martedì 28 novembre 2017

Caso Bossetti. La signora Arzuffi e la fantomatica prova di paternità: il nuovo cine-romanzo italiano?

Di Gilberto Migliorini


Uno spettro si aggira per l’Europa… così iniziava un’opera famosa dell’ottocento. Parafrasando i due celebri iniziatori del socialismo scientifico possiamo dire che uno spettro si aggira per i tribunali italiani, la prova di paternità che dimostrerebbe che Massimo Bossetti non è figlio genetico del padre legale il signor Giovanni Bossetti. Sì è vero… ci è stato detto in tutti i modi con l’aiuto dei media che non si sono tirati indietro quando si è trattato di ironizzare sulla signora Arzuffi per la sua insistenza a dire che non si era mai accompagnata al signor Guerinoni e che il  Massimo era davvero figlio del padre legale. All’inizio (ma veramente solo per poco) ci avevo creduto un po’ anch’io alla storiella dell’adulterio raccontata dagli inquirenti con quel gusto del romanzo alla Flaubert o alla Maupassant, ma con tutti gli ingredienti pruriginosi e naturalmente noir della provincia italiana.

La digressione sullo stile manzoniano - dove all’Innominato o alla Monaca di Monza si sostituisce il flashback di un delitto con la chiave della tresca e dell’infedeltà coniugale - è piaciuta subito a un pubblico amante delle suggestioni narrative. La storia sembra quella di una Patricia Cornwell, con alambicchi e provette, e con tutto il fascino di un romanzo in punta di penna, sicuramente in grado di tenere avvinto il telespettatore al copione di un film. Un romanzo degno di una fiction con tutti gli elementi caratteriali che piacciono ad un target alla ricerca del colpo di scena. La vicenda, con un effetto a sorpresa, riesce a illudere anche il più scanzonato lettore che la crime story ha una sua logica e fornisce la spiegazione di tutto… La sceneggiatura bisogna riconoscerlo è venuta bene, scene numerate, location, flashback… in uno script da presentare in un contest..

Il tema della trasgressione così ben embricato con un delitto  (dunque senza happy end) piace ad un pubblico che risolve velocemente le inverosimiglianze della trama con la suggestione dell’adulterio. Ma in fondo le molte incongruenze sono solo quisquiglie in rapporto al peso molecolare dei nanogrammi. Il leitmotiv dell’infedeltà coniugale è in grado di dare consistenza alle fantasie del pubblico morboso e di persuaderlo che la trama funziona...

Si tratta del classico colpo di genio del buon narratore, ti dimostra che tutto il romanzo sul carpentiere - appeso solo a qualche picogrammo di materiale genetico monco e miracolosamente redivivo - riesce a stare in piedi e a embricare i tasselli (per quanto fumosi ed evanescenti come la sabbia per marciapiedi e le lampade solari). Tutto il repertorio di pinzillacchere e bazzecole riesce a dare agli sparuti polimeri un po’ di contorno che li faccia sentire meno soli e abbandonati.

Bisogna però riconoscere che con il supporto letterario di una scienza felicemente in sintonia tutto l’ambaradan ne esce uno sceneggiato pronto per la regia. La saga familiare nulla ha da invidiare a certi fumetti televisivi come Dallas o Dinasty in versione provincia bergamasca. Il copione si regge su un marketing con le specifiche del target e degli sponsor in una vera campagna pubblicitaria anche con l’uso del  merchandising (simulazioni e virtual image, camioncini ad uso didattico-promozionale per l’audience) e l’uso del brand (con il peso specifico dei consulenti, notorietà, resa televisiva, autorevolezza e simpatia). Una vera promozione del prodotto perfino con un autorevole testimonial parlamentare…

È proprio come nel lancio di qualunque prodotto editoriale che crei curiosità, interesse e consenso. Gli effetti aspettativa preparano l’audience a saper correttamente interpretare.... a derubricare perfino una bagatella come l’indizio onnipresente e totipotente delle navigazioni porno che ti potrebbero inchiodare come colpevole dalla casalinga di Voghera al metronotte di Canicattì. Si oscilla insomma tra  cinema pubblicità e letteratura, senza omettere il fumetto e… le figurine e i francobolli che nell’economia del delitto sembrano rivestire una loro pregnanza.

Più che un adulterio alla Musil, Die Vollendung der Liebe (il compimento dell’amore) ci hanno descritto un copione verista, come l’Esclusa di Pirandello con quel giudizio aprioristico dove è la pubblica condanna a fare da protagonista. Nel romanzo pirandelliano l’innocente diventerà davvero colpevole alla fine, proprio in ragione della sua ingiusta esclusione sociale. Nel caso della signora Arzuffi l’adulterio diventa ‘vero’ metaforicamente in quanto profezia che si autoadempie con quelle voci che corrono (i fattoidi) che divengono veri in quanto replicati sui media, nei tribunali, nell’etere… conclamati, certi, verificati, certificati… anche se la prova di disconoscimento di paternità è come l’araba fenice…

Bisogna dirlo che la regia è stata impeccabile, si è dato fondo a tutto il repertorio della scienza spettacolo con il plus degli agitatori molecolari e il benefit dei premi fedeltà per un affezionato telespettatore degli spot pubblicitari in versione crime story.

La signora Arzuffi è stata messa alla gogna da tutto un sistema mediatico-istituzionale, un’intera famiglia passata nel tritacarne del pettegolezzo, delle allusioni, delle malignità e dei pregiudizi. Ci è stato raccontato che suo figlio Massimo (oggi accusato e condannato per un delitto sulla base di un millimetro quadrato di Dna, nanogrammi, monco e miracolosamente sopravvissuto per mesi alle intemperie) è il frutto di una relazione adulterina. Ce l’hanno ripetuto in tutte le salse, media, inquirenti, consulenti, tribunali e chi più ne ha ne più ne metta, in una orchestra dove anche i commentatori sui blog e nelle riviste hanno fatto la loro parte come zelanti ripetitori delle voci che corrono

Perfino gli interventi dei lettori, nella suggestione del gossip che suscita il piacere della maldicenza, hanno dato il loro contributo in un crescendo rossiniano. Si tratta per inciso del consueto romanzo di un paese di epigoni: quel venticello… il sussurro di un’arietta sottile che piano piano con tutta la forza degli apparati mediatico-istituzionali diviene il classico colpo di cannone.

Massimo Bossetti: una paternità inventata di sana pianta?


Qui a lato abbiamo il padre Giovanni Bossetti, in una fotografia giovanile, e il figlio Massimo Bossetti dai lineamenti identici e sovrapponibili. Potrebbero essere scambiati per lo stesso volto fotografato con una pellicola in bianco e nero e una a colori. (abbiamo perfino la stessa espressione).


Qui invece il raffronto fra Giuseppe Guerinoni e lo stesso Massimo Bossetti. Di sovrapponibile non c'è nulla.

Le fotografie sono piuttosto eloquenti, ma prescindiamone, facciamo finta che non esista somiglianza. E non teniamo nemmeno conto che la signora Arzuffi viveva al momento del concepimento già da mesi a una sessantina di chilometri dalla vecchia residenza in valle. Perfino i presunti testimoni, come dagli stessi dichiarato nel filmato postato sotto il titolo di questo articolo, dichiarano di non aver mai indicato nella signora Arzuffi un’amante di Guerinoni.

Il supposto certificato che dimostrerebbe che Massimo Bossetti non è figlio del padre legale nessuno l'ha mai visto (dubito che esista) e neppure si sa (nel caso esista) su quali reperti è stata effettuata la presunta prova di paternità (su persone consenzienti, anche sui fratelli? Con quali modalità? Con quali risultati?). Una discrezionalità da giustizia sui generis considerando che è proprio l’accusa che ha dichiarato per prima di aver effettuato le prove che dimostrano la non compatibilità genetica di Massimo e Giovanni Bossetti…

Torniamo dunque alla accertata paternità Guerinoni e non paternità Giovanni Bossetti portata avanti dagli inquirenti e confermata - secondo due tribunali - riferendosi non a un documento ma semplicemente alle parole della dottoressa Gino (anche se  con locuzione abbastanza indeterminata da poter essere interpretata in vari modi  “figlio di un altro uomo” dove altro non si sa bene a chi si riferisca. Sta di fatto che mentre l’accusa sbandierava la paternità Guerinoni ben due tribunali non ci risulta che abbiano controllato se davvero esistesse quel documento che disconosceva la paternità legale e che un Gip aveva richiesto.

Dunque un'anziana signora che si presenta con un impeccabile aplomb, una educazione e una tolleranza invidiabile, viene sputtanata (non c’è nessun termine più preciso) da tutto un sistema istituzionale dichiarando da parte di tribunali che è una adultera, senza che nessuno dei medesimi tribunali abbia presentato un documento che lo dimostri (come visto nel filmato perfino i testimoni negano di aver mai dichiarato che la signora Arzuffi è stata amante di Guerinoni. Anzi, dicono che loro l'han saputo in caserma). Tale documento di disconoscimento di paternità esiste agli atti, firmato da un genetista e con tutte le prove di analisi?. 

Ovvio che la signora Arzuffi non è né biologa e né genetista, è una donna che racconta con serenità e compostezza i vissuti della propria esistenza. È stupita del fatto che le dicano che il figlio Massimo sia nato da una relazione adulterina con Guerinoni. Il presunto vero padre che, essendo morto, non può nemmeno disconfermare. Ma tant’è, le testimonianze ormai non sono neanche più a futura memoria, sono a memoria differita. La signora Arzuffi, con estrema pacatezza, con lo stupore e la compostezza di chi non ha nulla da nascondere ribadisce in modo chiaro e inequivoco di non aver mai avuto nessuna relazione con Guerinoni, salvo il fatto di salire sulla corriera che lui guidava quando ancora viveva in valle. Cerca di darsi una spiegazione che dia ragione di quello che le dicono e che sa perfettamente non corrispondere ai fatti reali della sua vita.

Di fronte a tale perentoria ma serena negazione che sia mai avvenuto quello che le raccontano, due tribunali non si prendono la briga di nominare un consulente per procedere a una verifica (indipendentemente che esista o non esista tale documento), anche tenuto conto che:

     1) Probabilmente il fantomatico documento che proverebbe che Massimo Bossetti non è figlio di Giovanni Bossetti neppure esiste

  2) Che se anche esiste non si sa su quali reperti sia stato prodotto e cosa dica esattamente. (in termini scientifici)

     3) Che le verifiche servono proprio a controllare che non ci siano stati errori

A questo punto occorre chiedersi in quale paese viviamo

Si tratta dello stato costituzionale che ci è stato più volte decantato nelle feste comandate. Si tratta di quella democrazia matura che i costituzionalisti ci descrivono con convinto autocompiacimento?

Cosa c’è davvero dietro l’affaire Bossetti? Si sta coprendo qualcuno? Non è che siamo di fronte a un nuovo caso Tortora?


Articoli e Saggi di Gilberto Migliorini

1.101 commenti:

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Chiara ha detto...

Pino, Falce, siete troppo logici; non può funzionare, de-razionalizzatevi! ;)

Nautilina, lieta di constatare l'onestà intellettuale nell'esporre il perchè e percome di quella ricerca mitocondriale.

Wolf e Gilberto continuano nei fantaromanzi, col seguito delle grupies Vanna e Antrag. The show must go on. Quando Prati ne farà un romanzo, lo leggerò con gusto, è intrigante. Chiaramente lo distinguerò dalla realtà, perchè non ce la faccio a dilettarmi onanisticamente della mia creatività a partire dalla morte - verissima - di una ragazzina. Sono piani distinti.

Pino, ti piace la ricostruzione di Amaro? Sai che te ne posso dare una anch'io a partire da tutti i dati "esclusi" dagli inquirenti e che conserva Bossetti come colpevole? Anzi, credo di averla scritta proprio qui un anno o due fa....quando puoi sceglierti solo il materiale che vuoi da tenere buono e riempire i "buchi" a fantasia, ne escono tanti di quei romanzi che la metà basta. Poi bisogna vedere se li si riesce a costruire con un minimo di fondamento; se la difesa ne avesse scelto uno e quello perseguito fornendo principi di prova a sostegno, oggi non sareste qui a strapparvi i capelli per l'ineludibile conclusione a cui è giunto il processo.

Dudù, eri tu che dicevi che bene hanno fatto a non concentrarsi su un'ipotesi e buttarne lì di generiche e meramente ipotetiche a secchiate, spesso contraddittorie tra loro (es. quanto rilevato da Pino)? Se non ti smentissero gli esiti, ci aggiungerei che Salvagni lo sa tanto bene che difatti ha ottenuto un rinvio per un altro cliente, portando avanti una ipotesi alternativa unica, sostenuta da un principio di prova (la confessione del suo assistito). In questo caso non aveva la confessione del mero occultamento o partecipazione, quindi doveva fornire principi di prova di altro genere, da procurarsi in sede di indagini difensive (non ne hanno fatte: ZERO). La strategia è PERDENTE. C'è solo un modo perchè vada loro dritta: che i consiglieri di cassazione abbiano maturato dubbi per i fatti propri e che trovino il modo di superare le mancanze della difesa nei gradi di merito, per rimetterlo sub iudice; o anzichè superarle, sottolinearle e tentare di salvare l'imputato dichiarandolo vittima di un patrocinio insufficiente. Ma non credo sia questo il caso. Ciascuno deve potere adottare la strategia che ritiene migliore.

Di seguito alcune notazioni tecniche, perchè vedo che ancora una volta dimenticate quanto già detto e vi perdete nel classico bicchiere d'acqua.

Chiara ha detto...

La notazione tecnica è questa (e siamo ancora al marziano che lamenta che i terrestri sono truffatori perchè gli hanno venduto un gatto che "suona" difettoso; ma il difetto si chiama "fusa" ed è proprio dei gatti normali e sani; il problema è che il marziano non vive sulla terra e non conosce i gatti): acquisizione al fascicolo del boccaglio alcoltest, negata prima e ammessa poi. Le ipotesi che fate sono del tutto fuori strada, vi manca il passaggio tecnico che spiegai poco tempo fa a Pino (certo che se tutto ciò che dico è una noia inutile - leggi antrag - poi continuate su vie sbagliate). Il punto è questo: comincia il processo e il giudice deve arrivarci "vergine" rispetto agli atti contenuti nel fascicolo del pm, giusto? Abbiamo detto che fanno eccezione a questa regola gli atti IRRIPETIBILI (perchè non potendo essere ripetuti in dibattimento, nel contraddittorio, come da norma, per forza di cose li inserisci già nel fascicolo del giudice così come provengono dal fascicolo del pm o della difesa). Ora, la difesa ha detto "eh no, il boccaglio, rectius l'analisi del dna dell'imputato, non è irripetibile, lo possiamo fare quando vogliamo, quindi non va inserito nel fascicolo del dibattimento PRIMA che questo inizi". Aveva ragione e difatti il giudice l'ha escluso: se richiesto, il test si rifarà (non è stato chiesto) e comunque il pm potrà farmi pervenire quel suo test, DOPO che avremo ascoltato i suoi consulenti che l'hanno eseguito. Ricordate l'altra cosa che avevo detto? Le relazioni dei consulenti di parte entrano nel fascicolo del giudice SOLO DOPO che questi siano stati escussi in udienza nel contraddittorio (a meno che non siano accertamenti irripetibili). Quindi, sentiti i consulenti, il benedetto test è entrato nel fascicolo del giudice. MERA FISIOLOGIA PROCESSUALE. Ho spiegato più chiaramente questo punto stavolta, Ivana e Dudù? Questo di cui avete discusso è un falso-problema.

Chiara ha detto...

Altra notazione tecnica, per pronosticare meglio il futuro grado e non prendersela per qualche pronuncia che probabilmente arriverà: il ricorso in cassazione è inammissibile per quei punti che mettano in discussione interpretazioni di diritto rispetto alle quali ci siano univoci arresti giurisprudenziali. ad esempio il boccaglio è univocamente ammissibile; la liceità dell'accertamento irripetibile con lo strumento della delega ma con salvaguardia delle parti note in virtù di notifica e partecipazione allo stesso, è univoca; ecc per altre cose che adesso non focalizzo per fretta. Insomma, diverse cosette sono oramai chiuse e tali verranno dichiarate, con inammissibilità del ricorso sul punto, secondo me. Chiaramente posso sbagliare, ma credo di essere nel giusto. Staremo a vedere. Se così dovesse essere, ricordate che vi avevo anticipato l'esistenza di una tale norma e non gridate al complotto contra-Bossetti, ok?

Chiara ha detto...

Luca Cheli
sul jury trial: sì ma i giurati devono essere TUTTI concordi sul verdetto; dubito seriamente che dodici persone prese a casaccio si troverebbero d'accordo sull'innocenza di bossetti; e nel momento in cui sentenziassero colpevolezza, se ne lamenterebbe l'assoluta ignoranza e reverenzialità verso i consulenti d'accusa, pretendendo che fosse un professionista a giudicare e non gente qualunque. Ci scommetto quello che vuoi. Ricordo poi, anzi sottolineo dato che l'hai ricordato anche tu, che negli ordinamenti di common law con jury trial, non è prevista motivazione, neppure sintetica. Ti condannano magari a morte e non ti è neppure dato di sapere perchè. Sistemone eh....no Luca, perfezioniamo questo ma lasciamo ai barbari le barbarie. IMHO.

Chiara ha detto...

Biologo
(a proposito, proprio non vuoi dirci cosa fai nella vita?)
sulle concentrazioni di dna, variate nel passaggio tra ris e altri consulenti, sbaglio o è questione di ricostituzione delle aliquote a seguito di ciascuna analisi? Ossia, ho una provetta col dna pienamente concentrato; lo diluisco in due per fare più analisi; prendo una delle due diluite e la diluisco ancora per farne quattro; chi ne riceve una, a sua volta la diluisce perchè vuole fare più di una analisi, ecc.... sbaglio o è così che funziona il meccanismo delle aliquote? Cioè che più analisi voglio poter fare, più diluisco man mano i campioni a mia disposizione? Chiedo e mi scuso per l'imprecisione tecnico-linguistica.

Chiara ha detto...

Dudù

nel parlare del "mitocondriale mancante" (che sarebbe assurto a massima evidenza, secondo te, se si fosse potuta insinuare seriamente la permanenza al chiuso del corpo di Yara) ometti sempre di ricordare la premessa che ci hanno fatto TUTTI i tecnici, Capra compreso, ossia che in traccia mista è facilissimo non distinguere i contributori per mitocondriale; ergo credo non sia lecito fare il passo più lungo della gamba, presupponendo che se non fosse per il dilavamento, la questione mitocondriale non si sarebbe posta. Io, ignorante al par tuo in materia, ho capito molto diversamente. Perchè non consideri questa circostanza, MAI, nelle tue argomentazioni?

Chiara ha detto...

C'è un punto però, sul mitocondriale, che mi solletica e do per scontato che abbia solleticato anche la difesa, sperando che non sia rimasta sepolta e confusa nelle ultronee 600 pagine di ricorso ed è la ETEROPLASMIA, uscita nella sua reale importanza, ai fini del processo, soltanto con la sentenza d'appello. Benissimo, condannatemelo perchè il mito diverso è frutto di eteroplasmia, ma lo testiamo; fino a quel momento resta una mera ipotesi teorica; per carità, supportata sommariamente da una vaga affermazione di un consulente, richiamata dall'estensore, ma insomma niente più. Francamente avrei quasi rinunciato a tutto il resto, ma su questo ci avrei fatto buona parte del ricorso. Resto però dell'idea che se non conosci la risposta sia sempre meglio non domandare....secondo me Capra il dubbio se l'è posto al tempo e il materiale per verificare l'aveva, credo.....mah, staremo a vedere...

PINO ha detto...

CHIARA
Ho letto attentamente le tue "messe a punto" e le condivo, non già per cognizioni proprie, ma per quello che mio nipote, di cui sono anche il padrino, avvocato penalista e vice procuratore presso il tribunale della mia città, in varie discussioni inerenti al caso Bossetti (ormai di portata nazionale), mi elencava, più o meno, tutte quelle procedure processuali, ostiche, per chi di quel comparto dello scibile, non sia parte integrante.
Questo, per puntualizzare che la mia condivisione con i tuoi suggerimenti giurisprudenziali non hanno carattere settario.
In relazione alla mia "simpatia" per l'ipotesi di Amaro, ancora esistente, è da interpretare come valida teoria alternativa al tracciato Bossetti: punto.
Mi trovi d'accordo, comunque, che al punto in cui siamo, menare ancora il "can per l'aia", è tempo sprecato. Ciao!

Luca Cheli ha detto...

@Chiara

Quella del non chiedere se già non conosci la risposta è proprio una deformazione pofessionale degli avvocati, ed è ragionevolissima, però quando sei messo come Bossetti a mio parere danno non può fare usare la vecchia strategia che ai tempi della scuola, parlando di esami, era definita "andare di culo".
Qui, in maniera più elegante, la potremmo definire "tentare la sorte, perso per perso".

In merito ai jury trial e all'unanimità: quello in effetti sarebbe un problema nel nostro sistema, perché negli USA (ad esempio) un verdetto non unanime porta ad un mistrial, cioé ad un esito nullo.

Per i reati più gravi tipicamente i DA riportano a processo l'imputato, in alcuni casi anche un paio di volte, ma tipicamente dopo un paio di mistrial lasciano perdere.

Da noi con l'obbligo dell'azione penale si andrebbe avanti all'infinito, a meno che non si modifichi tale obbligo, limitandolo a solo due o tre ri-processi in caso di mistrial.

Poi ovviamente ci sarebbe l'opzione ipergarantista per cui la mancanza di unanimità nella condanna comporterebbe automaticamente l'assoluzione ... ma ammetto che questo è un mio daydreaming.

Comunque, Chiara, anche io per molto tempo ho disprezzato il distema delle giurie popolari, per le tue stesse ragioni, ma oramai inizio a pensare che sia l'unica alternativa a quello che abbiamo, dove, almeno per me, la magistratura (inquirente e giudicante) ha troppo potere e troppa latitudine di arbitrio.

Si passerebbe tale latitudine (maggiorata dall'assenza di motivazione) ai giurati popolari, certo, ma almeno loro non passano tutta la vita in certi palazzi ... e molto dipende da che opinione si ha di quei palazzi e di quello che vi succede: tu ne hai certamente una migliore della mia.

In ogni caso, come ho già scritto l'imputato potrebbe sempre scegliere tra jury trial e bench trial, come in tutti i sistemi di common law.

Chiara ha detto...

Luca, col lavoro che faccio è difficile che io nutra eccessiva stima in quegli uffici, diversamente mi condannerei a morire di fame ;)
il punto è che lo ritengo, nei fatti, il minore dei mali e, come concetto, il migliore possibile: difettoso ma migliore; allora prima aggrediamo i difetti e solo in ultimissima istanza rinunciamo a duemila anni di evoluzione garantistica del diritto, secondo me. Come già dissi in altro intervento, per me, con la riforma accusatoria, si è buttato anche il bambino assieme all'acqua sporca e alcune cose andrebbero riviste, dal lato inquirente (non certo difensivo, quello se mai va potenziato) onde ovviare alle magagne - non di mala fede ma di fallacia umana - che in questi decenni di riforma abbiamo constatato e che vanno, peraltro, aggravandosi di pari passo alla evoluzione delle tecniche forensi. Prima correggere che distruggere, secondo me.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Per me rimane sempre il problema che si sta conducendo una battaglia solo per questo caso senza considerare un quadro generale dove i processi indiziari si celebrano e vanno avanti nei gradi successivi, vedi la recentissima condanna in appello di Gratien Alabi per la scomparsa di Guerrina Piscaglia.

A mio parere è un vulnus non da poco: modellare una battaglia " di giustizia" unicamente sul caso Bossetti conduce, come vediamo, a totali distorsioni prospettiche in punto di basi minime di procedura, con la conseguenza nefasta che i giudici non possono vedere nemmeno il minimo di ambiguità contenute nella vicenda e sono praticamente costretti a rigettare ogni istanza difensiva, mentre fuori dall'aula altri non possono che sorridere delle contorsioni mentali atte a costruire un quadro in cui l'assoluzione viene rappresentata come possibile.

antrag ha detto...

Chiara e gugly RITENETEVI cacciate a pedate dalle mie considerazioni.
La peste nell'antichità si manifestava periodicamente così le vostre entrate qui.

Chiara ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Chiara ha detto...

ahahahahahahahahahahahaha
sei uno spasso antrag :D

occhio che a leggermi RISCHI di imparare qualcosa; poi ti rovini la reputazione :D

Chiara ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Guglielma Vaccaro ha detto...

Antrag, facciamo così:

vai a ripetere live davanti ai tribunali di Bergamo e Brescia tutto quello che dici qui dentro insulti compresi; io vengo a vederti e ti porto pure i giornalisti.

Poi vediamo cosa succede.

Anonimo ha detto...

"Il criminologo del pool di consulenti di Massimo Bossetti è un ingegnere con un diploma ottenuto a Friburgo che non è riconosciuto in Italia ma vale in Svizzera."
http://www.ecodibergamo.it/stories/bergamo-citta/disputa-sul-criminologo-di-bossettigup-non-ha-dichiarato-il-falso_1265036_11/
Questa è la gente che difende il vile, meschino, abietto, indecoroso, disdicevole, turpe vostro prode.

Ivana ha detto...

Chiara, in base a quanto risulta nelle motivazioni della sentenza di primo grado, come avevo già detto, il 17 luglio 2015 la Corte, accoglieva alcune determinate richieste della difesa, tra cui quella relativa al non inserimento nel fascicolo del dibattimento della relazione preliminare di Previderè e Grignani (E su questo siamo pienamente d’accordo). In data 20 novembre 2015 veniva acquisita dalla Corte la relazione dei dott. Previderè e Grignani (appunto escussi in udienza).
OK, una volta sentiti i consulenti è entrata nel fascicolo la relazione riguardante sia la caratterizzazione del profilo genetico di M. G. Bossetti e dei suoi familiari, sia la comparazione tra il profilo di Ignoto 1 e quello di M. G. Bossetti, però, perché nelle motivazioni si parla, prima, di “relazione preliminare” e, dopo, soltanto di “relazione”?
Si tratta, comunque, sempre della stessa relazione preliminare?

Gugly,
personalmente, come ho sempre ammesso, non sono favorevole all’abolizione dei processi indiziari.
Per me ci sono processi indiziari in cui ritengo che gli indizi siano gravi, precisi e concordanti (come nel caso di Marco Di Murro, per esempio) tali da non lasciare spazio al alcun ragionevole dubbio.

Il processo a Bossetti, invece, mi interessa particolarmente perché ritengo che si dovesse lasciare una minima parte della traccia di Ignoto1 per la ripetizione delle analisi (dall’estrazione all’identificazione) per salvaguardare il diritto di difesa dell’imputato ancora ignoto (indipendentemente da come avrebbe agito, poi, la difesa dell’imputato una volta individuato); mi lascia perplessa il fatto che un cittadino qualsiasi possa venir condannato, su base esclusivamente documentale, senza che un suo consulente mai abbia assistito alle analisi incriminanti, in laboratorio.
Considerando i sempre più rapidi progressi tecnologici, credo che questo processo evidenzierà, comunque, l’importanza di rivedere la questione delle analisi potenzialmente irripetibili in situazioni in cui, appunto, non ci sia ancora un imputato.

Ivana ha detto...

Leggasi:

in base a quanto risulta nelle motivazioni della sentenza di primo grado, come avevo già detto, il 17 luglio 2015 la Corte accoglieva alcune determinate richieste della difesa,

Scusate

Chiara ha detto...

Ivana
Sì sì è la stessa; è preliminare nel senso che - a fronte dell'incarico del pm di
procurare il DNA dell'indagato - la 'fase-boccaglio" era prodromica a quella del test con tutti i crismi poi fatto; ne consegue che la relazione fatta al primo step fosse nomata "preliminare" a distinguerla da quella conclusiva. Il pm ha voluto produrle entrambe. Ma mentre la seconda riguarda un accertamento fatto con tutte le garanzie di contraddittorio dopo l'arresto, quindi direttamente acquisibile al fascicolo, quella preliminare, afferente all'attività esclusiva del pm, ha dovuto seguire la strada ordinaria

Ivana ha detto...

Chiara, mi sembra che, sostanzialmente, siamo concordi su tale questione, comunque spiego il mio punto di vista.
Il 15 giugno 2014 M. B. Bossetti ha effettuato il finto alcol test e il 16 ottobre è stato arrestato, quindi ho pensato che la relazione preliminare fosse quella che si riferisse, appunto, a quel preciso test, precedente l’arresto.
Dopo l’arresto, sono state effettuate ancora analisi riguardanti sia la caratterizzazione del profilo genetico di M. G. Bossetti e dei suoi familiari, sia la comparazione tra il profilo di Ignoto 1 e quello di M. G. Bossetti. La relazione dei dott. Previderè e Grignani, accolta dalla Corte il 20 novembre 2015, è stata redatta il 16 ottobre 2014, per cui mi sembra verosimile che si tratti, appunto, di una seconda relazione e che sia quest’ultima a essere stata acquisita dalla Corte. (Così si capirebbe chiaramente perché nelle motivazioni si parla, prima, di “relazione preliminare” e, poi, soltanto di “relazione”).
Insomma, a mio modestissimo avviso, il 17 luglio 2015 giustamente la Corte avrebbe accolto la richiesta della Difesa non inserendo la relazione preliminare, mentre dopo che erano stati escussi in udienza i dott. Previderè e Grignani, altrettanto giustamente, era stata acquisita la loro relazione (conclusiva). Spero di essere riuscita a spiegare la mia interpretazione che, in pratica, mi pare coincida con la tua.

Ivana ha detto...

Naturalmente leggasi:
Il 15 giugno 2014 M. B. Bossetti ha effettuato il finto alcol test e il 16 giugno 2014 è stato arrestato

Scusate

antrag ha detto...

Ivana, sembrerebbe che sia prassi filtrare i contenuti delle "relazioni" inducendo a modifiche o a scorci diversi da quelli proposti in un primo momento. Il problema della terzietà del tribunale emerge prepotentemente. Queste cose non dovrebbero stupire chi si è imbattuto almeno qualche volta con la burocrazia statale.

Biologo ha detto...

@Chiara

-scrive: sulle concentrazioni di dna, variate nel passaggio tra ris e altri consulenti, sbaglio o è questione di ricostituzione delle aliquote a seguito di ciascuna analisi? Ossia, ho una provetta col dna pienamente concentrato; lo diluisco in due per fare più analisi; prendo una delle due diluite e la diluisco ancora per farne quattro; chi ne riceve una, a sua volta la diluisce perchè vuole fare più di una analisi, ecc.... sbaglio o è così che funziona il meccanismo delle aliquote? Cioè che più analisi voglio poter fare, più diluisco man mano i campioni a mia disposizione?

Non bisogna far confusione tra aliquota e diluizione.

Un'aliquota è semplicemente una parte di un campione: ho una provetta di 10 mL, né prelevo 1 mL, cioè un'aliquota che ha un volume di 1 mL. Alla fine la concentrazione del DNA nel campione integro da 10 mL, nell'aliquota da 1 mL e nei rimanenti 9 mL è identica.

Una diluizione è un campione o un'aliquota a cui viene aggiunto altro liquido (acqua "PCR grade" di solito).

Ad esempio, se ho un campione da 10 mL di volume che contiene 10 nanogrammi di DNA, la concentrazione è pari a 1 nanogrammo/mL.
Se diluisco questo campione da 10 mL aggiungendo acqua fino a far diventare il volume 20 mL, la concentrazione del DNA diminuirà e diventerà pari a 0,5 nanogrammi/mL.

Stesso discorso per le aliquote.
Se dal campione di 10 mL con concentrazione di DNA di 1 nanogrammo/mL prelevo un'aliquota di 1 mL, sia l'aliquota prelevata che i 9 mL rimanenti di campione avranno comunque una concentrazione di 1 nanogrammo/mL.
Se diluisco questa aliquota di 1 mL aggiungendo acqua fino a far diventare il volume pari a 2 mL, allora la nuova concentrazione dell'aliquota sarà a 0,5 nanogrammi/mL.

In ogni caso, con o senza diluizioni, la concentrazione del DNA in un'aliquota non può aumentare. Se non si effettuano diluizioni, le aliquote hanno la stessa concentrazione del campione originario. Se si effettuano diluizioni, le aliquote hanno una concentrazione inferiore.

Ecco perché è assurdo che campioni o aliquote consegnate in un secondo momento ad un consulente risultino avere una concentrazione pari a 5 volte quella ottenuta nella prima misurazione.

Guglielma Vaccaro ha detto...

mi duole ripetermi, ma perchè le contestazioniad es. su aliquote, diluizioni e compagnia non sono state formalizzate in modo da costringere la Corte a pronunciarsi su di esse?

Biologo ha detto...

@gugly

-scrive: mi duole ripetermi, ma perchè le contestazioniad es. su aliquote, diluizioni e compagnia non sono state formalizzate in modo da costringere la Corte a pronunciarsi su di esse?

Smettila di diffondere notizie false.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Come mai la sentenza dice che ci sono pezzi di appello irrituali e quindi inammissibili e lamenta la mancanza di un elaborato scritto proprio da parte dei genetisti della difesa?

Gli avvocati hanno denunciato i giudici togati per aver scritto il falso nelle motivazioni che picchiano in maniera particolarmente intensa sui comportamenti processuali di una parte?

Dudu' ha detto...

Chiara,
Per ora rispondo al primo punto, scrivi: " ..Il punto è questo: comincia il processo e il giudice deve arrivarci "vergine" rispetto agli atti contenuti nel fascicolo del pm, giusto? .."

Qualcosa non torna, a Bossetti il 15 fanno il prelievo in strada con l'alcool test;
il 16 dopo l'arresto viene ripetuto da Previderé.

Sono due distinte analisi.

Alla formazione del fascicolo Salvagni chiede non venga ammesso quello del 15 con l'alcool test.

Viene ammesso quello del 16.

Cosí viene riportato in motiv.

Quindi, avendone uno fatto con tutti i crismi ammesso e bello pronto, ritengo sia solo tempo perso andare attaccarsi alla contestazione difensiva. Era propedeutico per cosa?
Rompere le palline di Natale?

La difesa , in quel dato momento, dopo l'uscita delle mail di HT avrà avuto dei timori oppure , potendo sciegliere decise che quello del boccaglio non era in garanzia o non lo sò.
Fammi capire, qual'era il problema nel lasciare fuori il primo prelievo, devo ancora capire.
A me sembra pretestuoso il farne un problema in appello e dedicarci 3 pagine.

Chiara ha detto...

Ivana: esatto.

Biologo: grazie.

Dudù: era giusto contestarne l'acquisizione "speciale ed anticipata" perchè era sbagliata secondo il codice, per il resto non mi chiedere perchè incaponirsi, da una parte e dell'altra, sull'ammissione di sto benedetto, perchè alzo le mani e mi rimetto a chi evidentemente riteneva di trarne beneficio o nocumento ...o che semplicemente voleva rompere le palline di natale, c'è anche questo nella vita forense, sì; non è detto che sia questo il caso

Nautilina ha detto...

Scusa però Chiara, il dott. Capra ha denunciato varie volte la mancanza del MtDNA di Bossetti come un fatto inspiegabile e innaturale. Non ha mai parlato di un evento trascurabile, almeno in pubblico.
In particolare ricordo un'intervista a Radio Padania il cui link è stato fornito qui da Wolf recentemente e se non l'hai ascoltata t'inviterei a farlo perché è molto esplicita.
Che senso avrebbe affermare ciò nelle interviste e dire il contrario in tribunale, nell'era digitale in cui ogni dichiarazione rimbalza subito sui media? No, ci dev'essere un malinteso.
Probabilmente l'intervento del dott. Capra sarà stato male interpretato, grazie anche alla mancata registrazione dell'udienza, per cui ognuno si ricorda ciò che ha creduto di capire.

Prendiamo poi l'atteggiamento dell'avv. Salvagni: alla conferenza di Verona (il link al video di YT si trova sotto questo articolo) ha detto pari pari che nelle motivazioni ci sono falsità, in primis quella che la difesa abbia concordato con l'accusa sul DNA.
E di nuovo mi meraviglio del suo coraggio e mi chiedo se per un avvocato sia possibile mettere in piazza cose del genere se non corrispondono al proprio sentire. Perché tutto penso di Salvagni, tranne che sia una persona ipocrita e incoerente.
Che poi questa denuncia abbia un seguito processuale è un altro conto: probabilmente non può averlo, non so. Certo non mi sembra il modo ideale per aggraziarsi una Corte, per cui non parlerei di strategia opportunistica.

P.S.
Constato che per Ezio Denti non c'è stato luogo a procedere; per me era un esito prevedibile, ma insomma con queste cose non si sa mai né come iniziano né come finiscono...

Dudu' ha detto...

Nautilina,
Posso condividere?:)

Grazie Chiara, mi confermi che la difesa aveva almeno un buon motivo valido per chiedere non venisse ammesso quello del 15, ,nel mentre sembrerebbe propedeutico rompere le palline du Natal per la corte (giammai prevenuta,of course!;)

Ps. Anche la denuncia a Denti era propedeutica per romp......Natale, tanto paga Pantalones.

Dudu' ha detto...

PPs. Denti aveva presentato il documento di laurea in udienza.

Chiara ha detto...

Concordo con la decisione su Denti, dato che gli è stato chiesto il suo titolo di studio e non il titolo di studio riconosciuto in Italia. Poi che quest'ultima circostanza possa significare qualcosa quando si confrontano i titoli di due esperti a confronto, alzo le mani...un motivo per non riconoscere la parità lo stato l'avrà immagino, ma non conoscendolo mi astengo.

Chiara ha detto...

p.s. sarebbe bello che la toga da magistrato (così come quella da avvocato eh) rendessero automaticamente e completamente esseri superiori alle umane passioni, comprese la provocazione e la risposta alla stessa...ma non è così e come in tutte le attività tra uomini, se uno provoca, magari non alla prima ma alla decima può riuscire a provocare reazioni non poi così intelligenti da parte del provocato.

Dudu' ha detto...

Non intendo minimamente essere polemica.

Nei tribunali qual'é la frase di rito nella richiesta dei titoli ad un consulente ?

Da quando si chiederebbero le attestazioni registrate al Miur?
Ruggeri: " Ho fatto una ricerca al Miur (ministero dell’Istruzione, ndr) – aveva contestato il pm Ruggeri – e lei nel nostro Paese non risulta laureato”."
La contestazione, giusto ricordarlo, avvenne durante l'interrogatorio/esposizione difensiva , é Camporini rivolgersi al consulente con qualifica "dottor Denti" non esibita, non usata dal consulente , in teoria poteva avere anche qualifica di masterchef,ma se non usata per fare brodini in aula, poco tange.

Manco Gill troverà laureato al Miur.

I consulenti esteri dovrebbero registrarsi al Miur per avere titoli validi secondo Ruggeri?

La parificazione si richiede nella circostanza in cui il soggetto intenda iscriversi al Miur per accedere alla cattedra/lavoro.
É evidente ben altro , il capriccio e la stizza con seguente presa di tempo,in italiano si dovrebbe dire strategia? .

Chiara scrive: ".. dato che gli è stato chiesto il suo titolo di studio e non il titolo di studio riconosciuto in Italia. Poi che quest'ultima circostanza possa significare qualcosa quando si confrontano i titoli di due esperti a confronto, alzo le mani...un motivo per non riconoscere la parità lo stato l'avrà immagino,.."

Bah..non vedo una analisi sui fatti avvenuti, mi sembra piú un discorso generico Chiara.

Sarebbe giusto Denti controquerelasse per diffamazione, perché alla Ruggeri sarebbero bastati 10 min di pausa per verificare avesse quel titolo non speso per il caso in esame.
Conforta notare la notizia sia stata ripresa dalle maggiori testate.


: "..Non luogo a procedere perché il fatto non sussiste. Non andrà a giudizio Ezio Denti, consulente per la difesa nel processo Bossetti, accusato dalla procura di Bergamo di falsa attestazione e falsa testimonianza sulle sue qualità professionali. Denti, difeso dall’avvocato Paolo Camporini, ha dimostrato davanti al gup di possedere una laurea in ingegneria. Attestato valido in Francia (dove è anche iscritto all’ordine) e in Svizzera. Ed equivalente anche in Italia."

Bella strategia querelare il consulente, molto corretta, per "vincere facile" come dice Magica.

Chiara ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Chiara ha detto...

Dudù
è assolutamente D'USO che il consulente (addirittura) PREMETTA al proprio esame l'esposizione della propria qualifica e titoli.
credere che sia stato un unicum o qualcosa di anomalo o peggio ancora uno sgarbo, è un errore, perchè come ho detto è invece la norma.
la ratio è consentire alla giuria/giudice, che ascolta, di sapere chi sta ascoltando, specie se sta ascoltando due pareri discordi (lo dissi di sfuggita in un intervento dell'altro giorno in cui si parlava delle istruzioni che le giurie ricevono dai giudici).
ciò ti spiega anche perchè, a fronte del ripetere di camporini "dottore" allora il pm ha approfondito: perchè i giurati e il giudice avrebbero considerato (come UNO DEI fattori da considerare) "chi" stava loro contestando il lavoro di un altro. d'accordo che non sia stato denti a dire per primo alcunchè, ma appunto lo stava facendo il difensore SAPENDO che non è una cosa priva di peso il titolo o il mica titolo di ingegnere quando uno presenta calcoli da ingegnere smentendo un altro ingegnere. la difesa ha "attaccato", la procura ha "difeso", non il contrario. questo è il rapporto tra le azioni.

antrag ha detto...

Non erano calcoli da ingegnere.
Un allievo di seconda Liceo Scientifico sarebbe stato in grado di seguirli o farli.


Chiara ha detto...

p.s. ma "vincere facile" cosa esattamente?!? secondo te l'ergastolo è dipeso e dipende dalle balle o mica balle di denti? daimo....che peraltro, quando contesta anche l'unico passaggio "ammesso" da bossetti non fa fare bella figura a nessuno...o forse pensiamo che sì bossetti c'era, lì a quell'ora perchè ce lo dice lui, ma manco una telecamera l'ha ripreso? sinceramente dopo la di lui ammissione e considerata la mancata identificazione di tutti i frames tranne uno, la procura poteva proprio fare a meno di perderci dietro tanto tempo.

p.p.s. come ho già detto, la toga non è un mantello magico, uomini si resta e alla decima provocazione anche i magistrati possono reagire in maniera poco intelligente ed inelegante

Chiara ha detto...

antrag
con wiki e brunelleschi, sì concordo.
piacere di scoprirti omniesperto comunque: genetista, avvocato, magistrato e adesso anche matematico/ingegnere.
niente ti sfugge eh, pico della mirandola de noantri ;)
p.s. se chi ti ha inventato vendesse il marchio alla geotoys, il prossimo natale saresti il giocattolo educativo più gettonato del prossimo natale :D

Dudu' ha detto...

Chiara,
Lo sò , ritengo i titoli vadano controllati e verificati, assolutamente nulla da obiettare.
É la modalità scelta che casomai lascia l'amaro in bocca.
Ripeto, 10min di pausa e un fax risolvevano l'eventuale disguido.
(Denti non.ha firmato nessun calcolo, si é appoggiato ad un studio privato se mal non ricordo.
Un pó di buon senso...mai?
Se pagassero loro ci penserebbero due volte prima di avviare una azione superflua.
Ripeto, Denti ha presentato l'attestato nel momento della contestazione.
10 min e un fax.
Quanto puó avere inciso questa azione sulla seconda audizione negata?
50%?
Insomma , prima di screditare si dovrebbe verificare.

Anonimo ha detto...

Chiara
Lascialo perdere questo antr-aciDO (pardon, con la "G")? sconnesso e permaloso.
Un ragazzotto pieno di astio, verso chi nemmeno conosce: lo si lasci cuocere come un polipo, nella sua stessa acqua, ne trarrà beneficio.
NN.

Vanna ha detto...

Buongiorno, vado aggiornandomi sul nuovo postato.

Biologo grazie per la tua spiegazione tra ” tra aliquota e diluizione” e il rapporto che c’è tra di loro.
- “Senza diluizioni, la concentrazione del DNA in un'aliquota non può aumentare.
- Se non si effettuano diluizioni, le aliquote hanno la stessa concentrazione del campione originario. Se si effettuano diluizioni, le aliquote hanno una concentrazione inferiore.
- Ecco perché è assurdo che campioni o aliquote consegnate in un secondo momento ad un consulente risultino avere una concentrazione pari a 5 volte quella ottenuta nella prima misurazione.”

E già basterebbe questo per esprimere quanto sarebbe stato necessario, prima di condannare, avere conoscenza adeguata e accogliere periti “super partes”.

Nautilina rileva un altro tassello importantissimo che riguarda il dottor Capra e ciò che si dice lui abbia affermato o meno in aula: “ Che senso avrebbe affermare ciò nelle interviste e dire il contrario in tribunale, nell'era digitale in cui ogni dichiarazione rimbalza subito sui media? No, ci dev'essere un malinteso.
Probabilmente l'intervento del dott. Capra sarà stato male interpretato, grazie anche alla mancata registrazione dell'udienza, per cui ognuno si ricorda ciò che ha creduto di capire.”
Condivido: un tale processo senza registrazioni! Deprecabile a dir poco.
E condivido tutto il resto Nautilina.

Vanna ha detto...

Biologo grazie per la tua spiegazione tra ” tra aliquota e diluizione” e il rapporto che c’è tra di loro.
- “Senza diluizioni, la concentrazione del DNA in un'aliquota non può aumentare.
- Se non si effettuano diluizioni, le aliquote hanno la stessa concentrazione del campione originario. Se si effettuano diluizioni, le aliquote hanno una concentrazione inferiore.

- Ecco perché è assurdo che campioni o aliquote consegnate in un secondo momento ad un consulente risultino avere una concentrazione pari a 5 volte quella ottenuta nella prima misurazione.”
E già basterebbe questo per esprimere quanto sarebbe stato necessario, prima di condannare, avere conoscenza adeguata e accogliere periti “super partes”.
Nautilina rileva un altro tassello importantissimo che riguarda il dottor Capra e ciò che si dice lui abbia affermato o meno in aula: “ Che senso avrebbe affermare ciò nelle interviste e dire il contrario in tribunale, nell'era digitale in cui ogni dichiarazione rimbalza subito sui media? No, ci dev'essere un malinteso.
Probabilmente l'intervento del dott. Capra sarà stato male interpretato, grazie anche alla mancata registrazione dell'udienza, per cui ognuno si ricorda ciò che ha creduto di capire.”
Condivido: un tale processo senza registrazioni! Deprecabile a dir poco.
E condivido tutto il resto Nautilina.

Vanna ha detto...


(Chiedo scusa per aver postato due volte, è lenta l'operazione e credevo di non averlo fatto).
Dudù,
non sapevo che Denti avesse presentato il suo certificato di laurea in aula.
Frontiere aperte solo per la moneta? Non credo, poiché una laurea acquisita all’estero,nell'ambito della comunità europea) è valida anche qui.
Forse Gill non l’ha considerato perché non si è laureato in Italia... Ironia!
E condivido il tuo: “É evidente ben altro , il capriccio e la stizza con seguente presa di tempo,in italiano si dovrebbe dire strategia?”
E condivido ancora: ”Insomma , prima di screditare si dovrebbe verificare.”
Tutto quello che poteva essere utilizzato per affondare la difesa e condannare è stato pretestuoso.

Meno male che il pool difensivo è notevole per spessore umano: Denti poteva querelare e non l’ha fatto, questo gesto si commenta da sé.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Ivana, Denti ha firmato la sua relazione, ero all'udienza in cui è stata depositata agli atti (dopo tempo e polemiche televisive in quanto al momento si deporre non aveva dato nulla).

Guglielma Vaccaro ha detto...

Pardon Dudù

Vanna ha detto...

" antrag ha detto...
Non erano calcoli da ingegnere.
Un allievo di seconda Liceo Scientifico sarebbe stato in grado di seguirli o farli."
Efficace antrag, come al solito!

Chiara scrive:
" p.p.s. come ho già detto, la toga non è un mantello magico, uomini si resta e alla decima provocazione anche i magistrati possono reagire in maniera poco intelligente ed inelegante".

Condivido Chiara, anche i magistrati possono reagire.
Non so quali 10 provocazioni possano aver provocato reazioni " poco intelligenti ed ineleganti".
I magistrati svolgono un ruolo determinante per la vita e il destino delle persone e per questo devono mantenere equilibrio e umiltà, altrimenti la toga diventa sì un mantello di copertura per coprire i propri limiti.
Limiti che anche un magistrato può avere in quanto essere umano.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Le provocazioni in aula sono state continue, compreso l'intento evidente di allungare i tempi del dibattimento con espedienti puerili come un ritmo lentissimo degli avvocati e la ripetizione delle domande.
Io l'ho notato in poche udienze, pensate a chi ne ha fatte cinque o quarantacinque...

Chiara ha detto...

Dudù
in realtà il testimone (tale è il consulente) non viene mai sentito due volte; fa eccezione il confronto con altro teste, che il giudice ritenga indispensabile, ma per il resto l'esame viene chiuso quando viene congedato...non è che uno può tornare "scusi ho dimenticato una cosa"

Chiara ha detto...

comunque avete capito benissimo tutti che la questione non è il titolo straniero ma QUEL titolo straniero, non equivalente...tranquilli che ci sono tutti i giorni consulenti chi laureato al MIT piuttosto che a Cambrige che alla Sorbona ecc (così come fin troppi avvocati laureati in Spagna e_e ) ...non è il Paese il punto, ma i parametri di equivalenza che aiutano ad orientarsi rispetto ad un titolo straniero

antrag ha detto...

Per comprendere bene il significato della querela al consulente della difesa è necessario giustapporla almeno ad altre due di cui una devastante, che di fatto hanno intimorito la difesa.

Chi ha buona memoria dovrebbe capire a quali altri episodi alludo, anche se non perpetrati tutti e due dall'autorità giudiziaria.

Guardare una cosuccia alla volta e giustificarla con cavilli e precisazioni pedanti fa sfuggire l'azione nella sua interezza a svantaggio della serietà delle valutazioni.

Chiara ha detto...

"Guardare una cosuccia alla volta e giustificarla con cavilli e precisazioni pedanti fa sfuggire l'azione nella sua interezza a svantaggio della serietà delle valutazioni."

Concordo. Solo che attribuisco tale atteggiamento a te ed altri come te. Com'è sempre tutto relativo...

Roberta Altea ha detto...

Ezio Denti è stato denunciato dalla PM Letizia Ruggeri per aver reso falsa testimonianza e falsa attestazione durante una udienza del processo a Massimo Bossetti, dove Denti era consulente per la difesa.
Secondo la PM Ruggeri Ezio Denti avrebbe mentito in aula dichiarando di essere ingegnere, laurea conseguita a Friburgo.
Il GUP si è preso il tempo necessario per le verifiche dei titoli di studio presentati da Ezio Denti (lo aveva fatto anche in aula e sarebbero bastati 10 minuti di sospensione per verificare) e ieri lo ha prosciolto, decidendo un "non luogo a procedere" perchè "il fatto non sussiste".

Io dico, al di là delle motivazioni che leggeremo più avanti, non è difficile capire che "il fatto non sussiste" significa che Ezio Denti non ha mentito in aula.
Ergo, ha una laurea in Ingegneria. Che sia valida o meno in Italia per esercitare, non ha nessun peso.
Il titolo di studio c'è, tanto che Ezio Denti non verrà processato per falsa testimonianza.

Aggiungo che il comportamento della PM nei confronti di Denti (lo ha chiamato "delinquente" in aula) e la successiva denuncia per falsa attestazione ha decisamente influenzato la corte di secondo grado circa le competenze di Ezio Denti, tanto da inserire nelle motivazioni di condanna anche un accenno alla scarsa preparazione del consulente.

Sempre e comunque, secondo molti di voi, nella celebrazione di un "giusto processo".

antrag ha detto...

Roberta Altea ha fatto delle precisazioni insuperabili.
Le porgo le mie congratulazioni.

Bruno ha detto...

@Biologo, hai messo il dito nella piaga. @Gugly mi dispiace dirtelo ma c'è poco da divertirsi, c'è una persona in carcere che potrebbe essere innocente.

Dudu' ha detto...

Grazie Vanna :)
É bello sapere qualcuno apprezzi, i tuoi interventi umani risultano sempre graditi a me personalmente, guai mancassero, lo scibile sarebbe orfano ;) .

Chiara,
Mi farebbe cosa gradita un intervento di TommyS,lui ha una memoria storica molto precisa, da vergognarmi scrivere "se mal non ricordo".
E, se mal non ricordo, [ :( ] l'audizione di Denti era in due trance,per grandezza espositiva, mi tocca alzare le mani, non riesco ricordare se erano previste due audizioni (mi pare di si), oppure se, non avendola completata si aspettasse avere la seconda audizione, perció chiedo aiuto a chi ,memoria buona, sul fatto puó storicamente descriverne i passaggi.

Per quanto riguarda " strategie" sarebbe gradito a mio avviso, essere - noi- superpartes almeno nello spirito , non soppesare quanto "sfiancante" fu la consegna dei raw data mi porta credere che manchi quell'equilibrio che si chiede agli altri.

Gugly,
" .., Denti ha firmato la sua relazione, ero all'udienza in cui è stata depositata agli atti .."

Si, consegnó la relazione, però i calcoli sulla lunghezza del camioncino , lunghezza cancello , ombre e prospettiva dalla telecamera e altro che ora potrebbe sfuggir
mi non vennero svolti/firmati da lui in qualità di ingegnere, si appoggió ad uno studio privato, questo lo ricordo bene; forse perché, azzardo io, sapeva potessero essere contestati, oppure un organo terzo poteva essere piú autorevole, aspetti che non conosco e sono obbligata limitarmi ipotizzare.

antrag ha detto...

I calcoli, sembra, furono fatti con un noto software di progettazione che lui non possedeva e l'opera fu affidata a uno studio esterno. Mi pare.

Dudu' ha detto...

Vanna,
".. Frontiere aperte solo per la moneta? Non credo, poiché una laurea acquisita all’estero,nell'ambito della comunità europea) è valida anche qui."

Non é proprio cosí, lo sò per certo.
Una persona a me molto vicina si é diplomata e laureata in Francia, ma per ottenere un lavoro qui , dovrebbe ( non gli interessa) chiedere riconoscimento ufficialmente nelle sedi opportune, e l'equiparazione alle scuole/università nazionali; questo per poter lavorare in suolo italiano, i suoi titoli, diciamo internazionali, non glieli toglie nessuno.
Risultano diciture diverse per parità di studi, un problema ( se mai lo fosse) tutto italiano, in altre nazioni il " problema" non si pone. Viene visto "internazionalmente", ed equiparato piú o meno all'istante.
Il fatto che il magistrato di turno abbia deciso per un non luogo a procedere su Denti non puó che significare fosse proprio equiparabile, come é lecito credere, l'alternativa era opposta alla prima.
Indipendentemente dalla mia opinione, vedremo delle motivazioni future.

Vanna ha detto...

Dudù,( grazie!) riporto:

"Il fatto che il magistrato di turno abbia deciso per un non luogo a procedere su Denti non puó che significare fosse proprio equiparabile, come é lecito credere, l'alternativa era opposta alla prima.
Indipendentemente dalla mia opinione, vedremo delle motivazioni future.
20 dicembre 2017 22:47:00 CET"

Questa cosa l'avevo scritta tempo fa.
La chiusura mentale,(parlo ovviamente della R. che applica con rigidità chi torturare e chi escludere) porta alla iniquità: il pezzo di carta è necessario per svolgere alcune mansioni, SE in Italia non c'era una scuola vera e propria per indagini balistiche o altro, gioco forza recarsi in un paese dove questa scuola era presente.
Il fatto che il ragioniere Denti si sia andato a specializzare all'estero è un valore aggiunto alla professionalità dello stesso, professionalità che è stata pesantemente messa in discussione.
Ieri su internet ho cercato "Ezio Denti" e sono venute fuori notizie sgradevoli:non è ingegnere, racconta fandonie.
Sul suo nome NON è venuta fuori la notizia dell'Eco di Bergamo postata qui ieri, quindi gli rimane l'insulto di essere un laureato falso.
Però-pero quel filmato hanno dovuto ammettere fosse corretto e quindi dimostrasse COME, al contrario, NON fossero stati corretti quelli che lo avevano montato per costruire una prova.
Vergognoso tutto questo modo di procedere.

Vanna ha detto...

Il nuovo postato da Roberta Altea termina così:
"...Aggiungo che il comportamento della PM nei confronti di Denti (lo ha chiamato "delinquente" in aula) e la successiva denuncia per falsa attestazione ha decisamente influenzato la corte di secondo grado circa le competenze di Ezio Denti, tanto da inserire nelle motivazioni di condanna anche un accenno alla scarsa preparazione del consulente.
Sempre e comunque, secondo molti di voi, nella celebrazione di un "giusto processo".
20 dicembre 2017 15:59:00 CET"
( Sorvoliamo sul "delinquente"? Forse è meglio, diciamo che è stata una " défalliance" a dir poco offensiva per la categoria di chi dovrebbe cercare
la verità, se E. Denti con fedina penale pulita è "delinquente"... cosa possono essere altri personaggi che realmente lo sono? Difatti molti delinquenti sono liberi come fringuelli).

E siamo appena agli inizi, poiché da una parte si è messa in dubbio la professionalità di E. Denti, vista l'analisi che metteva in discussione tecnicamente il filmato lui era da non considerare perché...già detto.
E con l'inadeguatezza universitaria di Denti, indirettamente anche la difesa, che pure aveva la laurea italiana, veniva messa sotto tiro.
Tutto ha fatto il brodo!
Dall'altra parte invece l'opera "meritoria" in titoli ed esami, di tutti quelli che lavoravano per l'accusa è stata innalzata.
Capra chi è? Gill chi è?
Abbattere anche questi, eliminarli perché inutili, pur con lauree e curriculum.

E intanto ha certamente influenzato la corte quel giudizio su Ezio Denti.
La notizia della sua "riabilitazione" è passata sottovoce, forse se Denti avesse querelato avrebbero dovuto per forza scriverlo da qualche parte.
Per amore di Verità E. Denti dovrebbe querelare, a quanto pare è un gentiluomo poco considerato dalle testate giornalistiche.

PINO ha detto...

X VANNA

cito): "Per amore di Verità E. Denti dovrebbe querelare, a quanto pare è un gentiluomo poco considerato dalle testate giornalistiche."

Questa volta condivido totalmente la conclusione del tuo intervento!
Anche se il Denti non ha reagito, in misura adeguata, alla condotta tenuta in sede di dibattito della pm., la stessa, avrebbe dovuto, altrettanto pubblicamente, rendere giustizia al professionista, oltre che all'uomo.

Chiara ha detto...

Denti non ispira affidabilità di suo, per quanto mi riguarda... non lo "conosco" da adesso, l'idea me l'ero formata anni addietro e non è buona. Ma non conta, ha diritto a tutelare la propria reputazione se l'ha sentita ingiustamente compromessa. Fossi in lui guarderei anche in casa, comunque. Ciò detto, chiedo di nuovo: che cosa avrebbe influenzato? L'attribuzione di un fotogramma? Capirai! L'ha detto bossetti che era lì, ci mancherebbe che il suo fosse l'unico automezzo non ripreso, vi pare?! Che senso ha negare qualcosa di innocente?! Il caso del furgone fantasma, passato per forza dalle telecamere ma mai ripreso. Mah.

PINO ha detto...

CHIARA,
scusami, ma non mi è molto chiara l'ultima parte del tuo scritto: potresti ripetermelo in termini diversi?
Grazie.

>PINO ha detto...

CHIARA,
scusami, ma non mi è molto chiaro quello che hai scritto.
Potresti gentilmente ripeterlo in altri termini?
Grazie.

antrag ha detto...

Non è chiaro niente a dispetto del nick.
Si vede trasudare solo avversione, variamente modulata, per chi difende l'imputato recluso e per chi difende la difesa.
Tutto qui. Non c'è più niente. E' inutile richiedere altri giri di parole che ostruiscono i pacati canali di comunicazione.

Vanna ha detto...

Dudù, ho dimenticato di rispondere riguardo il tuo seguente: "... Una persona a me molto vicina si é diplomata e laureata in Francia, ma per ottenere un lavoro qui , dovrebbe ( non gli interessa) chiedere riconoscimento ufficialmente nelle sedi opportune, e l'equiparazione alle scuole/università nazionali; questo per poter lavorare in suolo italiano, i suoi titoli, diciamo internazionali, non glieli toglie nessuno...."

E' così e bene hai fatto a definire, è evidente che si debba far riconoscere il proprio attestato alle autorità competenti.

Il "problema tutto italiano" è quello burocratico.

Wolf ha detto...

Se i consulenti della difesa non sarebbero stati in grado di contrastare l'accusa, nessuno avrebbe messo in discussione lauree e qualifiche professionali degli stessi.



La Letizia Ruggeri che ha rischiato la rimozione dall'incarico, ritenuta incompetente dopo 2 anni di indagini senza risultati .
Con Bossetti si è presa la sua rivincita credendo che un poveraccio senza mezzi per pagarsi fior di avvocati le

avrebbe spianato la strada verso la sua personale redenzione.

Ma le cose, trovandosi confrontata con un team della difesa inaspettato, non sono andate come credeva .

Durante le udienze, sentendosi braccata ha agito attaccando la competenza dei consulenti della difesa.
Usando l'arma del discredito non ha avuto difficoltà a sbarazzarsi dal primo consulente sulle celle telefoniche, in

quanto geometra e sedicente informatico.
Il quale malgrado fosse senza una laurea in informatica aveva già partecipato centinaia di volte come consulente di procura in altrettanti processi, ma per il processo Bossetti non andava piu bene.

In seguito ha tentato senza successo di screditare la competenza della Dottoressa Dalila Ranalletta.
Ed infine non ancora soddisfatta, ha rivolto le sue attenzioni denigratorie sull'investigatore Ezo Denti.
Mettendone in dubbio la sua capacità professionale per via di una laurea conseguita all'estero.

Dal mio punto di vista il processo Bossetti si riassume essenzialmente nel seguente modo:

1- Indagine iniziata escludendo elementari piste plausibili
2- Indagine pseudoscientifica proseguita a senso unico sulla base di un frammento discutibile di Dna
3- indagine corredata ad arte con falsi indizi
4- Indagine sulla sfera sessuale tra la moglie e l'accusato
5- Indagine sui consulenti della difesa
6- Prove e ricostruzione del delitto assolutamente fantasiose

7- Condanna di un cittadino qualunque.
- Colpevole di transitare nei pressi di una palestra per recarsi al lavoro.
- Colpevole di abbronzarsi sotto le lampade al quarzo.
- Colpevole di acquistare nei chioschi figurine ai propri figli.
- Colpevole di non aver ricevuto ne effettuato chiamate telefoniche la sera del rapimento di una sconosciuta.
- Colpevole di non ricordarsi la sua giornata a distanza di 4 anni.
- Colpevole di aver acquistato della sabbia per la costruzione di un marciapiede.
- Colpevole di esser stato informato da giornali e Tv sullo stato fangoso del terreno dove è stato ritrovato il corpo di una sconosciuta.

Infine la signora Pubblico Ministero ha coronato il successo per aver mandato all'ergastolo un qualsiasi cittadino,nella veste di personaggio centrale in un film documentario girato da Sky Atlantic.


Wolf ha detto...

Se i consulenti della difesa non sarebbero stati in grado di contrastare l'accusa, nessuno avrebbe messo in discussione lauree e qualifiche professionali degli stessi.



La Letizia Ruggeri che ha rischiato la rimozione dall'incarico, ritenuta incompetente dopo 2 anni di indagini senza risultati .
Con Bossetti si è presa la sua rivincita credendo che un poveraccio senza mezzi per pagarsi fior di avvocati le

avrebbe spianato la strada verso la sua personale redenzione.

Ma le cose, trovandosi confrontata con un team della difesa inaspettato, non sono andate come credeva .

Durante le udienze, sentendosi braccata ha agito attaccando la competenza dei consulenti della difesa.
Usando l'arma del discredito non ha avuto difficoltà a sbarazzarsi dal primo consulente sulle celle telefoniche, in

quanto geometra e sedicente informatico.
Il quale malgrado fosse senza una laurea in informatica aveva già partecipato centinaia di volte come consulente di procura in altrettanti processi, ma per il processo Bossetti non andava piu bene.

In seguito ha tentato senza successo di screditare la competenza della Dottoressa Dalila Ranalletta.
Ed infine non ancora soddisfatta, ha rivolto le sue attenzioni denigratorie sull'investigatore Ezo Denti.
Mettendone in dubbio la sua capacità professionale per via di una laurea conseguita all'estero.

Dal mio punto di vista il processo Bossetti si riassume essenzialmente nel seguente modo:

1- Indagine iniziata escludendo elementari piste plausibili
2- Indagine pseudoscientifica proseguita a senso unico sulla base di un frammento discutibile di Dna
3- indagine corredata ad arte con falsi indizi
4- Indagine sulla sfera sessuale tra la moglie e l'accusato
5- Indagine sui consulenti della difesa
6- Prove e ricostruzione del delitto assolutamente fantasiose

7- Condanna di un cittadino qualunque.
- Colpevole di transitare nei pressi di una palestra per recarsi al lavoro.
- Colpevole di abbronzarsi sotto le lampade al quarzo.
- Colpevole di acquistare nei chioschi figurine ai propri figli.
- Colpevole di non aver ricevuto ne effettuato chiamate telefoniche la sera del rapimento di una sconosciuta.
- Colpevole di non ricordarsi la sua giornata a distanza di 4 anni.
- Colpevole di aver acquistato della sabbia per la costruzione di un marciapiede.
- Colpevole di esser stato informato da giornali e Tv sullo stato fangoso del terreno dove è stato ritrovato il corpo di una sconosciuta.

Infine la signora Pubblico Ministero ha coronato il successo per aver mandato all'ergastolo un qualsiasi cittadino, nella veste di personaggio centrale in un film documentario girato da Sky Atlantic.


Anonimo ha detto...

Intervista di Denti a Radio Cusano Campus.
Allego:

“Anche il Gup ha riconosciuto che sono ingegnere. Diffamato per due anni per colpa della Ruggeri”
CAMILLA MIGLIO 19 DICEMBRE 2017
Facebook514Pinterest0TwitterWhatsAppCondividi
Ezio Denti è un ingegnere a tutti gli effetti, contrariamente da quanto sostenuto dal PM Letizia Ruggeri, la stessa che ha seguito il processo a Massimo Giuseppe Bossetti. Denti, uno dei consulenti della difesa del muratore di Mapello, ha espresso la sua soddisfazione ai microfoni di “Legge o Giustizia” su Radio Cusano Campus.

“Assolto perché il fatto non sussiste”
“Durante il dibattimento processuale avevo dichiarato il mio titolo di studio in qualità di ingegnere. Questo mi venne contestato dalla Ruggeri che diceva che io avessi solo il diploma di ragioniere. I titoli li avevo con me durante l’attività dibattimentale. Chiesi se voleva vederli perché sapevo che me lo avrebbe chiesto. Sono stato quindi rinviato a giudizio per falsa testimonianza e falsa attestazione. Abbiamo avuto una prima udienza durante la quale il Gup prese del tempo per riservarsi ulteriori verifiche. Gli avvocati Camporini e Salvagni hanno dimostrato che l’accusa si sbagliava nei miei confronti. Abbiamo presentato al Gup i miei titoli che sono validi in Francia e che sono equivalenti anche in Italia anche se non ho mai esercitato”.

Queste accuse hanno segnato Ezio Denti
“Due anni di diffamazioni e calunnie nei miei confronti. Prima Ezio Denti era il top del top. Ora sono un millantatore di titoli. Sono stato attaccato dal web e da tutti i media. Il primo fu Repubblica. Non chiedo tanto, chiedo che venga pubblicato quanto accaduto. Se le scuse non arriveranno adirò le vie legali, questo senza dubbio”.

Per Denti la sua è una vittoria di tutti i consulenti
“In questo modo si tutelano finalmente i consulenti di parte che oggi vengono visti come soggetti poco importanti. Noi siamo sempre dalla parte dei cattivi ma non possiamo essere messi in discussione per questo. Non sono mai state contestate le mie capacità tecniche e quindi si è cercato di offendere la moralità della mia persona. Il Gup ci ha messo poco a verificare la verità mentre la Pm Ruggeri non ci era riuscita. Sono passati due anni, si è perso veramente tanto tempo. Per cosa poi? Il mio titolo principale nel caso Bossetti era quello di investigatore privato riconosciuto. Diffamato dalla Ruggeri? Direi di si. Oggi sul web si parla di me solo come finto laureato. Garantisco che ora non ce ne è più per nessuno. I magistrati hanno un potere assurdo, possono distruggere una persona in qualunque modo. Nel processo Bossetti sono stati attaccati personalmente tutti i consulenti”.

Anonimo ha detto...

Intervista a Radio Cusano Campus di Ezio Denti.
Allego:
“Anche il Gup ha riconosciuto che sono ingegnere. Diffamato per due anni per colpa della Ruggeri”
CAMILLA MIGLIO 19 DICEMBRE 2017
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Ezio Denti è un ingegnere a tutti gli effetti, contrariamente da quanto sostenuto dal PM Letizia Ruggeri, la stessa che ha seguito il processo a Massimo Giuseppe Bossetti. Denti, uno dei consulenti della difesa del muratore di Mapello, ha espresso la sua soddisfazione ai microfoni di “Legge o Giustizia” su Radio Cusano Campus.

“Assolto perché il fatto non sussiste”
“Durante il dibattimento processuale avevo dichiarato il mio titolo di studio in qualità di ingegnere. Questo mi venne contestato dalla Ruggeri che diceva che io avessi solo il diploma di ragioniere. I titoli li avevo con me durante l’attività dibattimentale. Chiesi se voleva vederli perché sapevo che me lo avrebbe chiesto. Sono stato quindi rinviato a giudizio per falsa testimonianza e falsa attestazione. Abbiamo avuto una prima udienza durante la quale il Gup prese del tempo per riservarsi ulteriori verifiche. Gli avvocati Camporini e Salvagni hanno dimostrato che l’accusa si sbagliava nei miei confronti. Abbiamo presentato al Gup i miei titoli che sono validi in Francia e che sono equivalenti anche in Italia anche se non ho mai esercitato”.

Queste accuse hanno segnato Ezio Denti
“Due anni di diffamazioni e calunnie nei miei confronti. Prima Ezio Denti era il top del top. Ora sono un millantatore di titoli. Sono stato attaccato dal web e da tutti i media. Il primo fu Repubblica. Non chiedo tanto, chiedo che venga pubblicato quanto accaduto. Se le scuse non arriveranno adirò le vie legali, questo senza dubbio”.

Per Denti la sua è una vittoria di tutti i consulenti
“In questo modo si tutelano finalmente i consulenti di parte che oggi vengono visti come soggetti poco importanti. Noi siamo sempre dalla parte dei cattivi ma non possiamo essere messi in discussione per questo. Non sono mai state contestate le mie capacità tecniche e quindi si è cercato di offendere la moralità della mia persona. Il Gup ci ha messo poco a verificare la verità mentre la Pm Ruggeri non ci era riuscita. Sono passati due anni, si è perso veramente tanto tempo. Per cosa poi? Il mio titolo principale nel caso Bossetti era quello di investigatore privato riconosciuto. Diffamato dalla Ruggeri? Direi di si. Oggi sul web si parla di me solo come finto laureato. Garantisco che ora non ce ne è più per nessuno. I magistrati hanno un potere assurdo, possono distruggere una persona in qualunque modo. Nel processo Bossetti sono stati attaccati personalmente tutti i consulenti”.

Chiara ha detto...

Dico, Pino, che tutta sta rilevanza del fotogramma - e relativi studi/perizie - io non la vedo, dal momento che non si tratta di ivi collocare un imputato che si dichiara in tutt'altro luogo: noi sappiamo già che lui era lì e che almeno uno dei frames riprende il suo automezzo; per forza; per realtà e anche solo per statistica guarda. Lui ci ha detto in quella fascia oraria grossomodo mi son fermato all'edicola, ho intravvisto un conoscente e gli ho suonato, ho imboccato la strada per casa...ai fini che rilevano (occasione) tanto basta, frame o mica frame; intendo quindi che qualunque vicenda attorno a consulenze e consulenti è abbastanza relativa e fine a se stessa in fondo...

antrag ha detto...

SPUTTANARE: Parlare negativamente di qualcuno, rivelando gli aspetti (presentati come) negativi della sua vita o del suo carattere, allo scopo di screditarlo e umiliarlo.

Rientra tra le mansioni di costoro, preposti a una funzione pubblica?

Dudu' ha detto...

Chiara,
".. . Lui ci ha detto in quella fascia oraria grossomodo mi son fermato all'edicola, ho intravvisto un conoscente e gli ho suonato, ho imboccato la strada per casa...ai fini che rilevano (occasione) .."

Stai spendendo un "ricordo" che non trova testimonianza nei tracciati telefonici del suo cellulare.
La vodafone non ha registrato nessun spegnimento ma solo che dalla telefonata delle 17.45 fino alla mattina sucessiva non c'é generazione di traffico telefonico.
Dovrebbe tradursi in: ma quale giorno ricorda Bossetti?

E ancora, assumendolo innocente fino prova contraria, incalzato nell'interrogatorio, quale giorno poteva ricordare se la sua vita routiniana quotidianità era uguale a se stessa ogni giorno...
In quei 10 minuti che si é deciso Yara uscí c'erano tante persone che andavano e venivano, eppure Yara (dicono) non la vide nessuno, nemmeno suo padre che partendo da casa andò alla polisportiva prenderla e ritornò casa (si disse, ma le motivazioni non capisco perché non lo riportano). Quindi,alle '45 il Francese testimonia averla vista uscire, il padre,Fulvio, nei stessi minuti non la vede..come non la vede nessuno, eppure di testi che erano presenti in quei minuti erano tanti.

La verità non c'e l'ha nessuno per carità ma almeno atteniamoci a quelle due cose certe: Bossetti con la chiamata all'amico viene smentito dalla stessa vodafone.

Piuttosto, perchè la "visione" di Tironi fú ritenuta non credibile rimane un mistero perché i video resi pubblici e poi ritirati davano molto molto credito fosse vera la sua "visione".
Chi copri cosa?

Dudu' ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Dudu' ha detto...

Noto problemi con ricaptcha e poca rete. Scusate i duplicati,lo tolgo.

Nautilina ha detto...

Chiara,
vedi che le cose non stanno proprio così. Salvagni l'ha spiegato bene.
Bossetti in realtà, dopo l'arresto, non ha dichiarato spontaneamente di trovarsi a Brembate, semplicemente ha detto che era normale per lui trovarsi lì, e ciò non perché se lo ricordasse, ma per semplice deduzione, dato che all'epoca passava ogni sera da via Locatelli scendendo dal cantiere nel quale lavorava e SOPRATTUTTO siccome gli inquirenti gli contestavano che era stato ripreso dalle telecamere.
Bossetti allora andava molto sulla fiducia, credeva nella giustizia infallibile, nel DNA che non sbaglia e nelle telecamere che non mentono mai.
Ma non ha mai fornito un orario preciso, pur cercando di farlo con falsi ricordi.
Sull'autocarro, poi, ha sempre negato che quello in via dei C. e D. d. A. fosse suo, e questo lo ricordiamo tutti.
In particolare ha detto che la sua cassetta degli attrezzi era più piccola e l'impalcatura più bassa ma c'erano tante altre differenze, quali di preciso non saprei perché i giornali non le hanno mai riportate.
Quindi, di quale ammissione stiamo parlando? Che probabilmente nel pomeriggio fosse in giro per Brembate? Anche se fosse, che valore ha?

Nautilina ha detto...

Aggiungo alle parole di Dudù che l'incontro all'edicola si è dimostrato inconsistente, un falso ricordo o riferibile ad altra data.
C'è una prova incontestabile oltre al telefono, ed è questa: il collega a cui avrebbe suonato il clacson quel pomeriggio stava a casa con la febbre. Maggioni, sì, è lo stesso della denuncia per diffamazione, all'epoca lavorava con Bossetti a Palazzago.
Poi sappiamo che l'edicola del 'Nonno' quella sera ha chiuso in anticipo, alle 18:45.
Bisogna che Bossetti si sia fermato prima della chiusura, ovvero tra le 18:35/45 se non prima, ma è strano che l'edicolante non ricordi il suo passaggio né quello di Yara che, stando alla testimonianza del sig. Francese, dovrebbe essere uscita dal cancello proprio mentre lui chiudeva. Strano, però può darsi che la ragazza sia uscita in via Morlotti oppure dalle 18:46 in poi, in accordo con l'ipotesi di Ezio Denti.
Quante coincidenze in questo caso...e quanti vuoti di memoria, non solo nell'imputato. Ma dopo tre o quattro anni, ci sta.

Per esempio Bossetti non ricordava neppure che quel pomeriggio non era tornato al cantiere per via del maltempo che impediva i lavori esterni.
Una giustificazione ottima, eppure subito dopo l'arresto non lo ricordava.
Possiamo dedurre che piovesse intorno alle quattordici-quindici e in seguito verso le cinque avesse smesso, oppure piovigginasse appena appena, perché non si è mai sentito che Yara portasse l'ombrello quando è uscita di casa, né credo che la madre l'avrebbe lasciata uscire a piedi sotto una pioggia scrosciante. Quantomeno l'avrebbe accompagnata in auto! E sarebbe andata a riprenderla, lei oppure il padre.
Sulla sciarpa, per inciso, è stata la madre a dire che ne indossava una marrone, ma lasciamo perdere l'argomento, ha detto pure che il reggiseno della figlia era rosa mentre nelle foto appare decisamente viola. Altre falle di memoria?
Possiamo però buttare via tutta la fuffa del 'come faceva Bossetti a sapere che quel giorno lì il campo era impalciato e che aveva piovuto'.
Chiaramente non lo ricordava il giorno dell'arresto, ma dopo se n'è ricordato perché i giornali li leggeva. Oppure gli avranno rinfrescato la memoria gli avvocati dopo aver scoperto che non era tornato al lavoro quel pomeriggio.


Vanna ha detto...

" antrag ha detto...
SPUTTANARE: Parlare negativamente di qualcuno, rivelando gli aspetti (presentati come) negativi della sua vita o del suo carattere, allo scopo di screditarlo e umiliarlo.
Rientra tra le mansioni di costoro, preposti a una funzione pubblica?
21 dicembre 2017 16:59:00"
Con il curriculum che riporta Wolf, il caso è chiuso per MGB, se ne potrebbero aprire altri eliminati fin da subito.

Sono "rassicurata" (si fa per dire), quello che vado affermando da tempo si confermerebbe.

Vanna ha detto...

Ciao Pino,
sono contenta che hai condiviso.
Aggiungo:
Da Anonimo riporto
"Queste accuse hanno segnato Ezio Denti
“Due anni di diffamazioni e calunnie nei miei confronti. Prima Ezio Denti era il top del top. Ora sono un millantatore di titoli. Sono stato attaccato dal web e da tutti i media. Il primo fu Repubblica. Non chiedo tanto, chiedo che venga pubblicato quanto accaduto. Se le scuse non arriveranno adirò le vie legali, questo senza dubbio”."

Fino a ieri in rete ancora c'erano le notizie su Denti di quei momenti di
sciacallaggio contro di lui, nessun aggiornamento del nuovo.
Ricontrollerò oggi, ma, ciò che riporta l'anonimo mi rassicura, poiché se lui non dovesse ricevere pubbliche scuse con pubblici articoli, andrà avanti per vie legali.
E meno male che, pur con scarsa visibilità, in confronto, la difesa si è esposta ed è stata visibile nei media, troppo poco a mio parere, e nbene ha fatto.
Posso solo riaffermare che il pool difensivo è stato galantuomo e per bene, parole in disuso nel mondo di oggi, parole dimenticate, da riscoprire.

Dudu' ha detto...

Nautilina,
Ho la sensazione che non avendo trascrizioni degli interrogatori, anche dei Gambirasio, molti assumano certezze da ipotesi, a noi tocca continuare ripetere che certezze non ce ne sono. :(

I guai per Denti sembrano non finire.. Consulenza informatica? Forse c'é un errore nell'articolo...
Ma quanta onestà per certi cittadini di Stezzano.. Cifre notevoli.. e ti credo poi nessuno sa niente.

http://www.ecodibergamo.it/stories/bergamo-citta/chiusa-linchiesta-sullex-ragionierastezzano-ci-sono-altri-otto-indagati_1265329_11/

Chiara ha detto...

consulenza informatica...non c'erano stati due consulenti che si chiamarono fuori ad un certo punto? ...può darsi poi abbia assunto anche quella parte Denti... (?)

Chiara ha detto...

non si è più saputo niente di quei due o sbaglio?

Dudu' ha detto...

No, Denti nel caso Bossetti ha assunto il ruolo di investigatore, video e veicoli.
I primi due consulenti : gli hanno offerto consulenze al ris ( che carina la Ruggeri) e procura di Bergamo pochissimi giorni prima della loro audizione, creando un conflitto .
Poi arrivó Bassetti.

Se apri l'articolo linkato, puoi leggere Denti sarebbe indagato per fatturazioni del comune di Stezzano come consulente informatico..mi sembra strano.

Wolf ha detto...

Lo Studio Investigativo Ezio Denti
si avvale di consulenti con una consolidata esperienza in sistemi informatici e digitali..........

http://www.eziodenti.com/servizi/consulenze-tecniche-informatiche/

si avvale

Vanna ha detto...

Wolf, grazie per ciò che hai scritto e per quell' "avvale" che dice tutto.

Tra le righe passano giudizi soffusi e sottesi, "non ispira affidabilità"
per di più gli si consiglia "di guardarsi in casa".
I frame conatno poco, i fotogrammi pure, tanto passa di lì ( e quindi è lui ovviamente).
(Pare invece che altri fotogrammi del dna al contrario siano stati determinanti per sputtanare prima e condannare dopo).

" Il caso del furgone fantasma, passato per forza dalle telecamere ma mai ripreso. Mah."
Mah, rispondo, il furgone del centro sportivo con relativo autista sono fantasmi anch'essi!

Se mi si concede, senza polemiche, solo perché è ciò che si scrive che ti fa rispondere.

Nautilina e Dudù condivido il vostro modo di portare avanti il dialogo.

Dudu' ha detto...

Grazie Wolf :)

Wolf ha detto...

Sull’inchiesta sull’ex ragioniera del comune di Stezzano è dal 2013 che i media ne parlano.
Quello che noto è la tempistica dove Ezio Denti appare in questa inchiesta di Stezzano solo e subito dopo la notizia che il GUP ha riconosciuto la validità della sua laurea.

Non sono riusciti a sputtanarlo per falsi titoli di studio ed allora cercano di sputtanarlo inserendolo in altri fatti.

Anonimo ha detto...

Quello italiano è tutto un sistema di corporazioni, il Bel Paese non è mai uscito da medioevo nonostante la patina di modernità. Ezio Denti ha pestato i piedi a chi non doveva, ha ridicolizzato incompetenze e cialtronerie. Fanno di tutto per fargliela pagare...

PINO ha detto...



BUON NATALE e OTTIMO ANNO NUOVO a tutti i collaboratori di questo blog.

Chiara ha detto...

Wolf
come hai detto è da tempo che l'indagine si muove. Sono I GIORNALISTI che ADESSO, sull'onda dell'altra grana, si fiondano a pesce su quel nome e lo pubblicano. Li conosciamo ormai, secondo te sarà l'ultima? Dai loro il tempo di capire se quel nome e le sue vicessitudini "tirano" abbastanza e avremo la risposta.

Chiara ha detto...

PINO e Tutti

Buon Natale a voi! Abbiate feste serene e affettuose! :)

Dudu' ha detto...

Condivido Chiara il tuo delle 11.12.
Mi chiedo: ma non esiste il diritto alla privacy, o la segretezza d'indagine,o ancora una tutela del cittadino?
Troverei giusto l'info uscisse se l'indagato copre cariche pubbliche in quanto la cosa pubblica riguarda tutti, ma poi indagare un soggetto non significa quella persona abbia frodato o altro, e quindi é lecito dare impasto ai media l'info..

Un esempio :
Chiara chiese che fine hanno fatto Dezzani e De checco, quest'ultimo non ho controllato; per Dezzani invece consulente dell'accusa nel processo Buoninconti spendo due righe.
In sintesi, a processo ha dichiarato essere laureato al giudice, non sembrerebbe cosí dice il consulente della difesa Paolo Reale che avrebbe smontato la sua perizia e vuole vederci chiaro sulla sua laurea.

http://www.lecronachelucane.it/2017/10/19/8798/

Nessuno ha mosso un dito.

E Reale non molla.
Rimane che avrebbe detto di essere laureato ma non risulta.. il falso vale per alcuni e altri no...(sistema un pò selvaggio che dovrebbe essere rivisto ..).

Risulta nel caso Kercker siano stati delineati dei parametri a cui dovrebbero seguire delle scelte, non hanno valore?
(Nell'articolo i riferimenti).

Due pesi e due misure?
Per l'accusa ancora una volta lo strapotere...sarebbe ora venisse regolato da linee guida stringenti.

Ricambio gli auguri.
Buone feste e buon Natale sereno a tutti. :)

Vanna ha detto...

BUON NATALE A TUTTO " VOLANDOCONTROVENTO".

BUON NATALE ALLE FAMIGLIE ARZUFFI-BOSSETTI-COMI.

BUON NATALE A TUTTO IL POOL DIFENSIVO DI M.G.BOSSETTI.

BUON NATALE ANCHE AL POOL DIFENSIVO DELL' ACCUSA
e
che la Fede, la Speranza, la Carità possano accendersi come stelle nel cuore di tutti.

antrag ha detto...

Un colpevole non sempre sperimenta il carcere come un momento di ravvedimento e di espiazione ...

Proviamo a immaginare cosa sperimenta un innocente nel restare in carcere tutta la vita ...

Un invito a riflettere, in questi giorni, per tutti quelli del blog.

Anonimo ha detto...

Ma che carini gli auguri di Natale.
Peccato che Yara non c'è più, auguro a B di cagare sangue il 25.

Wolf ha detto...

Auguri anche a te Anonimo. :-)

Chiara ha detto...

Classe Wolf, chapeau.

Dudú che dire, hai ragione

Anonimo ha detto...

Consigli per gli aquisti per B e non soltanto: https://www.amazon.it/WIDMANN-Widmann-Corna-da-Renna/dp/B005OJPTU8/ref=pd_cp_21_2/259-0595613-6521651?_encoding=UTF8&psc=1&refRID=0JR7AEN1MRM29EY0TQDB
Per un avvocato non saprei, sono troppo bastardi, la borsa o il cellulare non mi sembrano buone idee.
Il mio si è fottuto qualche orologio che rivendeva per comprarsi la coca.
Che razza di m.

Anonimo ha detto...

voleva farti girare l'economia domestica, comprandotela

Bruno ha detto...

Cosa ne pensate, Ezio Denti è stato assolto... . "È ora che si assumano la responsabilità delle falsità che hanno scritto e divulgato nei miei confronti. - continua Denti -
È paradossale come in Italia si debba essere messi alla gogna quando si osa contraddire il lavoro della Procura e si finisca rinviati a giudizio per aver assunto ruoli scomodi. Ma giustizia è stata fatta. Si cucirà la bocca chi mi ha diffamato, dal primo all’ultimo. Sono mesi che lavoriamo io ed il mio staff per raccogliere l’elenco di tutti questi ’signore' contro cui procederò. Ed ho già conferito mandato per procedere. Onore e vittoria al mio segnale scatenate l’inferno, scrive ancora Denti -. Nulla di più appropriato. Non serviranno le pubbliche scuse. Servirà la spada della giustizia per insegnare che le parole, scritte o dette a vanvera anche da chi si professa giornalista, hanno un peso e 'care' conseguenze".

Anonimo ha detto...

Forza e onore Denti ignorante.
A parte questo, oggi al supermercato avevano tutta merce scaduta.
Ma dico io, datela a questi ergastolani, cacchio.
Forse già lo fanno, non so.
Sarà stanco di mangiare la pasta dei cornuti deliziosamente confezionata dalla cara moglie.

Wolf ha detto...

Occhio alla data perchè probabilmente certi contributi scadenti sono dovuti anche all'asunzione di cibi scadenti.

magica ha detto...

buongiorno .
madonna ! come fate SOPPORTARE l'anonimo ? è di una bassezza senza limiti : UN PORCONE!.

riprendo la considerazione di anonimo che ha scritto ...

Quello italiano è tutto un sistema di corporazioni, il Bel Paese non è mai uscito da medioevo nonostante la patina di modernità. Ezio Denti ha pestato i piedi a chi non doveva, ha ridicolizzato incompetenze e cialtronerie. Fanno di tutto per fargliela pagare...

22 dicembre 2017 22:16:00 CET..
è quello che ho sempre dedotto io, che sia successo nel caso SCAZZI . farla vincere ad un luminare del foro ? mai piu' - è preferibile mettere in galera delle persone innocenti . non siamo allocchi per capire .,che quelle persone non centrino . ci sono delle macchinazioni, per far sembrare veri certi fatti, che messi a confronto e ragionati con un po' di sale in zucca si chiariscono . tranquilli ! fate buone feste pero' e un boccone vi andasse per traverso ? .AUGURI A TUTTO IL BLOG .

Anonimo ha detto...

Tanti ringraziamenti magica.
Solo devo farti notare che il tuo commento risulta anche più rozzo dei miei volutamente volgari, bassi e certamente fastidiosi.
Comprendi cosa ha fatto il tuo protetto ?
Lui si che merita certi appellativi.
Io posso sfogarmi come voglio (quasi), ma tu difendi un balordo.
Comunque non mi sembra ci siano novità e non rompo più le palle.

magica ha detto...

abbiamo capito la tua raffinatezza .anonimo

bisogna difendersi da questi personaggi . fasulli ,
se occoresse con con i denti , senza ritrosie , bisogna alzare la voce . altrimenti si sentono padroni delle nostre vite ,
e noi ? zitti e mosca !ci vuole una rivoluzione !

Nautilina ha detto...

Magica,
questo anonimo secondo me non è veramente un caprone scostumato, è un troll intenzionale. Lo confessa lui stesso quando ammette che i suoi commenti sono "volutamente volgari, bassi e certamente fastidiosi."
Non c'è niente di spontaneo nel suo turpiloquio, lo scopo è solo avvelenare la conversazione insultando Bossetti e chi lo difende, sperando di zittire tutti qua dentro.
L'intenzione, secondo me, è farci vergognare perché ci interessiamo, secondo lui, al destino di un maniaco balordo e per questo saremmo da considerare persone spregevoli.
Nemmeno capisce quello che si dice - o meglio, finge di non capire che il problema va ben oltre Bossetti e riguarda le sorti della giustizia.
Dice di sapere cos'ha fatto MGB, ma come può esserne così sicuro? Non può, ovviamente, e non ha neppure argomenti, se no li discuterebbe con noi invece di offendere a destra e a manca, come dicono a Roma " 'ndo cojo cojo".
Io ti direi di lasciarlo perdere, se lo attacchi non ottieni nulla, poi vedi tu...
Buone feste comunque, mia cara!

antrag ha detto...

Roma terrifica con le sue sezioni di Cassazione, lontane da dove non si è indagato e dibattuto a sufficienza, e si è giudicato appiattendosi sulle accuse.

I trolls proliferano per questi motivi o come escrescenze spontanee o come frutto di inseminazioni artefatte.

Chiara ha detto...

Anche vcv inseminato a sua insaputa...che mondo :D

Anonimo ha detto...

Chi è vcv ?

Chiara ha detto...

[vcv=acronimo di questo blog]


Buon Anno a tutti!!!

Vanna ha detto...

La frase seguente non l'ho capita:
o sono scema io o lo è chi l'ha scritta
"Anche vcv inseminato a sua insaputa...che mondo :D"
Bohhh?
Avrà copiato da antrag che è stato sì molto comprensibile e son d'accordo con lui.
Comunque cara Magica condivido il tuo sfogo.
La saggia Nautilina consiglia di non dare spago, condivido anche lei, però-però quando ce vò-ce vò, si dice a Roma.

Vanna ha detto...

Nautilina, pacatamente, con saggezza scrivi:
"...Non c'è niente di spontaneo nel suo turpiloquio, lo scopo è solo avvelenare la conversazione insultando Bossetti e chi lo difende, sperando di zittire tutti qua dentro.
L'intenzione, secondo me, è farci vergognare perché ci interessiamo, secondo lui, al destino di un maniaco balordo e per questo saremmo da considerare persone spregevoli..."
In parte hai ragione: vorrebbe zittirci, farci vergognare di difendere un "assassino pedofilo" e di considerarci "spregevoli".
Potrebbe, ma aggiungo che potrebbe sì avere tutto l'interesse a mettere nel calderone dell'accusa anche chi lo difende, ma potrebbe anche essere al corrente di quello che è accaduto veramente, potrebbe difendere e coprire altro, insultando qui vorrebbe zittirci perché qui, veramente, si sta aprendo qualche spiraglio nel vaso di Pandora, cosa che temono tutti quelli che accusano non solo le famiglie Arzuffi-Bossetti-Comi, ma anche la difesa al completo.
I miei complimenti al "neo" laureato E. Denti! Continui come ha detto e, mi raccomando, sappia ben guardare se stesso, la sua famiglia e i suoi interessi!

Vanna ha detto...

" Anonimo ha detto...
Tanti ringraziamenti magica.
Solo devo farti notare che il tuo commento risulta anche più rozzo dei miei volutamente volgari, bassi e certamente fastidiosi.
Comprendi cosa ha fatto il tuo protetto ?
Lui si che merita certi appellativi.
Io posso sfogarmi come voglio (quasi), ma tu difendi un balordo.
Comunque non mi sembra ci siano novità e non rompo più le palle.

27 dicembre 2017 18:05:00 CET"

Anonima al bicarbonato, hai firmato questo elegante post.
La prossima volta trova altro stile e altre parole, solo così potrai veramente firmarti "anonimo",se vuoi giocare a nascondino, sennò ti si fa "tana"!


Anonimo ha detto...

Il ballistico diversamente ingegnere è indiscutibile che se stesso e i suoi interessi sa guardarseli bene.
E' la peculiare occupazione che gli riesce bene.
Un sito carnevalata:
http://www.eziodenti.com/servizi/investigazioni-private/infedelta-coniugale/
Ma come ? si occupa tra le altre cose di infedeltà e nega l'evidenza che si è fatto la moglie,, anche 1/4 di Mapello.

Anonimo ha detto...

Tutti i calcoli sono approssimativi e senza nessuna prova, prendeteli come un gioco.
Mapello: 6813 abitanti /2 le femmine = 3406 / 2 gli anziani = 1703 / 2 per i bambini = 851 / 2 i poveri 425 /2 i froci = 212 /2 non ci stanno.
Speriamo 100 amanti + 1 "ingegnere" non del posto.
101 persone.

MAGICA ha detto...

TU SEI CORNUTO EH?
CREDI CHE NOI NON LO ABBIAMO CAPITO ?
VALUTANDO LA TUA AGGRESSIVITA' SI CAPISCE CHE CE L'AHI CON GLI AMANTI DELLA TUA . FATTI UNA ... ZITTO E MOSCA .
ECCO CHE LA ROZZESSA è ANCORA PIU' INVASIVA

Anonimo ha detto...

MAGICA non c'è bisogno che urli.
Io non sono un appassionato sostenitore dell'omicida di ragazzine nonchè più cornuto d'Italia, ormai lo sappiamo.
Sono un garbato essere umano che esprime il suo convincimento su un caso di cronaca.
Delle marachelle e dei costumi della mamma dell'indecente cosa pensi allora ?
Anche questi ti sembrano usuali ?

Vanna ha detto...

Ma cosa importa a questo anonimo-a dei costumi della mamma?
Ne hai di frustrazioni eh "garbato essere umano" dal "convincimento" limitato oppure direttamente implicato-a nel fattaccio?
Ma gli sembra proprio che le corna siano il problema principale della morte della ragazzina?
Se fosse così, ogni secondo dovrebbero sparire migliaia di ragazzine, perché lo sappiamo che le corna sono sempre state "normali", frequenti e nascoste, ignorate o sputtanate nella vita di moltissimi e non costituiscono certamente l'unica prova di assassinio.
L'anonimo-a dunque pigia sul pedale delle corna per costruire un fragile castello di carte che si va sgretolando giorno dopo giorno.
Nella morte di Y non c'entrano le corna, il dna è farlocco per tutto quello che qui è stato scritto e riportato da esperti del settore.
I motivi di quella morte sono altri e si conoscono, quindi continuare ad infangare tre famiglie è inutile e stupida perdita di tempo.

Non ci sono prove, telefonate, spostamenti, documenti, immagini... se non strisce, viste per immagini, analizzate senza uno straccio di avvocato a tutelare, senza che nuovi esperti e nuovi controlli venissero fatti.
Soprattutto senza nessun rispetto verso gli operatori della difesa.
Tutto questo "garbato essere umano" è accaduto in questo strabiliante caso.

magica ha detto...

io sono convinta che BOSSETTI SIA INNOCENTE . gli inquireni sono partiti dal presupposto che sua madre abbia concepito i figli senza il marito , ma abbiamo riscontri che li abbia fatti con GUERINONI?
LA MADRE lo nega . perchè lo nega? gli hanno sbattuto in faccia le prove di lei con il GUERINONI?
QUETO FATTACCIO è TUTTO UN IMBROGLIO . troppe conclusioni azzardate . bisogna fare un dietro front , e ricominciare seriamnte senza pregiudizi

Anonimo ha detto...

E Il fermo di questo sciagurato con tentativo di fuga, l'impassibilità dello stesso davanti alle fdo, la presenza del dna finora mai vanificata dalla difesa, le lettere porcone (ecco magica) alla Gina ?
Per voi cospirazionisti per tutto c'è una spiegazione.

magica ha detto...

sono basita .
leggere una banalita' del genere da uno che si crede furbo . roba da matti , il ricordo di quel tipo che grdava , ocio che scappa ocio che scappa è una vergogna avere certi personaggi che vengono definiti forze dll'ordine . una cretinaggine di uno che si sentiva un eroe per arrestere un uomo che stava gettando la malta , beh , poi mettergli le manette ed erano in cento a fare i bravuroni. meglio non dire tutto quello che bisognerebbe dire .

dove vivi? non ti sei accorto che la difesa ha vanificato alla grande il d.n.a - ribatte che lo voglia far rifare se avesse la sicurezza che sia valido perchè continua con la pretesa di rifarlo -

Anonimo ha detto...

Sarà.
Mi sarei fermato lì, chiedendo magari cosa era successo e stop.
Sono stato fermato qualche volta ed è normale non muoversi mai nemmeno in casa propria.
Trattato benissimo.
Non pensate male, sono brutte esperienze che capitano, io sono incensurato.

antrag ha detto...

Le accuse rasentano il folclore giudiziario, la fantasia mitologica ...
Le tesi difensive sono sostenute da testimonianze, " ... non ricordo ... ", buon senso, considerazioni scientifiche, riscontri lasciati inesplorati ,,, e tanto altro.
Innocenza o colpevolezza paradossalmente diventano per così dire un problema successivo all'eliminazione dello sconcio perpetrato.

MAGICA ha detto...

ciao antrag .

,
Le tesi difensive sono sostenute da testimonianze, " ... non ricordo ... ", buon senso, considerazioni scientifiche, riscontri lasciati inesplorati ,,, e tanto altro.. DAL TUO POST .

INOLTRE c'è qualcuno che non ricorda ? forse ti riferisci alla moglie di BOSSETTI .. peccato che non si ricordava l'orario del rientro serale del marito : avvenuto 4 annni ?
non si capiscono questi ultimi commenti , che vogliono essere particolari per non essere tacciai di semplicita' . ma poi non si capisce un tubo?

Vanna ha detto...

antrag,scrivi:" Le accuse rasentano il folclore giudiziario, la fantasia mitologica ..." e non solo, aggiungo che anche le funzioni, i personaggi,i ruoli, gli intrecci del Propp ci stanno tutti nell'ambiente della narrazione del fatto fino a questo punto.
Dovrà esserci lo scioglimento del problema.

Intanto qualcosa si va muovendo, cresce il movimento a favore della maggior chiarezza, non sull'operato dell'imputato, ma su quello di chi ha indagato, non ha esplorato, né l'ambiente palestra che doveva essere messo sotto chiave, né il cantiere, adeguatamente. Troppe amnesie, troppe fanfare e troppa pubblicità su navi che partono, ritornano, e la polizia presente ad acchiapparlo in diretta, con alti poteri imbonitori dietro le quinte.
"Venghino siori venghino"... a vedere come si cucina l'assassino inventato.

Anonimo ha detto...

Vanna, su du jorni ca mi rumpu a minchia cù sti fissiria.

Vanna ha detto...

solo da due giorni?
Da quel dì che scrivo "fissirie", solo ora te ne accorgi?

Anonimo ha detto...

Ciao Vanna e scusa, mi sei simpatica anche se stai dall'altra parte.

Bruno ha detto...

Cosa ne pensate di questo caso? Ci può essere una attinenza con il caso Bossetti?, scrive il Corriere della Sera: "Non sono stati trovati peli o capelli riconducibili all’imputato Stefano Binda sulla salma di Lidia Macchi, la studentessa ventenne uccisa nel 1987 le cui spoglie sono state riesumate per capire se vi fossero o meno elementi del dna riconducibili all'uomo accusato dell’omicidio. Spuntano però quattro peli, senza bulbo, che i periti incaricati dal gip hanno trovato nella zona pubica: appartengono tutti alla stessa persona e secondo gli esperti non sono riconducibili né a Stefano Binda né a un familiare della ragazza uccisa. Sarebbero dunque di un altro uomo. È la novità emersa martedì nell’aula gip del tribunale di Varese, dove i quattro periti hanno esposto i risultati della relazione. Vi sarebbe «alta probabilità» che i peli siano rimasti sul corpo in seguito a un rapporto sessuale - il primo della sua vita, e consenziente - che la ragazza avrebbe avuto, quella notte, dopo essere uscita dall’ospedale di Cittiglio dove si era recata a far visita a un’amica, il 5 gennaio del 1987. Poche ore dopo fu uccisa a coltellate.

Gilberto ha detto...

Io credo che il problema che pone il tuo esempio Bruno è quello di una validità della prova del Dna al di fuori del laboratorio (a partire ovviamente dal deposito del materiale biologico). L'analisi genetica non è in grado di controllare una infinità di variabili che possono essere intervenute e che non si conoscono. Paradossalmente più grande è la sensibilità degli strumenti di analisi e più aumenta il rischio di false attribuzioni dovute a inquinamenti, trasferimenti secondari, e depositi 'fortuiti'. Risulta difficile stabilire se sono coevi al fatto da investigare o se invece sono avvenuti prima o dopo. A livello mondiale c'è tutta una letteratura relativa a moltissimi casi nei quali si sono inseguiti dei miraggi (il più famoso è quello del fantasma di Heilbronn ).

Anonimo ha detto...

Indubitabilmente però i tedeschi sono ignoranti come capre.
Davvero, non è una provocazione, sono proprio dei villani.

Anonimo ha detto...

No, la docufiction su Avetrana no.
Su B e famiglia allora gireranno un porno, camurria buttana.

Nautilina ha detto...

Veramente i cotton fioc contaminati venivano dall'Europa dell'est e il problema ce l'hanno avuto anche in Francia.
Ma se ti consola pensare che queste cose succedano solo oltralpe, fa' pure, Anonimo de Rompiglionis.
Noi invece in Italia stiamo spanne sopra tutti, ah certo, da noi certe cose non possono succedere, sia mai.

Finalmente dopo trent'anni hanno scoperto che sulla povera Lidia Macchi c'erano quattro reperti piliferi estranei, che però non appartengono all'uomo che ora sta in carcere.
Cosette da nulla...Che sarà mai rispetto a una poesia strampalata in cui si parla di morte e violenza? Quella sì che è una prova sostanziale : solo un omicida può scrivere robaccia del genere, nevvero?

Anonimo ha detto...

Sei peli per la precisione e privi di bulbo, la dottoressa che ha eseguito la perizia è la vostra "amata" Cristina Cattaneo.
Che schifo, questo si, fanno finta di non riuscire a identificare un assassino fino all'ultimo.
Io sono convinto che B sia colpevole.
Con quella faccia da stronzo.
Non è certamente una prova ma vedrete che alla fine avrò ragione.

Wolf ha detto...

@Anonimo a proposito di faccia.
https://lightstorage.ecodibergamo.it/mediaon/cms.quotidiani/storage/site_media/media/old_media/2011/03/cache/214719_626729_0903BB08_1_11323956_cougar_image.jpg
Non è certamente una prova ma vedrai che alla fine avremo ragione.

Anonimo ha detto...

E' normale che un magistrato sia stronzo o abbia la faccia del medesimo.
Però la Ruggeri essendo una donna è sempre più carina, scusate il termine, di quell'avanzo di galera, assassino, puttaniere (visto il contenuto delle letterine alla Gina).

Wolf ha detto...

Piu che il contenuto delle lettere alla Gina, stigmatizzo il fatto che questa detenuta è stata ingaggiata dalla procura con il fine di incastrare e provocare il Bossetti facendo leva sulla libido accentuata da una lunga privazione della propria sessualità, in condizioni di prigionia prolungata.

Wolf ha detto...

Le dimensioni dell'affettività - Dispense ISSP n.3 (settembre 2013)
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Dipartimento dell'amministrazone penitenziaria


§ 2.2 La sessualità negata:conseguenze psico-fisiche della privazione sessuale.


Le pulsioni primarie, legate alla libido, costituiscono momenti fondamentali della realtà biopsichica di ognuno: la loro negazione o frustrazione può condurre a forme di sessualità deviata, ad alterazioni anche patologiche.
La sessualità inibita, avulsa da componenti affettive interne, può persino arrivare ad erotizzare l’intera vita del detenuto, diventando una vera e propria ossessione, esasperata da fantasie che alla lunga possono divenire quasi maniacali.
Il recluso, già impoverito dallo stato di detenzione si ritrova quindi “simbolicamente castrato dal suo celibato involontario”, da una castità coatta che lo porta a percepirsi come un essere asessuato; per reagire all’astinenza forzata finisce così per ritagliarsi un proprio mondo sessuale: il sesso immaginato e negato, ha come uniche alternative il sesso solitario o un’omosessualità indotta dalle circostanze e per questo connotata da innaturalità, oltreché da degrado ed avvilimento personale.
La pratica dell’autoerotismo, in cui l’immaginazione cerca di sostituire lo spazio vuoto dell’affettività, è pressoché automatica (soprattutto dopo che il trascorrere del tempo cancella le memorie sensoriali del proprio vissuto erotico): ma da iniziale terapia psicofisica, con l’andare del tempo si trasforma in nevrosi.

https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_12_1.wp?facetNode_1=3_1&facetNode_2=4_15&previsiousPage=mg_1_12&contentId=SPS957862
______________________________________________________________________________________

Utilizzare questo particolare stato psicologico per incastrare un detenuto e divulgare pubblicamente fatti che violano la sua intimità, è la piu grande porcheria che dei rappresentanti della giustizia possano fare.

Altro che scandalizzarsi per delle frasi scambiate tra un detenuto ed una detenuta.
Ê INNAMISSIBILE CHE UN MODO COSI VERGOGNOSO DI AMMINISTRARE LA GIUSTIZIA VENGA PERMESSO.

Bruno ha detto...

Wolf grazie per il post molto emblematico.

Gilberto ha detto...

@Wolf
Hai toccato in modo emblematico una delle violazioni che sono state fatte nei confronti di Bossetti. Quella della sessualità è solo una delle tante. Basta pensare alle modalità del suo arresto... ai prelievi con l'inganno... alle sistematiche intrusioni nella sua vita privata con fatti che nulla hanno a che vedere con l'omicidio.

Anonimo ha detto...

Quindi è diventato maniaco a seguito della detenzione ?
Bella teoria.
Comunque sempre con una mignotta conversava, sapendolo.
Ha una moglie no ?
Allora riempa lo spazio vuoto pensando alla zoccola di casa sua.

Anonimo ha detto...

Sulle modalità dell'arresto niente da dire.
Si fà così, poi con un "presunto" criminale del genere...
Quali sono le sistematiche intrusioni nella sua vita privata ?
Le uniche che forse si potevano risparmiare sono che la mamma a quanto pare faceva la battona e che la moglie l'ha fatto più cornuto di un cervo.

Wolf ha detto...

Stai attento che se la cassazione dovesse riconfermare la pena, si creerà un precedente.
Un brutto giorno potrebbe accadere a chiunque ed anche a te e la tua famiglia passare dalla parte degli insultati grazie ad un mezzo dna e nessun altra prova a carico.
Ti consiglio di iniziare a sputare,fare i tuoi bisogni e raderti solo esclusivamente dentro casa tua, perchè il tuo dna potrebbe appicicarsi sugli indumenti di future vittime a te sconosciute.
E cerca di evitare strade dove ci sono blocchi con gli etilometri.
Non si sà mai. :-)

Anonimo ha detto...

Evito sempre le strade con i blocchi, ma grazie lo stesso.
Bisogna anche sfatare la diceria che sia un mezzo dna.
Manca il mitocondriale, dicono, però il dna è quello, il suo.
E per ora il dna non si appiccica addosso a nessuno perchè è in atto un complotto o un errore, semplicemente inconcepibile.
Quindi sto tranquillo.
Non insulto nessuno, ma se una si apparta in albergo con uomini nel mio paese si definisce educatamente zoccolona.
Manca soltanto la conferma definitiva e poi questo demente farà giustamente la fine di Parolisi, Sabrina Misseri, Rosa e Olindo, ecc. ecc.

Vanna ha detto...

AA Anonimo, forse, scrivi stupide calunnie, sempre le stesse, ovviamente per rispolverare il florilegio di accuse coltivate per costruire una pseudo storia di famiglia"normale", se permetti. Sì normale poiché è difficile che in un intreccio di rapporti familiari tra generazioni, non ci sia stato un fatto pruriginoso poiché le corna e il sesso sono sempre stati il condimento famigliare e sociale quindi: nulla di nuovo sotto il sole.
E le corna, qualora fossero veritiere, non danno la certezza dell'assassinio, anzi raccontano altro, come, nonostante le corna, le famiglie restino unite!
E, nonostante tutto, si continui a difendere il MGB!
Invece, le corna che sbandieri con sicurezza, forse le conosci bene o perché le fai o perché le hai ricevute e perché temi che si possa pensare altro oltre le normali pulsioni tra uomo e donna.
Sicché, sbandierando quelle delle famiglie ABC, tu copri il marcio che c'è dietro.
Eppure guarda, dietro questa stupida acrimonia nel riproporre "il sesso" di ABC, vuoi coprire altro di molto più problematico che MAI è stato portato avanti.
Il silenzio degli "innocenti", le amnesie di coloro che non ricordano, le mancate perquisizioni e chiusure di locali, racconterebbero molto altro che non i video taroccati, lettere in carcere "costruite" ad hoc ( e cosa c'è di male in quelle lettere, Bossetti è un uomo, può avere pulsioni naturali?) Semmai quelle lettere dovrebbero raccontarti che è un ingenuo, ma tu lo sai bene e ti fa comodo sputar veleno su un ingenuo e lasciare il marcio fuori, che appartiene ai furbi, agli immorali, vero?)
Hai mai pensato che dietro potrebbe esserci qualcosa di sporco o qualcosa di amore lesbico con minorenni, bada bene, età fragile da rispettare, che andrebbe a ledere le giovani esperienze della vita?
Bossetti ha scritto ad una matura e navigata carcerata, ma NON ha una storia di addescamenti adolescenziali.
Per caso ce l'hai tu questi interessi?
Per quanto riguarda il dna corretto senza mitocondriale, riproponi stupidità: senza prove quel dna non conta nulla e racconta altro che fa capo al lavoro investigativo.
Visto che sei un'aquila per accusare, come mai altri dna non sono stati accolti come prove? Perché si conoscevano? Appunto per questo dovevano approfondire l'ambientino sportivo invece di spolpare un pollo!

Vanna ha detto...

Potevi anche risparmarti la frasetta seguente:
" Anonimo ha detto...
E' normale che un magistrato sia stronzo o abbia la faccia del medesimo.
Però la Ruggeri essendo una donna è sempre più carina, scusate il termine, di quell'avanzo di galera, assassino, puttaniere (visto il contenuto delle letterine alla Gina).
14 gennaio 2018 17:29:00 CET"

Quindi, uno che vede la Ruggeri più carina perché donna, ha gravi problemi di giudizio e di vista.
1° perché chiunque può avere una faccia da s. se non piace, ma che la R. in quanto donna possa essere "più carina"...mah,l'hai vista si?
Cosa avrebbe di "carino"?
Ma ci vedi bene?
Usa un paio di occhiali meno affumicati prima di sparare "amenità".

Wolf ha detto...

-Anonimo ha detto-
Bisogna anche sfatare la diceria che sia un mezzo dna.
Manca il mitocondriale, dicono, però il dna è quello, il suo.
E per ora il dna non si appiccica addosso a nessuno perchè è in atto un complotto o un errore, semplicemente inconcepibile.
Quindi sto tranquillo.


-Risposta-
Non manca il mitocondriale, c`è un mitocondriale ma non è di Bossetti
che il nucleare sia il suo lo dice solo l'accusa ed i creduloni come te, la ripetizione dell'esame é sempre stata negata, perché?
Il Dna di qualcuno ti si puo appiccicare addosso in mille modi, sia accidentalmente che deliberatamente.


-Anonimo ha detto-
Non insulto nessuno, ma se una si apparta in albergo con uomini nel mio paese si definisce educatamente zoccolona.
Manca soltanto la conferma definitiva e poi questo demente farà giustamente la fine di Parolisi, Sabrina Misseri, Rosa e Olindo, ecc. ecc.


-Risposta-
Chi sono quei fessi che si recano spontaneamente in procura con lo scontrino di un motel a raccontare di averci portato la moglie di qualcuno?.
È forse lo scontrino fiscale la prova di aver fatto sesso con una donna?


Poniti delle domande prima di sparare certi giudizi.

Bruno ha detto...

in ogni caso non è certo uno scontrino fiscale che possa attestare Bossetti come un assassino. Roba da matti. In quale nazione del mondo può accadere una cosa simile.

Anonimo ha detto...

A me interessa relativamente scrivere delle "pulsioni" di B che per me non sono normali e mi secca ripeterlo ma è cresciuto circondato da puttane, vorrei vedere voi.
Ma sul dna non si discute, la vostra Annika, il Biologo, non li ricordo tutti e mi scuso, hanno perso migliaia di parole su questo tema senza arrivare a nulla, quel minchione di avvocato avrebbe sfruttato l'occasione, il mangiasoldi.

Anonimo ha detto...

Va bè, dimenticavo che in qualsiasi caso fa tutto parte dell'imponente macchinazione che sia l'avvocato e tantomeno i vostri "collaboratori" dispongono dei mezzi per osteggiarla.

Anonimo ha detto...

"neanche l'avvocato"

Anonimo ha detto...

Premetto che comunque non mi fido di questo sito:
https://www.blitzquotidiano.it/tv/massimo-bossetti-marita-comi-yara-gambirasio-2778616/
Notizia abbastanza datata per altro: 28/10/2017
Ma se è così capite che evidentemente a quest'avvocatucolo conviene continuare a perdere tempo e guadagnare sempre più sulla pelle dell'ignominioso.
"poi i coniugi ridono di gusto.", certo, la buttana non si smentisce mai.
Affari loro, scusate ma non ne ero a conoscenza, getta solo un'altra cattiva luce sull'avvocato dei miei stivali.

Wolf ha detto...

Estraggo da quell'articolo grottesco:

Poi i coniugi ridono di gusto. Non potevano prevedere che tre anni dopo il loro cinismo verrà commentato dai giudici con le seguenti parole: “Stanno parlando del vantaggio economico che possono trarre dal processo con memoriali e ospitate tv poi effettivamente avvenute.

-------------------------------------------------------------------------------------

Ma che hanno da commentare dei giudici che percepiscono un lauto stipendio fisso?.
Hanno tolto il pane da bocca all'intera famiglia di un possibile innocente che oltretutto senza piu un centesimo deve anche sopportare i costi per difendersi.
Chi è che si è macchiato di cinismo?.
Coloro che se la passano bene grazie ai soldi pubblici, oppure coloro che sono stati privati da un misero sostentamento guadagnato rompendosi la schiena?.

Ma che giudichino basandosi su fatti e prove, invece di spiare e giudicare discorsi tra coniugi disperati.

Vanna ha detto...

Si passa dalla "buttana" al "minchione".
Termini presi in prestito dal profondo sud per lasciare in ombra il territorio discreto dove è accaduto il fatto e dove si è investigato al bicarbonato.

Le accuse contro il "minchone di avvocato", "avvocatucolo che perde tempo",
"avvocato dei miei stivali"...sono frasette e giudizi buttati giù con invidia, raccontano altro.
Certo è che nel carnet di questo "anonimo" firmato c'è una lista di scemenze che ci tocca pure leggere.

Anonimo ha detto...

E già, e vi tocca anche guardare la fiction adesso su retequattro, non perdetene un minuto, è bellissima.

Vanna ha detto...

La fiction è cominciata subito dopo la scomparsa in diretta tv tutti i pomeriggi.
Ed era collegata strettamente con una puntata mandata in onda mesi prima su una scomparsa e una ragazza bionda morta. Perfino il nome era uguale Misseri o Messeri. Era un giallo italiano.
Certo non sono coincidenze casuali né preveggenze, sono le prove che già si stava lavorando per pilotare e monitorare l'opinione pubblica.
Il progetto era lungimirante:prevedeva assassini costruiti, strane analisi e assurde condanne, col seguito delle puntate e della sequela di morti poco chiare: Melania, Yara, Meredith, Chiara, Roberta, l'italiano medio fu usato come termometro per misurare la temperatura del rincoglionimento a credere quello che veniva passato.

Anonimo ha detto...

Buonasera Vanna, tu sei una appassionata cospirazionista e non si può nulla per persuaderti che non sono ci sono complotti del genere.
Scusa, ma la temperatura del rincoglionimento la misurano con gente come voi per guadagnare con la pubblicità sui loro siti (quelli del bicarbonato, non questo) che sicuramente tu frequenti, vero ?.

Wolf ha detto...

Non ci sono complotti del genere?.

Chiamiamo questi casi: Cogne, Erba, Meredith, Garlasco, Yara, Scazzi, Claps e moltri altri.
OMICIDI MEDIATICI.
Finchè guardi TV e quotidiani, non potrai renderti conto di cosa c`è dietro.
Massoneria, apparati politici, militari e magistrature deviate.

Non sò se sei a conoscenza del Magistrato Paolo Ferraro, in tal caso informati.

Anonimo ha detto...

Ho appena comiciato ad informarmi su questo Paolo Ferraro, interessante.
Non ho ancora capito che fine ha fatto ma piuttosto che somministrare psicofarmaci opterei per una TEC.

Wolf ha detto...

https://michaelaprile.wordpress.com/2013/08/22/il-caso-paolo-ferraro/

Vanna ha detto...

Anonimo Anonimo ha detto...
Buonasera Vanna, tu sei una appassionata cospirazionista e non si può nulla per persuaderti che non sono ci sono complotti del genere.
Scusa, ma la temperatura del rincoglionimento la misurano con gente come voi per guadagnare con la pubblicità sui loro siti (quelli del bicarbonato, non questo) che sicuramente tu frequenti, vero ?.
17 gennaio 2018 15:45:00 CET
All'anonima
Non sono "appassionata" di cospirazioni, sono una studiosa del processo storico in generale.
Da che mondo è mondo le cospirazioni ci sono sempre state: chi sta al potere lo vuole mantenere, chi non ci sta ci vuole andare, pertanto lotte, guerre, scoperte di ogni genere sono state caldeggiate anche tramite accordi segreti o complotti.
Restando nel caso "Italia", bisogna partire da molto lontano ma mi fermo all'Unità d'Italia: chi la finanziò, chi distrusse il regno borbonico, il più florido, a favore di quello sabaudo e per quale motivo, allora potrai capire cosa vuol dire "cospirare". Ricordi sì la Carboneria?
Che era?
E' ovvio che il seguito fu sempre concertato all'estero per poi tartassare il popolo tutto passando dal ventennio fino al Patto di Cassibile, alla fine della monarchia e alla nascita della Repubblica.
Le cospirazioni hanno segnato il destino dei popoli.
E' Storia! Aristudiala se l'hai dimenticata, e aggiornati se hai di capire di più.
Quindi, continui ad essere limitata nei giudizi, nel linguaggio, nell'elaborazione del pensiero intorno a quello che qui si scrive.
Se vuoi riprendere il mio modo pittoresco di scrivere, sei libera di farlo ma attenta, usa le mie metafore con criterio e non limitarti solo alle parole che, come le copi tu, non hanno senso, al contrario ciò che io scrivo ne ha.
Non ho bisogno di rincoglionirmi di pubblicità poiché non la vedo, né vedo altro se non documentari: so decodificare abbastanza bene le notizie che ci vengono propinate e alterate per farci credere ciò che si vuole.


Anonimo ha detto...

Basta con queste assurdità, citrulli.
Mi state rompendo il cervello e altro tra storia, pedofili, sette e stupidaggini varie, che non hanno legami col caso Yara.
Ne ho abbastanza del magistrato fuori di testa, sono capitato in un altro sito del bicarbonato.
Con vostro godimento forse non mi leggerete più, almeno fino all'esultanza dopo il palese esito del processo a Bossetti.

Anonimo ha detto...

Un pedofilo ci stà in effetti, non uno di quelli dell' articolo che mio malgrado dovevo leggere, non a sfondo satanico ma bastardo.

Wolf ha detto...

Vedi signor Anonimo

Non si diventa pedofili per una unica ora nell'arco della vita di oltre 40 anni.
Bossetti non ha ne precedenti ne susseguenti al rapimento di Yara.
Non esistono nemmeno segnalazioni di passati approcci con minorenni.
Solo giudici in malafede hanno potuto rifiutare istanze di scarcerazione appellandosi al pericolo di reiterazione.
Solo magistrati in malafede ordinano l'arresto di un presunto colpevole nel mezzo della sua attività lavorativa filmando e mandando su tutte le Tv una scabrosa commedia poliziesca.
Le persone le si arrestano mentre dormono, non nel pieno di una giornata lavorativa.
Non si mandano in Tv videomontaggi di furgoni per far passare all'opinione pubblica l'idea dell'avvoltoio assatanato che aspetta la sua preda.
Un rapimento a sfondo sessuale senza sesso è semplicemente assurdo.
Un rapitore che immobilizza e sevizia una ragazzina sportiva in grado di difendersi, che non lascia nessuna sua traccia biologica in nessuna parte del corpo, come sarebbe logico che sia, ma depone sull'elastico di uno slip una infinitesima e strana traccia biologica di cosa sia non si sà, è semplicemente assurdo.
Durante le indagini non si possono ignorare altre molteplici tracce biologiche con abbondante Dna di ottima qualità, se si è in buona fede.

Mi fermo qui anche se di cose illogiche ce ne sono molteplici.
Ma se tu non non sei un citrullo pari nostro, dovresti ragionarci su queste cose.

Anonimo ha detto...

Tratto nientemeno che da wikipedia : "Vi sono soggetti pedofili che non attuano condotte illecite".
Lui una sola ma "buona".
E grazie, che non ci ha provato un altra volta, (forse).
Oltre a comminare l'ergastolo tagliategli le palle, così, per castigo.

Anonimo ha detto...

Riguardo alle modalità dell'arresto, lo hanno fatto apposta, volevano vedere la reazione di B che infatti ha operato un tentativo di fuga.
Come faceva a casa di notte ?
Sulle molteplici tracce ha un avvocato che si rimpinza con un sacco di soldi.
Che ci pensi lui, sempre meglio di Annika e le mosche.
vedremo il risultato.

Wolf ha detto...

Un mese dopo la morte di Yara Gambirasio, vicino al fiume Serio a Cologno, luogo nei pressi del ritrovamento del cadavere della ragazzina, è stata trovata morta Sarbjit Kaur, giovane donna di origine indiana. Per gli inquirenti si tratterebbe di suicidio. Per la famiglia no. Non aveva motivi per uccidersi giurano. E sul suo corpo sono stati trovati tagli del tutto simili a quelli trovati su Yara Gambirasio. Il pm Letizia Ruggeri, la stessa del caso di Yara, ha però archiviato il fascicolo come suicidio.

Per te uno che uccide una minorenne deve essere per forza un pedofilo, mentre uno che uccide nello stesso modo una maggiorenne è solo un assassino.

Per una Pm non riuscire a chiudere un caso di omicidio deve essere una enorme sconfitta professionale e di immagine pubblica.

Questa Pm chiude un caso di omicidio facendolo passare come suicidio.
Mentre per Yara era impossibile farlo passare come suicidio e quindi in 4 anni ha avuto tutto il tempo di rivoltare il bergamasco per trovare un capro espiatorio, trasformando il suo fallimento professionale in un successo come protagonista di un film prodotto da Sky TV.

Anonimo ha detto...

Riguardo alle modalità dell'arresto, lo hanno fatto apposta, volevano vedere la reazione di B che infatti ha operato un tentativo di fuga.

Quindi gli inquirenti sono talmente fessi che - chissà perché? - si assumono il rischio di una fuga per "vedere" che reazione avrebbe avuto la persona che comunque sapevano essere colpevole al 99,99999999999999%.
Ma davvero si può pensare una cretinata del genere? Ma dai, nemmeno un deficiente....

Haddock

Anonimo ha detto...

Erano almeno in 30 e avevano già circondato il cantiere, è un caso che ha coinvolto moltissimo i media no ?
Forse volevano filmare quel bastardo mentre scappa.
Non lo dico io che è un pedofilo ma lo stabiliscono le ricerche ritrovate sul computer, o meglio, come la penso io, il pirlone cancellava tutto lo schifo che cercava, guardava o scaricava con programmi appositi, e quindi non si sono trovati file compromettenti direttamente sul computer, ma non capiva che essendo iscritto ad un account google, le sue ricerche venivano registrate sui server di quei bastardi.
Sul caso di Sarbjit Kaur, a me sembra un suicidio, con un goffo tentativo di approfittare di semplici coincidenze e di invenzioni create ad hoc dai soliti difensori, come i tagli, quando ancora andavano d'amore e d'accordo con la trasmissione chi l'ha visto.

Anonimo ha detto...

Haddock, ti auguro che non ti capiti mai di avere a che fare con questa gente.
Non possO raccontare i particolai, ma ne ho visto una mattina uno nell'androne vicino alla pattumiera, poi il pomeriggio mi ha suonato e gli altri erano sparpagliati almeno in dieci nel cortile.
Mi hanno fatto girare mezza Milano minacciandomi di confessare ciò che non avevo fatto, prima di arrivare in questura dove pippavano tutti la plastica triturata che mi serviva per riparare la macchina.
Ho 50 anni, li conosco bene.

MAGICA ha detto...

Mi hanno fatto girare mezza Milano minacciandomi di confessare ciò che non avevo fatto

a volte funziona cosi' : se non confessi cio' che lo credono ti danno l'aergastolo . sperando che uno confessi , ma ,se è innocente non confessera' .. lo facevano solo durante l'inquisizione alla fine di atroci torture ,

ne abbiamo i riscontri . con il caso scazzi e IL CASO BOSSETTI .

Anonimo ha detto...

Non mi sono spiegato bene.
In quel periodo, non stavo facendo niente.
Quanto sono fessi.
Se vuoi te la trovo.

Vanna ha detto...

il seguente anonimo non l'avevo letto!
E' illuminante la qualità della tua intelligenza, rileggiti:
" Anonimo ha detto...
Tratto nientemeno che da wikipedia : "Vi sono soggetti pedofili che non attuano condotte illecite".
Lui una sola ma "buona".
E grazie, che non ci ha provato un altra volta, (forse).
Oltre a comminare l'ergastolo tagliategli le palle, così, per castigo.
19 gennaio 2018 23:29:00 CET"

Da quando in qua Wikipedia assume valore per giudicare?
Wikipedia informa in modo superficiale e basta.

Wolf ha detto...

Esiste una smentita a questi vecchi articoli?
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Yara morse il suo assassino
http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2011/05/25/AOsUHoW-yara_morse_assassino.shtml
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Sotto le unghie Dna di uomo e donna
http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/687385/yara-e-stata-uccisa-con-2-armi-diverse-sotto-le-unghie-dna-di-uomo-e-donna.html
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Anonimo ha detto...

Bè, le smentite sono ovviamente che B o un Italiano a caso sarebbe stato ricoverato sprovvisto di mezzo pisello e che sotto le unghia si trova di tutto, non come nelle mutande.

Anonimo ha detto...

Fake news intenzionalmente diffuse, per noi senza spiegazione.

Nautilina ha detto...

Wolf,
quelle voci non sono mai state confermate.
Sotto le unghie non poteva esserci il DNA dell'aggressore, in quanto sembra che Yara non si sia difesa, probabilmente perché stordita e priva di conoscenza (speriamo).
L'apparecchio dentale era in pessime condizioni, almeno così avevo sentito dire tempo fa.
Ma le ricerche negli ospedali della zona forse sarebbero state utili in ogni caso perché, se l'aggressore ha perso davvero tutto il sangue che dicono, avrà avuto una bella ferita alla mano e non un taglietto microscopico da versare una gocciolina senza neanche saperlo.
La Procura invece ha ragionato così: un omicida non sarebbe mai andato al pronto soccorso, si sarebbe medicato da solo a casa sua per non farsi individuare, quindi cercare negli ospedali sarebbe stata una violazione della privacy oltre che una perdita di tempo.
Comunque un tentativo - anche a vuoto - valeva la pena farlo, secondo me.

Questa storia però mi fa ricordare che Bossetti la mattina del 27 novembre è andato normalmente a lavorare : ora, non credo che un uomo possa scaricare materiale dal camion e montare cinque gazebo con una mano tagliata e fasciata di fresco.
Quantomeno i colleghi se ne sarebbero accorti, perché se la mattina prima non si era fatto niente, l'incidente se l'era per forza procurato nel pomeriggio, o di sera, proprio mentre Yara spariva...un particolare che non poteva sfuggire e che Maggioni sicuramente avrebbe tirato fuori se avesse potuto, se non altro per vendicarsi della calunnia contro di lui.
Quindi, o Bossetti ha perso pochissimo sangue tanto da non fasciarsi neanche, ma ciò contrasta con i reperti rimasti tre mesi a dilavarsi sotto la pioggia, oppure l'accoltellatore di Yara è un altro.
Qualcosa che non torna c'è sempre.

Anonimo ha detto...

Stupidaggini, vi arrampicate sugli specchi.
Non ha perso due litri di sangue.
Si sarà messo un cerottino.
Per loro al microscopio è una traccia abbondante ma sarà dovuta ad una piccola ferita sulle mani di un muratore, l'inportante è aver individuato il dna, anche dopo tre mesi.
Esponete a quanto ammontava in origine la quantità di sangue della traccia, per favore.

Nautilina ha detto...

Veramente sono stati gli inquirenti a concludere che l'omicida doveva aver perso tanto sangue. Doveva essere tanto perché la traccia non poteva resistere tre mesi all'aperto nella stagione invernale, quando pioveva tutti i giorni o quasi.
Lo dicono proprio loro a Bossetti durante uno dei primi interrogatori in carcere, c'è pure la registrazione. E' rimasto ben poco sugli indumenti di Yara, ma all'origine la macchia doveva essere abbondante, almeno secondo la tesi accusatoria.
Ed hanno ragione, per logica.
Se l'omicida si fosse procurato solo un minuscolo taglio, come dici tu, roba modesta da mettersi un cerottino quasi invisibile, non penso proprio che la macchiolina sarebbe stata ancora lì dopo tre mesi di pioggia in campo aperto su un corpo in decomposizione ; dopotutto i leggings della bambina non erano impermeabili e il lembo degli slip fuoriusciva pure dalla cintura.

Almeno, io la vedo così.

Comunque, se l'assassino non era un imbecille totale o uno fuori di testa, e non doveva esserlo per come ha agito, portandosi via perfino il cellulare della vittima, il rischio di aver lasciato il proprio sangue sulla povera Yara doveva averlo presente fin da subito, appena notato il taglietto sulla mano.
Secondo me già mentre se lo procurava, perché i tagli alle mani sono molto dolorosi. Perché invece non ha fatto nulla? Questo non si capisce.
Uno del posto poteva avere cento, mille occasioni di avvicinare il corpo della vittima, specialmente di notte, in quel luogo dedito ad appuntamenti clandestini.
Un operaio che maneggia prodotti chimici poteva agevolmente far scomparire ogni traccia, o almeno provarci. Perché allora non l'ha fatto?
Questo per me rimane un autentico mistero, dopo anni non trovo una spiegazione accettabile.

Vanna ha detto...


Ciao Nautilina, è un piacere rileggerti.
Scrivi:
"...Questo per me rimane un autentico mistero, dopo anni non trovo una spiegazione accettabile..."
E' la conclusione del tuo pensiero, anche la mia, anche di tutti quelli che sono normali, nel senso di individui che pensano ed agiscono guidati da una vita vissuta seguendo principi morali che dovrebbero essere normali per tutti.
Quando s'incontrano fatti che pongono macigni di domande,come in questo caso, dalla sparizione a tutto il resto che da più di sei anni e due condanne non sono state chiarite, allora il "mistero" si posiziona nell'iperuranio della a-normalità, quello cioè gestito da chi muove le pedine per avere dei risultati.( Non può che essere così, altrimenti siamo circondati da una manica di incapaci e a questo non credo).
Un risultato potrebbe anche essere che chi doveva investigare non l'ha fatto a dovere per millanta motivi a dimostrazione che oramai qui va tutto a rotoli. Se noi che siamo comuni mortali andiamo ponendoci domande senza risposte, non sembra strano che le stesse domande non se le siano chieste chi stava in alto a controllare e poi a condannare?

Anonimo ha detto...

E che doveva fare, si è cagato sotto.
Il cellulare lo ha portato via perchè l'ignorante che si fa scoprire ricerche compromettenti sui computer, evidentemente non ha dimestichezza con la tecnologie informatiche, chissà cosa ha immaginato.
Uno del posto, beh di sicuro non sono stato io.
Quali prodotti chimici cancellano le tracce di sangue o meglio di dna, scusate ma non ho trovato.
Non era un imbecille o uno fuori di testa ? Voi come lo definite ?
Io un pirla assassino.

Wolf ha detto...

Un ignorante si porta via l'intero cellulare, non toglie SIM e batteria per infilarle nella tasca della vittima per far credere che Yara quando ha lasciato la palestra era ancora viva.
Chi ha digitato l'sms dal cellulare di Yara non poteva essere Bossetti.

Anonimo ha detto...

Wolf, è ragionevole quello che affermi.
Ma lasciamo perdere un attimo la Brena e prendiamo in considerazione la spiegazione più semplice: Yara ha tolto la sim e la batteria per non farsi localizzare, su quei catorci di telefoni dell'epoca funzionava, eccome.
Perchè l'infame se ne è impossessato rimane un mistero, forse l'intenzione era di depistare alla Misseri, poi ha desistito.
Che spiegazione hanno dato la Ruggeri e compagnia bella di questo ?

Wolf ha detto...

[b]Yara ha tolto la sim e la batteria per non farsi localizzare?[/b]
E questa sarebbe secondo te la considerazione piu semplice?.
Mi spieghi perchè Yara non voleva farsi localizzare?

Per me la considerazione piu semplice è che chi ha inviato l'sms dal telefono di Yara ha voluto far ritrovare la sim per far credere che la ragazzina era uscita dalla palestra con le proprie gambe. Il telefono se lo è portato via in quanto pieno di impronte e magari anche sangue della sua mano tra i tasti, difficile da cancellare.

Anonimo ha detto...

Se il telefonino è insanguinato, pieno di impronte e di dna tra i tasti, rischia di lasciare tracce togliendo la sim e la batteria.
Nemmeno le ha pulite con un fazzolettino perchè c'erano ancora le tracce di Yara.
Più probabilmente le ha rimosse la ragazzina o l'ha costretta a smontarlo prima dell'omicidio.

Anonimo ha detto...

Oppure l'ha smontato lui indossando i guanti prima del fattaccio.

Anonimo ha detto...

Ma i guanti anche quelli usa e getta di plastica si impregnano comunque di dna.
No è stata lei.

Nautilina ha detto...

Anonimo ha detto...
"...Che spiegazione hanno dato la Ruggeri e compagnia bella di questo ?"
Nessuna, che io sappia. Hanno sorvolato sul punto.

Wolf,
il tuo ragionamento fila, anche se non sappiamo come sono andate le cose.

Non escluderei del tutto un'altra ipotesi, che Yara abbia mandato personalmente l'ultimo messaggio all'amica mentre era appena salita sul mezzo del suo aggressore, se come penso lo conosceva e si fidava di lui.

Invece escludo che lo abbia inviato sull'autocarro di Bossetti o di un estraneo, perché non poteva essere tanto rilassata con un adulto sconosciuto.
Sempre ammettendo che Yara sia stata solo ingannata e non stordita e caricata a forza, perché un rapitore in quel frangente non avrebbe certo potuto rispondere agli sms della ragazza. E poi, a che scopo? Non ha senso.

Quindi, o è valida la tua ipotesi del depistaggio per un delitto avvenuto in palestra, oppure Yara ha risposto personalmente all'amica mentre stava uscendo dal centro sportivo, accompagnata o meno da un conoscente di sua fiducia.

Adesso immaginiamo per un momento che sia stata avvicinata mentre era da sola e intenta a digitare l'sms, diciamo in via Morlotti perché dentro il complesso sportivo un rapimento - o un adescamento - sarebbe stato troppo rischioso.
Può darsi benissimo che il rapitore abbia approfittato di questi momenti di distrazione per coglierla alle spalle. Avrà preso subito il cellulare della ragazza e l'avrà disattivato qualche minuto dopo, forse quando la signora Maura tentava di contattare Yara, o forse indipendentemente da ciò, solo per non essere rintracciato.
Fin qui sembra reggere, però poi è strano che le abbia messo in tasca la sim e la batteria , invece di buttare via tutto...

Ammetto che la tua teoria ha qualche punto in più, è più logica.
La sim è stata lasciata apposta perché si voleva che fosse letta ed esaminata, ma allora escludiamo che sia stato un ignorante di tecnologia o un killer folle e disorganizzato. Sim e batteria erano pulite, prive d'impronte digitali o macchie di sangue. Se ne deduce che l'abbia fatto una persona lucida e fredda, magari non proprio l'autore materiale dell'aggressione ma un complice. Non Bossetti però : non si attagliano alla sua personalità né il ruolo di protagonista né quello di depistatore in questa vicenda.

Poi sui motivi del depistaggio si può discutere: non è detto che servisse a nascondere la morte di Yara in palestra, specialmente se i testimoni l'hanno vista davvero viva e vegeta fino alle 18:30- 18:45.
Può darsi che la sim servisse a dimostrare altro.


Ciao Vanna,
anche per me è sempre bello risentirti!
Non ho ancora mollato, anche se qui si è fatto ormai il vuoto.

Nautilina ha detto...

Scusa anonimo, anche con i guanti di lattice o di lana poteva lasciare impronte? A parte che potrebbe aver usato un coltellino per estrarre sim e batteria senza toccacciarle con le dita.
Immaginare che Yara sia stata costretta a smontare da sola il cellulare presuppone che lei fosse vigile e cosciente quando è salita sul mezzo, minacciata e tenuta sotto controllo da un'arma.
Il che fa cadere l'ipotesi del delitto d'impeto maturato per un rifiuto, presuppone una premeditazione e forse altri scopi non passionali e non sessuali.
Secondo me è ancora più difficile inserire Bossetti in una dinamica del genere.

Anonimo ha detto...

"Sim e batteria erano pulite, prive d'impronte digitali o macchie di sangue."
"Nei giorni scorsi era circolata la voce che un Dna maschile era stato trovato anche lì sopra. (sulla batteria)
Ma il capo della Procura di Bergamo, Meroni, ha smentito. «Solo impronte della ragazza»"
http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/03/25/news/yara_dai_guanti_al_telefonino_gli_oggetti_con_la_firma_del_killer-14060787/
"Sulla sim sono presenti tracce biologiche che riportano al Dna di Yara, ma non è stata rilevata nessuna impronta della vittima o di un estraneo."
http://www.ilgiorno.it/bergamo/cronaca/yara-bossetti-1.1246254
Cazzo ma se non lo sanno neanche loro.

Anonimo ha detto...

Il fatto del cellulare è la dimostrazione di una pianificazione, non certo di un delitto avvenuto al buio in un campo. Si tratta di un evidente depistaggio e è proprio la dimostrazione che tutto è avvenuto in luogo chiuso da parte di qualcuno che ha potuto agire con la necessaria lucidità e tranquillità, organizzando tutto in modo da orientare l'indagine, qualcuno forse del mestiere...

Anonimo ha detto...

Per non lasciare impronte il coltellino va bene, anche i guanti o un pò di silicone, passi uno strato sulle dita aspetti che si secchi, poi puoi toccare qualsiasi cosa, questo l'ho letto su internet.
Bah, metodi che vanno bene per le impronte, e il dna ?
Eventualmente touch dna che non serve a nulla.
Il cellulare la sim e la batteria non sono utili all'indagine, ecco perchè hanno sorvolato sul punto, hanno ben altro.
Chissà Bossetti cosa aveva in mente.
Telefonino da tralasciare.

WOlf ha detto...

Qualsiasi dettaglio è utile se si vuole ricostruire la dinamica di un delitto seriamente. Se il dettaglio della sim e della batteria è stato trascurato è perchè la Pm si è prefissata una sua personale ed assurda ricostruzione a senso unico con l'unico obbiettivo di risolvere il caso, non importa se l'indagato era estraneo ai fatti.

La Ruggeri vuole che Yara sia stata caricata sul furgone di Bossetti, portata nel campo di Chignolo, seviziata ed abbandonata a morire la stessa sera della sua scomparsa.
In questo caso l'assassino non aveva la necessità di smontare il cellulare per evitarne la localizzazione, in quanto la stessa sera non erano iniziate le ricerche della scomparsa ragazzina, anzi non se ne ipotizzava nemmeno un rapimento..


Mentre volendo tener conto del dettaglio sul telefonino smontato si sarebbe potuto arrivare alla conclusione che il corpo di Yara sia stato portato e nascosto per tre mesi altrove ed il cellulare non doveva assolutamente venir localizzato.
Quindi la Ruggeri non poteva ricostruire la scena del delitto come aveva in mente ed ha pensato bene di sorvolare sul motivo che nella tasca di Yara c'erano solo la Sim e la batteria del suo cellulare.


Vanna ha detto...

Wolf, condivido in pieno!

Anonimo ha detto...

Se Yara e B si contattavano usando sim non intestate, come quelle che vendono i cinesi, Yara scambia sim e mette la sua "ufficiale" in tasca, si incontrano e vanno ad appartarsi, da ragazzina che si crede furba toglie la batteria per non farsi rintracciare e la mette sempre in tasca, B dopo il delitto si porta via il cellulare proprio per la presenza della sim farlocca.
E' possibile uno scenario del genere solo tecnicamente ?
Si può risalire al proprietario e alle chiamate effettuate con queste sim ?
Scusate l'ignoranza.

Wolf ha detto...

Nella remota possibilità che i due si conoscevano e si incontravano segretamente, a che serve disattivare un telefono per non farsi rintracciare?.
Da chi poi?
Sarebbe piu logico mantenere il telefono attivo nell'eventualità di rispondere ai genitori, "dove sei?... arrivi o cosa?"
- si mamma, arrivo subito, mi sono fermata a casa di Patrizia per..... bla bla.

Anonimo ha detto...

Grazie per la risposta.
Questo fatto della sim non mi ha fatto dormire.
Maledetto B, probabilmente si tratta di un tentativo di depistare convinto così di rendere le indagini più difficili.

Wolf ha detto...

Scusa, ammesso che sia stato Bossetti, se voleva depistare si sarebbe portato via quell'unico pezzo di mutanda con quel mezzo Dna che lo ha incriminato, non mezzo cellulare inutile al depistaggio.
Ma ti pare possibile che un aggressore che si accanisce sul corpo di una vittima non lascia sue tracce biologiche in nessuna parte del corpo, abiti compresi, ma solo su un minuscolo lembo reciso di mutanda che guardacaso sporge dalla vita dei leggins come dire "hei.. il Dna dell'assassino è qui".
Non ti passa per la testa che il vero depistaggio è proprio quel lembo di mutanda sporgente dai leggins, messo intenzionalmente in bella vista?.

Anonimo ha detto...

Altra possibilità. I ragazzini camminano con il cellulare in mano. Yara sta tornando a casa con passo veloce (si sente seguita da quel furgone),la strada è buia, inciampa ed il telefono cade aprendosi.O forse scendendo dal marciapiede, viene urtata dal furgone che la sta seguendo. Recupera batteria e scheda e le mette in tasca (perchè da lì a poco sarà a casa e le inserirà con calma). Recupera il coperchio e chiude il telefono tenendolo in mano.Il furgone è fermo lì vicino. Yara ti sei fatta male? Conosco tuo padre perchè lavoro con lui, dai, sali che ti porto a casa.

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