giovedì 10 novembre 2011

Melania Rea. Come si fa a non capire che il cellulare di Melania scagiona Salvatore Parolisi?


Il corpo di Melania rinvenuto al chiosco di Ripe di Civitella ha lasciato di stucco tutti gli addetti ai lavori, mi riferisco ai carabinieri ed ai Pm, dato che quella zona era molto ben conosciuta dal marito. Ed ancor più di stucco ci son rimasti quando il caporalmaggiore ha affermato, fra mille menzogne, che a tre metri dal punto in cui è iniziata l'aggressione lui e la moglie, quindici o venti giorni prima, avevano avuto un rapporto sessuale. Questi due eventi sono stati incatenati dagli inquirenti ed aggiunti alla convinzione che il militare abbia scelto di uccidere la moglie in quel preciso luogo perché è un uomo stupido e ignorante, e solo perché è persona stupida e ignorante ha narrato anche la favola dell'accoppiamento che aveva l'unico scopo di depistarli. Come mai l'hanno fatta semplice senza accorgersi che il tutto è invece complicato? Che gli oggetti trovati attorno o addosso al cadavere risultano strani e molti sono posizionati a modo? Che i tagli inferti sul corpo, che i disegni incisi sul corpo, abbisognano di personaggi particolari per essere attuati. Può l'assassino occasionale stare tanto tempo a contatto di un corpo senza vita? Non è facile sedersi accanto a un morto e disegnargli sopra, appoggiarcisi sopra, toccarne la durezza della carne, ci vuole esperienza o pazzia e non tutti ce la farebbero. Il Parolisi è una persona abituata a viverne il contatto fisico? Non pare proprio visto che ha faticato anche ad andare a riconoscere il corpo della moglie.

In quell'oasi di pace, diventata cimitero, chi ha trovato il cadavere ha visto davanti a sé una vera opera "d'arte macabra". Come non riuscire a capirlo? Il corpo steso a terra, posizionato come Cristo in Croce con braccia larghe ed un ginocchio piegato leggermente sull'altro, ha dato a tutti l'idea di assistere ad una "prima nazionale" la cui regia, spettacolare, ha operato curando al meglio tutti i minimi particolari. Ed infatti sulla scena c'erano due cappucci copriago, uno alla destra ed uno alla sinistra del corpo (quello alla destra quasi in mano alla vittima), un pistoncino da siringa sul terreno, ma fra le cosce della donna (un pistoncino fra le cosce?), un accendino a terra tra i due piedi (bruciare la strega sul rogo?), un capello nero su una scarpa ed altre formazioni pilifere in varie parti (strapparsi i capelli per quanto accaduto?), un anellino con una pietra trovato dopo aver spostato la vittima, non si sa fosse sotto il corpo o a ridosso del corpo, un involucro da caramella, ben arrotolato, sopra la testa (ce n'era uno solo o ce n'erano uno per ogni lato?), una siringa infilzata sotto il seno sinistro (Passione sofferenza purificazione), un laccio emostatico vecchio ed anelastico ad un metro dal cadavere (non sei più legata a nessuno?).

Altre cose ritrovate sono gli orecchini (si è scritto di madreperla), uno situato a circa 80 cm dal fabbricato in legno e l'altro a quattro metri dal corpo, nascosto sotto aghi di pino, altre formazioni pilifere (trovate sulla parete del chiosco) ed il telefono cellulare, a conchiglia, aperto ma spento (ad un paio di metri). Ora non voglio tirarla alle lunghe e ritornare alla simbologia, ce ne sarebbero di cose da dire (e se fossi una donna ed abitassi in quella zona non sarei tranquilla), ma non è il momento perché un padre è in carcere a causa di una lunga menzogna pronunciata per non far scoprire una storia extraconiugale poco reale e molto virtuale. Non voglio neppure rifare la cronologia dell'accaduto, non voglio parlare del Pianoro e ritornare al discorso che vuole il Parolisi presentarsi in quel luogo solo dopo le 15.25, non voglio riparlare del Ranelli che ha visto una donna vestita come Melania accanto al militare, non voglio arrivare nemmeno al cane molecolare che ha seguito una traccia arrivando nell'unico punto in cui si agganciava la cella telefonica "in effetti poi presa" dal cellulare della donna, fra le 14.53 e le 14.56 (orario compatibile con la ricostruzione del marito), e non voglio parlare del fatto che lo stesso cane avrebbe potuto "nasare" l'odore lasciato dalla coppia il 10 aprile, l'ultima loro gita al pianoro, come pare abbia testimoniato anche Salvatore Parolisi (interrogato disse di esserci stato "una decina di giorni prima"). E non lo voglio fare perché a parer mio la soluzione non si trova in San Marco ma più su, la soluzione si trova a Ripe di Civitella dove si sono consumate, di certo, almeno le fasi finali del delitto. Concentrarsi sul Pianoro significa allargare troppo il campo, significa cadere in mille contraddizioni e perdersi nei meandri delle sole convinzioni personali. 

Ad esempio l'unico fatto accertato al Pianoro, di cui vi siano testimonianze e riscontri tanto che la persona in questione è stata anche accompagnata a Ripe qualche giorno dopo il ritrovamento del cadavere, a me fa pensare e fantasticare, addirittura mi affascina perché, pur essendo io convinto che la mente umana può provare stimoli e sensazioni forti di fronte ad eventi tragici, pur accettando che una sensazione porti ad avere percezioni particolari, mi chiedo: "Come faceva quella donna andata a far colazione al bar del Ranelli, si è scritto sia nipote di uno sciamano, a sapere che Melania era morta e giaceva fra gli alberi di un bosco? Come è possibile si trovasse al chiosco del Pianoro proprio la mattina del 19 aprile, non sapendo nulla di quanto accaduto a Melania, giusto in tempo per far vedere ai mortali che era in grado di osservare oltre la visuale terrena?". Se qualcuno me lo spiega senza fantasticare su spiriti e oltretomba gli sarò grato. Ma oltrepassando il limite dell'ignoto, o del noto ma verificato a spanne, e salendo verso il luogo dell'omicidio, vien da chiedersi il motivo per cui si siano trovati tanti oggetti strani accanto o addosso al cadavere. Vien da chiedersi perché non si sia parlato quasi mai di altri oggetti che dovevano esserci e non si sa se ci fossero. L'orologio con cintura a maglie d'argento ad esempio, è uno dei reperti sequestrati? Fra le maglie di questi oggetti usualmente restano sempre attaccate buone tracce. La collanina col ciondolo ed il corno d'oro, non ritrovata s'è detto, che scendendo dal collo finiva ben sotto la maglia di Melania, e con un giubbotto sopra era di certo poco visibile (anche se la maglia nera indossata era senza maniche e sopra questa Melania aveva indossato un copri-spalle leggero). Ma si potrebbe parlare anche della cintura sicuramente indossata che doveva essere aperta visto i pantaloni abbassati. C'era sul luogo del massacro? La fibbia non ha trattenuto nulla dell'assassino?

Solo se questi oggetti sono stati ritrovati a Ripe si azzerano le possibilità di uno spostamento del corpo, sia in vita che in morte. Solo se si sono verificate al meglio le simbologie della scena del crimine, del "quadro" ritrovato accanto al chiosco, si possono eliminare diversi dubbi. Il semplificare invece, come pare abbiano fatto gli inquirenti scrivendo che pensano sia stato il marito a depistare, al massimo ci può stare la minima possibilità di un complice, solo perché lo considerano l'assassino, ed il dire che non è un quadro ben strutturato ma sono oggetti messi a caso, che sono il frutto non voluto di una esagerazione nel depistare, significa minimizzare e non cercare di sapere se ci possono essere altre strade da seguire. Non è troppo semplicistico e poco professionale comportarsi in questa maniera? Ogni oggetto trovato, ogni segno lasciato dal punteruolo sul corpo, stuzzica il pensiero e porta in direzioni opposte, è vero, ma lasciando da parte ogni significato simbolico ed ammettendo che sia stata una esagerazione nel depistare, c'è sempre da valutare al meglio il cellulare, cellulare che porta solo in una unica direzione, la non colpevolezza del Parolisi.

Gli inquirenti hanno dato per scontato che l'abbia raccolto qualcuno in un punto diverso da dove è stato trovato. Qualcuno, forse il telefonista mezzo teramano mezzo ascolano, che quando ha visto il corpo di Melania lo ha gettato a terra. E' credibile? Sì, dicono loro, perché non c'erano impronte sul telefonino e ciò significa che chi l'ha trovato le ha cancellate per non farsi rintracciare, per paura. Ma questo era un motivo valido inizialmente, quando non si sapeva degli sms eliminati, ora è assurdo il solo pensarlo proprio perché gli sms mancano. Per quale motivo cancellarli se non si ha nulla a che fare con quanto accaduto? Ha un senso logico? Solo chi aveva un interesse nell'omicidio poteva mettere in atto una tale manomissione. Ma alla procura serve che il telefonino non si sia mai mosso, serve che sia sempre rimasto in vita ed abbia scaricato il traffico solo dopo essere stato spostato da un anonimo. Questo serve per validare la loro tesi, per incastrare il Parolisi, perché anche un minimo spostamento volontario del cellulare renderebbe il caporalmaggiore innocente.

E torniamo agli sms cancellati. Perché cancellarli? L'unica risposta valida è "perché l'assassino sapeva che ve n'erano dei compromettenti". Ma se così fosse perché eliminarli e lasciare il telefonino in loco, perché non gettarlo in un cassonetto dei rifiuti? A questa domanda si può rispondere, fino a quando non ci saranno confessioni, solo in maniera imperfetta e solo ipotizzando, perché ci sono particolari che stonano sempre e in ogni caso. Prima di tutto il cellulare era a conchiglia e lo si è ritrovato aperto ma spento. Si è aperto quando è stato gettato dall'anonimo di cui sopra? Difficile. L'unica risposta plausibile è che fosse stato spento da qualcuno e che solo successivamente, al momento di uscire di scena (quando tutto era come doveva essere) sia stato riacceso, questo spiegherebbe il traffico telefonico scaricatosi alle sette di mattina del venti aprile, per poi essere spento nuovamente. Se è così si pongono altri interrogativi perché c'è da supporre sia stato spento alle 19.10 del 18 aprile.

E qui c'è da ragionare "di fino" perché se quel cellulare non è rimasto fermo ed è stato manomesso, come ho scritto in precedenza, può solo portare a capire che il Parolisi non c'entra nulla. Vediamo perché. Se qualcuno lo avesse spento alle 19.10 del giorno dell'omicidio, momento in cui ha smesso di squillare (e l'ultima chiamata la fece Michele Rea che ai giornalisti disse gli parve essersi interrotta come se qualcuno avesse spento il telefonino), e se lo fosse portato via per manometterlo in un secondo tempo, c'è da chiedersi per quale motivo il telefonino non abbia scaricato il traffico telefonico mentre questi lo manometteva. Se il cellulare fosse stato spento e poi riacceso all'una di notte, solo per fare un esempio, il traffico lo avrebbe certamente scaricato in quel momento ed avrebbe anche suonato ad ogni nuova chiamata risultando raggiungibile. Cosa non provata e quindi impossibile. Per cui le uniche ipotesi che paiono logicamente valide sono solo due. O gli sms sono stati cancellati fra le 15.10 e le 19.10 del giorno dell'omicidio, o lo sono stati alle sette del giorno del ritrovamento. Da questa certezza non si sfugge. Perciò, sia nel primo che nel secondo caso, il cellulare deve essere stato riacceso in zona e la manomissione compiuta in loco, se non al chiosco qualche centinaia di metri a monte o a valle, inoltre deve aver continuato a squillare, o deve aver continuato a scaricare il traffico accumulato, mentre l'assassino o chi per lui cancellava gli sms. Al massimo si può concedere il ragionevole dubbio e pensare che chi lo ha acceso alle sette di mattina si potesse trovare a qualche chilometro in una zona comunque coperta dalla stessa cella agganciata in quel punto del chiosco.

Ora, da quanto si è capito, la cancellazione di tutti i messaggi tranne due non pare un lavoro complicato per chi conosce il cellulare. Certo, bisognava scegliere quali mantenere, e non si capisce perché mantenerli, ma diciamo che, forzando di molto la mano e pensando ad una persona che già avesse in mente quali non eliminare, in cinque/dieci minuti il lavoro si può fare. Volendo far rientrare in questa operazione il Parolisi c'è da considerare un unico orario utile, ed è quello successivo all'ultimo messaggio inviato da Sonia Viviani. Alle sette del venti aprile era coi parenti della moglie e quindi impossibilitato a farlo. Pertanto si potrebbe dire che potrebbe aver finito la cancellazione all'incirca sulle 15.15/15.20 del 18 aprile. A questo punto si capisce bene che finendo in questo orario non sarebbe mai arrivato al Pianoro in tempo utile per essere visto alle altalene dal Ranelli. Motivo per cui va esclusa assolutamente la possibilità di un suo coinvolgimento nella manomissione, quindi la possibilità di un suo coinvolgimento con quanto accaduto a Ripe.

Fra l'altro si è detto che Melania avesse inserito il numero Pin e che l'unico a conoscerlo era il marito. Non si sa se sia una verità o una bufala, ma volendola ammettere vera c'è da contestare anche questa affermazione visto che lui, come dimostrato sopra, negli unici orari in cui si potevano cancellare gli sms o era al pianoro col Paciolla o era in compagnia dei parenti della moglie. Inoltre, per dirla tutta, chi ci dice che lo conosceva davvero sto cavolo di Pin? Voi sapete qual'è il Pin di vostra moglie o di vostro marito? Non ditemi tutti sì perché quando a mia moglie le si è spento il telefonino, lei il Pin lo ricorda a casaccio dato che mai lo spegne, abbiamo sempre dovuto ricorrere alla scatola in cui sono custodite le carte che riguardano il cellulare. Perciò, per poterlo riaccendere senza problemi, abbiamo cercato il Pin e verificato se quello ricordato a casaccio fosse in realtà giusto. E qui casca un altro asino. Chi mai può sapere il Pin di un'altra persona anche se amica o parente? Quando ne è venuto a conoscenza? Come faceva il depistatore, che abbiamo visto non può essere il marito, a saperlo?

E torniamo alle chiavi ed alla casa di Melania. Torniamo ad una probabile intrusione pomeridiana, torniamo a chiederci cosa ci facessero al suo interno, alle nove di sera (dopo meno di cinque ore dalla telefonata in cui si annunciava la scomparsa quando di solito per legge ci si attiva non prima delle 48 ore), gli uomini visti dall'accompagnatore di Piergiorgio quando andò a prendere le scarpe per preparare i campioni da fare annusare al cane. Insomma, il giro è vizioso e dopo pochi chilometri di camminata si incontra sempre lo stesso albero. L'unica cosa che non si incontra è la sagoma del Parolisi, eppure in carcere c'è lui e chi deve indagare ha i paraocchi e si affossa a controllare borse ed occhiali... e c'è anche chi dice che stanno facendo un lavoro certosino.



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Annamaria Franzoni



928 commenti:

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Anonimo ha detto...

Nessuno ha mai pensato che il "necrofilo" potesse essere una seconda persona, estranea all'omicidio ed occasionale?
Quanti alienati girano per le strade, senza essere individuati?
FALCO

ENRICO ha detto...

qualcuno ha sentito quello che ha dichiarato Gennaro Rea stasera alla "vita in diretta" ?

Anonimo ha detto...

@enrico no.. cosa avrebbe detto?
@falco: non so quanti necrofili esistano nella statistica della popolazione.. non è già abbastanza complicato a chi sia stato ad uccidere e perchè?

Tabula

Anonimo ha detto...

FALCO, stò per iscrivermi a scienze della comunicazione e dell' amministrazione.

Claudia

Anonimo ha detto...

Lascio stare servizia giuridici, falco, cambio proprio rotta.

Claudia

Anonimo ha detto...

Comunque, sul caso di Melania, ripeto, per me, ci sono varie persone coinvolte che la procura nemmeno sospetta.

Claudia

Anonimo ha detto...

FALCO, secondo me, comunque, se la procura non ha una vena investigativa, non si arriva alla soluzione del giallo.

Claudia

Mimosa ha detto...

@ Claudia
come mai cambi indirizzo di studi? ti sei impressionata del mondo che dovresti affrontare di cui qui hai un piccolo assaggio? :-)
Buona fortuna!

Mimosa

Anonimo ha detto...

@Annika e MarcoPD
ritengo entrame le vostre ipotesi plausibili:
- o un uomo sadico, che uccide volontariamente e poi taglia la vittima;
-oppure una donna che uccide presa dall'ira e che poi si fa aiutare da un uomo a depistare. Può sembrare assurdo ma ci sono molti casi di due persone complici nel male (per es. Erika e Omar, i coniugi di Erba).

Ora bisogna vedere quale delle due ipotesi collima meglio con gli altri elementi:
-nel primo caso abbiamo detto che l'omicidio potrebbe essere stato compiuto in un altro luogo e il corpo sistemato a Ripe il 20 mattina. Non ci sarebbe il problema delle sentinelle, ma rimarrebbe il dubbio sul perché siano stati cancellati i messaggi. Inoltre perchè lasciare il telefono acceso fino alle 19 e spegnerlo solo dopo? Dov'è il luogo del sequestro visto che non vengono agganciate altre celle oltre a quella di Ripe?
-nel secondo caso come sono riusciti ad evitare le sentinelle? Perché il telefono è stato spento alle 19? Gli assassini sarebbero tornati due volte? Una per spegnere il cellulare, l'altra per effettuare lo staging? E soprattutto come mai effettuare lo staging appena 2 giorni dopo?
Entrambe le ipotesi, dunque, presentano dei problemi da risolvere.
Tiziana

Anonimo ha detto...

@Sì tiziana, anche io sto rimuginando sulla coppia complice, ed escludendo Ludovica, si esclude anche Salvatore.
Restano coppie conosciute con moventi tutti da dimostrare, e coppie sconosciute, ma se l'elemento femminile non avesse avuto niente a che spartire con Salvatore, è difficile trovare il nesso.
Tranne quello dello scandalo: approfondendo questa necessità di un decoro di facciata tipica della mentalità del sud, alla quale la stessa famiglia della vittima fa appello ogniqualvolta si accenni alla possibilità venga dipinto un ritratto della vittima non conforme a canoni più che leciti,
mi vien da supporre che questi valori d'onore e d'immagine siano permeati nella cultura e che diventino esigenza.
E allora, se davvero quelle foto sul pc erano compromettenti per una o più donne, tanto sarebbe bastato per gridare allo scandalo da parte di melania, tanto sarebbe bastato per chiuderle la bocca.
Per poi domandare tra le lacrime al padre, al fratello, al complice, al cointeressato, affinchè si occupasse di coprire la vergogna sommata all'ulteriore vergogna.
Tabula

Anonimo ha detto...

Purtroppo Tabula,
temo tu abbia ragione. Probabilmente, pur di salvare l'onore della famiglia, qualcuno sarebbe stato disposto ad effettuare l'orribile staging (doveva però anche saperlo fare così bene!).
Restano comunque aperti tutti gli interrogativi che ho già elencato.
Tiziana

Anonimo ha detto...

MarcoPD, capisco il tuo ragionamento, ma ti chiedo: come si fa ad affermare, comunque sia andata, che questo non e' stato un omicidio "brutale"? Alzare una mano 35 volte contro una persona, senza un coltello, e' violenza estrema. Tentare di sgozzare una donna spogliata, colpirla con una lama 35 volte, lasciarla li' a dissanguarsi e poi "depistare" (o come dici tu far "depistare") abusando nuovamente di quel corpo, non e' forse brutale?

Il problema e' che di Melania sappiamo realmente troppo poco. Nell'incertezza, seguendo la mia versione "assurda" si puo' solo ipotizzare:
- Melania conosceva il suo assassino, e questo voleva cancellarsi da quel telefonino, anche se magari la memoria non custodiva suoi sms particolarmente compromettenti, ma solo qualche telefonata di troppo, e qualche sopracciglio si sarebbe alzato, con conseguenti sospetti.
- il SI, nell' "impossessarsi" di Melania elimina qualunque "memoria" passata della sua preda. E' sua e basta. Solo che cancella solo la memoria del telefonino, senza pensare alla memoria della sim, dove Melania ha salvato gli sms di Salvatore.
- il SI e' una donna con gravi devianze che punisce Melania per aver "creato problemi" (anche solo immaginari) al suo matrimonio (magari il marito dell'assassina si e' invaghito di Melania)o con Parolisi, di cui e' amante. La memoria potrebbe racchiudere telefonate/sms compromettenti di lei (e/o del marito), e va cancellata. Ma l'assassina dimentica di cancellare gli sms salvati nella sim.
- il telefonino in realta' e' lo staging, o l'indovinello: la sua presenza sulla scena, acceso e spento e riacceso con memoria cancellata fara' scervellare gli inquirenti, e il SI si diverte ancora di piu'.

Annika

Anonimo ha detto...

Mimosa, è già da un pezzo che penso di cambiare il percorso di studi, per me, è meglio così, no, non mi sono impressionata, anzi. Il mio sogno era fare scienze dell' investigazione e specializzarmi in criminologia, ma, non avendolo fatto prima, ora, a 28 anni, è tardi, per me, attualmente è meglio questo percorso di comunicazione ed amministrazione.

Claudia

Anonimo ha detto...

@Purtroppo Tiziana,
ne parlo per cognizione di causa.

Farò una digressione, inserirò un O.T. Prendetelo come una favola con tanto di streghe cavalieri e lieto fine.

In passato subii l'aggressione di una ragazza che apparteneva ad una certa arretratezza culturale rispetto alla figura femminile, più facilmente riscontrabile al sud.

Per farla breve, io sapevo che lei non era la donna innocente che si spacciava pubblicamente e con una certa protervia,
Finchè lei sapeva che io sapevo ma stavo zitta, andava tutto bene.

Ma un bel dì, a certe sue invadenti ed aggressive rimostranze nei miei confronti,
io, che in generale mi son sempre fatta i fatti miei,
glielo avevo detto in faccia chiaro e tondo,
che da una che aveva fatto certe cose,
la morale proprio non la volevo.

Andò così: una sera in cui sapeva che il mio (ex) non avrebbe dovuto esserci, lei ed il fidanzato mi tesero un agguato fuori dalla porta di casa mia, mentre rientravo. botte, calci, ed altre piacevolezze.
Per mia fortuna il mio (ex) mi seguiva qualche passo indietro: aveva rimandato il suo impegno, e la cosa si risolse in una baruffa a quattro.
Certo, non volevano farmi fuori. Solo, darmi una "bella lezione".

A causa dell'"onore".

Questa è la difesa della facciata pubblica, dell'onore sacro di donna del sud, dell'immagine di rispettabilità di chi grida allo scandalo e al delitto, se poco poco scopri un lembo di quel che sta sotto.

posso non firmarmi? immagino abbiate capito chi sono. Il modo di scrivere è una cosa molto personale e riconoscibile per i lettori abituali per i quali mi firmerei serenamente.
per i lettori occasionali, no.

Anonimo ha detto...

Cara "anonima",
sono rimasta scioccata, hai tutta la mia solidarietà. Come è possibile che conti più l'onore della vita e del rispetto VERO per le persone?
Eppure è di questo che parliamo anche nel caso di Melania? (il tuo dunque non mi sembra assolutamente un OT, ma ci è utile, purtroppo, per capire certi modi di pensare e di agire). Ancora una volta mi domando come sia possibile che tutti questi aspetti gli inquirenti non li abbiano nemmeno presi in considerazione!
Ciao, Tiziana

LucaP ha detto...

Ho visto che nella giornata di ieri si è nuovamente parlato del vilipendio compiuto sul cadavere di Melania volendovi associare un significo intrinsecamente connesso con il movente del delitto.

Continuo invece a pensare si tratti di un vero e proprio depistaggio al fine di creare una cortina di fumo.

Che Melania sia morta per le coltellate inflitte (e tra queste solamente due o tre talmente gravi da provocarne la morte) credo sia un dato di fatto appurato dall'autopsia. Melania è per di più morta per dissanguamento dopo un'agonia durata più di dieci minuti. Non è assolutamente detto che in quei minuti di agonia la donna sia rimasta cosciente, ma probabilmente l'assassino non si è nemmeno premurato di verificarne il decesso scappando dalla scena del delitto.

Se il vilipendio fosse parte del movente od in qualche modo legato ad esso bisognerebbe ipotizzare che colui che l'ha effettuato (e qui mi sembra che quasi tutti concordino sul fatto che sia stata persona diversa da chi ha sferrato le coltellate) sia rimasto sul posto aspettando la morte di Melania, il disseccamento del sangue e poi si sia messo all'opera con il punteruolo. Questo richiede forte determinazione e volontà ferrea a compiere tale oltraggio che decisamente non si combina con la dinamica omicida vera e propria che invece denota molta improvvisazione e impulsività. Comporta inoltre il fatto che l'omicidio deve per forza essere avvenuto il 20/04 nelle ultime ore della notte in quanto è appurato che le incisioni sono state fatte non molte ore prima del ritrovamento. E questo contrasta con il fatto che non sembra vi siano indizi su una prolungata prigionia di Melania.

Purtroppo a complicare l'accertamento sulla sequenzialità di tali aventi (coltellate e vilipendio) si è messa anche il medico legale che non ha appurato la temperatura del cadavere sul posto (non credo sia una procedura inventata dai telefilm americani e da Kay Scarpetta, ma una prassi consolidata della medicina legale) e tantomeno quella del terreno e dell'ambiente. A causa di tale errore banale e faciloneria (si sarebbe comunque dovuto impedire la rimozione del cadavere in attesa che qualcuno portasse al medico un termometro idoneo), forse, a meno di una confessione diretta, non sapremo mai quando Melania è stata effettivamente uccisa.

Continua ....

LucaP ha detto...

.... Continua


L'ipotesi che l'assassino abbia in qualche modo convinto una terza persona ad andare sul posto e compiere il vilipendio mi sembra anche molto azzardata a meno che tale persona, sebbene non presente al momento dell'omicidio, avesse un'utilità diretta ad effettuare tale depistaggio ed oltraggio al cadavere. Propenderei invece sul fatto che questa persona sia stata presente in tutti i momenti (magari non potendo intervenire a fermare l'assassinio) e successivamente si sia fatto carico di tornare sul luogo per sistemare la scena del delitto.

Nella convinzione quindi che si tratti di una vera e propria messinscena, mi fermerei piuttosto ad analizzare gli elementi a nostra disposizione ed in qualche modo desumibili dagli atti ufficiali e da quant'altro di oggettivo sia recuperabile dai media in genere.

A proposito. Nessuno si è mai dato una spiegazione del fatto che sull'accendino sia stato ritrovato il sangue di Melania nonché solamente le impronte della stessa e di Parolisi mentre sul cellulare neanche una macchiolina ed un'impronta incompleta?

P.S. Ho trovato molto interessante l'ultimo commento anonimo

LucaP ha detto...

Considerato che il cellulare è ormai diventato una nostra appendice e che in tutti i casi giudiziari degli ultimi tempi, incluso soprattutto questo, l'analisi dei telefonini veri e propri nonché quella dei tabulati sono diventate fondamentali, vorrei soffermarmi su questo aspetto che molto probabilmente è fondamentale per capire la dinamica del delitto e forse il movente e l'assassino/i.

Prima di tutto un consiglio. Ovunque leggiate "la cella di Ripe", sappiate che è un'enorme castroneria. Gli impianti (in questo caso TIM) che forniscono copertura del segnale GSM al Chiosco di Ripe di Civitella sono unicamente quelli citati nelle ordinanze e cioé quelli di Castel di Lama e Spinetoli (nonché in seconda battuta quello di Ripatransone). A Ripe, come a Civitella non vi sono impianti TIM, altrimenti il caso sarebbe probabilmente già risolto a quest'ora.
Tuttavia gli stessi impianti forniscono segnale anche nella zona di Folignano e Colle San Marco, dove tuttavia vi è un altro impianto TIM (pressapoco a lato del Sacrario ai Caduti) che in condizioni normali dovrebbe avere prevalenza sugli altri (soprattutto nel caso di permanenza prolungata sul pianoro).
Avendo detto che gli impianti di Castel di Lama e Spinetoli "coprono" sia Ripe sia Colle San Marco, di conseguenza "coprono" tutta l'area compresa tra queste due località. Di qui la difficoltà estrema nell'interpretazione dei tabulati.

Discorso differente è per le SIM Wind come quello di Sonia. In questo caso gli impianti sono quelli indicati nei tabulati parziali di Sonia pubblicati sull'Ordinanza. Faccio notare a tal proposito, ma meriterebbe un'analisi ulteriore separata, che il cellulare Wind di Melania (quello usato per parlare con i genitori), dalle ore 12.34 alle ore 13.43 (cioé quando i Parolisi stavano tornando a casa da Ascoli e quando effettivamente si trovavano in casa a Folignano) aggancia unicamente le celle Wind di Ascoli Viale del Commercio e Folignano Località Chiesa Nuova, mai invece quella di Colle San Marco agganciata invece dal cellulare di Sonia che, come da lei detto, si sarebbe dovuta trovare a Folignano a casa della madre (è da notare come il paese sia veramente piccolo e le due abitazioni distino tra di loro poche centinaia di metri).

Anonimo ha detto...

@Luca
non vorrei essere imprecisa, ma credo sia prassi non misurare la temperatura interna del corpo nella maniera "canonica" quando non è certo se vi sia stata o meno violenza sessuale.

Tabula

Anonimo ha detto...

Quindi Luca?
stai dicendo che Sonia era a San Marco?
Non era stato detto che a casa di sua madre era agganciabile una cella in comune con quella di San Marco?

Tabula

Anonimo ha detto...

Si tabula . Lo aveva scritto tempo addietro un medico che saltuariamente frequenta il forum : in caso di dubbia violenza sessuale NON viene misurata la temperatura interna. E Melania aveva gli slip abbassati
MA

Anonimo ha detto...

Su vanity fair ho letto che, presentando la sua relazione, il tecnico incaricato dalla procura teramana, ha affermato che non è possibile stabilire la collocazione di parolisi quel 18 aprile durante la sua prima chiamata a melania, dopo la scomparsa,per via di un problema di celle. Per quanto riguarda il cellulare di melania, c'è il problema della sovrapposizione di celle, il suo cellulare aggancia la cella 451 che copre sia la zona di ripe di civitella che quella del Monumeto ai Caduti a san marco, a questo punto, una procura intuitiva e che sa lavorare, ripeto, sa lavorare, deve assolutamente fare in modo di ampliare le coordfiante da cui partire e sviluppare l' inchiesta, se la procura stessa continua a girare su se stessa, basandosi solo esclusivamente sul discorso celle telefoniche, vestiti di parolisi, calzini e cose del genere, la soluzione non solo è lontana, ma, è irragiungibile! Se la procura teramana non analizza anche altri cellulari e non solo di tutti coloro vicini ai parolisi quel maledetto 18 aprile e parlo di sonia viviani,suo marito, paciolla, l' ex- moglie di paciolla e via dicendo, la giustizia itlaiana fallisce ancora!Quello che continuo a non capire è il perchè la famiglia rea, con il suo legale, non si pongano, con l' autonomia di pensiero, su una linea più ampia e generale, mettendo in dubbio (dubbio lecito) qualsiasi ipotesi, mi chiedo perchè la famiglia rea si faccia condurre in mano in questo deserto di novità da una procura che accusa esclusivamente solo ed una persona: Parolisi, mi chiedo perchè, una famiglia che ha perso la propria figlia in quel modo terribile, si stia fossilizzando, come la procura teramana, solo su parolisi, loro che sapevano già da tempo dei suoi tradimenti e il padre di melania ci fede pure il patto di non parlarne all' inizio agli inquirenti! Ora, invece, la famiglia rea è partita all' attacco non guardando ciò che c' è intorno a loro, chi c' è intorno a loro, forse, chissà, davvero, se la famiglia rea si ponesse dei dubbi, questo aiuterebbe molto le indagini.

Claudia

Anonimo ha detto...

Che i rea vogliano comparire in tv ben venga, ma, dove stanno i frutti? Le loro comparse televisive a cosa servono? Se è per ricordare melania, ben venga, ma, più delle solite cose, che dicono? Che parolisi non deve uscire dal carcere perchè può continuare ad inquinare le prove, ok, ci stà, ci stà tutto, ma, oltre a sempre queste 4 frasi, cosa c'è di nuovo? Nulla!

Claudia

Anonimo ha detto...

Il 16 ottobre, il giorno del compleanno della piccola vittoria, a festeggiarla, a somma vesuviana, lo sapete si chi c' era? C' era sonia viviani con la sua famiglia! Questa Sonia Viviani ha portato per regalo alla piccola ciò che le è stato dato dal parroco di folignano, dai condomini del palazzo di folignano, compresa stefania, l' ex-moglie di paciolla. Ora, detto ciò, qualora sonia viviani e l' ex-moglie di paciolla, c' entrassero qualcosa sull' omicidio di melania, in questo modo, vi sembra che si possa arrivare ad una soluzione?

Claudia

Anonimo ha detto...

@Claudia
il fatto che le amiche di Melania stiano vicino alla famiglia e alla piccola Vittoria ci sta, peraltro le dichiarazioni sulla data della gita modificate in concordia da ambo le parti parlano di buone relazioni tra le stesse.
Il fatto che la posizione di Sonia sia ambigua sotto diversi aspetti non è assolutamente presa in considerazione dai familiari della vittima, e a dire il vero, così come l'ho vista in video, l'aspetto ed i modi di Sonia disporrebbero anche me a considerarla una buona donna pacioccona confusionaria e un pò troppo chiacchierona ed impicciona.
Purtroppo non si può dire che non farebbe del male ad una mosca, giacchè con le sue pacioccone varie interviste che si contraddicono allegramente l'un l'altra sta colpendo, e anche colpendo duro, Parolisi.
Se l'albero si vede dai frutti, i frutti elargiti dalla pacioccona Sonia sono assai aspri ed allappanti.
Nessuno mi ha ancora risposto sulle celle della stessa.
Tabula

LucaP ha detto...

I Cellulari del caso Melania Rea
Parte Prima - Come può essere stato "ripulito" il cellulare di Melania


Il cellulare di Melania era un Samsung SGH-F480 come scritto nell'Ordinanza. Tale modello è stato proposto da Samsung a partire circa dal 2008 (e venduto anche con brand TIM) ma nel 2010 sono usciti altri modelli quali il SGH-F480i, SGH-F480 Tocco e SGH-F480G. La scocca esterna di tutti i modelli è identica e dalle fotografie disponibili non è possibile appurare quale fosse il modello esatto.
Sulle caratteristiche tecniche del cellulare vi rimando al sito Samsung (dovete cercare non fra i modelli attualmente in commercio ma inserendo il modello nella casella di ricerca).

Oramai si è discusso a lungo del fatto che il cellulare sia stato quasi sicuramente spento alla 19.00 circa del 18/04 dopo ben quattro ore dalla scomparsa e dopo aver ricevuto ben 32 chiamate senza risposta (ed a quanto pare senza aver effettuato alcuna chiamata). Non siamo, tutti noi, arrivati a fornire una giustificazione plausibile di tale fatto, ma dobbiamo comunque considerare quasi un dato di fatto che "qualcuno" l'abbia fisicamente spento (Michele Rea, in una testimonianza, afferma di aver avuto la sensazione sia stato spento durante un suo tentativo di chiamata).

Dal momento che è impossibile sia rimasto fuori copertura per 36 ore consecutive (nell'ipotesi sia stato tutto il tempo al Chiosco di Ripe) come dimostrato dai test effettuati dai CC (in qualsiasi punto nell'intorno del chiosco vi è copertura di segnale proveniente da più celle), dobbiamo considerare come un ulteriore dato di fatto che sia stato fisicamente riacceso alle ore 07.20 del 20/04 quando è appurato che scarica il traffico SMS rimasto in sospeso (notifiche di chiamate ricevute ed effettivi SMS). Dopo un certo intervallo di tempo (a noi non noto) si spegne per esaurimento della batteria (o viene spento) e così viene ritrovato dai CC.

Continua ....

LucaP ha detto...

I Cellulari del caso Melania Rea
Parte Prima - Come può essere stato "ripulito" il cellulare di Melania


... Continua

In un primo momento ho ipotizzato e scritto che questa operazione di “ripulitura” fosse stata fatta da un esperto informatico veramente in gamba. Ma poi, cercando su internet ho scoperto una realta finora a me sconosciuta. In particolare è emerso il fatto che vi è una moltitudine di persone che aggiornano i firmware (cioè le versioni del sistema operativo e del software che controlla la grafica e le funzioni) dei cellulari. In particolare ho trovato su più siti le procedure specifiche da seguire per fare tali aggiornamenti che comportano automaticamente la cancellazione totale e profonda della memoria interna (potete vedere p.e. http://www.cellularmagazine.it/forum/how-to-aggiornare-o-fare-un-de-brand-dell-f480-vt34297.html).

Nel caso di un cellulare Samsung SGH-F480 (indipendetemente dalla versione) sono necessari unicamente il cavetto USB (o la connessione infrared/bluetooth), il software Samsung PC Studio o New PC Studio ed un software specifico scaricabile da internet con facilità. Se lo scopo è solamente quello di aggiornare il firmware (o togliere il brand) è consigliato fare il back-up di SMS, rubrica, foto, filmati mediante PC Studio che poi ad operazione avvenuta si possono nuovamente ricaricare (tutti o solamente alcuni) tramite il medesimo software. Non sono necessarie conoscenze specifiche di informatica, basta unicamente sapersi destreggiare con il PC ed il cellulare e magari già conoscere i modelli di cellulare Samsung.

Continua ....

LucaP ha detto...

I Cellulari del caso Melania Rea
Parte Prima - Come può essere stato "ripulito" il cellulare di Melania


... continua


E’ questo il motivo per cui il cellulare è stato lasciato acceso? Chi ha “ripuito” il cellulare, può aver seguito tale procedura? Forse si, anzi è anche probabile che tale ricostruzione sia abbastanza aderente a quanto realmente accaduto.

Ma tutto questo perché?

Se il motivo fosse stato solamente di cancellare gli SMS di cui vi è traccia sui tabulati di Melania, bisognerebbe indagare allora tra gli intestatari delle SIM associate a tali SMS. E questo certamente sarebbe doveroso per gli inquirenti.

Ma se sulla memoria del cellulare di Melania vi fosse qualcosa che non compare su alcun tabulato e quindi non più rintracciabile (perlomeno facilmente)? Penso ad esempio a fotografie e filmati. Ma se ci fossero stati anche SMS e chiamate che stranamente non compaiono sui tabulati come quelle che Parolisi ha fatto il giorno 18 (per tale ipotesi vi rimando ad un mio futuro commento)?

Consideriamo infine il fatto che il cellulare è stato riacceso il giorno 20. Sicuramente, nell’ipotesi che sia stata fatta la ripulitura con una metodologia analoga a quanto sopra descritto, sarebbe stata la prima volta che il cellulare con il nuovo firmware (quindi nuovo di zecca), sarebbe stato associato alla SIM di Melania. Questa operazione può lasciare traccia? Molto probabilmente si e da qui la necessità di accenderlo (si può usare il termine specifico per i PC e cioè quello di bootstrap) e fargli scaricare un po’ di traffico.

Ciao

LucaP ha detto...

Scusate se alcuni commenti risultano duplicati, ma certe volte non capisco quali siano le regole di antispamming o di blocco di Google, comeanche perché certi commenti appaiono subito ed altri dopo un po' di tempo.

La prossima volta vi parlerò del cellulare di Parolisi.

Ciao

LucaP ha detto...

Tra tutti i tentativi di postare i commenti precedenti era saltata la parte seguente:

Non ho personalmente verificato che sia possibile fare queste operazioni di backup avendo rimosso la SIM ma credo di no. Ed inoltre spegnere e riaccendere il cellulare avrebbe potuto segnalare una cella non compatbile con la scena del delitto, per cui sarebbe stato preferibile farla a telefono ancora acceso e non lontano dai luoghi magari con un notebook. Spegnere il telefono, togliere la SIM di Melania inserendone un’altra e poi riaccendere il telefono, avrebbe potuto comunque comportare la rintracciabilità del cellulare associato al proprio codice IMEI e quindi sarebbe tato sconsigliabile.

Ciao

Anonimo ha detto...

Luca, perdonami, pur perdendomi tra termini tecnici come firmware e brand, credo di avere compreso a grandi linee il quadro generale da te descritto.
Gli inquirenti hanno parlato del rinvenimento di pochi sparuti messaggi del 2010.

La presenza o meno dei messaggi spediti tra lo spegnimento e la riaccensione è una discriminante importantissima: ci può dire quando furono cancellati i messaggi sul cellulare di melania

1)Non c'erano più gli sms di Sonia, che peraltro lei stessa avrebbe cancellato anche dal proprio cellulare (a proposito, perchè non cercare di recuperarli da quello?)
2)NON si parla mai degli sms spediti tra il 18 ed il 20, quelli scaricati la mattina della riaccensione. Furono ritrovati o vennero cancellati anche quelli?
Viene da pensare che non si trovò traccia nemmeno di quegli accorati appelli di chi la stava cercando, dato che si parla solo di alcuni sms del 2010.
Se così fosse, mi chiedo perchè l'assassino avrebbe dovuto cancellare anche quelli: perchè la memoria venne cancellata in blocco la mattina del 20 e non c'era il tempo per sottilizzare, oppure..?
- Oppure se gli sms scaricati il 20 vennero ritrovati (ma non se ne parla MAI), significa che la cancellazione della SIM avvenne prima del 20, proprio come tu asserisci, Luca, per cui il 20 fu semplicemente necessario riaccendere il cellulare.

Tabula

LucaP ha detto...

@ Tabula e MA

La temperatura rettale ed ambientale è uno dei parametri che il medico legale deve accertare sulla scena del crimine (G.Giusti. Manuale di medicina forense)

Può darsi che sia anche abitudine non farlo in alcuni casi (non capisco perché nei casi di violenza sessuale evidente in quanto si tratterebbe sempre di omicidi), ma in ogni caso mi sembra una leggerezza non da poco.

In merito invece alle telefonate di Sonia, è vero che è stata lei a dire di aver fatto tali telefonate dalla casa della madre. In questo modo giustificava anche il fatto che avesse utilizzato il cellulare della madre stessa (non mi ricordo dove, ma è stato anche scritto che non è poi sicuro che tale cosa fosse occasionale, ma che la SIM della madre fosse frequentemente nella disponibilità di Sonia).

Il fatto che le sue chiamate aggancino anche la cella Wind di CSM (mai agganciata dal cellulare Wind di Melania per quanto dato a noi conoscere) non vuole automaticamente dire che Sonia fosse a CSM, anzi è probabile non fosse lì in quanto ha agganciato anche la cella di Folignano (impianto ubicato a Sud del paese e quasi al confine con l'Abruzzo). Ma molto probabilmente non era a casa della madre come da lei affermato (perché?).

Sia Parolisi sia Sonia in modi leggermente differenti dicono di "aspettare" Sonia per andare a farle visita a casa della madre. Mi viene allora da pensare che Sonia dovesse arrivare lì poco prima dell'appuntamento delle 16.00 e che quindi si trovasse da un'altra parte. Dove e perché non possiamo saperlo. E poi a che ora avrebbe smesso di lavorare (considerato che era un lunedì)?

Ciao

LucaP ha detto...

@ Tabula

E' vero che da nessuna parte è scritto se siano stati trovati gli SMS (di sistema e non) scaricati alle 07.20 del 20/04. Ma se non fossero stati trovati anche quelli mi sembrerebbe molto strano che tale riscontro non avesse fatto sospettare sia gli inquirenti sia la difesa di Parolisi.

Molto probabilmente il GIP avrebbe scritto qualcosa tipo: Parolisi inoltre, personalmente o tramite un suo complice, si premurava di cancellare tutti gli SMS presenti sul cellulare della moglie, in quanto sicuramente avrebbero testimoniato della sua premeditazione a compiere il delitto"

Penso invece che quegli SMS siano stati recuperati.

Sugli SMS invece risalente al 2010 avevo già ipotizzato che fossero sulla SIM e non sulla memoria interna. Fosse anche il contrario, potrebbe anche essere stata una sottigliezza da parte del "ripulitore" (a me viene in mente Jean Reno nel film Nikita) nel far pensare che tutti gli altri SMS fossero stati cancellati da Melania lasciando unicamente quelli ai quali era in qualche modo affezionata.

Ciao

Anonimo ha detto...

@Luca, provo a seguire un ragionamento, ti prego correggimi se inserirò elementi tecnicamente non verificati.

- SE gli sms di Sonia che NON si trovano sono gli ultimi ad essere stati cancellati: questo significa che la memoria del cellulare di Melania fu cancellata dopo la ricezione degli stessi.
L'ultimo sms di Sonia è delle ore 15:04. questo significa che se Parolisi fosse il colpevole, alle ore 15.05 sarebbe stato sul luogo del delitto intento a cancellare tali messaggi.
Avrebbe avuto il tempo tecnico di tornare a CSM?

- SE gli sms inviati dal momento della sparizione al momento del presunto spegnimento del cellulare intorno alle ore 19:10 sono gli ultimi messaggi ad essere stati cancellati: significa che il Parolisi, se colpevole, avrebbe dovuto essere tornato a Ripe alle ore 19:10 per cancellare tutti gli sms entrati fino a quell'istante prima dello spegnimento dello stesso.

SE solo alcuni sms inviati dal momento della sparizione al momento del presunto spegnimento del cellulare intorno alle ore 19:10 sono presenti, significa che chi ha cancellato la memoria del cellulare operò ritagliandosi qualche minuto tra la sparizione del cellulare e lo spegnimento dello stesso.

SE TUTTI gli sms inviati dal momento della sparizione alla mattina del 20 sono scomparsi, significa che la cancellazione della scheda sarebbe avvenuta la mattina stessa del 20.

A meno che come tu asserisci, la mattina del 20 fosse assolutamente necessario riaccendere il telefono di Melania per le questioni tecniche di conferma della cancellazione di memoria sms che non riesco a ribadire in maniera più elegante, e gli ultimi messaggi in arrivo siano stati cancellati manualmente.

Tabula

Anonimo ha detto...

L'ultima, e poi mi fermo qui.

Abbiamo i tabulati di Melania. Abbiamo un certo numero di chiamate e di sms in entrata ed in uscita nell'ultima o le ultime settimane di vita della donna.

Appurato il fatto che il cellulare della stessa non fornisca il modo di recuperare gli sms, esiste una strada alternativa:

farsi consegnare tutti i cellulari delle persone con cui Melania scambiò sms nelle ultime settimane precedenti il delitto, i cui numeri telefonici risultano dai tabulati della stessa, inclusi i parenti le amiche le mamme delle amiche.

Cercare di estrarre gli sms scambiati con Melania e poi cancellati dai cellulari di tutte queste persone.

Mi chiedo che senso avrebbe per una persona "cara" cancellare gli ultimi messaggi scambiati con una persona poi scomparsa, io li avrei tenuti per ricordo.
A meno che il cellulare sia impostato sulla cancellazione automatica. Ma qualcuno sarebbe recuperabile dalla sim.

Tabula

LucaP ha detto...

@ Tabula

In merito al tuo ultimo post ti ricordo che sono passati oramai sette mesi e quindi ciò che si poteva fare ancora a maggio oramai credo non sia più possibile.

Se gli inquirenti operassero in modo corretto, sicuramente dovrebbero sentire tutta le persone contattate (con telefonate ed SMS) da Melania, o che hanno contattato, negli ultimi mesi. Può anche darsi che l'abbiano fatto ma a noi non è dato saperlo.

Su quali SMS siano stati cancellati non so darti una risposta se non quella che non può essere stato Parolisi a farlo (se li avesse cancellati semplicemente come facciamo noi tutti, e questo per motivi di tempo sarebbe stato l'unico modo possibile, sarebbero stati ritrovati) né il 18 né, tantomeno il 20 (mi sembra la difesa abbia sufficientemente dimostrato come Parolisi non abbia avuto modo di tornare al Chiosco nella giornata del 20 per riaccendere il telefonino ed attuare il depistaggio). Non può essere parimenti stato lui a spegnere il cellulare alle 19 del giorno 18 (se poi fosse accertato che Melania dalle 15 alle 19 ha ricevuto altri SMS ed anche questi risultano cancellati, si sgombrerebbe il campo da qualsiasi dubbio sia stato il marito a farlo).

Ieri ed oggi inoltre sono usciti articoli vari che dimostrano come sia il RIS sia il prof. Andrisano non siano assolutamente riusciti a chiarire i quesiti loro posti sui cellulari (dove fosse Parolisi alle 15.26, dove fosse il cellulare di Melania alle 14.53).

Che Andrisano fosse mai stato incaricato ufficialmente di cercare di recuperare gli SMS è stato scritto solamente sui giornali. Anche fosse, non credo sarebbe riuscito dove il RIS ha fallito. Inoltre il cellulare di Melania è stato anche utilizzato per tutti i test dai CC rendendo ancor più difficile un'ulteriore analisi tecnica.

Anonimo ha detto...

@Luca.
non è detto non valga la pena fare un tentativo.
certo se risultasse la scheda di qualcuno cancellata anzi azzerata alla stessa maniera di quella di Melania, la cosa sarebbe sospetta.

Tabula

Anonimo ha detto...

Tabula
il tuo post delle 12.56 mi sembra illuminante: dagli sms e chiamate presenti si potrebbe risalire all'ora della cancellazione.
L'analisi che hai fatto mi sembra un elemento importantissimo a favore della difesa.
L'accusa si è sperticata a dimostrare che Parolisi, con una donna non meglio identificata, era a CSM alle 15.26. Dunque non avrebbe avuto i tempi tecnici per cancellare alle 15.05 i messaggi di Sonia ed arrivare in 21 minuti a CSM (dicono ce ne vogliono circa 20), dopo aver eliminato vestiti, arma, aver posteggiato l'auto al pianoro, preso la bambina dall'auto e raggiunto le altalene. Già prima i tempi risultavano stretti, ammettendo l'uccisione alle 14.30. Se ora dobbiamo immaginare che sia rimasto a Ripe fino alle 15.05 il tutto mi sembra veramente impossibile.
Per gli altri orari di cancellazione hai già detto tu.
Complimenti!
Tiziana

LucaP ha detto...

@ Tiziana e Tabula

Penso sia anche per questo che cercavano di dimostrare che la telefonata delle 15.26 Parolisi l'avesse effettuata durante il tragitto da Ripe a CSM.

Se poi fossero riusciti in tale intento (cosa dimostratasi impossibile anche per Andrisano), mi sono domandato anche come avrebbero ulteriormente aggiustato la testimonianza di Ranelli. Avrebbero ulteriormente spostato l'ora?

Ciao

Anonimo ha detto...

Sì Luca,
avendo voluto spostare la testimonianza di Ranelli alle 15.23 (prima ho sbagliato di 3 minuti, che bisogna togliere dal tempo a disposizione di Parolisi), adesso questo si ritorce contro gli stessi inquirenti.
Come dici tu: avrebbero nuovamente "aggiustato" la testimonianza?
Tiziana

ENRICO ha detto...

ho trovato l'intervista a Gennaro Rea .
qui al min. 2.02

http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html#ch=1&day=2011-11-14&v=93208&vd=2011-11-14&vc=1

ENRICO ha detto...

ps ...si parla del caso Rea dal min . 1.52

http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html#ch=1&day=2011-11-14&v=93208&vd=2011-11-14&vc=1

LucaP ha detto...

I Cellulari del caso Melania Rea
Parte Seconda – Il Cellulare fantasma di Parolisi


Sin dalla prima lettura dell’Ordinanza GIP Teramo mi era sembrato strano che non fosse stato possibile determinare quale cella avesse agganciato il cellulare di Parolisi per le chiamate verso Melania. Nell’Ordinanza veniva inoltre scritto che la Telecom dichiarava che tali informazioni non erano disponibili nei loro sistemi e veniva citata la nota KS235061-Mobile. Il primo sospetto che mi era venuto in mente era che trattandosi di un soldato ci potesse essere di mezzo un segreto militare od eventualmente il servizio segreto militare.
L’altro giorno ho invece approfondito l’argomento esponendolo in un alcuni commenti e facendo delle ipotesi che ho poi cercato di verificare.

Bisogna prima di tutto considerare che i tabulati forniti dai gestori sono conservati dagli stessi ai soli fini della fatturazione e sono messi a disposizione della Polizia Giudiziaria dietro esplicita richiesta (anche il privato può richiederli, parziali, solamente per motivi penali).

Tra i vari dati in essi contenuti (sovente non cosegnati integralmente neanche alla PG in quanto non interessanti) vi sono:
-numero chiamante
-numero chiamato
-numero al quale viene addebitato il costo
-tipo di evento (chiamata voce, chiamata senza risposa, connessione dati, SMS)
-data e ora dell’evento, nonché durata dello stesso
-il percorso seguito dalla chiamata in ingresso
-il percorso seguito dalla chiamata in uscita

Continua …..

LucaP ha detto...

I Cellulari del caso Melania Rea
Parte Seconda – Il Cellulare fantasma di Parolisi


… Continua

Nel caso di una chiamata su/da un cellulare, le indicazioni della cella agganciata (codice CGI) sono contenute in questi ultimi due campi.

Se una chiamata proviene p.e. da rete fissa o da un altro operatore mobile, il percorso in ingresso è quello relativo alla MSC di zona, cioè alla centrale di zona di interscambio con la rete fissa. Quindi, se un cellulare Vodafone chiama un cellulare TIM, sul tabulato TIM non può esserci il codice CGI della cella Vodafone agganciata, ma solamente il codice della MSC. Dubito anche possa esserci indicato il codice nel caso di una chaiamata da un cellulare TIM che però si trova sotto un’altra MSC. Nel caso in questione non si porrebbe neanche il problema perché una MSC controlla una vasta area del territorio solitamente corrispondente ad una regione (ho verificato inoltre che tutta le celle che coprono la zona oggetto di interesse dipendono dalla stessa MSC).
Per ottenere le tabelle riportate nell’Ordinanza (come per esempio quelle relative alla telefonate e SMS tra Sonia e Melania), i Carabinieri hanno dovuto utilizzare un apposito software (chiamato Sfera) per interpolare il tabulato TIM dell’utenza di Melania con quello Wind dell’utenza di Sonia.
Nella tabella relativa invece alla chiamate fatte da Parolisi alla moglie (a partire dalle 14.26) invece non viene riportato il codice CGI della cella agganciata dal marito. L’ora della chiamata è stata quasi sicuramente estrapolata dal tabulato di Melania dove sicuramente compariva il numero chiamante di Salvatore.
Se nel tabulato della SIM di Parolisi fossero risultate quelle chiamate in uscita, ci sarebbe stato sicuramente associato anche il codice CGI in quanto è un parametro fondamentale del sistema GSM senza il quale non potrebbe funzionare niente.

Continua …..

LucaP ha detto...

I Cellulari del caso Melania Rea
Parte Seconda – Il Cellulare fantasma di Parolisi


… Continua

Siccome, inoltre sia il cellulare di Salvatore sia quello di Melania si trovavano all’interno della zona di competenza della stessa MSC, le chiamate non sarebbero passate da rete fissa e nei tabulati di Melania comparirebbero anche le celle agganciate dal celllare del marito.
Ho quindi la sufficiente certezza che tali chiamate siano entrate nello scambio dalla rete fissa tramite la MSC di zona.
Bisogna quindi domandarsi perché un cellulare TIM fa delle chiamate che per i sistemi di Telecom risultano fatte o da rete fissa od eventualmente da altro gestore.
La seconda ipotesi è subito da scartare in quanto il roaming tra gestori non esiste più se non nel caso tra 3 e TIM e solamente per poche aree isolate di montagna. Ma anche la prima sembra incompatibile con quanto normalmente noto a chi è a conoscenza delle tecnologia della telefonia cellulare. E difatti sia il RaCIS sia Andrisano si sono scontrati con questa anomalia e non sono riusciti a dare risposte ai questi dei PM.

L’altro giorno avevo già esposto la mia teoria, ma successivamente ho avuto modo di verificarle ulteriormente.

Continua …..

LucaP ha detto...

I Cellulari del caso Melania Rea
Parte Seconda – Il Cellulare fantasma di Parolisi


… Continua

Ho detto prima che tale realtà non è ancora attuabile in Italia. Ma questo per una società od un privato qualsiasi in quanto non ammesso dalla normativa (D.Lgs. 259/2003), Le autorità militari derogano da tali vincoli e non sono soggette ad alcun controllo.
E’ appurato che l’Esercito disponga già di tali tecnologie soprattutto da dispiegare sugli scenari di guerra o nelle missioni di pace all’estero (come anche tutte le forze NATO e probabilmente con degli standard uguali), ma se volesse, considerata anche l’assenza di controlli, potrebbe implementarle presso le proprie installazioni sul territorio italiano.

Ammettendo quindi che ad Ascoli, presso la Caserma Clementi, sia stato installato tale sistema di telefonia mobile privata (l’antenna potrebbe anche essere installata altrove come p.s. a Colle San Marco dove vi sono diversi tralicci), una chiamata fatta da una persona abilitata ad utilizzare tale sistema, non comparirebbe assolutamente sui tabulati ufficiali Telecom ed al massimo se ne potrebbe avere riscontro sul tabulato del numero chiamato ma senza indicazione precisa da dove provenga.

E’ questo il caso delle telefonate fantasma di Parolisi? Credo proprio potrebbe essere una delle pochissime spiegazioni plausibili all’enigma (a me non ne sono venute altre).

Continua …..

LucaP ha detto...

I Cellulari del caso Melania Rea
Parte Seconda – Il Cellulare fantasma di Parolisi


… Continua

La riprova potrebbe venire dal fatto che l’unica telefonata tracciata sia quella fatta al 112. Che il numero l’abbia digitato Parolisi o che l’abbia fatto la proprietaria del bar poco cambia in quanto lo stesso Parolisi potrebbe per velocità aver digitato unicamente quei tre numeri (ma magari le altre chiamate potrebbe averle fatte utilizzando la rubrica dove il numero memorizzato avrebbe potuto gia comprendere il codice di accesso).

Se gli inquirenti ed i loro consulenti volessero veramente indagare anziché accanirsi unicamente su Parolisi utilizzando le testimonianze poco attendibili degli studenti e della altre persone presenti il 18/04 a CSM e le loro deduzioni non basate assolutamente su alcuna prova, credo potrebbero giungere senza particolari difficoltà alla soluzione dell’enigma.
Basterebbe fare delle misure di campo a banda stretta a CSM, e controllare bene i tabulati di Parolisi e di Melania (quante telefonate fatte da Salvatore e presenti sui tabulati di Melania non si trovano su quelli del marito? E le telefonate fatte ai colleghi?). E’ mai stato sequestrato il cellulare di Parolisi e sono mai state fatte delle verifiche tecniche sullo stesso (incrociando telefonate ed SMS con quanto appare sui tabulati TIM)?

D’altro canto temo che i difensori di Parolisi conoscano già la risposta a tali quesiti, ma allo stesso tempo sia interesse loro e del proprio assistito non sollecitare ulteriori accertamenti tecnici (tramite anche il loro perito che è una delle massime autorità nel campo) lasciando che gli inquirentti ci sbattano il muso. Anche se la conferma che la risposta all’enigma sia quella ipotizzata da me potrebbe rivelarsi fondamentale per scagionare Parolisi in quanto difficilmente la copertura potrebbe essere estesa sino a San Giacomo ed a Ripe.

Mi viene anche da sospettare che gli stessi Carabinieri possano essere giunti a tali conclusioni, ma essendo un corpo militare non vogliano sollevare un polverone che potrebbe comportare per l’esercito ripercussioni con il gestore telefonico e con le autorità preposte al controllo (p.e. l’ARPA e la Regione Marche).

Ciao

Anonimo ha detto...

Qualcuno analizzava la contraddizione ipotetica fra un impulsiva azione che i colpi al collo, al polmone ed al fegato (chiaramente indicanti una volonta' di uccidere) ed un cruento, freddo e cinico incidere con il fatto che Melania sarebbe stata lasciata dissanguarsi.
Ebbene una ipotesi, chiedo a LucaP, potrebbe restituire interessanti significati, sempre che il tutto sia potuto avvenire a Ripe anche per le parti inerenti strettamente al cellulare di Melania.
Melania ha potuto comprendere che per lei era finita, ridotta all'immobilita' dalle diverse coltellate alla schiena, accoltellata piu' volte, se non erro, nella parte polmonare sinistra, non aveva lei altra alternativa, e' altamente quindi probabile che vistasi persa abbia finto di essere gia' morta.
Dopo magari le coltellate al polmone con cui la SI puo' essersi accertata artigianalmente della morte della vittima, in totale errore, la/gli stessa/i puo'/possono essersi dato/a/i alla fuga, solo a quel punto Melania puo' aver trovato la forza di azionare il cellulare inviando l'ultima chiamata effettuata, che non ho idea a chi possa essere stata, per mettere in allarme.
Questo puo' essere il motivo per cui lo stagista sia dovuto/a tornare ad aggiustare la scena cambiando i dati sul cellulare.
C'e' pero' un particolare, qualcuno risponde a Michele non so a che ora e chiaramente non sappiamo se abbia detto qualcosa e cosa se non dalle parole dello stesso Michele, bisognerebbe ricordarsi a che ora Michele effettua quell'ultima chiamata.
Melania a quell'ora era immobilizzata ma ancora viva???
Antonello

LucaP ha detto...

@ Antonello

Michele Rea afferma unicamente che gli era sembrato che durante l'ultimo tentativo di chiamata alle 19.10 qualcuno avesse o rifiutato la chiamata o spento il cellulare (quando capita ciò il numero di squilli è più breve e si sente subito il segnale di occupato o muto).

Se Melania avesse fatto un'ultima chiamata questa risulterebbe dai tabulati (cosa mai scritta dai GIP) e quindi la escluderei. Secondo me l'esigenza di ripulire il cellulare era già maturata durante il pomeriggio del 18 e l'operazione si è conclusa con la riaccensione al mattino del 20.

Ciao

Anonimo ha detto...

@Antonello:
Qualcuno rispose a Michele?
mi giunge nuova.
Che io sappia Michele rea nell'ultima chiamata fatta ebbe la sensazione che il cellulare di Melania, che fino a quell'istante aveva squillato a vuoto per tutti, fosse stato spento.
Il fatto che qualcuno avesse risposto dove l'hai letto? hai un link?

Tabula

Anonimo ha detto...

Dall'ipotesi che ho fatto prima, non so forse un po' fantasiosa, nasce un interrogativo, come avrebbe fatto la SI a sentire l'esigenza di fare o chiedere lo staging se Melania deve aver composto l'ultimo numero chiamato ma anche un ultimo numero corrispondente a qualcuno che LEI riteneva di fiducia, ammesso che abbia avito le forze per discriminare e non solo quelle di schiacciare solo il pulsante di invio???
Questa e' una risposta che coinciderebbe, nell'ipotesi con l'assunto di una coppia, ricevuta infatti la chiamata lanciata da Melania la persona DI FIDUCIA puo' aver invece avvisato, senza sapere o ben sapendo, proprio la SI, a quel puntopotrebbe essersi ritenuto essenziale e determinante cancellare tutto dal cellulare di Melania ed effettuare lo staging.
Ma dira' LucaP, non esiste nessuna chiamata di Melania dai tabulati, e questo potrebbe spiegarsi con la procedura, che a questo punto Melania doveva conoscere, che portava le chiamate a percorrere la via criptata militare invisibile alle celle di cui si cennava.
Questo, se reale restituisce un altro scenario, l'ultima chiamata effettuata in vita infatti da Melania deve essere stata fatta attraverso quel sistema lasciando quindi in memoria quel sistema di chiamata invisibile alle celle e quindi ai tabulati.
Che io sappia pero' quelle procedure si applicano solo alle telefonate "non private" che si presumono fatte per lavoro e che quindi andranno a bolletta "per lavoro" e pagate dall'esercito.
Puo'essere???
Antonello

Anonimo ha detto...

@Luca
mi sembra di capire tu voglia dire che i difensori di Parolisi potrebbero conoscere la verità sul luogo di provenienza delle sue prime telefonate a Melania, e che preferiscano non diffonderle?

Una cosa c'è da dire. se c'è una prova contro l'assassino, chiunque sia, è in quei messaggi cancellati.

Un serial killer incontrato per caso non credo si sarebbe dato tanta pena.

Tabula

Anonimo ha detto...

@Luca..
se le chiamate fatte da Parolisi in uso a quel sistema criptato sono state fatte con un numero speciale-prefisso già impostato vs. i destinatari più frequenti salvati in rubrica,
lo stesso potrebbe aver fatto Melania: salvare alcuni nominativi con prefisso salvacredito e criptato.

Sempre che ne avesse avuto la possibilità, penso però avrebbe chiamato Salvatore, chi altri?
Il proprio padre?
Il fratello?
sarebbero accorsi prima..
e Sonia? perchè mai chiamare Sonia invece del marito?
Sonia l'avrebbe detto.
A meno che fosse in combutta con un Salvatore nelle vesti di assassino, ma l'accoppiata Salvatore-Sonia la vedrei pura fantascienza.

Io non credo che Melania abbia chiamato qualcuno, i tabulati delle chiamate c'erano e non credo avesse un solo numero criptato fra i tanti che faceva, e che abbia chiamato proprio quello.

Tabula

Anonimo ha detto...

era per Antonello, non per Luca.
tab

Anonimo ha detto...

@Tabula
Michele dice appunto come citava LucaP, ed io non intendevo che qualcuno avrebbe risposto a voce a Melania nell'ultima chiamata di Michele, se non erro Michele disse che senti un attimo di muto silenzio come qualcuno che non parlava ed un attimo dopo il segnale di chiusura, io ricordo cosi' ma posso sbagliarmi.
Per risposta comunque intendevo qualcuno che deve aver agito sul cellulare spegnendolo o rifiutando la chiamata, di certo nessuno puo' saperlo, quell'attimo puo' essere dovuto a Melania come a qualcun altro, qualcuno in quel momento era od aveva vicino il cellulare, questo si.
Che poi, se vogliamo dirla tutta nemmeno Michele potrebbe dire se quell'attimo era dovuto ad un aggancio della telefonata od ad una normale procedura di rifiuto preceduta da un breve silenzio.
Quindi anche le dichiarazioni di Michele servono fine a se stesse e non illuminano se infatti non abbiamo riscontri sul cellulare di Melania, se pero' qualcuno ha agganciato la comunicazione Michele lo deve sapere perche a quel punto sarebbe visualizzata invece sul suo cellulare una chiamata memorizzata con il tempo infinitesimale di durata e non un semplice tentativo.
Antonello

Anonimo ha detto...

Ho sbagliato a scrivere, volevo scrivere ad Antonello, non a FALCO per comunicargli che mi devo iscrivere a scienze della comunicazione e dell' amministrazione.

Claudia

Anonimo ha detto...

Ma già antonello ce lo sa.

Claudia

ENRICO ha detto...

LUCA,

COMPLIMENTI, sei stato eccezionale !

Anonimo ha detto...

I messaggi che Sona Viviani ha scritto a Melania sono stati recuperati?

Claudia

Anonimo ha detto...

La procura starà lavorando in silenzio?

Claudia

Anonimo ha detto...

@Claudia, no. non sono recuperabili.

Tabula

Anonimo ha detto...

Ah, ok, grazie Tabula.

Claudia

Anonimo ha detto...

@Claudia
ma sei un terremoto, certo che ce o so, me lo hai scritto in email, stai calma, altrimenti mi vien da pensare che ad Ascoli siete tutte un po' elefanti in cristalleria come S. ahahahahahahahahah un abbraccio ed auguri alla neoiscritta.
Antonello

Anonimo ha detto...

Anto, no, l' ho scritto per dire che mi ero sbagliata l' altra volta a comunicarlo, avevo scritto a falco, ma tu pensa! Invece era per te, era solo per dire, lo so che te l' ho scritto via mail, elefanti in cristalleria come S.? Cioè?;-)

Claudia

Anonimo ha detto...

@Claudia
No, era una innocua battuta per descrivere i tuoi avvisi di iscrizione, poi hai inserito quel "ce o sa" che mi ha fatto associare S.
Dicevo per riderne un attimo.
Antonello

Mimosa ha detto...

Gli sms dal cell della mamma di Sonia non sono noti ... già ... ma c'è una spiegazione logica, convincente, fornita da Sonia per averli cancellati appena scritti?
E' normale questa azione?

Mimosa

LucaP. Sei stato FORMIDABILE ... che lavoraccio! complimenti.

Anonimo ha detto...

mimosa: avevo fatto la tua stessa identica domanda più addietro, e sono contenta che qualcun altro sia arrivato allo stesso mio dubbio.

mi ero detta, dato che a certe domande non risponde quasi mai nessuno a volte cerco di rispondermi da sola, che può essere fosse impostata la cancellazione automatica degli sms inviati.
Anche se sul cellulare di un'anziana signora mi parrebbe fin troppo sofisticato.

Comunque sia, a me sembra stranissimo che appena inviato un sms lo si cancelli all'istante.

e rimarcavo il fatto che sapendo dopo qualche ora della morte dell'amica, avrei tenuto gli ultimi sms per ricordo.

tu che dici?

Tabula

Anonimo ha detto...

e.. vorrei postare uno scoop.
NON SI SA con certezza chi abbia ucciso Melania, ma..
gli inquirenti hanno il numero di telefono dell'assassino!

Là, su quel tabulato degli sms inviati/ricevuti, tra quei numeri, c'è è quello di chi ha compiuto il delitto.

Tabula

Anonimo ha detto...

@LucaP
Si, mi son dimenticato di farti , anche io, i complimenti, ti ho gia' credo altre volte consegnato la mia stima per il modo, la precisione e la pazienza con cui illumini determinati argomenti ma non solo.
Forse nella stanchezza della mole di lavoro svolto non hai risposto essendo uscito prima del mio commento, non che cio' sminuisca niente ma, ripeto semplificando, una procedura criptata militare invisibile alle celle e quindi ai tabulati puo' nascondere, secondo te, una M. che si potrebbe essere finta gia' morta, vedendosi persa, per riuscire, una volta sola, a schiacciare solo l'invio, richiamando quindi l'ultima chiamata effettuata in vita e per questo aver scatenato l'esigenza vitale per la SI di tornare a fare od a chiedere di fare lo staging???
Antonello

Anonimo ha detto...

Ah, ok, anto:-)

Claudia

Anonimo ha detto...

LucaP complimenti per ciò che hai scritto, veramente bravo, non è semplice trattare certi argomenti come fai tu, ora, mi hai fatto venire un dubbio atroce, in effetti, se i parolisi dovevano aspettare sonia viviani per andare a casa della madre di questa sonia perchè sonia viviani chiama melania dal cellulare della mamma, quindi, s' ipotizza che stesse già a casa della madre e allora non è vero che dovessero aspettare sonia viviani (e quindi la viviani e parolisi stanno mentendo) oppure s' ipotizza che sonia viviani disponesse del cellulare della madre in un' altra parte che non fosse casa della mamma, ma, allora, anche qui mente perchè lei afferma di essere a casa della madra mentre chiama.

Claudia

Anonimo ha detto...

Ma c'è un modo ragazzi per farci sentire da chi competente per esporre i nostri dubbi leciti? Io in giro sento ugualmente gente che sospetta di sonia viviani, come possiamo fare?

Claudia

Mimosa ha detto...

Sì, Tabula, lo so, ma nell'allungarsi dei commenti (e nel dilungarsi del tempo in cui discutiamo) troppe volte si perdono certe domande e certe riflessioni, alcune forse importanti, che meriterebbero considerazione almeno da parte degli inquirenti ... ammesso (e non concesso) che conoscano già la risposta e che tengano all'oscuro l'opinione pubblica.

E' da sperare che il duo Biscotti-Gentile, tanto prodigo di veleno nel caso Scazzi, ne tirino un po' fuori specialmente qui! (dopo le difese di Guede e del filippino comunque colpevoli e condannati)

Mimosa

Mimosa ha detto...

@ Claudia
che si dice in giro? sarebbe interessante e anche utile per noi saperlo ... Puoi dircelo senza sbilanciarti troppo ...?

Mimosa

Anonimo ha detto...

Mimosa, quello che so è ciò che sento, molta gente sostiene le nostre teorie, per molti parolisi sa ma non è stato lui ad uccidere la moglie, per il momento, mimosa, questo è quello che so, sarebbe da dire i nostri sospetti a chi di dovere, non vorrei che c'è chi se la ride a vedere parolisi dentro.

Claudia

Mimosa ha detto...

@ Claudia
In effetti anche Parolisi ha detto più volte "non voglio che chi ha fatto questo mi veda piangere ... devono aver paura di questi occhi, quando mi guardano"?
Non è strano che dica ciò? Anche noi (la Squadra) abbiamo da tempo ipotizzato che lui sa ma non può dirlo, ricordi?
Abbiamo cercato di analizzare (non tanto a fondo) il perché. Temiamo ci porti in su un campo minato ...
Ciao, Mimosa

Anonimo ha detto...

Su quel che si dice in loco, chissà se le chiacchiere nascondano segreti a noi taciuti.
Nessuno è profeta in patria, e questo si sa, figurarsi tirandosi dietro sospetti del genere.. la gente è sempre pronta a malignare sul proprio vicino: incongruenze, deficit caratteriali, relazioni nascoste ma sulla bocca di tutti.. la cosa difficile è discernere il grano dalla pula dal malevolo sussurro ed (ap)prendere il succo del discorso. Il perchè ed il percome, ma soprattutto CHI. La concatenazione causa-effetto. Se c'è.
Tu Claudia, lavori in un luogo a contatto col pubblico: hai per caso sentito discorsi che possano mettere a fuoco qualche dettaglio importante?

Tabula

Anonimo ha detto...

Mimosa, si, ricordo quando parolisi ha detto quelle determinate cose, Tabula personalmente non ho sentito niente di particolare, ma, da qualche giornalista (di cui non faccio nome) ho sentito solo parlare male di parolisi, c' è qualche giornalista che lo accusa. Guardate, la sensazione che ho io è che la gente abbia la testa annebiata da ciò che le tv fanno vedere, la gente è mirata solo sulla caserma e su parolisi, poi, per fortuna, c'è chi, come noi, che è andato a fondo alla vicenda avendo dubbi su quei vicini di casa.

Claudia

Anonimo ha detto...

Il guaio della vicenda sono le corna, parolisi traditore per molta gente equivale a parolisi assassino, non ho parole, questo è giustificato nel popolo, ma, da una procura ciò non si tollera minimamente!

Claudia

Mimosa ha detto...

E' sotto gli occhi di tutti che noi in questo blog (senza la "complicità" del titolare) stiamo sviscerando da mesi elementi a discapito di Parolisi (non ricavando alcun vantaggio a titolo personale) ... possibile che siamo tutti scemi?
cI SARà QUALCUNO CHE CI POSSA TENERE IN CONSIDERAZIONE?

Mimosa

Anonimo ha detto...

@Mimosa

E' questa anche la mia speranza, purtroppo non sono molto ottimista.
Pensa che in rete (e non riporto il link per non dare al messaggio ulteriore importanza) c'è chi ironizza su Massimo e sul nome di questo blog. E parliamo di blog in cui sono preponderanti le voci critiche!
Ma implicitamente Massimo, con il suo ultimo articolo, ha già risposto con intelligenza e sensibilità.

Buona giornata

Pamba

Anonimo ha detto...

LucaP, compliementi veramente per la tua analisi e le tue conclusioni. Di telefonini non mi intendo affatto, e quando se ne parla nel blog mi perdo completamente. Non ho ben capito se sia accertato al 1000% che il telefonino sia stato spento intorno alle 19, ovvero se questa certezza venga da dati sicuri rilevati dagli esperti, o se ci si basi soltanto sulla sensazione di Michele Rea. Mi chiedo anche se il SI sia, oltre che un assassino, anche un hacker, capace di manomettere a tal punto un cellulare da lasciare anche gli inquirenti con tante domande aperte. Comunque sia, non concordi che sia strano che qualcuno abbia manomesso il cellulare senza lasciare una minima impronta o traccia di DNA (e quindi usando probabilmente dei guanti) ma sia magicamente riuscito a non cancellare le impronte e le tracce di DNA di Melania e della piccola Vittoria? Inoltre, non ti sembra a dir poco illogico fare un lavoraccio simile di cancellazione, per poi riportare il cellulare di nuovo a Ripe? Non bastava distruggerlo? Tanto, telefonino o meno, esistono sempre i tabulati, e come faceva il SI ad essere certo che gli inquirenti avrebbero avuto tante difficolta' di percorso anche con quelli, cosi' tanto da far ritrovare il cellulare sulla scena del delitto?

Annika

Anonimo ha detto...

Pamba, c'e' chi ironizza? Allora leggono... Bene!

Domandina rompicapo.

L'orma
Perche' lasciarla? Dico, era evidente. Si vedeva ad occhio nudo. Bastava cancellarla o, in caso, scardinare il legno. Dato che comunque il SI si diletta ad incidere il chioco, perche' non intagliare anche l'asse dov'era l'orma, sicuramente incriminante, cosi' da renderla indecifrabile e confondere ancora di piu' le acque? Soprattutto, dove sono le altre orme? Ma che fa il SI, levita? O forse ha delle gambe lunghe all'incirca 3m? Perche' non solo mancano le orme che portano al chiosco (e, se quella sul camminatoio e' cosi' evidente, le precedenti, ovvero quelle 2 o 3 di immediato allontanamento dal cadavere, dovevano essere ancora piu' intrise di sangue dell'unica mai lasciata); mancano anche le orme successive, ovvero i passi fatti per allontanarsi dal chiosco, e se l'unica orma mai ritrovata era evidente, e' impossibile che nel passo immediatamente successivo non fossero piu' presenti sulla suola della scarpa tracce alcune di sangue.

Se ne puo' solo dedurre che l'orma non sia stata lasciata in fase di allontanamento immediatamente a seguito dell'omicidio, bensi' in fase post mortem (staging), o senno' ve ne sarebbero altre piu' e altre meno evidenti. Inoltre, l'orma e' chiara e netta. Perche' cio' sia possibile, sulla suola della scarpa non devono essere presenti tracce evidenti o sostanziose di terriccio, aghi di pino, rametti o altro; ma se il SI uccide Melania a Ripe, dove il suolo e' fatto di terra, come fa a non avere terriccio sotto le scarpe? Quindi l'orma e' sicuramente parte dello staging, ovvero parte dell'allestimento della scena del delitto. Ma se si tratta di un'orma lasciata in fase di depistaggio, e se l'omicidio e' stato commesso a Ripe, in questa seconda fase il sangue di Melania doveva necessariamente essersi seccato, o almeno assorbito dal terriccio da non poter permettere di immergervi una scarpa ed imprimere l'orma da lasciare in bella vista.

Quindi, dove e come e' stato preso il sangue per l'orma? in alternativa, dove sono le altre orme? Inoltre, dopo 35 pugnalate da coltelletto con lama di 8cm, la mano dell'assassino doveva grondare di sangue, e cosi' pure il suo corpo, i suoi vestiti, i suoi capelli... Dove sono allora le tracce da gocciolamento?

Annika

LucaP ha detto...

I Cellulari del caso Melania Rea
Parte Terza – La RAM aziendale dell’Esercito


E’ espressamente scritto nell’Ordinanza del GIP di Teramo. Le SIM TIM (Telecom Italia) in uso ai coniugi Parolisi sono intestate al 235° Reggimento di Fanteria Piceno, via XII settembre n°2, Ascoli Piceno.

I numeri (IMSI) delle due SIM sono i seguenti:
333810277 in uso a Salvtore Parolisi
333810280 in uso a Carmela Rea

Sin dalla prima lettura dell’Ordinanza se da un lato mi è parso naturale che Parolisi disponesse di una SIM dell’Esercito, dall’altro ho trovato singolare che anche Melania ne disponesse di una ed ho subito pensato “Guarda come vengono spesi i soldi dei contribuenti!

Per chi è solito a che fare con società medio/grosse e quindi è in contatto con i dipendenti delle stesse, apparirà subito chiaro che tali utenza fanno parte di una RAM aziendale, cioè di un abbonamento con il gestore telefonico che garantisce costi ridotti per le telefonate tra dipendenti e le proprie sedi, stipulato direttamente dall’ufficio acqusti della società medesima.

Se per Parolisi è normale che il cellulare fosse un benefit garantito in virtù dell’uso aziendale che poteva farne, per Melania la cosa mi suona un po’ strana. Si fosse trattato di una semplice convenzione avrei anche capito (basti pensare alle agevolazioni che hanno per esempio i familiari dei dipendenti FIAT per acquistare un’auto del gruppo), ma di un telefonino (perlomeno della SIM ma mi viene il dubbio che anche il cellulare potesse essere stato pagato dal reggimento. A tal proposito si potrebbe cercare di capire se anche Parolisi, come altri commilitoni, disponesse di un Samsung SGH-F480 aziendale; in caso positivo si potrebbero fare ulteriori considerazioni su chi possa aver ripulito il cellulare di Melania disponendo già dell’hardware e sotware necessario) aziendale mi sembra eccessivo.

Continua …..

LucaP ha detto...

I Cellulari del caso Melania Rea
Parte Terza – La RAM aziendale dell’Esercito


…. Continua

Se però seguiamo l’ipotesi (che ritengo sufficientemente verosimile) che avevo esposto nei commenti precedenti di ieri, tale benefit ulteriore concesso a Parolisi ed alla moglie potrebbe anche essere giustificato dal fatto che il Reggimento per tutte le telefonate tra SIM abilitate ad agganciare la rete privata non spenderebbe un euro, mentre per le telefonate verso l’esterno (ma anche verso SIM abilitate e fuori copertura) i costi sarebbero estremamente ridotti in quanto telefonate su rete fissa (magari con particolari vantaggiose convenzioni con Telecom o altro gestore, tipo contratti all-inclusive).

Come già anticipato da qualcuno ieri sera, è logico pensare che anche Melania utilizzasse la rete privata mobile del Reggimento quando si trovava in una zona coperta. In un primo momento avevo pensato fosse legato alla nota tirchieria di Salvatore, ma poi ho realizzato che potrebbe essere direttamente imposto dal Reggimento al fine di non spendere quasi nulla per le telefonate tra utenze abilitate.
Folignano poteva essere coperta da tale rete per esempio? Se supponiamo che l’antenna ricetrasmittente potrebbe essere installata anche su uno dei tanti tralicci presenti a CSM, sicuramente si. Ma anche nel caso l’antenna sia installata presso la caserma è probabile che Folignano possa trovarsi in zona coperta dal segnale.

Come nel caso di Parolisi, un’attenta lettura incrociata dei tabulati di Melania con quelli del marito ma anche con gli altri tabulati acquisiti dalla PG, potrebbe far emergere la presenza di chiamate ricevute da altre persone ed effettuate da Melania ma non risultanti sui suoi tabulati. Penso per esempio ad eventuali chiamate fatte a Sonia ma anche agli altri vicini di casa ed eventuali amici di Folignano e Ascoli non dipendenti dell’esercito.
Mii viene in mente anche l’affermazione, per me strana, fatta da Sonia in merito al fatto che Melania utilizzasse pochissimoi il cellulare Wind, mentre risulta che per tutte le, credo, numerose telefonate ai parenti il cellulare usato fosse proprio quello Wind (è vero che chiamava utenze Wind, ma forse poteva essere anche per scrupolo di non utilizzare troppo l’agevolazione garantita dal Reggimento, usufruendo magari opzioni tariffarie speciali tipo Super Noi Wind).
Ed anche ripenso alla stranezza di aver lasciato a casa lo stesso cellulare Wind quel pomeriggio del 18 da parte di una persona che, da quanto capito, era in strettissimo e continuo contatto con i propri genitori, come a voler significare che per quello che doveva fare a CSM era sufficiente il TIM ed anzi il Wind poteva essere di disturbo.

Continua …..

LucaP ha detto...

I Cellulari del caso Melania Rea
Parte Terza – La RAM aziendale dell’Esercito


…. Continua

Ma se delle telefonate fatte con il cellulare TIM (mentre ad Ascoli o Folignano) non esiste traccia sui tabulati come possiamo essere sicuri che Melania il giorno 18 non abbia chiamato qualche utenza non controllata dai PM o anche interna alla RAM aziendale del Reggimento? E questo sia prima delle 14.53 sia dopo.

Le chiamate (ed SMS inviati) ad utenze facenti parte della RAM aziendale sarebbero state presenti solamente sul registro chiamate (e SMS inviati) del cellulare di Melania (quelle fatte quando sotto copertura della rete privata). Erano forse proprio queste che si è voluto cancellare?

Molto probabilmente la Rete Privata Mobile (presunta) del Reggimento registra su file LOG gli eventi telefonici che avvengono all’interno della rete. Ma come possono arrivarci gli inquirenti? E si è poi sicuri che qualcuno non possa aver cancellato proprio quei file LOG che potrebbero portare ai colpevoli (come per esempio sembra essere stato fatto con i registri presenze e pernottamenti di personale dell’esrcito esterno presso il Reggimento)?

Per concludere, credo che la possibile soluzione al giallo possa trovarsi nella risposta a questi quesiti che però sicuramente saranno difficilissimi da risolvere.

La conseguenza tuttavia è che la probabile pista da seguire sia nuovamente dentro la caserma, senza con questo tirare in ballo festini, sette, prostituzioine delle reclute, ecc… ma cercando qualcosa di più semplice e legato alla sfera dei rapporti dei coniugi Parolisi con altri militari e familiari (nonché amici di militari) di militari.

Ciao

santy ha detto...

@ LucaP e @Mimosa
guardando i vari video su you tube inerenti a puntate di chi l'ha visto ho trovato un'intervista fatta a salvatore proprio sugli sms fatti da sonia a Melania e se guardate l'espressione di S ,quando SV chiama in studio, mi sembra di quello che non crede alla spiegazione...o mi sbaglio ? cosa ne pensate voi tutti?

non sono riuscita a incollare il link ma se andate su youtube e scrivete :salvatore e i suoi sospettati 27/04/2011 è il video di cui parlo

LucaP ha detto...

Chiedo gentilmente uno sforzo di memoria a voi tutti.

Nell'intervista a QG di Sonia (ottobre), quando la donna parla del video delle altalene, vi ricordate esattamente quello che dice?

1 Nel video si vede anche mio figlio
2 Mio figlio è quello sull'altalena di fianco a Vittoria

Non mi sembra un dettaglio da poco considerato che anche il TC Stanca (la moglie del quale sembra essere l'autrice del video) afferma, per me mentendo, che la data della gita era il 10/04 anzicheé il 03/04.

Se il bambino sull'altra altalena fosse il figlio degli Stanca, mi spiegherei il fatto che nel video sia il soggetto principalmente inquadrato (Parolisi e la figlia sono sempre in secondo piano e Parolisi controlla attentamene anche cosa fa l'altro bambino, in quanto forse il figlio di un proprio superiore).

Nel caso contrario però mi vengono spontanee alcune domande fondamentali:

Perché la moglie di Stanca dovrebbe inquadrare così a lungo il figlio di Sonia?
Erano forse amici Sonia ed il marito con i coniugi Stanca?
Sonia e Melania nel frattempo sembra che facciano un "giro molto lungo" sul pianoro senza mai stare nella zona delle altalene. Perché? Volevano solamente parlare di cose da donne? O si sono volutamente allontanare dalla zona delle altalene? Non trovate strano che sia Sonia sia Melania stiano allora così a lungo lontano dai propri figli?

Sicuramente il mio dubbio non porta da nessuna parte. Però....

Ciao

P.S. Se mai qualcuno avesse registrato quella puntata introvabile su internet farebbe un regalo a tutti noi se potesse raccontarcela.

LucaP ha detto...

@ Santy

La reazione di Parolisi alla spiegazione di Sonia ha colpito tutti noi ed è la riprova che quanto dice la donna non poteva essere assolutamente credibile.

Ciao

Unknown ha detto...

Ciao Luca.

Senza sforzare la memoria ti dico che disse, scusa il gioco di parole, che il bimbo sull'altalena accanto al Parolisi era suo figlio.

Massimo

Anonimo ha detto...

@ pamba
Il forum cui ti riferisci e' molto serio e frequentato da persone di un certo spessore, per così dire.
La persona che ha ironizzato sul nome del blog e' stata immediatamente ripresa.
Qualcuno ogni tanto posta qualche articolo di Prati e non tutti sono d'accordo con quello che scrive. Questo mi sembra fisiologico : neppure io condivido tutto il suo pensiero ...e allora?
Ti posso dire che quello che ha scritto LucaP e' stato postato sullo stesso forum e giudicato molto interessante.
Come in effetti e'.
Ciao
MA

LucaP ha detto...

Massimo

Ma allora i dubbi che sono venuti a me li hai anche tu?

Questo "potrebbe" essere uno dei link mancanti?

Ciao

Unknown ha detto...

Purtroppo Luca ne ho troppi di dubbi. Se non escono nuove e veritiere notizie, che possano eliminarne una parte (e speravo tanto nell'analisi sul cellulare), è difficile parlarne, ed infatti me li tengo.

Ciao, Massimo

LucaP ha detto...

@ MA

Ti riferisci alla questione della data della gita? Perché per quanto riguarda i cellulari mi sembra non l'abbiano ancora letto.

Ciao

LucaP ha detto...

@ Massimo

Purtroppo di notizie nuove e veritiere non ne escono più e forse potrebbe essere un buon segno.

Ma nello stesso tempo ho letto altre notizie (che non so se ritenere gossip o disinformazione) che mi lasciano veramente interdetto. Come l'ultima relativa alle fotografie dei vestiti di Parolisi consegnate ai Rea per verificare se Vittoria Garofalo abbia mai lavato quei vestiti nei primi giorni dopo il delitto (http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2011/11/16/news/le-foto-dei-vestiti-alla-mamma-di-melania-5289775). Chissà se le chiederanno anche la marca del detersivo e del candeggiante? Non vorrei che fosse perché (come nel caso della borsa e degli occhiali), la questione sia stata sollevata in primis dai Rea stessi.

Ma un'ultima curiosità. Quando la famiglia Rea si muove lo fa sempre con tutto il carrozzone di parenti (madre, padre, figlio, zio). Ma Michele Rea è andato in aspettativa o lavora ancora per l'Areonautica?

Ciao

P.S. Che dalla perizia di Andrisano sui cellulari e tabulati non venisse fuori niente di nuovo ne ero assolutamente certo. Mi sembra sia stato quasi un atto dovuto alle richieste del GIP.

Unknown ha detto...

Luca, hai mai cercato informazioni sul "Gionni"? Hai mai verificato il momento in cui i Rea si sono rivoltati contro il genero? Hai mai fatto una visita nella pagina facebook del suddetto e notato un profilo amico, anche se in effetti è un doppione di un altro? Ti è mai venuta in mente la domanda: Ma sti Rea non è che sono manipolati da qualcuno?

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

@LucaP
approposito del link che hai postato: lo sponsor a mezza pagina ???
Ho molta stima nei confronti di tutti i frequentatori del forum, questo non significa che ne condivida tutte le idee; personalmente non davo nessun credito all'ipotesi soft gunner di Massimo ma visto chi sponsorizza articoli in cui si dice che il cellulare di Melania non aggancia mai celle di CSM (mi pare che il discorso 451 monumento caduti sia assodato) ergo Salvatore Parolisi è colpevole forse è ora che ampli le mie vedute
MarcoPD

Unknown ha detto...

L'ipotesi dei Softgunner può valere nulla, Marco, ma la si può fare per motivi.

1)il coltello usato può essere del tipo usato dai Softgunners e si trova in vendita, ho telefonato, in due negozi di armi di Ascoli.

2)l'impronta della scarpa, pur essendo compatibile con quelle militari, è altrettanto compatibile con quelle che usano i softgunners.

3)a Folignano c'è una associazione di Softair molto attiva che conta una trentina di soci ed a cui, tramite mail, possono partecipare tutti.

4)ci sono ragazze, ex allieve della caserma Clementi, che lo praticano. Io ho una foto di gruppo in cui se ne vede una che neppure ha tolto il distintivo dell'Italia (seppure sia vietato fare usare tute militari originali con stemmi) dalla mimetica.

5)gruppi di softair hanno bazzicato il bosco di ripe più volte negli anni, anche in notturna, e lo conoscono bene.

6)questo non lo dico...

Come vedi non è così aleatoria come possibilità, e forse è più probabile di quella voluta da chi accusa il Parolisi. Poi le ipotesi di Luca sul cellulare e sulle celle sono, come si evince dalla parola, ipotesi. E si possono condividere oppure rigettare al mittente, non è obbligatorio essere in completo accordo quando si parla di un omicidio del genere.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

@Massimo
mi scuso se sono stato freinteso, so che è fondata come ipotesi non intendevo questo, volevo solo dire che non convinceva me perchè quanto da te detto su abbigliamento/equipaggiamnto nella mia visione si può dire non solo dei soft gunner ma nache di cacciatori/cercatori di funghi/campeggiatori/boscaioli che usano la mimetica della naja o la hanno acquistata a una bancarella di surplus militari.
Sono altrettanto convinto che lo sponsor sia una coincidenza dovuta al fatto che negozio/giornale si rifanno allo stesso bacino geografico ma le coincidenze mi lasciano sempre perplesso.
Ne approfitto per fare i complimenti a te e a tutti i partecipanti alla discussione
MarcoPD

Unknown ha detto...

Marco, la mia era solo una precisazione per far capire meglio il motivo per cui ho scritto l'articolo sui Soft, non sia mai si pensi che scrivo a caso o solo per riempire una pagina di idiozie. Niente contro te e nessun altro. Anche perché non è la prima volta che scrivi di non essere convinto di questa teoria, quindi la tua idea già la conosco da tempo. Ho solo colto l'occasione per specificare. Niente fraintendimenti.

Ciao, Massimo

LucaP ha detto...

@ Massimo

Al punto 6 non sono ancora riuscito ad arrivare. Ma prima o poi lo trovo.

Ciao

LucaP ha detto...

@ Massimo

Sa mai ci riuscirò, prometto di non "entrarci a gamba tesa"

Anonimo ha detto...

IL CAPOLAVORO DELL'OPERATORE TELEFONICO

Questo il link:
http://m.youtube.com/#/watch?v=OIM2Nd2G4ok

C'e' un particolare della telefonata che continua a lasciarmi perplesso, dopo che l'anonimo avverte in dialetto della presenza "ce sta nu corp pe terra'" riferisce del luogo "a Ripe", "al Chiosco della pineta" il militare che raccoglie la segnalazione ci da la dimostrazione di quanto possano essere utili invece domande apparentemente scontate.
L'operatore, forse chiedendosi istintivamente perche' il posto non venga indicato al contrario come "pineta del chiosco", fa un ragionamento istantaneo e chiede "MA DENTRO IL CHIOSCO???".
L'anonimo non coglie la differenza fra le descrizioni invertite, forse perche' sta leggendo e non conosce il posto, e in maniera distaccata risponde "no, FUORI stavo facendo una passeggiata!!!".
Da questa nodale risposta che deve averlo messo al muro si deduce che:
1) L'anonimo non si chiede nemmeno come avrebbe potuto lui vedere il corpo se fosse stato dentro il chiosco.
2) Segue il ragionamento del telefonista dell'operativo senza comprenderne, se non dopo un attimo, il senso, non si accorge dell'involontaria trappola se non dopo l'attimo che precede "stavo facendo una camminata" nel chiaro intento di sviare cio' che aveva intuito come j'accuse sfuggito.
3) Da per normale, senza replicare, che quel corpo LUI possa averlo visto dentro ma come avrebbe LUI potuto se sappiamo che il chiosco era chiuso???
4) Il telefonista dice "al chiosco della pineta" perche' sta leggendo od ha letto il cartello stradale all'entrata del bosco o perche' centralizza il chiosco rispetto alla pineta che lo ospita???
Lascio alla libera critica ed interpretazione.
Antonello

Anonimo ha detto...

scusa antonello
io non ho capito..
rileggerò meglio dopo
tanula

Anonimo ha detto...

@MA

Se hai frainteso il mio pensiero è forse perché mi sono espressa male? In realtà da tempo conosco e apprezzo il forum (sbagliando, ho scritto blog), in cui, come ho detto, “prevalgono le voci critiche” (nel senso di libere), che si interrogano civilmente anche su posizioni espresse da altri (vedi le interessanti valutazioni di LucaP). Sicuramente la “caduta di stile” ha riguardato poche persone isolate, e ciò non inficia la qualità del forum.
Però consentimi di intervenire sulla tua affermazione “Questo mi sembra fisiologico : neppure io condivido tutto il suo pensiero ...e allora?” Certamente sì, è normale ed auspicabile che esistano più spazi possibili per scambiarsi opinioni anche divergenti e non vorrei che mi si attribuisse un pensiero simile. Anzi è contrario proprio alla mia convinzione profonda, perchè l’espressione di voci diverse contribuisce alla formazione di una libera opinione.
Nel caso citato, volevo soltanto stigmatizzare un singolo comportamento negativo, perché farsi sfuggire “quando si tratta di difendere assassini è sempre in prima fila”, oltre a non essere un’espressione di libero dissenso su un fatto specifico, generalizza, contribuisce alla formazione di pregiudizi ed offende non solo lo stesso indagato (presunto innocente), ma anche chiunque esprima opinioni diverse.
Forse la prendo troppo sul personale, questo posso riconoscere essere un mio limite. Né intendevo fare la difesa d’ufficio di Massimo, che non ne ha sicuramente bisogno. Ma se qualcuno valuta positivamente elementi a scapito di Parolisi, diventa il suo difensore? Ma neanche lo conoscessimo personalmente né avessimo alcun interesse particolare da difendere…
Per quanto mi riguarda la finirei qui, sperando di aver chiarito il mio pensiero, anche per non rendere la cosa più grande di quello che effettivamente è e per non alimentare dissidi inesistenti

Ciao

Pamba

Anonimo ha detto...

@pamba
Non avevo assolutamente frainteso. Ho solo specificato che avere opinioni diverse e' fisiologico e volevo sottolineare che la persona che ha dileggiato sul nome del blog e' stato richiamato : le offese personali non vanno mai bene.Qualcuno talvolta apprezza quello che scrive Prati qualcun'altro no.
Ciao Pamba
MA

Anonimo ha detto...

@Tabula
Se io ti dicessi "a Ripe , Chiosco della pineta, nun so come taggio a dicere ma ce sta nu corp pe terra!!!" sarebbe normale se te mi rispondessi "ma DENTRO il chiosco???", se sottolineo che ti ho detto "pe terra"???
Da qui le logiche conseguenze della risposta dell'anonimo che, avendo gia' spiegato che e' "pe terra", continua come nulla fosse e specifica pure, "NO, FUORI", si accorge poi di aver fatto un involontario j'accuse e corregge giustificandosi "stavo facendo na camminata", come a dire il corpo potrebbe essere normale se fosse stato dentro, quando noi sappiamo che il chiosco era chiuso, ma io io non centro, ero li per una camminata.
In my road.
Antonello

Anonimo ha detto...

LucaP io mi ricordo benissimo che sonia viviani disse che il bambino all' altalena fosse suo figlio e di fianco, sempre nell' altra altalena, c' era parolisi che spingeva la piccola vittoria, mi ricordo molto bene quando salvo sottile, per chi non lo sapesse, conduttore di quarto grado, che disse che il film era stato girato dalla moglie di un collega di parolisi che, poi, grazie a voi, ho saputo essere la moglie di questo Stanca. Probabilmente, quel video (in effetti scomparso) è premonitore di qualcosa, voluto o no, ma, è premonitore, inoltre, la coincidenza temporale (filmino girato pochissimo tempo prima della morte di melania)è significativa! Credo e l' ho pensato già altre volte che sonia viviani insieme a complici stesse preparando il terreno per compiere "qualcosa di grosso", ho sempre pensato che sonia viviani avesse dato modo, in queste gite a san marco, a melania di conoscere bene il posto per poterle fare un agguato, il video di quel giorno è il simbolo di qualcosa, ho una brutta sensazione, non vorrei che questi stanca fossero i primi ad essere coinvolti con il contorno di viviani e compani che si sono prestati ad adescare la presa (melania) per consegnarla, con una scusa verso melania, a questi stanca al bosco delle casermette.

Claudia

Anonimo ha detto...

Ad adescare la vittima (melania) volevo dire, abbiamo, comunque, ormai, capito che sonia viviani ha conoscenze all' interno della caserma qui di ascoli, abbiamo capito che sonia viviani non è solo una semplice amica e vicina di casa di folignano dei parolisi.

Claudia

Anonimo ha detto...

LucaP il video me lo ricordo benissimo, mi ricordo benissimo anche l' intervista a sonia viviani sempre da parte di quarto grado.

Claudia

LucaP ha detto...

@ Claudia

Grazie per la conferma.

Da adesso in avanti io personalmente cercherò di andare con i piedi di piombo perché i personaggi che potrebbero essere coinvolti non sono semplici reclute e pedine.

Ciao

Anonimo ha detto...

LucaP di nulla, ragazzi, sapete cosa penso? Non mi date della matta, qua, ovviamente, azzardiamo ipotesi: sonia viviani tranquillizza melania sul tradimento di salvatore parolisi, dicendole che c'è il loro amico stanca che parlerà direttamente con la soldatessa ludovica, cosa succede? Succede che melania si fida di sonia, le crede, si possono creare due situazioni a questo punto:
situazione a) stanca parla con salvatore, gli dice che sua moglie e sonia viviani sentono le lamentele di melania sul suo tradimento con ludovica, parolisi si sfoga con loro, è ormai stanco e stufo di melania, insieme progettano di far fuori melania con il supporto di sonia viviani e della mogglie di stanca che, con la scusa di essere sue amiche, adescano melania in un piano diabolidco, le dicono...melania, siamo riusciti finalmente ad accordarci con ludovica, l'amante di tuo marito, ludovica c' incontrerà oggi al bosco delle casermette e davanti a noi giurerà di lasciare in pace salvatore, lo stesso salvatore è concorde, ma, lui non vorrà esserci all 'incontro, preferisce stare a san marco con vittoria, andiamo noi e risolviamo tutto,

situazione b) parolisi non sa nulla, sonia viviani e la moglie di stanca concordano lo stesso piano adescando melania, dicendole che l' aiuteranno a parlare con ludovica al bosco delle casermette, ma, salvatore, non deve sapere nulla, inventeremo una scusa a salvatore mentre lui sarà a san marco con vittoria.
Tra le due, l' ipotesi a è più convincente, ecco perchè parolsii per due volte si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Claudia

Anonimo ha detto...

Le cose possono essere andate così o in maniera simile, un pò differente.

Claudia

LucaP ha detto...

@ Claudia

Rileggi bene il mio ultimo commento.

Ciao

Anonimo ha detto...

Le ipotesi che ho citato sopra spiegano il perchè, nella stessa puntata di chi l' ha visto, sonia viviani e salvatore parolisi si presentano insieme alle telecamere e sonia viviani, per mettere le mani avanti, sirà subito....era una coppia perfetta.

Claudia

Anonimo ha detto...

LucaP l' ho già letto, perchè?

Claudia

LucaP ha detto...

@ Claudia

Stanca non è un semplice commilitone di Parolisi. E' il n°2 della Caserma Clementi.

Già una volta sono stato giustamente ripreso da Massimo per aver disinvoltamente avanzato ipotesi che coinvolgevano direttamente persone che molto probabilmente non avevano nulla a che fare con il caso. Personalmente non vorrei creare imbarazzi e fastidi al moderatore senza aver valide prove o perlomeno fondati sospetti.
Per quanto riguarda invece i personaggi dei quali quotidianamente ci occupiamo penso che si siano già messi da soli in cattiva luce con evidenti contraddizioni e dubbie interviste, per cui può anche essere lecito sospettarli apertamente.

Ciao

Anonimo ha detto...

@Antonello
io ti chiedo perdono per la mia ottusità, mi disturba non riuscire a cogliere la sottigliezza del tuo ragionamento.
anche io avrei domandato "ma dentro il chiosco?"
perchè dire "per terra" può anche significare "sul pavimento" nel linguaggio comune, l'espressione "per terra" non significa necessariamente "sul terreno".

Il mettere le mani avanti secondo me sta nel dare una giustificazione "stavo facendo una camminata",
quando ancora una spiegazione nessuno gliela aveva chiesta.

Tabula

Anonimo ha detto...

@Claudia
quello che tu hai ipotizzato è un mondo popolato interamente da mostri!
come può essere che Parolisi si accordi chicchessia perchè "Melania si lamentava troppo dei tradimenti", e che questi, che siano amici, colleghi o vicini di casa, siano tutti pronti a farla fuori perchè si sa, una donna che si lamenta dei tradimenti è scocciante.. meglio accoltellarla.
Sempre la trama di un film di zombie di serie C non ti offendere, però.. ;-)

La tua seconda ipotesi è plausibile logisticamente, però il perchè 2 donne avrebbero dovuto organizzare questa trappola non lo spieghi.

Il fatto di aver girato un video non giustifica l'inserimento di quella donna nel quadro omicida, è una forzatura priva di appigli, non c'è nè un indizio nè un sospetto su questa persona, niente di niente. Ha solo inquadrato il figlio di Sonia in un video.
Ma da qui a mettersi d'accordo con la tale per organizzare una cosa talmente brutta, è completamente gratuito.

Se tu avessi delle prove oggettive sarebbe un altro discorso, ma ti direi di correre dagli inquirenti invece che scriverne qui dentro.

E' che, come giustamente dice Luca, stai facendo dei nomi importanti, quindi bisogna fare molta attenzione a quel che si scrive, e poi eventualmente.. non scriverla.

Anche io sono stata ripresa su queste cose, abbi pazienza: non deve rimetterci Massimo per i nostri ragionamenti, ok?

Tabula

Rita ha detto...

@Claudia

che interesse avrebbero avuto secondo te di impelagarsi in un omicidio per fare un piacere a SP???

Secondo me, come già dico da mesi, chi l'ha fatto doveva avere un grosso interesse a farla tacere. Per se stesso, non per lasciare campo libero a SP. Non ti pare? Quindi, non può essere una coppia sposata, ma una coppia di amanti che non vogliono essere smascherati. Mi tesi di alcuni mesi fa.
r.

Anonimo ha detto...

E' dura, lo so. forse dovremmo scambiarci email. Questo blog è bellissimo e si possono sciogliere le briglie, ma bisogna sempre stare attenti a non accusare nessuno.
diverso è quando si parli di fatti noti o di persone che pubblicamente si siano esposte con versioni e opinioni in argomento.

Tabula

PINO ha detto...

LUCA
Senza voler essere ...maligno, troverei piuttosto strano che un ufficliale superiore familiarizzi con semplici graduati di truppa (con tutto il rispetto per questi ultimi), fino ad andare in gita assieme, e con le proprie consorti, a meno che non ci siano dei rapporti particolari.
Nell'esercito, sembrerebbe ci siano certe consuetudini di frequentazioni, molto rispettate.
Mi spieghi, Luca, perchè Massimo ti avrebbe "ripreso"?
Le ipotesi non sono asserzioni, ma semplici concetti personali.
Che non sia l'implicazione in cose poco chiare, di qualche "intoccabile", venuto a conoscenza di Melania, a farla ritenere pericolosa?
Il riferimento è chiaro?
PINO

Anonimo ha detto...

@Rita,
mi associo al tuo commento, l'hai detta giusta: ma chi glielo avrebbe fatto fare di "impelagarsi"..

E anche io sono arrivata ad ipotizzare una coppia di amanti, ma da pochi giorni.
Una coppia di amanti clandestini, o dal passato reprensibile, anche solo per abitudini promiscue.

Tabula

Rita ha detto...

@Tabula

si può aprire una pagina FB gruppo chiuso, per esempio.

Che ne pensi Massimo?

LucaP ha detto...

@ Pino

Massimo mi aveva gentilmente corretto e ripreso quando parlai del caso Goffo e delle persone coinvolte facendo paralleli diretti, senza peraltro rammentare altri casi analoghi occorsi in periodi recenti e che non coinvolgevano tali persone che sino a prova contraria sono da ritenersi innocenti sottoposti ad ingiusti processi mediatici.

Personalmente avevo posto le mie scuse a Massimo proponendogli anche, se del caso, di rimuovere il mio commento.

Ciao

Anonimo ha detto...

@Pino (bentornato!)

sono figlia di un militare, e ti dò la conferma di quanto hai scritto.
Nessuna malignità, è uso comune la frequentazione solo tra pari grado.

Poi ci sono feste che riuniscono la caserma intera, ma sono l'eccezione.

Nessun regolamento vieta comunque la frequentazione interlivello, specie in occasioni non protocollari, e una gita fuori porta potrebbe esserlo.
Da quel che so accade se c'è una passione comune: sport, vela, etc.

Tabula

Anonimo ha detto...

LUCA
"il riferimento è chiaro" riguardava la parte superiore del post.
Ciao PINO

Anonimo ha detto...

TABULA, ciao.
Ma in quella occasione dov'era l'amatorialità comune?
PINO

Anonimo ha detto...

@Pino
quel che intendevo dire (mi son dovuta interrompere) è che la gerarchia in una caserma è fondamentale, e non ci sono disuisizioni sul politicamente corretto come in altri ambienti.
Addirittura c'è la mensa ufficiali e la mensa sottufficiali, immagino ci sia anche la mensa per la truppa che è l'ultimo gradino gerarchico.
Niente comunque impedisce che si possano creare rapporti solidali tra un ufficiale ed un sottufficiale, come dimostra l'articolo su Vanity Fair dell'intervista ai colleghi di parolisi sulla giornata del 19 aprile trascorsa in caserma da parte dell'indagato.
Tra l'altro sappiamo che era uso consolidato andare a Colle San Marco per fare una gita, non abbiamo informazioni certe sul fatto che si fossero tutti messi d'accordo per incontrarsi lì quel giorno alla tal ora, o se l'incontro con alcuni dei membri della caserma, mai sfiorati dall'indagine peraltro, fu un incontro casuale in un comune spazio per le scampagnate.

@Rita
un forum a numero chiuso per elaborare ipotesi "politicamente scorrette"?
Potrebbe essere, così come potrebbe anche togliere a questo blog la possibilità di essere una cassa di risonanza per una visione libera da pregiudizi colpevolisti della vicenda.
Titubo. Ma se doveste aprirlo mi iscriverei.

Tabula

Anonimo ha detto...

@Pino. Come ho già detto, non saprei se ci fosse un'amatorialità comune o un'amicizia ufficiale/sottufficiale, o se l'incontrarsi in quel luogo fu semplicemente la casualità occorsa in una bella giornata di sole.

Tabula

LucaP ha detto...

Secondo me anche tutti quanti noi siamo troppo influenzati dall'insistenza mediatica sui tradimenti di Parolisi.

E' un dato di fatto che Salvatore fosse un po' troppo "allegro" con le soldatesse per poi rimanere anche infatuato di alcune di esse come nel caso di Ludovica e non sapere più come tirarsene fuori.

Ho l'impressione che il suo comportamento corrisponda fin troppo bene ad una certa idea di "gallismo" alla mediterranea. Ma allo stesso tempo ho come l'impressione (suffragata da nessun riscontro oggettivo se non che dal fatto che il matrimonio con Melania continuava sebbene con periodi burrascosi) che Salvatore non fosse assolutamente intenzionato a lasciare la moglie e soprattutto la figlia.

Che però la vita coniugale nella primavera 2011 non andasse troppo bene ne abbiamo sufficientemente discusso. Ed a riprova di ciò ci sarebbero sia alcune testimonianze a verbale (Paciolla e la moglie) sia il fatto che, sembra improvvisamente, la famiglia Rea fosse particolarmente attenta (incontri fin troppo frequenti per non dimenticare poi quella notizia in merito all'iscrizione della figlia all'asilo di Somma Vesuviana).

Se a questo aggiungiamo il fatto che i Rea difendano a spada tratta l'immagine della figlia e che, soprattutto nei primi giorni, tutti si premurarono di dichiarare la coppia S/M come nauseantemente innamorata, viene da pensare che i nostri sospetti non siano proprio infondati.

Mi chiedo allora se sia mai possibile provare ad ipotizzare, pur nel rispetto che si deve ad un defunto (morto per di più così tragicamente), che l'immagine beatificata di Melania non corrisponda poi proprio alla verità?

Il GIP di Teramo ha scritto che i CC hanno provato ad investigare anche la vita privata di Melania senza trovare nulla che potesse far pensare ad una qualche relazione extraconiugale. Ma siamo poi così sicuri l'abbiano fatto in modo veramente approfondito e scrupoloso se già il 21 sospettavano apertamente il marito di uxoricidio?

Ciao

Anonimo ha detto...

@Luca

"Mi chiedo allora se sia mai possibile provare ad ipotizzare che l'immagine beatificata di Melania non corrisponda poi proprio alla verità?
hanno provato ad investigare anche la vita privata [...] senza trovare nulla che potesse far pensare ad una qualche relazione extraconiugale."

Me lo sono chiesta spesso. E' un vero e proprio campo minato questo argomento.
La verità è che NOI non abbiamo informazioni per argomentare alcuna supposizione.
Credo che gli inquirenti si siano limitati a controllare pc, cellulari, a raccogliere testimonianze di amici e parenti, tutti monoreferenziali rispetto alla serietà di moglie della donna.

La verità caro Luca, è che ci sono al mondo tante maniere per non essere dei santi, e si possono commettere degli sbagli anche all'interno di un quadro generale di rettitudine comportamentale.

Se Melania non aveva un'amante, non è detto che nessun altro uomo oltre al marito potesse essere interessato a lei, ad esempio.
Il farmacista, il medico di famiglia, il macellaio, un vicino di casa, sono tutte persone che non avrebbero lasciato tracce telematiche del loro interesse.

E mi fermo qui.
Tabula

PINO ha detto...

TABULA
Partendo dal mio presupposto che M non è stata uccisa per un movente di carattere passionale, ma perchè in possesso di notizie più che imbarazzanti, che potevano non solo ledere la figura morale di qualcuno, ma trascinarlo verso un confronto giudiziario grave.
Ora, dopo aver letto tutti i vostri post, vertenti sui diversi punti nodali di tutta la situazione, non ultime le deduzioni di Luca, circa lo spostamento del giorno della gita a CSM, e delle personalità coinvolte, ho tratto queste deduzioni:
M è stata attirata in una trappola da un'esca irresistibile, da persona che conosceva, ma che non sospettava come traditrice.
Trascinata a Ripe è stata uccisa, da mano insicura, ma decisa al suo annientamento.
L'operazione omicidiaria è opera di una donna. E questo si deduce dalle deboli coltellate e dal numero elevate di esse.
Il disordinato tentativo di depistaggio, eseguito qualche tempo dopo, non danessuna indicazione, anche se si vuole, per me forzatamente, attribuire una conduzione intelligente dello stesso.
Unica cosa che è stata fatta con lucidità, è stata quella di cancellare le telefonatee gli sms, dal cellulare della vittima.
Per fare tutto questo, l'assassina/i sono tornati sul posto del delitto più volte, e senza paura di essere visti, e questo fa supporre che avevano conoscenza del luogo, ed abitare, od avere un appoggio vicino.
Tutto il resto, per me, è solo divagazione.
"Cercare la donna", lo ripeto, sempre in italiano.
Ciao, PINO

LucaP ha detto...

@ Pino

Perché escludi il movente passionale? Dal momento che, come penso anch'io (assieme a tanti altri su questo blog), la mano che ha ucciso M sia quella di una donna, quale motivo particolarmente grave ci poteva essere per poterla coinvolgere anche giudiziariamente (in prima persona).
Quali sono le donne in questa vicenda che potrebbero rientrare in questo scenario?

Io sono più propenso a pensare (in modo, lo ammetto, fin troppo istintivo) che se una donna è riuscita a compiere tale gesto, contraddistinto per di più da un impeto penso dovuto al momento, sia stato per difendere un ("il suo") uomo. Se perché abbia sentito minacciata la sua sfera personale e sentimentale o se perché abbia sentito minacciata quella, anche professionale, dell'uomo non so dirlo. Ma in ogni caso non escluderei assolutamente il movente o la causa sentimentale/passionale.

Ciao

PINO ha detto...

TABULA
Parlavate della "intoccabilità", e di eventuale contrario.
M sapeva "qualcosa" ed il nutrito gruppo che la circondava sollecita incessantemente la conclusione del caso con la condanna di P. Perchè tanta fretta?
Perche si teme che vengano intraprese indagini alternative?
Forse potrebbero venir fuori cose che si vorrebbero nascondere?
PINO

Anonimo ha detto...

@Rita
Una coppia di amanti ci starebbe bene: un lui con tanta forza fisica e un certo grado di sadismo, e una lei aggressiva e violenta, entrambi decisi ad ogni costo a difendere l'ONORE. Questa ipotesi, se aggiunta ad un commento en passant di Luca(commento di stamattina riguardo al telefonino) la vedo possibile. Magari persone che conoscono la zona a menadito? Orari e movimenti vari? Celle telefoniche? E qui mi chiedo se tu non abbia ragione a suggerire le email.

@Tabula (17.30)
Credo che le tue ultime parole puntino verso la direzione da me "privilegiata". Ci rientrerebbero l'arma, la siringa, il laccio emostatico, i tagli, la mano ferma, forse anche il fatto che gli animali non si avvicinano (lo sapevi che anche prima dell'iniezione letale, in America la maggior parte dei medici disinfetta la pelle del condannato a morte, e l'alcool agli animali non piace).

@LucaP
Dato che in internet nulla si cancella per sempre, anche se credi di averlo fatto con sistemi sofisticati, chi cerca trova. Solo che si tratta di un video, e non di un txt, e sara' talmente compresso che dalla frittata sarebbe MOLTO difficile risalire all'uovo.
Ricordo comunque che Sonia disse che "quello era suo figlio", ma non ricordo affatto se indico' il bambino accanto a Melania. In realta', da come si e' espressa, pensa che io avevo capito che Salvatore spingeva proprio suo figlio sull'altalena! Tanto da chiedermi: perche' mai un uomo dovrebbe spingere in altalena un bambino non suo?

Aggiungo un OT: tra carnevale e Pasqua nel sud Italia, in molte case di campagna si prepara ancora il vero sanguinaccio.

Annika

Anonimo ha detto...

LUCA
Una donna potrebbe aver paura di perdere il proprio uomo, per illegalità da lui commesse, e conosciute da un'altra donna.
Quì la passione non esiste.
PINO

LucaP ha detto...

@ Pino

Questo ci può anche stare. Ma come dici tu, sarebbe sempre in difesa del proprio uomo.

Ciao

Anonimo ha detto...

Ragazzi leggete un pò qui:


http://www.vanityfair.it/news/italia/2011/11/16/melania-rea,-accoltellata-una-altra-donna-nel-teramano

Stella

Anonimo ha detto...

@Tabula
"...anche io avrei domandato "ma dentro il chiosco?"
perchè dire "per terra" può anche significare "sul pavimento" nel linguaggio comune, l'espressione "per terra" non significa necessariamente "sul terreno"..."

Senza la minima personalizzazione però il tuo ragionamento espone il fianco ad un altra contraddizione, e cioè se ritieni sia perfettamente logico che chi chiede "DENTRO AL CHIOSCO???" possa aver inteso "il pavimento" nella chiara frase che invece intendeva "pe terra" (visto che Melania era realmente "pe terra" e non "sul pavimento") devi dall'altra parte concedere che, se lui non poteva comprendere al volo, chi invece chiamava da anonimo doveva invece sapere ancor meglio cosa inntendesse, se è lui come è lui che ha pronunciato quella frase "pe terra" e se veramente Melania era "pe terra" per come è stata realmente rinvenuta.
Bene ma se l'anonimo sapeva perfettamente a cosa si riferisse (come abbiamo spiegato sopra)perchè, senza alcun tentennamento risponde "NO, FUORI" senza sentirsi in dovere di contraddire l'operatore ma sentendosi lui in contraddizione???
Poi le pause secondo me hanno un senso, e prima della giustificazione ve n'è una impercettibile, dopo si sente in dovere di giustificare dicendo "io stavo facendo una camminata"??? Forse doveva specificare per qualche motivo che io ho ripreso???
Se vogliamo considerare tutto logico diciamolo ma a me non sembra.

"...Il mettere le mani avanti secondo me sta nel dare una giustificazione "stavo facendo una camminata",
quando ancora una spiegazione nessuno gliela aveva chiesta...",

e qui concordo ma io ricollego questa frase ad un istintivo dovere che l'anonimo ha sentito di pronunciarla legandola a quel "NO, FUORI". Io la traduco, per capirci meglio, "quel corpo sta pe terra fuori perchè io non ero dentro, stavo facendo una camminata". Semplicemente te invece svincoli le due affermazioni, secondo me invece c'è proprio un legame, sono due interpretazioni diverse...
Antonello

Anonimo ha detto...

Stella, potrebbe anche essere un emulatore; non sarebbe il primo. Comunque sia, povera donna.

Annika

Anonimo ha detto...

Antonello, finalmente ho capito cosa intendessi.
Scusa se ti ho esaurito nella spiegazione :-)

Ma stai cercando di suggerire che il corpo avrebbe potuto essere custodito all'interno del chiosco e che il "telefonista" sia stato preso in contropiede?

Tabula

Anonimo ha detto...

LucaP. mi correggo. Ho scritto "il bambino accanto a Melania"; intendevo il bambino accanto a Vittoria.

Annika

Anonimo ha detto...

Ho letto il link sulla donna accoltellata. botta in testa, caricata in auto, e coltellate molto simili a quelle su Melania e ripetute, numerose e non mortali.
sarebbe da ridere se fosse lo stesso assassino di Melania.
anche se resterebbero tanti elementi oscuri.
non credo che il 23enne avrebbe cancellato tutti gli sms della vittima.

e sarebbe da ridere se l'assassino confessasse e nessuno gli credesse.

Tabula

Anonimo ha detto...

A TUTTA LA SQUADRA
Su vanityfair è riportato l'aggressione di una donna che era in pineta poco distane da Ripe a correre, quando un giovane di 23 anni a fermato l'auto ed è sceso. Si è avvicinato alla donna e gli ha sferrato un colpo alla testa, per stordirla. QuaNDO LA DONNA è CADUTA A COMINCIATO A DARE COLTELLATE in tutte le parti del colpo, fino a quando la lama si è spezzata.
Le grida di un'altra donna che portava a passeggio il proprio cane ha fatto scappare l'aggressore che, subito dipo è stato arrestato.
Che non sia lo stesso che ha colpito Melania?
Sarebbe una fortuna.Pino

Anonimo ha detto...

@Tabula
Bene, no tranquilla, ora che son riuscito a spiegarmi meglio ti riposto le osservazioni...

IL CAPOLAVORO DELL'OPERATORE TELEFONICO

Questo il link:
http://m.youtube.com/#/watch?v=OIM2Nd2G4ok

C'e' un particolare della telefonata che continua a lasciarmi perplesso, dopo che l'anonimo avverte in dialetto della presenza "ce sta nu corp pe terra'" riferisce del luogo "a Ripe", "al Chiosco della pineta" il militare che raccoglie la segnalazione ci da la dimostrazione di quanto possano essere utili invece domande apparentemente scontate.
L'operatore, forse chiedendosi istintivamente perche' il posto non venga indicato al contrario come "pineta del chiosco", fa un ragionamento istantaneo e chiede "MA DENTRO IL CHIOSCO???".
L'anonimo non coglie la differenza fra le descrizioni invertite, forse perche' sta leggendo e non conosce il posto essendo ben cosciente di aver detto "pe terra", e in maniera distaccata risponde "NO, FUORI stavo facendo una passeggiata!!!".
Da questa nodale risposta che deve averlo messo al muro si deduce che:
1) L'anonimo non si chiede nemmeno in quale diavolo di modo avrebbe potuto lui vedere il corpo se lo stesso fosse stato dentro il chiosco.
2) Segue il ragionamento del telefonista dell'operativo senza comprenderne, se non dopo un attimo, il senso. Non si accorge dell'involontaria trappola se non dopo l'attimo che precede "stavo facendo una camminata" nel chiaro intento di sviare cio' che aveva intuito come un j'accuse a lui sfuggito.
3) Da per normale, senza replicare, che esista la possibilità che quel corpo LUI veramente possa averlo visto dentro il chiosco ma come avrebbe LUI potuto se sappiamo che il chiosco era chiuso???
4) Il telefonista dice "al chiosco della pineta" perche' sta leggendo od ha letto il cartello stradale all'entrata del bosco o perche' centralizza il chiosco rispetto alla pineta che lo ospita???
Lascio alla libera critica ed interpretazione.

@Tabula
Questa serie di osservazioni lascia aperte diverse ipotesi:
1) Il telefonista poteva avere accesso al chiosco.
2) Il telefonista sapeva che il chiosco era un riferimento importante ma non è mai stato nel posto.
3)C'è anche la remota possibilità che la chiusura all'interno del chiosco possa essere verosimile.
4)Il chiosco avrebbe potuto veramente essere aperto e dopo lo staging avrebbe potuto essere richiuso per evitare ogni tipo di problema, chiaramente spero sia chiaro che si parla di ipotesi.
5) Varie ed eventuali.
Cosa ne pensi???
Antonello

Anonimo ha detto...

@Pino
Incredibile, anche la diversità di fisico potrebbe corrispondere con una Melania che, robusta, ha potuto anche difendersi.
Vado subito a leggere, certo che di pazzi scatenati cominciano ad essercene un pò troppi.
Antonello

Anonimo ha detto...

Dall'articolo di Vanity fair
"...due dei quali hanno perforato l’emitorace sinistro toccando il polmone..."
Incredibile, aspettiamo di saperne di più...
Antonello

Anonimo ha detto...

Potrebbe essere un emulo, ci sarebbe da capire se avrebbe sucessivamente infierito sul cadavere o se avrebbe manipolato il cellulare della donna, per emulazione o per ripetizione di un gesto?
comunque sia il modo di infliggere le coltellate, numerose e non mortali potrebbe essere una firma?
mi auguro sia analizzato il suo dna.

Tabula

Anonimo ha detto...

@Luca P e Annika
anch'io credevo d'aver capito, e penso d'averlo anche scritto nel commento che ho postato la sera della puntata di QG, che Parolisi stesse spingendo, sull'altalena, proprio il figlio di Sonia. Sonia mi sembra abbia detto "quel bambino che si vede nel filmato, e che Salvatore stava spingendo, è mio figlio". Non appena ho tempo cerco il commento, ma lo potete cercare anche voi.
Tiziana

Anonimo ha detto...

Non sappiamo se questo 23 enne che ha colpito la povera donna possa essere lo stesso che ha ucciso Melania.
Certo che per mesi gli inquirenti ci hanno fatto credere che le modalità con cui M. era stata uccisa non potessero assolutamente ricondurre ad un serial Killer. Ora invece sappiamo che in zona, almeno uno squilibrato, che ha agito secondo quelle modalità c'è.
Non avrà ucciso M? Forse, certo che la pista dello squilibrato non può essere tralasciata. Permane solo un dubbio su una simile ipotesi, come già scritto da me e da altri, perché in questo caso cancellare i messaggi sul cellulare?
Tiziana

Anonimo ha detto...

@Tiziana
non sappiamo cosa avrebbe fatto il ventitreenne squilibrato se il suo proposito fosse andato a buon fine, se il coltellino non si fosse spezzato mentre accoltellava questa donna.
sarebbe rimasto lì a vederla morire dissanguata?
ne avrebbe esposto alcune parti intime?
avrebbe inciso con la precisione dei folli segni inneggianti a qualche oscura suggestione della sua mente malata?
Ne avrebbe scrutato e svilito l'intimità fisica e anche psicologica, leggendo tutti i messaggi sul cellulare di lei?
Cancellando con odio e determinazione quei brandelli di vita di cui avrebbe volto appropriarsi?

Noi abbiamo coltivato ipotesi ragionando, cercando un nesso spiegabile causa-effetto che fosse riconducibili a delle ragioni, si chiama movente.

Ma un uomo che dà una botta in testa ad una donna che non conosce e non ha mai visto prima, mentre fa jogging, la carica in auto e l'accoltella ripetutamente (si badi in maniera NON letale),
va al di là di ogni ragionevolezza e tutto è possibile.

Abbiamo ipotizzato più volte la possibilità che l'assassino abbia goduto nel vedere la vita che abbandona il corpo terreno della donna, mentre muore dissanguata.
E ci sembrava fantascienza.

Tabula

Anonimo ha detto...

@Tiziana 19.49

Anch'io avevo capito come te che Parolisi stesse spingendo sull'altalena il figlio di Sonia.
Solo che a distanza di tempo, troppo tardi per rivedere le immagini, non mi convinceva il seggiolino dell'altalena. Vittoria sarebbe andata su quello con le protezioni, più adatto alla sua età, mentre il figlio di Sonia è più grande (vedi foto delle coppie con figli al Carnevale).
Ma adesso non ho ricordi precisi neanche del tipo di seggiolino inquadrato!
Pensate dovessimo riferire o testimoniare a distanza di mesi, come sta succedendo in questo caso....

Pamba

LucaP ha detto...

@ Tiziana e Pamba

Ho ritrovato il commento di Tiziana

Infine Sonia fa sapere che il bambino ripreso alle altalene il 10 aprile, spinto da Parolisi, è il figlio di Sonia.
Come commentate?
Tiziana
15 ottobre 2011 00:05


Vista l'ora in cui è stato postato il commento (la puntata è quella del 14/10/2011), credo proprio che la memoria di Tiziana fosse fresca e quindi Sonia dice davvero che è suo figlio quello sull'altalena.

L'indirizzo per rivedere il filmato è
http://www.video.mediaset.it/video/tgcom/da_assegnare/247596/parolisi-con-la-figlia-a-colle-smarco.html

Chiaramente non può essere il figlio di Sonia quello che spinge Parolisi in quanto si vede bene che si tratta di una bambina con una giaccavento rosa. Quindi il figlio di Sonia è quello a fianco. E' da notare come lo stesso sia sempre al centro dell'immagine e quindi la ripresa è fatta per lui.
Si può osservare anche una certa familiarità del bambino con Vittoria in quanto protende la mano a spingere l'altra altalena (ma potrebbe voler dire niente considerata la facilità a socializzare dei bambini).

Sono quindi sempre di più valide le domande che ponevo nel commento precedente.

Ciao

P.S. Ne filmato successivo si vede quando Parolisi arriva al chiosco di Ranelli con Paciolla. Sembrerebbe dalla immagini sfuocate che Paciolla sia in divisa.

Anonimo ha detto...

Rita, è vero, concordo, è più ipotizzabile che sia come dici tu.

Claudia

Anonimo ha detto...

LucaP grazie per il link, ho rivisto il video, infatti, sono inquadrati parolisi, la figlia e il figlio di sonia viviani.

Claudia

Anonimo ha detto...

Tabula, concordo, se queste amiche la fecavano fuori era per invidia, gelosia, comunque, in effetti, escludo anch' io ciò, insomma, alla fine stiamo a vedere che ad uccidere Melania sono stati Parolisi e Sonia Viviani.

Claudia

Anonimo ha detto...

LucaP hai ragione sul fatto di stare attenti.

Claudia

Anonimo ha detto...

@LucaP
l'amico di Salvatore è in divisa...
riferendomi a qualche commento fa rimangono in sospeso le domande che ci si poneva, se non erro, con la Mimosa...
Se è passato da casa per cambiarsi e prendere la moglie vien da se che era in borghese al momento della telefonata di Salvatore...
Non che ci sia qualcosa di strano, era solo una precisazione...
Antonello

Anonimo ha detto...

@Tabula (20.56)
hai ragione, noi abbiamo sempre cercato di procedere per nessi logici, ma nel modus operandi di uno squilibrato non c'é alcuna logica e dunque ci può stare tutto, anche la cancellazione degli SMS secondo l'ipotesi che hai ben formulato.

@Luca P
bravo! Hai ritrovato il mio commento sulle dichiarazioni di Sonia. L'avevo scritto subito dopo aver sentito l'intervista a Sonia, e credo d'aver riportato abbastanza fedelmente le sue parole. Dunque, alla luce del filmato, i due bambini sono Vittoria e il figlio di Sonia. Ed è presumibile che chi li ha ripresi conoscesse abbastanza bene i bambini ed i loro genitori, altrimenti perché produrre il filmato?
Tiziana

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe sapere che automobile guidava il 23enne che è stato arrestato per il ferimento della donna a Pineta...
Tiziana

Anonimo ha detto...

@Antonello
Non ricordo i ragionamenti fatti con Mimosa, ma al riguardo ti do una mia interpretazione banale..banale.
Se dovessi tradire mia moglie in pieno giorno, direi “cara oggi sono di turno al lavoro”. E uscirei (e tornerei) in divisa.
Tieni presente che la questione dell’amante e la contestuale consapevolezza della moglie, a quanto ci risulta dai giornali e dai riferimenti di Paciolla nelle interviste più recenti, è venuta fuori successivamente. Il tutto “causato” involontariamente da Parolisi con la sua telefonata e con la conseguente necessità di Paciolla di fornire un alibi agli inquirenti.

Ciao

Pamba

LucaP ha detto...

@ Tiziana

Chi ha fatto la ripresa del video quasi sicuramente conosceva il figlio di Sonia.

Che conoscesse anche Parolisi e la figlia o fosse magari la prima volta che li incontrava non ci è dato sapere.

La differenza potrebbe essere fondamentale.

P.S. Se consideriamo anche il nuovo accoltellatore, ha ragione Massimo quando dice che bisogna allora tirare in ballo tutte le donne uccise o scomparse nei pressi di Ascoli e Teramo negli ultimi tempi (e sono davvero tante).
Sono troppi gli elementi casuali di quest'ultimo episodio rispetto a quanto invece abbiamo sinora analizzato nel caso di Melania.

Comunque è bene non trascurare e tralasciare nulla. Facessero così anche gli inquirenti!

Ciao

Anonimo ha detto...

a me piacerebbe sapaere dov'era tra le 15 e le 19 del giorno che Melania è scomparsa..
MarcoPD

Anonimo ha detto...

Comunque, dalle intercettazioni ambientali di parolisi di stasera a chi l' ha visto, si evidenzia in maniera netta e ben distinta l 'ipocrisia di parolisi.

Claudia

Anonimo ha detto...

La vicenda di Melania è complicatissima.

Claudia

ENRICO ha detto...

Beh... quello che stasera hanno trasmesso a Chi l'ha visto ' E' VERGOGNOSO !

Praticamente la Sciarelli ed i Rea di sono sostituiti ai giudici ed hanno emesso in via mediatica sentenza di CONDANNA
Andiamo bene ...

Anonimo ha detto...

Non so più cosa scrivere sulla vicenda di Melania.

Claudia

Anonimo ha detto...

Enrico
non ho guardato Chi l'ha visto, dimmi qualcosa di più.
Grazie Tiziana

Anonimo ha detto...

Enrico, condivido, hanno fatto un viaggio nel futuro, in un futuro ipotetico di sentenza di condanna verso Parolisi, ma, ricordiamoci che la sciarelli, quando fu annunciato il rinvenimento del corpo di sarah scazzi, invece, di chiudere immediatamente il collegamento, comunicò il tutto IN DIRETTA alla mamma si sarah, ha violato le regole di comportamento dei giornalisti, la mia soccciautra stà sul fatto che la sciarelli stà facendo come sottile, chiacchiere inutili e risapute, in questo modo non si aiuta nessuno a cercare la verità del giallo.

Claudia

Anonimo ha detto...

Basta con le chiacchiere mediatiche, qua, ci vogliono prove!

Claudia

Anonimo ha detto...

La procura teramana, ormai, studia solo i vestiti, gli indumenti di parolisi, l' ho letto anche ora sul corriere adriatico.

Claudia

Anonimo ha detto...

Mi fa male leggere certe cose, mi fa male tantissimo perchè io pretendo giustizia per melania, mi fa male sapere che la procura vuole risentire la mamma di melania per sapere se all' appello mancano ancora alcun vestiti di parolisi, questo va bene, ma, 32, 35 coltellate ad una donna non si spiegano solo con i vestiti di parolisi!

Claudia

Anonimo ha detto...

@LucaP

Scusa Luca, ma questa volta non seguo (nel senso che non capisco) il tuo ragionamento.
Non potrebbero esserci semplicemente due riprese, un filmato girato dalla moglie del T.C. e consegnato agli inquirenti, come citato negli atti giudiziari (Ordinanza Teramo I parte pag 53), l’altro dal marito di S., fornito a QG in occasione dell’intervista?
Ne potrebbe conseguire la presenza delle due rispettive famiglie (T.C. e S.) casuali e non correlate. O no?

Pamba

Anonimo ha detto...

Pamba, non scriviamo nemmeno le iniziali dei nomi, tuteliamo il blog ed il nostro moderatore.

Claudia

Anonimo ha detto...

Pamba
io solitamente diffido della casualità: per pura coincidenza due diverse famiglie, che conoscevano entrambe i Parolisi, si trovano nello stesso luogo ed entrambe filmano la stessa scena?
Non mi sembra probabile.
Tiziana

LucaP ha detto...

@ Pamba

Condivido l'opinione di Tiziana.

Sarebbe davvero una coincidenza di troppo. Per di più a detta di Sonia la stessa stava facendo una lunga passeggiata lungo tutto il pianoro.

Nell'Ordinanza si legge:

[.....]
consegnava anche alcune fotografie ed un filmato girato dalla moglie nell'occasione, nel corso del quale si intravede il PAROLISI intento a spingere la figlioletta Vittora sulle altalene,
[....]


Che ci siano due filmati non credo proprio. Inoltre la Procura di Ascoli ha fatto uscire sin troppi documenti ufficiali dell'indagine (intercettazioni e filmati) che credo proprio che quello sia l'unico.

SV è proprio una gran pasticciona, per nostra fortuna. Qualcuno forse glielo ha già detto di tener la bocca chiusa e non rilasciare interviste.

Ciao

Anonimo ha detto...

@Tiziana, LucaP

D'accordo, vedo che la mia versione buonista (sarà la fase di pre-addormentamento?) non vi ha convinti..

Sulla questione della donna accoltellata nel teramano, se domani trovo nelle cronache locali qualcosa di interessante (magari... l'auto dell'accoltellatore) vi faccio sapere.

Buonanotte

Pamba

Anonimo ha detto...

Ciao Pamba,
buonanotte anche a te
Tiziana

Anonimo ha detto...

@Pamba
Da una parte son daccordo con te, ma:
1) Qualcuno diceva che l'amico di Salvatore, ricevuta la sua telefonata, fosse ritornato immediatamente a casa per cambiarsi e prendere la moglie. Ne consegue, se diamo quanto sopra per vero, che se a Colle SM, come si evince dal video visibile al link postato sopra da LucaP, lo stesso era in divisa o non e' vero che si e' cambiato e sarebbe passato da casa, onestamente non capisco perche', solo per prendere la moglie o e' chiaro che se si e' cambiato non puo' essere stato che in abiti civili quando ha ricevito la telefonata di Salvatore visto che appunto a Colle SM era in divisa.
Trovo poi che nell'analisi si dimenticano o si tralasciano le diverse, magari insignificanti ma diverse, implicazioni su passaggi successivi che possono invece essere importanti.
Perche' non me ne voglia il "nemmeno indagato" ma se a Salvatore vengono guardati i calzini e si cerca questi benedetti vestiti da mesi non vedo perche', a parte R. come altri, se passa batman vestito da zorro non dovremmo chiederci nemmeno un sacrosanto e semplicissimo, innocuo perche'.
Sia ben chiaro io non son nessuno per rimarcare nulla riguardante anche legittime e libere diverse metodologie, era solo per mettere in rilievo che se dei dubbi si incontrano, proprio perche' forse hanno validissime spiegazioni, e' giusto che, senza apparenti soluzioni, rimangano tali aldila' dei nomi, sempre se una verita' logica e verosimile va ricercata.
Antonello

Anonimo ha detto...

Certo che da Parolisi mi farei segnare una schedina ad occhi chiusi, "fortunato al gioco sfortunato in amore" ma mica per la povera M. ma possibile che non si sia riusciti a rintracciare il suo cellulare quel giorno e che il navigatore sia stato tutto il giorno spento???

http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2011/11/15/news/niente-tracce-sul-navigatore-di-parolisi-5284543

Chi e' quel genio che diceva e parlava di un Parolisi colpevole "un po' fortunato"???
Se abbiamo due fogli bianchi e due pastelli forse un modo di passare il tempo lo abbiamo.
p.s. devono essere impazziti, a Chi l'ha visto hanno detto che Salvatore tradiva la moglie. ma e' vero???
Antonello

Anonimo ha detto...

SQUADRA
Pur coscente di essere l'ultima arrivata in questo blog, mi permetto comunque di fare una proposta a tutti voi. Siamo gia' al 17 novembre e il tempo vola. Negli ultimi giorni abbiamo scritto tanto e in tanti. Lavorando insieme, anche se non sempre d'accordo su tutto, abbiamo prodotto alcuni plausibili scenari piuttosto mirati. Potremmo cominciare a tirare le somme, almeno sulle certezze categoriche del delitto, cosi' da avere almeno il contorno del puzzle in evidenza? Le trasmissioni cominceranno prestissimo il tam tam patibolare in attesa spasmodica di rifiuto di scarcerazione e sentenza di affidamento di Vittoria ai Rea. Dato pero' che, oltre ad un innocente in galera, c'e' anche una bambina che rischia di perdere il papa', e dato che ci leggono, ci diamo da fare a mettere nero su bianco la lista completa di tutto cio' che da questo delitto esclude inequivocabilmente Parolisi?

Annika

Anonimo ha detto...

Annika
in questi ultimi giorni, quando ormai pensavamo d'aver detto tutto ciò che si poteva dire su questo caso, grazie soprattutto ai "nuovi" commentatori, siamo riusciti (così almeno sembra a me) ad evidenziare nuovi importanti elementi, tutti nella direzione di un Parolisi innocente, e li elenco:

- MESSAGGI CANCELLATI DAL CELLULARE, lo sapevamo, ma non avevamo mai riflettuto sui tempi della cancellazione: devono essere stati cancellati DOPO che Sonia spedisce il suo secondo sms, alle 15.05. Impossibile dunque per Parolisi che l'ordinanza stessa colloca alle 15.23 sul Pianoro (testimonianza Ranelli). !8 minuti non sono sufficienti per cancellare i messaggi (dopo essersi già cambiato facendo sparire arma e vestiti?), raggiungere CSM (dicono ce ne vogliano almeno 20), posteggiare, prendere la bambina dall'auto e raggiungere le altalene;

- opera precisa e sadica di incisioni sul corpo di Melania: Parolisi, tutti sono d'accordo, non ne avrebbe avuto il tempo, ma si parla di un complice. Al di là del fatto che questa dichiarazione dovrebbe portare immediatamente alla ricerca di tale complice (ma non mi sembra ci siano indagini in tal senso), ma dove l'ha trovato un simile complice che a sangue freddo e in maniera "professionale" taglia la povera Melania rimanendo (come tu hai ben precisato) a contatto con le sue parti intime scoperte?

Per il momento questi i nuovi elementi che balzano agli occhi, rimangono i precedenti forti elementi a discolpa:
-fiuto di Piergiorgio;
-testimonianza di Ranelli (che colloca la famiglia a S.Marco);
-sentinelle che non hanno visto transitare l'auto di Parolisi a Ripe;
-vicini che sostengono che l'auto, da Folignano, sia partita in direzione di CSM.

A ciò aggiungerei ciò che tante volte abbiamo detto: -se Parolisi avesse premeditato l'omicidio si sarebbe costruito un alibi più plausibile e avrebbe utilizzato un'arma più efficace; avrebbe aspettato d'essere certo della morte della moglie non lasciandola agonizzante con il rischio che venisse soccorsa (e sicuramente non ha avuto il tempo per aspettare "alcune decine di minuti" la morte della moglie, poiché in 50 minuti avrebbe dovuto compiere l'omicidio, lavarsi e cambiarsi, far sparire vestiti e arma, arrivare al pianoro, posteggiare, prendere la bambina e arrivare alle altalene).

- se invece il tutto non fosse stato premeditato, dopo la partenza da Folignano in direzione CSM, la coppia avrebbe deciso all'improvviso di "appartarsi" a Ripe, Parolisi avrebbe invertito la direzione di marcia, sarebbero arrivati a Ripe, scesi per andare dietro il chiosco e, nel mentre si apprestavano a fare l'amore, improvvisamente Parolisi cambiava idea decidendo di uccidere la moglie. A questo punto dalla tasca dei pantaloncini (così dicono i vicini fosse vestito) gli si sarebbe materializzato un coltellino plurilame. Uccide la moglie. E poi? Abiti di ricambio difficile ne avesse non avendo premeditato il tutto. Ma ammettiamo il famoso secondo paio di pantaloncini che fortuitamente sarebbero stati in auto. Ma le scarpe non si sono macchiate?
A questo punto deve cercare il complice per lo staging. Lo può fare solo di persona (i suoi cellulari sono stati ampiamente controllati) e dunque un complice in caserma, tra i vicini di casa o trai parenti, altre persone non ha avuto modo di contattare!
Tiziana

Anonimo ha detto...

brava tiziana!
sulla versione di complicità di coppia Parolisi-amante, nel caso vi fossero dubbi, vi rimando al mio commento del
14 novembre 2011 18:32

(l'ultimo della prima pagina, il 200°)

Tabula

Anonimo ha detto...

Mi aspettavo che la notizia di Luca Michelucci che ha aggredito la 43enne a Teramo rimbombasse stamattina sulla stampa e invece no, il cagnaccio rabbioso non molla l'osso, nemmeno di fronte ad un'evidenza così eclatante, Parolisi ed i suoi scandali sono sempre il piattino più sugoso in cui fare scarpetta.

Tabula

Anonimo ha detto...

Tabula
per quanto riguarda la complicità Parolisi-amante sono d'accordo con te, non ci sono assolutamente gli estremi.

In relazione all'episodio di Pineta è incredibile che nessuno abbia quanto meno sollevato un possibile confronto. Aspettiamo notizie da Pamba o da Claudia, per capire se sui quotidiani locali dicono qualcosa.

Ciao Tiziana

Anonimo ha detto...

Buon dì gente! Quello che mi preme dire è che, secondo il mio modestissimo parere, la vicenda di melania, al di là di qualche dato di fatto (tradimento con ludovica e tirchieria di parolisi) non dà modo di vedere altri elementi reali che accusino parolisi, ricordando che per accusare una persona ci vogliono prove e non indizi o sospetti, viene da pensare e conseguentemente, da dire, che un processo indiziario non porta ad una reale e concreta soluzione del giallo se non supportato da validi elementi di prova. Il nocciolo della questione riguarda, per l' accusa, il comportamento ipocrita e pericoloso (possibile reiterazione del reato ed inquinamento delle prove) da parte di parolisi e dall' inizio, probabilmene, i pm, prima ascolani e poi teramani, si sono sentiti presi in giro dal caporal maggiore e da qui è partita, credo, una sfida, un duello tra accusa e il marito di melania, prima indagato e poi arrestato. L' errore, per inquirenti ed investigatori, o meglio, la mancanza è rappresentata dal fatto di aver voluto cercare solo esclusivamente le "prove" che indicassero parolisi come l' unico assassino della vicenda, rimettendosi solo ad un' eventuale collaborazione a favore di parolisi da parte di qualcuno. I vari pm si sono concentrati su ciò che potesse dimostrare loro che ciò che pensavano su parolisi fosse vero e ancora continuano a farlo (si parla, ormai, solo di ricerche d' indumenti, fotogrammi ingranditi da esporre alla signora rea per darle modo di ricordare se ci sono ancora tutti i vestiti o manca qualcosa), una specie d' inventario? Questo va benissimo e lo ripeto, ma, qua c'è un omicidio, un accoltellamento, non c'è merce venduta o meno! Qua si tratta di una vita umana, non di merce da quantificare o meno, uno più, uno meno, poi, scusate, qualora dovesse mancare all' appello qualche calzino o qualche vestito, ciò proverebbe la dimostrazione di tutte quelle coltellate a melania da parte di parolisi? No! La risposta è no! Perchè parolisi avrebbe potuto disfarsi di un vestito per qualsiasi ragione anche prima l' omicidio di melania! Dunque, a rigor di logica, è evidente che le valide piste alternative sono scartate a prescindere, a priori e questo è un errore ingiustficabile, una giustizia ingiusta, passate i termini e scusate il gioco di parole! Che scopo hanno avuto gli interrogatori se non è emerso nulla? Quali domande sono state fatte? Ricordiamoci,gli investigatori hanno tantissimi modi per far crollare una persona durante un interrogatorio, ma, se queste audizioni sono state studiate solo per far emergere, da parte di tutti, una personalità negativa del caporal maggiore, allora, siamo punto e a capo! Che parolisi sia un ipocrita l' abbiamo appurato già fin dall' inizio, ma, i pm non hanno capito che la loro ostinazione verso parolisi fa gioco in un certo senso alla difesa perchè in questo modo, il ruolo reale di parolisi nella vicenda (secondo me lui è testimone dell' omicidio, ma, non assassino) è più brutale perchè, come dissero i rea, assistere all' omicidio della moglie è più tremendo che ucciderla. Ammettiamolo, se parolisi avesse ucciso melania sarebbe già terribile, ma, aver assistito alla morte di melania senza intervenire lo è ancor di più e questo la procura teramana pare non l' abbia voluto comprendere! A Parolisi la giusta pena che merita! Ma, qua c'è qulcuno a cui infliggere la pena dell' assassinio di melania che sembra se la stia ridendo.

Claudia

Anonimo ha detto...

Vi ricordo solo una cosa, i pm hanno nelle mani elementi utili a valutare piste alternative, ma, non vogliono! Il problema è il non volere! Tutto qua e buona giornata a tutti.

Claudia

Anonimo ha detto...

Bravissima Tiziana! Che capacita' di sintesi. E ho riletto il tuo commento su Ludovica, Tabula. Non fa una grinza.

Aggiungerei anche che non e' stata trovata nessuna traccia di DNA di Salvatore sulla scena del delitto, se non sulla bocca di Melania (e che marito e moglie si bacino non e' certo una prova d'accusa). Ne' sono state trovate tracce del sangue di Melania nella Scenic, sulle scarpe di Salvatore, o vestiti, o altro esaminato dall'accusa.

Comunque, leggete un po' questa notizia fresca fresca.
http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2011/11/17/news/parolisi-prelevato-il-dna-a-30-donne-5294702

Annika

Anonimo ha detto...

Claudia
perché mai Parolisi avrebbe dovuto assistere all'assassinio della moglie?
Neanche per assistere all'omicidio, comunque, ci sono i tempi tecnici, se teniamo in considerazione tutti gli elementi che ho prima elencato.
Ci può stare che uno ingaggi un sicario per uccidergli la moglie, ma perché rimanere poi presente all'omicidio? Non ha senso, almeno che il movente non sia l'odio profondo (anziché la passione o i soldi). Mi sembra però che nessuno abbia mai parlato di un simile odio.
Oppure l'omicidio sarebbe scattato ad insaputa di Parolisi che, preso dal panico non reagisce e non difende la moglie? Torniamo dunque all'ipotesi del segreto inconfessabile? Mi sembrava che tu però non avessi questa idea.
Tiziana

Anonimo ha detto...

Mah, "difficolta' a relazionarsi con le donne", simpaticamente saranno duemila anni che ci si scervella per arrivare a capire che e' proibito capirle, io direi che il problema del 23enne e' la "difficolta' di relazionarsi con se stesso e con le cose belle della vita, con il dialogo svincolato dalla violenza".
Certo certi apici dimostrano che in una chiusura di esasperazione massima certe problematiche possono sfociare nello squilibrio, nell'esondazione al microscopio di problematiche strumentalizzate ma mai affrontate.
Forse lui, per alibi alle scempiaggini, forse i medici , perche' a tanti sappiamo conviene curare i sintomi, e forse i media, perche' hanno finito i pastelli e la tentazione della cassetta e' forte, diranno che la difficolta' sua era di relazionarsi con le donne, io do una dimensione meno dipendente e piu' interiore al problema giacche' e' la violenza il problema di chi attua simili atti, mentre la vittima ha a sua volta il problema e non puo' incarnarlo.
Secondo me a monte ci sono solitudini estreme, totale rifiuto del dialogo come valore positivo e ricerca di soluzioni, ed e' n parte anche vero che vi sono troppe commistioni interessate fra istinti naturali e forme predisposte, servirebbe analizzarsi con altrettanta estrema onesta', umilta' e sincerita'.
Certo che certi gesti sono incredibili.
Antonello

Anonimo ha detto...

Tiziana, può essere, infatti, come dici tu, non escludo anche il fatto del segreto inconfessabile, sai, Tiziana, perchè, di primo acchitto, ho pensato alla presenza di parolisi al momento dell' omicidio? Perchè parolisi conosce la posizione del corpo della moglie, per "dimostrare" ciò afferma che paciolla gli ha mostrato delle foto e poi, che il fratello di melania gli ha indicato la posizione, il tutto escluso da paciolla e dal cognato, a chi credere? Ad ogni modo, parolisi sapeva la posizione precisa del corpo! A meno che, non abbia assistito direttamente all' omicidio, ma, abbia visto lo scempio tramite qualche complice e poi sia corso subito a san marco a girare la scena del film, lui sapeva perfettamente la posizione del corpo della moglie.

Claudia

Anonimo ha detto...

Annika
ho colto il tuo invito a leggere l'articolo del centro.
Purtroppo dico fin da subito che questa ricerca di DNA non porterà a nulla, serve solo a confermare l'ipotesi accusatoria che il dna non c'entri e che sia finito occasionalmente, in mattinata, sotto le unghie di Melania.
Ipotizziamo infatti che rilevino il dna di un'amica. Cosa si dirà? Normale avesse tale dna, vedeva l'amica tutti i giorni e più volte l'abbracciava per salutarla!
Se invece il dna non sarà identificato (ma non capisco perché un'estranea avrebbe dovuto uccidere Melania, i serial killer occasionali solitamente sono uomini) si lascerà perdere la questione. Per Parolisi comunque non ne verrà nulla di buono.
Tiziana

Anonimo ha detto...

Claudia,
dovremmo capire cosa significa che Parolisi conosceva "perfettamente" la posizione del corpo della moglie. A chi l'avrebbe detto, e cosa esattamente. Avrà detto so che era vicina al chiosco, o qualcosa del genere. Paciolla d'altra parte ha ammesso, ho sentito io l'intervista, che dopo il ritrovamento, hanno guardato assieme il giornale e le foto che riportava e hanno discusso della situazione.
Perciò Paciolla non avrà mostrato le foto dal suo cellulare, ma SICURAMENTE ha raccontato a Salvatore del ritrovamento del cadavere.
Se Salvatore fosse stato presente all'omicidio per poi raccontare esattamente la disposizione del corpo sarebbe un imbecille totale. Non ti sembra normale che uno, se colpevole, taccia simili elementi anziché autoaccusarsi?
Tiziana

Anonimo ha detto...

Ho letto l' articolo de "Il Centro", prelavato dna a 30 figure femminili, tra cassiere, infermiere, amiche ed estetista a somma vesuviana di melania, queste avrebbero avuto contatti con lei, ma, qual è l' obiettivo dei pm? Smontare la difesa, come dire.....vedete, cari avvocati di parolisi, questo è dna di donne che hanno avuto un contatto normale come tutti con melania! Prelevare e confrontare ok, ma, non per smontare la difesa, ma, per accogliere la richiesta della difesa a cercare l' assassina o la complice! Io vorrei sapere se è normale andare dall' estetista a somma vesuviana a prelevare il dna se sicuramente melania non la vedeva già da un pò dato che la vittima stava a folgnano, è pazzesco! E' roba da ubriachi! Poi, dicono che il dna di parolisi sulla bocca di melania conta per l' omicidio in quanto, sempre per i pm, il contatto con la bocca è avvenuto subito dopo l' omicidio, ci può stare,ma qua conta solo quello che fa comodo!!! Il dna dell' estetista che, ripeto, chissà da quanto non vedeva melania,conta, ma, allora, anche il bacio in bocca di parolisi a melania chissà da quanto è avvenuto! Vedete la contraddizione dei pm teramani? Non vogliono andare a fondo!

Claudia

PINO ha detto...

TIZIANA
Le tue note riassuntive di difesa del Parolisi, proposti da Annika alla SQUADRA, sono quasi complete. Brava.
Tutti insieme potremo aggiungere dei particolari per completarlo.
Per il lavoro di compilazione di un vero e proprio "rapporto", suggerirei di chiedere l'ausilio di Mimosa, per la sua dimostrata attitudine ad un ordine certosino di esporre in maniera cronologica, e di importanza, tutti gli episodi da noi focalizzati nel corso di questi ultimi mesi.
Penso che Tabula, Enrico, Luca e tutti gli altri, condividano la proposta, convogliando ognuno un unico preciso "dato" per una "raccolta" degli stessi, che saranno posti in ordine, appunto da un/a coordinatore/trice, per stilarne un unico documento.
La cosa è fattibile, nella misura in cui ci crediamo.
A voi la palla.
PINO

Anonimo ha detto...

E' vero tiziana, ma, allora, perchè in molti hanno insistito nel dire che parolisi disse di sapere con perfezione la posizile del corpo di melania? Qua, purtroppo, parliamo in base a ciò che sappiamo.

Claudia

Anonimo ha detto...

Tiziana la pensi come me sul discorso dei dna femminili, abbiamo capito entrambe la reale intenzione della procura teramana.

Claudia

Anonimo ha detto...

L'estetista, nel fare la ricostruzione delle unghie a Melania, avrebbe potuto lasciare sotto le stesse suo dna che poi, nemmeno lavando le mani, sarebbe andato via. Se il dna è quello dell'estetista per me il discorso è chiuso, e la pista femminile può essere accantonata. In tutti gli altri casi no. Anche se Melania ha stretto mani ad amici e conoscenti, si sarà pur lavata le mani prima di preparare il pranzo o dopo aver cambiato la bambina?
Che poi vorrei sapere, magari la bambina l'ha cambiata Salvatore, dato che in tutte le foto e filmini e lui che tiene in braccio la bambina, spinge la carrozzina, spinge l'altalena.
D'altra parte una donna così perfetta, con le unghie curate dall'estetista, non vogliamo mica che rischi di rovinarsele?
Tiziana

Anonimo ha detto...

Se la notizia dell'accoltellatore 23 enne fosse confermata, se fosse lo stesso che ha ucciso Melania questo spiegherebbe il telefono spento alle 19:10?
mi spiego, una persona disturbata potrebbe aver commesso l'omicidio e poi atteso ore incerto sul da farsi fino alle 19.10 ora in cui ha spento il telefonino ed è scappato; mi pare che ci starebbe praticamente tutto tradimenti di Parolisi, amanti, invidie tra vicini, cellulari non localizzabili, piergiorgio fino al monumento, deturpamento del cadavere da disturbati, feticcio portato via (orecchini?anello?no meglio la catenina che ha anche un nome impresso)...tutto quello scritto su Melania e Salvatore assolutamente vero solo che loro non centravano nulla.
Forse depistaggio o ritualità-post-omicidio avrebbero tutto un altro senso in quest'ottica, non sarebbe neanche più così complicato trovare un complice perchè non c'è più il vincolo di farlo senza essere intercettati.
Certo ci vuole la conferma della notizia che ancora in rete non trovo ma l'ipotesi mi chiuderebbe un sacco di domande aperte..ci manca solo che il 23 enne sia un sub (Alocchi)
MarcoPD

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