giovedì 10 novembre 2011

Melania Rea. Come si fa a non capire che il cellulare di Melania scagiona Salvatore Parolisi?


Il corpo di Melania rinvenuto al chiosco di Ripe di Civitella ha lasciato di stucco tutti gli addetti ai lavori, mi riferisco ai carabinieri ed ai Pm, dato che quella zona era molto ben conosciuta dal marito. Ed ancor più di stucco ci son rimasti quando il caporalmaggiore ha affermato, fra mille menzogne, che a tre metri dal punto in cui è iniziata l'aggressione lui e la moglie, quindici o venti giorni prima, avevano avuto un rapporto sessuale. Questi due eventi sono stati incatenati dagli inquirenti ed aggiunti alla convinzione che il militare abbia scelto di uccidere la moglie in quel preciso luogo perché è un uomo stupido e ignorante, e solo perché è persona stupida e ignorante ha narrato anche la favola dell'accoppiamento che aveva l'unico scopo di depistarli. Come mai l'hanno fatta semplice senza accorgersi che il tutto è invece complicato? Che gli oggetti trovati attorno o addosso al cadavere risultano strani e molti sono posizionati a modo? Che i tagli inferti sul corpo, che i disegni incisi sul corpo, abbisognano di personaggi particolari per essere attuati. Può l'assassino occasionale stare tanto tempo a contatto di un corpo senza vita? Non è facile sedersi accanto a un morto e disegnargli sopra, appoggiarcisi sopra, toccarne la durezza della carne, ci vuole esperienza o pazzia e non tutti ce la farebbero. Il Parolisi è una persona abituata a viverne il contatto fisico? Non pare proprio visto che ha faticato anche ad andare a riconoscere il corpo della moglie.

In quell'oasi di pace, diventata cimitero, chi ha trovato il cadavere ha visto davanti a sé una vera opera "d'arte macabra". Come non riuscire a capirlo? Il corpo steso a terra, posizionato come Cristo in Croce con braccia larghe ed un ginocchio piegato leggermente sull'altro, ha dato a tutti l'idea di assistere ad una "prima nazionale" la cui regia, spettacolare, ha operato curando al meglio tutti i minimi particolari. Ed infatti sulla scena c'erano due cappucci copriago, uno alla destra ed uno alla sinistra del corpo (quello alla destra quasi in mano alla vittima), un pistoncino da siringa sul terreno, ma fra le cosce della donna (un pistoncino fra le cosce?), un accendino a terra tra i due piedi (bruciare la strega sul rogo?), un capello nero su una scarpa ed altre formazioni pilifere in varie parti (strapparsi i capelli per quanto accaduto?), un anellino con una pietra trovato dopo aver spostato la vittima, non si sa fosse sotto il corpo o a ridosso del corpo, un involucro da caramella, ben arrotolato, sopra la testa (ce n'era uno solo o ce n'erano uno per ogni lato?), una siringa infilzata sotto il seno sinistro (Passione sofferenza purificazione), un laccio emostatico vecchio ed anelastico ad un metro dal cadavere (non sei più legata a nessuno?).

Altre cose ritrovate sono gli orecchini (si è scritto di madreperla), uno situato a circa 80 cm dal fabbricato in legno e l'altro a quattro metri dal corpo, nascosto sotto aghi di pino, altre formazioni pilifere (trovate sulla parete del chiosco) ed il telefono cellulare, a conchiglia, aperto ma spento (ad un paio di metri). Ora non voglio tirarla alle lunghe e ritornare alla simbologia, ce ne sarebbero di cose da dire (e se fossi una donna ed abitassi in quella zona non sarei tranquilla), ma non è il momento perché un padre è in carcere a causa di una lunga menzogna pronunciata per non far scoprire una storia extraconiugale poco reale e molto virtuale. Non voglio neppure rifare la cronologia dell'accaduto, non voglio parlare del Pianoro e ritornare al discorso che vuole il Parolisi presentarsi in quel luogo solo dopo le 15.25, non voglio riparlare del Ranelli che ha visto una donna vestita come Melania accanto al militare, non voglio arrivare nemmeno al cane molecolare che ha seguito una traccia arrivando nell'unico punto in cui si agganciava la cella telefonica "in effetti poi presa" dal cellulare della donna, fra le 14.53 e le 14.56 (orario compatibile con la ricostruzione del marito), e non voglio parlare del fatto che lo stesso cane avrebbe potuto "nasare" l'odore lasciato dalla coppia il 10 aprile, l'ultima loro gita al pianoro, come pare abbia testimoniato anche Salvatore Parolisi (interrogato disse di esserci stato "una decina di giorni prima"). E non lo voglio fare perché a parer mio la soluzione non si trova in San Marco ma più su, la soluzione si trova a Ripe di Civitella dove si sono consumate, di certo, almeno le fasi finali del delitto. Concentrarsi sul Pianoro significa allargare troppo il campo, significa cadere in mille contraddizioni e perdersi nei meandri delle sole convinzioni personali. 

Ad esempio l'unico fatto accertato al Pianoro, di cui vi siano testimonianze e riscontri tanto che la persona in questione è stata anche accompagnata a Ripe qualche giorno dopo il ritrovamento del cadavere, a me fa pensare e fantasticare, addirittura mi affascina perché, pur essendo io convinto che la mente umana può provare stimoli e sensazioni forti di fronte ad eventi tragici, pur accettando che una sensazione porti ad avere percezioni particolari, mi chiedo: "Come faceva quella donna andata a far colazione al bar del Ranelli, si è scritto sia nipote di uno sciamano, a sapere che Melania era morta e giaceva fra gli alberi di un bosco? Come è possibile si trovasse al chiosco del Pianoro proprio la mattina del 19 aprile, non sapendo nulla di quanto accaduto a Melania, giusto in tempo per far vedere ai mortali che era in grado di osservare oltre la visuale terrena?". Se qualcuno me lo spiega senza fantasticare su spiriti e oltretomba gli sarò grato. Ma oltrepassando il limite dell'ignoto, o del noto ma verificato a spanne, e salendo verso il luogo dell'omicidio, vien da chiedersi il motivo per cui si siano trovati tanti oggetti strani accanto o addosso al cadavere. Vien da chiedersi perché non si sia parlato quasi mai di altri oggetti che dovevano esserci e non si sa se ci fossero. L'orologio con cintura a maglie d'argento ad esempio, è uno dei reperti sequestrati? Fra le maglie di questi oggetti usualmente restano sempre attaccate buone tracce. La collanina col ciondolo ed il corno d'oro, non ritrovata s'è detto, che scendendo dal collo finiva ben sotto la maglia di Melania, e con un giubbotto sopra era di certo poco visibile (anche se la maglia nera indossata era senza maniche e sopra questa Melania aveva indossato un copri-spalle leggero). Ma si potrebbe parlare anche della cintura sicuramente indossata che doveva essere aperta visto i pantaloni abbassati. C'era sul luogo del massacro? La fibbia non ha trattenuto nulla dell'assassino?

Solo se questi oggetti sono stati ritrovati a Ripe si azzerano le possibilità di uno spostamento del corpo, sia in vita che in morte. Solo se si sono verificate al meglio le simbologie della scena del crimine, del "quadro" ritrovato accanto al chiosco, si possono eliminare diversi dubbi. Il semplificare invece, come pare abbiano fatto gli inquirenti scrivendo che pensano sia stato il marito a depistare, al massimo ci può stare la minima possibilità di un complice, solo perché lo considerano l'assassino, ed il dire che non è un quadro ben strutturato ma sono oggetti messi a caso, che sono il frutto non voluto di una esagerazione nel depistare, significa minimizzare e non cercare di sapere se ci possono essere altre strade da seguire. Non è troppo semplicistico e poco professionale comportarsi in questa maniera? Ogni oggetto trovato, ogni segno lasciato dal punteruolo sul corpo, stuzzica il pensiero e porta in direzioni opposte, è vero, ma lasciando da parte ogni significato simbolico ed ammettendo che sia stata una esagerazione nel depistare, c'è sempre da valutare al meglio il cellulare, cellulare che porta solo in una unica direzione, la non colpevolezza del Parolisi.

Gli inquirenti hanno dato per scontato che l'abbia raccolto qualcuno in un punto diverso da dove è stato trovato. Qualcuno, forse il telefonista mezzo teramano mezzo ascolano, che quando ha visto il corpo di Melania lo ha gettato a terra. E' credibile? Sì, dicono loro, perché non c'erano impronte sul telefonino e ciò significa che chi l'ha trovato le ha cancellate per non farsi rintracciare, per paura. Ma questo era un motivo valido inizialmente, quando non si sapeva degli sms eliminati, ora è assurdo il solo pensarlo proprio perché gli sms mancano. Per quale motivo cancellarli se non si ha nulla a che fare con quanto accaduto? Ha un senso logico? Solo chi aveva un interesse nell'omicidio poteva mettere in atto una tale manomissione. Ma alla procura serve che il telefonino non si sia mai mosso, serve che sia sempre rimasto in vita ed abbia scaricato il traffico solo dopo essere stato spostato da un anonimo. Questo serve per validare la loro tesi, per incastrare il Parolisi, perché anche un minimo spostamento volontario del cellulare renderebbe il caporalmaggiore innocente.

E torniamo agli sms cancellati. Perché cancellarli? L'unica risposta valida è "perché l'assassino sapeva che ve n'erano dei compromettenti". Ma se così fosse perché eliminarli e lasciare il telefonino in loco, perché non gettarlo in un cassonetto dei rifiuti? A questa domanda si può rispondere, fino a quando non ci saranno confessioni, solo in maniera imperfetta e solo ipotizzando, perché ci sono particolari che stonano sempre e in ogni caso. Prima di tutto il cellulare era a conchiglia e lo si è ritrovato aperto ma spento. Si è aperto quando è stato gettato dall'anonimo di cui sopra? Difficile. L'unica risposta plausibile è che fosse stato spento da qualcuno e che solo successivamente, al momento di uscire di scena (quando tutto era come doveva essere) sia stato riacceso, questo spiegherebbe il traffico telefonico scaricatosi alle sette di mattina del venti aprile, per poi essere spento nuovamente. Se è così si pongono altri interrogativi perché c'è da supporre sia stato spento alle 19.10 del 18 aprile.

E qui c'è da ragionare "di fino" perché se quel cellulare non è rimasto fermo ed è stato manomesso, come ho scritto in precedenza, può solo portare a capire che il Parolisi non c'entra nulla. Vediamo perché. Se qualcuno lo avesse spento alle 19.10 del giorno dell'omicidio, momento in cui ha smesso di squillare (e l'ultima chiamata la fece Michele Rea che ai giornalisti disse gli parve essersi interrotta come se qualcuno avesse spento il telefonino), e se lo fosse portato via per manometterlo in un secondo tempo, c'è da chiedersi per quale motivo il telefonino non abbia scaricato il traffico telefonico mentre questi lo manometteva. Se il cellulare fosse stato spento e poi riacceso all'una di notte, solo per fare un esempio, il traffico lo avrebbe certamente scaricato in quel momento ed avrebbe anche suonato ad ogni nuova chiamata risultando raggiungibile. Cosa non provata e quindi impossibile. Per cui le uniche ipotesi che paiono logicamente valide sono solo due. O gli sms sono stati cancellati fra le 15.10 e le 19.10 del giorno dell'omicidio, o lo sono stati alle sette del giorno del ritrovamento. Da questa certezza non si sfugge. Perciò, sia nel primo che nel secondo caso, il cellulare deve essere stato riacceso in zona e la manomissione compiuta in loco, se non al chiosco qualche centinaia di metri a monte o a valle, inoltre deve aver continuato a squillare, o deve aver continuato a scaricare il traffico accumulato, mentre l'assassino o chi per lui cancellava gli sms. Al massimo si può concedere il ragionevole dubbio e pensare che chi lo ha acceso alle sette di mattina si potesse trovare a qualche chilometro in una zona comunque coperta dalla stessa cella agganciata in quel punto del chiosco.

Ora, da quanto si è capito, la cancellazione di tutti i messaggi tranne due non pare un lavoro complicato per chi conosce il cellulare. Certo, bisognava scegliere quali mantenere, e non si capisce perché mantenerli, ma diciamo che, forzando di molto la mano e pensando ad una persona che già avesse in mente quali non eliminare, in cinque/dieci minuti il lavoro si può fare. Volendo far rientrare in questa operazione il Parolisi c'è da considerare un unico orario utile, ed è quello successivo all'ultimo messaggio inviato da Sonia Viviani. Alle sette del venti aprile era coi parenti della moglie e quindi impossibilitato a farlo. Pertanto si potrebbe dire che potrebbe aver finito la cancellazione all'incirca sulle 15.15/15.20 del 18 aprile. A questo punto si capisce bene che finendo in questo orario non sarebbe mai arrivato al Pianoro in tempo utile per essere visto alle altalene dal Ranelli. Motivo per cui va esclusa assolutamente la possibilità di un suo coinvolgimento nella manomissione, quindi la possibilità di un suo coinvolgimento con quanto accaduto a Ripe.

Fra l'altro si è detto che Melania avesse inserito il numero Pin e che l'unico a conoscerlo era il marito. Non si sa se sia una verità o una bufala, ma volendola ammettere vera c'è da contestare anche questa affermazione visto che lui, come dimostrato sopra, negli unici orari in cui si potevano cancellare gli sms o era al pianoro col Paciolla o era in compagnia dei parenti della moglie. Inoltre, per dirla tutta, chi ci dice che lo conosceva davvero sto cavolo di Pin? Voi sapete qual'è il Pin di vostra moglie o di vostro marito? Non ditemi tutti sì perché quando a mia moglie le si è spento il telefonino, lei il Pin lo ricorda a casaccio dato che mai lo spegne, abbiamo sempre dovuto ricorrere alla scatola in cui sono custodite le carte che riguardano il cellulare. Perciò, per poterlo riaccendere senza problemi, abbiamo cercato il Pin e verificato se quello ricordato a casaccio fosse in realtà giusto. E qui casca un altro asino. Chi mai può sapere il Pin di un'altra persona anche se amica o parente? Quando ne è venuto a conoscenza? Come faceva il depistatore, che abbiamo visto non può essere il marito, a saperlo?

E torniamo alle chiavi ed alla casa di Melania. Torniamo ad una probabile intrusione pomeridiana, torniamo a chiederci cosa ci facessero al suo interno, alle nove di sera (dopo meno di cinque ore dalla telefonata in cui si annunciava la scomparsa quando di solito per legge ci si attiva non prima delle 48 ore), gli uomini visti dall'accompagnatore di Piergiorgio quando andò a prendere le scarpe per preparare i campioni da fare annusare al cane. Insomma, il giro è vizioso e dopo pochi chilometri di camminata si incontra sempre lo stesso albero. L'unica cosa che non si incontra è la sagoma del Parolisi, eppure in carcere c'è lui e chi deve indagare ha i paraocchi e si affossa a controllare borse ed occhiali... e c'è anche chi dice che stanno facendo un lavoro certosino.



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Annamaria Franzoni



928 commenti:

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Anonimo ha detto...

Tiziana, io sono veramente amareggiata, mi chiedo un' altra cosa ragazzi, ma, solo adesso la procura confronta i dna femminili comunque sia? Dopo 7 mesi dall' uccisione di melania? Diciamolo, la procura teramama stà perdendo di credibilità in ogni suo aspetto!

Claudia

Anonimo ha detto...

Pino
concordo con la tua proposta. Ognuno può aggiungere i suoi dati. A Mimosa, se le va, il compito di riordinarli.

MarcoPd
credo che riguardo al 23 enne avremo presto notizie. Se il colpevole fosse lui non avrebbe motivo di tacerlo, ormai che è stato arrestato. L'eventuale esclusione di un suo coinvolgimento può giungere velocemente con un controllo del suo alibi e delle celle telefoniche.
Tiziana

Anonimo ha detto...

Claudia
come si suol dire, meglio tardi che mai... è già positivo che la procura abbia accolto la richiesta della difesa di analizzare il dna. Anche se lo fa per togliere un elemento alla difesa, implicitamente dà importanza a quell'elemento e dunque ben venga!
Tiziana

Anonimo ha detto...

Scusate, ma che ci faceva melania da sola al bosco delle casermette, nell' eventualità, con questo 23enne che si aggirava nei paraggi? Qua è come il discorso della soldatessa arrestata in caserma qui ad ascoli perchè complice con la camorra e non c' entrava niente con l' omicidio di melania, io capisco che siamo assettati di ricerca della verità ed è giustissimo ma tutta questa confusione ci distoglie dai veri potenziali assassini di melania!

Claudia

Anonimo ha detto...

Tiziana, si, l' ho pensato anch' io, in effetti, la procura, involontariamente, mette in dubbio se stessa accettando di prelevare e confrontare i dna femminili.

Claudia

Anonimo ha detto...

Claudia, Parolisi era confuso e distrutto in quei giorni. Chi non lo sarebbe stato? Ha fatto tanti errori, ma non sono cosi' certa che si sia sbagliato sull'aver visto le foto di Melania a Ripe su un certo telefonino. Questa e' comunque solo la mia opinione personale..

Se proprio si volesse ipotizzare non la fantasia, ma la pura fantascienza, la storia delle foto potrebbe essere un "favore tra militari". Ovvero, Melania viene trovata prima del 20 mattina da qualcuno della caserma o ad essa legato. Si riconosce in lei la moglie scomparsa del caporal maggiore Parolisi e si decide di avvertire immediatamente Salvatore cosi' da prepararlo allo strazio prima che altri vedano quell'orrore di scempio inflitto a sua moglie. Salvatore arriva a Ripe, vede Melania, si dispera e (forse si, forse no, ma avendo gia' dichiarato di averlo fatto alle altalene il 18, in fondo che cambia), prima di salutarla per l'ultima volta, non riesce a trattenersi e la bacia. Poi, onde evitare di lasciare quel povero corpo esposto e martoriato al centro di quella macabra scena per chissa' quanto tempo ancora, lo si fa trovare di corsa (e spunta il cercatore di funghi). Si decide anche di cucirsi la bocca sul ritrovamento per non gettare ombre inutili sulla caserma; in fondo si e' trattato unicamente di un gesto di pieta' verso un amico e/o collega. Parolisi, la sera del ritrovamento, manda quindi l'amico Paciolla a Ripe perche' sarebbe troppo per lui affrontare nuovamente quella scena, e resta in caserma a disperarsi da solo.

Ripeto, benche' plausibile, trovo realmente impossibile che le cose siano andate come sopra, ma ho esposto un'ipotesi sull'argomento tanto per dimostrare che per ogni "certezza" sul coinvolgimento di Salvatore vi e' anche almeno una possibilita' d'innocenza.

Annika

Anonimo ha detto...

Giusto Annika! Infatti, io leggo con attenzione le ipotesi di tutti, non rimango, come alcuni, sulla mia assoluta posizione, qua tutti hanno ragione e/o torto.

Claudia

Anonimo ha detto...

@Pino
Concordo pienamente. Mimosa, se lo volesse, sarebbe impeccabile nel coordinare i lavori.

Annika

Anonimo ha detto...

E se Parolisi avesse visto le foto dal "cercatore di funghi", senza sapere che colui che gliele aveva fatte vedere fosse anche il telefonista?

Continuo a propendere comunque per la descrizione fatta da Paciolla, così realistica da aver indotto Parolisi a ricrearsi la scena nella mente, per poi ascriverla erroneamente ad una foto (nella confusione di quei momenti).
Tiziana

Anonimo ha detto...

Io credo solo una cosa, il telefonista anonimo è uno coinvolto nell' omicidio o deturpamento del cadavere, l' ho sempre pensato, non si è mai presentato! Mai! Oppure, ho pensato, è qualcuno che ha visto e assistito alla scena ed è stato minacciato di morte se parla, una delle due ipotesi, ma, che sia un casuale passeggiatore nel bosco e che veda il corpo per poi darne notizia e sparire è fuori ogni luogo!

Claudia

Anonimo ha detto...

Tiziana, infatti, anche questo può essere possibile, ma, il telefonista, per me, è uno che ha collaborato e poi dopo la chiamata, se n' è lavato le mani.

Claudia

Anonimo ha detto...

Tiziana, come te anch'io "propendo". E' sicuramente la spiegazione piu' semplice.

Annika

Anonimo ha detto...

Ricordiamoci di yara e di altri scoperti da persone che si sono mostrate a tutti! Ricordiamoci quell' uomo che scoprì Yara mentre giocava con l' aeroplanino, era commosso quando parlò alle telecamere, lui, ripeto, come tanti altri, dato che non aveva nulla da nascondere, ha parlato e colalborato alla luce del sole!

Clauda

Anonimo ha detto...

Forse il telefonista, essendo anche un conoscente diretto o indiretto della vittima (per esempio un militare) semplicemente non voleva rischiare l'incriminazione?
Tiziana

Anonimo ha detto...

Oppure, il telefonista anonimo di melania è un uomo che per non avere impicci vari non parla, ma, non credo a questa ipotesi, il telefonista ha fatto tutto con estrema freddezza e questo fa tremare! E' andato fino al piazzale san francesco per chiamare da una cabina telefonica e guarda caso le telecamere non funzionavano comunque! La freddezza e il calcolo di un uomo anziano (così sembra dalla telefonata)è il frutto di qualcuno che gli ha dettato cosa fare per far scoprire il corpo.

Claudia

Anonimo ha detto...

Quindi, il telefonista anonimo è un collaboratore!

Claudia

Anonimo ha detto...

Un uomo anziano, come sembra il telefonista, non sarebbe in grado di calcolare con freddezza il da farsi dopo la scoperta del corpo, quindi, deduco che l' uomo anziano sia stato condotto nella cabina da qualcuno e poi sparire, è un uomo che copre, un uomo anziano non può aver deturpato il corpo di melania, probabilmente, copre qualcuno. Un uomo anziano che realmente stesse facendo una passeggiata si sarebbe presentato dai carabinieri a viso scoperto o comunque avrebbe chiamato i carabinieri e avrebbe mostrato il suo volto!

Claudia

Anonimo ha detto...

L' accento del telefonista anonimo è tipico abruzzese, questo non capisco! Un collaboratore abruzzese? Mah, veramente tutto molto strano in questa vicenda.

Claudia

Anonimo ha detto...

E' molto probabile che qualcuno nella cerchia stretta di parenti e amici abbia trovato il corpo prima del ritrovamento ufficiale, ma che non voglia essere coinvolto. In fondo il 19 tutti la cercavano, e non e' che il corpo fosse stato occultato in alcun modo. Cio' che invece e' certo e' che Melania e' stata fatta trovare da un anonimo insieme ad un tale Miche'. E che questi due uomini non chiamano da una cabina qualunque di Ripe o di Civitella, ma arrivano fino alla frequentata stazione di Teramo dove la telecamera di sorveglianza non funziona - e chi potrebbe sapere se una telecamera di sorveglianza funzioni o meno?

Annika

Anonimo ha detto...

Io ho sempre sentito, dall' audio della telefonata anonima di quest' uomo che qualcuno in sottofondo, alla fine, gli dicesse....e perchè lo devi dire? In seguito al fatto di aver detto che lui avesse fatto una camminata.

Claudia

Anonimo ha detto...

Annika, infatti, non so cosa pensare.

Claudia

Anonimo ha detto...

Quella telefonata è una provocazione! E' tutto studiato a tavolino! Hanno scelto un uomo abruzzese gli assassini che sicuro conoscono molto bene, di cui fidarsi, gli hanno detto 4 parole da dire per poi riattaccare, è un gusto sadico per far ritrovare il corpo della povera melania e quest' uomo si è prestato a fare tutto questo con la minaccia che, se avesse parlato, l' avrebbero ucciso, un uomo anziano ha la paura triplicata, quadruplicata rispetto ad un uomo più giovane, pensateci bene!

Claudia

Anonimo ha detto...

Come il gusto sadico di fare le incisioni sul corpo di melania!

Claudia

Anonimo ha detto...

In qualche modo gli assassini dovevano far scoprire il corpo alle forze dell' ordine, è stata una sfida, lo ripeto, la cosa migliore per loro era una cabina telefonica, sicuramente, a questo pover' uomo avranno fatto mettere cappello, occhiali e quant' altro per non farsi identificare non sapendo che le telecamessere non funzionassero e tutto questo, purtroppo, è stato a loro vantaggio!

Claudia

Anonimo ha detto...

La vicenda di Melania non è semplice per niente.

Claudia

Mimosa ha detto...

Carissimi colleghi di SQUADRA, grazie per avermi chiamata a tentare di dare il mio contributo.
Il lavoretto prenderebbe lungo tempo e io sono lenta perché per sintetizzare sono abituata a leggere e correggere, ma l'ostacolo maggiore è che da un po' di tempo non riesco a fare "copia-incolla" sul blog.
Ho già segnalato a Massimo questa difficoltà e ricordo che ad un certo punto anche qualcuno di voi si è trovato nella medesima situazione ... che a me perdura e devo scrivere direttamente qui, ma per un lavoro del genere è escluso.
Però, potrei mandare una e-mail a Massimo e lui poi posterà. Che ne dici Massimo, posso fare così.

Tuttavia, mi sembra che Tiziana abbia ben cominciato, a me va bene se continua lei.

Un caro saluto a tutti.
Mimosa

PS - colgo l'occasione per ricordare ad Antonello che è stato lui a postare la domanda se il Paciolla fosse in divisa o no e che io non comprendevo l'importanza. Coomunque ha ragione Pamba: se doveva produrre l'alibi del "lavoro straordinario" mentre stava con l'amante, doveva per forza essere ancora in divisa.

Anonimo ha detto...

Ciao Mimosa,
io tra lavoro e famiglia non credo di potermi prendere l'impegno di un lavoro di coordinamento della squadra. Quando posso dò volentieri il mio contributo, ma non riesco a collegarmi in maniera costante (anche se devo ammettere che ultimamente, il tempo che dedico al forum è parecchio. Forse eccessivo? Devo fare anche un po' i conti con la mia coscienza).
Un caro saluto, Tiziana

Unknown ha detto...

Non ho alcun tipo di problema a ricevere mail ed a pubblicarle in una pagina del blog o in uno spazio commenti. L'unica difficoltà sta nella mia presenza. Se al computer la inserisco subito, in caso contrario quando torno (non comunque ore). Ciao, Massimo

Mimosa ha detto...

Cara Tiziana, lo capisco, ma la tua presenza è tutt'altro che "eccessiva", bensì preziosa, guai a noi se ci mancassi ...
Un carissimo saluto a te.
Mimosa

LucaP ha detto...

Secondo me sbagliate a continuare a dare credito a quanto scrivono i giornali dopo tutto quello che abbiamo analizzato su questo blog.

La notizia vera è che si siano decisi a richiedere il DNA di un gruppo di donne venute in qualche modo in contatto con Melania.

Prima di tutto se sono andati dall'estetista di Somma Vesuviana, vuole solamente significare che volevano sapere se Melania era una donna che aveva particolare cura delle proprie mani e unghie. Non ci sono altre spiegazioni plausibili.

Il DNA misto di Melania e di un'altra donna è stato trovato sotto l'unghia dell'anulare sinistro e non può che essere un indizio di una colluttazione con una donna avvenuto verosimilmente nelle ultime ore di vita. Non penso che i PM ipotizzino che Melania andasse in giro a graffiare panettiere, cassiere e tabaccaie, ma giustamente nel momento in cui si decidono finalmente ad indagare è corretto non lasciare nulla al caso.

E' altrimenti chiaro che gli stessi PM non vadano a dire ai giornalisti i nomi delle donne appartenenti alla cerchia di amicizie e contatti diretti di Melania non foss'altro che per non fornire ad un'ipotetica assassina indicazioni su quali piste stiano indagando effettivamente.

Per me è un'ulteriore buona notizia.

Speriamo che i Rea non chiedano loro di controllare anche le tracce di DNA trovate dallo zio Gennaro sulle borse ed occhiali taroccati durante le sue personali e professionali indagini private. ALtrimenti le cose si farebbero troppo lunghe.

Ciao

LucaP ha detto...

Secondo me sbagliate a continuare a dare credito a quanto scrivono i giornali dopo tutto quello che abbiamo analizzato su questo blog.

La notizia vera è che si siano decisi a richiedere il DNA di un gruppo di donne venute in qualche modo in contatto con Melania.

Prima di tutto se sono andati dall'estetista di Somma Vesuviana, vuole solamente significare che volevano sapere se Melania era una donna che aveva particolare cura delle proprie mani e unghie. Non ci sono altre spiegazioni plausibili.

Il DNA misto di Melania e di un'altra donna è stato trovato sotto l'unghia dell'anulare sinistro e non può che essere un indizio di una colluttazione con una donna avvenuto verosimilmente nelle ultime ore di vita. Non penso che i PM ipotizzino che Melania andasse in giro a graffiare panettiere, cassiere e tabaccaie, ma giustamente nel momento in cui si decidono finalmente ad indagare è corretto non lasciare nulla al caso.

E' altrimenti chiaro che gli stessi PM non vadano a dire ai giornalisti i nomi delle donne appartenenti alla cerchia di amicizie e contatti diretti di Melania non foss'altro che per non fornire ad un'ipotetica assassina indicazioni su quali piste stiano indagando effettivamente.

Per me è un'ulteriore buona notizia.

Ciao

Anonimo ha detto...

Ciao Luca,
non se se hai letto il mio commento sull'estetista. Il Dna potrebbe essere rimasto sotto l'unghia di Melania nel momento in cui l'unghia è stata"applicata" o meglio "ricostruita", ciò è ragionevole e va effettivamente controllato.
Per tutte le altre donne concordo con te.
Tiziana

Anonimo ha detto...

Tiziana ha già fatto l'80% del lavoro, a mio avviso. E tanto già fatto basterebbe, da solo, per smontare l'accusa.
Se poi ci fossero ulteriori particolari a favore della difesa via via proposti da ognuno di noi, si potrebbero semplicemente rinfrescarne il ricordo..
Per rileggere tutto ci vorrebbe una settimana..
Però ricordo che Alessandro si diede da fare per compilare un certo cartellone virtuale, se fosse rimasto anche solo un lavoro fatto a metà andrebbe bene comunque.

Tabula

ps: non mi sono mai fatta ricostruire le unghie, ma all'idea che il dna dell'estetista possa rimanermi per mesi sotto le dita rabbrividisco..

Potrebbe rimanere intrappolato tra unghia finta ed unghia vera, credo si tratti di un gel che solidifica, ma a contatto con la superficie corporea un normale lavaggio, e se non bastasse uno, due, tre, mille lavaggi tra piatti piattini tazzine culetti di bimba e normale igiene personale docce incluse, lo laverebbe via completamente.

Tra i vari e numerosi dna trovati sul corpo ci saranno sicuramente quello del medico che la visitò la mattina, e casomai dell'assistente, quante persone ti toccano durante una visita? forse due, al massimo tre, però servirebbe poterli conoscere per eliminarli dalla rosa dei possibili assassini.
Una tale scrematura isolerebbe i dna estranei.
Tra i quali, quello di Parolisi non c'è: e se mai si fosse accinto ad avre un raporto sessuale con Melania, non l'avrebbe forse stretta, abbracciata, toccata?
Posso capire che fossero entrambi degli sportivi, ma vi sembra normale che tra un uomo e una donna, un bacio senza alcun contatto fisico di nessun tipo, poi giù i pantaloni e pronti un-due-tre-via?
Ma nessuno se l'è chiesto?
Come mai, se si vuol dimostrare che l'aggressione avvenne in seguito all'intento di avere unr apporto sessuale con il marito, non ci fu una carezza di Parolisi sul corpo, niente sul collo e sul viso tranne che sulla bocca, l'ipotesi è quella di un rapporto sessuale "a freddo"?
Melania la romantica e i suoi cuoricini, vi sembra forse la tipa che si cala i pantaloni di botto e dica al marito "su dai, muoviti, sbrighiamo la pratica"?
Con in più l'operazione recentemente avuta, non che sia vietato andare nel bosco, ma un minimo di coinvolgimento?
Pessimo amante, l'uomo che ipotizzò questa eventualità.
tsk tsk

si metta agli atti

Tabula

Anonimo ha detto...

POsto parte dell'articolo:
"Gli avvocati di Parolisi, si appigliano alle tracce di Dna femminile trovate sotto le unghie di Melania per sostenere che sulla scena del delitto ci fosse una donna, non il marito della vittima. Tesi che i Pm vogliono smentire definitivamente: se si riuscisse a provare che il dna è di qualche amica che Melania aveva incontrato il giorno prima, din fatto, la "prova" principale della difesa cadrebbe."

Non mi è chiaro perchè la prova della difesa cadrebbe: il fatto che un'amica abbia incontrato Melania il giorno prima non significa affatto che non possa averla ammazzata il giorno dopo..

sicuramente prima di andare dal medico a farsi visitare Melania avrà anche fatto una doccia quella mattina. Altrimenti sul suo corpo ci sarebbe stato anche il dna del marito, che sicuramente toccava più spesso di un'amica.

Tabula

Anonimo ha detto...

Tabula,
mi hai fatto venire le lacrime agli occhi... dal ridere. Effettivamente sembra che Melania abbia toccato tutti e tutte, tranne suo marito.
In realtà ciò dimostrerebbe che il dna presente non è frutto di un semplice contatto, ma il risultato, come scrive Luca, di una colluttazione.
Tiziana

LucaP ha detto...

Scusate se ho postato due volte il commento ma non mi ero accorto che si era passati alla pagina successiva.

@ Tiziana

Non mi sembra che Melania fosse solita portare unghie posticce, perlomeno guardando attentamente le foto reperibili su internet.

E troverei, come detto da altri, assurdo che Melania non si fosse lavata attentamente le mani dal 27/28 marzo, giorno della partenza da Somma Vesuviana.

Rimango dell'idea che all'estetista sia stato chiesto un parere professionale relativo ad una sua cliente abituale.

Ciao

Anonimo ha detto...

Fumata nera dalla cronaca locale (Resto del Carlino, Messaggero, Corriere Adriatico) sulla notizia dell’accoltellatore.
Non che mi aspettassi granché, e nel caso difficilmente sarebbe stato a favore di Parolisi (il 28 novembre ed il 2 Dicembre sono vicini), ma proprio ..il grande nulla!
Non escludo che possa esserci qualcosa sulla cronaca abruzzese, ma personalmente non ne ho accesso.

@Tabula
Che dire, e che ridere...sarà un mistero della fede?

Buon pomeriggio

Pamba

Unknown ha detto...

Vai a questo link, Pamba, c'è la notizia sia in formato video che cartaceo.

http://www.abruzzo24ore.tv/news/Donna-accoltellata-a-Pineto-fuori-pericolo-In-cella-l-aggressore/60558.htm

Ciao, Massimo

santy ha detto...

ho letto appena ora l'articolo della donna accoltellata a Teramo da un necrofilo Ho sempre sostenuto che le modalità di aggressione a Melania siano quelle di uno squilibrato che ha trovato la vittima in quel posto da sola. Ce l'hanno portata volente o con l'inganno dal monumento ai caduti e là è stata lasciata sola. Chi vuole uccidere, premeditatamente o no, non ha bisogno di 20 coltellate e non lascia la vittima agonizzante

Unknown ha detto...

Per saperne di più sull'aggressore della donna di Pineto, è ancora presto per chiamarlo necrofilo, cliccate su questo link, è la sua pagina facebook.

http://www.facebook.com/profile.php?id=1628886753

Pare un ragazzo normale, ed invece...

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

@Tiziana
sono contenta di averti fatto sorridere, è che volevo mettere in evidenza l'assurdità della versione pantaloni calati pre-amplesso dopo che ci hanno propinato per mesi la versione edulcorata del sentimentalismo di Melania.
Quasi quasi sarebbe stata più plausibile la versione pantaloni calati per pipì, peccato sia risultata infondata.
Potrebbe starci anche una terribile sceneggiata di gelosia in cui la moglie si cali i pantaloni a dimostrazione del fatto che non aveva nulla da invidiare all'amante.. ma il bacio profondo, chiamiamolo pure pomiciata intercorsa tra i due, sarebbe in contraddizione con l'ipotesi di litigio.
O sono arrabbiata e faccio la pazza, oppure sono languida.
Uno come Parolisi, come lo definì Alessandro "cacciatore di tanga", dubito si sarebbe mai perso l'occasione di stare perfino con la moglie per principio o per fedeltà verso Ludovica.
Ma quando mai?
Ma quanto gliene è mai fregato a Parolisi del principio o della fedeltà verso chicchessia?

Tabula

Anonimo ha detto...

Ho visto ora il profilo di Michelucci. Nemmeno un brutto ragazzo, anzi. Uno dall'aria comune e inoffensiva. E' spaventoso pensare che quel faccino lì abbia tirato fuori un coltello cominciando a colpire..

Tabula

santy ha detto...

ciao Tabula ,divertentissimo il post precedente
tsk tsk

sarei curiosissima di sapere se il 23enne arrestato a Teramo fa uso di Paroxetina che non è altro che un farmaco antidepressivo perchè ,ti ricordi il famoso sensitivo Tolindo , in quel blog che frequentavo, un giorno scrisse che le veniva in testa la parola prax parx o qulcosa di simile

Anonimo ha detto...

ciao Santy
a proposito di Tolindo, non riuscii a ritrovare traccia delle tue indicazioni. Per curiosità avrei voluto leggere delle sue impressioni.

Tabula

Anonimo ha detto...

Tabula...sei uno spasso|
Sto ancora ridendo, non sorridento.
Salutoni, PINO

Anonimo ha detto...

Tabula
a proposito del faccino del 23enne. Sono proprio le persone così le più pericolose: una faccia da bravo ragazzo, con cui ci si ferma a parlare tranquillamente, senza temere per la propria incolumità.
Tiziana

PINO ha detto...

MIMOSA
Non volevo gravarti di un compito così impegnativo, quando ho proposto te per questo tipo di lavoro.
Ho solo pensato alla tua diligenza, domostrata in altre simili occasioni.
Ti chiedo scusa.
Cordialità, PINO

ENRICO ha detto...

Ciò che a me risulta incomprensibile in modo INQUIETANTE è la presenza continua e martellante della famiglia Rea in Tv finalizzata APERTAMENTE a convincere l'opinione pubblica della colpevolezza di Parolisi ..

Si rendono conto I Rea che così facendo la loro nipotina Vittoria oltre a dover vivere il trauma enorme di una madre uccisa in modo barbaro dovrà anche sopportare quello, forse ancora maggiore, di un padre uxoricida ? Bel modo di proteggerla
Come fanno i Rea a non avere gli stessi dubbi che in questo forum da mesi ci poniamo pur non avendo alcun interesse personale in questa tragica vicenda ? Come fanno a essere così sicuri della colpevolezza di Salvatore UNICAMENTE “ PERCHE’ è un bugiardo patentato e ha tradito Melania” ?

Ora i casi sono 2

- o Melania è stata uccisa da un pazzo da un balordo da un serial killer che per una serie di “sfortunate” coincidenze ha compiuto il delitto PROPRIO in un luogo familiare al Parolisi . E allora una volta trovato l' assassino (cioè MAI )
il caso sarebbe chiuso

- o Melania è stata aggredita e poi lasciata morire da qualcuno per il quale la donna rappresentava un GROSSO PROBLEMA

Assodato che la relazione extraconiugale del Parolisi ( data la indubbia mediocrità DA TUTTI I PUNTI DI VISTA dei due protagonisti ) non aveva nemmeno lontanamente le caratteristiche di un’ “ attrazione fatale” tale da far concepire una simile orrenda risoluzione, credo che il MOVENTE sia da ricercare ALTROVE.

Soprattutto in considerazione delle dichiarazioni del famoso zio Gennaro ( uno “zio” non si nega a nessuno da un po’ di tempo a questa parte…) il quale dice ( trascrivo l’intervista) : “ l’omicidio sicuramente l’ha fatto lui però spero che non sia stato fatto tutto da solo… cioè penso che qualcuno lo abbia aiutato… non credo che lui abbia avuto il coraggio di fare tutto da solo perche Melania era .. è stata trattata proprio male male male .. cioè era uno scempio…”

In pratica lo “zio” ipotizzerebbe un complice – ovverossia un pazzo - il quale “graziosamente” si sarebbe offerto per “terminare il lavoro” iniziato e non concluso dal Parolisi … all’unico scopo di fare una cortesia a Salvatore e a Ludovica ! ASSURDO.
Se lo zio ipotizza questo scenario si rende conto che per conseguenza sarebbe obbligato a scartare il movente PASSIONALE dato che solo "una terza persona" che avesse avuto a sua volta un fortissimo "movente" avrebbe potuto rendersi complice di un crimine di tal fatta ?
E che quindi tutta la famiglia Rea dovrebbe smetterla di andare in Tv a ripetere come un mantra che Salvatore è colpevole perché è un bugiardo che ha tradito Melania ?

Il MOVENTE è un altro e i Rea lo SANNO.

Infine ricordiamoci sempre che in genere un elemento determinante nel processo investigativo è costituito anche dall'osservazione accurata della personalità della vittima
.

LucaP ha detto...

Bravo Enrico

Concordo pienamente.

I REA forse non sanno chi può averla uccisa. Ma forse sanno bene cosa stava succedendo a Melania in quel periodo.

E, secondo me, pur di non lasciar scavare nella vita della figlia, sono disposti (sapientemente manovrati da qualcuno, come sottolineava Massimo) a far ricadere tutte le colpe sul genero.

PINO ha detto...

ENRICO

Condivido pienamente tutto quanto da te scritto.
Specialmente per il MOVENTE, che ho sempre ritenuto NON PASSIONALE, e che andrebbe ricercato altrove!
Inoltre si è scavato profondamente sulla vita di Parolisi, e non si è ricercato, con la stessa caparbia, in quella della moglie, sia pure per formalita investigativa.
PERCHE'?
Il resto non lo ripeto, l'hai già fatto tu esplicitamente.
PINO

Anonimo ha detto...

p.s.
leggere "caparbietà" P.

santy ha detto...

@ tabula
vai su www.unonotizie.it a destra su sera notizie scrivi melania rea e clicca ti viene fuori tutto l'archivio sulle notizie inerenti il caso e in fondo ad ogni articolo trovi i commenti .ciao

santy ha detto...

scusa no sera ma "cerca"

LucaP ha detto...

@ Pino

Continui ad escludere il movente passionale.

Ma dal momento che su Melania è stato steso il velo della madonna e non è stato possibile indagare sulla sua vita, concentrandoci solo su quella del marito, non è possibile escludere a priori il movente passionale. IL fatto è che sino ad adesso il lato "passionale" nella coppia è stato solamente quello di Salvatore. Ma di Melania sappiamo qualcosa al di fuori di quello che ci vogliono far credere i Rea & Co.?

Dimenticandoci per un momento lo staging, tutta la dinamica del delitto indica con forza una causa scatenante legata alla passionalità ed alla sfera sentimentale in genere.

E forse, come sovente accade, la soluzione più semplice è quella giusta.

Ciao

Anonimo ha detto...

ciao Santy, grazie. Ho dato un'occhiata, è un sito molto faticoso.. comunque sia ho letto delle "visioni" di questo sensitivo.
Non spiega in maniera troppo esauriente, dà degli input, con dei commenti-spot troncati spesso a metà, certo è che fa dei ragionamenti ipotizzati anche da noi, molto di recente.
Vedremo se avrà ragione.. ero curiosa.

Tabula

Anonimo ha detto...

@Luca
guarda che la soluzione più semplice è la strada battuta dagli inquirenti.
Donna tradita morta ammazzata: assassino? Marito e/o amante. Finito.

Tabula

LucaP ha detto...

@ Tabula

Visto che il marito siamo tutti convinti non sia l'assassino, chi rimane?

Anonimo ha detto...

Enrico,
concordo con te ed anch'io come Luca sono dell'avviso, l'avevo già scritto, che se i Rea vogliono a tutti i costi sia incolpato Parolisi è perché PREFERISCONO NON SI INDAGHI ULTERIORMENTE.

Su cosa? Sulla vita di Melania, sui rapporti della famiglia in genere? E' comprensibile che non faccia piacere, come invece è successo a Parolisi, che si scavi nella vita delle persone, ma loro dovrebbero volere la VERITA' per Melania e non un assassino qualunque in carcere.
Ecco perché già tempo fa dicevo che, evidentemente, il genero non l'hanno mai accettato in famiglia e la tragica occasione ha fatto emergere i loro veri sentimenti nei suoi confronti.

Possono avere dei dubbi, legittimi, ma non scagliarsi con tale veemenza, in tutte le trasmissioni televisive contro di lui, non aiutano la verità ad emergere, condizionano l'opinione pubblica, a che pro?
Ma vengono pagati per andare in trasmissione? Me lo chiedevo perché avranno da chiedere un sacco di permessi sul lavoro, per avere il tempo necessario per andare" in onda".
Tiziana

Mimosa ha detto...

@ PINO caro, non è un "onere", ma piuttosto un "onore" per me essere utile ... ho solo quelle due difficoltà che ho manifestato...
per fortuna, ad una certa ora sono riuscita misteriosamente a copiare tutto (proprio tutti i vostri commenti, quasi 100 pagine di un nuovo file) che ora sto scremando per tenere i post essenziali su cui impostare la sintesi ... sempre che vi possa interessare, ma non riesco di nuovo a "copiare" sul blog.

Alla SQUADRA:
Devo confessare che prove "inequivocabili" sulla estraneità di Parolisi non sono riuscita ad individuarle, solo un sacco di indizi a suo favore.
Del resto non esistono nemmeno prove inequivocabili contro di lui!

@ Tabula, io non ho riso di ciò che hai scritto alle ore 14.45 per quanto molto ironicamente e simpaticamente messo giù, l'ho preso seriamente e mi ha fatto molto riflettere ... come eventualmente una "prova" che cerchiamo ...

Le risposte possono essere tre:

- o gli investigatori hanno ordinato ai ricercatori di non tener conto di tracce di DNA sugli abiti perché era scontato che ci fossero sia quelle del marito sia della figlia sia di estranei, a loro interessando solo quelle sui tessuti epiteliali di Melania (e infatti trovarono DNA maschili non confrontati con niente - forse quelli del medico? - faranno ora il confronto?)

- o nel laboratorio del medico legale incarcato sono stati molto superficiali (propendo per questa supposizione per un sacco di ragioni - vi ricordate che fine sta facendo il medico legale che effettuò la iniziale autopsia dei poveri resti di Elisa Claps?)

- oppure il 18, il 19 e il 20 aprile Salvatore Parolisi non toccò minimamente la pelle di sua moglie né per lasciare quei segnacci sulle gambe nè per tirarle su la maglietta nè soprattutto per un approccio sessuale "en plein air" (dai, tutti sappiamo dove vanno le mani di un uomo in quelle circosatanze ... ) e qui non poteva indossare certamente i guanti ...

Mimosa

ENRICO ha detto...

I Rea ( e le "amiche" del cuore !) fin dalle prime apparizioni televisive hanno fornito di Melania l'immagine di una moglie PERFETTA.

TROPPO "perfetta" a mio parere

P.e. mi ricordo di aver provato un certo disagio quando, non so più in quale trasmissione ( una delle prime senza dubbio) , i Rea hanno fatto vedere la foto della tavola preparata con tutti quei pasticcini a forma di cuore… Che motivo c’era ? A parte la certezza di un indubbio cattivo gusto tutto paesano cosa volevano dimostrare sottolineando le sue peculiarità culinarie e decorative ?
Che Melania fosse una moglie devota e dedita solo alla casa al marito e alla figlia ?

Può darsi . Certo è che Melania nel 2009 ha trascorso quasi tutto il periodo della gravidanza a Somma Vesuviana lasciando solo il marito

Perché ?
.

Anonimo ha detto...

@Mimosa
in effetti quando ho scritto quelle cose non pensavo di suscitare tutta quella ilarità..
Sì, forse detto così farà anche ridere.. , ma le mie intenzioni sotto-sotto erano anche serie.
Tanto per intendere quanto strida un'interpretazione del genere da parte degli inquirenti, con la psicologia, tanto sbandierata, dei personaggi chiamati in causa, e poi? Si va a raccontare una stupidaggine del genere su Melania.

Tracce di dna del marito e della figlia sui vestiti di Melania dovrebbero esserci per forza,
ma se non fossero assolutamente stati presi in considerazione l'assassino avrebbe potuto addirittura grondare sudore e sputare saliva con sopra inciso il proprio ritratto sulla maglietta di lei che niente, non avrebbero trovato niente.
Perchè a loro interessava solo la "pelle esposta"?
No, dai, mi auguro di no..

Se dovessimo scoprire che è stata commessa questa leggerezza, vi dò appuntamento sotto lo studio del medico legale con un cartello con su scritto "buffone".

Tabula

ENRICO ha detto...

Non mi chiedete il motivo perchè non lo so ma fin dal primo momento in cui ho visto le immagini delle foto del matrimonio ho avuto la NETTA IMPRESSIONE che Salvatore non fosse propriamente "a suo agio"....

in poche parole : non mi sembrava per niente convinto di quello che stava facendo

Al contrario di Melania...

Mimosa ha detto...

Adesso sì, Tabula, che mi hai fatto ridere ... io ci sto!
Ciao,
Mimosa

Anonimo ha detto...

Guarda Tabula
che oltre a ridere ho preso molto seriamente il tuo commento precedente e anche l'ultimo, se pur ironico.
Ciò che fa ridere, ovviamente, non è la tragedia umana, ma proprio il fatto che chi indaga non abbia cercato di IMMAGINARE lo svolgersi degli eventi, per poter capire cosa ci stava e cosa no.
E dunque il tuo commento ha suscitato l'ilarità perché hai ben rappresentato cosa sarebbe successo se le cose si fossero svolte come effettivamente gli inquirenti hanno sostenuto si siano svolte.
Tiziana

Mimosa ha detto...

@ Tiziana, ti prego di credere che non era mia intenzione sottovalutare la vostra reazione allo scritto di Tabula ... l'ho ribadito che per come messo era ironico, e non credo che nemmeno lei si fosse "offesa", solo che io ho voluto vedere un elemento di "prova", valutandolo in maniera "critica" e seria, forse per lostato d'animo in cui mi sto trovando dopo tutte le letture.
Non credo che vi dobbiate scusare, nè spero che vogliate leggere nel mio commento un "rimprovero" ... lungi da me ...

Un caro saluto.
Mimosa

Anonimo ha detto...

Mimosa
non ti preoccupare, non volevo scusarmi, l'ho scritto perché mi è piaciuta l'ironia che Tabula ha usato anche nel commento successivo. Siccome lei diceva di usare quello stile, pur avendo delle intenzioni serie, sottolineavo il fatto d'averlo compreso e apprezzato, poiché, come ho detto, l'ironia può essere un ottimo strumento per mettere in luce le distorsioni della realtà.
E poi... ridere ogni tanto fa anche bene!
Tiziana

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
non so se tu sei sposato e se hai mai riguardato le foto o il filmato delle tue nozze, ma credo che ogni sposo sembri un po' "imbranato" quel giorno mentre la sposa si mostra "raggiante".

Io non ho avuta la tua stessa impressione ... e poi non hai presente tutte quelle foto in cui i due si fanno ritrarre abbracciati? a me sembravano normali non finti ... anche se è vero che la finzione di un amore perfetto tutto cuoricini poteva essere di facciata (come tante coppie) e a beneficio delle amiche ... con conseguente effetto di suscitare la loro invidia, per prima la cara Imma e per ultima la cara Sonia.

Anonimo ha detto...

Enrico
io penso (anche se è un'idea tutta mia) che probabilmente Parolisi non si trovasse a suo agio in presenza dei familiari della moglie, da qui forse la sua espressione.
La mia sensazione è che la famiglia Parolisi e la famiglia Rea non siano dello stesso livello socio-culturale, questo potrebbe aver portato Salvatore ad un certo imbarazzo, e spiegherebbe la mia ipotesi che i Rea non abbiano mai accettato di buon grado Parolisi.
Sono sensazioni dettate dal diverso modo di esprimersi, dal diverso aspetto delle loro abitazioni, dalla facilità con cui i Rea si spostano da Somma a Folignano, vanno in televisione, ecc. mentre i Parolisi hanno difficoltà anche solo ad andare a trovare Salvatore in carcere.
Tiziana

Anonimo ha detto...

No, ma di cosa vi state scusando l'un l'altra?
Allora: ho volutamente scritto in maniera ironica delle cose molto serie.
Sono contenta che abbiano riso, perchè ridere fa allentare il pregiudizio (non che qui ci fossero pregiudizi) e crea nuovi collegamenti tra le sinapsi.
(questa spiegazione scientifica me la sono inventata e ve la dò a bere, perchè ci sta bene)
ok?

mimosa, dicevo sul serio.. ;-)

Tabula

Anonimo ha detto...

@Tiziana
col senno di poi, se Parolisi non si sentiva a proprio agio con i suocri non potrei che dargli ragione.
Non che non siano comprensibili, poveri genitori, ma non è il fatto che soffrano, la perdita di un figlio credo sia un dolore insormontabile.
E' come si stanno accanendo per dire quanto fosse schifoso il genero, quando in fin dei conti dei tradimenti, forse non così in dettaglio come ormai tutta Italia sa, ma già erano al corrente.

Questo per dire che io piuttosto ho avuto l'impressione che Melania fosse molto legata alla famiglia, molto mammona (io interpreto così il voler passare la gravidanza a Somma, Enrico, però potrebbero esserci altri motivi) e il padre è sicuramente un uomo molto forte.
Mi stupisce l'ipotesi che la mamma di lei avrebbe potuto mentire sulla data della gita al Colle, posticipandola di sette giorni, dalla mamma di una vittima non me lo sarei mai aspettato.
Perchè?
Non credo che le differenze sociali possano valere una siffatta alterazione della realtà.

Tabula

ENRICO ha detto...

@ Mimosa e Tiziana

...in ogni caso quel matrimonio NON MI CONVINCE...

Manlio Tummolo ha detto...

A certe domande di Claudia sul telefonista anonimo e rimasto ignoto, le risposte potrebbero essere tante quante per l'assassino di Melania: potrebbe semplicemente trattarsi di un pregiudicato, anche per piccoli reati, che non ha voglia di aver più a che vedere con le Forze dell'ordine. Sicuramente, se si esprimeva in dialetto con la Polizia o i Carabinieri, non aveva un buon livello culturale. Oggi chiunque, anche con la terza media, parla in italiano, per quanto sgangherato, quando ha a che fare con le Autorità. Potrebbe trattarsi anche semplicemente di persona che teme conseguenze negative per la propria vita quotidiana da tale testimonianza, e pensa di aver fatto abbastanza avvisando di aver visto un corpo abbandonato nel bosco. Potrebbe trattarsi anche di qualcuno che ha visto l'aggressione e che è stato minacciato. Sicuramente, se ha usato un telefono pubblico, lo ha fatto sapendo del rischio di essere individuato, se usava un cellulare, oppure, come nel caso mio, ho la sindrome anti-cellulari (ingigantita ormai anche dalla situazione d'oggi, per cui si rischia di finire in galera solo perché si telefona in zona d'omicidio), amo ancora i soli vecchi telefoni a manovella ed uso un computer ad ingranaggi mossi dal vapore, con stantuffi, che fa ciuf-ciuf.

Anonimo ha detto...

@Enrico
adesso devi scoprire le tue carte, però.
Quel matrimonio non ti convince,
Parolisi si sentiva a disagio,
e poi domandi perchè Melania passò tutta la gravidanza a Somma.
Che cosa hai in mente?
Pensi che Melania potesse avere un'altra storia? Credi che Salvatore sia stato costretto a sposarsi? Immagini che quel matrimonio fosse una copertura?

Tabula

Anonimo ha detto...

@Manlio: anche io ho dei problemi col cellulare. Mi dicono che è importante che io risponda sempre e subito, ma io non lo faccio perchè il telefono ti interrompe sempre mentre stai facendo qualcosa.
Poi che un assassino se lo porti dietro quando intende compiere un delitto, con tutti i discorsi sui controlli delle celle, mi sembrerebbe stupido.
Difatti il telefonista chiunque sia si è ben guardato dall'utilizzare il cellulare che aveva con sè, non era poi un uomo particolarmente anziano, secondo i tecnici che ne analizzarono la voce poteva essere sui 50.
Mi chiedo ad esempio se le celle telefoniche captino la presenza di un cellulare in una data zona solo se questo fa od effettua chiamate.
Nel caso in cui il telefonista fosse innocente del delitto, può darsi che ritrovato il cadavere abbia chiamato qualcuno di sua fiducia per chiedere consiglio: "che faccio?" "vai lontano da casa, in una cabina pubblica, e poi avverti che c'è un corpo.." avrebbe risposto la moglie o chi per lui.
Altrimenti, in effetti, quanta prudenza per non essere individuato.. l'uomo ha fatto proprio di tutto per non lasciare traccia di sè.
Molto furbo. Sarà la classica furbizia contadina o quella del colpevole?

Tabula

Anonimo ha detto...

Buonasera a tutti.
Sto rileggendo un po' di post....sono rimasto molto indietro e qui avete scritto tantissimo...
Per quello che riguarda Melania personalmente non considero seriamente la teoria che avesse altre storie in ballo. Escludiamo vi prego Paciolla, il marito di Sonia che tra l'altro sarebbero anche più bassi di Melania...ebbene sono un esteta e non un estetista.
Resto ancorato alla mia hp sull' HPV che i Rea hanno saputo solo dopo la reale natura e le forme di contagio : questo mi spiega, in parte obviously, l'atteggiamento dei familiari tutti che si accaniscono sul collezionista di tanga ( prima cacciatore poi i trofei ...) e sui suoi tradimenti.
Si saranno ancora maggiormente incavolati sapendo che la figlia non li aveva informati...a me personalmente che il fratello Michele abbia trovato scritto su un'agendina papillomavirus mi fa alzare il sopracciglio e storcere un po' la bocca....
Mi ricompongo dopo questa mia immagine da muppet e continuo la lettura...
Ps : a proposito di unghie ricostruite, e Melania le aveva visto che è specificato nell'ordinanza che " essendo molto fragili si sarebbero rovinate in caso di colluttazione ", ricordo che qualcuno aveva postato circa 10000000 messaggi fa di resine o di altro materiale per la ricostruzione.
in caso di resine è intuitivo che il dna rimane sotto l'unghia finta.
Ciao

Wide

Zucchero a velo e polvere di fata ha detto...

Qualcuno (Tabula? Tiziana? scusatemi, ma non ricordo) quando uscì la notizia del ragazzo 23enne di Pineto si chiese che auto avesse.
Ho la risposta: una Panda.

Sbaglio o tempo addietro qualcuno aveva parlato di una macchina simile a una Panda a proposito dei segni di pneumatici trovati accanto al corpo di MR?

Ziva
PS Se a qualcuno interessa ho il link dell'articolo.

Anonimo ha detto...

Grande Ziva ! Si' la panda ha proprio le dimensioni dei pneumatici, distanza fra gli stessi , dell'auto a Ripe.

LucaP ha detto...

@ Wide

Nell'ordinanza (e solamente quella del GIP di Ascoli) si parla delle unghie di Melania sottolineando che in caso di colluttazione ci si sarebbe aspettati la rottura di "una o più unghie".

Non mi sembra ci sia nessun riferimento a unghie fragili o riportate.

Credo proprio che l'estetista di Melania sia stata sentita come consulente sulla cura che normalmente Melania poteva avere delle proprie unghie.

Le ipotesi derivanti dal papillomavirus contratto da Melania non me le sono assolutamente dimenticate. Ma qui di nuovo ci lasciamo influenzare troppo dall'immagine del marito fedifrago dirigendoci sempre nella stessa direzione di qualcosa derivante dai rapporti disinvolti di Parolisi con le soldatesse. Perché allora non considerare "anche" ipotesi alternative e che quindi Melania potesse aver contratto l'HPV non dal marito?

Ciao

Zucchero a velo e polvere di fata ha detto...

Il link di cui dicevo (è agghiacciante):

http://www.lacittaquotidiano.it/?p=5879


Ziva

Anonimo ha detto...

Ciao Luca.
Questo è un estratto dalla Stampa
Il professor Tagliabracci ha, invece, scritto che si tratta di una «traccia lieve, da semplice contaminazione e comunque la vittima non si è difesa: le unghie sono perfettamente integre». «Il Dna femminile è irrisorio, infatti occupa solo una riga e mezzo su 88 pagine della perizia» ribadisce il legale della famiglia Rea, Mauro Gionni. E comunque, considerato che Melania aveva le unghie ricostruite, il rischio di rottura in caso di collusione era ancora più elevato.
E questo era quello che mi ricordavo.
Certo che l'HPV può averlo preso da qualcun'altro però questo dovrebbe essere un suo partner fisso che si dada fare in giro, quindi uno con cui aveva rapporti da un bel po' di tempo, oppure quella che si dava da fare era lei con partners multipli, anche qui da un bel po' di tempo, perchè i tempi di mutazione dell'HPV sono lunghi ....
Ho invece letto che nell' auto del tizio accoltellatore a Pineto è stata trovata una sega....Mi sembra che la Goffo avesse subito mutilazioni del genere....
E se questo matto fosse l'autore casuale dello staging del caso Rea ?

Wide

Anonimo ha detto...

Ziva,
ero io ad aver chiesto che macchina avesse il 23enne. Se adesso mi dici che si tratta di una Panda... certo che anche una Stilo non sarebbe stata male...
grazie per la risposta,
Tiziana

Anonimo ha detto...

Anche a me parolisi, nel filmino del suo matrimonio, sembra non consapevole di ciò che stà facendo, melania era molto presa, lui, invece, si capisce che vedeva tutto come un gioco e guardate com' è finita..assurdo.

Claudia

Anonimo ha detto...

Comunque, sono convinta che il dna femminile trovato sotto un' unghia di Melania è di colei che le ha tolto quell' anello per simulare un litigio con parolisi, questa cosa mi fa pensare che la regia della scena è studiata da qualcuna che voleva vedere Melania e suo marito, a tutti i costi, divisi per sempre perchè, forse, le dava fastidio vederli (apparentemente) felici.

Claudia

Anonimo ha detto...

Ziva
grazie del link, ho letto l'articolo. Certo che la realtà supera la fantasia!
Quando Annika aveva fatto le sue ipotesi sull'omicidio di Melania avvenuto in luogo diverso rispetto a Ripe, con conseguente vilipendio del cadavere, lei stessa aveva avuto lo scrupolo di dire che faceva delle ipotesi fantasiose.
Io ho detto più volte che le ipotesi più semplici solitamente sono quelle che più si avvicinano al vero.
Poi leggiamo articoli come quello riguardante l'accoltellatore 23enne e scopriamo che le azioni degli uomini possono effettivamente superare la fantasia. Sconvolgente!
Tiziana

Anonimo ha detto...

Tabula (19.30),
quando parlavo di differenze sociali, mi riferivo soltanto al disagio di Parolisi e alla scarsa simpatia dei Rea nei suoi confronti.
E' chiaro che tutto ciò non giustifica l'accanimento mediatico e gli eventuali spostamenti di data. Ciò lo imputo invece, come dicevo, alla volontà che le indagini siano chiuse e che non si indaghi più sulla vita di Melania e dintorni.
Tiziana

Anonimo ha detto...

una nota: solitamente ci si ricostruiscono le unghie proprio affinchè non siano più così fragili come quelle naturali

tabula

Mimosa ha detto...

si ricostruiscono le unghie anche quando non se ne hanno proprio come nel caso di chi se le rosicchia abbondantemente o anche solo perché è di moda ... e Melania ci teneva molto all'aspetto, a detta di tutti, e infatti dopo il parto è dimagrita di venti chili mi pare (è irriconoscibile a raffrontarla con il giorno del matrimonio). I familiari di lei dicono che era Parolisi che le faceva patire la fame per tenerla in forma ...

Ma se un uomo si innamora e sposa una cicciottella, perché dovrebbe volere che questa si riduca ad un grissino, non aveva già un'amante snella?

O è stata lei stessa a voler gareggiare in aspetto con l’amante? magari dietro suggerimento di qualche “buona”amica?
A tale proposito credo vi ricordiate tutti della stazza di Mimma alle nozze e del figurino fotocopia di Melania al tempo delle prime apparizioni tv (in effetti nelle ultime si è visto che sta aumentando di volume e dalla vita in giù sta riprendendo le dimensioni precedenti …), anche lei voleva “gareggiare” con qualcuno per qualcuno?

A questo proposito ricordo i vostri commenti anche sull’aspetto di Sonia prima e ora (io non sono in FB e non posso controllare niente).

Tra certe ragazze (sposate o no) di provincia e di paese forse l’aspetto conta moltissimo e può dare fastidio a certe altre …
Che si voglia o no, secondo me nel delitto deve essere entrato un movente del tutto “femminile”.
E non posso dimenticare quella testimonianza “anonima” dell’aggressione da parte di una ragazza spalleggiata dal di lei fidanzato … avete fatto bene a citare i casi di Erika e Omar ma non sono gli unici …

Nulla sembra lineare in questo “caso”.

Mimosa

Mimosa ha detto...

Mi dà molto da pensare quello che è stato scritto in data 23 luglio qui: http://www.gqitalia.it/viral-news/articles/2011/7/melania-rea-parolisi-indica-8-persone-possibili-colpevoli-depistaggio-usava-passato-prima-morte-moglie.

È scritto che Salvatore Parolisi in un un primo interrogatorio, su richiesta degli inquirenti, aveva indicato 8 personaggi il cui comportamento poteva risultare sospetto, tra cui una donna che tentò di fotografare la piccola Vittoria alla fermata di un autobus. Ma soprattutto tre reclute di cui era stato addestratore.
Riporto una parte del testo:
«Su tutte queste persone Parolisi offrì dettagli: ad esempio, sulle sue tre reclute, disse che una gli aveva detto "Buonanotte, mio sogno proibito", mentre andava a dormire. Lui si recò nella sua camera da letto, e la trovò che lo tentava con la sua lingerie. Un'altra delle sue reclute, spiegò ancora il marito di Melania, "la invidiava molto". Una terza, dopo averlo "tampinata" telefonicamente, avrebbe "misteriosamente" interrotto i contatti telefonici.»

In effetti a suo tempo senza aver letto l’articolo supposi che nella faccenda ci entrasse una ex-recluta … e se ci aggiungiamo il moroso di questa?

Mimosa

Anonimo ha detto...

Capiamoci qualcosa di piu' di Melania.
Il matrimonio provoca in lei una radicale metamorfosi, e Carmela la cicciottella si trasforma in Melania la bella. Ma se scegli di dimagrire per tuo marito, non passi poi la maggior parte del tempo in un'altra regione a casa dei tuoi genitori dove tuo marito non puo' vederti, soprattutto se sospetti, o hai la certezza, di essere tradita. Anzi, ti appiccichi al tuo lui come un francobollo su una cartolina!
Il matrimonio dei Parolisi sembra racchiudere un qualcosa, un je ne se quoi, di poco convincente. C'e' l'espressione di Salvatore nel filmino: imbarazzato o distratto? Non saprei, ma Melania e' felice come una bambina in un negozio di caramelle, mentre lui guarda altrove. E quelle strane parole scritte da Salvatore a Ilaria Mura Delitalia (ricordate "l’immagine di un ragazzo con lo sguardo smarrito che con un sì segna il suo destino... "?) rimbombano come un fulmine a ciel sereno. Poi c'e' da considerare che Melania, di cui non sappiamo niente, era al contempo un vero libro aperto, tanto che della sua intimita' raccontava tutto a tutti, anche allo zio-cugino (e una tale apertura mentale nel sud Italia e' realmente encomiabile). Quindi, grazie alla nonchalance molto svedese dei Rea&co, anche noi ora sappiamo che Melania non poteva avere rapporti intimi; sappiamo dell'ernia che le causava dolori; sappiamo del famigerato Papillomavirus; sappiamo anche che era molto pudica (strano, sembrava cosi' aperta...); e sappiamo che prendeva la pillola, pero' SOLO per motivi medici. Ma, nonostante tutti questi impedimenti fisici ad una normale vita sessuale, le analisi rivelano, e quindi comprovano, che alcuni giorni prima di essere uccisa Melania ha avuto un rapporto intimo. Oops!

Poi c'e' quel "tuo marito non lo lasci". Molto padre padrone e molto poco svedese. E poi perche'? Meglio una figlia infelice e sposata che felice e separata? Ma se questo matrimonio non s'ha da fare perche' Salvatore non e' all'altezza della ragazza, forse per ceto sociale, non si aspetta la prima occasione per scioglierlo questo matrimonio? Si accoglie invece di buon grado la figlia sposata in casa propria per mesi e mesi nonostante sia lontana dal marito, ma guai se si separa? E se il marito si stufa e tradisce, prima ci si stringono patti di segretezza "stile militare", poi ci si rende mediaticamente onnipresenti per svolgere una campagna denigratoria senza precedenti affinche' il marito fedifrago venga condannato per omicidio volontario pluriaggravato dal vilipendio di cadavere, ed infine gli si toglie anche la patria potesta' della figlia?

E siamo arrivati al clue della sceneggiata napoletana: la patria potesta'. Non so a voi, ma a me questo arrogarsi il diritto al POSSESSO di Vittoria (si, proprio possesso, ovvero impadronimento) neanche fosse merce di scambio, sembra a dir poco tribale: la legge del taglione e' roba da antico testamento e da culture arretrate. E che dire del bacio quotidiano della bambina alla foto di Melania, e del suo chiamare tutti mamma. A 18 mesi? A 24 mesi? Spontaneamente? E noi ci dovremmo credere? Piuttosto, chiediamoci quante volte al giorno vada ripetuta la parola mamma (mamma, mamma, mamma, mamma, mamma...) affinche' una bimba di 18 mesi la pronunci con tale assiduita'. Ed infine, quando anche la procura di Teramo si e' espressa in merito alle visite in carcere con parere positivo, con quale diritto privare Vittoria delle visite all'indagato ma non condannato papa'? Perche' Salvatore e' suo padre, giusto?

Annika

ENRICO ha detto...

Annika

Hai sviluppato EGREGIAMENTE il mio pensiero.

Adesso non ho tempo, ma più tardi cercherò di aggiungere qualche altra riflessione in proposito

ciao

ENRICO

Anonimo ha detto...

Annika.
Non sono un medico, ma da quel che so il papilloma virus è abbastanza comune, pare che il 60% delle donne lo abbia contratto, e non è una malattia vera e propria, significa aumentare la possibilità che si formino dei polipetti al collo dell'utero, ma che la cosa impedisca i rapporti sessuali non mi risulta.


Tabula

Zucchero a velo e polvere di fata ha detto...

Da prendere con le dovute cautele:

http://www.video.mediaset.it/video/tgcom/da_assegnare/261601/melania-spunta-un-nuovo-dna.html

Il titolo del video è "Melania, spunta un nuovo dna maschile", ma poi nel video parlano del prelievo alle 30 amiche/conoscenti e ad alcune impronte maschili che avrebbero ritrovato sulle mani di Melania... forse da qui il nuovo dna? (nuovo? dopo tutti questi mesi??)

E poi, si possono individuare veramente le impronte su una mano?

O è la solita bufala (anche perché non trovo altre notizie al riguardo) oppure LucaP aveva ragione quando diceva che forse le cose si stanno muovendo in altre direzioni. Speriamo.

Ziva

PINO ha detto...

HO LETTO SU "ABRUZZO 24 ORE, che da mercoledì prossimo sarà a disposizione del pubblico una libro: "LA DONNA DEL SOLDATO", scritto da due giornalisti, in cui sono contenute tutte le fasi del "caso Rea".
Uno degli autori del volume ha dichiarato che lo scritto è di carattere oggettivo, quindi, senza alcuna tendeziosità,(ma hanno chiesto il benestare di Michele Rea, prima della pubblicazione (?), e la prima copia del libro sarà data, im omaggio, alla famiglia Rea), e noi non possiamo che prenderne atto, riservandoci ogni relativa valutazione sulla "oggettività" del suo contenuto, dopo averlo letto.
Ma perchè, non è stato chiesto anche il parere della famiglia Parolisi?
Non me lo spiego ( o me lo spiegherei molto malignamente).
Un fatto è chiaro: che il clan Rea non perde occasione nel cogliere tutto quanto possa nuocere al Parolisi, che non risulta più in sintonia con il dolore per una grave perdita, ma che sconfina in un sentimento di odio profondo, verso chi non è ancora certo, sia un assassino.
Sempre rispettando il dolore e l'angoscia dei Rea, che non è da poco, non se ne può accettare, nel contempo, l'atteggiamento esclusivamente di carattere vendicativo.
PINO

Anonimo ha detto...

@Tabula
Ne ho letto anch'io. "Famigerato" riferito al papillomavirus era sarcastico, considerando che molte trasmissioni, compreso l'altrimenti serissimo Chi l'ha visto ("altrimenti serissimo" = quando tratta qualunque altro caso che il caso Rea), vi hanno dedicato uno spazio talmente ampio da far temere qualcosa di seriamente epocale.

Annika

Anonimo ha detto...

Ziva, grazie per il video, ho visto, è molto interessante, dai, ragazzi, speriamo di essere sulla pista buona, dna, profili vari, ce la dobbiamo fare tutti per Melania.

Claudia

Zucchero a velo e polvere di fata ha detto...

A proposito del papilloma: avendone avuto casi in famiglia vi posso dire quello che il medico disse a noi e cioè che il papilloma si trasmette per via sessuale certo, ma non solo, anche attraverso ALTRI TIPI DI CONTATTO, per esempio, utilizzando un bagno poco pulito; poi, una volta che viene diagnosticato non si può dire come si è contratto e nemmeno QUANDO, magari lo si è contratto anni prima e non si sapeva di averlo (spesso l'infezione è asintomatica), questo per dire che non è detto che sia stato il marito a passarlo a Melania, non si può sapere, almeno per quello che so io (ma è chiaro che avere diverse amanti aumenta il rischio).

Se poi tra i lettori di questo blog c'è qualche medico potrebbe confermare quello che ho scritto (sempre che io abbia scritto giusto).

Ziva

Anonimo ha detto...

sulle unghie ricostruite:
intendevo dire che chi non riesce a far crescere le unghie, perchè se le mangia o perchè sono fragili e si spezzano prima di crescere, a volte sceglie di farsele ricostruire.
e non è vero che le unghie ricostruite siano più fragili, anzi.
sono dure come un sasso e a sentire le mie amiche possono fare quelsiasi cosa (lavare piatti, spostare oggetti pesanti, etc.)
a me sembrano orribili artefatti posticci e costosissimi, ma qualcuna le trova più comode.
Tabula

Anonimo ha detto...

Ma quante estetiste su questo blog...!

Anonimo ha detto...

Annika (5.27)
hai espresso esattamente ciò che anch'io penso. Relativamente a Vittoria avevo commentato in modo analogo, quando Michele Rea sosteneva che la bambina non chiede del papà ma solo della mamma. Dicevo infatti che la cosa è scandalosa, poiché a quell'età la memoria a lungo termine dei bambini è molto labile e dunque i ricordi vanno sollecitati. Se la bambina non chiede del papà significa che i nonni e dintorni FANNO MALE I NONNI. Non si possono tagliare le radici della bambina, nel bene e nel male Salvatore rimane suo padre. Se verranno accertate le sue colpe, quando Vittoria sarà più grande dovranno trovare il modo (difficilissimo) per spiegarle ciò che è successo, ma il fatto che quell'uomo sia suo padre non si può cancellare.
E' altrettanto orribile che la bambina sia costretta a baciare la foto della mamma morta. La bambina invece deve poter crescere serenamente, senza un continuo clima da funerale (i nonni non potranno MAI superare il dolore, ma DEVONO riuscire a metterlo da parte quando sono con Vittoria). Questo non significa eliminare la figura materna, significa invece che quando sarà più grande ci saranno tante occasioni per raccontare tutti gli aspetti positivi legati alla figura di sua madre. Sarà ineludibile il racconto della sua morte, che però non può rimanere per Vittoria l'elemento centrale dei ricordi legati a Melania.
Tiziana

Anonimo ha detto...

@Tiziana
io ho un bimbo con qualche mese più di Vittoria, non che faccia testo perchè ogni bambino è un caso a sè, ma adesso che comincia a parlare ricorda ed associa persone viste anche un anno fa a cose che effettivamente fecero, solo che ai tempi non sapeva esprimerlo a parole. E il mio bimbo non è un caso eccezionale.
Non credo che Vittoria non conservi il ricordo della mamma, legato a situazioni specifiche e cose accadure, come non credo non conservi il ricordo del suo papà.

PS: per l'anonimo. Non siamo estetiste, sebbene non ci sarebbe niente di male ad esserlo, per certe cose le donne qualunque sia la professione, sono semplicemente più informate degli uomini.
E se ti interessa, ho un'amica ingegnere nucleare che potrebbe spiegarti nei dettagli come schiarire i capelli con prodotti naturali.
Tanto ti dovevo

Tabula

Anonimo ha detto...

Tabula
Vittoria conserva sicuramente alcuni ricordi, ma a 18 mesi la mielinizzazione del sistema nervoso non è ancora completa e dunque la labilità della memoria a lungo termine è un dato di fatto. Ora, senza voler fare un trattato, volevo intendere che i ricordi vanno sollecitati, ricollegati alle nuove situazioni, per creare le opportune "sinapsi", cosa che tu fai sicuramente con tuo figlio e ciò gli consente di mantenere in maniera adeguata i ricordi delle persone. Se a Vittoria nessuno parla più di suo padre, chiaramente lei non chiede di lui. Ciò non significa che quando (e se) lo rivedrà lo considererà un estraneo, potrà rievocarne il ricordo.
Dicevo dunque, indirettamente, quello che anche tu sostieni: non chiede del papà non perché non lo ami o perché abbia cancellato ogni traccia di lui (come sostengono i Rea), ma semplicemente perché nessuno le dà modo di recuperare i suoi ricordi.

Pino
temo che "La donna del soldato" sia la risposta (voluta dai Rea?) al libro di Delitala "Lo strano caso di Melania Rea". Ne sapremo di più dopo l'uscita del volume.
Tiziana

Anonimo ha detto...

Una cosa soltanto:Nell'intercettazione della telefonata anonima, si sente dire("Chi l'ha visto?):"sta tranquill Michè."Accento abruzzese.Colui del tentativo di omicidio dello scorso giorno, come fa di cognome?Magari a volte ci si chiama anche per cognome, anche fra amici.
Bea.

Anonimo ha detto...

@Bea: geniale questa ipotesi. Bravissima!

@Tiziana: non mi intendo di mielinizzazione, so che quando mio figlio rivide lo zio Gio che una volta a tavola fingeva di rubargli la pappa, disse "zio Gio ruba pappa mia", ed erano almeno otto mesi che non lo vedeva, nè mai gli avevo rammentato l'episodio, certo dello zio Gio gliene avevo parlato.
Quindi se è vero che nessuno gli parla più del padre forse potrebbe sbiadirne il ricordo, ma non credo possa avvenire tutto d'un tratto, anche se ci stanno lavorando con impegno, si direbbe.
e poi non viene più affidata alla sorella di Parolisi a parlargliene?

Comunque sia, secondo me questa bambina viene adoperata come un'arma per "punire" Parolisi innanzitutto per i suoi tradimenti, e in secondo luogo per l'eventuale omicidio di Melania, e la cosa mi pare orrenda.
Dal di fuori sembra che la famiglia di M. si sia impossessata della piccola.
Non so con che faccia potranno mai presentarsi se mai saltasse fuori l'innocenza piena e totale del genero.

Tabula

Anonimo ha detto...

Bea, magari fosse lui. Nel teramano (e a casa Parolisi) si ricomincerebbe a vivere.
Il 23enne si chiama Luca Michelucci. Dato pero' che Sonia chiama Melania "Meli", e che Paciolla racconta che quando Salvatore lo chiamo' da CSM disse "Raffae', me l'hanno presa", ne desumo che in quella zona l'abbreviazione del nome avvenga eliminando solo l'ultima sillaba. Pertanto il diminutivo del cognome del 23enne in teramano dovrebbe essere Michelu', e Miche' sarebbe quello di Michele. Claudia, tu che ne pensi?

Annika

Anonimo ha detto...

cmq a me sta cosa fa venire i brividi.Magari è come dici tu,Annika, ma forse l'intercettazione nn è poi cosi chiara.Magari la Sciarelli potrebbe rivelare queso mistero.
Bea.

Anonimo ha detto...

@Annika, francamente il cognome michelucci (4)ha molte più sillabe di Melania (3).
Rffaele è vero ne ha quattro, ma abbraviarlo in Raffa (nelle prime due) forse è più indicato per il femminile del nome, mentre Raffaè spinge al maschile.
la regola generale di abbreviazione tipica potrebbe consistere NON nel troncare l'ultima sillaba, ma nel pronunciare solo le prime due.
E i conti tornerebbero.

Tabula

Anonimo ha detto...

TABULA, da noi Raffaele biene pronunciato "Raffaè!" e Michelucci, sempre in dialetto verrebbe detto "Michelù". Io pino sono chiamato Pì o Pinù (che sarebbe Pinuccio, come ancora mi chiamano i miei fratelli.
Ciao, PINO

Anonimo ha detto...

Annika, si, potrebbe essere benissimo così, si tende ad abbreviare i nomi per fare prima qui ad Ascoli.

Claudia

ENRICO ha detto...

Vi trascrivo il seguito dell’intervista dello zio Gennaro. Sentite cosa ha ipotizzato : “lui ormai secondo me non parlerà più perché blindato e fortificato sulla versione che ha dato e non parlerà più… per quanto riguarda chi può avergli dato una mano a compiere quell’omicidio sicuramente qualcuno che avrà le sue stesse problematiche…. nel senso che lui aveva una relazione e che se veniva fuori poteva perdere il posto nell’esercito quindi….al di fuori della caserma lui non è che c’aveva amici…. Malania forse secondo me è venuta a conoscenza che la relazione continuava ancora…o può darsi pure che quel telefono che lui aveva nascosto ad Ascoli e che lui ha confermato che l’aveva in macchina nascosto dietro la ruota di scorta…. può darsi che quel telefono se l’è dimenticato acceso ha suonato e quindi Melania l’ha preso e per l’ennesima volta ha sentito e visto che questa relazione non era terminata… dovevano effettivamente andare a Colle San Marco parò.. squillando il telefono… avendo questa reazione sono andati da tutt’altra parte….”

A parte il fatto che Gennaro dovrebbe spiegare quali siano, non dico le prove, ma almeno gli indizi che lo hanno portato ad immaginare uno scenario del genere , come risolverebbe tutte le tappe seguenti compresa l’eliminazione della benchè minima traccia del delitto sia sul luogo, sia sulla vettura sia su Parolisi stesso ?
E come giustificherebbe il fatto che Melania sia stata abbandonata ferita con il rischio che qualcuno potesse soccorrerla ?
E quando a suo avviso Salvatore avrebbe potuto contattare il fantomatico complice che avendo “le sue stesse problematiche” si sarebbe precipitato sul posto per compiere il depistaggio visto che – da come la racconta - il crimine non era PREMEDITATO ?

Secondo me i REA hanno qualcosa da nascondere e questo Gennaro in particolare non me la racconta giusta. Non si spiega altrimenti la loro ossessiva sovraesposizione mediatica che ormai sta assumendo contorni grotteschi.

Anonimo ha detto...

@Annika @Tabula @Ziva
Prima di tutto Ciao.
Avevo già postato circa HPV. Non mi piace fare accademia in generale e meno che mai in questo blog però alcune cose bisogna chiarirle.
Quello che segue è quello che avevo già postato


HPV è un virus a trasmissione sessuale. E ' un virus in cui l'80% della popolazione entra in contatto ma che in ns sistema immunitario riesce a neutralizzare. Studi neanche tanto recenti hanno dimostrato che HPV è precursore nella donna del cancro alla cervice uterina. A tal proposito nel 2008 l' Istituto superiore di sanità in accordo con il ministro ha deciso la vaccinazione delle ragazze tra gli 11 e i 12 anni, prima dell'inizio di una presunta attività sessuale, per fare in modo di arginare gli effetti di questo virus.
Le possibilità per la donna perchè l'HPV possa degenerare sono in relazione al numero dei partners che la stessa persona incontra oppure il vivere con una persona che ha contatti sessuali senza precauzioni con certo numero di partners. Tali comportamenti aumentano del 60% le probabilità di trasformazione oncogena della cervice : trasformazione che non avviene da mane a sera ma nell'arco di 4/5 anni.
Non credo caro Luca che possa essersi trattato di una piaghetta, come scrive la difesa che viene risolta con una diatermocoagulazione ambulatoriale o al massimo in day hospital, che in ogni caso è sempre sintomo di HPV.
( vedo anche che è confermata l'ernia inguinale...se avessi letto meglio le carte non avrei rotto a colleghi gentilissimi...)
Se non ricordo male, però controllatelo che è meglio, Parolisi parla con Ludo e racconta che Melania sarebbe rimasta in H per 2/3 gg e che quando le telefona la stessa stesse dormendo, sempre in ospedale...il che presuppone una degenza.
Ora se è stata effettuata anestesia trattasi di un intervento di conizzazione che si effettua per displasie C2/C3 che necessita di 2/3 gg di ricovero. La piaghetta per problemi di DRG non si fa in regime di degenza.
Ora l'uomo pur essendo la causa principale di trasporto virus è il più delle volte portatore sano quindi può non manifestare alterazioni dermatologiche visibili ad occhio nudo e non quali i famosi condilomi .


Quindi la pericolosità del HPV è la DEGENERAZIONE e TRASFORMAZIONE in carcinoma in situ della cervice uterina. E questo fortunatamente NON avviene per tutte coloro che contraggono il virus.
Le possibilità di intercettare questo virus nei bagni sono veramente molto ma molto ma molto scarsissime : vorrei evitare di entrare in particolari ...In altre parole e sorvolando su questo non è che orinando in un bagno per quanto lercio si possa prendere il virus.
Altrimenti colpirebbe solo una fascia di popolazione con parametri e caratteristiche tipiche del degrado ed invece rientra a pieno titolo tra i virus che compaiono trasversalmente in tutte le categorie di popolazione, con i fattori di rischio suddetti.
Riuscire a capire chi sia colui/ colei a cui ascrivere il contagio non è cosa facile : basta sapere con chi hai/ avuto rapporti sessuali. ( a questo proposito ho notato che i Rea in una intervista u.s. abbiano proprio detto che Salvatore era stato l'UNICO uomo che melania avesse avuto....)
In relazione alla possibilità di avere o meno rapporti sessuali Melania NON ne poteva avere SOLO per l'intervento che aveva fatto e non certo per L'hpv . E credo che l'astinenza spannometricamente possa determinarsi ntorno alle 2/3 settimane post operatorie.

Finito il capitolo HPV trovo estremamente interessanti gli ultimi risvolti su Michelucci....E come ho scritto ieri : e se fosse quello che ha trovato il corpo ? e quindi anche quello che ha fatto lo staging ?

Ciao

Wide

ENRICO ha detto...

...e il loro accanimento verso Salvatore nei confronti del quale, almeno finora, non solo non c'è ombra di prove concrete ma nemmeno uno straccio di gravi indizi di reato e colpevolezza...a parte le bugie dette per nascondere la sua relazione extraconiugale...

ENRICO ha detto...

ps :

il mio post delle 19,20 è il seguito di quello delle 19:09 ( mi era scappato dalla tastiera)

LucaP ha detto...

+@ Wide

Nella sintesi della Perizia Tecnica di Tagliabracci si dice che:

[.....]; la positività per semenogelina e la negatività per DNA maschile del tampone vaginale fanno presupporre che la stessa abbia avuto un rapporto sessuale non protetto qualche giorno prima del decesso.

L'eventuale positività per semenogelina potrebbe far considerare un intervallo di tempo dall'ultimo rapporto stimabile al massimo in quanti giorni?

Ciao

Anonimo ha detto...

Beh se l'intervento fu ai primi di marzo, entro marzo si risolse anche la necessità di astensione dai rapporti sessuali, quindi già da fine marzo e per tutto aprile la cosa sarebbe stata possibile.
Però io non capisco che cosa c'entrino i rapporti sessuali avuti o non avuti nelle settimane precenti l'omicidio, con lo stesso.
Tabula

Anonimo ha detto...

Negatività Dna e positività proteica semenogelina può essere compatibile con 72 +/- 12 h.

Ciao

Wide

LucaP ha detto...

@ Tabula

Parolisi afferma in una testimonianza riportata nell'Ordinanza di Teramo

che dal mese di gennaio 2011, dopo che Melania subì l'intervento all'utero, ebbe solo in un'occasione un rapporto sessuale con lei in macchina in una strada isolata di Napoli; che l'unica altra volta in cui si è verificata una situazione simile è stata quella presso il "chiosco della pineta".

I Parolisi erano tornati da Somma Vesuviana (occasione del rapporto in macchina a Napoli) il 25 o 26 marzo 2011. Quindi passano 23 gg dal giorno della morte (anche se l'autopsia è stata effettuata dopo il 20/04 e forse quel riscontro si riferisce all'autopsia di Tagliabracci che è avvenuta ancora più tardi).

L'occasione avuta invece al chiosco deve essere fatta risalire a prima della gita incriminata a CSM (o comunque nello stesso giorno) e quindi il 03/04 (Parolisi dice sempre quindici giorni prima nella testimonianza video) od il 10/04. Passano comunque 11 giorni minimo dalla prima autopsia.

E' possibile che l'enzima SG sia ancora riscontrabile a tale distanza di tempo (tenuto anche conto delle condizioni corporee prima e dopo la morte)?

Potrebbe essere che l'ultimo rapporto sessuale di Melania sia avvenuto dopo a quelle due occasioni cui si riferisce Parolisi?

Che motivo avrebbe Parolisi a mentire e non dire che magari avevano fatto l'amore il sabato prima? Credo nessuno.

Perdipiù ritengo che al chiosco Salvatore avesse avuto un rapporto con una recluta in occasione dell'esercitazione notturna del 12/04 e che abbia inventato di averlo avuto con Melania solamente perché aveva una paura terribile che trovassero sue tracce biologiche vicino al cadavere. Di questa cosa ne parla subito con tutti (incluso il col. Annichiarico) già dalla sera del 20.

Non mi sembra un argomento sinora trattato sufficientemente ed inoltre si inserisce in alcuni ragionamenti che sto facendo (senza finora averli postati).

Ciao

LucaP ha detto...

@ Wide

Grazie!

Sei grande!


Leggi il mio post precedente.

Ciao

LucaP ha detto...

@ Wide

Credo tu sia sufficientemente sicuro di quanto affermato vista la professionalità sinora dimostrata.

Questo fatto apre degli orizzonti che sinora nessuno aveva osato apertamente esplorare. Penso proprio possa essere una svolta.

Chiaramente noi possiamo arrivare sino ad un punto oltre il quale avremmo bisogno di ulteriori informazioni ed indagini che solamente gli inquirenti possono avere e fare.

Ciao

Buona serata

ENRICO ha detto...

Fatemi capire... si potrebbe supporre un rapporto sessuale con "un altro" ?

Anonimo ha detto...

Luca P
credo che quella dichiarazione di Parolisi si riferisse, nello specifico, ai rapporti avuti con Melania "all'aperto".
Ovvero, a chi non credeva che Melania fosse una donna disponibile ad avere quel tipo di rapporti, avrebbe detto che era già successo anche in auto a Napoli.
Questo non significa che i coniugi Parolisi non avessero avuto anche dei rapporti a casa loro o in altro luogo chiuso.

Diciamo piuttosto che se avevano dei regolari rapporti sessuali, forse Melania non era così arrabbiata e nervosa come si vorrebbe far credere e Salvatore non così ansioso di troncare ogni rapporto con la moglie.
Tiziana

ENRICO ha detto...

Ha ragione a Tiziana,

E poi, francamente questi ragionamenti a sfondo - diciamo - MOLTO "intimo" e personale data la loro caratteristica privata e inaccessibile difficilmente rivestirebbero una valida consistenza dal punto di vista investigativo .

Zucchero a velo e polvere di fata ha detto...

@Wide

Grazie per la precisazione.
Buona serata a tutti!

Ziva

Anonimo ha detto...

Allora. O la coppia aveva una smodata e monotematica passione per l'impressionismo en plein air, oppure ha ragione Tiziana, e Parolisi si riferisce solo a quelle circostanze avvenute al di fuori delle mura domestiche.

In caso contrario, i riscontri ci direbbero che
- o Melania in quelle 72 ore +/-12 è stata con qualcun altro
- oppure Parolisi ha mentito ancora, e a Ripe con la moglie andò in giorni molto, molto più vicini all'omicidio della stessa, di quanto abbia dichiarato.
Ecco perchè ne fu così scioccato, dal luogo.

Tabula

PINO ha detto...

TABULA
E', forse possibile l'ipotesi "72 ore+/-12h", anche perchè tale possibilità spiegherebbe la fretta, e l'insistenza del clan a chiudere le indagini con P colpevole, come ho spesso ipotizzato, e poi...tutto a tacere.
E ieri sera a QG, si è avvalorato tale possibilità, com l'immancabile rappresentanza...dello stesso clan.
Ciao, PINO

Anonimo ha detto...

Sì Pino,
ieri sera, dopo le prime stupidaggini dette da Teresa, la zia di Melania, ho cambiato canale. La situazione è veramente insopportabile, e porta a sospettare sempre di più che il "clan" abbia qualcosa da nascondere.
Non erano convinti inizialmente della colpevolezza di Parolisi, perché l'avrebbero detto fin dall'inizio. Ora, che comunque non sono uscite prove o elementi nuovi, bombardano sul terreno della colpevolezza. Perché vogliono rimanga in carcere a tutti i costi?
o nascondono qualcosa;
o lo fanno per potergli sottrarre la bambina.
In entrambi i casi per motivi ignobili!
Tiziana

Anonimo ha detto...

Non vogliono che la bambina abbia più a che fare con lui.
La verità è che dei tradimenti hanno sempre saputo, ma finchè c'era la figlia ad amare quell'uomo gli toccava abozzare per quieto vivere.
Quando la figlia, pace all'anima sua, (ma che pace potrà avere mai sapendo che alla sua stessa figlia viene levato anche il padre?) ha fatto la fine che ha fatto, forse non gli tornava comodo esternare i propri sentimenti nè per la salvaguardia della facciata nè per il fatto che P. gli dava spesso e volentieri la bambina da accudire, mettersi a creargli problemi poteva anche pregiudicargli la possibilità di tenerla.
Parolisi avrebbe anche potuto affidarla ai SUOI, genitori, o alla sorella.
Adesso che è in carcere e impossibilitato a prendersene cura, hanno gettato la maschera di bravi suoceri.

Del resto, i signori Rea i primi mesi pubblicamente ne parlavano bene e ne difendevano l'innocenza, mentre davanti agli inquirenti avevano già vuotato il sacco a partire dal secondo giorno.
Per poi lamentarsi del fatto che Salavatore NON parlasse con loro della cosa.. figurarsi. Sapeva bene che l'avevano messo nei guuai.
Poi io posso capire che Parolisi sia un falso bugiardo traditore, ma tutta quella gente lì che adesso lo vuole sulla forca, risponde al nome dell'Ipocrisia.

Tabula

Anonimo ha detto...

Sì Tabula,
l'ipocrisia della famiglia Rea non è sindacabile. In pubblico difendevano il genero, attirandosi le lodi dell'opinione pubblica e agli inquirenti (ormai lo sappiamo bene dai verbali) avevano già spiattellato tutti i loro dubbi su Salvatore. Facevano finta di andare in televisione perché si potesse trovare il vero colpevole, in verità si trattava di un modo per CONTROLLARE E ORIENTARE media e opinione pubblica. Si accattivavano la fiducia di Parolisi, per poi registrare (zio Gennaro) i suoi sfoghi.
Mi erano sempre, fin dal primo giorno, sembrate strane le dichiarazioni del padre e del fratello di Melania, senza una lacrima, con viso impassibile,con voce ferma, con disinvoltura e nonchalance davanti alle telecamere. Pensavo però:"si fanno forza per Melania, cercano la verità in questo modo". Invece una loro verità già l'avevano e, con ipocrisia appunto, sono riusciti a portare QUASI TUTTI là dove volevano che arrivassero.
Solo se fossero certi della colpevolezza del genero potrebbero agire così. Ma se lo sono DEVONO fornire le prove. Per il momento di prove non ce n'è neppure l'ombra. Se non vengono trovate prove SCHIACCIANTI un domani Vittoria chiederà loro ragione del perché l'hanno voluta allontanare dal padre.
Tiziana

Anonimo ha detto...

sì Tiziana.
Il loro atteggiamento è molto strano.
Ho sempre pensato che nel loro ruolo di vittime, perchè vittime sono, la rabbia ed il cieco accanimento contro il genero fossero in qualche modo giustificate anche se non condivisibili, perchè non supportate da fatti.
Ma adesso che il Suocero ha rivelato pubblicamente il "patto" con Salvatore, patto da loro stessi infranto, c'è da chiedersi se a monte di una figlia uccisa in quel modo abbiano messo l'onore la rispettabilità e la salvaguardia dalle chiacchiere di paese, sapendo che i Media sono ferocemente assetati di scandali,
oppure c'è da chiedersi se quello di mostrare così platealmente una fiducia mai riposta in un genero mai amato e del quale avevano già spiattellato le colpe, fosse solo un gioco poco pulito al fine di ottenere la custodia dell'unica cosa preziosa rimasta della loro figlia: la piccola Vittoria.
Tra l'altro non ho mai capito perchè si siano ripresi tutte le cose della figlia morta, per quel che so gli eredi di tutti i beni di un coniuge deceduto vanno divisi tra il coniuge superstite e gli eventuali eredi, Vittoria.
La famiglia Rea non avrebbe avuto il diritto di tenere con sè nemmeno uno spillo appartenuto a Melania.
Invece andarono a riprendersi tutte le sue "cose".
Vedendola così, posso anche capire che ad un vedovo non interessi conservare la borsa della moglie, sebbene possa pensare di custodirla fino al momento in cui l'avrebbe data alla piccola, magari gli occhiali da sole sì, li avrebbe tenuti per ricordo, ma la famiglia Rea pretese indietro anche quelli.
Con che diritto?
A me Salvatore sembra un uomo che non ha lottato per i propri diritti, ha lasciato fare, ha lasciato stare, in fondo mi sembra un pezzo d'uomo..

tab

Anonimo ha detto...

Tab
condivido il tuo giudizio su Salvatore. E' chiaro che la vita della famiglia Parolisi dev'essere sempre stata guidata dai Rea. Il "patto", "tu tuo marito non lo lasci", ecc.
Dunque Salvatore nei loro confronti è totalmente disarmato e li ha lasciati fare su tutti i fronti. Melania non si è mai staccata dalla famiglia di origine, ha infatti trascorso la gravidanza a Somma Vesuviana, e già questo è altamente opinabile. Perciò per lui sarà stato normale, cosa che non lo è affatto, che loro si riprendessero tutte le cose della figlia.
Avrà voluto alleviare il loro dolore, ma come è stato ripagato?
E ha lasciato loro anche la figlia, e questo è stato il suo più grande errore. Penso infatti che ora premano affinché Salvatore resti in carcere per poter avere, il 2 dicembre, l'affidamento della bambina.
Se ipoteticamente venisse scarcerato il 28 novembre, temo invece che sarebbe tanto sciocco da continuare ad appoggiarsi ai suoceri per la gestione della figlia.
Tiziana

Mimosa ha detto...

Ieri sera a QG la zia Teresa ha detto che Salvatore è un narcisista, che pensava solo alla carriera e che aveva già programmato di portarsi la figlia a Roma dove si sarebbe trasferito, considerando la propria situazione di padre single "un vantaggio per entrambi giacché tutti lo avrebbero aiutato".
Nella voce e nel volto di Teresa si palesava tutto il disprezzo ... e chissà che il timore dell'allontanamento della nipotina, con il rischio di vederla di rado o magari mai più (data l'irrimediabile incrinatura per non dire rottura dei rapporti di alleanza tra il caporalmaggiore e l'entourage familiare di Melania) non sia alla base di questa "crociata" pianificata e partita da Somma Vesuviana?

Insomma, lo hanno voluto battere sul tempo e togliergli ogni velleità. Continuano a comandare, a tirare i fili e trovo raccapricciante quello che stanno facendo con Vittoria ...!

Sottoscrivo tutte le vostre considerazioni su tali comportamenti della famiglia Rea, molto lucide!

Mimosa

ENRICO ha detto...

"...vedo l’immagine di un ragazzo con lo sguardo smarrito che con un sì segna il suo destino.."

Questo passaggio non è stato inserito “a caso” nel testo della lettera ( sicuramente redatta sotto la guida dei legali di Parolisi e concordata con Ilaria Mura ) ed ha tutta l’aria di un messaggio rivolto a sottolineare come Salvatore non fosse poi così elettrizzato a convolare a giuste nozze con la florida matronale Concetta e i suoi ricami ….
Lo credo bene che avesse “lo sguardo smarrito” ! Somma Vesuviana , la rispettabile famiglia Rea ( militari &Co..) e in più un fidanzamento decennale…non so se mi spiego .

Salvatore, se solo avesse mostrato la benché minima esitazione avrebbe potuto dire addio per sempre alla sua divisa… E con i Rea c’è poco da scherzare… ce ne stiamo accorgendo tutti mi sembra !

" Non l’ha saputa proteggere” ripete in coro la “famiglia”

Ma DA CHI o DA COSA ?

Viene spontaneo pensare che Melania potrebbe aver fatto o detto qualcosa di MOLTO preoccupante se aveva bisogno “di essere protetta”

Il comportamento di questa famiglia è INQUIETANTE . Ma lo è anche l’insistenza sulla tesi colpevolista adottata ormai da tutti i media in modo acritico quasi fosse una "parola d'ordine"

Cosa bolle in pentola a SOMMA VESUVIANA terra di ciliegie e di camorra ?

Anonimo ha detto...

Mimosa
hai ragione, ho sentito anch'io quel primo pezzo dell'intervista alla zia Teresa, prima di cambiare canale schifata.
Ha detto che Parolisi voleva portare la figlia a Roma per darle più opportunità. Certo che la cara zietta travisa un po' le parole di Parolisi. Ricordo che Salvatore, per giustificare il motivo per cui aveva scelto il trasferimento a Sabaudia, disse che non lo aveva fatto per stare vicino a Ludovica (che nel frattempo aveva un'altra destinazione), ma che si trattava di una decisione presa con Melania, per far crescere bene la bambina: vicino a Roma ma anche sul mare. La decisione non è dunque maturata, come ha detto lei, dopo che è rimasto single.
Ho letto anch'io il disprezzo nelle parole della zia, e l'aver parlato del desiderio di Parolisi è freudiano. Cosa c'entrava infatti quella frase con la colpevolezza di Parolisi? è chiaro che la preoccupazione della donna, emersa con quella frase, è che Salvatore porti via la bambina (che poi non andrebbe in Brasile, ma a 200 Km. da Somma Vesuviana).
Continua a colpirmi il divario culturale tra Parolisi ed i parenti di Melania: avete sentito la proprietà di linguaggio della zia Teresa e l'uso perfetto dei congiuntivi, cosa ormai rarissima in Italia? Non è possibile che Salvatore abbia gli strumenti per fronteggiare la famiglia Rea, si sentirà sempre inferiore e inadeguato!
Tiziana

Anonimo ha detto...

Beh Enrico.
c'è da dire che la florida e matronale Concetta e i suoi ricami era anche un bel pezzo di donna, ho visto le foto da ragazzina ed era una bellezza notevole, poi ingrassata, poi dimagrita, magari al matrimonio sarà forse stata incinta.. però le genoveffe son diverse, parliamoci chiaro.
Una ragazza troppo legata alla famiglia di origine, ma tutte le ragazze lo sono in fondo, chi più chi meno.
Il problema non sta nell'affetto della figlia verso i propri genitori, sta nell'ingerenza dei suoceri nellla vita matrimoniale dei propri figli.
E nessuno in quella coppia ha saputo mettere dei paletti alle eccessive intrusioni, e la cosa è passata come un diritto, nel discorso a quattr'occhi e nel patto con Salvatore e chissà in quante altre questioni, fino all'appropriazione dei beni della figlia morta e poi della nipote stessa.
Dal un punto di vista legale, un padre vedovo ha la patria potestà, e potrebbe portarsi la figlia in America se solo lo volesse, senza dover chiedere il benestare di chicchessia.
Per quanto la zia vada a gridare allo scandalo, qua si sta ledendo un diritto naturale, che è quello genitoriale.
Quale sarebbe il problema? Un padre PUO' e DEVE poterlo fare.
E questo grazie al continuo calpestare le scelte decisionali della coppia prima e del genero rimasto vedovo poi, con una mentalità da padre padrone.
I nonni non hanno legalmente alcuna facoltà di impedire l'esercizio della patria potestà, se non il legame affettivo, ma nel caso in cui si mettano contro il genero o la nuora nessuna legge garantisce che debbano per forza vedere i nipoti, se genero o nuora non sono d'accordo.
Sta alla benevolenza, al lasciar fare, all'esser bonaccioni, al non voler litigare, se accade che i suoceri mettano i piedi in testa.
Tanto è vero che pare che la colpa della metà dei divorzi sia dovuta all'interferenza della famiglia di origine con la vita matrimoniale.
Forse se parolisi, pur amando la moglie, perchè credo che qualcosa provasse, dato che minacciò il suicidio all'idea di perderla, se si trovò una spalla su cui piangere di nome Ludovica, che non era nemmeno definibile relazione passionale dato che erano secoli che non si incontravano, soffocato com'era da minacce del suocero e regole imposte dalla famigliona patriarcale alla quale si era legato, una piccola ragione, piccola e inqualificabile, ma ce l'aveva.

Tabula

Anonimo ha detto...

Enrico
perché pensi che la frase da te riportata possa essere stata suggerita dalla difesa di Parolisi? A me sembra una frase a vantaggio dell'accusa: si è sposato senza desiderarlo, e poi ha tentato di uscire dalla prigionia in cui da solo si era infilato.

Sicuramente dopo 10 anni di fidanzamento, valutata la famiglia della ragazza, l'unica possibilità era il matrimonio, perciò lo sguardo smarrito ci può stare tutto. Certo che la frase non è la migliore da dirsi dopo che tua moglie è morta, e in quel modo.
Io tendo a prendere le difese di Parolisi perché, l'ho già detto più volte, le accuse che gli sono state rivolte non reggono sul piano logico della ricostruzione, ma sicuramente Salvatore non incarna la figura del marito sconvolto e disperato per la morte della moglie!
Lo stesso comunque si può dire per padre e fratello della vittima.
A tutti, in questo teatrino, sembra interessi più la forma che la sostanza, più l'onore che l'amore.
Tiziana

Gabry ha detto...

Buonasera a tutti,
è molto tempo che vi seguo con interesse per lo spessore che ho trovato in questo blog contrariamente a quanto gira in rete.
E' da molto tempo che ho dei dubbi sulla vicenda e vorrei rendervene partecipi, nello stesso tempo vorrei chiedere a Massimo un suo parere .
Con un filo di voce dico :
Marcenise, Fratta Maggiore, Fratta Minore, Trentola Ducenta,Casoria, Ponticelli, Somma Vesuviana,........, potrei continuare ma mi fermo.
Tra le varie ipotesi da voi tutti esaminate,alcune delle quali condivise, la frase "non ha saputo proteggerla" mi ha portato subito a quei luoghi e alle "famiglie" che governano quei territori.
E questo tarlo continua con insistenza a pungolarmi il cervello.
Ultimamente note che alcuni di voi iniziano a farsi domande sulla famiglia di M.
Credo che ho detto abbastanza e spero che Massimo possa chiarirmi alcuni dubbi
Gabry

Mimosa ha detto...

Una domanda ragazzi: vedo che si continua a postare qui, in effetti è l'articolo in testa che mi appare quando clicco sul link, ma l'altro articolo di Massimo sull'aggressione di quella 43enne che faceva joggin mi rimane nella colonna a destra della pagina come se non appartenesse a questa serie su Melania Rea, benché se ne parli ...
Ora che facciamo? andiamo di là?
Io vorrei inserirvi il compitino che ho fatto per la Squadra ... e sicuramente richiederà i vostri commenti.

Datemi una dritta, per favore.
Mimosa

Anonimo ha detto...

Mimosa
non ti preoccupare, credo che ciascuno di noi continui a leggere i commenti postati da entrambe le parti, l'importante è che, se hai fatto "il compitino" ce lo lasci, indifferentemente dove (forse qui? Non vorrei infatti che vada persa nemmeno la domanda di Gabry per Massimo, che mi sembra interessante).
Tiziana

PINO ha detto...

AMICI, mi è venuto il desiderio di navigare, per una volta, sull'onda della fantasia. Per cui, quanto scrivo, siete liberi di considerarlo come una novella d'appendice, o cosa simile.
Se SP, ormai noto per le sue molteplici casanovate, conosciute da tempo anche da tutto il clan R fosse stato ripagato nella stessa misura dalla moglie, ed il supposto, ma scientifico "72+/-12h" ne fosse una prova, con quale tipo di ottica verrebbe guardato tutto il drammatico scenario?
Con potenti canocchiali è stato scrutato solo l'orizzonte che faceva da sfondo alle vicissitudini di SP, senza che fossero state spostate le loro direzioni.
Ma proviamo ad osservare, con gli stessi zezzi, in direzioni varie ed opposte, focalizzando una donna che per mesi, durante la gravidanza è lontana dal marito, oltre ad altri periodi che tenevano lontano lo stesso per ragioni di lavoro, che vedremmo?
Massimo suggeriva, per motivi diversi, di vagliare tutti i tipi di contatto che una donna possa avere avuto, nella cerchia delle amiche e conoscenti, nella parrocchia che frequentava, incontri occasionali, ed infine le amicizie contratte fra i commilitoni del marito, per avere le possibilità di azzardare eventuali ipotesi.
Ma nessuno, per quanto ci consta, ha mai fatto una ricerca approfondita in questo senso.
A questo punto, do briglia sciolta alla fantasia, e vedo una moglie tadita che cerca di punire la rivale, per avergli carpito il proprio uomo, con un mazzo risolutivo: l'annientamento!
Il clan R è venuto a conoscenza, già da tempo, dello "sgarro" della donna, e paventa la reazione del marito, anche lui a conoscenza della situazione, ma tace.
Quando la donna viene trovata uccisa, il marito non parla ed il clan affretta la conclusione, parteggiando per la sua condanna, prima che le lngaggini dell'inchiesta possa mettere in evidenza il disonore provocato dalla condotta della donna.
Naturalmente è tutta fantasia, e non dovete prendere sul serio quest'oggetto che stava su quel abusato comò, ma che nessuno mai abbia veduto.
PINO

Mimosa ha detto...

Infatti, allora vado di là e provo a "incollare" che Dio me la mandi buona oggi ... almeno tra un po'...
Ciao Tiziana, grazie.
Mimosa

PINO ha detto...

p.s.
SP NON può essere sconvolto per la perdita della moglie: Come potrebbe? PINO

ENRICO ha detto...

Gabry

...e infatti sottolineo la frase conclusiva del mio ultimo intervento .
Cosa bolle in pentola a SOMMA VESUVIANA terra di ciliegie e di camorra ?

Anonimo ha detto...

Pino
nella "favola" che racconti perché mai il marito non dovrebbe parlare. Ne avrebbe solo che da guadagnare. Quale senso avrebbe tutelare la moglie se il rischio è la condanna'
Tiziana

Anonimo ha detto...

Enrico e Gabry
non ho ancora commentato il vostro ultimo intervento, perché aspettavo la risposta di Massimo.
Quello che mi verrebbe da dire, però, è che voglio sperare che almeno in quella direzione si sia indagato. Ogni volta che avviene un omicidio in quelle zone le forze dell'ordine si attivano in tal senso.
Dovremmo altrimenti immaginare delle connivenze?
Tiziana

Gabry ha detto...

Enrico

sei stato proprio tu ad incoraggiarmi ad intervenire,
Io ho questo sospetto dall'inizio, dovuto anche dal fatto che conosco alcune persone nella zona che mi hanno spiegato quale è la realtà di quei contesti e benchè allibita, non vedo nulla di impossibile in un ....regolamento dei conti ??
Certamente il terreno scotta e SP come capro espiatorio è perfetto.

Anonimo ha detto...

TIZIANA, il disonore delle...corna che l1 sono molto risentite.PINO

Anonimo ha detto...

Pino
ammettere d'avere le corna è addirittura peggio del carcere? Poteva sempre salvarsi dicendo: eravamo una "coppia aperta", ciascuno aveva le sue esperienze extraconiugali. Il fango comunque non gli è mancato.
Tiziana

Mimosa ha detto...

In effetti, Tiziana, anch'io sono sempre rimasta perplessa sulle "maschere" rigide dei volti del padre e del fratello, che tutti ci hanno descritto quale espressione di "fierezza nel portare il dolore", sarà anche vero, ognuno di noi è diverso nelle manifestazioni del proprio dolore, però sono abituata ad altro tipo di reazioni nella gente del Sud ...

Invece a me non sembra che il Parolisi non soffra, mi è sembrato distrutto, al funerale non stava neanche in piedi, trascinava le gambe dietro al feretro e non credo sia stata una commedia, come anche lo vedevo curvo e ripiegato su sé stesso tutte le volte che veniva filmato.

C'è da dire una cosa, in linea con quanto state scrivendo: vi ricordate in quella famosa prima puntata di CLV, quando Parolisi, seduto su quella rigida seggiolina, rispondeva alle domande del giornalista e ha dovuto confessare pubblicamente il tradimento (prendendosi anche a parolacce), il clan R. era alle sue spalle come in teatro, in religioso silenzio e tutti impassibili, con gli occhi addosso al capro espiatorio ... ripensandoci più volte mi era sorto qualche "strano" dubbio sul loro comportamento e mi pare giusto che abbiate cominciato a smuovere lo stagno!

Mimosa

Mimosa ha detto...

ALLA SQUADRA

Mi avevate chiesto una lista completa di tutto ciò che dal delitto di Melania esclude “inequivocabilmente” (avverbio di Annika) Parolisi?
Il lavoro è stato davvero complesso, ho cercato di cimentarmi tra prove e indizi, se fossi un avvocato sarei stata più “arzigogolata” nelle espressioni. Abbiate pazienza, ho incolonnato 14 punti (forse a voi verranno in mente altri):

1) Manca un movente che regga alla logica né pare consistente il movente passionale che avrebbe indotto il marito a eliminare la moglie in modo così palese al solo fine di trascorrere il resto della vita con l’amante, per di più accollandole la propria prole (tutte le testimonianze iniziali rese pubblicamente dalle reti familiari e amicali convergono sull’esistenza di un rapporto coniugale solido, cementato dalla nascita di una figlia a cui entrambi erano molto legati, rapporto che non dimostrava di essere pericolosamente intaccato dalla relazione extra-coniugale del marito – a nulla inferiscono le successive dichiarazioni di parenti e amiche miranti a screditare tale situazione anche influenzate dai media, giacché per equità si dovrebbe tener conto della costante reciprocamente affettuosa condotta dei coniugi quale appariva a tutti, in tempi non sospetti, anche provata dal fatto che il legame matrimoniale era ben lungi da quella rottura dall’amante auspicata e a lei promessa per leggerezza)

2) non c’è prova materiale che Parolisi avesse avuto reale intenzione di recarsi ad Amalfi, nonostante la prenotazione della camera d’albergo e nonostante l’amante avesse organizzato l’incontro con i propri genitori (l’uomo aveva già più volte disatteso le aspettative della ragazza, e tale comportamento è dimostrato anche dalle menzogne sulla separazione coniugale, pertanto la vacanza ad Amalfi proprio il Venerdì Santo scade di credito)

3) non c’è prova della premeditazione (il marito non si è preparato un preventivo alibi intelligente, non ha cancellato per tempo le tracce dei tradimenti, non ha interrotto preventivamente la relazione con l’amante, non ha indossato un abbigliamento consono a nascondere un’arma, non ci sono testimonianze che indichino che possedeva quel tipo di arma, mentre ci sono fonti che egli non sapesse usare armi bianche e avesse sempre rifiutato quel tipo di regalo che le allieve usano fare al loro istruttore a fine corso)

4) non ci sono indizi per affermare che abbia agito in preda ad un “raptus” dopo un litigio (lo fa escludere il luogo stesso dove è stato ritrovato il corpo, dato che egli era perfettamente a conoscenza che colà erano in corso esercitazioni militari con accesso interdetto ai privati e comunque sotto controllo, pertanto non poteva essere quello il luogo in cui appartarsi a parlare o a discutere con la moglie)

5) non c’è alcuna prova della sua presenza nella Pineta e nemmeno indizi (non c’è tracciabilità né localizzazione del suo telefonino, mancano sue impronte e tracce, la sua automobile non è stata vista dalle sentinelle, sull’auto non sono stati rilevati aghi di pino), mentre ci sono infiniti reperti in loco che portano in tutt’altra direzione

6) non c’è certezza inconfutabile sull’orario dell’aggressione né della morte né del deturpamento del corpo di Melania, né della manomissione del cellulare di lei (anzi, i tempi indicati dai periti e dagli inquirenti non sono compatibili con gli spostamenti di Parolisi)

continua...

Mimosa ha detto...

7) non c’è prova certa che in 20 minuti (14.10-15 partenza da Folignano + 20 minuti per giungere a Ripe di Civitella, + 20 minuti per arrivare a Colle San Marco e farsi vedere da Ranelli alle ore 15.23 alle altalene con la figlia, parcheggiare, agganciare e sganciare la figlioletta dal seggiolino, portarla sul prato, issarla sull’altalena ecc.) si possa litigare, assalire una persona, sferrarle pugnalate, rincorrerla, stenderla, lavarsi, cambiarsi, fermarsi lungo la strada per gettare il coltello e nascondere il pacco con i vestiti intrisi di sangue (mai ritrovati nonostante le meticolose ricerche)

8) non c’è alcuna prova e nemmeno indizi solidi inconfutabili che possano corroborare le tesi che egli si sia avvalso di un complice né per attirare la moglie in un agguato né per effettuare un depistaggio

9) non c’è alcun senso logico che un eventuale complice mettesse in atto uno staging di quel tipo riscontrato su e intorno al corpo della donna (con l’adozione di elementi solo apparentemente indirizzati a dimostrare il coinvolgimento del marito, mentre, a ben leggerli, potrebbero essere attribuibili a chi aveva avuto interesse a sopprimere Melania, compresa la manipolazione del telefonino cancellando gli ultimi sms, spegnendolo ad una certa ora e riattivandolo ad un’altra ora)

10) non c’è prova che il Parolisi stesso si sia recato alla Pineta per deturpare il corpo, anzi, ci sono prove inconfutabili che lo collocano in presenza di persone in ogni momento dalle ore 15.40 del 18 aprile fino al ritrovamento del cadavere il pomeriggio del giorno 20 aprile, e, ove ci fossero dei “buchi” di orari essi sono talmente esigui che escludono di fatto la possibilità

11) non c’è stata mai alcuna contraddizione nei racconti di Parolisi sullo svolgimento dei fatti né nell’immediato né in ogni successiva occasione, la versione ripetuta più e più volte è sempre la stessa riferita nella telefonata al 112 il 18 aprile e messa a verbale la sera stessa (non dimentichiamo che è stato “tartassato” per ben più delle 30 ore di “audizione” quando ancora “persona informata dei fatti” e quindi in assenza di un legale, ed è stato intervistato anche in diretta da diversi giornalisti)

12) non c’è alcun collegamento tra la reticenza a voler nascondere una relazione extrafamiliare (stante soprattutto il pactum familiae, dal suocero proposto ma poi infranto dal cognato, di non divulgare all’esterno la situazione) e la sincerità con cui ha sempre ripetuto l’esposizione degli avvenimenti (gli inquirenti commettono un grossolano errore di valutazione psicologica non volendo scremare tra gli atteggiamenti auto difensivi dettati da orgoglio e vergogna e quelli manifesti di dolore e sofferenza – è ottusità e pregiudizio farsi condizionare da una sola “bugia” a loro detta per applicare l’intenzionalità a mentire su tutto!)

13) non sono state sufficientemente valutate le prove e gli indizi che collocano la famiglia Parolisi a Colle San Marco, da cui la donna si è poi allontanata da sola

14) non sono stati esplorati orizzonti e motivazioni alternativi che possano aver avuto al centro la figura di Melania (e/o la sua famiglia) invece che Ludovica.

Mimosa

Enrico ha detto...

...e qualcuno ci spieghi anche perchè TUTTE - dico TUTTE - le trasmissioni televisive che si occupano del caso non hanno MAI, neanche lontanamente, fatto cenno ad uno solo dei numerosissimi dubbi che ci siamo posti in questo blog.
Primo fra tutti : la cancellazione dei messaggi dal cellulare su cui LucaP ha scritto un vero e proprio trattato

Qui c'è qualcosa che non torna : i REA hanno libero accesso alle telecamere attraverso le quali si permettono di accusare PESANTEMENTE e APERTAMENTE e senza uno straccio di serio contraddittorio una persona che fino a prova contraria è a tutti gli effetti da considerasi innocente.

A me questo loro atteggiamento oltre ad apparire indecente mi sembra travalichi persino i limiti della legalità . E mi stupisco che i legali di Parolisi non abbiano ancora diffidato i Rea dal rilasciare dichiarazioni gravemente lesive nei confronti del loro assistito con le quali verrà senza dubbio condizionato ed influenzato negativamente il sereno svolgimento del futuro processo a cui sarà sottoposto.

Hanno le mani legate anche loro ?

Quanto agli eventuali scambi reciproci di corna tra i due coniugi la cosa potrebbe avere un rilevante valore nella vicenda solo se “ la cornificante “ se la fosse giocata con qualche “intoccabile” della zona di residenza…o delle zone d’origine.
Va’ a sapere !

Ps: ma l'avete letta la trascrizione dell'intervista di Gennaro che avevo riportato in un mio post precedente ?

Con quale coraggio questa gente spara ca@@ate del genere ? Ma soprattutto con quale coraggio quei fessi di intervistatori gliele lasciano dire senza batter ciglio ?

ENRICO ha detto...

Ps una cosa che volevo dire da tempo e mi è sempre passata di mente :

"LA PRENOTAZIONE DELLA CAMERA D'ALBERGO ad AMALFI"

Ma chi l'ha detto, ma che prove ci sono che non fosse la stanza prenotata molto SEMPLICEMENTE dai genitori di Ludovica per il loro uso personale ?

Da dove è uscita la notizia che i genitori di Ludovica avrebbero prenotato la famosa stanza per farne il talamo nuziale dei due piccioncini ?

Sembra invece si trattasse di una molto più logica e banale prenotazione in un ristorante di Amalfi dove pare che i Perrone abbiano dei parenti...

Ma ci faccIno il favore signori giornalisti in cerca di scoop da quattro soldi !

Anonimo ha detto...

@Enrico
quoto in pieno il tuo intervento. bravissimo.
Totale assenza di contraddittorio!!!
In tutti i casi di cronaca nelle trasmissioni si dava un pur minimo spazio anche alla difesa, nel caso di Parolisi ZERO. E' un gioco al massacro in cui nessuno si pone il problema del "chi è senza peccato scagli la prima pietra".
Mi chiedo anche io perchè gli avvocati della difesa non battano ciglio.

Tabula

Anonimo ha detto...

@Pino
Della tua versione, assolutamente compatibile con la rabbia di una donna tradita, non riesco a capire come l'eventuale vendetta "occhio per occhio" di Melania avrebbe potuto annientare la rivale.
Quando provai io la carta della vendetta tanti anni fa con un mio fidanzato, invece che suscitare gelosia e il ritorno sui suoi passi del traditore, suscitai un pò di dolore,sì, ma poi venni fatta gentilmente accomodare verso l'uscita a favore della rivale..

Tabula

ENRICO ha detto...

sì.. si ci faccIno il favore signori giornalisti & opinionisti da strapazzo !!!

Mimosa ha detto...

@ ENRICO, anche la difesa nel suo memoriale ha affrontato la questione di Amalfi, a p. 122, e mi pare di ricordare che i carabinieri lo abbiano accertato, una stanza a suo nome, vista mare hanno detto (i giornalisti).

Mimosa

ENRICO ha detto...

MIMOSA

la tua MEMORIA DIFENSIVA andrebbe spedita di corsa a tutte le redazioni delle miserabili trasmissioni televisive che ospitano i Rea e a tutti quei cavolo di soloni che parlano "a schiovere" ( compreso quell'ipocrita, opportunista pesce in barile di Sansonetti che ne dice una a favore di Parolisi e poi subito dopo ne sottintende due contro...)

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
grazie, avevo un po' di batticuore per le vostre reazioni, mi conforti.

Ciao, Mimosa

Unknown ha detto...

Ciao Gabry.

Una quindicina di anni fa conoscevo molto bene la realtà dei luoghi che hai citato e, se ho colto il tuo dubbio, devo dirti che prima di passare alla figlia avrebbero bruciato l'officina o la villetta. La malavita in quella zona non ragiona come l'ndrangheta o la mafia siciliana ma preferisce mandare "chi di dovere" dal diretto interessato. Solo se questi non capisce il messaggio si passa ad una fase successiva.

E per quanto ne so la famiglia in questione è molto rispettata e non a nulla a che fare con questioni diverse da quelle che si vedono.

L'unico che potrebbe subire qualche pressione, anche se non credo le abbia subite, è forse lo zio che lavora all'Inps, e si sa che in qualche località dei luoghi citati sono più gli invalidi che i sani.

Ciao, Massimo

Ps. Se ho inteso male quanto hai chiesto riproponimi la domanda, sono tornato da poco ed ho letto a spizzichi i vari commenti.

ENRICO ha detto...

Visto che un micidiale raffreddore ha allontanato da me parenti, amici e conoscenti spaventati da un eventuale contagio [ tanto per mantener vivo il detto : “gli amici si riconoscono nel momento del bisogno” ;-)) ] stasera ho un po’ di tempo a disposizione e vorrei rispondere

a TIZIANA che ha detto riferendosi alla frase “.. vedo l’immagine di un ragazzo con lo sguardo smarrito che con un sì segna il suo destino..
perché pensi che la frase da te riportata possa essere stata suggerita dalla difesa di Parolisi? A me sembra una frase a vantaggio dell'accusa: si è sposato senza desiderarlo, e poi ha tentato di uscire dalla prigionia in cui da solo si era infilato.”


Secondo me con quell’espressione si è voluto rimarcare la condizione di sudditanza vissuta dal Parolisi praticamente risucchiato dalla potente ed invadente “famiglia” REA della quale si vuole evidenziare la capacità e l’arroganza di intromettersi prepotentemente nelle situazioni e assumere la regìa delle vite altrui . Come stanno “egregiamente” dimostrando

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e a TABULA che dice c'è da dire che la florida e matronale Concetta e i suoi ricami era anche un bel pezzo di donna, ho visto le foto da ragazzina ed era una bellezza notevole, poi ingrassata, poi dimagrita, magari al matrimonio sarà forse stata incinta.. però le genoveffe son diverse, parliamoci chiaro

Non è detto che una bella ciaciona sia necessariamente un “affare” da non lasciarsi scappare ! Soprattutto se sta tutto il santo giorno a ricamar centrini, a far torte a forma di cuore .. sai che palle ! Francamente capisco come la bella, scattante, anticonvenzionale Ludovica dagli occhi blu possa aver attirato l’attenzione e risvegliato prepotentemente il desiderio di libertà di Salvatore.

Il quale d’altro canto, essendo un vigliaccone MAI avrebbe lasciato il certo per l’incerto (seppur così affascinante ) soprattutto perché sapeva bene a cosa sarebbe andato incontro conoscendo i suoi polli ( i REA)
Altro che galera ! lo avrebbero impalato nella piazza principale di Somma Vesuviana se solo si fosse azzardato a lasciare Melania… ( per le corna finchè non sa niente nessuno…passi ..ma una separazione… vogliamo scherzare ?)

Mimosa ha detto...

Caro ENRICO, visto che sei qui in piena forma (ora mi è chiaro il motivo della tua impetuosità espressiva odierna ;-)) ... mi spiace per il raffreddorone), inseriresti anche tu l'amica Imma nell'entourage del clan?
Sai, sono rimasta stupita del fatto che già il giorno 21 aprile non appena appresa la notizia di Melania, costei si sia precipitata a telefonare al ten. Consaves per spifferare tutto sui tradimenti di Salvatore (ma come faceva a conoscerlo??), stante il pactum familiae stretto il giorno 18 col padre? Forse nessuno l'aveva avvertita?
Ed è per questo forse che il fratello, interrogato il 22, ha dovuto rompere l'ordine al silenzio (altrimenti che figura ci faceva?)
E come mai poi la carissima amica nei primi mesi di interviste in tutti i salotti televisivi ha avvalorato la tesi del matrimonio idilliaco?
C'era un altro patto?
E' stata "punita"?

Mi piacerebbe scandagliare questo comportamento, per completare il quadretto.

Mimosa

Anonimo ha detto...

ciao Mimosa,
sono appena rientrata, ho letto il tuo "compito" e devo dire che gli attribuisco il massimo dei voti.
Come ha detto Enrico bisognerebbe inviarlo alla redazione di qualche giornale o trasmissione televisiva, per dar loro nuovo materiale sul quale discutere, per non dover continuare a sorbirci gli sproloqui dei familiari di Melania.
Ciao, Tiziana

Anonimo ha detto...

Enrico
sulla condizione di sudditanza di Parolisi nei confronti dei Rea sono pienamente d'accordo, è ciò che ho scritto anch'io, ma l'evidenziarlo da parte degli avvocati di Salvatore credo non porti alcun elemento a favore della sua difesa.

Per quanto riguarda la questione di Amalfi sono pienamente d'accordo con te. Anche se ci fosse stata una prenotazione a nome di Parolisi, questo non significa che ci sarebbe andato, aveva semplicemente bisogno di tener tranquilla l'amante.
Se invece avesse avuto intenzione di andarci, era ovvio che non avrebbe potuto premeditare un omicidio. Anche Parolisi nella sua ignoranza, avrà saputo che nel caso di una donna uccisa si fanno delle indagini...
Tiziana

Anonimo ha detto...

@Mimosa, non te l'ho scritto prima, ma il tuo riassunto delle questioni a favore di Parolisi è spettacolare. Se già non lo fossi, dovresti fare l'avvocato.

@Enrico. La bella ciaciona come la descrivi tu potrebbe non essere così appetibile, se ti è piovuta dal cielo.
Ma se con la bella ciaciona sei stato fidanzato uno, due, tre, cinque, otto, dieci anni prima di sposarla, mica pizza e fichi, vuol dire che un minimo di quel che ci vuole fra di voi c'era.
E posso anche capire che se ai Rea avessero lasciato la figlia l'incauto fidanzato militare ne avrebbe avuto ripercussioni, sempre alla famiglia patriarcale si torna, però meglio la libertà che una vita sotto ricatto.
Se ha sposato Melania, avrà avuto le sue ragioni.
E poi, chi ha mai detto che Melania fosse stupida o noiosa? E' stupida e noiosa la descrizione conformista che ne fanno, volutamente edulcorata, ma che lo fosse veramente non credo.
Difatti
- si guardava bene dal confidarsi con Sonia, autoqualificatasi "migliore amica"
- aveva affrontato con una certa irruenza (e passionalità) l'amante del marito
- alla faccia dei benpensanti e delle amiche sue che la descrivono pudica santa casta e pura, era disposta a performances en plein air.

In quanto alla scattante Ludovica e agli occhi blu, io non l'ho mai vista come una dea greca da perderci la testa, e a giudicare dai dialoghi su facebook era più asfissiante e morbosa l'amante della moglie, ma si sa che noi donne nel giudicarci l'un l'altra a volte siamo viperacce.. ;-)

Tabula

ENRICO ha detto...

MIMOSA
su IMMA "ci sto lavorando" : il caso mi attrae non poco...
... ma adesso al posto degli occhi ho due fessure praticamente inutilizzabili...
a domani..spero ;-)

Mimosa ha detto...

Grazie Tabula e Tiziana!
Buon riposo Enrico, curati bene!

Mimosa

Anonimo ha detto...

@Tiziana
io credo che riguardo Amalfi, Parolisi avrebbe dato sòla a Ludovica per l'ennesiva volta.
I vestiti erano pronti sul letto per partire, Parolisi prese la valigia dal garage e la caricò in macchina, niente faceva presagire un viaggio che non fosse insieme.
L'avrebbe uccisa a tale scopo?
Può darsi.
Parolisi odiava a tal punto la moglie?
così non pare. la stessa Ludovica sostiene che ne parlasse sempre con affetto.
Finito in un imbuto psicologico che lo portò all'omicidio?
dipende dalla sua consapevolezza che quella per Ludovica fosse l'ennesima bugia.

Sicuramente non aveva ancora fatto nulla di concreto nè per parlare con Melania e trovare un accordo, nè semplicemente per iniziare un discorso con la moglie nè chiunque altro.

Certo, avrebbe potuto portarla a Ripe, iniziare a proporle la separazione, suscitare la reazione rabbiosa di lei.. però ricordate: Tagliabracci disse "trucco intatto, niente lacrime".. e allora la scenata fu brevissima e senza lacrime?
- forse invece non le disse proprio niente la baciò appassionatamente come un nobile cavaliere che dà l'ultimo saluto (dna sulle gengive) per poi zac, aspettare che lei si calasse in pantaloni (è noto che noi donne ce li caliamo ogni volta che ci baciano) e colpirla alle spalle (come un gran vigliacco, alla faccia del cavaliere.. del resto la coerenza non è un dovere)?
- Ma perchè complicarsi la vita? Io al posto di Parolisi prima avrei trovato degli appoggi più forti di quelli del suocero, poi sarei scappato con la mia amante, e alla fine gli avrei spedito una cartolina dalle Bahamas.

Se proprio avesse voluto farlo. Ma secondo me, non ne aveva proprio intenzione. Noi donne certe lezioni le impariamo tardi, ma alla fine ci entrano in zucca: "chi ci ama, fa i fatti".
Il resto, sono chiacchere e parole su facebook.

Tabula

Mimosa ha detto...

Hai ragione Tabula (OT: sei simpaticissima!).

Gli uomini non sono così complicati come noi donne, se non ti vogliono ti piantano e stop, se ti vogliono troppo son disposti anche ad ammazzarti.
E comunque ci sono avvisaglie che loro manifestano e che noi donne alle volte non vogliamo vedere ... mille esempi ci vengono dalla cronaca nera ... (In questa ottica, credo che il caso di Lucia Manca - se è stato il marito ad uccidere la moglie - possa essere una delle poche eccezioni, forse era condizionato dalla faccenda Parolisi per come presentata dai media ...)

Sono le donne piuttosto ad essere capaci di far fuori la rivale.

Hai ragione a dire che tra d noi siamo "viperacce"(esclusa me, che di fonte ad una anche presunta concorrente per stupido orgoglio mi sono sempre ritirata ...ahimé).

Mimosa

Anonimo ha detto...

Salve a tutti,
seguo questo blog e relativi commenti da tempo e ritengo che sia una "perla rara" per il modo in cui si tratta l'argomento.

Volevo inserirmi sul discorso di Mimosa e Enrico riguardante il comportamento di Imma.

Secondo me Imma racconta subito tutto perchè non è ancora a conoscenza del patto. Sulla fretta con la quale contatta gli investigatori si possono fare varie ipotesi, innocenti o maliziose, ma a me sembra che abbia comunque descritto un quadro familiare molto vicino al vero. Esattamente opposto a quello descritto da Sonia, ad esempio.
Quando Michele rompe il patto, questo non scompare ma si trasforma.
Da "non diciamolo agli inquirenti" diventa "non diciamolo ai media" e in questa veste si allarga a coinvolgere tutti, amici e parenti.

Ad un certo punto però il Corriere fa un articolo tutto incentrato sulle dichiarazioni di Imma, ora è la stampa a spifferare tutto. Per chi voglia rileggerlo:
http://archiviostorico.corriere.it/2011/aprile/30/Melania_racconto_amica_Voleva_tornare_co_9_110430001.shtml

A mio parere qui interviene il clan per spingere Imma a fornire al grande pubblico una versione differente. E' imbarazzante vederla, alla presenza di Michele, ritrattare tutto in modo così maldestro nell'intervista a Quarto Grado (29 aprile, se non erro).

http://www.youtube.com/watch?v=lWyOYRFPCp8

Il dietrofront di Imma è stato uno dei primi segnali chiari ed eclatanti che esisteva, forte, la necessità della famiglia di diffondere un'immagine falsa della situazione.

Enrico ha detto bene, corna si, ma divorzio no. Una mentalità che ancora esiste, e che fa sentire pesante il peso sociale di un divorzio. Melania sarebbe passata da "giovane moglie e madre felice", a "divorziata con una figlia", cosa inconcepibile per alcuni.

Spero che l'esplorazione del "clan" continui perchè ne possono venir fuori cose interessanti.

Sandro

Anonimo ha detto...

Sull'argomento "clan" e relazioni tra le famiglie Rea-Parolisi, sono molto interessanti, secondo me, le conversazioni intercettate tra Parolisi e la sorella.

Non so se sono già state postate e commentate, ma quelle integrali le potete trovare qui, nella parte:

"La frase sospetta della sorella" (che però è soltanto nella parte finale, circa a 23')

http://blog.panorama.it/italia/2011/09/21/omicidio-melania-gli-audio-delle-telefonate-e-delle-conversazioni-di-parolisi/

Se non siete, come me, conoscitori del dialetto, armatevi di pazienza,perchè sono anche molto disturbate dai rumori del traffico di sottofondo.

La parte riferita a Parolisi,Vittoria e famiglia Rea si trova a partire circa dai 15':

"Melania voleva che la creatura stesse con i suoi ed io per amore suo la lascio da loro"

"Loro però non possono invadere e condizionare la mia vita come hanno sempre fatto".

Tuttavia anche la prima parte, che tratta delle "apparenze" nelle diverse testimonianze del lutto tra le due famiglie, può fornire spunti interessanti.


Pamba

Anonimo ha detto...

@LucaP

Con riferimento a post dell'ultimo articolo e detto senza ironia e molta stima, secondo me sei diventato un esperto riconosciuto a livello internazionale!

Buona domenica

Pamba

Anonimo ha detto...

@Pamba, bel colpo: vuol dire che stiamo cominciando a vederci chiaro nel reale comportamento della famiglia della povera M.

@Sandro. benvenuto.
tu scrivi: "A mio parere qui interviene il clan per spingere Imma a fornire al grande pubblico una versione differente. E' imbarazzante vederla, alla presenza di Michele, ritrattare tutto in modo così maldestro nell'intervista a Quarto Grado"..

Ma che strumenti hanno i Rea per costringere Imma a distorcere le proprie dichiarazioni?
Scenata violenta? Vittimismo? Dialogo? Pressione psicologica? Minacce?
Perchè se è vero che Imma ritrattò le proprie dichiarazioni alla stampa (e non agli inquirenti, mi auguro) dobbiamo pensare che anche Sonia cambiò la data dell'ultima gita a Colel San Marco, perchè condizionata-indotta-pressata-convinta dai Rea???

c'è qualcosa che non va

Tabula

Anonimo ha detto...

Buongiorno a tutti.E' da tanto che quotidianamente seguo questo blog, d'ora in avanti non lo farò più per il semplice fatto che la maggior parte delle persone che commentano ( rimpiango i commenti imparziali di Marika se non erro era proprio lei)sono diventate innocentiste nei confronti di quell'essere ignobile di parolosi e colpevoliste nei confronti della famiglia Rea. A voi cari Signori vorrei dire solo questo: mettetevi per un solo attimo nei panni di quella povera famiglia,accantonate le lucubrazioni e lasciate lavorare la Procura..alla fine sono sicura che la verità verrà fuori!!!!

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 9.56
i nostri commenti sulla "povera famiglia" sono diretta conseguenza del comportamento della famiglia stessa.
Se loro non andassero ogni giorno in televisione per orientare l'opinione pubblica e conseguentemente "premere" sugli inquirenti fornendo opinioni e non dati, utili soltanto a gettare discredito su Parolisi, noi non staremmo a ricercare i perché di un simile comportamento.
Tu dici: "alla fine sono sicura che la verità verrà fuori". Speriamo, perché la famiglia sta facendo di tutto affinché ciò non accada.
Si permettono di giudicare Parolisi colpevole a causa delle sue bugie, e loro hanno costruito un castello di falsità, costringendo il genero, loro stessi, a mentire. Se, consapevoli dei tradimenti, raccontano la storiella della famiglia del Mulino bianco alla televisione (costringendo forse anche altri a farlo: Imma, Sonia, ecc.), mentono.
Noi è naturale che ci chiediamo perché.
Tiziana

P.s. non è tanto difficile inventarsi un nick qualunque, anziché postare in maniera anonima

LucaP ha detto...

@ Pamba

Ciao. Non ho capito a cosa si riferisca "l'esperto riconosciuto a livello internazionale".

Se ti riferisci ai commenti relativi agli enigmi dei telefoni cellulari, credo che la mia analisi possa essere una fra le poche risposte che si possano dare. D'altronde sembra che né i RIS nè i periti siano andati oltre alla semplice ammissione che non è possibile stabilire nulla. Ma sicuramente una spiegazione logica c'è. Non stiamo parlando di parapsicologia ed astrologia, ma di tecnologie molto codificate. Continuo a sentire e leggere enormi castronerie come "la celle di Ripe", le "celle intelligenti", la "manutenzione della rete" che denotano in chi parla e scrive un'enorme ignoranza.

Se invece ti riferisci ai miei dubbi su un amante di Melania, è un argomento che continua ad assillarmi e che potrebbe portare ad una spiegazione semplice e logica degli eventi che hanno portato al delitto. Non so se potrò mai scriverne in modo certo e supportato da qualcosa di più di mie semplici impressioni ed elucubrazioni, però sento che potrebbe essere la pista giusta.

Ciao

Anonimo ha detto...

Gen.ma Tiziana...allora l'opinione pubblica è facilmente influenzabile dalle comparse in televisione dei componenti della famiglia Rea? A me sembra che le bugie, l'ipocrisia e le falsità di quell'essere ignobile cerebroleso abbiano dato la giusta misura di quella che è la realtà dei fatti.E'di poco conto secondo Lei il fatto che quel mostro abbia asserito di conoscere la posizione del cadavere della moglie a seguito delle foto mostrate dal Paciolla? Spero che la Cassazione il 28 novembre si basi esclusivamente sull'operato degli inquirenti e lo lasci a marcire in carcere e che il Tribunale dei Minori il 2 dicembre gli tolga la patria potestà perchè alla figlia non può insegnare nessun valore morale!!!
Lilli questo nick è valido anche per il post delle 9:56 Bye Bye!!

LucaP ha detto...

A tutti

Ma, come già ipotizzato da Massimo, guardando tutte le trasmissioni che trattano l'argomento e leggendo gli articoli dei media, non vi viene l'impressione che sia tutto manovrato affinché l'opinione pubblica rimanga ancorata a quella che è ormai la certezza sulla colpevolezza di Parolisi?

Prendiamo per esempio l'ultima puntata di QG. Oltre all'intervista di Teresa Capone (a proposito guardate tutti gli intrecci di amicizie su facebook), avrete notato che si parlava nuovamente di cani molecolari. La prima impressione è che l'argomento fosse trattato in relazione al caso di Yara, ma quello che è stato detto (e non dall'addestratore di Piergiorgio, ma da un personaggio non qualificatosi con un cane Bloohound qualsiasi) ha comunque portato dubbi generici sull'affidabilità di tali cani (nel caso di Yara ha un'importanza a questo punto delle indagini non fondamentale, ma nel caso di Melania si).
Quando parlano di indizi e prove a discolpa di Parolisi stranamente se ne citano sempre solamente alcuni e non fondamentali come sarebbero la testimonianza di Ranelli, la pista di Piergiorgio, le testimonianze di Colasanti. E questo da parte di chi, per professione dovrebbe conoscere bene le carte ed i documenti ufficiali pubblici.

Chiaramente è interesse diretto dei media occuparsi del caso, ma ci potrebbe essere qualcuno che manovra in modo tale che non si possa mai trattare la vicenda con criteri oggettivi?

LucaP ha detto...

@ Lilli

Credo che a differenza di altri spazi internet in questo blog si cerchi da parte di tutti quelli che vi scrivono di argomentare le opinioni espresse con analisi ed ipotesi supportate da riscontri ed eventualmente di indizi consistenti.

Non penso che le opinioni personali di tutti su Parolisi siano particolarmente benevoli. Tuttavia se dovessimo far marcire in carcere tutti i fedifraghi, ipocriti e bugiardi, bisognerebbe fare Leggi Finanziarie straordinarie per decuplicare le carceri patrie.

I celebrolesi sono quelle persone che non sono in grado di far funzionare il proprio cervello in modo consono al livello evolutivo raggiunto dalla nostra razza.

Anonimo ha detto...

@LucaP
Molto più semplice, Luca, ed è proprio un complimento, per le analisi dettagliate ed i nuovi elementi di discussione sul telefonino, celle e motivazioni cancellazione sms, ecc., che secondo me sono state apprezzate, oltre che su questo blog, anche in Francia (Antibes). Così sembra dall'interesse di chi ha commentato oggi, da Antibes, nell'articolo di Massimo del 17 novembre (quello di Michelucci &C).

Ciao

Pamba

p.s li leggo sempre attentamente i tuoi post, anche se a volte ho dei seri limiti "tecnologici" per commentarli subito e soltanto nel proseguo della discussione riesco a capire tutte le relative implicazioni, grazie a te e agli altri della squadra

Anonimo ha detto...

Lilli
Lei sostiene di aver seguito quotidianamente questo blog, dunque saprà già tutto su Paciolla, foto e dintorni. Saprà anche che l'odinanza non parla di "posizione del cadavere della moglie" ma del luogo del ritrovamento. Se dunque Paciolla avesse detto: "là del chiosco della pineta di Ripe", è chiaro che Salvatore avrebbe saputo esattamente di cosa si stesse parlando.

Il fatto poi che Lei lo definisca un "cerebroleso" gioca a vantaggio di Parolisi: come avrebbe potuto un cerebroleso trasformare un omicidio passionale, in 18 minuti scarsi a disposizione, in un omicidio perfetto? Sì, perché di PROVE contro Parolisi non ce ne sono, avrebbe dovuto improvvisare con LUCIDITA' tutti i suoi movimenti, far sparire arma e vestiti, correre a CSM in 18 minuti.
Anch'io sarò contenta se la Cassazione, il 28 novembre, si baserà SOLO sull'operato degli inquirenti, e non sulle emozioni, sul gossip, su filmini mandati in onda che non possono essere prodotti in tribunale, ecc. Perché dall'operato degli inquirenti non emerge NULLA contro Parolisi.
Ciò che Lei prova (emerge dalle sue parole cerebroleso, marcire, nessun valore morale) è solo frutto dell'antipatia che stimola un uomo che tradisce la moglie e che mente anche all'amante. Certo, Parolisi non è simpatico, non è l'uomo ideale, il principe azzurro che sognano le bambine, ma da qui a ritenerlo un assassino ce ne corre. Purtroppo di uomini del genere ce ne sono tanti (forse anche Lei ne conosce qualcuno?) ma per fortuna non sono tutti assassini.
La nostra Costituzione prevede la presunzione di innocenza fino a condanna definitiva. Qui tutti: stampa, famiglia e Lei stessa si sono dimenticati questo assunto. Si parla di "marcire in carcere" e "togliere la patria potestà" addirittura PRIMA che sia iniziato il processo.
Tiziana

Anonimo ha detto...

Gen.ma Lilli..
è un dato di fatto che l'opinione pubblica sia facilmente influenzabile, e questo i componenti della famiglia Rea lo sanno bene.
Se all'inizio suscitavano pietà e compassione, nel senso di Patire Con, quello che stanno facendo adesso è un vero e proprio processo mediatico, non si sente mai la difesa parlare e mai una parola su tutti gli indizi che vedrebbero Parolisi innocente, e ce ne sono in abbondanza.
Le bugie, l'ipocrisia e le falsità dell'essere ignobile Parolisi, come lo chiama lei, hanno sempre riguardato solo e soltanto i tradimenti, e mi creda: una buona parte degli italiani è o è stata cornuta, senza per questo essere ammazzata.
La giusta misura su quella che è la realtà dei fatti, ce la danno i signori Rea che dei tradimenti sapevano TUTTO già da tempo, l'ipocrisia di fingere di scoprirlo a beneficio del salvaguardare la dignità al paesello ci sta, ma l'accanimento mediatico sulla colpevolezza di Salvatore, quando le prove NON CI SONO, facendo leva sui tradimenti di lui che la famiglia Rea conosceva da tempo, questo sì è ipocrisia.
Per non parlare del fatto che ad un mese dalle prime dichiarazioni, TUTTI i testimoni, a partire dalla Madre di Melania, hanno posticipato la data della gita al colle. Ma è normale che tutti dichiarino una data e poi la cambino tutti tutti insieme, o c'è la volontà di modificare la realtà a svantaggio di Parolisi?
Esiste il reato di falsa testimonianza, modificando la data tutti insieme sperano forse che il peccatuccio passi in cavalleria?
E le dirò di più: lo scopo non so quale sia, sicuramente nel loro tornaconto c'è lo strappare la figlioletta al padre infedele, esautorarlo dalla patria potestà, dargli un bel calcio nel sedere e tanti saluti.
Da che mondo è mondo, il diritto naturale e la Legge Italiana vogliono che i figli continuano ad essere tali anche se di padri e madri infedeli, e grazie a Dio è così.
E nemmeno le famiglie patriarcali possono farci nulla: mi auguro vivamente che sia dimostrata l'innocenza piena e totale di Parolisi, perchè prove a suo carico non ce n'è una che sia degna di questo nome, c'è solo e soltanto il fatto che lui tradisse la moglie e raccontasse un sacco di balle all'amante.
Si è raspato il fondo del barile inventando casi inesistenti di borse occhiali e altre sciocchezze, ora forse stanno esaminando il dna di qualche donna, era ora, e speriamo non sia troppo tardi.

Tra l'altro lei signorina signora Lilli o chi per essa, se ne esce di colpo accorgendosi che qui non ci sono assolutismi di colpevolezza verso Parolisi, di questo blog ne ha letto ben poco, e soprattutto non legge gli articoli di Massimo che forse amplierebbero la monotematicità delle idee che i Media le hanno messo in testa.

riguardo Marika invece, rimpiango la sua assenza anche io: era una voce intelligente e garbata, acuta ed osservatrice, e se anche non condivideva certe idee aveva tutt'altro modo di porsi rispetto a Lei. Sicuramente non avrebbe mai usato termini come "cerebroleso".

Tabula

Anonimo ha detto...

Tabula
qualche rara volta, in alcune trasmissioni televisive, è emerso qualche giornalista che ha tentato di spendere una parola fuori dal coro. E' sempre stato immediatamente zittito, la parola è passata ad altri, facendo chiaramente intendere quali sono le opinioni che possono esprimere gli "opinionisti". Non sono ovviamente commentatori liberi, sono ospiti fissi, a contratto, delle trasmissioni televisive. Se non si "allineano" non vengono più invitati e dunque perdono visibilità, fama e soldi.
Ora c'è da chiedersi, come facevi giustamente notare, e le trasmissioni televisive chi le manovra? Solo l'audience? Che poi, almeno nella televisione di stato, ci dovrebbero essere altri criteri da seguire oltre all'audience.
Purtroppo io pago il canone della televisione, e vorrei vedere delle trasmissioni più obiettive, anziché delle pagliacciate orchestrate da chissà chi.
Tiziana

PINO ha detto...

MIMOSA cara, ho letto con un pò di ritardo il tuo ottimo lavoro riassuntivo, degno di essere presentato come memoria difensiva utilissima agli avvocati di Parolisi, senza cambiarne una virgola.
Resta, comunque, il non facile compito di un'analisi approfonida del clan Rea che ogni giorno di più, si rivela misterioso, per il suo comportamento relativo a molte mosse tattiche, che fanno dedurre una speciale regia.
Ritengo ovvio ripetere quanto abbiamo già abbondantemente rilevato a tale proposito. Ciononostante, ipotizzo che una marte del mistero che avvolge l'omicidio di Melania, non sia del tutto ignoto, ad alcuni componenti del "cenacolo".
Ciao, PINO

Anonimo ha detto...

Pino
concordo con te. Perché sottoporre Parolisi a 30 ore di interrogatorio e non fare altrettanto con padre, fratello e zio della vittima? Ovviamente solo come persone informate sui fatti! Su quali fatti? Dovrebbero chiarire, ad esempio:
- perché c'era un "patto" per non divulgare i tradimenti;
- cosa significa la frase "non l'ha saputa proteggere";
- perché il padre, all'indomani del ritrovamento, si è recato (almeno questo ha detto in televisione) presso la caserma;
- perché lo zio ha intercettato Parolisi (ovvero perché l'ha sospettato fin dall'inizio;
- perché si accaniscono contro Parolisi, hanno ulteriori prove? devono produrle!
Per tutti questi motivi sono sicuramente persone informate su ALCUNI fatti, e dunque vanno interrogate. D'altra parte hanno tanta smania di parlare, che parlassero nei luoghi opportuni!
Tiziana

Anonimo ha detto...

@Pino
senza fare nomi, ti riferisci a qualche zio sul comò?

Tabula

Gabry ha detto...

Buongiorno Massimo
Ti ringrazio della risposta e come tu giustamente dici la realtà dovrebbe essere questa.
Dico dovrebbe perché ultimamente sembra non esistere più quel “ codice d’onore “ che contraddistingueva queste “Famiglie”, e la cronaca ne dà giornalmente atto.
La stessa AG, che sicuramente avrà fatto le indagini del caso, sappiamo tutti che, malauguratamente, in certi contesti non può e non è mai potuta intervenire.
Come tu ricordi quindici/venti anni fa era così ma non possiamo affermare che lo sia tutt’oggi.
La mia indignazione e pari all’assoluto disarmo che abbiamo tutti verso quest’Italia che non ci appartiene.
Con questo non voglio assolutamente affiliare la famiglia Rea al contesto locale, lungi da me, ma a volte una banalità magari in totale buona fede può infastidire più del dovuto.
Concludendo spero solo che tutto ciò rimanga una mia fantasia anche se i dubbi sono tantissimi e più il tempo passa e più sono propensa, anche dopo le ultime dichiarazioni dei famigliari di M, a credere che qualcosa bolle in pentola…………(perché accanirsi in questa maniera con S dopo l’estenuante difesa dei primi tempi)
Ciao e grazie
Gabry

Anonimo ha detto...

Tabula, Pino
quello che stiamo dicendo adesso mi richiama quanto postato da Antonello un po' di tempo fa.
Vi ricordate quando chiedeva come mai, a fronte della notizia della scomparsa di Melania, immediatamente tutta la famiglia si sia precipitata a Folignano?
Noi gli abbiamo risposto che era normale che la famiglia si preoccupasse. Personalmente, se sparisse mio figlio, non esiterei un secondo, andrei anche in capo al mondo.
Ora però incomincio a domandarmi, come mai si è mossa TUTTA la famiglia, compreso lo zio? Mamma e papà va bene, ma gli altri? Premetto che non conosco bene la mentalità di paese del Sud Italia, forse è usuale muoversi in comitiva, ma le parole di Antonello adesso hanno un altro suono...
Tiziana

PINO ha detto...

MIMOSA, non solo qualche zio...|

TIZIANA, nel sud, come nel nord, la gente non si muove in comitiva, ma si mobolitano solo gli interessati diretti.
Se nel caso M si sono alertati in gruppo, ciò rientra tra le stranezze che ho accennate nel mio ultimo post.
E' su queste (e molte altre) mosse che suggerivo l'analisi.
Non so se l'avete appreso, ma è stata riportata la notizia del ritrovamento, sul corpo di M, di un DNA maschile, che NON appartiene a Parolisi.
Sarà, forse, di "72+/-12 h"??
Ciao PINO

Anonimo ha detto...

Certo caro Sig. Pino i difensori del parolisi hanno proprio bisogno dell'imbeccata del memorandum della Sig.ra Mimosa .....ma non fatemi ridere e cercate di trascorrere il tempo in modo più fruttuoso!!!!!

Lilli

Anonimo ha detto...

@ LILLI
Non potevamo prevedere, gentile sconosciuta, di provocare la sua ilarità, ma posso assicurarle che lei ci ha dato motivo di dubitare sua sanità...di pensiero.
PINO

Anonimo ha detto...

Pino,
mi confermi dunque nei miei dubbi. Sarebbe stato "normale" si muovessero i genitori di Melania, e gli altri, se pur preoccupati, avrebbero aspettato a casa incollati al telefono.
Pur con le dovute cautele, sapendo che non tutti si comportano allo stesso modo, e che dunque anche la famiglia Rea avrebbe avuto diritto a fare un po' come le pareva, questo elemento, unito a tutti gli altri che ho elencato nel mio post delle 12.09, evidenzia che i Rea potrebbero sapere di più di ciò che dichiarano.
Metterei insieme, su questo aspetto, le ultime frasi postate da te, Enrico e Gabry. Potrebbe profilarsi un nuovo scenario ( o forse semplicemente una nuova sfaccettatura di ciò che già in qualche modo adombravamo quando tu parlavi di segreto incoffessabile o quando Antonello faceva riferimento a Ferraro con Melania a Roma).
Tiziana

Anonimo ha detto...

Lilli
anziché ridere dei nostri commenti, cosa assolutamente non fruttuosa, potrebbe cimentarsi, con lo stesso rigore logico che cerchiamo di profondere noi, a DIMOSTRARE la sua tesi, ovvero la colpevolezza di Parolisi.
In questo blog, ciascuno è libero (qui sì) di portare e supportare le proprie ipotesi. Per farlo però non deve procedere sulla base di inutili insulti denigratori (ovvero può farlo, ma nessuno gli darà credito), ma su una concatenazione LOGICA di prove, eventi, indizi, che possa risultare convincente.
Infatti nessuno di noi (così mi sembra) ha mai sostenuto di ritenere Parolisi innocente al 100%, abbiamo solo detto che gli elementi portati e le ricostruzioni fatte dalla procura, quelli sì fanno ridere e non convincono. Se Parolisi deve essere condannato è giusto che le ricostruzioni siano credibili e soprattutto basate su PROVE CERTE. A Lei la sfida!
Tiziana

Anonimo ha detto...

@LucaP, post 11.02

Scusa Luca, era proprio un attestato di stima, un complimento. Ora capisco che non è riuscito bene... a causa mia, avendo omesso il riferimento all’articolo (post sul cellulare di Melania proveniente da Antibes, Francia, nell’articolo di Massimo del 17 novembre, quello riferito a Michelucci&c.).
Come dire, non solo ti abbiamo apprezzato noi, ma hai anche suscitato interesse alla lettura del blog

Ciao

Pamba

Anonimo ha detto...

Tiziana..... a me la sfida? No grazie non colgo!!!! Tornerò quando ci sarà nuovamente Marika, persona equilibrata ,preparata giuridicamente, ma soprattutto con i piedi per terra e senza pregiudizi verso gli inquirenti, lascio a voi le fantasticherie inutili!!!!

Ciao Lilli

Anonimo ha detto...

@Tiziana
la tua sfida è caduta nel vuoto, come volevasi dimostrare.
del resto, se non hanno argomentazioni gli inquirenti, tranne il ritornello cantato dal coro dei Rea "bugiardo schifoso traditore eqquindi ne consegue, anche se logica non c'è, traditore uguale Assassino!"
insomma se nemmeno gli inquirenti, per quanto si siano dati da fare con certosina precisione, indagini al microscopio su ogni dettaglio, perizie controperizie ma non sono venuti a capo di niente, figurati cosa potrebbe argomentare una Lilli qualunque, che la massima argomentazione che ha messo insieme è stato dare del cerebroleso. Nemmeno un neurochirurgo si permetterebbe, senza fare degli esami.
Non c'è trippa per gatti, Parolisi avrà la faccia antipatica, in più è un fedifrago, ma oltre questo, per adesso, non si va.
Se poi risulteranno prove degne di questo nome, cambieremo anche idea. Per ora regna il pregiudizio.

Tabula

Anonimo ha detto...

Lilli
libera di fare ciò che vuole, ma se non è in grado di fare le sue ipotesi, e ha bisogno del supporto di Marika, non vedo l'utilità dei suoi interventi e la necessità di un suo "ritorno": Marika saprà intervenire anche senza il suo aiuto, come per altro ha sempre fatto egregiamente.
Non si disturbarbi a commentarci, noi infatti, a differenza sua, siamo almeno in grado di "fantasticare".
Tiziana

Anonimo ha detto...

Tabula
hai ragione: chi parla contro Parolisi lo sa fare solo insultando perché prove, per il momento, non ce ne sono, nonostante i ridicoli tentativi di immaginare borse, occhiali, pantaloncini doppi, più adatti ad un prestigiatore che ad un assassino.
Tiziana

Anonimo ha detto...

Buona domenica....anche a Lilli, di cui condivido gli apprezzamenti per Marika....
Guardi Lilli Io non ho pregiudizi nè nei confronti degli inquirenti nè tantomeno dei possibili indagati : certo una mia opinione, seppur in itinere, me la sono fatta.
Io non credo che il nostro pensare ed interrogarsi possa in qualche modo, anzi in nessun modo, condizionare l'opinione della magistratura inquirente oggi e giudicante un domani. Queste ipotesi lasciamole fare ad altri che hanno un precipuo interesse ...
Cosa ha fatto sinora la pubblica accusa lo sapremo il giorno 28 : certo non considero che i ragguagli che ci arrivano dai vari giornalai e pennivendoli sia quello che effettivamente sta accadendo alle indagini.
Per par conditio ritengo anche allo stesso modo che la difesa di Parolisi non necessiti dei nostri assunti e riassunti per un'impostazione tecnicamente valida della stessa.
Tutto ciò premesso vorrei solo invitarla a non offendere perchè qua nessuno lo ha fatto.
Parolisi non riscuote molte simpatie anche tra i frequentatori del blog ma vorrei ricordarLe che per condannarlo non si ricorrerà al televoto o all'applausometro per i Rea.
Per condannare ci vogliono prove o indizi ( tanti) precisi e concordanti. In caso contrario è prevista l'assoluzione.E i cerebrolesi, come Lei stessa definisce Parolisi, non vengono giudicati per evidente incapacità.

Wide

Ps : solo una piccola postilla. L'affidamento temporaneo di Vittoria è l'unica cosa giusta che hanno fatto sinora i Rea e la decisione di togliere la patria potestà a SP è venuta dai giudici, non dai Rea . Non lasciamoci trasportare anche noi dalle antipatie...
Ritengo a mio modo di vedere che la soluzione migliore sia quello di nomina di un tutore estraneo ad entrambe le famiglie che provveda, tra l'altro, a togliere il cimitero casalingo...

Anonimo ha detto...

Wide
condivido parzialmente quello che dici. Sicuramente i Rea, in questo momento, non stanno crescendo al meglio la piccola Vittoria, vuoi per il "cimitero casalingo", vuoi per l'odio che provano nei confronti del padre della bambina. Ciò nonostante con loro Vittoria vive una continuità affettiva, probabilmente non ha sofferto troppo per il brusco distacco dai genitori, essendo abituata a stare con i nonni. Un tutore estraneo temo creerebbe un grosso trauma nella bambina.
A prescindere dalla persona che l'avrà in affidamento, comunque, nessuno può permettersi di immaginare che ciò significhi l'allontanamento dal padre (cosa che purtroppo è stata fatta, in maniera secondo me grave, in questi 4 mesi). Anche criminali, riconosciuti tali, hanno diritto a vedere i figli (ad es. la Franzoni), tanto più un uomo che per il momento è solo indagato e per il quale non è nemmeno ancora iniziato il processo.
Tiziana

LucaP ha detto...

@ Pamba

Grazie per avermi segnalato il commento da Antibes che ho letto nella speranza di trovare qualche ulteriore dettaglio che meglio ci facesse comprendere il mistero del cellulare spento e riacceso senza SMS. Sapete oramai tutti che questo argomento, come tutto quello concernente il comportamento dei cellulari delle persone coinvolte nella vicenda, a mio parere è uno dei tasselli fondamentali per risolvere il caso.
Noto tuttavia la estemporaneità di tale commento che con molta nonchalance cerca di allontanare il problema adducendo una esperienza personale con telefonini analoghi.
Anche a me è capitato a volte che il cellulare andasse fuori rete improvvisamente pur avendo lo studio a 100 m da un impianto Vodafone che vedo dalla finestra e conosco molto bene. Tuttavia in quel caso l'unica soluzione è spegnere e riaccendere il cellulare. E vi assicuro che una volta riacceso mi ritrovo tutti gli SMS di prima in memoria.
Capita altre volte che il cellulare vada fuori campo per problemi di handover (passaggio da una cella all'altra) ma tali fenomeni sono sempre associati a spostamenti fisici del cellulare stesso.
Tutti i test fatti dalla PG al Chiosco di Ripe hanno dimostrato come in ogni punto intorno al chiosco stesso vi fosse la copertura di perlomeno due stazioni radio base (nella posizione dove è stato ritrovato il cellulare la copertura è data anche da un terzo impianto che invece non viene mai agganciato dal cellulare di Melania). L'eventuale fuori campo del cellulare di Melania per un periodo di 36 ore non è credibile soprattutto se associato ad un improvviso ritorno del segnale ed alla scomparsa di tutti gli SMS (e forse non solo di quelli).

Ciao

Anonimo ha detto...

@ Tiziana
Guarda che il tutore estraneo alle famiglie può anche essere un giudice e/ o avvocato ma è certamente una persona che tutelerà la bambina anche e soprattutto per la figura paterna in questo momento ma la bambina continuerà sempre a vivere con i nonni. Non ho mai scritto nè pensato che dovesse vivere lontana dai Rea, e ti assicuro che il tutore NON si porta a casa nessuno...
Ti dirò perche per me è una figura fondamentale :ne parlo per esperienza lavorativa. Supponi che succeda qualcosa a Vittoria, con tutti gli scongiuri, io come medico potrei attenermi solo a manovre ed interventi quod vitam perchè in caso di altre decisioni, e.g. anestesia per tonsillectomia, chi lo firma il consenso informato ?

Wide

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