giovedì 3 maggio 2012

Sarah Scazzi. Parole parole parole... a quando una parvenza di prova?


Ho sfogliato mille giornali nella speranza di trovare qualcosa di serio su cui basare un articolo che avesse una parvenza di attuale. Ho cercato in internet qualche scritto che potesse aiutarmi, sia parlasse a favore oppure contro la Misseri. Ho ascoltato in radio chi prima parlava in schermo solo di Avetrana, ora parla di quanto ha sempre parlato (di politica), per capire il motivo per cui anche il suo silenzio copre il processo. Ho cercato e ricercato, alla fine ho preferito leggere gli articoli della bravissima Maristella Massari, quelli sui marò prigionieri in India. Così, dopo l'inutile ricerca, mi sono reso conto che senza la Corbi, l'unica che pubblicava le trascrizioni delle udienze, senza i sussulti da tutti sperati, quelli che farebbero riprendere verve ai giornalisti, il processo "Misseri" è un processo come tanti altri e non c'è molto da scrivere. Ed infatti pochissimi ne parlano anche in Puglia. Segno che nei lettori pugliesi la voglia di leggere chi nel recente passato ha propagandato l'idea colpevolista, ed ora non ha nulla in mano che la supporti, sta scemando in una lenta agonia mediatica.

Però poi mi son detto che col ragionamento, partendo dal silenzio di chi prima urlava, si sarebbe potuto arriviare ad una conclusione logica che lo spiegasse. Per cui la domanda è stata: "Perché la stampa non persevera con la propaganda colpevolista di un anno fa?". A questa ho provato a darmi risposta: "Perché non esistono più le indiscrezioni farlocche, quelle che ritoccate ed allungate col pregiudizio assumevano i toni inquisitori e facevano scrivere fiumi di pagine, quelle che venivano elaborate da opinionisti più o meno farlocchi come le novità che uscivano di giorno in giorno". Ed in effetti dev'essere così perché ultimamente escono solo notizie più o meno favorevoli alla Difesa. Il che sta a significare che l'Accusa allo stato attuale non ha portato nulla di nuovo in aula. Solo questo può giustificare l'atteggiamento silente della stampa. Stampa che pare aver abbandonato la nave della procura ed essersi accucciata al chiuso di una scialuppa, in attesa di salire sulla nave del giudice.

Ma quale sarà l'idea che ad oggi si è fatto chi dovrà giudicare Sabrina Misseri e sua madre? Per cercare di capirlo proviamo a considerare quanto uscito fino ad ora. In chiave colpevolista c'è ben poco da annotare. Difficile considerare il Petarra un buon testimone, visto che non è stato notato in strada, nell'orario in cui ha dichiarato esservi, né da Mariangela Spagnoletti né da sua sorella (passate tre volte e fermatesi sempre sulla via in cui abita l'uomo a circa venti metri da casa sua). Difficile abbia avuto un peso il Massari, che ha visto ombre in orari indecifrabili... come ombre hanno visto altri in altri punti del paese. Difficile che i fidanzatini, incasinatisi nei quindici minuti prima o dopo, possano aver portato chiarimenti utili. Difficile anche considerare parole accusatorie quelle dei familiari di Sarah, compresi di badante, che nei mesi hanno cambiato più volte l'ora del pranzo che avrebbe dovuto portare a stabilire l'orario d'uscita di Sarah. Ma le loro testimonianze, visto che nessuno ha mai parlato di orologi guardati in quel frangente, avrebbero valore solo se accostate alla testimonianza del Petarra. Però abbiamo visto quanto poco affidabili siano stati i racconti del vicino e di sua moglie.

In chiave innocentista qualcosa di più è uscito. Ad ascoltare Ivano Russo, e chi conosceva bene sia Sarah che Sabrina, non non c'è mai stato un vero astio fra le cugine, un rancore della grande verso la piccola. E non paiono assumere un ruolo determinante neppure le parole pronunciate dalla Misseri la sera precedente, mentre si trovava al Pub. Parole dette per rabbia ma non rinforzate da minacce o da un allontanamento di Sarah dalla casa di via Deledda. Se a questo aggiungiamo la perizia sulle celle telefoniche, che probabilmente verrà esclusa perché fatta in intimità senza la presenza dei periti della Difesa, perizia che a conti fatti ha solo stabilito quanto già si sapeva (che il cellulare di Sarah era in garage alle 14.42), ci troviamo ad avere un sostanziale vantaggio difensivo. Fosse un incontro di pugilato si potrebbe dire che all'ottavo round è in vantaggio la Difesa, che la procura per far accettare le sue tesi ai giudici ha ancora tempo, ma deve far cadere a terra l'avversario e far scattare il conteggio.

E putroppo per i Pm non potrà farlo nella prossima udienza, quando sarà ascoltata Anna Pisanò e si parlerà di confidenze, perché la procura sa che la deposizione della ex cliente di Sabrina Misseri è inficiata in partenza dalle sue troppe apparizioni televisive. Apparizioni che l'hanno mostrata sempre nel ruolo di accusatrice, apparizioni che la Difesa userà per dimostrare che la testimonianza non ha valore in quanto si basa su parole riportatele dall'imputata ed elaborate nel tempo. Parole metabilizzate in ottica colpevolista solo dopo l'arresto, come la Pisanò ha ribadito varie volte in video, in quanto prima di questo le erano sembrate solo un autentico sfogo. Quindi anche l'Accusa sa di dover aspettare altri round per cercare il colpo vincente... ma quanti round ha ancora a disposizione?


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739 commenti:

«Meno recenti   ‹Vecchi   601 – 739 di 739
Anonimo ha detto...

L'avv. Marseglia e' stato condannato a 6 mesi ed e' in attesa della sospensione prevista dall'ordine .
Nessuno ne' sulla gazzetta ne' altra testata ha mai scritto che sarebbe stato " escluso" dall'udienza visto che ne' i pm ne' la corte ne hanno competenza ma solo l'ordine degli avvocati. Certamente una condanna qualificante in negativo per questo avvocato e altrettanto certamente non finira' il procedimento come patrocinante.
Ma che non incidera' in alcun modo sulle decisioni del giudice ma solo sulla carriera del legale.
Arnold

Anonimo ha detto...

La Chilioro ha raccontato una cosa che non sta ne' in cielo ne' in terra : gli psicologi (2) nel carcere di Ta hanno a disposizione 20 ore mensili . Ogni incontro deve essere per legge ,e non per dispetto o compiacenza, verbalizzato. (Ricordo che la cartella clinica e' un atto pubblico).
E questo risulta che la psicologa non lo abbia fatto .
Che poi misseri abbia detto ai due professionisti di essere lui il colpevole non ha alcuna valenza probatoria.
Ritengo che i due professionisti avrebbero fatto bene ad avvalersi del segreto professionale ....c'e una cartella clinica agli atti e come si suol dire " carta canta"...

Giacomo ha detto...

E allora che ne discutete a fare? Perché la Gazzetta c'ha fatto su un articolo sostitutivo di quello che doveva dedicare all'udienza?
Cercate di non nascondervi dietro un dito!

Giacomo

Anonimo ha detto...

Prati: ha fatto bene a censurare, ma io conservo (e mi riservo). Si è toccato il limite.
Chi scrive nel suo spazio si contenga.

Diversamente, renda questo forum chiuso alla libera comunicazione.

Anna Bari

Giacomo ha detto...

La testimonianza non ha valore probatorio? E allora perché il GUP l'ha ammessa? E perché hanno incriminato la Chiloiro?
La Chiloiro sarà assolta sotto ferragosto e la notizia passerà sotto il silenzio dei media.
Però nella distratta e prevenuta opinione pubblica di Bari e paraggi resterà la convinzione che la Dottoressa Chiloiro è una donna di opinabile professionalità, ovvero di dubbio affidamento.

Giacomo

Giacomo ha detto...

E comunque i due professionisti dovrebbero essere chiamati a testimoniare anche al processo. Almeno credo.

Giacomo

Giacomo ha detto...

E, in tema di testimonianze che non hanno valore probatorio, perché allora hanno ammesso a testimoniare una che dice che un'altra le ha detto che due ANONIME comari al mercato dicevano "l'hanno fatta pure vomitare"?
Ha più valore probatorio una testimonianza del genere?

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

Illustri Arnold, cavaliere errante, e signora barese,
chiunque legga precedenti commenti anche su altri articoli di questo blog, si spiega perché e come io proceda. Non ho necessità di rispondere, anche perché nulla dite. Quanto alla competenza, meglio lasciar perdere: chi non si firma con nome e cognome, cambia spesso nomignoli, aggredisce immotivatamente sempre gli altri elogiando i poteri e prepoteri forti, non mostra di avere competenza in nulla, ma solo paura e viltà insieme, anche se poi si lamenta delle meritate ed adeguate risposte. Incontinenza, cara signora, non vuol dire necessariamente farsela addosso, vuol dire anche o soprattutto non contenersi dal fare determinate cose. Io infatti non mi contengo dal rispondere, se non in quei limiti minimi che, altrimenti, mi verrebbero censurati. Come ho detto, in tempi pur tutt'altro che democratici ci si ribatteva sempre a tono e con energia, oggi il "politically correct", tipico dell'ipocrisia americana e protestante, vorrebbe che alle offese si porgesse l'altra guancia. Non fa parte del mio modo d'essere.

Anonimo ha detto...

Manlio Tummolo ha detto...
Egregio Epam,
non mi rivolgevo al Suo "uno e trino", ma ad uno di quegli anonimi che, in opposizione alla mia "SS.Inquisizione", si diffonde sul fatto che questa è invece la "SS. Trinità": rilegga per favore i commenti anonimi. Personalmente non vedo il caso di ricordare l'ora di quella grossa bestemmia, facendo la fatica ulteriore di ricercarlo.
L'illustre signora barese, che presumo vada ogni domenica a baciare pile e banchi in Chiesa con tanto di segni della croce, battiti del petto e preghiere biascicate, non si rende neppure conto della gravità di un simile accostamento.
La SS. Inquisizione si insulta da sè con i propri comportamenti: l'ho già scritto, ma mi si costringe a ripeterlo. Violare i diritti costituzionali della difesa è un dichiararsi fuori da ogni logica umana, morale e giudiziaria.
18 maggio 2012 19:59:00 CEST
Anonimo ha detto...
Signor Tummolo. Anzi no solo Tummolo. Lei di signore non ha proprio niente .
L'illustre signora barese è persona educata e molto competente. Le sue offese gratuite da baciapile denotano bassezza e ingiustificato livore.
Arnold
18 maggio 2012 20:25:00 CEST
Giacomo ha detto...
Intanto la Gazzetta del Mezzogiorno ha mantenuto un assordante silenzio sull'ultima udienza, in cui è andata a farsi benedire la teoria che il sogno del fioraio fosse realtà e che era stata strombazzata fin ad allora dai media, tanto che vespa e sottile ci hanno fatto sopra due ghiotte trasmissioni.
Il sogno del fioraio, seppure ci sia stato nei termini riprodotti dai media, è un sogno. Punto!

Non risulta inoltre che l'avvocato Marseglia fosse stato escluso dall'udienza. Ed è probabile che anche per questo la Gazzetta abbia taciuto: per non doversi smentire.

Giacomo
18 maggio 2012 22:26:00 CEST
Anonimo ha detto...
Le tolgo ogni dubbio, sig. Tummolo, personalmente.

Come quasi ogni italiano sono battezzata, comunicata e cresimata. Ma professo quotidianamente la religione che mi detta la mia coscienza. Posso sbagliare, certo. Anzi, sicuramente dovrò rispondere dei miei errori. Non a Lei, di si sicuro. Ciò che guida le mie azioni non è certo però la protervia, spinta al parossismo della sgradevolezza che guida le sue.

Massimo Prati: La ringrazio per l'ospitalità ma Le chiedo, per correttezza, di lasciare il commento a me diretto dal sig. Tummolo come la mia risposta. Almeno per questa volta. Chi ci pensa cento volte prima di scrivere, forse dovrebbe pensarci qualche volta di più.

Buonanotte

L
18 maggio 2012 22:39:00 CEST

Manlio Tummolo ha detto...

Gli psicologi non sono medici, non hanno "cartelle cliniche", ma al massimo verbali di riassunto di test o di colloqui. Che poi siano venti o trenta o cento (dipende anche dal tempo in cui uno sta in carcere), non è determinato per legge (quale ?), ma da regolamenti interni, che possono pure essere diversi da carcere a carcere. I colpevolisti giocano a chi la spara più grossa.
Al nuovo (?) Arnold (cambiate nome, ma lo stile è sempre identico) e ad altri, ho già osservato che basta rileggere ciò che avete scritto sull'avv. Marseglia, il quale pare essere stato "condannato" solo da "La Gazzetta del Mezzogiorno"- "Il Quotidiano di Puglia" nulla ne ha scritto. La stessa Gazzetta ha cancellato ogni cenno dal suo archivio. Altre fonti non ne parlano assolutamente. Se fosse stato condannato, o anche solo indagato, sarebbe già stato sospeso. Ho citato leggi e norme nel merito, ma a che serve con ripetitori automatici ? Nulla. Si rifà con l'avv. Marseglia lo stesso gioco che si era fatto con l'avv. Vito Russo. Veline della SS. Inquisizione, diffuse ad agenzie compiacenti e servili !

Anonimo ha detto...

Anna Bari

Anonimo ha detto...

Si rilegga Tummolo, si rilegga

Anna Bari

Anonimo ha detto...

Nessun articolo sostitutivo : l'articolo su marseglia sabato . L'udienza martedì.....

Manlio Tummolo ha detto...

Ora abbiamo anche pappagalli di sesso femminile.

Anonimo ha detto...

Tummolo, 18 maggio 19,59:

"L'illustre signora barese, che presumo vada ogni domenica a baciare pile e banchi in Chiesa con tanto di segni della croce, battiti del petto e preghiere biascicate, non si rende neppure conto della gravità di un simile accostamento.
La SS. Inquisizione si insulta da sè con i propri comportamenti: l'ho già scritto, ma mi si costringe a ripeterlo. Violare i diritti costituzionali della difesa è un dichiararsi fuori da ogni logica umana, morale e giudiziaria".


Anna Bari: in difesa della "logica umana, morale e giudiziaria"

Anna Bari

Anonimo ha detto...

La informo Tummolo che ogni detenuto in carcere ha un proprio fascicolo sanitario , la cartella clinica appunto, dove scrivono ANCHE gli psicologi e chiunque effettui qualsiasi terapia. La informo che le sedute psicologiche sono considerate " terapie non farmacologiche".
Questa la realta'. Chi le spara grosse di boiate per adesso e' sempre Tummolo.
Le rendo inoltre noto contrariamente a quanto da lei scritto che l' ordine puo' decidere di sospendere DOPO la sentenza di condanna e NON solo in via preventiva, con tanto di sentenza di cassazione a favore di un legale che vi era ricorso.
Che le piaccia o no ARNOLD e' il mio cognome.

Anonimo ha detto...

Solidarietà e stima ad Anna/Bari per la sua infinita pazienza.

Anonimo ha detto...

Solidarieta' e stima per Anna Bari per la sua competenza....che disturba.
Ricordo che quest'estate scriveva qui un ' avvocato che tutti stimavano : orbene e' stata fatta scappare per le offese ricevute . Dal " signore" di sopra e da chi glielo consente.

Giacomo ha detto...

Che caos! Qui non si capisce più chi ribatte a chi!
Per anonimo che una volta si firma arnold e l'altra non si firma, intendevo che la Gazzetta ha scritto l'articolo su Marseglia sabato, come da lei puntualizzato, e non ha scritto nessun articolo sull'udienza di martedì. Lei mi sa spiegare il motivo di quest'ASSORDANTE silenzio, Signor Arnold?

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

Evidentemente al carcere di Taranto scarseggia la carta. Gli psicologi non sono medici, non possono compilare cartelle "cliniche" (a che titolo ? quello sì che sarebbe un abuso professionale !) e forse l'interlocutore sapientello, e frequentatore di carceri, ignora la differenza tra "fascicolo personale" e "cartella clinica" (che tra l'altro dovrebbe essere riservata, se non per le sole questioni concernenti il delitto). Non c'è nulla di più fastidioso che l'ignoranza unita alla presunzione. Socrate sapeva di non sapere, pur sapendo assai più dell'interlocutore; questi pensano di sapere anche quando non sanno nulla, e ignorano che la psicologia non è scienza medica, non la si confonda con la psichiatria o la psicologia clinica (che è altra cosa). Ho cominciato a studiare psicologia a 16/17 anni all'Istituto Magistrale (anni '60), poi alla Facoltà di Magistero corso in Pedagogia, poi l'ho ulteriormente approfondita da solo e in ragione della preparazione al Concorso Magistrale e al Concorso per la Cattedra di Filosofia, Scienza dell'Educazione e Storia. Non credo di aver bisogno di maestri tra frequentatori occasionali o sistematici di carceri, o tra operatori alla cucina e mensa del carcere di Taranto, e neppure tra gli addetti alle pulizie degli uffici della SS. Inquisizione.

Manlio Tummolo ha detto...

Ormai il delitto Scazzi è divenuto una faccenda internazionale, intervengono perfino stranieri !

Manlio Tummolo ha detto...

L'"avvocato". scappato per causa mia, è sempre qui presente, sia pur sotto altre spoglie ed altro bourkha. Lo si capisce dallo stile, dai toni, dalle pseudo-obiezioni. E' il solito club, ormai largamente noto, di disoccupati o con orario di lavoro ridottissimo, con molto tempo a disposizione per saltare da un blog all'altro, che scambia ogni blog per il loro sito preferito di FESSBOOK. Qui, per loro sfortuna e rabbia, hanno trovato un'aria diversa e meno ossequiente ai Potenti.

Anonimo ha detto...

L'unico "arrabbiato" qui è Lei, sig. Tummolo

Anna Bari

Fox ha detto...

Odio le persone che quando non sanno cosa dire attaccano le altre in modo gratuito... vero Dottore tumolo? la vita non è tutta specchi, prima o poi finiranno! Quello della carta igienica!

Anonimo ha detto...

E l' aria diversa e meno ossequiosa sarebbe la sua Tummolo??? Sento gia' l'odore....

Anonimo ha detto...

Dio Tummolo (altro che Trinità), Socrate non le ha insegnato nulla? Eppure proprio lei ha postato una frase che dovrebbe farla riflettere.

Manlio Tummolo ha detto...

Foxie, Foxie, vada ad uggiolare nei Suoi siti prediletti e, mi raccomando, cerchi bene la Sua coda di paglia, tanto importante per Lei. Chiunque può verificare che io non faccio altro se non rispondere con pari o maggior tono a coloro che sfoggiano conoscenze che non hanno, idee ricevute dalla propaganda, versi cantati in coro, e così via. Se contassi poco, come vorreste far credere, nessuno si curerebbe di me, invece vedo di essere sempre in bocca a coloro che non sanno che cosa ribattere alle mie osservazioni. E per il resto rimando al mio ultimo commento scritto per l'articolo sul medesimo argomento.
Molti di questi colpevolisti a scatola chiusa auspicherebbero un mio apprezzamento personale, anche nella differenza di idee, e sarebbe cosa legittima se non fosse che sono talmente afferrati dal loro fanatismo, dai loro pregiudizi, dal loro "giustizialismo" (nel senso di "giustiziare", di favore verso la "giustizia sommaria", del metodo del giudice Lynch)che ciò, con tutta la buona volontà, è impossibile (come si fa con chi confonde psicologia con psichiatria o psicoanalisi, e ancora si pompa come un tacchino prima di essere preparato per l'arrosto ?).

Anonimo ha detto...

La modestia, questa sconosciuta!

Anonimo ha detto...

Anche la buona educazione...

Fox ha detto...

E bravo il Dottore... un accozzaglia di parole sensa senso!

Fox ha detto...

EC: senza

Manlio Tummolo ha detto...

Quelle di Foxie & Company (Gruppo d'Azione Colpevolista a Scatola Chiusa e Lustratori Scrivanie SS. Inquisizione) hanno un senso superlativo, è noto ! Molto laconici, con una righetta, ancorché ripetuta due volte, ritengono di aver risposto.
Ci risentiamo domani, stasera passo e chiudo.
Aprofittatene per fare altri laconici commenti.

Anonimo ha detto...

Rispondere a cosa? Alle sue provocazioni? Ho l 'impressione che lo faccia di proposito, per distogliere l'attenzione da "altro". Continui pure a pavoneggiarsi denigrando gli altri (che non la pensano come lei) ma sappia che la sua teatralità è arrivata al punto da rasentare il ridicolo.

Mimosa ha detto...

E' stupefacente come l'approdo a questa sezione del blog di certi nuovi commentatori abbia stravolto lo stile interlocutorio a cui ero abituata, tanto da trascinare in polemica anche persone rispettabili quali io prima conoscevo. Che disastro!
Per fortuna che altri benpensanti si sono affiancati a Giacomo (della ormai “vecchia” guardia), il quale – assieme al solo Manlio Tummolo, ormai – resiste e mi auguro che continui a resistere.

A chi strabuzza gli occhi per questo intervento, informo che io sono uno dei primi commentatori fin dai primi giorni di apertura di questo spazio e (neanche dopo la sediziosa svolta) non ho mai smesso di leggere. Se allora ero alquanto attiva nel partecipare allo scambio di opinioni, ora resto passiva e costernata spettatrice … di uno scambio di insulti, … e come me sicuramente tanti altri intelligenti ed educati commentatori dei primi tempi.
Stasera (stanotte) sono arrivata alla saturazione. Confido che l’antico valore di un minimo di buone maniere non soccomba del tutto.
Che esempio diamo ai nostri figli?

Mimosa

Anonimo ha detto...

Mimosa, se Lei avesse la pazienza di rileggere per bene tutti i commenti, si accorgerebbe che non tutti i commentatori dei primi tempi sono intelligenti ed educati come Lei crede. Le persone "rispettabili " restano tali in qualsiasi situazione, e uno scambio di opinioni non deve diventare un pretesto per ostentare una superiorità (immaginaria) trattando come pezze da piedi tutti gli interlocutori che si avvicendano in questo forum solo perché di opinioni divergenti. O Lei, Mimosa, ritiene che l'intelligenza e l'educazione siano un'esclusiva dei cosiddetti "innocentisti"? Se Lei avesse la pazienza di rileggere, credo che non Le resterebbe che rivolgere il suo rimprovero al sig. Tummolo, grande provocatore . La saluto!

carla ha detto...

buona domenica a tutti come al solito si guarda la pagliuzza dell'altro occhio,ma non si guarda la propria trave che c'è nel proprio occhio.......
certo massimo ha più volte richiamato all'ordine e ci ha più volte consigliato di ignorare chi provoca,penso di sicuro che non è così detto e fatto,che è facile.....ma se consideriamo che ignorare non rispondere è peggio che essere trattati delle pezze ai piedi,ci si rende conto che è la cosa migliore da fare.....

x mimosa,ciao, il mondo è fatto anche di questo i contrasti sono inevitabile.....con questo non vuol dire di lasciare fare,la cosa migliore è che in ognuno di noi non ripeta lo stesso errore di chi ci sta diffronte......diciamo che è un buon esercizio chi ci riesce...ti abbraccio carla

Manlio Tummolo ha detto...

Cari colpevolisti di terza categoria, in un dibattito vi sono provocazioni utili a stimolare un dibattito, altre che fanno solo pena. Ringrazio Mimosa per l'intervento: ormai questa parte viene usata appunto solo per scambi di livello secondario e personalistico. Le argomentazioni si sono trasferite nell'articolo dell'anonimo che, penso, evita di firmarsi perché teme per la propria incolumità o quella dei familiari.
Non è un caso che questi volpini e finti professionisti del nulla rimangano qui attaccati, facendo conto di poter scrivere le loro cosucce senza che nessuno li legga. Io poi vorrei capire quale contributo abbiano di fatto portato se non ribadire ossessivamente che le due donne sono colpevoli del delitto e stiano condizionando il loro rispettivo marito/padre con le loro arti tele-magiche, visto che tuttora riescono a controllarlo pur chiuse in carcere. Una sciocchezza che nemmeno la "Gazzetta del Mezzogiorno", ed è tutto dire, si permette ora di ribadire.
Infine, la polemica sull'avv. Marseglia, fondata su un articolo della "Gazzetta", ora debitamente fatto sparire, introvabile anche lì. Ma non è il vecchio motto di certo gesuitismo "calunniate, calunniate, qualcosa resterà" ? e il celebre brano d'opera che tu, Mimosa, conosci ottimamente "E la calunnia è un venticello...". Pur avendo io riportato articoli di legge e norme del Codice deontologico, italiano ed europeo, questi insistono che Marseglia sarà sospeso, quando, se fosse esistita l'accusa (partecipazione alla mafia !!!), avrebbe dovuto "ipso facto" essere sospeso, altrimenti sarebbe una vera e propria grave omissione d'atti d'ufficio. Sostenere che gli avvocati di Sabrina Misseri e della famiglia siano delinquenti serve a corroborare, per loro, l'idea che anche la famiglia è necessariamente delinquente, e così il reciproco (come se utilizzare un avvocato non fosse un obbligo di legge, perfino per avvocati e magistrati: l'autodifesa tecnica è vietata).
Da qui si capisce il livello di questi infantili e penosi interlocutori, zanzaroni innocui ma fastidiosi, che, nondimeno, spererebbero in un attestato, almeno piccolo piccolo, di stima.

Anonimo ha detto...

Manlio Tummolo ha scritto: "Le argomentazioni si sono trasferite nell'articolo dell'anonimo che, penso, evita di firmarsi perché teme per la propria incolumità o quella dei familiari".
A parte che restare anonimi non significa nulla ( pigrizia di scegliersi un nickname), c'è da chiedersi il perché di questa affermazione. Chi dovrebbe attentare all'incolumità degli anonimi, e perché? E' una strana e grave affermazione che esige una spiegazione.

Manlio Tummolo ha detto...

Mi pare che quello che è successo a Brindisi sia sufficientemente chiaro a tutti, salvo naturalmente ai soliti che attribuiranno ad uno squilibrato che piazza un rudimentale (tecnicamente, ma efficace) ordigno esplosivo nelle vicinanze di una Scuola, intitolata - che combinazione ! - a Falcone e consorte e in previsione di una manifestazione anti-mafia! Per non dire della morte stessa di Sarah e dello strano suicidio di Vanacore, proprio il giorno prima di dover testimoniare. Poi i vari cadaveri che si ritrovano nei pozzi pugliesi, e non certo tutti attribuibili alla famiglia Misseri. Un pericolo di vita per sé e familiari giustifica quella riservatezza che non sarebbe, viceversa, ammissibile per coloro che aggrediscono gli altri coperti dal bourkha e che esigono dagli altri spiegazioni, che essi si guardano bene dal dare, soprattutto in forma palese. Che gente ! E hanno anche il coraggio di attribuire a me le "provocazioni" !
Basti leggere la risposta di Massimo Prati alle osservazioni, mie e di Mimosa, per capire che c'è un grave motivo, e non un capriccio di pusillanimi, per non firmare l'articolo in questione.

Anonimo ha detto...

E' vero : che gente!

Giacomo ha detto...

La moglie di Buccolieri ha detto:
1)Mio marito mi raccontò di aver sognato.
2)Mi disse che il sogno lo ebbe il giorno che Misseri fu arrestato, il 6 ottobre.
3)Fui la prima a cui lo raccontò.

E' il secondo teste che dichiara che Buccolieri aveva parlato di SOGNO.

Quando "testimoniò" la Pisanò, le tre testate pugliesi on line che si distinguono per la linea colpevolista, avevano già scritto i loro pezzi contro Sabrina e Cosima. La sera dopo vespa c'imbastì su una trasmissione e "la voce di manduria" permise in un'intervista alla teste di reiterare le sue parole contro Sabrina.
Dopo l'udienza scorsa, la gazzetta ha omesso il resoconto e le altre due testate hanno messo ai loro articoli titoli fuorvianti.
Sull'udiena di oggi, finora silenzio totale.

Giacomo

Anonimo ha detto...

lasciando da parte la stampa, e passando agli atti, in particolare alla decisione della Cassazione:

http://www.rai.it/dl/docs/1318326594123MISSERI_SENTENZA_CASS..pdf

a pag. 10 si legge il contenuto delle dichiarazioni di Massari rese prima dell'udienza del 27/02/12 (della quale non è dato conoscere i verbali ma solo alcuni stralci).

Perché Cosima si preoccupa tanto del furgone e della auto (nella descrizione del Massari simile alla sua) avvistati quel tragico pomeriggio in zona?

Anna Bari

lollo ha detto...

per GIACOMO
Quando lo capiranno i sapientoni dei colpevolisti sarà sempre troppo tardi, la stampa non va lasciata stare per niente, perche' un'arma carica in mano a un ragazzino, vedasi i casi cesaroni garlasco meredith ecc. tutti forviati da stampa locale e nazionale di parte, e non come un cronista dobrebbe fare raccontare e basta...

Anonimo ha detto...

Quanto all'articolo della Gazzetta del Mezzogiorno relativo alla condanna nei confronti dell'Avv. penalista Nicola Marseglia, esso è ancora pienamente visibile sul sito del quotidiano e di altre testate:

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=518273

Mi limito a prenderne atto, dando la notizia per attendibile in mancanza di smentita, aggiungendo solo che la pena può essere in alcuni casi sospesa e che le determinazioni conseguenti relative all'esercizio della professione sono rimesse all'Ordine.

Anna Bari

Anonimo ha detto...

Insomma, delle due l'una, sig. Lollo: o si tiene conto della stampa (tutta, inclusa quella che "commenta" i verbali)) o ci si attiene agli atti.
Qualsiasi cosa si scriva e in qualsiasi forma lo si faccia qui viene pretestuosamente attribuita a una cieca e incomprensibile volontà "colpevolista"!

Anna Bari

Giacomo ha detto...

Quelle sulla stampa, anzi su una certa stampa alla quale si abbeverano avidamente i colpevolisti assetati, sono solo alcune mie considerazioni per dar conto di come l'opinione pubblica venga manipolata.
Ciò non toglie che dai resoconti d'udienza emerga chiaramente che sono già due i testi, Greco e Scredo, che dichiarano che a loro il fioraio parlò di SOGNO. Queste sono dichiarazioni agli ATTI del processo!

La Cassazione nella sentenza citata, al punto 13 ACCOGLIE il ricorso contro le ordinanze del riesame che dicevano che Cosima e Sabrina avevano sequestrato e ucciso, per INSUSSISTENZA DEL QUADRO DI GRAVITÀ INDIZIARIA in ordine ai delitti, contestati alle due ricorrenti in forma concorsuale, di OMICIDIO volontario e SEQUESTRO di persona.
Al successivo punto 14 la Suprema Corte ANNULLA tali ordinanze, le quali sono quindi "tamquam non essent".
Signora Anna, un po' di acribia, per favore!

Giacomo

Giacomo ha detto...

Che cosa c'entra l'Avv. Marseglia con la presunzione d'innocenza di Sabrina e Cosima?
Acribìa, acribìa!

Giacomo

Anonimo ha detto...

Ognuno sig. Giacomo si tenga la propria acribia: vediamo le cose da un diverso punto di vista. L'uno non meno opinabile dell'altro: sarebbe quindi meglio evitare i soliti epiteti, non fosse altro perché ormai davvero noiosi, oltre che gratuiti.

Non ho idee preconcette e scelgo accuratamente le fonti cui "abbeverarmi", dato che non sono una pecora assetata.

Anna Bari

Anonimo ha detto...

L'articolo relativo all'Avv. Marseglia c'entra con la considerazione che ho delle cose che leggo qui, anche da parte di chi non condivido: ho voluto verificare che non fosse più in rete. Così come valuto ogni considerazione altrui: che la condivida o meno, non significa che non la rispetti.

Quanto alla decisione della Cassazione, avevo fatto una osservazione circostanziata. Ma poiché Giacomo lei la mette sul piano generale, vale ricordare che la Cassazione ha cassato MA con RINVIO, osservati i motivi del quale, le sig.re Misseri sono a tutt'oggi in carcere e sotto processo. Questo è un FATTO.

Anna Bari

Giacomo ha detto...

Ma poi, a pag 10 della sentenza della Cassazione c'è quella sezione in cui la Corte riporta le motivazioni del riesame.
Le sentenze della Cassazione si aprono con una descrizione dei fatti e dei motivi, così come riportati negli atti impugnati, poi descrivono i motivi dell'impugnazione e poi passano alle considerazioni di diritto, in base alle quali emettono la sentenza di accoglimento o rigetto del ricorso.

Giacomo

Anonimo ha detto...

Non trovando rendiconti ufficiali delle dichiarazioni autentiche del Massari (nemmeno di quelle rese in udienze: non trovo il verbale on line), ho riportato quelle addotte negli interr. formali e riportate dove indicato. Niente di più, Giacomo.

Anna Bari

Giacomo ha detto...

La Cassazione PRIMA ha ANNULLATO l'ordinanza, che quindi è come se non fosse mai stata scritta e POI l'ha rinviata.
Quell'ordinanza NON ESISTE PIU'!
Questo è il DIRITTO.

Giacomo

Anonimo ha detto...

Mi dispiace contraddirla, Giacomo, ma NON è così. La Corte ha accolto il ricorso della difesa con RINVIO, ovvero ritenendo non che l'atto impugnato fosse nullo tout-court ma che fossero necessari ulteriori accertamenti e valutazioni: che sono poi seguiti secondo i dettami della Corte, con il risultato che le donne sono ancora in carcere (per custodia cautelare).

Anna Bari

Giacomo ha detto...

Quell'ATTO è NULLO. Tant'è vero che il riesame l'ha reiterato, quasi non cambiando una virgola. E' stato reimpugnato dalla difesa. Il giorno della discussione in Cassazione la Difesa ritenne opportuno rinunciare all'impugnazione, perchè ormai era iniziato il processo. Era il 20 gennaio ed il processo era iniziato il 10 gennaio.
E siccome dal processo non sta venendo fuori una prova che sia degna di questo nome, è facile prevedere che, se si dovesse ritornare in Cassazione con una sentenza di condanna che ricalchi tal quale anche in sede di Appello i motivi del rinvio, la Suprema Corte annullerà di nuovo.

Giacomo

Ivan ha detto...

A proposito della sentenza della Cassazione, nelle motivazioni si legge che le dichiarazioni del fioraio furono confermate in un incidente probatorio, che in realtà non è mai avvenuto.

“8.Il Tribunale argomentava che le dichiarazioni originariamente rese da Buccolieri e CONFERMATE IN SEDE DI INCIDENTE PROBATORIO erano, contrariamente a quanto ritenuto dal giudice per le indagini preliminari, da ritenere attendibili, avuto riguardo al carattere dettagliato del racconto fornito, alla sua genesi, alle reazioni manifestate dall'uomo soprattutto dopo lo sviluppo ulteriore delle indagini, alla loro convergenza con il racconto fatto dalla Pisanò e dalla Cerra e dalle altre persone informate sui fatti in merito ai movimenti della vittima, al contenuto delle intercettazioni ambientali...”.

Ivan

Giacomo ha detto...

Il fatto poi che le donne stanno ancora in carcere la dice lunga sullo stato di civiltà giuridica che stiamo attraversando.
Fossi in lei, non augurerei una cosa del genere nemmeno al peggiore nemico.

Giacomo

Ivan ha detto...

Nei resoconti on line devono ammettere che la moglie del fioraio ha dichiarato che il marito le raccontò del sogno DOPO l'arresto di Michele Misseri; ma quando la teste dice che il sogno verosimilmente aveva per protagonista Cosima perchè all'epoca si sospettava di lei in paese, subito obiettano che all'epoca non si sospettava di Cosima; infatti, dicono, la donna è stata arrestata a maggio 2011.
Ma sulla base di che è stata arrestata? Sulla base del sogno del fioraio!

Ivan

Unknown ha detto...

C'è di più Ivan, tanto per non smentirsi e continuare nella loro linea (alla faccia di chi ne parla come fossero imparziali) il Quotidiano di Puglia non inserisce articoli sul processo nella cronaca di Taranto, ne inserisce uno nello spazio deicato a Sarah, ma non in testata, bensì al secondo posto. Sopra un articolo del 15 maggio, in cui si scrive che Cosima temeva l'arresto, e sotto un trafiletto del 22 maggio. C'è da chiedersi: calcoli o casualità?

Massimo

magica ha detto...

non capisco queste considerazioni . non fu un un sequestro quello x cui madre e figlia stanno in carcere . ma un sogno che passando di bocca in bocca lo hanno fatto diventare un fatto veramente avvenuto .
e si continua a magnificare la procura . che tiene le donne in carcere . x sequestro

Giacomo ha detto...

Sfacciata linea colpevolista delle tre testate: la gazzetta, la voce e il quotidiano.
Questo sì è quello che si dice giornalismo militante!

Giacomo

Ivan ha detto...

Caro Massimo, l'unica giustificazione che potrebbero opporre è l'ingorgo informativo causato dalle elezioni locali e dai tragici fatti di cronaca. Staremo a vedere nelle prossime occasioni.

Ivan

Manlio Tummolo ha detto...

Quando si vuole cercare qualcosa su qualcuno, che sia stato pubblicato in una sede determinata, lo si cerca direttamente alla fonte prima dell'informazione. Questo esige il metodo storico e scientifico. Ora, digitando sul "cerca" de "La Gazzetta---", <>, appare la scritta "NESSUN RISULTATO TROVATO"; Su Google o Yahoo si trova roba vecchissima che viene tolta e talvolta rimessa, con criteri del tutto arbitrari. E' già stato detto e ribadito, ma tanto a nulla serve. E' noto che la reperibilità di qualcosa sui due motori di ricerca è lasciata all'arbitrio di automi veri o finti che siano.
Questo continuo insistere sul disciplinarmente impossibile, ovvero il rinvìo a tempo indeterminato di una sospensione addirittura con un'accusa di "mafia" e con una condanna già inflitta, sospensione da rimandare a piacere di non si sa chi, è una manfrina che lascia il tempo che trova, ma che è gravemente, e gesuiticamente o farisaicamente, diffamatoria, con tutte le possibili conseguenze penali del caso. L'impudenza e ripetitività della diffamazione non la rende certo credibile, ma l'aggrava perché evidentemente fatta in malafede.
Sull'attuale udienza ho scritto per l'altro articolo.

Manlio Tummolo ha detto...

Misteriosamente, presumo per ragioni tecniche, mettendo le parentesi circonflesse è sparito il nome. Lo riscrivo qui "AVV; NICOLA MARSEGLIA".

Epam ha detto...

Io ho trovato questa cosa qui con google digitando nome e cognome dell'ufficiale dei carabinieri. SI parla di "un avvocato tarantino" ma non ne cita il nome.

*****

«Reintegrato in servizio dal riesame luogotenente dell’Arma sospeso su richiesta del pm antimafia

di Pi.Arg. » 23 novembre 2010 alle 19:56

BRINDISI – Sarà reintegrato in servizio Antonio Giaimis, brindisino, luogotenente dei carabinieri, in servizio presso la Dia di Lecce, sospeso dal servizio su richiesta del sostituto procuratore antimafia Lino Giorgio Bruno, perché ritenuto responsabile di agevolazione di associazione mafiosa. Giaimis è stato reintegrato su ordine del Tribunale del riesame che ha accolto la tesi del difensore, avvocato Giancarlo Camassa, ed ha annullato il provvedimento chiesto dalla pubblica accusa.

Giaimis era ritenuto responsabile di avere chiesto informazioni alla Squadra mobile di Taranto su un pregiudicato al quale era interessato un avvocato suo conoscente. Le cose, però, non andarono in questo modo. Camassa ha dimostrato che il sottufficiale dell’Arma in effetti si rivolse alla questura di Taranto. Ma lo fece su indicazione dei suoi superiori e per chiedere informazioni su quattro persone, tra le quali quella per la quale era stato sospeso dal servizio. Per la stessa vicenda era stato sottoposto a indagini anche il legale tarantino suo amico, difeso dallo stesso Camassa, già prosciolto.»

Anonimo ha detto...

Per il sig. Giacomo


La Difesa di Sabrina Misseri ha presentato un primo ricorso contro l'ordinanza emessa il 12 novembre 2010 dal Tribunale del riesame di Taranto, con cui veniva confermata l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Martino Rosati. Successivamente viene presentato dalla Difesa un secondo ricorso contro l'ordinanza emessa il 18 gennaio 2011, dal tribunale dell’appello, che confermava il diniego del gip alla revoca della misura cautelare, nonché ai domiciliari. La prima sezione penale della Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della difesa contro l’ordinanza del 12 novembre 2010 e annullato con rinvio, per nuovo esame dal parte del Tribunale di Taranto, l’ordinanza emessa dal riesame il 18 gennaio. Successivamente una nuova sezione del tribunale di Taranto rigettava le istanze di riesame:

http://www.tgcom24.mediaset.it/documento/11.$plit/C_2_documento_99_file.pdf


Anna Bari

Epam ha detto...

Siamo Off-Topic ma giusto per capire.

Dando per scontato che "l'avvocato tarantino" del Giaimis fosse l'avv. Marseglia, come mai, da "imputato prosciolto" si ritrovi ad essere "imputato condannato"?

O forse io non ho capito l'articolo?

Siccome sono profano della materia, qualcuno più addentro saprebbe rispondermi?

Unknown ha detto...

Epam, quando trovi errori puoi schiacciare sul cestino per cancellare il commento (lo può fare solo chi lo ha scritto) e postarne uno nuovo corretto.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

Ancora:

La prima sezione penale della Corte di Cassazione in data 13/10/2011 rigetta la richiesta di rimessione del processo per incompatibilità ambientale avanzata dai difensori di Sabrina Misseri.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1024368/delitto-sarah-scazzi-la-cassazione-il-processo-resta-a-taranto.shtml

"Sono abituato a rispettare le sentenze - dichiara Coppi - e lo farò anche ora".

Anna Bari

magica ha detto...

questa non l'ho capita ,,
è un articolo di vecchia data quello postato sopra .?

Anonimo ha detto...

Quanto alla ricerca su internet, basta digitare parole "chiave" nella stringa; nel caso in questione "avv. Marseglia penalista"

Anna Bari

Anonimo ha detto...

P.s.: Marseglia, Giaimis e Florio (difeso dagli avvocati Emidio Attavilla e Luigi Esposito) sono stati condannati qualche giorno fa(a quanto si legge e non è stato smentito) solo per tentata rivelazione di segreto d’ufficio.

Anna Bari

Epam ha detto...

X Anna Bari

Io ho posto una domanda da profano, riguardo ad una notizia del novembre 2010, dalla quale si evincerebbe che "l'avvocato tarantino" sia stato prosciolto dalle accuse.

La sua non è una risposta!

magica ha detto...

tentata rivelazione?
si puniscono anche le tentazioni ...

Epam ha detto...

Parlo sempre da profano.

Da ricerche effettuate sul web non sembra esistere il reato di "tentata rivelazione di segreti d'ufficio".
Infatti, l'articolo 326 del Codice Penale parla solo di "rivelazione" e non di "tentata" e comunque il reato è ascrivibile solo a Pubblico Ufficiale o a persona incaricata di pubblico servizio.

Come si possa condannare un libero professionista per rivelazione di segreti di ufficio per me resta un mistero.

Manlio Tummolo ha detto...

La gentile signora di Bari persiste nelle sue diffamazioni. Su INTERNET resta tutto. Anche l'avv. Vito Russo e la moglie vennero dati per condannati, mentre dovevano ancora arrivare ll'udienza preliminare. La signora di Bari è una gesuita-donna, vecchio stampo, nel suo motto "Calunniate, calunniate, qualche cosa resterà...". Spera che, ribattendo un chiodo ormai completamente ricurvo, quello alla fine entrerà nel muto. Ribadisco che, su "La Gazzetta del Mezzogiorno", digitando nell'apposito CERCA "Avv. Nicola Marseglia" l'articolo è sparito e lo si ritrova solo con giri viziosi. Sto verificando da giorni.
Quanto a InTERNET, resta tutto quello che vogliono far restare. Possibile poi che altre fonti sul caso tacciano completamente ?
Del resto, l'art. di quell'altro fariseo di Mimmo Mazza è alquanto ambiguo e tortuoso, e non fa capire con easttezza che cosa voglia intendere. Si allude, si confondono nomi messi tutti in mucchio, ma in sostanza non si capisce affatto che cosa sia successo. Un GUP potrebbe condannare solo per un rito abbreviato, ma questo rito quando sarebbe avvenuto ? Non si sa: insomma frottole, poi ancora frottole e sempre frottole, buttate lì con tanta disinvoltura ! Ecco il metodo...

Manlio Tummolo ha detto...

Un avvocato, tanto di parte civile quanto della difesa di un imputato, ha la facoltà, da alcuni anni concessa per legge, di svolgere indagini difensive. Quindi, non può essere processato se cerca di sapere qualcosa che gli sia utile nella difesa. Se avesse tentato di corrompere o corrotto effettivamente un pubblico ufficiale, allora l'accusa poteva avere un qualche fondamento. Altrimenti, essa sarebbe fondata, ancora una volta, sul nulla.
Il fatto è che Mimmo Mazza racconta la sua storia più per allusioni che per dati di fatto, e il quotidiano ha preferito togliere dall'archivio l'articolo, anche se poi lo fa trovare per altre strade, o perché è reperibile nei motori di ricerca di INTERNET. Nell'articolo del Mazza, olretutto, di parla di condanne o udienza avvenute ancora nel 2010, non di oggi, ma tirate fuori il 12 maggio u.s. a scopo evidentemente diffamatorio.

Anonimo ha detto...

Nell'archivio della Gazzetta del mezzogiorno (e non solo) il suddetto articolo esiste.

Epam ha detto...

X l'anonimo del 23 maggio 2010 00:00:00

Quell'articolo è un coarcervo di false informazioni.
Si fa riferimento ad una decisione del gip del 21 ottobre 2010.
Il Tribunale del riesame ribaltò quella decisione con il reintegro dell'uffciale dei Carabinieri.
Se nell'avvocato tarantino di cui si parla nell'articolo che ho postato poco innanzi è riconoscibile l'avv. Marseglia, questi era già stato prosciolto ancor prima della decisione del Tribunale del Riesame.

Articolo è del 23 novembre 2010 ovvero un mese e due giorni dopo il 21 ottobre 2010.

Se poi lei vuole continuare a credere alle castronerie di Mimmo Mazza, faccia pure; è decisamente un suo problema.

carla ha detto...

non capisco come mai temono così tanto questo avv. marseglia,ma non era avv. coppi che faceva più paura?.....se fosse avv. coppi ne sarei geloso.....scusate la battuta.....
piacerebbe toglierlo di mezzo come hanno tentato con avv.russo e sua moglie.....infondo cosa hanno fatto fino adesso ?....hanno usato il potere di togliere di mezzo tutti quelli che sono di intralcio.....se è questo il modo di appurare la verità e consegnare alla giustizia il vero colpevole?.....sono spiacente non mi ci trovo....anzi direi che quello che sta succedendo è molto grave.....allora direi è corni che si vada ad accusare il cittadino di omertà ,quando non c'è ordine nella magistratura stessa.....saluti

Epam ha detto...

Sempre X l'anonimo del 23 maggio 2010 00:00:00

E resta sempre il fatto che quell'articolo è riportato solo dalla Gazzetta del Mezzogiorno. Sulle altre testate locali non ve n'è traccia, e soprattutto non v'è traccia nel quotidiano on-line della città di residenza (e di professione) dell'avvocato Marseglia La Voce di Manduria, e questo la dice lunga sulla veridicità dell'articolo.

Epam ha detto...

Carla, ciao!

É solo per gettare fango sul professionista.

Del resto l'hanno fatto con tutti, non ultima la cugina di Sara, Antonella, che ha avutop il solo torto di dire ciò che la sua giovane età gli ha suggerito di dire. Poi è toccato il fango sull'amico del fioraio, ora toccherà alla moglie del fioraio.
Come ho già detto in altro commento, chiunque si metta di traverso alle teorie farneticanti dei PP.MM. è stato massacrato e anche agli altri verrà riservato lo stesso trattamento

Buonanotte

Anonimo ha detto...

Epam. Siccome qualcuno insiste nel dire che quell'articolo non esiste nell'archivio della Gazzetta, ho fatto presente che invece esiste. PUNTO! Per quanto concerne la veridicità o meno del suo contenuto, faccia una bella cosa: scriva a Mazza e faccia tutte le contestazioni che desidera, ma non se la prenda con me che non c'entro una beata " mazza", ok?

Giacomo ha detto...

Sig.a Anna di Bari, Lei fa vanto di "acribìa" (le confesserò che quest'astrusa parola, di cui Lei ci ha voluto gratificare, secondo me si poteva molto più semplicemente sostituire con la parola "rigore" o "metodicità" o "accuratezza" o tutt'al più con la locuzione "analisi rigorosa"), ma poi non la applica. Eh già: dal dire al fare c'è di mezzo il mare. Per cortesia non venga a farmi lezioni ed a spiegarmi cose che ho studiato attentamentte e che a suo tempo ho diffusamente illustrato. E non mescoli i procedimenti "de libertate" con la richiesta di rimessione, che sono due cose completamente diverse e non interferiscono tra di loro.

Mi dica, prima che sia costretto a spiegarle per filo e per segno tutto daccapo, che cosa c'è di sbagliato in quello che ho detto sul procedimento "de libertate" a partire dalla Sentenza della Cassazione, da lei citata, che CASSO' in una volta sola ben DUE ORDINANZE del tribunale del riesame di Taranto. Tale sentenza fu depositata il 29 settembre 2011, ancorché il relativo ricorso, anzi i relativi ricorsi, furono discussi nell'udienza del 13 settembre 2011.
Che la Cassazione avesse in precedenza annullato altre disposizioni del tribunale del riesame di Taranto non inficia, anzi rafforza quello che ho scritto a proposito dell'ultima sentenza e dell'iter che ne è seguito.
Comunque non ribatterò ulteriormente, anche perché ormai penso che siano chiari i termini della questione, la quale essendo molto tecnica darebbe adito ad una discussione che potrebbe risultare noiosa, ed a ragione, per chi non è interessato.

Giacomo

magica ha detto...

beh si poteva far a meno di postare un articolo del genere . l'ho letto e riletto .. non sono riuscita a comprendere , infatti mazza dice e non dice .. poi ho cercato in internet, niente da fare non ho trovato nulla .
si poteva comprendere che quell'articolo era farlocco . ma tantè

magica ha detto...

saluto epam ..
"il sogno del fiorista" è diventato un romanzo d'appendice .
ne esce un capitolo alla settimana . molti lettori lo trovano interessante , alcuni si intestardiscono . non ne vogliono sapere che quello fu sogno

Anonimo ha detto...

Chi sogna di giorno conosce molte cose, che sfuggono a chi sogna solo di notte.
Edgar Allan Poe

carla ha detto...

ciao epam,infatti in questi giorni si parla tanto della gioventù,che è una risorsa ....ed oggi si sono messi alla marcia contro la mafia,in cui si pensava che non sarebbe stato possibile di realizzarlo e ritengo che l'antonella la cugina di sara che faccia parte di una di loro,di dire i fatti per cui che lei crede senza se senza ma....ed è solo da amirrare,abbiamo bisogno dei giovani così....si proprio che non si facciano intimidire dalla paura e dei ostacoli.....allora si che il mondo avrà un futuro.....infondo è giusto così... il mondo da che è mondo si è sempre evoluto........un caro saluto e buonanotte a tutti i amici del blog
e buoni sogni e non avetene a male se non tutti sogni si possono realizzare,forse se certi sogni rimangono tali ci sarà un perchè?!......carla

Manlio Tummolo ha detto...

Perché è sparito il mio "copia-incolla" che avevo fatto ? Comunque, vedo che nel frattempo vi sono stati molti interventi a favore dell'onorabilità dell'avv. Marseglia, e ne sono molto lieto. Aggiungo qui che lo stesso Mazza è stato costretto, senza altre variazioni, ad aggiungere alla fine del II capoverso la notizia del proscioglimento, ma non si cura di modificare altro. Sicché facilmente la smentita sfugge.

Si nota altresì quanto siano ben educate certe nobildonne baresi, maestre di bon ton e buona educazione agli altri, nel ripetere, malgrado le confutazioni, una notizia assolutamente falsa e smentita dallo stesso giornalista, sia pure a denti strettissimi. Già prosciolto dal GUP relativamente all'accusa di connivenze mafiose, è stato ancora prosciolto dal Tribunale del Riesame riguardo alla violazione dei segreti d'ufficio, di cui, come rilevato bene da Epam, egli non doveva avere per le indagini difensive alcun impedimento. E la cosa più diffamatoria è aver utilizzato, in modo di un'ambiguità disgustosa, queste informazioni dopo oltre un anno e mezzo dal proscioglimento. Questo dice tutto sulla metodologia dei colpevolisti a scatola chiusa !

Epam ha detto...

X l'anonimo del copia-incolla

Si continua ad offendere l'intelligenza altrui.

I link indicati fanno riferimento sempre all'articolo pubblicato dalla Gazzetta del Mezzogiorno.

Come ho già detto, nessun'altra testata giornalistica locale (Quotidiano di Puglia, La Voce di Manduria, Corriere del Giorno) riporta la notizia data la Mazza.

Si rassegni.

Anonimo ha detto...

Sig. Giacomo: è stato lei a parlare di acribia e le ho risposto, nonostante la sua ironia, educatamente, che ritengo essa non difetti ad entrambi, seppure da punti di vista diversi. Si insiste pretestuosamente a ribaltare il senso di ogni discussione in cui intervengo.

Quanto alla notizia relativa all'Avv. Marseglia, non sono entrata in merito alla questione limitandomi a segnalare che l'articolo della Gazzetta del Mezzogiorno era ancora perfettamente e facilmente reperibile, contrariamente a quanto qui sostenuto. La notizia è riportata anche da A. Giangrande su

http://www.malagiustizia.eu/libro%20sarah%20scazzi%20processo.htm

(basterà cercare nel documento la parola "scarface").

Anna Bari

Anonimo ha detto...

Il sig. Giacomo poteva risparmiarsi la polemica del termine "acribia", visto che è stato lui il primo a "sfoggiarlo" (o forse qualcuno ha scritto per lui?). Una polemica inutile e sciocca che è servita solo ad attaccare chi non meritava di essere attaccato. Signori si nasce, e Anna, con la sua educazione e compostezza, lo sta dimostrando.

Manlio Tummolo ha detto...

Certamente le signore, anzi le nobildonne di Bari o dintorni, e i loro amichetti e paladini coraggiosamente anonimi, continuano con la loro opera testarda che mostra il massimo di buona educazione. Nell'articolo il Mimmo Mazza inserisce la notizia del rigetto del procedimento interdittivo da pare del Tribunale del Riesame in mezza righetta di fronte alla massa di notizie ripetute e gonfiate in senso contrario. Tanto basta a dire che tutta l'accusa era crollata fin dall'ottobre 2010, ma ripescata il 12 maggio 2012 (!!!! Neanche fosse uno storico, non un gazzettiere giornaliero...). L'articolo è reperibile, ma con difficoltà e non in archivio de "La Gazzetta...". E' ovvio che una volta segnalato su Google o Yahoo, bisogna attendere che i gestori americani del tutto lo cancellino chissà quando e chissà come. A volte spariscono cose recenti e restano in linea cose vecchissime di anni. A quanto risulta dall'articolo, ancorché contraddittorio e confuso, con chiare intenzioni diffamatorie, Marseglia ed altri furono PROSCIOLTI DALL'ACCUSA. Continuare a ribadire la stessa manfrina delinea solo la vergognosa opera di denigrazione contro tutti i professionisti a difesa di Sabrina Misseri e della madre, ATTI QUESTI DI CUI A TEMPO DEBITO DOVRANNO RISPONDERE LEGALMENTE.

lollo ha detto...

Siamo sempre alle solite rimarcare una notizia che con il processo non ha niente a che fare.
Rirmacare rimarcare per non parlare dell'ennesima udienza di questo processo che non ha portato a nulla....e tra l'altro non si riescono ad avere notizie su di esso.......
ma dove sono finite tutte orde di giornaliste che si stracciavano le vesti e si azzuffavano per dichiarare la loro amicizia con la famiglia scazzi???????
la fantomatica dottoressa Bruzzone che fino a un mese fa continuava a dire "<>" oppure "<< Voi non conoscete le carte, vedrete cosa uscirà vedrete>>" ..............................................................Aspetttiamo con santa pazienza....
Un saluto a tutti

magica ha detto...

non so se avete avuto l'occasione di leggere i commenti su l'avv coppi..
trattato come un peronaggio malavitoso xchè difende le misseri ,
lo hanno sbefeggiato dicendo di tutto e di +.
commiserandolo xchè difende sabrina misseri . un povero personaggio che verebbe dovuto vergognarsi x aver intrapreso la difesa dell'imputata , ..

Giacomo ha detto...

Eh no, Signora Anna!
Lei dimentica che nel suo primissimo intervento in questo blog, in un commento dell' 8 febbraio h 16:54 all'articolo di Massimo sul caso di Sarah del 1 febbraio, Lei "si presentò" tra l'altro con la seguente frase:
"...Mi astengo dal chiosare alcuni commenti e un senso etico/critico che funziona ad intermittenza, anche da parte di chi non esita, per cultura e ACRIBIA a rimarcare "profili" di comunicazione ben meno discutibili..."

Se voleva fare colpo c'è riuscita, almeno nei miei riguardi, al punto che per me da allora Lei è "la Signora dell'Acribia".
Ma sono sicuro che non era questo il Suo intento, perché Lei "sfoggia" certi "paroloni" con tanta "nonchalance" che poi nemmeno ricorda di averli usati, o almeno fa vista di non ricordare.

Comunque non è stata l'unica volta.
In un suo commento del 03 MARZO 15:29 all'articolo di Massimo del 29 febbraio, Lei scrive
"...Per quanto sia un'attenta lettrice, mi ero dimenticata, ad es. che Saetta fosse femmina. Invidio alle tredicenni tanta ACRIBIA..."

Mi consentirà che, nel rispondere ad una sua, secondo me, infondata critica ad un mio commento, io abbia voluto ironizzare, ma bonariamente, mi creda, usando di proposito più volte il termine che Lei ha adoperato nel presentarsi a questo blog.

E questo vale anche per il Suo anonimo soccorritore tanto devoto, quanto male informato, anche se dubito che egli sia in grado di afferrare certe sottigliezze.

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

La totale assenza di consapevolezza costituzionale, non solo nelle persone comuni, ma anche in quelle che dovrebbero essere intellettualmente di guida alle prime, come i giornalisti, è assoluta. Secondo costoro, il colpevole non dovrebbe essere difeso, ma quindi condannato senza confronti. Ora, come si fa a sapere se uno sia colpevole e di quanto, se non appunto attraverso il confronto giudiziario, una procedura insieme logica, scientifica ed etica ? Poniamo che uno qualunque, accusato di qualcosa, sia effettivamente colpevole. Ammettiamo che venga "giustiziato" senza processo o con un processo rapido e sommario. In un caso del genere, cessato il clamore, non sapremo mai se quel tale fosse stato colpevole e di quanto, se fosse stato solo, o se avesse avuto un qualche motivo di giustificazione che potesse servire da attenuante. In sostanza, si ritornerebbe alla barbarie assoluta. La legge prevede l'avvocato, come fatto obbligatorio per tutti, tanto per il peggiore degli assassini, quanto per un esperto di legge accusato di qualcosa. La difesa tecnica deve sempre, nella nostra procedura, essere affidata ad un altro. Poniamo pure che ci sia un serial-killer cannibale e squartatore. Nondimeno, dovrà essere difeso per quanto possibile. Dunque questo diffamare gli avvocati che, volenti o nolenti, devono difendere anche il serial killer squartatore e cannibale, è mancanza assoluta di coscienza giuridica e, soprattutto, di coscienza costituzionale ed etica. E magari sono proprio questi a ricorrere all'avvocato, anche quando hanno torto marcio, per essere poi assolti. Se si pensa, infine, che l'educazione civica nelle Scuole è stata stabilita fin dagli anni '60 con questi magri risultati, la cosa è ancora più triste.

Anonimo ha detto...

Sig. Giacomo la ringrazio per tutto il tempo che dedica alle cose che scrivo. Potremmo risalire anche a due anni fa, se questa è per lei una modalità comunicativa "logica", o scandagliare le parole di ciascun commento, per divertirci a farne un puzzle.

Ritornando all'argomento di questo forum, leggo

"TARANTO - C’è ancora un’intercettazione ambientale tra Michele Misseri e sua moglie Cosima Serrano che secondo la pubblica accusa del processo Scazzi merita di essere risentita e interpretata. Questo è emerso ieri nella sedicesima udienza in Corte d’assise che vede alla sbarra Sabrina Misseri e la madre Cosima, accusate di avere ucciso la quindicenne Sarah Scazzi, loro parente.

Si tratta del colloquio catturato da una cimice montata sulla Opel Astra con cui il 6 ottobre del 2010 i coniugi Misseri si recarono a Taranto per essere interrogati. Fu l’ultimo interrogatorio per il contadino che confessò l’omicidio, poi ritrattato con la chiamata in reità della figlia. Durante quel viaggio, secondo quanto si è appreso ieri in sede dibattimentale, Cosima Serrano avrebbe suggerito al marito le cose da dire agli inquirenti".

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/na...5;201304798447.shtml

Non entro nel merito (non è dato conoscere il contenuto dell'intercettazione), ma mi chiedo quante altre intercettazioni, nonché quanti sms cancellati (vedi quelli tra Ivano e sabrina) siano in mano agli inquirenti.


Anna Bari

Anonimo ha detto...

Caro sig. Giacomo, la Sua ironia scivola sui binari della mia indifferenza. Continui pure a cullarsi nella Sua superbia che tanto io, dei Suoi dubbi , me ne infischio. E non ho bisogno di cogliere sottigliezze....semplicemente perchê non ve ne sono. Buona continuazione.

Anonimo ha detto...

Quanto agli epiteti gratuitamente e pedissequamente usati (abusati) dal sig. Tummolo (questo solo l'ultimo: "le signore, anzi le nobildonne di Bari o dintorni, e i loro amichetti"), prima di parlare di educazione civica (e soprattutto pensare di poterla insegnare), che si usi rispetto verso il prossimo, soprattutto se non lo si conosce e il motivo del "contendere" è la libera opinione.

Anna Bari

Giacomo ha detto...

Sig.a Anna, io dedico la mia attenzione in egual misura a tutti gl'interlocutori, siano o non siano della mia idea.
Stia pur tranquilla che la prima volta che ho letto un suo commento è stato il giorno che Lei l'ha postato per la prima volta in questo blog.
Adesso, che Lei venga qui a sfoggiare a sproposito i suoi paroloni, ci può anche stare perché sono un Suo biglietto di presentazione.
Ma che poi venga a dire che li ho sfoggiati io che glieli ho fatti semplicemente rilevare è il colmo.

E questo vale anche per il Suo paladino ferroviario!

Comunque ritengo chiuso l'argomento.

Giacomo

Anonimo ha detto...

sì, chiudere l'argomento (inutile e fuori tema) può farle solo onore, sig. Giacomo.

Anna Bari

Giacomo ha detto...

Allora, venendo alle cose serie, quale sarà il momento in cui la procura tirerà fuori "l'arma segreta"? Il giorno prima della sentenza? O il giorno dopo?
Intanto abbiamo alcune CERTEZZE, e cioè che TUTTI i testi finora escussi hanno dichiarato che il fioraio parlò loro di un SOGNO che aveva fatto. Riassumiamoli:
1) L'amico orefice
2) La moglie
3) Il fratello

Tutto ciò, in attesa dell'arma segreta...

Giacomo

Giacomo ha detto...

Ah dimenticavo: c'è anche l'intercettazione che merita di essere INTERPETRATA!
Adesso che un'intercettazione che deve essere interpetrata possa costituire una prova a carico, è una contraddizione in termini.
Se il significato dell'intercettazione è dubbio, tutti sanno che "in dubio pro reo"

Giacomo

Epam ha detto...

X Giacomo

In dubio pro reo è un concetto sconosciuto dalle parti della procura tarantina.

Niente di cui meravigliarsi se c'è una intercettazione da "interpretare". I PP.MM. tarantini non hanno fatto altro fin da 26 agosto 2010. Sono andati per interpretazione.

Ed anche in occasione del "sogno". Sono andati per interpretazione. Eppure i mezzi e tecnologie non mancano per verificare, nel concreto, se il sogno potesse in qualche modo corrispondere alla realtà, ma tant'è...

Epam ha detto...

Forse sarebbe il caso di usare un linguaggio più elementare (che diamine è l'acribia?). Insomma solo per dire che l'uso di paroloni, a volte finiscono per far fare una figura barbina a chi le usa.

Sig.ra Anna Bari:
«pedissequamente usati (abusati)»?!?!

Che vuol dire?

Forse voleva dire: usa (ed abusa) "insistentemente"? Perchè pedissequamente non c'entra assolutamente...niente!

Ah! Le mie "minute.

Manlio Tummolo ha detto...

Certamente né le nobil-gentildonne baresi né i loro paladini e cavalieri erranti possono venire a fare osservazioni sull'educazione civica, costituzionale, etica ed intellettuale, o di pura e semplice educazione, quando diffamano in lungo e in largo un professionista, con tanto di nome e di cognome, per cui sarebbe atto intelligente evitare di ribadire le stesse cose o, perlomeno, farlo in siti più consoni alla loro mentalità di giustizieri male ambulanti.
Si capisce altresì come la lunga consuetudine presso la cucina della mensa della SS. Inquisizione addestri al continuo rivolgimento di frittate con la padella sul fuoco (ma ci si può anche scottare).

Ma poi, di che vi lamentate, signore gentildonne ? Non volete le pari opportunità ? Anche queste lo sono.

magica ha detto...

cosa centrano i messaggi o sms fra sabrina e ivano .
ivano è fuori dal caso .

i tabulati letti da tutta italia fra sabrina e ivano .prima che succedese il fatto non hanno portato a nulla .
.

Manlio Tummolo ha detto...

E poi di quali "opinioni" andate parlando ? Per voi, nobil-gentildonne di Bari e dintorni, con i vostri paladini ed ispiratori, non vi sono altro che CERTEZZE assolute: le donne Misseri sono colpevoli, colpevoli sono i loro avvocati (chi ha tirato fuori l'articolo contro Marseglia ?), i loro consulenti, i loro testimoni a favore; la colpevolezza delle prime conferma quelle dei secondi, dei terzi e dei quarti, e viceversa.
La SS. Inquisizione, come l'ispettore Rock della Linetti, non ha mai commesso un errore. E' infallibile, e anche se ha girato frittate (dalle otto versioni di Michele Misseri viste prima come un "doloroso percorso di ravvedimento" fino ai sogni del visionario fioraio e dei suoi circostanti) non ha mai errato una volta, anche quando sui quattro avvocati rinviati a processo se li è visti sfuggire in tre, e presto toccherà al quarto. Ha sempre ragione anche con deliberazioni annullate dalla Cassazione. Ha sempre ragione, anche se i testimoni in larga parte smentiscono di aver detto questo o quell'altro contro le due donne Misseri. Ha sempre ragione anche quando è stata denunciata dall'Unione Camere Penali e dalla Camera Penale Romana per violazione reiterata dei diriti della difesa. Ha sempre ragione anche quando ha rischiato di perdere l'indagine sul caso Scazzi a seguito di istanza di rimessione del processo, confermata perfino dal Procuratore Generale della Suprema Corte di Cassazione, salvandosi in corner con una motivazione un tantino pilatesca (siccome le diffamazioni delle televisioni sono visibili dovunque, non era il caso di trasferire il processo altrove, trascurando il fatterello che non tanto debba essere la Televisione a contare, quanto il condizionamento che giudici e giuria potrebbero subirne a Taranto, piuttosto che a Bolzano o ad Aosta).
Queste dunque le vostre "certezze", e non certo le vostre "opinioni".

Anonimo ha detto...

Magica:

Il pm Buccoliero ha dichiarato il 10 gennaio in aula: “E’ in corso una consulenza sullo scambio di messaggi fra Ivano e Sabrina e presto sarà a disposizione della Corte". E' stata infatti richiesta una nuova perizia informatica relativa agli sms scambiati tra Sabrina e Ivano, poi cancellati.

http://puglia.go-city.it/index.php?id=pdf&idT=5662&tip=news

Nell'udienza del 31 gennaio, il pm ha chiesto poi di acquisire agli atti i tabulati di "decine di telefonate" tra il cellulare di Cosima (presumibilmente usato da Sabrina) e un numero intestato al fratello di Ivano, usato dallo stesso Ivano, nei giorni successivi alla scomparsa di Sarah.

Tra gli sms cancellati e recuperati, finora si conosce solo quello, ambiguo, inviato a Sabrina da Ivano e relativo "ad attività sessuale femminile".


Anna Bari

Manlio Tummolo ha detto...

Veramente l'attività sessuale dovrebbe essere sia maschile che femminile riunite, salvo le ben note eccezioni, di cui Sabrina Misseri per ora non pare farne parte. Siamo sempre in attesa di queste grandi novità investigative tanto preannunciate, tra cui quindi pruriginose telefonate, non si sa bene se di Cosima o di Sabrina (finalmente si sta scoprendo - ora !!! - che un cellulare o anche un telefono tradizionale può essere adoperato da più persone. Finalmente una conquista positiva dopo oltre un anno e mezzo di indagini!!!).

Ciò che conterebbe in un delitto di questo tipo, sarebbe:
1) trovare testimoni oculari del delitto e dell'occultamento, finora non individuati;
2) registrazioni con telecamera dell'avvenuto omicidio e conseguente occultamento.
3) Tracce significative lasciate dalla vittima e dall'omicida o aggressori sul luogo considerato.
Per il momento di questi elementi determinanti a reggere la penosa accusa, penosamente e pettegolescamente mandata avanti dalla SS. Inquisizione, non vi è neppure l'ombra.

Per far contenta certa plebaglia farisaica, assetata di vendetta a qualunque costo, è presumibile che in primo grado le due donne verranno condannate, per poi essere doverosamente assolte "per non aver commesso il fatto" in appello e in Cassazione.

Mi raccomando, colpevolisti a scatola chiusa, tenete sempre alta la vostra sbrindellata bandiera !

Anonimo ha detto...

Se vi fossero i presupposti indicati, il processo si sarebbe svolto per direttissima.
E invece è indiziario: il filo rosso è il movente, che personalmente ritengo non esaurirsi nella sola gelosia.

Anna Bari

Epam ha detto...

Sig. Tummolo

ritengo che, oltre a quanto da lei indicato, manchi anche l'esatta individuazione del "luogo del delitto".

Esso, infatti, è stato artificiosamente individuato nella casa della famiglia Misseri. Ma di questo non vi sono neanche indizi.

Epam ha detto...

X Anna Bari

Il processo per direttissima si ha solo quando c'è flagranza di reato o quando vi è una confessione da parte di chi ha commesso il delitto e non per quanto elencato dal Sig. Tummolo.

Ma per caso avete un C.P. ed un C.P.P. tutto vostro?

Anonimo ha detto...

sa com'è, le pari opportunità richiedono anche che si usi un linguaggio terra-terra.

Fosse stata attendibile la confessione di Michele Misseri, la fattispecie processuale sarebbe stata proprio quella; e così anche nel caso in cui fosse "stata ripresa" l'azione delittuosa con tanto d'agente.

Anna Bari

magica ha detto...

non si vogliono arrendere .... trovare frasi nei cell di ivano e sabrina x estrapolare frasi che possono incriminare o perlomeno sospettare un convolgimento dei 2 .. ma !ci sarebbe una ennesima versione?
cosa centrano i messaggi fra i due .ma se ivano sapesse o intuisse qualcosa di losco io penso che andrebbe di corsa in procura .. tanto lui si sa che non ha avuto nessun coinvolgimento .. xchè dovrebbe rischiare ??.
rassegnatevi , la ragazza a e la madre non centrano con l'omicidio . ma si sono imbarcati nell'atra ipotesi e stanno cercando un ago nel pagliaio ..

magica ha detto...

la confessione di misseri l'hanno creduta attendibile altrochè. abbiamo visto in video e nelle tv .. dagli inquirenti . la dinamica del fatto e caso chiuso .
poi sono subentrati altri personaggi che in primis diedero a misseri l'appellativo di pedofilo che confessa ..
poi che peccato l'immagine televisiva avrebbe avuto un arresto e hanno imbastito una telenovela . incredibile x chi ragiona con la logica ,,

io mi faccio una domanda e relativa risposta .. ma le misseri hanno confessato?

Epam ha detto...

X Anna Bari

Allora lei conferma; Lei ha un Codice di Procedura Penale tutto suo.

Art. 449 del Codice di Procedura Penale, quinto comma:

«5. Il pubblico ministero procede inoltre al giudizio direttissimo, salvo che ciò pregiudichi gravemente le indagini, nei confronti della persona che nel corso dell'interrogatorio ha reso confessione. L'imputato libero è citato a comparire a una udienza non successiva al trentesimo giorno dalla iscrizione nel registro delle notizie di reato. L'imputato in stato di custodia cautelare per il fatto per cui si procede è presentato all'udienza entro il medesimo termine.»

Come vede, Sig.ra Anna, ha preso un'altra scivolata.

Michele Misseri doveva essere portato in giudizio per direttissima entro il 30° giorno dall'arresto. Ma sappiamo bene che a partire dal giorno 8 ottobre 2010 si è messa in moto una certa macchina che, di fatto, ne ha impedito il giudizio per direttissima.

Questo è, che le piaccia o no, l'attuale Codice di Procedura Penale.

P.S. I 30 giorni valgono anche per chi è colto in flagranza di reato, caso mai fosse sfuggito.

Anonimo ha detto...

Magica ha fatto "centro".

Anonimo ha detto...

Epam:

Le confermo che il c.p.p. è uno solo. Infatti ho detto la stessa cosa che Lei conferma, citando l'articolo: il processo per direttissima non c'è proprio perché mancano gli estremi.

Se poi si tratta di replicare per puro spirito di contraddizione nei miei confronti, allora le lascio credere che sono "scivolata" di nuovo, sperando non mi auguri pure di farmi male.

Anna Bari

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Epam,
i dubbi sul luogo del delitto sono anche miei e li ho espressi da tempo. Condivido anche le Sue restanti considerazioni. Ma vediamo ciò che l'illustre nobil-gentildonna descrive: più che a un processo seriamente inteso, potrebbe dar avvìo (senza offese per nessuno) a qualche bel film porno, di cui qui propongo possibili titoli: "Ultimo rock ad Avetrana", "Notti di fuoco ad Avetrana", "I sospiri di Cosima a Miché", "Grugniti di passione di Miché con Cosima", "Ardore e passione nelle serate di Sabrina ed Ivano" "Scotta il cellulare tra Avetrana e S. Pancrazio", "Le calde notti in provincia di Taranto".
Per il resto, caro Epam, sappiamo che i colpevolisti a scatola chiusa non usano i Codici, ma solo criteri ad arbitrio dei SS. Inquisitori (tra cui, se potessero, le regole per la tortura).

E ritorno alla "Gazzetta del Mezzogiorno": allora, assai stranamente, cercando "Avv. Nicola Marseglia" sul riquadro apposito, questo dà "Nessun risultato trovato"; invece, se si digita "Sabrina Misseri", appare come ultimo o penultimo articolo. Che strano vero ? Sabrina Misseri in nessun caso era implicata in quel processo e in quel periodo Marseglia non era neppure l'avvocato di Sabrina. Nondimeno l'imparziale "Gazzetta" inserisce la notizia tra quelle concernenti Sabrina, in modo che il lettore, sprovveduto ma pieno di boria vuota, come certe nobil-gentildonne di Bari e dintorni, ritenga Sabrina colpevole anche di collusione con la mafia, oppure che Marseglia sia un mafioso perché difende una mafiosa. E' chiaro l'intento denigratorio e diffamatorio, ma anche farisaicamente subdolo, utilizzato da "La Gazzetta" nei confronti delle due persone.

Anonimo ha detto...

Ma secondo Lei, sig. Tummolo, questa sua insistenza negli insulti gratuiti e personali arricchisce la discussione di elementi utili alla verità?

Se il fine è dissuadermi dal dire la mia, stia pure tranquillo che a maggior ragione continuerò a farlo, a meno che il padrone di casa non decida motivatamente di censurarmi.

Lei è sempre libero di non leggere quanto scrivo, quanto io lo sono di continuare a farlo.

Vorrei capire poi perché mi rivolgo agli altri e mi risponde Lei.

Anna Bari

Manlio Tummolo ha detto...

Saper rivoltare le frittate con la padella sul fuoco è un mestiere pericoloso, per il quale occorre molta abilità, se no ci si possono scottare le mani e qualcos'altro. Gli elementi di prova, che ho riportato come necessari a determinare la colpevolezza degli imputati, appaiono in qualunque rito processuale (salvo quelli della SS. inquisizione, dove si condanna grazie a confessioni estorte con la tortura o con trucchetti "suggestivi"), che voglia determinare la verità dei fatti, compreso il procedimento per decreto che, però, non si applica a casi molto gravi, ed è una sorta di sanzione "amministrativa penale" o d'ufficio, contro la quale si può in tutti i casi ricorrere.

Ma, come ho rilevato, i colpevolisti a scatola chiusa ignorano che l'art. 111 della Costituzione, così come innovato nel 1999, ribadisce:
" La giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge.
Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale.
Nel processo penale, la legge assicura che la persona accusata di un reato... disponga del tempo e delle condizioni necessari per preparare la sua difesa; abbia la facoltà, davanti al giudice, di interrogare o far interrogare le persone che fanno dichiarazioni a suo carico, di ottenere... l'acquisizione di ogni altro mezzo di prova a suo favore...
Il processo penale è regolato dal principio del contraddittorio nella formazione della prova...".

Penso che per ora basti, sia a dimostrare su quali basi giuridiche avvenga un processo serio e democratico, sia anche la vacuità delle obiezioni di chi si aggira nel refettorio del locale Convento dei SS. Inquisitori, preparando loro manicaretti d'ogni tipo (si sa che i SS. Inquisitori amano mangiar bene, in modo sano a e naturale, soprattutto frittate fatte con uova di galline che razzolano nell'orto, e non di batteria).

Manlio Tummolo ha detto...

Io parlo in generale di nobil-gentildonne di Bari, che non dubito siano molte e numerose, soprattutto quando si dànno il cambio mantenendo lo stesso nick-name, o viceversa sono sempre le stesse, ma cambiandolo con città diversa. Se poi qualcuna vuole identificarsi in queste, è problema suo, non mio.
Ma sbaglio o l'intelligente e geniale osservazione di alto Diritto procedurale penale era rivolta a quanto avevo scritto io, e alla quale Epam aveva risposto anticipatamente (non sto attaccato al computer tutto il giorno, ma di norma tra le 9.30 e le 11.30 del mattino e poi dopo le 19, con pausa per la cena, fino alle ore 23- 24), a proposito di prove e non di gossip per poter irrogare condanne?

Anonimo ha detto...

Guardi, è inutile non solo risponderle, ma leggerla, sig. Tummolo.

Mi risulta incomprensibile (ma poco m'importa) perché perda il suo prezioso tempo (quello passato al pc secondo la tabella oraria illustrata) a sperticarsi in insulti nei miei confronti, considerata l'opinione che di me. Ciò che riterrò di scrivere, che Le piaccia o meno, scriverò, guardandomi bene dal nominarla. Discuto le opinioni e non le persone.

Anna Bari

Epam ha detto...

X Anna Bari
Allora Sig.ra Anna, cerchiamo di essere seri e non prendiamoci in giro.
Il Sig. Tummolo (24 maggio 2012 10:11:00) elenca tutta una serie di eventi che dovrebbero essere succeduti per il processo in questione.

Lei (24 maggio 2012 10:16:00), nel commento successivo sostiene che:
«Se vi fossero i presupposti indicati, il processo si sarebbe svolto per direttissima.»

Io (24 maggio 2012 10:40:00 ) le contesto l’affermazione precedente indicandole i motivi per cui nei casi succitati, non si può procedere per direttissima

Lei (24 maggio 2012 10:44:00) ribadisce quanto asserito prima. Processo per direttissima.
«Fosse stata attendibile la confessione di Michele Misseri, la fattispecie processuale sarebbe stata proprio quella»

Io (24 maggio 2012 11:26:00) le riporto l’art. 449 del c.p.p. evidenziandole come, nei casi citati dal Sig. Tummolo non vi siano gli estremi per un processo per direttissima, proprio perché nel quadro illustrato precedentemente non c’è la “fragranza di reato” o, almeno, non c’è la “flagranza diretta”.

Lei, infine (24 maggio 2012 19:27:00) sostiene:
« il processo per direttissima non c'è proprio perché mancano gli estremi.»

Ed è una affermazione errata, perché il processo per direttissima non si figura con i casi citati dal Sig. Tummolo, ma si configura, eccome, e ci sono tutti gli estremi, con la confessione del Misseri.
Misseri doveva andare per direttissima. Ma come ho spiegato prima, non c’è stato il tempo (o non si è voluto trovarlo), o perché qualcuno ha giocato sporco.

Quindi, come vede, non si tratta di puro spirito di contraddizione, ma solo di dire le cose come stanno. Ed anche perchè di processo per direttissima ne ha parlato lei prima di tutti.

Anonimo ha detto...

E quindi? Diciamo la stessa cosa, Epam. Come bene Lei ha richiamato, c'è un termine di 30 gg.
La confessione di Michele Misseri intervenne nella notte tra il 6 e il 7 ottobre. Il 15 ottobre Michele Misseri chiama in correità la figlia. E così farà ancora nell'interr. del 5 novembre.
Questo il motivo per cui il processo "per direttissima" non si è potuto praticare.
Se poi vuole convincersi del contrario, che dirLe: faccia pure e si tenga pure la convinzione che diciamo cose diverse anche quando così non è.

Anna Bari

Epam ha detto...

Sig. Anna mi dispiace ma cozza male!

Lei ha parlato di processo per direttissima solo in riferimento alle parole del sig. Tummolo, non alle mie.

Anche io ho parlato di processo per direttissima, ma in riferimento alla posizione di Michele Misseri e non su quanto scritto dal Sig. Tummolo.

Assolutamente no. Non diciamo la stessa cosa.

Non devo convincermi di nulla perchè non c’è nulla di cui convincersi.

Anonimo ha detto...

Che noia.
Buonanotte

Anna Bari

Anonimo ha detto...

Fragranza di reato...cos'è? Un nuovo profumo?

Epam ha detto...

Anonimo del 24 maggio 2012 21:54:00

Lei è un genio. Ma farebbe meno danni (a se stesso, of course) se se ne stesse rinchiuso nella lampada...

Anonimo ha detto...

Finalmente si torna in argomento.

L'opinione che mi sono fatta (piaccia oppure no, di opinione come le altre si tratta) è che non si trattò solo di gelosia. Ivano c'entra eccome(ma non nell'omicidio) e sa più di quanto dice. Rapporti ambigui. La cosa andò oltre, si parlava e diventò questione d'onore. Una lezione finita male, non premeditata ma portata alle estreme conseguenze (dolo eventuale).
Nei due giorni precedenti la scomparsa, Sarah era a San Pancrazio da zia Dora. La stessa la riaccompagnò a casa il 25 agosto. Quella sera ci fu una lite (in luogo pubblico, inconfutabile ma taciuta da Sabrina e annotata da Sarah nel diario, proprio quello "trattenuto").

Il processo è in corso. Se di persecuzione inquisitoria si tratta per qualcuno, allora vi sono coinvolti giudici diversi, anche per grado. Che lo si provi. Giacomo: l'atto annullato dalla Corte di Cassazione, con rinvio, è stato riformato da un diverso collegio giudicante. Esattamente come prevede la legge (quella che ispira la nostra Costituzione).
Quanto agli "eteronimi", supposizione per supposizione (per quanto mi riguarda infondata), un'idea ce l'ho pure io su qualcuno.

Buon proseguimento con gli insulti di "rito". Possibilmente diversi. Non "pedissequi".

Anna Bari

Manlio Tummolo ha detto...

Come al solito le gentil-nobidonne girano friitate: non ho affatto detto che passo tutte quelle ore a scrivere insulti su chicchessia, ma leggo giornali e notiziari, a cui mando i miei commenti, soprattutto in campo politico ed economico, oltre che giuridico, storico e filosofico. Non sono mica settorialmente diffamatorio come tali signore, le quali aggrediscono ragazze, ma si ergono a moraliste serie, quando ricevono una moneta più pesante per restituzione, secondo il rapporto 10 : 1, tipico delle rappresaglie. Signora cara, nobile gentildonna di Bari e dintorni, dove sono i suoi strenui paladini, perché non abbassano la visiera con la lancia in resta per difendere la loro dama prediletta, così iniquamente aggredita, una santa donna perseguitata da uomini così cattivi? Eppure, non chiese lei a me, quella nobildonna, di risponderle con urgenza, qualche articolo fa ? O si è dimenticata pure di quel comando, e non solo dell'"acribia", che il bravo Giacomo le ha fatto rimangiare? A dire il vero, io non ho la sua pazienza nel ricercare e ritrovare le varie cosette della nobildonna, rigorosa come la cancelliera germanica. Mi affido alla memoria altrui. Così per quel che riguarda i personaggi di vario sesso che ogni tanto hanno voluto incrociare il ferro con me, e poi andavano via lamentandosi della mia maleducazione e cattiveria.

Manlio Tummolo ha detto...

Di pedissequo qui, c'è solo l'insistenza fanatica di diffamare le due donne Misseri, i loro difensori, i loro testimoni e i loro consulenti. Il resto è o approfondimento del fatto, o risposta diretta.
La frequenza del Refettorio nel Convento della SS. Inquisizione rende oscuro anche il linguaggio.

Ah sì, dimenticavo: un buon titolo per i soliti anglofili di un film porno, ricavato dal materiale inquisitorio, potrebbe essere "Sexy hardware and software in Salento".

magica ha detto...

l'ennesima versione .

ma non si sa di preciso qual'e' l'ultima ,, ivano che sa cose che non dice come un omertoso .. mah io credo che i due ,,sabrina e ivano non coltivassero cose particolari . quello che facevano i 2 ' risaputo da nord a sud ..
i giorni che sarah fece dalla zia dora ... la quale riaccompagno' a casa la nipotina dopo il soggiorno a casa sua che significato hanno? ,,la lite mi pare che dicono non sia stata una lite ma una scaramuccia fra cugine una frase colorita come succede frequentemente .. anzi considerava la cuginetta come una sorellina lo dicono anche le testimoni interrogate nel processo. una frase colorita .. chissa' perchè la sarh si sarebbe recata poi di buon'ora il giorno dopo a casa misseri se era stata pesantemente offesa la sera prima ..

Anonimo ha detto...

Sig. Tummolo sarebbe forse ora di trovare la pace, almeno con sé stesso. Se qualcuno si firma col cognome (Arnold: non lo conosco) non va bene. Se mi firmo da sempre Anna Bari, non va bene; se si scrive firmandosi anonimo, stessa cosa.
Bhè, dialoghi pure con Epaminonda. O con Magica o Carla, e
Sirenetta.
Pensa che chi legge qui sia stupido? O sempre meno intelligente e affaccendato di lei?

Quanto a Marseglia, non mi è mai passato per la mente che fosse apparentato con la mafia. Che gli avvocati (non tutti) siano inclini a modalità poco ortodosse, almeno quanto i magistrati (a detta sua) è fatto notorio. E provato. Guardi che il discernimento non è una sua prerogativa esclusiva.

La sua biografia, stranamente "pubblica", la legge chi vuole interessarsi a Lei. La mia non ho interesse alcuno a ostentarla: sono un cittadino che non vuole altro che giustizia. La vanità, quella, la lascio tutta a Lei. Continui pure con i suoi piccoli proditori insulti.
Poi parliamo di legge: è uguale per tutti.

Anna Bari

Anonimo ha detto...

Continui pure Tummolo; ci rivediamo a "Filippi".

la misura è colma e il dossier è bello che cospicuo.

Chi parli "bene", non razzoli male.

Anna Bari (una qualunque)

Anonimo ha detto...

* parla.

Sono ora piuttosto infastidita.

Anna Bari

Manlio Tummolo ha detto...

Lei, gentile signora, ha cambiato spesso e volentieri nomi e cognomi, sesso, e identità virtuali, manda pure messaggi completamente anonimi, poi si fa sostituire da guardie del corpo con cognomi inventati, nick-names che rivelano molto di più di quanto possano nascondere (vedi "volpi", "rupi" "marike", "arnoldi", ed avanti). Siete un club di circa cinque/sei persone, il cui unico vanto è quello di diffamare persone indagate o imputate, e perfino chi deve per ragioni professionali o di testimonianza seguirne le vicende. con criteri del tutto arbitrari secondo vostri del tutto peregrini pareri o pedissequi (verso la SS. inquisizione), Quanto alla presunta "mafiosità" del'avv. Marseglia, è inutile che cerchi di nascondere le Sue pudenda con foglie di fico. Basta rileggere. Come dico non ho né pazienza né tempo per fare il lavoro che ha saputo fare Giacomo nei Suoi riguardi. Lei, anche nell'ultimo articolo di Massimo Prati, ha sfoggiato i Suoi versi da jena, contro chi la pensa diversamente, sempre con quell'untuosa ipocrisia da farisea e da gesuita (stile "Il Barbiere di Siviglia"), che rende ancor più odioso il Suo modo di fare. Come dico, il mondo è grande: lasci la gente ragionare senza aggressioni personali. Nessuno qui nega la libertà di parola (a differenza di altri luoghi), ma crea legittima reazione chi, con fare offensivo, anche se untuoso, attacca gli altri e poi vorrebbe che tacessero.

magica ha detto...

anche antonelle .
poi quella sua amica la fiona . stella e anna ..

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