di partenza, a dimostrazione che...

"QUEL" punto non sarebbe nè di arrivo, nè di partenza, ma il FULCRO di tutta la faccenda, appunto "delicato", in quanto la paternità Guerinoni confermerebbe la validità della traccia "ignoto1".
I resto ti è certamente chiaro.
Tutti, comunque, ci auguriamo che venga a galla SOLO LA VERITA', chiunque sia il colpevole.

Dudu' ha detto...

Nautilina
"..In questo reagisco come Carmelo e a Pino, non sarebbe decoroso e nemmeno realistico dubitare fino a tal punto delle nostre istituzioni..."

Sono belle parole, ammirevoli.
Ma nelle aule giudiziarie accadono cose che lasciano sgomenti, non si può fare finta non accadano. Pino ha espresso una paura inconscia, esternando incredulità, ma sono certa sia conscio allo stesso tempo di come questa giustizia zoppichi; C.Falce non lo conosco abbastanza per potermi esprimere sul scritto di ieri. Ed è giusto mi astenga giudicare le tue parole, ma permettimi Nautilina,
la realtà giudiziaria italiana cruda e nuda è fatta anche di Cucchi Sollecito Girolimoni Giuseppe La Rocca, Ciro Imperatore e Luigi Schiavo;Federico Focherini,Umberto di Meglio e un suo omonimo Umberto di Meglio; Lorena e Delfino Covezzi.......
La statistica attuale indica uno su tre incarcerati sono innocenti.la parola decoroso propio per molte figure interne alle istituzioni è un eufemismo.
C'è una situazione preoccupante odierna, milioni di disoccupati che non hanno nulla da fare , vengono cibati da opinioni spazzatura, se negli anni '70 gestivano il popolo con il calcio, oggi viene gestito con le aule di giustizia, sono 7/8 mesi che non accendo più la tv, mi basta aprire internet o un giornale e senza che lo desideri vengo sapere come si allaccia le scarpe Bossetti o cosa ha detto il tizio di MPS al prete, ma che qualcuno si indigni lo trovi sempre e solo nei commenti, raramente nell'articolo. Ci sono consulenti pietosi nei tribunali, altri che si preservano il posto di lavoro e qui si scrive che qualcuno dà degli imbroglioni? Allora sono inutili 3.000 commenti che dimostrano come si è trattenuto in carcere un uomo con la relazione Montesino e si accetta ciecamente un ergastolo senza prove ma pieno di suggestioni. Un ministro di giustizia lo pago perchè stia dietro una scrivania fare funzionare un sistema che l'Europa continua condannare,ammonire,sanzionare, non perchè vada a CLV illudere una madre che da 20anni cerca sua figlia. Un ministro di giustizia pretendo vada cercare i 20 figli tolti alle relative familie e gli spieghi perchè per 16 anni hanno trattenuto in carcere i loro genitori innocenti cercando di riallacciare un rapporto familiare distrutto da persone -pagate -incompetenti !
Non facciamo i perbenisti sulla pelle altrui.
Scusa lo sfogo, ma certe parole mi hanno davvero urtato.

Gilberto ha detto...

a PINO

"...la verità...nome allettatore!, circondata da un vasto oceano tempestoso, impero proprio dell'apparenza, dove nebbie grosse e ghiacci, prossimi a liquefarsi, danno a ogni istante l'illusione di nuove terre...

Scusa Pino se cito KANT ma la parola (VERITA') non sai mai bene se è quella che ci raccontano. Però siamo fiduciosi che possa davvero tradurre il suo significato, quello di corrispondere ai fatti...

Gilberto ha detto...

Leggo solo adesso l'intervento di Dudù, ammirevole e coraggioso, più che un commento è un articolo in piena regola, una sintesi di quella verità (scomoda) che in genere si infila sotto il tappeto...

TommyS. ha detto...

Dudù

Condivido pienamente quanto hai scritto.

Hai citato alcuni casi emblematici di errori giudiziari dove peraltro chi li ha commessi non è stato in alcun modo chiamato a risponderne.

Tra questi forse solamente il caso Cucchi è uno di quelli dove è difficile capire quale sia la sottile linea di confine tra il semplice errore di giudizio ed il prevalere di interessi che potrebbero essere definiti di Stato ma che onestamente nulla hanno a che fare con la democrazia nella quale si dice noi viviamo.

E sono tanti i casi dove questi forti dubbi possono aversi, da quelli che hanno riguardato i processi per le stragi di stampo fascista degli anni '70, a quelli per mafia (esempio fra tutti Via D'Amelio), ma non mancano anche quelli apparentemente fatti passare come semplice cronaca nera e che in realtà, forse, celano tutte altre verità e coinvolgimenti. Penso per esempio a Parolisi ed ad Olindo e Rosa ma esempi se ne potrebbero fare anche tanti altri.

Per cui scandalizzarsi che nel caso Bossetti (perché oramai mi sembra lecito parlare proprio di Bossetti e non tanto di Yara) ci possa essere stato un prevalente interesse pseudo-istituzionale a piegare la verità giudiziaria, mi sembra fuori luogo. Basti considerare l'improvvido intervento dell'ex Ministro degli Interni come i tanti sospetti di opacità emersi dai rapporti poco chiari tra inquirenti e società come HT.

Vanna ha detto...

Dudù, condivido tutto, parola per parola.
E noi paghiamo, non solo tasse, paghiamo fior di stipendi, liquidazioni, super pensioni per chi dovrebbe tutelare e invece poco fa.

Tutto quello che avete riportato negli ultimi due giorni sui misteri di quei dna e mtna, a me raccontano qualcosa gestita male non per imperizia perché si è voluto così fin dall'inizio.

Mi chiedo: se il Gue non viene ufficialmente nominato quando si afferma che il padre non è G. Bossetti ma un altro uomo, PERCHE' si è fatta la ricerca araldica sul Gue?
Perché si escludono PG, F. S.B. e il guardiano del faro e si infierisce solo su MB?

Il Perù , la Germania, la Tunisia sono facilmente collegabili, raggiungibili in qualche ora, andare e venire si può, perché tenere nella privacy alcuni e sputtanare altro?

Io mi ripeto, lo so, e debbo farlo, perché ogni volta che si affronta il nuovo in nuova chiave di lettura esce l'ambiguità di certi controlli e dunque non sono io a suonare la solita solfa, è lo spartito che mi sollecita a farlo.

Dudu' ha detto...

Pino, Gilberto,

Avete ragione entrambi, sia che sia, un punto di partenza,o il fulcro della faccenda.
Se in futuro venisse dimostrato che Massimo è figlio legittimo di Giovanni, verrebbe per l'ennesima volta dimostrato come l'accusa risulti prepotente rispetto alle difese, ai diritti ,alle libertà inviolabili, come il giusto processo non esista in Italia.
Certo è che, se la sorella dell'imputato scrive in una bacheca pubblica che Massimo suo fratello deve stare tranquillo perchè lei sà quale sangue scorre nelle loro vene, minimo, un dubbio viene sulla ricostruzione dell'accusa, che fà di una paternità il perno dell 'indagine,di avere trovato il figlio illegittimo colpevole.

Gilberto,
Credo di avere una allergia ai soprusi. :-)
Ho iniziato manifestarla in tenerissima età, mia mamma diceva : hai ragione ma devi avere pazienza, non sanno quello che fanno. E io, che di pazienza ne avevo ma non abbastanza da chinare la testa ribattevo : non si può sempre tacere.

PINO ha detto...

Gilbè, sapessi di quanti altri "kant" ho, nel corso della mia non breve esistenza, dovuto ascoltarne le massime...ed altre che puntualmente le contraddicevano.
Non mettetemi nelle condizioni di sentirmi, come altri, "incompreso", chiamando in causa l'interlocutore di turno.
Non ho scritto in babilonese, e tu non puoi non aver capito, come non può aver non capito anche qualche altro/a..
L'uso mezze frasi, o di criptiche allusioni, non fanno parte della mia personalità.
Da qui, l'inutilità di elencarmi le eventuali storture di alcuni operatori della nostra Amministrazione Giudiziaria, come se fossi appena giunto da un pianeta extragalattico.
Sospenderò, da questo momento, ogni mio altro intervento, fino all'inizio del Processo d'Appello.

Nautilina ha detto...

Mamma mia, come si fa presto a diventare pecore nere qui dentro...
Noto poi che per voi ci sono varie sfumature di nero, Pino ad esempio ha espresso solo 'incredulità e inconscia paura', quindi lui è marroncino e può passare. Falce chissà chi è, Nautilina ahi ahi ahi, il bastone si abbatte sulla sua groppa color carbone.
Peccato che di natura son bionda, anzi ramata, forse uno sbuffo di fosca fuliggine infernale mi avrà tinto il pelo. :D

Ma via, non voglio certo fingere che non esistano i casi di clamorosi errori giudiziari come quelli sopra nominati (e altri molto meno famosi).
Sto commentando il caso Gambirasio, l'unico che abbia seguito con una certa assiduità a motivo di Yara. E non sono certo cieca di fronte alle numerose ambiguità di questa sentenza, su cui ho pure argomentato nel mio piccolo.

Però se permettete, mentre credo tantissimo al banale errore, anzi lo do per scontato in ogni lavoro e decisione umana, non sono d'accordo con chi in questo caso accusa gli inquirenti di aver creato un colpevole di sana pianta.
Non si tratta di perbenismo e tantomeno di patriottismo, sentimento a cui non sono particolarmente incline essendo di sangue italiano solo in parte, ma di rimanere coi piedi per terra.
E mi riallaccio al discorso di Pino: quanti complici interni alle istituzioni ci dovrebbero essere per coprire un dolo così grave?
Come dicevo mesi fa, non è che non sia normale trovare una o due mele marce nel cesto, ma qui dovrebbe essere marcio tutto il carretto!
Se si fa un'indagine come questa che è costata milioni, girando per monti e valli a prelevare campioni genetici, studiando alberi genealogici fino al 1700, riesumando salme e vagando per la Padania a rintracciare furgoni Iveco, e poi si scopre che è tutta una montatura perché tanto il DNA del condannato ce l'ha messo qualche manina santa, allora a che servono i laboratori scientifici, i ricercatori, i genetisti, i consulenti, e chi più ne ha più ne metta? Invece di aiutare a scoprire i veri colpevoli, sono tutti lì in combutta per incastrare i cittadini innocenti?
Pessima cosa pure se avessero intuito fin dall'inizio che Bossetti era colpevole e avessero deliberatamente sperperato denaro pubblico, perdendo anni in investigazioni inutili quanto elefantiache.
Fosse vero ci vorrebbe una rivoluzione francese bis! Certo senza ghigliottine in piazza (respingo fermamente la violenza).

Però non ci posso proprio credere, datemi pure della stupida.
Penso che potrebbe esserci stato un coacervo di errori, anche banali, messi insieme e puntellati dall'orgoglio, dal non voler apparire meno degli altri, dal dover portare a tutti i costi un risultato perché c'erano pressioni dall'alto (intervenne lo stesso presidente Napolitano, se non ricordo male).
Forse molte volte si è fatto finta di non vedere di fronte alle cose che non tornavano, pur di sostenere la tesi accusatoria contro Bossetti che agli occhi non obiettivi degli inquirenti appariva ben congegnata e senza ombre.

Sarebbe già abbastanza grave se fosse andata così.
Gravissimo è poi il modo in cui si è manipolata l'opinione pubblica per portarla a favore dell'accusa, su questo sono pienamente d'accordo con Dudù e Gilberto, abbiamo tutti la nausea dei processi mediatici. Ormai è un abuso che andrebbe stroncato.
Ma addirittura pensare che sia stato confezionato un colpevole dal nulla, andando a scegliere proprio quel meschino muratore fra tanti, mi sembra un'enormità.
E poi comunque non porterebbe molto lontano questa tesi, in tribunale sarebbe un suicidio soltanto accennarla.
Opinione personale, non me ne vogliate.

Dudu' ha detto...

Pino,

Laddove ho scritto :
"..Pino ha espresso una paura inconscia, esternando incredulità, ma sono certa sia conscio allo stesso tempo di come questa giustizia zoppichi.."

era una conclusione che avevo tratto da questo tuo commento e da alcuni commenti sul caso Parolisi che avevi postato tempo addietro :

"Nonostante la mia modesta teoria che il colpevole od I COLPEVOLI, andrebbe/ro ricercato/i in altri orizzonti alternativi, non riesco a raffigurarmi un coinvolgimento doloso o di pura negligenza, di un così numeroso gruppo di specialisti in biogenetica.
L'una, o l'altra causa, inciderebbe gravemente sul prestigio delle nostre Istituzioni Universitarie, e quanti, in esse svolgano attività di ricerca.
No, non credo che il problema possa essere contenuto in questi termini."

In questo tuo intervento ho colto il rifiuto di credere possano le consulenze essere errate, eppure secondo i consulenti,una macchia da -trasferimento- di ignoto uno non può essere, perchè non avrebbe resistito per tre mesi : e quella della Brena che sarebbe per loro da trasferimento ?

ma al contempo, le indagini non soddisfacienti,erano, mi sembra uno scoglio nella ricostruzione, era da verificare, non è solo un mio dubbio, mi pareva condiviso, da qui la tua onesta valutazione, mi ha fatto sentire di poter affermare che, con tutto il rispetto che nutri per le istituzioni, una qualche riserva c'è.
Mi è chiaro non hai dubbi sulla ricostruita paternità.
Non mi sembra avere reinterpretato diversamente tue affermazioni, piuttosto ho teso accogliere le tue come quelle contrapposte mie come un non poter procedere in un verso o nell'altro, ma solo il processo potrà districarlo sempre in un verso o nell'altro. Riservando a me stessa il dubbio.
Poi, l'avere accennato a tanti casi di ingiustizia , non era per Nautilina, per C.Falce o per te, ben sapendo essere io fra gli ultimi arrivati nel blog, ma una amara constatazione storica in cui, anche le consulenze hanno contribuito avvenissero giudizi errati, che tradotti in soldoni sono e resteranno persone vittime di un sistema di leggi che dovrebbero essere applicate rigorosamente difendere i diritti, non solo accusare, nel caso in esame è illegale l'arresto di Bossetti in ginocchio ammanettato videofilmandolo e renderlo visibile in ogni schermo, è illegale non si rispetti un ip, è -quasi- illegale non permetti un accusato potersi difendere accogliendo una cremazione, è illegale che atti dell'inchiesta sull'indagato vengano resi pubblici in fase d'indagine,è illegale che un ministro di giustizia annunci senza avere un processo che lo accerti un colpevole, è immorale condizionare l'opinione pubblica, è immorale il processo pubblico fatto a Ester Arzuffi.
Questi fatti a chi sono imputabili?

Mi scuso se ti ho coinvolto a tua insaputa, non era certo per avvallare o negare, solo semplici considerazioni su tuoi scritti che avevo trovato molto equilibrati.
Mi spiace,non capiterà più, Dudu.

Dudu' ha detto...

Mi spiace davvero, state travisando completamente le mie parole.

antrag ha detto...

La verità esiste e con essa i dubbi.
Ecco perché il cammino per raggiungerla è difficoltoso.

Gilberto ha detto...

@ Nautilina
Reagisci come se qualcuno ti abbia attaccato. Sei sicura di essere stata oggetto di polemica o è una tua fantasia?
@ Dudù
Hai tutta la mia solidarietà.
@ Pino
Spero che tu continui a intervenire. Ho sempre apprezzato i tuoi commenti indipendentemente dal fatto che in alcuni casi non li ho condivisi (come tu i miei) ma questo fa parte della normale dialettica

Paolo A ha detto...

TommyS

Nessuna polemica, ma il nodo della questione relativo all'incarico conferito a Previderé lo trovi in questo passaggio:"...come riporta il Corriere di Bergamo. Oltre alle macchie di sangue trovate sugli slip e sui leggings di Yara, secondo Portera anche queste altre tracce pilifere sono molto importanti, in un'inchiesta che ha il Dna per pilastro. Potrebbe trattarsi di materiale biologico estraneo alla vittima. Quindi di chiunque: parenti e amici, l'assassino o un suo complice. Basterebbe estrarre il profilo genetico per scoprirlo."

http://www.affaritaliani.it/cronache/yara-slitta-l-archiviazione-per-fikri300712.html?refresh_cens

http://bergamo.corriere.it/bergamo/notizie/cronaca/12_luglio_31/peli-capelli-non-analizzati-ultimo-buco-inchiesta-yara-2011242695881.shtml

Se noti la data degli articoli è del luglio 2012, quando si conosceva solo il DNA Ignoto1, cioè quando nessuno sospettava di Bossetti, insomma era un terreno vergine non inquinato dalla necessità di giustificare errori(?) gravi e riporta esattamente le richieste di Portera alla Procura per analisi sui peli trovati addosso a Yara.

Per me è chiaro, Previderé aveva il compito di verificare a chi appartenessero quei reperti piliferi, quindi per forza aveva un aplotipo mitocondriale attribuito erroneamente, o meglio falsamente, a Yara, come poteva sapere che c'erano pochissimi peli della vittima, per fare il confronto doveva avere il DNA della vittima oltre a quello di Ignoto1, che poi questi avessero un'attribuzione fasulla è un altro discorso.

L'altro discorso è che non è una questione di poco conto come ben puoi capire.

Dudu' ha detto...

Sul processo
incombono interessi di parte, 15/20 milioni spesi non sono giustificabili, se non con una condanna.
Non vedere come la banca dati genetica possa immettere congrui guadagni e lavoro per tanti che ne hanno magari anche bisogno -e qui in tanta serenità si è reso pubblico che una ricercatrice ha lavorato a gratis, senza un contratto di lavoro (?) dovrebbero da sole, spiegare le ragione di molte scelte.
Sarà difficile l'appello, troverà un gruppo ben compatto difendere i propi interessi, altro che verità.

Anonimo ha detto...

Ho avuto rapporti armoniosi con Pino, già alcuni anni fa, quando abbiamo discusso per il caso Parolisi, ed ho trovato sempre equilibrate le sue proposte ipotetiche.
Sono profondamente dispiaciuto del fraintendimento che l'ha coinvolto, e spero che tornerà a postare, come da sua promessa, appena avrà inizio il processo di appello.
@Nautilina
Condivido il tuo modo di pensare. E' sincero come l'acqua di un ruscello di montagna.
Carmelo Falce.

Gilberto ha detto...

E' del tutto evidente che una spesa colossale (con il coinvolgimento di tanti consulenti importanti e qualificati) che poi partorisca un topolino (una persona completamente estranea ai fatti) non farebbe piacere a chi ha gestito l'indagine e neppure sarebbe una immagine edificante sia a livello nazionale e sia a livello internazionale. Ciò nonostante ho fiducia nell'imparzialità e che il prossimo grado di giudizio possa consentire alla difesa di dimostrare l'innocenza dell'imputato. Di una cosa sono certo, la questione paternità tornerà prepotentemente alla ribalta nonostante molti diano la cosa per archiviata.

Anonimo ha detto...

Intanto se ne escono i migliori. Prima di Pino c'è stato Enrico, preceduto da altri...di questo passo non si andrà a finire?
N.B.

Paolo A ha detto...

Chi è la donna delle nelle due foto:
http://imgur.com/a/SWyyC
http://imgur.com/a/oBgkM

Per caso assomiglia a Massimo Bossetti:
http://imgur.com/a/OkeVo

Guglielma Vaccaro ha detto...

Pino se ne è andato anche perchè qualcuno continua imperterrito a sostenere la castroneria della paternità.

Come si può discutere con gente che sostiene tale tesi e ti da a te dello stupido? Chiara si è stufata da quel dì, Pino ieri...
se volete rendere questo spazio completamente vuoto ci state riuscendo benissimo.

Rinnovo il mio invito a mettere faccia e voce pubblicamente su quanto affermato da alcuni utenti, a me qui dentro è stato chiesto esplicitamente.

Gilbe', quando ti fai vedere e/o sentire in uno spazio che consenta la tua identificazione? P.s. ho notato che a me non rispondi più, non sai cosa rispondere a parte velati insulti?

Vanna ha detto...

Pino buongiorno,
mi dispiace tu esca momentaneamente dal dialogo, sei un pilastro!
Ripensaci ti prego.
Il dna non è così importante da solo per condannare e infierire in quel modo.
Tutto sembra sia stato eseguito con grande scrupolo, grande spreco di mezzi, grande spreco di sollecitazioni differenti, per arrivare ad una conclusione che fa acqua da tutte le parti.
Questo caso emblematico dovrebbe farci riflettere sulla deriva in cui ci troviamo noi e le istituzioni tutte.
Guarda l'ultima accaduta nel Bel Paese: una valanga sposta e trascina un albergo mentre le strade sono bloccate per la neve. Migliaia di persone e di borghi sono senza energia elettrica da giorni, e non se ne sapeva nulla perché questa terribile notizia non era passata nei vari TG.
Al contrario, i decreti salva banche hanno tenuto banco, solo di quello si discute nei luoghi di governo, e poi la Fiat, la Germania, la comunità europea e il debito della spesa pubblica italiano, Trump, gli immigrati( per ultimi ), i femminicidi.
Le disgrazie accadono, quei territori sono innevati e si sa, sono impervi pure, ma una politica per il territorio si deve fare o no?
Si sono inventati le Regioni, carrozzone di privilegi e stipendi d'oro, poi organizzare un territorio per affrontare le emergenze non si sa fare.
Fine Ot.
Quindi, è anche possibile che, nel caso B. ci sia stata tanta fretta di trovare un colpevole che ha portato con sé anche imperizia organizzativa, palleggio di cose da fare e da trasmettere tra laboratori e ricercatori diversi e un grande spreco di energie e di denaro.
Pino, il paese è arrivato al capolinea.

antrag ha detto...

In un paese purtroppo così perché meravigliarsi delle ipotesi che si fanno in questo blog?

antrag ha detto...

È d'obbligo esplorare ogni spiegazione delle incongruenze, dei segreti, delle superficialità presentatici dall'amministrazione della giustizia in questo caso.

Guglielma Vaccaro ha detto...

E' d'obbligo anche non sparare qualsiasi ipotesi venga in mente senza pezze d'appoggio.

Ultimamente qui si leggono ipotesi che la difesa non ha utilizzato e non utilizzerà MAI, poi se l'intento è fare ridere chi arriva e legge beh, obiettivo pienamente raggiunto.

E stiamo parlando di una tragedia.

Anonimo ha detto...

Arrivati a questo punto, prima che strafaccino anche le mie idee, faccio fagotto e me ne torno dove non dovevo sopportare la presunzione e la prosopopea del tipo più rompiscatolame.
C. Falce

Paolo A ha detto...

A proposito di paternità, figlio e padre legittimo.
http://imgur.com/a/4wZVF

Guglielma Vaccaro ha detto...

Ancora con le foto? Ok, si continua a ridere e la gente se ne va.

antrag ha detto...

Mille DNA sconquassati non valgono quanto due foto a confronto

Guglielma Vaccaro ha detto...

antrag ha detto...

Mille DNA sconquassati non valgono quanto due foto a confronto

prova a metterci la faccia e a dirlo in Tribunale, vediamo cosa ti rispondono.

Qualcuno ha interpellato la difesa a tal proposito? La Gino? Capra? Dai, voglio sapere se tutte le ipotesi qui esplorate sono state portate a conoscenza degli avvocati, se e come hanno risposto.
Hanno letto qui? Non mi sembra che abbiano preso qualche spunto...

Anonimo ha detto...

Ma anche tu Googly, non avevi già fatto fagotto? Segno che ci vuoi bene nonostante tutto.

Vanna ha detto...

Antrag: "In un paese purtroppo così perché meravigliarsi delle ipotesi che si fanno in questo blog?"
Hai ragione, non solo non bisogna meravigliarsi, ma di certo non si suscitano le risate, anzi ne viene fuori una grande amarezza di come si gestisce il paese a vari livelli, vedi i territori bloccati dalla neve.
Quando nevica a Roma, la capitale si blocca.
Quando nevica a New york si va a lavorare.
Tutti i link che vengono postati, tutto quello che è venuto fuori, sono documenti che raccontano spreco di energie, di materiali, di intelligenze, di mandati morali ad eseguire il proprio lavoro in tutti i campi, ma la sicurezza e la chiarezza difettano di qualcosa, difettano di organizzazione a monte.


Vanna ha detto...

Che le cicale cantino,
noi siamo le formiche.
Se qualcuno se ne va,
qualcun altro resta.
Embè?

Anonimo ha detto...

Per favore, almeno tu rimani Gugly, son sicuro che saprai ben rappresentare i transfughi e parlare anche per loro con cognizione di causa, in fondo siete come culo e camicia.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Qualcuno si è irritato a tal punto da non riuscire a mettere uno straccio di nick?
P.s. con una frase sola oltre a me è stata insultata un sacco di gente che non ha precisamente le mie stesse idee, avanti così.
Siete troppo divertenti.
Qualcuno è andato in giro a curiosare su di me a quanto vedo...vecchia storia.

Dudu' ha detto...

Paolo A
"..Chi è la donna delle nelle due foto:
http://imgur.com/a/SWyyC
http://imgur.com/a/oBgkM "

Dovrebbe essere la sorella di Giovanni Bossetti. La loro madre dovrebbe essere deceduta giovane,nessuno ha mai scritto chi fosse, poi persero anche il padre, mi sembra di ricordare fossero stati accuditi da una zia, ma non sono sicura,oltrettutto non trovo ora la fonte.

Vincenzo Bigoni, dichiarò Ester Arzuffi, si era invaghito di lei in gioventù.

Ester A. : " «si era invaghito – ha buttato lì - di una ragazza che poi è la sorella di mio marito»"

http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/14_giugno_19/gli-amanti-colf-quel-puzzle-dna-a305dc56-f774-11e3-8b47-5fd177f63c37.shtml

Paolo A ha detto...

Dudù esatto, si tratta di Piera Bossetti, una delle sorelle di Giovanni Bossetti.

Sapessi per quanto tempo ho cercato il video di Matrix, quando vidi il filmato della sorella mi sono venuti i primi dubbi sulla paternità.

Matrix del 19/06/2014, dopo il minuto 30 circa.

Dudu' ha detto...

Grazie Paolo A,
Non riuscivo ricordare il nome,era Piera.
Non fù il Bigoni indicare Ester.
Fù Negroni che andò dal mar.Moscerino.
L'avevo pure letto tanto tempo fà.

In una intervista, l'Arzuffi parlò di un aborto prima dei gemelli.

In motivaz c'è un passo che non capivo,viene scritto che non si può sapere se ebbe un figlio dal Guerinoni prima dei gemelli e se fù abbandonato o cosa.

Il Negroni disse che andarono via dalla Val Seriana dopo avere partorito, non viene detto nell'articolo l'abbiano confermato altri.

http://www.gossipday.it/yara-gambirasio-antonio-negroni-ha-dato-la-svolta-alle-indagini/

Dudu' ha detto...

L'orfanotrofio
di Clusone venne controllato scrissero, scrissero anche che sparirono i registri, in ogni caso riportarono che l'istituto in quegli anni accoglieva bimbi di età superiore ai 5 anni.

antrag ha detto...

... blog sequestrato ?

Guglielma Vaccaro ha detto...

Gente esasperata?

Vanna ha detto...

Antrag buongiorno: perché "blog sequestrato?"
Perché siamo rimasti in pochi?
O è proprio così?
Chi lo avrebbe sequestrato?
Se fosse così, il sequestro è generalizzato, infatti andando in rete ho trovato persone che scrivono anche qui con lo stesso "stile", ho trovato che spesso sono stati chiusi o ammanettati i commenti SOLO e proprio sul caso Y e B.
Chissà perché dà tanto fastidio disquisire sul mistero nascosto nella loro storia, non personale ma magari anche familiare!
Lavorare sul DNA è importante ma tralasciarne alcuni elementi ed evidenziarne solo altri può significare molte cose.

Ivana ha detto...

OK, TommyS., grazie
I risultati numerici dei calcoli (veloci) mi risultano approssimati e ritengo, quindi, che i dati stessi siano tali, ma, come giustamente hai detto, tali dati sono ininfluenti per il tema che stiamo trattando.
Sulla questione della mancanza di certezza sul DNA mitocondriale, sono sempre stata d’accordo.

Gilberto ha detto...

Cara Vanna
Quello della paternità è un vero test di psicologia sociale. Quando è grande il coinvolgimento riguardo ad aspetti interpersonali e alle credenze... scatta il rifiuto di poter essere caduti in un autoinganno. Gli atteggiamenti aggressivi segnalano resistenze e difficoltà a integrare punti di vista diversi, anche solo a discuterne, perché considerati pericolosi non sul piano cognitivo ma emotivo. E' evidente che il caso Bossetti, al di là della sua specificità e per via del coinvolgimento emozionale del target, ha suscitato prese di posizione dove emergono elementi inconsci e fantasmatici che fanno da innesco a una sorta di caccia alle streghe... Chi la pensa in modo diverso o anche solo propone scenari alternativi è considerato cattivo e malefico.

Ivana ha detto...

Fermo restando che la libertà di opinione è indiscutibile (e da rispettare!), non posso, però, escludere che il motivo di una determinata insistenza potrebbe essere:
o la provocazione (ci si ostina a negare l’evidenza per vedere fino a che punto può arrivare la forza dell’indottrinamento in rete?);
o la completa mancanza di fiducia nell’operato della Difesa (che non ha saputo evitare il carcere al proprio assistito, quando sarebbe stata sufficiente, in tempi brevi, la dimostrazione scientifica di quanto sostenuto, ma non in aula processuale, dalla signora Arzuffi).
Si crede in un complotto in cui anche la Difesa potrebbe essere complice (dal momento che non l’avrebbe ancora denunciato)?

antrag ha detto...

Ivana i tuoi sono commenti liquidatori della questione paternità.

antrag ha detto...

Vanna, gli interventi non si succedevano con la solita frequenza media e ho pensato ad un sequestro, a dei sigilli messi al blog da Qualcunoooo...

Guglielma Vaccaro ha detto...

antrag i tuoi fanno acqua da tutte le parti...

antrag ha detto...

Acqua? Speravo che facessero vino...

Gilberto ha detto...

Ivana
Fingi di non capire. Ti è già stato spiegato più volte che anche se si fosse dimostrata la paternità del padre legale l'esito per Bossetti non sarebbe stato diverso. Probabilmente - la mia è una ipotesi - la difesa ha una sua strategia e ha ritenuto per il momento di tener coperte le sue carte, da scoprire quando le sarà davvero consentito di esercitare il suo mandato. In ogni caso qui nel blog non sono il solo a ritenere che quello della paternità è un punto chiave.

Ivana ha detto...

Gilberto, non fingo e sono sempre me stessa.
Se si insiste su spiegazioni che non mi convincono, continuo a ribadire il mio punto di vista.
Mai sono stata d’accordo sul fatto che sarebbe stata ininfluente la dimostrazione della paternità legale : ho sempre ritenuto che se la Difesa avesse dimostrato la paternità del padre legale, ecco che sarebbe crollato tutto il castello dell’avvenuta ricerca scientifica e araldica del “figlio illegittimo”, della “ricostruita famiglia formata da G. B. Guerinoni e Ester Arzuffi” e Bossetti sarebbe stato scarcerato.
Se la Difesa avesse avuto determinate carte in mano, le avrebbe scoperte volentieri, al più presto, perché fosse scarcerato il proprio assistito.

Guglielma Vaccaro ha detto...

"la difesa ha una sua strategia e ha ritenuto per il momento di tener coperte le sue carte, da scoprire quando le sarà davvero consentito di esercitare il suo mandato"...

la perla del giorno: alla difesa non è stato consentito di esercitare il mandato? Davvero? E come mai non abbiamo visto e/o sentito parlare di denunce, esposti al CMS, gente che protesta e/o si incatena davanti al Ministero della Giustizia?

Questo spazio è diventato una fucina di interventi comici, ogni volta c'è da sbellicarsi.

Guglielma Vaccaro ha detto...

e.c. ovviamente CSM, consiglio superiore della Magistratura, deputato a verificare la correttezza dei comportamenti dei magistrati...la difesa è stata ostacolata dalla Procura? Ok, dove sono le contromisure a parte le proteste su Facebook? Non mi risulta che gli esposti ad oggi si possano formalizzare via social...

magica ha detto...

gugli
tutto sta nel fantomatico D.N.A
. se non è stata valutata, e presa in considerazione la mancanza del mitocondriale , l'indizop nel quale i difensori si stanno battendo per difendere il loro cliente ,
. chi sta sopra di tutti per giudicare , da' per buona la possibiliata' che la traccia trovata sugli slip della ragazzina, siano gli elementi che danno la colpevolezza .percui stanno aspettando che le difese facciano le loro controprove . posso pensarla cosi' ?

Guglielma Vaccaro ha detto...

Ognuno può pensarla come vuole, a patto che:

- vengano offerte pezze giustificative;
-elementi concreti:
- si scriva in modo comprensibile

Sarebbe bello anche metterci la faccia vista la veemenza di certe difese, tuttavia Gilbertino oramai mi ignora, evidentemente si sente più forte solo con Ivana e attacca solo lei...

magica ha detto...

Chi la pensa in modo diverso o anche solo propone scenari alternativi è considerato cattivo e malefico.
frase scitta da gilberto ,che condivido in pieno.
--------------------------------------------------------
mi sovvengono commenti che leggevo e partecipavo su un forum di intopic . le frasi che si leggevano erano offensive contornate a cattiverie indicibili . ma eravamo alcuni che trovavno gli indizi assai strani , senza la logica .
ma le riposte verso i commenti scritti da me e altre persone erano quasi dello stesso livello usato per i colpevoli (eravamo cattivi e malefici , personaggi squallidi .un'altra che scriveva fu quasi colpevolizzata di pedofilia perchè si intratteneva a parlare con una ragazzina , ROBA DA MATTTI!!
un giorno mi sbagliai e scrissi la parola ROMA , apriti cielo , ero la sorella di sabrina misseri. e giu' parolacce verso questa sorella ,grassona . siccome mi piaceva l'argomento continuavo a leggere, e a volte scrivevo le mie considerazioni . ma alla fine ebbi un calo delle difese e dovetti andarmene da quel blog . e non ne volli piu' nemmeno sentir nominare .. un forum terribile scritto da personacce ignoranti ,(MALEFICHE E CATTIVE: loro)

Ivana ha detto...

Gugly, non credo che Gilberto si senta “più forte” rispetto a me; credo, invece, che sia consapevole del fatto che io non mi scompongo e, soprattutto, che evito accuratamente di attaccare e di offendere l'interlocutore.


Mi sembra che il potere investigativo della Difesa possa giungere PERFINO a eseguire, di nascosto, un test di identificazione genetica in assenza del consenso della persona interessata, dal momento che è sufficiente che si segua il criterio della “indispensabilità”, per cui credo che la Difesa di Bossetti abbia avuto tempo e modi per effettuare le proprie indagini difensive.
Giustamente la Difesa non tiene in considerazione il risultato del test di paternità, in quanto non ha dato il risultato sperato, MA ci sono, COMUNQUE, altre considerazioni (che ritiene importanti) su cui certamente insisterà.
Ritengo che lo scopo della Difesa sarà quello di riuscire a declassare a indizio probabilistico quel determinato profilo genetico nucleare e di convincere i giudici a considerare il non ritrovamento del DNA mitocondriale di Bossetti come un elemento, di cui tenere conto, a favore dell’imputato.

antrag ha detto...

Perché l'accusa ha introdotto la questione paternità se riteneva che la comparazione tra il DNA del condannato e quello della traccia biologica fosse stata fatta a regola d'arte e fosse risultata inconfutabile?

Chi dunque ha cominciato a parlare di "castronerie", carissime Ivana e Gugly?

antrag ha detto...

L'accusa avrebbe dovuto secretare ricerche araldiche e inciuci di paese e insistere solo sull'esattezza e la ripetibilità della prova "scientifica", se fosse stata davvero "granitica".

antrag ha detto...

Di fronte a un comportamento dell'amministrazione così "strano", per decidere del carcere a vita di una persona, un altro cittadino ha il diritto di intravvedere una deriva giudiziaria e può fare ipotesi.

Si parla di complotto, imbroglio, esito di decisioni scoordinate, poteri nascosti o sistemi criminali che forniscono capri espiatori ... tutto questo può essere frutto della sensibilità e della cultura del singolo.

Restano i sospetti che giustizia non sta per essere fatta.

Guglielma Vaccaro ha detto...

antrag ha detto...

Perché l'accusa ha introdotto la questione paternità se riteneva che la comparazione tra il DNA del condannato e quello della traccia biologica fosse stata fatta a regola d'arte e fosse risultata inconfutabile?


@antrag, stai scrivendo a casaccio, sei uno straordinario talento comico!L'accusa ha usato la questione paternità PRIMA di arrivare a Bossetti, dopo il fermo hanno solo verificato che tutto corrispondesse e poi ha avuto valore solo la corrispondenza con il DNA di Ignoto1.

@Ivana, secondo me la difesa non ha niente in mano e nell'appello agirà come in primo grado, tanto parlare, tante polemiche e pochi fatti.

antrag ha detto...

Guglielma! Esiste il segreto istruttorio! Garantito dalla Costituzione!
E che non è una cosa comica.

Bruno ha detto...

@Gugly - premetto che non ho mai fatto male a nessuno e tanto meno mai fatto cose illecite. C'è una cosa che mi consola se per sbaglio, (ovviamente per sbaglio) se dovessi finire nelle patrie galere, mi conforta che ci sono persone come chi scrive in questo blog che si porranno tanti quesiti
e non grideranno subito contro l'accusato andando contro i mass media prezzolati. E' da tanto tempo che volevo scriverti questa considerazione anche rispettando il tuo pensiero diverso dal mio, ma sono fiero di sapere che in questo blog vi è il garantismo, e ringrazio quanti hanno preso posizione diversa da chi si accanisce contro un imputato per ragione presa, in questo caso il Bossetti.
Per quanto riguarda la paternità di Guerinoni - Bossetti credo che Denti e difesa daranno filo da torcere all'accusa con elementi nuovi ed eclatanti. @Gilberto riguardo alla supposta paternità non sei solo che la pensa come te. Aspettiamo fiduciosi.

Guglielma Vaccaro ha detto...

@Bruno mi dispiace deluderti ma qui dentro il garantismo vale solo per i casi mediatici, dei tanti poveracci anonimi che subiscono le storture della giustizia ogni giorno alla maggiora parte delle persone che scrivono qui dentro non interessa nulla, altrimenti non scriverebbero straordinarie perle comiche come antrag che prende parole a casaccio e le mette insieme in una frase.

P.s. il segreto istruttorio esiste ed è violato, ma in questo caso col tuo ragionamento sulla paternità non c'entra un tubo.

anrag ha detto...

I giudici popolari possono essere subornati dalle continue violazioni del segreto istruttorio.

Guglielma Vaccaro ha detto...

antrag, fermati prima che il ridicolo ti travolga del tutto...

antrag ha detto...

Gugly non ti preoccupa tanto che il ridicolo mi travolga ma che non mi fermi.

antrag ha detto...

Appari come un'operatrice ecologica addetta ad imbiancare i muri dipinti da un writer, senza riuscirci peraltro...

Guglielma Vaccaro ha detto...

Veramente mi diverto a leggere strafalcioni davvero esilaranti, poi ogni tanto mi assale un moto di pietà...devo piantarla e ridere e basta? Ok.

Paolo A ha detto...

Premetto che se Guerinoni è il vero padre biologico di Massimo Bossetti rende più comprensibile la vicenda toccata in sorte a quest'ultimo, per me comunque la questione non è conclusa.

Però quello che dico con certezza assoluta è che Ignoto1 non è figlio di Ester Arzuffi, non solo perché nella traccia non c'è il suo DNA mitocondriale, non solo perché sul corpo non ci sono peli e capelli del figlio, ma essenzialmente perché nel 2012 venne chiamata per un prelievo e dalle analisi non ci fu match con il DNA di Ignoto1.

Il problema è che queste analisi sono state fatte dalla Polizia e non sono mai state inserite nel fascicolo, la difesa ha chiesto sempre il deposito di queste analisi, ma la Procura si è opposta e la Corte non l'ha ritenuto necessario.

Quando la pista Guerinoni si era esaurita, non riuscendo a trovare un Guerinoni legittimo che avesse le caratteristiche genetiche ricercate, anche se su Pierpaolo Guerinoni andrebbe fatto un discorso a parte, gli inquirenti decisero che andava cercata la madre di Ignoto1 attraverso uno screening delle donne con determinate caratteristiche, come la provenienza da una determinata zona della bergamasca.

Tra le donne chiamate vi era anche Ester Arzuffi, il suo DNA venne prelevato dalla Polizia e inviato per l'analisi della parte nucleare alla polizia scientifica e per quello mitocondriale all'università di Tor Vergata; conosciamo tutti gli esiti di quelle analisi: negativi, il DNA di Ester Arzuffi non ha matchato con Ignoto1.

So già che qualcuno dirà che il DNA nucleare di Ester Arzuffi non è mai stato analizzato per la parte nucleare, ma il documento che ho indicato diverse volte, l'informativa sul DNA della Questura di Bergamo alla Procura, è abbastanza chiaro: in prima istanza le analisi del nucleare andavano fatte dalla polizia scientifica, mentre per la parte mitocondriale da Tor Vergata.

Il mistero per me rimane come dei professionisti affermati poi si siano prestati a questo gioco sporco, genetisti che prestano il loro lavoro all'interno di università prestigiose, forse, è la mia ipotesi, c'entra qualcosa Hacking Team, ma è un'ipotesi, forse sono stati ingannati, ma che ci sia qualcosa che non torna in questa vicenda, lo si capisce dal fatto che hanno rifiutato qualsiasi analisi fatta con la partecipazione della difesa.







Anonimo ha detto...

Mah. E anche Boh.
Capisco il garantismo, giusto e dovuto. Non comprendo la diatriba sulla paternità: assodata che sia l’identità fra Ignoto 1 e B., attraverso reiterati
Esami del DNA, effettivamente il mitocondriale poco può dire. L’assenza dello stesso, identifica un artefatto. Poco ci piove.
Il DNA di B. è stato nuovamente analizzato dopo l’arresto, l’identità del DNA di B. con Ignoto 1, ultraprovata, ma se il DNA di Ignoto1
È un artefatto, abbiamo solo dimostrato l’identità del dna di B. con il suo stesso DNA. Il resto, importa poco. Piuttosto, importa
L’uccisione di una bimba, uccisione per cui non sussiste movente, tempistica, descrizione. Qui, la difesa avrebbe dovuto giocare
La sua partita….ma hanno deciso di non depositare perizie. Chissà perché.
La detenzione di Bossetti , fin dall’inizio, è stata contemporanea alla detenzione dei Locatelli, i falsi (semmai voluti) filmati divulgati ovunque per mesi, e di
passaggi di Strani Iveco, e di interrogatori, e di colloqui in carcere dovrebbero dirci e parlarci di quanto la Procura sa, e di quanto fosse importante farlo parlare.
Chi crede al Mostro, sbaglia: quello non è l’assassino, semmai il “Palo”, e non parlerà mai e poi mai, perché, oltre ad essere dotato
Di un assurdo cretinismo e di un Q.I. che neanche il mio cane, è un codardo. Questo è l’errore: aver usato metodi non “ufficiali” e non
Esponibili a processo,e il teorema “Zornitta”. Questo non è un caso a sé stante, si tratta di uno “Spin Off”. Brutta la gestione della Procura,
pessime le scelte della difesa. Io avrei messo in sicurezza la famiglia e Lui, esattamente il contrario di quanto è stato fatto…tanto che
mi chiedo perché. E, per cortesia, identifichiamo cosa intendiamo per "Innocente". Qui, abbiamo idee molto diverse. E non tiratemi fuori Annika, che fra basico\acido , mosche e isotopi, articoletti in rete comuni e non a pagamento, i detti e non detti, e varie furbizie ne ha dette q:b.



Nemo

TommyS. ha detto...

Nemo

Complimenti!

Un colpo al cerchio del garantismo ed uno alla botte del colpevolismo.

Mi sembra che il tuo intervento sia tipico di chi pensa sempre che l'accusa abbia delle carte nascoste che non può rivelare perché altrimenti non avrebbe arrestato e perseguito una persona innocente. Perché tutto sommato forse sono dei "cattivi" ma lo fanno a fin di giustizia. Nuovamente complimenti!

Se concludi che il DNA di Ignoto1 sia un artefatto, spiegami cosa resta tra la "collinetta" o "dosso" di indizi raffazzonati e volutamente costruiti con una deprecabile campagna mediatica.

Che Bossetti sia una persona semplice, come forse la stragrande maggioranza degli italiani, è un dato di fatto. Ma che sia dotato di un assurdo cretinismo e di un Q.I. che neanche il tuo cane e che sia un codardo sono tue valutazioni estremamente soggettive in nessun modo basate su dati condivisibili. La teoria poi del "Palo" è davvero assurda.

O quel DNA fantascientifico è veramente di Bossetti ed è stato depositato al momento del delitto, ma anche in seguito, in modo naturale o Bossetti è totalmente estraneo al delitto. Tertium non datur, come piacerebbe dire ad alcuni commentatori di questo blog.

Vanna ha detto...

I territori dell’ insulso.

Antrag, Gilberto,Bruno, Magica, Paolo A condivido tutte le vostre perplessità.
Condivido le vostre riflessioni, in particolare con quanta eleganza, logica garbata e intelligente ironia le riaffermiate in ogni momento.
Al contrario trovo assolutamente inadeguate le risposte che vengono date, le elenco:
- antrag i tuoi fanno acqua da tutte le parti
- la perla del giorno: alla difesa non è stato consentito di esercitare il mandato?
( difatti la perla vive nell’ostrica in acqua… )
- Ognuno può pensarla come vuole,( era ora! ma…) a patto che:
(elenco di ordini dissennati oltre che ineducati):
* vengano offerte pezze giustificative; ( altro che pezze abbiamo messo, abbiamo steso intere tappezzerie,
* ricamato merletti sopraffini )
* elementi concreti ( i nostri elementi erano molto concreti e li abbiamo utilizzati per liberare, per condannare invece hanno raccontato il Mito del pedofilo assassino cornuto e figlio di cornuti, senza rispetto.)
* si scriva in modo comprensibile.
Non ci mancano stile, concretezza e logica di esposizione
Ma non finisce qui!
Ci esorta a mettere la foto tessera, si lamenta che Little Gilbert la ignora e risponde solo a Ivana perché lei è più debole e lui l’attacca.
Antrag risponde impeccabilmente ma:….scrive a casaccio, ha solo uno straordinario talento comico.
(si ricomincia con le risate)
Bruno con tatto, parla del garantismo che c’è in questo luogo ed aggiunge che la pensa come Gilberto ed anche io la penso come loro.
Gli risponde saltando la cavallina: il garantismo “vale solo per i casi mediatici, dei tanti poveracci anonimi che subiscono le storture della giustizia ogni giorno alla maggiora parte delle persone che scrivono qui dentro non interessa nulla, altrimenti non scriverebbero straordinarie perle comiche come antrag che prende parole a casaccio e le mette insieme in una frase.
P.s. il segreto istruttorio esiste ed è violato, ma in questo caso col tuo ragionamento sulla paternità non c'entra un tubo.”
( Spiegazione confusa sul garantismo dei poveracci, manco B. fosse ricco! Continua poi con scarsa fantasia a pescare nel già detto perché recupera le perle, le comiche, parole a casaccio ( le sue eh… da Treccani ) la paternità non c’entra!
antrag, deve fermarsi prima di essere travolto dal ridicolo.
Antrag imperterrito ed acuto risponde che lei non è capace manco a imbiancare muri imbrattati!
Lei risponde che ha pietà dei nostri strafalcioni esilaranti.
Sono stupita dalla insulsaggine espositiva, sa solo accusare gli altri senza argomentare con serietà, è sicuro che esercita l’avvocatura?

Anonimo ha detto...

Guglielma Vaccaro è un AVVOCATO valente ed apprezzato, non solo nella sua città.
Vi sia di regola!
N.B.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Lascia perdere, tanto non crederanno mai a quello che dico; nel dubbio chiedete conferma anche ad altri legali terzi, così vi togliete il dubbio della parzialità.

Anonimo ha detto...

E credi non lo abbiano già fatto? Sanno bene che la sorte di Bossetti è segnata, ma si predilige il contraltare delle oche del Campidoglio, con fette di prosciutto sugli occhi ed ammantate di "finto" garantismo!

Dudu' ha detto...

Nemo ha scritto:
" ..L’assenza dello stesso, identifica un artefatto. Poco ci piove.
Il DNA di B. è stato nuovamente analizzato dopo l’arresto, l’identità del DNA di B. con Ignoto 1, ultraprovata, ma se il DNA di Ignoto1
È un artefatto, abbiamo solo dimostrato l’identità del dna di B. con il suo stesso DNA. Il resto, importa poco..."


Di quel "ultraprovato" in motivazione non vengono riportato gli esiti se non una generica "conferma".
Mi chiedo perchè; la Bertoja ha accolto di non utilizzare gli esiti sul boccaglio.
La cosa strana è che poi in motivaz si faccia rif. solo a quelli del boccaglio.
Sembra che a nulla sia servita la contestazione della difesa, e meno ancora la scelta dei giudici/Bertoja lasciare fuori quell'esame dal processo.

Se fosse "un zornita 2", escluderebbe qualsiasi coinvolgimento del Bossetti, dimostrerebbe che lui non ha lasciato nulla sulla scena del crimine, ma aleggiavano dei sospetti, o ancora,l'indicazione del Negroni nella soluzione del caso. Peccato che invece di lavorare in silenzio e con "giudizio" tutto quello che seguì fù solo distruggere l'immagine di tre generazioni.
A cosa serviva rendere pubblico non fosse figlio di suo padre, di chi fosse figlia Laura, o ancora Fabio? A cosa è servito fare vedere il suo arresto in pompa magna...(se nel mio posto di lavoro arrivassero 40 poliziotti,minimo mi allarmerei pensando è successo qualcosa di grave, non starei guardare, ma questo è un processo alle intenzioni?)

I sospetti della procura, possa essere Bossetti il colpevole,non avendo con altre indagini trovato prove a suo carico (contatti con altre persone sospette o sospettabili,etc.) rivelerebbe la sua totale estraneità,anche come "palo".
Si deve condannare con le prove o si incarcera per 30anni un uomo con i sospetti?
Decidiamoci, si applica la legge, o si accetta il processo alle intenzioni?

Ma se le indagini non sono imparziali(ipotesi zornita), ma lo vogliono ad ogni costo colpevole, cosa rimane a condannarlo, in via pratica ?

Una ipotesi non suffragata da prove?

(Ma è Gugly l'argomento da trattare o Bossetti?)

TommyS. ha detto...

N.B.

Guglielma Vaccaro è un AVVOCATO valente ed apprezzato, non solo nella sua città.
Vi sia di regola!


Ora sono davvero rincuorato, grazie.

_______________________

Dudù

(Ma è Gugly l'argomento da trattare o Bossetti?)

Assolutamente no. Per me può tenersi alla larga da questo blog, come più volta da lei promesso, così come commentare quotidianamente. Quando lo fa non posso però trattenermi dal domandarmene i motivi, visto che oltre ai suoi diuturni mantra non ha mai voluto entrare nel merito della discussione opponendo confutazioni motivate a quanto sostenuto e ragionato dagli altri commentatori.

Spero di non aver utilizzato termini offensivi nei suoi confronti anche se non ho ben capito quale sia la sottile linea di confine tra considerazioni innocue e percepite offese.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Merito della discussione????? Per voi è tutto sbagliato a priori attraverso l'elaborazione di tesi che mai sono entrate in aula...
Lo so che fa male ma la verità è che LA DIFESA NON HA CONFUTATO QUANTO DOVEVA CONFUTARE, da qui la condanna.
Potete invocare anche il dio del mitocondriale ma se una teoria non viene portata a processo semplicemente non esiste.
Il mitocondriale nel processo di primo grado non è stato affrontato se non a spizzichi e bocconi e comunque non in maniera compiuta e formalizzata (vedi il mancato deposito delle perizie).
Lo stesso valga per la proposizione di un'alibi e la confutazione del dna nucleare e della paternità.

Non sono entrata nel merito della discussione? Nemmeno chi mi accusa perchè di parla di elementi extra processuali.

Dudu' ha detto...

Gugly
Il fatto ci siano elementi non ben chiariti nel processo, se ci sono, perchè mi sembra dubiti esistano, ma sia più un pour parler del blog,sarebbe secondo te una ostinazione dei soggetti che qui scrivono. Va bene, ne prendiamo atto.
Il processo ha chiarito tutto, la difesa non ha fatto un cavolo,si è limitata limarsi le unghie, e tu hai perfettamente ragione. Va bene cosi.
Direi insulso siano in attesa di appello, che ci vanno a fare.. forse darsi lo smalto. O forse hanno tanti soldi da sprecare, di certo il Bossetti è stato dimostrato che con il suo autosiluro invogliò la tredicenne farci un giretto e la paracadutò a Chignolo, fine della storia.
Il resto sono chiacchere difensive che manco sono entrate nel processo.

Direi non fà 'na piega.

antrag ha detto...

Rassicuro gugly.
Io non sono avvocato e in termini professionale da me non deve temere alcuna concorrenza.

Nautilina ha detto...

Nemo ha detto...

Mah. E anche Boh.
Capisco il garantismo, giusto e dovuto. Non comprendo la diatriba sulla paternità: assodata che sia l’identità fra Ignoto 1 e B., attraverso reiterati esami del DNA, effettivamente il mitocondriale poco può dire. L’assenza dello stesso, identifica un artefatto. Poco ci piove.
Il DNA di B. è stato nuovamente analizzato dopo l’arresto, l’identità del DNA di B. con Ignoto 1, ultraprovata, ma se il DNA di Ignoto1 è un artefatto, abbiamo solo dimostrato l’identità del dna di B. con il suo stesso DNA. Il resto, importa poco.


Hai citato due argomenti importanti su cui mi soffermo a riflettere.

Ecco, sulla paternità reale di Bossetti ogni tanto ho dei dubbi, specie quando guardo certe fotografie come quelle postate da Paolo A.
E' vero che comunque in altre foto del Bossetti la somiglianza si nota meno.
Poi potrei fare una lista lunga un metro di figli (sicuramente legittimi) che non somigliano quasi per niente al padre, magari perché hanno i tratti di un nonno o di uno zio o anche di più parenti incrociati di entrambi i genitori.
Certo è un po' più difficile riscontrare somiglianze tra un figlio illegittimo e il padre non biologico...a meno che quest'ultimo e il padre naturale non siano parenti fra loro. E in piccoli paesi di montagna non si può neanche escluderlo.

Se non fosse che ricordo benissimo, anni addietro, l'avvocato Salvagni definire la questione paternità "ininfluente".
Il giornalista che lo intervistava non capì e rimase meravigliato, replicando: "Ma come ininfluente, avvocato, se Bossetti non è figlio di Guerinoni non può essere lui il colpevole!" o qualcosa del genere.
Evidentemente dietro quella risposta laconica e sibillina c'era un ragionamento, va' a vedere quale.
Prima la interpretavo così: Bossetti è figlio di Guerinoni, e allora? Non conta questo, ma provare com'è finito il suo DNA su Yara.
Ora chissà. Dovesse valere il discorso di Gilberto, sarebbe tutta un'altra storia.

L'assenza del mitocondriale indica un artefatto, tu stesso lo ammetti. Ma intanto si ha paura a dirlo.
E come dimostrarlo senza far tremare le mura del tribunale, scuotendone pure le fondamenta? Questo è il non piccolo problema.
Perché parlarne fra noi e nel salotto di casa è un discorso, ma annunciare in prima pagina che si può fare un imbroglio del genere col DNA di un qualunque cittadino gabbando gli inquirenti (e bada che sto parlando di un dolo eventualmente commesso da criminali, non di altro) sarebbe devastante per l'immagine della giustizia.
Non ci sono precedenti nei processi italiani, almeno credo...anche perché siamo un po' agli albori per quanto riguarda l'uso delle prove genetiche.
Un éscamotage provvidenziale sarebbe tirare in ballo l'inquinamento dei reperti, fra l'altro possibilissima da quel poco che si è visto e saputo sulla catena di custodia, poco affidabile già dal campo di Chignolo.
Oppure (miracolo) dovrebbero trovare prove concrete contro qualcun altro, per cui alla fine quel DNA risulterebbe per forza di cose uno sbaglio, un trasferimento secondario o un banale inquinamento dei reperti.

Nautilina ha detto...

Carmelo Falce,
se stai leggendo ti ringrazio per le belle parole. Sbagli se ti fai da parte, però, perché a mio avviso dalla critica onestamente fatta, senza sarcasmi e stilettate, nasce sempre qualcosa di buono. Prima o poi.

Quanto a me, continuerò a pensare con la mia testa come ho sempre fatto, sperando se possibile di non urtare la suscettibilità di nessuno. Lo so che è una causa difficile, mai come quella di Bossetti comunque!
Ciao.

Paolo A ha detto...

L'ho già scritto ma lo ripeto: qualcosa ha spinto i genetisti dell'accusa e della parte civile ad abbracciare la tesi di Bossetti colpevole a tutti i costi e secondo me è un motivo extra-genetico.

Che poi questo qualcosa sia fondato o meno, oppure vero o meno è un altro discorso, però non possiamo fare finta di nulla e pensare di liquidare qualsiasi ipotesi di un coinvolgimento di Bossetti una fantasia, non tanto perché creda che Bossetti sia realmente coinvolto, ma perché nella mente di alcuni dei protagonisti si sia fatto largo la convinzione che Bossetti sia effettivamente coinvolto.

Questo discorso vale soprattutto per la parte civile, ma penso anche per alcuni genetisti dell'accusa, in particolare Previderé; cosa è che fa abbracciare la tesi di un Bossetti coinvolto a questi genetisti quando in realtà la prova genetica è così traballante, per esempio Previderé quando si accorse che nella traccia genetica non c'era il DNA mitocondriale di Bossetti ma uno attribuibile a un soggetto ignoto, cosa avrà pensato: niente mitocondriale niente colpevolezza e quindi cosa l'ha convinto del contrario?

A questo punto ho cercato di dare una possibile spiegazione a questo mistero e l'unica spiegazione che mi pare possibile è che qualcuno ha "convinto" genetisti dell'accusa e della parte civile, che Bossetti sia coinvolto e che ci sono delle prove che però non possono essere portate a processo ma che dimostrano in maniera inconfutabile la sua partecipazione.

Per farmi capire bene faccio un'ipotesi: supponiamo che il genetista in questione dica all'accusa che nella traccia non c'è il mitocondriale dell'accusato e che quindi è molto probabile che il DNA nucleare appartenga ad un altro soggetto, che dubbi erano già emersi durante l'esame del DNA della madre e che quindi il soggetto non è quello che ha rilasciato la traccia sui vestiti, oppure più semplicemente, vista la discordanza dei risultati, vorrebbe rifare da zero tutte le analisi.

A questo punto l'accusa espone la sua posizione e dice che sapeva che la traccia non è del soggetto, che si tratta di un "errore" e che questo ha inficiato tutte la ricerca, ma sanno per certo che l'accusato è sicuramente coinvolto nel rapimento, che le prove ci sono ma che serve tenerlo dentro con la collaborazione di tutti, in quanto sanno che lui è l'anello debole e che se adeguatamente pressato parlerà e dirà chi tutto è coinvolto nel rapimento ed allora la questione genetica verrà messa nel dimenticatoio.

Per quanto riguarda la parte civile non c'è voluto molto per convincerla pur essendoci delle riserve da parte di Portera, in quanto comunque i genitori avevano parlato di un rapimento e di una custodia della figlia; vi ricordate le parole del padre dopo pochi giorni la scomparsa che parlava di "aprire quel cancello", a chi si rivolgeva se non ai carcerieri di sua figlia.

Quindi, alcuni sanno che Bossetti non è Ignoto1 ma "sanno" che è coinvolto nel rapimento e recitano un ruolo necessario alle ragioni dell'accusa, comunque ben remunerato.

Un'ultima cosa, mi ha fatto molto pensare la divergenza tra quanto dichiarato dalla madre su quanto mangiato da Yara a pranzo e quanto trovato nel suo stomaco, mentre la madre ha parlato di pesce e piselli se non sbaglio, la Cattaneo ha trovato carne e rosmarino, ma se si trattasse di carne di pollo allora potrebbe significare che il pasto di Yara sia stato comprato in una rosticceria.








Biologo ha detto...

Ultimamente per mancanza di tempo non intervengo, di tanto in tanto però torno a leggervi e trovo le riflessioni interessanti di alcuni e le assurdità di altri.

Ad esempio se non si trattasse di un caso di omicidio ci sarebbe da ridere sulle affermazioni che caratterizzano questo ennesimo ritorno (il 5°? il 6°?) di gugly...

gugly scrive: Il mitocondriale nel processo di primo grado non è stato affrontato se non a spizzichi e bocconi e comunque non in maniera compiuta e formalizzata (vedi il mancato deposito delle perizie)

Questo è il cavallo di battaglia di gugly: rinfacciare ai periti della difesa il non aver presentato una perizia su una sequenza che non c'è...

Armiamoci di pazienza e attendiamo il momento in cui gugly ci inonderà di letteratura scientifica in cui luminari della genetica analizzano i picchi "invisibili" di elettroferogrammi di sequenze che non esistono.

Gilberto ha detto...

Scusa Paolo A ma sono tutte illazioni. Se rimaniamo ai fatti su Bossetti non hanno niente di niente salvo un Dna monco e impossibile sopravvissuto per mesi alle intemperie. Tutto il resto sono solo fantasie... Inoltre per quanto ne so nessuno ha mai visto uscire Yara da quella palestra...

Dudu' ha detto...

"..in cui luminari della genetica analizzano i picchi "invisibili" di elettroferogrammi di sequenze che non esistono."

e che l'accusa motiva alzando le braccia.. e sempre la stessa accusa ci dice che effettivamente un errore è stato fatto dissequestrando il campo il giorno dopo... pazienza..

Ma è sicuro eh.... c'era una foglia dirlo... ma che volete, purtroppo è sparita... ma siamo sicuri eh... l'erbetta stava radicata eh...volete la foto? Ma che discorsi fate... cosa dovevamo fare, fotografarla ? Dai dai, non fatemi perder tempo su.. lui l'ha uccisa, e chi sennò, quello che stava sul panettone?
Ma ti pare che l'omicida stava guardare dal panettone? Suvvia siamo seri,è stato Bossetti, e grazie al suo dna eterno che l'abbiamo scoperto, cosa credete ..
Cosa dite... manca il mitocondriale?
Bè ma quello non è mica importante sapete, e poi Yara era stata tre mesi sotto pioggia neve sole, era impossibile trovare tutto, lo dicono anche i nostri genetisti...suvvia , siamo seri !
26 cromosomi c'erano eh... 52 totali..mica balle, la genetica è scienza eh.. cosa dite... era corificata... bè è normale no, li troviamo tutti i giorni in quelle condizioni, è perchè voi non avete mai visto un cadavere, non è mica colpa nostra eh,cosa dite, manca il telefonino, l'abbiamo cercato in ogni dove.. bè ovviamente all'estero no, mica poteva essere là eh, l'hanno uccisa a Chignolo, mica in Marocco.. cosa dite.. Fickri.. ma Fickri non centra.. non è mica colpa sua se abbiamo traduttori incapaci... cosa dite.. sono consulenti.. eh, ma noi teniamo quelli fidati, gli altri li rimandiamo a casa. Non possiamo mantenerli tutti eh.
Suvvia, non siete contenti? Cosa dite...il furgone del custode.. non diciamo idiozie, l'abbiamo intercettato 15 gg e non ha mai detto che è stato lui !

Nautilina ha detto...

Paolo A,
non sei l'unico a riproporre la storia del coinvolgimento di Bossetti.
Ma non ci sono prove! Dovrebbe solo confessare; e se non l'ha fatto finora vuol dire due semplici cose, o che non c'entra oppure che non gli conviene parlare se non vuole finire in un brutto modo, lui e la sua famiglia.

Ma io non credo alla seconda ipotesi perché resta sempre da spiegare la strana mancanza del suo mitocondriale...segui il mio ragionamento e poi confuta pure quello che non ti convince: in parole povere, se Bossetti avesse maneggiato e trasportato la salma di Yara, con tutte le manovre che sono state qui ben descritte, con sacchi da aprire e opinel vari, avrebbe lasciato il suo genoma tutto intero.
Dopo tre mesi avrebbero trovato solo il suo mitocondriale e il nucleare si sarebbe degradato quasi del tutto, all'opposto di quanto invece è successo.

Idem se avesse avvicinato la ragazza con una valida scusa accompagnandola al punto prescelto dove l'attendevano i rapitori, per cui Yara avrebbe potuto captare quel DNA dal sedile del furgone o da un contatto delle mani.
Qui forse si potrebbe discutere (con un esperto) se un DNA da trasferimento può essere privo del mitocondriale, ma sarebbe ozioso perché resta sempre la stranezza di un nucleare che si conserva all'aperto per tre mesi.

Meno che meno si spiega se lo spostamento della salma fosse avvenuto in fase più avanzata, diciamo verso la fine di gennaio - primi di febbraio: in quel caso chissà, forse il ncDNA sugli indumenti interni avrebbe avuto qualche chance di conservarsi anche per una ventina di giorni, almeno quello che stava in una zona riparata e non in contatto con i fluidi corporei (ammesso che ci fosse una zona simile).

E' da tener presente che il corpo di Yara, se fosse rimasto due mesi in luogo asciutto e ricco di calce, non avrebbe subito fenomeni putrefattivi. Quelli sarebbero intercorsi dopo, una volta collocato all'aperto sul terreno umido ed esposto all'acqua.
E come dice la dottoressa Ranalletta nell'intervista a RC, la corificazione selettiva a confini netti indicherebbe che il corpo non sia rimasto sempre nello stesso posto, e nemmeno che sia stato sempre vestito come l'hanno trovato, altrimenti le due braccia sarebbero state corificate entrambe, non una sì e l'altra no.
Ripeto quello che dice lei, se ho capito bene. Scientificamente non sono in grado di obiettare, a me sembra ragionevole, poi non so.

Paolo A ha detto...

Gilberto e Nautilina


Sicuramente mi sono espresso male, io non sostengo che Bossetti sia coinvolto in qualche modo nel delitto, ho cercato di trovare una spiegazione plausibile al fatto che dei genetisti, alcuni titolari di cattedre universitari abbiano sostenuto che il DNA di Ignoto1 sia di Bossetti.

Come ho scritto, ad un DNA quantomeno particolare, nessuno dei genetisti chiamati ha sollevato un minimo dubbio, quando sappiamo che un DNA di quel tipo è impossibile in natura, vuoi per la permanenza all'aperto, vuoi per la zona degli indumenti in cui è stato ritrovato, a contatto con i liquidi putrefattivi e per la mancanza della componente mitocondriale.

Cose di cui ho già scritto è che non rinnego, però qualche domanda sul perché i genetisti abbiano assunto tale posizione mi pare che sia giusto porsela e cercare una risposta sia altrettanto giusto.

Quindi perché Previderé ha accettato di sostenere che Ignoto1 ha lo steso DNA di Bossetti, quando poi lui stesso si è accorto che oltre a quel DNA nucleare traballante, nella traccia non vi era presente il DNA mitocondriale.

E' solo una questione di denaro, oppure c'è dell'altro, o meglio, gli è stato fatto credere che c'è dell'altro?

Dudu' ha detto...

Paolo A,
Non ti eri espresso male.
Forse una lettura veloce poteva trarre in inganno.
In un certo modo, è un pò quel che mi chiedo anch'io : alcuni autori si contraddicono fra quanto avrebbero detto in aula e quanto emerso dalle indagini genetiche e non solo, in teoria sono pagati per portare risultati suffragati da studi internazionali che supportano i loro risultati.
Non si capisce come la relazione Montesino centri con il ndna di ignoto 1 se non era sperma per esempio, o quanto è affidabile una indagine da 120mila euro (120mila euro) se ci fù scambio nelle provette di vittima e potenziale carnefice, non è dato sapere chi commise l'errore e/o se lo commise.
Quanto è affidabile un kit piuttosto che un altro; perchè per spiegare un errore si comparano due kit che utilizzano cromosomi diversi..; ma potremmo chiederci perchè in una indagine genetica non si cerca di attribuire dei capelli fin da subito, o perchè dopo che si è indagato nei pronto soccorso per mesi alla ricerca del proprietario di un lembo di cute apparentemente si perdano le tracce del reperto, che qualcuno avrà pure analizzato se quel lembo era attribuito a una zona ben definita.
Misteri della scienza, o degli uomini, non è dato saperlo. Ma è curioso assai come un genetista pervenga ad un risultato,e un altro sul medesimo materiale riesca in altri riscontri (vedere caso Stasi):incapacità,leggerezza,mancanza di umiltà rispetto ai limiti che la scienza attualmente offre, o come dice un mio carissimo amico produttore di prelibatezze, si attacca il mulo dove vuole il padrone ?... ognuno scelga quel che preferisce.

Vanna ha detto...

Paolo A. se fosse come ipotizzi tu cioè una specie di "accordo" segreto per tenere dentro MGB, che sicuramente per loro dovrebbe sapere qualcosa, per costringerlo a parlare.
Non si regge questo tuo pensiero e per molti motivi.
1° Se fosse così e se LORO sapessero cosa c'è dietro e aspettano che lui parli per avere una testimonianza di nomi e fatti, la famiglia di B. è in pericolo estremo: ha tre figli e li lasciano alla fame, allo scoperto?
2° Se fosse così gli inquirenti sarebbero a conoscenza di tutto e non agiscono direttamente contro chi sanno?
3° Se fosse così gli inquirenti sarebbero complici di un segreto inconfessabile che dovrebbe confessare "il palo" e con quale credito?
Sempre dentro resterebbe o lo farebbero restare.
Personalmente ipotizzo che i diversi esperti in genetica sono tutti in buona fede, hanno analizzato ciò che è stato loro passato con sequenze pasticciate, vedi bene che non si è affondato molto su quelle analisi da far vedere, pubblicare, rifare perché è a monte che è stato costruito il percorso per inchiodare qualcuno.
Quindi chi lavora nel territorio, chi ha la possibilità di controllare i conti in banca, i telefoni, i rapporti e i traffici illeciti sa sicuramente cosa c'è dietro e se ne ha paura poiché la posta in gioco è delicata per il sistema.
Ecco perché fa comodo il dna finto di MGB.

Anonimo ha detto...

OK. Ma CHI l'avrebbe messo que dna di Bossetti in QUEL punto, la mosca?

Ivana ha detto...

Poiché la normativa di riferimento (ISO/IEC 17025) per un laboratorio di genetica forense prevede l’impegno costante, di ogni laboratorio, anche in azioni correttive e/o preventive nell’ottica del miglioramento continuo delle prestazioni, fornite e da fornire, credo che dovrebbe essere presentata formalmente, nei tempi e nei modi consentiti dal codice (insistendo sull’“aporia” del DNA mitocondriale e sulla necessità che venga rispettato il rigore scientifico), la richiesta, da parte della Difesa, del test di metilazione per le variazioni epigenetiche, nel caso esistesse ancora almeno una traccia (la 31G1 ext?) contenente DNA nucleare di Ignoto1, tale da consentire un simile test.
Se tale richiesta non dovesse essere accolta, perché non è rimasta alcuna traccia, o per eventuali altri impedimenti, a mio avviso la Corte d’Appello dovrebbe assolvere.
Se tale richiesta non venisse presentata, allora dovrei pensare che la Difesa non ha dubbi sulla natura biologica di quel determinato profilo nucleare?

antrag ha detto...

L'accoglimento del test di metilazione è un'ammissione di gravissima manchevolezza dell'accusa e del giudice terzo di primo grado; in più, il test stesso è un passaggio pericoloso perché potrebbe essere sfruttato dalla nuova corte giudicante come dirimente l'innocenza o la colpevolezza del condannato, chiudendo tutte le ipotesi di contaminazione voluta per incriminare un innocente.

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