Articolo di Gilberto M.
"L’uomo è misura di tutte le cose, di quelle che sono per quello che sono e di quelle che non sono per ciò che non sono” (Protagora,fr 1in Platole, Teeteto, 152a)
Nella novella ‘Peruonto’ de “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile compare la parola sarchiapone. Il termine è però rimasto famoso per lo sketch tra Walter Chiari e la ‘spalla’ Carlo Campanini (nel programma Rai “La via del successo” del 1958) intitolato appunto Il Sarchiapone (visionabile su YouTube). Sembra che Walter Chiari si fosse ispirato a quel termine mentre si trovava sulla spiaggia di Fregene dove un napoletano che vendeva fischietti (le lingue di suocera) invitava i clienti a comprare il Sarchiapone napoletano che i bambini, però, soprannominarono quasi subito ‘Sarchiapone americano’.
La scena dello sketch si svolge in uno scompartimento ferroviario dove ci sono quattro passeggeri. Uno di loro (interpretato da Carlo Campanini) sistema un contenitore coperto da un telo sul portabagagli e finge di aver ricevuto un morso da un animale che si trova dentro ciò che appare essere forse una gabbietta. A questo punto informa i tre passeggeri seduti nello scompartimento assieme a lui, che sta trasportando un sarchiapone americano. Uno di questi (Walter Chiari) vuole dar ad intendere e vantare di sapere cos’è un sarchiapone, ma in realtà non ne ha la più pallida idea e dà il via ad un dialogo esilarante e incontenibile con il proprietario del sarchiapone (Campanini), come se dell’animale in questione lui conoscesse vita morte e miracoli. In realtà tira a indovinare sperando che il suo interlocutore gli offra degli indizi per poter di volta in volta, correggendosi all’occorrenza, indovinare la natura, le caratteristiche e le abitudini dell’animale che si suppone nascosto dentro il misterioso bagaglio. Campanini però mette sempre più in difficoltà il suo interlocutore, che per quanti sforzi faccia nel cercare di mostrarsi esperto in sarchiaponi non ne azzecca una. L’animale viene descritto da Campanini, in un crescendo di caratteristiche terrificanti, come una bestia piuttosto pericolosa, e la sola descrizione induce gli altri due passeggeri ad abbandonare, spaventati, lo scompartimento. Walter Chiari, nervoso, esasperato e anche lui atterrito, chiede, rifugiandosi addirittura sul portabagagli sopra i sedili, di poter vedere quell’animale così aggressivo e pericoloso. Campanini allora gli rivela, candido e divertito, che il sarchiapone è un animale inventato, un espediente per terrorizzare i passeggeri e per poter viaggiare più comodo nello scompartimento.
Lo sketch si presta a molte interpretazioni e risulta uno dei più geniali di Walter Chiari, che mette in scena una performance magistrale per comicità surreale. È una sorta di dialogo dell’assurdo in cui gli spunti vanno dal piano psicologico del desiderio di affermazione, a quello dello stratagemma astuto e dell’equivoco in chiave grottesca. Ma un’altra chiave di lettura potrebbe essere semplicemente l’attitudine in un dialogo a sondare attraverso un complesso sistema di retroazioni (feedback) le risposte più appropriate da dare al nostro interlocutore attraverso tutte quelle informazione che lui ci sta offrendo nel corso di una conversazione. Utilizzando non solo il contenuto del discorso, la narrazione diegetica, ma anche registrando inconsciamente gesti, posture, espressioni del viso, frequenza del respiro dell’interlocutore, noi adeguiamo e moduliamo le nostre risposte alle informazioni che lui ci sta dando. Un esperimento di psicologia sociale in forma di ‘gag’. Anche se a dire il vero nello sketch la retroazione risulta un estenuante ed inutile tentativo da parte di Chiari di ottenere informazioni utili essendo quello di Campanini uno stratagemma.
Dopo il lungo prologo entriamo nel caso in questione: Se leggiamo attentamente i verbali di interrogatorio di Michele Misseri possiamo notare che i dialoghi, come in ogni rapporto interpersonale, si sviluppano attraverso un ‘feedback’ (retroazione).
Bisogna però premettere quanto da sempre è assodato. Cioè:
1 - La neutralità in un dialogo non esiste, gli interlocutori si influenzano sempre reciprocamente. Perfino l’idea dello psicoanalista neutrale, uno schermo sul quale si riflettono le proiezioni del paziente è stata più volte smentita. E neppure l’espediente del lettino con il quale il terapeuta viene sottratto alla vista del paziente consente di evitare complesse retroazioni (transfert e suggestioni bidirezionali).
2 – In qualunque interrogatorio è impossibile che colui che esamina non influenzi chi interroga. Per evitarlo si dovrebbe ricorrere a una macchina (test di Turing) con voce piatta e atonale e senza reazioni respiratorie, posturali ed espressive) o al famoso nastro da telescrivente. Ma anche in questo caso il carattere ad albero delle risposte e delle domande ci orienta in un database e un software che opera secondo un algoritmo interpretativo (e dunque non neutrale).
Detto questo è però evidente che in un buon interrogatorio si può ridurre al minimo e tenere sotto controllo il più possibile un feedback che comporti una suggestione e un orientamento delle risposte. Va detto per inciso che anche in una intervista o in un questionario chiuso o aperto risulta la stessa problematica con diverse sfaccettature. Ci sono però due casi teorici (limite) nei quali un interrogatorio può precipitare:
a) in un esito catastrofico
b) in una commedia degli equivoci.
a - Nel film Blade Runner (fantascienza), liberamente tratto dal romanzo di Philip Dick, ‘Il cacciatore di androidi’, un interrogatorio si svolge tra quelli che apparentemente sono due uomini: LEON (the man talking is big, looks like an overstuffed kid), che nonostante il caldo sembra un tipo molto freddo, ed HOLDEN, seduto di fronte a lui (is lean, hallow-cheeked, and dressed in grey), che sembra un poliziotto o un ragioniere. Holden sta centrando l’occhio di Leon in una macchina. La sua iride appare su un piccolo schermo. Nel corso del test (test di Turing) Leon viene progressivamente smascherato per quello che è veramente, un androide che non ha reazioni emotive umane ma solo reazioni simulate (e per giunta è un assassino). Leon però anticipa Holden (but big Leon is faster). Prima ancora che la macchina del test cominci a lampeggiare per avvertire Holden del pericolo, Leon estrae la sua pistola laser (...burns a hole the size of a nickel through Holden’s stomach) e 'fa secco' il suo interlocutore.
a - Nel film Blade Runner (fantascienza), liberamente tratto dal romanzo di Philip Dick, ‘Il cacciatore di androidi’, un interrogatorio si svolge tra quelli che apparentemente sono due uomini: LEON (the man talking is big, looks like an overstuffed kid), che nonostante il caldo sembra un tipo molto freddo, ed HOLDEN, seduto di fronte a lui (is lean, hallow-cheeked, and dressed in grey), che sembra un poliziotto o un ragioniere. Holden sta centrando l’occhio di Leon in una macchina. La sua iride appare su un piccolo schermo. Nel corso del test (test di Turing) Leon viene progressivamente smascherato per quello che è veramente, un androide che non ha reazioni emotive umane ma solo reazioni simulate (e per giunta è un assassino). Leon però anticipa Holden (but big Leon is faster). Prima ancora che la macchina del test cominci a lampeggiare per avvertire Holden del pericolo, Leon estrae la sua pistola laser (...burns a hole the size of a nickel through Holden’s stomach) e 'fa secco' il suo interlocutore.
L’interrogatorio tra un umano e una macchina (androide) può avere esiti davvero spiacevoli e imprevedibili, addirittura nefasti, niente a che vedere con l’incomprensione o con l’incomunicabilità dovuta ad equivoci, tutt’altro... l’androide 'ha capito' benissimo che stava per essere smascherato...
b – Il caso dell’equivoco è piuttosto spiacevole e non senza effetti di comicità, come nel caso del sarchiapone. È quello, secondo chi scrive, che si avvicina di più al caso dell’interrogatorio Misseri. Uso il termine ‘interrogatorio’ in senso lato per indicare qualsiasi rapporto domanda-risposta tra il signor Michele Misseri e quanti hanno interagito con lui, non solo gli inquirenti ma anche giornalisti e quant'altri, dopo che lo stesso ha fatto ritrovare gli oggetti di Sarah (e purtroppo il suo cadavere) trasformandolo in un imputato (indagato). L’impressione che si coglie dai verbali, dalle lettere e dalle interviste, è che mentre i suoi interlocutori cercano di sapere, presupponendo sia al corrente di come sono andati i fatti (o come protagonista o come testimone), lui cerchi da loro un’imbeccata perché di fatto non ne ha la più pallida idea e forse non se lo ricorda.
La comicità, nonostante ci sia di mezzo un delitto, nasce dal fatto che entrambi, lui e chi lo interroga o lo intervista, sono convinti di poter ottenere quelle informazioni che stanno cercando. I suoi interlocutori cercano le risposte sondando con domande, si suppone il meno suggestive possibile, e Michele con affermazioni (es: cintura/corda) che gli tengano aperta una strada per rettificare e comprendere meglio quale sia la risposta giusta da dare perché di fatto non lo sa neanche lui (forse lo ha dimenticato, comunque non è in grado di rispondere per un motivo che non conosciamo).
Insomma, se da un lato c’è lo sforzo di effettuare un dialogo socratico, pur con qualche piccola caduta di stile dovuta a una legittima insofferenza per un esaminando tanto pervicacemente insondabile e variabile nelle risposte, dall’altro lato c’è un testimone che fatica (come Walter Chiari nello sketch) a indovinare quale debba essere la risposta giusta, sforzandosi di sapere dai suoi interlocutori come sono andati veramente i fatti, supponendo che loro lo sappiano per davvero. In questa ipotesi, consideriamola tale, i due interlocutori (Misseri e chi lo interroga) animati dalle miglior intenzioni, esplorano la propria reciproca convinzione che l’altro sappia molto di più di quanto si suppone abbia già detto o involontariamente suggerito. Un classico feedback positivo (ma anche negativo) basato sul fraintendimento.
E’ da notare comunque che in tale commedia degli equivoci, sempre che io abbia visto giusto, gli interlocutori di Misseri si sforzano di mantenere una pazienza proverbiale e concedere credito di fronte a quello che appare probabilmente il caso più frustrante che possa capitare nell’escussione di un testimone ubiquo e altalenante. Misseri a sua volta, in quanto indagato o testimone, dimostra una valorosa disponibilità all’ascolto, a cercar di capire come aiutare i suoi interlocutori, senza per questo dar segni di insofferenza di fronte al fatto che i loro suggerimenti siano troppo vaghi, indistinti, e non gli facciano capire bene quale debba essere la risposta giusta da dare...
Alcuni esempi (disseminati un po’ ovunque nei verbali)
Molto spesso alle domande Misseri risponde con delle pause (puntini di sospensione nei verbali) come uno studente che non sa, che non ha studiato a dovere e aspetta il suggerimento di qualcosa che non conosce, l’imbeccata che non arriva. Oppure usa la locuzione ‘può darsi’, un modo per tenersi aperta una opzione, una techne per orientarsi.
Molto spesso alle domande Misseri risponde con delle pause (puntini di sospensione nei verbali) come uno studente che non sa, che non ha studiato a dovere e aspetta il suggerimento di qualcosa che non conosce, l’imbeccata che non arriva. Oppure usa la locuzione ‘può darsi’, un modo per tenersi aperta una opzione, una techne per orientarsi.
Dice di essere andato in garage e di aver visto una corda attorcigliata al collo della nipote. Alla domanda del procuratore: “ma era una corda o qualche altro oggetto” - ecco che prima risponde:
No, corda era ... però non era troppo stretta ... perché poteva respirare... la corda solo che al togliere che ho fatto io perché aveva fatto tanti nodi eh ... gli ho fatto qualche cicatrice diciamo ... al collo, poi prima di venire qualcuno io l’ho presa e l’ho portata via... l’ho portata dove l’abbiamo trovata.
Un discorso a dir poco confuso. La sovrabbondanza di informazione può servire all’uopo a Misseri per tenere aperte varie opzioni che successivamente potrebbero tornare utili per dirimere o scegliere. Infatti:
No, corda era ... però non era troppo stretta ... perché poteva respirare... la corda solo che al togliere che ho fatto io perché aveva fatto tanti nodi eh ... gli ho fatto qualche cicatrice diciamo ... al collo, poi prima di venire qualcuno io l’ho presa e l’ho portata via... l’ho portata dove l’abbiamo trovata.
Un discorso a dir poco confuso. La sovrabbondanza di informazione può servire all’uopo a Misseri per tenere aperte varie opzioni che successivamente potrebbero tornare utili per dirimere o scegliere. Infatti:
... forse era un metro di corda è stava tante volte ... fatti tanti nodi ... però era libera di qua e poteva respirare benissimamente dico non penso che sia morta per la corda ... che poi io per togliere tutti quei nodi ci ho messo parecchio... però non mi ha detto nemmeno “ dove la porti” e non sapeva nemmeno dove l’avevo portata. Quando sono tornato ho sentito da Sabrina che non si trovava Sarah, Cosima era andata con sua sorella in ospedale per verificare eventualmente l’avessero presa sotto e stava in ospedale o che sia...
Anche in questo caso la narrazione è ricca di spunti, uno zibaldone nel quale Misseri potrebbe successivamente orientarsi in un modo piuttosto che in un altro, informazioni che non si possono neppure dire contraddittorie, sono semplicemente una giustapposizione di fatti senza capo né coda. Quando il Procuratore gli rifà la domanda se era proprio sicuro che fosse una corda quella che stringeva il collo di Sarah, e non magari una cintura (è da notare che Misseri aveva detto precedentemente che aveva molti nodi), alla sollecitazione Michele prima tentenna: A me corda mi è sembrata che era ... e ribadisce: A me mi pare che era una corda. Alla obiezione del procuratore: “Perché dite mi pare, c’è una bella differenza” Misseri tentenna ancora: “No, perché la corda era grossa come la cintura...
Con un "mi pare" cerca di capire che cosa gli altri sanno che lui non sa o non ricorda. Parlando di una corda grossa come una cintura, prepara il passaggio alla cintura dal momento che quella gli sembra essere la risposta appropriata. Successivamente parla infatti della cintura, della fibbia come se della corda non avesse mai parlato. La sensazione è che la risposta lui proprio non lo sa, che stia cercando nella memoria qualcosa che non conosce proprio attraverso i suoi interlocutori, mentre loro sono persuasi che lui la verità la sappia e li possa illuminare (una commedia degli equivoci). C’è da dire che la suggestione non viaggia mai a senso unico, è bidirezionale. Da un lato Misseri deve aver innescato con uno stato confusionario (scambiato forse per reticenza) una serie di sospetti e di deduzioni nei suoi interlocutori, dall’altro c’è il convincimento che l’indagato (o il testimone) nella sua confessione (o almeno in una delle molte dichiarazioni) abbia detto il vero (e in base a quella si orienta una ricostruzione e si porgono le domande innescando un ‘feedback’ dagli esiti imprevedibili).
Nel dialogo socratico non si insegna nulla, si aiuta solo l’interlocutore a partorire la verità, lasciando che sia lui a trovare da sé la risposta, limitandosi a sollecitarlo, a rintracciare e utilizzare gli strumenti e le conoscenze che già possiede (la maieutica, l’arte di partorire la verità). In un caso come quello di Misseri penso che Socrate si sarebbe trovato in seria difficoltà. Nonostante la sua navigata pazienza e meticolosità nell’aiutare il suo interlocutore a ‘trovare materia’ in se stesso, avrebbe finito per perdere le staffe. Il problema è che il signor Misseri forse la verità o non la ricorda o non la conosce proprio, e Socrate avrebbe avuto un bel daffare per cavare il classico ragno dal buco.
Legittimo "sconcerto" dei magistrati: Noi, non ti dobbiamo cercare di indurre a dire o a fare niente... se tu ti devi liberare, se tu ti devi liberare noi stiamo qua e ci dici esattamente come sono andate le cose. Quello che invece tu stai dicendo purtroppo contrasta con tutto quello che noi abbiamo, se tu non vuoi parlare non fa niente non succede niente... e legittima irritazione: “Chiudiamo il verbale e buonasera ...”
... però o ci dici effettivamente, e ti liberi una volta per tutte, come sono andate le cose e da questo momento tu inizi veramente un percorso per arrivare a stare bene, perché al momento tu ancora non dicendo la verità non stai bene, e fintanto che tu non dirai tutta... ma tutta, tutta la verità... questo percorso di risalita non potrà iniziare... sarà lungo e doloroso sicuramente, però avrà un inizio... ma se tu ti trattieni ancora tutto dentro di te...
Misseri comincia improvvisamente a parlare di cinta dopo che aveva parlato di una corda con molti nodi e aver detto che per toglierli ci aveva messo parecchio. Sembra proprio che in quello che dice ci sia lo sforzo non tanto di assecondare quanto di cogliere qualunque suggerimento poiché ritiene che gli altri sappiano davvero quello che lui non sa o non ricorda. I suoi interlocutori invece sembrano credere che lui non voglia ‘liberarsi’ e non abbia ancora il coraggio di seguire un percorso di verità (nuovamente una commedia degli equivoci). Nelle dichiarazioni spontanee del 17/10/11 Misseri dice: “Che c’era una corda a tanti nodi, come si è detto, ma i nodi io ce li avevo nella mia testa. Quindi io non ricordo niente...”, e il tema verrà ribadito nell’Incidente Probatorio dove afferma: “Io non lo so, forse la memoria la sto perdendo, non lo so! Devo dire che la memoria mia se ne sta andando proprio”.
Negli interrogatori, nelle deposizioni, nelle interviste e nelle sue dichiarazioni spontanee (gli esempi sarebbero davvero moltissimi) c’è sempre da parte di Misseri un continuo tentennamento, una oscillazione, una sorta di anfibologia per tenersi aperta una strada, per poter scegliere all’occorrenza un altro percorso (o addirittura un ribaltamento), non perché non vuol dire la ‘verità’, ma perché proprio non la conosce (o non la ricorda), preferisce cercare un suggerimento dai suoi interlocutori che gli sembrano in grado di aiutarlo a ‘liberarsi’. Lui racconta cose diverse a persone diverse e cose diverse perfino nella stessa deposizione in un continuo cambiamento...
Misseri alle sollecitazioni ad essere più preciso usa le locuzioni (basta controllare nelle trascrizioni): ‘penso’, ‘non lo so dire’, ‘non mi sto ricordando’, ‘diciamo’ , ‘non ci ho fatto caso’, ‘può darsi’, ‘può essere’ oppure risposte laconiche ‘eh’ ‘si’ (una caterva di sì rispetto a osservazioni fatte da altri) e ‘no’ (che valgono come affermazione) o ancora ‘stavo dormendo’, ‘non mi sta venendo a mente’, ‘non ci ho badato’, ‘forse’ oppure ‘rimane in silenzio e non risponde’ (quando le domande entrano nello specifico e richiedono motivazioni e dettagli, non sa rispondere o le risposte sono a monosillabi), oppure ricorre al laconico ‘questo non lo so spiegare’ che è come la sua ancora di salvezza, un passepartout per sottrarsi a una ricostruzione precisa e circostanziata che evidentemente non conosce, oppure ‘ripete l’ultima parola detta dal suo interlocutore’ (con grande frequenza e più per tergiversare che per confermare) o dà ‘risposte tangenziali’ (in una inversione figura-sfondo) e usando ‘la sospensione del discorso ad ogni piè sospinto...’ come se non sapesse come andare avanti, come se si aspettasse o volesse un’imbeccata perché non sa cosa qual è la cosa giusta da dire.
Misseri comincia improvvisamente a parlare di cinta dopo che aveva parlato di una corda con molti nodi e aver detto che per toglierli ci aveva messo parecchio. Sembra proprio che in quello che dice ci sia lo sforzo non tanto di assecondare quanto di cogliere qualunque suggerimento poiché ritiene che gli altri sappiano davvero quello che lui non sa o non ricorda. I suoi interlocutori invece sembrano credere che lui non voglia ‘liberarsi’ e non abbia ancora il coraggio di seguire un percorso di verità (nuovamente una commedia degli equivoci). Nelle dichiarazioni spontanee del 17/10/11 Misseri dice: “Che c’era una corda a tanti nodi, come si è detto, ma i nodi io ce li avevo nella mia testa. Quindi io non ricordo niente...”, e il tema verrà ribadito nell’Incidente Probatorio dove afferma: “Io non lo so, forse la memoria la sto perdendo, non lo so! Devo dire che la memoria mia se ne sta andando proprio”.
Negli interrogatori, nelle deposizioni, nelle interviste e nelle sue dichiarazioni spontanee (gli esempi sarebbero davvero moltissimi) c’è sempre da parte di Misseri un continuo tentennamento, una oscillazione, una sorta di anfibologia per tenersi aperta una strada, per poter scegliere all’occorrenza un altro percorso (o addirittura un ribaltamento), non perché non vuol dire la ‘verità’, ma perché proprio non la conosce (o non la ricorda), preferisce cercare un suggerimento dai suoi interlocutori che gli sembrano in grado di aiutarlo a ‘liberarsi’. Lui racconta cose diverse a persone diverse e cose diverse perfino nella stessa deposizione in un continuo cambiamento...
Misseri alle sollecitazioni ad essere più preciso usa le locuzioni (basta controllare nelle trascrizioni): ‘penso’, ‘non lo so dire’, ‘non mi sto ricordando’, ‘diciamo’ , ‘non ci ho fatto caso’, ‘può darsi’, ‘può essere’ oppure risposte laconiche ‘eh’ ‘si’ (una caterva di sì rispetto a osservazioni fatte da altri) e ‘no’ (che valgono come affermazione) o ancora ‘stavo dormendo’, ‘non mi sta venendo a mente’, ‘non ci ho badato’, ‘forse’ oppure ‘rimane in silenzio e non risponde’ (quando le domande entrano nello specifico e richiedono motivazioni e dettagli, non sa rispondere o le risposte sono a monosillabi), oppure ricorre al laconico ‘questo non lo so spiegare’ che è come la sua ancora di salvezza, un passepartout per sottrarsi a una ricostruzione precisa e circostanziata che evidentemente non conosce, oppure ‘ripete l’ultima parola detta dal suo interlocutore’ (con grande frequenza e più per tergiversare che per confermare) o dà ‘risposte tangenziali’ (in una inversione figura-sfondo) e usando ‘la sospensione del discorso ad ogni piè sospinto...’ come se non sapesse come andare avanti, come se si aspettasse o volesse un’imbeccata perché non sa cosa qual è la cosa giusta da dire.
Poi, quando crede di aver capito quello che gli altri lui ritiene sappiano, e che lui non conosce o non ricorda, si avventura in ricostruzioni che, un attimo dopo e nello stesso interrogatorio, modifica ancora a seconda di come il suo interlocutore pone la domanda (o talvolta gli suggerisce involontariamente), perché lui non sa come proseguire (basta leggere i verbali, è un continuo su e giù, un oscillare un po’ come Walter Chiari che cerca di indovinare come sia fatto un sarchiapone). Talvolta è proprio Misseri che guida l’interrogatorio come Walter Chiari. Cerca di ottenere degli input dal suo interlocutore per potergli offrire le risposte che potrebbero essere appropriate, quelle che lui immagina siano giuste, sulla base del feedback che gli viene proposto, porgendo affermazioni che possano eventualmente essere modificate nel tentativo di capire come sono andati effettivamente i fatti, tergiversando in attesa di comprendere dove si dovrebbe andare a parare per scoprire la verità che sembra non conoscere (o che si è smarrita dentro di lui).
Le informazioni che riesce a dare sono veramente poche, vaghe, evanescenti, confuse, contraddittorie... continuamente supportate dai suggerimenti e dalle sollecitazioni per riuscire a proseguire. I meccanismi mentali di un contadino non sono per niente diversi da quelli di un intellettuale quando è in gioco un feedback dove gli interlocutori stanno cercando, come nel caso del sarchiapone, di capire cosa ci sia nel ‘bagaglio’. Ma mentre Campanini sa che nel bagaglio non c’è niente, gli interlocutori di Misseri sono convinti che nel bagaglio ci sia magari qualcosa di terrificante come ad esempio lo stupro di un cadavere o un delitto familiare con il relativo e ‘doloroso percorso di ravvedimento’ (ma forse anche in questo caso il bagaglio è vuoto o è andato smarrito).
Misseri fa della convinzione dei suoi interlocutori che lui possa sapere (o ricordare) un motivo di zelo ed impegno ad assecondare, convinto a sua volta che loro sappiano per davvero quello che lui ‘probabilmente non sa, o forse ha dimenticato o comunque non può dire’ (una sorta di fantasma dell’anamnesi). Nella fattispecie talvolta, in una inversione dei ruoli, è proprio Misseri che fa la parte di Carlo Campanini e i suoi interlocutori quella di Walter Chiari. Con la differenza che Campanini lo fa come un trucco ingegnoso ed invece il Misseri lo fa inconsapevolmente, attraverso quei meccanismi mentali che appartengono a tutti noi, che fanno parte nel nostro bagaglio evolutivo sotto forma di automatismi di adattamento. Non si sa perché lo fa... forse per recuperare la memoria, forse perché è entrato troppo bene nella parte dell’assassino o del testimone (e si gioca il suo ruolo con scrupolo e abnegazione), forse per autosuggestione o comunque per qualunque altro motivo che non conosciamo. In ogni caso lui lo fa in perfetta buona fede entrando nella parte di un vero imputato (Una sorta di etica della situazione, pragmatica e perfino eroica).
Parla della corda con la quale avrebbe calato Sarah nel pozzo, dice che è in garage, che c’è anche l’arma del delitto che non è più una corda ma una cinta, eppure lì non si trovano riscontri (questo è il punto, non si trova niente, non ci sono riscontri). Dice di aver palpeggiato Sarah ma un momento dopo dice che era solo un gioco e che non ricorda con precisione come ha messo la mano o se l’abbia davvero messa (cerca di capire anche lui cosa ha fatto la sua mano e se l’ha fatto...). Dice che ha violato il cadavere sotto l’albero del fico, ma poi cambia idea, forse perché fiuta nell’aria un certo scetticismo o sente di averla sparata davvero troppo grossa, ma non senza lasciarsi aperta l’opzione di confutarsi nuovamente, di dire che la voleva violentare ma non ce l’ha fatta (‘non avevo il coraggio’). Poi dice che forse ha sbagliato (‘forse ho sbagliato non…’) sospendendosi come al solito in una nuova affermazione dubitativa (forse) e, all’interpretazione dell’interlocutore che suggerisce che forse voleva far ricadere la colpa su di sé, risponde con il classico: ‘può darsi’, il solito escamotage con il quale lasciarsi aperta una strada. Proprio come Walter Chiari che cerca di capire come diavolo sia fatto quel maledetto sarchiapone.
Le informazioni che riesce a dare sono veramente poche, vaghe, evanescenti, confuse, contraddittorie... continuamente supportate dai suggerimenti e dalle sollecitazioni per riuscire a proseguire. I meccanismi mentali di un contadino non sono per niente diversi da quelli di un intellettuale quando è in gioco un feedback dove gli interlocutori stanno cercando, come nel caso del sarchiapone, di capire cosa ci sia nel ‘bagaglio’. Ma mentre Campanini sa che nel bagaglio non c’è niente, gli interlocutori di Misseri sono convinti che nel bagaglio ci sia magari qualcosa di terrificante come ad esempio lo stupro di un cadavere o un delitto familiare con il relativo e ‘doloroso percorso di ravvedimento’ (ma forse anche in questo caso il bagaglio è vuoto o è andato smarrito).
Misseri fa della convinzione dei suoi interlocutori che lui possa sapere (o ricordare) un motivo di zelo ed impegno ad assecondare, convinto a sua volta che loro sappiano per davvero quello che lui ‘probabilmente non sa, o forse ha dimenticato o comunque non può dire’ (una sorta di fantasma dell’anamnesi). Nella fattispecie talvolta, in una inversione dei ruoli, è proprio Misseri che fa la parte di Carlo Campanini e i suoi interlocutori quella di Walter Chiari. Con la differenza che Campanini lo fa come un trucco ingegnoso ed invece il Misseri lo fa inconsapevolmente, attraverso quei meccanismi mentali che appartengono a tutti noi, che fanno parte nel nostro bagaglio evolutivo sotto forma di automatismi di adattamento. Non si sa perché lo fa... forse per recuperare la memoria, forse perché è entrato troppo bene nella parte dell’assassino o del testimone (e si gioca il suo ruolo con scrupolo e abnegazione), forse per autosuggestione o comunque per qualunque altro motivo che non conosciamo. In ogni caso lui lo fa in perfetta buona fede entrando nella parte di un vero imputato (Una sorta di etica della situazione, pragmatica e perfino eroica).
Parla della corda con la quale avrebbe calato Sarah nel pozzo, dice che è in garage, che c’è anche l’arma del delitto che non è più una corda ma una cinta, eppure lì non si trovano riscontri (questo è il punto, non si trova niente, non ci sono riscontri). Dice di aver palpeggiato Sarah ma un momento dopo dice che era solo un gioco e che non ricorda con precisione come ha messo la mano o se l’abbia davvero messa (cerca di capire anche lui cosa ha fatto la sua mano e se l’ha fatto...). Dice che ha violato il cadavere sotto l’albero del fico, ma poi cambia idea, forse perché fiuta nell’aria un certo scetticismo o sente di averla sparata davvero troppo grossa, ma non senza lasciarsi aperta l’opzione di confutarsi nuovamente, di dire che la voleva violentare ma non ce l’ha fatta (‘non avevo il coraggio’). Poi dice che forse ha sbagliato (‘forse ho sbagliato non…’) sospendendosi come al solito in una nuova affermazione dubitativa (forse) e, all’interpretazione dell’interlocutore che suggerisce che forse voleva far ricadere la colpa su di sé, risponde con il classico: ‘può darsi’, il solito escamotage con il quale lasciarsi aperta una strada. Proprio come Walter Chiari che cerca di capire come diavolo sia fatto quel maledetto sarchiapone.
Insomma tutto e il suo contrario, anche in un continuo scambio di ruoli (un po’ testimone e un po’ interprete delle proprie parole). Misseri risponde con precisione solo quando parla della sua vita e delle cose quotidiane di casa e del suo lavoro, allora risulta esaustivo e credibile. Invece riguardo al delitto sembra esserci una sorta di buco nero. Parla delle gambe di Sarah come attorcigliate, poi un ginocchio piegato e uno disteso, cercando di volta in volta di modificare la sua ricostruzione a seconda di come suppone dovrebbe essere la verità da raccontare. Dice di averla distesa nel bagaglio della ‘Marbella’ (un metro per un metro?). Quel cadavere Michele sembra proprio non averlo mai trasportato. Il telefono di Sarah dice di averlo portato nei pressi della caserma dei carabinieri dove sarebbe rimasto per una settimana (perché non aveva il coraggio di costituirsi) poi di averlo lasciato a un distributore sulla strada di Manduria dove non viene visto da nessuno, ad un autolavaggio, ma la mattina dopo lo riprende senza mai riuscire a costituirsi.
Il telefonino è emblematico per due ordini di idee. Intanto appare singolare che per costituirsi scelga la mediazione del cellulare. Se non aveva il coraggio di andare dai carabinieri poteva rivolgersi, da credente e credo praticante, a un sacerdote, magari al prete della sua parrocchia, a qualcuno di cui si fidava. Il telefonino che porta di qua e di là sembra più una vicenda da Totò, più una storia da guardie e ladri che di un delitto, ancora una volta una commedia degli equivoci. Sembra più che altro, al di là della giustificazione che lui ne dà a posteriori (il volersi liberare da un rimorso), un tentativo di recuperare non solo i dati che potevano essere contenuti ed estrapolati dal cellulare, ma anche quelli, attraverso la memoria del cellulare, contenuti nella sua di memoria.
A differenza di come molti commentatori descrivono Michele Misseri, io credo che lui sia persona sensibile e intelligente e che davvero amava Sarah come una figlia alla quale non avrebbe mai fatto del male. Quello che appare da una attenta lettura dei verbali è che Michele non sappia cosa sia avvenuto esattamente, non conoscea con precisione l’arma del delitto, probabilmente non abbia assistito neppure all’omicidio. Si vede chiaramente che va alla cieca, che è lui a cercare di capire e che è disorientato e confuso. L’interrogativo riguarda in che modo lui sia venuto a conoscenza del luogo dell’occultamento del cadavere della povera Sarah. Questo appare un mistero. Si può solo fare l'ipotesi che abbia assistito alla fase dell’occultamento, ma di certo non vi ha partecipato altrimenti saprebbe dare informazioni più dettagliate. Un altro interrogativo è il motivo per cui abbia accusato prima se stesso, poi la figlia poi ancora se stesso. Per il resto non esiste nessun riscontro di quanto racconta in modo confuso e contraddittorio. Gilberto M.
Finisco con alcuni Post Scriptum anche sugli articoli precedenti e sui relativi commenti:
1: Vorrei sfatare un equivoco. Io non ho fatto nessuna diagnosi di PTDS, per questo occorre uno psichiatra, ho invece formulato ipotesi o argomentato su base logica. Mi sono semplicemente chiesto se una confessione a fronte dell’assoluta mancanza di riscontri potrebbe essere spiegata da uno stato di shock e di amnesia postraumatica. L’ho fatta perché è una ipotesi (eventualmente da verificare da chi di dovere) che potrebbe spiegare una confessione che non si traduce in elementi di prova concordanti e circostanziati (salvo il fatto di aver fatto ritrovare il cadavere e alcuni oggetti appartenuti alla vittima) ma solo in un palinsesto di otto e più testimonianze senza capo né coda. In base al rasoio di Ockam: Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem (Non moltiplicare gli elementi più del necessario) - Frustra fit per plura quod potest fieri per pauciora (È inutile fare con più ciò che si può fare con meno), è l’ipotesi più semplice ed economica che sono riuscito a immaginare. Spiegherebbe la contraddizione delle molte confessioni senza riscontri, illogiche e inverosimili (ma potrebbero esistere anche altre spiegazioni, ovviamente, magari più semplici ed economiche che io non conosco).
2: Per immaginare altri scenari bisognerebbe che Misseri avesse davvero ucciso sua nipote. Non lo crede la Procura (secondo me per ovvi motivi) e non lo credo neppure io (perché le molteplici ‘confessioni’ di Michele non stanno in piedi neppure con le stampelle). Ognuno, poi, può fare tutte le ipotesi che vuole, ma è evidente che il problema non è lo stato mentale di Misseri, che si suppone normale fino a prova contraria, ma capire da cosa nasca una confessione di colpevolezza nella quale, fino ad oggi, non risulta un solo elemento a supporto. Ripeto, la mia ipotesi scaturisce da un dubbio, come avevo chiarito già dal primo articolo, ma sulla base di un ragionamento e di uno scenario possibile. Quello di cui sono convinto sulla base delle argomentazioni svolte fin qui è che nessuno della famiglia Misseri abbia a che fare col delitto e che la ragazza non ha mai raggiunto la loro casa in quel pomeriggio. È curioso tra l’altro che Michele Misseri a un certo punto nell’Incidente Probatorio alla domanda chi sedesse a capotavola risponda: “No, a capotavola non si siede nessuno perché c'è la televisione”. La televisione, proprio come in tutte le famiglie italiane, fa sentire la sua voce, siede al posto d’onore, almeno metaforicamente, è un persuasore davvero onnipresente.
3: Le mie analisi inoltre (come quella di questo articolo) sono state solo analisi testuali, cioè su una narrazione (nei suoi aspetti logici e psicologici) ricavabile dai documenti. Qualunque richiamo a tenere i piedi per terra non può prescindere dai riscontri fattuali. Un conto sono le narrazioni (‘confessioni’) e un conto sono i fatti che quelle dovrebbero dimostrare e attestare. È inutile che si continui a dire che il cellulare di Sarah era nella casa Misseri (garage-cantina o abitazione) perché di questo non c’è prova. È inutile che si dica che sulle cinture trovate in casa Misseri ci fossero tracce biologiche di Michele perché è ovvio: come la scoperta dell’acqua calda. Ci dovevano essere le tracce di chi? Lui ci vive in quella casa e alcune cinture sono le sue.
4: Mi è piaciuto molto il commento dell’Anonimo che dice “Sono disposta a seguire la sua interessante dimostrazione ma la scoperta del telefonino e poi del corpo della bambina in un sito poco noto, tramite l'intervento dello zio Michele, mi lascia perplessa...”. La perplessità dell’anonimo è anche la mia. È appunto quella la cosa da spiegare. (in uno dei miei articoli precedenti ho azzardato solo un’ipotesi, un dubbio forse suggestivo o forse sbagliato, ma comunque fondato su argomenti e riferimenti precisi, a differenza di molte asserzioni che ‘sento’ e che non hanno fondamento né logico né fattuale). Se i lettori hanno ipotesi migliori, argomentando sulle evidenze dei fatti, ascolterò con piacere e interesse le loro deduzioni. Però ho l’impressione che alcuni commenti non tengono nel dovuto conto che tutte le comunicazioni telefoniche e gli spostamenti dei protagonisti (famiglia Misseri) del giorno 26 Agosto, dopo che il cellulare di Sarah sembra ‘morto’, potrebbero essere assolutamente ininfluenti e fornire solo un cumulo di dati fuorvianti ed inutili. La cosiddetta ‘prova’ scientifica (come osserva la commentatrice Tiziana) è solo un ‘dato’ che talvolta può portare per via induttiva a degli errori madornali.
5: Riguardo alla sequenza logica dei miei quattro articoli precedenti sono d’accordo con ‘LucaP’ di leggerli in senso contrario. D’altro canto l’intuizione spesso precede il ragionamento, perlomeno geneticamente, in quanto fornisce l’input per un approfondimento e una disamina. Vorrei spiegare il riferimento a Blade Runner che sembra messo lì come un cocomero sull’albero di Natale, come se non c’entrasse niente con tutto il discorso. Nella migliore fantascienza proprio quello che dovrebbe essere analizzato e scannerizzato (l’androide o la cosa venuta da un altro mondo) con un test (di Turing), o addirittura notomizzato con raffinati strumenti chirurgici (o con indagini da cold case), finisce per fare a pezzi colui che gli vorrebbe fare l’autopsia. Quello che credeva di essere l’interprete del delitto, in realtà è proprio la vittima designata (spero solo metaforicamente). Insomma il caso irrisolto ci riguarda più come oggetto che come soggetto dell’indagine. Un invito ad affinare i nostri strumenti interpretativi e ad allargare la nostra base concettuale, a non accontentarsi di spiegazioni preconfezionate, a non cadere vittime di facili semplificazioni. Insomma imparare a diffidare delle nostre certezze. E la raccomandazione vale naturalmente anche per il sottoscritto.
4: Mi è piaciuto molto il commento dell’Anonimo che dice “Sono disposta a seguire la sua interessante dimostrazione ma la scoperta del telefonino e poi del corpo della bambina in un sito poco noto, tramite l'intervento dello zio Michele, mi lascia perplessa...”. La perplessità dell’anonimo è anche la mia. È appunto quella la cosa da spiegare. (in uno dei miei articoli precedenti ho azzardato solo un’ipotesi, un dubbio forse suggestivo o forse sbagliato, ma comunque fondato su argomenti e riferimenti precisi, a differenza di molte asserzioni che ‘sento’ e che non hanno fondamento né logico né fattuale). Se i lettori hanno ipotesi migliori, argomentando sulle evidenze dei fatti, ascolterò con piacere e interesse le loro deduzioni. Però ho l’impressione che alcuni commenti non tengono nel dovuto conto che tutte le comunicazioni telefoniche e gli spostamenti dei protagonisti (famiglia Misseri) del giorno 26 Agosto, dopo che il cellulare di Sarah sembra ‘morto’, potrebbero essere assolutamente ininfluenti e fornire solo un cumulo di dati fuorvianti ed inutili. La cosiddetta ‘prova’ scientifica (come osserva la commentatrice Tiziana) è solo un ‘dato’ che talvolta può portare per via induttiva a degli errori madornali.
5: Riguardo alla sequenza logica dei miei quattro articoli precedenti sono d’accordo con ‘LucaP’ di leggerli in senso contrario. D’altro canto l’intuizione spesso precede il ragionamento, perlomeno geneticamente, in quanto fornisce l’input per un approfondimento e una disamina. Vorrei spiegare il riferimento a Blade Runner che sembra messo lì come un cocomero sull’albero di Natale, come se non c’entrasse niente con tutto il discorso. Nella migliore fantascienza proprio quello che dovrebbe essere analizzato e scannerizzato (l’androide o la cosa venuta da un altro mondo) con un test (di Turing), o addirittura notomizzato con raffinati strumenti chirurgici (o con indagini da cold case), finisce per fare a pezzi colui che gli vorrebbe fare l’autopsia. Quello che credeva di essere l’interprete del delitto, in realtà è proprio la vittima designata (spero solo metaforicamente). Insomma il caso irrisolto ci riguarda più come oggetto che come soggetto dell’indagine. Un invito ad affinare i nostri strumenti interpretativi e ad allargare la nostra base concettuale, a non accontentarsi di spiegazioni preconfezionate, a non cadere vittime di facili semplificazioni. Insomma imparare a diffidare delle nostre certezze. E la raccomandazione vale naturalmente anche per il sottoscritto.
Spigolatura finale: Per inciso e mera curiosità risulta che alcuni computer sono già abbastanza arguti per spacciarsi per esseri umani e siano in procinto di superare il test (di Turing) che serve per definire una macchina come pensante. Sembra che ingannare il 30% degli sperimentatori sia già una buona performance e che le macchine stiano per superare quel livello. No comment...
Un modo diverso di vedere l'omicidio di Avetrana negli articoli di Gilberto M.
Caso Scazzi – Logica e suggestione – Il tacchino di RussellCaso Scazzi. Il sistema paese affetto da sindrome post traumatica?
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309 commenti:
1 – 200 di 309 Nuovi› Più recenti»Praticamente si torna al primo articolo. Un omicidio compiuto da altri (che non siano della famiglia Misseri)e Michele che se ne assume la paternità ed anche a maternità!
Mah!
Non ci crederei neanche se lo vedessi con i miei occhi.
Bigi dice
Se Misseri non avesse saputo del corpo non avrebbe potuto aiutare nessuno.
Quindì Misseri è coinvolto perchè, questa è,e rimane,l'unica certezza.
Di tutto il pentolone di notizie le uniche pietre rimangono proprio queste: Misseri ha nascosto il corpo di Sara,ha portato gli inquirenti sul posto e,per quanto riguarda il resto,tutto può sembrare verosimile ma questo non è certezza,in alcuni punti poi prende l'aspetto di forzatura della realtà.
Rimane nella soluzione di un verdetto certo, un caso approssimato e non esaustivo nelle sue sfaccettature.
A presto
Questo articolo mi sembra sia incentrato sugli ultimi due interrogatori tenuti da Michele Misseri, ossia su quello del 5 novembre e quello dell'incidente probatorio.
Ma dimentichiamo i due precedenti interrogatori, quello del 6-7 ottobre e 15 ottobre 2010. In quelle circostanze Michele Misseri (tesi, quella della corda, sostenuta anche da Strada, salvo poi la sua folgorazione sulla Via di Damasco) ha sempre dichiarato che l'arma utilizzata era una "corda". E lo dichiara anche nell'interrogatorio del 5/11/2010 fino a poco prima della sua interruzione.
Non me ne voglia l'autore dell'articolo, ma affermare che Michele Misseri non sapesse con cosa sia stata uccisa Sarah, è fuori da ogni logica.
Bisogna solo stabilire il perchè e come una corda, restata tale fino al 4/11/ 2010, il 5/11/2010 diventi, per pura magia una cintura.
Ripeto quello che ho già detto in altro commento. La corda diventa cintura perché è necessario spostare il luogo del delitto. Non più in garage ma in casa.
E spostare il luogo del delitto dal garage in casa è il modo più semplice per incastrare le due donne.
Ritengo l'omicidio sia stato commesso da uno, da due o da tutti e tre i componenti della famiglia Misseri (escludo la figlia maggiore per ovvi motivi), non credo, insomma, a interventi esterni alla famiglia.
So di non essere in linea con l'idea del Sig. Tummolo e del Sig. Gilberto, ma questo è la mia modestissima opinione.
allora epam ..
hai ancora dubbi?
se ritieni possibile l'omicidio in 3 versioni diverse ..
io sbagliero' ma non credo . la versione x me è una sola .. ciao
Magica, ciao!
No, io sono della tua stessa idea. La mia considerazione era sul fatto che di lì non si scappa. O il Misseri da solo, o le due donne, o le due donne con la complicità del terzo. Escludo che possa esserci una "ingerenza" esterna.
Magari più tardi spiegop qual'è la mia ipotesi.
l'ipotesi può essere una sola ..ha fatto tutto michele che come dicono i trattati di criminologia la prima confessione è quella giusta tutto il resto di questa storia è solo noia e tristezza!!!
D'accordo con Darpi, Magica, Epam e chi la pensa come loro. E soprattutto paradossalmente d'accordo con la PROCURA VERSIONE SEI OTTOBRE 2010!
Chissà perché si continuano a versare fiumi d'inchiostro su un caso risolto ormai da due anni.
Si potrebbe anche sorridere sul "sarchiapone", se non fosse che c'è una povera ragazza morta ingiustamente, un reo confesso in libertà, considerato solo un povero pagliaccio, e due povere donne innocenti, ristrette in galera senza condanna e senza uno straccio di prova, considerate da quasi tutti delle acclarate ed efferate assassine.
Questa triste vicenda dovrebbe spronare tutti a riflettere se il nostro sistema giudiziario sia al passo coi tempi e compatibile con una moderna democrazia, quale dovrebbe essere quella in cui c'illudiamo di vivere.
Giacomo
L'analisi compiuta da Gilberto è molto approfondita e dettagliata, tuttavia è forse unilaterale, perché punta solo sulla figura di Michele Misseri, e non dei suoi interlocutori. Ora, per capire gli interrogatori, intanto bisogna ricordare che questi non sono una verbalizzazione sempre integrale, ma che vengono riportati per iscritto solo in parte, e nella parte voluta dagli interroganti. Dietro ogni colloquio scritto, c'è un pre-colloquio puramente orale, che spiega il successivo e che si può immaginare o ricostruire, ma che non è dato immediatamente. Si trascura in sostanza l'asserzione d'inizio dell'incidente probatorio, nel quale l'auto-confessione dei SS. Inquisitori di aver condizionato e "suggestionato" le risposte di Misseri è chiara ed inequivocabile, giustificata da una presunta distinzione tra indagato e imputato relativamente ai suoi diritti di garanzia, cosa che viene largamente negata dall'art. 61 CPP.
In conclusione, nulla di quel sacco, o assai poco, è farina macinata dal Misseri.
BIGI
Concordo con quanto hai scritto, e rimarco il tuo periodo di chiusura.
Pino
x epam
infatti il mio commento x te era incentrato sul tuo ,, nel quale prendi in considerazione che michele da solo .. oppure puoi anche considerare che le donne da sole o tutti e 3 insieme ...
il discorso di( gilberto?)è una sua versione magnificata da supposizioni fantasiose ))( ma è da un po' che si discute su chi ha la colpa nel caso misseri .. mi pare che era in considerzione la colpevolezza di misseri giusta o sbagliata la pensavamo cosi' .. ora invece pensi la possibilita diversa ..
potresti scrivere su cosa l'ha deduci? almeno ci ragioniamo un po' ..
lo so che la pensi cosi' l'ho letto anche il altri interventi .. ma allora spiegaci ..
magica,
ripeto quello che ho sempre sostenuto e cioè che c'è un reo confesso...Punto!
Quando ho voluto, per così dire, alzare il tiro sulle eventuali tre ipotesi, era solo ed esclusivamente per confutare la possibile esistenza di persone esterne alla famiglia Misseri E NON PERCHÉ IO RITENGA CHE LE TRE IPOTESI SIANO VALIDE.
Di quelle tre ipotesi per me resta valida la prima e cioè che Michele abbia agito da solo.
E perchè penso che abbia agito da solo? Lo penso perchè non credo possibile che una persona, pur mentalmente disturbata, possa accusare prima se stesso, poi chiamare in correità la figlia e, infine, confessare che l'unica responsabile è la figlia, per proteggere chissà chi e da chissà che cosa!
Che fosse vittima di un ricatto?
Impossibile, viste le varie versioni fornite. O vogliamo forse credere che il ricattatore non si accontentava dell'autoaccusa perchè per questo "fantomatico" personaggio era più importante che in galera ci finisse Sabrina?
Ok, va bene la fantasia, ma per favore, cerchiamo di restare quanto più possibile nel reale, altrimenti facciamo la fine di quei 4-5-6 scrittori romanzieri falliti che ci hanno condotto fin qui.
Come vedi, cara magica, io non ho cambiato parere, resto sempre convinto del fatto che l'autore sia Misseri.
Ma anche nel caso di Misseri, come meglio specificato dal Sig. Tummolo, bisogna che la sua confessione sia supportata da elementi oggetivi che non spetta a me andare a individuare.
A me basta di sapere che vi sono degli aspetti inconfutabili, che non possono essere considerati, come ahimè alcuni dei colpevolisti a «scatola chiusa» (cit.) hanno fatto, un merito, ma a tutti gli effetti sono da considerarsi un’aggravante:
1) Misseri ha fatto ritrovare il corpo e tutto il resto;
2) È l’ultima persona che ha avuto la materiale disponibilità del cellulare di Sarah.
Ed il punto 2), secondo me, è il tallone di Achille dell’accusa, perché dovrà dimostrare, oltre ogni ragionevole dubbio, con prove (al momento non ci sono neanche indizi) ben più che consistenti, che Sabrina abbia usato il cellulare di Sarah prima di Michele Misseri.
Magica, è chiaro, ora, qual è la mia posizione? Spero di sì.
Saluti
Gli stralci di interrogatorio riportati nell'articolo si riferiscono a una fase successiva all'interrogatorio del 6 ottobre. Nel lasso di tempo intercorrente Misseri potrebbe aver avuto modo di elaborare una strategia.
A un certo punto, avendo deciso di ritrattare (quali che siano i motivi e le eventuali responsabilità di altri in questo), e trovando in tale proponimento una sponda nello scetticismo dei suoi interlocutori sulla sua prima confessione, può aver deciso, dosando le sue lacune e contraddizioni, di confermare i loro dubbi, lasciando loro credere di essersi autonomamente convinti che lui non c'entra con il delitto.
Se avesse ritrattato la prima confessione ex abrupto il suo comportamento avrebbe insospettito gli inquirenti e lui avrebbe rischiato di non essere creduto.
Il comportamento di Misseri può essere tipico di chi non conosce i fatti nel loro reale svolgimento, non avendovi preso parte, ma può anche essere quello di chi ancora brancola nel buio cercando di capire quale sia il teorema elaborato da chi svolge le indagini onde poter orientare le mosse successive.
E' significativo il momento in cui dice durante il sopralluogo in garage che ha fatto il massimo sforzo per collaborare. Sembra si scusi con i giudici per non sapere bene cosa deve dire per confermare la loro ricostruzione.
Secondo il mio parere le sue titubanze gli servono per prendere tempo e cercare di capire quali sono gli elementi di prova e i passaggi logici su cui gli inquirenti basano le loro supposizioni (che vedono Sabrina autrice del delitto) e portare gradualmente il discorso nella direzione auspicata.
Ivan
Supponiamo pure che Misseri sia l'unico assassino e che abbia operato da solo. Ora, stante la posizione assunta dai SS. Inquisitori, su che base potrebbe essere condannato per omicidio ? Vogliamo essere realisti ? Bene , proviamo ad esserlo fino in fondo.
Chiedo scusa Sig. Tummolo, ma forse lei non mi legge bene!
Ho scritto una intera frase a Lei dedicata:
«Ma anche nel caso di Misseri, come meglio specificato dal Sig. Tummolo, bisogna che la sua confessione sia supportata da elementi oggetivi che non spetta a me andare a individuare.»
Forse avrei dovuto scrivere meglio e cioè così (metto tra parentesi quadra):
«Ma anche nel caso di Misseri, come meglio specificato dal Sig. Tummolo [in altri suoi commenti], bisogna che la sua confessione sia supportata da elementi oggetivi che non spetta a me andare a individuare.»
Lei mi fa una domanda alla quale avevo già risposto prima ancora che me la facesse.
che ci sia coinvolto michele quì non ci piove,già è difficile credere che nascondi il cadavere per coprire la figlia ,figurarsi se si tratta di un estraneo della famiglia.....poi tutto puo essere,magari qualcosa ci sfugge dalla nostra immaginazione......se si vuole pensare diversamente come già detto il tempo che ci rimane è il tragitto da casa scazzi a casa misseri,che qualcuno sia intervenuto per strada?.......ora se per strada sia intervenuto qualcuno chi mai poteva essere?.......insomma che qualcuno l'avrebbe aspettato in strada......comunque,di sicuro qualcosa di serio,che lo riguarda che lo portò ad comportarsi così michele di nascondere il cadavere in quella maniera.......
con rispetto di tutte le oppinioni possibile,ancora non riesco vedere altrimenti se non la prima confessione di michele,poi con susseguirsi di cose come si comporta e che lo hanno aiutato,se non per interessi propri di mischiare le carte,non posso fare a meno pensare che è lui michele unico responsabile......
Veramente, caro Epam, la mia domanda non era rivolta a Lei in modo specifico, ma a tutti coloro i quali ritengono Misseri l'unico colpevole della vicenda. E non era un'obiezione, ma una semplice richiesta. Non veda le cose in modo personalistico, visto che non è Lei l'unico a sostenere questa tesi, ma la totalità degli innocentisti e legalitari, che io un po' scherzosamente chiamo a 2/3, i quali spesso dimenticano che la presunzione di non-colpevolezza vale per tutti, anche per i rei confessi: non vi sono eccezioni. Solo al termine dell'ultimo grado di processo, vi piaccia o no, si potrà dire, se tale sarà risultato, che Michele Misseri abbia ucciso la nipote.
Ho anche più volte asserito che non condivido l'atteggiamento di coloro che trattano questioni reali come un giallo da romanzo o da film, di cui bisogna per forza scprire l'autore del delitto. Nella realtà, ahinoi, spesso l'autore del delitto non viene scoperto, ed è già gran cosa che non si mandino, modello USA, innocenti a morte su sedia elettrica o con iniezione letale o col gas, o altre metodologie patibolari, degne di un'incultura ancora barbara e violenta.
Quando mi rivolgo ad una persona specifica, lo faccio sempre in modo esplicito.
Quanto al saper leggere, credo di averlo imparato da diversi anni ormai (ahinoi...).
Buongiorno a tutti.
Un avviso per Massimo Prati.
Massimo, io scrivo da due postazioni diverse (immagino che te ne sia accorto) pertanto, il miei numeri di IP dovrebbero essere sempre quelli.
Sig. Tummolo, lungi da me dal voler insinuare che Lei non sappia leggere. Io solo detto che non mi legge bene, nel senso che forse non mi ha capitoe, mi pare non sia la stessa cosa.
Quello che Lei dice nel commento delle ore 09:45:00 di oggi, è esattamente quello che ho detto io, con parole diverse, ovvero che la colpevolezza di Michele Misseri, ancorché reo-confesso, deve essere supportata da elementi oggettivi che ne certifichino, oltre ogni ragionevole dubbio, la sua colpevolezza.
Non vedo, quindi, dove sta il problema!
Ma, a quanto pare, sia a Lei che a Gilberto (che propendete per un intervento esterno alla famiglia) sfugge un particolare.
Lo squillo delle ore 14,28 partito dal cellulare di Sarah verso quello di Sabrina.
Chi ha fatto quello squillo?
È chiaro che, se qualcosa è accaduto nel tratto di strada da Via Raffaello a Via Deledda (e non prima, visto che Sarah è stata avvistata in Via Kennedy angolo Via Raffaello dai due fidanzatini ormai non più tali), quello squillo non può essere stato fatto da Sarah, ancor meno può averlo fatto Sabrina.
Chi potrebbe aver avuto interesse a fare quello squillo? E, soprattutto, quale impellente motivo avrebbe avuto una persona diversa da Sarah a fare quello squillo?
Mi riesce difficile pensare che il possibile autore di un delitto, si premuri di fare uno squillo che, a quanto pare, era un squillo in codice in uso alle due ragazze .
Saluti.
Qualcuno dei presenti può chiarirmi perchè Sabrina, Cosima e valentina devono concordare le versioni agli inquirenti se sono completamente estranee? Non è una domanda polemica, vorrei capire cosa ne pensate.
Caterina
bravo epam,ottimo osservazione.....
infatti tale cosa è stato detto anche da fratello claudio di recente all'udienza,che per abitudine sarah faceva il squillo a quell'ora,perchè sapeva che cosima alle 2 di pomeriggio andava a riposare e non suonava il campanello.....in cui erano 14.28 e hanno dato per morta (sarah) alle 14.42,in cui tempo rimanente sono 14 minuti.....allora se si vuole dare colpa a sabrina,una ragazza di 22 anni si dovrebbe limitarsi a l'hanno presa ,l'hanno presa e immettersi in macchina con mariangela ad andare da conetta e vedere se sarah è uscita....e voilà una messa in scena in 14 minuti.....e come disse l'avv.conte che nemmeno uno dei peggiori dei killers arrivi a tanto......
e aggiungo ci si può pensare a una lite fuorioso quanto si vuole,ma una reazione all'omicidio?!....
il fatto sta si è stato portato l'attenzione su sabrina e michele dove stava?....nessuno l'ha notato.....ciao
x caterina ..
beh.! valentina non dovrebbe concordare niente basta che dica la verita'..
sabrina e cosima non lo so ma siccome ad ogni loro uscita si imbastiscono dicerie di ogni tipo ,, sarebbe opportuno che misurassero le parole x non essere fraintese come succede ogni volta ...
la comcordanza penso sia una prassi .. ma non ne ho mai avuto bisogno e non lo so ... e non saprei ...
..
quelli che affrontano i processi .avranno le loro strategie .
l'avvocato difensore mette sicuramente sul chi va' la' i patrocinati x non cadere nelle trappole che quelli dell'accusa tendono a fare in tutti i processi . siccome con un indizio si possono sviluppare diverse comclusioni.. suppongo che sia cosi' .. ma dovranno dibattere tutto con la logica .non si possono imbastire scenari improbabili .
x Caterina - Secondo me si concordano le versioni quando c'è un'esigenza di farle collimare alla perfezione...
Mary
Magica, intendevo chiedere perchè si sono dovute mettere d'accordo tutte (valentina compresa) sulle versioni da dare? Si evince dalle intercettazioni. Non capisco perchè!
@ Gilberto
Le rinnovo i miei complimenti per il nuovo ed ottimo articolo il quale, non fosse per i risvolti drammatici di questa vicenda che hanno sconvolto le vite di troppe persone, strapperebbe anche numerosi sorrisi.
Confesso che sino ad oggi non avevo ancora letto la trascrizione dell'interrogatorio del 5 novembre. Ed averlo fatto dopo la lettura del suo articolo mi ha permesso di constatare che difficilmente sarebbe stato possibile trovare un paragone più calzante di quello dell'episodio del Sarchiapone.
le intercettazioni dovrebbero essere postate x intero non estrappolate in poche righe ,
dopo 42 giorni come si fa a ricordare tutto a puntino? dunque la cosima dice che ha pochissiam memoria e quando successe il fatto disse che era a letto .. pero' fa confusione . mentre parla con valentina la quale sottolinea il fatto che non capisce quello che dice l'una e l'altra(imputate) e chiede spiegazioni ,
ma chi dubita fortemete ,, dice pure che madre e figlia si sono accordate in quei 42 giorni anche con l'ausilio dei pizzini .. si erano accordate molto male?
è inutile cercare tutte queste discrepamze x dichiarare una colpeovlezza .. chi colpevolizza si basa sempre su queste pochezze x giudicare ..se ci si basa sulla logica .. si capisce come andarono i fatti
Basandosi sulla logica, appunto.
Mary
luca ciao..
eppure davano una importanza straordinaria a quell'incidente probatorio ..
non saro' una cima ma mi resi subito conto di dell'idiozia di quel incidente prob..
mmmm .... L'incidente probatorio addirittura un'idiozia è da spiegare! E quali sono le cose importanti?
L'articolo descrive molto bene le impressioni che suscitano le risposte di Misseri nell'interr. in chiunque segua la logica: anche quella del semplice buon senso.
Anna Bari
Vorrei ricordare a Magica che l'I.P. risale al 19 novembre 2010.
Mary
É tornata la volpe che crede di essere furba, ma quando non riuscendo a raggiungere l'uva...dice che questa è ancora acerba.
Sig. Fox...sveglia! L'incidente probatorio con il suo contenuto non serve più avendo i PP.MM. disegnato uno scenario completamente diverso da quello descritto in quell'ufficio ed incentrato tutto sull'ormai interrogatorio/farsa del 5 novembre.
Da quel 19 novembre di acqua ne è passata sotto i ponti... ma voi siete ancora fermi a quella data.
Stesso discorso vale per la Sig.ra Mary (per sempre?)
Ma che ve lo dico a fare?
Epam, è Magica che ha parlato di I.P. Probabilmente, nella lettura dei commenti, ne ha tralasciato qualcuno .
Mary
Che l'incidente probatorio faccia acqua lo dimostrano gli stessi giudici quando in una successiva ordinanza scrivono che era necessaria una nuova ricostruzione, dato che la difesa aveva fatto notare che in tre minuti Sabrina non aveva potuto giocare a cavalluccio con Sarah in garage, ucciderla per strangolamento, essere andata a svegliare Michele Misseri, essere scesa con lui in garage per fargli vedere il corpo di Sarah, ordinandogli di nasconderlo ed essere uscita in strada a fermare la Spagnoletti.
Tornando allo squillo delle 14:28, potrebbe non essere quello consueto di Sarah quando arrivava davanti al cancello ma una risposta al sollecito ricevuto poco prima da parte di Sabrina ("Hai ricevuto il mio sms?").
Che sia una risposta lo farebbe supporre il fatto che avviene solo 13 sec. dopo il messaggio di Sabrina. In tal caso Sarah non è ancora arrivata e teoricamente ci sarebbero i margini di tempo per l'azione di persone diverse dai Misseri. Sarah potrebbe aver risposto mentre usciva da casa o in strada a qualche distanza da casa Misseri, nell'ordine di 100 - 200 metri. Il margine di tempo per un rapimento da parte di estranei alla famiglia tenuto conto dell'avvistamento del fidanzatini andrebbe approssimativamente da 2 minuti a 40 secondi. Piuttosto improbabile.
Ivan
Caro Prof. Tummolo, anche nei confronti di Michele Misseri per garantismo occorre valutare gli elementi di riscontro alla sua assunzione di responsabilità. Non può valere il ragionamento: “se assolvete le imputate allora dovete condannare Michele Misseri”.
Ma per come si è formata la prova e per come la stessa è stata sgretolata nel corso dell'inchiesta, anche attraverso la celebrazione di un incidente probatorio che poteva essere evitato, si è creata una marea di carte e provvedimenti tale che non si vede con quale spirito questi giudici potrebbero in futuro riconsiderare la posizione di Michele Misseri. Si potrebbe arrivare a dissidi interni, a giudici che sconfessano altri giudici.
Le Sue parole sulla inevitabile imperfezione di qualunque sistema giudiziario sono sacrosante. Si ritiene a torto che il non riuscire a rendere giustizia sia di per sé un'ingiustizia. Invece si dovrebbe applicare nel diritto il famoso detto medico “primum, non nocere”. Per rendere giustizia a qualcuno non si può correre il rischio di ledere i diritti di altri soggetti, anche solo con misure definite “provvisorie” e che di fatto sono “definitive” in quanto non reversibili, come la carcerazione in attesa di giudizio. Tanto più (continuando il parallelo con la medicina) che, mentre in genere qualunque applicazione medica riguarda il solo soggetto interessato (tranne nel caso dei trapianti), nel diritto, stante la sua bilateralità, si viene a interessare una molteplicità di soggetti che andrebbero sempre ritenuti comunque meritevoli di tutela e garanzie, prime fra tutte quelle di libertà.
Ivan
Caro Ivan,
perfettamente d'accordo, mi pare che Lei abbia reso alla perfezione ciò che voglio dire. Con Epam c'è qualche divergenza, dovuta più che altro al ritenere che io risponda a lui e a lui soltanto, con la mia osservazione sul realismo in questo processo. Ma mi pare che anche qui le divergenze siano di pura apparenza.
Ciò che mi interessava rilevare era che, confessione o no la quale non è ritenuta attendibile, non vi sono elementi oggettivi per supportare neppure l'accusa di "soppressione di cadavere", in quanto questa non avrebbe un movente adeguato, se togliamo la responsabilità o complicità diretta nell'omicidio. E' semplicemente ridicolo pensare che uno faccia sparire il corpo della nipote uccisa in casa, non un cadavere qualunque casualmente ritrovato nell'orto, solo perché la moglie minaccia di non offrire più le proprie grazie e di non preparargli la cena, e la figlia chissà di che cosa lo minaccia (anche lei di non preparargli la cena, stirragli i calzoni, fargli vedere la televisione, dargli il bacio della buonanotte, condurlo a vedere lo spettacolo del circo?). E' anche troppo evidente che l'occultamento avviene solo se e quando uno è complice attivo nel delitto: lo ripeto dall'inizio di questa vicenda.
Sull'incidente probatorio, vanno distinte dal contenuto le metodologie utilizzate e decantate, le quali costituiscono elemento giudicabile anche dopo, visto che erano tendenti alla falsificazione (ridurre il caso a una disgrazia nel gioco - il cavalluccio - seguita poi da tutta una serie di comportamenti impropri e delittuosi), la quale falsificazione viene azzerata prima dalla Cassazione, poi dagli stessi SS. Inquisitori quando passano dall'attendibilità del Misseri all'attendibilità del fioraio sognatore. Il contenuto dell'incidente probatorio è decaduto, non così la metodologia, la quale resta a chiaro indizio dell'intenzione di risolvere il caso secondo la maggior comodità dei SS. Inquisitori "in primis", e per gli imputati "in secundis", salvo che l'imputata principale in quel momento non ha accettato lo storico compromesso, rigettandolo con grande ira dei SS. inquisitori (di qui le rappresaglie contro gli avvocati Russo e Velletri, poi con l'avv. De Cristofaro; la magra operazione diffamatrice tentata con l'avv. Marseglia, tutte azioni dolose, di cui, o prima o dopo, i SS. Inquisitori dovranno rispondere.
Per voi si... non serve più! Per chi deve decidere sull'esito del processo conta e come! Insieme ad altri indizi ovviamente!
Vedo che è ritornata, nel pieno della sua forza numerica, la banda dei suonatori d'organetto con celebre ritornello:
"Sabrina e Cosima sono tanto cattive, sono due assassine", dadaumpa, dadaumpa, zum, zum, zum...
Vogliamo eliminare l'unico momento di verità in tutta questa storia? Non mi sembra il caso!
Non ho ben capito quello che ha detto Fox. L'incidente probatorio sarebbe l'unico momento di verità di tutta questa storia?
Allora Fox potrebbe farci la cortesia di esporci con parole sue, come si sono svolti i fatti e i relativi orari, partendo dal momento in cui Sarah avvisa che ha ricevuto un messaggio al momento in cui il cellulare di Sarah non risponde più?
Sig. Tummolo , il ritornello più idoneo alla tragica situazione sarebbe, secondo me, questo:
"Sarah è stata eliminata
che paghi CHI l'ha ammazzata!
Ma che sia vera giustizia
e non verità fittizia!
(il tutto senza Dadaumpa! Non è il caso).
Tanti saluti
Mary
giacomo ,quello che è strano o chissà perchè non ne parla nessuno,che si preferisca appassionarsi con il movente,poi come siano andate le cose non conta,il movente è così affascinante...guai rovinarli questo momento ....sarà" uccelli di rovo" o "via col vento"....già lo vedo nelle sale rosse"sabrina e il bel ivano"......altrochè "in nome della rosa"........certo molto collegati con il cervello.....ciao
mary è innutile che fai la falsa,a te di sarah non ti interessa nulla,è chiaro quale sia tuo intento ....ancora non ci hai dato un motivo specifico che ti porta a pensare che l'assassina è sabrina e quando l' avrebbe uccisa.....
per te come tante altre sta di fatto che abbia uccisa sarah che sia vero no non puo fregar meno e allora non mi si venga dire che si è collegato con il cervello o che si fa per sarah che è una bugia bella e grossa ....e visto che sei bugiarda è bene che mi guardi da te perchè potresti diventare un'assassina.....saluti bai bai
hei mary !
mi sono interessata al tuo ip?
non mi è nemmeno passato x l'anticamera di quel cervello che supponi non sia collegato alla bocca?
dimmi quando .
A me di Sarah, pur non avendola mai conosciuta, importa tantissimo! Quello che hai scritto non merita nessuna risposta. , tanta è l'insulsaggine. Sentirmi dire da te che sono falsa mi suona quasi come un complimento. Bye
Non ci sono parole.
Magica, per caso, hai letto l'articolo ai cui commenti dovrebbe essere dedicato questo spazio?
Le amenità del tipo "dadaumpa etc." sono di gran lunga meno giustificabili (il motivo è chiaro). In ogni caso le Kessler avranno superato i settanta. E' ora di cambiare musica.
Tornando all'argomento che si discute (l'articolo che ho votato come "interessante"), perché mai qualcuno confesserebbe (notte del 6 ottobre 2010) anche mostruosità né richieste né emerse, debordando (violenza post mortem), poi sarebbe così vago, incerto, possibilista sulle modalità dell'omicidio che avrebbe commesso(interr. del 5 nov.)? Misseri non sa cosa hanno in mano gli inquirenti. E' intelligente e ci prova (conteso tra verità e volontà di proteggere). Non sapendo cosa avvenne (lettera di aprile 2012 "Dio solo lo sa") modula le risposte (che ignora) sulle domande che gli pongono. Scatola chiusa?
Anna Bari
Si allude allo squillo di conferma che Sarah avrebbe fatto alla cugina, che menzionava qualcosa del tipo "hai capito"... allora si parte male! Quello è già depistamento!
qui si deve una volta x tutte scegliere se l'omicidio è avvenuto in garage (incidente probatorio)o con il pseudo sequestro le due cose non si combinano ne x gli orari ne tantomeno x i cellulari ..certe persone devono collegare le loro idee con la razionalità lasciando perdere le congetture ...saluti
Ciao Fox.
Tornerei più indietro. All'sms che Sarah avrebbe ricevuto per l'orario.
A casa Scazzi sapevano che l'avev ricevuto ma nessuno lo sentì. Lo disse sarah. Quando? prima o dopo prepararsi il famoso cordon bleu?
Sabrina, incomprensibilmente, afferma (lo mette per iscritto) di averlo inoltrato alle 14,10: non risulta da nessuno dei tabulati. Impossibile sbagliarsi: sul telefono rimane in memoria l'orario degli sms. L'unico che risulta è quello delle 14,23.
Concetta Scazzi: “Il giorno della scomparsa - ha detto Concetta Serrano al pm – Sarah e mio marito andarono a fare la spesa. Mi disse al loro ritorno che Sabrina le aveva mandato un messaggio e che dovevano andare al mare. Si preparò un cordon bleu in padella e lo mangiò in piedi in maniera frettolosa, mise il piatto e la padella nel lavello. Poi andò a prendere un telo da mare e se ne andò."
E' mai possibile che Sarah si prepari un cordon bleu dopo le 14,23?
Secondo me, l'appuntamento era stato già fissato prima di congedarsi nella tarda mattinata, e Sarah aveva fretta di "andare".
Anna Bari
è ora di finirla di prenderci in giro ,,
prima di tutto vorrei sapere che centro con le gemelle kessler.
poi l'orario delle 14,10 si seppe che invece era stato fatto dopo di quell''orario .sabrina . doveva avere i tabulati sotto gli occhi? i tabulati li avevano gli altri che indicarono l'orario corretto.questo fatto è stato molte volte dibattuto .
sarah disse alla madre che aspettava il messaggio di sabrina , ma non che l'aveva ricevuto mentre era alla spesa ..
mi sa che ci prendi x i fondelli ..
prima di tutto bisognava aspettare l'ok di mariangela x il mare .. infatti dopo che sabrina e mariangela si misero in contatto telefonico sabrina disse ;avviso sarah?
All'anonimo: in garage, nonostante le "notizie clamorose" quanto tardive annunciate da Cosima e Valentina (eventuali tracce sui compressori: bhà...chissà quante volte Sabrina aveva pettinato Sarah) non fu riscontrato nulla di rilevante per stabilire il luogo (almeno, stando alle notizie).
Se Michele Misseri anziché sperticarsi a far sapere via Cavo che si suicida se non gli credono, desse una buona volta una versione almeno appena credibile, magari si capirebbe qualcosa.
Anna Bari
xchè sabrina e sarah dovevano andare in quell'oscuro garage a pettinarsi...?
non capisco queste affermazioni fuori luogo..
x sarah e sabrina non era una consuetudine andare in buco di garage .avevano la stanza di estetica .o il bagno .
qualcuno disse che lo facevano?.
andarono dopo mesi x i rilievi sui compressori ,, potevano andare molto prima .. misseri disse di controllare mesi prima .. ma ormai avevano la loro idea gli inquirenti e non badarono a misseri .. il caldo fa brutti scherzi .. mi sa
quali sarebbero queste notizie clamorose enunciate da cosima e valentina?
"le carmelitane scalze" (Tummolo dixit), dialoghino con il loro Nume (sempre lui) e facciano osservazioni almeno appena comprensibili, oltre che giustificate da atti e verbali.
Le chiacchiere in libertà si fanno al bar.
"Saluti" e "ma va là": va bene così?
Punto.
Anna Bari
certo la sarah aveva molta fretta d'andare dalla cugina .. nonostante la furiosa lite della sera precedente ..
poi questa clamorosa lite la scrivi te ,,
cosa dissero le testimoni quando furono interrogate dagli avv della difesa? che era stato un rimbrotto, un discorso colorito . ma non una furiosa lite come scrivi tu in tutti i blog .. quello della clamorosa lite lo pensarono gli inquirenti anzi dissero che era una grande bugia di sabrina .. xchè disse che non si era trattato di una furiosa lite .. e lo dissero anche le amiche durante l'interrogatorio che non fu una clamorosa lite '.. mah si lessero commenti ,, del tipo ,, le imputate mentirono e mentirono .. mentirono??
le tue postazioni sono incomprensibili ..
dalle gemelle kessler passi alle carmelitane scalze .. etiri in ballo tummolo ,,
le comprendi benissimo le mie postazioni ,, solo che non vorresti che i tuoi commenti falsati non avessero una replica ..
poi quel va' la' lo scrissi x mary .. ma ti rendi conto? quante balle dici? sei anna bari e pure mary ,, l'ho evinto leggendo gli ultimo post rispondi a commenti sia tuoi che di mary
Sarah annota sul suo diario (guarda caso trattenuto da Sabrina) che aveva litigato con la cugina. Nessuna menzione di presunte avances dello zio. la tenera confessione che le piacesse un ventisettenne.
per il resto, cerca di "evincere", perché tutto mi sembri fuorché una sprovveduta. Continui (come hai sempre fatto) a diluire il brodo con argomenti o.t.
Giustizia per Sarah
Anna Bari
ma come magica non leggi i giornali?......non si fa altro che dire notizie clamorose o cose shokante o scoop,mettendo queste parole davanti ad ogni notizia che ci arriva,non fanno altro che dare una forma alla notizia,in cui la gente si lascia con facilità condizionare,per fortuna non tutti c'è chi è in grado di vedere oltre la notizia.....
come la notizia dell'ultima udienza"shokante",neanche se fossero stati visti per la prima volta le foto........"credono di vedere e sentire e invece non ci sentono e non ci vedono",quel che è peggio che non lo sanno nemmeno.....ciao
Brava, brava, la nobildonna gentile di Bari e dintorni. Vedete che ottima memoria ha su quello che scrivo. Ricorda pure che avevo chiamato scherzosamente Carla e Sirenetta, la prima volta, "carmelitane scalze", perchè si scambiavano dialoghi tra loro. Cerchi di ricordare anche che cosa ho scritto di lei. Ma è possibile che torni a ribattere sempre le stesse cose, dette e ridette sul pranzetto di Sarah Scazzi e su Sabrina Misseri ? Che c'entri poi la pettinatura con le tracce sul compressore ? Ma lo sa perché Misseri è incomprensibile ? Non per colpa sua, ma semplicemente perché gli è stato fatto dire tutto e il contrario di tutto. Lo dicono gli amatissimi (dai colpevolisti) SS. Inquisitori, che se ne sono fatti anche motivo di vanto. Poi hanno raccolto quello che avevano seminato, dappertutto. Oggi ad essi resta nemmeno un pugno di mosche, ma un poco di alucce rimaste appiccicate sulle loro mani (speriamo che almeno se le lavino).
La verità è che si sta tirando questo processo all'infinito, con un'inutile messa in mostra di dichiarazioni e di materiali che tutto stanno dimostrando, fuorché l'assassinio di Sarah da parte delle due donne. Quanto a Michele, trascurano di interrogarlo, trascurano di fargli fare perizie, trascurano ciò che ha scritto, tutto per evitare di far sapere che cosa gli hanno fatto nella fase iniziale dell'arresto.
argomenti o.t?
guarda caso sono i tuoi .. una cosa pazzesca . quante stupidaggini tiri fuori .. le pettinate in garage poi sono il massimo .. hai sempre fatto cosi' se trovi che ti replica ,, rispondi sempre cosi' ,,
bastrebbe che la gente legga e vediamo se sono argomenti :o.t... lo sono i tuoi.
Buonanotte "Chiara"
Anna Bari
sig, Tummolo: sarebbe ora di smetterla: non fosse altro perché non le fa onore.
Anna Bari
intanto è innutile girarci intorno e attaccarsi alle solite cose che non porta a nulla.....innanzitutto bisogna vedere se michele era la prima volta che ci provava e se ci fosse stato un precedente,vuol dire che sarah era soggiocato da lui per cui se ne stata zitta,per cui non sono cose che si scrivono sul diario ne sò qualcosa, non tanto che mi sia capitato a me,ma purtroppo ne sono venuta a conoscenza di altri casi.....
penso solo che tanto parlano dicono giustizia per sarah e non sono singere nemmeno con se stesso....
Una che si firma : "anna, mary, marianna, marika e anonimo" innominato, ecc., si lamenta se qualcuno si firma Chiara" o "Carla". Sempre poi con quel tono da Sibilla vagamente minatorio, come se dovesse intimidire qualcuno per questo. Siccome è tanto brava a giudicare altri, le ricordo che le esclamazioni "Beh, bah, boh, buh" hanno in italiano l'acca alla fine non nel mezzo; nel mezzo, invece e non all'inizio, come d'uso anglosassone, hanno le esclamazioni "Ahi, ehi, ohi, ihiii, uhi". Giusto per far capire cosa ci sia dietro tanta presunzione.
anna non vedi che te li vai a cercare,quì in questo blog c'è gente sveglia,certi truchetti non funzionano su certe persone,tranquillizzati sarà meglio.....è per il tuo bene.....
Del mio onore, illustre nobil-gentildonna della provincia di Bari, il tutore sono soltanto io, vista l'età che ho e che non mi faccio mantenere da nessuno.
Lei mi nomina ? Sì, e allora Le rispondo, tutto qui.
grazie ,signor Manlio mi compiacio.......mi sta dando delle soddisfazione....la saluto caramente
Senta, ora basta, Tummolo.
Che dimostri che mi firmo "anna, mary, marianna, marika e anonimo" innominato, ecc" e che abbia detto io le cose che mi attribuisce.
Tummolo: ma perché non si apre un blog tutto suo dove insultare la gente, anziché gravare l'ospite dell'onere delle sue intemperanze?
Ma forse mi ha incontrato in un'altra vita e ha un conto in sospeso con me?
La misura è colma.
Sia chiaro: le generalità del querelante vanno date alle Autorità, non al blogger che accoglie reiterate, insensate, pervicaci ingiurie.
Anna Bari
X Magica - Leggo solo ora il tuo commento delle 20,55. Non so se mettermi a ridere o a piangere.....Magica, leggi bene: I.P. sta per INCIDENTE PROBATORIO!!! SVEGLIA!!!
Mary
Sig. Tummolo - La prego, per cortesia, di smetterla di associare il mio nome ad altri. Non avrei nessun motivo di servirmi di più nomi per dire che non ritengo Michele Misseri il responsabile della morte di Sarah; me ne basta uno: il mio!
Mary
bene , è la prima volta che l'inc prob. viene postato in questo modo (i.p)? abbiamo parlato alcune volte dell'ip del computer . ora salta fuori i.p. come inc. prob .
non posso leggerti nel pensiero ..
non ho bisogno del tuo (sveglia) scrivi te nel modo che si usa invece .
se non ritieni misseri responsabile , aggiornaci . vediamo . un conto e dire tanto x dire . tira fuori quello che tu sai e che noi poveri cristi ancora non sappiamo ,,
spiega come e quando avvenne l'omicidio ,,
e perché una buona volta non tiri tu fuori quello che "sai", magica? Hai mai discusso su qualcosa che non fosse il "nulla"?
Anna Bari
non c'è niente da fare ,, si continua a divagare ..
durante l'interrogatorio fu michele che disse della violenza post mortem ..una sequela di frasi ambigue ,
in risposta a quelle degli inquirenti ..
poi che dice misseri durante quell'interrogatorio (inc.prob))parlo di un gioco fra sabrina e srah finito male .. è possibile ? devono andare al mare e si mettono agiocare a cavalluccio nel garage?.. ha x caso detto qualcosa di sensato misseri ? l'altra versione racontata è invece lui che stringe e sabrina scappa xchè ha paura che il padre uccida la cuginetta ..
queste sono le verita' che disse misseri .. comunque finiamo la prima parte ...entra in scena la seconda : il fioraio ..
si continua a divagare...queste sono le verita' che disse misseri .
Amen
Anna Bari
del nulla discuti te .
ma non lo dico solo io , lo dicono tutti,, dunque ..
con tutte quelle sciocchezze che non contano nulla .. veranda? oppure zia dora ,, che ha riaccompagnato la nipote . ahh si! regen ,, quello proprio è molto sospettabile .
sono tutte nullita' che posti nei blog ..
l'importante è che tu ne sia convinta, "magica".
A me non interessa piacere. M'interessa la verità. E la giustizia. Chiacchiere e insulti in libertà mi scivolano addosso.
Sapere è potere.
Anna Bari
Ma, ilustre nobil-gentildonna, perché non apre Lei un blog dove dare dell'assassino a chi Le pare senza coinvolgere il cortese ed imparziale gestore di questo blog? Finché Lei continua a nominarmi, a lamentarsi di me, ad inveire contro altri, a bofonchiare continuamente le stesse frasi, a piagnucolare come la Sibilla Cumana, e così via, mi troverà sempre in opposizione. Ma dovete fare grande sforzo con i vostri gangli nervosi e le vostre colesterolizzate meningi per capire? NON E' LECITO A NESSUNO DIRE CHE LA TAL PERSONA SIA UN OMICIDA, PRIMA CHE NON VI SIA STATO IL GRADO DEFINITIVO (TERZO, NELLA NOSTRA LEGISLAZIONE) DI GIUDIZIO, CHE CONFERMI UNA SIMILE ESPRESSIONE. E CIO' VALE PER TUTTI, ANCHE I REI CONFESSI. E' ILLEGALE, INCOSTITUZIONALE, INAMMISSIBILE, ASSAI PIù GRAVE CHE DIRE AD UNA POVERETTA CHE E' BELLA, OPPURE CHE E UNA NOBIL-GENTILDONNA.
Lei, cara illustre signora anonima, piena di nick-names (lo si vede dallo stile, dai tentativi di obiezioni, dalle affermazioni bislacche e gratuite prese di peso dal pentolone della SS. Inquisizione) desidererebbe essere riconosciuta ed apprezzata per una Genia, di grande cultura, sul modello di madame de Stael o di Hannah Arendt. Invece non è che un povero essere informatico, un virus, fondato su pochi nanobytes che si ripete continuamente, ma ritenendosi originale ogni volta.
Grazie Carla,
ricambio i saluti. E' tipico dei farisei tirare per primi la pietra, quando si commettono i peccati più gravi. Le allusioni contro la Sua persona, con i continui riferimenti al nick-name "Chiara" puzzano a distanza di tentativi minatori ed intimidatori, anche se non ne capisco i motivi reconditi. Ma è certo che le illustri nobil-gentildonne della provincia di Bari (o limitrofe) li sanno assai bene.
Sig.Tummulo, perchè Cosima dice che sarah è arrivata alle 14?
Penso che il test di Turing, a volte, andrebbe applicato a certe persone. Detto questo, volevo complimentarmi con il Sig. Gilberto M. che ha scritto questo articolo, a mio avviso, molto interessante.
Saluti
Mary
x la sig.ra di bari---vedo che brucia essere abbinati ad altri nickname Lei che il giochino lo conosce bene xaverlo messo in pratica x mesi come si sente ??
quando si è in incognito si può dire ciò che si vuole ma bisogna saper accettare anche quando sono falsità e non seguire sempre gli (amici!?!).saluti
ciao darpi
in quell'intopic che avevamo frequentato ci si scontrava ogni volta avendo opinioni diverse ..
comunque con alti e bassi . i primi tempi si poteva scrivere , poi sono incominciate le diatribe sui nik ,, tu sei quello o quell'altro ..
anche se spesso si veniva offesi , ma lasciavamo perdere x il quieto vivere .
hanno dato molto caldamente il benvenuto a quell'anonimus .. uno sproloquiatore di prima categoria .. sono incominciate le vere diatribe con maldicenze inaudite , con la loro benvolenza e nel modo che sappiamo ..si sentivano ancora + forti e si sono associate con la spocchia . mi meravigliavo di te che eri tiranneggiato in continuazione .
x caso eri innamorato?.. xchè tanta pazienza non era possibile ..
Quanta volgarità
Anna Bari
gurda che con me non attacca . basta leggere il commento ,, di quale volgarita' stai parlando?.
non darti arie arie da superdonna.. ti conosco da vecchia data.
e mi fermo qua xchè non voglio tirare troppo la corda.
x Anonimo delle 10,19 - Se Cosima dice che Sarah è arrivata alle 14 è perché è arrivata alle "due, eh"! O forse per qualcuno occorre interpretare nel modo giusto anche le "due , eh"?
Ops, ho dimenticato la firma
Mary
infatti caro Manlio,se ben noti all'inizio ho cercato di evitare di parlare di questa persona anna bari ,che poi per me se ne poteva stare di là a off.topic,....intanto massimo aveva dato una occhiata e lo espresse che quello che vedeva di là non gli piaceva per niente.....
lei è venuta di qua solo con l'intento di metterci cattiva luce o metterci nel sospetto,io per il mo'ho lasciato che da soli che vi potevate rendervi conto......come già espressi che non tutti sono tonti come lei crede.......
anzi dirò di più ,che loro giudicano a secondo il metro che hanno.....
lei ci sperava di inveire contro di me ,perchè le rovinavo i piani e invece tutto si è ritorto contro ,ma nessuno la obliga di venire quì se si sente tanto insultata......è evidente che lei ci prova ed insiste con la sua strattegia......perciò signor manlio ritengo che i tuoi dubbi nei suoi confronti non sono infondati.....
la signora anna bari è venuta qui solo per il motivo pensando ,per come ci ha preso sull'off.topic,dei propagandisti,solo per una sua fobia,solo perchè lei ci aveva collogati me e sirenetta nelle vicinanza dell'udienza,quando invece io c'ero già da 1anno prima,e sirenetta l'avevo notato intorno ottobre circa,se mai si farà viva la sirenetta lo puo confermare......la signora anna l'ha notato solo a fine di dicembre,inveiendo contro di noi,tirando in ballo anche i altri ,solo per il scopo con il timore che noi distogliesimo l'attenzione della gente,ma è lei che si è messa in testa questo ed è un problema suo e non mio....anzi noi abbiamo ben pensato di andarcene e proseguire per la nostra strada per quel che credo e siccome quì mi sento in sintonia con il pensiero e son ben felice di essere qui con voi,il che posso dire che quì ho trovato i veri amici,comunque in questo blog mi sono sempre firmata Carla e Carla penso di rimanere.....la saluto cordialmente e grazie a lei signor MANLIO che mi sostiene,per me è stato un piacere di averla conosciuto......e un caro saluto a Vito,Magica,Epam e tutti amici del blog......e un grande grazie aMASSIMO che ci ospita e cerca di fare funzionare il blog al meglio possibile
per la signora anna qua mi sembra che siano stati molto chiari è lei che si vuole fare del male,ed è chiaro che quì non c'è gente tonta,che a tuo solito usi dei giochini......sii educata sarai rispettata,se no te la puoi solo prendetela con te stessa......è troppo comodo dare colpa ad altri.....saluti
x anna- la volgarità non c'entra probabilmente magica ha ragione ho cercato in tutti i modi di essere me stesso senza mai accusare nessuno e il risultato che gli unici affidabili sono quelli che in un futuro neanche tanto remoto si dimostreranno tutt'altre persone forse ti manca la capacità di dire "mi sono sbagliata" x me sei ancora una buona persona ma con troppa diffidenza dentroe troppa sicurezza ..se il Sig.Tummolo espone un'altra versione dei fatti di avetrana ha come minimo le stesse probabilità che hai tu di azzeccarci vista la confusione che regna tra garage e corse di f.1 x le vie di avetrana ..tanto e concludo nessuno di noi nei forum cambierà l'iter del processo e qualsiasi cattiveria detta è puramente gratuita....ciao
@ Mary
Scusa la mia scarsa conoscenza degli atti, ma quando sarebbe (S.I.T. o interrogatorio da indagata) che Cosima Serrano ha dichiarato che Sarah è arrivata in via Deledda alle "due, eh".
Ha mai dichiarato che Sarah sia arrivata a casa sua quel pomeriggio? O forse le "due, eh" si riferiscono ad una delle tante ricostruzioni fatte dal marito con gli inquirenti? Ed allora deve essere precisamente inquadrata (forse nella famosa intercettazione ambientale in carcere quando parla con il marito) e non utilizzata in modo così isolato. Perché che io sappia Cosima non ha mai dichiarato di aver visto la nipote quel pomeriggio.
Ciao, Luca. Esiste un'intercettazione tra Cosima e Valentina (mentre parlano di Michele Misseri) nella quale Cosima pronuncia proprio quella frase.
Mary
@ Mary
Ma sei proprio sicura che in quella telefonata Cosima stia raccontando alla figlia di aver visto arrivare Sarah alle due? O è invece più probabile che stia quasi ricostruendo la vicenda prendendo per buono quello che in quel momento il marito stava raccontando agli inquirenti, senza però assolutamente aver visto la nipote arrivare?
Luca, che Cosima ha detto che Sarah è arrivata alle 14 lo ha scritto pure l'Anonimo delle 10,19.
Ti consiglio di ascoltare questa intercettazione per poi trarne le tue conclusioni.
Ciao.
Mary
x Luca - La suddetta intercettazione è del 28 settembre 2010
Mary
x Mary
Dal dialogo tra una persona che quel pomeriggio era a letto assopita e una che (per sua fortuna) era molto lontana e che cercano di raccapezzarsi sull'accaduto si vogliono ricavare squarci di verità.
Cosima dice semplicemente che Sabrina quel pomeriggio a un certo punto chiede a Michele se era arrivata Sarah, e lo chiede alle due. Tutto qui. Cosima non dice assolutamente che Sarah è arrivata a casa Misseri alle due.
Ivan
Scusa Ivan, ma alle "due". Cosima e Sabrina non stavano dormendo? Da qualsiasi parte la si guardi, c'è qualcosa che non va.
Mary
Precisato che il mio cognome è "Tummolo", non "Tummulo" (vi hanno insegnato a distinguere le vocali, o dovete ancora impararle ?), per cui potrei anche non rispondere, noto ancora una volta la zampaccia anonima che, con unghie adunche e rapaci e il becco pieno di veleno allusivo, mi manda una domanda, alla quale non posso rispondere. L'ho forse detta io ? Ero forse presente al momento in cui fu detta ?
"Alle due, eh": dice la colpevolista Mary alias Anna Bari, alias Marianna, alias Marika, alias anonimi innominati vari, con l'aria di prova irrefutabile di un delitto. Ma non vuole dire assolutamente nulla. A che ora doveva andar via di casa Sarah ? A che ora di solito andava con Sabrina al mare ? A che ora finiva o cominciava a mangiare d'estate con la famiglia ? Suppongo "Alle due, eh....". Da quel che so, al sud si comincia a mangiare verso quell'ora, se non anche più tardi. Ma che vuol dire ? Un'intercettazione di che, di quale situazione, in quale giorno, fatta da chi, a quale scopo ? Cialtronate da SS. Inquisizione, la quale invece di indagare ai termini di legge (cercare anche i motivi a favore dell'indagato) sproloquia, minaccia, ricatta, abusa del proprio tracotante potere, ma alla fine nulla ha in mano e, con quei metodi, nulla avrà "Alle due, ehhhhhh.....". Ma signor anonimo "mary" e nick-names associati, veri diffamatori, che costituite una vera associazione per delinquere a scopo diffamatorio, ripetete il giochetto già fatto con altri, ultimo dei quali con l'avv. Marseglia ? Ma chi credete di convertire ? ma chi credete di convincere ? Siete solo il contenuto dei cestini di immondizia che si trovano nel Palazzo e nelle segrete della Vostra amatissima SS. Inquisizione.
NOIOSI ! INCAPACI ! RIDICOLI !
Ma dico, pezzi di furbetti, avevano o non avevano un appuntamento tra le ore 14 e le ore 14.30, Sabrina e Sarah? pensate forse che Cosima ne dovesse essere all'oscuro ? Ma una cosa è l'ora d'appuntamento, altro è sapere che cosa sia avvenuto veramente tra le 14 e le 14.30 , o poco più tardi, del 26 agosto 2010, e non di un qualunque altro giorno precedente.
Chissà perchè, invece, il procuratore aggiunto argentino dice che Sara è arrivata alle 14,30 a casa Misseri.
A chi dobbiamo credere, a Cosima che dormiva, ad Argentino o a Mary?
Mistificatrici!
Ripeto:
Non si può ricavare da frasi dette alla buona e senza riferimenti cronometrici una qualche valenza probatoria. Il 28 settembre 2010, senza ricostruzioni e senza il sussidio di documenti, una avrà pure il diritto, parlando in modo informale con la figlia, di indicare un orario in modo approssimativo? Come si evince dalla trascrizione tutto lo stile del dialogo è sintetico e approssimativo.
Ivan
Senta Sig. Tummolo, io non DIFFAMO nessuno e La prego di non rivolgersi a me con questi toni, dal momento che non stavo neppure parlando con lei. Se qualsiasi cosa si dica deve scatenare queste reazioni incontrollate allora è meglio prendersi un Valium e smettere di commentare!
Mary (alias un bel fico secco)
Ma questo spazio è dedicato al processo che vede imputate le sig.re Misseri o alla "poveretta-nobil-gentildonna farisea-spolveratrice di scrivanie-addetta alle latrine e alle mense del tribunale tarantino, nonché ubiqua gemella omozigotica della Fornero, etc., e ai suoi presunti "amici" (se non "eteronimi") dalle "colesterolizzate meningi"?
Questa non è ostinata volgarità?
Che mi si posti un commento in cui abbia dato dell'"assassina" o abbia usato termini inopportuni nei confronti delle signore, IMPUTATE da una Procura italiana: quella cui, perfettamente INDIVIDUATA come "SS. Inquisizione", si attribuisce con persistenti modalità SI' diffamatorie, l'estorsione di testimonianze, l'intimidazione di avvocati e testi etc...
Non ho il potere di condannare nessuno, come chiunque non sia il legittimo giudice deputato ad accertare se ve ne siano o meno i presupposti. Condivido l'ipotesi accusatoria secondo cui non fu Misseri ad uccidere e considero il contegno complessivo delle sig.re non consono a un innocente. Ritengo poi personalmente discutibile la linea seguita dalla difesa, che punta ad attribuire a Michele Misseri l'omicidio per moventi di natura sessuale. Niente di più.
Prego Massimo Prati di verificare nonché smentire che il mio ip sia lo stesso di altri opinionisti che scrivono qui e di cui, per avventura, condivido l'opinione, nonché di scegliere (non me la prenderò a male) se impedirmi di postare o censurare commenti postati al solo fine di ingiuriare la mia persona (e ai quali non posso non replicare). Ritengo che per farlo non occorra fornire generalità e e.mail: anzi trovo questa "condizione" vessatoria, perché lesiva della libertà di opinione.
Anna Bari
@ Mary
Non ho ancora ascoltato l'audio dell'intercettazione, ma ho letto la trascrizione ed allora concordo con Ivan. Se su un dialogo intercettato tra due persone che stanno cercando di raccapezzarsi sui fatti si vogliono ricavare verità certe. Mi sembra veramente una forzatura. Se mai qualcuno mi chiedesse adesso cosa stavo facendo oggi pomeriggio alle 14.00 ed alle 14.30 non credo proprio saprei rispondere con certezza
x Fox 21 giugno 2012 21:38:00
Il termine depistaggio e sue varianti è invalso per definire trame eversive, sviamenti di giustizia e insabbiamenti ad opera di poteri occulti. Questo sino ad Avetrana.
Oggi lo si attribuisce con grande larghezza a una ventenne avetranese incappata nelle maglie della giustizia per una vicenda tutta da chiarire.
Ma prima di promuoverla al rango di depistatrice occorrerebbe capire quale utilità avrebbe tratto Sabrina dal far credere che lo scambio di messaggi fosse avvenuto intorno alle 14;28.
Ivan
Mary
Invece di sentirsi offesa, risponda alla domanda, dobbiamo credere a lei, alla Sig.ra Cosima serrano o al proc. aggiunto argentino?
Risponda, se le aggrada.
Carla, hai dato della bugiarda a me che bugiarda proprio non sono. E sai in che occasione lo hai fatto? Dopo che ho inventato quel ritornello rimato, in risposta al ritornello di Tummolo. Secondo te quelle parole contengono qualche bugia? Mi hai persino accusata di fregarmene di Sarah, quando è proprio per lei che mi sono avvicinata ad alcuni forum, giusto per scambiare opinioni. OPINIONI, non insulti! E adesso spiegami dove stanno le mie bugie perché lo voglio proprio sapere. È ora di smetterla di parlare a sproposito perché detesto le parole messe in
libertà, prive di senso e fondamento.
Mary
Sempre per Carla - l'unica affermazione che ho fatto e che faccio ora è che NON ritengo Michele Misseri responsabile della morte di Sarah. Se da questa affermazione tu deduci che Sabrina è l'assassina di Sara, è una TUA libera interpretazione (le famose parole in libertà). Da parte mia sostengo che le due imputate hanno avuto dei comportamenti dubbi (lo penso io) e mi fermo qui. C'è o non c'è un processo in corso? E tu cosa vuoi fare? Un processo ai miei pensieri? Potrei dirti un "ma và là" come ha fatto qualcuna di tua conoscenza, ma preferisco lasciar perdere. La buona educazione non passa mai di moda.
Mary
Bene signor Manlio,mi compiaccio però mi permetta di coplimentare con lei,nonstate i suoi prossimi 64 anni hai un cervello molto giovane ma ricco di esperienza e non solo lei, pure Vito lo vedo bene,sarete di sicuro che saprete invecchiare bene.....non vorrei che mi fraindediate,vorrei solo dire che a voi i anni che passerà non vi spaventa,anzi sarà una richezza di conoscenza.....non sò se mi capite cosa voglio dire.....
ho l'idea del anziano che dovrebbe essere una persona saggia un sostegno per il giovane....che un tempo esisteva.....però vorrei chiarire una cosa al momento non vi considero anziano,ma che potreste essere sulla buona strada di essere un buon anziano,il che non è da tutti.....scusate se questa mia riflessione potesse essere fuori luogo....era solo per dirvi che mi pacete come persone,parlo per età che avete.....perchè non sono da meno altri amici del blog......
se ho detto qualcosa di fuori delle righe considerate che è l'ora tarda........cari saluti e buonanotte
Buonanotte Fox: us and them.
Il rispetto della dignità dovrebbe però consentire a tutti di stare dalla stessa parte: quella della giustizia, comunque e sempre.
Anna Bari
Sapeste almeno dare una definizione di "giustizia", che non sia la pura vendetta o rappresaglia su innocenti. In realtà voi siete i complici e la claque dei veri assassini. Ecco perchè strombazzate tanto di giustizia, senza neppure sapere che cosa sia.
Ma quando mai seguite il processo ? Voi vi occupate solo delle vecchie cose, dalla seconda o terza versione estorta al Misseri, tra pillole psicotrope e promesse, in avanti, fino ai sogni/incubi di un fioraio avetranese, intontito dal caldo di un pomeriggio di mezza estate pugliese.
buon giorno Manlio e buongiorno a tutti,infatti non si distingue tra le 2 cose:-1 è il movente in cui ognuno può sparare qualsiasi cosa o a seconda cosa si voglia vedere per non dire dei pregiudizi a go go.....
-2 è da chiedersi cosa e come e quando sia avvenuta l'omicidio di sarah,in cui non se ne parla.....
allora come non posso non pensare che a codeste signore che di sarah non gli importa e si attaccano al movente,in cui non sempre è veritera?.....come faccio a non dire quando codeste persone dicono fanno per la giustizia per la piccola sarah che mentono?......
ecco mary dove dico che sta la bugia,magari ieri l'ho espresso male......più volte ti ho detto prima di considerare le persone assassine solo per sentito dire,visto che mi hai sempre dato per certo che sono colpevoli,più volte di chiesi dimmi,se è farina del tuo sacco,in che maniera avrebbero ucciso?....e fin'ora non hai mai risposto ti sei semplicemente attaccata al movente e indizi in cui sono ben interpetrabile,come già detto e ripeterò ancora, ognuno vede quello che vuole vedere.....se ragioni un attimo,ti faccio un esempio:-un padrone della bicicletta ti dice "guarda ho lasciato la bicicletta in tal posto,me lo vai a prendere....."io essendo ignara ti dò della ladra,senza andare a verificare,però dico quello che ho visto....-ora in questo caso sta succedendo la stessa cosa....dovranno pure trovare un riscontro o basta accusare e mettere su una storia.......ti piacerebbe che ti succedesse la stessa cosa a te?......ti sembra giustizia questa?....
è innutile negare,non ci si puo dire che non sei partita in quarta ad accusarle.....
come vale lo stesso discorso,visto che mi baso sulla prima versione di michele e lo disse lui non che m'invento che è lui assassino di sarah ha il diritto di essere processato,in cui puo essere scagionato per qualche motivo ,psichiatrico o qualcos'altro,come no......allora si che si puo parlare "giustizia per la piccola sarah"...che sia verità che abbia un senso, non cose campate in aria.....riesci a capire questo?.....saluti
È l'ultima volta che ti rispondo. Dimmi dove e quando ho parlato di Sabrina assassina. Ancora una volta mi hai messo le parole in bocca. E comunque le signore Misseri non le ho incarcerate io. Chiedi a chi ha ordinato il loro arresto tutte le spiegazioni che chiedi a me. Se fosse stato proibito esprimere ognuno il proprio parere, non sarebbero esistiti i forum. Dovresti fare un sondaggio e chiedere a tutti coloro che pensano ad un coinvolgimento delle donne Misseri il perché, così soddisfi la tua curiosità. Lasciami in pace una volta per tutte e rivolgi i tuoi commenti sconclusionati altrove! Grazie e addio.
Mary
avevo messo un post a difesa del Sig.tummolo contro un certo giustiziere ma non c'è più ,non so di solito si banna chi offende e non chi difende cosa è successo max?
Non ne ho la più pallida idea. Ho eliminato solo quelli dal contenuto offensivo e che trattavano vecchie questioni inutili. Massimo
x max -o.k. forse mi sono sbagliato io ciao!!!
In base all'ultima ricostruzione dei pm, quella del sequestro visto dal fioraio, TUTTO IL MONDO MENTE.
Mente Misseri, quando dice che è l'autore solitario dell'omicidio e l'unico occultatore; mente Sabrina, quando si proclama estranea all'omicidio di Sarah e soprattutto quando si crea un "falso" alibi; mente Cosima asserendo che dormiva; mente Cosimo Cosma quando nega di aver aiutato lo zio ad occultare; mente Carmine Misseri per lo stesso motivo; MENTE ADDIRITTURA LA POVERA SARAH quando dice alla madre che ha ricevuto un sms inesistente; sbagliavano, se proprio non mentivano, i fidanzati ad indicare nelle 14,30 l'ora dell'avvistamento di Sarah; per non dire della psicologa del carcere, che mente per la gola quando dice che Misseri le ha sempre detto di essere l'autore solitario del delitto, ed è stata incriminata; mente il fioraio, quando dice che si trattò di un sogno ed è stato incriminato; mentono parenti ed amici del fioraio quando dicono che a loro il fioraio parlò di sogno, e sono stati incriminati; ha mentito originariamente la Spagnoletti, quando ha detto che Sabrina non era agitata; mentiva la stessa Spagnoletti quando disse che non si era accorta di nessuna DRAMMATICA "lite" fra Sabrina e Sarah.
Tutta questa congiura della menzogna che coinvolge un intero paese, bollato come OMERTOSO dai media nazionali, non si capisce a che fine sarebbe stata ordita e per proteggere chi.
(continua)
Laddove, se si ritorna alla ricostruzione del 6 ottobre 2010 ed alla relativa conferenza stampa, miracolosamente e come per incanto tutti dicono la VERITA'.
Dice la VERITA' innanzitutto Misseri, che continua tuttora ad autoaccusarsi; dice la VERITA' Sabrina il cui alibi fissato nei tabulati dimostra la sua estraneità; dice la VERITA' Cosima che dopo una giornata di faticoso lavoro stava fisiologicamente riposando; dicono la VERITA' Cosma e Carmine, rispettivamente nipote e fratello di Misseri; dice la VERITA' la povera Sarah, quando avverte la mamma di aver ricevuto l'sms delle 14,25; dicono la VERITA' i fidanzati nel ricordare di aver avvistato la povera Sarah alle 14,30; dice la VERITA' la psicologa del carcere nel ricevere le confidenze del Misseri che si accusa; dice la VERITA' il fioraio, che sognò, ed i suoi parenti ed amici, che ne ricevettero le confidenze; dice la VERITA' la Spagnoletti senza bisogno di cambiare versione. Avetrana ritorna ad essere una cittadina rispettabile come i suoi abitanti, che sono stati colpiti da un avvenimento così grave e luttuoso e, per giunta, ingiustamente accusati di essere omertosi.
Alcune delle verità che Lei elenca Giacomo, sono perfettamente neutre, perché non provano nulla sull'assassinio e sull'autore. Così vi sono pure alcune menzogne che non cambiano nulla in merito alla medesima vicenda, perché, mentre la verità di un fatto è sempre unica, la menzogna può avere mille versioni, alcune delle quali comunque non modificano l'ignoranza materiale sul fatto. Ciò che è assai più grave, e non professionalmente perdonabile, è la menzogna intenzionalmente condotta da chi, SS. Inquisizione in testa, mira a coinvolgere, ovviamente non certo per buona fede perché altrimenti si comporterebbe diversamente, un certo numero di innocenti quali autori o complici o testimoni reticenti del delitto, e non minaccerebbe di sanzioni coloro che sostengono il contrario, anche se neutro relativamente al delitto.
A proposito di "sogni", perché lo si vuol far passare per realtà e per giunta sdoppiato in due versioni (una delle quali dice: "Cosima indicò perentoriamente a Sarah di entrare in macchina, e questa obbedì umilmente"; l'altra sostiene che Cosima afferrò per i capelli Sarah e la spinse in macchina, senza che peraltro ne uscisse un urlo, un lamento da parte della vittima sognata. Ovviamente il fatto non è lo stesso).
E inoltre, perché una sagoma grossa e scura diventa necessariamente Sabrina ?
Dunque, non solo si pretende che un sogno sia realtà, ma di questa pretesa realtà si dànno due versioni non concordanti ed interpretate "ad libitum" dai SS. Inquisitori.
Epam non rubarmi l'incarico, sono io quello che riduce il vecchio cariatide al silenzio oppure decido di farlo blaterare come un demente. Decido io come stuzzicarlo e come colpirlo nel segno per farlo reagire, è il mio burattino
Carla, ciao!
Non credo sia necessario specificare che quello sopra non sono io. Ormai lo conosciamo bene il ragazzotto.
Vedi, nella vita ho imparato che di fronte alla stupidità umana l'indifferenza è la migliore arma.
Quindi impariamo ad ignorarlo. I troll, in genere sono persone frustrate, che deluse per i loro insuccessi nella vita, credono di potersi rifare a spese di altri.
Ignoriamolo.
Buona domenica!
x max: ho trovato un'articolo che può essere motivo di comparazione con avetrana cioè quando la giustizia non vuole tornare sui suoi passi:
http://www.iltempo.it/2010/11/07/1214982-morte_cristina_capoccitti_colpa_divisa_cugino.shtml ciao
Tornando alla scenetta del Sarchiapone, è opportuno far presente che uno dei partecipanti sa benissimo la verità sul presunto "sarchiapone"!
Nel caso dell'incidente probatorio, secondo me è Michele Misseri che sa tutto e fuorvia continuamente gli altri, soprattutto i magistrati, che sono convinti di avere capito tutto ed invece non hanno capito niente!
Giacomo
La Cariatide è una statua che rappresenta una figura femminile che ha la funzione di reggere il tempio, è giovane e bella, e i Greci la rappresentavano come una schiava: di qui, la sua funzione di colonna portante nei templi. Abbattere le cariatidi vuol dire abbattere un tempio. Forse qualcuno avrebbe bisogno di studiare i dizionari e i libri di storia dell'architettura, prima di usare termini a sproposito. Nulla ha a che vedere con il senso di "carie", come pensa il virus informatico che si qualifica "giustiziere", e che si illude di trattarmi da "burattino"
Caro Massimo Prati, io apprezzo il tuo desiderio di avere un blog dove si discutano seriamente gli argomenti, ma i casi sono due: o certi personaggi in bourkha vengono eliminati in via definitiva con tutti i loro IP, ecc., il che si può ottenere cominciando con una formale diffida, fino ad arrivare alla denuncia vera e propria, oppure, senza scomodare la Magistratura, obbligando i partecipanti a firmarsi integralmente, e nel contempo offrendo tutti i dati anagrafici, altrimenti non ci si può limitare a cancellare questo o quel commento, perché troppo offensivo da una parte o dall'altra.
Certe prassi americane non sono apprezzabili perché troppi si approfittano del loro anonimato e pseudonimato per dire cose che sono illegali, e che non avrebbero coraggio di dire col proprio nome, cognome ed ogni altro dato identificabile.
Ti ringrazio e ti chiedo scusa, ma come si vede, occorre dare una soluzione definitiva al caso. Se parlo di "associazione per delinquere di stampo diffamatorio" a protezione di altri delinquenti, ho buone ragioni per farlo.
Se fosse per loro e basta, si potrebbe anche ignorarli, ma l'onorabilità delle persone, che si firmano con nome e cognome, chiaramente individuabili, è messa in cattiva luce presso coloro che seguono le nostre discussioni pur senza intervenire. Questo vale anche per l'osservazione dell'autentico "Epam".
Come diceva Joseph Roth, nel suo saggio "Gli Ebrei nella migrazione", "La menzogna comincia già con il silenzio".
L'alternativa potrebbe essere quella di non scrivere più, ma ciò darebbe solo soddisfazione ai nemici, dispiacendo viceversa agli amici, il che sarebbe assurdo.
Carissimo sig. Tummolo,
io potrei anche essere d'accordo con lei, ma se si continua di questo passo si perde di vista l'oggetto del lavoro di Massimo e andiamo avanti a ping-pong.
Io, per quel che mi riguarda, non replicherò più neppure a coloro i quali si presentano con il mio nome, tanto si capisce perfettamente se scrive il falso Epam o il vero.
Poi ognuno è libero di agire come meglio crede.
ciao Epam,sono daccordo con te sia per quello che hai detto stamane e ora e credo di sapere di chi si tratti.....penso che usi il tuo nome per eliminarti dal gioco,perchè secondo me sei quello che incidi di più sul caso e usa il tuo nome per innervosire st'altri persone che son altretanti forti.....lui crede di essere furbo,ma è un semplice disturbato mentalmente.....
come dicevo prima lo riconosco dall'espressione ,purtroppo non in nome cognome....se ti può consolare per un paio di volte c'ha provato pure con me.....
comunque la pazienza è la virtù dei forti.....un caro saluto a te ,manlio ,vito e amici del blog....
Caro Epam,
in sintesi: appunto.
Questo blog comincia ad essere un po' sospetto: qualcuno, con la complicità di Google, ci mette le mani (è stato fatto sparire un mio commento in risposta ad Epam, dove si diceva la semplicissima frase "in sintesi: appunto", e poi vedo questi strani patetici interventi.
Diciamolo francamente: la gentil-nobildonna pseudobarese, che si firma variamente usando IP diversi, è circondata da cicisbei di questa stazza e di questa finezza, i quali non capiscono che ogni loro aggressione verbale è in realtà un elogio per chi li riceve. Con un po' di sforzo si potrebbero anche considerare divertenti.
A chi vorrebbe darsi un po' di credibilità sussiegosa e farisaica, fanno da contrappeso questi signori che pretenderebbero di aiutarla. Ma che bella banda di delinquenti virtuali, ma non virtuosi, del web, ben degna di "off-panteganik". E tutti, è noto, di un coraggio di prim'ordine, non uno di questi che confessi: "Mi chiamo Pierino Spaccatutto e valgo 0,000001 nanobytes".
Sig. Tummolo,
stia tranquillo, il suo commento a me diretto l'ho letto prima che massimo (evidentemente per errore) lo cancellasse.
Buona giornata!
CODICE DI PROCEDURA PENALE
art. 240. Documenti anonimi.
1. I documenti che contengono dichiarazioni anonime non possono essere acquisiti né in alcun modo utilizzati, salvo che costituiscano corpo del reato o provengano comunque dall'imputato.
Dal che si deduce che anche tutte le dichiarazioni qui fatte senza indicazione completa dell'autore non valgono neppure un nanobyte.
Il riferimento all'anonimato vale soprattutto per coloro i quali, nei più vari modi, aggrediscono le altrui persone. Correggo una mia svista: Non "nanobyte" (al singolare), ma "nanobit".
Caro Epam, nessuna preoccupazione: di Massimo Prati mi fido assolutamente, molto meno di certe organizzazioni d'oltreoceano. Il problema di fondo resta uno che, per una valutazione serena e razionalmente critica delle situazioni, sarebbe necessaria la piena assunzione di responsabilità di ciò che si scrive. Se lo immagina Lei un Congresso di scienziati, dove un qualunque scopritore in materia psichiatrico-forense si copra col bourkha e non voglia dire le proprie genetalità, ma si firmi, ad esempio, con lo pseudonimo di "giustiziere delle cariatidi, crocerossino, foxie, ecc." oppure con l'anonimato assoluto, apra la seduta dicendo "Io sono Nessuno, ma ho scoperto la cura contro il rancore dei vecchi rancorosi e bannati di tutto il mondo, come Tummulo che scrive su Volandocontrovento e sul Messaggero" ?
Penso che nessuno lo prenderebbe sul serio.
x IL Prof.Manlio Tummolo.Esimio Prof li lasci perdere sono dei poveri mentecatti scartati dalla società ,e che non trovano di meglio che sfogarsi in questo blog insultanto .Ma hanno trovato pane per i loro denti ,spero che il nostro amico Max prenda provvedimenti contro questi cia ltroni . Le ho spedito la mia e.mail spero l'abbia letta ,mi fa sapere qualcosa grazie.La saluto sempre con affetto ,e a tutta la mia solidarietà,lo stesso vale x Epam,Saluti anche a Carla x le belle parole nei miei confronti .
sai Vito cosa c'è che noto nella società oggi che chi parla bene viene preso per matto o ci si diffida o ci si vergogna,invece dovrebbe essere all' incontrario ,che dovrebbe vergognarsi chi fa del male.....
e la giustizia fa parte del bene e dovrebbe essere così,se no che ci stiamo quì a che fare?.....buonagiornata a tutti a più tardi....
"la gentil-nobildonna pseudobarese, che si firma variamente usando IP diversi, è circondata da cicisbei di questa stazza e di questa finezza"
Ancoraaaaaaaaa?
Prati la invito a diffidare Tummolo, dal persistere in commenti ingiuriosi e PERSECUTORI sulla mia persona. Mi sto astenendo dal commentare ma nemmeno questo basta ad evitare "l'incontenibile passione" del suddetto nei mie riguardi.
Anna Bari
Per Massimo: sono sempre più sbalordito dal metodo di censura che adotti! Mi sembra che sia stato cancellato un mio messaggio che non ritengo abbia avuto nulla di offensivo (avevo parlato soltanto di un 64enne) ... che si professa tale da + post!
Signora gentil-nobildonna sedicente barese,
Lei sa benissimo di essere soltanto una serie di più nomignoli uguali e distinti, e sa anche benissimo di essere il/la capoclaque della claque che ha inviato tutta una serie di espressioni che denotano tutta la Sua maturità, correttezza e buona educazione. Lei vorrebbe affidare ad altri i lavori più sporchi, ma inevitabilmente è associata a questi come dirigente. Che cosa vuol diffidare ? Lei ancora non ha capito che, in quanto persona concreta e fisica, non sussiste. Quando metterà le Sue generalità, allora potrà esigere di essere considerata giuridicamente e fattualmente esistente, e non un misero fantasma di 0,00001 nanobytes, vagamente isterico e nevrotico.
E' Lei che è FORMALMENTE DIFFIDATA dal continuare a violare norme costituzionali ed internazionali, attribuendo responsabilità omicide a persone, la cui colpevolezza è ancora tutta da dimostrare.
Vada a lamentarsene presso i Suoi devoti cicisbei di off-panteganik e simili.
Non ho capito che ci sia di strano se un sessantaquattrenne (essendo nato nel 1948, sono nel sessantaquattresimo anno di vita che si compirà il 26 luglio esattamente alle ore 15) dica da più post di avere tale età. Anche questo è considerato "ingiurioso" e persecutorio dalla claque di Anna Bari ?
Foxie, Lei è veramente una grande volpacchiotta !
Infatti non c'è nulla di strano! Per questo non capisco perchè sia stato eliminato un commento..... questo è quanto!
Non mancherò il giorno del 26 luglio di "ordinare" a tutta la mia claque di cantare "va pensiero" alle 15 in punto per l'"esimio". Sempre che nel frattempo non mi arrestino per le gravi "violazioni di norme costituzionali e internazionali". uahhahhhhhh
Non mi dispiaccio se non ricambierà gli auguri per il mio onomastico. Ringrazio intanto per le grasse risate
Anna Bari
Grande Anna. Il sig Tumulo è arrabbiato, molto arrabbiato...
Ma alla mia domanda non rispomde...
Caterina
Leggo con molto dispiacere che è diventato come un giuoco insultare il Prof Tummolo ,il quale ritengo persona colta, istruita e anche intelligente .Se danno fastidio a qualcuno i suoi commenti ,non deve fare altro che ribattere con argomentazioni che abbiano una parvenza di prove ,e non con argomenti che non hanno nessuna valenza giuridica ,ai limiti del ridicolo ,cercate di essere un po serii per favore, e smettetela di insultare .Del caso Misseri ognuno e libero di esprimere la propria opinione ,e cercando di capire dove sta la verità,e dove sta la menzogna ,perche al di la di tutto noi mica possiamo sostituirci ai giudici o alla corte ,ricordandovi sempre che , non si può condannare una persona se non ci sono prove ,e che la nostra costituzione e il nostro sistema giudiziario prevede tre gradi di giudizio ,quindi non condannate a priore ma aspettate il verdetto del terzo grado di giudizio. GRAZIE
Gentile Caterina.
alla Sua domanda quale ? quando ? Ho appena adesso effettuato il collegamento via INTERNET. Premesso ciò, se la Sua domanda è del genere della Sua amichetta Anna Bari, alias mary, alias marianna,alias marika, ecc., e della vostra claque comune, non lamentatevi del tono della risposta. Chi cerca trova. Non venitemi poi a dire che vi perseguito. A ciascuno il suo.
Caterina scrive:
"Qualcuno dei presenti può chiarirmi perchè Sabrina, Cosima e valentina devono concordare le versioni agli inquirenti se sono completamente estranee?"
Caterina per il tramite di Fox(ie)
«Qualcuno dei presenti può chiarirmi perchè Sabrina, Cosima e valentina devono concordare le versioni agli inquirenti se sono completamente estranee?»
Ma che domanda è? Il senso della damanda qual'è? Chi ha detto che le tre donne in questione devo "concordare"? Dove sta scritto?
Da quale contesto viene fuori questa domanda?
Magari potremmo anche rispondere, visto che la domanda(?) è rivolta a più persone.
x caterina ,,
una bella domanda ,
infatti le versioni (non )concordano.. non si sono messe d'accordo? pensavano che non occoresse farlo dal momento che erano all'oscuro del fatto ..
erano passati molti giorni.. li' x li' dicevano frasi imprecise .. xchè secondo te avrebbero dovuto ricordare a puntino tutto? se si fossero messe d'accordo (si)
perché Sarah non solo era diretta ma, stando a quanto afferma Cosima (le due ehh: minuto più o meno), era anche arrivata a casa Misseri prima di scomparire per sempre.
Anna Bari
X la gentile sign. Anna Bari.Mi dica dove la sentita questa affermazione direttamente da Cosima e voglio sentirla con le mie orecchie grazie e attendo.La saluto sempre con gentilezza
allora se la sarah disse in casa che le era arrivato il messaggio di sabrina x il mare e poi era uscita .. basta controllare l'orario dei tabulati .
allora sabrina telefona a casa scazzi alle 14,25 ,, quello si evince dal tabulato.. ma anche la frase si sarh che in quel frangente prima di uscire dice di aver ricevuto quella telefonata di conferma x il mare ... non è falso si evince dai tabulati
anche la cosima puo' aver confuso .ha detto . l'orario pressapoco ..
l'unica certezza è :inutile girarla .. la da' i tabulati
Lo chieda alle dirette interessate. Ero forse presente ? Queste domande denotano l'incredibile acutezza critica delle interroganti, volpi comprese. Dovrei forse essere nella mente e nella bocca degli altri ?
Una frase, per aver un significato, deve essere inquadrata in un intero discorso, giorno, ora, minuto della frase. Si sa che la SS. Inquisizione, con i suoi servitori, usa sempre contro gli imputati ogni cosa detta, non detta, detta a metà. Si investe nella parte dei Santissimi Giustizieri di Cariatidi.
"Alle due, ehhhh", non vuol dire assolutamente nulla, eeeeeeehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh, salvo che per le supernobildonne di Bari e dintorni (forse), che si firmano con varie modalità secondo il luogo, il tempo e il gusto, eeeehhhhhhhhhhhhhhhhh. Ma si andrà avanti all'infinito con queste ciarlatanate inquisitoriali stile micro-Torquemada o micro-Vischinskij ?
ehhh: ci si aggiunga ciò che si vuole alle "due" (fa specie, considerando che stando all'sms delle 14,28, le 14.30 strombazzate via cavo ovunque sembravano l'unica cosa "certa" all'epoca dell'intercett. di Cosima e Valentina -28 sett. 2010). Ma Cosima dice "è arrivata". E poi imprecherà che sarebbe stato meglio fosse caduto un fulmine prima che arrivasse...
Terzi che avrebbero rapito Sarah? Perché? E perché poi si sarebbe incaricato Michele Misseri del "lavoro sporco"? Ci si può pure credere in astratto. Bisognerebbe dimostrarlo (naturalmente fingendo che gli indizi sfavorevoli alle signore non esistano).
Anna Bari
@Vito:
http://www.vadoaincipriarmilnaso.it/news/sarah-scazzi-lintercettazione-tra-cosima-e-valentina-misseri/
l'audio, per intero, sarà sicuramente a disposizione della Corte.
Anna Bari
beh certo che se vogliono farla passare x seria quell'intercettazione .. bisogna veedere i riscontri se sono compatibili ..
i tabulati non hanno mai mentito .. gli orari combaciano ..
bisogna proprio che a tutti i costi vogliano far passare quelle frasi x indizi di colpa .. non parlano di omicidio
Chissà perché Anna Bari fa finta d'ignorare che Sarah è uscita di casa sua alle 14,28 ed è arrivata a casa Misseri alle 14,32, quando è stata inghiottita dal garage.
La sua è un'insistenza inspiegabile.
Qualunque cosa abbia detto o si crede che abbia detto Cosima, se le risultanze oggettive dicono che la povera Sarah è uscita di casa alle 14,28, non ha nessun senso insistere su particolari di valenza probatoria nulla.
Ma pare che Anna Bari ci si diverta. Contenta lei...
Giacomo
ok alla corte sara' disponibile ,,
anche altri hanno disponibilita' di indizi favorevoli ..
esiste l'accusa e la difesa .
poi una cosa .. mah .. xchè fra le due nessun accenno al sequestro?
se è decaduto l'incidente prob.. gli inquirenti dovrebbero basarsi sul sogno del fioraio ..
quell'intercettazione non avrebbe nessun significato allora ..oppure la tengono in considerazione assieme al sogno del fioraio ..
la cosima con figlia dice imprecisioni,, comunque dice anche che stava la letto non in giro con la opel x il sequestro
ciao a tutti,scusate se scrivo solo a mo',ho letto velocemente....l'unico pensiero che mi viene,che le interpetazione degli indizi e intercettazioni sono varianti e ognuno vede quello che vuole vedere....non per niente si dice :-l'occhio è lo specchio dell'anima- .....buonanotte a tutti....
Nessuno di noi c'era (almeno...). Giacomo, lei come fa a sapere che Sarah è uscita alle 14,28 e sarebbe arrivata (quindi per lei è ARRIVATA)a casa Misseri alle 14,32? C'era? può provarlo?
L'incidente probatorio, proprio in virtù dell'inattendibilità di Misseri, non è stato considerato nell'ordinanza di rinvio a giudizio.
Ma se la difesa accusa Michele Misseri per l'omicidio, sostenendo per di più il movente sessuale (in un processo indiziario il movente è fondamentale), rinnegato dallo stesso, reo confesso già poco credibile, (ancora, da ultimo, in "lettere" a tg com24) Misseri esce dalla porta e rientra dalla finestra. Non per volontà della "SS. Inquisizione": per una linea difensiva che appare a dir poco strampalata. E allora l'interr. del 5 novembre, analizzato nell'articolo, non può trascurarsi.
Anna Bari
Bene, allora visto che Sarah è arrivata a casa misseri alle "alle due ehhh"... bisogna che vi mettiate d'accordo, perchè secondo I PP.MM. Sarah è stata sequestrata e se Sarah ha messo piede in casa misseri non credo che abbia avuto la possibilità di fuggire (non riesco ad immaginare come potrebbe averlo fatto).
Anche considerando, Sig. Anna Bari, l'imprecazione della Sig.ra Cosima Serrano (fosse caduto un fulmine prima che arrivasse...), niente lascia supporre che dopo vi sia stata una fuga, un inseguimento e un sequestro.
Oh, che stupido! Dimenticavo il fioraio!
A proposito del fioraio (passiamo di palo in frasca), l'altro giorno mi son preso la briga di fare un percorso analogo a quello indicato dal fioraio.
Ci ho impiegato 6 (diconsi sei) secondi per attraversare quel tratto di Via Umberto I (svoltanmdo a destra da Via Verdi), ad una velocità di circa 10-25 km (impossibile farlo più piano altrimenti la macchina si sarebbe fermata). Naturalmente, io sapevo cosa stavo facendo e quindi ho avuto modo di guardare un po' a destra e un po' a sinistra...
Immaginate ora uno che arriva lì e ti vede in sei-sette secondi tutti quei particolari.
Superman al confronto, è un uomo normale.
Inoltre ho potuto constatare che la casa del Petarra, da quell'incrocio dista pressappoco 20-30 metri e avendo il Petarra dichiarato di essere stato fuori fino alle 15,30, appare assai strano che non abbia notato nulla.
Signori, inventatene una più credibile perchè questa è proprio una...barzelletta, da riderci a crepapelle se non fosse perchè una ragazzina di 15 è stata uccisa ed un altra di 24 anni con la vita distrutta da due emeriti...PP.MM.
mi sono formata un'opinione in base alle sole testimonianze dei Misseri.
Sarah raggiunse casa Misseri: ma prima una dormiva, l'altro ora dormiva in cucina ma parlava con la figlia, poi si trovava in garage e la figlia gli parlava mentre chiamava Sarah, poi era impegnato a sfogare su sarah la rabbia del trattore che non partiva, ma la figlia a un tratto stava in veranda etc, etc.
E poi si fa il pelo a "testimoni" che mai avrebbero immaginato di dover ricordare? Sarah era diretta a casa Misseri e stando a ciò che "dicono" (magari parlassero) i Misseri stessi arrivò lì. Come è possibile fare confusione?
Anna Bari
Anna Bari
Questa è proprio da ridere: "...per una linea difensiva che appare a dir poco strampalata.
Sì, proprio strampalata, ma molto meno strampalata e campata in aria della linea dell'accusa.
Sig.ra. La linea difensiva conta nulla...può anche non piacerle, ma è l'accusa che deve provare la fondatezza delle accuse. La difesa, quale che sia la linea, non può far altro che confutare le accuse. Io come difensere posso anche non avere una linea (pensa forse che perderei tutte le cause?), mi limito a confutare e smontare le accuse e il gioco finisce lì.
Ora vi attaccate alla linea difensiva... poveretti!
"Ora vi attaccate alla linea difensiva... poveretti!"
"Poverette" le imputate!
Ma figuriamoci cosa può importare alla gente (qualunque) chi sarà condannato! Purché si tratti del reale colpevole e giustizia sia fatta va bene.
Fino ad ora la linea dell'accusa mi appare credibile
Anna Bari
bene,, basta che il fioraio continui a dire che si tratto' di sogno ,
l'accusa dovra' ritornare sul cavalluccio .
Anna Bari,
eccerto! Per una che crede ciecamente che le colpevol isiano le due donne, la linea dell'accusa pur con tutte le sue palesi contraddizioni non può sembrare "non credibile".
Il "poveretti" era diretta ai colpevolisti.
Le due donne in carcere sono sì, anch'esse, due poverette, grazie alla dabbenaggine chi crede in una storia fasulla sotto tutti gli aspetti.
sì, vabbè. Il cavalluccio per l'accusa non esiste più.
Leggiti gli atti, "magica"
Buonanotte (gli insulti me li leggo domani)
Anna Bari
il cavalluccio non esiste + .. il sogno esiste?
poi negli atti si fa riferimento al cavalluccio o l 'altra versione dove nmisseri ne dice un'altra fasulla ..
gli altri atti quali sono?
certo l'accusa è tanto credibile a tal punto che non sanno come dimostrare i fatti.....certo nella fantasia è tutto possibile!.....per far saltare fuori il momento cruciale,ma ancora non c'è l'hanno detta.....il mistero della fede (non quella divina ,però).....
sta di fatto comunque che è stato uccisa una ragazza di 15anni....visto che non basta se ne vuole uccidere un'altra di 24anni se questo si chiama giustizia?....
Per Anna Bari del 26 giugno 2012 h 23:58
La ricostruzione è sostenuta nell'Ordinanza del Riesame del 12 novembre 2010, reperibile su Internet, in cui si deduce che la povera Sarah era uscita di casa intorno a quell'orario delle 14,28.
Tale Ordinanza è firmata da ben TRE giudici.
Certo che Sarah è arrivata! ma è entrata nel garage, dove c'era Misseri: le donne di sopra non sapevano niente!
Sabrina, in particolare, aveva a disposizione solo TRE MINUTI. Dalle 14:32, arrivo di Sarah, alle 14:35, ora in cui RISPONDE ad un sms della Cimino. SABRINA NON HA AVUTO IL TEMPO MATERIALE DI UCCIDERE!
Si rende conto che Sabrina sta in carcere da due anni, malgrado ci sia la prova palmare della sua innocenza?
Giacomo
resta il fatto grossolano che i p.m. faranno fatica a far combaciare incidente probatorio sequestro, orari e cellulari ,non se ne esce o uno o l'altro devono solo prendere una decisione chiara (come la pubblicità di nota bevanda)saluti
Anna Bari,
Ieri non le ho risposto compiutamente perché avevo sulle spalle solo tre ore di sonno e una giornata particolarmente impegnativa per cui mi riservavo di risponderle oggi con un po’ più di lucidità.
Lei dice che la linea dell’accusa e credibile. Certo, credibile! Tutto è credibile ma tra credibile e dimostrabile c’è di mezzo il mare.
5 sono le regole per stabilire le responsabilità di un omicidio:
1) Dove;
2) Quando;
3) Come;
4) Perché;
5) Chi.
DOVE
Dove è stata uccisa Sarah? Nessuno lo sa con certezza. Michele Misseri è ormai fuori dai giochi. Per i PP. MM. tutte le affermazioni del suddetto, non hanno valenza processuale.
I PP. MM. hanno individuato il luogo del delitto senza che vi sia, non una prova, ma neppure lo straccio di un dato oggettivo, che l’omicidio sia avvenuto in casa! L’individuazione della casa come luogo del delitto è frutto di pure e semplici congetture senza alcun riscontro.
QUANDO
Quando è stata uccisa Sarah Scazzi? Nessuno lo sa! Si dice il 26 agosto 2010 ma questo non è dimostrabile. L’autopsia effettuata dal c.t. Strada, non può, a distanza di 42 giorni, con un corpo martoriato, stabilire con assoluta certezza, che la morte sia avvenuta il 26 agosto 2010. Ma potrebbe anche essere stata uccisa il 27 o addirittura il 28 agosto 2010. L’unica certezza in riferimento al 26 agosto è che quel giorno Sarah Scazzi non ha più fatto ritorno a casa e l’affermazione che Sarah sia stata uccisa il 26 agosto è priva di ogni fondamento ma è solo – anch’essa – una congettura, ossia si da per accertata la morte in quella data perché in quella data Sarah è scomparsa.
COME
Veniamo al punto dolente. Qui Strada dovrebbe prima mettersi d’accordo con sé stesso!
Il decesso è avvenuto per strangolamento
Come più volte detto (e mai smentito), Strada (non io, ma l’anatomopatologo consulente tecnico dell’accusa) dopo l’autopsia, individua l’arma del delitto in una corda di uso agricoltura (basta leggere le cronache di quei giorni) e di corda si parla (e le ricerche sono indirizzate al ritrovamento di un corda) a partire dal 7 ottobre 2010 fino al 5 novembre 2010 e cioè fino al momento in cui uno dei PP. MM. (grazie al contributo dei PP. MM. Aggiunti Bruzzone e Galoppa) convince Michele Misseri a dire che si tratta di una cintura.
Il consulente tecnico Strada non può far altro che adeguarsi a questa ricostruzione e in sede di relazione finale dell’esame autoptico, indica , come arma del delitto una cintura della larghezza di un tot di cm ed altri dettagli.
Quella del Dott. Risso, nelle note Critiche, non può considerarsi dichiarazione confermativa.
Il consulente della difesa non ha avuto la possibilità di esaminare il corpo è questo è sufficiente per dire che qualsiasi cosa possa aver detto il Dott. Risso, si basa solo sulla visione di alcune foto e di quanto riportato in relazione.
Fine prima parte
Seconda parte
PERCHÉ
Movente.
Sesso? Gelosia? Invidia? Soldi? Raptus? Qualcosa d’altro?
Si esclude il movente sessuale (sulla base di quali dati oggettivi?).
Si esclude il raptus perché non si è voluto (perché?) sottoporre a visita psichiatrica Misseri.
Andando per esclusione (perché così fa comodo e senza aver approfondito altri aspetti) si rimane con la Gelosia-Indivia-Soldi singolarmente o addirittura sommando le tre cose insieme.
Gelosia
È ben strano! Per la verità sono un po’ strane le ragazze d’oggi! 30 ani fa era l’uomo a dover prendere l’iniziativa e aspettarsi che fosse la donna a fare il primo passo, era una vera utopia (salvo rarissimi casi).
Gelosia. Può una ragazza di 22 anni (tralasciamo l’aspetto fisico di Sabrina perché c’è gente che preferisce le Sabrine in carne piuttosto che le Sarah (con rispetto) 4 ossi), essere gelosa di una ragazzina di 14 anni, considerarla una rivale in amore? Sì certo, può succedere. Ma si può arrivare ad ammazzare la propria cugina, a 22 anni, con una vita davanti e migliaia e migliaia di altri uomini a cui potrebbe piacere?
E visto che Sarah, per espresso volere della madre Concetta, poteva uscire solo con la cugina più grande Sabrina, non sarebbe stato più semplice, meno complicato e meno compromettente allontanare Sarah dalla sua cerchia di amicizie? Insomma, la possibilità di sbarazzarsi di Sarah senza ammazzarla, c’era, ma allora una bella visita psichiatrica per Sabrina Misseri cosa aspettano a farla? Perché solo una pazza-schizofrenica-paronoica può pensare di risolvere il problema e uscirne indenne ammazzando una persona.
Invidia
a) Invidia per cosa? Per la sua magrezza? Io dubito fortemente che Sabrina potesse essere invidiosa della magrezza di Sarah. Ripeto quello che ho detto prima. C’è gente che ama le ragazze in carne!
b) Invidia per cosa? Per i soldi ereditati dal nonno? Vogliamo far credere che Sarah fosse un piccola Paris Hilton? Con una eredità di un centinaio di migliaia di euro?
Così come per la “gelosia”, anche il movente “invidia”, non mi pare sia molto solido.
CHI
Il CHI deve stabilirlo il Tribunale sulla base di prove oggettive ed inconfutabili e/o sulla basi di gravi indizi precisi e concordanti che, ha detta della Suprema Corte di Cassazione, non esistono e non sulle dichiarazioni contraddittorie e mai concordanti tra di loro, di testimoni raccolti un po’ qua e un po’ là, all’ultima ora, giusto per far chiudere il cerchio.
Chiudo chiedendo scusa se, quanto da me scritto, è già stato posto all’attenzione dei lettori da Massimo Prati o da altri ospiti. Sono l’ultimo arrivato su questo blog e non avuto modo di leggere tutti gli articoli di Massimo, figuriamoci se posso aver letto i commenti.
Buona giornata!
Ma che dici Epam??? Questi sono tuoi pensieri e considerazioni, ma non sono dati oggettivi!!!..... è inutile mettere il grassetto al Dove Quando e Perchè....un fiorino!!
bene fox ..
allora se tu sai dicci ..
chi, . come, cosa. e xchè ..
spiegaci se credi al sequestro o al cavalluccio oppure una tua ipotesi .. dettagliata ..
e pure (quando). (dove)
ciao ..
Esimia Volpe,
Non sono mie considerazioni! magari lo fossero! Quello che ho descritto, che Le piaccia o no, è lo stato attuale delle cose.
Visto che le confuta le mie osservazioni le chiedo e la prego di rispondere, altrimenti se non ha risposte è meglio che taccia invece di fare il troll(ey).
Su la base di quale dati oggettivi è stato stabilito che l'omicido è avvenuto in casa Misseri e non altrove?
La mia domanda, che ho rivolto al sig. Tummulo, quello sempre incazzato e al quale piace insultare, era garbata. Non la riformulo percchè è palese il suo coinvolgimento di parte. Io non mi sento colpevolista ma visto che il tenutario del blog accetta che gli innocentisti insultino chi non la pensa come loro... cercherò di capire le opinioni di altri. Persone mature e non vecchietti sclerotici.
Caterina senza nessun alias
1) I cellulari dei protagonisti della i vicenda agganciavano la stessa cella 14.28 il telefonino della piccola agganciava una cella che era compatibile al 90% con quella del garage di casa Misseri... Lei che è Di Avetrana, provi a fare il percorso tra casa Scazzi e Misseri e controlli durante il tragitto quante probabilità ci sono di agganciare una di quelle celle (presumo GSM che è classica dei luoghi un po interrati e che si sostituisce a quello UMTS (sempre se non erro)... non sono ferrato in materia, ma faccia questa verifica.. Resto in attesa dell'esito e mi fidero' della sua verifica!
2)I tre luoghi possibili, in cui puo' essere avvenuto il delitto, sono: Macchina, Garage o Casa ....Misseri, altri mi sembra che non siano balzati all'attenzione di noi tutti!
Chiedo scusa per i refusi!
fox..
eh no! non si deve indovinare .. bisogna sapere dove fu commesso il delitto .. 3 opzioni sono troppe .
Magica... x me 30 anni a cranio sarebbe la cosa + giusta.... tutti e tre sono colpevoli, invece dell'ergastolo alle due, potremmo fare uno sconticino includendo 30 anni a michè, commutando la pena alle due da ergastolo a 30 anni, così nessuno si piglia collera!
x fox ..è già stato stabilito che i cellulari in quelle ore non possono dire niente visto che la cella copriva sia casa di concetta che quella di sabrina e solo un dubbio rimane sulla localizzazione in garage delle 15 con i cellulari non si va da nessuna parte (confermato dagli espertia quarto grado)..ciao
X la Sig.Ra.Anna Bari.Ho letto l'articolo che mi ha indicato ieri ,e visto che Lei si prodiga cosi tanto alla ricerca di notizie utili ad incastrare madre e figlia ,le dico che in quel'articolo non fanno altro che domande ,e infatti ci sono ben 10 punti interrogativi ,li vada a contare ,e si renderà conto di persona.Ora mi tolga una curiosità,ma quando legge gli articoli che Massimo Prati ci mette ha disposizione ,con descrizione dettagliata di quello che Lui legge ,sente ,e vede ,che cosa deduce che forse il nostro caro Massimo sia stupido ,e che non abbia fatto le sue logiche analisi ,e gli attenti riscontri dell'inchiesta ,e commentando il tutto con imparzialità? ho forse Lei pensa che Lui sia di parte? e ha che titolo ,non sono mica parenti ho amici suoi.X Foxie,se scrivesse cose meno stupide,e fuori da ogni turbamento mentale mi farebbe un grosso favore ,e non solo ame, ma anche alla società ,visto che condanna la gente a 30 anni senza che sappia ne leggere e ne scrivere.La saluto con affetto perchè sono un gentiluomo,e non uno stupido .
Fox(ie),
ho detto dati oggettivi, non "barzellette".
Perchè di questo si tratta, di barzellette.
Il luogo esatto, please! Il luogo esatto dove è avvenuto l'omicidio.
Troppo comodo; Macchina, Casa, Garage. Cos'è il gioco delle tre carte? Prima o poi uno ci azzecca.
Scusi, ma chi le dice che non sia stata uccisa proprio in contrada Mosca? É in possesso di un "dato oggettivo" che possa escludere questa ipotesi?
In merito alle celle, credo che abbia già compiutamente risposto darpi, aggiungo solo che trattasi di rilievi effettuati in una sola zona di casa misseri e in una sola zona di Avetrana e, soprattutto, sono test irripetibili per cui i PP.MM. ci si possono solo pulire con quei rilievi lì.
30 a tutti? Bene così.
Questa è l'idea di "giustizia" delle persone come Lei.
30 a tutti(innocenti o colpevoli che siano) e così tutti i Fox(ie) del mondo potranno dormire beatamente. Alla faccia della Giustizia e della Verità.
Mi sono molto divertito a leggere lo sdegnato commento del "giustiziere dei somari e delle cariatidi" relativamente alla bozza di commento delle ore 20.56 di oggi e che stavo preparando, quando mi è sfuggito di digitare sul tasto "ctrl" al posto della maisucola, e la bozza, tutta da rivedere, è partita involontariamente. Dopo di che, mi è stato impossibile fermarla e rivederla. La riscriverò, sperando che la stanchezza di oggi (ero via tutto il giorno) non mi tiri altri scherzi. Comunque, pur non volendo, i nostri cari anonimi diffamatori si sono trovati un commento altrettanto anonimo e per di più malissimo scritto, il che ha suscitato il fiero sdegno di questo giustiziere da due soldi. Non riuscendo a ricopiare automaticamente e correggere, ho dovuto riscrivermelo a mano e, col prossimo, manderò il testo riveduto, corretto, firmato e comprensibile (almeno spero, senza che la stanchezza mi tiri brutti scherzi).
ERRATA CORRIGE DELL'ORRORE INVIATO DA ME, MANLIO TUMMOLO (cariatide ubriaca), alle ore 20.56 :
Conosciamo l'illustre Caterina dal "Quotidiano di Puglia". Alla domanda insulsa, perché tale era, da lei fatta, ho risposto come meritava, per il fatto che era stata già posta dall'illustre sua amica sedicente barese, e, a dire il vero, ripetere domande inutili, perché potrebbero rispondere solo le persone che hanno pronunciato tali frasi e non altri, è un voler rompere le scatole agli altri, e non "educazione". Abbiamo capito da oltre un anno che, in varie parti d'Italia, vi sono sostenitori fanatici delle tesi inquisitoriali, e che ripetono pedissequamente e servilmente queste tesi, con tutte le contraddittorie varianti annesse e connesse (tutto va bene, purché sia contro Sabrina, la sorella e la madre, il che è solo segno di odio pregresso da ben lungo tempo).
Dal canto nostro, innocentisti a 2/3 e legalitari, abbiamo risposto con pienezza e, fin dove è stato possibile, con la massima correttezza, finché l'ipocrisia farisaica e monotona di quei signori non si è rivelata del tutto ed anche molto presto.
Devo dire che persone come Giacomo, Epam, Darpi ed altri, hanno avuto un'infinita pazienza con queste persone che, evidentemente, fanno parte di un club, che si riunisce virtualmente in "off. panteganik" e simili sitacci.
Qui hanno trovato un difficile lavoro, perché c'è un nucleo di persone che ragiona e si informa dettagliatamente, e non si lascia aggredire dagli anonimi e dalle nullità informatiche. Si deve rilevare che, ogni volta che si è risposto con correttezza formale alla sedicente barese, al suo club di "alias", di amichetti e di cicisbei, invece che argomentazioni si sono ricevuti insulti e tentativi di derisione diffamatoria, per cui, per quanto mi concerne, a quella gentaglia risponderò sempre come merita, in quanto non conosce altro linguaggio.
Infine, ma non dovevate andare alla Polizia Postale a denunciarci tutti ? Che fate ancora qui, giustizieri in bourkha e vasino ?
caro Vito,che dicevo, vedono quello che vogliono vedere di sarah non gli importano niente.....a loro interessa di tenere loro idee fantastiche che si sono o indotte costruite,poi ci metteno qualcosa di personale e si illudono di essere loro stessi ,invece vivono nella menzogna senza saperlo,ma se è questa che loro che chiamano giustizia e tale la sostengono ,non sanno che la stessa cosa può capitare pure loro ,perchè il male si ripecuote su te stesso,non solo se lo fai ma anche se lo pronunci,perchè la parola è = al verbo....il verbo ha un potere quanto all'azione ,se non peggio.....lo dice anche il vangelo:-quando avrete già pensato in cuor vostro,lo avete già commesso-...il verbo =parola viene tutto scritto......e già non ci si pensa mai alle conseguenze.....la saluto cordialmente e saluti a tutti amici del blog
A PROPOSITO DI DISLESSIA DA COMPUTER
In effetti il computer ha questo di caratteristico che, scrivendo velocemente e per la sensibilità della tastiera, basta sfiorare altri tasti ed esce di tutto. Per questo si deve rileggere e correggere. Alcuni si affidano al correttore automatico, ma se funziona come la traduzione, apriti cielo, perché funziona assai male.
Quanto ai contenuti espressi, i colpevolisti a scatola chiusa, vedono, secondo la metodologia tipicamente inquisitoriale del "Qualunque cosa Lei dica, può essere adoperato contro di Lei", e poi di fatto applicarla sempre contro l'indagato/imputato, spinge a veder sempre in ogni frase detta da questo come una confessione di colpevolezza. "Alle due ehhh", preso in sé non significa nulla. Il SS. Inquisitore si convince che sia null'altro che un tentativo di concordare un certo orario, ma di che cosa ? Mica ha detto "Alle due ehhh, abbiamo strangolato Sarah...".
I seguaci fanatici della SS. Inquisizione si associano sempre a quanto asserito da questa: così prima sono contro Misseri, poi contro la figlia, poi contro la moglie e l'altra figlia; indi si spostano su fratello e nipote, quindi sugli avvocati (cattivi e mafiosi anche questi); poi torna ad essere di nuovo cattivo Misseri perché e quando rigetta tutto, e avanti. Penso che pappagalli e scimmiotti abbiano maggiore autonomia nella gestualità, rispetto ai colpevolisti a scatola chiusa verso i loro beniamini di Tribunale, né tra loro appare mai uno che dubiti di qualcosa. Ciò che viene dalla SS. Inquisizione è sempre e comunque, sacro, perfetto, inviolabile, assoluto.
A PRoPOSITO ANCHE DEL TERMINE "TENUTARIO", UTILIZZATO DA UN'ALTRA GENTILDONNA.
Chi conosce la lingua italiana sa che il termine "tenutario" è offensivo, in quanto si riferisce a chi organizza case d'apuntamento o di tolleranza, alias postriboli. Non si deve dunque utilizzare tale termine nei confronti di chi, semmai, è "gestore, conduttore o responsabile di un blog", il quale evidentemente dà molto fastidio a taluni perché, dando ampia libertà di pensiero e di opinione, vieta per quanto può l'abuso offensivo della parola. Il presente, diretto con molta imparzialità e pure enorme pazienza da Massimo Prati, svolge una funzione critica notevole nei confronti di troppe nocive pseudo-certezze in materia penale. Anche quando egli non entra fra i commenti, pur viene attaccato per il solo fatto di dare spazio a chi non è colpevolista a scatola chiusa e si difende dalle molteplici aggressioni anonime e diffamatorie. Questo atteggiamento di imparzialità suscita un tale odio profondo che si arriva, da parte di una signora che si spaccia per obiettiva, educata e serena, a qualificarlo appunto come "tenutario", solo perché uno dei commentatori (nel caso specifico, io stesso) reagisce in modo duro ad una delle solite velate, ma solo come tentativo, ed allusive aggressioni, tra l'altro ripetute. Ora, se io rispondo "male" (ed ho tutte le ragioni per farlo), perché prendersela col responsabile e conduttore del blog ? Appunto, perché il fanatico non fa distinzioni e vorrebbe che il gestore obbedisse ai suoi ordini, invece che alla propria libera facoltà di selezione.
Caro Giustiziere,
riguardo alla Sua persona, immagino che ci sarebbe tutto da salvare, e non Si preoccupi che Massimo Prati, del quale non ho numero di telefono, registra sempre le sciocchezze e i vermi che, erodianamente, vi escono dalla bocca, altro che sorci !
Tutto a suo tempo, caro. Avrei potuto, se fossi della Sua infima pasta, tacere, e lasciarLa rodere nei Suoi dubbi su chi ne fosse l'autore, sebbene per disattenzione. MA IO, A DIFFERENZA DI LEI E DELLA SUE AMICHETTE E CONVIVENTI, MI ASSUMO LA RESPONSABILITA' DIRETTA DEGLI ERRORI, TECNICI O MENO CHE SIANO. vOI VI NASCONDETE CON BOURKHA E VASINO, E RECITATE LA PARTE DEGLI EROI .
X Il Prof Manlio Tummolo.Esimio Prof ha pienamente ragione ,e più leggo i loro articoli ,e più mi convingo che sono dei conigli ,e che si nascondono dietro nomi, e nomignoli perchè hanno paura che amici o parenti possano riconoscerli, e farsi 4 risate non avendo letto assolutamente niente dei verbali ,e il veleno che gli esce dalla bocca supera di gran lunga quello di una vipera ,ma dovranno rimangiarsi tutte le nefandezze scritte in questi anni ,e se pensano che stare dalla parte dei SS.inquisitori li porterà alla vittoria si sbagliano di grosso ,forse non hanno ancora capito che il Prof,e Avvocato Franco Coppi ,e uno dei migliori penalisti Italiani ,e che nessuno dico nessuno potrà fregarlo se non si presenta con rilievi inconfutabili ,e prove a dire poco inattaccabili ,ovvero come nei film western con la pistola fumante in mano altrimenti saranno costretti a una resa e magra figura barbina o come quella di Napoleone che parti alla conquista della Russia ,trovandosi ad affrontare un clima polare con -40 gradi sotto lo zero,una autentica disfatta sotto tutti i punti di vista ,ed e quella a cui vanno incontro i SS.Inquisitori con i loro indizi ,vedi la GELOSIA ,L'OSSESSIONE ,GLI SMS di Sabrina ,IL SOGNO DEL FIORAIO ,e tutti quelli che dichiarano falsità ai limiti del ridicolo e che si dovrebbero vergognare per aver dichiarato il falso ,e l'avere ingannato il Misseri plagiandolo ,e facendogli ritrattare la sua prima confessione a discapito della figlia ,e della moglie ,ma non si preoccupi che il SIGNORE Gesù vede e provvede ,e pagheranno per tutto il male che fanno ad altri abbi fede ,e sappia che DIO ,e con gli onesti ,e non con i malvagi ,e disonesti traditori delle leggi divine,e non .La saluto sempre cordialmente ,e un cordiale saluto anche alla mia amica Carla.
La ringrazio per la Sua solidarietà e per l'amicizia che mi dimostra, caro Vito Vignera. I personaggi che si nascondono nelle loro nullità, avvolti dal bourkha, sono persone di men che infima intelligenza. Essi non superano il quoziente intellettuale di un virus informatico di pochi milionesimi di nanobytes, o tutt'al più quello di un prione (quell'entità che provoca il morbo della mucca pazza). Essi ciecamente ripetono quel poco che riescono a leggere, quel poco che sentono, e che meno capiscono. Sono pieni di rabbia, perché nel loro cuore nerissimo avrebbero voluto vedere due donne innocenti lapidate come si faceva in Palestina e come, ahinoi, si fa ancora in certi Paesi orientali o africani. In mancanza di tali poco gradevoli spettacoli, essi si accontentano del linciaggio mediatico e morale. Ma alcuni di questi che scrivono qui, sono, a mio parere (data l'aggressività), anche complici dei veri colpevoli di quell'omicidio. Non avrebbe logica scannarsi tanto su qualcosa che, comunque, sarà determinato da tre gradi di giudizio (e forse un quarto a Strasburgo, se verranno considerati violati, come pur lo sono stati, determinati diritti contemplati dalla Convenzione del Consiglio d'Europa), e che soli potranno mettere una parola conclusiva su tale fatto. Ma creare un'opinione pubblica "giustiziera" (nel senso di "giustiziare", ovvero uccidere senza processo legittimo) è un mezzo per condizionare i giudici e i componenti la giuria, per cui è interesse del vero assassino quello che, almeno in primo grado, due donne innocenti vengano condannate al suo posto.
buon giorno Vito è proprio così e grazie dell'amicizia......
ci si crede di essere protetti mettendosi sotto l'ala da chi usa il potere,ma non sanno che sono proprio loro che ci usano,anzi loro non stanno su se non riescono fare dei proseliti.....ora qua il discorso sta che chi ci governa,opera onestamente allora ti puoi dire che sei al sicuro,ma chi opera disonestamente,sarai solo usata per fare il nummero e poi gettata via ......perciò c'è solo da rifletterci,se no dovrà solo prendersi le proprie conseguenze e non c'è vie di scampo.....un caro saluto e tante belle cose a te e famiglia carla
caro Manlio,riflettevo così a caldo a quanto dici,non fai altro che squoterli che si sveglino infondo lo si fa per loro stessi a quanto donne che essi rappresentano.....e vieni frainteso,che quello che dici è una offesa o persecuzione nei loro confronti e non si vedono il male che stanno facendo,in nome di "giustizia di Sarah"......in cui la povera Sarah in questo caso,non centra niente ed è solo un insulto nei suoi confronti....la saluto cordialmente carla
Il signor Tum è in pensione e ha tanto tempo da perdere. perchè non un corso di grammatica? La saluto lasciandola nei suoi deliri e alla sua arroganza. Lei è solo un sempliciotto che se la tira. Sono entrata in questo blog un mese fa e non ho mai commentato se non 3/4 volte. Alcuni commenti li trovo interessanti, altri spocchiosi e maleducati. Non si scomodi a rispondere perchè ho altro da fare e soprattutto vado in vacanza, certamente non avrò voglia di cazzeggiare sui blog. Mi chiamo Caterina, sono di Bologna e col quotidiano di Puglia non ho niente a che fare. Provi ad immaginare che, forse, di Caterina in Italia ce ne sono tante...
Mi raccomando il corso di grammatica.
CATERINA
Il signor Tum è in pensione e ha tanto tempo da perdere. perchè non un corso di grammatica? La saluto lasciandola nei suoi deliri e alla sua arroganza. Lei è solo un sempliciotto che se la tira. Sono entrata in questo blog un mese fa e non ho mai commentato se non 3/4 volte. Alcuni commenti li trovo interessanti, altri spocchiosi e maleducati. Non si scomodi a rispondere perchè ho altro da fare e soprattutto vado in vacanza, certamente non avrò voglia di cazzeggiare sui blog. Mi chiamo Caterina, sono di Bologna e col quotidiano di Puglia non ho niente a che fare. Provi ad immaginare che, forse, di Caterina in Italia ce ne sono tante...
Mi raccomando il corso di grammatica.
CATERINA
Caterina, Caterina. "3/4" si legge "tre quarti". Per cui Lei non sarebbe intervenuta in questo blog nemmeno una volta per intero.
Non glielo avrei fatto rilevare se lei non pretendesse di essere padrona della grammatica al punto da consigliare ad altri ed in specie addirittura ad un Professore, il quale oltre tutto ha spiegato molto bene che stava stendendo una minuta, di ripassare la grammatica.
Ogni volta che si tocca la grammatica altrui ci si mette su una china pericolosa, soprattutto perché chi vede la pagliuzza nell'occhio degli altri non vede la trave nel proprio occhio. E poi perché qui non si scrivono trattati, ma si esprimono opinioni; ragion per cui si fa molto uso del linguaggio colloquiale, molto diverso dal linguaggio paludato. L'importante è essere comprensibili.
Per inciso, "perché" si scrive "perché", con l'accento acuto, e non "perchè", con l'accento grave. Inoltre il termine "cazzeggiare" non è molto elegante soprattutto in bocca ad una donna, quale Lei si presuma debba essere. Un'ottima espressione alternativa è "parlare a vanvera".
Lo vede su quante bucce di banana si può scivolare?
Giacomo
Si Giacomo Giovanni Ivan e nick discorrendo....
Quello che ha scritto Caterina risulta essere una realta', un dato di fatto......e lei Giacomo Giovanni Ivan risponde del nulla.....
" . perchè " dopo il punto ci vuole la maiuscola.... e i cognomi non si abbreviano " signor Tum"
lori
ops perché
lori
Cara Caterina,
Lei che è persona civilissima e sommamente esperta di lingua, sa meglio di me che si può essere di un luogo anche molto lontano e scrivere, via INTERNET, ad un giornale, web o cartaceo, di qualunque altro luogo. Riguardo all'individuazione, non difficile perché ritengo che lo stile e soprattutto la rozza insistenza su pregiudizi tradiscano facilmente l'identificabilità tra certe "caterine", "anne", "marianne" "marike", e loro cicisbei al seguito, che - vedi combinazione - si comportano sempre nel medesimo modo e ripetono schemi fissi di affermazione, negazione, senza tentativo di dimostrazione, per non dire delle reazioni fisse alle confutazioni ricevute.
Signora cara, io crederò a voi solo quando voi scriverete il vostro nome e cognome per esteso, e quando sarete reperibili. Sicuramente non ad anonimi sempre aggressivi, velenosi o subdoli, i quali, dipingendosi per obiettivi, pongono una domanda dopo aver detto "grande" ad una loro amichetta o convivente o che altro sia, la quale nel commento precedente mi aveva attaccato. Ora, come disse quello ad una mosca, "Madama, il mondo è grande e non serve che ti posi sul mio naso".
Quindi, avete dappertutto luoghi e modi di scrivere le vostre sciocchezze e di fare le vostre insulse domande , pretendendo che noi abbiamo la facoltà divinatoria di sapere che cosa volesse dire qualcuno con una certa breve e del tutto generica affermazione: a che vi serve venire qui a disturbare persone ragionanti, che a volte anche divergono su alcuni aspetti, ma sempre nel reciproco rispetto e nella reciproca accettazione della differenza di opinione?
Grazie a Giacomo e Lori, per la solidarietà da essi dimostrata.
UNA CONFESSIONE...
Più che di grammatica, che evidentemente conosco, se no non avrei due lauree e due abilitazioni all'insegnamento, e certo non comprate in Albania, avrei bisogno semmai di seguire corsi di dattilografia al computer, visto che in tale materia sono un autodidatta assoluto. La grammatica e le sue parti c'entrano poco con l'uso delle dita su una tastiera elettronica.
Noto poi come si arrabbiano e si sdegnano questi anonimi colpevolisti a scatola chiusa, quando li si identifica ora in questo, ora in quel personaggio. Ma è da ormai oltre un anno che essi recitano sempre la manfrina che Tizio è Caio, che Sempronio è Cesare, e che, qui, Giacomo sia anche Giovanni, ovvero Ivan, o chi altri. Forse che in Italia esistono soltanto singoli Giacomo, Giovanni, Ivan, ecc. ?
Un altro sintomo della scarsa intelligenza di questi colpevolisti a scatola chiusa.
Giustiziere,
Ma falla finita! Cosa credi di dimostrare con questi tuoi insulsi commenti? Credi forse di essere persona intelligente? O credi forse di piacere a qualcuno/a? Credi che qualcuno parlerà delle tue epiche gesta (eufemismo) su questo blog? Illuso.
Cresci un po'! Un bimbo di 5 anni a tuo confronto è un genio.
Su, su, da bravo, vai a nanna se no viene l'uomo nero e ti fa la bua!
L'autodenominarsi "Giustiziere", derivato dal "giustiziare" (ovvero esercitare una procedura sommaria di morte), e non dalla Giustizia (cosa al di fuori delle possibilità umane, se non quale aspirazione), denota l'animo sanguinario del personaggio nano-virtuale, che si qualifica con tale nome. Egli vorrebbe poter linciare e lapidare tutti i suoi avversari, ma in effetti, come rilevato da Epam, è più che altro un suo sogno fanciullesco, che si infrange miseramente contro la realtà.
"Con bourkha e vasino, ogni giustiziere è un tremebondo bambino".
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