lunedì 28 maggio 2012

Salvatore Parolisi. Nessuno ha fatto luce sul lato oscuro del quadro preferendo illuminare e colorare a tinte forti solo la parte prediletta...


Era la sera del 21 aprile 2011, l'autopsia sul corpo della povera Melania Rea si era conclusa da circa un'ora ed il patologo scambiò qualche parola coi giornalisti. Parlò di un'aggressione avvenuta lontano da Ripe in un orario approssimativo che andava dalla mezzanotte alle tre. Quindi, dopo aver sezionato il corpo, era portato a credere che Melania Rea fosse stata aggredita altrove e successivamente portata a morire a Ripe, dove si sarebbe poi spenta a nove - dodici ore dal sequestro. Si era al 21 di aprile, come detto, a poco più di un giorno dal ritrovamento e quando le piste dovevano per forza essere ancora tutte aperte. Anche se una più calda c'era, come ci han fatto sapere tempo dopo i carabinieri, in quanto il comportamento del marito e le confidenze della famiglia (e di qualche amica), destarono da subito non pochi sospetti. Sospetti o no, le parole del dottor Tagliabracci parevano aver messo un punto fermo e voler dire agli investigatori di non cercare il colpevole in casa Parolisi, di guardare bene al di fuori perché il marito per gli orari stabiliti aveva un alibi. Addirittura il dottore aggiunse che sarebbe stato un caso semplice da risolvere, in quanto si trattava sicuramente di un delitto d'impeto e quindi l'assassino aveva certamente lasciato molte tracce.

Tutto però cambiò il giorno successivo, il 22 di aprile, quando, interrogato accanto al chiosco della pineta, il Parolisi raccontò bugie a non finire sulla sua situazione sentimentale (già conosciuta agli inquirenti grazie alle confidenze suddette), ed andò oltre ogni più rosea previsione raccontando anche di un rapporto sessuale avvenuto proprio al chiosco, un rapporto sessuale fra lui e la moglie mentre la figlia dormiva in auto. Chi ha detto che i militari sono furbi e scaltri è un cretino patentato. Chi ha detto che l'uomo parla troppo quando ha storie di amanti da nascondere, è un saggio. Da quel momento in poi tutto per lui si colorò di scuro, da quel momento in poi la luce della procura lo colpì inesorabile, da quel momento in poi si spennellò unicamente sulla parte del quadro per i Pm più interessante (anche per la famiglia). Solo uno sprovveduto poteva non capire che il mentire ai procuratori l'avrebbe portato ad essere il primo vero indagato (anche se non glielo dissero e lui agli interrogatori non si presentò mai con un avvocato). Si intensificarono così gli accertamenti per scoprire cosa nascondesse il Parolisi. Per contro, dovendosi impegnare più uomini per questi riscontri, si affievolì l'intensità investigativa su altre piste. E che queste siano situazioni reali è dimostrato dal fatto che il 23 aprile, il giorno successivo alla sua testimonianza piena di bugie, il corpo di Melania, che si trovava in una bara di larice in partenza per Somma Vesuviana (tutto era predisposto ed il funerale si sarebbe celebrato il martedì successivo), venne bloccato all'obitorio in attesa che gli inquirenti si facessero idee più chiare, in attesa si stabilissero quali nuovi accertamenti fare sul cadavere (logicamente per trovare un'altra ora della morte).

Ma nuovi accertamenti sul corpo non se n'erano ancora fatti quando, nel pomeriggio dello stesso sabato 23, dopo aver deciso di bloccare il carro funebre in partenza la procura anticipò di tanto l'ora dell'aggressione accorciando i tempi e portandola sulle sei/sette di sera (si volevano portare avanti col lavoro?). Strano che a sole 36 ore dall'autopsia, si potesse già anticipare un orario ben definito di nove ore. Come strane furono altre parole di quel sabato 23, parole intese a dare per quasi certo che il luogo del ritrovamento fosse lo stesso dell'aggressione (cambiando nuovamente le prime convinzioni del patologo). Di questo parlarono gli inquirenti pur non avendo ancora in mano alcun responso tecnico. Gli analisti del Ris, già saliti al chiosco della pineta il 21 aprile, avevano solo repertato gli oggetti riconducibili al delitto, non avevano dato responsi e gli ultimi accertamenti li iniziaro lo stesso 23 aprile alle 12.30. Però il luminol, per dire, lo stesero la mattina successiva, al buio, finendo di fare rilievi a metà pomeriggio. In meno di 40 ore si stravolsero le prime conclusioni e si girò il senso delle indagini che virarono decisamente sul marito, il primo sospettato dai carabinieri. Un soggetto che statisticamente e caratterialmente rientrava nella categoria privilegiata delle indagini teoriche, un soggetto che aveva nascosto agli inquirenti l'amante ed aveva parlato di un rapporto sessuale avvenuto a quattro metri dal punto in cui si rinvenne il cadavere (e il 23 porta fortuna?).

Si dice che i primi giorni di indagine siano quelli buoni a far sì che le piste investigative si inseriscano nella strada giusta... e questo è vero se gli investigatori non nutrono pregiudizi e sono idonei ad indagare non piegando gli indizi ad un sospetto ma sospettando in base ad indizi solidi. Ad Ascoli c'erano già riscontri che portavano le indagini in altre direzioni, la versione iniziale del Ranelli e le prime conclusioni verbali del Tagliabracci, ma quando si accorsero di aver a che fare con un bugiardo fecero un semplice due più due, senza sottrarre ciò che poteva essergli favorevole, come si fa in ogni procura del mondo, dove a finire nella rete dei bravi investigatori è sempre chi pare non raccontarla giusta. Non è sbagliato partire dai bugiardi, nessuno lo nega, ma non sarebbe sbagliato neppure, prima di rallentare e dar per certe le mini-verifiche di un paio d'ore fatte solo per poter dire di averle fatte, il cercare di capire i motivi veri per cui certe bugie vengano dette. Indagare a fondo su un omicidio significa non ragionare a prescindere, non escludere alcuna possibilità, accertare al meglio ogni situazione, anche la più incredibile o inverosimile, non concentrarsi solo sulla pista prediletta che le statistiche e la teoria danno per probabile, non far trapelare nulla di quanto si pensa e non parlare ai periti dei propri sospetti per fare in modo che questi analizzino in maniera neutra. In caso contrario potrebbero adattare le loro conclusioni alla soluzione scelta dalla procura. E non è malafede, è un semplice calcolo matematico che li porta a ripetere il due più due già fatto da altri.

Che sia così lo dimostrano troppi esempi noti e poco noti. Tanti ne troviamo in Italia e tanti ci vengono dall'estero. Prendiamo l'ultimo, quello che sta facendo il giro del mondo in questo periodo, l'omicidio di Etan Patz. Etan è il bimbo scomparso 33 anni fa, il 25 maggio del 1979, mente percorreva i 400 metri che da casa lo portavano alla fermata del bus. Si è scoperto solo in questi giorni, grazie ad un procuratore di spessore che nel 2010 ha riaperto le indagini partendo da zero, che Etan venne ucciso da Pedro Hernandez, allora commesso in un negozio situato in uno scantinato presente sul percorso fatto quella mattina dal bimbo. Hernandez fu uno dei tanti inizialmente controllati e, dopo rapidi accertamenti (le due ore suddette), scartati perché non corrispondenti alle caratteristiche e perché, soprattutto, si preferì verificare al meglio il padre di Etan e tutto l'ambiente familiare. Il motivo? I genitori dissero agli inquirenti che quello della scomparsa fu il primo giorno che non accompagnarono il figlio alla fermata del bus, il primo giorno che Etan, di soli 6 anni, andò solo. "Non ce la cantano giusta" - pensarono gli investigatori - "lo hanno sempre accompagnato ed improvvisamente decidono di mandarlo alla fermata da solo? E chissà perché proprio quel giorno sparisce come se mai fosse uscito di casa...". Forse pareva e pare strano un comportamento del genere da parte dei genitori, io un figlio di sei anni non lo manderei da solo a prendere il bus scolastico, ma io sono io e quanto avevano dichiarato i Patz corrispondeva alla verità.

Quando i procuratori americani si resero conto che la pista familiare era un buco nell'acqua, e meno male che se ne accorsero, non ripartirono da zero, non tornarono a controllare meglio chi, pur se sommariamente, avevano già controllato... e perché mai? Loro presero di mira un pedofilo. La pista dei pedofili ci stava bene dentro il caso (come ci sta bene quella del marito quando a morire è la moglie), era caratterialmente e statisticamente compatibile con la scomparsa... peccato che il giorno del sequestro chi iniziarono ad indagare fosse in carcere in un'altra contea. Ed anche questa pista costò anni di lavoro e fece accantonare sia i vicini sia chi abitava e lavorava lungo il percorso che avrebbe dovuto fare il bimbo a piedi. Guarda caso, invece, è riprendendo questo percorso che si è arrivati alla soluzione ed alla confessione. Ma lasciamo il piccolo Etan e continuiamo a parlare dell'omicidio di Melania Rea restando sempre nei primi giorni dopo il ritrovamento. Gli analisti del Ris avevano analzzato e se n'erano andati il 24 aprile lasciando trapelare due notizie importanti. Infatti sui quotidiani si parlò di sangue estraneo alla vittima, trovato sul chiosco, e scontrini datati. Non ve ne siete dimenticati, è accaduto che dopo un mese si è cambiata versione sul sangue e si è stracciato uno scontrino. Però i giornalisti erano ancora "vergini" ad aprile, nonostante sapessero dal 23 che i sospetti puntavano solo sul Parolisi, inoltre non avevano ancora linee editoriali da seguire o amicizie da curare.

E seppure avessero già il sentore che l'orario della morte si sarebbe ulteriormente accorciato, anche per le sei di sera il militare aveva un alibi, quanto scrivevano sulle pagine dei loro quotidiani, pur da filtrare, si poteva ancora tenere in considerazione. Non c'è da chiedersi il motivo per cui dal mese dopo, quando tutto ormai si era editorialmente ed amicalmente deciso, la macchia ematica rinvenuta al bosco di Ripe, dapprima di certo non appartenuta alla vittima, divenne "sangue di Melania". Non c'è da stupirsi se la notizia dei due scontrini ritrovati nell'area pic nic del chiosco, uno nel cestino dell'immondizia datato 18 aprile (ora sappiamo essere dei militari che mangiarono sulle panchine fino alle 14.30) e l'altro fra gli alberi accanto al cadavere datato 19 aprile, venne ripresa ma moncata eliminando dalle cronache il secondo scontrino. Va bene, diamo pure per certo che ci sia stato un errore iniziale e che il sangue ritrovato fosse di Melania... però teniamo conto che questo lo si stabilì per certo solo verso il 20 maggio, che ad aprile per tutti era sangue estraneo alla vittima. E questi due indizi, il sangue ed il secondo scontrino, erano di per sé sufficienti per portare la logica a far pensare che l'assassinio non fosse il Parolisi. La macchia ematica confermava un'ipotesi diversa da quella suggerita dai tradimenti e dalle bugie, lo scontrino datato 19 aprile dava la certezza della presenza di almeno una persona nel luogo dove si trovava Melania Rea, fosse già cadavere o fosse ancora viva.

Quello scontrino fra gli alberi, vicino al corpo, sanciva la possibilità, non da escludere se si vogliono fare davvero indagini a 360°, che a perderlo fosse stato l'assassino. Il motivo non è poi così difficile da capire se si resta alla prima anticipazione del patologo, quella che voleva il delitto risalire ad almeno nove ore da un ipotetico sequestro. Perché, volendo essere precisi e pignoli (come dovrebbe essere un investigatore), se un uomo o una donna avessero acquistato una birra alla mezzanotte e un minuto del 18 di aprile, sullo scontrino ci sarebbe stampata la data del 19. Ma come abbiamo potuto constatare in seguito, del sangue incompatibile e dello scontrino, che si disse addirittura essere in parte illeggibile, non se ne fece nulla da subito e si preferì puntare il tutto sui tradimenti e sulle intercettazioni arrivando a dire che il secondo scontrino era irrilevante ai fini dell'indagine. Irrilevante? Fateci sapere di chi è poi potremo discutere sul fatto sia o meno rilevante. E' del cercatore di funghi? Del cercatore di tartufi? Del suo cane?

Non mi meraviglierei fosse dell'animale viste le stranezze uscite da quando si parla dell'omicidio di Melania Rea. Stranezze da non nominare perché: o ci si adegua a quanto dicono la procura e la parte civile, ed allora si è moralmente nel giusto, o si fanno ipotesi diverse e si è immorali e non si pensa al dolore della famiglia ed alla vittima. A dire il vero non funziona proprio così. La famiglia non deve bere il primo sangue che capita e la vittima non va vendicata condannando il colpevole prediletto ma condannando il colpevole, chiunque esso sia. Ed accucciarsi ai piedi dei Pm e della parte civile non migliora l'indagine, la rovina perché la priva delle giuste critiche. Peccato che la nostra informazione abbia idee diverse e preferisca farsi accarezzare il muso piuttosto che criticare o cercare nei punti poco chiari. Uno di questi è di certo il numero di fax trovato in un appunto di Melania, scritto sotto la parola "scuola guida". Non ci fu chi se ne interessò in maniera normale, né prima né dopo gli atti del Pm e del Gip. Si disse essere di un'autosuola di Somma Vesuviana, si parlò di un rinnovo patente e tutti chiusero la bocca senza chiedersi se davvero vi furono accertamenti adeguati. Ma nessuno di noi sa a quale autoscuola corrispondesse quel numero, e, al contrario di quanto si dice, non lo sa neppure il Parolisi visto che non riuscì a risalirvi tramite internet, nonostante le autoscuole di Somma siano tutte rintracciabili in rete, e lo consegnò ai carabinieri perché lo scoprissero. Quindi? Quindi la vittima si chiamava Melania Rea, lei aveva subito un'aggressione e su di lei andavano fatti i controlli più profondi ma, nonostante vi fossero evidenze che allontanavano il marito dalla scena omicida, si preferì seguire un filone contrario a quanto emerso nei primi giorni.

Da controllare subito (e molto attentamente) erano le persone che la frequentavano e le parlavano quando il Parolisi lavorava in caserma (o quando anche lei era in caserma), non è controllarle l'ascoltare qualche voce e non mettere cimici nei punti giusti per capire quanto queste voci fossero sincere (e sarebbe stato il caso viste le falsità ed i postumi e tanti cambiamenti testimoniali a cui abbiamo assistito). Da controllare erano anche tutte le persone che con lei si messaggiavano. Già, chi si messaggiava con lei visto che stranamente furono cancellati tutti gli sms dal suo cellulare? Visto che stranamente furono cancellati così bene che, al contrario di quanto capitato ad Avetrana, non si riuscì a recuperarli? Che movente spinse il marito, se davvero l'assassino, a cancellarli? Il solito mistero. Come un mistero è il motivo per cui non si siano controllate e verificate al meglio tutte le persone passate al pianoro quel pomeriggio, tutte le auto transitate o parcheggiate, auto mai rintracciate quasi che, come quella del Parolisi, nessuno le avesse viste (ce ne sono anche di rosse... ricordate?). Da verificare erano tutti gli operai che lavoravano in zona, non solo i macedoni, e tutti i testimoni che mai si sarebbero presentati di loro spontanea volontà e trovati grazie ad Alfredo Ranelli, sia quelli che nulla han portato che quelli diventati parte in causa per avvallare la mancanza al parco del militare e della figlia. In quell'orario si sono visti fra loro questi testimoni, si sono riconosciuti tramite fotografie o erano tutte ombre come hanno testimoniato essere il Parolisi?

Inoltre accertamenti adeguati andavano fatti anche su chi possedeva una casa o un appartamento estivo in zona Pianoro, e sono tanti. Chi ci dice che quel giorno fossero tutti disabitati se nessuno ha controllato gli alibi che i proprietari e i loro figli avrebbero potuto fornire? Naturalmente comparandoli al movimento dei cellulari in loro possesso. Fra chi possiede una casa in loco vi è qualche personaggio "eccellente"? Misteri, solo misteri e punti oscuri. Punti lasciati in disparte sulla sinistra del quadro. Quadro che gli inquirenti, con la partecipazione attiva della famiglia Rea e dei suoi consulenti, hanno colorato a tinte forti e sgargianti solo al lato opposto, intensificando e facendo intensificare i controlli sul marito, portando continuamente nuovi spunti e dando per certo che nessun altro potesse aver commesso un simile delitto. Quasi che qualche collaboratore sappia o abbia saputo cosa realmente accaduto. Quasi che qualche collaboratore fosse presente quel maledetto giorno al pianoro o a Ripe e magari avesse perso anche uno scontrino...

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970 commenti:

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Annika ha detto...

@ Falce
meno male che sei arrivato tu ad indicarci in che direzione guardare!

Io l'ho scritto ben prima che tu ti affacciassi nel blog che secondo me e' M e solo M su cui bisogna concentrarsi. Comunque, grazie del consiglio. Apprezzatissimo.

Ciao, Annika

Bruno ha detto...

@Lucap

gli investigatori non si sono insospettiti per un numero di fax.
adoperato una volta.

non si sarebbero insospettiti neanche per un sms arrivato una volta.

Meno sospetti ancora per amici con numerosi scambi di contatti.

nessun sospetto hanno sollevato i numerosi dna sconosciuti sul corpo

investigatori dal cuore buono credono in un mondo buono.

non si sono insospettiti di niente.
il sospetto aveva già il nome giusto.

se vuoi puoi credere che una chiamata o un paio di sms da un numero poco frequente li avrebbe allertati.

io, no.

FALCE ha detto...

ANNIKA
Fin'ora sono stato un lettore silente, come spesso dite voi, per molti mesi, e conosco tutti i componenti della "squadra", nonchè le tesi di ognuno. E per dire la verità, non sei stata tu la promotrice di tale indirizzo di ricerca.
Sei stata, invece, all'altezza della situazione nella ricerca scientifica.
Ora state perdendo tempo sulla questione del cellulare che ha solo una importanza secondaria, rispetto al suggerimento in parola
Ciao F

PINO ha detto...

BRUNO
Infatti neanch'io ci credo. P

PINO ha detto...

p.s. Anzi Bruno, non ci avrebbero creduto neamche di fronte ad un reo confesso, tanto era forte la direzione scelta.
Niente avrebbe potuto smuoverli.
PINO

Annika ha detto...

@ Falce

senti professorino con penna rossa e blu in mano pronto a correggere gli errori degli altri, io non ho mai scritto di essere promotrice di niente, ma solo di avere gia' espresso la mia opinione riguardo a Melania come unica persona su cui indagare. Riguardo ad essere o meno all'altezza della tesi scientifica, ci mancherebbe solo che non lo fossi...

Ah, ah ah ah ah... Annika

Antonello ha detto...

Sottolineando che non e' detto che chi puo' aver effettuato la ripulitura debba per forza essere coinvolto nell'omicidio direttamente direi che c'e' forse uno spiraglio ipotetico.
Al giorno 20/04/2011 nessuno conosceva o sapeva dell'esistenza di un cellulare parallelo con cui P. contattava L.
Lo stesso cellulare viene invece scoperto da M. perche' P. sbaglia numero e nell'intenzione di chiamare L. contatta invece M. che si accorge del nuovo numero che non conosceva e da cui lo stava chiamando P.
Ora in un lontano coinvolgimento ipotetico del marito nella ricomposizione del corpo della moglie a Ripe e' chiaro che puo' aver pensato a far cancellare del tutto per non svelare quel numero dal registro del cellulare di M., visto che con tutta certezza la prima cosa che deve aver fatto M. e' registrarne gli estremi in rubrica permanente.
Sappiamo tutti inoltre cosa ha combinato P. per nascondere la sua storia extraconiugale con L. ed il cellulare "over" di riferimento poi rinvenuto in un campo di calcetto dagli inquirenti.
Bisognerebbe dare un'occhiata piu' approfondita alle date.
Non dico che sia cosi' ma anche il patto fino al 20/04/2011 era dai contraenti considerato valido, e quel numero in rubrica vi doveva ancora essere.
Che dite???

Antonello ha detto...

@Falce
Io ed altri da tempo immemore e non sospetto avevamo suggerito quella pista che tanto e' stata bistrattata e tralasciata.
Si, si doveva molto probabilmente sapere di piu' su M., sulla vita che svolgeva, quali persone frequentasse, ma tutto e' stato inibito, compresa la possibile nostra analisi su ipotetici dati inerenti strettamente il mondo di M. dalla uraganica tempesta mediatica che invero ci ha portato tutti a conoscere quante volte e se P. poteva scaccolarsi, chiedo scusa del francesismo.
In quelle condizioni nessuno ha potuto sapere o conoscere alcun dato d'interesse ad eventuali analisi serie.
Cosa quindi potremmo scoprire noi senza il minimo dato quantomeno oggettivo o dedotto, sulla vita di M. e sulla persona M. ???
Io concordo con quanto dici di sostanziale ma non e' dipeso da noi non percorrere proficuamente quella "via".

anna ha detto...

risposte alle persone del blog
1)l'autopsia inizia alle ore 16 del 21 aprile,quindi la sg presente nel corpo di melania non è di salvatore

2)il corpo di melania era disteso a terra con le gambe verso il chiosco e la faccia di fronte,vicino alla testa di melania c'erano le impronte di pneumatici di mt 1,60,quindi melania è stata scaricata da una macchina piccola sul posto tipo panda,

3) il colasanti vedetta di chietti mantiene la sua posizione dichiarando che non ha visto la macchina di parolisi a ripe ma ha visto un fuoristrada e una fiat stylo.....oltre la panda gialla parcheggiata nella zona vista dalla forestale sia all'andata verso le 12 sia al ritorno verso le
16,30.....

3=i periti nominati dalla tommilini oltre al percorso fatto a piedi da melania devono verificare i tempi tecnici con la macchina partendo da folignano e facendi il giro che la procura dice che parolisi ha fatto 38 km di strade tortuose e non aveva assolutamente il tempo di stare alle ore 15,18 a san marco.........dopo aver ammazzato la moglie a ripe,,,,,basterebbe la verifica del tempo che il castello accusatorio della procura crollerà......il video del ranelli non èp vero che andava indietro ma è stato appurato che l'orario era perfetto.......quindi la procura deve riportare indietro gli orologi di tutta l'inchiesta di ben 8 minuti.......14,40 orario in cui l'ultimo soldato va via dal chiosco di ripe......15,18 orario certo di parolisi a san marco

4)certo che il papa di melania sa più cose di quelle che dice, non si spiegherebbe altrimenti la frase ....salvatore non l'ha saputa difendere abbastanza ...da che cosa la doveva difendere? ci spieghi signor rea.....

5)l'ultima cosa che poi si è venuta a asapere che michele il fratello di melania non può procreare ecco l'accanimento di voler togliere la bimba a salvatore per regalarla al figlio michele......penseranno di fargli cambiare anche il cognome da Parolisis a Rea?

dopo la vergogna che melania è stata violentata ,c'è la vergogna della gente del sud di un uomo che non può avere figli.....

la bambina deve essere tolta ai rea quella bimba non può vivere nell'odio la bimba deve essere affidata alla madrina cioè alla sorella di parolisi francesca così come le volontà di melania volevano.......
il fatto che nella lettera melania dica che se le succede qualcosa la bimba deve stare con francesca è la dimostrazione che lei non si fidava della propria famiglia......che cosa hanno fatto i genitori di melania a melania stessa per non riscuotere più la sua fiducia?


bisognava indagare di più su melania, su ciò che faceva e frequentava in assenza del marito......

Antonello ha detto...

Ricapitolando, il 20/04 il patto era valido, sopratutto agli occhi di P, forse viene contattato, forse ricattato o minacciato, si chiude in caserma, forse ha potuto ipoteticamente avere voce in capitolo "ti dico od acconsento solo se fate ritrovare il corpo", a quel punto puo' aver avuto molto spazio decisionale sulla ricomposizione e luogo dello stesso.
Memore di quel numero registrato nella rubrica di M. puo' aver pensato al patto ed aver richiesto che il cellulare fosse "pero'" ripulito totalmenteIn questa ipotesi i due sms avrebbero potuto rimanere in memoria perche' magari registrati da M. sulla scheda Sim vome indicava Alex.
Chiaramente e' un'innocente ipotesi, come quella che avrebbe visto M. non rispondere perche' il cellulare avrebbe potuto essere stato lasciato dalla stessa a P. che, cedendo poi ad un ipotetico ricatto, lo avrebbe consegnato richiedendone "pero'" la ripulitura professionale.
Le ipotesi sono tante e si apre un nuovo ventaglio di possibilita', una certezza c'e' fra i dati cancellati vi doveva essere il numero, intestato ad un collega, che P. utilizzava per contattare l'amante.
Ora nasce un'altra domanda: chi poteva sapere dell'episodio in cui P. sbagliando numero chiama M. e gli svela involontariamente l'esistenza di un numero di P. a lei sconosciuto???

anna ha detto...

per antonello
voglio ricordarti che negli atti dell'arresto di parolisi c'è una cosa gravissima che la tommolini deve approfondire......

alle 16,53 il telefono di melania, con il sistema satellitare ricerca persone viene individuato a 3,2 km da ripe, la procura afferma nell'orinnaza che per la tolleranza il telefono è a ripe.....falso

la tolleranza a detta degli esperti è di soli 300 mt, quindi il telefono a quell'ora non era ne a san marco,ma tantomeno a ripe,era vicino a san giacomo,

e qui sta la domanda importante:
Perchè gli inquirenti non sono andati acercare melania?avevano la latitudine e la longitudine.....

per non essere accusata la procura di negligenza e omissione di soccorso, la procura stessa pretende che l'orario della morte sia prima delle16,53 perchè se fosse dopo ,le 19 le 24 o le 3 del 19 aprile, la procura poteva salvare melania e non l'ha fatto,,,questo è il vero motivo per cui la procura vuole l'orario della morte entro le 15,30 semplicemente per mettersi l'anima in pace.......

la negligenza sta anche nella dottoressa canestrari eil tagliabracci, l'una nonprende la temperatura interna del corpo con un termometro, l'altro esegue l'autopsia scrivendo ipotesi e non prove scientifiche falsificando in modo evidente l'autopsia stessa,
tagliabracci non troverà nessun patologo che avallerà ciò che ha scritto.....

veniamo al video dell'autopsia negato alla difesa nella consegna degli atti processuali,vergogna la procura deve solo vergognarsi......quel video è importantissimo e speriamo anche che non sia stato manomesso, perchè tagliabracci fa cambiare tre volte l'orario della morte, cambia tre volte il peso del contenuto gastrico e cambia tre volte il colore......

questi due medici dovrebbe essere radiati dall'ordine dei medici per negligenza e incompetenza........

per quanto riguarda le abitudini di melania,lei non frequentava folignano se non due tre negozianti vicino alla sua abitazione, lei frequentava ascoli piceno, perchè gli inquirenti non hanno mai interrogato gli autisti del pulman di linea folignano -ascoli piceno e farsi dir loro dove melania scendeva ?c'era qualcuno o qualcuna che l'aspettava vicino alla fermata del pulman? a che ora ritornava poi a folignano?

queste sono indagini monche delle abitudini di melania,voglio sempre ricordare a tuttti che il paciolla nell'immediatezza del ritrovamento dichiarò che la casa di melania era frequentata in assenza del marito,lui lo sa benissimo perchè abita nella stessa palazzina,gli inquirenti hanno omesso di interrogare anche un'altra coppia vicini di casa che salvatore e melania frequentava,i coniugi mauro
mantovani-patrizia federici
perchè non sono stati interrogati? perchè le loro testimonianze non sono agli atti?

un altra domanda la rivolgo agli esperti di diritto

La tommolini può far fare accertamenti solo su ciò che può assolvere o condannare parolisi, o può fare accertamenti anche sui dna presenti sul corpo di melania?

per intenderci parlo chiaramente può accertare se i dna sulle mutande di melania appartengono a sonia e al marito alfredo?
può fare questo accertamento? è di sua competenza?


non dimenticate che anche la tommolini ha subito una minaccia a novembre, le è stata incendiata la macchina a lei e al maresciallo........

Mimosa ha detto...

@Antonello
rispondo all’ultima tua domanda: “chi poteva sapere dell'episodio in cui P. sbagliando numero chiama M”. Sicuramente lo sapevano TUTTI i commilitoni amici di caserma con cui da sempre SP si confidava.
Ma seriamente ti pare che per UNA SOLA telefonata di M a L, in gennaio di un anno (15 mesi) prima, lui possa essersi preoccupato a tal punto? E se M avesse chiamato L col telefono di casa, visto che stava dai suoi genitori in quel periodo?

@ LucaP
intanto grazie per la correzione del lato Est invece che Nord (in effetti non mi quadrava con il mio senso di orientamento), tutto il resto rimane immutato.
Solo non mi pare che SP per la performance abbia indicato in lato Nord bensì quello a Ovest, cioè a sinistra del chiosco perché nell’inquadratura di una gran parte del colloquio si vedeva la porta alle spalle e all’estremità destra si notava l’albero con già attaccato un mazzo di fiori. Ma se lo dici tu, ti devo credere.

Sarei tentata a fare altre obiezioni-considerazioni su quanto si è nuovamente detto riguardo alla cancellazione e conservazione di dati sul cell di M, ma non credo sia opportuno né proficuo perdere energie dietro dettagli che non entrano nel processo.

@ FALCE, infatti, su questo ti dò ragione, tuttavia non capisco perché vuoi che “noi” percorriamo una strada, e tu? ci guardi e dirigi il traffico?

In conclusione: più che analizzare le “modalità” di manipolazione dei telefoni di M e di Sonia, e le finalità che abbiamo già capito (nascondere, eliminare nessi), io ribadisco che il centro, il perno di tutto deve essere Melania,
quindi proviamo a circoscrivere le spiegazioni alla stretta relazione che intercorreva tra M e il SI o i SSII a cui premeva rendersi “non raggiungibile”.

Una relazione stretta doveva esserci, certo, come dite, un conoscente di M (più che del marito) anche abbastanza intimo o “una” conoscente/amica.

Ha ragione Anna, lo ha detto anche SP che la moglie se ne andava spesso ad Ascoli “ai supermercati o ai centri commerciali”, nemmeno lui se ne capacitava cosa andasse a farci così spesso … certo non a comprare vestiti, visto lo stipendio di lui e la vita sociale che conucevano tra Folignano e Caserma.

Un luogo più è aperto al pubblico meno si dà nell’occhio, meno si notano certi “incontri” …
Però ha anche detto che ci andava spesso con Stefania, moglie del Paciolla.

Antonello ha detto...

@Anna
ti chiedo venia infinitamente, ma questo, non del tutto ingiustificato, accusare non aiuta il dialogo anche se dev'essere un modo efficace giapponese per esporre il costato a critiche.
Dal mio umile punto di vista non serve abbassarsi al livello di qualcun altro per sperare in una giustizia, proprio il contrario.
Te hai la fortuna, o la sfortuna a seconda dei punti di vista, di essere vicina ai luoghi d'interesse, puoi renderti conto delle tempistiche, puoi raccogliere voci di paese interessanti, ora dico io ma tutti questi signori che possono sapere molte cose, magari rilevanti, su M. non potevano dichiararle ad indagini aperte??? O lo hanno fatto ma non sono stati presi in considerazione.
Poi guardando meglio vi sono due Fraz. in zona che sono denominati San Pietro, riferendomi alla voce che avevi riportato di versioni del posto che davano M. portata li a quale delle due Frazioni si riferiscono quelle versioni???
A quella fra Colle San Marco ed Ascoli od a quella, che io ritenevo piu' possibile vicino a San Giacomo e situata fra Folignano e Ripe, vicino a Cornacchiano???

Antonello ha detto...

@Mimosa
Intanto non puo' aver telefonato da un fisso altrimenti M. non si sarebbe accorta di nulla e non avrebbe scoperto, come invece ha fatto, l'esistenza di un numero nuovo in uso al marito, sebbene prestatogli da un collega, con cui contattava l'amante.
Non mi son spiegato bene io, P. chiama M. ma si dimentica che la stava chiamando con la sim ed il cellulare dedicato ad L., da li scoppia il finimondo, M. chiede spiegazioni di quel numero, fa le sue ricerche, scopre il telefonino dedicato, raccoglie il numero dell'amante del marito e la chiama, il resto lo sappiamo.
Ebbene una delle prime cose che deve aver fatto M. anche 15 mesi prima deve essere stata di memorizzare, a logica, il numero nascosto in uso al marito ed all'amante sulla sua rubrica, non puo' non averci pensato, lo deve aver memorizzato sulla rubrica del suo cellulare.
Oea il numero era intestato ad un collega, come ben e' stato reso pubblico, che aveva prestato la Sim corrispondente a quel numero a P.
Se nulla fosse stato cancellato dal cellulare di M, in ipotesi, quel numero sarebbe stato ritrovato in rubrica il giorno 20/04/2011, il militare sarebbe stato convocato, gli sarebbero state chieste le giustificazioni del caso, gli avrebbero chiesto cosa ci facesse un numero a lui intestato nella rubrica del cellulare dell'appena rinvenuta priva di vita, avrebbe dovuto spiegare chissa' cosa, forse avrebbe dovuto mentire per coprire pure lui le telefonate extraconiugali di P.
Mi chiedi se e' per questo che il cellulare di M. e' stato ripulito ti rispondo che non so, se mi chiedi se e' possibile l'ipotesi e se potrebbe essere stato un motivo verosimile piu' ci penso e piu' non riesco a non risponderti di si, puo' essere.
Quel numero M. lo doveva memorizzare, non ha perso occasione di investigarci sopra e di chiamare l'amante, forse ha contattato il titolare della scheda, te ritieni che potesse aver buttato quel numero???

tabula ha detto...

raccolgierei anche volentieri l'invito di Falce ma francamente non ho appigli di alcun tipo.
Non conosco le zone.

Sono stata senza auto per tanto tempo, ma non mi passava per l'anticamera del cervello di recarmici.
E anche mi chiedo come potesse Melania, appiedata, arrivare nei centri commerciali: ma forse in zona Ascoli le donne senza auto saranno numerose e ci saranno bus, mezzi pubblici.

Solitamente sono luoghi a sè, al di fuori delle città, isole commerciali al riparo dal maltempo in cui però arrivare senza auto è abbastanza difficile.

Però magari mi sbaglierò io, e sono servitissimi: in effetti tutti quei quindicenni che li frequentano..

Anche se ultimamente per comodità ogni tanto vado, li considero luoghi abbastanza tristi e anonimi, per quanto infarciti di allettanti offerte promozionali. Mi sembra strano che una giovane mamma ci passasse il suo tempo, certo avrebbero potuto essere il male minore rispetto a noiosi pomeriggi a passeggio per Folignano.

E' anche vero che dopo un pò che li frequenti, anche i posti generalisti ed anonimi sono composti da persone che ci lavorano dentro.
E vai una volta e vai l'altra, alla fine fai una specie di pseudo amicizia con la commessa della farmacia, del negozio di bambini, con il barista, con la cassiera, con il macellaio.

però la mia riflessione si ferma su queste considerazioni vaghe: non ho appigli nè dati per approfondire l'argomento.

Mimosa ha detto...

@ Antonello
non mi sono spiegata bene io:
ho detto che Melania può aver chiamato L dal fisso di casa propria, dei suoi genitori, a Somma Vesuviana!! (o non hai letto bene).
So la storia a memoria, non ricordi che ho fatto accurate ricostruzioni cronologiche?

Mimosa

tabula ha detto...

@Antonello
la maniera migliore per nascondere un numero all'interno della rubrica è dargli un nome insignificante.
Anche cancellarlo va bene, e mi sta bene nell'ipotesi di un coinvolgimento molto pesante di P. con gli assassini o direttamente con l'assassinio.
Infatti nell'ipotesi di un P. colpevole, cancellare tutta una serie di comunicazioni tra lui e la moglie alludenti alle infedeltà avrebbe avuto senso.
Certo che, scioccone d'uno sbadato, un messaggio di rimprovero ce lo ha lasciato.. perdendo invece tempo a cancellare quelli di Sonia e chissà quanti altri, oltre, non si sa bene quando nè come, a quello arrivato alle ore 18:52 del 18 aprile (lo so, sono un martello).
Insomma, per quanto rientri nell'immagine del nascondere un ago nel pagliaio il cancellare il proprio numero segreto dal cellulare della moglie nonchè oltre agli sms compromettenti, anche un sacco di comunicazionid le tutto innocenti,
nell'ipotesi di un P. coinvolto nella cancellazione a me sembrerebbe davvero un pò stridente con l'immagine di famigliola idilliaca che l'uomo ha cercato di venderci i primi tempi, lasciare proprio quel messaggio recriminante di M. nei suoi confronti.
Sarebbe stato un autogol, un darsi la zappa sui piedi, una svista incredibile.
Non che dicendo quelle cose sulle proprie tracce biologiche a Ripe lo stesso abbia dimostrato di essere un genio.
Però volendo vederlo colpevole, bisognerebbe ammettere che in quella cancellazione ci si sia impegnato a fondo.

ENRICO ha detto...

a TUTTI

Insomma , una cosa è certa : allo stato dei FATTI, non ci sono prove e nemmeno INDIZI minimi che possano far ritenere Parolisi colpevole di uxoricidio.

Le chat, le bugie e le relazioni extraconiugali di Salv. non sono reati e quindi, sulla base di questi aleatori elementi, il provvedimento della sua carcerazione preventiva è stato quantomeno discutibile (per non dire arbitrario)

Se la Procura ha avuto i suoi motivi per "sorvolare" su alcuni DATI ( ad esempio la presenza di Sg, tanto per nominarne uno a caso !) riportati negli ATTI processuali spero che il GUP al contrario ne terrà conto :: è suo compito utilizzare tutti i mezzi scientifici ed investigativi a disposizione per rendere giustizia alla vittima

Se invece anche il Gup sarà tentennante, che almeno si rimetta in libertà "il soldato Salvatore" e la si faccia finita con questa incommensurabile porcheria !

Una porcheria da tutti i punti di vista : a cominciare dal vergognoso e abusivo processo mediatico sommario stile far west messo in atto da tutti i mezzi d’informazione al completo e capeggiato illecitamente dalla famiglia Rea ( per non parlar del….resto !)

Mimosa ha detto...

@ Antonello, mi riferisco di nuovo alla tua domanda finale, in base agli elementi a me noti: M, dopo che il marito l’ha chiamata con quel numero a lei sconosciuto (ed evidentemente non soddisfatta delle spiegazioni di lui) fa delle ricerche attraverso il gestore (non chiedermi come, non lo so) e scopre la you-and-me o come si chiamava (la TIM aveva questo, io anche) e quindi rintraccia l’altro numero “amico”, e chiama, risponde una voce femminile e il resto si sa.
Io avrei scritto tutti gli appunti su foglietti (che facilmente si perdono) e inoltre lei stava a casa dei genitori, li avrà nascosti là.
Questo è il risultato della mia riflessione. Non te la prendere.

ops @ Tabula, non ho fatto in tempo a leggerti ... ma credo hai ragione.

Mimosa ha detto...

Però, alt, Tabula
cosa c’entra SP con la cancellazione dei messaggini di Sonia?
Vorrà pur dire qualcosa che questi stessi sono irrecuperabili anche sul suo telefono?

Stefania ha detto...

Antonello, scusa ma mi sfugge un passaggio: quando M. riceve la chiamata di P. (lui ha sbagliato ed ha chiamato la moglie per errore, la sua volontà era di chiamare L.) ci sta Melania lo abbia "sgamato".

Ma come ha fatto se le cose sono andate in questo modo, a recuperare il numero di telefono di L. ed a chiamarla?

Il ricevere una chiamata involontaria, destinata all'amante, non ti da modo in automatico di conoscere il numero dell'amante stessa.

Manca un passaggio ... o forse mi sono persa io ...

Me lo spieghi?

Grassie (Faccina rossa ...)

Stefania

Mimosa ha detto...

@ Stefania
l'ho spiegato bene io poco sopra

Mimosa

PINO ha detto...

@ MIMOSA
Il discorso di approfondire un pò più seriamente le ricerche sulla vita e la personalità della vittima, lo abbiamo iniziato già varie volte, ma, per una ragione o l'altra lo abbiamo interrotto.
Rispondendo a Falce ( che ne caldeggiava, e per me con ragione, la priorità) affermavi, appunto che "il perno di tutto deve essere Melania"
Ebbene, perchè ci siamo fermati ancora una volta, distratti da problemi minori e solo collaterali?
Partiamo da un'affermazione di Pac, circa la frequentazione, in assenza di Parolisi, della sua casa. Da parte di chi? Erano militari? E come faceva Pac a notare i visitatori/trici, spiava senza farsi vedere?
E di questo ne ha mai parlato con l'amico fraterno? E se no, perchè?
Come puoi notare, di punti di partenza ve ne sono. Lavoriamo, e fra un'ipotesi ed una ciarla qualcosa potrebbe venire fuori.
Ciao P

Stefania ha detto...

Mimosa, è vero ... attraverso i call center, se hai un po' di pelo alto riesci a farti spiegare ogni cosa.

E' capitato anche a me ... pero' se sentono una voce femminile ed il numero è intestato ad un uono si rifiutano di darti informazioni.

Mi è anche capitato: cercavano mio marito (eppoi per sicurezza ti chiedono nome, cognome e data di nascita o codice fiscale non ricordo ..) ma mi ero detta "Ok ... se avevo in casa mio fratello e chiedevo a lui di fare la chiamata non avrebbero fatto storie" ....

Stefania

Mimosa ha detto...

Stefania
stai dando informazioni alquanto interessanti ... e dunque (come sospettavo) nella ricerca qualcuno ha aiutato Melania, ma certo!

Ecco un altro aspetto di questa figura "misteriosa" che tutto un clan ha cercato di santificare, ovvio, ci stanno dentro fino al collo anche loro.

Vedi PINO, che un altro pezzetto si aggiunge?
Delineare anche un paio di altri aspetti della personalità di M. significa tirare in ballo altri componenti della sua famiglia, lo sai, no?

Mimosa

PINO ha detto...

MIMOSA
Non ci sono misteriosi "aiutanti" tecnici vicino a M. DIMENTICHI LO ZIO SCENZIATO INFORMATICO?
Comincia a consolidarsi l'ipotesi che tutti sapevano tutto.

Antonello ha detto...

@Mimosa
no, certamente lo so, ne avevamo parlato non so quante volte, mi era sfuggito alla memoria il particolare dello you and me.
Ma secondo te, partendo da un numero tu riusciresti a sapere con quale altro ha impostato l'opzione you and me??? Deve aver trovato una operatrice quantomeno compiacente, comunque ammettiamo che sia cosi' come te dici e come hanno detto le amiche di quello che gli avrebbe confidato M.
Cosa cambia???
Ha un numero in uso al marito che non conosce, non sa a chi e' intestato, ottiene quello associato con you and me ed in uso ad una tipa che ora noi sappiamo era l'amante ma che lei non poteva sapere, la chiama e lei conferma che ogni tanto si sentivano per amicizia, ottiene assicurazioni che non accadra' piu', li ribecca a Verona mi sembra mentre stanno allegramente tubando al cellulare, apriti cielo, tempesta e fulmini, ma nulla cambia all'ipotesi che formulavo, centra nulla.
Io sto dicendo che M. non puo' aver buttato ne il numero dell'amante del marito e ne quello in uso al marito che, logicamente, non sapeva a chi potesse essere intestato.
Non puo' averli buttati anche per un altro motivo, nei momrnti di sospetti atroci, quando il marito andava a lavarsi l'auto, dopo la seconda volta che li beccava, secondo te, due tentativi per sapere dove nascondeva il marito il cellulare li avra' fatti, forse spazio, forse no, ma io credo che avesse quei due numeri memorizzati sulla rubrica del suo cellulare.
Se qualcuno doveva nascondere il numero in uso al marito o quello dell'amante non poteva semplicemente cancellarlo, lo avrebbero ritrovato.
E bada bene che io non sto dicendo che P., per questo dev'essere colpevole, mi si deve concedere pero' che pur di rivelare l'amante se n'e' infischiato di andare in galera, non sto nemmeno dicendo che ha ripulito lui il cellulare, tuttaltro, puo' lui aver posto quella condizione chissa' al cedimento di quale ricatto subito. Che e' diverso.

@Tabula e Pino
idem come sopra, passo a passo ci si capisce, se volate all'ipotesi che, per questo, P. sarebbe colpevole non vi seguo piu', io sto solo analizzando quel piccolo passaggio e solo quello perche' l'ho anche spiegato forse non chiaramente che da li potrebbero dipartire migliaia di ipotesi diverse.
Io penso che al 99% quei due numeri erano in rubrica sul cellulare di M. quando nessuno li conosceva, prima che P. avesse dimostrato di essere pronto a tutto pur di nascondere quella sua storia, prima che tutti sapessero dell'esistenza di quei numeri poteva esserci l'interesse a nasconderli o no???
Da parte di chi e perche'???

Mimosa ha detto...

PINO
hai fatto centro! non me lo ricordavo...

Stefania ha detto...

Non voglio dare informazioni come certe, ma ti assicuro (abito all'estero) che mi è capitato di chiamare il call center di nota compagnia italiana, perchè essendo italiana ancora conservo un numero di cellulare italiano. E le verifiche che fanno prima di darti informazioni sono quantomeno ridicole.

Stefania

Pino ha detto...

p.s. Di misterioso si profila proprio la figura di una donna che si vuole assolutamente falsare P

Mimosa ha detto...

@ Stefania
non preoccuparti dei call center, nella famiglia Rea, come ha ricordato il saggio PINO, c'è uno zio-cugino di nome Gennaro detto anche Rino che è un "informatico" e a noi è noto per un sacco di motivi.
E' lui l'esperto della famosa ricerca.

Stefania ha detto...

Sto davvero parlando con il Signor Pinco Pallo? Si? Ecco ... mi dia luogo e data di nascita ... ecco ... mi dia numero di codice fiscale ... ah, ecco ... vorrebbe modificare il numero dello you and me? Quale numero? A noi risulta +39 348 ,,,,,

Lo fanno, eccome!

Stefania

Stefania ha detto...

Non sapevo che uno zio informatico potesse tanto. Ma vi leggo con interesse. Puo' effettivamente essere andata proprio cosi' ed a parte Ludovica essere emerso attraverso "Zio Gennaro" o altri esperti qualcosa che Melania davvero non "doveva" conoscere.

Ci sta, eccome.

Stefania

Mimosa ha detto...

@ PINO
e tutti a dare addosso al soldato perché bugiardo, menzognero solo per aver cercato di nascondere le sue infedeltà, tutti gli uomini lo fanno (vedi Logli e mille altri), invece “loro” non solo hanno mentito a tutto spiano, ma hanno tramato e ingannato, spudoratamente (e non solo da quando hanno cominciato a farsi vedere in mondovisione).

Mimosa ha detto...

No Stefania
M era al corrente di tutto, era Salvatore che non doveva sapere che loro tutti sapevano delle cose ...

Sono ermetica di proposito, ma credimi, leggici ancora che qualcosa di più diremo.

Mimosa

Stefania ha detto...

Grazie, Mimosa. Apprezzo credimi il tuo volermi lanciare segnali e penso di avero compreso.

Tanta, tanta stima nei tuoi confronti e nel resto della Squadra.

Stefania

Mimosa ha detto...

Grazie Stefania, non ti deluderemo!

Mimosa

tabula ha detto...

@Mimosa
stavo semplicemente esplorando le conseguenze logiche dell'ipotesi di Antonello
ovvero, affermando che P. abbia domandato di cancellare quel suo numero di telefono agli assassini, lo stava implicitamente inserendo nel delitto.

partendo dal suo ragionamento ho calcato la mano, provando a buttarcelo dentro tutto intero e cercando di capire se il meccanismo funzionava.
In fondo, ho sempre ribadito di non essere certa dell'innocenza di Parolisi.

Non voglio innamorarmi di un'idea, voglio poter esplorare ogni percorso logico come se fossi "vergine" da presupposti di partenza.
E' il mio modo.
Del resto le mie personali convinzioni, perchè ne ho, le ho enunciate qualche post fa.

Non riesco invece a seguirvi nella ricostruzione di come Melania abbia potuto scoprire il numero di Ludovica.

In realtà, credo che i detentori di numeri di cellulare siano coperti da segreto.

C'è stato in passato (remoto) un tizio che mi scriveva sms molto carini ma mai e poi mai ha voluto rivelarmi il suo nome.
Ebbene, non sono MAI riuscita a scoprire alcunchè: non esiste di certo un elenco telefonico disponibile.
E le famose signorine dei call center a me non hanno mai fornito uno straccio di informazione.

Una via ci sarebbe: registrarsi sul sito della compagnia telefonica a suo nome sperando che l'utente reale non l'abbia ancora fatto, e accedere a tutte le sue informazioni, addirittura cambiandogli il piano tariffario.
Ma io non ho avuto cuore di osare tanto.

Più prosaicamente, credo che P. si sia tradito nella telefonata a Melania e le abbia confessato la verità, e forse lasciato in giro il cellulare che lei avrebbe ispezionato.

Dopodichè lui avrebbe deciso di trovare un posto più sicuro per nasconderlo al di fuori delle mura domestiche.

Da qualche parte forse avevo letto una versione del genere.

tabula ha detto...

ho trovato un cosa strana, cercando la vicenda della scoperta del numero di L.
vi posto questo stralcio dell'interrogatorio a Ludovica

"Ludovica: Domenica 17 aprile 2011 alle 9.30 mi telefonò per confermarmi che sarebbe sceso a Napoli con moglie e figlia. Mi disse che a Pasqua sarebbe andato a casa dei genitori a Frattamaggiore per sancire la separazione dalla moglie, che doveva essere consensuale. Il 18 non ci siamo sentiti perchè era impegnato.
Il 19 alle 10.15 sono stata chiamata da Salvatore e mi raccontò che era stato a San Marco e quello che era accaduto. Mi disse che ipotizzava un allontanamento volontario di Melania perchè nell’ultimo periodo avevano parlato della separazione."


Il giorno dopo la scomparsa della propria moglie un uomo mentirebbe ancora alla propria amante riguardo l'aver parlato di separazione?

Qualcosa non mi torna.

Antonello ha detto...

@Tabula
piacere, e' lo stesso approccio che ho io alle ricostruzioni di un caso, cancello tutto e riparto ciclicamente mentre la non eccelsa memoria mi permette di riverificare ogni passaggio.
Tolto che mi fa anche piacere aver letto di non essere il solo penso che bisogna togliersi dalla testa che con l'aggressione a Ripe, visto che le implicazioni logiche gia' prevedono la presenza di complici, P. difficilmente puo' essere compresso interamente dentro fino al collo, secondo me.
Ma ci sono forti indizi che riconducono lontano da Ripe l'aggressione ad M. e quindi tutto rimane aperto, lo dicevo che l'eventualita' avrebbe riaperto troppe conseguenze logiche sull'intero quadro che "ci e' stato mostrato" come "comandamento.
Troppi testimoni poi confermano la versione di P. tolto che non tutto e' chiaro, chi sono o sarebbero nel caso??? Clienti coinvolti???
Ranelli, Piergiorgio, i ciclisti, i motociclisti, il ragazzo, l'anziano.
Rimane anche da capire perche', se l'auto di P. e' quella che cambia colore come un camaleonte in fondo alla foto, non e' dove invece P. ha dichiarato di averla lasciata.
Che senso avrebbe avuto mentire pure su quello atteso che nell'immediatezza dei giorni seguenti non puo' aver dimenticato dove aveva posteggiato, dove era sceso e da quale punto si sarebbe diretto alle altalene.

Antonello ha detto...

Ci sarebbe ancora un risvolto che non abbiamo considerato ne valutato.
Se come dicono LucaP, Annika, e chi ne ha piu' ne metta il tutto fosse avvenuto a Ripe dopo il pomeriggio, dopo il momento in cui smontavano le sentinelle, quale alibi avrebbe L.???

Mimosa ha detto...

@ Tabula
il giorno dopo la scomparsa un uomo che per anni ha tenuto il piede in due staffe, sì, mentirebbe ancora, anche per tenere l'amante lontana dai possibili e prevedibili risvolti di quella scomparsa.
Ma tale comportamento potrebbe anche dimostrare che lui non sapeva niente in merito alla scomparsa. Niente in merito al fatto che la moglie e i suoi parenti erano TUTTI a conoscenza della relazione extraconiugale.

Io vedo un altro sottofondo ... ormai lo hai capito.

Mimosa

Mimosa ha detto...

Tabula
quando S ha telefonato a M con il numero dedicato, S era a Folignano e M a Somma Vesuviana, te lo sei dimenticata?
Il 14 gennaio c'era il compleanno della zia.
Tanto è vero che Lud dice agli inquirenti nel lungo interrogatorio che S, dopo la telefonata di M, invece di correre dalla moglie è corso da lei, per tranquillizzarla.

tabula ha detto...

Mimosa

sì, avevo dimenticato che M. fosse dai genitori.

Quindi è stando lì che scopre tutta la vicenda. Difatti S. era libero di andare da L. per tranquillizzarla.

Sicuramente un particolare mi colpisce: se S. andò da L. per "tranquillizzarla", significa che quella telefonata non era così pacifica e civile come la stessa diede ad intendere.

La versione rilasciata da Imma sembrerebbe più verosimile: una M. che minaccia l'amante del marito sbandierando conoscenze importanti.

Certo che francamente io non capisco una cosa:
perchè Imma è andata a dire a quel carabiniere che del tradimento di P. alla moglie è stata informata da Valentina?
O è al corrente della telefonata intercorsa tra M. e L, o non lo è.
E, se non era a conoscenza del tradimento, non lo è e non capisco con che faccia tosta rilasciare interviste su quella telefonata.

Altresì, se era al corrente del tradimento, è molto grave che abbia mentito al carabiniere su un dettaglio del genere: all'apparenza insignificante, ma cosa potrebbe nascondere questa apparente bugia innocente del 20 aprile?

Lei non poteva già essere al corrente del patto tra P. e i familiari: o si?

Però tutta la faccenda di P. che impediva alle due amiche di incontrarsi affinchè M. non le parlasse dei tradimenti, appare in una luce sinistra, poichè la motivazione non potrebbe essere quella.

Falce ha detto...

ANTONELLO
Non dare troppa libertà alla fantasia.
Lud la sera del 18 era in caserma a centinaia di km di distanza, così come la mattina.
Ipotizzare va bene, ma entro i limiti della logica.
Ciao ciao F

tabula ha detto...

@Mimosa
in effetti non capisco come da un lato P. menta ancora all'amante dicendole che forse la moglie si possa essere allontanata a causa dei discorsi su un'imminente separazione, e dall'altra si affretti a cancellare dal pc della caserma ogni traccia della relazione con lei.
Non che la coerenza verbale sia dovuta, blandire l'amante era consuetudine, quel che contano sono i fatti.
Comunque, credo che anche io se avessi un amante, nel caso di inspiegabile scomparsa di mio marito, cancellerei ogni traccia dell'altro.
Specie se in fin dei conti è un altro che non incontro da ben tre mesi: credo che non vorrei che, una storia che si sta via via diluendo, venga a bussarmi alla porta con le sue pretese.

Più che altro, suppongo che fare piazza pulita possa essere un'emergenza psicologica, poichè chi credi in pericolo appare tanto più buono caro e bello di quando l'hai sotto gli occhi di continuo, e più spregevole appare o può apparire ogni tua colpa.

Ma c'è da dire che il primo gesto urgente di P. è stato telefonare a L. per dirle che loro due erano solo amici,
ed il secondo è stato correre a cancellare ogni suo legame con l'amante,

non di certo correre subito a Ripe ad intagliare con calma un cadavere.

Del resto, il 19 non credo fosse ancora sospettato, e, pur essendo l'ultimo giorno libero da controlli che abbia avuto, è sempre stato sotto lo sguardo vigile di qualche parente della moglie o commilitone, o nella mezzora residua perfettamente rintracciabile tramite una lunga telefonata a L.

ENRICO ha detto...

Scusate, ma dopo che la moglie ha scoperto per caso il numero del cellulare segreto del marito e dopo essere riuscita con qualche stratagemma a scoprire anche quello dell’amante non vi sembra logico pensare che i due piccioncini abbiano cambiato immediatamente i rispettivi recapiti telefonici ? Per quanto ingenuo credo che sia la prima cosa che Salv avrà fatto dopo”l’incidente” e che avrà fatto anche Lud . dopo la seconda telefonata ricevuta a M ( se c’è stata una seconda telefonata..io non ne sono sicuro)

Devo essermi perso qualcosa dei vostri ragionamenti perché non riesco a seguirvi su questa strada.

Annika ha detto...

ENRICO
anch'io ammetto di essere totalmente persa.

Annika

Antonello ha detto...

@Falce
esagerato, non mi son mica posto una domanda cosi' fantasiosa, chiunque sa che i militari di sera hanno la libera uscita.
Son daccordo con te che la fantasia debba avere dei limiti ma io non ho mica accusato, e' chiaro che se cambia l'ora di decesso di M. o di aggressione vanno riverificati, semmai fossero stati gia' verificati, determinati alibi, e' la prima cosa che farei.
C'e' persin di peggio della mia fantasia, e forse il vero male e' confonderla con la realta', praticarne invece la via e' creativo, e' liberta', da vita alle fredde ipotesi, permette di volare contro vento.
Ciao

Antonello ha detto...

@Pino
probabilmente non e' come pensi tu, e potrei pensare anche io, se tutti i traffici avvenuti fra le due sim sono stati tracciati, numerati, testati al cronometro, avranno certamente anche verificato dai tabulati se i due numeri erano sempre rimasti gli stessi.
Lui sicuramente non accendeva una sim a lui intestata, e questo fa veramente pensare, lei puo' essere ma alla fine la sua famiglia non mi sembra sia una di quelle che si lascia intimorire da ricatti e conoscenze ed in fondo erano "amici", se avesse cambiato numero avrebbe ancor piu' alimentato i sospetti.
Piuttosto mi fai pensare al perche' P. doveva aver chiesto ad un collega di prestargli quella sim, aveva paura ad accendere un numero a suo nome, questo e' strano, significa che veramente come ha ipotizzato Mimosa sapeva di essere controllato da qualcuno pratico in informatica???
Voglio dire, esiste la privacy, se lui apriva un nuovo numero dedicandolo all'amante teoricamente nessuno poteva venirlo a sapere, sarebbe stato anche piu' libero di gestire il contratto senza magari rendere conto a nessuno, un nuovo numero costa 10 neuri di solo traffico da consumare, quindi nulla.
Perche' quindi chiede il numero da dedicare all'amante ad un collega rischiando che lo stesso potesse pure richiedere e sbirciare ogni singolo movimento di quella scheda???

Antonello ha detto...

@Pino
probabilmente non e' come pensi tu, e potrei pensare anche io, se tutti i traffici avvenuti fra le due sim sono stati tracciati, numerati, testati al cronometro, avranno certamente anche verificato dai tabulati se i due numeri erano sempre rimasti gli stessi.
Lui sicuramente non accendeva una sim a lui intestata, e questo fa veramente pensare, lei puo' essere ma alla fine la sua famiglia non mi sembra sia una di quelle che si lascia intimorire da ricatti e conoscenze ed in fondo erano "amici", se avesse cambiato numero avrebbe ancor piu' alimentato i sospetti.
Piuttosto mi fai pensare al perche' P. doveva aver chiesto ad un collega di prestargli quella sim, aveva paura ad accendere un numero a suo nome, questo e' strano, significa che veramente come ha ipotizzato Mimosa sapeva di essere controllato da qualcuno pratico in informatica???
Voglio dire, esiste la privacy, se lui apriva un nuovo numero dedicandolo all'amante teoricamente nessuno poteva venirlo a sapere, sarebbe stato anche piu' libero di gestire il contratto senza magari rendere conto a nessuno, un nuovo numero costa 10 neuri di solo traffico da consumare, quindi nulla.
Perche' quindi chiede il numero da dedicare all'amante ad un collega rischiando che lo stesso potesse pure richiedere e sbirciare ogni singolo movimento di quella scheda???

PINO ha detto...

Buongiorno Squadra
TABULA
Non volevi mica che P raccontasse a L la vera natura della scomparsa della moglie?
Natura che, ipotizzo, lui sapesse, come ipotizzo sapessero anche alcuni altri.
Via, non stiamo a ripeterci le stesse cose.
Dal momento dell'allontanamento di M, SP ha dovuto improvvisare senza sosta; bugie su bugie.
Come poteva rivelare il perchè M si era allontanata, e spiegare la sua esagerata apprensione, dopo solo poco tempo di assenza della moglie, perchè paventava quello che in realtà stava accadendo?
Mettiamoci nei suoi panni, e ci spiegheremo molte altre cose.
Ti saluto, Pino

Antonello ha detto...

Sara' meglio che vado a riposare, ho postato due volte una risposta ad Enrico che ho diretto a Pino, chiedo scusa.

PINO ha detto...

ANTONELLO
Non sono un esperto di telecomunicazione. Conosco solo quello che serve ad un normale utente di cellulare.
Per quanto riguarda invece le scoperte specialistiche attribuite a M, mi sono ricordato dello zio Gennaro, ritenuto un tecnico informatico, attribuendo a lui le operazioni per venire a conoscenza del numero personale di L.
Ciao, Pino

tabula ha detto...

@Pino
preferirei sospendere il giudizio relativamente alla possibilità che P. sapesse o non sapesse di quale natura potesse essere l'allontanamento della moglie.

Vorrei testare gli accadimenti e le sue mosse alla luce di una sua del tutto presunta indimostrabile ed eventuale inconsapevolezza di ciò che potesse essere realmente accaduto alla moglie,
tenendo presente che una scomparsa implicante mezza giornata più una notte intera non lasci comunque ben sperare.

Alla luce della possibilità prendente corpo che qualcosa di veramente brutto potesse essere accaduto a M., mi chiedo se un qualsiasi marito infedele a singhiozzo ma innocente del delitto avrebbe fatto come prima cosa quella di cancellare ogni suo residuo contatto con la donna in ombra della sua vita.

tabula ha detto...

Rilancerei il mio dubbio relativo alla tranquillità della telefonata di M. a Ludovica:
se fu una telefonata dai toni moderati, perchè mai Salvatore due ore dopo si fiondò da Ludovica al fine di tranquillizzarla?

Dopodichè vorrei fare notare un particolare: quella volta, dopo la telefonata di M. a L., telefonata in cui l'amante raccontò a suo dire che tra lei ed il caporale c'era solo amicizia, Parolisi non solo si recò subito dall'amante per tranquillizzarla, ma anche telefonò alla moglie e proprio lui, tanto bugiardo ed infingardo patentato, ebbe il coraggio di dirle che tra lui e la commilitona c'era in effetti una storia d'amore.

Tenetevi forte: Parolisi, quel tizio con la patente di bugiardo patologico, disse la verità!
Quindi non gli è fisiologicamente impossibile.

Dopodichè, Melania in un primo momento si arrabbiò ed in un secondo momento fu disposta a perdonarlo.

Ci fu la minaccia di reciproco suicidio fino alla decisione da parte di M. di ritornare finalmente a fare la moglie a Folignano.

Questo con la promessa non mantenuta da parte del marito di troncare la relazione adulterina.

Il resto lo conosciamo.

PINO ha detto...

TABULA
Quando P avrebbe detto la verità a M? Non mi risulta.
Quella "verità" alla quale ti riferisci, fu un'ennesima bugia, perche, confermò, e vero la relazione con L, MA SOSTENNE CHE ERA TUTTO FINITO DA TEMPO. Dov'è quindi la verità?
A tale proposito, vorrei rivelare anche un'altra mia convinzione: la fretta di cancellare tutto dal pc della caserma, attribuito alla sua preoccupazione di tenere L lontana dai suoi imbrogli, è falsa!
Lui cercava (inutilmnte) di "pulire" se stesso di fronte all'opinione pubblica ed agli inquirenti.
La stessa L, nel corso di una concitata telefonata fra loro, gli rinfacciò che con quell'operazione lui cercava di salvare se stesso, perchè, gli diceva piangendo, gli investigatori già sapevano tutto, sulla loro relazione.
Non credere che sia stato solo un bugiardo, ma anche un egoista.
Voleva salvare capra e cavoli, non solo, ma mantenere la tavola imbandita, per un futuro banchetto. Chiamalo fesso!

Anonimo ha detto...

Forse ha ragione Enrico....hanno cambiato i numeri e la scheda sim è stata intestata al collega compiacente, magari compagno di merende ai vari B&B della zona....Non è lo stesso telefonino della prima volta . Mi è venuta in mente che, ricordo a malapena un po' sfuocato, e qualcuno più attento saprà fare di meglio : Parolisi raccontò, quando fu "ribeccato" dalla moglie già sospettosissima perchè c'era già stata la prima volta con telefonata a Ludovica, che aveva avuto in regalo questo telefonino da una persona siciliana che aveva incontrato per strada che si era separata e non lo voleva più...Al di là della solita menzogna , incredibile, lui racconta questa storia alla moglie ed al suocero che affermò non averci creduto ma visto che sua figlia era tranquilla lasciò decadere la cosa.
Questa incredibile versione Parolisi la racconta anche in sede di interrogatorio...poi alla fine visto che gli inquirenti gli fanno capire che sanno, dopo mille giri di parole ammette piagnucolando "eh si sono uno str...è vero il telefonino è quello che usavo con Lud. etc etc"
Quindi quello che aveva nascosto e ritrovato " mentre chino cercava una margherita, un fiore per melania, ( che bisogno aveva di raccontare questa ennesima str...gratuita ??)era questo secondo della " signora siciliana...
Eh sì Enrico ha visto giusto.

Anonimo ha detto...

@Tabula
Forse SP si fiondò da Lud. perchè i genitori " potenti" con qualche conoscenza nell'esercito ed altrove( vedi giornalisti Rai per dirne una ) erano quelli di Ludovica.
E lui lo sapeva.

LucaP ha detto...

@ Bruno 03 giugno 2012 20:02:00 CEST

Quello che hai scritto rivolto a me è chiaramente tutto vero perché gli inquirenti sembra non abbiano avuto voglia di indagare in nessun altra direzione al di fuori di quella su Parolisi. E sembra non siano stati insospettiti neanche dalla contraddizioni di SV in merito alle chiamate ed SMS del 18/04.

Ma che le indagini avrebbero potuto prendere quella piega, gli assassini o chiunque abbia avuto interesse a ripulire il cellulare di Melania, nei giorni 18 e 19 aprile non potevano assolutamente saperlo in quanto, se si è dell'opinione come me che Parolisi sia stato effettivamente tutto il tempo a CSM, non potevano in alcun modo immaginare che il suo alibi sarebbe stato smontato (vedremo però cosa ne penserà il GUP).

Si doveva allora ripulire in modo professionale il cellulare per evitare qualsiasi pericolo.

Come si doveva anche confondere la scena del crimine con il depistaggio, messo in atto probabilmente per non lasciare evidenze che potessero portare a dei sospetti. Ma anche in questo caso se avessero saputo che la Procura si sarebbe accanita esclusivamente contro Parolisi, si può stare sicuri che qualche elemento direttamente riconducibile al marito di Melania l'avrebbero inserito. Ed invece niente di niente, a dimostrazione del fatto che le persone coinvolte pensavano che Parolisi avesse un alibi a prova di bomba.

Sulle due ipotesi precedentemente da me avanzate, a ripensarci mi sentirei di considerare la prima (quella che riconduce ai militari) come quella più probabile. E questo perché se ad occuparsi del cellulare di Melania fossero stati gli assassini o persone da loro conosciute, sarebbe stato molto meglio distruggere totalmente il cellulare medesimo facendo scomparire tutto quello che poteva in qualche modo incriminarli sebbene avesse lasciato traccia sui tabulati Telecom.

Invece fossero stati i militari, questi avrebbero eliminato qualsiasi traccia che poteva ricondurre a loro senza che ve ne fosse riscontro sempre sui tabulati. In tal modo gli inquirenti, ritrovando il telefonino sebbene disinfettato, non si sarebbero insospettiti troppo e non sarebbero andati a scavare in caserma.

Mie personali opinioni ma che ritengo sufficientemente logiche.

LucaP ha detto...

Non capisco tutto questo arrovellarsi sul numero di telefono di Ludovica rintracciato da Melania in modi strambi e arzigogolati.

Che io ricordi, ma sono disposto a ricredermi nel caso vi fossero dei riscontri effettivi, non è mai stato detto in modo chiaro con quale cellulare Parolisi stesse chiamando l'amante quando venne scoperto da Melania la prima volta (mentre un seconda volta fu sorpreso a parlarle con il cellulare segreto).

E' quindi maggiormente probabile e semplice che Parolisi stesse utilizzando il suo solito cellulare e che Melania insospettitasi lo abbia poi preso, controllato per vedere le ultime chiamate e quindi abbia poi telefonato a Ludovica utilizzando quel medesimo telefonino oppure il proprio. Nessun mistero. E niente che possa ricondurre questo alla ripulitura del cellulare di Melania.

ENRICO ha detto...

In conclusione : le prove certe o gli indizi gravi precisi e concordanti che dimostrino " al di là di ogni ragionevole dubbio " la colpevolezza di Salv. quale autore del crimine, CI SONO ?

NO.

quindi stabilire se Parolisi sia PIU' bugiardo di altri mariti - e ce ne sono a bizzeffe ! - coinvolti in una situazione analoga ( tra l'altro piuttosto insignificante perchè non mi è sembrato che la relazione con L. avesse le caratteristiche di una appassionante e appassionata storia d'amore tale da giustificare un "divorzio all'italiana" ) non capisco cosa possa aggiungere di nuovo ai FATTI concreti che finora siamo stati in grado di appurare attraverso lo studio degli ATTI a nostra disposizione

Con questo non voglio dire che i vostri approfondimenti non siano avvincenti, tuttavia ho difficoltà a comprenderne il fine

Sabry ha detto...

E ovvio che non gli crede più nessuno,ne ha dette tante di bugie,doveva parlare con il fratello Rocco,e raccontare a lui i problemi che aveva senza mettersi nei guai,perchè è inutile negarlo,quelle bugie lo hanno portato dritto in galera.Se lui all'inizio diceva della relazione con Ludovica adesso la situazione sarebbe ben diversa,magari come il marito di Roberta Ragusa,indagato ma a piede libero..

Anonimo ha detto...

@ Luca
Sono d'accordo da sempre sulla tua "teoria telefonica" più per razionalità che per diretta conoscenza tecnica. Anzi ...
Però dopo questa tua ultima affermazione una domanda sorge spontanea : gli inquirenti o chi per essi, anche il perito della difesa noto esperto, una volta aperto il cellulare di M. e scoperta la disinfestazione tecnica, in presenza di una cella dedicata a maggior ragione si sarebbero dovuti insospettire dei militari ....o non ho capito una mazza ?
Marina

ENRICO ha detto...

@ TABULA


ctz "Forse SP si fiondò da Lud. perchè i genitori " potenti" con qualche conoscenza nell'esercito ed altrove( vedi giornalisti Rai per dirne una ) erano quelli di Ludovica."

Brava !

"i genitori potenti "

ECCO : questa è una pista che non abbiamo mai potuto percorrere perchè non abbiamo MAI saputo NULLA a riguardo.

Il che è assai strano....

Anonimo ha detto...

La richiesta del giudice, di accertare se il vestiario consegnato da Salvatore agli inquirenti sia quello indossato a Colle San Marco, la ritengo necessaria anche ai fini di tutelare l'imputato;
anche se sono portata a pensare che tale approfondimento sia già stato fatto dalla Procura o dobbiamo credere ad Alice nel paese delle meraviglie?!
La richiesta di ingrandire la foto della macchina scovata da Massimo, la ritengo interessante; non ci sono in circolazione molte Renault amaranto e che quel giorno ve ne fosse una a Colle San Marco è un'ipotesi possibile, ma eccezionale.

Le bugie dette da Salvatore agli inquirenti, sono tutte ricollegabili alla necessità di nascondere la sua storia con Ludovica; la maggior parte, se non tutti coloro che vivono una relazione extra coniugale ne avrebbe raccontate.
La relazione di Salvatore con Ludovica, è sempre stata alla stessa stregua del segreto di Pulcinella; solo l'ingenuo Salvatore, non aveva realizzato che tutti sapevano.
Se dovessimo tornare indietro di circa un anno e riascoltare tutte le dichiarazioni dei familiari di Melania, noteremo le infinite bugie dette. Mi domando a quale fine? Salvatore le ha dette per nascondere la sua relazione, loro invece perchè le hanno dette? Hanno sempre avuto un modo di fare sottile, anche con la storia della tutela della bambina; un modo di fare che non si addice a delle vittime.
Potremmo immaginarci mille scenari e porci altrettante domande avvicinandoci magari alla verità, ma non credo che lo sapremo mai, in quanto non abbiamo gli strumenti per accertarla.
A mio avviso ci dobbiamo attenere ai fatti: SG e dati del telefonino accuratamente cancellati. Perchè sono stati cancellati? Per depistaggio o perchè erano pericolosi, in quanto avrebbero ricondotto alla verità?

Anna, quando il giudice ritiene di non poter decidere allo stato degli atti assume, anche d'ufficio, gli elementi necessari ai fini della decisione.

Stella

Mimosa ha detto...

Ma in fondo SP per solo un paio di giorni ha tentato di nascondere agli inquirenti la relazione e quando voleva parlarne era troppo tardi: prima ci fu la telefonata di Imma il 20 aprile sera e poi l'audizione del fratello Michele la sera del 22 aprile.
Ricordiamo il patto con il papà Gennaro!

Bugie ne ha dette tante in tutta la sua vita, ne sono più che convinta, ma dal 22 aprile ha tentato solo di dire la verità.

Secondo me, gli inquirenti si aggrappano alla "bugia" (come i commentatori e gli opinionisti "colpevolisti") per tenerlo dentro.
Ma per mandare una persona in galera non sono sufficienti le bugie scoperte né la condotta fedifraga né comportamenti "immorali".
Del resto il nostro codice penale consente all'imputato di mentire (è l'unico che può mentire, senza conseguenze), non viene processato sulla bugia ma su prove certe (come ricorda Enrico) di quello che ha commesso ... e "al di là di ogni ragionevole dubbio".

Questa è la mia deduzione.
Mimosa

Annika ha detto...

No, ENRICO, non sembra neanche a me una di quelle ralazioni che ti fanno sognare l'altro di notte tuo malgrado, o di spingono a cercarne il viso in chiunque hai accanto quando l'altro o l'altra non e' con te. Ma se a loro andava bene litigare ed insultarsi tutto il tempo...

M ha chiamato L; forse sara' anche stata aiutata in qualche modo con i numeri di telefono. Che importa? L'ha minacciata? E allora? Cosa cambia ai fini del delitto? S e L non si vedevano da mesi, nessuno dei due puo' in alcun modo aver commesso l'omicidio, e quando parliamo di indagare su M non e' certo da una sfuriata al telefono con l'amante del marito che verremo a sapere qualcosa di piu' su di lei. E non serve piu' di tanto sorprendersi del fatto che tutti sapessero del tradimento: figuriamoci se una notizia del genere non fa il giro del vicinato in 10 minuti!

E' ben altro che dovremo cercare, perche' quell'omicidio ci parla di almeno 3 DNA maschili su polpastrelli e sotto le unghie, piu' uno femminile; ci parla di un rapporto sessuale con qualcuno che M conosceva; ci parla di un orario compatibile solo con un "sequestro" senza pero' alcun segno fisico sul corpo che provi tale sequestro, e di una Sg senza alcun segno di costrizione ad un rapporto sessuale, o di pestaggio o sevizia a parte le coltellate; ci parla di una morte lenta con tanti tagli a casaccio solo superficiali*; ci parla di un luogo ben preciso che sicuramente ha un suo significato; e ci parla di un "depistaggio" accuratamente e professionalmente intagliato sul corpo di M ore dopo la morte.

Direi che ci sia abbastanza carne al fuoco per fare ipotesi concrete gia' solo partendo da questi fatti.

Ciao, Annika

* Luca, ieri ti ho scritto "heparin" - mi piacerebbe sapere cosa ne pensi. Ciao, A

Annika ha detto...

MARINA

ti rispondo io per LucaP. Hai capito benissimo.

Ciao, Annika

LucaP ha detto...

@ Annika

Ho dovuto documentarmi per capire cosa tu intendessi con la somministrazione di Heparin, lo sai che faccio tutt'altro mestiere.

Da profano però ritengo non ci fosse bisogno di iniettare un anticoagulante come l'Heparin in Melania per farla morire dissanguata. Credo che siano bastate le poche ferite profonde inferte sia da dietro (la n°21) sia frontalmente e che sono penetrate nella cavità toraco addominale. Queste hanno sicuramente provocato una estesa emorragia interna nonché un dissanguamento continuo all'esterno.

Difatti, le conclusioni alle quali è arrivato Tagliabracci parlano di stato agonico durato alcune decine di minuti (magari anche 30) con conseguente decesso per shock emorragico in quanto nessun organo vitale è stato interessato dalle coltellate.

Trattandosi di ferite non trascurabili sebbene inferte con un coltellino, è logico presumere che le emorragie abbiano continuato ininterrotte sino all'arresto del cuore senza possibilità di formazione di coaguli nei vasi sanguigni.

L'anticoagulante sarebbe servito al massimo ad accelerare il dissanguamento, ma non credo che in quei momenti gli assassini stessero pensando a quello.

Non sono però sicuramente un esperto per capire se ho scritto delle emerite st....te.

Ciao

Annika ha detto...

@ LucaP

te l'ho proposto solo in risposta alla tua idea sul forellino. In realta' non sono convinta neanche io, sebbene per me la siringa rimanga un mistero e quelle ferite cosi' a casaccio non mi convincano affatto. Torna pure a fare il tuo mestiere che io torno al mio. E riguardo alle st....te, se ne leggono di ben peggiori!

Ciao, Annika

Anonimo ha detto...

Chi ha indicato i potenti genitori di ludovica non e' tabula....
Pertanto chiedo a questa persona : sa qualcosa in proposito oltre al dato noto di abitare a Roma ?

ENRICO ha detto...

@ Anonimo delle 14.02

E' vero ! il messaggio di "anonimo" era indirizzato @ Tabula. ho confuso il nome ( ecco cosa succede quando non ci si "firma" in qualche modo ! )

Beh... non so niente di preciso però ho il sospetto che i genitori di L. non se ne siano sempre stati con "le mani in mano"

Altro dirti non so: dai labbri miei altro chieder non dei...

tabula ha detto...

anche io credevo che M. avesse semplicemente preso il cellulare del marito e controllate le ultime chiamate in uscita, Mimosa mi ha rammentato che M. era a Somma Vesuviana in pianta stabile, difatti P. ebbe la possibilità di precipitarsi dall'amante per "rassicurarla".

E' vero, P. mentiva e teneva il piede in due scarpe, ma è anche vero che ammise la relazione extraconiugale anche se minimizzandola.

un amico di mio padre diceva: "negare sempre, anche l'avidenza".
Parolisi messo alle strette non negò l'evidenza.

sarebbe stato disposto ad ammettere anche davanti agli investigatori due giorni dopo la scoperta del delitto, che però sapevano già tutto e si rifiutarono di dargli udienza.
Quindi, Salvatore avrebbe parlato anche dell'infedeltà.
A modo suo, ovviamente.

sull'intensità di quella relazione adulterina possiamo solo constatare i fatti, che negli ultimi mesi avevano visto solo parole e nessuna fuga d'amore, nessun impegno da inventare con la moglie per potere incontrare l'amante anche solo una volta.

NON dimentichiamo che i Rea stessi avevano stretto un patto di silenzio con Salvatore, e proprio uno dei Rea, infranse l'alleanza.

continuò fin che possibile davanti alle telecamere, per salvare l'onore e l'immagine della famiglia.
anche le amiche della scomparsa che modificarono la propria versione fornendo un'immagine zuccherata.

se si vuole imputare a Parolisi il voler restare pulito di fronte agli occhi dell'opinione degli investigatori, bisogna evidenziare come anche i Rea hanno portato avanti il più possibile la loro maschera perbenista relativamente all'unione della figlia, prima e dopo aver ritrattato la data dell'ultima gita a San Marco
per screditare il fiuto dei cani ed incastrare il genero nell'omicidio.

il resto, in tivù, per ricondurre i telespettatori all'idea di un parolisi come un maiale che ha tradito la moglie, insistendo pesantemente sull'immoralità dell'uomo, calcando sempre più la mano fino alla vicenda delle comunicazioni con i trans, con uno scopo: impedire a P. contatti presenti passati e futuri con Vittoria.

Lo scopo è stato quello, agevolmente raggiunto, di esautorare Parolisi dalla Patria Potestà, e il prossimo passo sarà rendere adottabile la bambina, un procedimento irrevocabile anche nella possibilità di una futura assoluzione di Salvatore.

Con i loro contatti ed amicizie, hanno ignorato la prima decisione del Tribunale dei Minori FINGENDO di avere l'intenzione di portare al padre la bambina,
trovando subito una scappatoia legale per il non rispetto di quelle disposizioni attraverso un più compiacente e semisconosciuto Tribunale di Nola.

Dopodichè è stato esautorato Parolisi dalla patria potestà con una motivazione che dà per scontata la colpevolezza dell'uomo scavalcando così le competenze ed il ruolo del Giudice Tommolini, unica persona alla quale spetterà emettere una sentenza.
Una grave scorrettezza ed offesa professionale al Giudice che giudicherà Parolisi.
Il prossimo passo sarà rendere adottabile la bambina.
Dopodichè, signore e signori, non ci sarà più niente da fare, e anche se Parolisi uscirà di galera, non potrà più riabbracciare nè vedere sua figlia neanche col binocolo.

Sabry ha detto...

Vorrei collegarmi a quello che ha detto Tabula nell'ultimo post sulla famiglia Rea e su Melania stessa,la cosa che mi ha dato molto fastidio,e che leggo sempre in tutte le pagine è il santificare la vittima:Melania.Questo atteggiamento non mi piace per nulla,perchè si da dall'animale,del porco,e del maiale al marito e ci si dice di quanto fosse sempre splendida e favolosa Melania,praticamente una ragazza d'oro e che tutti vorrebbero avere.Ma era proprio così?Sicuramente era una ragazza affascinante,piena di risorse,ma che venga santificata,proprio non mi sta bene!Infondo chi ha lasciato solo il marito per quasi 2 anni solo in un'altra città?Lei,e poi tutte le colpe ricadono sul marito,(io sono dell'idea)che quando un matrimonio va in crisila colpa è di tutti e due i coniugi,poi ovviamente non voglio giustificare il comportamento di Salvatore che sicuramente è stato pessimo nei confronti della moglie,ma anche lei ci ha messo del suo...per non parlare poi della famiglia Rea,che non sopporto s che da quando il genero è in galera non fanno altro che screditarlo in tutte le salse possibile per non fargli vedere più Vittoria,e questo non fa per niente bene;la bambina ha perso la mamma,ma ha ancora un padre(anche se detenuto e in attesa di giudizio).Un'altra cosa che trovo vergognosa è stato ridurre le visite ai singori Parolisi,e cosa sono loro i nonni di serie B?Spero che in futuro ci posso essere un giudice capace che dia stabilità a quella povera creatura,che vive solo con una famiglia e che sia data la possibilità ai genitori di Salvatore(che non c'entrano assolutamente in questa storia)di vederla più assiduamente...

Scusate per il mio sfogo,ma visto che questo è un blog libero ho deciso di parlare spontanenamente!

Baci

Sabry ha detto...

Vorrei collegarmi a quello che ha detto Tabula nell'ultimo post sulla famiglia Rea e su Melania stessa,la cosa che mi ha dato molto fastidio,e che leggo sempre in tutte le pagine è il santificare la vittima:Melania.Questo atteggiamento non mi piace per nulla,perchè si da dall'animale,del porco,e del maiale al marito e ci si dice di quanto fosse sempre splendida e favolosa Melania,praticamente una ragazza d'oro e che tutti vorrebbero avere.Ma era proprio così?Sicuramente era una ragazza affascinante,piena di risorse,ma che venga santificata,proprio non mi sta bene!Infondo chi ha lasciato solo il marito per quasi 2 anni solo in un'altra città?Lei,e poi tutte le colpe ricadono sul marito,(io sono dell'idea)che quando un matrimonio va in crisila colpa è di tutti e due i coniugi,poi ovviamente non voglio giustificare il comportamento di Salvatore che sicuramente è stato pessimo nei confronti della moglie,ma anche lei ci ha messo del suo...per non parlare poi della famiglia Rea,che non sopporto s che da quando il genero è in galera non fanno altro che screditarlo in tutte le salse possibile per non fargli vedere più Vittoria,e questo non fa per niente bene;la bambina ha perso la mamma,ma ha ancora un padre(anche se detenuto e in attesa di giudizio).Un'altra cosa che trovo vergognosa è stato ridurre le visite ai singori Parolisi,e cosa sono loro i nonni di serie B?Spero che in futuro ci posso essere un giudice capace che dia stabilità a quella povera creatura,che vive solo con una famiglia e che sia data la possibilità ai genitori di Salvatore(che non c'entrano assolutamente in questa storia)di vederla più assiduamente...

Scusate per il mio sfogo,ma visto che questo è un blog libero ho deciso di parlare spontanenamente!

Baci

Sabry ha detto...

Scusate per il doppio messaggio e per gli errori di battutura,ho scritto un pò troppo veloce =)))

Anonimo ha detto...

Sì tabula, posso pensarla in parte come te...Ho in mente però anche che il giudice Tommolini nel rifiutare i domiciliari a Parolisi scrisse che lo stesso NON era stato un buon marito, e questo lo abbiamo capito, ma neppure un BUON PADRE e che negava i domiciliari per TUTELARE la minore.
Descrivere Melania senza conoscerla significa fare solo gratuite illazioni. L' opinione che mi sono fatta in modo molto superficiale è che sia stata una persona tutt'altro che forte, ancorata ad uno stereotipo di coppia senza neppure conoscerne l'intrinseco significato .. Poi se andasse ai centri commerciali, prendesse l'autobus con l'amica stefania o rimanesse a casa non ha significato alcuno.
Ho letto che i Rea andavano spesso a casa della figlia a Folignano perchè "era sempre sola".
Una domanda : Chiedo ancora : chi sa chi sono i Perrone genitori di Ludovica ?
perchè se fosse vero che" babbino" era potente nel senso di gerarchiche amicizie in diversi luoghi,e parolisi ne fosse a conoscenza, l'avere organizzato un fidanzamento ad Amalfi e non essersi sottratto prima con una bella bugia ....beh altro che imbuto. E' finito nel tritacarne...

tabula ha detto...

Forse sarai più arrabbiata di me Sabry, io non posso dire che i Rea mi stiano antipatici perchè non è così e fino ad un certo momento li ho anche compresi, dopodichè me la prendo con chi li ha appoggiati in una battaglia ad esclusivo beneficio della loro personale idea di vendetta.
Non è possibile mettersi a valutare il comportamento di chi è stato così colpito in famiglia, l'equità dovrebbe arrivare da chi è abbastanza distante dai rancori personali da poter valutare e discernere ciò che è corretto e ciò che non lo è affatto.
Purtroppo hanno incontrato sul loro cammino persone che han preso decisioni oltre che contro l'interesse della bambina, di per sè incostituzionali: è con loro che bisognerebbe digrignare i denti.
Poichè se l'uomo propone e Dio dispone,
il cittadino ha la facoltà di domandare qualcosa di non legittimo nè dovuto,
ma la Legge o chi ne detiene lo scettro dovrebbero però rispondere in maniera equanime.
Concedendo ai Rea la tutela della piccola sono stati scavalcati i diritti costituzionali dell'indagato, e levandogli la patria potestà, sulla base delle motivazioni fornite, chi ha deciso si è di fatto posto ad di sopra del Giudice Tommolini.
La cosa poco importa, l'importante era rimandare il più possibile la possibilità di un incontro padre-figlia, ed ho paura che il ricorso presentato dagli avvocati se pur corretto e più che legittimo, arriverà tardivamente rispetto alla futura sentenza di adozione della bambina, che è di per sè una sentenza inalienabile.
E a quel punto, che Parolisi sia assolto o meno, diventerà a tutti gli effetti di legge un perfetto estraneo per la bambina, con tutto ciò che comporta la parola "estraneo".

Stefania ha detto...

Allora, intanto siamo certi che Melania si è procurata in qualche modo il numero di Ludovica per poterla chiamare ed essendo lei a Somma ed il marito ad Ascoli non puo' averlo sottratto dal cellulare del marito. Non credo neppure Salvatore glielo abbia fornito di sua spontanea volontà. Penso se lo sia procurato facendo chiamare TIM dal fratello e chiedendo ad esempio, di cambiare il n. con il quale aveva lo "you and me". Se ci pensate quando Ominitel, Tim contatta i clienti attraverso i call center per proporre un'offerta come fanno a verificare che al telefono ci sia davvero il titolare dell'utenza? Non lo fanno o meglio chiedono semplicemente se sei il Sig. X.

E cosi' deve aver fatto Melania senza per questo scomodare lo zio informatico.

Riguardo le menzogne circa le relazioni extraconiugali di SP mi pare di ricordare che il padre di Melania avesse concordato con il genero di non raccontare nulla perchè sperava ancora nel ritrovamento in vita della figlia e quindi non voleva "rovinarle la reputazione".

Ripe è solo un simbolo. Ed un signor simbolo. Ed il messaggio è tutto per Salvatore Parolisi che difatti non parla. Ricordiamoci che anche se gli inquirenti ti dicono "se ha dei sospetti, ce li indichi" ... l'imputato se non ha prove tangibili del vero colpevole è meglio si taccia. Il caso Franzoni in questo senso è emblematico.

Stefania

Stefania ha detto...

Tabula, riguardo l'eventuale adozione della minore Vittoria, mi sento di tranquillizzarti: a SP non è stata levata la Patria Potestà ma solo temporaneamente sospesa.

Non che questo non procuri danni alla bambina, ben inteso, ma sino a quando si parla di sospensione e non di un atto definitivo, in alcun modo la piccola potrà essere dichiarata adottabile.

Solo nel caso di condanna definitiva di Parolisi la patria potestà verrebbe a decadere ma anche in questo caso potrebbe essere che Vittoria non venga dichiarata adottabile perchè ha parenti in grado di esercitarla in sostituzione del padre naturale.

Peraltro una eventuale sentenza di terzo grado arriverà comunque tra qualche anno ed è evidente che a questo punto alla bambina una qualche verità andrà raccontata perchè sarà sufficientemente grande per porre domande.

E quindi difficilmente il giudice del TdM potrebbe decidere di allontanare la minore anche dalla famiglia Rea in virtu' possa crescere in una famiglia estranea cosi' da non dover ripercorrere negli anni quanto accaduto perchè oramai la frittata sarà stata comunque fatta.

Stefania

ENRICO ha detto...

e bravo ANONIMO !( stavolta non mi sbaglio e non ti confondo con Tabula )

ctz" Chiedo ancora : chi sa chi sono i Perrone genitori di Ludovica ?
perchè se fosse vero che" babbino" era potente nel senso di gerarchiche amicizie in diversi luoghi,e parolisi ne fosse a conoscenza, l'avere organizzato un fidanzamento ad Amalfi e non essersi sottratto prima con una bella bugia ....beh altro che imbuto. E' finito nel tritacarne.."


.... è proprio QUI che ti volevo !

ho idea che "babbino" qualche iniziativa l'abbia intrapresa. Non necessariamente nei termini da te ipotizzati e comunque non collegabile al delitto

tabula ha detto...

@anonimo 17:51

io non ho letto la versione integrale della motivazione della negazione dei domiciliari a Parolisi da parte del giudice Tommolini, bensì solo quello che è stato diffuso sui giornali.

non so se tu abbia letto all'interno della versione originale le cose che affermi,
o se invece le tue siano "interpretazioni" del pensiero del giudice.
Non ho letto da alcuna parte che la Tommolini affermò che Parolisi NON era stato un buon marito,
altresì non ho letto da nessuna parte che la giudice Tommolini abbia affermato che Parolisi non sarebbe stato un buon padre.
lasciamolo che lo dicano le opinioniste in tivù e non confondiamole con una professionista di una certa levatura.


Sostenere che la Gip abbia emesso giudizi arbitrari sulla personalità dell' imputato mi pare una banalizzazione della personalità e della correttezza di un Giudice che pare invece volere approfondire con serietà e scrupolo le doverose verifiche lasciate intentate dalla Procura per formarsi un quadro personale.

Casomai, il Giudice Tommolini si sarà espresso in altri termini.
Quelli a me noti, sono i seguenti:

Il gip ha depositato la sua decisione, dopo il parere negativo espresso dalla procura teramana, motivandola con la necessità della custodia cautelare in carcere per la gravità del reato commesso e per una sorta di opportunità rispetto al rapporto con la figlioletta, visto che viene accusato di averne ucciso la mamma.

Non vedo riferimenti o giudizi relativamente alle qualità di marito o di padre dell'imputato, vedo solo un preciso riferirsi alla gravità del delitto che l'imputato potrebbe aver commesso ed una evidenziazione dell'opportunità di evitare i contatti con la figlioletta in base alla possibilità (che tocca al giudice stesso verificare) e non alla certezza che l'imputato abbia commesso quel certo delitto.

Le parole, hanno un senso, mio caro anonimo.
con il loro senso preciso vanno intese, e con il loro senso preciso andrebbero adoperate.

Non "interpretiamo" una decisione preliminare come se fosse una sentenza. quel giudice ne conosce assai bene la differenza, cerchiamo di coglierla anche noi.

Annika ha detto...

@ Stefania

e cosa dovrebbe mai dire Salvatore? Sulle mutandine di mia moglie c'era il DNA di un parente maschio della nostra vicina di casa e dentro il suo canale vaginale e' stata trovata la prova provata di un rapporto sessuale con un altro uomo, ma sul suo corpo non e' stato trovato un singolo segno di violenza sessuale ne' i suoi polsi o le sue caviglie riportano un singolo segno di sequestro contro la sua volonta'? E' questo che dovrebbe dire Salvatore?

FALCE ha detto...

Troppi giri concentrici, per arrivare ad un punto morto!
A Parolisi si possono ascrivere molti attributi negativi, dal bugiardo al traditore, ma nessuno di essi conduce alla colpa che gli si vorrebbe accollare.
Inutile girare e rigirare la minestra PAROLISI NON E' UN OMICIDA!!!
E l'assoluzione da questa colpa la sentenziano i FATTI, che restano tali, nonostante i mille tentativi di mistificazione.
F

Stefania ha detto...

Annika, forse non mi sono spiegata bene: quel che intendo dire è che se Salvatore ha dei sospetti circa chi puo' aver commesso il delitto (e li ha) se non ha prove inconfutabili non puo' che tacersi.

Praticamente stiamo dicendo la stessa cosa, sai?

Stefania

Annika ha detto...

@ Stefania

NO, PROPRIO PER NIENTE! Tu sei convinta che Salvatore abbia dei sospetti, mentre io no! Credo che per lui la scomparsa e la morte della moglie in tali "particolari circostanze" siano state un colpo tremendo e una doccia fredda non indifferente.

Annika

Stefania ha detto...

E chi lo mette in dubbio Annika che sia stato un colpo tremendo? Eppure penso che in carcere abbia avuto tutto il tempo per rileggersi gli atti per pensare al passato e sono straconvinta abbia dei sospetti come li avrebbe qualsiasi essere umano nella sua posizione. Siano fondati o meno questo non posso saperlo perchè non ci è dato di chiederglielo ma pensare abbia il cervello spento e non abbia ragionato in tutto questo tempo su chi poteva avere interesse a sopprimere sua moglie, sul significato magari oggi rivisto dato all'epoca a determinati episodi oppure ad esternazioni di Melania è semplicemente inverosimile.

Stefania

Sabry ha detto...

Falce quello che dici è giusto,però si trova in galera..e ci resterà

FALCE ha detto...

ANONIMA delle 17,51
Eri già stata pregata di crearti un NIK, ciononostante hai fatto orecchio da mercante.
Voglio segnalarti che parti, ancora una volta col piede sbagliato, accusando i commentatori di questo blog aver fatto delle illazioni su M, e sulla sua vita privata.
Ebbene, contesto vivacemente questa tua gratuita affermzione, in quando risulta chiaro, ed è tutto scritto, che in queste pagine SI E' CERCATO SOLO DI FOCALIZZARE LA FIGURA DELLA VITTIMA, visto che si era analizzato molto poco sulla sua personalità, anche in relazione alla presenza della SG, nel suo apparato genitale. Quindi nessuna illazione!!!
Illazione, invece, sono i tuoi riferimenti alla famiglia di L che noi, nè tu, conosciamo, e verso i quali va adottato il rispetto che ogni persona civile dovrebbe al suo prossimo, quando non si abbiano precise ragioni per non farlo. F

Anonimo ha detto...

Le parole sono importanti ....certo ! Qui avete anche doti di chiaroveggenza visto che interpretate, malamente oltretutto , ma solo con la presunzione di, quello che uno tenta di scrivere. Certi di essere i depositari della verita' ....

Falce ha detto...

p.s. Err. Corr. Volevo riferirmi all'anonimo delle 17,11. Ecco la necessità del nik.F

Annika ha detto...

@ Stefania

1. e' stata M ad insistere ad andare a CSM appena pranzo (lei non pranza) e poco prima di una festa
2. M rifiuta di farsi accompagnare dal marito
3. M si allontana per "fare pipi'" ma prende la strada opposta al ristorante "Il cacciatore", quindi opposta al bagno
4. tracce di Melania vengono fiutate da Piergiorgio (pre-gatti) in un sentierino nascosto che porta ad una roulotte abbandonata
5. Almeno 3 uomini ed una donna, tutti sconosciuti; questi i graffi-contatti testimoniati dal corpo
6. Peli e capelli di sconosciuti, non si sa neanche se gli stessi sconosciuti i cui DNA sono stati trovati sulle mani
7. Sg in corpo (= rapporto sessuale entro 48h dal tampone o, prima dell'ennesimo anonimo, dalla "messa in frigo")
8. DNA di un parente maschio della vicina di casa sulle mutandine
9. nessun segno di violenza sessuale
10. nessun segno di sequestro di persona
11. niente droga in corpo (e l'unica possibile sarebbe il GHB, ma rilevabile sono con la riesumazione del corpo)

E mi fermo qui.

E quali sospetti credi si possa essere fatto secondo te Salvatore?

Annika

Falce ha detto...

Anonimo 19,01 non essendoti dato un nik identificativo, mi prendo la libertà di sceglertene uno io: "CAVOLO" va bene? Senza nessun sottinteso, sia chiaro. Almeno non dovrò stare attento a citare gli orari. F

Stefania ha detto...

Non lo so, Annika. I dati che hai elencato sono inconfutabili. Salvatore puo' non essere un fulmine dal punto di vista intellettivo, ma è evidente che quanto tu hai elencato in lui è ben presente. Sia perchè era con Melania prima che lei dicesse di voler andare a fare pipi' ed in seconda battuta perchè anche faccende come DNA o SG gli saranno state spiegate dai suoi legali. Io non ho parlato del fatto lui possa avere certezze (tanto che difatti non ne parla) ma che in lui si sia insinuato qualche dubbio circa determinati contesti o accadimenti precedenti all'omicidio che possano dare eventuali risposte penso non solo sia legittimo ma assolutamente umano.

Tutto qui.

Stefania

Annika ha detto...

@ Stefania

dubbi come minimo! Ripeto:

E' M a voler andare a CSM.
E' M a non volersi far accompagnare in bagno dal marito.
E' M a prendere la strada opposta al bagno.
E' M ad essere fiutata fino ad una roulotte abbandonata.
E' M ad avere sulle sue mani tracce di almeno 3 DNA maschili ed uno femminile assolutamente sconosciuti
E' M ad avere addosso peli e capelli di sconosciuti
E' M ad avere tracce di DNA di un parente maschio della vicina di casa sulle mutandine
E' M ad avere Sg in corpo
Ma e' sempre M a non riportare ne' segni di violenza sessuale, ne' di sequestro, e neanche tracce di droga in corpo.
E infine e' Tagliabracci a dichiarare, "a caldo" post-autopsia, un PMI tra le 9 e le 12 della sera del 18 (che rientra perfettamente con la Sg).

Neanche un'aquila ci capirebbe molto, non trovi, a meno di:
1. voler pensare male
2. esigere la riesumazione del corpo e sperare che la ricrescita dei capelli dia esito positivo al GHB.

Credo che se Salvatore una domanda se l'e' posta, e': ma cosa ci sto a fare io in carcere da oltre 10 mesi senza neanche poter vedere mia figlia se quasti sono i fatti?

Annika

Falce ha detto...

SABRY
Se P è ancora in galera, e da come lo scrivi deduco che ti faccia piacere, non posso farci niente...ma tu puoi sempre alleviagli la pena inviandogli delle sigarette. F

Stefania ha detto...

Questo sicuro, Annika! Ma a prescindere dal fatto la ricrescita pilifera possa essere positiva al GHB è evidente che se il PMI è fissato in quell'orario del giorno stesso della scomparsa, Parolisi non dovrebbe essere in carcere, GHB o no!

Potrebbe cambiare scenario il fatto sia presente ma non certo incastrare o meno un Parolisi che giorno dopo giorno risulta essere sempre piu' estraneo a quanto accaduto.

Stefania

Annika ha detto...

@ Stefania

guarda che il GHB non servirebbe a scagionare SALVATORE, che E' INNOCENTE COMUNQUE. Sarebbe auspicabile solo ed esclusivamente per dimostrare che il rapporto sessuale consumato da M non era consenziente! Mi spiego?
GHB positivo = stupro
GHB negativo = rapporto sessuale consenziente

Tutto qui. E credo che S, date le circostanze, sperera' se non altro di sapere che M era drogata ed incapacitata a reagire (e dato l'effetto semi-anestetizzante del GHB, che non ha sofferto troppo).

Annika

PINO ha detto...

Buonasera SQUADRA.

STEFANIA, quanto hai ipotizzato nel tuo post delle 18,37 che ho letto poco fa, non è lontano dalla realtà. Molti indizi indicano che P sappia più di quanto non dica, pur non essendo l'assassino.
"...mi dispiace che ci ha rimesso Melania"..." è l'ultima cosa che volevo. Questo è poco ma è sicuro"
Che ne ricavi?
Ciao Pino

tabula ha detto...

Anonimo/a,
io non ho interpretato malamaente la presunzione di ciò che intendevi scrivere.
tu hai messo in bocca ad un giudice delle parole ben precise ed anche abbastanza pesantucce che la stessa non si è mai sognata di dire.
E' vero che ti ho risposto abbastanza freddamente,
potevi benissimo replicare adeguatamente e zittirmi sbattendomi in faccia un link che mi riportasse ad un articolo nel quale venga scritto che il Gip abbia espresso proprio quei concetti da te citati come sue parole.

Dato che non l'hai fatto, ne deduco che tu sia nell'impossibilità di farlo, e ne deduco che ciò che volevi spacciare come espresse dal Giudice siano una TUA interpretazione del tutto arbitraria delle motivazioni espresse che ti ho riportato testualmente.

A questo punto, che tu accusi tutti i commentatori di chiaroveggenza è quantomeno ridicolo, dato che le doti di chiaroveggenza sono tutte tue.

Ti ho invitato al rigore nell'esprimerti possibilmente attenendoti ai fatti, nonchè al rispetto dovuto ad una figura professionale incaricata di dirimere una difficilissima questione legale, non di certo a credere che Parolisi sia innocente.

Le tue opinioni son le tue e mi stanno bene, ma vendile come tali e non nobilitarle facendole passare attraverso la bocca di qualcun altro che non le ha mai dette.

Manlio Tummolo ha detto...

A proposito di Ludovica, quando ne misi in evidenza certi strani fatti (tipo la protezione di cui godeva, anche nel cancellarne l'immagine come fosse una minore e non se ne indicava il cognome) suscitai qui vivaci reazioni negative, se ben ci si ricorda, come se volessi vìolare un tempio sacro.

Sabry ha detto...

No no Falce,non sono per niente contenta,dico che ci resterà perchè secondo me ci sarà una condanna,almeno in primo grado.Ho sempre creduto nell'innocenza di Salvatore..

tabula ha detto...

@Manlio
è evidente che l'immagine di Ludovica sia stata protetta, se non dai genitori stessi, dalla Caserma, e, data la situazione, credo sia stata la scelta migliore.
Questo non toglie che le foto della stessa siano state stradiffuse a mezzo stampa, tutti ne conoscono il viso, e il fatto che la ragazza abbia concesso interviste, criptate nell'immagine ma non nei contenuti, ci dice che la stessa ha dato segno di collaborazione senza intendere esser sottoposta al tritacarne mediatico che ha strangolato il suo ex amante.
Pur non condividendo moralmente le sue scelte sentimentali nè numerosi aspetti del suo comportamento come amante, non saprei, mediaticamente parlando, darle torto.
Non dimentichiamo che è stato anche aperto un profilo su facebook contro di lei pieno di insulti e minacce.
Per il resto, sembra che il suo alibi fosse di quelli realmente inattaccabili, o prima o poi qualche opinionista avrebbe speculato su di lei.

Anonimo ha detto...

@tabula
Ti respingo al mittente tutte le tue parole inutili. Sai cosa c'è e che io sono una " rompipalle ", come tu stessa che dai importanza alle parole ed intendi con queste nobilitarti ,hai qualificato chi entrava nel blog e non facesse parte di questa fantomatica squadra.
Comunque ti accontento subito : qui sotto l'articolo " virgolettato "CONFERMA che quello che ho scritto non erano baggiante nè intendevo vendere niente neppure a squalificare la figura del giudice Tommolini .
Ecco l'articolo tratto da " il centro " E' virgolettato .

Il gip Marina Tommolini - che nel corso di un'udienza fissata per il 12 marzo deciderà se accogliere o respingere la richiesta di un rito abbreviato - è chiara quando scrive: «l'indole "mite" del Parolisi descritta dai propri legali è anteriore al delitto, mentre il predetto, dal momento della sparizione di Melania in poi, ha adottato una condotta finalizzata a nascondere relazioni extraconiugali e aspetti non certo edificanti della propria vita privata (che portano ad escludere che sia stato un marito ed un padre modello), dimostrando di essere ben più preoccupato per la propria carriera militare che per il dramma della morte della moglie e, inquinando, di fatto le prove».
Ed adesso ......cinque piani di morbidezza.

ENRICO ha detto...

Carissimo MANLIO,

ricordo benissimo quel tuo intervento e capisco quello che intendi e a quale protezione ti riferisci.
Anche a me interesserebbe "l' argomento" ma - per quel che mi riguarda - al momento non me la sento di approfondirlo

Anonimo ha detto...

Ludovica ha scelto di rimanere nell'ombra ed ha fatto benone a non dare corda ai giornalai ed a tutelarsi da essi minacciando sin dall'inizio querele.
Deve esserle costato molto, rilasciare quella famosa intervista a QG, in cui difende pur se ferita, Salvatore, invece di massacrarlo come hanno fatto e continuano a fare molti altri, anche con i fatti.

La presunta motivazione data dal giudice Tommolini, in occasione della negazione degli arresti domicilari, secondo cui le relazioni extra-coniugali avute da Salvatore portano ad escludere che lo stesso sia un padre modello, la ritengo cozzare con il modo professionale con cui ha operato, almeno sino ad ora. Un'affermazione del genere, presuppone il possesso da parte del giudice di qualche elemento che provi l'inadeguatezza da parte di Salvatore di rivestire il ruolo di padre, ma sono portata ad escluderlo. Anzi le lettere che la moglie gli scriveva da parte della piccola, confermano il contrario. Se il giudice ha posto in essere un'osservazione del genere, è ben consapevole di aver esagerato, ma il suo è stato un do ut des e di ciò la difesa ne è perfettamente consapevole....

Stella

LucaP ha detto...

@ Anonimo 04 giugno 2012 20:31:00 CEST

E basta...! Datti uno pseudonimo qualunque. Non ti piaceva Occhio di Falco? Cercane uno che ti sia consono. Così ci diamo un taglio a tutti questi riferimenti senza nome.

L'articolo l'avevo recuperato anch'io ed avevo notato il virgolettato che, sebbene in teoria riporti parole della Tommolini, è sicuramente solo una parte delle motivazioni della sentenza che non ci è dato sapere nella sua completezza.

Su cosa ha potuto basare il suo giudizio il GIP? Esclusivamente sugli atti trasmessile dalla Procura alla conclusione delle indagini. E sappiamo già bene quante cose non vi siano e quante vi siano ma allo stesso tempo sollevino troppi dubbi. Un esempio per tante la relazione del ROS sulle frequentazioni web con le trans da parte di Parolisi. Frequentazioni e contatti che secondo il ROS vi sono stati in modo abbastanza assiduo e che, sempre secondo il ROS, Parolisi ha voluto cancellare (nello stesso modo professionale di quello utilizzato per gabbare la localizzazione del suo cellulare essendo un'esperto di teleradiocomunicazioni cellulari). Forse tu saprai bene che le conclusioni alle quali è pervenuto il ROS, conclusioni che chiaramente delineano un profilo di Parolisi non certamente edificante per la morale comune (mamma mia che scandalo!) e che sicuramente non lo indicano come un padre modello, sono state fortemente criticate da un esperto del settore quale l'ing. Reale. Forse avrà ragione il ROS forse l'avrà Reale, ma se quelli sono i documenti sui quali la Tommolini ha potuto formare la propria opinione, non mi stupisco assolutamente che abbia negato i domiciliari.

In ogni caso non è l'aspetto morale ed etico che ha impedito al GIP di concedere i domiciliari perché per fortuna nei tribunali questi aspetti non entrano (o perlomeno non dovrebbero entrare). E' sicuramente il quadro complessivo della teoria messa in piedi dalla Procura ad aver condotto a quella sentenza, chiaramente senza possibilità di contraddittorio. Perché Parolisi si trova in carcere non perché padre indegno, ma per il rischio di ulteriore inquinamento delle prove e di reiterazione del reato.

Non portiamo quindi ad esempio di giornalismo d'eccellenza gli articoli di Diana Pompetti.

tabula ha detto...

Va bene.
Vorrà dire che prenderemo atto di quanto scritto dal Il Centro" di Teramo relativamente alle parole espresse dal Gip.

Se tu avessi postato subito il link evitando di reagire istericamente dando a tutti i presenti dei chiaroveggenti, ce ne saremmo sbrigati prima.

Questo articolo, se ha fedelmente riportato le parole del Gip, ci fa comprendere la sua posizione, evidentemente ha già una propria idea in proposito al delitto.
Nonostante la stessa sia partita con una propria idea di massima, a questo punto trovo ammirevole il fatto che la metta in discussione domandando ulteriori verifiche ed approfondimenti alle indagini.

Credo che il saper porsi dei dubbi sia sempre un sintomo di intelligenza.

Anonimo ha detto...

eh no Tab. La reazione isterica da maestrina con la penna spuntata è tutta tua......Quanti paroloni e quanta retorica hai usato...ma a chi pensavi di dovere dare la tua lezioncina ???
Avevo solo riportato che quello che Tommolini aveva scritto non orientava bene . pensavo che tu ne fossi a conoscenza, ma la tua risposta è andata oltre ogni mia intenzione . sei stata solo arrogante e saccente...e non ti sei posta dubbio alcuno!
Per Luca : " non ti piaceva occhio di falco " ???? ma che vor di ? guarda che stai prendendo una topica micidiale...
e poi sono eventualmente una squaw. Aug aug

LucaP ha detto...

@ Anonimo/a

Vedi che faresti bene a darti un soprannome. Altrimenti per me siete una sola persona a scrivere ed ad una sola persona rispondo.

Tiziana ha detto...

LucaP, Tabula
la mamma non vi ha insegnato che non si parla con gli sconosciuti?

ENRICO ha detto...

@ TIZIANA

la tua "battuta" è proprio azzeccata e il consiglio lo è ancora di più !

Anonimo ha detto...

@tiziana
mentre la mamma vi ha insegnato che si parla con i NIK inventati.

FALCE ha detto...

RAGAZZI/E
Io un nik l'ho proposto all'anonimo: CAVOLO, e siccome non l'ha ricusato, il silenzio lo intendo come consenso.
Pertanto da questo momento, se volete rivolgervi a NN, potete apostrofarla con CAVOLO.
Se poi ascoltate l'ottimo consiglio di Tiziana IGNORATELA!!!
F

monic@ ha detto...

Salve, vi seguo con regolarità anche se non intervengo di persona... Gli interventi degli anonimi sono veramente insopportabili.... Creano volutamente confusione, mischiano le carte in tavola e mettono zizzania...Perché non li ignorate? Grazie, monic@

PINO ha detto...

SQUADRA
Un consiglio dal vecchio del villaggio: ignorate le provocazioni da ovunque vengano; esse mirano chiaramente alla deboscia di questo blog, reso speciale dalla qualità dei suoi utenti, e del livello degli argomenti trattati.
Un caro saluto a tutti, Pino

Mimosa ha detto...

Bene, ora che qualcuno/a si è sfogato/a, mi affaccio io e provo a riprendere i lontani seri ragionamenti.

Abbiamo ribadito che la bilancia delle menzogne pende piuttosto verso il paese di Somma Vesuviana che Frattamaggiore, e che la giovane sposa anche nell’usare il pc era ben più scaltra e smaliziata del marito soldato dedito alla carriera e ai piaceri che il fascino della divisa ispirava tra le allieve,
vogliamo metterci tutti assieme di nuovo e provare a buttare in piazza qualche ipotesi su cosa M “sapeva” di così grave da condurla alla morte?
Ossia, in quale intrigo si era ficcata tanto melmoso da essere sequestrata?

È palese (quasi a tutti) che l’aggressione mortale non era l’obiettivo primario, la situazione è degenerata e qualcuno ha perso la testa oppure (questo penso io) qualcun altro ha dovuto eliminare lo scomodissimo testimone.

Già mesi fa la Squadra concordava che M è stata attratta in un tranello e che un gruppo a più livelli di responsabilità abbia gestito gli eventi di quelle giornate (dalla scomparsa al ritrovamento, inclusi l’intervento di ripulitura del cellulare e lo staging).

A vedere questo freddo quadro vengono i brividi, evidentemente le “colpe” della donna erano tali da implicare una mobilitazione “di massa”, per quanto in una organizzazione piuttosto improvvisata e “sgangherata” (aggettivo caro a Meluzzi).

Mimosa

PINO ha detto...

MIMOSA
Premesso che M NON E' STATA RAPITA, ma andata di sua volontà e scelta, sia a CSM che nei pressi del Monumento, con la scusa della pipì, tutto quello che è successo subito dopo sarebbe dovuto ad una disordinata degenerazione di un incontro che, secondo la mia dodesta teoria, avrebbe dovuto essere di chiarimento per delle faccende, non molto lecite fra M ed un determinato gruppo di persone, che compredeva almeno una donna.
L'argomento della discussione ci ha impegnato per molti mesi. Ed abbiamo, più o meno unanimemente, optato per segreti militari o comunque collegati alla caserna di P oppure traffici non ben definiti, e, per allargare l'orizzonte, abbiamo sospettato di amicizie misteriose con gruppi eterogenei.
E per ora fermiamoci quì. Pino

Mimosa ha detto...

Giusto Pino!
un ripasso ogni tanto non fa male e non fa male ricordare la "gravità" delle faccende in cui lei può aver messo il naso.

Mimosa

PS Guarda che non ho mai detto "rapita" bensì "sequestrata", ossia "trattenuta".

PINO ha detto...

Buongiorno a Tutti
MIMOSA
Si, ho pasticciato un pò, e la parola giusta è quella adottata da te.
Ad ogni modo, noto che dopo la nostra "apertura" non c'è stato nessun riscontro.
SVEGLIA RAGAZZI!!!

Annika ha detto...

@ SQUADRA

Il corpo di Melania non presenta alcun segno di sequestro o trattenimento forzato, ne' di lotta, ne' di violenza fisica o sessuale (e se Melania fosse stata "sequestrata" contro la propria volonta', o forzata ad un rapporto sessuale, anche in stato di incoscienza il suo corpo ne avrebbe presentato segni e tracce EVIDENTI AD OCCHIO NUDO). E la botta in testa non le ha fracassato il cranio, tanto e' vero che Melania era in piedi alle prime coltellate, sferzate tra le 9 e mezzanotte secondo i primi commenti a caldo post autopsia di Tagliabracci, ne' vi e' stato alcun "impedimento fisico" alla penetrazione della Sg (= abbondante secrezione di liquido vaginale o l'uso di un lubrificante sarebbe risultato dal tampone vaginale). E tutto cio' con trucco agli occhi perfettamente intatto (= non ha pianto, neanche un pochino pochino ne' il suo viso e' stato "toccato"). Inoltre Tagliabracci non ha rilevato tracce di sostanze stupefacenti nel corpo.

Stando a quanto sopra, ovvero alla perizia, e fino a prova contraria (GHB), dovunque fosse Melania tra le 14.45 e l'ora del decesso non ci si trovava contro la sua volonta', bensi' eraconsenziente. Cio' potrebbe risultare non facile da accettare, ma un corpo racconta la VERITA', per quanto questa sembri "incredibile". Ed e' per questo che l'ora della morte andava anticipata (contenuto gastrico) ad un momento molto precedente e poco sospetto che eliminasse ogni dubbio sia sull'allontanamento volontario di Melania, sia sul suo trattenersi dovunque si sia trattenuta nelle ore comprese tra la "scomparsa" e il decesso.

Solo ed esclusivamente una riesumazione e un esito positivo al test per GHB potranno provare una storia diversa, e NIENTE ALTRO. E QUESTI SONO I FATTI NUDI, CRUDI ED INDEROGABILI E, FINO A PROVA, CONTRARIA VANNO ACCETTATI PER QUELLO CHE SONO, indipendentemente da qualunque interpretazione che chiunque poi voglia darne.

Annika

PS mi spiace se quanto sopra risulti duro e/o in contrasto con i pensieri e le idee di alcuni di voi della NOSTRA SQUADRA, per i quali nutro ormai affetto, oltre che grande stima, ma non possiamo prescindere dai dati certi neanche per la piu' allettante delle ipotesi.

anna ha detto...

voglio ricordare che melania dopo essersi soffernmata al monumento dei cadduti ha camminato fino a frazione colle ad 1,2 colle san marco, inseguita da altre donne, queste sono le testimonianze ,il cane portato sulla provicniale il giorno dopo ha annusato l'odore di melania fino a colle vicino ad un casolare,li poi melania con una botta in testa è stata rapita,quindi la competenza territoriale era di ascoli piceno,

la frazione san pietro che dico io è una frazione di ascoli piceno e non della provincia di teramo.......

dopo la botta in testa melania è stata portata a 3,2 km da ripe così come sta scritto agli atti dove alle 16,53 il cellulare si trovava a 3,2 km da ripe.......tralasciando la falsita che per l atolleranza si trovava a ripe.

i fatti sono questi, sembra assurdo che nonostante i ciclisti e il motociclista nell'immediatezza della scomparsa nel ristorante davanti a testimoni compresa la proprietaria dissero che avevano visto uno uscito la donna dalla boscaglia ,due correre una donna ad 1 km da san marco sulla provinciale in direzione colle......

la coincidenza evidente è che a colle c'era il paciolla con l'amante.....

gli inquirenti nonostante queste testimonianze non hanno mai ascoltato ne i ciclisti ne il motociclista.....

melania stava quindi vicino san giacomo alle ore 16,53 ma anche per altre due volte nelle ore successive..........chi l'ha violentata e uccisa lo ha fatto con melania incosciente,o addirittura drogata, ecco perchè il rapporto sembra consenziente, poi sicuramente melania è stata ripulita del sangue sia sul corpo che sui capelli,perchè c'era poco sangue in rapporto ai 2 litri che dicono aver perso......con calma dopo averla ripulita l'hanno portata a ripe fra la notte del 19 e il 20 aprile dopo la fine della seconda esrcitazione, le impronte dei pneumatici parlano chiaro......e qui è avvenuto il depistaggio......
alla mattina del 20 alle ore 7 ricordatevi che c'era il militare della zona che il suo cellulare fu intercettato....proprio alle ore 7 mentre si riaccendeva il cellulare di melania......questo militare che telefonò ad una donna di folignano....
chi era il militare? chi era questa donna?come mai non sono stati indagati e interrogati? per dirla con una parola grossa TORCHIATI? 8 ore di interrogatorio come a Parolisi?

Annika ha detto...

@Anna

Ti invito a rileggere il mio post. Inoltre, noi sappiamo che 2 ciclisti, mai identificati o interrogati, avrebbero riferito di aver visto due donne rincorrerne una terza.

1. Come mai non si sono mai piu' fatti avanti loro stessi a denunciare ufficialmente la cosa?

2. Di quelle donne, sa mai la storia fosse vera, chi ci dice con assiluta certezza quale delle 3 fosse Melania?

Rileggi il mio post, Anna.

Un caro saluto, Annika

Annika ha detto...

@Anna

Ti invito a rileggere il mio post. Inoltre, noi sappiamo che 2 ciclisti, mai identificati o interrogati, avrebbero riferito di aver visto due donne rincorrerne una terza.

1. Come mai non si sono mai piu' fatti avanti loro stessi a denunciare ufficialmente la cosa?

2. Di quelle donne, sa mai la storia fosse vera, chi ci dice con assiluta certezza quale delle 3 fosse Melania?

Rileggi il mio post, Anna.

Un caro saluto, Annika

Stefania ha detto...

04 giugno 2012 19:29:00
Annika wrote:

@ Stefania

guarda che il GHB non servirebbe a scagionare SALVATORE, che E' INNOCENTE COMUNQUE. Sarebbe auspicabile solo ed esclusivamente per dimostrare che il rapporto sessuale consumato da M non era consenziente! Mi spiego?
GHB positivo = stupro
GHB negativo = rapporto sessuale consenziente

--------------------------------

Annika, ed io cosa mai avrei detto di differente? Se infatti leggi il mio post precedente (04 giugno 2012 19:20:00), asserivo ....

"Ma a prescindere dal fatto la ricrescita pilifera possa essere positiva al GHB è evidente che se il PMI è fissato in quell'orario del giorno stesso della scomparsa, Parolisi non dovrebbe essere in carcere, GHB o no!"

Non comprendo per quale motivo talvolta parti lancia in resta cercando di farmi comprendere quello che ho già compreso. Non voglio scaramucce stupide. Sarebbe un peccato e ti garantisco non sono su queste pagine per fare stupide e sterili polemiche.

A Pino invece vorrei dire che sono felice tu sia concorde con quanto da me ipotizzato. Grazie, di cuore.

Infine, e questa è una domanda, non certo un'affermazione .... un sequestro, una violenza puo' avvenire usando diversi metodi coercitivi. Un coltello puntato alla gola, una pistola ... ed ecco che non è necessario legare, imbavagliare perchè la vittima è terrorizzata e probabilmente sperando di aver salva la vita finisce con l'ubbidire. Il fatto Melania non abbia pianto è faccenda soggettiva. Ci sono persone che se in situazione di evidente pericolo svengono, altre piangono, altre ancora rimangono come paralizzate dal terrore.
Non tutti reagiscono agli eventi in modo identico: guardate ai funerali ... ci sono persone che si strappano i capelli ed altre che sembrano maschere di ghiaccio ma questo non puo' in alcun modo farci sapere chi sta soffrendo di piu'.

Stefania

ENRICO ha detto...

ANNIKA

in funzione di quanto hai scritto si dovrebbe presupporre :

- che M.avesse previsto un allontanamento dal marito e dalla figlia piuttosto lungo ( almeno mezz'ora)

- che SAPEVA che tale assenza non avrebbe preoccupato Salv. ( infatti costui incomincia ad allarmarsi dopo ca 3/4 d'ora)

e di conseguenza lascia sospettare

- che Salv. CONOSCESSE il motivo dell'allontanamento ...

Tiziana ha detto...

Stefania
concordo con il tuo ultimo post, hai ripreso infatti ciò che già io scrissi mesi fa: ci sono diversi modi per tenere sotto sequestro una persona, basta sorvegliarla a vista, non serve necessariamente legarla.
Anche sulla questione pianto avevo sostenuto la stessa cosa: non tutti reagiscono alla paura con il pianto, d'altra parte se M. conosceva il/i suoi sequestratori può, fino all'ultimo, non aver temuto per la propria vita.
Infine non dimentichiamo che Melania ha subito un trauma cranico, probabilmente (ma di ciò non c'è certezza) antecedente l'azione omicidiaria. Forse dunque, ad un certo punto, ha reagito al sequestro.

tabula ha detto...

@Enrico
d'altronde il fatto di essersi allontanata per andare al bar del Cacciatore avrebbe impegnato Melania per almeno otto/dieci minuti all'andata ed otto/dieci al ritorno. Se ci aggiungi dieci minuti per pettinarsi o rifarsi il trucco, oppure ordinare il caffè, o prendersela con calma al bancone del bar scambiando due chiacchiere, restiamo tranquillamente nell'ordine di una mezzora senza suscitare alcuna preoccupazione nel marito.
Non era la prima volta che M. andava al Cacciatore, nè la prima che si inoltreva lungo quella strada, se la volta precedente la stessa impiegò più o meno una mezzora di tempo di assenza per fare quello stesso giro preannunciato al marito, M. avrebbe avuto tutto il tempo per incontrare qualcuno al Monumento senza ritenere di poter destare preoccupazioni.
La tempistica della telefonata del marito potrebbe rientrare in un quadro coerente.
Tanto più che, non dimentichiamo, la donna era usa fargli scherzi per vedere se si preoccupava, ma anche lui le aveva richiesto un caffè da asporto, e lei poteva avere le mani impegnate e procedere lentamente al ritorno per non rovesciarlo.

FALCE ha detto...

ANNIKA,
secondo lei M si sarebbe allontanata per incontrare un amante. Perchè solo con un amante si spiegherebbe il suo atteggiamento CONSENZIENTE al rapporto sessuale.
A questo punto, quello che definì "il professorino con la matita rosso e blù", boccia l'intera sua affermazione, sottolineandola con la matita BLU'.
1)Una donna che si batte strenuamente per non perdere il proprio marito ed il suo amore, non si fa un'amante.
2) una donna non va ad un appuntamento che prevede un rapporto sessuale, senza portarsi una borsa contenente complementi igienici.
3) un donna non andrebbe ad incontrare l'amante, lasciando il marito e la propria bimba, per un periodo indeterminato che metterebbe in allarme il marito.
4) infine una donna non fisserebbe mai un appuntamento al proprio amante, in una circostanza così precaria, dato il pochissimo tempo a disposizione, quando avrebbe pututo incontrarlo con più agio, durante le lunghe assenze del marito per il proprio lavoro.
La presenza di SG?
Certo, è innegabile!
Ma mille altre potrebbero essere state la ragioni della sua presenza nella vagina della donna. Non necessariamente un piacevole coito spontaneo.
E perchè, poi, dopo tanta effusione d'amore e di sesso sarebbe stata uccisa con tanta disordinata violenza?
No, mi dispiace tanto, gentile dottoressa, le sue affermazioni non trovano nessun riscontro, con i FATTI presi in considerazione dalla "squadra".
E pertanto "il prof." da lei motteggiato, è costretto, suo malgrado, ad usare quella matita blù che non gode della sua simpatia.
Tanti rispettosi saluti. Falce

Annika ha detto...

Diciamocela tutta: e se anche Parolisi avesse un sospetto sul SI, cosa mai cambierebbe? L'ha uccisa lui Melania? No. E allora, chi se ne importa se Salvatore sospetta qualcuno. Perche', voi non sospettate qualcuno? E se si, perche' non parlate?

Ovviamente la mia e' solo una provocazione, ma the bottom line is: who cares? what does it change? NOTHING!

@ Stefania

e' vero che hai scritto:

"Questo sicuro, Annika! Ma a prescindere dal fatto la ricrescita pilifera possa essere positiva al GHB è evidente che se il PMI è fissato in quell'orario del giorno stesso della scomparsa, Parolisi non dovrebbe essere in carcere, GHB o no!"

Ma hai anche scritto:

"Potrebbe cambiare scenario il fatto sia presente ma non certo incastrare o meno un Parolisi che giorno dopo giorno risulta essere sempre piu' estraneo a quanto accaduto."

Ed io, molto educatamente perche' potevo anche ignorarti e non risponderti, ti ho fatto presente che non il test tel GHB non c'entra niente con Parolisi, e che il fatto che tu scriva "ma non certo incastrare o meno un Parolisi..." fa presupporre che io abbia ipotizzare una scemenza del genere.

Tutto qui carissima!

Ciao, Annika

Annika ha detto...

@ Falce

e io che credevo che tu fossi...

Va be', poco male. Intanto dammi del tu, e poi rileggi attentamente il mio post. Il messaggio e' tra le righe, un po' piu' piccolo del resto. Se lo trovi fammi un fischio. Finora dai commenti nessuno ci e' riuscito.

Ciao, Annika

ENRICO ha detto...

@ FALCE

in linea di massima potrei essere d'accordo con te a proposito di un incontro con un eventuale amante, però :

"mille altre potrebbero essere state la ragioni della sua presenza nella vagina della donna. Non necessariamente un piacevole coito spontaneo."

QUALI, per esempio?

Annika ha detto...

@ Enrico

in ordine:
1. si
2. si
3. no (ma comunque non cambierebbe niente perche' mani e braccia sono differenti, e la mente e' un'altra ancora)

A

Falce ha detto...

ENRICO
I modi li hanno spiegati Stefania e Tiziana. Inutile ripeterli. F

Manlio Tummolo ha detto...

Torno un momento su Ludovica Perrone: io allora sostenni che, se Parolisi era sospetto di uxoricidio, certamente la giovane avrebbe dovuto essere ugualmente indagata. Si parla di "alibi", ma l'ho detto allora e lo ripeto, che per un omicidio non è necessario essere materialmente presenti, ma si può ben incaricare qualcuno. Poi si sa, è anche troppo noto, che nell'ambito di determinate professioni ristrette e gerarchiche (es. Forze Armate, dell'Ordine, Magistratura, Chiesa Cattolica, ecc.) la complicità, la connivenza, l'omertà verso appartenenti al gruppo è di largo uso. Ecco anche il motivo per cui, senza conoscere che cosa si stia indagando nell'ambito militare, difficilmente si viene a capo di qualcosa di certo.
Nel tempo in cui ne discussi, con tutto un coro alquanto sproporzionato, la signorina Ludovica Perrone era rappresentata nei quotidiani on-line ancora con il volto mascherato e con l'iniziale P. Poi venne il cognome e, quando osservai che esisteva un generale dei Carabinieri con quel cognome, ecco altro coro sdegnato, perché di "Perrone" ve ne erano tanti, il che non spiega il lungo silenzio su tale cognome.
Restava la sua frase "Mica ti dico di ucciderla...", e poi stranamente la donna fu uccisa.
Tutti questi riferimenti che faccio sono un ricapitolare certi punti che allora furono completamente trascurati. Pensare che un marito uccida la moglie, mentre l'amante e pretesa sostituta non ne sappia nulla (parlo dal punto di vista inquirente) è una cosa un po', seppure non necessariamente, contraddittoria. Viceversa, cadendo l'accusa su Parolisi, automaticamente potrebbe cadere quella su Ludovica o quale altra del giro potesse avere interesse alla morte di Melania.

Annika ha detto...

@ Tiziana

un rapporto sessuale a seguito di un trauma cranico provoca lacerazioni e lascia segni evidenti.

ENRICO ha detto...

ANNIKA

Con il punto 3 non intendevo dire che Salv potesse essere complice del "fatto"...

Comunque, secondo me - saltando apparentemente di palo in frasca - quello tra Salv. e M. era un matrimonio già bello che fallito

Non mi stupirei se una delle parti ( o entrambe ed ognuna per per proprio conto) avesse già consultato un matrimonialista.

PINO ha detto...

CARA MIMOSA,
il lavoro che ci appressavamo a proseguire si è interrotto per l'ennesima volta. Vuol dire che dobbiamo rinunciarci.
Avremo certamente occasione di inserirne dei segmenti, nel corso dei vari futuri interventi.
Ciao, Pino

Annika ha detto...

ENRICO

buongiorno anche a te! Finalmente!!!

A

PS penso pero' che S le abbia voluto veramente bene.

PINO ha detto...

FALCE
Mentre in linea generale sarei d'accordo con le tue ipotesi, ritengo, però, che possa essere possibile che M, sia pure solo per ripicco, e contrariamente alla sua formazione culturale, abbia potuto "sgarrare".
Pino

ENRICO ha detto...

( segue il post delle 10.45)

..se non ci fosse stato nulla di "concreto" Salv. - per quanto fesso - non avrebbe certo acconsentito ad incontrare Lud. ad Ischia permettendo addirittura che i suoi genitori arrivassero al punto di prenotare una camera in albergo ...

quindi qualcosa bolliva in pentola già prima della scomparsa di M.

Con questo non voglio dire ASSOLUTAMENTE sia ben chiaro ! che Parolisi abbia avuto a che fare con il delitto.

Dico solo che il rapporto coniugale era giunto "alla stazione" ed i Rea lo sapevano.

FALCE ha detto...

Pino
M non ha "sgarrato" come dici. M è morta per altre ragioni che non ci azzeccano con la sg. F

PINO ha detto...

ENRICO, non mi pare che SP avesse approvato la prenotazione della camera all'albergo di Ischia.
Mi sembra che liniziativa fosse stata di LP, sicura che il "fidanzato" avesse mantenuto (tanto per cambiare) la solenne promessa fattale.
Questa è la versione dei fatti che mi risulta.
A parte questo, nell'ultimo periodo è sembrato che i rapporti M-S fossero tornati normali.
Ciao Pino

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
mi è balenata una domanda forse stupida (ma potrebbe avere senso in una qualche direzione):
Chi altro sapeva della vacanza ad Amalfi e del grande incontro con la famiglia Perrone(due giorni prima di Pasqua! e importantissima la circostanza)?

Mimosa

Annika ha detto...

@ Falce

"M è morta per altre ragioni che non ci azzeccano con la sg."

QUALI?

tabula ha detto...

Credo di aver capito che la prenotazione della camera ad Ischia e la proposta di presentarlo ufficialmente ai genitori fosse tutta iniziativa di Ludovica per "metterlo alle strette".
L'intesa e la promessa di P. era quella di recarsi a Somma parlare con i genitori e poi raggiungerla.

quel "e poi".. poteva essere una seria presa di posizione o l'ulteriore scusa, da motivarsi facilemtne con qualche impedimento una volta arrivati a casa.

Non dimentichiamo che la prenotazione arrivò contornata da ultimatum, dato che, nei tre mesi a precedere, Parolisi le aveva "tirato il bidone" più di una volta.
E' tutto scritto sui dialoghi di facebook.
E' possibile leggere sia le promesse di S., sia tutte le recriminazioni di L. per gli appuntamenti puntualmente disattesi.

Di fatto, i coniugi Prolisi stavano preparando le valigie per recarsi a Somma insieme per la Pasqua, anzi erano già belle pronte sul letto.

Non possiamo sapere se davvero ci fosse nell'aria l'argomento separazione. E' possibile trovare argomenti pro e contro.

Un dubbio però l'avrei.
Se M. ebbe un rapporto consenziente, e se davvero avesse avuto un amante, mi sembra strano che con questo misterioso signore abbia intrattenuto un rapporto sessuale "a freddo". Ovvero senza abbracci, baci, effusioni, ma semplicemente calandosi i pantaloni.
Nemmeno fosse stato Brad Pitt..

A meno che..

in questi giorni ho letto strani riferimenti alla comparazione del dna nella bocca della vittima con quello dei macedoni, se non erro.
Questo mi stranisce, perchè finora si è parlato solo e soltanto del dna di Salvatore sull'arcata dentale.
Se ci fosse un altro dna estraneo, del quale i giornali si son guardati bene divulgare la notizia, l'ipotesi dell'amante-amato prenderebbe più corpo.
può essere io abbia capito male, può darsi abbia letto male o capito peggio.

Ma due-tre volte in questi ultimi giorni il mio sesto senso di ragno mi ha pizzicato.

Vi chiedo conferma e vi domando se anche voi avete letto qualcosa del genere riguardo la necessità di comparazione del dna dei macedoni con tracce nella bocca della vittima.

(il che non significa che il dna sia dei macedoni, ma significa che altro dna in quella bocca c'era, quindi la possibilità di un bacio con altri rispetto a Salvatore potrebbe diventare più che un'ipotesi)

Stefania ha detto...

Bella domanda, Mimosa! Sicuramente i genitori di Ludovica visto che mi pare di aver letto avessero provveduto loro alla prenotazione della camera d'albergo ad Amalfi.

In caserma Parolisi aveva sicuramente chiesto giorni di licenza ma non è detto avesse detto a qualcuno dove si sarebbe recato.

Per Annika: certo io posso avere sospetti e tacermi perchè non ho prove e non traggo alcun beneficio. Posso solo avvanzare delle ipotesi. Cosa c'entro poi io? Parolisi, è normale, dovrebbe parlare con gli inquirenti se nutre qualche dubbio o sospetto su qualcuno di conosciuto circa il delitto. Lui invece tace. Probabilmente nel timore di essere accusato di calunnia (se non ha prova alcuna) oppure perchè ha paura di qualcosa o di qualcuno. Ecco il motivo della mia domanda. Sembra abulico Parolisi. E se da una parte comprendo il suo stato d'animo (se incarcerato ingiustamente, lontano dalla sua bambina ...) dall'altro non so ... ma io cercherei di difendermi strenuamente. Anche la faccenda della SG. Nell'ipotesi il rapporto di M. con altro soggetto che non fosse il marito sarebbe legittimo i genitori della donna si tacessero per non compromettere l'immagine pura e casta della loro figliola, ma Parolisi? I suoi difensori? Perchè si tacciono?

Stefania

Annika ha detto...

@Stefania

magari non tacciono proprio per niente e aspettano la super-perizia...

Stefania ha detto...

Vero Annika, e detto tra di noi, lo spero proprio.

Non voglio neppure pensare che Salvatore possa trovarsi in carcere per paura di ritorsioni. Sarebbe terribile.

Stefania

ENRICO ha detto...

@ MIMOSA

I genitori di Lud. appartengono ad un ceto sociale evoluto, non sono degli sprovveduti.

Penso fossero al corrente che il c.d "fidanzato" della figlia fosse sposato.

Penso anche sapessero vita, morte e miracoli del suddetto fidanzato.

Penso che il padre di Lud. non sia "uno qualsiasi"

Per decidere di compromettersi al punto d' incontrare "ufficialmente" il caporalmaggiore con tanto di grancassa, penso che ritenesse la "situazione sentimentale" della figlia in via di consentire una tale iniziativa.

Penso che "l'improvvida morte" di M.abbia rappresentato un duro colpo per i piani previsti dai due piccioncini

Non ho idea di chi potesse essere al corrente di questo incontro così decisivo.

Annika ha detto...

@ Falce

noto che hai bisogno di un'affilata!

Il mio post delle 7.12 non e' un post di ipotesi, ne' meno che mai di conclusioni. E' UN POST DI FATTI INDEROGABILI. E chi lo dice che si tratta di fatti, ovvero di dati certi? Lo dice Tagliabracci, perche' cio' che ho scritto e' contenuto nella sua perizia (tranne i tempi della Sg, dato che lui non fa altro che rispondere a due domande specifiche, senza addentrarsi nei tempi di rilevabilita' della stessa).

Ora, dai FATTI non si puo' prescindere. A te trarre le conclusioni (e guarda che ti ho aiutato TANTO).

Annika

PS come mai usi soltanto la penna blu? La rossa l'hai esurita per altro...? Sappi che il "professorino" era un test, e come tu conosci chi scrive sul blog, noi conosciamo "i lettori silenti".

Tiziana ha detto...

Annika (10.42)
io ho parlato del trauma cranico SOLO in relazione al sequestro, lo so bene che le lesioni in caso di rapporto sessuale non consenziente ci sarebbero state comunque.

Annika ha detto...

@ Tiziana

Capisco, grazie per la precisazione. Allora tu pensi che il rapporto sessuale sia precedente al "sequestro" e al trauma cranico? E fino a che ora lo retrodateresti?

Ciao, Annika

Tiziana ha detto...

Se la famiglia di L. è una famiglia che "conta", l'unico motivo per cui avrebbero potuto volere incontrare Parolisi era per convincerlo a lasciar perdere la figlia. Non dimentichiamoci che P. é un caporale maggiore, l'ultimo gradino dei sotto ufficiali nell'esercito, poco più di un soldato semplice. Ed aveva già 30 anni, non sarebbe arrivato molto lontano. Sicuramente non un "buon partito" per una figlia (per di più già sposato e con una figlia).

Tiziana ha detto...

Annika
Il trauma cranico potrebbe essere anche servito per sequestrarla e successivamente drogarla, una cosa non esclude l'altra (caso del rapporto non consenziente).

Se invece parliamo di rapporto consenziente il trauma cranico dovrebbe essere necessariamente successivo: dubito che una donna potrebbe avere un rapporto consenziente con un amante che l'ha precedentemente tramortita.

Fino a quando retrodatare il rapporto? Non lo so, le cose cambiano se il rapporto è stato consenziente o meno.

Consideriamo comunque che se, come disse Tagliabracci in prima battuta, M. è stata uccisa tra le 21 e le 24 del 18/4, tra la sua scomparsa e la morte sono trascorse circa 6 ore quindi, anche in caso di iniziale rapporto consenziente, è stato poi necessario "tenere buona" M. per parecchie altre ore.

tabula ha detto...

Solitamente sorrido quando qualcuno mette un commento per sollecitare una risposta a qualcosa da lui/lei scritto in precedenza.
E questo è perchè se nessuno ha risposto, nessuno aveva niente da aggiungere, e non è detto che quanto scritto non abbia avuto alcun peso.

Però stavolta devo farlo io!

Sono mesi che parliamo di Sg e di rapporto non consenziente forzato o consenziente, si mette in evidenza il fatto che M. non fosse una ragazza leggera e la stranezza che con un'eventuale ipotetico e impossibile amante non avesse scambiato neanche un bacio, si è tanto parlato dell'assurdità che M. così innamorata del marito e così seria potesse essere caduta in errore, e vi fate sfuggire un particolare STRANO come quello citato in questo articolo:

http://www.repubblica.it/cronaca/2012/03/30/news/omicidio_di_melania_disposto_l_esame_del_dna_su_due_operai-32472651/

Il prelievo servirà ad individuare altro Dna, oltre quello di Salvatore Parolisi, 2 eventualmente presente sulla bocca della donna di Somma Vesuviana.

altro dna EVENTUALMENTE PRESENTE SULLA BOCCA DELLA DONNA?

Ma era presente o non era presente?
Cosa c'è scritto in questo articolo?
Che significa?
cos'è, una verifica al contrario?

Prima si analizza il dna dei macedoni e poi dopo viene verificato se ci fosse per caso un dna estraneo nella bocca di Melania?

e perchè non sulla caviglia o sulla falange del dito mignolo?

Questa formula criptica, servirà a individuare il dna EVENTUALMENTE presente viene ripetuta in TUTTI gli articoli relativi all'esame del dna dei macedoni.

Quello che non comprendo, da profana e digiuna di scienza, è se un dna diverso da quello di Parolisi, nella bocca di Melania, possa essere EVENTUALMENTE presente, o se possa esserci e basta, e l'eventualmente sia una maniera per ammorbidire una notizia che fino ad ora si è preferito non dare.

Mimosa ha detto...

@ Tabula,
non è da fidarsi di certi giornalisti, che tra l'altro non formano i pezzi.
Vedi che addirittura nell'articolo si dà per scontato che ci sia saliva altrui in bocca a M, mentre sappiamo bene che nemmeno Tagl sapeva di che natura fosse il materiale da cui ha ricavato il DNA di SP.

Annika ha detto...

@ Tiziana

hai toccato il punto dolente. 6h! Nessuno, uomo o donna, e tra l'altro dopo una botta in testa (= questi hanno brutte intenzioni, ma anche lacrime involontarie per l'enorme dolore + nausea) resiste senza agitarsi, strillare, urlare e... piangere. E non resiste senza piangere 6 ore lontana dalla figlia di appena 18 mesi senza sapere quando e se la rivedra' mai piu'. Non bisogna essere degli psicologi (o grafologi-psicologi!) per affermare questo; basta la semplice condizione di esseri umani.

Ora, l'unica droga che Tagliabracci non potrebbe mai aver rilevato per via degli orari (perche' endogena, dopo 8-12 ore scompare completamente dal corpo per riaffiorare sulla ricrescita dei capelli con concentrazione a picco rispetto al resto della lunghezza del capello) e' il GHB. Ma fino ad una riesumazione ed un esito positivo a tale droga, Melania non puo' in alcun modo essere stata "sequestrata" e trattenuta a forza per lunghissime 6h senza presentare un'unghia rotta, un segno ai polsi o alle caviglie, o alla bocca di un bavaglio, o tracce di lotta. Cosa le avrebbero mai puntato contro per farla stare cosi' buona? 10 mitragliatrici? Inoltre, il GHB si ingerisce in forma di bevanda. E benche' trasparente e inodore, e' molto, molto salato e va mascherato in un drink di qualche genere (non nell'acqua). E un ostaggio avrebbe accettato tranquillamente una bevanda dai suoi rapitori senza neanche sapere cosa le stessero offrendo? Eppure non vi sono forzature sulle labbra.

I fatti parlano di ben altro che un sequestro, questo e' il punto Tiziana. Non vi sono segni di un sequestro, di nessun genere; ne' di violenza, di alcun genere. I dati parlano di una persona mai forzata, mai trattenuta, mai violentata, e di una botta in testa superficiale da renderla ancora capace di stare in piedi da sola al momento dell'accoltellamento; di calze intatte; di vestiti non tagliati o strappati; la maglietta e' addirittura stata alzata solo per intagliare il ventre...

Non torna Tiziana a meno che:

1. o M fosse stata drogata da subito (ma con quanto GHB? Roba da ucciderla di avvelenamento, dato che anche l'effetto del GHB non e' cosi' lungo)
2. o fino ad un certo punto M era consenziente al proprio allontanamento.

Ciao, Annika

Annika ha detto...

Tabula

se vi e' altro DNA nella bocca di M, non e' detto che sia salivare o epiteliale...

Aspettiamo a vedere, un po' come per le mutandine!

tabula ha detto...

quello che mi sconcerta è

1° fino ad ora si è parlato solo e soltanto del dna di parolisi sulla bocca di M.

il fatto che sulla bocca di M. sia stato omesso il particolare della presenza anche di un ALTRO dna maschile non dovrebbe stupirmi, lo so: eppure ci riesce

2° ok, nemmeno di Parolisi sappiamo che tipo di dna sia, se epiteliale o salivare, figurarsi se analizzavano meglio il genere di dna di un'estraneo,
eppure l'esistenza del suo dna sulla bocca di M. è servita per spedirlo dritto dritto in galera.

3° se davvero c'è del dna estraneo nella bocca di M., nessuno si è mai sognato di farlo notare.

4° se davvero ci fosse Annika hai ragione, trattasi di dna della cui natura siamo all'oscuro, così come non ne viene confermata la presenza ma si parla di eventualità, (cosa significa eventualità? o c'è o non c'è, se non c'è di cosa stanno parlando?)
è anche vero che c'è un'EVENTUALE e remota possibilità che un dna estraneo sulla bocca di M. potrebbe fare il paio con quella semenogelina di provenienza ignota all'interno della vittima di quel delitto tanto atroce e triste.

passo e chiudo

Annika ha detto...

@ Tabula

il punto che cerco di fare da giorni e' semplice, e un po' mi secca doverlo spiattellare nero su bianco perche' per me e' chiaro da mesi.

Se M non e' stata drogata, era consenziente fino alla fine. Punto. Non c'e' una singola traccia, un singolo segno o marchio sul suo corpo che provi il contrario. Niente droga= M consenziente.

Se invece M e' stata drogata, si spiega tutto, compresa la Sg. Il problema e' che per saperlo occorre la riesumazione del corpo. E, oltre ad essere una mossa estrema, i problemi che la riesumazione creerebbe sono due:

1. M potrebbe testare negativa al GHB, e poi apriti cielo!
2. il suo corpo sarebbe rianalizzato da capo a piedi, letteralmente, e potrebbero venire fuori nuovi elementi finora sconosciuti...

Ora rileggi il mio post di stamattina, soppesa e contempla l'enorme dilemma creato dal paradosso della Sg.

Ovviamente nessuno ne parla! E nota come i piccoli anonimi crescano ogni volta che esce il discorso sul blog...

Ciao, Annika

Mimosa ha detto...

Abbiate pazienza, continuo la mia riflessione di ieri notte, a cui l’unico interessato sembra essere Pino.
Vi chiedo di non replicare di impulso, leggete anche due volte, dimenticando le pregresse cognizioni, perché quanto sto per scrivere è un nuovissimo punto di vista, mai pensato prima e può contrastare con ragionamenti fatti per mesi. Mi tremano un po’ i polsi a farvi partecipi di questi pensieri, ma non posso tenerli per me.

In primo luogo credo che se il telefonino di M contenesse dei “segreti” e questi fossero stati racchiusi unicamente lì, sarebbe stato molto più facile inscenare un furto o uno scippo in qualunque altro giorno precedente! Senza telefono, M come avrebbe potuto dimostrare qualcosa a chicchessia? la prova sarebbe scomparsa per sempre. E senza colpo ferire, come si dice.
Non c’era bisogno di un sotterfugio strampalato per un incontro, proprio quel pomeriggio.
Chi li assicurava che M si portasse dietro il cellulare? Poteva verificarsi l’imprevedibile che lo lasciasse a casa e non credo sarebbe stata così imprudente da portarlo con sé, sapendo che conteneva roba scottante e dovendo incontrare personaggi coinvolti.
Non credo nemmeno che avrebbe potuto pensare di zittirli o ricattarli mostrando loro le prove in suo possesso.
Se fosse stata tanto allocca, come sarebbe riuscita a raccogliere materiale scottante senza essere fermata prima?
D’accordo, lei probabilmente credeva di avere un appuntamento rapido, per una cosa di poco conto, vista la ristrettezza di tempo disponibile (alle ore 16 doveva essere a casa della mamma di Sonia).
O un appuntamento per una veloce informazione (da dare o da ricevere?) e non poteva immaginare che si presentassero altri invece della persona che pensava di incontrare.

Dubbio insidioso: l’appuntamento era impellente per i suoi interlocutori o anche per lei? Cosa doveva essere risolto prima delle vacanze pasquali, ovvero prima che M scendesse a Somma? C’entra qualcosa la sua imminente andata in Campania? Avrebbe avuto occasione di riferire qualcosa a qualcuno?
(continua)

Mimosa ha detto...

(continua)
Ho cercato di mettere assieme l’importanza che il telefonino di M aveva per i SSII e il sequestro della donna con il tragico epilogo: e ho pensato che non conteneva le cose che un paio di voi crede contenesse (altrimenti glielo avrebbero semplicemente rubato) io credo che il telefonino sia diventato importante quel giorno stesso e dal momento dell’appuntamento in poi.

Del resto stona alquanto che individui tanto esperti nella “ripulitura” siano stati così ingenui a scambiare comunicazioni tramite sms.
Vi pare che soggetti implicati in qualcosa di torbido (ad ampia scala) e capaci di aver tramato nell’assoluto incognito fino a quel momento (e fino ad oggi, direi) si sarebbero incastrati da soli lasciando tracce su telefoni o computer?
Non loro, ma qualcuno ai margini dell’organizzazione, qualcuno contattato per fare da tramite con la donna, sì, ingenuamente avrebbe potuto mandare dei messaggi, il cui contenuto poteva essere troppo esplicito.
E infatti hanno trattenuto M fin che la pulitura non è stata eseguita da altri sopraggiunti, o meglio, fin che non sono sopraggiunti altri per la pulitura.
Giustamente, come sottolinea Annika, M si è trattenuta senza costrizione violenta, nel senso che non è stata legata o picchiata, e se ha trascorso tutte quelle ore in loro compagnia evidentemente era stata abbondantemente “convinta”, anche “rassicurata” che il marito sarebbe stato avvisato dell’imprevisto.

Che sia stata l’ingenuità altrui nell’inviare certi sms ad aver costato la vita a M, la quale solo troppo tardi si rende conto che le persone con cui aveva a che fare erano davvero pericolose e che certe sue conoscenze di fiducia l’avevano tradita ed erano implicate?

In tutto quell’arco di tempo del pomeriggio sono da sistemare alcuni eventi rilevanti:
- il momento in cui un brav’uomo rilascia la sua Sg
- il momento in cui la situazione degenera con il colpo in testa e le coltellate maldestre
Ma ci rifletterò in un altro momento.

Mimosa

Tiziana ha detto...

Annika
l'ipotesi di una M. consenziente, tra le tante possibili, l'avevo posta anch'io un po' di tempo fa, con tanto di doccia presso il casolare (se ricordi serviva a giustificare l'assenza di colature di sperma, presenti nel caso il rapporto fosse avvenuto immediatamente prima dell'uccisione). La cosa non mi scandalizzerebbe, perché mai S. poteva avere delle amanti e M. no?
Quello che però non quadra è il perché M avrebbe dovuto incontrare un suo eventuale amante lasciando marito e figlia alle altalene di CSM. Sicuramente il rapporto sessuale è marginale e c'è anche altro in ballo, ciò che ha portato a cancellare il cellulare. Da questo punto di vista, dunque, seguirei la strada aperta da Mimosa.

Tabula
anch'io avevo fatto le tue stesse riflessioni sui macedoni. Credo però che si tratti di fantasie dei giornalisti. Visto che il prelievo del DNA è stato salivare, credo abbiano dedotto, erroneamente, che sarebbe stato confrontato con il dna presente nella bocca di M.

Annika ha detto...

Tiziana

L'ipotesi di Mimosa non e' cosi' in contrasto con cio' che ho scritto io, che sottolineo per l'ultima volta (spero!!!) non essere una mia ipotesi, ma SEMPLICEMENTE UN ELENCO DI FATTI VISTI SOTTO UNA LUCE APPENA MENO SOFFUSA.

Per capirne di piu', io seguirei la strada della riesumazione!!!

Ciao, Annika

Tiziana ha detto...

ANNIKA
infatti non c'è alcun contrasto, dicevo soltanto che Melania si è incontrata con qualcuno non unicamente per scambiarsi delle effusioni ma anche per qualche altro motivo.

La parola ipotesi, che non ti piace, l'ho utilizzata riferita a me stessa, non voleva essere a te diretta: "l'ipotesi di una M. consenziente, tra le tante possibili, l'avevo posta anch'io un po' di tempo fa". Per me uso il termine ipotesi poiché io personalmente non ho un'idea unica ed incontrovertibile in testa, ma mi lascio trasportare da ciò che di volta in volta mi convince tra le vostre asserzioni.
L'unica cosa di cui sono QUASI certa (vedi che anche qui non mi espongo al 100%) è l'innocenza di Parolisi, legata principalmente alla mancanza del tempo necessario per compiere l'azione omicidiaria, ecc.

Anonimo ha detto...

A ANNIKA E TUTTI
non credo assolutamente che Melania avesse un amante perchè come già qualcuno ha detto, non avrebbe lottato come ha fatto per salvare il suo matrimonio.
Quindi, considerata la presenza indubbia della sg, considerato che non c'erano segni di violenza, potrebbe essere allora che la presenza della sg. nel corpo di M. faccia parte del depistaggio? Depistaggio fatto ad arte escludendo dal liquido seminale qualunque componente potesse permettere agli inquirenti l'identificazione di chichessia' ed iniettando sul corpo di M. esclusivamente la sg per simulare una omicidio a sfondo sessuale.Una tale ipotesi potrebbe giustificare tutti ciò che non quadra pensando ad un normale rapporto sessuale sia o meno consensiente.
Un salutone caro a tutti
Marilia

Annika ha detto...

MARILIA

non so come scriverlo ma diciamo semplicemente NO!

Tiziana ha detto...

Marilia
il fatto che Melania avesse lottato per il suo matrimonio non esclude che avesse un'amante.
Anche S. aveva minacciato il suicidio nel caso la moglie lo avesse lasciato, eppure aveva una o più amanti.
Ci sono tanti modi di amare, tanti motivi diversi per cui uno/a ha un'amante ed anche tanti motivi (non sempre l'amore) per i quali uno/a potrebbe voler tutelare il proprio matrimonio.
Questo non significa che avesse l'amante, ma nulla ci può portare ad escluderlo.

Sabry ha detto...

Marilia nessuno dice che Melania avesse un amante (per carità) ma il rapporto sessuale l'ha avuto,magari c'era qualcuno che si era invaghito di lei,ci può stare...

Annika,non parliamo proprio di riesumazione di cadavere perchè già mi immagino i Rea come si opporrebbero...anche se servirebbe tutta!

Annika ha detto...

SABRY

si, servirebbe tutta proprio per dissipare ogni dubbio su una "compartecipazione" di Melania che, senza GHB, rimarra' per sempre...

tabula ha detto...

ok, so che non sarebbe così difficile convincere un uomo a donare la sua sg, al fine di iniettarla nel corpo di un'altra donna simulando il fatto che la stessa abbia avuto un rapporto sessuale, ma dato che la sostanza tende a seccarsi velocemente,
il difficile sarebbe:
1) fare la faccia indifferente mentre raccogliamo con nonchalance il prodotto della fatica del nostro ingenuo aiutante in una siringa "sai, mi serve per l'esame di chimica".
Dirgli esplicitamente "sai, dovrei iniettarla dentro un cadavere" lo vedo fuori discussione, anche perchè lo stesso potrebbe ribellarsi al fatto che SUE sostanze biologiche vengano ritrovate dentro un cadavere.
2) ammazzare uno per uno tutti i suoi spermatozoi.

Certo, si farebbe PRIMA procurandosi un donatore sterile.
3) Si va in una piazza e si urla al megafono: "chi è sterile venga qui!"
Trovato il donatore, lo si conduce nell'androne di un palazzo e il gioco è fatto.

oppure

5) bisognerebbe essere dei tecnici di laboratorio di un centro di fertilità o di una clinica urologica.

ma anche

6) bisognerebbe essere gli assassini o averli come amici, essere sicuri di essere sterili al 100%, sapere con certezza che tramite la sg non può essere analizzato nessun dna, e alla fine iniettare tramite siringa il frutto non fruttifero dei propri lombi.

Anonimo ha detto...

Mah continua a non quadrarmi un incontro amoroso proprio in una giornata densa di impegni come quella di quel fatale giorno, considerato che M. è arrivata al Pianoro alle 15 ed alle 16 doveva essere da Sonia e tenendo presente i tempi necessari per rientrare a casa e per cambiarsi prima dell'incontro. No, M. aveva un appuntamento che riteneva di breve durata, sapeva che la figlia e il marito l'attendevano.
Marilia

Anonimo ha detto...

e quindi tagliabracci e' un incompetente soprattutto a giudicare da due paginette sparute di un relazione ben piu' corposa di cui tutto si ignora cloe

Anonimo ha detto...

A Tabula
cosa c'è di tanto complicato una volta raccolto del liquido seminale usare lo spermicida e iniettarlo su un cadavere? Lo ritengo più semplice e meno traumatizzante degli altri depistaggi effettuati sul cadavere di Melania!
Marilia

Anonimo ha detto...

Annika, come avrai capito dai miei
commenti, condivido in toto le tue osservazioni! Ci dobbiamo attenere ai FATTI; essi ci dicono che Melania un rapporto lo ha avuto e non con Salvatore. Non resta che stabilire se fosse consenziente o meno; la riesumazione del cadavere potrebbe essere dirimente. Se i periti del Tribunale, dopo le loro perizie, prospetteranno al giudice i risultati da noi già conosciuti, penso che la riesumazione potrà essere disposta.

Stella

Annika ha detto...

Ma e' mai possibile che la Sg scateni cosi' tante ipotesi fantasiose? Ma e' cosi' difficile prenderla per quello che e'? Anche perche'...

MARILIA
una volta eiaculato, il liquido seminale e spermatico si mantiene a temperatura ambiente per un'oretta circa, poi lo puoi... buttare! Non che magari ne faresti un grande uso, ma comunque, dicevamo, e scusa perche' proprio mi viene da ridere ma mi sto trattenendo... Se tratti la Sg con lo spermicida per poi iniettarla, dal tampone vaginale risultera' un miscuglio... scusa, dicevo, un miscuglio di Sg con spermicida, e lo spermicida si rileva con un piccolo test facile facile. E poi non vorrei dire, ma di che depistaggio si tratterebbe mai???

Insomma, l'ho scritto prima. NO!

Annika

Anonimo ha detto...

Continua.....
molto meno impegnativo che ripulire un cadavere dalle tracce del rapporto
Malilia

LucaP ha detto...

Torniamo al primo pomeriggio del 18 aprile 2011. Se si crede a Parolisi, ed io ci credo (non per istinto, perché in tal caso sarei più propenso a dubitare del caporalmaggiore, ma sulla base di molti indizi e riscontri che in tanti hanno voluto sminuire ed occultare), Melania, subito dopo essere arrivata al Pianoro (5, 10, 15 minuti non importa) si allontana con una scusa dal marito e dalla figlioletta. Per quanto si possa dubitare delle persone in genere, in quanto non si può giudicare su stereotipi e comportamenti comuni, sono portato ad escludere che nelle sue intenzioni iniziali Melania pensasse di assentarsi a lungo. Probabilmente sperava di cavarsela in tempo breve e sufficiente a non insospettire o impaurire il marito.
Per cui i casi sono fondamentalmente due: o doveva incontrare qualcuno o doveva controllare qualcuno o qualcosa.
Nel primo caso, visti i tempi stretti non credo fosse sua intenzione dilungarsi e quindi sarei portato ad escludere che, nell'eventualità anche che la persona fosse un ipotetico amante, pensasse di avere un rapporto magari nascosta nelle vicinanze. Ma avrebbe potuto anche essere un saluto breve di persona vista l'imminente partenza per SV.
Nel secondo caso, visti sempre i tempi stretti, sarei propenso a credere che la persona o quello che doveva controllare, dovessero essere nelle immediate vicinanze (zona della roulotte?).
Si tenga inoltre presente che, ipotizzando Parolisi all'oscuro dei reali motivi dell'allontanamento, Melania sarebbe poi dovuto passare da Segà a prendere il caffè promesso al marito.

Solo che qualcosa deve essere andato storto e Melania deve aver dovuto cambiare i piani in corsa.

Se stiamo alla testimonianza di chi sembra averla vista inoltrarsi a piedi verso fraz. Colle (da sola ma anche seguita da altre donne se si crede ai fantomatici ciclisti), si deve allora pensare che il motivo del suo allontanamento non si trovava più dove lei pensava, bensì in un luogo decisamente più distante che avrebbe allungato ulteriormente i tempi. E' qui allora che mi viene da dubitare che Melania dovesse incontrare qualcuno, amante o meno.
Perché molto probabilmente avrebbe desistito e sarebbe tornata indietro. Rimane quindi per me più probabile che Melania volesse "controllare" più che "incontrare".
Ma chi o cosa? Non lo sappiamo, ma sicuramente è la volontà di Melania di "controllare/verificare" che ha portato al delitto.
Avrà trovato quello che cercava o si è trattato di un tranello vero e proprio? Perché se l'avesse trovato è probabile che sia stata scoperta ed allora catturata da chi non voleva essere scoperto o che non voleva si scoprisse cosa faceva. E qui si possono anche fare ipotesi su fotografie scattate con il cellulare o di video girati con lo stesso.
Ma è anche altamente probabile che si trattasse di un vero e proprio tranello teso magari anche solamente a "dare una lezione" a Melania ed a farla desistere dai suoi intenti. Situazione poi degenerata e drammaticamente finita.
Ma in queste conclusioni intermedie non riesco proprio a far entrare un rapporto sessuale consenziente da parte di Melania e neanche una lontananza prolungata dal marito e dalla figlia sempre di tipo consenziente (quantunque eventualmente rassicurata da qualche persona della quale Melania poteva anche fidarsi).

Anonimo ha detto...

Annika il motivo di quanto ho supposto l'ho scritto
Marilia

PINO ha detto...

MIMOSA
Condivido, in linea generale quanto hai esposto nel tuo ottimo post.
Un punto, però, mi ha fatto riflettere, in particolar modo, e cioè: il cellulare di M non poteva contenere prove dirette contro i SS, che non sarebbero stati così ingenui da lasciarne, ma avrebbe riportato sicuramente quelle del "TRAMITE" che, poco prima del presunto incontro, avrebbe preso gli ultimi accordi con M,e le parti.
Per cui, era necessario cancellare questi ultimi, dal cellulare di M, che avrebbero rivelato tutta la trama. Ma gli ultimi msg a M chi li ha inviati?
La risposta più logica mi terrorizza.
Possibile che la vipera si sia così ben mimetizzata, da non essere stata presa in considerazione neanche da noi tutti, che ne abbiamo ipotizzato solo il suo subdolo comportamento?
Non so Mimosa se tu volevi sottolineare proprio questo atroce particolare, criptandolo fra altri argomenti. Se è così, ti dico che, oltre che intelligente, sei anche un'ottima infermiera, che somministra la medicina piano piano e delicatamente al suo assistito.
Pino

Tiziana ha detto...

Luca P
concordo quasi totalmente con ciò che hai scritto, che si collega con quanto già dicevo, ovvero: sapere quando Melania ha avuto un rapporto sessuale è fondamentale per spostare in avanti l'ora del decesso; sapere invece se il rapporto fosse consenziente o meno, secondo me, è di minore importanza, perché la motivazione prima dell'allontanamento di M. non credo possa essere il semplice incontro con un eventuale amante.

Ho usato la locuzione "quasi totalmente" perché non sono certa M. non avesse programmato un incontro. Se ipotizziamo infatti, come già facemmo, che un SMS l'avesse informata dello spostamento della località prevista per l'incontro, e se M. avesse ritenuto fondamentale tale incontro, credo vi si sarebbe recata anche con la consapevolezza di perdere più tempo rispetto al previsto.
Resta valida comunque anche l'ipotesi che volesse "controllare" qualcosa o qualcuno.

Mimosa ha detto...

@ Grazie ottimo Pino
anche questa volta hai visto bene!
e altro taccio, per ora.

Mimosa

Annika ha detto...

LucaP

pure tu?

Cerca di comprendere la mia frustrazione, per cortesia! L'italiano non e' neanche la mia prima lingua, e vorrei vedere chiunque dei presenti o degli assenti, te compreso, scrivere di nella mia lingua sforzandosi di farsi capire quanto mi sforzo io... Con pessimi risultati, mi sembra, ma almeno c'e' da apprezzare lo sforzo! Ne' io critico il "mestiere" degli altri, e direi che conosca il mio abbastanza bene, ma qui tutti esperti di "morte e morti".

OK, here we go. Cio' che ho scritto su M consenziente non e' una mia ipotesi. Che tu la ritenga possibile o meno, non e' un esercizio mentale, tipo "io Annika penso che M bla bla bla"; e' la CONCLUSIONE NATURALE dei FATTI riportati sulla perizia di Tagliabracci. Da quel riassuntino si deduce che:

1. Melania non ha subito violenza sessuale (ma c'e' la Sg, con i suoi tempi...)
2. non e' stata legata, trattenuta, forzata (ma sparisce per un lungo numero di ore)
3. non e' stata drogata (ma...)

Ed e' proprio questo ultimo MA che potrebbe fare la differenza tra "consenziente" e "indotta", riequilibrando in questo modo gli altri FATTI RIPORTATI SULLA PERIZIA. Ha assunto GHB? C'e' un solo ed unico modo per saperlo; la riesumazione, che ci "potrbbe fornire" ANCHE NUOVI FATTI, se capisci cosa intendo.

Ora si che sono stanca. Scrivete quello che volete.

Annika

ENRICO ha detto...

@ MARILIA
ctz "non credo assolutamente che Melania avesse un amante perchè come già qualcuno ha detto, non avrebbe lottato come ha fatto per salvare il suo matrimonio."

Ma CHI l'ha detto che M. "avrebbe lottato" per salvare il suo matrimonio ?

l'"amica" Sonia ?
l'"amica" Imma ?
La "famiglia" Rea?
la lettera amorosa scritta (?) da Mel. trovata là per caso abbandonata in un cassetto durante la perquisizione in casa Parolisi a Folignano ?

Mah, sarà .. certo che dalle immagini registrate dalla videocamera del supermercato il giorno 18 , Mel. non mi sembrava così felice di essere insieme al marito. Anzi !

ENRICO ha detto...

@ ANNIKA

M. non potrebbe essere stata anestetizzata con l'uso di gas narcotizzanti o tamponi imbevuti di sostanze simili ?

Sabry ha detto...

Enrico,conconrdo pienamente con te,anzi la zietta tanta popolare andò a dire in televisione (e me lo ricordo bene)che forse era meglio se l'avesse avuto Melania l'amante e non Salvatore,chissà cosa significano le sue parole!

Mimosa ha detto...

M, allontanandosi, non aveva promesso il caffè al marito, secondo lui alla richiesta rispose con un secco NO, evidentemente sapeva che di là non sarebbe passata.
M aveva praticamente imposto la gitarella a CSM, e quale occasione migliore di prendersi un appuntamento con qualcuno in un posto frequentato da tanta gente, così pieno di boschetti e cespugli, e in una giornata in cui il marito poteva occuparsi della figlia, durante la sua “scappata”? Sì, inizialmente lei pensava di andare e tornare in breve tempo.

Per “controllare” qualcosa? Beh, può darsi.
Alla roulotte (non proprio tanto vicina da impiegarci 5 minuti)? Può darsi e in tal caso, ragazzi, è evidente che M conosceva quei posti meglio di S.
Infatti, lo rivelò proprio l’amica di pianerottolo … (“voce dal sen fuggita”?)

Per fare delle foto sul posto? Può darsi.
E dunque, in che cosa stava immischiandosi (o era immischiata)? Per conto di chi?
Innocente e candida proprio non doveva essere la giovane signora. Coraggiosa certamente e con una buona dose di cocciutaggine e spavalderia o audacia.
Era ricattata? Da chi e per che cosa? Incombeva un pericolo sul marito soldato … o sulla famiglia d’origine?

Comunque non si scampa: o è stata seguita (a causa di una “soffiata”) o l’incontro è stata casuale (si è trovata nel posto ‘giusto’ al momento sbagliato) o aveva un appuntamento per uno scambio di informazioni (che forse doveva riferire a qualcuno durante le vacanze pasquali) e il cellulare che aveva con sé l’ha tradita.

Pensava di farsi salvare dall'uomo della Sg?

Mimosa

PS @ PINO
lo so che tu sei ancora del parere che il marito fosse a conoscenza di ciò che M doveva fare e l'abbia accompagnata per un pezzo di strada. Sinceramente ti dico che nella mia "riflessione" lui potrebbe anche starci, per il primo pezzo di strada, e ricordo di aver a suo tempo proposto che la ricongiunzione dei tre poteva essere il Bar Segà alle ore 15.30.
Ciao,

ENRICO ha detto...

"gli anestetici vengono spesso utilizzati oggi da molti malfattori per vincere la resistenza delle loro vittime, specie in caso di sequestro di persona, premendo sul viso un tampone di garza imbevuto di tali sostanze, fino a far perdere coscienza. I narcotici attualmente piu' utilizzati dai malviventi sono il protossido di azoto, il ciclopropano, l' alotano, il cloruro di etile, l' isoflurano e l' enflurano. Essi fanno parte dei medicinali in dotazione nei Pronto Soccorso e si presentano in forma liquida in contenitori di vetro. "

Laccio emostatico e siringa sulla scena del crimine...

non s'era detto che qualcuno lavorava o comunque poteva aver accesso ad un'infermeria ?
Per esempio a quella della Caserma?

Tiziana ha detto...

ENRICO
credo, ma ovviamente non sono un'esperta, che le sostanze da te elencate sarebbero state rilevabili all'autopsia, a differenza della GHB.

ENRICO ha detto...

@ TIZIANA

sarebbero state rilevate anche se non fossero state ingerite ma solo inalate ?

tabula ha detto...

@enrico
il famoso fazzoletto imbevuto di cloroformio?
beh. forse lascia un odore tipico, bisognerebbe domandare a qualcuno che ne sappia.
ps: sai che stavo proprio pensando la stessa cosa, oggi?
qualcuno che lavori presso un'infermeria, un centro medico o di analisi, con una infarinatura di medicina grossolana: qualcuno che non conosca i punti vitali di un corpo ma che conosce i tempi di degradazione dello sperma, e sa che dopo 48 ore non ne è più rintracciabile il dna.
Io non disponevo affatto di queste informazioni, ad esempio, e non è argomento di conversazione comune.
Dopo esser stato con Melania, e averla uccisa (o vista uccidere) allo scopo di non farsi rintracciare e non potendo pulire l'interno di un cadavere (ma l'esterno sì), ho pensato, fa ritrovare M. dopo due giorni.

ps: sul fatto che non conosca i punti vitali di un corpo non ne sarei sicura. Magari li ha proprio accuratamente evitati.

Tiziana ha detto...

ENRICO
anche se viene inalato un gas entra in circolo nel sangue, pensa al caso dell'inalazione del monossido di carbonio che si lega all'emoglobina e inibisce il trasporto di ossigeno ai tessuti, portando così alla morte.

Tiziana ha detto...

TABULA
hai sollevato un altro problema interessante: non appare strano il fatto che il corpo sia stato occultato per due giorni, ma piuttosto che dopo due giorni sia stato fatto ritrovare. Non era sufficiente lasciarlo in un luogo poco battuto sperando fosse ritrovato il più tardi possibile? Come mai ERA NECESSARIO il corpo fosse ritrovato?

Mimosa ha detto...

Sai Tabula che anche a me avete fatto venire lo stesso pensiero? L’uso del cloroformio, per la verità, l’ho pensato diversi giorni fa (che ridere, proprio vedendo un episodio di CSI &C). L’odore si sente e pare anche nell’aria e comunque gli abiti si impregnano, ma non so se, esposti all’aria, l’odore si degrada.

Sarei d’accordo con te che i punti vitali sono stati evitati di proposito, infatti perché una pugnalata nel costato sinistro e non diritta al cuore (che neanche un principiante avrebbe sbagliato)?
E anche i tagli al collo … due, nessuno letale, così il sangue non è neanche sprizzato a fontana col rischio di imbrattargli la faccia al delinquente! (e poteva essere raccolto in un a scodella per brandeggiarlo sulla scena … scusate se mi ripeto ma per me anche gli schizzi di sangue a macchioline nei dintorni del corpo ritrovato mi sanno di farsa).

Mimosa ha detto...

@ Tiziana
penso che il corpo doveva essere ritrovato, al pari del cellulare, come "avvertimento".

E precedo l'ulteriore domanda "perché a Ripe", ripetendo che Ripe aveva una relazione con M, non con SV (non è una mia idea, ma la ripropongo).

Mimosa

Tiziana ha detto...

TABULA MIMOSA ENRICO
il cloroformio, oltre ad entrare in circolo nel sangue, si fissa nel fegato e nei reni.
Una sostanza può essere allo stato solido, liquido o gassoso e può passare da uno stato all'altro. Il fatto che venga inalata, dunque, non significa che poi non cambi stato, potendosi così rilevare con un'autopsia (si nota che aiuto mio figlio a ripetere chimica? :-))

Tiziana ha detto...

Mimosa
ma avvertimento per chi, per S. o per la famiglia REA?

Mimosa ha detto...

@ Tiziana
allo stato delle "riflessioni" più per la famiglia che per il marito.

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