giovedì 29 novembre 2012

Melania Rea e il mistero della Semenogelina...


Articolo di Annika Settergren


Da oltre sedici mesi Salvatore Parolisi è rinchiuso in carcere. E se fino a un mese fa era in attesa di giudizio, ora, per l’atroce delitto della moglie, è stato condannato, in primo grado, all'ergastolo. Sappiamo che bisognerà attendere gennaio per poter leggere le motivazioni del GUP Marina Tommolini, motivazioni che, vista la gravità dell'accusa e la durezza della sentenza, saranno sicuramente incontrovertibili, inattaccabili ed ineluttabilmente schiaccianti. Eppure, dopo aver letto con grande interesse ed estrema attenzione la perizia autoptica del Dott. Tagliabracci (gentilmente inviatami da Massimo Prati) ed entrambe le "super perizie" del Dott. Bruno e della Dott.ssa Gino, mi chiedo già fin d'ora quale motivazione potrà bypassare, o addirittura scardinare, le leggi della chimica, della scienza, della proteomica e di rigidi controlli su analisi di laboratorio finalizzate alla convalida ufficiale, accreditata e globalmente riconosciuta del RSIDTM-Semen test.

Vediamo dunque cosa ha scritto il Dottor Tagliabracci dopo aver eseguito l'autopsia e le analisi di laboratorio: Campione 4491, tampone vaginale, RSIDTM-Semen test, risultato dell’analisi: + (positivo) (Tabella 2, Pag. 51). "Il test RSID Semen ha evidenziato una debole positività per la presenza di semenogelina umana sul tampone vaginale (reperto 4491) (Foto n. 104). L’esame del materiale genetico sul tampone rettale e vaginale non ha permesso, tuttavia, di evidenziare profili genetici estranei a quello della vittima. Il dato relativo alla semenogelina sul tampone vaginale è quindi indicativo della presenza di rapporti sessuali verosimilmente trascorsi e datati e comunque senza tracce di spermatozoi e tracce di cellule epiteliali delle mucose maschili" (pagina 58). 

In seguito, su richiesta del GUP Tommolini, riguardo possibili rapporti sessuali precedenti il decesso di Melania, il Dott. Gian Luca Bruno, medico legale, nelle due righe di chiusura della sua perizia ha confermato quanto dichiarato dalla Dott.ssa Sarah Gino, non anatomopatologa né medico legale, ma genetista. La dottoressa in questione, però, non ha, ahimè, neanche avuto modo di visionare lo stick del suddetto RSID-Semen test (distrutto e non conservato) ma si è basata semplicemente su una fotografia dello stesso, e a pagina 41 della sua perizia scrive: "Risultano negativi per lo sperma il tampone rettale ed il tampone linguale, per quello vaginale pare esserci un’ombra di difficile interpretazione (debolissima positività o semplice effetto fotografico?)". Proseguendo in merito al RSID-Semen, la Dott.ssa Gino scrive che "gli esperimenti condotti hanno permesso di rilevare l'elevata specificità del test stesso e la capacità di identificare lo sperma anche a distanza di 48-72 ore dal coito". 

Le carte parlano chiaro e, tra tante polemiche ed altrettanti colpi di scena, la semenogelina è forse l'unico dato scientifico del caso Rea che sia passato totalmente inosservato e che non sia mai stato frutto di accese diatribe, o messo in discussione, o nominato, o anche solo accennato così, per caso, da un Pinco Pallino qualunque che non sapesse più cosa dire sul caso più gettonato tra l'aprile 2011 e l'ottobre 2012. Trattata "en passant" dal Dott. Tagliabracci, sminuita dalla Dott.ssa Gino e confermata nella sua pochezza ed irrilevanza, giusto un attimo prima di firmare la sua perizia, dal Dott. Bruno, la semenogelina è realmente poca cosa rispetto a valanghe di testimoni incalliti, cani con o senza gatti, cercatori di funghi delle specie più rare o segrete, borse occhiali ed accessori vari, per non contare la Calliphora, il rigor estremo ed il livor inesistente, la pozzetta di sangue, sotto la nuca però, la caffeina da sballo, il telefonino con vita propria, l'insanguinato e l'introvabile coltellino da dessert, l'appassionante bacio di Giuda, la fontanella di bosco che per l'occasione si trasforma in una Jacuzzi, ecc ecc.

Di fronte a tanta abbondanza di spunti, buoni per minuziosi dibattiti televisivi, di fronte ad una sentenza per omicidio, con relativa condanna all'ergastolo, da cosa mai potrebbero nascere dubbi tali da portare a ritenere che in realtà quel misero segno + nella Tabella 2 a pag. 51, possa aprire nel caso di Melania Rea scenari ben diversi e sicuramente finora inesplorati? La risposta non è delle più semplici, ma si può dare se si tiene conto che, nonostante le "ombre di difficile interpretazione (debolissima positività o semplice effetto fotografico)", rimarcate dalla Dott.ssa Gino nella sua perizia, il Dott. Tagliabracci, ovvero colui che il campione 4491 lo ha personalmente testato, nella Tabella 2 della sua relazione autoptica assegna allo stesso un indelebile ed inderogabile segno + di positività. Solo in seguito parla di "debole positività" (non di debolissima, con superlativo aggiunto e spolverata di ombre di difficile interpretazione). E' chiaro che la debole positività lui la rileva osservando lo stick, non una foto con effetti speciali e colori ultravivaci sbiaditi da chissà quale barbatrucco fotografico. Ed è grazie a questo segno + che si può sperare di ottenere una risposta ed aprire scenari diversi e mai esplorati. Grazie a questa risposta il dubbio potrebbe insinuarsi nella mente di chi indaga e di chi deve giudicare.

Se avrete la pazienza di lasciarvi condurre nel complesso, sicuramente ostico ma indubbiamente affascinante, "mondo della semenogelina", forse qualche dubbio sorgerà anche in voi che mi leggete. Cominciamo allora con qualche nozioncina di base, stile piccolo chimico. 

Prodotta dalla vescicola seminale, la semenogelina (Sg) costituisce all’incirca il 60% del plasma seminale ed è la proteina responsabile della formazione di una matrice gelatinosa e biancastra che ricopre lo spermatozoo e lo protegge, schermandolo dalla capacitazione ed inibendo la formazione delle ROS (reactive oxygen species) al momento dell'eiaculazione. Lo spermatozoo, però, ha una missione da compiere e non può certamente rimanere intrappolato troppo a lungo. Ed è qui che entra in azione un'altra proteina, il prostatic-specific-antigen (o PSA, che sicuramente tanti uomini conoscono già per via di certi controllini...), una 33 kDa glicoproteina secreta dalla prostata che per proteolisi disgrega, spacca, rompe, distrugge, nei fatti "digerisce" la Sg in peptidi più piccoli, permettendo allo spermatozoo di liberarsi dell'appiccicosa gelatina che lo ricopre ed iniziare la gara a chi arriva primo all'ovulo. Pertanto Sg e PSA, sebbene antagonisti per eccellenza, dipendono strettamente l'una dall'altro... e viceversa! Infatti la semenogelina, nonostante le altissime concentrazioni di Zn2+ (100 volte più elevate di quelle del plasma sanguigno) ad essa legato ed inibitore dell'attività del PSA, una volta lisa e fatta a pezzi (proprio dal PSA), da gelatinosa qual era comincia a liquefarsi in un tempo variabile, da 5 e 20 minuti dall'eiaculazione.

E' tuttavia accertato che entro 15 minuti dall'eiaculazione lo Zn2+, che inizialmente proteggeva la Sg, è legato, o meglio si lega, solamente a proteine di <25 kDa. I micropeptidi di Sg cominciano così il processo di rarefazione, disfacendosi in progressione esponenziale. Ma, in contemporanea, entrambe le componenti della Sg (SgI ed SgII), anche se inesorabilmente "digerite" dal PSA, da autentiche 'toste' non mollano la presa. Infatti possiedono ancora la capacità di ricatturare parte dello Zn2+ libero, lo stesso che mano a mano perdono in quantità crescente. Ecco che la vera gara ha inizio, creando un sistema di interazione ed interdipendenza tra PSA e frammenti di Sg che si protrae finché quest’ultima, che continua a spezzarsi e rompersi e spaccarsi e ledersi e distruggersi, non sarà più in grado di ricatturare lo zinco libero. E lo zinco, ormai legato esclusivamente al PSA, finirà per inibire quest'ultimo totalmente. Insomma, ora vorrete sapere chi vince, il PSA o la Sg? La risposta è triste in verità, perché non c'è vincitore. Ad ogni singola eiaculazione: una volta distrutta la Sg il PSA non ha più motivo di essere... e nessuno dei due esiste più. Kaput entrambi e missione compiuta (per spiegazioni più tecniche e dettagliatte: M Jonsson et al 2005). 

Ora, quanto sopra è un Fatto Scientifico basilare dal quale è impossibile prescindere. Peccato che si tratti anche anche di un Fatto Scientifico in netto contrasto con la condanna in primo grado di Salvatore Parolisi. Perché? Lo scopriremo molto presto... intanto procediamo.

Nonostante nel plasma seminale la concentrazione iniziale di Sg (4-68 mg/mL) sia significativamente maggiore rispetto a quella del PSA (0.2-5.5 mg/mL), la certezza dell'esistenza di un rapporto di interazione ed interdipendenza tra queste due sostanze, per cui l'una esiste finché esiste l'altra, una volta confrontata con i tempi di rilevabilità del PSA all'interno del canale vaginale, costituisce la prova del 9 dei tempi di rilevabilità della Sg. In casi ante mortem, infatti, il PSA è rilevabile per un periodo variabile tra le 14 e le 47 ore post coito (tempo medio 27 ore); post mortem, invece, la assai più rapida ed accertata degradazione biologica dell'AP – Acid Phosphatase – su vittima di omicidio con stupro dall'orario del decesso conosciuto e certo, porta "Talthip et al 2007" a ritenere che i tempi di degradazione delle proteine (Talthip parla di proteine in generale, riferendosi al PSA, ma dato che abbiamo visto sopra che la Sg, anch'essa una proteina, esiste solo finché esiste il PSA...) siano più rapidi rispetto a quelli ante mortem. E di degradazione anticipata dell'eiaculato in casi post mortem, rispetto a casi ante mortem, parlano altri, come per esempio "Stefanidou et al 2010", nel caso specifico riferendosi allo sperma.

E' possibile dunque che il PSA, e quindi la Sg, siano rilevabili post mortem per un tempo minore delle 47 ore massime stabilite per la rilevabilità ante mortem del PSA? Certo che è possibile, ma tralascerei questa questione di lana caprina e mi atterrei ai magnanimi e certissimi dati di rilevabilità ante mortem del PSA e, specificamente al nostro caso, della Sg. Infatti anche questi ultimi sono stra-conosciuti, essendo stati stra-testati, stra-accertati e stra-pubblicati in "Developmental Validation Studies of RSIDTM-Semen, J Old et al 2010", altro non è che la Validation Paper ufficiale del RSID-Semen, test per l’appunto utilizzato in sede autoptica dal Dott. Tagliabracci.


Le pag. 14-16 della carta di brevetto, o Validation Paper del RSID-Semen test, sono dedicate ai tempi di rilevabilità della Sg post coito su tamponi vaginali. A pag. 15 c'è anche una foto a colori (Fig. 8) dalla lettura elementare anche per chi non conosca l'inglese. Ma analizziamola insieme. “Sample Numbers” indica i numeri dei campioni (1-11). "Cassettes removed for clarity" ci informa semplicemente che lo stick di plastica che conteneva lo strip test è stato rimosso per permettere di osservare con maggiore chiarezza i risultati. Esattamente come nei comuni test di gravidanza, la "Control Line" mostra che il test è stato attivato, o in poche parole che è valido e funziona, mentre la "Test Line" indica il risultato del test: con linea è positivo, senza linea è negativo. I test strips 1 e 2 sono solo campioni-esempio, per mostrare come appaia un tipico test con risultato negativo (1) ed uno con risultato positivo (2). Infine "Days post-coital": 0-9 indica altrettanti campioni testati lo stesso giorno dell'avvenuto rapporto sessuale (day 0), a 24 ore (day 1), a 48 ore (day 2), a 72 ore (day 3), e così via. La foto parla da sola: vediamo infatti, senza alcuna ombra di dubbio, come ai test di controllo del RSID-Semen la Sg abbia testato positiva fino ad un massimo di 48 ore dal coito (giorni 0-1-2) e negativa dalle 48 ore in poi (giorni 3-9). Inoltre a pag. 14 è ampiamente sottolineato come tra le 24 e le 48 ore il risultato delle analisi sia sì positivo, ma debolmente positivo, ed infatti la test line dello stick al giorno 2 è appena visibile. Questi risultati combaciano perfettamente sia con i tempi di rilevabilità del PSA (fino a 47 ore post coito, con rilevabilità media a 27 ore post coito) che con quelli mostrati sotto "Forensic Exhibits", foto a destra ed esposti nella leggenda dell'immagine in testa a questo articolo, che mostra come tra 24 e 48 ore post coito il risultato del RSID-Semen sia “weak positive” (debolmente positivo), oltre 48 ore negativo. E dove abbiamo già letto di "debole positività" se non proprio sulla perizie del Dott. Tagliabracci e della Dott.ssa Gino?

Torniamo quindi al caso Rea ed elenchiamo alcuni dati certi: 

1. In sede autoptica il Dott. Tagliabracci accerta la presenza di Sg nel canale vaginale di Melania (campione 4491, positivo). 

2. "La regione genitale non presentava lesioni indicative di una violenza sessuale" (Pag. 80, perizia autoptica del Dott. Tagliabracci), ergo di alcun rapporto sessuale non consenziente ante o peri mortem, e a maggior ragione post-mortem, dato che atti di necrofilia su un cadavere lasciano segni, ahimè, inequivocabili.

3. Se ne deduce che il rapporto sessuale, di cui la Sg è prova certa, deve per forza di cose essere precedente l'omicidio. 

4. Per far sì che Salvatore Parolisi sia l'assassino di sua moglie Melania, l'azione omicida deve essere necessariamente avvenuta intorno alle 14.40 del 18/4. 

5. L'autopsia sul cadavere ha inizio alle ore 14.30 del 21/4 (Pag. 11, perizia Dott. Tagliabracci) e, come di norma, si procede prima all'esame esterno, poi a quello interno. 

6. Il corpo di Melania, secondo il Dott. Tagliabracci, non si è mosso dal luogo del ritrovamento ed una volta prelevato da Ripe di Civitella, a tarda sera del 20 aprile, è stato conservato: "in camera mortuaria a temperatura ambiente che stimiamo non superiore ai 20°C" (Pag. 61 perizia Dott. Tagliabracci), fino all'inizio dell'autopsia presso l’obitorio dell’Ospedale Mazzini di Teramo. Ciò significa che il corpo non è stato conservato in cella frigo e che il PMI (Post Mortem Interval, ovvero il tempo intercorso tra il decesso e l'autopsia) non è mai stato "congelato". Il cadavere ha proseguito quindi il proprio naturale processo di decomposizione post mortem che solo una cella frigo con temperatura di -20°C (non +20°C) avrebbe potuto bloccare. Se ne deduce quindi che, intercorrendo almeno 72 ore tra la presunta azione omicida (14.40 del 18/4, preceduta da rapporto sessuale di cui la Sg è indicatore indiscutibile) ed il prelievo del tampone vaginale (dalle 14.30 in poi del 21/4), il PMI al momento del prelievo per RSID-Semen sia superiore alle 72 ore. 

7. Purtroppo però, sappiamo che il RSID-Semen testa ai controlli di brevetto "debolmente positivo" già tra le 24 e le 48 ore post coito. E sappiamo che tra le 48 e le 72 ore testa negativo... 

8. Superfluo aggiungere che a seguito di un decesso, i processi di degradazione delle proteine non si arrestano a tempo indeterminato (in attesa del prelievo post-mortem dell'anatomopatologo incaricato). Anzi, casomai si accelerano in vista della decomposizione del cadavere... 

Ora, sebbene sino ad oggi non sia stato pubblicato un singolo articolo specifico sui tempi di persistenza massima della Sg in casi post mortem, e non vi sia modo di provare se essi siano uguali o effettivamente ridotti rispetto agli ante mortem, la scelta da parte del Dott. Tagliabracci dell'uso del RSID-Semen ci conferma la piena efficacia e sicurezza del risultato del test. Anche perché la stessa scelta è stata condivisa, negli ultimi 3-4 anni, da centinaia di anatomopatologi e medici legali sparsi per il mondo e nominati a dirimere altrettanti casi di sospetto stupro tra le più svariate forensic investigations e crime scenes). In parole povere: il test è riconosciuto come sensibile, efficace e valido. Ed allora, dato che i tempi di rilevabilità post mortem delle proteine sono conosciuti e globalmente accettati, ovvero uguali o addirittura ridotti rispetto a quelli ante mortem, non si comprende come mai la Dott.ssa Gino si sia premurata di nominare nella sua perizia l’unico articolo in circolazione che parli di rilevabilità della semenogelina fino a 72 ore dal coito: Laffan et al 2011, senza tuttavia specificare in perizia che solo in apparenza aggiunge uno slot temporale di un intero giorno (24 ore) ai tempi accertati di 48 ore max dal coito (convalidati dall'unica carta esistente riconosciuta ed accettata sulla rilevabilità del test del RSID-Semen), senza specificare che in realtà uno solo dei campioni alle analisi svolte dagli autori ha testato positivo in un vago slot temporale compreso tra 48 e 72 ore. Un unico campione tra un imprecisato numero di "high vaginal swabs" dal plurale generico. Forse la Dott.ssa Gino, per risultare più credibile, avrebbe dovuto cercare qualcosa di più scientifico e provato da inserire in una simile perizia.

Volendo essere pignola, nonostante nell'articolo di Laffan et al 2011 si parli di un unico risultato in contrasto rispetto ai test di convalida del RSID-Semen, e nonostante sia un risultato vago, data la differenza che 24 ore possono fare in caso di presunto stupro, sia per la cattura del colpevole che per scagionare un innocente, ho cercato con il lumicino tra decine di articoli in materia per trovarne almeno un'altro che comprovasse la persistenza della Sg fino a 72 ore. Personalmente non ho trovato NULLA. Eppure di articoli sul RSID-Semen tanti se ne sono scritti negli ultimi 4-5 anni. Possibile che nessuno tra le centinaia o migliaia di test stick analizzati da decine di laboratori, da altrettanti e più ricercatori, da PhD e professori in cattedra, mai abbia rilevato la Sg positiva oltre le 48 ore dal coito? Si parla di articoli pubblicati da prestigiosissime riviste scientifiche, eppure la Dott.ssa Sarah Gino ha privilegiato, rispetto all'insieme prestigioso, proprio l'unico articolo che allunga i tempi di rilevazione parlando, ricordiamolo, di un unico campione tra non si sa esattamente quanti! Ora, visto che una rondine non fa primavera e che l'eccezione conferma ancora la regola, e considerato che un’aggiunta di 1/3 sui tempi di rilevabilità di una sostanza confermativa di un possibile crimine efferato, quale lo stupro, grazie a un test precedentemente testato e ritestato a 48 ore max, non è poca cosa (soprattutto se nello stesso articolo appare chiaro che lo stesso campione, unico e sui generis, risultato positivo alla Sg fino a 72 ore è invece risultato negativo al PSA - Tabella 5, Laffan 2011-), mi sono messa alla spasmodica ricerca di qualcosa che almeno si avvicinasse alle 72 ore di rilevabilità (72 ore sono, incredibilmente, proprio quelle trascorse tra l'inizio dell'esame autoptico, alle 14.30 del 21/4, e l'orario della presunta azione omicida a carico di Salvatore Parolisi, alle 14.40 circa del 18/4). 

Ebbene, chi cerca trova! E fortuna vuole che un altro articolo con l'eccezione alla regola esista per davvero: Benschop et al 2010. Peccato però, che benché sia estremamente preciso sul numero di campioni analizzati (88 in totale), sugli slot temporali di analisi (0-6, 6-12, 12-24, 24-36, 36-48, 48-60, 60-72, 72-84 ore) vi sia scritto che “positive presumptive tests were obtained only up to 60 h after intercourse”, su 2 soli campioni in questo caso, rispettivamente per Sg e PSA, ma ahiloro neanche un campione è risultato positivo oltre le 60 ore post coito, né alla Sg, né al PSA... né gli autori hanno ritenuto opportuno investigare oltre con ulteriori test. 

Abbiamo quindi 3 rondini: una natalizia e due di carnevale. Tutti gli altri stormi fanno invece quello che gli stormi sono "certificati" a fare. Per cui, a parte un unico campione testato positivo a 72 ore dal coito (quello menzionato dalla Dott.ssa Gino nella sua perizia) e due in un tempo indefinito tra 48-60 ore, in Benschop et al 2010, in tutti gli altri casi nessun tampone vaginale ha mai testato positivo oltre 48 ore dal coito (e solo per il rotto della cuffia tra 24 e 48 ore dal coito, stando alla carta di convalida del test stesso). Detto questo, se il corpo di Melania è stato conservato a temperatura ambiente senza congelamento del PMI, i tempi a ritroso delle 48 ore canoniche massime certificate dal bollino blu vanno per forza di cose, e fino a prova contraria, calcolati dal momento del prelievo del tampone vaginale in sede autoptica, quindi dopo le 14.30 del 21/4. Per motivi di ordine temporale è altamente improbabile che il tampone vaginale, operazione non banale tecnicamente, si sia fatto prima dell’affidamento dell'incarico, avvenuto la mattina del 21 aprile. Ed anche la numerazione del campione: 4491, risultando successiva a quella dei campioni subungueali e dei polpastrelli, porta a concludere con certezza che il tampone vaginale sia stato effettuato in sede autoptica dopo l'osservazione esterna del cadavere, quindi non meno di mezz'ora-un'ora dall'inizio dell'autopsia.

Ora ci troviamo di fronte a tanti "se", francamente troppi:

1. se il rapporto sessuale precede l’azione omicida.
2. se l’azione omicida si presume sia avvenuta intorno alle 14.40 del 18/4 (ed il Parolisi è in carcere per questo).
3. se Melania è rimasta con le mutandine calate e le gambe leggermente divaricate fino alla sera del 20 aprile, in balia di quegli stessi elementi che comunemente accelerano e di certo non bloccano i processi decompositivi post mortem.
4. se Parolisi il tempo di consumare un rapporto sessuale a ridosso dell'azione omicida proprio non lo ha avuto, dato che già con la ricostruzione della procura ci si sta dentro a mala pena.
5. se il Dott Tagliabracci stesso conferma a pag. 86 della sua perizia che: "La vittima non ha avuto rapporti sessuali non protetti nelle ore precedenti la morte".
6. se, infine, rapporti sessuali post mortem con il cadavere sono esclusi dall'assenza di lacerazioni da stupro, che nel caso sarebbero stati visibili ad occhio nudo.

Insomma, diciamoci la verità, non viene anche a voi qualche dubbio sul fatto che i conti non tornino proprio? E' forse un fatto inconfutabile ed incontrovertibile la presunta ora del decesso di Melania? O non potrebbe forse trattarsi di un'utopica, ma alquanto irrealizzabile, quadratura del cerchio? Di inconfutabile, incontrovertibile e certo, vi è solo il segno + del campione 4491, Tabella 2 della perizia del Dott. Tagliabracci

Ma allora, di fronte ad una certezza talmente lapidaria sui tempi di rilevazione della Sg, come mai il patologo presume "la presenza di rapporti sessuali verosimilmente trascorsi e datati"? Ce lo dice lui stesso: per via dell'assenza di "tracce di spermatozoi e tracce di cellule epiteliali delle mucose maschili". Ora, non esiste un singolo articolo sulla Sg (o sul PSA o sul plasma seminale in genere) che non evidenzi a grandi lettere come, benché la positività del DNA maschile, ovvero la presenza degli spermatozoi, sia sicuramente confermativa di un avvenuto rapporto sessuale, la negatività del DNA maschile, o assenza degli spermatozoi, non sia affatto confermativa dell'assenza di un avvenuto rapporto sessuale. Perché? Perché mentre il plasma seminale è uguale per tutti, ovvero la Sg viene rilasciata durante il coito da qualunque uomo sulla faccia della terra, lo stesso purtroppo non può dirsi per gli spermatozoi, assenti in quel 10-15% di casi di uomini affetti da azoospermia (fonte: paradossalmente proprio Laffan et al 2011, ovvero l'articolo nominato dalla Dott.ssa Gino) o che si siano sottoposti ad intervento di vasectomia. L'assenza di tracce di cellule epiteliali richiede invece una nota a parte.

Innanzi tutto bisognerebbe sapere se tale assenza sia stata rilevata tramite FISH (Fluorescent In Situ Hybridization), metodo standard di rilevazione di cellule epiteliali da sfregamento, rilasciate dal pene nel canale vaginale durante un rapporto sessuale penetrativo; inoltre sarebbe anche utile sapere se il Dott. Tagliabracci le abbia cercate sullo stesso tampone vaginale effettuato per il RSID-Semen e, ripeto perché è importante, se si sia effettivamente ricorsi al FISH. Infatti queste cellule epiteliali sono state studiate e testate e, al contrario degli spermatozoi che hanno una vita variabile, ma comunque brevissima (o sono assolutamente assenti causa azoospermici e vasectomizzati), nel 2002 Dziegelewski et al hanno scoperto che, se rilasciate, permangono invariabilmente rilevabili fino ad almeno una settimana dal coito, incredibilmente “with no significant decrease in Y signal from Day 1 to Day 7”. Pertanto anche i: "rapporti sessuali verosimilmente trascorsi e datati" (pag. 58, perizia Dott. Tagliabracci) o un: "rapporto sessuale non protetto qualche giorno prima del decesso" (pag. 86, perizia Dott. Tagliabracci), non spiegano la totale assenza di cellule epiteliali nel canale vaginale di Melania.

Possono esistere motivi anche banali per l'assenza di cellule epiteliali maschili post coito. Potrebbero spaziare dal semplice fatto che almeno il 2% della popolazione mondiale è costituito da non-shedders, ovvero persone che non rilasciano alcun tipo di cellule epiteliali, alla possibilità che il canale vaginale di Melania sia stato ripulito post coito, almeno per la presunta lunghezza di un pene, o di un dito, e che la Sg, eiaculata ben oltre tale lunghezza, come avviene durante un qualunque rapporto sessuale penetrativo, sia poi lentamente scivolata lungo un canale vaginale pulito e privo di DNA maschile. Comunque sia, la totale assenza di cellule epiteliali maschili, di non immediata spiegazione in caso di rapporto sessuale avvenuto entro 48 ore dal prelievo del tampone vaginale, stando agli studi di Dziegelewski et al, non si spiegherebbe neanche presumendo "la presenza di rapporti sessuali verosimilmente trascorsi e datati", e resterebbe uno di quei fattori grigi che nulla tolgono e nulla aggiungono al caso, così come, più in generale, nulla toglie la negatività per DNA maschile, di cui a pag. 86 della perizia del Dott. Tagliabracci, alla positività della Sg per RSID-Semen. 

Concludendo, cosa rimane? Un uomo in carcere accusato di omicidio ed un misero segno +, indice di indiscussa positività di una proteina, marker confermativo di un avvenuto rapporto sessuale entro tempi ben conosciuti, rigorosamente accertati e globalmente accettati dall'intera comunità forensica. Segno + che scagiona aldilà di ogni dubbio l'imputato, ma che nessuno prende in considerazione. Rimane che chi ha periziato ha sminuito e cercato di glissare su un argomento incontrovertibile. C'è da chiedersi il perché...

Ah... la semenogelina! Sostanza gelatinosa senza la quale l'eiaculazione maschile non sarebbe così appiccicosa e bagnata com'è, che ahimè risponde esclusivamente alle leggi della chimica dello zinco e non di certo a quelle degli esseri umani. Neanche di quelli che cercano un colpevole a tutti i costi.

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774 commenti:

1 – 200 di 774   Nuovi›   Più recenti»
Simona ha detto...

Ragazzi....leggete i commenti qui sotto sono aumentati....


http://www.oggi.it/posta/lettere/2012/11/27/omicidio-rea-quattro-tracce-non-fanno-un-assassino-risponde-giangavino-sulas/

Anonimo ha detto...

Grande Annika!
Sì, questa della semenogelina è un argomento forte, il tabù di tutti i tabù per questo caso di omicidio, non se ne è voluto parlare nè sentir parlare, ma lei c'è, e neanche i periti incaricati si son presi la responsabilità di chiarirne la presenza.

Tabula

ENRICO ha detto...

ANNIKA !!!

Cosa dire ?

Non solo la tua approfondita ed eccellente trattazione difficilmente potrebbe essere contestata ma la chiarezza, l'eleganza e la leggerezza con le quali sei riuscita ad esporre argomentazioni assai ostiche e scabrose ne fanno una lettura affascinante oltrechè un indiscutibile esempio di profonda competenza e serietà

Spero che la tua fatica non resti relegata nei confini di questo blog

Grazie !

Enrico

Anonimo ha detto...

Brava Annika che sei ritornata alla carica.
Pat

PINO ha detto...

ANNIKA

Prevedevo un tuo....ritorno in batteria, e sono contento che si sia verificato!!!

La tua ulteriore chiarificazione sulla questione SG è certamente giunta in tempo utile e maturo per ribattere la nota di una tastiera divenuta un TABU'.

Auspichiamo che tale importantissimo argomento torni a far discutere, superando ogni sorta di falso pudore, e le ignote ragioni che hanno impedito, e volutamente ignorato la presenza di una prova reale ed inconutabile.
Pino

Pino ha detto...

p.s. err.corr. "inconutabile" va intesa con INCONTESTABILE, P.

Giò ha detto...

Annika...
Dico solo bravissima e chiarissima nelle tue esposizioni come sempre.
(i tuoi commenti mi sono mancati!)ti prego ritorna....
Il tuo articolo lo manderei volentieri a qualche BRAVO giornalista.Oppure al dr Fusaro.
Complimenti. A presto leggerti.

Anonimo ha detto...

http://www.oggi.it/posta/lettere/2012/11/27/omicidio-rea-quattro-tracce-non-fanno-un-assassino-risponde-giangavino-sulas/

Annika, dopo aver fatto i miei complimenti al Dott. Sulas e criticato le affermazioni della Capone, mi sono permessa di suggerire ai lettori della posta del settimanale Oggi di leggere questo tuo articolo per chiarire meglio la dichiarazione della lettrice Palma che ha accennato al problema "semenogelina".
Brava e complimenti
Marilia

Anonimo ha detto...

Cara Annika,

cosa dire del tuo articolo? Sicuramente che e' eccezionale e che e' frutto di uno scrupolosissimo lavoro di ricerca e di una solida preparazione. Materia ostica la forensica e forse difficilmente comprensibile ai piu', ma mi sembra tu abbia dato ampia prova di masticarla bene. A questo punto qualsiasi tentativo di replica per poter essere credibile richiedera' uno scrupolo ancor maggiote ed un'autorevolezza indiscutibile nella materia oltre ad una perfetta conoscenza dell'inglese visto che la letteratura di settore e' esclusivamente in quella lingua.
La tua vasta trattazione credo abbia messo la parola fine alla squallida diatriba tenutasi mesi fa su queste pagine ed allo stesso tempo abbia scientificamente provato l'estraneita' di Parolisi al delitto.
L'argomento Semenogelina sinora non e' entrato nel processo sebbene tutti gli attori ne fossero ampiamente coscienti ed edotti (perlomeno nelle fasi processuali vere e proprie). Trovo questo fatto veramente sconvolgente anche se significativo del fatto che dietro questo caso di cronaca nera c'e' qualcosa di decisamente piu' grande di una banalissima questione di corna.
Speriamo che perlomeno per l'appello si creino le condizioni necessarie e sufficienti a parlare di questo argomento che continua ad essere l'unica vera prova, certa e scientificamente incontrovertibile.

Complimenti!

LucaP

Anonimo ha detto...

La questione SEMENOGELINA rappresenta la vera prova scientifica a favore di Parolisi, e dovrà essere esposta autorevolmente, dal collegio di difesa, in sede di processo di appello.
FALCE

Anonimo ha detto...

Magari ...

Anonimo ha detto...

Annika, rinnovo i miei complimenti: sei stata coraggiosa.

Affrontare l'argomento è difficile a causa della volontà di preservare la reputazione di chi non c'è più.
L'ambiente della vittima e la mentalità italiana sono tali da voler tutelare l'immagine postuma delle donne: arrivando a volte al punto di idealizzarla.
L'unica maniera e l'unica ragione per farlo è quella di avere una forte motivazione scientifica, e tu ce l'hai.
Ho apprezzato molto il rispetto e la scientificità con le quali ti sei approcciata all'argomento, sempre spinoso da maneggiare.
La cultura cattolica pone dei veli che la radice cristiana nella sua essenza non porrebbe: bada al cuore e alla sostanza, non alla forma, chiamando sepolcri imbiancati coloro che si ammantano di ipocrisia.

qualche domanda.

assenza di cellule epiteliali da sfregamento.

C'è un test specifico e accreditato per rilevarne la presenza, il FISH.
Avere adoperato un test diverso dal FISH potrebbe aver prodotto falsi negativi?

Assenza di tracce di sfregamento + assenza di dna.

A parte quel raro 2% di individui che non lasciano dna, e mettendo da parte l'ipotesi di azoospermia, che spiega l'assenza di dna da sperma ma non l'assenza di dna da sfregamento,

una pulizia del canale vaginale post coitum in che maniera dovrebbe essere stata fatta per garantire la non rilevabilità di cellule epiteliali e dna da sperma dopo 48/72 ore?

Una sostanza spermicida spruzzata in vagina spiegherebbe adeguatamente e completamente questa assenza?

SE costretti ad affrontare la SG, la faccenda sarebbe ricondotta ad un rapporto sessuale dell'imputato all'interno della mai provata azione uxoricida, nonostante non ci stia per i tempi.

Hai spiegato che la SG decade PRIMA di quanto lo facciano gli spermatozoi, ma l'assenza di questi in contemporanea alla presenza di Sg, può chiamare in l'uso di qualche sostanza chimica?

L'assenza dell'una contemporanea alla rilevabilità dell'altra è compatibile con il coitus interruptus?

E' possibile rilevare Sg in vagina nonostante l'eiaculazione non sia avvenuta o avvenga esternamente?

L'anatomopatologo ha rilevato la Sg in vagina, altrimenti si sarebbe guardato dal nominarla.

E' buona norma distruggere i tamponi?

Tagliabracci ha fatto un giro di parole relativamente all'eventualità di rapporti sessuali protetti consenzienti che la vittima potrebbe avere avuto, perchè?

qualche dato a sua disposizione gli ha imposto di suggerire questa possibilità nella ricostruzione degli ultimi istanti di vita di Melania nella sua perizia?

mi piacerebbe da parte tua una ancora più precisa citazione scientifica, per escludere la responsabilità di un rapporto sessuale interrotto, così come raccontato da Parolisi, nell'ora contestata.

Tabula

Annika ha detto...

@ Tabula

La maggior parte delle risposte alle tue domande sono gia' contenute, anche se in maniera non necessariamente esplicita, all'interno del mio articolo. Ad altre ho gia’ risposto nel corso dei mesi precedenti il processo. Ti ringrazio comunque per avermele poste perche’ spero con quanto segue e nei limiti delle mie conoscenze attuali e della mia preparazione accademica, di dissipare qualunque dubbio in merito all’argomento “semenogelina”.

Ricordo innanzi tutto, perche’ e’ fondamentale sottolinearlo, che il campione 4491 e’ risultato positivo al test del RSID-Semen; test la cui rilevabilita’ del marker seminale Sg (semenogelina) e’ attestata per max. 48 ore post coito o, calcolando a ritroso o all'inverso, max. 48 ore a partire dal test per tampone vaginale.

D. Assenza di cellule epiteliali da sfregamento. C'è un test specifico e accreditato per rilevarne la presenza, il FISH. Avere adoperato un test diverso dal FISH potrebbe aver prodotto falsi negativi?

R. Si, il FISH (Fluorescent In Situ Hybridization) e’ il metodo specifico per rilevare tracce di cellule epiteliali; cio’ nonostante e’ possibile analizzare un campione (es. vaginale) per presenza o assenza di DNA maschile con amplificazione del PCR (tramite Y-STR polymorphisms), cosi’ come da perizia autoptica del Dott. Tagliabracci. Ora, benche’ il FISH permetta di rilevare la presenza di cellule epiteliali senza riduzione significativa del “Y signal” fino ad almeno 7 giorni post coito, va detto che anche con il Y-STR DNA test e’ prassi ottenere profili completi 3-4 giorni dal coito, completi o parziali a 5-6, o addirittura 7 giorni dal coito (Mayntz-Press et al 2008). Pertanto, piu’ che di falsi negativi, direi che si possa parlare di positivi abbondanti e “datati” che non escludono la possibilita’ di un intervento meccanico di ripulitura e non trovano diretta spiegazione ne’ nel caso di un rapporto sessuale recente (entro 48 ore, stando alla indiscussa positivita’ della Sg), ne’ “datato”.

D. Assenza di tracce di sfregamento + assenza di dna. A parte quel raro 2% di individui che non lasciano dna, e mettendo da parte l'ipotesi di azoospermia, che spiega l'assenza di dna da sperma ma non l'assenza di dna da sfregamento. Una pulizia del canale vaginale post coitum in che maniera dovrebbe essere stata fatta per garantire la non rilevabilità di cellule epiteliali e dna da sperma dopo 48/72 ore?

R. Ci terrei a precisare che e' stimato che almeno il 2% della popolazione mondiale non rilascia cellule epiteliali, mentre il 10-15% degli uomini e’ affetto da azoospermia; ora, sebbene le due condizioni non siano necessariamente coincidenti, cio' che hanno in comune e' che entrambe invalidano l'affermazione lapidaria secondo la quale alla negativita' del DNA maschile corrisponda necessariamente l'assenza di avvenuti rapporti sessuali anche molto recenti. Una pulizia “meccanica” (ovvero con dito ed interna) del canale vaginale, magari con acqua e detergente intimo (dal pH acido), riuscirebbe a rimuovere la maggior parte delle cellule epiteliali residue, pur lasciando intatto all'interno del canale vaginale lo sperma (spermatozoi + plasma seminale – quindi Sg) non immediatamente colato giu’/fuori da esso o piu' interno rispetto alla lunghezza ripulita. Infatti lo sperma viene eiaculato oltre la lunghezza del pene ed una ripulitura del canale vaginale esclusivamente per tale lunghezza permetterebbe la rimozione delle cellule epiteliali, con conseguente negativita’ delle stesse su campione sottoposto a test. Gli spermatozoi, se presenti, hanno vita variabile ma generalmente piu' breve delle cellule epiteliali, e potrebbero benissimo testare negativi a 72+ ore dal coito indipendentemente da una ripulitura meccanica del canale vaginale.

...continua

Annika ha detto...

...continua

D. Una sostanza spermicida spruzzata in vagina spiegherebbe adeguatamente e completamente questa assenza?

R. In teoria si. Infatti uno spermicida riesce ad eliminare non solo gli spermatozoi, ma anche le delicate cellule epiteliali. In pratica il nonoxynol-9, spermicida di gran lunga piu' diffuso ed utilizzato al mondo, lascia tracce rilevabili tramite FTIR (Fourier transform infrared spectroscopy) o DCI/MS (desorption chemical ionization mass spectrometry). Ora, e' stato effettuato almeno uno di questi due test? Nella perizia del Dott. Tagliabracci non ve ne e’ menzione.

D. SE costretti ad affrontare la SG, la faccenda sarebbe ricondotta ad un rapporto sessuale dell'imputato all'interno della mai provata azione uxoricida, nonostante non ci stia per i tempi. Hai spiegato che la SG decade PRIMA di quanto lo facciano gli spermatozoi, ma l'assenza di questi in contemporanea alla presenza di Sg, può chiamare in l'uso di qualche sostanza chimica?

R. IMPORTANTE PREMESSA: NON HO MAI SCRITTO CHE LA SEMENOGELINA DECADA PRIMA DI QUANTO FACCIANO GLI SPERMATOZOI. La Sg e’ rilevabile fino a 48 ore max post coito; gli spermatozoi, invece, lo sono per un tempo imprecisato e variabilissimo (anche all'interno di una stessa coppia) da 1 a 3 giorni, ed in casi rarissimi fino a 6 giorni dal coito - oltre questi tempi si tratta solo di leggende metropolitane. Comunque sia, l’assenza di spermatozoi contemporanea alla presenza di Sg e’ possibilissima e non richiede affatto e/o necessariamente l’uso di qualche sostanza chimica. Infatti la produzione di spermatozoi dipende da fattori soggettivi e variabili quali (oligospermia, azoospermia e vasectomia a parte), magari un’eiaculazione recente, eta’, peso, condizione fisica, fumo, consumo/abuso di sostanze alcoliche, ecc, e la loro persistenza all’interno del canale vaginale, da altri fattori variabili quali periodo del ciclo mestruale, pH specifico del canale vaginale, uso o meno della pillola anticoncezionale, ecc...

D. L'assenza dell'una contemporanea alla rilevabilità dell'altra è compatibile con il coitus interruptus? E' possibile rilevare Sg in vagina nonostante l'eiaculazione non sia avvenuta o avvenga esternamente?

R. NO e NO!!!

D. L'anatomopatologo ha rilevato la Sg in vagina, altrimenti si sarebbe guardato dal nominarla. E' buona norma distruggere i tamponi?

R. No comment.

D. Tagliabracci ha fatto un giro di parole relativamente all'eventualità di rapporti sessuali protetti consenzienti che la vittima potrebbe avere avuto, perchè? Qualche dato a sua disposizione gli ha imposto di suggerire questa possibilità nella ricostruzione degli ultimi istanti di vita di Melania nella sua perizia?

R. No Tabula; il Dott. Tagliabracci scrive che “eventuali rapporti sessuali protetti sono stati di natura consenziente e non hanno prodotto reperti rilevabili all’esame autoptico”. Cio ‘ significa, in parole povere, che non vi e’ modo di sapere se Melania abbia consumato rapporti sessuali protetti (con uso di preservativo) nelle ore precedenti la morte. Se intendevi altro, non potrei comunque risponderti senza entrare nel campo delle ipotesi.

D. Mi piacerebbe da parte tua una ancora più precisa citazione scientifica, per escludere la responsabilità di un rapporto sessuale interrotto, così come raccontato da Parolisi, nell'ora contestata.

R. Non esiste citazione scientifica possibile su "rapporti sessuali interrotti"... Se interrotti non lasciano Sg rilevabile in sede autoptica. As simple as that!

Fiuuu Tabula, era qualche anno che non sedevo un test del genere...! E con questo spero davvero di aver chiarito tutto cio’ che c’era da chiarire sull’argomento. Direi che basti cosi’; oltre entreremmo seriamente nel pornografico, o nel ridicolo...

Un abbraccio. Annika

Anonimo ha detto...

Grazie Annika.
Ti ringrazio per avere risposto alle mie domande, che posso capire siano noiose e banali per chi è del mestiere.

Mi hai dato parecchi spunti di riflessione: non ultimo, l'impossibilità di presenza di Sg nel caso di un rapporto interrotto.
Questo fa cadere del tutto ogni appiglio futuro per chi si appellerà al fatto che Salvatore, quando interrogato a Ripe, abbia raccontato non un amplesso precedente come sosteneva, ma un rapporto consumato con la moglie il 18 aprile.

Il rapporto sessuale che ha avuto M. è stato completo e non interrotto, e questo taglia la testa a molti tori.

Mi hai anche dato la conferma che diversi fattori avrebbero permesso di cancellare ogni traccia sia epiteliale che di dna da sfregamento, non necessariamente l'uso di spermicida anche se quest'ultimo rimane un'ipotesi possibile.

Ho parecchio materiale per pensarci su.

Tabula

Pamba ha detto...

Annika, grazie per i chiarimenti che hai fornito a Tabula, sono stati utili anche a me!

Confidando che sia ancora “orario di ricevimento” ;-) , vorrei tornare sui tempi di persistenza della Sg post-mortem. Ti riconosco un incredibile impegno nel ricercare pubblicazioni scientifiche specifiche, che però (mica è colpa tua!) non esistono. Per me è convincente la spiegazione che hai dato sui tempi di persistenza post mortem delle proteine (e quindi anche della Sg) ridotti rispetto a quelli ante mortem. Temo però che i periti della Difesa siano stati inibiti dalla mancanza di riferimenti scientifici, specifici sul post-mortem, e dunque inattaccabili. E’ plausibile?

Allora per il processo di Appello, invece di un rafforzamento del team difensivo, dovremmo puntare sulla presenza di un coraggioso anatomopatologo!!

Ciao, Pamba

PINO ha detto...

Quello che mi lascia stupito, e l'ho già scritto altre volte, è il perchè il ritrovamento di una così importante sostanza (la semenogelina), nel corso dell'esame autoptico eseguito sul corpo di Melania Rea dal dr. Tagliabracci, sia stato generalmente taciuto.
Negletto totalmente, o messo da parte, come il teste Ranelli, il fiuto del cane, i vari dna sul corpo della vittima estranei a Parolisi, e le evidenti tracce di presenze femminili sulla scena del delitto.
Come è stato possibile ignorare un reperto di così primaria importanza da chiunque abbia coordinato il corso delle investigazioni?
Eppure si trattava di una inattesa segnalazione dell'anatomopatologo scelto dalla stessa Procura, e quindi di fiducia, che avrebbe dovuto suscitare molto interesse negli inquirenti.
Su tutto questo sembra caduta una coltre di silenzio. Non c'è stato un seguito, fra lo stupore, oltre che mio, anche di buona parte dell'opinione pubblica.
Ci sarà mai la risposta ad un perchè?

Annika ha detto...

@ Pamba

La scelta di un test privilegiato negli ultimi 3-4 anni in centinaia di indagini di omicidio con stupro proprio per la rilevazione della Sg quale marker confermativo di un avvenuto rapporto sessuale, la dice lunga. I tempi del RSID-Semen sono accertati dalla Validation Paper ed e' ben risaputo nell'ambiente forensico che sono certificati per un max di 48 ore. Che i tempi di rilevabilita' post mortem della Sg siano uguali (48 ore max) o addirittura ridotti rispetto a quelli ante mortem, nulla cambia ai fini del caso Rea, dato che il tampone vaginale e' stato prelevato a 72+ ore dal presunto orario dell'azione omicidiaria.

Sull'inibizione altrui eviterei invece di pronunciarmi; la letteratura in materia e' disponibile per chiunque dell'ambiente.

Anonimo ha detto...

Annika è da sottolineare inoltre che l'analisi degli slip indossati da Melania di tutto ha rivelato tranne che tracce di sg anche se resta il mistero dell'assorbente, citato anche in una relazione di nonricordochi, del quale non si sa nè se è stato analizzato e ancora meno che fine abbia fatto.
Marilia

Anonimo ha detto...

Dimenticavo di portare al vs esame un osservazione che esula dalla sg ma che mi sta facendo riflettere parecchio in questi ultimi giorni.
La paillette e la perlina ritrovate sulla scena del delitto pare siano state trovate all'interno delle scarpe di Melania. Se così fosse come possono essere finite all'interno di una scarpa da tenniss allacciata? A me sembre sia una cosa impossibile. L'unico modo che giustifichi un inserimento casulale sarebbe stato se Melania fosse stata scalzata, magari per sfilarle completamente i pantaloni e il resto della biancheria, per poi rivestirla in un secondo tempo, magari dopo la sua morte.
Mah voi cosa dite in proposito?
Marilia

Anonimo ha detto...

Marilia hai ragione a ricordare questo aspetto, dato che la sg è una sostanza che viene espulsa dal corpo femminile da subito dopo il rapporto fino a completo esaurimento della stessa.
Non avere riscontrato tracce di semenogelina sugli slip indicherebbe una mai avvenuta vestizione di Melania subito dopo il rapporto, perchè sui suoi indumenti sarebbe necessariamente stata riscontrabile Sg: e quindi si DOVREBBE parlare di un'omicidio immediatamente dopo il rapporto sessuale.

Ma c'era un assorbente (o salvaslip) tra le mutande e le parti intime della vittima.

Un rapporto sessuale dei giorni precedenti al delitto, così come ipotizzato dalla Procura, avrebbe necessariamente riportato tracce di Sg sull'assorbente.

Ma di quell'assorbente non si ha più avuto notizia, chissà se è stato distrutto come molti dei reperti.

se NON avesse recato tracce di SG, avrebbe parlato chiaro: l'omicidio sarebbe avvenuto contestualmente al rapporto sessuale.

Insomma, Melania non avrebbe avuto neanche il tempo di rivestirsi prima di essere accoltellata.

non è necessaria la prova del nove dell'assorbente pulito perchè i tempi di degradazione ed eliminazione totale della proteina denominata Sg non consentono di affermare ciò che è stato affermato.

Tuttavia, in teoria sarebbe stato alla Procura il compito di provare la veridicità delle proprie affermazioni: è proprio così, infatti c'era Sg anche sull'assorbente.

E invece quell'assorbente è sparito, insomma quell'assorbente non parlerà,
ma di sicuro NON vi è stata rilevata Sg.
E sapete perchè? Perchè se ci fosse stata.. lo sapremmo già da tempo!
La presenza di Sg sull'assorbente a conferma di un rapporto sessuale nelle ipotizzate 48 ore precedenti l'uscita di casa di Melania sarebbe stata divulgata a caratteri cubitali.

Mentre invece a fatica e dopo quasi un anno è uscita la notizia della presenza di un assorbente, guardacaso mai pubblicizzata, quando la sua presenza proprio ininfluente non era.

Che fine avrà fatto? ..sarà andato ad allungare la grossa schiera delle testimonianze a favore di Parolisi ritenute inattendibili?

Tabula

Mimosa ha detto...

Hai ragione Tabula,
se non fosse stata divulgata via etere la perizia Bruno, con il copia/incolla di tante relazioni a noi prima ignote, non avremmo mai saputo che esisteva un assorbente (visto dai carabinieri) ovvero un salvaslip (visto dalla Canestrari). SPARITO tutto.
Ti cito: «la sua presenza proprio ininfluente non era»
Che sia sparito di proposìto?

Grazie alla stessa “regia” che può aver manovrato i colori del lumen gastrico, nonché la presaenza di cotale dose di caffeina?

Dunque, ulteriore “prova” che fin dai primissimi giorni si è concentato il cerchio sul capro espiatorio più a portata di mano …

Mimosa

Colgo l’occasione per condividere l’elogio ad Annika per la sua decisione a esporsi sull’argomento Sg, dopo averci tanto resi edotti in molteplici interventi.
Ciao Annika, fatti viva ancora.

Mimosa ha detto...

Non so Marilia (tuo commento delle 22:12),
strano che la perlina e il brillantino siano stati ritrovati dalla dott. Gino negli involucri che conservavano le singole calzature … e che siano stati conservati nei medesimi involucri dopo che i RIS avevano analizzato le suole delle scarpe senza citare gli oggetti estranei … i quali a logica avrebbero dovuto essere posti in contenitori separati.

Le scarpe sono state analizzate anche dalla dott. Eva Sacchi, geologa, è lei che ne parla nella sua relazione su incarico dei PM, e sono più di 200 pagine …
dove è questa Relazione?
Perché mai divulgata? se non in spezzoni da Giangavino Sulas …

Mimosa

PINO ha detto...

@ MIMOSA cara, questi "spezzoni" di notizie, così come li definisci, ci rafforzano, se fosse ancora possibile, nel riaffermare tutto quanto da noi scritto nelle pagine di quel nostro, virtuale "libro giallo" mai edito.
Anzi, se ne ravvede una sostanziale integrazione, tenendo conto proprio dell'apporto di quegli "spezzoni", e sono tanti, venuti in superfice dalla pozzanghera in cui giacevano.
Annika è tornata nella giostra, più convinta che mai, per riproporre il mistero della totale misteriosa scomparsa del problema "semenogelina", dall'intero apparato processuale che ha determinato l'incarcerazione "vita natural durante" dell'imputato Parolisi.
Sono convinto che in sede di processo d'appello, la presenza di detta proteina, appunto la SG, sul corpo di MR, sarebbe la prova più concreta e scientifica che i difensori di Parolisi potranno offrire alla corte, anteponendola ad altre, a favore del loro assistito.
Mi piacerebbe conoscere il tuo parere al riguardo.
Pino

Annika ha detto...

@ Marilia

Del salvaslip scrive la Dott.ssa Canestrari a pag. 8 della perizia del Dott. Tagliabracci: "sotto i pantaloni si apprezzavano, delle collant di colore nero ed uno slip di colore nero con salvaslip adeso nella parte interna del cavallo, anch'essi abbassati, fin sotto al piano delle ginocchia". Oltre non vi e' piu' menzione alcuna del salvaslip nell'intera perizia, neanche dove ci si aspetterebbe maggiormente di trovarla, ovvero nelle pag. 11-13, specifiche dell'esame esterno del corpo in sede di autopsia e contenenti l'elenco completo degli indumenti e di qualunque altro materiale repertato sul corpo vittima, compresi i gioielli e addirittura 5 formazioni pilifere. Una formazione pilifera e' certamente piu' sottile, leggera e meno visibile di un salvaslip, eppure, ripeto, quest’ultimo non risulta.

La scomparsa di questo fondamentale elemento di indagine, soprattutto alla luce dell'indiscussa ed imprescindibile positivita' del tampone vaginale alla semenogelina costituisce un'inspiegabile ed alquanto sfortunata casualita'!

A pag. 12 della relazione autoptica troviamo pero' un particolare alquanto interessante: "mutande di colore nero; il tassello posto in corrispondenza del cavallo presenta lieve imbrattamento di colore rossastro". Questo imbrattamento di colore rossastro (possibile perdita ematica?) risulta indubbiamente inspiegabile ed in netto contrasto con il “salvaslip adeso nella parte interna del cavallo" di cui a pag. 8 della stessa relazione.

Che dire? Tralasciando le indiscrezioni riguardo la presunta presenza sulle mutandine di DNA riconducibile alla famiglia di Sonia Viviani, possiamo affermare solamente che i risultati delle analisi del RIS (tra cui, ricordiamolo, anche del materiale presente sulle mutandine), non sono mai stati resi noti. E' dunque impossibile pronunciarsi in merito e quindi errato e privo di alcun fondamento o prova, Marilia, affermare che "l'analisi degli slip indossati da Melania di tutto ha rivelato tranne che tracce di sg" in quanto nulla e' stato mai divulgato sugli esiti delle analisi. Ne' probabilmente sapremo mai se su quel salvaslip vi fossero tracce di sperma o plasma seminale, essendo il salvaslip sparito in un momento imprecisato tra le 18.20 del 20/4 (orario in cui la Dott.ssa Canestrari esamina il corpo di Melania a Ripe di Civitella e ne rileva la presenza - pag. 8 della relazione autoptica) e le 14.30 del 21/4 (orario d'inizio dell'autopsia da parte del Dott. Tagliabracci, che non lo annovera tra gli indumenti ed oggetti rilevati sul corpo della vittima).

FATTO ineludibile ed inderogabile e' invece la positivita', rilevata in sede autoptica dal Dott. Tagliabracci in persona, del tampone vaginale (campione 4491) alla semenogelina, proteina confermativa di un avvenuto rapporto sessuale entro e non oltre 48 ore dal prelievo del campione stesso - orario i cui limiti di rilevabilita' temporale sono accertati e convalidati dalla carta di brevetto approvata e riconosciuta del test in questione: il RSID-Semen. FATTO perentorio che prescinde dalle interpretazioni personali: infatti lo stesso Dott. Tagliabracci parla di ”rapporti sessuali verosimilmente trascorsi e datati” (pag. 58) e scrive che “la positivita’ per semenogelina e la negativita’ per DNA maschile del tampone vaginale fanno presupporre che la stessa abbia avuto un rapporto sessuale non protetto qualche giorno prima del decesso” (pag 86). FATTO a se’ stante ed indipendente sia da qualunque esito delle analisi svolte dal RIS sulle mutandine, sia da quelli, se mai fosse ritrovato, dei possibili risultati delle analisi da svolgersi sul salvaslip, sia infine dalla negativita' per DNA maschile rilevata sullo stesso campione 4491 tramite Y-STR DNA test.

FATTO che, comunque lo si giri e da qualunque angolo lo si osservi, contrasta con il presunto orario del decesso di Melania e, pertanto, con la colpevolezza di Salvatore Parolisi.

santy ha detto...

Annika complimenti !

una domanda: cosa vuol dire riscontrare una marcata positività per la saliva nel tampone vaginale ?scusa la domanda terra terra ma, fosse come penso, da tale positività si potrebbe prelevare DNA ? e se si ,perchè non prendere in considerazione la cosa ? forse perchè analizzato non risulta di P.?

Annika ha detto...

@ Santi

Il RSID-Saliva test effettuato dal Dott. Tagliabracci sul campione 4491 (tampone vaginale) ha dato esito negativo (Tabella 2, pag. 51). La Dott.ssa Gino, genetista, la quale ha purtroppo potuto solamente osservare fotografie dei vari stick test (andati distrutti), compreso il RSID-Saliva del campione 4491 (tampone vaginale), afferma a pag. 41 della sua perizia di poter osservare nelle fotografie mostratele una "positivita' marcata per la saliva nel tampone vaginale e nel tampone linguale, forse una debole positivita' per la saliva nel tampone rettale".

How remarkable!

Soprattutto considerando che il tampone vaginale ed il tampone rettale sono tamponi INTERNI, e ci si chiede come in prima istanza sia finita della saliva talmente all'interno del canale vaginale (e del retto!) della vittima e, soprattutto, QUANDO, dato il deposito della stessa sarebbe presumibilmente da far risalire alla consumazione del rapporto sessuale di cui il RSID-Semen e' prova certa. Inoltre, dati gli orari tanto discussi e contestati (in special modo nel caso Rea) di persistenza e rilevabilita' della saliva sul e nel corpo umano, come abbia potuto quest'ultima essere rilevata all'interno, nello specifico, del canale vaginale a ben 72+ ore dal presunto orario del decesso... direi che se confermata sarebbe sicuramente una notizia eccezionale!

Ed ora non me ne vogliate, ve ne prego, ma preferirei intervenire in questo blog a mio piacimento e non per rispondere a quesiti e dubbi altrui. I miei li ho espressi gia' tutti nell'articolo qui sopra. Grazie.

Mimosa ha detto...

Caro Pino,
chiedi il mio parere sulla scottante questione, ebbene il mio parere di sempre è che, appunto, la questione di un rapporto di Melania non con il marito, con il dubbio che sia stato consenziente, è difficile da far accettare alla parentela,
Gionni si opporrà motivando che si tratti di un tentativo di screditare la memoria di una donna dipinta fin da subito come tutta dedita alla casa e alla famiglia.

Mimosa

Anonimo ha detto...

Mimosa.

Va sempre specificato il rispetto per il devastante dolore vissuto da quella famiglia.

Ma va anche specificato che la ricerca della verità, specie in un caso giudiziario, e relativamente ai doveri della cronaca, quando una notizia è fondata ed attinente, e quando da quest'ultima può derivare il destino di un imputato, non dovrebbe mai e poi mai porsi il problema di dispiacere a nessuno.

Tabula

PINO ha detto...

@ MIMOSA

Non posso darti torto. L'argomento implicherebbe l'alzata di un pesante sipario, dietro cui apparirebbero scene scabrose che non farebbero molto piacere.
Ciononostante, non si possono ignorare realtà scientifiche a tempo indeterminato.
Realtà che dovranno essere rivelate nel futuro processo di appello, se si vuole scagionare il parolisi dall'infamante colpa che gli hanno addossata.
Certo, il discorso è spinoso, ma non per questo dovrebbe restare lettera morta; ci vorrà coraggio civile e ferrea volontà professionale per quelli che dovranno pronunciarlo.
Pino

Anonimo ha detto...

Tra l'altro, sarebbe oltre che civilmente un reato, sarebbe moralmente insensato salvaguardare la reputazione di una donna che purtroppo non c'è più per condannare vita natural durante la figlia di costei a ritenere di avere la metà del dna di un assassino: le si può anche cambiare il cognome, alla piccola, ma se non verrà fatta chiarezza verrà per sempre additata come la figlia di colui che ha brutalmente ucciso la propria moglie.
La ricerca della verità va condotta per chi resta.

Tra l'altro una donna che subisca una violenza non dovrebbe subire mai la perdita della reputazione di donna e madre esemplare, poichè i modi per ottenerne il consenso fisico suo malgrado sono purtroppo alla portata di troppi mascalzoni in circolazione.
La droga da stupro è uno dei tanti sistemi possibili per instupidire la vittima inibendone la reattività, ma anche l'evidente e sottovalutato ematoma il testa della vittima forse avrebbe potuto ottenere lo stesso risultato.
Dal mio punto di vista femminile, direi che il problema della reputazione di M. non si pone, poichè la sua reputazione ed il rispetto nei suoi confronti non saranno mai intaccati a prescindere da ciò che le è realmente accaduto.

ENRICO ha detto...

" poichè la sua reputazione ed il rispetto nei suoi confronti non saranno mai intaccati a prescindere da ciò che le è realmente accaduto."

Non credo proprio che la mentalità della famiglia Rea sia tale da accettare un simile ragionamento !

Anche io penso che l'argomento Sg sia stato volutamente ignorato ( sia da una parte che dall'altra) per i motivi indicati da MIMOSA

Riguardo invece le perline ed i brillantini trovati nelle ( o sotto) le scarpe di M. ho sempre pensato trattarsi di frammenti di qualche oggetto presente in casa e appartenente a M stessa o alla bambina e quindi essere finiti casualmente nelle calzature della donna nei giorni precedenti.

Che so, decorazioni del famoso ramo della cuccagna o giocattoli di Vittoria o perline per i ricami ...

Anonimo ha detto...

@Enrico

scusa, ma da quanto in qua le indagini si dovrebbero fare tenendo conto di quello che la mentalità dei parenti della vittima possano o non possano accettare?

Casomai, può esistere una delicatezza da parte di chi ha svolto le indagini nel non consegnare alla stampa un risultato delle ricerche che possa ferire ulteriormente i parenti già duramente colpiti dalla perdita del congiunto: vedi caso di Yara.

Però i risultati delle indagini non possono e non debbono essere minimamente influenzati dal pietismo nei confronti di chi resta, nè per compassione nei confronti di questi è accettabile che si ometta di trasferire i risultati delle perizie completi in ogni loro minima parte a chi si occupa della difesa.
Così come è accaduto non consegnando alla difesa il video dell'autopsia.

Riguardo le perline ed i brillantini, se proprio ne vogliamo parlare, forse non hai mai provato l'esperienza di avere un minuscolo sassolino nella scarpa.
Impossibile non accorgersi di camminare con tre oggettini fastidiosi nelle scarpe, impossibile siano stati trasportati dal vento guardacaso solo dentro le scarpe di Melania e non lì intorno, impossibile li abbia persi il medico legale e sempre appunto nell'eccezionalità di farli finire solo e soltanto dentro quelle scarpe e nemmeno uno sul terriccio lì intorno.

santy ha detto...

Annika grazie, e che leggendo la perizia della Gino ho letto di questo tampone salivare che ha esito negativo e poi da alcune foto visionate dello stesso tampone si vede chiaramente la positività e che poi puff ...di nuovo con un colpo di bacchetta magica è ritornato negativo ma mi sa è sparita come la prova della Sg mai menzionata scusatemi la battuta... con un calice di champagne no Sg, no RSID-Saliva !

Anonimo ha detto...

Santy, scusa se ti rispondo io. Non ho alcuna competenza scientifica in questa materia ma quello della saliva è un dettaglio ininfluente.
Certo, dato che si è inteso cercare di dimostrare un'estrema labilità della persistenza salivare nella bocca,
risulta veramente strano il campione vaginale positivissimo alla saliva dopo a BEN 72 ore ipotizzate dalla Procura rispetto all'omicidio.
Insomma, la saliva o dura poco o dura moltissimo?

Però a proposito della rilevabilità salivare in vagina ti consiglio di leggere con attenzione la perizia della dottoressa Gino.

E comunque saliva o non saliva, la sua eventuale presenza non è assolutamente paragonabile alla presenza di Sg positiva al tampone vaginale.

Avete letto l'articolo?
Perchè non parliamo di Sg?

Tabula

Gabridget ha detto...

Sarebbe veramente inaccettabile se la SG non fosse stata presa in considerazione per preservare la memoria della vittima, anche se fosse lo stesso Parolisi a chiedere di tacerne!

Antonello ha detto...

Complimenti Annika per l'onesta' professionale ed il coraggio che nessuno sembra abbia avuto.
Prendo atto del fatto che a fronte del rinvenimento della positivita' per semenogelina non son state trovate tracce epiteliali o dna da sfregamento che invece l'ipotesi Sg darebbe per conseguente e logico.
Cio' significa che il mistero rimane ed e' da decifrare, il mio punto di vista e' possibilista, se vi era Sg qualcuno/a li deve averla messa in qualche modo, osservo che prima dell'aggressione sarebbe illogico accettare di immaginare un rapporto senza "contatto" di tipo consenziente se non con dinamiche di vicendevole eccitamento, una cosa insomma un po' strana e raffinata, di certo se dopo invece ipotizzassimo un rapporto completo, come la Sg certificherebbe, e' impossibile non venga rinvenuta nessuna traccia epiteliale di "sfregamento.
Onestamente io rimango fortemente dubbioso su un rapporto consenziente o consapevole mentre sicuramente non e' stato "protetto", resta la possibilita' di inoculamento per mezzo di siringa e pistoncino apposito o M. resa a monte priva di coscienza, ricattata sulla base forse della figlia e naturalmente la possibilita' necrofila anche se trovo da pazzi inscenare raffinatamente un disordine mentale sulla scena del delitto lasciando poi la firma in calce all'opera.
Non ritengo di dover prendere in esame un amante qualunque amante di coltelli perche' abbiamo ben due testimonianze dimenticate e tralasciate di una M. inseguita da altre due od una a CSM ed a San Giacomo, al limite, se doveva incontrare una persona, un amante ma credo piu' un amica deve aver fatto da esca per allontanare quel giorno M. dal marito e figlia.
In questa visione sarebbe fondamentale sapere in quale situazione mentale si trovassero le convinzioni di M., era gia' rassegnata ad una storia finita??? Ed allora ci starebbe forse la ricerca di altre storie anche nel caso solo per far ingelosire S. e tentare di "metterci una pezza", la coppia era perfettamente in equilibrio dopo crisi di fatto passate??? In quel caso cercare un amante puo' diventare aleatorio, anche se non escludibile, francamente io trovo piu' plausibile un appuntamento con un'amica e trovo curioso che alcuni protagonisti abbiano potuto fare il bello e cattivo tempo vicino ai luoghi di scomparsa senza mai averlo e doverlo ammettere ed argomentare.
Il Gruppo ci potrebbe stare nell'ordine dei tre, forse due donne ed un uomo, per ritorsione o per il silenzio di uno dei due della coppia, la possibilita' passionale ci starebbe nella misura in cui e' poco credibile una visita ufficiale da un'amante che S. non frequentava da gennaio e nella misura del dubbio che vi fossero piu' recenti candidate.
Trovo anche questa un'anomalia, se non si vede un'amante da gennaio, ad aprile vedrei un incontro chiarificatore ma non un fidanzamente improvvisamente ufficiale, sottolineo poi che dalla stessa data stranamente risalgono gli unici due sms che sapevamo come rimasti incisi nel cellulare di M. ripulito.
Non voglio insinuare nulla ma avendo Lud. un alibi trovo che vi sarebbero almeno un paio di osservazioni su una M. controllata e che se di passionali dobbiamo parlare o ci dobbiamo rivolgere altrove o la "visita ufficiale" un Don Abbondio qualunque avrebbe potuto voler impedire, sia da parte delle strette conoscenze di M. che di quelle di Lud. o di una terza incomoda che della visita avrebbe potuto sapere.

ENRICO ha detto...

@ anonimo

scusa, ma da quanto in qua le indagini si dovrebbero fare tenendo conto di quello che la mentalità dei parenti della vittima possano o non possano accettare?

Quando è necessario e indispensabile nascondere la verità come nel caso in esame, le c.d. " indagini "DA SEMPRE hanno tenuto conto ( o NON hanno tenuto conto) di un'infinità di fattori “non utili alle indagini !

Nella fattispecie l’argomento Sg “non è utile alle indagini perché non solo obbligherebbe necessariamente ad ammettere la non colpevolezza del Parolisi ma SOPRATTUTTO obbligherebbe gli inquirenti a ricercare l’autore /i del crimine da qualche altra parte assai.meno “salutare”.

Dunque è per questo motivo che gli investigatori non se ne occupano dato che è semplicemente inverosimile credere che o non se ne siano accorti o non ne conoscano il comportamento chimico-fisico scientificamente provato.

Poi, che il fatto di “non parlarne” torni utile anche alla famiglia REA costituisce un argomento in più ( e non da poco !) per evitare di utilizzarlo ai fini investigativi.

A mio avviso, la Difesa per scagionare il proprio assistito, è stata, in qualche modo, “invitata” ad utilizzare mezzi che prescindano dalla Sg consentendole – forse – di ottenere in appello una sentenza favorevole ai sensi del comma 2 dell’art.. 530 cpp. e chiudere così il caso senza colpo ferire.

Perline e brillantini : ho sempre saputo che fossero stati rinvenuti nel sacchetto che conteneva le scarpe di M . Ora esce fuori che fossero dentro le scarpe stesse.
Non so che dire ma francamente sono più propenso a credere ad un evento del tutto casuale e non legato all’autore del crimine .
.

Pamba ha detto...

Tornando ai parametri tanatologici, in relazione ai tempi di rilevabilità della Sg indicati da Annika(max 48 h dall’esecuzione del tampone), trovo molto interessante i seguenti dati, inseriti nella perizia Bruno:

Per gli altri parametri tanatologici, ipostasi e rigidità, considerata la descrizione delle operazioni di sopralluogo, in cui vengono segnalate ipostasi fisse (non attenuabili alla digitopressione) e rigidità cadaverica tenace a carico di tutti i distretti muscolari, si può solo dire, per le ipostasi, che al momento del sopralluogo verosimilmente erano trascorse dieci-quindici ore dalla morte, e per la rigidità, sempre al momento del sopralluogo, verosimilmente erano trascorse dodici-ventiquattro ore. Il fatto che all’autopsia la rigidità viene descritta vincibile, e non in via di risoluzione, autorizza solo a dire che sulla base di questo parametro verosimilmente al momento dell’autopsia erano trascorse ventiquattro-quarantotto ore dalla morte.

Aggiungerei, da profana, anche il sangue fluido fuoriuscito dalle ferite dorsali del cadavere al momento del sopralluogo della Canestrari.

Non vi sembrano elementi confermativi di un PMI più recente (almeno al giorno 19)?

Pamba

Anonimo ha detto...

Mimosa
come anche tu lasci intendere nel tuo commento ogni reperto viene imbustato separatamente. Se le perline sono state trovate insieme alle scarpe è indubbio che fossere all'interno delle stesse. Ma quello che volevo evidenziare è che la Dott.ssa Sacchi ha escluso nella sua relazione che fossero incastrate nelle suole. Quindi necessariamente si trovavano all'interno. Mi domando come hanno fatto ad entrare nelle calzature di Melania se queste erano allacciate.Come è stato evidenziato da Enrico è impossibile che Melania le abbia calzate con all'interno quella roba. Non avrebbe resistito a lungo. Detto ciò voglio sottolineare che a questo punto sembrerebbe scontato che quelle scarpe trovate calzate da Melania ormai cadavere, devono esserle state tolte (e a questo punto ci sta l'entrata all'interno della perlina e della paillette)salvo poi ricalzate. Se così fosse ci sta pure il rapporto sessuale completo, che non riesco a vedere come avrebbe potuto compiersi con le gambe strette dai jeans calati.
La domanda che mi pongo è se è mai possibile che lacci delle calzature,Jeans (abbassati rovesviandoli) possano non portare traccia dell'assassino?
Marilia

Mimosa ha detto...

@ Marilia
leggendo tra le righe il mio intervento a cui ti riferisci, si dovrebbe capire che le perline sono apparse "dopo" che i RIS avevano esaminato le scarpe
e nei laboratori dei RIS non ci sono solo uomini ....!!!
... chissà cosa indossava la persona che ha imbustato le scarpe dopo l'analisi ...

Mimosa

Anonimo ha detto...

@Enrico
ci sto se dici che nonostante non sia professionale di fatto le indagini abbiano camminato sui gusci d'uovo nel tentativo di non ferire ulteriormente chi restava, tralasciando di esaminare e soprattutto di divulgare aspetti della vicenda che dovevano necessariamente ed improrogabilmente essere approfonditi.

@Pamba
le considerazioni che fai, credo siano logiche. Del resto pare che lo stesso anatomopatologo Bruno abbia ottenuto gli stessi risultati nelle sue analisi, riferendo tutti i risultati parziali come indicativi di una data di morte situata al 19 aprile, ma riassumendo nelle conclusioni finali.. la data del 18 aprile.

Il perchè non lo so, probabilmente ha voluto trovare un accordo con i risultati dell'entomologo Vanin che poneva la data della morte al 18 aprile.

@Gadbridget: adoperi il condizionale.
Sarebbe inaccettabile.. SE non fosse stata presa in considerazione..
Allora mi permetto di darti unc onsiglio non richiesto: fai come ho fatto io.
Hai un amico, un conoscente, una persona che abbia fatto studi di medicina, possibilmente attinenti se non all'anatomopatologia, allo studio delle componenti spermatiche?
Mandagli l'indirizzo di questo articolo, e domandagli in tutta coscienza cosa ne pensa.
Io l'ho fatto, e il mio contatto mi ha dato conferma che quanto scritto qua sopra da Annika Settergren è una trattazione scientifica con i fiocchi corrispondente al vero.
Niente SE, niente MA, niente POTREBBE: E' così.

Tabula

PINO ha detto...

@ PAMBA
Hai interpretato con precisione quanto scritto dal dr. Bruno nella sua relazione, pur definendoti "profana".
Interpretazione del preciso intendimento del Bruno, nell'indicare che l'ora del decesso di MR doveva essere avvenuto almeno un giorno dopo, da quella indicata dall'edizione n°2, corretta e riveduta, della relazione Tagliabracci, e concordante, invece, con le prime dichiarazioni dello stesso.
Quello che suscita indignazione è l'indifferenza esercitata, per tali indicazioni scientifiche, fornite, guarda caso, dagli stessi periti nominati dal giudice unico.
Sai darmene una spiegazione logica?
Pino

Mimosa ha detto...

@ Marilia
sai cosa mi domando io da un po' di tempo?
è possibile che la *cintura* e in particolar modo la sua *fibbia* non abbia conservato tracce, impronte, dna, di estranei?
Chi ha levato i pantaloni, ha prima slacciato la cintura, normale no?
E' vero che la dott. Gino non ha potuto esaminare i campioni della cintura esaminati prima dai RIS perché da loro eliminati, ma della fibbia io non ho letto niente da alcuna parte ...
Se Melania non l’ha fatto da sé, chi ha slacciato la fibbia e abbassato i pantaloni aveva i guanti?

Sull’abbassamento dei pantaloni sto elaborando una nuova ipotesi tempistica. Spero di postarla entro domani sera, se riesco a mettere nero su bianco le visualizzazioni che ho in mente.

Mimosa

Mimosa ha detto...

Chi si domandava dove era andato a finire l’assorbente?

Ho ritrovato la citazione nella Perizia del prof. Bruno:

Verbale di sopralluogo eseguito in località “Le Casermette” della Frazione Ripe di Civitella del Tronto, alle ore 16.30 del 20 aprile 2011, a seguito del rinvenimento del cadavere di REA Carmela, a firma del Lgt Ciccone Giorgio e App. Pipoli Domenico dei Carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Teramo, datato 20 aprile 2011 (ore 23):

Tutti gli oggetti indicati sono stati opportunamente repertati e verranno trasmessi al RIS di
Roma per le relative analisi di laboratorio.
Inoltre sono stati repertati i seguenti oggetti:
1. un capello di colore nero rinvenuto sopra la scarpa sinistra del cadavere;
2. la cintura dei pantaloni con una grossa fibbia con la scritta .“DENNY ROSE.”;
3. l.’assorbente che la donna indossava su cui vi sono evidenti tracce biologiche. [.…].”.

Anonimo ha detto...

APPARSO SULLA RIVISTA "OGGI"


Melania Rea e il mistero della Semenogelina... -

albatros volandocontrovento.blogspot.com/.../melania-rea-e-il-mister...

da FALCE

Anonimo ha detto...

Evidenti "TRACCE BIOLOGICHE" sul salva slip!!

Quali, di che genere?

Perchè non sono stati riportati?

FALCE

Pamba ha detto...

@Pino 18.24

Ah Pino..se avessi una spiegazione logica non starei ancora qui a lambiccarmi il cervello ;-)

Diciamo che.. in perfetto “stile italico” ciascun perito dice-non dice, per poi accodarsi al primo di loro(guarda caso quello richiesto a gran voce dalla parte civile) che trova la data di maggiore appeal…
Poi a cascata tutti si rimpallano la patata bollente..

Torno a ripetermi. Ci vorrebbe, per il processo d’Appello, un anatomopatologo illustre e coraggioso che consideri tutti gli elementi e ribalti il tavolo!

Buona serata, Pamba

PINO ha detto...

@ PAMBA
Concordo perfettamente. Non poteva essere diversamente, se no che stile "italico" sarebbe stato?-:)
Buona serata anche a te, Pino

Anonimo ha detto...

Grazie Tabula , ma se nella bocca di M . sono state trovate traccie di DNA di P e visto essere marito e moglie le effusioni erano logiche perchè no saliva all'interno della vagina ? quando ho letto la perizia mi ha colpito molto, perchè ho pensando a quello che Annika ha scritto su una delle ipotesi fatte del perchè non si trovassero tracce di DNA sul tampone della SG, lei ha detto può essere stata fatta anche in modo meccanico, in questo caso un dito , e se queste mani calzassero un paio di guanti è chiaro che in un corpo rigido post-mortem ci si possa aver aiutato con saliva. lo so ora qualcuno dirà quanta fantasia ma trovo strano che le cose importanti che all'inizio tagliabracci ha trascritto man mano che passa il tempo scompaiano o vengano distrutte e comunque questo si potrebbe ricollocare alla lista delle cose fatte per attuare lo stagin.

Gabridget ha detto...

@Tabula
era un condizionale posticcio... detto con profonda tristezza... so benissimo che è così, purtroppo, se ce n'era bisogno l'articolo di Annika ha aperto ancora di più gli occhi!
Trovo aberrante che si tenga in galera un uomo per preservare la reputazione di una persona, anche se ammazzata in quel modo atroce e madre di una bimba! Così di vittime ne abbiamo due, anzi tre...

Mimosa ha detto...

Caro FALCE

ctz Evidenti "TRACCE BIOLOGICHE" sul salva slip!!
Quali, di che genere?


è tutto qui il mistero!!

Mimosa

Mimosa ha detto...

Spariti tutti? Beati voi a divertirvi, avete ragione, in fondo è sabato sera ...
io ahimé sono qui a pensare.

Lustrini, brillantini e scarpe:
avete notato, a p. 107-108 del pdf della Relazione Bruno, le foto delle scarpe di Melania?
Ci sono brillantini piatti e a pallina sul lato esterno.
Indubbiamente i RIS hanno verificato che non si tratta degli stessi, non sono mica stupidi …
e sono andati anche a verificare in casa se qualche indumento di Melania o della piccola ne avesse di quel tipo …
ma poi, di quale tipo di brillantini si tratta noi non lo sappiamo … perché non ci fanno leggere la Perizia della dott. Sacchi?

Però ...

Guardando bene le scarpe, ho notato che la sinistra era ancora allacciata
come l’hanno tolta dal cadavere?
Era “lasca” e gliela hanno sfilata?
E come mai era stato facile sfilarla da un piede rigido (ancora in rigor)?

Su entrambe i lacci appaiono molto allentati, fino in fondo, sulla scarpa destra molto più che sulla sinistra …

Sarà una stupidata, però mi sono domandata: perché la sinistra è allacciata?

E poi quel fiocco vi sembra giusto? Voi fate il nodo in quel verso?

Qui le ipotesi sono due:

a) i lacci delle scarpe sono stati allentati per sfilare la calzatura dai piedi in sede di spogliazione del cadavere per prepararlo all’autopsia e poi per fotografarle a qualcuno è venuto in mente di fare il fiocchetto ad una (per gusto estetico?)

b) le scarpe erano erano già allentate prima di essere tolte e si trovavano in tali condizioni quando sono state consegnate ai RIS, e nelle medesime condizioni poi dai RIS consegnate ai periti super partes e quindi da loro fotografate.

Per non andare troppo per le lunghe e con il rischio di ipotizzare scenari che qualcuno (Antonello mi pare) secoli fa aveva immaginato, mi fermo qui
e per un bel po' di tempo.

Mimosa

Anonimo ha detto...

Gadbridget:
"Trovo aberrante che si tenga in galera un uomo per preservare la reputazione di una persona, anche se ammazzata in quel modo atroce e madre di una bimba! "

Detta così è riduttivo.
Non credo che i motivi per i quali P. è in carcere siano così semplici o, se preferisci, sempliciotti, e non è quello che ho detto o perlomeno quello che intendevo.
C'è sicuramente dell'altro e questo altro dovrebbe viaggiare in parallelo con la ragione per la quale Melania è stata uccisa: non parlare di Sg fa buon gioco al vero assassino, non dimentichiamolo.

@Anonimo delle 19:23. Antonello?
Le cose che ha scritto Tagliabracci sono su tre perizie difformi tra di loro in particolari eclatanti.
La presenza di tampone positivo alla Sg l'ha messo nero su bianco.
Il problema nasce dall'interpretazione che viene data da quel tampone positivo considerando il fatto che il test di riferimento citato da Annika è lo stesso che lui utilizza in casi come questo, interpretandone i risultati secondo la tabella comparativa che è molto chiara, tranne nel caso in questione nel quale solleva un'eccezione non da poco arrivando addirittura a misconoscere l'azione temporale delle 72 ore calcolate a ritroso dal momento del tampone.
mi scuso per l'imprecisione ma il linguaggio medico non fa parte del mio bagaglio, comunque il senso resta.

Il dottor Tagliabracci non può calcolare le 72 ore della Sga partendo dall'istante della morte ed andando a ritroso, e sai perchè?
Perchè il Tagliabracci non era presente al momento della morte.
(O almeno lo spero per lui.)
Prelevare il tampone vaginale a Melania nell'esatto istante della sua morte è l'unica condizione che gli avrebbe permesso di calcolare le 72 ore a ritroso da QUEL momento.
Prelevare il tampone vaginale a Melania il giorno 21 aprile 2011 pressapoco alle ore 15,30 se non più tardi ancora, poteva permettergli di calcolare le 72 ore a ritroso a partire dal 21 aprile.

Tra l'altro, non è compito degli inquirenti approfondire o verificare le questioni scientifiche, si attengono a quel che i periti gli comunicano e nemmeno sempre, vedi faccenda della saliva rilasciata secondo tagliabracci ad opera di un bacio avvenuto in un momento imrpecisato tra dopo il pranzo e l'istante della morte: si è trasformato in un allegorico bacio della morte, con tanto di balletto di coppie di baciatori.

Eviterei di indurre chicchessia a sperimentare la resistenza salivare in altri luoghi con orripilanti siparietti condotti alla carlona e privi di scientificità, per vedere Parolisi in carcere questo ed altro, però insomma..

E poi, ribadisco: la saliva può essere indicativa di un'azione meccanica come quella da te indicata ma in fin dei conti è sempre la Sg che taglia la testa al toro.

Tabula

Anonimo ha detto...

anonimo delle 19:23 scusatemi ero io ho dimenticato la firma ....santy

si,Tabula comprendo che la questione della Sg E' importantissima, bisogna capire perchè gli inquirenti non abbiano approfondito la cosa... ecco perchè giorni fa ho insistito che il movente ,secondo me ,è da ricercare sul Niente di M. ,su chi ha voluto questo Niente, per preservare la figura di M. ? o per coprire Chi? e perchè a questo punto far sparire campioni raccolti durante l'autopsia maglie , salva-slip , tamponi positivi , perline mai analizzate ,capelli mai analizzati sono, tutte cose che portano all'appartenenza di quei DNA estranei alla persona di M. e di S. ...PERCHé'? secondo me ,tanti conoscono il nome, ma hanno "timore".

un'altra domanda è perche' Il dott. vannin trova sotto il colletto del giubbotto di M uova/larve schiacciate ? su un corpo immobile da due giorni le larve che si formano sul cadavere dovrebbero prolificare e non essere schiacciate , o no? anche questa cosa l'ho trovata molto strana mi ha fatto pensare a uno sollevamento del corpo per una vestizione appropriata al ritrovamento del cadavere

Mimosa ha detto...

Ecco che con questo ultimo intervento di Santy, lentamente ci stiamo avvicinando ad un altro scenario.
Vi aggiungo un particolare che credo sia stato troppo sottovalutato e mi è tornato in mente ora a proposito del colletto del giubbino:

a Melania sono stati inferti 3 tagli in regione cervicale posteriore e 2 in anteriore

già ci eravamo stupiti che la collanina non fosse stata tranciata,
ma ora ci dobbiamo chiedere : come mai il colletto del giubbino non risulta lacerato?
non è normale …

Mimosa

PINO ha detto...

@ MIMOSA, il colletto del giubino evidentemente NON COPRIVA quella parte del collo che si voleva colpire, e quindi è rimasto intatto.
I colpi inferti, invece, sulla parte posteriore, avrebbero dovuto tranciare i capelli che, essendo lunghi, coprivano interamente quella zona.
Comunque, non correrei dietro a fantastiche allusioni alla "spoliazione" della vittima: non vorrei rischiare di rasentare una sorta di atmosfera favolistica.

Pino

Mimosa ha detto...

Ciao Pino
come ti spieghi che non sono stati tranciati i capelli né il colletto posteriore?

Io però non credo sia stata spogliata e rivestita, perché anche la parte posteriore del giubbino presenta piccole lacerazioni (che dovrebbero corrispondere alle 7 pugnalate dorsali).
Sto pensando ad una scena più cruenta, ma per descriverla voglio trovare le parole giuste meno macabre possibile.

Mimosa

PINO ha detto...

@ MIMOSA, a parte quanto ho sopra ipotizzato, per spiegare l'integrità del colletto, tutto il resto della dinamica omicidiaria resterà per sempre irricostruibile, almeno nei particolari.
Del resto, tutto il caso è stato "modellato" in modo che, almeno fin'ora, non potessimo individuare la parte dell'opera effettiva, distinguendola dalle sofisticazioni apportate, nell'interesse del/gli autori del misfatto.
Naturalmente, niente e nessuno può impedirci di discuterne liberamente, senza essere lesivi nei confronti di terzi.

Anonimo ha detto...

@Santy
capire da questa distanza il perchè o percome le larve sotto il colletto fossero schiacchiate sarebbe pura utopia.
Magari si sono semplicemente schiacciate a causa del rovesciamento dalla posizione in cui proliferavano con M. poggiata su un fianco, ma una volta iniziato lo staging e voltata la donna a quella supina per inciderle le parti nude, alcune larve saranno rimaste schiacciate sotto il colletto.

Sarà molto difficile ripartire da zero nelle indagini, sia perchè la pista è fredda e molte delle prove non sono state consegnate neanche ai periti incaricati dalla Tommolini, altre sono state distrutte, altre ancora sono state sottoposte a test irripetibili.

Non so se molti conoscano il "nome", io di sicuro non ho la più pallida idea di chi sia l'assassino, un assassuno "fortunato" nonostante di sicuro non si chiami Parolisi.
Aiutato dalle circostanze o da qualche complice o dalla sua capacità di.. mettere in atto le minacce che fa?
Se nessuno ha rischiato di arrivare a sapere se facesse sul serio, non vedo perchè dovrei farlo io, e ti dico che tutto quello per il quale valga la pena di lavorare è tirar fuori dal carcere chi NON ha commesso il fatto.

Sarebbe già un grosso passo in direzione della giustizia.

Per quanto riguarda il vero assassino, ad ognuno le sue responsabilità di non averlo saputo/voluto trovare.

Anonimo ha detto...

Ma perche' i difensori di parolisi non si sono.avvalsi della sg.per la difeza eppurene erano stati informati? cloe

Anonimo ha detto...

Cloe

La semenogelina è nota sia ad accusa che a difesa.

Ti ricordo che:
- il processo si è svolto a porte chiuse
- la Tommolini ha presentato un quesito specifico rivolto ai periti per appurare se M. avesse avuto un rapporto sessuale nei giorni precedenti il delitto.
Perchè "SE"? perchè evidentemente era giunta voce che il rapporto non fosse dei giorni precedenti il delitto.
Nota di colore: alla precisa richiesta del Giudice la madre di Melania svenne in aula.
Nessuno del team di psicologi non ufficiali di Parolisi ha però commentato la vicenda.

Comunque è storia: le risposte dei periti, non ci sono state.
La genetista si è appigliata alla foto di uno stick illeggibile e ha fatto riferimento al caso più unico che raro in circolazione invece che riferirsi ai valori riconosciuti dalla medicina ufficiale per la durata di rilevabilità di Sg.

In linguaggio figurato, l'anatomopatologo Bruno si è nascosto dietro le gonne della genetista per non esporsi in merito e insomma: alla fin fine nessuno ha risposto al quesito.

E comunque anche tornando indietro di 72 ore dal tampone, quel rapporto non poteva riferirsi in alcun modo ai giorni precedenti.

accà niscun'è fess!

Anonimo ha detto...

Perche' una madre non dovrebbe turbarsi sapendo.che forse sua figlia ha subito violenza prima di essere brutalmente uccisa? Nessuno.aveva parlato di rapporto consenziente cloe
I

Anonimo ha detto...

Cloe
Tagliabracci parla di assenza di tracce di violenza sessuale...

Anonimo ha detto...

Insomma, la Sg significa che l'innocenza di Salvatore era risaputa fin dal pomeriggio del 21 aprile?

Allucinante

Anonimo ha detto...

Magari con un coltello alla gola o.sotto l'effetto di una droga chi lo puo'dire? cloe

Simona ha detto...

Mi hanno detto che la zia di Melania era di nuovo ospite alla trasmissione della D'Urso Domenica Cinque....ma ancora non riesco a capire cosa voglia o cosa cerchi questa famiglia dopo l'ergastolo specialmente la zia che ormai è onnipresente....come al solito si è cercato di denigrare ancora di più la figura di Salvatore,che se qualcuno se ne è dimenticato (credo proprio di si) è il padre di Vittoria!!!

Anonimo ha detto...

Cloe
Per la maniera in cui è stato posto il quesito, ovvero verificare se la donna avesse avuto rapporti sessuali nei giorni precedenti il delitto, non c'era alcuna ragione di svenire in aula.
Nessuno si aspetta che la figlia rimanga vergine all'interno del matrimonio, specie dopo aver generato, e per come formulato il quesito non si riferiva direttamente ad estranei.
Peccato nessuno abbia risposto al quesito.
L'assenza di tracce di violenza sessuale potrebbe aprire altri scenari oppure no.
Io farei presente l'imponente ematoma sulla testa della ragazza, non una botterella da poco, ma un colpo di una violenza tale che l'ha stesa di sicuro per un pò.
E la diffusione e facile reperibilità della droga da stupro chiamata GHb, o se vuoi ketamina, ancor più nota come anestetico per cavalli, di ampia diffusione e consumo nei rave party per l'effetto rallentante che produce e per la non rilevabilità immediata all'esame autoptico, non credere sia un'ipotesi così remota o strana.

come sia stato ottenuto quel rapporto rimane una questione secondaria rispetto al fatto che un rapporto è avvenuto nelle 48 ore precedenti il test vaginale.
Vogliamo dire proprio esattamente 72 ore e non 71 e mezza o 71 e tre quarti per far contenta quell'unica mosca bianca del Rocco Siffredi dei test, un campione su 88 del quale non si conosce nemmeno la precisione dell'orario di prelievo rispetto al punto 0?
diciamolo, siamo comunque all'interno del tempo dell'assenza di Melania da marito e figlia.
Come ci rammenta Annika qui sopra, l'orario di presa dell'incarico rispetto all'orario in cui quell'esame specifico è stato fatto, ha un numero progressivo che ci racconta che prima di quella sono state condotte altre analisi sul cadavere.
E allora sono 73 o 72 ore e mezza di positività rispetto ad un campione che non viene nè riconosciuto nè riportato nè preso in considerazione nella tabello di riferimento a disposizione degli anatomopatologi?

per il resto, la prima relazione autoptica di Tagliabracci diceva cose altre molto diverse rispetto alla terza: contenuto dello stomaco, orario e giorno della morte erano completamente diversi.

Se vuoi metti in conto che già sapevano anche queste altre cose.

Tabula

Marta ha detto...

scusate ma non ho proprio capito perché sia così determinante sapere quando(giorno ed ora) è avvenuto il rapporto sessuale? Qualcuno me lo può spiegare? Che attinenza ha con i delitto?
Marta

Anonimo ha detto...

Marta

Il rapporto precede il delitto.
Il rapporto non avviene che, diciamolo, il19/4.

Chiaro adesso?

anna ha detto...

ho conosciuta la donna Californiana sensitiva che disse il giorno 19 aprile 2011 che melania era stata uccisa e che sitrovava nel bosco.E' la moglie di un mio amico,siamo stati a cena elei era presente,si sono trasferiti da circa due anni in Italia ad ascoli Piceno.
Le sue parole:
Il marito può sospettare chi è stato ad uccidere la moglie,potrebbe saperlo con certezza, potrebbe essere anche il mandante ,ma non ha ucciso lui la moglie.....

Lei ha aiutato la polizia nella ricerca del cadavere,che a quanto pare però non ha trovato lei......

Sicuramente Melania è stata a San Marco se non non avrebbe avuto quelle visioni così forti.......

Io vedevo il sangue,il suo corpo in un bosco ,ma non è detto che quel bosco dove è stata trovata era quello che io vedevo......

come dire ...potrebbe essere stata spostata.......

chissà se vicino a Ripe in qualche parte ci sono ancora le tracce di dove veramente è stata uccisa Melania.....

lei comunque il 19 ,il giorno dopo la scomparsa , ma il giorno prima del ritrovamento disse che Melania era morta.........

Anonimo ha detto...

Ha stato lui!!!

Simona ha detto...

http://www.video.mediaset.it/video/studioaperto/edizione_servizio/361300/se-non-lha-uccisa-lui-sa-chi-e-stato.html


questa è un'intervista della mamma di Melania

Anonimo ha detto...

Anna!

ci serve il tuo lavoro

Anonimo ha detto...

Eh no!

Io non accetto che si mandi un galera con ergastolo e perdita di patria potestà una persona che "sa chi è stato".

Certe dichiarazioni sarebbero da risparmiare.

Sa chi è stato un par di ciufole!

Quello non è in galera perchè "sa chi è stato".

E allora mettiamo in galera anche quelli che "sanno che non è stato lui".

Anonimo ha detto...

@Marta
se sei proprio digiuna di questo caso prima di commentare leggiti un paio di perizie e informati, va bene cascare dal pero, ma almeno le basi.

è ovvio che se Melania ha avuto un rapporto sessuale poco prima della morte, e se questo rapporto sessuale è databile in maniera da rendere impossibile sia avvenuto con Parolisi, il marito non c'entri con la morte, che ne dici?

MARTA ha detto...

ANNIKA IO NON HO PROPRIO CAPITO COSA VUOI LASCIAR INTENDERE CON QUESTO TUO ARTICOLO, cioè' non ho capito niente di cosa ci sia scritto.
Me lo spieghi in maniera semplice, per favore? Io non ho capito assolutamente niente, giuro. Sono avvocato e ho letto tutti gli atti giudiziari del caso. Anche io propendo per l'innocenza di Parolisi, ma non ho proprio capito cosa ci sia scritto e cosa si voglia lasciar intendere con quell'articolo(ma credo proprio di non essere il solo). Qualcuno può spiegarmelo con parole povere, gentilmente?

Simona ha detto...

Marta in poche parole il medico legale che ha fatto l'autopsia Tagliabbracci ha rilevato che nel corpo di Melania è stata trovata semelogelina e il suo articolo parla di questo...indica praticamente un rapporto sessuale e putto fa propendere che non l'abbia avuto con il marito....


Cmq anonimo hai ragione ...non capisco nemmeno la mamma che poi si contraddice pure nell'intervista...mah...sono sempre senza parole!

MARTA ha detto...

MA PERCHE MAI "TUTTO" FAREBBE PROPENDERE CHE NON LO HA AVUTO CON IL MARITO? Da quali elementi traete tali conclusioni? Proprio non capisco!!!

Simona ha detto...

io non ho mai parlato di semelogelina anzi prima di leggere il blog nemmeno lo sapevo....cmq può spiegartelo Annika sicuramente...

MARTA ha detto...

la morte di Melania è avvenuta il 18 aprile 2011 e su questo non c'è dubbio. L'ora precisa è controversa ma il giorno è quello. In questo articolo di Annika che cosa si vuole spiegare scientificamente? che il rapporto sessuale sia avvenuto il giorno 19 aprile 2012(quindi il giorno dopo e non come si ipotizza il 18 aprile) e che Melania, pertanto, quel giorno fosse ancora viva e che abbia avuto un rapporto consenziente non con il marito? O che il rapporto sia avvenuto a ridosso con l'azione omicidiaria cioè intorno alle 14:40? O che sia avvenuto nel tardo pomeriggio del 18 aprile 2011 e quindi anche in questo ultimo caso che non sia attribuibile al Parolisi? Cosa ci vorrebbe spiegare dal punto di vista scientifico questo articolo di Annika?

Anonimo ha detto...

X Marta

Melania è scomparsa il 18 aprile alle 14.30. La semenogelina la si è trovata il 21 alle 14.30, dopo tre giorni.

Visto che la semenogelina, tutti i ricercatori mondiali sono concordi, la si trova al massimo nelle 48 ore (due giorni), il rapporto sessuale non può esserci stato il 16 , il 17 o il 18 aprile, ma deve essere avvenuto il 19 aprile... quindi, come può averlo avuto col marito?

Ergo, Melania non è morta il 18 ma il 19, e questa data concorda col rigor mortis che al ritrovamento era al picco massimo ed in fase di autopsia stava scemando.

Se sei avvocato devi sapere che il rigor mortis non può durare tre giorni...

MARTA ha detto...

RAGAZZI ALLORA NON DITE SCIOCCHEZZE. Sono molti altri i fattori che fanno propendere per l'innocenze di parolisi ma non questa sciocchezza della semenogelina. Melania è morta il 18 aprile 2011(nel suo corpo è stata rinvenuta caffeina ed altre sostanze per cui non vi è dubbio che non possa essere morta il giorno dopo avere assunto il caffè e aver mangiato i cibi che ha ingerito(la caffeina dopo un giorno è già bella che digerita così come gli altri alimenti che ha ingerito) Su questo concorda anche la CTP del collegio difensivo di PArolisi. E' controversa l'ora del delitto ma non il giorno. Non perdete tempo a parlare del nulla! Piuttosto Raneli e il non rinvenimento di alcuna traccia sul luogo del delitto: questi sono gli argomenti su cui insistere!!

Anonimo ha detto...

@Marta
(è davvero simpatico che ti firmi marta e ti riferisca a te stessa/o al maschile)

A parte la battuta, non volermene, puoi adoperare il nick che preferisci, l'articolo significa quel che c'è scritto.

Si tratta di un trattato scientifico: il linguaggio tecnico è sempre specifico ed andrebbe riletto più volte se non sei abituato.

Anonimo ha detto...

@Marta:

il tempo di dire sciocchezze è finito anche per noi.

le ragioni ragionevoli non bastano più.

Se intendi contestare l'articolo, fallo su basi scientifiche.

oppure non farlo.

Tabula

MARTA ha detto...

no scusatemi io non intendo contestare nulla ma voglio solo capire cosa l'articolo vuol far intendere dal punto di vista scientifico. Secondo Annika quando sarebbe morta la povera Melania? e Quando sarebbe avvenuto il rapporto sessuale? Grazie a chiunque voglia rispondermi

Anonimo ha detto...

Guarda Marta che non siamo noi a parlare di nulla, è il test fatto con il RDsemen dal Tagliabracci che da quel risultato. Sono gli anatomopatologi mondiali che in tribunale portano quel test e in ogni tribunale parlano di 48 ore max. E' la carta che lo valida a livello mondiale a parlare di 48 ore max. Sono i ricercatori che hanno pubblicato l'esito dei loro esperimenti a confermare questi dati.

I farinacei li avrà mangiati pure il 18 (pur se nessuno l'ha veduta e se la madre di Melania nelle prime interviste a Chi l'ha Visto non ha saputo dire se la piadina lei l'avesse mangiata o meno), così come avrà preso il caffè prima di uscire di casa (ma ancora una volta nessuno lo può confermare). Questo che significa? Che se li ha mangiati il 18 era obbligata a non mangiarli il 19 ? (i farinacei sono in quasi tutti gli alimenti mediterranei). Che se ha preso un caffè il 18 non lo poteva prendere il 19 ?

Insomma, dire che si parla del niente di fronte a centinaia di studi mondiali sulla semenogelina, mi pare andare contro i ricercatori e la scienza e seguire ad occhi chiusi quanto si è dato per assodato a livello mediatico...

MARTA ha detto...

ma perché questo dato della semenogelina non è stato contestato dalla consulenza tecnica del collegio difensivo di Parolisi? Siete sicuri che quanto da voi asserito abbia un riscontro scientifico così rilevante? E' un dato così tanto certo questo della semenogelina non oltre le 48 ore? Mi pare strano che non sia stato contestato dagli ottimi Gentile e Biscotti.
Quindi, se non ho capito male, in base a questa vostra ricostruzione Melania sarebbe morta il 19 aprile(quindi anche il 20 aprile, allora!) e il rapporto sessuale lo avrebbe consumato per forza di cose con uno sconosciuto in un giorno compreso tra il 19 aprile e il 20 aprile 2011?
Scusate, ma dalla lettura dell'articolo non si capiva tutto questo. Ma Parolisi quando dichiara d aver avuto l'ultimo rapporto con la povera Melania? Ovvio che noi tutti si cerca solo la verità e null'altro per cui parlarne se può servire a qualcosa ben venga. L'importante è che non vi siano innocenti in carcere, colpevoli liberi e povere donne ammazzate e senza giustizia!!

Unknown ha detto...

Ciao Marta.

Prima di andare a nanna posso dirti che bisognerebbe chiedere al dottor Bruno il motivo per cui ha demandato ad una genetista un compito che spettava a lui... bisognerebbe chiedergli perché in tribunale si è messo a 90° di fronte ad Introna, concordando con molto di quanto diceva e smentendo in parte la sua perizia... sai quante cose bisognerebbe chiedersi?

Se i superperiti avessero fatto i super periti, ed invece di lavarsene le mani parlando di un'ombra nella foto (come se il Tagliabracci non avesse visionato lo stick del test), e se invece di citare una ricerca (come scritto nell'articolo) in cui compare un unico caso di positività fra le 48 e le 72 ore (unico a livello mondiale) avessero portato al giudice le risultanze per come trovate, ora forse avremmo un'altra storia di cui parlare.

Perché gli avvocati erano pronti per discutere della semenogelina,te lo garantisco, ma come potevano parlarne se in tribunale l'argomento non è entrato a causa dei periti del giudice che l'hanno eclissato?

Potevano parlare di qualcosa che per una genetista quale la Gino altro non era se non un riflesso in una foto? Un qualcosa che il giudice non ha più contemplato dopo tale perizia? No, non potevano.

Ciao, Massimo

Mimosa ha detto...

Marta Marta, avvocato,
come mai hai letto solo questo articolo e non tutti gli altri precedenti?
Se tu lo avessi fatto non saresti tanto sorpreso ... non faresti queste domande ...

e sapresti molto bene come abbiamo sviscerato tutti i più minimi particolari ... incluse le varie dichiarazioni di Ranelli, compresa quella mandata in onda questo pomeriggio ...

Antonello ha detto...

Beh, che il rapporto possa essere avvenuto, se avvenuto, immediatamente prima del decesso a me sembra una forzatura rispetto a quanto affermato dagli articoli postati da Annika.
L'Rdsemen rintraccia la semenogelina solo se dall'ipotetico coito non son passati piu' di 48 ore, in casi venusiani piu' di 72 e non un minuto di piu'.
Questo significa che l'ipotetico rapporto potrebbe essere avvenuto nelle 72 ore venusiane precedenti il tampone (e quindi a ritroso dalle 16,00 circa del 21/04/2011) dove "NELLE" significa, per come ho capito io, che dovrebbe essere accaduto nel massimo lasso di tempo che va dalle 48/72 ore a ritroso sino al limite della riscontrabilita' di eventuali spermatozoi, "eventuali" perche' potrebbe trattarsi di uno azoospermico.
Invito poi Marta ad abbandonare le "certezze" per come possono essere intese in un mondo "normale", ricercare la verita' non e' mai abbandonarsi agli atti sempre e comunque, ed anche in questi atti non vedo come in maniera possibile e logica si possa rinvenire tracce di genetica verita' assoluta.
Qui abbiamo provato a mettere proprio tutto in discussione, a partire da particolari che nei media vengono dati per scontati, e tra l'altro non vedo perche' sarebbe un sacrilegio visto che abbiamo sempre premesso di fantasticare in alcune ipotesi estreme.
Ma se noi si e' fantasticato si deve anche ammettere che diventa duretta riuscire ad accettare che un corpo lasciato per due giorni e due notti, per quanto ci e' dato sapere, in un bosco isolato a 1.200 sul l.m. in un parco naturale ad esempio non riporti alcuna traccia di animale selvatico.
Appare poi strano che si vogliano ricondurre a Ripe ben quattro o cinque geolocalizzazioni di un cellulare con un Gps acceso distanti 3,2 chilometri appunto da Ripe ma che nessuno, anche solo per caso, sia di li passato per due giorni e due notti.
Riappare strano che per due giorni e due notti un corpo resti come sospeso insieme al trucco che lo compone od alla pettinatura precisa curiosamente non scomposta o che riporti aghi di pino solo sulle mani e ben poco in tutto il resto del corpo, era infatti una pineta quel bosco.
E per ultimo, se nessuno ha mai visto quel corpo che gli atti invece danno li depositato il 18/04/2011 che ci faceva uno scontrino emesso in data 19/04/2011??? Un contribuente preciso che anticipava studi di settore e che non poteva scaricarsi la spesa dei panini ha affidato al vento casuale quello specifico scontrino che il fato ha portato vicino al corpo??? Sappiamo fregnacce noi??? Puo' darsi, che diffondano dei dati seri allora e che diano la possibilita' di analizzarli per come sono, finche' i dati diffusi sono quelli che sappiamo chiaramente noi ci si forma un'opinione basandola su quello che ci e' stato dato modo di sapere.
Qui invece sembrano tutti pieni di prove di colpevolezza di S., tutti che dicono di essere certi, che l'impianto accusatorio sarebbe "lindo e limpido", e forse non ci capiamo sul concetto di "prova", per qualcuno 23 minuti sulla scena del delitto in invisibilita' e con moglie, macchina e figlia nascoste in tasca sarebbe un tempo "lindo" per "creare" disordinatamente cio' che e' stato di macchinoso rinvenuto compresa la ripulitura tecnica e fisica del cellulare, 20 coltellate senza uno schizzo che impiastri, senza un dna da sudore, nulla, altre 15 circa, e tutto il tempo rimanente per incidere con pazienza e precisione la carne della sventurata, cioe' dico io, mettiamoci daccordo sul significato del termine "verosimiglianza" e dopo se ne potrebbe riparlare.di certezze e dubbi.

Anonimo ha detto...

@Antonello
anche se nei tuoi confronti ho sempre l'impulso di acchiappare una penna rosso e sfrondare da tutte le circonvoluzioni le tue frasi per andare da A a B senza perifrasi, sei mancato parecchio nell'economia del blog.

Le 72 ore non sono contemplate nella Validation paper, ovvero nei testi ufficiali consultati per i casi analoghi il limite di riferimento è 48h.

Il test specifico al quale si riferisce la dottoressa Gino è un caso su 88 nel quale si riporta una debole positività a 48/72 ore.

Cosa significherà 48/72 ore non è dato saperlo, se rientra la 51° ora così come la 71° ora e mezza.

Fattostà che se anche si riferisse alla 72° ora precisa e spaccata al cronometro, non ci staremmo con i tempi.

Tab

Anonimo ha detto...

Errata corrige: scusami Antonello, e gli altri.
Ho scritto delle inesattezze, del resto non è la mia materia.

L'articolo nominato dalla Dott.ssa Gino nella sua perizia, per la precisione Laffan et all 2011, non rileva un unico campione positivo ENTRO 72 ore dopo il rapporto sessuale, tra 88 tamponi.

Lo rileva tra un numero di tamponi che non viene specificato: gli autori stessi, forse proprio perche' lo stesso campione testa negativo al PSA (il che e' impossibile) non fanno altro che riportare il dato in tabella e commentare che il RSID-Semen e' stato rilevato da loro FINO A 48-72 ORE.

NON SCRIVONO MAI "alla 72esima ora post coito".
E questo è importante!
Scrivono FINO A 48-72 ORE!


Dopodichè gli stessi Laffan et al, rimandano alla Validation Paper del RSID-Semen...

Chi ha esaminato 88 tamponi sono Benschop et all 2010, i quali ne rilevano 2 positivi TRA 48-60 ore dopo il rapporto sessuale,
ma anch'essi rimandano alla Validation Paper del RSID-Semen come valori ai quali far riferimento.

Quindi c'è questa carta ufficiale che fa testo come valori di riferimento.

(Un pò come dire che se il medico ti dicesse che il tuo valore di pressione è davvero troppo alto ma che tu non ti devi curare perchè c'è stato un tempo lontano un solo raro ed unico caso nel quale il tizio con un valore superiore alla media ma non si sa esattamente di quanto, magari solo di un punto, stava benissimo. Dove lo manderesti a zappare, il tuo medico?)

Anonimo ha detto...

X MARTA "avvocato"?

Un avvocato saprebbe leggere anche tra le righe, in virtù del suo mestiere...ma andiamo avanti.

Dici di non aver capito nulla dell'articolo di Annika Settergren, e volevi che te lo si porgesse con parole povere, vero?

Mi prendo io, la briga di farlo, e se non lo capirai lo stesso, sarà un tuo grave problema:

La relazione dell'autopsia del dr. Tagliabracci riporta che, dal tampone vaginale applicato a Melania Rea, risula la presenza di una sostaza chiamata SEMENOGELINA, che è una componente dello sperma, indicante quindi, un avvenuto rapporto sessuale.
Tale sostanza, permane in vagina un massimo di 48 ore, poi sparisce.
Ci siamo fin quì?
Ora, siccome l'esame del tampone è stato effettuato verso le ore 16 del giorno 21 aprile 2011, e calcolando che la durata della presenza della SEMENOGELINA non supera le 48 ore suddette, facendo il conto a ritroso, risulta IRREVOCABILMENTE che tale sostanza, è stata depositata in vagina con un coito completo, NON PRIMA delle ore 16 pomeriggio del giorno 19 aprile 2011; quando Melania era scomparsa già da 24 ore.
CHIARO?
Per cui, il rapporto sessuale NON PUO' ESSERE AVVENUTO CON PAROLISI, inteso in quel momento ad altre faccende, E MELANIA DOVEVA ASSERE ANCORA VIVA.
Questo direbbe l'autopsia del dr. Tagliabracci, che la Dr/ssa Annika Settergren ha scientificamente sviluppato.
Risultato: Parolisi NON POTREBBE ESSERE L'ASSASSINO.
Spero di essere riuscito a soddisfare la tua richiesta
CARMELO FALCE

ENRICO ha detto...

@ MARTA

A pag 86 della RELAZIONE DI CONSULENZA TECNICA MEDICO LEGALE relativa alla morte di Rea Carmela, il Tagliabracci scrive che :
" la positività per semenogelina e la negatività per Dna maschile del tampone vaginale fanno presupporre che la stessa abbia avuto un rapporto sessuale non protetto qualche giorno prima del decesso”.

Se il Tagliabracci, nel pomeriggio del l 21 aprile in sede autoptica ha effettuato il tampone vaginale e ha rilevato la presenza di Sg, non poteva scrivere “ QUALCHE GIORNO prima del decesso “ perché questa sostanza testa positivo per un max di 48/72 h dal coito in una persona vivente.
Tale intervallo di tempo si riduce se si opera il test su un cadavere.

Comunque - presupponendo che il tampone sia stato fatto, come minimo !, dalle 16:00 in poi del 21 aprile – anche volendo considerare il max dell’intervallo e quindi andando a ritroso di 72h, si arriverebbe alle 16:00h ed oltre del 18 aprile
….

ENRICO ha detto...

@ MARTA

Ps: Chiarisco

... A PARTIRE DALLE 16:00h in poi del 18 aprile cioè quando Parolisi aveva già un alibi di ferro.

In ogni caso il calcolo fatto utilizzando il max delle 72h è del tutto teorico.

E' più corretto quello riportato nel commento precedente di FALCE

Anonimo ha detto...

va bene, anonimo, hai ragione tu, non c'era alcun motivo che la mamma di melania svenisse, è giustappunto una nota di colore..che vuoi che sia..in fin dei conti parlavano della figlia brutalmente uccisa con 35 coltellate..

cloe

Anonimo ha detto...

CLOE
Perchè non vai scrivere le tue bislacche idee lì dove scrivevi?
Evita di occupare spazi che possono ospitare, invece, scritti mirati al colloquio aperto ed equilibrato, anche se divergenti.
Sei ripetitiva, e non esprimi mai una idea completa, se non con frasi maliziosette che non sortiscono gli effetti che vorresti.

Simona ha detto...

avete visto l'intervista che vi ho mandato ragazzi?se potete dite cosa pensate dopo....

MARTA ha detto...

scusate ma ho una domanda per la Dott.ssa Annika: hai provato a contattare il CTP che collabora con gli avvocati Biscotti e Gentile? Ti sei confrontata con loro su questo punto della sg? O quanto scrivi è frutto di tue personali considerazioni? scusa se mi permetto, non ti conosco, mi sembri, ad intuito, competente in materia, ma collabori come CTP o come CTU per i Tribunali? Tagliabracci e la Gino(due scienzati riconosciuti tali a livello mondiale) non sono così categorici come te nel sostenere che tale sostanza entro 48 ore debba necessariamente non essere più presente o comunque riscontrabile, ma, costoro, rilevano che possa essere riscontrata anche dopo diversi giorni(e comunqe tu stessa Annika sostieni che in alcuni studi si è arrivati fino a 72 ore, anche se generalmente non si superano le 48 ore). Ma non solo: nemmeno il CTP di PArolisi ha contestato tale punto nella memoria difensiva. Quindi noi abbiamo 3 scienziati a livello mondiale che ci dicono il contrario di quello che ci stai dicendo tu. Un'altra cosa fondamentale: risulta dagli atti quando il Parolisi dichiara di avere avuto l'ultimo rapporto sessuale con Melania? Perchè se l'ultimo rapporto fosse avvenuto qualche settimana o comunque parecchi giorni prima della scomparsa, ovviamente, non ci sarebbe ombra di dubbio dal punto di vista scientifico e le conclusioni sarebbero ovvie. Qualora invece l'imputato avesse dichiarato(nei verbali in sede di escussione a sommarie informazioni o successivamente in sede di interrogatorio) di aver avuto un rapporto sessuale la sera prima della scomparsa o lo stesso giorno, tutto sarebbe, a mio avviso, più complicato da dimostrare scientificamente, se non altro proprio in base alle relazioni del consulente della Procura e dei Periti nominati dal giudice!! Non so come facciate voi ad avere tutta questa sicurezza dal punto di vista scientifico! Attenzione perchè questo blog è serio, fatto molto bene, gli articoli scritti sul caso Parolisi sono encomiabili, ma se poi diffondiamo come certe e pacifiche determinate notizie scientifiche che invece sono controverse e dibattute nella comunità scientifica, poi alla fine rischiamo di perdere credibilità noi tutti!! Quando ha dichiarato di aver avuto l'ultimo rapporto sessuale Parolisi?

Anonimo ha detto...

Sperando di non confondermi,se ho capito bene la sg è innanzitutto una prova certa. L’esame è stato fatto alle 16:00 del 21 e quindi andando a ritroso di 48h si arriva alle 16:00 del 19. Questo vuol dire che il rapporto può essere avvenuto dalle 16:00 del 19 in poi e sicuramente non prima, e certamente quando era ancora in vita, giusto?
Diventa un vero e proprio rompicapo un rapporto sessuale completo e non protetto, il 19. Contrariamente però a quanto qualcuno ha scritto, io ho letto che le indagini sulla vita privata di Melania sono state fatte, anche per cercare eventuali amanti, ma che non è risultato nulla di anomalo. Quindi l’ipotetico amante andrebbe scartato, no?
Una domanda forse sciocca sulla sg: La debolezza della positività dipende dall’orario trascorso, nel senso che più si allungano i tempi (sempre stando nelle 48h) e più il segno è debole o non c’è assolutamente un collegamento?

Kiba

Anonimo ha detto...

@Cloe
non è in quel preciso momento che la mamma della vittima ha scoperto che la figlia è stata uccisa con 35 coltellate.
Questo argomento è scontato, è ovvio che i familiari della vittima soffrano e che niente potrà placarne il dolore, neanche l'ergastolo di chi ritengono colpevole.
La mamma non è svenuta in tutte le udienze precedenti ma solo in quella data circostanza, quando il giudice ha richiesto una verifica relativa ad un rapporto sessuale precedente i giorni prima del delitto, ed ovviamente quel che richiedeva il giudice era di appurare se M. avesse avuto o meno rapporti con il marito nei giorni precedenti il delitto.
Una mamma che ritenga di non avere niente di cui preoccuparsi non vedo perchè debba preoccuparsi di una verifica che a suo avviso dovrebbe essere una pura formalità.
La nota di colore non è una presa in giro nè una minimizzazione del dolore altrui, significa che la madre della vittima ha dato un evidente segno di preoccupazione assolutamente fuori luogo per una briciola che avrebbe dovuto soffiare via come polvere invece di svenire, forte delle sue certezze, rispetto ad una situazione nel complesso pesantissima che riguarda, appunto, le 35 coltellate di cui fai menzione tu.
Lo so che è un'aggiunta sgradevole ad una scomparsa già terribile in sè, ma se Melania è morta per mano di terzi malintenzionati fino a quel punto, tanto meglio saperlo una volta per tutte.

Anonimo ha detto...

E sai cosa significa questo articolo, Cloe?
Significa che in giro c'è un tizio in grado di rifare esattamente a qualche altra ragazza esattamente tutto quello che ha fatto a Melania.
Credi forse che i parenti della vittima preferiscano augurarsi che succeda ancora la stessa cosa a qualche altra madre, a qualche altra donna?
Credi forse che sia preferibile il rischio di uno stupro omicida verso altre donne alle eventuali chiacchiere di quattro ubriaconi al bar del paesello che potrebbero avere da dire qualche fesseria sul conto di Melania che non dimentichiamolo, è e rimarrà sempre una vittima?
Credi che vorrebbe questo chi ha addirittura creato una Onlus allo scopo di dire stop alla violenza sulle donne?
Non saranno le imponenti fiaccolate a fermare gli stupratori assassini, questo ce lo possiamo scordare.
Ma l'omertà gli dà sia il via libera che il benestare.

ENRICO ha detto...

@ MARTA

anche calcolando il max di 72h a ritroso dalle 16h:00 del 21 aprile si arriva alle 16h:00 del 18 aprile e Parolisi sarebbe fuori gioco.

Ma ammettiamo pure che i coniugi abbiano avuto un rapporto sessuale nella mattina o nella sera precedente il 18 aprile.

Sulle mutandine indossate da M. - anche se costei le avesse cambiate il 18 stesso alle 14:10 prima di uscire di casa per andare a CSM - avrebbero dovuto depositarsi tracce dell’avvenuto rapporto con il marito il cui DNA avrebbe potuto essere isolato.

Credo, infine, sia improponibile sostenere che Parolisi abbia potuto materialmente compiere – dalle 14:40 alle 15:10 ( concediamogli i 10min per andare da Ripe a CSM dove di certo è stato visto alle 15,20 ca !) - le seguenti azioni avendo solo 30/35 min a disposizione:

- Posteggiare l’auto ad una certa distanza dal chiosco ed avviarsi con la moglie verso il capanno dopo essersi entrambi assicurati che la bambina fosse profondamente addormentata
- Intrattenere un rapporto sessuale completo con la moglie
- Scatenare una lite
- Accoltellarla SENZA UCCIDERLA
- Ripulirsi anche della più microscopica traccia del misfatto sia su se stesso che altrove
- Cambiarsi i vestiti
- Ritornare alla vettura

Inoltre, sempre supponendo questo scenario, perché mai il Parolisi avrebbe immediatamente denunciato la scomparsa della moglie alle 15:30 al Bar il Cacciatore e subito dopo alle 16:30 allertato i CC NON SAPENDO se la moglie fosse morta o meno e correndo così il rischio che le forze dell’ordine potessero ritrovarla ancora viva dato che il cellulare rimasto accanto al corpo avrebbe dovuto facilmente far individuare la località in cui giaceva il cadavere ?

Per non parlare della "singolare" scelta di una tale località in cui abbandonarsi a calorose effusioni, ben sapendo essere in corso un'esercitazione militare che non avrebbe garantito l’adeguata ’intimità in assenza della quale Melania non avrebbe tollerato di accondiscendere alla proposta del marito

Unknown ha detto...

Ho chiesto io ad Annika di non rispondere, perché quanto tu, Marta, chiedi, pare più una provocazione che una domanda. Inoltre fai un minimo di confusione quando parli di scienziati conosciuti a livello mondiale. Mai letto pubblicazioni sulla Sg fatte da Introna o dalla Gino o dal Varetto, ho letto qualcosa scritto in italiano dal Tagliabracci, ma sul libro ha usato parole non usate nelle sue conclusioni peritali (forse perché era un libro scritto a più mai e non tutta farina sua).

Ma andiamo con ordine. Annika non si deve confrontare con nessuno in Italia, la Difesa ha suoi consulenti italiani e con loro, in accordo con l'assistito, deve decidere che linea scegliere. Lei, che può essere anche un lui, come potresti esserlo tu, ha messo sul banco il discorso Sg (e la Difesa lo conosce, garantisco io), perché avendo conoscenze specifiche si è accorta di quanto una persona non specializzata in certe cose non poteva accorgersi. A quel punto, per convalidare le sue conclusioni, ha visionato ogni ricerca mondiale degli ultimi 4/5 anni (di italiane sulla sg non ne trovi) per rendersi conto se la dottoressa Gino avesse parlato di 72 ore con cognizione (e già 72 ore non bastano per includere il marito fra i sospettati).

Purtroppo s'è resa conto che nella ricerca citata dalla Gino, solo un unico e singolo caso rimanda alle 72 ore, un singolo caso fra i non si sa quanti presenti nella ricerca stessa. Ciò che appare, a me, ma anche a tanti altri, è che lo abbia cercato col lanternino.

Il Parolisi ha fatto sesso con sua moglie, a verbale, due giorni prima della scomparsa. Ma tu non consideri un altro fatto importantissimo: che nelle mutandine non si trovassero tracce di Sg. Questo significa che dopo l'atto sessuale Melania non le ha indossate (in caso contrario ne sarebbe rimasta traccia sul tessuto o sul salvaslip). Per cui: sesso e coltellate! A meno che il salvaslip non sia stato analizzato per una scelta della procura, come ha fatto con altri reperti, e non nasconda delle sorprese future. Oppure, a meno che qualcuno non le abbia infilato un'altra mutandina durante la vestizione (aghi di pino sono stranamente sotto il collant ed i lacci dell'unica scarpa annodata risultano chiaramente annodati dal davanti, non da chi le indossava).

Finisco col dirti che non c'è nessun dibattito nella comunità scientifica sulla Sg, quindi non ci sono controversie e le 48 ore sono utilizzate in tutti i casi di stupro (mondiali), e che chiunque sia del settore, chiunque abbia accesso a certi siti specializzati, può leggersi un centinaio di ricerche e pubblicazioni per scoprire che Annika ha scritto in verità.

Con questo ritengo chiuso il discorso CTP e CTU e scienziati in genere, inoltre spero di non dover chiarire nuovamente quanto è più che chiaro e che al prossimo commento contrario si cerchi di smentire quanto scritto nell'articolo con i fatti, citando ricerche scientifiche che dicono il contrario...

Massimo

MARTA ha detto...

Grazie Massimo per le tue precise e chiare delucidazioni e grazie anche in generale per tutti i tuoi contributi relativi a questo blog, davvero ben ideato e organizzato con commenti anche di alto profilo.
I miei dubbi sulla certezza di questo elemento scientifico restano: la scienza non da quasi mai certezze, altrimenti la quasi totalità dei casi giudiziari sarebbe risolta senza problemi e nell'immediato(non esistono, o sono assolutamente limitate, leggi universali che ci sappiano fornire spiegazioni certe e affidabili al 100% in ordine a qualsivoglia fatto umano suscettibile di estrinsecarsi nella realtà fenomenica). Nè tanto meno noi, estranei a molte carte processuali, possiamo conoscere perfettamente tutte le dinamiche del fatto delittuoso e tutte le operazioni che nello specifico sono state poste in essere dagli inquirenti, dai consuelnti e dai periti. Non conosco personalmente Gentile o Biscotti ma magari cercherò anche mediante contatto email tramite l'albo avvocati(so che Biscotti fa parte dell'albo di Perugia) di comunicare con loro e magari di confrontarmi sul punto specifico. Laddove dovesse essere confermato quanto asserito da Annika, la mobilitazione credo debba essere ad libitum, ma fino a quando non lo sarà i miei dubbi su tale punto persisteranno. Grazie ancora e Buona giornata

PINO ha detto...

@ MARTA (?)

Che tu nutra dei dubbi, nessuno può contestartelo: fa parte del tuo diritto civile.
Ma cercare di screditare un assunto scientifico offerto, senza interesse, da parte di chi ha i requisiti per farlo è una cosa diversa.
Fai le tue ricerche, se ne hai la possibilità, e, dopo debita documentazione, citi pure quelle pubblicazioni ufficiali specializzate, che sostengano il contrario di quanto afferma Annika Settergren.
Penso che sia il modo migliore per dissipare i tuoi dubbi, o ritenere ciarle le affermazioni dell'autrice dell'articolo quì pubblicato
PINO

Unknown ha detto...

I dubbi sono umani, guai non ce ne fossero. Chi non li ha rischia di indagare in modo unidirezionale e di giudicare in maniera sbagliata.

Ma su un fatto scientifico accettato in ogni nazione e specificato sulla carta di validazione dello stesso RDsemen test, credo ci si debba inchinare e giudicare di conseguenza senza metterci niente di proprio. E' un fatto accettato, stop.

Credo che un anatomopatologo che rileva una proteina simile, debba scrivere che il test sulla Sg risulta positivo (il Tagliabracci lo ha scritto) e che da scienza mondiale ed in base alla validation paper, risulta un rapporto sessuale antecedente l'autopsia con una stima massima di 48 ore. E lo deve scrivere senza aggiunte o fronzoli, anche se alla parte che lo paga una risultanza del genere rovina le uova nel paniere.

Ma io del Tagliabracci ho inserito in un altro articolo, parte di una sua intervista rilasciata durante il processo ad Amanda Knox. Da quanto disse si capisce bene che a volte chi perizia per la procura è portato a darle una mano. Il patologo ha fra l'altro asserito:

"...dalla polizia scientifica, in fase di indagine, poco dopo l’omicidio di Meredith Kercher il 1° novembre 2007, sono state proposte delle interpretazioni che danno l’idea che il tutto sia stato un pochino piegato alle esigenze dell’accusa".

Che il tutto sia stato piegato alle esigenze dell'accusa?

A me pare allucinante una constatazione del genere, dato che sono un idealista e credo che tutto debba piegarsi alle esigenze della verità. Ma da come parlò il dottore, si capisce che chi è all'interno del sistema sa come funziona, che a volte si è nella posizione per poter criticare, altre nella posizione opposta...

Buona giornata e buon lavoro anche a te Marta... Massimo

ENRICO ha detto...

Caro MASSIMO

Ho avuto la netta impressione che l’utente MARTA sia intervenuto con la genuina volontà di approfondire” il mistero” della Sg

Per questo motivo, dopo aver letto il suo ultimo commento in cui annunciava l’intenzione di contattare i legali della Difesa di Parolisi per i dovuti chiarimenti a riguardo, attendo impaziente un suo prossimo intervento con il quale informi anche noi delle risposte che avrà ottenuto in merito .

Pertanto sarei molto deluso se l’utente in questione dovesse scomparire dal nostro orizzonte con lo stesso tempismo con il quale vi è apparso anche perchè mi è sembrata persona corretta, informata sui fatti e decisa a ricercare la verità.

Unknown ha detto...

Concordo su ogni tua parola Enrico... spero tanto non sia stata una meteora.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

"informata sui fatti" proprio non direi ....
che non sia una "meteora" come tante apparse spero anch'io, se vorrà contribuire al blog.

Anonimo ha detto...

E' UNA METEORA che già conosciamo per "lo passato"!!!
La domanda giusta da porsi, invece, sarebbe: perchè tanto accanimento contro chi non ha formulato ipotesi, ma fatti riscontrabili.
Puro spirito di contraddizione?
FALCE

Giacomo ha detto...

Il mancato approfondimento di questo importantissimo argomento da parte del duo che costituisce la difesa (?) di Parolisi, dimostra i limiti professionali di questi legali, così tronfi quando si tratta di andare in televisione a vomitare insinuazioni colpevoliste nei confronti di una povera contadina e della sua mamma, la cui innocenza è evidente. Parlo del caso di Avetrana, dove i due mostrano il loro vero volto e la loro vera vocazione inquisitoria e persecutoria.

Se si potesse far pervenire un consiglio al Parolisi, sarebbe quello di cambiare al più presto i componenti della sua Difesa, in modo che in Appello possa essere rappresentato da professionisti più adeguati, i quali tra l'altro saprebbero valorizzare al massimo le disinteressate e pertinentissime considerazioni espresse in questo blog.

PINO ha detto...

@ MASSIMO
Mi sei piaciuto immensamente con l'affermazione:-" Ma su un fatto scientifico accettato in ogni nazione e specificato sulla carta di validazione dello stesso RDsemen test, credo ci si debba inchinare e giudicare di conseguenza senza metterci niente di proprio. E' un fatto accettato, stop."-
E spero che con questo si dia un taglio agli ingiustificati contraddittori, quando non basati sulla stessa scientificità di quanto affermato nell'articolo della Settergren.
Ciao.

MARTA ha detto...

Vi lascio un mio intervento postato in altra sede e con altro nik. Ciao a tutti. Buona giornata. Spero di trovare un pò di tempo per tornarvi a trovare tra qualche giorno. Torno a lavoro.

TERESA CAPONE A DOMENICA LIVE
Ho seguito l’intervista televisiva a domenica live di TERESA CAPONE andata in onda il 2 dicembre 2012.
La sig.ra sostiene che verosimilmente i capelli rinvenuti sul luogo del delitto siano confluiti là dove sono stati ritrovati a causa del vento che li ha trasportati. Ma mi chiedo: sono stati analizzati per estrarne il DNA? Come si può essere così sicuri che siano stati portati dal vento e perché non tentare di verificare se vi siano altri fattori che abbiano cagionato il ritrovamento di quei capelli proprio in quel luogo? Come, per esempio, la presenza di una donna o la presenza di più persone sul luogo del delitto in concomitanza all’evento delittuoso.
Le perline, inoltre, secondo quanto asserito dalla sig.ra Capone, erano già all’interno della scarpa prima ancora che si verificasse l’evento di reato! Mi domando: è certo anche questo dato? Perché non verificare se vi siano altre plausibili spiegazioni altrettanto valide in ordine al ritrovamento di tali perline all’intero di quella scarpa? L’impronta insanguinata apparterebbe verosimilmente, secondo la ricostruzione fornita dai familiari in studio, al cercatore di funghi che telefonò per segnalare il rinvenimento del corpo. Anche su tale punto nutro forti dubbi. Innanzi tutto pare, dai riscontri tecnici, che l’impronta sia di un piede di donna e non di uomo e, in secondo luogo, in quella zona non vi sono funghi e quindi non vi possono essere cercatori di funghi(solo un pazzo può, conoscendo bene tali posti essendo egli stesso originario di quelle località, cercare i funghi in un luogo in cui non crescono, quindi voglio dire che non vi può essere alcuna certezza nemmeno sul fatto che chi ha telefonato fosse in realtà un cercatore di funghi e che lui stesso abbia rilasciato quell’impronta) Io spero che la Procura(ma ora anche il GIP) possa fornire una spiegazione logica a tutti questi quesiti e che si faccia luce sui troppi dubbi di questa vicenda. Il dubbio più grande: come fa un uomo in uno spazio temporale così ristretto a compiere un delitto con quelle modalità senza sporcarsi minimamente? Si sarà pulito alla fontanella vicino al locus commissi delicti? E come mai nemmeno nei pressi della fontanella si sono rinvenute tracce di sangue? Taluno potrebbe replicare: ha commesso il delitto senza poi lavarsi. Ma se non si è lavato perché nemmeno in macchina è stata rinvenuta la minima traccia? E come mai negli abiti indossati, nell’orologio e in tutti gli accessori indossati dal “presunto colpevole” e analizzati dal RIS non è stata rinvenuta la minima traccia di sangue? Mi si potrà rispondere: perché si è cambiato e poi si è disfatto degli abiti! E dove sono finiti questi abiti insanguinati? Perché nonostante le molteplici ricerche non sono stati rinvenuti, unitamente all’arma del delitto? Mi spiego meglio: è impossibile che un delitto posto in essere con siffatte modalità non determini che l’autore materiale di esso non si sporchi ed è altrettanto impossibile che, mediante le meticolose analisi scientifiche di cui si dispone, non si riscontrino tracce riferibili al presunto autore del reato. E il cane Piergiorgio che percorre proprio lo stesso tratto di strada che Parolisi sostiene che Melania abbia compiuto nell’atto di allontanarsi dalle altalene? Inoltre: come e quando sarebbe intervenuto Parolisi per infierire sul corpo della povera Melania con delle ferite post mortem? E come mai sulla siringa e sul laccio emostatico non sono state rinvenute impronte attribuibili al Parolisi?(e non mi si dica che è intervenuto con dei guanti perchè non ci credo. Quel ragazzo è fin troppo ingenuo,fesso e stupidotto per progettare tutto così alla perfezione.

marta ha detto...

continua...

E infine il mio cruccio: RANELLI. Alfredo Raneli(proprietario del chiosco vicino alle altalene in località Colle San Marco) non ha mai rettificato le sue deposizioni rese in sede di escussione a sommarie informazioni ma le ha sempre confermate per QUATTRO VOLTE IN QUATTRO GIORNI DIVERSI(LA STESSA SERA DEL FATTO DELITTUOSO, IL GIORNO SUCCESSIVO, NONCHE’, LE ULTERIORI DUE DEPOSIZIONI, NEL MESE DI MAGGIO 2011.). E’ stato sempre preciso, chiaro e puntuale(il dato è riscontrabile dalla memoria difensiva nelle pagg da 20 a 23, dalle 2 ordinanze dei GIP e dall’ordinanza del Tribunale del Riesame) nel ribadire di aver visto UN UOMO E UNA DONNA CHE SPINGEVANO UN BIMBO(o bimba) SU UN’ ALTALENA.(E questa donna non può essere assolutamente la proprietaria del bar il cacciatore, tale Diana Alessi(come taluno ha ipotizzato) per due motivi: 1) Ranelli la conosce benissimo e anche in quella circostanza l’avrebbe immediatamente riconosciuta; 2) Nella disperazione di dover trovare la moglie scomparsa, o comunque nella situazione di doversi creare un falso alibi, Parolisi non avrebbe di certo spinto con una estranea la sua bimba su un’ altalena.
Ranelli in 4 diverse audizioni non si limita a sostenere di aver visto una donna(vestita esattamente come era vestita la povera Melania) che poteva essere la stessa Melania, ma dice molto di più e cioè sostiene che Parolisi e questa donna SPINGEVANO LA BIMBA SULL’ALTALENA!(questo lo evinco dalla lettura delle ordinanze dei giudici e dalla memoria difensiva summenzionata. Per avere visione di tali atti basta digitare su google “memoria difensiva Parolisi pdf”, si parla di questo dalla pag 20 alla pag 23 della memoria oppure digitare su google “ordinanza GIP Parolisi” o “ordinanza Tribunale del Riesame Parolisi” ). Ranelli sostiene di ricordare benissimo quella scena e che tale immagine gli ritorna in mente anche di notte. E, torno a ribadire, non ha mai cambiato versione nel corso delle 4 audizioni, ma è sempre stato coerente, chiaro e preciso(nelle 4 audizioni ha solo modificato gli orari dell’avvistamento in quanto per gli inquirenti anche gli orari da lui indicati non erano attendibili. Ma sulla certezza degli orari relativi a tale avvistamento, a mio avviso, non si può assolutamente far fede a nessuna delle versioni fornite nelle 4 escussioni, in quanto non vi sono elementi per poter affermare con certezza l’orario preciso) ma MAI (E QUESTO DATO INVECE E’ CERTO) ha negato nel corso delle 4 audizioni di aver visto UNA DONNA E PAROLISI CHE SPINGEVANO UNA BIMBA SU UN’ ALTALENA). Che il soggetto in questione fosse Parolisi è pacifico: Ranelli lo riconosce e gli rimane impresso nella memoria per l’abbigliamento a suo dire inusuale per quella giornata fredda. Lo nota dapprima all’altezza delle altalene intorno alle 14:40-15:20, salvo poi, successivamente, riconoscerlo come l’uomo che giocava alle altalene una volta che lo stesso Parolisi, qualche decina di minuti dopo, gli si rivolge disperato in cerca di aiuto.
Come risaputo i GIP e il Tribunale del Riesame hanno ritenuto non attendibile il suo racconto. Lo ritengono inattendibile come “testimone” perchè sostengono che egli sia rimasto suggestionato e quindi influenzato dal bombardamento mediatico che il caso ha destato. Ma, a ben vedere, Ranelli le sue deposizioni le ha rese la stessa sera del fatto delittuoso(18 aprile 2011), la sera successiva, nonché, le ulteriori due deposizioni, nel mese di maggio 2011. Quindi non vi può essere stata alcuna suggestione mediatica in quanto il bombardamento ad opera dei media non è stato immediato rispetto alla scomparsa della povera Melania.

marta ha detto...

continua...

Il Tribunale del Riesame ritiene che il Ranelli nella visione di quella immagine si sia confuso con la gita della famiglia Parolisi di qualche settimana prima, quindi egli si sarebbe sbagliato: l’avvistamento da lui riferito risalirebbe a qualche settimana prima e non a quel giorno specifico e cioè al 18 aprile 2011, per cui quell giorno il Ranelli, secondo il Tribunale del Riesame, ebbe una visione: crede di aver visto la famigliola ma in realtà tale suo avvistamento andrebbe riferito a qualche settimana prima. Quindi il Ranelli, l’unico vero “testimone” in grado di poter riferire in ordine all’ attendibilità del racconto dell’imputato e quindi in riferimento all’asserito falso alibi, viene bollato come inattendibile. Vedete, il fatto che ora a distanza di due anni nelle interviste televisive egli dichiari il contrario di quello che ha dichiarato nel corso delle 4 audizioni in sede di escussione a sommarie informazioni, non è affatto rilevante né dal punto di vista processuale né da qualsiasi altro punto di vista. E’ normalissimo che RANELLI ora abbracci la tesi accusatoria, ci mancherebbe altro. A me, però, interessa quello che egli ha riferito dinanzi ai CARABINIERI la sera del fatto delittuoso, il giorno dopo nonché nelle 2 audizioni successive relative al mese di maggio 2011. Ora può dire quello che vuole, è comprensibilissimo il perché egli ora non voglia in alcun modo contrastare quanto sostenuto da POLIZIA, CARABINIERI, MAGISTRATI REQUIRENTI E MAGISTRATI GIUDICANTI. Per fortuna però, negli ordinamenti civili e democratici, sono le dichiarazioni rese a verbale che hanno valore probatorio per un’ eventuale rinvio a giudizio, per una sentenza di condanna(atteso il rito abbreviato) o per altre finalità processualmente rilevanti e non certo le dichiarazioni rese dopo due anni nelle interviste televisive. E non dimentichiamoci che solo RANELLI è l’unico vero “testimone” che possa riferire in ordine all’avvistamento della famiglia a Colle San Marco. Le altre persone sentite si sono limitate a riferire di NON RICORDARE DI AVERLA VISTA e comunque, l’audizione di tali soggetti è avvenuta DOPO MESI DAL FATTO DELITTUOSO(chi di voi, per qualsiasi motivo, si fosse recato in un qualsiasi giardinetto vicino casa circa due mesi fa, oggi ricorda con certezza le persone ivi stazionanti?) Un’ultima considerazione riferita ai programmi televisivi: non se ne può più di questi programmi televisivi da “quattro soldi” che ripropongono all’infinito la trama del “soldato innamorato”, abbracciando solo ed esclusivamente la tesi accusatoria, fornendo informazioni parziali finalizzate più che altro ad appassionare qualche ingenua massaia della penisola(con tutto rispetto per le meravigliose casalinghe del nostro Paese). La solidarietà alla famiglia è massima e tutti noi speriamo ovviamente che venga al più presto fatta giustizia alla povera Melania, ma attenzione: NON CREDO AFFATTO CHE SOMMANDO TRAGEDIA A TRAGEDIA SI RENDA GIUSTIZIA AD ALCUNO!!

PINO ha detto...

@ MARTA(?)

Meriti un encomio particolare per l'ordinata esposizione di fatti incontestabili che tutti noi conosciamo e condividiamo.
Gradirei conoscere, però, dato il tuo evidente ed apprezzato garantismo, quale sia la motivazione dei tuoi dubbi, sulle dichiarazioni della Settergren.
Dichiarazioni, in verità, rese con le stesse finalità garantiste comuni a tutti noi.
Pino

ENRICO ha detto...

Grazie MARTA

ma tutto ciò che è contenuto nel tuo lungo intervento era già stato da noi tutti ampiamente dibattuto conducendoci alle tue medesime obiezioni.

Sarebbe interessante invece sapere quello che potresti apprendere da un eventuale scambio di opinioni sulla Sg contattando direttamente il collegio difensivo così come avevi annunciato nel tuo commento di ieri alle 16:17

PINO ha detto...

@ ENRICO
Aspetteremo invano l'esito di un contatto con il team difesa.
Sono chiusi come ostriche fuor d'acqua.
Per difesa delle mosse in relazione alla prossima strategia?


Simona ha detto...

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1071487/delitto-rea-la-madre-di-melania-e-certamia-figlia-uccisa-da-salvatore-parolisi.shtml


leggete questo

Anonimo ha detto...

anche se la madre della vittima ha la certezza che e' stato "lui"non sapra' mai con cetrtezza come sono andate veramente le cose e come si e' veramente svolto il dramma ..e' soddisfatta della teoria dell'imbuto e dell'omicidio d'impeto? ebbene, come madre io non mi acconteterei di questa futile riscostruzione...priva il genero della figlia, ed il genero la priva della possibilita' di elaborare il grave lutto che come madre ha subito: "lui non vuole parlare"

Anonimo ha detto...

Chissà come mai le donne della famiglia Rea in questo periodo si stanno battendo così tanto per convincere tutti che il vero colpevole è S., d'altronde lo hanno condannato (per adesso)che motivo c'è di affannarsi così. La cosa mi puzza, voi che dite?

ENRICO ha detto...

La famiglia Rea intende battere il ferro finchè è caldo allo scopo di mantener viva mediaticamente la tesi colpevolista in quanto teme che le motivazioni della sentenza di condanna potrebbero essere inadeguate e quindi ribaltare la decisione dei giudici nel processo d'appello.

In ogni caso non si capisce per quale motivo preferiscano perseguire una cieca Vendetta piuttosto che desiderare una ragionevole Giustizia.

Anonimo ha detto...

@Enrico

c'è solo un motivo: per loro la Giustizia sarebbe molto, molto peggio della Vendetta.

Vattelapesca sapere perchè, mi sembr ainsufficiente sia solo perchè perderebbero la nipote.

Anche se l'idea della bambina cresciuta da colui che così tanto così spesso e così pesantemente tradì la figlia darebbe effettivamente fastidio a chiunque.

Anonimo ha detto...

Prima "E' stato lui", poi "per ME è stato lui", quindi non più un "e stato lui" assoluto ma un "per me" ovvero secondo me.
dopodichè cambia completamente tono: "se non è stato lui dica chi è stato".

A me non sembra così certa, quella povera donna, specie quando conclude con un "per la bambina spero non sia stato lui, ma per me è stato lui".

Ebeh, certo, è umano e comprensibile, adesso.

Solo che non capisco perchè ribadirlo dopo una sentenza di ergastolo.

Anonimo ha detto...

CHE FOLLA DI ANONIMI!
Che vi costa mettere un nik???
F.

Anonimo ha detto...

PERCHE' NON SI COMMENTA L'ARTICOLO, invece di divagare su argomenti scontati?
F.

Anonimo ha detto...

Alfredo Ranelli è un testimone inattendibile, si è contraddetto un sacco di volte e dato diverse versioni diverse, eppoi i testimoni che "non hanno visto" Parolisi alle altalene di CSM, tra le 14:40 e le 15:20 del 18/04/2011, sono davvero tanti, leggetevi bene i nomi dei presenti sulle pagine della relazione del GIP di Teramo del 03/08/2011
http://affaritaliani.libero.it/static/upll/pdf/allegato_riservata1.pdf

Tiziana ha detto...

@Anonimo delle 23.46
Ranelli è l'unico che abbia testimoniato nell'immediatezza, gli altri testimoni invece, trovati tutti proprio grazie alle segnalazioni fornite da Ranelli che tu definisci inattendibile, hanno testimoniato ad un mese e più di distanza dall'evento, sicuramente influenzati dalle notizie già abbondantemente uscite sui media.
Il Ranelli non è inattendibile, ma è stato reso tale dalle pressioni esercitate su di lui dagli inquirenti, i quali gli hanno insinuato dei dubbi che l'hanno costretto a cambiare versione. Insomma, gli è stato cortesemente fatto capire che la sua versione non era gradita. Vai a rivedere la prima intervista fatta a Ranelli e giudica tu se all'epoca sembrava un uomo incerto.

Anonimo ha detto...

@ Falce

L'articolo parla di fatti e si commenta da solo. Non essendoci controargomentazioni che reggano si tenta di spostare il discorso su cose note fritte e rifritte.
Vediamo cosa rispondono a Marta Biscotti e Gentile.

Anonimo ha detto...

ANONIMO delle 01,20

Ho letto ora il tuo breve post, per dirti che, indipendentemente dal fatto che "l'articolo parla da se" (ed è verissimo), sarebbe buona regola, PER TUTTI, che i commenti vertano sul contenuto di quanto riportato.
Anche se l'argomento trattato dalla Settergren potrebbe dar fastidio a qualcuno, per la sua specifica trattazione: la SEMENOGELINA, questo non trova giustificazione.
Volenti o nolenti, l'articolo riporta una realtà irrefutabile, fra le migliaia di indizi e falsi indizi che hanno accompagnato il caso più discusso in questi ultimi anni, ed il negarlo, o rifiutargli l'importanza che merita, significherebbe solo assoluto apriorismo.
Per quanto riguarda il contatto con gli avvocati difensori di Parolisi, non nutrireti tanta fiducia, come ho già scritto.
FALCE

santy ha detto...

http://www.leggo.it/foto/la_carcassa_delauto_in_cui_morta_melania_ansa/25505/205168.shtml

Ho trovato questa notizia....bufala o verita?

Gabridget ha detto...

Santy, temo non sia la stessa Melania

santy ha detto...

@Gabridget

si scusate, il giornale ha messo la foto sotto un'articolo dedicato a M R e pensavo si trattasse della stessa persona....sono riuscita a rintracciare la notizia effettivamente Melania è una 16enne.

scusatemi dinuovo!

ENRICO ha detto...

@anonimo 23:46

eppoi i testimoni che "non hanno visto" Parolisi alle altalene di CSM, tra le 14:40 e le 15:20 del 18/04/2011, sono davvero tanti

tranne una coppia di anziani - che, a distanza di un mese dalla dichiarazione resa nell’immediato del caporalmaggiore hanno confermato la circostanza di averlo intravisto alle altalene - anche Parolisi “non ha visto” nessuno

Ergo sia lui che i testimoni dicono la verità

Evidentemente entrambe “ le parti” si riferiscono ad orari DIVERSI : Parolisi era lì quando NON c’erano i testimoni e i testimoni erano lì quando NON c’era Parolisi..

Per il resto rileggi la risposta di TIZIANA

Simona ha detto...

Qualcuno può spiegare alla signorina Imma che ieri era presente di nuovo alla trasmissione della D'Urso a dire che ci sono tracce di Salvatore sulla scena del crimine?quel povero Sulas non lo facevano parlare proprio...

Anonimo ha detto...

Magari qualcuno le potrebbe suggerire di leggere questo articolo...

Simona ha detto...

Certo anonimo...ma lo sa benissimo della semelogelina ma no...loro continuano ancora ad infierire...

PAURA PER L'APPELLO??

Anonimo ha detto...

Magari ci potrebbe spiegare perchè mai appena sparita Melania è andata a raccontare al suo amico militare che S. tradiva la moglie, sembrava sapesse che Melania era morta, una M. viva si sarebbe certamente arrabbiata per aver messo le sue cose private in piazza,per come si dice era fatta lei, molto schiva.

Anonimo ha detto...

Le alternative sono due:
- o i familiari e le ex amiche speculano sulla morte di Melania pur di comparire in televisione e di arraffare ancora qualche gettone di presenza
- o gli stessi temono fortemente che Parolisi venga prosciolto in appello ed allora devono continuare a tenere viva la pressione sui futuri giudici popolari. Ed in questo caso, forse, la lettura di questo perfetto articolo dalle parti di Somma Vesuviama deve aver sensibilmente aumentato il timore

Simona ha detto...

bravo anonimo,non ci avevo pensato...ma invece di pensare che Salvatore posso essere innocente per Vittoria ma anche per Melania loro questo non vogliono augurarlo...secondo me la verità farebbe troppo male.

Simona ha detto...

bravo anonimo,non ci avevo pensato...ma invece di pensare che Salvatore posso essere innocente per Vittoria ma anche per Melania loro questo non vogliono augurarlo...secondo me la verità farebbe troppo male.

Anonimo ha detto...

@Enrico
Ma hai letto il Link del GIP di Teramo che ho postato? I testimoni che "non hanno visto Parolisi al Pianoro di CSM" sono davvero tanti! Se hai letto non puoi dire di no, sennò sei prevenuto! Naturalmente tutto può essere abbaglio o chissà kè, però quel pomeriggio del 18/04/2011 al Pianoro di CSM i presenti sono davvero tanti, almeno 3 gruppi dichiarano di passare nelle zone delle altalene ma nessuno nota Parolisi e la sua bambina, eppure le telecamere del chiosco del Ranelli dimostrano il loro passaggio nelle ore della presunta presenza di Parolisi, eppoi ci sono pure gli operai che potano gli alberi nei pressi del chiosco Ranelli che non vedono niente, e la telecamera gli inquadra più volte passare! Non aggiungo altro, anche se 30 ragazzi che giocavano a calcio, e pare tutti non abbiano visto nessuno alle altalene....

Simona ha detto...

I 30 ragazzi dovrebbero essere gli stessi che dai tabulati alle 15:07 si trovavano ancora nei pressi di Ascoli Piceno?

Anonimo ha detto...

Ma cosa importa chi abbia visto o non visto Salvatore alle altalene se la Sg nel canale vaginale di Melania prova un rapporto sessuale avvenuto almeno 24 ore dopo?

Simona ha detto...

ma che peccato che se nessuno l'ha visto alle altalene nessuno l'ha notato pure a Ripe...ma pensa te come è stato fortunato!
visto che l'anonimo delle 14:34 è colpevolista(si è capito) perchè non ci dici quale è la ricostruzione omicidiaria visto che quella dei Pm non regge?
ho cercato di fare questa domanda a tutti i colpevolisti ma nessuno mi ha mai risposto,spero di averla adesso!

Anonimo ha detto...

Leggetevi bene questo rela
zione: http://affaritaliani.libero.it/static/upll/pdf/allegato_riservata1.pdf
Che poi come si fa a credere ad un Parolisi che dice di aver fatto sesso con Melania, oltre che al chiosco della Pineta di Ripe, pure al Pianoro di CSM, incredibile, l'ha detto pure agli inquirenti addirittura dice l'ha fatto dietro il monumento dei caduti della resistenza, adesso capisco il personaggio.....

Anonimo ha detto...

Si si ma il 19 aprile non ce l'ha fatto. Allora chi?

Simona ha detto...

quando ha detto di aver fatto sesso con la moglie dietro il monumento???

Simona ha detto...

quando ha detto di aver fatto sesso con la moglie dietro il monumento???

Anonimo ha detto...

Ma che colpevolista, casomai realista! Si può dire di tutto, io ammetto che le prove contro Parolisi sulla scena del delitto sono davvero inesistenti o quasi, però una cosa è sicura: Salvatore al Pianoro di CSM non c'è mai stato prima delle 15:26 dell'18/04/2011, credo che i fatti siano chiari per tutti. Se è stato condannato in primo grado lo si deve proprio a questo!

Anonimo ha detto...

Ripeto: chi ha "consumato" un rapporto sessuale con Melania Rea il 19 aprile?

Anonimo ha detto...

A proposito dello staging, l'alibi di Parolisi ha due buchi uno il 19 e l'altro il 20. Il 19 dalle 11:30 lascia il Pianoro e dice a tutti che andrà in caserma "per organizzare una squadra di ricerca" eppure entrerà in Caserma alle 13:00, buco di un 1:30, anche se risulterebbe una chiamata con la Ludovica di almeno un ora! Il 20 mattino il Pacciola dirà che Parolisi si allontana da casa alle 5 del mattino, a sto punto risultano scoperte almeno 3 ore, il che sarebbe compatibile con l'eventuale staging, quello più altamente probabile secondo le perizie! Che altro aggiugere.....

Simona ha detto...

Non è sicura un bel niente invece...cmq non ha mai detto di aver fatto sesso al monumenti dei caduti,mi dispiace...

Anonimo ha detto...

Che forse non hai letto attentamente l'articolo sulla Sg...

ENRICO ha detto...

ho appena finito di leggere qui :

http://www.oggi.it/posta/lettere/2012/11/27/omicidio-rea-quattro-tracce-non-fanno-un-assassino-risponde-giangavino-sulas/

La risposta che l'utente Carrada da su riu ha dato ad una certa "Ivana" è semplicemente :

IMPECCABILE.

@ anonimo
"hai letto il Link del GIP di Teramo che ho postato?"

Certo che l'ho letto ! E con questo ? La Procura non è il Vangelo

La "folla" di testimoni che ben DUE MESI DOPO è andata a raccontare quello che "non ricordava bene " di aver visto o non visto alle 14,40 a CSM è incredibilmente troppo numerosa e del tutto ininfluente per essere attendibile anche perchè fortemente influenzata dalla campagna colpevolista messa in atto dai media durante tutto quel periodo ( compresa la scandalosa videoregistrazione, diffusa in mondovisione, dell'interrogatorio a cui fu sottoposto Salv, il 22 aprile senza che gli fosse stato prima notificato un regolare e DOVUTO avviso di garanzia) .

Piuttosto : che mi dici del cane molecolare che ha fiutato le tracce di M lungo il percorso segnalato dal marito ?

Questo dato,unito alle dichiarazioni a caldo di Ranelli il quale affermò di aver visto la famiglia alle altalene, secondo te , non avrebbe alcun valore perchè sarebbe a favore della difesa ?

Anonimo ha detto...

Il rapporto sessuale tra Salvatore e Melania potrebbe essere avvenuto il 18 aprile, d'altronde come dice Parolisi l'aveva fatto all'aperto pure 15 gg prima, eppoi pure a Colle San Marco e addirittura dietro il monumento dei caduti della resistenza! Carta canta l'ha detto e gli inquirenti l'hanno scritto sulle carte, leggere per credere.....

Simona ha detto...

Enrico aspetta l'anonimo dice pure che Salv ha il buco d'alibi il 19 e il 20....non risulta agli atti questo...e tanto meno che ha dormito da Paciolla e si è alzato alle 5 di mattino

MIMOSA,lo mise chiaro una volta..io non postarlo...

Anonimo ha detto...

Il cane molecolare ha fiutato le tracce di Melania che aveva fatto quel percorso appena una settimana prima, eppoi aggiungo il Parolisi ha detto di aver fatto l'amore con Melania all'aperto proprio dietro il monumento dei caduti della resistenza. Insomma uno che dice di eiaculare per terra qualche traccia credo che la lascia.....

Anonimo ha detto...

@ Anonimo delle 15.18

Ricordi le famose 4 righe di Tagliabracci?

"La vittima non ha avuto rapporti sessuali non protetti nelle ore precedenti la morte"

Quindi se non li ha avuti nelle ore prima del presunto omicidio, non li ha avuti neanche con Salvatore.

Vedi che non hai letto attentamente l'articolo... Allora, per farla breve, se anche il rapporto tra Salvatore e Melania fosse avvenuto alle 14.40 del 18, ancora la Sg non sarebbe attribuibile a lui perchè supererebbe addirittura anche la soglia limite estrema di un unico campione al quale fa riferimento la Gino; l'unico campione al mondo che testa positivo in un arco temporale compreso tra 48 e 72 ore.

Anonimo ha detto...

@ Anonimo 15.24

Salvatore poteva fare sesso con la moglie dove e quando voleva. Resta invece la domanda: chi lo ha fatto con Melania il 19?

Anonimo ha detto...

Si ma allora mettetevi d'accordo, chi mi dice che ha avuto rapporti addirittura il 19, e chi invece pare pare nemmeno il 18, che altro dire......la storia della Semenogelina, insomma, sembrerebbe una grande caxxata!!!

Simona ha detto...

qualcuno può dire all'anonimo che tra il 19 e 20 aprile non c'è il buco per effettuare il vilipedio di cadavere...

mi ricordo che Mimosa copiò quello che c'era scritto agli atti sugli spostamenti...

Anonimo ha detto...

I periti tutti, Tagliabracci, Gino, Bruno dicono che Melania è morta il 18, tra le 14 e le 17! Dubitare dei periti è lecito, ma affermare il contrario è diabolico!

Anonimo ha detto...

Ma noi siamo tutti d'accordo; sei tu che non lo sei!

Non sembrerebbe una grande "caxxata" alla Gino o a Bruno, o non avrebbero nominato l'unico articolo che parla di un'eccezione alle 48 ore limite del RSID-Semen, e neanche pero' ci riesce bene visto che quel campione anomalo testa positivo in un tempo indefinito tra 48 e 72 ore. Se si trattasse di una castroneria, perche' nominare tra tutti proprio quell'articolo e non la carta di validazione del test svolto in sede di autopsia da Tagliabracci che parla chiaramente di 48 ore - vista la foto dell'articolo?

Simona ha detto...

Nelle pagine 166/167 delle motivazioni del Gip di Teramo, Giovanni Cirillo, si legge: "I movimenti di Salvatore Parolisi, dal pomeriggio del 18 aprile al ritrovamento del cadavere della moglie, sono i seguenti. - La notte tra il 18 e il 19 aprile rientrava con Gennaro Rea alla casa di Folignano verso le 03:00, di ritorno dal Pianoro San Marco, dormendo sul divano letto posto nel soggiorno assieme a Rea Salvatore, fratello di Gennaro. - La mattina del 19 aprile faceva ritorno al Pianoro intorno alle ore 09:00 insieme a Rea Michele, Rea Salvatore, Rea Gennaro; verso le ore 11:00 circa, si allontanava alla volta della caserma Clementi asseritamente per organizzare una squadra di soccorso con i suoi commilitoni, da impiegare nelle ricerche, rifiutando di essere accompagnato da altre persone, paventando potenziali difficoltà di accesso in caserma da parte di civili. Non è noto a che ora sia giunto in caserma, ma il primo a vederlo è stato Pagano Raffaele intorno alle 12:00/12:30; quindi Caterino Nicola ha dichiarato di essere rimasto in compagnia di Parolisi, in caserma, dalle ore 13:30 alle successive ore 19:00 (orario confermato anche da De Sefano Barbato). - Faceva rientro al Pianoro nel tardo pomeriggio assieme ad alcuni colleghi, coi quali si intratteneva fino alle ore 22:00 circa, per poi far rientro tutti assieme a casa; - La notte del 19 e il 20 aprile dormiva con Gennaro Rea nel divano letto posto vicino all'ingresso. - La mattina seguente, 20 aprile, si svegliavano alle 06:30 circa, e intorno alle 08:30 tutti tornavano al Pianoro per proseguire le ricerche, Parolisi alla guida della propria vettura. - Prima di mezzogiorno, secondo Gennaro Rea, dopo un'ora, secondo Michele Rea, Parolisi Salvatore si allontanava per far ritorno a casa, dove aveva intenzione di prendere la figlioletta e portarla con sé in caserma..."

questo è scritto nell'ordinanza....quindi i buchi io non li vedo proprio!

Anonimo ha detto...

Il Paciolla ha detto che la notte tra il 19/20 Parolisi dormi da lui, e che uscì di casa alle 5 del mattino! Che altro dire, l'ha detto il Paciolla, prendetevela con lui!!!!

Anonimo ha detto...

Simona ti sbagli, Parolisi ha dormito nel divano letto con Zio Gennaro la notte tra il 18/19, invece la notte tra il 19/20 ha dormito dal Paciolla, d'altronde non si spiega la frase: si alzo alle 5 e uscì di casa! E che l'ho scritta io? L'ha detta il Paciolla!!!

Simona ha detto...

e perchè non sta scritto agli atti questo fatto scusa???allora sono gli atti che sono falsi ...ma guarda sei tu che te la stai prendendo con noi....io ti ho copiato le cose che stanno scritto in ordinanza..e nessuno (io stessa)non ho mai screditato la Gino o Bruno...

Simona ha detto...

e perchè non sta scritto agli atti questo fatto scusa???allora sono gli atti che sono falsi ...ma guarda sei tu che te la stai prendendo con noi....io ti ho copiato le cose che stanno scritto in ordinanza..e nessuno (io stessa)non ho mai screditato la Gino o Bruno...

Simona ha detto...

Ma non c'è scritto che ha dormito con Paciolla...dice sempre che è stato con i Rea...

Anonimo ha detto...

@Simona
Parolisi è un bugiardo nato, e su questo credo che siano tutti d'accordo, il Paciolla ha detto che Salvatore dormì a casa sua la notte tra il 19/20 e che alle 5 del Mattino usci di casa, non aggiungo altro.....questo è un dato di fatto ed il resto sono chiacchiere da BAR.....

ENRICO ha detto...

A me 'sto "anonimo" mi ha stufato !

O si decide a scrivere qualcosa di sensato e di concreto oppure evitiamo di dargli corda con questa tiritera di botte e risposte inutili

Se questa "persona" ( di cui non si conosce il nik) è convinta della colpevolezza del Parolisi pur senza prove certe, lasciamogli le sue certezze e stop.

Simona ha detto...

Ho appena letto un link dove dice di aver dormito la notte del 20 e del 21....cmq fai come credi..qui chiacchere da bar non si dicono....ti ho copiato gli atti e là c'è scritto tutto.

anche io mi sono stufata Enrico

Anonimo ha detto...

@Enrico
Ma chi ti dice che io sia convinto della colpevolezza di Parolisi? Ti sbagli, chi si appassiona a questo caso capisce due cose: Che Salvatore mente perché non era presente al pianoro di Colle San Marco, ma che le prove di una sua presenza al chiosco delle casermette di Ripe di Civitella sono, a parte clamorosi sviluppi, ad oggi davvero inesistenti!!!

Anonimo ha detto...

E allora non si spiega come mai tu, come qualche altro "innocentista", appena si parla di semenogelina sviate immediatamente il discorso o scrivete che si tratta di "caxxate"...

Come mai? Non sai controbattere con qualche pubblicazione che provi che Annika si sbaglia?

Mimosa ha detto...

Uff ... per i nuovi nati che credono di rivoltare ora il caso che abbiamo discusso da un anno e mezzo per il dritto e il rovescio!!

QUI C’E LA SMENTITA alla cretinata divulgata da qualche giornalaio:

http://www.abruzzo24ore.tv/news/Omicidio-Rea-Amico-Raffaele-Parolisi-dormi-da-me-la-notte-del-20-aprile-non-il-18/33431.htm

Lo ha detto ai cronisti l'avv. Tommaso Pietropaolo, amico di Paciolla.
Era il 10 maggio 2011 , mica di quest'anno ...
dov'era nel frattempo l'anonimo prepotente?

Simona ha detto...

Mimosa infatti l'ho letto anche io quell'articolo...ma non sta scritto agli atti che ha dormito con Paciolla..ma con Gennaro Rea....e cmq anche se fosse il 20 il corpo di Melania era già stato trovato...quindi niente buchi!

Mimosa ha detto...

Chi mi ha nominata ha ottima memoria
il 15 gennaio 2012 ho compilato il Calendario minuzioso ora per ora di cosa ha fatto e dov'era SP il 19 e 20 aprile

e non l'unica Cronologia che ho ricostruito

gli anonimi si accomodino a farsi un ripasso

Mimosa

Mimosa ha detto...

Infatti, Simona hai perfettamente ragione!
ma ora lasciamo perdere le botte e risposte ...
chi non vuole fare brutta figura deve documentarsi prima.

Mimosa

Simona ha detto...

si Mimosa ti ho nominata io prima perchè come hai scritto tu prima,avevo letto che tu avevi messo tutti gli spostamenti...=)

grazie per essere intervenuta!

ENRICO ha detto...

@ anonimo

"ma che le prove di una sua presenza al chiosco delle casermette di Ripe di Civitella sono, a parte clamorosi sviluppi, ad oggi davvero inesistenti!!!

Allora vai a cercare il colpevole da qualche altra parte e, quando lo avrai trovato, ritorna qui e avvertici.

E con questo chiudo qui il nostro dialogo che mi ero riproposto di non riaprire

Simona ha detto...

enrico ho visto che hai messo le risposte nella posta di Sulas,quella Ivana ha di nuovo commentato!
Carrada, ognuno ha le proprie convinzioni e le proprie idiosincrasie…
Il mio medico di famiglia, i medici specialisti e i farmacisti di mia conoscenza e fiducia si sono sempre dimostrati diffidenti nei confronti di quanto viene pubblicato in internet, semplicemente perché è possibile che, in rete, vengano pubblicati anche documenti di veri e propri millantatori…
Riguardo a Melania, credo che esclusivamente in presenza del marito possa essersi abbassata i pantaloni, non sospettando di poter essere aggredita all’improvviso, alle spalle…
Con i pantaloni abbassati è subentrata, poi, la cosiddetta “minorata difesa”…
Com’è arrivata a Ripe Melania, se non accompagnata dal marito?
Dov’è finito il coltello che il signor Parolisi era solito portare con sé (come hanno testimoniato due suoi conoscenti)?
Avevo letto che la dottoressa Sarah Gino, dopo l’esame dei tamponi vaginali, aveva stabilito che non era possibile dare una risposta certa riguardo alla possibilità che la vittima avesse avuto rapporti sessuali nei giorni precedenti il suo decesso.
Insomma, spesso le prove scientifiche lasciano troppo spazio ai sofismi di comodo e all’abilità dei periti che potrebbero piegarle, temo, sulla base della convenienza di parte…
Ci sono, però, fatti precisi che reputo siano da non sottovalutare:
l´appuntamento con la soldatessa e con i genitori di lei è un fatto indiscutibile e ritengo che Salvatore Parolisi fosse veramente precipitato in quell´imbuto emotivo stretto tra:
1) pressioni dell´amante (basta aver letto i numerosissimi messaggi tra i due amanti, per rendersi conto della situazione insostenibile che si era creata)
2) resistenza della moglie che difendeva l´unione della propria famiglia
3) le reali difficoltà economiche in caso di separazione…
A me interessa che ci sia la certezza della pena per i colpevoli…Dov’è, altrimenti, la giustizia?
Gli errori giudiziari possono condurre alla reiterazione del reato e il caso Danilo Restivo docet… In molti (i familiari di Elisa per primi!), dopo qualche mese dalla sparizione di Elisa Klaps, eravamo convinti della colpevolezza di Danilo Restivo, ma…gli è stata data la possibilità di uccidere ancora…
Lo so, i detenuti costano troppo allo Stato, ma allora perché non mettere in atto modalità adeguate affinché coloro che devono scontare la giusta pena possano mantenere sé stessi e la struttura che li ospita, cioè il carcere?
questa la risposta della signora!

Anonimo ha detto...

Eh SIMONA, sei d'accordo che quando non si ha nulla di concreto da controbattere si fanno certe figuracce...

Simona ha detto...

cioè?io ho solo detto quello che c'era agli atti..di certo non me lo sono inventata...cmq come ha detto enrico chiudo il discorso e che ognuno si tenga le proprie idee!

Mimosa ha detto...

@ Simona, scusami,
quando fai una citazione e riporti passi, frasi, parole altrui mettici le "virgolette" all'inizio e alla fine, magari ""doppie"" o quelle all'inglese «così»
se non sei capace di mettere in corsivo il testo
perché quando ho letto il tuo post delle 17:30, ho pensato che stavi dando i numeri ... non ti riconoscevo ...

mi ci sono voluti dieci minuti per capire che avevi riportato tutto intero l'intervento di tale Ivana traendolo dal link postato da Enrico ale 15:15

Grazie cara, Mimosa

Simona ha detto...

Ah scusami la prossima volta le metterò,grazie per avermelo detto =)

Anonimo ha detto...

Ripeto all'infinito e chiedetelo per conferma al Paciolla, la notte tra il 19/20 Parolisi ha dormito dall'amico guardia penitenziaria, l'ha fatto per evitare di dormire per la seconda notte con zio Rea nel divano letto, eppoi è uscito di casa alla 5 del mattino!

PINO ha detto...

SPERO SIA CONCLUSO lo scempio di questo blog, imbrattato dalle spropositate ciarle di "anonimi" abituati a trattare con le "caxxate", ed il "dici e ti dico" altrettanto ciarliero, quanto inconcludente, che dovrebbe essere contenuto altrove, e non in queste pagine.
Ho rimarcato ripetutamente che non si dovrebbe scendere a confronti, con anonimi o meno, quando esso non abbia i requisiti di un normale colloquio, basato sulla pacatezza, sulla logica ed altre caratteristiche che distinguono un rispettoso scambio di idee, anche contrastanti.
Inparino, alcuni fantomatici anonimi, che non è questa la sede per puerili, sterili battibecchi.
Cercassero altrove dove poterlo fare.
PINO

Anonimo ha detto...

Buona idea!

Chi di noi telefona a Raffaele per chiedere conferma di quanto afferma l'anonimo?

Anonimo ha detto...

@ anonimo che dice :

"Ripeto all'infinito e chiedetelo per conferma al Paciolla, la notte tra il 19/20 Parolisi ha dormito dall'amico guardia penitenziaria, "

agli ATTI questo particolare non risulta,PUNTO.

Anonimo ha detto...

@ Anonimo delle 18.59.00

A quale degli infiniti (?) telefoni cellulari di Raffaele Paciolla?

Gabridget ha detto...

ahahahah...grazie Anonimo delle 19:09:00, mi hai fatto fare una risata che nemmeno immagini!!! Magari non ne ha più...erano talmente vecchi, tutti SENZA FOTOCAMERA... si saranno rotti!

Anonimo ha detto...

Concordo con Ivana, la lettrice di Oggi, che Internet e' pieno di robaccia alla quale non si deve credere. Pero' i papers citati da Annika Settergren nel suo bellissimo articolo sono frutto di ricerche universalmente riconosciute nel mondo scientifico. E per di piu' non sono reperibili sul web (se non in abstract) a meno che uno abbia accesso ai siti ufficiali di forensica e medicina legale.

Anonimo ha detto...

ANONIMA delle 19,22

Hai detto bene:" Pero' i papers citati da Annika Settergren nel suo bellissimo articolo sono frutto di ricerche universalmente riconosciute nel mondo scientifico"

Certo non è pane per i denti di semianalfabeti e comari di quartiere. Ci vuole una certa levatura culturale per capirne il contenuto.
Non sono argomenti per ciarlieri/e e Pettegoli/e.
FALCE

Anonimo ha detto...

Infatti della semenogelina i periti non né hanno tenuto assolutamente conto, né i magistrati e né addiritura gli avvocati della difesa! Alla faccia di ciarlieri/e e pettegoli/e.......

Anonimo ha detto...

ANONIMO 19.46

Sara' per questo che nessuno controbatte l'articolo di Annika, neanche chi ne avrebbe i mezzi e le capacita'...

Anonimo ha detto...

Quello di Annika è un ottimo articolo, sono ignorante in materia ma credo che la sua sia una grande ricerca. Però questa storia della semenogelina è un arma a doppio taglio, cioè può far male anche alla difesa e credo sia questo il motivo per cui Biscotti e company non l'hanno utilizzata. Non entro nel merito delle 48/72 ore, ma sostenere che Melania ha avuto un rapporto sessuale consenziente appena prima di morire, non può che indirizzare ancor più i sospetti su Parolisi, questo è chiaro anche alla difesa che se né infatti guardata bene dal sostenere questa tesi. Insomma quando uno dice a tutta Italia di aver fatto l'amore con la moglie proprio nel posto dove Melania è stata uccisa, eppoi guarda caso proprio in quel posto prima di morire pare che la morta l'avesse fatto ancora, insomma è davvero incredibile......

Anonimo ha detto...

In questo preciso istante mi dispiace non essere un uomo, non chiamarmi Massimo di nome e Prati di cognome, e questo perchè se io fossi un uomo che si chiama Massimo Prati avrei la possibilità di cancellare tutti quei commenti spazzatura scritti appositamente per far andare velocemente alla pagina successiva ai 200.

Poi dopo tornerei ad essere una donna, a farmi chiamare Tabula, e a prendere atto del fatto che nessuno di quelli intervenuti qui dentro sia ad un livello culturale tale da poter muovere uno straccio di considerazione attinente all'encomiabile trattato scientifico scritto in questo articolo, ed allo scopo di minimizzare la cosa si preferisce buttarla in vacca o deviare l'attenzione puntando i riflettori su dettagli di contorno di minima importanza.

Tabula

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