martedì 18 ottobre 2016

Motivando la sentenza Bossetti: Alla fine la montagna partorì un topolino...



Alla fine la montagna ha partorito il topolino.

Un lungo processo di primo grado, durato un anno con decine di udienze e decine di testimoni, tecnici e non, ha prodotto una motivazione particolarmente scarna se confrontata con quelle dei processi mediatici di pari durata degli ultimi anni. Centocinquantatre pagine che dovrebbero contenere la verità su di un delitto che ha visto indagini lunghe, complesse e costose, come poche altre.

Sicuramente essa pretende di stabilire una verità giudiziaria, che questa abbia poi anche qualche parentela con quella storica è un altro discorso. D’altra parte la relativamente succinta motivazione fa quello che deve fare, e lo fa piuttosto bene una volta che si accettino gli assiomi che essa stabilisce.

In effetti quello dell’omicidio di Yara Gambirasio può essere letto e ricostruito come un caso molto semplice: non c’è alcun bisogno di elefantiache motivazioni (come per il caso Scazzi) che cuciano assieme una miriade di tempistiche e di testimonianze, alcune delle quali pure oniriche, senza il supporto di alcuna concreta prova scientifica. 

Il caso Gambirasio è semplicissimo una volta che si prenda per buono quel DNA nucleare attribuito all'imputato, che si trovi qualche giustificazione più o meno credibile (almeno in termini di probabilità) per l’assenza del relativo mitocondriale, che si aggiunga tanto per far scena, a mo’ di parco condimento, qualche elemento indiziario che senza DNA sarebbe assolutamente inutile (fibre, polveri, microsfere e ricerche sul pc) ed infine che si ignori o si trascuri con un’alzata di spalle tutto quello che stonerebbe con la facile e semplice verità giudiziaria così felicemente trovata.

Paradossalmente, però, questa è una sentenza essenzialmente onesta, almeno in un certo senso, ed è onesta perché dice una verità sostanziale: noi condanniamo perché c’è quel DNA nucleare anche se non sappiamo come sia veramente andata. Non pretendiamo di rispondere ad alcuni dubbi o di far luce su aree grigie (DNA della Brena, Hacking Team, tanto per fare qualche esempio), vi diciamo semplicemente che noi condanniamo perché c’è quel DNA.

E tutto il resto è noia.

La Corte d’Assise presieduta dalla giudice Bertoja è talmente innamorata di quel DNA nucleare da commettere addirittura quello che per me è un autentico errore giuridico, ovvero classificare tale DNA come prova diretta (non indiziaria) della colpevolezza di Bossetti.

Ma ne discuteremo dettagliatamente più avanti, come discuteremo tutto il contenuto di questa motivazione, che se non altro, rispetto a tante altre, è caratterizzata da un linguaggio abbastanza semplice, che ne facilita la lettura.

Nel corso dell’esposizione utilizzerò talvolta il nome della Presidente della Corte, Antonella Bertoja, come sinonimo della motivazione e dei giudicanti nel loro insieme.

4.580 commenti:

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Vanna ha detto...

Dudù anche le tue riflessioni sono "azzeccatissime" come pure quelle di Nautilina!

Paolo A ha detto...

Pino

Il DNA non regge in appello, è impossibile, nessuna corte nel secondo grado può condannare senza una nuova perizia super partes, che ricordo è stata rifiutata in Assise e mai effettuata durante la fase delle indagini.

Se il DNA di Ignoto1 fosse stato uguale a quello di Bossetti, sarebbe stata l'accusa a chiedere l'incidente probatorio già in fase di indagine, lo sanno che quella identificazione fa acqua da tutte le parti, lo sanno talmente bene che hanno cercato in tutti i modi di farlo confessare.

Ne vedremmo delle belle sicuramente e non è un caso che certi personaggi si siano rifatti vivi e in maniera piuttosto aggressiva.

Purtroppo secondo me le strade sono solo due, la prima è che Bossetti non esca vivo dal processo, la seconda è che il caso della morte di Yara finisca come uno dei tanti casi irrisolti, Bossetti assolto però col dubbio ma senza perizia del DNA, magari con un escamotage di tipo giuridico e i veri assassini in libertà.

Chi ha combinato questo casino sa benissimo che se si scoprisse la verità non salterebbe solo il processo contro Bossetti, ma salterebbero molti processi, alcuni dei quali già definitivi.

A quel punto per salvare le "Istituzioni" si preferirà lasciare liberi gli assassini, non individuarli, ammesso che non sappiano già chi sono, si dirà che chi ha ucciso Yara è un figlio di Giuseppe Guerinoni e che siccome era un donnaiolo impenitente, ha seminato di figli mezza bergamasca ed è impossibile rintracciarlo.



Dudu' ha detto...

Pino,
"in quel potrebbe essere contenuto un tomo sostanzioso; "

Vedo non ti è sfuggito :-)
Credo ad una serie di errori iniziali piuttosto gravi che avrebbero compromesso l'emergere della verità,il guaio è che, apparentemente(di facciata) sembrano indagini pasticciate, ma se le si osserva con distacco assumono quasi una trama ed un ordito in preparazione sul telaio,palestra e cantiere sembra non dovessero entrare nel ricamo eppure, a naso, a tutti,è parso sinistro.

Avrai notato che ultimamente non cito ignoto uno.

Sono in attesa di sviluppi,resto per ora con il dubbio non corrisponda ignoto1 a Bossetti ,ci siano delle forzature interpretative, sarebbe l'ipotesi di Capra:avrebbero preso ciò che faceva tornare i conti.

"..La risposta, forse unica e reale, non sarebbe ben custodita in quelle due ipotesi alternative che sembrano intoccabili tabù?"

In un modo o nell'altro cercheranno di uscirne con le mani pulite ?

Ma su tutto c'è l'ombra lunga della credibilità delle istituzioni e la banca dati, decisamente troppi interessi tirano i fili del burattino di turno.
Un altro dubbio che ho è che dietro al paravento ci siano alcuni soggetti delle FdO manipolare la storia,credo che Nemo dica una cosa giusta : "la mappa non é il territorio".

Dudu' ha detto...

PaoloA
Quasi quasi condivido. :-)

Dudu' ha detto...

Vanna,
Nautilina è una fonte di "spunti" investigativi, molto brava.

PINO ha detto...

PAOLO/A
Scrivevo, appunto, che in quel "hanno" usato da Dudù per indicare la possibile pluralità degli autori del reato, non vedevo come, e dove, collocare la figura del Bossetti, ed il suo presunto dna. che o sempre identificato come uno "scoglio".
Non trovo, quindi, alcuna ragione logica e chiara, che indichi il muratore come autore o complice del delitto in questione.
DUDU'
Non credo, per principio, in errori grossolani attribuibili a chi eserciti per mestiere l'investigazione e la ricerca del dolo; ma nell'intreccio di fattori diversi per natura e dipendenza, stretti da un legaccio non facile da eliminare.
Diversamente, non si spiegherebbe l'unidirezionalità investigativa e giudiziale, e la proditoria eliminazione di suggerimenti indicanti altri orizzonti.
Spero sia stato chiaro.

Nautilina ha detto...

PINO ha detto..

"...Non credo, per principio, in errori grossolani attribuibili a chi eserciti per mestiere l'investigazione e la ricerca del dolo; ma nell'intreccio di fattori diversi per natura e dipendenza, stretti da un legaccio non facile da eliminare..."

Su questo sono d'accordo.
Nella mia ipotesi, se dolo c'è stato per quanto riguarda il DNA di Ignoto 1/Bossetti, dev'essere avvenuto prima del ritrovamento di Yara e non dopo.

Ma io credo che l'ipotesi del DNA da trasferimento possa ancora reggere, perlomeno per quello di Ignoto 1/Bossetti e il dubbio salta agli occhi in particolare se lo si mette a confronto con quello perfettamente integro della maestra sul polsino.
Qualcosa stona visibilmente, anche per i non addetti ai lavori.

Anche il dubbio che Yara sia stata spostata in un secondo momento è lontano dall'essere chiarito, ma come dicevo prima da solo non risolve lo 'scoglio' di due DNA che non potevano resistere esposti per così tanti giorni all'aperto senza adeguata protezione.
Forse il tessuto a maglia del polsino potrebbe aver trattenuto la macchia organica, ma il DNA doveva essere comunque degradato dai fenomeni atmosferici.

Tutto invece tornerebbe se Yara fosse stata coperta da un telo mimetico (ma questo sembra da escludere perché volatili e roditori avrebbero lacerato il tessuto lasciandone frammenti), oppure se le tracce fossero state messe apposta dal colpevole poco tempo prima del ritrovamento, dopo che Yara si trovava lì da diversi giorni.
A questo punto però diventerebbe un vero complotto in stile spy story, non che non sia possibile in teoria, per carità...ma stento a crederci. Dovrebbero aver pilotato anche il ritrovamento da parte di Scotti. Insomma, dai, è romanzesco.

Infine c'è un'ipotesi, quella che il DNA sia resistito miracolosamente a freddo, pioggia, neve e disgelo. Magari non proprio per tre mesi ma solo per una ventina di giorni. In questo caso resta sempre un'eventualità da considerare, che il DNA d'Ignoto 1 sia da trasferimento indiretto e quello della maestra da contatto energico e prolungato.
Sarebbe una situazione relativamente semplice da spiegare.
Ho letto che il DNA rimane sui tessuti anche se sono lavati (a mano e non in lavatrice).
Quindi non occorre che il contatto fra Yara e la maestra sia avvenuto il giorno della sparizione, potrebbe risalire a giorni precedenti. Idem per la traccia d'Ignoto 1 sui leggings che Yara avrebbe potuto procurarsi sedendo in autobus, in palestra o addirittura sull'automobile del padre.
Questo naturalmente se si sostiene che un DNA resista giorni e giorni all'aperto. Miracolo per miracolo, allora anche il trasferimento indiretto diventa possibile.
Se invece non si crede nei miracoli, resta sempre l'applicazione dolosa.



PINO ha detto...

NAUTILINA
Ct) Tuo post delle ore 20,16:
"Quindi non occorre che il contatto fra Yara e la maestra sia avvenuto il giorno della sparizione, potrebbe risalire a giorni precedenti.

Dimentichi che Yara indossò quel giubbotto, che era della cugina, proprio, e solo la sera della sua sparizione; la traccia biologica della maestra, quindi, non poteva essere lasciata nei giorni precedenti.

Nautilina ha detto...

PINO,
veramente non lo dimentico: correva voce, ma pare che la mamma di Yara non l'abbia mai confermato.
Anzi, in tribunale ha dichiarato che i vestiti con cui la figlia era stata ritrovata le appartenevano tutti.
In realtà c'è qualche problema con il colore del reggiseno, definito rosa dalla signora Maura mentre nelle foto sembra viola, ma può darsi che si sia confusa.
Non ricordava bene neppure cos'aveva cucinato quel giorno a pranzo, il che è normalissimo dopo tanto tempo.
Oppure la figlia ha preferito indossare un altro reggiseno senza dirlo alla mamma.
Ma doveva essere sempre roba sua e la cosa va accertata, senza dubbio.
Diversamente significa che la ragazza è stata portata altrove, svestita e poi rivestita sostituendo un capo d'abbigliamento (nemmeno rimesso bene perché era slacciato come una delle due scarpe).

Tornando al giubbotto, anche se Yara l'avesse avuto in prestito proprio quella sera da sua cugina, siamo sicuri che questa ragazza non avesse mai avuto alcun contatto con la Brena? In fondo la maestra, a parte fare l'istruttrice, faceva anche altro, andava all'oratorio per esempio. Insomma, non penso che un contatto diretto fra lei e la cugina di Yara fosse impossibile fuori dalla palestra.

Sarebbe più importante, secondo me, sapere con certezza l'origine di quel DNA, perché un conto è se derivava da una forte stretta della mano, un conto se derivava da sangue.
Non mi pare di aver letto niente nelle motivazioni, immagino però che se fosse stato sangue le indagini sarebbero cambiate drasticamente.
E poi, Pino, considera la durata: se a tre mesi non si può credere, quel che vale per Bossetti vale anche per gli altri.

PINO ha detto...

NAUTILINA cara,
non vorrei sembrare come certi/e altri/e cercatori di punti, virgole ed accenti, in modo stomachevole: mi limito solo a considerare e riportare fatti notori che non necessitano di link segnaletici: il giubbotto apparteneva alla cugina, e la traccia risalente alla maestra era costituita da sangue.
Hai scritto: "E poi, Pino, considera la durata: se a tre mesi non si può credere, quel che vale per Bossetti vale anche per gli altri..
Infatti, quello che per Bossetti è valso una condanna, per gli "altri" mera libertà...(?)
Vedi cara, non amo dilungarmi nello scrivere, per cui, spesso, sembro lapidario, paventando viziose ripetizioni; lo faccio, in questa occasione, perchè apprezzo il tuo modo sincero nell'esternare il proprio pensiero.
Non so se l'abbia già fatto, ma ti consiglierei di ascoltare i video che Paolo Amaro ha pubblicato su You Tube.
Ciao

Vanna ha detto...

Pino buongiorno, ieri scrivevi a DUDU':
"...Non credo, per principio, in errori grossolani attribuibili a chi eserciti per mestiere l'investigazione e la ricerca del dolo; ma nell'intreccio di fattori diversi per natura e dipendenza, stretti da un legaccio non facile da eliminare.
Diversamente, non si spiegherebbe l'unidirezionalità investigativa e giudiziale, e la proditoria eliminazione di suggerimenti indicanti altri orizzonti.
Spero sia stato chiaro."
Sei stato molto chiaro Pino e condivido in toto!

Vanna ha detto...

Nautilina, condivido le tue riflessioni, evidenzio solo la seguente:
"...A questo punto però diventerebbe un vero complotto in stile spy story, non che non sia possibile in teoria, per carità...ma stento a crederci. Dovrebbero aver pilotato anche il ritrovamento da parte di Scotti. Insomma, dai, è romanzesco..."
Sì, sembra romanzesco e della peggiore trama, se non fosse così non staremmo qui...tutto è stato pilotato con perizia, se non fosse così quel corpicino non lo avrebbero fatto ritrovare in quel modo, in quel giorno.
La trama ha bisogno di un telaio, di un ordito, di una matassa,di una spola e di qualcuno che intreccia.
Telaio, matassa e spola sono gli aiutanti, gli operai, ma chi intreccia è la mente, la mente può anche intrecciare metaforicamente cioè crea i collegamenti e li comanda mentre chi intreccia materialmente può farlo sotto comando come tutto il resto.
Ilario Scotti raccontò che un po' discosto c'era un signore a guardare nel momento in cui lui trovò il corpicino, nella trama c'entra anche questo ignoto "guardone" che pilotava a distanza, forse.
Il ritrovamento avvenne nel primo pomeriggio, quasi in contemporanea, con l'ingresso furtivo di F. Corona, come un ladro, da una finestra del retro in casa Scazzi.
Nulla è accaduto per caso.
Penso che il Fikri c'entrasse e come, magari sapeva molto, ma vedi come gli extra sono stati trattati bene dalle autorità, il loro ingresso è stato caldeggiato in tutti i modi in questi anni...
Nulla è stato tralasciato, tutto da programma a monte.
Se non è così, nulla si può spiegare, per questo si è voluto dare importanza a quel solo DNA, a quel solo furgone, sputtanando la famiglia orobica che avrebbe dovuto essere tutelata invece.

Vanna ha detto...

Nautilina, sempre da te in risposta a Pino:
"...Tornando al giubbotto, anche se Yara l'avesse avuto in prestito proprio quella sera da sua cugina, siamo sicuri che questa ragazza non avesse mai avuto alcun contatto con la Brena? In fondo la maestra, a parte fare l'istruttrice, faceva anche altro, andava all'oratorio per esempio. Insomma, non penso che un contatto diretto fra lei e la cugina di Yara fosse impossibile fuori dalla palestra..."

Di questa cugina non se ne sa nulla esattamente come la cugina di S: Pancrazio di Sarah che aveva postato il manichino nel tardo pomeriggio...vedi che coincidenze!
Continui:
"Sarebbe più importante, secondo me, sapere con certezza l'origine di quel DNA, perché un conto è se derivava da una forte stretta della mano, un conto se derivava da sangue."
Se non ricordo male, pare che fosse proprio sangue se non addirittura vomito. Comunque la traccia era visibilissima e su questa traccia si è poco indagato sull'altra invece...

PINO ha detto...

Ciao VANNA
Hai saputo leggere perfettamente quello che non ho scritto.
"l'intreccio", non sarebbe così complicato come a "monte" si voleva che fosse; un semplice codice di lettura, scevro da inutili complicanze, ne rivelerebbe la trama, da pochi intuita, ma non chiaramente espressa, perchè trattenuta da legacci pericolosi da recidere.
Lasciamo che il caso segua il suo corso e, se è vero che la verità ha "gambe lunghe", come recita un vecchio detto, un giorno o l'altro si farà viva.

Nautilina ha detto...

Pino, Vanna, carissimi,
ho capito perfettamente cosa intendete. Del resto sono anni che se ne parla in questo blog e anche altrove (anche se qui in maniera di gran lunga più accurata e profonda).
Non mi piace insistere e pignolare, soprattutto quando non ho informazioni precise.
Ma non si può accusare nessuno in base a supposizioni, ci vogliono fatti...Mi limito solo a osservare che le voci sul giubbotto non sono state confermate ufficialmente ed è un punto che bisognerà a tutti i costi chiarire, perciò spero tanto che in appello lo si faccia.
Perché anche solo seguendo la logica elementare, come dicevo prima, una traccia da contatto (sudore, muco) potrebbe essere normale perfino sul giubbotto prestato dalla cugina e indossato solo quel giorno.
A parte il fatto che in palestra, anche senza aver mai toccato Yara, la maestra potrebbe aver afferrato la manica di quel giubbotto appoggiato o appeso, scambiandolo per il suo o cercando di spostarlo.
I tempi in teoria tornano perché la ragazza è uscita dalla palestra venti minuti dopo l'arrivo di SB da Ponte S.Pietro.
Insomma sarebbe spiegabile, mentre invece una macchia di sangue o vomito racconterebbe ben altro.

Non mi fraintendete riguardo alla durata dei DNA, non cerco di giustificare l'ingiustificabile.
Volevo evidenziare questo: se continuiamo a ripetere che è impossibile che il DNA di Ignoto 1 fosse ancora integro dopo tre mesi all'aperto, allora lo dobbiamo pensare anche di quello di SB. Anzi, a maggior ragione perché il polsino della giacca era più esposto degli slip.

Se accettiamo per filo e per segno la ricostruzione degli accusatori, dato che Yara per loro sarebbe morta nel campo di Chignolo la notte stessa della sparizione, la traccia tovata in marzo sul polsino dovrebbe risalire ad almeno tre mesi prima, ma ciò non è possibile calcolando in circa tre giorni la persistenza del DNA nucleare su tessuto esposto all'aperto senza riparo.
Dobbiamo allora trovare qualche altra spiegazione: per esempio che Yara sia stata tenuta al coperto per due mesi in qualche capannone o vecchio edificio disabitato e poi l'abbiano portata a Chignolo verso i primi di febbraio.
Ma anche così, è impossibile che in venti-venticinque giorni di esposizione alle intemperie quel DNA sia rimasto integro.

Oppure il DNA è stato depositato poco prima del ritrovamento. Per poco prima intendo un paio di giorni, al massimo poche ore se pioveva.

E lo stesso discorso vale naturalmente per il DNA di Ignoto 1, in parte più protetto ma anche più deperibile se derivava da un trasferimento indiretto.

Quanto tempo sono rimasti all'aperto quei DNA sui vestiti di Yara?

Allora possiamo anche ipotizzare mille altri scenari, ma alla fine dobbiamo sempre fare i conti con questa domanda, per coerenza.

Senza affrontare e chiarire il problema della durata, non solo non si può sostenere che il DNA d'Ignoto 1 sia stato depositato sui leggings di Yara da Bossetti il 26 novembre durante l'omicidio, ma non lo si può dire nemmeno del DNA sul polsino lasciato dalla maestra Brena.

Annika aveva ragione a insistere su questo punto, e purtroppo non l'hanno ascoltata in molti. Si è beccata insulti e derisioni da parte dei soliti troll anonimi, quando invece diceva cose vere e provate da studi scientifici.

Dopotutto siamo in Italia, la verità da noi è spesso relativa a chi ne parla.


Spero di essere stata chiara. Sincera lo sono sempre.

Anonimo ha detto...

Cara Nautilina
fai bene a citare Annika, sul DNA ha scritto molto e troppo è il tempo trascorso dai suoi ultimi interventi. Commenti di irrisione e svalutazione l'hanno allontanata. Se non ricordo male però non dava molte probabilità di rilevabilità al DNA da trasferimento, a prescindere dall'esposizione all'aperto. Penso dunque che se di tale tipo di DNA si dovesse trattare, la sola spiegazione della sua presenza resterebbe la deposizione a ridosso o, meglio ancora, successiva al ritrovamento. Sempre che si voglia ritenere attendibile la ricostruzione dell'accusa. In caso contrario la sua presenza sarebbe inconcigliabile coi tempi di esposizione. Ma credo che tu e gli altri lo abbiate ben capito.
Accurate, come sempre, le tue osservazioni. Buona serata.

Sarahkey

Nautilina ha detto...

Ciao Sarahkey,
in effetti negli ultimi mesi sto rivalutando un'ipotesi, quella della contaminazione dolosa, che soltanto un anno fa mi sembrava inverosimile e troppo estrema.
Sarebbe forse l'unica alternativa all'errore di laboratorio che non spiegherebbe i tempi d'esposizione troppo lunghi di entrambi i DNA.
Andrò a rileggere quanto scriveva Annika sul DNA da trasferimento, voglio capire perché lo escludeva o lo riteneva poco probabile.
Grazie della comprensione.

Anonimo ha detto...

@Annika
Sarebbe molto interessante sentire la tua opinione, ora che sono uscite le motivazioni della
condanna di Bossetti, in merito a quanto viene detto dalla corte sui DNA ritrovati.
Ma forse e' chiedere troppo. Forse non e' il caso che tu debba entrare in rotta di collisione
con quanto riportato anche in considerazione del fatto che i consulenti della difesa
Capra e Gino non e' che si sono esposti piu' di tanto, stando a quanto riportato
nella sentenza.
Alex

Anonimo ha detto...

prendere sul serio le fanfaluche di Annika è come credere agi asini che volano

PINO ha detto...

Un "FERMO TECNICO" nel consueto avvicendarsi di nuovi articoli su questo blog, potrebbe essere considerato anche molto opportuno: ha consentito, sia pure rispolverando aneddoti, date, personaggi ed ipotesi varie, la cronistoria di un caso tra i più complessi che abbia interessato l'opinione pubblica, ed, in particolar modo l'intero forum operante su queste pagine.
Spigolando qua e là, magari per l'ennesima volta, negli anfratti di una fitta fiera letteraria dedicata al caso in parola, ivi compresa la "Bossettiade", di Luca Cheli, si sono cercati, e trovati, dei "punti fermi che delineerebbero più chiaramente gli estremi per non condividere una condanna di ergastolo, per il Bossetti, comminata nel primo grado di giudizio.
Un "fermo tecnico", quindi, che è servito a cementare, più di quanto non lo fosse, la convinzione dell'esistenza di piste alternative sull'omicidio di Yara Gambrasio, e l'estraneità, in esso, del condannato.

Vanna ha detto...

I tuoi ragli caro anonimo a noi non ci fanno manco un baffo.
Vanna

Vanna ha detto...

Nautilina, ti chiedi:
" Quanto tempo sono rimasti all'aperto quei DNA sui vestiti di Yara?

Allora possiamo anche ipotizzare mille altri scenari, ma alla fine dobbiamo sempre fare i conti con questa domanda, per coerenza.

Senza affrontare e chiarire il problema della durata, non solo non si può sostenere che il DNA d'Ignoto 1 sia stato depositato sui leggings di Yara da Bossetti il 26 novembre durante l'omicidio, ma non lo si può dire nemmeno del DNA sul polsino lasciato dalla maestra Brena."

Tra i due DNA ci sono delle differenze, mentre la nano traccia nelle parti intime è priva di mtn, l'altra invece è visibile ad occhio nudo e integra nella composizione.
Mentre quelle tracce tengono dentro il padre di famiglia senza che esistano altre prove certe, mentre di quella storia familiare hanno ricostruito il ceppo dal 1700, l'altra è passata in cavalleria, come il furgone del centro sportivo e quello del tunisino.
Se in questo modo di procedere ci si vede qualcosa di chiaro, io sono fortemente miope.

TommyS. ha detto...

Vanna

Che la traccia Brena sul polsino del giubbotto sia stata analizzata anche per la componente mitocondriale l'ho letto unicamente su FB ma nessuna cronaca dell'udienza ha mai riportato questo dato.

Personalmente troverei alquanto strano che fosse stata fatta l'analisi visto che apparentemente (ma su questo Staiti e Gentile sono apparsi alquanto in imbarazzo) non hanno cercato nemmeno di diagnosticarne l'origine. Ovvero, come per la traccia 31, sembra che abbia reagito positivamente ad un test presuntivo per sangue ma a differenza della traccia che ha portato a Ignoto1 non abbiano tentato di avere una diagnosi confermativa certa.

In teoria sarebbe stato doveroso effettuare quell'analisi non fosse altro che per confrontare l'aplotipo derivante con quello ricavato dai peli analizzati da Previderè, ma, ripeto, dubito che sia stata fatta.

Se fosse davvero così, il DNA di Ignoto1 dalla traccia 31 e quello della Brena dalla traccia sul polsino, avrebbero le stesse identiche caratteristiche a dir poco dubbie. E siccome l'assenza del mtDNA di Bossetti spinge per un'ipotesi di origine sintetica, anche il DNA della Brena dovrebbe essere considerato tale.

Dudu' ha detto...

Ammesso
sia completo il dna della Brena,cosa per ora non nota come ribatisce TommyS,sono Staiti e Gentile stessi che "cercano"
tracce sui vestiti, sono loro che "ipotizzano" un "eventuale trasporto"(perchè se in teoria, per la procura tutto avvenne lì? Ma diamo per buono questo accadesse alle prime considerazioni sui reperti.

Deposizione Staiti e Gentile :
" .. "Era, per quanto circoscritta, di un fluido corposo". Ipotizza: "Noi sapevamo che la manica era un punto sensibile: si può trasportare un corpo, o sotto le ascelle, o per i polsi".

Sono loro descrivere che la traccia, come fosse avvenuta una torsione del polso era rimasta sulla giacca, ma per l'ipotesi di questa traccia, ipotizzano di un trasporto del cadavere, ne limitano circoscrivendolo,uno spazio temporale post omicidiario, da occultamento. Ma forse,anche per loro,poteva essere "solo" una traccia da deposito "recente".

Allora, forse, non era per nulla chiaro cosa potesse essere accaduto, ma, il non aver "indagato" ulteriormente il letto del cadavere da parte della Cattaneo potrebbe avere un'altra lettura.

Nautilina

Quando ti riferisci alle foto che ritraggono il letto del cadavere : a quali ti riferisci?

Te lo chiedo, perchè l'unica fonte da me trovata, della condizione in cui era, ed è difficile percepirlo essendo buio , è il video mandato in onda da QG,nel quale si sente la Cattaneo e operatori commentare l'assenza di materiale ematico sul colletto della maglietta. Altre foto/video non ho trovato in rete.
A meno mi siano sfuggite, ho trovato solo quelle con il letto "scavato".

Ivana ha detto...

c'è un po' questa visione romantica che essere fisicamente in un posto rappresenti un qualcosa di più, dia maggior valore alla presenza, ma è sempre più una visione obsoleta e anche per questo la decisione di non ammettere né telecamere né registratori in aula, cercando di limitare la presenza al livello puramente fisico è anche antistorica, oltre a essere un modo per limitare l'accesso alle informazioni riguardanti questo processo.

Credo che il giudice abbia vietato l’uso delle telecamere ritenendo prioritarie sia le esigenze di regolarità del dibattimento sia le esigenze di tutela di TUTTE le parti cercando di limitare la spettacolarizzazione della tragedia e l’accensione degli animi facilmente infiammabili di eventuali facinorosi, tutelando, comunque, data la presenza dei giornalisti, il diritto di cronaca.
Le telecamere non sono state ammesse neanche per la lettura della sentenza dal momento che PARE fossero state trovate due buste contenenti proiettili indirizzate alla Corte; in conseguenza di minacce e ingiurie varie, tramite internet, SEMBRA che al PM fosse stata data una speciale sorveglianza; con un clima così esasperato e minaccioso, considerando anche la scelta costante di riservatezza delle parti civili, condivido la decisione del giudice Bertoja soprattutto nel caso sia vera la notizia riguardante le minacce (virtuali e/o reali) tali da indurre, giustamente, ad adottare prudenti misure di prevenzione.

Anonimo ha detto...

Giorgio Sturlese Tosi e Luca Telese potrebbero essere due stronzi

Anonimo ha detto...

E a qualcuno, non viene il dubbio, fosse Incostituzionale la scelta di OSCURARE il processo che PER LEGGE DEVE essere PUBBLICO ?
Poteva, la Bertoja, tutelare la vittima nelle fasi necessarie EVENTUALMENTE.
Proiettili e minacce arrivano molto dopo rimanendo atti inqualificabili.
Ma cause ed effetti DA scelte ARBITRARIE incostituzionali vanno verificate davanti al Cedu casomai.

Anonimo ha detto...

".. tutelando, comunque, data la presenza dei giornalisti, il diritto di cronaca"

Non spariamo cavolate per favore.
Il diritto di cronaca è stato leso sottraendo ai giornalisti , di conseguenza al pubblico lettore, trascrizioni e verbali di udienza,
CREANDO non pochi problemi, in assenza di FONTI CERTE.

Ivana ha detto...

A me sembra che, legalmente, il giudice Bertoja si sia attenuta all’art. 471 del c.p.p. e, proprio in virtù del suo potere discrezionale, abbia imposto le limitazioni e i divieti che ha ritenuto opportuno adottare per la salvaguardia dell’incolumità di tutti (accusa, corte, difesa, imputato e parti civili) considerata l’eccessiva esposizione mediatica del caso e il clima particolarmente “avvelenato?”

Guglielma Vaccaro ha detto...

Continuano le castronerie giuridiche.
I verbali di udienza non li avrete MAI per nessun processo se non siete parte costituita o avete una delega della medesima,il giornalista che si è lamentato o non conosce la normativa o ci ha provato per poi lamentarsi su Facebook e scatenare la polemica ad arte; la difesa può diffondere i verbali che deve avere per FORZA, altrimenti su cosa basava le proprie deduzioni al processo e l'arringa conclusiva? Perchè non li rende pubblici se questo è un processo fuori dalla norma? E' complice del sistema?
Le telecamere non ci sono nel 99,9% dei processi penali e civili che vengono celebrati ogni giorno in Italia, se questo è un processo speciale ditelo che cambiamo le norme perchè lo chiedono quattro nick anonimi che scrivono su uno delle centinaia di migliaia di blog presenti nella rete.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Per quanto riguarda la c.d. "udienza a porte chiuse", i giornalisti impediti, ecc.ecc., sbaglio o qualcuno qui dentro si è riportato ANCHE al gruppetto di sostenitori che ha seguito tutte le udienze? Fatemi capire, loro hanno avuto facoltà di prendere appunti e i giornalisti no? E chi erano, agenti segreti con registratori nascosti?
Oddio, qualcuno che ha filmato qualcosa nonostante i divieti c'è stato, ma sinceramente non scommetterei sulla preparazione intellettuale che è richiesta agli 007...

Anonimo ha detto...

E chi ha sfruttato l'esposizione mediatica prima del processo ?

"considerata l’eccessiva esposizione va bene che un presunto innocente subisca ogni indegno dire e una vittima si tuteli per cosa, da cosa?


Quale vantaggio avrebbe la vittima tutelarla oggi?
Forse c'è qualcosa della vittima da nascondere? Che cosa?


Vediamo poi :


" abbia vietato l’uso delle telecamere ritenendo prioritarie sia le esigenze di regolarità del dibattimento "

La presenza di telecamere, prevista nel processo pubblico avrebbe compromesso la regolarità del processo stesso ??????

Come?

No avrebbe invece giovato, evitando illazioni per ogni parte in causa?

Nautilina ha detto...

Dudù,
cercherò di trovarlo, se mi riesce: è un video in cui si vede della vegetazione secca con l'aspetto come bruciato o comunque più scuro e appiattito, e alcuni germogli che spuntano soltanto lì dove giaceva il corpicino.
Credo che le consulenti della difesa non abbiano potuto fare altro che concordare con la dottoressa Cattaneo sui 20-25 giorni minimi di permanenza perché non si poteva sostenere che Yara fosse rimasta in quel punto del campo solo poche ore o giorni. I vestiti lacerati, le spine e gli insetti potevano dipendere anche da un altro luogo, ma le condizioni del letto (si chiama così?)non si conciliavano proprio.

@ Alex
Non so perché la questione della persistenza dei DNA sia passata così in sordina. Forse perché non ci sono abbastanza studi a conferma.
Forse l'esperienza e la pratica fanno ritenere al dott. Capra e alla dott.ssa Gino che sia possibile trovare ncDNA integro anche dopo tre mesi in situazione esposta.
O piuttosto l'argomento era improponibile in un'aula di giustizia, perché rischiava di scoperchiare il classico vaso di Pandora...
Certo, parlare di un errore è più semplice, l'errore può sempre capitare e tutti lo capiscono.
Però, al di là del caso Gambirasio, i cittadini hanno bisogno di sapere se il DNA è una prova certa senza ombra di dubbio oppure una trappola infernale che in certi casi può mandare all'ergastolo degli innocenti. E a questa domanda è doveroso dare una risposta anche se scombina un po' le carte a qualcuno.

Vediamo cosa sta succedendo nel caso di Garlasco, per quel DNA sotto le unghie della vittima. Un giovane sospettato è già sulla bocca di tutti, gli stanno rovinando la vita. E se qualcuno avesse la capacità di rovinare apposta la vita di un nemico o di una persona a lui sgradita, sebbene innocente? Sarebbe spaventoso.
Allora ci diano delle conferme, subito, con Bossetti e con tutti gli altri 'inchiodati' da prove genetiche.


Anonimo ha detto...

a qualcuno è sfuggito di scrivere che riascoltando le registrazioni? contravvenento alle autorità pubbliche ?

" sbaglio o qualcuno qui dentro si è riportato ANCHE al gruppetto di sostenitori che ha seguito tutte le udienze? "

Precisamente di questo si stà parlando,in assenza di verbali, negati, per forze maggiori, si è dovuto trarre info,anche, da appunti personali.
Il diritto di cronaca è stato leso per mancanza di "atti" pubblici".

Com'è che scriveva qualcuno qui....già, ore ricordo:

CHE VOLEVA LEGGERE ATTI FIRMATI .

Che robe..

Anonimo ha detto...

"Oddio, qualcuno che ha filmato qualcosa nonostante i divieti c'è stato"

L"ha scritto Gugly. Se ne assuma la responsabilità personale.

Anonimo ha detto...

il dna "ritrovato", nel caso di Garlasco, al contrario di quello di Bossetti, è fortemente degradato e non porta a nulla, lo ha spiegato il cugino di Chiara Poggi stamattina in qualche programmma tv
è frutto della fantasia di quei bastardi difensori di Stasi

Nautilina ha detto...


Sempre meglio portare a nulla che a un innocente condannato.
A maggior ragione se fosse vero quanto detto in tivù sul caso Poggi, con le prove genetiche ci vuole prudenza.

Dudu' ha detto...

Gugly
"Le telecamere non ci sono nel 99,9% dei processi penali e civili che vengono celebrati ogni giorno in Italia, se questo è un processo speciale ditelo che cambiamo le norme perchè lo chiedono quattro nick anonimi che scrivono su uno delle centinaia di migliaia di blog presenti nella rete."
????
E tutti quei processi mandati in onda nelle reti televisive?
O nei tg, o a spezzoni? O archiviati nei server?

Se un tribunale vieta la pubblicazione degli atti, una parte in causa può renderli pubblici?
Quale legge tutela questa (possibile ?) azione?
Spiega bene per favore questo aspetto senza che una parte in causa contravvenga al divieto. Cita i riferimenti di legge, grazie.

Nautilina

Parliamo del medesimo video allora,molto scuro purtroppo per una vera lettura.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Certo che qualcuno ha filmato nonostante i divieti, alcune immagini dell'aula si sono viste a Quarto Grado; chi è stato in aula come me ha riconosciuto ambienti, persone, magari pure l'udienza.
Chi ha dato questi video a Quarto Grado? Questo non lo so, ma le immagini esistono, e non a caso sono state diffuse a PROCESSO TERMINATO, mica prima.

Dudù, tu parli dei processi a cui viene accordata la ripresa televisiva che viene rimontata e trasmessa nel programma televisivo "Un giorno in Pretura" ma si tratta, appunto, dello 0,1% dei processi celebrati in Italia, tanto più che UGIP tratta solo di processi penali mentre sarebbe bello vedere anche le schifezze che spesso succedono nei processi civili.
Ma tanto chissene, mica stiamo parlando di Bossetti, l'unico in Italia che sta subendo la malagiustizia.

Paolo A ha detto...

La farsa del processo contro Bossetti doveva avere solo un esito, quindi non potevano permettersi le telecamere in aula che avrebbero reso realmente pubbliche le testimonianze, secondo me sono arrivate pressioni esterne alla corte che ha dovuto trovare un escamotage per evitare riprese video e audio.

Tutti i processi che hanno avuto una rilevanza mediatica sono stati filmati o registrati e poi trasmessi, solo i processi che riguardano minorenni viventi e la sicurezza dello Stato non sono pubblici, per esempio il processo Scazzi è stato ripreso, quello Gambirasio no, eppure Sara Scazzi non era da tutelare meno di Yara Gambirasio.

La spiegazione è forse banale, per esempio immaginatevi se la deposizione di uno dei testi o consulenti genetici fosse stato trasmesso in televisione, con quelle deposizioni e i ritardi nel dare i raw data, secondo voi che effetto avrebbero avuto sul pubblico e magari sugli esperti chiamati in TV e radio a commentare quelle deposizioni.

Spero che in appello Bossetti trovi dei giudici coraggiosi e impermeabili alle pressioni che arrivano dall'esterno, perché sino ad ora non ne ha trovato.



Gilberto ha detto...

Cara Gugly
Hai fatto un lapsus freudiano? Cito la tua frase:

"Ma tanto chissene, mica stiamo parlando di Bossetti, l'unico in Italia che sta subendo la malagiustizia"

Non dirmi che anche tu cominci ad avere dei dubbi... Non ci sarebbe più religione... No, era solo ironia immagino. Ti è scapato il modo indicativo ma era un condizionale.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Caspita che 007!Hai provato a chiedere alla difesa se i verbali sono stati manipolati?

Siete troppo divertenti: tutto quello che succede in aula viene verbalizzato al momento dal cancelliere, poi tutto viene stampato e viene data una copia a tutte le parti costituite; pertanto è difficile che la deposizione di un teste non sia stata trascritta nella sua interezza...basterebbe leggere i verbali che HA LA DIFESA, la quale non mi pare abbia avuto da ridire sui verbali, quindi non c'è bisogno di elucubrare chissà che.

O è questo il problema? Se vi si dice come stanno le cose vi rompo il divertente giochino del complotto?

Guglielma Vaccaro ha detto...

Il processo Scazzi ha avuto le riprese televisive, nonostante tutto c'è stato il ritardo ABNORME nel deposito delle motivazioni che sappiamo; a proposito, qui dentro nessuno ha detto granchè, tutti presi da Bossetti come si diceva poco fa.

Un anno di ritardo nel deposito delle motivazioni, mi aspettavo la rivoluzione in piazza, invece si disquisice su concetti di cui non conoscete nemmeno le basi normative.

Contenti voi.

Dudu' ha detto...

Gugly
"I verbali di udienza non li avrete MAI per nessun processo se non siete parte costituita o avete una delega della medesima,i.."

Ancora non cogli.
Se i giornalisti avessero potuto registrare le deposizioni, avrebbero "potuto" FEDELMENTE riportare.

Scrivi:
" "Un giorno in Pretura" "

Un programma fra altri.
Moltissimi spezzoni,dei processi in generale, vengono o vennero ,ripresi anche dai tg, ma ci sono anche molte registrazioni audio.
Sono moltissimi, non credo sia lo 0,1.
In ogni caso, sostenene che bisognava tutelare una vittima, QUANDO una procura ne divulga una immagine dubbia con incontri mattutini cimiteriali dando adito a comportamenti negletti dei genitori.... cara Gugly,stiamo alla sostanza e fatti OGGETTIVI... che a perderci ci mettiamo un attimo.

Ivana ha detto...

La famiglia della vittima ha scelto, da subito, di mantenere la massima riservatezza ed è una scelta che non condivido, ma che doverosamente rispetto.
Ritengo che servirebbe sempre un po’ di discrezione evitando quelle “fughe” di notizie che alimentano inutili pettegolezzi.
Ascolto volentieri le interviste ai vari avvocati e ai vari consulenti di parte dove a predominare non sono, di certo, le maldicenze.
Le telecamere avrebbero potuto compromettere la regolarità del processo almeno per due possibili motivi:
1) avrebbero potuto dare adito a eventuali e possibili distorsioni di quanto effettivamente detto alimentando chiacchiere inutili e accendendo maggiormente l’animo di eventuali facinorosi.
2) avrebbero potuto offrire maggiore visibilità a chi, così, sarebbe potuto diventare ancora più facilmente bersaglio di ulteriori minacce.
Come atto firmato ho letto le motivazioni della sentenza e penso che verranno pubblicati anche gli atti delle sentenze dei gradi successivi (senza escludere i ricorsi della Difesa!) come è avvenuto per altri casi.

Anonimo ha detto...

1) avrebbero potuto dare adito a eventuali e possibili distorsioni di quanto effettivamente detto alimentando chiacchiere inutili e accendendo maggiormente l’animo di eventuali facinorosi.
2) avrebbero potuto offrire maggiore visibilità a chi, così, sarebbe potuto diventare ancora più facilmente bersaglio di ulteriori minacce."

Cazzate. Di nessun interesse per la verità ne per la collettivita.
Con l'oscuramento si è solo alimentato illazioni come le tue e quelle della procura con incontri al cimitero e vesciche piene.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Oramai siamo al turpiloquio.

Caspita, sempre meglio.

Ivana ha detto...


Credo sia facile sminuire e banalizzare le preoccupazioni altrui rimanendo nell'anonimato e sentendosi, così, autorizzato a criticare pesantemente (e in modo superficiale?) chi, rivestendo il ruolo di giudice, cerca di tutelare l'incolumità propria e di tutte le parti processuali.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Ivana,
a me sembra che qualcuno sia molto nervoso; ma come? In primo grado non era stato smontato? Adesso in appello non arriveranno mirabolanti novità?

A parte che è sempre molto comodo insultare senza farsi riconoscere, vero? Mi chiedo quanti di quelli che insultano a minacciano online sarebbero capaci di dire le stesse cose faccia a faccia...

Per quanto ho potuto verificare io i "leoni da tastiera" se chiedi un confronto diretto diventano "agnellini che scappano dalla parte opposta belando disperati"...

Dudu' ha detto...

Tranquilla Gugly

L'oscurantismo ha prodotto tante illazioni per tutte le parti in causa.
Invece se il giornalista in generale avesse potuto riportare i FATTI, le parole precise,le deposizioni tali e quali, nessuno avrebbe potuto EQUIVOCARE.

Poi, le fazioni estreme che approfittano di situazioni "vantaggiose" per creare subbuglio pubblico non li trovi fra semplici cittadini che si pongono qualche domanda o anche più. Il procuratore Ruggeri non ha raccolto la simpatia di tutti, ma i tutti, per la maggioranza, non hanno bossoli o proiettili nei cassetti, ma mutande e calzini casomai.
Magari erano inviati da qualcuno che ha subito dei procedimente da quel procuratore,(forse più logico) vai saperlo..

Dudu' ha detto...

Procedimento, chiedo venia.

Si dovrebbe attaccare il ragionamento, non il ragionatore però. Non mi sembra maluccio questo anonimo.
Poco importa si chiami Ivana Gugly o Anonimo.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Non è maluccio? Solo perchè non insulta te, altrimenti invocheresti lampi, fulmini e saette.
Quante sciocchezze stasera..non c'è bisogno di usare termini triviali, qualcuno non deve essere sicuro che la situazione evolverà come auspicato e quindi non ha altre armi che l'insulto e l'attacco gratuito.

Anonimo ha detto...

caro dudù coglioni, le telecamere in aula lo devastano quel cornuto di b.

Ivana ha detto...

Gugly, spero che in Appello sia possibile procedere, tramite perito nominato dal giudice, a determinate verifiche, alla presenza di tutti i genetisti, per salvaguardare i diritti dell’imputato e per il rispetto del rigore scientifico.
Penso che i dubbi su quel determinato profilo genetico vadano chiariti.
La Difesa potrebbe chiedere, nei modi e nei tempi consentiti, (o aver già messo nero su bianco nel suo ricorso?) che venga data dimostrazione che non si tratti di eventuale DNA sintetico?
Necessita la massima trasparenza nel fornire ogni chiarimento su quel determinato profilo genetico, altrimenti resterebbero ombre che, a mio avviso, nuocerebbero all'immagine del sistema giudiziario.


Dudu’, ho avuto modo di constatare personalmente che, purtroppo, si distorcono, eccome, le parole altrui, cioè viene stravolto, snaturato quanto da altri espresso e/o scritto! Chi, in tal caso, provvederebbe a fermare la marea di illazioni in rete? Tale marea potrebbe contribuire a esacerbare gli animi dei più facinorosi.

Dudu' ha detto...

caro dudù coglioni, le telecamere in aula lo devastano quel cornuto di b.


Perchè mi offendi? Non ho mai interagito con te.

Vanna ha detto...

"Le telecamere non ci sono nel 99,9% dei processi penali e civili che vengono celebrati ogni giorno in Italia, se questo è un processo speciale ditelo che cambiamo le norme perchè lo chiedono quattro nick anonimi che scrivono su uno delle centinaia di migliaia di blog presenti nella rete."
scrive Gugly e le chiedo: chissà perché tanti anni fa il processo del Circeo fu trasmesso in tv...chissà: maggiore democrazia? Quali altri processi abbiamo visto?
In quale altro caso hanno suonato le trombe di un ministro dell'Interno prima ancora di...?
trombe diversamente democratiche?

Dudu' ha detto...

Gugly
" .. Non è maluccio? Solo perchè non insulta te, altrimenti invocheresti lampi, fulmini e saette.."
Capiti a fagiolo..

In ogni caso saette etc non sono di mio gusto. Diciamo che non mi sono sufficientemente intriganti. Ma coglioni... mah..mi risparmio far fatiche.

Anonimo ha detto...

Nautilina, ho ritrovato un commento di Annika (27/5/2016, ore 11.55) sotto l’articolo sulla Calliphora . Ecco solo un estratto relativo alla persistenza del DNA da trasferimento: “… il touch DNA ha persistenza molto scarsa, in particolare in secondary e tertiary transfers sia outdoors che indoors, mentre il DNA protetto ed isolato da una tasca chiusa e waterproof non rientra nei tempi di persistenza all'aperto." Se sei ancora interessata all'argomento, un riferimento l'ho fornito.
Curiosando qua e là a proposito del touch DNA, inoltre, mi sono imbattuta in un articolo sul sito dell’Università La Sapienza, di cui inserisco il link. http://www.uniroma1.it/notizie/laffidabilit%C3%A0-del-touch-dna-nel-processo-penale
Qui si fanno delle interessanti precisazioni sull’affidabilità di tale DNA nel processo penale, corredate da riferimenti scientifici. Mi scuso se ne eri già al corrente.
Sarahkey

Anonimo ha detto...

"Credo sia facile sminuire e banalizzare le preoccupazioni altrui rimanendo nell'anonimato e sentendosi, così, autorizzato a criticare pesantemente (e in modo superficiale?) chi, rivestendo il ruolo di giudice, cerca di tutelare l'incolumità propria e di tutte le parti processuali."

Ancora cazzate.
I giudici sono profumatamente pagati anche per la loro incolumità.
Se qualcuno ha esacerbato animi lo si deve alla continua, proficua ed abnorme alimentazione di notizie più o meno false della procura di materiale -non divulgabile-per i media che hanno fatto un lavaggio al cervello agli italiani,i quali manco si rendono conto del grave danno ISTITUZIONALE in corso.
Qui non si tratta di tutelare un giudice, si stà parlando se è legittimo allontanare la partecipazione diretta del popolo all'amministrazione della giustizia con atti incostituzionali. Inutile invocare ora altri studi sugli errori che hanno portato ad una condanna ingiusta. È un altro paio di maniche.

Anonimo ha detto...

quale condanna ingiusta, palle! e chi ha esasperato gli animi sono stati Salvagni e i suoi sgherri

Dudu' ha detto...

Gugly oggi è in vena di sincerità e non saprà mai -quanto - ho apprezzato questo motto inconscio di ribellione ad un sistema che fà acqua da tutte le parti.
Da scolpire sulla pietra :

" mentre sarebbe bello vedere anche le schifezze che spesso succedono nei processi civili."

La sovrasstruttura regge ma sotto sotto una flebile indignazione pulsa.

Nautilina ha detto...

Sarahkey,
grazie per il link e per il riferimento alle parole di Annika (tra l'altro credo stesse rispondendo a me). Solo che non ho risolto i miei dubbi.
Il problema è che anche la traccia sul polsino è stata considerata da contatto, e poi ci sono le due tracce sul guanto nella tasca della giacca. Da contatto anche quelle.
Come precisa Annika, su un guanto dentro una tasca di tessuto impermeabile le tracce si comportano come se fossero all'interno, dunque la persistenza del DNA è maggiore. Ma parliamo sempre di touch DNA, delicato e poco durevole.
Ora ricordo, mi pare abbiano detto che apparteneva a due investigatori che effettuavano i rilievi, e allora i tempi tornerebbero: i reperti sarebbero stati inquinati, poi acquisiti e custoditi in maniera corretta, almeno si spera...

Continuano invece a non tornare i tempi per SB e per Ignoto 1, anche ipotizzando che l'uomo abbia perso sangue invece di sebo o cellule epiteliali.
Se aggiungiamo il mitocondriale irreperibile, la cosa si complica ancora di più per cui l'ipotesi del trasferimento secondario o terziario perde quota a favore del DNA sintetico depositato a ridosso del ritrovamento.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Non è flebile indignazione la mia, siete voi che vi preoccupate SOLO di Bossetti e non del sistema giustizia in generale; e non dite che non è vero, diversamente vi informereste di come funziona realmente un procedimento sia esso civile o penale invece di sparare sciocchezze sesquipedali in serie e in veloce peggioramento come sta avvenendo da parecchio tempo.

Il processo agli autori del delitto del Circeo fu trasmesso NEGLI ANNI 70 perchè era in corso un dibattito socio-politico sulla condizione della donna e questa vicenda apparve un paradigma, ignoranti che siete a mettere tutto nel calderone pur di far valere un ragionamento che non sta in piedi.

Al triviale Anonimo: forse ho riconosciuto il coraggioso individuo che è forte a parole ma ha una paura matta di finire querelato,pertanto non solo si cela dietro una pagina su Facebook ma viene anche qui a vomitare il suo odio nei confronti della magistratura, ma ovviamente non ci tiene per nulla a farsi scoprire.

Attenzione, magari le indagini sono già in corso...se hanno raccolto informazioni su Denti quanto credi che ci mettano ad arrivare a te qui e altrove? Buona fortuna, continua ad insultare e sarai sempre più facilmente identificabile (non da chi gestisce questo blog, proprio dagli inquirenti).

TommyS. ha detto...

gugly

I verbali di udienza non li avrete MAI per nessun processo se non siete parte costituita o avete una delega della medesima,il giornalista che si è lamentato o non conosce la normativa o ci ha provato per poi lamentarsi su Facebook e scatenare la polemica ad arte;

Ma sei per davvero avvocato?

Art. 116 c.p.p.

Guglielma Vaccaro ha detto...

P.s. sapete, l'anonimo non vuol parlare del processo Scazzi perchè si tratta di due donne e lui odia ferocemente tutto il genere femminile, il processo Bossetti gli interessa solo perchè è implicato un uomo, della vittima non gliene frega niente e se potesse ne direbbe peste e corna, non lo fa perchè altrimenti perderebbe credibilità ma ci sono altri post che evidenziano il suo odio patologico per il genere femminile.

Buonanotte, studiate e informatevi un po'.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Tommy, e tu sai leggere?
Chiunque abbia interesse non significa quello che credi tu, significa "interesse processuale", ovvero che la parte che ne ha bisogno, non il primo che passa, c'è anche una questione di privacy.
Prima di prendere in mano il mouse informati.

Il bello è che anche citato il precedente ART. 114, il quale dispone al comma 5 esattamente quello che è successo a Bergamo....

Guglielma Vaccaro ha detto...

p.s. una bella e-mail per chiedere i verbali alla difesa? Perchè non mi risponde mai nessuno su questo punto?

Anonimo ha detto...

Nautilina

DNA sintetico, Calliphora vicina o, come sostiene Paolo A, nessun reperto che identifichi Bossetti ma referti contraffatti. Mi corregga Paolo A se ho inteso male.
Buona notte.
Sarahkey

Nautilina ha detto...

Per Sarahkey e anche per gli altri,

ho trovato un articolo davvero molto interessante sul touch/transfer DNA. Se non lo conoscete ve lo consiglio! E' tutto in inglese e piuttosto lungo, però scritto in modo talmente chiaro che l'ho capito anch'io senza essere del settore.
Veramente da quanto ricordo, dice che la persistenza varia molto secondo il supporto e non si può stabilire con certezza, ma non è neanche brevissima, in alcuni casi un DNA all'esterno può durare anche due settimane.

http://ryanforensicdna.com/touchdna/

Poi ho trovato anche questo:

http://www.injusticeinperugia.org/viewfromwilmington-3.html

E' sempre scritto in inglese ma abbastanza accessibile, e parla anche del DNA di tipo secondary transfer nel caso Kercher (sul reggiseno).

Poi lo so che sembra superfluo e ripetitivo parlarne ora, a sentenza avvenuta, ma noto che negli USA la questione non è affatto marginale nei processi.
Gli avvocati là non perdono l'occasione di appigliarsi ai dubbi più strani ogni volta che il loro cliente viene incriminato per il DNA (o principalmente per quello).
Qui da noi, invece, Salvagni e Camporini ad alcune persone creano scandalo.

TommyS. ha detto...

gigli

Io so leggere. E difatti l'art 116 parla di autorizzazione che deve essere rilasciata dal giudice che procede. I giornalisti come Tosi richiedono solitamente copia degli atti in virtù di quest'articolo, mentre per le parti interessate l'autorizzazione non è richiesta in virtù dell'art 43 disp. Art. cpp.

Se difatti ti rileggi la risposta della Bertoja a Tosi il giudice non afferma che il giornalista non ha diritto ma che si deve accontentare del diritto di cronaca garantito dalla presenza in aula riservata alla stampa.

Ma sei per davvero avvocato?

antrag02 ha detto...

Le affermazioni di Gugly in tono maggiore e di Ivana in tono minore disturbano il naturale svolgersi del tema di questo blog.
Si può fare qualcosa, oltre che ignorare le assurde tesi delle nostre amiche di blog?

Anonimo ha detto...

ANTRAG 02 (?)
I TONI, "maggiori" o "minori" rientrano regolarmente nella composizione di un opera musicale. L'anomalia delle suonate Guglyivaniane, sta nel pessimo accordo degli strumenti utlizzati.
Ascoltarle, tali accozzaglie di note, danno il voltastomaco: IGNORATELE!!!
Falce.

Vanna ha detto...

Perbacco, ogni volta che per qualche ora sto lontana dal blog, ritrovo il crescendo rossiniano di chi è fortemente disturbato dalle nostre riflessioni e ricerche intorno al solito tema: Bossetti con la sua condanna.
Bene Falce, ignoriamo i soliti ed inutili troll.
Invece mi piace molto quello che Dudù, Sarahkey, Nautilina, Tommy S. Antrag riportano e affermano.
E così la durata del dna sarebbe a termine, così all'estero il dna non sarebbe così gettonato per condannare e gli avvocati a stelle e a strisce lo mettono in discussione.
Bene fa la difesa di B.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Ivana, ti hanno accomunato a me.
Guarda che livore.

Tommy, se sei così sicuro fai fuoco e fiamme insieme al giornalista, ma fuori da qui, mettendoci la faccia.
Sei proprio sicuro sicuro che tutte le volte i giornalisti chiedono copia dei verbali? I giornalisti hanno dei canali tutti loro, non lo sapete?
In alternativa si può fare sempre fare pubblico appello alla difesa per avere copia di questi sacri verbali..o avete paura che vi risponda picche?
P.s. ma davvero credete che la difesa non sia in grado di trasmettere quello che vuole a chi vuole? O forse dovete tenere sempre su il giochino del complotto...

PINO ha detto...

Ciao VANNA
Non sarei così ottimista circa la valutazione delle tracce biologiche, anche negli USA.
Ci sono state delle contestazioni, è vero, sulla validità "assoluta" di tali testimonianze, ma si sarebbe trattato, nella maggior parte dei casi, di tattiche difensive dettate dalla professionalità di team di particolari patrocinatori.
Non facciamoci molte illusioni, che in Italia possa venire adottato un sistema diverso ed esemplare per altri Paesi europei e d'oltre oceano.

Anonimo ha detto...

Gugly
Non sentirti associata ad Ivana: tu cerchi di deviare gli argomenti, intervenendo al momento giusto, mentre Ivana, si espreme scaltramente in modo sornione, restando sempre a galla come uno s.....o.
fr.

Guglielma Vaccaro ha detto...

E vai col turpiloquio! Ivana, guarda che livello.
Ma non vi sfiora il dubbio che chi ha aperto questo spazio sta lasciando il medesimo allo stato brado perchè per la vicenda in questione non c'è più molto da fare?

Ragazzi, siamo seri: se c'era qualcosa magari era opportuno tirarla fuori a processo, la difesa aveva promesso tante sorprese nel pubblico dibattimento, quante ne sono arrivate?
Andiamo a rileggere i verbali insieme? Ah no, non ne abbiamo la disponibilità...chi si offre per chiederli a chi di dovere? Poi facciamo una colletta e li distribuiamo ai giornalisti (magari,sorpresa sorpresa, hanno già tutto quello che serve).

Ivana ha detto...

Alcuni sono davvero tanto spaventati dall’idea di un confronto democratico, che preferiscono passare alle offese personali mantenendosi celati dietro l’anonimato? Perché?
Se il giudice ha preso determinate decisioni è perché il c.p.p. glielo consente quindi perché, invece di aggressioni verbali nei miei confronti (inutili in quanto non costruttive e forse facenti pensare a un anacronistico clima di “caccia alle streghe”), non manifestate il vostro sdegno apertamente criticando, in modo serio, dettagliato e approfondito, a mezzo stampa, e/o tramite altri mezzi di diffusione, quelle determinate norme che ritenete ingiuste?

Absit iniuria verbo
Dovremmo essere così grandi da non offendere e così nobili da non sentirci offesi.

Le ingiurie sono molto umilianti per chi le dice, quando non riescono a umiliare chi le riceve.


Gugly, non preoccuparti; di certo sappiamo che io ho molti dubbi, tu ne hai meno, riguardo alla colpevolezza di Massimo Bossetti, ma ciò non impedisce, di certo, la possibilità di un dialogo sereno e rispettoso tra punti di vista che possono tranquillamente divergere su determinati argomenti.
Con Chiara e con altri/e (tra cui Annika stessa) ha sempre regnato il rispetto inter nos anche nella non condivisione delle idee.
Parlando in termini generali, senza alcun riferimento a un processo specifico, credo che copie di atti processuali potrebbero essere fornite al cittadino (anche se non facente parte del processo) in casi particolari in cui si possa dimostrare l’esistenza di un interesse valido (motivi di studio e di consultazione? Diritto di cronaca?) previa autorizzazione del giudice titolare di quel dato procedimento.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Ivana, è molto raro che sussista tale interesse pubblico...posso capire in casi di processi per stragi e/o comunque per fatti che abbiano una grande rilevanza pubblica.
Qui la rilevanza pubblica non c'è, è stata montata ad arte da un collegio difensivo che ha spinto molto sul lato mediatico ma ad un certo punto ha perso il controllo e adesso si trova un po' allo sbando con consulenti indagati e gente che insulta e minaccia senza rendersi conto che reca danno a chi a parole vorrebbe difendere.

Per motivi di studio e di consultazione si può richiedere materiale quando la sentenza è passata in giudicato, per diritto di cronaca ho già detto: i giornalisti hanno le loro fonti, chiedere pubblicamente le copie al magistrato è stato solo un modo per fare polemica, la risposta del magistrato non poteva essere che un rifiuto.

Dudu' ha detto...

Gugly
".. ignoranti che siete a mettere tutto nel calderone.."

Ignorante sei tu.
Parlare del caso Bossetti è prendere atto del sistema giustizia.
Secondi alla Turchia, e tu invece di preoccupartene l'unica cosa che sai fare è dare addosso al blog.
Ignorante due volte se non hai ancora capito con che spirito viene affrontato l'argomento.
E non azzardarti venire scrivere che sei stato insultato (ma perchè ho la netta sensazione di star parlando con un uomo quando parlo con te?), ricambio quindi la tua gentilezza.

Gugly
".. ignoranti che siete a mettere tutto nel calderone.."
Guglý
".. gente che insulta e minaccia senza rendersi conto che reca danno a chi a parole vorrebbe difendere.."
La tua descrizione.

Ivana ha detto...

Gugly, credo che la rilevanza pubblica sia stata montata principalmente da chi voleva insistere sull’ “operazione avveniristica”, sull’”errore impensabile”, sul fatto che, per la prima volta, fosse stata “ricostruita una famiglia” senza conoscerne a priori i componenti, sul fatto che, per la prima volta, sia stata la genetica a fornire indicazioni all’investigazione ecc.
Penso che la Difesa abbia allora scelto di spingere anche lei sul lato mediatico per far sentire, giustamente, anche la propria campana.
Ora tutte le parti sono in attesa del processo di Appello e ritengo che il clamore mediatico ripartirà al momento opportuno.

Anonimo ha detto...

".. he preferiscono passare alle offese personali mantenendosi celati dietro l’anonimato? .."

Cita le offese!

Guglielma Vaccaro ha detto...

La difesa non ha fatto sentire "giustamente" la propria campana, è partita lancia in resta producendosi in promesse che non ha ancora mantenuto, attaccando persino con insulti la controparte e ponendosi così dalla parte del torto.
Risultato: ha indispettito la Corte giudicante e un sacco di altra gente.

Anonimo, anonimo...mi sa che ho capito chi é :D

Sempre gli stessi dappertutto, poi dicono che sono migliaia a favore del Massi...dai, svelati e non lasciare i tuoi insulti nel mistero!

Dudu' ha detto...

Pino,
".. Ci sono state delle contestazioni, è vero, sulla validità "assoluta" di tali testimonianze, ma si sarebbe trattato, nella maggior parte dei casi, di tattiche difensive.."

Non propiamente solo difensive, in atto c'è uno scandalo,denuncie sulle prove acquisite dall'FBI,il quale ha ammesso sembrerebbe ,responsabilità. Anche di "vittime" giustiziate, orrore nell'orrore.
http://www.ristretti.org/Le-Notizie-di-Ristretti/stati-uniti-scandalo-sullfbi-esami-di-laboratorio-truccati-per-incastrare-gli-imputati

Chi paga questi errori criminali?
Quanti sono realmente? Possibile che al 2016 con tutta questa tecnologia magnifica e super califragilisticaspiralidosa vengano ripetuti? La legge a che serve se la si applica all'occorrenza?

Vanna ha detto...

Pino mi dici:
"...Non sarei così ottimista circa la valutazione delle tracce biologiche, anche negli USA..."
Le tracce biologiche devono essere analizzate con grande scrupolo, devono essere integre e tutto deve avvenire in ambienti curati, sicuri, verificati alla presenza anche dei legali.
Nel caso in questione dire che certe procedure sono insicure e non più verificabili è un eufemismo.
Se il Guerinoni, ad esempio, aveva o meno qualcosa sotto le unghie, non interessava poiché è morto in casa, è stato cremato.
Se Yara aveva qualcosa nell'apparecchio dentale e sotto le unghie, non ne sappiamo nulla e per di più è stata cremata.
Le tracce biologiche inoltre devono essere accompagnate da prove che siano tali e qui le prove non ci sono, qui ci sono le narrazioni di come andò, manco chi ha narrato fosse stato presente.
Comunque per concludere, la realtà investigativa del paese a stelle e strisce è lontana qualche anno luce dalla nostra ma è anche vero che sono molto raffinati a condannare chi vogliono, a far uccidere un presidente e il fratello e la marylin senza che i veri colpevoli vengano rinchiusi e anche molto altro.

Vanna ha detto...

Dudù abbiamo scritto nello stesso momento,siamo sulla stessa linea d'onda, soprattutto perché non insultiamo, esponiamo con garbo, non siamo ignoranti nel senso che c'informiamo, siamo attenti e vigili a registrare i meccanismi contorti e fumosi. Manteniamo questa navigazione a vista senza curarci di chi insulta e andiamo avanti tranquillamente. Mantengo un atteggiamento fortemente ottimista: ho fiducia nella difesa.
Vanna

antrag ha detto...

antrag02 di prima ... sono io, antrag di sempre.

Nautilina ha detto...

Dudù, Vanna,
il potere ha sempre avuto, dappertutto, i suoi lati oscuri.
Con alcuni suoi esponenti, in passato e nel presente, si sono raggiunti gli abissi.
Ma secondo me la grandezza degli USA, davvero alti spanne sopra di noi, dipende dal fatto che là si viene a conoscenza di tutto, non si riesce a tenere a lungo la polvere nascosta sotto i tappeti. Nei casi peggiori dopo una cinquantina d'anni ma quasi sempre molto, molto prima, i retroscena più spinosi e i nomi dei responsabili sono noti a tutti.
Alla fine, per te che sei colpevole è come una condanna in giudicato se non peggio perché non puoi sfuggire al disonore, sai che la tua immagine passerà ai posteri con un marchio infamante e in questo gli americani hanno buona memoria, perdonano fino alla curva.
Ci sono sentinelle vigili, movimenti attivi, tante persone disposte a mettere in gioco la propria reputazione per difendere lealtà, libertà di pensiero e giustizia, in sostanza il buon nome del Paese che amano.
Vorrei che ce ne fossero tante anche in Italia.

Credo che, malgrado gli aspetti negativi, ci sia comunque da imparare da una nazione che è capace di divulgare al mondo intero i propri errori, soprattutto in campo giudiziario.
Personalmente approvo anche il modo con cui sono emesse le sentenze, perché negli USA è il popolo a dover condannare o assolvere, non i giudici togati che potrebbero cedere alle pressioni dei loro potenti amici o alla logica dell'autoreferenza.
Ma non accetto la pena di morte.
Fine OT...

Guglielma Vaccaro ha detto...

E il caso JFK?

Paolo A ha detto...

Sarahkey

Ignoto1 alias Damiano Guerinoni non è l'assassino di Yara, perché si trovava in Perù da circa una settimana, questa è la mia ipotesi, che per me è anche certezza.

Evito di scrivere e ripetere quali sono gli elementi che mi hanno portato ad una simile conclusione, ma una cosa voglio dirla: non vi sembra troppo strano che il primo match del DNA di Ignoto1 sia stato con un ragazzo figlio della domestica di casa Gambirasio? Per me è lampante.

Bossetti purtroppo è il risultato di questa contraffazione che ha retto sino al primo grado, ma che difficilmente reggerà in appello.

Nessuna corte condanna senza che sia stato fatto un ulteriore accertamento genetico, che non significa solo nuove analisi, ma anche una revisione di vecchi dati se non è possibile un nuovo esame dei reperti; quantomeno dovrebbero rifare le analisi a Massimo Bossetti, in quanto sarebbero dovuto essere fatte con la partecipazione della difesa una volta che era venuto a galla il suo nome.

Una volta che inizia il processo d'appello lo capiremmo subito se la corte vorrà approfondire o meno, se il dibattimento non verrà riaperto si andrà subito a sentenza e come prevedo, lo assolveranno dopo una lunga camera di consiglio, quantomeno per salvare le apparenze.

Mi sbaglierò sicuramente, ma secondo me non riapriranno il vaso di Pandora delle indagini genetiche con nuovi accertamenti.




Gilberto ha detto...

@ Paolo A
Non solo quello che dici. Bossetti dovrà tenersi un padre inventato (Guerinoni) perché nessuno vorrà aprire quel vaso di Pandora, sarebbe uno scandalo... Credo anch'io che Bossetti verrà assolto.

Anonimo ha detto...

Paolo A e Gilberto

Spero che le vostre previsioni di assoluzione si avverino in appello.
Sarahkey

Anonimo ha detto...

ASSOLUZIONE? in base a che motivazione?
Solo se si accertasse che il dna che ha fatto condannare MB fosse fasullo o presentasse chiare prove di contaminazioni, con ulteriori analisi presenti le parti, si potrebbe avere la speranza della libertà, per il presunto colpevole.
Ma, saranno possibili queste controprove, se è stato ripetutamente detto che i reperti originali si siano esauriti in modo definitivo?
Troppo anticipata la formulazione di azzardate previsioni felicemente conclusive. Nel bene o nel male, meglio attendere pazientemente.
C. Falce

Nautilina ha detto...

C. Falce,
forse Gilberto e Paolo intendono "io so che tu lo sai che io lo so" e con quella logica, SE ci fosse davvero qualcosa di indicibile, Bossetti potrebbe sperare nell'assoluzione. Non so cosa pensare, francamente, per ora continuo ad avere fiducia che emerga la verità. Ma siccome siamo in Italia, dove alcune storie sono parecchio occulte e intricate (e anche faccende semplici vengono rese più complicate del normale), potrebbe volerci molto tempo oppure non succedere mai.

Purché non lascino in galera un altro innocente!

Gilberto, scusa, sempre meglio tenersi un padre inventato che subire l'ergastolo da non colpevole. E poi non credi che, in privato, potrebbe fare tutti gli accertamenti che vuole e magari anche divulgare l'esito?

Gilberto ha detto...

Cara Nautilina

Che Guerinoni sia un padre inventato non ho dubbi come sai. Sul fatto che sia meglio tenerselo piuttosto che subire l'ergastolo non posso che essere d'accordo con te. In merito poi al divulgare l'esito dopo... si sa la gente dimentica e stai sicura che ci sarà un nuovo caso all'ordine del giorno e di chi sia figlio davvero il muratore di Mapello, credimi, a quel punto non interesserà più a nessuno...

Dudu' ha detto...

Vorrei
proporre una domanda : cosa pensate voi sull'argomento "altri scenari pregnanti poco indagati" che tenderà -forse- mettere sul tavolo la difesa? (premettendo che, con il materiale a noi noto,ci è parso di individuarne alcuni.)

Cioè, se voi foste la difesa, cerchereste di smontare il possibile e l'impossibile nel tentativo di dimostrare l'innocenza del vostro assistito (come magari, se non è chiedere troppo) limitandovi a ciò, o ,in ragione di forti sospetti su altri soggetti cerchereste di dimostrare che una serie di eventi porterebbero ad altri autori? Ma che , richiamando in causa altri non spiega il dna compatibile con l'assistito.(il che implica attaccare una accusa che stà tenendo con i denti il suo risultato).
Nel caso scieglieste la seconda via, in quale momento sarebbe opportuno indicare altri sospettabili?

La faccenda mi sembra complessa e delicatissima, sotto ogni punto di vista, sia scegliendo la prima ipotesi, che non darebbe modo di "intravedere" il chi se non lui; che la seconda, che porta critiche ulteriori (nel primo grado non sono mancate) all'operato dell'accusa.

Carmelo Falce mi sembra una persona molto obiettiva e con i piedi ben piantati a terra, lo apprezzo per questo, non mi dispiacerebbe sentire,anche lui, cosa ne pensa.

Nel caso Scazzi non è servito indicare l'autore, Sollecito e Knoks : bisogna dirlo, la fidanzatina "americana" ha fatto riflettere i giudici con il manuale in mano.
Parolisi, che non ho seguito, sento potermi fidare delle vostre valutazioni, non sò se il suo difensore tese indicare altri autori. La Panarello la danno per matta, Buoninconti è un chi se non lui (per i giudici,mi astengo, non ho studiato il caso) e rimane Stasi nella mia selezione, che potete arricchire a piacimento, che per me è innocente ma anche per lui altri scenari nel processo non sono stati graditi(la parte civile,in questo caso, è, ed ,è stata, spietata,mia opinione, per plurimi motivi sospetto).
Più che cercare risposte, vi propongo delle mie riflessioni, non prendetele come una vera ricerca di risposte.

Chissà Biologo cosa troverebbe pregnante portare come genetista..

Vanna ha detto...

Nautilina, breve OT in risposta a te che scrivi:
"...Nei casi peggiori dopo una cinquantina d'anni ma quasi sempre molto, molto prima, i retroscena più spinosi e i nomi dei responsabili sono noti a tutti..."

Chi c'è dietro agli ENIGMI degli States, si sa, che poi Oswald abbia sparato a Kennedy o altri personaggi al fratello, non è chiaro, i mandanti forse sì.
Idem, per la morte di M.M.
Ma qualcuno sta dentro? Si è saputo il perché?
Di K poi si è fatta una campagna denigratoria e riduttiva: era solo ammalato di sesso.
C'entrava la Mafia collusa con alti poteri e le Economie dei soliti noti?
Chi c'è dietro l'elezione di Bush (solo 300 voti in più in Florida, paese dove il fratello era governatore, dove si vota tramite computer, dove il fratello aveva interessi nel campo informatico) ce la dice lunga.
Hillary non è stata eletta, chissà perché?

Quella Dichiarazione d'Indipendenza è stata spesso non messa in pratica se non ignorata.
chiudo OT.

Vanna ha detto...

Dudù provo a rispondere:

"...Cioè, se voi foste la difesa, cerchereste di smontare il possibile e l'impossibile nel tentativo di dimostrare l'innocenza del vostro assistito (come magari, se non è chiedere troppo) limitandovi a ciò, o ,in ragione di forti sospetti su altri soggetti cerchereste di dimostrare che una serie di eventi porterebbero ad altri autori? Ma che , richiamando in causa altri non spiega il dna compatibile con l'assistito.(il che implica attaccare una accusa che stà tenendo con i denti il suo risultato).
Nel caso scieglieste la seconda via, in quale momento sarebbe opportuno indicare altri sospettabili?..."

La difesa ha già provato a smontare, ha parlato chiaramente: dietro c'è altro.
Il dna per dare validità alla condanna deve essere avvalorato da prove che non ci sono, a parità ci sono altri dna.

Paolo A a Sarahkey:
" Ignoto1 alias Damiano Guerinoni non è l'assassino di Yara, perché si trovava in Perù da circa una settimana, questa è la mia ipotesi, che per me è anche certezza.
Evito di scrivere e ripetere quali sono gli elementi che mi hanno portato ad una simile conclusione, ma una cosa voglio dirla: non vi sembra troppo strano che il primo match del DNA di Ignoto1 sia stato con un ragazzo figlio della domestica di casa Gambirasio? Per me è lampante."

Certo che è lampante, molte volte ho parlato della Puglia dove i Guerinoni sono di casa, il comportamento della famiglia è stato, per me, troppo chiuso e troppo prudente, come se avessero voluto pochi riflettori: qualcosa non mi quadra. In genere quando avvengono omicidi, si guarda prima di tutto sotto il tappeto di casa poi si esce all'aperto, nel vicinato, negli ambienti condivisi e quasi sempre è nei luoghi conosciuti che avviene il dramma.
E non capisco il motivo per cui la famiglia ha licenziato la madre di Damiano, ha ritenuto MGB colpevole e fa lavorare la figlia in palestra.

Paolo A ha detto...

Capisco che dire che Bossetti venga assolto in appello dopo avere subito una condanna pochi mesi fa possa essere visto come una manifestazione di ottimismo che sconfina nella temerarietà, ma ci sono tanti elementi che portano verso questa soluzione.

Nelle motivazioni della sentenza sono contenute tante incongruenze sui fatti che potrebbero essere interpretate in maniera diametralmente opposta senza provocare nessuno scandalo, per esempio la foglia turgida trovata sotto la testa di Yara, ma ve ne sono tante altre.

Oltre a queste criticità interpretative ve ne sono anche di tipo strettamente giuridico, una di queste è la prova genetica e la sua validazione, per esempio già il tribunale del riesame a Brescia ha richiesto nuovi accertamenti genetici, oppure il GIP nell'ordinanza di custodia cautelare ha richiesto esplicitamente accertamenti sulla paternità e sappiamo che nessuno di questi accertamenti è stata effettuato, ebbene non credo che una simile compressione dei diritti dell'imputato possa proseguire anche in appello, quantomeno una nuova perizia genetica verrà ordinata dalla corte.

Che poi la nuova perizia genetica porti all'assoluzione di Bossetti ne sono più che certo, Ignoto1 non è Bossetti e lo si capisce anche dall'atteggiamento tenuto dall'accusa sino ad ora: ha rifiutato qualsiasi nuovo accertamento genetico; se solo avesse avuto la certezza che Bossetti ha il DNA uguale ad Ignoto1 avrebbero richiesto in fase di indagini un incidente probatorio e avrebbero chiuso la questione subito.

Il non aver fatto l'incidente probatorio è per me una cosa molto indicativa di quello che hanno in mano, anche perché, se ci pensate bene, il processo contro Bossetti doveva essere col rito immediato, poi invece si sono dilungati in indagini dispersive che non hanno portato poi molto agli argomenti dell'accusa, per esempio le fibre dei sedili, l'autocarro e le misurazioni ecc; mi chiedo e vi chiedo, se volevano chiudere la questione subito, perché non hanno fatto un incidente probatori sul DNA e poi andavano a processo col rito immediato, la risposta è una sola, il DNA di Bossetti non è quello di Ignoto1.

Per finire, la mia ipotesi è che alla fine per mettere tutto a tacere troveranno un espediente di tipo giuridico e assolveranno Bossetti, senza nuove perizie, troppo alto il rischio dello scandalo che ne deriverebbe, con la conseguenza che Bossetti si dovrà accollare una paternità fittizia.







PINO ha detto...

Fare pronostici anticipati, come scrive Falce, e certamente azzardato, ed altrettanto, e forse più, sarebbe affermare, con evidente sicumera, la falsa paternità attribuita a MGB, dopo gli accertamenti genetici fatti effettuare dagli inquirenti, e mai smentiti dal collegio di difesa dell'imputato, nè in via ordinaria, nè con una richiesta ufficiale di incidente probatorio, che avrebbe invalidato, se risultata negativa, ogni accusa nei confronti del proprio assistito.
(E, quanto sopra, l'ho già sostenuto in altri vari miei post precedenti.)
Ora, considerato che a carico del Bossetti non sono stati riscontrati altre prove o indizi gravi di colpevolezza, se si esclude la presenza del n/dna, oggetto di controversia fra le parti, il quadro generale suggerirebbe, al limite, una insufficienza di prove non compatibile con una grave condanna, come il carcere a vita, comminato nel primo grado di giudizio.
In attesa di conoscere la "sostanza" del ricorso in Appello, presentato dai difensori, che dovrà vertere solo alla demolizione delle accuse mosse al proprio assistito, sarà difficile formulare ogni sorta di conclusione pro o contro il giudicato, tenendo conto della tenacia con cui l'Accusa sostiene l'autenticità della prova biologica, e l'assenza, sino ad oggi, di qualsiasi dissertazione scientifica, che ne dimostri il contrario.

Paolo A ha detto...

Pino ti sbagli e ti sbagli in modo grossolano.

Hai scritto che gli inquirenti avrebbero fatto degli accertamenti sulla paternità di Bossetti, ma agli atti non risulta niente, perché non è stato fatto dall'accusa con l'incidente probatorio, che era l'unico modo per far entrare quel tipo di prova nel processo contro Bossetti; la difesa non poteva contestare niente perché niente era agli atti.

Inoltre sul fatto che la difesa non ha richiesto l'incidente probatorio è una questione falsa perché la difesa è venuta in possesso degli atti d'indagine alla chiusura del procedimento, quando sono stati depositati per la richiesta di rinvio a giudizio e se ricordi bene mancavano i raw data, necessari per una richiesta di questo genere.

Alla difesa hanno precluso sistematicamente di poter intervenire nelle fasi di indagine, quando si è arrivati alla fase di rinvio a giudizio la difesa ha fatto una richiesta di incidente probatorio che il GUP ha rigettato perché ha ritenuto che dovesse essere effettuata durante il giudizio.

Cosa potevano fare se non richiedere una perizia sul DNA secondo le norme del CPP durante il processo e se la perizia è stata rifiutata cosa altro potevano fare.

Pino, alla difesa è stata preclusa sistematicamente la possibilità di poter difendere il proprio assistito per quanto riguarda la questione DNA, avevano paura e hanno paura della verità, quello che hanno combinato è troppo grave e rischia di scardinare il sistema dalle fondamenta.




Vanna ha detto...

TommyS, ieri alle ore 14,40 mi rispondevi:

"...Se fosse davvero così, il DNA di Ignoto1 dalla traccia 31 e quello della Brena dalla traccia sul polsino, avrebbero le stesse identiche caratteristiche a dir poco dubbie. E siccome l'assenza del mtDNA di Bossetti spinge per un'ipotesi di origine sintetica, anche il DNA della Brena dovrebbe essere considerato tale."

Ricordo che Annika si soffermò su quel DNA, più di una volta ne parlò proprio per evidenziarne la composizione, pareva fosse più autentico dell'altro.
Se ci stesse leggendo potrebbe intervenire.
A mio parere, potrebbe sembrare che l'origine "dolosa" fosse stata messa apposta per tutte le tracce, ma che pro? Ad inquinare le prove? A dare la colpa a tutti e due?
Non avrebbe senso, a meno che sia la traccia di MGB in quel punto ad essere stata messa, aggiunta all'altra preesistente, come prova più importante visto il luogo di deposito.
O le due tracce sono state depositate insieme per depistare oppure potrebbe la traccia di B. " sensibile perché lì", aver scagionato l'altra.
Ed è inspiegabile come a parità di tracce una conti l'altra no.
Comunque si giri e si giri tutto è ambiguo e ha più chiavi di lettura, quando i conti non tornano è perché c'è qualcosa sotto.

Vanna ha detto...

Paolo A. Condivido!

Ivana ha detto...

Cita le offese!
Perché dovrei citare (quindi ripetere) offese in cui sono stati usati toni e parole che è mia abitudine evitare? Mi limito quindi a indicare le date soltanto di alcuni messaggi (di anonimi e/o non anonimi) contenenti offese nei miei confronti:

5 gennaio 2017 13:50:00
9 gennaio 2017 19:27:00
9 gennaio 2017 22:36:00
10 gennaio 2017 09:38:00
10 gennaio 2017 12:07:00

Comunque, Bisogna ringraziare anche per gli sgarbi. Permettono di valutare meglio chi li fa.

Gugly,
mi tornano in mente quelle famose parole del colonnello Lago: “per esigenze di comunicazione”; per tali “esigenze” erano stati dati alla stampa dei video con fotogrammi dove manca completamente qualsiasi certezza che sia stato ripreso il furgone di Bossetti; anzi per la Difesa non si trattava del furgone dell’imputato. Denti ha smontato e demolito l’ipotesi del furgone che girava intorno alla palestra, o no?
L’informazione avrebbe dovuto essere fatta in modo cristallino affinché non arrivasse alcun possibile messaggio distorto. Infatti la domanda semplice e chiara posta dall’avvocato Salvagni è: “Per comunicare che cosa?”
Il processo a Bossetti è stato teso a esaltare gli “innovativi” metodi di indagine che hanno condotto all’imputato; ogni notizia, anche la più intima, e irrilevante ai fini processuali, è stata divulgata. Perché? Forse per mascherare lacune investigative con suggestioni varie?
L’infelice (per usare un eufemismo!) affermazione del ministro Alfano al momento dell’arresto di Bossetti, aveva, forse, creato nell’opinione pubblica, la falsa idea che fosse stato catturato il “mostro”?
Di certo la condanna in primo grado è avvenuta senza che siano state verificate da un perito super partes le risultanze della cosiddetta “prova del DNA”.

Sono d’accordo con Pino: se Bossetti fosse stato figlio legittimo, la Difesa avrebbe chiesto al più presto l’incidente probatorio senza alcun bisogno di dover, prima, leggere le 60000 pagine del fascicolo e, inoltre, la paternità biologica non è stata assolutamente contestata durante il processo, anzi è stata confermata dalla stessa consulente della difesa dott.ssa Gino.

PINO ha detto...

Paolo A
Posso essere tollerante per il verbo "sbagli", nei limiti di un dialogo accorato, non dell'attributo "grossolano" aggiunto, gratuitamente, ad un interlocutore di cui non conosci la statura morale, intellettuale e sociale.
Ti consiglio di rivedere seriamente le tue basi di educazione civica.
Non gradisco riscontro, nè ulteriori contatti-

p.s. Sono amaramente sorpreso dalla "condivisione" di Vanna!.

Gilberto ha detto...

Pino
Continui a insistere su quella prova di paternità. Non esiste nessun documento a riguardo. Solo dichiarazioni senza alcun supporto documentario. Bossetti non è figlio di Guerinoni fino a prova contraria. Ma una prova non è un pour parler...

PINO ha detto...

IVANA. GRAZIE!

Dudu' ha detto...

Pino
Condivido la tua scelta anche se io non mi sentirei di dire è giusto o no,non spetta a me , come dire : "solo un buon padre sà come difendere il propio figlio" e Salvagni &C. è con questo spirito si sono prodigati difenderlo.
La tua sarebbe una scelta rigorosa, condivisibile. Quello che temo è che, se la difesa portasse "scompiglio" alla tesi accusatoria, da quest'ultima, che non risponderà sicuramente con atti d'indagine, ne verrebbe derisa strumentalizzando gli argomenti.
Non ultimo,forte di essere riuscita fare chiudere le querele contro il comandante e il genetista Buzzi,sentirebbe avere definitivamente blindato la sua indagine con buoni risultati (fra cremazioni e materiale genetico consumato vorrei tanto sentire qualche voce autorevole indignarsi perlomeno).
Paternita:
Un dilemma da sanare. Il fascicolo non è entrato nel processo benchè, come ricorda Paolo A, Maccorà avesse detto/scritto dovesse essere affrontato nel processo e di ciò la difesa aveva fiducia ,poi tradita con l'accantonamento del fascicolo.

A mio umile parere,la morte di Giovanni Bossetti, avvenuta nel mezzo, dovrebbe fare riflettere sull'esigenza di fare analisi -sempre- in presenza di tutte le parti in causa, perchè quello che si presume ripetibile non tiene conto della realtà e dei suoi eventi non scrutabili.
Sono altresì convinta che-se- fosse avvenuto nel primo grado una sorta di ripetizione delle analisi laddove era possibile ripeterle,richiesta dal giudice, sarebbe stato affrontato l'Y con la sua reale o meno corrispondenza con il Guerinoni, ed è lì, in questo frangente, che la difesa avrebbe potuto intervenire correggere l'errore(?)(O la non compatibilità) di attribuzione.
Vedremo con l'appello come affronteranno il dilemma.

Ivana ha detto...

Gilberto,
le motivazioni della sentenza di primo grado sono, o no, un documento firmato?
Proprio la consulente della Difesa dott.ssa Gino ha confermato che le conclusioni del prof. Piccinini in merito al rapporto di paternità tra Ignoto 1 e Giuseppe Guerinoni erano condivisibili e che le analisi da lei effettuate , su incarico della famiglia Bossetti, avevano confermato che l'imputato non era figlio del padre legittimo.

Ci sono evidenze che non necessitano di un ulteriore "supporto documentario" che potrebbe umiliare ulteriormente (e senza motivo!) la sensibilità dell'imputato.
La Difesa non ha minimamente contestato quel rapporto di filiazione e questo, per me, è già sufficiente per la sua significatività.

Gilberto ha detto...

Ah, ecco da adesso in poi, secondo Ivana, un cambio di paternità si può fare sulla base di una dichiarazione: dichiaro che non sono figlio di x ma di y. Paolo A ha spiegato benissimo:

"gli inquirenti avrebbero fatto degli accertamenti sulla paternità di Bossetti, ma agli atti non risulta niente, perché non è stato fatto dall'accusa con l'incidente probatorio, che era l'unico modo per far entrare quel tipo di prova nel processo contro Bossetti; la difesa non poteva contestare niente perché niente era agli atti."

Dudu' ha detto...

Pino,sono certa
Paolo A, non intendesse offenderti, spesso si avvale delle sue certezze per dimostrare una sua tesi,ma , ripeto, sono certa non volesse urtare te,mi sembrano in buona fede le sue parole, ma capisco perfettamente cosa intendi dire .

Però Pino, dovresti convenire che,almeno quello che aveva organizzato Maccorà che il dubbio l'ha posto, rinviando al processo la verifica, non è stato svolto e non sappiamo come e con cosa (stringa, materiale?) abbia potuto la difesa trarre dei risultati, per tutti gli studi fatti da TommyS, precisi, non è nemmeno stato esclusa una deriva genetica della valle, che potrebbe avere portato ad una compatibilità genetica. Credo personalmente che l'argomento debba essere una volta per tutte verificato con tutte le parti partecipanti.
Non credo si possa ulteriormente rimandare a posteri la soluzione.

Quasi quasi mi sentirei di criticare la scelta di Maccorà, era lui che doveva dirimere per poter rinviare ad altri un "imputato" figlio "certo" di X.

PINO ha detto...

DUDU'
Concordo con la reazione di tutto il pool accusatore, ma se Salvagni NON HA AGITO in tempo utile per insistere (starei per dire imporre) sulla falsa paternità attribuita a Bossetti, e lecito, non supporre, ma affermare che erano a conoscenza della paternità Guerinoni, oltre che per proprie indagini, anche per la certificazione dell'Università di Torino, che aveva eseguito, su richiesta della famiglia Bossetti, le analisi genetiche di paternità, di tutti e tre i figli anagrafici di Giovanni.
Di fronte ad una tale irrefutabile conferma, ogni procedimento a carico di MGB, sarebbe stato annullato definitivamente.
Se il processo è continuato, e non per deficienza difensiva, deve assegnarsi ad altri motivi e circostanze.
Spero proprio di essere stato chiaro, almeno per quanto concerne questo "passo", dell'intero processo del quale, in fondo, nessuno conosce i meandri profondi scavati dall'accusa, ed i tentativi preparati dalla difesa per percorrerli.

Dudu' ha detto...

"gli inquirenti avrebbero fatto degli accertamenti sulla paternità di Bossetti, ma agli atti non risulta niente, perché non è stato fatto dall'accusa con l'incidente probatorio, che era l'unico modo per far entrare quel tipo di prova nel processo contro Bossetti; la difesa non poteva contestare niente perché niente era agli atti."

Infatti, il fascicolo non è stato ammesso,

la difesa è però riuscita dimostrare nel contradditorio che Staiti e Gentile non hanno fatto il test dell'Y a ignoto 1 ...quindi...

Gilberto ha detto...

Vedi Pino
La difesa ha avuto in più di una occasione le mani legate, si è trovata di fronte a un muro di gomma. Forse la difesa sperava proprio che il tribunale richiedesse quel documento torinese. Strano davvero che l'accusa non avesse provveduto a richiederlo come era suo diritto. Forse che l'accusa sapeva già quale avrebbe potuto essere il contenuto e per quello era meglio lasciar perdere?

Dudu' ha detto...

Pino,
".. ma se Salvagni NON HA AGITO in tempo utile per insistere (starei per dire imporre) sulla falsa paternità attribuita a Bossetti, e lecito, non supporre, ma affermare che erano a conoscenza della paternità Guerinoni.."


Il tuo ragionamento appare logico, ma, con tutto il carico che può avere questo MA , ritengo che i difensori nulla abbiano potuto, non è possibile per una qualsiasi difesa introdurre argomenti non ammessi a procedimento.
Bisognerebbe sapere su quale materiale,se stringa o saliva o sangue , abbia potuto Torino dirimere.

Ora, sono ben consapevole che confrontando nonno e nipoti avrebbe dato degli esiti positivi o negativi, ma sarebbe necessario sapere se è su questo che si basa la testimonianza della Gino, o su confronti ufficiali tra (reperto,referto ?) il materiale consegnatogli dagli inquirenti.

Insomma, Pino, personalmente ho molti dubbi su questi fatti alquanto poco chiari(manco i tre nipoti sembra non hanno somiglanze col Guerinoni per il poco divulgato), rispetto la tua convinzione ma non sento di poterla fare mia.

Ivana ha detto...

Continuo a essere d'accordo con Pino.

Gilberto,
che cosa c’entra il cambio di paternità? Nessuno l’ha chiesto! Anzi, per Bossetti, giustamente, il padre rimane colui che l’ha allevato e curato!
Esistono atti che, correttamente, restano segreti se non di interesse penale e non è DI CERTO un reato il fatto che Bossetti sia figlio illegittimo! Chiunque (anche un imputato!) ha tutto il diritto di non mostrare alcuna “lettera scarlatta”.
La Difesa mai HA CONTESTATO quel rapporto di filiazione!
L’accusa non ha chiesto l’incidente probatorio per la questione del mtDNA NON trovato!
La Difesa non ha chiesto subito l’incidente probatorio perché era perfettamente consapevole del fatto che Bossetti era figlio illegittimo! Non aveva in mano, quindi, la prova che avrebbe scagionato il proprio assistito!

PINO ha detto...

GILBERTO
ct) "Strano davvero che l'accusa non avesse provveduto a richiederlo come era suo diritto. Forse che l'accusa sapeva già quale avrebbe potuto essere il contenuto e per quello era meglio lasciar perdere?".

Appunto, Gilberto, come poteva mai chiedere l'Accusa, un documento che confermasse la paternità biologica ed anagrafica di Giovanni Bossetti, del figlio Massimo, che, come tale avrebbe mandato all'aria tutti i progetti ritenuti complottisti?
Infatti, a maggior ragione, come hai scritto, ha lasciato perdere.

Dudu' ha detto...

Incredibile,
Pino, Gilberto, sulle stesse parole avete tratto opposti risultati.

Gilberto ha detto...

Dudù
Sei in grado di riproporre la domanda precisa precisa che è stata rivolta alla dottoressa Gino e le parole esatte esatte della sua risposta? Non sono riuscito a trovarle. Non cambierebbero le mie conclusioni ma servirebbe a capire meglio il contesto.

Dudu' ha detto...

Devo cercarle Gilberto, dammi un pò di tempo

Dudu' ha detto...

Gilberto,
Questo dovrebbe essere il riassunto udienza, poi ripreso da altre testate:

[..]L’avvocato Andrea Pezzotta, che assiste la famiglia Gambirasio, ha appena chiesto conto a Sarah Gino, l’esperta di Dna consulente della difesa, di alcuni esami di paternità fatti eseguire dai Bossetti dopo l’arresto del 16 giugno 2014. Lei risponde: «Nell’estate del 2014 fui incaricata dall’Università di Torino, a cui si rivolse la famiglia Bossetti, di verificare se Giovanni era il padre di Massimo». L’esito del test?: «Negativo, Massimo è figlio di un altro uomo».[..]

[..]La consulente, chiamata a deporre con il genetista Marzio Capra, anche lui nel pool della difesa, non si è spinta oltre. A precisa domanda «Massimo Bossetti è figlio di Giuseppe Guerinoni?» ha spiegato che l’unico compito che le era stato assegnato era quello di controllare il legame genetico tra Massimo e Giovanni, il padre anagrafico, deceduto il Natale scorso, che ha cresciuto lui, la gemella Laura Letizia e il fratello minore Fabio.[..]

[..]empre su domanda dell’avvocato Pezzotta, la Gino ha confermato il lavoro eseguito su «Ignoto 1», ovvero la traccia di Dna isolata sugli slip della ragazzina, la presunta firma del killer. Anche per la consulente della difesa, «Ignoto 1» è figlio di Guerinoni."

http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/16_febbraio_12/yara-quegli-esami-chiesti-bossetti-massimo-non-era-figlio-giovanni-fab96d7a-d173-11e5-9819-2c2b53be318b.shtml

Non viene citato con cosa(reperto o referto) abbiano lavorato , non l'ho trovato da nessuna parte e l'avevo cercato a lungo.

Dudu' ha detto...

Stando
quello che viene riportato non è stato studiato il dna nonno /nipoti.

Solo dei tre figli e il padre Giovanni Bossetti ; rimane la domanda : per Massimo qual'era il materiale disponibile per l'analisi di Torino?
Prima o poi spero si venga saperlo.

Nel resoconto del 13 dic '15 libero riporta :
[..] Così, in un clima surreale i due capitani illustrano i loro dati rispondendo alle domande della Bertoja. Con qualche discrasia curiosa. Nella loro relazione avevano detto di aver trovato sullo slip L' aplotipo Ypsilon. Che è importantissimo - soprattutto in questa indagine fondata su una indizio parentale - perché è quello con cui si trasmette il gene paterno. Ma nella sintesi della nuova relazione si scopre che su quel reperto i capitani scrivono di non aver usato il kit che individua «l' Ypsilon». Nell' intervallo mi avvicino a Stati: "Come è possibile?". La Pm, seduta davanti a lui, gli fa cenno «No-No» con la matita. Lui la guarda, si ferma, pare imbarazzato: «Mi spiace... ma... non sono autorizzato a rispondere».
Chiedo al consulente della difesa, Marzio Capra: «Posso solo fare un' ipotesi: l' esame sull' Ypsilon lo hanno fatto su un altro reperto, e poi, sovrapponendo i risultati, lo hanno attribuito anche all' altro campione»."

Qui non si capisce a quali tracce facciano riferimento, bisogna tornare sulle motivazioni, Biologo aveva estrapolato dei passaggi,anche TommyS.
Mi pare di ricordare che l'Y era stato fatto su una traccia micro al limite della leggibilità con una soglia molto bassa. Se qualcuno ricorda meglio di me mi risparmia un pò di ricerche.

Gilberto ha detto...

Grazie Dudù. Un riassunto d'udienza mi dice poco. Basta modificare un niente e il senso cambia. Comunque. Intanto mi chiedo come sapesse l'avvocato che assiste la famiglia Gambirasio di quegli esami fatti privatamente e se la dottoressa Gino fosse tenuta a rispondere. E' la stessa impressione di allora, mi ero chiesto se la risposta generica fosse un'esca perché quell'esame venisse richiesto dal tribunale e mi conferma le osservazioni di Paolo A :
"gli inquirenti avrebbero fatto degli accertamenti sulla paternità di Bossetti, ma agli atti non risulta niente, perché non è stato fatto dall'accusa con l'incidente probatorio, che era l'unico modo per far entrare quel tipo di prova nel processo contro Bossetti; la difesa non poteva contestare niente perché niente era agli atti."

Dudu' ha detto...

Ho dimenticato, link:
http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11859062/Colpo-di-scena-al-processo-.html

Dudu' ha detto...

Gilberto,
".. Intanto mi chiedo come sapesse l'avvocato che assiste la famiglia Gambirasio di quegli esami fatti privatamente.."

La difesa lo aveva fatto in segreto.

[..]Da altre intercettazioni risulterà l’intenzione della famiglia di affidare a un laboratorio di Torino altri test del Dna, per verificare quelli della Procura.[..]

Una intercettazione divulgata ai media lo avrebbe fatto sapere pubblicamente.

http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/15_febbraio_28/bossetti-madre-dna-mio-padre-bugie-980ceca8-bf11-11e4-911e-3d01b106f698.shtml

Devo lasciarvi ora.

Dudu' ha detto...

Pino,
"..in fondo, nessuno conosce i meandri profondi scavati dall'accusa, ed i tentativi preparati dalla difesa per percorrerli..."

Verissimo,
un tribunale dovrebbe verificare però prima di rinviare a giudizio un uomo non possano esserci stati errori di alcun tipo.
È questo che non capisco: come puoi tu tribunale non accertare in garanzia, una cosa così dirimente?

SE non è figlio del Guerinoni NON può essere ignoto 1. (A prescindere da dimostrare che ignoto 1 avrebbe ucciso Yara ovviamente).

Dudu' ha detto...

Ivana
"..La Difesa non ha chiesto subito l’incidente probatorio perché era perfettamente consapevole del fatto che Bossetti era figlio illegittimo! .."

Non è vero quanto affermi.
La difesa l'ha richiesto eccome, Maccorà ha deciso di rimandare alla corte l'accertamento.

La corte poi non ha verificato nulla, ha ascoltato i testi ,però, senza ammettere a dibattimento la paternità , perciò cosa c'era nel fascicolo dell'accusa non è dato di saperlo.

".. Esistono atti che, correttamente, restano segreti se non di interesse penale e non è DI CERTO un reato il fatto che Bossetti sia figlio illegittimo! .."

In questo caso l'interesse penale c'era, al 100%.

Mi cito:

" SE non è figlio del Guerinoni NON può essere ignoto 1. (A prescindere da dimostrare che ignoto 1 avrebbe ucciso Yara ovviamente)."

Nautilina ha detto...

Dudù,
e poi volendo ci sarebbe da argomentare anche su Ignoto 1. Siamo sicuri che sia proprio un figlio e non un parente biologico di Guerinoni, oppure qualcuno con DNA tanto simile da indurre in confusione gli analisti? Portera - mi sembra - non riteneva che fosse una buona pista quella di Guerinoni. Diceva che non avrebbe condotto a nulla, che c'erano troppe incertezze. Su cosa basasse questo giudizio temo che non lo sapremo mai...

Comunque, anche se fosse provato senz'ombra di dubbio che Ignoto 1 = MGB, c'è tant'altro da dimostrare.
COME e QUANDO è stato depositato quel DNA sui leggings di Yara? Era naturale, sintetico, diffuso da mosche, o da trasferimento secondario (mani-oggetto-vestito)?
Se non si chiarisce questo, Bossetti sarà pure Ignoto 1, ma non c'è prova che sia anche un omicida.
Sono d'accordo con PINO, secondo me le prove non bastano per una condanna all'ergastolo. Anzi, neppure per una condanna lieve.

PINO ha detto...

DUDU'
ct): "SE non è figlio del Guerinoni NON può essere ignoto 1. (A prescindere da dimostrare che ignoto 1 avrebbe ucciso Yara ovviamente).
Infatti, Dudù, se i difensori potevano, fin dall'inizio, dimostrare quello che hai scritto nel corsivo che ho sopra riportato, il processo ci sarebbe stato comunque ma con altri imputati!
Sarebbero mutati gli addendi e la somma.

Dudu' ha detto...

Bravissima Nautilina
Hai riportato un passaggio fondamentale.

".. e poi volendo ci sarebbe da argomentare anche su Ignoto 1. Siamo sicuri che sia proprio un figlio e non un parente biologico di Guerinoni, oppure qualcuno con DNA tanto simile da indurre in confusione gli analisti? Portera - mi sembra - non riteneva che fosse una buona pista quella di Guerinoni. Diceva che non avrebbe condotto a nulla, che c'erano troppe incertezze..."

Le incertezze erano date dal materiale genetico molto degradato.

L'avranno lavato con LAVA e poi come Calimero, non era più tutto nero. :-)

".. Era naturale, sintetico, diffuso da mosche, o da trasferimento secondario (mani-oggetto-vestito)? .."

Dovrebbero dirimerlo nell'appello.

"..COME e QUANDO è stato depositato quel DNA sui leggings di Yara?.."

Se l'imputato,non passò vicino la palestra con il suo autocarro, quale altra ipotesi potrà reggere?

Leggevo ieri dell'omicidio di Colognola, avvenuto nell'androne del palazzo, che ora hanno un capello indiziante... mi vengono i brividi pensarci... c'è solo da sperare sia dell'autore dell'omicidio.

Dudu' ha detto...

Pino,
".. se i difensori potevano, fin dall'inizio, dimostrare quello .."

È quel POTEVANO, rimasto per me almeno,in un limbo, che mi porta poca certezza.

In fin dei conti, la Gino dice che non è figlio di Bossetti, prendiamolo per buono, perchè l'accusa non ha colto la palla al balzo per dimostrare fosse di Guerinoni?
Ovviamente, è corretto dire che nemmeno l'accusa in quel frangente poteva portare argomenti non ammessi al procedimento.

Ma alla fine, è stato dimostrato,certificato,che è figlio del Guerinoni? No.

Allora dobbiamo convenire che è un cane che si morde la coda per ora. Io la vedo così.

Ivana ha detto...

Non è vero quanto affermi.
La difesa l'ha richiesto eccome, Maccorà ha deciso di rimandare alla corte l'accertamento.


Non hai fatto caso all’avverbio “subito”? La Difesa non ha chiesto, da SUBITO, cioè partendo dai tempi consentiti (quindi a partire dal giorno dopo l’arresto di Bossetti, credo) , ma ha aspettato l’udienza preliminare adducendo la motivazione della necessità di leggere prima le 60000 pagine. L’avvocato Camporini, in una puntata di Quarto Grado, aveva precisato tale necessità.

La corte poi non ha verificato nulla, ha ascoltato i testi ,però, senza ammettere a dibattimento la paternità , perciò cosa c'era nel fascicolo dell'accusa non è dato di saperlo.

Che cosa doveva verificare se tutte le parti concordavano sulla questione “paternità” e, quindi, non era in discussione?!


In questo caso l'interesse penale c'era, al 100%.

NO! L’aveva ben sottolineato l’avvocato Bonomo. Non interessa la paternità! In discussione c’era e rimane l’attribuzione di quel determinato profilo genetico (per le anomalie che presenta!) a Bossetti.

Ivana ha detto...

Aggiungo che l'avvocato Salvagni INSISTE, anche nel ricorso, che quel profilo genetico nucleare è un indizio probabilistico, non una prova e contesta l'affermazione (presente nelle motivazioni della sentenza) inerente all'inutilità dell'accertamento sul DNA mitocondriale: o la verifica non si effettuava o, dal momento che è stata fatta, e non ha "chiuso il cerchio", non se ne può ora ignorare il risultato.
Insomma, la Difesa continua a evidenziare la anomala situazione di assenza (o "non ritrovamento" per l'accusa!) del mtDNA dell'imputato.
Non interessa alla Difesa la questione "paternità".

Dudu' ha detto...

Ivana
Non ascolti quello che dico.
La verifica di paternità Salvagni l'ha chiesta un anno prima di avere le 60000 pagine. Ad indagini in corso.

" ..Che cosa doveva verificare se tutte le parti concordavano sulla questione “paternità” e, quindi, non era in discussione?!.."

Questa è una tua affermazione, non riportata nei media da nessuno. Se vuoi puoi mandare una mail a Salvagni , vediamo se ti risponde fossero tutti concordi.


"In questo caso l'interesse penale c'era, al 100%. "

Lo ribadisco senza ombra di dubbi.

"..NO! L’aveva ben sottolineato l’avvocato Bonomo. Non interessa la paternità! "

Forse non ti sei accorta, ma queste parole Bonomo le ha spese per riferire ai giornalisti che la paternità non entrava nel processo indicando appunto quello che io continuo sottolineare : il fascicolo paternità non è entrato nel processo.

(togli pure i punti esclamativi, io non ho la verità in tasca, ma non ce l'hai nemmeno tu mia cara. E abbassa i toni, grazie.)

Gilberto ha detto...

La questione paternità si può paragonare al 'convitato di pietra'. Situazione che si cerca di dimenticare o non affrontare, ma che agisce surrettiziamente e come ha ben argomentato Paolo A farà sentire tutto il suo peso… e che peso!! In ballo non c'è solo Bossetti, ma la credibilità della giustizia del Bel Paese.

Paolo A ha detto...

Pino

Mi dispiace che ti sia offeso per un aggettivo che non voleva porre in discussione la tua statura morale, intellettuale o sociale, ma semplicemente volevo sottolineare l'errore che hai commesso nel dire, in riferimento alla paternità di Massimo Bossetti, che:"..dopo gli accertamenti genetici fatti effettuare dagli inquirenti".

Come nel seguito del mio intervento ho spiegato, quell'affermazione era totalmente sbagliata; purtroppo questo caso è costellato di illazioni propalate dai giornali ma mai arrivate a processo, che possono indurre anche degli osservatori attenti a degli errori.

Mi scuso nuovamente.

Per tutti

Vorrei farvi notare che le analisi di paternità sarebbero state effettuate anche al fratello di Massimo Bossetti, però anche di queste analisi non c'è traccia agli atti e non si sa quando avrebbero fatto il prelievo a Giovanni Bossetti.

Strano, anzi stranissimo, perché che necessità avevano per fare un simile esame, ma questa notizia assomiglia a quella delle intercettazioni ad Ester Arzuffi, i giornali ne parlano, ma nessuno le ha depositate, quantomeno avremmo una data certa in questa vicenda, cioè sapremmo da che data era intercettata Ester Arzuffi e quindi da che data conoscevano la vicenda di Massimo Bossetti.

La conoscenza di questi elementi come si può capire non è di secondaria importanza, vista la versione ufficiale del fermo di Massimo Bossetti.









Ivana ha detto...

La verifica di paternità Salvagni l'ha chiesta un anno prima di avere le 60000 pagine. Ad indagini in corso.

Quando e a chi l’avrebbe chiesta precisamente?(perché a me non risulta) Puoi indicare un link specifico? grazie


Questa è una tua affermazione, non riportata nei media da nessuno. Se vuoi puoi mandare una mail a Salvagni , vediamo se ti risponde fossero tutti concordi.

Viene riportata nelle motivazione dove si specifica che la Difesa non contesta la questione paternità e durante le varie interviste l’avvocato Salvagni mai ha accennato alla questione paternità.
Anche tu, se vuoi, puoi scrivere a Salvagni.



Forse non ti sei accorta, ma queste parole Bonomo le ha spese per riferire ai giornalisti che la paternità non entrava nel processo indicando appunto quello che io continuo sottolineare : il fascicolo paternità non è entrato nel processo.

E infatti non è entrato nel processo perché non era tra le contestazioni della Difesa!
Non ho usato toni alti; il punto esclamativo sottolinea solo quella che è la mia sicurezza.

Ivana ha detto...

E.C.
Leggasi:
Viene riportata nelle motivazioni della sentenza di primo grado

Dudu' ha detto...

Ivana

Leggo, capisco, chiudo. Non ho voglia di proseguire questa conversazione.

Solo una cosa :

"..Viene riportata nelle motivazione dove si specifica che la Difesa non contesta la questione paternità e durante le varie interviste l’avvocato Salvagni mai ha accennato alla questione paternità..."


Qui viene scritto che la difesa non contesta , non che sono tutti concordi come hai affermato arbitrariamente, e io chiedo, a te, cosa poteva contestare se il fascicolo paternità non è stato aperto?


Qualsiasi risposta non mi interesserà fin d'ora perchè sò di già (grazie all'opinione che mi sono formata nel tempo) che non saprai cogliere la riflessione che ti offro. Ma imperterrita andrai avanti per la tua strada ed io il mio tempo ho deciso ,da un pò, di spenderlo con chi , insieme a me, si pone sul piano del comprendere al di là delle colpe,al di là delle apparenze, non sento questa cosa con te. Mi dispiace un pò dirtelo, ma è così. Io non ti conosco, ma quello che scrivi lo leggo. C'è molto di te nei tuoi scritti. Come c'è molto di me nei miei.

Vanna ha detto...

Pino buonasera,
condivido Paolo A riguardo quello che sotto riporto:
"...Inoltre sul fatto che la difesa non ha richiesto l'incidente probatorio è una questione falsa perché la difesa è venuta in possesso degli atti d'indagine alla chiusura del procedimento, quando sono stati depositati per la richiesta di rinvio a giudizio e se ricordi bene mancavano i raw data, necessari per una richiesta di questo genere.
Alla difesa hanno precluso sistematicamente di poter intervenire nelle fasi di indagine, quando si è arrivati alla fase di rinvio a giudizio la difesa ha fatto una richiesta di incidente probatorio che il GUP ha rigettato perché ha ritenuto che dovesse essere effettuata durante il giudizio.
Cosa potevano fare se non richiedere una perizia sul DNA secondo le norme del CPP durante il processo e se la perizia è stata rifiutata cosa altro potevano fare."
A me sembra sia andata così, hanno sempre risposto picche alle richieste della difesa.

Pino, alla difesa è stata preclusa sistematicamente la possibilità di poter difendere il proprio assistito per quanto riguarda la questione DNA, avevano paura e hanno paura della verità, quello che hanno combinato è troppo grave e rischia di scardinare il sistema dalle fondamenta.


Vanna ha detto...

Dudù riporto il tuo seguente:

"[..]La consulente, chiamata a deporre con il genetista Marzio Capra, anche lui nel pool della difesa, non si è spinta oltre. A precisa domanda «Massimo Bossetti è figlio di Giuseppe Guerinoni?» ha spiegato che l’unico compito che le era stato assegnato era quello di controllare il legame genetico tra Massimo e Giovanni, il padre anagrafico, deceduto il Natale scorso, che ha cresciuto lui, la gemella Laura Letizia e il fratello minore Fabio.[..]"

Scusate, ma noi stiamo qui a discutere perché siamo cocciuti, stupidi o semplicemente ignoriamo effettivamente come sono andate le analisi.
E non per colpa nostra, se si rilegge bene come risponde la consulente, viene fuori che lei aveva ricevuto l'incarico solo di controllare l'esame genetico di Giovanni e Massimo con quello dei fratelli.
Non si parla di Guerinoni eppure si è continuato a ripetere che era il padre di B.La risposta di questa consulente o è limitata, o è poco chiara.
Continuo:

"[..]empre su domanda dell’avvocato Pezzotta, la Gino ha confermato il lavoro eseguito su «Ignoto 1», ovvero la traccia di Dna isolata sugli slip della ragazzina, la presunta firma del killer. Anche per la consulente della difesa, «Ignoto 1» è figlio di Guerinoni."
Ignoto 1 è figlio di Gue. ok, chiedo: è sicuro che MGB lo sia anche lui?
Insomma da quell'analisi c'entra o no Gue. con Bossetti M.?

Noto un'ambiguità di fondo, non è chiara la risposta, per me, perché non pè chiaro il risultato.

Ivana ha detto...

Dudu’ prendo atto che non hai risposto alla mia domanda.

Qui viene scritto che la difesa non contesta , non che sono tutti concordi come hai affermato arbitrariamente, e io chiedo, a te, cosa poteva contestare se il fascicolo paternità non è stato aperto?

Nelle motivazioni si precisa chiaramente che “Ciò che la difesa contesta sono l’utilizzabilità e l’affidabilità, dal punto di vista scientifico, del profilo di Ignoto1”. Quindi, non contesta la questione paternità. Le contestazioni vengono prese in considerazione dal giudice, ma se non c’è contestazione sulla questione paternità (da nessuna delle parti) il giudice ritiene inutile discuterne. Se non c'è contestazione, vuol dire che tutte le parti concordano su tale punto.

Ivana ha detto...

Qualsiasi risposta non mi interesserà fin d'ora perchè sò di già (grazie all'opinione che mi sono formata nel tempo) che non saprai cogliere la riflessione che ti offro. Ma imperterrita andrai avanti per la tua strada

Solo tu mi offriresti riflessioni che io non saprei cogliere? Io non ti offrirei alcuna riflessione da cogliere?
Ho sempre ammesso di non avere il “terzo occhio” e di limitarmi a ragionare sulle evidenze, ma anche sulle incongruenze e sui punti oscuri che vado a constatare nelle informazioni che traggo da varie fonti.
Ognuno/a (nessuno/a escluso/a) va avanti “per la propria strada” in base ai propri mezzi di conoscenza e ai propri limiti.

Dudu' ha detto...

Vanna,
Credo che sulle ambiguità abbia avuto buon gioco l'accusa, non c'è nulla che dimostri Massimo Bossetti figlio del Guerinoni.

E se l'accusa è certa delle sue analisi perchè si è opposta,insieme alla parte civile, ammettere il fascicolo?

Ivana

"...l’affidabilità..."

È la contestazione del risultato finale che comprende piaccia o non piaccia tutto il risultato che ne è seguito e l'hà sottolineato anche Sarah Gino insieme a Capra.
Io attendo chiarimenti, tu puoi tenerti le tue certezze.


Anonimo ha detto...

Una piccola ma importante riflessione, su un episodio che ricordo, per averlo letto da qualche parte, prima che mi interessasi di seguire il caso più strettamente, proprio a proposito della paternità di Bossetti.Lessi che al fine di porre termine alla nascente discussione sulla detta paternità, l'allora Gip. Dr/ssa Marcora (mi sbaglio?) chiese al Pm Ruggeri, di sottoporre Giovanni Bossetti e figlio Massimo ad esame genetico, per verificarne il legame padre-figlio.
La richiesta non fu accolta perchè non dirimente per la colpevolezza dell'indagato.
Dal che dedussi che la Pm doveva già conoscere la paternità Guerinoni, perche, qualche giorno dopo, in un suo colloquio avuto in carcere con il Bossetti, gli chiese a bruciapelo se sapesse che oltre a lui, anche suo fratello non era figlio del padre Giovanni.
Per cui si rende evidente che gli inquirenti erano già a conoscenza delle ibride nascite dei germani Bossetti, per aver fatto eseguire analisi tutelate da segreto giudiziario, quindi non registrato o non incluso ufficialmente negli Atti.
Teoricamente sarei concorde con quanto sostenuto da Pino, ed, in parte anche con Ivana.
C. Falce

Dudu' ha detto...

C.Falce
In linea teorica trovo possa essere condivisibile quanto afferma Pino,avrebbe dell'incredibile la condanna di un uomo a cui non sarebbe stata indagata la paternità, se tale paternità avrebbe portato a trovare il colpevole designato. Potrebbe essere che le analisi svolte siano non incluse ufficiamente,ti dirò,parrebbe anche a me possibile fosse così.
(Dovrebbe essere Ezia Maccora,ma alcune volte ho incontrato riportato Marcora)

Quello che mi lascia perplessa non è la posizione assunta dall'accusa:avrebbe fatto le sue indagini,trovato i suoi riscontri etc.
Ma la posizione assunta dal giudice:se hai un indagato fra le mani,dovresti essere garante della giustizia e della sua tutela, o meglio assicurarti non avere poi fra le mani una analisi errata . In linea di principio dovrebbe essere così, ma questa querelle putativa sembrerebbe venga risolta -dal 16 06 '14- "solo" a luglio 2015 con la non ammissione agli atti del fascicolo.
Qualcuno invoca la privacy, ma che roba è se stà tutto nei giornali che non è figlio di suo padre da 1 anno?
E cosa stà tutelando il giudice? La sua privacy no di certo.
Potrebbe tutelare la madre?
No di certo,basta aprire qualsiasi giornale.
La moglie? Non parliamone.
I figli? Eh che si scherza?gli hanno vandalizzato l'intera famiglia.
Allora, perchè il giudice non procede, dato che non convalida l'arresto per questo,ad una immediata verifica?
La famiglia per suo conto e a sue spese a sett 2014 non si sà con cosa, perchè non risulta una richiesta di prelievo in via ufficiale, gli viene confermata la tesi che non è figlio del padre Bossetti. Rimane di credere due cose: 1) non è figlio del Bossetti e bò chi sarà mai suo padre. 2)il giudice decide che se non è figlio del Bossetti è figlio del Guerinoni?
Mi sembra manchi un tassello, perchè Sarah Gino dice che lei non ha potuto verificare MGB con Guerinoni,o meglio dice non gli è stato richiesto.
Per concludere la difesa avrebbe dato un tacito assenso?
Rimane l'ultima ipotesi, quando la difesa ha avuto per le mani il test dell'Y di Guerinoni hanno potuto constatare che corrispondeva a quello di MGB.

Vanna ha detto...

Dudù buongiorno,
ho letto solo ora il link seguente che hai postato ieri alle ore 17,13:
http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11859062/Colpo-di-scena-al-processo-.html.
L'articolo è firmato Luca Telese e riporta il dialogo tra la difesa e la Rug.chi ha detto che la difesa lavora male, non ha chiesto prima, durante e dopo?
Qualcuno presente in aula, non portava apparecchio auricolare, forse si era distratto e non porta manco gli occhiali da lettura...
Non c'è peggior sordo di chi non vuole capire.
Il Telese fa la cronaca, la documenta e cosa non viene fuori!

Grazie Dudù, sei grande.

Paolo A ha detto...

Faccio un intervento impersonale così non si offende nessuno, ma il problema paternità di Massimo Bossetti deve essere inquadrato esattamente, altrimenti si continua a non capire i termini esatti.

Il problema è che all'interno del procedimento non c'è nessun documento che attesti in maniera ufficiale e diretta che Giovanni Bossetti non sia il padre di Massimo Bossetti, per ora l'accusa l'ha avuta vinta, ma non è escluso che la questione paternità rientri in maniera prepotente nel secondo grado.

Già il GIP Maccora si era accorta di questo problema, infatti scrisse nell'ordinanza di arresto:"Nel prosegue delle indagini potranno essere utilmente effettuati accertamenti volti a confrontare il DNA di Bossetti Giovanni e di Bossetti Massimo per stabilire il rapporto di filiazione tra gli stessi, .."

Poi prosegue e scrive:"..attività che potrà rafforzare la già solida piattaforma di gravità indiziaria riscontrata allo stato, sufficiente ai fini dei giudizio cautelare dato che l’art. 273 c.p.p., non richiamando il secondo comma dell’art. 192c.p.p., non richiede che gli indizi siano gravi, precisi e concordanti."

Quindi già il giudice Maccora ha avvertito che la questione paternità per essere considerata valida deve avere dei requisiti di precisione, concordanza e gravità, che però nel giudizio cautelare non sono necessari e visto che li richiama espressamente, nel caso della paternità non gli ha proprio riscontrati (contemporaneamente).

Ora il punto è proprio questo, la questione paternità tra Massimo e Giovanni Bossetti poteva entrare nel procedimento solo in un modo ed era quello di un esame ufficiale, che per forza di cose doveva vedere la partecipazione anche della difesa, la domanda allora è: perché non l'hanno fatto?

Voi capite che se ci fosse stato un esame di questo genere e fosse risultato negativo il rapporto di filiazione, per Massimo Bossetti si sarebbero precluse molte strade e molto probabilmente l'accusa poteva andare al giudizio immediato, cosa che ha sempre annunciato ma mai effettuato.

Peraltro se ci si pensa bene, la questione paternità è solo uno dei tanti fronti aperti che riguardano la questione genetica.

PINO ha detto...


PAOLO/A
ct):"..la domanda allora è: perché non l'hanno fatto?
Voi capite che se ci fosse stato un esame di questo genere e fosse risultato negativo il rapporto di filiazione, per Massimo Bossetti si sarebbero precluse molte strade.."

Viceversa, si sarebbero aperte le porte della prigione, per cui si impone la stessa domanda, accompagnata, però, da una logica risposta: se ne conosceva già l'esito, da parte della difesa e dell'accusa, indipendentemente dal fatto che nulla a tale proposito, fosse stato allegato agli atti.
p.s. Scusami tu per la mia suscettibilità. Pino

Gilberto ha detto...

Mi è piaciuta la signorilità e la correttezza con la quale Pino e Paolo A hanno risolto un equivoco nel reciproco rispetto. Un esempio per tutti. La disparità di vedute fa parte del normale contraddittorio dove ciascuno porta il suo punto di vista mediante argomenti, ma nel rispetto dell’interlocutore. Mi piace pensare che in questo spazio virtuale (il blog) si possano sperimentare relazioni costruttive e al di là dei fatti di cui si tratta. Se poi talvolta qualcuno trolleggia un po’, lo si può perdonare se lo fa in buona fede e con l’intento di rianimare il dibattito…

Ivana ha detto...

Per “ affidabilità ”, la Difesa intende insistere sul fatto che, per lei, quel determinato profilo genetico non può essere considerato “prova”, ma semplice “indizio probabilistico” tanto più che continua a insistere sulla discrasia insanabile tra nDNA e mtDNA; la Difesa ha dimostrato, nei fatti, di non essere interessata alla questione paternità.
Già in una puntata di Quarto Grado del 12 febbraio del 2016 il giornalista Abbate (che era stato presente in tribunale) aveva ribadito quanto detto dalla dottoressa Gino : “da un punto di vista genetico, non c’è alcun dubbio che ci sia compatibilità tra Ignoto 1 e Bossetti” e aveva posto al dott. Capra la seguente chiara domanda: “Dott. Capra tutto quello che ha detto in aula la dott. Gino lei lo condivide, sì, o no?
Il dott. Capra aveva risposto: “ Nessuno sta dicendo che il DNA nucleare non mostra questa compatibilità con Bossetti ”.
Ciò che il dott,. Capra contestava, invece, era il fatto che si trattasse di una traccia non precisa nei suoi contorni fattuali (per la questione della mancanza del DNA mitocondriale…)
Nelle motivazioni risulta chiaramente come la consulente della difesa Sarah Gino abbia confermato che le conclusioni del prof. Piccinini, in merito al rapporto di paternità tra Ignoto 1 e Giuseppe Guerinoni erano condivisibili e che le analisi da lei effettuate avevano confermato che l’imputato non era figlio del padre legittimo.
La madre di Bossetti, in aula, aveva scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere per evitare di danneggiare ulteriormente la propria immagine aut di essere incriminata per falsa testimonianza se avesse fatto affermazioni non veritiere.
Insomma, la Difesa si è sempre mostrata indifferente sulla questione paternità (ignorandola), insistendo, invece, e ritengo che continuerà a insistere, sulle anomalie di quella che, per la Corte, è stata considerata “prova”.
Credo che in Appello la difesa continuerà a richiedere la perizia super partes sul DNA attribuito a Bossetti e a insistere ancora sulle anomalie riscontrate a cui ritiene non siano state fornite risposte convincenti.
Se proprio la difesa si dimostra costantemente disinteressata alla questione paternità ha i suoi buoni motivi: essere figlio illegittimo non è un reato, è in discussione l’affidabilità di quel profilo genetico nucleare che, per la mancanza di precisione nei suoi contorni fattuali, andrebbe declassato a “indizio probabilistico” e come tale considerato. Soprattutto, prima di emettere una sentenza, occorrerebbe effettuare un’ulteriore verifica genetica alla presenza dei consulenti di tutte le parti.

Ivana ha detto...

Mi è piaciuta la signorilità e la correttezza con la quale Pino e Paolo A hanno risolto un equivoco nel reciproco rispetto. Un esempio per tutti. La disparità di vedute fa parte del normale contraddittorio dove ciascuno porta il suo punto di vista mediante argomenti, ma nel rispetto dell’interlocutore.

Sono pienamente d'accordo.

magica ha detto...

Ora il punto è proprio questo, la questione paternità tra Massimo e Giovanni Bossetti poteva entrare nel procedimento solo in un modo ed era quello di un esame ufficiale, che per forza di cose doveva vedere la partecipazione anche della difesa, la domanda allora è: perché non l'hanno fatto?(ho copiato questo commento da uno qui sopra )
------------------------------------------------------------------casuacasualmente stamattina , ho assistito ad un programma di MAGALLI .
in un incontro fra, il famoso GAROFANO E l'avv di famiglia dei POGGI-che rimarcavano il fatto anomalo della non partecipazione dEll'ultimo esame sotto le unghie di CHIARA POGGI . IL PIU' SCANDALIZZATO ERA GAROFANO .
ma come si sa dettero per buona la verifica del D. N. A di UN BOSSETTI FORSE COLPVOLE : FATTA SOLO DALL'ACCUSA.TRAMITE UN TRANELLO e data per buona .
SEMPRE GAROFANO HA DETTO CHE NON SI POTEVANO prendere impronte senza il benestare della persona CHE SUBISCE.
GAROFANO stamattina era molto puntiglioso su questa incongruenza fatta dalla difesa degli STASI..
certi parsonaggi ci prendono per fessi E credono che non CI ricordiamo niente , una volta dicono una cosa , e l'altra la smentiscono .. ma ci sono persone che hanno la memoria inserita -

Giacomo ha detto...

Magica
L'ho notato anch'io. Per non parlare dell'aver sottaciuto che Garofano aveva partecipato alle indagini contro Stasi e quindi era parte in causa. E l'altro era il consulente di parte della famiglia Poggi. Adesso mi chiedo: che interesse hanno i familiari della vittima a schierarsi contro Stasi? Il nuovo sospettato non fa mica parte della loro famiglia!
Sarebbe stata più logica una posizione di equidistanza. Che cosa teme la parte civile?

Saluti a te e a tutti gli amici del blog

Giacomo

magica ha detto...

bunasera giacomo
inoltre i due hanno detto che se ormai, scusate!la parola obsoleta: ma piu' adatta ..( il dado è tratto ) che si insiste a fare? avevano deciso che stasi era colpevole perchè rivangare i fatti.
come se fosse cosi' raro che i pm sbaglino . lo sappiamo che una volta presa una decisione non mollano . padroni del mondo ?

Dudu' ha detto...

Ciao Magica,
Altro argomento carino carino, sarebbe la scomparsa (?) delle prove a favore degli imputati, guardacaso.. molto raramente quelle a sfavore.
Preoccupante la poca cura,in fin dei conti le prove cambiano le sorti del giudizio finale di un uomo.
Una volta è la foglia, un'altra i capelli.. ma poi si commenta quanto sia giusto il giudizio conclusivo, dimenticando come il processo sia giunto -indirizzato- condannare.
Emblematico il processo Stasi per la sequela di sparizioni.
Anche nel caso Bossetti: video acquisiti che non danno immagini,foglie caduche stranamente ben conservate non fotografate(eppure una foglia fotografata nei media era pubblicata.. che foglia era... uno scherzetto forse),foto erbette radicate,lembi di cute ,ip personalizzati,raw data che appaiono e scompaiono.. video che non riportano date..reperti non visionabili..cd finiti chissà dove.. errori giudiziari in crescita.
Fare di un erba un fascio non si può, quelli che lavorano bene ci sono, ma quelli che lavorano male fanno disastri giudiziari e con arroganza imperturbabile fanno carriera magari,o si dilettano in tv orientare ben pagati da mamma rai.
Ste mamme...

antrag ha detto...

Ecco perché giudico di poco cervello le persone che assumono come basi delle loro argomentazioni le "motivazioni" della sentenza di primo grado...
Di poco cervello o in mala fede.

Gilberto ha detto...

C'è un legame sotterraneo, ctonio, tra il caso Stasi e il caso Bossetti (una affinità morfologica e metodologica). Per dirla più prosaicamente dello stesso lavorare a spanne... Si spera però sempre in uno scatto d’orgoglio…

Nautilina ha detto...

Anche in altri casi, però, non scherzano...questa sera ho sentito che nel caso della professoressa Gianna (a Seriate) la scena del crimine è stata inquinata pesantemente dai soccorritori, che avrebbero messo perfino il corpo su un tavolo e poi, per ordine dei carabinieri, lo avrebbero rimesso nella posizione in cui era, sul pavimento della cucina.
Insomma, se succedono cose del genere nella progredita Lombardia, dove dovrebbero operare al top dell'investigazione, stiamo freschi.

Tornando a Yara, l'altra sera per rispondere a Dudù cercavo il video del ritrovamento (quello in cui si sente la voce di un tecnico chiedere alla dot.ssa Cattaneo come mai la scollatura della maglietta era così bianca malgrado il taglio alla gola), ma non l'ho più trovato.
Invece ho visto un altro video, con una ressa incredibile di gente che si aggirava nella zona di via Bedeschi la sera del 26 febbraio ed anche un altro allucinante con una pattuglia di fotografi che inseguivano la dottoressa Cattaneo nel campo, mentre raggiungeva il punto del ritrovamento per il sopralluogo.
Non conosco però la tempistica esatta, so soltanto che c'era la luce del giorno e che la data del video era 27 febbraio.

Mi sono resa conto per la prima volta che il luogo del ritrovamento non era lontanissimo dalla strada, se si considera lo stabilimento (Rose & C) e il relativo accesso/parcheggio. Quindi è molto più probabile che Yara sia stata trasportata dal lato dello stabilimento e non dalla parte opposta.
Ed era una stradina stretta che poteva conoscere solo chi lavorava lì.
Ho sempre pensato che l'uccisore di Yara doveva conoscere quella zona, perché non ci si può arrivare per caso, soprattutto con l'oscurità.

D'altra parte sulle pareti dello stabilimento c'erano le telecamere di sorveglianza; allora mi domando, se qualcuno avesse portato Yara in quel punto un mese - venti giorni prima, le registrazioni non dovrebbero mostrarlo, dato che in genere si riscrivono ogni sessanta giorni?
Va' a sapere.

Anonimo ha detto...

spero di non dover più commentare in questo blog, non sapete di cosa state blaterando, E' stato b, un figlio di mignotta accertato dagli investigatori, con le vostre fandonie non otterrete nulla, poveri illusi chiaccheroni del cavolo, sarà condannato, il vostro cazzeggio non conta niente, non sapete di cosa ciarlare e la pagherà, c'è il dna, girava lì col furgone e aveva il computer intasato di nefandezze e scriveva alla gina il maniaco lampadato e la moglie che è al pari della madre inventerà ancora qualcosa per portare spiccioli nelle tasche dell'avvocato ma non servirà, vada a dire se ha coraggio quel paraculo che l'hanno messo apposta e vedrà cosa gli succede, fatevi curare !

Anonimo ha detto...

Per l'anonimo qua sopra
"spero di non dover più commentare in questo blog" - è facile, basta non venire a sbirciare sul blog.
Se invece senti il bisogno compulsivo di farlo per poter dare sfogo alla tua frustrazione scrivendo commenti un po' sconnessi come quello sopra, beh, quello che deve farsi curare sei tu.
Haddock

Paolo A ha detto...

Torno sulla questione paternità,che per me non è per nulla chiara, come tante altre cose non sono chiare nel caso Gambirasio.

Vi siete mai chiesti perché oltre ai RIS nessuno ha fatto analisi dopo l'arresto di Bossetti, analisi con prelievo del DNA di Bossetti intendo.

Vi siete mai chiesti perché l'accusa dopo aver annunciato che sarebbe andata al giudizio immediato ha optato per il rito ordinario, quando sarebbe bastata un incidente probatorio sul DNA e Bossetti avrebbe avuto un ergastolo senza un processo durato mesi.

Vi siete mai chiesti perché il GIP Maccora ha chiesto che venisse effettuato un test di paternità tra Giovanni e Massimo Bossetti e questo test nessuno l'ha mai fatto in maniera ufficiale, quindi con prelievo e analisi del DNA dei due soggetti in questione e quindi anche in questo caso si sarebbe andati a giudizio immediato se il risultato fosse stato negativo(Giovanni.B non è padre di Massimo.B).

Vi siete mai chiesti perché hanno tentato in tutti i modi di far confessare Bossetti, anche col prete del carcere; ma se avevano tutte queste certezze perché avevano bisogno di una confessione e anche con la confessione si sarebbe andati a giudizio immediato.

Vi dico questo: se Massimo Bossetti avesse avuto il cromosoma Y come quello di Giuseppe Guerinoni, anche nell'ipotesi che il padre legale l'avesse anche lui uguale, secondo me avrebbero fatto le analisi con l'incidente probatorio e avrebbero chiuso subito, il non averlo fatto indica che le cose non sono come ce le hanno raccontate.

Spero che non si risponda con affermazioni tipo: ma perché non l'ha fatta la difesa; credo che la difesa abbia compreso la questione solo dopo che gli atti sono stati depositati per la richiesta di rinvio a giudizio, in quella fase la difesa ha richiesto una perizia sulla parte genetica ma, come ricorderete sicuramente, venne rifiutata; una richiesta di perizia genetica da parte della difesa alla "cieca", cioè senza conoscere cosa gli inquirenti avevano in mano, da un punto di vista processuale sarebbe stato un suicidio.

Mi pare che il problema sia stato proprio questo: non conoscere cosa l'accusa aveva in mano.




Anonimo ha detto...

PaoloA
La difesa di Bossetti, prevedendo la condanna massima, considerarono l'opportunità di chiedere il rito abbreviato "condizionato", ma il loro assistito rifiutò la "condizione"
Questo il link:

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/yara-bossetti-chieder-rito-abbreviato-1105577.html

Per cui, i difensori del Bossetti, sapevano fin da allora, cosa l'accusa aveva in mano.
C. Falce

Guglielma Vaccaro ha detto...

...compresa la questione paternità, con buona pace di chi continua ad affermare anche questo aspetto è "complottato"...e la difesa sta a guardare? Ogni volta che parlate di qualcosa che è stato nascosto ai legali di Bossetti gli state dando poco meno degli incapaci, o peggio.
Poi quella che insulta i colleghi sarei io :D

Dudu' ha detto...

Paolo A,
".. Vi siete mai chiesti perché oltre ai RIS nessuno ha fatto analisi dopo l'arresto .."

Credo che una volta incarcerato era competenza del ris farlo,poi due tamponi erano sufficienti per l'esame(magari ne hanno fatto uno in più per sicurezza).

"..Vi siete mai chiesti perché l'accusa dopo aver annunciato che sarebbe andata al giudizio immediato ha optato per il rito ordinario.."

Il rito ordinario fù una scelta di Bossetti, non dell'accusa.
Se invece intendi perchè non è stato riinviato a giudizio subito, fù perchè dovevano fare indagini autocarro fibre etc. ;rivalutare testimonianze,video,celle etc. Cosa che in teoria, se Alfano non avesse dato l'annuncio (!) avrebbero fatto senza l'arresto in pompa magna. (Ma qui sappiamo che non sappiamo: materiale wikileaks..)

"..Vi siete mai chiesti perché il GIP Maccora ha chiesto che venisse effettuato un test di paternità tra Giovann.."

La paternità è un fatto assai complesso,nella pratica l'accertamento di paternità può chiederlo solo il soggetto interessato e nessuno altro -per legge-.
Ho il sospetto,dopo averci rimuginato tantissimo, che ci fosse un conflitto legale che non ha permesso di agire al tribunale( anche nel primo grado) e alla procura,non potendo,il limite era il mero confronto alfanumerico tra il cromosoma y del Guerinoni e del Bossetti. E provabilmente è corretto, in teoria il cromosoma Y del Guerinoni è stato acquisito in una sorta di ip(presente Cattaneo,Piccinini,Portera e poi non sò).
Invece per Bossetti dovrebbero aver usato i tamponi dell'etilometro ......

Nell'ipotesi fosse stato Salvagni chiederlo, per conto del suo assistito,era decisamente molto rischioso, in quanto ci sono state sentenze passate che hanno portato a scelte arbitrarie dei giudici(consentito per legge) perciò avrebbero potuto cementificare una paternità (sbagliata?), ed invece lasciando le cose come stanno, attraverso future analisi dei cromosoma potrebbero avere -EVENTUALMENTE- modo di dimostrare l'errore.

Le mie meningi arrivano fino qui, oltre non saprei cosa pensare.

Paolo A ha detto...

Falce

Perché secondo te Bossetti aveva la possibilità di dettare la linea difensiva, se molto probabilmente non ha pagato un bel niente, ti viene in mente quanto può costare una difesa come quella, occorrono centinaia di migliaia di euro, ben al di la dei redditi di un muratore.

Presumo che dalla lettura delle carte, la difesa, che non era composta solo da avvocati come ben sai, sia prevalsa l'opinione che andavano approfondite molte questioni inerenti il caso.

Un solo esempio per farti capire, se si fosse andati a giudizio abbreviato, le consulenze dei RIS sul furgone sarebbero entrate senza possibilità di interrogare la controparte, che come sai in seguito alle domande pressanti degli avvocati ha dovuto ammettere che il filmato divulgato ai media era un falso confezionato per motivi mediatici e non era presente nel fascicolo processuale.

Questo è uno solo dei tanti motivi che hanno fatto propendere la difesa per il giudizio ordinario; i processi in Italia sono come le guerre, una parte può vincere la prima battaglia, ma quello che conta è vincere l'ultima.






Guglielma Vaccaro ha detto...

...che sarebbe stato contestato comunque, perchè il rito abbreviato non è un processo dove non si può parlare ma un dibattimento (a porte chiuse) dove non si forma la prova, ma le prove già formate e portate a dibattimento si possono confutare.
In ogni caso il commento di cui sopra è abbastanza inutile visto che la prova video non è stata considerata ai fini della condanna.

TommyS. ha detto...

C. Falce

L'articolo che hai citato rimanda ad un altro articolo de Il Giorno nel quale sono riportate virgolettate le dichiarazioni di Salvagni:

«Per ora – precisa il difensore Claudio Salvagni – è una ipotesi, una possibilità che il codice ci offre. La valuteremo definitivamente all'esito dello studio delle tantissime carte depositate dalla procura. Escludo l’abbreviato secco. Resta da valutare una eventuale richiesta di abbreviato condizionato. Condizionato a cosa non lo so. Fa parte di una strategia che non abbiamo ancora messo a punto».

Mi sembra quindi chiaro che all'epoca si stesse soppesando anche l'ipotesi di un abbreviato condizionato ad una perizia sul DNA. Ma dopo la lettura del fascicolo del PM la difesa e Bossetti hanno concordamente optato per il rito ordinario. Chiedendo poi la perizia sul DNA durante il dibattimento e nei termini e modi previsti dal codice. Per cui nessun contrasto tra difensori e imputato sulla strategia.

Ivana ha detto...

Il fatto che non siano state rese pubbliche determinate analisi, non implica che, dopo l’arresto di Bossetti, la difesa non abbia eseguito alcuna analisi; le avrà eseguite sicuramente senza divulgare la vicenda e il risultato.
La difesa ha potere investigativo, o no? Nel caso di Alberto Stasi si è conosciuta l’iniziativa della difesa (avvenuta dopo la condanna dell’imputato) solo A POSTERIORI, quando è stata la difesa stessa a decidere come, quando e che cosa divulgare.
Gli avvocati di Bossetti non sono degli sprovveduti e non dubito che abbiano agito, e continuino ad agire, per tutelare il proprio assistito.
La questione del mtDNA di Bossetti NON TROVATO (questione, NON DI POCO CONTO, che ancora adesso resta il punto focale su cui la Difesa continua a insistere!) ha probabilmente fatto desistere il PM dal richiedere un giudizio immediato, per prendere tempo, per capire meglio come poter affrontare l’”anomalia” …
Riguardo alla richiesta: “[…]potranno essere utilmente effettuati accertamenti[…]” (del giudice Maccora), come ribadisco, ritengo sia stata accolta dalla difesa in maniera non ufficiale, appunto.
Una volta conosciuto il risultato, perché divulgarlo? Bossetti non è già stato, e spesso in modo “antipatico” (per usare un eufemismo!), troppo esposto mediaticamente? Era utile, per la difesa, un’etichetta ufficiale per il proprio assistito? (Ritengo sarebbe stata INDISPENSABILE SOLO nel caso in cui un determinato esito avesse confermato le affermazioni signora Arzuffi)

TommyS. ha detto...

Paolo A

Vi siete mai chiesti perché oltre ai RIS nessuno ha fatto analisi dopo l'arresto di Bossetti, analisi con prelievo del DNA di Bossetti intendo.

In realtà gli esami sono stati ripetuti, sempre senza la partecipazione della difesa dell'imputato (cosa che sarebbe stata corretta anche se non necessaria essendo analisi ripetibili), come appurato durante il dibattimento. A pagina 69 delle motivazioni, nella nota in calce, così è scritto:

L'istruttoria dibattimentale ha chiarito che il prelievo del campione salivare e la comparazione con il profilo denominato “Ignoto 1” sono stati, comunque, ripetuti dopo il fermo dell'imputato (cfr. deposizione Previderè-Grignani all'udienza del 20.11.2015 faldone 8 all'esito della quale è stata prodotta dal PM la relazione relativa all'estrapolazione del profilo genotipico di Massimo Bossetti e dei suoi familiari tramite tampone salivare prelevato dopo il fermo).

Sicuramente la difesa sapeva che a Bossetti ed ai familiari erano stati prelevati dei tamponi di saliva, ma sino all'udienza in questione non era agli atti alcuna relazione sugli esami condotti (e questo è sicuramente scorretto).

Guglielma Vaccaro ha detto...

Sicuramente la difesa sa di chi è figlio il proprio assistito perchè ha modo di chiederlo alle persone direttamente interessate...Se poi queste hanno mentito è un altro discorso, tuttavia tendo ad escludere tale ipotesi visto che non sono stati divulgati i risultati delle analisi condotte privatamente...
Fatevene una ragione, Bossetti non è figlio del padre anagrafico.

Dudu' ha detto...

Paolo A,
"..Bossetti aveva la possibilità di dettare la linea difensiva, se molto probabilmente non ha pagato un bel niente,.."

In base al reddito , sotto una certa soglia,viene pagata dallo stato la difesa.

La linea difensiva -viene- concordata fra cliente e avvocato,se non c'è concordanza si cambia avvocato,l'ultima parola c'e l'ha il cliente sulla scelta del rito.

Gugly ha scritto:
".. la prova video non è stata considerata ai fini della condanna."

Se il risultato è neutro,che fine fanno sferette e fibre sintetiche "compatibili" con l'autocarro di Bossetti che non si può dimostare sia passato da lì?

Nautilina,
Ho ricercato anch'io il video, poco a dire il vero,riproverò.

Vorrei ritornare sull'affermazione di Portera che avevi riportato qui,in un programma, dicevi,aveva detto che su Yara non c'erano contaminazioni di altri luoghi dal campo e perciò solo lì può essere successo. Correggimi se sbaglio.
Oltre calce/calcio e sferette ci siamo dimenticate le fibre rosse, pag 106 ultimi sei righi.

Consiglio vivamente la visione del video all'interno dell'articolo del giugno 2012.

http://bergamo.corriere.it/bergamo/notizie/cronaca/12_giugno_21/yara-gambirasio-inchiesta-brembate-chignolo-portera-ruggeri-bergamo-201694090232.shtml

magica ha detto...

resta il fatto strano .
perchè bossetti abbia chiesto con forza che gli esami del suo D.N.A FOSSERO RIPETUTI : se una persona sa d'avere la colpa , si immagina sicuramente che , le prove che ha la procura su quella traccia siano veramente le sue .
magari un po' ambigue, ma, alla fine uno sano di mente capisce che , se è lui l'asassino le prove sono eviDenti .
la difesa in questo caso di d.n.a. ambiguo , potrebbe avvalersi di prove incerte PER SCAGIONARE il proprio 'assistito, e sopratutto rimarcare la macanza del mitocondriale . mentre con samgue fresco (chiesto da BOSSETTI) SI EVIDENZIEREBBERO se ce ne sono: prove inconfutabili che escludono la contaminazione, e alla luce verrebbe anche il mitocondrio che manca nella cellula trovata negli slip della vittima,, e determinare la colpevolezza se non certa almeno quasi sicura , oppure l'innocenza.
non penso che bossetti non sia al corrente dei tamponi prelevati alle sue familiari . se se ha chiesto nuove prove significa che non ce ne sono state fatte .

Vanna ha detto...

a Gugly,
... potrebbe non essere figlio del padre anagrafico e questo lo qualifica come assassino?
Certo che no.
Lo qualifica come è stata sbandierata la vicenda: figlio di...marito di... racconta balle, abbronzato, ha un furgone uguale a tanti, " prove" costruite intorno al personaggio che per forza doveva essere il "colpevole".
Io me ne faccio una ragione, potrebbe, ma tutto il fango sulla sua famiglia non si spiega se non come necessario per costruire un assassino.
Per farlo hanno scagliato pietre su di lui, la madre, i fratelli, i figli che a loro volta non sono assassini ma brave persone, pietre scagliate, su un tradimento coniugale, peccatuccio presente ed abbondante da sempre.
Questa mancanza di scrupolo totale verso queste famiglie può essere compresa solo con quanto era da coprire di marcio per picchiare così su famiglie dal casellario giudiziario pulito.
Quindi, massacro gli umili, proteggo i potenti e tutti giù a tirar sassi.
Giustizia è fatta.

Ivana ha detto...

Quello che Bossetti chiede (e chiede anche la difesa) è che venga ripetuto il confronto tra il DNA di Bossetti stesso e quel determinato profilo genetico di Ignoto 1; non chiedono il test di paternità.
Insomma, sostengono che non si possa condannare una persona senza che questa abbia mai partecipato a un confronto sulla “prova regina”, da loro ritenuta “tutt’altro che regina, forse nemmeno cortigiana”.
Nessuno ha affermato, durante il processo, che non sia possibile fare queste ripetizioni, per cui spero che, in Appello, venga accolta la legittima richiesta della difesa.

Dudu' ha detto...

Paolo A
".. non credo che una simile compressione dei diritti dell'imputato possa proseguire anche in appello, quantomeno una nuova perizia genetica verrà ordinata dalla corte..."

Ce lo auguriamo ma dubito andranno cercare altre tracce su slip etc.per rifare analisi.
Rimarranno valide le indagini della procura, se è giustificata l'azione del consumo del materiale genetico, e in motivazione viene spiegato perchè si è finito, in via eccezzionale rimane valida l'indagine genetica della procura.
Anche avessero un campione originale per future analisi, è il medesimo usato da Lago , Casali,Previderè, tutto proviene dalle amplificazioni iniziali.
A meno che non riesca la difesa dimostrare la non precisione o l'inquinamento da repertazione, o ancora, come disse Capra la macchina sporca .. .. scatterebbe l'inutizzabilità, o tornerebbe a rango di indizio di nuovo..

Il Professore Pansini,professore di diritto penale dell'Università di Tor Vergata di Roma intervistato pochi giorni dopo l'arresto (interessante) :

(Anche lui ha qualche dubbio :-) )

https://youtu.be/Z60gqyQ7e58

TommyS. ha detto...

Ivana

Quello che Bossetti chiede (e chiede anche la difesa) è che venga ripetuto il confronto tra il DNA di Bossetti stesso e quel determinato profilo genetico di Ignoto 1

Non è così. O perlomeno è altamente riduttivo dire che fosse solamente quello l'oggetto della perizia richiesta.

In realtà, e questo è dettagliatamente descritto nelle motivazioni (pagg. 13-14), nell'udienza del 16 aprile la difesa relativamente al DNA richiese:

1. L'acquisizione dei fogli di lavoro del RIS di Parma relativi a tutte le analisi effettuate nell'ambito del processo

2. L'espletamento di una perizia genetica forense avente ad oggetto:

- l'ispezione di tutti gli indumenti e i campioni biologici (tamponi biologici, margini ungueali, ecc...) prelevati in corso di autopsia, onde verificare se sugli stessi fosse possibile rinvenire tracce biologiche attribuibili a Massimo Giuseppe Bossetti relativamente ai profili genetici nucleare e mitocondriale e stabilirne la natura(ematica, spermatica, salivare o tricologica)

- l'esame dei campioni biologici prelevati dai diversi tessuti del cadavere onde determinare il profilo genetico nucleare e mitocondriale di Yara Gambirasio e se in quest'ultimo fosse ravvisabile eteroplasmia, indicandone eventualmente il grado e le caratteristiche

- L'esame dei campioni biologici prelevati dai diversi tessuti dell'imputato onde determinare il profilo genetico nucleare e mitocondriale di Massimo Giuseppe Bossetti e se in quest'ultimo fosse ravvisabile eteroplasmia, indicandone eventualmente il grado e le caratteristiche

- L'analisi di tutti gli estratti di DNA in cui era ravvisato il profilo genetico di Ignoto 1 onde verificare se i genomi di Yara Gambirasio e dell'imputato fossero presenti nella loro interezza (profilo nucleare e mitocondriale) e se fossero rinvenibili profili biologici di altri soggetti e, in caso, negativo, offrire una spiegazione scientifica dell'incompletezza dei profili

- L'analisi e il confronto con i profili di cui alla relazione Previderè-Grignani in data 5.1.2015 del DNA mitocondriale degli estratti di DNA estrapolati dalla Polizia Scientifica dai guanti della vittima e dalla salvietta rinvenuta in sede di sopralluogo

Chiaramente dai risultati di quella perizia sarebbe derivato anche il confronto tra il DNA dell'imputato e quello di Ignoto 1, ma solamente come conseguenza.

Se poi nel corso della perizia fosse intenzione della difesa produrre anche i risultati dei test effettuati a Torino questo non possiamo saperlo ma neanche escluderlo.

Ivana ha detto...

TommyS.,
appunto: non chiedono la ripetizione del test di paternità; la questione paternità non rientra nei loro interessi perché ben consapevoli che non è lì che c'è l'errore.
Ripeto: era utile per Bossetti pubblicare l'esito del test di paternità? Sarebbe stato indispensabile divulgare l'esito solamente nel caso in cui avesse confermato le affermazioni sostenute dalla signora Azuffi. La madre di Bossetti, invece, ha infine scelto, in aula, di avvalersi della facoltà di non rispondere e questo fatto è molto significativo.
Escludo fosse intenzione della difesa produrre i risultati del test di paternità, effettuato a Torino, perché la dott. Gino non ne ha parlato spontaneamente, ma si è limitata a soltanto a rispondere, in modo conciso, alla specifica richiesta dell'avvocato di parte civile.

Ivana ha detto...

E. C.
Leggasi: ma si è limitata soltanto a rispondere, in modo conciso, alla specifica richiesta dell'avvocato di parte civile.

Scusandomi
Ivana

PINO ha detto...

Tommy/s
Quindi la richiesta dei difensori di MGB, non si esauriva nel semplice confronto biologico MGB-Ignoto1: allora, bene hai fatto, a tale proposito, ad elencare tutte le specifiche richieste avanzate, e non sono poche, che sono state inserite nel dossier di Appello.
Ritengo sia giusto, che il Collegio Giudicante approvi per intero quella che mi pare un legittimo diritto, sancito dalle nostre leggi.
Staremo a vedere dov'è il limite del Diritto Costituzionale, e se potrà essere violato.

Paolo A ha detto...

TommyS

Mi riferivo proprio a quel passaggio delle motivazioni, tu parli di scorrettezza, io parlerei di altro, vista la fase delle indagini in cui sarebbero avvenuti questi prelievi, quando l'imputato era bello che materializzato, anzi ce l'avevano sotto chiave.

.................................

Veramente siete convinti che la linea difensiva la decidano in due, avvocato e imputato, in un caso del genere; certo Bossetti poteva decidere di patteggiare e il processo finiva subito, ma Bossetti si è sempre dichiarato innocente e non ha mai ammesso nulla, neanche di aver mai visto Yara, quindi che opzioni gli possono aver prospettato gli avvocati: vista la poca chiarezza degli elementi ce la giochiamo in dibattimento!

Alla fine Magica ha interpretato bene il senso dei miei interventi: perché a Bossetti non sono state fatti degli accertamenti genetici con la partecipazione della difesa, di cosa hanno paura.

Ps: Il giudizio immediato è cosa diversa dal rito abbreviato.










Anonimo ha detto...

Avvistato l'avvocato Salvagni a Pitti uomo a Firenze con il suo stilista ! poraccio

Vanna ha detto...

Poraccio chi?
Tu anonimo sei un "poraccio" che sbavi dietro questa notizia.
Dì la verità che volevi andare tu al Pitti uomo o magari al Pitti Donna.
Invece il "poraccio" ha pure uno stilista, guarda un po', t'attacchi a tutto pur di attaccarlo eh?
Ma guarda a che livelli stiamo, altro che le Fosse delle Marianne, peggio che essere agli antipodi dove non c'è bisogno di abiti e stilisti, basta una foglia di banana uguale per tutti. Manco a quel livello potresti stare!

Vanna ha detto...

Pino, condivido!

Dudu' ha detto...

Brava Vanna
Paolo A,
Indubbiamente l'amarezza è tanta. Ieri io me l'ero presa quasi con il giudice Maccora,imputando a lei non avere chiarito subito la diatriba sulla paternità, poi mi sono detta, non è possibile che un giudice non faccia la prova del nove prima di incarcerare l'uomo,sono giunta pensare che qualche cavillo lo impediva e ho proposto un'altra possibile teoria, eppure sono convinta che non abbiamo la soluzione, perchè Massimo,per me, è davvero tanto diverso dal Guerinoni,ma è possibile abbiano prevalso i caratteri materni, benchè se mi guardo attorno i maschi hanno di più dai padri in termini percentuali.
Questa story è così lunga che è davvero difficile tenere tutto presente. Per esempio ieri non rammentavo la fermezza che ebbe la giudice Maccora sul non chiudere fascicolo Fickri e poi gliel'hanno tolto e chiuso(?). La pm si oppose,non ne voleva propio sapere di fare il test a Giovanni Bossetti. Perchè. Qualcosa non mi sconfinfera.

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/ma-sul-dna-e-scontro-tra-i-giudici-sul-prelievo-al-padre-di-bossetti_1063608_11/

Gilberto ha detto...

Le anime candide hanno capito. Io credo che a Bossetti sia stato confermato che il suo vero padre (biologico) è proprio quello che lui ha tanto amato e dal quale non ha neppure potuto accomiatarsi. Personalmente non ho mai avuto dubbi per un insieme di circostanze (che in parte ho già esplicitato). Mi dispiace che tu Dudù sei così tormentata e cerchi qualche spiegazione per far quadrare dei fatti contraddittori. Al di là di tutte le inferenze e i ragionamenti (che pure stanno a dimostrare tutta una serie di incongruenze e di fallacie intorno al problema paternità) le parole della signora Arzuffi mi hanno più volte dato la netta impressione di una totale sincerità. Se le analizzo non vedo mai il tentativo di dissimulare, vedo semmai lo stupore e l'incredulità per qualcosa di totalmente inaspettato perché destituito di qualunque fondamento. L'ho detto altre volte, la paternità è un nodo importante. Di quel test non credo proprio che sia Bossetti a doversi preoccupare. Se risultasse che Bossetti non è figlio di Guerinoni ma è figlio del padre legale Giovanni... credo che sarebbe un bel casino per tutto il sistema giudiziario, con tutti gli annessi e connessi che lascio a ciascuno immaginare. Per questo credo che nel secondo grado Bossetti verrà assolto (perché innocente) e perché troppo grande il rischio che la pentola venga scoperchiata...

Guglielma Vaccaro ha detto...

...mamma mia che noia...se Bossetti è figlio di suo padre il test si può fare ANCHE DOMANI senza bisogno dei giudici di Bergamo nè di nessun altro.
Nessun gomblotto; Gilbè, ogni volta che ti ostini su questa strada è difficile non sorridere o provare fastidio per tanta ostinazione.
Sei sicuro? Scrivi alla difesa e facci sapere la risposta.
Ragazzi, la soluzione è la difesa: chiedete a lei che ha tutto verbali compresa e sa tutto, oltre ad andare a Pitti Uomo mi sembra che qualcuno non si risparmi a rispondere pubblicamente a chi vuole aiutare il suo assistito.

magica ha detto...

infatti si vedeva che SALVAGNI aveva molto gusto nel vestire, frequenta le sfilate piu' prestigiose ,
l'anonimo è invidioso???

Guglielma Vaccaro ha detto...

Purtroppo con quella immagine qualcuno potrebbe dare l'impressione che la testa non è precisamente orientata verso il prossimo appello...

magica ha detto...

non chiedono la ripetizione del test di paternità; la questione paternità non rientra nei loro interessi perché ben consapevoli che non è lì che c'è l'errore............

ivana quello che hai scritto sopra non è quello per il quale ti pensavo dubbiosa , avevo sempre letto nei tuoi commenti che bisognava rifare il test di paterniata' perchè la mancanza del mitocondrio era uno scoglio da superare .

Guglielma Vaccaro ha detto...

Sono due cose diverse: il mitocondriale si riferisce alla traccia sulla vittima, la paternità è questione a monte e oramai strasuperata dagli accertamenti successivi.
O forse pensate che discutere sino alla nausea in un blog della paternità porti ad una scoperta clamorosa?
Siamo sempre lì: discutere in modo anonimo su un blog serve a qualcosa? Se siete tanto sicuri esponetevi.

Ivana ha detto...

Ciao, Magica; mi stai confondendo con qualche altra persona? Basta leggere i messaggi presenti sotto questo articolo del dicembre 2015:
http://albatros-volandocontrovento.blogspot.it/2015/12/buon-natale-signor-bossetti.html
per verificare che sono sempre stata coerente con il mio punto di vista.
Ho sempre sostenuto di essere d’accordo con Luca, invece, sulla necessità che venga richiesto il test di metilazione per verificare, per motivi di rigorosità scientifica, se quel determinato profilo genetico di Ignoto 1 sia naturale, o no.
Come ha sottolineato Gugly, la questione del non ritrovamento del mtDNA di Bossetti è una cosa ben diversa dalla questione paternità: la prima non è ancora stata chiarita in modo condiviso dalle parti processuali, la seconda sì.
In Appello la Difesa continuerà a ribadire che se per le analisi relative al mtDNA sono stati spesi molto denaro ed energie bisogna tenerne conto a favore dell'imputato senza volerne minimizzare l'importanza.

Vanna ha detto...

Tommy S buongiorno.
Ieri alle ore 16,20 hai postato un lungo elenco di richieste fatte dalla difesa nell'aprile scorso, mi sembra di capire che non sono state considerate.
Forse verranno ripresentate in Appello, potrebbe esserci il rischio che vengano inascoltate?
Nero su bianco la difesa dimostra di saper lavorare, questo è quel che conta.

Gilberto, buongiorno anche a te,
spero che MGB possa uscire, il tuo ragionamento fila, ma bisognerà valutare quale "corrente" seguirà la Corte d'A. perché già la Maccora aveva dubbi ma non è riuscita contro la Ruggeri.
Non sono sicura del tutto che finirà come dici, l'osso non lo mollano o forse non possono mollarlo.
Voglio essere ottimista, soprattutto sulla possibilità che le analisi non essendo state eseguite con rigore, non hanno potuto dare risultati scientifici.
Potrebbe il "salvataggio" proprio giungere dal mistero nel dna, se la Corte sarà adeguatamente preparata alla conoscenza del dna.

PINO ha detto...

Mentre ho condiviso, senza mezzi termini, il diritto inalienabile ad ottenere quanto chiesto dal pool di difesa, in relazione alla verifica dei referti scientifici presentati dall'accusa, elencati con chiarezza, ieri, da TommyS, non riesco, mio malgrado, a rendermi conto di come si possa ancora perseverare, nella negazione della paternità del Guerinoni attribuita a Massimo Bossetti, dopo la lunga ed accertata sequenza di logiche argomentazioni affrontate a tale proposito.
Si vorebbe proporre l'assurdo?
Lo si faccia, ma ciò non cambierebbe in alcun modo, il significato dell'attributo.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Si propone l'assurdo al calduccio di un nick anonimo online, mi piacerebbe vedere gli stessi assiomi proposti mettendoci faccia, voce e responsabilità non solo virtuale.

Anonimo ha detto...

Senti Giovannona, il poraccio ha sfruttato la notorietà derivatole dal caso Bossetti per frequentare luoghi/persone sino allo scorso anno assolutamente impensabili.
Io al Pitti uomo ci vado da 20 aa.
MC

Anonimo ha detto...

Esimia Avvocatessa, qui il nome e cognome lo mette solo chi ha le...valvole sane.
N.B.

Nautilina ha detto...

@ Gugly
L'anonimato assoluto non esiste, sai benissimo che chiunque scriva in un blog può essere individuato e rintracciato, anche se non dai singoli privati, per fortuna!
La faccia qui ce la stiamo mettendo tutti, fare di più non porterebbe vantaggio a nessuno, almeno così la penso io. Significherebbe solo beccarsi gli insulti e le persecuzioni di utenti fanatici (come è già successo a te).
Dato che non stiamo discutendo di cose neutre come cucina o giardinaggio, la discrezione in questa sede si rende indispensabile, se siamo belli adulti e abbiamo almeno un granello di sale in zucca.

Non possiamo nemmeno escludere che questo blog sia seguito da persone coinvolte direttamente nel processo: e se non proprio dai difensori di Bossetti, magari da chi per loro.
Se costoro seguono le opinioni del web potrebbero trovare qualcosa di interessante anche in questo blog, in senso positivo mi auguro, come ad esempio nuovi spunti per la strategia difensiva del loro assistito.
Ma già basterebbe solo aiutarli a escludere certi temi fumosi e privi di logica che in dibattimento porterebbero a vicoli ciechi o esiti controproducenti.

In poche parole, a mio avviso ai difensori di Bossetti non serve conoscere le nostre identità, casomai le nostre idee.
Poi questo blog è di pubblica lettura, non esiste copyright per le opinioni qui espresse. E l'indirizzo Salvagni & C. lo conoscono.

Wolf ha detto...

Posso anche sbagliarmi, ma in pratica su quella traccia hanno trovato un Dna nucleare ed un mitocondriale.
Il nucleare vogliono che appartenga a Massimo Bossetti figlio di Ester Arzuffi, ma il mitocondriale non appartiene a nessuno dei due.
Se si insiste a tutti i costi nel voler affermare che Massimo Bossetti è figlio di Guerinoni, si deve ammettere che la madre dello stesso è una perfetta sconosciuta e non la Arzuffi.

Mi pare una cosa assurda ritenere come prova schiacciante un simile dna.

Nautilina ha detto...

Anonimo Anonimo ha detto...

Esimia Avvocatessa, qui il nome e cognome lo mette solo chi ha le...valvole sane.
N.B.

14 gennaio 2017 18:20:00

Allora si deduce che le valvole sane non ce l'hai nemmeno tu, dato che non ti firmi con nome e cognome.

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