giovedì 29 novembre 2012

Melania Rea e il mistero della Semenogelina...


Articolo di Annika Settergren


Da oltre sedici mesi Salvatore Parolisi è rinchiuso in carcere. E se fino a un mese fa era in attesa di giudizio, ora, per l’atroce delitto della moglie, è stato condannato, in primo grado, all'ergastolo. Sappiamo che bisognerà attendere gennaio per poter leggere le motivazioni del GUP Marina Tommolini, motivazioni che, vista la gravità dell'accusa e la durezza della sentenza, saranno sicuramente incontrovertibili, inattaccabili ed ineluttabilmente schiaccianti. Eppure, dopo aver letto con grande interesse ed estrema attenzione la perizia autoptica del Dott. Tagliabracci (gentilmente inviatami da Massimo Prati) ed entrambe le "super perizie" del Dott. Bruno e della Dott.ssa Gino, mi chiedo già fin d'ora quale motivazione potrà bypassare, o addirittura scardinare, le leggi della chimica, della scienza, della proteomica e di rigidi controlli su analisi di laboratorio finalizzate alla convalida ufficiale, accreditata e globalmente riconosciuta del RSIDTM-Semen test.

Vediamo dunque cosa ha scritto il Dottor Tagliabracci dopo aver eseguito l'autopsia e le analisi di laboratorio: Campione 4491, tampone vaginale, RSIDTM-Semen test, risultato dell’analisi: + (positivo) (Tabella 2, Pag. 51). "Il test RSID Semen ha evidenziato una debole positività per la presenza di semenogelina umana sul tampone vaginale (reperto 4491) (Foto n. 104). L’esame del materiale genetico sul tampone rettale e vaginale non ha permesso, tuttavia, di evidenziare profili genetici estranei a quello della vittima. Il dato relativo alla semenogelina sul tampone vaginale è quindi indicativo della presenza di rapporti sessuali verosimilmente trascorsi e datati e comunque senza tracce di spermatozoi e tracce di cellule epiteliali delle mucose maschili" (pagina 58). 

In seguito, su richiesta del GUP Tommolini, riguardo possibili rapporti sessuali precedenti il decesso di Melania, il Dott. Gian Luca Bruno, medico legale, nelle due righe di chiusura della sua perizia ha confermato quanto dichiarato dalla Dott.ssa Sarah Gino, non anatomopatologa né medico legale, ma genetista. La dottoressa in questione, però, non ha, ahimè, neanche avuto modo di visionare lo stick del suddetto RSID-Semen test (distrutto e non conservato) ma si è basata semplicemente su una fotografia dello stesso, e a pagina 41 della sua perizia scrive: "Risultano negativi per lo sperma il tampone rettale ed il tampone linguale, per quello vaginale pare esserci un’ombra di difficile interpretazione (debolissima positività o semplice effetto fotografico?)". Proseguendo in merito al RSID-Semen, la Dott.ssa Gino scrive che "gli esperimenti condotti hanno permesso di rilevare l'elevata specificità del test stesso e la capacità di identificare lo sperma anche a distanza di 48-72 ore dal coito". 

Le carte parlano chiaro e, tra tante polemiche ed altrettanti colpi di scena, la semenogelina è forse l'unico dato scientifico del caso Rea che sia passato totalmente inosservato e che non sia mai stato frutto di accese diatribe, o messo in discussione, o nominato, o anche solo accennato così, per caso, da un Pinco Pallino qualunque che non sapesse più cosa dire sul caso più gettonato tra l'aprile 2011 e l'ottobre 2012. Trattata "en passant" dal Dott. Tagliabracci, sminuita dalla Dott.ssa Gino e confermata nella sua pochezza ed irrilevanza, giusto un attimo prima di firmare la sua perizia, dal Dott. Bruno, la semenogelina è realmente poca cosa rispetto a valanghe di testimoni incalliti, cani con o senza gatti, cercatori di funghi delle specie più rare o segrete, borse occhiali ed accessori vari, per non contare la Calliphora, il rigor estremo ed il livor inesistente, la pozzetta di sangue, sotto la nuca però, la caffeina da sballo, il telefonino con vita propria, l'insanguinato e l'introvabile coltellino da dessert, l'appassionante bacio di Giuda, la fontanella di bosco che per l'occasione si trasforma in una Jacuzzi, ecc ecc.

Di fronte a tanta abbondanza di spunti, buoni per minuziosi dibattiti televisivi, di fronte ad una sentenza per omicidio, con relativa condanna all'ergastolo, da cosa mai potrebbero nascere dubbi tali da portare a ritenere che in realtà quel misero segno + nella Tabella 2 a pag. 51, possa aprire nel caso di Melania Rea scenari ben diversi e sicuramente finora inesplorati? La risposta non è delle più semplici, ma si può dare se si tiene conto che, nonostante le "ombre di difficile interpretazione (debolissima positività o semplice effetto fotografico)", rimarcate dalla Dott.ssa Gino nella sua perizia, il Dott. Tagliabracci, ovvero colui che il campione 4491 lo ha personalmente testato, nella Tabella 2 della sua relazione autoptica assegna allo stesso un indelebile ed inderogabile segno + di positività. Solo in seguito parla di "debole positività" (non di debolissima, con superlativo aggiunto e spolverata di ombre di difficile interpretazione). E' chiaro che la debole positività lui la rileva osservando lo stick, non una foto con effetti speciali e colori ultravivaci sbiaditi da chissà quale barbatrucco fotografico. Ed è grazie a questo segno + che si può sperare di ottenere una risposta ed aprire scenari diversi e mai esplorati. Grazie a questa risposta il dubbio potrebbe insinuarsi nella mente di chi indaga e di chi deve giudicare.

Se avrete la pazienza di lasciarvi condurre nel complesso, sicuramente ostico ma indubbiamente affascinante, "mondo della semenogelina", forse qualche dubbio sorgerà anche in voi che mi leggete. Cominciamo allora con qualche nozioncina di base, stile piccolo chimico. 

Prodotta dalla vescicola seminale, la semenogelina (Sg) costituisce all’incirca il 60% del plasma seminale ed è la proteina responsabile della formazione di una matrice gelatinosa e biancastra che ricopre lo spermatozoo e lo protegge, schermandolo dalla capacitazione ed inibendo la formazione delle ROS (reactive oxygen species) al momento dell'eiaculazione. Lo spermatozoo, però, ha una missione da compiere e non può certamente rimanere intrappolato troppo a lungo. Ed è qui che entra in azione un'altra proteina, il prostatic-specific-antigen (o PSA, che sicuramente tanti uomini conoscono già per via di certi controllini...), una 33 kDa glicoproteina secreta dalla prostata che per proteolisi disgrega, spacca, rompe, distrugge, nei fatti "digerisce" la Sg in peptidi più piccoli, permettendo allo spermatozoo di liberarsi dell'appiccicosa gelatina che lo ricopre ed iniziare la gara a chi arriva primo all'ovulo. Pertanto Sg e PSA, sebbene antagonisti per eccellenza, dipendono strettamente l'una dall'altro... e viceversa! Infatti la semenogelina, nonostante le altissime concentrazioni di Zn2+ (100 volte più elevate di quelle del plasma sanguigno) ad essa legato ed inibitore dell'attività del PSA, una volta lisa e fatta a pezzi (proprio dal PSA), da gelatinosa qual era comincia a liquefarsi in un tempo variabile, da 5 e 20 minuti dall'eiaculazione.

E' tuttavia accertato che entro 15 minuti dall'eiaculazione lo Zn2+, che inizialmente proteggeva la Sg, è legato, o meglio si lega, solamente a proteine di <25 kDa. I micropeptidi di Sg cominciano così il processo di rarefazione, disfacendosi in progressione esponenziale. Ma, in contemporanea, entrambe le componenti della Sg (SgI ed SgII), anche se inesorabilmente "digerite" dal PSA, da autentiche 'toste' non mollano la presa. Infatti possiedono ancora la capacità di ricatturare parte dello Zn2+ libero, lo stesso che mano a mano perdono in quantità crescente. Ecco che la vera gara ha inizio, creando un sistema di interazione ed interdipendenza tra PSA e frammenti di Sg che si protrae finché quest’ultima, che continua a spezzarsi e rompersi e spaccarsi e ledersi e distruggersi, non sarà più in grado di ricatturare lo zinco libero. E lo zinco, ormai legato esclusivamente al PSA, finirà per inibire quest'ultimo totalmente. Insomma, ora vorrete sapere chi vince, il PSA o la Sg? La risposta è triste in verità, perché non c'è vincitore. Ad ogni singola eiaculazione: una volta distrutta la Sg il PSA non ha più motivo di essere... e nessuno dei due esiste più. Kaput entrambi e missione compiuta (per spiegazioni più tecniche e dettagliatte: M Jonsson et al 2005). 

Ora, quanto sopra è un Fatto Scientifico basilare dal quale è impossibile prescindere. Peccato che si tratti anche anche di un Fatto Scientifico in netto contrasto con la condanna in primo grado di Salvatore Parolisi. Perché? Lo scopriremo molto presto... intanto procediamo.

Nonostante nel plasma seminale la concentrazione iniziale di Sg (4-68 mg/mL) sia significativamente maggiore rispetto a quella del PSA (0.2-5.5 mg/mL), la certezza dell'esistenza di un rapporto di interazione ed interdipendenza tra queste due sostanze, per cui l'una esiste finché esiste l'altra, una volta confrontata con i tempi di rilevabilità del PSA all'interno del canale vaginale, costituisce la prova del 9 dei tempi di rilevabilità della Sg. In casi ante mortem, infatti, il PSA è rilevabile per un periodo variabile tra le 14 e le 47 ore post coito (tempo medio 27 ore); post mortem, invece, la assai più rapida ed accertata degradazione biologica dell'AP – Acid Phosphatase – su vittima di omicidio con stupro dall'orario del decesso conosciuto e certo, porta "Talthip et al 2007" a ritenere che i tempi di degradazione delle proteine (Talthip parla di proteine in generale, riferendosi al PSA, ma dato che abbiamo visto sopra che la Sg, anch'essa una proteina, esiste solo finché esiste il PSA...) siano più rapidi rispetto a quelli ante mortem. E di degradazione anticipata dell'eiaculato in casi post mortem, rispetto a casi ante mortem, parlano altri, come per esempio "Stefanidou et al 2010", nel caso specifico riferendosi allo sperma.

E' possibile dunque che il PSA, e quindi la Sg, siano rilevabili post mortem per un tempo minore delle 47 ore massime stabilite per la rilevabilità ante mortem del PSA? Certo che è possibile, ma tralascerei questa questione di lana caprina e mi atterrei ai magnanimi e certissimi dati di rilevabilità ante mortem del PSA e, specificamente al nostro caso, della Sg. Infatti anche questi ultimi sono stra-conosciuti, essendo stati stra-testati, stra-accertati e stra-pubblicati in "Developmental Validation Studies of RSIDTM-Semen, J Old et al 2010", altro non è che la Validation Paper ufficiale del RSID-Semen, test per l’appunto utilizzato in sede autoptica dal Dott. Tagliabracci.


Le pag. 14-16 della carta di brevetto, o Validation Paper del RSID-Semen test, sono dedicate ai tempi di rilevabilità della Sg post coito su tamponi vaginali. A pag. 15 c'è anche una foto a colori (Fig. 8) dalla lettura elementare anche per chi non conosca l'inglese. Ma analizziamola insieme. “Sample Numbers” indica i numeri dei campioni (1-11). "Cassettes removed for clarity" ci informa semplicemente che lo stick di plastica che conteneva lo strip test è stato rimosso per permettere di osservare con maggiore chiarezza i risultati. Esattamente come nei comuni test di gravidanza, la "Control Line" mostra che il test è stato attivato, o in poche parole che è valido e funziona, mentre la "Test Line" indica il risultato del test: con linea è positivo, senza linea è negativo. I test strips 1 e 2 sono solo campioni-esempio, per mostrare come appaia un tipico test con risultato negativo (1) ed uno con risultato positivo (2). Infine "Days post-coital": 0-9 indica altrettanti campioni testati lo stesso giorno dell'avvenuto rapporto sessuale (day 0), a 24 ore (day 1), a 48 ore (day 2), a 72 ore (day 3), e così via. La foto parla da sola: vediamo infatti, senza alcuna ombra di dubbio, come ai test di controllo del RSID-Semen la Sg abbia testato positiva fino ad un massimo di 48 ore dal coito (giorni 0-1-2) e negativa dalle 48 ore in poi (giorni 3-9). Inoltre a pag. 14 è ampiamente sottolineato come tra le 24 e le 48 ore il risultato delle analisi sia sì positivo, ma debolmente positivo, ed infatti la test line dello stick al giorno 2 è appena visibile. Questi risultati combaciano perfettamente sia con i tempi di rilevabilità del PSA (fino a 47 ore post coito, con rilevabilità media a 27 ore post coito) che con quelli mostrati sotto "Forensic Exhibits", foto a destra ed esposti nella leggenda dell'immagine in testa a questo articolo, che mostra come tra 24 e 48 ore post coito il risultato del RSID-Semen sia “weak positive” (debolmente positivo), oltre 48 ore negativo. E dove abbiamo già letto di "debole positività" se non proprio sulla perizie del Dott. Tagliabracci e della Dott.ssa Gino?

Torniamo quindi al caso Rea ed elenchiamo alcuni dati certi: 

1. In sede autoptica il Dott. Tagliabracci accerta la presenza di Sg nel canale vaginale di Melania (campione 4491, positivo). 

2. "La regione genitale non presentava lesioni indicative di una violenza sessuale" (Pag. 80, perizia autoptica del Dott. Tagliabracci), ergo di alcun rapporto sessuale non consenziente ante o peri mortem, e a maggior ragione post-mortem, dato che atti di necrofilia su un cadavere lasciano segni, ahimè, inequivocabili.

3. Se ne deduce che il rapporto sessuale, di cui la Sg è prova certa, deve per forza di cose essere precedente l'omicidio. 

4. Per far sì che Salvatore Parolisi sia l'assassino di sua moglie Melania, l'azione omicida deve essere necessariamente avvenuta intorno alle 14.40 del 18/4. 

5. L'autopsia sul cadavere ha inizio alle ore 14.30 del 21/4 (Pag. 11, perizia Dott. Tagliabracci) e, come di norma, si procede prima all'esame esterno, poi a quello interno. 

6. Il corpo di Melania, secondo il Dott. Tagliabracci, non si è mosso dal luogo del ritrovamento ed una volta prelevato da Ripe di Civitella, a tarda sera del 20 aprile, è stato conservato: "in camera mortuaria a temperatura ambiente che stimiamo non superiore ai 20°C" (Pag. 61 perizia Dott. Tagliabracci), fino all'inizio dell'autopsia presso l’obitorio dell’Ospedale Mazzini di Teramo. Ciò significa che il corpo non è stato conservato in cella frigo e che il PMI (Post Mortem Interval, ovvero il tempo intercorso tra il decesso e l'autopsia) non è mai stato "congelato". Il cadavere ha proseguito quindi il proprio naturale processo di decomposizione post mortem che solo una cella frigo con temperatura di -20°C (non +20°C) avrebbe potuto bloccare. Se ne deduce quindi che, intercorrendo almeno 72 ore tra la presunta azione omicida (14.40 del 18/4, preceduta da rapporto sessuale di cui la Sg è indicatore indiscutibile) ed il prelievo del tampone vaginale (dalle 14.30 in poi del 21/4), il PMI al momento del prelievo per RSID-Semen sia superiore alle 72 ore. 

7. Purtroppo però, sappiamo che il RSID-Semen testa ai controlli di brevetto "debolmente positivo" già tra le 24 e le 48 ore post coito. E sappiamo che tra le 48 e le 72 ore testa negativo... 

8. Superfluo aggiungere che a seguito di un decesso, i processi di degradazione delle proteine non si arrestano a tempo indeterminato (in attesa del prelievo post-mortem dell'anatomopatologo incaricato). Anzi, casomai si accelerano in vista della decomposizione del cadavere... 

Ora, sebbene sino ad oggi non sia stato pubblicato un singolo articolo specifico sui tempi di persistenza massima della Sg in casi post mortem, e non vi sia modo di provare se essi siano uguali o effettivamente ridotti rispetto agli ante mortem, la scelta da parte del Dott. Tagliabracci dell'uso del RSID-Semen ci conferma la piena efficacia e sicurezza del risultato del test. Anche perché la stessa scelta è stata condivisa, negli ultimi 3-4 anni, da centinaia di anatomopatologi e medici legali sparsi per il mondo e nominati a dirimere altrettanti casi di sospetto stupro tra le più svariate forensic investigations e crime scenes). In parole povere: il test è riconosciuto come sensibile, efficace e valido. Ed allora, dato che i tempi di rilevabilità post mortem delle proteine sono conosciuti e globalmente accettati, ovvero uguali o addirittura ridotti rispetto a quelli ante mortem, non si comprende come mai la Dott.ssa Gino si sia premurata di nominare nella sua perizia l’unico articolo in circolazione che parli di rilevabilità della semenogelina fino a 72 ore dal coito: Laffan et al 2011, senza tuttavia specificare in perizia che solo in apparenza aggiunge uno slot temporale di un intero giorno (24 ore) ai tempi accertati di 48 ore max dal coito (convalidati dall'unica carta esistente riconosciuta ed accettata sulla rilevabilità del test del RSID-Semen), senza specificare che in realtà uno solo dei campioni alle analisi svolte dagli autori ha testato positivo in un vago slot temporale compreso tra 48 e 72 ore. Un unico campione tra un imprecisato numero di "high vaginal swabs" dal plurale generico. Forse la Dott.ssa Gino, per risultare più credibile, avrebbe dovuto cercare qualcosa di più scientifico e provato da inserire in una simile perizia.

Volendo essere pignola, nonostante nell'articolo di Laffan et al 2011 si parli di un unico risultato in contrasto rispetto ai test di convalida del RSID-Semen, e nonostante sia un risultato vago, data la differenza che 24 ore possono fare in caso di presunto stupro, sia per la cattura del colpevole che per scagionare un innocente, ho cercato con il lumicino tra decine di articoli in materia per trovarne almeno un'altro che comprovasse la persistenza della Sg fino a 72 ore. Personalmente non ho trovato NULLA. Eppure di articoli sul RSID-Semen tanti se ne sono scritti negli ultimi 4-5 anni. Possibile che nessuno tra le centinaia o migliaia di test stick analizzati da decine di laboratori, da altrettanti e più ricercatori, da PhD e professori in cattedra, mai abbia rilevato la Sg positiva oltre le 48 ore dal coito? Si parla di articoli pubblicati da prestigiosissime riviste scientifiche, eppure la Dott.ssa Sarah Gino ha privilegiato, rispetto all'insieme prestigioso, proprio l'unico articolo che allunga i tempi di rilevazione parlando, ricordiamolo, di un unico campione tra non si sa esattamente quanti! Ora, visto che una rondine non fa primavera e che l'eccezione conferma ancora la regola, e considerato che un’aggiunta di 1/3 sui tempi di rilevabilità di una sostanza confermativa di un possibile crimine efferato, quale lo stupro, grazie a un test precedentemente testato e ritestato a 48 ore max, non è poca cosa (soprattutto se nello stesso articolo appare chiaro che lo stesso campione, unico e sui generis, risultato positivo alla Sg fino a 72 ore è invece risultato negativo al PSA - Tabella 5, Laffan 2011-), mi sono messa alla spasmodica ricerca di qualcosa che almeno si avvicinasse alle 72 ore di rilevabilità (72 ore sono, incredibilmente, proprio quelle trascorse tra l'inizio dell'esame autoptico, alle 14.30 del 21/4, e l'orario della presunta azione omicida a carico di Salvatore Parolisi, alle 14.40 circa del 18/4). 

Ebbene, chi cerca trova! E fortuna vuole che un altro articolo con l'eccezione alla regola esista per davvero: Benschop et al 2010. Peccato però, che benché sia estremamente preciso sul numero di campioni analizzati (88 in totale), sugli slot temporali di analisi (0-6, 6-12, 12-24, 24-36, 36-48, 48-60, 60-72, 72-84 ore) vi sia scritto che “positive presumptive tests were obtained only up to 60 h after intercourse”, su 2 soli campioni in questo caso, rispettivamente per Sg e PSA, ma ahiloro neanche un campione è risultato positivo oltre le 60 ore post coito, né alla Sg, né al PSA... né gli autori hanno ritenuto opportuno investigare oltre con ulteriori test. 

Abbiamo quindi 3 rondini: una natalizia e due di carnevale. Tutti gli altri stormi fanno invece quello che gli stormi sono "certificati" a fare. Per cui, a parte un unico campione testato positivo a 72 ore dal coito (quello menzionato dalla Dott.ssa Gino nella sua perizia) e due in un tempo indefinito tra 48-60 ore, in Benschop et al 2010, in tutti gli altri casi nessun tampone vaginale ha mai testato positivo oltre 48 ore dal coito (e solo per il rotto della cuffia tra 24 e 48 ore dal coito, stando alla carta di convalida del test stesso). Detto questo, se il corpo di Melania è stato conservato a temperatura ambiente senza congelamento del PMI, i tempi a ritroso delle 48 ore canoniche massime certificate dal bollino blu vanno per forza di cose, e fino a prova contraria, calcolati dal momento del prelievo del tampone vaginale in sede autoptica, quindi dopo le 14.30 del 21/4. Per motivi di ordine temporale è altamente improbabile che il tampone vaginale, operazione non banale tecnicamente, si sia fatto prima dell’affidamento dell'incarico, avvenuto la mattina del 21 aprile. Ed anche la numerazione del campione: 4491, risultando successiva a quella dei campioni subungueali e dei polpastrelli, porta a concludere con certezza che il tampone vaginale sia stato effettuato in sede autoptica dopo l'osservazione esterna del cadavere, quindi non meno di mezz'ora-un'ora dall'inizio dell'autopsia.

Ora ci troviamo di fronte a tanti "se", francamente troppi:

1. se il rapporto sessuale precede l’azione omicida.
2. se l’azione omicida si presume sia avvenuta intorno alle 14.40 del 18/4 (ed il Parolisi è in carcere per questo).
3. se Melania è rimasta con le mutandine calate e le gambe leggermente divaricate fino alla sera del 20 aprile, in balia di quegli stessi elementi che comunemente accelerano e di certo non bloccano i processi decompositivi post mortem.
4. se Parolisi il tempo di consumare un rapporto sessuale a ridosso dell'azione omicida proprio non lo ha avuto, dato che già con la ricostruzione della procura ci si sta dentro a mala pena.
5. se il Dott Tagliabracci stesso conferma a pag. 86 della sua perizia che: "La vittima non ha avuto rapporti sessuali non protetti nelle ore precedenti la morte".
6. se, infine, rapporti sessuali post mortem con il cadavere sono esclusi dall'assenza di lacerazioni da stupro, che nel caso sarebbero stati visibili ad occhio nudo.

Insomma, diciamoci la verità, non viene anche a voi qualche dubbio sul fatto che i conti non tornino proprio? E' forse un fatto inconfutabile ed incontrovertibile la presunta ora del decesso di Melania? O non potrebbe forse trattarsi di un'utopica, ma alquanto irrealizzabile, quadratura del cerchio? Di inconfutabile, incontrovertibile e certo, vi è solo il segno + del campione 4491, Tabella 2 della perizia del Dott. Tagliabracci

Ma allora, di fronte ad una certezza talmente lapidaria sui tempi di rilevazione della Sg, come mai il patologo presume "la presenza di rapporti sessuali verosimilmente trascorsi e datati"? Ce lo dice lui stesso: per via dell'assenza di "tracce di spermatozoi e tracce di cellule epiteliali delle mucose maschili". Ora, non esiste un singolo articolo sulla Sg (o sul PSA o sul plasma seminale in genere) che non evidenzi a grandi lettere come, benché la positività del DNA maschile, ovvero la presenza degli spermatozoi, sia sicuramente confermativa di un avvenuto rapporto sessuale, la negatività del DNA maschile, o assenza degli spermatozoi, non sia affatto confermativa dell'assenza di un avvenuto rapporto sessuale. Perché? Perché mentre il plasma seminale è uguale per tutti, ovvero la Sg viene rilasciata durante il coito da qualunque uomo sulla faccia della terra, lo stesso purtroppo non può dirsi per gli spermatozoi, assenti in quel 10-15% di casi di uomini affetti da azoospermia (fonte: paradossalmente proprio Laffan et al 2011, ovvero l'articolo nominato dalla Dott.ssa Gino) o che si siano sottoposti ad intervento di vasectomia. L'assenza di tracce di cellule epiteliali richiede invece una nota a parte.

Innanzi tutto bisognerebbe sapere se tale assenza sia stata rilevata tramite FISH (Fluorescent In Situ Hybridization), metodo standard di rilevazione di cellule epiteliali da sfregamento, rilasciate dal pene nel canale vaginale durante un rapporto sessuale penetrativo; inoltre sarebbe anche utile sapere se il Dott. Tagliabracci le abbia cercate sullo stesso tampone vaginale effettuato per il RSID-Semen e, ripeto perché è importante, se si sia effettivamente ricorsi al FISH. Infatti queste cellule epiteliali sono state studiate e testate e, al contrario degli spermatozoi che hanno una vita variabile, ma comunque brevissima (o sono assolutamente assenti causa azoospermici e vasectomizzati), nel 2002 Dziegelewski et al hanno scoperto che, se rilasciate, permangono invariabilmente rilevabili fino ad almeno una settimana dal coito, incredibilmente “with no significant decrease in Y signal from Day 1 to Day 7”. Pertanto anche i: "rapporti sessuali verosimilmente trascorsi e datati" (pag. 58, perizia Dott. Tagliabracci) o un: "rapporto sessuale non protetto qualche giorno prima del decesso" (pag. 86, perizia Dott. Tagliabracci), non spiegano la totale assenza di cellule epiteliali nel canale vaginale di Melania.

Possono esistere motivi anche banali per l'assenza di cellule epiteliali maschili post coito. Potrebbero spaziare dal semplice fatto che almeno il 2% della popolazione mondiale è costituito da non-shedders, ovvero persone che non rilasciano alcun tipo di cellule epiteliali, alla possibilità che il canale vaginale di Melania sia stato ripulito post coito, almeno per la presunta lunghezza di un pene, o di un dito, e che la Sg, eiaculata ben oltre tale lunghezza, come avviene durante un qualunque rapporto sessuale penetrativo, sia poi lentamente scivolata lungo un canale vaginale pulito e privo di DNA maschile. Comunque sia, la totale assenza di cellule epiteliali maschili, di non immediata spiegazione in caso di rapporto sessuale avvenuto entro 48 ore dal prelievo del tampone vaginale, stando agli studi di Dziegelewski et al, non si spiegherebbe neanche presumendo "la presenza di rapporti sessuali verosimilmente trascorsi e datati", e resterebbe uno di quei fattori grigi che nulla tolgono e nulla aggiungono al caso, così come, più in generale, nulla toglie la negatività per DNA maschile, di cui a pag. 86 della perizia del Dott. Tagliabracci, alla positività della Sg per RSID-Semen. 

Concludendo, cosa rimane? Un uomo in carcere accusato di omicidio ed un misero segno +, indice di indiscussa positività di una proteina, marker confermativo di un avvenuto rapporto sessuale entro tempi ben conosciuti, rigorosamente accertati e globalmente accettati dall'intera comunità forensica. Segno + che scagiona aldilà di ogni dubbio l'imputato, ma che nessuno prende in considerazione. Rimane che chi ha periziato ha sminuito e cercato di glissare su un argomento incontrovertibile. C'è da chiedersi il perché...

Ah... la semenogelina! Sostanza gelatinosa senza la quale l'eiaculazione maschile non sarebbe così appiccicosa e bagnata com'è, che ahimè risponde esclusivamente alle leggi della chimica dello zinco e non di certo a quelle degli esseri umani. Neanche di quelli che cercano un colpevole a tutti i costi.

Gli articoli in prima pagina: 
Salvatore Parolisi: sentenze a confronto. Tribunale e procura di Teramo Vs...
Indagini sbagliate, testimoni a difesa chiusi in carcere e costretti a ritrattare...
Non aprite quella porta. Nevio Perez: tre anni di inferno a causa di indagini inadeguate
Salvatore Parolisi: Ergastolo. E noi aspettiamo ansiosi le motivazioni
Melania Rea. Croci, svastiche e righe: le incisioni sul suo corpo parlano
Salvatore Parolisi. Colpevole o innocente? Analisi delle ricostruzioni portate dai Pm
Famiglia uccisa dai funghi. Perché il 118 non ha inviato un'ambulanza dai Di Ruscio?
Sarah Scazzi. Martedì 23 ottobre parlerà Michele Misseri: in vino veritas
Salvatore Parolisi. Tra sfortune e malocchi peritali...
Il bimbo non è stato rapito, ma lo scoop emotivo di Chi l'ha Visto potrebbe...
Sarah Scazzi. La metamorfosi dei media... da 'processo-reality' a format garantista?
Enzo Tortora e la tortura giudiziaria e mediatica...
In nome del popolo italiano la giustizia ha due facce...
Salvatore Parolisi. Quando Melania è morta il marito non era con lei...
Melania Rea si poteva salvare? Fra qualche giorno lo sapremo...
Sveva Taffara. La strana morte di chi sapeva che da Cesena si arriva...
Melania Rea. Nella ricostruzione manca una telefonata e..
Melania Rea. Il patologo e la semenogelina ci dicono che il...
Melania Rea. La moneta da un euro mai analizzata...

Tutti gli articoli su:
Melania Rea
Sarah Scazzi
Roberta Ragusa
Roberto Straccia
Yara Gambirasio
Livia ed Alessia

Amori criminali
Violenza sulle donne

Homepage volandocontrovento

774 commenti:

«Meno recenti   ‹Vecchi   201 – 400 di 774   Nuovi›   Più recenti»
Anonimo ha detto...

"La presenza di semenogelina è il segno di una attività sessuale avvenuta quando ufficialmente Melania era già morta da un giorno."

Mimosa ha detto...

@ Tabula hai espresso perfettamente il pensiero che mi sono trattenuta di pubblicare ... (e con altre parole)

@ Anonimo
ma cosa c'entra qui quello che posti ricopiando da altre parti?

Infatti:
«Sono segno di una attività sessuale avvenuta quando ufficialmente Melania era già morta da un giorno»
lo scrive tale Silvialaura, nel blog ilmostrodifirenze,
postato Mer Dic 05, 2012 11:59 am

l'ho appena letto ...

Fateci il piacere di non scrivere qui i commenti che trovate in altri blog ... non ci interessano ...

Mimosa

Mimosa ha detto...

Riprendo un giochino che avevo iniziato tempo fa
avevo provato a convincervi sulla inattendibilità dei testimoni che dicevano di *non* aver visto Salvatore Parolisi a CSM
semplicemente perché “loro non c’erano” prima delle ore 15,
mettendo insieme tre semplici indizi e mostrando una lampante prova.

Ora ci provo con l’ora della morte, senza considerare le larve.
Anch’io non sono del settore, però so leggere, e chiunque sappia leggere e ragionare può aver fatto il mio stesso elementare percorso:

Primo indizio:
nella Relazione della dott. Canestrari all’atto del sopralluogo il giorno 20 aprile, dopo l’accurata osservazione del corpo effettuata “appena dopo le” ore 19.15 (col buio), si legge questo:

«Nel cadavere con palpebre superiori semiaperte erano apprezzabili fenomeni di iniziale disidratazione della congiuntiva bilateralmente (ancora semitrasparente) in cui era rilevabile, però, iniziale macchia scleroticale di Sommer».

La letteratura medica per gli studenti universitari dice che le macchie di Sommer «si formano mediamente dalla 12a alla 26a ora» dalla morte.

Mentre «l’afflosciamento del globo oculare (segno di Louis) → dopo 18-24 ore dal decesso (cadavere non conservato in cella frigo)»
(Fonte: http://www.skuola.net/materiale-universita/9293-fenomeni-cadaverici.pdf)

Questo secondo fenomeno si trova nella Relazione Preliminare, a firma del dott. Tagliabracci, depositata il 24 aprile:

«cornee opacate, bulbi afflosciati».

Per forza! Si tratta di un cadavere a circa 20 ore dal ritrovamento, cadavere *non conservato in frigorifero* bensì ad una temperatura ambientale “non superiore a 20°” (come a dire “poco meno” dei 20°) nell’Obitorio di Teramo … il che mi ha stupito enormemente giacché non è neanche quella normale delle sale operatorie di tutti gli ospedali … ma pare sia usuale non conservare in frigo cadaveri da ispezionare …

Pertanto ritorniamo ad affidarci alle parole della dott. Canestrari all’atto del sopralluogo il giorno 20 aprile ore 19.20, per ora solo in riferimento alla sclera :
morte collocabile tra la 12° alla 28° ora dal ritrovamento.

Guardiamo alla osservazione del dott. Tagliabracci il 21 aprile (ore 15 circa) dei bulbi afflosciati:
decesso collocabile tra le 18-24 ore dalla rilevazione autoptica.

E sempre agli studenti di medicina si insegna:
«dopo 48-50 ore dalla morte le macchie di Sommer da isolate sono confluite coinvolgendo quasi tutta la sclerotica → putrefazione in stato avanzato».

Non mi sembra sia questo il caso dello stato del cadavere al momento dell’autopsia.

Che ne deducete?
C’è qualcosa che non va?
Ci arriviamo al giorno 18 aprile, ossia a suppergiù 72 ore dalla scomparsa?
Neanche con l’elastico!

(Continua – quando sarà meno stanca …buonanotte)
Mimosa

PINO ha detto...

@ MIMOSA
Stavo per rispondere all'anonimo autore/trice del post delle ore 01,00, ma proseguendo nella lettura del blog, ho notato che mi avevi preceduto, sul riporto della frase quì sotto virgolettata:

-"Sono segno di una attività sessuale avvenuta quando ufficialmente Melania era già morta da un giorno"-,

alla quale aderisco totalmente, con una aggiunta, correttiva, però: che Melania era "SOLO" ufficialmente morta. I riscontri tanatologgici, ne hanno dato conferma. E se non bastassero, quelli già noti, quanto tu hai specificato dettagliatamente, nel tuo intervento, colmano ogni misura.
Ciao, Pino

Tiziana ha detto...

Mimosa
ottimo lavoro. Sei stata veramente abilissima nell'incrociare l'informazione fornita dalla Canestrari sulle macchie di Sommer e i dati medici che dicono che dopo 26 ore dovrebbero essere completamente formate, cosa non totalmente avvenuta nel caso in questione.
Aggiungiamo a ciò i dati forniti in perizia da Bruno, a p.217, ovvero "Per gli altri parametri tanatologici, ipostasi e rigidità, considerata la descrizione delle operazioni di sopralluogo, in cui vengono segnalate ipostasi ““fisse (non attenuabili alla digitopressione)”” e ““rigidità cadaverica tenace a carico di tutti i distretti muscolari””, si può solo dire, per le ipostasi, che al momento del sopralluogo verosimilmente erano trascorse dieci-quindici ore dalla morte, e per la rigidità, sempre al momento del sopralluogo, verosimilmente erano trascorse dodici-ventiquattro ore. Il fatto che all’’autopsia la rigidità viene descritta ““vincibile””, e non in via di risoluzione, autorizza solo a dire che sulla base di questo parametro verosimilmente al momento dell’’autopsia erano trascorse ventiquattro-quarantotto ore dalla morte".
Abbiamo dunque sia la valutazione della Canestrari sia quella di Bruno che concordano nel sostenere che, al momento del ritrovamento, indicativamente, Melania era morta da 24-28 ore: si arriverebbe dunque prima del tramonto sì, ma del 19/4 e non del 18/4.
Come è possibile che gli avvocati della difesa, nemmeno su questo, abbiano puntato l'attenzione durante l'udienza. E' vero che Bruno, durante l'udienza, ha fatto confusione e non è riuscito a rispondere adeguatamente alle domande ma "carta canta". Se la Tommolini avesse letto la perizia che lei stessa aveva richiesto, affidandola ad un perito da lei nominato (e non di parte), almeno qualche dubbio relativamente alla colpevolezza di Parolisi se lo sarebbe dovuto porre.

Anonimo ha detto...

Perchè non ti interessa Mimosa?
Quella frase è un ottimo riassunto della situazione e sa spiegare anche ai profani il succo del discorso.
Il discorso è ce la presenza di semenogelina prova un avvenuto rapporto sessuale ai danni di Melania Rea retrodatandolo di 48 ore rispetto al momento dell'autopsia.
Il riferimento alle 72 ore trovato col lanternino dalla dottoressa Gino rispetto alla retrodatabilità di un rapporto sessuale analizzando la presenza di semenogelina, non ha le caratteristiche per potere essere utilizzato come cartina di tornasole rispetto alle verifiche di stupro.
E questo a causa della rarità del fenomeno osservato che ne fa un'eccezione e non un range di riferimento attendibile,
ed a causa dell'impossibilità di stabilire a che esatta ora tra le 48-72 nel quale rientra l'analisi, sia stato prelevato il tampone vaginale che travalica i tempi di rilevazione standard.
Ovvero: un test condotto alla 49° ora rientrerebbe perfettamente nel range di rilevabilità per semenogelina sotto l'etichetta di 48-72h dal rapporto, tanto quanto un test condotto alla 71° ora.
Se non è possibile sapere a che ora precisa è stato condotto quel test, l'ultima cosa da farsi è poterlo utilizzare come valore di riferimento.
Anche e perchè, non dimentichiamolo, l'analisi condotta nel momento dell'autopsia superava abbondantemente le 72 ore rispetto alal scomparsa di Melania.
-
Insomma, quella del rapporto riferibile all'ambito coniugale dei Parolisi comunque la si tiri resta una coperta troppo stretta.

Tabula

Mimosa ha detto...

@ Tiziana
praticamente hai anticipati gli altri due indizi che stavo per mettere in evidenza: bene allora sono già tre dati "scientifici" che fanno la prova che Melania non è morta il 18 aprile.
Non occorre che io vada avanti.


@ Tabula
non mi "interessano" le citazioni da altri blog nel senso che sembra vengano considerati più attendibili di questo, è successo molte volte
e per equità mi piacerebbe che altrove si citassero le nostre frasi, non lo trovi giusto?

Se si vuole citare qualcuno, almeno si metta la fonte, e poi si controlli la data:
spesso in altre parti vengono scritti commenti su argomentazioni che sono state lette qui e qui poi vengono riportati come "verbo"

Questo mi infastidisce.

Mimosa

Anonimo ha detto...

@Mimosa
probabilmente partiamo da un punto di vista diverso, io non trovo importante chi abbia pronunciato determinate parole, se esse hanno un senso.
In quanto alla maggiore o minore attendibilità di un sito anzichè di un altro, tutto dipende da chi siano i commentatori: ho letto tante sciocchezze qui come LA' e tu lo sai bene, dato che sei sempre pronta a puntualizzare e rettificare le imprecisioni, e fai bene perchè contribuisci a rendere alta la qualità degli interventi (ed è una delle tante maniere in cui lo fai).

Io ho voluto consultare un'esperto relativamente al trattato scientifico sotto al quale stiamo commentando, che mi ha dato conferma dell'attendibilità di quanto scritto, se lo avessero fatto tutti quelli che hanno commentato il confronto sarebbe avvenuto su basi più solide, rispetto ai commenti dei disturbatori di ieri sera.

Però puntualizzo che LA' il blog di Massimo Prati è stato citato più e più volte, anzi stanno discutendo proprio ora della semenogelina a causa della pubblicazione di Annika Settergren avvenuta QUI.

In quanto a Silvialaura, autrice della frase riportata, non so chi sia ma devo dire che chiunque si nasconda sotto quel nick, la trovo essenziale, asciutta, e sempre lucida nelle sue disamine, nonchè pungente.
La apprezzo particolarmente e non perchè scriva LA' anzichè QUA, ma se una sua frase riassuntiva così efficace viene riportata qua, dal mio punto di vista, ben venga.
Ce ne vorrebbero, così.

Tabula

Anonimo ha detto...

@ Tabula

Ben detto. Aggiungici che Tagliabracci esclude la possibilita' di un rapporto sessuale non protetto nelle ore precedenti la morte ed i tempi lievitano ad un minimo di 80 ore!

Il vero problema, quello per cui l'argomento semenogelina "non piace" (e viene sistematicamente eluso o sminuito non esistendo una singola pubblicazione scientifica che permetta di smentirlo) e' che Melania non presentava tracce o segni di violenza sessuale... NEANCHE UNA. Gli scenari possibili sono pertanto solo 2, c'e' poco da girarci intorno, ed uno piu' "pesante" dell'altro...

ENRICO ha detto...

@ anonimo

"Gli scenari possibili sono pertanto solo 2, c'e' poco da girarci intorno, ed uno piu' "pesante" dell'altro.."

...motivo per il quale nessuno mi leva dalla testa che B&G abbiano ricevuto il "caloroso invito " a non far cenno a questo argomento e a non utilizzarlo per stabilire l'ora della morte dato che mi rifiuto di credere che nessuno degli anatomopatologi interpellati non conoscesse la Sg e i suoi "messaggi" in fase di rilevazione autoptica.

Anonimo ha detto...

@Enrico

se così fosse, se gli avvocati di Parolisi fossero stati sconsigliati dal parlare della faccenda e se avessero preferito basarsi su altre prove per scagionare il loro assistito, a questo punto forse dovrebbero informare Massimo.
Di sicuro le perizie richieste dalla Tommolini offrivano diversi spunti alla componente dubitativa riguardo la colpevolezza di Parolisi.
Anzi direi che la totale mancanza di tracce di Parolisi sulla scena del delitto, e la mancanza di tracce del delitto su Parolisi, sulla sua auto e sugli abitini della piccolina costituiscono già una corposa prova dell'assoluta estraneità al delitto dell'indagato.

Te lo dico chiaramente: se il duo venisse a chiederlo, io personalmente smetterei di battere su questo chiodo.

Ma finchè le cose rimangono sospese e discrezionali a seconda dell'anatomopatologo interpellato, no.
Perchè in questo caso, se anche è vero che la citazione della presenza di semenogelina dentro Melania è stata riportata da Tagliabracci in maniera poco chiara, almeno lui ha avuto il coraggio di nominarla.

Con tutta la stima per la dottoressa Gino e per il suo lavoro complessivo, riferendo la semenogelina all'unico test in circolazione non facente categoria, mi ha deluso, ed ancora di più mi ha deluso l'anatomopatologo Bruno, che invece di illustrare come funziona la proteina chiamata semenogelina, districando la matassa una volta per tutte, si è nascosto dietro le considerazioni della genetista, considerazioni che non avrebbe dovuto fare lei, e difatti sono approssimative.

Tabula

ENRICO ha detto...

@ Anonimo

ctz."esclude la possibilita' di un rapporto sessuale non protetto nelle ore precedenti la morte "

Tagliabracci, per dare una giustificazione alla presenza di Sg e nello stesso tempo allontanare ogni "cattivo pensiero", si avvale di un virtuosismo linguistico assai efficace .

Infatti, ESCLUDE che la vittima possa aver avuto rapporti liberi nelle ORE precedenti la morte, ma NON esclude che possa averli avuti NEI GIORNI precedenti la morte !

ENRICO ha detto...

@ TABULA

"se così fosse, se gli avvocati di Parolisi fossero stati sconsigliati dal parlare della faccenda e se avessero preferito basarsi su altre prove per scagionare il loro assistito, a questo punto forse dovrebbero informare Massimo."

Non capisco cosa intendi... forse sono all'oscuro di qualche dato importante ?

Anonimo ha detto...

@Enrico?
No, la mia era una considerazione di contorno: se sei all'oscuro tu di qualche dato lo sono anche io.

Dato che Massimo nei precedenti commenti ha ribadito a Marta che il duo Biscotti e Gentile è perfettamente al corrente della faccenda della semenogelina e si attendevano venisse discussa la sua presenza in aula,
se mai a loro fosse argomento sgradito, potrebbero semplicemente contattare Massimo e dirgli: "senti, preferiremmo che tu lasciassi perdere il discorso".

Non mi sembra una cosa così fuori dal mondo: i difensori sono loro, e se preferissero che certe notizie non circolino per delle ragioni che non conosciamo ma che sarebbero perfettamente comprensibili, se proprio la cosa dovesse disturbarli avrebbero tutto il diritto di farlo presente, non ti sembra?

Del resto la notizia sta girando vorticosamente, ne sono girate tante inutili ma questa non lo è, non è il solito pettegolezzo o la solita illazione: è un argomento di scienza e si basa su fondamenti inoppugnabili.

E' una delle poche faccende presenti in rete che valga la pena approfondire.

Tabula

ENRICO ha detto...

@ TABULA

se per caso "loro" non potessero parlarne credo sarebbero ben felici se lo facessero "altri", non credi ?

ENRICO ha detto...

aaaaaaaaaahh !!!

Dopo aver letto gli ultimi interventi QUI :http://www.oggi.it/posta/lettere/2012/11/27/omicidio-rea-quattro-tracce-non-fanno-un-assassino-risponde-giangavino-sulas/

mi sento meglio !

Anonimo ha detto...

@Enrico
può darsi.
Evidentemente sei più lungimirante di me.

ps: io no, non mi sento meglio.
però simpatica, quella carrada.

Anonimo ha detto...

Anche a me ad una prima lettura le testimonianze contro Salvatore sembravano molte, ma vanno lette nel modo giusto.La maggior parte dei testimoni dicono di NON RICORDARE di averlo visto. Se affermo di non ricordare vuol dire semplicemente che NON SO se c’era o meno quella persona. Il paradosso si crea quando qualcuno tenta di dimostrare l’assenza di una persona in un determinato luogo sulla base di chi afferma di non ricordare…
Diverso sarebbe dire: sono certa che sulle altalene non ci fosse nessuno perché dalle ore tot ci stavo io.
E’ in questa chiave che vanno lette le testimonianze. Quanti si dicono CERTI di aver visto Salvatore. Quanti altri si dicono CERTI di non averlo visto.
Comunque sull’assorbente magicamente sparito volevo far notare che dalla foto si vedeva. Era una parte bianca piuttosto visibile posta all’interno delle calze (mi sembra lato interno destro) quindi non poteva essere una parte del jeans e tantomeno del collant.
Quando invece si parlava di laccio emostatico e siringa io trovavo strano come due oggetti apparentemente simili presentassero caratteristiche opposte. Un laccio vecchio e anelastico con una siringa da insulina nuova. Come se una cosa vecchia trovata per terra potesse magicamente far coppia(solo apparentemente poi) con qualcosa che si aveva con sé in quel momento…comunque, anche dalle foto trovavo strano come sia le scarpe che i jeans presentavano caratteristiche opposte in quanto le scarpe erano visibilmente sporche di terra mentre i jeans, a parte i mille buchi dei ris (non tutti cerchiati), erano pulitissimi. Secondo voi è comunque plausibile?
Non riesco a leggere tra le righe e capire quando parlate di versione scomoda. Se M ha fatto sesso nessuno ci dice che fosse consenziente. C’è una botta in testa, ci può essere una minaccia con coltello e a questo punto ho dei dubbi anche su quella droga dello stupro di cui si parlava per il caso della ragazza dell’Aquila, dove se non sbaglio le tracce nel sangue non sono più visibili dopo appena 8 ore.
Kiba

PINO ha detto...

Qualche giorno fa ho letto, nel blog di SULAS, un post di Carmelo FALCE, che noi tutti conosciamo per averlo da tempo nostro collaboratore, che invitava lo stesso Sulas e tutti i suoi "ospiti", a leggere, sul blog di Massimo Prati, l'importante articolo scritto dalla dr. Annika Settergren, il quale poteva rappresentare, fra le altre, UNA PROVA INOPPUGNABILE sulla estraneità di Parolisi all'omicidio della moglie.
Evidentemente il post ha sortito l'effetto desiderato, considerato il fatto che, da allora, anche in altri numerosi forum si è cominciato a trattare l'argomento SEMENOGELINA, in termini appropriati o meno.
Per quanto riguarda il "tema" discusso da TABULA ed ENRICO, posso assicurare entrambi che Massimo ha molti preziosi collegamenti, e le notizie che riporta, o che solo accenna, sono sempre frutto del suo capillare lavoro di ricerca.
Vi saluto
Pino

Anonimo ha detto...

si era capito, perciò ha perso credibilità e ve lo filate solo voi

Anonimo ha detto...

E a quanto pare te lo fili anche tu, visto che stai sempre qui a deviare. quindi se ha perso credibilitá cambia blog e rompi da un altra parte.
G.

Antonello ha detto...

Le anomalie scientifico/giudiziarie non finiscono qui, lo stupendo coraggio e la competenza dimostrata da Annika nel suo "atto di verita'" e' un tassello che "da distante" dalla materia dovremmo valorizzare e capitalizzare nello scenario ipotetico ed ora un passetto piu' ipotizzabile, anche se di molto piu' complicato.
Non me ne vogliano ma un piccola pietrina c'e' da levarsi dalle scarpe (oltre a stelle e perline).
Se non ho capito male infatti se fossero stati testati ulteriori e scansionati Rdsemen, senza fermarsi ai "giorni prima", a distanza standard di 30 minuti, ad esempio, si sarebbe raggiunto il limite approssimato appunto di 30 minuti di rintracciabilita' della semenogelina nel corpo della vittima potendo cosi' ipotizzare l'ora in cui poteva essere avvenuto l'ipotizzabile rapporto.
C'e' pero' sempre da interpretare questa anomala contraddizione di un rapporto che non avrebbe lasciato cellule epiteliali ne nel corpo di M. e ne nel pinto in cui, nel caso di un rapporto completo, avrebbero dovuto rinvenirsi e dove invece Tagliabracci ha testato che non ve ne fossero, e cioe' nelle parti intime.
Tagliabracci ha cercato giustamente quelle tracce "fisiche", epiteliali, di sudore ed altro di quel rapporto dovendo arrendersi alla loro assenza, in verita' Annika a parer mio non svela il mistero ma dona un tassello verso una prospettiva da risolvere che puo' aprire scenari inaspettati ed in questo senso aggiunge legna al fuoco, complica di fatto le ricostruzioni dando pero' voce ad una verita' ed indicando una possibile via di snodo.
Puo' essere tutto, un azoospermico privo di cellule epiteliali creato da qualche scienziato pazzo, puo' essere stato un ufo con propaggini alquanto lunghe e non c'e' da meravigliarsi dato che sino ad ora abbiamo dovuto credere invisibile ed ubiquo il caporale, potrebbe essere che la siringa possa essere stata proditoriamente piantata nel petto della vittima dopo essere stata utilizzata da uno staging che ha voluto inoculare la semenogelina "a caso" nel cassetto piu' giusto.
Potrebbe starci, dopo mille corna soppesate, un amante insospettabile di lei che pero' non potrebbe prescindere dall'assenza sbalorditiva di proprie cellule tatuate, dopo un ipotizzato rapporto, addosso e sulla pelle della propria amante.
Non e' un punto di arrivo la semenogelina ma un punto di partenza scientificamente ben saldo ma io comincerei a pensarci con molta circospezione e diffidenza partendo dai due dati ufficiali: saliva e semenogelina, ma anche da slip in cui sarebbero state assenti le, invece prevedibili, tracce di semenogelina che come ci e' stato spiegato seguirebbe la via della gravita' e degli indumenti intimi in donne vestite e verticali.
Primo dato da incorniciare come comandamento: praticamente nulla, se non il risultato di un triste epilogo, sappiamo di quei due giorni, quindi ad esempio non facciamo lo stesso errore di chi scambia l'ultimo pasto con il pasto che conviene, allo stesso modo non diamo per certo un rapporto ed un orario seguendo azioni e reazioni che nulla centrano con la ricerca della verita', un tassello e' un dono e non da ragione a nessuno, e' da incrociare, interpretare, comprendere, inserire e leggere ma con moltissima attenzione.

Anonimo ha detto...

@Anonimo delle 19.17, invece di fare le pulci al sito di Sulas, dove i colpevolisti sanno argomentare in italiano corretto e fluente, al contrario di come fai tu, illustraci le tue riflessioni a proposito della semenogelina.

Scrivi sotto un trattato scientifico che parla di semenogelina, mi auguro tu l'abbia almeno letto.

Tabula

Tabula

Anonimo ha detto...

ANONIMO delle 17,19

Oltre ad essere un eccezionale "rompone", sei anche noiosamente ripetitivo....forse perchè certe cose ti danno proprio fastidio. E' vero?
Via, non lo nascondere!!
Però c'è sempre un rimedio: VAI A ROMPERE DA UN ALTRA PARTE.

FALCE

Annika ha detto...

@ Antonello

Il tuo post mi offre l'opportunita' di addentrarmi ulteriormente nel discorso della negativita' del DNA maschile.

@ TUTTI

NEGATIVITA' DEL DNA MASCHILE: COME SI SPIEGA?

Si spiega molto facilmente. Oltre ai casi limite dei non-shedders, molto meno limite degli azoospermici e vasectomizzati, del possibile uso del nonoxynol-9 (mai testato in sede autoptica) e del lavaggio post coito, le cose sono piu' semplici e meno misteriose di quanto possano apparire.

Per la ricerca di tracce di DNA sul corpo di Melania, il Dott. Tagliabracci si basa sull'analisi dei polimorfismi del DNA tramite amplificazione del PCR (Y-STR DNA test, per capirci) di cui alle pag. 45 e seguenti della relazione autoptica. Tra tutti i campioni analizzati con questo metodo di analisi rientra anche il tampone vaginale (campione 4491). Che il Y-STR DNA test possa seguire al RSID-Semen sullo stesso medesino tampone vaginale e' previsto anche dalla Validation Paper del test della Sg. Va tuttavia sottolineato che, nel caso di tamponi vaginali, il metodo specifico e piu' sensibile di analisi per la rilevazione delle cellule epiteliali non e' il Y-STR, ma il FISH (Fluorescent In Situ Hybridization), in grado di rilevare il Y-signal senza variazioni di sorta come minimo 7 giorni e comunque ben oltre una settimana dal coito (solo al 21esimo giorno risulta negativo). Nella perizia autoptica, tra le analisi svolte sul campione 4491 non vi e' menzione del FISH.

Assolutamente non meno importante, va aggiunto che, in seguito ad un rapporto penetrativo completo, gli spermatozoi possono permanere all'interno del canale vaginale un tempo variabile tra le 24 (quasi certe) e le 72 (rare) ore, ma in casi rarissimi fino a 6 giorni post coito (qualunque ginecologo puo' confermare questi tempi). Inoltre non esiste testo o articolo che tratti di permanenza delle componenti dello sperma all'interno del canale vaginale che non ripeta fino alla noia o alla nausea che un risultato negativo di DNA maschile non equivale affatto ad assenza di rapporti sessuali nelle ultime 72 ore, e questo per via di una serie di variabili attribuibili caso per caso (oligospermia, azoospermia e vasectomia in primis, ma esistono ben altri fattori che possono determinare l'assenza di DNA maschile - la lista e' lunga ed una semplice ricerca su google potra' chiarire meglio questo punto).

Infine, su quanti campioni prelevati dal canale vaginale di Melania viene svolta la ricerca di DNA maschile? UNO. UNO SOLTANTO! Il campione 4491, precedentemente testato per RSID-Semen, ovvero il tampone vaginale che testa positivo alla Sg (= certezza di rapporto sessuale a ritroso entro 48 ore dal tampone). Ma siamo sicuri che, se per esempio il Dott. Tagliabracci avesse prelevato un secondo tampone vaginale anche questo avrebbe testato negativo al DNA maschile? NO DI CERTO! E dato che gli spermatozoi, trascorse 24 ore dal coito, si rilevano meglio in tamponi endocervicali piuttosto che vaginali, forse un secondo prelievo avrebbe risolto l'arcano... O meglio, quello che per chi dell'ambiente o per chi si prenda la briga di informarsi appena un pizzico, arcano non e'!

...continua

Annika ha detto...

...continua

Il punto nodale, comunque la si giri, e' la presenza di un marker seminale CONFERMATIVO (e confermativo in forensica si legge come certo al 100%) nel cadavere di una donna trovata con mutandine calate e tagli post mortem ad incorniciare il pube. Marker, la Sg, rilevato con un test sensibilissimo capace di accertarne la presenza fino addirittura a 48 ore post coito, ovvero fino a che l'ultimo nanolitro di Sg esiste all'interno del canale vaginale prima di essere definitivamente "digerito" dal PSA. Ora, che il RSID-Semen sia sensibilissimo e validissimo lo dimostrano gli articoli di Laffan et al 2011 e Benschop et al 2010, nei quali sono riportati in tutto 3 casi di rilevazione della Sg tramite RSID-Semen in un range tra 48-60h post coito in due casi e tra 48-72h in uno. Incredibili eccezioni alla regola che confermano che il test del RSID-Semen non smette di lavorare oltre le 48h, ma solo quando la Sg non c'e' piu'. Peccato che si tratti di 3 casi anomali su migliaia e migliaia testati e ritestati e che non restino altro che eccezioni che non fanno alcun testo - anche perche' tra 48-60h ne intercorrono ben 12 ore, e tra 48-72h addirittura 24, e non dare orari specifici in 3 casi straordinari di anomalie puo' benissimo significare, fino a prova contraria, che tutti e 3 quei campioni testassero positivi a 49h post coito, e poi kaput... Vallo a sapere???

Insomma, per farla breve, l'assenza di DNA maschile su un unico vaginale (non endocervicale)... non significa niente!!! Cio' che conta e che fa testo e comanda e, detto in inglese che in questo caso rende meglio, rules, e' la positivita' per Sg. Positivita' che non supera le 48h post coito. E sminuire questo dato di fatto (come ho letto sia in alcuni commenti in questo blog, sia in altri forum in cui si e' parlato del mio articolo) e' una gravissima mancanza di rispetto nei confronti delle migliaia di vittime di stupro (tra cui un numero impressionante di minori) che ogni anno, grazie proprio al RSID-Semen, ottengono ovunque nel mondo la prova del reato indipendentemente dalla negativita' del DNA maschile nel tampone di prelievo.

Anonimo ha detto...

Annika, più chiaro di così si muore. A buon intenditor poche parole.
Pat

Simona ha detto...

stasera a quarto grado si parlerà di nuovo dell'omicidio Rea....con le solite cose....e si chiederanno quale sia il movente...se passionale o caserma!

Anonimo ha detto...

Si, Simona e cercheranno altre prove contro S., mai una volta una piccola indagine a sua discolpa.
Pat

Simona ha detto...

Si Pat già me lo immagino proprio per questo mi stufo di vederlo perchè ripetono le stesse cose...visto che si parlerà del processo Scazzi ci sarà Bruzzone a commentare e sicuramente dirà qualcosa anche sul caso Rea!ne sono convinta.

Kris ha detto...

Io questo articolo l'ho portato all'attenzione, in due social non scelti a caso e dove chi volevo vedesse spero abbia visto.
Fino ad oggi mi hanno ignorata e stasera da Quarto Grado non mi aspetto niente.
Non so più cosa fare

Simona ha detto...

Kris stanne certa,diranno le solite cose che sappiamo...non ci sono novità...si rigira sempre lì...bugie,imbuto e amante e intercettazioni..

Annika ha detto...

@ Kris

Hai mai visto un intero plotone di bocche cucite? In Italia ogni tanto capita.

Ed e' proprio il silenzio assoluto che la dice lunga... Lo sanno, lo vedono, ma guai a dire che l'imperatore e' nudo.

Manlio Tummolo ha detto...

E, mi raccomando, lamentiamoci sempre della giustizia italiana.

Dal "Corriere del Ticino" di oggi, 7 diembre 2012.

" Mondo | Cronaca - 21:42

Tre anni al cannibale di Berlino
Cucinò la testa del compagno: per i giudici è "solo" omicidio preterintenzionale

BERLINO - Sentenza shock oggi a Berlino: Michael S., 43 anni, berlinese, sconterà tre anni e tre mesi di carcere. Il delitto, però, è di quelli orrendi: uccise il compagno mentre facevano sesso, ne fece a pezzi il cadavere, ne cucinò la testa. Tuttavia - pur avendo la Procura chiesto l'ergastolo - i giudici non hanno rinvenuto alcuna premeditazione e lo hanno condannato "solo" per lesioni corporali e omicidio preterintenzionale. La clemenza della corte con l'imputato deriva dal fatto che la coppia "era solita praticare giochi sessuali pericolosi".

7.12.2012 - 21:42Red. Online - ats | Aggiornamento: 7 dic 2012 22:45Il delitto
Il corpo senza vita di Carsten S., 37 anni, impiegato di banca, fu trovato nell'appartamento dell'uomo, nel quartiere di Mariendorf a Berlino, quattro settimane dopo la morte, il 18 gennaio scorso, in seguito al tentato suicidio del compagno. L'assassino e la sua vittima si erano conosciuti su un sito internet per gay e avevano praticato più volte del sesso sado-maso".


Intanto il buon babbo, che ha ucciso moglie e figlia, seppellendole (a quel che pare) sotto casa, è tornato a casa grazie al Tribunale del Riesame.

LA GIUSTIZIA E' (DIS-)UGUALE PER TUTTI E PER QUALCUNO PIU' UGUALE CHE PER ALTRI.

Vostro, Manlio Tummolo

Mimosa ha detto...

Posso intervenire ancora, anche se non in tema Sg?

Sono testè reduce da QG, questa è la mia impressione:
più noi qui e altri in altri blog (anche quello spesso volentieri citato) ci sforziamo di evidenziare prove di innocenza, più i media fanno a gara per scovare o resuscitare inezie, pettegolezzi da comari di cortile, per gettare nuovi semi di sospetti su SP,
nonostante – come stasera da loro stessi detto (e qui scritto da un bel po’) – che non ci sono tracce di SP a Ripe e non ci sono tracce di sangue di Melania addosso a SP né nell’auto.

E se non mi linciate, completo le mie impressioni.

Ho trovato utile questa serata solo perché si è visto e capito finalmente dove sono andati a finire gli *occhiali da sole* che Melania aveva lasciato nell’auto il 18 aprile:
Salvatore Parolisi li ha consegnati “spontaneamente”, infatti li aveva in testa,
durante la perquisizione dell’abitazione che gli fecero il giorno *8 luglio* (sic!) secondo il servizio …
data che peraltro è una balla (mandata in onda già altre volte)
perché il 27 giugno già la casa era stata svuotata dai genitori di Melania, scadendo il 30 giugno il contratto di locazione.

Madormale errore di date, infatti si tratta della perquisizione del 19 maggio video registrata
di cui tuttavia non c’è traccia nella Documentazione che la dott. Sarah Gino ha ricevuto.

Lei ha ricevuto solo:

1) Verbale di perquisizione locale eseguita preso l’abitazione di proprietà di Mazzanti Ines in data 20 aprile 2011 (ore 21.43)

2) Verbale di perquisizione locale e domiciliare con contestuale sequestro eseguiti a carico di Parolisi Salvatore, dei Carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Ascoli Piceno, datato 23 aprile 2011 (ore 2.00)

3) Verbale di sequestro del materiale rinvenuto durante la perquisizione eseguita nell’appartamento di Folignano di Salvatore Parolisi in data 5 agosto 2011 redatto da personale del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Teramo.

Per questo mesi e mesi sono stati spesi a illazionare sugli occhiali di Melania …
sparito il verbale della perquisizione e della relativa consegna spontanea (non “sequestro) degli occhiali
… chissà poi se mai restituiti … (visto che ha fatto agio per imbastire un po’ di polpa attorno ad un osso rosicchiato in un paio di trasmissioni)

Mimosa

Mimosa ha detto...

PS
Mistero di cosa abbiano sequestrato il 5 agosto in una abitazione disabitata ... (se la data è corretta)

Kris ha detto...

Come sempre avete ragione e ho capito da tempo che parlo al vento, infatti anche stasera mi ha ignorata...nonostante ben 3 tweet.
Meno male che ci sono Meluzzi e Sulas, mi si è allargato il cuore quando l'ho visto.

Mimosa ha detto...

@ Kris
scusa, con qui hai twittato?

Kris ha detto...

Ho inviato 3 tweet a Salvo Sottile...ma è tutto inutile.
Dolce notte a tutti

Annika ha detto...

@ FREON (che scrive su ilmostrodifirenze)

Ciao, non so se leggi questo blog e spero comunque che chi legge qui e li' sia cosi' cortese da farti pervenire questo mio post anche per semplice copia-incolla.

Prima di esprimere giudizi personali su dati scientifici bisogna conoscerli bene, o almeno documentarsi, non credi? E nel caso della Sg, direi che bisogna anche conoscere l'inglese...

Nel tuo post di ieri delle 9.27 pm, dopo una lunga disquisizione personale del perche', secondo te, il RSID-Semen non sia un test molto gettonato (una minima ricerca ti indichera' che invece lo e' e come e che viene universalmente accettato quale TEST CONFERMATIVO di un avvenuto rapporto sessuale entro 48 ore dal prelievo per tampone vaginale), ti lanci su una disquisizione sui "falsi positivi". MINOLFA poi indica una paper (Validation Study, RSID-Semen, da me linkato nel mio articolo) e una pagina specifica, la 7. E allora, andiamo tutti insieme a dare una sbirciata a pag. 7 e parliamo "falsi positivi", ma non prima di aver chiarito un punto.

Laffan et al 2011 (eh si, alla Laffan e colleghi in questi giorni fischieranno le orecchie), citati proprio dalla Dott.ssa Gino nella sua relazione autoptica e di certo, con le presunte 48-72h TSI per RSID-Semen, autori dell'unica carta al mondo che in qualche modo dica altro rispetto alla Validation Paper del RSID-Semen, guarda un po', tra tanti test, decidono di testare proprio il RSID-Semen e il SERATEC PSA per falsi positivi! Incredibile, no? E questo e' cio' che trovano: "The RSID-Semen kit gave no false-positives or -negatives compared with 2.9% false-negatives with the SERATEC PSA kit." Traduco: "Il RSID-Semen non ha dato falsi positivi o negativi rispetto al 2.9% di falsi negativi ottenuti con il SERATEC PSA".

Passiamo ora a Pag. 7 della Validation Paper. Lo ha gia' scritto SilviaLaura e lo ribadisco molto volentieri anche io: a pag. 7 si parla di falsi negativi, non falsi positivi, o high dose hook effect, al quale si rimedia facilmente ritestando il campione con diluzione del buffer 1:20. Se in seguito a tale diluzione e ripetizione del test il segnale e' ancora debole, abbiamo un orario compreso tra le 24-48h; se forte si era in effetti ottenuto un high dose hook effect, ovvero un falso negativo per via delle dosi troppo alte di Sg rispetto alla concentrazione del buffer (da 3 microlitri in su).Ora pero' basta dare una sbirciata ai dati delle concentrazioni di Sg riportate nella Table 2: Volume of Semen extract used for Testing High Dose Hook Effect a pag. 6 della stessa Validation Paper per rendersi conto che questo non poteva di certo essere il caso di Melania. Per ottenere un falso negativo con il RSID-Semen si tratta testare di volumi altissimi di Semen, ovvero concentrazioni di Sg talmente alte da essere rinvenibili solamente a poche ore dal coito (max. 24h TSI, ma davvero a tirarle). E dato che il test del RSID-Semen viene svolto in sede autoptica come minimo intorno alle 15.30-16 del 21/4, per ottenere una tale concentrazione di Sg con conseguente segnale debole da high dose hook effect, si dovrebbe presupporre che il rapporto sessuale fosse avvenuto entro e non oltre le 15.30-16, ma probabilmente molto piu' tardi, del 20/4. E QUESTO E' ASSOLUTAMENTE IMPOSSIBILE.

E allora, facile e semplice, quella debole positivita' del campione 4491 non corrisponde ad un high dose hook effect ne' ad un falso negativo (falso negativo, non falso positivo...) e il segnale e' debole per "l'altro motivo" evidenziato nella Validation Paper: il rapporto sessuale e' avvenuto tra le 24-48h a ritroso dal test.

Un saluto a te e a tutti li' sul mostrodifirenze.

Take care. Annika

Antonello ha detto...

Non so voi ma a me sembra di essere "fuori dal mondo", nel senso che da profano comincio a domandarmi come mai nessuno dei periti ed esperti intervenuti ufficialmente o meno nel caso ha potuto sottolineare quanto affermato da Annika con l'importanza investigativa che ne potrebbe scaturire anche a livello giudiziario.
Qui o si son messi tutti daccordo ad andare fuori della tangente o, non me ne voglia Annika, da profano diventa improbabile non avere dubbi.
Intendiamoci, Annika e' sempre stata ammirabile e paziente, nonche' mai in contrasto con la logica e coerente con quanto ha sempre ripetuto senza virare di una virgola quando piu' volte ci ha spiegato certosinamente il quibus e ad occhio se nessuno genio si fa vivo a sconfessarla significa che anche un profano deve cominciare a pensare che abbia le sue buone motivazioni esponendo una parte della corona di spine in testa al/alla killer di M.
Ma possibile che nessuno ne voglia discutere al fine di ricercare quella verita' che appare opposta a quella giudiziaria???
Possibile che nemmeno nei forum si voglia capire che, per tempistica, dinamica, staging ed Sg e' materialmente impossibile la versione accusatoria e sentenziata di S.???
Dio mio ci possono essere altri luoghi e tempi ma non quelli di fatto inverosimili se proprio si voleva accusare S., perche' e chi ha scelto la via piu' impossibile che ancor oggi viene indicata come "scenario limpido e certo"???
A che gioco stanno giocando tutti quanti??? Io capisco che si voglia preservare la memoria di una mamma nella visione futura di una figlia ma che colpa avrebbe M. se innominati/e avessero deciso in quei due giorni di abusarne viva o priva, cosciente od incosciente??? E se dovessimo poi parlare dell'ipotesi di una M. consenziente qualcuno poi spieghera' a chi "marito" e' in gabbia per non poter averla materialmente uccisa che potrebbe anche essersi trattato di un amante impazzito???
O per preservare un'immagine ipoteticamente irreale di una madre si puo' sacrificare l'intera vita e dignita' di un padre, seppur marito discutibile anch'egli ed impedire che possa anche solo crescere la propria figlia ove innocente???
Proviamo a ribaltare l'assioma in sessistica per renderci maggiormente conto dell'eventuale ingiustizia, per salvare la dignita' di un possibile marito vittima e fedifrago sarebbe giusto esporre in televisione le parti intime della sua moglie che ha potuto cornificarlo un giorno si e l'altro pure??? O sbatterla a vita in prigione umiliandola nell'intimo e nel fisico smadrandola ed insultandola senza che possa anche solo difendersi???
Ma che civilta' vogliamo definirci???

Anonimo ha detto...

quando ho letto la parola smadrandola ho avuto un insulto: credevo ad una parolaccia.
Invece no, voce del verbo smadrare, neologismo antonelliano applicabile ad ogni sorta di parentela.
Smadrare, spadrare, sfigliare, sgucinare.. :-)

Scherzi a parte, nessuno di voi è connesso con "il mostro di Firenze" in modo da riuscire a copiare e postare lì la rettifica di Annika?

Tabula

ENRICO ha detto...

@ MIMOSA

ho visto anch'io QG.

Più tardi cercherò di rivedere la puntata sul web perchè mi è sembrato di cogliere una contraddizione.

In studio hanno parlato di una lavatrice in funzione la notte del 19 aprile, dopodichè hanno detto che "Salvatore è stato fortunato o sfortunato a seconda dei punti di vista " perchè non è stato possibile controllare il consumo di energia in quanto la lettura dei relativi dati dell'Enel consentiva di risalire fino alle ore 13:00 del 19 aprile e quindi ( Scampini) " non forniva i risultati dell'assorbimento di elettricità avvenuto la notte del 18 aprile

Allora quando sarebbe stato fatto questo bucato ? Il 19 o il 18 ?

E se fosse stato fatto il 18 è pensabile che Parolisi di ritorno dall’interrogatorio alle 03:00 della notte possa aver messo in funzione la lavatrice senza che nessuno si stupisse di questa sua strana, inopportuna e improrogabile necessità di “pulizia” ?

O forse ho capito male io ?

PINO ha detto...

Caro ANTONELLO
La domanda posta nel tuo ultimo rigo, è la stessa che milioni di italiani si pongono, e non solo per quanto riguarda la giustizia.
La storia ci è maestra, e noi, attoniti e più spesso meravigliati, formiamo una scolaresca situata in banchi troppo stretti per la nostra crescita staturale ed intellettuale; non ci resta che assistere ed assimilare la quotidiana lezione che tale grande
Maestra ci impartisce.
La risposta, alla tua domanda, quindi, la dobbiamo cercare nel contenuto di quelle lezioni ricevute, e farcene una ragione.
Ciononostante tu ti chiedi: "A che gioco stanno giocando tutti quanti??? Io capisco che si voglia preservare la memoria di una mamma nella visione futura di una figlia ma che colpa avrebbe M. se innominati/e avessero deciso in quei due giorni di abusarne viva o priva, cosciente o incosciente???".
Il "gioco", caro Antonello, lo puoi rintracciare fra le pagine di quel tomo che raccoglie tutte le lezioni che ci sono state elargite, come ho accennato più sopra.
E concludo con una frase di Caronte: " e più non dimandar". Il farlo ancora ci trascinerebbe molto lontano.
Ciao, Pino




Anonimo ha detto...

Questi famosi panni lavati da Salvatore li ha poi stesi la mamma di Melania, ma ti pare che S. li faceva stendere alla suocera e se qualche macchia non veniva via, ti pare che rischiava così tanto. Questi sono completamente impazziti non sanno più dove attaccarsi.La famiglia di M. ha tutta la mia solidarietà e comprensione, però vorrei dire che anche la famiglia Parolisi ha un'anima e quello che stanno facendo al loro congiunto non è assolutamente corretto.
Pat

Anonimo ha detto...

La risposta di ANNIKA è stata riportata su "il mostro di Firenze"

Annika ha detto...

Cheers mate!

Anonimo ha detto...

@Enrico

L'ho visto anche io. Hanno parlato in tutti i modi della lavatrice, l'orario, chi ha steso i panni, quali erano gli abiti lavati,l'Enel e ci mancava la marca della lavatrice. L'unico mistero che vedo io, e purtroppo in trasmissione nessuno ha fatto questa domanda, è se sia possibile con una lavatrice cancellare le tracce di sangue sui vestiti che, ditemi se sbaglio, dopo 35 coltellate dovrebbero presentare più di due-tre macchioline. Da che so io il sangue lo togli strofinando duramente a mano e la lavatrice da sola non può fare un bel niente, soprattutto se il sangue è secco. In lavatrice a temperature alte il sangue lascia inevitabilmente aloni, tant'è che si consiglia sempre un ammollo in acqua fredda. A temperature basse invece non può fare alcun miracolo.
Kiba

Anonimo ha detto...

Quanto scritto da ANNIKA SETTERGREN dovrebbe fare il giro d'Italia, e portare la questione SEMENOGELINA nelle sedi più opportune: le nostre PROCURE!!!
Altro che i vari blog.
FALCE

ENRICO ha detto...

@ KIBA

verissimo ! pur non essendo un "casalingo" attendibile, lo so persino io che le macchie di sangue non vanno via in lavatrice

Ma prendono la gente per scema ?

Oppure - visti certi commenti che circolano in rete - sanno che il 90% dei loro telespettatori E' SCEMO.

Gabridget ha detto...

ma ricordo male io o qualche tempo fa la mamma di Melania aveva detto di averla fatta lei la lavatrice???!! per mesi si è parlato di 'sto lavaggio poi ad un certo punto le è tornata la memoria e ha ammesso di averla fatta lei... ma possibile che sono ancora fermi alla lavatrice???!!! lui era blindato in casa con tutti i parenti come è possibile che abbia potuto tirar fuori roba insanguinata, metterla a lavare e nessuno si è accorto???!!!
Ma smettiamola con queste trasmissioni farsa! Ma un uomo in galera è una cosa seria!!!

Anonimo ha detto...

E dove sarebbero stati tenuti esattamente i vestiti insanguinati prima di essere infilati in lavatrice? Anch'essi invisibili, come la macchina, l'arma, il DNA tranne se depositato in bocche altrui, le tracce di polline/terriccio/aghi di pino sotto le scarpe, Salvatore in persona e la figlia se accanto alle altalene, il consumo elettrico...?

Annika ha detto...

@ Freon

Per carita', ad ognuno le proprie opinioni. Che RSID-Semen, SERATEC PSA e Christmas Tree stain siano i 3 confirmatory tests per seme/sperma non lo dico io pero', ovvero non e' una mia opinione. Lo dicono un centinaio e piu' articoli pubblicati negli ultimi 3-4 anni. Sono comunque d'accordo con te: in questo caso non serve no la Michaelis-Menten! Il RSID-Semen e' un test su membrana immunocromatografica per la rilevazione di una proteina, non un test immuno-enzimatico!

Buona domenica anche a te.

Simona ha detto...

non ho visto la puntata di quarto grado di ieri ma dai vostri commenti posso immaginare cosa è successo....la vatrice l'ha fatta la Signora Rea ed è stata pure controllata e non c'era nulla quindi fatela la finita con sta storia....Sottile sta diventando peggio di chi l'ha visto.

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
anch'io ho notato la contraddizione delle due date prima 19 aprile e poi 18.
Sulla storia della lavatrice avete ragione tutti,
e trovo particolarmente "strano" che la suocera non si ricordi quali panni ha steso lei stessa,
per altre cose ha una memoria di ferro e scava anche in episodi del lontano passato.

Io a suo tempo ipotizzai che Salvatore avesse lavato la felpa prestata dal gestore del Bar Segà quel pomeriggio, infatti costui disse che gliela riportò lavata.
Di solito si usa così: quando qualcuno ti presta un indumento glielo restituisci pulito.

Ma vi rendete conto su quali argomenti costruiscono le trasmissioni ora?

Mimosa

Pamba ha detto...

Ma avete sentito il legale di parte civile a QG? Spero di aver capito male io..ma secondo Gionni, Salvatore e la mamma di Melania avrebbero concordato sulla composizione di quell’ultimo pasto. Per entrambi Melania avrebbe mangiato piadina e latte!
Non mi sembra che le dichiarazioni di Salvatore siano state proprio queste…

Anonimo ha detto...

La storia del 18 e del 19 e' molto strana... La lavatrice... Il cosumo energetico...

Chi era qualche giorno fa ad insistere tanto sul fatto che Salvatore avesse passato la notte del 19 a casa di Paciolla, sebbene non risulti dagli atti? O almeno, sebbene non "risultasse" dagli atti...

Congiuntivo presente... Congiuntivo imperfetto... E ora, cosa risulta? Dagli atti, intendo...

Certo quel vilipendio di cadavere... Occorre del tempo per farlo... Si, ma quando???

Tutto chiaro?

Mimosa ha detto...

Ah sì Pamba
Gionni ha biascicato le parole proprio per far intendere quello che invece non è: piadina farcita a Salvatore e latte a Melania.

Altro modo per fare dis-informazione

Anonimo ha detto...

Bene, e allora la piadina non era di sicuro l'ultimo pasto di Melania, o Gionni ha dimenticato la frutta secca?



gio' ha detto...

Scusate se mi intrometto(forse fuori luogo)ma non so' come far capire a Salvo Sottile che deve smettere di prenderci "in giro"!Che genere di trasmissione era quella di ieri sera?
Diretta e chiara a farci ritenere dei poveri idioti.=Sottile hai dimostrato di essere un "sottogiornalaio" da strapazzo=.Sapete come si puo' contattare?Grazie.Vi seguo sempre.Chiedo scusa per l'OT.

Pamba ha detto...

Giusto anonimo delle 16.28, mica è detto che quello fosse l’ultimo pasto..né che Melania avesse preso in quell’occasione il caffè!

Allora..vediamo tutto quello che ci può portare al giorno 19, senza considerare le larve per il momento:

- la Semenogelina;

- i dati tanatologici (rigor ed ipostasi) evidenziati nella perizia Bruno a p.217 ;

- le macchie di Sommer negli occhi di Melania (relazione Canestrari);

- il sangue fluido fuoriuscito dalle ferite dorsali (relazione Canestrari).
A questo proposito, ho letto in uno stralcio di un trattato di medicina legale sul web che anche il test “Formazione di coaguli solidi, in vitro, dal sangue fluido prelevato dai vasi venosi periferici” può essere utilizzato per valutare il tempo trascorso dalla morte. Che voi sappiate è stato fatto?

Pamba

Anonimo ha detto...

Se e' stato fatto non risulta, come non risultano i livelli di potassio nell'umor vitreo.

ENRICO ha detto...

il 18, alle 3 della notte , dopo ore di ricerche e di interrogatori con le forze dell'ordine, Salv. non può aver "fatto la lavatrice" per eliminare tracce di sangue dagli abiti ( quali abiti ? dove li aveva inguattati fino a quel momento ?) senza che nessuno dei REA, presenti in casa, gli chiedesse spiegazioni di questa improvviso attacco d'economia domestica

Da quello che avrebbe detto la Scampini, se invece si fosse trattato del 19 - dato che la centrale avrebbe conservato la quantità di energia consumata a partire proprio da quella data -si sarebbe potuto appurare se 'sta benedetta lavatrice avesse funzionato o meno

E invece, guarda un po'la sfortuna ! ci tocca rimanere nel dubbio anche perchè mamma Vittoria ha avuto un buco di memoria e non si ricorda quali indumenti avesse steso ad asciugare...Parola dell' "avvocato" Gionni.

Ma il Sottile e la sua socia quandi preparano la scaletta della trasmissione si rendono conto delle caxxate che si apprestano a sparare nell'etere ? (come se non ci bastassero quelle della nostra classe politica che, stando alle ultime, pare si "rigeneri" ) Ma soprattutto si rendono conto che stanno parlando di una tragedia vera e di un ergastolo appioppato senza prove ?

A proposito di ergastolo, tanto per completare l'intervento di TUMMOLO : a quello scellerato che ha gettato il suo bambino nel Tevere gli hanno dato 30 anni e non l'ergastolo DURO.

Eh sì che il delitto era agghiacciante, LA PROVA evidente e pure compresa di confessione !

Pamba ha detto...

Grazie anonimo delle 17.11 per la conferma..anche se negativa, sia per i test della coagulazione sia per i livelli di potassio nell’umor vitreo.

Però…queste autopsie giudiziarie dovrebbero essere condotte secondo un protocollo preciso, no??
Esistono anche Linee guida europee sull’Autopsia Giudiziaria, tradotte dal francese proprio da Lorenzo Varetto, che descrivono bene le procedure (tra queste, rilievo temperatura cadavere, trasporto in luogo refrigerato, umor vitreo..ecc).
http://www.cooperativa-tre.it/upload/57.pdf

Sono comunque elementi o mancanze che dovranno essere presi in considerazione nel processo d’Appello!

Pamba

Mimosa ha detto...

@ gio'

ho trovato questo :

L'email della redazione di Quarto Grado è: quartogrado@mediaset.it.

ma c'è anche la pagina fb del conduttore, che pare risponda.

Mimosa

ENRICO ha detto...

@ MIMOSA

"ma c'è anche la pagina fb del conduttore, che pare risponda."

vuoi proprio farti del male, vero ?

in studio c'era anche il Sulas . Se non glielo hanno permesso nel corso della trasmissione, voglio sperare che. almeno a telecamere spente, questo giornalista abbia contestato al Sottile e alla sua "assistente" l' enormità delle loro affernazioni.

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
è Gio' che voleva sapere come contattare SS e ieri c'era anche Kris

cercando il contatto sono capitata in questo:
http://www.rosalio.it/2010/03/07/al-via-quarto-grado-con-salvo-sottile/

dove c'è la possibilità di commentare le trasmissioni fatte dal 2010 ad oggi
non c'è dialogo e non si ricevono risposte ma
eventualmente (chi vuole) può tentare di far pubblicare qualche protesta

Mimosa

Anonimo ha detto...

@ Anonimo 08 dicembre 2012 16:23:00 CET

Noi tutti "comuni mortali" (ma qualcuno maggiormente informato sugli atti e su quanto arrivato in giudizio e dibattimento tra i commentatori degli ultimi mesi c'e') ci basiamo sempre su atti ufficiali vecchi di almeno un anno.

Io personalmente non mi stupirei affatto se dall'agosto/settembre 2011 al gennaio 2012 qualche testimonianza sia improvvisamente cambiata per sprazzi improvvisi di memoria. E' gia' capitato in precedenza con la data della famosa gita. La richiesta di giudizio immediato non è stata mai pubblicata sul web e quindi non possiamo essere sicuri su quanto arrivato in giudizio.

Ma siccome Salvatore e' stato condannato anche per il vilipendio del cadavere, sicuramente il GUP Tommolini non potra' scrivere nelle motivazioni: "Non saprei assolutamente dire quando, ma sono sicura che in un certo arco di tempo prima delle 16.30 del 20 aprile, l'imputato ha avuto modo di tornare a Ripe di Civitella per incidere il cadavere della moglie e disseminare falsi indizi depistanti". Dovra' scrivere in quale momento ha potuto farlo ed allora l'anonimo ben informato sul numero di telefono di Paciolla ci ha fornito lo spunto per sospettare che tanti abbiano ritrattato le dichiarazioni rese in precedenza relativamente a dove Parolisi abbia dormito la notte tra il 19 ed il 20 aprile 2011.

ENRICO ha detto...

@ Sì MIMOSA avevo capito che la tua indicazione era per Giò, ma ho ironizzato sull'iniziativa perchè 'sta gggente si blinda dietro allo schermo e se ne frega delle proteste dei telespettatori.

E' la pubblicità, bellezza ! E lorsignori sono pagati per questo : più scatenano interesse ( positivo o negativo ) più guadagnano.

Anonimo ha detto...

In entrambe le SUPER-Perizie Bruno&Gino (non credo che SUPER possa essere letto come "superlative" e tanto meno come "super-partes") possiamo leggere che il GUP Tommolini

'nell’udienza del 30 marzo 2012 la S.V. incaricava la sottoscritta dott.ssa Sarah GINO e il dott. Gian Luca BRUNO di “ … stabilire l’epoca della morte, come siano stati inferti i colpi, quale l’arma, approfondire su l’ematoma in fronte e sul calcagno sx, eventuali rapporti sessuali 4 o 5 giorni prima …”.

CALCAGNO SINISTRO? EH??!!!/

Tagliabracci non ha mai descritto un ematoma sul calcagno sinistro, semmai sulla coscia sinistra. E da dove salta fuori allora questo ematoma ammesso non sia un refuso od un errore di battitura (allora uno dei due SUPER-Periti ha scritto anche la relazione dell'altro)?

Ma come e' possibile procurarsi un ematoma sul calcagno indossando delle sneakers?

E badate bene che poi nessuno dei due SUPER-Periti ne parla piu'.....

Mimosa ha detto...

Nella Relazione del prof Bruno è scritto:

""Quanto al piede destro, sul dorso del primo raggio si osserva una sfumata discromia; se si
trattasse di ecchimosi, il mezzo di produzione di questa lesione non è comunque identificabile, anche perché la regione era coperta da una scarpa relativamente robusta.
Nel cavo del piede sinistro è presente una vivace discromia, che potrebbe essere un.’ecchimosi
o una macchia ipostatica. L.’aspetto è dubbio; non essendo stata incisa la cute non possiamo
esprimerci.""

Mimosa ha detto...

Pamba,
dopo aver letto la tua frase:

«Sono comunque elementi o mancanze che dovranno essere presi in considerazione nel processo d’Appello!»

stavo per domandarmi perché quelli che hai sintetizzato e che potevano essere “assi nella manica” non sono stati messi sul banco dalla Difesa,
poi mi sono venuti in mente certi commenti di Enrico e Pino in merito e,
aggiungendo il netto taglio che stanno prendendo certe trasmissioni tutte tese a raschiare nel barile delle banalità per cercare qualche sciocchezza da travestire “da indizio trascurato”,
ora temo che l’abile maestria del burattinaio o chi per lui metterà ancora lo zampino malevolo per ingarbugliare fino all’Appello anche i più lampanti dati scientifici
(per es. quelli che fanno coincidere la morte a diverse ore dopo della scomparsa).

Senza contare le deduzioni della Canestrari al momento del ritrovamento del cadavere!

Mi piacerebbe sapere se questa dottoressa così platealmente smentita dal collega sia ancora al suo posto o sia andata a rifarsi la credibilità presso qualche altro Laboratorio!
Io me ne sarei andata su due piedi,
Tagliabracci le ha fatto fare la figura di incompetente davanti a tutto il mondo.

Mimosa

Mimosa ha detto...

A questo punto, l'intervento dell'anonimo mi fa recuperare una riflessione che tenevo per qualche momento più adatto:

- lesione contusiva frontale,
- ematoma profondo alla coscia destra,
-piccola ecchimosi sul dorso del piede destro

che cosa possono voler dire se non che è stata picchiata:?
botta in testa e ginocchiata o calcio sulla coscia, calpestata sul piede:
tutte azioni tese a ridurre la vittima in balia dell’aggressore e abbassare le sue possibilità di reazione.


Mimosa

Pamba ha detto...

ctz che cosa possono voler dire se non che è stata picchiata:?

Sì Mimosa, ma anche che la donna ha cercato di reagire…
Il particolare del calcagno scovato dall'anonimo (se fosse il cavo del piede sinistro della perizia Bruno) potrebbe essere anche un tentativo di reazione di Melania bloccata nella parte superiore del corpo, una specie di calcione sferrato dalla donna ormai supina oppure prodotto a seguito di un salto maldestro in un tentativo di fuga (mai sofferto di tallonite)?

Pamba

Manlio Tummolo ha detto...

Grazie Enrico, per aver rilevato la mia osservazione, mirante a dimostrare che "Ganze Welt ist ein Dorf" ("tutto il mondo è paese", specie per la stoltezza dei giuristi professionisti). Va però detto che la confessione, se spontanea, di un reato pur mostruoso, riduce la pena (premia chi fa risparmiare fatica all'inquirente). 30 anni al posto dell'ergastolo hanno ancora un senso, ma dare 3 anni ad uno che divora il suo amante, perché facevano sesso estremo (!!!!|||||), come se questo potesse giustificare l'orrore, mi pare ben peggio. Probabilmente i giudici berlinesi temevano di passare per omofobi. L'altro caso (italiano) del marito che è accusato di aver ucciso e occultato moglie e figlia, dandogli la libertà provvisoria (cosa che non si è fatta né per Parolisi, né per Sabrina e Cosima), e qui non c'era neppure una confessione da premiare di mezzo, è segno dello squilibrio mentale di chi studia a memoria la problematica penale, ma non ne capisce nulla nella sostanza.
Scarseggia sempre di più nel mondo il senso delle proporzioni, il che significa ritorno all'arbitrio pre-illuministico. Si assolve o si condanna a capriccio, secondo i composti umorali del giudice monocratico o collegiale.

Mimosa ha detto...

Non parlarmi di tallonite ... che mi ha tormentato per cinque mesi quest'anno ...

penso anch'io che l'anonimo ha sbagliato parola, può essere il "cavo" del piede, che tu giustamente nomini mentre io l'avevo messo da parte perché lo interpretavo esattamente come te e mi venivano i brividi:
un calcio alla pianta del piede mentre era supina
del resto anche il grosso ematoma alla coscia può essere stato sferrato con la vittima a terra.

Non abbiamo mai parlato a chiare parole della brutalità dell'immondo individuo che ha tolto la vita a Melania.

Ma sarebbe ora di farlo!

Mimosa

PINO ha detto...

Tutte le constatazioni certificate dalla Canestrari al momento del suo intervento sul luogo del delitto, furono confermate dal Tagliabbracci nella prima "edizione" dei risultati dell'autopsia, compresa l'eventuale ora della morte, che non era quella del 18 aprile.
Per cui non vi era, nelle intenzioni dell'anatomopatologo, l'intenzione di menomare la professionalità della collega Canestrari.
Se la relazione degli esami autoptici, consegnata alcuni mesi dopo dal Tagliabracci non conteneva più i primi risultati divulgati, la causa potrebbe attribuirsi ad ipotetiche pressioni DALL'ALTO dove non si gradiva che i risultati fossero in contraddizione con quanto eventualmente stabilito aprioristicamente: colpire un bersaglio già stabilito, per fini che per il momento ci sfuggono
Pino

Anonimo ha detto...

p.s. err. corr. scusate la ripetizione "intenzione" Pino

Pamba ha detto...

Ma sì Pino, rileggendo le perizie, si evidenzia proprio il “percorso” delle osservazioni fatte da tutti, medici legali, tecnici, agenti di PG ecc. Tutte persone che sinceramente reputo in buona fede. Ma l’inizio è così diverso dalla fine ;-)

Faccio soltanto l’esempio della piccola pozza di sangue in corrispondenza della testa -collo - spalle della vittima. Chiedo un po’ di pazienza perché il post è lungo e forse noioso, ma ho preferito far parlare le perizie.

il 22 aprile i Carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Ascoli Piceno eseguono rilievi tecnici e repertamento sulla macchia (pag. 10 perizia Bruno), ne evidenziano le dimensioni modeste (forma trapezoidale e lato di maggiore lunghezza di 40 cm, minore 25) ed effettuano un carotaggio di circa 2,5 cm;

il 24 aprile il prof. Tagliabracci, assunto a informazioni dal Pm Aloisi (pag. 12 perizia Bruno) dichiara:
Sulla base degli elementi circostanziali che mi vengono riferiti e che ho appreso dalla documentazione fotografica […] ritengo poco probabile che l’aggressione e l’accoltellamento siano avvenuti sul posto ove è stato rinvenuto i
corpo, soprattutto in relazione al fatto che non sono state trovate tracce di sangue più diffuse nell’ambiente […] Mi riservo, comunque, di esprimere un parere più fondato all’esito del sopralluogo che verrà compiuto in data odierna.



il 24 aprile 2011 il prof. Tagliabracci si reca alle Casermette e dichiara (pag.33 perizia Bruno):
L’esame della porzione di terreno adiacente a quest’ultima facciata della costruzione permetteva di rilevare la presenza di un’area grossolanamente tondeggiante, del diametro di circa cm 50, coperta da un telo in plastica trasparente fissato con delle pietre, a protezione di una macchia tondeggiante di liquido ematico parzialmente rappreso.[…..]. Ai fini di meglio definire se il luogo del ritrovamento potesse coincidere con quello dell’omicidio, gli agenti di PG presenti informavano il sottoscritto circa l’esecuzione di una manovra di carotaggio in corrispondenza della macchia ematica: tale procedimento permetteva di escludere che il terreno sottostante il fitto tappeto di foglie aghiformi fosse impregnato di materiale ematico.
continua

Pamba ha detto...

segue
il 30 aprile in risposta al quesito del Pm Aloisi (pag 18 perizia Bruno) “se - sulla scorta delle risultanze dell’esame autoptico eseguito sul cadavere di Rea Carmela, con particolare riferimento alla (modesta) presenza di sangue in esso riscontrata, ed all’esito dell’ispezione del luogo ove il cadavere è stato rinvenuto - sia possibile affermare che la vittima è stata uccisa laddove è stato rinvenuto il cadavere o altrove”, la dott.ssa Canestrari ed il prof. Tagliabracci rispondono:
[..] In definitiva, la quantità di sangue rilasciata nell’ambiente è stimabile in circa 1,5 litri. Occorre poi tenere conto che il sangue perde la parte liquida, che evapora e che su un terreno poroso si infiltra in profondità, talché
dopo un opportuno periodo resta soltanto la parte corpuscolata, che corrisponde a circa il 45% del
volume complessivo. In conclusione, la quantità di sangue ritrovata al di sotto del corpo nell’ipotesi
che il decesso sia avvenuto circa 48 ore prima del ritrovamento (in cui è stata perduta la componente
liquida) può essere compatibile con la macchia che è stata rilevata in sede di sopralluogo
,, come da foto
n. 130 dei Carabinieri, scattata la sera del 20/4/2011.4)


il 12 luglio nella relazione finale a firma della dott.ssa Canestrari e del Prof. Tagliabracci (pag 64 perizia Bruno) si conclude che:
la chiazza ematica posta sotto il corpo della Rea, analizzata in corso di sopralluogo
presso il bosco delle Casermette, è compatibile con un’abbondante perdita ematica, non quantificabile
anche per fenomeni di imbibizione del terreno ed evaporazione, ma comunque di notevole entità, ad
indicare che il dissanguamento è avvenuto sul luogo in cui il cadavere è stato ritrovato. Su questo punto abbiamo già inviato una relazione al P.M. in data 30 Aprile 2011 nella quale abbiamo ricordato
che sul terreno sotto il dorso della vittima può essere stimata una quantità di sangue pari a 1,5 litri,
quantità compatibile con anemia emorragica acuta avvenuta sul posto.


In conclusione, leggendo attentamente non ho trovato evidenze tecniche tali da far cambiare la quantità del sangue presente sotto il corpo di Melania che da modesta, tale da escludere che il terreno fosse impregnato di materiale ematico , a vista..con un carotaggio di 2,5 cm…dopo aver ipotizzato che il decesso sia avvenuto 48 ore prima del ritrovamento (?!)..è diventata compatibile con la macchia che è stata rilevata in sede di sopralluogo e comunque di notevole entità . Ne’ mi risulta che la geologa forense abbia potuto aggiungere dettagli sulle caratteristiche del terreno, dato che il relativo incarico e la relazione conclusiva sono successive.

Sia chiaro, non intendo che il luogo della morte di Melania non sia Ripe, ma il dubbio che l’aggressione sia iniziata altrove e la vittima sia stata finita a Ripe il 19, a me è venuto.

Pamba

Anonimo ha detto...

un livido al dorso del piede può essere anche procurato da qualcuno che intenda tenerti ferma, premendo con una scarpa, o scarpone, sul tuo piede.

Però l'omicidio è stato davvero tremendo e non saranno i dettagli come questo a renderlo più spregevole, poichè siamo già al massimo dell'orrore.

ps: la lavatrice il 19.. non so.
c'è da dire che nè addosso nè in auto Parolisi può aver nascosto degli abiti.
Si sarà lavato al massimo la biancheria personale, o gli abiti di Vittoria sporchi d'erba, o la felpa che gli era stata prestata.
Del resto se è stata restituita pulita, qualcuno l'ha lavata per forza.

Non so voi, ma io non darei a mia suocera degli abiti macchiati del sangue di un delitto da stendere.
L'illazione sarebbe questa.

Ma se Parolisi non aveva abiti sporchi in auto nè addosso, è un'illazione del tutto gratuita.

Tra l'altro, qualsiasi donna avendo il ciclo tutti i mesi sa quanto macchi il sangue se per sbaglio ti capita di sporcare gli abiti o la biancheria intima, col cavolo che basta un lavaggio, una volta che si è seccato e diventa marrone, ma neanche con la candeggina.

Vi pare che con i suoceri in casa Parolisi avrebbe messo su la lavatrice degli abiti adoperati per l'omicidio affindando l'incarico di stenderli alla suocera?

Ma per favore..

questo è arrampicarsi sui vetri unti d'olio.

Tabula

Pamba ha detto...

Tabula
"questo è arrampicarsi sui vetri unti d'olio"

D'accordo..anche tentare di riempire di fumo l'Aula..per non far vedere i particolari importanti!

Ci sono già riusciti un volta..perchè non continuare?

Anonimo ha detto...

@Pamba
un aggettivo qualificativo può cambiare la sostanza delle cose?

La macchia di sangue non era più quella modesta iniziale, ma è diventata di notevole entità.

In quanto ad un "carotaggio" di 2,5 cm.. è un "fagiolaggio", al massimo.

Comprereste mai una carota lunga 2,5 cm? no. Allora non è un carotaggio, al massimo è un prelievo col cucchiaino.

Ma, evidentemente, al di sotto di questa profondità non c'era sangue.

Avete mai provato a rovesciare per terra una bottiglia da 1,5 litri?
Avete presente la quantità di liquido che ne fuoriesce?

Capisco che rovesciare una bottiglia sul pavimento di una cucina sia diverso che rovesciarla su un terreno compatto ma parzialmente assorbente, una bottiglia si rovescia in poco tempo, il sangue invece fluisce poco a poco.

Difatti, quando fu portata via, la dotoressa Canestrari annotò che il corpo di Melania ancora sanguinava.

Se sanguinava quando è stata trovata e spostata, a maggior ragione avrebbe sanguinato anche se fosse stata adagiata lì dopo la morte recente, o addirittura ancora morente e già in stato di incoscienza.

Uhm.

Ero così già piena di dubbi, non me ne servivano altri, mannaggia..

Anonimo ha detto...

@Pamba
si continua quando si hanno a disposizione interlocutori compiacenti disposti a far finta di credere che gli asini volano.

Tabula

Mimosa ha detto...


@ Pamba
ottimo lavoro,
non è facile destreggiarsi tra i copia e incolla che ha fatto il dott. Bruno dalle varie Relazioni, i cui testi peraltro non sono evidenziati con alcun accorgimento (per es. in corsivo come ha fatto la dott. Gino o in caratteri inferiori o virgolettati) ...

Ad ogni modo non c'è scampo: la macchia sul terreno era una sola ed era posta in corrispondenza del collo e spalle (emorragia dalle 3 ferite di taglio del collo e 2 della gola) e inoltre era delle dimensioni tali da poter essere coperta da un foglietto di circa 50 cm di lato ...

E il sangue colato dalle ferite sulla schiena dove è andato a finire?
non certo su quel terreno ... abbiamo visto tutti le dimensioni della macchia
... di UNA sola macchia.

Mimosa

Anonimo ha detto...

L’email della redazione di Quarto Grado è: quartogrado@mediaset.it
Oppure, la pagina fb del conduttore: http://facebook.com/salvosottile

Mimosa ha detto...

@ Anonimo 00:45

a quanto ho capito io, i 2,5 cm dovrebbero corrispondere allo spessore/profondità del terreno che il sangue aveva impregnato.

Tagliabracci dice che c'erano anche 2,5 litri nelle "cavità interne" non meglio specificate.

Le ferite da punta e taglio erano 7 penetranti in cavità toracico-addominale, e precisamente alla regione pettorale sinistra, alla regione sternale e a quella addominale.

Il sangue è rimasto tutto dentro?
solo per fuoriuscire nello spostamento del cadavere?

Domanda: la fluidità del sangue quanto tempo permane dopo il decesso?

Mimosa ha detto...

@ Tabula

Ctz un livido al dorso del piede può essere anche procurato da qualcuno che intenda tenerti ferma, premendo con una scarpa, o scarpone, sul tuo piede.

Esatto, può corrispondere alla dinamica del calo forzato dei pantaloni per esempio,
mentre un altro individuo che le stava dietro la teneva ferma magari tirandole i capelli o afferrandole le braccia.

Siamo all'interno di uno scenario comunque spregevole, anche se un dettaglio o l'altro non ci fa il nome dell'assassino, però può raccontare che SP non ha potuto fare tutto da solo come pretende la Procura e tanti vogliono credere.

Mimosa

Anonimo ha detto...

@Mimosa
l'anonimo delle 00:45 ero io, scusate ma ero stra convinta di essermi firmata.

In quanto alle dinamiche, sarà davvero difficile riuscire ad avere un quadro chiaro e completo della vicenda, anche perchè, come quello del livido al dorso del piede, ci saranno di sicuro moltissimi altri particolari non noti.

E sarà davvero difficile riuscire ad esaminarli, mettendoli tutti insieme, dati che non abbiamo un quadro completo, nè le analisi sono state esaustive a copertura di ogni indizio, nè l'autopsia è stata esente da errori procedurali ma anche da errori post-procedurali, come la mancanza del ricovero del corpo in cella frigo che se non sbaglio fa parte della procedura standard ufficiale.

Occorrerebbe una figura super partes, un esperto di dinamica omicida, ma dovrebbe avere a disposizione tutti gli elementi, molti dei quali andati distrutti o non più verificabili.

E poi non credo esista il ruolo di "esperto di dinamica omicida".
Mi sembra ci si provino gli anatomopatologi, che come medici hanno una certa padronanza con gli indizi fisici ma che, come abbiamo visto, non sono esenti dal mettere in atto errori proceduali.
Ci provano gli psicologi ed i criminologi, ci provano gli inquirenti, ci provano i commentatori su un blog.

Purtroppo quando si sposa una teoria si mettono da parte prove fisiche tangibili e perfino testimonianze, privilegiando solo ciò che dà consistenza al sospetto.

Il problema è che niente può essere tralasciato nè si può fingere non sia accaduto o sia trascurabile, poichè se quel tutto è presente in contemporanea, quel tutto deve necessariamente far parte del quadro.

Cos'ho detto? non lo so.

Buonanotte, sono stanca.

Tab

Annika ha detto...

@ Mimosa

Domanda: la fluidità del sangue quanto tempo permane dopo il decesso?

Risposta: generalmente, sia che la morte sia dovuta a cause naturali che non-naturali, a 30-60 minuti dal decesso il rilascio delle fibrinolisine da parte di capillari e superfici sierose rende il sangue permanentemente "incoagulabile" - esiste il termine in italiano?

Annika ha detto...

Sangue a parte, cio' che sorprende immensamente, almeno la sottoscritta, ed e' oltre un anno (ovvero dalla lettura delle 4 righe) che non me ne capacito, ma un mese (ovvero dall'attenta lettura della perizia del Dott. Tagliabracci) che ne sono aberrata, e' come si sia potuta bypassare la positivita' della Sg (debole o meno non fa alcuna differenza se non sull'orario del coito: 0-24 o 24-48 TSI). Per cosa poi? Per privilegiare un dato RELATIVO quale il contenuto gastrico o individuale/soggettivo/variabile quale la negativita' del DNA maschile??? Ma e' assurdo!

A parte il livello di potassio nell'umor vitreo, che permette di stabilire un PMI pressoche' certo ma del quale non vi e' menzione sulla perizia autoptica, di tutte le analisi e gli esami svolti sul corpo di Melania il RSID-Semen e' L'UNICO TEST che dia un orario certo entro il quale e' avvenuto il decesso. Decesso che in nessun modo questo puo' essere retrodatato addirittura fino alle 14.40 del 18/4.

La caffeina... Qualcuno ha VISTO Melania prendere un caffe' intorno alle 14.00 del 18/4? NO! La piadina... Qualcuno ha mai dichiarato di aver VISTO Melania consumare una piadina? NO! Ammesso e non concesso che Melania avesse parlato della piadina al telefono con la mamma, quante volte vostra mamma vi chiama ad ora di pranzo e voi dite che si, avete mangiato, tanto per farla stare tranquilla? Salvatore dichiara che Melania ha bevuto un bicchiere di latte. Bene, perche' questo non toglie e non aggiunge niente. Infatti, come mai viene chiesto a VG se alla figlia piacesse il sedano? Come si spiega il verdognolo di cui nella prima relazione autoptica, quella in cui oltre 1/4 di contenuto gastrico non era ancora evaporato, se non con un pasto successivo? E soprattutto, come far rientrare nell'equazione i resti di frutta a guscio le cui foto sono in bella vista nella perizia del Dott. Bruno? E comunque, e' databile il contenuto gastrico? NO, MAI, a meno che il cadavere non sia trovato entro 2-3 ore dal decesso. IN NESSUN ALTRO CASO!!! Tutto cio' che il contenuto gastrico di Melania (qualunque dei 3) ci racconta e' che l'ultimo pasto di Melania consisteva in carboidrati, un prodotto caseario, una sostanza contenente caffeina, frutta a guscio e qualcosa di verdognolo. TANTO BASTA!

continua...

Annika ha detto...

continua...

Bypassare ed ignorare un DATO SCIENTIFICO CERTO (48h max TSI) per una serie di fattori/test/rilevazioni PM dal range temporale variabile (lo stesso rigor, in caso di morte violenta, si accelera...), o dall'esito individuale caso per caso (livor, larve, sclera, ecc), o dalla portata RELATIVA (contenuto gastrico), o dal valore pressoche' nullo (testimonianze rilasciate a distanza di settimane che stabiliscono solo che dopo le 15.00 Melania non era alle altalene di CSM) e' semplicemente scioccante. E questo, soprattutto, non esistendo un singolo testo o articolo di forensica che tratti di tamponi vaginali in cui non sia scritto a lettere cubitali che la negativita' del DNA non equivale ad assenza di un rapporto sessuale penetrativo completo entro i range in cui la Sg o il PSA, se rilevati (= positivi), trattandosi di markers confermativi, ne certifichino l'avvenuta consumazione.

Concludo dicendo che, in materia di Sg, non solo mi sorprende moltissimo la conclusione di un anatomopatologo, supportata da un medico legale ed una genetista (benche' le conclusioni sulla Sg non spettino ad una genetista...), ma mi lascia perplessa ANCHE il silenzio assoluto sulla stessa questione da parte di tutti gli altri periti che hanno letto le perizie Tagliabracci-Gino-Bruno e preso parte a questa storia. Non bisogna portare una t-shirt con su scritto "Sg expert" per conoscere una sostanza di cui chiunque nell'ambiente forensico avra' sicuramente letto nelle varie riviste scientifiche alle quali e' abbonato o ha accesso, nei seminari o congressi ai quali prende parte, o sulla quale, volendo, basta una telefonata ad un collega (es. un ginecologo o addirittura un'infermiera di un "consultorio") per informarsi meglio.

Ergo, a mio avviso, la semenogelina e' e resta il vero ed inspiegabile mistero propulsore di questo caso. Gli altri ne sono una conseguenza...

PINO ha detto...

Caso Rea
LA SEMINOGELINA: MISTERIOSA NEGAZIONE DELLA SUA PRESENZA!
Una proteina, la cui presenza nel corpo di C. M. Rea escluderebbe la colpevolezza di S. Parolisi.
-----------------------------------

Questo sarebbe il titolo appropriato di un virtuale articolo giornalistico, finalizzato a rendere di dominio pubblico, uno dei nodi più intricati sul mistero, non ancora svelato, dell'assassinio di MR.

Ma chi si assumerebbe tale onere?

Chi avrebbe l'ardire di mettere in dubbio quanto dichiarato, sia pure in maniera lacunosa, da sicuri periti di varie parti?

Sarebbe come tirarsi addosso una valanga pietrosa, per chi oserebbe avanzare dei dubbi, o anche semplici riserve.

Allora il problema Semenogelina dovrebbe restare insoluto e relegato in cantina come un oggetto fuori uso ed inutile?

Certamente NO

Una verità, quando è veramente tale, non può essere nascosta in eterno.
Prima o poi si presenterà da se stessa, malgrado gli espedienti adottati per soffocarla.
Pino

MAURA ha detto...

Mi scusi signor Prati,il suo discorso non torna,per quale assurdo motivo non i legali ma i periti di Parolisi non hanno approfondito il discorso SG?e questo non da ora ma dall'inizio della vicenda,che ci stanno a fare?Introna e Arcudi in aula hanno portato le òoro tesi scientifiche,loro non potevano farlo?

ENRICO ha detto...

Caro Manlio,

il padre sciagurato “graziato” dell’ergastolo per aver confessato, il medico clochard liberato per aver conservato 2 cadaveri nell’armadio " a sua insaputa" ( formula, a quanto pare dalle prodigiose proprietà taumaturgiche, molto in uso negli ultimi tempi ) e al contrario Parolisi condannato a vita senza prove e senza indizi.
La giustizia italiana non è giunta ai fasti di quella tedesca ma è sulla buona strada. Non disperiamo : noi abbiamo una marcia in più offerta dai processi mediatici magistralmente condotti dai vari Vespa e Sottile…

Buona domenica
Enrico

Anonimo ha detto...

@ MAURA

"...loro non potevano farlo?"

evidentemente è stato ritenuto più "salutare" per tutti evitare questo argomento.

Annika ha detto...

L'amico "virtuale" Pino (per il quale la stima e il rispetto sono molto reali) mi invita a nozze.

@ Giornalisti che leggono questo blog

Suvvia che siete in tanti. Attaccarsi al codice deontologico per mancanza di cognome preceduto da titolo a firma di un articolo in questo caso fa un po' ridere... e un bel po' piangere. Consideratemi una fonte che ci tiene a rimanere ignota; prendete il mio articolo come una soffiata o un pettegolezzo succulento. La pappa e' bella che pronta, come dice una mia carissima amica. Mangiatela. Usatela. Non mi citate. Non mi interessa un bel niente di dire che IO ho detto questo e quest'altro... Se mi fossi firmata Lara Croft, Harry Potter, Minnie Mouse o Dott.ssa Lola Belvedere avrebbe fatto differenza sulla sostanza di quanto ho scritto? Nessuna. Vi occorre una bibliografia piu' vasta? Ve la fornisco. Ma perche' nessuno, neanche uno tra tutti voi, si prende la briga di andare a fondo alla questione semenogelina, anche solo per smentirmi? Sai che scoop!

O forse Massimo Prati e' l'unico in Italia il quale, non avendo padroni, possa ancora dire e lasciar dire liberamente come stanno "certe cose"?

Ve lo cedo volentieri, l'articolo intendo. Prendetelo, usatelo, fatelo a pezzi che tanto Annika Settergren, per chi ne abbia mai sentito parlare, e' solo l'amichetta di Pippi in uno dei piu' bei libri per bambini mai scritti. Dai forza, vi lascio un regalo di Natale sotto l'albero. Chi di voi se lo accaparra per primo? Magari un opinionista? Un esperto piu' o meno gettonato? Un presentatore televisivo? Tutti timidi e titubanti? La verita' non e' mica una bomba ad orologeria dalla quale tenersi alla larga, giusto? O forse in nome del codice deontologico raccontarla va contro le "norme"?

Unknown ha detto...

Mettiamola così, Maura. Il problema non è nato nell'aula del tribunale, ma dai riscontri peritali. Per capire meglio facciamo una piccola cronistoria:

La procura ha chiesto il rito immediato e la Difesa ha replicato, giustamente, con un abbreviato "condizionato" a certe verifiche sul lavoro del patologo.

Si va all'udienza preliminare (è a porte chiuse). Qui si decide su quali carte deve ragionare il giudice, quindi in questa sede le parti portano le loro ragioni. La procura dice una cosa e la Difesa un'altra. Il giudice non può sapere quale parte abbia ragione, ma capisce che qualcosa non torna nella perizia del Tagliabracci e decide di approfondire chiamando in causa dei nuovi periti. Ma sono di Torino, come un perito della Difesa (Varetto) e la parte civile mette le mani avanti... sia in tribunale che sui media.

A questo punto escono i risultati peritali e a leggerli si capisce bene che danno ragione alla Difesa, ma le loro conclusioni vanno discusse in aula.

Ora è capitato che la Semenogelina sia stata snobbata dalla Gino (toccava al Bruno parlarne in perizia, ma forse non ne era minimamente esperto visto che ha lasciato l'incombenza alla collega che ne sapeva poco più di lui ed ha eclissato l'argomento parlando di un riflesso nella foto, come se il Tagliabracci la linea positiva l'avesse inventata di sana pianta).

Da qui si capisce che di Sg non si è neppure discusso di fronte al giudice. Ma per capirci ancora meglio occorre sapere di cosa e come si è parlato. Una parte la si è dedicata ai farinacei che per il Bruno non erano di piadina ma di un qualcosa tipo una torta con la frutta secca.

A questo punto, per non far accettare la tesi che allontanava dalla mente del giudice il pranzo di Melania fatto in casa con la piadina, si è puntato tutto sul fatto che il super perito avrebbe analizzato, acquistando lui stesso noci e frutta secca, e fotografato al microscopio... già, dove ha analizzato essendo di Torino?

Il dottor Introna lo sapeva bene ed ha insinuato che ci fosse qualcosa di poco chiaro, dato che queste analisi non le ha fatte il Bruno in persona (il perito di Corte non ha detto neppure di chi le ha fatte perché non lo sapeva), ma un analista in un laboratorio dell'istituto in cui lavora il Varetto (perito della Difesa).

Da queste risultanze si è proseguito con lo stesso tenore e si è arrivati a concordare per l'ora della morte un range che andava dalle 15.30 alle 17.30... contrario ed allo stesso tempo simile a quanto dichiarato dal Vanin (morte avvenuta prima del tramonto) che però ha periziato su poche foto e senza la possibilità di avere larve da controllare (distrutte anche se non dovevano esserlo) e dal Bruno (che nella perizia ha fatto ben capire che la morte risalirebbe a parecchie ore dopo l'allontanamento, non solo tre).

Fatta questa divagazione, solo per farle capire come il consulente della parte civile (badi bene: non della procura) abbia messo all'angolo il superperito, come potevano gli avvocati del Parolisi parlare di Sg se la Gino la Sg non l'aveva messa in tavola?

E' chiaro anche che non esistendo fra le carte processuali (esiste un riflesso in una foto), neanche il giudice ne ha tenuto conto e nelle motivazioni, perlomeno a parer mio, non troverà alcun spazio e la Tommolini non ne scriverà.

Questo per precisare quanto da me scritto in un altro commento.

Massimo



Mimosa ha detto...

@ Annika
Grazie cara, è chiaro.
"incoagulabile" si dice anche in italiano, tranquilla.
Mimosa

MAURA ha detto...

La Gino dal tampone vaginale non è neanche sicura che si tratti di proteina derivante da materiale spermatico,Introna per parte sua analizzando il contenuto gastrico fissa l'ora della morte al massimo entro le due ore due ore e mezza dall'ultimo pasto avvenuto intorno alle 13 perchè la vittima alle 13 e 30 all'incirca era al telefono con la madre ed aveva già pranzato,perchè è passata la tesi dei periti di parte civile?grazie per la sua risposta.

Unknown ha detto...

Si è già risposta. Perché la piadina è rimasta piadina e si dato per assodato che, pur senza testimonianze dirette, Melania l'avesse mangiata alle 13.00/13.15. Come anche si è accettato, senza testimonianze dirette, che prima di uscire Melania avesse bevuto un caffè.

Due verità che non esistono in nessuna carta (sono solo ipotesi nate da una telefonata) e tanta confusione da parte del patologo hanno portato alla tesi della parte civile.

Se i Rea non avessero partecipato al processo, come poteva far supporre la frase ripetuta varie volte "crediamo nella giustizia...", lasciando le indagini alla procura e le perizie ai periti dei Pm, nessuno avrebbe condannato il Parolisi, perché la giustizia non ha trovato prove idonee a condannare.

Massimo

Anonimo ha detto...

Massimo, ma cosa significa?
come può un'opinione espressa dalla Parte civile avere un peso rispetto al fatto che di quanto affermato non esistano prove scientifiche?
se l'opinione dei parenti della vittima, che hanno tutto il diritto ad avere opinioni proprie, dovesse pesare nei processi, a questo punto anche Stasi dovrebbe marcire in galera.
E non credo che l'opinione dei parenti di Chiara o di Sarah possa avere un peso minore di quella dei parenti di Melania.
Tu intendi un peso costituito dall'avere influenzato l'opinione pubblica, o forse un peso costituito dalla Parte civile che si è comportata più da accusa?
La Parte civile, scusa l'ignoranza giuridica, ha solitamente una così grande ampiezza di movimento o questo è un caso particolare poichè ha aderito completamente con la versione dell'Accusa?
O che altro?

Tabula

Unknown ha detto...

Tabula, scusa il ritardo ma la famiglia è la famiglia.

La parte civile in un processo ha un enorme valore, non per niente da anni si sta discutendo se limitarne il peso processuale, non per niente se non è presente in aula per l'imputato scattano le attenuanti con conseguenti sconti di pena (per questo anche quando si parla di incidente stradale si tende a cercare un accordo con la parte offesa).

Nel caso specifico in aula è stato il professor Introna a controbattere al perito di corte, e il professor Introna è consulente della parte civile ed ha una fama non irrilevante. Chi c'era per la procura?

Credi davvero che se i Rea non avessero portato i loro periti a processo, e non solo, il Parolisi sarebbe stato condannato?

Per quanto riguarda altri parenti: mi pare che quelli di Sarah abbiano avuto e continuino ad avere un buon peso, visto che non c'è stato giudice che abbia fatto qualcosa contro la loro volontà. Diverso il discorso per Stasi... troppo lungo da affrontare in un commento.

Ciao, Massimo

anna ha detto...

non ci dimentichiamo che al giudice tommolini è stata incendiata la macchina è un avvertimento di puro stampo mafioso,e non si può escludere che durante il processo sia sta minacciata ancora, come fu minacciato parolisi da un mafioso con una lettera..................la sentenzia è stata fatta per paura.......

Anonimo ha detto...

La nostra Anna ogni tanto si fa viva, e... senza peli sula lingua ne lancia una, delle sue eslicite idee; a volte pessimiste, ma sempre con una buona percentuale di reali possibilità.
Cara Anna, quest'ultima tua ipotesi, pur non rivelando alcun marchio mafioso, potrebbe godere di credibilità.
Potrebbe essere, cioè, molto vicina alla realtà.
Ma restiamo sempre nel campo delle supposizioni, anche se a suggerirle ci sono episodi molto indicativi.
Pensa pure, e scrivi le tue deduzioni, stando però attenta ad usare sempre il verbo condizionale.
Ti saluta FALCE

Annika ha detto...

Buone nuove sulla Calliphora Vicina dal Medical and Veterinary Entomology, settembre 2012:

"...all specimens collected should be considered potentially precocious for the purpose of PMI estimation..

Abstract:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22713132

Anonimo ha detto...

@ annika

se ho letto bene le uova di calliphora vengono depositate su un cadavere nelle 24 h e se si va a ritroso sull'ora del ritrovamento del corpo di MR inevitabilmente l'ora della morte va al pomeriggio del 19 .

Tiziana ha detto...

Anonimo delle 13.24
Non sono necessarie sempre tante ore affinché avvenga la deposizione delle uova. Vanin, nella sua perizia, precisa che in alcuni casi possono bastare addirittura pochi minuti.

Così in perizia a p. 33:
"il tempo che intercorre dal decesso alla deposizione delle prime uova (o larve nel caso di specie larvipare) non è quantificabile, sebbene l’esperienza mostri che in generale è temperatura dipendente e che in ambiente esterno, in presenza di sangue, esso possa essere anche solo di pochi minuti o ore".

Ovviamente poi bisogna considerare il tempo di schiusa delle uova e di evoluzione delle larve, dipendenti dalla temperatura. Perciò non è così facile stabilire l'epoca della morte non avendo dati certi sulle temperature di conservazione del corpo (da qui le difficoltà incontrate da Vanin stesso).

Anonimo ha detto...

Considerato che siamo passati ad esaminare la perizia di Vanin (unico appiglio scientifico dei PM e della Parte Civile per ricondurre il delitto a quell’unico arco temporale per il quale Parolisi poteva essere condannato), la quale sarebbe fortemente inficiata nella sua validita' forensica da quanto riportato nella ricerca di cui Annika ci ha fornito il link, proviamo a vedere se i conti tornano.
Premesso che Vanin e' il primo a mettere le mani avanti sulle evidenti approssimazioni contenute nella propria perizia condotta a tavolino, consideriamo valido quanto riportato a pag.33 della perizia stessa, cioe' che la schiusa delle 5 uova, le larve delle quali sono state prelevate da Tagliabracci dal cavo orale e che successivamente sono state analizzate ad Ancona, sia avvenuta alle ore 11.00 del 21 aprile (l’incertezza sulla temperatura del laboratorio di Ancona potrebbe far dubitare anche di questo dato).
A questo punto Vanin passa a considerare il tempo di sviluppo delle uova di Calliphora desumendo i dati dalla letteratura di settore ed adottando il grafico di dispersione con il miglior valore di R2, cioe' il grafico in alto a sinistra della fig.21 a pag.29 dove R2 vale 0,9978 (l’asterisco indica che quella e' la curva adottata nei calcoli come espressamente scritto da Vanin) e dove viene indicata l’equazione di terzo grado che descrive la curva tempo/temperatura.
Dal momento che il cadavere di Melania e' stato conservato dalle 20.00 del 20/04 e sino all’autopsia del 21/04 all’interno della morgue dove si e' stimata una temperatura di 17°C, Vanin entra nel grafico e nella formula con i valori di temperatura ed ottiene un tempo di sviluppo pari a 26h (dalla formula si ottiene 25,7h). Ma siccome il tempo effettivo trascorso e' pari a 15h, afferma che questo arco di tempo corrisponde al 58% dello sviluppo totale delle uova. E sin qui e' tutto OK.

Segue...

Anonimo ha detto...

.... Segue

Poi pero' passa a stimare quante ore di permamenza del cadavere ad una temperatura media di 9°C (Chiosco delle Casermette), valore determinato dalla relazione del Col. Pelino ed accettato da Vanin, corrispondano al rimanente 42% di sviluppo delle uova stesse.
E qui invece i conti non tornano. Perche' entrando nella formula con quel valore di temperatura si ottengono 100h e non 123h come scritto dal perito (dal grafico sembrerebbero addirittura 90h).
Ma allora il 42% rimanente di sviluppo equivarrebbe a 42h e non a 51h come scritto in perizia.
Andando quindi a ritroso dalle ore 20.00 del 20/04, si arriva alle ore 02.00 del 19/04!
Una giusta obiezione sarebbe quella relativa al fatto che la Calliphora Vicina non vola con il buio. Ed allora dovremmo andare indietro nel tempo a prima del tramonto del 18/04 (17.00 circa). Ma difficilmente potremmo anticipare ancora di altre ore per arrivare alle 15.00/16.00 del giorno stesso.

Ma a questo si somma un altro particolare. Da dove sono state prelevate le 5 larve di Calliphora Vicina? Dalla bocca del cadavere ed in particolare dai denti a dall’interno delle labbra. E’ allora giusto fare i conti con una temperatura media costante di 9°C per tutto il periodo di permanenza del cadavere nel luogo di ritrovamento? Sicuramente no. In quanto, a partire dal decesso il cadavere ha perso progressivamente temperatura partendo da circa 37°C sino ad arrivare a 9°C (all’incirca 1°C/h).
Proviamo quindi a fare un altro calcolo approssimativo (li ha fatti Vanin perche' non potremmo farli noi?). Consideriamo una temperatura media di 18°C per circa 6h all’interno della bocca del cadavere. Entrando nella formula si ottiene che lo sviluppo delle uova a 18°C è di 25h. 6h equivarrebbero percio' al 24% di sviluppo che ci porta a calcolare a quante ore equivarrebbe il restante (42%-24%)=18% a 9°C.
Sempre entrando nella formula si ottiene 100h per lo sviluppo totale e 18h per quello necessario a completare tutta la fase dalla deposizione alla schiusa.
Si avrebbero quindi 18+6=24h dall’allontanamento del cadavere dalla scena del delitto.

SI ARRIVA QUINDI ALLE ORE 20.00 CIRCA DEL 19 APRILE 2011 E CONSIDERANDO IL NO-FLY TIME DELLA CALLIPHORA A POCO PRIMA DEL TRAMONTO SEMPRE DEL 19 APRILE 2011.

Guarda caso in perfetto accordo con i dati tanatocronologici e con le evidenze dell’RSID-Semen.

Annika ha detto...

L'articolo di cui ho linkato l'abstract questa mattina (Precocious egg development in the blowfly Calliphora vicina: implications for developmental studies and post-mortem interval estimation, Davies & Harvey 2012) evidenzia che all'incirca il 10% delle femmine di Calliphora Vicina colonizza le carcasse in stato gia' gravido, talvolta altamente avanzato. Data l'alta percentuale di sviluppo precoce delle uova nella specie in questione, gli autori ritengono che nella stima del PMI un periodo di tempo uguale a quello dello stadio embrionico calcolato in base alle temperature rilevate sulla scena del crimine debba essere sottratto all'eta' del campione piu' avanzato.

"Estimating PMI according to the presence of C. vicina immature stages that have developed from precocious eggs may decrease the estimate by ≥24 h (at 22 ◦C)... Careful judgement should always be applied and an extra period of time equal to that of the embryonic stage calculated from crime scene temperatures should be removed from the age of the oldest samples to estimate a PMI." (pag. 305)

Pertanto, stando all'articolo citatato, lo sviluppo "delle larve" in "3 giorni circa" andrebbe riconsiderato perche' basato sulla stima temporale ricavata dalla larva anomala piu' grande (2.5-3mm) e datata in base ai dati relativi allo sviluppo delle larve - Donovan et al. (2006) - e alle temperature dell’area.

Stando all'articolo., quindi, se ne deduce che il PMI potrebbe essere molto ridotto indipendentemente dai calcoli effettuati da Vanin e a maggior ragione considerando i calcoli evidenziati nel compitino di matematica dell'anonimo delle 17.48.

Infine, un fatto realmente inspiegabile e' la totale assenza di uova e larve laddove ci si sarebbe maggiormente aspettato di trovarne: l'imbocco del canale vaginale, scoperto, stando alle conclusioni di tutti i periti del PM e della parte civile, per l'intero tempo di colonizzazione del cadavere.

Anonimo ha detto...

Anonimo ? Ma si sa bene chi è! Dopo l abboffata sulle celle telefoniche.... blablablablabla

Anonimo ha detto...

Chiunque sia ha fatto un ottimo lavoro. Grazie!

PINO ha detto...

Gli ultimi 2 interventi, di cui uno firmato da Annika e l'altro...fingiamo di non conoscerne l'autore, si evidenziano per la loro importanza.
Una importanza che si ritrova nella dettagliata descrizione dei tempi e le modalità di sviluppo di uova e larve della Calliphora Vicina, prelevati, a suo tempo, dal Tagliabracci dal cavo orale di MR.
Questo ulteriore apporto scientifico, se aggiunto a quello, ancora più solido della Semenogelina, determinerebbe la chiara visione di un quadro totalmente diverso da quello presentato dalle parti inquirenti.
Sapranno i componenti del team difensivo di Parolisi trarne il massimo profitto?
Pino

Anonimo ha detto...

Credi davvero, "anonimo"?!

Annika

Mimosa ha detto...

Ottimo lavoro “Anonimo”, così anche questo dato si aggiunge comodamente alla deduzione a cui Mimosa è arrivata con il suo “giochino” sui del 06 dicembre 2012 02:36 riguardo alle condizioni del cadavere al momento del ritrovamento,
e completati da Tiziana, la quale concludeva: si arriverebbe dunque prima del tramonto sì, ma del 19/4 e non del 18/4..
Brave ragazze!

Pamba ha detto...

Annika 17.58

Per l’assenza di uova e larve nelle parti intime, che ha colpito anche me, ho trovato che generalmente la colonizzazione inizia dalla testa (il primo giorno) mentre soltanto dal secondo giorno è interessata la zona genitale.
Anche in questo caso la loro assenza potrebbe spiegare un decesso (o una esposizione delle parti intime) più vicino alla data del ritrovamento…

Pamba

Annika ha detto...

Hai ragione PAMBA, con un particolare: stando alla ricostruzione dell'accusa e al presunto orario del decesso delle 14.40 - 18/4, l'imbocco della vagina sarebbe stato completamente scoperto e leggermente divaricato (accessibile tanto quanto il viso) oltre che caldo, umido e... pieno di proteine (Sg) per 2 interi giorni, eppure...



Antonello ha detto...

Volendo contestualizzare le ultime e condivisibili considerazioni osservo che se tutto rientrasse in un range di verosimiglianza bisognerebbe chiedersi dove e' stata ed in che condizioni la vittima assunta per viva dalle 15,00 circa del 18/04/2011 alle 19,00 del 19/04/2011 e perche' viene successivamente aggredita, depositata, stagiata e segnalata in forma anonima il 21/04/2011 in localita' Chiosco della Pineta di Ripe di Civitella, praticamente in bella vista sulla scrivania del caporale ad esercitazioni appena concluse ed a "poligono sgombro".
Ne ssuno mai avrebbe pensato, senza impellenti motivazioni, a depositare un cadavere in un luogo ipersorvegliato e ricolmo di sentinelle e militari.
Nessuno avrebbe lasciato li il corpo tornandoci tranquillamente poi per uno staging a ridosso del rinvenimento, quindi:
1) Motivo impellente legato a Ripe.
2) Persona che conosce i luoghi alla perfezione.
3) Persona che conosceva gli orari di esercitazioni.
4) Altissimo livello di rischio legato ad una scelta che non puo' non avere un forte significato.
5) Persona con a disposizione autovettura di distanza 1,60 fra le ruote (anteriori o posteriori???) che ha composto la scena nelle prime ore di semiluce del 20/04/2011, stagiando, sfregiando la vittima, inserendo pezzi disordinati e la siringa legata al copriago e stantuffo, ma anche al laccio emostatico rinvenuti, ripulendo fisicamente ed informaticamente il cellulare della vittima riaccendendolo alle 07,00 del 20/04/2011.
L'ora non e' mai casuale ed e' sempre scelta a ridosso di un impegno, partenza alle 07,00 da Ripe presumibilmente per una microripulitura e per far fronte a qualcosa, credo io, legato forse ad uffici od a locali aperti al pubblico.
Spento alle 19,00 del lunedi' 18/04/2011 per far fronte ad un pasto alibizzante in presenza di qualcuno verso le 20,00, portato seco alla ripulitura e riacceso alle 07,00 di mercoledi' 20/04/2011 in tempo nella semioscurita' per dedicarsi ad altra attivita' alibizzante.
Spicca la fine esercitazioni perche' "levato l'impossibile cio' che rimane e' il probabile".
Io non son convinto della estraneita' di S. ma considero inverosimile la ricostruzione affibiatagli, io sono propenso verso una prima violenta aggressionevicino alla geolocalizzazione del cellulare vicino alla fraz. Colle-San Giacomo, ed osservo che in tutte le ricostruzioni possibili o meno una sola persona non puo' assolutamente aver fatto il tutto, di certo c'e' la "femme" dell'impronta a sangue fresco, per ora preferisco non dirmi certo della presenza di un uomo in relazione alla Sg anche perche' se alcuni esami sono stati eseguiti il mattino del 21/04/2011 le venusiane 72 ore porterebbero ad un rapporto nel massimo anche comprendente il mattino del 18/04/2011, e si checerti orari dovrebbero essere riportati in autopsia.

Pamba ha detto...

Antonello, la tua “contestualizzazione” è assolutamente condivisibile. Anzi, potrebbe essere spunto per un approfondimento, alla luce dei nuovi dati esposti nei commenti recenti.

Su una cosa non concordo, però. La questione degli orari degli esami autoptici, che in realtà sono indicati nella perizia Bruno.

Le operazioni di ispezione esterna ed autopsia iniziano alle ore 14.30 del 21 aprile (pag 40). I prelievi a livello di canale vaginale e rettale sono stati fatti dopo aver effettuato l’esame esterno e prima dell’autopsia vera e propria (pag 47). Non conosco i tempi per effettuare l’esame esterno, ma al mattino del 18 aprile non ci arriviamo neanche considerando le 72 ore.

Con l’occasione, mi ha colpito un particolare che mi era sfuggito (pag 47). Effettivamente 5 larve sono state prelevate dalla cavità orale durante l’autopsia, ma nel corso dell’esame esterno

” si provvedeva inoltre a prelevare ed a conservare in idonei contenitori le larve di mosca prelevate dalle lesioni al collo”.

Queste dove sono finite? Perché non sono state misurate e analizzate? E dire che forse potevano dare indicazioni utili anche per la misura della larva più grande e per la differenza di temperatura rispetto a quelle della cavità orale, con riferimento alle interessanti considerazioni dell’anonimo e di Annika.

Pamba

Anonimo ha detto...

Ho seguito finora con attenzione i vs. ultimi interventi finalizzati a decretare, sulla base della sg, contenuto gastrico, presenza di larve ecc, l'ipotetica morte di M. non il 18 aprile ma il 19. Ma qualcosa non torna. Come può il DNA di P. trovato sulla bocca di M. a resistere per tutto questo tempo e anche dopo altri pasti eventuali consumati?
Marilia

Anonimo ha detto...

MARILIA

se hanno resistito i DNA di "antiche" strette di mano...

Simona ha detto...

nella posta di Sulas ci sono altri commenti che rispondono sempre a quella ivana....e tutti stanno invitando sulas a parlare della semelogelina a quarto grado....evidentemente hanno letto l'articolo di Annika.

Anonimo ha detto...

i commentatori sono gli stessi del blog ...carrada de su riu per esempio è tabula....
Chissà come mai non ne ha mai parlato neppure giardina...ah già ma lui è un genetista, mica scrive su un blog...

Anonimo ha detto...

ho visto che in internet si comincia a parlare di sg e l'articolo di Annika comincia a destare interesse. Ovunque, tranne che sui soliti programmi televisivi. Perchè non cominciamo a bombardarli di email affinchè trattino l'argomento? Magari li prendiamo per sfinimento

ENRICO ha detto...

La Parte Civile ha compiuto e continua a compiere un lavoro dir poco magistrale : per quasi due anni, con frequenza quotidiana praticamente ininterrotta, è riuscita a martellare via etere l’opinione pubblica indirizzandola verso la tesi colpevolista ad oltranza.

CHI e PERCHE’ abbia permesso, e continui imperterrito a permettere, la divulgazione – in contemporanea con le indagini della magistratura – di un IRREGOLARE processo mediatico a senso unico privo del fondamentale contraddittorio autorevole e serrato a legittima garanzia dei diritti costituzionali dell’imputato, non è possibile saperlo.

Una cosa però credo di sapere ( e vorrei tanto sbagliarmi ! ) : comunque vadano le cose, sia che Parolisi verrà dichiarato colpevole o ritenuto innocente in quanto manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova della sua colpevolezza, la famiglia REA otterrà comunque la “sua” vittoria ( in ogni senso ! ) perché continuerà a far crescere la piccola nel dubbio atroce che sia stato il proprio padre ad ucciderle la madre

E così giustizia sarà fatta ! (almeno secondo la legge del taglione)

Anonimo ha detto...

Il problema ora è quello che Antonello ha impostato all’inizio del suo intervento:

«se tutto rientrasse in un range di verosimiglianza bisognerebbe chiedersi dove e' stata ed in che condizioni la vittima assunta per viva dalle 15,00 circa del 18/04/2011»

fino a poco prima del tramonto del 19 aprile!

Chi si cimenta a raccontarlo?

Mimosa ha detto...

@ Anonimo 21:37,
non è difficile raggiungere né le varie trasmissioni né i loro conduttori anche su fb o twitter, chi ha tali strumenti può farlo, se vuole … qualcuno ci ha già provato ma non ha ottenuto nulla, anzi ha incattiviti i riceventi …

@ ENRICO,
comincio a “sentire” che a Parolisi l’Appello servirà solo a ridurgli la pena, togliendo tutte le aggravanti mentre verrà archiviato il vilipendio del cadavere, perché non sarà possibile dimostrare che sia stato lui … e verrà ignorato il “complice” … troppo complicato andare a costruire una teoria su di quello …

@ Anonimo 21:55,
io ci ho provato secoli fa a ipotizzarlo (con il contributo di tanti), ma ora non mi sogno di riproporlo.

Mimosa

Gabridget ha detto...

Mai visto un accanimento simile verso qualcuno, per nessuno mai, nemmeno per chi ha commesso stragi!

Antonello ha detto...

Partiamo dal presupposto che sarebbe poco credibile una M. che avrebbe potuto pensare di lasciare la propria bimba deliberatamente e liberamente dalle 15,00 circa del 18/04/2011 a PRIMA DEL TRAMONTO del 19/04/2011, come giustamente richiama un anonimo sopra (veggasi perizia Vanin).
Rimane la possibilita' di una M. costretta, ricattata, sequestrata con mezzi presumibilmente immateriali quali droghe o simili, ingannata, raggirata, forse anche rinchiusa, in tal senso ricordo che il corpo non mostrerebbe segni di costrizione.
In ogni caso M. si e' potuta allontanare prevedendo di tornare a breve, esiste anche la possibilita' di una situazione di contrasto prolungata con il marito sfociata nella classica goccia che avrebbe potuto far esplodere il vaso.
Cio' che appare dirimente sono le diverse testimonianze "del tutto ignorate dagli inquirenti di una M. a Colle San Marco in quei momenti con la via tracciata dai cani, dal Ranelli ma anche dall'anziano che un articolo ci dice ha potuto chiamare un numero di utilita' pubblica avvisando anche di una M. inseguita, dei motociclisti che l'avrebbero vista a piedi verso la fraz. Colle, dei due ciclisti poi spariti che asserivano di averla vista uscire dal bosco ed inseguita da altre due donne a San Giacomo, stranamente vicino alle geolocalizzazioni ed al punto in cui era in quei momenti il Pac. impegnato in diversivi sentimentali.
Sembra che dovremmo quindi dare credito ad una M. costretta ed inseguita e che tutto poteva decidere meno che liberamente e di cui il cellulare e' con alta probabilita' rimasto sino alle 19,00 del 18/04/2011 presso San Giacomo in bosco isolato raggiungibile tramite sterrato.
Io direi che sino a qui le cose sono piu' visibili di come i media vorrebbero far credere.
Giunta verso le 15,20 circa a San Giacomo poi non sappiamo se li ha potuto lasciare il cellulare per essere trasportata in luogo diverso (da fuoristrada???) o se proprio a San Giacomo viene catturata e trattenuta per motivi che chiaramente non sappiamo.
E direi che tutto e' aperto sino a qui, fatto salvo l'intervento successivo di "diversa mano e gruppo" direi che sino a qui ci potrebbe stare tutto, persino l'ingaggio casuale di balordi e balorde in preda a droghe.
Rimetterei pero' l'accento su un chiosco in una pineta a due passi da un poligono in cui vi erano esercitazioni per due giorni e sul fatto che risultasse casualmente chiuso, era lunedi' daccordo ma un simile chiosco in luogo isolato non credo segua orari di apertura e chiusura regolari come puo' ad esempio accadere ad un bar di citta', segue chiaramente orari saltuari legati alle stagionali raccolte di funghi nelle zone limitrofe e esercitazioni piu' o meno continuative.
Il giorno dopo inoltre era martedi', vi erano in zona nuovamente esercitazioni ma nuovamente il chiosco risulterebbe essere rimasto "chiuso per caso", eppure un caffe', una bibita, li avevano mangiato gli autisti dei camion che a dire il vero avrebbero potuto mangiare negli autobus fruendo anche del riscaldamento assente invece dal chiosco.
E' pero' illogico ipotizzare che un corpo venga lasciato a due passi da dove verrebbe da pensare possa essere rimasto per un corposo tempo vivo e rinchiuso.
Volendo e potendo scegliere, se M. li e' stata rinchiusa sarebbe stata forse lasciata in luogo ben lontano (??????).

Annika ha detto...

EVERYBODY LIES, ma alcune bugie portano a conseguenze ed esiti piu' tragici di altre. Dove e' stata Melania fino al pomeriggio del 19 aprile, chiede Antonello? La verita' e' che non sta a nessuno di noi scoprirlo, come non era compito di nessuno di noi impiegare un anno e mezzo di tempo ed energie per analizzare punto per punto un caso che occorre una faccia di bronzo e piu' di un pelo sul cuore per proporre e fare accettare cosi' come si e' fatto. Parolisi colpevole? Ma per favore! Eppure era chiaro dall'inizio, dalla prima intervista a CLV, che le indagini volgevano in tal senso alla faccia del garantismo e che il colpevole DOVEVA essere lui, a tutti i costi.

Eh si, proprio a tutti i costi. A costo, per esempio, di ignorare i risultati di analisi ed osservazioni forensiche (RSID-Semen e rigor in primis); di tralasciarne completamente altre (livelli di potassio nell'umor vitreo e FISH le piu' eclatanti); e di approssimarne altre ancora... Eh si, mi riferisco alla perizia Vanin, corredata di grossolano errore su un calcolo matematico elementare e facilissimo da sgamare (e correggere, VOLENDO???), ed incredibilmente carente di ri-correzione finale dei calcoli (anche quelli esatti!) del PMI se basati sulla calliphora vicina, mostrando di aver letto, compreso e tenuto conto dell'articolo "sirena d'allarme" di Davies & Harvey 2012 (pubblicato a settembre 2012, ma tuttavia disponibile online fin da giugno 2012, ovvero due mesi prima che la perizia venisse depositata; trattandosi poi di uno studio della School of Biological Sciences della University of Portsmouth, UK, e lavorando Vanin per la Huddersfield University, UK, e l'ambiente e' piccolo e la gente mormora...).

Non sta a noi, ripeto, cercare di capire dove ed in quali condizioni sia stata (tenuta?) Melania fino al pomeriggio del 19/04. Di certo fino ad allora era ancora viva; di certo nessun giornalista scrivera' mai della Sg (scotta troppo e Clark Kent non esiste, e se esiste di Parolisi-Supeman ce n'e' uno solo); di certo nessuno nell'intera professione medica si fara' avanti per dire "E' permesso, scusate, posso parlare, vorrei dire che il collega, in effetti, magari una svista, anzi certamente una svista, ma il RSID-Semen, voglio dire, le 48h, per carita' non lo dico io, lo dice la Validation Paper...". E poi Chi-di-dovere ha lasciato che Chi-non-di-dovere provasse in tutti i modi, tra foto vedo-non vedo e un paio di paragrafi dico-non dico, ad allungare la zuppa fino a quasi 72h, anche se poi non ce la fa. Perche'? Perche' deve scrivere "48-72 ore" visto che Laffan et al 2011 parlano, per l'appunto, di "48-72h", e non di 72h certe, ma l'effetto bomba della superperizia e' lo stesso, piu' o meno ma chi vuoi che se ne accorga, e chi vuoi che contesti 1+1 Superperiti??? NAAAAAAA! Nessuno.

...Segue

Annika ha detto...

Segue...

E chi se ne frega se la pozzetta di sangue profonda strabilianti 2.5cm si trovava sotto la nuca??? Chi se ne frega del livor sul fianco??? ma non sul dorso? Chi se ne frega di capire come si sia potuta formare una macchia verde putrefattiva in fossa iliaca destra (eh si che una spiegazione ci sarebbe, ma non con un cadavere mai mosso dal luogo in cui e' stato ritrovato per ben due giorni; dato pero' che Parolisi DEVE essere colpevole, il corpo di Melania DEVE restare a Ripe immobile per due giorni e la macchia verde putrefattiva in fossa iliaca destra non esiste piu'). Chi se ne frega se quando taglio le carote ed inavvertitamente mi taglio un dito, o anche se me lo chiudo solo in un cassetto, la lacrimuccia mi scende involontariamente e mi accuccio, ma Melania ha il trucco intatto e muore distesa come la bella addormentata nel bosco senza ipostasi a dimostrare il contrario (giusto??????) nonostante sia stata infilzata come una bambola voodoo, e addirittura semi-sgozzata? La posizione fetale da dolore (da dissanguamento poi...) nel suo caso non fa presa, e poi il cadavere non si e' mai mosso/spostato/ecc! Chi se ne frega di andare a controllare cosa dice la Validation Paper del RSID-Saliva, magari tanto per passare il tempo in una serata piovosa in cui in tv il massimo dell'intrattenimento e' il programma sul ricamo al tombolo, e scoprire che se e' vero cio' che la Gino ha scritto riguardo alle foto sul RSID-Saliva da lei visionato, le spiegazioni ed implicazioni sono ben altre (fermo restando che il massimo di persistenza registrata di alpha-amilase salivare rilevato all'interno di un canale vaginale corrisponde a 55h post-deposito... e si trattava di un caso unico)? Peccato, perche' in quella serata buia e tempestosa, l'attenta lettura rivelerebbe (o avrebbe rivelato, se fatta a "suo tempo") a "qualcuno" che i tamponi rettali, cosi' come quelli testati per latte materno, risultano sempre vagamente positivi dato che al contrario della Sg, l'alpha-amilase, anche quello salivare, e' endogeno al corpo umano femminile ed e' di piu' difficile interpretazione. Gli autori stessi affermano poi che l'alpha-amilase sui cadaveri nei casi di tampone rettale e latte materno e' impossibile da interpretare... E che dire dell'alpha-amilase da tampone vaginale? Ah, questo e' facile. Infatti nella stessa paper c'e' una tabellina molto semplice da capire con fotina stile quella del mio articolo, sempre a colori, che mostra come il RSID-Saliva sia in grado di rilevare l'alpha-amilase anche se mescolato a liquido vaginale "alterato" post-coito. E quando al quinto giorno, a seguito di un tampone vaginale negativo al RSID-Saliva, viene iniettata saliva nel canale vaginale della volontaria di turno, al sesto giorno il RSID-Saliva risulta positivo. Al settimo giorno, invece, il tampone risulta ahime' nuovamente negativo. Perche'? Perche' la saliva in vagina non resiste molto, anzi quasi per niente. E allora, se dalla foto visionata dalla Dott.ssa Gino lo stick di RSID-Saliva da tampone vaginale risulta fortemente positivo, bisogna certamente pubblicare il dato all'istante; altro che Kenna et all 2011! Roba da rivedere l'intera persistenza salivare! E allora, sicuro che era positivo? Sicuro sicuro? Anche a fronte delle 55h max di persistenza della saliva nel canale vaginale e delle 24h per RSID-Saliva? Tagliabracci dice di no e lui non ha visto una foto; ha visto il test. Della serie che lo ha effettuato lui lui lui, proprio lui medesimo di persona presente a se stesso al momento in cui lo faceva, sicuramente con la Dott.ssa Canestrari accanto e come minimo qualche assistente ad assistere (gli assistenti assistono sempre, e quante ne vedono, poverini...!). E a meno che questi periti italiani soffrano tutti o quasi di problemi di astigmatismo, cataratta, cecita' ad oltranza, qualcosa non torna neanche sugli stick salivari, giusto?

...Segue

Annika ha detto...

Segue...

Ma chi se ne importa anche di questo! Roba che uno per capirci deve mettersi a fare colcoletti in Excel su perizie piene di foto di larve di mosche o leggere perizie astruse o addirittura cose in inglese... Ma scherziamo?! E allora lanciamoci su argomentazioni facili facili.

Importa a qualcuno, che so, che le mutandine di Melania presentassero un deposito rossastro sul tassello, quindi sotto il salvaslip? Da donne, se state per uscire di casa con un jeans chiaro e scoprite di avere le mutandine macchiate di "deposito rossastro", magari a ridosso del ciclo, indossate un salvaslip o vi cambiate le mutandine? Se Melania fosse uscita di casa per poi essere effettivamente uccisa in 20-30 minuti circa come dice l'accusa, c'e' da dire che ha scelto di non cambiarsi; ha scelto di uscire di casa sporca, e sbattersi un salvaslip sulle mutandine piuttosto che cambiarsi, dato che le mutandine risalirebbero alle stesse indossate prima di uscire di casa alle 14.10-14.15 circa e sarebbe morta di li' a poco. Strano, no? Perche' chi cambia la figlia non cambia se stessa? Diamine, jeans chiarissimi, macchia di sangue e ci metti un salvaslip sopra!? No? Dite che non e' andata cosi'? I parenti e gli amici ci raccontano di quanto Melania fosse precisa, pulita e schifiltosa dello sporco. E allora quelle macchie di sangue? Non poteva non essersene accorta, giusto? Aveva la vescica vuota e significa che al bagno ci e' andata prima di morire. E allora il salvaslip quando se lo mette? Che so, in macchina tra Folignano e Ripe che tanto la macchina e' trasparente e neanche una dei militari di Chieti la vede passare? O forse appena prima che Salvatore la accoltellasse mentre e' ancora piegata a fare pipi'??? OK, ma allora perche' il salvaslip e' sporco se Melania, stando all'accusa, non si tirera' piu' su le mutandine dal momento della pipi' all'attacco mortale? Come si e' sporcato il salvaslip? Perche' viene prelevato prima dello spostamento del cadavere e non se ne sa piu' nulla?

Segue...

Annika ha detto...

...Segue

Importa a qualcuno sapere che a ridosso del ciclo gli spermatozoi, post coito, permangono in vagina tra 6h e 24h e che poi risultano negativi? O che per rilevare cellule epiteliali di un pene all'interno di un canale vaginale, a maggior ragione intorno al ciclo, il metodo piu' sensibile che dia un risultato realmente certo e' e resta il FISH. Ma questa storiella l'avevo gia' scritta e poi rientra tra quella solfa di roba che non interessa proprio a nessuno, neanche ai periti. Paliamo di unghie. Se sono finte e una si ribella, non saltano via? Non si spezzano? Non si deformano? Una mia amica ce le ha ricostruite e fa la maestra; se n'e' spezzata una tra gessetto e lavagna. Magari se avesse lottato per salvarsi la vita non se la sarebbe mai spezzata... Com'e' che Melania si fa male lottando (o le pugnalate non fanno male? Ah si, dicono che se te le da tuo marito allora sei rilassata e tranquilla, non piangi, ecc) ma mai si mette una mano alla bocca? MAI. O forse se l'e' messa, e magari aveva residui di DNA del marito su di essa; e se sotto le unghie d'acciaio inossidabile Melania conservava il DNA di strette di mano di chissa' quanti uomini risalenti a chissa' quando (pero' che tipa una che non si cambia la biancheria sporca e non si lava neanche mai le mani e fa caffe' che non offre a nessuno... stando all'accusa!), perche' non potrebbe avere su di esse anche il DNA del marito, magari su un polpastrello libero da vecchi DNA di tanti uomini risalenti a tante strette di mano. Non potrebbe Melania stessa essere stata il carrier del DNA del marito trasferito in bocca per secondary transfer??? O Melania era carrier di qualunque altro DNA maschile ma non di quello di Parolisi?

E infine, chissa' se interessa a qualcuno sapere che la clearance rate della caffeina nel sangue non e' uniforme e, nonostante l'half-life (di cui Wikipedia ci dice tutto cio' che c'e' da sapere), e contenuto gastrico a parte, il consumo di caffeina si rileva dall'analisi del capello e del sangue; e che a 30h dal consumo nel sangue si rileva il 3% circa della caffeina precedentemente consumata, e dai risultati delle analisi tossicologiche a pag. 65 della perizia autoptica, sotto "caffeina", leggiamo: SANGUE - 4.01 mg/L; CONT. GASTRICO - 21 mg/L; CAPELLO - negativo... Non serve Excel in questo caso; bastano carta e penna. E allora, a che ora Melania ha bevuto quel "caffe'"? E di quanto "caffe'" stiamo parlando, esattamente? Come la si gira i conti non tornano, vero? Di certo non torna un "caffe'" alle 13.30 del 18/04.

Annika

Anonimo ha detto...

santy

ancora una volta BRAVISSIMA Annika!!

hai scritto una volta per tutte come stanno le cose...Papale,papale!

qualche giorno fa scrissi, che leggendo, la perizia della Gino avevo riscontrato un (dei tanti) particolare, che per me, che sono TOTALMENTE ignorante in materia , lo trovavo fuori da ogni logica ...tampone vaginale altamente positivo alla saliva??!!!

qualcuno mi rispose che non avevo capito nulla ed io sempre nella mia ignoranza in materia non ribattei, ho pensato ...santy non capisci proprio niente ! ti fai dei film mentali!.....ma???

Anonimo ha detto...

@ Mimosa

La frase da te citata dalla pag47 della Perizia Bruno (che cita testualmente quella Tagliabracci/Canestrari) e' effettivamente dubbia e sicuramente anche Vanin deve essere rimasto perplesso tanto da chiedere forse chiarimenti a Tagliabracci stesso. Questo perche' dalla prima serie di fotografie scattate durante le fasi di esame esterno dell'autopsia non vede larve sulle ferite del collo ma unicamente uova, mentre le larve sono riscontrabili unicamente all'interno del cavo orale e da li' sono prelevate per le successive analisi (come scritto da Tagliabracci/Canestrari piu' avanti in perizia).
Credo quindi si tratti di una svista nella stesura della perizia.
La perizia di Vanin non lascia ombra di dubbio su questo aspetto.
Le larve sulla ferita del collo (piccole dimensioni) si schiudono durante il corso dell'autopsia e quindi successivamente alle 14.30 del 21/04.
Per scrupolo professionale Vanin avrebbe dovuto rifare i calcoli considerando anche questo dato. Cioe' la schiusa di un gruppo di uova ad un'ora successiva alle 14.30 ed in un ambiente a temperatura di circa 17°C. Queste uova effettivamente sarebbero state deposte su una porzione di tessuto dove la temperatura si sarebbe molto piu' rapidamente avvicinata a quella ambiente media di 9°C. Se si ipotizza allora le 15.00 come ora di schiusa, risparmiandoti tutti i calcoli, si ottiene, come ora di deposizione delle uova, le 14.00 del 19 aprile, pur senza considerare la correzione dovuta alla temperatura corporea in progressivo decremento.

Anonimo ha detto...

Errata Corrige

Il mio ultimo commento era rivolto a Pamba e non a Mimosa.

Mi scuso

Anonimo ha detto...

@Annika, è una marea in piena!

Ho letto tutto e capito forse un ventesimo, ma quello che mi domando è perchè nessun medico italiano si possa prendere la briga di rettificare ufficialmente, poichè privatamente non ci sono problemi.

Posso capire il codice deontologico, è presente nella mia professione ed implica il non screditare i colleghi per trarne giovamento: ciò non significa non venga fatto, almeno a livello di critica contemporanea, ma è un altro discorso.

Mi chiedo se nei giornali di diffusione scientifica si prendano in considerazione i risultati dei colleghi.

Anonimo ha detto...

Ah, l'anonimo che mi vede ovunque: chiamasi ossessione.
Ad ogni modo no, il blog di Sulas non è la depandance di questo blog, appartiene ad uno spazio che valica i confini di questo blog e di sicuro pesca commentatori random, vivrà la propria vita autonoma così come questo blo vive la propria, ed in quanto al fatto che alcuni di noi possano essere andati lì a commentare non vedo il problema, ma tranquillo che i qui presenti, non sono di certo gli unici, in Italia, a gridare che l'imperatore nudo.

Tabula

Pamba ha detto...

Anonimo 9.13
Tutto chiaro e grazie mille!

Antonello ha detto...

C'e' da dire che se apri i cassetti di Annika ne senti di belle ed a piu' non posso.
Quindi non un segno di trattenimento standard sul corpo di M., non una lacrima, non un'unghia spezzata, eppure quel corpo sembra essere stato abusato, ferito ed inciso (forse con una baionetta lunga due metri???).
Che strano che pero' in una prima fase fosse dai piu' notata come in fuga ed inseguita.
Direi che da questa contraddizione e' possibile si faccia triste strada il colpo alla testa tramortente e/o alcuni dubbi su sostanze droganti, in alternativa parleremmo di costrizione immateriale (ricatto, soggezione, minaccia a cari ecc.) non perche' ponga a forza M. su un altare beatificante ma ritengo che e' un po' difficile M. abbia potuto deliberatamente aver lasciato la figlia improvvisamente per sparire volontariamente due giorni consenziente e cosciente.
Comincerei forse ad aggiungere delle alternative:
1) A San Giacomo.
2) In casa prima di uscire anche se dovremmo rivedere l'interpretazione di non poche testimonianze.
3) Un posto terzo ed il deposito il 19/04/2011

Mimosa ha detto...

@ Annika,
non c'è dubbio sei stata esauriente! Marea in piena ma utile!

Hai fatto bene a ricordare come viene dipinta Melania: schizzinosa e maniaca della pulizia, dunque è strano che una come lei, accorgendosi di avere il ciclo, che già le ha intriso gli slip ci aggiunga un salvaslip (ma ancor più strano che un carabiniere uomo lo riconosca come “assorbente” e una donna no).

Stanotte stavo proprio preparando un intervento sugli slip e le sue macchie di sangue e sul “salvaslip” citato dalla Canestrari o “assorbente” descritto dai CC il giorno 20 aprile, ”su cui vi sono evidenti tracce biologiche”.

Dove è andato a finire?

«Tutti gli oggetti indicati sono stati opportunamente repertati e verranno trasmessi al RIS di Roma per le relative analisi di laboratorio»
avevano scritto i CC nel loro verbale di sopralluogo.

Allora è partito subito destinazione RIS di Roma per le relative analisi di laboratorio?
E che analisi su di esso sono state fatte?
Nada de nada si è saputo!

E quelle “tracce biologiche” all’occhio dell’osservatore carabiniere uomo erano sangue o altro?

Se Melaia avesse avuto il ciclo, perché Tagliabracci non lo ha evidenziato nel suo rapporto, quando ha controllato l’utero?

Mimosa

gio' ha detto...

Cara Mimosa
E i tre fazzolettini di carta contenenti tracce biologiche?Mi sembra, leggendo le due perizie, di non aver trovato nessuna spiegazione. Sono stati repertati?Sbaglio o erano in relazione al delitto visto lo stato di conservazione? Grazie Mimosa sempre brava e gentile.

franca ha detto...

Da altro sito:
Noto con piacere che il caso ha destato l’attenzione anche di professionisti(avvocati ecc..) intervenuti in questo acceso dibattito su questo forum messo a disposizione dalla Redazioni “Oggi”.
A proposito, non c’è un solo collega, con cui mi sia capitato di parlarne, che non nutra forti dubbi in ordine alla colpevolezza dell’imputato PAROLISI SALVATORE.
E’ vero che statisticamente, nella maggior parte dei casi(si stima 6 volte su 10), sono i mariti o i compagni ad uccidere le mogli, ma, attenzione, in tutti questi casi, si tratta sempre di mariti violenti, i quali hanno già manifestato in passato episodi di aggressività, le hanno percosse in più occasioni o si sono resi autori di atti persecutori. Quindi, ove si faccia riferimento al dato statistico, la fattispecie in esame non sembra essere affatto sussumibile nel novero dei casi di uxoricidio.
Parimenti non devono ingannare il comportamento e le bugie dell’imputato in quanto finalizzati esclusivamente a nascondere la relazione extraconiugale e quindi ad evitare lo scandalo che ne sarebbe seguito nel caso in cui fosse venuto a galla tale relazione: si percepisce in più occasioni quanto l’imputato voglia in tutti i modi, e con tutti i mezzi, cercare di nascondere la relazione con la sua amante, ma questo non perchè, come ipotizzato dalla Procura e dai Giudici, questa rappresenti il movente dell’omicidio, ma, ad avviso di molti, semplicemente perchè, secondo la cultura e la mentalità integrante un determinato contesto sociale(mentalità che PAROLISI incarna perfettamente), lo scandalo dell’adulterio rappresenta un avvenimento di cui vergognarsi profondamente, un motivo di aspri e accesi conflitti non solo tra coniugi ma anche tra le famiglie.

franca ha detto...

Continua…
Quindi, attenzione a non lasciarsi ingannare, perchè, nella specie nè il dato statistico nè i comportamenti “sospetti” possono apportare alcun contributo probatorio o indiziario.
Spero, “IVANA”, che anche voi, ancorché ne abbiate validi motivi, non perseguiate alcun odio per l’imputato. E’ pur sempre il papà della piccola bimba, quindi il papà della vostra nipotina, nonchè un uomo la cui colpevolezza è assolutamente ancora tutta da provare.


franca ha detto...

continua….
Il vostro odio maturato nei confronti di SALVATORE PAROLISI, motivato dalle relazioni extraconiugali che egli ha intrattenuto, è comprensibile, ma, al contempo, è fuor di dubbio che stiamo discutendo comunque di una persona che non ha mai manifestato alcun cenno di aggressività, violenza o odio nei confronti della povera Melania. Non sarà stato un marito esemplare, ma nulla ci può portare a dire che egli sia un potenziale assassino: non si diventa carnefici in un sol giorno, ma in un periodo temporale molto più lungo che passa attraverso molteplici segnali in tal senso orientati.

Quanto agli indizi gravi, precisi e concordanti, sono assolutamente d’accordo con tutti voi intervenuti in questo spazio: allo stato degli atti, ad avviso di molti, non risulta esservi NEMMENO UN INDIZIO che, mediante il cd processo inferenziale, ci porti a concludere che l’imputato si sia macchiato dei reati ascrittigli! Tanto è vero che, nonostante sia stato ripetuto più volte ad “IVANA” di darci contezza di tali elementi probatori, ella, in concreto, nulla ha replicato(e non avrebbe potuto far altrimenti) se non un generico “condivido l’impianto accusatorio della Procura e della parte civile”. Si, ma da quali elementi probatori o indiziari è integrato tale impianto accusatorio? Quale elemento ci indica con certezza(ma anche solo con probabilità) che egli sia l’autore dell’omicidio e del vilipendio?

franca ha detto...

Continua….
Dopo aver letto tutti gli atti giudiziari, non posso non nutrire forti dubbi in ordine alla colpevolezza dell’imputato. Mi unisco anche io al coro: CI BASTA UN SOLO INDIZIO, CORTESEMTE CHE CI VENGA FORNITO TALE DATO, GRAZIE! Da quali elementi si desume, oltre ogni ragionevole dubbio, che egli abbia ucciso la moglie? Quali sono le prove o gli elementi indiziari a carico dell’imputato?
Un dato, a mio avviso, di assoluta rilevanza, di cui nessuno fino ad ora ha parlato: le ferite post mortem.
Nelle SIRINGHE conficcate sul corpo della povera vittima nonchè nel LACCIO EMOSTATICO non è stata rinvenuta alcuna traccia attribuibile al Parolisi, bensì ad altre persone. Questo vuol dire che, secondo la tesi accusatoria, l’imputato, nell’afferrare tali oggetti, deve necessariamente essere intervenuto con dei guanti, altrimenti avrebbe sicuramente lasciato le sue tracce sugli stessi oggetti e sarebbe stato gioco facile per i RIS rilevarle. Bene, quindi, se, come sostiene l’accusa, è stato PAROLISI a porre in essere questi atti definiti depistatori, questo vuol dire che, necessariamente, le SIRINGHE e il LACCIO EMOSTATICO non erano stati acquistati dallo stesso imputato(altrimenti non vi sarebbero, su tali oggetti, tracce attribuibili ad altre persone) ma che tali oggetti fossero già presenti(in quanto precedentemente utilizzati da altre persone) nel luogo che, secondo la Procura e Giudici, rappresenterebbe il locus commissi delicti.

franca ha detto...

Continua…
Quindi, ne discende, che Parolisi sarebbe intervenuto(chissà quando) necessariamente con dei guanti e si sarebbe imbattuto(anche in tale evenienza) in modo del tutto fortuito in DUE SIRINGHE e nel LACCIO EMOSTATICO che poi avrebbe afferrato con i guanti e, tutto questo, per inscenare chissà quale tragica fine!! Scusate, ma questa è fantasia allo stato puro, non suffragata, per giunta, da alcun elemento, ma soprattutto smentita, ancora una volta, dalla scienza: non vi sono tracce dell’imputato su tali oggetti, ma tracce attribuibili a persone allo stato non identificate!

MA VI E’ DI PIU’!
Un uomo che uccide una donna con 35 coltellate inevitabilmente non può non sporcarsi, questo mi pare sia fuor di dubbio: è impossibile non sporcarsi. Allora delle due l’una: o si è lavato alla fontana vicino al luogo del ritrovamento del corpo o ha preferito non lavarsi e proseguire immediatamente il suo cammino verso Colle San Marco, dove si sarebbe costruito un falso alibi. Benissimo, c’è una terza soluzione? Assolutamente no! Un uomo sporco di sangue o si lava o non si lava. Allora, ammettiamo che si sia lavato. Perchè non vi sono tracce di sangue nei pressi della fontanella vicino al chiosco? Non si è lavato presso quella fontanella bensì presso un’altra? Impossibile! Agli atti risulta che non vi siano altre fontanelle nei paragi del Chiosco di Ripe di Civitella! Quindi questa ipotesi è da scartare immediatamente, nel modo più assoluto: allo stato si può escludere che Parolisi si sia lavato. Quindi non rimane che l’altra ipotesi: non si è lavato ed ha immediatamente proseguito il suo viaggio verso Colle San Marco. Benissimo, e allora perchè nella macchina(CONSEGNATA AL PACIOLLA, LASCIATA NELLE SUE MANI, LA STESSA SERA DEL FATTO DELITTUOSO) i RIS non hanno rinvenuto alcuna traccia di sangue?

franca ha detto...

Continua….
A parte il fatto che non sarebbero stati necessari nemmeno chissà quali analisi scientifiche: se un uomo sale in macchina dopo un delitto del genere e percorre diversi chilometri, la stessa autovettura non può non impregnarsi in più punti di sangue.
E, inoltre, è sostenibile l’ipotesi che RANELLI quel 18 aprile 2011 abbia solo avuto una visione, così come sostengono i Giudici del Tribunale del Riesame? E’ ipotizzabile, come sostengono costoro, che egli si sia confuso e che LA STESSA SERA DEL FATTO DELITTUOSO abbia riferito ai carabinieri una visione(Parolisi e una donna che spingevano una bimba su un altalena) che in realtà andrebbe riferita a qualche settimana prima(cioè alla riscontrata gita della famiglia a Colle San Marco)?
Per cortesia qualcuno risponda a queste mie domande! La colpevolezza va riscontrata sulla base dei fatti dedotti in giudizio. Io voglio che il GUP mi chiarisca tutti questi punti, lo esigo da cittadino. Se non lo farà(e in tutta onestà non vedo come possa farlo) la sentenza sarà facilmente censurabile in sede di appello. E’ inutile perdersi in mille chiacchiere in ordine al comportamento, alle amanti, ai fantasiosi e stravaganti moventi. Attendo, con molta curiosità, che mi si risponda ai quesiti di cui sopra. Magari qualcuno riesce a convincermi del contrario, ma attenzione stando ai fatti e non alle chiacchiere!
Questa volta, è davvero l’ultimo messaggio. Alla famiglia va la mia(ma credo di tutti) vicinanza, solidarietà e stima. La speranza comune è, ovviamente, che alla povera Melania venga fatta giustizia, che la famiglia possa ritrovare un minimo di pace e che in carcere non vi sia gente innocente.
Attendo, ma sicuramente invano, risposta ai mie quesiti!
Buon lavoro a voi tutti e alla redazione.


Anonimo ha detto...

Franca, che arriva direttamente dallo spazio di Sulas, non c'è risposta alle tue domande perchè una risposta non esiste.
Ci sono solo asserzioni di fede, o meglio convinzione personale.
Del resto mi sembra tu l'abbia spiegato fin troppo bene.

Tabula

ps: qui non c'è una redazione. O almeno, credo.

Anonimo ha detto...

Scusa Franca: col senno di poi ho visto che il lungo intervento da te riportato è quello di tale Alex dallo spazio alle lettere per Sulas di Oggi.

Volevo aggiungere una considerazione infima e microscopica al lungo trattato scientifico di Annika.
Mi risulterebbe strano, SE ci atteniamo e se vogliamo dare peso a come viene descritta Melania da parte di chi, per quanto la conoscesse bene, di certo non aveva contezza delle sue abitudini intime.
Dicevo: mi parrebbe strano che con tanto di mutandine sporche e assorbente appoggiatoci sopra, Melania, descritta così schizzinosa, potesse offrirsi "spontaneamente" per un rapporto sessuale.
Del resto non era presente urina nè in vescica nè altrove, a Ripe.
Quindi è da escludersi che si sia calata gli indumenti per accingersi a far pipì.

Mi domando: un salvaslip viene a volte adoperato per perdite generiche, non necessariamente di sangue, inframestruali.

Ma con tutte quelle ferite, perchè escludere che quel sangue non provenisse da qualche goccia arrivata lì?

A meno che, essendo sul tassello degli slip, quel sangue fosse solo sotto l'assorbente.

Insomma, è completamente escludibile che quel sangue derivasse da una macchia esterna alle mutande, è escluso fosse macchiata quella parte di intimo a contatto con il cavallo dei jeans?

questo lo domando perchè il tessuto degli slip nel tassello è doppio, ma una macchia di sangue consistente macchierebbe anche l'esterno.

Tabula

Anonimo ha detto...

(o, proveniendo dall'esterno, macchierebbe anche l'interno degli slip)

Tab

Mimosa ha detto...

Franca = Alex
che prima qui si era presentata come Marta parlando al maschile
... perché questi giochini?

Mimosa

Mimosa ha detto...

In effetti cara Gio’
(scusa il ritard della risposta)
qualcosa sui fazzolettini o salviette del tipo “imbevute” si trova nelle perizie.

Nella Relazione della dott. Gino a p. 51 si legge

«dai reperti 115, 116 e 117 (tre fazzoletti di carta) è stato ottenuto, con lo studio dei marcatori STR posti sugli autosomi, un medesimo profilo genetico appartenente ad un soggetto di sesso femminile (non identificato) ed un medesimo aplotipo Y diverso da quelli ottenuti per i restanti reperti analizzati e per i confronti. Si dà atto inoltre che per uno dei prelievi effettuati sul reperto 116 (116-4) è stato individuato, mediante lo studio di STR autosomici, un profilo maschile ad oggi non attribuito ad alcuno

Ciao
Mimosa

Anonimo ha detto...

STRANO che nel lungo commento di "Franca-Marta-Alex, tra le tante quasi-prove ed indizi a favore della estraneità di Parolisi al delitto della moglie non ci sia alcuno accenno alla più probante: la SEMENOGELINA.
Non ne era a conoscenza?
Se così è, consiglierei al trinomio di andare a consultare la particolare ed abbondante produzione letteraria che si è prodotta nelle pagine di questo blog, ed altrove, in relazione al ritrovamento di tale proteina, nel condotto vaginale della vittima.
Ne rafforzerà di gran lunga la sua tesi garantista.
FALCE

franca ha detto...

ho voluto riprendere il commento di quel tizio e riportarlo quà.Visto che mi sembrava buono. Non sono l'autrice di quel commento

ENRICO ha detto...

@ TUTTI,
non mi sembra il caso di stare a sottilizzare di chi può essere o non può essere lo pseudonimo dell'utente che ha postato il commento apparso su OGGI.it.

L'importante è che si stiano moltiplicando e diffondendo interventi garantisti.

Per quanto riguarda la Sg sono dell'opinione che l'argomento sia troppo scottante anche per i legali di Parolisi. Almeno in questa fase

Non resta quindi che attendere le mosse future del collegio difensivo.

PINO ha detto...

@ ENRICO
Scottante o meno, la questione SEMENOGELINA dovrà essere affrontata, prima o poi.
Non è nè umano nè civile nascondere una verità che, anche se dolorosa, non vale quanto la vita di un essere vivente condannato a finire i suoi giorni nelle patrie galere.
Se ne facciano una ragione, tutti i pavidi dell'altra sponda.
E' dovere di ogni persona onesta non nascondere NULLA, perchè si giunga alla verità, qualsiasi essa sia.
Ciao, Pino

ENRICO ha detto...

@ PINO

sono perfettamente d'accordo. Purtroppo quanto al contare sul dovere di ogni persona onesta mi pare sia una "merce" scaduta da tempo.

Stamattina mi sono svegliato pessimista. Capita !( poi passa ;-))

Buona giornata
E.

Anonimo ha detto...

@ Pino
Parole sante.

Roberto

PS ma quanto avete scritto, e che articolo Annika! Complesso ma feroce.

Anonimo ha detto...

@ ROBERTO
Dovresti intervenire più di frequente. E da un bel pò di tempo che non ti si legge.
Ciao. P

Anonimo ha detto...

Un pomeriggio di riposo e meditazione?
Eppure è ancora giovedì 13. Il fatidico giorno 21 "a da venì" ancora, per pensare alla fine.

Annika ha detto...

Premesso che all’inizio delle operazioni alla Dott.ssa Gino viene fornito da Tagliabracci un CD contenente fotografie nel quale vi e’ una sola immagine dello stick del RSID-Semen effettuato sul tampone vaginale, non si capisce quando e perche’ le venga fornito, sicuramente solo in seguito, un altro CD contenente le immagini di tutti gli altri stick di RSID-Semen ed RSID–Saliva.

A pag. 15-16 della perizia della Dott.ssa Gino infatti leggiamo:

"In occasione dell’inizio delle operazioni peritali ci venivano consegnati:
- dal prof. Tagliabracci:
1) un CD contenente: le immagini fotografiche relative ai sopralluoghi effettuati presso Ripe di Civitella; le immagini fotografiche relative agli esami autoptici effettuati sul cadavere appartenuto in vita a Carmela Rea; le immagini fotografiche dei prelievi di cute e dell’encefalo; le immagini fotografiche degli istologici effettuati e del contenuto gastrico osservato al microscopio ottico; le immagini fotografiche delle larve; una fotografia dei test per la diagnosi specifica di sperma eseguita nel corso delle indagini di laboratorio; gli elettroferogrammi a colori con indicati allele, altezza del picco e peso molecolare
"

Come si puo’ notare, tra il materiale contenuto nel CD non vi e’ menzione delle foto del RSID-Saliva. A pag. 40 della perizia Gino leggiamo tuttavia "delle immagini fotografiche acquisite nel corso delle operazioni peritali (cfr. CD Tagliabracci allegato – cartella 49-11, file “rea specifiche”)".

Ora, una volta ricevute queste nuove fotografie, la Dott.ssa Gino "riscontra come in realtà suddetti test siano stati condotti anche sul campione 4495 (tampone lingua) e come gli esiti siano differenti rispetto a quanto riportato in tabella", rimettendo inevitabilmente in discussione tutti gli esiti del RSID-Saliva test ("Vi è dunque discrepanza tra quanto riportato in relazione e quanto è possibile dedurre dalla fotografia consegnata: infatti i test sono stati condotti anche sul tampone linguale e gli esiti per il tampone vaginale e rettale sono differenti") giusto un rigo prima di affrontare il discorso sulla Sg...

Ci si domanda: ma e’ credibile che il Dott. Tagliabracci possa aver omesso completamente di registrare nella Tabella 2 i risultati sia del RSID-Semen che del RSID-Saliva sul tampone linguale? E’ credibile che abbia cosi’ drammaticamente stravolto da "marcatamente positivo" ad addirittura "negativo" l’esito del RSID-Saliva sul tampone vaginale e da debolmente positivo a "negativo" quello sul tampone rettale? Ed in particolar modo, e’ mai possibile che il Dott. Tagliabracci, che lo stick del RSID-Semen sul tampone vaginale lo ha testato personalmente (come d’altronde tutti gli altri stick appena menzionati) ed ha rilevato di persona la famosa Sg, non fosse in grado di distinguere tra una linea seppur debole ma positiva e un semplice effetto fotografico (ripeto, Tagliabracci non visiona foto; testa di persona il tampone). Stando alla Gino pero’ Tagliabracci vede linee dove non ci sono e non le vede dove ci sono, e mica soltanto in una un’occasione. Tutta questa confusione, guarda caso, emergerebbe solo una volta visionata la foto 104, quella della Sg per capirci, ed aver quindi richiesto nuovo materiale mai menzionato ne’ nella perizia di Tagliabracci, ne’ tra la vasta documentazione di cui ai punti 1-6 a pag. 15-16 della perizia Gino.

Segue...

Annika ha detto...

...Segue

In parole povere, la Gino afferma che i dati della Tabella 2, pag. 51, Relazione Tagliabracci, relativamente al RSID-Saliva sono differenti da cio' che risulterebbe dalle nuove foto ottenute ad operazione peritale in corso, creando confusione e dubbi anche sulla validita’ del RSID-Semen e sulla positivita' della Sg in particolare. Peccato pero’ che la Tabella 2 non possa mentire sui risultati del RSID-Saliva! Infatti questo test e' specifico per alpha-amilase salivare, ovvero quell’enzima che, stando alla Baldi, permane sulle labbra per un paio di minuti ed in bocca solo per pochi secondi. E nella vagina? Baldi e sbaciucchiamenti a parte, in vagina l’alpha-amilase ha una permanenza molto limitata nel tempo che non arriva neanche lontanamente a 60h post deposito, figuriamoci 72+h con positivita' "marcata" come dalle foto visionate dalla Gino di cui a pag. 41 della sua perizia!

Conclusione? Sembra quasi che la Gino, non potendo dichiarare tout-court la negativita' della Sg (perche' Tagliabracci su questo e' stato categorico), voglia instillare dubbi su tutti gli RSID test e su quanto riportato dai consulenti del PM nella perizia autoptica. Dubbi pero’ che a quanto pare la Gino stessa non sembra avere se, tra tutti gli articoli che avrebbe potuto nominare, tenti disperatamente di allungare i tempi della Sg citando proprio L’UNICO ARTICOLO che parli di rilevabilita’ 48-72h post coito, tra l’altro su un unico campione di cui non si sa neanche a che ora tra 48 e 72 testi positivo (49h?). Il dubbio invece nasce in chi legge, ma non sulla validita’ del RSID-Semen o sulla positivita’ del tampone vaginale 4491; no-no! Nasce piuttosto sulla logica del ragionamento della Dott.ssa Gino!

"...è estremamente difficoltoso riuscire ad individuare con certezza la presenza di saliva umana quando nel campione sono contenute anche secrezioni della mucosa vaginale.
Non è dunque possibile sulla base di quanto sopra discusso rispondere in termini di certezza al quesito posto dalla S.V. circa la possibilità che la vittima abbia avuto nei giorni precedenti il suo decesso rapporti sessuali. Non è infatti possibile definire, in base agli elementi a disposizione, se era presente materiale di origine spermatica o salivare nel tampone vaginale...
"

EH? MA SCHERZIAMO??? Poiche’ da un tampone vaginale non si riesce a stabilire con certezza la presenza o meno di saliva, di conseguenza quel tampone risulterebbe negativo alla semenogelina??? Ma se il RSID-Semen e’ BREVETTATO A RILEVARE LA SG PER TAMPONE VAGINALE – CONTENENTE PER L’APPUNTO SECREZIONI DELLA MUCOSA VAGINALE - INDIPENDENTEMENTE DALLA PRESENZA O MENO DI SALIVA NELLO STESSO TAMPONE!!!!!! Roba da lasciare interdetti! Nuove foto che creano confusione su verita’ che non si possono inficiare o smentire come le 48h o l’ultra sensibilita’ del RSID-Semen!?! Chissa’ cosa commenterebbero Old, Schweers, Boonlayangoor e Reich, autori della Validation Paper del RSID-Semen, se lo venissero a sapere...

Infine, ma vi sembra logico che un medico legale come Tagliabracci effettui un test della saliva sul tampone lingua? E' come dire "scusa, puoi eiaculare che cosi' guardo se c'e' la semenogelina?"

Roberto ha detto...

ANNIKA
Pur non essendo un esperto in questa specifica materia, ho capito perfettamente quello che hai voluto dire.
Insomma, credo che tutto l'iter degli esami sia stato incasinato (scusami il termine che sta per "caso") da divergenti valutazioni dei risultati autoptici, dai diversi "addetti" ai lavori.
Cose incredibili!
Siamo veramente in un altro mondo?
Ad ogni modo ti elogio per il tuo talento scientifico: BRAVA.
Roberto

Anonimo ha detto...

Non so.
Non è possibile domandare un consulto a questi signori Old, Schweer, Boonlayangoor e Reich?

Forse l'autorevole parere di chi ha il chiaro quadro della Validation Paper del Rsid Semen dirimerebbe la questione e le soggettive interpretazioni di periti e controperiti, superperiti e periterrimi.

Tabula

Pamba ha detto...

Ma io mi chiedo, la Dott.ssa Gino (perito della Corte) non poteva alzare il telefono e chiedere chiarimenti al Prof. Tagliabracci (perito della Procura)? O non è previsto da qualche regolamento, come si fa per i testimoni che non possono comunicare tra loro?

Tra l’altro, leggendo il suo curriculum e una comunicazione dei suoi studi, non sulla Sg, ma sul Psa in vittime di violenza sessuale, presentata ad un convegno di forensica organizzato da Tagliabracci, la Gino una qualche competenza e contatti accademici dovrebbe averceli…
www.campusnet.unito.it/docenti/att/sgino.cv.pdf
http://158.102.224.116/Osiris/files/202%20Sarah%20Gino.pdf
http://www.yhrd.org/files/dna_in_forensics_2008_program.pdf

Lo chiedo con ingenuità forse, ma una volta aperto il cassetto dei dubbi, non si riesce più a mettere a posto l’armadio! Avrei bisogno di capire, non quanto Annika ha spiegato chiaramente, ma perché?

Pamba

p.s.
L’idea di Tabula non è male… ma questi stick non esistono più..cosa si può chiedere su una foto?

Anonimo ha detto...

Scusate, nell'enfasi mi è sfuggito il doppio click
Pamba

Anonimo ha detto...

@ Annika

Sempre brava!

Quelle foto aggiuntive sembrano in effetti un mistero.
Perche' se e' vero che il 30 aprile la Dott.ssa Gino richiedeva via fax al Prof. Tagliabracci 'tutte le immagini fotografiche effettuate nell’espletamento della consulenza medicolegale', il giorno 11 maggio 2012 lo stesso Tagliabracci consegnava solamente quel CD contenente una sola 'fotografia dei test per la diagnosi specifica di sperma eseguita nel corso delle indagini di laboratorio'. E sebbene la Gino si dilunghi molto nell'elencare tutta la documentazione richiesta nel corso della perizia, di un altro CD con altre fotografie non ne parla proprio. Strano, no?
Strano che sulla base di quelle foto miracolose il perito della Corte riesca a rendere inutilizzabile l'unica prova scientifica totalmente a discolpa di Parolisi....

Anonimo ha detto...

Dimenticavo

Che fine avra' fatto la dott.ssa Canestrari? Non godeva proprio della fiducia del PM? Aveva perso troppe perline?

anna ha detto...

HO LETTO TUTTI GLI ATTI
in nessuna parte sta scritto che la pozza di sangue a Ripe sotto il corpo di Melania sia stata analizzata e corrisponda al sangue di Melania stessa,si parla delle tracce ematiche sul chiosco che appartengono a Melania,a tutt'oggi non risulta che quel sangue sia stato analizzato per quello che ne sappiamo potrebbe anche essere sangue di maiale buttato li per depistare.......
già dall'estate dell'anno scorso quella pozza di sangue è stata ricopoerto con un mosaico con tutti sassolini, sembra quasi che qualcuno l'abbia di proposito voluto nascondere..........

il corpo di Melania ,scusate se continuo ad insistere non può essere stato messo li prima del tardo pomeriggio del 19 aprile ,c'era la seconda esercitazione militare e nessuno ha visto quel cadavere,il corpo è stato portato dopo,c'erano le tracce di un pneumatico larghezza 1,60,le incisioni al cadavere probabilmente sono state fatte due ore prima del tramonto del 19 aprile cioè intorno alle ore 18 visto che il sole il 19 aprile tramonto intorno alle venti,la mattina dopo c'era un cellulare di un militare agganciato nella zona alle ore 7 orario in cui si è riacceso il cellulare di melania........

quel cadavere i giorni dell'esercitazione militare non c'era..........

Pamba ha detto...

Cara Anna, in effetti quando io ed altri abbiamo scritto sulla pozza di sangue (il 9 dicembre sera) non abbiamo riportato questo particolare, che tu hai fatto bene ad evidenziare.

Per il momento sappiamo che il campione è consistito nel prelievo dello strato superficiale (2 cm circa di agli di pino e forse un po’ di terriccio dato che il "carotaggio" era stato eseguito su 2,5 cm), ma neanch’io ho trovato l’esito delle analisi (pag. 10 perizia Bruno).

<>

E’ vero che sembra fosse troppo poco e forse corrispondente solo alle 3 ferite di taglio del collo e 2 della gola. Voglio sperare che sia stata analizzato..ma questa storia è piena di dubbi, ormai.

Ciao, Pamba

Pamba ha detto...

pag. 10 perizia Bruno (saltata nel commento precedente)

“Lo strato di pini di pertinenza della macchia ematica (di cui è stato prelevato un campione) ha uno
spessore indicativo medio di uno, due centimetri. Il sangue coagulato si è conglomerato agli aghi di
pino formando, appunto, lo strato suddetto.
[…] Il campione di strati di aghi di pino e sangue prelevato dalla macchia viene trattenuto
presso gli uffici del Nucleo Investigativo Carabinieri di Ascoli Piceno salvo diverso avviso dell’A.G.
operante. […]”

Mimosa ha detto...

@ Anna,
hai giustamente ricordato le esercitazioni del 19 mattina, quasi ce ne dimenticavamo mentre lo dobbiamo sempre presente, unitamente al fatto che lo stato del corpo non appariva come se avesse trascorso due notti e una giornata intera all’aperto
(oltre a tutti i dati scientifici esaminati, incluso il rigor),
lo stiamo ribadendo dall’inizio!

E credo che nemmeno ora con le dettagliate enunciazioni a contrasto degli esiti “riuniti” a cui sono giunti i periti incaricati dalla Tommolini, chi di dovere farà un passo guardando all’indietro.
Tutti rigorosamente irremovibili, in ossequio alla sentenza, al dolore e all’onore della famiglia, alla rete di ragno che ha avvolto tutti.

@ Pamba
Nessuno si è stupito che sangue non ci fosse sotto la schiena ... (forse il giubbetto era di un materiale che non ha lasciato passare il sangue che aveva intriso il top)

sugli schizzi di sangue in loco ho trovato che sono descritti uno per uno nel
“Verbale del sopralluogo e dei rilievi tecnico-scientifici effettuati da personale del RIS di Roma in data 23-24.04.2011, datato 26 aprile 2011 (ore 15)”

ossia non il primo giorno bensì dopo un paio di giorno, dopo che centinaia di persone curiosi e giornalisti hanno invaso quel luogo ...

Ne volevo preparare un elenco, ma forse ora è tardi …

Mimosa

PINO ha detto...

Con le premesse suggerite da questi ultimi ragguagli sulle perizie, e tenendo conto dell'impossibilità di rianalizzare alcuni reperti (distrutti o non più utilizzabili) da parte di eventuali, ulteriori specialisti in tali discipline, nel futuro dibattimento d'appello, mi fanno fortemente dubitare sulla sorte dell'imputato Parolisi.
Troppo perfetta la concertazione organizzativa della mistificazione, come sembra ci sarebbe stata. Ma se tale non fosse, e si trattasse solo di errori di valutazione, sarebbe ancora più sconcertante, perchè coinvolgerebbe numerosi personaggi, esperti di scienze forensi, oggi alla ribalta.
In un caso, o nell'altro, sarebbe allucinante, non solo per la pubblica opinione, ma in particolar modo per chi, speranzoso nella nostra giustizia, verrebbe deluso, e condannato irrimediabimente a scontare la pena comminatagli nel primo grado di giudizio.
Sono solo considerazioni teoriche, sia chiaro; alimentate però, dalla evidenza di fatti e situazioni riscontrabili.

Mimosa ha detto...

Lascio un paio di osservazione “bomba” per la riflessione di chi leggerà domani mattina (se qualcuno vorrà rifletterci):

Se siete andati a cercare il Verbale del 23-24 aprile che ho citato prima (a p. 6 del pdf Perizia Bruno) non pare strano che le impronte di calzature (due impronte) sul camminamento del chiosco sono state individuate a distanza di un paio di giorni dal ritrovamento del corpo?

- Rep. 104: impronta riferita a calzatura per deposito di sostanza di natura verosimilmente ematica posta sul camminamento in legno lato est dal fabbricato alla distanza approssimativa di 90 cm dalla proiezione della parete nord e 53 cm dalla parete est.
- Rep. 106: impronta riferita a calzatura per deposito di sostanza di natura verosimilmente ematica posta sul camminamento in legno lato est del fabbricato alla distanza approssimativa di 41 cm dalla proiezione della parete nord e 58 cm dalla parete est.


Ora, non vorrei contraddire chi ha detto che il “sangue essicato” non può impregnare alcuna suola, però
- se è vero come è vero che l’atmosfera in quei giorni era ad alta concentrazione di umidità (nebbie mattutine e serali, come si è visto),
- e se è vero come è vero che (pag.33 perizia Bruno) il 24 aprile 2011 il prof. Tagliabracci, recatosi di persona al Chiosco, dichiara:
«L’esame della porzione di terreno adiacente a quest’ultima facciata della costruzione permetteva di rilevare la presenza di un’area grossolanamente tondeggiante, del diametro di circa cm 50, coperta da un telo in plastica trasparente fissato con delle pietre, a protezione di una macchia tondeggiante di liquido ematico parzialmente rappreso.[…..].»
-se è vero come è vero che nel frattempo (dal 20 sera al 23 notte, con la pausa del 22 quando ci hanno portato il marito) il luogo, non posto sotto sequestro e quindi non recintato né sorvegliato, è stato invaso da non si sa quante persone, incluso quel giornalista di CLV che ha messo un piedino sopra la pozza ben visibile scostando gli aghetti di pino e smuovendo un pochino il terriccio (visto con i miei occhi) … e la copertura del pezzo di plastica non c’era,

chi può assicurare al 100x100 che le impronte siano attribuibili ad una figura femminile implicata nell’omicdio? O piuttosto ad uno dei tanti improvvidi visitatori del luogo del crimine,
dato che il 24 aprile il Tagliabracci ha notato ancora
liquido ematico parzialmente rappreso?

Quattro giorno dopo il rinvenimento del cadavere c’era ancora liquido ematico parzialmente rappreso.

E, stando alla Procura, 6 GIORNI dopo la morte.

Interessante, che ne dite?

Mimosa

PS Non ho fatto presente questo per sminuire l’ipotesi di una donna implicata nell’omicidio, ipotesi che nessuno mi toglie dalla testa, ma per ridimensionare quel *qualcosa che non va*, assieme alle perline nelle scarpe. A proposito delle quali già supposi che potevano essere comparse “dopo” che i RIS di Roma avevano analizzato le scarpe (incidenti di percorso…?).

Anonimo ha detto...

@ Pamba

L’idea di Tabula non è male… ma questi stick non esistono più..cosa si può chiedere su una foto?

Esattamente cio' che il GUP Tommolini ha chiesto a Bruno e Gino!

anna ha detto...

OK,LA POZZA DI SANGUE C'ERA QUELLO CHE NON STA SCRITTO DA NESSUNA PARTE CHE QUEL SANGUE sia stato analizzato e che appartenga a Melania.......quel sangue di chi è?

Anonimo ha detto...

@Pamba
non è importante che quegli stick esistano ancora o meno, anche perchè dopo tanto tempo probabilmente sarebbero deteriorati.
Esiste sia una prova fotografica, per quanto inconsistente e poco chiara, della loro esistenza, sia l'affermazione nella perizia di Tagliabracci, che in merito agli stick non si limitò a segnalarli come debolmente positivi in tabella, ma ne scrisse a proposito cinque righe conclusive molto famose.

Ora, vedi, se quegli stick ci fossero sarebbero inutilizzabili, ma anche se si fossero miracolosamente conservati non potrebbero dare niente di più di quanto dia il riscontro offerto da Tagliabracci alla loro positività.

Non è lo spessore della lineetta positiva alla Semenogelina che può aiutare a capire quante ore prima il rapporto sessuale sia avvenuto, ma lo è l'annotazione di Tagliabracci come "debolmente positiva", e lo sono le circonvoluzioni grammaticali riportate in tabella appositamente per motivarne la positività.

Non è messa in discussione nè la presenza di semenogelina nè la debolezza del segnale: queste sono FATTI, sono STORIA, sono il riscontro fisico di qualcosa che è avvenuto.

Cioè che viene messo in discussione sono le CONCLUSIONI scientifiche che da una presenza CERTA ed una positività CERTA vengono tratte.

Quindi mia cara Pamba, interpellare gli esperti non è per leggere uno stick, dal quale come antichi aruspici potrebbero vedere il volto e le fattezze del depositatore di sg, interpellare gli esperti è necessario PER L'INTERPRETAZIONE DI UN DATO.

(un dato di fatto oggettivo ed incontestabile)

Tabula

Anonimo ha detto...

TABULA
Condivido TUTTO quello che hai scritto, aggiungendovi l'ipotesi sostenuta da Pino, circa una possibile mistificazione interpretativa dei risultati di FATTI accertati, e descritti "nero su bianco"

Roberto

Anonimo ha detto...

queste sono le "spiegazioni" che Gionni dette al giornalista ai dubbi di Gentile e Biscotti :

http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2012/10/28/793919-delitto-rea-melania-parolisi-sentenza-ergastolo-gionni.shtml

senza parole!


Santy

Roberto ha detto...

Parolisi è in carcere solo sul presupposto che Melania sia morta alle 14.45 del 18 aprile. Ma cosa rimane adesso che la perizia di Vanin sembra essere carta straccia, tra calcoli errati e scarsa validità scientifica secondo l'articolo citato da Annika un paio di giorni fa? Le due superperizie non riescono ad indicare neanche una data, lasciamo perdere un orario della morte, e invece nascondono molto maldestramente l'unico dato scientifico che provi il PMI, cioé la Sg. Rimane solo la perizia di Tagliabracci, dove il rigor mortis, prima "tenace", come rilevato dalla Canestrari alle 18.20 del 20, e alle 14.30 del 21 "vincibile", indica che Melania è morta il 19 aprile!

Roberto

PS Tagliabracci, perito incaricato dal PM e non di certo dalla difesa, testa il tampone vaginale e dice che la Sg è positiva. Che interesse avrebbe avuto proprio lui a mentire o approssimare su un dato talmente a favore di Parolisi?

Simona ha detto...

GIANGAVINO SULAS RISPONDE AD ALEX
"Le rispondo egregio signore perché condivido quasi tutto quel che lei sostiene. Il Problema è uno solo: contro Parolisi non ci sono nè prove nè indizi importanti. Se a uccidere è stato lui, bisognerà riconoscere che è stato un «Fenomeno», anzi un «Mostro». Non ha sbagliato una mossa, non ha lasciato una sola traccia che lo colleghi al delitto. Da nessuna parte. Mentre sulla scena del crimine ci sono tracce e indizi di altre persone, finora sconosciute. Perché? A me sembra di rivivere il delitto di Meredith a Perugia. All’inizio tutti sommersi dalle notizie propagate ad arte dalla polizia e dal magistrato inquirente. Raffaele e Amanda pareva avessero lasciato tracce ad ogni piè sospinto, poi, alla fine dei due ragazzi non c’era NIENTE, ma proprio NIENTE nella stanza dell’omicidio osul corpo di Meredith. Però si son fatti 4 anni di carcere perché qualcuno non ha voluto riconoscere di aver sbagliato, quando era ancora in tempo per farlo. Non vorrei che per Parolisi si ripetesse la stessa cosa. Per la nostra bistrattata giustizia sarebbe un danno gravissimo. Ecco perché attendo con molta curiosità le motivazione della sentenza di primo grado e poi il processo d’Appello.
Troppe cose non sono chiare. Ho come la sensazione che il marito fedifrago, traditore, bugiardo, peccatore e anche parecchio stupido dovesse essere condannato a furor di popolo. E così è stato. Ma la Giustizia è un’altra cosa.
Con stima
Giangavino Sulas"

cosa ne pensate??

Anonimo ha detto...

Eccellente, finalmente qualcuno si muove.
Pat

Anonimo ha detto...

Nel numero di dicembre della "Voce delle Voci"- PAROLISI-L'OMBRA DEI CLAN di Rita Pennarola

Simona ha detto...

http://www.lavocedellevoci.it/inchieste1.php?id=567




si anonimo,questo è il link di cui parli tu!

Unknown ha detto...

L'articolo di Rita Pennarola contiene una serie infinita di inesattezze. Inesattezze che lo rendono poco credibile, quasi lo abbia scritto chi mai ha seguito davvero il caso Rea ed ora cerca di creare solo confusione.

Un paio su tutti: i 100.000 euro sono i proventi delle missioni all'estero, questo è stato provato da indagini patrimoniali mirate, ed il magistrato Ferraro non è mai andato dal Gip Cirillo. Si è recato a novembre dai Pm di Teramo Rosati e Aloisi (Giovanni Cirillo da mo' stava a Giulianova).

La camorra, avendo dei conti da regolare col Parolisi, sarebbe andata dal Parolisi, cosa glielo impediva? Mica Salvatore era all'estero o nascosto. Per quale motivo uccidergli la moglie? Aveva tonnellate di droga da consegnare e non voleva darle? E che fine hanno fatto queste tonnellate?

Lasciamo perdere, non c'è nulla di credibile...

Massimo

ENRICO ha detto...

@ ROBERTO

che ne pensate ?
Ne penso che Sulas ha risposto ad Alex perché SA chi si nasconde dietro a quello pseudonimo.
Tuttavia Sulas non ha il coraggio di affrontare l’argomento Sg.
------
"Tagliabracci, perito incaricato dal PM e non di certo dalla difesa, testa il tampone vaginale e dice che la Sg è positiva.

Sì. Ma poi aggiunge che "è vecchia" di ALCUNI GIORNI precedenti la morte !

E con questa ultima osservazione (?!)si leva dagli impicci salvando capra e cavoli.

Peccato però non abbia previsto che qualcuno di nome ANNIKA gli avrebbe "fatto le pulci”. E non solo a lui ma a tutta la congrega di periti, superperiti e para…periti. dimostrando SCIENTIFICAMENTE l’incredibile approssimazione con cui sono state eseguite le perizie autoptiche nonché l’infondatezza di alcuni assunti.
A tutt’oggi , nonostante le controdeduzioni di Annika siano di dominio pubblico, nessuno si è fatto avanti per contestarle.
Regna sovrano IL SILENZIO.
Ma non c’è un detto che recita: “ Chi tace acconsente” ?

Anonimo ha detto...

@Enrico
Può darsi che Sulas abbia risposto ad Alex per i motivi che dici tu, ovvero perchè SA a chi corrisponda quel nick.
Può darsi che invece abbia risposto per i motivi che dice LUI, ovvero perchè ne condivide i dubbi esposti relativamente alla colpevolezza di Parolisi.

Tuttavia, se ben leggi i precedenti commenti, c'è una persona che interloquisce e risponde a tutti i commentatori che espongono i loro dubbi, e quella stessa persona aveva rimarcato il fatto che nè la lontana parente di Melania da cui è partita la lettera, nè Sulas, avevano ritenuto di intervenire nei commenti sucessivi al loro scambio.
Io ho avuto la sensazione che Sulas rispondesse più che altro a questa signora, mettendo bene in chiaro come la pensi.

Eh si, lo so, nessun cenno alla semenogelina.
Facciamo così: consideriamo quel che sta accadendo come un enorme passo in avanti verso l'apertura alla dimensione dubitativa in un caso di condanna mediatica nella quale si è finora dato spazio quasi solo esclusivamente alla voce accusatoria.

tabula

PINO ha detto...

CARO ENRICO, in questo caso non ci si può accontentare di un TACITO CONSENSO: troppo comodo!
Quì ci vorrebbe il PICCONE, così come auspicava il nostro ex Presidente Cossiga, per faccende diverse, ma altrettanto piene di intrigo.
Nel mio precedente post teorizzavo intorno ad un "concerto", e ad una misteriosa, straordinaria regia, ma non sembra che l'accenno sia stato attenzionato da alcuno degli esimi pensatori di questo blog.
Eppure il "concerto" si rivela da se.
E sono anche certo, ( e in questo caso non serve il condizionale) che il giudice Tommolini presenterà motivazioni impeccabili sulla pena comminata, che sarà in armonia con la tonalità sulla quale danzano le note degli orchestrali.
Non ci saranno stonature, nè correzione degli spartiti, perchè l'assunto accusatorio è compatto e cementificato, anche se noi tutti ascoltiamo la stessa musica, con udito diverso.
Se il concerto è di ottima qualità armonica e strumentale, siamo noi che abbiamo un udito antimusicale, e le nostre teorie solo piccole utopie.
In un modo o nell'altro c'è chi ne pagherà le spese, che, in definitiva è quello che conta.


Un "concerto"

Anonimo ha detto...

Pino.

sai che concerto..
questo è il ballo del qua qua
che viene passato per sinfonia..

tab

Anonimo ha detto...

l'utente Ivana è la sig.ra Capone....

Anonimo ha detto...

http://www.tvpitalia.it/VideoPlay.aspx?uid=687948fb-aeee-438e-8862-3737e281fa95

gionni ritira gli effetti personali di M ..manca la borsa LV...

Anonimo ha detto...

Ho capito male io, ho ci sarà il rito abbreviato anche in appello? quindi senza dibattimento.Ascoltate il video postato dall'anonimo delle 07.36.
Pat

Simona ha detto...

anonimo non credo che sia la capone quela ivana,cosa te lo fa pensare?

Anonimo ha detto...

si Ivana è la sig.ra Capone, fidati. COnosce tutti gli atti e i consulenti, abbraccia la tesi accusatoria per partito preso e se noti ha lo stesso stile di scrittura con molte parentesi tra una frase e l'altra (....). E' molto presa dalla discussione(scrive messaggi anche alle 6 della mattino) e se provi a mettere in dubbio l'operato della famiglia ti azzanna subito. Conosco la Capone e so che è battagliera e non lascerebbe mai una discussione così importante(e accessibile a molti italiani) nelle mani di solo garantisti... E' lei, è lei fidati...

Simona ha detto...

bene,ecco perchè commenta sempre allora qualsiasi cosa gli si scriva...però alle risposte degli altri non dice quali sono gli indizi gravi,precisi e concordanti..

Anonimo ha detto...

Come potrebbe? Se li dovrebbe inventare di sana pianta.

Anonimo ha detto...

scusate, ma se quella fosse la signora Capone, perchè non dovrebbe dire "sono la signora Capone"?
Perchè dovrebbe nascondersi dietro ad un nick inventato di sana pianta?
E poi, avete notato che infila a destra ed a manca complimenti verso l'avvocato della parte civile, anche quando nulla hanno a che vedere con il senso del discorso generale?
a me sembra più che altro una leccapiedi di quest'ultimo, una tizia che è stata messa lì apposta per smorzare i toni dei garantisti, o che si è messa lì da sola per farsi notare dall'avvocato belloccio e famoso.. al quale non disdegna di infilare una lustrata d'ego di qua ed una di là.
Però può anche darsi sia una classica casalinga di Voghera con nulla da fare se non esternare il proprio disprezzo verso l'icona incarnante il sommo traditore d'Italia, sia chiaro.

Interpellata direttamente, non fa che riferirsi al "Verbo" scritto sull'Ordinanza di arresto, non sfodera un punto di vista personale nemmeno a pagarla.

La signora Capone secondo voi adopererebbe frasi rivolte a se stessa come "sopraffatta dal dolore?"
La madre della vittima sarà sopraffatta dal dolore, il padre, il fratello..
Saranno altrimenti sopraffatti dal dolore tutti i familiari di Parolisi, e soppraffatto dal dolore, se dovesse risultare innocente, è di sicuro un vocabolo attribuibile a Parolisi, se non per la moglie per la perdita della figlia e della libertà e condannato ad un fine pena mai in assoluta mancanza di prove: queste son le cose che ti schiacciano, e che ti sopraffanno.
Ma non è un termine adattabile ad una zia acquisita in quanto moglie di un cugino di secondo grado, con tutto l'affetto che potesse avere, per carità, potrebbe dire di sè di essere dispiaciutissima e partecipe, solidale e vicina alla famiglia, ma sopraffatta.. è un termine ridicolo e ridondante specie se auto-cucito su se stessi, quando si è ben dimostrata la propria grinta e caparbietà partecipando alle trasmissioni televisive, altro che sopraffazione!


No, io non credo sia lei.
Credo sia una persona che stia lì a dirigere il traffico spianando le asperità e le domande più pericolose dei vari commentatori, un'aspirante apprendista aiuto avvocato messa davanti al pc con una conoscenza minima del caso, al quale non è capace di apportare una virgola di elaborazione di pensiero autonomo.

Tabula

però sia chiaro, è una mia convinzione personale.

Anonimo ha detto...

Si' Carrada da su riu hai proprio ragione. Che logorroica Sempre e ovunque .

«Meno recenti ‹Vecchi   201 – 400 di 774   Nuovi› Più recenti»