DI PIERO RISOLUTI - ED. ARMANDO ( Roma, 2011)
Finalmente sono riuscito a leggere questo libro, che attendevo con ansia. Ciò che mi ha colpito di più, era il titolo “I VINTI che avevano ragione”, e la copertina con la fotografia di Aleksandr Kerenskij, già ministro nei Governi Provvisori della Russia post-zarista, e poi, per brevissimo periodo, primo presidente della Repubblica (democratica) Russa, il classico “Vinto” che risultò poi aver piena ragione. Consiglio, dunque, chiunque si occupi di storia in generale e del XX secolo in particolare, di leggere questo testo con la dovuta attenzione. Esso coinvolge sia una concezione filosofica della storia (possono i “Vinti” aver avuto ragione, se furono “vinti”?), sia una concezione storiografica in senso stretto (possono i “Vinti” avere una loro storia, una loro versione dei fatti ?). Sono due punti di vista, di merito e di metodo, essenziali, in quanto, se si fonda la storia sul successo, il “Vinto” non potrebbe mai aver ragione. Ma il vincitore, fin quando “vince” ha, dunque, “ragione”? Potrebbe esserci una ragione che dura finché si vince, e non si ha più quando si perde? Leggi la recensione...
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