giovedì 26 aprile 2012

Melania Rea. Nero Wolfe e la tazzulella é cafè che prima non c'è e poi c'è...

Di Luca Perrone


Questa è da considerare un'indagine alla Nero Wolfe dei poveri, perché svolta stando davanti ad un computer e documentandosi unicamente su quanto nei mesi pubblicato dagli organi di informazione. Chiaramente se è sbagliata la documentazione risulterà sbagliata anche la conclusione. Ma in questo caso la colpa non è da imputare all'investigatore improvvisato, bensì a chi in questi mesi avrebbe detto e scritto falsità. Esaminiamo allora i risultati della perizia autoptica che per i Pm di Ascoli e Teramo fanno del Parolisi il colpevole del delitto. Di sicuro supposizioni analoghe alle mie le avranno fatte, in privato, anche i periti della Difesa... ma forse a loro non è permesso il divulgarle o l'esternarle al pubblico. Per capire meglio quanto ho supposto occorre rinfrescare la memoria e ripercorrere i fatti in ordine cronologico, quindi partire dal momento in cui arriva la telefonata di un anonimo che parla di un corpo steso a terra visto durante una passeggiata nel bosco.

- Il cadavere di Melania viene ritrovato a ridosso del chiosco della pineta, a Ripe, nel pomeriggio del 20 aprile, grazie ad una telefonata anonima partita da una cabina pubblica di Piazzale San Francesco, a Teramo.

- Il corpo viene portato all'obitorio di Teramo, dopo essere stato sommariamente esaminato sul luogo dalla sola dott.sa Canestrari, nella notte tra il 20 ed il 21 aprile.

- La temperatura interna del cadavere non viene rilevata in situ e non sappiamo assolutamente quale sia stato il momento in cui è stata rilevata, se è stata rilevata.

- L’autopsia inzia nel pomeriggio del 21 aprile, dopo che la Procura aveva nominato consulente il prof. Tagliabracci, oltre alla stessa dott.sa Canestrari competente per territorio.

- Sin dai primissimi giorni di indagine viene particolarmente “attenzionato” Salvatore Parolisi, intercettando le sue utenze telefoniche e sottoponendo ad intercettazione ambientale la sua autovettura, una Renault Scenic. Contemporaneamente vengono “attenzionati” alcuni conoscenti di Parolisi, nonché gli operai macedoni che lavoravano nel cantiere della villa di Buonopane, a Colle San Marco.

- Il giorno 28 aprile i dottori Tagliabracci e Canestrari depositano la relazione autoptica preliminare, in questa viene riportato il verbale dell’autopsia. Ma vale la pena ricordare che ancor prima del deposito, nella serata stessa del 21 aprile, escono due dispacci ANSA basati su indiscrezioni raccolte in loco, indiscrezioni che riportavano alcune affermazioni della Canestrari o del Tagliabracci; in queste si parlava di una morte avvenuta a diverse ore dalla scomparsa, molto probabilmente a cavallo della mezzanotte del 18 aprile. Un altro particolare da tenere a mente riguarda il 24 aprile, giorno in cui il prof. Tagliabracci rende sommarie informazioni ai PM. In queste afferma che il decesso è avvenuto a circa tre ore dall’assunzione dell’ultimo pasto. Ciò significa che, come corretto e doveroso in un’autopsia, il contenuto gastrico e lo svuotamento dello stomaco erano stati esaminati. Sappiamo però che alla data del 28/04 il contenuto era costituito da un induito cremoso di colore bianco-verdastro, nell’ambito del quale si erano rilevate minute formazioni biancastre, verosimilmente residui alimentari (forse formaggio). Non viene citata la misurazione in volume del contenuto, neanche la misurazione in peso, che comunque si assume fatta come prassi comune. Proprio il colore del contenuto gastrico ha indotto gli inquirenti a chiedere a Vittoria Garofalo, madre di Melania, se alla figlia piacesse il sedano, segno che proprio tale colore faceva pensare all’assunzione di una verdura miscelata al latte bevuto prima di uscire (Parolisi ha testimoniato che la moglie non aveva pranzato perché intenzionata a mangiare qualcosa dalla sig.ra Angelini, madre di Sonia Viviani, dove era prevista la festicciola a cui erano invitati). Mai viene prospettata dai medici legali la possibilità che Melania Rea avesse bevuto del caffè, questo a causa del contenuto gastrico che non presentava né una tonalità marrone, né marroniccia, né nocciola, né di qualsivoglia altra variazione dello stesso colore. Tonalità che si sarebbe dovuta avere nel caso fosse stato presente del caffè. E se è vero ed è scientificamente provato che la caffeina (che è una molecola incolore) viene assorbita dallo stomaco passando nel sangue entro un massimo di 60 min dall’assunzione, è altrettanto vero che la colorazione marrone del caffè, dovuta alla tostatura dei chicchi, passa nella soluzione acquosa della bevanda e viene assorbita dallo stomaco come tutte le altre frazioni liquide. Quindi, vista la colorazione differente, è plausibile pensare che in quel momento non vi fosse caffè nel contenuto gastrico repertato, pesato e misurato in volume. Quindi a quella data nessuna analisi si era fatta per cercare le molecole di caffeina e pesarle in percentuale.

- Passati i primi giorni di indagine i sospetti si concentrano esclusivamente sul Parolisi, grazie soprattutto alle goffe e mendaci testimonianze rese in caserma (dei Carabinieri) e durante il sopralluogo del 21/04 al chiosco di Ripe. Ma l’arco temporale di tre ore dall’ultimo pasto non è sufficiente ad inserirlo con certezza nello scenario del delitto, in quanto vi sono le testimonianze del Ranelli (che poco per volta viene portato a parlare delle 15.23, ora reale 15.18) nonché quelle di chi l’ha visto entrare al bar Segà, alle 15.30 o alle 15.40, come testimoniato (quando?) dalle proprietarie. Non solo, vi è la questione delle incisioni post-mortem sul cadavere che, probabilmente già valutata nella relazione preliminare, induce gli inquirenti a porre un quesito specifico al patologo, al quale questi risponde in data 3 maggio dichiarando che le incisioni risalgono a non prima di mezz’ora - un’ora, dall’omicidio.

- Il giorno 11 maggio Parolisi viene ascoltato dagli inquirenti durante un “interrogatorio” fiume presso la caserma dei CC di Castello di Cisterna. A quella data i Pm dispongono già di numerose intercettazioni telefoniche ed ambientali, ed è chiaro che oramai puntano esclusivamente su di lui (anche se sono ancora in corso gli accertamenti sui macedoni e sul Paciolla). Ma a quel momento le risultanze autoptiche non permettevano di affermare fosse lui l’autore del delitto.

- Viene quindi chiesto al Tagliabracci di effettuare un altro esame autoptico, e la mattina del 13 maggio questi esegue una seconda veloce autopsia della durata circa due ore. Ad ascoltare le fonti giornalistiche in quei giorni non sembravano esserci novità particolari, ma il 18 maggio viene pubblicata la notizia che l’arco temporale della morte, rispetto a quanto riportato nella relazione preliminare, si è accorciato a due ore dall’assunzione dell’ultimo pasto. In realtà viene detto che l’omicidio anziche essere avvenuto dalle 14.30 alle 17.00 del 18/04, è avvenuto dalle 14.30 alle 16.00, ma non credo che il Tagliabracci ai Pm avesse dato questi orari, più probabile avesse periziato fissando l’ultimo pasto quale punto di partenza, in realtà non sapendo quando Melania Rea l'avesse consumato. In ogni caso da quell'istante diventò maggiormente credibile e verosimile inserire il Parolisi nel delitto. Ma la notizia ci fornì un altro indizio: ci fece capire che a quella data non si era ancora rilevata la presenza di caffeina nel contenuto gastrico, altrimenti l’arco temporale sarebbe stato drasticamente ridotto da subito ad una sola ora.

- Difatti in data 17 giugno viene consegnata al dottor Varetto, perito della Difesa (pochi giorni prima ci fu l'iscrizione del Parolisi nel registro degli indagati), una bozza di relazione dove era scritto, a proposito del contenuto gastrico: “il lume è ripieno di circa cc 200 di materiale poltaceo di colore verdastro con frammenti di materiale alimentare parzialmente digerito di colore biancastro”. Se il colore era quindi verdastro, cosa già differente dal colore bianco-verdastro della relazione preliminare, significava che non vi erano tracce di caffè, che sarebbero state testimoniate da un’eventuale colorazione tendente al marrone dovuta alla frazione liquida della bevanda. Da notare inoltre che il volume misurato di 200 cc equivale a poco meno di una bottiglietta in vetro di "Coca Cola", ed è un parametro importantissimo da tenere a mente come evidenziato sin da subito dal collegio difensivo.

- Ma negli stessi giorni era prevista la consegna della relazione finale del Tagliabracci (sembra che la scadenza dei termini fosse fissata al 15 giugno), consegna che però continuò ad essere spostata in avanti di settimana in settimana (e c'è da chiedersene la ragione). Da indiscrezioni apparse sui giornali, pare che già il 20 giugno il patologo avesse concluso, in accordo con le perizie preliminari del RIS di Roma, che l'omicidio era avvenuto al Chiosco di Ripe, quindi in territorio teramano. Questo avrebbe significato, se formalizzato subito, il passaggio immediato dell’inchiesta alla Procura di Teramo, con conseguente estromissione degli inquirenti di Ascoli (sia i PM sia i CC comandati dal col. Patrizio) che stavano continuando a lavorare alla ricerca di maggiori elementi di prova contro Parolisi. Ma subito non lo si è formalizzato, dato che il passaggio delle consegne è avvenuto più avanti, forse perché le analisi genetiche sui profili di DNA tardavano, così come quelle sulle larve e sulle condizioni microclimatiche che avrebbero potuto avvalorare un omicidio avvenuto entro le due ore dal pasto, presumibilmente consumato da Melania Rea prima di uscire di casa, e non genericamente dall’ultimo pasto, come scritto dal patologo, che avrebbe potuto significare anche orari diversi.

- Fatto sta che la relazione definitiva viene consegnata il 13 luglio, con quasi un mese di ritardo (con probabile fastidio del Tagliabracci che dovette rinviare le nozze), ed a sorpresa cambia drasticamente lo scenario e permette alla Procura di Ascoli di richiedere la custodia cautelare del Parolisi. Infatti oltre all’estrazione del DNA da due reperti della regione labiale e dell’arcata dentaria, che vengono, senza basi scientifiche, considerati le prove provate del fatto che Salvatore fosse sulla scena del crimine negli ultimi istanti di vita di Melania, compare, come un “deus ex machina”, la caffeina nel contenuto gastrico repertato in sede di prima autopsia. Com’è stato possibile far apparire la caffeina che non compariva nella bozza di relazione consegnata al dottor Varetto un mese prima? Possiamo azzardare solamente ipotesi a tal riguardo; la più probabile è quella di un Tagliabracci incuriosito dal fatto che il contenuto gastrico repertato in sede di autopsia (21/04) col tempo fosse cambiato e dopo il 17 giugno presentasse un colore “marroniccio”, fino a quella data era verdastro. Tale colore poteva effettivamente far pensare all’assunzione di caffè, ed allora risultava importante ricercare le molecole della caffeina in quanto potevano fornire indicazioni molto più precise in merito al tempo trascorso dall’assunzione del caffè al decesso. Credo quindi si sia fatta un’analisi specifica, analisi che ha permesso di accertare l’effettiva presenza della molecola della caffeina ed allo stesso tempo di pesarla in percentuale sul campione esaminato, tanto da poter affermare che nel contenuto gastrico ve n'erano ancora 3 mg. Dal momento che i tempi di assorbimento gastrico della molecola di caffeina sono scientificamente più certi e permettono di restringere i tempi intercorsi tra l’assimilazione ed il decesso, quest’ultimo è stato fissato non oltre un’ora dalla presunta assunzione di una o due tazzine di caffè, probabilmente del tipo fatto con la Moka in quanto, se pressato al massimo, può contenere maggiore caffeina rispetto all’espresso del bar. Il decesso a questo punto poteva essere avvenuto in un arco di tempo compreso tra le 13.30 e le 15.30 (e sorvoliamo in questa sede sul fatto che non vi è nessun riscontro alla preparazione ed alla bevuta di caffè da parte di Melania prima di uscire di casa). Proprio l’arco temporale che permetteva agli inquirenti di incastrare, considerandolo un uomo che vola alla velocità della luce, Parolisi nella scena del delitto.

- Possiamo ora solamente immaginare lo stupore del Tagliabracci nel constatare che il colore del contenuto gastrico era improvvisamente diventato “marroniccio” e non più “bianco-verdasto”, o “verdastro”, come da lui descritto nei precedenti verbali di autopsia. Perché vi sono, credo, pochissime spiegazioni a questo strano fenomeno. O si è trattato di una reazione chimica, ma è da scartare perché sarebbe avvenuta nei primi giorni, o si è trattato di un fenomeno di ossidazione, anche questo da scartare perché per avverarsi necessiterebbe un rimescolamento prolungato e continuo del contenuto gastrico (nonché un contatto con ossigeno), o si è trattato di un’aggiunta postuma che ha creato il nuovo colore... altre spiegazioni non riesco proprio a darmele. Ma ancor maggiore deve essere stato lo stupore dello stesso medico legale nel verificare che il volume del contenuto gastrico si era drasticamente ridotto del 30%, passando da 200 cc a 140. Queste sono annotazioni scritte di suo pugno... e non è possibile fornire spiegazioni scientifiche ad un simile fenomeno. Ed infatti nessuno ha fornito alcuna spiegazione sul motivo per cui il colore si sia modificato ed il peso abbassato.

Sulla base di quanto sopra riassunto, il Parolisi è stato arrestato. Provvedimento deciso dal GIP Calvaresi di Ascoli e confermato dal GIP Cirillo di Teramo. Inoltre la sentenza del giudice del riesame di Ascoli, dott. Gargarella, ha ulteriormente confermato la validità dell’ultima ordinanza, e la Corte di Cassazione ha ritenuto valida la medesima sentenza del riesame (aggiungendo di suo altre considerazioni di dubbia validità giuridica). Dopo questo il GIP De Rensis di Teramo ha concesso il giudizio immediato, il giudice tutelare del Tribunale di Nola con i suoi provvedimenti ha in pratica impedito che l’imputato potesse rivedere la figlia, e la Corte di Appello sezione Minorenni del Tribunale di Napoli ha sospeso la potestà genitoriale rinviando sine die le visite in carcere, fra l'altro mai avvenute, da parte di Vittoria Parolisi. 

Dopo aver visto quanto è costato al Parolisi quel cambio di colori e quel calo di contenuto, pare lecito cercare supposizioni alternative per dare una spiegazione ai fatti. Supposizioni che nascono istintive e che non necessariamente comportano una condotta illecita dal punto di vista legale e deontologico da parte dei periti e dei PM. Quindi c'è da chiedersi: "E' possibile escludere che, stante lo stallo delle indagini, il contenuto gastrico repertato in sede di prima autopsia sia stato volutamente alterato da chi poteva avere interesse a far convergere definitivamente le indagini solo sul marito della vittima? E’ possibile escludere che qualcuno abbia aggiunto l’unica sostanza che se rilevata poteva restringere l’arco temporale del decesso ad un'ora, rendendo così fattibile l’incriminazione del Parolisi? Come spiegare altrimenti il cambio di colore e la riduzione in volume del reperto stesso?" 

Sono domande troppo fantasiose? Sono domande destinate a restare senza risposta? L’ipotesi della bevanda energetica tipo Red-Bull, aggiunta dal Tagliabracci per cercare un compromesso, di per sé non è completamente credibile in quanto le analisi con tecniche di spettrometria di massa sono state sicuramente suggerite dal colore. E tale colore fa pensare direttamente ed esclusivamente alla presenza di caffè. E’ quindi assurdo ipotizzare che chi ha compiuto la presunta alterazione l’abbia fatto in modo goffo ed improvvisato, esagerando con le dosi e per questo abbia dovuto, in un secondo tempo, nuovamente correggere il liquido togliendone ed allungandolo? E' una mia fantasia malata?

Forse le mie elucubrazioni sono valide solo come spunto per scrivere un romanzo giallo, probabile, ma allo stato attuale c'è da segnalare che nessuno ha mai fornito alcuna spiegazione a fenomeni che sanno di miracolo. Ma i miracoli nella scienza vera non dovrebbero esistere, e se qualcosa ci sembra tale sicuramente vi è una spiegazione logica in grado di farci capire. Ed un modo semplice per fugare qualsiasi dubbio ci sarebbe. Basterebbe fare analisi approfondite sui campioni di sangue repertati e conservati. Perché se veramente Melania ha bevuto del caffè prima di uscire di casa, o comunque prima di morire, e la caffeina nello stomaco fa pensare che buona parte fosse già assorbita, questa caffeina, o i suoi metaboliti, nel sangue ci deve essere e, molto probabilmente, in grande quantità. Ed anche se non si può escludere che qualcosa di mirato in tal senso il dottor Tagliabracci lo abbia fatto, viste le contestazioni della Difesa e del suo perito, che ripongono molta fiducia nella cosiddetta "super-perizia" medico legale, il dubbio che non ci sia stato un approfondimento minuzioso resta e forma un grande punto interrogativo: "E se tali analisi dessero risultati negativi o confermassero solo una minima presenza di caffè?". In questo caso le supposizioni prima avanzate non sarebbero più solo uno spunto per un libro giallo alla Nero Wolfe, ma giuste e da giustificare nei luoghi idonei... senza aggrapparsi a Lourdes o a Fatima.


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615 commenti:

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Annika ha detto...

L'ho gia' scritto prima: cio' che Parolisi ha detto o fatto dalle 15.30 in poi e' totalmente irrilevante. Lo sarebbe anche se avesse confessato l'omicidio! Perche'? Perche' nel corpo di Melania vi erano:

1. della Sg, con max. 72h di rilevabilita' dal TSI (time since intercourse) in una donna ancora VIVA vittima di violenza sessuale - i tempi vanno accorciati in un cadavere -, che non poteva essere stata depositata in quel corpo prima dell'omicidio perche' ve ne sarebbero state tracce, e/o tracce di PSA, sulle mutandine, dove invece si dice che vi sia altro... E Parolisi il tempo per un rapporto sessuale il 18/4 tra le 14.15 e le 15.30, se le cose fossero realmente andate come ricostruito dall'accusa, proprio non lo aveva.

2. una poltiglia di 200 ml, verdognola e con formazioni biancastre. Ovviamente non il risultato di un bicchiere di latte FREDDO (c. 250 ml) + una bevanda che contenesse 300 mg di caffeina. Perche'? Perche' 300 mg di caffeina sono contenuti in 8 tazzine di caffe', ed 8 tazzine di caffe' equivalgono all'incirca a 300 ml di caffe' casalingo (misura: tazzina Segafredo Zanetti - non caffe' del bar, dato che Melania non e' stata vista entrare in nessun bar), o a c. 300 ml (una lattina) di Red Bull. Ora, la caffeina e' un diuretico. E allora, come faceva il corpo di Melania ad aver esaurito all'incirca 350 ml di liquido in un'ora ed averlo magicamente assorbito, dato che la vescica era completamente vuota e non vi erano tracce di urina della vittima a Ripe ne', che si sappia, su mutandine/pantaloni/collant? Inoltre, che la caffeina fosse stata assorbita o meno, cosa che risultera' dalle analisi del sangue, tutte le bevande fredde (il latte) bloccano la digestione per via dello sbalzo termico e qui si parla di oltre meta' di liquidi digeriti, tempo record dato che per digerire 200 ml di latte caldo occorrono oltre 2 h. Ed inoltre, un bicchiere da c. 250 ml di latte con l'aggiunta di c. 300 ml di caffe' o di Red Bull, non si trasforma in una poltiglia verdognola. Ma se il verde fosse dato dai resti della pappa di verdure di Vittoria, come gia' ipotizzato (e doveva trattarsi di una pappa verde smeraldo o addirittura quasi blu per coprire totalmente il colore del caffe' o della Red Bull), il contenuto iniziale dello stomaco sarebbe stato ben maggiore dei 550 ml ipotizzati con i soli liquidi, senza contare i millilitri di acido gastrico prodotti per digerire il pasto (700 per un pasto completo, min. 50 per un bicchiere di latte + pappa di verdure + bevanda contenente caffeina). Ma tale pasto ben maggiore di 550 ml non poteva risultare dopo solo un'ora in 200 ml di contenuto gastrico ed una vescica completamente vuota, a meno che i tempi e le modalita' dell'ultimo pasto di Melania siano diversi da come finora ipotizzato. Va aggiunto che le cose risulterebbero ancora piu' incredibili se invece di 200 ml di contenuto gastrico, ne fossero stati rilevati solo 140, come dichiarato a giugno.

Ecco quindi che parole, opere o missioni di Parolisi sono totalmente irrilevanti di fronte ai dati certi rilevati in autopsia.

Annika ha detto...

PS
va ricordato che lo stomaco continua a digerire il cibo in esso contenuto anche dopo il decesso, ma che esso non passa oltre lo stomaco in nessun caso. Quindi, per quanto super digerita, la quantita' di contenuto gastrico rilevata in autopsia corrisponde alla quantita' presente nello stomaco al momento del decesso.

Annika

Mimosa ha detto...

@ Annika
c-h-i-a-r-i-s-s-i-m-o!!!

Mimosa

LucaP ha detto...

@ Pino

Sai bene che concordo con te sul fatto che Parolisi possa essere a conoscenza, magari a livello di labili sospetti, di qualcosa che non andava o all'interno della caserma o nell'ambiente di Folignano, tanto da temere già nelle prime ore che a Melania fosse capitato qualcosa di brutto.

Ma qui non parlerei di "nei" nel comportamento di Salvatore sia a CSM il 18 aprile (dove mi sembra invece si sia comportato in modo decisamente genuino e spontaneo), sia in caserma nei giorni successivi. Ieri sera a QG sono stati tirati fuori i soliti vecchi triti e ritriti argomenti da parte sia della conduzione del programma sia degli inviati ad Ascoli e della Palombelli in studio (la quale ha superato ogni limite di decenza nella sua analisi da massaia/lavandaia "per bene" o perbenista). Conditi da altri piccoli pizzichi di considerazioni personalissime che lasciano il tempo che trovano da parte di Poli e della Flammini.

Quest'ultima in particolare ha tirato fuori una sua considerazione probabilmente derivata in tempi recenti da qualcuno con cui deve aver parlato (e sappiamo che a CSM recentemente si sono recati in molti). Ha difatti parlato di Vittoria visibilmente ancora intontita ed insonnolita al momento di entrare nel bar ipotizzando "forse aveva dormito in macchina". E subito pronta la giornalista a dire che era troppo breve il tragitto fatto da Parolisi per far sì che la bimba si potesse addormentare (mio figlio, se stanco, ancora a 4 anni si addormenta dopo due curve). Sembrano interviste innocue ma in realtà continuano ad instillare nella mente dello spettatore che Parolisi è il colpevole. Facendo leva solamente su voci, sospetti, insinuazioni, gossip, interpretazioni personali, psicologia spiccia da banco del mercato.
Non è vero che a QG abbiano cambiato orientamento di pensiero. Sottile ed i suoi inviati continuano imperterriti sull'onda colpevolista. Hanno cambiato opinione solamente quelli che si sono presi la briga di informarsi maggiormente in modo autonomo. E tra questi Garofano che deve aver letto per bene la relazione finale del RIS tanto da essersi convinto che troppe cose non tornano.

LucaP ha detto...

@ Annika

Ottimo.

@ Anna

In merito alla Panda gialla, non so se avete fatto ben caso al servizio di Remo Croci di ieri sera.

Prima di tutto la dichiarazione di Parolisi è stata tagliata proprio nel momento in cui diceva dove era parcheggiata la Panda.

Poi Remo Croci afferma che fosse parcheggiata vicina a Colasanti a soli 500 m dal bivio con la stradina che conduce al chiosco.

Ma il cercatore di tartufi afferma invece di averla parcheggiata a quattro chilometri di distanza, ed allora la stessa Panda doveva trovarsi o vicina a San Giacomo o vicina a Cerqueto a seconda della strada che si voglia prendere al bivio che si trova più a Nord di Colsanti. E' il cercatore di tartufi allo a specificarci che si trovava vicino a San Giacomo perché afferma che il 18 aprile non era sceso giù sino alla zona del chiosco. Quindi si trovava più in alto lungo la strada provinciale in un punto decisamente vicino a San Giacomo.

Ma gli inquirenti, per un motivo sinora noto solo a loro (ed io qualche idea in mente ce l'ho), non fanno passare Parolisi da quella strada. Lo fanno tornare di nuovo a Cerqueto e da lì a Folignano per poi andare al Pianoro. Quindi si deve concludere che Parolisi non avrebbe potuto vedere la Panda gialla il giorno 18 aprile 2012.

In ogni caso la Tommolini l'ha già chiaramente espresso. Il Giudizio Abbreviato si svolge sugli atti di indagine condotti sino al momento della richiesta del medesimo giudizio abbreviato. Per cui qualsiasi indagine fatta da Remo Croci o da chi tramite lui parla non verrà presa in considerazione. E la possibilità della controprova la Procura l'ha già sfruttata chiamando i tre macedoni.

Devono metterselo in testa tutti. Hanno avuto 10 mesi di tempo per raccogliere tutte le prove ed indizi su Parolisi. Inutile affannarsi ora per poi vedersi sbattere la porta in faccia dalla Tommolini. E quanto questo faccia male potremmo benissimo chiederlo alla nostra Bruzzone.

P.S. La Bruzzone sembra parli abbastanza bene l'inglese tanto da proporsi come consulente linguistico per altri candidati italiani durante la prova sostenuta negli USA, dove lei e gli altri sono stati vergognosamente bocciati per aver copiato l'uno dall'altro.

Anonimo ha detto...

L'anziano è stato intervistato più volte dalla trasmissione QG, per cui quello che ha aggiunto ieri, tra l'altro dopo aver premesso "mi sembra", già la dice lunga....
La proprietaria del bar, non credo invece che sia mai stata intervistata.
Dobbiamo approfondire il fatto della panda gialla, studiarci tutto ciò che riguarda tale particolare.
Pino, che domande!!!! La tua risposta potrebbe essere quella giusta, come no; ognuno di noi ha delle reazioni e giudicarle è pretenzioso.

Stella

Mimosa ha detto...

Posta in questi termini, la domanda “perchè Salvatore Parolisi NON ha fermato la pattuglia dei CC che è passata a CSM?”, domanda riciclata d’intanto intanto quando mancano altre solide argomentazioni per provare la sua colpevolezza, secondo me è tendenziosa e maliziosa.

Non è una critica diretta a te, caro Pino, ma a tutti coloro che continuano a farla e mi dispiace che tu l’abbia raccolta.
Tu l’hai considerato un “neo” e voglio provare io a darti una risposta convincente.

A p. 17 dell’Ordiannza di Teramo sta descritta la situazione: mentre SP era al Bar Segà una pattuglia dei CC è passata sulla strada,
- la gazzella è stata notata dalla signora del bar di ritorno dal suo giro (intorno alle ore 16) e non da Parolisi che era già rientrato e che aveva le sue ansie da controllare e la bambina da non far spaventare
- hai presente quanto dista il locale dalla strada, dato che il Bar ha sul davanti un ampio spiazzo destinato al parcheggio?
- quando qualcuno degli astanti (quante persone erano in quel momento radunate? almeno sei) avverte “è passata l’auto dei carabinieri, fermiamola!”, l’auto era già transitata e scomparsa dalla vista. Che avrebbe dovuto fare Parolisi? un fischio e rincorrerla?
- poi io mi sono anche immaginata cosa avrebbe detto alla pattuglia: “Scusate, non trovo mia moglie, da un’ora non è tornata, doveva venir qui a fare la pipì”. I poliziotti avrebbero risposto “Caro signore, sua moglie è adulta, libera di andare dove vuole, sarà nei paraggi a raccogliere fiori”, dandogli una pacchetta sulle spalle e facendo qualche risatina.
- forse avrebbero anche detto, per assecondarlo: “Facciamo un giretto e vediamo se la incontriamo”.
Io pure in quella situazione, per quanto in forte stato d’ansia, mi sarei un po’ vergognata di allarmare una pattuglia per una pipì.
L’angoscia con le convulsioni lo ha invaso subito dopo, anche se tu ritieni “senza una ragione logica”, e ho bene in mente la tua ipotesi (già risalente ad ottobre, quando ancora esisteva Marika, che proprio l’altro giorno mi sono riletta e che avrei voluto riprendere e riproporre alla Squadra, ma temo di resuscitare vespai).

Ultima considerazione per provare a cancellare un altro “neo”, i tuoi punti 3) e 4): "me l'hanno presa". Anche Paciolla ieri sera ha detto che si tratta di un’espressione dialettale, che si usa dire “s’hanno pigghiata” per intendere che qualcosa è sparita, forse perché dalle loro parti se qualcosa o qualcuno sparisce c’è dietro un “responsabile” …
Riguardo al tuo unto 6) mi è piaciuta moltissimo la spiegazione di Tabula a cui non avevo mai pensato e che condivido in pieno.

Ciao
Mimosa

Tiziana ha detto...

Stella
anche la proprietaria del bar era stata intervistata (non mi ricordo per quale programma), pochi giorni dopo l'accaduto. Aveva fornito tante informazioni, dicendo che la bambina era tranquilla, che aveva il vestitino sporco di erba (e quando se lo sarebbe sporcata se avesse dormito fino ad un minuto prima?), che non avevano trovato un cambio, ecc. Non disse alcunché invece, in prima battuta, in relazione alla bambina intontita e insonnolita.

Annika ha detto...

LUCAP
let's not be too hard on her. She might have a smattering of English, after all...

Tiziana ha detto...

Mimosa
ottime le tue considerazioni, che danno plausibili spiegazioni al comportamento di Parolisi.
Per quel che riguarda il riconoscimento del cadavere della moglie (oltre all'arguta osservazione di Tabula) io non so se si possa dire con certezza che qualunque marito l'avrebbe fatto. Sono una donna, è vero, ma quando mi sono morte (ahimè) persone care, di morte naturale, ho cercato di evitare di guardarle: volevo ricordarle vive. Figuriamoci qualcuno che muoia di morte violenta, come Melania. Siamo proprio sicuri che qualunque marito sarebbe disposto a vedere la propria moglie in quelle condizioni? Credo che più d'uno, avendone la possibilità, preferirebbe che fosse qualcun altro ad effettuare il riconoscimento.

Anonimo ha detto...

Tiziana, mi sembra di ricordare che ad essere intervistata fino ad ora, fosse stata la figlia della proprietaria del bar.
Le impressioni, i ricordi improvvisi di ciò che Parolisi, nel bene o nel male avrebbe detto sono valutazioni che non apportano nulla al fine delle indagini.
Ciò che conta sono i fatti ed Annika, poco sopra ce li ha ricordati.
Per quanto riguarda la Palombelli, non saprei neanche riferire quanto da lei detto; appena apre bocca automaticamente inizio a pensare ad altro.
Sottile, non è un uomo carismatico, anche se con i gesti ed il timbro di voce cerca di esserlo; va come gira il vento.
La lettera che Salvatore ha scritto ai suoi genitori è molto bella, piena di emozioni e verità.

Stella

Mimosa ha detto...

Tiziana
di fronte ad un corpo morto io la penso come te e ho agito come te.

Assai pretestuoso sarebbe dire che il caporalmaggiore scelto, con all'attivo missioni di pace in zone di guerra, non avrebbe dovuto restare sconvolto a quella vista! Quando mai l’addestramento comprende la visione diretta di corpi massacrati?
Sarebbero parole vuote di fondamento, e in ogni caso l’emozione di fronte alla morte della propria moglie potrebbe essere sconvolgente anche per un veterano di guerra… o no?

PINO ha detto...

@Mimosa cara
Tu sai già quanto apprezzi il tuo pensiero, per cui mi è estremamente difficile assumere una posizione che non gradisco.
Per cui ritengo opportuno chiudere un dialogo che potrebbe apparire un contraddittorio, senza esserlo.
Tutto l'atteggiamento di SP, ( di cui quelli che ho chiamato "nei" sono parte integrante) suggerisce l'idea che egli sia a conoscenza del movente omicidiario, pur non avendo partecipato "direttamente" all'azione stessa.
Che poi abbia subito vessazioni di ogni genere, è un discorso che condivido totalmete con tutta la squadra.
SP non è un assassino, ma potrebbe essere una concausa della soppressione di M.
Non me ne vogliate,questa la mia teoria, errata o meno che sia.
Pino

Mimosa ha detto...

@ Caro Pino
a mio parere l'impalcatura della tua ipotesi potrebbe stare in piedi anche se eliminiamo alcuni "nei", questo ho inteso dimostrare.
Ma senza polemica.
Ciao
Mimosa

PINO ha detto...

@ Mimosa,
ho capito perfettamente quanto volevi significare.
L'idea che volessi polemizzare non mi ha neanche sfiorato, anzi, ci ho tenuto a puntualizzare che paventavo proprio questa interpretazione, del nostro sincero dialogo.
Sai quanto ti stimi, indipendentemente dai contatti su questo blog.
Ho voluto solo esporre, in modo definitivo, la mia ipotesi.
Cari saluti, PINO

Mimosa ha detto...

@ Pino
che ne diresti se ripescassi la tua ipotesi e la riproponessi?
Potrebbe essere stimolante alla discussione (per come è arrivata ad essere in questi ultimi giorni)?

Ora vado a cena.
Un grande abbraccio a te!
Mimosa

anna ha detto...

ho rivisto l'intervista a poli l'amico di ranelli che stava proprio dvanti al chiosco, ebbene lui afferma che c'era una famigliola alle altalene, il giornalista gli chiede se ha visrto quindi tre persone, lui gli dice che ha visto anche qualcun altro, il giornalista insiste dicendo che significa? il poli risponde che c'erano altre persone,

il poli afferma che ha visto questa famigliola , altro che erano al pianoro dicono che non ricordano ,altri ancopra dicono che non c'era nessuno ,perchè le testimonianze vere secondo gli inquirenti sono quelle che dicono che non c'era nessuno?

io no so se avete visto quando è lungo tutto il pianoro di san marco a meno che alcune persone stavano proprio vicino alle altalene in quella panchina dove i coniugi parolisi sono stati vistoi, è impossibile che da lontano si noti qualcosa, se fate caso alle foto di quei ragazzi che stanno a maniche corte, ebbene le tre foto allegate agli atti non inquadrano assolutamente le altalene....-......

io credo più alle testimonianze del ranelli e del poli nell'immediatezza dei fatti che non alle testimonianz e a 4 -5 mesi dal delitto, oppure addirittura ad un anno......
gli inquirenti hanno finito le loro indagini non hanno opportunità di portare null'altro al processo di ciò che giàhanno consegnato,la carenza dell'inchiesta non potrà essere integrata con nuovi elementi...quindi anche chi dice che gli inquirenti possonoi chiedere il dna di sonia e il marito non è esatto.....è solo la tommolini che può procedere a questa richiesta....

riepilogando dall'intervista del giornalista si accerta che sono due le persona che hanno visto una famigliola a san marco vicino alle altalene pur specificando ceh non sanno se quella donna era melania......
il fatto però che nella stessa ora altri non ricordano di averla vista significa che i non attendibili sono questi altri....magari arrivati dopo che melania si era già allontanata.....

una curiosità visto che il poli era prima delle 15 già a san marco con il ranelli gli inquirenti lo hanno mai interrogato come persona informata dei fattI? negli atti dell'inchoiesta non l'ho trovato.....altra carenza?

anna ha detto...

per luca P
il proprietario della panda gialla dice di averla parcheggiata non come afferma croci a 500mt bensi a circa 4 km, da ripe verso san giacomo,la forestale potrebbe confermare dove era parcheggiata,perfetto, il fatto che il proprietario dica di averla parcheggiata vicino a san giacomo può essere un aggravante per lui, perchè non vi dimenticate che alle 16,53 il cellulare di melania fu localizzato non a ripe bensì proprio vicino san giacomo a 3,2 km da ripe, la certezza che questa persona fosse vicino all'azione del crimine e che nessuno abbia avuto la coscienza di interrogarlo è semplicemente scandaloso...non voglio aggiungere altro ma secondo me questa persona può essere implicata......o comunque può aver visto qualcosa,le generalità se le conosce remo croci possono essere conosciute pure dagli inquirenti.....

Mimosa ha detto...

@ Anna
senza alcun dubbio le generalità del proprietario della panda gialla sono note agli inquirenti, altrimenti Remo Croci rischierebbe di essere incriminato ... non si tratta di "segreto professionale".

Credo che per ora a qualcuno non conviene si sappia chi sia l'uomo ...
però la sua voce mi è sembrata abbastanza familiare.
Non ti è sembrata simile all'anonimo telefonista?

anna ha detto...

io non ho sentito la sua voce però se tu dici che assomiglia alla voce del telefonista,penso che lui può essere implicato.....se lui ha visto qualcosa il 18 aprile non aspetta il primo pomeriggio del 20 aprile per fare la telefonata anonima e far scoprire il corpo...tu pensi che gli inquirenti sappiano chi è io penso di no.......

anna ha detto...

c'è qualcuno che può postarmi il link per sentire l'intervista al proprietario della panda gialla?

Mimosa ha detto...

@ Anna
l'ho trovato e l'ho risentito di nuovo.
Vai qui e scorri dal 30° minuto in poi
http://www.video.mediaset.it/video/quarto_grado/full/300438/puntata-del-4-maggio.html#tf-s1-c1-o1-p1

Mimosa ha detto...

Rivedendo i frammenti di video riproposti da QG del 4 maggio, anzi le "clips" come le chiama Remo Croci, ho notato ben evidenti le calzature chiare che Parolisi aveva ai piedi il pomeriggio del 18 aprile, mentre passa davanti al chioschetto di Ranelli assieme a Paciolla.
Gli scarponcuni di ginnastica potevano essere addirittura di n° 46, larghe come barche ... nemmeno metà del tacco poteva corrispondere all'impronta ematica sull'assito del Chiosco di Ripe!

Quindi, è davvero ridicolo chi vuol farcelo credere!!!

Mimosa

PINO ha detto...

@ MIMOSA
Mi farebbe piacere. Valla a ripescare, anche subito.

Mi hai preceduto, nel rivelare l'impressione che ho avvertito, sulla somiglianza della voce del proprietario della Panda, con quella del telefonista anonimo, specialmente in certe flessioni.
Pino

Mimosa ha detto...

@ Pino
ce l'ho sotto mano, basta che la copio e incollo, ma dimmi tu quando ti sembra il momento opportuno.

Proprietario Panda e telefonista : sono stata molto attenta alle inflessioni, credo che con strumentazioni idonee e filtri speciali si potrebbero paragonare molti picchi fonici, le pause,i respiri persino..
Si potrebbe anche "pulire" la sfumatura diversa che è data dal mezzo attraverso cui è passata la voce: vari tipi di telefono, registrazione con vari tipi di microfono, eccetera, persino dai rumori di fondo ... non sono certo un'esperta ma qualcosa ho imparato anche in questo campo.

PINO ha detto...

@ MIMOSA
Se il commento è pronto pubblicalo pure, e che il...fato me la mandi buona.

PINO ha detto...

p.s. Naturalmente bisogna tenere presente che in quei mesi non conoscevamo quello che conosciamo oggi. Pino

Mimosa ha detto...

@ Pino
la versione che ho sottomano prevedeva l'appuntamento direttamente a Ripe, vuoi questa?

O la variante dell'incontro al Monumento, che in realtà è più complessa?

O sostituisco il nome del luogo con un "sito X"?

Fatto salvo tutto il resto, naturalmente.
Mimosa

Pino ha detto...

MIMOSA
Quella che tu ritieni più coerente, anche con i fatti accertati.

Mimosa ha detto...

OK, parto:
PINO il 5 ottobre e il 23 febbraio scriveva questo (ho fuso due testi)
Io avevo ipotizzato che i due coniugi partono da casa verso le 14 e, pur avendo M detto alla madre che sarebbero andati al pianoro, si siano diretti a Ripe, dove, presumibilmente avevano appuntamento con X ed Y, per chiarire una situazione, piuttosto grave, che coinvolgeva P e di cui M conosceva la natura.
Non per "lasciarla" nelle mani degli aguzzini, ma per avere un chiarimento, su fatti la cui natura noi solo sospettiamo. E' possibile che M volesse servirsi di questa conoscenza, per non perdere definitivamente il marito, minacciandolo di svelare tutto alle autorità e rovonandogli la carriera.
Le sue intenzioni (di M) avrebbero allarmato X e Y che hanno intimato a P di fargli incontrare la moglie, per un "chiarimento" pena, una grossa rappresaglia per tutta la famiglia.
P potrebbe aver palesato il pericolo che stava correndo M, la quale, con il carattere che le è stato attribuito, ha accettato di incontrare l'altra "parte".
L'incontro, però, si sarebbe subito trasformato in violenta aggressione, senza che P abbia potuto o voluto intervenire.
(A questo punto troverebbero spiegazione le frasi di P: "io non ho fatto niente...non ho toccato niente", "mi dispiace che ci ha rimesso Melania")
Durante questo breve tempo la bimba era in auto, forse dormiva.
Considerato quanto era successo, P sarebbe stato costretto, dietro minaccia, a salire in macchina ed andarsene.
Arrivato al pianoro, il caporalmaggiore deve improvvisare un alibi il più possibile credibile, improvvisa la sceneggiata delle telefonate alla moglie, fa qualche giro in auto per farsi vedere, magari sperando, in cuor suo, che non fosse accaduto quello che ormai intuiva per certo, ed infine si ferma al bar del cacciatore, dove è assalito da convulsioni psicosomatiche, provocate dalla cruenta odissea di cui era stato, suo malgrado spettatore impotente.
L'inaspettata conclusione della tragedia lo ha trovato impreparato a mascherare la sua "carriera" di fedifrago, per cui è stato costretto a preoccuparsi della cancellazione di tutte quelle tracce che la rendevano evidente e nociva, ai fini della sua integrità morale, più che associarsi alla ricerca della scomparsa Melania, di cui già conosceva il tragico epilogo.
E' tutta un'ipotesi, naturalmente.
Per quanto riguarda i cani, potrebbero aver seguito le tracce della presenza della coppia, la settimana prima.
La scena del delitto è stata preparata scrupolosamente, nei minimi dettagli, da persone di "mestiere", e non da dilettanti.
Tutto quanto lo scenario andrebbe guardato con speciali lenti rivelatrici di tutto quanto NON C'E'


Così PINO ha immaginato la versione alternativa a quella delle altalene.
Qualcuno della Squadra ho sostituito Ripe con zona Monumento.
Io stessa non me la sentirei al 100x100 di escludere il medesimo scenario rapportandolo al Monumento, anche perché personalmente sono convinta che il luogo dell’aggressione mortale non è Chiosco di Ripe, là è stato portato il suo corpo con la simulazione ad arte dell’accoltellamento in situ, e ciò sia per la scarsa quantità di sangue sotto il corpo sia perché gli schizzi riscontrati nei dintorni (in uno spazio molto ravvicinato) sono riferibili univocamente a brandeggio (cast-off), come è scritto, e dunque anche facilmente “simulati”.

PINO ha detto...

MIMOSA
Salvo qualche ritocco, dovuto ad acquisizioni di fatti allora non ancora certi, la mia ipotesi resta invariata.
Mi accorgo, a posteriori, che l'idea non sia stata resa con una buona prosa. (troppa fretta di voler dire tutto, ed in poco tempo)?
Grazie, e buona notte, Pino

Anonimo ha detto...

l'accento del telefonista è teramano,ma della provincia ,non costiera,il cercatore di tartufi con panda giallo non parla in dialetto abruzzese-teramano

Mimosa ha detto...

L'unica espressione dialettale del telefonista e’ stata "non so come si dice in dial ... ma ci sta nu corpo per terra", tutta la conversazione si era svolta in lingua italiana, come in italiano ha parlato il cercatore di tartufi, pero’ ci sono dei segmenti fonici che tradiscono l'appartenenza territoriale.

Non voglio insistere sul teramano o ascolano e sull'abruzzese o no, sull'accento apenninico di altri paesi ai confini delle tre regioni, sono lontani i miei studi linguistici, ma io posso accettare un parere solo da un linguista-dialettologo del posto, non da un semplice abitante.
Mi dispiace.

Mimosa ha detto...

Non so se anche a voi l’impostazione della puntata di QG di venerdì sul caso ha suscitato delle perplessità e delle domande, per l’ambiguità di come è stata costruita: filmati pro e contro, dichiarazioni pro e contro, commenti pro e contro.
Mai vista una cosa del genere.

Prima di tutto mi è parsa assai strana l’apparizione di Pac
- che senso ha avuto invitare proprio lui, a tale distanza di tempo?
- quale effetto lui o i redattori volevano ottenere in sostanza?
- quale indizio/sospetto si doveva avvalorare?
- cosa aveva da dire di nuovo?

Paciolla è apparso “morbidissimo” nelle sue posizioni, non accusa Parolisi, non afferma di credere sia colpevole, nonostante la domanda tendenziosa del conduttore, addirittura dice
“un po’ sono coinvolto anche emotivamente … non riesco a credere che un uomo possa uccidere la mamma del figlio …”
e qui viene interrotto, evidentemente per evitare che qualche ascoltatore facesse 2+2, ricordando dell’aggressione automobilistica subita nel Napoletano mentre viaggiava con la sua amante, incinta del Pac, ad opera del marito persecutore, padre di due figli).

Tranne il rinnovare l’abiura dell’espressione «amico-fratre» e ribadire che si trattava solo di “amicizia condominiale” (stando lui al terzo piano e i Parolisi al primo), e rammaricarsi di essere stato coinvolto suo malgrado nella rosa dei sospettati, la sconcertante novità è stata il ripetere che lui non sapeva niente di tradimenti e di amanti e che M. e S. apparivano come la “classica famiglia del mulino bianco”, mai liti, mai violenze, solo bacini e bacetti.
(continua)

Mimosa ha detto...

(continua)
Un’altra stranezza oscura è scaturita dal fiume di parole del giornalista in collegamento da CSM, il quale:
- presenta il cercatore di tartufi inizialmente come prova che Parolisi almeno sul particolare della Panda gialla non aveva mentito, per poi aggiungere che l’auto non stazionava là dove aveva detto esserci
- enumera le date della presenza a Ripe dell’auto e del cercatore di tartufi (25 marzo, 18-19-22 aprile) ed elenca chi l’aveva vista in quei giorni per poi far dire all’anonimo interlocutore che si trovava a 5 km dal Chiosco (però va mandata in onda la voce del PM Monti che il 22 aprile mormora «Ah, è quella che abbiamo visto…», dunque se per salire al Chiosco di Ripe la Panda è stata vista anche dai magistrati, chi è che racconta balle?)
- come chicca finale il giornalista in tutta fretta aggiunge la sua perla: “Salvatore non aveva intenzione di andare a CSM quel giorno, perché voleva andare a correre avendo promesso a Ludovica di chiamarla, e forse aveva già prelevato il telefonino dal vano portabagagli e forse l’aveva nel cruscotto”, come a volerci far credere che Melania l’avesse trovato e che avesse piantato una grana e che si fosse scatenata una lite tanto furibonda da avere un epilogo mortale … ma dai…!
Una grande delusione questo personaggio, lo stimavo molto l’anno scorso, appena conosciuto …

Mi è piaciuto invece il gen Garofano:
- quando ha definito “abbastanza suggestivo” quello studio inglese sul minuto di permanenza del DNA, evidenziando che nella “prova empirica” si parlava di stomaco e non di bocca
- quando ha fatto un ghigno dicendo “non si sa neanche su quale parte della bocca è stato fatto il tampone” a Melania.
Plaudo ad Annika!!!

Sorvolo sul resto che potrei commentare sulla puntata …

Mimosa

PINO ha detto...

@ Mimosa

Essendo mattiniero, o letto il tuo lungo commento, sull'ultima edizione di QG, di cui hai colto tutte le sfumature.
Un Sottile sempre pronto ad intevenire tendenziosamente ogni qualvolta uno degli "ospiti" esternava opinioni parzialmente favorevoli a Parolisi.
Evidente la sua intrattenibile "costernazione", dopo aver ascoltato i pareri dello scrittore Carrisi e dell'inquieto dr. Meluzzi che, senza mezzi termini, dichiaravano inconsistenti gli indizi sulla colpevolezza del marito della vittima.
Colpo finale, quello del gen. Garofano che assieme all'anatomapatologa dichiaravano l'impossibilità di calcolo, sulla durata della permanenza di dna nella bocca di una persona, non solo, ma, che del dna in questione, rilevato dal Tagliabracci, non se ne specificava neanche la natura.
Il conduttore ha dovuto far ricorso alla solita Palombelli, per stroncare un discorso che stava diventando...pericoloso.
Il resto del programma l'hai reso molto bene, e concordo pienamente.
Riguardo alla voce del proprietario della Panda, posso assicurarti che aveva l'accento abruzzese; e lo dico con cognizione di fatto, perchè il mio nonno paterno, di cui porto il nome, era di Pescara. Quindi le flessioni ed i toni di quel dialetto regionale, a me famigliare, pur se con piccole differenze fra le varie località, se ne riconosce l'accento, anche quando una persona del posto usi la lingua nazionale.
Quindi, per me, il signore della Panda è abruzzese,
A questo punto dovremmo aspettarci che gli inquirenti approfondiscano il discorso su tale curiosa, diversa situazione investigativa.
Noi staremo alla finestra.
Buon inizio di giornata Mimosa, PINO

tabula ha detto...

per quel che so sul colore, quando ci si vuol concentrare e tener desta l'attenzione è utile il colore giallo (delle pareti, del piano di lavoro, dei fogli, dell'evidenziatore).
Girare con una panda GIALLA è il modo migliore per farsi notare.
Tutti difatti ricordano di avere notato l'automobile, sia il giorno del delitto che nei giorni precedenti.
A meno che non avesse i mezzi economici per procurarsi un'altra autovettura, se il proprietario (che sarà stato stra-individuato da amici e conoscenti) fosse stato se pur lontanamente implicato, sarebbe a tutt'oggi molto fortunato.

Strano che non sia stato interrogato, quante panda gialle ci saranno mai in circolazione?

A meno che non faccia parte della scuola per cui la maniera migliore per nascondere qualcosa sia metterla bene in evidenza.

PINO ha detto...

@ Ciao Tabula

Non credo che quando il signore ha comprato la Panda di quel colore, lo abbia fatto per farsi notare, anche se il giallo, come dici, è piuttosto vistoso.
E' vero, però, che nella circostanza che stiamo discutendo, potrebbe essere stato proprio il colore dell'auto ad attirare l'attenzione di chi transitava o si intratteneva in quella zona.
Ma non mi risulta che qualcuno, però, compreso il Croci, abbia accennato alla presenza anche di un cane, che è indispensabile per la ricerca del tartufo.
Ma forse il cane non era giallo, come l'auto; forse è per questo che non è stato notato?
Sara tutta una coincidenza, si capisce. Ma quella voce e quell'accento...ma si non facciamo i maligni!
Si tratta solo di un...caso.

anna ha detto...

ho ascoltato l'intervista al proprietario della panda gialla,la macchina è stata vista sia dai carabinieri il giorno 19 aprile sia dal corpo forestale il 18 aprile il giorno stesso della scomparsa,sia da parolisi il 24 marzo, la vergogna dell'inchiesta è che nessuno della procura si sia degnato di andare a sentire quest'uomo......d'altra parte lui stesso lo dice nell'intervista che non l0ha cercato nessuno.....c'è un uomo vicino ai luoghi dove è stato scoperto il cadavere nel giorno 18 ,19, e giorni seguenti e nessuno lo va ad ascoltare?

per quanto riguarda la cadenza dialettale ,soprattutto quando ripete la parola chiosco......è identica alla cadenza usata dal telefonista anonimo.....

fatto sta che lui dice di essere più vicino a san giacomo a 4km da ripe sarebbe interessante verificare il punto preciso dove parcheggia la macchina e il punto della localizzazione del cellulare di melania alle 16,53 a 3,2 km da ripe.......

il problema oggi è che siccome le indagini la procura di teramo le ha chiuse non può per il momentgo chiedere un approfondimento di indagine quindi oggi non può interrogare quella persona......se agli atti dell'inchiesta la forestale o i carabinieri non hanno messo che la panda gialla era parcheggiata nelle vicinanza del luogo del ritrovamento del cadavere,nemmeno la tommolini può chiedere l'audizione di questo teste......

pensate quanti danni hanno fatto questi investigatori che non hanno fatto il loro dovere.....

Mimosa ha detto...

@ Pino buongiorno
anche per me sia il telefonista sia il proprietario della Panda sono abruzzesi.

Tiziana ha detto...

Evito di guardare QG (raramente seguo qualche minuto) come pure CLV, per non farmi il sangue amaro ma, dai vostri resoconti, traggo una conclusione:
ognuno nella trasmissione fa il gioco delle parti, Sottile in primis.
Devono essere apparentemente colpevolisti, perché questo oggi vuole l'opinione pubblica, altrimenti perderebbero audience. Seminano qua e là, però, degli spunti innocentisti (Sottile ha il compito di moderare il tutto in modo che la trasmissione non si sposti troppo a favore di Parolisi).
L'anatomopatologa di cui parlate, credo fosse la stessa che fu in trasmissione un po' di tempo fa, in uno spezzone di puntata che avevo stranamente visto (ve ne avevo infatti già scritto), e che già aveva specificato che non si possa stabilire il tempo di permanenza nella bocca del DNA, perché troppe sono le variabili in gioco.
Già in quella circostanza, inoltre, aveva precisato che non si conosceva la natura di quel DNA (epiteliale, salivare, ecc.).

Sono contenta che Pac abbia sposato una linea più morbida, dopo aver creato tutta una serie di sospetti sul suo amico-fratre (trolley, capelli scomposti, agitazione, foto). Forse il fatto di diventare padre l'ha fatto "maturare", o forse ha capito che è stato proprio il suo atteggiamento di ostilità nei confronti di quello che definiva amico, ad attirare una serie di sospetti su di lui (su Pac intendo, da parte dei magistrati e da parte nostra).

PINO ha detto...

@ Mimosa
Penso che gli inquirenti non prenderanno iniziative relative all'auto ed al conducente.
Ma potrebbe verificarsi, dopo tutta la briga che si è presa il Croci, che "qualcuno" voglia ficcarci il naso...chissà.

LucaP ha detto...

In merito al dialetto ed alla inflessione sia del telefonista anonimo sia del cercatore di tartufi, pur non essendo del posto, non capisco come si possa affermare "è abruzzese" o "è marchigiano" visto che le località interessate dagli eventi si trovano a cavallo del confine tra le due regioni dove i dialetti inevitabilmente si confondono e si mischiamo come capita in tutte le parti d'Italia ad eccezione di ben specifiche aree da considerare quasi delle enclavi linguistiche.

LucaP ha detto...

Ma se Salvo Sottile volesse essere veramente considerato un giornalista d'inchiesta, una domanda un po' difficile a Paciolla avrebbe dovuto porla, altrimenti non si capisce a quale scopo la guardia carceraria sia stato invitato alla trasmissione.

Magari chiedergli per quali motivi gli inquirenti avessero sospettato di lui nei primi giorni di indagine, visto che è lo stesso Paciolla a parlarne.

Perché il fatto che fosse uno dei sospettati non è mai stato spiegato visto che non era tra le persone indicate da Parolisi tra i possibili uomini interessati a Melania.

Cosa ha attirato l'attenzione dei Carabinieri e del PM? Il solo fatto che in prima battuta il suo alibi non reggesse? Il fatto che si trovasse probabilmente a Frazione Colle quando è stato chiamato da Parolisi? O, come scritto in alcuni articoli, certi atteggiamenti sospetti tenuti al Pianoro nelle prime ore?

In ogni caso tutti gli alibi delle persone sentite dagli inquirenti, nell'ipotesi che la perizia del Tribunale dovesse stabilire che l'ora del decesso di Melania sia da spostare più avanti nel tempo, dovrebbero essere rivisti. L'unico che si troverebbe in una botte di ferro sarebbe allora proprio il caporalmaggiore.

LucaP ha detto...

L'operazione condotta da QG e da Remo Croci con la questione della Panda Gialla è veramente dubbia.

Da un lato si potrebbe anche pensare possa essere un falso scoop per alimentare l'attenzione sul caso e di conservare i propri telespettatori.

Ma è il modo subdolo con la quale viene proposta che invece fa pensare ad altro. Prima di tutto non viene fatta sentire tutta la dichiarazione di Parolisi su dove fosse parcheggiata la Panda. Anzi, grazie anche ai disegni mostrati, si fa pensare che Parolisi abbia affermato che la macchina fosse parcheggiata proprio nel vialetto che conduce al chiosco (viene rappresentata la staccionata in legno). E questa impressione viene rafforzata dalle parole del commentatore. Se fossero corretti dovrebbero mandare in onda uno spezzone più ampio, e se non lo hanno fatto viene proprio da sospettare. Non parliamo poi di Remo Croci che fa affermazioni totalmente prive di riscontro sugli orari dichiarati da Parolisi e su quelli dichiarati dal cercatore di tartufi. Anche qui avrebbero dovuto far vedere ed ascoltare di più.

In ogni caso, da quanto dichiarato dal cercatore di tartufi la Panda il 18 aprile era parcheggiata sulla strada provinciale molto prossima all'abitato di San Giacomo (stranamente vicino all'area dove è stato localizzato il cellulare di Melania, anche se non credo proprio il personaggio c'entri con il delitto). Nell'ordinanza del GIP di Ascoli si ipotizza che Parolisi possa essere passato da San Giacomo per andare a CSM. Ma in quella del GIP di Teramo stranamente si cambia il percorso facendolo tornare a Folignano e da lì a CSM. E dietro a questo cambiamento, che fa perdere minuti preziosissimi alla ricostruzione del PM, ci deve esser un valido motivo. Ma se Parolisi, sia all'andata sia al ritorno non passa da San Giacomo, allora non può assolutamente aver visto la Panda il giorno 18. E quindi il problema è risolto ed è inutile stare a parlarne ancora.

Anonimo ha detto...

il proprietario della panda ha dichiarato nell'intervista che anche il 24 marzo la sua panda era parcheggiata sul ciglio della strada quindi su questo parolisi non ha mentito anzi c'è stato un riscontro positivo per lui,

anna ha detto...

l'anonimo delle 13,05 è anna

io non sono così convinta che lui non c'entri nulla riferendomi al proprietario della panda, un esamino del dna glielo farei.......

comunque la certezza è che la panda gialla con il suo proprietario si trovava nella zona fra ripe e san giacomo...

LucaP ha detto...

Quarto Grado e Remo Croci sono sempre pieni di spunti interessanti di analisi. Soprattutto dell'analisi su come la realtà dei fatti venga sempre subdolamente stravolta in modo tale da far sembrare Parolisi colpevole.

Ed in assenza di prove concrete la colpevolezza di Parolisi viene sempre desunta dalle conclamate menzogne.
Premesso che il fatto che Parolisi abbia mentito è l'ipotesi della Procura e deve essere dimostrato durante il processo. Perché se il caporalmaggiore ha mentito volendo tenere nascosta, prima a Melania e poi agli inquirenti la relazione con Ludovica, questo non può voler dire con certezza che abbia mentito nella sua ricostruzione.
Ma per rafforzare tale assunto, che in realtà è un ipotesi da dimostrare, ogni volta viene aggiunto un piccolo tassello magari ripescando tra le cose già note e stranote da mesi.
E l'ultimo di questi è quello suggerito da Remo Croci in merito alla famosa scorciatoia che Parolisi disse alla Alesi e poi agli inquirenti di non conoscere.
E' un tema già ampiamente discusso, ma vale la pena di analizzarlo guardando la figura a pag. 38 dell'ordinanza di Ascoli.

La scorciatoia che Parolisi afferma di non conoscere non è la prosecuzione della strada sterrata dove aveva parcheggiato l'auto e dove erano passate Melania e Sonia il 3 aprile. Bensì la scorciatoia vera e propria , definita "brecciata", che permette di arrivare direttamente da Segà senza passare dalla strada asfaltata.

Difatti quando Parolisi vede comparire Diana Alesi da quella scorciatoia ne rimane stupito dichiarando alla stessa di non conoscerla (pag.17 Ordinanza GIP Teramo). Ma per vedere la Alesi arrivare da quella parte Parolisi doveva per forza essersi già inoltrato lungo la strada sterrata che quindi doveva conoscere. Ed allora dove sta la menzogna di Parolisi, signor Croci?

Inoltre nella testimonianza di Sonia Viviani non si dice che la stessa Sonia avesse percorso quella scorciatoia assieme a Melania e Salvatore, bensì solamente assieme a Melania dopo il lungo giro sul Pianoro.

Ma forse Remo Croci non ha mai letto attentamente gli atti e si basa anche lui solamente sul sentito dire e sul passaparola (passata da chi?).

anna ha detto...

per quanto riguarda la famosa scorciatorio che dalle altalene porta al ristorante, ebbene posso garantirvi che nemmeno io la conoscevo,ho studiato ad ascoli piceno sono andata centinaia e centinaia di volte ea san marco, ho mportato i miei tre figli sempre al pianoto, sono andata a mangiare al ristorante il cacciatore con mio marito ebbene posso garantirvi che da 30 anni a questa parte mai ho visto questo scorcaitoio,dalle altalene per andare al ristorante vado sulla strada e poi vado al ristorante, quindi il fatto che si voglia dire che parolisi doveva conoscere per forza la scorciatoia è un falso colossale......si raccontano menzoigne su me3nzogne spacciate per verità assolute....

la verità è una sola nessun dna sul corpo di melania di parolisi a parte sulla bocca,tanti dna maschili e femminili che gli inquirenti non hanno voluto approfondire.......

Anonimo ha detto...

@LucaP

"In merito al dialetto ed alla inflessione sia del telefonista anonimo sia del cercatore di tartufi, pur non essendo del posto, non capisco come si possa affermare "è abruzzese" o "è marchigiano"

pur essendo del posto
non so di dove è il pandista,a me sembra non abruzzese,ascolano, ma è EVIDENTE che non ha l' accento del telefonista, anche se non fossi di Teramo l'avrei capito

@ mimosa,pino

poi vi mando la laurea di dialettologia presa in Albania! un po meno squadrismo saccente sarebbe gradito . Francesco , l'Abitante dei luoghi.

Mimosa ha detto...

@ Francesco , l'Abitante dei luoghi

questo è il bello di un blog libero, ognuno dice la sua, si confronta, ascolta pareri diversi, ragiona e poi se vuole cambia idea.

Io, sulla diatriba linguistica, mi tengo la mia idea, pazienza.

Mimosa

Anonimo ha detto...

ABITANTE DEI LUOGHI
In Albania si rilasciano anche "altre" lauree...
Pino

Anonimo ha detto...

Abitante dei luoghi ha almeno un po' di ironia ....che non abita qui visti i commenti a seguire....solo squadrismo saccente e autoreferianzialita'

Anonimo ha detto...

ABITANTE ecc.

Si tenga la sua ironia, grazie.
Noi ci terremo il nostro squadrismo. Chiuso

Anonimo ha detto...

Anonimo Pino .....si tenga tutto quello che ha.... Niente

tabula ha detto...

pià che altro saremo magari una piccola cellula sovversiva rispetto a tutta l'impalcatura mediatica improntata a dimostrare la colpevolezza di un uomo contro il quale non c'è uno straccio di prova degna di tale nome.
Una briciola di squadrismo nel senso di Squadra che "squadra" (dall'alto in basso) le fesserie le cialtronerie e gli aggiustamenti di comodo che ci vengono propinati dai media in forze all'unisono e compatti da un anno a questa parte, alla fin fine ci sta.

E oltre a squadrare, inquadriamo anche alcuni commentatori, che vengono qui privi di argomenti ad insultare solo per dare aria ai denti (ops: per spolverare la tastiera).

Il nulla, cari signori, appartiene solo e soltanto a voialtri: il nulla del quale vi nutrite sul quale son costruite trasmissioni e date notizie completamente inventate e col quale si sta cercando di incarcerare un uomo.

Ma del resto chi di nulla si nutre, nulla produce.

tabula ha detto...

e comunque, prima di criticare quel dito che indica la luna, ce ne fosse stato uno che fosse venuto a commentare l'articolo sotto al quale si sta commentando.

anna ha detto...

per i colpevolisti

melania ha perso due litri di sangue,i vestiti di parolisi la macchina e la casa non 'cè nemmeno una goccia di sangue di melania.....
sotto le scarpe di melania è stato trovato il terriccio che c'è alle altalene di san marco..........
vicino al chiosco di ripe c'è una impronta di 37.38 di piede femminile e non 46 come parolisi......................
a ripe sul copro di melania ci sono 5 dna maschili estranei a parolisi e due femminili.......
a ripe sono state viste due macchine un fuoristrada con due donne accucciate e una fiat srtylo....
ultimamente sembra che il corpo forestale abbia visto il giorno del 18 aprile anche una panda gialla parcheggiata sul ciglio della strada......
il proprietri delle macchine non si sono mai voluti trovare così come non è stato mai interrogato il proprietario della panda gialla....
i pneumatici che sono vicino alla testa di melania corrispondono propio ad una panda o similari....
l'orario della videosorveglianza del ranelli non è vero che andava indietro l'orologio andava benissimo leggete i post precedenti.quindi alle 15,18 e non le 15,23 ranelli vede il parolisi a detta della procura, ma il ranelli può aver visto il parolisi alle 14,53 quando esce la prima volta dal chiosco.....
nell'intervista a chi l'ha visto il poli amico di ranelli afferma la stessa cosa ,che c'era una famigliola alle altalene ma nel pianoro c'erano anche altre persone.....forse si riferisce ai ragazzi?.....
perchè il poli non è stato ascoltato dagli inquirenti?.....
alle 16,53 del 18 aprile il telefono di melania veniva localizzato a 3,2km da ripe perchè gli inquirenti non sono andati a cercare?........
perchè hanno mentito sonia i genitori di melania e il tenente stanca sulla data della gita ?...
parolisi non ha mai chattato con i trans..........
i colpevolisti devono dirci quali sono le prove vere che accusano parolisi e ce lo devono dire con gli atti dell'inchiesta....

LucaP ha detto...

@ Anonimo del 6 maggio 15.05

La ringrazio per il riconoscimento del fatto che se non ho certezze o sospetti molto fondati, preferisco tenermi tutti i dubbi riconoscendo che ci possono essere tante spiegazioni alternative a ciò che ci sembra perlomeno strano.

Questa è stata a lungo la posizione tenuta su questo blog da quasi tutti i commentatori. Purtroppo dopo mesi di interventi anonimi mirati unicamente a respingere acriticamente le ipotesi formulate, nonché dopo un'incessante campagna mediatica orchestrata e capillarmente diffusa tesa alla colpevolizzazione di un uomo sulla base del nulla (sensazioni personali, sospetti nati unicamente dal comportamento pubblico reso noto, ipotesi astruse di baci della morte o DNA di mais geneticamente modificato che non poteva essere rilevabile nella bocca di Melania, per citare a caso), gli animi si sono leggermente alterati ed esacerbati, e questo è comprensibile anche in chi più e più volte ha accettato, nella vana speranza di un contraddittorio sano e propositivo, è andato dietro ad interventi mirati esclusivamente a sviare l'attenzione e far perdere tempo.

Purtroppo constato che, anche in relazione a quest'ultimo articolo, non vi è stato alcun commento (anonimo o con nickname qualsiasi), dove si sia cercato di fornire spiegazioni alternative credibili e logiche che andassero "controcorrente" al pensiero di chi solitamente scrive su questo blog.

L'ho già evidenziato una volta. L'unica risposta, sebbene solamente critica senza essere motivata e logica, è stata dell'anonimo che mi ha fatto sorridere con l'immagine dell'omino Bialetti.

Non so chi legga in modo silenzioso e "quasi" invisibile ciò che si scrive qui, ma in ogni caso rinnovo l'invito ad intervenire in modo costruttivo e dialettico.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Luca P.,
è molto difficile poter esaudire ka Sua legittima richiesta, perché come ho detto, tutto il caso è "andato per la tangente", ovvero ha ricevuto livelli tali di complicazione (e basti vedere il numero di interventi e di articoli qui, rispetto ad ogni altro argomento), da rendere impossibile alcunché di costruttivamente diverso. Il tema è stato da voi analizzato e sviscerato in ogni possibile modalità ed aspetto, avete criticamente messo in luce ogni aspetto problematico della questione: E NESSUNO PUo' NON DARVENE ATTO. Penso che l'atteggiamento più giusto sia seguire l'aforisma di Wittgenstein: "Di ciò di cui non si può parlare [perché non si conosce], occorre tacere". Un'ovvietà, se vogliamo una banalità; ma a volte c'è bisogbo anche di questo. Il seguire spasmodicamente tutte le sciocchezze che circolano per televisione, fatte solo per ragioni di audience, di pubblicità e, alla fin fine, per soldi, è tempo perso. Possiamo solo aspettare i prossimi passi delle udienze semi-segrete di quel processo "abbreviato", ma che qualcuno vorrebbe anticipare nei propri programmi televisivi. Se non vogliamo scadere nel gusto per il "giallo" (attraente per la fantasia e l'amore del mistero da svelare e svelato, ma non certo per quello della realtà), dobbiamo attendere pazientemente i dati processuali, con la consapevolezza che per la gran parte dei delitti, dove l'autore non confessi perché pentito o psicologicamente fragile, il responsabile rimane sconosciuto.

PINO ha detto...

CARO TUMMOLO,
le sue constatazioni, nonchè il suggerimento contenuto nelle ultime righe del suo post, sono quanto mai sagge.
Sono convinto che sarebbe utile farle proprie di noi tutti, commentatori più assidui sulle pagine di questo meritevole blog.
E' ovvio che tale opinione è mia personale; ogni altro utente resta libero di fare la sua scelta.
I miei saluti, PINO

Annika ha detto...

MANLIO
condivido il suo post ma poi leggo notizie di questo genere e mi cadono le braccia...

http://www.giornaledipuglia.com/2012/05/melania-rea-40-coppie-si-baciano.html

Tagliabracci non e' stato in grado di determinare l'origine del DNA (salivare o epiteliale) e la parte civile gioca al French kiss test? E come fara' la parte civile ad escludere che il DNA possa essere epiteliale? Fara' stropicciare le labbra a qualche altra/o volontario? Bene, ma soprattutto, COME FARA' LA PARTE CIVILE AD ESCLUDERE CHE SI TRATTI DI DNA DA SECONDARY O TERTIARY TRANSFER AVVENUTO IN SEGUITO AL DECESSO?

Ci si aspetta che la Dottoressa Baldi sia professionale e sottolinei in neretto, in qualunque rapporto che stilera' alla fine dei suoi test, che i risultati ottenuti sono solamente empirici e non necessariamente applicabili al caso Rea, data l'IMPOSSIBILITA' di stabilire se il DNA di Salvatore sia salivare o epiteliale, se il trasferimento sia avvenuto per primary, secondary o tertiary transfer e, nel caso di secondary o tertiary transfer, se questo sia avvenuto prima o dopo il decesso.

Staremo a vedere.

Annika

Anonimo ha detto...

La piccola VP, SP e i suoi familiari
(breve aggiornamento):

http://www.quotidianamente.net/cronaca/delitto-melania-rea-salvatore-parolisi-e-disperato-perche-mi-hanno-tolto-la-bambina-26919.html

K@

LucaP ha detto...

Annika

La dott.sa Baldi è uno dei periti più seri e preparati che la Parte Civile abbia chiamato e quindi difficilmente farà suo qualsiasi esame simil/parascientifico, empirico e già criticato da molti. Come difficilmente allegherà alla propria perizia studi inglesi sul comportamento del DNA di alimenti geneticamente modificati all'interno della bocca e dello stomaco (per di più di un solo campione volontario alla faccia della statistica) per poter dimostrare che il DNA di Parolisi è stato trovato perché l'uomo era presente al momento del decesso di Melania ed ha voluto baciarla in punto di morte. Secondo me è solamente baccano mediatico, è fuffa, è fumo negli occhi.

Allo stesso tempo dobbiamo considerare che la Baldi e la Bruzzone hanno sovente collaborato e forse il loro rapporto va al di la del perimetro professionale. Se la Bruzzone obbedisce, anche a rischio del ridicolo, agli interessi del proprio cliente, non possiamo assolutamente escludere che altrettanto faccia la Baldi.

Tiziana ha detto...

LUCA P
quando scrivi che la dott. Baldi è una professionista seria mi conforti.
E' il tuo periodo successivo,però, a lasciarmi perplessa:
"non possiamo assolutamente escludere che altrettanto faccia la Baldi".
A cosa devo credere?


K@
grazie per il link, finalmente un bell'articolo! Speriamo che le belle parole di Rocco entrino nel cuore e nella mente di qualcuno.

Ciò che mi lascia allibita è la motivazione dei giudici relativamente al diritto negato ai nonni paterni di tenere la bambina durante la notte: "“Sono evidenti i rancori tra i contrapposti nuclei familiari”.
Ma da che parte provengono i rancori? E' chiarissimo che sono stati i Rea a chiedere che la bambina non vedesse i nonni paterni e non il contrario. A chi dunque avrebbero dovuto toglierla? Nell'interesse della minore avrebbero dovuto toglierla ai Rea, non ci sono dubbi al riguardo. Invece (nella migliore delle ipotesi, ma si potrebbero fare altre illazioni, vista la decisione assolutamente anomala), spinti dalla pietà nei confronti di una famiglia che aveva perso una figlia, non hanno voluto sottrarle anche la nipote. Questo però non è l'interesse della bambina!

Manlio Tummolo ha detto...

Un mio commento di risposta è stato cancellato "per errore" dagli automi di Google, che ti invitano a tornare indietro, ma non si può tornare indietro perché il tasto da digitare è nascosto dalla finestra. Logica degli automi di Google. Brevemente ripeto: considerandomi al 90 % tra i lettori silenti, ho risposto alla domanda di Luca P. Grazie a Pino per la Sua considerazione. Ad Annika, dico che, per ora la lotta è impari, e capisco che certe trasmissioni o informazioni facciano cadere braccia ed altre parti del corpo. Sono convinto tuttavia che al processo, ciò che avete puntualmente osservato, verrà ripreso nel dibattimento.

Anonimo ha detto...

Tiziana,

sono pienamente d'accordo con quanto scrivi in
merito alle vicende che riguardano la piccolina.
Mi auguro, per il bene della stessa, che la fam. di
SP continui ad avere la forza morale che hanno fino ad oggi hanno dimostrato, e che continuino ad essere in grado di non rispondere su identico piano agli evidenti maltrattamenti posti in essere anche nei loro confronti dalla fam. di MR e tutto ciò che ne consegue a danno anche della piccolina.

Sarebbe importante se venisse effettivamente
riconosciuta la presenza anche di un errore di forma nella decisione del Tribunale dei Minori, e se la piccolina potesse essere allontanata da quegli individui che antepongono il loro rancore al preminente, e reale bene della bambina. La fam di MR si sta costruendo con le proprie mani il proprio inferno, purtroppo. Hanno tutti loro vissuto abbastanza la vita per poter essere migliori, se vogliono. Ritengo anch'io, perciò, che prima la bambina verrà levata dalla loro ''tutela'' meglio sarà per lei.

K@

anna ha detto...

condivido, la bimba non può vivere con i REA sta inculcando l'odio e il disprezzo, per il bene della bimba ci deve essere un tribunale dei minori che la toglie dalle loro grinfie........

sono stati veramente scandalosi nei loro comportamenti e non hanno assolutamente pensato a fare il bene della bambina....

Mimosa ha detto...

I Rea si sono comportati come se la nipote fosse di loro proprietà.
Hanno vantato su un essere umano, per di più "incapace" a termini di legge (in quanto minorenne), una proprietà esclusiva come se si trattasse di un oggetto che era "in prestito" ad altri.
Questi "altri" sono stati considerati "indegni" di goderne, arbitrariamente!

Ma se proprio vogliamo metterla su un piano oggettivo, entrambe le famiglie avrebbero dovuto avere il 50% delle opzioni.
E invece no, ha vinto la prepotenza, congiunta all'arroganza di certi operatori di legge (e chi capisce intenda).

Povera piccola, che vita le si prospetta!

Mimosa

Pamba ha detto...

Francamente non capisco da dove derivi questa sicurezza del Tribunale di minori di aver agito nell’interesse della piccola Vittoria. Dalle parole di Rocco Parolisi, nell’articolo postato da K@, si evince, invece, che la figlia vive con trepidazione e gioia i brevi momenti al telefono con il suo papà.
Chi ha valutato questo presunto turbamento e scombussolamento, quando Vittoria tornava dalla casa dei nonni paterni, che avrebbero notato i Rea? Solo loro (?!), facendo intendere chissachè...
E’ evidente che la loro istanza mirava proprio a limitare anche quelle telefonate con il papà, penalizzando la piccola e per somma ingiustizia anche i nonni paterni.
Non si è mai visto che le colpe presunte dei figli, di Salvatore ancora neanche processato, ricadano sui padri! Né che mantenere un legame affettivo con tutti i nonni non sia nell’interesse di ogni minore.

Pamba

Mimosa ha detto...

@ Pamba
possa anche capire che tornasse "scombussolata" da casa dei donni paterni, lì aveva avuto modo di parlare con il papà al telefono,lì vedeva anche le foto del suo babbo, e i nonni le parlavano di lui, facendole ricordare che ancora un genitore lei lo aveva, anche se era trattenuto lontano ("lo sai piccola che papà è un soldato" ... le avranno detto) e le voleva tanto tanto bene.

A casa degli altri nonni c'è sicuramente un silenzio di tomba sulla figura paterna ...

Mimosa

LucaP ha detto...

Caro Manlio Tummolo

Avevo apprezzato in silenzio il suo precedente commento non ritenendo necessario rispondere in quanto condividevo quasi tutto. E con "quasi tutto" escludevo solamente la parte del suo ragionamento dove invitava a non seguire quanto quotidianamente viene dispensato dalle trasmissioni televisive e dai mezzi di informazione in genere. Personalmente non considero li stessi degni d'attenzione se non come fonte di informazione su dove sta parando la massacrante campagna mediatica contro Parolisi. Soprattutto alcune trasmissioni televisive che si propongono come approfondimento tematico sul caso dichiarando di volerlo affrontare in modo critico e con piglio da giornalismo d'inchiesta. Sono proprio questi i maggiormente pericolosi in quanto sfruttano la loro presunta aurea di imparzialità fornendo allo spettatore informazioni palesemente e volutamente distorte. Il desiderio di mantenere viva l'audience e di strappare alla concorrenza spettatori sarebbe anche comprensibile, ma la subdola azione svolta da chi dovrebbe essere molto bene informato e che invece distilla continuamente sospetti artefatti con l'aria bonaria del nonno di provincia o del grintoso giornalista in grado di manovrare a proprio piacimento la trasmissione, non la sopporto proprio ed allora cerco, nei limite del possibile ed in quelli consentitimi da questo blog, di contrastarla con argomentazioni logiche e documentate. Probabilmente le nostre voci saranno perse nel vento del deserto e mai verranno ascoltate da chi forma la propria opinione sui fastidiosi commenti da buona massaia coi bigodi in testa della Palombelli, ma coloro che ci controllano neanche tanto distrattamente sapranno che c'è ancora qualcuno che vuol far funzionare la propria testa. E la visibilità sul web del blog di Massimo non è poi così relegata nelle ultimissime pagine di ricerca di Google.

P.S. Quando ho parlato di lettori silenti sicuramente non mi riferivo a lei, apprezzando invece molto i numerosi commenti nonché gli interessanti articoli.

LucaP ha detto...

Il rancore esagerato e l'odio manifesto dei Rea nei confronti di Parolisi è veramente fastidioso, soprattutto se si osserva come la piccola Vittoria è sfruttata come clava nella contesa.

E dire che fu lo stesso Parolisi a lasciare, in buona fede, Vittoria dai Rea quando si recò ad Ascoli per essere poi arrestato. Perché avrebbe potuto benissimo lasciarla dai suoi genitori e forse adesso non ci si troverebbe nella medesima situazione. Abbiamo assistito invece al tradimento impunito di quella buona fede e questo ci illumina veramente su quali siano i reali valori dei Rea.

LucaP ha detto...

Massimo

Ho provato a postare per tre volte un commento indirizzato a Manlio Tummolo e per ben tre volte l'infernale Google ha pensato bene di farmelo intravvedere e poi farlo scomparire.

Puoi recuperarlo tu dal bidone della spazzatura?

LucaP ha detto...

Tiziana

Dipende da quanto cogenti saranno gli ordini di scuderia che verranno impartiti. Questo perché ognuno di noi, soprattutto nel campo delle libere professioni, con l'esperienza ha imparato che ogni tanto un po' di meretricio, senza esagerare, non guasta alla carriera.

Pamba ha detto...

@Mimosa @LucaP
Concordo.
Io ricordo anche, prima del suo arresto, la volontà di Parolisi di assecondare i desideri della moglie, pur sapendo di dolersi di quei distacchi momentanei da sua figlia, quando la affidava ai Rea (v. intercettazione in auto con la sorella Franca).

Certo è stato ingenuo, con il senno di poi, ma comunque un papà premuroso. Altrimenti non si capisce perché le immagini di allora mostrassero una piccola ricalcitrante a lasciare le braccia paterne.
Va bene una bizza... ma non si comportano così i bambini maltrattati!

Mimosa ha detto...

La piccolina ha diritto alla presenza affettiva di TUTTI i componenti della sua famiglia (fin a prova contraria anche i Parolisi sono la sua famiglia) per la propria equilibrata crescita psico-fisica … altrimenti di che “equilibrio” si può parlare???

Ma temo che i nostri appelli a lasciar cadere la coltrina di rancori e odi a tutto vantaggio del vero benessere della nipotina, non faccia altro che esacerbare gli animi del “clan” Rea e purtroppo ad inasprire le azioni di rivalsa.
Confido che Rocco sappia mostrarsi risoluto nei buoni consigli che sta dando ai suoi consanguinei.

Manlio Tummolo ha detto...

Non so se anche a voi, ma stasera dopo le 20.30 ho avuto un black-out di INTERNET EXPLORER per circa due ore. Forse a questo è dovita anche la difficoltà di Luca P uel rispondermi.

PINO ha detto...

La lotta in atto, scatenata da una sola delle parti, per il possesso dell'oggetto a nome Vittoria, è impari, come osservava Tummolo. E tutti noi ne siamo consapevoli, consideranto che la parte "attaccante", non è formata solo da un clan, ma da una vera e propria tribù, se si tiene conto delle "amiche del cuore" e relativi congiunti.
Ma noi conosciamo il mito di Golia e Davide, che ci rinfranca dallo sconforto che ci provoca una delle imposture fra le più disumane.
Voglia, quella VOLONTA' suprema nella quale crediamo, fare giustizia per una creatura senza colpa, diventata strumento di vendetta e di odio, anche se solo parzialmente motivato.

tabula ha detto...

ho letto la lettera del fratello di Salvatore.
K@, grazie per averla postata.
E' davvero commovente, e molto triste: quella bambina non ha affatto dimenticato il suo papà.
E i Rea stanno cercando di farglielo dimenticare a tutti i costi.
Ci credo che torna da loro scombussolata: è perchè ha sentito suo padre, il padre che ricorda e che loro le negano, ma i bambini ricordano molto più di quel che possiamo immaginare.
Però lo scombussolamento non è dovuta alle telefonate, è dovuto alla quotidiana negazione del padre da parte dei nonni materni.
Ma non dimentichiamo che l'amore è come l'acqua del mare trattenuta da una diga, che se trova una se pur minima fessura, straripa ed erompe travolgendo ogni cosa.
Che tristezza però.
Quei giudici che parlano solo del bene della bambina, quei nonni che parlano solo del bene della bambina, tutti grandi adulti e vaccinati ma nessuno di loro che abbia il buonsenso ed il coraggio da andare contro i propri interessi e le proprie convinzioni per mettere in pratica il vero "bene della bambina".

Mimosa ha detto...

Rileggendo i vari miei appunti, frutto di lunghi ascolti radio-televisivi e di estese navigazioni in rete, ho appurato che almeno una decina di criminologi (o pseudo tali) sia a voce sia per iscritto (interviste rilasciate e riportate nel web) si è cimentata ad esprimere una personale ricostruzione del delitto e del movente. La maggior parte ritiene che non è stata opera del marito, la minoranza lo afferma capace (non dicono però in base a quali ragionevoli deduzioni).
Infatti, chi lo considera colpevole non ha MAI addotto briciole di “prove” se non quelle per il “sentito dire” (o “letto da qualche parte”) che sono state avanzate dalla Procura nel far arrestare Parolisi.

Stranamente, i criminologi che ritengono (anche fermamente) Parolisi “non colpevole” sembra siano maggiormente informati sui fatti, come se avessero effettivamente letto i documenti (come noi, non più di noi il che è impossibile giacché nemmeno gli avvocati della Difesa possono aver in mano tutto l’incartamento, dieci faldoni).
Allora non è bizzarro?

I criminologi “innocentisti”, chiamiamoli così, non pare si basino sulla perizia dell’anatomopatologo (che non citano), bensì su una loro lettura della scena del crimine come del resto è loro puro mestiere.
E cosa notano e fanno notare?
Che la firma è di un soggetto “primitivo” che uccide non solo per rabbia ma soprattutto con una buona dose di cattiveria, di un soggetto “perverso” che infierisce sulla vittima con una serie di atti intesi a svilire la persona e a umiliare il corpo, di un soggetto “lucido” che costruisce uno scenario macabro con professionalità e attenzione a tutti i minimi particolari.

Come si fa, dunque, assennatamente a negare che dietro alla morte di Melania e al ritrovamento del suo corpo a Ripe non ci sia una simbologia criminale che ancora nessuno ha voluto indagare e che non ha niente a che fare con la personalità e lo stile di vita di Salvatore Parolisi?
La nostra Annika ha provato diverse volte a farlo capire … sono certa che la sua voce (disinteressata a notorietà personale) sarà arrivata anche colà ove si emettono sentenze in nome del popolo italiano (e anche i nostri piccoli contributi di supporto), a differenza delle chiacchiere di altri personaggi forse altrettanto professionalmente qualificati ma sospettabili di brama di visibilità.

Anonimo ha detto...

..ho appena terminato di leggere un commento e mi sembra si trattasse del 480/480 di Mimosa sulle perizie di vari criminologi/psicologi... ho aggiornato la pagina e il commento non c'era più...

Cancellato da una malfunzione di google?

Manuela

anna ha detto...

il proprietario della panda che non è stato mai ascoltato dagli inquirenti è una falla nell'inchiesta, questa persona nelle sue lunghe camminate può aver visto qualcuno che andava a tartufi come lui, non ci dimentichiamo che il telefonista dice che stava facendo una camminata, quel telefonista non era da solo ma in compagnia, e nella telefonata la seconda persona lo chiama michè.........
io sono convinta che il telefonista c'entri qualcosa o nel delitto o comunque abbia visto chi quella mattina era a fare il depistaggio,come sono convinta che melania è stata portata a ripe ma il depistaggio sul suo corpo sia stato fatto da un altra parte con tranquillità e poi semplicemente scaricata a ripe,buttati i suoi orecchini,anello e quant'altro sparsi nei dintorni,

quindi melania è stata uccisa a ripe la notte fra il 18 e il 19 aprile come la prima autopsia diceva il tagliabracci, dalle 9 ore alle 12 ore dopo la scomparsa, poi hanno nascosto il corpo per farlo ricomparire il 20 aprile,quinai ci militari coinvolti perchè proprio il fatto che l'hanno fatto scoprire il 20 aprile dopo la fine della seconda esercitazione militare è la dimostrazione che sapendo questo non potevano lasciare il corpo li per due giorni.......la mattina del 20 non c'era nessuna esercitazione eppure un militare stava in quella zona alle 7 del mattino mentre si riaccendeva il cellulare di melania,questo militare telefonò ad una donna di folignano..........
c'è qualcuno che si degna di indagare sul serio?
il nome e cognome di questo militare sta per forza agli atti perchè è stato attenzionato per due mesi........ma la donna di folignano è stata attenzionata?
e soprattutto chi è?
una delle presunte amiche di melania?o altra donna?
la tommolini faccia fare il test del dna a queste persone

Antonello ha detto...

Si pone ora un problema che mai avrei pensato di dovermi porre, la giustizia e' un'attivita' privata di una persona che ne ricopre "stabilmente" gli incarichi o e' sempre e comunque un'attivita' pubblica di cui chi ne e' incaricato dovrebbe risponderne pubblicamente???
Perche' le soluzioni sono tante, vi sono le interpellanze parlamentari, le ispezioni ministeriali conseguenti, vi sono anche pero' le benedette conferenze stampa, non so se mi spiego, le indagini sono chiuse, sembra che vi sia talmente tanta certezza che se non abbreviato rinviavano a giudizio con rito immediato, ora e' algebra del pubblicismo sperare in una conferenza stampa pubblica che, non violando nessuna legge o rito giudiziario, renda partecipe il popolo delle attivita' svolte spiegando come mai e perche' un uomo viene rinchiuso, torturato, pubblicamente umiliato, legalmente spadrato ed a cui vengono negate anche le piu' elementari facolta' umane civili "in attesa di giudizio"??? Ma dove siamo arrivati??? Succedeva nei regimi di Gheddafi, nel medioevo, e sono stupito dal silenzio che ora cala dallo stuolo di dichiarazioni moraliste e del dagli all'untore, ecco io questo non lo capisco, uno strillone urla "all'untore", le casalinghe di Verbania lo appoggiano, il clero si intromette, ed un cristo viene crocifisso ancor prima di un sacrosanto processo, ora magari le procedure sono estensibili ma la politica istituzionale dove cavolo e'??? Esiste un Ministro di Giustizia??? Esistono delle garanzie giudiziarie per un normale cittadino "indagato" o "rinviato" in questo benedetto paese??? Che fine ha fatto il Garante per le comunicazioni??? A chi devono rispondere le testate mediatiche di cio' che si dice nelle trasmissioni anche passibili??? Chi permette che si crocifigga un rinviato senza lo straccio di una sentenza sull'altare dell'odience??? Perche' si fa opinionismo e non informazione veramente seria d'inchiesta??? L'unico e' il saltuario Lucarelli che ha cercato di dare le nozioni vere su fatti accaduti cercando cosi' di permettere che ognuno si possa finalmente creare un'opinione propria a partire dai dati certi, perche' ogni tanto ci starebbe pure un parere inteso come tale ma perche' in nessuna trasmissione si cerca, visto il colpevolismo galoppante, di spiegare il come il P. avrebbe potuto compiere a partire da tempi certi e dati di fatto accertati agli atti??? Cioe' se vi sono politici e/o soldi di mezzo tutti tacciono, non se ne sa nulla, se si tratta di comuni mortali si puo' fare e disfarne la vita, ma i dati, quelli nessuno mai li cita, il popolo non puo' farsi un'idea propria, ma basta, io non li sopporto piu'.

tabula ha detto...

Mi auguro che se Parolisi uscirà vivo da questa situazione, si lavori per creare una carta dei diritti dell'indagato, sì è vero, innocente fino a prova contraria ma indebolito nel far valere i propri diritti di innocente dalla carcerazione preventiva e dalla questione economica.
Tanto è vero che fino a che ha mantenuto la patria potestà non ha potuto esercitarla semplicemente perchè ai suoceri non garbava condurre la nipote a fargli visita.
Il fatto poi che lo stesso debba spendere per potersi difendere è da paesi del terzo mondo.
C'è qualcosa che non va in Italia, una mancanza totale di rispetto del cittadino che non ha diritti, nonostante sulla carta siano sanciti, attraversa i campi lavorativi economici e legali.
La frase "il popolo è sovrano" è stata di fatto destrutturata in maniera che il popolo non possa essercitare in alcun modo la propria sovranità, figurarsi il cittadino semplice.
E, tutti gli altri, stanno a guardare, rimbecilliti da quel che lo strumento di controllo della popolazione, comunemente chiamato televisione, gli instilla nella mente come se fosse verità assoluta, dando a ciascuno l'impressione di avere delle opinioni proprie.
Infatti se notate, la maggior parte dei colpevolisti parla di "impressioni, sensazioni personali".
Così come sosteneva Mimosa, chiunque altro si sia invece studiato le carte con serietà pone dei dubbi alle impressioni, parlando piuttosto di fatti.

PINO ha detto...

Caro Antonello,
Condivido quello che hai scritto; posso aggiungere solo, alla tua, la mia indignazione.
La giustizia, oggi, è quella che è, e noi potremmo solo accodarci a quelli che si autodefiniscono "indignati", e ribattere, assieme a loro, quella "nostra".
Ti saluto, PINO

Anonimo ha detto...

...io sono ancora più pessimista e, visto ciò che il tribunale dei minori è stato capace di combinare nel passato a "tutela del minore", penso che anche con una sentenza di piena innocenza, i Rea si appelleranno al fatto che lui riacquisti la potestà genitoriale per il fatto che alla piccola dopo aver perso la mamma, e aver vissuto forzatamente lontana dal padre, venga minata ulteriormente la serenità "strappandola" ancora una volta da quelli che nel frattempo sono diventati gli affetti e le certezze che le hanno dato, in questo lungo periodo, una nuova serenità ed equilibrio, e facciano in modo affinchè P. non abbia mai più la potestà genitoriale sulla piccola.

Haimè, è il mio timore da sempre.

Penso che tutto quanto hanno fatto sino adesso, sia solo la punta dell'iceberg a quanto mirano di fare ed ottenere per il futuro.

Spero che più ad una giustizia divina, per Salvatore ci sia l'incontro con una giustizia terrena che si renda finalmente conto di quello che gli stanno facendo.

Manuela

Anonimo ha detto...

MANUELA
Nel caso di NON CONDANNA di SP, cade automaticamente l'ordinaza per la sospensione di patria podestà.
Dopodichè i Rea potranno sbattere solo il c,,o per terra.P

ENRICO ha detto...

Salve a TUTTI

non ho potuto seguirvi da venerdì scorso. Solo oggi ho potuto dare una veloce scorsa ai vostri ultimi interventi perchè quando sono all'estero, durante i primi giorni, ho sempre qualche problema di connessione .
Spero di sistemare tutto al più presto.

saluti

Enrico
.

Annika ha detto...

Non ti preoccupare ENRICO, non ti sei perso molto. In pillole, Garofano ha glissato sulla traduzione corretta di "gut", male minore, e sul tipo di DNA utilizzato nell'esperimento dello "studio inglese" (la risposta esatta era GM FOOD DNA, ovvero PLANT DNA) e Rocco Parolisi ha giustamente - in tutti i sensi- detto la sua.

Ciao, Annika

LucaP ha detto...

E brava la banda CROCI (Quarto Grado) - BERNARDI (Corriere Adriatico) - REDAZIONE TVP (TVPItalia)!

Ecco come si confezionano le notizie! Anzi, come si creano le notizie! (spero che Manlio Tummolo sia clemente con me questa volta)

Per quanto riguarda la puntata di Quarto Grado di venerdì scorso 4 maggio vi rimando al sito di Video Mediaset.

Per gli altri articoli i link sono questi:

http://sfoglia.corriereadriatico.it/Articolo?aId=1301815
http://www.tvpitalia.it/notizia/2012/05/08/0006481/Delitto_Rea_-_Nuovi_indizi_incastrerebbero_Salvatore_Parolisi.aspx

La notizia sul FRENCH KISS TEST l'abbiamo già ampiamente commentata e non vale assolutamente la pensa tornarci su. Solamente un'annotazione per Tiziana: la Baldi accetterà di portare avanti qualsiasi cosa le venga detto di fare.

Esaminiamo invece la questione dell'annotazione sulle analisi per infezione da HPV trovate sull'agendina in uso ad entrambi i coniugi Parolisi.

E' una balla colossale che la scrittura sia di Parolisi. Di conseguenza qualsiasi congettura fatta su questa falsa affermazione è nuovamente fumo negli occhi, fuffa e ciarlataneria.
Salvatore scrive in corsivo con una calligrafia abbastanza caratteristica. Melania scriveva sempre in stampatello. Ne abbiamo la prova guardando la lavagnetta presente in cucina con la dieta settimanale di Vittoria e la lettera scritta a Salvatore con la quale proponeva di rinnovare il patto matrimoniale.
Ebbene la grafia è la medesima in tutti e tre gli scritti. Se volete esserne sicuri guardate il collage fotografico a questo link:

http://img98.imageshack.us/img98/7495/verificagrafia.jpg

Senza essere un grafologo, credo proprio di non sbagliare nell'affermare che le grafie sono identiche.

.... Contina

LucaP ha detto...

... Continua

In merito alle dichiarazioni di Poli, rese ad un anno di distanza dai fatti (anche l'intervista alla Flammini è recente e sicuramente frutto di una rielaborazione dei ricordi; ma è interessante notare come sia quasi restia alla fine a dichiarare che forse Vittoria si era addormentata in macchina, quasi le fosse stato suggerito - mio figlio di 4 anni certe volte si addormenta ancora alla prima curva), viene veramente da meravigliarsi come quest'uomo quando affermava di aver visto alle altalene delle persone non venne creduto, anzi venne considerato un po' arteriosclerotico, ma se afferma ora ".. e forse, non mi ricordo bene, mi disse, forse, mi disse pure me l'hanno ammazzata.." diventa uno dei testimoni chiave dell'inchiesta!

Piuttosto che dargli credito su queste affermazioni, sarebbe opportuno chiedergli uno sforzo di memoria e ricordare quante volte Parolisi è passato in macchina dal chiosco di Ranelli.

Quel servizio di QG, a riascoltarlo bene, è veramente scandaloso. Contiene talmente tante subdole insinuazioni create ad arte che forse neanche la Sciarelli e la sua redazione sarebbero riusciti a mettere insieme. Come per esempio i sospetti derivanti dal fatto che Parolisi non ricorda il suo numero di cellulare quando parla con i Carabinieri. Se fosse per questo credo che anch'io potrei trovarmi in carcere al posto di Parolisi visto che non sono solito chiamarmi al telefono e molte volte quando devo fornire il mio numero devo sforzarmi con la memoria e concentrarmi. Figuriamoci se dovessi fornirlo durante una chiamata al 112 con la quale denuncio la scomparsa di mia moglie.

Annika ha detto...

LUCA
col tuo super collage, da oggi ti becchi il titolo di grafologo-psicologo ufficiale della squadra! :))))

Dimmi, ma se apri il link del corriereadriatico in questo momento, tu cosa vedi?

Ciao, Annika

LucaP ha detto...

Ma questo rimbalzo di notizie farlocche su alcuni mezzi di informazione ben selezionati deve essere anche analizzato.

Chi è solito guardare le principali trasmissioni di approfondimento sui casi di cronaca nera (QG e CLV) e cercare notizie sui principali siti online locali (Resto del Carlino, TVPItalia, AbruzzowebTV, Il Centro, ma mettiamoci dentro anche il Giornale di Puglia che non si capisce come mai segua da così vicino il caso), avrà notato facilmente che da alcune settimane questi tacciono sul caso di Melania o tengono un profilo molto basso ad eccezione dei tre da me citati nel commento precedente. E dire che la Encolpio ha dato in passato ampia dimostrazione di funzionare da House Organ dell Parte Civile in modo egregio.

Che le querele fatte dal collegio difensivo di Parolisi non siano state proprio contro ignoti ma contengano nomi e testate giornalistiche ben precise?

LucaP ha detto...

@ Annika

L'articolo del Corriere Adriatico a me appare normale ed identico a quello di un'ora fa.

Fai una verifica sul tuo computer.

Allora confermi anche tu che senza una specializzazione di grafologia non mi sbaglio ad affermare che quelle tre grafie sono le stesse?

Annika ha detto...

LUCA
il sito ha sofferto un parziale black out ma ora funziona (peccato, era meglio prima). La felicita' con Barbanera appariva ancora in tutto il suo splendore, ma l'articolo era color fantasma, se mi spiego.

Comunque sia, yep, caro occhio di lince, ci hai visto giusto. La specializzazione in grafologia te la assegniamo noi ad honorem, quella in psicologia, be', forse non la vorresti comunque...

Ciao, Annika

Annika ha detto...

LUCA

ma hai visto la Baldi che maverick della scienza! Peccato che poi sia scivolata anche lei nella tentazione, che sembra aver contagiato un po' tutti in questo caso, di fare di risultati empirici la "prova" di qualcosa. Dato che Salvatore "alcune decine di minuti" a sua disposizione tra le 14.40 e le 15.30 non li avrebbe avuti neanche col bidibi bodibi bu, direi che, grazie all'apporto scientifico della Baldi, le cose si mettano piuttosto male... per l'accusa! Ovvero, il DNA dei campioni 4493 e 4494, ora e' solo certo, non e' da primary transfer, poiche', che fosse epiteliale o salivare, non puo' esssere stato depositato in alcun modo o in alcun momento da Salvatore a ridosso del decesso, ovvero dell'attimo in cui Melania e' spirata (decine di minuti dopo l'aggressione). Parliamo allora del "bacio della morte"; perche' no, dopo averla ammazzata un bel bacione ci stava bene per assicurarsi parecchi anni al fresco. Oh, aspettate un attimo pero', perche' dato il rigor mortis, nel caso di smooch smooch post mortem le labbra dovevano necessariamente presentare segni evidenti di forzata apertura per far entrare ben bene il DNA anche nell'arcata dentaria... No, niente segni? Oops, allora niente bacio della morte! E dato che comunque nelle ore dopo il decesso Salvatore di tempo per guidare fino a Ripe + effettuare lo staging + ripulire il telefonino + effettuare gli intagli post mortem + dare un ultimo bacio, proprio non ne aveva, direi che il primary transfer sia ora totalmente FUORI DISCUSSIONE.

D'altronde, a meno di credere alle favole, Salvatore non e' ne' Superman ne' Cenerentolo. O e' forse questo che si tenta di provare?

LucaP ha detto...

@ Annika

No. Parolisi non è nè Superman né Cinderello. Penso l'abbiamo compreso tutti a quest'ora.

Però il PM Davide Rosati o il Procuratore Capo Gabiele Ferretti me li vedrei bene nel ruolo di Prince Charming (Principe Azzurro) a girare per il reame alla ricerca di chi siano gli anfibi che hanno lasciato le impronte insanguinate sul marciapiede del chiosco. Sarebbe solamente il loro dovere.

Mimosa ha detto...

Non avendo altri appigli, ora la parte civile cerca disperatamente di dare una mano all'Accusa indicando questo appunto sul test medico del papilloma come movente.
E' un appiglio che si sbriciola da sè:
- prima di tutto l’agendina era un quadernetto in cui venivano annotate le cose di casa, entrambi vi scrivevano
- era conservata in un cassetto quindi a disposizione di entrambi
- inoltre l’appunto è la trascrizione di quanto sta scritto su un modulo sanitario, di cui è stato mostrato un faxsimile (dov’è l’originale?), non è una diagnosi e non c’è nemmeno una data di appuntamento per l’analisi
- e poi ci sono un centinaia di tipi finora conosciuti di papilloma virus: di quale si trattava?

In ogni caso, se si fosse trattato di un “segreto” di Salvatore, come farà lancillotto a dimostrare che il caporalmaggiore è tanto idiota da lasciare tali tracce sulla sua salute/malattia su un quaderno di casa? Non sarebbe più verosimile che le carte se le sarebbe tenute per sé nel suo ufficio o armadietto della Caserma?

Anche Emanuele Filiberto qualche mese fa è stato operato per un papilloma virus ai seni paranasali.

A quest'ora non vi pare che Parolisi avrà già spiegato?
Astruso parlarne ancora.

Mimosa

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Luca P.,
riferendomi a lettori silenti, oltre che in parte a me stesso su questo caso e sempre relativamente rivolto alle procedure non al merito della situazione su cui sono silente in assoluto, intendevo rispondere alla Sua stessa richiesta. Molti sono "silenti" in quanto resi perplessi da una serie di indagini particolarmente complessa ed in parte contraddittoria, che parte da un presupposto che mi pare da voi largamente confutato, ovvero che l'autore materiale del delitto sia Parolisi in persona. Non si può tuttavia a priori sostenere che non abbia avuto una qualche parte o qualche corresponsabilità nel fatto. C'è poi la vicenda della bambina, che in parte è un atto dovuto, in parte un abuso di tale atto. Riguardo alla televisione o ai mezzi di informazione, non è che voglia impedirvi di seguire tutto o in parte (la cosa non mi riguarda), ma di pensare di poter ricostruire i fatti sulla base della valanga di illazioni, che da tali fonti si ricava. Sinceramente, non so come si riesca a dedicare tutto questo tempo all'esame della paccottiglia diffusa alla plebe telemanìaca.

LucaP ha detto...

Gentile Manlio Tummolo

Tengo in gran considerazione i suoi interventi pacati ed estremamente corretti. La paccottiglia per la plebe telemaniaca potrebbe tranquillamente non essere considerata se non fosse che analizzandola permette di intravvedere dietro di essa non la semplice volontà di drogare sempre di più i telespettatori, bensì un disegno preciso e costruito a mente fredda teso a far convergere su Parolisi gli unici sospetti per questo caso efferato di cronaca nera, sviandoli ad un tempo da qualsiasi altro orizzonte investigativo. La stessa ci costringe a pensare che i fatti drammatici conclusisi il giorno 20 aprile 2011 al Chiosco della Pineta , non siano in realtà ascrivibili un un ordinario caso di omicidio bensì a qualcosa di molto più complesso che coinvolge persone e poteri decisamente influenti che sinora sono stati al sicuro nell'ombra garantita dal cancan mediatico e dall'attività inquisitoria unidirezionale.
Sono questi gli aspetti che personalmente mi attraggono di più e mi spingono a rimestare nel fango di un mondo che in condizioni normali non susciterebbe in me alcun interesse. Costituiscono di per se una sorta di sfida intellettuale motivata allo stesso tempo dalla mia personale indignazione per come sono stati sinora calpestati i diritti dell'indagato e dell'uomo.
Nella mia convinzione che Parolisi non sia l'autore del delitto e tantomeno del vilipendio compiuto sul cadavere di sua moglie, non escludo che lo stesso caporalmaggiore sia al corrente di elementi che potrebbero decisamente far prendere un'altra piega alle indagini se solamente gli inquirenti fossero disposti a dargli credito. Non escludo nemmeno che sia coinvolto in qualcosa che indirettamente ha condotto alla tragica morte di Melania, anzi ho personalmente elaborato delle ipotesi che inserirebbero Parolisi all'interno di uno scenario molto più ampio, ma in assenza di riscontri oggettivi preferisco al momento tenermele per me.
Perché in questa fase delle indagini e del processo è primario obiettivo che prevalga il rispetto delle leggi e che un uomo ingiustamente incarcerato sia prosciolto dalla infamanti accuse rivoltegli.
Se poi, a proscioglimento avvenuto, ci saranno altri inquirenti disponibili a sondare piste alternative, ben venga che Parolisi sia indagato con altri capi d'accusa se ciò risulterà da indagini effettuate con serietà e scrupolo. Ma allo stato attuale non può valere il concetto che Parolisi stia in carcere per delle colpe ben lungi dall'essere individuate e provate e che non fanno attualmente parte del castello accusatorio messo in piedi dalle due Procure.

Manlio Tummolo ha detto...

Egregio Luca P.
sono perfettamente d'accordo sull'aspetto processuale. Sulla televisione no. Proprio perché sanno di suscitare interesse, anche se in opposizione, e ciò comporta "audience", ovvero pubblicità, ovvero soldi, l'unico modo di ridurne la protervia è di non alimentare involontariamente afflusso di pubblicità e di denaro. Imporre loro sanzioni economiche. D'altronde, la prossima udienza non è vicina ? Sarà lì che sapremo qualcosa di più verificabile.

Pamba ha detto...

@Mimosa h 20.00

E’ vero, ci sono tanti tipi di papilloma virus, ma sai qual è il più comune?
Non ridere..quello che scatena le banalissime VERRUCHE!
E’ noto che il contagio avviene in luoghi frequentati da molte persone (palestre, piscine, ma anche caserme!) ed è facilitato da microlesioni nei piedi e nelle mani, ma anche nei gomiti o nelle ginocchia dei ragazzi (dunque anche di chi si esercita militarmente).
Poteva benissimo averle Salvatore, che male c’è? Invece tutta l’attenzione è stata puntata sulla promiscuità sessuale del caporalmaggiore.
Che movente appetibile per l'audience!

Dagli esiti dell’autopsia di Tagliabracci però risulta che Melania non era stata contagiata dall’ Hpv. Per giunta se avesse eseguito questa prestazione diagnostica (definizione del tipo di HPV), l'avrebbe fatta in un posto noto ai Rea, dato che l'appunto riportava i codici del prontuario sanitario dei medici in CAMPANIA!

Sappiamo bene a chi NON è giovato tutto questo.
Ma a CHI è tornato utile sollevare questo polverone?

Pamba

Mimosa ha detto...

@ Pamba
cercando informazioni sul PV avevo visto anch'io che tra il centinaio di tipologie più o meno maligne c'erano anche le "VERRUCHE" ...
Sarebbe un bello schiaffo per i maliziosi ...

Bella domanda "a chi è tornato utile" insistere su un argomento che come ho cercato di spiegare sopra si smonta da solo (se non addirittura si ridicolizza)?

Beh, in parte lo sappiamo ... ma quanto tempo stanno perdendo(e quanto soldi ...)!

Mimosa

ENRICO ha detto...

@ANNIKA

grazie per l'aggiornamento !

A proposito del papilloma virus , vi ricordate quando Salv. disse che M. era ossessionata dall'idea di entrare in un bagno pubblico ?

Non sarà perchè aveva contratto qualche "fungo" ?

Anonimo ha detto...

RAGAZZI, AVETE ESAURITO LE....FORZE O GLI ARGOMENTI?
DATEVI DA FARE!

LucaP ha detto...

@ Anonimo delle 18.01 (e di altre ore)

Non siamo un reparto militare che ha bisogno del trombettiere per suonare la carica.

Mi sembra siano stati approfonditi tantissimi argomenti in modo esauriente, non per ultimo il tema affrontato nel mio articolo.

A questi non sono state date risposte alternative logiche e motivate che fossero a favore delle tesi della Procura e della Parte Civile.

In attesa di ulteriori sviluppi non mi sembra proprio il caso di tornare a ripetere quanto già scritto e discusso o di inventarci le notizie come invece stanno facendo certi organi di informazione pur di mantenere il proprio pubblico ancorato nella convinzione acritica che Parolisi sia l'unico possibile colpevole.

Stia ben certo che la nostra attenzione è sempre ben viva e non appena ci fornirete ulteriori spunti ci troverete nuovamente qui più agguerriti che mai.

Anonimo ha detto...

L'anonimo e' PINO .....lo fa spesso ed e' stato sfamato # volte...quindi rivolgiti a lui.

LucaP ha detto...

@ Anonimo dell 19.35

Ma anche tu allora eri in silente attesa!

Ma quanti siete?

Anonimo ha detto...

No Luca io non sono in silente attesa stavo leggendo e sono .....ma l'anonimo è Pino. Ciao

PINO ha detto...

LUCAp

L'autore della "sveglia sono io, Pino, ma l'ho fatto al solo scopo di alimentare il blog con il nostro dialogo; la frase l'ho scritta con spirito umoristico. Non volevo in alcun modo urtare la suscettibilità di alcuno.
All'anonimo che per la seconda volta mi attribuisce qualcosa, posso solo restituirgli la "sfamatura"... per ora.

LucaP ha detto...

Anonimo

Appurato che era Pino a mo' di bersagliere alla breccia di Porta Pia, visto che mi chiami per nome, non sarebbe più corretto sostituire i puntini con un nick qualsiasi? Che ne so, Hawkeye?

Saluti

ENRICO ha detto...

MADDAI' ..ancora non l'avevate capito che Pino, ogni tanto, ci dà la sveglia , così, per divertimento e per vivacizzare la conversazione ?

Io ho sempre apprezzato questa sua " trovata" e mi hanno sempre fatto ridere le reazioni indispetite di chi non l'aveva capita ...

Anonimo ha detto...

Non ho bisogno del nick sai chi sono. Ma non lo dico. Almeno per ora .Per Pino l'errore era "sgamato" non sfamato...pensavo si capisse fosse un errore di battitura
Come vedi però Luca visto questo messaggio tu sei partito immediatamente per la tangente ...devi ammetterlo che ti sei fatto un po' prendere la mano...
ve beh dai
Un simpatico saluto

PS Non sono occhio di Falco....magari ....ho le lenti !

PINO ha detto...

ENRICO

Grazie per l'apprezzamento. Mi dispiace che qualcuno non si è reso conto che, al solo scopo di rivelare la mia identità, abolii, tempo fa, il nik Mercutio, sostituendolo col mio vero nome.
Non solo, ma molti, fra gli utenti di questo blog, posseggono il mio account ed altri dati di identificazione personale.
Quindi, se qualcuno, fra quelli che Luca ha definito "silenti" ha frainteso, è un suo problema.
Ciao

Anonimo ha detto...

E' Luca che ha frainteso!!! Che noia....

Pamba ha detto...

Beh, in questo silenzio “vigilato” , vado a gettare un sassolino nello stagno…
Ho riletto l’ordinanza di Teramo e ripreso anche un interessante suggerimento di Mimosa del 5 marzo, ma qualcosa non torna nell’ultimo mese di vita di Melania. Per ora mi baso sulle prime testimonianze, senza considerare le successive ritrattazioni.

Per prima cosa tutti abbiamo pensato che Melania avesse trascorso la convalescenza a Somma fino al 25-26 marzo, quando, come detto nella prima testimonianza della madre, Melania e il marito rientrano a Folignano. Ma nell’ordinanza di Teramo a pag. 44 risulta dalla testimonianza della madre che “il ramo in questione sia stato trovato il venerdì o il sabato successivo al rientro della coppia ad Ascoli Piceno dopo un periodo trascorso a Somma vesuviana quindi o il 25 o il 26 marzo; Bene, abbiamo questa possibilità:

il 20 marzo (è una domenica) la coppia rientra a Folignano ed effettivamente il venerdì o sabato successivo (se fate i conti con un calendario, proprio il 25 26 marzo) potrebbero essersi recati alle Casermette, vedendo la Panda gialla o essendo visti dal “pandista”!

Poi leggiamo che Vittoria Garofano è “giunta insieme al marito a Folignano in data 31 marzo per rimanervi fino a domenica 3 aprile”.

Dall’interessante commento di Mimosa a QG del 24 febbraio, nel quale “vengono fatti sentire altri stralci dell’interrogatorio di Ludovica, lei dice che S. e M. «in marzo erano andati giù» e dice anche «poi, dopo, i genitori di lei, o perlomeno il padre, era salito … per parlare con Salvatore e sembra che gli parlò di brutto». Giustamente Mimosa faceva notare questa stranezza, in fin dei conti si erano appena visti a Somma vesuviana.

E se invece di spostare in avanti tutti gli eventi, come nelle successive e collettive ritrattazioni, li spostassimo indietro? Sempre citando Mimosa “E se le cose da chiarire con il genero non riguardavano solo la relazione extraconiugale di Salvatore? Se ci fossero state questioni che riguardavano M.? certi guai in cui si era cacciata o preoccupazioni esterne che la assillavano?”

A me non sembra assurdo che Salvatore sia salito da solo il 20 marzo, per riprendere il lavoro, e che invece il padre abbia accompagnato Melania successivamente, magari passando da Roma, dove forse una donna molto simile a Melania è stata vista recarsi in Procura il 23 marzo?
Così mi tornerebbe anche quell’assillo familiare, un nuovo ritorno di entrambi i genitori a breve distanza di tempo, l’appello ai militari della caserma, l’accusa a Salvatore di non averla saputa proteggere.
Come dire, delle due una … o Panda o Pesci.

tabula ha detto...

@Pamba
a me è sempre sembrata un'intrusione eccessiva nella vita della coppia il dover spiegare ai suoceri (ai suoceri?) i propri misfatti.
In certe situazioni, capisco parlarne, anche se a me darebbe fastidio dover discutere con i miei suoceri e mi darebbe fastidio dovesse farlo mio marito, ma posso capire, vagamente s'intende, il bisogno di rassicurazioni da parte di una coppia di suoceri.
Il fatto che le stesse, spiegazioni intendo, siano state dovute dare anche al cognato, dal mio punto di vista non è un atto dovuto.
Anzi, direi che una situazione familiare così pressante PER ME e per come la vedo io sarebbe un tantinello asfissiante.
Però ci può stare: figlia super protetta, genitori molto presenti, e vabbè.
Però TORNARE APPOSITAMENTE a Folignano a fine marzo per parlarne ancora dopo essersi visti a Somma avendo milioni di occasioni per discuterne fino al 25 marzo, non mi torna.
Anche perchè era dal 2010 che i genitori di Melania erano informati, con tutte le volte che si saranno incontrati da allora, col fatto che si fossero appena visti in settimana, che senso avrebbe avuto tornare apposta a Folignano per parlarne a fine marzo 2011?

Voi non trovate strana eccessiva ed incongruente la spiegazione di essere andati a Folignano per parlare di questo?
Vi sembra possibile che un suocero ti venga a trovare apposta e si faccia tutti quei kilometri per parlare sempre della solita storia?

Io non ci credo.

Ma se così fosse lo troverei davvero assurdo.

Poi è difficile entrare e comprendere le dinamiche delle relazioni altrui, io di sicuro non permetterei ai miei suoceri di pressarmi nè di esasperarmi con continue richieste di spiegazioni rassicurazioni, promesse o minacce che siano, per un tradimento non fatto direttamente a loro.

Mi sembrerebbe una pretesa esagerata la cui ripetizione fuori luogo potrebbe essa stessa portare ad una crisi definitiva della mia coppia: rottura che il tradimento in sè non era riuscito a creare.

E mi sembra strano che due suoceri, per quanto ostinati e caparbi come potrebbero sembrare nella loro ricerca di incriminazione e punizione del genero, non ci arrivino.

Questo è il motivo per il quale io NON CREDO affatto che, se davvero il papà di Melania (o entrambi i genitori di lei) sono tornati a Folignano tra marzo ed aprile per parlare con Parolisi, il motivo fosse il tradimento.

Io sono personalmente convinta, ma è ovviamente solo una mia opinione, che il buon senso imponga eventualmente di parlare una volta, due, massimo tre: e poi lasciare che i semi buoni attecchiscano e quelli cattivi vengano portati via dal vento.

Non so di che cosa dovesse parlare il signor Rea con Salvatore, ma se di qualcosa dovevano parlare, e che dovessero parlarne a fondo è un fatto, non credo affatto che l'argomento fosse la storia con Ludovica, ma qualche altra questione che non si è ritenuto opportuno rivelare.

(e in fondo come dargli torto? i media fanno a brandelli qualsiasi cosa gli capiti tra le grinfie, figurarsi se.. )

PINO ha detto...

@ PAMBA

Il tuo discorso, specialmente se messo in relazione alla ipotesi di Mimosa circa il "tipo" di chiarimento che G R avrebbe potuto avere con S P, conforterebbe fortemente la teoria, spesso da tutti noi sfiorata; che fosse cioè, MR ad avere possibili problemi, e per risolvere i quali, accompagnata dal padre, sarebbe passata per Roma, con relativa presenza in Pretura, prima di giungere a Folignano.
E, naturalmente, si potrebbe anche spiegare la famosa frase, con uno stato di fatto in essere, conosciuto anche da SP, e per il quale avrebbe dovuto "proteggerla"
L'idea potrebbe essere presa in considerazione, perchè non ne esclude altre parallele.
Penso che dovremmo sentire cosa ne pensano gli altri della squadra.
Ciao, Pino

Antonello ha detto...

CLV porno, chi ha buon stomaco segnalo che stanno facendo vedere foto intime di P. che lui stesso avrebbe postato in un sito per incontri.
Gli inquirenti analizzano un computer che P. non utilizzava piu' e scoprono foto che sarebbero suoi nudi, tracciano le foto e scoprono che lui stesso le aveva postate accanto a foto esplicite od in divisa.
Stanno elencando ad uno ad uno i contatti ed i siti. in particolare una Ludo845 sarebbe un contatto frequente dalll'aprile 2009, stessa data del matrimonio di P.
Tutto molto privato, a questo punto secondo me e' impossibile che un uomo sposato, senza che la moglie sospetti nulla, pubblichi la sua foto a viso beatamente scoperto in un sito per incontri.
La trasmissione continua con la testimonianza di una soldatessa che era a dicembre 2009 nel Rav di Ascoli, la stessa riferisce di aver saputo in quel periodo che P. aveva tre relazioni contemporaneamente con tre soldatesse ignare le une delle altre, le tre seppero e si scontrarono in un supermercato di Ascoli in maniera colorita.
Certo che solo a me succede che mi aspettano sotto casa, la conduttrice ha premesso che ci si occupa della vita privata del caporale perche' puo' essere attinente "al movente che segue l'accusa" di cui e' titolare.
Mi sembra chiaro che, salvo smentite e o denunce per diffamazione, stiamo parlando di un trisex, coppie, uomini e donne, non riesco a commentare, piu' che pero' un movente per lui mi sembra che appare ancora piu' possibile un regolamento di conti fra discutibili donne e o finti uomini.
Certo che e' un mistero il fascino di chi vola di fiore in fiore se tutto quanto stasera pubblicato venisse confermato, l'accusa continua ma a me pare che sta dimostrando il contrario di quanto vorrebbe.
Addirittura pubblicare (in oscurato) il "membro" dell'indagato e' incommentabile.

ENRICO ha detto...

Il membro di Salv. in 3D era proprio quello che ci mancava nelle pieghe di questa storiaccia !


Allora Parolisi è ancora più cretino di quanto che avevamo immaginato : possibile che non abbia pensato di distruggere un Pc così compromettente visto che gli inquirenti non lo avevano mai trovato ?

Guarda caso questo Pc compare PROPRIO adesso a pochi giorni di distanza dal processo...corredato da tutta quella "bella" sequenza di porcherie che capitano "a fagiolo" . Una vera manna per la famiglia Rea. Curiosa coincidenza, non è vero ?

Non dimentichiamo lo zio informatico ...

Per non parlare dell' "interessante" descrizione fatta da Michele Rea sulla prova del "bacio dell'assassino", perizia scientificamente inattaccabile (!?)) a cura della Baldi !!!!

tabula ha detto...

@Antonello: Il fatto che gli affamati di audience non mollino l'osso dello scandalo sessuale (che porta tanti tanti ascolti) non è una novità.
Han dovuto mollare quel bel prosciuttone dello scandalo dei transessuali, perchè farsi citare per diffamazione non piace a nessuno, e con la bava alla bocca han dissepolto dalla tomba in cui giaceva un vecchio osso già mezzo spolpato e guasto del 2009 da sgranocchiare, in attesa che qualcuno si impietosisca e gli elargisca un croccantino di giornata.

Sappiamo già che non era un fiore di virtù il caro Salvatore: ma non si fa che confermarlo. E basta.
Ma il non essere un fiore di virtù, mi viene noia a dirlo, non è un movente e continuerà a non esserlo per i secoli a venire.

@Pino: eh sì, eh già, eh già già.
Non volevo (più) dirlo io ma se lo dite voi..

tabula ha detto...

@Enrico

probabilmente Salvatore non avrà distrutto quel pc perchè quelle foto e quel materiale erano acqua passata.

Facciamo un sondaggino: quanti di voi hanno in memoria nel pc delle foto in costume adamitico?

io avevo addirittura un amico (cretino) che fotomontava i volti degli amici e delle amiche con quelli di generosi fotomodelli e discinte fotomodelle, per poi adoperarli come segnaposto a tavola nelle cene che organizzava.

ok, non mi aspetto numerose nè pubbliche alzate di mano: rispondete solo all'interno delle vostre coscienze.

sarà già tanto.

Mimosa ha detto...

Già, se gli inquirenti non hanno "mai analizzato" il vecchio pc, sostituito dal nuovo in settembre 2009, CHI ora lo ha analizzato?
Un privato, certo ... e proprio ora come dice Enrico.
Guarda caso costui scopre che il vecchio pc è stato riattivato il 4 luglio 2011.
Domanda della Sciarelli " Per concellare qualcosa?".
Ma che domanda, ovvio, ... e dopo il sequestro degli altri, solo il 4 luglio si ricorda di avere sul vecchio della roba compromettente?

Domanda mia: siamo sicuri che Parolisi e il suo vecchio pc quel giorno si trovavano assieme nello stesso luogo e nell'ora della riaccensione? Eh?

Che prove utili al processo portano? Nessuna.

PINO ha detto...

CARO ENRICO, come dice Antonello, con lo sfornato fresco di stasera a CLV si potrebbe immaginare "un possibile regolamento di conti fra discutibili donne e..." delle "mille ed una...avventure" del cavaliere senza cavallo. In tal modo andrebbe delineandosi la figura ed il sesso del possibile assassino/a.
Non vorrei stare nei panni dei Rea.
Era la reazione di tale mondo che si paventava da parte loro. Ed era da questa reazione che SP doveva difendere M?

Antonello ha detto...

@Tabula
il problema qua a me sembra prima di tutto umano e culturale, un uomo virtuoso non si stabilisce da una fedelta' presunta o religiosa, aldila' dei valori comuni che possiamo pensare fondino un matrimonio esiste una coppia di persone ambedue con libero arbitrio, perche' ripeto P. avrebbe postato proprio la sua foto in divisa e con viso in primo piano, lui sposato e con moglie ignara??? Intendo che se M. fosse stata a conoscenza dei prelibati vizi di colui che comunque aveva scelto come marito non vedo cosa ci potesse essere di male.
Erano loro due sposati e coppie aperte ve ne sono a iosa, di persone vaccinate e mature e spesso accondiscendenti, facciamocene e che se facciano una ragione, this is the world.
Vi sono reati??? No, non mi sembra, vi sono contraddizioni con il matrimonio???Dipende, se ambedue erano coscienti e solo cosi' avessero trovato un funzionale equilibrio da loro deciso ed accettato non vedo chi possa ora definire o deprezzare le eventuali virtu' in discussione.
Ognuno si ama, nella piena conzapevolezza, a modo proprio.
Che tutto cio' possa venire sbandierato e' discutibile, che sia influente ai fatti puo' essere ma io non ho mai saputo di mariti che uccidono per poter tranquillamente stare con stuole di amanti, di solito e' la moglie che suscita gelosia o viceversa, ma se uno decide di lasciare una moglie anziche' ucciderla puo' farlo.
Per cui in questo caso, non per stupido maschilismo ma per cautela, comincio a pensare che e' strano M. non sapesse, e se sapeva ed accettava di cosa stiamo parlando??? Di virtu' standard???

Pamba ha detto...

@Tabula 23.22
Comincerei il sondaggio dai pc dei vari zii parenti amiche amici vicini e lontani del clan Rea, ma non so se possono rispondere all'interno della loro "coscienza"(?).

@Pino, Tabula 22.54
Grazie per le vostre considerazioni.
A risentirci al prossimo contributo collettivo.
Buonanotte, Pamba

Mimosa ha detto...

Guardate che quella foto "oscurata" risaliva a gennaio 2008.
Loro si sposano il 26 aprile 2008.

Mimosa

Anonimo ha detto...

Mimosa,
ma che hai un archivio magico?
Ti invidio, Pino

Mimosa ha detto...

Ciao Pino
ho un archivio fornitissimo, sì, e spesso lo consulto, per questo alle volte sono lenta nel costruire certi commenti ...
Mimosa

Mimosa ha detto...

Ora scusatemi ma devo stare attenta a Porta a Porta

Mimosa

Mimosa ha detto...

Ora vi relaziono sui risultati che ho acquisiti a Porta a Porta, ove c’era l’immancabile bionda criminologa, e anche l’avv. Fusaro, penalista a cui è toccato assumere il ruolo della “difesa” ma solo per i 10 secondi finali (dopo una ricostruzione bruzzioniana e una giornalistica della durata di una ventina di minuti).
Da quello che ho sentito, la Sciar dovrebbe farsi spiegare meglio come stanno le cose prima di montare un servizio e aprire bocca. La Brzz ha spiegato come si è arrivati al pc vecchio.
Dice che è andata così.
Non contenti del responso di Reale, consulente della difesa, i consulenti informatici dell’équipe bruzzoniana, incaricata dal legale di parte civile, hanno voluto “fare una ricerca più approfondita” partendo dai siti porno e trans e da Messenger e hanno trovato tracce di collegamenti con gli account di Parolisi, i quali è vero (bontà sua, della Brzz) che risultavano bloccati e rifiutati ma c’erano altri non rapportabili ai pc controllati.
Allora, per farla breve, la brava brzz che cosa fa? Chiede ai genitori di Melania: “Esiste forse un vecchio pc che Salvatore o Melania usavano?”, e loro rispondono: “Sì, ce n’è uno vecchio che Melania usava per chattare col marito quando era qui da noi e che abbiamo messo nell’armadio, lo volete?”. Se lo prendono e trovano quello che trovano e che anche CLV ha riferito.

Però non vi ricordate che lo zio-cugino informatico già lo aveva scoperto? Vi ricordate che già allora disse a tutto il mondo che c’erano delle immagini “sconvolgenti”?
Ora invece è tutto presentato con tanto di certificazione scientifica (dalla prestigiosa équipe di cui sopra) e quindi vale di più, «La relazione sul pc sarà portata in aula».

La Brzz precisa che «il primo contatto risale al 18 gennaio 2008» quindi sappiamo una cosa di più rispetto alla puntata di CLV, abbiamo la data precisa, anche se è differente la circostanza ma poco importa.
Però ci viene fatto sapere che questo era il precedente pc di Salvatore, portato a Somma Vesuviana affinché lo usasse Melania (dopo che a Folignano ne avevano acquistato uno nuovo, settembre 2009, lo sappiamo dalla Sciarelli).

E ora fate attenzione: ho detto che il pc era nell’armadio, armadio nella stanza di Melania, dove i genitori l’avevano riposto dopo la sua morte.
Risulta un accesso il 4 luglio 2011, poche settimane prima dell’arresto di SP.
Pertanto che volete desumere dall’insinuazione della signora riassunta nel commento «Salvatore stava spesso a casa loro e ci dormiva anche, quando andava a portare la bambina»?
Ripeto la frase che ho scritto nel post delle 23:24:
«siamo sicuri che Parolisi e il suo vecchio pc quel giorno si trovavano assieme nello stesso luogo e nell'ora della riaccensione? Eh?»

Ma voi avete mai ri-utilizzato un pc vecchio, tutto smontato, che avete riposto in un armadio? Fareste tutte quelle operazioni (nel silenzio assoluto senza che nessuno si accorga) di montaggio, assemblaggio e allacciamento di cavi solo per “accedere” e poi non combinare niente, perché pare che nulla sia stato cancellato …?
Se Salvatore doveva proprio lavorarci, non poteva con una scusa portarselo a casa dei suoi, dove stava più tempo?

L’intento è declarato (con altre parole, ma il senso è questo): sbugiardare Salvatore Parolisi ancora una volta e per sempre.
… cosichè i nonni possano valersi di un’altra giustficazione per trattenersi la nipotina.
E non escludo – come qualcuno qui ha detto – che prima o poi inizino le pratiche per un’adozione, dopo l’affidamento.

Mimosa

Mimosa ha detto...

Vi relaziono sui risultati che ho acquisiti a Porta a Porta, ove c’era l’immancabile bionda criminologa, e anche l’avv. Fusaro, penalista a cui è toccato assumere il ruolo della “difesa” ma solo per i 10 secondi finali (dopo una ricostruzione bruzzioniana e una giornalistica della durata di una ventina di minuti).
Da quello che ho sentito, la Sciar dovrebbe farsi spiegare meglio come stanno le cose prima di montare un servizio e aprire bocca.
La Brzz ha spiegato come si è arrivati al pc vecchio.
Dice che è andata così.
Non contenti del responso di Reale, consulente della difesa, i consulenti informatici dell’équipe bruzzoniana, incaricata dal legale di parte civile, hanno voluto “fare una ricerca più approfondita” partendo dai siti porno e trans e da Messenger e hanno trovato tracce di collegamenti con gli account di Parolisi, i quali è vero (bontà sua, della Brzz) che risultavano bloccati e rifiutati ma c’erano altri non rapportabili ai pc controllati.
Allora, per farla breve, la brava brzz che cosa fa?
Chiede ai genitori di Melania: “Esiste forse un vecchio pc che Salvatore o Melania usavano?”, e loro rispondono: “Sì, ce n’è uno vecchio che Melania usava per chattare col marito quando era qui da noi e che abbiamo messo nell’armadio, lo volete?”. Se lo prendono e trovano quello che trovano e che anche CLV ha riferito.

Però non vi ricordate che lo zio-cugino informatico già lo aveva scoperto? Vi ricordate che già allora disse a tutto il mondo che c’erano delle immagini “sconvolgenti”?
Ora invece è tutto presentato con tanto di certificazione scientifica (dalla prestigiosa équipe di cui sopra) e quindi vale di più, «La relazione sul pc sarà portata in aula».

La Brzz precisa che «il primo contatto risale al 18 gennaio 2008», quindi sappiamo una cosa di più rispetto alla puntata di CLV, abbiamo la data precisa, anche se è differente la circostanza, ma poco importa.

Però ci viene fatto sapere che questo era il precedente pc di Salvatore, portato a Somma Vesuviana affinché lo usasse Melania (dopo che a Folignano ne avevano acquistato uno nuovo, settembre 2009, lo sappiamo dalla Sciar).

E ora fate attenzione: ho detto che il pc era nell’armadio, armadio nella stanza di Melania, dove i genitori l’avevano riposto dopo la sua morte.
Risulta un accesso il 4 luglio 2011, poche settimane prima dell’arresto di SP.
Pertanto che volete desumere dall’insinuazione della signora riassunta nel commento «Salvatore stava spesso a casa loro e ci dormiva anche, quando andava a portare la bambina»?

Ripeto la frase che ho scritto nel post delle 23:24:
«siamo sicuri che Parolisi e il suo vecchio pc quel giorno si trovavano assieme nello stesso luogo e nell'ora della riaccensione? Eh?»

Ma voi avete mai ri-utilizzato un pc vecchio, tutto smontato, che avete riposto in un armadio? Fareste tutte quelle operazioni (nel silenzio assoluto senza che nessuno si accorga) di montaggio, assemblaggio e allacciamento di cavi solo per “accedere” e poi non combinare niente, perché pare che nulla sia stato cancellato …?
Se Salvatore doveva proprio lavorarci, non poteva con una scusa portarselo a casa dei suoi, dove stava più tempo?
L’intento è declarato (con altre parole, ma il senso è questo): sbugiardare Salvatore Parolisi ancora una volta e per sempre.
… cosichè i nonni possano valersi di un’altra giustficazione per trattenersi la nipotina. E non escludo – come qualcuno qui ha detto – che prima o poi inizino le pratiche per un’adozione, dopo l’affidamento.

Mimosa

Annika ha detto...

HELLO WORLD to you, smanettone parte seconda!

Hai visto MIMOSA; c'e' una novita' clamorosa alla quale Vespa non ha dedicato piu' di 2 minuti di trasmissione. La spada di Damocle della denuncia evidentemente e' piu' razor sharp di quanto si pensasse... Su un ex computer di Salvatore diventato poi di proprieta' di Melania nel 2009 e, fin da allora, tenuto a casa dei Rea ed usato da Melania, sono state trovate foto nude di Salvatore. Pero', che novita'!
Oh, si, ma c'e' altro: pare che qualcuno abbia aperto, tramite quel computer, un profilo a nome di Salvatore Parolisi (se sia stato Salvatore, questo e' un'altro paio di maniche...), dove figura una delle tante foto di Salvatore magari salvata sul computer stesso, per chattare con trans, lesbiche, gay, bisex, ecc. Hmmm... quindi, ricapitolando: abbiamo un computer, come uno scheletro, in un armadio. L'armadio e' a casa Rea. Da questo computer QUALCUNO ha aperto un profilo "scomodo". E pare che questo computer, conservato chiuso in un armadio, sia stato attivato il 4 luglio 2011, quando tra i Rea e Salvatore gli incontri avvenivano gia' da tempo esclusivamente alla porta di casa per consegna-riconsegna di Vittoria. Quindi, stando alla novita' clamorosa, i Rea devono assolutamente aver visto Salvatore intrufolarsi in casa loro, aprire uno dei loro armadi, prelevare il computer, inserire spine e/o spinotti, accenderlo e smaneggiarlo ben bene (devono per forza, perche' un PC vecchio almeno 4 anni non poteva essere dotato di Windows 7, IE9 e 750 giga di memoria, ed era sicuramente piu' lentuccio di quelli attuali) ed entrare online. OK. E a quale router si sarebbe mai agganciato Salvatore? A quello di casa, o ha usato una chiavetta? Perche' in questo secondo caso con un PC talmente "antico" sara' passata almeno un'ora prima che Salvatore potesse essere in grado di registrare la chiavetta ed attivarla sul vecchio PC. Tracce dell'aggancio DEVONO SICURAMENTE ESISTERE: sono state rintracciate? Ma dicevamo: i Rea lo hanno visto fare tutto cio'? Si? E allora perche' mai non ne hanno fatto parola fino ad oggi? O forse no, non lo hanno visto? E allora CHI ha acceso quel PC ed ottenuto accesso a quel profilo? Il 4 luglio Salvatore dov'era? A che ora e' stato acceso il computer? A che ora e' iniziata la connessione web? E a quell'ora Salvatore era a casa Rea? E che faceva proprio a quell'ora? Dov'erano gli altri? Vi sono impronte digitali di Salvatore e tracce RECENTI (sovrapposte rispetto ad altre) di DNA epiteliale di Salvatore sulla tastiera del computer? Quali altre tracce di DNA sono state rilevate sulla tastiera? A chi appartengono?

...continua

Annika ha detto...

...continua

E ora passiamo allo "studio pilota inglese" svolto da una tale Dr Nonsicapiscebeneilnomespellingplease e nominato dalla Baldi. STUDIO PILOTA, eh? Hmmm, vale realmente la pena di parlare? English is no laughing matter! Basta col nominare studi inglesi di qua e studi inglesi di la', dato che in UK nessun professionista degno di tale appellativo considererebbe uno studio di ricerca non pubblicato su una rivista specializzata che si rispetti come prova, ma solo come spunto sul quale indagare ulteriormente. E poi, attenzione alle traduzioni; GM FOOD DOCET!!!
Ma dato che la Baldi nomina lo studio inglese dopo aver reso noti i risultati dei 40 bacioni, mi chiedo: perche' tirare in ballo PhD inglesi che nulla c'entrano con il French Kiss test per parlare di un DNA che ne' la Dottoressa Baldi, ne' Tagliabracci, ne' nessun altro esperto al mondo potra' mai provare se sia da primary, SECONDARY o TERTIARY TRANSFER?
A meno che sia Salvatore che Melania si scambiassero, oltre all'accendino, anche il burro di cacao e Melania se lo sia passato sulle labbra poco prima di morire, non vi e' modo alcuno per stabilire e provare CHI abbia lasciato quelle tracce di DNA di Salvatore sulle labbra di Melania, e quando. E questo e' un fatto scientifico incontrovertibile.

Annika

Annika ha detto...

PAMBA
carissima, sei straodinaria. Mai domande piu' azzeccate!

1. "...a CHI è tornato utile sollevare questo polverone?"

2. "PANDA o PESCI"?

La verruca, poi... Chissa' che ne avrebbe pensato William Mathias Scholl, padre fondatore della Dr Scholl's?

Ciao, Annika

PINO ha detto...

@ MIMOSA

Ho finito di leggere in questo momento, la tua lunga "relazione" su "Porta a porta" postata stanotte. Sei UNICA! Che dirti?

E' resa chiara la manovra del clan & C. per rendere più abietta la figura di SP agli occhi dei giudici, nel caso di ulteriori richieste, da parte di quest'ultimo, di riottenere la patria potestà, anche in vista di una eventuale, futura assoluzione dalle accuse che lo hanno condotto in carcere.
E' evidente, pure, che la cartuccia era preparata e tenuta in serbo, per spararla, al momento opportuno, come estrema azione offensiva.
Lo zio "tecnologo", quindi, subdolamente, e già nel mese di luglio, diede inizio allo scandaglio del vecchio pc di S tenuto in casa Rea, per cercare e conservare gelosamente quanto contenuto nella "cartuccia" sparata ieri sera.
Tutto congegnato con furbizia diabolica. E come farebbe SP, che anche in tale occasione avrebbe mostrato la sua incapacità coordinativa, come un qualsiasi discolo di scuola media, non portando con se il vecchio pc, o distruggerlo, quale pericoloso contenitore di scene che non gli facevano onore, come farebbe, ripeto a competere con tali orchestrali?
Ciononostante, si vorrebbe un SP capace di aver organizzato un delitto perfetto?
Lo dico col grande TOTO': " MA MI FACCIA IL PIACERE!!!!
Ciao,Pino

tabula ha detto...

Scusate, ma io ricordo bene che il famoso zio informatico cominciò a denunciare foto compromettenti e materiale indicibile proprio durante l'estate 2011.
Salvatore in data 4 luglio non può essere rimasto a casa dei Rea per usare quel vecchio pc ormai dimenticato, in quel periodo i rapporti erano decisamente freddini ed i saluti tra loro biascicati.
Sicuramente l'ombra del sospetto già serpeggiava pesantemente ed i suoceri avevano già provveduto a modificare la data dell'ultima gita a colle San Marco per screditare la pista seguita dai segugi, e di conseguenza per incriminare il genero.
Non è pensabile credere lo accogliessero a casa loro consentendogli di stare nella stanza di Melania per adoperarne il pc, che a luglio 2011 stato acceso da qualcun altro.

Tra l'altro, se davvero quell'archivio fotografico conteneva memoria di qualche foto in costume adamitico risalente a gennaio 2008, ma a questo punto scattata chissà quando, nulla impedisce di pensare fosse un omaggio (di pessimo gusto, se vogliamo) per la futura sposa.
Siamo adulti e vaccinati e queste cose non dovrebbero scandalizzare nessuno, e invece ci troviamo di fronte una marea di perbenisti.

Quanto ci metterei a fare una ricerca su internet e a trovare una foto dei vari opinionisti con pudenda cicce rotoli e semisfere malamente esposte sotto il solleone?

Quanto ci metterei a ripescare in rete le passate in cavalleria vicende scandalistiche che li hanno trovati protagonisti in passato?

Cominciamo?
uno due..

LucaP ha detto...

Non ho visto Vespa ma solamente la Sciarelli e mi è stato sufficiente.

La giornalista, dopo essere stata minacciata di querela de B&G (od essere stata effettivamente già querelata, non sappiamo ma è probabile) non si è lasciata sfuggire l'osso putrido passatole dal Gran Circo Gionni e vi si è scaraventata con la bava alla bocca (tanto la querela è relativa a quanto diffuso dei risultati di indagine del ROS e già agli atti).

Sulla questione del vecchio PC avete già scritto abbondantemente voi negli altri commenti e quindi non ci torno su.

La cosa più importante da chiarire è che le pagine del sito di annunci porno non si trovavano sul PC analizzato dalla BRZZ, ma erano sul web (come sono riusciti ad arrivare lì? Dopo aver visitato centinaia di siti porno o magari direttamente ascoltando alcune vocine e sussurri?) . Non credo che il collegio difensivo di Parolisi voglia andare dietro alla BRZZ in qualcosa che intanto non potrà essere portato in aula (in quanto accertamenti successivi alla data di richiesta del giudizio abbreviato), ma se mai volessero farlo dietro richiesta di Parolisi, bisognerebbe che Reale entrasse in possesso della copia forense dell'HD per fare le opportune verifiche (anche sulla correttezza delle analisi svolte dal wonder team della BRZZ). Prima di tutto bisognerebbe verificare se nella cronologia di navigazione vi è un accesso a quel sito di annunci nelle date antecedenti alla dismissione del PC. Ma anche verificare la cronologia di utilizzo del PC dal momento del delitto in avanti.

Perché a me una cosa è subito sembrata strana. Sebbene il quadro psicologico di Parolisi tracciato da Meluzzi recentemente, non credo che Salvatore sia proprio uno scemo. Perché solamente uno sprovveduto totale inserirebbe in un sito di annunci porno la propria fotografia senza camuffare il volto, e soprattutto non inserirebbe la sua foto in divisa. Sono mie impressioni (che mi sembra qualcuno abbia già condiviso) in quanto non ho i mezzi necessari per provarlo. Ma quell'annuncio è troppo strano.
Ed allora mi vengono in mente i bagni pubblici delle stazioni di servizio, delle scuole e dei bar di terza categoria. Quante volte avrete visto, soprattutto voi maschietti della squadra, i classici numeri di telefono di qualche ragazza (o ragazzo) della quale vengono esaltate certe abilità orali o da kamasutra in genere? A me quell'annuncio sembra proprio dello stesso tenore. Avete presente quando si parla di "scherzi da caserma"? Ed allora non è possibile pensare che quell'annuncio sia stato inserito da qualche commilitone per scherzo, sapendo che Parolisi era solito utilizzare MSN per chattare e conoscendo l'indirizzo Hotmail? Difatti l'annuncio sembra sia stato pubblicato nel 2009 ed alcuni contatti in chat sono stati ammessi proprio in quell'anno, ma poi negli anni successivi sono stati sempre respinti come risulta dalla perizia di Reale.

In ogni caso bisognerebbe rispondere come già fatto in precedenza da B&G: "non ha alcuna valenza processuale".

P.S. Per la Sciarelli. Salvatore e Melania si sono sposati nel 2008 e non nel 2009. Quei contatti in chat con Ludovica dell'aprile 2009 sono successivi all'inizio della relazione clandestina quando Melania era già incinta e se ne era andata a Somma Vesuviana.

Anonimo ha detto...

l'accesso al profilo si può ottenere solo madiante password..quindi chi la conosceva oltre lui?
un pc vecchio di 4 anni è un pc relativamente nuovo..è dato sapere se è un pc fisso? perchè in caso contrario basta attaccare una sola spina..e cmq è un dato di fatto oggettivo..quei contatti ci sono stati..quanto al fatto che Melania sapesse e approvasse, siamo al solito di fronte a supposizioni non provate dai fatti..

cloe

LucaP ha detto...

@ Anonimo con le lenti

Credo di aver capito chi tu sia.

Ma allora, anziché intervenire unicamente con interventi denigratori che a nulla portano, perché non intavolare una discussione seria e metterci a conoscenza di tutti gli elementi di colpevolezza che avete nei confronti di Parolisi ma che non compaiono attualmente agli atti?

Luca

Anonimo ha detto...

non capisco perchè cercare giustificazioni suggestive..lo scherzo da caserma,un parente malevolo..etc etc etc..perchè, una volta tanto .... non accettare il fatto senza voler per forza coprire parolisi ? tra l'altro chattare con i trans non significa essere l'assassino..ergo se prove di quei contatti ci sono perchè escluderlo a priori?
cloe

LucaP ha detto...

@ cloe

Piacere di averti nuovamente tra di noi (ma che ne dici della caffeina?).

Si è detto che Parolisi ha voluto cancellare tutte le tracce informatiche che potevano far convergere i sospetti su di lui, e questo con riguardo sia ai contatti continui avuti con Ludovica sia agli eventuali (ed assolutamente non provati) contatti con le trans.

Ed allora spiegami come mai non è andato a cancellare quell'annuncio sul sito porno (cosa possibilissima in qualsiasi momento) avendo avuto a disposizione quasi due mesi. Perché quell'annuncio almeno sino al momento in cui è stato "confezionato" il servizio mandato in onda da CLV, era ancora inserito sullo stesso sito accessibile via web (non era assolutamente sul PC analizzato dalla BRZZ). Se ne era semplicemente dimenticato? Ma allora quanti altri ne avrà cancellati, centinaia?

Annika ha detto...

CLOE
mi spiace irrompere con una notizia talmente shock, ma non bisogna conoscere una password per aprire una... lattina. Ne' esiste password a prova di bomba. Basta possedere l'apriscatole giusto.

Ciao, Annika

Mimosa ha detto...

@ Cloe
NON si trattava di "un pc vecchio di 4 anni" come scrivi tu. Il pc non veniva usato da 4 anni, era di proprietà di Salvatore, acquistato prima di sposarsi, quindi era ti tipo "vecchio" e non pare proprio sia stato un portatile.

L’équipe informatica della Brzz ha fatto una ricerca a ritroso, andando a smanettare dentro centinaia di siti e in Msn, oltretutto violando la privacy di un sacco di persone (sic) per poter selezionare gli account riconducibili a SP!!
nel frattempo si è fatta un bel po’ di “godurie” solo per trovare altro letame in cui affogare SP …
Solo dopo hanno trovato il pc nell’armadio e hanno incrociato i dati.

Ma quanta fatica sprecata, quanti soldi buttati al vento, cari signori, il fascicolo su Parolisi è già chiuso e acquisito dal Giudice all’inizio del processo.

Come ha detto ieri sera il penalista Fusaro «Non è un contesto di natura giudiziaria», «il processo è un fatto tecnico», non si basa né sulle «impressioni, derivate da sguardi, espressioni facciali, antipatie o simpatie», né su giudizi morali.

Per influenzare il giudixe Tommolini ci vuole ben altro: ci vogliono fatti che siano direttamente connessi agli atti. Non pettegolezzi sulle porcherie private.
Anche Stasi è stato assolto dal reato di possesso di materiale pedopornografico e quello sì che era stato messo in connessione al movente!!

Rivolgendomi non a te, Cloe, ma al “Gran Circo” concludo con Pino e col grande TOTO': " MA MI FACCIA IL PIACERE!!!!

Anonimo ha detto...

Si può obiettare tutto e di più..io non ho mai sostenuto che parolisi fosse colpevole, mi stanno bene tutte le vostre argomentazioni su caffeina e dna nella bocca e sg..condivido tutto al cento per cento ma mi chiedo perchè non accettare che parolisi quelle chat le abbia fatte davvero? perchè cercare sempre delle giustificazioni? in fin dei conti queste chat non provano che sia lui il colpevole...quanto al pc per ora sappiamo ben poco..ma io ho un pc vecchio di 10 anni che funziona benissimo..quanto alle password, abbiamo delle prove che qualcuno si sia sostituito a lui o parliamo per partito preso?

ps: non tutti sono in grado di possedere l'apriscatole giusto e cmq rimane una tua opinione..per ora non dimostrata

cloe

Anonimo ha detto...

e cmq ora dovremmo aspettarci una denuncia di parolisi contro ignoti per furto d'identita..credo che si chiami così..staremo a vedere

cloe

PINO ha detto...

@ CLOE

Nessuno, in questo blog ha mai sostenuto una santificazione per Parolisi, anzi, per me personalmente è senza dubbio un "fetente" come marito e come uomo.
Ma hai pensato mai a quanti altri fetenti esistono al mondo?
Forse tanti, ma, come affermi giudiziosamente, la loro fetenzia non li fa necessariamente assassini.
Allora, qual'è il fine che si propongono quelli dell'orchestra, continuando a battere sullo stesso ferro?
Noi l'abbiamo capito; e certamente anche tu.
Ed il fine, per se stesso, non farebbe parte anch'esso della stessa fetenzia?
Ti saluto, PINO

Annika ha detto...

CLOE
sei stata tu (9.40) ad aprire il discorso password, non io, che ti ho semplicemente risposto.
Per chi non sappia come fare e voglia comunque sporcarsi le manacce a crackare una password, non e' una novita' l'esistenza di migliaia di siti web che offrono un "servizio clienti". Dai, forza, non penso che non lo sapessi! E comunque, ti ripeto, il discorso e' farina del tuo sacco, non del mio. Se leggi il blog gia' da un po', saprai che molto raramente mi avventuro fuori dai FATTI.

Riguardo alle opinioni non dimostrate, di cui mi accusi, direi che colpisca molto di piu' quella di un DNA forse salivare, o forse epiteliale, forse trasferito direttamente, o forse per secondary o tertiary transfer, di cui nulla e' provabile ma che si vuole far passare per "prova". Che dire poi dell'opinione non dimostrata che sia normale la mancanza totale di altro DNA di un marito su corpo ed indumenti della moglie (marito tra l'altro che si vuole sia l'assassino)? E cosa dire dell'opinione non provata che vuole far ritenere normale l'assenza totale di DNA della figlia della vittima su corpo ed indumenti (figlia che, stando alla presunta ora della morte, Melania aveva tenuto a stretto contatto fino a poco prima del decesso)? E dell'opinione che sia perfettamente normale, sebbene in contrasto totale con quanto sopra, la presenza di DNA di vari uomini e di una donna sotto le unghie e sui polpastrelli della vittima (ma come, non c'e' DNA di Vittoria, cambiata ad ora di pranzo, ma c'e' quello di strette di mano risalenti chissa' a quando... e se Melania si era lavata le mani, come mai il DNA di Vittoria se n'e' andato, ma non quello di vari uomini "sconosciuti")? Cosa dire poi dell'opinione mai provata (ne' mai provabile) secondo cui sarebbe normale, pur in assenza di DNA del marito (o della figlia) sugli indumenti, che invece vi sia DNA maschile sulla giacca e DNA dei Sirocchi sulle mutandine della vittima? Il marito no, la figlia no, ma i vicini di casa sulle mutandine ci stanno bene? E che dire dell'opinione inaccettabile secondo cui si dovrebbe ritenere normale che il contenuto gastrico di una vittima, gia' pesato ed analizzato in sede autoptica, dopo un mese cambi colore e peso? Ed infine, cosa dire dell'opinione, mai provata perche' IMPROPONIBILE, che un corpo che presenti Sg nel canale vaginale indichi un rapporto sessuale avvenuto ben oltre 48 ore prima del prelievo con tampone???

Ecco, Cloe, come vedi la mia "opinione", che poi non era affatto un'opinione ma solo una risposta "matter of fact", non e' poi tra le piu' strampalate che siano state proposte in questo caso, non trovi?

Ciao, Annika

Sabry ha detto...

Ciao Ragazzi,non ho seguito nè porta a porta nè chi l'ha visto però ho letto le notizie qui nel blog!Come mai questo pc vecchio salta fuori adesso dopo un anno?e perchè i ris non l'hanno utilizzato?I rea solo adesso si ricordano che ce l'avevano nell'armadio?Perchè si continua a infangarlo?

Annika ha detto...

SABRY
in mancanza assoluta di prove...

Anonimo ha detto...

@Luca
Non credo proprio che tu abbia capito....Scrivi:
"Ma allora, anziché intervenire unicamente con interventi denigratori che a nulla portano, perché non intavolare una discussione seria e metterci a conoscenza di tutti gli elementi di colpevolezza che avete nei confronti di Parolisi ma che non compaiono attualmente agli atti?
Io NON ho fatto alcun intervento denigratorio, NON sono a conoscenza di elementi di colpevolezza di SP, che NON compaiono attualmente agli atti ....
Vedi per questo sono certo che tu sia in errore : ritieni di parlare con qualcuno che e' solo nella tua fantasia e che sia in qualche modo coinvolto nell'accusa.
Niente di piu' sbagliato.
In alcune cose che hai scritto nel tuo articolo davvero ben fatto ( premio streghetta? ) ci sono alcuni errori.
D'altra parte sei un ingegnere .....
Le mie lenti sono a contatto !!
Ciao ....

Sabry ha detto...

apparte che Melania si è sposata il 26 aprile 2008..e non il 2009...hanno pure sbagliato la data.....e Ludovica l'ha conosciuta molto dopo quando Melania è rimasta incinta ed è andata a partorire dai genitori.Per quando riguarda il pc come mai lo tenevano nascosto nell'armadio e l'hanno tirato fuori solo adesso?e dopo un anno?e poi non veniva usato da 4 anni pensate un pò.....visto che no c'erano novità sul caso hanno pensato di mettere in mezzo questa caricatura ...Il giudice tommolini non è una cretina!

Anonimo ha detto...

Annika, brava!!!! Continua ad esaminare i fatti, sono questi che contano in un processo con un giudice come la Tommolini.
Tutte le schifezze trattate nelle varie trasmissioni televisive con la compartecipazione della parte civile, sono solo fumo negli occhi.
A mio avviso, i vari teatrini che la parte civile inscena ormai da lungo tempo, sono elementi idonei per convincere qualsiasi giudice di buon senso che tale parte non è idonea a tutelare Vittoria e quanto successo ieri è la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Grave, gravissimo sputtanare il padre di una piccola creatura della quale si ha la tutela. La palla è in mano ai Parolisi, se la giochino bene.
Per quanto riguarda Salvatore, li quereli per diffamazione.

Stella

LucaP ha detto...

@ Anonimo/a con le lenti a contatto

Tra le mie personali amicizie e conoscenze (perlomeno tra quelle che frequento di questi tempi) non mi sovviene alcuna persona che porti le lenti a contatto (ma se lo hai segnalato devi aver pensato che mi fossi sbagliato immaginandoti una persona con gli occhiali). Se mi conosci personalmente non vedo perché non palesarti. In caso contrario non comprendo il tuo desiderio di anonimato assoluto.

Sicuramente nel mio articolo vi possono essere degli errori (sia ortografici sia di contenuto), mi sono limitato solamente a raccogliere le informazioni note e pubbliche che ritenevo più attendibili. E' comunque la cronologia della redazione della perizia medico legale l'aspetto che volevo mettere in evidenza in quanto troppo dubbio e sospetto.

Ad un possibile errore ho già cercato di porre rimedio con alcuni commenti immediatamente successivi.

Ma se ve ne sono altri sarei ben lieto tu potessi evidenziarmeli in modo tale da verificare se possono mettere in discussione quanto da me scritto.

A presto

P.S. Rimanendo anonimo/a purtroppo non puoi distinguerti in alcun modo da tanti altri anonimi che sono sinora intervenuti con l'intento denigratorio da me attribuitoti.

Anonimo ha detto...

@Annika
Hai ragione esistono molti siti web che insegnano come craccare una psw (non migliaia) ma quasi tutti riescono a craccarla solo se tale psw e' stata salvata sul pc stesso partendo dal user ID.
Esistono poi degli algoritmi assai complessi che "tentano" di recuperare la psw durano ore e ore e il piu' delle volte non ci riescono specie se una psw e' stata inserita on maniera intelligente (maiuscole, minuscole, numeri, caratteri speciali).
Certo se la psw di Parolisi era Melania, Vittoria o qualcosa del genere non occorre neppure essere degli hacker per trovarla.
Ciao.
Alex

ENRICO ha detto...

La ONLUS dei REA inizia la sua "attività"

E' in preparazione La Festa della Mamma, dedicata a M. pubblicizzata da CLV presenti in studio i due Rea , Gennaro ed il "dolcissimo"( parola di Federica !) Michele

Mimosa ha detto...

@ Sabry
scusa, ma riguardo a perché "è saltato fuori" il pc dall'armadio, credo che tu non abbia letto con attenzione quello che ho scritto, riferendo la serata di Porta a Porta.
Mimosa

Sabry ha detto...

Ho appena scoperto da Porta a Porta che la mia analisi dei pc di Parolisi viene messa in discussione senza contraddittorio NON sulla base del contenuto dei pc che ho analizzato, ma sulla base di un altro misterioso pc di cui non si sa niente, mai analizzato da nessuno, eccetto adesso dalla parte civile che provvidenzialmente fornirebbe dei riscontri diversi da quelli emersi nei pc sequestrati... Al di la' del fatto che non ha nessuna rilevanza nel procedimento, credo che il tutto si commenti da solo...



questo lo scrive Paolo Reale,il perito della difesa

LucaP ha detto...

@ Sabry

Dove hai trovato la dichiarazione di Reale?

Annika ha detto...

ALEX
Sai, nel tuo post hai scritto una cosa che mi fa quasi pensare che mi leggi... nel pensiero! Telepatia?

Annika

Sabry ha detto...

Su Facebook,ho la sua amicizia,lo ha postato prima..se vuoi cercalo..

tabula ha detto...

Mannaggia, oggi pomeriggio la tivù è stata accesa e mentre lavoro al pc ho dovuto sentire parecchie inesattezze sul caso Parolisi nel programma condotto da Mara Venier, che peraltro in generale non mi dispiace.
Ho visto la famosa fotografia su un profilo aperto nel 2009 da Salvatore, una fotografia in divisa: non ne capisco lo scandalo.
Certo se ce ne fossero altre..

Ma ciò che non mi è chiaro è come su un computer non utilizzato da quattro anni (ovvero dal 2008)Parolisi possa avere aperto un profilo nel 2009, quindi tre anni fa.
Come ha fatto?

Secondo punto, se qualcuno poco prima dell'incarcerazione di Parolisi visionò il pc di casa Rea a luglio 2009, questo fu lo zio informatico, che proprio quell'estate lo dichiarò pubblicamente e senza farne nessun mistero.

Anzi, fu anche invitato in qualche trasmissione per raccontare quello che trovò sul computer di Melania che stava a casa dei Rea e proprio allora accennò a certune foto compromettenti: ricordate?

E quindi?

A me scusate ma questa fantomatica notizia del giorno sembra solo una minestrina sciapa sciapa e riscaldata.

Però magari sarò semplicemente ottusa io, e non ne comprendo la portata.

Mimosa ha detto...

Beh, Sabry
dalle parole di Paolo Reale si evince che quello che ho scritto sulla puntata di PaP era vero, se per caso tu avessi dubitato della obiettività mia nonché dei commentatori dopo di me.

Mimosa

Sabry ha detto...

No Mimosa...non mi permetterei mai!!!

Carla ha detto...

Ciao, seguo con passione il vostro blog, scusate se scrivo all'improvviso ma ragazzi io non ne posso più di sentire tutte queste castronerie in tv, all'improvviso sono tutti esperti di genetica, giurisprudenza e quant'altro....cioè ragazzi ho appena sentito delle cose allucinanti alla vita in diretta con la tuttologa moralista mara venier e tutta la sua comitiva....allora tra tutte le castronerie, due cose mi han fatto rabbrividire: 1) c'è un tizio con i capelli bianchi (ignoro il nome) che dice che tutti questi aspetti della vita di Salvatore saranno determinanti nel giudizio che darà la giuria popolare nel processo), allora io non posso tollerare che c'è gente che spara a zero senza neanche sapere di cosa si sta parlando: lo sanno anche i muri che quel processo non prevede la giuria popolare!
2) ora spunta fuori un altro pc (quanto sono ridicoli) dal quale risulta che Salvatore nel maggio 2009 ha scritto una mail a Ludovica 20 g prima disposarsi: allora innanzittutto S. conosce L. durante la gravidanza di Mellania, per cui dopo il matrimonio, ma soprattutto M. e S. si sposano nell'aprile 2008, visto che la Vittoria nasce nell'ottobre 2009....
poi sempre con questa storia che hanno fatto baciare 40 coppie e che il dna in bocca è una prova schiacciante....basta non se ne può più.....perchè, perchè tutto questo accanimento contro S....si sparano delle boiate gigantesche, come queste due ultime che vi ho riportato....ma perchè!!

Carla ha detto...

ovviamente il mio perchè è retorico ;-)

Annika ha detto...

TABULA
Ma ciò che non mi è chiaro è come su un computer non utilizzato da quattro anni (ovvero dal 2008)Parolisi possa avere aperto un profilo nel 2009, quindi tre anni fa.
Come ha fatto?


Il profilo e' stato aperto online. Il vecchio computer, casomai, e' stato usato per accedervi. Niente prova pero' che un profilo aperto a nome, per esempio, di Tabula, sia davvero un profilo aperto da te. Se poi si e' usato un email address confezionato all'uopo per aprire il profilo, la conferma dell'attivazione del profilo non arrivera' a te, ma a chi ha creato la mail spacciandosi per te.

Ciao, Annika

Sabry ha detto...

Perchè Carla perchè lo stanno distruggendo e perchè vogliono toglierli la figlia definitivamente...Addirittura la giuria popolare?ma non lo sanno che il processo è con il rito abbreviato?Fai come me Carla spegni la tv!evita di farti il sangue amaro

Anonimo ha detto...

@Annika
Penso tu ti riferisca alla mia ultima frase.
Comunque sai senz'altro che non e' difficile risalire alla data di quando e' stato creato un account....
Ciao.
Alex.

Mimosa ha detto...

@ Annika e Tabula
come fanno ad essere sicuri che quel pezzo di carne eretto (e oscurato) appartenga proprio al caporalmaggiore?
C'era la sua firma?
Chi lo ha saputo riconoscere?

Aveva qualche neo, qualche deformazione, qualche ...verruca?

Mimosa

Annika ha detto...

ALEX
no, in realta' mi riferivo ad altro, pur sempre nel tuo post. Comunque sia...

72u9apqsmyI=

Annika

Sabry ha detto...

Carla e non è tutto...A pomeriggio 5 ci sono le amiche del cuore di Melania

Annika ha detto...

MIMOSA
:-)))))))))))

tabula ha detto...

@Mimosa
non a caso ho inserito in un commento risalente ad ieri quel particolare del mio amico dall'umorismo di cattivo gusto che si divertiva a mettere fotomontaggi come segnaposto.

@confermo che anche nel programma della Venier si sia riportata l'imprecisione del contatto con Ludovica proprio pochi giorni prima di sposarsi, quando casomai a quella data poteva ricorrere il primo anniversario di un matrimonio con una moglie decisamente in quel momento assente dal tetto coniugale.

Una svista,
un'imprecisione che rimbalzerà per un pò sui teleschermi
e sui vari media, perchè piacerà la coincidenza che non è tale,
e poi qualcuno forse avrà il coraggio di rettificare l'errore o semplicemente di tacere.

Comunque sia, si ribadiva la questione della durata di pochi istanti del dna da bacio.
quindi forse non era dna da bacio, poichè l'agonia è durata decine di minuti: Parolisi aveva il tempo di attendere decine di minuti prima di suggellare la vita della moglie con un bacio?
(un'agonia durata "decine di minuti" significa e indica un numero plurale di decine, quindi minimo venti minuti, ma potevano essere anche venticinque o trenta e perchè no? anche quaranta)

Sabry ha detto...

Io sono schifata da quello che hanno detto a Pomeriggio 5....guardate...una vergogna

Annika ha detto...

Tabula
e lui, invece, di tempo non ne aveva perche' allo scoccare della mezzanotte la magia sarebbe terminata e tutto sarebbe tornato come prima. Tab, ecco cosa e' successo con i vestiti! Semplicemente si sono magicamente ritrasformati in pantaloncini e maglietta che portava prima di incontrare la fata madrina, solo che qualche lustrino e' caduto dal suo bellissimo abito da sera! Ed ecco cos'era quella macchia rossiccio-amaranto della famosa foto trovata da Massimo: la zucca! Ah, ora si che tutto torna...

Anonimo ha detto...

Stavo pensando al fatto che gli inquirenti sono convinti di aver ascoltato tutte le persone presenti quel giorno al pianoro. Eppure se quella macchina scovata da Massimo, come loro sostengono non è di Salvatore allora di chi è? E pensare che i ragazzi su cui gli inquirenti fanno tanto affidamento, hanno dichiarato che lì non vi era nessuna macchina ed invece una foto li smentisce.
Gli inquirenti sono anche convinti che per il boschetto girasse nessuno ed invece il proprietario della panda gialla girava non si sa bene se nei pressi di San Giacomo, località che potrebbe essere compatibile con la localizzazione del cellulare di Melania, o nei pressi del chiosco; luogo in cui Melania è stata ritrovata. Quanta gente è sfuggita agli inquirenti, volete vedere che è sfuggito/a loro anche l'assassino/a?

Stella

Carla ha detto...

dai Sabry, fammi fare il sangue amaro....cosa han detto queste amiche? ma poi è sempre la Imma? o si è aggiunta qualcun'altra?
in ogni caso ieri sera per principio, dopo l'annuncio clamoroso fatto dalla Sciarelli ccirca il pc, ho cambiato canale....non ne posso più di questi oggetti che spuntano un anno dopo...

Sabry ha detto...

Ma certo....Imma...poi è intervenuta la zia Teresa quando hanno fatto vedere la lettera di Salvatore che ha scritto alla mamma

Mimosa ha detto...

@ Stella
mi hai fatto venire in mente che il cercatore di tartufi aveva un cane ... vuoi vedere che al Chiosco di Ripe qualche pelo di cane c'era?

Di setole di cinghiali neanche l'ombra ... e nemmeno degli altri animaletti del bosco, o sono sfuggiti anch'essi?

Mimosa

PINO ha detto...

MIMOSA, ma, l'aveva un cane, come ogni cercatore di tartufi?
In un precedente post accennai al fatto che il Croci non accennò mai alla presenza di un cane, nè se ne vide uno nei dintorni, mentre il tartufaio si intratteneva a parlare col giornalista.
Che sia un cercatore solitario?
Ciao Pino

LucaP ha detto...

@ Mimosa e Stella

Personalmente continuo a credere che il pandista/cercatore di tartufi non c'entri assolutamente niente.

A quanto pare è una persona abitudinaria (a chi cerca tartufi sono ben note le tartufaie e sanno che devono cercare sempre in quella zona non valendo la pena spostarsi) che si reca sempre nel solito posto e parcheggia la Panda sempre nello stesso punto. Punto che si trova molto prossimo a San Giacomo in un tratto della strada provinciale dove la Procura non fa passare Parolisi quel 18 aprile. E se non lo fa passare un motivo valido ci deve essere di sicuro (secondo me una telecamera o testimoni molto attendibili e non citati sinora).

Eppure quella strada diretta da Ripe a Colle San Marco Parolisi la conosceva bene visto che ci era passato il 25 aprile con Melania. Perché non avrebbe dovuto passare di lì anche dopo aver ucciso la moglie arrivando così al Pianoro molto prima? E come avrebbe potuto vedere la Panda gialla sempre quel pomeriggio?

Mimosa ha detto...

@ Si, Pino, ho sentito il pandista/cercatore di tartufi nominare il proprio cane, non in questa ultima trasmissione, ma nella precedente.

Ma tu quando hai visto il tartufaio parlare col giornalista? Mi è sfuggito.
Io ricordo di averlo sempre sentito attraverso un telefono.

Mimosa

Anonimo ha detto...

LucaP, non ho affermato e penso che lo stesso valga anche per Mimosa, che il cercatore di tartufi c'entri qualcosa con quanto accaduto, ma visto che a mio avviso le indagini vanno fatte a 360,° anche il proprietario della panda gialla va ascoltato e non solo.
Il mio intervento era teso a sottolineare come diversi soggetti siano sfuggiti agli inquirenti e tra questi probabilmente anche l'assassino/a.

Stella

Anonimo ha detto...

Molti a meravigliarsi che il clan Rea partecipi a tutte le trasmissioni televisive, scusate ma una domanda ve la siete fatta? e quando gli capita più a questi, la fortuna (scusa Melania)di essere ripresi e mettersi in mostra in televisione. Alla signora Vittoria mamma di Melania dico: pianga sua figlia con dignità e abbia il coraggio di intervenire con i suoi parenti a non far mandare più in onda quelle immagini scandalose , perchè signora, lo scotto lo pagherà la piccola quando da grande capirà e dovrà abbassare gli occhi perchè la derideranno per quello che è stato detto del suo papà, io non credo signora che lei voglia questo per la sua nipotina.Potrà anche odiarvi per quello che state facendo.
Pat

Anonimo ha detto...

Pat, a mio modico avviso, dopo quello che è andato in onda ieri sera e del quale ho appreso leggendo qua, se esiste un giudice degno di tale funzione(e ne esistono) la famiglia Parolisi tramite i suoi avvocati può giocare una bella partita in merito alla tutela della piccola. Qualcuno ha dimostrato per l'ennesima volta di non essere in grado di tutelare una minore.

Stella

Mimosa ha detto...

@ Stella
dici che "probabilmente" è sfuggito anche l'assassino/a, ma certo che agli inquirenti è "sfuggito" (per "disattenzione", "pigrizia", "astuzia" di chi lo poteva trovare?)

Ma non si illudano gli assassini e i depistatori malati, hanno lasciato un bel po' di tracce, dentro e fuori il corpo di Melania.

Prima o poi, qualcuno li tradirà!

Mimosa

Anonimo ha detto...

Mimosa, ne sono convinta anche io ed i quesiti che ha posto la Tommolini ai periti da lei nominati, mi portano a pensare che abbia imboccato la strada maestra.

Stella

Mimosa ha detto...

Stella, certa gente non ha capito, per quanta esperienza vanti, che in questo processo i cammelli non possono passare per la cruna (ohibò, non so come mi sia venuta, ma c’azzecca ;-))
Non si possono portare relazioni non richieste, è inutile minare la personalità dell’imputato con faccende che non riguardano in nessun modo e maniera il capo d’accusa, è controproducente fare giochi sporchi.
Sono sicura che il Gran Circo lo sa bene, per questo ha caricato un mitra in tutta fretta e spara all’impazzata … non accorgendosi che sono tutte cartucce a salve … fanno solo rumore.

Mimosa

Anonimo ha detto...

Eppure cara Mimosa, qualcuno li aveva invitati a SMITIZZARE il caso; chissà cosa penserà di questi tiratori non scelti.... lo scopriremo presto.

Stella

tabula ha detto...

@Pat
pur con tutto il fastidio che potrei provare per l'accanimento messo in piazza, non condivido la tua opinione: non credo affatto ad un desiderio di visibilità da parte della famiglia della vittima.

credo piuttosto ad un desiderio di "controllo" della situazione, e di "vaglio" ciò che sarebbe stato detto in trasmissione.

Non è facile affrontare determinati argomenti davanti ai familiari di una persona morta così tragicamente: non so se sarebbero stati affrontati comunque, però la vicenda mediatica ha preso un indirizzo estremamente di parte e lo ha portato avanti, la maggior parte delle volte senza offrire alcuna possibilità di contraddittorio nè ai parenti dell'indagato (che, se interpellati, han dimostrato grande dignità a non partecipare) nè da parte degli avvocati dello stesso (che han seguito la loro linea difensiva evitando di rispondere alle offese) (un pò troppe a mio avviso, e direi che, ora che son cominciate le querele, sarebbe il caso di aggiungerne qualcun'altra).

Mimosa ha detto...

Mah, Cara Stella,
non voglio trattenerti sveglia in attesa di un dialogo a due.
Io pensavo di scrivere qualcos’altro, frutto dei miei “ripassi” di appunti conservati e delle testimonianze verbalizzate (ci sono ancora molte cose non sviscerate né sfiorate), ma mi sono resa conto che sarei scivolata un po’ sulla strada della chiacchiera …
Mi stavo studiando un po’ la cronistoria da gennaio ad aprile 2011, tuttavia correrei il rischio di esporre dati che potrebbero suscitare troppi voli pindarici.
Casomai preparo uno “schemino” asettico e domani tutti potranno eventualmente commentare.
Che mi suggerisci? potrebbe essere d'interesse?
Si diceva che il mese di marzo 2011doveva essere stato alquanto movimentato, ti ricordi?
Ho trovato qualche elemento in più.

Mimosa

tabula ha detto...

@Mimosa: attendoti impaziente

Mimosa ha detto...

Ciao Tabula, ben ritrovata!!!
Ok, ci sto lavorando.
Auguro a te e a Stella buona notte, per ora, se ve ne andate ..
Mimosa

Anonimo ha detto...

Mimosa, attendo impaziente il tuo schemino e mi impegno sin da ora a svilupparne i punti. Certo, mi ricordo che Marzo è stato un mese abbastanza movimentato, non vedo l'ora di sapere quali elementi in più hai scovato, chissà che coniglione tirerai fuori dal cilindro!!!
Ti auguro la buonanotte e mi raccomando, non fare tardi, dovrai essere pimpante come sempre nel guidarci.

Tab, sai che ho la tua stessa impressione? Devono avere la situazione sotto controllo e continuare a battere su ciò che piace di più al pubblico guardone; peccato per loro che Salvatore, non dovrà essere giudicato da una giuria popolare, ma da un giudice che ha dimostrato già di seguire una sua linea....

Stella

Pamba ha detto...

Perfetto, Mimosa, fai benissimo a focalizzare l'attenzione sugli ultimi mesi di Melania!
Un caro saluto alle amiche tiratardi, buongiorno alla Squadra mattiniera
Pamba

PINO ha detto...

BUONGIORNO A TE PAMBA!

Un mattiniero c'è, in attesa di leggere il contenuto dello "SCHERMINO" promesso da Mimosa.
Però siamo un pò tutti in attesa di nuovo mamgime, da parte di Massimo, avendo razzolato fin l'ultimo chicco... nascosto sotto la paglia.
PINO

Anonimo ha detto...

Buongiorno blog. Siete sempre molto competenti. Vorrei se possibile qualcuno tra le varie annika, tabula e altri che vedono i particolari postasse le varie contaddizioni ( ho letto appunto che su corpo di Melania c'è il DNA di varie persone e non quello della figlia). Se possibile appunto ma senza scrivere " un papiro"

Grazie

Luca1

PINO ha detto...

@ LUCA1

Senza scrivere papiri, posso dirti, almeno da parte mia, che il fatto dell'assenza di dna, di qualsiasi tipo, sul corpo di M appartenente alla bambina Vittoria, sarebbe un'altra anomalia, che non trova fino ad ora, una logica spiegazione.
Sono stato abbastanza breve?
Ti saluto, PINO

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