mercoledì 26 ottobre 2011

Melania Rea. L'arma che ha ucciso Melania potrebbe essere la stessa del depistaggio... e forse i militari presenti in zona non erano tutti veri militari

 (da Stray Bullets)
Oggi più di ieri Salvatore Parolisi è l'assassino di sua moglie. Anche i programmi televisivi del venerdì, quelli che fino a poco tempo fa sostenevano l'illogicità d'un omicidio compiuto dal militare, in quel modo e in quello spazio temporale, iniziano a vacillare e ad avere dubbi. Il motivo dei cambi di pensiero, lo si è capito, è nato dopo il filmato che lo ha visto accanto al chiosco impegnato a rispondere in maniera falsa al Pm Umberto Monti. Ed ancora una volta le sue bugie hanno colpito il segno e la mente di chi lo riteneva innocente annullando i pochi consensi che aveva rimasto nell'opinione pubblica. Di certo nessuno si è scandalizzato del comportamento tenuto dal procuratore, che con lui ha giocato come il gatto col topo cercando di azzannarlo senza ucciderlo. Nessuno mai dirà al Pm che ha barato perché sapeva la verità e non ha fermato l'emorragia di bugie che uscivano dalla bocca del marito cercando, anzi, di ammucchiarne altre per arrivare al suo scopo. Questo è il gioco delle parti che ritorna ad ogni interrogatorio. C'è chi sa, o finge di sapere, e chi non sa se chi sa ha realmente la verità in tasca. Poco ci voleva a dirgli: "Parolisi si comporti da uomo e la smetta di mentire perché per trovare chi ha ucciso sua moglie a noi serve la verità".

Così non è stato ed il gioco è continuato, fra trucchi e bugie, per oltre un'ora e mezza (il video mandato in onda dura una ventina di minuti e contiene solo le falsità perché probabilmente quelle dovevano uscire), un gioco stupido ma furbo visto che quel filmato non vale nulla a livello processuale, alla faccia di quanto ha affermato Umberto Monti nello stesso video, ma vale molto a livello mediatico. Ed ora non sarà facile toglierselo dalla mente, non sarà facile capire che la storia del sesso fra lui e Melania può realmente essere vera e che il parlarne al Pm lo avrebbe dovuto aiutare e non il contrario. Infatti la zona del chiosco in cui lo scambio di effusioni sarebbe avvenuto, quello indicato dal militare, è a nord ovest, quindi dalla parte opposta a dove la Blood Pattern Analysis ha stabilito essere iniziata l'aggressione, la nord est. E dato che il medico legale ha appurato che in quel giorno Melania non ebbe rapporti sessuali, eventuali tracce di sperma sul terreno non potevano in alcun modo collocare il marito in zona durante l'omicidio... non è pensabile che mentre qualcuno aggrediva Melania lui stesse facendo sesso, a meno di quattro metri da lei, con un'altra donna. Ed il procuratore, non ci fossero state le menzogne, forse avrebbe capito che il suo racconto non era un modo per depistare e proteggersi da improbabili tracce biologiche. Questo proprio perché il Parolisi non ha inserito il rapporto sessuale all'interno dello spazio in cui è avvenuta l'azione omicida ma all'esterno, a più di tre metri dal punto in cui sarebbe partita la prima coltellata.

E parlando di coltellate c'è da fare un passo indietro perché il coltellino usato per uccidere Melania, dopo una iniziale ricerca nel negozio in cui le allieve della caserma andavano ad acquistarne per fare regali di fine corso agli istruttori, non solo mai si è trovato materialmente, ma addirittura è sparito completamente dalla scena. Insomma, nonostante sia l'arma che fondamentalmente ha ucciso, da subito è stata relegata ad oggetto comprimario. Eppure non è un oggetto da poco, non è certo da sottovalutare ed avrebbe dovuto essere attenzionato in maniera maniacale. Per farlo, prima di tutto, occorreva prendere in considerazione il cadavere, le ferite inferte, poi cercare di capire se era vero, come scritto in perizia, che le armi usate, per uccidere e per incidere i disegni sulla pelle, erano realmente due. Prendiamo in esame le ferite lasciate da una lama lunga 80 millimetri, 8 centimetri, e le incisioni fatte con un punteruolo al momento del depistaggio. Un semplicissimo ragionamento fa propendere, basandosi sulla logica, che molto probabilmente le armi non sono due ma è una, una sola e stupida arma che non è neppure difficile da individuare se si pensa alla lama ed al punteruolo.

Victorinox per softair
Con un minimo sforzo si può capire che Melania è stata uccisa, ed è stata incisa, con un coltello multiuso. Ma quale? Diversi coltelli multiuso hanno all'interno un punteruolo, non tutti però sono idonei allo scopo. Quello che vedete a lato viene usato da chi pratica il Softair, è uno dei 120 tipi in commercio. Non tutti saprete cos'è il Softair, anche se a dire il vero questa parola l'avete letta sui giornali il giorno in cui i carabinieri si presentarono in un'armeria di Ascoli e sequestrarono tre coltelli, quelli regalati a fine corso agli istruttori, poi risultati non compatibili. Fu quello il giorno in cui i giornalisti scrissero che nel suddetto negozio non si vendevano solo armi normali ma anche prodotti per Softair. Questa parola è molto conosciuta ad Ascoli ed a Teramo, ma anche nel resto delle Marche e in Abruzzo perché sono regioni in cui il numero di softgunner iscritti, in oltre venti club e associazioni sportive, è molto elevato. In pratica il Softair è il "gioco della guerra". Si pratica con armi quasi vere che sparano pallini di plastica, ma anche con lanciarazzi che, se chi gioca è munito delle sicurezze necessarie, risultano innocui. Chiaramente, vista la natura del gioco, la maggioranza degli iscritti è di sesso maschile, ma nei vari club figurano anche diverse donne. Chi lo pratica, per sport o per divertimento, dev'essere maggiorenne (ci sono corsi anche per ragazzi di 16 anni, che però non possono partecipare alle gare) e deve indossare un kit incredibilmente identico a quello dei veri militari fatto di tute mimetiche, zaini, coltelli ed ogni cosa, ogni armamento, serva nelle guerre vere (il militare della foto in testa all'articolo non è un militare ma un softgunner ed indossa il kit quasi completo, cliccate sopra la foto per ingrandire l'immagine).

Chiaramente il divertimento del Softair non è il combattere per strada ma nei luoghi idonei. Per legge ogni battaglia deve essere segnalata alle forze dell'ordine e dev'essere combattuta in terreni privati concessi, con foglio scritto e firmato, dal proprietario. Ma anche i vari Comuni possono concedere spazi demaniali per gare autorizzate. Questo per quanto riguarda gli scontri che di solito si tengono la domenica o nelle giornate di festa. Per gli allenamenti, che non sempre si svolgono in gruppo e che ognuno pratica nel proprio tempo libero (assieme ad amici che amano lo stesso svago), il discorso si fa leggermente diverso e c'è chi rischia la multa pur di farli in zone boschive idonee. Ma il rischio è calcolato perché non è facile incorrere in sanzioni dato che le guardie forestali in certe zone non bazzicano molto i boschi (specialmente se c'è un poligono militare ad un passo). D'altronde chiunque di noi può andare quando vuole nei boschi, chiunque di noi può correre o nascondersi fra gli alberi a patto che non arrechi danno all'ambiente. Oltre a quelli fra pochi amici ci sono gli allenamenti di gruppo, una sorta di gara in famiglia che a volte inizia la sera tardi e finisce di notte. Per far questi occorre radunarsi, di solito si capisce che sta per iniziarne uno perché salgono (poi scendono) molte auto su strade poco frequentate, in zone boschive che non permettano di udire in lontananza il suono caratteristico dello sparo emesso, pur se con armi ad aria, contemporaneamente da tante mitragliatrici. 

Tornando all'omicidio di Melania si deve riscontrare una ormai certa assenza di volontà che porti a capire quale arma ha ucciso, si sa che si tratta di un coltellino e tanto basta, quale arma ha depistato, si sa che è un punteruolo e tanto basta, e per quale motivo la sera del 18 tante auto si recarono in zona Ripe, c'è un testimone che lo afferma ma non gli si da nessun peso. Inoltre si deve riscontrare una assenza di volontà nel capire chi, e per quale scopo, quell'arma potesse possedere. Si deve riscontrare una stranezza peritale in quanto, scrivendo dello stato del cadavere, non si fa mai cenno a danni causati da probabili animali presenti nel bosco, animali che potevano essere attirati dal sangue. Ed è ben strano che in due giorni nessuno di questi si sia portato accanto al corpo della donna che, a causa dell'enorme emorragia, di certo avrebbe dovuto attirarli. Si deve notare che in sei mesi l'unica pista percorsa dai Pm è quella che porta al Parolisi, pur con qualche deviazione in caserma (ma anche queste legate a lui), e che pur non riuscendo a distillare una vera e propria goccia di realtà si insista nel cercare prove che non ci sono. E dato che gli indizi sono legati a doppio filo alle bugie del militare (dette chiaramente per non far venire a galla la sua storia extraconiugale), si deve per forza pensare che se un domani venisse condannato all'ergastolo, se venisse privato di sua figlia e della sua famiglia, sarebbe solo a causa dei pregiudizi che quelle bugie hanno inserito nella mente di chi dovrebbe restarne scevro ed indagare in ogni possibile direzione. 

Ora io mi chiedo per quale motivo non si è pensato che l'arma usata per uccidere potesse essere anche l'arma usata per sfregiare il corpo. Mi chiedo chi erano quelle persone, che i paesani hanno detto essere militari, che quel 18 aprile, e solo in quel giorno accadde, si fermarono a Villa Lempa con un'auto civile. Mi chiedo perché non si è pensato potessero essere dei softgunners di ritorno da un allenamento e non veri soldati. Mi chiedo per quale motivo non pensare, dato che i militari di Chieti presenti al poligono di sera venivano riportati in caserma, che sia stato il rumore di una finta battaglia protrattasi per ore ad allontanare gli animali dalla zona, mi chiedo se non sia stato l'odore dell'uomo, di tanti uomini, a tenerli lontani. Mi chiedo perché non vagliare il contesto del luogo alla ricerca di un assassino diverso da quello già marchiato a fuoco. Nei boschi, da anni ormai, non vanno solo i cercatori di funghi (che comunque si muovono solo quindici giorni dopo una abbondante pioggia), e se c'è chi in quei luoghi gioca a fare la guerra, mimetizzato in tute militari facili da confondere con quelle vere, si deve sapere e cercare di capire se qualche persona, implicata perché nell'orbita della coppia, abbia interessi o pratichi un tale sport. Chiaramente non intendo affermare sia avvenuto un omicidio di gruppo, in questo caso non avrei posto l'attenzione sui militari visti in paese con l'auto civile, e neppure sia stato commesso di notte, il chiosco è troppo a ridosso della strada principale. Ciò che ritengo probabile è un passaggio pomeridiano abbastanza frequente, in zona Ripe, di qualche militare non propriamente militare che conosceva la coppia.

Ed ancora mi chiedo, dato che Ascoli e Teramo sono le città in cui l'azione delittuosa si è svolta, perché non cercare l'omicida nel contesto di quanto avviene in quelle zone ed ancorarsi ad una convinzione che finora, tranne il pregiudizio, non ha portato a nulla?


184 commenti:

Anonimo ha detto...

Massimo, ho letto con il solito interesse, che peraltro mi hanno sempre destato i tuoi scritti, anche questo tuo ultimo articolo. Cosa dire? Anche questa volta, come sempre, hai trovato il modo di evidenziare un'ennesima pista che si potrebbe percorrere qualora ci fosse la volontà di voler indagare seriamente su questo orribile delitto. Ormai credo che tu sia uno dei pochi che credono ancora in una potenziale innocenza di Parolisi. Uno che, al contrario di tutti, non si è fatto condizionare da tutte le notizie false e/o gonfiate che circolano sulla colpevolezza ormai certa del Parolisi e che si continua ad esporre ponendo seri dubbi sulle certezze degli investigatori. Spero che quanto trattato nel tuo sito possa servire a trarre spunti a chi di dovere o quantomeno a porre i giusti dubbi sull'opinione pubblica. Devo dire che all'inizio della vicenda anche io facevo parte di quella grossa fetta di persone convinte della colpevolezza di Parolisi, e solo dopo averti scoperto e seguito alle certezze son seguiti i dubbi e piano piano la convinzione che gli inquirenti siano completamente fuori dai binari
Complimenti ancora, un saluto
Marilia

Anonimo ha detto...

@Massimo
Ora anche il dubbio su paio di occhiali di M. consegnati da Parolisi che sembra non siano uguali a quelli che portava il mattino al supermercato la vittima.
Va beh, e' un tiro al bersaglio.
Cercando di evitare l'OT osservo che il depistaggio deve essere stato messo in opera nelle ore notturne, e comunque totalmente prive di luce.
Siamo fra le 06,00 e le 07,00 del 20/04/2011, momento in cui casualmente il cellulare di M. riaggancia di nuovo la cella telefonica di competenza, e per fare tale staging, non riuscendo per impossibilita' materiale a prenotarla a nome di Parolisi, si deve impegnare la presenza di un complice.
I vestiti rinvenuti, ove l'analisi confermasse, potrebbe confortare una tale ipotesi ma ci direbbe anche che da li, da quel sentiero sopra Cornacciano, puo' essere ripartito lo staging.
L'oscurita' ed un sentiero a piedi escludendo per troppo rischio l'utilizzo di un mezzo, questi i due elementi, manca certo una verificabilita' sui vestiti ma ipotizzando, e non fantasticando, viene da chiedersi due cosette:
1) Chi dispone di visori notturni??? Solo i reparti militari in servizio attivo??? Od anche i softgunner???
2) Quali oggetti e sostanze avrebbe potuto non vedere chi ha depistato ipoteticamente grazie ad un visore notturno??? Il sangue sul legno e' visibile con un visore notturno e la strisciata di impronta e' attinente??? Un visore mette in rilievo ad esempio un accendino od ancora, un pacchetto di sigarette risulterebbe ancora con al suo interno sigarette sebbene stropicciato o puo' rimanere una cartaccia buttata???
Come appare al visore notturno uno scontrino gia' emesso ed impresso???
E' ipotizzabile o fantasioso chiederselo???
Antonello

Unknown ha detto...

Grazie Marilia.

Cerco solo di dar voce a chi voce non ne ha perché al minimo alito viene sommerso da migliaia di urli contrari.

So che un articolo del genere non sarà facile da elaborare, che rischio di ritrovarmi commenti basati su articoli inverosimili e privi di logica (d'altronde finora non c'è stata logica neppure nelle indagini, indagini che anche a Teramo vengono ripetute tale e quali a quelle di Ascoli), so bene che è difficile capire una realtà che non si conosce, vivendo in città è normale portare il proprio pensiero su altro, quella del Softair che comunque è radicata nelle zone boschive italiane e conta migliaia di tesserati e centinaia di negozi specializzati. E non basta digitare softair su youtube per capirla perché tanti video sono stati, da sei mesi a questa parte, eliminati dagli autori, e quelli che si vedono sono di gruppi sportivi che veramente vanno per divertirsi e passare qualche ora all'aperto.

E non sarà facile far capire che c'è gente che gira vestita da militare e non lo è (lo dimostra l'auto con cui si sposta), e che fra l'attrezzatura che si porta appresso ci sono le medesime cose che usa un militare (forse anche qualcosa in più), compreso un coltello multiuso (serve sempre quando si fa un campo base o quando ci si inoltra nella boscaglia) che si incastra a meraviglia con le ferite ed il depistaggio del caso in questione. Come si incastra il luogo dell'aggressione.

In ogni caso non pretendo di aver scritto in verità, è chiaro che le mie sono solo ipotesi. Ipotesi che pur nascendo da fatti provati, quali le ferite e gli sfregi sul corpo di Melania, quali gli abitanti che hanno visto più militari con un auto civile, quali il movimento notturno di auto, inconsueto in quella strada, restano pur sempre ipotesi che non sta a me verificare.

Inoltre non pretendo che chi mi legge cambi idea, mi accontento di far riflettere... sempre lo si voglia fare.

Ciao, Massimo

Unknown ha detto...

Ciao Antonello.

Il visore notturno lo usano i più esperti (se clicchi sul nome sotto la foto di testa ti collegherai ad un sito che spiega molto bene in cosa consiste il softair e quale attrezzatura si può acquistare.

Ma nonostante il visore sono propenso a credere che il depistaggio sia avvenuto con buona visibilità, forse la mattina del 20 quando al poligono erano solo pochi militari di Ascoli, perché il quadro che si è presentato ai primi arrivati era molto ben composto.

Inoltre non voglio si pensi assolutamente sia stato un softgunners ad uccidere, voglio si capisca che ci sono altre possibili piste investigative che possono apparire strane a chi non vive in quei luoghi ma che strane non sono. Piste che solo analizzando le ferite e confrontandole con un multiuso da softair si potranno escludere o imboccare.

Ma pare che nessuno si sia preso la briga di dire ad un perito "fammi sapere quale coltello e quale punteruolo hanno martoriato Melania. E pensare che solo i numeri sono infiniti, gli oggetti da confrontare alle ferite no, quelli prima o poi finiscono ed un buon perito prima o poi ti dice quale arma è stata usata (specialmente se una la lama ed un punteruolo dello stesso multiuso sono compatibili con le ferite).

Ma ultimamente pare ci si sia scordati che in ogni indagine di omicidio la base da cui partire, per non incorrere in grossolani errori, è l'arma usata dall'assassino.

A dire il vero c'è chi non lo ha dimenticato, la dottoressa Cattaneo (Yara), ma non si può clonare quindi...

Massimo

Anonimo ha detto...

Massimo quarda che io ho sempre considerato le tue elaborazioni sempre come ipotesi, anche se abbastanza verosimili, al contrario di quelle formulate dagli inquirenti che non sono mai state logiche da principio ma attualmente stanno rasentando l'assurdità. Mi riferisco alle ultime affermazioni relative alla convinzione della sostituzione di bora e occhiali. Ora non so se si tratta delle solite cavolate della stampa oppure degli inquirenti. Si sta costruendo un castello di accuse che non hanno nessun nesso logico. Hai detto bene non solo non si è voluta considerare l'arma del delitto ma cosa dire delle motivazioni che sostengono abbiano portato Parolisi a compiere il delitto? E' tutto estremamente penoso!
Marilia

Anonimo ha detto...

Posto questo link perche' in relazione al tema dell'articolo mi sembra quello piu' determinante:
https://www.youtube.com/watch?v=ja6EVicCit4&feature=youtube_gdata_player

Sono tantissimi gli spunti, ad esempio io non sapevo che la mattina del 20/04/2011 vi fossero alcuni militari di Ascoli ancora impegnati in esercitazione e questo sposterebbe gli interrogativi verso quelli di Chieti.
A parte le testimonianze di Villa Lempa:

1) Che senso ha che ad un militare venga proibito di riferire eventualmente su particolari inerenti un omicidio, ma sembra che nessuno veda le enormi contraddizioni del mondo militare.
2) Alla fine dello spezzone Lolli descrive un abbigliamento ed una capigliatura, con occhiali, molto simile a M., Ranelli era l'unico che aveva visto M.????
Antonello

Anonimo ha detto...

Antonello, non sono riuscita a entrare nel link che hai segnalato. Puoi verificare per piacere. Resto in attesa
Grazie Marilia

Anonimo ha detto...

chi è questo Lolli?
tabula

Anonimo ha detto...

@Marilia
scusa il ritardo ma sono riuscito a rientrare solo ora, si lo spezzone e' il completo delle testimonianze militari e degli abitanti di Villa Lempa su movimenti militari strani ad ore inconsetue, nonche' quella del Ranelli e del Lolli.

Se non si riesce a visualizzare il link basta andare su youtube ed inserire in riga di ricerca "melania rea soldatessa turbata", ho verificato, cosi' non si puo' sbagliare, magari con il tab non sempre riesce il copia incolla di link.
Buona visione.
Antonello

Anonimo ha detto...

@Tabula
Lolli e' uno dei testimoni al pianoro, ha pranzato al Cacciatore e dopo insieme ad un amico si sono diretti verso una panchina a ridosso del chiosco di Ranelli e delle altalene, nel video spezzone di Chi l'ha visto descrive cio' che lui si ricorda, vicino a loro ad un certo punto, Lolli dice verso le 15,30, passa una "signora" con jeans chiari e maglia di lana lunga di colore celeste, direi molto vicino all'abbigliamento di M? forse manca il giubbotto scuro.
ci sta anche che non sia stata M., che mi sembra sia stata rinvenuta con una maglietta blu e giubbotto scuro.
di quel video comunque e' interessante tutta la descrizione della situazione militare in zona.
Antonello

Mimosa ha detto...

Grazie Antonello, è stato utilissimo rivedere quel video (che avevo già visto), … appena ora mi sono accorta che le prime testimonianze sugli strani movimenti a Villa Lempa di gente vestita in tuta militre parlano di 4 persone, e poi un signore racconta di 2 uomini e 1 donna la quale si era chiusa in bagno e pareva sconvolta.
Fino ad ora mi ricordavo di due donne e un uomo … questo cambierebbe le cose, un tantino … almeno rispetto alla mia ipotesi …

Ma forse, se non erano veri militari (l’avevo subodorato sotto sotto ma non sapevo come collocare le mimetiche … Io ringrazio e mi complimento con MASSIMO per averci fatto un ottimo istruttivo articolo che mi ha illuminato!), mi sento un po’ sollevata rispetto alle “brutte/peggiori cose” sulla caserma …

Cara SQUADRA, ho l’impressione che dobbiamo restare nel quadro dell’aggressione per motivi (più o meno) passionali con l’implicazione di donne e/o uomini che volevano vendicarsi del caporalmaggiore scelto Parolisi e dargli una solenne lezione …! poi le cose saranno degenerate in omicidio …
Lo so che non è un’idea solo mia né nuova, ma che ne dite di ricominciare d’accapo a ipotizzare? (chi vuole, naturalmente…).

... anche per fare a gara con la Procura di Teramo in fatto di fantasia ...

Mimosa

Anonimo ha detto...

Io osservo una cosa un po' OT, tanto per cambiare diranno i malpensanti, abbiamo tutti pensato ad una tempistica dal nostro punto di vista, ma Melania che cognizione del tempo aveva???
Intendo, manca qualcos'altro all'appello pensando razionalmente anche alle visite del mattino.

L'orologio...Melania non aveva orologio???

E se non aveva orologio, o era uscita senza e doveva avere il cellulare come unico riferimento temporale o era uscita con e non e' stato piu' trovato???
L'orologio del cellulare quindi, che ora segnava rispetto ai veri orari delle chiamate di S.???
Era un orario indietro od avanti quello di riferimento del cellulare di M. rispetto all'ora reale del suo gestore telefonico??
C'e' qualche anomalia in merito od osservazioni???
M. possibile avesse fiumi di borse da "solo" 250 euro ma nessuno straccio di orologio???
Ho provato a guardare nel video della mattina ma finche' non ho il mio pc ho un hardware limitato, qualcuno puo', se e' interessato, darci un'occhiata???
Specialmente quando entra al supermercato, almeno il braccio sinistro, ammesso portasse li orologi, viene inquadrato da vicino.
Beh, se e' uscita con la borsa ed orologio direi che cominciano a mancare un pochino di oggetti, chi ha depistato si e' fatto prendere la mano e ha preso la mano???
Dicevamo, forse borsa, forse orologio, di sicuro la catenina, di sicuro la privata intimita'.
Anche stamattina ho dato spazio alle fantasie, che Dio mi aiuti, sono preoccupato, io l'orologio me lo levo solo di notte, sara' mica un sintomo di dissociazione e sdoppiamento della temporaneita' notturna???

Antonello

Anonimo ha detto...

@Mimosa
Vorrai dire una lezione legata a motivi sentimentali degenerata poi in un "non omicidio", mi sembra troppo presto per pormi l'interrogativo.
Troppe anomalie da verificare.
Ad esempio, qualche articolo riportava che l'anello di fidanzamento era sotto il corpo.
1) Forse manca la borsa.
2) Forse manca l'orologio.
3) Manca sicuramente la catenina anche se lo possiamo dedurre solo dalla denuncia di Parolisi.
4) Segni di ruote tre metri sopra la testa di M.
5) Colpo in testa ed alle coscie/ginocchia.

Possiamo ipotizzare che M. sia stata scaricata tramortita da un mezzo, che gli si sia, nella caduta, inavvertitamente sfilato l'anello in precedenza rimessogli da qualcuno che non conosceva l'ordine logico con cui M. li portava e che finito sotto il corpo costituisca l'unico errore di uno staging volutamente dispersivo???
Dopo lo scarico una dinamica aggressiva fra il risveglio e la tortura ma dodici ore prima del rinvenimento come aveva affermato il primo medico legale intervenuto.
Rinvenuta intorno alle 15,30 andremmo a ritroso alle scure 03,30 del 20/04/2011, facciamo le 04,30, accomodiamo anche noi gli orari come le procure, scaricata quindi due ore e mezzo prima di riaccendere il suo cellulare lanciandoglielo accanto al corpo alle 07,00, prima dell'albeggio.
Mi sa che a fantasia con la procura non c'e' storia.
Antonello

Anonimo ha detto...

Mimosa, io ci sto e riparto da zero, ovvero proprio dalla scena del delitto.

In un bosco, sotto un albero e accanto ad un chiosco chiuso, giace, in posizione supina, il corpo di una donna alta e giovane, con pantaloni e mutandine abbassati. Il corpo presenta trauma alla testa e 35 coltellate tra cui un taglio alla gola inferto da destrorso, ma da destra verso sinistra, e solo 2 tagli profondi, ma non singolarmente letali. Manca la catenina al collo. Trucco agli occhi, intatto. Capelli distesi da un lato. Fede al dito e anello di fidanzamento a terra. DNA femminile sotto l'unghia dell'anulare della mano sinistra e vari DNA maschili sotto le unghie della mano destra. DNA sulle mutandine. Siringa al petto (2 DNA, uno maschile ed uno femminile, non della vittima, ma non si sa se corrispondenti ai DNA subunguali o a quello sulle mutandine). DNA del marito in bocca. Accanto al corpo: salviettine; laccio emostatico; accendino del marito della vittima e pacchetto di sigarette vuoto; telefonino della vittima, con DNA della figlia ed ultimo sms risalente all'anno precedente. Pochi spiccioli in tasca. 5 formazioni pilifere sul corpo non appartenenti alla vittima. Pozza di sangue (non molto) sotto il corpo. Schizzi di sangue verso il chiosco. Una sola impronta di scarpa (sangue) sul legno del chiosco. Incisioni rappresentanti simboli su cosce/ventre e sul legno del chiosco. Sul corpo, nessuna traccia animale - DNA o altro (unghie, peli, piume, penne, zampe, becchi) o vegetale (aghi, foglie, rametti). Vicino al corpo, impronte di macchina con pneumatici distanti tra loro 160cm. Nessuna violenza sessuale. Da analisi risulta che la donna ha avuto un rapporto sessuale diversi giorni prima di morire.

Mancano INCREDIBILMENTE dati sulla temperatura interna del corpo. Il primo medico legale la fa comunque risalire, data l'esperienza, a diverse ore dopo la scomparsa della vittima. Mancano inoltre l'arma del delitto e il movente, finora solo presunto. Carmela, conosciuta come Melania, si e' difesa, e' morta dissanguata diverse decine di minuti dopo l'aggressione ed e' stata trovata, dopo 48 ore e a 15km di distanza dal luogo della scomparsa, in seguito ad una telefonata anonima.

Cosa stona e cosa e' legato da un filo, macabro ma logico?

Annika

PINO ha detto...

MIMOSA CARA,
Dopo aver letto l'ultimo articolo di Massimo, proponi alla "squadra" di ripartire da zero.
Io direi proprio di si. Tenendo da conto, però, quei punti fermi dai quali non possiamo allontanarci, perchè costituiscono le basi sulle quali poggia il nostro costrutto garantista, quali:
1) La probabile presenza di M e S al pianoro, segnalata dal cane e dalla testimonianza di Ranelli.
2) L'allontanamento volontario di M pochi minuti dopo l'arrivo al pianoro.
3) La verosimile ipotesi di un appuntamento con X al monumento.
4) Che P non può essere stato, in alcun modo, l'autore materiale dell'omicidio della moglie, anche a ragione del calcolo dei tempi.
Quindi, secondo il mio mestissimo parere, si dovrebbe cominciare con la possibile identificazione di X, nella nuova direzione indicata intelligentemente da Massimo, unitamente alla più che possibile dilatazione dell'ora del decesso di M.
Se la "squadra" è d'accordo, possiamo ripartire, da subito, avanzando ipotesi e concetture, seguendo il nuovo tracciato.
Ciao, PINO
p.s. Resto in attesa di conoscere il parere di tutti gli altr. P

PINO ha detto...

ANNIKA, nulla stona, nel complesso del tuo dettagliato elenco.
PINO

PINO ha detto...

pp.ss. scusate al posto di "mestissimo" (ci vorrebe solo questo) leggere "modestissimo"
P

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente con te, Pino: garantismo sempre. Inoltre, se c'e' chi non potrebbe comunque mentire, ritrattare, inventare, ricordare a mesi di distanza, cambiare versione, farsi interrogare in gruppo che piu' ce n'e' meglio e', rilasciare interviste a chiunque abbia un microfono in mano, o tirare fuori dal cilindro lavatrici, borse, caffeina, riti satanici, patenti scadute, segreti segretissimi, occhiali da sole, messaggini e squillini, "cose brutte", arma del delitto numero uno, piadine, momumento piccolo, amanti a iosa, celle telefoniche, pantaloncini simili o forse identici ma non proprio gli stessi, trolley, il barbatrucco del trucco bionico dalla durata perpetua, piumone o piumino non si sa, affollamento sbalorditivo del lunedi' pomeriggio ora amaro nel caffe' al parchetto del paesino, la telecamera dal timer impazzito che influenza l'IPOD dall'orario impazzito, monumento grande, macchina nera fantasma parcheggiata dove nessuno la puo' vedere anche se ci passa accanto e mai reclamata perche' trasformatasi in macchina rossa, un fagotto due fagotti tanti fagotti, arma del delitto numero due e, infine, cellulari dai tracciati TOP SECRET (mentre guarda un po' gli Americani: due giorni e... abracadabra, svelano l'arcano), questo e' quel nasone di Piergiorgio.

Annika

Anonimo ha detto...

@Mimosa
potrebbe sembrare maleducazione il mio ritardo ma e' che sono rientrato poco fa e ho un po' ragionato sulla tua proposta.
Direi che, per quanto mi riguarda, ho dei tentennamenti fondati:
1) Non ho ben chiaro se faccio io parte, o meno, della "squadra" da te citata e non posso per mia natura accettare eventualmente di farne parte se non so prima su quali basi e criteri.
Chiaramente nessuno obbliga nessuno ne voglio ostacolare io una "squadra" di ricerca della verita' e quindi, per evitare problematiche attinenti a "cani sciolti" come mi ritengo essere, sono pronto alla sola lettura senza ne intervenire e ne snaturare il filo logico.
2) Per formare una squadra non basta il rispetto e l'educazione, ma serve stabilire dei criteri fondanti un punto di partenza, quello zero io lo capisco come lo stabilire a monte quali siano i dati di partenza che possiamo considerare OGGETTIVI, come ricordava condivisibilmente Pino e distinguendoli da quelli GIUDIZIARI mi sembra alquanto di parte e poco garantisti nemmeno della verita', oltreche' di P. e della vittima M.
3) Sono portato a stare alla finestra, non per un rifiuto a priori, ma per valutare se anche alla luce di divergenze, mi sembra sanate, ci possano essere punti convergenti su cui eventualmente poter aderire e collaborare dando il mio piccolo apporto.
4) Osservo che e' difficile formare una squadra gia' nel reale, figuriamoci nel virtuale, dove manca un afflato del "ritrovarsi" anche al buio, inoltre il virtuale in questo senso lascia troppo spazio alle possibili incomprensioni.
Ad esempio, certe elucubrazioni udite con toni e semitoni ma sopratutto viste con espressioni e gesticolazioni trasmissive possono riacquistare un senso diverso dalle elucubrazioni tout court.
Anche per positivita' ed educazione non ho risposto ad Annika (anche se mi sembrano interessanti le sue osservazioni) perche' non volevo interrompere la chiamata alla tua proposta.
Rispondo ora a te in soluzione di continuita'.
Antonello

rita ha detto...

In programma nuovo interrogatorio per Sonia...

http://www.abruzzo24ore.tv/news/Omicidio-Rea-Ludovica-ai-pm-Amo-ancora-Salvatore/58241.htm

LucaP ha detto...

Ciao Massimo

Ho trovato il tuo articolo interessante per gli spunti di discussione nuovi ed alternativi.
Se hai avuto modo però di leggere i miei interventi precedenti relativi alla questione sentinelle, emergerebbe il forte sospetto che ci sia stato un inquinamento delle testimonianze delle sentinelle operato da Arrica e da Mascia allo scopo di invalidare la testimonianza di Colasanti che risulta essere fondamentale per confermare o smentire la tesi degli inquirenti e quindi far continuare a gravitare solamente su Parolisi i sospetti. Questo inquinamento non credo sia stato fatto spontaneamente dalle due sentinelle (che sembra i PM teramani non abbiano riascoltato preferendo risentire solo Colasanti) ma dietro sollecitazione di qualche loro commilitone o superiore e quindi di un vero e proprio militare.
Questo chiaramente non significa che, dal momento che le ipotesi ricostruttive sinora formulate hanno quasi sempre ipotizzato la presenza di più di una persona, tutti i personaggi coinvolti siano militari.
Anzi le tue suggestioni potrebbero anche suggerire il coinvolgimento sia di un militare sia di altre persone dotate di attrezzature specifiche per il Softair al fine di poter passare inosservate in una zona teatro di esercitazioni militari (potrebbe essere che Melania sia stata portata al Chiosco a bordo di un veicolo militare evitando quindi che Colasanti si soffermasse ad ossevarne attentamente i passeggeri?). Tale ipotesi potrebbe, coma da te scritto, confermare in qualche modo le tante supposte (in quanto sembra non siano state allegate agli atti trasmessi ai GIP) testimonianze di militari sospetti nei luoghi.

Ciao

LucaP ha detto...

Uscendo un po' dal seminato, vorrei riprendere l'analisi della incongruenza relative al personaggio di Sonia.
Tanto si è scritto in questo blog relativamente alle chiamate ed agli SMS strani di Sonia, nonché delle interviste televisive da lei rilasciate.
Secondo me però, rileggendo attentamente gli atti pubblici a nostra disposizione, emerge una stranezza che continua a rodermi come un tarlo.
Nella prima deposizione davanti ai PM (23/04/2011), Sonia dichiara che assieme al marito ed ai Parolisi si erano recati al Colle la domenica 3 aprile (parlando quindi della scorciatoia e di altro). Si badi che questo lo dice solamente il sabato dopo gli eventi. Se a me chiedessero di qualcosa capitato negli ultimi 15 giorni difficilmente sbaglierei di una settimana (al massimo chiederei un calendario ed indicherei il giorno esatto, a maggior ragione se si parla di un fine settimana).
Tuttavia, risentita dai PM il 14/06/2011 (quindi un mese e mezzo dopo gli eventi) dice di essersi sbagliata e che non si trattava del 03/04 bensì del 10/04. E' sicuramente un errore ininfluente considerato anche il personaggio emerso dalle interviste in TV.

Ma allora perché lo stesso errore di datazione lo fa anche la madre di Melania quando afferma il 27/04/2011 che assieme al marito se ne sono andati via da Folignano alle ore 9.00 del 3 aprile "mentre Melania e Salvatore si stavano organizzando per trascorrere la giornata al Colle insieme ai loro vicini Sonia e Alfredo". Risentita tuttavia l'11/05/2011 si corregge e dice che il giorno della partenza da Folignano era il 10/04 anziché il 03/04.
Alle coincidenze si deve anche credere, ma possibile che due persone (che teoricamente non hanno nulla a che fare l'una con l'altra) si sbaglino entrambe di una settimana solamente a 10 giorni di distanza dal fatto?
Non so se questa "coincidenza" possa avere qualche significato ma a me pare alquanto strana.
Mi viene anche da domandarmi, ma non so darmi risposta, in che data sia uscito il filmato di Salvatore che dondola Vittoria sull'altalena il giorno 10/04 (od in questo caso si tratta di un errore di segno opposto ed effettivamente era il 03/04?).
Ciao

LucaP ha detto...

Sempre relativamente alla stranezza rilevata nel mio commento precedente, la madre di Melania nella deposizione dell'11/05/2011, a maggior dimostrazione del fatto che si fosse sbagliata parla di una contravvenzione per violazione del codice della strada (ma le avevano chiesto spiegazioni i PM? magari sulla base del filmato?).
Questi personaggi poi sono gli stessi che relativamente ad altri fatti ricordano benissimo. Ma sono anche gli stessi che dopo sei mesi trovano codici a barre sospetti od integrano il proprio racconto della domenica del 10/04 con ricordi di passaggiate lungo (guarda caso!) percorsi analoghi a quelli seguiti da Piergiorgio quando proprio quest'ultimo ritorna alla ribalta per confermare la versione di Parolisi.
Ed allora è ammesso chiedersi quale delle due donne abbia influenzato (magari accordandosi telefonicamente) la correzione della testimonianza dell'altra.

Probabilmente tutto ciò non ha alcun significato, ma come già detto da altre persone ben più importanti, a sospettare si commette peccato ma quasi sempre ci si azzecca.

Ciao

LucaP ha detto...

Dimenticavo un particolare.

Nell'intervista rilasciata ai giornalisti (od ad uno solo visto che poi è riportata integralmente uguale su più testate) il giorno 01/05/2011 (quella famosa dove afferma che la sera del 17 lei e Melania avevano stirato assieme), Sonia dice:
"Insieme eravamo già state la prima domenica di aprile (03/04 ndr) sul pianoro di San Marco con le famiglie".
Mi viene da pensare che non fosse assolutamente un errore. Ma mi mancano allo stesso tempo troppo informazioni per darmene una spiegazione.

Ciao

Anonimo ha detto...

Luca P
ovviamente la data non è di poca importanza. Si è detto che il cane può seguire una pista vecchia anche fino a 12 giorni. Qui i giorni diventerebbero 15.

Queste dichiarazioni, fatte e poi smentite, dimostrano una volta di più che i testimoni, se non sentiti nell'immediatezza del fatto, sono poco attendibili, possono confondere date (figuriamoci gli orari) ed altri particolari. E' da notare che Ranelli è stato sentito il 18 aprile (e dicono che può essersi confuso), mentre gli altri testimoni sono stati sentiti a distanza di uno o addirittura due mesi.
Tiziana

LucaP ha detto...

@ Tiziana

Quello che però io sollevavo come dubbio non era tanto l'attendibilità del singolo testimone che di per se può chiaramente sbagliare, quanto il fatto che fossero ben due i testimoni a sbagliare nello stesso modo (e statisticamente questa diventa un'anomalia), per di più essendo gli unici testimoni a parlare di tale evento (se ci fossero altre 3 persone che affermano sin da subito che il giorno della gita era il 10 l'errore statisticamente ci potrebbe anche stare). E qui non si parla di minuti come nel caso di Ranelli, bensì di una settimana (io non saprei dire cosa ho fatto alle 12.30 ed alle 12.50 di domenica 16 ottobre, ma saprei dire che domenica 16/10 sono andato al cinema con mio figlio a vedere i Puffi nella sala 9 di una specifica multisala).

Ciao

Anonimo ha detto...

@LucaP
non ho letto la parte giudiziaria inerente ma se e' come dici, e non ho motivo di dubitarne, condivido il rilevare una troppo casuale circostanza che stona e stride con il fatto che ambedue sarebbero cruciali testimoni fondanti la versione accusatoria.
Cioe', a tutti gli addetti il particolare e' risultato normale sino a che' le tesi convergono, perche' mi chiedo se la mamma Vittoria invece avesse ripreso S. dicendole che in realta' erano andati dal monumento il 03/04 anziche' il 10/04 cosa sarebbe successo???
Dal 03/04 al 18/04 vi e' una distanza di 15 giorni e le dichiarazioni dell'istruttore di Piergiorgio, che affermava a Quarto Grado che il nasone di Piergiorgio ha potuto impegnarsi sulla distanza al massimo di 12 giorni non garantendo risultati sulla piu' lunga distanza, chiaramente avrebbero lasciato trasparire che una traccia del 03/04 non poteva sicuramente aver depistato il simpatico cane.
La pista invece raccontata come lasciata il 10/04, si distanzia dal 18/04 di appena otto giorni, a quel punto chiaramente confonde di piu' le acque anche se i ben informati sanno che i due tragitti differiscono notevolmente al monumento.
S. pero' non poteva dichiarare, per qualche motivo strano, che il 10/04 sarebbero andate dalla roulotte, anche fosse sarebbe stato troppo, perche' a quel punto avrebbe forse dovuto spiegare cosa ci sarebbero andate a fare e quindi appare illuminata una indisturbata ipotetica, solo gli inquirenti accusano, attivita' di inquinamento sicuramente intesa come difficolta' del ricordo da parte di chi invece ha il dovere di dubitare non solo di P.
Noto anche un'altra associazione fra le due "informate sui fatti", e cioe' che tolto Parisi sono le uniche due che confermano la festicciola delle 16,00, ed il fatto che i due dovevano andare al pianoro (S. solo in tempi recenti ha invece dichiarato alle tv che lei non sapeva che la coppia doveva andare al pianoro).
Puta caso si differenziano per un particolare, la mamma Vittoria chiaramente tempesta di telefonate il cellulare di Melania, a S., che fino almeno alle 16,40 non puo' aver saputo di quanto accadeva, non interessa stranamente nemmeno sapere il motivo per cui la coppia non arrivava come concordato.
Sicuramente tutti avranno spiegazioni a tutto, a quanto ci consta io non ne vedo, anzi ho dei dubbi e non sono il solo, chiedo a LucaP, sai per caso se agli atti risulta che gli sarebbe stato chiesto un perche'???
Complimenti per aver notato un particolare che, a me, inquieta.
Antonello

Anonimo ha detto...

@LucaP
Seguendoti rapidamente in questa tua uscita dal seminato, potresti anche inserire tra le incongruenze di Sonia, la testimonianza del fratello di Melania (è in qualche atto ufficiale, da ricercare se d'interesse). Michele parla della schizzinosità della sorella per i bagni pubblici, citando Sonia che una volta, recatasi al Colle con Melania per una passeggiata, avrebbe dovuto accompagnare Melania a casa per recarsi in bagno. Quando? Era in una di queste occasioni comuni con le famiglie o erano andate da sole? Nulla di particolarmente grave, probabilmente, se non la dimostrazione che il confronto/aggiustamento tra le testimonianze della famiglia di Melania e Sonia era già iniziato.
Pamba

Anonimo ha detto...

@LucaP
Complimenti per aver notato il particolare, concordo sui dubbi e rimango stupito, non avevo letto veramente strano.
Sembra, non voglio accusare nessuno, che stiano facendo di tutto per levare terra da sotto i piedi del Parolisi.
Il problema e', se e', ma lo starebbero facendo perche' sono sicuri della colpevolezza del militare in qualche ermetico modo e non possono provarlo o lo potrebbero fare, se fosse cosi', per qualche altro motivo??? Cioe' un particolare cosi' non casuale, ove voluto, prevederebbe la buona fede di chi vorrebbe incastrare un colpevole o altro???
Antonello

Anonimo ha detto...

Luca P
ho ben colto quello che dicevi della doppia testimonianza.
D'altra parte da diverse interviste risulta che la famiglia Rea ben conosce gli amici di Melania e che con loro aveva occasione di parlare.
In un'intervista, per esempio, il papà diceva che aveva più volte ringraziato Paciolla e la moglie Stefania, per aver accolto Melania, che a Folignano non aveva altre conoscenze.
Chissà se dopo aver saputo delle bugie di Paciolla (che tradiva pure lui la moglie), ha continuato a nutrire gli stessi sentimenti?
Tiziana

Anonimo ha detto...

Mi sembra tra l'altro che Sonia sia stata invitata a Summa Vesuviana, alla festa di compleanno per i due anni di Vittoria.
Tiziana

Anonimo ha detto...

ma la voce del gestore estivo del chiosco non vi sembra quella del telefonista? una perizietta fonica no?

LucaP ha detto...

Ne ho trovata un'altra!!!!

Parolisi nella telefonata al 112 (me la sono riascoltata tutta ma è anche riportato nell'ordinanza del GIP di Teramo) dice che al Colle ci erano stati una quindicina di giorni prima e quindi il 03/04 come testimoniato subito da Sonia e dalla madre di Melania!!!!

Che sia questo il famoso comodino? Bah?

Il fatto che le due donne si correggano volutamente sulla data, potrebbe voler allora significare molte cose, per esempio (non in ordine di importanza):
- aumentare sicuramente i sospetti su Parolisi (per la madre lo capirei, anche se a quella data pubblicamente affermava ancora che per lei Salvatore era innocente, ma per Sonia?)
- che le due donne si sono probabilmente sentite ed hanno voluto concordare una versione differente (sarei istintivamente più propenso a pensare che l'iniziativa sia partita da Sonia, ma per quale motivo?)
- che le versioni date da Sonia in merito alla vita "nauseantemente" felice dei Parolisi erano sin da subito artatamente false;
- che Sonia poteva avere un interesse specifico a spostare la data in avanti ed abbia così convinto la madre di Melania facendo magari leva sulle notizie dei tradimenti che incominciavano a trapelare
Ricordiamoci che Sonia il 01/05 fa uscire una breve intervista in cui si premura di dire che Melania era felicissima la sera prima e che avevano stirato assieme sino alle 23.
La notizia/bufala (non se ne trova alcuna traccia nelle ordinanze e nella memoria difensiva) relativa al DNA femminile ritrovato sugli slip e che tale DNA corrispondeva a quello di Sonia, esce sui giornali il 21/22 luglio. Circolava già tale notizia/bufala all'inizio di maggio? Poteva Sonia a tale data sospettare che le avessero prelevato di nascosto del DNA e che lo stessero confrontando con quanto ritrovato sul luogo del delitto?
Non so sicuramente rispondermi, ma in ogni caso mi sorgono spontanee tali domande.

Ciao

Anonimo ha detto...

Antonello,
la domanda che poni me la sono fatta tante volte anch'io: perché i genitori di Melania ed i suoi amici vogliono a tutti i costi che Parolisi venga condannato? Si sono convinti della sua colpevolezza? Se la risposta è sì, mi chiedo, da quando? All'inizio sembravano difenderlo a spada tratta. Quali elementi hanno fatto cambiare loro idea, perché a me sinceramente tutte le assurdità che man mano la procura tira fuori convincono sempre più della sua innocenza.
Secondo voi, SQUADRA (e, Antonello, penso che tutti noi che qui ci confrontiamo facciamo parte della squadra), la famiglia ha informazioni che noi non abbiamo per sostenere la colpevolezza di Parolisi, oppure qualsiasi colpevole va bene purché ce ne sia uno? Oppure... lascio a voi altre eventuali ipotesi.
Tiziana

Anonimo ha detto...

Luca P
è incredibile questo lavoro di ricerca che hai fatto!
A questo punto bisognerebbe chiedersi a quale data, con certezza, risale il famoso filmino girato al Pianoro. Che Sonia possa sbagliarsi sulla data della gita può essere plausibile, per i genitori un po' meno, dovevano programmare un viaggio dal loro paese, avranno saputo per che giorno lo hanno programmato.
Inoltre, se la figlia doveva recarsi a casa il 19 aprile, perché andare a Folignano solo una settimana prima? Ci sarà stato un motivo, quindi difficile confondere la data perché legata ad un qualche motivo particolare.
Tiziana

Anonimo ha detto...

Massimo,
non ho ancora commentato il tuo articolo che, come al solito, quando ormai pensiamo di aver detto tutto sul caso, riesce a tirar fuori nuovi elementi PLAUSIBILISSIMI!
L'idea che porti è veramente sconvolgente proprio per la sua plausibilità.
Devo metabolizzare ancora un po' le informazioni che ci hai fornito, ma ti rigiro fin da subito la domanda da te fatta: chi nella cerchia attorno a Melania e Salvatore aveva/ha questo hobby? Non ho capito, dal tuo articolo, se hai già qualche ipotesi e ci solleciti a scovarla, oppure no.
Tiziana

LucaP ha detto...

Insisto su Sonia.

Tutti quanti hanno notato la reazione di Parolisi a Chi l'ha visto quando Sonia parla dell'SMS inviato al cellulare Wind (riscontri ufficiali non ne ho trovati ma Parolisi sembrerebbe aver confermato) nonché le incongruenze sull'uso della rubrica del telefono della madre.

Ma non vi sembra che manchi qualcosa in quell'intervista? Qualcosa che invece è riportato da altre parti e che Sonia, se fosse sincera, dovrebbe ben sapere e riportare in quella telefonata (ed anche nella precedente intervista)?

Certamente. Sono i due SMS che vengono inviati dal cellulare della madre "in uso al momento" a Sonia (come detto nelle S.I.T.) ed indirizzati al cellulare TIM di Melania.

Sonia non ne parla assolutamente! (è il giorno 27/04).

Sicuramente nella S.I.T. del 23/04/2011 i PM disponevano già dei tabulati delle chiamate ricevute da Melania e le avranno chiesto chiarimenti. Ma in questi tabulati risultavano già i due SMS inviati (sicuramente quello inviato sul Wind lo avevano già letto e quindi Sonia ne parla)?
Ho qualche dubbio in merito e vi spiego il perché.
Se li avessero trovati sul cellulare di Melania i PM ne sarebbero stati a conoscenza (in un altro commento vi parlerò del mio dubbio se il cellulare sia stato trovato spento o acceso), e quindi avrebbero chiesto chiarimenti su quanto scritto o perlomeno ne avrebbero parlato. Questo fa accrescere i dubbi che anche i due SMS di Sonia siano stati cancellati.
Inoltre, a pag. 86 dell'ordinanza del GIP di Teramo si dice che l'SMS è stato regolarmente ricevuto ma ad esso non risulta associata una cella CGI in quanto preso in carico dal numero di servizio della MSC. Di tali SMS è probabile che che i PM ne abbiano riscontro quando chiedono i tabulati completi alla Telecom (quelli che comprendono anche i numeri CGI che non credo comparissero nei tabulati di cui i PM disponevano il 23/04). Mi viene da pensare che quindi il 23/04 i PM/Carabinieri non sapessero di tali SMS e che quindi Sonia pensasse non fossero recuperabili.
In caso contrario ne avrebbe sicuramente parlato?

Questo nel caso in cui sia stata personalmente Sonia a fare le chiamate ed ad inviare gli SMS. Ma siamo, questo punto, così sicuri che il telefonino non "fosse in uso" ad una terza persona?

Ciao

Unknown ha detto...

Brava Tiziana, mi hai "tanato"!

Se ho scritto così un motivo c'è, altrimenti non avrei scritto così. Ma mi manca qualcosa e non so se quanto ho in testa giri nel verso giusto. Se sì prima o poi lo scriverò.

Ti dico solo che ci sono dei softgunner di Folignano in un club di Ascoli.

Cia, Massimo

Anonimo ha detto...

@Tiziana
devo rilevare due osservazioni:
Il 19/04/2011 c'e' un preciso e ricostruito dialogo fra papa' Gennaro ed il Parolisi, come da ordinanza, l'argomento verte sul "patto".
In sostanza Gennaro spinge Parolisi a raccontare agli inquirenti delle sue scappatelle e di Ludovica, lui in sostanza rifiuta dicendo che esiste un patto da rispettare e che lui non dira' nulla, Gennaro allora dice a Parolisi che se Melania non verra' ritrovata in tempi brevi si riterra' sciolto da quel patto.
Da quanto sopra si evince che Gennaro avesse ben presente la situazione sentimentale del Parolisi e che questa avrebbe potuto influire sulla scomparsa (o morte???) di Melania.
Mi sembra chiaro che una sola fuitina scoperta a gennaio 2010 non puo' aver fatto pensare a Gennaro che fosse determinante riferire in tal senso agli inquirenti, una fuitina di due anni prima non poteva essere credibile come determinante ad una sparizione e men che meno ad un "non omicidio" finito in morte.
A cosa si riferisce quindi papa' Gennaro???
Conosceva pgia' il 19/04/2011 per filo e per segno la storia del Parolisi con Ludovica ed il fatto che non si era mai interrotta???
Come???
Se i "tempi brevi" di Gennaro sottintendevano "viva" si spiegherebbe il suo "sentirsi sciolto" dal patto e i racconti di tutta la faniglia agli inquirenti in merito alle scappatone di Parolisi.
Ma perche', se e' stata fatta ritrovare, sarebbe stata fatta ritrovare proprio il giorno dopo di tale discussione al pianoro??? C'e' un legame fra i due fatti???
Durante la telefonata anonima si e' posto in rilievo una seconda voce che diceva "stai tranquillo Miche'!!!", e' possibile che un secondo telefonista abbia potuto rivolgersi ad un terzo presente alla telefonata che stava preoccupandosi per le troppe domande dell'agente della Sala Operativa o per una situazione tragica, che lo coinvolgeva direttamente e che "non immaginava come potesse andare nella direzione voluta"???

Antonello

PINO ha detto...

@TIZIANA
Si vuole far condannare Parolisi perchè non si cerchi altrove e si scopra il motivo (quello vero) che ha portato Melania verso la morte.
Motivo, forse, non molto comodo da dare in pasto all'opinione pubblica (?)
PINO

Anonimo ha detto...

@LucaP
Se e' cosi' doveva sapere che erano stati cancellati, ed esserne ben certa, ma che io sappia non poteva avere la certezza che non potessero essere estratti dai server o dall'unita' di memoria del cellulare che non puo' essere tanto diversa, se non nella misura da quelle dei computers, che io sappia dalle unita' di memoria dei computers si riesce ad estrarne dati anche dopo circa sette formattazioni, due o tre ad un cellulare le concederei.
Secondo me e' ancora possibile, se mai son stati spediti, recuperare quasi tutti cio' che dal cellulare e' stato cancellato.
Comunque si, anche questo un particolare inquietante.
Secondo il tuo punto di vista perche' S. chiama e cerca di contattare solo M. quel giorno??? Intendo sapeva che la coppia era insieme, se voleva solo sapere della visita perche' non chiamare Parolisi dopo i tentativi a vuoto effettuati per contattare M.???
Antonello

LucaP ha detto...

@ Antonello

Ma qui faresti un errore simile a quello fatto dagli inquirenti quando si domandano se Parolisi fosse un esperto di telefonia cellulare.

Sonia da questo punto di vista mi sembra della stessa forza di Parolisi.

Ipotizziamo per un attimo che Sonia sia in qualche modo coinvolta in questi eventi che secondo me, ripeto, sono sfuggiti di mano a chi in origine gli aveva organizzati con scopi sicuramente meno violenti.

In quei giorni (fine aprile - metà maggio) tutti i media parlano di indagini a 360°. Sicuramente Sonia, sempre ammesso sia coinvolta, può temere di essere tenuta sotto osservazione, intercettata (telefono ed internet), financo pedinata. Prima reazione: non contattare in alcun modo gli altri elementi coinvolti, non chiedere chiarimenti su quale atteggiamento adottare. Si sente sicuramente spaesata e commette errori (intervista e telefonata a Chi l'ha visto). Solamente in un secondo tempo si fa un'idea precisa di come comportarsi per allontanare eventuali sospetti da se (intervista del 01/05, ritrattazione in merito alla data della gita, accordo con la madre di Melania).

Ma Sonia, ripeto è della stessa forza di Parolisi. Riesce a mettersi nei gui da sola e a settembre (dopo un bel po' di tempo in cui non rilascia interviste) a Quarto Grado commette altri errori (ritratta il fatto che sapesse della gita al Colle del 18/04, parla di un nuovo percorso fatto con Melania).

Allo stato delle mie conoscenze non ipotizzo che abbia partecipato in qualche modo al delitto. Ma mi sembrerebbe altamente probabile che possa essere stata il link tra Melania ed i suoi assassini.

(P.S. Non mi vedo Sonia in mimetica e camouflage partecipare ad una partita di Softair e non mi sembra nemmeno abbia quell'impronta paramilitare che mi aspetterei da tali elementi)

@ Massimo

Se chiaramente parli di softgunner e Folignano, ci arriviamo tutti in fretta (web e facebook). Donne ce ne sono anche (non Sonia mi pare).

Ciao

LucaP ha detto...

@ Massimo

Gioco del 01/05/2011 annullato.

L'avevi già trovato?

Ciao

Unknown ha detto...

Ciao LucaP.

In fretta non credo, forse con calma e con tanto tempo a disposizione...

Massimo

Ps. No, Sonia non l'ho trovata e manco ce la vedo in mimetica (anche se tante ragazze vanno coi fidanzati o coi mariti, per divertimento, e giocano in tuta da ginnastica).

Unknown ha detto...

Sì, l'avevo trovato LucaP, e so che in quei giorni sono scomparsi anche dei video da youtube e dai forum dedicati.

Ciao

LucaP ha detto...

@ Massimo

Io comunque ancora sono convinto che un militare vero in qualche modo sia coinvolto, altrimenti non mi spiego in alcun modo Arrica e Mascia.

Io dicevo "in fretta" partendo dalle tue indagini che sicuramente hanno richiesto parecchio tempo.

Ciao e grazie. In un primo momento non avevo capito cosa ci fosse realmente dietro il tuo articolo.

LucaP ha detto...

Non so avete notato quante persone ritrattano in questo caso:

- Sonia: ritratta sul fatto della gita il 03/04, sulla conoscenza della gita del 18/04, sul percorso fatto con Melania (in questo caso non ritratta ma, non richiesta, aggiunge)
- Imma: ritratta sul fatto che Melania le abbia detto la settimana prima di morire di aver scoperto qualcosa di brutto (dice recentemente che si riferiva al 2010!)
- I Rea: si rimangiano il "patto" con Salvatore, parlando subito dei tradimenti, ad un certo punto passano dalla parte dei colpevolisti (ma secondo me il genero/cognato lo conoscevano fin troppo bene già da tempo), "mentono" (la madre) sulla gita del 3 aprile
- Paciolla: lui in effetti non ritratta ma nega fortemente di aver mai mostrato la foto della scena del delitto a Salvatore. Poi si scopre che riceve delle minacce su facebook e sporge querela (lasciatemi stare in pace, quello che dovevo fare l'ho fatto) e si vergogna dell'amicizia con Salvatore.

L'unico che non ritratta mai è Parolisi.

Che non abbia assolutamente capito in quale "gioco" si sia trovato coinvolto?

Ciao e buona serata

Anonimo ha detto...

@LucaP
devo essermi spiegato male, il giorno 18/04/2011 S. chiama e manda messaggi a tutti i cellulari di M., a parte che non chiama nessuno dei due quando non li vede arrivare alle 16,00 a casa sua dove dice dovevano ritrovarsi, ma sapendo che alle 14,50 i due erano insieme e non trovando M. perche non ha cercato di contattare Parolisi chiedendogli della visita al mattino ed avvisandolo che M. non rispondeva???
Confermi la tua risposta???
Antonello

Anonimo ha detto...

Vi sto leggendo.
ERo un pò perplessa sulla direzione softair elaborata da Massimo. Ma ora comincio a capire che ci sia un pò di volponitudine, dietro.
Ci ha lanciato un'esca, ma io non avevo gli strumenti per capire, Tiziana c'è arrivata.
Non lo conosco ancora abbastanza Massimo :-)

Sono interessata alle argomentazioni di lucaP, notizie nuove. bravissimo.
Come bravo anche chi nel post precedente individuò la patologia clinica (si dice così?) esatta di Melania.
IO per ora resto qui a leggervi, bravi tutti.

Tabula

Anonimo ha detto...

Ciao Tabula,
sono contenta di sapere che continui ad essere collegata. Mi mancano i tuoi commenti, che ho sempre condiviso.
Tiziana

Mimosa ha detto...

Scusate la mia lunga "scomparsa", ho giornate impegnate e non riesco a mettermi al pc, e la sera sono troppo stanca.
Ho letto tutto nel frattempo, e ribadisco anch'io - ancora una volta - che chiunque sia desideroso di dare un apporto intelligente e costruttivo (quindi anche tu Antonello) alla ricerca di un quadro attendibile su chi e perché ha ucciso Melania Rea può (e deve) considerarsi parte della Squadra! Una squadra che lavora con la tecnica del brainstorming, l'abbiamo detto più volte, nel confronto educato delle opinioni, divergenti o contrastanti, ma sicuramente arricchenti ...

Ringrazio Annika che ha dato la prima pennellata a quello che potrei definire “diorama”, una ricostruzione plastica della scena.
E assicuro Luca P che sto raccogliendo con grande attenzione i suoi commenti, che però non sono ancora riuscita a sistemare mentalmente, e che ritengo utile integrare con quanto posso attingere dal preziosissimo lavoro di Massimo, contenuto in questo articolo.

Scusatemi se i miei interventi tarderanno … siete tutti preziosi e confido che presto potremo ricostruire il nuovo quadretto … che forse davvero sta sotto allo stereogramma a cui ho accennato l’altro giorno …

Un caro saluto a tutti.
Mimosa

A PINO, Pur facendo il lavoro a ritroso, sicuramente arriveremo davanti ai punti fermi che abbiamo delineato tempo fa e che tu hai perfettamente sintetizzato ieri mattina!
… A meno che i ragionamenti convincenti di altri non ci portino a qualche variante, sempre tra quelle ipotizzate negli schemi che con il vostro aiuto ho elaborato…, Ciao!

Anonimo ha detto...

Dopo l'interessantissimo scorcio di Massimo nel mondo dei softgunners e l'invito di Mimosa a ricominciare da capo, spero che il mio "diorama" (che bella parola, Mimosa!) non sia sembrato ovvio e fuori luogo. L'intenzione era di osservare tutta la scena del delitto in maniera imparziale, quasi sterile, per cercarvi possibili nessi e stonature.

A questa premessa aggiungerei che, sebbene in entrambe le categorie viga un certo machismo, soldati e soldatesse vengono addestrati professionalmente a diventare nel tempo vere e proprie macchine da guerra per la difesa del territorio, mentre i softgunners alla guerra ci "giocano", ovvero si divertono a fare finta di uccidere. Cio' non toglie che i coltelli per softair non possano uccidere tanto quanto.

Ed ora passerei alla prima cosa che, in quella scena, salta all'occhio e stride per incongruenza: tagli ed incisioni.

1. Tagli
Sembrano tanti, anzi troppi, per qualcuno gia' addestrato professionalmente ad usare, in caso di necessita', qualunque oggetto contundente a portata di mano, che sia per attaccare, difendere o difendersi. Inoltre i tagli, tranne due, sono "poco profondi", e non "tutti profondi 8cm", ovvero difficilmente assestati da chi un coltello, settimana dopo settimana e mese dopo mese ha imparato ad usarlo, in caso estremo per uccidere. Inoltre, perche' infliggere cosi' tante pugnalate, ma non l'unica che avesse realmente un senso per l'assassino? Ovvero, perche' lasciare Melania agonizzante per decine di minuti, e non "finirla"? Mancanza di coraggio? Dopo una trentina di coltellate non direi proprio. Distratti da un rumore di qualcuno in avvicinamento? Forse, ma o quel qualcuno l'avrebbe trovata e soccorsa, o l'assassino sarebbe tornato indietro entro poco tempo a terminare l'opera. Piacere di osservarla dissanguarsi? In questo caso, di quanto tempo, e quanto odio, era armato l'assassino?

2. Taglio alla gola
Questo punto richiede la considerazione a parte dedicatagli da Massimo nell'articolo del 10 agosto. Ma, esclusa la combinazione polso di gomma alla Elastic Girl e statura da gigante,
perche' la lama del coltello fosse realmente rivolta verso il basso e l'assassino un essere umano, l'unica soluzione "comoda" e' che si tratti di un mancino che ha agito inginocchiato dietro la testa di Melania supina.

3 Incisioni
Purtroppo le abbiamo viste tutti grazie all'infallibile opera divulgativa dei media. Nette e precise manco fossero disegnate con riga e squadra, non sembrano affatto l'opera di una mano tremante. Devono aver richiesto, dato l'orrore dello sfregio di un cadavere, un sangue freddo ed una determinazione non di certo mostrati nell'opera omicidiaria. Si tratta forse di due mani diverse? Puo' darsi, a meno che l'omicidio non sia stato compiuto non da mano incerta, ma da una persona molto decisa, solo di statura e/o corporatura inferiore rispetto a Melania, che pertanto piu' di tanto non poteva.

Annika

Anonimo ha detto...

@Annika
caspita, queste sono considerazioni importanti.
Insicurezza nel gesto omicida, estrema scioltezza nel depistaggio.
Qualcosa non torna: hai ragione tu.
O si tratta di due mani differenti,
oppure l'omicidio è stato.. "celebrato"? voglio proprio adoperare questo termine, celebrato,con il preciso intento di vedere agonizzare la vittima.
Mette i brividi vero?
Eppure, delle due l'una: o gli assassini erano più di uno, l'insicuro/a che ha combinato "il pasticcio" (durante un litigio?) e il risolutore di problemi che si è preso la briga di "metterci una pezza" (fin troppe pezze a dir la verità) oppure l'assassino era uno solo, dotato di inquietante personalità morbosa. Qualcuno che ha trovato divertente, so che è pesante dirlo e anche leggerlo, scusatemi, veder morire una donna.
altrimenti non si spiega.
Devo anche dire che leggendo il post di Massimo, soft air, gioco della guerra, gioco omicidiario.. mi è venuto da pensare che a qualcuno giocare e basta, fingere di uccidere, non bastasse più.

@Tiziana: ti ringrazio per le tue parole carine. Interverrò poco in questo periodo, ho delle questioni personali in ballo per cui non riesco a far mente locale come vorrei.
Del resto non avrei avuto comunque accesso a tutti quei nuovi input che sono stati immessi in circolo, bisognerebbe inserirli nel quadro dei "dati di fatto", sicuramente Mimosa se ne starà occupando.
E Alessandro: dov'è Alessandro?
Sono sempre certa che vada percorsa una strada di semplicità, sostengo comunque la teoria del ripartire da zero, e mi auguro vedremo con sempre maggior nitidezza quel famoso oggetto sul comò. Ciao Pino :-)
se mi venisse in mente qualcosa che possa interessarvi interverrò. Buon lavoro a tutti.
Tabula vostra

LucaP ha detto...

Sulla questione della precedente gita al Colle da parte dei Parolisi e di Sonia con il marito, ne ho già parlato un altro commento.
La questione medesima coinvolge sicuramente Sonia e la madre di Melania.
Ma c'è qualcun altro che parla del 10/04?
Certamente.
Guardate un po' cosa è riportato alla pagina 53 della prima parte dell'Ordinanza del GIP di Teramo (ultime 7 righe in basso). Il nome c'è ed è un militare di alto grado.
Anche lui si sbaglia in merito alla data?

Inoltre, provate a cercare in rete notizie relative alla puntata di "Quarto Grado" del 14/10/2011 (quella con Piergiorgio e l'intervista sospetta di Sonia - volevo proprio riguardarmi quest'ultima per capire quale percorso avessero fatto con Melania perché mi ricordavo che dicesse che erano passate davanti al Sacrario facendo quindi non una breve camminata bensì un giro molto più lungo). Non ve ne è più traccia al di fuori dei commenti sui vari blog. Mediaset l'ha tolto e non si trova neanche un minimo riassunto.
I PM si sono messi a cercare finalmente un'altra pista od è solamente perché cercano ancora di smontare il riscontro del cane molecolare?
Ciao

PINO ha detto...

Appunto considerando le numerose, non profonde e disordinate coltellate, mi fanno sempre più propendere nell'attribuire l'omicidio ad una o più donne, accese/a da un odio particolare.
E' anche evidente, non solo per l'incisività dei segni, ma anche per la fredda determinazione, che la persona che ha effettuato il macabro depistaggio sia stata addestrata ad interventi cruenti.
Ma tutto questo, più o meno, l'abbiamo già supposto, quello che, invece, non abbiamo mai sfiorato, è la possibilità che il chiosco avesse concluso il periodo invernale di chiusura, ed, in prossimità delle feste pasquali, e della presenza, sul posto, di militari in esercitazioni, non fosse stato riaperto, dal proprietario, proprio in quei giorni di propizio traffico.
Se così fosse, e prendendo con le molle quanto ipotizzo, il "telefonista" potrebbe essere lo stesso gestore del chiosco che, recandosi allo stesso, per l'apertura, avesse notato il corpo di Melania, e dato avviso al 113, dopo essere tornato precipitosamente a Teramo.
Fra le tante, inserirei anche tale fantastica supposizione.
PINO

Anonimo ha detto...

p.s.
ANTONELLO
Avrei piacere di leggere cosa ne pensi dell'ipotesi sopra proposta, facendo appelo alla tua fertile creatività (senza ironia)
PINO

Anonimo ha detto...

@pino
non so antonello cosa ne pensi, a me sembra una ipotesi plausibilissima: urge confronto vocale
tab

Anonimo ha detto...

TABULA

Certo, il confronto si renderebbe necessario se le autorità inquirenti entrassero nell'ordine dell'ipotesi.
Ma ci entreranno?
PINO

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti...

Scusate se irrompo brutalmente, ma... mi è sorta una domanda:

perchè, ascoltando questa registrazione della puntata di chi l'ha visto del 14/09, dove fanno sentire la voce del telefonista anonimo, e dove è stata isolata la voce che sta sotto che sembra dica: "stai tranquillo Michè'", mi è venuto da associarla subito, per assonanza di un flebile timbro, ad una voce già sentita nel contesto?

http://www.youtube.com/watch?v=wPy-_RWiSdY&feature=related

Io qualche idea ce l'ho avuta e qualche riscontro l'ho pure fatto, e anche se non del tutto certa, qualche somiglianza mi è sembrata di coglierla, non voglio però dire di chi, altrimenti influenzerei pensieri similari, che potrebbero essere preziosi.

Altra cosa: che dialetto potrebbe avere il telefonista? A me non sembra propriamente della zona dove è stato ritrovato il corpo della povera Melania, ed ho pure un'idea anche in questo caso, ma sarei curiosa di sentire il vostro parere, sempre per non influenzare.

Grazie
Manuela

LucaP ha detto...

Ultima ora

La Cassazione ha deciso di anticipare la decisione sul ricorso della difesa di Parolisi al 28 novembre (anziché il 25/02/2012).

Ho idea che qualcosa si stia muovendo anche tra i PM di Teramo. Che abbiano capito che Parolisi non centra e che di comune accordo con la difesa abbiano richiesto di anticipare l'udienza per non essere loro a scarcerare Parolisi di propria iniziativa?

E' scomparso dalla rete anche il filmato di Parolisi che spinge la figlia sull'altalena (che secondo l'Ordinanza è stato girato il 10/04 ma che molto probabilmente si riferisce al 03/04).

Ciao

Anonimo ha detto...

@Pino
osservavo piu' volte che il "non omicida" o "non uccide" o "non vuole uccidere", di conseguenza "sbaglia" o "vuole sbagliare.
Tolto che parti enormi della perizia e' tuttora segretata, stando ai fatti a noi "dati in pasto", stona anche la parte relativa all'appetibilita' sessuale, che certamente era possibile, non sfogata per mezzo di violenza nei confronti di una vittima resa inerme, in questo anche le analisi sono ermetiche, se ha avuto rapporti vicini al ritrovamento sono stati consenzienti, qui ci sarebbe da aprire un capitolo sulla natura eventualmente psicologica della violenza che avrebbe potuto aprire la via alla violenza fisica, di fatto pero' la scienza ci dice che non esclude rapporti consenzienti.
Forse stride un po', scusa Pino se te lo dico, quell'esperienza cruenta di cui cennavi, a meno che l'obiettivo non fosse il sadismo osservo invece che nella tecnica funzionale venti colpi di coltello sono un certo fallimento per qualsiasi esperto tantomeglio se militare istruttore, sarebbe a dire che se dall'altra parte vi fosse stato un "vero nemico", qui rasentiamo il softwar, la battaglia con attacco alla sentinella sarebbe stata irrimediabilmente persa e la SI, presunta esperta, sarebbe diventata un danno collaterale.
Quanto sopra, ancor meglio, se la forza poi della vittima dovremmo considerarla relativamente a quella ipotetica aggredente, io sono portato a riferirmi a dati oggettivi, in questo caso confortati da quelli di analisi della dinamica.
Direi quindi che vi sono due possibilita', secondo il mio umile parere, o stiamo parlando di un attacco di due donne spalleggiate da un terzo, o dobbiamo accettare un sequestro operato da due donne aiutate da un terzo per portare la vittima in pasto di chi sa dove e chissa chi, per poi riportarla in tempi diversi da quelli indicati dai RIS sulla scena del delitto, in fondo cosa confermerebbe che M. e' stata uccisa li sono solo due particolari:
1) Il cast off impresso alla base del chiosco che potrebbe diventare, nell'ipotesi, un ulteriore acconciamento della scena del delitto.
2) La quantita' di sangue rinvenuto sulla scena del delitto, che unito a quello presente nel corpo corrisponderebbe a quello mediamente presente nel corpo umano, e qui vi e' da notare che la coltellata al fegato, ad ordinanza, avrebbe provocato emorragia INTERNA con la quale chiunque nell'arco di una mezzora puo' essere trasportato a velocita' proporzionata ai tempi in ogni dove.
Giustamente poi qualcuno faceva notare che bisognerebbe attendere di sapere se qyello era sangue di Melania, io osservo "con fantasia' che nella maggior parte i teloni militari sono idrorepellenti e che mancano sul corpo dna animali, questo farebbe pensare ad una conservazione del corpo.
E qui ricollegavo la questione del chiosco che continuo
Antonello

Anonimo ha detto...

L'ho già scritto una volta : la coltellata che provoca l'emorragia interna al fegato è necessariamente preceduta da una emorragia esterna, anche copiosa.
La regione sottocostale dx, ove è situato il fegato, facile alla palpazione, è ben irrorata.
Quello che il ritrovamento del cadavere sia lo stesso del delitto a me sembra abbastanza certo per la quantità ematica persa e ritrovata e la quantità da emorragia interna.
Ovviamente secondo quelle quattro cose che sono note e non avendo letto la perizia medico legale.
Wide

Anonimo ha detto...

perchè un uomo che premedita un omicidio dovrebbe preoccuparsi di acquistare mesi prima una borsa uguale a quella appena regalata alla moglie per Natale?
e perchè mai premunirsi in anticipo di un paio di occhiali identici?
Che razza di premeditazione tortuosa e macchinosa si ritiene fosse quella di Parolisi?
Quando mai chi premedita un assassinio si preoccupa di acquistare alcuni ben determinati cloni dei beni della vittima, si badi, quelli e non altri, quando nemmeno ad una mente diabolica è possibile determinare possano nel futuro omicidio sporcarsi dal sangue della stessa?

dopo la scomparsa della moglie il volto di Parolisi venne mediaticamente sovraesposto.
- se P. avesse acquistato una seconda borsa A.M. dopo l'omicidio, il commerciante di borse l'avrebbe immediatamente riconosciuto.
- se P. avesse acquistato un paio di occhiali simili a quelli della moglie appena defunta, il commerciante di borse l'avrebbe immediatamente riconosciuto.


Parolisi è stato accusato anche di avere indotto la moglie a dimagrire.
La sollecitazione al dimagrimento di M. può rientrare nel quadro accusatorio?
Non sarà piuttosto più probabile che un uomo che intenda restare a lungo con la propria moglie, si preoccupi della forma fisica di lei e la solleciti a migliorarsi, mentre un uomo che intenda lasciare una donna o che premediti di farla fuori, se ne sbatta dei kg di troppo e la lasci ingrassare a piacimento?

Domandavo.

Anonimo ha detto...

@Pino
Capitolo chiosco, l'EVENTUALITA' ipotetica di un coinvolgimento del chiosco, ricordiamolo sequestrato ed ad oggi non si conosce il perche', non riguarderebbe solo la possibilita' di una ipotetica conservazione ma vi potrebbero essere anche riflessi sul "campo o non campo" del cellulare di Melania.
Il chiosco a me risulta, salvo errori, aperto da circa tre anni e mezzo da parte di una consegna di gestione ad un proprietario di un ristorante vicino, appare insolito, anche se "certamente casuale", quindi che un commerciante non abbia potuto sapere "opportunamente" della presenza di Chieti in quella "due giorni", direi strano, i panini di Villa Lempa, i caffe' le bibite, insomma perche' non approfittarne???
Li insomma vi si svolgevano le continuative, il chioscaio aveva un rapporto particolare con gli istruttori, e' possibile che si sia ingegnato un sistema per non rispondere alle mogli certamente gelose, forse un frigo schermato incui chiudere i cellulari da tirare fuori solo a volonta', sarebbe interessante capire se le soldatesse avevano l'ordine di consegnare i cellulari.
In merito rilievo che, certamente in ipotesi e senza illazioni od accuse, e' strano che si debba filmare il proprietario di un locale pubblico di nascosto.
Un'altra osservazione e' mi risulta impossibile "non ipotizzare" la gustosa EVENTUALITA' che agli istruttori piu' amici sia stata concessa la chiave di quel chiosco, e se M. insieme a qualcun'altra moglie od amica avesse ottenuto quelle chiavi doppiandole??? Fantasia mia, e se fosse stata sorpresa dentro il chiosco???
Ribadisco il dubbio ripetuto indietro, non riesco a non considerare strano un chiosco "chiuso casualmente" in una zona isolata con a disposizione tavolini, acqua ed ombra in una "due giorni" di esercitazioni, poi magari e' normale ma io lo considero un'anomalia.
Si e' gia' sottolineato sopra che tante, forse troppe voci si assomigliano in questa storia, e quel "stai tranquillo Miche'" di chi e'??? E chi e' Miche'???
Scusa se son stato un po' lungo.
Antonello

Anonimo ha detto...

@Wide
riguardo alla perizia sappiamo oggettivamente troppo poco e non mi sembra possibile mettere punti fermi, io ipotizzo e' chiaro, ma ho specificato di idrorepellenza nelle eventualita' non a caso, in un depistaggio barocco come questo non vedo quale sia il problema a creare un UNO cast off, sarebbe il meno, e devo dirti che anche a me fa pensare questo volume di sangue ed idrorepellenza, penso e ripenso a quando ho assistito di persona a litigi fra quarantennali esperti di medicina legale sulla impossibilita' di stilare un rapporto serio "non conoscendo i dati di conservazione del corpo di riferimento per piu', guarda caso, di due giorni", siamo ai limiti della scienza e dell'estendibile (senza ironia).
Io profano ricordo ancora quei litigi in merito a Cogne, e posso garantirti che gli esperti non erano due piccoli medici.
Quindi, un profano in medicina, si pone delle domande logiche, ad esempio, chi sa come e' stato conservato il corpo di M. in quei due giorni???
Antonello

Anonimo ha detto...

Luca P
la nuova data fissata per l'udienza in Cassazione mi sembra l'unica cosa sacrosanta fatta fino ad ora in queste indagini.
Non mi illudo che la Procura abbia cambiato linea, giungendo addirittura ad ipotizzare di scarcerare Parolisi (tutte le notizie di questo periodo mi sembrano piuttosto un pressing contro di lui), ma almeno in questo modo l'udienza della Cassazione sarà precedente rispetto a quella del tribunale dei minori per l'affidamento della piccola Vittoria. Nel bene o nel male (per Parolisi), sarà seguita la corretta tempistica.
Inoltre, sempre nel bene o nel male, l'udienza sarà prima di Natale e dunque, nel caso di scarcerazione, Parolisi potrà passare la festività con la figlia, dopo averne già perso il compleanno (non sono per niente certa, comunque, sulla scarcerazione).

Ancora una cosa Luca P, siccome si parla sempre di Sonia con il "marito", mi aiuti, se lo sai, a ricordarne nome e cognome?
Grazie Tiziana

LucaP ha detto...

@ Tiziana

E' citato nell'ordinanza: Alfredo Sirocchi

@ Massimo

Penso proprio che il tuo lavoro sia stato scrupoloso ed approfondito. Ma quanti sono questi gruppi Softair! E caso strano diversi di loro hanno avuto dei contrattempi dalla seconda metà di aprile (uno sembra proprio aver cessato la propria attività ufficiale, perlomeno pubblicamente, e sono certo che tu sai quale).

Ciao

P.S. Qualcuno sa dirmi come recuperare i dati meteo per Ascoli per le date del 03/04 e 10/04?

Unknown ha detto...

Io so quale LucaP, e so anche che ha cessato l'attività, caso stranissimo, dopo la pubblicazione di un articolo, un un settimanale locale, che parlava di loro e li elogiava. Come hai notato i gruppi sono una infinità, sia nelle Marche che negli Abruzzi, e tutti hanno un movimento di gare, specialmente in primavera, settimanale.

Hai visto che c'è stato chi ad un certo punto ha annullato gli allenamenti notturni? E che un loro membro è da mesi che non va a trovarli? Il problema sono i nick.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

per i dati meteo puoi vedere
http://www.wunderground.com/
digita la località, ti appare la situazione attuale poi scorri ed in fondo trovi storia ed almanacco.
Ciao
Wide

Anonimo ha detto...

@Massimo
Se un loro membro è da mesi che non va a trovarli si saranno chiesti il perché? Oppure il perché lo sanno già?
Questo significherebbe il coinvolgimento di più persone, come è possibile? Anche il fatto di chiudere un gruppo, o di sospendere le esercitazioni notturne, come lo spieghi?
Mi sembrava d'aver capito che potesse essere coinvolta 1 persona che ha APPROFITTATO del softair per mimetizzarsi. Una persona che dunque conosceva Melania, che aveva un interesse nell'ucciderla oppure spaventarla e che ha agito nel momento in cui militari o consimili erano in zona.
Tu invece immagini uno scenario in cui siano coinvolte direttamente o indirettamente tante persone?
Tiziana

Unknown ha detto...

No Tiziana, assolutamente non penso sia coinvolto tutto un gruppo perché il softair è uno svago, un hobby, e tutti i club lo intendono così.

Non voglio alzare polvere perché potrei aver sbagliato completamente il mio ragionamento. Quando ho scritto che hanno eliminato le notturne intendevo puntare il dito sul luogo dove quelle notturne potevano avvenire prima del 20 aprile. Se le facevano a Ripe dopo la morte di Melania non le avrebbero potute più fare a causa dei controlli continui che di certo le forze dell'ordine attuavano. Insomma lì era avvenuto un omicidio.

Per quanto riguarda chi non va più, gli altri, che spero non mi leggano, si preoccupano della sua assenza continua. Per cui non un accordo fra i membri ma la stranezza di uno dei membri che, se coinvolto (per un qualsiasi motivo), potrebbe non aver superato lo choc e forse non riuscirebbe a reggere ore ed ore nei boschi.

Questo intendevo nel mio commento precedente... ma non è detto che 'sto pover uomo non c'entri nulla e che invece si sia preso una polmonite cronica o sia partito per andare a lavorare in Alaska.

E' l'incertezza è il motivo che non mi fa scrivere in chiaro.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

ANTONELO
GRAZIE!
PINO

PINO ha detto...

MASSIMO

Di che ti preoccupi?
Quanto hai scritto NON è una illazione, ma, una opinione come tante altre esposte da noi e da chiunque.
Quello che mi incuriosisce, e non sono il solo ad avvertire tale...morboso impulso, è la grande verosimiglianza della tua ipotesi, con una possibile realtà.
Puoi allargarlo, questo concetto, entro i limiti che ritieni possibili?
Ciao, PINO

LucaP ha detto...

Continuo ad insistere con la questione della gita precedente, che come detto, a parer mio comporta un coinvolgimento di più persone (già da me citate sulla base delle SIT e di quanto riportato nell'ordinanza GIP di Teramo) in una menzogna collettiva i cui scopi (oltre a mettere in dubbio l'attendibilità di Piergiorgio) mi sono ancora ignoti.

Premetto che il video delle altalene l'ho ritrovato ma non ho saputo dedurne molto oltre al fatto che Parolisi era solito vestirsi in modo leggero (pantaloncini corti) anche in giornate in cui tutti gli altri risultano vestiti in modo più pesante (a smentire le tante illazioni dette da più parti).

Secondo la testimonianza di Vittoria Garofalo la sua visita (unitamente al marito) alla figlia a Folignano era avvenuta non i giorni dal 31/03 al 03/04 bensì quelli una settimana dopo e che la partenza da Folignano era quindi avvenuta il 10/04 quando i Parolisi si apprestavano alla gita al Colle con Sonia ed Alfredo.

Se volete potete leggerlo con i vostri occhi, ma in ogni caso ve lo anticipo io. Nella terza parte dell'ordinanzia GIP di Teramo viene riportato un messaggio Facebook proprio del 04/04 (ore 11:11:53 UTC quindi 13:11:53 Ora legale italiana) in cui Parolisi espressamente dice:
"buongiorno amoruccio mio nn ho potuto chiamarti sono andato pure a correre ma con me cera anche il padre che voleva parlare con me poi domani ti spiego io ti amo nn preoccuparti piccolina mia muuu....ua buon rientro forza iuve".

(leggeteci anche il successivo messaggio di Ludovica)

Ma allora i genitori di Melania erano a Folignano proprio il 03/04 e non il 10/04!!! Se ne deve dedurre di conseguenza che la gita è avvenuta veramente il 03/04 e non il 10/04 come dichiarano in seguito (in ordine cronologico):
- Garofalo Vittoria
- Ten. Col. Riccardo Stanca
- Sonia Viviani

Quali sono le motivazioni a mentire e gli scopi di ciascuno di questi tre testimoni? Mentono tutti e tre o i secondi due sono invogliati dai magistrati e non se la sentono di smentire i testimoni precedenti?

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi tu Massimo.

Ciao

LucaP ha detto...

Ho sbagliato a digitare. Il messaggio Facebook è proprio del 3 aprile 2011.

Mimosa ha detto...

Formidabile Luca P.
Anch'io tempo fa ho sollevato dubbi sul cambiamento di data e ho supposto una "concertazione" di Sonia con la madre di Melania ...
Capita di confrontarsi sui ricordi prima di testimoniare ...
Ma insomma questa S. vieni fuori proprio male anche a volerla lasciare fuori da cattivi pensieri ...

Ma cosa c'è sotto?
Mimosa

Mimosa ha detto...

Ora lasciatemi inserire una ricostruzione il più plausibile (benché “fantasiosa”) di ciò che potrebbe stare prima della scena plasmata da Annika, è in QUATTRO PARTI per alleggerire la lettura, abbiate pazienza:
PRIMA PARTE)

PREMESSA
400 ragazze ogni 3 mesi per 3 anni, ragazze di tutti i tipi, belle e brutte, alcune grassocce altre giuste e ben fatte, alcune ambiziose altre lavative, ma guarda caso c’è sempre qualcuna che fa la furbetta e pensa che con gli occhi dolci si ottengono sconti e favoritismi … E chissenefrega del Regolamento, tanti anziani e colleghi sposati lo fanno, è quasi un rito, perché rinunciare, visto che i superiori chiudono un occhio? E poi proprio lui dovrebbe tirarsi indietro, così alto, così bello, così simpatico (con la mogliettina lontana perché incinta)?
MA tra tutte, accidenti, quella gli doveva capitare? Una mezza matta e anche bruttina, piccolina e cicciottella, asfissiante a non finire, che per giunta più di una volta è stata beccata a fumare hascisc e un giorno durante ad un’ispezione le hanno trovato una bustina di cocaina tra la biancheria … Per fortuna che l’hanno buttata fuori. Ma quella lì, non si è arresa, incolpa il caporalmaggiore del suo allontanamento, lo perseguita, minaccia rappresaglie varie, si è fissata di rovinargli la carriera e specialmente il matrimonio … e mette di mezzo anche l’amica, e persino un fratello … e poi ci sono quegli altri suoi amici che hanno conoscenze importanti …

SVOLGIMENTO – CHI E PERCHE’:
Ragazza pericolosa, esaltata com’è si è iscritta ad uno di quei gruppi di Softair e si è creata la sua squadretta di fedelissimi, che in quel mesetto di addestramento in Caserma ha pur imparato qualcosa. Il maggior divertimento è andare negli stessi luoghi del RAV e sorvegliare quelli che si esercitano per davvero e fingere che siano i nemici da accerchiare. Lo stesso equipaggiamento, dalla mimetica ai guanti, dagli occhiali con visore notturno alle armi compreso il coltellino.
L’apice dell’eccitazione è mettere l’ex addestratore al centro del mirino, e il non plus ultra è stato fotografarlo mentre s’appartava con un’allieva in quella notte senza luna. Bella foto ricordo, pronta a essere spedita alla mogliettina tutta sbaciucchiamenti e così invidiabilmente perfetta nel fisico … E poi che dire dei filmini …
(continua)

Mimosa ha detto...

(continua) SECONDA PARTE)
Però prima bisogna fare un’altra impresa eclatante … così da sbattere in faccia a tutti che è stato un errore cacciarla, perché lei sarebbe stata una brava soldatessa … La spudoratezza la porta a studiare un blitz di quelli storici … impossessarsi di un indumento intimo di quel caporalmaggiore scelto che l’ha rifiutata ed umiliata. Una sniffatina e l’audacia è a mille. In una notte delle continuative, scivola come un gatto nella tenda e arraffa l’indumento … ma sulla via del ritorno la sentinella del campo la ferma … un rapido rapporto al Comandante ed è libera … in fondo lei è una civile che solo gioca a fare il soldato, e la poverina ne aveva tanta nostalgia … e forse giù qualche lacrimuccia da donna che tanto commuove i maschietti per quanto soldati veri.
Ma la storia non finisce lì, anzi si inasprisce e il militare per un certo periodo di tempo si sente seguito ovunque, vede la ragazza ovunque, un giorno in supermercato la vede anche chiacchierare con la moglie. Panico. La moglie, che già è scottata da prima ed è sempre sospettosa, lo pedina e scopre quella tipa che pedina lui … Bufera. Lui sfilza la tiritera delle bugie fantasiose e lei, che ormai lo conosce, lo mette alle strette con qualche minaccia.
Ma lui ha altro da nascondere, quella altra storia che va avanti da due anni. Anche quest’altra lo sta mettendo alle strette perché in un momento di follia le ha giurato amore eterno e lei sta credendo che lui presto divorzierà e ha combinato un incontro con i genitori a ridosso della Pasqua, quindi altro che imbuto …! Tre fuochi tutti addosso a lui … ben gli stà a fare lo scemo … mai si è trovato in un pasticcio come questo …
Ed ecco che quella pazza che si crede un Rambo al femminile si mette nuovamente in mezzo. Vuole a tutti i costi frantumare quel matrimonio e anche il sogno della seconda rivale.

IPOTESI già note:
E)INCONTRO CASUALE PER MELANIA E PREMEDITATO DA SOGGETTO (X) che li ha seguiti a Colle San Marco
F)INCONTRO CONCORDATO TRA MELANIA E IL SOGGETTO (X), IGNARO IL MARITO

B- 1) INCONTRO CONCORDATO TRA MELANIA E IL SOGGETTO (X), IGNARO IL MARITO all’origine – ma scoperto da lui perché l’ha seguita

G)INCONTRO CONCORDATO TRA SALVATORE E IL SOGGETTO (X), IGNARA LA MOGLIE

H)INCONTRO CONCORDATO TRA TUTTE LE PARTI
– ma forse piuttosto imposto dal soggetto e accettato da lui che lo comunica alla moglie.
Tranne per il punto A), il luogo di appuntamento è il Monumento grande al Colle.

Per una abile mentitrice come anche lei non è difficile convincere che vuole un colloquio per chiarire la propria innocenza quindi non c’è nulla da temere …
(continua)

Mimosa ha detto...

(continua) TERZA PARTE)

CONCLUSIONE – IL COME:
In pochi giorni viene tutto preparato a puntino con strategia e tattica, la squadretta è pronta. I sentieri e le scorciatoie sono conosciute a memoria.
E’ facile convincere la mogliettina a incamminarsi in luogo riparato per parlare meglio, ma poi la spiegazione che la donna si aspettava non è quella giusta, il “colloquio chiarificatore” si trasforma in derisione, aggressione verbale, aggressione fisica, rapimento.
L’eccitazione della banda è al colmo … dalle auto spuntano gli equipaggiamenti mimetici e inizia il tormento del prigioniero … prima in un casolare (per attendere l’imbrunire), poi sul luogo che rappresenta una sfida alle sentinelle, alle esercitazioni militari quelle vere (pazienza che sia il contingente di Pescara … se fosse stato quello il giorno del 235° sarebbe stato meglio …), e infine una sfida in piena regola all’addestratore caporalmaggiore scelto (così impara a screditare la sua ex allieva e la sua amica).

Il piano prevede un’azione di diversivo alle sentinelle di guardia mimetizzate tra gli alberi: far arrivate un’auto (o due) lungo la strada per distogliere l’attenzione e concentrarla sul veicolo, mentre il resto del clan con la prigioniera (o sulle spalle del più forzuto e più deficiente del gruppo o fatta camminare inebetita da quel caffè drogato) scendono dal bosco. Arrivare al chiosco è facile e via telefono gli amici assicurano che la strada è libera, una parte del reparto si è già smobilitato. Missione compiuta.

Ora si passa a umiliare l’ostaggio con le ultime “prove” sulle infedeltà del coniuge e le ultime minacce “ora sparisci e non farti più vedere, lui sarà mio!”. L’effetto della sostanza nascosta sta svanendo nella donna mentre la rabbia del Soggetto X sta rimontando, rinforzata da altra polverina che viene distribuita. La donna li insulta, forse comincia ad urlare al ché la Rambessa lancia il grido di attacco e comincia la fine …
Una immobilizza la povera donna con un braccio, sfodera il coltellino e colpisce, l’altra davanti le slaccia i pantaloni, la ferita non è mortale e la donne fa qualche passo in avanti ma viene raggiunta da colpi alla schiena, la complice colpisce al fegato e riesce a sfilare i pantaloni e poi eccetera eccetera (troppo lungo a descrivere).
(continua)

Mimosa ha detto...

(continua) QUARTA PARTE)

Melania è a terra agonizzante …….. è ora d’andar via, di sicuro la stanno cercando, non si sa mai un posto di blocco …
Si inserisce qui l’avvistamento serale a Villa Lempa.
L’indomani tutti sono ancora stravolti … eppure qualcuno deve tornare lassù a vedere … Forse la sera del 19 o forse la mattina del 20.
Se fosse la mattina del 20, gli individui (penso siano andati solo in due) hanno più tempo, la zona è avvolta dalla nebbia.

Per le fasi omicidiarie e le ferite post mortem mi rifaccio alle osservazioni odierne di Annika, Tabula e Wide.

La borsa può essere rimasta nell’auto o nel casolare, e idem la catenina, rottasi per caso anche durante il tragitto.
L’anello di fidanzamento, se è stato sfilato post mortem si dovrebbe vedere da qualche segno di abrasione del dito, se si è semplicemente sfilato da solo perché più largo della fede può essere che a casa nel mettere gli anelli Melania li abbia invertiti, cosa che talvolta pare facesse.
Se accendino e sigarette non sono volati dalle tasche, possono far parte del depistaggio qualora sopra fossero rimaste le impronte di Parolisi.
Se non è stata Melania a cancellare i messaggini (io stessa ne tengo solo alcuni) per conservare solo quelli tra lei e il marito, vecchi di un anno, non credo che il Soggetto X o chi per lei abbia avuto la pazienza di leggerseli tutti per lasciare quelli, sarebbe stato più facile cliccare “elimina tutti” …

viene invece molto da pensare perché è stato cancellato quello di Sonia … molto strano.

MORALE:

PERCHE’ PAROLISI NON PARLA (ERAVAMO ARRIVATI FINO AL N° 6, NE AGGIUNGO ALTRI DUE)
1)potrebbe non sapere niente
2)o non aver ancora capito niente
3)perché sa e ha paura di fare dei nomi per salvaguardare altri membri della famiglia o del parentado
4)perché sa molte altre cose e ha subito “pressioni” per tacere
5) perché sa solo una parte e ha capito che il resto è troppo al di sopra di lui e che verrebbe schiacciato come un sassolino
6)perché che comunque nessuno gli crederebbe
7)perché lo hanno talmente incastrato con le foto e video compromettenti che, avendo già perso abbastanza dell’onorabilità, vuole salvare l’ultima briciola di onore e dignità
8)perché, oltre a foto e video compromettenti per lui, ci sono in mezzo commilitoni sposati a cui ha giurato di tacere (o superiori che di tacere glielo hanno imposto).

FINE
Mimosa

LucaP ha detto...

Sempre stesso argomento.

Vittoria Garofalo mente di proposito. Lo fa solamente per incastrare maggiormente Salvatore (allora si deve supporre che già l'11 maggio i Rea credessero il genero colpevole e la pista seguita da Piergiorgio li avesse fatto temere che potesse farla franca)? Lo fa su sollecitazione di qualcun altro (p.es. Sonia)? O ci sono altre motivazioni a noi sinora oscure?

Il Ten. Col. Stanca viene sentito l'8 giugno e consegna alcune foto con il filmato. L'ordinanza sottolinea in neretto che si riferiscono al 10/04/2011. L'ha testimoniato Stanca o glielo hanno fatto dire i Carabinieri che disponevano già della nuova versione di VG? Ma vi sembra possibile che un alto ufficiale dell'esercito lasci che i Carabinieri falsino le date? Se così, una volta arrivato a casa avrebbe potuto facilmente verificare la data esatta e ricontattare i CC per correggere. L'ha fatto? Siamo poi così sicuri che il filmino l'abbia girato la moglie? Per quale motivo viene inquadrato così a lungo Parolisi (a meno che il bambino sull'altra altalena sia il figlio degli Stabna)?
E se invece mente di proposito, per quale motivo o scopo lo fa?

Sonia Viviani corregge la sua testimonianza (mentendo) il giorno 14 giugno (e quindi per ultima). Sono i magistrati/Carabinieri che le fanno dichiarare di essere incorsa in errore o lo fa di sua spontanea iniziativa? E se mente di proposito, qual'è il reale motivo?

Sono curioso di sapere cosa ne pensate.

Ciao

Mimosa ha detto...

@ Luca P
ti aggiungo questo stralcio:

http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2011/08/31/news/parolisi-atti-alla-procura-militare-4876948 - ARTICOLO DEL 31 AGOSTO

Alcuni giorni fa i Pm teramani hanno ascoltato Imma. Alla fine dell'interrogatorio i giornalisti presenti le hanno chiesto se può essere stato Parolisi a uccidere Melania. "Sì puo essere stato lui", ha risposto senza mostrare dubbi.

Imma, poco più di quattro mesi fa, affidò questo stesso pensiero a un verbale di deposizione dinanzi ai carabinieri di Somma Vesuviana: fu la prima a sospettare un coinvolgimento del caporalmaggiore

Non posso dire quello che penso ...
Mimosa

Unknown ha detto...

Non intendo allargare il discorso, Pino, perché dovrei tirare in ballo due club di softair (forse tre), uno di Folignano uno di Ascoli (e forse uno di Teramo), e non è giusto in quanto gli iscritti si fanno un mazzo enorme, anche togliendo interi fine settimana alla famiglia, per praticare il loro sport preferito. E se pure un paio di praticanti fra centinaia di iscritti (o di ex iscritti) mi danno il modo di pensare strano, ciò non significa che davvero il loro comportamento sia strano. Se riuscissi a sapere qualcosa di più lo scriverei, ma dev'essere davvero di più perché non si può additare senza alcun riscontro qualcuno che non si sa per certo sia stato nella cerchia amicale della vittima.

Preferisco portare l'attenzione al fatto certo che chi pratica il Softair indossa mimetiche identiche a quelle dei militari, tranne lo stemma, e che è facile le persone li confondano coi militari veri. La procura ha scoperto chi erano i militari visti dagli abitanti di Villa Lempa? Li ha cercati? Ha un identikit?

Preferisco puntare l'attenzione sul fatto certo che a Villa Lempa c'era una donna in divisa, una donna che non poteva essere di stanza a Chieti ma neppure poteva venire da Ascoli, dato che il corso era finito già da un paio di giorni e l'indomani ci sarebbe stato il giuramento. La procura ha chiesto alle allieve se una di loro fosse stata vicino al poligono di Ripe nel pomeriggio del 18 aprile? Ha controllato i tabulati telefonici per capire chi potesse essere e se davvero era una del corso di Ascoli?

Preferisco puntare su un coltello multiuso da softair proprio perché i suftgunner mai lo usano contro le persone, a loro serve a ben altro, per cui non c'è in chi lo usa impropriamente la manualità pratica di un vero militare addestrato. In procura si sono mai chiesti se qualcuno dei praticanti di Softair potesse trovarsi a Ripe o a Villa Lempa in quel giorno? Si sono mai chiesti come mai il pomeriggio del 19, dopo la partenza per Chieti dei militari al poligono (alle 12 se non sbaglio), nel ristorante di San Giacomo ci fossero militari a pranzare? Hanno mai domandato alla proprietaria, perché lei era presente, se li ha visti arrivare con una Jeep tipo militare o con un pulmino davvero militare? Per andare a Chieti non si passa per San Giacomo. Hanno mai chiesto a chi li ha serviti che tipo di stemma avessero sulla divisa?

Ed ancora, i Pm hanno dato incarico ad un perito di scoprire quale tipo di arma abbia ucciso e sfregiato Melania? Oppure, visto che hanno un bel colpevole già pronto, hanno preferito, per cucinarlo a puntino, mandare nell'etere varie interviste, vari filmati e varie intercettazioni per far credere a tutti che stanno lavorando bene e che l'assassino ce l'hanno già in padella?

Noi continuiamo a lavorare seguendo quanto accaduto al Pianoro e loro, i Pm, sono felici perché su quanto avvenuto al Pianoro si potrà discutere fino alla condanna del Parolisi e restare sempre in bilico fra un sarà vero o un non sarà vero. Fra un ci può essere stato ma è quasi sicuro non ci sia stato.

Ma la chiave per scoprire l'assassino non passa solo dal Pianoro, comprimario rispetto la scena principale (quella del delitto), perché Melania è stata uccisa a Ripe. Solo cercando di capire chi può essere arrivato al bosco senza essere visto (sono saliti con una Jeep che da i lontano sembrava militare ma non lo era?), e solo cercando di capire chi può aver avuto la possibilità di ucciderla lì, con relativo movente, si potrà scoprire come Melania si sia trovata in quel luogo e come ha fatto ad allontanarsi dal Pianoro.

Questo quanto io al momento credo... sempre in attesa di capire con quale incoscienza un depistatore sia salito a Ripe dopo 40 ore.

Come faceva lui a sapere che i carabinieri ed i volontari non avevano ancora ritrovato il corpo? Se al suo arrivo al chiosco ve ne fossero stati dei presenti cosa avrebbe dichiarato? Di certo qualcosa di plausibile. Ma cosa al momento sarebbe stato plausibile dire?

Ciao, Massimo

LucaP ha detto...

@ Mimosa

Guarda che Laura Titta non è poi così bruttina (esistono due foto in rete. Se sono entrambe vere, quella che la ritrae in divisa non è sicuramente di un ragazza bruttina).

Scherzi a parte, la tua ricostruzione, sebbene chiaramente di fantasia, ha alcuni spunti sicuramente da tenere in considerazione.

Un'altra cosa però mi da da pensare.

Prima di tutto credo che l'omicidio sia avvenuto il 18/04 e probabilmente intorno all'ora in cui il cellulare è stato spento. Magari anche più tardi ma non lo sposterei al giorno dopo perché significherebbe che Melania è stata tenuta segregata per un periodo di tempo troppo lungo perché non ci fossero segni di legature a polsi, braccia e gambe. Inoltre avrebbe sicuramente tentato di fuggire e/o lottare con altri ulteriori segni di abrasioni che Tagliabracci ha escluso. L'esame tossicologico ha escluso sostanza psicotrope e quindi, forse, si potrebbe ipotizzare al massimo dell'etere (i medici mi correggano se sbaglio).
Il ritrovamento, pilotato, del cadavere avviene il 20/04 e sulla base di quanto dichiarato da Tagliabracci lo staging avviene non molte ore prima, quindi o nella notte tra il 19 ed il 20 o la mattina del 20.
Nella giornata del 19 allora sembra non avvenire niente. Perché?
O si accetta l'ipotesi che il "cercatore di funghi" Miché sia veramente non coinvolto (mi sembra strano però) oppure quanto fatto sul cadavere e di conseguenza il ritrovamente non poteva avvenire prima del 20.
Cosa è successo il 19/04 che potrebbe aver tenuto impegnati gli assassini per tutto il giorno?
C'è solamente una risposta facile: il giuramento delle reclute del 235°.
La notte tra il 18 ed il 19 le reclute saranno state quasi sicuramente consegnate in caserma. La mattina del 19 avviene il giuramento che prosegue sino al pomeriggio con fotografie, parenti, eventuali cene di gruppo. Solamente la notte tra il 19 ed il 20 un'ipotetica recluta (od anche addestratore) è stata libera di partire assieme agli eventuali compari per Ripe e compiere lo staging.

Forse è fantasia, ma sicuramente è una risposta plausibile.

Ciao

Anonimo ha detto...

MIMOSA

Ho letto attentamente il tuo scritto, a proposito del quale ti pongo solo poche domande:
1 l'episodio della soldatessa tossicadipendente è reale?
2 Dai risultati dell'autopsia non risultano tracce di sostanze stupefacenti nello stomaco e nel fegato di Melania. Hai iformazioni diverse?
Per il resto, tutto è possibile.
Ciao, PINO

Mimosa ha detto...

Rispondo a PINO per primo:
no, non ci sono riscontri "reali" della soldatessa tossicodipendente ossia nessuno ne ha parlato, ma è "plausibile", nella massa, anche se prima dell'ammissione ci sono precisi controlli, però molti sostituiscono le proprie urine con altre ...

Poi a PINO e LUCA P: vi ricordate che Massimo - quando abbiamo ipotizzato di un poket coffee drogato - ha scritto di quelle sostanze che i mascalzoni sciolgono nel bicchiere delle ragazze per stordirle e stuprarle ...?
Massimo ha detto che non lasciano tracce nel sangue, non si perde conoscenza ma lo stordimento è tale che al risveglio non si ricorda niente ...

Ancora LUCA P, lo so che il 19 c'era il giuramento, ma nella mia ipotesi 'sta ragazza non era più sotto le armi, era una ex ... perché io credo che si tratti di un rancore covato abbastanza a lungo ... bisognerebbe risalire a qualche contingente prima ...

Mimosa

Anonimo ha detto...

@Massimo
Devo confessarti che penso che le tecniche militari non nascono militari ma provengono dal civile finalizzato al militare, arti marziali come lo Shaolin od altre sono parte di un mondo orientale ben piu' antico pur del glorioso romano, chiunque quindi con abiti simil militari, militari e fin civili puo' arrivare ad avere livelli di perfezione impensabili per chi pensa di arrivarci in appena mesi di preparazione, daltronde in separato forum nella discussione riservata con alcuni utenti era saltata, da facebook, fuori questa passione di qualcuno della cerchia per il softair, o softwar.
Mi riprometto di contattare l'utente con cui ne avevamo parlato nel tentativo di ricordare anche se un simil ricordo lo avrei ma non sono sicuro.
Dal mio punto di vista forse sono piu' vicino alla ipotesi di Mimosa e della ex fatta sbattere fuori e dopo tornata magicamente.
Sono pero' possibilista e seppure nella difficile parvenza sono andato a fare una ricerca sulla svastica e sulla croce di S. Andrea, mentre sulla seconda si trova poco o nulla su Wikipedia e' strabordante il materiale sulla svastica.
http://it.m.wikipedia.org/wiki/Svastica

Vi sono spunti interessanti sui diversi significati, dalle "braccia incrociate sul petto" a " ingresso del tempio", a divinita' del sole".
Un collegamento possibile con la softwar e' pero' difficile stanarlo giacche' e' uno sport relativamente giovane, se pero' andassimo sulle arti marziali vi e' un'arte antichissima giapponese che si chiama Shorinji Kempo che ha la svastica come simbolo.
Di quest'arte vi sono palestre vicino Roma ed all'Aquila, per l'amor di Dio l'arte puo' non centrarci niente come chi la pratica essere il piu' pacifico ed inconsapevole di sta terra, noto pero' da una descrizione piu' approfondita che per certe parti e' un'arte che rifiuta l'attacco, che tende ad immobilizzare, tramite punti vitali, il possibile aggressore.
E' solo uno spunto certamente fantasioso, certo che se ad esempio, la persona praticava pure lo Shorinji Kempo, oltreche' il softwar, puo' diventare un possibile ed ipotetico indizio supplementare come rimanere nel nulla.
Di certo, che io sappia, coloro che si appassionano alle guerre finte vi arrivano e difficilmente costituisce un punto di partenza, a volte certamente puo' essere un buon alibi per altre passioni.
Cerco di capire chi era la persona della cerchia appassionata di softwar ma penso che tu abbia gia' una pista specifica.
Antonello

Anonimo ha detto...

Massimo, ogni tuo nuovo articolo se possibile supera il precedente. Sarebbe interessante scoprire se e chi nella cerchia delle conoscenze di Melania e del marito abbia la passione per il Softair. Personalmente, qualche anno fa, per puro caso ho avuto l'occasione di vedere un gruppo di persone giocare alla guerra; ed in tutto e per tutto sembravano veramente militari.

Luca P
Mi sembra di ricordare che nelle prime interviste rilasciate dalla madre di Melania, lei affermi che insieme al marito si erano recati a trovare la figlia una quindicina di giorni prima dell'accaduto. Non ricordo proprio in quale trasmissione rilasciò l'intervista in questione, altrimenti avrei verificato. Comunque se i coniugi Rea sono dotati di telepass, il giorno sarebbe verificabile.
Per quanto concerne gli sms inviati da S. riuscire a risalire al secondo potrebbe essere fondamentale. Un errore in merito al contenuto dell' sms potrebbe aver spinto qualche mano a cancellarlo. Per ora in merito rimango vaga.
Stella

Anonimo ha detto...

@LucaP
Vario solo un secondo per scrivere che a Quarto Grado hanno dato la notizia che sarebbe stato trovato il ceppo familiare, tramite dna, dell' assassino di Yara.
Ecco spero veramente.
Riguardo a Melania io ritengo che lo staging sia stato attivato nelle ore notturne precedenti all'alba per una serie di motivi immaginabili.
1) Il cellulare si riaccende alle 07,00 del 20/04/2011 e questo chiaramente, secondo me, deve essere stato il penultimo atto dello stagista prima di dileguarsi, l'ultimo e' stato quello di cancellare, penso, le proprie tracce dallo stesso cellulare u.a volta acceso.
Accenderlo per poi la mattina dedicarsi allo staging avrebbe costituito un non piccolo rischio che qualcuno avrebbe potuto vedere, con la luce, la scena ed i/il/la responsabile, non solo ma avrebbe consentito di nuovo una tracciabilita' dello stesso cellulare rischiandone il ritrovamento che forse, invece, sarebbe dovuto avvenire spontaneamente e senza telefonisti.
So ora da Massimo che la mattina del 20/04/2011 il poligono era impegnato da alcuni militari di Ascoli, sempre casualmente.
Dico, ma gliene fosse andata una bene a Melania, il 20/04/2011 le allieve non avevano, a logica e naso, potuto essere impegnate in esercitazione in quanto avevano appunto giurato il 19/04/2011.
Quindi quei militari dovevano essere i regolari di Ascoli, compresi istruttori.
E casualmente nessuno, nemmeno il 20/04/2011 va a mangiare al chiosco casualmente chiuso, insomma qualcuno si deve essere stufato e Melania doveva essere ritrovata, passata l'ora di pranzo e non ricevuta nessuna notizia di ritrovamento casualmente un telefonista sveglia la buonasorte.
Non voglio accusare nessuno, ma secondo me Melania e' stata "non uccisa" proprio dal caso, stagiata prima delle 07,00 del 20/04/2011 da qualcuno che aveva testimoni ed un buon motivo per stare ufficialmente in zona e che dopo aver cancellato le tracce telefoniche si e' dileguato per riprendere improvvisamente il proprio alibi.
Penso ad una vedetta volontaria od ad un addetto alla sicurezza a monte del poligono, o a qualcun altro che era nella zona per compiti ufficiali, manutenzione boschi o servizio caffe'.
Trovo poi quasi palpabile un filo logico e non solo fra lo stagista ed il/i telefonista/i di cui l'ultimo che sapeva era proprio quello che parlava.
Antonello

PINO ha detto...

CARO MASSIMO
Pare che le cose non si mettano bene per Parolisi.
Quei pochi massmedia la cui tendenza sembrava, in qualche modo, favorevole almeno al dubbio sulla sua colpevolezza, stanno evidenziando un cambiamento, lento, ma inarrestabile, dalle posizioni di partenza.
Sarà, forse, la persistenza esercitata dagli inquirenti nel percorre il sentiero, sempre più profondo, dell'unidirezionalità, rafforzato da dubbie, discordanti e sofisticate testimonianze, oltre che dalle numerose apparizioni in TV di personaggi sempre, e solo a carico del militare. Fatto è che l'ondata di tale giostra, sortisce i suoi effetti.
I nostri sfoghi, le nostre opinioni, non escluse le varie controversie, restano nei limiti di questo ottimo blog. Ma si ha sempre un filo di speranza che vengano letti e tenuti in considerazione.
Il "volarecontrovento", da te ideato è un'intelligente forza di contrapposizione, amico mio, ma siamo una minoranza, e come tale, la sua voce resta quasi sempre inascoltata e negletta.
Resta, comunque, il piacere di dialogare con persone, anche se sconosciute, di ottimo livello.
Cordialmente, PINO

ENRICO ha detto...

Ho letto solo ora il nuovo articolo con i relativi commenti.

scusate : ma state scherzando o fate sul serio ?

Anonimo ha detto...

ENRICO, a quale articolo ti riferisci? Ciao PINO

ENRICO ha detto...

Ho letto solo ora il nuovo articolo di Massimo del 26 OTTOBRE 2011 ed i relativi commenti.

scusate : ma state scherzando o fate sul serio ?

Mimosa ha detto...

Scusa ENRICO, spiegaci il tuo dissenso.

Mimosa

PINO ha detto...

ENRICO, dovresti essere più chiaro. Io non ho scherzato, nei miei pochi e succinti commenti. E poi, conosci la mia posizione.
Comunque gradirei leggerti, indipendentemente dalla richiesta.
Ti saluto, PINO

Anonimo ha detto...

ANCORA DISERZIONE?
Fa bene allora ANTOMELLO a riempire pagine su pagine!!!!!!!!!!!

rita ha detto...

Riparto io:

chi mi sa indicare dove posso trovare l'intervista al gestore del chiosco della pineta? Grazie e buona domenica.
r.

Anonimo ha detto...

Pino, spero come te che il pubblico rinsavisca! Sappiamo tutti che Salvatore in persona non avrebbe avuto il tempo di guidare/ uccidere/ripulirsi/cambiarsi/far sparire l'arma/guidare di nuovo, men che mai di aspettare decine di minuti perche' Melania morisse e anche ordire e allestire un tale complesso depistaggio. E allora chi esce fuori? I complici, naturalmente! Ora, se mai avesse usato dei complici, ma di chi mai si e' servito Salvatore? Altro che di killer prezzolati! Dilettanti allo sbaraglio! 35 coltellate e manco ce la fanno a uccidere? Poi, non contenti di essere dei killer falliti, presi da una vena arcano-mistica, si mettono li' ad incidere croci uncinate e vari simboli pseudo-arcani su cosce, ventre, e pure sul legno?

Mimosa, trovo la tua dettagliata ricostruzione piu' che plausibile. Di certo il SI e' scaltro, crudo e vendicativo, ed ha pure la protervia di far ritrovare il corpo (volutamente o meno) in un posto discretamente trafficato.

La scena del delitto stona proprio perche' fornisce troppi indizi e troppe possibili piste: droga, furto, stampo militare o para-militare, mancata violenza sessuale, fino ad arrivare a possibili simbologie scopiazzate da qualche best-seller di Dan Brown - braccia allargate a formare una croce, ventre e cosce incise a formare i vertici del triangolo del femminino sacro, e pure segni criptico-rituali sul legno del chiosco! Insomma, un vero pout-pourri sconnesso che non trova spiegazione logica, soprattutto se di questo omicidio deve essere incolpato Salvatore, a costo di ricostruire una pantomima. E subito si grida all'ipotesi "omicidio con depistaggio".

Ma quello di Melania si puo' definire esclusivamente, o riduttivamente, un omicidio? Innazi tutto, e' un lento, doloroso, inesorabile dissanguamento che non lascia alcuna speranza a Melania. Il SI la colpisce ripetutamente ma evita di darle il colpo di grazia, e aspetta che muoia, non qualche attimo, ma "decine di minuti". Perche' dico aspetta? Perche' la seconda parte (le incisioni) non e' ancora avvenuta, e il SI non poteva abbandonarla neanche volendo; doveva restare li', in attesa, ad assicurarsi che Melania non potesse essere trovata e soccorsa, altrimenti avrebbe potuto parlare.

Inoltre il SI, munito ovviamente di molto tempo, le incide il corpo. Perche'? Per depistare? Per cancellare l'errore commesso? Per puro sfregio? Ma per depistare, perche' creare una confusione tale da risultare sospetta? E per cancellare l'errore non sarebbe stato piu' sbrigativo prendere una tanica di benzina e dare fuoco all'intera scena? O perche' non spostare il corpo, seppellendolo o buttandolo giu' da un dirupo, o in un fiume? Infine, se si fosse trattato di sfregio, perche' lasciarle il viso intatto (il trucco lo era) e "pettinarle", o allisciarle, i capelli? E se il depistaggio, depistaggio non fosse? Se quello scempio di simboli fosse stato architettato dalla mente malata (perche' comunque di mente malata si tratta, in ogni caso) che ha ucciso Melania?

Annika

PINO ha detto...

ANNIKA

Il vilipendio del corpo di M è avvenuto in un secondo tempo, a distanza di molte ore. E questo è dimostrato dal carattere delle ferite.
Ma riflette ugualmente la tua descrizione.
Il fatto, però, che l'omicida abbia avuto tutto il tempo per effettuare prima l'azione omicidiaria, e dopo, anche il deturpamento, senza nessuna preoccupazione di essere visto, mi fa dedurre che doveva essere rimasto nei paraggi, oppure che avesse un punto d'appoggio nelle vicinanze del luogo del delitto, e per questo non è stato notato/i nei vari spostamenti che avrebbe dovuto necessariamente eseguire.
Il luogo dove sostare, senza essere notato, IPOTIZZO, potrebbe essere proprio il chiosco dove, potrebbe essere stato deposto anche il corpo di M, evitando di lasciarlo fuori durante la notte.
Questo nascondiglio di comodo potrebbe spiegare anche le buone condizioni di conservazione del cadavere, non esclusa la possibilità di manipolare il cellulare della vittima, per la cancellazione delle chiamate e degli sms compromettenti.
Inutile chiedersi se siano stati fatti dei sopraluoghi nel detto chiosco, perchè, ad ogni modo, ogni eventuale trccia potrebbe essere stata cancellata con cura.
Resata sempre la stranezza come, in giornate di inizio primavera, con l'imminenza delle feste pasquali e la permanenza in loco di soldatesca in giro, il chiosco fosse chiuso.
Non mi prolungo oltre, per il momento, ma il discorso dovrà essere approfondito, anche dal vostro apporto.
Cordialmente, PINO

Anonimo ha detto...

@Annika, sono d'accordo con te.
mente malata.
è vero che la cronaca ci ha regalato esempi di assassini cocciuti e pronti ad inscenare immediati e falsi resoconti dei delitti, vedi Erika ed Omar, mai giudicati instabili di mente peraltro, cosa che mi dà da pensare perchè questo sta ad indicare che la malvagità è una scintilla pronta a scoccare in ognuno di noi. E questo fa paura.
Come anche il limite tra normalità malvagità morale ed amoralità, follia e lucida assenza di sentimenti, quale potrebbe essere?
siamo in un mondo troppo definito da parole, concetti astratti irriferibili al reale, troppo chiusi troppo definiti e troppo adoperati per categorizzare la realtà e le persone, che male contengono le possibilità delle variabili nel divenire umano.
Espresso il pizzardone, che il punto di partenza sia azzerato al di là di fisime idiosincrasie e preconcetti, bello questo blog in cui si allarga la visione al possibile. finalmente.
Chi può essere stato? Uno di noi. Uno con un lavoro, con una moglie, con una facciata sociale definita e rientrante nei "canoni".
Anche la famiglia Parolisi e la famiglia Rea, inizialmente, hanno usato nascondersi dietro questo specchietto per allodole della facciata "sociale". Che la gente non sappia. che non si sappia. Fino a che piano piano ALCUNI scheletri nell'armadio di Salvatore sono saltati fuori, ad uso e consumo delle malelingue del paese piccolo, delle malelingue del Paese Italia, delle malelingue gossippare e scandalistiche, delle malelingue che altro non aspettano che poter leccare un pò di sale per condire le proprie pietanze insipide, perchè insipide nella sostanza dei fatti.
La facciata perbenista sui Rea permane, anche tenuta su dal comune senso del pudore e terror sacro di parlar male, anzi di parlare acriticamente, sciorinando fatti e non riflessi di facciate pubbliche da mantenere, di chi non c'è più, ma anche un pò è la lacrima e la vicinanza emotiva che ci suscita la vicenda, un pò la tenerezza di una grande madre senza figlia e di una piccola figlia senza più madre.
Ma detto questo, o siamo noi a tirarci fuori dai luoghi comuni e ad uscire da questo labirinto di specchi del rispetto dovuto, e che sia dovuto è giusto, ma che sia dovuto solo ad uni e non ad altri no. Non lo accetto più. C'è un tempo per la commiserazione ed un tempo per vederci chiaro. Un tempo per gli abbracci ed un tempo per sciogliersi dagli abbracci, altrimenti ci si resta intrappolati.
e scusate l'inutile dissertazione postprandiale.

Tabula

Anonimo ha detto...

Le colpe accertate di Salvatore allo stato attuale delle cose sono quelle di essere stato un pessimo marito per Melania in vita, e di essersi voluto adeguare a quello specchietto per allodole della morale comune senza averne le carte in regola con Melania morta. Che ci sia qualcosa di spiacevole da sventolare sui media nella vita di ognuno di noi comincia a diventare un sospetto concreto, e se anche non ci fosse proprio, non mancherebbero di certo periti psichiatri pronti a trovare sulla carta modi e opportunità, per accertare il crepuscolare del tramonto anche là dove sorge l'alba a tutte le ore.
Quel che volevo dire, è che occorre che alcune menti si aprano.
Quel che volevo dire a chi sta leggendo, anzi, più che leggendo tenendo sotto controllo il blog di Massimo, è che quando una strada è impercorribile, è inutile forzarne ottusamente gli argini.
Forse esistono altre strade maestre.
Forse, non si sono volute cercare.
Forse, dimostrare apertura mentale è proprio quel che potrebbe farti fare quel salto di carriera e darti quella notorietà di mente illuminata che va controcorrente e contro la massa forcaiola e farneticante, ma si aggiudica la Verità.
Tabula

santy ha detto...

Faccio a tutta la squadra i miei complimenti ,state lavorando meglio degli inquirenti , concordo con Pino Annikka massimo ecc. tra tutti i personaggi di questa terribile storia qualcuno si è mai posto un punto interrogativo sullo zio Rea?
Santy

Anonimo ha detto...

@tutti
Qualcuno ha idea del perchè non si è mai parlato dell'orologio di Melania???
Ne possedeva??? Ne era allergica e non ne portava???
Se ne portava, perchè non è stato mai citato nei reperti???
Antonello

Anonimo ha detto...

No, perchè stanno cercando di incastrare il caporale in tutti i modi, con la borsa, il portafogli, gli occhiali, ma nessuno vede che non si parla di un orologio, ho fatto una ricerca mirata semplice su google, ebbene "orologio melania rea" restituisce 421.000 risultati, ho tentato di leggerli tutti ma non ci son riuscito, per adesso nessun risultato che parli dell'orologio "che non c'è e non portava, e se portava se l'è fregato il caporale" di Melania...
Anche volendo discutere le strategie perchè non ne vedono di più visibili ed importanti???
E' proprio un tiro al bersaglio insensato...
Antonello

PINO ha detto...

@ TABULA

Nel mio post delle 9,10 del 29 c.m., ( leggilo, se non l'hai fatto) lamentavo appunto che le nostre, sia pure ingenue considerazioni, restavano bloccate entro i limiti del blog.
Ora tu, coraggiosamente, ti rivolgi ad eventuali "quelli" CHE CONTROLLANO IL BLOG DI MASSIMO, sollecitandoli a cercare ALTRE VIE, per una felice e veritiera risoluzione del caso.
Brava|
Se il tuo messaggio fosse raccolto, dovremmo percepirne gli indizi in tempi non lunghi.
Auguriamocelo.
PINO

Anonimo ha detto...

"Forse, dimostrare apertura mentale è proprio quel che potrebbe farti fare quel salto di carriera e darti quella notorietà di mente illuminata che va controcorrente e contro la massa forcaiola e farneticante, ma si aggiudica la Verità."

Ho copiato queste parole di Tabula perché l'invito da lei fatto agli inquirenti mi è molto piaciuto.

Giustissimo, possibile che nessuno voglia essere una voce fuori dal coro e, in quanto tale, riuscire forse ad arrivare a quella Verità che potrebbe portare con sé anche la notorietà?

In questi mesi me lo sono chieste tante volte: perché gli inquirenti vogliono incastrare a tutti i costi Parolisi? E' più comodo?
Non posso pensare che credano a quello che hanno scritto nell'ordinanza. Non lo posso pensare perché tutti noi che scriviamo su questo blog, Massimo in primis, hanno dimostrato come SIA IMPOSSIBILE che Parolisi abbia agito così come scritto nell'ordinanza! Questo non fa automaticamente di lui un innocente, sicuramente però non può aver agito come la Procura ipotizza.
Ritengo che un PM, per essere tale, debba NECESSARIAMENTE avere la capacità di cogliere i nessi logici tra gli eventi. Torna dunque la mia domanda, perché tentare di incastrare Parolisi NON a partire dagli indizi, ma costruendo invece gli indizi attorno all'ipotesi.
Siamo sicuri che questa sia la strada più comoda, accondiscendere alle richieste di un'opinione pubblica forcaiola? O piuttosto, come dice Tabula, la faticosa ricerca della Verità, alla fine, è ciò che paga di più?
Scusate il post un po' inutile ma talvolta è giusto indignarsi e pretendere che ciascuno tenti di fare al meglio il suo mestiere!
Tiziana

Mimosa ha detto...

Antonello insiste sull’Orologio,a me pare di non aver mai notato che Melania avesse al polso altro che qualche braccialetto, mai orologi.

Vorrei invece porre l’attenzione sugli occhiali da sole di Melania, altro oggetto che i giornalisti qualche giorno fa hanno messo al centro dei nuovi sospetti sul caporalmaggiore da parte degli inquirenti, dopo la borsa e le chiavi.
Inizialmente fu detto che Parolisi diede gli occhiali della moglie da annusare ai cani quel pomeriggio, occhiali che evidentemente erano rimasti in macchina (invece dopo mesi si scoprì che furono date le scarpe prelevate da casa, va bene…). Da subito parenti e amiche si domandarono “come mai li aveva Salvatore?”, perché a loro dire Melania li teneva sempre addosso (così per incrementare il chiacchiericcio dei giornalisti) e persino al supermercato come dimostra il video.

Riconosco che ciò può lasciare perplessi, ma io mi ricordo che Parolisi in un’intervista disse che possedevano molte paia di occhiali e che se li scambiavano, in effetti gli zoom delle telecamere mostrarono varie inquadrature di foto in cui si vedeva benissimo che i modelli erano diversi, ne ho visti almeno tre tipi, una volta gli stessi addosso a lui e un’altra volta indosso a lei, tanto che al funerale fu accertato che lui portava quelli più volte adoperati da lei (si è detto che erano proprio quelli di quel giorno).

Ora scrivono che l’occhiale consegnato agli inquirenti non è quello del supermercato. Embé? Hanno chiesto a Parolisi di consegnare quello del supermercato o quello che (eventualmente) aveva il pomeriggio della scomparsa? o gli hanno chiesto semplicemente “facci avere gli occhiali di Melania”? E lui ha consegnato quelli che “di norma” lei adoperava o addirittura quel paio che lei da sola si era comperata … (la mente umana in certe situazioni di stress crede di pensare con razionalità e invece fa compiere azioni insulse … e correggersi dopo equivale a rendere vero il detto che dalle nostre parti suona così «pezo el tacòn del buso» ovvero «il rattoppo è più evidente dello strappo»)

Magari gli occhiali al supermercato erano del marito …! Controllate voi stessi tutte le foto in cui i due appaiono con gli occhiali e osservate bene le stanghette.

Può essere plausibile che Melania nella fretta di uscire da casa – come ha lasciato il portafoglio e le chiavi (e la borsa) – non abbia fatto in tempo a prendere gli occhiali (anche perché li aveva presi lui, così per il solito gioco dello scambiarseli)?

C’è solo un’alternativa, poiché io non credo sia possibile che lei, per andare sul prato delle altalene, in battuta di sole a quell’ora, li avesse lasciati di proposito nell'auto (anche se ciò non possiamo escludere ma allora il problema non dovrebbe essere un problema…).

L’alternativa si rifà alla ipotesi D) INCONTRO CONCORDATO TRA TUTTE LE PARTI con il marito che – dopo una mezzoretta tutti e tre alle altalene – prende l’auto e accompagna la moglie all’appuntamento al Monumento e poi torna sui prati per far giocare la bambina, attendendo le 15.30 al bar Segà. Il luogo era ombreggiato e gli occhiali da sole non le servivano...
Se si sposasse in pieno la ricostruzione dell'appuntamento chiarificatore con il o i Soggetti (X), si può presumere che li abbia lasciati in macchina volontariamente.

Mimosa

Anonimo ha detto...

Preferisco seguire delitti e misteri su Ilmostrodifirenze forum ....che conoscete molto bene dal momento che qualcuno vi attinge a piene mani....

Anonimo ha detto...

Ciao Mimosa,
il tuo dialetto è lo stesso mio!

Dialetti a parte, non credo che chi è abituato a portare sempre gli occhiali, anche al supermercato, li lasci volontariamente in auto, anche se si reca in un luogo ombreggiato (io perlomeno sono così, al massimo li sposto sopra alla testa).
Il problema comunque mi sembra analogo alla borsa, se questi oggetti sono VERAMENTE scomparsi, non vedo come la cosa potrebbe essere una prova contro Parolisi. Più problematico, invece, se fossero rimasti nell'auto di qualcun altro!
Tiziana

Mimosa ha detto...

@ Anonimo ... ora vado su Ilmostrodifirenze forum (già altre volte citato e mai visto) e capirò a cosa ti riferisci ...

però sei un vigliacchetto a non palesarti ... non si fa così qui ... forse tu appari anche lì nelle stesse misteriose vesti?
Ora andrò a scoprirlo ...

Mimosa

Mimosa ha detto...

@ Anonimo ... per quanto Anonimo e impertinente, sono andata a leggere le ultime pagine de Ilmostrodifirenze forum, non ho trovato nulla di quanto qui si stia trattando se non che ho notato che là sono un passo indietro nei tempi degli argomenti ... e guarda caso lì è citato proprio questo blog ...
Detto ciò, è stato proprio un raid insulso il tuo ... continua pure a seguire quello e lascia questo ... troppo al di sopra delle tua capacità ...

Ti ho replicato solo perché sei stato offensivo ... i troll dovrebbero essere ignorati del tutto ...

Mimosa

Anonimo ha detto...

Mah, trovo un po' adolescenziale l'intervento dell'anonimo, ridurre ambedue gli spazi ad un confronto solo letto mi sembra sbagliato in partenza.
Onestamente non esiste un paragone, stimo trppo persone di quel forum come alcune di questo per ridimensionare il tutto a due recinti mentali, ognuno per propria parte si impegna seriamente con sensibilita' anche "accorata" ma sempre rispettosa del tema.
Direi che all'anonimo consiglio di "allargare le vedute" come diceva lo splendido scritto di Tabula che condivido a pieno.
Splendido perche' nodale, ha centrato un discorso un po' piu' ampio del singolo caso, ci sarebbe da essere rinchiusi per sforamento di OT presunto, mi limito a dire chapeau...
Antonello

Anonimo ha detto...

@Mimosa
sara' un discorso soggettivo ma intanto parliamo di borse costose di marca e non di un orologio che per una mamma ed una donna dovrebbe essere importante, Parolisi ha fatto solo la denuncia di scomparsa della catenina quindi secondo lui Melania quel giorno non aveva orologi, se e' in buona fede, se e' in cattiva fede se l'e' fregato, mica normale.
Mettiamo che proprio non ne avesse, a quel punto possiamo dire che aveva un'idea del tempo, come dire, non "attaccata alla pelle" e soddisfatta da una complementarieta' con il cellulare, che l'orario si presume riportasse.
Insomma abbiamo colto l'essenza, a Parolisi serviva una donna ed a Melania serviva un portaorologio, il tempo in fondo non e' tanto importante da portarlo al proprio polso, furba insomma, esternalizzava solo le schiavitu' mica come tante economie malate.
Ma e' proprio vero che Melania non aveva orologi??? E quel giorno, se ne aveva, perche' non ne portava??? La fretta di uscire??? Strano, il trucco perfetto ed intatto ma per lei il tempo non era un trucco, era un optional del quotidiano, un appendice delegata, forse era allergica ai cinturini, insomma meglio l'orario del cellulare, una buona scusa per poter guardare se aveva anche sms.
Mah, fantasie, elucubrazioni, logorroiche pseudoinvenzioni, notte a tutti

Anonimo ha detto...

@Anonimo
Dici: "Preferisco seguire delitti e misteri su Ilmostrodifirenze forum". Prego, nessuno ti trattiene.

@Tabula
Ben detto, bravissima! Al tuo invito, straordinario, posso permettermi di aggiungerne un secondo, di ripiego ma consequenziale?

Caro tu che leggi e che sai ma non parli. Si, proprio tu che leggi tutto cio' che puoi, compreso questo blog, per convincerti di aver fatto la cosa giusta, dicendo le parole magiche che ci si aspettavano da te, o tacendo cio' che sai. Caro essere umano spaesato che ti sei trovato, tuo malgrado, in una storia tanto piu' grande di te, e che ti fai forza nella mischia delle tante persone che, come te, dicono quello che dici tu, o che come te non parlano. Chi saresti mai tu, in fondo, per sussurrare bianco se tutti gli altri gridano nero; e poi sai i fastidi, la figuraccia, le possibili ripercussioni... Meglio farsi i fatti propri, giusto? Bene, allora perche' sei ancora qui che leggi se hai gia' deciso che tacere e' meglio? Cara persona, e' con la tua coscenza che rimorde che stai facendo i conti; e mal comune mezzo gaudio, stai scoprendo, non basta a sollevarti dalla responsabilita' che hai, non verso gli altri, ma verso te stesso. Perche' c'e' un uomo che sta pagando per un crimine immenso non perche' vi siano prove provate contro di lui, ma per cio' che TU, PROPRIO TU, sai e non dici. Ma in fondo cosa dovrebbe mai importarti di Salvatore? Forse di lui assolutamente niente. Ma che dire di una bambina che ha perso in pochi giorni le uniche due figure di riferimento che per un bambino contano? E' forse a lei che pensi ogni giorno? E' per lei che leggi? Qualunque sia il motivo che ti spinge a ricercare verita' non vere per alleviarti la coscenza da una verita' non detta, caro lettore incallito alla ricerca disperata d'aiuto, perdonati. E fai l'unica cosa che rende qualunque essere umano un grande uomo: di' la verita'. Il peso delle conseguenze sara' minimo rispetto alla leggerezza del TUO animo. E Vittoria, anche se troppo piccola per sapere ancora di te, te ne sara' grata. Ma prima di ogni cosa, riguadagnerai la pace e il rispetto per te stesso, oltre che quello di tutti noi.

Annika

Anonimo ha detto...

PAROLISI indagato per molestie sessuali a due soldatesse...come se non bastasse...

Unknown ha detto...

Questa nuova da dove esce? Se ne sono rese conto solo dopo sei mesi dall'omicidio di essere state molestate o c'era una denuncia già fatta in precedenza?

Inserite il link grazie.

PINO ha detto...

MASSIMO,
Esistevano giacenti, due denunce diverse. Una inoltrata nel 2oo9 e la seconda nel 2010, da due soldatesse del regimento di Parolisi.
Lo avevo letto su diverse testate, fin da venerdì
Ciao PINO

Anonimo ha detto...

p.s.
MASSIMO Leggi su "uominidonne.net"
PINO

PINO ha detto...

SEGUE
L'articolo dice solo che è indagato, ma non spiega se P abbia già avuto un processo in proposito.
Penso di no, se lo hanno dichiarato indagato ORA.
Ed in questo caso, possono essere ricordati i tuoi GIOCHI DI PRESTIGIO.
Ma che c...o vogliono?
Questo è puro accanimento sulla persona!
Ciao, PINO

Unknown ha detto...

No Pino, senza scherzare, mi dai un link "serio"? Che ne so, Il Corriere della Sera, La Repubblica, l'Ansa o più giornali che riprendano la notizia da una fonte attendibile? Se ne parlano da venerdì dev'essere uscita, ma io fino a ieri, perlomeno da dove attingo io, non l'ho letta.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

Io sapevo che riguardavano un ufficiale gia' trasferito ed un sottufficiale, probabilmente hanno esteso, e' comunque anche li indagato.
Forse gli hanno tagliato la strada, insomma in questo modo non potra' mai piu' tornare a fare l'istruttore, dal lato civile significa che a novembre qualcuno prevede uscira' e che chiaramente nel militare qualcuno non vuole rimetterlo dove, giustamente o meno, avrebbe diritto di tornare.
Certo che ci ha messo tutto l'impegno per cacciarsi nei casini e senza risparmiarsi nulla.
Indagheranno e se anche li troveranno riscontri probanti e' giusto che paghi, se e' vero insomma non e' nemmeno dei reati piu' insignificanti, grave insomma, approfittarsi di una divisa e di una scala piramidale per averne un ritorno qualunque, tantopiu' sessuale, e' ignobile.
C'e' da dire che non solo ci vorrebbero dei riscontri anche nel giudiziario militare ma che parlano di molestie, magari un complimento a meta' fra l'uomo ed il caporale, magari un eccesso di un momento che va comunque punito.
Certo che gliele tirano fuori ad orologeria ma, se e' vero, pure lui.
Antonello

Anonimo ha detto...

@Pino

Mah, tutto può essere, però mi sembra un articolo che mescola notizie qua e là, anche vecchie.

Da quanto mi risulta esistono due distinti fatti denunciati rispettivamente da 5 e 4 soldatesse ed il nome di Parolisi non risultava tra gli indagati.

Un fatto del 2009 riguardava un maresciallo (A.D.), per altri le indagini della Procura militare sono ancora in corso e negli articoli di giornale di quest'estate il nome di Parolisi veniva citato, assieme a quello di un altro istruttore chiacchierato, non tra le persone indicate nelle testimonianze delle soldatesse, ma a margine, per lo scoop la caserma a luci rosse.

Per il 2010, so di un istruttore trasferito a S. Candido (citato anche da Parolisi per aver avuto relazioni con soldatesse), quindi a seguito di un provvedimento disciplinare.

Mi sembra che la situazione delle indagini riguardi fatti precedenti e possa essere a grandi linee confermato da questo articolo

http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2011/10/26/608029-molestie_sessuali_emerse_prima_caso_parolisi.shtml

Se invece il nome di Parolisi è emerso ora nell'ambito di una nuova indagine in corso ...alzo le mani.

Pamba

Anonimo ha detto...

Ecco l'intero paragrafo con virgolettato originale dal quale qualcuno ha capito fischio per fiasco.

«Sul 235?, l’unico reggimento in Italia che addestra le donne soldato, c’è una questione importante da chiarire», dice il generale Domenico Rossi, Sottocapo di Stato maggiore dell’Esercito, «sui giornali si è fatto riferimento a episodi di minacce, ingiurie, molestie sessuali. Quegli episodi non sono emersi per effetto del caso Parolisi, ma sono stati da noi riscontrati prima, nell’ambito dell’attività di prevenzione interna, e già denunciati dall’autorità militare a quella giudiziaria: uno risale al 2008-2009, l’altro è del 2010.
http://www.gioia.it/Dentro-la-caserma-di-Parolisi#pag-2

Il Resto del Carlino riprende l'articolo del settimanale Gioia e scrive:

Ascoli Piceno, 26 ottobre 2011 -“Gli episodi di ingiurie, minacce e molestie sessuali ai quali alcuni giornali hanno fatto riferimento, non sono emersi per effetto del caso Parolisi, ma sono stati da noi riscontrati prima, nell’ambito dell’attività di prevenzione interna, e già denunciati dall’autorità militare a quella giudiziaria: uno risale al 2008/2009, l’altro è del 2010”. A parlare è il generale Domenico Rossi, Sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito, nel corso di un colloquio col settimanale Gioia...

In poche parole nessuno dei due articoli parla di denunce a carico di Parolisi nel 2008/2009 e 2010, ma solo di episodi di chissa' chi gia' riscontrati in passato, ben prima del caso Rea.

La notizia e' l'ennesima non-notizia.

Annika

Anonimo ha detto...

AMICI, dopo l'indicazione di "uominidonne.net", ve ne aggiungo un'altra: "www.vikio.it/news Salvatore+Parolisi" .
Correggo: gli episodi per cui P è indagato risalgono al 2008 e 2010
Non ricordo, ora, altre testate dove ho letto la notizia.
Ciao, PINO

Anonimo ha detto...

ANNIKA, se le notizie siano false, alterate o inesistenti, non le ho inventate io.
Ho solo riportato quello che è scritto nei link citati.
Per quanto riguarda il "FISCHIO E FIASCO", rimando, anche se con rincrescimento, la lettera al mittente. PINO

Anonimo ha detto...

se è vero che la stampa ha distorto una notizia così esplicita e chiara, mi domando se esista un codice deontologico tale quale quello che noi architetti seguiamo e al quale dobbiamo aderire, tale per cui sia possibile sanzionare gli autori della diffusione di notizie così palesemente false.
Non era un tempo una nobile professione, quella del giornalista?
Tabula

Anonimo ha detto...

E ancora "Gossip italiano.it del 28/10/011
Stessa notizia. Pino

Anonimo ha detto...

Pino, il "fischio per fiasco" non era rivolto ne' a te, ne' all'anonimo (31/10, 10.38). Mi riferivo ai giornalisti che, maleinterpretando l'articolo di Gioia, hanno gettato ulteriore fango tanto per avere qualcosa da scrivere.

Mi scuso per essermi espressa in maniera poco chiara.

Annika

Anonimo ha detto...

beh. lo scoop odierno era "Parolisi confessa di aver tradito Melania". Ad una lettura più attenta pare che lo scoop risalga ad una dichiarazione dello stesso dell'11 maggio. Notizia riportata da più fonti, tra l'altro. Perchè se uno ha lo "scoop del giorno", tutti dietro a ruota, mi pare ovvio...
Tabula

Anonimo ha detto...

ANNIKA
Tutto chiaro
Ciao, PINO

Mimosa ha detto...

Buongiorno a tutti e Buona Festività.
Vi metto questo link che credo potrà fare un po' di pulizia delle notizie spazzatura: http://www.corriereadriatico.it/articolo.php?id=168036.

Qui è riportato ciò che il generale di Corpo d’Armata Giuseppe Valotto, intervenuto all'ultimissimo giuramento delle reclute del 235/o Rav Piceno, ha testualmente detto (e io l'ho sentito testualmente dire intervistato):

“Noi gli addestratori li selezioniamo molto bene. Per quello che è il caso specifico direi che dobbiamo aspettare quello che dice l’autorità giudiziaria. Se poi Parolisi sarà giudicato colpevole, pagherà, come è giusto che sia. Se non sarà giudicato colpevole l’Esercito è sempre la sua famiglia”.

Pertanto quello che PINO ha segnalato, e che avevo letto anch'io, penso sia solo lo scoop del giorno ... e che su Parolisi non ci sono denunce interne di nessun genere, altrimenti il generale non si sarebbe sbilanciato così apertamente con quella dichiarazione.

Mimosa

PINO ha detto...

Evidentemente l'articolista che ha redatto il pezzo apparso oggi, con la data del 31-10 su "IL CENTRO.it Teramo" che firma con C.L., sulla situazione di Parolisi, non è tra quelli che danno per scontato il militare come uccisore della moglie.
Infatti, tra l'altro scrive: " dopo quasi sette mesi di indagini, non si hanno prove certe o indizi, sulla colpevolezza di Parolisi; esistono solo prove "critiche" ( il virgolettato è suo) o "indirette".
A questo punto l'artocolista suppone la possibilità che l'indagato possa ottenere la libertà provvisoria.
Speriamo che la Cassazione giudichi favorevolmente la richiesta degli avvocati difensori di P.
PINO

LucaP ha detto...

In questi giorni in cui non ho potuto seguire il blog, ho riflettuto su quanto da me evidenziato nei commenti precedenti e cioé:

- sul fatto che ben tre testimoni indichino come data della gita precedente il 10/04 anziché il 03/04 (e per Vittoria Garofalo, atteso che il messaggio FB di Parolisi indica il 03/04 come data di presenza dei suoceri a Folginano, questo significa aver volutamente mentito su tale circostanza comportando il fatto che anche le altre due testimonianze risultano altamente dubbie se non mendaci)
- le dichiarazioni, altamente sospette di essere mendaci, delle sentinelle Arrica e Mascia che implicitamente invalidano quelle di Colasanti (fondamentali per respingere o supportare la ricostruzione degli inquirenti)
- i tempi di percorrenza indicati dalla Polizia Giudiziaria relativamente agli spostamenti in macchina di Parolisi che sembrano essere tratti direttamente da GoogleMaps (consiglierei a tutti di rivedersi tali percorsi in 3D per capire che difficilmente un autista normale potrebbe impiegare tali tempi su tali strade di montagna). Inoltre, sempre leggendo l'Ordinanza non capisco perché la PG ipotizzi che Parolisi per andare dal Chiosco a Colle San Marco debba passare nuovamente da Folignano e non da San Giacomo (con tempi di percorrenza più brevi). Vi sono altre testimonianze, non citate ma attendibili, che escludono il passaggio di una Scenic da San Giacomo?

Cui prodest? tutto questo:
- sicuramente ai veri assassini di Melania in quanto l'attenzione rimane esclusivamente puntata su Parolisi;
- ma anche agli inquirenti che in tal modo costruiscono una sequenza di eventi prevenendo le facili obiezioni (già peraltro fatte dalla difesa di Parolisi) in merito all'attendibilità della pista seguita da Piergiorgio ed alla testimonianza di Colasanti.

Ma a questo punto, nuovamente, "a pensar male si compie peccato ma spesso ci si azzecca"?

Come sono state raccolte tali testimonianze? Solo dai Carabinieri (e da chi tra questi)? Od anche dai PM?

Per concludere, mi sembra sempre di più che la "fortuna" accreditata a Parolisi sia invece passata dalla parte dei veri assassini i quali, senza poi compiere alcuna mossa particolare, non sono mai stati toccati dalle indagini.

PINO ha detto...

Dovremmo, forse, produrre e lanciare la diffusione di un manifesto, contenente le esortazioni scritte in questo blog, agli inquirenti, per sensibilizzarli ad intrapprendere direzioni diverse nelle indagini?
E se questa utopia venisse realizzata, saremmo certi dei risultati?
La verità è che fin dall'inizio delle indagini, le stesse sono state deformate da una sorta di
particolare apriorismo, intollerabile, sul piano della ricerca, quella vera.
PINO

Anonimo ha detto...

@Lucap
Sui tempi di percorrenza Rita che frequenta il blog, c'e' stata personalmente e forse può' essere dirimente.....

Anonimo ha detto...

Salve a tutti..

Considerato che al mondo tutto è possibile e la cronaca nera, purtroppo, ci riserva sempre delle cattive notizie... ipotizzando possa essere stato un omicidio, voluto o meno, di famiglia, ma parenti stretti/Melania e non marito/Melania: perchè questi parenti stretti avrebbero dovuto togliere di mezzo il sangue del loro sangue?

E' un'idea che ogni tanto mi balza in mente e chiedo se c'è qualcun'altro che ogni tanto si ritrova con la testa in questa direzione o se sono la sola...

Ciao
Manuela

Anonimo ha detto...

@Manuela.
E' una di quelle cose che pur se ti passano per la testa non osi non solo esprimerla, ma nemmeno pensarla.
Un pò perchè la famiglia di M. è "vittima" della situazione, un pò perchè bisogna anche ammettere che come famiglia vittima non se ne sta in un angolo a piangere, ma continua a rappresentare pubblicamente la propria infelicità, e questo un pò ci condiziona.
Certo che per il continuo caldeggiare la colpevolezza del genero, basandosi sull'unica certezza ovvero i tradimenti e la negazione degli stessi, negazione tra l'altro concordata con la famiglia della stessa M., ogni tanto scapperebbe un "chi è senza peccato scagli la prima pietra", ma detto sottovoce.
Comunque sia, più che la famiglia stretta della povera M., magari malconsigliati o giustizialisti di natura, ma pur sempre nel comprensibile, magari guarderei un pò meglio quella di contorno.. perchè che continuino a battere sempre sullo stesso tasto il padre il fratello e la madre è criticabile fino ad un certo punto, ma che lo facciano di continuo ALTRI.. che si accaniscano in quel modo.. che abbiano raccolto prove.. registrato i dialoghi di Parolisi.. va un pò al di là della semplice preoccupazione legata alla parentela. C'è qualcosa che stona.
Odiavano tutti così tanto quest'uomo? oppure?
Tabula

PINO ha detto...

X TABULA

Buongiorno T, e spero proprio che lo sia, nonostante i mesti sentimenti che ci pervadono in questa particolare giornata.
La ipotesi espressa da Manuela, enche se non completamente utopica, ti ha fatto sensatamente suggerire l'attenzione su quegli "ALTRI"..che si accaniscono..ecc." il cui comportamento ha rivelato delle stonature.
Ebbene, la tua indicazione mi ha incoraggiato ad esternare, a mia volta, un pensiero mai espresso, nel timore che potesse sembrare favolistico, ma, tenendo conto che stiamo nel campo delle ipotesi, lo rendo palese.
Ho realizzato che la famiglia di M, a causa degli sfoghi della stessa, fosse al corrente di tutto quanto riguardava la vita parallela di P, le reazioni comportamentali della stessa M nei confronti dell'amante del marito, dei suoi pedinamenti, e delle scoperte fatte per caso, nel corso delle sue spiate, di cui P era inconsapevole.
Se M, avesse riferito alla propria famiglia, proprio per il suo carattere aperto ed energico, come è stato dimostrato a posteriori, anche i fatti di cui era venuta a conoscenza, spiando il marito, questo spiegherebbe il loro atteggiamento contraddittorio, come il sostenere l'innocenza del P, nelle prime fasi della tragedia, per passare all'accusa di colpevolezza, subito dopo.
Perchè non vogliono supporre che l'omicidio possa avere altri colpevoli?
Forse una verità diversa svelerebbe fatti che si vogliono nascondere ad ogni costo, e da cui si vuole stare lontani?
Si sapeva dunque qualcosa, e si presumeva che P avrebbe "protetta" M?
Forse l'eliminazione di P con la sua affermata reità sarebbe più opportuna, ed eviterebbe lo sventolamento di fatti sgradevoli?
Questo è quanto assurdamente ipotizzavo da parecchio tempo, ed il tuo suggerimento, cara TABULA, mi ha incoraggiato a svelare.
Naturalmente, tutto quanto scritto è solo prosa di carattere narrativo, e nulla potrebbe avere a che fare con la realtà.
PINO

Anonimo ha detto...

@Pino
la stonatura ipotizzata potrebbe ritornare in rilievo se ci ponessimo coerenze parallele su quanto sembrerebbe avvenuto sul territorio.
Le domande che nascono spontanee sono:
1) Volendo pensare ad un incontro chiarificatore quel giorno al pianoro, chi dei due doveva parteciparvi??? Ambedue???
2) Cosa centrerebbe il fax???
3) La roulotte???
4) Le tre donne viste inseguirsi???
5) S.???
6) Un incontro chiarificatore fra P. ed altri???
Antonello

Anonimo ha detto...

@Pino Antonello e le "coerenze parallele" (argh)

io ho l'impressione che in questo momento stiate parlando due lingue diverse, parallele e coerenti, ma Antonello ha spinto troppo e subito sull'acceleratore, mentre Pino non si era ancora seduto in auto. Anzi, non mi pare abbia ancora nemmeno aperto lo sportello.
Piano, con calma. Un passo alla volta.

Tabula

LucaP ha detto...

@ Tabula, Manuela e Pino

I vostri post hanno espresso alcuni dei dubbi che mi giravano per la testa da un po' di tempo mettendo assieme più elementi già anche discussi in questo blog:

- Melania è cresciuta in una famiglia fortemente intrisa dei valori militari e non a caso ha sposato un militare di professione seguendolo nelle sue destinazioni;
- senza avere pregiudizi in merito, si deve però riconoscere che i valori legati alla solidità ed inscindibilità (perlomeno apparente) del matrimonio siano maggiormente sentiti nel meridione di Italia;
- Melania se ne era già andata via da casa tornando a Somma Vesuviana dai suoi. Il rientro in famiglia con Salvatore mi sembra stato più dettato dalle pressioni dei Rea piuttosto che dal reale perdono delle scappatelle del marito;
- le notizie (sempre da verificare) in merito all'iscrizione della figlia Vittoria ad un asilo di Somma Vesuviana mi sembrerebbero indicative della volontà di tornare a vivere dai genitori, tendendo ad escludere la spiegazione data di voler essere vicino alla nuova destinazione del marito (Sabaudia dista da Somma V. quasi 200 km di auto);
- del fax inviato alla Scuola Guida di SV si è ampiamente discusso in questo blog e non è stato escluso che potesse contenere documenti per nulla attinenti al rinnovo della patente (lo stesso Parolisi effettua delle personali indagini sul numero e segnala il fax agli inquirenti probabilmente perché qualcosa non tornava anche a lui);
- credo che una moglie, anche se fortemente innamorata del marito, non possa non accorgersi delle assenze sospette del marito (per le telefonate ma anche per gli incontri segreti con l'amante);
- quanto trovato sul computer di SV dallo zio (altra notizia sempre da verificare) potrebbe non essere stato lasciato dal Parolisi ma anche da Melania dopo aver scoperto lo scambio dei messaggi Facebook;
- l'amica Imma parla (poi smentendo) di qualcosa di grave che Melania avrebbe scoperto di recente e Parolisi dopo il delitto si premura di indagare presso l'amica fidata della moglie (con la quale non aveva mai avuto rapporti diretti e che sapeva essere fortemente critica nei suoi confronti);
- i genitori di Melania, sebbene i Parolisi siano stati a SV solamente a fine marzo e fosse previsto di passare la Pasqua tutti assieme a SV, all'inizio del mese di aprile si recano a Folignano (per quale motivo così tanta frequentazione?). In tale occasione il padre di M "vuole parlare" al genero (di cosa?)
- il 18/04 Parolisi fa telefonare ai Rea da Paciolla quasi non volesse assolutamente parlarci e nei giorni successivi cerca di passare meno tempo possibile con la famiglia di M
- sebbene la facciata mostrata nei programmi televisivi, i Rea sembrano voler far concentrare su Salvatore tutti i sospetti (parlano subito dell'amante, ritrattano testimonianze fondamentali a screditare l'olfatto di Piergiorgio, fanno intercettazioni ambientali in prima persona e poi negli ultimi tempi tirano fuori strane borse e tornano a parlare degli occhiali)
Queste elucubrazioni ed altre ancora (mettendoci di mezzo anche Sonia che sembra avesse familiarità con i Rea e che ha sempre descritto un quadretto idilliaco dei Parolisi che non poteva assolutamente corrispondere a realtà) mi fa quindi pensare:

se Melania fosse stata intenzionata a lasciare definitivamente Salvatore, i Rea sarebbero stati capaci di far pressioni sulla figlia sino ad utilizzare maniere forti per farle cambiare idea?

Tenderei istintivamente ad escludere una partecipazione diretta negli eventi, ma sarebbe impensabile ipotizzare che abbiano organizzato a distanza qualcosa che poi, ripeto, è sfuggito totalmente di mano sino ad arrivare alla tragedia?

Mi piacerebbe tanto sbagliarmi, perché veramente mi verrebbero dei brividi.

Ciao

Anonimo ha detto...

La volontà del cittadino di collaborare con le indagini è una cosa giusta che si contrappone all'omertà.
domande:
- La solerzia del buon cittadino ha dei confini leciti o tutto è ammissibile nell'enfasi collaborativa?
- Quando in che misura e a che punto la solerzia del buon cittadino si trasforma in invasività e travalicamento dei doveri del buon cittadino?

Mi viene in mente mia suocera. Appena nato mio figlio, veniva a tutte le ore mia e voleva tanto a tutti i costi e per forza AIUTARMI. Aiutarmi a fare quello che LEI riteneva fosse opportuno fare in casa mia, e non aiutarmi in quello che mi sarebbe servito e di cui io avevo bisogno. Capii che il suo scopo era controllare e gestire la casa il bambino e anche me, e non aiutarmi.
Questo esempio che vi porto, e scusate l'apparente O.T., è per domandare fin a che punto la collaborazione E' collaborazione pura?
quando la collaborazione del Buon Cittadino comincia a trasformarsi in volontà di gestire in prima persona l'andamento delle indagini?

Tabula

Manlio Tummolo ha detto...

La collaborazione del buon cittadino presso gli inquirenti e durante il processo è di dire tutto ciò che si sa, senza reticenza alcuna, ma anche senza mentire deliberatamente e senza fare illazioni che non gli spettano, ed ancor meno urlare "L'ASSASSINO E' X !!!".

Anonimo ha detto...

appunto.
Tabula

Anonimo ha detto...

Ciao Tabula e ciao a tutti..

Innanzitutto, grazie per la risposta. Poi, voglio ripostare un link che avevo già postato in data 28 Ottobre (senza scendere troppo nei particolari quel giorno), con la registrazione della telefonata fatta dall'anonimo presunto cercatore di funghi che ha ritrovato il corpo della povera M. e della voce in sottofondo isolata dalla trasmissione "Chi l'ha visto"... che dice; "Stai tranquillo Michè"...

http://www.youtube.com/watch?v=wPy-_RWiSdY&feature=related

Chi vuole, la ascolti attentamente per qualche volta e poi apra questi altri link con le voci dello zio e del padre della povera M. e li ascolti intervallandoli alla voce... e poi ditemi se è solo suggestione mia... o se nel timbro c'è una certa somiglianza:

http://www.youtube.com/watch?v=AGoqQLwzPJs

http://www.youtube.com/watch?NR=1&v=x95ECc6skj4

Io questa cosa l'ho fatta con mio marito lo stesso giorno in cui mi ci sono imbattuta su internet - che poi l'ho postata qui chiedendo solo se anche a voi ricordasse qualcuno (il 28/10 u.s.) - e senza dirgli di chi si trattasse la seconda voce, gli ho solo fatto sentire la registrazione di chi l'ha visto e poi l'altra nel modo sopra descritto chiedendogli cosa ne pensasse e lui ha avuto la mia stessa sensazione, cioè che le voci avessero un che di somigliante. Solo dopo gli ho detto di chi si trattava...

Sono la prima a dirmi che sono scema e che è frutto solo della fantasia, però... ogni volta che riascolto il tutto, nel modo sopra indicato, mi lascia sempre perplessa... e il quadretto che mi vedo è questo: tre persone ad un telefono, una telefona ai carabinieri comunicando il ritrovamento di un corpo, e due persone accanto che ascoltano, di cui una maggiormente sconvolta e/o preoccupata dell'altro e l'altro che gli dice, appunto: "Stai tranquillo Michè"...

Sono forse condizionata dal fatto che il fratello di M. si chiama Michele? E perchè la stessa conduttrice di chi l'ha visto, nel far ascoltare la telefonata con la voce in sottofondo isolata, ha volutamente, a parer mio, sottolineato, direttamente rivolta al fratello, che la seconda voce si riferiva ad un certo Michè, proprio come il suo nome?

Niente meno loro di chi l'ha visto, che la telefonata l'avevano sentita per primi, avessero avuto la stessa impressione?

Manuela

PINO ha detto...

X TABULA

Il mio scritto l'ho definito "una prosa di caratte narrativo,che nulla potrebbe avere a che fare con la realtà".
Non ci possono essere, quindi, illazioni di nessun genere, nè indicazioni di assassini, sia chiaro.
Per quanto concerne i CONFINI della "solerzia del buon cittadino", mi pare che nessuno, in questo blog, abbia mai superato tali confini, sia pure con la proposta di lecite ipotesi.
Qui non ho notato "suocere" invadenti. E nessuno, suppongo, voglia rimpiazzare gli inquirenti, ai quali è demandato il diritto, ma anche il dovere di svolgere il proprio lavoro.
Se qualcuno, poi, volesse essere tanto zelante nella sua veste di "buon cittadino", può sempre far stampare ed affiggere, quel manifesto al quale mi riferivo nel post delle 12,04 di ieri.
PINO

Anonimo ha detto...

Manuela,
purtroppo fare certe considerazioni su un blog letto da chiunque, porta alla cautela e dunque non ci siamo mai avventurati per certe strade.
Certo che anche il marito, fino a prova contraria, è parte lesa, e su di lui nessuno (intendendo giornali e televisioni) si fa scrupolo a parlare, permettendosi qualunque tipo di giudizio per il fatto che è un fedifrago ed un bugiardo.
Spero che le nostre remore non le abbiano invece avute gli inquirenti e che, a fronte della più volte sostenuta indagine a 360°, abbiano verificato TUTTI gli alibi, e quando dico tutti intendo di tutte le persone che gravitavano attorno a Melania e di cui si è a conoscenza. Spero anche che la vita di Melania sia stata opportunamente scandagliata, senza accontentarsi delle dichiarazioni di familiari ed amici.
Mah, anche se non ci è stato fatto sapere, sarà sicuramente così!
Tiziana

Anonimo ha detto...

Pino,
non voglio rispondere al posto di Tabula, ma ti dico come ho interpretato io il suo commento: non penso fosse rivolto ai partecipanti a questo blog. Forse è una nostra speranza quella di essere dei "buoni cittadini" che collaborano con gli inquirenti, ma di fatto non sappiamo nemmeno se ci leggono.
Immagino dunque che quei "buoni cittadini" siano le persone che DIRETTAMENTE hanno "collaborato", non limitandosi a dire ciò che sapevano, ma facendo passare anche le loro ipotesi o desideri come fatti di realtà. Immagino che questo criticasse Tabula, o almeno è ciò che critico assolutamente io (per fare un esempio l'ultima amica, di una lunga serie, che si è fatta intervistare. Ieri in una trasmissione televisiva è stato detto che lei, fin dall'inizio, ha espresso la sua OPINIONE agli inquirenti- ovviamente la colpevolezza di Parolisi).
Tiziana

Anonimo ha detto...

@Pino

mi sorprendo del fatto che proprio tu ti senta chiamato in causa e cado dal pero.
Ad ogni modo, se mi sono espressa male ti chiedo scusa, mi riferivo espressamente e senza voler fare nomi ai parenti non stretti ed al cerchio amicale gravitante intorno alla vittima e altresì gravitante intorno alle numerose trasmissioni in cui vengono continuamente espresse "collaborazioni da buon cittadino", riprendendo il concetto così ben espresso da Manlio Tummiolo, che non vogliono limitarsi a "dire tutto ciò che si sa, senza reticenza alcuna, ma anche senza mentire deliberatamente e senza fare illazioni che non gli spettano".
Ma urlano senza troppi giri "L'ASSASSINO E' X !!!".

Tabula

PINO ha detto...

TIZIANA, CIAO,
non mi pare che fosse come tu dici.
Leggi attentamente i 3 post di T, dove sono chiaramente indicato, con Antonello, a meno che non sappia più nè leggere, nè capire il contenuto di uno scritto.
Attendo, comunque che sia TABULA a spiegarmi gentilmente, il contenuto della busta a me indirizzata. PINO

PINO ha detto...

TABULA
Ho letto or ora il tuo post.
Buttiamo tutto nel cestino. Va bene?
Certi fraintesi avvengono sempre.
Amici più di prima!
Ciao, PINO

Anonimo ha detto...

Ad ogni modo, quel che volevo mettere in evidenza è che ci sono testimoni dell'accusa molto solerti, talmente solerti che si danno da fare al di là dell'esprimere tutto ciò che sanno, e addirittura vanno anche oltre l'esprimere opinioni, se pur le esprimono.
Collaborano con la giustizia al punto da diventare essi stessi indagatori, faccio i nomi? Li devo fare?
Uno per tutti, lo zio di Melania. Quanta solerzia! Registrava le conversazioni di Salvatore, ha ispezionato il computer dei genitori di Melania trovando fotografie e chat cancellate, partecipa alle trasmissioni esprimendo la propria opinione ed i propri sospetti, ha fatto l'amico di colui che in realtà sospettava assassino al fine di trovare connotazioni sospette, incalza e spinge l'opinione dei media e probabilmente degli stessi genitori della vittima, insomma una parte attiva e molto, molto controllante nell'andamento delle indagini.
Un'altra persona molto attiva nel pilotare l'opinione pubblica sono le amiche di Melania, in particolare una, Sonia, che cambia versioni sull'andamento della famosa passeggiata al Pianoro precedente l'omicidio, che cambia versione sull'idilliaco quadretto matrimoniale sbandierato inizialmente.
Non si sta limitando a dire solo e soltanto tutto ciò che sa, questa donna: condisce, arricchisce, straparla, esprime opinioni non richieste, racconta fatti ai quali non ha assistito personalmente, cambia versioni. Le sue dichiarazioni sono inattendibili, se non addirittura e manifestamente controllanti.
In quanto a mia suocera, mi auguro fermamente di non ritrovarmela anche qui, in fondo poi le voglio anche bene, ma per fortuna non è pratica di pc, caro Pino, ed escludo tu possa minimamente somigliarle :-)
Tabula

Anonimo ha detto...

Alla serie di amiche che dicono la loro bisogna aggiungere anche Valentina. Ieri la vita in diretta ha mandato in onda una nuova intervista all'amica, in cui questa, che vive a Ravenna e vedeva Melania sì e no due volte l'anno, dice che per lei Parolisi può essere colpevole e d'aver indicato fin dall'inizio questa strada agli inquirenti.
Prima di credere alle amiche bisogna però verificare la loro attendibilità: Melania le confidò, così dice Valentina, che non poteva avere rapporti sessuali per problemi di salute. Noi sappiamo invece, dalla relazione dell'autopsia, che alcuni giorni prima della morte Melania aveva avuto un rapporto.
L'amica dice inoltre che mai Melania avrebbe accettato di avere un rapporto "in strada", cade allora l'ipotesi dell'accusa, che Salvatore l'avrebbe convinta ad andare alle Casermette per consumare un rapporto sessuale.
Concludendo: tutte le amiche portano testimonianze contraddittorie e per tanto non dovrebbero essere prese in alcuna considerazione da parte di chi indaga. Ciascuna amica dà una libera interpretazione dei pensieri e delle azioni di Melania (nonché di Salvatore) e non espone FATTI. Tutto ciò può essere comprensibile, è frutto dell'amicizia che avevano per Melania, ma non ha alcun valore né di prova né di indizio.
Tiziana

Anonimo ha detto...

@Tiziana
detto fra noi, nessuna tra le mie amiche può avere un'idea precisa sul come quando o dove io potrei vorrei sia disposta ad avere rapporti, mi guardo bene dall'andare a raccontare in giro le mie faccende private, posso lamentarmi in un periodo e raccontare le mie vicissitudini sentimentali in un modo, posso essere contenta e serena in un altro periodo e può non capitarmi mai di esprimerlo alle amiche.
Tra l'altro se proprio vogliamo dirla tutta, le amiche si confidano e si consigliano tra di loro soprattutto nelle difficoltà, ci si chiama soprattutto per cercare solidarietà, una parola amica, un consiglio.
Però quando una tua amica sta finalmente bene ed è felice contenta ed appagata, ci sono meno possibilità che ti chiami apposta per raccontartelo: difatti, quando si sposano o si stabilizzano sentimentalmente, le donne perdono un pò i contatti tra loro.
Questa è la mia esperienza nel campo delle amicizie femminili. Opinabile, ma è la mia.
Le mie amiche non potrebbero essere attendibili sulla mia situazione sentimental-sessuale, eventualmente e nel caso qualcuno dovesse domandarglielo.
qui lo dico e qui lo confermo.
Tabula

Anonimo ha detto...

Tabula,
sono perfettamente d'accordo con te!
Il problema è che qui le amiche pensano di possedere la Verità rivelata e i media (e temo, ma spero di no, anche gli inquirenti)le trattano come se fossero degli oracoli, le fanno diventare lo strumento per dimostrare la colpevolezza di Parolisi.
Tiziana

PINO ha detto...

Se avessi la possibilità, indagherei lo zio scienziato-detective di M e l'amica S, per evidenti atteggiamenti strani e differenti.S per l'apparente ingenuità paesana ma lampante scarsezza di elementare, erudizione, sovente mascheramento di malignità , ed il detective per il modo d'agire sornione e sobdolo. non certo rassicurante.
Perchè non indagare sulle "voci" al telefono, che suggerisce Manuela?
Nella vita tutto è possibile, proprio quanto meno ci credi.
Io non mi fermo, nella ricerca del famoso oggetto sul "comò"
Pino

LucaP ha detto...

Gli ultimi post pubblicati mi hanno fatto riesaminare alcuni dubbi che continuano a riemergere nelle mie elucubrazioni e che sinora non ho trovato il coraggio di mettere assieme, scacciandoli dalla mente:

- Melania è cresciuta in una famiglia fortemente intrisa dei valori militari tanto che ha sposato un soldato di professione seguendolo nelle sue destinazioni;
- Senza assolutamente avere pregiudizi in merito, mi sembra non errato riconoscere che il valore di inscindibilità del matrimonio (perlomeno apparente) sia più forte nelle regioni del sud Italia;
- Melania aveva già lasciato Salvatore tornando a vivere con i suoi a Somma Vesuviana dopo aver scoperto i tradimenti del marito. L’essere tornata da Salvatore mi sembra più il frutto di pressioni da parte della famiglia che di un reale perdono del marito o perlomeno di entrambre le cose;
- La notizia (da verificare) che Melania avessa iscritto la figlia Vittoria ad un asilo di SV mi sembra più un indizio della volontà di lasciare nuovamente Salvatore piuttosto che del desiderio di essere maggiormente vicina alla nuova destinazione presunta (Sabaudia dista da SV all’incirca 200 km seguendo il percorso più breve);
- Del fax inviato alla Scuola Guida di SV si è già ampiamente parlato in questo blog senza infine appurare se contenesse altri documenti oltre a quelli relativi al presunto rinnovo della patente (Parolisi compie delle proprie ricerche su internet segnalando ai Carabinieri l’anomalia del fax perché prbabilmente qualcosa non gli tornava piuttosto che per sviare le indagini come affermato dai PM)
- Per quanto innamorata del marito è quasi impossibile che una moglie non si accorga delle continue sospette assenze del marito (per le telefonate ma anche per gli incontri con l’amante) come quelle verificatesi con Parolisi


Continua .....

LucaP ha detto...

.... Continua

- Il materiale ritrovato dallo zio sul computer di SV (anche se sarebbe necessario disporre di maggiori informazioni in merito) potrebbe anche essere frutto delle ricerche effettuate da Melania dopo aver scoperto lo scambio di messaggi su Facebook tra Salvatore e Ludovica (avrebbero potuto essere utilizzate in una causa di divorzio?). Non credo che Parolisi fosse così incosciente da non cancellare le proprie tracce su un PC non suo ma dei suoceri
- La testimonianza della fidata amica Imma (poi smentita) in merito a qualcosa di grave scoperto di recente da Melania mi fa pensare a qualcosa di relativo ai tradimenti di Salvatore piuttosto che a qualcosa di relativo all’ambiente militare. D’altronde lo stesso Parolisi si premura di contattare Imma per saperne di più, pur essendo conscio che Imma non gli è amica ed era la confidente di Melania
- I REA, sebbene Melania e Salvatore fossero stati a SV alla fine di marzo e sebbene fosse previsto di passare tutti assieme la Pasqua 2011 nuovamente a SV, all’inizio di aprile fanno visita alla figlia ed al genero a Folignano (perché così assidua frequentazione?). Il padre di Melania, come detto da Parolisi nel msg Facebook del 03/04, “vuole parlare” con il genero (di cosa?)
- Sebbene la facciata mostrata nelle apparizioni televisive, i REA si premurano sin da subito di far convergere i sospetti su Salvatore (parlano subito con i PM della relazione di Salvatore con Ludovica nonostante in pubblico dichiarino che tra M e S fosse amore vero, ritrattano la testimonianza in merito alla data della visita a Folignano – mentendo – in modo tale che l’olfatto di Piergiorgio possa essere messo in dubbio, effettuano direttamente ed illegalmente delle intercettazioni ambientali, e per ultimo tirano fuori strane borse parlando inoltre nuovamente delle stranezze in merito agli occhiali)
- Il giorno 18/04 Parolisi fa chiamare i suoceri da Paciolla quasi non volesse assolutamente parlare con loro e nei giorni successivi cerca di passare il minor tempo possibile con la famiglia di Melania

Continua .....

LucaP ha detto...

.... Continua

- Sebbene la facciata mostrata nelle apparizioni televisive, i REA si premurano sin da subito di far convergere i sospetti su Salvatore (parlano subito con i PM della relazione di Salvatore con Ludovica nonostante in pubblico dichiarino che tra M e S fosse amore vero, ritrattatano la testimonianza in merito alla data della visita a Folignano – mentendo – in modo tale che l’olfatto di Piergiorgio possa essere messo in dubbio, effettuano direttamente ed illegalmente delle intercettazioni ambientali, e per ultimo tirano fuori strane borse parlando inoltre nuovamente delle stranezze in merito agli occhiali)
- Il giorno 18/04 Parolisi fa chiamare i suoceri da Paciolla quasi non volesse assolutamente parlare con loro e nei giorni successivi cerca di passare il minor tempo possibile con la famiglia di Melania
- L’amica di famiglia Sonia Viviani, che sembra fosse in contatto con i Rea e che risulta essere in questa vicenda un personaggio molto dubbio (come ampiamente discusso in questo blog), si ostina a dipingere un quadretto idilliaco della famiglia Parolisi che non può assolutamente rispondere a verità quasi ad allontanare qualsiasi sospetto in merito al desiderio di Melania di lasciare il marito.

Sulla base di queste considerazioni nonché di altre che si potrebbero fare esaminando le continue apparizioni mediatiche dei Rea, mi viene quindi da pensare:

è possibile che i Rea, pur di evitare una separazione di Melania da Salvatore (ed un eventuale divorzio), fossero disposti ad esercitare pressioni sino ad adottare soluzioni più forti rispetto ad un normale chiarimento verbale?

Istintivamente tendo ad escludere che i Rea possano essere coinvolti in modo diretto negli eventi che hanno portato alla morte della figlia (proverei un’atavico orrore al pensiero), ma è impossibile escludere a priori che abbiano organizzato a distanza qualcosa che, ripeto, è poi sfuggito di mano per sfociare nella tragedia?

Ciao

Anonimo ha detto...

Luca P
la famiglia avrebbe visto Melania il giorno successivo, perché doverla convincere il giorno prima?
Tiziana

LucaP ha detto...

@ Tiziana

La mia ipotesi, che ripeto essere stata formulata al fine di non tralasciare una possibile pista alternativa, ma che allo stesso tempo risulterebbe suffragata da alcuni riscontri (vedi i miei precedenti post), nasce dal presupposto che i chiarimenti verbali fossero già stati richiesti in precedenza (sia a SV sia a Folignano) e che quindi della questione separazione/divorzio se ne fosse già parlato abbondantemente in precedenza. Se Melania fosse stata risoluta a prendere tale strada allora è paradossale ipotizzare che si fosse deciso di seguire una strada alternativa più incisiva (ne sparo una totalmente inventata a titolo di esempio: se a Melania si fosse fatto credere che avrebbe incontrato Ludovica e poi si fosse presentata un'altra donna vestita con abiti paramilitari che Melania avrebbe subito sospettato)?
In parole povere, se le parole non fossero più state sufficienti?

Ma allora, se Parolisi a Ludovica diceva che gli accordi sul divorzio erano prossimi, è possibile che non mentisse ma stesse semplicemente "rigirando la frittata" per non far vedere che era lui ad essere lasciato e non il contrario? E quindi l'incontro ad Amalfi fosse a questo punto possibile a seguito di un chiarimento finale a Somma Vesuviana?
E se quel "Salvatore non è riuscito a proteggerla" significasse in sintesi questo?

Naturalmente qualsiasi tua osservazione in merito è ben accetta.

Ciao

Anonimo ha detto...

Melania scoperta la storia con ludovica NON mi risulta che si trasferisca a vivere dai suoi....anzi a dire dei Rea la storia ludovica loro l'hanno saputa 3/4 mesi dopo.
Melania ha vissuto con i genitori durante la gravidanza. Per la storia di Sabaudia da quello che ho capito Melania aveva intenzione di iscrivere la bambina all' asilo, presumo il nido, perche' sempre con beneficio d'inventario, a folignano il contratto scadeva a giugno e per parolisi era previsto il trasferimento a Sabaudia ....eventualmente l'acquisto di una casa in loco...
Certo guardiamoci dal falso perbenismo piccolo piccolo cui questa vicenda e' completamente imbibita...
E alla luce di quanto sopra magari melania scoperto capre e cavoli abbia deciso di andare a casa dei suoi con la bambina e piano piano prepararli alla mandata a ramengo del marito.
Mi sento invece di escludere coinvolgimenti dei rea e/ o affini . Per quello che riguarda il telefonista l' inflessione e' del luogo, mentre i rea sono campani ....e nella parlata ce ne corre.

Anonimo ha detto...

@lucaP
a quel che ho capito, ipotizzi la possibilità che i genitori di M. le abbiano mandato una soldatessa allo scopo di dissuaderla dal divorzio e che la cosa sarebbe degenerata?
Io non la vedo come una possibilità supportata da alcun elemento indiziario. Come risponde Tiziana, i genitori avrebbero comunque dovuto incontrarla il giorno successivo, non c'era la necessità di anticipare i tempi, e se anche fosse accaduto, non si spiegherebbero frasi come "salvatore non l'ha saputa proteggere", sarebbero affermazioni completamente casuali (e non è detto che non lo siano, per carità).
Può essere che M. volesse andarsene, può essere che volesse iscrivere la figlia al nido a S.V., può anche essere che volesse realmente tornare a casa dei suoi.
Ma se non salta fuori che abbia consultato un avvocato, resterà un'ipotesi di fattibilità campata per aria, nel mondo delle idee.
Tu scrivi alle ore 15:06:
"Per quanto innamorata del marito è quasi impossibile che una moglie non si accorga delle continue sospette assenze del marito (per le telefonate ma anche per gli incontri con l’amante) come quelle verificatesi con Parolisi"
ma io vorrei ricordarti che Parolisi non vedeva la sua amante da Gennaio, che amante è una che non vedi mai?
di quali continue assenze stiamo parlando?
sulle continue telefonate sono d'accordo, un numero strabiliante di contatti nella settimana immediatamente precedente l'omicidio, 3500 tra chiamate ed sms, una cosa impossibile e inconciliabile con una normale vita quotidiana, questa sarebbe una cosa da spiegare e che andrebbe indagata.

Tabula

Anonimo ha detto...

Non penso ad un coinvolgimento dei Rea (madre e padre) ma anche loro non hanno avuto un comportamento lineare. Il padre per esempio, in alcune interviste televisive, ha affermato categoricamente di non aver mai saputo dalla figlia di tradimenti di Salvatore, poi è emerso che ciò non corrispondeva al vero.
La bugie di Parolisi non vengono mai giustificate ed anzi servono per suffragare l'ipotesi dell'omicidio. E quelle di parenti ed amici?
Si imputa inoltre a Parolisi l'atteggiamento, privo di lacrime, durante interviste ed interrogatori. Avete mai visto piangere fratello e padre? Eppure sono andati in televisione subito, nell'immediatezza del ritrovamento, la loro "capacità di autocontrollo" mi ha sempre colpita.
C'è poi quella frase detta da Parolisi, durante la ricerca di Melania, quando vede arrivare lo zio e meravigliato dice: "cosa ci fa qui quello, che poi a Melania neanche piaceva".
Ed ancora lo zio detective.
Tutto ciò dimostra solo che ognuno ha le sue piccole o grandi contraddizioni, o cose che vuole nascondere. Nel caso di Parolisi ciò è servito ad incriminarlo, senza prove ma solo grazie alle sue incoerenze.
Se si vuole costruire un impianto accusatorio su una persona, è facile farlo, lo abbiamo dimostrato con questo blog, nel quale ad esempio abbiamo messo insieme un incredibile quantità di dettagli poco chiari attorno alla figura di S.
Se volessimo lo potremmo fare per molte altre persone.
Che significa allora, che gli assassini sono molteplici? Uno, nessuno e centomila?
Tiziana

LucaP ha detto...

@ Anonimo

Se uno rilegge la testimonianza di Vittoria Garofalo (Ordinanza GIP di Teramo) emerge che:
- Melania scopre il tradimento del marito all'incirca durante la Pasqua 2010 (e la figlia Vittoria quindi era già nata)
- la zia di Melania racconta a VG che Parolisi, durante sempre le festività pasquali del 2010 "le avrebbe intimato di tornare a vivere con lui ad Ascoli Piceno, altrimenti sarebbe andato dall'avvocato per la separazione"
- Melania, "seppure molto contrariata" decide di perdonare il marito nel mese di luglio 2010, "tando da ristabilirsi a Folignano".
Non mi ricordo onestamente se la figlia Vittoria sia nata a Somma Vesuviana od a Folignano (ricordo però della notizia relativa al fatto che neanche Paciolla fosse in grado di contattare Parolisi il giorno della nascita), ma in ogni caso o Melania è rimasta a SV dalla gravidanza sino a luglio 2010 o se ne è andata da Folignano dopo la nascita della figlia (dopo la Pasqua 2010 scoperto il tradimento del marito).
In ogni caso è rimasta a SV sino a luglio 2010 (quindi quasi sino al primo compleanno di Vittoria) non avendo perdonato al marito il tradimento.
Non mi sembra che questo cambi tanto le mie ipotesi.

Ciao

P.S. Firmati

Anonimo ha detto...

anonimo delle 15:56
d'accordissimo con te: "guardiamoci dal falso perbenismo piccolo piccolo cui questa vicenda e' completamente imbibita..."

poi continui: "Mi sento invece di escludere coinvolgimenti dei rea e/ o affini." Mi sento anche io di escludere il coinvolgimento della famiglia natale di M., certo gli inquirenti, che indagano i fatti ad un livello superiore alle nostre spicciole considerazioni e sensazioni, dovrebbero essere al di sopra di un banalmente espresso "mi sento di escludere tizio o caio", senza averne controllato gli alibi.
Riguardo gli affini invece, io non mi "sentirei" affatto di escluderli.
Mi auguro invece che gli inquirenti non si "siano sentiti" di escludere nessuno, nè amici nè parenti nè serpenti, dato che indagare ogni possibilità, con rispetto del dolore ma al di sopra delle parti, sarebbe il loro lavoro, per il quale sono pagati, non certo per escludere qualcuno "a sensazione".
Le sensazioni lasciamole agli opinionisti.

poi continui: "Per quello che riguarda il telefonista l' inflessione e' del luogo, mentre i rea sono campani ....e nella parlata ce ne corre". Non me ne intendo e non conosco gli accenti, nè ho fatto alcuna controprova.
Di sicuro c'è un telefonista che chiede: "come si dice in dialetto?" quindi voleva esprimere il concetto in un dialetto che non gli è usuale, ovvero nella telefonata c'è un palese desiderio di cammuffamento della propria provenienza geografica.
Un voler apparire in un dato modo anzichè in un altro.
Viene messo in atto un piccolo staging all'interno della telefonata, se vogliamo fare un (forzato?) parallelo comportamentale.
Ma immagino che la verifica sui timbri vocali degli attori della vicenda, sempre se verrà fatta, sarà a carico e a spese della difesa.

Tabula

Anonimo ha detto...

Riguardo ai 3500 messaggi e telefonate che Tabula ha appena ricordato, erano molto interessanti le considerazioni fatte un po' di tempo fa da Antonello, che aveva dimostrato l'impossibilità materiale per Salvatore di effettuare tutte quelle chiamate. Antonello aveva infatti fatto un calcolo orario che evidenziava l'assurdità del dato.
Poi non abbiamo approfondito la domanda che Antonello poneva, ovvero, come si possono essere prodotti tutti questi messaggi? Una scheda clonata o che altro?
Tiziana

LucaP ha detto...

@ Tabula

Ho specificato bene che l'ipotesi della "soldatessa" o pseudo tale al posto di Ludovica all'appuntamento era campato in aria. Voleva solamente essere un esempio relativo a qualcosa di cui non sappiamo assolutamente nulla.

Sospetto però che della reale situazione tra S e M ne fossero ben al corrente i Rea tutti sebbene abbiano sempre affermato che tutto era tornato nella normalità dal luglio 2010 ed è su questi presupposti che ho formulato le ipotesi di cui sopra.
Relativamente alle assenze di S, ritengo che tutti quanti abbiano far voluto passare lo stesso come uno dei più abili mentitori per poi vederlo impacciato all'opera nel filmato girato al chiosco dai PM. Le assenze di cui parlavo si riferiscono ai ripetuti incontri avuti con Ludovica al B&B di Ascoli, all'alloggio affittato a Roma Tor di Quinto, al fatto che Salvatore raggiunge Ludovica a Roma, fermandosi per 4 o 5 giorni, dopo che la stessa è stata contattata da Melania. Se poi negli ultimi mesi si sono visti di rado, questo non significa che tali assenze non potessero risultare sospette a Melania e che la convivenza degli ultimi mesi non fosse forzata (tipo "separati in casa").

Credo che la questione relativa al numero spropositato di SMS e telefonate nei soli mesi di marzo e aprile sia un errore di trascrizione da parte dei PM (nell'Ordinanza di Teramo non se ne parla più quasi vergognandosi che fosse stata riportata in tale modo nell'Ordinanza di Ascoli, altrimenti si potrebbe immaginare cosa ci avrebbero ricamato).

Ciao

Anonimo ha detto...

Luca P
nella sua recente intervista Valentina dice (per quello che possono valere le sue dichiarazioni) che Melania a luglio2010 le riferì del tradimento di Salvatore. Glielo raccontò quando andò, assieme a Salvatore, a trovarla a Ravenna. Le disse che aveva saputo del tradimento tra gennaio e febbraio 2010 e che aveva subito telefonato a Ludovica. A luglio era ormai tranquilla e non sospettava più di nulla.
Questa dichiarazione ci fa capire tra l'altro "l'assiduità" dei rapporti tra le amiche. Melania scopre il tradimento a gennaio e ne parla con Valentina a luglio.
Tiziana

Anonimo ha detto...

@Lucap
aLlora scusami per la tua ipotesi della "soldatessa" o pseudo tale al posto di Ludovica.
E' chiaro che intorno a questa tragedia c'è qualcosa di cui non sappiamo assolutamente nulla, ci giriamo attorno da mesi, l'unica cosa che possiamo fare è ragionare su quel che invece sappiamo, e potrebbe non essere così poco come appare ad un primo sguardo.

Sembra anche delinearsi con chiarezza quel che tu affermi, cioè che i Rea fossero assolutamente informati dei tradimenti.
Il motivo per cui il fatto è stato inizialmente negato dinnanzi alle telecamere, potrebbe darsi fosse un voler mantenere una "facciata pubblica di rispettabilità". Si sa, nei paesi la gente critica e parla alle spalle.
Certo è che, dopo tanto voler mantenere i panni sporchi in casa, adesso non ci sono più freni nello sventolarli in ogni trasmissione.
Questo stona.

"Relativamente alle assenze di S, si riferiscono ai ripetuti incontri avuti con Ludovica"..
Io invece mi domando: incontri frequenti risalenti a più di un anno prima, incontri sporadici anzi RARI negli ultimi mesi, una moglie che scopre la relazione e minaccia di andarsene, un marito che a questo ricatto risponde che si sarebbe suicidato, questo contesto, preso così com'è, ovvero epurato da tutte le considerazioni di contorno ce non corrispondano a fatti accertati e inconfutabili, potrebbe giustificare un improvviso omicidio?

Che poi i Parolisi fossero "separati in casa" è anche questo tutto da dimostrarsi, di certo c'è solo che Melania ebbe un rapporto sessuale nei giorni precedenti l'omicidio, e c'è anche un ultimo bacio anzi, adoperiamo il termine corretto: c'è la prova di un'ultima "pomiciata" col marito nell'arco temporale tra il dopopranzo e la morte della donna.
Tutte queste effusioni non costituiscono la prova che M. e P. fossero "separati in casa", tutt'altro. Qualcosa c'era ancora, tra i due, se non sentimentalmente, a livello di attrazione fisica.


Riguardo al numero spropositato di SMS e telefonate nei soli mesi di marzo e aprile, trovo plausibile la tua ipotesi che sia un errore di trascrizione da parte dei PM "altrimenti si potrebbe immaginare cosa ci avrebbero ricamato" asserisci, e io annuisco: non si sarebbero lasciati scappare un'occasione del genere per farci qualche puntata.

Tabula

LucaP ha detto...

Al di la di quelle che ho specificato essere elucubrazioni in merito al coinvolgimento dei Rea, ammesso che questi ultimi nulla abbiano a che fare negli eventi tragici del 18/04 (ma in un analisi di tutte le possibili piste alternative è giusto anche considerare loro tra i possibili sospetti come in un'indagine alla Poirot od alla Miss Marple), gli stessi dovrebbero però specificare alcuni aspetti dubbi che ho già elencato:
- perché si sono recati a Folignano a solamente una settimana dalla visita dei Parolisi a Somma Vesuviana ed a tre settimane dalla Pasqua che avrebbero festeggiato tutti assieme nuovamente a Somma Vesuviana (se io mi trovassi tra i piedi i miei suoceri così sovente senza un motivo specifico, forse comincerei a considerare un comportamento analogo a quello di Parolisi - è una battuta con però un fondo di verità)
- perché la mamma di Melania mente sulla data della visita a Folignano (lo fa di sua spontanea volontà o lo fa perché gli inquirenti le hanno mostrato tutte le prove dei tradimenti di Salvatore convincendola che la questione di Piergiorgio prima o poi se la sarebbero spiegata ma nel frattempo sarebbe stato meglio far pensare a tracce di Melania al Colle più recenti - ma in questo caso la contravvenzione al codice della strada come se l'è procurata)?

Non mi sembrano questioni trascurabili considerando anche che Parolisi è stato incarcerato su incongruenze analoghe.

Probabilmente, ammesso che gli inquirenti, dopo la prevedibile scarcerazione di Parolisi da parte della Cassazione, non vogliano perseverare nella ricerca di indizi e prove contro solamente Parolisi bensì si aprano verso ipotesi di indagine alternative, un attento controllo dei tabulati telefonici dei Rea (magari incrociati con quelli degli altri personaggi dubbi della vicenda, p.e. Sonia) potrebbe riservare sorprese.
Sicuramente non sono indagini che può fare la difesa di Parolisi, pur ammesso che ne abbia voglia ed incarico.

Ciao

Anonimo ha detto...

Tanto per condire meglio la vicenda, l'amica Valentina adesso dice che anche Melania avrebbe tentato il suicidio con dei barbiturici, dopo aver saputo del tradimento del marito.
Come mai nessun altro ne parla?
La madre invece parla di una figlia anoressica. Scusate ma a me dalle foto non sembrava assolutamente tale.
Poi dicono che Parolisi non ha collaborato. Io invece ho la sensazione che familiari ed amici abbiano inquinato molto le indagini, questa non è collaborazione (come già diceva Tabula)!
Purtroppo sono proprio queste bugie, opinioni ed illazioni che rendono la vicenda più complessa.
Se infatti si volesse ripartire da un Parolisi innocente, in che direzione bisognerebbe cercare? E' molto difficile dirlo perché a ciascuno che ha mentito, inventato, ricamato, siamo propensi ad attribuire una possibilità di colpevolezza (come fatto dagli inquirenti nei confronti di Parolisi). Da qui i nostri sospetti su Sonia, sulle soldatesse sconvolte a Villa Lempa, sui familiari detective, ecc.
Se togliamo tutte le storie inventate da amici e familiari che cosa ci rimane? Forse il famoso oggetto sul comò proposto da Pino?
Probabilmente, ancora una volta, dovremmo cercare di ripartire da lì!
Tiziana

Anonimo ha detto...

Luca P,
vedo che sei un ottimista con una buona dose di fiducia nella Giustizia, io non sarei così certa della "prevedibile scarcerazione di Parolisi" e nemmeno certa che, dopo l'eventuale scarcerazione, gli inquirenti incominceranno a cercare prove in una diversa direzione: il processo contro Parolisi si celebrerà in tutti i casi.
La difesa poi, purtroppo, non funziona alla Perry Mason e dunque, per dimostrare l'innocenza del proprio cliente, non ha bisogno di prendersi la briga di indicare un altro colpevole.
Non so infine se gli inquirenti abbiano adeguatamente indagato nella cerchia familiare e amicale e se mai lo faranno.
Tiziana

PINO ha detto...

AMICI,
Tiziana dice: "partendo dal presupposto dell'innocenza di Parolisi, in che direzione bisognerebbe cercare?".
Io oltre a rimarcare l'ormai abusato comò, vorrei ricordare, sempre a tale proposito, un vecchio proverbio che dice: "la mela non cade mai lontano dall'albero".
Questa, ritengo, sia la direzione, Tiziana!
Sono convinto al 100% che sarebbe solo inutile e dispersivo, allargare l'orizzonte delle ricerche.
Cercare la donna! (lo dico in italiano, e non in francese).
Ciao, PINO

LucaP ha detto...

@ Tiziana

Non sono ottimista in merito al funzionamento della giustizia in Italia soprattutto alla luce di quanto emerso da questa vicenda.
Tuttavia penso che sinora Parolisi e la sua Difesa si siano scontrati con tribunali di provincia e con magistrati troppo spinti dall'emotività e dalla pressione mediatica (secondo me anche mal guidati dai Carabinieri, soprattutto quelli di Ascoli, che sin da subito hanno spinto solamente su Parolisi).
L'ottimismo deriva dal fatto che la Cassazione è un organo della magistratura a livello nazionale e molto sovente non si è fatto scrupolo di contraddire le procure ed i tribunali locali come nel caso di Avetrana.
Gli argomenti a discolpa di Parolisi portati dalla difesa di fronte al Riesame, mi sembrano talmente evidenti e basati sulla lettura attenta degli atti messi a loro disposizione, che se dovessi essere smentito, si dovrebbe parlare di vero "fumus persecutionis" nei confronti di Parolisi.
Precedentemente avevo già messo in dubbio il fatto che i GIP di Ascoli e Teramo avessero basato le loro Ordinanze sulla base della lettura esclusiva delle richieste dei PM (per pigrizia od anche per procedura - nel secondo caso la gravità del comportamento dei PM sarebbe davvero sconcertante).
Nel caso del Riesame, poi, si è sfiorato il ridicolo con il giudice che si stupisce che nell'Ordinanza non si parlasse delle tracce seguite da Piergiorgio sino al punto esatto dove i PM/Carabinieri hanno detto che si può agganciare la famosa cella 6451 e che inoltre mette in dubbio tale riscontro oggettivo con motivazioni fantasiose che denunciano la totale ignoranza di quello di cui si sta parlando. Per tacere poi di come la questione delle sentinelle sia stata omessa nella sentenza.

Allo stesso tempo sono però pessimista sul fatto che gli inquirenti vogliano aprire nuove piste di indagine con la conseguenza che a gennaio si arriverà davanti al GUP con un nulla di fatto e molto probabilmente ci si fermerà lì.
A quel punto saranno passati 8 mesi dagli eventi e sarà veramente difficile percorrere altre piste.

Ciao

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti. Trovo qualche minuto di tempo...ne avrò di più stasera...
Due cose volevo dire : condivido pienamente l'anonimo del falso perbenismo piccolo piccolo...messo in atto da tutti i protagonisti della vicenda, con conseguenze a dir poco disastrose.
Non so se vi è giunta notizia, altrimenti trattasi di uno scoop, ma Parolisi tradiva la moglie....
Ora questa benedetta ragazza che saputo del marito sempre in "caccia di tanga" ( come aveva scritto Alessandro...e che mi è piaciuta tanto) telefona alla " rivale"minacciandola, in puro stile sceneggiata napoletana e poi, prima della calata del sipario, tenta il suicidio prendendo delle pastiglie....
Come è stata gestita questa cosa ? E ' stata fatta una lavanda gastrica ? Quando un paziente arriva in PS con TS si attivano tutta una serie di procedure prima fra tutte, ovviamente risolta l'urgenza, la consulenza psichiatrica. e del TS ne rimane una traccia. Penso che gli inquirenti questa cosa la sappiano...ed abbiano acquisito le eventuali cartelle cliniche.
Oppure si trattava di pastiglie di menta , al solo scopo di ricattare il marito ?
Oppure i Rea hanno chiamato lo zio informatico che ha rimesso a posto il sistema Melania e da li' sono partiti una raffica di dolci, posate, piatti, bicchieri, cappelli, biscotti, bistecche, patate tutte rigorosamente a forma di cuore perchè così ti dimostro il mio amore ? Scusate il cinismo ma c'è veramente qualcosa che non va, anzi più di una, in questa storia.
Per quello che ricordo dopo il matrimonio, Melania mi sembrava un po' in sovrappeso, (o forse era incinta ?), comunque ad ottobre nasce la bambina, parolisi ce lo hanno ripetuto sino allo sfinimento non era neppure presente e chissà dove si trovava in quel momento...Melania rimane un po' con i suoi presumo sino alle vacanze natalizie : fisiologicamente è l'unica cosa logica in tutti questi comportamenti.
A gennaio/febbraio melania , che si presume tornata a folignano, scopre (?) ludovica, telefona, minaccia etc etc. A pasqua lo racconta ai suoi genitori....
Lui non cambia una virgola ...nel senso che continua a raccontare balle e a collezionare tanga. Ma, udite udite , se lei lo lascia lui si suicida : ovviamente con le mentine anche lui.
Nelle ultime foto Melania sembra un po' dimagrita in viso....ma ben lontana dallo stato anoressico di almeno 20 kg. Eppure c'era sicuramente qualcosa che non andava al di là di queste apparenze ipocrite e dietro gli occhiali da cui non si separavano mai .....
l'ho già postato una volta : c'è qualcuno che mi da per certo l'intervento di papilloma virus ?
Perchè allora una idea ce l'avrei...
Lucap, tiziana e tabula ...uber alles
A dopo

Wide

Anonimo ha detto...

io non saprei dartelo per certo.
ma sono molto incuriosita dal collegamento che potresti fare tra il papilloma virus e tutto il resto.

Tabula

Anonimo ha detto...

..comunque sia, da come hai messo insieme i fatti, se ne evince una personalità sanguigna di Melania. Ho letto su Vanity Fair la "novità" del suicidio di Melania.
Si tratta di una telefonata fatta all'alba del giorno dopo del ritrovamento del cadavere da parte dell'amica Imma ai carabinieri, la confidenza sul tentato suicidio sarebbe stata fatta a Valentina che poi l'avrebbe riportata ad Imma, quindi è riportata parola per parola la telefonata originale di Imma del 21 aprile che racconta un fatto di seconda, anzi di terza mano, su una cosa che nemmeno si sa se sia mai realmente avvenuta o se fosse una minaccia di Melania mai messa in pratica, se questi barbiturici siano mai stati presi o se ce ne fosse solo l'intenzione o se fosse un modo di dire esagerato da sceneggiata napoletana, che evidentemente era nelle corde della vittima.. ma oggi, grandi titoloni: Melania tentò il suicidio.
Che buffonata..

Tabula

Anonimo ha detto...

Wide,
io non posso darti per certo nulla, ma mi piacerebbe comunque sapere la tua idea.

Luca P
condivido pienamente il fatto che gli argomenti a discolpa di Parolisi, portati dalla difesa di fronte al Riesame, sono evidenti a chi voglia leggerli. Speriamo, come dici tu, che la Cassazione sia fatta "d'altra pasta" rispetto ai GIP di Ascoli e Teramo. Lo spero perché purtroppo tutte le persone che sento parlare al di fuori di questo blog, persone di cui avevo anche una certa stima intellettuale (Barbara Palombelli, Irene Pivetti, ecc.), si sono allineate acriticamente al popolo bue.
Ciao, Tiziana

Anonimo ha detto...

La versione sul tentato suicidio di Melania l'ha data direttamente anche Valentina, nella sua ultima intervista.
Così facendo non mi sembra abbia fatto un buon servizio a Melania. Ma come, siamo mesi a dire che l'assassino ha strappato la mamma alla sua piccola Vittoria, e ora veniamo a sapere che la mamma, già per conto suo aveva pensato di lasciare la figlia orfana suicidandosi? Aveva anteposto l'amore per il marito a quello per sua figlia? (E' chiaro comunque che non credo ai racconti né di Imma, né di Valentina, né di Sonia).
Tiziana

Anonimo ha detto...

@Tiziana
la minaccia di suicidio ci sta nell'ambito di un periodo di depressione o di litigio forte col marito, ti lascio, ti spezzo ti rovino anzi no, mi ammazzo. toni drammatici, ambiente di nascita propenso al gusto della sceneggiata.
mettere in pratica è tutt'altra cosa. difatti, non lo mise in pratica. e i fatti sono questi.

Tabula

Anonimo ha detto...

Sì Tabula,
ma come ho già avuto modo di dire, ciò viene usato da amiche e dintorni per mettere in cattiva luce Parolisi. Io penso che Melania non l'abbia nemmeno paventato il suicidio (esprimo solo i miei pensieri ovviamente, ma è esattamente quello che fanno le amiche di Melania).
Tiziana

Anonimo ha detto...

A parte che sono impegnato su piu' fronti, veggasi Cogne, ho voluto di proposito lasciare maggiore spazio, estraniandomi, per "ascoltare" gli interessanti spunti delle componenti femminili del blog, insomma c'e' una storia triste e maledetta in cui una donna rimane vittima, c'e' la forte componente femminile apparente anche nel lato "non carneficie" di un "non omicidio", particolari a cui noi uomini siamo poco avvezzi, come e borse "a reo" da palanche, alla ligure, ed una donna che sembra utilizzasse il cellulare come orologio.
Suggerisco solo un secondo il profiler dinamico:
1) Donna o donne di corporatura minore a quella di Melania a cui e' sfuggita la mano e la situazione.
2) Uomo molto vicino ad M. che non e' riuscito a, o non ha potuto, finire la vittima.
3) Incidente camuffato da "non omicidio" e dopo stagiato.
4) Lite indiretta fra due entita' maschili che volevano molto bene ad M., lei si puo' essere frapposta fra i due per fermarli subendone le conseguenze.
5) Incontro di M. con entita' maschile effemminata, con fisico esile, per chiarimenti, trappola e litigio.
6) Entita' femminile al posto di Ludovica.
7) Pista militare di tacitazione con due soldatesse e dopo depistaggio con coperture.
8) Cono d'ombra familiare o amica di M., litigio e tragedia non voluta.

Sembrerebbe un "non omicidio" intagliato apposta sulla figura e situazione di Ludovica ma come sappiamo ha un alibi di ferro, un alibi dalla parte del manico???
Antonello

Anonimo ha detto...

Ciao Antonello,
da ieri c'è un nuovo articolo di Massimo, ti aspettiamo là!
Tiziana