venerdì 11 maggio 2012

Salvatore Parolisi. La Parte Civile porta il "pene" del Parolisi a "Chi l'ha Visto", la Sciarelli lo mostra ma ora la Rai lo censura


Non preoccupatevi, non si è raschiato ancora il fondo del barile. Quindi state tranquilli ed abbiate fede, altre buone puntate ci saranno per spargere melma. Non c'è da dubitarne perché ormai i metodi della "Gionni & Co." sono chiari a tutti. Chiaro è pure il motivo per cui si continua a gettar fango su un militare, su un imputato non in grado di difendersi o giustificarsi (se non a distanza di giorni o mesi). In questa triste storia c'è qualcosa di torbido e c'è chi ha tradotto male il pensiero del Machiavelli... c'è chi crede che il fine giustifichi i mezzi. In realtà non è così, qui i mezzi messi in campo non giustificano alcunché, qui la storia viene alterata continuamente da chi ha interesse a portare la visuale nella direzione desiderata. Ci fanno guardare a sinistra per non farci vedere cosa c'è a destra. E non deve meravigliare che per far questo entrino in ballo i centri del potere mediatico. Ciò che deve meravigliare è che fingendo di parlar di tutto si parli del nulla, di cose non più processuabili, di scheletri non nascosti ma in bella vista nelle case dell'odio. Perché non si sta più parlando di innocenza o colpevolezza, qui si parla di un odio profondo che non conosce limite e decenza, visto che ancora non esiste alcun tipo di condanna (se non quella mediatica).

E che una giornalista come Federica Sciarelli si sminuisca facendosi credere ingenua e meno intelligente di quanto è, adducendo una fantomatica ricerca del movente e della verità nella vita privata del Parolisi (c'è da chiedersi come faccia a non sapere che nulla di quanto da lei messo in onda potrà mai andare a processo) per giustificare il comportamento hard del suo programma, è tutto dire su cosa in effetti la stessa pensi degli italiani che la seguono ogni mercoledì. Capisco che chi ha studiato ai piani alti possa sentirsi superiore, possa considerare l'italiano medio scarso di comprendonio, ciò che non capisco è perché invece di aiutarlo dandogli ogni tipo di elemento utile per valutare, sia accusatorio che difensivo, cerchi di affossarlo nel pregiudizio dell'incomprensione nascondendo il vero intento dietro il volto di un cadavere, dietro l'emotività intima che a tutti noi da il sentir pronunciare il nome: "Melania Rea". Troppa gente ci sta prendendo in giro, grazie ad un buon tutor, perché non si può in alcun modo considerare giusta informazione il mandare in onda un distorto fotogramma color pelle assicurando a tutti che è il "pene" del Parolisi. L'immagine di un brandello di carne può aiutare la ricerca della verità? E non è forse fare pubblicità il mandare in onda la schermata di un portale erotico? Portale che grazie al terzo canale ieri è stato di certo sommerso di contatti ed iscrizioni?

No, non è buona informazione. Questo lo hanno capito in tanti anche alla Rai, dato che sul sito di "Chi l'ha Visto?" la parte riguardante il pene ed il portale erotico è stata rimossa, dato che su Rai Replay il programma non viene neppure caricato (così arrecando un danno alle famiglie di chi è scomparso e necessiterebbe di un aiuto). Lasciamo stare la morale ed addentriamoci nel caso in questione chiedendoci cosa in realtà sia accaduto. Tutto ha preso forma dopo la perizia di Paolo Reale, perizia che ha smentito l'affermazione dei tecnici della procura che sostenevano di aver scoperto una frequentazione chat del Parolisi. Il Reale dimostrò chiaramente che i contatti con le trans non ci furono in quanto rifiutati sul nascere. Ma questa non era la linea che serviva alla parte civile, alla famiglia Rea. Loro, non la procura, avevano inserito già da tempo le trans nel minestrone tritatutto che ha come ingrediente base il marito di Melania. Chiedetevi per quale motivo l'hanno fatto visto che dai Pm non è considerato un elemento probante. Dovrebbe essere abbastanza chiaro e capibile. Forse non servirà a dimostrare che Parolisi è un assassino, ma può servire per convincere un giudice minorile. Quando si ha a che fare col tribunale dei minori conviene combattere contro un depravato, non contro un buon padre. Perché, pare non esserci più dubbio alcuno, in ultima istanza è la piccola Vittoria Parolisi l'oggetto del contendere.

Per cui alla perizia di Paolo Reale si è contrapposta quella del pool della criminologa Roberta Bruzzone, quella oggetto del video mandato in onda mercoledì sera dalla Sciarelli. Ma andiamo con ordine e chiariamo che il servizio di Chi l'ha Visto? era pieno di inesattezze. Infatti si parla di un matrimonio avvenuto nel 2009 e di una iscrizione al sito di incontri dello stesso anno. Tutto sbagliato in quanto il matrimonio è datato 2008 così come l'iscrizione. Ed in effetti a "Porta a Porta", presente la dottoressa che ha seguito la perizia, troviamo le date giuste, quindi data di iscrizione sulla pagina delle Marche: 18 gennaio 2008. E quì ci fermiamo un attimo a ragionare, perché a quella data il Parolisi non lavorava alla caserma Clementi, iniziò a febbraio, ma si può pensare che affetto da una "voglia infame" si sia portato avanti col lavoro. Però, come foto di presentazione, sul suo profilo ne troviamo una scattata ad un giuramento in caserma, si notano sullo sfondo le sue allieve, quindi successiva di tanto al 18 gennaio. Può averla cambiata o inserita in seguito, è strano ma ci si sta ancora dentro, però sono più strani e poco capibili, al contrario, i giorni dedicati alla chat. Nella scheda figura che il militare preferiva chattare il martedì, il venerdì, il sabato e la domenica (ma il fine settimana non lo passava con la moglie in casa dei suoceri?).

Ricapitoliamo: il Parolisi aveva un vecchio portatile che ha usato fino a quando la moglie non lo ha portato con sè a Somma Vesuviana, una volta rimasta incinta, e con questo avrebbe aperto, a gennaio 2008, un profilo in un sito di incontri erotici. Però il personal computer da metà 2009 in poi è rimasto in casa Rea, dimenticato in un armadio, ed il militare per contattare "i suoi vizi" ne ha acquistato uno nuovo (però la perizia di Paolo Reale ci dice che non ha mai chattato). Ed allora saltiamo tutto e ragioniamo sull'ultima volta che quel vecchio ed obsoleto Pc ci dicono essere stato usato. La Bruzzone e la Sciarelli ci hanno informati che il Parolisi lo ha acceso e si è collegato il 4 luglio 2011. Orbene, c'è anche qui una discrepanza che infastidisce. Infatti la sua iscrizione nel registro degli indagati risale al 20 giugno, e dopo quella data i suoi rapporti coi suoceri si sono incrinati tanto che si limitava a lasciare la bimba ai nonni o allo zio. Quindi è ben difficile che il 4 luglio sia potuto entrare in camera di Melania per accendere il computer (sapeva dov'era nascosto?) e collegarsi al sito. In definitiva questa novità, fatta di peni e di incontri sessuali, pare essere tale solo per chi cerca di scandalizzare l'italiano medio... e poteva essere inserita solo nel "nuovo Chi l'ha Visto?" della Sciarelli.

Per carità, come ripeto spesso tutto è possibile, anche che il militare si sia iscritto ad un sito di incontri ed abbia pure chattato con coppie o trans (che male c'è?). Ma ciò che un buon conduttore dovrebbe fare prima di mandare in onda certi servizi, è il porsi domande. Perché la Sciarelli non s'è chiesta il motivo per cui il "vecchio computer dimenticato", se c'erano sospetti, non è finito ai tecnici della procura ma si è fermato fra le mani della parte civile? I Rea hanno portato di tutto ai Pm di Teramo, comprese borse da analizzare ed occhiali, perché il computer no? Ci sarebbero poi da spiegare le fotografie scandalose, quelle trovate dallo zio Gennaro quasi un anno fa e reclamizzate dalla stessa conduttrice... quelle che stavano proprio nel Pc nascosto e dimenticato da anni (dimenticato da anni?). Ma l'hard non è l'unica passione che coltiva il programma di Rai 3. Per rinforzare la tesi dei tanti incontri sessuali del militare, mercoledì si è puntato l'indice sull'agenda che riporta la scritta Papilloma Virus (scritta che anche il più scarso dei periziatori capirebbe essere di Melania) e si è intervistata una ex allieva della Clementi che, senza volerci mettere la faccia, ha dichiarato che a fine 2009 c'erano ragazze che facevano la fila per vedere il "pene" del loro capo squadra.

Lei non ne faceva parte, ha detto, ma sapeva... perché era risaputo che il Parolisi fosse l'unico, in mezzo a tanti santi, ad avere avventure erotiche con le allieve. Addirittura ci furono lotte e scazzottate fra le ragazze che volevano accapparrarselo. Federica Sciarelli mi scuserà se preferisco andare sul sicuro e credere a Krizia Sardella (il video dell'intervista, sempre fatta da Chi l'ha Visto, pare essere diventato improvvisamente irreperibile) anziché al volto nascosto, come lo era il pene, della ex allieva senza nome. Di certo Krizia Sardella era davvero una ex allieva del militare, di certo è più credibile perché oltre al nome ci ha messo pure la faccia .

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820 commenti:

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LucaP ha detto...

Le coincidenze sono sempre possibili nella vita, ma, pur sforzandomi, non riesco a credere possibile che il luogo di ritrovamento del cadavere sia casuale. Melania doveva essere trovata in quel luogo perché quel luogo deve avere per forza di cose un significato preciso nella vicenda.
Bisogna domandarsi allora se è maggiormente credibile che Melania sia stata uccisa al Chiosco della Pineta o portata lì solamente a morte avvenuta.
Sebbene tutti i dubbi già avuti dagli inquirenti nei primi giorni e qui discussi a lungo, le evidenze, le analisi condotte dal RIS, la complessità estrema, se non l'impossibilità, della ricostruzione artificiosa di una scena del crimine credibile, tendono a farmi considerare come un dato di fatto che Melania sia stata ritrovata proprio nel luogo dove è stata uccisa.
Noi non siamo stati sulla scena del crimine ed abbiamo potuto farci un'idea unicamente sulla base di quanto scritto e reso noto nonché su pochi fotogrammi. Ma i Carabinieri ed i PM chiaramente si. Ed allora bisogna prima capire come mai gli stessi abbiano avuto quei dubbi prima di noi.
Personalmente sono convinto che non fosse la scarsità di sangue e segni di lotta a spingerli a pensare che Melania fosse stata uccisa altrove, bensì il fatto che sia stata ritrovata solamente nel pomeriggio del 20 aprile sebbene in quel luogo fossero (quasi certamente aggiungo io) passate altre persone sia per caso sia perché intente alle ricerche.
A maggior conforto di questa mia convinzione vi è il fatto che siano stati i CC del RIS ad arrivare a questa conclusione mentre era interesse degli inquirenti pensare ad un omicidio avvenuto molto più vicino a Colle San Marco e Folignano.
Il problema principale consiste nel fatto che lo staging effettuato ha confuso notevolmente la scena del crimine e non si può assolutamente escludere che siano state cancellate altre tracce dell'omicidio che forse avrebbero potuto fornire maggiori indicazioni sugli autori.

Antonello ha detto...

Trovo ininfluente l'orma sull'assito inerentemente al luogo di aggressione, come fai a dire Ripe o non Ripe, staging od errore, la certezza che di li non sia passato nessun altro prima del rinvenimento non la puo' avere nemmeno lo stagista, magari il telefonista o magari qualcun altro e' passato ha visto, ha voluto avvicinarsi per capire, ma sono ipotesi, esempi, solo per dire che secondo me non dobbiamo cercare certezze a tutti i costi, io penso che buona parte e' staging e lascio anche spazio alla casualita' possibile senza fossilizzarmi su certezze che possono essere quelle che lo sventurato pennello naif voleva si avessero.
Certo che l'orma vista a CLV non ricordo in quale puntata era ben diffusa, non sembrava una macchia parziale pestata per caso ma faceva propendere per un passo di troppo , magari al buio, sulla pozza, ma se ha pestato la pozza puo' significare che o e' la SI o puo' essere qualcuno che ha potuto girare su un fianco il corpo per vedere la schiena, e rimangono valide tre alternative:
1) La SI.
2) Un ritrovatore/trice occasionale che poi ha taciuto.
3) Qualcuno che e' intervenuto dopo la telefonata anonima e che senza pensare puo' aver girato il corpo per vederese nella schiena vi erano ferite.

I capelli verso destra, secondo me possono essere cosi' rimasti perche' appunto il corpo e' stato girato, chiunque penso intravvedendo una pozza sotto un corpo lo alza girandolo su un fianco per vedere se e dove sono le ferite, chiunque che non abbia molta attenzione per gli aspetti legali.
Ora non so quale sia il gomito dove nel giubbotto sia risultato dna estraneo ma quello ad esempio e' un punto sfruttabile per girare un corpo oltre ad un appiglio sul tronco basso.
E' insomma possibile tutto, non che un corpo insanguinato, peraltro, rimanga due giorni a 1200 metri in un parco, con una fontana d'acqua isolata affianco, senza che nessun animale ne approfitti, anche se e' triste pensarlo e' cosi.
Ma perche' non vi ha pensato chi li lo ha lasciato??? Perche' ad esempio ha preferito sotterrare parzialmente le mani piuttosto che dare credibilita' al particolare del dna animale??? Perche' era forse l'unico particolare non ricostruibile, non poteva dipendere da un umano la voracita' o l'avvicinarsi di una volpe, di un cinghiale, di un lupo, come e' noto gli animali se c'e' l'uomo difficilmente si avvicinano, questo particolare mi fa propendere per il 19 sera, ma la notte nessun animale ha toccato il corpo???
Difficile poi e tantopiu' in due notti come si vorrebbe stranamente far credere.
Voglio dire, chi ha trascurato questo particolare, mica tanto da nulla, si e' autoescluso dalla scena nel funzionale tentativo allo scopo, spostare tutto a Teramo ed accusare S. o portare via il corpo da dove non doveva stare, per farlo ritrovare dopo un'obiettivo secondario raggiunto (ricatto a P.) e o dovendo evitare le vicine ricerche nel territorio ascolano.
La procedura giudiziale ha seguito lo stagiante od il contrario??? E se fossero coincise???

Mimosa ha detto...

LUCA P
Dimentichi che sul terreno sotto il corpo non sono state trovate tracce “organiche”.
È stato soprattutto questo elemento, secondo me, che ha fatto dedurre che il decesso non sia avvenuto nel medesimo luogo del ritrovamento delcorpo ben disteso.
Le prime notizie di cronaca di allora lo mettevano in evidenza.

Anonimo ha detto...

D’accordo, AnniKa, l’eventuale legame di M. con Ripe è una bella osservazione.
Mi sembra anche un’ipotesi che non abbiamo mai approfondito, se non “di striscio”:
un SI che l’aveva già vista lì in passato e lì l’ha riportata. Ma per fare questo avrebbe dovuto conoscerla almeno un po’, seguirla, avvicinarla. Inoltre, una sola persona non mi sembra basti per quello che immagino come un sequestro, attesa del momento opportuno per il delitto /staging (dunque anche conoscenza del territorio e degli orari di frequentazione di quell’area).
Se è un gruppo, ed anche in questo caso almeno il sequestro non poteva che essere premeditato, il corpo di M. lì “seminuda e disonorata” per CHI avrebbe dovuto essere un messaggio?
Sul legame di M. con Ripe, non ho molte idee, se escludiamo la solita “a luci rosse” riferita al marito o all’ambiente d’origine di entrambi. Quest’ultima ipotesi poi, mi risulta esclusa anche dagli inquirenti, che si erano fiondati in Campania il giorno dopo il ritrovamento, senza riportare, mi sembra, niente di particolare. Così come hanno escluso ogni collegamento con la L.T., arrestata a metà giugno.
D’accordo anche con Pino e LucaP, che pur esprimendo posizioni diverse dalle mie (attuali, sono un po’ ondivaga;-) riguardo il luogo del delitto, mi sembra siano d’accordo sullo spostamento in avanti dell’orario.
Ma perché a Ripe?

p.s. non comprendo, nelle ipotesi escluse, la ricostruzione di LucaP e la variante di Pino, di qualche tempo fa, che mi scuso di avere originariamente frainteso, ma che potrebbero avere solide basi.
Concordo, comunque, sul fatto che l’alterazione della scena del crimine e la nostra scarsa conoscenza dei rilievi fatti possano difficilmente aiutarci ad ipotizzarne gli autori (però, a ben vedere, anche al CSI de noantri..)

p.s. Antonello, le tue osservazioni finali, che leggo solo ora dopo aver scritto questo commento, sono molto pertinenti ed interessanti. Aggiungerei al solito “perché a Ripe”, perchè lontano da Ascoli?

Buon appetito a tutti, a stasera
Pamba

Annika ha detto...

@ Antonello
quello del DNA animale continua ad essere uno dei punto piu' oscuri per me; sai perche'? Si puo' anche non analizzare ogni traccia di DNA sul corpo, e LucaP ieri ha puntualizzato che non conosciamo affatto la condizione del terreno riguardo alla presenza di insetti ne' il rapporto entomologico; potevano essercene tanti ma semplicemente non ci e' stato detto. A mio parere il terreno doveva brulicare e in tal caso la cosa avrebbe dovuto essere annotata sulle carte, comunque non intendo riaprire l'argomento Ripe o non-Ripe... Ma c'e' un aspetto che non richiede grandi analisi e te lo dico per pura esperienza: i resti fisici degli animali. Un corpo lasciato all'aperto non presenta solo ditteri! E non parlo esclusivamente di escrementi. Parlo di piume, penne, peli, ecc; e consequentemente di morsi, unghiate, leccate, beccate... E tutto cio' si che sarebbe risultato dalle carte (o almeno doveva).

Ci voleva il liver test, punto e basta.

Ciao, Annika

Antonello ha detto...

La procedura giudiziaria che discerne sulla competenza territoriale ha preso atto ed ha seguito l'opera dello staging a Ripe o e' accaduto l'inverso??? Cioe' che chi ha stagiato voleva spostare il corpo ed il processo a Teramo??? Una domanda difficile contando che non sappiamo se l'interesse e la procedura potrebbero essere coincise, forse e' anche vero che l'ostinazione incredibile con cui si e' voluto sfidare il caso farebbe pensare ad un significato preciso a Ripe ma io ritengo anche molto importante cio' che e' stato il comportamento dei protagonisti subito dopo il ritrovamento, e se sappiamo che P. nella tesi accusatoria da solo avrebbe potuto fare ben poco il sospetto cade proprio su chi l'ha accusato "coraggiosamente" negli attimi immediatamente successivi anche forse e solo per prenderne le distanze in caso avesse "parlato", perche' oramai che lui sappia piu' di quanto ha negato di sapere penso sia condiviso.
C'e' sempre in sospeso tutto cio' che sul corpo potrebbe essere stato inferto ovunque, ad esempio, il colpo in testa ha provocato traumi interni??? C'e' una Tac a corpo intero??? Era un colpo importante??? Lo dico perche' tutto sembra sia potuto avvenire dopo una doccia o comunque nei momenti immediatamente successivi all'uscita da casa, capelli curati, viso pulito, Sg senza tracce dna epiteliali nelle parti intime, tutti i monili levati e poi maldestramente rimessi o sparsi, l'orologio assente, le chiavi in casa, M. subito a Ripe non ci sta, Piergiorgio non e' corruttibile ed i tempi quindi escludono S., se tutto fosse avvenuto a Teramo certamente, ma se tutto fosse avvenuto a Colle ad esempio, o a San Giacomo???
Se insomma la legge dell'estremizzare i tempi sia stata a vantaggio di chi nello spazio ha potuto avere distanze di molto minori???

LucaP ha detto...

@ Annika

L'unico accenno fatto sui documenti ufficiali noti agli insetti è quello relativo alle macchioline di sangue trasportate dagli insetti stessi sul viso della vittima ed anche sulla parte anteriore destra del giubbotto.

Indipendentemente da dove sia stata uccisa Melania, questo sembrerebbe indicare che l'omicidio è comunque avvenuto all'aria aperta considerato che l'essiccamento del sangue ha tempi che solitamente non superano l'ora.

Vi è poi l'accenno all'analisi entomologica sulle larve, ma non si entra mai nei dettagli.

Sull'assenza invece di segni evidenti della presenza di animali non credo possa essere un argomento dirimente in quanto generalmente i mammiferi predatori disdegnano i cadaveri. Al massimo viene da domandarsi a che punto della decomposizione di un cadavere possano intervenire certi specie di volatili come i corvi.

Sandro ha detto...

E' possibile che la scelta del chiosco di Ripe sia stata determinata dalla conoscenza del fatto che poco tempo prima Parolisi aveva, proprio in quel luogo, lasciato le sue tracce biologiche, nella speranza di far ricadere la colpa su di lui?

Vi è certezza che M. e S. fossero soli quando hanno avuto quel (presunto) rapporto?

Ricordo che inizialmente si parlava di quei luoghi come posti frequentati da coppie e uomini in cerca di avventure erotiche promiscue.

S.

tabula ha detto...

@Però c'è un dato mancante, come ha scritto mimosa, non ci sono tracce dello svuotamento naturale di un cadavere.
Si parla di vescica vuota senza menzionare rilascio di urina nei pressi, solo adoperandola come non necessità ad urinare della donna, ma allo stesso tempo nessuno parla degli intestini e del fisiologico svuotamento post mortem, se e dove sia avvenuto.

Ad ogni modo quello che a me sembra più inspiegabile è come mai con una fontanella nei pressi gli assalitori si siano ben guardati dal lavarsi perlomeno le mani sporche di sangue.

Furbizia? salviettine umidificate riposte in un sacchetto da portare via? mani guantate? o si erano già puliti altrove?

Annika ha detto...

Luca, can't we just agree to disagree on this one? (No.2) - correct me if I'm wrong, No.1 was back in November...

PLEASE! Annika

PS dopotutto, sappiamo che non e' stato Salvatore per mille motivi gia' discussi e svicerati. Sappiamo che i tempi, ovunque sia morta, non corrispondono a quelli ufficiali. Cosa cambierebbe mai ai fini del proposito che si e' posto l'intera SQUADRA se avessi ragione tu o io? Melania e' stata uccisa e/o portata a Ripe. E' Ripe il fulcro, il nodo, il punto focale. Lo sanno i nostri carissimi compagni di viaggio, sai tu e lo so anch'io. Il resto, almeno al momento, almeno con i pochi dati che abbiamo, e' ottima lana caprina.

tabula ha detto...

Fosse anche stato, e non sembra che sia, un luogo di scambio di coppie come scritto all'inizio dai giornali, non mi sembrava melania il tipo da prestarsi - casomai forse lo avrebbe fatto Salvatore - ma non vedo perchè mai da parte sua potesse essere necessario coprire eventuali scambisti assassini.
E poi, Melania che c'entrava?
Casomai la stessa avrebbe potuto esserne a conoscenza, aver saputo chi andava con chi, ma se non ci fossero state persone in vista tra questi personaggi, persone che avrebbero potuto pagare cara l'abitudine, non vedo perchè assassinarla.

Annika ha detto...

Infatti TABULA. Sebbene l'intervento di SANDRO possa nascondere magari un fatto, anche solo indicando Ripe come un posto "isolato" da sguardi indiscreti ma allo stesso tempo molto "frequentato", la scelta del ritrovamento a Ripe non e' casuale. E' li che qualcuno fa ritrovare il corpo (il telefonista con Miche'); e' li' che viene riaceso il telefonino praticamente all'alba prima della segnalazione; e' li' che Salvatore parla di un rapporto di 15 giorni prima (non 10, 15 sulle carte); e' li' che avvenivano le continuative della caserma Clementi; e' li' che si e' svolto un pranzo luculliano terminato, guarda caso, un paio di minuti prima dell'omicidio; e' li' che era il cercatore di tartufi (Panda gialla); e' li' che...? Che cosa?
Perche' Ripe? Cosa succede o succedeva a Ripe che si possa ricollegare a Melania?

Ciao, Annika

Mimosa ha detto...

Riflessione:
perché Melania, da febbraio 2010 che abitava stabile (più o meno) a Folignano appena nel febbraio-marzo 2011 chiede a Salvatore di farle vedere il luogo i luoghi delle esercitazioni?
Ufficialmente addusse la scusa della ricerca dell'albero della cuccagna da addobbare per la Pasqua, che cadeva appena il 24 aprile e che sapeva di trascorrere a Somma Vesuviana.
Febbraio-marzo non è un periodo alquanto prematuro per trovare un ramo in fiore, specie se i giorni precedenti pioveva e nevicava? eppure si fa portare fino al chiosco di Ripe (lo afferma anche Sonia).
Poi insiste con Ripe e si fa riportare là il 24-25 marzo, subito di corsa appena rientrata da Somma ... e neanche quel giorno trovano rami per la cuccagna, in Pineta (ma si può cercare un ridente ramo di pesco in una brulla pineta?)
Non mi ha mai troppo convinta ‘sta storia. E ora, con il riproporsi della perenne domanda, ripresa da Annika, ho trovato questo FATTO come collegamento.

Mimosa

PINO ha detto...

E se Ripe fosse il luogo dove solitamente ci orbita attorno un gruppo di persone ivi residente, in modo fisso o saltuario, o, comunque per consuetudine?

Sandro ha detto...

Credo che l'immagine che i media hanno dato di Melania sia eccessivamente edulcorata.

Anche qui si è avanzata in passato l'ipotesi della presenza di un amante.

Il Paciolla ha dichiarato che quella casa era frequentata anche in assenza di Parolisi (frequentata da chi?).

Parolisi stesso, durante una discussione con la suocera che non credeva possibile che la figlia si fosse appartata nel bosco ("certe cose mia figlia non le fa"), rispondeva: "Allora te a tua figlia non la conosci proprio".

Poi c'e' quello che sappiamo per certo, il dna dei vicini negli slip di Melania, il tampone che testa positivo per SG, un appunto di M. sul papillomavirus, il Paciolla che al momento della scomparsa era nei pressi di Colle con l'amante.

La stessa scena del crimine/ritrovamento offre segnali che vanno nella direzione del sesso.


Sono solo suggestioni, ma a me sembra che il sesso spunti fuori in continuazione in questo omicidio, e l'idea che dietro a tutto ciò ci sia un griviglio di segreti, e magari anche ricatti a sfondo sessuale, non me la sento di scartarla.

Ripe potrebbe essere il luogo privilegiato dove avvenivano fatti che vedevano coinvolti anche i militari.

Ripeto, sono solo suggestioni buttate li', ma forse neanche tanto incredibili...

S.

Annika ha detto...

@ Sandro
avevo postato qualcosa di analogo al tuo commento in passato, ma non mi ero espressa cosi' esplicitamente. Concordo con moltissime delle cose che hai scritto. Moltissime.

Ciao, Annika

LucaP ha detto...

Melania non è stata uccisa in casa o per strada all'uscita dal supermarket. Neanche sul posto di lavoro perché non lavorava. E' stata uccisa in un bosco isolato e silenzioso (soprattutto di notte). Ma neanche in un bosco qualunque, e la zona ne è piena.

Bensì in un luogo molto particolare con un chiosco ed un'area picnic accessibile in auto senza correre grossi rischi che ti veda qualcuno (a meno che ci siano delle sentinelle appostate all'uopo, ma oramai mi sembra che quasi tutti concordino che Melania lì è arrivata, viva o morta - lasciamo aperto ancora uno spiraglio - dopo che le vedette erano smontate). Un luogo anche molto distante da dove il marito afferma di averla vista scomparire nel nulla.

Quel luogo allora non può assolutamente essere casuale, deve per forza essere collegato ai motivi del delitto o perlomeno deve essere connesso con ciò che poi è sfociato nell'omicidio.
Doveva esserci un motivo ben valido per recarsi sin lì trasportando, quasi sicuramente controvoglia (e in extremis anche morta), una donna che nel frattempo aveva lasciato il marito e la figlia piccola in un parco giochi dicendo che sarebbe tornata a breve.
Quel luogo non era solamente frequentato dal marito, ma da un intero reggimento e molto probabilmente da tanti abitanti del luogo oltre agli escursionisti estivi.

Ed allora le conclusioni possono essere solamente le seguenti. Quel luogo deve essere collegato:
- o solamente agli assassini
- od agli assassini ed alla vittima
- od agli assassini ed al marito della vittima, senza necessariamente che il marito stesso ne fosse a conoscenza
In tutte e tre le ipotesi, e se ne avete altre siete liberissimi di aggiungerle, sono gli assassini ad essere collegati con il luogo del delitto.

@ Mimosa
Ho trovato molto, ed insisto sul molto, interessante la tua osservazione sul fatto che Melania abbia voluto farsi portare dal marito a vedere il chiosco solamente dopo essere tornata dall'ultimo soggiorno a Somma Vesuviana. Parolisi ce lo hanno dipinto in tutti i modi più orribili e diabolici possibili, ma secondo me è una persona molto semplice. E' probabile quindi che non abbia dato peso alla richiesta di Melania ed abbia voluto accontentarla magari già sapendo che a quell'altitudine sarebbe stato ben difficile trovare l'albero della cuccagna. In alternativa possiamo al massimo supporre che fosse al corrente dei motivi ed abbia taciuto questo aspetto agli inquirenti (continuo ad essere però dell'idea che non sappia chi siano gli assassini della moglie).

Ma dopo tutte le nostre discussioni di gruppo, incluse soprattutto quelle riguardanti gli avvenimenti piuttosto nebulosi dell'ultimo mese di marzo, trovo decisamente probabile che la visita al Chiosco (avvenuta quasi sicuramente il 25 od il 26 marzo, come anche il nonno Remo Croci ha detto in uno degli ultimi servizi di QG, segno che in qualche testimonianza di Parolisi quella data viene citata) nascondesse un motivo differente dalla ricerca del ramo.

Abbiamo sempre ragionato sulla coincidenza del rapporto sessuale al chiosco con il luogo del delitto, coincidenza che punta un dito accusatorio sul marito. Ma se togliamo il rapporto, che molto probabilmente Parolisi non ha avuto con la moglie, cosa rimane?

Rimane che Melania abbia voluto vedere il luogo dove dopo 20 giorni è stata ammazzata. E questo mi sembra molto più significativo.

Sandro ha detto...

@Annika

Mi fa piacere di non essere l'unico a pensarla cosi'.
Inizialmente, quando il meccanismo per incastrare Parolisi non era ancora ben lubrificato, se ne parlava di piu'(ricordo che CLHV si occupo' anche del B&B "del piacere"...).

Poi chi indaga ha preferito prendere Parolisi e far collimare intorno a lui tutti i sospetti. Si è deciso per l'imbuto, e testimonianze, tempi di percorrenza, intercettazioni e chi più ne ha più ne metta, sono stati sempre interpretati e forzati in questa direzione.

Annika, se non fosse per te (e questo blog) NESSUNO avrebbe mai ripreso quelle poche e ambigue righe con le quali Tagliabracci liquida la questione (importantissima!) della SG.

E infatti, tutt'ora, nessun altro lo ha fatto...

S.

ENRICO ha detto...

@Sandro

ctz" E infatti, tutt'ora, nessun altro lo ha fatto.."

Già.

..e perchè NEMMENO la Difesa ha MAI fatto cenno a quelle 5 righe e alla Sg ?

Silenzio strategico ? Forse

Disattenzione? Impossibile

Sottovalutazione ? Da un certo punto di vista, potrebbe anche darsi, se B&B fossero certi di far scagionare Parolisi UNICAMENTE smontando la perizia sull'ora della morte eseguita sul contenuto gastrico

In fin dei conti il loro obiettivo non è quello di cercare l’assassino, ma .è quello di dimostrare che il loro assistito sia innocente. E se per farlo possono evitare di “chiamare” sul banco dei testimoni la Sg e gli spermatozoi fantasma , penso ne sarebbero ben lieti..


Vi viene in mente qualche altro motivo ?

LucaP ha detto...

@ Enrico

Credo invece che la difesa in qualche modo abbia portato all'attenzione del GUP la questione della Sg tanto che sembra, stando ai pochi articoli di giornale, che la stessa Tommolini abbia posto un quesito a tal riguardo ai suoi periti.

Non possiamo basarci unicamente sulla memoria per il ricorso al riesame di agosto. E successivamente B&G hanno evitato, a mio parere correttamente, di entrare nell'agone mediatico. IL silenzio ed il riserbo tenuto potrebbero celare anche tutti i quesiti che ci siamo posti sinora noi.

tabula ha detto...

@Lucap
non so se ti rendi conto di quello che hai scritto.
mi hai messo i brividi:

"cosa rimane?

Rimane che Melania abbia voluto vedere il luogo dove dopo 20 giorni è stata ammazzata. E questo mi sembra molto più significativo."

tabula ha detto...

Perchè Melania avrebbe dovuto voler vedere un chiosco dall'apparenza comune in una pineta come tante?
PERCHE' proprio quel chiosco?
Non vide i campi o gli accampamenti dove avvenivano le esercitazioni, lei volle vedere proprio QUEL LUOGO.

Certo, alcuni militari ci andavano per consumare il pranzo, ma non dev'essere questo ad avere sollecitato il suo voler vedere quel luogo.

Deve esserci qualcosa di più.

Mimosa ha detto...

Appunto, Tabula, che ci deve essere qualcosa di più a rinforzare un legame tra Melania e Ripe.
Anche un criminologo/scrittore ha posto l'accento sul legame di Ripe con Melania piuttosto che con Salvatore.

Un elemento di fatto, io l'ho trovato : l'insistenza di trovare/cercare lì l'albero della cuccagna, proprio nel posto delle esercitazioni.
Dietro c'era la motivazione che forse M. voleva appurare che ci fosse qualcosa altro da quelle parti?
(consapevole o no il marito)

Beh, salteremmo dentro a ipotesi scottanti già tempo fa velatamente espresse.

Vi devo salutare. A domani. Mimosa

Antonello ha detto...

Provo a trovare un'alternativa, mettiamoci un po' negli sfortunati panni di una moglie con una figlia sola in casa per due giorni ed una notte il di cui marito, gia' sfiduciatosi da episodi extraconiugali, sapeva passare la notte a Ripe con leggiadre donzelle da istruire.
Se poco poco e' vero che M. ci teneva un minimo a S. poco ma sicuro che deve avergli fuso il cellulare in ripetute e "continuative" chiamate a rassicurarsi, "che stai facendo???", "come va???", "le soldatesse sono gia' a dormire nelle loro tende???".
Una vita d'inferno per S., non poteva stare a scherzare magari innocentemente con i colleghi istruttori ne ipoteticamente a sfarfallare nella buia notte di Ripe.
Se ci mettessimo nei geniali ed idioti panni di P. puo' aver pensato di chiudere il telefono da qualche parte perche' non risultasse raggiungibile e potendo cosi' avere una valida scusa per la martellante moglie.
E voila', M. gia' con le antenne ritte trova la scusa del ramo per accertarsi del campo di ricezione a Ripe scoprendo la bugia "a fin di beneficienza" del genio bevitore, altra scenata di gelosia, lite furibonda nel bosco, M. forse collega la non raggiungibilita' al fatto che le continuative potevano essere state "inventate" di sana pianta, che lui li non vi era mai stato, che gli aveva sempre mentito.
Non so, un'ipotesi come un'altra, come il tutto poteva essere riconducibile al chiosco, magari fra le chiavi di S. la moglie gli trova una chiave e, con la scusa del ramo, vuole provare a vedere se quella chiave e' del chiosco dove il marito svolgeva in dolce compagnia le continuative, scopre che lo e', e giu' di nuovo lite con il marito che nulla poteva fare che veniva imoenitentemente beccato.

Mimosa ha detto...

@ ANTONELLO
con questo tuo mordace commento mi hai conquistata definitivamente!
Favolosa deduzione sulla "vita d’inferno" ... favolosa non nel senso di favola, fiaba, frutto di fantasia, bensì nel senso di straordinaria intuizione perfettamente aderente alla realtà che anch’io mi immagino.

C’è solo il particolare della chiave che non riesco a far stare dentro.
Implicherebbe un coinvolgimento di SP in affari loschi con al centro il chiosco.
Implicherebbe che il gestore del chiosco è dentro questi affari loschi.
E che financo i commilitoni di una o dell’altra caserma sarebbero implicati in qualche segreto custodito nel chiosco …?

tabula ha detto...

Sulle eventuali pressioni psicologiche di M. a S. può essere veramente accaduto, però del resto non dimentichiamo che M. forse non sapeva di tutte le altre, lei donne ne temeva solo e soltanto "una" in particolare.
Però nell'ambito di una gelosia il ritratto angoscioso descritto da Antonello è plausibilissimo: lei, sapendo il marito immerso tra giovani donne, figurarsi.
D'altro canto quel che mi domandavo era più tranquillo, dato che, se è vero che M. un rapporto con il marito lo ebbe proprio a Ripe in occasione della caccia al ramo di pesco, in quel momento della sua prima visita a Ripe non vi era tensione, nè vi era nei giorni successivi.
Del resto non so se io, come moglie, avrei mai il desiderio di visionare il luogo delle eventuali scappatelle da caserma del mio consorte, e tantomeno non ne avrei di timbrare il cartellino proprio in loco, anche se tutto può accadere, magari solo al fine di marcare il territorio.
Un possibile "dai, mostrami il posto in cui ti imboschi con le soldatesse" mi convince poco.
SE insistenza ci fu da parte di lei, corroborata dal racconto dell'amica Sonia che alla fine fu informata, pare, sia della visita a questo tanto ambito da Melania luogo, sia dell'avvenuto rapporto tra i coniugi, questa insistenza potrebbe essere stata generata da altro.
Addirittura ho pensato ad una leggenda sul posto, al mito che potesse attrarre, alla storia anche recente o non ufficiale di quello specifico posto.

Anna, sai di più su Ripe, sai perchè fosse famosa o nominata prima della tragica vicenda?

tabula ha detto...

Mi spiego meglio: forse le foto diffuse sono laconicamente legate al triste evento, non ce n'è una in cui la zona appaia radiosa e soleggiata, quel che poteva attrarre del posto non parrebbe lì per lì di certo la bellezza.
Nè la tipicità: quello è un chiosco come tanti.
E allora mi chiedo se quel luogo fosse famoso per qualche consuetudine a noi non nota, per qualche evento del passato, o per qualche evento legato a Parolisi del quale ovviamente la moglie potesse essere informata senza drammi.
Quindi NON qualcosa legato alle sue eventuali scappatelle in continuativa.
Magari qualcosa di più legato alle scappatelle degli altri.. forse Melania, conoscendo il marito e sapendo di una prossima continuativa, ha voluto giocare d'anticipo sulla eventuale tentazione?
Di certo, lui non si è mai portato a casa neanche Ludovica, neanche queando melania se ne andò a stare dai suoi per tutta la gravidanza: il LORO luogo, non è stato invaso.
Facendo diventare quel luogo il LORO luogo, Melania forse pensava di non dare al marito quell'opportunità che invece lei, (dai racconti di lui, che altro?) sapeva che altri suoi colleghi avevano già ampiamente sfruttato (lo dico per ipotesi).

A quanta gente avrà poi detto: "sono andata a Ripe e di qua e di là?"
Se non vogliamo intendere che altri li abbiano visti in azione durante l'atto, se vogliamo considerare per una volta un'ipotesi differente.
Non dimentichiamo che i militari avevano la settimana corta: liberi dal venerdì pomeriggio.
E P. precisò che andarono a Ripe PROPRIO un venerdì o un sabato pomeriggio.. quindi militari ed esercitazioni nei pressi, si presume non ve ne fossero.

Potrebbero avere forse invaso un territorio che nei weekend apparteneva per diritto acquisito ad altri?

Potrebbe la donna aver raccontato sia della gita che del rapporto alla persona sbagliata, alla donna sbagliata?
Ad una donna che avesse mire sul marito o che in passato fosse stata da lui condotta proprio lì?
Dico che potrebbe averlo raccontato ad una donna, poichè M. si è detto fosse pudica, quindi non era tipo da confidare cose personali agli uomini.
Ma ad un'amica sì, o forse anche a più di una.
E le amiche, specie alcune, a volte parlano troppo e a sproposito, e quello che sarebbe un segreto non è più tale con altre amiche strette, nè di sicuro lo un segreto personale è mai con i fidanzati e con i mariti, anzi diventa particolare gustoso di gossip, e così altri potrebbero venire a sapere che l'oggetto della loro passione si è offerta in quel dato luogo.

Antonello ha detto...

@Mimosa
si, mi espongo poco nel considerare i calvari di certe donne non per pregiudizio vuoto ma perche' tendo a responsabilizzare quanto piu' ne sento chi sceglie di vivere certe vite, e' piu' forte di me, tutto il resto e' paliativo e raramente risolutivo, cio' che risolve e' la libera scelta di percorrere strade tortuose o meno.
Dicevamo il chiosco, sempre nel campo fantasie non penserete che di sera accettassero tutti di non potersi neppure bere una tazzina di caldo caffe', lo scrivo innocentemente ma chiaro che, nel ragionamento, ipotizzo ben altro.
Quella e' una zona isolata a 1.200 m s.l.m., le tende nelle continuative erano montate proprio nello spiazzo di lato al chiosco, immagino orari ben precisi di silenzio e chiusura tende, tutto inutile, la curiosita' delle donne e' siderale rispetto alle scimmie, come resistere, un buchetto nella tenda e via a guardare gli istruttori.
Il problema e' che se ipotizzassimo un caffe' e' chiaro che dentro al chiosco vi doveva essere una simil macchinetta per farlo, ma se pensassimo ad altro le cose sarebbero state ben piu' implicanti, alla fine S. era quello che immagino colpiva di piu' l'istinto materno, un colpo di testa, le voci che corrono, qualche soldatessa era anche di Folignano, ipoteticamente puo' aver involontariamente parlato e confidatasi con qualche amica, magari apposta per vendicare un rifiuto, come proibire il tam tam, curiosita' e gossip, il miele per api ingorde, la voce vola, arriva alle orecchie di M.
M. diventa un problema per tutti gli istruttori perche' che mi risulti avevo letto che in quel periodo le continuative non furono piu' fatte, ed un motivo ci sara' pure.
L'ultima continuativa di cui si parla mi sembra di ricordare sia avvenuta il dodici di aprile o giu' di li, dopo il nulla, divieto assoluto anche se non ho capito male in luoghi diversi.
Si, in fin dei conti, un chiosco in quella posizione comincia ad essermi strategico, troppo strategico, militarmente una calamita, "Dai Guaglio' tagg a giura', ce facimm u caffe e o richiudimmo!!!", "Facc fa uuu doppione!!! Iamm", e l'ipotesi e' bella confezionata, non so se giri loschi ma di certo e' possibile uno spazio a tempo, M. pero' trova questa strana chiave che non conosce, immagina nelle sue lunghe ore di calvario, non dice nulla vuole verificare, pensa ad una casa, una era gia' stata sgamata ai giocherelloni, potrebbe essere, pensa e ripensa gli balena il chiosco, le voci che gli erano arrivate, collega il tutto, decide di farsi portare con una scusa per verificare dopo aver fatto un doppione, puo' essere anche accaduto che nel boschetto vi era gia' qualcuno che nascosto vede la scena, la lite, sente le terribili parole "vado dal tuo comandante, glielo vado a dire, siete dei maiali, vi faccio levare le continuative!!!", apriti cielo, chissa' chi fosse nascosto ed a quali orecchie possa essere giunta tutta la scena.
Verifica e scopre che si, aveva arrovellato bene il cervello, daltronde non gliene passava nessuna dall'orologio regalato in poi, lo beccava sempre.
Questa e' un'ipotesi che fa il doppione con quello che ipoteticamente potrebbe essere accaduto anche il 18, con la variante che M. fosse con un'amica in auto e che avesse scelto quel momento per verificare senza sapere delle esercitazioni, avra' pensato, al massimo staro' via 40 minuti, domani parto e voglio sapere, il destino al monumento, forse un'amica in malafede, all'appuntamento arriva qualcun altro.

Antonello ha detto...

Chiedo scusa se l'ipotesi innocente presenta un quadro mascolino procacciatore ma si sa, l'occasione sposa le alternative, e daltronde se decidi di stare con un'aquila o accetti che alle prime luci dell'alba parte e si diverte a volteggiare planando sulle ridenti valli montane o ti adegui e lo segui o hai deciso il destino di chi litiga a vita con il cerchio perche' non e' quadrato.
Per questo docevo che e' risolutivo ponderare bene la scelta prima di piangere sulle lacrime perse.
Puo' essere o no, certamente, e' solo un'ipotesi che non vorrei suscitasse il perbenismo di piu' o meno anonimi, sta di fatto che li M. e' stata depositata e ritrovata e come abbiamo detto tanta ostinazione nello sfidare plotoni di sentinelle pur di lasciarla li un motivo deve pur averlo.

Annika ha detto...

@ Sandro
ti ringrazio molto per le tue belle parole. Le amiche e gli amici della squadra sono sempre molto generosi di complimenti, ma venendo i tuoi da un lettore nuovo mi hanno fatto particolarmente piacere.

Sandro, non so da quanto tu segua il blog di Massimo ma del tuo post mi ha colpita la similitudine con un mio discorso analogo postato qualche settimana fa proprio sulla parola SESSO stampata a lettere cubitali sull'intero caso. A mio parere il segnale piu' evidente ci e' dato dai tagli post mortem che, come ho scritto gia' fin da novembre, inquadrano inequivocabilmente e non casualmente una certa parte anatomica. L'intagliatore, per eseguirli, e' stato a strettissimo contatto con quel povero corpo martoriato; parlo di centimetri di distanza o, meglio ancora, vicinanza. Non so se ne abbia ricavato un piacere necrofilo, ma di certo doveva essere disposto o predisposto ad un tale grado di intimita' con un cadavere (o forse proprio con QUEL cadavere). Un'incisione su un corpo in pieno rigor mortis non e' semplice da eseguire per una mano non esperta, cosi come non lo e' eseguire tagli netti e precisi. Insomma, a parte il lust murderer occasionale o il serial killer (che escluderei entrambi dati il ritrovamento del cadavere in un luogo in qualche modo legato alla vittima e la ripulitura del cellulare, ad indicare che il SI conosceva Melania), chi tra le persone nella cerchia delle conoscenze della donna avrebbe avuto competenza, sangue freddo, motivo e desiderio di intagliarla (o marchiarla) dopo morta?

Sarei curiosa di conoscere la tua opinione in materia.

Ciao, Annika

PINO ha detto...

@ ANNIKA CARA

Anticipo io una risposta, in riferimento alle "incisioni su un corpo in pieno rigor mortis",che potrebbe rasentare la fantasia più fertile, ed in contrasto con la mia teoria-convizione nota quasi a tutti, con 3 collegamenti, poi vedi tu se la fantasia, oltre ad essere tale, assuma anche le sembianze di una patacca.
Una stessa persona che svolge mansioni di carattere sanitario, in ambienti ospedalieri, per esempio, potrebbe: 1) aver operato la mistificazione del lume gastrico; 2) essere in possesso di lacci emostatici e siringhe; 3) praticare incisioni non facili su un corpo in rigor mortis; 4) essere stato presente, non sappiamo con quale funzione, nella clinica dove M fu operata?
Proviamo a sommare gli addenti.
Ciao PINO

LucaP ha detto...

Sulla precedente gita a Ripe, ma forse potremmo anche chiamarla "sopralluogo", è bene cercare di fare chiarezza sulle date.

Dalla letture dell'ordinanza di Cirillo sembra che Parolisi non si ricordi esattamente quando con Melania trovò il famoso ramo per l'addobbo dell'albero della cuccagna. Lega però quell'evento al giro fatto al chiosco mettendoli in sequenza tra di loro. Secondo me è sufficientemente credibile in questa ricostruzione. Parla inoltre del fatto che si ricorda che era o un venerdì od un sabato pomeriggio e di nuovo è credibile in quanto il venerdì pomeriggio Parolisi era già solitamente fuori servizio.

La cosa sembra coincidere con quanto dichiarato da Vittoria Garofalo nella sua prima testimonianza (prima della ritrattazione dell'11 maggio) in quanto la stessa afferma che l'albero era già in casa addobbato al suo arrivo a Folignano il 31 marzo e che molto probabilmente era stato trovato il venerdì od il sabato successivi al rientro dei Parolisi da Somma Vesuviana (25 o 26 marzo). Non può essere una semplice supposizione. Deve basarsi su qualcosa di concreto a sua conoscenza come per esempio il fatto che la figlia le avesse detto, mentre era a SV, che dovevano ancora trovare il ramo e che forse sarebbero andati a cercarlo non appena il marito avesse avuto una giornata od un pomeriggio liberi. Non sembra parerle possibile fosse stato la domenica 27 marzo perché probabilmente a conoscenza di quanto avevano fatto la figlia ed il genero proprio quella domenica.

Chiaramente nel testo dell'Ordinanza si fa la solita confusione, apparentemente casuale (ma a questo punto ci credo poco). sulle date, essendo scritto che la gita a Ripe ed a CSM fosse avvenuta circa 10 giorni prima della morte di Melania. Circa 10 gg prima significherebbero o il 01/04/2011 od il giorno successivo. Sembra quasi che tale indeterminatezza sulle date (la stessa che troviamo su quella della gita a CSM con i Sirocchi) possa in qualche modo tornare utile per lasciare tutto in sospeso come se i ricordi dei testimoni non fossero abbastanza precisi. E questo chiaramente sempre a scapito dell'indagato.

Ma non esiste indeterminatezza alcuna. Perché lo possono sentire tutti mentre Parolisi, durante la perquisizione dell'alloggio di Folignano del maggio 2011, afferma che il ramo era presente in casa già il 25 marzo. Forse durante il sopralluogo a Ripe con i PM Monti ed Aloisi non gli era tornato in mente. Ma già nel mese successivo aveva ricostruito le date e queste coincidono con la sua prima testimonianza e con quella della suocera (ritrattata come sappiamo l'11/05).

Per cui è da ritenere sufficientemente confermato che Salvatore e Melania siano andati a Ripe e poi a CSM proprio il 25 marzo cioè appena dopo essere tornati da Somma Vesuviana. Ed è inoltre proprio Parolisi ad affermare che era stata Melania ad insistere per andare a vedere la zona del poligono e quella del chiosco.

D'altronde è anche il famoso cercatore di tartufi pandista che sembra aver dichiarato che il 25 marzo era presente in zona, a conferma del fatto che Parolisi afferma di averlo visto mentre si recava da Ripe a CSM (vedendo la Panda gialla parcheggiata contromano, cioè sul lato verso valle della strada, chiara abitudine di quella persona perché anche il Corpo Forestale afferma la stessa cosa per il giorno 18 aprile).

Ma perché allora Sonia Viviani nella sua testimonianza sembra affermare (anche qui sono affermazioni non virgolettate) che Salvatore e Melania fossero andati a Ripe alla fine di Febbrario od all'inizio di Marzo? Memoria alquanto incerta quella si SV, oserei dire.

LucaP ha detto...

@ Antonello

E' da un po' di tempo che sono convinto che le chiavi del chiosco le avessero in tanti soprattutto tra gli effettivi del 235° Piceno vista anche l'amicizia degli stessi con il gestore (quello che sembra un pentito di mafia nella sua intervista a CLV, ma anche quello che non ha dato le stesse chiavi agli inquirenti che sono stati costretti a smontare la porta per entreare dentro).

Annika ha detto...

Buongiorno a te, Pino!
Vedo che tra noi si e' stabilita una specie di telepatia...

PINO ha detto...

Aannika,
mi fa piacere, ma vorrei conoscere una tua deduzione, in merito al fantasioso collegamento, specie se riportiamo il 4 punto al posto del primo

Annika ha detto...

Pino
capisco, il problema e' che non mi viene in mente neanche un nome che poi risponda anche a 2 e 3. A te?

Pino ha detto...

Annika,
neanche a me. A dopo, Pino

Antonello ha detto...

Pescando nel torbido:
http://www.tvpitalia.it/notizia/2012/04/17/0006123/Civitella___Resti_di_messe_nere_al_bosco_di_Ripe.aspx

Chissa' se e' una bufala, l'ennesima, o se veramente Ripe possa essere stato assaltata da esperti dell'occulto.

Unknown ha detto...

A dire il vero, Antonello, se giri nei siti dell'occulto (ora non ricordo quali ho visitato l'hanno scorso) si parla, oltre che di una miriadi di sette fra marche e abruzzo, di una chiesetta vicina al chiosco in cui i riti sono sempre stati all'ordine del giorno... pardon, della notte. Quindi che ora abbiano trovato resti non significa che non si siano continuati a fare riti notturni, solo che nella vecchia e cadente costruzione qualcuno è entrato a controllare solo da pochi giorni.

Massimo

Antonello ha detto...

Concordo Massimo, a dire il vero e' anche da molto che tengo d'occhio anche questa curiosa pista riguardante Ripe.
La struttura in pietra a circa cinquanta metri presenta degli angolari con tetti privi di pareti, una strana rosa dei venti incisa a pavimento rompe, poco distante, il tappeto di aghi di pino, un luogo molto singolare.
Qui sotto un video che lo inquadra abbastanza bene.
http://m.youtube.com/?reload=3&rdm=m42fmd42#/watch?desktop_uri=%2Fwatch%3Fv%3DHVcE2Ntqn1U&v=HVcE2Ntqn1U&gl=IT

Certo che se unissimo le parole "sesso" ed "esoterico" non vi e' piu' dubbio, l'unica scuola di formazione militare femminile in Italia e' casuale debba li fare le continuative.
In effetti sono i due misteri che piu' impauriscono ed affascinano le donne, il sesso e l'esoterico, e si capisce il senso formativo, al buio si devono affrontare le proprie paure prima di accedere stabilmente nell'esercito.
Che poi, spesso mi domando, ma come si fa a voler seguire gli uomini nella pazzia della guerra, perche' come la giri la giri non puoi far la guerra perche' piace o perche' altri invidiati la fanno, nemmeno per sentirsi pari, e' una follia, ma tant'e'.

Antonello ha detto...

Ranelli e Piergiorgio non sono gli unici testimoni ad aver confermato la presenza di M. al pianoro, c'e' anche un ragazzo che riferisce di una famiglia di tre dalle altalene, ma da questo articolo:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/04/30/melania-sangue-nel-bosco-dove-si-apparto.html
sembra che anche un anziano avrebbe visto una donna con pantaloni chiari e giubbetto scuro uscire impaurita dal bosco alle 15,40, la donna sarebbe uscita dal bosco sulla strada parallela a quella principale del pianoro, proprio dove P. dice di averla vista dirigersi.
Non solo ma di questo anziano dev'esserci anche la voce registrata, come per il telefonista di Teramo, perche' nello stesso giorno riferisce il tutto chiamando il 113.
Questa mi era nuova, strano che non abbiano diffuso anche questa registrazione.

PINO ha detto...

ANTONELLO
Questo fatto della chiesetta in rovina mi stupisce. Non ne avevo mai sentito parlare in questo blog.
Tu ne conoscevi l'esistenza da qualche tempo?
Certo che approfondendo il discorso sulle cerimonie di...carattere, il "sesso" come principio, da te accennato in altro post, e la relazione Ferraro, dovremmo dar vita ad un dossier, nettamente separato da tutte le teorie da noi impostate, intorno al caso Rea.
Penso che ne valga proprio la pena. Che ne dici?
Dopo quello che ha letto Massimo, sugli strani "movimenti" nella zona di Ripe, ci perderei volentieri un pò di tempo.

Annika ha detto...

Assolutamente si Pino, sempre tenendo presente che Melania conosceva il suo assassino o il cellulare professionalmente ripulito non si spiega.

Rosemary's baby?

PINO ha detto...

ANNIKA
Daccordo, ma vorrei attendere un pò, per sapere se Massimo può darci ragguagli maggiori su quanto lui lesse da qualche parte, inerente alla pineta di Ripe.

MASSIMO, se stai leggendo, saresti così gentile da dirci quello che sai? Grazie, PINO

LucaP ha detto...

@ Annika

Perché non anche Eyes Wide Shut? Potrebbe anche essere più calzante come paragone, pur trasposto in una realtà provinciale ben differente dalla New York di Kubrick o dalla Vienna di Schnitzler.

Rosemary's Baby continua allo stesso tempo a suscitare interessanti parallelismi.

@ Pino

Massimo lo aveva anche già scritto che sovente i riti legati all'occultismo ed alle sette che lo praticano (magari anche solo per suggestione) sono coincidenti con i pleniluni ed i noviluni. E caso strano la notte tra il 18 ed il 19 aprile 2011 era proprio un plenilunio.

@ Massimo

Quando parli di chiesetta, ti riferisci a quella che si trova sulla strada provinciale che porta a Ripe poco più avanti del bivio per il chiosco? Quella posta su una piccola collinetta intorno alla quale gira la strada?

LucaP ha detto...

Comunque sia, il Chiosco della Pineta è il luogo ideale per qualsiasi attività che si voglia tenere nascosta da sguardi indiscreti. Lontana da centri abitati e raggiungibile da una stradina secondaria dove di notte non passa nessuno (ma anche sulla provinciale non credo vi sia un frequente passaggio notturno ad eccezione della notte tra il 18 ed il 19 aprile).

Unknown ha detto...

Io Pino ricordo che dopo l'omicidio, quando nel blog si parlò di droga, mi ricordai di un fatto accaduto nel 2002, e lo andai a cercare, il link è questo:www.poliziadistato.it/articolo/11821/
e si parlava di ragazzi adescati sulle spiagge abruzzesi, poi plagiati e drogati per fare riti satanici nei cimiteri.

Poi vidi un servizio delle iene, anche questo sui riti satanici ed anche in questo caso si era in zona umbria/marche/abruzzo. Allora iniziai ad informarmi meglio e scoprii che in Italia le sette sono circa 8000, che gli adepti sono 600.000 (numeri pazzeschi) e che dopo Torino l'Italia centrale ha una alta densità di sette.

Da qui arrivai in abruzzo, nei luoghi di montagna, nelle chiesette scnsacrate, nei cimiteri, ma anche nei dintorni del Pianoro, dove spesso e volentieri nei boschi si trovano teste di capretti sgozzati. La chiesetta in cui si facevano riti è quasi a ridosso della strada che porta al chiosco di Ripe. Lo scrisse una commentatrice su un blog che parlava di sette (non ho tempo ora, ma se servono domani cercherò i riferimenti), e lo scrisse prima dell'omicidio di Melania, in merito ad altre cose strane capitate a Teramo.

Ciao, Massimo

Annika ha detto...

Luca, ottimo. Pensavo solo ad una combinazione di concoctions and neighbours...

Ciao, Annika

PINO ha detto...

X MASSIMO
Ti ringazio! Come sempre, sei solerte per ogni gentilezza.
Attenderò impaziente, ulteriori informazioni in merito all'argomento.

A TUTTI
Le nostre argomentazioni sul caso che quì stiamo trattando da più mesi, potrebbero cambiare totalmente l'orientamento, pur tenendo conto di alcuni preziosi punti fermi raggiunti con l'impegno di tutta la squadra.
Penso che la pista dell'antico rudere e quello che poteva orbitare attorno ad esso, possa far luce su alcuni tratti nebbiosi di un orizzonte del quale. forse, il Dr. Ferraro a potuto scrutarne le componenti strutturali.
Una ricerca in questo senso potrà condurci ad un nulla di fatto. Ma potrebbe pure svelarci cose e fatti che non abbiamo considerato, perchè eravamo intesi a sondare in tutt'altra direzione.
Io suppongo che qualcosa troveremo, nel mare di fango in cui dovremo tuffarci.
PINO

Pamba ha detto...

Pino,
in attesa di ulteriori informazioni da Massimo, sempre speciale nelle sue intuizioni, ti invio un link inerente CSM:
http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2011/09/10/news/sospetti-riti-satanici-a-colle-san-marco-4938468
Della chiesetta non ho mai letto nulla. Mi sembra di ricordare, comunque, che Anna fece qualche riferimento a zone “chiacchierate” per ritrovi di questo tipo.
Su questo argomento, che reputo comunque di interesse speculativo anche in relazione alle indagini del Dott. Ferraro, fai bene a ricordare che si tratta di un mare di fango; per giunta, da subito ogni riferimento rituale (data, luogo, dinamica e simbologia), fu subito imputato dagli inquirenti al depistaggio del marito.
Come dire... una strada più semplice

Ciao, Pamba

Antonello ha detto...

@Pino
Si, avevo fatto una ricerca personale sui luoghi intorno a maggio-giugno dell'anno scorso ed avevo incrociato le foto in rete di queste strutture di Ripe.
Mi chiedi se ne vale la pena ma non abbiamo molto da fare, il discorso Ferraro e' a completa disposizione degli inquirenti, il prezioso lavoro del magistrato e' depositato su 4 Gb di file, scritti, testi, registrazioni audio, tutto, lui stesso e' stato interrogato per ore a Teramo e chiaramente tutto e' secretato anche se forse ora a chiusura indagini qualche buon giornalista riuscirebbe a dare un'occhiata al fascicolo tramite i difensori.
Comunque sostanzialmente lo stesso magistrato frequentava la ex moglie di un alto ufficiale, se non erro alla Cecchignola, si accorse pero' di qualcosa che non tornava, mise allora ad insaputa della donna delle microspie e registro' cosa avveniva in sua assenza.
Il risultato fu' che incrocio', sempre a suo dire, un esperimento di plagio ed uso, entravano sconosciuti e pronunciavano parole ben precise, da li iniziavano sembra festini a base di dtoga e sesso.
Il magistrato apri' un'inchiesta ed indago' scoprendo che aveva a che fare con un'associazione mondiale segreta militare dedita alla droga ed al sesso, incrocio' di tutto e di piu', vecchi progetti MK abbandonati dalla Cia venivano ripresi a scopo di condizionamento delle masse, da li al Tso proposto dal Csm il passo fu' breve, il giorno dopo il lucido magistrato trovo' l'ufficio completamente svuotato, sottopostosi a vari test legali risulto' pienamente in grado di intendere e volere.
Che io sappia non si e' mai fermato, attualmente se non ha abbandonato aveva formato un movimento politico a contrasto di questo pericolo che lui e' pienamente convinto corra sul livello nazionale se non oltre.
Da qui la visita di una donna perfettamente identica ad M. a Roma in orari di chiusura presso il locale tribunale, quella donna fu' vista da Ferraro parlare con un magistrato che lui stava indagando per quel fascicolo e di conseguenza la sua denuncia dopo la scomparsa di M. e la pubblicazione delle foto della donna da cui lui dice ha potuto riconoscerla.
A grandi linee questa e' la cronistoria del filone, logicamente si ipotizzava che M. volendo far uscire il marito da un giro che non la convinceva aveva potuto trovare la persona sbagliata per denunciare il tutto.
A tutt'oggi il magistrato con cui avrebbe parlato M. nega tutto, lo avevo letto in un articolo tempo fa.

Antonello ha detto...

La censura di google continua a farmi sparire dei commenti.
@Pino
In buona sostanza si, avevo incrociato da molto tempo in rete le foto di quel luogo.
Io direi di non disperderci nel filone che hai citato, solamente conoscerne le linee fondamentali tanto quanto basta per tenere sempre presente la possibilita' ipotetica che il tutto possa sfociare in collegamenti fra M., possibili luoghi esoterici iniziatici ed il suo triste epilogo.
In rete comunque sono tantissimi i link che riconducono al dottore che hai citato, siti in cui in trasparenza si racconta pacificamente tutta la storia, se riesco al prox step te ne posto uno.

Anonimo ha detto...

Per chi nn l'avesse ancora letto
CARMELA MELANIA REA OMICIDIO LE SACERDOTESSE DEL SESSO

http://www.corsera.it/notizia.php?id=4233
(10 Giugno 2001)

Fra l'altro si legge:

"E' scritto sul volto di Carmela Melania Rea,scolpito con il sangue sceso sul terreno,con i capelli arruffati,il volto sbranato da belve feroci,la pelle scheggiata dalle coltellate.Se non è questa la vera rappresentazione dell'Inferno,dobbiamo chiederci allora quale sia la verità o la realtà che hanno accertato i ROS o il procuratore Monti?Perchè fino adesso tutti tacciono,eppure la storia è già scritta,pesante,come agghiaccianti ombre sul nostro presente,voci latrate,che squarciano la coscienza,devono percuoterci fin dentro l'anima."

K@

Anonimo ha detto...

E si parla anche di KETAMINA

(per qualche dettaglio iniziale su cosa sia la
Ketamina vedere qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Ketamina)

K@

Anonimo ha detto...

Sempre riguardante la Ketamina,

da fonte inglese apprendo che viene utilizzata
per chirurgia d'urgenza sul campo in zone di guerra.

E' utilizzata principalmente per indurre e mantenere una anestesia generale, di solito in combinazione
con un sedativo.

Questa droga è stata utilizzata anche in ambito psichiatrico.

Viene utilizzata anche nel contesto di rave party e altri tipi di party.

Crea immobilizzazione. Defecazione. Ed altre manifestazioni. Può creare allucinazioni, visione alterata, ipersalivazione, afasia, ritardo psicomotorio, alterazioni dell'attenzione, della memoria e della capacità critica, ecc ecc.


Mi sto dunque ora chiedendo, in relazione alle recenti osservazioni che ci siamo scambiati su questo Blog, se può essere efficacemente utilizzata in riti satanici per intagliare la vittima e raccogliere il suo sangue mentre è ancora viva (ma, appunto, anestetizzata e magari anche incapace di parlare/lamentarsi/urlare). Utilizzata in dosi anestetiche di fatto stimola il sistema circolatorio.

Può essere somministrata anche oralmente.

K@

PINO ha detto...

ANTONELLO

Si capisce, è l'ho anche scritto che, quanto abbiamo elaborato nei mesi scorsi è per noi un bagaglio di riferimenti, studi e piccoli traguardi, raggiunti con i pochi mezzi a disposizione.
E pertanto non può essere messo in discussione, nè ci faremo mai distrarre dai nostri punti fermi, raggiunti, con tanti dibattiti.

PAMBA cara,
tutto e speculazione, ma conoscere "altri" fatti non è mai superfluo. Però, può capitare che anche nella paglia destinata a mangime, ci sia anche buon grano.
Comunque non ti do torto.
Buona notte, PINO

Pamba ha detto...

Pino,
il grano è ancora verde, qui intorno, ma già ci sono le prime lucciole..
Con poca luce, certo, continuiamo a seguire la nostra ricerca.
Buonanotte anche a te
Pamba

Anonimo ha detto...

Per chi è interessato segnalo questa lettura:
Melania e le altre - gli impuniti
http://www.lavocedellevoci.it/inchieste1.php?id=511
(04/05/2012)

Si parla anche del PM Cirillo (che a sorpresa, nel pieno delle indagini sul delitto di Melania, è mandato dal Csm a presiedere la Corte d'Assise di Giulianova).

K@

Sandro ha detto...

@Annika

Ciao Annika, I complimenti te li meriti tutti e cosi' anche gli altri.
Leggo questo blog in maniera abbastanza costante piu' o meno dal periodo della scoperta, in foto, della ipotetica macchina di Parolisi al pianoro. Credo pero' di essermi perso quel tuo post e se mi dici dove lo trovo lo leggero' con piacere. E' quindi un bel po', e se non sbaglio già quando eravate concentrati sull'analisi della scena del crimine usci' fuori anche la simbologia legata al sesso.

In questa storia l'argomento "sesso" esiste, viene ripreso anche dai media, ma se ne parla sempre in relazione a Parolisi e le sue amanti, Parolisi e le sue perversioni, Parolisi e le chat.
All'inizio l'argomento si era esteso alla caserma, si parlo' di frustate e festini, furono tirate fuori anche vecchie denunce di alcune soldatesse, dopodichè piu' nulla, sulla caserma è sceso un velo invisibile e, contemporaneamente, l'attenzione si focalizzava sempre piu' solo su Parolisi.
Io, come molti di voi, non credo che sia lui l'assassino.
A mio parere l'omicidio è opera di piu' persone che potrebbero far parte di un gruppo informale piu' ampio. Un gruppo tenuto insieme da un mix di sesso, segreti e ricatti.

Insomma, quello che normalmente si chiama "un giro di sesso".
Reputo anche possibile lo scenario di cui si sta parlando negli ultimissimi post, l'esoterismo.

Se dovesse esserci un legame tra questo omicidio e il mondo dell'esoterismo, il tuo interrogativo troverebbe una risposta immediata.
D'altra parte anche l'esoterismo, come il sesso, è entrato ufficialmente nel caso con la denuncia di Ferraro.

E' fuori di dubbio, secondo me, che le persone coinvolte siano tante. E nessuna è riuscita a dare l'impressione di essere completamente sincera. Se l'assassino fosse Parolisi, caduto nell'imbuto tra due donne, un imbuto cosi' stretto che lo ha spinto a liberarsi della moglie, non vedremmo coinvolti tutti questi personaggi che si affannano a dare versioni incomplete e spesso incoerenti, dei fatti.

Non so tra i conoscenti di Melania chi possa essere in grado di intagliare un corpo. Tale dimestichezza con i cadaveri puo' provenire da alcune professioni ospedaliere o da esperienze di guerra. Forse i medici non abbondano in questa storia, ma di militari ce ne sono tanti.

Su questo blog è stato fatto un bel lavoro. Un lavoro in sottrazione per riuscire a ragionare solo sugli elementi riscontrabili e che ha portato a risultati importanti. Approfondire il mondo esoterico potrebbe apportare un nuovo contributo alla verità, secondo me.

S.

tabula ha detto...

@Pino
è molto interessante la tua riflessione su "na stessa persona che svolge mansioni di carattere sanitario in ambienti ospedalieri".
In effetti i riscontri sono diversi, e hai fatto bene a raggrupparli.
Riguardo alla pista esoterica non saprei cosa aggiungere, se davvero c'è un luogo così come da voi descritto nei pressi, con quella rosa dei venti nel terreno, tutto può essere.
Possibile non sia stato a suo tempo ispezionato nè questo nè la chiesetta sconsacrata? Possibile non siano stati portati i cani e non si sia adoperato il luminol per trovare eventuali tracce?

Perchè poi lasciare la donna in un altro luogo, per non fare apparire evidenti i collegamenti con quel genere di mondo, mi chiedo?

Quello che io mi domandavo in tempi meno tenebrosi, comunque, era CHE COSA avrebbe INVOGLIATO e scatenato la curiosità di Melania nel voler vedere PROPRIO il chiosco di Ripe.

E a questo nessuno ha risposto.

Frequentava assiduamente la Chiesa e le funzioni, era membro attivo della comunità parrocchiale, non credo fosse interessata a visionare luoghi di altro tipo o genere di culto. Ma non si sa mai.

Certo, non sapevo che le tende delle continuative venissero montate proprio nei pressi, credo lo spieghi Antonello (scusate se non vado a ripescare il referente giusto) potrebbe essere semplicemente questo, una curiosità sui luoghi di lavoro del consorte.

Può darsi che il marito glielo avesse descritto come un posto molto bello, un boschetto, una pineta, vita spartana, luogo da picnic, eccetera: sarebbe già stato sufficiente a volerlo vedere.

Dalle fotografie quel posto presenta poche attrattive, però magari con la giornata giusta è un'altra cosa.

Buona continuazione: io su questo discorso delle sette non saprei cosa aggiungere oltre ai passati discorsi sulla simbologia estremamente precisa e assolutamente non necessaria in una semplice operazione di staging, intagliata sul corpo della povera ragazza.

Voglio dire: si poteva depistare in mille modi, se ci sono quegli intagli è perchè c'era un'ovvia predisposizione da parte di chi ha deciso di farli, e qui mi fermo.

Saluti.

Annika ha detto...

@ Sandro

Il mio post sul SESSO a lettere cubitali e' del 1/5/12, 12.50, ultimo paragrafo.

Concordo pienamente con il tuo "gruppo tenuto insieme da un mix di sesso, segreti e ricatti." Non sono convinta pero' che l'esoterismo sia la pista giusta. La simbologia della morte e', come dire, un mio piccolo hobby (insieme al ricamo al tombolo, naturalmente); e personalmente in quei segni non ci vedo nulla di esoterico se non di pessima categoria e forzando la mano oltre misura. Credo che ci possa essere una certa verita' dietro alle 7 sorelle, ma che purtroppo l'omicidio di Melania, come ogni omicidio al mondo, sia molto, molto piu' terreno, volgare, probabilmente "pratico". Inoltre addirittura un macellaio o un esperto di cucina avrebbe potuto intagliare cosi' bene! Sul sesso, invece, non ritraggo una singola parola di quanto gia' precedentemente postato e condivido pienamente il tuo intervento precedente.

SQUADRA
non dubito un pizzico le parole di Massimo, del quale nutro la piu' alta stima possibile, ma stamattina mi sono alzata con una fastidiosa idea che mi ronza intorno come una mosca affamata. Non vorrei che si trattasse di fumo sfumare i contorni di una situazione particolare che vede la presenza di una scomodissima, inspiegabile Sg... Che le sette esistano e che un paio di membri possano addirittura essere coinvolti in questa orribile storia non lo escluderei, ma ripenso ai post degli ultimi 2-3 giorni...

Ciao, Annika

LucaP ha detto...

A mio parere è importante non fare confusione tra sette sataniche con i loro relativi riti e quello che ha denunciato Paolo Ferraro che invece parla di ben altro (anche se riferisce di riti ad orientamento satanico avvenuti nei dintorni della Cecchignola a Roma).

Il magistrato, attualmente ancora non rientrato nelle sue mansioni dopo la sospensione dalla carica ordinata dal CSM, ha ipotizzato, sulla base della sua personale esperienza e di numerose registrazioni audio di quanto avveniva in sua assenza all'interno dell'alloggio dove viveva con la sua compagna dell'epoca (un condominio all'interno proprio del complesso della Cecchignola), l'esistenza di una struttura segreta parallela all'esercito ed interna anche ad esso, la quale mediante metodi tipici delle psicosette, aveva lo scopo di manipolare le menti di persone fragili e deboli e di soggiogarle con fini ultimi dubbi e probabilmente legati a programmi segreti come quello chiamato Monarch e MK Ultra.
L'articolo di Massimo di qualche mese fa, fornisce un quadro abbastanza completo della vicenda e dei suoi possibili collegamenti con il caso Rea.
Ma se volete documentarvi maggiormente (anche sui recenti sviluppi nonché sulla cronistoria degli eventi e della vicenda personale di Ferraro) potete andare su questi siti:

http://www.paoloferrarocdd.blogspot.it/
http://www.paoloferrarocdd.altervista.org/
http://paoloferrarocddgrandediscovery.blogspot.it/
https://www.facebook.com/PAOLOMAG
http://www.facebook.com/PAOLOFERRARODUE
http://www.facebook.com/PaoloFerraroTre
https://www.facebook.com/pages/CDD-Comitato-Difendiamo-la-Democrazia/220264781353085

Vi assicuro che la lettura, nonostante lo stile un po' contorto, può risultare interessante (soprattutto l'intervista fatta a Radio IES in relazione al caso di Melania).

Il collegamento al satanismo è stato fatto solamente sugli articoli di giornale che hanno parlato del caso. Questo non toglie che certi rituali delle psicosette (che abbondano in Italia facendo più proseliti di quanto si possa pensare coinvolgendo i settori più disparati, inclusi psicologi/psichiatri, giornalisti
ed altri professionisti) possano presentare analogie con quelli più propriamente definibili come satanici.

LucaP ha detto...

@ Annika

Riallacciandomi a quanto da te scritto, vorrei evidenziare che quanto ipotizzato da Ferraro, sulla base del materiale documentale da lui raccolto (causa dei suoi successivi guai come il TSO cui è stato sottoposto complici la famiglia ed alcuni psichiatri consigliatigli dal suo stesso ufficio, nonché per ultimo la sospensione dalla magistratura), comporta la presenza costante e strumentale del sesso, inteso proprio come mezzo fondamentale per il raggiungimento dello scopo ultimo della struttura deviata militar-settaria di cui lo stesso Ferraro ha ipotizzato l'esistenza e la diffusione.

PINO ha detto...

@ ANNIKA
Tranquilla, la SG e la sua importanza resta INTOCCABILE. Tutto il resto prendiamolo come...passatempo speculativo, considerato che abbiamo detto TUTTO quello che potevamo dire, e che in attesa del processo, chi ci impedisce di arzigogolare intorno a pettegolezzi e notiziole da portinaie?
Non è la prima volta che riavvivo il dibattito languente, con nuovi "seri" dubbi da chiarire, dando la parvenza di massima serietà. Discoli non si è soltanto da ragazzi!!
Ciao, PINO

Antonello ha detto...

La pista esoterica nasce da un tal sadismo, altrimenti difficilmente comprensibile, che trasparirebbe da cio' che ci hanno consentito di conoscere dell'aggressione con agonia.
Ma non solo, ricordiamoci che nasce anche dalla supposta visita di M. che, altro magistrato disse di aver visto in tribunale, fuori dagli orari d'ufficio, conferire con un suo collega da lui indagato per collegamenti presunti con organizzazione mondiale "pornoterica".
I due Tso lanciati come fatwe dal csm mi sembrano troppo da Uzi e Tuzhi per essere d'impatto considerati credibili, ma piu' che poco credibili mi sembrano "incredibili", da terzo mondo che per ordinare un tso non si ascolti in atti un minimo parere medico, da qui il dubbio che serpeggia.
Siamo tutti maggiorenni e sappiamo benissimo il significato di "provocatore", calamitare insomma i mondi e le masse riconsegnandovi paladini e' anche il risultato di una certa evoluzione di aggressivita' in ambienti istituzionali solo sulla carta.
Io diffido, percorro, studio ed analizzo ma prima di riconsegnare totale credibilita' ci passa il mare perche' diffido di ambienti ambigui.

Annika ha detto...

Luca, credo anch'io che la pista sia proprio quella (avevo letto la maggior parte di cio' che hai linkato), ma anche che ci sia altro, locale e terra terra. Manovalanza, insomma.

Ciao, Annika

ENRICO ha detto...

Buongiorno

per il momento mi interessa di più che Parolisi sia scagionato. Vuoi con la perizia del contenuto gastrico, vuoi con la presenza della Sg.

Sulla pista esoterica ho difficoltà a seguirvi

Se ci fossero collegamenti in questo senso non capisco perchè Salv. non ne abbia parlato con gli inquirenti spingendoli ad indagare in quella direzione

LucaP ha detto...

@ Annika

Tutta la dinamica del delitto vero e proprio, cioè delle fasi conclusesi con la morte di Melania, indica qualcosa di locale molto terra terra e la partecipazione di individui che potremmo definire manovalanza.

E' quello che è seguito a queste fasi che invece fa supporre ci sia qualcosa di molto più grosso e di organizzato. Non più manovalanza quindi ma manodopera specializzata.

Ed allora collegando i due aspetti, basta aggiungere un altro punto per ottenere un cerchio. Si è portati quindi a credere che quanto a noi non noto sia collegato in un rapporto causa-effetto reciproco sia alla fase uno sia alla fase due.

Annika ha detto...

Concordo pienamente Luca. Ma tu il terzo punto lo immagini lungo la circonferenza o a meta' esatta del diamentro?

PINO ha detto...

LUCAp

Concordo con la divisione in 2 fasi. Ed è probabile che la numero2, possa collegarsi alla "specializzazione"; quindi si dovrebbe accettare l'ipotesi che a molti non piace.

Mimosa ha detto...

In ogni indagine che si rispetti, gli investigatori analizzano prima di tutto la personalità della vittima e scandagliano la sua vita, anche “nel lontano passato” (come ha detto l’avv. Marazzita, tempo fa), allargandosi a tutte le relazioni affettive e amicali e parentali.
Nel presente caso, la vita della vittima non è stata “toccata” !

Ora, secondo me, potremmo davvero provare a giocare – ma come nuova esercitazione puramente speculativa – a costruire dietro a Melania (non dietro a Salvatore) uno scenario che comprenda i “misteri del bosco”.

E’ vero che da qualche giorno i media ritornano a mettere l’accento sul ”movente passionale”, ma io credo che dietro ci sia una allusione al SESSO e che alla “passione” non ci crede più nessuno, solo che apertis verbis non si può dire in fasce protette … sono messaggi che vengono lanciati per essere colti da pochi eletti, la massa è concentrata su altro. Forse tra poco, piano a piano, qualche altra indiscrezione salterà fuori.
Comunque trovo molto ma molto strano che sull’audizione di Ferraro ad Ascoli non sia trapelato niente e che nemmeno la cosiddetta smentita di Pesci sia stata amplificata.
Evidentemente sotto c’è molto magma incandescente che se arriva in superficie esplode come il vulcano Eyjafjallajkull in Islanda, che ha sollevato qull’immensa nube di cenere e lapilli che ha coperto mezzo emisfero stravolgendo la vita di milioni di persone … nel nostro caso sarebbe un qualche migliaio … e non è tanto.

Solo una noticina: nel trimestre gennaio e marzo 2011 Melania è andata a “visitare” Ripe tra un soggiorno e l’altro effettuato a Somma, e a Somma è scesa due volte per ipotetici interventi chirurgici. Nel frattempo i suoi genitori sono saliti a Folignano ben volte.
Inoltre c’era una voce in giro, dalle parti di Ascoli, che l’assassino sia arrivato dalla Campania : il manovale o lo stratega?

Mimosa

Antonello ha detto...

@LucaP
Anche io concordo con due fasi, il problema e' capire dove e' finita la prima sul territorio e temporalmente, ma ancor piu' sul corpo.
Si che anche noi stiamo tentando miracoli con stecchi di ghiaccioli, abbiamo cioe' troppo poche certezze ed una perizia tuttora secretata, ad occhio e croce sul territorio la prima fase dovrebbe essere terminata in corrispondenza con il punto localizzato dalla ricerca N.U.E. e cioe' vicino a San Giacomo.
Sul corpo tutto e' possibile, anche che in questa prima fase M. sia stata solo stordita e trattenuta.
Sono le 15,40 un anziano vede una donna uscire dal bosco impaurita e immettersi sulla strada parallela alla centrale di Colle San Marco, e' vestita con pantaloni chiari e giubbotto scuro, la strada e' quella indicata da P. come quella presa da M.

Se qualcuno li aspettava M. significa che il tranello deriva dalle chiamate dell'amica 14,45 - 15,10, dieci minuti prima che l'anziano vedesse questa scena P. ha gia' chiamato la moglie alle 15,25 circa ed e' gia' dentro al ristorante a cercarla, troppo presto perche' lui non sappia nulla e troppo tardi perche' centri qualcosa.
Sempre se la donna era M. ma non vedo molte alternative, sono tre le testimonianze che ci danno M. a Colle San Marco quel pomeriggio, o li crediamo o non li crediamo, certo che sarebbero 5 con i ciclisti ed i motociclisti.
Tutti impazziti???

Antonello ha detto...

@Mimosa
Sulla deposizione del magistrato sono pochi gli articoli ma all'epoca la notizia era trapelata anche se bistrattata dai principi dei media.
Anche le smentite del magistrato che avrebbe parlato con M. sono trapelate ancora piu' nascoste e non rintracciabili a titolo, ricordo di aver letto qualcosa in un articolo che aveva ben altro titolo ed argomento.

Antonello ha detto...

Se e' per questo hanno taciuto tutti anche dell'atto intimidatorio subito dal magistrato di cui si parla:
http://rassegnastampanonwo.blogspot.it/2012/05/attentato-paolo-ferraro-il-magistrato.html?m=1

Antonello ha detto...

A titolo conoscitivo, in allegato al link la lettera di risposta del magistrato al csm, vari altri link di cronistoria della vicenda,
http://www.stampalibera.com/?p=31839

Gli uomini sono sempre piu' lontani dal clamore.

Sabry ha detto...

Un pensiero a Melania,che oggi avrebbe compiuto 30 anni

LucaP ha detto...

@ Antonello

L'assenza di smentite di quanto dichiarato pubblicamente da Ferraro (non sappiamo cosa abbia detto ai PM di Teramo) è l'aspetto che mi incuriosisce maggiormente in questi giorni. Ricordo anch'io della notizia, riportata sui media en passant, della smentita da parte del dott. Pesci. Ma fosse mai che Pesci sia coinvolto, anche marginalmente, nella vicenda, è chiaro che sarebbe suo interesse smentire soprattutto se l'incontro fosse stato informale e senza testimoni.
Quello che provo però strano è che non vi sia stata la solita levata di scudi da parte della famiglia Rea e dei propri legali, normalmente molto loquaci ed in apparente sintonia con alcuni media.
L'ho già scritto alcuni giorni fa. Non mi ricordo proprio di una smentita basata su dati di fatto o perlomeno dichiarazioni tipo: Melania era a letto con l'influenza, era in visita ad una vecchia zia di Catanzaro, ha passato tutto il giorno in parrocchia a Folignano.
E questo lo trovo strano.

Non trovo strano invece che Ferraro abbia fatto molta attenzione alle persone che si recavano in visita o a colloquio con il dott. Pesci, visto che lo stesso magistrato, secondo le sue dichiarazioni, è stata la figura, all'interno della Procura, messagli di fianco per controllarlo e riferire in alto in merito alle intenzioni di andare avanti con la sua inchiesta. E quindi se Ferraro ha affermato che la donna vista era molto probabilmente Melania, secondo me è molto attendibile.

Quanto successo a Teramo dopo la sua audizione sembrerebbe confermare questa attendibilità.

Annika ha detto...

@ Mimosa
secondo me manovali ascolani, strateghi d'altri luoghi.

LucaP ha detto...

@ Antonello

Sai già come la penso sul luogo dove è stata uccisa Melania e quindi per me la fase 1 è finita proprio al Chiosco della Pineta in un arco di tempo compreso tra le 22.30 e le 24.00 del 18 aprile.

La fase 2 credo sia iniziata immediatamente dopo e sembrerebbe testimoniarcelo il traffico anomalo notturno a San Giacomo. Credo che la stessa fase sia finita a sua volta con la telefonata anonima del pomeriggio del 20 aprile.

A quel punto si è aperta una fase 3 (o 2b) che tuttora sta andando avanti e non ho ancora capito quando terminerà.

LucaP ha detto...

@ Annika e Mimosa

Manovalanza ascolana e di folignano.
Manodopera specializzata ascolana (ma non di nascita o provenienza)
Strateghi o registi di altri luoghi ma con rappresentanza in Ascoli

Annika ha detto...

@ LucaP
ricevuto forte e chiaro.

Mimosa ha detto...

@ LucaP
ricevuto forte e chiaro

Mimosa ha detto...

SQUADRA
Bene, abbiamo un altro trampolino da cui iniziare un nuovo salto.

Da quando ci siamo autocostituiti “Squadra” abbiamo precipuamente lavorato per mettere a fuoco la possibilità che SP sia l’assassino o non lo sia. Abbiamo trovato tanti e tali elementi, che chiamerei “prove” materiali, tecniche e scientifiche, che ci hanno portato ad escludere l’accusa.
Abbiamo anche fatto una carrellata sulle amicizie e conoscenze, non per trovarci un colpevole diretto, ma semplicemente perché sono emerse troppe contraddizioni e bugie nei racconti loro, mentre a ben essere onesti SP ne ha detta solo una (per quanto grossa e per un po’ ripetuta): ha cercato di nascondere la sua relazione extraconiugale, su tutto il resto non ha mai mentito.
A dire il vero, in qualcuno dei compagni di squadra permane il dubbio atroce che un’altra grossa bugia l’abbia detta: quando nega di sapere con chi la moglie aveva appuntamento presso il Monumento.
Se fosse vero che lo sapeva, evidentemente tace per paura (e questa non può considerarsi menzogna in senso stretto, è uno strumento di autotutela e auto protezione).

Ad ogni modo, a mio parere, il nostro primo obiettivo è quasi esaurito, l’accusa non regge.
E non reggono nemmeno le perizie, che vogliono incastonare l’orario dell’aggressione e morte in un momento in cui il luogo di Ripe era pieno di spettatori.

Ora dobbiamo cambiare metodo e obiettivo, puntanto lo sguardo su quello che sta nei dintorni di quei luoghi e su ipotetici collegamenti con la campana fam. R.
Per costruire il nuovo scenario dovremmo lavorare più di fantasia, perché elementi concreti non ci sono o non si fanno vedere …

Voi che ne pensate?
Mimosa

Annika ha detto...

@ Mimosa

la tua proposta e' accattivante ma di non facile attuazione, sia per carenza di dati certi che per mancanza di privacy...

Mimosa ha detto...

@ Annika
purtroppo lo so

Mimosa ha detto...

@ Annika
però se lavoriamo con obiettività e rigore giornalistico (quello vero, non il gossiparo) forse qualche quadro zeppo di "puri dati" viene fuori.

tabula ha detto...

@Mimosa
mi sembra che la fantasia l'abbiamo già inserita da un bel pò.
Sicuramente abbiamo riscontrato come dato oggettivo il fatto che la famiglia di M. goda di una certa protezione/agevolazione dovuta ad una rete amicale che conta e attraverso la quale possa far valere le proprie ragioni, giuste o sbagliate che siano, e perfino esporle frequentemente attraverso i media, rispetto ad un privato cittadino qualsiasi, e soprattutto rispetto all'umile famiglia di provenienza di Parolisi.
E questo è un punto.
Un altro punto è l'obiettivo di tanta sovraesposizione relativamente alle loro convinzioni riguardo al probabile assassino, e il fulcro nodale della vicenda sembrerebbe il contendere della bambina.

Annika ha detto...

@ Mimosa

hai ragione, ne' faremmo mai diversamente. Ti propongo di stilare una lista di nomi di tutti coloro che, sebbene residenti ad Ascoli, siano originari della Campania, possibilmente accompagnata da data e motivi del trasferimento. E questo, mia carissima, penso sia un lavoro che solo tu possa svolgere al meglio. Tale lista costituirebbe la base oggettiva da cui partire.

Cosa ne pensi?

tabula ha detto...

Ci sarebbero altre questioni che io darei per assodate e certe, ma non c'è concordanza.
Ad esempio contendendo se l'orma sull'assito sia intenzionale o meno è difficile esclamare "il delitto è avvenuto tramite almeno un militare".

Però darei come punto fermo la presenza di almeno una donna nel delitto: tracce di dna e di altro tipo parlano chiaro.
siete d'accordo?

Annika ha detto...

@ Tabula

Certamente, cosi' come, per lo stesso motivo (DNA sui polpastrelli e subungueale), darei per scontata la presenza al momento della morte o durante lo staging di almeno 3 uomini.

Mimosa ha detto...

@ Annika
mi lanci il guanto della sfida?
persino vorresti data e motivi del trasferimento? mi prendi in giro?
;-))
Per ora non ti faccio nomi e cognomi ma ti posso dire senza timore di essere smentita che nelle caserme della zona, tra gli amici di SP, tra le forse dell'ordine, tra gli spacciatori e i trafficanti di droga ci sono e ci sono stati ad Ascoli e dintorni moltissimi campani.
I nomi e cognomi di questi ultimi sono nelle cronache delle varie retate di arresti degli ultimi 3-4 anni.

Mimosa

Annika ha detto...

@ Mimosa

nessuna sfida, solo stima.

PINO ha detto...

SQUADRA

Il mio post proponente tale "surreale", nuova ricerca, ha raggiunto lo scopo per il quale fu scritto però, stranamente, pochissimi ne hanno dato riscontro diretto, se non (così mi è sembrato) per cercare il "peluzzo" che ne avrebbe segnava la quasi inutilità.
MIMOSA CARA
Quel dubbio del nostro compagno di squadra permane immutato, compreso le ragioni del silenzio di P. Ma questa è un'altra questione.
Nello stesso post su citato, riassumevo amche tutto il nostro lavoro svolto, ritenendolo più che utile, per averci dato la convinzione, confortata da numerosi indizi che possono ritenersi prove, dell'estraneità di P al delitto della moglie.
E, ritenendo che i nostri argomenti cominciavano a rarificarsi, per mancanza di spunti, ho tirato in ballo la chiesetta di Ripe, segnalata da Antonello.
Ora tu proponi di ricostruire un nuovo scenario? Bem venga: l'avevo già preventivato, ma caldeggiato e riproposto da te, mi fa immenso piacere. MUOVIAMOCI!
PINO

Antonello ha detto...

@Annika @Mimosa
Secondo me c'e' ancora da lavorare di analisi logica, il range di persone e' veramente troppo alto come la possibilita' di sbagliare.
Molto semplicemente:
Chi poteva sapere chr M. avrebbe scelto quella strada??? Perche' parliamo chiaro, se M. veramente doveva andare in bagno e se avesse scelto di andare nei bagni del pianoro, e nessuno in quel caso poteva prevedere nei dettagli un sequestro, non gli sarebbe successo nulla, almeno quel giorno.
Quindi:
1) O M. aveva un appuntamento anticipato da una cattura, e quindi era scontata la strada a piedi che avrebbe fatto.
2) O M. e' stata tratta in inganno verso quella strada da qualcuno che puo' aver visto all'arrivo vicino al monumento e con cui voleva o doveva vedersi.
3) O M. e' stata tratta in inganno verso quella strada da un segnale telefonico od altro.
Chi ha catturato M. sapeva che avrebbe fatto quella strada sino al monumento.
Altro ragionamento e' cercar di comprendere perche' M. puo' aver oltrepassato il monumento per portarsi dietro di esso.

Annika ha detto...

@ Antonello

credo che quello sia lavoro di manovalanza molto locale; che il seguito, forse lo staging, di manodopera specializzata; e che la spettacolizzazione (media frenzy intorno al caso, dai all'untore e molto altro ancora - caffeina?) siano guidate dal/i burrattinaio/i con l'aiuto di un paio di marionette piu' sofisticate.

Mimosa ha detto...

@ Antonello
l'analisi logica precedente ci aveva dato ormai per assodato che M. a CSM ha voluto andarci di proposito quel giorno perché aveva fissato l'appuntamento al Monumento e il bagno era una scusa.
Poi, forse o per certo, è stata tratta in inganno e non ha potuto sottrarsi.

Questo in sintesi il ragionamento a cui siamo arrivati, quasi tutti concordi, mi pare.

Noi possiamo solo continuare a ipotizzare sul motivo dell'appuntamento per cercare di comprendere CHI erano gli interlocutori che doveva affrontare.

Antonello ha detto...

@Mimosa
Sono quasi daccordo sugli step dei gruppi o diverse entita' che possono aver composto il tutto ma io oserei di piu' anche nell'impossibilita' di farlo tenterei di restringere il campo dei papabili.
Allora ammetto che vi possa anche essere stato un pedinamento fino dal mattino in attesa del momento giusto, ma se e' reale ad esempio la telefontata dell'anziano che ci da M. in fuga gia' dalla strada laterale al pianoro e' chiaro che stiamo parlando di un percorso di M. a piedi che non era per nessuno, al momento, prevedibile, semplicemente perche' se M. doveva veramente andare in bagno e fosse andata al pinoro ai bagni pubblici non vedo il senso nell'inserirsi lungo la strada, non potevano prevedere chiunque fossero, dovevano sapere in quel caso.
Quindi da questa consecuzione logica deduco che "almeno" chi ha catturato M. doveva sapere il percorso che avrebbe fatto a piedi.
Pausa di ragionamento.

Annika ha detto...

@ Antonello

o semplicemente Melania aveva un appuntamento con una persona che conosceva e di cui si fidava.

Mimosa ha detto...

@ PINO (e anche altri)
credetemi, cerco di non perdere neanche una parola di quello che scrivete, specialmente se ci sono cose da leggere/intuire tra le righe ...
Leggo,leggo e poi sparo.
A volte forse a sproposito, ma se anche voi leggete/intuite tra le mie righe potete vedere che qualche volta faccio "intendere" ... un po' come te, Pino, alle cui intuizioni mi affido molto.

Cominciare a descrivere (e pubblicare qui) un nuovo scenario richiede tempo e molta cura, per non offrire il fianco ad attaccchi “scriteriati”. Forse in serata/nottata qualche schema potrò elaborare.
Vorrei leggere qualche spunto da altri membri della Squadra, prima di avviarmi all’incarico.

@ Massimo, stai tranquillo che non scriverò nulla che possa nuocere a questo tuo splendido blog né a te (e nemmeno a noi tutti, a me per prima …).

@ Antonello, anch'io faccio una pausa di ragionamento.

A presto Squadra, i doveri di cuoca mi chiamano.
Mimosa

Manlio Tummolo ha detto...

A me pare che quello che manchi, no certo per colpa vostra, è tutta la pate di indagine che dovrebbe ancoa esser in corso ad opera della Procura Militare, la quale procedendo tuttora con un segreto istruttorio asosluto, nonfa sapere nulla dei risultati. ma come ho detto tempo addietro è quella la parte del msaico che darebbe chiarezza al resto, con o senza sette sataniche (sul quale no vi sia rischio, tuttavia, di ritorni a metodi medioevali e barocchi dei processi alle streghe, agli eretici, ao segiuaci di satana, ecc., il che sarebbe estremamente pericoloso.

Manlio Tummolo ha detto...

Ho battuto ora troppo in fretta e spedito in velocità: mi scuso dei molti errori, ma penso che il senso sia ugualmente chiaro. Altrimenti riscrivo.

ENRICO ha detto...

Che il marcio sia nella caserma mi sembra che nessuno di noi lo abbia mai dubitato.

Ora, di qualsiasi "cosa" si tratti ( droga, sesso, traffico d'armi, riti + o - satanici o altro) possiamo metterci l'anima in pace perchè NULLA verrà mai alla luce

Non ci resta che sperare in un processo GIUSTO per il "soldato Parolisi"

Antonello ha detto...

@Enrico
Se il marcio e' nella casetma P. sta facendo un viaggio onirico fra il ricatto e l'agnello sacrificale.
L'ennesimo rito si starebbe consumando sotto gli occhi di tutto, perche' in fondo fra una sentenza ed un corpo contundente mica c'e' differenza, dipende da chi utilizza i due strumenti.
Unico imprevisto, gli hanno levato la figlia, per ora, quindi si spiegherebbe cosi' l'ostinazione con cui si graticola l'indagato, fra l'imbuto di due forti interessi ci sarebbe nel caso anche chi vuole verita' a tutti i costi, ma proprio a tutti.
Il problema e', P. sa la verita'???

Pamba ha detto...

A proposito di processo, vi comunico le ultime del legale della parte civile.
Oggi Gionni si lamenta della “ingiustificata resistenza” dei periti nominati dal Gup ad un nuovo esame, che non mi risulta mai nominato in precedenza, anche se più volte i nostri esperti del blog ne hanno parlato: l’esame dello sviluppo delle larve sulle ferite della vittima.
Secondo un nuovo consulente della parte civile, il Prof. Francesco Porcelli, docente di entomologia all’Università di Bari, da questo esame, che avverrebbe sulla base delle fotografie effettuate sulle larve al momento dell’autopsia di Tagliabracci, sarebbe possibile “risalire con sufficiente precisione all’ora in cui questa ferita è stata provocata”.
Non mi pronuncio sulle modalità di questo esame, anzi, chiedo ad Annika in particolare cosa ne pensa. A me sembra che evidenzi una carenza delle prime perizie, dato che viene richiesto adesso, basato da fotografie, dopo l’esito, diciamo così, non soddisfacente dell’analisi del Dna sulla bocca di Melania per datarne l’ora della morte.
Lo stesso giornalista richiama quello che è anche un mio dubbio: “Evidentemente i due superperiti incaricati dal tribunale, ovvero il medico legale Gianluca Bruno e la genetista Sara Gino, se non hanno fino ad ora accolto la richiesta è perché non la ritengono utile”.
E poi, mi risulta che oltre ai due periti incaricati dalla Tommolini, siano stati già indicati cinque periti: Adriano Tagliabracci, per la Procura; Lorenzo Varetto ed Emiliano Giardina, per la difesa di Parolisi; Francesco Introna e Marina Baldi, per la famiglia di Melania.
Che ne pensano i nostri esperti di giurisprudenza? E’ una forzatura della procedura o effettivamente, come si afferma nell’articolo, il legale della parte civile “potrebbe rivolgersi allo stesso Gup, nell’ambito del processo, per chiedere di procedere”?

Pamba

p.s. sul nuovo lavoro di Squadra sono d'accordissimo. Grazie Pino e Mimosa!

Manlio Tummolo ha detto...

A mio parere, la ricerca della verità dei fatti non chiede, ESIGE che ogni analisi sia fatta. Concretamente decide il giudice, sulla decisione del quale poi si può eventualmente obiettare in grado successivo e in Cassazione.

Manlio Tummolo ha detto...

Già, caro Enrico, ma come può essere "giusto" un processo, se non si analizzano fatti che ora sono coperti dal segreto istruttorio militare (ammesso che l'indagine sia ancora aperta, visto che non se ne conoscono i risultati)?

anna ha detto...

finalmente c'è qualcuno che ha ripreso la telefonata al 113 che presumo sia registrata,più di una volta ho provato a dire che le telefonate al 113 furono due, una quella che vide melania viva uscire dal bosco trafelata, e immettersi sulla strada provinciale con pantaloni chiari e giubbetto scuro,e una quella che vide melania morta a ripe, .perchè gli inquirenti non approfondiscono la telefonata? semplice perchè tutte le testimonianze che testimoniano che melania era a san marco vengono escluse dall'inchiesta.....

non so chi ha chiesto se ci sono leggende particolari a ripe,
poco distante da ripe ci sono le grotte di sant'angelo,raggiungibili a piedi con pochi minuti,sono delle grotte dove si racconta venivano effettuati riti di fertilità,come testimonia le numerose ossa di giovani trovate all'interno,potrebbe essere benissimo questo il posto dove il corpo di melania è stato nascosto prima di farlo ricomparire alla mattina del 20 aprile a ripe,il posto è veramente vicino a ripe........

tabula ha detto...

visto.. la Grotta è stata per molti secoli un importante luogo di culto e ancora oggi è meta di pellegrinaggi in onore di San Michele Arcangelo.

Nomi ricorrenti.
grazie per avermi risposto, Anna.

Antonello ha detto...

@Anna
si, interessante quella telefonata perche' se vera ci da uno step importante sul punto in cui gia' M. era in allarme.
Nasce un altra domanda, perche' se era li non e' fuggita verso il pianoro dal marito???

Pochi commenti fa tu dicesti che in zona si sapeva di movimenti di prostituzione al pianoro, senza addentrarsi in ipotesi che offrirebbero il fianco a noie, sapresti dirci di piu', ad esempio le nazionalita' di chi proteggeva e di chi si prostituiva, se in orari solo serali od anche di giorno, se e che tipo di clientela approfittasse, se insomma erano giri visibili o se nascosti ed appartati, inoltre se sai le modalita', scusa se chiedo ma piu' sappiamo e magari meglio e'.

Antonello ha detto...

Comunque sta fuga di M. mi fa pensare, viene vista da piu' testimoni fuggire, talvolta rincorsa, ma non cerca di telefonare, non avvisa nessuno, non risponde al cellulare, potrebbe ma non ferma ciclisti auto, niente, non cerca nemmeno di scappare verso il marito.
Non so dico io, ma non e' che l'avesse combinata grossa verso il marito e non potesse proprio esporsi di piu' a rischio di prestare un fianco a P. per una ipotetica separazione??? Perche' dopo tutte le scenate per Ludovica sarebbe clamoroso appurare un tradimento di M.

Mimosa ha detto...

Hanno sempre detto che c’è un triangolo satanico tra Torino, Trieste, Vienna o meglio Praga, ma – dai fatti di cronaca nera degli ultimi anni – mi sembra che il triangolo si sia concentrato piuttosto tra Umbria-Abbruzzo-Marche, il “Triangolo delle Bermude”, come l’ho chiamato io e poi ho scoperto che era già stato così denominato … e non solo per i delitti insoluti che Anna tempo fa elencò, bensì anche per i più recenti (delitti e scomparse di donne e di uomini).
Non credo ci sia un Serial Killer nella zona quanto piuttosto (ci ho riflettuto molto) una “deformazione” delle menti e delle volontà di singoli (e perché no? di gruppetti di persone, maschi e femmine). Vogliamo chiamarla “manipolazione”? Diabolica? Ad opera di individui che sono imbevuti di una qualche distorta “spiritualità”? e che marginalmente vengono “manovrati” da qualche potere superiore?
Per “marginalmente” intendo: alcune frange marginali che possonano insinuarsi “ a cuneo” nel sistema periferico, guidate da un progetto centrale.

Per fortuna io non ho alcun ruolo lavorativo altrimenti mi aspetterei un provvedimento sanitario d’urgenza e coatto … ;-)

Sta nella cronaca: sono troppi i casi di donne e uomini che scompaiono dopo aver avuto “crisi mistiche” e non sono mai più ritrovati, nemmeno nei conventi. Molto strano.

Ad ogni modo, il caso di M. non credo sia riconducibile direttamente a qualcuna delle 7, ma piuttosto a qualche frangia di potere che aveva un qualche interesse forse nella Caserma (di Ascoli o in quella di Chieti, che non riesco a togliermi dalla testa e vorrei trovare agganci).
Quale migliore strumento usato dal “maligno” se non il sesso? e le orge a base di sesso, commiste ad un mix di altro? Ci cadono le persone più deboli, fragili, e quelle che si ritengono convinte di poter cambiare lo stato esistente delle cose, fidandosi di persone che predicano nel nome di Dio e invece razzolano negli abissi della morale. O di persone che si mostrano “comprensive” verso una certa situazione emotiva e colgono l’occasione per impadronirsi della volontà altrui. Se queste persone si ribellano, il loro destino è segnato.

M. è caduta in una trappola, pensava di ottenere un risultato a proprio vantaggio (a vantaggio della propria felicità personale e familiare), invece i suoi confidenti l’hanno trascinata nel baratro.

anna ha detto...

melania non ha chiesto aiuto perchè penso che non immaginava di arrivare ad una cosa così estrema,ma potrebbe non aver chiamato il marito che stava con la bimba per non metterli in pericolo,sonia deve dire il vero motivo perchè chiamò prima melania sul cellulare poi mandò un sms così dichiara lei , ma dal tabulato telefonico figurano due sms, chi mandò il secondo se non fu lei?quale fu il vero motivo ditutta questa urgenza nel contattarla proprio mentre spariva?perchè sonia cancellò i messaggi dal suo cellulare che aveva mandato a melania?

stefania racconti veramente se lei era a conoscenza dei tradimenti del marito e non abbia coinvolto melania insieme a sonia nel pedinareil marito, ma soprattutto stefania racconti se quelle famose foto che parolisi dice che gli ha mostrato il paciolla ci sono davvero.........è ovvio che le menzogne che ha detto il paciolla portano a dire che le sue dichiarazioni possono essere false....anche sul discorso delle foto.......

per quanto riguarda il discorso prostituzione ,non so la nazionaloità delle donne,è ovvio che è più evidente proprio nei periodi dove non ci sono turisti a san marco,ciò accade anche nelle prime ore del pomeriggio........nei periodi di maggiore frequenza di turisti il fenomeno sembra scomparire temporaneamente,per quanto riguarda le sette sataniche confermo che le chiese sconsacrate della zona vengono utilizzate per le messe nere............

un ultima cosa dentro la grotta c'è anche molta acqua, e vicino alle grotte stesse ci sono le gole del salinello ,con ruscelli e acqua a getto continuo......possono gli assassini essersi lavati li.......io sono convinta che sono più di una persona uomini e donne, un omicidio di gruppo.......

ENRICO ha detto...

Caro MANLIO,

Già SE Parolisi non venisse ritenuto colpevole ( vista la totale mancanza di prove e di indizi gravi a suo carico) riterrei GIUSTA la sentenza.

Che poi gli inquirenti non vogliano o non possano o non sappiano trovare il vero assassino è un discorso indubbiamente grave e sconcertante ma che riguarderebbe la loro coscienza di magistrati

A me interessa di più ESSERE SICURO che non sia condannato un innocente

Manlio Tummolo ha detto...

Condivido perfettamente, caro Enrico: su questo non vi è dubbio alcuno. Ma temo che, senza vedere "l'altra faccia della Luna" (il procedimento penale militare), difficilmente si arriverà a scagionare del tutto il Parolisi, non perché non vi siano elementi già pronti per farlo, ma perché essi dagli Organi giudicanti non saranno (forse) ritenuti sufficienti, almeno in primo grado. Ovviamente, la mia è solo una previsione ipotetica. Per il resto non posso che augurarmi che la Sua previsione sia la più corretta tra le due.

Antonello ha detto...

Strano, sara' certamente un caso, un'omonimia, non sara' lui, non ci voglio credere, e' un parente, un gemello con lo stesso nome, questo nel 2010 e' stato membro del Consiglio Giudiziario, l'organismo del Csm che si occupa dell'avanzamento delle carriere dei magistrati, un uomo diventa potente solo se e quando trova il posto giusto.
Ho gia' il camice, li sto aspettando a vene aperte, almeno in ospedale psichiatrico danno da mangiare, potro' pitturare, dedicarmi al Tai Chi, potro' guardare la dirimpettaia spogliarsi con il cannocchiale senza paura di denunce.

http://archiviostorico.corriere.it/2010/marzo/19/Appalti_accuse_informava_colleghi_Firenze_co_9_100319057.shtml

Questo commento si autodistruggera' fra venti secondi, siete pregati di leggere alla svelta.

Antonello ha detto...

La fortuna di avere un gemello in gamba, politica ed appalti, ed in mezzo compiti di prestigio, tesoriere nazionale e consigliere nazionale di Md.
Sono in autolettiga, se vi ricordate di me non voglio sigarette, funo solo tabacco olandese, se vi capita inviatemi un cannocchiale degno, con quello che mi passano non vedo una beata cippa.

http://www.bignotizie.it/news/civitavecchia/cronaca/11177-il-giudice-baccarini-assolto-in-appello.html

Un bacio a tutti.

LucaP ha detto...

@ Pamba e Annika

Ho recuperato l'articolo citato da Pamba (per il momento la notizia è riportata online unicamente da TVP Italia ma credo che presto rimbalzerà su altri media come già accaduto nel passato) ed ho cercato di documentarmi un po' di più sull'entomologia forense.

Nell'Ordinanza di Cirillo vi è scritto solamente che
"Più nel dettaglio: - sul momento della morte, i consulenti combinano e coordinano i dati di entomologia cadaverica e i segni tanatocronologici rilevati al momento della ispezione cadaverica sul posto e quindi della prima autopsia con la ricostruzione del microclima nel luogo di rinvenimento nei giorni 18-19 e 20 aprile; [....] ciascuna di queste autonome valutazioni converge su un identico spazio temporale entro il quale è avvenuta la morte - entro le 15.30"

Ma noi sappiamo che la dott.sa Canestrari non ha neanche misurato la temperatura corporea interna rapportandola a quella esterna in prossimità del cadavere e del terreno sul quale era adagiato.

Parimenti, vista l'assenza di tale fondamentale accertamento medico legale, non credo proprio abbia proceduto alla raccolta di insetti necrofagi e non nell'intorno del cadavere ed al di sotto di esso, cosa che sarebbe necessaria per una corretta analisi del PMI basata su metodi di entomologia forense.

Difatti già la perizia preliminare di Varetto/Vasino aveva giustamente obiettato:

"Quanto, infine, allo sviluppo delle larve di ditteri, la stima fatta dai consulenti in relazione alla crescita delle larve è basata su dati talmente approssimativi da
risultare inutile e fuorviante. I calcoli della temperatura al bosco delle Casermette, così come risultano dalla relazione del T. Col. Pelino, sono teorici, basati sull’estrapolazione dei dati di stazioni meteorologiche vicine. Essi si riferiscono ad una ipotetica temperatura a due metri dal suolo, ma il cadavere evidentemente poggiava a terra. Non mettiamo certo in discussione la validità scientifica dell’estrapolazione di dati contenuta in quella relazione, ma sorprende constatare che mai nessuno ha misurato una temperatura nel luogo in cui il cadavere fu rinvenuto, magari per paragonarla con quella delle vicine stazioni
meteorologiche disponibili."


Mancano quindi parametri fondamentali per qualsiasi analisi entomologica mirata a determinare il PMI (se volete vi posto i link di alcune pagine e siti dove se ne parla in modo sufficientemente scientifico). Non so allora se il Prof. Porcelli sia a conoscenza e sia al tempo stesso pratico di nuove tecniche di analisi basate esclusivamente sulla visione di fotografie scattate durante l'autopsia, ma la cosa mi pare alquanto dubbia e non capisco dove si voglia andare a parare (bene hanno fatto Bruno e Gino a respingere per il momento tale richiesta di approfondimento).

Annika, correggimi se ho sbagliato nelle mie considerazioni, ma a me sembra che oramai siamo al pendolino ed alla lettura dei fondi caffè!!!

Antonello ha detto...

Buongiorno a tutti, sono il postino del paese di Antonello, mi ha pregato di salutarvi mentre lo portavano via e di postarvi un link, per favore non ve la pigliate con me, ho una moglie e regolari venticinque amanti, lo faccio solo perche' in fondo Antonello e' un bravo ragazzo e non riesco mai a dirgli di no.

http://www.ilgiornale.it/interni/dal_gip_altre_accuse_lusi_lex_tesoriere_rischia_larresto/21-03-2012/articolo-id=578506-page=0-comments=1

Scusate l'intrusione di nuovo.

Pino ha detto...

ANTONELLO

Non sono riuscito ad individuare, fra i tanti, il nome della persona che vorresti indicare nel tuo...indovinello, certamente divertente. Lo vuoi "spiattellare", per favore?
Pino

Unknown ha detto...

Mettiamola così Pino: l'uomo nascosto non è il pescatore ma il pescato. Si aggira nei tribunali ma in gran segreto. Quando vai al mare non lo trovi in spiaggia ma sempre in ammollo.

Ciao. Massimo

LucaP ha detto...

@ Antonello

Ottima ricerca! Non ti preoccupare del TSO, saresti in compagnia.

Pino ha detto...

GRAZIE MASSIMO, credo di aver intuito di chi si tratti, ma diamogli un nome di manzoniana memoria: INNOMINATO!!!!
Ciao Pino

Annika ha detto...

@ Antonello

ti meriti quella famosa birra in Inghilterra but keep your eyes peeled. Just in case...

Ciao, take care. Annika

Marina ha detto...

scusate l'OT, avete letto dell'ultima richiesta/suggerimento del famigerato team in merito alla perizia sull'ora della morte di M.? Lo chiedo in paarticolare ad Annika, è possibile risalire con precisione all'ora della morte basandosi sull'osservazione di larve nelle ferite sulla foto del cadavere? Forse si voleva evitare analisi più approfondite e forse scomode per loro?...Cmq il suggerimento è stato prontamente respinto dai periti Bruno e Sarah Gino come inutile

http://www.tvpitalia.it/notizia/2012/05/24/0006823/Delitto_Rea_-_Dalle_larve_la_risposta_sull%27ora_del_decesso.aspx

LucaP ha detto...

Massimo

Puoi gentilmente recuperare il mio commento di stamattina (sulla entomologia forense applicata al caso), apparso e poi scomparso come si addice ad un buon fantasma. Credo possa essere la risposta che ha sollecitato Marina.

Grazie in anticipo

LucaP ha detto...

@ Marina

Il mio commento, gentilmente recuperato da Massimo all'interno del bidone della spazzatura, è delle 10.38 di stamattina.

tabula ha detto...

Forse sarò tonta, ma non ho capito una cosa: l'assenza di larve e ditteri è stata sistematicamente denunciata da Annika come uno di quegli esami non effettuati.
Adesso il Team accusatorio richiede che siano prese in considerazione le fotografie del momento dell'autopsia per poter stabilire, in base al numero ed alla presenza di larve sui tagli e le ferite, una presumibile datazione del delitto.
Avrei potuto capire se avesse domandato di fare questa analisi la difesa, e comunque non comprendo perchè escludere questa verifica, anche se ritengo davvero grave che ci si ponga la domanda proprio adesso e che questo elemento NON sia stato preso in considerazione nel momento dell'autopsia.
Inoltre, mi domando SE sia possibile compiere un esame del genere fotograficamente, se quelle fotografie siano state depositate a loro tempo con un'orario ed una datazione ufficiali protocollati e a disposizione sia della difesa che dell'accusa, ovvero se le stesse siano a prova di contraffazione, non che la ritenga probabile ma una prova per essere tale deve escludere ogni possibilità di alterazione tramite photoshop, o se questo esame fotografico condotto sulle immagini e non su rilievi fisici possa avere lo stesso valore di uan perizia psicologica condotta sulle interviste televisive o su un test del bacio con 40 goliardici volontari privo degli opportuni riscontri tramite pubblicazioni scientifiche e controprove.
Sarebbe un ulteriore test casalingo condotto alla carlona e riferito alla pettegola, o può esserci un certo margine di serietà professionale?

ps: ho letto che le telefonate al 113 furono due.
Non ho capito bene la prima quando sarebbe stata e da chi: si parla di una donna con pantaloni chiari e giubbino scuro se ho compreso bene, ma quali sarebbero i link dove avete trovato la notizia?

tabula ha detto...

ok Lucap, grazie. Con il tuo commento mi è più chiaro, del resto mi ero posta dei dubbi sulla fattibilità di quell'esame, a posteriori.

PINO ha detto...

@ ANNA
Dove hai scavato la notizia della seconda telefonata al 113, indicante una donna in fuga a CSM?
Molti di noi non ne hanno mai avuto notizia.
Puoi chiarire la storia? Grazie, PINO

Mimosa ha detto...

@ Tabula
il riferimento che chiedi sulla seconda telefonata (che in realtà, cronologicamente è la prima) sta qui:

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/04/30/melania-sangue-nel-bosco-dove-si-apparto.html

Mimosa ha detto...

@ Pino
la risposta indirizzata a Tab è valida anche per te, scusa non ti avevo letto.
Ciao

Mimosa ha detto...

Nota: l'articolo su citato porta la data del 30 aprile dell'anno scorso!

LucaP ha detto...

@ Pino

Credo che l'autore della telefonata al 113 di cui stiamo parlano (il riferimento era in un commento di ieri scritto da Antonello, ora purtroppo in TSO, temo; il link all'articolo è http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/04/30/melania-sangue-nel-bosco-dove-si-apparto.html) sia lo stesso poi rintracciato da CLV e sentito dagli inquirenti (testimonianza chiaramente taciuta in tutte le richieste di custodia cautelare). Da quella telefonata penso siano poi scaturite le ricerche con i cani sino a frazione Colle.

Annika ha detto...

MARINA
non leggo il commento di LucaP e comunque mi sembra tu abbia interpellato me e ti rispondo. Comincio col dire che sono altamente SCHIFATA di come si stia giocando con le analisi. Una cosa inaudita da PAESE DI BANANE, avevi ragione tu, Tabula, qualche giorno fa! Veramente roba da matti.

In ogni caso, Marina, il PMI si ricava da una serie di esami, analisi ed elementi che, presi tutti insieme, forniscono una risposta il piu' precisa ed accurata possibile. E' si' vero che l'esame dei ditteri possa aiutare a comprendere l'ora della morte con estrema precisione, ma MAI PRESO DA SOLO. Infatti, nel caso il corpo fosse stato conservato in luogo chiuso, o in luogo caldo e umido, il risultato sarebbe sicuramente diverso da quello fornito da un corpo mantenuto all'aria aperta. SI DOVEVA FARE LA PROVA DEL FEGATO DI MANZO PER POI RAPPORTARE I DATI RILEVATI SUL CORPO DI MELANIA CON I DATI EFFETTIVI FORNITI DALL'EVENTUALE ESPERIMENTO A RIPE!!!!!!!!!!!!!!!!

Non credo si sia neanche considerato il vitreous potassium level, che senza dubbio avrebbe fornito dati molto piu' accurati di qualunque altro esame. Inoltre la Dr Canestrari mi sembra abbia fornito un orario abbastanza ristretto e preciso basandosi sul rigor (e credo anche sul livor, giusto dottoressa?) al primo esame. L'algor avrebbe comunque aiutato poco, passate le 24h, quindi forse poco male per l'omissione del termometro...

Mentre i dati entomologici hanno un serio valore per stabilire/determinare il PMI in sede autoptica (tipo 13 mesi fa!!!), no, non si ricavano dati entomologici o addirittura il PMI dalle foto di un corpo. Un test del genere avrebbe un valore addirittura minore dell'analisi del contenuto gastrico, dato che si tratterebbe di un esercizio teorico, approssimativo, parziale ed incompleto.

Potrei scrivere molto di piu', ma sinceramente non credo che serva a molto, o a niente. La farsa ha superato il limite minimo anche dalla piu' debole delle censure, trasformandosi nel piu' kitsch e cheap di tutti i circhi.

Red nose, anyone? Annika

LucaP ha detto...

@ Mimosa

Sei più veloce e sintetica di me e quindi decisamente più efficace.

Ciao

Annika ha detto...

@ LucaP
il tuo commento mi e' apparso solo ora. Gli ho dato una scorsa e mi sembra di averti risposto esaurientemente con il mio ultimo post a Marina. Su una cosa siamo d'accordissimo: una cartomante farebbe di meglio.

tab ha detto...

Bene, Annika. chiarisci i miei dubbi.
Ha fatto bene il Tribunale a rigettare la richiesta: forse è il caso che il team cominci a prendere in considerazione la possibilità di avvalersi di professionisti che sappiano come si può e si debba condurre un test scintifico, mettendo da parte una volta le approssimazioni casarecce da bar.

Annika ha detto...

TAB
o da fondi del caffe' di chissa' quale "tazzulella"...

Ciao cara, Annika

tabula ha detto...

Sono sconvolta.

UNA DONNA CON PANTALONI CHIARI E GIUBBOTTO SCURO scappava nel bosco, e la cosa deve avere talmente impressionato la persona che ha visto la scena da indurla a chiamare il 113 proprio il 18 aprile alle ore 15,40!!!!

A quell'ora Salvatore era al bar a cercare la moglie, l'assassino non è e non può essere lui!!!

Mentre continuanoi sopralluoghi nella pineta i carabinieri stanno indagando sulla presenza di una donna misteriosa nel primo pomeriggio del 18 aprile sul pianoro di Colle San Marco. Quello stesso giorno un uomo, appreso della scomparsa di Melania, aveva telefonato al 113 dicendo: «Ho visto una donna vestita con pantaloni chiari e un giubbotto più scuro sbucare alle 15,40 dal bosco, a circa un chilometro dal pianoro». I tabulati telefonici dicono che a quell' ora il cellulare di Melania Rea non rispondeva più ed era probabilmente già stata aggredita dal suo assassino. L' analisi delle chiamate del telefono della donna ha infatti stabilito che Melania ha risposto al cellulare per l' ultima volta alle 13,32, rispondendo ad una chiamata della madre quando era ancora nella sua casa di Folignano ma non ha più risposto quando alle 14,40 al suo apparecchio è arrivato il messaggio dell' amica Sonia.

Annika ha detto...

Si TABULA, ed e' per questo che si sta giocando sull'ora della morte con il DNA dell'insalata, o del mais, o dei pomodorini, e con sensualissimi baci sbaciucchisi (tutto per la scienza... chissa' cosa faranno per la Sg??!!), o con lume gastrico che cambia colore, quantita' e contenuto (la magica caffeina...), e ora con le foto!!! Dico, LE FOTO di un cadavere per esaminare i dati entomologici??????

E sai perche' la farsa si fa sempre piu' penosa? Perche' non c'e' un singolo elemento/dato/fatto/test che piazzi il PMI all'ora in cui lo si vuole piazzare a tutti i costi, e questo e' gravissimo per un unico motivo: perche' Parolisi, senza un PMI intorno alle 14.40, ESCE. E che succede quando esce? Due cose:
1. si riprende la figlia
2. si deve cominciare ad indagare sul serio, e questa e' la cosa che realmente va evitata a tutti i costi (la bambina, poverina, e' solo doppia merce di scambio).

Annika

Marina ha detto...

Grazie LucaP e Annika,

mi avete risposto in modo più che esaustivo.
Tra caserecci French kiss test ed analisi entomologiche su fotogrammi siamo oramai al pendolino ed alla lettura dei fondi caffè!!!(come dice lucaP).

Mimosa ha detto...

A quell'epoca TUTTI gli avvistamenti segnalati vennero spacciati come opera di mitomani o di gente suggestionata dalla stampa e nel giro di qualche settimana passarono nel dimenticatoio giornalistico dopo essere stati accuratamente ridicolizzati per sminuirli.

Ovviamente la Procura si stava già facendo un'idea e non voleva bastoni tra le ruote.

Mimosa

Annika ha detto...

E aggiungo:

Giusto in caso non si dovesse in alcun modo possibile provare che l'assassino e' Parolisi, ecco che qualcuno prontamente para le mani e va a lasciare carboncini e a creare bel draghetto a pochi metri dal cadavere, cosi' alla peggio si potra' attribuire l'omicidio ad una setta qualunque (tutte le sette = nessuna setta) e si dira' che era rituale, esoterico, diabolico, quello che vi pare, e che vallo a sapere chi lo ha compiuto per farlo passare eventualmente nel dimenticatoio.

PRATICAMENTE SI STA FACENDO DI TUTTO (NON DIMENTICHIAMO LE BORSE, GLI OCCHIALI, I TRANS...) PUR DI NON FAR VENIRE FUORI LA VERITA'.

Mimosa ha detto...

Vorrei postarvi come molto pertinenti ai filoni di discorsi che si stanno facendo in questa pagina, due frasi di Massimo che ho estrapolate da un commento del 29 marzo 2012 (lo faccio senza chiederglielo espressamente, perché ha scritto da qualche parte che lo si può citare, con indicazione della fonte):

«Da dieci mesi a questa parte stiamo assistendo ad un monologo corale che va in onda continuamente... ed allora diciamo che a parer mio ci potrebbe essere qualcuno che punta un dito a destra e grida "al lupo al lupo" per fare in modo che l'attenzione di tutti rimanga vigile su quella parte e nessuno controlli cosa c'è a sinistra... magari c'è il lupo.»

E ancora:
«Da dieci mesi, fra l'altro, stiamo assistendo ad un nuovo modo di concepire il ruolo della "parte civile". Non più solo inteso a verificare se chi indaga opera bene ed in favore della parte lesa, ma diventando addirittura parte iperattiva pronta a portare nuovi impulsi investigativi alla procura (tutti devianti e senza costrutto) ed attacchi atti a logorare la mente dell'imputato (togliendogli la figlia ad esempio). E questo, sempre a parer mio, può far intendere ci siano "altri personaggi" a cui conviene che il Parolisi venga condannato, colpevole o meno che sia.»

tabula ha detto...

@Mimosa, tu giustamente scrivi: a quell'epoca TUTTI gli avvistamenti segnalati vennero spacciati come opera di mitomani o di gente suggestionata dalla stampa e nel giro di qualche settimana passarono nel dimenticatoio giornalistico dopo essere stati accuratamente ridicolizzati per sminuirli
ok, e siamo d'accordo: per ogni omicidio e scomparsa ci sono persone che fanno segnalazioni per mania di protagonismo o si convincono di aver visto, anche in buona fede: del resto tra 100 persone che credono di aver visto potrebbe essercene un paio buoni.

Ma in questo caso NON si tratta di dichiarazioni rilasciate a scomparsa avvenuta.
Qui dovrebbe esistere una telefonata fatta al 113 fatta nel momento in cui Melania scompariva, nel momento in cui forse non era ancora morta: è una cosa molto diversa dalla testimonianza postuma di un mitomane.

E' la denuncia fatta da qualcuno che vede succedere qualcosa al punto da preoccuparsi e telefonare al 113, e, se la telefonata esiste, costituisce una PROVA talmente importante da esigere l'immediata scarcerazione dell'indagato che in quell'orario era al bar Il Cacciatore a domandare in giro se la moglie fosse passata di lì.

Più che altro mi auguro che la traccia di quella telefonata non venga fatta sparire, se già non è stata cancellata, ecco.

Marina ha detto...

brava Mimosa!!
Hai fatto bene a rispolverare questi concetti di Massimo, sempre calzanti ed attuali nonostante il susseguirsi di news pseudonews.
Condivido in pieno la frase <<...ci potrebbe essere qualcuno che punta un dito a destra e grida "al lupo al lupo" per fare in modo che l'attenzione di tutti rimanga vigile su quella parte e nessuno controlli cosa c'è a sinistra...»
E inoltre:<< stiamo assistendo ad un nuovo modo di concepire il ruolo della "parte civile". Non più solo inteso a verificare se chi indaga opera bene ed in favore della parte lesa, ma diventando addirittura parte iperattiva pronta a portare nuovi impulsi investigativi alla procura (tutti devianti e senza costrutto) ed attacchi atti a logorare la mente dell'imputato (togliendogli la figlia ad esempio)...>>

tabula ha detto...

se è per questo, tra l'altro, ci fu anche un personaggio che disse aver visto Melania salire in auto con un uomo dai capelli grigi e altre due donne, un uomo poi tacciato di mitomania per aver finto di avere vinto non so che cosa, in passato.

però è una cosa molto diversa dalla possibilità che ESISTA ancora la registrazione di quella telefonata che il pomeriggio del 18 che allertava il 113 relativamente ad una donna in fuga ad un km da colle san marco.

Perchè se la registrazione esistesse ancora, mi domando perchè sia stata esclusa dagli atti, ed il giudice Tommolini dovrebbe prenderla in considerazione come una seria e concreta possibilità che l'uomo che si sta apprestando a giudicare non debba stare dove sta.

Quante donne con pantaloni chiari e giubbotto scuro potevano correre nel bosco quel giorno al punto da far preoccupare chi fece quella telefonata?

evidentemente quella fuga era di una persona spaventata: nessuno chiamerebbe mai il 113 per una signorina che gioca a rimpiattino tra gli alberi con le amiche.

Mimosa ha detto...

Del resto, Squadra, anche noi siamo andati dietro al dito puntato a destra, abbiamo fatto di tutto per non guardare a sinistra.
Abbiamo accettato come “veritiero” che erano fasulli gli avvistamenti di Melania sulla strada, sbucata dal bosco, in un’auto con i finestrini oscurati ecc., nonostante ben due commentatrici ascolane (prima Claudia e poi Anna) ci riportassero i “si dice” della cronaca locale ..

Come per tanti mesi eravamo andati dietro, appunto, a occhiali e borse.
Non vi sembra che ora potremmo cominciare da lì a dipingere il quadro? almeno per ricollocare gli orari.
Mimosa

@Tab,
hai ragione di sottolineare che la telefonata è stata fatta "prima" del ritrovamento del corpo.
Tanto più doveva essere importante!

Mimosa ha detto...

@ Tab, avevamo postato in contemporanea ...

Quell'uomo, se è ancora vivo, ora che la nostra attenzione si è puntata su di lui è in pericolo: sarà ricercato da mari e monti, da falchi e lupi, ... forse aspetta di essere ritrovato da un buon giornalista a cui lasciare il testamento ...

Mimosa

Annika ha detto...

Bene, e noi guardiamo a sinistra!Niente belle parole; FATTI, senza dilungarsi troppo che non serve a niente, ovvero il nucleo centrale, il nocciolo intorno a cui gira l'accusa, ovvero

L'ORA DELLA MORTE

Cosa ha in mano l'accusa?

1. la caffeina
Peccato che capiti essere apparsa dal niente a settimane dall'autopsia. Peccato anche che fosse contenuta all'interno di un lume gastrico che non corrisponde, per colore e quantita', a quello trovato in sede autoptica, ovvero il contenuto gastrico contenente caffeina non corrisponde al contenuto gastrico di Melania.

2. il DNA di Parolisi su labbra/arcata dentaria
Peccato che Tagliabracci non sia in grado di determinare l'origine di tale DNA. Potrei fermarmi qui, perche' tanto basta, ma aggiungo peccato anche che la prova empirica svolta dalla Dottoressa Baldi non trovi riscontro in nessuna letteratura forensica e che comunque non provi (perche' non puo') che quel DNA fosse da primary transfer, e non da secondary o addirittura tertiary. Ne' puo' provare l'origine del DNA (tanto per dirla chiara, se si trattassedi sperma, questo resiste in bocca per ore, e altrettanto il sangue). Ma Tagliabracci NON trova DNA di Parolisi IN BOCCA! Ne reperta due tracce piccolissime, una sulle labbra e una sull'arcata detaria. Ora, stando agli über-citati Kenna et al, il DNA salivare persiste sulla pelle (e questo include le labbra) fino a 96h certe, sebbene gli autori stessi sottolineino che i tempi potrebbero essere ancora maggiori, ma si fermano a 96h, sorpassando cosi' studi precedenti che parlavano di 60h. E il contenuto di alpha-amylase sull'arcata dentaria e' di gran lunga inferiore a quello all'interno della bocca. E allora, come si spiega quel DNA? In due soli modi: o ci e' stato messo in un secondo momento in fase di staging (secondary-tertiary transfer, e un marito che arta la scena del delitto della propria moglie non si mette prima a stagliuzzarla e poi a baciarla!!!) o e' una traccia di quel famoso bacio che Salvatore e Melania si sono scambiati alle altalene. Ma come e' possibile? Semplice! Se anche tutto il DNA di Salvatore all'interno della bocca si fosse dissolto in pochi minuti (e non esiste un singolo studio scientifico pubblicato per asserire cio' e PROVARLO), quello depositato sulle labbra sarebbe persistito per un tempo molto, ma molto maggiore. Ore. Parecchie ore. Forse non tutto e non uniformemente distribuito. Ma si che ci sarebbe rimasto! E quello sull'arcata dentaria? Ma perche', non e' possibile che Melania stessa, passandosi la lingua sulle labbra, sia stata l'artefice del secondary transfer sulla sua stessa arcata dentaria? E tutto quanto ho appena scritto comunque non serve neanche dimostrarlo perche' basta non conoscere l'origine del DNA di Salvatore sulle labbra per rendere questo FATTO (la presenza del DNA) un NON INDIZIO.

Cosa ha in mano la difesa?

1. DNA subungueali non riconducibili ne' a Melania, ne' a Salvatore;

2. DNA sui polpastrelli non riconducibili ne' a Melania, ne' a Salvatore;

3. formazioni pilifere non riconducibili ne' a Melania, ne' a Salvatore;

4. DNA sulla giacca non riconducibile ne' a Melania, ne' a Salvatore;

5. ora della morte stabilita tra le 9-12PM del 18/4 dalla Dr Canestrari esaminando rigor (e credo livor);

6. contenuto gastrico molto tricksy, crafty, dodgy, flukey, knavish...;

7. Sg, che stando al presunto (e tanto ambito) PMI alle 14.40, non ci sarebbe dovuta piu' essere, ovvero NON AVREBBE POTUTO testare positiva se non con l'ELISA (MAI con RSID-semen) ma comunque, per via della mancanza di PSA sulle mutandine piu' sperm stain del marito, non potrebbe mai e poi mai essere ricondotta a Parolisi.

Annika

Tiziana ha detto...

Tabula
a me piacerebbe ci fosse stato un uomo che avesse telefonato al 113 alle 15.40, ti posto però, facendo copia incolla, quello che tu hai scritto riprendendo l'articolo di giornale:
"Quello stesso giorno un uomo, appreso della scomparsa di Melania, aveva telefonato al 113 dicendo: «Ho visto una donna vestita con pantaloni chiari e un giubbotto più scuro sbucare alle 15,40 dal bosco, a circa un chilometro dal pianoro»".

Dunque c'è scritto APPRESO DELLA SCOMPARSA e non alle 15.40, quella è l'ora in cui l'avrebbe vista. Certo che se avesse saputo descriverla prima che si conoscesse il modo in cui era abbigliata, questo sì potrebbe essere un dato significativo.

Anonimo ha detto...

fiore
torno a dire, ma perchè nessuno pensa che il dna sull'arcata dentaria di M non possa essere stato lasciato da una sigaretta fumata da P e M insieme poco prima del suo allontanamento? non viene proprio presa in considerazione questa ipotesi che, tutto sommato, essendo entrambi fumatori a me pare essere molto probabile

Annika ha detto...

@ FIORE

potrebbe anche essere, ma non farebbe alcuna differenza. Bacio o sigaretta e' la stessa cosa. Il bacio pero' trasferirebbe una quantita' ben maggiore di DNA, da giustificarne la presenza fino alla sera del 18. Comunque sia, potrebbe essere ma, ripeto, non cambierebbe niente.

LucaP ha detto...

Dopo questi lunghi mesi di analisi e discussioni mi sembra che molti di noi siano giunti alla conclusione che Parolisi non può essere l'assassino della propria moglie. Questo vuol dire allo stesso tempo che il medesimo caporalmaggiore, con il suo comportamento pasticciato, ingenuo e maldestro, le sue menzogne mirate a nascondere ciò che era impossibile nascondere, il suo modo di esprimersi piagnucoloso, i suoi atteggiamenti guappeschi, è riuscito a mettersi nei guai da solo rendendo più facile a tutti la sua trasformazione in vittima sacrificale per eccellenza. Probabilmente ci sono ancora alcuni lati oscuri che non sono venuti a galla ma questo non fa di lui un assassino od un complice di questo efferato e molto strano omicidio.
Ragionando con quest'ottica allora si può provare a sgombrare il campo da tutto quello che ci è stato propinato su Parolisi, escludendo Salvatore totalmente quasi non fosse mai esistito o sia stato solamente un comprimario e cercando di concentrarci invece su Melania e sui quei pochi elementi a nostra disposizione. Provare cioè a vedere se nel comportamento di Melania negli ultimi mesi di vita ci possano essere indizi che in qualche modo ci facciano capire meglio quanto successole il 18 aprile di un anno fa.

Continua ....

LucaP ha detto...

... Continua

Io comincerei con il riassumere alcune considerazioni già fatte anche da altri. Chi vuole può poi integrarle andando indietro anche nel tempo.

1. Nel mese di gennaio M viene sottoposta ad in un intervento chirurgico all'utero, non sappiamo se ad Ascoli o SV. Ma nel mese di marzo stranamente abbiamo notizia (solamente tramite alcuni scambi di messaggi FB tra Salvatore e Ludovica nonché dalla deposizione di Ludovica stessa) che è stata sottoposta ad un ulteriore intervento in day-hospital. Anche qui non si sa se ad Ascoli o se a SV. La cosa potrebbe avere una spiegazione anche logica (e mi sembra Annika ne abbia suggerita una suggestiva) ma rimane comunque un aspetto insolito

2. Stando alla testimonianza di SV e dei genitori di M, a San Valentino (14 febbraio per i più refrattari come me) i rapporti tra i due coniugi Parolisi sembrano sereni. Tavola imbandita con trionfo di cuoricini, dolcetti fatti in casa,.... (a mio parere in questo lo zampino di Sonia c'è)

3. Le fotografie di quel periodo (sicuramente quelle scattate il 6 marzo al carnevale) ci mostrano una coppia sempre serena. Nello stesso periodo gli incontri tra S e Ludovica si sono estremamente rarefatti nonostante le promesse da marinaio manifestate su FB.

4. Stefania Dorinzi ed il marito testimoniano però di una Melania cambiata, in quel periodo. Sicuramente molto nervosa e che fuma con maggior frequenza. I motivi potrebbero essere dovuti ai dissidi con il marito (in contrasto però con l'immagine felice che deriva da altre testimonianze) ma anche ad altro che non sappiamo.

5. Sicuramente dopo la sfilata di carnevale del 6 marzo, Salvatore prende una licenza ed assieme a Melania si reca a SV. Non sappiamo con certezza se per l'intervento in day-hospital (che nel messaggio FB sembra debba essere databile al 10 marzo) o se per altri motivi. Vanno anche alla festicciola di carnevale a casa di Franca Parolisi dove il clima sembra molto sereno e felice. Sicuramente in quel viaggio Salvatore rimane a stretto contatto con Melania tanto da non poter o voler telefonare a Ludovica (non si era portato con se il cellulare riservato) scambiando con lei solamente messaggi FB (ma con il PC analizzato dal Wonder Team?). La cosa appare strana visto che quel cellulare S lo aveva quasi sempre con se, anche il 18 aprile nascosto nel bagagliaio. Si ha quasi come l'impressione di un allontanamento volontario da Ascoli e Folignano.

6. Non sappiamo con esattezza se S sia tornato a Folignano il 20 marzo o più tardi e se M sia tornata con lui

7. Anche M utilizzava i social networks o perlomeno usava il computer e la posta elettronica. E' probabile avesse anche un profilo FB, come sembrerebbe da quanto detto dal padre a CLV (ma potrebbe essere una svista). Di questo non si è mai parlato pubblicamente e lo trovo molto strano. Sul Resto del Carlino in un articolo è stato citato un indirizzo email (elpico@hotmail.com) che probabilmente potrebbe essere proprio quello utilizzato da M.
Visto che il suo cellulare è stato abilmente ripulito non possiamo escludere avesse configurato lo stesso per poter ricevere ed spedire email. Ma sicuramente sul PC di casa M usava la posta elettronica (le foto mandate al padre od anche solamente il link all'album FB). Il ROS dei CC avrà anche fatto una perizia ed un'informativa sugli eventuali scambi email di M, oltre a spulciare le memorie dei PC per trovare indizi contro Parolisi?
Silenzio assoluto su questi aspetti. Vedremo in futuro se ancora qualcosa è appurabile.

Continua .....

LucaP ha detto...

... Continua

8. Stando alla testimonianza del dott. Paolo Ferraro, sembra proprio che fosse Melania la donna da lui vista entrare nell'ufficio del PM Stefano Pesci in Procura a Roma alle 19.00 circa del 23 aprile. E stando sempre a quanto detto da quel magistrato, il PM Stefano Pesci apparterrebbe ad un frangia deviata e segreta della massoneria in combutta o facente parte di una struttura militare parallela e segreta che, con le sembianze ed i metodi di una psicosetta perseguirebbe gli scopi di controllo delle menti derivati dal Programma Monarch/MK Ultra. Sull'assenza di smentite ufficiali riportate anche sui media ho già scritto e non ci ritorno più. Mi sembra tutti abbiano preferito ignorare totalmente tale testimonianza.

9. Il 25 marzo, appena tornati quindi da SV (ed appena due giorni dopo il presunto colloquio di M con Pesci a Roma), i coniugi Parolisi, dietro sollecitazione di M, si recano nella zona del poligono militare di Ripe di Civitella ed in particolare al Chiosco della Pineta dove M verrà ritrovata morta solamente 26 giorni dopo. Stando alla testimonianza di Parolisi lo scopo era la ricerca del ramo per l'Albero della Cuccagna ma anche il desiderio di M di vedere i luoghi dove solitamente S si recava per le esercitazioni con le reclute di Ascoli (sembra mai avesse fatto tale richiesta). Sebbene la data del 25 marzo sia abbastanza sicura, Sonia Viviani retrodata questa visita alla fine di febbraio od al massimo all'inizio di marzo.

10. Il 31 marzo arrivano a Folignano in visita i genitori di M, sebbene si fossero lasciati solamente pochissimi giorni prima e sebbene si sarebbero dovuti rivedere 20 giorni dopo per la Pasqua a SV. Nella mattina dell'ultimo giorno di permanenza a Folignano (3 apirle) sembra che Gennaro Rea abbia voluto parlare privatamente a S anche se non ne sappiamo i motivi che però dovevano essere sicuramente importanti.

11. Lo stesso giorno (3 aprile, sebbene le ritrattazioni successive dei testimoni) i Parolisi si recano al Pianoro di CSM con i vicini di casa Viviani/Sirocchi e la relativa prole. Sebbene S rimanga abbastanza a lungo presso le famose altalene con la figlia, dalla testimonianza di Sonia Viviani sappiamo che Melania ha fatto un lungo giro sul Pianoro (percorrendo la stessa strada lungo la quale il marito l'ha vista scomparire il 18 aprile) ma non si è mai avvicinata alla zona delle altalene dove S è ripreso marginalmente in un video girato dal TC Stanca (ufficiale di alto grado comandante del Battaglione Piceno) o dalla moglie di quest'ultimo. Nello stesso video sono ripresi il figlio di Sonia Viviani e molto probabilmente la stessa Sonia sebbene i volti siano oscurati nelle immagini andate in onda. Dove sia stata M in quei momenti non ci è dato sapere.

Continua ...

LucaP ha detto...

... Continua

12. M lascia sulla scrivania di casa un appunto con un numero di telefono (o di fax in quanto non si è mai capito bene) ed un riferimento ad una generica scuola guida di Somma Vesuviana. Sappiamo che Parolisi era totalmente all'oscuro dei motivi di tale appunto (secondo Gennaro Rea legati al rinnovo della patente di M) tanto che nei giorni delle ricerche di Melania (o quelli immediatamente successivi) cerca di condurre delle personali indagini su internet per appurare a chi facesse capo quel numero di telefono. Apparentemente, per quanto dato sapere, senza riuscirci (chiede infatti ai CC di indagare su questo fatto per lui decisamente strano)

13. IL giorno 18 aprile è M ad insistere di andare al Pianoro di CSM appena mangiato, sebbene per le 16.00 fosse programmata una visita presso la casa della madre di Sonia per una festicciola. Da tanti indizi si ha come l'impressione che M voglia arrivare al Pianoro il più presto possibile, tanto che lascia a casa la borsa, il portafoglio e le chiavi. Difatti, solamente dopo cinque minuti dall'arrivo alla zona delle altalene, comunica al marito di dover andare in bagno incamminandosi lungo via Martiri della Libertà (una strada lunga ed illogica per arrivare ai vicini bagni di Segà) e da quel momento scompare (perlomeno dalla vista del marito che non la rivedrà mai più viva)

Mi sembra che, sebbene la scarsità di informazioni, ci sia parecchio materiale sul quale meditare.

PINO ha detto...

@ MIMOSA CARA
Nel tuo scritto postato alle ore 16,45 Hai accennato alla frase di Massimo con la quale segnalava la stranezza delle subdole indicazioni a "destra, invece di guardare a sinistra".
Beh, io, tale frase, molto indicativa, la rilevai già il 13/05, e postai le mie riflessioni in proposito alle ore 12,42, (ho imparato da te ad essere preciso: un pittore è sempre uno strafalcione e un disordinato).
Hai fatto bene a riprendere il discorso sul significato della frase in parola, perchè, dopo quanto scrissi, restò lettera morta, mentre era un indicazione precisa di Massimo, per un cambiamento direzionale del nostro canocchiale.
A forza di affrontare mille argomenti, tutti assieme, ci lasciamo sfuggire l'occasione di affrontarne uno per volta, ed esaurirlo, prima di passare al setaccio il prossimo.
Ora è stato proposto di vagliare la posizione di M, lavoro mai fatto compiutamente ed analiticamente ed analiticamente in precedenza. Ebbene facciamolo, ma senza farci distrarre da un soggetto diverso.
Luca p. ha gia impostato una sua lunga "saga" su M, seguiamolo e vedremo di completarla, tagliarla o rettificarla, qualora ne riscontrassimo la necessità.
PINO

p.s. LUCA, ho letto il risultato del tuo volo ricognitivo su M, e mi sembra ineccepibile.

LucaP ha detto...

@ Pino

Mi sono accorto di aver inserito una valanga di "sebbene" nei miei ultimi commenti. Credo sia stato un fenomeno inconscio che testimonia l'alta probabilità che molti abbiano voluto farci vedere una verità distorta e fuorviante.

Gaber cantava: "Che cos'è la destra, che cos'è la sinistra?"

Credo potrebbe diventare una buona colonna sonora del blog in questo periodo.

PINO ha detto...

LUCAp

Una domanda: perchè quando M ha preso la strada più lunga e più illogica per andare al bagno del bar, SP non l'ha chiamata per avvisarla che c'erano altre strade, dirette e più brevi per arrivarci?
Io ho sempre supposto, e suppongo che M doveva raggiungere il monumento, e SP lo sapeva,(e si spiega perchè non l'abbia chiamata, per avvisarla) conoscendone anche il motivo.
Dopo che le cose si sono complicate SP ha dovuto dire che l'allontanamento della moglie era dovuto alla improvvisa necessità di raggiungere il bagno del bar.
Concludo, rilevando che la storia che fu M ad insistere che si andasse a CSM l'ha raccontata SP, non altri.
Si capisce che è tutto, solo teoria
PINO

Annika ha detto...

Caro LucaP

in pillole: nonostante un apparente riavvicinamento tra i Parolisi nel periodo gennaio-marzo, M e' nervosa e fuma tantissimo - ma il ginecologo non le ha sconsigliato/vietato il fumo dopo un intervento... o due con tanto di prescrizione apposita di cura ormonale? M sembra essere stata vista a Roma entrare da Pesci a fine marzo, un paio di giorni dopo si fa portare dove poi verra' trovata morta, i genitori le stanno ancora piu' attaccati del solito, il 3 aprile e' assente dalle altalene (dalle quali sparira') per fare un lungo giro del pianoro, lascia un numero di telefono/fax di che insospettisce il marito, insiste per andare a CSM il 18 di fretta e furia, ed infine si allontana appena arrivata con la scusa della pipi'. Tutto cio' forse non risulterebbe strano o sospetto e vi si potrebbero trovare tantissime spiegazioni possibili, se la morte, il ritrovamento, la scena del delitto, le indagini, i fatti tralasciati e il fazioso tam-tam mediatico non risultassero fishy lontano un kilometro.

Ciao, Annika

tabula ha detto...

@Lucap, complimenti per la tua ricostruzione.
Hai fatto bene a mettere in fila gli avvenimenti riguardanti Melania.

A me ad esempio salta all'occhio UN particolare: non era la prima volta che Melania si allontanava dalla zona delle altalene, da sola, lasciando marito e figlia.

Durante la gita del TRE aprile avvenne proprio questo: lo stesso identico copione, ma stavolta non riguarda nè parolisi nè i suoi pantaloncini, stavolta l'attenzione non deve andare, come scrive Massimo, nella direzione sbagliata.

Guardando lo stesso fatto nell'altra direzione vedremo che il copione è uguale sì, ma per Melania.

La donna si allontanò per diverso tempo dalla zona delle altalene.
Ma per andare dove?

La differenza è che quella volta fece ritorno, la volta dopo, no.

A questo punto io mi chiedo se il cambiare la testimonianza di tanti relativamente alla data di quella gita posticipandola al dieci aprile dopo mesi di distanza,
più avere lo scopo di rendere vana la pista fiutata dai cani, sia stata imbastita per nascondere qualcosa relativamente a Melania e riferibile al giorno TRE aprile.

Che cosa accadde il TRE aprile nei dintorni di Colle san Marco?

potrebbe essere accaduto qualcosa che si è voluto nascondere a causa di una riscontrabile evidenza?

LucaP ha detto...

@ Pino

Fosse capitata a me una cosa simile sicuramente mi avrebbe dato da pensare che mia moglie si fosse allontanata lungo una strada illogica per andare ad un bagno pubblico (se ad una persona "scappa" è logico voglia fare la strada più breve per raggiungere una toilette, soprattutto una donna visto che noi uomini abbiamo meno remore ad arrangiarci in altro modo). Avrei però cercato di darmi delle spiegazioni ed avrei iniziato a chiamarla solo dopo qualche decina di minuti ("cosa fai, mi controlli?"). Cosa che sembra proprio avere fatto Parolisi anche se "ufficialmente" la prima chiamata è delle 15.26. Se Parolisi è già dentro al bar Segà alle 15.30 dopo aver caricato la figlia in auto ed aver fatto due giri sul Pianoro, non ci sta proprio che quella sia stata la prima chiamata. Ed allora rientrano in gioco le mie teorie sulla "cella fantasma", sinora mai smentite da alcuno sebbene le uniche formulate ed in grado di fornire una spiegazione logica all'anomalo funzionamento del cellulare di Salvatore.

Secondo te Parolisi sapeva dell'appuntamento al Monumento. Personalmente dissento. Perché in quel caso avrebbe insistito per cercarla proprio lì, finendo per farsi notare da qualcuno, anziché fare due giri sul Pianoro e passare già una prima volta da Ranelli. Avrebbe imboccato anche la stradina che porta alla casa di Buonopane e sino alla roulotte (essendo visto da quel testimone chiave della Procura che era appostato lungo la stradina). O magari sarebbe sceso dall'auto per andare dietro al Monumento. Si sarebbe soffermato al Monumento per chiamare la moglie e magari avrebbe potuto anche inoltrarsi verso frazione Colle oltre ad andare poi da Segà.

Secondo me Parolisi ha avuto i suoi dubbi, legati soprattutto al fatto che poteva sembrargli illogico dover andare al Pianoro a tutti i costi ed al fatto che Melania si fosse subito allontanata dicendo di dover fare pipì ("ma sei appena uscita di casa, non potevi farla lì. Vabbuò, portami un caffè"). Ma sino a quando non l'ha trovata da Segà e neanche durante le primissime ricerche è rimasto sufficientemente tranquillo. Solamente dopo si è preoccupato e molto.

Dimenticavo. Se avesse saputo dell'appuntamento al Monumento avrebbe in qualche modo indirizzato le prime ricerche con la Alesi ed il suo parente proprio in quel luogo. Ed invece, che si sappaia, non sono passati lì davanti.

LucaP ha detto...

@ tabula

Che sia successo qualcosa di strano la domenica 3 aprile, ne sono abbastanza convinto. Non saprei dire se però sia stato un trailer della domenica 18. Ma sicuramente Melania ha avuto un comportamento strano anche quel giorno.

Per curiosità sarebbe stato interessante far fiutare a Piergiorgio anche un campione di odore di Sonia. Non sia mai che avrebbe rifatto lo stesso percorso.

tabula ha detto...

@Lucap
io ci capisco poco di celle telefoniche e segnali televisivi

però forse su questo link tu potresti discernere qualcosa di utile

http://e-cronaca.blogspot.it/2011/10/lassassino-di-melania-rea-e-stato-nel.html

Annika ha detto...

Sembra solo che il 3 Melania abbia sondato la zona per preparsi a qualcosa a venire (il 18 ovviamente).

tabula ha detto...

Sarebbe stato indifferente, per Melania, esplorare semplicemente quei luoghi il 3 il sette o il nove o il dieci aprile.

Volevo solo comprendere se tutta quella gran necessità di spostare la data della gita a san Marco al 10 aprile intendesse anche nascondere qualche avvenimento preciso relativo al 3.

Però può darsi che il motivo dell'accordo tra i testimoni nel modificare la data di quella gita fosse solo screditare il fiuto dei cani, allora avresti ragione.

Io invece penso che quel che è andata a fare da sola il tre aprile, sia andata a fare, da sola, anche il 18 aprile.

Fosse anche solo parlare con qualcuno che, evidentemente, staziona da quelle parti o ci va spesso.

LucaP ha detto...

@ tabula

L'articolo l'avevo trovato già mesi fa e le mie conclusioni erano state che si trattava di idee molto confuse espresse da chi voleva centrare l'attenzione sulla zona del Monte Conero (che è molto distante da Ascoli) e sulle relative installazioni militari (è un luogo strategicamente importante per qualsiasi impianto di teleradiocomunicazioni, militari o civili che siano). Non dice niente su quelli che sono i misteri relativi al funzionamento del cellulare di Parolisi per scoprire i quali bisogna cercare ad Ascoli e CSM.

PINO ha detto...

LUCAp.
Purtroppo devo dissentire dalle tue deduzioni, e ti spiego perchè: se è vero che Ranelli ha visto il gruppo famigliare al completo, alle altalene, e se vogliamo credergli, dobbiamo anche credere quando lui dice di aver visto allontanarsi M, e, dopo poco tempo, mentre era intento a sbrigare le sue faccende, riguardando nella direzione delle altalene NON ha visto più nessuno. Desumo, pertanto, che SP, sapendo dell'appuntamento e del motivo di esso, ha voluto seguire la moglie, con in braccio la bambina.
Non avendola trovata, è tornato indietro a fare la telefonata, prima e dandosi alla ricerca dopo.
SE DOBBIAMO DAR CREDITO A RANELLI NELLA IMMEDIATA VERSIONE RESA.
Se, invece Ranelli abbia mentito dall'inizio (e non vedo lo scopo) il discorso cambia radicalmente.
Anche nella gita del 3, M si allontanò dal gruppo, ma SP lo sapeva anche quella volta, tanto che (e nel video è molto chiaro) mentre dondolava il bimbo sull'altalena guardava ripetutamente e con avidente ansia in altra direzione, spingendo distrattamente l'altalena.
Tutte le affermazioni postume di SP, sono state necessarie, perchè non rivelare fatti a cose molto personali.
Inutile stare a ripetere lo stato psicologico di SP notato al bar, le ricerche e tutto il resto.
Questa è la mia versione ipotetica dei fatti.

Pino ha detto...

s.p. scusa gli errori, ma non mi piace essere lungo nelle spiegazioni e spesso accorcio anche le frasi, nei limiti del possibile.Pino

tabula ha detto...

@Lucap
io ci avevo capito assai poco, ho pensato che forse tu avresti compreso meglio: difatti ne hai tratto le conclusioni che fossero una matassa di informazioni confuse, capaci di impressionare solo le tabule rase (in materia tecnologica, sia chiaro) come me ;-)

tabula ha detto...

sì difatti Pino, anche a me, leggendo la ricostruzione di Lucap, è balzata alla memoria proprio quella ripresa di parolisi che si guarda in giro.

Se M. avesse fatto un giretto tranquillo come tanti, perchè continuare a guardarsi intorno per vederla ritornare?

Però può darsi fosse loro consuetudine coniugale controllarsi vicendevolmente.

Lei sicuramente controllava lui per gelosia, ma da quel video pare che anche lui non scherzasse in quanto ad ansia.

In caso contrario:
-o non sapeva dove fosse andata poichè la donna mancava da un bel pò e si stava preoccupando come un qualsiasi marito premuroso farebbe.

-oppure sapeva dov'era andata, e sperava semplicemente che tornasse in fretta.

Sicuramente non è escludibile l'ipotesi che i movimenti di Melania avvenuti in data 18 aprile rispecchiassero quelli della gita avvenuta il TRE aprile dello stesso mese.

anna ha detto...

la persona che lega la caserma clementi agli amici di melania e al suo omicidio è il tenente Stanca,che mente sulla data della gita,come i genitori di melania e sonia sua amica......perchè mente?

Mimosa ha detto...

LucaP
grazie per la ricostruzione che hai fatto, molto completa e chiara.
Mi hai risparmiato un lavoro che non avevo voglia di intraprendere. Contavo su di te!


Però permettimi di apporre una precisazione:
al punto 8) scrivi: «Sonia Viviani retrodata questa visita alla fine di febbraio od al massimo all'inizio di marzo».
Per l’esattezza SV, a p. 49 dell'Ordiannza di Teramo (escussa il 23 aprile), dice che Melania le aveva confidato di essere andata tra febbraio-marzo per la prima volta alla ricerca del ramo della cuccagna, «ma di aver desistito per la presenza della neve». Quindi sono ritornati la seconda volta il 25 marzo, o perlomeno lei dice (in un’intervista successiva) che in quella data ha visto l’albero in casa..

Antonello ha detto...

@LucaP
Non me ne volere ma, come ben avrai compreso, sono in sintonia con le semplici ma ferree deduzioni di Pino.
S. non sara' forse un genio ma non puo' essere stato talmente superficiale da non notare la strana strada percorsa da M. e che dobbiamo presumere sia quella segnalata dai cani e da Ranelli.
E pur sostenendo che M. doveva semplicemente andare in bagno non da una spiegazione diversa che pur deve avere a quella stranezza, come se appunto nemmeno lui se lo fosse potuto chiedere, qui S. fa lo gnorri per non andare in guerra mentre in altre si comporta da genio pur di firmare il suo stesso ordine di carcerazione.
Daltronde tutti pensiamo che i tempi di avvistamento di S. da parte del Ranelli siano di non poco antecedenti rispetto alla versione procedurale, dopo appunto pero' c'e' il nulla dalle altalene, mentre S. ha riferito di aver dondolato la figlia per 45 minuti proprio li dove non e' stato "rinotato" da Ranelli a cui tanto era rimasto impresso quel modo di vestire spartano per il clima.
Io qui non mi sembra di avere dubbi, S. ha mentito, secondo il mio parere, ed ha potuto seguire M. dal monumento, resta da capire se in auto od a piedi ma io propendo per l'auto che non capisco pero' dove abbia potuto parcheggiare visto che, anche fosse quella segnalata dal blog, non sarebbe mai stata dove invece S. dice di averla lasciata.
Io aspetterei a scagionare completamente S. perche' la tesi accusatoria e' troppo fantasiosa per essere prospettata e sostenuta come verita' ma contiene, oltre ai tempi impossibili, dei percorsi che in altre ipotesi potrebbero essere accorciati, non dico che S. sia colpevole, dico che non mi sento di sostenere per ora la completa innocenza.
E' impossibile con quei tempi, dinamiche, percorsi e consequenzialita' in accusa e proprio su questo avevo avanzato dubbi, un'accusa impossibile ed indimostrabile di solito si avanza pfevedendo un innocente finale piuttosto che una ricerca di verita' sostanziale.

Mimosa ha detto...

@Antonello
forse parti da un presupposto erroneo: non è assolutamente vero che SP "ha riferito di aver dondolato la figlia per 45 minuti".
Sono le illazioni strumentali a demolire la sua credibilità ad affermare ciò.
Egli disse che "dopo una ventina di minuti" cominciò a rendersi conto che la moglie non era ancora di ritorno, ma pensò che forse si era nascosta, "come al solito", per fargli uno scherzo e osservarlo da lontano.
Poi, verso le 15-15.15 si avviò con la bimba a prendere la macchina per andare a cercarla.

Pertanto, spinse l'altalena al massimo mezz'oretta ... e chi ha avuto figli sa che ci stanchiamo prima noi genitori di spingere che loro di divertirsi ...

Sul resto delle tue opinioni, non discuto, le rispetto.
Ciao
Mimosa

Antonello ha detto...

@Tabula
Giusta questione, quel 3 potrebbe essere nodale a quanto avvenuto il 18.
M. si assenta, lascia tutta la parentela, il marito, la figlia e gli occasionali accompagnatori per appartarsi in serena camminata con l'amica Son.
Qui io focalizzerei un'altra domanda: cosa di tanto impellente, a parte bisogni fisiologici, potrebbe giustificare questo appartarsi di M. con Son.???
Ed il 3 M. non ha visto epiloghi perche' era accompagnata o perche' non si era ancora metabolizzata una motivazione plausibile successivamente diventata movente???

Antonello ha detto...

@Mimosa
ci mancherebbe, rispetto reciproco, io credo che e' in tutti i casi importante che Ranelli non abbia comunque rivisto S. dalle altalene, anche ponendo che S. possa aver lasciato le altalene per dirigersi all'auto alle 15,15 non tornano i tempi, per non parlare di una logicita' sui comportamenti di S. subito dopo, al ristorante ma anche nelle prime ricerche, che danno adito a troppi sospetti.
Su quanto avvenuto possono aver mentito i media ma non sembrano coerenti nemmeno le dichiarazioni di S.
Posso sbagliare??? Certamente, non credo ad un S. completamente in balia degli eventi cadutigli dal cielo, a partire dal fatto che illogicamente l'allarme generale e' stato dato con telefonata ufficiale appena dopo un'oretta dalla scomparsa, nonostante che lo stesso S. fosse al corrente degli scherzi di M. che riferisce invece quando si tratta di semplicemente descrivere la moglie durante le interviste.
Trovo anche immotivato far partire l'intera famiglia da Somma per Ascoli a poche ore, troppo poche per prefigurare una tragedia, dalla scomparsa che ancora non poteva essere data certa come tale.
Se mia moglie, anche se puo' essere un errore personalizzare le deduzioni, mi dice che deve andare a Milano e poi vedo che va verso Catania mi pongo piu' di una domanda e non e' plausibile che non abbia una risposta o che non la cerchi ma sopratutto non mi infilo in auto verso Milano, ne cerco di ripercorrere il percorso in quel caso verso Catania, cioe' verso il monumento sulla stradina parallela in cui S. l'ha vista dirigersi ed intraprendere.
S. invece va verso Milano, come sapesse gia' che invece verso dove dice di averla vista dirigersi non vi fosse o non ve ne fosse il motivo di cercarla li.
Prr ora ci vedo troppo torbido, magari ragionandoci piu' a fondo intravvedo diverse alternative ma non vedo ora come ritenere S. completamente all'oscuro e perfettamente in linea con una logicita' che lui stesso racconta e sconfessa allo stesso tempo.

Anonimo ha detto...

O.T. Terremoto e Parmigiano

Dal prossimo 7 giugno sono acquistabili porzioni di
parmigiano sottovuoto da 1/2 kg o 1 kg, stagionato 14 mesi euro 11.5, stagionato 27 mesi euro 13.

Potete trovare qui di seguito dettagli:
http://www.lettera43.it/economia/macro/terremoto-in-vendita-il-parmigiano-danneggiato_4367552152.htm

http://www.arcimodena.org/component/content/article/40-arci-news/516-filieracorta-e-arci-modena-a-sostegno-dellazienda-casumaro-colpita-dal-sisma-del-20-maggio-informazioni-su-come-contribuire.html

e anche qui:
http://www.parmigiano-reggiano.it/news/2012/parmigiano_reggiano_gara_solidarieta_caseifici.aspx

K@

anna ha detto...

salvatore non ha visto melania prendere quella stradina salvatore ha visto melania allontanarsi arrivata dal pianoro sulla strada anziche girare a destra come avrebbe dovuto fare per anadare aal ristorante ha girato aa sinistra ma il marito l'ha seguita con lo sguardo fino ad un certo punto poi ha continuato a far giocare la bambina,il fatto della strada presa da melania sono stati i cani, ecco perchè parolisi ha chiesto al proprietario del chiosco se l'aveva vista ed ecco perchè parolisi non ha ripercorso all'inizio quella stradina perchè lui era convinta che avesse preso la strada per andare al ristorante......

tabula ha detto...

un O.T., potrebbe essere uno spunto di riflessione.
Volevo tornare ai luoghi di attrazione di Ripe, ai luoghi che M. avrebbe potuto voler visitare, e Anna ha raccontato delle grotte di San Michele, utilizzate in passato per riti di fertilità, raggiungibili a piedi dal chiosco.

Mi ero soffermata sulla ripetizione del nome Michele in questa storia, però leggendo stamattina dell'accusa di infertilità di Parolisi al fratello di melania, motivo per il quale la famiglia della moglie vuole tenersi la bambina, ho riflettuto.

Anche l'infertilità è un tema ricorrente in questa storia.

Oltre a quella dichiarata da Parolisi nei confronti del cognato,
ci sarebbe quella della moglie di Paciolla, che ha avuto un figlio con un'altra.
E quella supposta di chi ha lasciato Sg nel corpo di Melania senza lasciare al contempo la propria firma tramite il dna.

Mi domando poi se le operazioni subite da Melania potessero averle lasciato come possibile eredità questo problema: da qualche parte avevo letto che desiderava mettere in cantiere un altro figlio.

è una riflessione forse fuori luogo, deposta per chi ne trovasse suggestione o intendesse coglierla o ampliarla.

Antonello ha detto...

@Squadra
Oh ragazzi ma non e' che io butto la' la mia idea come un principe appoggia lo scettro, e non e' manco vero che mi faccio un punto di vista solo a partire da componenti razionali.
Non sono e non mi sento un Dio solo perche' espresso un mio punto di vista, posso prenderci o posso sbagliare, non voglio ne pretendo di valere mille, sono uno e contento di rimanere uno.
Forse la mia convinzione o meglio ritrosia a scagionare completamente P. dipende dal netto che rimane dello stesso dopo aver fatto la tara di un suo totale comportamento che lascia perplessi e sconcerta.
Inutile tediare elencando le bugie raccontate, a volte proprio superflue, senza senso, e questo anche i difensori lo ammettono, ha difeso anche la sua immagine, ha chiesto un passo indietro a Lud., l'ha nascosta nella piena consapevolezza che era impossibile nasconderla.
Il che sarebbero tra l'altro affari suoi se non li avessero spiattellati al mondo i media e scritti agli atti gli inquirenti.
Non riesco a non vedere quindi la propensione oltremodo evoluta di P. a non dire la semplice verita' anche nei particolari piu' stupidi della situazione piu' estrema tolto che le sue motivazioni le sa solo lui.
Beninteso, mai farei di questo una condanna ma anche pretendere che un Giudice soprassieda mi sembra troppo, deve tenerne il giusto conto.
In sostanza un equilibrio fra l'oceano farneticante mediatico in tempesta ed il fermo lago credulone e sereno.
Ora poi dimmi te cosa, innocente completamente, gli costava dedicarsi alle ricerche lasciando la bimba alla suocera, capisco tutto, che potesse non esserne piu' da molto tempo innamorato, che se ne potesse emozionalmente fregare, ci sta, alcuni uomini e donne sopportano i partner come mali necessari e ci sta anche che in una vita ci si possa innamorare contro il parere del Papa.
Ma come posso non notare che si e', completamente innocente, chiuso in caserma impedendo ai commilitoni, tra l'altro, di andare.
Tutto questo deve avere delle risposte, perche' se non credo all'accusa non e' che allora alzo la testa per guardare l'asino che vola, S. dovrebbe spiegare chiaramente ed una volta per tutte un bel po' di cose su quel 18/04/2011, se ma non su cose normalissime come la ricerca sul fax e su cui nessuno capisce perche' sia stato indagato, ripeto solo su quello che e' accaduto il 18 al pianoro e dintorni e tutto quello di contorno avvenuto sino al 21.
Perche' anche lui deve forse capire che delle sue storie sentimentali o passionali personali frega nulla nella misura in cui non centrano con l'omicidio, ed il che' non mi sembra scontato con i media che imperversano su peni oscurati, trans, bigiotteria e Borse Valori e su ogni ininfluente particolare riguardante gli extraconiugali.
Per farmi un'idea sulla coppia amerei allora conoscere l'altra campana, sapere che vita facesse M., se aveva ombre o se era la limpidezza fatta persona, tolto che umani lo saremmo tutti ma anche questo sembra impossibile e sacrilegio di tradizione.
Non riesco ad aver certezze in questo stallo di notizie.

PINO ha detto...

ANTONELLO
Ho notato il tuo interesse, nonchè la tua condivisione della teoria da me sostenuta da sempre ma, mai caldeggiata, dal resto della squadra.
Non sostengo che l'ipotesi sia la verità assoluta, ci mancherebbe, ma si incastra, con una certa logica, in quegli spazi tralasciati perchè o ritenuti ovvi, o non confacenti con altre ipotesi avanzate.
Mi ha fatto piacere, intanto il tuo completamento di quanto ho esposto, con l'aggiunta di particolari di non poco conto, da me non ricordati in quel momento.
Che SP sapesse dell'incontro di M al monumento, e del motivo che l'ha determinato, si interpreta chiaramente in numerose mezze frasi da lui dette, come: "gli hanno teso una trappola2, oppure parlando al telefono (telefonata ntercettata) con la sorella Franca dice: "mi dispiace che ci ha rimesso Melania", e subito dopo aggiunge : quello che gli è successo, è l'ultima cosa che io volevo". Che significato assumono queste frasi, alla luce del comportamento postumo di SP?
Di bugie non ne ha detto solo per nascondere le sue avventure dongiovannesche, ma tante altre, allo scopo di nascondere la natura dell'omicidio della moglie, avvenuto per, ed in circostanze inatesse ma paventate.
Lo stesso zio informatico ebbe a dire che non riteneva SP assassino della nipote, ma ne era direttamente responsabile. Versione che cambiò, quando il clan decise una diversa strategia da adottare.
Ipotizzo anche che molti, oltre che SP sappiano come sono andate le cose, ma si aspetta che il soldato "parli", come spesso VR ha chiesto ripetetutamente.
A nessuno, sembra, interessi TUTTA la verità. L'importante, per ora, è che SP resti in carcere, e la nipotina stia con i nonni...domani, quando le acque si calmeranno, si vedrà.
PINO

Antonello ha detto...

@Pino
no ma ho colto, almeno io, lo spirito con cui esponi i tuoi, condivisi, dubbi, e daltronde certezze non mi sembra possa averne nessuno con la misera dose di atti a cui abbiamo potuto attingere.
Aggiungo una frase nodale intercettatagli mentre si confidava con la sorella.
"Sono coinvolti gia' alcuni clienti", "non ero l'unico ad avere quei contatti", e la risposta della sorella "dirai che tu non hai potuto fare nulla" e quel "io non ho toccato.,fatto nulla".

Ci siamo un po' allontanati dalla scena del crimine che etava facendo emergere osservazioni interessanti e gia' che ci siamo: che diavolo potrebbero centrare le catene da neve dei macedoni con M.???
M. aveva deciso di arrotondare vendendo prodotti da catalogo per conto della'officina di Somma vesuviana???

ENRICO ha detto...

... e non dimentichiamo nemmeno l'altra frase assai strana pronunciata da Salv subito dopo il ritrovamento del corpo «Non me la dovevano ammazzare...mo che vado su.....».

" mo che vado su.. " DOVE ?

Antonello ha detto...

@Pino
chiaro che lui ha una sua idea di chi possa essere stato, puo' essere per mille motivi:
1) Immagina sapendo qualcosa o qualcuno inerentemente a a giri o fatti avvenuti tempo addietro.
2) Ha seguito M. nello strano percorso insospettito dal fatto che dovendo andare in bagn,M. si sia invece diretta da tuttaltra parte ed ha potuto vedere M. recarsi ad un incontro con qualcuno che conosce.
3) Sa benissimo con chi M. aveva l'appuntamento e ha riferito la storia del bagno perche' non puo' riferire chi e' a pena di rischi maggiori.
4) Ha accompagnato M. all'appuntamento ma non ha potuto fare nulla anche perche' non pensava ad un epilogo tragico.
5) M. gli ha detto da chi andava e perche', rassicurandolo sul fatto che stava facendolo per loro due.
6) M. vede persone che conosce benissimo, ne ha il timore ma decide di regolare una volta per tutte la situazione, M. non poteva immaginare che pero' P. conosce anche lui quelle stesse persone collegando cosi' chi ha visto a cio' che e' accaduto.

In tutte le alternative unite al fatto che stranamente M. non ha mai nella fuga, avendone avuta piu' di un'occasione, chiedere aiuto.
1) L'epilogo era inimmaginabile ad ambedue.
2) P. ha il terrore di rivelare cio' che sa.
3) P. mentendo si sta difendendo da chi ha visto facendogli credere che lui non ha visto nulla.
4) E' ricattato al silenzio con l'alternativa di far da agnello sacrificato almeno sino a pressione mediatica presente.
5) E' convinto di riuscire da solo a risolvere la situazione perche' implicato in qualcosa di sodale.

PINO ha detto...

ANTONELLO ed ENRICO

Sono rientrato solo ora, ed ho letto i vostri commenti, che dirvi?
Antonello, ai riassunto molto bene le fasi che supponiamo, precisando punti importanti, ed aggiungendo frasi che non avevo riportato.
Concordo per tutto.
ENRICO

L'ipotesi che ho sopra esposta l'abbiamo discussa lungamente nei mesi scprsi. Poi ci siamo distratti per concordare l'importante PUNTO FERMO sviluppato compitamente da Annika.
Pertanto ho ritenuto utile, mentre Mimosa si era impegnata a realizzare una visione panoramica e cronologica su M, inserire l'ipotesi che stiamo discutendo, col proposito di integrarlo.
Vi sono ancora tanti particolari da aggiungere, per completarla, e lo farò non appena sarà ripreso il dialogo che, non so perchè, mi pare bruscamente interrotto dalle ore 16,28, con l'ultimo post di Antonello.
PINO

anna ha detto...

vogliamo aggiungere la frase che disse il papa di melania?Salvatore non l'ha saputa difendere abbastanza.Da chi melania doveva essere difesa?il papà sa più di quello che può immaginare Parolisi...su chi ha ucciso la moglie..il papà è un militare e sa cosa succede negli ambiti militari...

per quel che riguarda le grotte di san michele più ci penso e più puoò essere benissimo il luogo dove melania è stata ripulita e nascosta dopo essere stata uccisa e prima che vemnga portata a ripe, a questo punto è stata riportata al chiosco di ripe proprio la mattina presto del 20 aprile quando si riaccende il suo cellulare e quando viene intercettato il cellulare della zona di un miltare di ascoli piceno proprio alle ore 7 mentre si riaccende il cellulare di melania, lo stesso militare che telefona poi ad una donna di folignano....scisate ma queste sono coincidenze troppo grandi per pensare che i due personaggi uomo e donna non c'entrino nulla con il delitto......
attendiamo la tommolini che faccia controlli approfonditio nella zona delle grotte enella zona delle gole del salinello......

anna ha detto...

la caserma di chieti è stata chiusa quindi non ci saranno più esercitazioni dei militari di chieti a ripe.Qual'è il vero motivo di questo atto fatto dal governo Monti?che cosa si vuole coprire, come mai fu dato ordine ai militari di non parlare della faccend adi melani?loro erano a ripe sia il 18 e il 19 che cosa hanno visto realmente? si vuole fare pressioni sul Colasanti perchè cambi la sua deposizione?
fa bene il ragazzo a tenere duro e a dire semplicemente ciò che è la verità senza che alti militari tentino di screditarlo e di fargi dire cose non vere, questa notizia è confermata ed è un atto gravissimo per la ricerca della verità ,dopo vari spostamenti alla clementi di comandanti ufficiali e quant'altro si è arrivati a questo grave atto che per me è altamente intimidatorio, uno dei pochi militari rimastoi a controllare la situazione alla clementi è il tenente Stanca...........

Antonello ha detto...

@Pino
ho notato anche io che il dialogo si e' interrotto, non mi sembra pero' di aver scritto cose marziane, ho ed abbiamo citato parti di atti pubblici mi sembra e dichiarazioni di S., tutte fonti di forti dubbi a cui chiedo allora che significato dare se non di un sottobosco di particolari conosciuti ad S. che in qualche modo devono essere valutati.
Ora io non sono per il tagliare con il coltello i significati ma a me sembra che non sia affatto tutto lindo e chiaro.

@Anna
penso spesso alla voce che avevi riferito su uno step di M. a Fraz. San Pietro, mi chiedevo se non potevi saperne di piu'.
Te stessa avevi confermato che se questa voce esiste la gente evidentemente ricollega alcuni fatti a quella possibilita'.
Senza fare troppe domande non puoi cercar di capire su quali basi si fonda quella voce???

PINO ha detto...

ANTONELLO, buongiorno, prima di tutto.
Voglio, poi, rassicurarti che quel "sottobosco" forse esiste realmente, ma noi abbiamo fatto pochi tentativi per entrarvi.
Se lo facessimo con meno tericenza, chissà cosa potremmo trovarci? certo, se trovassimo lucciole, non le scambieremmo per lanterne.
Ciao, PINO

anna ha detto...

riepiloghiamo chi ha visto melania a san marco:
Ranelli alle altalene

Poli amico di ranelli che dice anche lui di aver visto una famiglia alle altalene,intervista a chi l'ha visto.il poli mai interrogato dagli inquirenti

i ciclisti vedono camminare una donna sul ciglio della strada a passo svelto rincorsa da altre due

un motociclista vede uscire dalla boscaglia una donna e lui dice riconoscere Melania

una persona che passeggiava ad un km da san marco ha visto una donna correre in modo trafelato

è la stessa persona che poi telefona al 113?

i cani annusano l'odore di melania a san marco

come vedete sono diverse le testimonianze date dalle persone nell'immediatezza del fatto escluse poi dalla procura, .........hanno accantonato e omesso tutte le persone che avevano visto melania o comunque una donna somigliante....

voglio ricordarvi che la guardia di finanza il giorno dopo portò i cani sulla provinciale per far annusare l'odore di melania, proprio dietro queste segnalazioni, e non ci dimentichiamo che quei cani hanno annusato l'odore di melania fino a frazione colle 1,2 km da san marco, dove stava il paciolla con l'amante.............melania ha percorso a piedi la strada da san marco fino a frazione colle..quindi il discorso dei cani,il discorso della persona che ha visto una donna ad 1 km da san marco ,combaciata con la persona che ha addirittura ha chiamato il 113,io sapevo il giorno dopo non lo stesso giorno, quindi il 19 , porta alla coclusione che ci sono più testimonianze che evidenziano la presenza di questa donna, testimonianze che in modo artefatto sono state eliminate dalla procura.
Adesso una domanda perchè la procura ha omesso di indagare?
c'è una sola spiegazione la pressione dei poteri forti perchè in questo omicidio sono coinvolte persone che appartengono o all'esercito o comunque persone che manovrano il sistema......

è strana la coincidenza della conoscenza di sonia il marito con Gionni ma anche con il tenete Stanca..........questi personaggi insieme ai genitori di melania hanno depistato l'inchiesta......

c'è un quadrilatero composto dal tenente che rappresenta la caserma ,sonia e il marito che rappresenta gli amici di folignano, i genitori di melania che hanno mentito sulla data che rappresentano i familiari della vittima e il signor Gionni che conosce tutti quanti, gionni amico di sonia a sua volta amica del tenente , sonia che ha concordato con i genitori di melania e il paciolla le deposizioni.

allora ragazzi chi è che hanno fatto i depistaggi? tutte le persone menzionate sopra......
vi ricordate anche di quella riunione che i coniugi viviani -sirocchi e paciolla -dorinzi fecero a casa di sonia e che parolisi li sorprese e si arrabbiò soprattutto con stefania che pensava essere la persona più corretta? gli inquirenti hanno chiesto conto a queste due coppie il motivo di questo incontro?

hanno permesso a diverse persone di concordare le testimonianze senza che ci fossero riscontri oggettivi.....stiamo ancora aspettando di sapere gli alibi di sonia del marito di stefania e permettemi di dirlo anche del tenente Stanca, che cosa faceva il tenente mentre melania scompariva?
nessunodi queste persone ha degli alibi.........l'inchiesta è nata zoppa e zoppa rimarrà.......è possibile che nessuno chieda conto a sonia e il marito come mai i loro dna sono sulle mutande di melania?


qualunque altra persona con questi elementi stava già in galera mi chiedo perchè questa coppia ancora non lo sia.........gli elementi sono molto più compromettenti nei confronti di questa coppia che di parolisi.......

c'è qualcosa che sfugge alla logica umana in questo caso

ENRICO ha detto...

PINO

Sai bene che le tue supposizioni sono sempre state uguali alle mie.. E sono quelle che abbiamo fatto sull’onda delle PRIME ( e forse le meno inquinate) notizie apprese dai media.
In seguito, grazie al lavoro di squadra e soprattutto alle decisive osservazioni di ANNIKA, siamo giunti alla convinzione che la Difesa ha buone possibilità di dimostrare - attraverso un esame più approfondito del contenuto gastrico e attraverso la presenza della Sg - che l’ora della morte non può essere quella stabilita dalla relazione Tagl. così come la famosa “prova regina” del DNA di Parolisi sulla bocca di M altro non è che fumo negli occhi. Pertanto Parolisi potrebbe essere scagionato .

Se mi chiedi invece cosa ne penso riguardo al PERCHE’ al COME e al CHI possa aver commesso il delitto ti rispondo che è un aspetto .a cui sono meno interessato.

Purtroppo questa vicenda presenta molti lati oscuri e se c’è stato fin dall’inizio “l’ordine di scuderia” di accollare tutta la responsabilità sul caporalmaggiore, vuol dire che difficilmente riusciremo a sapere la verità.

A me, come ho già avuto modo di scrivere, al momento interessa che il GUP e la DIFESA siano in grado di salvare “ il soldato Parolisi ! “

Del resto se, come si dice, nomen omen speriamo che questo sia un caso in cui il detto calzi a pennello...

PINO ha detto...

@ ENRICO
E' ovvio che l'interesse maggiore resta per TUTTI quello di vedere SP fuori dalle carceri, perchè, dopo aver analizzato tutte le circostanze inerenti all'omicidio di M, abbiamo potuto dedurre che SP non ne è l'autore. E quì ci saremmo potuti fermare.
Nel blog, ad ogni modo, si è continuato, sia pure solo sul piano speculativo, ad esporre legittime, ulteriori ipotesi, intese alla possibile ricostruzione dell'intera dinamica dell'accadimento.
Nulla che vada oltre i limiti del consentito.
Ciao, PINO

tabula ha detto...

@Enrico
il tuo è un punto di vista ragionevole.
Mi auguro anche io che P. sia prosciolto per non aver commesso il fatto.
In quanto al resto, come riassume Anna della quale spesso non condivido il modo di dire le cose, ma condivido pienamente i dubbi che espone, questa inchiesta è stata viziata fin dall'inizio.
E non so se lo sia stata a causa e per colpa della prima telefonata di Imma che ha indirizzato gli inquirenti verso una pista precisa perseguita al di là di qualsiasi testimonianza differente,

o se sia stata perseguita una volontà precisa di sfrondare e banalizzare tutte le prove e le testimonianze a carico dell'innocenza di Salvatore per un altro motivo.

Perchè di una cosa possiamo essere certi: la famosa frase che viene continuamente ripetuta come un mantra del resto NESSUNO li ha visti a Colle San Marco! è falsa.

Poli e Ranelli, quel ragazzo che li vide alle altalene, la FOTO della scenic, il fiuto dei cani, il cellulare di Melania che aggancia la cella al monumento, i ciclisti i passante e chissà chi altri ancora, non sono propriamente NESSUNO: sono un sacco di persone.

Tra così tante testimonianze oculari, olfattive-animali e tecnologiche, io mi chiedo come sia possibile che tutte, e dico tutti questi indizi precisi e concordanti, siano stati esclusi dall'indagine.

Badate bene che è terribile e significa che nessuno di noi sarebbe al sicuro da un'accusa pregiudizievole neanche con fiumi di testimonianze a discolpa.

Mimosa ha detto...

Buongiorno a tutti!
Tabula è vero «NESSUNO li ha visti a Colle San Marco» e allora ripetiamo anche noi come un Mantra «NESSUNO li ha visti nel bosco di Ripe di Civitella»
dove oltretutto non potevano nemmeno starci con tutto il traffico militare e di tartufai nella zona.

Anna
ti prego, aggiungi sempre “colonnello” al tenente quando citi Stanca: tenente colonnello Stanca oppure “ten.col.Stanca”.
Era il vice-comandante della Caserma, un ufficiale di alto grado, con alta responsabilità, non un semplice tenente che è ai più bassi gradini degli ufficiali. Se poi questo suo ruolo impressiona ancora di più in relazione ad una bugia/menzogna/falsa dichiarazione agli inquirenti, non ti posso dare torto.

Mimosa

ENRICO ha detto...

@ TABULA,

( integro la tua riflessione conclusiva )

ctz. "Badate bene che è terribile e significa che nessuno di noi sarebbe al sicuro da un'accusa pregiudizievole neanche con fiumi di testimonianze a discolpa."... se fosse stata decisa "dall'alto" la necessità di nascondere a tutti i costi una VERITA' impronunciabile

Annika ha detto...

ENRICO

concordo perfettamente con il tuo post delle 10.13, compreso il nomen omen...

Personalmente da sempre non ho fatto mistero di preferire l'analisi dei FATTI alla costruzione di ipotesi. Cio' che mi interessa maggiormente e' sapere "il soldato Parolisi" scagionato per un reato che non puo' in alcun modo aver commesso.

Sono perfettamente consapevole che quanto segue non trovera' molti consensi all'interno della SQUADRA (i cui commenti apprezzo sempre e comunque moltissimo) ma, cio' nonostante, se mai dovessi immaginare un motivo per l'omicidio, ritengo che questo vada ricercato ESCLUSIVAMENTE nel passato e nella vita di Melania, non di Salvatore*.

Ciao, Annika

*Carissimo LUCA, spegni pure la spara palline e guardati alle spalle. SORPRESA! Doppio misto?

ENRICO ha detto...

PINO carissimo

sono d'accordo anch'io nell'ipotizzare scenari alternativi che possano in qualche modo spiegare COME "potrebbero essersi svolti i fatti".

Tuttavia le mie capacità speculative, da questo punto di vista, non sono molto brillanti quindi mi limito a leggere con interesse le vostre deduzioni e nel caso mi si dovesse accendere una lampadina non esiterò ad intervenire

ciao
Enrico

Antonello ha detto...

Vi sono due ricerche ed ua discreta contraddizione, vi e' la pista accusatoria ne confronti di S. che tralascia dna, particolari, tempistiche, che ritiene non credibili i testimoni, i cani ed i ripetitori telefonici, che sposta a Ripe il tutto, eventi e corpo, gia' dalle 15,00 alle 16,00.
Questa ricerca e' in buona sostanza compresa da tutta la parte di ordinanze messe in campo da Ascoli, analizzandola veramente non si capisce dove e come possa ritenersi provabile benche' sostenuta come frutto di un lavoro citato come "a trecentosessanta gradi" e benche' agli atti vi siano sconvolgenti particolari ritenuti del tutto ininfluenti.
E' la parte che, mi par di aver capito, interessa ad Enrico, la ricostruzione da parecchi e' stata analizzata sotto mille aspetti e con il rispetto "dovuto" giudicata non percorribile, poco plausibile, non provabile, impossibile ad occhio logico sostenere la fondatezza stante i dati sinora diffusi.
E su questo non ci piove.
Cosi' com'e' strutturata sembra piu' costruita attorno ad una convinzione di cui sembra che gli inquirenti si siano potuti innamorare piuttosto che un certosino lavoro di deduzione a partire dai dati oggettivi riscongrati ed un necessaria incrocio logico.
Vi e' poi la ricerca costante e mai doma della verita' sul triste epilogo di M. e sui fatti che ne hanno composto lo scenario, un come, un dove, un chi poteva, un perche', e quindi una tempistica ben precisa, una dinamica quanto piu' realistica.
Sono due ricerche distinte perche' divergono a partire da criteri diversi, mentre per accusare giudiziariamente ci si accontenta di quelli che si definiscono "o si credono" indizi gravi, precisi e concordanti la ricerca appassionata di una verita' solletica un quadro generale logico, risponde alla consequenzialita' ed alla tempistica degli eventi chiedendosi certamente dei perche' logici a fatti appurati come accaduti, e' contraddittorio affermare che se la ricerca giudiziaria appare indimostrabile e fantasiosa siamo a tabula rasa, ed ancor peggio, e che quindi nessuno puo' essere "a logica" escludibile???

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