giovedì 3 gennaio 2013

Melania Rea. La palla di cristallo di Marina Tommolini ribalta ogni tesi accusatoria e svela una nuova verità...

Unisci i puntini per scoprire cosa dice la palla di cristallo
C'è chi crede ai petali delle margherite e per amore li sfoglia ripetendo all'infinito: m'ama, non m'ama, m'ama. C'è chi usa un pendolino e snocciola veggenze che si adattano alle probabilità statistiche. Ci sono poi maghi col turbante che dentro le famose palle di cristallo vedono il passato e il futuro. Si sa che la legge vieta agli imbonitori di praticare un mestiere creato ad arte per imbrogliare i creduloni, ciò che non si sapeva, ma ora pare esistere, è che una nuova categoria di giudici ha deciso di far emettere sentenze, e motivarle, a margherite sfogliate, a pendolini veggenti e palle di cristallo che riportano, direbbero gli imbonitori, quanto di vero accaduto. E' senz'altro questo il motivo per cui il Gup Marina Tommolini ha creato una ricostruzione terza che non combacia in alcun modo con quanto affermato dall'Accusa e dalla Parte Civile. Probabilmente indecisa a causa di perizie scritte e firmate dai moderni discepoli di Ponzio Pilato, quelli che non hanno neppure le palline di cristallo in cui osservare e mordono il pane della Casta sperando di sfamarsi anche il domani, ha acquistato per corrispondenza una margherita, un pendolino, una palla di cristallo, ed in una sorta di "fai da te" giudiziario, ha scoperto quanto nessuno prima di lei aveva mai scoperto.

La palla le ha svelato l'arcano in maniera chiara e le ha dettato le motivazioni. Non può essere stata la mente della Tommolini a scrivere quanto si è detto vi sia scritto, a meno che il giudice in questione non sia virtuale e non viaggi in un'altra dimensione, perché nella realtà nulla risulta credibile. Insomma, la sfera le ha detto che Melania al pianoro c'è stata, alla faccia dell'avvocato Gionni e di tutti i procuratori che lo negavano, il Ranelli l'ha vista e pure la palla, ma per poco, perché le altalene erano sporche e, igienista come nessuna altra donna, invece di pulire il seggiolino con un fazzoletto ha preferito farsi accompagnare dal marito su, per quasi diciotto chilometri, fino al chiosco di Ripe. Il cristallo qui era unto e non è stato chiaro. Non si è capito, infatti, per quale motivo Melania, visto che alla madre pochi minuti prima aveva detto che voleva far giocare la bimba, abbia cambiato idea e, fregandosene dei desideri di sua figlia ormai col sederino sui giochi, abbia deciso per una destinazione che non prevedeva né scivoli né altalene... la sfera ci dice che forse la donna era curiosa di rivisitare la zona in cui il marito passava parte del suo tempo, o forse che voleva trovare un altro ramo della cuccagna da donare alla madre. Anche questa una virtualità che nel mondo reale risulta poco credibile, dato che la Pasqua era a un passo e l'addobbo in questione va fatto diverse settimane prima, dato che neppure la volta precedente l'avevano trovato sto benedetto ramo da addobbare, dato che essendo in una zona protetta rami non se ne potevano tagliare perché si rischiava anche una multa. In ogni caso, è sempre la palla a parlare, al suo arrivo, avvenuto dopo non aver risposto alle telefonate ed ai messaggi dell'amica (era in auto ma ci possono essere svariati motivi per non rispondere al cellulare), il freddo le ha stimolato la pipì. 

E qui si dimostra come anche le sfere di cristallo soffrano di deviazioni sessuali, perché dopo essere arrivati, alle quindici dice ancora la palla, nel vedere la moglie pisciare il sesso del Parolisi s'è fatto turgido... mi sa che le hanno inviato la stessa sfera mandata alla Sciarelli, quella che ha fatto di tutto per convincerla a mostrare ai telespettatori il pene dell'imputato. Però Melania mica ne aveva voglia di far sesso! Anzi, non solo non ne aveva voglia, ma senza neppure rialzarsi gli slip e i pantaloni, non voleva perdere tempo, ha sbattuto sulla faccia di quel degenerato del marito, considerato la parte debole della coppia, tutti i rimproveri e le invettive che le sono venute alla mente. E lui? Lui che nel frattempo si era bardato contro il freddo con un tutone militare, completo di coltello per tagliare il ramo di pesco fra i pini, non ha resistito ed ha iniziato a punzecchiare il corpo della moglie. Certo, i coltelli militari non sono monolama come quello che ha ucciso Melania, ma la sfera cristallina non lo sapeva e la perdoniamo. Comunque a questo punto, dopo aver ucciso la moglie, il marito ha iniziato il depistaggio ed è tornato al pianoro. Non fate caso agli orari che non combaciano, le palle, intendo quelle magiche, non hanno cervello e non conoscono il funzionamento degli orologi. Per loro le lancette ed i minuti sono un optional da incastonarsi addosso, mica da saper decifrare. 

Motivo per cui nulla di quanto reale conta per un giudizio cristallizzato da una sfera, perché come detto, le motivazioni di cui stiamo parlando non può averle scritte la Tommolini, non può averle scritte un giudice. Ed allora ci sono tre possibilità: "O sono uno scherzo dei media burloni, o i giornalisti non hanno letto bene ed hanno riassunto peggio... o sono di un'entità virtuale e fiabesca. Per quest'ultima le uniche cose che contano e valgono per un giudizio, sono i personaggi inventati: come Mary Poppins, col suo ombrello aperto a scivolar sul corrimano, il Pifferaio magico, col suo seguito di topi e bambini, la Fatina dai capelli turchini che cresce, diventa Fata e trasforma un burattino di legno in un bimbo in carne ed ossa. Oddio, qualcosa di suo può averlo scritto anche un qualche sceneggiatore pazzo a cui piacciono i film di "Pierino".

Vabbè. In attesa di avere motivazioni più vere si può pensare qualsiasi cosa, anche che il Parolisi se ne stia in carcere per motivi fantasiosi che ci sfuggono...

Gli articoli in prima pagina:
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Anche il Gip Marina Tommolini condannò a sedici anni un assassino reo confesso. 
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Yara Gambirasio
Livia ed Alessia
Amori criminali
Violenza sulle donne
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896 commenti:

1 – 200 di 896   Nuovi›   Più recenti»
Anonimo ha detto...

complimenti, il tuo articolo è molto più sensato delle motivazioni addotte dal giudice tommolini per condannare una persona al carcere a vita!....che sia una accanita fans di beautiful?????

Anonimo ha detto...

cmq mi sa che la sfera l'ha comprata su e-bay e USATA per giunta! che gli dia una pulita almeno

Anonimo ha detto...

Grazie Massimo !

K@

Anonimo ha detto...

Nooo!
Stavolta ci avrei tenuto ad essere la prima a commentare!
Mannaggia sono arrivata tardi.
:-)
Ti dirò, aspettavo con ansia questo tuo post.
Ebbene sì, la Tommolini ha costruito una realtà alternativa nella quale il Ranelli ha visto quel che sostiene di aver visto in barba alla Procura e alla Parte Civile, evidentemente si fida anche più del fiuto dei cani che di quello degli inquirenti e chissà che non ci abbia visto giusto se Melania avrebbe perfino raggiunto il Monumento.
Poi però sdegnata da una strada troppo lunga da intraprendere per i propri bisognini, invece che farsi accompagnare in macchina al Cacciatore avrebbe optato per una località di montagna distanza 15 kilometri.
Ma la parte del tuo post che mi ha fatto più ridere, è quella di parolisi che cerca un ramo di pesco.. tra i pini!!!

(Pino, che ne dici? Ci son peschi tra i boschi di tuoi consimili?)

Tabula

Annika ha detto...

@ Massimo

Ecco perche' scrivo solo qui: perche' oltre ad essere in gamba, gentile, bello, ecc ecc, sei pure genuinamente simpatico!

Ciao. Annika

PINO ha detto...

TABULA, certamente che no.
L'incredibile è la favoletta che i giornali hanno pubblicato come parte delle motivazioni, per la condanna di Parolisi.
NO! NON CREDO CHE L'ABBIA SCRITTA UN GIUDICE!!!
L'hanno certamente bufalata giornalisti bugiardi che non trovano nulla da scrivere.
Come potrebbe, un giudice che ha emesso una terribile condanna a vita, documentare la sua motivazione su FANTASIE ALLUCINANTI?
No, non ci credo.
Solo quanto avrò letto un comunicato ufficiale di tale documento, e per intero, sarò certo di poter esprimere quanto il nostro diritto costituzionale ci consente.
Se così non fosse, SAREBBE L'ASSURDITA' PIU' COLOSSALE DEL SECOLO.

Anonimo ha detto...

Bravo Massimo aspettiamo,.. se penso, che queste, potrebbero essere le vere motivazioni che un gup da per un delitto, mi viene da piangere............

Santy

ENRICO ha detto...

Massimo carissimo,
La lettura delle motivazioni ci ha scatenato la medesima ilarità !
Incollo qui di seguito il commento che avevo postato sotto il tuo precedente articolo prima di aver letto questa tua ultima esilarante "esegesi" dei fatti.
---
Dunque alle 15-15.05 Salvatore raggiunge Ripe provenendo da CSM ma ancora non ha commesso il delitto. Alle 15.26 Salvatore è già di ritorno a CSM lindo e pinto comme si de rien n’etait ! Fantastico .

Istruzioni per un “libero convincimento “
Prendere : un albero della cuccagna, un temperino, una toilette poco igienica, un’altalena per bambini “pericolosissima”, uno spogliarello alla Sofia Loren in “Ieri, oggi, domani. ”, un kit “per il piccolo rapinatore di banche” scecherare il tutto e servire superando il muro del suono.
Beh, non male come compito in classe. Se non avesse avuto questa straordinaria fantasia , il giudice avrebbe rischiato di consegnare il foglio in bianco .

ENRICO ha detto...

@ PINO

francamente anche io ho sospettato che potesse trattarsi di una "libera interpretazione" dei giornalisti.

Però alcuni punti sono virgolettati...quindi dovrebbero riportare brani del testo originale reso pubblico

Certo sarebbe ENORME se il giudice credesse davvero in quello che - secondo l'informazione ufficiale - parrebbe aver partorito !
A meno che non si tratti di un formidabile machiavellico espediente per spianare la strada all’assoluzione in appello.

Infatti, con queste motivazioni, cade la teoria dell’imbuto, cade la premeditazione, cade l’accusa contro Salv di aver mentito di essere stato a CSM, di conseguenza decadono le testimonianze dei presenti a CSM mentre si rivalutano quelle del Ranelli e si ritengono importanti i risultati ottenuti ai cani molecolari .
Sono proprio curioso di sapere quello che diranno i legali.di Parolisi

Luca Cheli ha detto...

Il testo completo della motivazione è disponibile?
Intendo via rete, perché la cancelleria del tribunale di Teramo non è proprio dietro l'angolo per me.

Unknown ha detto...

X Wiliam e per tutti

Ho inserito il link di collegamento sotto le strisce pubblicitarie, fra gli atti su Salvatore Parolisi... potete leggere le motivazioni cliccando su: motivazioni giudice Tommolini

Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Ho poco fa sentito al GR 1, dopo aver letto alcuni commenti sul precedente articolo, la motivazione, la quale, per essere credibile esigerebbe, la presenza quale guardona o voyeur della SS. Inquisitrice nel momento del delitto. Ma se così fosse, dovrebbe apparire tra i testimoni, non tra i giudici.
Vediamo in generale: la procedura irrazionale del giudizio (non solo in Italia) fa sì che la Corte o il giudice-monocrate si ritirino nella camera del Consiglio, e lì come in una seduta spiritica, in attesa dell'ispirazione proveniente dalla Dea DIKE (che scende in volo con ali spiegate, bilancia e spada), dica se uno merita una condanna, un'assoluzione oppure un premio. Ricevuta l'ispirazione, la Corte rientra, legge la sentenza e poi ri-esce. Il problema sorge poi, nel tempo successivo, per capire perché si condanna, perché si assolve e perché si premia. Qui l'assistenza celeste manca del tutto e i giudici devono decidere da sé. E vi dico, per loro è una faticaccia e si spremono veramente le meningi. Non crediate che sia facile.

Che si fa dunque? Si ricostruisce la scena del delitto come se si fosse stati presenti. Benissimo, ma non potrebbe essere vero l'opposto, che fosse la povera vittima ad offrirsi con calzoni calati, il marito rifiuta sapendo che vi sono militari in zona che potrebbero coglierlo sul fatto con l'attrezzo in mano. Quindi, che fa? arrabbiato per la vergognosa insistenza, non uccide la moglie, ma prende il coltello tattico multiuso, la ferisce ripetutamentente di qua e di là, ecc., quindi se ne va, COME SAPPIAMO pulito, intonso e senza macchia. Intanto la moglie agonizza tranquillamente.
Questa versione, per quanto opposta, ha lo stesso grado di ragionevolezza di quella che accompagna la sentenza.

Intanto, sarò un manìaco dell'estetica, come sapete, ma a me le donne che orinano (o gli uomini) non attirano sessualmente. Figuriamoci poi tra marito e moglie che magari fanno insieme le loro necessità fisiologiche, come si vede nei films americani. Io, ovviamente, sono un'eccezione, ma chiedo ai miei colleghi maschi qui scriventi, quanti si eccitano alla vista di una donna che orina (e della propria moglie, vista chissà quante volte in tutte le pose), al punto da imporre atti sessuali?

Sinceramente, qui cadono non solo le braccia, ma tutte le protuberanze interne ed esterne
del corpo.

Coraggio, al prossimo round: almeno essere condannati da innocenti può essere comprensibile, ma con una motivazione così risibile, eh no, è inaccettabile.

ENRICO ha detto...

Questa qua ( la giudice) ti fa pure diventare irriverente

Titolo : “ UCCIDE LA MOGLIE PERCHE’ NON GLIELA DAVA ! “

carla ha detto...

sarà effetti collaterale delle favole raccontata nella nostra infanzia?!.....
in teoria le favole avrebbe una funzione di prendere una ragione su ogni cosa che succede e non andrebbe confuso con il sogno....
infatti con il nostro sogno ne possiamo fare quello che vogliamo e fare andare i fatti a nostro piacimento.....
oppure si debba pensare che la parola abbia perso valore?,che non ci si rende più conto di quello che si dice o quello che si legge...che l'era dell'androite ha la meglio.....un saluto a tutti in particolare Massimo

Simona ha detto...

Ma ci rendiamo conto??

Dopo 2 anni e mezzo a riempirci la testa di telefonate di Ludovica adesso viene rivoltato tutto con sta tarantella??

addirittura si ritorna alla pipì,e poi perchè mai Melania doveva rifiutarsi oppure il marito doveva eccitarsi??ste motivazione danno del ridicolo..stamattina quando le ho sentite al tg5 non volevo crederci!

Anonimo ha detto...

dubito qui dentro ci siano commentatori del blog di Massimo Prati: questa è la voce del popolo riguardo la sentenza.
Per farsi due risate (amare):
http://libero.forumfree.it/?t=64469090

Simona ha detto...

http://www.ilmessaggero.it/abruzzo/parolisi_ergastolo_melania_genitori/notizie/241736.shtml

Anonimo ha detto...

Il tutto si è svolto in pochi minuti (10 massimo 15, stante la minorata difesa in cui si
trovava la vittima, impossibilitata a correre e scappare) e subito dopo l'arrivo al chiosco.
Il PAROLISI, resosi conto dell'accaduto, ha recuperato in fretta tutto ciò che avrebbe
potuto "incastrarlo", soprattutto gli abiti che indossava sopra ai suoi, gli scarponcini, il
coltello ed i guanti, e, conoscendo il luogo, li ha nascosti. Ha fatto, quindi, squillare il
cellulare della moglie (ore 15.26.28) e, dopo essersi accertato di dove fosse, se n'è
andato (ore 14:30 circa), con lo scopo di tornare a Colle S. Marco ed inventare la storia
della scomparsa improvvisa di MELANIA. Lungo il tragitto ha effettuato altre
telefonate alla moglie perché utili all'alibi che stava elaborando di proporre, ed ha
raggiunto il Bar Sega' alle ore 14:45 circa, ove, sin dalla frase che ha detto per farla
sentire a STURBA Giorgia (ossia, "MA DOVE CAZZO STA" - ben ricordata nella
trasmissione QUARTO GRADO del 10.06.2011 -), ha iniziato a recitare, dando la
propria (necessariamente frettolosa) versione dell'accaduto, fatta di un misto tra il reale
e l'inventato, non riuscendo, tuttavia, a dissimulare l'enorme tensione in cui versava
(tanto da raggiungere il bagno - mentre sarebbe stato ben più normale chiedere subito di
MELANIA-).

Anonimo ha detto...

L'ho postato io, ma lo trovate a pag.60 delle motivazioni.

Non l'aveva mica chiamata da Colle San Marco alle ore 15.26?
Non era a Ripe per cercare il cellulare della moglie, a quell'ora.. era a Colle San Marco.
E non era mica stato ripreso dalle telecamere del bar Segà alle ore 15,30 IN PUNTO mentre vi entrava?

mah, mah.

Una ricostruzione strana,
un pò di picconate alla ricerca eccessiva e forzata di bias di conferma da parte degli inquirenti,
per poi definire comunque la colpevolezza dell'individuo,
ma in una tempistica compressa, riabilitando il Ranelli e le sue prime dichiarazioni.

Tab

Anonimo ha detto...

Una nuova figura nasce in Italia: quella del giudice-scrittore, che inserisce elementi di fiction in un vero fatto di sangue.Assoluta novità! Messa da parte l'ovvia incredulità di fronte a siffatta ricostruzione, totalmente di fantasia, viene da pensare che tale completa assurdità sia stata concepita per spianare la strada ad un'assoluzione in appello, come da tempo su questo e in altri consessi era stato previsto.

Simona ha detto...

Solo i Rea sono soddisfatti di questa ricostruzione...

Annika ha detto...

SOGNO O SON DESTA?

"Per quanto attiene eventuali rapporti sessuali di poco precedenti al decesso, va riferito
che la prova immunoenzimatica Rapid Stain Identification Semen ha evidenziato debole positività del tampone vaginale per la proteina Semenogelina (Sg) del liquido seminale. Questo test immunocromatografico è estremamente sensibile e specifico e prova che vi è stato un rapporto sessuale, tuttavia non recente in relazione all'intensità del segnale. La ricerca del DNA maschile, presente nelle teste degli spermatozoi, con un kit specifico
per il cromosoma Y, non ha consentito di identificare profili genetici maschili, né la ricerca di profili genetici autosomici ha consentito di identificare profili genetici diversi da quello della vittima. Gli spermatozoi, sopravvivono pochi giorni all'interno del canale vaginale, prima di essere distrutti dall'ambiente acido della vagina, il che ci porta a dire che gli accertamenti hanno rilevato le tracce di un pregresso rapporto sessuale, avvenuto alcuni giorni prima della morte. Aggiungiamo che la regione genitale non presentava lesioni indicative di una violenza sessuale.
" (P. 36, Motivazioni GUP Tommolini)

TUTTO CIO' E' SCIENTIFICAMENTE IMPOSSIBILE!!!

1. Il RSID-Semen rileva la Sg post coito su tampone vaginale esclusivamente entro 48 ore dall'eiaculazione
FONTE: Validation Paper, Old et al 2010, P. 14-16.

2. Un segnale debolmente positivo su tampone vaginale testato con il RSID-Semen e' indice di un coito avvenuto tra le 24 e le 48 ore precedenti l'effettuazione del test.
Fonte: p. 14-16, Validation Paper, Old et al 2010, come visibile anche nell'immagine a destra del Poster della Validation Paper stessa, sotto Forensic Exhibits - www.ifi-test.com/pdf/RSID-Semen_Poster.pdf

3. A p. 16 della stessa Validation Paper, in seguito all'effettuazione del medesimo test utilizzato da Tagliabracci per l'individuazione del cromosoma Y (Y-STR DNA test), e' chiaramente scritto: "This will not be the case for vasectomised males or for males with no sperm count". Cio' significa che il RSID-Semen permette di effettuare il Y-STR DNA test in seguito all'analisi del tampone vaginale per Sg, ma che il risultato sara' sempre negativo in caso di uomini vasectomizzati o uomini affetti da oligospermia (pochi spermatozoi) o azoospermia (nessuno spermatozoa). Dato questo purtroppo ignorato da chiunque ne abbia trattato riguardo al caso Rea dal 21/04/2011 ad oggi...

4. Il PSA digerisce la Sg entro 48 ore dall'eiaculazione per via della chimica dello zinco (Zn2+), indipendentemente dal trovarsi all'interno di un cadavere o di una persona viva. L'azione proteolitica del PSA a carico della Sg e' indipendente dalla temperatura, dall'eta' e da qualunque altro fattore soggettivo dell'uomo o della donna, essendo Sg e PSA proteine a se' stanti e non facenti parte del corpo ospitante (e pertanto non soggette a tempi ante mortem o post mortem di clearance dal canale vaginale) ma solamente "ospiti" in esso depositate che seguono esclusivamente le leggi di reazione chimica causate dallo zinco (risultanti nella frammentazione e disintegrazione della Sg e nell'inibizione del PSA entro e non oltre 48h dall'incontro ed interazione delle due proteine sia in situazioni ante mortem che post mortem in quanto INDIPENDENTI dal canale vaginale stesso; interazione che avviene entro 15 minuti dal coito). Casomai, dato l'innalzamento del tasso di acidita' del canale vaginale per via dell'accresciuto acido lattico, in situazioni post mortem la proteolisi si accelera.

...Segue

Annika ha detto...

Segue...

5. Se il rapporto sessuale fosse "pregresso" ed "avvenuto alcuni giorni prima della morte" (P. 36, Motivazioni GUP Tommolini), la Sg avrebbe avuto comunque ed in ogni caso al massimo 48h prima di disintegrarsi e risultare negativa al RSID-Semen. Se ne deduce pertanto che un rapporto sessuale "datato", avvenuto per esempio il 15/04 o il 16/04 (dato che il GUP parla di "alcuni giorni"), avrebbe comunque dato esito negativo al RSID-Semen gia' il 18/04 o addirittura prima.

6. Una ricerca svolta dal MPFSL (Metropolitan Police Forensic Science Laboratory - Londra) ha stabilito che "spermatozoa should be found in the vagina for 24 hours, are likely to
be found up to 3 days later, and occasionally, are found 7 days later
", sempre che il soggetto non sia affetto da oligospermia o azoospermia o abbia subito un intervento di vasectomia. Cio' equivale, a detta dei laboratori della polizia londinese, ad affermare che non esistono dati certi o tabelle rigide dei tempi di persistenza, rilevabilita' e clearance degli spermatozoi. Sebbene entro 24h dal coito in un soggetto che ne produca ed eiaculi quantita' ritenute rilevabili gli spermatozoi "dovrebbero" risultare positivi al DNA STR, cio' non significa che un risultato negativo corrisponda alla loro mancata eiaculazione.

7. La rilevazione delle cellule epiteliali maschili del pene post coito andrebbe svolta usando il FISH, di cui non vi e' menzione all'interno della perizia autoptica di Tagliabracci.
Fluorescence in situ hybridization (FISH) is a new technology that uses a Y-specific DNA probe to label male epithelial cells. Once identified, the cells may be separated from the rest of the sample and submitted for DNA
profiling. Without separation, the profile may be dominated by the DNA from the examinee, making it difficult to interpret.
" (p. 70, Clinical Forensic Medicine, M.M. Stark)
In parole povere, senza l'identificazione delle cellule epiteliali tramite FISH e la loro ESSENZIALE SEPARAZIONE dalle rimanenti cellule presenti sul campione esaminato, il profilo genetico sara' dominato da quello della donna ("examinee"), rendendo difficile l'interpretazione dei risultati (= senza FISH il DNA maschile da cellule epiteliali risulta negativo). E non e' forse proprio questo cio' che e' avvenuto con il tampone vaginale 4491 di Melania?

Annika

ENRICO ha detto...

A pag 61 delle motivazioni si legge :

”Ha fatto, quindi, squillare il cellulare della moglie (ore 15.26.28) e, dopo essersi accertato di dove fosse, se n'è andato (ore 14:30 circa), con lo scopo di tornare a Colle S. Marco ed inventare la storia della scomparsa improvvisa di MELANIA. Lungo il tragitto ha effettuato altre telefonate alla moglie perché utili all'alibi che stava elaborando di proporre, ed ha
raggiunto il Bar Sega' alle ore 14:45 circa, ove, sin dalla frase che ha detto per farla
sentire a STURBA Giorgia (ossia, "MA DOVE CAZZO STA" -


O Parolisi ha usato la "macchina del tempo" ( e questo potrebbe spiegare come abbia potuto compiere tutte le impossibili azioni che gli sarebbero state attribuite) oppure ci sono macroscopici errori negli orari. E’ normale, secondo voi, che un atto così importante contenga svarioni di tal fatta ?

( non ho ancora letto il post di ANNIKA.
Mi accingo a farlo adesso per gustarmelo meglio !!!)

Simona ha detto...

Chissà se alla parte civile è andato giù il fatto che la Tommolini abbia collocato Melania a colle san marco...

certo che 2 anni e mezzo sprecati tra perizie sopra perizie e poi si conclude con questo risultato è veramente una beffa!

ma poi Salvatore non aveva mai visto la moglie nuda,che doveva eccitarsi proprio in quel preciso momento mentre faceva pipì?ma poi non era stata scartata questa ipotesi visto che sul luogo del delitto non c'erano tracce d'urina??

Anonimo ha detto...

c'è sicuramente un errore negli orari indicati da Enrico che ha tratto dalle motivazioni Tommolini ...credo sia da intendersi ore 15:45 vista la ricostruzione....ma verba volant e scripta manent...
Inoltre è parolisi a dichiarare di essere stato al colle il giorno 10 aprile e non la madre di melania e sonia viviani e compagnia cantante a mentire sul punto, come IMHO abbiamo sempre ipotizzato.
Parolisi non è mai ripreso dalla telecamera alle 15.26 mentre entra al bar Segà ma vi arriva intorno alle 15:50, sempre secondo la ricostruzione del gup.
mi sembra che la difesa abbia materiale sufficiente per smontare questa ricostruzione a dir poco romanzata " romanzata". Ma sul movente non dico niente perchè non sempre si può sapere cosa passa per la mente di un individuo in un delitto cosiddetto d'impeto.
Qualche punto debole per Parolisi lo vedo...ma non lo dico.

Anonimo ha detto...

@ Anonimo

Se scrivi IHMO non usare il plurale dopo.

Il GUP scrive 14.45 intendendo 15.45, tu scrivi 15.50 (fra un po' ci arriva alle 19.00), ma le proprietarie dicono 14.40 mentre e' scomparso un testimone che indicherebbe le 15.30 (dai tabulati), proprio come disse Parolisi. I minuti contano molto.

P.S. Parolisi non ha mai parlato del 10 aprile, ma ha sempre detto "15 giorni fa" (18-15=3)

Anonimo ha detto...

@ Anonimo

Dimenticavo. Come mai dal calendario da tavolo in casa Parolisi era scomparsa la pagina di aprile (strappata)?

Simona ha detto...

Il giudice, leggendo le motivazioni, fa capire che Melania era molto affezionata alla bambina perchè ha in possesso foto e video che la ritraggono con sua figlia...cosa vuole insinuare?che Salvatore se ne sbatte completamente di Vittoria?eppure nelle immagini andate in onda in tv la teneva sempre lui la bambina e se ne prendeva sempre cura con affetto...un'altra cosa che non era mai venuta alla luce è il fatto che Salv avrebbe confidato allo zio Gennaro Rea di aver tentato un approccio sessuale con Melania il 18 ma lei si è rifiutata..mah..che cosa strana...

Simona ha detto...

Per quanto riguarda l'imbuto per fortuna è caduto dicendo che non l'amava e che non avrebbe mai lasciato la moglie...Melania l'ha chiamata 3 volte..ecco che giudica la sua figura dominante nel rapporto tra i due..perchè in questi 2 anni è stata descritta come una deficiente,ingenua e che non capiva niente invece era molto forte e quando doveva dire qualcosa non se la teneva per sè...

Simona ha detto...

per quanto riguarda il vilipedio come fa a dire che molto probabilmente ci è ritornato il 20 aprile di mattina?

gli spostamenti sono stati tutti controllati e ha sempre un alibi..

ENRICO ha detto...

e voilà :
http://www.oggi.it/attualita/cronaca/2013/01/03/salvatore-parolisi-uccise-melania-per-un-rapporto-sessuale-negato-parola-di-giudice/

lo avevo appena sottolineato senza darvi eccessivo peso perchè mi sembrava impossibile che non se ne fossero accorti ma a quanto pare i refusi NEGLI ATTI UFFICIALI non sono cosa di poco conto

Simona ha detto...

quali refusi enrico?

Manlio Tummolo ha detto...

E' più "gialla" la motivazione della sentenza che il fatto stesso. Il pianto pre-lettura in aula lo avete dimenticato ? Chissà perché piangeva la SS. Inquisitrice...

ENRICO ha detto...

@ Simona

Gli ORARI sbagliati !

Simona ha detto...

ah si enrico...ho appena letto...certo che 3 mesi per scrivere e sbagliare pure....


ENRICO ha detto...

@ Manlio
la giudice piangeva al pensiero di quello che avrebbe dovuto scrivere e poi rendere pubblico !
Mi ( e ti) chiedo : se il caso dovesse essere riaperto in seguito ad un ricorso per errore materiale presentato dai legali, quali sarebbero le conseguenze da un punto di vista processuale ?
Parolisi ne verrebbe svantaggiato o avvantaggiato ?

PINO ha detto...

Non mi farei troppe illusioni sul fatto che la gup abbia ritenuto vera la presenza della coppia a CSM.
Tale ammissione, gli è servita per costruire una serie di collegamenti, circostanziati e logici, secondo una sua ricostruzione dei fatti, già modellata embrionalmente, subito dopo aver avuto l'incarico di sostituire il dr, Cirillo per il caso Rea-Parolisi.
La nomina di nuovi periti, il nuovo prelievo di dna dei macedoni, il sopralluogo al cantiere dove essi lavoravano, nonchè l'ispezione della loro auto, erano atti che la gup doveva ordinare, anche se di alcuni ne conosceva già i risultati negativi.
Ciò doveva servire a dimostrare la sua posizione di "superparte", anche se il nostro ordinamento giudiziario prevede "essenziali" le personali "convinzioni" di un giudice, nel decidere sul caso di colpevolezza o meno, di un determinato accusato, quanto il risultato degli indizi a suo carico non erano sufficienti.
Infatti, il giudice monocratico Tommolini, collegando, sia pure con criteri personali, come dicevo, i vari spostamenti del Parolisi, le sue affermazioni, le sue bugie, lo ha da sempre ritenuto colpevole dell'omicidio della moglie. I responsi scientifici da lei stessa richiesti, non sono serviti per i loro risultati, ma da elementi sommatori, per confermare quello di cui era già convinta.
Difatti, nelle motivazioni si legge:
"In definitiva, l'operato dei consulenti del P.M. (avallato dai consulenti delle Parti Civili
e, per la parte entomologica, dal perito d'ufficio VANIN e, di fatto, non smentito dagli
altri periti d'ufficio) è arrivato a conclusioni che si conciliano perfettamente con i dati
fattuali, non prospettandosi neppure un dubbio su una diversa ricostruzione, ivi
compresa la possibilità che il PAROLISI, presente presso il chiosco, abbia assistito
all' omicidio commesso da altri."
Si può ancora credere che la dr. Tommolini non fosse interamente CONVINTA della colpevolezza di Parolisi, e dell'entità della pena inflittagli?
Altro che lettura della sentenza "in stato emotivo"!














Anonimo ha detto...

Anonimo 18 :36
IMHO : ho usato il plurale perchè lo abbiamo scritto in parecchi delle bugie della mamma di melania e di sonia relativamente alla data della gita, me compreso.
Per quello che riguarda la gita il giorno 10 mi spiace contraddirti ma è proprio Tommolini che lo scrive e lo ricava dalla denuncia fatta da Parolisi ( è in corsivo nelle motivazioni).
Gli orari sono tutti sballati ....non attaccarti a 5 minuti...
non cambia nulla . scripta manent e il giudice ha fatto diversi errori non da poco.

ENRICO ha detto...

@ Anonimo delle 19:34

Gli errori materiali ( che in questo caso confondono la - chiamiamola ! - "ricostruzione" degli eventi delittuosi ) vanno corretti.

Questo comporterà un allungamento dei tempi e il rinvio del processo d'appello ?

Anonimo ha detto...

PORREI una domanda, se fosse possibile alla dottoressa Tommolini: Se Melania si è rifiutata di avere un rapporto sessuale col marito, il 18/4, di chi sarebbe la semenogelina riscontrata sul tampone vaginale della vittima, considerando i tempi di permanenza in loco della stessa?
FALCE

Anonimo ha detto...

@ FALCE

Ancora ?! ;-)

quella Sg era "vecchia", era quella della settimana precedente.;-))
Non hai seguito le dotte spiegazioni fdel signor Walter P
Eppure il meschino, ieri, si era prodotto in un lunghissimo articolato “saggio” proprio su questo argomento.
E’ un peccato che sia sparito dalla circolazione : si sarebbe trovato a suo agio nel momento in cui la fantasia lavora a briglia sciolta

Anonimo ha detto...

Non credo che la correzione degli orari comportera' un allungamento dei tempi per l'appello. Le parti interessate ne fanno richiesta ed il giudice provvede in tempi piuttosto brevi. Ci potrebbe essere opposizione della difesa per esempio, non so quanto conveniente.
Il movente non è a mio parere molto credibile : parolisi eccitato ? Bah....forse frustrato certamente per la mancanza di rapporti sessuali, visto che sembrava essere un " fissato" con il sesso ( SIT. Perrone) . Ma anche qui mi sembra che aveva ampi margini di manovra per " attingere" altrove dal talamo nuziale!

Licia ha detto...

Non avete capito niente! Queste motivazioni le ha scritte il giudice di Montalbano, mi pare che si chiami Tommaseo...

Anonimo ha detto...

Nonostante tutto la teoria del GUP mi sembra meno squinternata rispetto a quella della procura.
Rich

anna ha detto...

il giudice Tommolini spieghi a noi e ai parenti di Melania con chi ha avuto il rapporto sessuale evidenziato dall'autopsia.......

Con quest alogica che il marito l'ha ucciso per un mancato rapporto sessuale comincio veramente a pensare che Melania si negava perchè aveva un amante........

fantasia per fantasia.....può essere giusta anche la mia fantasia .......

allora ricominciamo...dove andava Melania quando partiva con il pulman da folignano ad Ascoli Piceno? Chi erano le sue frequentazioni?quali negozi frequentava?Come mai andava sempre ai supermercati di Ascoli Piceno......a Folignano non ci sono negozi?

Della vita di Melania non si sa assolutamente nulla,dopo la sua morte era indispensabile indagare su Melania e sulle sue frequentazioni........

di certo c'è una cosa Melania prima di morire ha avuto un rapporto sessuale se non con il marito con chi?

E' possibile che qualcuno l'ha vista morente e abbia approfittato di lei prima che morisse? e'possibile che sia stata la stessa persona che ha fatto la telefonata anonima?

Fantasia per fantasia diciamole tutte .........sono solo fantasie

Io posso dire una fantasia il giudice no.........non stiamo raccontando le favole, bisogna condannare una persona sulle prove certe,che non ci sono........

Gio' ha detto...

Non ci posso credere!!!!!

Anonimo ha detto...

@Rich

nonostante tutto, lo pensavo quasi quasi anche io.

La Tommolini ha presentato una ricostruzione che, per quanto sballatissima rispetto agli orari e del tutto soggettiva riguardo al movente, oltre a tutta una serie di grandi e piccole imprecisioni o contraddizioni vere e proprie nelle affermazioni contenute, avrebbe un filo logico coerente con alcune delle testimonianze immotivatamente recise dall'Accusa.

Ma non tiene conto di tutto quanto consta sotto il nome di fatto.

Sorvolo per ora sulla Sg, sugli orari ricostruttivi da uomo che viaggia avanti e indietro sia nello spazio che nel tempo, e sulla fantasia della giudice, perchè avrei una domanda un pò diversa:

può un giudice avanzare una sua personalissima ipotesi ricostruttiva che, pur tenendo conto dei capi di imputazione, stravolga completamente la dinamica per la quale l'imputato è a Processo?

In parole povere io ti processo perchè:
1)hai commesso il reato T di tale,
2)l'hai fatto nella maniera X
3)a causa del motivo A.

Arriva il giudice e mi condanna:
1)per avere commesso il reato T di tale,
2)per averlo compiuto nella maniera Y
3)a causa del motivo B.

Esiste, proceduralmente, questa possibilità?
Il giudice non dovrebbe limitarsi a dire se ha ragione la difesa o l'accusa?
Ha davvero la facoltà di proporre alternative proprie, tra l'altro non sostenute da oggettività?

suppongo di sì, ma domando ai più esperti di me.

Tabula

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Tabula,
il giudice ha un "proprio libero convincimento" ricavato dalle versioni delle parti, dalle analisi dei vari periti, in relazione alla legge vigente. Questo in teoria: in pratica, può anche decidere di sua propria testa, inventandosi pure una propria versione dei fatti. Nel caso in esame, si ha una descrizione degli eventi come se il giudice, del tutto indipendentemente dalle varie opposte versioni, ne dia una come se vi avesse assistito di persona. Ma come ho scritto, potrebbe esserci una uguale, a parti inverse: la vittima chiede di avere il rapporto sessuale, il marito rifiuta; all'insistenza della donna, l'aggredisce. Lavorando di fantasia si può decidere tutto.
Quanto al parentado, se la motivazione fosse stata quella che Parolisi si è infuriato non avendo la moglie portato cavoli lessi e finocchi fritti a merenda, sarebbe andata bene ugualmente. Ciò che, per esso, conta è la condanna, non la motivazione o le modalità del delitto.

A parte questo, sono stato veramente colpito dal fatto scientifico che si possa essere eccitati sessualmente da una donna che sta orinando (moglie compresa). Evidentemente lo scorrere del liquido benedetto scatena gli ormoni maschili, che stimolano impetuosamente il soggetto al rapporto intimo, fino a volerlo ottenere per forza. Una dottrina neuropsicologico-sessuale di particolare interesse terapeutico che costituisce un importante passo avanti nell'andrologia e potrebbe essere applicata ai maschi impotenti o a debole potenza sessuale: basta far loro vedere una donna che orina, e subito il gioco è fatto. Eccoli pronti e pimpanti. Anche se si tratta di vecchietto 90.enne e debole di cuore.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Enrico,
errore materiale degli avvocati difensori o degli avvocati di parte civile ? In ogni caso, il ricorso è comunque valido di diritto, anche se errori non vi furono. Solo in Corte di Cassazione, dove vanno in discussione solo elementi formali del processo, l'aspetto dell'errore materiale avrebbe un peso suo proprio nel processo (ad esempio, se non hanno portato una prova determinante a favore). In tal caso si potrebbe pure riaprire il procedimento anche dopo sentenza definitiva.

Manlio Tummolo ha detto...

Ah, sì: a proposito della dottrina neuropsicologico-sessuale della SS. Inquisitrice, voglio raccontarvi una mia lontana esperienza del 1982. Ero allora innamorato o quasi di una fanciulla bionda, con occhi azzurri e, mi pareva, abbastanza affascinante: era stata mia collega di Scuola. Frequentavo la casa e pure i genitori. Lei abitava in una casa colonica, non posso dire dove, né chi lei fosse, perché me lo vieta la legge sulla riservatezza. Ebbene, un bel giorno lei dovette andare al gabinetto di decenza, che stava al piano superiore. Quindi, si udiva sotto il flusso potente scendere nel water. Io ovviamente non potevo vedere, ma solo sentire; pure quello scorrere impetuoso quasi sulla testa, non esercitò su di me nessun effetto erotico, anzi, la cosa era così poco romantica da disamorarmi con una certa rapidità, sicché quando lei si sposò con un altro, la cosa non mì impressionò particolarmente. Questo effetto raffreddante del liquido scorrente, di cui parlo. dimostra forse che ho qualche problema e che certo non sono all'altezza di Parolisi o simili.

Anonimo ha detto...

@Manlio: la cosa è opinabile ma anche no, a parere della Giudice.
I gusti sono gusti.
Del resto pare strano imporli all'altrui arbitrio senza averne esperienza probatoria.
In poche parole: sulla base di cosa la convinzione che vedere orinare la moglie possa avere scatenato gli ormoni copulatori del marito?
Nessuna.
A meno che la stessa possa provare il fatto descritto certificando una considerevole mole di link, riviste di settore o video in possesso dall'imputato aventi come soggetto quella che è una perversione (si chiama così o è un termine desueto?) che io sappia assai di nicchia.

Posso anche capire l'altro lato della medaglia: una eventualità che sia la moglie ad essersi offerta scatenando (ma non capisco perchè, forse a causa di conseguenti insulti pesanti) una reazione omicida.

Per carità, esiste chi ha ucciso per molto meno.

Però la cosa rimane una pura e semplice ipotesi del giudice.
Prima di tutto non era un matrimonio bianco, ovvero sembra che i doveri coniugali fossero assolti da ambo le parti.
Se non lo dimostrano i dolci e i panini a cuoricino, ci sono elementi che andrebbero presi in considerazione.

La stessa presenza di Sg che il Giudice ha lasciato fosse erroneament attribuita ad un rapporto sessuale avvenuto nei giorni precedenti la morte, non è forse lì a sconfessare la castità coniugale?

Parolisi affermò che il 16 o il 17 ebbe l'ultimo rapporto coniugale con Melania, e un altro a suo dire fu consumato proprio a Ripe una decina di giorni prima.

Non ci sono prove ed è anche giusto che sia così, all'interno di un matrimonio o di una qualsiasi relazione non dovrebbe riguardare nessuno.
E sicuramente il quando come e dove, sono cose che nessuno di noi andrebbe mai a raccontare a mamma e a papà.

Però se l'accusa ed il giudice da un lato lasciano che la semenogelina sia attribuita ad un rapporto sessuale antecedente di qualche giorno l'omicidio, dall'altro lato che senso ha imputare l'eventuale raptus di Parolisi alla momentanea negazione di sè della moglie?

In fondo erano in un bosco e poteva passare qualcuno, la bimba era in macchina e c'era un appuntamento da rispettare, prendersi un due di picche in quelle precarie condizioni sarebbe stato il minimo, ma anche da farci una risata su, altro che raptus omicida.

E qui il giudice fa intervenire una ipotetica sessione di insulti dei quali non c'è nessuna prova documentata.

L'unica cosa che lascia pensare sarebbe la testimonianza dello zio informatico, ma anche qui.. bisognerebbe capire quando la cosa sia avvenuta, se davvero è mai avvenuta.

Insomma, una donna descritta finora come psicologicamente succube del marito ed innamoratissima, tutta cuoricini e voglia di riconquistarlo avrebbe mai potuto trasformarsi di colpo in una virago urlante ed offensiva che umilia il marito insultandolo così pesantemente al punto da provocargli un raptus omicida?

Resto perplessa.
Certo, la probabilità che finora non ce l'abbiano raccontata giusta rimane alta.

Però in quel corpo c'era Sg..
e la Sg ci racconta un'altra dinamica ed altri responsabili di quell'omicidio.

Tabula

Anonimo ha detto...

il parere di Meluzzi.
l'illegalità della perizia psicologica operata ipotizzando il movente

http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2013/1/3/MELANIA-REA-Meluzzi-le-motivazioni-della-condanna-per-omicidio-di-Parolisi-non-reggono/351461/

Pamba ha detto...

http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2013/1/3/MELANIA-REA-Meluzzi-le-motivazioni-della-condanna-per-omicidio-di-Parolisi-non-reggono/351461/

Anonimo ha detto...

Scusa anonimo, abbiamo postato quasi in contemporanea.
Un parere interessante, che viene da uno psichiatra forense,

Pamba

Anonimo ha detto...

Non capisco, non capisco.
Con tutto il rispetto dovuto sempre e comunque al giudice Tommolini.

Ma io non comprendo come abbia potuto strutturare la ricostruzione (a parte temporalmente) sulla base di Parolisi che elemosina un rapporto sessuale dalla moglie, proprio lui che di situazioni ne aveva trecento nuove ogni trimestre.

E' una parentesi sexy ma superflua e soprattutto indimostrabile.

Tanto valeva dire che si erano messi a litigare pesantemente mentre lei faceva pipì, punto e basta.

Tabula

Mimosa ha detto...

Nella sentenza ci sono un sacco di “libere ricostruzioni” per far incastrare tutte le tessere del mosaico, ma esposte in modo talmente disordinato, che se si trattasse di una tesina presentata da uno studente, nel margine io farei diversi segnacci, serpentine e punti di domanda, appioppando un giudizio di questo tenore:
“esposizione non coerente né logica, passi da rifare, ricontrollare TUTTI i dati numerici, curare la forma, la grafia e i caratteri dattiloscritti, attieniti ai fatti e non dare interpretazioni troppo libere, non fare affermazioni che possono essere impugnate in sede di discussione”.

Alcune stramberie:

«Lungo il tragitto sono pervenute le due telefonate della VIVIANI, alle quali MELANIA
non ha risposto, forse perché c'era la musica in auto o forse perché aveva momentaneamente disinserito la suoneria per far addormentare la figlia, dandole il cellulare per giocarci (riprendendolo poco dopo e riattivando la suoneria)
».
Ma che fantasia, e perché non anche che non aveva voglia di chiacchierare? O perché il numero le era sconosciuto?

«Il giorno successivo ha impedito ai colleghi di formare un gruppo per cercare la moglie
(poiché, essendo gli stessi a conoscenza dei posti, avrebbero potuto ritrovarla)
»
Il Giudice dà per scontato che i commilitoni sarebbero andati proprio a Ripe a cercarla, dalla parte opposta a dove era scomparsa??

«P ARO LISI non sembra abbia mostrato alcun segno di resipiscenza, anzi. Nel corso del processo ha assistito in disparte e "silente" (anche sotto il profilo dei normali saluti, quali un "buongiorno" o un "buonasera" che normalmente si pronunciano a chi entra o esce da un'aula di giustizia»
Ah, oltre a non essersi pentito di una cosa che dichiarava di non aver fatto – ha pienamente ragione Meluzzi sulla mentalità da Medioevo – Sua Signoria si è offesa perché non è stata salutata da un imputato a rischio di ergastolo, lo ha giudicato colpevole anche per la maleducazione!!!

Altre osservazioni più serie domani.
Mimosa

Annika ha detto...

Se a p.36 la Tommolini scrive che il rapporto sessuale precede di "qualche giorno" il decesso, cio' significa che Melania era ancora viva e vegeta nelle 48 ore che lo hanno seguito e gia' il 18 mattina il suo canale vaginale non conteneva piu' Sg rilevabile con il RSID-Semen. Inoltre non esiste una singola pubblicazione scientifica che affermi che l'assenza di DNA maschile all'interno del canale vaginale equivalga all'assenza di un rapporto sessuale penetrativo completo e non protetto. Neanche una pubblicazione. Infine come mai nessuno oppone il doveroso ma mancato utilizzo del FISH, senza il quale l'esito del Y-STR DNA test risulta negativo alle cellule epiteliali ne' vi e' menzione dell'impossibilita' scientifica ribadita in centinaia di pubblicazioni negli ultimi due decenni di stabilire un pattern definitivo di persistenza, clearance e rilevabilita' degli spermatozoi all'interno del canale vaginale post coito?

Su quali basi scientifiche seppure elementari si basa il primo paragrafo a p. 36 delle motivazioni della sentenza? A chi appartiene dunque quella Sg?

Ed inoltre, di fronte alle accertate linee guida pubblicate da Davies & Harvey a giugno 2012 sul calcolo del PMI in base alle larve di Calliphora vicina, come si puo' ancora prendere per buona la perizia Vanin di agosto 2012 che di tali essenziali linee guida non conta e ribadire l'errore a gennaio 2013?

Le motivazioni della Tommolini, a parte tutto il folkloristico contorno buono per pettegolezzi leggeri, mancano di qualunque base scientifica.

In base alle analisi Melania e' morta il 19 pomeriggio per qualunque laboratorio scientifico o di ricerca forensica ed in qualunque altro paese del mondo (pure in Tailandia...). In Italia tuttavia la morte della Rea e' aperta a credo o opinioni personali prive di qualunque base scientifica (o logica, se e' per questo).

Poco male pero': pasta, pizza e "Ciao, bella!" e la vita continua!

Manlio Tummolo ha detto...

Che le motivazioni non reggano è evidente. Nessuno può ottenere rispetto se non rispetta l'altro, e, nel caso specifico, il cittadino che ascolta o legge la motivazione, e l'imputato che la subisce. La motivazione non poteva inventare un fatto, anzi una successione di fatti, di cui non si sa nulla. Doveva restare nel quadro probabilistico degli eventi così come descritti durante il processo. Quanto agli errori e problemi di linguaggio sono comuni a gran parte delle sentenze , particolarmente in primo grado.

Riguardo ad orina ed erotismo, nelle letteratura sessuologica, vengono descritti anche casi morbosi, sadomasochistici, per cui uomini si fanno orinare addosso, o addirittura in bocca, dalla loro partner. Sono forme aberranti. Quanto ai gusti, in tutto c'è il limite, comunque anche se fosse avvenuto qualcosa del genere, come descritto dalla SS. Inquisitrice, occorreva avere elementi adeguati per ricostruirli, e non mi pare che vi fossero. Che Parolisi mentisse su tutto "incastrandosi" da sé, può darsi, ma non si capisce come: c'è di mezzo uno stimolo urinario (preso di peso dalla narrazione di Parolisi), che si risolve (forse) a distanza del luogo di partenza, ma senza lasciare tracce, stando alle perizie. Insomma, si inventa una storia improbabile di sana pianta, quante altre potevano essere inventate, alcune sicuramente con maggior probabilità reale.

Mimosa ha detto...

Oltre agli orari sbagliati evidenziati da Enrico e colti dal giornalista, ce ne sono altri che il Giudice sistema in maniera un po' "strana" per cercare di dimostrare come il condannato si sia potuto facilmente recare a Ripe per depistare.

Questo è il PRIMO pezzo forte:

La mattina del 20 Aprile alle ore 8,38 parla al telefono con la sorella Lucia per 4 minuti, agganciando la cella ubicata nei pressi della Caserma, pur non risultando che ci fosse andato. Si portava, quindi, "intorno alle ore 8,30" con REA MICHELE (che indica questo orario) a Colle San Marco.
Da Folignano alla Caserma 10 minuti e dalla Caserma a Folignano altri 10 minuti. È il primo segnale che Salvatore Parolisi ha il dono della bilocazione.

Alle ore 8.54 veniva chiamato dal Paciolla, con cui parlava per mezzo minuto, agganciando la cella di Colle San Marco.
Alle ore 8,58 chiamava il Capitano dei Carabinieri D'Ortona, con cui parlava per 5 minuti (non vi sono riferimenti di cella per cui vi è stato il possibile aggancio della cella intelligente).
Dopo circa un'ora (ore 9:00/9:30), il cognato non lo vedeva più, pensando che, così come aveva detto, era andato a casa, a Folignano, per prendere la piccola Vittoria e portarla a svagarsi in Caserma (s.i. del REA del 30.04.2011 e del 13.05.2011).
Alle ore 9,37 parla con la sorella Lucia per 15 minuti e mezzo, agganciando la cella di Colle San Marco
Dalle ore 9,03 (termine della telefonata con il Capitano D'Ortona) sino alle ore 9,37 (quando chiama la sorella Lucia) «vi è il tempo per recarsi e tornare da Ripe di Civitella non necessariamente facendo tutto il percorso in auto, conoscendo il PAROLISI tutti i sentieri di collegamento a piedi».

Ecco che Parolisi si trasforma in Superman per davvero: 30 minuti da CSM a Ripe e ritorno + il tempo per tagliuzzare la carne di sua moglie, sistemare le cosette intorno, non a casaccio, e tornare tranquillo per conversare con la sorella!
A Michele che ha insinuato sulla “assenza” del cognato, e al giudice Tommolini non è passato per la testa che forse SP è andato a bersi un caffè, a fumarsi una sigaretta, a parlare al telefono isolandosi dalla folla?
(continua)

Manlio Tummolo ha detto...

Manca il mandolino, Annika carissima, per il luogo comune completo. Di castronate giudiziarie è pieno il mondo intero, anche la Thailandia suppongo... Non è che l'Italia sia l'unico luogo dove il giudice cerca soluzioni comode e di pronto effetto. Fortunatamente da noi, rispetto a certi altri luoghi più "civili", non esiste la pena di morte, e c'è pure la possibilità, come avvenuto in altri casi, che la sentenza di primo grado sia ribaltata.

Mimosa ha detto...

Questo il SECONDO pezzo forte, osservate bene anche questi gli orari, collegandoli con gli altri del post precedente, riporto il passo integralmente:

Alle ore 10,35 veniva chiamato dal Paciolla, con cui parlava per poco meno di 1
minuto, agganciando la cella Folignano - Strada Lame, per cui stava iniziando a "scendere" verso casa (e dalle ore 9, 45 - termine della telefonata con il Paciolla - sino alle ore 10,35 vi è il tempo per recarsi e tornare da Ripe di Civitella non necessariamente facendo tutto il percorso in auto, conoscendo il P ARO LISI tutti i sentieri di collegamento a piedi).
Alle ore 10.49 veniva chiamato dal Capitano D'Ortona, con cui parlava per poco meno di l minuto, agganciando la cella Folignano - Strada Lame (per cui continuava a "scendere" verso casa).
Dalle ore 11:15 alle ore 12:30 vi era un'ispezione a casa del PAROLISI da parte del
Capitano D'Ortona (unitamente ai Marescialli Panichi e Miccoli) e lo stesso era presente, venendo visto in Caserma intorno alle ore 13:30\14:00
.

Piccola annotazione di chiarimento: perché telefonava al Cap. CC D’Ortona? Per comunicargli «di aver rinvenuto a casa la ricevuta di un fax datata 12 aprile inviato dalla moglie e di cui nulla sapeva, segnalandolo come possibile elemento di interesse; prima di avvertire i Carabinieri circa il fax in questione, egli si era collegato a internet sul proprio PC alle ore 7.24 e aveva fatto proprio una ricerca su Google sulle scuole Guida di Somma Vesuviana». Per questo poi i CC si sono recati in casa.

Ma il vero forte sta qui:
dalle ore 9, 45 - termine della telefonata con il Paciolla - sino alle ore 10,35 veniva chiamato dal Paciolla, vi è il tempo per recarsi e tornare da Ripe di Civitella non necessariamente facendo tutto il percorso in auto, conoscendo il P ARO LISI tutti i sentieri di collegamento a piedi.) Alle ore 10.49 veniva chiamato dal Capitano D'Ortona, con cui parlava per poco meno di l minuto, agganciando la cella Folignano - Strada Lame.

Ma come funziona la ricostruzione della presenza di Salvatore Parolisi in Pineta a Ripe per manipolare la scena del crimine?
Ha riletto il testo su signoria il giudice? Ha dato letteralmente i numeri…
Secondo lei, SP avrebbe avuto due fasce di una mezz’oretta per correre da S.Marco a Ripe e ritorno, quando il solo percorso dal Pianoro a casa implica 20 minuti di strada.
Ma no, nella prima fascia di tempo non è andato in auto, gli bastavano gli scarponcini per salire a piedi per i sentieri ripidi, e nella seconda fascia che vuol dire “non necessariamente facendo tutto il percorso in auto” … dove ha lasciato l’auto, se con la macchina è arrivato a C.S.M e con la macchina è tornato a casa?
Le Motivazioni di una sentenza non devono contenere elementi precisi, concordanti e coerenti?

Annika ha detto...

@ Manlio Tummolo

Sono d'accordo su tutto. Il motivo per cui ho nominato la Thailandia e' semplice: che il plasma seminale persista un tempo inferiore all'interno del canale vaginale in casi post mortem rispetto a quelli ante mortem ce lo dicono Talthip (MD), Chirachariyavej (MD PhD), Peonim (MD), Atamasirikul (MSc) e Teerakamchai (BSc) del Department of Pathology, Ramathibodi Hospital, Thailandia, gia' nel lontano 2007. Ma lo stesso principio delle 48h max TSI viene applicato ovunque nel resto del mondo (giusto per fare un esempio, ma ve ne sarebbero tanti, tanti altri, Kelly et al, Assessing the validity of sexual behaviour reporting among young women in Kampala, Uganda - e tra gli "et al" Nsobya appartiene al Molecular Resaerch Lab di Kampala).

E perche' allora in Italia no? Perche' in Italia non solo 3 medici legali ma addirittura un GUP possono scrivere che la Sg all'interno di un cadavere puo' essere attribuita ad un rapporto sessuale databile almeno 96 se non 120 o 144 ore dal coito? L'Italia e' forse l'unico paese al mondo in cui non avvengono omicidi con stupro o post-rapporto sessuale tanto da non dover neanche studiare la materia durante un corso di dottorato o un master in forensica, o da doversi riaggiornare per stare al passo, che so, con il Bangladesh, il Botswana, la Thailandia o l'Uganda?

Mandolino sia.

Manlio Tummolo ha detto...

Gentilissima Annika,
Lei deve essere giovanissima per giudicare "lontano" il 2007. A me, che ormai mi avvìo alla decrepitezza, sembra ieri mattina. Comunque, non discuto di cose che ignoro, riguardo al valore di determinati metodi di ricerca scientifica. Credo che l'Italia abbia dato in questo campo non poche prove di conoscenza e di approfondimento, salvo che in questo sessantennio, quando, schiacciati dal dominio USA, ci hanno privato di ogni coscienza e dignità. Basterebbe guardare il nome di certi componenti dell'organo sessuale femminile per capire quanto non piccolo fu a suo tempo il contributo italiano nella ricerca anatomo-fisiologica e patologica in questo campo.

Quello che a me piace rilevare, riguarda l'eccesso di svalutazione della nostra Nazione, da parte degli Italiani stessi e da parte degli stranieri, come se in altri luoghi esistessero paradisi fiscali, giudiziari, politici (ditemi dove sono, e parto subito). La verità è, carissima Annika, che sul piano giudiziario tutto il mondo fa schifo e che la scienza vi è trascurata dovunque. Recentemente si è potuto assistere al processo inglese contro Restivo: non ho visto grandi dati scientifici in esso. Il fondamento era che fosse colpevole prima del giudizio e come tale è stato condannato. Vedremo gli appelli in Gran Bretagna ed in Italia, e poi confronteremo chi è più corretto di fronte ad una verità dei fatti che deve essere individuata durante e dopo un processo, non certo prima. Il confronto con la Thailandia, il Bothswana, l'Uganda, mi pare offensivo nei riguardi nostri, se non altro per l'assoluta mancanza anche di quella pseudodemocrazia esistente nel mondo occidentale. E senza democrazia, ovvero libertà e pluralità d'espressione, non vi è neppure scienza, con o senza apprezzamenti giudiziari sulla seminogelina, che non può essere certo considerata l'unico criterio per le capacità scientifiche di un sistema giudiziario.

Anonimo ha detto...

Lo so che in questo blog rischio di essere linciata,ma io credo davvero che sia stato lui, il tutto scaturito da una lite, magari non necessariamente per il rapporto negato,ma forse perchè lui, visto che a pasqua doveva essere con Ludovica, ha detto a Melania che dovevano lasciarsi!Nelle varie ricostruzioni ci saranno sicuramente delle incongruenze,ma che Melania sia stata uccisa da terze persone tipo il Fantasma Formaggino mi sembra davvero surreale!

Anonimo ha detto...

@ Anonimo 09:53

Ma chi sei? Il GUP Tommolini per caso? Mi sembra proprio lo stesso modo di ragionare e motivare!

Anonimo ha detto...

Anonimo.
Non preoccuparti, nessuno qui dentro ti lincerà.
Io non so se lui abbia qualcosa a che vedere con l'omicidio, la Tommolini è una persona intelligente e colta, e la sua ricostruzione lo rispecchia poichè, nonostante io non sia d'accordo sulle deduzioni a fronte di ipotesi, la stessa contiene un ragionamento che in sè funzionerebbe, e varrebbe la pena discuterne,
se non fosse che alcune prove sono state completamente ignorate, ma il tutto in una correttezza e in un volere ribadire pane al pane, che gli investigatori non si sono neanche sognati.

Però credo che il suo studio abbia fatto fare il lavoro di organizzare gli orari a qualche stagista non pagato.

Dici che il fantasma formaggino potrebbe avere lasciato il suo dna sulla cintura dei pantaloni di Melania?
Insomma, quel dna sulla cintura, è suo?
Già che ci sei, chiedigli anche se è sua la Semenogelina.
:-)

Tabula

Laura ha detto...

Ma chi ha mai detto che Melania Rea è stata uccisa dal fantasma formaggino?voi anonimi che neanche vi firmate,mettete delle parole in bocca alla gente senza che questi hanno parlato...

ma che dire...beati voi che avete tutte queste certezze

e per favore basta con sta storia di Ludovica..non se ne può più

Anonimo ha detto...

@Manlio come giustamente hai detto la storia avrebbe avuto lo stesso senso raccontandola al contrario, con un marito che si nega ad un rapporto sessuale e la moglie infuriata. Ma per l’opinione pubblica è difficile accettare il contrario. Credo che la scelta della Tommolini non è stata puramente casuale e che anzi si leghi facilmente alla grande attenzione che si sta dando in questo periodo alle donne vittime di violenza da parte dell’uomo. Mai come in questo periodo l’eros maschile è messo in discussione da ogni parte. Si pensi alle recenti dichiarazioni di quel prete che accetta una realtà dove l’uomo è governato dai suoi istinti, e che se stimolato sessualmente (attraverso la sola vista) può arrivare raptus di follia per possedere la donna, violentarla o ucciderla. La Tommolini fa rientrare questa cultura dell’uomo che per ragioni frivole (la vista di un corpo seminudo) unite alla perdita del ruolo dominante del maschio, lo porta ad uccidere senza doverci porre troppi se o ma. Tra le tante favole che si possono raccontare, quella dell’uomo impazzito alla vista di un corpo seminudo che non accetta il rifiuto e l’indipendenza della donna, è la più accettata dall’opinione pubblica di questo periodo.

Tornando al caso Rea, per spiegare quei pantaloni, invece del rapporto sessuale si è scelto il bisogno fisiologico da un solo dato scientifico, la vescica vuota, anche se nessun altro dato ci fa supporre DOVE Melania abbia orinato. Se poi vogliamo aggiungere un pizzico di logica a tutto ciò, contrasta a mio parere tutta l’attenzione sul carattere di Melania, descritta come persona molto igienica, con l’idea che facesse pipi in un bosco senza fazzoletti con cui pulirsi. Fazzoletti che avrebbe dovuto avere in mano. Melania aveva questo occorrente? Le altre incongruenze che trovo ad una prima lettura veloce sono le accurate spiegazioni dei segni lasciati sul corpo di Melania, unite a una lettura della scena che torna ad avere un aspetto esoterico, in contrasto con la figura del marito che uccide per altri motivi e che non trova un nesso logico con svastiche e cerchi di terra sotto la mano.

@Annika riporti delle ricerche che ribaltano totalmente il caso Rea, non sono dettagli da poco. Io non ho la capacità e la competenza per avvalorare o smentire quanto scrivi ma trovo incredibile che fino ad ora nessuno sia riuscito a dire “no Annika sbaglia, la scienza dice tutt’altro”. Per quanto io possa leggere e fare ricerche non arriverò mai a poterne discutere con te su un piano professionale. Eppure quello che riporti non è una cosuccia da poco, anzi, rende futile qualsiasi altra considerazione sul caso. Scusami se sono schietta, ma possibile che non si possano riportare le tue ricerche a qualcuno che segue attivamente il caso? C’è un modo per avvalorare definitivamente quanto riporti cosi da riuscire a far parlare tutti, e non solo in questo spazio, di sg e di tutto quello che comporta?
Kiba

Rita ha detto...

Buongiorno a tutti!

Leggendo le motivazioni (pag. 57) ho trovato questa cosa della quale credo non abbiamo mai parlato:

"Il PAROLISI, intercettato in carcere,
mentre parlava con il compagno di cella, si lamentava, di fatto, delle spese che doveva
affrontare - l'affitto, la luce, la corrente - (progressivo 4315, 16.11.2011, dal minuto
28:47 - e non a caso, la sera del 18 Aprile 2011, l'interruttore principale della corrente elettrica è stato trovato staccato, per come dichiarato da DORINZI STEFANIA -)

Strano vero? Ammesso che SP sia proprio tirchio, ma a chi verrebbe in mente di staccare l'interruttore generale per risparmiare la corrente????
Forse qualcuno che è entrato prima di loro in quella casa, il pomeriggio ....

R.

Anonimo ha detto...

qualcuno che ha strappato il foglio di aprile dal calendario?

Anonimo ha detto...

Per una persona "tirchia" (ed effettivamente Parolisi sembra essere perlomeno "parsimonioso") dover buttare via tutto il contenuto del frigorifero perche' andato a male dopo aver staccato l'interruttore generale, sembra un controsenso. Anche a me ha colpito quel particolare.

Simona ha detto...

si è parlato ancora di questa famosa pioì..ma non c'erano tracce di urina....e poi leggere che un marito si eccita nel vedere la moglie mezza nuda,con i pantaloni abbassati è da brividi!!e inquietante..

Tiziana ha detto...

Concordo con Tabula,
la gup Tommolini ha tentato una ricostruzione logica degli eventi, mettendo insieme tutti i documenti agli atti e senza stralciare le prove che invece inquirenti e Procura avevano liquidate perché non faceva loro comodo.
Ha iniziato le sue motivazioni dando atto alla difesa del lavoro mal condotto dalla dott. Canestrari, che ha inficiato fin dall'inizio i dati scientifici; ha ammesso che non è stata consentita la giusta difesa al Parolisi, trattato come persona informata sui fatti e non come imputato; ha ammesso persino che l'orologio del chiosco di Ranelli era corretto, riconoscendo ciò che abbiamo detto tante volte e per cui qualcuno degli anonimi ci ha aggredito: che gli inquirenti, pur di far quadrare ciò che avevano stabilito a priori (la colpevolezza di Parolisi), sono stati disposti a spostare comodamente gli orari di 5 minuti (il che ci fa capire che 5 minuti in più o in meno potevano fare la differenza, rispetto alla colpevolezza di Parolisi!). Infine ha giustamente recuperato le testimonianze di Ranelli e del cane.
A me sembra che la Tommolini abbia cercato di mettere a tacere quasi tutte le nostre obiezioni di questi mesi.
Peccato che la sua conclusione non sia coerente con le premesse!!!
Infatti, per far quadrare la sua originale (lo dico in senso positivo) ricostruzione è costretta a manomettere gli orari a sua volta. Semplice errore materiale? Per me è più un errore freudiano perché, se avesse riportato gli orari corretti, si sarebbe accorta che per Parolisi era impossibile compiere ciò che lei gli ascrive nel lasso di tempo indicato:
- Vittoria avrebbe avuto il cellulare della madre mentre arrivavano le telefonate di Sonia, dunque fino alle ore 14.56. Poi Melania recupera il cellulare, a quel punto avrebbe dovuto accorgersi delle due chiamate non risposte?
- Alle 15.26 noi sappiamo che il telefono di Parolisi aggancia la cella di Colle San Marco, ma la Tommolini gli "fa fare" la telefonata da Ripe per accertarsi, lei dice, di dove fosse il cellulare della moglie. Qui dunque una pesante forzatura. Ma abbiamo un alto dato certo, che Parolisi entra nel bar Segà alle 15.30, testimonianza del ragazzo che lo incontra mentre telefona e confermato dai tabulati del ragazzo.
- Quindi, considerando che da Ripe a CSM ci vogliono 20 minuti, Parolisi avrebbe avuto esattamente 14 minuti (10, se teniamo conto della telefonata) per vestirsi, litigare e uccidere la moglie, svestirsi, ripulirsi, nascondere arma e vestiti, posteggiare poi la macchina a CSM, prendere la bambina dal seggiolino ed entrare (non trafelato) nel bar.

Mi sembra molto confuso anche tutto il discorso che la Tommolini fa sullo zaino ed il suo contenuto, nonché gli abiti presenti nel garage. A ciò dedicherò eventualmente un altro commento.
C'è poi tutto la parte assurda sullo staging, che Mimosa ha già ben analizzato.
Insomma, se le intenzioni iniziali della gup erano buone, ha finito comunque con il fare un gran pasticcio. Il suo pre-giudizio (io penso), ha finito col prevalere sugli elementi che ella stessa aveva disposti in buon ordine.

Simona ha detto...

tiziana,gira e rigira siamo sempre allo stesso punto di partenza...quello che sostiene accusa,tommolini e robe varie è impossibile e fa acqua da tutte le parti...non si può condannare una persona senza uno straccio di prova e con queste motivazioni poi!!

PINO ha detto...

Tutto da l'impressione di essere tornati nell'atmosfera arroventata dei primi momenti, in cui il caso Rea-Parolisi veniva trattato in questo blog.
Le ipotesi, le proposte, le incertezze, avanzate in un clima di mera perplessità, e miranti, prematuramente, alla ricostruzione di quanto poteva essere,in realtà, più verosimilmente avvenuto.
Un vero arrembagio alla ricerca di tutto quanto poteva collegarsi all'evento delittuoso, che inorridiva per le modalità stesse con cui era stato consumato.
Un accadimento tragico non molto differente da tanti altri che hanno interessato la cronaca nera di quei giorni, ma che, per motivi misteriosi, ha attirato una attenzione particolare da parte dell'opinione pubblica, ed in special modo l'interesse di un folto gruppo di persone, che, nelle pagine di questo blog, ha trovato la sede adatta per esprimere le proprie opinioni.
Persone di diversa estrazione culturale, ed altrettanta diversa preparazione professionale.
Il risultato, circostanziato, documentato da FATTI riscontrabili giuridicamente, scientificamente, tecnicamente, e da logica investigativa, è più che noto, ma, guarda caso, un giudice monocratico, al quale va tutto il rispetto per le sue funzioni, ha saputo fantasticamente racchiudere, in non moltissime pagine, la dinamica ed il movente di un accadimento delittuoso, in netto contrasto, non solo con quanto da noi dedotto (che ha solo un valore privato), ma anche con buona parte del costrutto accusatorio ufficiale.
La nostra giurisprudenza prevede, fra l'altro, che il "convincimento" personale di un giudice ha valore determinante. Benissimo. E noi, cittadini osservanti le leggi del nostro Paese le rispettiamo. Ma un domanda si impone: il "convincimento" di un giudice è illimitato?

Tiziana ha detto...

A me sinceramente non meraviglia il fatto che un uomo si ecciti nel vedere una donna mezza nuda anzi, mi sembra "naturale".
Ciò che invece non mi sembra normale è che, quello stesso uomo, tenti un approccio sessuale indossando dei guanti, penso che anche il tatto voglia la sua parte.
Che poi, rifiutato dalla donna, la uccida: ciò porterebbe alla totale mancanza di donne dalla faccia del pianeta. Chi non si è rifiutata, almeno una volta, al proprio uomo, per vari motivi?
Nemmeno il raptus giustifica alcunché: ho sentito molte volte Crepet (scelgo volutamente un noto psichiatra "televisivo") dire che il raptus, in quanto tale, non esiste. Ovvero chi uccide in preda ad un improvviso furore omicida, ha già dato sicuramente in precedenza segnali di tale tipo. Parolisi invece, a detta di tutti, persino dei suoceri, era un uomo tranquillo. Il padre di Melania ammette che la figlia non aveva mai subito violenze di alcun tipo da parte del marito. E allora, se come dice giustamente Kiba, di questi tempi c'è grande attenzione al problema delle violenze subite dalle donne, non si può per questo ritenere ogni uomo un potenziale assassino.
Ben venga l'eros maschile, sta poi a noi donne saperlo correttamente dirigere (almeno di non aver a che fare con degli squilibrati mentali che, spero, rappresentino la minoranza degli uomini).

ENRICO ha detto...

Leggete questo commento su OGGI.it

" maglio flora scritto il: 4.1.2013 alle 08:52

MA LA TOMMOLINI SI è BEVUTA IL CERVELLO GIA’ da ieri ho notato l’errore o la tappa che ha preso, non non ci sono parole quì per l’incompetenza si richia di far assolvere un assassino"

http://www.oggi.it/attualita/cronaca/2013/01/03/salvatore-parolisi-uccise-melania-per-un-rapporto-sessuale-negato-parola-di-giudice/

La persona che ha scritto queste righe, CONVINTA evidentemente " al di a di ogni ragionevole dubbio "( ???) della colpevolezza dell'imputato , TEME ( al punto di essere talmente adirata da commettere numerosi errori di battitura) un ribaltamento della sentenza nel processo d'appello .

Ribaltamento che io invece auspico fortemente e penso che il Gup, quando ha scritto le motivazioni,già prevedeva che non avrebbero retto.

A mio avviso potrebbe averlo fatto anche scientemente.

Gabridget ha detto...

la Sig.ra Flora Maglio è profilo noto di alcune pagine di Facebook (con lumini e santini a favore di Melania Rea) dove vengono auspicate pene in stile medioevo a Salvatore Parolisi, spero che chi di dovere un giorno prenda tutto e faccia scattare qualche bella denuncia!

Roberto ha detto...

Ma avete notato anche voi la stranezza? Prima il GUP Tommolini nomina due periti superpartes e poi li ascolta a singhiozzo. Per esempio, come mai se Bruno le dice che nel contenuto gastrico di Melania vi era frutta secca lei poi parte all'attacco con un ultimo pasto di latte e piadina? La foto delle noci l'abbiamo vista pure noi, ma la giudice no?

Mimosa ha detto...

La Gup praticamente ha fatto come abbiamo fatto noi in questi due anni: ha giocato di fantasia, ha ricostruito una linea più o meno “logica” e siccome la sua parola vale più della nostra ha scritto una sua ipotesi colpevolista, liquidando con facilità ciò che non tornava,
come ad esempio i tempi e il fatto che, nonostante le sentinelle, le esercitazioni e il gruppo di autisti che aveva pranzato al chiosco fino alle 14.30-40, l’auto è passata inosservata (“il veicolo non era stato notato, né all'andata né al ritorno”), fortunella.

Poi la Gup aggiunge un’altra genialità : “Ha fatto, quindi, squillare il cellulare della moglie (ore 15.26.28) e, dopo essersi accertato di dove fosse, se n'è andato”,
e allora io mi domando, perché Parolisi ha lasciato là il cellulare? Perché era un idiota e curioso solo di sapere dov’era finito l’oggetto? O perché nella sua mente, in un attimo di criminale lucidità, era già pronto il piano e la favola da raccontare al Pianoro? Ha senso? Ancora idiota, perché non poteva non sapere che i telefonini fanno sempre scoprire la cella agganciata.

E questa pertinente allo staging:
In tale occasione, ha "ripulito" la zona ed ha recuperato ciò che lo comprometteva (e forse tra gli oggetti vi erano anche il ciuccio e la bottiglietta dell' acqua della figlia che MELANIA aveva sicuramente portato con sé, ma che, poi, non sembra siano stati trovati).
È uno dei tanti colmi: capisco lo sforzo di collocare da qualche parte il ciuccio che in serata non si trovava in casa (ne avevano uno solo?), ma per quale motivo questo oggetti si sarebbero dovuti trovare fuori dell’auto?
mentre la bimba dormiva tranquilla dentro e senza ciuccio in bocca???

Troppi voli pindarici, penso che abbia ragione Enrico:
Ctz: quando ha scritto le motivazioni,già prevedeva che non avrebbero retto.

Ce ne sono tante di perle luminose, sono sicura che le avete viste bene.

Tuttavia, concordo con Tiziana sui meriti di questa relazione: una critica bella e buona alle indagini!

Tiziana ha detto...

Mimosa,
hai ragione sulla questione ciuccio: Melania, da brava igienista qual era, prima di andare a fare pipì toglie dalla boccaa della figlia dormiente il ciuccio e, recuperato per sicurezza anche il bicchiere per l'acqua, assieme ai due oggetti si appresta all'atto fisiologico. Ovviamente a questo punto non aveva più mani libere per tenere i fazzolettini che le sarebbero serviti per pulirsi. Va beh, poco male!

Anonimo ha detto...

Beh Mimosa..
un'affermazione come quella che Parolisi avrebbe fatto squillare il cellulare alle ore 15.26 allo scopo di recuperarlo e posizionarlo accanto al corpo,
è di per sè contestata dai fatti.
Il cellulare di Salvatore alle ore 15.26 aggancia la cella telefonica di Colle San Marco, possibile che questo la Tommolini non lo sapesse?
Il cellulare di Melania sempre alle ore 15.26 aggancia una cella completamente diversa, che non è precipuamente quella di Ripe ma quella si San Giacomo.
Difatti poco più avanti (non ho tempo di consultare il testo per riportare la pagina esatta, ma sono sicura che tu, Mimosa, avrai già messo in bell'elenco ordinato tutti i riferimenti) qualche pagina più avanti, dicevo, la Tommolini stessa fa riferimento a quella cella telefonica di San Giacomo che veniva agganciata dal telefonino di Melania, dove vennero effettivamente condotte le ricerche della scomparsa.
-
Abbiamo un doppio controsenso: un uomo che da Colle san Marco fa una chiamata ad un cellulare che starebbe in qualche punto a diciotto Km di distanza nei pressi di un omicidio appena commesso,
allo scopo di ritrovarlo (e come?)
e collocarlo accanto al cadavere.
-
Non è un ragionamento che posso capire.
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Non lo è e non chiarisce assolutamente neanche l'enigma di chi possa avere cancellato la memoria di quel telefonino.
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Ah già dimenticavo le marcette a Colle San Marco di Parolisi che gli avrebbero permesso di compiere un depistaggio avvenuto in tempi che neanche se in automobile sarebbe stato possibile affrontare calcolando l'andata, il ritorno, ed il tempo tecnico per ripulire una scena del crimine ed incidere un cadavere.
Tempi che vedono brillare ancora una volta la stella di Parolisi che non poteva certo sapere se qualcuno lo avrebbe chiamato durante l'operazione, e che vanno ad incastrarsi così perfettamente, troppo precisamente, tra una telefonata ricevuta che aggancia una cella telefonica completamente diversa, ed un'altra, che aggancia un'altra cella ancora.
-
Dato che non sembra proprio risultino momenti nei quali il cellulare dell'uomo sarebbe stato spento o non raggiungibile per non essere individuato,
mi domando con quale certezza l'uomo avrebbe potuto sapere che dalla tot ora alla tot altra mezzora nessuno avrebbe cercato di reperirlo: la situazione era tale per cui molte persone avrebbero potuto voler mettersi in contatto con lui.
-
In poche parole: con quale certezza l'imputato avrebbe potuto dire
"ok, stamattina tizio mi ha già chiamato, ora sono libero per quarantacinque minuti e posso andare a Ripe ad incidere il cadavere di mia moglie.. però devo fare in fretta perchè tra esattamente tre quarti d'ora e venti secondi riceverò un'altra telefonata da parte di Caio".
-
Andrebbe dimostrato, insomma, che per un tempo sufficiente a compiere il depistaggio, sempre che da dove fosse raggiungere il luogo del delitto e tornare indietro fosse fisicamente fattibile nella manciata di minuti ricavati tra una telefonata e l'altra, il cellulare di Parolisi fosse spento o abbandonato da qualche parte squillando a vuoto, in attesa di tornare indietro e recuperarlo.

Tabula

LucaP ha detto...

@ Tabula

Purtroppo non e' dato sapere quale cella abbia agganciato il cellulare di Parolisi durante la chiamata delle 15.26. Nemmeno la perizia del prof. Andrisano ha potuto appurarlo e neanche le analisi condotte dal ROS. Figuriamoci la Tommolini.

Tralasciando le mie precedenti fantasiose (?) e fantascientifiche (?) teorie, la logica vorrebbe che abbia agganciato la stessa cella agganciata in occasione delle telefonate successive dove e' comprovato da testimoni che si trovasse al Pianoro visto che il comportamento del cellulare e' stato il medesimo (sui tabulati del cellulare di Melania non compaiono le celle del telefono chiamante di Parolisi), mentre invece, e ce lo dice la Tommolini, quando nei giorni successivi il cellulare si trovava sotto la copertura della cella di Folignano non e' stato registrato alcun comportamento anomalo.

Inoltre se sui tabulati di Parolisi o di un'eventuale utenza che avesse chiamato il caporalmaggiore senza risposta nei due archi temporali indicati dalla Tommolini del 20/04 fosse comparsa la cella 451 o 390 (quelle agganciabili se ci si trova sul versante orientale della Montagna dei Fiori), forse la Tommolini non avrebbe esagerato troppo con le sue fantasie. Ma a quanto pare non e' cosi'.

Un dato comunque emerge anche dal testo delle motivazioni della sentenza. Dei tabulati del cellulare di Parolisi relativamente al giorno 18/04, nessuno parla (ad eccezione della chiamata al 112) o bada bene a parlarne.

Simona ha detto...

e vogliamo anche dire perchè e chi ha spento e riaccesso il telefonino di Melania??

Pure questo avrebbe fatto Salvatore?

Anonimo ha detto...

sì, è vero Lucap, stavolta devo darti ragione.

Però è anche vero che c'è la testimonianza di un signore che allo ore 15.30 in punto fa una telefonata proprio mentre al Bar Segà sta entrando un tizio che stava cercando la moglie.

Quel tizio era Parolisi, e dato che alle 15,30 in punto viene visto entrare al bar Segà,
non c'è verso di capire come avrebbe fatto quattro minuti prima ad essere a Ripe a cercare tra i cespugli il telefonino della moglie per ricollocarlo.

tab

Mimosa ha detto...

Dai, metto ancora una perlina!
Nella stessa pagina in cui c’era quella genialità del ciuccio di cui ho riportato la frase sopra (p. 62), nel raccontare come Parolisi ha “completato l’opera” di staging con oggetti che “sapeva dove andare a cercare avendoli notati” mentre faceva “footing o durante le esercitazioni”, questo Gup o chi per lei inserisce una frase tra parentesi, che è la contraddizione più esilarante, infatti scrive
(la mattina del 20 Aprile 20 Il il cellulare ha agganciato una zona vicina alla Caserma ove esiste un sentiero)
insinuando che quella stessa mattina SP è corso a recuperare laccio e siringa in un qualche sentiero nei pressi del 235°
laccio e siringa che avrebbe visto qualche tempo prima,
“facendo footing o durante le esercitazioni” il Giudice suppone,
sicuro di trovarli ancora, e guai sennò, perché gli servivano urgentemente ….

Che DEFORMAZIONE!! ma santo cielo, già c’era la contraddizione temporale di cui non si era accorta, contenuta nella frase che ho già citato e ripropongo evidenziando solo l’essenziale:
il 20 Aprile tra le ore 8,38-8,42 parla al telefono con la sorella Lucia, agganciando la cella ubicata nei pressi della Caserma, si portava, quindi, "intorno alle ore 8,30” con REA MICHELE a Colle San Marco" (p. 16).
Ora la Tommolini si convince che Parolisi è davvero andato ad Ascoli nei pressi della Caserma a recuperare la siringa …e poi di corsa a casa per montare in auto con Michele? Ma chi mente? Le celle o Michele Rea?

Inoltre dagli Atti risulta che il 20 aprile tutti si alzano alle 6.30, e che alle ore 7.24 egli si era collegato a internet sul proprio PC e aveva fatto una ricerca su Google sulle scuole Guida di Somma Vesuviana.
Voi quando vi mettete al pc per una ricerca avete mai notato che 30 minuti passano come se fossero cinque?? Si saranno accorti in casa se ad un certo punto lui verso le 8 è schizzato via per tornare mezz’ora dopo? Risulta da qualche parte?

Qualcuno di loro ricorda se Salvatore era in fibrillazione come se fosse schizofrenico? Solo così si potrebbero spiegare i suoi andirivieni della mattinata veloci come il fulmine.
Superman o Speedy Gonzales, oltre che uomo-auto-razzo invisibile.

Mimosa

Tiziana ha detto...

Sì, anch'io ammetto che ricordavo male il discorso della cella agganciata alle 15.26. Però, oltre alla famosa testimonianza di quel ragazzo che incontra Parolisi uscendo dal bar alle 15.30 (tabulati telefonici del ragazzo), testimonianza che però non ho più ritrovata, c'è anche la testimonianza (gip Teramo, p.22) di Antonella Sirocchi, la quale incontra pure lei Parolisi mentre esce dal bar. A che ora? Non lo sappiamo esattamente, ma sappiamo che lei e l'amica sono state inquadrate dalla telecamera del chiosco di Ranelli, dopo essere state al bar, alle 15.41. Tolti almeno 5 minuti per fare la strada bar-chiosco, l'incontro con Parolisi sarebbe avvenuto, al più tardi, alle 15.35. Qui i minuti sono fondamentali. Parolisi, per essere alle 15.35 al bar, già parcheggiato e con figlia in braccio, doveva essersi allontanato al più tardi alle 15.10 da Ripe.
Dirò di più: le sentinelle notano transitare la famosa fiat stilo attorno alle 15.30 (dovrei ricontrollare l'ordinanza, ma più o meno è questo l'orario), significa che, qualora fossero state precedentemente distratte, nell'orario in cui la Gup vorrebbe far transitare anche Parolisi (dopo le 15,26) erano sicuramente attente e lo avrebbero visto. Inoltre anche il conducente della fiat Stilo avrebbe visto Parolisi. Come mai non si è presentato a testimoniare se non aveva nulla da nascondere? Mi pare che nella vicenda ci siano un po' troppe persone reticenti, che gli inquirenti non si sono presi la briga di cercare.

Anonimo ha detto...

ma, scusate.
La persona che avrebbe visto una automobile scura scendere dalla strada per Ripe il giorno 20 aprile, e che avrebbe notato il conducente coprirsi il volto con la spalla..
non ha dato una indicazione un pò troppo vaga?

Il conducente, non lo ha riconosciuto.

Però l'auto era scura.

Non credo sia sufficiente avere visto un'auto scura scendere dalla strada di Ripe il giorno 20 aprile.

Abbiamo dimenticato il fuoristrada di colore scuro?

Abbiamo dimenticato che non sappiamo che auto guidasse il telefonista mai trovato?

Abbiamo dimenticato che nella zona ci saranno centinaia di migliaia di auto scure?

Che significa "auto scura?" senza specificarne marca modello e conducente?

Certo, se l'auto fosse stata chiara, sarebbe stato un altro paio di maniche.. embè. @_@

Tiziana ha detto...

Anche perché, la Tommolini non immagina che Parolisi, per fare più in fretta (?) si sposti a piedi? E dunque che c'azzecca l'auto scura?
In ogni caso SICURAMENTE qualcuno la staging l'ha effettuato. Poteva tranquillamente avere un'auto scura. Da qui a dire che quel qualcuno fosse senza ombra di dubbio Parolisi, ce ne corre.

Manlio Tummolo ha detto...

Non ci vuol molto a capire che questa confusa e indimostrata sentenza doveva dare soddisfazione, almeno provvisoria, alla parte civile. Qualunque motivazione sarebbe andata bene, anche l'assenza dei cavoli a merenda come causa scatenante del delitto. Ho sempre detto che questi riti speciali, scopiazzati da modelli esteri con l'idea di rendere le cose più veloci, sono altamente deprecabili, ma questa sentenza finirà per essere ribaltata in secondo grado, se non rifatto l'intero procedimento. Il "libero convincimento" deve necessariamente esserci (altrimenti a che istituire un giudice autonomo o una Corte giudicante ?), ma questo deve essere fondato sugli elementi che gradualmente sono stati conosciuti nel dibattimento.
Certo che un uomo, normale, giovane, sano, si eccita a vedere una donna, forse più che nuda, seminuda Basta molto meno per riscaldare lo spirito di un giovane, ad esempio lo stirarsi con le braccia, o lanciare uno sguardo lungo e particolare, un sorriso insistente ed invitante, ecc., ma non l'atto del mingere in sé e per sé, poco elegante e poco attraente.

L'assenza del pubblico (ovvero di quel Popolo in nome del quale si giudica) facilita voli pindarici o distorsioni varie. Dare una prima soddisfazione a gente disperata per una perdita è anche umanamente comprensibile, ma è necessario che sia fondata in modo credibile, ragionevole , se non propriamente scientifico. E sulla necessità di una ristrutturazione del metodo di confronto delle perizie scientifiche ho già detto più di una volta, in modo che possa essere determinante nel giudizio, e non un "optional" voluttuario. Piuttosto che sentire il parere di una giuria di incompetenti, che si lasciano trascinare dal gusto del giallo o del fattaccio, occorre avere commissioni di periti e di esperti che decidano in modo, se non unanime, maggioritario, e che diano una valutazione chiara e corretta degli aspetti scientificamente rilevati e rilevabili.

PINO ha detto...

Un pensiero strano torna e ritorna nel cervello, dopo aver letto per l'ennesima volta le "motivazioni" per la sentenza Parolisi redatte dal gup Tommolini.
Ed ogni volta, quel motivetto strano torna puntualmente per suggerirmi che potrebbe esserci un modo diverso di leggere ed "intuire" quello che le tante "stonature" e "dissonanze" riscontrate nell'intero documento, vogliano veramente significare.
Mi pare impossibile che un magistrato, con una preparazione professionale impeccabile come quella attribuita alla Dr/ssa Tommolini, possa cadere in evidenti errori di valutazione di fatti ed indizi che hanno distinto il caso Rea-Parolisi.
Troppa semplicità nel collegamento dei vari episodi, evidenti errori cronologici, e l'assenza di citazioni scientifiche, non possono essere casuali!
Il pungolo nel mio cervello mi invita a meditare proprio su tali "dissonanze" che potrebbero essere non casuali nè frutto di fantasia compositiva, ma scientemente posti qua e là, a significare qualcosa che non potrebbe essere espresso diversamente.
Forse il mio è un sogno lucido, o solo un sogno.
Dovrò meditare, si dovro farlo assolutamente.

ENRICO ha detto...

MA CHI L?HA SCRITTO questo documento ?

Un magistrato o un appuntato dei carabinieri e di quelli che masticano poco l’italiano per giunta ???

Notate i due passaggi a pag. 16 ( credo una delle pagine più esilaranti tra quelle delle motivazioni ( ???) della sentenza )

1° )“Alle ore 9,37 veniva
chiamato dalla sorella Lucia, con cui parlava per 15 minuti e mezzo, agganciando la
cella di Colle San Marco (e dalle ore 9, 03 - termine della telefonata con il Capitano
D'Ortona - sino alle ore 9,37 vi è il tempo per recarsi e tornare da Ripe di Civitella non
necessariamente facendo tutto il percorso in auto, conoscendo il PARO LISI tutti i
sentieri di collegamento a piedi.”
( "e arrivare in tempo per rispondere da lì alla sorella" Questo hanno dimenticato di scriverlo)
----
2° )“(e dalle ore 9, 45 - termine della telefonata con il Paciolla - sino
alle ore 10,35 vi è il tempo per recarsi e tornare da Ripe di Civitella non
necessariamente facendo tutto il percorso in auto, conoscendo il P ARO LISI tutti i
sentieri di collegamento a piedi). “

----
( qui c'è un evidente copia/incolla dove ci viene offerta un'alternativa alla versione N° 1 nel caso non reggesse AhAhAh !!!)

Allora, quando ci sarebbe andato a Ripe di Civitella ?

Dalle 9:03 alle 9:37 ? cioè in mezz’ora Salvatore sarebbe andato a Ripe , sfregiato il corpo e ritornato a CSM ?
o dalle 9:45 alle 10:35 ? e in questo caso avrebbe potuto “lavorare” con maggior tempo a disposizione

Ma se alle ore 9,37 veniva
chiamato dalla sorella Lucia, con cui parlava per 15 minuti e mezzo, agganciando la
cella di Colle San Marco”
mi sembra che, secondo l’aritmetica elementare si ottenga : 9h:37min + 0h:15min = 9h:52min e 30secondi
E allora com’è possibile affermare quanto segue : ore 9, 45 - termine della telefonata con il Paciolla ?(da notare che non viene specificata l’ora di arrivo di questa chiamata del Paciolla a meno che non ci si riferisca a questa : “ ore 8.54 veniva chiamato dal Paciolla, con cui parlava per mezzo minuto,
agganciando la cella di Colle San Marco. “
il che non può essere perchè la telefonata termina alle 8h:54 e 30 secondi)

Forse Salvatore era al telefono con la sorella e con il Paciolla contemporaneamente ?
E’ un guazzabuglio incredibile ! Davvero mi domando con quale coraggio si possa presentare un documento importantissimo perché essenziale ai fini processuali stilandolo in modo così trascurato pieno zeppo di errori e contraddizioni

ENRICO ha detto...

@ PINO
non avevo letto il tuo commento perchè ero impegnato a scrivere il mio.

Abbiamo avuto le stesse impressioni !
C'è qualcosa di assai strano in questo documento.
Di certo , di fronte a motivazioni del genere, dubito che la Corte d'Appello confermerà la sentenza all'ergastolo

Mimosa ha detto...

Ora ve ne offro un’altra, l’ultima sono stanca!

Siccome la Tommolini non vuole vedere nessun altro sulla scena e tanto meno altre donne assassine,
«non prospettandosi neppure un dubbio su una diversa ricostruzione, ivi compresa la possibilità che il PARO LISI, presente presso il chiosco, abbia assistito all' omicidio commesso da altri»
E nonostante avesse attribuito all’affollamento di investigatori e altri sul campo (lavata di capo!) e ai non ben condotti rilievi, un certo inquinamento di prove,
invece di dire tranquillamente che quelle impronte di scarpa scoperte 3 giorni dopo (il 23 aprile nel sopralluogo dei RIS di Roma) potevano far parte del pasticcio della gente nel frattempo accorsa, giornalisti in primis e curiosi, visto che l’area non era stata recintata né sorvegliata e il sangue era ancora defluito quando hanno spostato via il corpo e pertanto qualche altra chiazza sul terreno si era formata, lei cosa fa?
Una obiezione ai RIS e un altro volo pindarico, scrive:

«A quel punto deve essere caduta in ginocchio, e, con le braccia divaricate, si è appoggiata sulle tavole (e le impronte definite come "orme" di scarpa dagli inquirenti potrebbero, invece, corrispondere a parte delle mani insanguinate)»,

senza aver letto bene il loro verbale:
- Rep. 104: impronta riferita a calzatura per deposito di sostanza di natura verosimilmente ematica posta sul camminamento in legno lato est dal fabbricato alla distanza approssimativa di 90 cm dalla proiezione della parete nord e 53 cm dalla parete est.
- Rep. 106: impronta riferita a calzatura per deposito di sostanza di natura verosimilmente ematica posta sul camminamento in legno lato est del fabbricato alla distanza approssimativa di 41 cm dalla proiezione della parete nord e 58 cm dalla parete est.

provate voi a stendervi per terra a braccia divaricate su uno scalino alto 25 cm e ditemi se non battete anche la faccia e poi provate a immaginare di cadere e ditemi se non vi spaccate il naso o i denti.

Una sorpresa dopo l’altra queste “Motivazioni”.
Mimosa

Ciao Enrico, mi era parso strano che non avessi già commentato i miei post sugli orari ...

ENRICO ha detto...

Ciao MIMOSA !
Mi sto divertendo.

Ho fatto l’elenco delle telefonate del 20 mattina
Controllate se è giusto :.

1 - ore 8,38 veniva chiamato al telefono dalla sorella Lucia, con cui parlava per 4 minuti
2 -Alle ore 8.54 veniva chiamato dal Paciolla, con cui parlava per mezzo minuto,
agganciando la cella di Colle San Marco
3- Alle ore 8,58 chiamava il Capitano dei Carabinieri D'Ortona, con cui parlava per 5 minuti
4- Alle ore 9,37 veniva chiamato dalla sorella Lucia, con cui parlava per 15 minuti e mezzo
5- alle ore 9:45 un certo SIMONETTI STEFANO vede una utilitaria di colore scuro che procedeva verso valle, ed il conducente alzava la spalla sinistra per nascondersi il viso : era il PAROLISI che stava andando a tutta velocità a deturpare il cadavere ??!!!
6- Alle ore 10,35 veniva chiamato dal Paciolla, con cui parlava per poco meno di 1 minuto

MANCA UNA TELEFONATA di Paciolla( almeno io non la trovo )
Quella riportata nella frase "e dalle ore 9, 45 - termine della telefonata con il Paciolla - sino
alle ore 10,35 vi è il tempo per recarsi e tornare da Ripe di Civitella"

ENRICO ha detto...

Ps : se Parolisi “Alle ore 9,37 veniva
chiamato dalla sorella Lucia, con cui parlava per 15 minuti e mezzo, agganciando la
cella di Colle San Marco"
non poteva essere "il conducente di una utilitaria di colore scuro che procedeva verso valle e che alzava la spalla sinistra per nascondersi il viso" come dichiarato da tal SIMONETTI STEFANO perchè altrimenti il suo cellulare avrebbe agganciato un'altra cella

Manlio Tummolo ha detto...

A PROPOSITO DI MODELLI ESTERI

Lamentiamoci pure dei nostri giudici (sono il primo), ma non crediamo che il tanto desiderato estero funzioni meglio. Sul "Corriere della Sera".it di oggi si legge che, nei civilissimi USA, un giudice ha assolto un uomo imputato di aver violentato una donna dopo essersi (non si capisce come) infilato in casa e nel letto di lei, che nel buioi in un primo tempo l'ha preso per il suo ragazzo; poi, essendosi accorta che non era lui, si è ribellata invano. F qui, quasi normale, ma il divertente arriva dopo: in base ad una legge inglese del 1872 (quasi un secolo dopo l'indipendenza!!!) si può violentare una donna, che non sia la propria moglie, fingendosi fidanzato di questa. Ora gli USA, indipendenti dal 1776, ritengono valida per sé una legge britannica (common law ?), tanto da assolvere su questa base "giuridica" un violentatore.
La notizia si trova anche su "Il Messaggero", che però non specifica la nazionalità della legge.

E' questa la scientificità delle procedure anglosassoni ?

Manlio Tummolo ha detto...

Errata Corrige:
ottava riga, a metà, "F" leggere "Fin.."

Anonimo ha detto...

Enrico
ti ringrazio tantissimo per aver rimesso le mani io non osavo raccapezzarmi in quel pasticcio di telefonate, strana poi quella di Paciolla che chiama in contemporanea con la sorella di Parolisi, a meno che lo stesso non l'abbia messa momentaneamente in attesa, per carità.
La tecnologia offre di queste possibilità, per quanto la messa in attesa per educazione serve solo a dire all'altro interlocutore, solitamente, solo un modesto "ti richiamo dopo".
Ad ogni modo tra un chiamo e ti richiamo, mi era sfuggito, e ti faccio i complimenti per averlo messo in evidenza, il sovrapporsi della cella telefonica agganciata durante la telefonata alla sorella nel mentre per dono di bilocazione lo stesso avrebbe dovuto sfrecciare dalla strada di Ripe coprendosi il volto a mò di spalla.

Per carità, che l'eventuale depistatore preferisse non farsi proprio riconsocere in volto è poco ma sicuro, ma che lo stesso fosse Parolisi è completamente smentito dall'occupazione di questo tra una chiamata e l'altra agganciando celle telefoniche ben diverse.

Tabula

ps: due cose non ho commentato ma non mi sono sfuggite.
Una è l'accenno di Lucap al fatto che le celle agganciate da Parolisi non siano mai misteriosamente state rese pubbliche, ufficialmente sembrava ci fosse un guasto così strano da avere reso inintelleggibile solo le chiamate dell'indagato.
Secondo, il riferimento che sia Enrico che Pino fanno ad un scientemente e anche voluto porsi incoerentemente della relazione.
Ci sarebbe da rimuginare.
Probabilmente però conviene riferirsi al risultato, più che alle motivazioni per le quali è stato ottenuto.

ariciao aritab
Secondo

Anonimo ha detto...

toglietemi una curiosità: ma Tabula, Enrico, Pino, Massimo, Manlo ecc ecc ma che lavoro fate, se posso chiedervelo? come fate ad avere tutto questo tempo per analizzare alla virgola ogni singolo provvedimento giudiziario?
Complimenti, ma è un vero e proprio lavoro.
Siete studenti?
Vanessa

Anonimo ha detto...

Leggo il vostro dialogo da un anno e sempre apprezzo i vostri interventi redatti con preparazione e perizia certosina. Oggi scrivo per la prima volta per manifestare il mio stupore sulle strane motivazioni della Tommolini.
Condivido quanto scritto da Pino alle 18,42, non può una Giudice scrivere un testo pieno di disordinate inesattezze ed imprecise banalità,e m'impongo di essere garbata...
Poiché Ella DOVEVA riconfermare la condanna, lo ha fatto in modo quasi geniale.Apparentemente " ha accontentato" le AUTORITA', la famiglia Rea, ha salvaguardato l'onestà della donna, ha evitato di snidare nidi di serpi...
Però, secondo me, ha fatto come Pollicino: ha tracciato il percorso motivazionale di briciole o di sassetti. Ogni bischerata scritta è provocante e può essere impugnata, se gli avvocati sanno muoversi.
Spero che ogni sassetto possa essere utilizzato per trovare il percorso verso una destinazione forse più giusta.
Inoltre Ella ha dimostrato di essere SIGNORSI' UBBIDIENTE, ma anche molto creativa, quasi a voler dire: " Volete questo? Ed io ve lo propino a modo mio!"
Vanna

ENRICO ha detto...

@ Vanessa

Si, siamo studenti e stiamo facendo una tesina di gruppo.

ENRICO ha detto...

@ VANNA

Concordo. La mia prima impressione, dopo la lettura delle motivazioni, è stata esattamente identica alla tua

Unknown ha detto...

Cara Vanessa non ascoltare Enrico, a lui piace scherzare (lo avrai notato dai suoi commenti sempre pungenti).

Studenti qui ne trovi pochi, trovi persone che magari rinunciano ad un'ora di sonno (oppure non hanno sonno). Io scrivo e gli altri da te nominati sono tutti professionisti. Ad esempio hai citato una architetto, una che tiene conferenze e seminari, un artista ed un professore "Mazziniano" che ha diverse specializzazioni.

Tanti altri che non hai nominato hanno le stesse referenze... ma nessuno se ne vanta perché non è il lavoro che si fa in privato che qualifica il commentatore, è l'educazione che si usa nello scrivere e nel rapportarsi agli altri.

Ciao, Massimo

Annika ha detto...

@ Kiba

@Annika riporti delle ricerche che ribaltano totalmente il caso Rea, non sono dettagli da poco. Io non ho la capacità e la competenza per avvalorare o smentire quanto scrivi ma trovo incredibile che fino ad ora nessuno sia riuscito a dire “no Annika sbaglia, la scienza dice tutt’altro”. Per quanto io possa leggere e fare ricerche non arriverò mai a poterne discutere con te su un piano professionale. Eppure quello che riporti non è una cosuccia da poco, anzi, rende futile qualsiasi altra considerazione sul caso. Scusami se sono schietta, ma possibile che non si possano riportare le tue ricerche a qualcuno che segue attivamente il caso? C’è un modo per avvalorare definitivamente quanto riporti cosi da riuscire a far parlare tutti, e non solo in questo spazio, di sg e di tutto quello che comporta?

Proprio perche' quello di cui ho discusso finora in questo blog non sono pettegolezzi o opinioni personali ma dati provati da pubblicazioni inattaccabili, la Sg e' dove (scusa ma ci vuole) casca l'asino! Pochissimi la conoscono, ancora meno la capiscono e chi lo fa la evita COME LA MORTE... Orari, piadine, telefonini ed scemenze varie fanno gola perche' allentano l'attenzione dall'unico segnale certo - "quel" segno piu' sulla tabella a p.51 della perizia Tagliabracci che pesa come un macigno - e distraggono da un PMI imprescindibile che NON VA RIVELATO PUBBLICAMENTE A QUALUNQUE COSTO. Non potendo contraddirmi in alcun modo, ogni tanto "l'anonimo" fa capolino, elargisce exploit piu' o meno teatrali, indipendentemente dal nick usa sempre gli stessi due otre intercalari, ogni tanto ci prova con qualche estratto fuori contesto miseramente tradotto dall'inglese, condisce il tutto con attacchi personali o minacce vuote e poi se ne torna a cuccia con la coda tra le gambe.

NESSUNO DEVE avallare cio' che ho scrittoperche', essendo referenziato, si avalla da solo! NESSUNO PUO' contraddirlo perche' i tempi di rilevabilita' della Sg sono un fatto scientifiche che non apre le porte ad un contraddittorio. Ne' NESSUNO SI PERMETTE di discuterne pubblicamente perche'... perche'... perche'... Melania non si e' uccisa da sola ed e' morta in un giorno ed un orario che "non vanno bene". Pertanto, soap opera o farsa a parte, Salvatore deve restare in carcere a tutti i costi. Kapish?

Mimosa ha detto...

Ciao Vanessa, benvenuta!
Ah Massimo come dici giusto ... ore di sonno e anche qualche pietanza sul fuoco che si consuma troppo o in ritardo a qualche appuntamento ...
Vanessa, sostanzialmente la battuta scherzosa di Enrico è vera, perché abbiamo tutti studiato tantissimo un sacco di carte, documenti, sfogliato codici, spizzicato nel web a caccia di informazioni scientifiche, e abbiamo per davvero lavorato in gruppo l'anno scorso sotto il nome di "La Squadra", eravamo più o meno una ventina di attivisti.
Conclusa la prima fase, ora ci divertiamo a scatenarci con questo romanzetto sfornato fresco fresco ma un po' bruciacchiato dalla Procura di Teramo.

Enrico, hai tralasciato un solo orario
ore 10.49 veniva chiamato dal Capitano D'Ortona, con cui parlava per poco meno di l minuto, agganciando la cella Folignano - Strada Lame ).

Nella frase "e dalle ore 9, 45 - termine della telefonata con il Paciolla” ci potrebbe essere un altro semplice, banale errore (sic!)… forse doveva essere scritto “sorella Lucia” al posto di Paciolla.
In tal caso un ulteriore errore consiste nell’orario di fine telefonata: con la sorella parla 15 minuti dalle 9,37 alle 9,52.

Avevo fatto il lavoretto di collage nei miei post delle 02:13 e delle 02:21 di stanotte.

Ciao
Mimosa

Annika ha detto...

PS "l'avallo" e' metaforico, ca va sans dire! Niente cambiali per quanto mi riguarda. Come ha scritto qualcuno, tutto gratis et amore dei...

PINO ha detto...

@ VANNA
Con il paragone di Pollicino, hai rivelato pienamente cosa volevo significare scrivendo quel che hai letto.
Ma, come il quesito della semenogelina, è pesante da digerire.
Ciao, e benvenuta nel blog, Pino

Gio' ha detto...

Cara Annika quello che scrivi e' veramente sconcertante!Possibile che la vita di SP non sta' a cuore a nessuno nemmeno ai suoi avvocati.Quello della sg e' un elemento determinante e la difesa non ne accenna minimamente.Perchè? Io mi auguro e lo spero che prima o poi gli avvocati ti contattino.
Con stima Gio'

Mimosa ha detto...

@ Annika, è davvero dura essere incompresi o inascoltati, convinti di essere nel giusto, e meno male che sei battagliera e hai tanta pazienza e perseveranza! E ancora peggio forse è vedere reticenti silenzi o caparbia ignoranza (anche nel senso di “voler ignorare”).
Però la tu frase “Salvatore deve restare in carcere a tutti i costi” sconvolge anche me.
Non credi a quello che viene detto da più parti oggi che con la formulazione, zeppa di contraddizioni e incongruenze, di queste Motivazioni si sia aperta una facile via allo scagionamento di SP da ogni accusa?

Ciao, Mimosa

ENRICO ha detto...

No, scusate, prima di augurarvi la buona notte leggetevi queste 3 righe

” Dalle ore 11:15 alle ore 12:30 vi era un'ispezione a casa del PAROLISI da parte del
Capitano D'Ortona (unitamente ai Marescialli Panichi e Miccoli) e lo stesso era
presente, venendo visto in Caserma intorno alle ore 13:30114:00.”

Cioèèèè ? era presente dalle 11:15 alle !2:30 essendo stato visto ( interpreto il “ venendo visto”) in Caserma intorno alle ore 13:30114:00 ???
Ma si può scrivere in questo modo ? Una forma che oltre ad essere sgrammaticata e priva di senso è anche offensiva nei confronti di chi legge ( cittadini comuni o magistrati che siano )

Ps @ MIMOSA
Ha ragione, ho tralasciato la telefonata delle ore 10.49 del Capitano D'Ortona ma a quell’ora Parolisi stava già filando verso casa dopo aver compiuto in quattr’equattrotto il secondo misfatto, quello del vilipendio del cadavere

Mimosa ha detto...

Beh Enrico,
ma non hai letto le mie osservazioni “didattiche” di 01:10?
Ne ho dette di cotte e di crude sullo “stile” espressivo e non solo …!
Grazie che mi conforti sulle mie osservazioni.
Mimosa

Anonimo ha detto...

ma come si chiamano i due teste che vedono parolisi entrare nel bar il cacciatore intorno alle 15:30?

Annika ha detto...

@ Mimosa

Piu' che "convinta" di essere nel giusto, lo so... E ad essere onesta non mi sento ne' incompresa ne' inascoltata; con tanti amici qui sul blog abbiamo capito che la Sg is the only way forward, e poi TANTISSIME persone leggono (soprattutto tra chi deve).

Vedi Mimosa, le briciole di Pollicino portano il mio copyright, nel senso che ho stampato io questo appellativo alla positivita' della Sg come raccontataci da Tagliabracci. E poi? Altro che briciole e briciole? Arriva l'uccellino Gino seguito dall'orso Bruno e se le pappano tutte!

Farsa grottesca a parte, la riconferma della "debole positivita'" della Sg da parte della Tomm, positivita' messa in forte dubbio dalla Gino, potrebbe vagamente essere letta come possibile spiraglio... Ci credo? No, perche', everything else failed, se per tirarlo fuori l'unico modo e' ammettere la verita' degli esiti dei test forensici, ovvero il rapporto sessuale senza tracce di stupro il 19 pomeriggio, Salvatore marcira' in carcere. Spero di sbagliarmi.

@ Gio'

Credo che B&G sappiano bene il fatto loro. Comunque, se mai volessero contattarmi:

Annika Settergren
c/o Pippi Longstocking
Villa Villekulla

annika@readabookmail.com

Mimosa ha detto...

@ Annika
mi hai smontata del tutto ... quella verve che mi è venuta dopo la stagnazione degli ultimi tempi ...
volevo fare qualche altro commento sulle motivazioni e i suoi contenuti, ma dunque è tutto tempo sprecato
ritorno in convento.
Grazie per la risposta
ciao
buonanotte
Mimosa

Tiziana ha detto...

Il primo testimone mi sembra di ricordare si chiamasse Alex, ma non ritrovo il riferimento.
Poi c'è la testimonianza di Antonella Sirocchi e della sua amica (ordinanza gip Teramo).

Annika ha detto...

@ Mimosa

Mi spiego meglio: grammatica ed errori sui tempi ecc ecc a parte, per dimostrare l'innocenza di Parolisi, cosi' come la sua colpevolezza, occorrono prove. O meglio, una prova. Prova che nessuno finora ha saputo, ha potuto o ha voluto nominare. E' li', oggetto sul como' (Pino te la rubo) visibile a tutti. TUTTI ci hanno girato intorno, NESSUNO che ne parli pero'! Non che non ne abbiano le competenze o le capacita', anzi...

E come uscirebbe Parolisi evitando il discorso Sg? Magari provando che la c. vicina non e' un metodo sicuro di datazione (Davies & Harvey 2012); magari, come ha scritto Roberto, ricordando la frutta secca; non di certo reimpastando nuovamente orari, telefonate, Ranelli, ecc. In un processo ribaltato come quello della Regina di Cuori che urla ad Alice "Condanna prima, sentenza poi", occorre una benedetta prova scientifica che affermi tout court che Salvatore manco per niente si trovava a Ripe quando Melania e' morta. La prova c'e' ma le implicazioni sono o pesanti o pesantissime, e non per Salvatore...

Insomma, la Sg e' un gufo che gufa "chi ha gufato chi", se mi spiego, e allora fanno tutti finta che sia un soprammobile bruttino ed impolverato e non lo toccano per smaccatamente finto schifiltio.

Anonimo ha detto...

Annika, la SEMENOGELINA è un macigno sul sentiero della verità.
Il sentiero è già stato tracciato dai sassetti messi lì dalla Tommolini, sassetti che non possono essere mangiati.
Il duo B&G hanno già il percorso, e devono raccoglierli ed usarli per smontare tutto l'impianto motivazionale scritto da LEI.
Gli esploratori dovranno far la fatica di leggersi, per esempio, quanto è stato QUI egregiamente scritto ed avranno una bussola per orientarsi.
A meno che non siano GIOVANI MARMOTTE già impaurite.
Ma a questo non voglio credere.
Alla fine, raccolte e smontate le "motivazioni" passo passo, arriveranno al Macigno e, solo allora, potranno spostarlo.
Perché: se temi, luoghi, orari, telefonate sono stati tutti manipolati e mescolati con "disordine", a piacer SUO, il macigno è quella prova che parla ancora di più anche perché LEI e LORO hanno fatto finta che non ci fosse.
SEMELOGENINA è come l'" apriti Sesamo " della favola che potrebbe aprire altre porte.
Se ciò non dovesse accadere, allora la morte della povera Melania nasconderebbe qualcosa di così GROSSO che non deve essere rivelato e il P.resterà dentro affinché non parli e mantenga il giuramento della sua divisa.
Vanna

Anonimo ha detto...

Annika, spero vivamente che B&G possano chiedere a Massimo di contattarti, poiché avranno bisogno delle tue qualificate competenze.
Vanna

ENRICO ha detto...

Riflettendo “ a freddo” sulle motivazioni , salta agli occhi una EVIDENTE novità
Abbandonato il teorema dell”imbuto”, confermata la versione di Parolisi a CSM alle altalene e presa in seria considerazione la pista seguita dai cani, il VERO convincimento del Giudice, in soldoni, é il seguente :
Melania è stata uccisa per aver rifiutato un rapporto sessuale. Melania è stata aggredita da QUALCUNO che voleva far sesso con lei.

A questo punto però si trattava di inserire “il personaggio” autore del crimine.

La Tommolini “a forza” lo identifica nel marito ma gli fa compiere una serie di atti e spostamenti che NON reggeranno assolutamente al vaglio della Corte d’ Appello (e ho l’impressione che il GUP ne sia consapevole)
Inoltre c’è un particolare che viene ignorato ( volutamente ? ) : il rapporto sessuale è stato consumato o no ? La presenza di Sg ci dice di sì ma allora dovrebbero esserci i segni di una violenza carnale anche se fosse stato il marito…

Mi fermo qui. Vi devo lasciare perché sono in partenza e rischio di perdere il treno
Ciao
E.

Anonimo ha detto...

@Enrico
quella della tesina di gruppo mi ha fatto sbellicare, mi piace!

@Vanna
tu scrivi: "Ella ha dimostrato di essere SIGNORSI' UBBIDIENTE, ma anche molto creativa, quasi a voler dire: " Volete questo? Ed io ve lo propino a modo mio!""

Ci sto riflettendo, anche io inizialmente ho avuto quasi la stessa espressione.
Ma la cosa è talmente bene articolata e così scrupolosamente studiata che non ne sono così sicura.
I macroscopici errori negli orari indicati indicano che il testo non è stato messo alla prova del nove di un semplice grafico messo giù su un foglietto A4.

Quegli orari sono importanti, e forse parla di collaboratori non adeguati al ruolo, eppure tutto ciò non nega il fatto che il filo conduttore abbia un'unica impronta di coerenza.

Il giudice ha ascoltato e preso atto di molti tasselli importanti tralasciati dall'Accusa, ed ha svolto un lavoro certosino per motivare le proprie convinzioni nella chiave di lettura di un approccio psicologico discutibile ma omogeneo: no, non credo una strada di Pollicino, la sua, e riflettendoci non mi pare una maniera per ribellarsi ad una decisione che le sia stata imposta.

Certo, la sua onestà intellettuale l'ha spinta a dare pane al pane ed a riconoscere la prima testimonianza di Ranelli che non aveva ragione alcuna per essere considerata non attendibile: e questo ha creato non pochi problemi alla tempistica omicida.

Tanto è vero che per fare tornare i conti si è completamente eliminata la testimonianza del ragazzo che vide entrare Parolisi al bar Segà alle ore 15,30, o quell'altra che vide Parolisi inquadrato dalla telecamera di Ranelli in auto a cercare la moglie alle ore 15,40 circa (scusate, forse erano 15,45), e che la cosa sarebbe avvenuta DOPO essere passato dal Cacciatore.

Io adesso non so se la parte letteraria e motivazionale sia sua mentre invece la struttura tecnica sia stata affidata ad un collaboratore così come di primo acchitto potrei pensare per la mancata accuratezza della parte tecnica,
o se abbia fatto tutto da sola.

Di sicuro la sua relazione non ha dimostrato niente con certezza, se non che FORSE Parolisi avrebbe potuto uccidere la moglie ma non ci sono prove,
e FORSE avrebbe potuto farlo perchè Melania avrebbe "alzato la cresta" divevendo strafottente ed umiliandolo ripetutamente, ma non ci sono prove,
ma se la cosa è avvenuta è stato in tempi strettissimi, troppo stretti per esserne certi, del resto neanche di questo ci sono prove.

Riguardo allo staging, le ricostruzioni che lo vorrebbero responsabile sono talmente mal fatte che non costituiscono prova nè probabilità nemmeno di questo.

Il testo motivazionale, che è una visione dovuta un'avvicinamento empatico della giudice per cercare di comprendere le possibili cause motivazionali al delitto, ha sicuramente agganci di realtà ma fondamentalmente, ed in questo ha ragione Massimo parlando di sfera di cristallo, se pur la cosa è basata su appigli e piccoli indizi realmente esistenti, esplicitarla assume i titoli della pura e semplice veggenza, non avendo la stessa giudice i titoli nè esistono i presupposti per potere applicare una perizia psicologica, una lettura del rapporto di coppia del quale nessuno conosceva le reali dinamiche, nemmeno i parenti più stretti, figurarsi le amicizie che ne hanno dette di tutte e di più.

Se non ci fosse in ballo la prova della semenogelina, sarebbe comunque una grossa gatta da pelare, perchè lo sforzo del giudice nell'appellarsi ai principi di verità è stato notevole ed anche encomiabile,
anche se nonostante questo i conti sugli orari non tornano, la ricostruzione psicologica non è accettabile, di quel che è scritto nelle motivazioni non ci sono prove provate.

Tabula

Anonimo ha detto...

@Mimosa

nonostante la strada maestra per la scarcerazione di SP passi per la semenogelina,
sarà difficile per il duo riuscire a portarla a dibattimento se non si fanno astuti, così come non sono riusciti ad imporre l'argomento nel processo precedente, se non affilano le unghie non gli sarà permesso farlo neanche stavolta.
Quindi tutto il resto non va sottovalutato, così come l'aver scambiato le impronte di mano con impronte di scarpa, così come l'aver suggerito che la dottoressa possa avere perso qualche perlina dei suoi numerosi braccialetti: non viene detto esplicitamente, ma viene accennato.
Ebbene un braccialetto che perde perline è un braccialetto rotto, ma non c'è traccia di braccialetto rotto nei pressi, chissà se poi la Canestrari usa braccialetti da poco prezzo con perline di plastica, roba da sacchetto di patatine, accettabile su una maglietta ma per un gioiello ho i miei dubbi.. ma un confronto con la stessa -di fatto- non c'è stato.

tab

luc ha detto...

non c 'è limite alla follia....eh si , si e' fatto come in politica quando si è in svantaggio l'unica chance per risolevvarsi è fare.....casino.
'si,credece' dicono a ROMA
luc

PINO ha detto...

@ MIMOSA
Ci troviamo ad un punto particolare del tragitto tracciato pazientemente in questi lunghi mesi.
Punto che ci offre la possibiità, unica ed irripetibile, di tirar le castagne dal fuoco, senza scottarci le mani. Perchè vogliamo sprecarlo, contrapponendo i nostri stessi risultati positivi, invece che farli combaciare?
La tua impeccabile analisi, anche se non ancora completa, sulle "motivazioni" addotte dal gup Tommolini, ha già dimostrato la loro fragilità. Per cui da essa potranno essere estratte, una volta per tutte, le prove, o quanto meno ottimi indizi, sulla estraneità diretta del Parolisi all'omicidio della moglie.
Da tener presente, però, la possibilità che una qualsiasi maligna macchinazione, condotta magistralmente, ne annulli il quoziente di validità.
Ecco che a questo punto occorre aggiungere, ai risultati delle analisi da te condotte, qualcosa che difficimente possa essere mistificato, anche se è stato tentato di farlo: la semenogelina!
Per queste considerazioni, come dicevo più sopra, le nostre ricerche devono essere FUSE IN UN UNICO BLOCCO, senza metterle in contrasto: ciò sarebbe solo deleterio.
@ ANNIKA
La tua battaglia per la SG, è sempre stata sostenuta da tutti noi, compreso Mimosa, nonostante qualche malinteso.
E' vero che la presenza di questa proteina rappresenti, per se stessa una PROVA INDISCUTIBILE a favore dell'accusato, ma se venisse ulteriormente negletta, come è successo fin'ora, il nostro castello difensivo crollerebbe definitivamente. Ma se il tuo assunto scientifico, fosse confortato da ALTRETTANTI LOGICI ED INOPPUGNABILI elementi indiziari, indicativi a favore di SP, difficilmente si potrà ancora sostenere la sua colpevolezza.
Non lasciamoci sfuggire, quindi, l'occasione che ci viene offerta in questo particolare frangente.
Mettiamo da parte le nostre piccole divergenze, anche se legittime, per qualcosa di più importante, che sostanzialmente ci accomuna.
Satuti cari a voi: colonne portanti del nostro impareggiabile forum.
PINO

luc ha detto...

scusate , ma la prima riga non e' stata presa .

Ho appena letto degli sviluppi e sentenza SP.....
ciao
luc

Simona ha detto...

Luc,dimmi...cosa ne pensi?ti ascolto

Anonimo ha detto...

@ Mimosa

Perchè hai interrotto il tuo bel lavoro di spulcio sulle cose che non tornano contenute nelle motivazioni della dottoressa Tommolini?
FALCE

luc ha detto...

che non sono daccordo , che più volte in questo blog (che leggo da due anni e in cui di rado intervengo)si è ripercorsa la vicenda, gli orari che non tornano rimarcati dai più assidui commentatori del blog,le incongruenze,le manomissioni del cellulare di melania fatto ad opera di esperti,l'impossibilita' da parte di SP di compiere quanto gli si addebita e di non lasciare tracce, nemmeno una,gli aspetti mai chiariti (?)circa la presenza di auto e persone quel giorno a ridosso della scomparsa in quello scenario, le dettagliate analisi di Annika. Due anni in cui si è rivoltato il calzino piu' volte e comunque sia....viene dato l'ergastolo a SP.
Perche' tu pensi che esistano prove perr giustificare cio' oltre il fatto che SP non sia persona simpatica ai più e che non saluta quando gli si passa accanto? Ma basta con tali idiozie.
Perche' Simona, tu pensi davvero che siano le giustificazioni date dalla sentenza esaustive ?
luc

Anonimo ha detto...

@ Enrico
Condivido ciò che scrivi nel messaggio delle 11:01.
Alle ore 9:30 hai scritto:"Melania è stata uccisa per aver rifiutato un rapporto sessuale..."
Questa frase è un sassetto che,sotto sotto, vuol dire molte cose e lo hai scritto.
Così per ogni orario, spostamento o altro che LEI riporta nella Relazione,ne sottindende altri o almeno fa in modo che possano emergere informazioni indirette.
E difatti Tabula condivido: la Relazione " è ben articolata e scrupolosamente studiata", come tu affermi, a portare avanti le SUE CONVINZIONI con un approccio personale e del tutto originale,aggiungo.
Forse sbaglio, ma credo che la SUA Relazione sia importante non per quello che dice e come, ma per quello che non dice e come.
( Mi sembra sia stato già detto non ricordo da chi)
Decisamente attizza l'attenzione ad ampio raggio perché non dimostra nulla,non ha ha prove e costruisce un impianto accusatorio meno robusto di un castello di carte.
Ha talmente ben studiato LEI, che ha messo in scena un disegno apparentemente semplice, scontato, terra-terra che dall'"imbuto " passa al rifiuto!
Motivo vecchio e macinato da sempre.
E come lo scrive poi è un capolavoro di "ingenua" genialità.
Per far abboccare chi?
Non oso pensare oltre, certo è che un GIUDICE DONNA può permettersi anche di avere un approccio ormonale ai fatti e vederli secondo una psicologia tutta femminile ed inserirli come frutto della forza maschile contro una povera donna, moglie e madre per giunta.
E continuo, può anche nominare i braccialetti di perline di cui era ornata la Canestrari mentre andava per boschi a visitare un cadavere, ma non aveva il termometro però o sbaglio?

Per restare nel femminile,non ha pianto quando ha condannato P.?
La Relazione l'ha scritta LEI, se è un GIUDICE serio e credo che lo sia,ha verificato tutto ma: se i tecnici non hanno VOLUTO trovare o esprimere prove,LEI poteva contare solo sul "poco" che aveva ed ha dovuto lavorare d'ingegno!Insomma, mi sembra sia anche arguta.
Sì Pino,
portiamo avanti quanti proponi.
Vanna


Annika ha detto...

@ Pino

Carissimo, I was born a happy bunny and still am. L'unica persona con cui, talvolta, mi diverto un mondo a fare a cuscinate e' "LucaP", ma questa e' roba che non vi riguarda... Gli altri non li conosco personalmente, Mimosa compresa, ne' loro conoscono me, pertanto quale divergenza ci potrebbe mai essere tra me e chiunque di loro?

Questo in generale. Sulla Sg in particolare, mi spiace davvero tanto apparire dura o inflessibile ma innanzi tutto si tratta di un fatto scientifico, e i fatti scientifici accertati non si piegano; e poi, laddove questo splendido blog per voi tutti e' sicuramente una grande passione, ma in fin dei conti un hobby, per me parlare di forensica e' un po' diverso... Da grande poi non ho fatto la profumiera, per capirci, e scrivo quello che scrivo non perche' penso di saperlo, ma perche' so di saperlo. Spero che questo non sia un problema, ma non credo affatto, o almeno lo spero.

Un abbraccio. Annika

Simona ha detto...

Luc...non lo dire a me...sono senza parole anche io per le motivazioni..forse non hai capito che credo dall'inizio all'innocenza di Salvatore..

Anonimo ha detto...

La GUP ci ha indicato la strada giusta da percorrere x la verità.
Rich

Simona ha detto...

questo il commento dal forum di Oggi di una certa Lydia70:

"Il giudice ha centrato il problema, l’assassino è lui, a prescindere da come possa essere andata, per cui l’ergastolo è giusto, il punto , però,è che come altri casi, anche quando è evidente che il compagno è l’assassino, si cominciano a produrre perizie, e puntualmente sparisce ogni prova, e questo improvvisamente diventa una povera vittima….
Se Parolisi verrà assolto , sarà come uccidere ancora Melania, però siamo in Italia, e mi aspetto che in appello o cassazione, questa pena, per me giusta, gli venga ridotta o annullata, d’altronde siamo in Italia…"



ci sono anche altri di un certo Prialo

Anonimo ha detto...

(segue il mio post delle 15,20).

......e credo che ormai tutti l'abbiano capito! (procura e parte civile compresa.

Rich

Simona ha detto...

i commenti di Prialo sono questi:
"Guardi, Nicoletta,
che io mi attengo alla sentenza emessa dai giudici, la quale dice inequivocabilmente: “ergastolo”; mentre lei la ignora completamente ed anzi trova il coraggio di chiamarla “semplici suggestioni psicologiche”: incredibile dove può arrivare la protezione dei criminali!
E’ ovvio che questo figuro è indegno di vivere, così come lo sono tutti gli assassini che uccidono con facilità e ferocia e che oggi sono liberi e felici, mentre le loro vittime sono sottoterra.
Bisogna dire che purtroppo, in Italia, non abbiamo la pena capitale, la quale costituisce l’unica pena adeguata a questo tipo di crimini, così come tra l’altro vuole la maggioranza degli italiani, che si è stufata di questa impunità generalizzata.
Si, perché se la pena è ridicola, come sempre accade oggi, la vittima ed i suoi famigliari vengono offesi ulteriormente. Non esiste ingiustizia maggiore di vedere nuovamente libero chi si è macchiato di simili delitti.
L’emergenza carceri è stata creata appositamente e se necessario la si può pure vedere più specificamente."


senza parole...voi che ne pensate?

Anonimo ha detto...

toc toc...non c'è nessuno oggi??

Anonimo ha detto...

@Simona
Io penso che condivido il commento del tizio che dà la definizione esatta del termine forcaiolo.

In quanto alla persona che ha scritto "l’assassino è lui, a prescindere da come possa essere andata" credo che invece un sistema garantista non possa e non debba prescindere da niente, soprattutto da come è andata, ma non ho voglia di perdermi in parole per ribadirlo e lascio che le parole scritte rappresentino da sole l'evidente faziosità della mente che le ha pensate.
Mica si può andare in giro a raddrizzare le gambe ai cani!

tab

Simona ha detto...

e di quel prialo che dice che si difendono i delinquenti?

Kris ha detto...

Il sig. Prialo non ha mai sentito parlare di errori giudiziari, a quanto pare.
Quanta aggressività però...
Che dire, beate tutte queste persone che hanno certezze

E pensare che ci potrebbero essere sorprese...le cose non sempre sono come sembrano

Anonimo ha detto...

@ SIMONA

Se hai da esporre qualche tuo pensiero fallo, senza mezzi termini.
Altrimenti astieniti da fare il copia-incolla di post da altri blog.
A NOI NON INTERESSANO, e non abbiamo nulla da commentare sui loro contenuti.
Questo forum non è fatti per puerili pettegolezzi da mercatino rionale. Esso è composto da persone serie, e penso che tu l'abbia notato.
Quì si scrive solo di prima persona.
Cordiali saluti, Carmelo FALCE

Simona ha detto...

siccome l'altra volta enrico ha copiato qualche commento,l'ho voluto fare anche io per farveli vedere...ma evidentemente qui dentro non si può mettere nulla...

eppure non capisco perchè ad ogni intervento ti scaldi così tanto...gli altri non sono mai stati arroganti o maleducati...sarà...tolgo subito il disturbo....pensa te che gente

Anonimo ha detto...

@ Simona
Di furbette, oltre che sgarbate, come te, ne abbiamo macinate...parecchie.
Da noi diciamo: quì non c'è paglia che caccia grano. Perciò vai a spigolare altrove, non è questo il posto adatto.
FALCE

Simona ha detto...

pure furbetta?e pensare che vi ho fatto anche i complimenti quando sono entrata per quello che scrivevave....ti stai sbagliando di grosso Falce...

Simona ha detto...

mi spiace che tu pensi di me questo,guarda...

Anonimo ha detto...

massì dai, smettetela.
Sono di più i commenti spesi per litigi del semplice aver postato i commenti di altri.
E comunque quel priamo non ce l'ho ben presente, ma non mi pare che i commentatori più accaniti contro Parolisi dicano globalmente niente che possa disvelare nuovi scenari o motivare le proprie ragioni.
Mi sembra stiano semplicemente inneggiando al sangue che vorrebbero veder versato.
Ci sono colpevolisti di ben altra levatura, persone che sanno esprimersi senza trascendere.
Casomai leggo con più attenzione questi ultimi.

Tab

Mimosa ha detto...

Simona, io ti perdono perché devi essere giovane giovane, ma avevo sollevato anch'io l'obiezione sul riportare qui passi di altre persone in altri blog,
perché altrove non si citano persone e passi di questo?
se vogliono possono venir anche qui a replicarsi ma di persona
come ha già fatto qualcuno.

FALCE ha sempre la scure in mano e ormai è stato preso per quello che è, non un commentatore perché non commenta ma un "opinionista" che dice la sua

Pertanto, cara Simona, regolati.
Ciao cara

Mimosa

Anonimo ha detto...

..casomai ha la falce in mano!!!

tab

monic@ ha detto...

@ simona

nn è x infierire, credimi....
Diciamo che Falce è stato un po' troppo diretto nei tuoi confronti ma leggere i tuoi commenti copiati da altri blog è noioso ed in passato, se nn ricordo male, ti è già stato detto (anzi, scritto :)....
Perché non posti un tuo pensiero? Sarà più piacevole leggere la tua farina anziché quella di altrui sacco... :))
monic@

Anonimo ha detto...

Brava MONICA
Hai detto in altri termini quello che ho richiesto a Simona, e non per la prima volta.

E se per aver manifestato di non gradire certe banalità si deve passare per uno che usi la "scure", anche se il paragone mi pare improprio, non me ne dispiace.
L'importante è che la "scure", pur essendo tagliente, non è mai stata offensiva.
Si vedano i trascorsi!
FALCE

Gabridget ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Gabridget ha detto...

Ma, mi chiedo, è possibile classificare tutte le discrepanze in refusi? Ma questa gente la paghiamo fior di soldi, 3 mesi di tempo per stilare 67 misere pagine, e consegnano uno scritto pieno di REFUSI??!!! Ma è possibile accettare tutto ciò da chi ha in mano la vita di una persona? E gli avvocati di Parolisi che fanno? Indicono una conferenza stampa lunedì mattina presso il Caffé Grand'Italia in piazza Martiri della Libertà a Teramo? Ma io avrei fatto un casino che basta la metà, altro che conferenza stampa con caffè e BISCOTTIni!!!!

Anonimo ha detto...

La prima volta che ho letto la motivazione della sentenza, ho pensato che fosse stata redatta l'ultimo dell'anno dopo il brindisi di mezzanotte. Un magistrato non può permettersi di motivare una sentenza all'ergastolo con una ricostruzione derisibile e non suffragata neanche da un indizio, così l'ho letta e riletta più volte, al fine di cercare una spiegazione plausibile a quel pasticcio (di orari, di zaini, di sentieri, di tirata d'orecchie ai consulenti della Procura per i gravi errori commessi per poi sposare in toto la relazione medico legale ecc....) e sono arrivata alla conclusione che al giudice è rimasta una curiosità.
Aveva chiesto ai suoi consulenti, se alcuni giorni prima del delitto Melania avesse avuto un rapporto sessuale. I suoi consulenti non le hanno dato una risposta soddisfacente, non le hanno dato quella risposta che lei si aspettava( perchè lei una ricostruzione vicina alla verità ce l'ha), così ha tirato fuori una motivazione, che per forza di cose, metterà sul banco delle prove in Appello la questione sg; allora otterrà quella risposta che attende da tempo.

Stella

Stella

Anonimo ha detto...

@ Gabridget
Già, chissà se B&G finalmente avranno la grinta giusta, le unghie affilate ed una mordente dialettica.
Vanna

Anonimo ha detto...

Quoto Stella al 100%.

Rich

Anonimo ha detto...

Per Anika.
Ho fatto una domanda alla criminologa Bruzzone sul suo profilo facebook(il profilo pubblico che non necessita di amicizia) . Il titolo del mio quesito è
Delitto Melania REA - semonogelina.
La domanda che ho fatto alla Dott.ssa è qui di seguito indicata. Volevo sapere da Anika cosa ne pensa, poi vedremo se e come la Bruzzone risponde:
"Buona sera Dott.ssa, spero mi consenta una domanda. Più di un anatomopatologo è convinto che il decesso della povera Melania Rea sia avvenuto il giorno 19 aprile 2011(e non 18 aprile 2011). Questo dato lo evincono in termini scientifici dal fatto che è stata riscontrata la presenza di semonogelina in sede di tampone vaginale. Costoro ritengono che anche una quantità minima di semonogelina, secondo i più accreditati e quasi unanimi studi scientifici, ENTRO MASSIMO 48 ore dalla consumazione del rapporto sessuale non sia più riscontrabile mediante tampone. Pertanto, attesa la positività a tale elemento e considerato il fatto che il riscontro della positività è avvenuto il giorno 21 aprile 2011(cioè il giorno della scoperta del cadavere della povera Melania), secondo taluni il decesso non può essere avvenuto il giorno 18 aprile, bensì il 19 aprile. Le risulta possibile? Si sono pronunciati a tal proposito i vostri consulenti di parte o hanno preferito sorvolare sul punto? Grazie per l'eventuale risposta. Un cordiale saluto e buon lavoro."
Giorgia

Gabridget ha detto...

@Stella e Rich: spero abbiate ragione...lo spero con tutto il cuore

@Vanna: B&G avrebbero bisogno di una scarica di adrenalina in dose massiccia, sembra che stiano difendendo uno che ha rubato una mela!

Gabridget ha detto...

Giorgia...sei andata nella tana della lupa...

Anonimo ha detto...

Perché non provate anche voi a porle il quesito?
Basta andare sul suo profilo facebook pubblico(roberta bruzzone criminologa) e aggiungere una vostra domanda alla mia domanda(magari se siamo più di uno ci risponde, se sono da sola non credo). Io le ho posto il quesito mediante il profilo facebook del mio ragazzo. Troverete la mia domanda in un post di roberta bruzzone dedicato al caso Parolisi in cui lei stessa dice che tra qualche giorno uscirà un suo articolo sul caso Melania Rea. E' tutto pubblico e quindi c'è la possibilità di intervenire e di scrivere.
Giorgia

Manlio Tummolo ha detto...

Gentile Vanessa,
ero fuori tutto il giorno (le feste sono un'occasione per farsi vivo col parentado ed amicizie varie). Rispondo ora soltanto, dopo aver notato che altri hanno risposto anche per me. Grazie delle osservazioni di Massimo Prati.

Per ogni ulteriore chiarimento sulle mie attività ed impostazioni metodologiche, mi trova al sito:

http://tummolomanlioupsco.xoom.it/virgiliowizard

Riguardo alle modalità del delitto, quella tal persona che crede che siano a volontà, dimostra una grossolana ingenuità. Modalità e circostanze del delitto sono essenziali per la determinazione del o degli autori, in quanto richiedono tempi diversi. Questi tempi diversi potrebbero essere in parte coperti da alibi, e l'accusa cadere automaticamente. Nel caso Scazzi, ad es., se è vera la perizia che dà per successiva la morte di Sarah, si scagionerebbero sicuramente Sabrina e madre, e forse anche lo stesso Michele Misseri. Altrettanto dicasi per Parolisi: il fattore "seminogelina" e le sue caratteristiche portano la morte di Melania Rea addirittura al giorno dopo, quando sicuramente egli aveva un alibi, per cui perlomeno non potrebbe essere l'autore diretto. Né potrebbe essere autore indiretto, visto che nessuno degli accusatori l'ha messo in conto come tale, e un eventuale mandato ad uccidere richiederebbe prove, perlomeno la testimonianza dell'esecutore che dica di essere stato istigato, sollecitato o pagato per compiere il crimine. Ciò non è, quindi il fattore "seminogelina", più l'incompatibilità degli orari, provano "ad abundantiam" che egli non possa essere stato né l'esecutore, né l'istigatore, né il mandante. Altro che dire che in un qualunque caso egli sarebbe l'assassino. Ogni azione si sviluppa in modi, tempi e mezzi che non possono essere variati a piacere secondo i comodi dei SS. inquisitori o dei giallisti del momento.
La successione degli eventi che porta al crimine non è che una sola, e non può essere infinitamente variata.

Gabridget ha detto...

Giorgia, onestamente del parere della Bruzzone ne faccio a meno...non mi esprimo oltre.

Mimosa ha detto...

Sai Stella che mi hai fatto molto meditare? Ho un frullio di pensieri in testa, provo ad esprimerli.

-Guardando al globale e non ai particolari, qualcuno ha detto che la Tommolini ha voluto accontentare tutte le parti e mi è sembrato ragionevole,

-guardando al particolare (e nello specifico, benché non esplicito, la Semenogelina), altri hanno detto il Gup ha tirato in ballo un rifiuto a far sesso culminato con l’omicidio che per non complicare le cose è stato liquidato come uxoricidio

- secondo altri il Gup ha fatto apposta a scrivere tante “dissonanze” o “contraddizioni” per ingarbugliare le acque e dare appigli alla Difesa per il ricorso

- ora, vedendo la Relazione dalla tua ottica, pare che ciò che interessava alla Tommolini era unicamente la presenza della Sg che l’aveva molto incuriosita, da ciò il quesito “la vittima ha fatto sesso nei giorni precedenti il decesso?”. In effetti non ha sbagliato a formulare la domanda, è la risposta che non è stata adeguata, la risposta poteva essere “sì, il giorno stesso del decesso” ma così non è stato. Per non sput…are l’incaricato ufficiale della Procura di Teramo, ha preso per buona la sua dichiarazione e l’ha inserita nelle Motivazioni, senza nemmeno citare il perito “super partes”, sacrificandolo.
Tu dici “così ha tirato fuori una motivazione, che per forza di cose, metterà sul banco delle prove in Appello la questione sg

-tuttavia, guardando ai troppi particolari di questo pasticcio di relazione, mi domando se davvero un Gup per salvare capra e cavoli e tentare di far scagionare l’imputato (che ha dovuto condannare alla massima pena), può arrischiarsi a mettere in gioco la propria reputazione … (ammesso che i colleghi siano così pignoli come noi …)
… o forse lo ha fatto a beneficio della propria incolumità?

Mimosa

Annika ha detto...

@ Giorgia

Fai attenzione, cara. L'unico altro nuovo utente che si sia mai rivolto a me chiamandomi "Anika" e' tale Walter P!

Attendo comunque con curiosita' la risposta su un quesito di natura cosi' strettamente scientifica da te rivolto alla criminologa Bruzzone.

Anonimo ha detto...

Cara Mimosa, mi rifiuto di pensare che un magistrato che dovrebbe avere per quanto riguarda la propria professione, una preparazione più che ottima, se ne esca dopo mesi dalla pronuncia di una sentenza di condanna all'ergastolo con una motivazione del genere, dove per altro la quasi totalità delle pagine non è altro che una ricopiatura di atti.
Tra le spiegazioni che possono darsi al contenuto di ciò che ha scritto, ho preferito quella della curiosità che le è rimasta. Si sa, la curiosità è donna!
A questo punto la difesa dovrà dimostrare che il marito non aveva bisogno di elemosinare un rapporto dalla moglie perchè.... e tacchete....
Poi, può anche essere che con una fava abbia preso due piccioni; quindi può aver salvaguardato allo stesso tempo anche la sua incolumità.
E' tardi e devo ancora preparare la calza alla dolce donnina :)
Mimosa, ti abbraccio


Stella

Mimosa ha detto...

Grazie Stella, Buona Befana e "dolce" notte!
Mimosa

Annika ha detto...

@ Stella e Mimosa

E' difficile se non impossibile entrare nella testa delle persone per capire fino in fondo lo scopo preciso di alcune affermazioni, ma una cosa e' certa: parlando di "debole positivita'" della Sg (p. 36), il GUP Tommolini ha restituito validita' piena all'esito del test del RSID-Semen sul tampone vaginale. Esito in qualche modo offuscato dalle dichiarazioni dei super-periti (perizia Gino; Bruno acconsente), i quali ne hanno discusso in termini di "debolissima positivita' o semplice effetto fotografico" ed hanno anche evidenziato una "presunta" confusione tra gli esiti dei vari RSID test sticks (Semen e Saliva) e i dati riportati nella Tabella 2 della perizia autoptica, gettando cosi' un'ombra di dubbio anche sul segno + del campione 4491.

A mio parere, molto personale pero', questo potrebbe aprire le porte all'appello specificamente sulla Sg. Let's hope so!

Anonimo ha detto...

scusate se mi intrometto, ma vi leggo sempre e ormai mi sono affezionato a voi. Conosco personalmente la Tommolini avendoci lavorato moltissime volte e, sinceramente, una motivazione del genere non è dalei. So per certo che era convinta dell'innocenza di Parolisi, quindi qualcosa deve averle fatto cambiare idea. Ho letto diversi atti, le perizie della procura e quelle d'ufficio e, sinceramente, al di là di quanto magnificamente sciscerato da Annika, non contengono nulla di così determinante, anzi, le cosiddette perizie superpartes a mio parere lasciano molto a desiderare, in quanto di accertamenti veri e propri ne sono stati fatti pochissimi e tutte le pagine depositate non ripropongono altro che verbali di operazioni peritali contenenti l'acquisizione di materiale consegnato dai consulenti della Procura e, in relazione a questo, sarei anche curioso di sapere l'onorario che è stato liquidato a questi superperiti visto che, per il momento, li paghiamo noi. Una cosa che non capisco è la parte in cui la Tommolini parla del disinteressamento di Parolisi nei confronti della figlia. Ma non era stata lei a negare il sequestro conservativo dei beni di Salvatore richiesto dalla Parte Civile, motivandolo con il fatto che il padre aveva mostrato di interessarisi alla bambina, costituendo anche un'assicurazione con lei come beneficiaria? Circostanza peraltro ribadita recentemente dal Gip De Renzis a seguito di nuova istanza presentata dalla PC. Non lo so, io sono del tutto disarmato e stupefatto, del Magistrato scrupoloso e imparziale che conoscevo non riconosco nulla. Non voglio credere che abbia creato un pandemonio del genere per agevolare in qualche modo la difesa in fase di appello, non avrebbe alcun senso e soprattutto, non sarebbe giusto, perchè se aveva dei dubbi doveva procedere con l'assoluzione in primo grado. Non lo so, non riesco a raccapezzarmi in alcun modo, l'unica convinzione che ho è che la Tommolini che ha stilato queste motivazioni non è quella che io conosco, non è da lei

PINO ha detto...

@ STELLA
La tua opinione, espressa nel post delle ore 20,57 mi trova d'accordo al 100%.
Hai avuto un acuto intuito, leggendo "sotto" le righe quanto scritto dal gup Tommolini.
Ciò non mi fa sentire solo, ad essermi azzardato a scrivere, nel mio post del g.4 alle 18,42 qualcosa di molto simile a quanto da te espresso.
Saluti cordiali, Pino

Mimosa ha detto...

Esatto Annika, la Tommolini ha preso per buone solo le analisi di Tagliabracci e le ha inserite nel proprio testo (tutti i passi in caratteri corsi sono citazioni, copia/incolla), tanto sulla Sg quanto sulle larve, dando credito a Tagliabracci o meglio ai suoi operatori.
Poi è fenomenale l’affermazione di pagina 63: «la prova scientifica è, per sua natura, sprovvista di certezze, ma può corroborare o meno il dato fattuale che, tuttavia, rimane tale ed ha una valenza ben superiore».

Ciao
Mimosa

Mimosa ha detto...

@ Anonimo
come spieghi allora questa "stranissima" esposizione delle "Motivazioni"?
dal momento che sei/eri dell'ambiente, ne hai mai letta una simile?

Mimosa

PS : tempo fa, se non sbaglio, c'era una commentatrice che diceva di aver lavorato con la Tommolini ...

PINO ha detto...

@Mimosa
Questo particolare me lo ricordo anche io.
Potrebbe, forse, essere la stessa, chi lo sa?
Buona notte, Pino

Mimosa ha detto...

'Notte Pino
Mimosa

Anonimo ha detto...

@Mimosa
Appunto, non riesco a spiegarmelo. Lavorativamente, la Tommolini è sempre stata un Magistrato molto stimato e a tutti è dispiaciuto per il suo trasferimento. E' sempre stata una persona con cui potevi parlare, sempre molto disponibile e umana e se convinta dell'innocenza di una persona, ti assicuro che faceva di tutto per aiutarla. Non voglio credere che non abbia scritto lei le motivazioni, non lo so, forse è stata coinvolta emotivamente da questo caso. Ti giuro, non so proprio che dire e, soprattutto, non so immaginarmi la reazione dei due Pubblici Ministeri, secondo me gli è venuto un accidente nel leggere le motivazioni. Comunque se riesco lunedì vado a sentire la conferenza stampa della difesa e vediamo se finalmente si decidono a tirare fuori un pò di grinta.

Mimosa ha detto...

@ Anonimo,
OK aspettiamo con sincera ansia altri tuoi interventi,
grazie per questa testimonianza!!

Forse con calma nei prossimi giorni potremo valutare meglio la situazione con il tuo aiuto prezioso.

Mimosa

Anonimo ha detto...

Beh
la gente cambia.
E poi, siamo uno nessuno e centomila.
Non vorrei dire che si cambia solo quando qualcuno ti fa saltare l'automobile, però aiuta.

Annika ha detto...

@ Mimosa

Se da una parte l'affermazione "debole positivita'" sembra effettivamente riaprire uno spiraglio alla Sg, dall'altra il GUP Tommolini non riporta affatto alla lettera le affermazioni di Tagliabracci a p. 58 o p. 86 della perizia autoptica, ne' tantomeno quelle della Gino a p. 41-42; piuttosto, le interpreta.

Mettiamola cosi': spero che vi sia uno spiraglio per la Sg ma non ne sono totalmente convinta e non vorrei che l'apparente pasticcio con gli orari non sia affatto un pasticcio ma semplicemente un modo pasticciato di far rientrare nella ricostruzione le testimonianze di Colasanti e Neroni in primis, e Ranelli a seguire, lasciando un'eventuale porta aperta (non si sa mai) anche a "Piergiorgio"..

Anonimo ha detto...

@ Tutti
Bene, sento un profumo di speranza, qualche tempo fa qui si affermava tristemente che non c'erano le premesse per trattare della Semenogelina.
Poi invece la pasticciata Relazione visionaria potrebbe permettere alle Giovani Marmotte di ribaltare la sentenza.
Speriamo.
Vanna

Anonimo ha detto...

Scusami Annnika per il nome! La Bruzzone non ha ancora risposto alla mia domanda, ma dubito che lo farà perché sono la sola ad avergliela fatta(spero tra l' atro sia stata posta nella maniera giusta). Io credo che sul tema specifico della semenogelina dovremmo incentivare una sorta di discussione, non solo tra noi, ma, appunto, con chi da più vicino ha seguito il caso affinché si sveglino, altrimenti sarà dura che ne prendano atto. Cioè dovremmo metterli nelle condizioni o di ammetterlo o comunque di prenderne atto. Ecco perché, secondo me, se oltre alla sottoscritta, qualcun altro ponesse alla Bruzzone(a Gionni, o agli avvocati Biscotti e Gentile, o alla stessa Vanin, a Bruno, ecc) la stessa domanda forse qualcuno prima o poi si sveglierebbe...io adesso provo a vedere se Vanin o Bruno hanno un profilo facebook. Alle domande risponde perfino Monti, spero che proprio loro non si sottraggano dal farlo.
Giorgia

Anonimo ha detto...

ho trovato questi 3 nominativi(due consulenti della difesa: Varetto e Giardina) e un perito d'ufficio(Vanin)

genetista emiliano giardina emiliano.giardina@uniroma2.it

anatomopatologo lorenzo varetto

stefano vanin

Giorgia

luc ha detto...

Aspettiamo che la Bruzzone risponda anche se ne dubito , sarà perchè oggi si disfa l'albero di natale ,si ripongono gli addobbi e si avverte una nota nostalgica nell'aria ; non faccio che canticchiare un motivo che fa: ROMA non fa la stupida stasera, damme na mano a faje dì de SI ....
note musicali di violino in sottofondo .
Buona Befana a tutti che si porta via tutte le feste.
Continuo a leggervi sempre con grande interesse, non mollate.
grazie
luc

PINO ha detto...

@ GIORGIA
Gentile Giorgia, discussioni sulla SG ne sono state sviluppate tantissime su questo blog; non si è restati con le mani in grembo.
E chi doveva recepirle le ha recepite: il silenzio stesso, con il quale si è cercato di isolare il quesito, ne è la prova più evidente.
La lettura delle tanto attese "motivazioni" del giudice Tommolini, fa arguire che, pur non avendo citato esplicitamente, il problema SG, ne indica, però, cripticamente la necessità che venga sviluppato e risolto, in sede di giudizio d'appello.
Una prova scientifica di tale entità, non potrà restare ulteriormente nel cassetto delle memorie, nonostante la sua imbarazzante trattazione.
Per quanto riguarda il parere della dr/ssa Bruzzone, non credo che possa essere di qualche interesse, non essendo la stessa una specialista nel settore bio-chimico.
Cordialmente, PINO

Mimosa ha detto...

Annika, mi spiace contraddirti ma devi rileggere bene.
La frase che nel testo della Tommolini trovi in corsivo a p. 36:

Per quanto attiene eventuali rapporti sessuali di poco precedenti al decesso, va riferito
che la prova immunoenzimatica Rapid Stain Identification Semen ha evidenziato debole
positività del tampone vaginale per la proteina Semenogelina (Sg) del liquido seminale.
Questo test immunocromatografico è estremamente sensibile e specifico e prova che vi è
stato un rapporto sessuale, tuttavia non recente in relazione all'intensità del segnale


è contenuta all’interno di una lunghissima citazione che inizia così:

«Nella relazione redatta successivamente dai predetti consulenti, datata 12 Luglio 20 Il,
si evidenziava (partendosi dal sopralluogo effettuato dalla dott.ssa S. CANESTRARl nel
pomeriggio del 20 Aprile 2011) - si riportano i passi salienti anche per la parte
descrittiva che contengono
» …
…tutto ciò che trovi in seguito scritto in corsivo da p. 21 a p. 40.

Almeno di questa accortezza stilistica si deve dare atto alla Tommolini: tutti i passi che non sono suoi ma derivano da altri documenti vengono segnati con caratteri corsivi, cosa che non ha fatto il prof. Bruno, per es.

Anonimo ha detto...

Pino ha dimenticato, forse di proposito, di aggiungere qualcosa che di criptico non ha nulla, e cioè la demolizione della costruzione accusatoria, con l'ammissione della presenza al pianoro della coppia Parolisi, e del movente che, pur se fantasioso, rade al suolo "l'imbuto" in cui Salvatore Parolisi si sarebbe trovato.
FALCE

Anonimo ha detto...

Beh sì è vero: la Bruzzone dovrebbe a sua volta consultare un esperto di chimica dello zinco, un anatomopatologo che le chiarisca il quesito, se già non l'ha fatto, essendo le sue specializzazioni completamente diverse.
Credo non sia l'interlocutore adatto, insomma.

penso sarebbe meglio che il quesito fosse posto ad un esperto del settore specifico, che potesse rispondere personalmente e senza dovere interpellare terzi.

Anzi, se si potessero rintracciare più esperti, possibilmente al di fuori di quelli che hanno sposato l'una o l'altra causa, che, per quanto autorevoli dovrebbero tenere conto della propria visione personale, sarebbe il massimo.

ps: secondo me state sperando troppo nelle briciole di Pollicino.
Il Giudice non ne ha lasciate, e non capisco perchè bisognerebbe partire dal presupposto che abbia emesso una sentenza in cui non credeva.
Se davvero avesse inizialmente creduto all'innocenza di Salvatore, e qui rispondo all'anonimo che sostiene di averla conosciuta e di sapere come la pensasse, non ne avrebbe impedito gli arresti domiciliari "in una sorta di opportunità" verso la figliola.
Insomma, una sua impressione il giudice l'aveva già, e non ha fatto che confermarla in sentenza con un ragionamento originale e personale.
Piuttosto, considerate che non esistono prove di ciò che ha affermato nelle motivazioni, ma non perdete tempo illudendovi.

Tabula

PINO ha detto...

@ MIMOSA
Hai citato, interpretandolo in modo giusto, il contenuto in corsivo della pg. 36 delle "motivazioni".
Quello che ho scritto nel mio ultimo intervento, lo trovi attinente?
Ciao, Pino

Mimosa ha detto...

E' corretto Pino,
la Tommolini non "scrive" della Sg, la cita solamente riportando Tagliabracci e poi la dimentica ....
Ciao Mimosa

Annika ha detto...

@ Mimosa

Hai ragione tu, brava. Non avevo neanche considerato il riassuntino sul rapporto sessuale contenuto a p. 80 della relazione autoptica.

Che la cosa sia voluta o meno, la Sg torna prepotentemente in auge: non effetto fotografico ma positiva con tutto cio' che la "debole positivita'" comporta in fatto di orari post coito.

Annika ha detto...

@ Tabula

Purtroppo sono propensa a concordare con te in pieno e la logica impone che se credi nell'innocenza di un uomo, lo assolvi e comunque non gli neghi i domiciliari. Cio' nonostante la sentenza e' appellabile proprio per via della Sg, il che, si spera, non dovrebbe presentare grandi problemi di sorta.

Comunque sia, e' assurdo, pazzesco, allucinante, ditela voi, che Parolisi non veda la figlia da ormai 20 mesi per via di un altalenante contenuto gastrico non meglio specificato (3 versioni piu' la frutta a guscio direi che si annullino da sole) e di larve di mosche che colonizzano in stato gravidi e pertanto da ritenersi inattendibili. Ma e' ancora piu' assurdo, pazzesco e allucinante che le 48h della Sg siano passate inosservate con totale nonchalance e un innocente paghi per un omicidio commesso da qualcun altro! ROBA DA MATTI!!! Dico, non e' rocket science; e' Sg!

E se anche le motivazioni della Tommolini fossero state scritte "a fin di bene", cosa che faccio fatica a credere, Parolisi e' in carcere, non vede la figlia e la situazione non cambiera' come minimo fino all'appello. Si vive una volta sola: chi glieli ripaga gli anni sprecati senza la sua bambina?

Anonimo ha detto...

scusate la domanda, forse è un pò stupida, ma non può essere che il Giudice abbia rimandato tutto in Appello, al fine di procedere con ulteriori accertamenti, magari sulla Sg, così da arrivare ad un'assoluzione piena?(vedi delitto di Perugia).D'altronde allo stato degli atti, anche un'assoluzione in primo grado avrebbe lasciato qualche dubbio sulla totale estraneità di Parolisi al delitto, non perchè è colpevole, ma per le tante lacune investigative che non hanno chiarito molti aspetti della vicenda. Un'assoluzione in appello invece, corroborata da altri accertamenti, magari servirebbe a zittire anche l'opinione pubblica più colpevolista. Scusate, so che è un ragionamento contorto, ma viste le motivazioni e vista quanto accaduto con il delitto di Meredith, la cosa non mi stupirebbe più di tanto, tanto ormai è accertato che i processi si fanno in tv e l'opinione della gente conta più del codice di procedura penale. (sic!)

anna ha detto...

lA Tommolini doveva emettere solo quella sentenza
Vi ricordate che a Novembre è stata minacciato con un avvertimento di puro stampo mafioso,le è stata bruciata la macchina a lei e al maresciallo.
La sua sentenza è solo per salvare la sua vita, la sua è una sentenza sotto minaccia......
questo fa pensare che sotto l'omicidio di Melania ci sono veramente cose grosse.....
Sicuramente l0omicida non è SALVATORE PAROLISI

La Tommolini non è un eroe non ha voluto rischiare la sua vita ,per la serie chi melo fa fare?

Luca Cheli ha detto...

Sono il solo a sorprendersi dell'abbondante quantitá di citazioni e riferimenti alla trasmissione Quarto Grado nella motivazione della sentenza?
E' diventato normale valutare dichiarazioni rese in un contesto di show televisivo alla stregua di quelle rese all'autoritá di PG o in un aula di tribunale?
Non si può immaginare che il vincolo, anche solo morale, non dico nemmeno legale, ad attenersi al vero non è lo stesso nei due casi?
Tempo fa uno degli ospiti permanenti di Quarto Grado usò l'espressione "Commissariato di Quarto Grado": all'epoca mi feci una sonora risata, adesso me la devo amaramente rimangiare.

Tiziana ha detto...

- Oltre all'errore apparso immediatamente evidente a tutti, quello degli spostamenti di Parolisi da Ripe a CSM;
- oltre all'errore evidenziato da Mimosa, relativamente ai tempi dello staging, riguardante le telefonate a Paciolla e ala sorella Lucia,
- ne ne metto in evidenza un altro, più marginale ma sintomatico del modo in cui sono state redatte le motivazioni: alle pp.44-45 , parlando del comportamento del cellulare di Melania, la gup scive: "infatti, alle ore 16.00 del 23.06.2011, all'atto del recupero del telefono, lo stesso risultava ancora acceso, ma con un residuo di carica elettrica disponibile pari a circa il 10% della sua carica massima. Lo stesso apparato cellulare, quindi, veniva portato presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Ascoli Piceno, dove alle successive ore 22.00 cessava di funzionare determinando il suo spegnimento. La mattina successiva (24.06.2011), lo stesso veniva riacceso, senza fonti di alimentazione esterne collegate, per constatame poi il definitivo spegnimento dopo circa due ore".
Per ben due volte, dunque, sbaglia data: 23 e 24/6 anziché, presumibilmente, 23 e 24/4.

Luca Cheli ha detto...

Una piccola domanda "tecnica": di che "sconto" di pena avrebbe beneficiato il Parolisi in virtù del rito abbreviato?
Gli sarebbe stato "risparmiato" l'isolamento diurno?
Perché leggendo la "Dosimetria della pena" non mi è chiaro se l'isolamento diurno venga escluso a priori o in virtù del rito abbreviato.
Devo poi dire che appare ardito (ma certo obbligato dal codice) affermare che l'imputato va ritenuto colpevole oltre ogni ragionevole dubbio.

Mimosa ha detto...

Brava Tiziana, l'avevo notato anch'io
chissà se anche quell'errore diventerà appiglio per far buttare all'aria tutto il processo

Mimosa

Mimosa ha detto...

Le affermazioni dell’Anonimo di Teramo sulla convinzione del Gup dell'innocenza di Parolisi mi offrono spunto per mettere in evidenza alcuni elementi da cui emergono in modo evidente le premesse “innocentistiche” del giudice (se ne trovate altre segnalatelo, per favore).
Infatti la Tommolini crede e ribadisce:
-che «l'arrivo a San Marco avveniva intorno alle ore 14:40 e, comunque, subito dopo l'arrivo del RANELLI al chiosco», dando credito anche all’inquilino che li ha visti uscire alle 14:15-14:20 e alle primissime dichiarazioni del Ranelli, escludendo le successive perché palesemente manipolate.
-che si trattò di un «pranzo, a base di piadine e, per MELANIA, di latte», dando credito a Parolisi quando disse che Melania prese solo un bicchiere di latte, non viene nemmeno considerato il caffè.
-che riguardo all’ipotesi (evidentemente latente) che abbia assistito all'omicidio commesso da altri «è stato lo stesso P ARO LISI ad escluderlo nella trasmissione QUARTO GRADO del 10.06.2011 e il predetto non avrebbe rischiato (come accaduto) l'ergastolo per coprire (per inspiegabili ragioni) l’assassino». Per la Tommolini anche qui Parolisi dice la verità.

Inoltre, crede al fiuto di Piergiorgio e rimette a posto l’orologio del chiosco, di fatto inficiando tutti i tentativi contrari alla presenza di Melania e di Salvatore, in barba alla massa dei “testimoni” che dopo le ore 15 non vedono nessuno alle altalene.

Che poi il resto sia stato esposto diversamente, con le incongruenze saltate agli occhi di tutti, e la Conclusione a cui è dovuta – inspiegabilmente o spiegabilmente – giungere, sarà compito del team difensivo prenderne atto.

Credo che queste dichiarazioni nero su bianco, piccolezze forse di fronte alla massa di costruzioni contradditorie e traballanti, potrebbero essere una buona premessa anche per il ricorso in Appello.

Mimosa

Anonimo ha detto...

IMPORTANTISSIMO PER ANNIKA:

questa è la risposta della criminologa Bruzzone:

"non esiste nessun dubbio relativamente all'epoca della morte..il decesso è avvenuto SENZA DUBBIO ALCUNO nel primo pomeriggio del 18 APRILE...la positività per la semenogelina era minima e sicuramente consentiva di collocare l'ultimo rapporto sessuale diversi giorni prima...non so chi siano gli "anatomopatologi" convinti che il decesso sia avvenuto il 19 aprile..ma certo farebbero bene a studiarsi gli atti prima di fare simili pseudo-affermazioni...... e non soltanto loro..."

A questo punto, secondo me, Annika dovresti replicare alla Bruzzone. Ti risponderà sicuramente.
Giorgia

Mimosa ha detto...

@ Luca Cheli
La risposta alla tua domanda la trovi a p. 5 del pdf, dove sta scritto che le dichiarazioni di Parolisi, rese in una serie interminabile di audizioni dichiarazioni, essendo palese la violazione del diritto di difesa, non possono essere utilizzate neppure nel rito abbreviato ex art. 63/2° comma c.p.p., sia "contra" sia "pro-reo"
La rilevata non utilizzabilità, comunque, incide ben poco sulla decisione in quanto il prevenuto ha reso dichiarazioni spontanee il 22 Agosto 2011, in sede di riesame della misura cautelare, così come ha reso più interviste televisive (con filmati acquisiti integralmente e sulla cui utilizzabilità non vi sono dubbi di sorta trattandosi di trasmissioni in "diretta" e senza possibili "tagli")

Anonimo ha detto...

@ Anna
Sì Anna credo anche io che quella condanna DOVEVA essere emessa, ma la GUP l'ha scritta in uno stile così novo da permettere opportunità prima insperate.
Perché ogni errore o disattenzione registrati dovranno essere confrontati,corretti, puntualizzati.
Voglio essere ottimista.
Sì, anche secondo me non è stato Parolisi ad uccidere la moglie, ma lui sa cosa c'è dietro e non può parlare, forse è sotto giuramento.
Vanna

Tiziana ha detto...

Giorgia, cos'altro volevi rispondesse la Bruzzone? Lei è consulente di parte civile, può dire solo, come ha detto, che Melania è morta sicuramente il 18/4.
Mi sembra del tutto inutile che chiunque le scriva, risponderebbe la stessa cosa, sempre che dovesse rispondere. Non è la persona migliore a cui chiedere informazioni, sia perché non specificatamente competente sull'argomento, sia perché parte in causa.

Annika ha detto...

@ Giorgia

Ma cosa ti aspettavi da una criminologa? Un trattato di chimica?

Non devo affatto rispondere alla Bruzzone. Sei stata tu a scriverle, non io, ne' ti ho chiesto di farlo a nome mio, ne' lo avrei mai fatto io per prima. Non mi occorrono pareri altrui per accertarmi della validita' di cio' che ho scritto nel mio articolo il quale, essendo totalmente referenziato, e' inattaccabile e si avvalora da solo.

Inoltre Giorgia, tu non sai che lavoro svolga o abbia svolto in passato, che qualifiche accademiche abbia conseguito o che genere di esperienza professionale abbia alle spalle. Non sai chi sono, per dirla chiara, ne' ho mai fatto dichiarazioni sul mio conto. Il fatto che io sia un'anatomopatologa e' una tua pura supposizione: potrei esserlo come potrei non esserlo. Quello che invece ho fatto molto pubblicamente e' stato lo sviscerare un argomento di cui nessuno sapeva nulla prima che ne parlassi, referenziando ogni mia singola affermazione con pubblicazioni illustri e citazioni inappuntabili. Pertanto, piu' che studiare bene gli atti chi non e' pagato per dirimere dubbi e falle di questo caso, forse i periti che se ne occupano trarrebbero enorme vantaggio dallo studiare piu' a fondo i processi chimici di interazione tra le due maggiori proteine costituenti il plasma seminale, e dal capire come avvenga e quanto impieghi la proteolisi della Sg in particolare. Ahiloro, la letteratura realmente valida sull'argomento e' tutta in inglese...

E magari, se dessero una scorsa anche a Davies & Harvey 2012, non guasterebbe.

Ciao, Annika

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