lunedì 23 gennaio 2012

Salvatore Parolisi. Il processo nato da "parole opere ed omissioni" degli inquirenti

Articolo di Luca Perrone


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E' probabile che solo durante il dibattimento processuale l'opinione pubblica possa sperare di avere qualche nuova notizia, "seria vera e verificata", sull'omicidio di Melania Rea e su quanto appurato dalle indagini dei Pm. Questo potrebbe avvenire, nel caso di un giudizio abbreviato, anche in tempo reale perché, al contrario di quanto scritto da alcuni giornalisti che ultimamente hanno parlato di udienze a porte chiuse, potrà esserci un processo aperto al pubblico ed ai media se richiesto dal Parolisi, e credo che per ottenere la massima evidenza i suoi legali lo consiglieranno in tal senso. In attesa di queste "prove riscontrabili", che nessuno sa esistere, vorrei concentrarmi sugli atti ufficiali noti, ed in particolare su quanto non inserito in questi dalle procure che si sono alternate nelle indagini. Perché è chiaro che ci sono state omissioni, omissioni che la logica avrebbe voluto non ci fossero, e non si tratta di essere innocentisti o colpevolisti (a prescindere non seguo nessuna di queste correnti), in quanto l'imparzialità deve essere la base da cui partire e da cui poi proseguire verso l'una o l'altra sponda. Chiaramente usando le dovute cautele e sempre con la consapevolezza che si può essere scelta una via sbagliata e nulla vieta, in assenza di pregiudizio, di cambiare opinione ad indagini in corso. Detto questo iniziamo ad osservare le parti mancanti partendo dalle ricerche effettuate nei giorni 18/19/20 aprile, quindi dai cani molecolari.

Del Bloodhound Piergiorgio, e del suo conduttore/istruttore Macciò, si è già in pratica scritto tutto su questo blog, come anche sui pochi altri siti web che hanno trattato la vicenda in modo imparziale. Purtroppo i Pm Aloisi e Rosati, al pari dei loro colleghi ascolani, negli atti depositati hanno omesso totalmente qualsiasi riferimento ai riscontri ottenuti con il medesimo Piergiorgio nella sera del 18 e nella mattina del 19 aprile, seguiti a ruota dai rispettivi Gip che, d'altronde, non potevano giudicare quanto non portato alla loro attenzione. Discorso diverso per il dottor Gargarella, dell'Aquila, che non potendo fare a meno di trattare l'argomento, in quanto direttamente sollecitato dalla Difesa, ha liquidato il tutto con considerazioni gratuite e prive di qualsiasi fondamento tecnico o conoscenza diretta della materia. Inoltre, è notizia recente (da confermare e capire se dalla stampa riportata in modo corretto ed integrale) quella che vuole abbiano sottoposto il cane ad una perizia, a dir poco dubbia nei metodi e nella scientificità, in modo tale da stabilirne l'attendibilità e cercare di screditarne il fiuto. Di certo la Difesa, sia in occasione dell'eventuale rito abbreviato condizionato, sia, in alternativa a questo, nel corso del dibattimento in Corte d'Assise, richiederà una vera e propria perizia con CTU nominato dal Tribunale. 

Ma ad essere onesti c'è da dire che i cani impegnati nelle ricerche di Melania non comprendevano solo Piergiorgio. In zona erano anche quelli della Guardia di Finanza che, non subito ma a distanza di alcuni giorni dal ritrovamento del cadavere, fiutarono tracce della donna lungo la strada che dal Pianoro conduce alla Frazione Colle sino alle vicinanze di un casolare isolato, ispezionato senza trovare indizi utili. In tale zona gli uomini del RIS hanno prelevato campioni di terreno da sottoporre ad analisi, costretti proprio dal fatto che i cani lì si erano concentrati. Anche di questi riscontri non vi è traccia alcuna nelle Ordinanze dei vari Gip. Ma probabilmente i relativi verbali non sono stati neanche allegati alle richieste dei Pm, visto che la difesa non ha potuto in alcun modo parlarne. Avranno chiesto i Pm di analizzare quel terriccio? I verbali ed i riscontri allegati agli atti trasmessi al Giudice De Rensis le includono, o sono state omesse così da cercare di non parlarne a processo? Non è un riscontro da poco in quanto vi è un testimone che afferma di aver visto una donna somigliante a Melania, anche per l'abbigliamento, dirigersi verso la frazione Colle lungo la strada seguita dai cani. Ed inoltre sembra che proprio in frazione Colle, a casa della sua amante, si trovasse Raffaele Paciolla (ritenuto inizialmente un soggetto sospettabile dagli inquirenti) nel momento in cui fu chiamato al telefono dal suo ex amico Parolisi. 

Ma dai testimoni non citati passiamo a quelli di Colle San Marco. Il titolare del chiosco, Alfredo Ranelli, ha affermato che quel pomeriggio al Pianoro vi erano meno persone del solito. Comunque ve ne erano dato che gli inquirenti hanno rintracciato numerosi testi (anche su indicazione dello stesso Ranelli), in maggior parte però presenti dopo le 15.30, ed hanno riportato nelle Ordinanze le testimonianze dei soli che in qualche modo si inserivano negli orari della scomparsa. Logicamente quelle che li aiutavano nella tesi accusatoria, quindi testimonianze tutte a sfavore del caporalmaggiore ed a conferma del fatto ipotizzato che lo stesso non fosse dove aveva dichiarato essere nell'orario cruciale della ricostruzione, quindi né al Pianoro né nella zona altalene. Si è anche detto che il Parolisi abbia mentito nel suo resoconto dei fatti, che non solamente non è stato visto ma neppure ha saputo indicare chi al Pianoro era presente. Questo però non è vero. Lasciando perdere il fatto che chi gioca con una bimba non necessariamente deve guardarsi attorno, anzi, il Parolisi ha dichiarato che al pianoro quel giorno vi erano dei motociclisti, e sappiamo che un gruppo di studenti aveva parcheggiato i propri scooter lungo la staccionata che delimita il prato delle altalene, ed ha affermato di aver visto provenire da via Martiri della Resistenza (la strada imboccata da Melania, per capirci) una coppia di anziani.

Ebbene, la signora Meckel, suocera della Fioretti (presenti entrambe al Pianoro e citate come testimoni dei Pm) afferma che mentre si trovava seduta su una panchina arrivò una coppia di anziani che si accomodò sulla panca accanto alla sua. Dal momento che gli inquirenti sembra abbiano effettivamente rintracciato tutti (ad eccezione delle cinesi che credo non si rivolgeranno mai ai Carabinieri) non sembra strano non vi sia traccia alcuna di tal coppia di anziani che, indipendentemente dal fatto possano o meno aver visto Parolisi e la figlia, confermerebbero le dichiarazioni del caporalmaggiore? Vedremo se negli atti di indagine, ora disponibili (spero integralmente) alla Difesa, la coppia succitata è stata inserita. Ma andiamo oltre e verifichiamo quanto accaduto al momento in cui il Parolisi ha iniziato le ricerche della moglie. Le titolari del bar “Il Cacciatore” hanno messo a verbale, spostando di dieci minuti in avanti quanto detto nelle prime interviste (chissà che anche questo spostamento non sia avvenuto nel tempo ed a causa della nuova ricostruzione che la procura ha fatto per sistemare la deposizione del Ranelli), che Parolisi è entrato nel proprio locale all'incirca alle 15.40, mentre il militare ha affermato di aver realizzato, una volta all'interno e dopo essere andato ad ispezionare i bagni, probabilmente ha guardato l'orologio del bar (in tutti i bar vi è un orologio visibile dal banco), che fossero le 15.30. 

Questi dieci minuti sono molto importanti, sia in chiave accusatoria che difensiva, in quanto gli inquirenti ipotizzano che l'uomo sia arrivato al bar direttamente da Ripe, avendo quindi a propria disposizione dai 70 agli 80 minuti per andare al chiosco delle casermette, uccidere la moglie, cambiarsi, lavarsi, nascondere i panni e l'arma, risalire in auto e scendere a Colle San Marco. E pur con tempi di percorrenza tiratissimi, basandosi sul massimo orario ipotizzato (ed a questo punto non credendo che il Parolisi sia passato con la bimba alle altalene del Pianoro prima di fermarsi al bar, quindi occorre annullare per intero la testimonianza del Ranelli che ha dichiarato di averlo visto), quindi negli 80 minuti, se avesse premeditato il delitto e predisposto ogni dettaglio in precedenza, ci potrebbe anche star dentro, seppur di filo. Ma farlo arrivare al bar alle 15.30, dopo che qualcuno lo ha visto dondolare la figlia sull'altalena, significa togliere più di dieci minuti alla ricostruzione dei Pm, e di conseguenza rendere il tutto molto più complicato e forse impossibile anche per un genio del crimine fortunatissimo (come dichiarato essere il militare dai carabinieri, dai Pm e dai Gip).

Quindi c'è da chiedersi se hanno stabilito quel determinato orario solo sulla base di un vago ricordo di qualche testimone, di una ricostruzione postuma, o se ne siano certi perché hanno controllo il registratore di cassa e chiarito che lo scontrino emesso per il caffè del Parolisi riporta l'orario delle 15.43 (minimo indispensabile visto il tempo perso nell'andare al bagno, bere il caffè e pagarlo). Se questo non lo si fosse fatto tornerebbe in primo piano lo stagista di nome Alex, c'è notizia di un riscontro fatto con i tabulati del suo cellulare, che mentre stava telefonando ha incrociato il Parolisi che usciva dal bar. Ed a quanto s'è detto sarebbe accaduto proprio alle 15.30, quindi dieci minuti prima dell'orario inserito agli atti. Ma anche dalla testimonianza della Sturba e della Sirocchi sembra non confermarsi l'orario voluto dalla procura. Le due ragazze si sono recate allo stesso bar passando davanti al chiosco del Ranelli in un orario antecedente le 15.30, anche se non stabilito con precisione dai Pm (quando vi è il dubbio innocentista nulla si riesce mai a stabilire), ed uscendo hanno incrociato il militare con la figlia, riconosciuti dalla Sirocchi in quanto frequentatrice del condominio in cui la coppia Melania/Salvatore abitava). Avendo le ragazze acquistato un gelato, nuovamente sarebbe bastato un semplice controllo dello scontrino emesso dal registratore di cassa per stabilire un orario certo. 

Ma altri testimoni sono stati lasciati al palo e non considerati. Che dire della persona che ha affermato di aver visto, sulle 15.20, uscire dalla boscaglia e dirigersi lungo la strada provinciale, verso la frazione Colle, una donna molto simile a Melania per corporatura, fisionomia ed abbigliamento? Grazie a questa testimonianza i cani sono stati spostati in quella zona. Eppure del testimone, e di quanto da lui visto, non vi è traccia in nessun atto ed in nessuna ordinanza. Ma abbiamo diverse conferme dell'esistenza di questa persona, non ultima quella di una giornalista di "Chi l'ha Visto?" che in diretta ha detto di averne parlato con i Pm di Ascoli. Ed anche i famosi ciclisti fermatisi al bar sembra non siano mai stati individuati. Loro avrebbero visto, sempre sulla strada provinciale, tre donne camminare trafelate. A quanto si è saputo le prime due sembravano essere impegnate ad inseguire la terza. Considerate le altre omissioni, possiamo essere certi che i ciclisti non siano stati convocati e sentiti dagli inquirenti? Possiamo essere certi non siano stati gli inquirenti a non volerli inserire nelle Ordinanze? Anche qui vedremo se agli atti risulterà qualcosa.

Poi non si può dimenticare l'Ascenzi, amico del Ranelli arrivato al chiosco assieme a lui e rimasto con lo stesso all'incirca sino alle 15.05. Dove è la sua testimonianza? E' certo esista in quanto era da subito uno dei pochissimi nomi a disposizione degli inquirenti. Probabilmente, ipotizzo, l'Ascenzi non ha visto né Melania né Parolisi né la figlia, ma sicuramente ha assistito a tutte le fasi iniziali dell'attività di Ranelli. Quest'ultimo, ridicolizzato da una pressante e continua azione ricostruttiva, ancora oggi ritiene di aver visto Parolisi assieme ad una donna, alta e vestita come Melania, dondolare un bimbo/a alle altalene, ma il quarto grado a cui lo si è sottoposto sembra avergli confuso totalmente le idee, tanto che l'orario proposto dalla procura è ormai creduto reale anche da lui. Ricordiamo che a mente fredda, e cioè la sera del 18 aprile, associava il momento dell'avvistamento ad un orario antecedente le 15.00, con la fase di disposizione dei tavolini al di fuori del chiosco e l'apertura dei bagni pubblici. Ora gli inquirenti e Ranelli, dopo ben cinque audizioni e tre visioni del filmato di videosorveglianza, individuano quel ricordo nel momento in cui alle 15.18 (orari reali del video e non alle 15.23 come affermato in ordinanza a seguito dello spostamento errato in avanti di 5 minuti) porta le sedie al di là della strada per Poli e i suoi amici. 

Ma dagli spezzoni di video andati in onda in TV ed online, sul fianco del chiosco che guarda verso le altalene si vedono altri tavolini e sedie (provate a cliccare sull’immagine e guardate il riquadro in basso a destra). Ci sono poi anche quelli che normalmente vengono disposti sull’area pavimentata sempre sullo stesso lato del chiosco e che si vedono anche nelle interviste di “Chi l’ha visto?”. Non credo che Ranelli lasci abitualmente tali tavolini e sedie fuoi dal chiosco per tutta la notte, soprattutto quelle tra le domeniche ed i lunedì quando apre solamente il pomeriggio, quindi in un qualunque momento dall'apertura dell'esercizio in poi deve averli presi dall'interno e disposti fuori (e come si vede dall’immagine quando Parolisi arriva con Paciolla alle 17.00 circa sono già lì). Tale operazione, unitamente all'apertura dei bagni che a sua volta deve per forza aver fatto il Ranelli, potrebbe averla eseguita, presente l'Acenzi, nel momento in cui (dalle 14.47 alle 14.58 e oltre) si trovava fuori dal medesimo chiosco, come parrebbe logico per il titolare di un esercizio come quello di Ranelli (mentre il portare le sedie al di là della strada sembra più un piacere fatto a degli amici). A questo punto la testimonianza dell'Ascenzi diventerebbe fondamentale perché potrebbe aiutare a dare conferma alle prime dichiarazioni del Ranelli in merito all'avvistamento, dichiarato inizialmente essere avvenuto sulle 14.45/14.50 circa. Ma della presenza di un verbale dell'Ascenzi agli atti non vi è neppure l'ombra. 

Altra cosa importante è di certo lo stato d'animo del Parolisi al momento in cui, dice, ha iniziato le ricerche della moglie al Pianoro. Sappiamo per certo che ne ha compiute dopo essere stato al bar, sappiamo che in quei momenti era assieme alla figlia ed al Barbini Filippo, parente delle titolari del ristorante e conoscente del Ranelli. Sebbene questi non possa testimoniare in merito al fatto che il militare si trovasse alle altalene in precedenza, molto importante sarebbe il sapere da lui quale fosse il suo stato d'animo reale, quali percorsi abbiano effettivamente fatto e cosa abbia chiesto alle persone incontrate. Sicuramente la sua testimonianza esiste e sarebbe interessante leggerla ed accomunarla all'intervista rilasciata dal Ranelli al programma Quarto Grado, intervista in cui ha dichiarato di non aver riscontrato apprensione nel militare la prima volta che si è presentato a lui in auto, assieme alla sola figlia, per chiedere della moglie. E questo è accaduto prima ancora del suo passaggio al Bar Ristorante Il Cacciatore, quindi il Parolisi non può essere arrivato da Ripe ed andato direttamente al bar (come vorrebbero gli inquirenti) in quanto in auto col militare si trovava solo la figlia e non il Barbini. Ed è chiara l'importanza di quei momenti, perché sono quelli in cui, dando credito al racconto di Parolisi, quest’ultimo realizza veramente che della moglie non vi è traccia, e sarebbe quindi molto credibile e significativa una sua progressiva agitazione ed apprensione. 

Lasciamo poi perdere altre situazioni strane capitate in questa indagine. Ad esempio le ritrattazioni sul giorno della gita domenicale al Pianoro, prima posizionata dai Rea e dalla Viviani al tre di aprile poi dagli stessi spostata al dieci. E non mettiamoci neppure nei panni degli inquirenti, a cui tre ritrattazioni in contemporanea avrebbero dovuto far suonare un campanello d'allarme così da farli controllare meglio, tramite perizie sui cellulari e sul video consegnato dal tenente colonnello della caserma Clementi, video in cui si vede il Parolisi spingere la bimba sull'altalena. Restiamo quindi esterni, in attesa del processo e di nuovi eventi sperando che in udienza venga comunque trattato quanto sinora omesso dai magistrati per convenienza ricostruttiva. Speriamo che il giudice non si adagi alla procura, alle, di questa, "parole opere ed omissioni", e che intenda andare fino al nocciolo della questione per chiarire, tramite nuove perizie e quanto di più logico si possa stabilire, se per il marito di Melania Rea, se per il padre di Vittoria Parolisi, in quel primo pomeriggio del 18 aprile vi fosse davvero il modo e la maniera di uccidere sua moglie.




335 commenti:

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Tiziana ha detto...

Ciao Luca P,
articolo egregiamente scritto, hai messo veramente in luce parole, opere ed OMISSIONI della procura.

Tu concludi sperando che il giudice verifichi "se per il padre di Vittoria Parolisi, in quel primo pomeriggio del 18 aprile vi fosse davvero il modo e la maniera di uccidere sua moglie."
Io direi di più, poiché l'accusa è d'aver agito da solo, se vi fossero anche le condizioni affinché il 20/1 abbia potuto operare il vilipendio del cadavere.

LucaP ha detto...

@ Tizian

Grazie per i complimenti che vanno anche all'abile correttore di bozze.

Non so se hai letto l'ultimo mio commento all'articolo precedente. Non mi sembra abbiamo mai visto la dinamica del delitto anche alla luce del probabile (se non certo visto che l'ipotesi è basata su riscontri degli anatomo-patologi) compimento in due fasi ben distinte e separate nel tempo (secondo me dai 10 ai 20 minuti ma mi piacerebbe sentire anche il parere di Annika).

Fosse mai realmente così come ipotizzato, ed è chiaro che dovrà essere dimostrato dai periti, si dovrebbero aggiungere anche quei minuti alla ricostruzione degli inquirenti, rendendo così definitivamente impossibile che sia stato Parolisi.

In parole povere, mentre sinora gli inquirenti hanno ipotizzato ipotizzato che Melania sia stata lasciata in agonia e che Parolisi nel frattempo si sia lavato, cambiato di abiti e scarpe (occultandoli in modo da non essere più ritrovati) e, non dimentichiamoci, abbia cancellato gli SMS dal cellulare, adesso bisognerebbe invece aggiungere quei 10-20 minuti (necessari perché il sangue essiccasse sul volto) e solamente dopo di essi Parolisi avrebbe potuto procedere a lavarsi e cambiarsi. Ed allora non tornerebbe più nulla nel castello accusatorio.

Ciao

Annika ha detto...

Caro LucaP,

innanzi tutto complimenti per l'articolo. Concordo in pieno con Tiziana: quante omissioni hai evidenziato e leggerle tutte insieme fanno davvero impressione! Insomma, sei davvero bravo.

Chiedi un mio parere sul tuo ultimo post dell'alrticolo precedente (23.52), ma vorrei risponderti anche a quello delle 23.17.

Prima di cominciare, sappi che nel mio ramo qualunque affermazione o deduzione va documentata scientificamente, ma spesso va anche ricostruita. Ecco perche' ieri avevo proposto L'ESPERIMENTO; ecco perche' insisto sul test del fegato di manzo; ed ecco perche' il 28/10/2011 alle 8.49 ho postato:

"...esclusa la combinazione polso di gomma alla Elastic Girl e statura da gigante,
perche' la lama del coltello fosse realmente rivolta verso il basso e l'assassino un essere umano, l'unica soluzione "comoda" e' che si tratti di un mancino che ha agito inginocchiato dietro la testa di Melania supina..."

Ricordo bene il pomeriggio prima di postare: nel mio test ho coinvolto sia un mancino che un destrimane, "armati" ognuno di 3 evidenziatori per un totale di 6 colori diversi. La vittima ero io ed entrambi i volontari hanno tentato di "sgozzarmi" in 3 posizioni diverse: supina, inginocchiata e in piedi, per un totale di 6 volte e 6 segni colorati e distinguibili. Al termine dell'esperimento il mio collo ha rivelato la soluzione piu' plausibile ad occhio nudo, confermata anche dagli appunti (presi da un quarto volontario durante lo svolgimento del test) sulle impressioni dei volontari riguardo alla comodita'/facilita' dell'azione e l'eventualita' che la lama potesse incidere la pelle. A questo punto mi sono sostituita ad dei volontari, per avere nuovamente un mancino e un destrimane armati, e il volontario ex-sgozzatore e' diventato la vittima. Abbiamo ripetuto l'esperimento, e il risultato e' rimasto invariato.

Per quanto riguarda i tempi di coagulazione del sangue, presupponendo PT (o INR) nella norma, dipendono da:

1) temperatura esterna
2) profondita' del taglio
3) tipo di vaso sanguineo intaccato (dal capillare all'arteria)

In linea di massima, calcola circa 1 minuto/ 1 minuto e 1/2 max. per una puntura; fino a 10 minuti per una ferita superficiale; oltre 20 minuti per un taglio profondo non trattato.

Insomma Luca, senza sapere di che taglio si trattasse, direi che i tuoi tempi (da 10 a 20 minuti) ci potrebbero stare - ma la carotide era intatta? Sono sicura pero' che ci siano persone che possano fornirti risposte molto piu' esaurienti della mia.

Ciao, Annika

anna ha detto...

bravissimo luca,voglio soffermarmi sull'orario in cui viene visto parolisi davanti al ristorante il cacciatore sono esattamente le 15,30 confermato da tutti ma proprio tutti i testimoni presenti al davanti al bar,quando lui viene visto parcheggiare davanti al ristorante,per spostarsi dalle altalene,bisogna fare un pezzo a piedi del pianoro di san marco, andare alla macchina caricare la bambina ,accendere la macchina,fare la telefonata a melania,per arrivare al ristorante tutte queste manovre comportano circa 10 minuti, sono le stesse identiche manovre che io mio marito eil bambino fascciamo quando ci spostiamo dalle altalene per andare a pranzo a mangiare al ristorante,ritornando a ritroso negli orari,parolisi alle 15,20 non c'è più, o meglio sta camminando per andare alla macchina,quindi l'orario che insistentemente gli inquirenti vogliono che ranelli veda parolisi le 15,23 è sbagliato , non è possibile perchè parolisi si sta già spostando,dal video si vede chiaramente che il ranelli esce la prima volta alle 15,01 dal proprio chiosco ed è quello l'unico momento che può vedere parolisi la bambina alle altalene con una donna,i tempi certi sono questi,perchè poi parolisi non sarà più alle altalene già dalle 15,20, tutti i testimoni venuti dopo non hanno ovviamente visto nulla,

per ritornare al commento di annika,l'ordinanza dice questo:
melania è stata aggrdita alle spalle,il taglio alla gola è da destra verso sinistra,e chi l'ha aggredita è un destrorso.

ora se un destrorso aggredisce la persona da dietro il taglio è da sinistra a destra,è questo uno dei motivi che in vari commenti in altri blog ho ventilato l'ipotesi che ad aggredire melania da dietro fosse un mancino, che lui si fa un taglio da destra a sinistra.

ritornando a ciò che ha scritto luca sui cani,nonostante le coincidenze di persone che vedono melania andare in direzione colle,che è a circa 1 km e qualcosa da san marco, strada ovviamente che si può percorrere tranquilllamente a piedi, coincidono con il cane che ha annusato l'odore di melania, il cane piergiorgio ha annusato l'odore fino al monumento dei caduti, dove si aggancia la cella telefonica di ripe la 451,non voler mettere queste notizie dei cani sulle ordinanze è una cosa a dir poco scandalosa.

LucaP ha detto...

@ Anna

Ranelli resta sicuramente fuori dal chiosco dalle 14:47 alle 14:58 (orari del video, non quelli modificati dai Carabinieri) tornandovi dentro solamente per prendere un secchio.

Sapendo che dalle 14:40 alle 14:47 deve aver compiuto le normali operazioni di apertura degli scuri a ribalta, accensione della macchina del caffè,..., quell'intervallo di tempo durante il quale rimane fuori dovrebbe sempre coincidere con il momento delle operazioni di routine che Ranelli compie ogniqualvolta apre il chiosco.
Tra queste credo vi sia proprio l'apertura dei bagni, il portare fuori dal chiosco una catasta di sedie impilate e disporne alcune nelle immediate vicinanze (ma anche il secchio lascia presupporre che abbia voluto lavare il pavimento esterno come probabilmente fa ogni giorno), e secondo me è proprio in quei momenti in cui vede Parolisi. O perlomeno non possiamo escluderlo a priori.
In questa fase purtroppo noi (ma anche Ranelli) non possiamo avere certezze, ma durante il dibattimento in aula il tema verrà ampiamente trattato con visioni ripetute dei filmati. Ed è qui che diventerà veramente importante la testimonianza di Ascenzi, la quale stranamente sinora è stata totalmente omessa.

Manlio Tummolo ha detto...

Solo una piccola osservazione in aggiunta a questi poco allegri esperimenti: oltre ai destrorsi ed ai mancini, esistono gli ambidestri (vedi Leonardo da Vinci). Ambidestri possono essere sia mancini costretti da piccoli ad usare la destra (come si faceva una volta a scuola), sia destrorsi che, però, per un qualche motivo (es., frattura del braccio destro o della mano destra) si siano abituati ad utilizzare quasi normalmente anche la mano sinistra. Ancora, i pianisti, essendo abituati ad utilizzare la mano sinistra in modo simile alla destra, sono "naturalmente" abituati ad utilizzare anche la mano sinistra, più che altre persone. Non so in percentuale quanti ne esistano, tuttavia non dovrebbero essere rarissimi.

tabula ha detto...

bravissimo Manlio: ottima osservazione

tabula ha detto...

@Luca
un articolo molto interessante, hai fatto un egregio lavoro condensando i punti oscuri più volte dibattuti.
Mi ha molto colpita tutta quella parte relativa alle omissioni su un eventuale spostamento della scena del crimine verso san Giacomo.
In effetti, nè dei testimoni che dichiararono di aver visto una donna somigliante a Melania, nè dei ciclisti, nè di chi raccontò di avere visto due donne seguirne una terza, esiste alcuna traccia.
Parrebbe, da come la poni, che alcuni testimoni siano stati fatti "sparire" non riportandoli enlel varie ordinanze, e precisamente hanno eclissato tutti coloro i quali avrebbero apportato qualche dubbio alla ricostruzione degli inquirenti.
Se un'indagine è tale, TUTTO il materiale del caso deve essere riportato ed annotato con precisione, TUTTI i testimoni vanno citati, e va segnato TUTTO ciò che dicono integralmente senza influenzare o deformare in maniera alcuna la loro deposizione, in special maniera la prima che sia stata rilasciata.
Mi associo alla tua considerazione riguardo alla famosa coppia di anziani avvistata da Parolisi mentre si accingeva a smontare dalle altalene con la bambina, coppia altresì individuata anche da altri tetimoni, ma le cui dichiarazioni sono riportate da nessuna parte.
E questo, come giustamente affermi, riguarda tutti i testimoni che potrebbero creare un dubbio sulla ricostruzione colpevolista della Procura.
Altri che non era più possibile mettere a tacere poichè ormai noti ai media come il Ranelli e perfino Piergiorgio, sono stati dichiarati "inattendibili".
Ebbene, c'è una precisa regia e la sua esistenza è palese.

Non sta certo a noi individuare chi cosa o perchè non esista la volontà di fare reale chiarezza in questo omicidio, nè perchè le testimonianze a favore dell'unico imputato vengano insabbiate sotto gli occhi di tutti.

Però sta a noi pretendere che le carte siano tutte sul tavolo bene in vista, sta a noi pretendere che, se un verdetto di colpevolezza arriverà, non restino zone d'ombra o testimoni tralasciati nè messi a tacere o testimonianze minimizzate, modificate, svilite o distorte, per far tonare i conti.

Anonimo ha detto...

AMICI, io sono, per esempio un ambidestro, ed è facile trovatne altri.
P.

LucaP ha detto...

@ Tabula

In questo caso giudiziario la presunzione di colpevolezza dell'unico indagato, come ben sappiamo, non si basa assolutamente sulle prove ed indizi raccolti sulla scena del delitto, tantomeno su precise testimonianze o evidenze scientifiche che collochino Parolisi sulla medesima scena. Bensì unicamente sulla base della relazione medico legale, che presenta numerose lacune e dove vi sono assunti assolutamente non provati, e sul fatto che si affermi che Parolisi abbia mentito sulla sua presenza a CSM nella volontà di crearsi un alibi. Ma è soprattutto questa presunta menzogna l'indizio ritenuto più grave. Lo si è visto chiaramente da come la Cassazione ha motivato la propria sentenza.

Ma se per dimostrare che Parolisi ha mentito si sono omesse o screditate tutte le testimonianze a favore dell'imputato, allora vuol dire che è avvenuta una palese violazione dei diritti dell'imputato medesimo. Perché se non si fossero messe in dubbio la testimonianza di Ranelli ed il riscontro avuto con Piergiorgio, rintracciando anche i testimoni a conferma del racconto di Parolisi, a questo punto lo stesso si troverebbe in libertà e senza capi di imputazione. Ed allora le Procure non avrebbero potuto permettersi di non indagare veramente a 360° richiedendo anche tutte quelle analisi sui reperti raccolti dai RIS che sorprendentemente per i più non sono state richieste e fatte.

Vorrei ricordare che anche in questo caso giuridico (come prassi e consuetudine purtroppo) sono stati disattesi i disposti dei seguenti articoli del C.P.P.

Art.292 Ordinanza del giudice (nda il GIP per la richiesta di misure cautelari)
.....
2-ter L'ordinanza è nulla se non contiene la valutazione degli elementi a carico e a favore dell'imputato, di cui all'art.358, nonché all'art.327-bis (nda Attività investigativa del difensore)
......

Art.358 Attività di indagine del pubblico ministero
1. Il pubblico ministero compie ogni attività necessaria ai fini indicati nell'art.326 e svolge altresì accertamenti su fatti e circostanze a favore della persona sottoposta ad indagini

Mimosa ha detto...

A tutti gli ambidestri (tra cui pure io, ma solo quando mi serve):

sapete che comunque c'è una mano prevalente, che ha maggiore destrezza dell'altra, pochi sono parimenti ambi-destri.
Il fatto è che per sgozzare una persona l'ambidestro userà la sua mano più forte.
Vero o no?

Anonimo ha detto...

MIMOSA, è vero!
P

Anonimo ha detto...

TABULA

"..perchè le testimonianze a favore dell'unico imputato vengono insabbiate sotto gli occhi di tutti..?"

Perchè "vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuol, e...più non dimandar".
P

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Mimosa, può dipendere da vari fattori: se un ambidestro ha la mano più forte impegnata o trattenuta da qualcosa, potrebbe utilizzare l'altra. La questione nuda e cruda è che in realtà nulla sappiamo, ma insisto sul fatto che l'assassino, prima di farla morire, voleva torturare la donna, perché altrimenti uno o al massimo due colpi inferti con forza e a tradimento sarebbero stati decisivi. L'arma stessa potrebbe essere occasionale, ma anche intenzionalmente usata al posto di una più grossa proprio per non ledere organi vitali immediatamente, ma far soffrire la persona. Certo, si tratterebbe di un sadico vero e proprio, ma non credo che il tipo di ferite inferte dipenda da una debolezza fisica, bensì da un'intenzione ben determinata.

Mimosa ha detto...

Caro Manlio
questa nuova immagine di Melania torturata a morte mi sconvolge. Anche se in qualche momento mi era già passata per la mente, l'avevo cancellata subito per non soffrire di più di quanto stavo soffrendo per la sua tragica fine.

Ma allora le incisioni sul corpo (post mortem, scrive il medico legale) a che pro?

Povera figliola!!!

Mimosa

tabula ha detto...

@Mimosa
le incisioni post mortem, nell'ottica di volontà di cagionar sofferenza ipotizzata da Manlio, io le vedo come un gesto di appropriazione simbolica della donna.
Io ti prendo, ti faccio soffrire, tu sei mia, io ti tagliuzzo.

Comunque sia quel Luca Michelucci aveva un simile intento quando venne catturato: botta in testa, coltello inadatto allo scopo, numero di coltellate notevole, e.. nel bagagliaio una sega, magari col taglierino non si era divertito abbastanza l'ultima volta.
Del resto Michelucci era un falegname, niente di strano che fosse pratico di incisioni: mano ferma, e la sufficiente perizia.

Guarda un pò anche il cadavere della Goffo aveva qualche arto amputato, anzi, tagliato via.
Nemmeno si sa se siano stati condotti gli esami sui dna maschili per verificare SE corrispondano al dna di Michelucci, che vergogna.

In un posto così piccolo, ipotizzare che possa esserci più di un omicida che adotti identiche modalità, è davvero preoccupante.

Mimosa ha detto...

Tabula
ma ti sembra che tutto questa ci poteva stare nella testa di un ex alpino, caporalmaggiore scelto, addestratore di reclute, ambizioso della sua divisa e del suo ruolo nell'esercito, che per di più forse non aveva neanche terminato gli studi scolastici conseguendo un diploma, conscio di esercitare un certo fascino e incline ai "favori" di belle ragazze?

Mimosa

Mimosa ha detto...

Comunque sono i DATI DI FATTO che parlano: mancano i tempiiii...
Parolisi non è un superman e nemmeno la sua auto è adattata alla macchina del tempo!
O i magistrati credono alla fantascienza?

Mimosa

Manlio Tummolo ha detto...

Infierire su un corpo, anche se morto, è tipico dei sadici. Soprattutto poi se la persona aveva fatto una qualche resistenza. Cara Mimosa, pensa ad Achille, dopo che ha ucciso Ettore, ne trascina il corpo a terra dopo averlo legato al cocchio, e questo asseritamente per vendicare la morte di Patroclo. Pensa alle persone che hanno infierito sui corpi di Mussolini, della Petacci e di altri gerarchi. L'odio umano si scatena anche contro corpi inerti: anche quello è sadismo, sebbene il morto non possa più sentire alcunché. Non so se ricordi, nei primi anni '90 c'era stato l'episodio di alcuni mafiosi che giocavano a palla con la testa della persona che avevano ucciso, non so poi se li abbiano catturati o siano rimasti in giro. Anche l'ipotesi di Tabula è possibilissima, una specie di segno di possesso di quel corpo ormai incapace di ogni reazione.

Antonello ha detto...

E' tutta la ricostruzione accusatoria troppo irrigidita sui momenti cruciali, sembra fatta apposta per essere smontata, con il massimo rispetto potrebbe essere pure stato S. ma si dovrebbe "almeno spiegare verosimilmente un po' di cosette:
1) I tempi non stanno in una logica umana.
2) Chi e perche' spinge o vuole continuare nonostante l'illogicita' ad accusare esclusivamente il caporale.
3) Come avrebbe fatto fuori dai tempi logici a non essere visto da nessuna delle sentinelle avviarsi al chiosco.
4) Perche' ha scelto quel luogo e quelle modalita'.
5) Chi ha stagiato e quando.
6) Perche' il responsabile ipotetico di un omicidio della moglie ha fatto di tutto per finire in galera e perche' vi e' stato incarcerato.
7) Perche' tutti i particolari ed i testimoni a suo favore sono stati disconosciuti e delegittimati.

Non mi sembrano cosette trascurabili, il tutto insomma diventa preoccupante nell'ottica di una giustizia che in primis dovrebbe ricercare una propria e comune credibilita'.
Inoltre continuo a rileggermi la parte finale della pag. 111 dell'Ordinanza di Teramo relativa all'intercettazione fiume e trovo che puo' contenere rivelazioni interessanti.

LucaP ha detto...

Siamo arrivati veramente al ridicolo:

http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2012/01/25/news/il-perito-spostato-il-telefono-di-melania-5568339

Primo: se il cellulare è caduto "dietro al casotto di legno" vuol dire che è caduto a Nord dello stesso. Dato che gli impianti TIM interessati si trovano proprio a Nord del chiosco è impossibile che lo stesso abbia attutito "il passaggio delle onde elettromagnetiche" in quanto non si sarebbe trovato di mezzo.

Secondo: le chiamate in entrata giungono effettivamente a destinazione senza apparenti problemi. Il fatto è che chi aveva in possesso tale cellulare non ha risposto, al massimo ci può essere qualche dubbio in merito agli SMS di Sonia in quanto in Ordinanza non viene indicata la cella agganciata e quindi potrebbe significare che sono effettivamente partiti dal cellulare di Sonia ma magari consegnati da TIM solamente in un secondo tempo.

Terzo: per quanto ancora Diana Pompetti (al pari di tanti altri suoi colleghi che tutti conoscono) continuerà a ripetere che esiste una "cella di Ripe" quando sappiamo oramai benissimo che non esiste un impianto TIM/Telecom a Ripe di Civitella, ma gli unici impianti che danno copertura all'area sono quelli di Spinetoli, Castel di Lama e Ripatransone (guardate sulla cartina riportata nella memoria difensiva). Questa è davvero mala fede e colpevole distorsione dei fatti a vantaggio esclusivo della Procura e di non si sa bene chi altro

Quarto: il cadavere di Melania, come abbiamo oramai visto bene, si trovava in bella vista e visibile da qualsiasi lato si giungesse al chiosco (ad eccezione da Ovest ma non viene detto che il cellulare si trovasse lì). E' assolutamente non credibile che sia stato raccolto da qualcuno che per caso fosse giunto lì per una passeggiata (alle 07:20 del mattino? ed ad Aprile?), acceso e gettato a terra al momento in cui lo stesso si è accorto del cadavere. Se fosse stato ancora buio tanto da non vederlo, sarebbe stato impossibile anche scorgere il cellulare.

Quinto: sul cellulare non sembra vi siano impronte digitali di nessuno (e neanche di Melania, cosa impossibile per uno smartphone). Il "cercatore" aveva allora i guanti?

Sesto: non vi è scritto da nessuna parte che nei dintorni del chiosco vi siano zone dove non ci sia copertura di segnale e quindi non è ipotizzabile che il cellulare sia finito fuori copertura e sia rimasto tale per 36 ore

Settimo: non oso credere che due stimati professori universitari abbiano scritto una tale mole di castronerie che li avrebbero sputtanati in tutto il mondo accademico

Adesso sono veramente inc..ato perché non è possibile che nessuno intervenga a criticare e biasimare pubblicamente una simile spregevole campagna di disinformazione.

Se mai Diana Pompetti, Natalia Encolpio, Roberta Calò e tutti gli altri che si nascondono dietro l'anonimato delle redazioni di tutti questi mezzi di informazione per perseguire non si sa quali scopi (per essere magnanimo posso ipotizzare la mancanza di scrupolo nel verificare quanto viene loro "soffiato"), leggendo questo blog
volessero replicare pubblicamente (od anche privatamente chiedendo il mio indirizzo di email a Massimo), sarei ben lieto di sentire le loro opinioni.

tabula ha detto...

Bravo Luca.
E' ora di scrivere nome e cognome di chi diffonde malainformazione.

Annika ha detto...

Ci voleva Luca!

Vediamo CHI ti risponde, e soprattutto COSA...

Ciao.

LucaP ha detto...

C'è forse solamente un altro caso nella storia recente dove le dinamiche di un delitto vengono ricostruite in modo così fantasioso.

Si tratta della famosa, unica, "pallottola magica" sparata dal fucile di Lee Harvey Oswald che causò sette ferite complessive a Kennedy e Connally, rimanendo sostanzialmente integra (trovata sulla barella a lato di Kennedy).

Quante persone ad oggi credono ancora che l'assassino di Kennedy (unico come Parolisi nel nostro caso) sia proprio Lee Harvey Oswald?

Purtroppo il mio paragone fa presagire poco di buono vista la fine fatta da Oswald e spero proprio che Parolisi sia sufficientemente protetto sia dentro sia fuori del carcere.

ENRICO ha detto...

ANNIKA e LucaP

Ditemi pessimista ma prevedo che non ci sarà risposta

Esistono “fatti” per i quali viene stabilita una “Versione Ufficiale” blindata e impermeabile da non permettere di ottenere risposte “alternative”( e spesso logiche) ai numerosi dubbi e DOMANDE che suscitano ( o hanno suscitato – fatte le debite proporzioni - sia in un passato remoto che in quello recente) perché nascondono tante, grandi o piccole, “verità”scomode alle quali l’opinione pubblica NON DEVE avere accesso.

Ho l’ impressione che l’ “caso Rea”-seppur apparentemente circoscritto in una dimensione domestica e limitata, sia da ascrivere a questa categoria, pertanto, io personalmente, DUBITO della validità dei risultati delle perizie.

Sono ben consapevole di attirarmi, con questa affermazione, gli strali di molti lettori silenziosi che accedono a questo blog con spirito “divertito”, ma tant’è....

tabula ha detto...

@Luca
con tutto il rispetto per Melania Rea, perdonami, ma Kennedy era un personaggio di tutt'altro spessore.
Nemmeno vorrei sminuire le "importanti conoscenze di famiglia" che potrebbero prima avere causato e poi coperto i motivi della morte della Rea, però anche su questo, è probabile che Kennedy avesse dei nemici un tantino più potenti.
Comunque sia, la stampa in questo caso di omicidio non ha avuto scrupoli nel riportare notizie fasulle o comunque presentate in modo da creare un pregiudizio verso l'indagato, e ciò fa sospettare esista una regia ed una precisa volontà di influenzare pesantemente ed unidirezionalmente l'opinione pubblica.
Su questo hai perfettamente ragione.

LucaP ha detto...

@ Tabula

Il paragone con JFK era sicuramente forzato ma doveva anche essere scalato alla realtà locale di provincia del caso Melania Rea.

Volevo solamente evidenziare come anche in quel caso che commosse popolazioni intere, si individuò da subito l'assassino e tutti furono d'accordo a ritenerlo l'unico responsabile del delitto anche a costo di apparire non credibili con le loro ricostruzioni fantasiose. Solamente a distanza di decenni si è ammesso in via ufficiale che nella vicenda vi era il coinvolgimento di altri poteri che tuttavia, dato il tempo trascorso, non si era più in grado di individuare e perseguire.

Sarà questa la fine del caso Rea, al di là del fatto che spero vivamente Parolisi non venga messo a tacere in modo così drammatico come fatto con Oswald?

Antonello ha detto...

Vediamo se intanto riusciamo a comprendere un po' di piu' di questo modello di cellulare: il Samsung F480.
Su alcune recensioni di utenti e forum sono presenti molte informazioni, intanto questo e' il link della procedura di aggiornamento, brandizzazione e debrandizzazione nonche' resettaggio del modello in questione:
http://www.cellularmagazine.it/blog/2314/come-aggiornare-un-samsung-f480/
Come si puo' notare non e' un'operazione semplice come per altri modelli e similmente al ripristino di un apple si deve procedere alla pressione simultanea di diversi tasti prima di effettuare od iniziare ripristini o collegamenti.
E' un modello, a prima vista, creato per durare sul mercato e nonostante immesso in commercio nel 2008 regge notevolmente il confronto con smartphone attuali sopratutto nella parte multimediale, riproduce Mp3- Mp4-AAC ed i formati video GPP propri dei cellulari, la risoluzione e' ottima e supera i 2500 x? , e' munito di flash notturno e di doppia telecamera, una esterna per riprese ed una interna per videochiamate, e' dotato di smileshot, riconosce cioe' il viso e scatta la foto automaticamente se riconosce un sorriso.
Dispone di una capacita' mnemonica interna di 240 Mb estendibile, tramite microsd, sino ad 8 Gb, sfrutta tecnologia gprs-umts ed hdspa, non utilizza dispositivi wifi ma ha il bluetooth, quando usci' venne soprannominato "il tocco" o Touch perche' quasi completamente sprovvisto di tasti se escludiamo i noti Accensione-Volume-Fotocamera, e' praticamente un display portatile da 2,8, puo' memorizzare non piu' di 500 sms ma e' abilitato anche alla ricezione di email ed mms con allegati di office o con foto.
Sfrutta un Java2 ed il sistema risulta di proprieta' della Samsung, presumo non possa essere android in quanto all'epoca, che io sappia, Android ancora doveva uscire sul mercato.
Particolare interessante, la fotocamera esterna dovrebbe avere una finestrella di chiusura ed apertura a difesa dell'ottica, e' perfettamente integrato con la rete anche tramite software di sincronizzazione, puo' essere acceso ed utilizzato anche in modalita' offline, cioe' senza la scheda inserita.
Puo' essere collegato ad un pc tramite USB e software della casa ma e' riconosciuto come unita disco anche solo tramite i driver specifici che, pero', riconoscono solo (sembra) le versioni xp, vista e 200 della Microsoft, per capirci non il seven.

Tiziana ha detto...

Bravo LucaP
ho apprezzato il tuo modo diretto di dire le cose!
Ciao, Tiziana

Antonello ha detto...

Secondo me c'e' ancora qualcosa che ci puo' dire quel cellulare, chiaramente mi rivolgo a LucaP.
Intanto posto il link dell'esatta procedura di aggiornamento, brandizzazione, debrandizzazione nonche' resettaggio dello specifico modello F480.
http://www.cellularmagazine.it/blog/2314/come-aggiornare-un-samsung-f480/
E' un modello molto particolare, molto curato ed al top per quanto riguarda il multimediale, basti pensare che seppur uscito nel 2008 ha tuttora delle peculiarita', intanto ha un servizio Mobile Tracker che si attiva all'inserimento di una scheda sconosciuta o diversa, dispone di flash notturno ed ha un alta risoluzione d'immagine sul parametro singolo di 2500, quindi perfettamente particolareggiato su un display pc, dispone di videochiamata e di impostazione messaggio d'emergenza preconfigurato su altro numero.

Antonello ha detto...

Ha una porzione mnemonica di 240 Mb estensibile sino ad 8 Gb, e' collegabile ad un pc tramite Pc Studio, un software della Samsung, ma basta copiare i driver specifici e senza software si visualizza pacificamente come unita' disco rimovibile sul desktop.
Vi sono nel mercato free dei software utili alla bisogna con cui si puo', ma non ne sono sicuro, ripristinare il cellulare a date anteriori e comunque recuperare dati cancellati.
Non ha il Wireless ma dispone di bluetooth benche' nelle istruzioni disponibili in rete il Bluetooth sia identificato con Wireless Device o Services.
Lavora in triband ma dispone di accesso a tecnologie di tutto il mondo, la casa ne sconsiglia l'accensione oltreche' negli aerei e vicino a distributori anche all'interno di ospedali.

Antonello ha detto...

Dispone di un ampio spettro di applicazioni di base che vanno dall'agenda ad un registratore memo o di eventi, puo' fare chiamate in meeting e dispone di una possibilita' strana, puo' attivare infatti il registratore durante una chiamata e simulare una chiamata in arrivo per poter quindi avere la scusa di interrompere chiamate indesiderate.
Ha piena integrabilita' con la rete tramite apposito browers, utilizza tecnologia gprs, umts, edge ed hdspa, compatibile con sms, mms e ricezione di email, sfrutta una Java2 con sistema operativo della casa ed ha un servizio applicativo di sincronizzazione con la rete presumo anche di dati.
Da tutto cio' che emerge a me due o tre interrogativi sorgono spontanei.

Antonello ha detto...

C'e' anche un altro particolare che si puo' intuire dalla foto della scheda tecnica presente su iltelefonino.it e su samsungitalia, e cioe' il flash sembra munito di copriottica meccanica, uno sportellino in sostanza che copre la telecamera ed il flash quando inutilizzati, non sono sicuro al 100% ma sembra cosi' dalla foto, un altro interrogativo che si puo' quindi dedurre insieme ad altri immaginabili con un minimo di fantasia.
Intanto se erano attivi i servizi di Mobile Tracker in serie al cellulare nessuno lo ha mai spiegato, come anche se era stato attivata la sincronizzazione dati con la rete, ma io sarei anche curioso di sapere se lo sportellino copriottica era aperto o chiuso al momento del rinvenimento.

LucaP ha detto...

@ Antonello

Sul servizio Mobile Tracker avevo già cercato di capirci qualcosa di più. Tuttavia, a quanto mi mi risulta, quella è un'opzione che deve essere attivata con una procedura non semplice. Nulla sappiamo in merito al fatto che Melania l'avesse fatto e quindi sarebbe azzardato fare ipotesi.

Quello che comunque è indubbio è che si tratta di uno Smartphone di recente generazione (contrariamente a quanto scritto a suo tempo sui soliti giornali che si trattava di un modello antiquato per giustificare il fatto che poteva solamente agganciare la mitica Cella di Ripe). E su uno Smartphone è impossibile non lasciare impronte. Come mai allora sembra non ne siano state trovate?

Ma soprattutto sarebbe importante sapere cosa hanno scritto in perizia i RIS sulla presunta "ripulitura" ovvero se sia stata fatta in modo "artigianale" (e quindi avrebbero dovuto recuperare qualcosa) od in modo "professionale" (ed allora è proprio vero che non hanno recuperato nulla ed il cellulare risultava "nuovo di pacca" con due strani vecchi SMS forse scelti apposta). Ma Parolisi come potrebbe avere a che fare con questo?

LucaP ha detto...

@ Antonello

Quella della possibilità di registrare le telefonate mi era davvero sfuggita.

L'ho già affermato precedentemente e lo ripeto adesso. Non credo siano stati cancellati solamente gli SMS. Forse vi erano in memoria anche altre cose importanti come la rubrica telefonica, il registro chiamate, i video e gli audio. Di questi elementi multimediali e non cosa è mai stato ritrovato? Perlomeno uno avrebbe dovuto aspettarsi uno o due video di Vittoria. C'erano in memoria al momento del ritrovamento?
E siamo poi così sicuri che la suoneria Waka-Waka al massimo volume abbinata alla vibrazione fosse la configurazione effettiva del cellulare perlomeno al momento in cui Melania è uscita di casa?

anna ha detto...

lo sportellino era aperto al momento del rinvenimento puoi vedere su scena del crimime a chi l'ha visto

Antonello ha detto...

@Anna
Puo' non voler dir nulla ma e' un particolare compatibile con una ipotesi parallela, M. poteva tenerlo aperto come consuetudine od esserselo dimenticato aperto dall'ultima volta che aveva utilizzato la fotocamera, vista la particolare sottilita' inoltre del cellulare e' possibile sia stato portato semplicemente in tasca dove, nei movimenti quotidiani, tale sportello si apriva nello sfregamento.
E' possibile tutto ed il contrario di tutto ma lo sportello aperto potrebbe essere anche compatibile con ore notturne di utilizzo, non che voglia raggiungere certezze nell'era della "compatibilita'" ma senza ipotesi non credo se ne esca.
Quindi la lancio, e se fosse proprio il cellulare di M. quello da cui S. avrebbe visto le famose fotografie del luogo???

Antonello ha detto...

@LucaP
Il Mobile Tracker lancia sino a due sms in caso di sostituzione della scheda con impresse le coordinate del luogo ove si trova il cellulare, serve in caso di furto e condivido, e' una procedura abbastanza complessa anche se verificherei, come complessa ma anche involontaria e' la procedura di sincronizzazione dei dati dal cellulare alla rete, questa e' invece una procedura che le case prediligono quanto piu' automatica possibile per ragioni di marketing.
Ma credo invece fosse abbastanza semplice invece la procedura di semplice emergenza che il telefono detiene, in pratica si compone un messaggio di S.O.S. standard e di richiesta aiuto, successivamente si imposta solo il numero a cui lo si vuole inviare in caso di necessita', si salva il tutto ed il gioco e' fatto, non so se M. lo utilizzasse, sta di fatto che ne aveva l'opportunita'.
Non solo, ma un cellulare del genere prevede la registrazione a qualche sito, un indirizzo email insomma, indirizzo di cui nessuno ha mai parlato, eppure sarebbe interessante capire se aveva corrispondenza e con chi, e' impossibile insomma che avesse solo rapporti epistolari tramite fax.
Eppure non e' stato, agli atti, mai cennata una verifica del genere nonostante sappiamo che ambedue i coniugi avessero dimestichezza sufficiente con l'argomento.

Antonello ha detto...

@LucaP
Riguardo solo al cellulare ed all'assenza di impronte, tranne quelle di V. ci potrebbero essere due spiegazioni, una un po' piu' semplice in cui potrebbe essere stato utilizzato qualche indumento sottile della figlia od una, un po' piu' da professionisti, in cui potrebbe essere stata utilizzata la connessione bluetooth ove con una semplice tastiera compatibile la si fosse messa in rete associando i dispositivi e dissociandoli una volta terminata l'operazione di "ripulitura".

Antonello ha detto...

@LucaP
C'e' un altra possibilita' da sofisti del genere, cioe' che con semplici e pochi tocchi camuffati non sia stato disponibile in remoto il cellulare potendo a quel punto interagire a distanza senza rischiare e senza materialmente toccare il cellulare.
Ma qui siamo a Odissea 2000 nello spazio anche se non bisogna lasciare nulla all'inesplorato.

Anonimo ha detto...

La gente si stà chiedendo come mai melania avesse fatto stirare biancheria intima dalla vicina di casa e se solo biancheria intima avesse fatto stirare, è proprio pazzesco che melania avesse fatto stirare le sue mutandine dalla vicina di casa, ripiegate, poi, dal figlio che credo sia un bambino, pazzesco.

Claudia

LucaP ha detto...

@ Antonelle

Lo sportellino, che nelle fotografie della scena del delitto si vede aperto, è poco più di una semplice cover di protezione acquistabile separatamente come optional. Il modello normalmente in vendita non lo prevedeva. Quello che mi ha sempre insospettito è la modalità appunto con la quale è stato fatto trovare quasi come se fosse caduto accidentalmente durante una conversazione (in altro caso lo sportellino, che è a ribalta e non a scorrimento, avrebbe dovuto essere chiuso a protezione dello schermo).

Ottima la tua idea sul possibile utilizzo dello stesso per l'invio di email, a me non era venuta in mente. Questo, cioè il fatto che vi potesse essere una configurazione per la connessione ad un mail server con associata un indirizzo email probabilmente utilizzato solamente sul cellulare e non anche sul PC di casa, potrebbe essere proprio uno di quegli elementi oggetto e motivo della ripulitura. Nelle condizioni attuali nessuno potrebbe risalire ad un'eventuale indirizzo email tenuto segreto da Melania ed alla eventuale corrispondenza inviata e ricevuta.
Per quanto riguarda invece la sincronizzazione del cellulare, il Mobile Tracker ed il controllo remoto bluetooth la trovo troppo roba da smanettoni che secondo me poco si associa con Melania.
Quel cellulare è stato chiaramente preso da qualcuno, spento, ripulito sia fisicamente sia informaticamente e successivamente riacceso sulla scena del crimine per cancellare qualcosa di importante che è alla base del delitto e che non riusciremo a sapere mai più. A meno che serie indagini di tipo tradizionale non portino ad individuare i colpevoli ed alla loro confessione. Ma io oramai ho 48 anni ed a Babbo Natale non credo da oramai da troppo tempo.

LucaP ha detto...

@ Anna

Ci sta anche che Melania abbia chiesto a Sonia di aiutarla a stirare la sera del 17 aprile e che il bambino abbia preso in mano la biancheria (e magari starnutendo abbia trasferito il proprio DNA sullo stesso). Molte donne non amano stirare e ricorrono a collaboratrici domestiche per tale attività lunga e noiosa. E' anche probabile che Melania abbia chiesto questo favore in quanto poteva essere particolarmente preoccupata sia per le visite del giorno dopo sia eventualmente per quel qualcosa che poi il giorno dopo ha portato alla sua morte. Poteva anche essere intenta in telefonate che non voleva il marito sentisse e quindi ha approfittato dell'aiuto di Sonia. Potrebbe al limite anche essere uscita di casa di nascosto e l'amica averla coperta svolgendo quelle attività che avrebbero dovuto essere svolte da Melania. Questo potrà dircelo solamente Sonia durante la sua testimonianza in aula e spetterà alla Corte d'Assise crederle o meno in quanto sappiamo che proprio Sonia, chiaccherona e finta sempliciotta, è riuscita sinora ad attirare i sospetti di tutti nelle poche ma significative apparizioni TV.

Quello che però mi sembra importante appurare è se sia stata Sonia ad offrirsi volontaria per il test del DNA (da qui i RIS, e non Tagliabracci, avrebbero trovato un DNA compatibile ma con il cromosoma Y richiedendo quindi anche il campione del figlio) o se l'abbiano richiesto gli inquirenti.

Perché il primo caso a me farebbe ulteriormente aumentare i sospetti sulla donna mentre il secondo sarebbe significativo di una serietà e scrupolo nelle indagini che sinora non sarebbe emerso.

Anonimo ha detto...

Buonasera a tutti. E' sempre un vero piacere leggere questo blog, perchè a differenza di molti programmi-spazzatura qui le varie tesi, informazioni vengono spiegate. oggi mi è toccato sentire che il Parolisi sarebbe colpevole perchè il suo DNA è stato trovato in bocca alla moglie... ma và, e come mai? mi sono chiesto, sarà stato un bacio??? Invece gli altri indizi, i vari dna, le perline i capelli estranei tutto normale??? Alla faccia di chi dice di fare con questi programmi servizio pubblico.
Ringrazio massimo, lucap, manlio, tiziana, mimosa, e gli altri perchè leggendo i vostri vari post si riesce veramente a farsi un'idea su questo e altri casi da voi trattati. Grazie ancora
Luca1

Tiziana ha detto...

Buonasera Luca1,
grazie a te per leggerci.
Ciao, Tiziana

Anonimo ha detto...

LucaP io sapevo che sonia viviani di sua iniziativa aveva dato il suo dna.

Claudia

Anonimo ha detto...

Sonia Viviani credo che sappia qualcosa in più di quello che ha detto finora, di questo ne sono convinta! In una sua intervista a quarto grado sonia viviani invitò salvatore parolisi a tutelarsi, tutelarsi da cosa? Inoltre, la sera prima di quel famoso 18 aprile i coniugi parolisi sono a cena a casa di viviani, è successo qualcosa? Perchè la soldatessa ludovica promette a parolisi di non dire a nessuno cosa fosse successo il 17 a sera? E' stato mai saputo a cosa si riferisse la soldatessa?

Claudia

anna ha detto...

la sera del 17 sono stati i coniugi parolisi ad andare da sonia scusate ma stento a credere che melania si sia portata i suoi panni a stirare a casa di sonia,però c'è sempre da verificare che cosa è successo quella sera a casa di sonia?comunque posso dirvi che già a giugno si sapeva che il dna nelle mutande di melania era di sonia,andate nei vari blog dove ne parlo,ma dove giornalisti e inquirenti tacciono,gli inquirenti l'hanno taciuto e si bevono pure le giustificazioni più assurde, voglio ricordare che la sera a casa di sonia c'era anche parolisi sarebbe interessante sapere che cosa dice al riguardo.

la cosa che mi lascia più sconcertata di sonia è quando nell'intervista a chi l'ha visto racconta nei minimi particolari ciò che ha fatto melania quella mattina come fa a saperlo se non l'ha vista?l'unico modo è che sia stata melania a raccontarlo perchè aveva appuntamento a san marco proprio con sonia, di qui il fatto che quando sonia chiama melania il telefono non aggancia la cella telefonica di folignano,bensi la cella 451 che si aggancia al monumento dei caduti, sonia stava aspettando melania in quel punto?

ma il fatto più grave è che non vedendo arrivare melania alle 16 sonia non la chiama mai al telefono perchè?quando un ospite non arriva si chiama.
l'invadenza di sonia alla tv raccontando la vita coniugale serena e felice di melania è un vero e proprio depistaggio.

avete visto prima di quell'intervista,c'è un altra intervista che lei ha fatto dove non è si è voluta far riprendere in volto dove parla del fatto del marito alfredo che avrebbe importunato melania e si mostra dispiaciuta che parolisi abbia raccontato di questo episodio agli inquirenti, in realtà parolisi ha raccontato l'episodio ma non ha mai detto chi era, chi ha fatto il nome del marito di sonia indovinate chiè? stefania la moglie di paciolla,moglie che è venuta a conoscenza del tradimento del marito che era a colle quando è stato interrogato dagli inquirenti.
si è indagato poco su ciò che faceva melania quando il marito lavorava ,si è indagato poco sugli amici di folignano.

per luca
il giorno della precedente gitaè il 3 aprile e posso anche dirti che ci sono testimoni al riguardo ma gli inquirenti se ne fregano,la mamma di melania e sonia hanno mentito nello spostamento della data di questa gita, sonia stessa nella prima intervista dice che sono andati a san marco la prima domenica di aprile,perchè contemporaneamente mentono?

Anonimo ha detto...

Anna, condivido con te, quello che mi sono sempre chiesta è come mai sonia viviani sapesse tutti i minimi particolari di quella mattina, ossia, della mattina del 18 fino ad arrivare a dire tutti i dettagli sull' organizzazione dei coniugi parolisi per la breve gita a san marco prima di andare a casa dei suoi genitori alle 16, voglio sapere come fa questa persona a sapere tutte queste cose e come mai sonia viviani chiama melania mentre la stessa melania è agonizzante alle 14,40? Voglio sapere perchè la procura si è fidata di queste persone e si è scagliata solo contro parolisi, in questo modo sono convintissima che non verrà fuori nulla, di certo ci sarà una condanna dura a parolisi, stop! Tutto questo perchè i pm hanno voluto far chiudere le indagini perchè per loro le cose stanno così e basta, a me queste certezze fanno paura, fanno impressione, questa non è giustizia, questo è preconcetto allo stato puro. Io che sono di ascoli piceno sono molto delusa dall' atteggiamento delle procure di ascoli piceno e teramo.

Claudia

Anonimo ha detto...

Lo vedete che sonia viviani si è voluta creare degli alibi? (per me stupidi), il dna del figlio dipende dal fatto di aver stirato le mutandine di melania, la telefonata alle 14,40 del 18 aprile dipende dal fatto di voler sapere come fosse andata la visita a melania la mattina stessa, ma vedete che questi sono alibi che questa persona si è creata? Ripeto, alibi stupidi, ma, non da prendere con superficialità perchè, secondo me, questi alibi servono alla copertura di un qualche ruolo che questa persona ha rivestito nella vicenda della morte di melania. Che motivo aveva sonia viviani di chiamare melania per sapere della visita se poi alle 16 doveva vederla? Come mai questa persona sa tutto di quella mattina, ma, non si sa perchè, non sa nulla di come fosse andata la visita, mi dispiace, ma, questa persona ha voluto far credere ai pm una cosa per un' altra, ma a noi no!

Claudia

anna ha detto...

io abito nella provincia di ascoli piceno come te e ti posso dire che chi abita qui e conosce i luoghi e le strade tutti siamo convinti dell'innocenza di parolisi, e la colpevolezza degli inquirenti a non voler approfondire nella caserma, nei soldati di chieti e nelle amicizie di melania di folignano,alle vere amiche melania ha sempre detto che lei si sentiva colpevole dei tradimenti del marito perchè è stata melania ad abbandonare il marito dopo aver scoperto di essere incinta ed è ritornata dal marito quando la bambina aveva due tre mesi ,ha abbandonato il marito per quasi un anno,le vere amiche questo possono confermare.

LucaP ha detto...

@ Anna e Claudia

Purtroppo al fatto che Sonia affermi di sapere tutti quei fatti relativi a cosa avessero fatto i Parolisi la mattina del 18 possono essere date molte spiegazioni (Sonia ha sicuramente parlato con Paciolla e la moglie i quali avevano forse avuto tutti i dettagli da Parolisi oppure ne ha parlato direttamente con Salvatore; ma a proposito vi è qualche certezza che sia andata a CSM dopo essere stata avvisata da Paciolla? e se si, a che ora?) e sentiremo cosa dirà la stessa Sonia in aula se la difesa vorrà domandarglielo.

Sonia chiama Melania con un'utenza Wind ed aggancia sia la cella Wind di CSM sia quella di Folignano Chiesa Nuova (molto vicina al confine con l'abruzzo). Anche nel suo caso bisogna applicare gli stessi metodi possibilistici applicati dal consulente della difesa per il cellulare di Melania in quanto dal punto di vista radioelettrico è anche possibile che lei sia stata sempre a Folignano.

Quello che però chiaramente fa sobbalzare è il fatto che non provi più a chiamarla dopo le 14.56 (a proposito, Claudia, non è assolutamente provato che Melania fosse agonizzante in quel momento in quanto è molto probabile che si trovasse veramente ancora a CSM) e non si preoccupi del ritardo sino al momento in cui viene avvisata da Paciolla alle 17:00 circa (forse mezz'ora più tardi).

Ma vorrei ricordare un altro fatto forse ancora più importante. Sia nella deposizione presso i Carabinieri del 24/04 sia nell'intervista a "Chi l'ha visto?" Sonia afferma di aver chiamato due volte Melania sull'utenza TIM e di averle inviato il famoso SMS sull'utenza Wind. Come mai non parla assolutamente dei due SMS inviati sempre sull'utenza TIM dei quali si ha evidenza dai tabulati di entrambe e che non sono stati trovati sul cellulare della vittima (anche se non possiamo esserne certi al 100%)? Quei due SMS sono molto strani sia perché inviati a brevissima distanza l'uno dall'altro (potrebbero essere un unico SMS diviso in due dal sistema?) sia perché sembra non vengano registrati sui tabulati di Melania (o perlomeno sembra che non si sappia quale cella agganci il cellulare al momento della ricezione; potrebbero essere stati presi in consegna dal sistema e consegnati solamente in un secondo tempo). Rimane il fatto che lei ne tace assolutamente. E la cosa appare molto dubbia.

Se fosse confermato il fatto che Sonia si sia offerta volontaria per il tampone salivare, i sospetti aumenterebbero ulteriormente.

Anonimo ha detto...

LucaP, potrei avere tramite massimo prati il tuo indirizzo e-mail? Devo scriverti delle cose che, come puoi ben capire, pubblicamente non si può, io mi sono fatta una mezza idea su qualcosa che possa essere successo, ma, essendo qui di ascoli piceno, capisci bene che non voglio scrivere cose che è meglio evitare scrivere qui, fammi sapere se posso.
Grazie.

Claudia

Anonimo ha detto...

Rimane il fatto che questa amica e vicina di casa crea molti sospetti, io sapevo che sonia viviani, paciolla e la moglie avessero dato spontaneamente il loro dna.

Claudia

Anonimo ha detto...

E se l'eventuale tortura fosse stata finalizzata a far cancellare qualcosa contenuto nel cellulare di Melania???
Forse dopo una o due coltellate Melania stessa ha dato il pin o formattato il suo cellulare;
formattata tutto eccetto la sim, solo che poi l'SI si è portato via il cell per controllare che fosse stata cancellata la foto o il filmato compromettente, riaccendendolo senza sim e non lasciando traccia...
Ci starebbe proprio un aggancio che la prelevi da CSM...
MarcoPD
x la scampagnata mi sto organizzando..

Anonimo ha detto...

Anna abitiamo vicine allora, io sono proprio di ascoli piceno città, altro non posso dire per privacy. Comunque, Anna, per me parolisi è coinvolto nell' omicidio, probabilmente, lui non sa nemmeno bene come siano andate le cose secondo me, ma, non parla perchè qualcosa di grosso c'è. Consideriamo il fatto che lui ha sempre messo al primo posto la divisa e poi tutto il resto e forse è per questo che non dice più di quello che sa. Credo che in questa vicenda di melania ci sia un coinvolgimento di più persone, ognuna con un suo ruolo perchè, probabilmene, c'è una convergenza d' interessi personali e la preferenza, quindi, a non parlare e questo non permette di scovare di più rispetto agli elementi che abbiamo. C' è poca trasparenza, soprattutto, per cò che riguarda i rapporti di melania e parolisi con gli amici di folignano e con alcuni colleghi della caserma, vorrei ben capire che rapporti ci sono tra sonia viviani e il marito e un collega di parolisi con la moglie, si è scoperto, tramite il famoso filmino della gita a san marco prima del fattaccio, che la vicina di casa ed il marito stessero in gita un giorno a san marco con melania, il marito e un collega di parolisi con la moglie. Inoltre, non ho mai ben capito il ruolo effettivo di paciolla quel famoso 18 aprile,non ho mai ben capito l' urgenza e la fretta di parolisi nel chiamare paciolla. C'è un intreccio di rapporti strani.

Claudia

Anonimo ha detto...

Anonimo, intendi che, all' interno del contesto omicidio, ci sia, altrettanto, un contesto di ricatti tra gli stessi coinvolti, compreso parolisi?

Claudia

Anonimo ha detto...

Anonimo, l' aggancio non potrebbe essere la cognata di questa sonia che proprio quel 18 aprile, primo pomeriggio, si trovava a san marco?

Claudia

LucaP ha detto...

@ Claudia

OK. Aspetto tue notizie.

Buona notte

LucaP ha detto...

@ Claudia

La persone di cui tu parli non è un semplice collega, bensì il tenente colonnello comandante del Battaglione Piceno (che fa parte del 235° Piceno assieme ad un battaglione logistico). Nella gerarchia militare, che solitamente non prevede la commistione tra ufficiali di alto grado, ufficiali e sottufficiali, si trova ad un gradino decisamente troppo alto per Parolisi.

Anonimo ha detto...

Ok LucaP, ho chiesto a massimo il tuo indirizzo e-mail.

Claudia

anna ha detto...

parolisi immagina o può sapere chi ha ucciso la moglie, ma non è stato lui come non può parlare perchè gli minacciano di uccidere la bambina,quindi claudia stiamo parlando di cose grandi ,non piccole, quelle stesse cose che gli inquirenti vogliono insabbiare,nell'ambito del tribunale diversi penalisti dicono che parolisi è meglio che sta in carcere non perchè ha ucciso la moglie ma per arrivare vivo al processo, questa è la sensazione nell'ambito penale.se ciò è vero ci sono cose dietro che nemmeno immaginiamo ma fino a che gli inquirenti si ostinano a non indagare parolisi sarà sempre il capo espiatorio

Antonello ha detto...

@LucaP
Scusa ma devo correggere, il Mobile Tracker specifico in caso di "non previsto" cambio di scheda Sim lancia quanti messaggi si vuole ad uno specifico numero, i messaggi nello specifico programma conterrebbero il codice macchina IMEI del cellulare con il numero della scheda inserita (le istruzioni non specificamo se numero seriale o telefonico), dati che dovrebbero ricondurre a chi ha inserito la scheda nuova od all'intestatario di essa.
Il cellulare e' dato con un'autonomia di 250 h in standby e 3 h in conversazione continua, il tutto e' certamente diminuibile di molto se le condizioni climatiche si avvicinano ad estremi che sono rappresentati dagli Zero gradi verso il freddo, M. doveva aver lasciato in carica il cellulare presumibilmente tutta la notte del 17 su 18 per prenderlo carico alle visite del mattino, in effetti che sia durato 12 ore, dalle 7 alle 19 del 18/04/2011, poi spento e riacceso il 20/04/2011, altre 9 ore circa dalle 7 alle 16.
In totale quel cellulare e' rimasto in standby, anche se sollecitato al contatto con le celle dalle chiamate continue dei parenti, 21 ore, un po' poco rispetto alle 250 h di fabbrica (10 giorni) che doveva tenere nel caso fosse rimasto in carica tutta la notte del 17/04/2011 su 18/04/2011, quindi o non e' stato messo in carica, o non era scarico al ritrovamento o c'e' veramente qualcosa di molto strano.
Mentre l'antenna interna radioperante del cellulare e' inserita nella parte bassa od anteposta alle telecamere, il cellulare pur avendo le possibilita' di Mobile Tracker e Google Maps non e' munito di dispositivo Gps, con del software apposito puo' pero' esserne associato uno esterno permettendo al cellulare ad esempio di funzionare da navigatore anche se Google Maps gia' potrebbe in quel modo restituire la posizione del dispositivo associato via bluetooth con il cellulare.
Un po' ermetico ma spero di aver spiegato in maniera capibile, cosa potrebbe centrare con il caso in questione??? Le possibilita' sono infinite, ad esempio con un dispositivo associato e con una scheda laqualunque nascosta in auto M. avrebbe potuto seguire gli spostamenti di P. direttamente dal pc di casa stando comodamente vicino a V., oppure con particolari software avrebbe potuto utilizzarlo come webcam ove l'auto fosse uscita da un determinato territorio o avrebbe potuto in quel caso farsi chiamare in automatico ad un numero diverso ascoltandosi allegramente a distanza il sonoro che avveniva in motion vicino al cellulare.
Roba forse impossibile per M. e troppo complicata ma rimane completo illustrare le diverse opportunita'.

Antonello ha detto...

@LucaP
Condivido che la chiave sul cellulare puo' essere rappresentata da fattori multimediali, quel cellulare in particolare ha dei vertici rilevanti sotto quell'aspetto, anche peculiari come ad esempio i diversi programmi di gestione e ritocco foto o video o i 5 Mpixel della telecamera come appunto gli Smile Shot od il riconoscitore del viso, impressionanti le opportunita' di unione foto o fotopuzzle componibili, insomma. un cellulare molto curato in quel senso, troppo, in buona sostanza puo' essere stato scelto apposta per le sue opportunita' multimediali piuttosto che per altro, opportunita' ristrette in 11,5 mm, in pratica 1,15 cm di spessore, una carta di credito un po' piu' spessa direi, molto comodo al trasporto ma anche al camuffamento, quando e' uscito costava nel 2008 la bellezza di 399 neuroni mentre ora circunaviga i 124, non poco insomma.
Anche l'elenco dei formati audiovideo riconoscibili dal cellulare e' oltremodo lungo ed anche attuale, questo significa che con software consono lo stesso cellulare potrebbe effettuare conversioni tra formati diversi. Il Flash dovrebbe essere a Led, non e' specificato se e' utilizzabile in maniera fissa a mo di pila, eventualita' che forse potrebbe spiegare la corta durata della pila rispetto ai dati di fabbrica, nel qual caso chi ha stagiato nelle prime ore del 20/04/2011, come si ipotizzava, puo' aver utilizzato la luce della retromarcia dell'auto che ha lasciato i segni ma anche il flash fisso del cellulare.

Antonello ha detto...

@LucaP
C'e' un altro particolare che potrebbe confortare la tesi della centralita' del cellulare in qualche modo nella vicenda di M. e nella sua fine, il cellulare ha delle dimensioni molto ridotte e non son sicuro ma potrebbe forse essere compatibile con le dimensioni di un pacchetto di Pall Mall, sappiamo che vicino al corpo e' stato ritrovato un pacchetto vuoto e schiacciato di tali sigarette, perche' insomma vuoto??? E perche' M. non aveva con se la custodia di serie in cuoio del cellulare??? In parole povere M. avrebbe potuto nascondere il cellulare, come si e' detto sopra spesso 1,15 cm in un pacchetto schiacciato in una tasca del giubbotto od in una tasca dei pantaloni forse per proteggerlo ma forse anche per nasconderlo, particolare che puo' aver costretto la SI a pensare che M. non avesse con se il cellulare per poi invece, avendo una rendicontazione "molto vicina" ad M., capire in seguito che M. doveva per forza averlo con se e quindi ritornare sul luogo per depurare il cellulare e stagiare il corpo.
Siamo nelle ipotesi, e' chiaro, ma se vicino ad M. vi era un pacchetto "vuoto" un motivo ci deve pur essere, non penso si divertisse a portare in tasca pacchetti vuoti, quindi o ha fumato e poi buttato il pacchetto o li dentro vi doveva essere qualcos'altro, nello specifico se si butta un pacchetto dopo averlo finito lo si accartoccia di solito ma e' strano sia stato ritrovato schiacciato.
Secondo me l'ipotesi e' azzardata ma verosimile.

LucaP ha detto...

@ Antonello

Sto purtroppo uscendo e ti rispondo solamente sul pacchetto di sigarette.

La marca di quello trovato sulla scena del crimine non è Pall Mall (marca fumata da Salvatore e Melania) ed i pacchetti solitamente hanno dimensioni di 8,5/9 cm max, mentre il Samsung SGH-F480 ha lunghezza (senza cover con sportellino) di 10 cm circa. La tua ipotesi sarebbe anche suggestiva ma secondo me quel pacchetto di sigarette era presente sul luogo ben prima del delitto.

Antonello ha detto...

@LucaP
Nella dinamica dell'aggressione il pacchetto con dentro il cellulare potrebbe essere uscito dalla tasca del giubbotto di M. per posizionarsi sotto il suo corpo risultando quindi schiacciato, successivamente, come ci dicono i Ris e la posizione a destra dei capelli, il corpo e' stato girato per colpirlo frontalmente all'emitorace, sterno, collo e addominali, in quel momento pero' il pacchetto rimasto vicino al corpo FORSE non e' stato associato ad M. dalla SI che quindi se il ragionamento logico e' corretto non era una persona a conoscenza del tipo di sigarette che fumava M. altrimenti vi avrebbe immediatamente guardato o non ha fatto caso al particolare o non lo ha subito ritenuto importante salvo dopo pensarci e comprendere che aveva bisogno di tornare nonostante il rischio.
Ma, se e' cosi', perche' M. avrebbe tenuto il cellulare nel pacchetto di sigarette in qualche modo camuffando, forse involontariamente, il fatto che lo detenesse??? Dicevamo per proteggerlo ad esempio dagli sfregamenti in tasca, se e' vera pero' la storia dei ciclisti e dell'uomo che ha visto M. a Colle chiaramente entrare ed uscire dai boschi in fuga direi che potrebbe aver pensato a nasconderlo prevedendo di poter essere raggiunta e catturata.
Siamo alla fantasia ma quel pacchetto schiacciato e vuoto ma non accartocciato potrebbe essere l'unico errore della/delle/degli SI??? Era nel cellulare in sostanza il segreto che M. nascondeva e che forse aveva pensato di utilizzare per difendere la propria storia da intruse od intrusi???

Antonello ha detto...

@LucaP
Io sapevo fossero le Pall Mall, bianche credo, le sigarette che fumava M., ad ogni buon conto a quel punto poteva essere che la SI appunto invece sapesse della marca diversa che fumava M. e che abbia potuto ritenere, come te ad esempio, ininfluente e gia' presente il pacchetto che ha visto schiacciato sul terreno vicino al corpo.
I Ris lasciano aperta anche la possibilita' che M. si sia potuta girare da sola negli spasmi dopo l'accoltellamento e risultando poi supina al rinvenimento, oppure, azzardo nuovamente, potrebbe essere stata girata apposta per controllare se sotto il corpo vi fosse il motivo per cui la SI era tornata od aveva mandato qualcuno, nonostante il rischio, negli attimi dello staging.

Antonello ha detto...

@LucaP
Beh, la misura esatta di lunghezza del cellulare e' 9,3 cm, allungare un attimo il cappuccio del pacchetto di sigarette, nel caso di pacchetti rigidi, o levarne la cima, nel caso di pacchetti molli, e' mi sembra un'inezia, sopratutto considerando che forse M. non poteva avere soluzioni alternative nell'immediato di un inseguimento preceduto ad una cattura, forse non poteva pensare ad altro, forse il fatto che non sia stato trovato subito il cellulare di M. e' il motivo per cui P. e' ancora vivo, forse ha dichiarato di averlo lui in possesso in luogo nascosto ricattando a sua volta gli SI, forse essendo lui l'SI ha pensato che M. poteva averlo lasciato a casa, forse, tutto certamente diparte da un'ipotesi suggestiva, come dal fatto che chiuso dentro il cartone di un pacchetto di sigarette ed infilato in tasche strette difficilmente M. avrebbe potuto sentire la suoneria degli squilli di So. ma forse nemmeno le/gli inseguitrici/tori avrebbero cosi' potuto sentirla. M. pero' avrebbe potuto accorgersene se e' vero che la vibrazione era inserita.
Ma mi e ti chiedo allora, che marca era quel pacchetto di sigarette ritrovato sulla scena, vuoto e schiacciato??? E che sigarette fumava invece M.???

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Marco PD,
chi ha inflitto le torture, lo ha fatto per estorcerle informazioni non registrate sul cellulare o da qualche altra parte, facilmente sequestrabile o distruggibile, ma informazioni che forse lei conosceva e che aveva minacciato di rilevare, ma senza lasciarne traccia. Naturalmente le mie sono solo supposizioni: la tortura potrebbe anche essere stata inflitta per puro gusto sadico (vedi il manìaco), o per vendetta di qualcosa già rivelato o compiuto, o per puro odio personale.

Manlio Tummolo ha detto...

ERRATA CORRIGE:
Inizio sesta riga, "RIVELARE", non "RILEVARE".

Mimosa ha detto...

@ Antonello
Sulla scena c'era un pacchetto di Marlboro rosse e mi pare privo del coelophan, era ben schiacciato come da una pestata di scarpa.
Mimosa

Antonello ha detto...

@Manlio Tummolo
O per sapere dove fosse il cellulare???

Antonello ha detto...

@Mimosa
So per primo che parto da una prerogativa ipotetica ma non ritieni strano che il pacchetto sia schiacciato anziche' accartocciato aldila' che fosse stato schiacciato successivamente da una scarpata, ma stranamente vicino al corpo???

Anonimo ha detto...

LucaP, ti ho scritto delle cose via mail, quando puoi, controlla la posta elettronica.

Claudia

Mimosa ha detto...

@ Antonello
c'è molta gente maleducata che specialmente nei picnic butta per terra il pacchetto di sigarette e lo schiaccia col piede ... poteva appartenere a qualcuno dei militari che hanno mangiato il 18 sulle panchine.
Ebbene sì, mi è parso MOLTO strano quel pacchetto appiattito, avevo cercato di segnalarlo già mesi fa
(c'è stato uno scambio di battute simpatiche tra me e Tabula).

Un'altra cosa volevo precisarti: sul telefonino di Melania non è stata trovata l'impronta di V. ma il dna è stato ricavato da una goccia di saliva della piccola in mezzi ai tasti (almeno questo ricordo è stato detto).

Mimosa

Antonello ha detto...

@Mimosa
Fra i tasti, e qui devo condividere i sospetti di LucaP, e' stato ripulito informaticamente ma anche materialmente perche' se non altro si sarebbero dovute registrare almeno tracce di M., a meno che', sempre ipotesi, quel telefono non fosse mai uscito di casa, come sembra il mazzo di chiavi personale di M. peraltro, ci sta anche questa ma come coniugare il dna subungueale di giorni prima e pretendere di immaginare che M. non abbia mai toccato quel cellulare per giorni??? No, e' stato chiaramente ripulito, da Melania prima di riporlo in tasca non credo visto che in qualche modo deve averlo, nell'operazione, toccato. Nella chiamata delle 13,30 la madre deve aver chiamato sul wind in carica a casa e quindi effettivamente quel giorno non lo deve aver toccato che alle 7,30 prima della partenza per le visite ed alle 14,00 circa prima di uscir di casa.
Se non esistesse Ranelli, Piergiorgio, i ciclisti e l'uomo che attestano M. a CSM direi che anche l'assenza dell'orologio e catenina fa propendere per una M. mai uscita di casa, in quella ipotesi ad esempio di tragedia accaduta in casa e depistata come omicidio mentre P. allertava le ricerche a CSM un complice o compartecipe puo' aver portato M. a Ripe per ripresentarsi dopo in zona a partecipare alle ricerche con il cellulare di M. in tasca e le foto del corpo sistemato, fatte visionare a P. il telefono potrebbe essere stato spento alle 19,00, ripulito ed in seguito riportato, l'assenza del cellulare in questo caso non e' stato immediatamente denunciata, chiaro quindi che dopo la ripulitura avrebbe dovuto essere ricomposto accanto al corpo nella visione di chi poteva sapere M. lo avesse con se. Forse anche cosi' si spiega il ballo delle celle che il cellulare di M. aggancia dalle 16,00 alle 19,00, in alternativa il cellulare potrebbe essere stato lasciato in localita' Colle dal compartecipe, magari vicino al casolare dove i cani ne hanno sentito le tracce precedenti alla ripulitura fisica.
Ripulire inoltre fisicamente un touch.da eventuali ditate ed impronte e' facilissimo perche' in commercio esistono prodotti specifici proprio per la ripulitura di ditate sul display touch.

Mimosa ha detto...

@ Antonello, ti prego, non coivolgermi su ragionamenti in merito al cellulare, non ho le tue competenze e nemmeno quelle di LucaP.

Io ho solo precisato un dettaglio, siccome tu avevi parlato di "impronte" di V. e ti meravigliavi come mai c'erano quelle soltanto.
Solo per continuare a farvi discutere sul fatto che sul cellulare di M. tutte le impronte erano state cancellate e ciò è rilevante.
Ciao.
Mimosa

Anonimo ha detto...

Buongiorno, ho letto del cane Piergiorgio e del fatto che il pm non tenga conto dello stesso. Peccato perchè in peasi come gli USA queste vengono valutate come prove. Ma voglio tornare sui Bloodhound usati dal CNSA. Siccome il bloodhound mi piace come razza e sono intenzionato a prenderne uno (dopo aver avuto molti Pastori Tedeschi) mi sono informato. Ho avuto risposta da un membro del Soccorso Alpino riguardo l'iter addestrativo che fanno fare ai canni molecolari. Non è per niente una passeggiata!!!!
Oltre al normale iter addestrativo fanno ogni mese un incontro di 2/3 giorni alla presenza di istruttori NBAS ( Istruttori svizzeri ) durante i quali l'unita viene verificata sia su esercizi di selezione di odore (identificazione di un soggetto tra un minimo di 3 figuranti) sia su piste di vario invecchiamento e lunghezza (invecchiamento minimo della pista di verifica 24 ore, lunghezza minima 1,5 km).
Poi fanno un primo incontro annuale della durata di giorni 5/6 alla presenza di istruttori NBAS per il conseguimento e mantenimento della qualifica a operare su terreno impervio e il mantenimento della certificazione al volo su mezzi ad ala rotante.
Poi c'è un secondo incontro annuale della durata di giorni 5/6 alla presenza di istruttori NBAS e istruttori della scuola per bloodhound di polizia dello stato della Virginia (USA) per il conseguimento e il mantenimento delle qualifiche.
Adesso mi chiedo, dopo tuttu questo iter che il cane deve fare, chi deve fare la perizia, siamo cosi sicuri che abbia le giuste qualità per farlo??? E gli stessi pm sono veramente in grado di giudicare??? A loro una perizia annuale per vedere se sono in grado di svolgere il loro delicato compito senza farsi fuorviare dai media non la si fa?? E lo dico avendo rispetto per ciò che i giudici fanno.
Luca1

Antonello ha detto...

@Mimosa
Non ho particolari competenze come LucaP, e non vorrei svilire invece la sua di competenza, sono un semplice appassionato di dispositivi informatici e con calma e tempo ho sempre cercato di aggiornarmi alle novita' nei limiti delle mie conoscenze, per lo specifico ho semplicemente letto la scheda tecnica specifica pubblicata su iltelefonino.it o sul sito della samsung,
Per quanto riguarda le impronte direi che potremmo dare quasi per certo che e' stato ripulito fra l'accoltellamento ed il rinvenimento, pero' strano le gocce fra i tasti, uno starnuto???

Antonello ha detto...

Sarei anche curioso di sapere dove erano archiviati i due sms, se nella scheda o nella memoria interna del cellulare.

@Luca1
Ritengo anche io ineccepibile il fiuto del cane, per la verita' vien piu' da pensare ad errori eventuali dei conduttori e per farlo serve svincolarsi dalle certezze per un attimo.
Ad esempio P. aveva con se, con certezza, gli occhiali di M., se volessi tentare di smontare la tesi della roulotte partirei da questo, prima M. deve essersi messa le scarpe per uscire, quindi toccandosi le calze ed i piedi con le mani, poi prima di uscire deve essersi messa gli occhiali contaminandoli con i raft (chiedo anche ad Annika se e' possibile) presenti nei suoi piedi, scesa al pianoro (od a Ripe nella tesi accusatoria) puo' essersi levata gli occhiali ed averli posati sul cruscotto dell'auto.
P. nei momenti successivi di ricerca di M. o antecedentemente puo' aver percorso il tragitto sino alla roulotte ed aver cosi' trascinato la traccia dopo seguita da Piergiorgio.
Ripeto per non creare equivoci, io do credibilita' a Piergiorgio ma volendone metterne in discussione i suoi risultati analizzerei il comportamento del suo conduttore, che puo' involontariamente od inconsapevolmente aver confuso le carte a Piergiorgio, chiedo se e' possibile secondo te.

LucaP ha detto...

@ Antonello

In merito a Piergiorgio ed ai cani Bloohound da ricerca molecolare. Non è assolutamente possibile che i cani possano seguire le tracce lasciate da un oggetto toccato dalla persona ricercata ma in possesso di altra persona. Questo perchè quell'oggetto è vero che conserva su di se i raft lasciati nel momento del contatto, ma non li può perdere in continuo come fa il corpo umano lasciando dietro di sè le scie di "odore" (ma si tratta in realtà di cellule epiteliali sfogliate e morte). I cani da valanga sono addestrati e percepire l'odore di una persona (viva o appena decedua) che si trova nei dintorni dirigendosi verso l'origine di quell'odore. I cani molecolari seguono invece una vera e propria pista dell'odore. Per cui se Piergiorgio è stato effettivamente addestrato con i metodi ed i controlli che ci ha descritto Luc1, vuol dire che Melania è effettivamente passata lungo quel percorso. Per di più Macciò ha testimoniato che il cane lungo tutto il percorso ha tenuto il muso basso ed ha proceduto a passo spedito senza indugi (tranne al bivio con la provinciale dove forse ha fiutato una traccia più vecchia per poi tornare su quella recente). Questì fatti sono significativi, sempre a detta dell'istruttore che proprio per il suo ruolo e la sua conoscenza specifica del settore e dell'animale in questione è la persona maggiormente titolata per giudicare l'operato del cane, che Piergiorgio ha seguito una traccia molto recente lungo il tragitto che ha fatto Melania in persona e soprattutto a piedi.
Qualsiasi affermazione contraria o tesa a sminuire l'operato del cane e del conduttore credo proprio verrà smontata dagli esperti che la difesa chiamerà a testimoniare.

Manlio Tummolo ha detto...

Stavolta Google fa un altro genere di scherzo, al momento di mandare il testo definitivo, dice che è impossibile collegarsi con Internet, pur essendoci il collegamento.
Egregio Antonello, la Sua supposizione potrebbe anche essere valida, anche se non so se è un'abitudine dei giovani d'oggi registrare segreti di un certo rilievo (da cui si rischia la vita), in un cellulare, che potrebbe pure rischiare di perdersi o di essere preso da altri. Io terrei le cose a mente, per dirle a tempo debito a persona competente.

LucaP ha detto...

@ Antonello

Per sgombrare il campo da qualsiasi dubbio ti ricordo che la casa dei Parolisi è stata a lungo ispezionata dai RIS senza che vi trovassero traccia alcuna riconducibile al delitto.

E' possibile che il cellulare di Melania sia rimasto in casa e solamente in una fase successiva portato a Ripe? Tecnicamente sarebbe anche possibile, ma personalmente ne dubito in quanto considerato dove si trova Folignano rispetto agli impianti Telecom noti avrebbe dovuto impegnare prevalentemente la cella di Castel di Lama piuttosto che quella di Spinetoli (anche per l'orientamento delle antenne che ho verificato). Ed inoltre avrebbe dovuto anche agganciare altre celle presenti ad Ascoli (cosa che non ha mai fatto).

Il Web è pieno di siti e forum di smanettoni dei cellulari che ti spiegano come cambiare firmware, configurazioni, sbloccare le SIM, accedere a servizi online e web server. Nulla esclude in modo assoluto che Melania fosse in possesso di tali nozioni ma personalmente ne dubito. Io, che comunque ha una certa dimestichezza con hardware e software vari soprattutto per motivi di lavoro, non l'ho mai fatto.

Avrebbe potuto Melania cercare di registrare di nascosto (tramite il cellulare occultato nel pacchetto di sigarette e posto in tasca) le conversazioni con quelli che poi si sono rivelati i suoi assassini? E' anche possibile ma secondo me sono ipotesi basate su nessun riscontro e potrebbero portare troppo lontano dal nocciolo della questione che a mio parere è:

Continua ....

LucaP ha detto...

.... Continua

- il cellulare è stato spento alle 19:00 del 18/04 dopo aver ricevuto ben 32 chiamate senza risposta (non abbiamo alcuna informazione certa che la configurazione della suoneria fosse la stessa riscontrata al momento del ritrovamento, anzi è anche probabile che fosse stato impostato su modalità silenziosa);

- il comportamento del cellulare prima dello spegnimento è differente da quello riscontrato durante i test effettuati dai CC al chiosco di Ripe (la cella di Ripatransone non è mai stata agganciata);

- non è assolutamente scritto da alcuna parte che durante i test effettuati a Ripe il cellulare sia finito fuori copertura rimanendoci per di più per un periodo prolungato (a me qualche volta è capitato ma l'unico modo possibile per ripristinarne l'uso è stato spegnerlo e riaccenderlo, ed in ogni caso tali fenomeni si sono verificati in casi di disservizi o di miei spostamenti fisici). Questo a maggiore conferma che è stato effettivamente spento;

- lo stesso cellulare è stato riacceso alle 07:39 del 20/04 e si è successivamente spento in seguito per probabile esaurimento della batteria;

- è stato ritrovato a terra con lo sportellino aperto (non credo si possa essere aperto durante una caduta) e su tutta la carcassa nonché sull'ampio schermo non sono state trovate impronte digitali o tracce biologiche alcune al di fuori di una traccia genetica di Vittoria tra i tasti (quelli in basso, credo). A tal proposito tenete presente che i bambini piccoli si mettono le mani in bocca frequentemente (soprattutto quando spuntano i primi denti) e quindi tale traccia è perfettamente spiegabile come anche la sua persistenza a seguito di una pulitura con apposito detergente;

- sono stati apparentemente cancellati tutti gli SMS tranne due come ben sapete; né il RaCIS di Roma(dotato degli strumenti idonei per lo scopo e per il modello di cellulare in questione) né il prof. Andrisano sono riusciti a recuperare gli SMS cancellati, segno che tale operazione è stata condotta in modo altamente professionale;

Continua ....

LucaP ha detto...

.... Continua

- non sappiamo assolutamente cosa è stato effettivamente cancellato oltre agli SMS; aspettiamo notizie più certe, ma sospetto che siano tanti gli elementi che non saranno mai più recuperati;

- la SIM in uso a Melania era del tutto identica a quella in uso a Salvatore, che sappiamo bene ha creato notevoli problemi agli inquirenti grazie alla sua anomalia di funzionamento; nulla quindi ci può far escludere che anche la SIM di Melania potesse essere soggetta a tali anomalie e che lo sia stata anche il giorno 18/04;

- è quantomeno dubbia l'affermazione dei PM e dei GIP che un errore di 3,5 km nella georeferenziazione del cellulare (procedura 112 NUE) rientri nei range di errore dei sistemi adottati che hanno sfruttato le triangolazioni su almeno tre impianti fornendo coordinate geografiche ben precise e confermate più volte; è quindi in me forte il sospetto che il cellulare di Melania in quei momenti si trovasse in una posizione molto più prossima a quella determinata (San Giacomo). Solamente un incidente probatorio con la ripetizione dei test (posizionando il cellulare al chiosco di Ripe) potrà fugare tali sospetti che, se confermati, scagionerebbero Parolisi dai capi di imputazione attualmente attribuitigli.

LucaP ha detto...

Ma cosa potrebbe essere stato cancellato dalla memoria del cellulare:

- SMS (ma di questi dovrebbe esserci traccia sui tabulati Telecom, purtroppo senza il testo)
- Registro chiamate (ricevute ed effettuate; ma anche qui dovrebbe esserci traccia sui tabulati Telecom)
- Fotografie (esistenti solamente sul cellulare e di cui non sarebbe rimasta traccia)
- Filmati (vedi fotografie)
- Tracce audio (vedi fotografie)
- Email e relative configurazioni (alle quali sarebbe quasi impossibile risalire se usate da Melania esclusivamente con l'ambiente cui appartengono i suoi assassini; se transitate su rete Telecom però dovrebbe esserci traccia sui tabulati come traffico dati)
- SMS e telefonate eventualmente transitate su rete cellulare non Telecom (vedere il mio precedente articolo)
- Rubrica telefonica (presente solamente sul cellulare a meno che Melania non la sincronizzasse con quella del PC, ma non credo)
- Appunti e note eventuali
- Agenda (vedere rubrica telefonica)

Come vedete l'elenco è piuttosto lungo e comprende tantissimi elementi che per gli assassini o per i loro referenti avrebbero potuto avere un significato importante e compromettente.

Eppure da ogni parte si è sempre parlato solamente di SMS.

Non sappiamo purtroppo nulla della perizia dei RIS. Sappiamo però che il cellulare è stato incautamente acceso dai primi carabinieri accorsi sul posto forse compromettendo dati fondamentali.

Però se tutti gli elementi di cui sopra od anche solamente alcuni di essi sono stati cancellati e persone esperte come quelle chiamate per le perizie non sono riuscite a risalirvi, sapete voi dirmi come avrebbe potuto fare ciò il caporalmaggiore Parolisi Salvatore di Fratta Minore (NA) nei pochissimi minuti a sua disposizione per questa operazione?

anna ha detto...

nessuno parla del fatto che quando sonia chiama melania aggancia la cella telefonica di san marco e non di folignano?gli inquirenti hanno una spiegazione a questo?

Mimosa ha detto...

@ LucaP
tu sapresti dirmi come mai gli sms mandati da Sonia non sono rintracciabili nel sistema dell'operatore di Sonia?
Ad Avetrana hanno scovato migliaia di testi di sms scambiati tra Sabrina e Ivano, recuperando anche quelli cancellati un anno addietro.

Forse che quando si ha una carta ricaricabile (come Sonia) non viene registrato nulla? e nemmeno esistono tabulati (come io credo)?

Grazie in anticipo.
Mimosa

LucaP ha detto...

@ Mimosa

I tabulati sono conservati sotto forma di database per scopi prevalentemente di fatturazione e contabilità. La conservazione degli SMS inviati e ricevuti (il teso) non viene fatta per motivi di tutela della privacy (in base alla vigente normativa) a meno di espresse e motivate richieste da parte della Polizia Giudiziaria e della Magistratura od anche in base ad accordi consensuali (p.es. nel caso di cellulari aziendali) ma per queste operazioni viene chiesto un corrispettivo economico. Se nel caso di Avetrana hanno recuperato il testo di SMS cancellati lo hanno fatto proprio analizzando le memorie interne dei cellulari. Cosa che hanno cercato di fare anche con il cellulare di Melania senza riuscirci. Sebbene molto dipenda dai sistemi operativi installati sui differenti modelli di smartphone, considera che la memoria interna è equiparabile ad un hard disk di un PC dove nulla viene cancellato definitivamente (a meno di formattazione completa) ma ad ogni dato cancellato viene associato un flag che fa si che lo spazio di memoria fisica possa essere sovrascritto se lo richiede il sistema. Ed è per questo che con apposito hardware e software si possono recuperare tantissimi dati (magari incompleti e frammentari) ritenuti cancellati (anche con operazioni tipo shift+canc).

I tabulati di Sonia esistono e sono stati acquisiti dagli inquirenti che grazie agli stessi, abbinati a quelli del cellulare di Melania, sono riusciti a costruire, tramite un software che si chiama Sfera, la tabella di pag. 78 e 79 dell'Ordinanza.

Credo che il cellulare di Sonia (o della madre, non si è ben capito) non sia mai stato sequestrato ed esaminato, come del resto sembra anche quello di Parolisi (e questo fatto mi sembra davvero incomprensibile).

Antonello ha detto...

@LucaP
Penso di aver imparato a memoria la tua preziosa analisi di cui condivido la chiarezza tecnica e moltissime parti, tuttavia penso che esclusivamente con la tecnica professionale specifica potremmo dimostrare infondata chiaramente solo la tesi accusatoria, cosa meritoria nella visione relativa di giustizia, non ci piove non forse una ricostruzione vicina alla verita' assoluta quanto piu' possibile.
Penso che siamo arrivati ad un punto avanzato in cui appare chiaro che il teorema accusatorio ha dei gravissimi lati deboli e mostra il fianco, anche spudoratamente, a forti dubbi e lacune, non ci piove nemmeno qui.
Quello che intendo io e' che comunque una sola realta' oggettiva ha creato chiaramente, nella sua susseguenza temporale e logica, il ritrovato, io parlo di una realta' oggettiva che dobbiamo accettare di non sapere e di ricercare, nelle diverse ricostruzioni in totale umilta' possono esserci dei passaggi che, a prima vista, sviano la credibilita' perche' probabilmente errati, ci sta, e nemmeno qua ci piove, senza ipotesi e "supposizioni" comunque mi sembra arduo capitalizzare la tecnica direzionandola verso una verita' che verosimilmente puo' e provatamente deve essere accaduta.
Tutto questo per dire che si parte con un sacco pieno ed uno vuoto, si puo' vincere e ricostruire finalmente coerentemente o si puo' perdere perdendo di vista l'imprevedibilita' umana ed i vincoli di settori piu' matematici che umanistici, non ci piove nemmeno qua, serve un equilibrio.
La mia intenzione era di aprire una breccia di libera interpretazione e di fantasia che possa spiegare il tutto mettendo anche alla prova teorie contrarie, non e' semplice ma solo dallo scoprire lati deboli possono riaffiorare punti forti in una ricostruzione a posteriori e vincolata dai pochi dati che ci sono stati concessi di conoscere, nessuno vuole screditare i conduttori dei cani molecolari ne tantomeno i cani stessi, ci mancherebbe, non ne ho i titoli e mi sembra che non ho nascosto di non averli, nella ragionevolezza pero' penso che gli stessi conduttori si porranno delle costruttive domande, daltronde i loro cani sono credibili sulla base di una loro continua messa in discussione, di miglioramenti perfezionati su incolpevoli errori anche risolti nel tempo, di tentativi di ragionamento sulle diverse interpretazioni da dare alla voce investigativa dei loro cani, non esiste pensare di avere a che fare con un connubio perfetto e matematicamente certo, puo' secondo il mio umile parere diventare tale solo se continuamente messo alla prova, non serve chiudersi, in questo senso, nella compatibilita' o nella credibilita' certa.
Pensavo quindi, nel pieno rispetto di tutti, di tentare di trovare lati deboli al connubio premettendo che riconsegno piena credibilita' ai cani e ricercando tuttavia anche ostinatamente se vogliamo punti. incolpevolmente ed inconsapevolmente incompresi o da costruttivamente mettere in discussione.
Daltronde la scienza matematica giuridica ci dice che P. ha fatto l'impossibile quel pomeriggio, in tempi da record completamente in totale invisibilita' e presentandosi a 15-20 chilometri come un marito che ha visto sparire la moglie assentatasi un attimo per andare beatamente in bagno, serve quindi secondo me anche mettere in azione la fantasia logica, interpretare l'imprevedibilita' umana che puo' aver causato il ritrovato, sbaglio??? Io non credo...e' possibile certamente ma non credo...tu cosa ne pensi???

Mimosa ha detto...

@ LucaP
Grazie quello che mi serviva l'hai scritto nell'ultimo capoverso.

Però quando un individuo usa la scheda ricaricabile, non riceve alcuna fatturazione, lo sai vero?

Mimosa

LucaP ha detto...

@ Mimosa

Ma i dati di traffico vengono conservati comunque per qualsiasi contestazione possa sorgere.

Ripeto in sintesi il mio pensiero. E' probabile che gli SMS di Sonia contenessero anche elementi fondamentali per chiarire alcune parti del mistero. Ma quello che è stato compiuto con il cellulare di Melania è frutto della volontà di cancellare indizi ben più importanti che purtroppo non potremo sapere più perlomeno con le tecniche di investigazione scientifica. Il farlo trovare sulla scena del crimine lindo e pulito in tutti i sensi, deve avere un significato ben preciso e probabilmente è stato un chiaro messaggio per chi aveva gli strumenti per leggerlo.

anna ha detto...

abbiamo il cane piergiorgio che annusa melania fino al monumento dei cadutin dove si aggancia la cella telefonica di ripe la 451,quando sonia chiama si aggancia proprio quella cella telefonica, abbiamo un testimone che ha visto uscire melania dal bosco, un altro ancora una donna camminare a passo veloce da san marco verso la frazione colle che è a circa un kilometro, proprio a seguito di questa testimonianza la guardia di finanza ha portato un altro cane molecolare che ha annusato lodore di melania dalla strada fino a colle e fino ad un casolare,a colle non dimentichiamoci che c'era paciolla con l'amante, poi abbiamo un altro cane molecolare intervenuto a ripe che ha rintracciato l'orecchino e annusato l'odore di melania,quindi si può dedurre che melania a san marco c'è stata è stata rincorsa e prelevata a colle e portata poi a ripe,penso non subito ma in altro momento, facendo i famosi esperimenti sulle distanze del cellulare dim melania,gli esperti erano arrivati alla conclusione che il cellulare di melania verso le 15,30 si trovava a 3,5 km dal chiosco di ripe dove è stato ritrovato il corpo e per facilitare le tesi degli inquirenti si è detto che c'è una tolleranza nel decifrare le distanze, ebbene io penso che melania a quell'ora non stava assolutamente a ripe in pieno svolgimento di una esercitazione militare ma stava proprio a 3,5 km di distanza facciamo un cerchio ipotetico di 3,5 km dal punto del chiosco,vediamo se ci sono capanni, casolari dove melania poteva essere nascosta in attesa che i militari andassero via, se così non fosse c'è solo un'altra alternativa che tutti e 28 i militari sono complici del delitto di melania,chi è esperto in questo settore del sistema adottato per arrivare al punto preciso dove era il cellulare di melania, può dare delucidazioni in merito? grazie

Antonello ha detto...

@LucaP
Ad esempio, ok la posizione del cellulare di Melania a casa sua e' incompatibile con i dati risultanti dalle celle agganciate, ma agganciate quando??? La prima risultanza e' la chiamata di So. alle 14,53 e segue quella delle 14,56 mentre la coppia deve essere uscita alle 14,10, se la coppia integra e' uscita, nell'ipotesi che facevo io cercavo di far incastrare i dati tecnici con le ipotesi possibili, e' possibile quindi che un compartecipe abbia translato M. subito a Ripe (facendo finta che non esista Piergiorgio, Ranelli, i ciclisti, l'uomo, e tutto quanto invece vede M. a CSM come sostengono gli inquirenti), dove segnatamente il cellulare di M. puo' aver agganciato la cella 451 alle 14,53 e 14,56, successivamente poi prelevato dal compartecipe mentre P. si dirigeva a CSM e portato nella zona N.U.E. di riferimento vicino al casolare di Colle, fatto poi visionare a P. forse ed ipoteticamente con le foto del chiosco e successivamente spento e portato via dal compartecipe o dal P. stesso per una ripulitura, in fondo dalle 16,00 alle 19,00 sembra che le celle agganciate dal cellulare di M. siano alternate, ballerine, come se il cellulare fosse costantemente in movimento, chiedo dunque a te se condividi questa possibilita' remota e se tornano gli spostamenti ipotizzati del cellulare con i dati incrociati sulle celle.

Anonimo ha detto...

LucaP, come si fa a leggere la tabella di pag. 78 e 79 dell' Ordinanza?

Claudia

LucaP ha detto...

@ Antonello

E' più che giusto cercare di uscire dagli schemi per vedere se esistano altre possibili soluzioni che non riusciremmo mai a percepire restando ancorati alle considerazioni sinora fatte ed ai punti fissi che ci siamo posti.

E' tuttavia sempre necessario procedere un tassello per volta e verificare sempre se l'operazione effettuata è contraddetta dagli altri elementi a disposizione.

Partendo dal presupposto garantista che ci siamo posti si potrebbe per esempio (e per assurdo) provare a ipotizzare che Colasanti non abbia visto effettivamente tutte le macchine transitate davanti a lui quel giorno (in andata ed in ritorno, cosa che risulta veramente difficile). A quali considerazioni potremmo arrivare? Secondo me, a meno di fare propria la tesi della procura, non andremmo avanti di molto perché ci sarebbero sempre le testimonianze di Ranelli ed i riscontri di Piergiorgio che ci farebbero affermare che Parolisi comunque non può essere passato in macchina davanti a Colasanti in quei momenti. Se mettiamo in discussione più di un elemento per volta facciamo la stessa operazione fatta dagli inquirenti che hanno omesso tutto quello che potevano ed hanno screditato quello che proprio non potevano tacere.

Ben vengano comunque ipotesi alternative da parte di tutti. Penso che ognuno su questo blog sarebbe felice di valutarle e vedere dove portano ma al tempo stesso sarebbe autorizzato a criticarle se non le crede possibili.

Per quanto riguarda la mia personale opinione, credo di aver sufficientemente maturato la convinzione su una possibile e credibile soluzione, articolata e suffragata da molti indizi non contraddittori. Rimangono chiaramente molti aspetti oscuri e difficilmente potrei fare nomi precisi. Ma non credo si essere poi molto lontano.

Con affetto, Luca

LucaP ha detto...

@ Claudia

A sinistra della pagina web trovi riportati gli Atti pubblici relativi a Salvatore Parolisi. Clicca su Ordinanza arresto GIP Teramo 2a parte e cerca le pagg. 78 e 79.

Antonello ha detto...

@LucaP
Bene, condivido completamente la tua disamina metodologica ma, visto che sei l'utente che mi sembra possa detenere la visione mnemonica piu' ampia su una moltitudine di dati e visioni specifiche inerenti al caso sarei curioso di poter conoscere invece l'ipotesi che tutto lo spettro di dati che incroci ti lasciano ipotizzare, sono innocenti ipotesi e non vedo quindi che valore accusatorio possano lasciar trasparire, ipotizzare non puo' coincidere con l'accusare e che siano verbi diversi e diversamente definiti e' la prova provata che perseguire un'ipotesi come accusa sarebbe un po' come darsi la zappa sui piedi preoccupandosi dei fiori di pesco.
Con stima.

LucaP ha detto...

@ Antonello

Se hai letto il mio precedente articolo ti accorgerai che hai messo in discussione contemporaneamente troppi elementi. Facendo così l'ipotesi assume la stessa validità di quella della procura che tutti noi abbiamo criticato.

L'alternanza delle celle agganciate dal cellulare di Melania credo sia proprio una caratteristica di quei luoghi (cioé di tutto il versante Est della Montagna dei Fiori) dove non vi è un segnale veramente prevalente sugli altri ed è anche compatibile con un cellulare fermo in una determinata posizione con frequenti handover (cioè passaggi da una cella all'altra).

Quello che però è da rilevare ed è importante, è che il comportamento del cellulare di Melania nel pomeriggio del 18/04 è differente da quello riscontrato durante i test effettuati dai carabinieri al chiosco di Ripe a giugno. In quella occasione difatti il cellulare aggancia anche la cella di Ripatransone oltre a quelle di Spinetoli e Castel di Lama, cioè le uniche agganciate nel pomeriggio del 18 (anche in questo caso provate a leggere al penultimo paragrafo della Memoria Difensiva pag.43, per capire cosa sono riusciti a fare i carabinieri pur di incastrare Parolisi). Quindi se analizziamo il caso dal punto di vista statistico avremmo dovuto avere, su 32 chiamate, perlomeno una o due in occasione delle quali si sarebbe dovuto agganciare tale terza cella. Ed invece ciò non si è verificato.

Quei test dovrebbero essere ripetuti in più punti lungo il versante della montagna prendendo in considerazione quote sia più elevate sia più basse. Credo proprio che quanto si potrebbe riscontrare confermerebbe che il cellulare di Melania si sarebbe potuto trovare in qualsiasi località compresa tra Colle San Marco e Ripe di Civitella. Quanto ci raccontano da mesi i soliti giornali è pura e semplice disinformazione ma è allo stesso tempo la tesi che la procura per comodità ha adottato.

Ed allora, estremizzando ed usando i termini tanto cari a certi giornalisti, possiamo affermare che il cellulare di Melania non ha mai agganciato la "cella di Ripe".

LucaP ha detto...

I metodi utilizzati per la localizzazione dei cellulari da parte dei gestori di telefonia (per conto delle forze dell'ordine) sono diversi. Su questo sito sono ben illustrati sebbene con l'uso di terminologie forse troppo complesse

http://www.eena.it/mobile.htm

Nel nostro caso bisogna osservare che si è arrivati a determinare delle coordinate geografiche precise e questo vuol dire che si è potuto utilizza uno dei sistemi che sfrutta le triangolazioni con almeno tre celle. I tentativi effettuati il pomeriggio del 18 (sono perlomeno due come si evince dal testo dell'ordinanza, ma credo ne siano stati fatti di più) hanno dato esiti analoghi cioé una precisa zona vicina al centro abitato di San Giacomo.

L'errore standard atteso con questi sistemi è riportato nella tabella a questo indirizzo

http://www.eena.it/tabella.htm

dove bisogna andare a leggere i valori perlomeno della riga E-OTD.

Vedrete che si parla di errori che vanno da 50 a 300 m e non di 3,5 km. Ma anche ammettendo che il test sia meno affidabile in caso di mancata risposta (come affermato in ordinanza) non sono immaginabili errori così grandi. Altrimenti non si spiegherebbe per quale motivo utilizzare tali procedure che sarebbero valide unicamente quando vi foste persi in un bosco e chiamando il 112 richiedeste soccorso.

ENRICO ha detto...

ANNA

penso anch'io che Melania non fosse a Ripe nel pomeriggio della scomparsa
In quella zona c'era troppo "affollamento" per essere utilizzata a fini criminosi..ed oltre ai militari in esercitazione , avrebbero dovuto girate da quelle parti anche le forze dell’ordine ormai allertate e impegnate – si presume -nelle ricerche soprattutto nel raggio di quei 3,5 km calcolati dalla localizzazione del cell. Di conseguenza, se M fosse stata aggredita al chiosco tra le 14.40 /15.20 ca ed il decesso fosse avvenuto sul posto, ( come sostengono gli inquirenti) le squadre di soccorso avrebbero PER FORZA dovuto rinvenire il corpo …. Cosa che a quanto pare non si è verificata e che lascia MOLTO PERPLESSI..

ENRICO ha detto...

LucaP

non avevo letto il tuo intervento.
Mi chiedevo infatti come fosse possibile un'approssimazione così vaga ( 3,5 km !!!)
Nella mia enorme incompetenza ho tuttavia sempre saputo che il margine di errore si avvicinava ad una media tra i 300 ed i 1000 m. al max ...
Dunque le forze dell'ordine , quella maledetta sera AVREBBERO DOVUTO SAPER BENE DOVE andare a cercare. O NO ?

Anonimo ha detto...

LucaP, lette entrambe le pagine, ma a pagina 80 dell' ordinanza si specifica che parolisi effettua 10 chiamate verso l' utenza n.333...e due verso l' utenza n.320..., ma, l' utenza n.320... è wind? Non sarebbe la sim, con relativo telefoninino, lasciata a casa a folignano? Parolisi non sapeva che Melania avesse lasciato quel telefonino sotto carica a casa loro, come al solito? Mi sbaglio io oppure melania è uscita di casa con entrambi i cellulari?

Claudia

Antonello ha detto...

@Claudia
Ottima deduzione, che fa il paio con il mazzo di chiavi personale di M., che si sappia infatti non solo anche So. sembra contattare pure lei quel numero Wind ma ambedue gli oggetti, che si sappia, sarebbero stati ritrovati in casa, Teoricamente quindi qualcuno si accontenta di evidenze senza tentare invece di leggere diverse opportunita' e possibilita'.

anna ha detto...

il depistaggio dei genitori di melania e di sonia

ecco le testimonianze di alcune vicine di casa

«ERA TROPPO BELLA» - È affettuoso il ricordo di Melania Rea offerto da alcune vicine di casa. Era bella «troppo bella», «alta come un'attrice», tanto che quando passava «tutti si voltavano», racconta Marina Angelucci, che gestisce una cartolibreria a Folignano, il piccolo paese in provincia di Ascoli dove la donna viveva con il marito e la figlioletta in un condominio di una quindicina di famiglie in Piazza Luigi Dari. La Angelucci racconta che Melania la aiutava nelle incombenze in parrocchia, ma soprattutto le «passava» ricette di piatti campani. «Mi ripromettevo - spiega - di ricambiare ed insegnarle a preparare le olive all'ascolana». Un'altra vicina ricorda di aver visto la donna sul Colle San Marco due settimane fa, quando sembrava che fosse esplosa l'estate

quindi due settimane prima a colle san marco,il 3 aprile e non il 10 aprile, era esplosa l'estate quindi faceva caldo la settimana del 3 aprile menter la settimana del 10 aveva piovuto e aveva fatto anche la neve

perchè i genitori di melania e sonia hanno ritrattato la data?perchè hanno mentito? io so benissimo che oltre a queste amiche altri hanno visto i coniugi parolisi a san marco il 3 aprile e gli inquirenti lo sanno. perchè falsificano date testimonianze e orari?

Anonimo ha detto...

LucaP, altra cosa che non capisco riguarda sempre le pagg. 78 e 79, ossia, sonia viviani chiama e scrive messaggi sempre alla stessa utenza di melania n.333, giusto o no? Allora, non si è sbagliata sonia viviani o si?

Claudia

LucaP ha detto...

@ Claudia

Se sei disperato e stai cercando una persona al telefono da più di un'ora temendo per la sua incolumità, le provi tutte, perché quello che ti pareva certo forse non è proprio come te lo ricordavi. E quindi Parolisi prova a contattare Melania anche sul Wind pur sapendo che quasi sicuramente l'aveva lasciato in casa. O forse aveva la speranza che fosse in qualche modo tornata a casa.

In ogni caso il cellulare Wind è stato ritrovato a Folignano sotto carica.

Anonimo ha detto...

Antonello, cosa sarebbe il paio? Le chiavi di Melania vengono ritrovate a casa sua insieme all cellulare con utenza wind? Se così fosse, Parolisi attua una messa in scena nel chiamare melania al wind che non ha fondamento, a meno che parolisi chiami melania sull' utenza wind preso dalla disperazione oppure, per qualche verità nascosta e segreta, Parolisi sa che Melania è a casa a Folignano e potrebbe, ipoteticamente, rispondere.

Claudia

Anonimo ha detto...

LucaP, infatti, sul caso che Parolisi fosse disperato e avesse cercato Melania anche sul Wind l' ho ipotizzato e scritto nel precedente commento.

Claudia

Mimosa ha detto...

@ Anna
ce lo siamo domandati in tanti il perché delle due date!

Anonimo ha detto...

LucaP sul fatto che sonia viviani chiami e scriva a melania sempre sulla stessa utenza n.333 ho letto bene nell' ordinanza oppure questa sonia si sbaglia?

Claudia

anna ha detto...

grazie per la risposta dei 3,5 km melania non era a ripe ma a 3,5 km da ripe nascosta chissà dove,il suo corpo è stato portato dopo la seconda esercitazione del 19 aprile

anna ha detto...

grazie per la risposta dei 3,5 km melania non era a ripe ma a 3,5 km da ripe nascosta chissà dove,il suo corpo è stato portato dopo la seconda esercitazione del 19 aprile

Anonimo ha detto...

Devo chiedervi un' altra cosa, stò esaminando la tabella (fig.7) a pag. 81 dell' ordinanza, se veramente il cellulare di melania si trova a casa a folignano, come mai nelle chiamate che parolisi effettua all' utenza wind di melania, non viene agganciata la stessa cella che aggancia il cellulare intestato a sonia viviani? Altro anomalia, sonia viviani afferma di mandare un sms a melania dal suo cellulare dicendole di rispondere alle sue chiamate perchè lei non ha credito e la stà chiamando dal cellulare della mamma, come mai, invece, dalla tabella a pag. 78 e 79 risulta che sonia viviani chiama e scrive a melania sempre dalla stessa utenza n.327..?

Claudia

Anonimo ha detto...

Non so se mi sono spegata, se sonia viviani risulta essere a folignano mentre chiama e scrive a melania, come mai il cellulare wind di melania, che si trova sempre a folignano, aggancia la cella di un altro posto?

Claudia

Anonimo ha detto...

Altra anomalia, sonia viviani parla di un solo sms che invia a melania, sulla tabella a pag. 79 risultano due sms che l' amica sonia invia a melania, come si spiega ciò?

Claudia

Anonimo ha detto...

Scusate, ma, Melania e la mamma si sentono telefonicamente anche intorno alle 12,20 di quel maledetto 18 aprile? Dalla tabella a pag. 74 risulta così, come risulterà, poi, la famosa chiamata intorno alle 13,30 tra melania e la mamma.

Claudia

Mimosa ha detto...

Cara Claudia
c'è un'altra anomalia: a p. 48 dell'Ordinanza sta scritto che Sonia afferma di aver riprovato altre volte a chiamarla dopo i messaggini, come mai nessuno lo ha ritenuto fatto strano ?? dato che non è riscontrato nei tabulati di Melania?

Anonimo ha detto...

Mimosa, si, ho visto, mi stò perfettamente rendendo conto di quante bugie e quante contraddizioni ci sono state da parte di questa sonia, sono sempre più convinta che questa sonia è coinvolta, a questo punto, pienamente nella vicenda e il GUAIO è che si è attirata la simpatia di entrambe le procure e della famiglia di melania tanto da andare, con la sua famiglia, al compleanno di vittoria a somma vesuviana, che schifo, ma, che schifo!

Claudia

tabula ha detto...

@Claudia
tu che sei del posto..
cosa dice la gente di melania?
Intendo dire: quelli che la conoscevano VERAMENTE, il fornaio la fruttivendola.. cosa pensavano di lei, del suo modo di porsi, del suo comportamente?
non so quanto possa essere grande Folignano, nè quanto ci si conosca, ma di sicuro la "straniera", anche essendo così bella, non sarà passata inosservata.
Ti andrebbe di fare questo compitino, di aprire le orecchie e magari fare qualche innocente giretto da quelle parti?

Anonimo ha detto...

Tabula, io conosco gente di quel posto, ovviamente, folignano è qua vicino ad ascoli, si fa subito ad arrivare. Alcuni di Folignano non la conoscevano per niente, ho sentito qualche tempo fa una signora che mi ha detto che Melania era una bellissima ragazza, quando passava la riguardavano tutti, per questo credo che una mano femminile invidiosa e gelosa di le l' abbia uccisa e credo che alla base non ci sia solo un profondo odio, ma, qualcosa di più grosso.

Claudia

Claudia

Anonimo ha detto...

La vicenda di Melania, comunque, è molto complicata.

Claudia

anna ha detto...

qualcuno a folignano dice di approfondire e indagare proprio sulle amicizie di folignano,sonia il marito ,paciolla e stefania,perchè lei ha scoperto qualcosa che riguardava tutti, all'inizio proprio della scomparsa si diceva che melania aveva scoperto un segreto che se svelato sarebbe stata una bomba per tutta folignano,quindi indagare su cio che è successo la sera del 17 aprile quella data che ludovica in una intercettazione dice di non aver detto nulla,le amiche di folignano hanno fatto a gara a depistare dicendo che era un amore idilliaco, quando si è scoperto il tradimento di parolisi è stato indagato solo lui, melania lo sapeva del tradimento, è lei che ha abbandonato il marito ed è ritornata a folignano per recuperare il suo matrimonio dopo che ha scoperto il tradimento, melania si sentiva in colpa per aver lasciato il marito da solo.
la coppia parolisi frequentava anche i superiori quando normalmente ciò non accade mai.

Anonimo ha detto...

Anna, chi ti ha dato queste informazioni sull' ipotetica notizia bomba che melania avrebbe dato a folignano? Ovviamente, non voglio sapere i nomi, ma, non vorrei che queste fossero dicerie. I dubbi e sospetti sui vicini di casa e amici di folignano li ho da sempre anch' io perchè sono evidenti forti contraddizioni tra ciò scritto nel verbale e ciò detto nelle varie interviste,soprattutto, da parte dell' amica sonia, ma,un' altra cosa è ciò che viene detto dalla gente, soprattutto nei paesi, quindi, è sempre meglio filtrare tutto ciò che si sente uscire dalla bocca della gente.

Claudia

Anonimo ha detto...

Anna,
"non si fan nozze coi fichi secchi"se nessuno ha parlato di quel che successe la sera del 17 aprile fino ad oggi non lo faranno sicuramente ora, salvo che sia
SP a farlo,ma penso anche che tema più l'inferno che si potrebbe scatenare se svelasse chissa cosa piuttosto che l'ergastolo(anche se non sarà condannato) purtroppo tutte le ipotesi o i percorsi intrapresi validi o meno si interrompono ogni volta a causa di "buchi"impossibili da riempire se non da chi sa cosa è realmente accaduto.
luc

LucaP ha detto...

@ Anna e Claudia

Secondo voi che siete del posto, perché Melania è stata uccisa (o perlomeno scomparsa per essere uccisa successivamente) proprio il 18 aprile e non un altro giorno qualsiasi?

Sappiamo che la sera dopo sarebbero dovuti partire per Somma Vesuviana.

Ma sappiamo anche che Melania sarebbe dovuta andare al giuramento del 1° Blocco 2011 del RAV Piceno che si è tenuto il giorno dopo, presenti autorità militari, civili e religiose. Sembra anche che Sonia gliene abbia chiesto il motivo e lei abbia risposto che ci sarebbe andata perché faceva piacere al marito.

Se Melania è stata uccisa perché a conoscenza di qualcosa di segreto, non credo proprio che l'abbia scoperto la sera del 17, in quanto molti indizi ci lasciano supporre che il suo stato di preoccupazione durasse già da non pochi giorni, come per esempio la visita dei genitori a Folignano 15 giorni prima ed anche la telefonata ad Imma del 16/04.

Chi voleva ucciderla, o anche solamente minacciarla ed intimidirla, ha deciso di farlo proprio il giorno 18.

Sarà stato perché non se ne era presentata occasione prima?
Sarà perché venuto a sua volta a conoscenza del fatto che Melania era in possesso di tali informazioni solamente quel giorno od i giorni immediatamente prima?
Sarà perché, partendo il giorno dopo, quella era l'ultima occasione buona?
O sarà anche perché l'ipotetica minaccia di svelare tali segreti si sarebbe potuta proprio concretizzare in occasione della festa del giuramento?

Ciao

Anonimo ha detto...

LucaP, ma saranno proprio dei segreti il movente di tutto o altro?

Claudia

Anonimo ha detto...

Segreti o non segreti una cosa è certa : Melania dava MOLTO FASTIDIO a qualcuno e non credo che questo qualcuno fosse Salvatore.
Lui si faceva "i fatti suoi" e se ne fregava altamente sia della moglie che dell'amante

Anonimo ha detto...

Giusto anonimo!

Claudia

per Lucap ha detto...

http://it.notizie.yahoo.com/italia-libert%C3%A0-stampa-classifica.html?nc

Anonimo ha detto...

tabula, comunque, ricordiamoci che questo è un blog pubblico, non ci esponiamo troppo su richieste d' informazioni e notizie varie, qua scriviamo per cercare di costruire un' ipotetica verità sulla fine tragica di melania, nè i magistrati e nemmeno noi sappiamo, veramente, come siano andate le cose, io non posso mettermi ad investigare per sapere cosa si dice nel paese e via dicendo. Prima di tutto, tengo a preciare che il nostro modo d' investigare ha un limite, come tutto e finisce qui, in questo blog, per una forma di principio e perchè tutti noi abbiamo altri impegni nella vita che quello d' investigare. Comunque, se vuoi fare richieste varie generiche sui posti ascolani perchè solo a questo si può rispondere, chiedi a massimo il mio indirizzo e-mail e scrivimi lì, ok?

Claudia

Anonimo ha detto...

Claudia, scusa se mi intrometto, ma non penso proprio che Tabula intendesse chiederti di indagare nel vero senso del termine. Sapendo che sei di Ascoli ti ha chiesto cosa dice la gente del posto, conosci il proverbio voce di popolo, voce di Dio?
Penso che Tabula sappia bene che non essendo degli investigatori, abbiamo dei limiti, in quanto altrimenti molte nostre domande avrebbero già ottenuto delle risposte.
Ognuno di noi a suo modo, vuole contribuire alla ricostruzione di quanto accaduto a Melania; tra di noi c'è chi ha conoscenze tecniche, chi scientifiche, chi giuridiche, chi ha intuito, chi un'intelligenza vivace, chi conosce bene il posto perchè vi abita. Tabula ha molte delle qualità che ti ho elencato, quindi figurati se il suo intento fosse quello di farti esporre....
Non essere investigatori, non esclude che potremmo tutti insieme toccare la verità, chissà magari lo abbiamo già fatto.

Stella

tabula ha detto...

ah no Claudia, figurati, per carità, non offenderti, lungi da me
.. la mia idea era solo quella di chiederti di "aprire le orecchie e magari fare qualche innocente giretto", innocente, per l'appunto, se ti dovesse capitare.
Anzi guarda, non offenderti, ma estendo l'invito anche ad Anna che è del posto, o a chiunque fosse del posto e leggesse questo blog, sarebbero comunque informazioni di prima mano, per quanto sopra i "si dice" non debba mai essere costruito alcun castello.
Già che vivete in zona, è ovvio che di opinioni ne abbiate sentite, domandavo solo di riferire, se ce ne fossero le più interessanti, senza ovviamente scadere nel pettegolezzo privo di costrutto che qui dentro non troverebbe appiglio.

tabula ha detto...

@comunque Claudia, se la cosa ti sembra impegnativa, e non intendevo lo fosse, non preoccuparti e sentiti pure svincolata con serenità.

per il resto, non sono la persona giusta che possa approfondire la questione logistica nè farti domande specifiche in merito, del resto già Anna molto spontaneamente e pubblicamente ci ha fornito interessanti dettagli sui luoghi.

Mimosa ha detto...

Beh, ricordo perfettamente che anche Claudia ai suoi esordi ha scritto molte cose interessanti.
Per farci un quadro di "cosa pensa la gente" basta mettere insieme molti post di Claudia e di Anna.

"Vox populi vox Dei" ma purtroppo non vox degli inquirenti e dei magistrati, «stultus quoque si tacuerit sapiens reputabitur» («anche lo stolto, se tacerà, sarà considerato saggio ed intelligente»).

Mimosa

anna ha detto...

in altri blog ho detto che se gli inquirenti indagavano a 360 gradi da subito le testimonianze spontanee come quelle del rannelli ci sarebbero state, oggi non parlera'più nessuno perchè tutti hanno capito che ci sono cose grandi di mezzo o che coinvolgono l'esercito e che coinvolgono persone amiche di melania.Una cosa è certissima Melania pedinava il marito magari insieme a a qualche amica o addirittura con una soldatessa,durante questi pedinamenti ha scoperto qualcosa che era meglio non avesse scoperto,il delitto è da ricondursi al comportamento di melania nelle sue minacce a rivelare il segreto,sembra che melania di questo segreto si sia confidata con un militare della clementi fidandosi, lo stesso poi che l'ha condannata a morte? ecco perchè in diversi blog ho detto che il papa di melania deve dire il nome e cognome dell'alto ufficiale che melania ha minacciato di far intervenore ma deve dire anche tutti i nomi e cognomi dei militari che melania conosceva, lui è stata tanti anni nell'esercito e sa che cosa succede,lo dimostra la frase che lui disse salvatore non l'ha saputa proteggere abbastanza,ebbene signor Rea da chi salvatore doveva proteggere melania? che cos asuccede nell'esercito che lei sa?deve parlare e dare un elenco agli inquirenti di tutti i militari che conoscevano melania,

Signor Rea oggi anche a lei fa comodo un capo espiatorio come salvatore per non dire che cosa succede nell'esercito?

Gli inquirenti dovevano assolutamente renderle conto di quella frase, cosa che non hanno mai fatto

Anonimo ha detto...

Stella, tranquilla, lo so che tabula me l' ha chiesto ingenuamente, è che nelle piccole città, nei paesi, nelle piccole realtà se si prova ad "investigare" non si trova nulla di concreto perchè c'è una mentalità chiusa e si tende a vedere le cose solo nel modo che più si desidera, non guardando le cose in tutte le angolazioni, anzi, ringrazio tabula che vuole rendermi partecipe a collaborare per cercare di capire qualcosa in più su questa questione delicata e assurda di Melania.

Claudia

Anonimo ha detto...

tabula, come ho scritto anche a Stella, tranquilla, io, anzi, ti ringrazio che vuoi rendermi partecipe di collaborare per cercare di capire qualcosa in più, ma, come dicevo a Stella, nelle piccole realtà si tende a vedere tutto in maniera chiusa, non si tende a riflettere, a capire, ma, solo ad etichettare in un modo o nell' altro,a farsi influenzare l' uno con l' altro, ripeto, stai tranquilla che apprezzo il fatto che tu mi chieda.

Claudia

Anonimo ha detto...

Mimosa, io quello che posso sapere e vedere delle mie zone lo dico tranquillamente infatti, io con voi ho scoperto tanti particolari della vicenda di melania che non avrei mai scoperto in altre parti o nei quotidiani locali.

Claudia

Mimosa ha detto...

Claudia, sai una cosa?
noi della "Squadra" siamo un efficientissimo team di investigatori ... "a tavolino", ognuno a casa propria ha letto e riletto le carte pubblicate in rete (a disposizione di tutti), centinaia di articoli pubblicati in rete e sulla carta stampata, ha assistito a intere trasmissioni televisive, si è guardato e riguardato le registrazioni video (recuperabili in rete), ha approfondito argomenti sui libri, ognuno secondo la propria competenza di base, capacità e inclinazione, e infine ha tenuto conto dei ragionamenti altrui, proprio come in un vero gruppo di lavoro, impiegando la tecnica del brainstorming.
Per questo forse ti pare di aver scoperto qui "tanti particolari della vicenda" che da altre parti non erano scritti. Qui noi abbiamo messi insieme quello che sta scritto in ogni dove riordinanando, valutando e discutendo.
Noi siamo veri "investigatori" ... a tavolino solo, purtroppo, e lo facciamo da mesi per puro spirito garantista, assetati di Giustizia, quella imparziale, senza pre-giudizi e pre-concetti.

Come già ebbi occasione di dire a te o ad Anna, io credo molto alle "voci di corridoio" (per esperienza d'ufficio, si rivelano sempre molto vicine alla verità) ma se poi queste restano a livello di pettegolezzo e non sfociano in riscontri, diventano solo una "chiacchiera di paese" con dietro una scia di motivazioni le più svariate ... compresa l'invidia.
Ora la gente non parla? E perché anche prima ha taciuto?

E poi la tua osservazione che questo è un blog "pubblico", permettimi, mi ha fatto sorridere. Credi che non lo sappiamo anche noi? Credi che qui scriviamo tanto per scriverci le cose tra di noi?
Tutti noi siamo perfettamente consapevoli che il blog di Massimo Prati può arrivare a milioni di persone in Italia e all'estero (abbiamo avuto commentatori dagli USA, dalla Svizzera, dalla Gran Bretagna, dalla Francia e forse da qualche altro Paese ancora più lontano che non sappiamo) e pensi che io non sappia che questo che scrivo in questo momento non andrà mai perso nella perfida rete?

Ti ho detto tanto, ma non so se ti ho tranquillizzata.
Mimosa

Anonimo ha detto...

Claudia, so bene quale sia la mentalità delle piccole città o dei grandi paesi, ma nel caso di Parolisi, si può ben affermare che tutto il mondo è paese. Le cose, si sono volute vedere solo in una direzione, nelle altre non si è voluto scavare. Quando l'informazione, è diretta al cittadino medio, si riesce più che bene a rigirarlo come un calzino. Però per fortuna che esistono ancora persone che ragionano con la propria testa; persone che sono predisposte a farsi domande. Certo, avere delle competenze specifiche aiuta e ciò lo avrai constatato dai vari commenti in questo blog.
Tutti noi che commentiamo nel blog, in qualche modo ci esponiamo, ma allo stesso tempo abbiamo l'intelligenza di capire fino a dove possiamo arrivare; magari a volte dove non vogliamo arrivare buttiamo un accenno o taciamo, almeno io faccio così. Quindi non ti preoccupare, sentiti libera di esprimere i tuoi pensieri, da ragazza intelligente sono sicura che saprai fino a dove arrivare.

Stella

Anonimo ha detto...

Mimosa, mi hai tranquillizzato;-), ripeto, con voi ho appreso molte cose della terribile vicenda di melania che nessuno ha mai detto.

Claudia

Anonimo ha detto...

Stella, grazie per ciò che hai scritto, infatti, bisogna capire, con la propria intelligenza, in cosa si può scrivere qualcosa e in cosa non si può.

Claudia

Antonello ha detto...

Mah, invece io apprezzo l'accortezza e la prudenza, stiamo umani seppure al tavolino, i confini virtuali della passione per la ricostruzione e' giusto esistano sino al punto in cui si e' riusciti almeno a far pensare, credo che Claudia non volesse ridimensionare la liberta' di un blog pubblico ma sottolineare che tutto si puo' dire e dipingere ma con il rispetto e la sana furbizia.
Ritengo anche io rischioso proporre domande od attenzionare l'argomento, vivo in paesini piccoli da decenni, non sono mai neutri, guardano e tacciono, ma qui non sappiamo se abbiamo a che fare con una bega di condominio o con storie di onore organizzato, penso che e' questo che intendesse dire Claudia, si puo' anche affrontare un nemico ma non nel buio piu' totale mentre piu' a valle sembra che tutto sia luce, tutto chiaro ed illuminato, non puo' essere altri che, invece io stimo ed apprezzo l'accortezza, restiamo a tavolino ma umani.

anna ha detto...

vorrei riprendere il discorso di quel militare della clementi che il suo telefonino è stato intercettato a ripe il giorno 19aprile,è stato controllato il suo telefono per due mesi ma non si è mai tradito, questo hanno detto gli inquirenti,se nell'ordinanza anche la procura dice di approfondire chi è il complice di parolisi che ha fatto il depistaggio e chiede proprio agli inquirenti di indagare nella caserma clementi, come si fa a di non si è mai tradito,è ovvio che se è stato interrogato sta attendo a non tradirsi,ne giorni 18 e 19 aprile i militari della clementi non dovevano esserci perchè sono i militari di chieti che avevano l'esercitazione, come mai gli inquirenti non hanno prelevato il dna a questo militare per confrontarlo con i 5 dna maschili presenti sul corpo di melania?se volessero lo possono ancora fare visto che sanno il nome e cognome di questa persona

anna ha detto...

dichiarazioni false di sonia e dei genitori di melania

perchè sonia e i genitori di melania prima dicono che hanno fatto la gita il 3 aprile poi il 10, perchè stanno mentendo ci sono persone di folignano che li hanno visti il 3 aprile a san marco non riesco a capire l'amica e i genitori di melania che stanno compiendo un vero depistaggio permesso dalla procura che indaga a senso unico.

se io avessi un figlio assassinato io come madre vado a dire delle menzogne su date e situazioni importanti?che cosa c'è dietro queste menzogne? chi si vuole coprire?

solo per screditare i cani molecolari?

anna ha detto...

visto che salvatore e melania frequentavano anche dei superiori militari cosa che normalmente non accade mai nell'ambito militare,avete notizie se sono stati sentiti dagli inquirenti tutti i militari che frequentavano la coppia?
in un delitto è ovvio che bisogna sentire tutte le persone che frequentavano salvatore e melania.

io l'ho sempre detto si è indagato poco su melania e su ciò che faceva ,chi frequentava chi telefonava in assenza del marito.

questa storia poi che sia paciolla che sonia sono andati al compleanno della bambina,quando non si è permesso al papa di vederla è uno schifo,queste perosne hanno mentito agli inquirenti ,sono andati a casa dei genitori di melania per fare cosa?concordare altre menzogne?

ma credono che tutti siamo stupidi,i veri assassini e chi ha depistato sono lasciati liberi di depistare ancora.

qualsiasi giustificazione assurda portata avanti dagli amici di melania viene presa come oro dagli inquirenti,
sonia ha tante cose da chiarire e mi auguro che nel processo i depistaggi di sonia vengano fuori

in conclusione ho posto all'attenzione di tutti

1) il militare della clementi intercettato a ripe il giorno 19
2)le menzogne di sonia e dei genitori di melania sulla data della gita che è certa è stata il 3 aprile giornata molto calda
3)non si è indagato sulle frequentazioni militari della coppia
4)la visita di paciolla e sonia ai genitori di melania, serve per concordare altri depistaggi?
5)le deposizioni di sonia sulle telefonate e messaggi fatti a melania non corrispondono con i tabiulati telefonici
perchè ha mentito?

conclusione
le menzogne di parolisi per coprire i suoi tradimenti sono segni di colpevolezza per l'omicidio,

le menzogne di sonia e altri amici per depistare sono cose che non contano

ANNA ha detto...

PURTROPPO QUESTA E' LA GIUSTIZIA ITALIANA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

tabula ha detto...

@Anna
su quello che dici non ci piove.
Peccato tu non fossi tra noi mesi fa, quando discutemmo tutti questi punti oscuri della vicenda che adesso vai elencando, allora li analizzammo uno per uno, ed il tuo apporto sarebbe stato veramente prezioso, perchè possiedi quel quid di realtà fisica dei luoghi e delle dinamiche di caserma che a noi manca.

@Claudia
sentiti libera di dire ciò che vuoi o non vuoi, se una sera uscendo a bere una birra con i tuoi amici del posto sentirai opinioni o input su Melania che riterrai interessante condividere, siamo qui.
Alle volte sai, basta un'osservazione fuori luogo, come quel "non l'ha saputa proteggere".
Le parole hanno un senso, e vanno adoperate epr il senso che hanno: chi si fa sfuggir parole adducendo poi la scusa fossero casuali o non volute, non è mai giustificabile.
Oppure, se preferisci la citazione biblica: la lingua tira fuori ciò che sta nel cuore.
Il senso della mia richiesta era solo questo.
E' ovvio che non ti chiederei mai di condividere informazioni pericolose qui dentro: per raccontare quelle, se tu ne avessi, il luogo giusto sarebbe la Questura.

Anonimo ha detto...

ANNA carissima, i discorsi che fai, e le domande relative, sono state già discusse in questo blog, mesi fa.
Quindi, ti consiglio di non scervellarti più su questo argomento.
Ci sono altri articoli interessanti postati dal blogger; passa a commentare quelli, come fanno altri, ne proverai soddisfazione, credimi.
Ciao.

Anonimo ha detto...

Antonello, hai compreso tutto quello che, infatti, volevo dire.

Claudia

Anonimo ha detto...

tabula, se mi capita di sentire in giro qualcosa su melania, lo dico tranquillamente, l' importante è, proprio, avere elementi utili per poter capire meglio i vari contesti su melania, il marito e via dicendo.

Claudia

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 10:54, penso che Anna sia in grado di decidere da sola se e quali articoli commentare.
Tra l'altro ha portato alla nostra conoscenza (almeno alla mia), informazioni MOLTO utili.

Anna, in questa vicenda a quanto pare più di un soggetto ha mentito, ma non preoccuparti, sarà compito della difesa far cadere falsi testimoni come birilli.

Stella

ENRICO ha detto...

ANNA e CLAUDIA

il suggerimento che sento di darvi, visto che vivete sul posto, è quello di diffondere il più possibile a cominciare dalle vostre abituali frequentazioni, le riflessioni e le analisi contenute in questo blog ed a cui si è giunti dopo mesi e mesi di discussioni

Sarebbe utile creare una sorta di “ movimento d’opinione” che - per quanto limitato - sia però “ al di fuori della rete” e tale da interagire direttamente con i media, sicuramente già pronti a scaldare i motori in vista del processo e la cui presenza tra la gente, per raccogliere interviste e realizzare servizi giornalistici dedicati , sarà senz’altro massiccia.

Anonimo ha detto...

ENRICO, purtroppo, ripeto, qui non posso scrivere molto, se hai interesse a sapere qualcosa chiedi il mio indirizzo e-mail a Massimo, ci sono molte cose che dovrei dirti, ma, non posso per una questione di tutela, di privacy.

Claudia

Anonimo ha detto...

ENRICO, mi spiego meglio, non è che io sappia chissà quante cose, ma, per quello che posso dirti, è meglio che te lo dica via mail, evitando, così, di scrivere cose particolari, specifiche qui e ripeto, ti posso dire solo quello che posso sapere, ovviamente.

Claudia

Tiziana ha detto...

Claudia,
Enrico ti ha chiesto un'altra cosa, che io condivido pienamente. I dubbi che hai sulla colpevolezza di Parolisi non tenerli per te. Parlane con amici e conoscenti, solleva dei dubbi, in modo che l'opinione pubblica non sia a senso unico, che anche altri incomincino a chiedersi se il VERO colpevole è il marito, o ci possano essere altre spiegazioni. Magari invita qualcun altro a leggere questo blog.
In tutto ciò non ci vedo niente di male, la notizie giornalistiche è normale discuterle al bar o con gli amici.

ENRICO ha detto...

TIZIANA,

come al solito, non solo mi leggi nel pensiero, ma adesso riesci persino a codificare i miei scritti a volte, lo ammetto, un po' troppo sintetici...

Mimosa ha detto...

Scusa CLAUDIA
perché invece non scrivi direttamente a Massimo e gli racconti (in un file allegato, non nel testo del messaggio) tutto quello che sai o che "si dice" in giro, così poi Massimo fa un bel nuovo articolo, e come tutti i giornalisti che si rispettino tiene segrete le sue fonti (anche sotto torura).

Che ne dici, invece di raccogliere indirizzi privati e riservati, proprio a tutela della privacy di ognuno a cui ti richiami tu stessa?

Ciao
Mimosa

Anonimo ha detto...

Tiziana, condivido, infatti, quando capita di trovarmi a parlare con altri dell' argomento di Parolisi, dico sempre come la penso. Comunque, c'è molta gente in giro che lo ritiene, addirittura, innocente, c' è chi lo reputa complice e chi assassino, le versioni sono diverse tra loro, io, per ciò che mi riguarda, cerco sempre di sottolineare tanti punti di tutta la vicenda che non quadrano e tutte le cose che non tornano. L' importante è che la gente non si faccia condizionare dalle etichette che, ormai, molti hanno dato a Parolisi. Sappiamo che Parolisi ha tradito e abbiamo le prove, ma, non possiamo dire che Paolisi sia anche un assassino o un complice e nemmeno innocente, non abbiamo le prove per poter dire tutto ciò.

Claudia

Anonimo ha detto...

Posso dire, comunque, che mi è capitato di parlare con più giornalisti di questa vicenda, soprattutto, con un giornalista della mia città di cronaca nera di un quotidiano e gli ho voluto mettere in luce alcuni punti, alcuni dubbi che ho e vi posso garantire che lui mi ha detto CATEGORICAMENTE che Parolisi è l' assassino di Melania e non ci sono dubbi su nessun' altro, a questo punto, come si fa a far capire alle persone di riflettere, di ragionare se gli stessi giornalisti influenzano i lettori a pensarla solo esclusivamente in un solo modo?

Claudia

Anonimo ha detto...

Mimosa, a Massimo ho detto come la penso via mail, gli ho scritto alcune cose ed un conto è ciò che posso sentirmi libera di esprimere a chi voglio, come voglio e quando voglio ad una persona, prima che autore di un blog, via mail e un conto è il non sentirmi tranquilla e libera di scrivere in un blog che ricordiamo essere pubblico. Mimosa, non mettiamo di mezzo Massimo ulteriormente. Ovvio che non è che vado a scrivere via mail a tutti ciò che si può sapere, io scrivo ciò che sento di scrivere a chi voglio io e basta, un conto è il discutere pubblicamente i vari aspetti della vicena e un conto è l' esporre alcune cose e parlo di cose in senso generico, a chi voglio, facendo emergere alcuni aspetti senza che questi (aspetti), necessariamente, debbano passare anche attraverso il blog. Dico questo perchè, si tratta, magari, di aspetti di cui non posso sapere la rilevanza o meno ai fini delle indagini e che, se esposti in un blog PUBBLICO, potrebbero, comunque, non portare tutela a nessuno e sappiamo quanto sia importante la tutela. Ad Anna chiedo di cercare di evitare di scrivere nomi per intero e via dicendo, bisogna legittimarsi prima di tutto perchè la rete è un mondo di navigatori che non conosciamo.

Claudia

tabula ha detto...

@Claudia, hai ragione, forse hai parlato col giornalista sbagliato o forse i giornalisti sbagliati sono troppi.
Eppure non sono tutti.
Comunque il suggerimento che ti è stato dato è importante: invece di scrivere via email alcune cose che vorresti esprimere a me o a enrico o a tutti noi uno per uno, scrivi direttamente a Massimo, vedrai che sicuramente se dovesse trovare interesse in ciò che racconti deciderà se utilizzare o meno il materiale da te fornito, e se preferirai restare anonima non ti citerà come fonte.
Del resto, come tieni tu all'anonimato ci teniamo un pò tutti, però secondo me sarebbe interessante che le tue idee siano condivise, voi del posto potete apportare nuova freschezza.
Così come ha fatto Anna che sì, è vero, ha ribadito questioni già discusse, ma con una cognizione di causa che ci mancava.

Anonimo ha detto...

Io in questo blog ho conosciuto persone che mi hanno delucidto tante idee, tanti punti che, fino a quel momento, mi risultavano interrogativi. Con alcune di queste persone del blog mi ci scrivo via mail e devo dire che escono molte cose interessanti in merito alla vicenda di Melania, ma, è meglio che si eviti di ritrascrivere tali cose nel blog perchè, evidentemente, sono cose che possono essere il frutto di sensazioni, dubbi avuti e che nel blog non farebbero altro che risultare privi di una certa consistenza. Qui, invece, dobbiamo scrivere le cose e gli aspetti della vicenda resi pubblici attraverso interviste in tv, ordinanze e via dicendo e su sui è possibile argomentare mantenendo sempre quel senso di propia legittimità e tutela.

Claudia

Anonimo ha detto...

tabula, tu, hai ragione, ma, credimi, se dovessi avere qualche idea particolare la riporeterei subito qui, evidentemente, se certe cose non vengono riportare pubblicamente qui, è perchè sono semplici sensazioni, dubbi che, per, ripeto, una questione di tutela è meglio evitare di riportarle.

Claudia

Anonimo ha detto...

Ripeto, io via mail scrivo solo a chi penso possa leggere, capire, riflettere, senza riportare il tutto qui.

Claudia

tabula ha detto...

@Claudia, lo capisco.
Eppure se intendi tutelarti vorrei suggerirti di farlo anche e soprattutto sotto questo punto di vista: non c'è come dare l'email ad una persona che non conosci.
sei una ragazza, hai 28 anni, vivi da quelle parti, sappiamo anche cosa fai, io al posto tuo eviterei di dare l'email a destra e a manca su questo blog, ricordati che viene letto da troppe persone, e neanche tra noi commentatori possiamo mettere la mano sul fuoco.
Può andarti bene una volta e anche l'altra, ma è un gioco pericoloso.
E chi ha orecchie per intendere, intenda.
Poi, ovviamente, fai pure come credi.

Mimosa ha detto...

Cara Claudia, c'è molto fervore giovanile in quello che pensi e che replichi, però attenta:
quando tu scrivi "soprattutto, con un giornalista della mia città di cronaca nera di un quotidiano" credi che costui leggendo non si fosse individuato, e i suoi collghi pure e i suoi amici idem?

Ora non voglio disquisire sul valore della libera informazione e delle libertà di opinione ed espressione, però voglio solo evidenziare che ci sono diversi modi per non far individuare i soggetti di cui si parla e nello stesso tempo fornire notizie.

Ciao, Mimosa

anna ha detto...

posso assicurarvi che a differenza del resto d'Italia dove si pensa ad un Parolisi colpevole chi conosce i posti ,la caserma le regole delle esercitazioni militari , chi vive in questi posti è per un parolisi assolutamente innocente perchè non ha materialmente il tempo di eseguire l'omicidio,
E' vero anche che si pensa che parolisi immagini, o sappia chi è stato ma non può parlare perchè minacciato,forse anche di uccidegli la bambina.....
gli hanno ucciso la moglie ma la sua piccolina non la deve toccare nessuno....................
scusate e ve lo dice una mamma di tre figli se mi minacciassero i miei figli anche io starei zitta, soprattutto se sono sicura che non ho ucciso, aspetterei che la verità venga a galla durante il processo

tabula ha detto...

@anna
anche io starei zitta.
Ma se fossero così bastardi da negarmi di vederli, sarei io a ricattare: "ora belli miei trovate il modo di farmi rivedere la bambina adesso e subito, altrimenti io comincio a fare nomi e cognomi"
Si fa arrivare tramite i carcerati una data ultimatum, e poi se niente accade, bla bla.

Anonimo ha detto...

Mimosa, dici bene, ma, ti assicuro che il fatto di dover dire che ho qualche amico giornalista e che ho parlato con qualche giornalista non crea nessun problema perchè alcuni giornalisti dicono ciò che pensano tranquillamente e non solo a me, se l' ho scritto e te lo dico puoi stare tranquilla che chiunque è tutelato. Ciò che, invecem, bisogna stare attenti a dire e non dire sono i nomi delle persone della vicenda di Melania, vi ricordo che Paciolla ha denunicato alcune persone su You Tube.

Claudia

Anonimo ha detto...

Si possono dire le stesse cose in modi differenti, senza specificare nomi e via dicendo.

Claudia

Mimosa ha detto...

@ Tabula e Anna
per tornare su cose già dette: se la famiglia R. lo esorta a parlare con tanta insistenza, mentre la piccola sta in una botte di ferro, saranno capaci i suoi legali a convincerlo?

Mimosa

Anonimo ha detto...

Quello che vi posso dire è che la penso in moltissime cose come Anna,ma, l' importante è non fare nomi, prima di tutto i luoghi, vi garantisco che non c'è il tempo materiale per fare tutto ciò che la procura accusa parolisi di aver fatto, quindi, parolisi non ha ucciso melania. Inoltre, chi ha effettuato il depistaggio nelle ore successive al delitto se il cellulare di parolisi non aggancerà più ripe di civitella? Il 18 i cellulari di melania e di parolisi ci dicono che i coniugi sono a ripe di civitella, questo non vuol dire che si trovano al chiosco della pineta a litigare (come invece ci vogliono far credere i magistrati), ma, vuol dire che i coniugi parolisi si trovano nei pressi di ripe che è ben diverso! Qualcuno avrà dovuto accompagnare melania al bosco delle casermette con la macchina! Credetemi, parolisi non avrebbe mai corso il rischio di farsi vedere dai colleghi militari di chieti! Non vorrei che parolisi abbia lasciato la moglie in un punto non proprio vicino al bosco delle casermette e l' abbia "consegnata" a qualcuno.

Claudia

anna ha detto...

è vero che paciolla ha fatto una denuncia alla polizia postale , però su internet era stato minacciato di morte perchè?la polizia postale ha ritrovato la persona che lo ha minacciato?questo è un altro tassello che manca.Dopo sette mesi che non si sappia da chi è arrivata questa minaccia è la dimostrazione di come siano state fatte le indagini.

Anonimo ha detto...

C' è una sentinella che afferma di aver visto due auto correre e dentro un' auto vi erano due persone chine per non farsi vedere, un pastore di san giacomo afferma di aver visto due auto correre, tra cui una rossa, queste auto correvano vicine l' una all' altra tra san giacomo e san marco. Il proprietario di un ristorante di san giacomo afferma di aver sentito uno strano traffico di auto nella notte tra il 18 e il 19, questo crea sgomento e poi c'è quel famoso telefonista anonimo che non si è fatto vivo, come si fa a dire, dopo tutto questo, che parolisi abbia ucciso melania, come si fa? Per me c'è un complotto dietro pauroso.

Claudia

Anonimo ha detto...

Anna, io la penso come te, ho gli stessi tuoi sospetti e dubbi, non so che dire, state seguendo il caso Straccia? I carabinieri stanno indagando a 360 gradi, soprattutto, tra le amicizie del ragazzo.

Claudia

anna ha detto...

condivido in pieno,come il fatto che melania due giorni a ripe non c'èstata proprio ,dalla strada si sarebbe vista,l'esercitazione c'è stata sia il 18 che il 19 aprile quindi melania è stata portata li alla sera del 19 dopo la fine della seconda esercitazione,e li è stato fatto il depistaggio,il pulman dei militari il 19 stava parcheggiato sempre all'incrocio è stato trovato anche uno scontrino del 19 vicino alchiosco,quindi le ipotesi sono due

o tutti e 28 militari di chieti sono complici di un omicidio

o ppure melania non stava assolutamente a ripe, è stata nascosta e portata li dopo che sono andati via i militari,

se melania fosse stata addirittura uccisa la sera del 19 significa che ci sono state 36 ore di tempo per salvarla

Anonimo ha detto...

Esatto Anna!

Claudia

Anonimo ha detto...

Ci sono i segni sul terreno di due ruote di un' auto la cui distanza non è quella delle ruote dell' auto di Parolisi e questi segni sono stati trovati vicino al corpo di Melania, quindi, in quale auto è stata trasportata Melania da morta?

Claudia

anna ha detto...

la famiglia rea lo esorta a dire la verita?sei sicura?

sapete che cosa penso stanno usando la bambina, non gliela faranno vedere mai perchè quello è il messaggio che lui non deve parlare,deve tacere

la famiglia rea è una famiglia potente?

perchè la povera melania si fidava più delle cognate ,della famiglia di parolisi e non della sua famiglia?

un motivo ci sarà

perchè melania scrive che se gli succede qualcosa la bambina deve stare con la madrina francesca sorella di Parolisi?

anche l'esclamazione che ha fatto la mamma di melania ultimamente,ha detto anche se salvatore non avesse ucciso mia figlia lui l'ha tradita e non vedrà più la bambina come io non vedrò più mia figlia, ma che senso hanno queste parole?

questa bambina deve crescere in questo odio?

questo dubbio mi è venuto proprio dai genitori di melania ,dal loro comportamento assurdo, se mio genero fosse accusato di omicidio e ci fossero prove che lo scagionano io esorto ad approfondire quelle prove,
qui no, è l'inverso, ci sono le menzogne dei genitori che cambiano le date per far riportare la tesi della procura.

Scusate ma non ha senso.

io sono convinta che anche il papa di melania qualcosa sappia,lui ha vissuto anni e anni nell'esercito,cominci a fare i nomi e cognomi dei militari che conoscevano e frequentavano melania .lui li può fare, li deve fare perchè nelle frequentazioni anche militari di melania c'è il movente del delitto che non è stato ancora trovato.

anna ha detto...

la mia risposta di prima è per mimosa

ANNA ha detto...

PER CLAUDIA
I NOMI E COGNOMI SI POSSONO FARE SE SONO DENTRO DEGLI ATTI PUBBLICI COME LE ORDINANZE, ALTRIMENTI CHE FACCIAMO SOLO IL NOME DI PAROLISI SI PUò DIRE?TROPPO COMODO,CHI è ANDATO IN TV COME LE AMICHE E GLIA MICI A RACCONTARE DELLE MENZOGNE EBBENE QUELLE MENZOGNE DEBBONO ESSERE MESSE IN EVIDENZA CON CIO' CHE LORO HANNO DICHIARATO,QUINDI LADDOVE C'è UN NOME E COGNOME E STA IN UN ATTO PUBBLICO O LORO SONO ANDATI IN TELEVISIONE PER FARE DEI VERI E PROPRI DEPISTAGGI SCUSATE MA IO CONTINUERO' A FARE I NOMI COSì COME INDICHERO' DOVE TROVARE LE LORO DICHIARAZIONI.SE VOLEVANO LA PRIVACY NON ANDAVANO IN TELEVISIONE A FARE I PROTAGONISTI

Tiziana ha detto...

Anna
brava! Sono d'accordo con te.
Ciao, Tiziana

tabula ha detto...

@Anna
brava! quest'ultima cosa che hai detto ti ha fatto guadagnare una decina di punti.

Anonimo ha detto...

Anna, è giusto ciò che dici e al riguardo, ti chiedo una cosa, secondo te che ruolo giocano i vicini di casa a Folignano, amici dei coniugi Parolisi?

Claudia

Anonimo ha detto...

Anna, secondo te come sono andate le cose quel terribile 18 aprile?

Claudia

Anonimo ha detto...

ma quando capirete che sta claudia e' un troll???
P.

LucaP ha detto...

Qualche giorno fa (25/01 ore 12:40/12:58) avevo cercato di proporre un argomento di discussione al quale però non è stato dato seguito perché concentrati su altri temi (tranne Pino che però non ha voluto approfondire la sua idea in proposito). Si trattava dei miei dubbi che il luogo (presunto, ma che per il momento diamo per verificato) dell'omicidio e del ritrovamento, il Chiosco della Pineta, non fosse casuale ma costituisse uno degli indizi principali del rebus.

Mi ero però dimenticato di inserire un altro indizio che continua a far sorgere in me delle domande.

Sappiamo che il chiosco è stato ispezionato dagli inquirenti solamente il 23/04/2011 e dalle fotografie e filmati riferentisi a quell'ispezione si vede come la porta di ingresso del chiosco non sia stata aperta normalmente bensì smontata. E questo per me vuol dire sicuramente qualcosa, cioè che non erano riusciti a recuperare le chiavi ed avevano dovuto segare i cardini delle cerniere (successivamente riparati). Come mai?

La risposta più logica è che non fossero riusciti a convocare sul posto il proprietario/gestore del chiosco. Credo però che lo stesso chiosco non sia una proprietà privata ma sia dato in gestione mediante una convenzione. Potrebbe quindi essere di proprietà o dell'Ente Parco o del Comune di Civitella. Ed allora un mazzo di chiavi sarebbero dovuti riuscire a recuperarlo comunque. A meno che il gestore non avesse cambiato la serratura e non ne avesse fatto una copia per la proprietà.

In ogni caso hanno dovuto smontare la porta ed allora, come detto prima, se ne potrebbe dedurre che il gestore fosse irrintracciabile o magari fuori città. La domenica 24 era Pasqua ed è quindi anche ipotizzabile che il gestore e la sua famiglia, sappiamo che è sposato, fossero in vacanza, che so magari alle Maldive, ma un modo per recuperare le chiavi, consensualmente a chi le possiede, lo si trova sempre. E credo proprio che a tal proposito i Carabinieri si siano attivati sin dal 20/04.

E' allora ipotizzabile anche che il gestore del chiosco si sia reso volontariamente irrintracciabile in quei giorni? Questo sarebbe stato sicuramente una fonte di sospetti negli inquirenti. Ma sappiamo anche che il medesimo gestore è una delle poche persone in questa vicenda che non ha voluto esporsi mediaticamente e dalla sua unica intervista (di maggio) se ne ha un'immagine alquanto dubbia.

A conclusione di queste mie elucubrazioni che forse non hanno alcun fondamento e non portano da nessuna parte, mi sorge però una serie di domande fondamentali.
Quali potevano essere i timori del gestore del chiosco e per quale motivo non ha fornito agli inquirenti le chiavi sin dai primi giorni?
Quelle chiavi siamo poi sicuri che le avesse solamente il gestore?
Potevano disporne anche altre persone? E se si, chi poteva mai essere? Qualcuno che abitualmente frequentava tale chiosco? Magari uno o più militari fra quelli conosciuti dal gestore (lo stesso ha affermato di conoscere bene i militari di Ascoli)? Cosa può eventualmente avere intimorito il gestore? Potrebbe essere il fatto che lo stesso abbia fatto dei collegamenti immediati tra il luogo del ritrovamento del cadavere di Melania e la disponibilità delle chiavi del chiosco da parte di altre persone?

Di tutto questo tuttavia, come al solito, nei documenti ufficiali resi noti sinora non vi è alcuna traccia. Neanche il minimo accenno. Non si dice neanche che il chiosco era chiuso in quella stagione. Non si fa accenno alcuno al gestore (anche solamente per affermare che lo stesso non era passato dal chiosco i giorni 19 e 20). Ed a me questo pare strano, ma forse neanche tanto.

Manlio Tummolo ha detto...

Sto arrivando alla conclusione della lettura, attenta e sottolineata, del libro "Per Elisa" (Rizzoli, 2011) di Claps-Sciarelli: dalle descrizione delle ferite e della possibile arma, sembrerebbero esservi delle analogie tra la morte di Melania, per dissanguamento, e quelle di Elsa, anch'essa ripetutamente colpita da un'arma molto corta, ma molto tagliente. Tutte le ferite, però, di Elisa furono quand'era ancora viva. Quali differenze, l'ambiente e ll fatto che, mentre la prima è stata uccisa in un luogo abbastanza o molto frequentato, la seconda fu uccisa ed occultata in un luogo la cui frequentazione era di pochi, e facilmente individuabili, ma questo lo sappiamo ora, non certo fin quando non la si è trovata.

Anonimo ha detto...

P. io troll? Mi fai ridere, che ne dici di uscire allo scoperto scrivendo il tuo nome per intero?

Claudia

LucaP ha detto...

Sempre del Chiosco della Pineta in relazione a Melania e Salvatore cosa sappiamo?

Che quasi sicuramente Melania ha voluto essere portata al chiosco da Salvatore. A tale proposito Parolisi afferma che il motivo della gita, oltre a quello di mostrarle i posti dove venivano svolte le esercitazioni (incluse le "continuative") era quello di trovare il famoso "albero della cuccagna". Colloca tale gita a prima del 12/04 ed afferma che probabilmente era un venerdì od un sabato, ma di aver desistito dalla ricerca e di aver trovato il ramo nello stesso giorno a Colle San Marco (di ritorno dal chiosco). Quel venerdì o sabato sembrerebbero coincidere con quanto dichiara la madre di Melania e cioè di aver trovato in casa a Folignano l'albero della cuccagna già addobbato e di aver quindi dedotto che fosse stato trovato non appena i Parolisi erano tornati a casa da Somma Vesuviane, cioè il 25 o 26 marzo (proprio un venerdì ed un sabato).

Ma a questo punto subentra Sonia Viviani che afferma di aver ricevuto come confidenza dall'amica la notizia di una passeggiata in macchina con Salvatore e Vittoria sino a Ripe di Civitella per vedere i luoghi delle esercitazioni avvenuta alla fine di febbraio od all'inizio di marzo (per cui prima del viaggio a Somma Vesuviana e non dopo come afferma Parolisi).

Se ne deve dedurre che uno dei due (o Sonia o Salvatore) a tal proposito menta. Senza avere certezze in merito sono dell'opinione che in questo caso sia Salvatore a mentire in quanto doveva inserire il rapporto sessuale all'aperto (avuto non credo con Melania ma magari con una sua allieva in occasione dell'ultima esercitazione del 12/04) perché timoroso che venissero trovate sue tracce biologiche. Ma allo stesso tempo ha probabilmente condito tale menzogna con dei fatti veri e cioè la passeggiata a CSM per trovare l'albero della cuccagna.

E' probabile quindi che il giro in macchina a Ripe, incluso il sopralluogo al chiosco, sia avvenuto prima del viaggio a Somma Vesuviana e che sia stata la stessa Melania a volerlo fare (senza fare affidamento su notizie non confermate rammento che il dott. Ferraro ricorda di aver visto una donna simile a Melania in Procura a Roma, fuori dagli orari canonici, proprio in uno dei giorni durante i quali i Parolisi si trovavano a SV, e forse qualche collegamento lo si potrebbe fare).

Per quale motivo Melania avrebbe voluto vedere quei luoghi? Se ne potrebbero citare molti, tutti validi, ma non si potrebbe ipotizzare anche che avesse voluto andare di proposito al chiosco in quanto qualcuno gliene aveva parlato in relazione a qualcosa che non aveva nulla a che fare con le esercitazioni (lo stesso Salvatore ma anche qualcun altro)?

Anonimo ha detto...

P

di troll, qui dentro, ce n'è più d'uno

ENRICO ha detto...

LucaP

il tuo ragionamento è molto interessante. Andrebbe approfondito, hai ragione

Anonimo ha detto...

Il problema, qui dentro, sapete qual è? C' è chi come me e tante altre persone impazzisce per capire qualcosa sulla vicenda e cerca di allargare gli orizzonti, mentre, c'è chi, con il perfetto anonimato o con una semplice lettera iniziale puntata si permette di offendere (non so per quale motivo e non m' interessa) senza interessarsi minimanete agli interessi veri di questo blog. Si può fare qualcosa contro questi troll reali ragazzi? Estendo la richiesta anche a massimo del blog.

Claudia

Anonimo ha detto...

@manilo tummolo
è anche un esempio concreto in cui un SI di sesso maschile usa un arma inadatta all'omicidio e finisce per realizzare il crimine in modo pasticciato usando uno sproposito di coltellate rispetto al minimo necessario; questo solo per dire che nel caso di Melania il modus operandi pur suggerendo un "amante pazza di gelosia" può in realtà essere letto in diversi modi,
MarcoPD

Anonimo ha detto...

Io non capisco, comunque, come possa Parolisi aver ucciso Melania, a detta dei pm, quando, lo stesso Parolisi, sapeva benissimo che lì vicino ci fossero i suoi colleghi militari di Chieti.

Claudia

anonimo di traverso ha detto...

sappiamo bene chi è un troll, e quali siano i suoi obiettivi.

PINO ha detto...

O.T.
MASSIMO, non è domani che si tiene la seconda udienza del caso Scazzi?
Non puoi anticiparci qualcosa?
Ciao, PINO

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