martedì 18 ottobre 2016

Motivando la sentenza Bossetti: Alla fine la montagna partorì un topolino...



Alla fine la montagna ha partorito il topolino.

Un lungo processo di primo grado, durato un anno con decine di udienze e decine di testimoni, tecnici e non, ha prodotto una motivazione particolarmente scarna se confrontata con quelle dei processi mediatici di pari durata degli ultimi anni. Centocinquantatre pagine che dovrebbero contenere la verità su di un delitto che ha visto indagini lunghe, complesse e costose, come poche altre.

Sicuramente essa pretende di stabilire una verità giudiziaria, che questa abbia poi anche qualche parentela con quella storica è un altro discorso. D’altra parte la relativamente succinta motivazione fa quello che deve fare, e lo fa piuttosto bene una volta che si accettino gli assiomi che essa stabilisce.

In effetti quello dell’omicidio di Yara Gambirasio può essere letto e ricostruito come un caso molto semplice: non c’è alcun bisogno di elefantiache motivazioni (come per il caso Scazzi) che cuciano assieme una miriade di tempistiche e di testimonianze, alcune delle quali pure oniriche, senza il supporto di alcuna concreta prova scientifica. 

Il caso Gambirasio è semplicissimo una volta che si prenda per buono quel DNA nucleare attribuito all'imputato, che si trovi qualche giustificazione più o meno credibile (almeno in termini di probabilità) per l’assenza del relativo mitocondriale, che si aggiunga tanto per far scena, a mo’ di parco condimento, qualche elemento indiziario che senza DNA sarebbe assolutamente inutile (fibre, polveri, microsfere e ricerche sul pc) ed infine che si ignori o si trascuri con un’alzata di spalle tutto quello che stonerebbe con la facile e semplice verità giudiziaria così felicemente trovata.

Paradossalmente, però, questa è una sentenza essenzialmente onesta, almeno in un certo senso, ed è onesta perché dice una verità sostanziale: noi condanniamo perché c’è quel DNA nucleare anche se non sappiamo come sia veramente andata. Non pretendiamo di rispondere ad alcuni dubbi o di far luce su aree grigie (DNA della Brena, Hacking Team, tanto per fare qualche esempio), vi diciamo semplicemente che noi condanniamo perché c’è quel DNA.

E tutto il resto è noia.

La Corte d’Assise presieduta dalla giudice Bertoja è talmente innamorata di quel DNA nucleare da commettere addirittura quello che per me è un autentico errore giuridico, ovvero classificare tale DNA come prova diretta (non indiziaria) della colpevolezza di Bossetti.

Ma ne discuteremo dettagliatamente più avanti, come discuteremo tutto il contenuto di questa motivazione, che se non altro, rispetto a tante altre, è caratterizzata da un linguaggio abbastanza semplice, che ne facilita la lettura.

Nel corso dell’esposizione utilizzerò talvolta il nome della Presidente della Corte, Antonella Bertoja, come sinonimo della motivazione e dei giudicanti nel loro insieme.

4.580 commenti:

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antrag ha detto...

alibi a prova di bomba atomica !

antrag ha detto...

Una testimonianza verbale o sottoscritta.
Un documento scritto o filmato.

Richiesti o trovati dopo quanto tempo dal fatto criminoso ?

Vanna ha detto...

Paolo A, grazie per la risposta.
Ciò che scrivi, e bene hai fatto a ripeterlo, sono le sole notizie che si conoscono!
Se il suo alibi era a prova di bomba lo era perché lui era partito.
Non è chiaro neanche se prima sia andato in Germania e se sia partito da lì o da qui.
Il fatto che non si sappia altro mi permette di dubitare.
Chi gli ha "offerto" quel viaggio e perché?

Siccome si vuole far passare, per forza, che la ragazza sia morta il 26 nov. in questo modo scagionano i differenti DNA per prendere come buono solo UNO.
Fin dall'inizio ho espresso che dal poco che si conosce appare chiaro il coperto che non hanno voluto considerare...e questa ne è la prova.
Infatti se il D. Gue. con quel DNA interessante, non c'entrasse per nulla, si saprebbe di più su di lui, e sugli altri Gue. invece di loro si conoscono, di nome, solo il Casanova e l'umanitario, è troppo poco e sospetto.
Del W. Brambilla col telefono pieno di sconcezze, anche, non se ne sa nulla.
Della S.B. e del fratello, idem.
Di quel sacerdote morto prima, ma con un vissuto pedofilo poco pulito, non si è indagato.
Dello svizzero e compagna, lasciamo perdere.
Delle amichette di Y. e palestra: tabù.

Questo silenzio è assordante e questo silenzio dovremmo decodificare, secondo me.

Sul dna si è detto di tutto ed è stata smontata tutta la sua costruzione in ogni modo, ora ci vorrebbe un bel lavoro di squadra per impicciarsi un po' di certi personaggi "immacolati". Se gli stessi sono tali, nessuno deve preoccuparsi, ma si devono conoscere, non nascondere.

E' possibile che qui chi legge solo o chi partecipa direttamente, non sia incuriosito?

Se non si scopre altro le risposte potrebbero essere le seguenti:
sono "immacolati"...
sono protetti da coperture...
la società del luogo è discreta...
E' meglio non indagare...

Ma intanto bisogna verificarlo.
Se qualcuno si irrita perché ci vogliamo impicciare, la risposta è chiara:
perché fare una ricerca dal 17...sui Gue. per trovare SOLO un figlio di...?

Qualcuno è dissennato o incompetente o compare di merenda?

PINO ha detto...

Cara VANNA,
molto di quello che hai scritto è parte di quello che mi proponevo di fare, prima di leggerti.
Comincerò, quindi, esponendo il seguito:

"perché fare una ricerca dal 17...sui Gue. per trovare SOLO un figlio di...?

E comincio proprio dalla tua domanda, che ho su riportato in corsivo, che ricalca una considerazione importante di P. Amaro, che ho riascoltato attentamente, ieri, ripassandomi uno dei numerosi video che ha prodotto; ed a tale proposito, nel mio precedente, telegrafico post, ho rimesso, anche, il relativo link.

Una indagine approfondita in quella direzione, con risultati positivi, sarebbe l'unica, se non rara controprova che sbriciolerebbe quello che ho definito "scoglio" biologico a carico di Bossetti.
Nello stesso tempo, valorizzerebbe, senza mezzi termini, la ipotesi alternativa della colpevolezza di S. Brena, (che ho sempre sostenuto) essere l'unica che lo stesso Amaro dettaglia in modo impressionante, oltre che difficile da contestare.
La tua proposta di fare un ricerca di squadra è senz'altro fattibile: ma, la si farà?
Ho i miei dubbi. Ciao

Luca Cheli ha detto...

@Biologo
se vuoi organizzare il contenuto dei tuoi interventi in una forma riassuntiva ed organica, per la loro pubblicazione c'è anche a disposizione il mio sito

https://bossettiade.wordpress.com

che è nato anche per raccogliere i contributi di tutti coloro che conoscono il caso sul fronte innocentista.

Se sei interessato puoi contattarmi via mail: lucacheli@libero.it

Vanna ha detto...

Ciao Pino, grazie per l'accoglienza.
Come puoi ben vedere il dna non lascia altri spazi.
Si è detto e ripetuto in tutti i modi quello che non va di quel dna, penso che la difesa saprà ben gestire quel problema.
Andare a toccare altre figure, scartate subito, si entra in merito ad altri dna e non sarebbe una perdita di tempo, anzi si potrebbe rafforzare l'idea che il dna non è una prova schiacciante senza altro, se non lo è stata per gli altri non lo può essere per B.

Troppo silenzio e mutismo Pino, megafono solo per i Bossetti.
Se pure quel dna fosse autentico, dovrebbero comunque chiedere i danni morali, non si sputtana così una famiglia con la scusa di un dna incerto.

TommyS. ha detto...

DNA ARTIFICIALE

Come ha già scritto Biologo rispondendoti, è impossibile fare ipotesi concrete senza un'analisi dei tracciati ricostruibili dai raw data (Biologo credo sarebbe capace di farla). In linea teorica non è possibile neanche scartare l'ipotesi di un errore interpretativo nelle allele calls da parte dei tecnici del RIS. Ma personalmente ritengo molto poco probabile tale errore interpretativo in quanto, a detta proprio dei biologi del RIS nonché di Portera che ha a sua volta ricostruito alcuni degli elettroferogrammi, il profilo di Ignoto1 era sufficientemente chiaro e tale da non indurre in errore.

Bisogna però ritornare a quei raw data consegnati alla Corte ed alle parti con il contagocce e con riluttanza per domandarsi se fossero davvero completi. E tale dubbio nasce considerando più elementi emersi a processo non ultimo il fatto che per il settore 31G20 (il più "abbondante" relativamente alla componente di DNA maschile estratto e quantificato) non siano stati ufficialmente ricercati i marcatori Y-STR.

Ma in ogni caso alcune considerazioni possono essere fatte.

Dalla tabella delle quantificazioni del DNA resa nota tempo fa da Quarto Grado emerge che per il settore 31G20 della traccia la quantità totale di DNA era pari in concentrazione a 2000 picogrammi su microlitro, mentre quella maschile era pari a 1400. Tradotto in percentuali, questo significa che la componente maschile era pari al 70% del totale (così come era già noto anche in base agli articoli usciti dopo la consegna della relazione di Previderé). Ma allo stesso tempo a dibattimento è emerso che il 31G20 ha restituito unicamente il profilo di Ignoto1, per di più tipizzato per 21 marcatori STR, alcuni dei quali caratterizzati da un numero di paia di basi molto elevato per cui maggiormente suscettibili di degradazione.

Ed allora quel 30% non riconducibile ad un soggetto di sesso maschile, e quindi in primis a Ignoto1, che fine ha fatto? Impossibile che solamente la porzione femminile del DNA totale si sia degradata tanto da non poter essere tipizzata. Non dico per tutti e 21 i marcatori, ma perlomeno per un numero consistente degli stessi. Per cui viene lecitamente da pensare a due alternative:
- o non sono stati consegnati tutti i raw data relativi a 31G20, potendo quelli ancora non noti evidenziare la presenza anche di alcuni alleli non rientranti nel profilo di Ignoto1 e di Yara
- o effettivamente la componente femminile del DNA totale era fortemente degradata tanto da non poter essere tipizzata mentre quella maschile, perlomeno la maggior parte di essa, non lo era con la necessaria conseguenza del fatto che il DNA di Ignoto1 o era di natura sintetica o era stato deposto sulla traccia in un periodo molto prossimo al rinvenimento del cadavere.

continua

TommyS. ha detto...

continua

Ciononostante lo stesso Portera ha potuto verificare che per le corse elettroforetiche da lui esaminate vi erano alcuni alleli soprannumerari (marcatori D21S11, D7S820 e D8S1179) rispetto a quelli del profilo di Ignoto1, chiaramente interpretabile. In particolare per D21S11 vi era un picco relativo all'allele 25 non presente nei corrispondenti marcatori dei profili di Ignoto1 e di Yara. Portera se l'è cavata dichiarando che questo fatto non inficiava l'interpretazione del risultato, ma allo stesso tempo non ha parlato di artefatti o drop-in o altro fenomeno dovuto alla PCR. Per cui la questione rimane in attesa di una risposta.

Se da un lato ci conferma che in quelle corse vi erano solamente due o tre marcatori direttamente riconducibili a Yara (essendo quindi ed effettivamente il suo DNA altamente degradato), dall'altro rende non escludibile l'ipotesi che in quella miscela vi potessero essere non solamente due contribuenti bensì tre, al terzo dei quali poteva essere attribuito quell'allele 25 di D21.

Su questi alleli soprannumerari si potrebbe fare anche una considerazione curiosa. Quando Portera ha parlato delle corse da lui analizzate (a partire dai raw data consegnati), ha fatto riferimento sia a quelle effettuate con il kit NGM sia a quelle con il kit Identifiler, entrambi di Applied Biosystems. Da quanto riportato come estratto nelle motivazioni (pag.78) sembra proprio che le corse con Identifiler fossero quelle che avevano restituito gli alleli soprannumerari non riconducibili al profilo di Ignoto1. Allora, se si guarda l’allelic ladder di Identifiler si scopre che i tre loci si trovano tutti in corrispondenza del fluorescent dye di colore ciano. Senza dover scaricarsi il manuelo integrale del kit si può constatare ciò da questa immagine

http://www.cstl.nist.gov/strbase/kits/Identifiler.htm

Strano no? Tanto da porsi qualche domanda ….

Ma è la questione dell’allele 25 di D21S11 (perlomeno così sembra anche perché l’allele 25 non è presente nella scala allelica di Identifiler per i loci D7 e D8, mentre invece lo è per D21) che potrebbe essere stimolante.

continua

TommyS. ha detto...

continua

Sebbene nella scala allelica di Identifiler vi sia unicamente l’allele 25 senza varianti, nei database sono catalogate alcune varianti come (25.1), 25.2 e 25.3. Dalla scarna citazione di quanto detto da Portera in udienza non è possibile stabilire quale fosse l’allele esatto, cioè se la versione base o una delle sue varianti. Fatto sta però che l’allele 25 è davvero molto, ma molto raro (solitamente non viene incluso negli alleli tipici del locus). Bisognerebbe quindi disporre degli elettroferogrammi di quelle corse per poter prima di tutto escludere che sia un possibile extra peak, ovvero uno stutter od un artefatto in genere. Ma se mai fosse esclusa tale eventualità ci si troverebbe di fronte alla possibilità di un terzo contribuente al profilo misto. E per di più un contribuente con un allele molto raro non solamente nella popolazione italiana ma anche in quella mondiale (strano parallelismo con l’aplogruppo R0a che tuttavia è molto diffuso in certe zone geografiche).

Come sintesi di questo discorso, per quanto noi noto (ed è veramente poco, anche se non credo che la difesa possa saperne molto di più attualmente), non è possibile escludere la presenza di un terzo contribuente, senza peraltro essere in grado di affermare si tratti di maschio o femmina.

Ed allora, se dall’analisi del mtDNA sono saltati fuori solamente due aplotipi, quello di Yara e quello del fantomatico R0a, ma non quello di Bossetti, cosa si sarebbe portati a sospettare e concludere?

1. Potrebbe essere confermato che il profilo di Ignoto1 sia di orgine in vitro ovvero sintetico e privo della componente mitocondriale

2. Avremmo un terzo soggetto ignoto del quale vi sarebbe una traccia molto labile nel DNA nucleare ed una meno labile nel mitocondriale

3.Le trasformazioni cadaveriche potrebbero aver contribuito alla rilevabilità del mtDNA di Yara in quantità maggiore rispetto a quella del nDNA per una svariata serie di motivi legati sia alla degradazione tipica degli acidi nucleici, sia alla quantità relativa, sia anche al fatto che la degradazione del nDNA sarebbe già avvenuta a livello dei tessuti del cadavere

Potrebbe essere questo uno dei motivi che avrebbero portato all’esigenza di contaminare i reperti con un DNA sintetico fresco-fresco di un soggetto estraneo al delitto ma comunque della zona e quindi individuabile nel caso le cose si fossero messe male?

Ovvero. Cosa sarebbe successo se non si fosse fatto trovare Ignoto su quella traccia?

PINO ha detto...

TOMMY/S
La tua lunga esposizione è stata abbastanza chiara, anche per chi non "macina" professionalmente la genetica: aggiunge altri RAGIONEVOLI dubbi, a quelli numerosi già esistenti, ma non si configura come precisa freccia indicante del PUNTO cruciale che pure ci deve assolutamente essere.
L'apporto tuo e quello di biologo, resta, come pietra miliare, a segnare un traguardo importante per la risoluzione di un quesito quanto mai ostico.
Speriamo che tutto quanto trattato in questa sede, venga, non solo letto, ma preso in considerazione dalle parti interessate.

Vanna ha detto...

Pino condivido pienamente ciò che hai scritto a TommyS

Paolo A ha detto...

TommyS


Il terzo contributore si sarebbe materializzato solo nella traccia 31g20, mi pare strano e le altre tracce niente.

Mi spieghi come fai a stabilire che alcuni alleli erano soprannumerari rispetto a quelli di Ignoto1, quando Ignoto1 non si sapeva chi era; la spiegazione più ovvio è che una volta individuato Bossetti quegli alleli siano divenuti soprannumerari altrimenti non potevano che assolverlo.

Il secondo contributore, o meglio chiamarlo Ignoto2, è un espediente per spiegare non solo gli alleli soprannumerari, ma anche l'aplotipo mitocondriale R0a.

Semmai bisognerebbe capire perché anche il genetista della parte civile si presti ad una simile interpretazione, ben sapendo che Bossetti non è Ignoto1, a me è venuta in mente una possibile spiegazione, però esula dalla genetica.

Bruno ha detto...

@Paolo A, la penso come te, inoltre credo che siamo tutti curiosi di conoscere l'altra possibile spiegazione.

TommyS. ha detto...

Paolo A

Di un allele soprannumerario parlava già Capra prima ancora di entrare a far parte del collegio difensivo come consulente. Difatti in un'intervista a QG spiegava come il DNA di Yara si presentasse fortemente degradato mentre quello di Ignoto1 no ed allo stesso tempo che per un determinato marcatore si fosse in presenza di tre alleli non riconducibili a Yara. Criticava quindi che il RIS avesse scartato uno dei tre.

Il problema però è che da quanto scritto nelle motivazioni sembra che questo allele soprannumerario sia stato evidenziato solamente da alcun corse elettroforetiche fatte su un template del settore 31G-20 e con uno specifico kit di amplificazione (Identifiler). Il profilo di Ignoto1 così come determinato anche da quelle corse sembra coincidere con quello desumibile da altre amplificazioni fatte con kit differenti e su settori di traccia differenti dove l'allele 25 di D21 non sembra comparire.

Non so onestamente dire quale fosse l'altezza del picco allelico 25 in quelle particolari corse, ma il fatto che la difesa non abbia spinto su questo elemento (lasciando anche che Portera dicesse che la presenza di 25 non inficiasse il risultato) mi fa pensare che non fosse confrontabile con quelle degli alleli di D21 attribuiti a Ignoto1.

Resta il fatto che della presenza di quell'allele non riconducibile né a Yara né ad Ignoto1 sinora non mi sembra sia stata data spiegazione (come anche all'allele 22 di FGA - 88 RFU - in un controllo negativo). Per cui non è possibile escludere un terzo contribuente al profilo misto.

Il fatto che questo allele non sia stato rilevato nelle altre amplificazioni o comunque nei raw data consegnati alle parti durante il processo (e sulla possibile incompletezza di questi mi sembra sia più che lecito dubitare visto come sono andate le cose), potrebbe dipendere da molti fattori, come la sensibilità di un kit di amplificazione rispetto agli altri (ricordati che Capra ha insistito molto sul fatto che alcune amplificazioni fatte fossero "schifo"), ma soprattutto dal fattore degradazione.

Difatti, cosa si sarebbe potuto aspettare un biologo dall'analisi del DNA su reperti presumibilmente esposti ad un ambiente fortemente aggressivo per ben tre mesi? Quasi nulla di rilevabile dal punto di vista della componente nucleare e qualcosa di più invece per la componente mitocondriale, tenuto anche conto che il DNA di Yara (nucleare+mitocondriale) è probabile fosse dovuto all'effetto contaminante del contatto con il cadavere in trasformazione. E se togli dall'orizzonte il DNA nucleare di Ignoto1, che fa a pugni con qualunque conoscenza scientifica sulla degradazione (come ammesso anche dalla Scientifica), non è quello che si è verificato?

Per cui alla domanda di DNA ARTIFICIALE di chi potesse essere il mtDNA con aplogruppo R0a si potrebbe anche rispondere: perché non allo stesso soggetto ignoto dell'allele 25 di D21?

Dudu' ha detto...

TommyS,
" ..(come anche all'allele 22 di FGA - 88 RFU - in un controllo negativo).."

Questo è quello che la pm ha detto essere : UN PICCHETTINO" ,Portera non sò.

In verità, non riesco ricordarmi dove l'ho letto, in aula Capra ha parlato di contaminazione, facendo l'esempio di un cucchiaino immerso nel whisky e poi una volta bagnato,immerso in una tazzina di caffè(o altro liquido forse) = il caffè risulta contaminato di whisky.
Uno degli elementi che lo dimostravano era propio l'allele 22 in FGA trovato nel negativo e non poteva esserci.
Il 22 in FGA c'e l'hà Bossetti -ma non ignoto 1-.

Ha più volte rimarcato che Bossetti ha questo allele 22 , che NON ha ignoto 1.

Fino a fine 2013 anche Portera non credeva molto alla pista degli inquirenti.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/articoli/1061242/yara-allo-scoperto-i-parenti-del-presunto-padre-biologico-del-killer-ora-basta-riesumatelo.shtml

Stando a questo articolo, furono i Guerinoni che chiesero la riesumazione del congiunto, al fine finissero tutti quei discorsi che loro ritenevano diffamatori.

Del Bigoni,bisognerebbe saperne di più, perchè,in prima battuta parlò della donna di San Lorenzo(non ricordo mai il nome completo di quel paesino) che ebbe il bimbo e LO LASCIÒ all'orfanotrofio di Gorno (e chissà da quale famiglia, magari facoltosa e importante venne addottato,prassi abbasstanza usuale in quel periodo storico), forse non si saprà mai visto e assodato che l'accusa disse che i libroni non si trovavano più e fà davvero strano, perchè sono stati negli anni tutti acquisiti dagli archivi di Stato; sono andati dispersi in giro per l'Italia, quelli archiviati in luoghi bombardati durante le due guerre mondiali, di cui quelli dagli anni '50 in poi non possono farne parte. Ben strana questa storia.

Gilberto ha detto...

Dudù
Fai bene ad insistere sulla paternità perché Bossetti non è figlio di Guerinoni, contrariamente a quello che (quasi) tutti credono.

Dudu' ha detto...

Scusate,l'orfanotrofio era a Clusone , non Gorno.

Caro Gilberto,
Come sarebbe bello sederci ad un caffè per guardare i risultati dell' estratto da quei francobolli non portati a dibattimento.
Altro che casino suonante dei mondiali del '82!! Pagherei un caffè ad ogni bloggers!
Si sono infilati in un imbuto quelli dell'accusa, il guaio è che non molleranno l'osso costi quel che costi. Non gliene frega niente se un uomo rimarrà in carcere da innocente, questo fà paura!

Gilberto ha detto...

Già Dudù. Qualcuno ha molto da perdere. Anche se si sa che nel Bel Paese certuni sono intoccabili e i casini si mettono tranquillamente a tacere. I media? Più o meno fanno parte del gioco. I bloggers? Voci sparute nel deserto. Quel che conta sono le Blue chip (Tv e testate giornalistiche nazionali)

Dudu' ha detto...

I giornali sono imbarazzanti,quando gira il vento mollano qualche considerazione che in fretta e furia dimenticano il giorno dopo. Di blog che se ne occupano oltre a voi/noi , c'è Luca Cheli, mi dispiace un pò risulti un pò isolato perchè lo stà arricchendo di dati. C'è Chisigma che non manca di approfondimenti validi anche se non sempre condivido il suo punto di vista, ma meritevole e lodevole l'approccio. Paolo Amaro .. Agnesina Pozzi,qualche gruppo in fb ...ma no dai, di gruppi ce ne sono,ognuno con i propi apporti. Sono i media latitanti,basterebbe riportassero i fatti nudi e crudi,avrebbero già più credibilità,ma a volte se ne occupano fin troppo facendo solo click inutili per lettori a cui non dispiacerebbe un pò di sobrietà

Ma entro quando daranno risposta per l'appello?
E per Lago?
C'è un limite tu sappia

Dudu' ha detto...

Per finire
Certamente molti hanno da perdere,alcuni non si potranno toccare e altri sono già sotto l'ala protettrice,vedremo, Mignini ne uscì ad ossa rotte.. la cattiveria è un boomerang e su Bossetti si gioca sporco assai. A naso l'hanno capito in tanti ma è come il referendum, la gente ne avrebbe da dire,anche sui "new ex" di Palazzo appena insidiati, sono le politiche che non funzionano,mirano proteggere se stesse,manca lungimiranza,etica,amore per il popolo,amore per le regole,com'è possibile che una procura possa fare quello che ha fatto e nessuno titolato dica "wella bimba, che mi combini?". Cioè, 10/12/15 milioni per un omocidio??per non saper quanto è lungo un carro, quali veicoli viaggiano sul territorio? 12 milioni e usi kit scaduti? Paghi il doppio il colonnello del ris ? Cioè, dal colonnello del ris,tu procura, ti fai una consulenza privata? E perchè mai se è pagato in quanto comparto ris?

Gilberto ha detto...

Vedi Dudù, il vero problema non è Bossetti. È l’intero assetto istituzionale del Bel Paese. Non è solo un cold case. Il caso in parola (ancor più del caso Tortora) è la dimostrazione che per qualcuno la democrazia, la costituzione, i diritti civili… sono solo parole vuote, flatus vocis. Pochi comprendono che il caso ci riguarda tutti e che al posto del carpentiere di Mapello potrebbe trovarsi chiunque non abbia santi in paradiso e abbia la sfortuna ‘di fare all’uopo’. Se si considera il caso Bossetti come mero caso giudiziario si rischia di non capire quanto sia emblematico (una cartina al tornasole) degli assetti di un sistema democratico-parlamentare di facciata.

Marco ha detto...

nella motivazione viene dato molto risalto al fatto che Bossetti non abbia mai detto alla moglie e ai parenti dove sia stato il 26 Novembre. Tipo pag 144: "non ha mai rivelato a nessuno, neppure nella immediatezza, dove sia stato e cosa abbia fatto". Il fatto viene intepretato in senso negativo per lui.

Sorge spontanea la seguente domanda: Come e' possibile che Bossetti detto "il favola", un mentitore seriale secondo alcuni, non si sia inventato una scusa o una balla proprio la sera in cui compie l'omicidio? Arriva a casa tardi (sempre sia vero), la moglie gli chiede dove sei stato, e niente proprio quella sera non si inventa niente di particolare che la moglie o i parenti ricordino.

antrag ha detto...

A: L'untore rasentava i muri per ungerli.
D: Ma no! Pioveva, perciò rasentava i muri.
A: Eh no! Aveva scelto proprio una giornata di pioggia per avere una giustificazione e rasentare i muri.

@ Marco

A: l'imputato, condannato, quella sera non giustificò il suo ritardo.
D: Uno detto favola si sarebbe inventato qualcosa per giustificarsi.
A: Eh no! Dopo un crimine così efferato commesso, le sue inventiva si era bloccata!

antrag ha detto...

Si vede che nei due casi la presenza della seconda A, che chiamo "controaccusa", non dovrebbe essere ammessa agli atti...
Non so spiegarne il motivo ma intravedo nella controaccusa una sorta di autoreferenza sempre possibile ...

antrag ha detto...

Ci si sposta dal piano dei fatti commessi a quello delle intenzioni dell'imputato ...

Vanna ha detto...

Infatti Antrag, si interpreta un comportamento secondo l'intenzione che fa comodo all'accusa.

Paolo A ha detto...

Eppure Bossetti a modo suo ha confessato già.....

Vi ricordate il colloquio in carcere con la moglie quando parla della sera in cui Yara è scomparsa, lui descrive alla moglie come l'assassino avrebbe inseguito Yara nel campo e ad un certo punto parla di fango, di scarpe "impalciate", ma Bossetti non parla di erba, di rovi e di sterpi, insomma non descrive lo stato del campo al momento dell'aggressione, sicuramene più verde e con l'erba più folta di quest'immagine fatta il giorno del ritrovamento: http://imgur.com/a/0c2Iw, ma descrive il campo come lo vide in televisione, cioè dopo che gli inquirenti avevano estirpato tutta l'erba ed esattamente così:http://imgur.com/a/4pMn9.

Bossetti non è stato in quel campo la sera del 26 novembre.

Paolo A ha detto...

http://www.bergamonews.it/2016/12/13/ho-visto-rapire-yara-non-dimentico-quellurlo-di-aiuto/241170/

TommyS. ha detto...

Dudù

Scusami, non voglio fare sempre la maestrina con il lapis rosso e blu ma tu hai scritto

Il 22 in FGA c'e l'hà Bossetti -ma non ignoto 1-.
Ha più volte rimarcato che Bossetti ha questo allele 22 , che NON ha ignoto 1.


In realtà sia Bossetti sia Ignoto1 hanno l'allele 22 in FGA.

Quello che ha evidenziato la difesa è che la presenza nel controllo negativo di un'amplificazione è comparso in FGA un allele 22 con picco di 88 RFU quando non avrebbe dovuto esserci (i controlli negativi dovrebbero avere unicamente un rumore di fondo senza picchi evidenti). Sebbene sia stato definito "picchetto" dall'accusa per sminuirne la portata, la presenza di quell'allele 22 sarebbe sintomo di un'avvenuta contaminazione che avrebbe quindi potuto determinare la presenza dell'allele 22 anche nelle amplificazioni del template.

Il genotipo di Bossetti per FGA presenta gli alleli 23 e 23 così come quello di Ignoto1. Ma se il 22 di Ignoto1 fosse frutto di contaminazione il genotipo avrebbe potuto essere per esempio omozigote cioé 23-23 essendo quindi differente da quello di Bossetti.

Dudu' ha detto...

TommyS
Non mi preoccupo se mi riprendi,anzi,posso solo ringraziarti.
per carità,potrei sbagliare o avere info che non ho ben compreso, perciò accolgo la tua di ipotesi fintanto che riuscirò capire dove stà il problema.

" .. Quello che ha evidenziato la difesa è che la presenza nel controllo negativo di un'amplificazione è comparso in FGA un allele 22 con picco di 88 RFU quando non avrebbe dovuto esserci (i controlli negativi dovrebbero avere unicamente un rumore di fondo senza picchi evidenti). Sebbene sia stato definito "picchetto" dall'accusa per sminuirne la portata, la presenza di quell'allele 22 sarebbe sintomo di un'avvenuta contaminazione che avrebbe quindi potuto determinare la presenza dell'allele 22 anche nelle amplificazioni del template..."


Ti dico la verità, non riesco capire questo "calcolo" :
" ..Il genotipo di Bossetti per FGA presenta gli alleli 23 e 23 così come quello di Ignoto1. Ma se il 22 di Ignoto1 fosse frutto di contaminazione il genotipo avrebbe potuto essere per esempio omozigote cioé 23-23 essendo quindi differente da quello di Bossetti."

A me risulta che Bossetti in FGA ha allele 22..
Non capisco questo 23 ,qualcosa mi sfugge; o mi manca qualche dato per afferrare cosa vuoi dirmi . Intendi che il 22 per ignoto 1 potrebbe essere frutto di una contaminazione,ma a monte aveva il 23 ?
Grazie :)

Dudu' ha detto...

Riprovo,vediamo se
riesco chiarire meglio.

Bossetti in FGA ha 22,23
Ignoto 1 in FGA ha 22,23

In ignoto1 dopo avere trovato il 22 in FGA è stato scartato dal ris perchè
-sull'ignoto1- dava risultati "ambigui e diversi".

Nel dna di Bossetti il 22 in FGA c'è (e ovviamente non dà problemi).

Essendo stato scartato in ignoto1 questo allele, risulta ,a fine esame analitico, differente da Bossetti.

Uno, quello in ignoto 1 è in negativo,l'altro cioè quello di Bossetti: in positivo, da qui Capra hà dedotto che gli alleli 22 sono differenti.
( esistono differenze tra un 22 di Pinco e il 22 di Pallo? Bò, io non lo sò).

Se fossero della stessa persona gli alleli sarebbero perfettamente identici.

Darebbero ,queste differenze nel 22 ,due individui simili ma diversi,potenzialmente un fratellastro di Bossetti .

Perciò avendo il ris scartato questo allele per ignoto 1 risulterebbe che lui non c'e l'hà perchè non gli è stato attribuito dal ris.

Così mi è stato spiegato.
O meglio,è corretto che io dica : così ho capito.
TommyS hai scritto :
"..Sebbene sia stato definito "picchetto" dall'accusa per sminuirne la portata, la presenza di quell'allele 22 sarebbe sintomo di un'avvenuta contaminazione che avrebbe quindi potuto determinare la presenza dell'allele 22 anche nelle amplificazioni del template..."

Dovrebbe essere così.


TommyS,il 23 23 che accennavi era una ipotesi ? Cioè : ignoto 1 in origine poteva avere 23 23 ?

antrag ha detto...

Non si dimentichi di collegare ciascuna riflessione conclusiva di ordine genetico alla dinamica dell'assassinio!

Con alleli, aplotipi etc. non si caccia di prigione nessuno.
Si tratta del pantano o delle sabbie mobili in cui accusa e corte hanno sospinto la difesa...

Dudu' ha detto...

antrag
" Non si dimentichi di collegare ciascuna riflessione conclusiva di ordine genetico alla dinamica dell'assassinio!"
What ??

Ci lasci parlare?
Grazie.

Ps. " Si tratta del pantano o delle sabbie mobili in cui accusa e corte hanno sospinto la difesa..."
Grazie,non c'eravamo arrivati. Se non ci fossi tu..
:)
Buon giorno!

TommyS. ha detto...

Dudù

Scusami. Quando uno vuole fare il saccente come faccio io dovrebbe controllare due volte quello che scrive.

I genotipi di FGA per Bossetti e per Ignoto1 ufficialmente sono 22 e 23. Tutti i marcatori autosomici sono biallelici (vi sono alcune eccezioni rare di loci che possono essere anche triallelici). Quando gli alleli sono differenti il locus è eterozigote, quando sono identici è omozigote.

Partendo dal presupposto che il profilo genotipico di Bossetti così come definito da Previderè sia autentico, la presenza di quell'allele 22 di FGA nel controllo negativo di cui stiamo parlando può fare sorgere il dubbio (e senza disporre degli elettroferogrammi il dubbio rimane) che sia avvenuta una contaminazione nelle fasi di quella amplificazione, dove sia i controlli positivi e negativi sia i template possono aver restituito un allele 22 di FGA non genuino. A quel punto il genotipo di Ignoto1, anziché essere eterozigote (22, 23) ed identico a quello di Bossetti, poteva in realtà essere omozigote (23, 23) e quindi differente da quello dell'imputato.

Se si analizza il DNA di un soggetto estratto per esempio da un tampone buccale conservato con tutte le precauzioni del caso, per un locus omozigote si dovrebbe avere un picco allelico di altezza pari al doppio di quella media dei loci eterozigoti. Ma per un DNA che potrebbe essersi degradato non lo si può sapere con certezza. Come anche lo sbilanciamento di due picchi allelici per un locus eterozigote potrebbe essere causato da diversi fattori nel caso di un DNA degradato.

Chiaramente, confrontando gli elettroferogrammi delle altre amplificazioni e corse dove i controlli negativi non avevano restituito anomalie, si sarebbe potuta avere conferma dell'effettiva contaminazione o, al contrario, della correttezza delle chiamate. Ma con quei raw data il RIS ha creato davvero tanta confusione.

Resta il fatto che l'elettroferogramma di un controllo negativo per il kit NGM SElect dovrebbe essere quello che trovi alla pagina 110 del manuale

https://www3.appliedbiosystems.com/cms/groups/applied_markets_marketing/documents/generaldocuments/cms_089008.pdf

mentre quello del controllo negativo incriminato si presentava così

https://anonimag.es/i/de701c9f53d709d3e3f451a25028781b.jpg

Per quanto i consulenti dell'accusa e della parte civile abbiano cercato di sminuire la valenza di questo dato, un'altezza di 88 RFU è significativa di un'avvenuta contaminazione e non può essere trascurata con un'alzata di spalle.

Ma quella corsa del controllo negativo non è l'unica a presentare un'anomalia in quanto anche un altro controllo negativo indicava un picco di 70/80 RFU su 3S1358, anche se dalle motivazioni non è dato sapere in corrispondenza di quale allele e se questo allele fosse presente nel genotipo di Ignoto1 o di Bossetti.

Vanna ha detto...

Il lavoro che state portando avanti sul dna è prezioso ed importante perché è su quello che la condanna è stata cucita.
Non so se verrà messo in discussione, mi auguro che accada.
Altri dna non sono stati considerati per comodo.
Altre testimonianze, altre piste, anche.
Non è solo il dna da considerare, ma tutta la procedura per arrivare alla condanna.
Condivido Gilberto:
"Vedi Dudù, il vero problema non è Bossetti. È l’intero assetto istituzionale del Bel Paese. Non è solo un cold case. Il caso in parola (ancor più del caso Tortora) è la dimostrazione che per qualcuno la democrazia, la costituzione, i diritti civili… sono solo parole vuote, flatus vocis. Pochi comprendono che il caso ci riguarda tutti e che al posto del carpentiere di Mapello potrebbe trovarsi chiunque non abbia santi in paradiso e abbia la sfortuna ‘di fare all’uopo’. Se si considera il caso Bossetti come mero caso giudiziario si rischia di non capire quanto sia emblematico (una cartina al tornasole) degli assetti di un sistema democratico-parlamentare di facciata."
(Difatti il risultato di un referendum è stato preso a pesci in faccia).

Quindi, come già proposi un paio di giorni fa, bisogna considerare altri aspetti non solo il dna.
Come intorno a quella traccia si sono incollate, per accreditarla, altre " prove", così intorno ad altre analisi presentate con perizia, sarebbe opportuno considerare ed approfondire ugualmente "altre prove".
Un'analisi sui tempi e sugli spazi vissuti da alcune persone che ruotavano intorno ai punti focali sarebbe necessario farla, altrimenti non si va da nessuna parte.
Il dna è blindato.
Se invece si fa breccia sull'antropologia (diciamo così) si scardinano sicurezze consolidate , bisogna parlarne e non dribblare.
Scusate ma alla mia proposta, a parte Pino, non avete risposto, pensate proprio che non valga la pena analizzare certi personaggi?
Cosa è più importante: un dna incerto o altri dna certi o sconosciuti?

Come qui si sta mettendo in crisi la procedura scientifica, perché non farlo anche con quella investigativa sulle persone, sui tempi, sulle testimonianze?

Chiedo semplicemente una risposta perché altrimenti il silenzio mi comunica altro.
Grazie per l'attenzione.

Dudu' ha detto...

Mi cito:
" ( esistono differenze tra un 22 di Pinco e il 22 di Pallo? Bò, io non lo sò)."
Dovrebbe essere dominante o recessivo,poi non sò , come non sò se è in rapporto con determinati alleli o se AA e aa è una caratteristica basica individualizzante dell'allele stesso.

antrag ha detto...

Dudù sei impertinente!

Vanna ha detto...

Complimenti antrag:
" Non si dimentichi di collegare ciascuna riflessione conclusiva di ordine genetico alla dinamica dell'assassinio!
Con alleli, aplotipi etc. non si caccia di prigione nessuno.
Si tratta del pantano o delle sabbie mobili in cui accusa e corte hanno sospinto la difesa..."

Hai indirettamente risposto al mio post precedente.

Mentre io propongo analisi "antropologiche" tu rilevi come la "dinamica dell'assassinio" è divenuta una "prova" inventata che ha supportato il dna.

Ed è altresì vero che la difesa si è impantanata in quel dna.

Al contrario per uscire dalle "sabbie mobili" si potrebbero utilizzare altre letture di fatti e personaggi scartati a priori, vedi il link di PaoloA.

Dudù:
non comprendo le tue risposte agli scritti telegrafici di antrag e francamente neanche le condivido.
Mi sembri prevenuta e non capisco il perché.
Tu, altri, io scriviamo mooolto di più, lui con 10 parole ti disturba?
Scrivi che non ti fa parlare?
Ma quando mai?
Dice la sua? Embè, fagliela dire.
Non può inserirsi nel dialogo tra te e TommyS?
Sei sempre molto cortese, ma con lui non mi sembra che tu lo sia.
Credo che non lo meriti perché scrive molto sensato, qui si è letto molto di peggio e lo si è permesso.

Dudu' ha detto...

Vanna,
Premetto che condivido il commento di Gilberto al 100%.
Condivido altrettanto il tuo, ma che purtroppo non avendo nuovi dati, provabilmente potranno emergere più avanti , ora è difficile. Cioè, è due anni che tentiamo di concatenare indizi,e li abbiamo aggiornati man mano che altre news si rivelavano.

" ..Come qui si sta mettendo in crisi la procedura scientifica, perché non farlo anche con quella investigativa sulle persone, sui tempi, sulle testimonianze?.. "

Mi sembra lo stiamo già facendo.

Ma nei limiti di quel che si conosce, si rischia di cadere , anche,in illazioni.
Non mi sembra che 2000 e passa commenti solo qui siano di dna. O forse non capisco bene cosa intendi.

" .. Un'analisi sui tempi e sugli spazi vissuti da alcune persone che ruotavano intorno ai punti focali sarebbe necessario farla.."
Sicuramente c'è tantissimo da rivedere, servono anche nuovi dati che non abbiamo per rivedere tempi e modi.

TommyS
Non preoccuparti.
Ora ci siamo. Mi dedicherò capire meglio con i link che hai postato. Grazie (scusami ma ora devo andare riposare).

Dudu' ha detto...

Vanna
Che sono a volte secca con antrag ci stà ,è vero,sono i modi sentenzioni forse, mi invitano rispondere a tono,sgarbata direi propio no.(diciamo che qualche volta lo stuzzico a dare un pò più di sè, quello si, ma perchè lo ritengo capace).
Non me ne volere antrag :)
Buona giornata :)

Dudu' ha detto...

antrag
Apro e chiudo.

Guarda :
" Anonimo antrag ha detto...
Non si dimentichi di collegare ciascuna riflessione conclusiva di ordine genetico alla dinamica dell'assassinio! "

Questo è un ordine. (???? Falla tu no? )


"Con alleli, aplotipi etc. non si caccia di prigione nessuno."

Questa è una valutazione di merito sugli scritti sopra i tuoi.

"Si tratta del pantano o delle sabbie mobili in cui accusa e corte hanno sospinto la difesa..."

Questa è una constatazione. Abbastanza elementare. Anche un bambino che gioca a calcio sà che se la palla la si fà correre intorno al campo è per tenere lontani gli avversari dalla porta.

Sicuro che sia io l'impertinente?

Anonimo ha detto...

Convengo che la proposta di Vanna sia consistente. C'è, inoltre una precisazione di Pino, molto importante, alla quale TommyS non ha dato risposta:
"La tua lunga esposizione è stata abbastanza chiara, anche per chi non "macina" professionalmente la genetica: aggiunge altri RAGIONEVOLI dubbi, a quelli numerosi già esistenti, ma non si configura come precisa freccia indicante del PUNTO cruciale che pure ci deve assolutamente essere.
Penso di aver capito che, essendo non facile, nè pratico, contrapporre in sede di appello,
la lunga filastrocca sulla invalidità del dna accusatore, sarebbe agevole, ai fini della chiarezza idonea per tutta la corte, la giuria popolare e la stampa, che SI INDICASSE UN SOLO PUNTO CRUCIALE che condenserebbe tutta la inidoneità del famoso dna.
Per esempio: l'allele 22 ed i suoi picchi?
Prolungarsi con dimostrazioni fiume, sull'argomento, non produrrebbe effetti che potranno trarre dalle "sabbie mobili il Bossetti", ma solo stancare gli ascoltatori con un argomento difficile da capire, e non facile da digerire.
Falce

Anonimo ha detto...

Vanna ha proposto qualcosa di utile e reale, accettata e condivisa solo da Pino.
Io proporrei di lasciare il discorso sul dna ai competenti, almeno in via provvisoria, ed approfondire quello sulle altre componenti che hanno girato attorno al caso e triblat dall'accusa.
Basti fare attenzione alle indicazioni sparse nei vari siti, non escluso quello sostanzioso di P. Amaro, per farsi una idea di quanto importante sia la ricerca indicata.
La meccanica dell'omicidio è tutt'altro che risolta.
fr.


















Biologo ha detto...

Le nostre riflessioni sul DNA sono purtroppo fortemente limitate dal fatto di non disporre dei raw data. Finchè non saranno a disposizione non sono molti gli aspetti che possiamo approfondire. Però le riflessioni di TommyS sono interessanti.

Alle sue voglio aggiungere questa.

Il fatto che il bianco presenti un picco in FGA e questo picco sia proprio su 22, cioè uno dei due dell'eterozigosi di Bossetti/Ignoto1, è più che sorprendente se si considerano tutti i punti in cui un picco "casuale" poteva presentarsi.

Se osservate i grafici alla pagina del manuale (pag. 110) indicata da TommyS potete facilmente notare che l'estensione orizzontale offre centinaia e centinaia di possibilità per ogni grafico, nei tratti dei loci, tra i loci, ma anche all'inizio e alla fine di ogni lettura.

E' estremamente singolare che un picco "anomalo" che ci dicono essere 88 RFU (ovvero circa 4 volte l'altezza media del "rumore" sottostante in quel bianco) guarda caso con tutto quello spazio a disposizione finisca proprio nel tratto che indica la variante 22.

Il picco proprio su 22 è ancora più sorprendente se andate a guardare quanti sono gli alleli possibili per FGA nella terza tabella di questa pagina:

http://www.cstl.nist.gov/strbase/str_FGA.htm

Questo misterioso picco, con centinaia e centinaia di risultati possibili, o decine di alleli FGA su cui poteva capitare, finisce per saltare fuori proprio sul 22 che si ritrova anche nei profili Bossetti/Ignoto1?
Non si può non ammettere che le probabilità che un evento del genere sia avvenuto in maniera del tutto "casuale" sono a dir poco stupefacenti.

TommyS. ha detto...

Biologo

I consulenti dell'accusa e della parte civile hanno cercato di sminuire questa evidenza e la Corte ha accolto ciecamente le loro considerazioni che in sintesi sono: essendoci un solo picco allelico, per di più di altezza non confrontabile con quelli utilizzati per l'attribuzione del profilo di Ignoto1, la questione è irrilevante.

Ma è proprio la presenza di un solo picco allelico in posizione molto dubbia (altri dubbi sull'allele call di 22 e 23 per FGA sono stati avanzati da Capra anche per una corsa relativa a 31G1-Ext) che dovrebbe far balzare sulla sedia. Se vi fossero stati altri picchi e su altri marcatori si sarebbe anche potuto sospettare di una contaminazione casuale con un DNA estraneo, ma proprio solamente il 22 di FGA?

Vanna ha detto...

Falce e fr, condivido.

Dudù scrivi:
"...Ma nei limiti di quel che si conosce, si rischia di cadere , anche,in illazioni.
Non mi sembra che 2000 e passa commenti solo qui siano di dna. O forse non capisco bene cosa intendi.

" .. Un'analisi sui tempi e sugli spazi vissuti da alcune persone che ruotavano intorno ai punti focali sarebbe necessario farla.."
Sicuramente c'è tantissimo da rivedere, servono anche nuovi dati che non abbiamo per rivedere tempi e modi."

Generalmente sono molto chiara nell'esprimere il mio pensiero e trovo altrettanta chiarezza nel non ritenere necessario condividerlo.

Mi sembra che quando si è presa in esame la condanna, di "illazioni" sul procedere della condanna siano state fatte alla grande.
Non dimentico gli interventi di Chiara e Gugly a difesa di quella condanna.
Certo che servono nuovi dati, il fatto che non ci siano vuol dire che o non si ha voglia di cercarli o sono blindati o non si ha voglia di trovarli.

Quel territorio è chiuso a riccio, le famiglie delle atlete interrogate dai giornalisti nel gennaio 2011, misero in moto un tale malumore che la famiglia di Y. chiese il silenzio stampa. Ti rendi conto a che livello siamo? Si sentivano offese quelle famiglie, invece di collaborare, difatti furono tutti privi di memoria!
Vergogna per tale atteggiamento!
Con questo clima le illazioni diventano considerazioni di mancanza di carità umana. Non si ha voglia di cercare la verità e la famiglia è rimasta sola a tutelare i tre figli rimasti, come è rimasta sola quella di B. calunniata anch'essa.

Ho scritto che per far parte di un gruppo umanitario bisogna possedere certi requisiti, a 20 anni non si hanno ma si può partire insieme a qualcuno come aiuto, ma a fare che? Nessuno ha cercato, ha saputo, ma parte, torna, riparte a spese nostre.
Dove vive cosa fa quanti anni ha oggi? 20 0 30? Neanche l'età si conosce.
Della Brena e del Brambilla col telefono pieno non si sa nulla di nuovo.

Ah sì, la palestra funziona e dà lavoro, il centro commerciale pure.
L'assassino è solo B. che conosceva Y.
Le corna le ha messe solo E. Arzuffi.
La società del luogo è immacolata.

punto.

Wolf ha detto...

Come complemento del link di Paolo A
il 13 dicembre 2016 21:19:00 CET

Inserisco Video Mediaset dell'intervista a Mario Torraco
"Quella che ho visto era Yara"

http://www.video.mediaset.it/video/tgcom24/servizio_cronaca/201599/-quella-che-ho-visto-era-yara-.html

Nautilina ha detto...

Wolf,
quando Torraco parla con Gambirasio manca l'audio. Strano.
Comunque, perché non gli avranno creduto? Sembra una persona seria.

Vanna ha detto...

Fin dall'inizio, dopo la sparata del rientro della nave in porto che ha continuato a trasportare il furgone di Fikri, il F. fu intercettato e ci furono difficoltà per tradurre le parole...
Inaudito...
Fikri, che era stato lì quella notte, fu prosciolto e con lui tutti gli extra che lavoravano nel cantiere.
Y lì c'era stata e i cani tornarono al canile.
C'è qualcosa di normale in questo procedere?
Toracco e Tironi furono ascoltati e non ne hanno tenuto conto.
E'normale?
In palestra i cani non sono entrati e neanche le forze dell'ordine, la palestra doveva essere sigillata.
E' normale?
Già queste premesse mi permettono di ipotizzare:
1 una grande paura per tutta la comunità;
2 una grande confusione;
3 chi ha parlato subito viene messo a tacere: meglio non parlare;
4 chi indaga sa fin da subito quello che c'è dietro e che bisogna proteggere in tutti i modi, allontanando, non dando credito, stimolando la ricerca nel territorio, lanciando messaggi di speranza e di grande solidarietà.
La storia era già scritta fin dai primi momenti, questo è l'exit poll di ciò che sarebbe accaduto.
Ciò che non si poteva prevedere era il credito di innocenza verso MGB e lo smantellamento di quella falsa prova, questa è l’assoluta novità: il diavolo fa le pentole e dimentica i coperchi.

PINO ha detto...

"Tutte le strade portano a Roma"...in questo caso, le stesse strade portano allapalestra!Yara non sarebbe mai uscita, sulle sue gambe, da quel complesso; e questo poteva essere stato dedotto fin dall'inizio delle indagini, per questo sarebbe stato dato poco credito alle varie testimonianze.
Nessuno ha visto yara uscire dal centro sportivo, nonostante l'andirivieni dei numerosi frequentatori.
E questo è un punto fermo
Per il resto, tutto scorrerebbe liscio se ci si fermasse a tutte le considerazioni che tale premessa offre.
Debbo uscire, ma riprenderò il quesito quanto prima, proprio per una ricognizione, ed un approfondimento, di tutto quanto sarebbe stato negletto dagli inquirenti, suggerito da Vanna.

antrag ha detto...

La sintesi sull'avvio delle indagini fatta da Vanna è eccellente.

Se le aule di tribunale prevedono uno spazio per il pubblico, questo significa che i cittadini possono sollevare dubbi su tutto l'andamento di un processo.

Ma l'accusa e la corte "devono" sciogliere questi dubbi ad un livello di profondità pari a quello che è stato adottato nel tentativo di formulare le accuse per l'imputato poi condannato.

Anonimo ha detto...

Se Yara impiegava 8 minuti a piedi, quanto ci voleva ad arrivare a casa con un mezzo di trasporto? Nel caso di uno sconosciuto che offre un passaggio a casa e Yara che accetta (contro ogni elemento...), in quel misero lasso tempo cosa mai poteva succedere? E se ammettiamo un incontro tra due estranei e ci mettiamo anche un "Come ti chiami, dove abiti, cosa fai di bello...", quanto rimane? Quindi, abbiamo un uomo che parte con intenzioni "soft"(conoscere la vittima, conquistarsi la sua fiducia per creare magari nuovi incontri) e che nel giro di pochissimi minuti, se non secondi, esplode in una violenza esasperata, oppure il B nell'orario in cui è atteso a casa per la cena e con quel mezzo di trasporto decide di voler rapire una ragazzina per strada? Ma ci sono telecamere nel tratto verso casa?? E poi mi sono sempre chiesta, ma se Yara la conoscevano in molti, (anche di vista, leggete anche i forum sulla ginnastica ritmica) come mai non si è riusciti a costruire gli esatti spostamenti di Y in palestra? Quante testimonianze hanno incrociato oltre le "amiche"? Come mai da un centro sportivo cosi grande, pieno di bambini, ragazzi e genitori orgogliosi non sono spuntati video o foto dai vari cellulari?
Ieri ho visto un bel film, Snowden. A casa poi sono andata a leggermi bene la storia vera, e passando da un argomento all'altro finisco su hacking team....E tornando al caso Y,gli incroci con date, "scoperte", piste, dichiarazioni, ecc, sono il fulcro dell'intera vicenda.
K

Anonimo ha detto...

E' uscita eccome dalla palestra: "Dalla palestra è uscita. L’ha confermato l’ultima persona ad averla vista, in palestra. Fabrizio Francese, compagno della mamma di una bambina che seguiva i corsi di ginnastica artistica. Lui entrava e lei usciva: «Era nel corridoio, all’altezza del pilastro di cemento. Camminava decisa, come chi sta uscendo». L’avvocato Claudio Salvagni, che con Paolo Camporini difende Bossetti, cerca di minare la sua sicurezza: «Lì dove l’ha incontrata, Yara avrebbe potuto imboccare il corridoio verso gli spogliatoi?». Sono a destra dell’ingresso. Ma l’uomo lo esclude: «Non l’ho vista uscire materialmente, ma se avesse sterzato verso gli spogliatoi l’avrei notato»."
Sparate minchiate come al solito.

Vanna ha detto...

Anonimo tu invece spari sicurezze ad accusare...so sempre chi sei, lo dimostri ogni volta.

C'eri?
Il Francese ha riportato che l'ha vista avviarsi ma NON ha sentito chiudere la porta.
E allora?
Tutto strano in questo caso eh?
Riporti:
"Se avesse sterzato verso gli spogliatoi l'avrei notato".
"Sterzare" usa questo verbo, strano verbo, SE invece di "sterzare" avesse cambiato direzione con passo felpato, se ne sarebbe accorto?

Anonimo fai attenzione a quello che scrivi e che riporti perché le sicurezze che spari e che riferisci si possono smontare.

antrag ha detto...

ok Vanna.
Anonimo annientato.

Vanna ha detto...

antrag...ma quanto sei simpatico e con 2 parole.

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 14,36
Le "minchiate" te le metti...al posto che sai!!
Intanto per quanto ignori, tene rendo la versione giusta fornita dal sig. Francese il quale disse di aver visto la ragazza per pochi attimi, e che al suo cenno di saluto, aveva risposto con un sorriso.
Dopo, andando entrambi in direzioni opposte, non ha potuto vedere se andasse verso l'uscita o verso gli spogliatoi. Certo è che NON HA UDITO il rumore della porta che, di solito sbatteva ogni volta che veniva chiusa automaticamente, alle spalle di chi usciva.
E se ti dovesse venire la voglia di riscrivere ancora su questo blog, lavati prima la bocca con candeggina e sapone, perchè qui potrebbe esserci qualcuno più fetoso di te, e risponderti a dovere.
Essere educati non costa niente. PROVACI!!!
Carmelo Falce

Anonimo ha detto...

Potete provare a smontare quello che volete ed è chiaro a tutti che è cominciata la solita litania del b innocente fomentata da Salvagni con l'ausilio dello sconosciuto e ignorante Giovanni Terzi (vedi storie vere di oggi) in preparazione del processo d'appello.
Balle, b è colpevole, io sono educato e chi non la pensa così è uno sparapalle.

TommyS. ha detto...

Vanna, Pino, Antrag, ....

Io personalmente leggo con ampio beneficio del dubbio quanto viene scritto e detto sul web in merito al caso di Yara. Ed ogni volta che incappo in chi sostiene a spada tratta che Yara non uscì mai dalla palestra e che i responsabili dell'omicidio vadano individuati all'interno della palestra mi domando se non vi siano motivi reconditi nel sostenere queste convinzioni amplificandole sulle pagine FB e YT.

E' vero che Francese non ha confermato di aver visto Yara uscire dalla palestra bensì unicamente mentre si avviava, per lui, verso l'uscita, ma che non vi siano testimoni che abbiano dichiarato di averla vista per strada dopo le 18.45 non è proprio vero. E' solo che sono stati in qualche modo convinti a ritrattare le dichiarazioni iniziali e che la Corte non ha ritenuto necessario ascoltarli in aula. Basti pensare a Tironi, come al ragazzo minorenne come anche ad Abeni, Torraco ed un'altra testimone di via Morlotti. Forse le loro testimonianze non erano così precise (Torraco), o erano indirette (Abeni) o anche contraddittorie (Tironi), ma perlomeno queste testimonianze avrebbero dovuto essere vagliate in dibattimento.
Per cui affermare tout-court che Yara non sia stata vista fuori dalla palestra non è corretto.

Recentemente mi sono riletto il dossier sulla strage di Erba di Edoardo Montolli pubblicato online su Oggi e consultabile a partire da questa pagina:

http://www.oggi.it/attualita/notizie/2011/04/12/speciale-strage-di-erba-1-introduzione/

Consiglio a tutti di leggerlo perché è decisamente illuminante su come certi casi giudiziari altamente mediatici portino a condanne, anche definitive, di persone molto probabilmente innocenti. E' basato interamente su documenti ufficiali ed atti sia di indagine sia processuali senza voler portare il lettore a conclusioni forzate. Ma quello che emerge su come siano state condotte le indagini ed il processo e su come le testimonianze scomode per il teorema accusatorio siano state accantonate, è quantomeno preoccupante.

Dopo averlo letto domandatevi se quanto successo a Erba, a Como, a Milano ed infine in Cassazione a Roma non possa trovare suggestivi parallelismi con il caso di Yara e Bossetti.

Biologo ha detto...

L'Anonimo superficiale è sempre utile a ricordare che ogni tanto è importante ricapitolare le assurdità scientifiche che ci hanno raccontato su questo caso. Eccone alcune macroscopiche.

- Prima assurdità:
La scienza ci dice che il DNA mitocondriale è molto più resistente del DNA nucleare alla degradazione, se in una traccia il DNA mitocondriale è degradato al punto da non essere più rilevabile, il nucleare non può più essere rilevato. Nella traccia utilizzata per condannare Massimo Bossetti il suo DNA nucleare sarebbe perfetto, il mitocondriale assente.

- Seconda assurdità:
Le porzioni di sequenza del DNA mitocondriale utilizzate per ricavare i profili genetici sono costituite da centinaia di coppie di basi e ogni profilo viene ricavato a partire da migliaia di copie identiche di DNA mitocondriale.
Nella traccia utilizzata per condannare Massimo Bossetti il profilo mitocondriale rilevato è del gruppo R0a, e presenta basi tipiche solo di questo gruppo. Se questo profilo fosse davvero solo frutto di degradazione come ci viene raccontato, allora migliaia di copie di DNA mitocondriale che sarebbero potute mutare in migliaia di punti differenti della sequenza sono mutate magicamente soltanto, e tutte allo stesso modo, in punti che casualmente hanno generato uno degli aplotipi più rari d'Italia. Miracoloso...

- Terza assurdità:
I bianchi nelle analisi STR sono il risultato dell'analisi di una serie di migliaia di frammenti. Questi bianchi devono presentare soltanto "rumore", non picchi. Se comunque un picco capita, esso può capitare su uno dei punti tra i migliaia possibili. Nei bianchi della consulenza utilizzata per condannare Massimo Bossetti, tra le migliaia di possibilità che potevano presentarsi, il picco che non doveva esistere è stato invece rilevato "proprio" in un punto corrispondente ad un allele presente nel profilo Bossetti/Ignoto1.

PINO ha detto...

TOMMY/S
Se ipotizzare, con una certa logica non sia corretto, l'esprimere il concetto che ne deriva, sarebbe del tutto irreale, ma, qualora tale concetto fosse corredato (non supportato o confortato) da elementi di una certa concretezza, l'attributo "scorretto" resta solo una espressione letteraria.
Non amo le lungaggini logorroiche, e, pertanto, sono quasi sempre lapidario, per cui, ti invito ad ascoltare Paolo Amaro, e le sue deduzioni, le stesse formulate da me, in tempi più lontani.
Ebbene, non ti nascondo di essere restato
fortemente impressionato.
Dopo che l'avrai ascoltato, (se lo farai) potremo riparlarne.
p.s. Su Googl scrivi: Paolo Amaro. caso Yara.

P. ha detto...

p.s. Err.Corr.RESTEREBBE solo una espressione letteraria. Pino

TommyS. ha detto...

Pino

Conosco benissimo i video di Paolo Amaro. Ma siccome conosco anche molto bene tanti dettagli di questa vicenda trovo che le ricostruzioni che Amaro fa, avanzando sospetti ben specifici, tendano ad esaltare alcuni aspetti dubbi trascurando tutti gli altri.

Se uno vuole provare a fare delle ricostruzioni più attendibili deve cercare di mettere insieme tutti i pezzi nel miglior modo possibile scartando solamente quelli che non resistono al vaglio della falsificazione.

Le sole reticenze delle compagne di Yara, come l'ambiguità dell'istruttrice e l'atteggiamento molto sospetto del custode non fanno di loro i responsabili dell'omicidio. Al massimo indicano che sono al corrente di molte più cose di quanto abbiano voluto mai raccontare.

Il DNA della Brena sul polsino, che, credimi, è attendibile quanto quello di Ignoto1, porta a mio parere proprio verso queste conclusioni.

Poi ognuno è libero di credere a qualsiasi cosa ed a qualsiasi persona. Ma purtroppo il web oramai è diventata l'arena preferita della disinformazione o, in alternativa, del protagonismo.

Per cui personalmente, anche se non cestino tutte le analisi che fa Amaro, considero quei video nonché alcune specifiche pagine FB come depistanti. Sia involontariamente sia consapevolmente.

Nautilina ha detto...

@ K.
Escluderei proprio che Yara abbia accettato il passaggio in macchina da un estraneo, ma se fosse successo, per uno strano caso della vita, quell'uomo doveva avere già dall'inizio cattive intenzioni, tanto da non portarla verso casa sua ma dal lato opposto, a Chignolo o comunque lontano da Brembate. Se no i conti non tornano né per i tempi né per le modalità dell'approccio.
Vale anche per un conoscente, anzi a maggior ragione perché quello, sapendo già dove abitava, non avrebbe perso tempo in approcci e domande.

Ma io sto rivalutando la testimonianza di Torraco, una guardia giurata e un uomo che non sembra inaffidabile, confuso o mitomane.
Sono convinta che Yara sia stata rapita molto vicino a casa: lo penso perché il suo telefono ha smesso di funzionare poco dopo le 19, allora se la ragazza è stata vista ancora viva e dentro la struttura sportiva alle 18:50 , basta aggiungere cinque o sei minuti e si ottiene il probabile orario del sequestro. Che coincide - guarda caso - con lo switch del suo cellulare. Anzi, si potrebbe anche stabilire la zona in cui è stata rapita.

Un carabiniere, immagino molto più alto di Yara, ha impiegato per prova otto minuti camminando dalla palestra a casa Gambirasio, lei forse impiegava qualcosa in più. Diciamo che l'avranno rapita da cinque a otto minuti dopo l'uscita, oltre non andrei perché in dieci minuti sarebbe arrivata a casa.

La tempistica sembrerebbe dare ragione alla testimonianza di Torraco. Del resto, quante altre ragazze con la giacca nera si aggiravano a piedi a quell'ora per quelle strade? Sarebbe una coincidenza un po' troppo strana.
Una ragazza vestita come Yara litigava con un giovane alto e atletico proprio vicino alla casa dei Gambirasio e all'orario in cui lei spariva...gridando 'aiuto', che non mi pare la parola più adatta da dire a un boy-friend focoso. Al che lui avrebbe risposto 'stai zitta', nemmeno questo mi sembra abituale tra due fidanzati o amici che scherzano.

Certo si può anche immaginare che Yara invece di uscire dal portone della palestra sia andata verso gli spogliatoi o i bagni, dove avrebbe incontrato il suo aggressore, ma allora bisogna spiegare lo switch telefonico delle 18:55: in base a quello, la ragazza non si trovava più dentro la palestra ma a nord (se non ho capito male, il suo telefono ha agganciato per l'ultima volta il ripetitore di via Ruggeri a nord di Brembate, compatibile con via Rampinelli e con la sua abitazione).

Forse le hanno rubato il cellulare? No, a chi poteva interessare quell'apparecchio modesto, superato. Oppure volevano depistare? Ma no, era troppo presto...a meno che non si voglia credere a un rapimento pianificato dentro la palestra. Però a quel punto cade la teoria del litigio fra ragazzini finito male e ci si addentra in uno spaventoso ginepraio.




antrag ha detto...

@ Nautilina

Il tuo intervento è piano e razionale, costituito di fatti e di opinioni che attribuiscono un peso alle ipotesi ricostruttive delle fasi iniziali del crimine.

L'accusa e la corte portano avanti un discorso dissimile, contorto e inverosimigliante.

Perché?

Dudu' ha detto...

Nautilina
Infatti,anch'io ho più considerazione per questa ipotesi.

TommyS ha scritto:
"Se uno vuole provare a fare delle ricostruzioni più attendibili deve cercare di mettere insieme tutti i pezzi nel miglior modo possibile scartando solamente quelli che non resistono al vaglio della falsificazione."

( TommyS,anche la difesa si è chiesta ci fosse un'altra persona nella traccia, appena ritrovo l'articolo lo riposto).

Pur avendo dubbi vari, le testimonianze tra via Morlotti e via Rampinelli si rafforzano tra loro da plurimi particolari che additano l'avvenuto rapimento in quella zona.
Uno spostamento al cantiere, e poi forse altri luoghi per finire in via Bedeschi.
Fickri forse(!) qualcosa ha visto.
Il fatto strano di un agente di polizia locale presente per molte sere ,testimoniato dalla Maggioni, lasciato passare sotto traccia,nessuno avrebbe verificato niente..un'altro era informatore della polizia anche quello presente in zona palestra.. questa pista del rapimento non creduta con tutti gli elementi che c'erano porta pensare che il caso Yara si accavallò a altre indagini sotto copertura molto più importanti, magari con interpool a seguito.
Da non dimenticare contesto politico di quei giorni, il passaggio di staffetta del procuratore; il fato vuole pure che il 26 era anche passaggio delle reti mediaset al digitale : quante singolari coincidenze. Tutte studiate e riprese sotto gli articoli. Quasi quasi manca solo Ruby in mezzo.

Biologo,TommyS
la difesa aveva posto la domanda ai genetisti dell'accusa ,se fosse possibile fosse Yara affetta da eteroplasmia, non risulta abbiano fornito risposte.
Ho letto che in caso di dna degradato può presentarsi un mtdna diciamo latatamente antico nelle cellule. A parte il latatamente che ho inserito scherzosamente,sapete qualcosa?
Quante eteroplasmie sono state riscontrate in Italia? C'è in rete uno studio su 68 casi,ma mi par di capire che attraverso lo studio di malattie rare l'eteroplasmia sia stata riscontrata in diversi soggetti.
I Panavese,antenati materni di Yara sono pugliesi,credo si possa tranquillamente asserire che il sud d'Italia per tramite di migrazioni nordafricane possa portare con sè traccia genetica degli avvenuti cambiamenti sociali. Avendo la tabella, è possibile ipotizzare che l'ignoto della luna fertile potrebbe avere origine da una eteroplasmia di Yara? In via del tutto ipotetica naturalmente,almeno finchè qualcuno non si metterà studiarlo per poterlo definitivamente escludere.

Dudu' ha detto...

Nautilina
".. (se non ho capito male, il suo telefono ha agganciato per l'ultima volta il ripetitore di via Ruggeri a nord di Brembate, compatibile con via Rampinelli e con la sua abitazione)."

Qui c'è un mistero. Ufficialmente viene documentato quella delle 18.55 come riporti. Ma qual'è l'ultima cella che agganciò il telefono di Yara? Dezzani lo aveva sottolineato,mancano risposte precise sugli squilli delle 19.10, come mai la rete non l'avrebbe registrato?(presumibile che nel telefono di Maura fù registrata la chiamata, altrimenti avrebbe fatto la fine del pollo/pesce e companatico,merenda si, merenda no..stando a mamma e sorella, Yara faceva sempre merenda con qualche stuzzichino il pomeriggio.

TommyS. ha detto...

Dudù

Credo che la difesa abbia chiesto al RIS se il mtDNA di Yara fosse affetto da eteroplasmia proprio per portarli a concludere che l'aplotipo R0a non potesse dipendere da questa. Ma d'altronde Previderé autonomamente aveva analizzato il mtDNA di Yara dalla diafisi femorale e nella sua tabella l'aplotipo determinato risultava ben chiaro senza traccia di evidente eteroplasmia. E' pur vero che differenti tessuti possono presentare livelli di eteroplasmia differenti, ma onestamente non credo che se nelle ossa questa è assente possa invece essere presente in modo consistente in altri tessuti o fluidi.

In ogni caso nell'aplotipo della componente minoritaria di 31G-20 vi sono troppi alleli caratteristici di un aplogruppo R0a per essersi determinato casualmente.

Inoltre se un individuo presentasse un livello di eteroplasmia così elevato da determinare la presenza di ben 6 allelli eteroplasmici sarebbe quasi sicuramente affetto da gravi disturbi, cosa che mi sembra non fosse per Yara.

Sulla cella eventualmente agganciata dal cellulare di Yara in occasione della chiamata (interrotta) delle 19.10 credo che si possa affermare con sufficiente confidenza che fosse sempre quella del settore 8 dell'impianto Vodafone di via Ruggeri. Fosse stato diversamente, cioè se il cellulare dopo le 18.55 avesse cambiato cella servente, Vodafone avrebbe fornito un dato differente senza neanche poter risalire a quello delle 18.55. Ma tieni anche conto che l'area coperta da quella cella è sufficientemente ampia, per cui tra le 18.55 e le 19.10 Yara avrebbe potuto benissimo essersi spostata anche di un km o due.

Più che altro, se fosse vero che la mamma di Yara ha sentito due o tre squilli prima che il telefono fosse irraggiungibile, bisognerebbe pensare che fu proprio in quel momento che il telefono venne spento in modo brusco. Se la chamata fosse stata rifiutata si avrebbe avuto un segnale differente. Ed allora a me sembra probabile che in quel momento Yara fosse stata già rapita ma fino alla chiamata, inaspettata, delle 19.10 i rapitori non avessero ancora pensato di staccare il cellulare. A quel punto potrebbero averlo strappato di mano a Yara o tolto dalla tasca del giubbotto per spegnerlo, magari aprendolo e togliendo la batteria (e forse anche la SIM tanto per essere sicuri).

Nautilina ha detto...

Sono completamente d'accordo con le considerazioni di TommyS sul telefono di Yara.
E anche con le riflessioni di Dudù.
Con Vanna concordo solo in parte, perché non penso che il delitto sia avvenuto dentro le mura della palestra. Poi non escludo che c'entri qualche personaggio ad essa legato, ma credo che Yara sia uscita dall'edificio e rapita lungo la strada.

Antrag,
non condivido la logica accusatoria della Corte, né i motivi per cui testimoni così importanti sono stati messi da parte. Abeni e Torraco fra i primi, poi c'era un ragazzo che aveva visto Yara svoltare in via Morlotti, un altro che aveva sentito gridare una ragazza sempre in via Morlotti, una signora che aveva avvistato due giovani su un furgone bianco cassonato fermo nel parcheggio della palestra, una casalinga di Ambivere che aveva sentito un urlo provenire da un furgone bianco chiuso...di loro non si è sentito più parlare appena è saltato fuori Ignoto 1 nel maggio 2014.
Insomma, secondo le motivazioni la ragazza uscendo sarebbe sparita nel nulla. Come se la zona fosse un deserto...L'unico uomo che si aggirava lì intorno era Bossetti (l'unico anche ad avere un furgone Iveco Daily impazzito che andava e veniva in tutte le direzioni).

Tutti gli avvistamenti di Yara nelle ore decisive non sono stati considerati, invece quello di Alma Azzolin (quattro anni dopo) sì.
Ma evidentemente perché quello inguaiava Bossetti, mentre gli altri lo scagionavano.

Dudu' ha detto...

Nautilina
Tutto torna se razionalmente si osserva gli attori sulla scena. Da fare un plastico e mettere le figure dentro con gli orari di ciascuno forse sarebbe più chiaro il contesto. C'erano persone che andavano e venivano ed ognuno ha registrato nella memoria dei minuti/secondi che, se concatenati senza tripli salti mortali come fà invece l'accusa,delineano il fatto riducendo le piste oltrettutto,rimarrebbero in scena i possibili autori: mercedes,auto rossa,furgone o furgoncino con spalleggiatori in avanscoperta. Rimarrebbe la domanda :volevano rapire lei o un'altra ragazza. Fulvio è finito inconsapevolmente rovinare qualche appalto o è solo una coincidenza? Oppure Yara è finita nel mirino di sporcaccioni diventati assassini.
È giusto ricordare cosa disse Denti:nella lista di persone a cui Yara avrebbe dato fiducia,creata dai Gambirasio per le indagini,spicca un nome a suo dire. Potrebbe essere un vicino di casa,un collaboratore occasionale del padre? L.M era al tempo un sessantaduenne abitante in via delle ro se 24 (togliete gli spazi), casa ver de,angolo via fosc olo, in questi giorni in vendita (guardate google street,c'è un auto nera davanti, mi sembra un suv merc edes. Lo conosceva, era un frequentatore di casa Gambirasio?

Anonimo ha detto...

Spicca un nome ? Si, Ezio Denti, il laureato a Friburgo, ahahahahhahhahahahahah
Riprendetevi buffoni.

Dudu' ha detto...

TommyS
Premesso che sembrerebbe impossibile che Lago possa essersi confuso dare mtdna a Giardina, se a Giardina fosse arrivato il mtdna di mezza luna fertile non si sarebbe accorto che tale mtdna non poteva essere comparato con 532 soggetti dell'isola bergamasca? Impossibile.
Con quale stringa alfanumerica allora ha lavorato Giardina?
Loro dicono con quella di Yara, Yara aveva un solo mtdna,siamo sicuri?
Ebbene, forse la difesa con questa domanda sulla eteroplasmia tentavano capire con cosa hanno confrontato, e appunto, siccome poi sono andati estrarre dall'osso, la domanda viene quasi da sè.
Come hai detto l'eteroplasmia non si rappresenta distribuita uniformemente nel corpo,ci sono dei siti più marcati di altri; una malattia rara può manifestarsi dopo i 20anni e anche più, la sclerosi multipla ad esempio, diversi morbi ma anche la schizofrenia sono congenite ,nel dna fin dalla nascita,ma si manifestano in differenti età,tanti in età adulta,ma questo sono sicura già lo sai.
Comunque mi sovviene potrebbe essere stata una domanda trabocchetto come quella dell'emoglobina sul terreno.
(Mentre invece l'emoglobina sui calzini è ancora aperta penso io.)

Vado in brain (wit)storm:
Sulle celle,
In un ottica in cui verrà fatta un giorno la sincronizzazione,Yara uscirà fra le 18.52/54 (che ha fatto in questo tempo nel palazzetto se uscì ai 35/40 dalla palestra..sarà andata prendere la giacca ai spogliatoi,forse stava per uscire quando si ricordò di avere dimenticato qualcosa, Francese la vide dirigersi verso, senza sentire la porta, Yara potrebbe essersi fermata nell'atrio interno, prima di uscire per rispondere a Martina,Francese la vide con la giacca o in felpa?),o , sarà fuori dal cancello ai 55 , è questo il momento che invia sms a Martina? Conoscendo un pò le ragazzine mi parrebbe che la scelta di rispondere prima di uscire sia più logica,fuori piovigginava; avanzerebbero una decina di min al spegnimento telefono. Yara sarebbe per strada alle 19.00circa .
Se un autocarro passò in via morlotti,con il nuovo allineamento e la testimonianza di Verderame non ci siamo più. Certo,si gioca sui minuti, ma nei stessi minuti c'era qualcun altro anche,dietro la siepe vicino a un mercedes; anche il molestatore(che auto aveva? Non ditemi un furgone! E se fosse stato lui insieme ai due tipi col furgone dentro il parcheggio? Il ragazzino disse aver visto la ragazza con la giacca di hello ketty parlare con due tipi..
Che si sà di stò tipo?)

E allora proviamo affidarci anche noi ascoltare i sentitivi, e con il senno di poi magari si trova qualche segno divino,(da piccola ho avuto delle visioni/premonizioni, sò cosa ho visto, ma non sò perchè, semplicemente accade,forse per una sensibilità, non saprei, non ho mai indagato ) che fù segnalato alle forze dell'ordine, e vagliato.
Leggete attentamente i commenti sotto l'articolo, c'è una certa Mia che dà indicazioni precise, talmente precise che si è sollevato da solo il sopracciglio.
Poi un ragazzo parla di una casa..coincidenze ?
Non saprei, ma un buon cacciatore sà muoversi di notte,conosce benissimo il suo territorio e non gli mancano le armi di cui di solito sono molto competenti,spesso hanno una vera collezione di coltelli..sanno come imbalsamare un volatile...ha, dimenticavo,di cacciatori che andavano nel campo di via Bedeschi, chi ne parlò?

La notte porta consiglio..o incubi a volte!! ;)

https://web.archive.org/web/20110114160000/http://www.notizielampo.it/yara-gambirasio-i-sensitivi-forse-sbagliano-nuove-tracce-sulla-terra-774239.html#comment-847

Vanna ha detto...

Nautilina, per chiarire, è Pino che ha fatto riferimento alla possibilità che Y non sia uscita dalla palestra.
Quando ho fatto ipotesi, dietrologiche e complottiste perché qui ci stanno, ho affermato che l'ambiente palestra doveva avere le "staffette" di un mondo interessato alla giovane età per scopi poco puliti.
Il fatto che le testimonianze del primo momento non siano state ritenute affidabili e interessanti mi permette di dubitare non solo sul corretto procedere degli investigatori ma anche della Procura e della Corte.

Se le prime 24 ore sono state, forse, di attesa di rientro a casa, nel frattempo la palestra doveva essere chiusa e sigillata, il sabato e la domenica dovevano intervenire sulla palestra.
Se sono stati superficiali non sanno lavorare.
Se la conduzione successiva è andata come sappiamo, hanno lavorato male.
Se i cani avevano seguito una traccia, non si allontanano perché inutili o inaffidabili.
Non conosciamo neanche se tra i giovani atleti c'erano rampolli legati al comando, non sappiamo perché Y leggeva libri che trattavano il mobbing.
L'ambiente scuola non è stato interrogato, non abbiamo un testo di Y che racconti qualcosa di lei.
Tutto è stato baipassato...per arrivare al processo e sentire della signora affetta da urgenti bisogni corporali, che vide Y e B. fuori un cimitero, se ricordo bene...
Si è dato ascolto a tale "testimonianza", le altre sono state zittite.
E allora?
Se non è un complotto, è una società di cretini che giudica e condanna avendo in mano il niente che fanno contare come fosse una tonnellata.
Il resto ha paura e sono pecore timorose di essere divorate dai lupi.
All'anonimo che sta nel gruppo di cui sopra, che continua a parlar male degli avvocati della difesa, suggerisco di intervenire a proposito, dando qualche nuova e vera prova contro B, perché il dna NON è prova da sola, quel DNA poi racconta di un prodotto artefatto.
Gli ricordo poi che esistono altri dna da verificare ( chissà perché non l'hanno fatto) e ce n'è uno vitale eintatto come il sangue di s. Gennaro che
non è serv ito a nulla.
Misteri ingarbugliosi.
Pertanto questo rapimento aveva uno scopo, era stato organizzato per il 26 del mese e collegato direttamente con quello di Sarah S.
Il fatto che esiste una congrega potente e neanche tanto nascosta, collegata con i bottoni del comando, è conosciuta aum-aum, e mette paura.
Il silenzio è dovuto a questo, a chi ha parlato gli si è tappata la bocca.
Chi non ha parlato è imbavagliato.
Conclusione? La verità la sanno quasi tutti in quella zona, difatti hanno detto che dall'elicottero il corpo non c'era, eppure lei è stata lì fin dalla sera del 26.


TommyS. ha detto...

Dudù

Sei sicura dell'indirizzo? Perché se fosse così ci sarebbero troppe coincidenze.

Il 24 di quella via non è la casa verde ma il condominio che si trova di fronte. La casa verde ha numero civico 17 ed era verde (sabrella70?) ancora nel giugno 2011 mentre adesso è stata ridipinta in colore rosa salmone.

L'utente Mia parla proprio dell'incrocio tra via delle ro se e via gia cinti. Ed in risposta a lei un altro utente (Paolo) del posto, dopo aver fatto ricerche, dice che proprio lì abitano due fratelli di cui uno si chiama marin o.

E per finire un altro utente (alex) dice di cercare in via Pale stro, guarda caso una parallela (la seconda) di via delle ro se.

Sono tutti commenti dell'inizio del dicembre 2010 e potrebbero essere molto significativi.

Personalmente sono convinto che esistano per davvero persone dotate di una sensibilità particolare che permette loro di vedere cose che tutti gli altri non vedono o di avere premonizioni, visioni e così via. Ma relativamente a queste segnalazioni ho la sensazione che potessero essere messaggi inviati da chi effettivamente sapeva qualcosa e non voleva esporsi, spacciando quindi per presunte visioni quelle che erano indicazioni precise. Questo caso è stato sin dall'inizio troppo ricco di segnalazioni anonime e di depistaggi per poter poi concludersi in modo così banale con la cattura di Bossetti.

Anonimo ha detto...

Nautilina la penso come te. E infatti è difficile, se non impossibile, collegare il bossetti sconosciuto da solo e col furgone aperto come rapitore. Se avessi letto da qualche colpevolista un ragionamento su un complice, un secondo sogetto quindi da dover ancora trovare, forse mi sarei anche interessata all'ipotesi.
Già un conoscente per me poteva fare qualcosa, convincerla ad andare "un momento a prendere/vedere una cosa", ma uno sconosciuto da solo la vedo molto difficile (anche se la mia idea è che non si tratti assolutamente di un solo soggetto per diverse ragioni). Non sono ancora convinta se Y sia stata prelevata fuori o dentro la palestra, non ho un'idea precisa ancora, certo è strano che dalla palestra escano pochissime testimonianze. E la penso come Tommy su Paolo A(che non ho seguito fino in fondo per miei limiti), e più in generale credo che non abbiamo elementi sufficienti per accusare direttamente qualcuno. Quello che dicono sulla Brena in fondo non ė tanto diverso dal modo in cui hanno accusato Bossetti. Anzi, pur capendo che il suo ruolo nella vicenda è in parte sospetto, mi spiace che debba viversi la stessa gogna mediatica che vive il B e famiglia. Sospettare è un conto, accusare direttamente è ben altro. Non abbiamo certamente i mezzi per farlo, ma abbiamo strumenti che possono ferire, è bene ricordarlo.
K

Paolo A ha detto...

Tempo fa, prima della sentenza, cercando una possibile soluzione al luogo dove potesse essere avvenuto il rapimento di Yara, scrissi che Yara poteva essere stata "inghiottita" in qualche casa situata lungo il percorso, o nelle adiacenze, che avrebbe dovuto fare per rientrare a casa sua.

Era una ipotesi che però non fu accolta da nessuno dei partecipanti al blog, però per me era troppo strana la dinamica della scomparsa delineata dagli inquirenti, in pratica, secondo gli inquirenti Yara sarebbe stata caricata su un'auto, volontariamente o meno e poi portata a Chignolo, cosa alquanto dubbia se si guardano sia le ferite che gli abiti e la mancanza di sangue su questi.

Una delle possibili spiegazioni al fatto che Yara non è stata vista da nessuno, anche se secondo me Tironi disse la verità, era che Yara fosse stata attirata con uno stratagemma dentro una casa nelle vicinanze e da li non sia più uscita viva, l'alternativa era il rapimento in via Sala cosa che a me è sempre sembrata più probabile.

Tuttavia dopo avere letto gli ultimi post ritorna la possibilità che Yara sia scomparsa in qualche casa nei dintorni di casa sua e guarda caso un soggetto particolare ha la casa proprio nei paraggi, ma la cosa altrettanto strana è che questo soggetto la sera si trovava in via Sala e che era stato spinto in quella via per un impellente bisogno fisiologico, ma la cosa che non quadra di questa storia è che la casa dove abitava era a qualche centinaio di metri da luogo dove si è fermato per urinare, quindi poteva benissimo andare a casa sua.

Ps: La casa del tipo non è lungo il percorso che Yara doveva percorrere la sera, però come ulteriore prova della poca chiarezza di questo soggetto, se lui doveva andare in via delle Rose, doveva percorrere via Tresolzio per intero e se doveva espletare un bisogno impellente, gli conveniva entrare in via Tresolzio, dove subito dopo la rotonda c'erano dei luoghi dove soddisfare i suoi bisogni fisiologici senza essere visto.
Un'ultima cosa, il tipo la sera si immette in via Sala da via Caduti dalla direzione della rotonda di via Tresolzio e quando esce alle 18.55-19.00 circa, torna dalla direzione da cui è arrivato e non va verso via Locatelli, quindi probabilmente torna verso casa.

PINO ha detto...

Non ho mai pensato, come su queste pagine spesso accade, di fare dei tentativi di ricostruzione, sia pure solo approssimative, sul caso in discussione, anche se un quadro generale si sia profilato nelle sue componenti essenziali, come risultato delle mie modeste riflessioni.
Una domanda, pero, la vorrei porre ai valenti componenti il forum che qui, in questo spazio, propone teorie varie:
Premesso che Yara, al momento della sua sparizione indossava un giubbotto non suo, e per la prima ed unica volta, quando, come e perchè sullo stesso, e precisamente sull'elastico della manica, fu lasciato un netto dna, di cui conosciamo il relativo possessore?
Scontato, da parte degli inquirenti, la sua autenticità, con quale strategia si spiegherebbe la sua presenza su quell'indumento?
Anche per questo tireremmo in ballo il complottismo?
Se si, dove i complottisti avrebbero prelevato il sangue da cui fu estratto quel dna, e quando sarebbe stato deposto in loco?

antrag ha detto...

Se si ha la matematica certezza di uscire dalle indagini con accertamenti o alibi fasulli, per uscirne "definitivamente" si può riversare sul corpo della vittima anche un litro di sangue con DNA perfetto.

Ecco perché è importante conoscere quali siano stati gli accertamenti messi in atto per provare gli alibi offerti dai sospettati agli inquirenti.

E proprio su questi accertamenti che non si sa nulla, mi pare!

Dudu' ha detto...

TommyS
Avevo incrociato questi dati a chiavi di ricerca (fai due +due=nome, soprattutto cognome) mi rimandava in via delle ro se e c'era la foto della casa verde in vendita in un sito,tramite il cognome,pensavo fosse il 24,questo dato-il numero intendo- ricordo non l'ho controllato. L'ho iniziata ancora la settimana scorsa ,però e strano..
ora non me la dà, eppure era tramite il cognome.Possibile mi sia sbagliata..non sò dove stò sbagliando ora.
Ho visto il cambio colore.(si,sabrella 70; forte suggestione? Eppure ci sono dei richiami decisamente singolari).

Le persone che hanno una sensibilità più energetica ci sono, spesso sono flash di qualche minuto e si fatica collocarli, interpretarli, riferendomi anche a mie esperienze , mi sono confrontata una volta con una persona seria,afferri degli istanti fuori dalla realtà che ti creano un stadio di tranquillità irreale ma sono lì davanti a te,perlopiù i miei si legavano a persone che non c'erano più da prima che io nascessi.
Comunque, tornando a Mia, appare sincera, ma sono talmente ricchi di particolari i suoi post che :o ha una grande sensibilità ,oppure è una persona che sapeva e cercò il modo per dire delle cose. Anche via Palestro che come hai visto è lì vicino,. C'è un filo che lega tutti i commenti, quando qualche giorno fà ho letto della ragazza ritrovata alla cava mi ha impressionato tanto,la tecnica usata di chiuderla nel cellophane richiama alcuni commenti sotto l'articolo.
Depistaggi credo anch'io non sono mancati, chissà , magari qualcuno diceva la verità ma nel minestrone è andato perso.
Devo riflettere.(stò pensando alla casa verde)

Vanna ha detto...

Dudù,
ho letto il link che hai postato e che non conoscevo, ho avuto l'impressione che gli indirizzi riportati intorno al percorso e alla casa di Y fossero stati indicati da chi sa qualcosa. Comunque lo rileggerò.
Pino,
condivido le tue domande e ne aggiungo un'altra, la cugina che aveva prestato il giubbotto conosceva la Brena?
Qualcuno qui ha ipotizzato che il dna dell'istruttrice fosse stato messo per fare il pari con quello di B., praticamente per depistare.
Se fosse stato così forse non fu messo per depistare ma per indicare la palestra intanto.
antrag hai ragione, non si sa come realmente siano stati fatti gli accertamenti, Annika lo rilevava.

Vanna ha detto...

Dudu scrive alle ore 3,34:
"...È giusto ricordare cosa disse Denti:nella lista di persone a cui Yara avrebbe dato fiducia,creata dai Gambirasio per le indagini,spicca un nome a suo dire. Potrebbe essere un vicino di casa,un collaboratore occasionale del padre? L.M era al tempo un sessantaduenne abitante in via delle ro se 24 (togliete gli spazi), casa verde,angolo via foscolo, in questi giorni in vendita (guardate google street,c'è un auto nera davanti, mi sembra un suv mercedes. Lo conosceva, era un frequentatore di casa Gambirasio?"
Puntuale arriva la replica seguente alle ore 4,25:

"Anonimo Anonimo ha detto...
Spicca un nome ? Si, Ezio Denti, il laureato a Friburgo, ahahahahhahhahahahahah
Riprendetevi buffoni."
Qualcuno ha timore?

antrag ha detto...

da non dormire!

Anonimo ha detto...

Vanna, a te piace vedere complotti ovunque.
Ma stai tranquilla, è soltanto che Denti è un coglione secondo me e mi assumo la responsabilità di quanto detto.

Anonimo ha detto...

antrag, come fai a dormire leggendo i commenti degli scriteriati leccaculo di Salvagni che scrivono nel blog ?

Bruno ha detto...

@PaoloA. scrivi: " Un'ultima cosa, il tipo la sera si immette in via Sala da via Caduti dalla direzione della rotonda di via Tresolzio e quando esce alle 18.55-19.00 circa, torna dalla direzione da cui è arrivato e non va verso via Locatelli, quindi probabilmente torna verso casa". Comunque immagino che a questo tizio gli abbiano preso il dna. Almeno lo spero. Altrimenti veramente povera Italia.b

TommyS. ha detto...

Probabilmente Ezio Denti ha sollevato il tappeto in punti molto sensibili altrimenti non si capirebbero questi commenti nei suoi confronti visto che ultimamente non è stato citato su questo blog.

Bruno
Chiaro che se hanno confrontato il DNA delle persone sospette unicamente con il profilo nucleare di Ignoto1 non sono arrivati a nulla e li hanno scagionati tutti quanti. Ma magari analizzare anche il mtDNA?

Vanna ha detto...

All'anonimo-non-anonimo,
a me piace vedere ciò che non va;
a me piace trovare il pelo nell'uovo;
a me piace credere alle favole, se sono favole;
a me piace credere in quello che onorano il loro mandato;
a me piacciono i "coglioni" che onorano il loro mandato.
"Leccaculo" lo sei tu che inneggi alla sentenza e alla condanna, al Potere del tutto fatto bene.
Io vado controcorrente, mi occupo dei deboli non dei forti, non posso essere "leccaculo" raffinata come te, non raggiungo le tue altezze, al culo non ci arrivo, è troppo affollato quello spazio dai "leccaculo" come te.

Bruno ha detto...

@TommyS, grazie per la risposta, non ci avevo pensato che analizzare il mtDNA era molto meglio. Chissà se l'avranno fatto. Questo di Bossetti è un caso incredibile.

Anonimo ha detto...

Minchia, eppure sapevo che i complottisti sono brutte bestie ma adesso basta.
Ho nominato DENTI (ahimè) e vi ho SPIEGATO PERCHE'.
E' stata una cazzata, smettete di farneticare.
Vanna grazie della tua raffinata poesia.

Dudu' ha detto...

@k
" .. Anzi, pur capendo che il suo ruolo nella vicenda è in parte sospetto, mi spiace che debba viversi la stessa gogna mediatica che vive il B e famiglia. Sospettare è un conto, accusare direttamente è ben altro. Non abbiamo certamente i mezzi per farlo, ma abbiamo strumenti che possono ferire, è bene ricordarlo."

Convengo che se è un autocarro fermarsi e il guidatore tenta un approccio (implica fermarsi , parcheggiare a lato-scendere-approciare )nessuna sconosciuta gli darebbe bada, anzi,si inizia correre a gambe levate se vediamo che scende dal mezzo. Tuttavia và detto che un soggetto protrebbe scendere correrti dietro darti uno botta in testa e caricarti. Ma nel frattempo minimo si urla . Un simile approccio in pieno centro (ci sono le case) fatico davvero immaginarlo.
Solo conoscendolo, è possibile ipotizzare due chiacchiere d'approccio.
La Brena si è in parte sottratta rispondere,è questo che ha permesso dubitare della sua genuina testimonianza.

Convengo con te, un conto è sospettare e un'altro accusare.

Pino,ciao
Non stò escludendo la palestra, almeno per parte mia,anche se da sempre mi è stato più facile credere ad un tentativo di violenza su di lei.
Diciamo che con gli elementi che si hanno provo vedere sondare questo di teorema,credo anche gli altri, PaoloA ha una linea da sempre diretta fuori dalla palestra, che in fondo condivido. .Chiaramente sono solo sospetti, si valuta .

Anonimo ha detto...

qualcuno comincia a rinculare:
eqquequa,
...La Brena si è in parte sottratta rispondere,è questo che ha permesso dubitare della sua genuina testimonianza.
Convengo con te, un conto è sospettare e un'altro accusare.
Pino,ciao
Non stò escludendo la palestra, almeno per parte mia,anche se da sempre mi è stato più facile credere ad un tentativo di violenza su di lei.
Diciamo che con gli elementi che si hanno provo vedere sondare questo di teorema,credo anche gli altri, PaoloA ha una linea da sempre diretta fuori dalla palestra, che in fondo condivido. .Chiaramente sono solo sospetti, si valuta .

Paolo A ha detto...

Bruno

Im parte ti ha risposto TommyS sul DNA, ma io aggiungo che si potrebbe fare un ulteriore controllo sui DNA; ti ricordi che sui guanti sono stati trovati due DNA parziali, uno di un uomo e l'altro di una donna, ebbene potrebbero fare questi controlli e confrontare il DNA dell'uomo e della sua compagna con quello trovato sui guanti.

Ps: Pur firmandomi PaoloA non sono Paolo Amaro, ritengo inoltre che la sua ricostruzione sull'omicidio e l'attribuzione della colpevolezza della Brena sia sbagliato, anzi ritengo che il DNA della Brena trovato(?) sulla manica sia servito alla preparazione della scoperta(?) del DNA di Ignoto1.

Anonimo ha detto...

Nessuno rincula, Denti è un avido bugiardo, Marita sembra una mignotta come la mamma, eccetera,
Vigliacchi.

Biologo ha detto...

@Vanna

-scrive: Gli ricordo poi che esistono altri dna da verificare ( chissà perché non l'hanno fatto)

@Bruno

-scrive: Comunque immagino che a questo tizio gli abbiano preso il dna. Almeno lo spero. Altrimenti veramente povera Italia.

@TommyS.

-scrive: li hanno scagionati tutti quanti. Ma magari analizzare anche il mtDNA?



Nei commenti vedo una tendenza che mi preoccupa.
Il fatto che molte persone convinte dell'innocenza di Massimo Bossetti continuino a ritenere che la verità sul caso possa arrivare tramite l'analisi di altri DNA dimostra quanto l'operato dell'accusa è stato sottile ed efficace in termini di comunicazione.

Paolo A ha detto...

A proposito, vi ricordate l'ultimo l'aggancio del cellulare di Yara alla cella di via Ruggeri a Bremabate alle 18.55, secondo la ricostruzione, non mi ricordo di chi TommyS, Chisigma?), il cellulare di Yara si muove in direzione di Brembate nord.

Indovinate un po' dove si trova la casa in via delle Rose rispetto alla palestra.

TommyS. ha detto...

Biologo

Sai come la penso sui vari DNA, ma il mio commento era solamente mirato ad evidenziare che dei 18.000 DNA prelevati e analizzati (non tutti) si sono confrontati unicamente i profili nucleari con solo quello di Ignoto1. Di alcuni sono stati analizzati unicamente l'Y, ma solamente di poco più di 500 si è analizzato il mtDNA (confrontandolo a sua volta solamente con l'aplotipo di Yara). Metti che fra questi 18000 vi fosse un R0a o metti che vi fossero persone sospette con un aplotipo identico a quello di Yara. Ma non sappiamo neanche se si siano in qualche modo allertati nel caso di coincidenza con quegli alleli soprannumerari di cui abbiamo discusso

Il DNA nucleare di Ignoto1 ha in pratica portato le indagini su un binario obbligato che stava per diventare morto, ed onestamente sono portato a pensare che fosse proprio quello lo scopo, se non fosse stato per Portera e Previderè.

TommyS. ha detto...

Paolo A

Si, quella zona di Brembate si trova proprio nel mezzo dell'area coperta dalla cella settore 8 di quell'impianto. Ma forse è solamente una coincidenza poco significativa in quanto gli altri indizi portano a pensare che Yara sia stata portata altrove, perlomeno nell'immediatezza del rapimento.

Vanna ha detto...

A Biologo che ieri sera alle 19,16 ha scritto:
"...Nei commenti vedo una tendenza che mi preoccupa.
Il fatto che molte persone convinte dell'innocenza di Massimo Bossetti continuino a ritenere che la verità sul caso possa arrivare tramite l'analisi di altri DNA dimostra quanto l'operato dell'accusa è stato sottile ed efficace in termini di comunicazione."

Biologo, può sembrare sia così, ma il puntare sul dna, per quanto mi riguarda, è proprio per NON considerarlo la prova più importante se non corredata da altre prove.
Puntando il dito sul dna si ripropone tutto il resto che non è stato indagato a dovere.
Intorno alle strane "presenze aliene" di quel dna, che tu hai evidenziato, si può ipotizzare di tutto per questo si dovrebbero rifare analisi con sacrosanti crismi.
Il dna è stata la pista che ha portato alla condanna, nominare il dna e ripercorrere quella pista può anche essere utile per cambiare la direzione che porta alla libertà.

Paolo A ha detto...

TommyS


Questo caso è costellato di coincidenze, ma cosa pensare di una persona che scrive il 09/12/2010:"Per quanto riguarda il luogo dove la piccola è stata trattenuta per qualche giorno, mi risulta, sempre in base a percezioni, che si trovi a Brembate all’angolo tra via delle Rose e via dei Giacinti."

Sta indicando il luogo dove Yara è stata portata, ma le cose interessanti non finiscono qui, sempre Mia Grazini ma il 05/12/2010:"Anch’io ho visto un uomo sui 45 50 anni che abita a Brembate, ma che è scappato in Svizzera con un Suv".

Ora che si tratti di sensitivi o meno, questa persona ha indicato anche l'auto e il fatto che sia scappato in Svizzera, ha indicato inoltre che l'abitazione all'angolo tra via delle Rose e via dei Giacinti è il luogo dove Yara sarebbe stata portata e noi sappiamo che appartiene ad uno svizzero, ma guarda caso è lo svizzero che la sera della scomparsa di Yara era in via Sala a fare i suoi bisogni fisiologici e una telefonata.

Visto che lo svizzero compare solo a febbraio 2011 quando la Polynt consegna i video delle telecamere, mi chiedo come è possibile che questa persona abbia indicato in maniera puntuale tutti questi dettagli: fuga in Svizzera, casa all'angolo, guarda caso di proprietà di uno svizzero. Mah...

Comunque grazie Dudù, hai trovato un incredibile quantità di notizie.

Bruno ha detto...

@ Paolo scrivi: "...fuga in Svizzera, casa all'angolo, guarda caso di proprietà di uno svizzero. Mah.".
Anche se credo nel sesto senso, sopratutto fino a quando non mi sono accadute una serie di coincidenze,(credetemi non una sola)in diverse occasioni, accompagnate anche da sogni premonitori, che mi hanno permesso di salvarmi la vita, mi domando se dove era prigioniera la povera Yara, magari la sensitiva abbia utilizzato il suo sapere su voci di radio popolo per dare informazioni che altrimenti non avrebbe potuto dare, e magari sfruttare la sua conoscenza sul fatto criminoso per rendersi più conosciuta. Ripeto spero tanto che gli inquirenti abbiano analizzato il profilo nDNA e mDna di queste due persone. Se non è stato ancora eseguito la difesa deve battersi per ottenerlo, oramai è giunto il momento che occorre sia fatto.

Anonimo ha detto...

...o, forse, queste persone sono uscite dalle maglie delle indagini perchè avevano, anche loro un "ALIBI"(?!)... come tanti altri.
fr.

antrag ha detto...

Un DNA a dir poco "stranissimo" e fatto assurgere al rango di prova "granitica" impone la verifica della maggior parte delle ipotesi "complottistche".

Paolo A ha detto...

Bruno

Francamente non so cosa pensare, il fatto è che gli eventi e le notizie devono essere collocati non solo nello spazio ma anche nel tempo.

Se una persona indica che Yara era in una casa dandone anche l'indirizzo, ma prima parla di fuga in Svizzera e poi si viene a sapere che quella casa indicata è di proprietà di uno svizzero che guarda caso la sera della scomparsa di Yara era in una strada dove si affacciano gli impianti sportivi di Brembate S, ebbene per me non si tratta di coincidenze, ma di indicazioni ben precise.

Sul DNA la penso esattamente come Biologo, la soluzione del caso non passa dal DNA e sicuramente non da quelli estratti da 31g20, forse l'unica possibilità e provare con i due DNA trovati sui guanti.

Vanna ha detto...

bravo antrag, al solito con una frase dici tutto.

Infatti, a riprova del dna "stranissimo" eppure granitico della condanna,
anche le ipotesi "complottistiche" devono avere una verifica e, nel momento in cui si prendono in esame, si dà loro attenzione sia per cominciare a sapere e capire come si muovono quelli che complottano, le loro strategie, i loro messaggi, i loro bisogni, il loro "credo".
Poi si possono scartare, non a priori, ma con un perché adeguato.
Comunque è tutto lo " stranissimo" del caso che mette avanti l'idea di complotto.
Non è che uno immagina un complotto perché non ha nulla da fare.

Vanna ha detto...

TommyS scrive a Dudù ieri alle 9,23
(intorno alle "visioni" di alcuni sensitivi che, finalmente si cominciano a leggere e a verificare su mappa, tempo fa non erano neanche presi esame.)

"...Il 24 di quella via non è la casa verde ma il condominio che si trova di fronte. La casa verde ha numero civico 17 ed era verde (sabrella70?) ancora nel giugno 2011 mentre adesso è stata ridipinta in colore rosa salmone."

Pino, ti chiedo aiuto!
Per caso il color rosa salmone è opposto al verde? Ora mi sfugge il termine esatto...complementare?

Se sì, la casa potrebbe essere quella: si cambia colore ma con uno in particolare, quello complementare.

Forse è la pista giusta, a tutte quelle coincidenze, si aggiunge anche il colore complementare.

Ma ce n'è ancora un'altra, ho letto di un riferimento geografico di un lago e boschi in una zona situati al nord, non ricordo, non passa lì una strada per la Svizzera?

Biologo ha detto...

@TommyS., @Vanna e @Paolo A

La mia non voleva essere una critica.
Intendevo solo far notare che, complice la stampa, il DNA sembra essere diventato talmente importante nei casi di cronaca che quasi non si riesce più a concepire soluzioni in cui non riveste un ruolo fondamentale.

Ad esempio anche Paolo A, che ha colto il problema, poi comunque aggiunge, probabilmente inconsciamente, che la soluzione potrebbe essere trovata riconsiderando i DNA sui guanti (che però a mio avviso sono ancor meno rilevanti proprio per l'uso che ne viene fatto come oggetto):

la soluzione del caso non passa dal DNA e sicuramente non da quelli estratti da 31g20, forse l'unica possibilità e provare con i due DNA trovati sui guanti

Ripeto, è molto sottile come insidia, ma ormai è comune un po' a tutti la convinzione, più o meno inconscia, che si debba per forza far rientrare il DNA nella logica di una spiegazione della vicenda.

Biologo ha detto...

Tornando ai dettagli del caso, voglio fare due osservazioni.

Una prima riguarda uno spunto di @TommyS., che scrive:

Metti che fra questi 18000 vi fosse un R0a

Se la frequenza di distribuzione di R0a nella popolazione dalla quale sono stati prelevati i campioni rispecchia la distribuzione tipica in Italia (0.76%), allora ogni 1000 persone circa 7 presentavano DNA mitocondriale R0a.
Quindi tra le persone da cui si era ritenuto di dover prelevare il DNA circa un centinaio dovrebbero presentare quel DNA mitocondriale dell'aplogruppo R0a ritrovato sugli slip della piccola Yara.


Una seconda osservazione riguarda SE33.
Nella nota 78 a pag. 58 della sentenza è scritto:

Come spiegato dalla dott.ssa Asili all'udienza del 13.11.2015 dovendo esaminare oltre 5700 campioni la Polizia Scientifica aveva infatti optato per l'esame dei soli marcatori dell'aplotipo Y più veloce e in grado di coprire l'intera linea patrilineare.

Questo vuol dire che di almeno 5700 persone non era disponibile il dato sul marcatore SE33, e cioè che la ricerca effettuata dalla dott.ssa Grignani e dal prof. Previderè non ha potuto prendere in considerazione quasi un terzo delle persone coinvolte nella raccolta dei profili.

Gilberto ha detto...

D’accordissimo con Biologo. Quella del Dna purtroppo è diventato un tormentone. Come ho detto più volte le variabili in un delitto sono tali e tante che non si può certo parlare di quella situazione controllata del metodo galileiano, di un laboratorio in cui tutte le variabili sono conosciute e si possono istituire inferenze certe tra indipendente e dipendente. Questo ovviamente non significa che alcuni DATI non possano offrire utili suggerimenti a una indagine, ma altra cosa è pretendere che una analisi genetica possa diventare come l’uovo di colombo che sostituisca l’indagine tradizionale. Troppi telefilm hanno finito per influenzare non solo il vasto pubblico, ma anche molti degli addetti ai lavori che hanno finito per credere in una scienza miracolistica. La realtà al di fuori del laboratorio è fatta di una molteplicità di variabili spesso del tutto sconosciute e fuori controllo. Chi si avventura nelle analisi di laboratorio il più delle volte è del tutto ignaro di quella realtà là fuori che solo un buon investigatore riesce a ‘fotografare ‘ un po’ servendosi del suo intuito professionale e un po’ mettendo insieme le tessere del puzzle servendosi della classica logica deduttiva. Tutto quello che il laboratorio può aggiungere dovrebbe sempre essere preso con beneficio di inventario proprio perché il contesto non è solo quello rilevabile in forma numerica...

Biologo ha detto...

@Dudu', @TommyS. e @Paolo A

Leggo che state discutendo di un indirizzo di "via delle Rose".
Potreste fornire qualche link o riferimento ai siti da cui state traendo queste informazioni perchè a quell'indirizzo ricordo che erano collegate altre persone legate alla vicenda diverse da quelle che state citando.

Vanna ha detto...

Biologo questo è il link riportato da Dudù:

https://web.archive.org/web/20110114160000/http://www.notizielampo.it/yara-gambirasio-i-sensitivi-forse-sbagliano-nuove-tracce-sulla-terra-774239.html#comment-847

Biologo ha detto...

@Vanna

Grazie Vanna, ma il civico 24 da quale fonte viene fuori?

Vanna ha detto...

Biologo sto rileggendo i vari messaggi, l'indirizzo appare chiaro, tra le persone che dialogano sensitivi o meno, alcuni sono del luogo, sono andati in perlustrazione, si parla di un Suv, della Svizzera, delle strade del territorio, di una donna compagna...
Alcune indicazioni sono piuttosto precise, più che di sensitivi sembra che qualcuno riferisca con la scusa della sensitività.
Comunque qualcuno ha riferito alla polizia le cose che sa o che ha avuto in visione.
Credo ci siano altre pagine ma non sono capace ad entrare.

Biologo ha detto...

@Vanna

Si, ho letto anch'io quella pagina, ma il civico 24 di via delle Rose che tu, TommyS. e Dudu' citate dove lo avete preso?

Wolf ha detto...

Ancora su Torraco

http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2016/12/17/MASSIMO-BOSSETTI-News-Yara-Gambirasio-spunta-supertestimone-vide-l-aggressore-della-tredicenne-Oggi-17-dicembre-2016-/738245/

È evidente che la Ruggeri quando Bossetti èra un perfetto sconosciuto, abbia scartato di proposito troppe cose giudicandole inattendibili, dai cani alle varie testimonianze. È anche palese che chi ha fatto fare quella brutta fine a Yara non doveva entrarci nelle indagini.

TommyS. ha detto...

Biologo

E' una domanda che ho già posto a Dudù in quanto era stata lei a tirare fuori il civico 24.

Piuttosto, tu a quali persone ti riferisci che in qualche modo erano riconducibili a quelli specifico indirizzo?

Vanna

Anche per me quei commenti erano chiari indizi lanciati da chi sapeva ma non voleva esporsi. E credo che ancora adesso vi siano diverse persone che sanno decisamente molto.

Dudu' ha detto...

Già, le aspettative da dna,bell'argomento. Leggevo qualche giorno fà dei 30 dna che contaminarono la mummia di Similaun,Õtzi,e di come questi dna contaminarono la mummia, bè,sappiate che per me è crollata l'ultima resistenza da dna. Medesimo problema incontrarono gli studiosi di dna antico su ossa e carcasse di dinosauri scoperte in luoghi isolati dal mondo.
Se poi qualcuno lavora male siamo rovinati.
Abbiamo visto tutti i guanti dell'operatore che mostra l'ipod per farlo fotografare.
Chi era che diceva che le mosche non ci sono d'inverno? Quante impupate hanno fatto su Yara? Li vicino c'era la discoteca,fontane di dna ,sempre lì in zona incontri notturni sulla stradina sterrata laterale,con girotondo di animaletti piccoli e grandi affamati che zampettavano ovunque per poi fare visita a Yara nel campo. Gli animali non provano il ribrezzo che proviamo noi,se annusano dna sul terreno non è che poi lo schivano, ci zampettano sopra e lo trasportano ovunque. Un topolino che corre di notte cercare cibo zampetta fra le immondizie cercando di cibarsi anche di preservativi,fazzolettini,assorbenti etc.; le luccicanti lucciole notturne nordafricane e clienti lasciavano loro dna. Il campo di Chignolo era un piccolo mondo molto vitale.
Da adolescente avevo il compito di portare fuori il sacchetto delle immondizie la sera,per non fare due passi in più per prendere il contenitore, mettevo il sacchetto direttamente in strada, alla mattina era lei, mia madre, mentre io andavo a scuola desolata, che doveva raccogliere i pezzi sparsi, la vera passione di cani e gatti randagi era stanare l'assorbente femminile di turno, non immaginavo che il cane avrebbe poi potuto zampettare su altro trasportando ovunque dna, o poggiare il suo bel musetto sulla copertina preparata . (Mi si perdoni l'esempio crudo,ma tanto realistico).
Qualsiasi cosa trovato sopra i poveri resti è un unicum di quell' area ,ci stesse da due giorni,figurarsi 90.
Mi dispiace molto vedere con quanta poca serietà venga usato il materiale genetico dalle procure,del quale con un click,credono basti oramai una sedia sotto il c..o.
Non si può sentire che alle 24.30 seduti su una sedia alla scrivania alcuni interrogavano una macchina che dall'Europa doveva dirgli dov'era Yara mentre altri dormivano i loro sogni , altri ancora pensavano cosa mettere in valigia. La loro coscienza si aggrappa a un potenziale innocente pur di tornare dormire.
Chiara come Sara come Yara pesano sulla coscienza sociale, perchè qualcuno non ha lavorato bene,perchè altri invece di punirli gli hanno offerto la medaglia. Oggi,un uomo è condannato perchè in mezzo a liquidi (i vestiti gocciolavano quando sono stati tolti?)inimmaginabili hanno trovato pochi nanogrammi di un qualcosa che, denaturato da funghi muschi pipì e popò di topi e tutto il circo che6 ci passò,ha reso un 3 % di dna o poco più di questo unicumenoso materiale limpidissimo, un uomo inguaiato da un passaggio nel centro di Brembate,fosse la prima e unica volta l'avesse fatto. "Ma lei non ha l'alibi".

Avv.Pelillo,Pubblico Ministero Ruggeri,dottor Portera, voi ce l'avete l'alibi? Ditemi, dov'eravate il 26 nov 2010 tra le 18 e le 20. Potete dimostrarcelo? Ma state attenti eh, perchè forse Yara con una nuova analisi dei piselli potrebbe dirci che è morta alle 6 della mattina. Alle 6 di quella mattina, ce l'avete l'alibi? dovete sapere che il 99 % di quel dna è uguale pure al vostro, e qualche allele raro magari ce l'avete pure voi.

Gilberto ha detto...

@ Dudù
Sei in gamba. Ma chi sei tu veramente? Mi incuriosisce la tua capacità di andare oltre le apparenze e le convenzioni.

Dudu' ha detto...

TommyS, Biologo
Mi dispiace tantissimo, non riesco capire. Alla casa di via delle ro se 24 ci sono arrivata trovando in vendita la casa verde angolo via fosc olo, in una agenzia immob iliare online per tramite di chiave di ricerca :cognome M.L o tuttalpiù solo il cognome, ora non c'è più , e non sò davvero spiegarmelo.
Avevo incrociato più dati poi: ospedale Brembate anche, che nel fine 2010 dovrebbe essere stato in fase di costruzione stando ai commenti dell'articolo ripostato da Vanna a cui accennavo.
Però, siccome ho avuto zero tempo in questi due gg , vedrò nei prossimi di riprendere le ricerche, gli ho dedicato un'oretta ieri mattina presto e non sono riuscita ritrovarlo.

All'anonimo che crede che io abbia fatto un passo indietro, vorrei segnalare che la mia prudenza nell'esporre è un atto di responsabilità. Non posso mettermi in un blog accusare un individuo non avendo dati per poterlo fare (non ha idea quante volte mi sia limitata esternare quello che penso!!!

La palestra non l'ho mai esclusa definitivamente per una ragione piuttosto semplice, la Brena non mi convince. E mi sono sempre chiesta che ruolo (da sorella?) potrebbe aver avuto, perciò, non è che sono perplessa sul luogo in sè -la palestra- ma sulle figure che potrebbero avere tramato un incontro, su una possibile cotta o anche una apparente semplice , apparentemente, curiosità fra il fratello della Brena e Yara, attualmente non ho elementi da portare, qualora emergessero sarò,spero,la prima a segnalarlo nel blog. La signorina Brena interrogata intorno al 15 di dic 2010 , da verbale, (purtroppo ora è la mia memoria dirlo,non trovando il link da poter postare)affermò che lei vide Yara sulle gradinate, per poi, sempre nel verbale, dire che lei non la vide, ma seppe da un'amica presente in palestra che c'era e da questa scoprì, la sera , che Yara non si trovava più. Perciò, caro anonimo, mi riserbo nella speranza vengano resi pubblici i verbali.
Niente di più, niente di meno.

Wolf ha detto...

Estraggo e riporto:
La difesa di Bossetti ha fatto notare a Gianpaolo Bonafini, capo della squadra Mobile a Bergamo quando Yara scomparve, che quel custode all’epoca aveva un furgone bianco con la ricopertura dei sedili che avevano gli stessi colori delle microfibre del camioncino di Bossetli. «È stato esaminalo quel furgone bianco?», è stato chiesto al poliziotto. «No», ha risposto.
http://newsitaliane.it/2015/yara-gambirasio-nel-dibattimento-molte-falle-nelle-indagini-19333

Wolf ha detto...

Sempre riguardo alle dichiarazioni della Brena, è interessante questo video:
http://www.video.mediaset.it/video/quarto_grado/clip/l-insegnante-di-yara_558894.html

Altro che i non ricordo... quella si ricordava detagliatamente pure i due giorni precedenti la scomparsa di Yara.

antrag ha detto...

@ Dudù

Nella tua rassegna non ci sono le cornacchie (non so se in quella zona allignino). A 50 km di distanza da quei luoghi, so di certo, questi uccelli rompono i sacchi dell'immondizia esposta per la raccolta per cibarsi e lasciano la strada sporca e poi ... volano, volano, volano ...

Vanna ha detto...

TommyS, ieri sera hai scritto:
"...Anche per me quei commenti erano chiari indizi lanciati da chi sapeva ma non voleva esporsi. E credo che ancora adesso vi siano diverse persone che sanno decisamente molto."

Penso che sì sanno molto, e leggendo e rileggendo ho raccolto una valanga di link dei primi momenti che però prima devo visionare, poi posterò.
Emerge che fin dall'inizio alcuni parlarono, poi non se ne fece nulla e pian piano la comunità si è chiusa.

Ed è normale sia avvenuto visto i nomi eccellenti che venivano sussurrati.
Gli inquirenti hanno fiutato la pista giusta... da allontanare dalle indagini.
Le connivenze ombreggiano.

Vanna ha detto...

Biologo, per chiarire, non ho citato il civico 24, rileggendo il link di Dudù, non ci ho fatto caso al numero.

TommyS. ha detto...

Niente.

O a Google proprio non piacciono certe parole e mi manda sempre in spam il commento o dietro a questo c'è qualcun altro.

Ma io imperterrito ritento.

TommyS. ha detto...

Adesso lo spezzetto ....

1. Biologo

Ho fatto una breve e facile ricerca ed ho trovato che in via delle Rose 24 a Brembate Sopra hanno abitato per 35 anni i Bossetti (Giovanni e Ester con i tre figli) dopo essersi trasferiti da Ponte Selva. Dando credibilità a quanto riportato dai media sui 35 anni di residenza (Vanity Fair), siccome il trasferimento è avvenuto nel '69, a quell'indirizzo sono rimasti sino al 2005 circa, cioé 5 anni prima della scomparsa di Yara.

Per cui bisogna porsi diverse domande.

TommyS. ha detto...

2. Dudù è risalita a quell’indirizzo per tramite di un annuncio immobiliare inserendo nella ricerca i termini L.M. Ho provato anch’io adesso ma senza successo.

In quei commenti all’articolo che parlava delle visioni di Alocchi, nel dicembre 2010 l’utente Mia indica precisamente quel punto della città ed in risposta l’utente Paolo, del luogo e dopo aver fatto verifiche sul campo, parla di due fratelli di nome Marino e Mario (lo stesso nome Mario ritorna nella vicenda del messaggio lasciato sul libro della cappella dell’ospedale di Rho, episodio mai chiarito in modo credibile, strana coincidenza – online di un Mario L. non si trovano link se non ad un artista tedesco) che risiedono in quel luogo.

TommyS. ha detto...

3. Nuovamente l’utente Mia espressamente parla di un uomo di 45/50 anni che abita a Brembate, ma che è scappato in Svizzera con un Suv. Ha tenuto segregata la piccola che è deceduta venerdi mattina [ndr: dovrebbe essere venerdì 03.12.2016 visto che il commento è del 5]. In seguito l’ha sepolta sotto la ghiaia a nord est di Brembate sulle rive del Brembo vicino a due specie di laghetti o invasi. Forse Paolo A. sa qualcosa di più in merito al modello dell’auto di M.L.

Insomma, troppe coincidenze. E partendo dal presupposto che fossero specifici messaggi di chi sapeva, bisognerebbe cercare di inquadrare queste informazioni in un modo organico spiegando soprattutto cosa c’entri Bossetti (e la sua famiglia). Non può essere casuale che quel luogo fosse la residenza dei Bossetti sino al 2005. Ma allo stesso tempo suggerire di cercare proprio all’incrocio tra quella via e via dei Giacinti per portare a Bossetti quando costui non abitava più lì da 5 anni è illogico.

TommyS. ha detto...

Chiaramente la data giusta era 03.12.2010

antrag ha detto...

Senza DNA, aplotipi, alleli etc questi "veggenti" fin dai primi giorni sapevano dove si sarebbe andati a parare...

Nautilina ha detto...

Ma poi Bossetti non si era sposato nel '98 o giù di lì?
Quindi nel 2010 non abitava in quella casa da almeno dodici anni, cioè da quando Yara era bebé.
Certo sono coincidenze molto inquietanti. Può darsi che qualcuno fingendosi sensitivo abbia voluto dare indicazioni, ma in merito a cosa, se Bossetti all'epoca non era ancora noto? Be', se vogliamo credere a un depistatore, almeno quello lo conosceva...
Un depistatore, già. O un informatore anonimo.
Come quello cui accenna Chisigma nel suo ultimo articolo, citando un particolare delle famose lettere recapitate nel settembre 2014 al settimanale Oggi.

Un particolare mi era proprio sfuggito: in una di quelle lettere vi era allegata una foglia, Chisigma aggiunge 'con fiori gialli' ma di questo non sono sicura.
La cosa strana è che sotto la testa di Yara fu trovata una foglia di Solidago gigantea che produce appunto fiori gialli (nome volgare 'Verga d'oro').
Ora, siccome quelle lettere anonime provenivano dal Veneto, anzi dallo stesso paese di Benozzi o come si chiamava l'imprenditore che la sera del 26 lavorava a Mapello insieme a Fickri, la coincidenza è doppiamente inquietante.
Ma un muratore straniero poteva sapere a quale tipo di pianta apparteneva la foglia trovata sotto la testa di Yara? Conoscendola tanto bene da sapere che produceva fiori gialli? Magari lo sapeva perché conosceva il giardino in cui Yara era stata uccisa o nascosta. Però avrebbe anche dovuto sapere che per uno strano caso era rimasta una foglia proprio di quella pianta sotto la testa della bambina, cosa da non credere nel modo più assoluto.
Oppure quelle lettere sono state scritte e spedite da un investigatore che aveva partecipato ai rilievi sul campo e sapeva della fogliolina di Solidago. Ma cosa voleva dire, e perché mandare quell'avvertimento?
Primo mistero.

Seconda stranezza: come avevamo già rilevato grazie ad Eli, la Solidago, che è una pianta decidua, in settembre ha ancora le foglie. Però alla fine di novembre, con le temperature di Brembate, sicuramente no. Non è un paese dal clima mite, la notte del 26 ha nevicato.
Possiamo ipotizzare che la foglia provenisse da una serra o addirittura da un'altra regione più calda? Non sapendo di che colore fosse (fresca è un termine molto vago, perché non è stata neppure fotografata), tutto ci può stare.
Il problema è che questa foglia viene citata come prova della permanenza di Yara nel campo dal 26 novembre! Non l'unica, però la più importante, perché dalle altre piante e dal terreno sottostante si può solo dedurre che il corpo della ragazza sia rimasto lì almeno una ventina di giorni.

Ci sono troppi misteri in questa vicenda. E non si sa a chi credere.


TommyS. ha detto...

antrag e Nautilina

Per poter pensare che quegli indizi sotto forma di visioni portassero a Bossetti già nel dicembre 2010 bisognerebbe ipotizzare che Massimo Bossetti possedesse in quell'immobile perlomeno un locale di proprietà o in affitto, magari risalente al periodo durante il quale lui e la sua famiglia avevano vissuto in via delle Rose. Solo con questo presupposto si potrebbero fare le vostre considerazioni.

Ma se con il trasferimento di Giovanni ed Ester Bossetti da Brembate a Terno d'Isola si sono totalmente tagliati i ponti con Brembate e con quella casa, risulta davvero difficile che Mia con quei commenti volesse preparare la strada per una pista d'indagine che portasse a Bossetti.

Resterebbe quindi l'ipotesi che volesse invece indicare altre persone ed in particolare l'uomo di 45/50 anni poi fuggito in Svizzera con un SUV che lei identifica nell'assassino o perlomeno in colui che aveva tenuto Yara come prigioniera (non dice difatti che sia stato lui ad ucciderla) e che aveva provveduto alla soppressione del cadavere.

Possibile che la vita di questa persona e quella di Bossetti non si siano mai incrociate visto che entrambe in qualche modo hanno vissuto nello stesso luogo e che sembra siano figure connesse a questo caso (Bossetti per essere stato condannato pur essendo mia convinzione sia totalmente estraneo)?

Onestamente è una coincidenza troppo forte per poter credere al caso. In questa indagine troppe cose sembrano essere capitate per capriccio del fato per poterci credere. Per cui bisogna trovare i nessi anche se chiaramente noi su questo blog non abbiamo i mezzi e le opportunità. Ma la difesa li ha e per tramite di Denti probabilmente è già arrivata a questo punto ed è forse andata ancor più avanti. Sarà per questo che qualcuno si è preoccupato ed ha cominciato a tirare fuori il nome di Denti senza apparente motivo?

Biologo ha detto...

@TommyS.

Proprio perchè avevo letto che quell'indirizzo era stata la residenza dei Bossetti chiedevo da dove spuntava il civico 24. Comunque non ne parlano i "sensitivi", citano via 24 Maggio, ma non il 24 di via delle Rose.

Rileggendo il link con quei vecchi commenti dei cosiddetti "sensitivi" però devo dire che non mi convincono affatto (come non mi hanno mai convinto i sensitivi in generale) e coincidenze non ne vedo.

Brembate di Sopra è un paese di circa 8000 abitanti e i "sensitivi" citano almeno 5 strade di quel paese. In un paese così piccolo è ovvio che se si citano 5 strade facilmente una coincidenza salta fuori.

Il fatto che i Bossetti avessero abitato in una delle strade indicate è un'altra coincidenza non significativa perchè in un paese tanto piccolo e in 50 anni se si prendono 5 strade e tutte le persone che ci hanno abitato di sicuro vien fuori qualche nome legato alla vicenda della scomparsa.

via 24 Maggio
via delle Ghiaie
via delle Rose
via Brembo
via Palestro

Queste erano le strade citate, ci abita mezza Brembate probabilmente, negli anni devono essere state residenza di migliaia di persone...

Poi parlano di Aeroclub, cave, possibili autotrasportatori, possibili militari, luoghi con l'acqua, scappare in Svizzera... Insomma vengono citate talmente tante cose che per forza le coincidenze saltano fuori e se ci si lascia coinvolgere si finisce per credere alle farneticazioni dei "sensitivi".

L'aeroclub in un paese così piccolo è un punto di riferimento, chi non lo frequenta almeno lo conosce. Le cave spuntano in ogni fatto di cronaca e si va puntualmente a fare sopralluoghi. Autotrasportatori e militari rappresentano una buona fetta di lavoratori in Italia, la zona è praticamente uno snodo dell'autotrasporto della provincia tra strade statali, provinciali, cantieri, ecc.. Luoghi con l'acqua? Siamo a pochi metri dal fiume Brembo, l'acqua è parte integrante del territorio, se andiamo a vedere i fatti di cronaca locali sono in buona parte legati all'acqua e al fiume. La Svizzera? I fatti si svolgono in Lombardia, se uno scappa all'estero dalla Lombardia dove può finire se non in Svizzera?

Un tale sensitivo "antonio" scrive di stupro, cellophane e corpo gettato nell'acqua. I fatti hanno smentito tutti e tre i dettagli...

Insomma, non facciamoci coinvolgere dalle fantasie che qualcuno si è divertito a scrivere anni fa.

Biologo ha detto...

Aggiungo che Marino è un nome comune in zona e nessuno ci ha detto che si tratta di M.L. a quel via delle Rose. Mario, il fratello che secondo l'utente "Paolo" abiterebbe nella stessa palazzina, è un nome altrettanto comune. E nessuno dei fratelli di M.L. si chiama Mario.

Poi l'uomo di 45-50 non può essere Bossetti, che ne aveva 40, nè M.L. che ne aveva 62 all'epoca dei fatti.

Si obietterà che ad un uomo di 40 o di 60 anni potrebbero essere attribuiti 45-50 anni. Ma in questo modo la forbice si allarga dai 40 ai 60, in pratica includendo metà della popolazione adulta...

Lasciamo perdere i "sensitivi". Ho la "sensazione" che prenderli sul serio ci renderebbe solo ridicoli.

Biologo ha detto...

Più dei sensitivi trovo interessante il link pubblicato da Wolf.

Alle 21:23 del 26 novembre 2010 S.B., istruttrice di Yara, le avrebbe inviato un SMS per "metterci d'accordo sul da farsi" per la gara prevista due giorni dopo. Dice di aver fatto lo stesso con le altre allieve. Il tutto appena pochi minuti prima di essere avvertita della scomparsa da un'altra istruttrice.

Anonimo ha detto...

Il telefonare a Yara, alle 21,23 non potrebbe essere uno sviamento delle indagini?
Una telefonata di simile sospetto, tiene ancora dietro le sbarre Sabrina.
Pensateci

TommyS. ha detto...

Biologo

E' vero che in quei commenti vengono citati più luoghi da più persone, alcune delle quali asseriscono essere sensitivi o di aver avuto comunque visioni e sogni legati a Yara.

Ma i commenti più importanti sono quelli di questa Mia Grazini in quanto sono quelli più dettagliati e quindi sospetti.

Parla di via 24 Maggio per indicare il luogo, vicino alla cava sul fiume Brembo, dove sarebbe stata sepolta alla belle e meglio Yara. Fornisce alcune indicazioni precise facendo riferimento a mappe di Google (non so come si possa misurare una distanza in cm presa da un monitor di cui non si sa quale sia la gandezza in pollici) ed a luoghi fisici molto probabilmente individuabili sul posto.

Ma per quanto riguarda il presunto luogo di prigionia e di morte di Yara il riferimento è proprio quello:
Per quanto riguarda il luogo dove la piccola è stata trattenuta per qualche giorno, mi risulta, sempre in base a percezioni, che si trovi a Brembate all’angolo tra via delle Rose e via dei Giacinti.

Ed il collegamento tra quel luogo di prigionia e l'uomo fuggito in Svizzera è molto chiaro.

Personalmente lascerei stare gli altri commentatori, forse in buona fede ma sicuramente non così interessanti come Mia.

antrag ha detto...

Abbiamo un modo per verificare che il blog dei "sensitivi" non sia antidatato?

Paolo A ha detto...

Troppe notizie e specialmente troppe ma troppe coincidenze.

Aspettando Dudù che ci confermi che l'immobile in via delle Rose è del tipo, ho scoperto alcune cose.

La prima è che ho trovato una connessione con il Veneto del soggetto, infatti ha una residenza ad Albarella, dove figura anche nell'elenco telefonico e ha diritto di voto in un consorzio del delta del Po.

Sarebbe molto interessante sapere se c'è una qualche connessione tra il tipo e Roberto Benozzo, il datore di lavoro di Fikri, per esempio; anche perché tra le varie attività del soggetto vi è il miglioramento e la valorizzazione di immobili per locazione e affitto.

Sulla sensitiva, che non si definisce tale, Mia Gazini, inizia a parlare delle sue visioni il 04/12/10 di sabato in risposta all'utente Rosaria; la cosa interessante che dice in questo primo intervento è che la piccola sarebbe morta il giorno prima, di venerdì, quindi il 3 dicembre.

Ora se vi ricordate il padre di Yara alcuni giorni dopo la scomparsa della figlia fece una telefonata al numero del figlia tentando un contatto, la cosa poteva passare come un tentativo disperato, però lui dice:"Adesso penso sia abbastanza, fatti sentire... fatevi sentire", quindi a chi si riferisce col "fattevi sentire" e questo tentativo fatto dal padre viene a coincidere con quanto dice Mia Gazini sulla data della morte di Yara e quindi Fulvio Gambirasio sospettava che la figlia fosse scomparsa per un qualche motivo ma che, ben quattro giorni dopo la scomparsa, fosse ancora viva; lascio a chi legge le eventuali deduzioni sul comportamento del padre.

segue...

Ps: Ora, frugando nel Web capiti in articoli come questo, la data è il 13/12/2010: http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/549666/yara-si-indaga-tra-gli-ex-colleghi-del-padre-e-in-svizzera.html

TommyS. ha detto...

antrag

Mai fosse antidatato bisognerebbe ammettere che sarebbe stato fatto molto bene. Vi sono alcuni rimandi diretti a notizie appena divulgate dai media, ma anche il commento dove si tira in ballo la Carlizzi sarebbe difficile da inventare di sana pianta.

Biologo

Non avevo letto che l'utente Paolo, quello del luogo, dopo aver fatto riferimento a due fratelli di nome Marino (ma di questo nome dice di essere sicuro) e Mario, poco dopo, in realtà solamente mezz'ora dopo, interviene nuovamente dicendo che i nomi fatti non erano giusti.

Sebbene abbia nella mia famiglia una bisnonna medium ed anch'io in gioventù abbia avuto episodi, rari, di preveggenza, tendo a prendere molto con le pinze chi si professa sensitivo ed interviene in questi fatti di cronaca. Dello stesso Allocchi si cita come referenza l'aver previsto in anticipo la fine tragica di Sarah Scazzi. Peccato che abbia indicato un luogo preciso della zona che non coincide in alcun modo con a località del pozzo. In quanto ad aver forse ulteriormente influenzato l'opinione pubblica indicando in una giovane donna della famiglia la responsabile della scomparsa è tutto dire.

Ma quegli interventi di Mia non sono tipici di un presunto o reale sensitivo. Sono indicazioni precise da parte di chi sapeva qualcosa. Lo aveva capito anche Paolo in quanto nel pomeriggio del 10.12.2010 chiede a Mia di fornirgli indicazioni più precise, ed il 14.12 le conferma che coincide tutto (anche la questione della ditta di autotrasporti che personalmente non ho trovato).

Non si può trattare questa coincidenza come non influente. A meno che possa giovare alla difesa di Bossetti.

TommyS. ha detto...

Paolo A

La proprietà della casa prima verde ed ora rosa al 17 non è di nessun personaggio noto, perlomeno alla data della pratica per la tinteggiatura (2015). Il condominio al 24 sembra invece essere di un'impresa di costruzioni o perlomeno parte di esso. Di più non saprei.

Biologo ha detto...

@TommyS e @Paolo A

Per colpa di questi sensitivi la discussione è passata da temi interessantissimi e concreti, spesso con basi scientifiche, ad una serie di collegamenti non solo superficiali ma anche del tutto inesistenti.

Quindi ricapitoliamo per smontare il tutto:

- Via delle Rose salta fuori per caso, perchè in un piccolo paese se tiri fuori 4-5 strade a caso come hanno fatto i sensitivi è facile che ne becchi una in cui abita o ha abitato qualche protagonista della vicenda. La sensitiva dice che la vittima è stata trattenuta in quella zona per qualche giorno e poi trasportata in un altro luogo, ma non vi sono prove che un fatto del genere sia avvenuto, nessuna prova di prigionia. E il luogo successivo in cui dice che è finita la ragazzina non ha nulla a che vedere con la vicenda.

- Questa "Mia Grazini" non è precisa quando parla di centimetri. Sta solo parlando di Google Maps, lei stessa scrive: "Se fai un ingrandimento totale con google map dopo aver digitato via 24 Maggio". E comunque questi centimetri erano riferiti al luogo che nulla ha a che fare con la vicenda.
Non dimentichiamo che molti "sensitivi" si "concentrano" a guardare mappe e poi tirano fuori le loro fantomatiche intuizioni. Il fatto stesso che "Mia Grazini" parli di "google map" è una prova del fatto che si era messa a giocare sulla cartina di Brembate.

[continua]

Biologo ha detto...

[continua]

- Il tizio che parla dei fratelli Mario e Marino interviene dopo e dice che aveva sbagliato, e comunque nella famiglia L. di quell'M. collegato al caso non c'è alcun fratello Mario.

- Non esiste alcun uomo fuggito in Svizzera nella vicenda della piccola Yara. Quando i giornali parlano di ricerche in Svizzera o nel Ticino non stanno parlando di nulla di strano: il Ticino è a pochissimi chilometri (passando per Como sono circa 60) da Brembate. Latina dista di più da Roma, e se in un caso di una scomparsa a Latina facessero ricerche a Roma non si vedrebbero coincidenze straordinarie, quindi non c'è alcun motivo logico per vederne in questo caso.

- Non c'è alcuna stranezza nel fatto che una persona con legami a Brembate vada e venga, lavori, o abbia interessi in Svizzera. E viceversa. Stando ai dati del 2016 sono circa 70mila gli italiani frontalieri (10 volte la popolazione di Brembate...), l'89% di questi va proprio nel cantone più vicino a Brembate, il restante quasi tutto sempre nel secondo cantone più vicino a Brembate. E stiamo parlando solo di quelli che vi si recano a lavorare. Se a questi aggiungiamo gli svizzeri che vengono in Italia, gli italiani o gli svizzeri che hanno interessi nel paese in cui non risiedono, quelli che durante la loro vita hanno acquistato proprietà, quote, ecc., stiamo parlando di un'enorme quantità di persone.

- Il comportamento del padre di Yara non ha alcuna attinenza con le cose scritte da Mia Grazini. Anche prima che si leggesse di questi sensitivi si giudicava strano quel messaggio del signor Fulvio. Ma non dimentichiamo che stiamo parlando di un padre che non trova la sua bambina da giorni, non c'è nulla di assurdo se sperando che non le sia accaduto ancora nulla di male chiama e tenta di avviare un dialogo come se si trattasse di un rapimento, di una fuga con un fidanzato, o una qualsiasi cosa del genere. L'alternativa sarebbe stata comportarsi come se fosse già morta e non fare alcun tentativo. Però anche questo comportamento avrebbe destato gli stessi commenti, si sarebbe detto che è strano che si comportasse come se sapesse che era già morta, e così via. In pratica in una situazione del genere qualsiasi comportamento del padre, sia in un senso che nell'altro, si presta a facili ipotesi superficiali.

- Il fatto che M.L. abbia una proprietà in Veneto, ad Albarella, è irrilevante. Da quelle zone della Lombardia, per ovvie ragioni geografiche, è molto probabile che la casa al mare ce la si procuri sull'Adriatico, ad Albarella come ai Lidi nella zona, o sul mar Ligure. Se M.L. avesse avuto casa sul mar Ligure, invece di ipotizzare un collegamento con Benozzo, sarebbe venuto fuori qualcuno ad ipotizzare qualche assurdo collegamento con il fantomatico rumeno di Genova...

- Se non ci sono piste concrete, è ovvio che gli inquirenti qualche controllo su colleghi ed ex colleghi del padre lo fanno. Nulla di strano anche su questo.

Gilberto ha detto...

Spiace dirlo ma ho l’impressione che si stiano inseguendo dei fantasmi. Io preferisco stare sulla vecchia strada: la paternità che è davvero qualcosa di concreto e che invece non capisco perché qui nel blog continui ad essere trascurata. A parte il fatto che la signora Arzuffi al momento del concepimento non abitava più come vicina di Guerinoni (come invece certa stampa ha asserito) ma si trovava a vivere molto distante, trasferita dal comune di Parre con il marito Giovanni a Brembate Sopra nel maggio del 1969. Massimo Bossetti nasce il 20-10-1970 (cioè 17 mesi dopo) e quindi verosimilmente concepito alla fine di Gennaio del medesimo 1970. La distanza da Parre a Brembate è oggi di km 47,6 . Dove avrebbero dovuto incontrarsi lei e il Guerinoni, già sposato, senza che venisse in qualche modo notata la tresca? Incontrarsi in quel di Ponte Selva frazione di Parre all’epoca avrebbe comportato il viaggio di quasi un giorno tra andata e ritorno, a prescindere dal soggiorno. Per non parlare poi delle classiche difficoltà di spostamento nel mese invernale con freddo e neve e in un comune a 650 metri sul livello del mare (temperature media a Bergamo a gennaio -2°a+6 e ancora più rigida a Parre). Condizioni climatiche inidonee per incontri all’aperto). Con i mezzi pubblici di allora non meno di quattro ore all’andata e lo stesso al ritorno passando per Bergamo prima, poi Parre e infine fino alla frazione di Ponte Selva. Si direbbe che gli investigatori non abbiano nemmeno tenuto conto dei tempi di percorrenza delle strade dell’epoca e della effettiva residenza dei supposti amanti al momento del concepimento.
(continua)

Gilberto ha detto...

Ma c’è poi un secondo filone di indagine che a quanto pare tutti hanno trascurato. Con il termine fenotipo (‘apparire’) le caratteristiche morfologiche e fisiologiche concretizzano il genotipo. Non si tratta solo di numeri e lettere, i geni si realizzano come fenotipo (sia pure con l’interazione con l’ambiente). Anche se organismi con identico genotipo possono presentare differenze nel fenotipo (gemelli omozigoti cresciuti in ambienti diversi possono andare incontro a ‘differenze’ fenotipiche), rimane comunque la correlazione fondamentale tra geni e fenotipo.
Invece di disquisire di sensitivi sarebbe allora assai più interessante non solo un raffronto tra le fotografie di Massimo Bossetti e Giovanni Bossetti, di Massimo Bossetti e Giuseppe Guerinoni (che comunque già dicono moltissimo), ma anche conoscere la statura (l’altezza dei protagonisti (che non conosco). I figli in genere sono più alti dei padri, e se Massimo Bossetti fosse molto più basso del Guerinoni sarebbe un ulteriore indizio (per non dire prova) che si tratta di una paternità farlocca. Insomma la genetica del Dna alla fin fine si concretizza nell’ “apparire” (la genetica classica formale, mendeliana). Credo sarebbe assai più interessante conoscere le caratteristiche fisiche del Guerinoni.

NON SONO RIUSCITO A CAPIRE QUALE FOSSE LA STATURA DEL GUERINONI.

Bossetti ha occhi azzurri, capelli chiari, statura non alta, corpo segaligno, minuto, lunga distanza tra naso e labbro superiore, viso allungato e piccolo. Guerinoni è il tipo mediterraneo: occhi scuri, viso grande e ovale. Arzuffi è alta e mora. Io credo che una indagine sul fenotipo potrebbe riservare molte sorprese e fare da cartina al tornasole per capire se davvero Massimo Bossetti è figlio di Guerinoni. Dai caratteri somatici è del tutto evidente che mai e poi mai un fenotipo come quello di Bossetti poteva essere il risultato di un incrocio Guerinoni/Arzuffi (a meno di considerare la genetica Mendeliana sull’ereditarietà biologica completamente inattendibile…)

Ivana ha detto...

OT

Segnalo:
http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/16_dicembre_25/delitto-garlasco-nuove-analisi-dna-unghie-chiara-poggi-non-alberto-stasi-f52a3a94-c581-11e6-9663-75008b7bdc06.shtml

SE dovesse ricevere conferma dalle indagini di polizia giudiziaria e dalla probabile riapertura del caso sarò la prima a riconoscere il mio errore di valutazione degli atti processuali.

Paolo A ha detto...

TommyS

Per caso il titolare della concessione è una donna e se si, la tipa è nata attorno al 1965.

Dudu' ha detto...

Ciao Gilbero,
Sapere che sono in gamba, detto da te,mi fà felice,sono una ragazza con la testa sulle spalle, cresciuta in un ambiente pensante :-) ; forse per questo non mi soffermo sulle apparenze, niente è mai bianco o nero per me. Una foglia caduta non mi farà dire è arrivato l'autunno ma mi porterà conoscere per quale attività chimica e fisica è caduta. Poi,sono di mio curiosa dell'animo umano, accogliendo l'uomo con i suoi limiti , a volte avendone pietà nel senso più alto del termine, mentre la commiserazione non fà per me. Potrei citare letture,eventi,persone che mi hanno forgiato, ma direi non è questo il luogo più adatto. Grazie per la considerazione.Ricambiata. :-)

Tornando al nostro argomento, vedo che, come sospettavo nel proporlo, ho creato della curiosità accennando all'articolo sui sensitivi. E come me molti vedono in Mia una figura che ha teso rivelare delle cose , più che descrivere delle sensazioni, enigmatico dargli un segno positivo o negativo.

PaoloA
Non sò spiegarmelo, la casa verde l'avevo trovata in vendita,ora dopo varie e molte ricerche non la trovo. Sono dispiaciuta, non sò propio cosa dire.

TommyS
Immetti nella barra ricerche : via delle ro se , Brembate di Sopra,
; troverai molte attività che hanno sede in quella via, anche autotrasporti, al civico 24 risulta anche la sede :
http://www.assoallenatori.it/index.php/gruppi-provinciali/7-gruppo-provinciale-bergamo
E di gioco calcio calcetto se ne parlò, i giocatori della partita o allenamento del 26 nov 2010 sono rimasti nell'ombra di questa vicenda, ma non lo dico nel tentativo di aprire un nuovo thread, la mia è una constatazione. In via Rampinelli risulta esserci Quarti Aurelio,lattoniere idraulico, è un omonimo oppure il signore che hà lavorato con Bossetti descrivendolo "il favola"?

Tutto sommato il ragionamento di Biologo e sulle provabilità è in linea teorica corretto, certo chè, se in quella via, citata da un solo articolo,fosse vero abitò la famiglia Bossetti,assumerebbe che, una investigazione mirata conoscere meglio la zona e i suoi abitanti,potrebbe avere segnalato la famiglia Bossetti come figure da controllare.
http://www.webidraulici.com/indirizzi-brembate-di-sopra/via-delle-rose
(La citazione della via nell'indirizzo /link qui sopra fà capo alla mia ricerca,un rimando quindi).

Bruno ha detto...

Da Tiscali, sul caso di Stasi.So che non centra con il caso Bossetti ma si parla del DNA e della condanna di un probabile innocente ....." ....Potrebbe non esser stato Alberto Stasi ad uccidere Chiara Poggi. Nuove analisi condotte sui campioni genetici rinvenuti sotto le unghie della ragazza sembrano infatti scagionare l’ex fidanzato, sbattendo sul banco degli imputati un uomo, probabilmente un ragazzo. Ad un anno di distanza dalla condanna la famiglia Stasi si sarebbe rivolta ad una società di investigazioni di Milano che ora dovrà consegnare i risultati delle proprie analisi alla polizia giudiziaria che, con ogni probabilità, dovrà riaprire il caso. Il killer della 26enne, uccisa la mattina del 13 agosto 2007 a Garlasco, potrebbe risiedere nello stesso paese della ragazza, una comunità di circa 10mila abitanti."

TommyS. ha detto...

Ivana

La lettura e valutazione di tutti gli atti processuali nel giudizio contro Stasi porta a considerare l'imputato innocente o comunque a non superare in alcun modo il ragionevole dubbio che oramai troppe corti di giustizia in Italia sembra trascurino sempre.

Adesso questa consulenza genetica della difesa riapre la possibilità di una revisione del processo anche se dall'articolo non si capisce bene su quali basi scientifiche serie si fondi. Si parla esclusivamente di aplotipo Y e si trascura totalmente il profilo genotipico (credo che la tecnica specifica adottata in quel caso impedisse di risalirvi) quando oramai credo tutti sappiano che l'aplotipo Y non permette alcuna considerazione di identificazione. Ma se sufficientemente e univocamente definito ha elevato potere di esclusione (così come il mtDNA per intenderci).

Nelle motivazioni della sentenza dell'appello di rinvio il capitolo sulla perizia genetica è troppo sommario per poter capire bene. Ma ricordo, ed è accennato nelle motivazioni, che vi fu un caso sulla tabella allegata in perizia e quella illustrata in aula tanto che il perito si affrettò a dire che i dati corretti erano quelli contenuti nel CD allegato e non quelli nella tabella facente parte della relazione scritta (che avevano portato Marina Baldi ad affermare che vi fossero due contribuenti maschili ma non Stasi).

Questo è davvero desolante e si è ripetuto in parte anche nel processo a Bossetti: ma quanti errori commettono questi genetisti nella trascrizione in tabelle dei dati di analisi?! Eppure una tabella allegata ad una perizia, magari sufficiente per condannare una persona innocente o assolvere un colpevole, dovrebbe essere redatta con estremo scrupolo essendo quello che la Corte e le parti leggono prima.

TommyS. ha detto...

Paolo A

Gli intestatari di quella pratica del 2015 sono un uomo ed una donna dei quali non ho trovato altra traccia sul web. Dovrei accedere al catasto per saperne di più ma si lasciano troppe tracce e preferirei al momento non farlo.

Non so quindi dirti una data di nascita precisa.

Se Dudù aveva trovato un annuncio immobiliare è anche probabile che fosse vecchio e risalisse a prima del 2015.

Onestamente lascerei alla difesa eventuali indagini più approfondite.

Dudu' ha detto...


Mi scuso anch'io se vado in OT.
TommyS
Al tuo vorrei solo aggiungere : dovrebbero pretenderlo assodato che sono ben pagati i consulenti.
Invece mi ricordo bene della perizia genetica SUI pedali, e sicuramente anche PaoloA. Visti certi vetrini, se ricordate, Bison Vanzini Varetto, misero in dubbio ci fossero cellule animali. E come non ricordare l'affermazione di @rumpule,quando scrisse che la parte civile tira sempre troppo per la manica i giudici scompensando gli equilibri di un processo.

La sottopongo a Biologo, prima o poi sono certa Gilberto dedicherà un nuovo articolo al caso Stasi.

https://www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=http://www.crimine.it/images/articoli/allegati/Perizia_Poggi_finale.pdf&ved=0ahUKEwiiyqe97f_QAhUIM8AKHV4CDGMQFggaMAA&usg=AFQjCNETA7Bz_eD8LePSzPScwLO4Jh4pFw

TommyS. ha detto...

Dudù

OK. Ho trovato gli indirizzi. Dovrebbero essere tutti o "padroncini" (ditte individuali) od al massimo sedi legali di piccole società. Io avevo cercato unicamente in base alle mappe satellitari per vedere se vi erano vere e proprie aziende, ma in quella via vi sono unicamente fabbricati residenziali.

Paolo A ha detto...

Biologo

Il fatto è che gli argomenti interessantissimi sul DNA riguardano in maniera preponderante l'accusa contro Massimo Bossetti e per me ormai il dato di quel DNA e dell'innocenza di Bossetti è completamente acquisito; come più volte ho scritto e argomentato ritengo Massimo Bossetti completamente estraneo al delitto di Yara, con tutte le conseguenze che questo comporta per le questioni sul DNA, l'unico dubbio, per me rimane la paternità di Massimo Bossetti, di cui non sono completamente certo che quella legale sia anche quella effettiva.

Tuttavia la nuova pista riguarda il possibile assassino di Yara e dei "segni" che compaiono a ridosso della sparizione, che visti con il senno del poi contengono degli elementi piuttosto inquietanti per le strane e numerose coincidenze.

Sul personaggio di via Sala ho messo gli occhi già da molto e ripeto che il comportamento che ha tenuto la sera era qualche cosa di molto strano, tanto è vero che gli inquirenti lo hanno sottoposto ad intercettazione per tre mesi; se ci pensi bene e metti in fila le date scopri che le indagini su questo tizio finiscono quando viene scoperto Ignoto1, infatti se la Polynt consegna a febbraio 2011 le registrazioni delle telecamere e aggiungi a febbraio 90 giorni ottieni maggio 2011, esattamente il mese della scoperta di Ignoto1.

Certo è che una proprietà ad Albarella non significa niente ed è anche molto suggestivo, ma siccome nel blog ci sono dei veri e propri segugi capaci di scandagliare a fondo le notizie, ho dato un imput e volevo vedere se qualcuno poteva scoprire qualche cosa, specialmente riguardo al fatto che Yara, o qualche cosa legata ad Yara, molto probabilmente è passata per il cantiere di Mapello in uno spazio chiuso a disposizione di una ditta il cui titolare è veneto.

segue






Dudu' ha detto...

antrag
Ho letto ora il riferimento alle cornacchie. Non le ho escluse,ne parlammo sotto altri articoli,le ho incluse facendo cenno ad animali grandi e piccoli di quell'aerea, non escludendone nessuno in particolare. In inverno c'è poco cibo in giro,se qualche animale è stato attratto dal cadavere, altri animali potrebbero essere accorsi per la presenza di prede. Le cornacchie se ben ricordo in estate prediligono cibo vegetale, d'inverno proteico animale.

Sono rimasta indietro con l'assenza, dopo leggo anche i post di Wolf.
L'ultimo intervento di Gilberto lo trovo intrigante , sto vedendo, tempo fà mi ero imbattuta in un ritratto a 3/4 di busto del Guerinoni.

TommyS. ha detto...

Biologo

Premetto che delle presunte visioni di Mia Grazini non parlerò più sino a che non emergeranno, se emergeranno, altri riscontri.

Ma hai scritto:

Per colpa di questi sensitivi la discussione è passata da temi interessantissimi e concreti, spesso con basi scientifiche, ad una serie di collegamenti non solo superficiali ma anche del tutto inesistenti.

I temi con basi scientifiche, in primis quello sul DNA, è necessario trattarli per cercare di smontare l'unico vero elemento di prova (anche se si dovrebbe trattare al massimo di indizio) a carico di Bossetti. Ma, come hai già evidenziato anche tu, il DNA di Ignoto1 è stato ciò che ha sviato da tutti gli altri filoni di indagine che avrebbero potuto portare anche ad altre soluzioni del caso.

I collegamenti suggeriti da Mia sembrano superficiali e forse oggi potrebbero rivelarsi del tutto inconsistenti. Ma personalmente non credo siano così superficiali in quanto troppo anomali. Troppo differente, Mia, da tutti gli altri mitomani che hanno imperversato in questo caso. Anche se alcuni episodi tra questi a loro volta sono stati così catalogati sulla base di indagini i cui risultati sono stati troppo sommari e poco credibili. Mi riferisco sempre all'episodio di Rho come anche ad altri fatti di cui sono a conoscenza ma ho promesso di non farne parola (chi interessato ufficialmente al caso li conosce sicuramente).

Via delle Rose salta fuori per caso, perché in un piccolo paese se tiri fuori 4-5 strade a caso come hanno fatto i sensitivi è facile che ne becchi una in cui abita o ha abitato qualche protagonista della vicenda.

Non mi sembra che Mia abbia tirato fuori a caso quell'incrocio specifico. Con tutti i suoi interventi rimanda proprio a quella via ed agli edifici che si affacciano sull'incrocio. Anche il riferimento all'autotrasportatore sembra essere voluto.

La sensitiva dice che la vittima è stata trattenuta in quella zona per qualche giorno e poi trasportata in un altro luogo, ma non vi sono prove che un fatto del genere sia avvenuto, nessuna prova di prigionia. E il luogo successivo in cui dice che è finita la ragazzina non ha nulla a che vedere con la vicenda.

Il luogo indicato è facilmente individuabile e specifico. Che non abbia nulla a che vedere con la vicenda non saprei dirlo considerato anche che i commenti di Mia risalgono al 10 dicembre e che dopo quella data il corpo potrebbe essere stato spostato visto che c'erano persone che potevano cercarlo proprio lì.

Sull'assenza di prove di prigionia desumibili dall'autopsia mi permetto di dissentire un po' visto che vi sono evidenti tagli simmetrici sui polsi e che diverse ferite sembrano essere state inferte con Yara svestita (perlomeno dalla vita in su).

Ma ripeto. Se gli indizi lanciati da Mia avessero mai una base concreta, all'epoca Bossetti non abitava più lì da anni e quindi è impossibile che volesse ricondurre proprio a lui. Ma sarebbe invece possibile che l'eventuale responsabile della detenzione e dell'occultamento abitando in uno di quegli edifici conoscesse o si ricordasse di Bossetti e per qualche motivo abbia scelto proprio Bossetti come possibile campione da utilizzare.

Dudu' ha detto...

Credo
che un certo scetticismo ci possa stare,anche perchè raramente i sensitivi sono in grado di reggere il confronto con un dato reale perchè la percezione in sè è fuori da uno spazio temporale,è fatta di energie e raramente coglie il luogo(potrebbe essere una percezione che si lega a un luogo estero ), in quanto le percezioni se vere,sono spesso indirette,possono indicare un percorso,un contesto vicino a,devono essere interpretate, raramente producono di più.
Mia effettivamente và oltre, fà nomi di vie,di auto,di persone, lei dice di prendere questi dati con tutte le precauzioni, ma è troppo precisa,ecco perchè avevo scritto si fosse alzato il mio sopracciglio.
Se ricordate c'era anche un uomo che,testimone di quanto detto da un sensitivo di Brescia (forse , più non ricordo),un albanese mi pare di ricordare, venne vestito di tutto punto con cimici e inviato a riascoltare quella storia, ho tirato in ballo i sensitivi, tanto quanto l'hanno fatto gli investigatori, dovrei forse distinguere gli investigatori ? perchè al tempo c'erano due gruppi abbastanza agguerriti fra loro,tanto che arrivò una lettera a un giornale in cui un agente rendeva pubblica la diatriba e come stavano lavorando male, dapprima i testi venivano ascoltati da un gruppo di forze dell'ordine e poi interrogati di nuovo da altri, e se ne parlò tanto di questo problema. In ogni caso anche le forze dell'ordine ascoltano i sensitivi, perciò mi parrebbe che nessuno è ridicolo,al più si deve dare il giusto peso e non avere aspettative.

Dudu' ha detto...

Gilberto
Questo è un carboncino di Giuseppe Guerinoni che ti accennavo, come dalla foto del volto che conosciamo, era di una certa fisicità.
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=123714674665775&set=a.123714687999107.1073741826.100010817294666&type=3&theater
Giuseppe Guerinoni aveva 10 fratelli,erano 11 con lui, Vittoria è la penultima figlia.
Ha avuto 3 figli :una femmina e due maschi
Questa è la figlia
https://www.facebook.com/olga.guerinoni?ref=ts&fref=ts&__nodl
Si vede la foto della figlia,della sua relativa figlia, e del nipote.
Non mi piace molto quello che sto facendo,ma serve alla causa.(sigh)

Certo sono impressioni le somiglianze,ma quando non c'era la genetica erano loro farla da padrone,come si suol dire.

Dudu' ha detto...

Accipicchia,
Ho dimenticato di inserire questa link che riporta degli undici fratelli. Bello l'articolo, bella la critica e ben fatto,a firma di Marco Barbieri.
http://www.ilfoglio.it/articoli/2014/06/25/news/danza-macabra-con-dna-74438/

Gilberto ha detto...

@Dudù
Devo correggerti. Genetica non è solo quella molecolare, è anche la genetica formale (classica) quella dei risultati visibili degli atti riproduttivi (vedi Mendel) con i relativi meccanismi dell'ereditarietà. In alcuni casi è proprio il fenotipo che può rilevare errori interpretativi della genetica molecolare, soprattutto nel caso di materiale degradato o manipolato o comunque per via di qualsivoglia refuso...

Vanna ha detto...

Quanto avete postato! Complimenti!
Per quanto riguarda le somiglianze condivido Gilberto.
La coincidenza che nella zona abitavano i Bossetti non sembra una coincidenza normale e condivido la seguente riflessione di TommyS di questa mattina:
"Ma sarebbe invece possibile che l'eventuale responsabile della detenzione e dell'occultamento abitando in uno di quegli edifici conoscesse o si ricordasse di Bossetti e per qualche motivo abbia scelto proprio Bossetti come possibile campione da utilizzare."

Chissà se B. ricorda questi due fratelli e se aveva qualche rapporto con loro.
Chissà ancora se hanno fatto l'analisi del dna.

Di notizie, personaggi, fatti da controllare ce ne avevano gli inquirenti, perché imperversare solo su B. rimane un mistero.
Altro mistero dei Guerinoni si è fatta la ricerca secolare, di quelli attuali si hanno dati esigui, chissà perché.

Non si sa come mai l' Aurora conoscesse la Panarese e non si sa dove i Gambirasio andassero al mare in Puglia.

Sicuro che non conoscessero quelli pugliesi?
Insomma certe piste non solo non sono state seguite, ma sono state completamente saltate.
E come mai la pista svizzera non fu esaminata con maggior interesse e quel personaggio è stato realmente controllato?

Biologo ha detto...

Qualcuno conosce l'origine di questo disegno pubblicato su Facebook del presunto corpo della piccola Yara al momento del ritrovamento?

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1291245547612322&set=p.1291245547612322&type=3&theater


@Vanna

-scrive: Chissà se B. ricorda questi due fratelli e se aveva qualche rapporto con loro.
Chissà ancora se hanno fatto l'analisi del dna.


Non c'è alcun collegamento tra queste persone (che forse non abitano neanche in quella palazzina) e la vicenda. Abbiamo già scritto che lo stesso utente che chiama in causa quei due fratelli poi in un commento successivo dice che si era sbagliato. Inoltre abbiamo anche già detto che il sospetto con lo stesso nome di uno dei due fratelli non ha fratelli che si chiamano Mario.


@TommyS.

-scrive: abitando in uno di quegli edifici conoscesse o si ricordasse di Bossetti e per qualche motivo abbia scelto proprio Bossetti come possibile campione da utilizzare

Sarebbe una complicazione eccessiva. Inoltre se questo fosse stato il criterio avrebbero corso il rischio di scegliere uno che magari in quelle ore era a centinaia di chilometri?

Massimo Bossetti, se era già noto prima del giugno 2014, semmai lo era perchè ad inizio 2011 il suo furgone (o uno praticamente identico come sostiene la difesa) lo si era visto comparire nelle immagini dei video Polynt.

Paolo A ha detto...

Riprendo il discorso sulle visioni o rivelazioni di Mia Grazini.

Il 04/12/11 scrive in risposta a Rosaria:" Nel caso di Yara ho visto la persona che l’ha segregata e dove, poi ieri la piccola è mancata ed è stata spostata in un luogo molto simile a quanto tu hai descritto. In seguito l’ha sepolta sotto la ghiaia a nord est di Brembate sulle rive del Brembo vicino a due specie di laghetti o invasi.Avrei anche i dati di questa persona ed altri particolari."

Il luogo descritto e indicato è questo e l'ho cerchiato di rosso :http://imgur.com/a/2OMT2

Infatti dopo, il 07/12/11 da indicazioni molto precise: "Il luogo che percepisco si trova scendendo da via 24 Maggio verso la cava. All’estremità della cava, sotto a due invasi o laghetti. Se fai un ingrandimento totale con google map dopo aver digitato via 24 Maggio Brembate e ti sposti più in basso ad est vedrai dei mezzi accostati all’estremità della cava, scendendo di 2 centimetri in perpendicolare circa dall’ultimo camion o mezzo non vedo bene cos’è, tiri una riga di circa 8 centimetri in orizzontale ti trovi ad attraversare un boschetto ed a spuntare sulla riva dove si vede una pozza.Quello è il punto che mi risulta......"

Insomma Mia da indicazioni molto precise sul luogo della sepoltura, direi troppo precise per essere una visione o un flash ma dice anche dice che "avrei i dati di questa persona ed altri particolari".

A questo punto manca la targa dell'auto e poco altro. E' evidente a mio parere che Mia Grazini sa delle cose che non provengono da visioni, troppo precise, i dati li dai se li conosci, forse ha usato un termine poco appropriato nel caso di una visione dovuto all'emozione o poca proprietà del linguaggio, ma la cosa continua.....

Segue


Biologo ha detto...

@Paolo A

-scrive: Insomma Mia da indicazioni molto precise sul luogo della sepoltura, direi troppo precise per essere una visione o un flash

Sarebbero precise se veramente il corpo fosse stato ritrovato sepolto in quel luogo, ma non è affatto così. Quel luogo non ha nulla a che vedere con la vicenda.
Chiunque può scegliere un luogo a caso come ha fatto lei su una mappa, descriverlo, poi aggiungere più dettagli sempre andando a riguardare Google Maps...

Dudu' ha detto...

Paolo A
".. tentando un contatto, la cosa poteva passare come un tentativo disperato, però lui dice:"Adesso penso sia abbastanza, fatti sentire... fatevi sentire", quindi a chi si riferisce col "fattevi sentire".."

A dei potenziali rapitori,oppure , pur non credendo che la figlia potesse essersi allontanata da casa, c'era il disperato invito farsi sentire.Nessuna doppia lettura in questo comportamento, ma solo l'estremo tentativo di trovarla, è un padre, la sua speranza era di trovarla,il pensiero della morte lo allontani sempre con forza, ci si aggrappa alla speranza credendoci ,si usano toni miti con i figli per avvicinarli e per evitare si allontanino ulteriormente,quando non si sà che pesci pigliare le si prova tutte.
Sono d'accordo con Biologo su questo punto.

I quattro -NOMI- sono(in sequenza anagrafica): San Marino, Peter Pan, Santa Klaus, e San Pietro.

Credo si abbia il timore di gravi negligenze investigative Biologo,sono troppe le cose che non quadrano, magari li hai di già letti, nel caso mi scuso.

http://newsitaliane.it/2015/yara-gambirasio-nel-dibattimento-molte-falle-nelle-indagini-19333

Qui viene detto che il custode della palestra aveva un furgone bianco con i sedili uguali al daily ,a domanda precisa Bonafini rispose che non fù controllato.(!)

TommyS :leggi l'articolo, la parte dedicata a Lago.

http://www.bergamonews.it/2011/03/01/yara-ora-si-studia-il-polline-del-campotanta-scienza-ma-il-vecchio-fiuto-degli-investigatori/142811/

Invece,su questo sopra c'è un bellissimo riassunto dell'opera investigativa dei primi tre mesi, proseguita ? No, perchè?
Se non sono state approffondite le piste investigative , personalmente penso che ...
Biologo
Quel disegno che segnali di Yara è la prima volta che lo vedo, quando è stato pubblicato? Ha dei particolari non noti mi pare.

Grazie Gilberto,effettivamente l'argomento lo devo approfondire.

Dudu' ha detto...

Biologo
Ma è un animale quello giallo sulla gamba sua dx ? Ha disegnato una fibia rosa e dei tagli agli arti inferiori sui pantaloni che non si colgono a guardare il reperto.

La possibilità fosse un depistaggio quello di Mia c'è,magari si voleva fare spostare le ricerche da altri luoghi. Ma tu risulti molto sicuro dire non centra,perchè? Cosa ti fà convinto?

Dudu' ha detto...

Archiviata
http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/16_dicembre_13/vere-immagini-furgone-archiviazione-il-capo-ris-la-querela-bossetti-bergamo-dc46c116-c110-11e6-ba45-25063c27d0aa.shtml

TommyS. ha detto...

Dudu'

Lanci anche tu messaggi cifrati?

Anonimo ha detto...

Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr

Anonimo ha detto...

Il commento sopra è per Dudù 19/12/2016

Anonimo ha detto...

O.T.
La faccenda del caso Stasi è una buffola messa in giro da alcuni massmedia.
Se n'è discusso sul TG4, presente l'avvocato di parte civile ed il dr. Portera, che hanno convenuto che quel dna rinvenuto sotto le unghie della vittima, era già conosciuto ed anche discusso, nei precedenti processi, e ritenuto inidoneo per poterlo attribuire a chiunque, perche mancante di due terzi della sua interezza.
Quindi, solo rumore, senza seguito.
Falce

Biologo ha detto...

@Dudu'

Se i sedili del furgone non sono rilevanti nel creare un collegamento con Massimo Bossetti, perchè dovrebbero diventarlo per creare un collegamento col custode?
Le fibre su un corpo ritrovato dopo 3 mesi, fibre che potevano esserci finite sia giorni prima in circostanze fortuite che dopo il delitto per motivi del tutto casuali, non dovrebbero avere tutto il peso che nella tesi accusatoria contro Massimo Bossetti si tenta loro di dare. La stessa logica deve quindi essere applicata anche ai sedili del furgone del custode.

Quanto al fatto che il custode possedeva un furgone bianco si tratta di un'altra circostanza irrilevante. Non c'è alcuna prova che la piccola Yara sia salita su un furgone bianco, nessun filmato in cui si vede una cosa del genere, nessuna testimonianza in cui viene raccontato un fatto del genere. Non esiste alcun collegamento tra la piccola Yara in vita, o il suo corpo, e un furgone bianco. Il furgone bianco entra nella vicenda solo quando grazie ai giornali cominciano a girare voci generiche di un mezzo del genere che girerebbe per la bergamasca a terrorizzare non si sa bene chi, perchè e come. Il furgone bianco, senza prove concrete, al momento rimane una leggenda metropolitana frutto della psicosi alimentata dai media.

Quel disegno su Facebook non ho idea di cosa rappresenti, se un disegno dagli atti ufficiali o solo la ricostruzione di qualcuno, per questo chiedevo. L'ho visto pubblicato in uno dei tanti gruppi Facebook sul caso e l'ho riportato.

La mia convinzione sul fatto che la sensitiva scriveva solo in base al caso e alla sua fantasia deriva dal fatto che i luoghi da lei indicati non hanno avuto alcun riscontro concreto. Giorni di prigionia da viva? Nessuna prova. Ghiaia? Nessuna prova. Zona incrocio via delle Rose, nessun riscontro. Luogo del ritrovamento? A chilometri di distanza da quello indicato dalla sensitiva.

Vogliamo fare un prova per avere un'idea di quanto è facile fare i "sensitivi" e tirare fuori luoghi che poi col passare del tempo sembrano avere qualche collegamento?

Troviamo un qualsiasi grave fatto di cronaca appena accaduto in un paese di 7 o 8 mila abitanti, ognuno di noi apre Google Maps e sceglie 2 o 3 strade del paese, qualche riferimento geografico tipo acqua, campi e simili, un paio di attività lavorative comuni.
Basterà attendere e qualcuno tra noi, tra qualche tempo, sembrerà un sensitivo per alcuni o per altri un personaggio che "sa qualcosa" e che tenta di lasciare messaggi misteriosi.
E' così che i sensitivi inventano le loro visioni...

Dudu' ha detto...

Biologo
"Se i sedili del furgone non sono rilevanti nel creare un collegamento con Massimo Bossetti, perchè dovrebbero diventarlo per creare un collegamento col custode?"

Ok la scetticità sui sensitivi. La rispetto.
Ma dell'autocarro di Bossetti sono diventate importanti le fibre perchè non hanno trovato tracce organiche o materiale pilifero.
Il due dic viene sospettato il custode,perquisita abitazione e tutta l'area interna palazzetto,se sospetti il custode significa che potenzialmente potrebbe averla rapita, e con cosa l'avrebbe portata via? Che fibre avevano da comparare al 2 dicembre?Scusami, a me sembra non regga il tuo ragionamento.
Idem con Fickri il 6 dic,fermato,con cosa l'avrebbe rapita? Il furgone non viene controllato. Mercedes, non viene controllata. Veicoli presenti nella prima scena criminis.Quello di Fickri era al cantiere di Mapello,oggetto di indagine per tre mesi.
La sera del 26 Fulvio segnala un furgone o simile vicino casa, in via Rampinelli.
C'è un deficit investigativo, se qualcuno l'ha rapita di certo non l'hanno fatto caricandola a spalle. Al cantiere di Mapello e nei pressi ci arrivano al 29 novembre,ci sono già segnalazione di furgoni che aleggiano. Certamente non c'era da cercare fibre.
La signora di Ambiverè parlò di furgone,idem i signori in via lesina, stesso Verderame. Si ipotizzò un rapimento. Al tempo non ne venne controllato uno,perchè?
Forse ti sfugge qualche particolare.

http://www.bergamonews.it/2011/03/01/yara-ora-si-studia-il-polline-del-campotanta-scienza-ma-il-vecchio-fiuto-degli-investigatori/142811/
Scrivi: ".. deriva dal fatto che i luoghi da lei indicati non hanno avuto alcun riscontro concreto..."
Questo lo potremo dire un giorno futuro quando saremo a conoscenza del tipo di indagini svolte in quella zona.
Erano sotto gli occhi di tutti le incongruenze e i pasticci investigativi. Non lo dico io eh,cerca gli articoli,ce ne sono a bizzeffe di critiche,anche da parte di magistrati e giudici.
Se poi, ancora non trovi incongruenze,pace e amen,non devo convincere nessuno.

Dudu' ha detto...

TommyS
Ti riferisci a questo?

"I quattro -NOMI- sono(in sequenza anagrafica): San Marino, Peter Pan, Santa Klaus, e San Pietro."

basta prendere solo i nomi ( non sapevo come meglio comunicarlo a Vanna e a chi non lo sà :-) ) sorry..

Invece ti segnalavo nello stesso post,i risultati contradditori tra il Dipartimento di Scienze Forensi dell'Istituto Molecolare di Firenze e The Washington University a cui si rivolse Lago.
Non mi attiva il copia incolla purtroppo l'articolo,causa cooky forse.

Era stato segnalato da Wolf con riferimento a S.B.

http://newsitaliane.it/2015/yara-gambirasio-nel-dibattimento-molte-falle-nelle-indagini-19333

Paolo A ha detto...

Falce

Starei molto attento a definire bufala i risultati della nuova indagine genetica, in quanto sotto l'unghia di Chiara venne un DNA maschile parziale e venne individuato un cromosoma Y quindi maschile.

Le nuove analisi avrebbero individuato un soggetto che avrebbe quel cromosoma Y, quindi pur non identificandolo in maniera precisa, comunque riporta a una linea familiare maschile, ma la cosa interessante è che il soggetto individuato con quel cromosoma Y sarebbe un amico di Chiara e quando avvenne l'omicidio si trovava a Garlasco.

Se poi se si ascolta solo Portera, consulente di parte civile e l'avvocato di parte civile, cosa vuoi che ti dicano, non certo che si sono sbagliati.

Poi non mi sorprenderebbe se quel soggetto e quella linea familiare fosse imparentata con quella di Chiara o meglio con quella della madre di Chiara; è un sospetto che ho sempre avuto.

Gilberto ha detto...

Sono già cominciate le manovre dei pompieri. La semplice possibilità di essersi sbagliati crea ansia e imbarazzo. Si mettono le mani avanti e si proclama - senza neppure conoscere i nuovi elementi - che va tutto bene, che nulla è cambiato.

Dudu' ha detto...

Disgustoso,
Manco il tempo di sapere. Sono mossi da brutti sentimenti,bruttissimi. Sono disposti urlare al ladro mentre gli sparano. Bruttissime persone. Devono essere i giudici valutare, e invece stanno già influenzando senza rendersi conto che potrebbe esserci in giro un/una omicida colpire ancora.

Voi siete riusciti vedere il video della difesa nell'articolo?
A me non si apriva,invece quello della parte civile si. Forse è un problema solo mio.

Vanna ha detto...

Paolo A condivido il tuo seguente:
".. tentando un contatto, la cosa poteva passare come un tentativo disperato, però lui dice:"Adesso penso sia abbastanza, fatti sentire... fatevi sentire", quindi a chi si riferisce col "fattevi sentire".."
E' evidente che il padre immagina un allontanamento non un rapimento, non è una frase buttata lì e basta, aggiungo che parlando anche al plurale, si espone non poco anzi espone la figlia ad una partecipazione diretta all'allontanamento.
Penso che se non fosse così non avrebbe inviato quel messaggio.

Il link col disegno non mi si apre.

Vanna ha detto...


Riporto da
" Biologo ha detto...
@Paolo A

-scrive: Insomma Mia da indicazioni molto precise sul luogo della sepoltura, direi troppo precise per essere una visione o un flash

Sarebbero precise se veramente il corpo fosse stato ritrovato sepolto in quel luogo, ma non è affatto così. Quel luogo non ha nulla a che vedere con la vicenda.
Chiunque può scegliere un luogo a caso come ha fatto lei su una mappa, descriverlo, poi aggiungere più dettagli sempre andando a riguardare Google Maps..."

Sì, le indicazioni sono precise e il corpo non è stato ritrovato lì, ma non esclude ci sia stato e sia stato trasportato successivamente.
Quelle visioni riportano la data di pubblicazione in rete, qualcuno potrebbe aver letto e trasportato.
Non me ne intendo, ma lo stato del corpo non era uniforme, potrebbe dipendere da luoghi diversi dove è stato? Non so se questo è normale, se non fosse normale il corpo è stato curato, spostato da persona che se ne intende.

Anonimo ha detto...

PaoloA
Non rigirare le cose da come sono state dette,
Quel segmento di dna, così come composto, potrebbe appartenere a centinaia di famiglie, e solo dal lato matrilineare.
Questo è stato detto. Non altro.

Gilberto.
Non vedere "pompieri" ovunque!
Falce

Anonimo ha detto...

Vanna
Dici bene, anzi, si evincerebbe che F. G. pensasse ad una probabile "scappatella", in compagnia di un fidanzatino, perciò il plurale.
fr.

Gilberto ha detto...

@ Falce
Aspettiamo di sapere. Altri hanno già deciso che non c'è niente di nuovo prima ancora di conoscere nel dettaglio. E' questo che appare singolare.

Vanna ha detto...

Biologo,
non so chi tu sia, ma mi sembra che tu voglia demolire ogni pista che qui si vuole intraprendere che va oltre l’onnipresente dna, quello incoronato di colpevolezza.
Coincidenze intorno a luoghi, persone non contano nulla per te, i sedili del furgone del custode non creano collegamento…? Biologo, quanta sicumera dimostri nell’escludere e nel dare la colpa a “voci generiche” di furgoni che costituiscono “una leggenda metropolitana frutto di psicosi alimentata dai media”, bella frase: dice tutto, si dà la colpa ai media…
Andiamo bene.
Ti sfugge forse che il custode era custode della palestra, aveva tante foto oscene sul suo cellulare, conosceva la SB e tutti quelli che lì andavano, Y che quella sera era lì, lo sai sì questo?
Inoltre su un furgone si era imbarcato Fikri ed hanno fatto rientrare la nave, solo quella però, il furgone è arrivato in Tunisia e mai controllato, esattamente come quello del custode. Ma che strana coincidenza: due furgoni di persone che si trovavano nei punti caldi non sono stati controllati. Uno usato per il centro commerciale, l’altro in palestra. Coincidenze significative direbbe Jung.
Proprio come quella casa che dal verde viene dipinta col colore complementare… altro che coincidenza, è un segnale quella casa.
Continui con la tua convinzione che la sensitiva abbia molta fantasia, che i sensitivi così, per capriccio, inventino visioni.
Potrà anche essere ma che esista il sesto senso è documentato da migliaia di anni e presso tutte le civiltà, molto dotati i Santi che hanno avuto visioni in technicolor, tutte avverate.
E’ documentata la sofferenza che provano quando “vedono”.
Luoghi “senza riscontro”, “giorni di prigionia da viva”, idem, le vie, strade, case, persone “ nessun riscontro”, entrare in Google Maps a fare ricerche idem…
Concludi: “ Troviamo un qualsiasi grave fatto di cronaca appena accaduto in un paese di 7 o 8 mila abitanti, ognuno di noi apre Google Maps e sceglie 2 o 3 strade del paese, qualche riferimento geografico tipo acqua, campi e simili, un paio di attività lavorative comuni.” Per diventare visionari.

Andiamo male caro biologo, è per persone che ragionano così che su questo fatto non si è trovata la verità e si sono escluse altre piste. Stai troppo sulle provette, prova a vedere oltre forse, oltre che sminuire le vedute, visioni, letture altrui, magari vedrai l’uomo con i suoi bisogni, problemi, curiosità di vedere su Google Maps quel che pare ad ognuno e di ricamarci su.
Se non si assume tale atteggiamento si andrà di male in peggio, difatti i primi tempi hanno cercato, poi hanno abbandonato ( chissà se fiutata la pista giusta era opportuno non portarla fuori, per ricamare il dna e cucirlo ad hoc.
Vanna

Paolo A ha detto...

Falce

Cosa vuoi polemizzare a vuoto, Garofano 19/12/16:"...Si tratta di una piccola parte, cromosoma Y, cioè maschile, che non permette nessuna nuova identificazione."

Link dell'articolo: http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/garlasco-difesa-stasi-dna-di-altro-ragazzo-sotto-unghie-di-chiara-_3047054-201602a.shtml

Il cromosoma Y si trasmette per line patrilineare, non riesci a capire che la parte civile nelle persone dei consulenti e avvocati vogliono che non si riapra il processo contro Stasi perché le loro responsabilità e incapacità verrebbero a galla.

Proprio incapacità, perché se trovi un cromosoma Y e non è del reo qualche domanda te la devi fare se sei l'avvocato di parte civile e specialmente il consulente genetico, oppure ormai i tribunali sono frequentati da una banda di zozzoni dove tutto fa brodo purché porti argomenti a sostegno delle tesi preconcette sulla colpevolezza dell'imputato tralasciando altre evidenze che portano da un'altra parte.

In altre parole questi avevano un cromosoma Y trovato sotto le unghie di Chiara e sono andati avanti con nonchalance verso la condanna di Stasi senza appurare a chi potesse appartenere tra la cerchia di amicizie di Chiara e di Stasi.

Cose da pazzi.

PINO ha detto...

VANNA
Hai concluso una bella "sfogata", brava, ci voleva: Ci voleva perchè troppo vilipendo, è gratuitamente elargito per l'ESP, ed i possessori di poteri extrasensoriali, che la metapsichica, la parapsicologia, ed, infine, la psicologia di frontiera, hanno studiato profondamente, con risultati più che positivi.
Risultati ottenuti sul cosiddetto "banco di prova", con obbligatorie ripetizioni, cosi come esige ogni disciplina, prima di essere definita SCIENZA.
Chi non abbia una conoscenza, completata da sperimentazione, come quelle che io stesso, modestamente, ho esperito come componente di un sodalizio di ricerca, di cui faccio ancora parte, non può che offrire ILLAZIONI!
Con questo, però, non affermo che tutte/i le/i sedicenti chiaroveggenti intervenuti nel caso Yara, siano realmente tali.
Per tutto il resto, sono con te.
Ciao

Ivana ha detto...

Paolo A
mi sembra che sia Marzio Capra a essere il consulente della famiglia Poggi:

http://www.agenpress.it/notizie/2016/12/19/caso-chiara-poggi-capra-consulente-famiglia-poggi-novita-sul-dna-solo-offensiva-mediatica/

Comunque, sono d'accordo sul fatto che sia opportuno temporeggiare anche perché ritengo che i progressi in campo genetico siano continui ...

TommyS. ha detto...

Dudù

Prova nuovamente a vedere il video dei legali di Stasi. Io ci sono riuscito senza problemi così come con quello del difensore di parte civile Tizzoni.

Paolo A

Ma dove hai letto che Portera è consulente della famiglia Poggi? A me non risulta in quanto il consulente è sempre stato Marzio Capra che ancora ieri è intervenuto per smorzare gli entusiastici titoli dei giornali.


Concordo con Dudù e con Gilberto. Prima di sminuire quanto portato dalla difesa di Stasi in Procura per la richiesta di riapertura del caso e di revisione del processo, aspetterei di conoscerne i contenuti. Su quelle analisi effettuate dal perito della Corte d'Appello aleggiano alcuni dubbi e forse il nuovo consulente della difesa (penoso il tentativo del legale di parte civile di ridicolizzare la questione parlando di genetista ignoto e di ignoto1; forse avrebbe fatto meglio ad aspettare di conoscere le carte) è riuscito a far luce su di esse, arrivando magari a stabilire che vi fosse un aplotipo Y ben definito, sicuramente non appartenente a Stasi e forse anche sufficientemente raro (anche per l'Y si studiano gli aplogruppi come per il mtDNA). Anche in questo caso l'analisi dell'Y non avrebbe potere identificativo ma se associata ai risultati delle indagini difensive forse potrebbe rendere ineludibili i ragionevoli dubbi sulla colpevolezza di Stasi.

Vorrei suggerire a tutti coloro che non l'hanno fatto sinora, di leggersi sia le motivazioni delle sentenze di tutti i gradi di giudizio (Cassazione inclusa) sia quanto ancora reperibile online e non entrato nelle medesime motivazioni in merito alle ipotesi alternative suggerite dalla difesa. La logica del "chi se non lui" era già fortemente messa in crisi ancora prima di queste indagini difensive, ma ciononostante Stasi è stato condannato in via definitiva e questo sebbene il procuratore della repubblica presso la Cassazione fosse concorde con la difesa nel richiedere l'annullamento della sentenza preferibilmente con rinvio ad un ulteriore appello.

Alberto Stasi è risultato sin da subito personaggio antipatico ed i media hanno cavalcato a lungo questa immagine. Ma non si condanna una persona in base ai sentimenti, bisogna avere delle prove o degli indizi gravi e concordanti. In questo caso prove non ve ne erano, l'arma del delitto non è mai stata individuata, il movente non definito, troppi indizi sono stati forzati per farli stare dentro il teorema accusatorio (soprattutto l'ora del decesso aggiustata per essere compatibile con l'unica finestra temporale possibile) ed i risultati di perizie in linea teorica corrette ma criticabili nel momento in cui si sono trascurati altre risultanze di indagine sono diventate il pilastro fondante delle condanna. Per non parlare dei troppi dubbi sulle analisi del DNA già fatte in fase di indagine.

Anonimo ha detto...

PaoloA
Ho distrattamente scritto "matrilineare", mentre volevo dire il contrario, E qui hai ragione. Infatti il gen. Garofano ha chiarito bene l'inutilità di quel dna, per riaprire il casoo
Per tutto il resto, riesco perfettamente A CAPIRE dove vorresti arrivare, ma NON lo condivido.
Per me lo Stasi è il colpevole. Punto e basta.
Inutile fare la "danza delle ore"
Non sprechiamo altre parole.
Resta nelle tue convinzioni; io resto nelle mie.
Senza astio. Falce

TommyS. ha detto...

Pino e Vanna

Ho già risposto a Biologo in merito alla questione di Mia Grazini, intervenuta in una discussione online come presunta "sensitiva" ma che di sensitiva aveva proprio nulla. Forniva indizi ben precisi e via via più dettagliati per indirizzare le ricerche di Yara o perlomeno del suo cadavere e del responsabile della sua detenzione (non ha mai scritto che questa persona fosse l'assassino).

Per cui i casi possono essere:
- era in possesso di informazioni genuine e forse di prima mano (perché escludere avesse preso parte in qualche modo alla vicenda?) e voleva indirizzare sia le ricerche sia le indagini verso luoghi ben precisi e persone specifiche;
- voleva depistare indagini e ricerche magari allontanandole da dove in quel momento erano concentrate (cantiere del centro commerciale?) fornendo indizi circostanziati
- era una semplice ciarlatana e mitomane

Difficile dire quale delle tre ipotesi sia la più attendibile a distanza di anni e senza sapere se quanto suggerito da Mia, recepito da Paolo (che ho l'impressione se non certezza che non abbia mai creduto ai "poteri" di Mia), sia mai arrivato agli inquirenti e sia mai stato verificato nell'immediatezza. Forse Biologo è al corrente di ulteriori dettagli ed allora gli chiedo gentilmente di fornirceli a supporto delle sua considerazioni.

Una cosa è sicura, l'episodio si inserisce nella pletora di mitomani, depistatori, presunti o effetivi veggenti, possibili informatori anonimi, finti o veri testimoni, che hanno avvolto questo caso sin dall'inizio come tanti altri casi ad alto rilievo mediatico. Basti pensare alle lettere anonime varie, ai "veggenti" che hanno portato le ricerche anche in luoghi lontani, alle Marte Casile, agli appassionati di enigmi e di Wikipedia, al libro degli ospiti della cappella di Rho ed a chi ha lasciato messaggi vari nel web.

Per chi crede nell'innocenza di Bossetti, anche sulla base di motivazioni tecniche e scientifiche ragionate (e Biologo è fra questi), è difficile pensare che tra costoro non vi siano stati, magari anche solamente uno tra i molti, coloro che erano in possesso di informazioni vere ed attendibili.

I colpevolisti obiettano ai c.d. innocentisti o garantisti in genere: se Bossetti è innocente, come mai è saltato fuori proprio lui?

Ed allora la strana coincidenza di quel luogo indicato da Mia con una precedente residenza di Bossetti e della sua famiglia, non può essere considerato un fatto fortuito senza porsi delle domande.

TommyS. ha detto...

Solamente un'ultima considerazione su Mia.

Di tutti gli indizi, veri o falsi, da lei forniti ve ne è uno difficilmente interpretabile in assenza di ulteriori dati. Ed è quello relativo alla musica dei Tokyo Hotel. Perché tirare fuori quel particolare? A quale scopo?

Si potrebbero fare differenti ipotesi ma a mio parere quell'indizio doveva essere un specifico messaggio che nella logica di un presunto depistaggio o di un reale aiuto alle indagini ed alle ricerche poteva avere valore di conferma agli occhi di chi era rivolto. Penso allora al contenuto del lettore MP3 che nelle motivazioni è descritto come contenente qualche video o canzone, qualche ricerca e una bozza della presentazione per gli studenti tedeschi.

Qualcuno sa quindi qualcosa di più in merito all'effettivo contenuto del lettore MP3? Non è che tra i video o le canzoni ve ne fosse qualcuno/a dei Tokio Hotel? Era Yara una fan di quel gruppo tedesco molto in voga tra i teenagers?

E' solamente una supposizione, ma dovesse essere mai confermata, quegli indizi lasciati da Mia (all'inizio di dicembre 2010) assumerebbero ben altra valenza.

Paolo A ha detto...

Scusate signore e signori di cosa state parlando, l'aplotipo Y è utilizzato con modalità identificative in genetica forense, altroché.

Continuate a fidarvi di quello che vi dicono i vari Capra, Portera, Giardina, Garofano, cioè tutti soggetti che per ogni processo che ha una rilevanza mediatica devono dire la loro con opinioni variabili a seconda delle esigenze, però quello che conta sono i fatti ed è un fatto che la prima ricerca che si fa in genetica forense è la ricerca del cromosoma Y. Vi ricordate Damiano Guerinoni?

Quindi se veramente il genetista, perito del tribunale, ha trovato un cromosoma Y nei reperti sotto le unghie di Chiara Poggi, non si può certo dire che sia l'accusa che la parte civile abbiano fatto un buon lavoro, ma è una cosa talmente chiara che è pleonastico dirlo.

Su Portera mi sono sbagliato, non ricordavo che fosse Capra il consulente dei Poggi, forse ho letto da qualche parte che Portera ha partecipato a qualche programma che trattava delle nuove risultanze genetiche.

PINO ha detto...

TommyS
Ritengo molto più probabile il depistaggio, nelle indicazioni della così denominata Mia.
Non vi sarebbe nulla che indicherebbe carattere di chiaroveggenza. Puoi starne certo.
Per quanto concerne il ciarlatanesimo, esso dilaga ovunque trovi spazio; ed in questo caso, ne aveva a disposizione tanto.

Vanna ha detto...

TommyS, per chiarire.
La critica sulle visioni di qualcuno in quel link ha incuriosito e ha permesso di fare collegamenti alcuni anche supportati dagli articoli dei primi momenti.
Ho fatto una ricerca sui primi momenti e gli investigatori si stavano muovendo, qualcuno del luogo ha riferito, le visionarie furono ascoltate.
Qualcosa da verificare più a fondo venne fuori ma fu presto abbandonato, poi fu ritrovato il corpo.
Non escludo che qualcosa di quei messaggi fosse vero vuoi come visione, vuoi come realtà, vuoi come depistaggio, il leggerli, meditarli, discuterli, cercando significati, è consentito ma che siano completamente spazzatura non ci credo.
Nel complesso, dalle varie riletture fatte negli ultimi giorni, si è spostata l'ottica e dal dna si è andati alla geografia, ai movimenti di alcune persone, si è pertanto preso in esame un insieme di dati dai quali si può capire come la comunità avesse reagito. Lo scambio tra i visionari è interessante, alcuni si sono anche spostati per andare di persona a vedere, quindi c'era un grande interesse e desiderio di collaborare. Poi, dopo quelle date, non so cosa successe, quel sito non è accessibile, almeno per me, sarebbe interessante leggere altro nel periodo successivo che fu un periodo muto e di chiusura pur se le ricerche continuarono.
Ma è facile comprendere la causa della chiusura proprio da come è andata, pertanto il dire che il controllo del furgone del custode e tutto il resto è "fuori riscontro", non hanno "collegamento", quando quella palestra, annessi e connessi, doveva essere rivoltata come un calzino, non lo condivido, l'escludere che non siano coincidenze certi dati ma solo vuota causalità, non lo condivido e non condivido che si debba escludere a priori il parere di qualcuno. In questo modo si riprende il fatto dal dna e si tralascia un mondo sommerso sconosciuto. Ben vengano le visioni se ti fanno leggere il territorio, se ci stanno o meno ognuno valuterà.
Scrivi: "Qualcuno sa quindi qualcosa di più in merito all'effettivo contenuto del lettore MP3? Non è che tra i video o le canzoni ve ne fosse qualcuno/a dei Tokio Hotel? Era Yara una fan di quel gruppo tedesco molto in voga tra i teenagers?E' solamente una supposizione, ma dovesse essere mai confermata, quegli indizi lasciati da Mia (all'inizio di dicembre 2010) assumerebbero ben altra valenza."
Infatti si possono escludere?
Qualcuno potrebbe sapere qualcosa?
E' troppo particolare questo dato non messo lì e basta.
E pure altri lo sono e fanno pensare, non bisogna pensarci? E perché?
Vuoi scommettere che se si va a prendere tutto il sommerso intorno a cert personaggi nominati da Saviano, verrebbe ad essere ugualmente non considerato?
In questo caso tutto è tabù eccetto il dna di SOLO UNO.

Vanna ha detto...

TommyS, ho dimenticato questa tua:
"Ed allora la strana coincidenza di quel luogo indicato da Mia con una precedente residenza di Bossetti e della sua famiglia, non può essere considerato un fatto fortuito senza porsi delle domande."

...che invece dovremmo farcele le domande e tante e qualcuno potrebbe scoprire qualcosa, non dovrebbe essere lasciata questa labile pista.

Biologo ha detto...

Incredibili i danni che possono fare i "sensitivi" con le loro fantasie: a distanza di 6 anni stanno condizionando i nostri discorsi allontanandoci da ragionamenti seri e concreti per discutere di ipotesi senza riscontri.

@TommyS

-scrive: Forse Biologo è al corrente di ulteriori dettagli ed allora gli chiedo gentilmente di fornirceli a supporto delle sua considerazioni.

Non ho informazioni particolari. Il fatto è che se la sensitiva parla di un luogo, ma il corpo viene trovato in un posto diverso, non è che poi si può ipotizzare che poteva aver ragione solo perchè il luogo che aveva proposto non era stato controllato per tempo. Con questa logica poco rigorosa, cioè che il luogo non corrisponde solo perchè il corpo è stato spostato prima dei controlli, qualsiasi sensitivo di cui non si verificano le visioni diventa potenzialmente attendibile. E dico logica poco rigorosa perchè non c'è un solo elemento concreto che collega il corpo al luogo della visione.


-scrive: Ed allora la strana coincidenza di quel luogo indicato da Mia con una precedente residenza di Bossetti e della sua famiglia, non può essere considerato un fatto fortuito senza porsi delle domande.

Invece non è strana, è solo una coincidenza in un paese così piccolo.
I sensitivi avrebbero potuto tirare a caso una delle seguenti strade e si sarebbe potuto dire che la coincidenza non era casuale:

via Carducci -> Si sarebbe vista la coincidenza che la casa dei Bossetti è alla fine di questa strada.
via delle Rose -> Già spiegata.
via dei Gigli -> Che immette sulla strada in cui abitavano i Bossetti.
via dei Giacinti -> Come per via Carducci.
via IV Novembre -> Si sarebbe vista la coincidenza che i Bossetti abitavano in una traversa di questa strada.
via dei Garofani -> Che è la strada che immette in via delle Rose.
via dei Ciclamini -> Si sarebbe detto che non solo è la parallela alla via dove abitavano i Bossetti ma qualcuno avrebbe anche notato una coincidenza nel fatto che c'è un'attività che appartiene a dei "Biasetti", nome che suona un po' come quello del "colpevole".

Già solo in queste 7 strade è probabile che se si va cercare nel tempo qualcuno legato alla vicenda spunta fuori. Per esempio, in fatto di coincidenze, se andate a vedere su un elenco telefonico chi risiede in queste strade spuntano fuori cognomi che pure si prestano a coincidenze: Locatelli (coincidenza con cantiere), Tironi (coincidenza con testimone), Mazzoleni (coincidenza con lavoro di Massimo Bossetti), Arrigoni (coincidenza con parentela MB), Ravasio (coincidenza con amica di Yara e testimone)... E questo solo per tirare un po' di gente a caso dall'elenco del telefono in quelle strade.


-scrive: Non è che tra i video o le canzoni ve ne fosse qualcuno/a dei Tokio Hotel? Era Yara una fan di quel gruppo tedesco molto in voga tra i teenagers?

Appunto, molto in voga tra i teenager.
Se si vuole passare per sensitivi si tira fuori una coincidenza musicale, in fondo quale ragazzina non ascolta musica. Si vanno a vedere quali sono i gruppi musicali preferiti dai teenager, se ne sceglie uno e ci sono buone probabilità di indovinare.

Biologo ha detto...

@Vanna

-scrive: non so chi tu sia, ma mi sembra che tu voglia demolire ogni pista che qui si vuole intraprendere che va oltre l’onnipresente dna, quello incoronato di colpevolezza.

Ma se sono mesi e mesi che commento su questo sito sostenendo il contrario.


-scrive: Biologo, quanta sicumera dimostri nell’escludere e nel dare la colpa a “voci generiche” di furgoni che costituiscono

Le fibre trovate sul corpo sono diventate fibre "di un furgone" solo dopo che si è scoperto che l'indagato circolava con un furgone. Fino a quel momento non c'era alcun collegamento tra la piccola Yara e dei furgoni. Tironi, l'unico che dice di averla vista, aveva parlato di un'auto.

E' solo dopo che è stato creato il collegamento tra le fibre e il furgone di Massimo Bossetti che anche i furgoni di Fikri o del custode si è iniziato a considerarli significativi. Se Massimo Bossetti quella sera fosse stato in auto, saremmo qui a chiederci delle auto di Fikri o del custode invece che dei loro furgoni.


-scrive: Ti sfugge forse che il custode era custode della palestra, aveva tante foto oscene sul suo cellulare

Il che non vuol dire nulla. Anche Massimo Bossetti e la moglie hanno ammesso di guardare materiale "osceno", come fanno milioni di italiani in fondo.


-scrive: conosceva la SB e tutti quelli che lì andavano

Tutti quelli che conoscevano SB e frequentavano il luogo conoscevano appunto SB e gli altri frequentatori. Ad esempio il testimone FF conosceva SB, Yara, forse anche il custode, altre istruttrici sicuramente, altre giovani (perchè lui stesso è un insegnante di scuola), ma questo non fa di lui un possibile colpevole.


-scrive: Sì, le indicazioni sono precise e il corpo non è stato ritrovato lì, ma non esclude ci sia stato e sia stato trasportato successivamente.

Su questa cosa ho già risposto a TommyS.. Con questo modo di ragionare qualsiasi indicazione di un sensitivo diventa attendibile: ogni volta che un sensitivo suggerisce un luogo sbagliato si giustifica l'errore dicendo che il corpo è stato spostato...

Biologo ha detto...

@Dudu'

-scrive: Ma dell'autocarro di Bossetti sono diventate importanti le fibre perchè non hanno trovato tracce organiche o materiale pilifero.

e

-scrive: Che fibre avevano da comparare al 2 dicembre?

Appunto, come scrivo nel commento del 20 dicembre 2016 16:48:00, abbiamo cominciato ad interrogarci sui furgoni solo dopo che è stato individuato Massimo Bossetti che circolava con un furgone, prima di allora la suggestione del signor Fulvio era, appunto, solo una suggestione. Non ha mica detto di aver visto la figlia su un furgone.

Ci si meraviglia che abbia parlato di un "furgone"? Ma in quelle strade cosa può circolare in gran quantità? O un auto o un furgone, di certo non altri mezzi particolari. Quindi se parli di un furgone la probabilità di individuare la tipologia di mezzo di trasporto è del 50%.

Nautilina ha detto...

Premetto che non credo alla chiaroveggenza, ma non ritengo giusto escluderla solo perché non la si è mai sperimentata direttamente e non se ne ha la facoltà.
Ho avuto prova che esiste la telepatia e qualche volta sono anche riuscita ad avere premonizioni di eventi a breve termine. Credo sia capitato a tutti in momenti densi di valore emotivo.
Ma sul caso in questione, la penso come TommyS.

Poco dopo la scomparsa di Yara qualcuno nel web (sensitivo genuino o finto) suggerisce di controllare un punto di Brembate dove sorge la casa in cui i Bossetti hanno vissuto per 35 anni...e nel 2014 arrestano un Bossetti. Caspita!
Sarà vero, come dice Biologo, che in un piccolo centro basta prendere tre strade principali e ci trovi mezzo mondo, ma questa sembra una coincidenza troppo singolare per essere dovuta al caso.
Voglio dire, non riguarda una persona qualunque tra quelle entrate a far parte dell'inchiesta, riguarda proprio il condannato. Che però all'epoca non era nemmeno lontanamente sfiorato dalla notorietà e nessuno lo poteva collegare a Yara.

Comunque non c'è da meravigliarsi: la vicenda è una super collezione di coincidenze, alcune delle quali veramente inquietanti.
Se voi che siete più esperti di me conoscete altri casi simili, ditelo...non so, a me questo sembra fuori dal normale in tutto.


Nautilina ha detto...

Fuori dal normale anche il DNA, tanto per cominciare (o finire).

Anonimo ha detto...

Biologo
Da quanto scrivi, dovremmo avere una seria considerazione solo per le indicazioni scientifiche che, visto dove hanno condotto Bossetti, non darebbero alcuna completa fiducia sulla loro infallibilità, criticata e strafacciata, proprio da te e qualche altro?
Dovremmo mettere da parte la classica ricerca investigativa, che per secoli ha consegnato alla Giustizia ogni specie di delinquente?
La tua posizione pretende una tantum più di quanto le si possa concedere.
Dai a Cesare quel che è suo, e non rifiutare, a priori, episodi ed ipotesi che potrebbero dare qualcosa di positivo, in questo gran marasma di favoleggiamenti che, spesso, vanno oltre i limiti di ogni forma di fantasia.
fr.

Biologo ha detto...

@Nautilina

-scrive: Comunque non c'è da meravigliarsi: la vicenda è una super collezione di coincidenze, alcune delle quali veramente inquietanti.

Appunto. Se proprio le si vuole cercare, ci sono coincidenze ben più impressionanti delle vaghe affermazioni dei sensitivi.

Per esempio, andate a cercare la probabilità (naturalmente bassissima come in qualsiasi altro luogo) di morire per omicidio nella provincia di Bergamo. Cercate l'incidenza dei suicidi nella stessa provincia, e cercate di farvi un'idea, magari anche imprecisa, di quante sono le persone che in quella provincia di 1.100.000 di abitanti hanno Gambirasio come cognome.
Poi calcolate anche solo approssimativamente la probabilità che un omicidio e un suicidio di due Gambirasio possano avvenire ad un giorno di distanza (cioè con 2 giorni possibili su 365)...

Mi riferisco ovviamente a questo caso:

http://www.bergamonews.it/2011/04/13/carabiniere-si-uccise-in-casermasi-indaga-per-istigazione-al-suicidio/144706/

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