giovedì 26 aprile 2012

Melania Rea. Nero Wolfe e la tazzulella é cafè che prima non c'è e poi c'è...

Di Luca Perrone


Questa è da considerare un'indagine alla Nero Wolfe dei poveri, perché svolta stando davanti ad un computer e documentandosi unicamente su quanto nei mesi pubblicato dagli organi di informazione. Chiaramente se è sbagliata la documentazione risulterà sbagliata anche la conclusione. Ma in questo caso la colpa non è da imputare all'investigatore improvvisato, bensì a chi in questi mesi avrebbe detto e scritto falsità. Esaminiamo allora i risultati della perizia autoptica che per i Pm di Ascoli e Teramo fanno del Parolisi il colpevole del delitto. Di sicuro supposizioni analoghe alle mie le avranno fatte, in privato, anche i periti della Difesa... ma forse a loro non è permesso il divulgarle o l'esternarle al pubblico. Per capire meglio quanto ho supposto occorre rinfrescare la memoria e ripercorrere i fatti in ordine cronologico, quindi partire dal momento in cui arriva la telefonata di un anonimo che parla di un corpo steso a terra visto durante una passeggiata nel bosco.

- Il cadavere di Melania viene ritrovato a ridosso del chiosco della pineta, a Ripe, nel pomeriggio del 20 aprile, grazie ad una telefonata anonima partita da una cabina pubblica di Piazzale San Francesco, a Teramo.

- Il corpo viene portato all'obitorio di Teramo, dopo essere stato sommariamente esaminato sul luogo dalla sola dott.sa Canestrari, nella notte tra il 20 ed il 21 aprile.

- La temperatura interna del cadavere non viene rilevata in situ e non sappiamo assolutamente quale sia stato il momento in cui è stata rilevata, se è stata rilevata.

- L’autopsia inzia nel pomeriggio del 21 aprile, dopo che la Procura aveva nominato consulente il prof. Tagliabracci, oltre alla stessa dott.sa Canestrari competente per territorio.

- Sin dai primissimi giorni di indagine viene particolarmente “attenzionato” Salvatore Parolisi, intercettando le sue utenze telefoniche e sottoponendo ad intercettazione ambientale la sua autovettura, una Renault Scenic. Contemporaneamente vengono “attenzionati” alcuni conoscenti di Parolisi, nonché gli operai macedoni che lavoravano nel cantiere della villa di Buonopane, a Colle San Marco.

- Il giorno 28 aprile i dottori Tagliabracci e Canestrari depositano la relazione autoptica preliminare, in questa viene riportato il verbale dell’autopsia. Ma vale la pena ricordare che ancor prima del deposito, nella serata stessa del 21 aprile, escono due dispacci ANSA basati su indiscrezioni raccolte in loco, indiscrezioni che riportavano alcune affermazioni della Canestrari o del Tagliabracci; in queste si parlava di una morte avvenuta a diverse ore dalla scomparsa, molto probabilmente a cavallo della mezzanotte del 18 aprile. Un altro particolare da tenere a mente riguarda il 24 aprile, giorno in cui il prof. Tagliabracci rende sommarie informazioni ai PM. In queste afferma che il decesso è avvenuto a circa tre ore dall’assunzione dell’ultimo pasto. Ciò significa che, come corretto e doveroso in un’autopsia, il contenuto gastrico e lo svuotamento dello stomaco erano stati esaminati. Sappiamo però che alla data del 28/04 il contenuto era costituito da un induito cremoso di colore bianco-verdastro, nell’ambito del quale si erano rilevate minute formazioni biancastre, verosimilmente residui alimentari (forse formaggio). Non viene citata la misurazione in volume del contenuto, neanche la misurazione in peso, che comunque si assume fatta come prassi comune. Proprio il colore del contenuto gastrico ha indotto gli inquirenti a chiedere a Vittoria Garofalo, madre di Melania, se alla figlia piacesse il sedano, segno che proprio tale colore faceva pensare all’assunzione di una verdura miscelata al latte bevuto prima di uscire (Parolisi ha testimoniato che la moglie non aveva pranzato perché intenzionata a mangiare qualcosa dalla sig.ra Angelini, madre di Sonia Viviani, dove era prevista la festicciola a cui erano invitati). Mai viene prospettata dai medici legali la possibilità che Melania Rea avesse bevuto del caffè, questo a causa del contenuto gastrico che non presentava né una tonalità marrone, né marroniccia, né nocciola, né di qualsivoglia altra variazione dello stesso colore. Tonalità che si sarebbe dovuta avere nel caso fosse stato presente del caffè. E se è vero ed è scientificamente provato che la caffeina (che è una molecola incolore) viene assorbita dallo stomaco passando nel sangue entro un massimo di 60 min dall’assunzione, è altrettanto vero che la colorazione marrone del caffè, dovuta alla tostatura dei chicchi, passa nella soluzione acquosa della bevanda e viene assorbita dallo stomaco come tutte le altre frazioni liquide. Quindi, vista la colorazione differente, è plausibile pensare che in quel momento non vi fosse caffè nel contenuto gastrico repertato, pesato e misurato in volume. Quindi a quella data nessuna analisi si era fatta per cercare le molecole di caffeina e pesarle in percentuale.

- Passati i primi giorni di indagine i sospetti si concentrano esclusivamente sul Parolisi, grazie soprattutto alle goffe e mendaci testimonianze rese in caserma (dei Carabinieri) e durante il sopralluogo del 21/04 al chiosco di Ripe. Ma l’arco temporale di tre ore dall’ultimo pasto non è sufficiente ad inserirlo con certezza nello scenario del delitto, in quanto vi sono le testimonianze del Ranelli (che poco per volta viene portato a parlare delle 15.23, ora reale 15.18) nonché quelle di chi l’ha visto entrare al bar Segà, alle 15.30 o alle 15.40, come testimoniato (quando?) dalle proprietarie. Non solo, vi è la questione delle incisioni post-mortem sul cadavere che, probabilmente già valutata nella relazione preliminare, induce gli inquirenti a porre un quesito specifico al patologo, al quale questi risponde in data 3 maggio dichiarando che le incisioni risalgono a non prima di mezz’ora - un’ora, dall’omicidio.

- Il giorno 11 maggio Parolisi viene ascoltato dagli inquirenti durante un “interrogatorio” fiume presso la caserma dei CC di Castello di Cisterna. A quella data i Pm dispongono già di numerose intercettazioni telefoniche ed ambientali, ed è chiaro che oramai puntano esclusivamente su di lui (anche se sono ancora in corso gli accertamenti sui macedoni e sul Paciolla). Ma a quel momento le risultanze autoptiche non permettevano di affermare fosse lui l’autore del delitto.

- Viene quindi chiesto al Tagliabracci di effettuare un altro esame autoptico, e la mattina del 13 maggio questi esegue una seconda veloce autopsia della durata circa due ore. Ad ascoltare le fonti giornalistiche in quei giorni non sembravano esserci novità particolari, ma il 18 maggio viene pubblicata la notizia che l’arco temporale della morte, rispetto a quanto riportato nella relazione preliminare, si è accorciato a due ore dall’assunzione dell’ultimo pasto. In realtà viene detto che l’omicidio anziche essere avvenuto dalle 14.30 alle 17.00 del 18/04, è avvenuto dalle 14.30 alle 16.00, ma non credo che il Tagliabracci ai Pm avesse dato questi orari, più probabile avesse periziato fissando l’ultimo pasto quale punto di partenza, in realtà non sapendo quando Melania Rea l'avesse consumato. In ogni caso da quell'istante diventò maggiormente credibile e verosimile inserire il Parolisi nel delitto. Ma la notizia ci fornì un altro indizio: ci fece capire che a quella data non si era ancora rilevata la presenza di caffeina nel contenuto gastrico, altrimenti l’arco temporale sarebbe stato drasticamente ridotto da subito ad una sola ora.

- Difatti in data 17 giugno viene consegnata al dottor Varetto, perito della Difesa (pochi giorni prima ci fu l'iscrizione del Parolisi nel registro degli indagati), una bozza di relazione dove era scritto, a proposito del contenuto gastrico: “il lume è ripieno di circa cc 200 di materiale poltaceo di colore verdastro con frammenti di materiale alimentare parzialmente digerito di colore biancastro”. Se il colore era quindi verdastro, cosa già differente dal colore bianco-verdastro della relazione preliminare, significava che non vi erano tracce di caffè, che sarebbero state testimoniate da un’eventuale colorazione tendente al marrone dovuta alla frazione liquida della bevanda. Da notare inoltre che il volume misurato di 200 cc equivale a poco meno di una bottiglietta in vetro di "Coca Cola", ed è un parametro importantissimo da tenere a mente come evidenziato sin da subito dal collegio difensivo.

- Ma negli stessi giorni era prevista la consegna della relazione finale del Tagliabracci (sembra che la scadenza dei termini fosse fissata al 15 giugno), consegna che però continuò ad essere spostata in avanti di settimana in settimana (e c'è da chiedersene la ragione). Da indiscrezioni apparse sui giornali, pare che già il 20 giugno il patologo avesse concluso, in accordo con le perizie preliminari del RIS di Roma, che l'omicidio era avvenuto al Chiosco di Ripe, quindi in territorio teramano. Questo avrebbe significato, se formalizzato subito, il passaggio immediato dell’inchiesta alla Procura di Teramo, con conseguente estromissione degli inquirenti di Ascoli (sia i PM sia i CC comandati dal col. Patrizio) che stavano continuando a lavorare alla ricerca di maggiori elementi di prova contro Parolisi. Ma subito non lo si è formalizzato, dato che il passaggio delle consegne è avvenuto più avanti, forse perché le analisi genetiche sui profili di DNA tardavano, così come quelle sulle larve e sulle condizioni microclimatiche che avrebbero potuto avvalorare un omicidio avvenuto entro le due ore dal pasto, presumibilmente consumato da Melania Rea prima di uscire di casa, e non genericamente dall’ultimo pasto, come scritto dal patologo, che avrebbe potuto significare anche orari diversi.

- Fatto sta che la relazione definitiva viene consegnata il 13 luglio, con quasi un mese di ritardo (con probabile fastidio del Tagliabracci che dovette rinviare le nozze), ed a sorpresa cambia drasticamente lo scenario e permette alla Procura di Ascoli di richiedere la custodia cautelare del Parolisi. Infatti oltre all’estrazione del DNA da due reperti della regione labiale e dell’arcata dentaria, che vengono, senza basi scientifiche, considerati le prove provate del fatto che Salvatore fosse sulla scena del crimine negli ultimi istanti di vita di Melania, compare, come un “deus ex machina”, la caffeina nel contenuto gastrico repertato in sede di prima autopsia. Com’è stato possibile far apparire la caffeina che non compariva nella bozza di relazione consegnata al dottor Varetto un mese prima? Possiamo azzardare solamente ipotesi a tal riguardo; la più probabile è quella di un Tagliabracci incuriosito dal fatto che il contenuto gastrico repertato in sede di autopsia (21/04) col tempo fosse cambiato e dopo il 17 giugno presentasse un colore “marroniccio”, fino a quella data era verdastro. Tale colore poteva effettivamente far pensare all’assunzione di caffè, ed allora risultava importante ricercare le molecole della caffeina in quanto potevano fornire indicazioni molto più precise in merito al tempo trascorso dall’assunzione del caffè al decesso. Credo quindi si sia fatta un’analisi specifica, analisi che ha permesso di accertare l’effettiva presenza della molecola della caffeina ed allo stesso tempo di pesarla in percentuale sul campione esaminato, tanto da poter affermare che nel contenuto gastrico ve n'erano ancora 3 mg. Dal momento che i tempi di assorbimento gastrico della molecola di caffeina sono scientificamente più certi e permettono di restringere i tempi intercorsi tra l’assimilazione ed il decesso, quest’ultimo è stato fissato non oltre un’ora dalla presunta assunzione di una o due tazzine di caffè, probabilmente del tipo fatto con la Moka in quanto, se pressato al massimo, può contenere maggiore caffeina rispetto all’espresso del bar. Il decesso a questo punto poteva essere avvenuto in un arco di tempo compreso tra le 13.30 e le 15.30 (e sorvoliamo in questa sede sul fatto che non vi è nessun riscontro alla preparazione ed alla bevuta di caffè da parte di Melania prima di uscire di casa). Proprio l’arco temporale che permetteva agli inquirenti di incastrare, considerandolo un uomo che vola alla velocità della luce, Parolisi nella scena del delitto.

- Possiamo ora solamente immaginare lo stupore del Tagliabracci nel constatare che il colore del contenuto gastrico era improvvisamente diventato “marroniccio” e non più “bianco-verdasto”, o “verdastro”, come da lui descritto nei precedenti verbali di autopsia. Perché vi sono, credo, pochissime spiegazioni a questo strano fenomeno. O si è trattato di una reazione chimica, ma è da scartare perché sarebbe avvenuta nei primi giorni, o si è trattato di un fenomeno di ossidazione, anche questo da scartare perché per avverarsi necessiterebbe un rimescolamento prolungato e continuo del contenuto gastrico (nonché un contatto con ossigeno), o si è trattato di un’aggiunta postuma che ha creato il nuovo colore... altre spiegazioni non riesco proprio a darmele. Ma ancor maggiore deve essere stato lo stupore dello stesso medico legale nel verificare che il volume del contenuto gastrico si era drasticamente ridotto del 30%, passando da 200 cc a 140. Queste sono annotazioni scritte di suo pugno... e non è possibile fornire spiegazioni scientifiche ad un simile fenomeno. Ed infatti nessuno ha fornito alcuna spiegazione sul motivo per cui il colore si sia modificato ed il peso abbassato.

Sulla base di quanto sopra riassunto, il Parolisi è stato arrestato. Provvedimento deciso dal GIP Calvaresi di Ascoli e confermato dal GIP Cirillo di Teramo. Inoltre la sentenza del giudice del riesame di Ascoli, dott. Gargarella, ha ulteriormente confermato la validità dell’ultima ordinanza, e la Corte di Cassazione ha ritenuto valida la medesima sentenza del riesame (aggiungendo di suo altre considerazioni di dubbia validità giuridica). Dopo questo il GIP De Rensis di Teramo ha concesso il giudizio immediato, il giudice tutelare del Tribunale di Nola con i suoi provvedimenti ha in pratica impedito che l’imputato potesse rivedere la figlia, e la Corte di Appello sezione Minorenni del Tribunale di Napoli ha sospeso la potestà genitoriale rinviando sine die le visite in carcere, fra l'altro mai avvenute, da parte di Vittoria Parolisi. 

Dopo aver visto quanto è costato al Parolisi quel cambio di colori e quel calo di contenuto, pare lecito cercare supposizioni alternative per dare una spiegazione ai fatti. Supposizioni che nascono istintive e che non necessariamente comportano una condotta illecita dal punto di vista legale e deontologico da parte dei periti e dei PM. Quindi c'è da chiedersi: "E' possibile escludere che, stante lo stallo delle indagini, il contenuto gastrico repertato in sede di prima autopsia sia stato volutamente alterato da chi poteva avere interesse a far convergere definitivamente le indagini solo sul marito della vittima? E’ possibile escludere che qualcuno abbia aggiunto l’unica sostanza che se rilevata poteva restringere l’arco temporale del decesso ad un'ora, rendendo così fattibile l’incriminazione del Parolisi? Come spiegare altrimenti il cambio di colore e la riduzione in volume del reperto stesso?" 

Sono domande troppo fantasiose? Sono domande destinate a restare senza risposta? L’ipotesi della bevanda energetica tipo Red-Bull, aggiunta dal Tagliabracci per cercare un compromesso, di per sé non è completamente credibile in quanto le analisi con tecniche di spettrometria di massa sono state sicuramente suggerite dal colore. E tale colore fa pensare direttamente ed esclusivamente alla presenza di caffè. E’ quindi assurdo ipotizzare che chi ha compiuto la presunta alterazione l’abbia fatto in modo goffo ed improvvisato, esagerando con le dosi e per questo abbia dovuto, in un secondo tempo, nuovamente correggere il liquido togliendone ed allungandolo? E' una mia fantasia malata?

Forse le mie elucubrazioni sono valide solo come spunto per scrivere un romanzo giallo, probabile, ma allo stato attuale c'è da segnalare che nessuno ha mai fornito alcuna spiegazione a fenomeni che sanno di miracolo. Ma i miracoli nella scienza vera non dovrebbero esistere, e se qualcosa ci sembra tale sicuramente vi è una spiegazione logica in grado di farci capire. Ed un modo semplice per fugare qualsiasi dubbio ci sarebbe. Basterebbe fare analisi approfondite sui campioni di sangue repertati e conservati. Perché se veramente Melania ha bevuto del caffè prima di uscire di casa, o comunque prima di morire, e la caffeina nello stomaco fa pensare che buona parte fosse già assorbita, questa caffeina, o i suoi metaboliti, nel sangue ci deve essere e, molto probabilmente, in grande quantità. Ed anche se non si può escludere che qualcosa di mirato in tal senso il dottor Tagliabracci lo abbia fatto, viste le contestazioni della Difesa e del suo perito, che ripongono molta fiducia nella cosiddetta "super-perizia" medico legale, il dubbio che non ci sia stato un approfondimento minuzioso resta e forma un grande punto interrogativo: "E se tali analisi dessero risultati negativi o confermassero solo una minima presenza di caffè?". In questo caso le supposizioni prima avanzate non sarebbero più solo uno spunto per un libro giallo alla Nero Wolfe, ma giuste e da giustificare nei luoghi idonei... senza aggrapparsi a Lourdes o a Fatima.


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615 commenti:

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Annika ha detto...

LUCA

la tua ipotesi, splendidamente formulata sia dal punto di vista tecnico che scientifico, aprirebbe interrogativi inquietanti ma allo stesso tempo risponderebbe a tutti quelli che da mesi ci siamo posti nel blog, riassumibili in in 4 semplici parole: i conti non tornano!

Oltre alla tua ipotesi molto plausibile sull'inaspettata scoperta molto a posteriori della caffeina, va nuovamente ribadito che il contenuto gastrico rilevato in sede autoptica e' solo indicativo dell'orario dell'ultimo pasto rispetto al decesso, ma NON FORNISCE ALCUN DATO CERTO SULL'ORARIO DEL DECESSO per due semplicissimi motivi:
1. perche' lo si consideri rilevante ai fini dell'orario della morte, occorre la prova solida ed indiscutibile rispetto al contenuto e all'orario dell'ultimo pasto consumato dalla vittima (certezza assente nel caso Rea);
2. il processo digestivo non si arresta con il decesso ma continua post mortem grazie all'attivita' enzimatica, sebbene si possa escludere il trasporto post mortem del contenuto gastrico nel duodeno. Cio', tradotto in parole povere, significa che il contenuto gastrico solo vagamente ed approssimativamente indica quale sia il lasso temporale occorso tra la consumazione dell'ultimo pasto e la morte in quanto il processo all'interno dello stomaco non si arresta definitivamente all'istante del decesso.

Bellissimo articolo Luca, BRAVO!

Annika

Lella ha detto...

Tutto correttamente spiegato, io oltre alla caffeina aggiungerei anche il ritrovamento del DNA di Parolisi, che lui aveva dato spontaneamente nei primi giorni dell'inchiesta,anche questo ritrovamento puzza molto di contraffatto, non sarà che i nostri abbiano preso il peggio dall'investigazioni made USA dove se non ci sono prove le creano?

LucaP ha detto...

@ Annika

Il tuo apprezzamento ha un enorme valore per me.

Le tue ulteriori considerazioni, se associate a quanto da me scritto, permetterebbero di aprire nuovi scenari perfettamente compatibili con quanto da tempo stiamo ripetendo in merito all'ora dell'omicidio. Al fatto cioè che risulta credibile l'ipotesi che lo stesso sia avvenuto a ridosso della mezzanotte del 18 aprile.

Grazie

ENRICO ha detto...

MASSIMO

hai avuto un'ottima idea a riassumere ( egregiamente !) la cronologia degli eventi collegandoli ai risultati delle perizie autoptiche di cui hai evidenziato le incongruenze.

Questo "ripasso" è molto utile sia per chi da mesi partecipa attivamente alla discussione sia per chi vorrà contribuivi in futuro.

Ciao
Enrico

ENRICO ha detto...

@ LucaP

SCUSAMI ! ho indirizzato il mio commento a Massimo !

Benchè avessi letto il tuo nome sotto l'articolo la forza dell'abitudine mi ha preso..la tastiera

Unknown ha detto...

Enrico, il merito va a Luca, l'articolo è il suo. Ciao

LucaP ha detto...

@ Lella

Solamente un chiarimento. Non vorrei che si pensasse che sospetti la Procura o i Carabinieri, con il concorso di Tagliabracci, abbiano voluto creare la prova necessaria ad incastrare Parolisi, anche se non si potrebbe escludere nulla nel caso i miei sospetti venissero in qualche modo confermati od avvalorati.

Se però dalle analisi dei campioni di sangue di Melania, repertati e conservati, emergesse l'assenza di caffeina o la sua presenza in piccole quantità, questo vorrebbe dire che in qualche modo il contenuto gastrico prelevato dallo stomaco di Melania in sede di autopsia (quella del 21/04) è stato alterato e manomesso ed allora bisognerebbe individuare i responsabili e punirli penalmente.
Non so se Tagliabracci abbia a suo tempo fatto analisi approfondite dopo aver scoperto la caffeina nel contenuto gastrico. Ma i periti della Difesa sembrano molto confidenti che si possa provare che le conclusioni della perizia sull'ora della morte sono errate, altrimenti non credo si sarebbero avventurati in un'impresa così rischiosa come il giudizio abbreviato. Ed allora viene proprio da pensare che qualcosa non torni e possa essere ancora provato. E le conclusioni maggiormente incriminanti per Parolisi contenute nella perizia medico-legale sono proprio quelle relative all'ora della morte che è stata determinata dalla scoperta della caffeina. Vista tutta la cronistoria che ho cercato di riassumere, i sospetti avanzati sono più che legittimi ancorché ben lungi dall'essere provati.

Annika ha detto...

LUCA

la stima e' reciproca.

si, mezzanotte. Riprendendo l'ipotesi del tuo articolo e prescindendo momentaneamente dalla caffeina, cosa abbiamo? Una poltiglia verdastra. Volendola a tutti i costi attribuire al pasto del pranzo a casa, si potrebbe trattare di un miscuglio di latte freddo e resti di un passato di zucchine e patate, ovvero un pasto piuttosto complesso di grassi, proteine e carboidrati. Questo equivarrebbe a 3h circa di permanenza nello stomaco, spostando i tempi fino alle 16.30. Inoltre Melania ha ricevuto una botta alla testa. Quanto questa botta sia stata forte e che tipo di lesione interna possa aver provocato non ci e' dato di sapere - e' stato eseguito un MRI o un CT scan? E dato che un trauma cranico puo' provocare l'innalzamento della pressione intracranica con conseguente responso bifasico del processo gastrico (rapida accelerazione della produzione di fluidi gastrici seguita da un violento rallentamento del transito gastrico), Melania avrebbe potuto essere ancora in vita, sebbene stordita, dolorante e forse poco reattiva, fino ad un'ora ben successiva alle presunte 14.40, con ancora la poltiglia dell'ora di pranzo "bloccata" nello stomaco.

Ciao, Annika

LucaP ha detto...

@ Annika

Purtroppo tutte le cose strane e difficilmente inquadrabili nel castello accusatorio che la Procura definisce incrollabile, sono state sempre tutte derubricate in modo approssimativo: botta in testa, ecchimosi sulla coscia sinistra, presenza di semenogelina, localizzazione del cellulare, fiuto dei cani, aggancio di celle telefoniche,....

Ma se i medici legali scrivono "infiltrato ematico profondo in sede frontale" vuol dire che si è trattato di un colpo molto violento tanto che l'ematoma è arrivato in profondità (si potrebbe escludere un trauma cranico?) ed allora anche la tua tesi sembrerebbe valida. Ma in merito ad accertamenti specifici con le tecniche che hai citato (secondo me doveroso anche solamente per escludere che l'eventuale trauma possa aver concorso al decesso) non sappiamo nulla.

E che dire dell'ecchimosi sulla coscia sinistra? Un calcio? Un urto contro qualche asperità (ma vi è presenza di fibre di legno sulla cute? perché non mi sembra mi fossero superfici dure e spigolose sulla scena del crimine al di fuori delle pareti e del marciapiede del chiosco nonché degli alberi)o l'eventuale segno di una forte pressione esercitata magari per sollevare il corpo?

PINO ha detto...

@LUCAp

Ottima la tua trattazione sulle analisi del contenuto gastrico di M, e le sue anomale variazioni.

Per cui, se una ulteriore, approfondita ricognizione esplorativa dei campioni di sangue della vittima desse risultati negativi sulla presenza di caffeina, si dovrebbe dedurre che sia stata compiuta un'azione di mistificazione del contenuto qualitativo e quantitativo dei residui gastrici stessi, nel segmento di tempo trascorso fra prima alla secoda analisi.
E' una ipotesi, ovviamente; ma se si riscontrasse quella "negatività" sopraccennata, l'ipotesi non sarebbe più tale, e gli inquirnti dovrebbero risolvere un "giallo" nel "giallo".
Si capisce che un tale risultato sovvertirebbe tutto l'apparato accusatorio, già debole per se stesso, e confermerebbe, se ce ne fosse ancora bisogno, l'esistenza di quella misteriosa "regia" i cui tentacoli non conoscerebbero ostacoli, teorizzando la possibilità che manovrino anche in ambienti quali un nosocomio.

LucaP ha detto...

@ Pino

Se la manipolazione del contenuto gastrico vi è stata, questa è avvenuta dalla seconda metà di giugno in avanti e prima della consegna finale della relazione.

Sarebbe molto interessante sapere (ma ahimè queste cose non verranno mai fuori) quando è stato il primo momento in cui hanno chiesto a Parolisi ed a Vittoria Garofalo se Melania avesse bevuto del caffè prima di uscire di casa. Perché potremmo avere indicazioni su quando è stata "scoperta" la caffeina.

Vedremo cosa verrà fuori dalla perizia di Gianluca Bruno.

PINO ha detto...

@LUCAp
Certo, prima dell'eventuale "manipolazione" hanno voluto essere certi di come e che cosa utilizzare, come sostanza sofisticatrice.
Quanta... intelligenza(?!)

tabula ha detto...

Accidenti, Lucap.
Complimenti vivissimi.
Pensavo che il massimo fosse già stato raggiunto, e invece non c'è un limite alla volontà di incastrare Parolisi.
Quella materia indigerita stava sullo.. stomaco a qualcuno, poichè procurava un alibi di ferro a Parolisi.
E allora, perchè non modificarla strada facendo?
CHI potrebbe mai contestare la perizia di un anatomopatologo?
ADDIRITTURA il Tagliabracci ha dovuto rimandare il matrimonio, e mi immagino con quanta sorpresa si sia approssimato ad un lume gastrico completamente diverso da quello già analizzato.
"Non faccia domande, dottore, lei analizzi quello che c'è e firmi la sua perizia. Vuole lavorare? E allora lavori e non crei problemi. Al resto ci pensiamo noi."
Chissà se il dottore ha messo così tanto tempo a consegnare i risultati per dare il tempo ad una procura di raccogliere prove prima di passare il caso ad un'altra, ed esser ben sicuri che l'imputato sarebbe entrato inc arcere per non uscirne più, o per.. digerire a propria volta l'essersi prestato all'analisi di una sostanza così palesemente modificata.
A questo punto mi sembra strano non sia stato modificato anche il contenuto dei prelievi di sangue.

Modificare dopo 15 giorni la data dell'ultima gita a Colle San Marco, che a noi pareva un'enormità, era una bazzecola in confronto..

Che vergogna.
Cosa dovremmo pensare a questo punto, che l'assassino o qualcuno che copre l'assassino sia tra gli accusatori di Parolisi?
Dovremmo pensare che sia qualcuno che possa avere accesso ai laboratori di analisi?

Ai posteri.

Di sicuro, Tagliabracci non aveva interesse a mentire o a modificare il lume gastrico di persona, altrimenti l'avrebbe fatto da subito.

Pesante. Pesantissimo.
Pino, avevi ragione tu: chi copre l'omicidio di melania non è un moscardino, è una piovra gigante con tentacoli ovunque, e sarà difficile per Parolisi sfuggirle.

LucaP ha detto...

A scanso di equivoci e per prevenire eventuali probabili commenti, sottolineo che nell'ordinanza del GIP di Teramo si parla di esami condotti sul sangue di Melania per accertare la presenza di caffeina, i risultati dei quali sono stati poi combinati con quelli relativi allo svuotamento gastrico. Anche nella memoria difensiva si citano tali analisi. In entrambi i casi non si scende nel dettaglio

Su più fonti viene citato che l'emivita della caffeina assunta e presente nel sangue (cioè il tempo richiesto per ridursi del 50%) è di 4 ore, con estrema variabilità da individuo a individuo (la stima varia da 2 a 10 ore) venendo smaltita progressivamente mediante le urine. Noi non sappiamo se Melania avesse bevuto un caffè durante la mattinata tra una visita e l'altra o magari prima di andare al supermercato, ma una persona che beve caffè solitamente ne beve una tazzina al mattino ed una al pomeriggio (se non di più). Per cui l'eventuale presenza di caffeina nel sangue di per se non potrebbe provare nulla a meno che non ne venga rilevata una quantità proporzionata a quella che si presume fosse stata assorbita dallo stomaco dopo il modico pranzo avuto in casa.

Ma anche questo risultato sarebbe di difficile interpretazione in quanto vi sono dei farmaci in grado di bloccare un particolare enzima, noto come CYP1A2, che aiuta a metabolizzare la caffeina. E tra questi farmaci vi è la pillola anticoncezionale che sappiamo essere stata assunta da Melania a partire da dopo l'intervento di inizio marzo.

Vi è a tal proposito uno studio americano che ha dimostrato che le donne che assumono la pillola contraccettiva trattengono la caffeina nel proprio organismo per quattro ore in più rispetto alle donne che non la prendono.

Bisognerà quindi aspettare la perizia richiesta dal tribunale, la quale sarà quasi sicuramente basata anche su nuovi esami del sangue, per sapere se la concentrazione di caffeina sia compatibile con l'assunzione del caffè prima di uscire di casa, magari sommata a quella dovuta al caffè bevuto nel corso della mattinata (per esempio anche con un caffelatte a colazione).

Anonimo ha detto...

Complimenti Luca,
Vittoria forse aveva mangiato un passato di verdure fatto dalla sua mamma che non ha finito e Melania puo' averlo mangiato per non buttarlo e aver dato cosi' il colore verdastro al liquido gastrico.
Disperso nel solo latte credo che dia il colore citato.
Mary

Tiziana ha detto...

Luca P

M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-O

il tuo articolo mi ha entusiasmata. Sei riuscito a riordinare gli avvenimenti in maniera molto significativa e a far risaltare il particolare del liquido gastrico che cambia colore e forma, che il giudice del tribunale del riesame, nonostante la Difesa avesse messo in evidenza la cosa, si è permesso di non prendere nemmeno in considerazione.

Ti devo dire che anche l'esserti paragonato a Nero Wolfe, sottolineando che sei costretto a fare ipotesi e deduzioni semplicemente lavorando al computer, mi è piaciuto moltissimo... sarà perché sto guardando proprio il noto investigatore su Rai 1 (ben più edificante di CLV e dintorni)?

ENRICO ha detto...

(Mi scuso con tutti per il macroscopico OT ma non riesco a trattenermi)

@TIZIANA mia carissima,
perchè mi fai questo?

Quel NERO WOLF della RAI è INGUARDABILE !!!! è un vero e proprio ASSASSINIO sia per l’assurda e gratuita manipolazione dei testi, sia per l’obbrobrio di una ambientazione anni ’50 realizzata saccheggiando il parco macchine d’epoca di Cinecittà, i depositi mobili art deco da quattro soldi e qualche sartoria dell’entroterra napoletano.
Per non parlare della scelta di un attore il cui fisico più che ricordare quello del famoso, singolare scorbutico e geniale investigatore ricorda quello di un norcino della campagna umbra
Un velo pietoso su quel poveretto che interpreta Archie Godwin e che da un momento all’altro ti aspetti si rivolga a nonno Libero !

Non so se hai letto Rex Stout e visto i mitici sceneggiati interpretati dal grande Buazzelli e dal bravissimo Paolo Ferrari trasmessi non molto tempo fa da Rai Storia.
Beh, se lo hai fatto NON puoi che provare un violento moto di avversione versi chi ha consentito a Barbareschi di produrre e far realizzare una simile schifezza

Anonimo ha detto...

Bravo Enrico!
Visti i trailer non ho potuto fare a meno di ricordare che i genitori Stout erano quaqqueri ....i noiartri dei quaqquaraqua !

Tiziana ha detto...

Caro Enrico,
dei gialli di Rex Stout ho la collezione completa e ti dò atto che il nuovo sceneggiato non si possa paragonare a quello dei primi anni '70.
Ciò non toglie che la versione odierna, con il bravo Pannofino, sia comunque piacevole. Già che pago il canone Rai qualcosa dovrò pur guardare! Non pretenderai mica che io segua la Vita in diretta?

Anonimo ha detto...

TERAMO. Salvatore Parolisi si rivolge ai giudici della Suprema Corte per riavere la figlioletta e lo fa con un ricorso urgente che trae linfa dai diritti sanciti dalla Costituzione. Il caso giudiziario dell'anno torna in Cassazione per la seconda volta in cinque mesi. «Perchè», dice Nicodemo Gentile, uno dei suoi avvocati, «a Parolisi hanno sospeso la potestà genitoriale come se fosse già stato condannato, ma oggi è solo un imputato in attesa di giudizio».
I legali del caporal maggiore - unico imputato dell'omicidio della moglie Melania Rea - invocano l'articolo 111 della Carta costituzionale per chiedere ai giudici della Suprema Corte di ribadire «che il processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti ad un giudice terzo e imparziale». Alla Cassazione chiedono la revoca del provvedimento con cui la Corte d'Appello di Napoli, accogliendo il ricorso della procura minorile, ha stabilito la sospensione della potestà genitoriale fino alla conclusione del processo in corso con un rito abbreviato. Solo all'esito Parolisi potrà sapere se continuare ad essere il padre di una bambina che non vede da luglio.

«Noi rispettiamo il provvedimento di giudici napoletani perchè le sentenze si rispettano», dice ancora Nicodemo Gentile, legale di Parolisi insieme a Valter Biscotti e Federica Benguardato, «ma ci lascia davvero l'amaro in bocca e ci rattrista profondamente. Ci sembra che la corte si sia sostituita al giudice dell'accertamento penale anticipando una sentenza di condanna nei confronti di Parolisi che oggi è solo un imputato in attesa di giudizio
to in attesa di giudizio in un processo che è indiziario. Siamo amareggiati perchè quest'uomo, unico in caso in Italia, non può vedere la figlia in carcere. Una possibilità che oggi gli viene impedita con una motivazione che riteniamo superficiale visto che un giudice tutelare ha provveduto a nominare un esperto per definire al meglio le modalità di questi incontri. Ci sono persone che sono state condannate e che, prima e dopo, hanno sempre visto i figli e ci sono detenuti che vedono i figli in carcere. E' un provvedimento che riteniamo ingiusto anche per la famiglia di Parolisi».

Secondo i giudici della sezione famiglia e minori della Corte d'Appello Napoli la piccola in carcere potrebbe subire altri shock «perchè», scrivono, «dovrà necessariamente ricollegare quelle visite alla condizione del padre imputato dell'omicidio della madre». Insistono su un concetto: quello della violenza assistita. Un indizio (tale è nel processo penale in corso) su sui si fonda il ricorso della procura minorile secondo cui «l'omicidio della madre presumibilmente è avvenuto alla presenza della minore».

Bravo Gentile. Dedicato a chi ti ha sempre preso per il....

Tiziana ha detto...

Era ora che la Difesa tirasse fuori le unghie, il ricorso, come abbiamo scritto nei giorni scorsi, è sacrosanto.

Ed era ora che "il Centro" (da cui è tratto l'articolo riportato dall'anonimo) pubblicasse un articolo che riporta le ragioni della Difesa. Speriamo che il ricorso sia stato effettivamente depositato.

Tiziana

PINO ha detto...

@Tiziana, buongiorno.

Si, "devono tirar fuori le unghie", concordo.

Ma sarebbe bene che si impegnassero in modo assoluto a dimostrare l'estraneità o il dubbio sulla partecipazione di SP all'omicidio della moglie.
Una volta raggiunti tali risultati, il problema che della sua bambina non sussisterà più automaticamente.
Questo, se potessi, suggerirei ai suoi avvocati difensori.
P

tabula ha detto...

è quel presumibilmente che guasta. Quel che è presumibile non è certo.
quel che è certo lo deciderà il Tribunale preposto, e nessuno può sostituirsi con anticostituzionali condanne preventive impedenti di vedere la bambina.
Nel dubbio, Parolisi è costituzionalmente innocente a tutti gli effetti di Legge.
Se un tribunale altro si arroga il diritto di far scattare un provvedimento punitivo basato su un pregiudizio di colpevolezza unico in Italia, quello stesso tribunale dovrà rispondere dei propri errori.
Quella sentenza va impugnata immediatamente e rigettata come immondizia.

PINO ha detto...

@ Tabula

Tutta la conduzione investigativa sarebbe impastata di presupposti, secondo quanto si legge.
Dalla perizia autoptica ai tabulati telefonici; dalla cronogia degli accadimenti alle testimonianze.
Si vorrebbe ad ogni costo "far male", a torto od a ragione; si vorrebbero agevolare operati che, se veri, avrebbero il sapore dell'impostura.
Si ipotizzerebbe il cerchio segnato da un compasso, entro cui assemblare un'interminabile teoria di anomalie procedurali.
Questa sarebbe la presunta immagine del quadro che se ne trarrebbe, dai colori a disposizione. Ciao

Manlio Tummolo ha detto...

Questa storia che le sentenze si debbano "rispettare" sempre e comunque è la frottola tipica dei giuristi, gente che si attacca alla forma con una mentalità neopitagorica e neo-platonica, come si trattasse di una Realtà superiore. Una sentenza può pure essere sbagliata, ma deve essere RISPETTATA solo e se essa rispetta la Ragione e la Legge. Una sentenza, anche di Cassazione, che non rispetti Legge e Logica non è mai e comunque rispettabile. Il problema, segnalato da P (penso Pino) è esatto: al di là delle questioni, giudiziariamente di margine anche se importantissime, devono avere soluzione definitiva nell'assoluzione dell'imputato, altrimenti il tutto rimarrebbe provvisorio. E' in questo processo "abbreviato" (l'udienza è in maggio ?) che si vedranno più concretamente a confronto le tesi opposte.

LucaP ha detto...

Vorrei tornare un attimo sulla questione caffeina e sulle perplessità sin da subito avute dai consulenti della difesa alla lettura della relazione finale di Tagliabracci e Canestrari.

In tale relazione viene difatti scritto che nel contenuto gastrico vi erano ancora 3 mg di caffeina.

L'ora della morte è stata fissata, sempre da parte dei medesimi consulenti del PM, in un'arco di tempo che va dalle 13.30 e le 15.30, specificando che è sopraggiunta dopo un periodo agonico di alcune decine di minuti, che in modo conservativo assumiamo pari a 20 min. Questo vorrebbe dire che il termine dell'aggressione con il coltello da parte dell'assassino (che la Procura afferma essere Parolisi) va dalle 13.10 alle 15.10. Sappiamo però che i Parolisi lasciano l'appartamento di Folignano in un arco di tempo compreso tra le 14.00 e le 14.20 e che per giungere al Chiosco della Pineta Parolisi dovrebbe avere impiegato circa 20/25 min.
I Parolisi sarebbero quindi potuti giungere al chiosco tra le 14.20 e le 14.45. Proviamo allora ad ipotizzare le 14.30 come orario medio e maggiormente credibile.

Da come l'accusa è stata formulata nei confronti di Parolisi, l'omicidio sarebbe scaturito in modo improvviso e non sarebbe stato premeditato. Per cui dobbiamo perlomeno aggiungere 5 min (se non 10) perché scatti l'impulso omicida. E saremmo quindi non prima delle 14.35.

Dalla dinamica descritta da Tagliabracci e da diversi indizi evidenziati da Varetto, sappiamo che dall'inizio dell'aggressione alla fine sono passati diversi minuti. Proviamo ad ipotizzare, sempre in modo cautelativo 5 min, ed arriviamo alle 14.40.

A questo orario dobbiamo aggiungere i 20 min di periodo agonico e siamo alle 15.00, per cui ancora dentro l'intervallo di tempo stimato. Possiamo anche, per essere ancora più cautelativi sottrarre 5 min al massimo nell'ipotesi che l'agonia sia cominciata a partire dalle prime coltellate (tra le quali quella profonda al dorso che forse ha generato l'emorragia interna). Per cui non possiamo arrivare a prima delle 14.55 che proviamo ad ipotizzare essere l'ora esatta del decesso.

Trascuriamo in questa analisi quanto ci ha detto Annika in merito ai fenomeni enzimatici che proseguono ancora dopo il decesso e quindi alla possibilità che l'assorbimento della caffeina sia proseguito.

Ma Tagliabracci e Canestrari, citando uno studio scientifico allegato alla perizia, affermano che dopo 45 min dall'assunzione della caffeina/caffè il 99% della stessa è stato assorbito dallo stomaco. Se vi erano ancora 3 mg di caffeina vuol dire che non era avvenuto un assorbimento totale e probabilmente i 3 mg corrispondono proprio al 100%-99%=1% della caffeina ingerita. Proviamo allora a togliere 45 min dall'ora della morte e arriviamo alle 14.10 con la conseguenza che Melania deve aver ingurgitato il caffè mentre chiudeva la porta di casa visto che l'abbiamo fatta arrivare alle 14.30 al chiosco di Ripe. Per essere maggiormente magnanimi togliamo ancora 5 min ed arriviamo alle 14.05. Sarebbero allora passati 50 min, ma continuiamo a considerare valido l'assorbimento del 99%.

Ed allora arriviamo alle osservazioni di Varetto. Se si sono trovati ancora 3 mg di caffeina vuol dire che questi coincidono con l'1% della caffeina assunta che risulterebbe pari 300 mg totali.

Continua .....

LucaP ha detto...

.... Continua

Sul sito dell'istituto Genoma dove lavora la prof. Baldi, consulente di Parte Civile (http://www.laboratoriogenoma.it/prestazioni_sottocategoria.asp?IdCat=32&IdSubCat=936), e che quindi assumiamo scientificamente valido, leggiamo che una tazzina di caffè da 35-50 ml fatto con Moka (i Parolisi non avevano una macchina da espresso) può contenere da 60 a 120 mg di caffeina. Ma è scritto anche che il contenuto di caffeina dipende anche dal tipo di miscela utilizzato dove una miscela a base di "robusta" ha un contenuto 2,5 volte più alto di caffeina rispetto ad una miscela di "Arabica", per cui dobbiamo pensare che i 60 mg corrispondano ad una tazzina di "arabica" ed i 120 mg ad una di "robusta" pur ammettendo variazioni ulteriori a seconda di quanto viene pressata la miscela.

Nel filmato di QG relativo alla perquisizione dell'alloggio di Folignano si vede benissimo una confezione da due pacchetti di caffè Lavazza qualità "Crema e Gusto" (minuto 0'36" - dobbiamo quindi logicamente presumere fosse la miscela di caffè solitamente consumata dai coniugi Parolisi) e sul sito della Lavazza possiamo leggere che tale qualità contiene una miscela dell'80% di Arabica e del 20% di Robusta.

La deduzione logica a questo punto sarebbe che una tazzina di caffè solitamente preparata in casa Parolisi potesse contenere circa 80 mg massimo di caffeina. E se dividiamo 300 mg per 80, arriviamo a tre tazzine abbondanti (dopo aver ben pressato la miscela nella caffttiera).

E secondo voi è credibile che Melania

A - abbia preparato una Moka da tre/quattro tazzine senza offrirne neanche una al marito?

B - Abbia ingollato di fretta e furia tre abbondanti tazzine di caffè mentre aveva Vittoria in braccio e stava proprio uscendo di casa? Una dietro l'altra?

Vedete bene che non torna niente e nulla è credibile in merito alle conclusioni sull'ora della morte basate sul contenuto di caffeina nello stomaco.

E già siamo stati particolarmente benevoli nei confronti della ricostruzione del delitto, togliendo minuti su minuti in modo arbitrario per andare incontro alla teoria dei PM.

Marina ha detto...

Mi complimento con Luca P per l'ottimo articolo, con cura e pazienza certosina ha inserito nel puzzle, secondo un ordine cronologico, dei tasselli indispensabili in relazione al contenuto gastrico e alla caffeina.
Ci ha poi dato una spiegazione plausibile all'improvvisa comparsa di questa sostanza nel lume gastrico,e della alquanto strana modifica nel tempo di volume e colore del contenuto stesso.
Mi domando se sia stata fatta un'analisi chimica dei costituenti la poltiglia gastrica per poter risalire al tipo di pasto consumato da Melania (piadina, latte o altro?).
Cambiando argomento ho visto che mi avete preceduto,avete già linkato il ricorso di Parolisi tramite i legali alla Suprema Corte sulla sospensione potestà genitoriale. Provvedimento unico e senza precedenti, ne abbiamo già parlato, iniquo e anticostituzionale che andrebbe subito revocato!
Scusatemi poi per l'OT ma c'è una novità di cui vorrei mettervi al corrente (un pò lungo ma è da leggere tutto!):

http://rispettoalleforzedipolizia.wordpress.com/2011/10/29/lettera-aperta-a-bruno-vespa/

LucaP ha detto...

Ieri sera, dopo che Massimo ha gentilmente pubblicato il mio articolo, ho provato a darmi una spiegazione sul fatto che il contenuto gastrico sia diminuito del 30% dal momento della prima autopsia a quello della consegna della relazione finale.

Ma ho anche provato ad ipotizzare come una persona, che non fosse un medico ed in particolare un anatomo-patologo o che non fosse un chimico, potesse avere speranze di manomettere ed adulterare il contenuto gastrico nel modo più credibile possibile.

Premetto che siamo nel campo delle ipotesi che potrebbe fare proprio uno scrittore di romanzi gialli (che comunque dovrebbe sottoporre la trama del libro a dei consulenti prima di mandarlo all'editore per la stampa), e quindi questo è da considerarsi un mero esercizio intellettuale.

Prima di tutto dovrebbe conoscere qualcuno che possa renderlo edotto sui tempi di assorbimento della caffeina e sulla valenza di prova scientifica nel caso di una perizia medico-legale. Ma questo potrebbe essere la parte più facile.

Tralascio la difficoltà maggiore che consisterebbe nell'entrare in possesso del reperto autoptico che sarebbe la parte del romanzo ancora da scrivere.

Ma come fare a inserire una quantità di caffeina compatibile con i tempi medi di assorbimento gastrico e con l'unica tempistica possibile che potrebbe incastrare Parolisi nel delitto? Quale potrebbe essere la quantità giusta? Quanti milligrammi di caffeina, 2 o 3 o 5? E come fare ad essere sicuro della quantità senza avere un laboratorio chimico a disposizione? Bisognerebbe inoltre fare le cose in modo che al medico legale venga il sospetto che vi sia caffeina e quindi faccia analisi approfondite in tal senso.

Ed allora perché non preparare una caffettiera di caffé DEK? Perché nel caffè decaffeinato non è vero che non vi sia assolutamente caffeina. In una tazzina normale solitamente vi sono massimo 5 mg della molecola. Ma un tazzina intera o metà? Ed allora bisogna provare e vedere prima se mezza tazzina mescolata è in grado di far virare il colore. Al massimo se ne può aggiungere in seguito e se proprio si ha timore di aver esagerato, magari si può togliere una parte del contenuto gastrico rimescolato riducendo così in modo assoluto la quantità di caffeina.

Prendete però queste elucubrazioni per quello che valgono e cioè nulla.

PINO ha detto...

@ELUCUBRAZIONI

Sai Luca, talvolta proprio "elucubrando" si approda là dove la realtà confina con i cosiddetti sogni lucidi.
Un tipo di sogni il cui contenuto, analizzato in profondità, rivela una sosprendente correlazione, con una realtà incontestabile, dal punto di vista della logica e della coerenza.
Il parto del tuo esercizio mentale, può non solo corredare un ottimo romanzo giallo, ma rispecchiare accadimenti verosimili, riscontrabili con quelli che si verificano nella vita di ogni giorno.
Se le tue "elucubrazioni" portano a tali risultati, tutt'altro che fantasioni, ebbene, continua a farlo.
PINO

LucaP ha detto...

@ Pino

Grazie per l'apprezzamento.

Ma in ogni caso le modificazioni nel tempo del colore del reperto sono un fatto indiscutibilmente accaduto al quale sinora non sembra sia stata data spiegazione tecnico-scientifica.

Indipendentemente dalle elucubrazioni fa bene la Difesa di Parolisi di insistere in modo pressante su questo aspetto. Perché in un processo serio questo fenomeno, che sicuramente non ha cause paranormali e miracolose, porterebbe ad affermare come minimo che il reperto è stato contaminato e quindi i risultati degli accertamenti successivi alla contaminazione verrebbero automaticamente scartati ritornando alle prime considerazioni sull'ora del decesso da ricondurre entro due/tre ore dall'ultimo pasto senza quindi prendere in conto la questione caffeina. E questo con buona pace dei PM in quanto se così fosse, cadrebbe il principale puntello del castello accusatorio mettendone alla luce tutte le crepe sino alla definitiva rovina.

Annika ha detto...

LUCA
la matematica non e' un'opinione; continua ad "elucubrare"!

Ciao, Annika

tabula ha detto...

Eh già Lucap, hai ragione.
Nè un medico nè un anatomopatologo avrebbero fatto un errore così grossolano come quello di modificare la quantità di sostanza estratta dallo stomaco di Melania.
I reperti dovrebbero essere conservati in maniera da impedirne l'evaporazione, quindi una naturale evaporazione del lume gastrico è esclusa, pena l'invalidazione dello stesso come prova per cattivo stato di conservazione.
Allo stesso tempo se Melania avesse ingerito qualche sostanza soggetta ad ossidazione e quindi mutamento di colore, il fenomeno sarebbe avvenuto entro poche ore o pochi giorni, non certo a mesi di distanza.

La prova del lume gastrico per determinare l'orario della morte è inammissibile in Tribunale causa evidente manipolazione dello stesso.

Io non comprendevo come mai B&G facessero leva solo sulla datazione dell'orario della morte contestando le conclusioni alle quali era giunto Tagliabracci, ma adesso che Lucap ha reso evidente e chiaro ciò che era sotto gli occhi di tutti (l'oggetto sul comò, Pino?) sarà solo una questione da sbrogliare tra periti.

Marina ha detto...

@LucaP

Hai fatto un'attenta disamina altro che elucubrazioni troppo fantasiose! Ricordi il caso del Unabomber italiano? L'imputato era stato prosciolto proprio grazie al fatto che è stato dimostrato che la lamierina era stata "ritagliata" con la forbice prelevata a casa dell'imputato, cioè era stata creata ad arte una prova per incastrarlo.
Anche in questo caso potrebbe esserci stata l'aggiunta fraudolenta della sostanza in questione oppure, come dici nell'ultimo commento, il reperto è stato contaminato almeno involontariamente e quindi i risultati degli accertamenti successivi alla contaminazione verrebbero invalidati ritornando alle considerazioni iniziali sulla cronologia della morte, ovvero due-tre h dall'ultimo pasto.
Poi ci sarebbe da obbiettare che non è dimostrato che l'ultimo pasto di melania sia proprio quel frugale pranzo ma questo è un altro capitolo...

tabula ha detto...

@Marina
cosa intenderesti per contaminato involontariamente?

Non posso credere che mentre la donna delle pulizie sorseggiava il caffè l'abbia potuto fare inavvertitamente cadere dentro il contenitore sottovuoto del lume gastrico di Melania che, casualmente, l'analista aveva dimenticato aperto..
(ovviamente ho descritto una situazione paradossale, ma questo io intendo per involontariamente)

Anche a me son cadute sia una tazza di caffè che un'aranciata sulla tastiera, ed entrambe le volte ne ho dovuta acquistare una volta. (tastiera, non aranciata)

Però che si sappia nei laboratori di analisi si fa molta attenzione e si adopera tutta la professionalità e le accortezze necessarie, in un caso così mediaticamente noto sono sicura che le attenzioni sarano state moltiplicate!

ENRICO ha detto...

@ Marina

il link che ci hai segnalato è INTERESSANTISSIMO ! ( tra l'altro c'è la firma anche del Gen Garofano)

Spero che Vespa si renda conto di CHI invita nei suoi "salotti", soprattutto in casi di processi penali non ancora celebrati, dove l'incompetenza dei suoi ospiti che spesso con sbalorditiva leggerezza esprimono giudizi di condanna, rischia fornire all'opinione pubblica una visione distorta dei FATTI gravemente lesiva dei diritti dell’imputato


Art. 66 Presunzione d’innocenza

1. Chiunque è presunto innocente fino a quando la sua colpevolezza non sia dimostrata dinanzi alla Corte, in conformità con la legislazione applicabile.

2. Al Procuratore spetta l’onere di provare la colpevolezza dell’imputato.

3. Per condannare l’imputato, la Corte deve accertare la colpevolezza dell’imputato al di là di ogni ragionevole dubbio.

LucaP ha detto...

@ tabula

Credo che Marina dicendo "almeno involontariamente" non escludesse anche l'ipotesi volontaria e dolosa, ma unicamente volesse affermare l'evidenza della possibile e probabile contaminazione che escluderebbe i riscontri sulla caffeina dal processo. E senza caffeina nello stomaco, ribadisco, non possono sperare in una condanna di Parolisi.

E questo, anche se forse facilmente comprensibile a tutti, perché:

- lo svuotamento gastrico non completamente avvenuto, per di più in assenza di indicazioni precise sulla quantità e sulla natura dei cibi dell'ultimo pasto di Melania, non permette assolutamente di quantificare in modo certo il tempo intercorso tra il pasto ed il decesso. La stima di tre ore, poi diventate due, è totalmente arbitraria e contestabilissima dal punto di vista scientifico, potendo trattarsi di molte più ore;

- ma anche se la stima di due o tre ore iniziale fosse corretta, non sarebbe possibile smentire in modo certo la testimonianza (di per se alibi) resa da Parolisi e per di più avvalorata da altri riscontri come le piste fiutate dai cani, la testimonianza di Colasanti nonché quelle iniziali e successive di Ranelli; perché ci sarebbero tranquillamente i tempi per un possibile sequestro di Melania a CSM, il trasporto a Ripe e l'omicidio. Non per nulla la richiesta di custodia cautelare è stata fatta in concomitanza con la consegna della relazione autoptica finale (anzi, probabilmente sono state scritte contemporaneamente)

- la sola presenza del DNA di Parolisi nei tamponi labiali e dell'arcata dentaria di Melania, unico indizio sulla scena del crimine che ricondurrebbe a Parolisi mentre ve ne sono altri, decisamente più probanti a carico di individui sinora ignoti, non avrebbe alcuna valenza processuale
come ben evidenziato da Garofalo checché si voglia farci credere grazie a certi giornalisti dubbi se non prezzolati

LucaP ha detto...

@ Marina

Mi ero dimenticato di ringraziarti per il link che conferma tante altre notizie sulla presunta falsificazione del curriculum vitae della Bruzzone, in giro oramai da molto tempo tanto che la stessa Bruzzone si è premurata sul suo sito di riportare alcuni attestati (non tutti però), anche quelli relativi ai corsi di durata inferiore al giorno che secondo lei le conferiscono automaticamente la qualifica di esperto nei diversi settori vantati.

Ma forse non è neanche necessario per noi sapere di queste diatribe per farci un'opinione sul personaggio. Basta osservare spassionatamente quanto sta venendo fuori in relazione alle pseudo-indagini che sta effettuando sul caso di Melania ed alla serietà delle stesse.

Temo però che continueranno ad invitarla alle solite trasmissioni in quanto le stesse prevedono nella loro stessa natura la presenza indispensabile di tette e gambe messe ben in mostra (non è tanto il caso della Bruzzone) e di successi della chirurgia estetica da portare come esempio (e questo sembra il caso della Bruzzone).

Marina ha detto...

@Tabula

forse non mi sono spiegata bene, ho considerato come ipotesi principale l'aggiunta ad arte della caffeina,e solo in alternativa di involontaria (tono ironico!)alterazione del contenuto gastrico, grazie LucaP per aver inteso in modo corretto il mio commento.

@LucaP

infatti il castello accusatorio è lì pronto a crollare, non solo per l'indeterminatezza dell'ora della morte, ma perchè ci sono indizi a carico di vari ignoti ed alcuni noti più gravi e precisi di quelli a carico di Parolisi (Dna sulle mutande, sul corpo e piccole orme insanguinate contro il Dna di Parolisi sulla zona labiale e arcata dentaria superiore di sua moglie, che non ha alcun significato)
Finirà speriamo con l'assoluzione per non aver commesso il fatto come nel caso di R. Busco che è stato appena assolto dalla Corte d'Appello con formula piena!

Tiziana ha detto...

Certo che l'amico Jonny si circonda di mezze calzette: prima la para-psicologa, ora la pseudo criminologa.
Forse sono personaggi che, pur di farsi pubblicità, prestano la loro "opera" gratuitamente (specie dopo lo sput... derivante dalla pubblicazione della lettera).

Le loro valutazioni ovviamente non hanno alcun valore processuale, ciò nonostante servono per condizionare l'opinione pubblica. Ma non si prospetta alcun reato? La pubblicità ingannevole è un reato e invece spacciarsi per esperti e, come tali, condizionare l'uditorio non lo è?

Marina
grazie per il link, veramente molto interessante.

Marina ha detto...

Penso che la dott.ssa Bruzzone passerà dei guai seri, nel suo curriculum vitae ha inserito corsi di una sola giornata come specializzazioni ed una visita di qualche ora agli uffici del FBI come corso post-laurea etc.
Certo forse, come dice LucaP, continueremo a trovarla nei salotti tv quale personaggio folcloristico, o alla corte di un altro Jonny di turno, ma la sua credibilità soprattutto tra criminologhi, avvocati, medici legali ecc è ormai crollata fragorosamente

Unknown ha detto...

Ad essere sincero Marina, pur non trovandomi con il modo di operare della dottoressa Bruzzone, io nel suo sito non ho notato alcuna specializzazione truffaldina o fuori dalla norma. Tutto è regolare ed alla luce del Sole. Chiaro che l'esperienza non si inventa e non si studia, forse è quella che le manca, ma per il resto a me pare sia in regola. Massimo

Marina ha detto...

@ Massimo
Nel sito della dott.ssa non ho ancora letto, lo farò più tardi che ora non posso devo lavorare, grazie a te mi è venuto a mente.
Le notizie che ho riportato, compresa quella relativa al FBI, le ho lette dal link che ho postato, hai visto c'è anche la copia della comunicazione dellFBI che nega la specializzazione della stessa presso le loro sedi.
Scusami ora devo andare...a stasera

Tiziana ha detto...

Massimo,
sei andato a leggere il link che ci ha postato Marina?
Lì sembrerebbe che di specializzazioni truffaldine ce ne sia più d'una.
Le persone che hanno firmato la lettera aperta a Vespa, tra cui il generale Garofano, mi sembrano persone degne di fiducia, che se hanno deciso di firmare la lettera significa che effettivamente hanno riscontrato le irregolarità segnalate.

Annika ha detto...

Vorrei vedere i CV di TUTTI gli "esperti" che per un intero anno hanno sparato sentenze a sproposito. Laurea? Master? PhD? Pubblicazioni?

E perche' no? Anche degli opinionisti. Che ne dite? Laurea in Scienze del Gossip e Master in Principi di Sensazionalismo and Brainwashing con tesi di laurea "Dish the Dirt; the art of spreading rumours" - in inglese naturalmente, sostenuta in qualche motel sperduto dell'Arizona, che comunque fa tanto U.S.A.???

Annika

Unknown ha detto...

Non so se si è spacciata per chi non è in sedi giudiziarie, per ottenere la possibilità di far corsi o di entrare a far consulenze per gli avvocati, so che nel suo sito non ci sono riferimenti falsi. Massimo

Tiziana ha detto...

Annika,
mi hai dato una bella idea: io ho un diplomino che mi hanno rilasciato quando ho volato con un CESSNA sopra al Gran Canyon (come passeggero ovviamente). Potrei inserirlo nel mio curriculum, sai che prestigio!

Tiziana ha detto...

Massimo
quello che la lettera in questione mette in discussione è proprio il curriculum dalla stessa riportato sul suo sito.

In particolare ti riporto uno stralcio della lettera:

"’FBI ha segnalato (con lettera allegata) che in realtà la D.ssa xxx come molti nel nostro ambiente sanno, non ha mai svolto alcuna collaborazione con tale Ente e le foto da lei diffuse su internet e su numerosi periodici davanti al portone dell’Accademia FBI di Quantico si riferiscono a una semplice visita turistica nel corso della quale accompagnava in qualità di segretaria fac-totum un Criminologo delle forze di polizia italiane. Questa imbarazzante situazione è stata segnalata dalla stessa FBI e anche dal decano della Criminologia Prof. George Palermo, Direttore del CFPRA di Las Vegas che ha inviato una lettera di protesta (allegata) poiché rimasto allibito dall’assenza di controlli in Italia per quanto attiene i curricula professionali dei criminologi".
Chiaramente sarà un tribunale a dirimere la questione, e non noi qui, ma effettivamente la lettera inviata a Vespa riportava gli allegati indicati (il nome l'ho tolto io e sostituito con delle xxx per evitare inutili richiami).

Anonimo ha detto...

LucaP, hai fatto un lavorone nel mettere in ordine cronologico le varie "relazioni" ufficiali e non, di Tagliabracci.
Leggendo il tuo articolo, si ha l'impressione che nel redigere la relazione finale, sia stata fatta un'aggiustatina qua ed una là, come è successo per l'orario indicato dalla telecamera del Ranelli, per l'orario indicato della digitale, nell'audizione di alcune persone informate sui fatti e per il giorno della gitarella; al fine di far convergere il tutto verso chi sappiamo.
E' stata una mossa sciocca, perchè qualunque addetto ai lavori si sarebbe accorto, di ciò che ci siamo accorti anche noi.
La difesa sin dall'inizio ha preso di mira la relazione di Tagliabracci, evidentemente è sicura di dimostrare tramite essa l'estraneità di Salvatore al delitto o viste le contraddizioni che ci sono, di non farlo ritenere colpevole al di là di ogni ragionevole dubbio.
Per quanto riguarda la Bruzzone, non è la stessa che qualche anno fa partecipava alla trasmissione Buona Domenica, facendo la macchina della verità ai protagonisti di "Uomini e donne"?

Stella

Antonello ha detto...

Complimenti anche da parte mia a LucaP per l'ordinata esposizione analitica contenuta nel suo "solare" articolo, seppur non entrando nel merito di quella che appare come una ipotesi alternativa all'ennesimo inspiegabile che dobbiamo rilevare agli atti direi che se l'ultimo militare che a Ripe ha mangiato quel 18/04/2011 se n'e' andato alle 14,40 e' impossibile che i due coniugi siano in auto potuti arrivare prima, come dicevamo in "modalita' invisibile", ma non solo, sulla scena abbiamo anche la semenogelina di cui nessuno continua a parlare, i tre fazzoletti contenenti materiale biologico della vittima (biologico di quale tipo??? Lacrime non possono essere, perche' M. non ha lacrimato, urina non puo' essere perche' se ne sarebbe avuto riscontro dalle analisi), si potrebbe insomma come si diceva ipotizzare un rapporto, rapporto che allungherebbe a dismisura i tempi se avvenuto con M. viva, direi che insomma a voler essere buoni qualcuno si e' innamorato della sua teoria e purtroppo ha agito esclusivamente di conseguenza tralasciando altre possibilita'.
Piu' di una volta, dalle siringhe ai diversi cappucci o pistoni di essa, dal laccio emostatico usato rinvenuto, da altre elucubrazioni avevamo ipotizzato la presenza di qualche entita' sanitaria durante gli eventi, e questo collimerebbe con l'ipotesi di manomissione "involontaria" del contenuto gastrico repertato, ci vuole insomma mica solo pane e fantasia, necessita competenza.
Riguardo alla Bruzzone io dico solo che non sono i titoli a legittimare, essi semmai certificano che, per me e' na roba diversa, insomma poi uno/una deve dimostrare di non aver preso dei trenta in Canada mentre beveva mojiti in Australia, il titolo accerta un corso di studio avvenuto ma mica puo' decretare lo spessore di una figura professionale, dipende insomma da come si muove, cosa fa e dice, come analizza e deduce, dipende, io su questo la penso "aperta", certo altra cosa e' dirsi destinatari di specializzazioni che chi le avrebbe fatte sconfessa di averle fatte ma onestamente questo, seppur grave non cambia di una virgola il discorso in premessa.
Una professionalita' si valuta sul campo, nel bene e nel male, non sulla carta.

ENRICO ha detto...

-

A proposito della Bruzzone e del suo CV : ci sarà pure un motivo se la Tommolini ha deciso di escludere la perizia della "criminologa" dal processo ...

ENRICO ha detto...

MASSIMO

nell'articolo precedente ho pubblicato per ben 2 volte un mio commento . Continua a sparire. Cosa è successo ?

Unknown ha detto...

Erano in spam, ora è tutto al proprio posto. Ciao

LucaP ha detto...

@ Enrico

Fossi stato io al posto della Tommolini avrei escluso la Bruzzone e la Carlini già subito per motivi di antipatia personale ma avrei infranto la legge che fortunatamente la Tommolini dimostra di tenere in primo piano.

Le due "perite" sono state escluse in quanto la prima sopravvenuta dopo la richiesta del giudizio abbreviato (ed alla data dell'udienza non aveva ancora effettuato alcuna indagine) e la seconda in quanto non rilevante per le finalità del giudizio abbreviato stesso. Ma anche le indagini sul coltellino multiuso e la testimonianza di Salvatore Rea sono state escluse per la stessa motivazione applicata alla Bruzzone. Come lo saranno anche, ammesso che la Procura o la Parte Civile abbiano il coraggio di avanzarne richiesta, le indagini sulla mitica Panda Gialla e quant'altro dovesse emergere da adesso in avanti, anche dovesse presentarsi il telefonista anonimo e dire di aver visto Parolisi uccidere la moglie. Ma a proposito, l'oggetto metallico insanguinato (?) rinvenuto da Remo Croci, o chi altro sia stato, a CSM lungo via Martiri della Resistenza, ce lo faranno vedere stasera a QG?

Anonimo ha detto...

L' esclusione di Bruzzone e Carlini, per fortuna aggiungo io, dal processo a carico di Parolisi è esclusivamente legata a motivi tecnici : una su tutte perchè tardive rispetto alla richiesta e deposito degli atti del procedimento.
Scrivere che la Bruzzone sia stata esclusa per il CV scusa ma è una castroneria gratuita.

ENRICO ha detto...

MASSIMO

GRAZIE !

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 18,47

Vai a leggerti la lettera inviata a Bruno vespa. Dopodichè ti convincerai che le CASTRONERIE stanno di casa con te.
NN

Anonimo ha detto...

A) in merito al CV Bruzzone mi sembra che ti abbia già risposto egregiamente Prati . personalmente credo sia una guerra tra periti, apparizioni tv, società di consulenza di cui guarda caso tutti i firmatari ne fanno parte....Soldi insomma.
A tal proposito Vespa ha risposto a questi scrivani durante una puntata e la Bruzzone ha querelato.

B) Luca ha scritto le stesse cose che ho scritto io , anzi molto meglio ed in maniera più articolata e precisa, come suo solito.
. In ogni caso che si possa escludere un perito per il proprio CV è una castroneria. Come per l'antipatia o per il colore dei capelli.

LucaP ha detto...

Firmatevi per favore, anche solamente con un Nickname.

Grazie

LucaP ha detto...

Mea culpa,
mea culpa,
mea maxima culpa


Mi hanno preso veramente sul serio quando avevo proposto, mesi fa, il French Kiss Test!

Quaranta baci per scoprire l'assassino

http://sfoglia.corriereadriatico.it/Articolo?aId=1297826

Ed inoltre:

Processo a Parolisi. L'ora del delitto resta un punto caldo

http://sfoglia.corriereadriatico.it/Articolo?aId=1297827

Ma il Corriere Adriatico ha preso questo blog come un'agenzia giornalistica? Lo dico chiaramente scherzando, perché è sicuramente una coincidenza.

Manlio Tummolo ha detto...

Mah, ci riempiono la testa che il modello USA è sempre da imitare ed ivi, da quel che so, i titoli non hanno valore legale, dunque concretamente non esistono perché, di diritto e per logica, un titolo è tale appunto se è legalmente determinato come valido. Mi diceva un mio interlocutore via INTERNET, immigrato lì da molti anni, che negli USA vi sono molti titoli usati per far bella figura altrove, che costano anche certe cifre, e venduti dalle varie Università, ma che lì appunto non valgono nulla. Secondo il pragmatismo anglosassone, ciò che vale sono le prove effettive sul campo.

ENRICO ha detto...

@LucaP

effettivamente sul Corriere Adriatico sono riportate osservazioni molto simili alle tue...speriamo che non sia una coincidenza ma la concreta constatazione oggettiva di FATTI finora tenuti sotto naftalina.

Annika ha detto...

Be', magari certi colori di capelli... Scherzo naturalmente!

LUCA
abbiamo parlato di assorbimento entro i 45m-1h e livelli di caffeina nel sangue di cui non sappiamo se riscontrati ed in quali percentuali. Ebbene, mi permetto di integrare con una piccola nota: la farmacocinetica della caffeina e' variabile a seconda dell'eta', peso, liver function, etc. Ora pero' si puo' fare una media (ma Melania fumava e assumeva la pillola, quindi da prendere con grandi pinze): diciamo che la caffeina viene assorbita da un adulto medio entro circa 45m/1h dall'assunzione, e che impiega in media 5h per raggiungere la sua half-life. Prendiamo l'esempio di Melania, la quale, stando ai 3 mg di caffeina assorbita al 99%, avrebbe dovuto consumare una bevanda contenente all'incirca 300 mg di caffeina. Cio' significa che, se tale bevanda fosse stata consumata, per esempio, alle 13.30, seguendo i dati medi di cui sopra, alle 14.15-14.30 circa nel sangue di Melania (non nello stomaco!) sarebbero dovuti essere presenti e riscontrabili 300 mg di caffeina (meno a quanto pare 3 mg), e alle 19.30 circa (ripeto: DATO APPROSSIMATIVO) ve ne sarebbero stati 150 mg.

Cosi', tanto per integrare.

Ciao, Annika

Annika ha detto...

LUCA
quanto sopra NON VA LETTO affatto come mg/l (ci mancherebbe altro!!!!!!!!!!) ma piuttosto come dato medio e variabile della quantita' e dei tempi di assorbimento della caffeina nei fluidi corporei senza entrare nello specifico di sangue, plasma e siero (e naturalmente urine - ma Melania aveva la vescica vuota).

Annika

anna ha detto...

hai fatto un analisi accurata del contenuto gastrico che cambia tre volte colore e 3 volte peso ma nelle varie relazioni cambia tre volte anche l'orario della morte ,si passa dalle 9 ore 12 ore dopo la scomparsa ,dalle 14 alle 17, dalle 14 alle 15,00,si può sapere perxhè tutti questi cambiamenti?
vi rispondo con le par4ole di un patologo che ha letto la realzione del tagliabracci, è una relazione supportata non da prove scientifiche ma da supposizioni, mi vergogno di appartenere alla stessa categoria del tagliabracci che ha effettuato una relazione falsa dovrebbe essere radiato dall'ordine dei medici così come la canestrari che non ha preso nemmeno la temperatura interna del corpo con il termometro.queste sono state le parole di un esperto.

non aggiungo altro tanto il tagliabracci non troverà nessuno che avallerà ciò che ha scritto in quella relazione............

questi due medici hanno dimostrato professionalità zero.

Mimosa ha detto...

Ciao Luca P e bravo per aver messo assieme con ordine i pezzi della tavolozza dei colori, è stato molto utile.
Interessantissima la discussione sulla caffeina, che come sai è una delle spine della relazione autoptica che mi restano nel fianco, il perito l’ha affrontata molto bene nella Relazione Difensiva, come hai evidenziato anche aggiungendo altri dati tecnici.
Seguendo l’ipotesi che la caffeina sia arrivata nei reperti gastrici senza essere conseguenza di alcunché bevuto da Melania vivente, ho fatto i miei ragionamenti sul fine per il quale sarebbe stata “aggiunta”.

Sembra che finora sia dato per scontato che l’obiettivo era di incastrare Salvatore, accorciando la fascia oraria per renderla compatibile con il castello accusatorio, ma non avete spiegato il “perché” è stata aggiunta proprio la caffeina. Così a caso?
Giustamente vorresti sapere quando ai magistrati sia venuto in mente di approfondire l’assunzione di caffè. Dalle carte pubblicate non sono riuscita a capirlo (ho però trovato altro di cui scriverò dopo), mentre ho letto che già nella deposizione della madre di M. del 27 aprile le si chiedeva se sapeva che la figlia avesse mangiato qualcosa di verde. Lo fa capire la Relazione della Difesa dd. 23 agosto, in cui sono riportate virgolettate queste parole: “ADR. Non mi risulta che le piacesse il sedano ma non lo escludo…”.
Il perito ironizza: Non sappiamo perché alla signora Garofalo sia stato chiesto se alla figlia piacesse proprio il sedano e non magari lo spinacio. Osserviamo che il colore del contenuto gastrico così come descritto nella relazione preliminare potrebbe adattarsi effettivamente a sedano, oltre che ad altri alimenti di colore verde. (p. 66 Relazione Tagliabracci) .
Concordo con te, e ti cito: vista la colorazione differente, è plausibile pensare che in quel momento non vi fosse caffè nel contenuto gastrico repertato.
Infatti, come dici, tale colore è ancora presente il 17 giugno nella bozza di relazione Tagliabracci consegnata al perito della Difesa, ma nel lasso di tempo dei rinvii per la consegna della Relazione Finale, con grande sorpresa di tutti il colore diventa marroncino.
Quindi subentra la variante, per giustificare il colore marroncino si deve pensare per forza ad una sostanza capace di dare quella colorazione, che sia stata già presente nel lume gastrico ma non ancora manifestatasi … pensa che ti pensa, ecco la fulminante idea che la vittima “doveva” aver assunto un caffè (o anche più) prima di morire.
E qui la mia considerazione critica, in aggiunta a quanto ha iscritto tu:
ma come può essere accettabile dal punto di vista scientifico e probatorio questa dichiarazione sottoscritta dal Tagliabracci: non si ha un termine esatto sulla assunzione di caffeina ma plausibilmente l’assunzione è avvenuta dopo il pranzo e subito prima di uscire di casa?
Ma scherziamo???
NON SI SA “se” Melania abbia bevuto un caffè dopo il pranzo, MA IN OGNI CASO lo ha bevuto!!!???
E tutto per giustificare il cambiamento di colore del lume gastrico dopo un mese?
E ciò per non incolpare di qualche “leggerezza” il personale del suo laboratorio?
Mentre resta misterioso il fatto che il peso sia diminuito…
(continua)

Mimosa ha detto...

(continua)
Nei vari commenti che si sono alternati è stata ipotizzata un’alterazione “volontaria” del reperto gastrico, anche chiamando in causa una sapiente “regia”.
Io azzardo che in tal caso (nell’intreccio diabolico di voler incastrare Parolisi) si dovrebbe dedurrebbe la possibilità che la famosa “regia nera” dovesse sapere che Melania era amante di caffè e desse per scontato che l’aveva bevuto prima di uscire e quindi avrebbe accentuata la presenza di caffeina, casomai il caffè non fosse stato bevuto alle ore 13.45 o che la caffeina non fosse stata sufficientemente riscontrabile.
Altrimenti che senso avrebbe questa “aggiunta” di caffeina?

Tuttavia, a me appare fattibile un’alternativa da nessuno immaginabile: ossia che questa volta possa essere intervenuta una “regia bianca” la quale, perfettamente a conoscenza della richiesta di S. di farsi portare un caffè quando M. si è allontanata per andare in bagno (da subito lo ha saputo mezza Italia), intendesse invece dare una mano al Parolisi, aggiungendo di rinforzo al lume una buona dose di caffeina affinché (dalle ore 14.45) si spostasse un’ora ancora più il là il momento del decesso, quando ormai lui era al Bar Segà.

Se fosse così, e potrebbe essere anche un’intuizione da Ispettore Derrik più che da Nero Wolf, tale mossa si è rivelata vanamente precipitosa e ad effetto boomerang.
Chissà se ne troviamo un’altra … senza insinuare che sia stato qualcuno dell’entourage della difesa … Forse la “regia bianca” ha poche armi contro quella “nera”.

Ma, mi obietterete, siamo nel campo della “fanta” a tutto campo … Forse sì, lo ammetto, ma se vi ripropongo la frase dello scrittore Donato Carrisi il quale a QG disse: "Il legame con quel luogo non ce l'ha solo Parolisi, ma ce l'ha anche Melania", (come a dire "cercate cosa significava per M. quel luogo", ossia la Pineta di Ripe) e vi faccio ripensare alle incisioni sul corpo post-mortem non vengono in mente altri intrecci?

Mimosa

anna ha detto...

se la canestrari aveva preso la temperatura interna del corpo con il termometro oggi avevamo l'esatto orario della morte.........

sembrano tutti medici incompetenti quelli che hanno seguito questo caso?

e' possibile fare delle omissioni del genere senza che poi nessuno chieda conto di queste omissioni?

come si fa a condannare una persona per omicidio quando le relazioni sono tutte sballate?

Purtroppo siamo in Italia e capita anche questo.

PINO ha detto...

@ Mimosa cara,
è evidente che le ore notturne sono favorevoli al tuo straordinario rigurgito mnemonico che, al di là di ogni dubbio, riesce a veicolare aneddoti e particolari, parzialmente o del tutto cancellati, dalla mente dei più.
Sulla traccia delle considerazioni di Luca, e collateralmente, hai inserito, appunto, piccoli aneddoti, quà e là, tali da rendere, quelle che lui definisce "elucubrazioni", in una trama che, a pensarla possibile, non le si rende giustizia.
Nel tuo "aggiustamento" di alcune pedine sulla macabra scacchiera che abbiamo davanti, comincia a profilarsi, più nettamente, l'ombra dell'entità alla quale diedi l'attributo di "regia", (mi riferisco a quella "nera" Mimosa)
e gli ambienti dove avrebbe potuto più facilmente operare.
Operazioni, che sarebbe stato possibile realizzare però, solo con l'ipotetica accondiscendenza di altre componenti, le quali "conoscerebbero", molto probabilmente, attraverso le varie fasi di "comando" la fonte d'origine.
Mi dirai: "dove cercare allora?
Ti risponderei : " sul fatidico comò", ormai abusato, anche con ironia, da qualche allegro compagno di...viaggio.
Il comò, ed il misterioso oggetto che vi sta sopra, appollaiato come un gufo, si identificherebbe con chi teme la verità: una verità che sarebbe lontana mille miglia dalla "passionalità" con la quale si vorrebbe ammantare un movente di diversa natura e diversa entità.
Anche questo mio scritto è solo frutto di elucubrazioni, quindi, ritenetelo tale
PINO

Antonello ha detto...

Osservavo una sottigliezza, sono due cappucci di siringa, un bussolotto di siringa e due stantuffi interni, se ho capito bene, un depistaggio "non depistaggio", l'unica cosa che sembrerebbe non centri nulla, fuori di senno ma anche con del senno sanitario, insomma una linea mentale che sembra inventata.
Ma sono due cappucci e due stantuffi interni, se vi era una fontanella per lavare perche' potrebbero sanitariamente servire due cappucci e due stantuffi alla stessa siringa???
Partivo anche dal fatto che nelle esercitazioni comunque mi sembra sia obbligatoria la presenza di un'ambulanza con personale medico, perche' non se ne esce, o il corpo dopo l'omicidio e' stato li due giorni ma non tornano alcune cose e non potrebbe "non essere" stato notato o il corpo li dopo l'omicidio due giorni non e' stato ed e' stato messo li dopo le esercitazioni e su questa ipotesi mi sembra convergano tanti elementi, non ultimo che una delle alternative vedrebbe mezzo reparto di Chieti indagato, cosa non simpatica.
A quel livello forse si spiega cosi' il telefonista ed il depistaggio, ma perche' l'inutile e strana manfrina della siringa invece, voglio dire, le incisioni portano lontano dalle giubbe, i pantaloni e slip abbassati pure, ma la siringa che diavolo centra???

ENRICO ha detto...

Sul "caso" Parolisi è calato un silenzio stampa generale

Nonostante ci fosse l'obbligo - almeno deontologico - di informare l'opinione pubblica del ricorso presentato da Parolisi alla Suprema Corte di Cassazione per riottenere la patria potestà sulla base dell'Art.111 della Costituzione, i media al completo preferiscono tacere o darsi al gossip più becero..

Sabry ha detto...

Avete notato la Bruzzone come è diventata colpevolista da quando è diventata consulente della famiglia Rea?su facebook è pieno di link...e insiste molto con la storia dei trans anche...date un'occhiata se potete!
Baci

Anonimo ha detto...

OGGI NON COMMENTA NESSUNO?????????

STATE TUTTI PASSEGGIANDO SUL PONTE DEL 1° MAGGIO??????

Tiziana ha detto...

Magari!
Io lunedì lavoro, niente ponte.

Pamba ha detto...

Qui invece si festeggia alla grande!
Una toccata e fuga per la Squadra:

Oggi sul Resto del Carlino, a pag. 10, il criminologo Picozzi firma un articolo sul caso Busco:
http://qn.quotidiano.net/primo_piano/2012/04/28/704253-indagini_scientifiche_altro_flop.shtml


Guardate la frase finale, interessante, no?

“un monito per i casi di Sara Scazzi e Melania Rea: non forziamo le interpretazioni, non trasformiamo compatibilità in certezze. Mineremmo la credibilità delle scienze forensi che sono invece uno strumento eccezionale e soprattutto rischieremmo di non dare giustizia alle vittime e ai loro familiari”

Una marcia indietro?
E’ vero che non si è mai espresso formulando un giudizio netto su Parolisi, ma quando era opinionista a QG, mi sembrava un po’ diverso;-)

Ciao, Pamba

anna ha detto...

la presenza di siringhe lacci e cappucci fa pensiero ad un depistaggio fatto da chi utilizza questi attrezzi,chi sono i medici uomini e donne militari presenti alla caserma clementi? quali dei presunti amici di folignano lavora e sta a contatto con le siringhe?

sarebbe interessante saperlo

Tiziana ha detto...

Pamba
molto interessante l'articolo che hai linkato.

Chissà se si tratta di un segnale di cambiamento?
Certo che ormai il monito per i 2 casi citati è un po' tardivo, lì le compatibilità sono già state trasformate in certezze, da parte di Tagliabracci e da parte della procura. Ormai i processi sono iniziati, attendiamo la nuova perizia (almeno che non volesse essere un segnale per i nuovi periti, che chiedesse a loro di NON avere certezze).

Pamba ha detto...

Caspita Tiziana, per il tuo dubbio tra parentesi speriamo di no!
Al segnale per i nuovi periti non avevo proprio pensato;-)

@Antonello,
interessante la tua ipotesi sulla provenienza di quella siringa.
Anch’io penso che quella trovata sul luogo del delitto:
http://www.crimescene.altervista.org/Da%20inserire/siringa.jpg
non sia la tipica siringa da drogati, né che sia il richiamo alla droga il messaggio da decifrare.
Quelle da drogati che ogni tanto mi capita di intravedere ed evito di pestare o farle raccattare a mio figlio (!), sono più piccole, tipo siringhe da insulina:
http://www.picsolution.com/Prodotti/tabid/65/language/it-IT/IdItem/138/language/it-IT/Default.aspx

Trovo dunque giusta l’ipotesi di un kit sanitario, come pensi tu, ma anche un qualsiasi kit di pronto soccorso sul lavoro o in auto.
Posso sbagliare, ma mi sembra una siringa più da prelievo di liquidi che da iniezione, un po’ come quelle che servono per estrarre la soluzione fisiologica dai flaconi di vetro sterili.

Oltre non riesco ad andare con le deduzioni. Per il suo significato, assieme ad altri avevo ipotizzato un pugnale simbolico, sul cuore della vittima, ma adesso ci ragiono un po’ su.

Anonimo ha detto...

Si è svolta al tribunale dei minori di Napoli l'udienza fissata a dicembre, quando gli stessi giudici si erano espressi non sospendendo la potestà genitoriale a Parolisi e stabilendo per l'uomo la possibilità di vedere la figlia ogni tre settimane. Un provvedimento superato dal recente pronunciamento della Corte d'Appello che invece ha sospeso la potestà genitoriale fino alla fine del processo. I giudici hanno preso atto del nuovo provvedimento e del ricorso presentato dalla difesa del caporal maggiore che ha chiesto l'annullamento dell'intero procedimento per un vizio formale, sostenendo che allora non era stato ancora nominato un curatore speciale per la bimba. Il tribunale, su questo, si è riservato.

K@

Anonimo ha detto...

Ulteriori dettagli qui:
Battaglia legale per Vittoria
Un cavillo può rimettere in discussione il procedimento che riguarda la figlia di Parolisi


http://sfoglia.corriereadriatico.it/Articolo?aId=1298244

Estrato:
Durante l’udienza di ieri l’avvocato Dama, che cura gli interessi della famiglia del caporalmaggiore, ha chiesto l’annullamento dell’intero procedimento del tribunale per i minorenni per un vizio formale. La richiesta del legale dei Parolisi si basa sul fatto che per l’udienza dello scorso 2 dicembre non era nominato un curatore speciale per la piccola Vittoria e che avrebbe dovuto operare nell’interesse e nella salvaguardia della piccola. Questo cavillo, potrebbe portare all’annullamento del procedimento anche se appare difficile che possa mettere in discussione i provvedimenti disposti in quella occasione, in quanto comunque si doveva provvedere con urgenza dal momento che la bambina non aveva più la madre ed il padre era rinchiuso nel carcere di Castrogno dove si trova tutt’ora. Certamente, qualora il processo dovesse essere ritenuto nullo, non inficerebbe quanto disposto dalla Corte d’appello anche se i difensori di Parolisi avrebbero una carta in più da potersi giocare qualora decidessero di ricorrere in Cassazione e chiedere anche l’annullamento del decreto d’appello sulla scorta della eventuale nullità del procedimento di primo grado.

Di certo la battaglia a colpi di carta bollata è solo all’inizio. Nel frattempo i giudici del tribunale per i minorenni di Napoli si sono riservati la decisioni ed hanno concesso alla Procura venti giorni di tempo per presentare le proprie motivazioni.

L’avvocato Capone, legale dei Rea, ha chiesto invece il non luogo a procedere basandosi sulla decisione della Corte d’appello che di fatto ha superato quanto disposto in primo grado.

K@

anna ha detto...

non vi diemnticate che sulle mutande di melania è stato accertato che c'è il dna di sonia ma anche del marito, in altre indagini queste due persone erano già in galera............

quale giustificazione avrà mai dato il marito di sonia per la presenza del suo dna sulle mutand eid melania? e' una cosa sconvolgente che gli inquirenti nemmeno vanno a verificare gli alibi, non solo nel momento della scomparsa ma anche il giorno dopo e il 20.........

nessuno parla del dna di alfredo sulle mutande di melania?

stefania deve parlare sa molte più cose di quelle che ha detto,lei non c'entra ma sa.....bisogna chieder conto alei della famosa telefonata fatta a melania alle 16,50 circa,per quale motivo aveva chiamato melania?
lei ancora non era stata avvisato dal marito della scomparsa ,il marito è stato avvisato alle 17 da parolisi,stefania era a conoscenza di ciò che doveva fare melania quel giorno a san marco?anche stefania ha visto le foto del cadavere di melania fatte dal marito? voglio ricordare a tutti che le foto e i video dai cellulari si possono cancellare senza lasciare traccia,viste le menzogne del paciolla chi ci dice che non abbia mentito anche sulle foto?

anna ha detto...

pochi minuti fa ho saputo che l'autopsia del tagliabracci è stata fatta all'ospedale di teramo e non di ascoli piceno perchè?

se all'inizio la procura che ha indagato era ascoli che ha affidato l'autopsia al tagliabracci, perchè si è andati a teramo a farla? chi c'è a teramo che ha potuto insabbiare e falsificare la relazione insieme al tagliabracci?

a detta del mio amico patologo questa è una cosa strana, l'autopsia si fa nel luogo dove è competente la procura, siccome all'inizio indagava la procura di ascoli l'autopsia doveva essere fatta all'ospedale di acsoli piceno......

quali motivazioni nascoste ci sono per aver fatto una cosa del genere?

Mimosa ha detto...

@ Anna
strano che non lo sai ... Ripe di Civitella è in Provincia di Teramo, non di Ancona.

Mimosa

Mimosa ha detto...

... scusa ... volevo scriver "Ascoli"

Mimosa ha detto...

Carissimo Pino, grazie per aver dato riscontro al mio scritto dell’altra notte. Nei ritagli di tempo durante la giornata mi documento, scrivo e annoto, poi solo la sera tardi riesco a inserire i commenti, limati e meditati, cosicché ve li lascio in regalo al risveglio ;-).
Nel pomeriggio ho preparato un altro “aggiustamento” mnemonico che vi posterò dopo questo.

In merito al mio post dell’altra notte, strano che nessuno abbia tentato di rispondere alla domanda che – per pignoleria – ripeto: “A quale fine una mano ignota può aver fatto cambiare colore al lume gastrico da verdastro che era per settimane a marroncino quale è risultato a metà giugno?”. E’ banale rispondere “per incolpare SP”, … non stiamo saltando un tassello?
Forse sto facendo la parte dell’avvocato del diavolo, ma a me piace trovare lo spazio per ogni tessera (al contrario di certe Procure che mettono prima le tessere e poi tentano di crearci intorno il puzzle, vedi Avetrana, ma è solo un esempio).
In questa illazione sul tappeto di alcune riflessioni dell’altro giorno, a mio vedere, manca il collegamento tra il caffè e chi possa aver “alterato” i residui già analizzati dello stomaco.
Forse la mia può apparire una critica a chi lo sostiene anche velatamente, ma non è così.
Vorrei solo ragionare di più. Mi ha stuzzicata l’idea che una qualsivoglia “regia” abbia avuta la “manus longa” … una mano che ha agito per conto di una mente nell’intento di costruire attorno a Melania l’immagine di una bevitrice di caffè a tutti i costi.
Per salvare capra e cavoli, la perizia firmata dal medico patologo che fa?
Si barcamena tra un «non si ha un termine esatto sulla assunzione di caffeina» e un «ma plausibilmente l’assunzione è avvenuta dopo il pranzo e subito prima di uscire di casa», come a dire NON SI SA “se” Melania abbia bevuto un caffè dopo il pranzo, MA IN OGNI CASO lo ha bevuto.

E poi aggiunge tra parentesi così come lo trascrivo: «(e ciò anche considerando che l’omicidio avviene poi a 20/30 minuti di distanza da casa e la morte interviene alcune decine di minuti dopo l’inizio della azione omicidiaria)», dando una spiegazione a lume di logica tutta personale, evidentemente per compiacere il costruendo castello accusatorio.

Ma perché attaccarsi ad un caffè che NESSUNO è certo sia stato bevuto? Risposte:
a)perché è avvenuta una strana e inspiegabile decomposizione del lume gastrico nel contenitore in cui era conservato (già diventava difficile dare spiegazioni sul diverso peso … in calo ad ogni osservazione)
b)perché il contenitore è stato contaminato da “cause ambientali” e piuttosto che ammetterlo e quindi cancellare il reperto gastrico dalle prove (con conseguente discredito dell’intero Laboratorio) ci si è dovuti “arrangiare”, tanto il caffè lo bevono tutti …
c)perché il caffè serviva a restringere il lasso di tempo dall’uscita di casa al momento del decesso (e in tale direzione va la frase tra parentesi riportata sopra (la quale contiene un altro elemento che intendo riportare domani all’attenzione del blog).
(continua)

Mimosa ha detto...

(continua)
LucaP ha scritto che «il giorno 11 maggio Parolisi viene ascoltato dagli inquirenti durante un “interrogatorio” fiume presso la caserma dei CC di Castello di Cisterna». In effetti l’audizione a Cisterna è successiva a quella iniziata a Somma Vesuviana nel pomeriggio del 10 maggio, alle ore 16. Dopo qualche ora Salvatore esce alla guida della propria auto e, scortato, viene accompagnato alla Caserma di Cisterna, da dove uscirà nella notte dopo 8 ore, scalzo, perché gli hanno requisito le scarpe (pare le stesse che indossava il 18 aprile).
Nel frattempo però, a Somma V. il PM Monti, in trasferta da Ascoli, aveva sentito separatamente sia la madre che il padre di Melania.
Fu in questa circostanza che prima lui e dopo lei sostennero che la loro visita a Folignano a casa della figlia si era conclusa domenica 10 aprile, rettificando lei l’affermazione precedente sul 3 aprile.

Che succede ora?
Succede che «La Procura di Ascoli deciderà entro venerdì se fare ulteriori accertamenti sul cadavere di Carmela Rea. Una decisione che dipende dalle risultanze dell'audizione in corso a Somma Vesuviana del marito Salvatore Parolisi e dei genitori della donna», come riporta http://www.metropolisweb.it/Notizie/Campania/Cronaca/omicidio_melania_rea_marito_caserma_nuovo_interrogatorio.aspx

Viene quindi chiesto al Tagliabracci di effettuare un altro esame autoptico e la mattina del 13 maggio questi esegue una seconda veloce autopsia della durata circa due ore.
Capite l’intuizione di Luca P? «Ma a quel momento le risultanze autoptiche non permettevano di affermare fosse lui l’autore del delitto».

Per la cronaca, l'autopsia fu depositata “ufficialmente” il 13 luglio e il 19 luglio Salvatore fu arrestato.
No comment.

Mimosa

Anonimo ha detto...

MIMOSA

ho letto la tua ipotesi con grande interesse: e' certamente una possibilita' che pero', scusami, non mi convince molto.

Partendo dal presupposto delle elucubrazioni di LucaP, ovvero che il contenuto gastrico sia stato adulterato con una sostanza contenente caffeina solo in un seguito al primo referto autoptico, si deve necessariamente ritenere che l'autore di tale spudorata azione abbia conoscenze adeguate sia sull'assorbimento della caffeina che sulla colorazione tipica del contenuto gastrico dopo all'incirca un'ora di permanenza nello stomaco. Ora, in maggio ormai l'intera Italia sapeva che Melania non era entrata ne' al ristorante Il Cacciatore, ne' era stata vista aggirarsi in zona ad acquistare bevande contenenti caffeina. Pertanto la "mano bianca" da te ipotizzata, versando una sostanza contenente caffeina in quel contenuto gastrico, date le conoscenze scientifiche che doveva possedere come presupposto necessario alla scelta della sostanza specifica, doveva sapere bene che, con tale "aggiuntina" avrebbe congelato i tempi dell'ultimo pasto a 45m-1h. Con la strana piega che gia' avevano preso le indagini, una persona sensata che avesse anche possibilita' di accesso dietro le quinte dell'indagine (o senno' come ci accedeva al contenuto gastrico?) DOVEVA sapere molto bene che si stava tentando mani e piedi di inchiodare Salvatore ad un tempo preciso e ristrettissimo. Non avrebbe avuto molto senso per nessuno restringere i tempi, a meno che non si trattasse di qualcuno che intendeva a tutti i costi far ricadare la colpa solo ed esclusivamente sul marito...

Inoltre, la tesi di Luca mi convince anche per un secondo motivo: CHI mai tra le persone "amiche" di Salvatore (che abbiamo visto cadere all'unisono come birilli schiacciati da una gigantesca palla di cannone con una tempistica realmente strabiliante) avrebbe avuto la possibilita' di entrare in contatto con il contenuto gastrico? CHI AVEVA ACCESSO A QUEL CONTENUTO GASTRICO?

Comunque siano andate le cose, solo i risultati delle percentuali e dei quantitativi specifici dei metaboliti della caffeina nei liquidi prelevati in sede autoptica saranno in grado di rivelarci se Luca sia pronto o meno a votarsi alla pubblicazione di gialli di successo.

Ciao, Annika

PINO ha detto...

@ Mimosa,
nella tua ulteriore "revisione" di stanotte hai incastrato al giusto posto, e con chiarezza, la "connessione" allusiva di Luca, che io avevo afferrato solo parziamente.
In tal modo, risulterebbe evidente che si è voluto-dovuto "correggere" a posteriori, risultati che non confortavano le ultime pieghe assunte dagli avvenimenti.
Altrettanto evidente risulterebbe l'asservimento di ipotetici operatori del settore, all'intelligente "regia" teorizzata.
Con queste nostre elucubrazioni (perchè tali debbono essere), penso che si cominci a delineare la configurazione dello scenario che più si adatta ad una logica propositiva, tutta da riscontrare, naturalmente, secondo il nostro sistema di ricerca.
Ritengo, a mio modesto parere, che si debba continuare a scandagliare in questa direzione, senza farci distrarre da interventi, spesso ovvi, e che non abbiano le stesse finalità di mera ricerca della verità.
Saluti cari, PINO

PINO ha detto...

@ Annika,
ho postato prima di aver letto quello tuo, comunque volevo dirti che SI, l'ipotesi sostenuta, alla luce di quanto detto,e non solo da Luca, E' QUELLA CHE SI E' MIRATO DI FAR CADERE LA COLPA SOLO SU PAROLISI.
Hai inteso molto bene.
Salutissimi, PINO

ENRICO ha detto...

Buongiorno a TUTTI

vi sto seguendo saltuariamente quindi è possibile che mi sia sfuggito qualche particolare.

Riguardo alle ipotesi sul "caleidoscopico" contenuto gastrico esaminato in momenti successivi : chi ci dice che il suo "colore" e la sua quantità siano cambiati REALMENTE o lo siano stati SOLO "sulla carta" ?

Del resto da sempre B&G nutrivano forti sospetti perchè fin dall'inizio non hanno mai accettato i risultati sull'ora della morte e finalmente adesso hanno ottenuto la super perizia proprio per eliminare ogni dubbio in proposito
.

PINO ha detto...

@ Enrico ciao.
"Quelli" non sono fessi da mettere le cose SOLO sulla carta: non srebbe servito a niente.
Però, siccome anche "ca nisciun è fess", rivela che avrebbero fatto i conti senza il tavernaro.
PINO

Sabry ha detto...

Ciaoo ragazzi..ma secondo voi perchè la Bruzzone è così colpevolista in questo caso??

Antonello ha detto...

Beh in effetti i tempi sottolineati da LucaP e Mimosa farebbero pensare, una casualita' temporale astrale da strapparsi i capelli, ma cio' non toglie che nessuno possa' dire quando effettivamente M. abbia mangiato, il che' la regia fatale non puo' non averlo pensato, sarebbe una regia pacchiana piu' che fatale.
Eppure e' questo il senso, l'arresto di P. dipende dal convincimento, secondo me "arbitrario", del Giudice che il pranzo fatto da M. prima dell'omicidio sia quello fatto prima di uscire, come dice LucaP, poi, il caffe' era il corollario per incastronare i tempi dell'autovelox di S., in questo senso sembrerebbe una ulteriore casualita' alla Othelma (con rispetto scrivo ad una mano).
Io ripeto, magari e' ininfluente, ma ho assistito io ad una lite furibonda da Wrestling fra due medici legali che si accapigliavano sul fatto, o meno, che fosse databile con orario preciso un decesso di un corpo che non e' dato sapere come e' stato conservato in due giorni.
Per inciso e completezza, non sappiamo per paradosso se un corpo e' stato conservato in frigo piuttosto che in forno, la temperatura indi non e' irrilevante, non sappiamo se e' stato conservato in acqua dolce o salata, se a tremila metri od in riva al mare, se vivo o privo di vita, non sappiamo praticamente nulla di quel corpo, la decomposizione di prime ferite possono essere accellerate o ritardate cosi' come le seconde, non c'e' un riferimento certo, non esiste "non avere dubbi" od almeno "ragionevoli dubbi".
Invece la regia decide che sarebbe determinante, nel nostro caso, inserire una porzione di caffeina senza scriverci l'ora databile nel tempo di Greenwitch pensando addirittura di riuscire cosi' a rattoppare dei tempi che gia' non avevano un riferimento nella disperata speranza di convincere un giudice non di Berlino.
Direi che siamo al "potente" ma "artigianale", che non abbiano studiato di incolpare e far scontare un periodo di "riflessione" a S. sapenda gia' di assolverlo piu' avanti ma lasciando impunito l'omicidio e non preoccupandosi della ricerca di un vero colpevole??? Quindi tutto nell'ipotesi per mostrare i muscoli e ridurre al silenzio il malcapitato garantendo l'anonimato a chi ha ucciso??? Boh, io prima o poi prendo l'aereo e scappo in Inghilterra a bere birra come tutti gli altri.

ANNA ha detto...

CHI HA AFFIDATO L'INCARICO AQL TAGLIABRACCI è LA PROCURA DI ASCOLI PICENO CHE INDAGAVA PER L'OMICIDIO E NON LA PROCURA DI TERAMO L'AUTOPSIA è STATA FATTA IL 21 APRILE DEL 2011 L'OSPEDALE DOVEVA ESSERE ASCOLI PICENO, L'AUTOPSIA NORMALMENTE SI FA NELLE SEDE DOVE LA PROCURA INDAGA E NON NELLA SEDE DOVE VIENE RITROVATO IL CORPO,

QUESTO è QUELLO CHE AVVIENE IN GENERALE

ENRICO ha detto...

Sabry

perchè EVIDENTEMENTE ne trae un "guadagno" personale anche in termini di visibilità che forse non avrebbe ottenuto se si fosse legata agli avvocati della difesa

Tiziana ha detto...

Credo che gli avvocati della difesa nemmeno l'avrebbero voluta, conoscevano già il personaggio.

Mi sembra che B&G abbiano scelto con oculatezza i periti, tutto persone di livello, a differenza di qualcun'altro, al quale interessa principalmente di fare spettacolo, di influenzare l'opinione pubblica, non di portare riscontri reali, ... e mi sembra ci stia riuscendo. Intanto è riuscito, con tale tecnica, a portare a casa il risultato relativo alla sospensione della patria potestà. O che ci sia riuscito invece in altro modo?

Annika ha detto...

ANTONELLO

CHEERS!

Prima che salti su un aereo, pero', ti devo ricordo che il PMI si puo' ricavare dai livelli di vitreous potassium, il cui livello normale e' ben conosciuto (circa 3.8 mmol/l).

Ma non credo che cio' sia stato fatto. E cosi' ci troviamo con 2 sostanze chimiche straordinarie: la Sg, presente esclusivamente nel liquido seminale, dal TSI facilmente calcolabile, e la caffeina, dai tempi di assorbimento certi e stranoti, cosi' come stranoti sono i normali livelli medi di metaboliti nel plasma di chi ne fa uso regolare (2-10 mg/l). Certo pero' che 300 mg di caffeina in un'unica assunzione sono un tantino eccessivi anche per chi ne fa uso regolare...

Ciao, Annika

Sabry ha detto...

Ho capito...bhè infatti nemmeno piace a me come persona,non la trovo personale...tanto che sul suo profilo facebook continua a parlare dei contatti con i trans,quando c'è stata una perizia che ha smontato tutto!
Purtroppo,il danno è che la gente crede a quello che dice....

Annika ha detto...

Non tutti SABRI!!!

Sabry ha detto...

lo so Annika,ma la maggior parte dell'opinione pubblica si fa abbindolare da quello che dicono in tv...!

Annika ha detto...

E' vero SABRY, ma i processi si celebrano nei tribunali, non nei salotti televisivi, e per condannare un imputato occorrono prove certe, non chiacchiere e gossip. E in questo caso di prove ce ne sono, e scientifiche, ma nessuna punta contro Parolisi. Anzi...

Non credo che NESSUNO, ed in particolare i vari periti e l'accusa, desideri che il caso di Melania Rea venga catapultato in tutte le televisioni e tutte le testate giornalistiche del mondo come l'unico di un corpo in grado di conservare intatta la Sg a tempo indefinito e di contenere il piu' magico contenuto gastrico mai esaminato nella storia dell'anatomopatologia. Altro che salottini nostrani! The Lancet sara' il primo a chiedere l'esclusiva!!!

anna ha detto...

se ipotizziamo che a melania sono state cambiate le mutande,l'unica persona che aveva accesso alla casa di parolisi oltre a parolisi è proprio sonia,stefania era a san marco con la bambina,mentre chi accompagnò il proprietario del cane molecolare a folignano a casa di Melania era proprio sonia,il proprietario del cane così dichiara agli atti:mi accompagnò a casa un 'amica di melania ,non ricordo il nome, ma è l'amica che abita proprio nello stesso pianerottolo,allo stesso pianerottolo mi sembra ci abiti proprio sonia, quindi nella camera da letto di melania c'era la valigia pronta con i panni sul letto sia di melania che di salvatore, sonia può aver preso un paio di mutande perchè già sapeva che cosa era successo a melania,il proprietario del cane è stato a casa dei parolisi verso le 21,00,comunque sonia ha avuto accesso alla casa anche per fare eventuali depistaggi prima che rientrasse parolisi alle 24 di sera,
questa è la dichiarazione del proprietario del cane:la porta era aperta c'erano già carabinieri e polizia che stavano guardando il computer di parolisi,mi sono fatto indicare dove potevo trovare oggetti di melania non inquinati da altri odori, (e qui sonia può aver preso un oggetto di parolisi ,spazzolino o altro,per compiere poi il depistaggio)ho preso una scarpa di melania e ho proceduto al prelievo con garze sterili.mi sono fatto riaccompagnare a san marco dall'amica di melania(SONIA) erano verso le 22,20-22,30

come vedete sonia può aver avuto tutto il tempo di prendere mutande spazzolini, e qualunque cosa le serviva per il depistaggio.......


e' chiaro che non ci sono prove, ma lei ha avuto il tempo di fare tutto quanto descritto sopra,considerato che il suo dna e quello del marito sono sulle mutande di melania,quando di quello sopra descritto può essere distante dalla verità?

non dimenticate che la notte fra il 18 e il 19 aprile ci fu nella zona di san giacomo un traffico altissimo di macchine.................

Annika ha detto...

ANNA
non sappiamo per certo se qualcosa di proprieta' dei Parolisi sia stata prelevata all'insaputa di Salvatore. Comunque sia, non solo Sonia ma molte altre persone sono entrate in casa di Salvatore e Melania in quei due giorni.

anna ha detto...

e' vero che altre persone hanno avuto l'opportunità di prelevare cose di salvatore dalla sua casa, ma è il dna di sonia e il marito che sta nelle mutande di melania non di altri.....o meglio non di altri accertati......
questa è la dimostrazione che bisognava indagare a 360 gradi ........

Anonimo ha detto...

@anna
Anna tu insisti a dire che sugli slip di Melania e' stato identificato il DNA del marito di Sonia. Dove hai trovato questa informazione dal momento che anche Giardina afferma che trattasi di DNA del figlio di Sonia.
grazie se mi rispondi.
Sabrina

LucaP ha detto...

@ Anna

L'autopsia è stata eseguita presso l'obitorio di Teramo perché competente per territorio e perché nei primissimi giorni la procura che aprì il fascicolo era proprio quella di Teramo, a sua volta competente per territorio. Tanto che l'incarico a Tagliabracci, consulente esterno all'ASL di Teramo fu affidato dal PM Greta Aloisi.

Solamente dopo alcuni giorni l'indagine passò ad Ascoli (Procura e CC) in quanto si ipotizzò che Melania fosse stata sequestrata a CSM e che quindi l'atto criminoso fosse effettivamente iniziato in territorio marchigiano. Affermarono inoltre che Melania non fosse stata uccisa al Chiosco della Pineta bensì altrove e portata lì solo successivamente, tanto che perlustrarono boschi, zone impervie e grotte per cercare tracce (si diressero forse nella località dove fu localizzato per più di due ore il cellulare? Credo proprio di si anche se non sono venuti a dircelo). Ma era solamente il poco sangue rinvenuto a Ripe a portarli a tali considerazioni? O magari il fatto che il cadavere non fosse nella stessa posizione dove fu poi rinvenuto per tutta la giornata del 19 aprile?

Non ho mai personalmente creduto alla questione del secondo scontrino trovato e riferentesi al 19/04, o perlomeno ho sempre dubitato dell'attendibilità della notizia viste le tante imprecisioni degli articoli di quei giorni. Ma possiamo esserne così sicuri?

LucaP ha detto...

Se adulterazione e contaminazione illegale del contenuto gastrico è mai avvenuta, questa è stata fatta unicamente con lo scopo di inserire l'unica sostanza che poteva permettere al medico legale di restringere i tempi della morte dall'ultimo pasto riducendoli da due ore ad un'ora massimo. Perché, l'ho giù detto e lo ripeto, due ore non erano sufficienti per incastrare Parolisi nel delitto rimanendo attendibile la sua testimonianza resa in sede di denuncia di scomparsa.

E se osserviamo bene, ad eccezione del goffo tentativo di nascondere la relazione con Ludovica, tutte le accuse mosse a Salvatore partono dal momento in cui è entrata in campo la caffeina. Un esempio per tutte, il sostenere che Parolisi abbia mentito su tutta la sua ricostruzione dei fatti e sulla sua presenza a CSM.

anna ha detto...

il dna è maschile ma non il figlio di sonia,lei disse che poteva essere di suo figlio , ma a quanto pare è proprio del marito di sonia,a breve lo vedrai di chi è quel dna.........al processo uscirà fuori.........

Anonimo ha detto...

ANNA

Stai ripetendo le stesse cose, senza cambiare una virgola da mesi.
L'ABBIAMO CAPITO! Cosa vorresti che facessimo?
Siccome tu i fatti li affermi con tanta sicurezza, perchè non fai un esposto ai CC?

anna ha detto...

innanzitutto il dna del marito di sonia è uscito da poco,quindi è impossibile che lo ripeto da mesi,se hai visto una delle ultime puntate di chi l'ha visto con sonia ,la giornalista chiede spiegazioni a sonia del dna del figlio e del marito sulle mutande di melania,sonia dice che non sa se ha stirato le mutande di melania.....quindi sonia non nega che ci sia il dna del figlio e del marito..........si sta preparando a scagionarsi lei ed eventualmente accusare il marito?vai a rivedere chi l'ha visto........io non devo fare nessun esposto hanno già tutto....

Antonello ha detto...

@Annika
Non lo sappiamo, almeno noi, se quel benedetto test sul vitreous potassium sia mai stato immaginato (circa 3.8 mmol/l in situazioni normali), non lo sa la Pregiatissima Tommolini che ha chiesto lumi sul PMI, non lo sa P. che continua a dichiararsi innocente e non lo sa l'accusa che continua a ritenere M. caffeinodipendente "prima di uscir di casa.
Ragioniamo, prima di fuggire in Inghilterra, dalle 14,40 del 18/04/2011 una donna sparisce, nessuno ha più notizie, viene ricercata ovunque tranne dove la N.U.E. dice che è, la notizia è ben presto nazionale, anche chi eventualmente la detiene minacciandola di battere a scacchi sa che è ricercata in tutta la zona, viene ritrovata alle 15,30 circa del giorno 20/04/2011 dopo 49 ore dalla scomparsa, nessuno piglia la temperatura corporea indispensabile a conoscere risposte scientifiche sull'ora della morte, non vi sono elementi certi nemmeno sull'ora di aggressione dato che la malcapitata viene ritrovata con più di trenta coltellate inferte di cui due letali.
Accade e si profila l'episodio temporale ipotizzato da LucaP, la numerologia ha però dei limiti, e la cosa appare stranamente casuale, il contenuto gastrico non si ha contezza di quando fosse stato assunto dalla vittima ma viene dato per certo che lo abbia potuto introdurre prima di uscire, alle 13,00 del 18/04/2011 cosa che scientificamente sarebbe una certezza riconducibile all'intervento del simpatico mago dei vicoli di Genova.
In realtà non vi è ancora certezza, le ferite secondarie di staging si dice siano state inferte con certezza nel range che andrebbe da dopo un'ora dal decesso a quelle in prossimità del ritrovamento perchè la flora batterica florente, solo in superficie, sarebbe indicativa in tal senso, questo però viene assunto come dato certo quando certo non è, non so se mi spiego ma nessuno tranne chi deteneva quel corpo può sapere come è stato conservato, dove, a quali temperature, per quanto tempo, con quali criteri.
Si riscontra la semenogelina, viene considerata "danno collaterale" e non ne viene interpretata la presenza e il suo tempo di "fuga dai cervelli", non esiste, come se non fosse mai stata rinvenuta insieme ad una mezza decina di dna sui vestiti, sul corpo e sotto le unghie, la natura ha sempre delle controindicazioni e "trovata la legge di solito in Italia si scopre l'inganno", e questo non so se posso azzardarmi a poterlo considerare valido anche per il vitreous potassium, (il cui livello normale di circa 3.8 mmol/l dovrebbe decadere con costante progressività).
Viene ritrovata una siringa incavata nel torace della vittima con due tamponi, uno innestato e l'altro accanto al corpo, e due cappucci, ambedue vicino al cadavere.
Onestamente da profano non vedo da dove, con estrema certezza, si possa dedurre scientificamente l'ora ed il giorno del decesso della donna, se pensiamo all'intervento di professionisti, come nel caso della ripulitura del cellulare, non possiamo escludere che a questo punto di "legge virtù", o meglio di "scienza opportunità stagiante".
Dal tuo punto di vista riusciresti, con la tua competenza a far pensare ad esperti ciò che vorresti far pensare???

Anonimo ha detto...

@Anna dice
Il dna del marito di Sonia e' uscito da poco...
Sabrina risponcde:
da dove e' uscito? quale e' la fonte?
Sul resto del Carlino, edizione di Ascoli, e' uscita una intervista al consulente della difesa Emiliano Giardina e fra le varie domende e' stato chiesto questo:

Torniamo al dna trovato sotto le unghie di Melania. E’ ancora senza “identità”?
“Il dna subungueale è misto: della vittima e di un estraneo o dell’aggressore. E’ importante capire di chi sia. Non lasciamo nulla al caso e di intentato in questo delitto. La sensibilità dei sistemi di analisi è altissima: pensiamo che possiamo rintracciare dna lasciati anche giorni prima. nel caso di Melania, si è identificato il profilo genetico di chi ha toccato gli slip che la vittima indossava quel giorno: si tratta del figlio di una vicina di casa alla quale Melania aveva chiesto di stirare i suoi panni e che ha aiutato la madre a piegare la biancheria. Quindi credo che era importante e necessario andare più a fondo”.

Quindi per Giardina il dna sugli slip e' del figlio di Sonia.
Sabrina
Questo e' il link dell'articolo in cui ci son o molti punti favorevoli a SP.

Anonimo ha detto...

Questo e' il link
http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2012/01/21/656593-delitto_giardina_assenza_rilevati_sulla_scena_crimine.shtml

Scusate.
SabrinA

Tiziana ha detto...

Sabrina
sì, hai ragione, ma Anna si riferisce ad una puntata di CLV in cui proprio Sonia faceva riferimento al DNA del marito sugli slip di Melania, tanto che tutti qui sul blog ci siamo meravigliati che la stessa Sonia dicesse una cosa del genere e che proprio una trasmissione come CLV divulgasse una simile ammissione (io personalmente non ho visto la puntata, chi ci aveva dato il riferimento, scusate ma non mi ricordo più chi fosse, ci potrebbe dare nuovamente il link per andare a sentire la trasmissione).

Per altro, anche prima di vedere quella trasmissione, avevamo osservato (e qui ero stato proprio io ad evidenziarlo) che il cromosoma y di un figlio è di derivazione paterna e che dunque sarebbe stato interessante sapere se effettivamente il DNA appartenesse al bambino anziché al padre.

anna ha detto...

per tiziana

esatto ,sonia stessa non ha smentito la notizia,ai primi di giugno fu lei anticipando le analisi del ris a dire che lei aveva stirato e che c'era anche il dna del figlio,gli inquirenti hanno poi fatto il test del dna al figlio e al padre?sonia dice che è del marito e fra un pò per scagionarsi lei accuserà il marito?

e' sonia che specifica che il dna è del marito.Perchè lo fa secondo voi?

Anonimo ha detto...

Perche' e' colpevolissima lei, il marito, paciolla e l'amante, la ex moglie di paciolla tale stefania, gli altri vicini di casa tali Mantovani o similare. C' e' stata in effetti una riunione di condominio che ha deciso di eliminare l' inquilina Melania Rea, quella con i millesimali piu' bassi. Poi hanno chiamato il " pezzo grosso" della caserma e con la moglie sono andati a depistare : le siringhe le ha fornite il medico legale.
All'obitorio e' arrivato l'omino della bialetti con caffe' per tutti al grido di "a 'dda passa' a nuttata" ....

ENRICO ha detto...

E' un bel problema ritrovare quell'intervista di Sonia, mandata in onda a CLV, in cui parla del DNA del marito e del figlio

La ricordo molto bene ma non riesco più a risalire al giorno. Comunque non si tratta di molto tempo fa... forse fine marzo ?

anna ha detto...

in effetti una riunione di condominio c'è stat dopo il delitto fra sonia il marito stefania e il paciolla che cosa hanno pianificato?quali deposizioni conergenti hanno deciso?e' proprio quel giorno che suonando alla porta di sonia parolisi lki trovò tutti e quattro insieme e se la prese molto con stefania perchè pensava che fosse la più seria,quando invece forse anche lei ha mentito sulle foto scattate dal marito, come mai queste quattro persone hanno sentito l'esigenza di riunirsi per concordare le versioni, per depistare per insabbiare.......è tutto strano molto ma molto strano......e non venitemni a dire soprattutto agli anonimi di turno che è tutto normale..........quando invece noin lo è...

Tiziana ha detto...

Enrico
sì. poteva essere circa un mese fa, potremmo risalirci leggendo i nostri commenti.

Avete letto che divertente l'anonimo delle 22.05?
dev'essere un giornalista o qualcuno della procura, propone le stesse ipotesi fantasiose che nell'ultimo anno ci sono arrivate da quelle fonti. Ho qualche dubbio però, manca il riferimento a qualche supereroe :-)

Anonimo ha detto...

No Tiziana non ci hai preso per niente. Ne' procura ne' giornalai....pensavo tu avessi capito il riferimento!!!
Capisco che repetita juvant ma perseverare e' oltremodo diabolico ? No pallosissimo....

Anonimo ha detto...

E comunque dalla procura non e' arrivato proprio un bel niente, oltre gli atti ufficiali . In caso contrario ti sarei veramente grato di farmi sapere quando e come le putt@@@ate scritte sopra perche' di questo si tratta , sarebbero trapelate dalla procura" come affermi ???

Tiziana ha detto...

ANONOMO
Proprio agli atti ufficiali mi riferivo, la fantasia che ci hanno messo è PARAGONABILE, non identica, a quella che ci hai messo tu.

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
la puntata di CLV è quella del 4 aprile.
Sono stata io la prima a segnalarvelo (la notte stessa)

Mimosa

Tiziana ha detto...

Mimosa
grazie, non avevo dubbi sul fatto che proprio tu avresti potuto recuperare la data della puntata. Il mio unico dubbio era se tu fossi o meno a goderti "il ponte".
Ciao, Tiziana

Anonimo ha detto...

@Tiziana
Scusa ma non capisco una cosa. Vale piu' quello che dice Sonia a CLV o quello che dice Giardina? Mahh....
Sabrina

Tiziana ha detto...

Sabrina
diciamo che Sonia è più " vicina agli avvenimenti" e se, di sua spontanea volontà, vuole coinvolgere il marito ci sarà un perché. Poi questo non significa che effettivamente sia coinvolto.
D'altra parte anche i giudici, fino ad ora, hanno tenuto in maggiore considerazione le testimonianze delle amiche rispetto ai rilievi fatti da Giardina. Io non sono d'accordo, ma così è stato.

Anonimo ha detto...

NON RISPONDETE AGLI ANONIMI E...A CHI FA SOLO DOMANDE

Anonimo ha detto...

Qui non si fanno domande capito ? ??
Si dice solo : sono d'accordo, come lo dici bene, bravo bravissimo.
E anonimo che scrivi di non rispondere si capisce bene chi sei .. Ora vai a letto e tappati bene.

anna ha detto...

le indagini del ris non sono mai state note ufficialmente perchè scagionerebbero parolisi,la terra sotto le scarpe di melania corrisponde con quella presente alle altalene, ma non si può dire perchè parolisi è colpevole,le perline nelle scarpe di melania appartengono ad una donna ,ma non si può dire perchè il colpevole è sempre parolisi, nell'auto , a casa nelle scarpe e nei vestiti di parolisi non c'è assolutamente traccia di sangue,ma non si può dire perchè è lui il colpevole,ma come ,dopo due litri di sangue perso da melania parolisi non ha nemmeno una goccia addosso? c'è l'impronta di una donna 37-38 ma non si può dire perchè è sempre parolisi il colpevole,ci sono dna femminili e maschili ben cinque,alcuni si sanno anche di chi sono, ma non si può dire perchè il colpevole è sempre lui,melania può essere stata violentata?silenzio non si dicem il colpevole è sempre parolisi,ci sono amici familiari e tenente che mentono? zitti tutti il colpevole è sempre parolisi , i cani molecolari confermano ciò che dice il marito di melania,silenzio c'è una perizia che dichiara inattendibile il cane.....perchè il colpevole è sempre parolisi,c'è il telefono di melania intercettato a 3,2 km da ripe alle 16,53 del 18 aprile?silenzio il telefono era a ripe....parolisi è il colpevole

c'è un militare che il 20 aprile alle 7 mentre si riaccende il cellulare di melania è nella zona?zitti tutti è sempre parolisi il colpevole.....

il tenente amico di sonia cambia la data della gita?silenzio il colpevole è sempre lui il superman parolisi

basta con tutte le persone che depistano e insabbiano che si faccia un indagine seria e la tommolini abbia il coraggio di chiedere il test del dna a tutte le persone che sono agli atti dell'inchiesta...........

l'aiuto io
il militare che il 20 aprile era aripe
la donna di folignano che il militare chiamò
il marito e il figlio di sonia
l'amante del paciolla
il marito dell'amante del paciolla
i coniugi mantovani
il tenente che falsificò la data della gita
i fratelli di sonia
la sorella o cugina di sonia che era il 18 aprile a san marco
tutti i militari della clementi che non risultavano in servizio dopo le 14

questi per dirne alcuni.......

Mimosa ha detto...

@ Tiziana
se non sbaglio, Giardina a quel tempo (la sua relazione è parte integrante della Istanza della Difesa datata 22 agosto 2011) NON ha analizzato i reperti ma SOLO visionato la Relazione di Tagliabracci e ha commentato quella.
In particolare sui DNA misti lamenta che non sono stati approfonditi i genotipi ...
Annika di sicuro ne ha maggiore cognizione.

E' l'informazione mediatica che interpreta!

Mimosa

Tiziana ha detto...

Mimosa
Giardina sicuramente si basava sulle analisi fatte, non avendo personalmente analizzato i reperti. Sono comunque interessanti le sue parole:

"si tratta del figlio di una vicina di casa alla quale Melania aveva chiesto di stirare i suoi panni e che ha aiutato la madre a piegare la biancheria. Quindi credo che era importante e necessario andare più a fondo”."

Cosa suggerisce Giardina? Che, vista la strana presenza del DNA del "figlio" di Sonia "fosse necessario andare più a fondo". La mia interpretazione è questa. Giardina, nel suo ruolo, non può fare illazioni ma suggerisce di indagare ulteriormente.

anna ha detto...

brava mimosa
hai capito il senso che voglio dire, Giardina commenta la notizia mediatica che non è la realtà......

sonia invece attraverso il suo avvocato Gionni,perchè Gionni è il suo avvocato, sa molte cose in più di quelle che sappiamo noi................quindi fin dall'anno scorso ha cercato di mettere le mani avanti sulla presenza dei dna della sua famiglia sulle mutande di melania........

tutte le risultanze del ris al processo dovranno obbligatoriamente portarle allora gli esperti nominati da parolisi faranno crollare un castello accusatorio basato sul nulla.......
rimarrà la grande amarezza di non aver voluto trovare il vero colpevole per far giustizia a melania

Mimosa ha detto...

@ Tiziana e Anna
ripropongo una frase che scrissi allora commentando la notizia nella puntata di CLV:
Alla luce di quanto i media trasfigurino le notizie, mi vien da pensare (seriamente) che c’era un ordine di scuderia a far scrivere che “il profilo genetico era riconducibile ad un parente di linea maschile” del figlio … caspita! era per non dire chiaro che apparteneva proprio a colui.
Speriamo che la Tommolini approfondisca anche questo.
Sembra assai strano che proprio sulle mutandine calate di Melania ci fossero i DNA della famiglia V&S.
Come dissi in un altro post, in qualunque altro delitto ci si sarebbe fiondati sui “donatori di dna” sopra ad un indumento così intimo e per di più abbassato … e ancora di più in presenza di una Sg di donatore ignoto …

Mimosa

Tiziana ha detto...

Mimosa
hai ragione, a prescindere dal fatto che il DNA appartenga a madre, padre o figlio, comunque è strana la sua presenza sugli slip di Melania. L'abbiamo già detto, come è possibile che un simile elemento sia stato sottovalutato?

PINO ha detto...

Si saranno accontentati del racconto di S. Mi sapete fornire altra spiegazione?

anna ha detto...

ancora brava mimosa,
mi ricordavo una frase del genere ma non sapendola bene non l'ho scritta
PERFETTO quindi questa frase sta agli atti dell'inchiesta, e vi pare poco?

si è omesso il nome e cognome
questo può essere considerato un depistaggio?

quando vi parlo non parlo perchè leggo i giornalai che scrivono ma perchè nella zona si sa già che è così......

la tommolini dovrebbe richiedere il test del dna e se è di quella persona farla arrestare........

la cosa grave è che gli inquirenti che hanno chiuso le indagini sapevano benissimo di questa cosa, ma siccome parolisi veniva processato subito, con giuria popolare la sua condanna era certa, vi ricordate Gionni l'avvocato quando disse entro luglio avremo la sentenza?ovviamente di colpevolezza

la tommolini ha cambiato loro le carte in tavola ,brava perlomeno dimostra di voler andare in fondo ad alcune inconguenze ......

Mimosa ha detto...

E visto che siamo in argomento “Sonia”, vi ricordate che a QG (mi pare del 5 aprile) a proposito dell’albero della cuccagna fu detto che «una vicina di casa dice che il 25 marzo era già a casa» (chiaramente Sonia) «mentre la madre dice di averlo visto il 7 aprile»?

Questa è una spudorata menzogna di Sonia, diciamolo chiaramente, infatti dalla testimonianza della madre risulta che intorno al 25-26 marzo Melania e il marito rientrano a Folignano dopo aver trascorso un periodo a Somma Vesuviana (periodo che è da collegare all’intervento ginecologico del 10 marzo).
Se Melania era a Somma dai primi di marzo e riparte il 25-26 come poteva avere già a casa il ramo?

Dalle dichiarazioni di SP si viene a sapere che questo ramo è stato raccolto quel pomeriggio di venerdì o sabato quando si sono appartati en-plein-air (l’8 o il 9 aprile) al chiosco di Ripe, ma non lo hanno trovato a Ripe (in una Pineta!!!) bensì a S.Marco sulla strada di ritorno.

Ora, non mi interessa discutere sulle dichiarazioni menzognere della madre riguardo ai giorni, voglio solo mettere in risalto la grave menzogna di Sonia.

Ma in quella cerchia di parenti e amici c’è qualcuno che ha detto la verità limpidamente?

Mimosa

tabula ha detto...

E' una domanda interessante, Mimosa.
Perchè Sonia avrebbe mai dovuto mentire su una cosa così innocente come l'albero della cuccagna?
Pensiamoci bene.
Forse, potrei pensare che raccontando che quel ramo di pesco fosse già a casa di Melania il 25 marzo, si voleva sconfessare la versione che invece vuole sia stato raccolto l'8/9 aprile, durante la stessa giornata in cui Melania ed il marito si appartarono a Ripe.
E questo perchè secondo la nuova versione della data della gita di gruppo al Colle SM, posticipata al 10 aprile e non più al 3, appartandosi a Ripe il 9, con la bambina rimasta a dormire in macchina,
ci si chiederebbe dove fossero i nonni materni: non certo a casa, altrimenti prima di andare ad appartarsi i Parolisi l'avrebbero certamente affidata a loro.

Sostenendo che il ramo di pesco il 25 marzo fosse già stato preso, si prendono due piccioni con una fava:
- si sconfessa la versione del rapporto a Ripe in data 8/9 aprile
- si conferma la versione della presenza dei genitori di Melania proprio nei giorni intorno al 10 aprile.

Però sarebbe troppo ben studiata, da parte di Sonia, per averla pensata da sola.

La cosa importante sarebbe ritrovare la data della prima volta in cui sostenne questa versione della presenza dell'albero della cuccagna già al 25 marzo: se questo racconto fosse successivo allo spostamento della data della gita, potrei davvero credere sia stata caldamente consigliata di far coincidere anche l'apparentemente ingenuo dettaglio.

Mimosa ha detto...

@ Tabula
certo che la seconda versione è recentissima ...
Capisci a me?

Ciao
Mimosa

anna ha detto...

RIEPILOGHIAMO PER LA TOMMOLINI

sulle mutande di melania“il profilo genetico era riconducibile ad un parente di linea maschile” del figlio
di Sonia...."

cioè Il dna è del padre

Annika ha detto...

ANTONELLO
l'ipnosi non rientra tra le mie competenze.

MIMOSA
non rompiamo i genotipi ai gentili lettori e piuttosto rimandiamoli a p.100-106 della memoria difensiva, dove troveranno una piu' che esauriente spiegazione in materia. Il magnanimo zio Google e la cara cugina Wikipedia saranno in grado di integrare cio' che non risulti chiaro.

E ora, noto che si e' ricaduti nuovamente nelle sabbie mobili di mutandine e DNA vari. Qui bisogna chiarire: nessuna fonte UFFICIALE ha mai confermato se il DNA trovato sulle mutandine di Melania appartenesse a SV, AS o al figlio minorenne della coppia. E' strano ma e' cosi'. Inoltre non si conosce neanche l'origine di tale DNA: epiteliale (= abbondante stropicciamento/sfregamento della pelle di un soggetto contro le fibre di un indumento in modo che il DNA penetri al loro interno e persista non disperdendosi a contatto con altri indumenti - collant/pantaloni - o con la pelle di chi indossera' l'indumento - parti intime), ematico, salivare o spermatico/vaginale. Inoltre va sottolineato 10 volte che non si conosce neanche l'origine dei vari DNA maschili e femminili trovati sul corpo di Melania, ne' essi sono stati ricondotti ad alcun soggetto specifico. Bene, onde evitare sproloqui su cio' di cui non siamo certi, cerchiamo piuttosto di approfondire la questione da un punto di vista alternativo, tanto per rivedere la questione DNA in prospettiva; vorrei pertanto proporre a tutti i lettori un sondaggio.

IL SONDAGGIO

Prima domanda: biancheria intima
Per voi e' normale amministrazione la presenza di DNA di origine incerta, a caso se epiteliale (60 secondi di solido sfregamento delle fibre), ematica, salivare o spermatica/vaginale, di uno qualunque dei vostri vicini (lui, lei o il figlio minorenne) sulla biancheria pulita appena indossata stamattina?

Seconda domanda: DNA estranei
Oggi, nel primo pomeriggio, quanti uomini e donne (partner e figli esclusi - niente DNA di Vittoria su Melania) avranno sanguinato, eiaculato o sputato sulle vostre dita, o magari le avranno leccate o sfregate pelle a pelle cosi' tanto da lasciare del DNA talmente resistente da non venirsene via neanche lavandole prima di pranzo? Inoltre, quando stringete la mano a qualcuno, usate entrambe le mani, o scegliete la sinistra o la destra a seconda di chi avete di fronte? Es: ah, a quella li' do la sinistra, anche a quello, mentre a quei due la' do la destra... Infine, e' vostra abitudine ficcare le unghie nella carne del povero malcapitato di turno tanto da rimuovere strati di pelle talmente copiosi da tramutarsi in sostanza waterproof anche dopo ripetuti lavaggi?

Annika

Annika ha detto...

ANNA
capisci che la stranezza del DNA sulle mutandine non sta neanche nell'origine o nell'appartenenza, ma nel fatto stesso che del DNA ci fosse e che se ne parli pubblicamente come di una cosa "normale"!!!

Mimosa ha detto...

@ Annika
Ben detto!
Mimosa

tabula ha detto...

Credo che al sud ci possa essere questa mentalità dell'offrirsi per certi lavori domestici.
Non so se farsi stirare la biancheria intima da un'altra donna possa essere accettabile da chiunque.
Mi darebbe un estremo fastidio e mi parrebbe un'intrusione.
Poi, adesso che so che facendosi semplicemente piegare uno slip, e ci voglion due gesti ta-tac, ci possa restare attaccato il dna di una famiglia intera, a maggior ragione.

Non ci voleva molto più tempo per rilasciare il dna su un oggetto? Non ci voleva un contatto ed uno sfregamento prolungato?

Voi indossereste un paio di mutandine che in vostra presenza siano state sfregate per un tempo notevole e prolungato da qualcuno, anche se questo qualcuno fosse per pura ipotesi un bambino con la candela al naso?

Mimosa ha detto...

Nessuno commenta la bugia sul 25 marzo?

Mimosa

Antonello ha detto...

@Mimosa @Tabula
si, sembra anche a me che la storia del 25 marzo sia troppo apparentemente innocente per dimostrarsi irrilevante e troppo importante per tralasciarla, onestamente merita di piu' che un commento a caldo, io chiedo tempo.
Per ora noto solo una contraddizione a parte l'ipotizzata bugia, da una parte la stessa Son. declara come impossibile che M. abbia solo che potuto immaginare, figurarsi concordare, un rapporto all'aria aperta, troppo pudica, riservata nelle sue cose, e tantomeno con la bimba in auto dietro ad un chiosco che non poteva non rendersi conto fosse teatro di esercitazioni notturne del "suo" S. alla chetichella con moltitudini periodiche di allieve, dall'altra invece l'ultima del 25 marzo si vorrebbe rifugga da un'occasione invece splendida con la mai troppo sconfessata presenza dei genitori di M. il 9 aprile, cosi' come poi ridichiarato, la ricostruzuone di S. insomma, nel caso dell'aggiustamento delle date del 3 con il 10, sarebbe caduta a fagiolo per abbracciarne la tempistica.
"M. era pudica, non avrebb mai accettato un rapporto li con la bimba in auto ed infatti il 9 la bimba e' stata tenura dai genitori di M.", da queste ipotetiche, e piu' congeniali e coerenti dichiarazioni sarebbe emersa una qualche linearita' di una M. che la bimba l'avrebbe potuta lasciare ai genitori.
C'e' un pero', avrebbe sconfessato la pudicita' di M. costruendo comunque un suo rapporto all'aperto appena descritto come impossibile ma avrebbe anche considerato di piu', che premeditato con M. consenziente un rapporto all'aperto la bimba fosse stata, per questo, lasciata preterintenzionalmente ai genitori ipoteticamente a Folignano.
Molto importante direi la consecuzionalita' e la tempistica rispettiva delle divergenti dichiarazioni, se insomma vi era gia' stata, alla dichiarazione del 25 marzo, la retromarcia dal 3 al 10 aprile.
Nasce poi il perche' di un ostinarsi ad infilarsi nei rovi di una data apparentemente irrilevante, tolto il fatto che se la madre avesse visto il ramo il 10 aprile non e' solo per questo escludibile sia stato colto il 25 marzo, perche' per Son. e' tanto importante screditare S. che aveva appena finito di dichiarare il 9 aprile come giornata di libera uscita e libera entrata.
Time out, io ho bisogno di ragionare, e non e' detto che per capire serva camomilla, che sia strano ogni passaggio inerente oramai lo do per scontato ma forse dopotutto cos'e' la normalita' senza l'aldila' del recinto???

@Annika
La scienza dici tu dovrebbe essere matematica ineludibile, quindi per eluderla bisogna conoscerla e tanto meglio la si conosce tanto meglio la si riesce ad eludere, non se ne esce, dna da contatto inesistente nelle parti intime, eppure semenogelina nel tampone interno, di solito un rapporto durerebbe piu' di 60 secondi di appropriato sfregamento fra parti intime fra le piu' ricolme di sudore del corpo ma nulla, c'e' la semenogelina senza spermatozoi tracciabili e sopratutto senza alcuna traccia di rapporti umani materiali, nessuna cellula epiteliale ne altro nelle vicinanze alle parti intime.
Ci salveremmo dal dilemma se solo qualcuno fosse competente in ufologia??? Od il tutto puo' essere passato, soluto in soluzione spermicida attraverso una benedetta siringa, a cui dopo potrebbero essere stati immediatamente cambiati stantuffo ed ago???
Depistaggio ulteriore, necrofilia dell'uomo invisibile o cilecca in un momento critico???

tabula ha detto...

Una maniera ci sarebbe ma non voglio addentrarmi in certe descrizioni.
diciamo che una spiegazione pratica e nemmeno tanto remota potrebbe esserci.

Aggirando l'ostacolo, esisterebbero anche i preservativi femminili, non molto diffusi, in Italia, che io sappia, ma comunque facilmente reperibili su Internet, ed hanno una struttura tale da proteggere anche la zona circostante da tracce di sfregamento & C.
E, così come possono bucarsi e spesso si bucano i preservativi standard, lo stesso può accadere con questi altri, lasciando ahimè fuoriuscire lo sperma ma non lasciando tracce organiche all'intorno.

tabula ha detto...

Comunque voi state ipotizzando un rapporto quasi normale.
Io invece sto pensando ad un essere infame che approfitti dello stordimento di una donna, una persona con problemi di.. velocità e che per questo motivo non si spogli assolutamente, utilizzando solo lo stretto necessario, tanto per capirsi.
Se ci aggiungiamo un preservativo comune ma anche rotto, ecco che non resterebbe alcuna traccia biologica nella zona circostante, tranne un pò di semenogelina.

Tra l'altro un eventuale problema di rapidità estrema spiegherebbe anche perchè non soffermarsi nel toccare la donna quasi da nessuna parte.

E anche la rabbia verso il genere femminile, ma per ora non vorrei addentrarmi nel discorso del soggetto, quanto verificare la possibilità "tecnica" della presenza di semenogelina in assenza di altre tracce organiche di sfregamento.

tabula ha detto...

ps: non sono stata io ad ipotizzare per prima la possibilità di rapporti protetti, è stato Tagliabracci.
Solo che non ha collegato o non ha voluto collegare alla presenza di semenogelina all'incognita classica e non troppo remota di ogni rapporto protetto che si rispetti: il rischio di rottura del preservativo.

Tiziana ha detto...

Risposta sondaggio:
a casa mia viene una signora a farmi le pulizie e a stirare (stipendio e contributi regolarmente pagati). Le chiedo di stirare maglie, pantaloni, ecc. ma mi guardo bene dal farle toccare la biancheria intima (che per altro non stiro). Quando invito amici a cena non lascio in bella mostra calze o mutande. Sarò strana io?

Appena rientro a casa faccio due cose, nell'ordine: mi tolgo le scarpe e mi lavo le mani. Sono l'unica?

So che i comportamenti di un singolo, o anche di una maggioranza non valgono necessariamente per la totalità, certo è che i comportamenti anomali, in un caso di omicidio, dovrebbero essere quantomeno valutati e non accettati tranquillamente.
I comportamenti di Parolisi sono apparsi tutti strani: perché aveva un certo tipo di abbigliamento, perché ci ha messo tanto tempo per chiamare la moglie, perché ci ha messo poco per agitarsi, ecc.
I comportamenti degli amici e dei familiari invece non sembrano aver destato alcun sospetto. Mah...

Annika ha detto...

TIZIANA
grazie per la tua risposta, sei la prima in classifica!

ANTONELLO e TABULA
le vostre ipotesi sono entrambe plausibili.

Ne avevo suggerita una terza tempo addietro. Parlo dell'analisi delle cellule epiteliali con cromosoma Y depositate in seguito ad un rapporto sessuale, rilevabili nel canale vaginale in mancanza di spermatozoi tramite FISH (fluorescent in situ hybridization). Test che credo non sia stato eseguito nel caso Rea perche' mai menzionato in nessuna delle carte, nonostante se mai vi fosse stata la possibilita' di rilevare del DNA anche in mancanza di sperma (sperma, non seme, quindi azoospermia e vasectomia), quello sarebbe stato il metodo da seguire.

Un'altra (quarta?) possibilita' di cui ho parlato in piu' occasioni e' quella dell'uso, a priori (es. Encare) o a posteriori, di uno spermicida. Dati i tempi della Sg, in mancanza di sperma E ANCHE di cellule epiteliali da cui ricavare il DNA, oltre all'azoospermia e alla vasectomia, non puo' non essere considerata questa possibilita' neanche tanto remota: che si trattasse di uno a base di nonoxynol-9 (presente nel 90% degli spermicidi) o a base di acido lattico, oltre allo sperma avrebbe distrutto anche eventuali cellule epiteliali presenti nel canale vaginale. Poi sarebbe bastata una semplice ripulitura con una salvietta per eliminare possibili tracce "esterne". In lab, invece, per scartare o confermare l'uso di uno spermicida, sarebbe bastato procedere ad un semplice FTIR o, meglio ancora, trattandosi di un caso di forensica, ad un DIOS TOF MS - molto sensibile.

Ciao, Annika

PS Antonello, la scienza non si discute, ma ritengo che raggiunga il sublime solo nel suo incontro con l'arte!

Antonello ha detto...

@Tabula
di donne che non si comportano splendidamente ve ne sono ma basta evitarle, che senso ha odiarle tutte??? Forse, per paradosso, e' piu' un sentimento femminile di competitivita' quello che suggerisci che di un ipotetico maschio rincitrullito.
Un maschio che si comporta come tu dici non lascia impronte femminili e se violenta, violenta, lascia il suo dna da sfregamento, anche perche' pulirlo eventualmente ha senso solo se e' vicino alle indagini, alla vittima, allora in quel senso ha piu' ragion d'essere un sentimento ferito e tradito che agisce per rabbia senza riuscire poi ad uccidere fino in fondo colei che alla fin fine ama.
Quello che te sottendi e' possibile incontrarlo in un soggetto fuori di mente, squilibrato, un Michelucci o come si chiamava quello che voleva mangiare i piedi e le analogie le abbiamo sottolineate tutti tranne gli inquirenti, oppure un odio fortissimo ma personale e d'onore, un tradito con le scarpe femminili e che frega le catenine alle vittime, stranamente.
Questo e' un omicidio vestito apposta su Lud. ma come sappiamo lei ga un alibi di ferro, un carroarmato direi.

tabula ha detto...

personalmente, non ho affatto considerato Ludovica.
Però sì, ho pensato ad un violentatore della stessa stoffa di Michelucci.
Come abbiamo visto anche lui ha stordito la vittima con una botta in testa per poi riempirla di coltellate.
Tra l'altro se non erro faceva il falegname, quindi è pratico di incisioni.
Ovviamente mi auguro che il suo dna sia stato stra-controllato, se così non fosse me ne vado dall'Italia.

PINO ha detto...

SQUADRA

Va bene il ruspare su un'aia già pulita e ripulita da ogni granello di mangime: si potrebbe sempre trovare un chicco di granturco nascosto sotto un fascio di sterpi.
Ma io mi e vi pongo una domanda: sta scritto da qualche parte che fu fatto una ricerca di dna da epitelio o da tegumento, per sfregamento, nella regione pubica di M?
Se si, quali sono stati i risultati? E se ci siano stati, perchè dovremmo prestar fede ai risultati della ricerca, quando tutto il complesso del referto autoptico ha rivelato omissioni o affermazioni vaghe?
Sempre elucubrando, naturalmente.

tabula ha detto...

ps: sì ok, noi donne non siamo creature angelicate ma potremmo essere delle gran carogne.
Però il fatto che tu escluda la cattiveria e l'odio verso il femminile da parte di una certa parte di maschi, è perchè evidentemente con la questione sessismo non hai mai avuto a che fare.

Facciamo così: prendilo come un dato di fatto.
Non escluderlo, te lo dico io: E' così.

Non parlo da psicologa sociologa o storica: parlo da donna, ok?

Ci sono un sacco di ometti con problemi di relazione con il genere femminile che non sanno come approcciare: alcuni di loro arrivano alla violenza sotto varie e possibili forme.

Altri hanno risolto il problema alla radice impedendo alle donne di accedere alla vita sociale comunitaria, obbligandole a velarsi e a nascondersi ed impedendo loro qualsiasi forma di libera espressione.

Tutti gli altri si sono accontentati di escluderle dalla gran parte degli affari "da uomini", e questo storicamente parlando.

E adesso non venirmi a raccontare che erano altri tempi, racconta questa fiaba a tutte le signore che la notte han paura di rincasare da sole, alla faccia della parità sociale o culturale.

Se in Italia c'è un significativo aumento della violenza contro le donne, è perchè esiste un vero e proprio problema culturale e comportamentale.

Quindi, dicevamo, non solo le donne sanno essere carogne l'una con l'altra.

Tiziana ha detto...

PINO
non credo che ci sia scritto da nessuna parte, almeno tra quelle a noi accessibili. Considerando che della relazione di parecchie decine di pagine di Tagliabracci noi ne conosciamo solo un paio (chissà come mai alcuni atti vengono resi noti ed altri no), ci potrebbe essere scritto tutto e il contrario di tutto.
Mi dispiace, più di così non sono in grado di risponderti.
Ciao, Tiziana

PINO ha detto...

@ Tiziana

Grazie! Non credo, comunque, che sia mai stato pubblicato l'esito di tale ricerca. Anzi, non ci è noto neanche se sia stata fatta, almeno per quanto ne sappia anch'io.

Antonello ha detto...

@Tabula
ma te entri nel discorso statistico che oltretutto e', come mi insegni da donna, ininterpretabile, ogni caso e' a se.
No, non ho mai avuto a che fare con sessismo o con sentimenti universali, non metto al centro della mia vita emozionale le categorie, ed amare secondo la mia umile inesperienza e' vivere dentro chi si ama andando ben aldila' del sesso, questo non mi impedisce stranamente di relazionarmi, tuttaltro, e questo per me e' cosi' anche se mille tabule mi cercano di convincere del contrario.
Certo che ammetterai che la semplicita' e' fenomenale e che non aiuta immaginare di dover frequentare quadri dipinti con cappelli da pappagallo solo perche' portatrici di splendido vuoto da riempire, se volessi un quadro lo chiedo a Pino, altra cosa se desidero una donna.
Sono daccordo sul fatto che tanti escludono voi donne come modo di imporsi o realizzarsi, questo me ne dispiace non avendo io nessun potere universale per risolvere questa devianza, ammetterai che stranamente a loro volta le donne sono attratte in maniera enigmatica da chi aspira a farle del male, inconsciamente e' cosi', salvo poi amarsi vittime se amanti non possono, decantando la paura di quello che guarda, di quello che passa o peggio di quello che pensa.
Non escludo la tua ipotesi su basi aleatorie, c'e' una collanina sparita, semenogelina senza dna da contatto e due impronte femminili di sangue fresco, ritengo pero' che si possa trattare piu' di un finto uomo che di una finta donna a partire dalla mole impressionante di rabbia che difficilmente un uomo puo' mettere in atto, se non appunto tradito, ma a quel punto lascerebbe o rischierebbe di lasciare un uomo normale la sua firma genetica in una vittima sacrificale all'odio universale chiusa da una tappo come una provetta a custodia???
Io forse sopravvaluto le donne ma te sottovaluti gli uomini, una coppia di furbi competenti in materia anatomopatologa ed informatica??? Un essere eunuco tradito, deriso ed umiliato??? O due gruppi distinti di azione, uno omicidiario ed un altro stagiante???

Tiziana ha detto...

PINO
effettivamente, se tale ricerca fosse stata fatta, Tagliabracci avrebbe dovuto riportarne il risultato accanto alle sue considerazioni sulla Sg e mancanza di DNA. Almeno che tale mancanza di Dna del tampone vaginale andasse intesa come mancanza di qualunque tipo di DNA (sperma, sangue, epitelio).

La difesa però non ha lamentato niente a tale riguardo, dovremmo presupporre che da questo punto di vista sia tutto a posto. Forse.

Antonello ha detto...

@Pino
Beh, se si e' ritrovato semenogelina e non si sono fatti opportuni e logici test mi arrendo ma cosi' non credo, se si e' guardato sotto le unghie vien da se, ma oramai non riesco ad escludere niente in questa storia.
Diciamo che pongo quei test come fatti per benevolenza ed educazione.

tabula ha detto...

@Antonello
inutile domandarselo e domandarcelo.
Abbiamo evidenze che portano sia ad almeno una presenza femminile che ad almeno una presenza maschile.
Poi potremmo discutere tutto il giorno sulla competitività femminile o sulla brutalità maschile, senza venire a capo di quale delle due abbia prevalso in questa vicenda di cronaca nera.
Quello che volevo solo invitarti a fare era di NON escludere la possibilità di un uomo con componenti problematiche verso il genere femminile, cosa che mi sembrava tu stessi intendendo minimizzandone in generale la possibilità.
Ed io parimenti non escluderò a priori la possibilità della messa in atto della cattiveria femminile.

Ovviamente, sei libero di non accogliere il mio invito: questo non toglie che da parte mia fosse doveroso sottolineare e rinforzare la possibilità da me indicata.

chiedo scusa agli altri per la divagazione.

Tiziana ha detto...

Sono mesi e mesi che analizziamo questo caso da tutte le prospettive.
Ho cercato di pensare quale ipotesi, per me, fosse la più probabile.
Concludendo la mia analisi, però, mi sento di fare unicamente due osservazioni:

1. Parolisi non è colpevole;

2. le indagini sono state condotte molto male e dunque difficilmente noi potremo giungere ad un'ipotesi unica sul colpevole, restando aperte diverse piste, per mancanza di una serie di elementi che probabilmente la procura non ha mai voluto approfondire.

I due punti da me evidenziati convergono, infatti perché P. non è colpevole? Perché se lo fosse, con tutte le indagini condotte su di lui, in tutte le direzioni (queste sì) qualcosa sarebbe emerso. Non posso pensare sia così furbo da aver messo nel sacco fior fiore di uomini dei carabinieri, del Ris e quant'altro. Qui più che qualche blando indizio che pretendono di dire univoco e convergente non c'è.

Ma se si fosse voluto incastrare qualche altro protagonista della vicenda si sarebbero potuti trovare altrettanti, se non di più, indizi convergenti. Una lettura a senso unico potrebbe dare una valanga di ipotetici assassini. Questo esercizio speculativo noi l'abbiamo fatto e abbiamo visto quanti indizi sono emersi su Sonia, il marito, Pac. Ciò non significa che siano colpevoli.

Perché punto uno e due delle mie considerazioni convergono? P. non è colpevole perché tante ricerche sono state condotte su di lui senza portare a niente e tante ricerche sono state condotte su di lui che sono state escluse altre piste.
Ecco perché, con i dati in nostro possesso, possiamo individuare diverse piste, tutte più plausibili rispetto a quella di Salvatore, ma non riusciamo ad isolarne una con un certo margine di certezza.

Scusate, so che questo commento è desolante, ma ci sono talmente tanti indizi importanti, che non riesco a risolvermi tra l'idea di messe sataniche, poteri forti, gelosie nella rete di conoscenze, amante respinto o abbandonato.
Potremmo bandire un nuovo sondaggio, per verificare che probabilità assegnamo a ciascuna delle diverse ipotesi che abbiamo analizzato..

Antonello ha detto...

@Tabula
Ma non ho pregiudizi, tanto e' vero che ritengo anche probabile che, se rapporto e' avvenuto, possa anche essere avvenuto a casa con P. e prima di una completa doccia ripulitrice di dna prima di uscire per la gita fuoriporta (P. pero' in quel caso avrebbe mentito perche' di rapporto non credo abbia parlato nell'intervista minuziosa concessa a CLV il 27/04/2011), come anche invece dei problemi relazionali di M. anziche' e SOLO di un ipotetico uomo con dei problemi.
Non credere che minimizzi in generale i problemi fisici che incontrano le donne nella vita di comunita', non e' quello, lo considererei ingeneroso, e' che amo vivere in equilibrio e perche' so che rimane impunita la violenza emozionale o psicologica, quella insomma piu' infima e meno materiale, perche' in fondo da certi uomini cosa ti aspetteresti??? E perche' sono costantemente ricolmi di giovin donzelle a dispetto delle nefandezze di cui si piccano da machi???
Pur promettendoti di non sottovalutare l'ipotesi che citi non chiedermi di non essere libero di pensare che secondo me il tutto possa essere partito da motivazioni intime e personali, forti, motivazioni improvvise e aldila' forse di un limite umano di sopravvivenza, senza tralasciare che chi ha aggredito puo' essersi pure semplicemente difeso/a, le piglio come eventualita', se fossi certo te ne accorgeresti e non amo le mie tesi piu' della ricerca della verita'.
Pace???

tabula ha detto...

Hai ragione Tiziana. perfettamente.
L'unica cosa che potremmo ancora dire, è che, se non sembra esserci alcun fondamento che possa inchiodare Parolisi come colpevole,
le analisi e le considerazioni che sono state fatte intorno a questo caso volgevano comunque a cercarne indizi di responsabilità.
Quindi da un lato ci sono dei fatti, citati e nominati nelle ricostruzioni pervenute alla stampa.
Dall'altro ci sono le conclusioni degli esperti, mirate ad includere Parolisi senza tuttavia mai determinare la prova regina.
Abbiamo già tentato di fare il lavoro di separare le une dalle altre.
Ora, mi domandavo se abbiamo tralasciato ancora qualcosa.

Le evidenze sono sempre lì, almeno lo sono quelle diffuse a mezzo stampa.

Annika è stata bravissima a trovare l'incongruenza di quella riferibilità della semenogelina, Lucap lo è stato altrettanto sia per quanto riguarda le celle telefoniche che per l'incredibile (nel senso priva di credibilità)storia del contenuto dello stomaco che cambia peso e colore nel tempo.

Il parere di un perito ha un grande peso, però io mi chiedo se la ricostruzione delle fasi del delitto sia l'unica possibile, o se per caso quel colpo in testa e l'ematoma profondo di Melania siano stati sottovalutati nella dinamica dell'omicidio.
Ovvero, mi chiedo se la sequenza dei gesti possa essere stata più soggetta ad interpretazione che ad un reale riscontro scientifico, perchè è ovvio che collocare l'ematoma alla testa durante la fase di accoltellamento esclude la possibilità che questo sia invece stato il primo gesto in assoluto ad esser compiuto contro la donna, che ne abbia piegato, anche se momentaneamente, la capacità reattiva.

Esiste una velocità standard di propagazione di un'ematoma ricevuto?

Perchè se la dimensione raggiunta dallo stesso fosse riferibie ad un'ora o due prima della morte, per esempio, è ovvio che quel colpo abbia preceduto di un bel pò le coltellate.

tabula ha detto...

certo Antonello, Pace. Mai stata in guerra con te.

LucaP ha detto...

In merito al giorno in cui fu cercato e trovato l'albero della cuccagna le testimonianze, soprattutto quelle rese nei primi giorni, concordano. I Parolisi tornarono a Folignano nei giorni precedenti il 25 marzo (mi sembra di ricordare il 23 ma forse mi sbaglio). Vittoria Garofalo afferma che l'albero della cuccagna si trovava già in casa al momento dell'arrivo dei Rea il giorno 1 aprile e che era stato trovato da Melania quasi sicuramente o il 25 o il 26 marzo.
Parolisi afferma che assieme a Melania trovò il ramo un venerdì od un sabato quando si recarono a CSM di ritorno da una gita al Chiosco di Ripe (dimentichiamoci per il momento il rapporto sessuale), ed il 25 era proprio un venerdì.
Sonia Viviani afferma che durante la camminata fatta con Melania al Pianoro il 3 aprile, quest'ultima le indicò dove assieme a Salvatore aveva trovato il ramo circa 10 giorni prima. E dieci giorni prima del 3 aprile ci riportano proprio al 25/26 marzo.

Secondo me su questo aspetto non vi sono dubbi e testimonianza sospette. E' solo che avendo VG s SV ritrattato le testimonianze spostando la gita a CSM al 10 aprile, il tutto si complica e fa sembrare strano quanto detto. Ma se si prendono per buone le prime testimonianza non vi sono incertezze.

PINO ha detto...

@ Tiziana

I tuoi due punti li condivido interamente; ed è giusta anche la tua riflessione sulle nostre molteplici ricerche si ipotesi diverse.
Restano, comunque, alcuni punti fermi, partendo dai quali ognuno di noi ha tratto le proprie teorie, tra le quali una sembrerebbe comune: la mira, non sappiamo di chi, o da che cosa venga alimentata, di fare di SP un capro espiatorio indiscutibile.
La tenace indagine unidirezionale, assunta fin dall'inizio, forse a ragione, forse no, farebbero arguire volontà criptiche in azione.
Se così fosse, ci troveremmo di fronte ad un caso che andrebbe valutato con criteri diversi da quelli comunamente adottati.
La mia modesta, ipotetica deduzione, è stata sempre distante dal ritenere la morte di M, un semplice delitto passionale, non collocando SP nella posizione di chi non ne conosca almeno le cause.
Non posseggo qualità extrasensoriali, per cui le mie deduzioni, restano a puro livelli ipotetico.
Ciao, Pino

Pino ha detto...

p.s. Scusatemi gli errori P.

ENRICO ha detto...


Non esiste ALCUNA PROVA a carico di Parolisi. Esiste solo una serie di interpretazioni soggettive molto discutibili relativamente al suo criticabile comportamento coniugale peraltro comune a molti mariti italiani e non ( compresi quelli delle assatanate conduttrici dei vari talk-show !).

Con questi elementi, o meglio, con LA MANCANZA di elementi gravi di colpevolezza, non riesco ad immaginare con quali motivazioni il Giudice potrebbe emettere una sentenza di condanna.

A meno che Salvatore non confessi e dimostri incontrovertibilmente, cronometro alla mano, in che modo e con quali tempi ha compiuto il delitto
.

anna ha detto...

dopo aver analizzato il dna sulle mutande che sappiano a chi appartiene, ma è ovvio che non doveva esserci,analizziamo il dna sotto l'unghia di melania,la procura fece 30 test di dna a 30 donne diverese uscì fuori che quel dna è dell'estetista di somma vesuviana che a detta degli inquirenti fece le mani a melania qualche giorno prima,

a parte il fatto che melania si era comunque lavata e fatto la doccia e quel dna non doveva esserci, non è vero che melania sia andata a asomma a farsi le mani, copme non è vero che l'estetista venne dalla campania a folignano per fare le mani a melania.......

è stato chiesto l'alibi a questa donna?

anche il suo dna non doveva proprio esserci,

Mimosa ha detto...

@ Luca P
le date che io ho riportato sono agli atti.
Vittoria G. successivamente dice che ha visto il ramo il 7 aprile e l'affermazione risale a dopo la correzione della data.
E dunque tu affermeresti che il 25 marzo i coniugi non sono rientrati da Somma, ma si tratterebbe di un'altra falsa dichiarazione?
Ti ricordo che la data del 23 marzo è indicata dal magistrato Ferraro come giorno dell'avvistamento di Melania a Roma.

Mimosa

Anonimo ha detto...

BUON 1° MAGGIO
NESSUNO VUOLE FARE "QUATTRO CHIACCHIERE?

Annika ha detto...

La data in cui Salvatore e Melania hanno trovato il ramo dell'albero della cuccagna e' e resta un mistero solo, come dice LUCAP, fino a che la si lega al rapporto avvenuto al chiosco una decina di giorni prima. Chi mente?

Probabilmente mentono TUTTI. I Rea e Sonia Viviani hanno ritrattato la data della gita e l'hanno spostata all'unisono al 10 per inficiare la "testimonianza" di Piergiorgio, e di questo siamo praticamente sicuri; e Salvatore probabilmente ha mentito sul nome della donna che era con lui a Ripe una decina di giorni prima del delitto. Ma perche' un uomo, gia' additato comunque come TRADITORE SUPREMO, avrebbe dovuto mentire su un'ennesima, insignificante scappatella? Probabilmente sia perche' era spaventato all'idea che il suo DNA potesse essere rilevato sulla scena e sia perche' il luogo stesso del ritrovamento di Melania non gli e' sembrato cosi' casuale. Tant'e' vero che, invece di tenersi tutto per se, agli atti risulta che Salvatore fa subito parola della "coincidenza" con Annichiarico e che anche Paciolla e Michele Rea vengono informati della "stranezza". Ora, solo per un momento proviamo a ragionare dando credito ai Rea, a Imma, A Stefania e a tutti coloro che hanno dichiarato che non solo Melania non avrebbe mai avuto un rapporto sessuale col marito en plain air, ma anche che proprio rapporti in quelle settimane non ne poteva avere. Se cosi' stessero le cose, ovvero se Salvatore avesse mentito sulla donna con cui quel rapporto e' avvenuto, la scappatella diventerebbe fondamentale ed in realta', per quanto assurdo, giocherebbe molto a favore di Salvatore. Perche'?

Innanzi tutto, se Salvatore puo' raccontare di essere stato fuori con moglie e figlia per un intero pomeriggio senza possibilita' alcuna di smentita da parte di ALCUNO, significa che intorno all'8 a casa dei Parolisi non c'era NESSUNO a controllare ogni loro singolo movimento; mi riferisco ai Rea, che quindi erano gia' belli che ripartiti domenica 3 alla volta di Somma Vesuviana.

continua...

Annika ha detto...

continua...

Inoltre, come sappiamo bene, il 18 Melania gia' prendeva la pillola da circa un mese e pertanto doveva essere gia' coperta dal suo effetto anticoncezionale (mentre l'8 molto probabilmente non lo era ancora - rimando ad un mio post precedente sui probabili tempi di assunzione). Ora, benche' Parolisi l'8 avrebbe potuto e forse dovuto (data la pillola) "eiaculare fuori" anche con Melania, ce lo troviamo invece terrorizzato alla sola idea che un paio di gocce del suo sperma, databili al momento in cui dichiara ufficialmente del rapporto dell'8 a quasi due settimane prima, possano essere ritrovate in un luogo aperto, battuto e calpestato all'impazzata. Infatti e' talmente terrorizzato che affronta una delle piu' imbarazzanti (nel senso che l'imbarazzo lo dovrebbe provare chi ce lo ha sottoposto) interviste della storia della televisione italiana pur di non essere incriminato per un DNA da "scappatella". E poi si vuole far credere che lo stesso uomo affronti con totale nonchalance, anzi indifferenza pura tanto da non farne neanche menzione, la possibilita' che all'interno del corpo della moglie venisse rilevato del DNA da sperma con Sg, frutto di un normale rapporto tra moglie e marito nei giorni in cui, finalmente, non aveva piu' bisogno di eiaculare fuori. Quindi da una parte abbiamo un Parolisi in panico che si affretta a coprire eventuali VECCHIE tracce a Ripe, e dall'altra un menefreghista totale rispetto a NUOVE, identiche tracce di DNA, provenienti dallo stesso sperma, presenti all'interno del canale vaginale, o sulle cosce, o sulle mutandine della moglie vittima di un omicidio efferato. Ma dico, ma ci prendono a tutti per scemi? Salvatore, con il suo racconto molto veritiero, tranne forse che riguardo al nome dell'attrice co-protagonista, ci dimostra che, al contrario della sottoscritta ancora senza t-shirt, di DNA e Sg non sa ne' ne capisce un bel niente. Infatti, non sa che una sperm stain annaffiata da litri d'acqua delle piogge di quei giorni, gia' non c'era piu' ancora prima dell'omicidio; ne' conosce i tempi di mobilita' degli spermatozoi, del loro "testa-coda", di quanto vivano e quando muoiano, ecc ecc...

Perche' allora non parla? Magari per non dare il suo corpo gia' ghigliottinato ulteriormente in pasto alle belve mediatiche, o magari perche' sa di non aver tradito solo Melania, che poverina non c'e' piu', ma anche Ludovica! O forse il rivelare di aver ulteriormente mentito, anche se solo sui tradimenti, gli solidificherebbe addosso i sospetti dell'accusa. Lo sa solo lui, in fondo, perche' e' meglio tacere.

Annika

Tiziana ha detto...

ANNIKA
mi è piaciuta la tua considerazione che l'8 i Rea dovevano già essere partiti, vista la dichiarazione non smentita di Parolisi.
In più è chiaro che sul DNA e la Sg potesse avere le vaghe conoscenze che avevamo noi prima delle tue precisazioni e chiarimenti.
Sul rapporto non saprei. Lui era preoccupato che A RIPE risultassero sue tracce, non sul o nel corpo della moglie, perché quello era ovvio che sarebbe sembrato normale.
Perché non parla? Non parla da quando ha degli avvocati difensori. E' evidente che sono stati loro a consigliarlo di non parlare, anche perché appena parla sbaglia e tutto ciò che ha detto è stato usato contro di lui. Prima di essere imputato eccome se ha parlato, ore e ore di interrogatori.

PINO ha detto...

@Annika
Il tuo discorso fila come l'olio. I fatti non possono essere andati che come li hai esposti.

@ Tiziana P è un pessimo buggiardo, e lo evidenziano le sue contraddizioni. Diceva mio nonno: "il buggiardo DEVE avere buona memoria"!
Perciò, la prima mossa dei suoi difensori è stata quella di tacitarlo, un pò tardi, è vero, ma sempre utile a non pastorizzarsi con la matassa di cordame da lui stesso imbrogliata.
E lo si vorrebbe far passare per un assassino "fortunato"?
Peccato, perchè non è stato nè intelligente, nè fortunato, ANZI!

anna ha detto...

ho rivisto l'ultima intervista di sonia a chi l'ha visto,oltre a dire del dna del figlio e del marito lei dice che ha stirato i suoi panni e melania si ha stirati i suoi, solo magliettine non roba intima, allora il suo dna e quello del marito come ci è finito sulle mutande di melania?

le menzoigne che dice questa donna sono chiare ed evidenti eppure nessuno la incrimina.........

più ascolto questa donna e più si vede che è una donna falsa...........

ENRICO ha detto...

.
ANNIKA
Il tuo ragionamento non fa una piega.

Io aggiungo un’ulteriore osservazione.

L’interrogatorio con tanto di video è del 23 aprile.
I primi accertamenti autoptici sono del 21 aprile.

Se Salv. Si è sottoposto a quella imbarazzante intervista in cui ha descritto per filo e per segno il suo rapporto en plain air con “Mel.” (o chi per lei ?) preoccupandosi di giustificare la presenza di sue eventuali tracce di sperma vuol dire che GIA’ conosceva i risultati del tampone vaginale e quindi pensa bene di “mettere le mani avanti” per la paura che sul luogo potesse essere rinvenuto “qualcosa” di riconducibile a lui .

Oppure aveva ipotizzato DI SUA INIZIATIVA e senza aver avuto nessun genere di conferma da parte degli investigatori e dei medici legali, che la moglie potesse aver subito violenza sessuale ?

PINO ha detto...

@ Enrico
P si è preoccupato proprio perchè NON SAPEVA nulla del tampone, che rivelava un'eiaculazione in sito vaginale che, fosse stata sua, sarebbe apparsa normale, perchè poteva essere avvenuta anche il 17, stando ai calcoli che ci sono noti.

PINO ha detto...

p.s. Nè poteva sospettare di conseguenza l'eventuale violenza sessuale; come avrebbe potuto?

Anonimo ha detto...

scusate tutti,ho una cattiva notizia.io vi seguo sempre esono con voi.Su rai news 24 stavano dicendo che UNO STUDIO INGLESE RIVELA CHE IL DNA SULLA O NELLA BOCCA SI DISSOLVE SUBITO E QUINDI NN PUO ESSERE CHE STATO SALVATORE.uffa.
BEA.

ENRICO ha detto...

PINO,

ma allora se Salv nulla sapeva o nulla SOSPETTAVA di eventuali tracce spermatiche sul o nel corpo di M. PERCHE' avrebbe dovuto raccontare - sottoponendosi ad un'umiliante confessione - i "dettagli" di un suo rapporto sessuale avvenuto proprio nello stesso luogo ?

Infatti fin dal primo istante dopo aver visto il filmato mi sono sempre chiesto perchè mai Salv avesse raccontato QUEL particolare della eiaculazione esterna .

Ne ho dedotto che o lui stesso sospettava che l'omicidio fosse avvenuto in seguito ad una violenza sessuale o che gli inquirenti gli avevano "fatto capire" qualcosa di simile.

Se no, che motivo aveva di dilungarsi a sottolineare PROPRIO quel dettaglio che a suo avviso avrebbe potuto incriminarlo temendo che avrebbero potuto essere rinvenuti .residui di sperma da quelle parti ?

tra l'altro : possibile che Salv. non SAPESSE che a 15 gg di distanza non ci sarebbe stata più alcuna traccia di tale materiale ? O forse nella sua immensa ignoranza pensava che il seme umano, una volta sparso nel terreno, può far nascere una pianta di cavoli sotto la quale – come tutti sanno – dopo 9 mesi ci si trova un bel bambino ? ;-)

@BEA
... e ci sono studi che affermano il contrario : quindi il dato non può essere assunto a PROVA.

Tiziana ha detto...

BEA
grazie per la notizia, ma tu lo sai che su Rai News 24, come in molti giornali e televisioni, dicono tante stupidaggini. Uno studio inglese non significa niente. Dev'essere chiaramente riportata la fonte per accertare se tale studio sia stato riconosciuto come valido dalla comunità scientifica. Anch'io mi posso fare uno "studio", ma non per questo ha una qualche validità.
Annika ci ha riportato fonti autorevoli che sostengono il contrario.
Ho anche sentito un'intervista a QG, fatta ad una medico legale, la quale diceva che, essendoci molte variabili in gioco, NON SI PUO' stabilire con precisione il tempo di permanenza del DNA nel cavo orale.
Dunque non preoccupiamoci più di tanto, questa notizia va assieme con doppie borse gialle, occhiali, coltelli da ostriche, ecc.

Tiziana ha detto...

BEA
grazie per la notizia, ma tu lo sai che su Rai News 24, come in molti giornali e televisioni, dicono tante stupidaggini. Uno studio inglese non significa niente. Dev'essere chiaramente riportata la fonte per accertare se tale studio sia stato riconosciuto come valido dalla comunità scientifica. Anch'io mi posso fare uno "studio", ma non per questo ha una qualche validità.
Annika ci ha riportato fonti autorevoli che sostengono il contrario.
Ho anche sentito un'intervista a QG, fatta ad una medico legale, la quale diceva che, essendoci molte variabili in gioco, NON SI PUO' stabilire con precisione il tempo di permanenza del DNA nel cavo orale.
Dunque non preoccupiamoci più di tanto, questa notizia va assieme con doppie borse gialle, occhiali, coltelli da ostriche, ecc.

PINO ha detto...

@Enrico
P paventava che, durante i sopralluoghi, fossero trovate tracce biologiche sue, lasciate nel corso di un suo rapporto sessuale, con eiaculazione esterna (con M o altra partner non ha importanza), quindi ha creduto di preminirsi, anticipando il presunto accaduto; come dire : ha messo le mani avanti.
La sua ignoranza, specifica, in determinati settori, non gli poteva consentire tali conoscenze.

Tiziana ha detto...

Scusate il doppio messaggio.

ENRICO
io ritengo, con Annika, che Parolisi ignorasse totalmente i tempi di permanenza del DNA. Avrà pensato che fosse rilevabile anche a distanza di molto tempo (tutti sappiamo che i casi di cronaca parlano di casi in cui il prelievo di DNA è avvenuto a distanza di anni ed ha inchiodato l'assassino), dunque si sarà premurato di giustificare la presenza di proprio DNA in loco.
Anche perché il giorno dell'omicidio suo DNA da sperma SICURAMENTE non ne ha lasciato, sia che sia lui l'omicida, sia che non lo sia.

Annika ha detto...

PINO
mi hai fatta scoppiare dal ridere!!! :)))

BEA
grazie mille per la notizia ma... che notizia e' mai questa? Da quando in qua i legali indossano il camice bianco e i guanti di lattice??? Se i giornalisti tornassero a fare i giornalisti e la smettessero di giocare al piccolo detective...

anna ha detto...

per condannare parolisi serve più di un dna presente sulla bocca, però è normale che ci sia dna sulle mutande di melania di sonia e il marito......
questa inchiesta è tutta strana.......

non 'c'è una scienza che dice dopo quando tempo va via il dna sulla bocca,però riflettendo su ciò che sta scritto agli atti il dna sta anche sui denti, il bacio si da sulla bocca non sui denti, quindi melania potrebbe benissimo essersi lavata i denti con lo spazzolino del marito, o qualcuno come ho gia detto in un commento precedente ha avuto modo di prendere le cose di parolisi per fare il depistaggio........

dopo tutto quel sangue parolisi addosso ce lo doveva avere per forza ma anche sulla macchina.........
assenza totale del sangue di melania

i dna 5 maschili e due femminili presenti sul corpo di melania quelli non sono degli assassini e assassine ,ma come ragiona la procura, ?

da un pezzo i coniugi Viviani e sirocchi dovevano stare sotto torchio e forse in galera......

parolisi ci sta per molto meno

questa è la vera vergogna dell'inchiesta

PINO ha detto...

@ Annika
Perchè hai riso?
Sono curioso di conoscerne il motivo.

Anonimo ha detto...

Grazie a voi...mi avete rincuorato..stavo per trascorrere una pessima giornata.Spero che sia stato un estraneo soprattutto per il bene della bambina..e voi tutti siete troppo forti..Bravi!
Bea.

Anonimo ha detto...

scusate l'intrusione, ma quando si dice che su rai news24 si dicono stupidate come la "concorrenza" be non mi va. Rainews24 stava dando la prima pagina di un quotidiano come fa ogni mattina durante la rassegna stampa.Quindi se date le noizie datele complete non fate come i giudici di questo caso che prendono cose astratte...

Buon primo maggio

Luca1

Anonimo ha detto...

@ Luca1
Hai ragione, non è una notizia data direttamente da rainews24, la quale ha solo riportato una nota da stampa cartacea, il che diminuisce notevolmente le possibilità di credito della notizia stessa.
BEA non è stata precisa, ma non le si può addossare una colpa.
Buon 1° maggio pure a te.
PINO

Anonimo ha detto...

chiedo venia.
Bea.

ENRICO ha detto...

a TUTTI

ihhhhhhhhhh !!! NON RIESCO A FARMI CAPIRE !!!!

LO SO che Salv ha messo le mani avanti perchè temeva che si trovassero tracce di sperma SUO ( e quindi potesse passare guai... che poi ha passato lo stesso !)

la mia domanda E' UN 'ALTRA :

PERCHE' il 23 aprile GIA' pensava ( o temeva) che gli inquirenti potessero essere interessati cercare tracce di sperma o comunque fossero orientati a prendere in considerazione il fatto che M potesse aver avuto un rapporto sessuale ?

Da COSA lo deduceva ?

Tiziana ha detto...

Scusate, ma chi decide la rassegna stampa su Rainews24 è un automa?
In tal caso chiedo scusa all'automa che non ha alcuna colpa.
Altrimenti ci sarà pure qualcuno che decide quali notizie selezionare ed eventualmente commentare.

Annika ha detto...

PINO
per la pianta dei cavoli!!!

Tiziana ha detto...

ENRICO
scusa ma non mi è chiaro da dove tu deduca che Parolisi:

"il 23 aprile GIA' pensava ( o temeva) che gli inquirenti potessero essere interessati cercare tracce di sperma o comunque fossero orientati a prendere in considerazione il fatto che M potesse aver avuto un rapporto sessuale ?"

Il fatto che parli di sperma è perché sa esserci quella sua traccia. Se si fosse fatto un taglio avrebbe parlato di tracce di sangue, ecc.
Almeno io così la leggo.
Inoltre gli stavano chiedendo dei suoi eventuali tradimenti, che lui esclude, perciò precisa (nel caso trovassero sperma) che il rapporto in quel luogo l'ha consumato con la moglie.
Infine non credo proprio che gli fossero andati a dire i risultati del tampone vaginale effettuato due giorni prima.

Annika ha detto...

ENRICO
io sono solo l'addetta alla SCI-FI, quindi non mi meraviglierei di sbagliarmi, ma credo che sia perche' era uscita fuori la storia che Salvatore aveva raccontato ad Annichirico michele Rea e Paciolla che lui, proprio al chisco di Ripe, aveva avuto un rapporto sessuale una decina di giorni prima del delitto. E' negli atti (non ricordo, ma credo tra p.10 e 20 dell'ordinanza di arresto).

Ciao, Annika

Annika ha detto...

E ora, scusate se cambio discorso per un istante, ma vorrei riprendere lo splendido post di TIZIANA di ieri (18.45), al quale sento di dover aggiungere due ulteriori considerazioni, che quindi elenchero' come 3 e 4:

3. il SI ha avuto a disposizione MOLTO TEMPO, cosa di cui Salvatore, ahime', non disponeva. Si, tempo. Tempo per la Sg. Tempo per un'aggressione complessa (piu' di 30 tagli in piu' punti). Tempo per sistemare la scena. Tempo per intagliare post mortem quel povero corpo senza vita; Tempo per ripulire il telefonino. Tempo per muoversi indisturbato. Probabilmente tempo per intagliare il legno del chiosco. Sicuramente tempo per ripulirsi accuratamente e non girare per i boschi di Ripe come un personaggio appena uscito da un film dell'orrore.

4. si e' tanto parlato di psicologia dell'assassino e del delitto. Lo hanno chiamato delitto passionale. Si e' addirittura inventato che Parolisi fosse violento o chissa' cosa (esatto, cosa?) e che Melania fosse vittima di un dominatore...
OK, esaminiamo cio' che sappiamo:

a. Sg = rapporto sessuale.
Ma quei due, detto chiaro, non sembra che "lo facessero", perche' Salvatore pensava ad altro, o meglio altre, e Melania era ancora soprattutto una figlia. Credo pero' che Salvatore volesse comunque bene a Melania o non si sarebbe preso un giorno di permesso per accompagnarla alle visite mediche, per seguirla come un cagnolino, bambina in braccio, a comprare regalini al supermercato, per portarla a CSM alle 14.30 del pomeriggio per poi seguirla subito dopo ad una festicciola per un neonato (pochi uomini lo farebbero, siamo onesti) e, soprattutto, accontentandosi di quello schifosissimo pranzo!!! Per bene intendo proprio questo: le era affezionato e, soprattutto, non le voleva male. Non si puo' neanche dire che si trattasse di un bene da abitudine, dato che, con Melania praticamente sempre dai suoi genitori, non vi era stato modo per la coppia di creare un legame di abitudini. Ora, sappiamo che quella Sg non e' sua. Quindi, dove sarebbe questa passione? Mi si dira': ma lui l'ha uccisa per via dell'imbuto, dell'altra... Ma vi sembra che il rapporto con Ludovica fosse piu' passionale di quello con Melania? Abbiamo letto tutti le loro conversazioni e, almeno a me, e' sembrato un rapporto di liti, di recriminazioni, di tensioni, di complicazioni, di incomprensioni... tutto tranne che passione to kill for!

b. tenete presente la mancanza di intimita' tra S e M e immaginate il delitto. Non so voi, ma io vi leggo SESSO a lettere cubitali. C'e' la Sg, quindi un atto sessuale; c'e' una morte lenta, crudele, quasi voyeuristica, dalla quale credo che il SI abbia tratto un enorme godimento; c'e' il piacere necrofilo dell'intaglio accurato e preciso, atto anch'esso dalla forte componente sessuale, tra l'altro su pube e cosce; c'e' il piacere di far ritrovare il corpo con le parti intime esposte; c'e' l'arma stessa, che prevede un contatto ravvicinato con la vittima e la penetrazione della carne; c'era almeno un oggetto "allungato" tra le gambe - pistoncino della siringa (del tappo inserito nel canale vaginale non abbiamo certezze); c'e' l'ulteriore penetrazione della siringa; ed infine c'e' l'estetica macabra della preparazione della scena.

Annika

ENRICO ha detto...

TIZIANA e ANNIKA

io NON lo deduco.

Adesso scappo, Più tardi cercherò di spiegarmi meglio.
Ciao !

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