lunedì 23 gennaio 2012

Salvatore Parolisi. Il processo nato da "parole opere ed omissioni" degli inquirenti

Articolo di Luca Perrone


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E' probabile che solo durante il dibattimento processuale l'opinione pubblica possa sperare di avere qualche nuova notizia, "seria vera e verificata", sull'omicidio di Melania Rea e su quanto appurato dalle indagini dei Pm. Questo potrebbe avvenire, nel caso di un giudizio abbreviato, anche in tempo reale perché, al contrario di quanto scritto da alcuni giornalisti che ultimamente hanno parlato di udienze a porte chiuse, potrà esserci un processo aperto al pubblico ed ai media se richiesto dal Parolisi, e credo che per ottenere la massima evidenza i suoi legali lo consiglieranno in tal senso. In attesa di queste "prove riscontrabili", che nessuno sa esistere, vorrei concentrarmi sugli atti ufficiali noti, ed in particolare su quanto non inserito in questi dalle procure che si sono alternate nelle indagini. Perché è chiaro che ci sono state omissioni, omissioni che la logica avrebbe voluto non ci fossero, e non si tratta di essere innocentisti o colpevolisti (a prescindere non seguo nessuna di queste correnti), in quanto l'imparzialità deve essere la base da cui partire e da cui poi proseguire verso l'una o l'altra sponda. Chiaramente usando le dovute cautele e sempre con la consapevolezza che si può essere scelta una via sbagliata e nulla vieta, in assenza di pregiudizio, di cambiare opinione ad indagini in corso. Detto questo iniziamo ad osservare le parti mancanti partendo dalle ricerche effettuate nei giorni 18/19/20 aprile, quindi dai cani molecolari.

Del Bloodhound Piergiorgio, e del suo conduttore/istruttore Macciò, si è già in pratica scritto tutto su questo blog, come anche sui pochi altri siti web che hanno trattato la vicenda in modo imparziale. Purtroppo i Pm Aloisi e Rosati, al pari dei loro colleghi ascolani, negli atti depositati hanno omesso totalmente qualsiasi riferimento ai riscontri ottenuti con il medesimo Piergiorgio nella sera del 18 e nella mattina del 19 aprile, seguiti a ruota dai rispettivi Gip che, d'altronde, non potevano giudicare quanto non portato alla loro attenzione. Discorso diverso per il dottor Gargarella, dell'Aquila, che non potendo fare a meno di trattare l'argomento, in quanto direttamente sollecitato dalla Difesa, ha liquidato il tutto con considerazioni gratuite e prive di qualsiasi fondamento tecnico o conoscenza diretta della materia. Inoltre, è notizia recente (da confermare e capire se dalla stampa riportata in modo corretto ed integrale) quella che vuole abbiano sottoposto il cane ad una perizia, a dir poco dubbia nei metodi e nella scientificità, in modo tale da stabilirne l'attendibilità e cercare di screditarne il fiuto. Di certo la Difesa, sia in occasione dell'eventuale rito abbreviato condizionato, sia, in alternativa a questo, nel corso del dibattimento in Corte d'Assise, richiederà una vera e propria perizia con CTU nominato dal Tribunale. 

Ma ad essere onesti c'è da dire che i cani impegnati nelle ricerche di Melania non comprendevano solo Piergiorgio. In zona erano anche quelli della Guardia di Finanza che, non subito ma a distanza di alcuni giorni dal ritrovamento del cadavere, fiutarono tracce della donna lungo la strada che dal Pianoro conduce alla Frazione Colle sino alle vicinanze di un casolare isolato, ispezionato senza trovare indizi utili. In tale zona gli uomini del RIS hanno prelevato campioni di terreno da sottoporre ad analisi, costretti proprio dal fatto che i cani lì si erano concentrati. Anche di questi riscontri non vi è traccia alcuna nelle Ordinanze dei vari Gip. Ma probabilmente i relativi verbali non sono stati neanche allegati alle richieste dei Pm, visto che la difesa non ha potuto in alcun modo parlarne. Avranno chiesto i Pm di analizzare quel terriccio? I verbali ed i riscontri allegati agli atti trasmessi al Giudice De Rensis le includono, o sono state omesse così da cercare di non parlarne a processo? Non è un riscontro da poco in quanto vi è un testimone che afferma di aver visto una donna somigliante a Melania, anche per l'abbigliamento, dirigersi verso la frazione Colle lungo la strada seguita dai cani. Ed inoltre sembra che proprio in frazione Colle, a casa della sua amante, si trovasse Raffaele Paciolla (ritenuto inizialmente un soggetto sospettabile dagli inquirenti) nel momento in cui fu chiamato al telefono dal suo ex amico Parolisi. 

Ma dai testimoni non citati passiamo a quelli di Colle San Marco. Il titolare del chiosco, Alfredo Ranelli, ha affermato che quel pomeriggio al Pianoro vi erano meno persone del solito. Comunque ve ne erano dato che gli inquirenti hanno rintracciato numerosi testi (anche su indicazione dello stesso Ranelli), in maggior parte però presenti dopo le 15.30, ed hanno riportato nelle Ordinanze le testimonianze dei soli che in qualche modo si inserivano negli orari della scomparsa. Logicamente quelle che li aiutavano nella tesi accusatoria, quindi testimonianze tutte a sfavore del caporalmaggiore ed a conferma del fatto ipotizzato che lo stesso non fosse dove aveva dichiarato essere nell'orario cruciale della ricostruzione, quindi né al Pianoro né nella zona altalene. Si è anche detto che il Parolisi abbia mentito nel suo resoconto dei fatti, che non solamente non è stato visto ma neppure ha saputo indicare chi al Pianoro era presente. Questo però non è vero. Lasciando perdere il fatto che chi gioca con una bimba non necessariamente deve guardarsi attorno, anzi, il Parolisi ha dichiarato che al pianoro quel giorno vi erano dei motociclisti, e sappiamo che un gruppo di studenti aveva parcheggiato i propri scooter lungo la staccionata che delimita il prato delle altalene, ed ha affermato di aver visto provenire da via Martiri della Resistenza (la strada imboccata da Melania, per capirci) una coppia di anziani.

Ebbene, la signora Meckel, suocera della Fioretti (presenti entrambe al Pianoro e citate come testimoni dei Pm) afferma che mentre si trovava seduta su una panchina arrivò una coppia di anziani che si accomodò sulla panca accanto alla sua. Dal momento che gli inquirenti sembra abbiano effettivamente rintracciato tutti (ad eccezione delle cinesi che credo non si rivolgeranno mai ai Carabinieri) non sembra strano non vi sia traccia alcuna di tal coppia di anziani che, indipendentemente dal fatto possano o meno aver visto Parolisi e la figlia, confermerebbero le dichiarazioni del caporalmaggiore? Vedremo se negli atti di indagine, ora disponibili (spero integralmente) alla Difesa, la coppia succitata è stata inserita. Ma andiamo oltre e verifichiamo quanto accaduto al momento in cui il Parolisi ha iniziato le ricerche della moglie. Le titolari del bar “Il Cacciatore” hanno messo a verbale, spostando di dieci minuti in avanti quanto detto nelle prime interviste (chissà che anche questo spostamento non sia avvenuto nel tempo ed a causa della nuova ricostruzione che la procura ha fatto per sistemare la deposizione del Ranelli), che Parolisi è entrato nel proprio locale all'incirca alle 15.40, mentre il militare ha affermato di aver realizzato, una volta all'interno e dopo essere andato ad ispezionare i bagni, probabilmente ha guardato l'orologio del bar (in tutti i bar vi è un orologio visibile dal banco), che fossero le 15.30. 

Questi dieci minuti sono molto importanti, sia in chiave accusatoria che difensiva, in quanto gli inquirenti ipotizzano che l'uomo sia arrivato al bar direttamente da Ripe, avendo quindi a propria disposizione dai 70 agli 80 minuti per andare al chiosco delle casermette, uccidere la moglie, cambiarsi, lavarsi, nascondere i panni e l'arma, risalire in auto e scendere a Colle San Marco. E pur con tempi di percorrenza tiratissimi, basandosi sul massimo orario ipotizzato (ed a questo punto non credendo che il Parolisi sia passato con la bimba alle altalene del Pianoro prima di fermarsi al bar, quindi occorre annullare per intero la testimonianza del Ranelli che ha dichiarato di averlo visto), quindi negli 80 minuti, se avesse premeditato il delitto e predisposto ogni dettaglio in precedenza, ci potrebbe anche star dentro, seppur di filo. Ma farlo arrivare al bar alle 15.30, dopo che qualcuno lo ha visto dondolare la figlia sull'altalena, significa togliere più di dieci minuti alla ricostruzione dei Pm, e di conseguenza rendere il tutto molto più complicato e forse impossibile anche per un genio del crimine fortunatissimo (come dichiarato essere il militare dai carabinieri, dai Pm e dai Gip).

Quindi c'è da chiedersi se hanno stabilito quel determinato orario solo sulla base di un vago ricordo di qualche testimone, di una ricostruzione postuma, o se ne siano certi perché hanno controllo il registratore di cassa e chiarito che lo scontrino emesso per il caffè del Parolisi riporta l'orario delle 15.43 (minimo indispensabile visto il tempo perso nell'andare al bagno, bere il caffè e pagarlo). Se questo non lo si fosse fatto tornerebbe in primo piano lo stagista di nome Alex, c'è notizia di un riscontro fatto con i tabulati del suo cellulare, che mentre stava telefonando ha incrociato il Parolisi che usciva dal bar. Ed a quanto s'è detto sarebbe accaduto proprio alle 15.30, quindi dieci minuti prima dell'orario inserito agli atti. Ma anche dalla testimonianza della Sturba e della Sirocchi sembra non confermarsi l'orario voluto dalla procura. Le due ragazze si sono recate allo stesso bar passando davanti al chiosco del Ranelli in un orario antecedente le 15.30, anche se non stabilito con precisione dai Pm (quando vi è il dubbio innocentista nulla si riesce mai a stabilire), ed uscendo hanno incrociato il militare con la figlia, riconosciuti dalla Sirocchi in quanto frequentatrice del condominio in cui la coppia Melania/Salvatore abitava). Avendo le ragazze acquistato un gelato, nuovamente sarebbe bastato un semplice controllo dello scontrino emesso dal registratore di cassa per stabilire un orario certo. 

Ma altri testimoni sono stati lasciati al palo e non considerati. Che dire della persona che ha affermato di aver visto, sulle 15.20, uscire dalla boscaglia e dirigersi lungo la strada provinciale, verso la frazione Colle, una donna molto simile a Melania per corporatura, fisionomia ed abbigliamento? Grazie a questa testimonianza i cani sono stati spostati in quella zona. Eppure del testimone, e di quanto da lui visto, non vi è traccia in nessun atto ed in nessuna ordinanza. Ma abbiamo diverse conferme dell'esistenza di questa persona, non ultima quella di una giornalista di "Chi l'ha Visto?" che in diretta ha detto di averne parlato con i Pm di Ascoli. Ed anche i famosi ciclisti fermatisi al bar sembra non siano mai stati individuati. Loro avrebbero visto, sempre sulla strada provinciale, tre donne camminare trafelate. A quanto si è saputo le prime due sembravano essere impegnate ad inseguire la terza. Considerate le altre omissioni, possiamo essere certi che i ciclisti non siano stati convocati e sentiti dagli inquirenti? Possiamo essere certi non siano stati gli inquirenti a non volerli inserire nelle Ordinanze? Anche qui vedremo se agli atti risulterà qualcosa.

Poi non si può dimenticare l'Ascenzi, amico del Ranelli arrivato al chiosco assieme a lui e rimasto con lo stesso all'incirca sino alle 15.05. Dove è la sua testimonianza? E' certo esista in quanto era da subito uno dei pochissimi nomi a disposizione degli inquirenti. Probabilmente, ipotizzo, l'Ascenzi non ha visto né Melania né Parolisi né la figlia, ma sicuramente ha assistito a tutte le fasi iniziali dell'attività di Ranelli. Quest'ultimo, ridicolizzato da una pressante e continua azione ricostruttiva, ancora oggi ritiene di aver visto Parolisi assieme ad una donna, alta e vestita come Melania, dondolare un bimbo/a alle altalene, ma il quarto grado a cui lo si è sottoposto sembra avergli confuso totalmente le idee, tanto che l'orario proposto dalla procura è ormai creduto reale anche da lui. Ricordiamo che a mente fredda, e cioè la sera del 18 aprile, associava il momento dell'avvistamento ad un orario antecedente le 15.00, con la fase di disposizione dei tavolini al di fuori del chiosco e l'apertura dei bagni pubblici. Ora gli inquirenti e Ranelli, dopo ben cinque audizioni e tre visioni del filmato di videosorveglianza, individuano quel ricordo nel momento in cui alle 15.18 (orari reali del video e non alle 15.23 come affermato in ordinanza a seguito dello spostamento errato in avanti di 5 minuti) porta le sedie al di là della strada per Poli e i suoi amici. 

Ma dagli spezzoni di video andati in onda in TV ed online, sul fianco del chiosco che guarda verso le altalene si vedono altri tavolini e sedie (provate a cliccare sull’immagine e guardate il riquadro in basso a destra). Ci sono poi anche quelli che normalmente vengono disposti sull’area pavimentata sempre sullo stesso lato del chiosco e che si vedono anche nelle interviste di “Chi l’ha visto?”. Non credo che Ranelli lasci abitualmente tali tavolini e sedie fuoi dal chiosco per tutta la notte, soprattutto quelle tra le domeniche ed i lunedì quando apre solamente il pomeriggio, quindi in un qualunque momento dall'apertura dell'esercizio in poi deve averli presi dall'interno e disposti fuori (e come si vede dall’immagine quando Parolisi arriva con Paciolla alle 17.00 circa sono già lì). Tale operazione, unitamente all'apertura dei bagni che a sua volta deve per forza aver fatto il Ranelli, potrebbe averla eseguita, presente l'Acenzi, nel momento in cui (dalle 14.47 alle 14.58 e oltre) si trovava fuori dal medesimo chiosco, come parrebbe logico per il titolare di un esercizio come quello di Ranelli (mentre il portare le sedie al di là della strada sembra più un piacere fatto a degli amici). A questo punto la testimonianza dell'Ascenzi diventerebbe fondamentale perché potrebbe aiutare a dare conferma alle prime dichiarazioni del Ranelli in merito all'avvistamento, dichiarato inizialmente essere avvenuto sulle 14.45/14.50 circa. Ma della presenza di un verbale dell'Ascenzi agli atti non vi è neppure l'ombra. 

Altra cosa importante è di certo lo stato d'animo del Parolisi al momento in cui, dice, ha iniziato le ricerche della moglie al Pianoro. Sappiamo per certo che ne ha compiute dopo essere stato al bar, sappiamo che in quei momenti era assieme alla figlia ed al Barbini Filippo, parente delle titolari del ristorante e conoscente del Ranelli. Sebbene questi non possa testimoniare in merito al fatto che il militare si trovasse alle altalene in precedenza, molto importante sarebbe il sapere da lui quale fosse il suo stato d'animo reale, quali percorsi abbiano effettivamente fatto e cosa abbia chiesto alle persone incontrate. Sicuramente la sua testimonianza esiste e sarebbe interessante leggerla ed accomunarla all'intervista rilasciata dal Ranelli al programma Quarto Grado, intervista in cui ha dichiarato di non aver riscontrato apprensione nel militare la prima volta che si è presentato a lui in auto, assieme alla sola figlia, per chiedere della moglie. E questo è accaduto prima ancora del suo passaggio al Bar Ristorante Il Cacciatore, quindi il Parolisi non può essere arrivato da Ripe ed andato direttamente al bar (come vorrebbero gli inquirenti) in quanto in auto col militare si trovava solo la figlia e non il Barbini. Ed è chiara l'importanza di quei momenti, perché sono quelli in cui, dando credito al racconto di Parolisi, quest’ultimo realizza veramente che della moglie non vi è traccia, e sarebbe quindi molto credibile e significativa una sua progressiva agitazione ed apprensione. 

Lasciamo poi perdere altre situazioni strane capitate in questa indagine. Ad esempio le ritrattazioni sul giorno della gita domenicale al Pianoro, prima posizionata dai Rea e dalla Viviani al tre di aprile poi dagli stessi spostata al dieci. E non mettiamoci neppure nei panni degli inquirenti, a cui tre ritrattazioni in contemporanea avrebbero dovuto far suonare un campanello d'allarme così da farli controllare meglio, tramite perizie sui cellulari e sul video consegnato dal tenente colonnello della caserma Clementi, video in cui si vede il Parolisi spingere la bimba sull'altalena. Restiamo quindi esterni, in attesa del processo e di nuovi eventi sperando che in udienza venga comunque trattato quanto sinora omesso dai magistrati per convenienza ricostruttiva. Speriamo che il giudice non si adagi alla procura, alle, di questa, "parole opere ed omissioni", e che intenda andare fino al nocciolo della questione per chiarire, tramite nuove perizie e quanto di più logico si possa stabilire, se per il marito di Melania Rea, se per il padre di Vittoria Parolisi, in quel primo pomeriggio del 18 aprile vi fosse davvero il modo e la maniera di uccidere sua moglie.




335 commenti:

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Anonimo ha detto...

anonimo, quali sono i suoi obiettivi?

Claudia

LucaP ha detto...

@ Enrico

Grazie.

Il problema è che sin dall'inizio tutti si sono lasciati sviare effettivamente dal depistaggio fatto con il vilipendio del cadavere che faceva leggere il luogo del delitto unicamente come un luogo isolato ideale per commettere un omicidio così efferato. Ma Melania è stata uccisa secondo me per un motivo strettamente collegato a quel luogo.

Se ci dimentichiamo per un momento di Parolisi, delle sue avventure extraconiugali e delle sue evidenti menzogne (non però relativamente ai fatti del 18/04), il luogo deve essere letto per quello che è effettivamente: un chiosco isolato nella pineta, frequentato pochissimo al di fuori del periodo estivo. L'accesso avviene in modo indisturbato (al di fuori dei momenti delle esercitazioni) attraverso ben tre strade. Ma anche la strada di accesso è pochissimo frequentata.

Una volta invece inquadrato il problema si può cercare di ragionare veramente su quale funzione avesse quel luogo. Se ce l'avesse ancor prima dell'intervento di Melania, e soprattutto se ce l'avesse proprio quel giorno 18 aprile 2011 (o meglio la notte tra il 18 ed il 19).

LucaP ha detto...

Sappiamo che nella richiesta di giudizio immediato, concesso dal GIP De Rensis, la Procura di Teramo non ha contestato a Parolisi la premeditazione e questo è un fatto molto strano che non mi spiego (qualsiasi considerazione in merito è ben accetta).

Scartando difatti la premeditazione bisogna allora domandarsi come mai i due coniugi si siano diretti a Ripe e non a Colle San Marco come programmato e comunicato alla madre di Melania. Ovvero sarebbe interessante sapere le motivazioni addotte dalla Procura a giustificazione di tale cambiamento di programma (e questo al di là di Ranelli, Piergiorgio,....) che sino alle 13:43 sembrava anche giustificato dalla volontà di Melania di portare Vittoria a prendere un po' d'aria e giocare.

Ma che voi sappiate, al Chiosco della Pineta di Ripe di Civitella, vi è un'area attrezzata con giochi per bambini? Io non ne ho visto nessuno e credo proprio di non sbagliarmi nell'affermare che non ve ne siano.

Sappiamo inoltre che quel 18 aprile la giornata non era caldissima (Ranelli si stupisce dell'abbigliamento di Parolisi anche se nelle zone al sole del pianoro i ragazzi erano in maniche corte) ed aveva recentemente nevicato, perlomeno in montagna. Ed allora voi trovate naturale che Melania abbia voluto portare la piccola Vittoria in una località che si trova a 885 m sopra il livello del mare sotto una pineta ombrosa dove sicuramente doveva fare freddo? Capirei al massimo si fossero diretti a San Giacomo dove il sole avrebbe potuto già aver scaldato l'aria (e dove vi è un'area giochi per i bambini), ma al chiosco di Ripe proprio no.

Eppure la decisione di cambiare programma avrebbero dovuto prenderla tra la fine della telefonata alla madre di Melania ed il momento in cui in macchina si sono trovati in Piazza Dari a Folignano. Lì difatti per andare a Colle san Marco si svolta a destra su via Roma, mentre per andare a Ripe lungo il percorso ipotizzato dagli inquirenti si svolta a sinistra su via Santa Lucia (direzione Teramo). Proprio dove c'è il Municipio ed il distributore di carburante. Si tratta all'incirca di 30 minuti scarsi (dalle 13:43, momento della fine della telefonata, alle 14:15, orario medio presunto di uscita della famiglia in macchina dal garage). E' logico per voi che in tale brevissimo arco di tempo (dove sappiamo che Melania ha cambiato la piccola e che probabilmente Salvatore è sceso in garage a preparare la macchina) abbiano, soprattutto Melania, preso la decisione di andare in un posto così illogico? Eppure se escludiamo la premeditazione, Melania non avrebbe dovuto trovare nulla di strano a dirigersi nella direzione opposta a quella di Colle San Marco e quindi avrebbe dovuto essere consenziente.
Nella ricostruzione fatta dalla Procura capisco anche che siano stati omessi tanti elementi a discolpa di Parolisi ed altri siano stati forzati (purtroppo sappiamo che è una deprecabile prassi in molti casi), ma alla base di tutto dovrebbe esserci una premessa logica che invece a me sembra totalmente assente.

Ed è per questo che ritengo insostenibile la tesi dell'accusa in assenza di premeditazione.

Purtroppo però sappiamo che sovente la logica in un processo non è tenuta in gran conto.

Anonimo ha detto...

LucaP, io non sono mai stata al chiosco della pineta a ripe, ma, da come mi è stato detto, la strada che porta al chiosco è una strada isolata, di notte fa paura, quindi, è davvero molto strano che i parolisi siano voluti andare al bosco delle casermette con la bimba all' improvviso. D Folignano per arrivare alle ripe si fa subito, devi passare per castello di folignano e ti ritrovi sulla strada principale che collega ascoli a teramo. Conosco bene la strada perchè ormai sapete che io ci passo con l' auto quando devo andare a teramo all' università. Ovviamente, da folignano, per fare prima, si passa direttamente tramite castello di folignano, passi un ponticello e per arrivare alla strada provinciale ci si avvantaggia notevolmente con i tempi. Vi dico che da ascoli per arrivare a teramo ci si mettono 40, massimo 45 minuti con l' auto. Per arrivare, poi, al bivio che, sulla destra, ti porta alle ripe, devi attraversare i vari paesini che incontri percorrendo la strada. Quello che mi chiedo io, dato che in questi paesini, tra cui la famosa villa lempa, ci sono, ovviamente, piazze, case, esercizi commerciali e via dicendo, è possibile che, al di fuori di essi, non sia installata, almeno, una telecamera? Queste eventuali telecamere avrebbero potuto far registrare il passaggio, nell' ipotesi, dell' auto di parolisi sulla strada principale, prima che prendesse il bivio per ripe?

Claudia

Anonimo ha detto...

LucaP ti dico che sulla strada principale, ad un centro punto, s' incontra una stazione di servizio, sappiamo che, ormai, le stazioni di servizio sono tutte fornite di telecamere, si sa se è stato chiesto di far visionare, eventualmente, questa telecamera? Inoltre, il bivio di cui vi ho parlato nel precedente messaggio è il famoso bivio dove passano i mezzi militari per andare ad esercitarsi, sia all' andata che al ritorno, quindi, parolisi credo che questo lo sapesse, tanto che i militari costeggiano gli autobus loro lunga la strada iniziale, poco dopo il bivio e da lì, salendo, per arrivare al chiosco, ci vogliono alcuni km, com 'è possibile che parolisi abbia incorso in questo enorme rischio nell' incontrare qualche collega militare? E' impossibile già pensarlo! Come dissi qualche giorno fa, lungo sempre la strada principale ascoli-teramo, ci sono varie indicazioni per san giacomo, cerqueto,ma, non conosco i relativi percorsi.

Claudia

Anonimo ha detto...

Mi chiedo se siano state effettuate delle indagini scrupolose.

Claudia

Anonimo ha detto...

Inoltre, è possibile che all' interno del paese di Folignano, lungo le varie strade, non ci siano delle telecamere che possano registrare il passaggio del' auto di Parolisi in un' eventuale strada, percorso?

Claudia

Tiziana ha detto...

Luca P
dalle dichiarazioni dei testimoni Parolisi ha preso la direzione Colle San Marco, ovvero ha girato per V.Roma e non V. Santa Lucia, il cambio di direzione dunque, nell'ipotesi sostenuta dai magistrati, sarebbe avvenuto più avanti.
I magistrati non parlano di premeditazione perché evidentemente ci sono troppi elementi contrastanti: l'arma utilizzata, il non essersi costruito un alibi, il non aver cancellato prima i messaggi con l'amante.
Tu chiedi: perché Melania e Salvatore avrebbero dovuto cambiare opinione e recarsi a Ripe? Ti rispondo in base a ciò che direbbero i magistrati (io ovviamente ritengo siano andati a CSM): una volta in macchina e addormentatasi la bambina i coniugi avrebbero deciso di "appartarsi" a Ripe.
Ora è evidente che, in una tale dinamica, i tempi per commettere l'omicidio sarebbero ancora più stretti. Infatti al normale tempo di percorrenza Folignano-Ripe (20-25 minuti), bisognerebbe aggiungere il tempo per il cambio direzione (almeno 5 minuti), portando il totale a circa 30 minuti. Nella migliore delle ipotesi, dunque, sarebbero giunti a Ripe alle 14.50.
E sorge un altro problema. Salvatore e Melania avrebbero deciso alle 14.30 di fare l'amore, avrebbero intrapreso la strada per Ripe e, nell'arco di tale percorso (dopo quindi il cambio di direzione, quindi nell'arco di circa 20 minuti), sarebbero passati dalla "voglia di coccole" ad un litigio tale da spingere Parolisi ad uccidere immediatamente non appena sceso dall'auto.
La moglie però non si accorge di nulla (ha appena litigato con Salvatore ma se ne è già dimenticata), si appresta a consumare un rapporto con lui calandosi tranquillamente calzoni, collant e slip.
Questa la logica della procura (o forse non si sono presi la briga di pensare complessivamente la ricostruzione).
Ciao, Tiziana

Anonimo ha detto...

Tiziana, infatti, è assurda la versione dei pm.

Claudia

LucaP ha detto...

@ Tiziana

E' vero che il cambio di direzione sarebbe potuto avvenire anche più avanti (prima della frazione di San Benedetto) ma sarebbero dovuti passare da Gabbiano e Piano San Pietro con un allungamento del percorso (e forse la strada stessa non era ancora stata riaperta nel tratto Piano San Pietro - Collebigiano dove si erano verificare delle frane sempre in seguito all'alluvione di marzo).

In ogni caso è sempre la logica che manca. Si dovrebbe supporre che Vittoria si fosse già addormentata appena in macchina (e prima del bivio non avrebbero fatto poco più di un km), avrebbero già dovuto avere l'idea di avere un rapporto all'aperto (ma non era molto più comodo invertire la marcia e tornare a casa? inoltre Melania avrebbe potuto prendere le chiavi e la borsa che aveva dimenticato per la fretta di uscire) ed aver pensato al chiosco di Ripe. Ma a questo punto viene la parte totalmente illogica, come da te sottolineato. Nell'ipotesi che durante il tragitto Salvatore e Melania abbiano litigato, come sarebbe possibile pensare che una volta arrivati al chiosco Melania avesse già dimenticato tutto mentre Salvatore fosse ancora preda da una furia tale da sfociare nell'omicidio? Pensare che Melania si sia offerta nel tentativo di placare gli animi del marito, mi sembra veramente da romanzo d'appendice.

E' chiaro che a tutto si può sempre cercare di trovare una spiegazione plausibile, ma a tutti i costi voler far quadrare ciò che è improbabile mi sembra veramente troppo.

Purtroppo però ripeto, e se leggete l'ultimo articolo di Massimo sulla Franzoni lo potete facilmente verificare, la logica deduttiva in un processo a così alta evidenza mediatica non sempre è tenuta in considerazione al momento della formazione della convinzione nei giudici.

@ Claudia

Le telecamere dei distributori di servizio di solito inquadrano la zona delle pompe erogatrici soprattutto nei self service. E lo fanno esclusivamente a scopo di individuare chi scappa senza pagare. Altre telecamere avrebbero forse potuto inquadrare parzialmente la strada. Ma se i PM sono certi della loro ricostruzione vuol dire che hanno già verificato non esserci.

Anonimo ha detto...

non appaiono i commenti "nuovi"...

Anonimo ha detto...

,

ENRICO ha detto...

OT per MASSIMO PRATI

quando apro la finestra dei commenti non mi appare l'opzione "nuovi"...
Mi appare solo se invio un commento e poi mi sparisce
Che succede ?

Anonimo ha detto...

ENRICO, devi cliccare sul titolo dell' articolo, scorrere fino in fondo alla pagina fino a quando non appaioni i commenti, devi cliccare su quelli più recenti (tutti numerati) e trovi i messaggi nuovi, quindi, non cliccare sulla bustina dei commenti, ma, titolo dell' articolo e poi come ti ho detto.

Claudia

Anonimo ha detto...

LucaP si, infatti, nei distributori di servizio le telecamere inquadrano solo l' area interessata, ci pensavo.

Claudia

Anonimo ha detto...

@Claudia
che tu sappia nei pressi di CSM, Ripe, SG o luoghi vicini ci sono maneggi/allevamenti di cavalli?
Lo chiedo perchè un sensitivo aveva indicato la vicinanza del luogo del delitto con un maneggi/allevamento cavalli, ora non che ci creda ma visto che sei di zona...
grazie, saluti
MarcoPD

ENRICO ha detto...

OT
CLAUDIA e MASSIMO PRATI
adesso per leggere i commenti devo per forza far caricare 2 pagine intere ? Mi state dicendo che non si possono più leggere i commenti quando si superano i 200 nella finestra che appare cliccando "commenti" ?

ma da quando c'è questa novità SCOMODISSIMA ?

Unknown ha detto...

X Enrico.

Google ha cambiato l'interfaccia a tutti i blog, dice che questa è più dinamica e moderna... mi spiace. ciao, Massimo

ENRICO ha detto...

Massimo,
avevo TEMUTO una cosa del genere ma speravo di sbagliarmi !

Tiziana ha detto...

ENRICO
hai ragione, la novità è piuttosto scomoda.
Io faccio così: clickko su meno recenti e poi nuovamente su più recenti.
Dopo aver commentato è più semplice, rimane aperto sulla finestrella il "più recenti" e basta clikkare là (purché tu non chiuda più la finestrella).
Ciao, Tiziana

Mimosa ha detto...

Mi unisco al coro e mi lamento fortemente anch'io di questa "novità"!
Le innovazioni non servono a migliorare?
Si impiega un sacco di tempo e poi i caratteri sono troppo piccoli e mi stanco enormemente.

Non è che anche questo google sia un troll?

... è scoraggiante, Massimo ...!
Mimosa

ENRICO ha detto...

TIZIANA

eh, già una bella soluzione la tua... però l'opzione "più recenti" e "nuovi" appare SOLO dopo aver pubblicato il commento.

Quindi NON bisognerebbe MAI chiudere la finestrella...che dovrebbe aggiornarsi automaticamente ?

Boh... mi sembra una grandissima st..upidaggine questa "novità" di google.

Tiziana ha detto...

ENRICO
no, la finestrella purtroppo non si aggiorna automaticamente (troppo facile!), io continuo a clickkare su più recenti, per vedere gli ultimi commenti.
Se poi chiudi la finestrella sei spacciato... devi commentare nuovamente per facilitarti la vita. Sarà un modo per aumentare il numero dei commenti? :-)

LucaP ha detto...

@ Massimo

Non so se tu l'abbia già fatto, ma sarebbe comunque utile una tua protesta con Google. Si sommerebbe forse ad altre inviate da altri blogger e chissà che Google non possa tornare sui suoi passi.

Tale modalità è estremamente scomoda perché anche il trucco suggerito da Tiziana non funziona più se uno vuole per esempio postare commenti su più articoli.

Dovendo inoltre ricaricare sempre la pagina si falsano anche i dati relativi alla lettura degli articoli non potendo più distinguere tra un nuovo lettore e le eventuali operazioni di ricarica/aggiornamento.

Ciao

ENRICO ha detto...

A TUTTI,

io ci rinuncio !
Non riesco più a seguire il filo dei commenti.
Il sistema di TIZIANA funzionerebbe ma io ho sbagliato perchè invece di cliccare su "più recenti" ho cliccato su "vecchi" !!! e quindi mi sono sparite le opzioni "nuovi" eccc..ed ho dovuto ricaricare tutto !

Si, vabbè si potrebbe anche adottare la "soluzione Tiziana " ( tenere aperta la finestrella dopo aver inviato il commento e cliccare su "recenti" e poi su "nuovi" facendo attenzione) però
com'è possibile che google abbia fatto una cosa del genere ?

Mimosa ha detto...

E' un modo per scoraggiare ogni partecipazione ...
mi dispiace, Massimo, ma se le cose non tornano come prima io - con sommo gaudio di qualcuno - verrò a leggere con molta saltuarietà ... ossia leggerò i tuoi articoli, ma poi addio commenti, addio commentatori, addio squadra!

Era troppo bello il tuo blog, era troppo facile navigarvici, rispetto ad altri ... ecco fatto, grazie ggg(rrr)ooooogle!

Ciao ragazzi. Io inizio lo sciopero.

Mimosa

Anonimo ha detto...

MarcoPD io non so se ci sono maneggi o allevamenti, ma, ti riporto l' intervista che ha rilasciato un signore che, quel maledetto 18 aprile, andava a cavallo e credo che avesse qualche allevamento di cavalli, qualche maneggio nei pressi di san giacomo. Questo signore afferma di aver visto due auto che correvano vicinissime (questo l' ho già scritto nel blog) e che non si sono curate nemmeno di lui che andava a cavallo sulla strada, una di queste era rossa e il tutto è avvenuto sulla strada tra san marco e san giacomo. Non so se questo sensitivo ha detto ciò perchè condizionato da tale intervista oppure già aveva il sentore di qualcosa.

Claudia

Anonimo ha detto...

ENRICO, prima stavo pensando che ti ho scritto come fare per leggere i nuovo messaggi, ma, in realtà, come potevi sapere di fare come ti avevo detto io se i commenti nuovi non potevi leggerli?! Purtroppo, ora ci vuole un pò di pazienza per leggere tutto e commentare, non è comodo questo nuovo sistema.

Claudia

Anonimo ha detto...

Ragazzi, non ci scoraggiamo e sosteniamo Massimo che stà portando avanti un blog importantissimo.

Claudia

Anonimo ha detto...

Riguardo alla vicenda di Melania, ciò che non riesco, ancora, a capire è il fatto di quella telefonata anonima fatta a Teramo, il telefonista anonimo è una persona che vuole tenersi nel più completo anonimato, è un complice o è l' assassino? Secondo me può avere l' esigenza di "nascondersi" per qualcosa di suo che non vuol far sapere, oppure, ha visto qualcosa che non doveva vedere ed è stato minacciato, chissà.

Claudia

ENRICO ha detto...

Dispiace anche a me, ma credo farò la stessa cosa di MIMOSA perchè, con questa limitazione "tecnica" introdotta da google, seguire la discussione ed intervenire diventa , almeno per me, impossibile.

A meno che, per ogni articolo, non si eviti di superare i 200 commenti

Oppure nel caso si dovesse superare questo limite, MASSIMO dovrebbe aggiungere una breve "appendice" all'articolo in questione in modo da poter continuare la discussione lì sotto.
Comunque 'sta "modernizzazione" mi sembra una follia..)

Unknown ha detto...

Non so se così potrà andare meglio, non è proprio una appendice, ma almeno cliccando su "vedi altri" si arriva agli ultimi commenti. Ma la scrittura assurda non so proprio se si modificherà. Ciao, Massimo

Tiziana ha detto...

ENRICO
questa volta sei stato tu a precedermi, volevo infatti suggerire a

MASSIMO
di creare un nuovo articolo o spazio, in modo da ricominciare il conteggio dei commenti. Si eviterebbe così il problema di leggere i commenti oltre al 200.
Ciao, Tiziana

Anonimo ha detto...

ad ogni modo sembra che alla stampa lentamente qualche dubbio stia sorgendo

http://www.chedonna.it/attualita/cronaca-nera-attualita/2012/01/30/melania-rea-ultime-notizie-salvatore-parolisi-la-verita-e-il-rito-immediato/

Manlio Tummolo ha detto...

Intanto, grazie Massimo per la velocissima pubblicazione della mia recensione. Riguardo a Marco PD, non so se vi sia una correlazione tra i due omicidi. Quello delle coltellate inferte a Elisa potrebbe appunto essere un fatto di manìaco, come secondo l'orientamento prevalente, che ne attribuisce l'azione a Restivo (sebbene molte cose mi sollevino perplessità in tutta la vicenda, dove, perlomeno nella narrazione, si scambia troppo spesso il prima col dopo). Nel caso di Melania, le coltellate assumono ben altro carattere piuttosto collegato, come da molti sottolineato, a faccende segrete, rivelate o minacciate di essere rivelate. Nel primo caso, siamo di fronte ad una ragazzina troppo fiduciosa negli altri e nella vita (un po' come Sarah); nel secondo siamo di fronte a persona adulta che forse si era illusa di poter controllare una situazione e non ha tenuto conto della pericolosità del suo (o suoi) aggressore/i, o di ciò che pretendeva da lei.

Antonello ha detto...

@LucaP
A parte il capolavoro dell'operatore del centralino, a parte che si e' al 20 aprile, piena primavera, a parte che le esercitazioni erano di giorno e quindi a temperature notevolmente piu' alte della notte in un'escursione termica che ci doveva essere in ore notturne rispetto alle giornaliere, a parte che il chiosco casualmente durante un'esercitazione risultava chiuso, c'e' un'altra domanda che forse e' insignificante e forse no ma capita di essere assaliti dai dubbi: perche' in una zona all'aperto come CSM un chiosco, e quindi non una banca, aveva un sofisticato impianto di videoregistrazione mentre a Ripe, in un luogo isolato dove avvenivano anche continuative dei reparti di Ascoli non vi era nemmeno un semplice antifurto???
Intendo che se invece ipotizzassimo il chiosco di Ripe ne fosse stato fornito, come logica farebbe presupporre, forse tante cose potrebbero spiegarsi, forse due giorni potevano bastare anche per smontare in tutta tranquillita' un ipotetico impianto, forse in quelle ipotetiche registrazioni vi potrebbero essere immagini di interesse???

Antonello ha detto...

Ops, mi e' sparito un post.
@LucaP
A parte tutti i particolari portati in rilievo sul chiosco di Ripe c'e' una stupida domanda che frulla, perche' insomma il chiosco di CSM, pur essendo in una zona frequentata spesso, e' provvisto, pur non essendo una banca, di sofisticato impianto di videosorveglianza mentre il chiosco di Ripe, pur essendo in una zona isolata e disabitata in cui si svolgevano esercitazioni dei reparti di Ascoli, era totalmente, a quello che ci e' stato dato di conoscere, totalmente sprovvisto anche di un semplice antifurto???
Se M. e' sparita il 18, il 19 puo' essere stato un giorno utile per smontare un ipotetico impianto di videosorveglianza a Ripe ipotizzando invece vi fosse???
Innocenti dubbi, sospetti ed ipotesi e' chiaro, ma a logica quel chiosco avrebbe dovuto essere aperto in una giornata primaverile del 20 aprile e gia' casualmente era chiuso, il telefonista alla domanda se il corpo fosse dentro il chiosco risponde troppo naturalmente che no, che era fuori e che lui si stava solo facendo una camminata, anche tutta questa parte e' da approfondire, troppe casualita' in giornate speciali come quelle in cui viene li aggredito e depositato un corpo.
Possibile che quel chiosco aperto e gestito da tre anni circa non avesse invece un impianto di sorveglianza??? E se no, e' normale invece lo avesse il chiosco di CSM??? Perche'???

Antonello ha detto...

Perche' il chiosco di CSM, pur essendo situato in una zona frequentata, dispone di un abbastanza sofisticato impoanto di videosorveglianza mentre il chiosco di Ripe, pur insistendo in una zona disabitata, non dispone nemmeno di un semplice antifurto??? Sbaglio o nessuno dei due sarebbe una banca???

Anonimo ha detto...

Buona notte a tutti

tabula ha detto...

io non capisco niente con questa nuova grafica.
non trovo il tasto commenti più recenti, e se fosse sostituito da quel tristissimo carica altro, a me non carica un bel niente.
E' anche inutile questo commento di protesta, giacchè non potrò leggere eventuali risposte illuminanti.
è un messaggio in bottiglia SPLASH

ma una volta non era "squadra che vince non si cambia?"
uff

PINO ha detto...

RAGAZZI, è tornato tutto come prima! Ma quante storie fate, accidenti.
Andate a letto adesso, criticoni, con buona pace di PINO

Antonello ha detto...

@LucaP
Elucubrazioni per elucubrazioni porto acqua al mulino e chiedo, possibile che in un posto frequentato come CSM un chiosco, che evidentemente non e' una banca, disponga di un sistema di videosorveglianza abbastanza sofisticato ed a Ripe, in un posto isolato, il chiosco della pineta non disponga neppure di un semplice antifurto???
Lo dico anche perche' chi ha depositato il corpo di M. come minimo deve aver saputo che li non vi erano telecamere, o vi erano e son state smontate in una due giorni da provetti elettricisti???

Anonimo ha detto...

si' veramente, che banda di piagnoni, informaticamente parlando, handicappati

P.

Anonimo ha detto...

le indagini devono ripartire da una certezza MELANIA A SAN MARCO C'è STATA i cani non mentono le persone si!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

anna

Tiziana ha detto...

Ciao,
è solo un test per vedere se riesco a leggere i commenti più recenti

Tiziana ha detto...

Risultato: non riesco a leggerli.
Un saluto ai più fortunati che ancora ce la fanno.
Non rispondetemi perché non posso leggervi.
Ciao a tutti
Tiziana

Unknown ha detto...

Riesci a leggermi Tiziana?

LucaP ha detto...

Io continuo a postare i commenti nella vecchia maniera in modo che vi sia una sequenza cronologica. Se inseriti come risposta ad un commento precedente si rischia di non vederli.

@ Antonello

Il Pianoro di Colle San Marco credo sia frequentato dagli ascolani anche nei periodi invernali in quanto nelle giornate di sole è comunque piacevole fare una camminata. Inoltre vi sono numerose case di villeggiatura oltre, penso, alcune residenze abituali. E' quindi logico che Ranelli tenga aperto il chiosco tutto l'anno (forse chiude per vacanze solamente nei mesi tardo autunnali).

Il Chiosco della Pineta è invece una località isolata di montagna (perlomeno per gli standard appenninici) per di più nel bel mezzo di un bosco ombroso. E' una località che credo sia piacevole frequentare quasi esclusivamente nei mesi estivi alla ricerca di frescura. E' inserito nei percorsi escursionistici del parco naturale come sosta durante le camminate che portano nei luoghi più famosi dal punto di vista storico e naturalistico che si trovano nelle vicinanze.
E' logico quindi che per circa 9 mesi all'anno rimanga chiuso ad eccezione forse di alcune aperture sporadiche come in occasione delle "continuative" notturne fatte dai militari di Ascoli (non so se anche da quelli di Chieti). Non è logico che sia aperto in occasione di tutte le esercitazioni al poligono in quanto lavorerebbe solamente nell'ora di pausa.

Quanto detto serve forse a capire come mai il chiosco di Ranelli fosse dotato di impianto di videosorveglianza in quanto quasi tutto l'anno all'interno si possono trovare derrate, attrezzature fisse e mobili. E forse Ranelli aveva già subito furti in precedenza. Mentre a Ripe è invece logico pensare che vi fosse poco da rubare (e forse, ci fosse stato, proprio un impianto di videosorveglianza digitale sarebbe stata la cosa più appetibile per dei ladri). Non credo neanche abbia una linea telefonica fissa (non mi sembra di aver visto nelle fotografie linee aeree telefoniche e nemmeno un cartello di posto telefonico pubblico), cosa che sarebbe consigliabile nel caso di un antifurto.

In ogni caso il sospetto era venuto anche a me ed avevo cercato di ragionarci un po' arrivando alle conclusioni che ho esposto, che tuttavia potrebbero benissimo essere smentite.

Ciao

ENRICO ha detto...

LucaP
sono d'accordo : evitare "rispondi" . Meglio il vecchio metodo in sequenza con il riferimento diretto al NOME.

TIZIANA
hai cliccato su "carica altro" ? Com'è che non riesci a leggerli?

tabula ha detto...

sono riuscita a vedere i commenti dal 200 in poi cliccando su "carica altro",
però per farlo sono dovuta passare da I. explorer a Google Chrome.
I.E. non ce la fa si impalla e non carica un bel niente.
Con G.C. va via liscio come l'olio.
boh.

Comunque ho letto le vostre considerazioni ma io non vedo MAI il tasto Nuovi o Più recenti, per quel che mi riguarda sono spariti sia quelli che la paginetta di solo testo con i soli commenti.

Anonimo ha detto...

Questo nuova impostazione del blog è pessima, ma, addirittura, non mi fa caricare più le paginee non è possibile vedere i nuovi messaggi, è assurdo.

Claudia

Anonimo ha detto...

Dunque, scusate ancora se inserisco un altro commento, stò scrivendo dal portatile di mio fratello che, a differenza del fisso, mi carica subito le pagine dei commenti, quindi, per chi ha problermi di caricamento, deduco che possa essere il pc, io ho dovuto eseguire l' aggiornamento di un sistema per poter scrivere qui, dai, non molliamo e continuiamo a scrivere.

Claudia

Anonimo ha detto...

Per fortuna, riesco a scrivere anche con il fisso, tornando al discorso di Melania, vorrei farvi una domanda, in tutti questi mesi, dato che non è emerso nulla di così importante che potesse far pensare ad un Parolisi assassino o complice, sarebbe stato possibile tenere Parolisi in libertà o per una maggiore accortezza, agli arresti domiciliari e non in carcere? Mi chiedo, a prescindere dalle bugie e dai tradimenti del marito di melania, con che coscienza i magistrati abbiano potuto decidere di farlo stare in carcere senza avere una prova e senza porsi qualche dubbio che, invece, tutti noi ci poniamo?

Claudia

Anonimo ha detto...

Perchè NON C'E' PIU' SEGNATA L'ORA DI INOLTRO DEL COMMENTO?

Anonimo ha detto...

Sapete che penso? Secondo me, i primissimi giorni, dopo il ritrovamento del corpo di Melania, le indagini erano partite bene, c' erano sospetti su più persone, tutto, poi, è cambiato, credo, dal 23 aprile, penso sia questa la data, in poi, quando Parolisi si reca al chiosco della pineta con i pm di ascoli e teramo e c'è quel video che abbiamo visto più volte e credo che da quel momento in poi i giudici si siano "convinti" che parolisi abbia potuto uccidere melania e depistare, io credo che, davvero, da lì sia subentrato questo forte accanimento solo verso di lui.

Claudia

Anonimo ha detto...

Il caso di Melania credo sia quello tra i più complicati della cronaca nera italiana.

Claudia

LucaP ha detto...

@ Claudia

Purtroppo l'uso indiscriminato della carcerazione preventiva è un vizio inveterato della nostra magistratura (chiaramente non di tutte le Procure) alla faccia di tutti i discorsi relativi al sovraffollamento delle carceri, dove si trova un numero esagerato di imputati in attesa di giudizio.
Nel caso di Parolisi poi i motivi addotti in merito al rischio di reitero del reato (fosse stato solamente per il rischio di inquinamento delle prove a quest'ora sarebbe già libero od ai domiciliari) sono risibili ed assolutamente incosistenti.
Probabilmente hanno usato tale metodo cautelare per vedere se Parolisi si decideva a parlare (almeno in merito a quanto lui sa sul delitto) ottenendo tuttavia un nulla di fatto perché ancor oggi lo stesso caporalmaggiore continua imperterrito nella sua versione dei fatti.
Ma forse (escluso il problema di non poter vedere la figlia) è un bene che Parolisi rimanga in carcere. Sebbene il paragone sia sicuramente forzato, bisogna ricordarsi di Oswald ucciso davanti alle telecamere.

Annika ha detto...

Ciao Luca, concordo pienamente con te.

Annika

LucaP ha detto...

Ci siamo!

Gli House Organs di non si sa bene quale gruppo di potere o interessi (ma qualche legittimo sospetto possiamo anche averlo) stanno sferrando gli attacchi finali:

http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2012/01/31/news/parolisi-la-procura-scopre-i-messaggi-segreti-ai-trans-5584050

http://www.abruzzo24ore.tv/news/Nel-pc-di-Salvatore-Parolisi-i-messaggi-con-i-trans/68816.htm

Chiaramente a questo punto tutte notizie pubblicate dietro l'anonimato delle redazioni (ma le stesse ne diventano legalmente responsabili).

Purtroppo quando una persona viene travolta da vicende come queste la propria vita personale viene rivoltata come i calzini e viene fuori tutto (ma in questo caso non si capisce proprio quale elemento di quelli ritrovati sia penalmente rilevante). Già è deprecabile che la Procura di Teramo (Aloisi e Rosati, ma anche Rossetti in quanto procuratore capo) inserisca agli atti esiti di indagini ed accertamenti che nulla hanno a che fare con i capi d'accusa, quando allo stesso tempo hanno volutamente e colpevolmente omesso ben altri riscontri ed esiti di indagini (i magistrati non sono normalmente perseguibili, ma se infrangono il Codice di Procedura Penale commettono reato come i cittadini comuni e quindi sono querelabili e denunciabili).

Ma che queste persone che si professano giornalisti usino gli spazi a loro disposizione per gettare gratuitamente fango sulle persone lo ritengo intollerabile! Gli ordini professionali dovrebbero intervenire perché la situazione non è più tollerabile!

Che fine perseguono questi individui?
A chi rispondono?
Quali sono le loro amicizie?
Quali sono i loro informatori?
A questo punto è chiaro che qualcuno (e prima o poi i nomi dovremo farli senza remore) sta manovrando neanche troppo dietro le quinte per far sì che Parolisi giunga a certa condanna (sappiamo bene anche chi ha questa certezza e l'ha comunicata pubblicamente). E queste persone o sono coinvolte nell'omicidio direttamente e personalmente o tutelano gli interessi di chi è coinvolto.

Quousque tandum abutere, Catilina, patientia nostra?

Anonimo ha detto...

LucaP, comunque, vedremo cosa succederà nel processo.

Claudia

LucaP ha detto...

Chiaramente la frase di Cicerone (1 Catilinaria) corretta è:

Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?

(Fino a quando dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza?)

e prosegue

quamdiu etiam furor iste tuus nos eludet? quem ad finem sese effrenata iactabit audacia?

(Quanto a lungo ancora codesta tua follia si prenderà gioco di noi? Fino a che punto si spingerà [la tua] sfrenata audacia?)

Tiziana ha detto...

MASSIMO
grazie per aver ripristinato le vecchie impostazioni.
Il mio problema era il browser, io utilizzo Safari.
Ciao, Tiziana

Anonimo ha detto...

COME SI DOVRA' FARE, PER CITARE UN DETERMINATO COMMENTO, SENZA LA DATA DI IMMISSIONE?
CI VUOLE LA DATA SOTTO OGNI POST!

Anonimo ha detto...

p.s. PER DATA VA INTESO ANCHE L'ORA

Annika ha detto...

Peccato non esistano piu' il Clark Kent di una volta...

Eh, si, se fossi un giornalista aspirerei a piu' alte vette che infangare una persona che sta per essere processata di omicidio senza una singola prova certa che sia lui l'assassino.

Magari, se fossi un giornalista stanco di stare li' davanti ad uno schermo piatto a farmi gli occhi a frittata, con l'editore come un gufo sulla spalla dirigermi su cosa scrivere e come scriverlo, aprirei google e farei un minimo di ricerca. Che so, su RSID-sperm e PSA test per esempio, partendo da una certa ricerca sponsorizzata da una casa farmaceutica internazionale su donne di paesi meno agiati, fino ad approdare ad una certa tavola di risultati comprovati con orari e tutto, chiedendomi come sia possibile che Tagliabracci dichiari che il tampone vaginale di Melania abbia testato positivo alla semenogelina e negativo al DNA se quel tampone e' stato prelevato come minimo alle 18.00 del 20/4, e si vuole che Melania sia morta a tutti i costi alle 14.40 del 18/4. E, con quella tavola e quei dati alla mano, mi porrei la domanda chiave: come e' possibile che il PSA di provenienza identica alla semenogelina (PSA che "scivola fuori" per un numero molto ben stabilito di ore fino a diventare visibile solo per ALS o UV lamp e che permane per oltre 30 anni se depositato su un pezzo di tessuto non lavato) non fosse presente sulle mutandine di Melania, indossate a pelle fino alle 14.40, dato che ecc ecc. Basta cosi' senno' rivelo troppo presto il finale di questa bella storia e poi non c'e' piu' gusto a leggerla.

E magari mi porrei domande su quale fosse la concentrazione e l'area di proliferazione dei macrofagi, il numero di neutrofili, il picco e il colore (se testata con Martius Scarlet Blue) della fibrina, e perche' no, il grado di avanzamento del processo citoplasmico dei bordi delle ferite sia peri-mortem che post-mortem, nonche' naturalmente se e dove queste presentassero necrosi. Perche' i nostri Clark Kent mancati forse non sanno che anche da questi semplici fattori si puo' stabilire con certezza pressoche' matematica l'ora in cui quelle ferite sono state inflitte.

Ma no, lasciamoli parlare di trans, che tanto aprire porte gia' sfondate a coltellate alla schiena e colpi sotto la cintola da altri prima di loro e' piu' facile. I Mikael Blomkwist vari esistono solo nella fantasia di un grande scrittore, e i giornali locali del sud Italia non sono mica Millennium, o il Daily Planet!

tabula ha detto...

@Lucap, sono d'accordo con te in pieno.

E' chiaro che QUALCUNO sta manovrando per far sì che Parolisi giunga a condanna certa.
E queste persone O SONO COINVOLTE DIRETTAMENTE NELL'OMICIDIO O TUTELANO GLI INTERESSI DI CHI E' COINVOLTO.

Mi sono permessa di adoperare il maiuscolo, che nella netiquette significa gridato.

L'ho voluta sceneggiare alla napoletana, anzi di più, alla somma-vesuvianese, tanto perchè non sfugga il concetto.

LucaP ha detto...

@ Annika

Brava! Alle mutandine non ci avevo pensato.

In ogni caso sulla questione della positività alla semenogelina ci sto ripensando da tanto tempo. Dal momento che la prima cosa che avranno pensato gli anatomopatologi è stata quella di escludere la violenza sessuale, i test per positività al PSA e Semenogelina devono averli fatti subito comunicandone tempestivamente gli esiti agli inquirenti (credo anche prima del 22/04 data del sopralluogo a Ripe). Mi auguro allora che a verbale vi sia almeno la domanda, posta ingenuamente ed apparentemente in modo casuale a Parolisi: "Quando è stata l'ultima volta che ha avuto un rapporto sessuale [completo] con sua moglie Melania?" E mi piacerebbe anche molto sapere la risposta.
Ma se questa domanda non l'hanno posta (e posta adesso non avrebbe alcun valore), la cosa sarebbe veramente grave perché vorrei proprio vedere come potrebbero affermare di aver verificato tutti gli aspetti della vita privata della vittima arrivando ad escludere qualsiasi altra possibile pista di indagine.
Ma da un lato, fosse così, dopo tutte le forzature che hanno fatto sui testimoni e le omissioni di tutto quanto a favore dell'imputato, se lo meriterebbero perché su questo punto la difesa può metterli in seria difficoltà

Non parliamo proprio poi degli pseudo giornalisti che si occupano a livello locale del caso e che hanno dimostrato di non saper e voler leggere i documenti ufficiali (se poi estendiamo tale considerazione ai giornalisti TV nazionali, viene da strapparsi i capelli). Ma forse li sto accusando ingiustamente ed i documenti li hanno letti. Le ricerche le hanno fatte ed alle loro conclusioni sono arrivati come abbiamo fatto noi, povere imitazioni in pantofole di Nero Wolfe. E' solo che allora qualcuno ha detto loro cosa scrivere e come scriverlo. E loro da bravi travet della rotativa hanno chinato il capo e si sono adeguati pur di non perdere il posto.

PINO ha detto...

ANNIKA, LUCAp ed al resto della SQUADRA.

Bene, abbiamo tratto da tempo le nostre deduzioni, regolandoci, o meglio, stando a quanto ci hanno EVIDENZIATO le Ordinanze giudiziarie ed i massmedia.
A questo punto, sarei del parere di attendere NUOVE IDEE che potrebbero pervenire DA FUORI, a dai quali prendere nuovi spunti.
E saremmo certamente grati a chi potesse eventualmente fornircene.
E' solo una modesta proposta, pensateci se vale la pena di assecondarla.
Con tanti saluti, PINO

Mimosa ha detto...

Pino, sono d'accordo
infatti ho già incrociato le braccia ... lo stravolgimento di google è arrivato al momento giusto ...
p-a-u-s-a (almeno per me)!

Sono altresì convinta che il resto della Squadra non si fa fuorviare, molto ha già sondato e non spreca le sue energie nei riassuntini, ma darà il benvenuto a riflessioni nuove, come quelle di Annika per esempio.

Spero di ritrovarvi ... occasioni nel blog di Massimo non mancano.

Arrivederci, Mimosa

Anonimo ha detto...

risultano 269 commenti,ma non vedo link per andare oltre il 200esimo contatto,ciao

Anonimo ha detto...

ho risolto ,vedo tutti i comm

Anonimo ha detto...

Caro Sig. Prati..Testuali parole che ho estrapolato dall'ultimo Suo commento sul caso Scazzi riferite a Ivano Russo .....!!
"comportamento di chi ha la coscienza tranquilla dovrebbe essere collaborativo, non evasivo ed improntato al depistaggio."
Perchè questo Suo modo di pensare non è valido per il caso Parolisi?
Con simpatia
Lilli

Unknown ha detto...

Perché, Lilli, quell'articolo era chiaramente improntato sull'ironia e sul far capire come i Pm di Taranto intendano la verità (solo di parte e coi paraocchi). Ivano non doveva in alcun modo essere arrestato per aver cercato di difendersi, anche mentendo od omettendo, dato che sapeva di non aver fatto nulla di male ma non a cosa sarebbe andato incontro. Non è facile affidarsi alla giustizia dato che è fatta ed amministrata da uomini che possono sbagliare, non da profeti o semi-dei infallibili.

Comunque dalla mia penna è uscita sempre la condanna per quanto fatto dal militare, l'ho preso in giro a più riprese per le sue menzogne senza mai risparmiarlo.

Per cui, sia nell'uno che nell'altro caso, il leggere gli articoli senza ancore mentali avrebbe fatto capire al meglio il senso del mio discorso.

Ciao, Massimo

ENRICO ha detto...

Cara LILLI,

mi faccia capire : per quale motivo - a suo avviso - Massimo Prati avrebbe dovuto estendere il "Suo modo di pensare", relativo ad Ivano Russo, anche al Parolisi ?

Secondo Lei le "posizioni" di questi due personaggi dovrebbero essere paragonabili ?

a me sembra di no, di conseguenza non possono esserlo nemmeno le relative valutazioni sui rispettivi comportamenti le cui origini e motivazioni nascono da circostanze completamente differenti

Anonimo ha detto...

caro Enrico,
mi sembra che Massimo Prati abbia gia' risposto e motivato in maniera esaustiva nel suo commento.Per questo trovo inutile il suo intervento aggiuntivo, non credo che Prati abbia bisogno di spalle o grilli parlanti che sostengano le proprie idee.
Stia sereno.
Cordialmente

Manlio Tummolo ha detto...

A dire il vero, tra Sabrina ed Ivano, in quanto a movente vendicativo per la diffusione "urbi et orbi" dell'incidente di percorso nel rapporto amoroso realizzato o tentato, doveva averlo più Ivano che Sabrina. La figura più magra la faceva lui, non la ragazza, anche se fosse stata ben più brutta di quello che è, visto che un rapporto o non si comincia, o lo si continua. Evidentemente, Ivano non rientrava negli obiettivi dei SS. Inquisitori, ai quali del vero autore del delitto non è mai interessato proprio nulla, tanto è vero che lasciano "uccel di bosco" quello che ne è il reo confesso (pur supponendo che lo faccia solo per ragioni strumentali). Quindi, tra Parolisi ed Ivano vi sono poche analogie, visto che tutto il quadro degli eventi è ben diverso. Tra l'altro, nel caso Rea-Parolisi, c'è la morte di una giovane donna, adulta e madre; nel caso Scazzi-Misseri, la vittima è una ragazzina finita probabilmente in un qualche tranello tesole, a scopi sessuali, da criminali incalliti o maniaci ripetitivi, seriali. Questo assomiglia assai più al caso Claps, che non al caso Rea. Quanto alle bugie, se si potesse fare una statistica dei bugiardi in eventi criminali, penso che sarebbe lunghissima, anche tra persone del tutto estranee ai fatti. Si può essere bugiardi anche in buona fede, nel senso che si scambiano i ricordi, si fa confusione tra le giornate, pochi tengono un diario quotidiano (adolescenti a parte, che vogliono celebrare eventi per loro importantissimi), in modo da poter documentare dove fossero, che cosa avessero fatto o non fatto in un qualunque giorno, apparentemente normale e banale in quel momento, ma che poi si rivela fondamentale "a posteriori".

ENRICO ha detto...

Cara LILLI,
ho ritenuto giusto rafforzare il concetto espresso da Prati perchè mi sarebbe dispiaciuto molto lasciarla macerare nel dubbio...

Anonimo ha detto...

Vi posto un commento che ha lasciato la Sonia Viviani su una pagina colpevolista di FACEBOOK...dove si scrivono le peggio porcherie disumane contro Parolisi https://www.facebook.com/pages/SALVATORE-PAROLISI-RESPONSABILE-MORALE/222528464426808



Sonia Viviani
‎"SI L' AMANTE APPRENDO ORA ANCHE I TRANS," VORREI SOLO SAPERE PERCHE' SI E' DOVUTO SFOCIARE IN UN OMICIDIO COSI,CHE NEANCHE AL PEGGIOR NEMICO SI AUGURA UNA MORTE COSI.VOGLIO DIRE ,A SALVATORE,PERCHE' PERCHE' PERCHE' PERCHE' PERCHE' EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE'.
5 ore fa ·

anna ha detto...

voglio porre all'attenzione di tutti un altro tassello a cui gli inquirenti non hanno voluto dare una risposta

sotto l'unghia di melania c'è il dna dell'estetista di somma vesuviana,
gli inquirenti dicono che melania si è fatta le unghie qualche giorno prima della scomparsa ,ma melania non è andata a somma vesuviana, proprio perchè doveva partire il 19 aprile,allora cari inquirenti l'amica estetista è salita a folignano a fare le unghie a melania?vi rendete conto delle risposte assurde che accettate senza verificare nulla?

questa assurdità fa il paio con il dna di sonia sulle mutande ,perchè sonia ha stirato la sera prima con melania, questo quello che ha dichiarato sonia, ma siccome è melania che è andata a casa di sonia dubito che si sia portati i suoi panni da stirare.

tutte le giustificazioni assurde vengono accettate dagli inquirenti come vere.

vi sembra possibile che l'estetista sia salita da somma vesuviana a folignano solo per fare le unghie a melania?

Anonimo ha detto...

Su una pagina colpevolista di facebook ha scritto Sonia Viviani. Sonia Viviani
‎"SI L' AMANTE APPRENDO ORA ANCHE I TRANS," VORREI SOLO SAPERE PERCHE' SI E' DOVUTO SFOCIARE IN UN OMICIDIO COSI,CHE NEANCHE AL PEGGIOR NEMICO SI AUGURA UNA MORTE COSI.VOGLIO DIRE ,A SALVATORE,PERCHE' PERCHE' PERCHE' PERCHE' PERCHE' EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE'.
5 ore fa ·


la pagina è questa https://www.facebook.com/pages/SALVATORE-PAROLISI-RESPONSABILE-MORALE/222528464426808

anna ha detto...

e' sonia viviani che deve spiegare il perchè delle sue menzogne
ha depistato fin dall'inizio

anna ha detto...

questo è quello che scriveva un giornale

Si tratta del dna dell’estetista di Melania, una donna di Somma Vesuviana che la vittima aveva incontrato qualche giorno prima in Campania.

melania non mi risulta esser scesa in campania pochi giorni prima anche perchè doveva scendere il 19 aprile.

invito i difensori di parolisi di chiedergli chiarimenti su questo aspetto, perchè se melania è rimasta a folignano, significa che l'amica estetista è salita,è coinvolta anche l'amica in qualcosa?come sicuramente è coinvolta sonia ,lei sa qualcosa ha mentito in tutto e per tutto.

la prima intervista di sonia non è stata quella pubblica a chi l'ha visto,la prima intervista è stata quella dove lei non si è fatta riprendere in volto, si mostrava dispiaciuta che parolisi avesse raccontato dell'episodio in cui il marito di sonia aveva importunato melania, la verità è che parolisi ha raccontato l'episodio ma il nome e cognome lo ha fatto stefania la moglie di paciolla raffaele,

successivamente è andata a chi l'ha visto e ha raccontato nei minimi particolari ciò che aveva fatto melania quella mattina, lei non poteva sapere nulla. quindi è lei che aveva appuntamento con melania a san marco?ha fatto la protagonista, ma c'è un lapsus agghiacciante nel suo racconto:

con queste cattiverie Melania la stiamo uccidendo un altra volta.......poi si corregge la stanno uccidendo.....
e' un lapsus derivato dal fatto che lei ha vissuto quel momento dell'omicidio?........................

L'estetista di somma vesuviana e sonia dovevano esser interrogate verificare i loro alibi verificare tutte le chiamate dei loro cellulari e del fisso, solo indagando veramente puoi escludere le persone ma siccome non si è indagato............possono essere altri i colpevoli.

questa storia dell'estetista va approfondita.......

anna ha detto...

non dimentichiamoci mai che nella caserma di ascoli piceno è stata arrestata una soldatessa affiliata alla camorra...........................troppe piste sono state tralasciate.........

Antonello ha detto...

Non vi leggo piu', sull'android non mi visualizza altro aldifuori del limite dei commenti, clicco su "Carica altro" per andare oltre e non me li visualizza, se qualcuno conosce l'inghippo e mi volesse aiutare sarei lieto di potervi leggere ancora, grazie

Antonello ha detto...

Interessante il.post di So. nel social forum, ma quando ed a che ora sarebbe stato postato???

LucaP ha detto...

Questa mattina mi sono rivisto sul sito della RAI la puntata di "Chi l'ha visto" di ieri sera perché mia moglie (alla quale purtroppo non sono riuscito a proibire di guardare quella trasmissione) mi aveva riferito che si era parlato di Melania e delle telefonate fatte da Parolisi.

Sorvolo sul fatto che la Sciarelli non ha perso occasione di fare ottimo servizio pubblico parlando immediatamente delle chat con i trans senza però spiegare bene cosa possa derivare da tale riscontro d'indagine ai fini dell'inchiesta. Accodandosi in questo modo ai migliori giornalisti di cronaca nera della provincia di Ascoli e Teramo (senza tralasciare l'altrettanto solerte giornalista pugliese).

Ho trovato invece molto interessante ed istruttivo il servizio in cui si è parlato dei tabulati telefonici di Melania.

Premetto prima di tutto che il fatto che Parolisi nelle giornate del 19 e 20 non chiami più la moglie con il proprio cellulare (ma siamo sicuri che non l'abbia fatto con il telefono della caserma?) è sintomatico del fatto che già a partire dalla tarda serata del 18, lo stesso caporalmaggiore fosse già convinto e sicuro che la moglie fosse morta. Avrebbero forse fatto meglio gli inquirenti ad indagare su questo aspetto più a fondo da subito pressando Parolisi durante gli "interrogatori". Chissà dove si sarebbe finiti con le indagini. Ma d'altronde l'equazione "moglie morta = marito (fedifrago ed anche "garruso") uxoricida" era molto più semplice o forse l'unica possibile nella mente degli investigatori locali.

Se d'altronde Parolisi fosse veramente l'assassino, sarebbe stato logico aspettarsi una marea di tentativi di chiamata anche nei giorni 19 e 20 (sicuro intanto che non ci sarebbe stata risposta). Ma la logica sembra oramai scomparsa e defunta e non alberga di sicuro nelle trasmissioni televisive cult che si occupano di delitti e misfatti. Ma anche gli abilissimi investigatori di Ascoli e Teramo sembra che nei loro studi ed aggiornamenti si siano fermati a Lombroso.

Ulteriore premessa è quella relativa ai test attitudinali e cognitivi che hanno fatto ai "giornalisti" assunti poi nella redazione. Complimenti difatti alla brillante logica matematica che sta alla base di affermazioni tipo "I genitori, nella loro disperazione, riescono a fare ben tre telefonate in un minuto" (non è effettivamente un minuto, bensì 5 secondi) senza capire (o forse l'hanno capito ma fanno finta di essere tonti) che si tratta del modo in cui sono stati trascritti i tabulati e che i tre eventi telefonici evidenziati fanno riferimento ad un unico tentativo di chiamata (è probabilmente un problema di trasferimento di chiamata quando il numero chiamante è Wind, come nel caso di tutte le telefonate di Sonia, che fa sì che Telecom registri tre eventi anziché uno solo). La perseveranza in tale acume logico-deduttivo è ribadita quando nuovamente la giornalista afferma che Sonia ha cercato per ben 6 volte di contattare Melania nell'intorno delle 15.00 (sappiamo tutti oramai che si tratta di due telefonate e due SMS).

Continua .......

anna ha detto...

il marito parolisi può aver fatto le chiamate dal suo telefonino che è in dotazione all'esercito ,o dal telefono fisso della caserma stessa,sono state verificate i tabulati della caserma?

quelle chiamate forse risultano dal centralino della clemente,il problema è un altro siccome l'aasassino o assassina ha cancellato tutti i ,messaggi e le chiamate riceute da melania ha lasciato solo quelle che facevano comodo a loro,quindi sono stati cancellati tutti gli sms delle chiamate ricevute da melania nel momento che il telefono stava spento.

come si fa a dire allora che parolisi non ha chiamato mai melania in questi due giorni?

nemmeno sonia l'ha chiamata,anzi di sonia manca la chiamata più importante, quando alle 16 non la vede arrivare ,sonia la doveva chiamare di solito quando un ospite non arriva si chiama, questa chiamta dopo le 16 sonia non l'ha mai fatta,sapeva già la fine che aveva fatto melania?

troppo comodo trovare le menzogne da una sola parte quando hanno mentito tutti, dai genitori, alle amiche .
visto che i due telefonini erano in dotazione della caserma

quanto parolisi e la moglie sono partiti da folignano, i vicini hanno detto che sicuramente hanno preso la strada per andare a san marco e non a ripe .poi nel percorso folignano san marco che sono solo 8 km possibile che non c'è una telecamera che possa inquadrare la strada?

non ci dimentichiamo che il giro inverso sarebbe stato di 30 km e non ci sono assolutamente i tempi per fare ciò che la procura dice abbia fatto

se da folignano fosse andato per la strada san marco due sono le deviazioni che si potevano fare cerqueto-ripe,o colle -ripe,premesso che da ripe san giacomo san marco sono 15 km
di strade tortuose

come mai sonia parlòa di un sms inviato mentre sui tabulati ce ne sono due?però sembra che sia le chiamate che gli sms sono partiti dallo stesso numero cellulare, percjhè allora sonia ha mentito?

LucaP ha detto...

... Continua

Esaminiamo però quello che è risultato dalla visione (parziale ed alternata) della tabella di trascrizione dei tabulati di Melania (ma quell'atto ufficiale di indagine è per caso arrivato in redazione con un anonimo piccione viaggiatore?).

1. E' definitivamente appurato che Sonia Viviani, benché aspettasse i Parolisi a casa della propria madre per le 16.00, pur non vedendo arrivare nessuno, chiama per la prima volta Melania alle 17.19.26 (dopo essere stata avvisata probabilmente da Paciolla). E questo continua ad essere un fatto molto strano e dubbio

2. Non sembra che Paciolla provi mai a cercare Melania dal momento in cui è avvisato da Salvatore. E questo per tutto il pomeriggio del 18, mentre sono riportati suoi tentativi di chiamata nelle giornate del 19 e del 20 (ma chi è questo MICHELE BODEGA che è associato a Paciolla e che sembra condividere la SIM?). E questo è di nuovo strano. Ma altrettanto strano è che nemmeno Stefania Dorinzi provi a chiamare Melania

3. Nel servizio si afferma che Parolisi ha chiamato la moglie unicamente 11 volte, mentre se mettiamo su una tabella tutte le chiamate fatte sino a quella delle 18.41.29, vengono fuori 14 chiamate. Sappiamo però che Salvatore dalle 19 in avanti si trova con i CC presso la loro caserma per la denuncia formale di scomparsa. A quel punto la batteria del suo cellulare avrebbe anche potuto essersi scaricata considerato l'uso quasi continuo dello stesso nel corso del pomeriggio (ma questa è una supposizione mia)

4. Subdolamente nel servizio si ipotizza che Parolisi abbia fatto tutte quelle chiamate solamente perché sollecitato dalle persone vicino a lui e forse proprio dai Carabinieri. Ma dei 14 tentativi di chiamata solamente 3 sono stati fatti a seguito dell'arrivo delle prime pattuglie dei CC

5. Dalla chiamata al 112 delle 16.34.59 vi sono ben 5 tentativi di chiamata (sul cellulare di Melania) da parte del 112 di Ascoli con attivazione della procedura di georeferenziazione NUE (17.06.12; 17.08.33; 17.40.53; 18.51.56; 18.52.38). Nell'Ordinanza GIP Teramo è scritto che in tutti i tentativi le coordinate geografiche fornite dal sistema di localizzazione indicavano una ben precisa zona nei pressi di San Giacomo. Considerati gli intervalli di tempo intercorsi soprattutto dal terzo al quarto e da questo al quinto ed ultimo, è verosimile e logico ipotizzare che vi sia sempre stato un errore di 3,5 km e che quindi il cellulare di Melania si trovasse già al chiosco di Ripe? Statisticamente è impossibile, ma lascio al prof. Cusani dimostrarlo (credo facilmente) con la sua perizia e con la propria testimonianza in aula. Sottolineo che un incidente probatorio su tale aspetto è necessario ed inderogabile.

6. Sappiamo che il nucleo familiare Rea che si è subito recato ad Ascoli era composto dal padre, dalla madre, dal fratello Michele con la propria moglie e dallo zio Giuseppe. Ebbene, sembra che sia proprio quest'ultimo a fare i maggiori tentativi di chiamata durante il viaggio (MIchele ha probabilmente chiamato all'incirca alle 19.10 quando ha avuto l'impressione che il cellulare venisse spento). Ma di Giuseppe Rea si sa nulla. Della sua testimonianza (che credo sia stata resa ai CC) non viene riportato nulla. Personaggio secondario e trscurabile? Mah.

7. Chi è quella persona (sembra che il cognome inizi con l P...) che alle 16.48.46 cerca di chiamare Melania ed il cui nome è stato pixelato nel servizio televisivo? Altro personaggio secondario e del tutto estraneo alla vicenda? Chi poteva essere allora: il macellaio? la verduriera? l'estetista di Somma Vesuviana?

ANNA ha detto...

QUELLO CHE SI SA A FOLIGNANO è CHE MELANIA NON ANDAVA MOLTO DACCORDO CON LO ZIO GIUSEPPE,MA FORSE VALENTINA CON CUI MELANIA SI CONFIDAVA VERAMENTE PUò DARE ULTERIORI APPROFONDIMENTI IN MERITO,

LucaP ha detto...

@ Antonello

SV ha postato quel commento alle 17.37 di ieri 1 febbraio 2012.

Ringrazio chi ha ed ha avuto il coraggio di seguire quanto scritto sulla bacheca di quello splendido profilo Facebook.

Ogni tanto c'è qualcuno che esce dal coro di commenti ironici, volgari, giustizialisti (fai-da-te con tanto di pena di morte per impiccagione senza processo come nel Far West), basati su nulla se non su ipocrite convinzioni e suggestioni mediatiche. Ma normalmente viene messo a tacere in malo modo senza neanche provare ad affrontare una minima discussione o confronto.

LucaP ha detto...

@ Anna

La questione del DNA dell'estetista sembra essersi rivelata una vera e propria bufala.

Emerge anche dall'intervista (credo imposta ai pochi giornali sui quali hanno potuto fare pressioni i difensori) del prof. Giardina:

"..... Indagini ed esami condotti accuratamente ma con alcune enormi lacune: come quella dei vari dna maschili e femminili trovati sotto le unghie di Melania. Non sono stati analizzati e non è stato, per scelta, deciso di individuare a chi appartengano...."

Antonello ha detto...

@LucaP
Che discorsi, non puo' certo essere Pac. perche' ancora, se non erro, Par. non l'aveva avvertito...o sbaglio??? Indi perche' avrebbe dovuto chiamarla??? Ma sicuramente mi sbaglio.

LucaP ha detto...

@ Antonello

Non ho assolutamente pensato fosse Paciolla, anche perché su altre pagine di quella tabella il nome di Paciolla (associato, ripeto, ad un Michele Bodega a noi ignoto) non viene camuffato (per di più occupa due righe mentre quello della chiamata delle 16.48 ne occupa una sola).

Ho solamente scritto che mi è parso di individuare come iniziale una "P". Potrebbe però anche essere una "F". In ogni caso non ho assolutamente idea chi possa essere.

Antonello ha detto...

@LucaP
E lei l'ipotetica notizia dei trans l'ha letta e saputa solo il 01/02/2012 dl 20/04/2011???

Antonello ha detto...

@LucaP
Se puo' essere "P" o "F" , pio' anche essere "A" od "R", no nemmeno io ipotizzavo Pac., infatti a quell'ora, se non erro, non poteva nemmeno sapere nulla di quanto accaduto.
In quanto al nome collegato e facendo una velocissima ricerca su google il risultato restituito, e quindi unico presente quindi non puo' essere attinente, e' in lombadia anche se si occupa di vendita auto on line, troppo distante, non so poi i trasferimenti del Pac o le zone ove ha lavorato.

Anonimo ha detto...

scusate solo un piccola parentesi, finalmente oggi forse iniziamo ad essere una nazione più civile
http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE81102E20120202

LucaP ha detto...

@ Antonello

Il filmato della puntata me lo sono salvato per esaminarlo meglio. Da subito ho ipotizzato che l'iniziale fosse una "P" od una "F", in quanto entrambe le lettere presentano una stanghetta verticale dritta a sinistra. Ho voluto esaminarla meglio a computer (il font è Times New Roman) ed ho preso in considerazione tutte le lettere maiuscole che presentano tale caratteristica. Allo stesso tempo la lunghezza della scritta cancellata (Cognome e Nome come prassi dei Carabinieri) deve essere presa in considerazione.

Ed allora una possibile combinazione di tutti e due i dati è: DORINZI STEFANIA.

Potrei anche chiaramente sbagliarmi (se puoi fa la prova tu stesso), però la combinazione mi sembra alquanto verificata.

Se mai fosse la moglie di Paciolla ad aver chiamato alle 16.48.46 si potrebbero aprire molti altri spiragli ed altre supposizioni.

Per quale motivo la Dorinzi avrebbe dovuto chiamare Melania mentre questa probabilmente si trovava ancora nelle vicinanze di Colle San Marco nonché di Frazione Colle dove casualmente sembra si trovasse, a casa dell'amante, Raffaele Paciolla (apparentemente all'insaputa della moglie)?

Proviamo allora ad inserire anche Sonia nello scenario. Di lei abbiamo esaminato ogni possibile contraddizione e comportamento dubbio.

Solamente per fare un'ipotesi, e mi scuso in anticipo con le persone interessate ma questo vuole essere unicamente una esercizio intellettuale: Stefania potrebbe aver capito che il marito la tradisce e probabilmente potrebbe sapere anche con chi; magari è a conoscenza che l'amante abita a Frazione Colle; quando il marito esce di casa dicendo di andare al carcere, lei capisce (perché ha verificato i turni di servizio) che sta invece andando dall'amante, ma questo probabilmente lo sospetta da tempo (potrebbe per esempio aver verificato che il marito esce sempre due o tre ore prima di casa di quando realmente inizia il proprio turno); allora, in una tipica congiura di palazzo tutta al femminile, chiede alle amiche vicine di casa di andare a verificare; e quando Melania (assieme a Sonia? ma anche assieme a qualcun altro) giunge a Frazione Colle scopre sul fatto gli amanti. Da lì il precipitare della situazione ed il non sapere come affrontarla. Ad un certo punto sia Paciolla sia Sonia devono per forza di cose allontanarsi perché Salvatore è in allarme ed ha già chiamato i Carabinieri. Melania allora con chi può essere rimasta? Questa persona potrebbe aver chiamato anche qualcun altro in soccorso?

Ma queste, scusatemi nuovamente, sono tutte elucubrazioni basate sul nulla o quantomeno su una semplice supposizione supportata unicamente da una coincidenza e da un ridicolo esperimento informatico.

Però domandatevi tutti da chi la redazione di "Chi l'ha visto?" ha ricevuto copia di quella tabella facente parte degli atti di indagine ufficiale. Le cancellature dei nomi nonché delle SIM (o dei numeri di telefono fisso), le ha fatte chi ha passato il documento o qualcuno della redazione? Ed i sospetti che dietro a tutte queste soffiate apparentemente anonime vi sia qualcuno direttamente interessato a far sì che l'unico colpevole sia Parolisi, l'abbiamo già avuto in tanti.

Ciao

LucaP ha detto...

@ Anonimo delle 18.39

La questione della responsabilità dei magistrati (pubblici ministeri e giudici) è molto spinosa ed io personalmente non ritengo giusto mettere questa mannaia sulla testa di chi ha il dovere di indagare (obbligatorietà dell'azione penale) e di chi si assume la responsabilità di giudicare. Paventando una minaccia economica diretta il risultato immediato sarà che difficilmente saranno indagati e processati i potenti ed i ricchi (che possono permettersi validi avvocati esperti di qualsiasi cavillo, soprattutto se siedono sugli scranni del parlamento) mentre continueranno ad essere perseguiti unicamente i poveracci o comunque coloro che difficilmente intenterebbero una causa civile contro un magistrato.

La magistratura tutta è un organo dello stato ed è quindi giusto che ne risponda civilmente lo stesso tramite il Ministero di Grazia e Giustizia.

Allo stesso tempo però si deve pretendere che gli organi di controllo della magistratura (CSM) agiscano veramente, in modo sanzionatorio ma anche con provvedimenti direttamente influenti sulla carriera ed il compenso economico, nei confronti di coloro che hanno sbagliato in modo colposo. Deve essere quindi posta una riforma efficace dell'organo di controllo, l'operato del quale deve essere a sua volta sottoponibile a giudizio.

Discorso diverso per l'eventuale aspetto penale degli errori commessi dai magistrati (difficilmente quelli giudicanti) dove mai viene contestato loro l'eventuale violazione delle norme poste a tutela dei diritti dell'indagato. Di nuovo in questo caso dovrebbe vigere l'obbligo dell'azione penale o comunque un controllo più severo effettuato anche dalla stessa Cassazione.

Antonello ha detto...

@LucaP
E se l'ipotetico appuntamento di P. con l'amante fosse stato alla roulotte??? Tornerebbe tutto???

LucaP ha detto...

@ Antonello

SV, come molti nell'ambiente di Ascoli, era già al corrente delle chat con i trans perché la notizia era già trapelata tempo fa tanto da far intervenire B&G a minacciare querela (anche e soprattutto nei confronti di "Chi l'ha visto"?).

I PM finora avevano avuto il buon gusto di non inserire nelle ordinanze quanto ritrovato sul PC di Salvatore, ma noi non sappiamo però cosa sia stato realmente recuperato, quanti siano stati gli scambi in chat, da quanto durasse tale interesse. Potrebbe essere solamente una mossa disperata dei PM l'inserirlo nella richiesta di giudizio immediato, ma potrebbe anche essere che l'atto di indagine relativo sia stato unicamente allegato al fascicolo inviato a De Rensis senza espressamente citarlo (la solita talpa del tribunale ne sarebbe venuto quindi a conoscenza divulgando la conferma dei sospetti a chi di dovere). Personalmente propendo più per questa seconda ipotesi perché altrimenti se ne sarebbe parlato subito al momento della richiesta di giudizio ed invece è venuto fuori solamente adesso.

Chiaramente SV se ne finge sorpresa ma credo che non aspettasse l'ora. In quella donna, non so perché, tutto mi sembra artefatto e recitato. Anche il suo profilo Facebook così pieno di cuoricini, angioletti, immagini soft e romantiche, pupazzetti vari, mi dà la stessa impressione. Ma forse è dovuto al fatto che sono maschio e non comprendo appieno l'animo sensibile del mondo femminile (se stai a sentire le donne solamente i gay, apprezzati unicamente quando non insidiano i propri mariti, sono dotati di tale sintonia di intenti e sensibilità - me ne scusino le commentatrici femminili).

Anonimo ha detto...

Lucap
certo che occorrerebbe un controllo , una vigilanza, speriamo che a piccoli passi si capisca che è fortemente necessario.

Antonello ha detto...

@LiucaP
Penso che invece l'ipotesi che hai composto, aldila' dell'analisi innovente informatica abbia molti rilievi di verosimilitudine, tolto i due ciclisti che vedono uscire dalla strada San Giacomo - CSM. le tre donne trafelate, per questo indicavo la roulotte dell'appuntamento come possibile variante, tornerebbe anche perche' la traccia di M. seguita da Piergiorgio fosse solo sulla finestra della roulotte stessa, niente male come ipotesi basata sul nulla.

Mimosa ha detto...

@ LucaP
Chi ha passato quei tabulati a CLV? Qualcuno che ha sborsato 60 euro o non ricordo la cifra per acquistare il CD contenente tutti i tabulati (CD allegato all'Ordinanza), giacché nell'Ordinanza è riportata solo una facciata.
E dunque sarebbe vero quello che S. stessa afferma a verbale che ha provato a chiamare M. alcune volte dopo l'sms.
(a parte il mistero di questa chiamata a quell'ora e della chiamata di S. che condivido)

Ciao
Mimosa

Manlio Tummolo ha detto...

Una legge sulla responsabilità civile dei magistrati esisteva già (n. 117 del 1988), così come vi sono norme penali riguardo ai loro abusi, ma poiché la loro corporazione esercita poteri di "autodichìa" (ovvero, di auto-giudizio), evita il più delle volte di condannare un proprio membro. In sostanza, finché non si parificherà di fatto la Magistratura ad ogni altro organo o persona, che vengono valutati da un giudice terzo, creando per mezzo di legge costituzionale e con parificazione sostanziale nella differenza formale, un Organo speciale di indagine e di giudizio penali esclusivo sui magistrati, difficilmente qualunque legge avrà mai reale efficacia. Tale Organo speciale dovrebbe essere ovviamente costituito da giuristi (esempio: professori di Diritto costituzionale, amministrativo, penale, processuale, ecc. in sede universitaria), eletti periodicamente dal popolo, con l'esclusiva funzione di procedere penalmente contro i magistrati indagati di abusi, reati d'ufficio o reati comuni. I membri di tale Organo potrebbero automaticamente decadere a fine processo oppure dopo un determinato periodo di funzione (es. : 5 anni), in modo da sfavorire rapporti continuati o permanenti tra gli uni e gli altri, e reciproche "chiusure d'occhio".

LucaP ha detto...

@ Antonello

La roulotte, comunque la si giri, rimane sempre un dilemma.

Non credo però che, mai fosse vera l'ipotesi fantasiosa da me avanzata, P. potesse avere appuntamento alla roulotte. Secondo me era sufficientemente sicuro che la moglie non sospettasse nulla che si deve essere diretto subito a Frazione Colle.

Al momento possiamo solamente ipotizzare che Melania si sia diretta alla roulotte perché lì aveva appuntamento con qualcuno.
Sempre nell'ipotesi fatta, si potrebbe anche pensare che non sapesse (al pari della persona/e con la quale si doveva incontrare) dove potesse essere diretto P. (magari sospettava proprio le case vicino alla roulotte e da qui il percorso fatto nel bosco per non farsi eventualmente vedere).

A me le celle agganciate dal cellulare di Sonia hanno sempre dato l'impressione di movimento. E se Sonia si fosse incaricata di fare da palo ed abbia avvisato Melania & Co. (squilletti) del fatto che P. era appena passato in auto? E seguendolo abbia appurato dove realmente si era recato (Fr. Colle)? Allora gli SMS avrebbero potuto benissimo contenere le indicazioni di dove dirigersi.
Ricordati la donna/e camminare (trafelata od a passo svelto) verso Frazione Colle.

Ripeto. E' pura fantasia ed esercizio intellettuale mero a se stesso. Ci sono però tante cose che combacerebbero.

Come mai P. è stato sospettato dai CC nei primi periodi di indagini? Cosa li ha insospettiti?

Teniamo anche conto che P. con il mestiere che fa, conosce, penso, la peggior risma di delinquenti. Ed allora qualcuno magari disposto ad incidere un cadavere avrebbe anche potuto trovarlo.

LucaP ha detto...

@ Mimosa

Sonia afferma di aver chiamato Melania dopo l'SMS. Ma quale SMS? Quello inviato sul Wind (l'unico di cui lei parla) o quelli inviati sul TIM?

In ogni caso è appurato che la prima chiamata dopo i due SMS la fa solamente alle 17.16

Ciao

LucaP ha detto...

Mi sorge anche un sospetto (perdonate la paranoia).

Ma siamo poi così tanto sicuri si trattasse di un'amante? O ci possono anche essere altri motivi dietro gli appuntamenti di P.?

Antonello ha detto...

@LucaP
A meno che l'appuntamento non lo avessero in due visto che le donne viste dai ciclisti se non sbaglio sarebbero due all'inseguimento di M., ma se invece M. fosse una delle inseguitrici???
Io ci penserei un attimo su mangiando un boccone, a dopo.
Ciao

ANNA ha detto...

I DUE DNA FEMMINILI SONO UNO DI SONIA SULLE MUTANDE E UNO DELL'AMICA ESTETISTA MA DI SOMMA VESUVIANA, QUETS Aè COSA CERTA, IL PROBLEMA SONO LE GIUSTIFICAZIONI DATE CHE NON REGGONO ASSOLUTAMENTE,SONIA NON HA STIRATO I PANNI DI MELANIA A CASA SI SONIA PERCHè NESSUNA DONNA PORTA A STIRARE I SUOI PANNI FUORI CASA ,LE MUTANDE POI...............E L'ESTETISTA DI SOMMA VESUVIANA ALLORA AERA A FOLIGNANO POCHI GIORNI PRIMA LA SCOMPARSA?.............................NON RISULTA CHE MELANIA SIA SCESA IN CAMPANIA PER FARSI LE UNGHIE, QUESTE SONO LE CAVBOLATE CHE SI INVENTANO GLI INQUIRENTI E PENSANO CHE TUTTI SIAMO FESSI....................................

anna ha detto...

ragazzi avete impostato un discorso che combacia su ciò che io vi ho detto su un mio commento
indagare sugli amici di folignano, paciolla stefania sonia e alfredo,tutti chi più chi meno hanno mentito,partiamo anche dall'amante di paciolla,vedete che bisogna pressare e indagare di più gli amici di folignano?

quello che non riuscirò mai a capire come fanno i genitori di melania a dar credito a queste persone, persone che hanno anche importunato melania,è veramente uno schifo,i genitori aprano gli occhi,

è stato controllato il telefono di stefania se ha mai chiamato melania o altre persone per far controllare il marito?

Anonimo ha detto...

teniamo a mente le stranezze di quel giorno :sono state viste 2 donne che inseguivano un altra donna,oppure semplicemente una delle tre camminava più avanti delle altre , poi 2 donne ed un uomo, tutti in tenuta militare che discutevano animatamente,siamo a 6 individui fino ad ora ,poi 2 macchine a velocità sostenuta , almeno in una delle due auto sembrano esserci delle persone accovacciate.troppe casualità per non essere collegate tra loro e tante e troppe persone per essere una storia di semplici corna.penso che se il cane ha sentito la presenza di Melania alla roulotte significa che li lei c'è stata ed ha visto qualcuno,penso che è da li che è scomparsa ma non era da sola ma con qualcuno di quelli sopra descritti ipotizzo anche che fossero persone a lei conosciute e non sconosciuti(*), mettiamo per un attimo che fossero persone conosciute e che le avessero detto di salire in macchina per riaccompagnarla da suo marito e poi solo in macchina sia stata immobilizzata fino ad arrivare all'epilogo che conosciamo, il punto è che ci faceva melania con queste persone?


(*)lo deduco dalla ripulitura del cellulare,degli sconosciuti sarebbero disinteressati totalmente a ripulire il cellulare di una vittima occasionale,questa ripulitura è stata fatta fino alle 19 a telefono acceso , poi si è spento oppure è stato spento , cancellare sms o chiamate o addirittura contatti dalla rubrica comporta che la batteria si scarichi molto più velocemente.

Anonimo ha detto...

poteva SP ,tra le altre cose, ripulire anche il cellulare da sms , chiamate , impronte,nell'ora che gli inquirenti indicano come quella dell'aggressione ?No ,anche questo no, proprio non c'era il tempo necessario.
poteva farlo successivamente fino alle ore 19?No perche' da quando è andato al ristorante a cercare Melania non è più stato da solo .
Poteva farlo la mattina del 20 quando si è riacceso? non so quanto tempo sia rimasto acceso ma ipotizzando che fosse quasi scarico ne dubito.
Non ho conoscenze in telecomunicazioni tali da poter sapere se esiste la possibilità di capire almeno a che ora è stato ripulito il cellulare da sms ed altro, ma se c 'è questa possibilità forse bisognerebbe fare uno sforzo da parte degli avvocati della difesa per cercare di capirlo perchè se questa ripulitura è stata fatta in un orario in cui SP non poteva esserci ,può in qualche modo aiutare il loro assistito a chiarire che lui non ha ucciso la moglie.

anna ha detto...

ragazzi non dimenticate che la frazione colle è poco più di 1 km da san marco strada che può essere fatta tranquillamente a piedi, non dimenticate che la guardia di finanza dopo le prime testimonianze che dicevano che una donna uscita dalla boscaglia che assomigliava a melania, procedeva in direzione colle ha portato un altro cane molecolare,il cane ha annusato l'odore di melania dalla strada verso la frazione colle fino ad arrivare ad un casolare, tutto questo è stato omesso dagli inquirenti nelle ordinanze di custodia cautelare, è stato omesso a torto, perchè questi elementi sono importantissimi,

vedete che partendo dai cani molecolari che hanno annusato l'odore di melania a san marco e fr.colle si incastra con le testimonianze dei ciclisti, del motociclista e di un altro uomo che ad un km da san marco ha visto questa donna camminare a passo svelto,ma anche dell'antennista al quale due donne si sono avvicinate chiedendo di un altra donna,giravano troppe donne a san marco

Antonello ha detto...

Si, mi sembra di capire che LucaP tende a dare meno credito di noi alla pista fiutata da Piergiorgio che porta sino alla roulotte, questo pero' a me pare un lieve contraddizione perche' se addirittura in due avrebbero cercato di spostare la data della gita avvenuta presumibilment e il 3 e non il 10 ci sara' pure un motivo ed avranno pure avuto uno scopo, e quale eventualmente se non screditare appunto la pista fiutata da Piergiorgio diminuendo il tempo intercorso dal 3 al 10, sino al 18, e dichiarando che sino al monumento avevano qiel giorno fatto una passeggiata???
Puo'essere che la roulotte non centri nulla o sia secondaria come mi pare di aver compreso dall'ipotesi, quasi verosimile, di LucaP od invece ha un importanza determinante???
Forse ricomponendo l'intera ipotesi potremmo capirlo, la logica puo' restituire prospettive divese magari importanti.
Potremmo provarci.

LucaP ha detto...

@ Antonello

Personalmente credo di essere uno dei più fedeli fan di Piergiorgio e non dubito in alcun modo delle piste seguite dal cane la notte tra il 18 ed il 19 e la mattina del 19 stesso. Se Piergiorgio ha seguito le tracce di Melania sino al Monumento e da lì ha cercato di inoltrarsi lungo il sentiero nel bosco che conduce alla roulotte (dove ha ritrovato l'odore di Melania una volta portatovi in macchina) significa che Melania quella strada e sentiero li ha percorsi arrivando sino alla roulotte stessa.

Quello che invece ipotizzavo era che il sentiero nel bosco fino alla roulotte (che si trova vicino alla villa con piscina che si vede su Google) poteva essere un percorso nascosto per non essere eventualmente visti lungo la strada asfaltata. Ed allora il motivo di giungere sino a lì, poteva essere legato all'esigenza di appurare dove si recasse la persona che doveva(no) pedinare.
Ad un certo punto però i programmi potrebbero essere stati modificati e Melania (da sola o con qualcun altro), avvisata da Sonia con gli SMS, si sarebbe potuta recare a frazione Colle uscendo dal bosco e seguendo la strada asfaltata.

Dagli articoli che ho letto (indicatici da Annika) sul modo in cui i Bloodhound addestrati seguono le tracce delle persone ricercate, emerge che gli stessi cani sono in grado di seguire le tracce proprio lungo il senso di marcia.
Dalla testimonianza di Macciò emerge che Piergiorgio una volta al Monumento indugia e perlustra in tutte le direzioni per poi voler seguire il sentiero del bosco. E' quindi anche probabile che abbia fiutato l'odore di Melania anche lungo la strada provinciale che porta ad Ascoli passando per frazione Colle, ma poi abbia deciso di seguire il percorso cronologicamente fatto da Melania stessa tralasciando le altre piste perché riferentisi ad un momento successivo.

Ciao

Manlio Tummolo ha detto...

Torno sulla questione della responsabilità dei giudici: come avrete sicuramente sentito, la votazione alla Camera non è nata da un accordo collettivo dell'attuale maggioranza montiana, come poteva sembrare, ma dalla sua crisi numerica, ovvero si è ricostituita almeno provvisoriamente la precedente maggioranza PDL - Lega, con qualche frangia esterna. Ciò ha messo in forse la consistenza, peraltro del tutto ventosa, della maggioranza ufficiale, con nuove polemiche. E' interessante vedere che la corporazione dei magistrati, mirante a mantenere una totale impunità dei propri atti, è insorta minacciando scioperi. Monti ha convocato riunione notturna, previa cena certamente non condotta dalle mani della consorte come a Natale e Capodanno, allo scopo di evitare una crisi micidiale per lui e la sua amica Merkel. Il fatto è che una norma, giustamente considerata civile in quanto egualitaria, viene rabbiosamente respinta: in sostanza, tutti sono responsabili DI PERSONA di ciò che fanno e di come lo fanno (vedi Schettino, ad es.), ma quando la nave della giustizia va ad incagliarsi nei vari scogli, glosse e scolii del Diritto, quando un giudice sbaglia anche intenzionalmente, allora guai a chi lo tocca. Ecco il vero nodo di tutte le questioni, l'applicazione del celebre "principio di Orwell". Tutti sono uguali davanti alla legge, ma qualcuno è "più uguale" di altri e, malgrado gli errori, le colpe o i delitti, mantiene la sua comoda poltrona, ben stipendiata: al massimo viene rimosso attraverso promozione al grado superiore. Restiamo in attesa degli sviluppi di questa faccenda, ma sicuramente, finché avremo giudici "irresponsabili", anche l'amministrazione giudiziaria (che non è, comunque e mai, la Giustizia) funzionerà male e con troppi abusi.

LucaP ha detto...

Se leggete questi due articoli de IL CENTRO vi renderete conto di chi passa i documenti alle redazioni:

http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2012/02/02/news/parolisi-contatta-i-trans-dopo-il-delitto-5590306

http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2012/02/03/news/la-difesa-di-parolisi-contro-la-pista-dei-trans-5593323

Ma gli articoli di Diana Pompetti & Co. li scrive proprio lei o si limita ad apporre la propria firma? In ogni caso la linea di condotta della futura Parte Civile risulta, ad essere gentili, piuttosto disdicevole.

Non parliamo poi delle continue approssimazioni (non volute o volute?) nel modo di trattare il caso. Non parliamo della fantomatica "Cella di Ripe di Civitella" di cui non mi stuferò mai di sottolinearne l'inesistenza, ma anche nell'affermare che Parolisi chattasse con i trans con il nickname "Corpo a corpo". Se avete visto la puntata di mercoledì del programma RAI (pagato quindi da tutti noi) della Sciarelli, avrete notato che l'email di Parolisi (che lo stesso chiede a Ludovica di cancellare nei giorni successivi al delitto) è proprio "corpoacorpo@hotmail.it" mentre il nickname è "Vecio Alpino" come su Facebook. Quell'account è quello usato in tutti gli scambi con Ludovica e non uno dedicato ai trans.

Se mai fosse vero che il mattino del 20 Parolisi si sia messo al computer e con Live Messanger abbia contattato un trans credo l'abbia fatto con lo stesso intento di chiedere di cancellare quanto scambiato in precedenza (come fatto con Facebook). Ed invece vuol essere fatta passare l'idea che Parolisi, incurante della scomparsa della moglie, passasse il suo tempo a trastullarsi con i trans (a quando gli scoop sulla pedopornografia?).

Hanno ragione Biscotti&Gentile a dire che il fatto non ha alcuna rilevanza processuale. Credo anche che i PM non abbiano inserito nella richiesta di giudizio immediato alcun riferimento alle chat con i trans. Ma purtroppo tali accertamenti erano agli atti e Gionni non vedeva l'ora di metterci le mani sopra per passare le notizie alle sue amiche giornaliste (come fatto con i tabulati dove però si è premurato di cancellare quanto di scomodo vi fosse riportato).

Il processo non è ancora iniziato ma i colpi bassi di Gionni continuano indisturbati. Sicuramente tale principe del foro (politicamente trombato) ha ben chiari gli effetti condizionanti della sua strategia. Ma gli interessi dei Rea sono quelli di appurare la verità o non invece di gettare il maggior discredito sul genero?

Ma siamo poi così sicuri che gli interessi dei Rea siano gli stessi del loro legale?

Annika ha detto...

Sai Luca, forse vengo da una cultura diamentralmente opposta a quella italiana, ma se nel mio paese in televisione o sui giornali apparisse la parola "trans" usata con evidente connotazione negativa per etichettare una categoria di persone che ha scelto liberamente e legalmente di cambiare sesso o semplicemente guardaroba, il direttore del giornale o della trasmissione televisiva in questione non solo verrebbe costretto a scusarsi pubblicamente in conferenza stampa, ma gli verrebbero imposte le dimissioni forzate con effetto immediato per DISCRIMINAZIONE E RAZZISMO.

Antonello ha detto...

Ipotesi "Elucubrazioni basate sul nulla"
1) St. viene a sapere che Pac. dovra' incontrarsi con l'amante il 18 alla roulotte, forse da parenti di So. che frequentano abitualmente CSM, forse quella roulotte e' utilizzata da P. che, in tempi antecedenti, aveva potuto essere visto da qualcuno mentre vi si recava per qualche incontro con qualcuna, forse il fatto era risaputo perche' P. affittava ipoteticamente la roulotte (clienti coinvolti???) a storie extraconiugali che desideravano
2) St. avvisa So. ed M. della tresca chiedendogli se potevano verificare e riferire, So. lavora ed arrivera' tardi, M. invece, con la scusa, decide di inventarsi una gita a CSM a prendere un po' di sole e far giocare la bimba, lo comunica alla madre senza rivelargli i particolari e lo dice a P.
3) La coppia arriva a CSM, forse P. ne vuole approfittare per salutare una persona, sa che l'indomani partira', M. per allontanarsi e spiare la roulotte gli propina veramente la storia del bagno e si dirige al monumento dove So. gli ha comunicato che avverra' l'incontro di Pac. con l'amante..
4) M. arrivata al monumento si ferma ed attende di conoscere il posto preciso, dopo i due sms di So. che glielo comunicano si dirige nella stradina dietro al monumento.
5) Arrivata alla roulotte M. di soppiatto si dirige verso la finestra per poter spiare e sapere cosa succede all'interno ma qualcuna la scopre dal di dentro, forse nelle case dal monumento vi poteva essere una vedetta, forse arriva in quel momento l'ultimo sms di So. ed il cellulare di M. squilla rivelandone la sconveniente posizione, forse So. finito di lavorare
6) Sta di fatto che M. riesce a scappare vedendosi scoperta, non puo' dirigersi verso P. perche' dovrebbe spiegare e preferisce lasciarlo nel dubbio di uno scherzo abituale.
7) M. incrocia i motociclisti e l'uomo, si ributta nel bosco, due la inseguono, ne riesce e con passo affrettato si dirige verso San Giacomo, subito incontra i due ciclisti che stanno risalendo verso Colle, non puo' chiedere aiuto perche' non ha la percezione di un forte pericolo, puo' accadergli di prendere due ceffoni per essersi intrufolata in una storia riservata ma non pensa ad un pericolo ne reale e ne imminente di morte, e forse non ci pensano nemmeno le inseguitrici.
8) M. riesce a raggiungere il casolare di Colle, ha capito che non puo' scappare per sempre, che non e' forse abituata e che invece ha a che fare con persone che reggono il passo, M. quindi cerca di nascondersi all'interno del casolare non pensando che essendo l'unico spazio coperto sara' probabilmente il primo ad essere controllato, M. viene catturata.
9) Appare prematuro continuare per le diverse interpretazioni a dati contrastanti sulla data e sull'orario di morte, di deposito e di depistaggio sul corpo.

Dicevamo di far rientrare tutti i dati nelle eventuali ipotesi, qui ci sono anche se si dovrebbe interpretare il cellulare, chi ha seguito e dove e' stato.
Inutile ribadire che e' un'ipotesi innocente come tante e che non me ne si voglia questo e' un blog tematico investigativo.

anna ha detto...

oggi venerdi gli inquirenti dicono che melania è stata uccisa mentre stava nascosta dietro il chiosco a ripe, e stava telefonando per cercare aiuto.....................


le tesi precedenti degli inquirenti sono state stravolte?

ma come non era stata aggredita mentre stava facendo i bisogni?

ma come non era stata aggredita alle spalle?

no melania , è arrivata a lla frazione colle a piedi, dove il secondo cane molecolare annusa il suo odore lungo la strada fino a colle e dentro il casolare, melania è stata raggiunta ,prelevata e portata a ripe,

a ripe è riuscita per un momento a scappare si è nascosta dietro il chiosco e stava telefonando per chiedere aiuto........

probabilmente stava chiedendo aiuto proprio al marito....

ecco perchè i veri assassini hanno cancellato tutte le telefonate perchè c'era l'ultima chiamata di melania che era al marito......
messe insieme tutte le vere testimonianze ,motociclista,antennistas,ciclisti e l'uomo che tutti vedono melania in direzione colle
e i cani molecolari, tutto si incastra alla perfezione.............

indagare sugli amici di folignano, sono daccordo con chi ha detto che la guardia carceraria può avere conoscenze nella delinquenza per commissionare il depistaggio...

indagate indagate,verificate tutte le telefonste di tutti gli amici di folignano................

e i genitori di melania basta con le menzogne la data in cui sono stati i coniugi parolisi a san marco è certisssimo il 3 aprile e non il 10 aprile,basta state coprendo anche il marito di sonia che importunò melania,ma non provate vergogna, salvatore può averla tradita ma non uccisa,.....aprite gli occhi e anche voi dite la verita'...........

Tiziana ha detto...

Antonello
la tua ricostruzione è suggestiva, c'è una dato che però non quadra: la roulotte era chiusa con una corda che appariva lì da tempo. La roulotte dunque era parecchio tempo che non veniva aperta. Quando è stata esplorata, non ha dato esiti interessanti.

Tiziana ha detto...

Anna,
tu scrivi: "oggi venerdi gli inquirenti dicono che melania è stata uccisa mentre stava nascosta dietro il chiosco a ripe, e stava telefonando per cercare aiuto."
Dove hai letto questa notizia che io non trovo?

anna ha detto...

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Dal 1860 il quotidiano delle MarcheVenerdì 3 Febbraio 2012

E' un nostro giornale locale
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Quiesto elemento stravolge tutta la ricostruzione fatta dagli inquirenti fino ad oggi.






“Uccisa col telefono in mano”

Nuova ipotesi sul momento dell’aggressione mortale a Melania Rea nel Bosco di Ripe

Unknown ha detto...

Ciao Tiziana.

L'articolo in questione, di cui solo il titolo fa pensare male, è di Luigi Miozzi, amico della Senesi, amica del Gionni, amico della combriccola folignano & co.

Questo il link.
http://sfoglia.corriereadriatico.it/Articolo?aId=1252427

Ed è "tutto dire", si dice a casa mia... Massimo

Tiziana ha detto...

Grazie Massimo ed Anna,
effettivamente l'articolo non aggiunge proprio nulla, se non il fatto che, dire che la casetta del chiosco ha fatto da scudo alle telefonate di Sonia, significherebbe che all'ora delle telefonate Melania non era necessariamente morta, come hanno fino ad oggi voluto far credere gli inquirenti. Il tutto dunque consentirebbe di spostare più avanti l'ora dela morte di Melania.
Inoltre, come mai ora le ricostruzioni hanno bisogno di dire che il telefono è stato spostato? Forse perché dove si trovava il corpo di Melania, nelle prove, il telefono ha avuto un "comportamento" diverso rispetto a quello di Melania nell'agganciare le celle?
Questi "nuovi" elementi mi sembra siano a vantaggio di Parolisi, perché denotano la fragilità della ricostruzione degli inquirenti, se giornalisti, avvocati e dintorni hanno bisogno di dargli delle aggiustatine.
Anche il parlare dei trans(presentata come una novità, ma anche di ciò si era già parlato da mesi), significa che si ha bisogno di rafforzare il movente.
Ma scusate, vi sembra logico che una donna:
1) abbia voglia di far licenziare il proprio marito (rimettendoci pure lei che non aveva un lavoro);
2) abbai voglia di far saper al mondo intero le "frequentazioni" del marito, che non dimentichiamoci era anche il padre di sua figlia (e non dimentichiamoci che i Rea non volevano nemmeno far sapere delle "scappatelle" extraconiugali del genero, figuriamoci se, una Rea, avrebbe divulgato certi contatti del marito!).
Tiziana

Unknown ha detto...

Sui trans ho postato un articolo un paio d'ore fa. Ciao, Massimo

Tiziana ha detto...

Ok Massimo,
adesso vado a leggere
ciao, Tiziana

anna ha detto...

anche secondo me il fatto che melania sia al telefono e che venga modificata la ricostruzione del delitto è a vantaggio di parolisi,a ripe parolisi proprio non c'è mai stato,melania è stata uccisa in un orario diverso da quello dichiarato dalla procura, vogliamo sapere tutte le telefonate fatte dagli amici di folignano, e vogliamo sapere anche il nome e cognome del militare che il suo cellulare aggancia la cella telefonica di ripe, quando c'era l'esercitazione dei soldati di chieti,partendo dai due cani da san marco tutti i tasseli stanno tornando al loro posto cvon le testimonianze vere di ciclisti motociclista, uomo che passeggiava e antennista e ovviamenten il testimone ranelli che ha sempre dichiarato di aver visto una famiglia a san marco, gli altri testomoni sono fasulli perchè sono ricordi a tre mesi dal delitto,il fatto che melania era al telefono nel momento che sonia chiama è veramente un punto a favore di parolisi perchè sposta l'orario della morte più avanti e quindi parolisi è certamente innocente,io continuerò a dirvi che cosa pensa veramente la gente e non l'avvocato gionni o altri giornalisti che stanno facendo depistaggi come le amiche di
melania.io andrò sicuramente a vedere qualche udienza del processo che mi auguro sia pubblico per guardare in faccia i genitori di melania che sanno benissimo aver mentito sulla data della precedente gita, si devono vergognare ed è veramente un peccato che la bambina sia stat affidata a loro perchè vivrà nella menzogna e nell'odio,mi auguroi che ci sia un giudice vero che gliela toglierà non meritano quella bambina.

anna ha detto...

perchè la procura non ha permesso un'altra autopsia? forse era il caso di approfondire

LucaP ha detto...

@ Anna

La testimonianza dell'antennista che hai citato (non solamente su questo blog), dove l'hai letta o sentita?

E' da mezz'ora che cerco su internet ma tutti i link mi rimandano a tuoi interventi e non riesco a trovare la notizia originale.

Ciao

anna ha detto...

durante le ricerche di melania furono sentiti dei veri testimoni presenti a san marco c'era un antennista che stava aggiustando una antenna due donne gli si avvicinarono due donne e gli chiesero se aveva visto un altra donna,ora queste due donne non dissero che stavano cercando una persona scomparsa quindi probabilmente erano le solite due donne viste dai ciclisti e da altri che appunto cercavano proprio melania,proverò a ricercarti l'articolo di quel tempo dove erano incolonnate tutte le vere testimonianze avvenute nell'immediatezza del fatto e non falsi testimoni usciti a tre mesi dal delitto,
proco a fare una ricerca per voi
ciao

ANNA ha detto...

GLI ARTICOLI PUBBLICATI SUBITO DOPO LA SCOMPARSA SONO STATI RIMOSSI, MA QUELLI INDICAVANO LA PISTA GIUSTA,INNANZITUTTO TAGLIABRACCI AVEVA COLLOCATO LA MORTE DI MELANIA FRA LE 9 ORE E LE 12 ORE DOPO LA SCOMPARSA E CIOE' INTORNO LE 24 DEL 18 APRILE O LE ORE 3 DEL 19,COMPATIBILE CON LA TESTIMONIANZA DEL RISTORATORE DI SAN GIACOMO CHE HA DICHIARATO CHE LA NOTTE FRA IL 18 E IL 19 LA STRADA ERA MOLTO TRAFFICATA COSA INSOLITA PER QUEI LUOGHI, MELANIA è STAT UCCISA A RIPE ,NASCOSTA E RIPORTATO IL CORPO A RIPE DOPO LA SECONDA ESERCITAZIONE MILITARE,

IL DEPISTAGGIO è STATO FATTO NON SOLO SUL CORPO DI MELANIA MA DAGLI AMICI E PARENTI PER INCOLPARE PAROLISI, GLI INQUIRENTI CI DEVONO DIRE A CHI APPARTENGONO I 5 DNA MASCHILI SUL CORPO DI MELANIA.....ANCORA NON HANNO RISPOSTO,....L'ANTENNISTA ESISTE HA FATTO DELLE DICHIARAZIONI IMPORTANTI MA COME TUTTI I TESTIMONI CHE POTEVANO CONFERMARE LA VERSIONE DI PAROLISI SONO STATI ELIMINATI DAGLI INQUIRENTI,COSì COME HANNO ELIMINATO I CANI MOLECOLARI CON UNA PERIZIA.........GLI INQUIRENTI SONO DIVENTATI VERAMENTE RIDICOLI........

I CONIUGI PAROLISI QUANDO SONO PARTITI DA FOLIGNANO HANNO PRESO LA STRADA PER COLLE SAN MARCO PASSANDO DA ASCOLI PICENO, E NON LA STRADA PER ANDARE A RIPE PASSANDO DA VILLA LEMPA, VISTO CHE L'ALTRA STRADA ERA INTERROTTA,QUINDI IL PERCORSO MESSO DALLA PROCURA DI ASCOLI PICENO E DA QUELLA DI TERAMO è IMPOSSIBILE CHE PAROLISI L'ABBIA FATTO,MELANIA è ARRIVATA A RIPE PORTATA DA QUALCUNO DOPO ESSERE STAT A SAN MARCO E PROBABILMENTE PASSANDO PER FRAZIONE COLLE DOVE IL SECONDO CANE MOLECOLARE HA ANNUSATO IL SUO ODORE FINO AL CASOLARE.................
NELLA FRAZIONE COLLE DOVE C'ERA IL PACIOLLA, QUESTO è STATO ACCERTATO,COINCIDENZA? NON CREDO...........LA MOGLIE DEL PACIOLLA RACCONTASSE BENE QUELLO CHE SA..............COME OVVIAMENTE DEVE RACCONTARE QUELLO CHE SA L'AMANTE................

tabula ha detto...

@Lucap
mi hai colpito quel che hai scritto sull'animo femminile, in particolare riferito ad una donna specifica:
"il suo profilo Facebook così pieno di cuoricini, angioletti, immagini soft e romantiche, pupazzetti vari, mi dà la stessa impressione.." eccetera.
Non è tanto il fatto del romanticismo e della sensibilità femminile, è una questione culturale. Così come è una questione culturale attribuire al solo essere femminile certe melense preferenze di scarso valore estetico, sia chiaro.
Non c'è estrinsecazione di sensibilità alcuna nè espressione di tenerezza interiore nel disegno, anche se ben fatto, di una fatina alata azzurrata con le.. ehm di marmo.
C'è solo, forse, il volersi unificare ad un ideale estetico di ciò che potrebbe voler rappresentare, ma lo rappresenta male, levità, leggerezza, bellezza eterea.
Purtroppo bisogna sapersi guardare allo specchio, e forse la signora in questione avrebbe trovato una immagine più corrispondente a se stessa ed alla propria levità in Maga Magò.
senza offesa.

Anonimo ha detto...

Continuo a pensare che Parolisi non parli in quanto a paura di qualcuno e/o di qualcosa, lui non ha ucciso materialmente la moglie, non ha nessuna minima traccia di sangue sui suoi vestiti, scarpe ed è impossibile che in quel poco tempo abbia potuto uccidere Melania.

Claudia

Anonimo ha detto...

d' altronde essere consapevolmente purtroppo in una situazione perché non mettete i l' oro panni eseguire i vostri commenti io gli ho letti siete bravi gestire è commentare io voglio sottolineare una cosa molto importante è analizzare tutte i vostri ipotesi alla mia logica c' è la differenza in cui sono veramente sodisfatta di quello che io sto ragionando con la mia testa non voglio assolutamente di capire la situazione in cui siamo pronti ad argomentare posso dire finalmente che salvatore parolisi non c'entra nulla perché è innocente

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