venerdì 3 agosto 2018

Daisy Osakue usata senza alcun rispetto e strumentalizzata due volte non solo dai giornalisti del rosso armani. La prima per fini politici, la seconda per pararsi il culo...


Che figura di Merda!

Si è urlato razzismo sin dalla notte in cui Daisy è stata colpita in un occhio da un uovo lanciato da un'auto. Si è continuato a parlare di razzismo e ad incolpare Salvini, sperando che gli alleati di governo si smarcassero dalla Lega, per quattro giorni di fila nonostante le forze dell'ordine insistessero nel dire che il razzismo non c'entrava nulla. Si è continuato a parlare di razzismo nonostante le tante uova lanciate in precedenza solo a persone bianche. Si è continuato ad offendere, a dare del razzista a chiunque dicesse che il razzismo non c'entra con la delinquenza...

Ed ora che la verità è emersa, ora che si sa che il lanciatori giravano su un mezzo intestato a un consigliere del PD candidato sindaco, stesso partito a cui è iscritta Daisy, ora che si sa che uno dei lanciatori è il figlio di un esponente di quella sinistra radical chic vicina a Daisy che si veste di rosso da Armani e urla al razzismo un'ora sì e l'altra pure, ora che sarebbe il momento di scusarsi con chi è stato offeso per nulla, dato che la pelle di Daisy e degli altri italiani non ha colore ma solo nazione ed è sbagliato urlare al razzismo ad ogni atto criminale...

Beh, dicevo, ora che è il momento delle scuse che si fa? Si fa che i primi giornalisti ad aver attaccato i politici che non si vestono di rosso, per influenzare il popolo bue e non perché non conoscessero i particolari della notizia, danno la colpa del loro errore, della fakenews che hanno lanciato e della successiva strumentalizzazione mediatica che si è amplificata nei giorni su tutti i mezzi di informazione, a Daisy Osakue.

Avete letto bene. La colpa di tutto è della giovane discobola Daisy! Non sono stati i giornalisti del rosso che impera a non aver verificato la notizia nell'imminenza dei fatti, non sono stati loro a strumentalizzarla anche quando qualsiasi persona di buonsenso aveva capito che nulla c'entrava il razzismo, non sono stati loro... è stato il colore della pelle di Daisy a rendere credibile il razzismo e il gesto d'odio.

Chi lo dice? Lo dice Mentana Enrico, il giornalista che pretende di insegnare giornalismo ai giovani (link di conferma), parlando da razzista quando addita Daisy a "ragazza nera italiana", quindi pensandola diversa da lui "ragazzo bianco italiano". 

Ma se Daisy Osakue è italiana perché soffermarsi sul colore della pelle? E' italiana, stop e chiuso. Il resto è fuffa per chi non ha la parola razzismo incollata negli occhi ogni volta che vede una pelle diversa dalla sua!

Però per il giornalista de La7 che spesso parla bene ma che quando sbaglia non sa chiedere scusa, la ragazza è italiana, sì, ma è anche nera! E chissenefrega dei colori... si può dire? Che tristezza. 

Caro Mentana, da un giornalista serio come te mi sarei aspettato un gesto migliore, un post di scuse verso chi cerca di migliorare la brutta situazione interna del nostro paese, situazione ereditata dai nostri amici sinistrorsi. Viviamo in un paese ormai al collasso e Salvini non aizza nessun italiano all'odio. Al massimo lo tranquillizza dicendogli che ha ragione e che si troverà una soluzione: non ha mai detto a nessuno di assaltare i campi rom con il fascio littorio, di affondare le navi piene di ragazzi di colore. Mai sentito uscire dalla sua bocca cose del genere. Mentre ho sentito giornalisti in rosso dire che Salvini fa morire i migranti e i rom. E se non l'ha capito lo spiego io al popolo italiano, davvero troppo buono, che si dicono certe cose per convincerlo a tornare ai precedenti politici, quelli del rottamatore che ha rottamato i suoi connazionali e non i politici. 

Non serve Matteo Salvini per far odiare i criminali, i delinquenti bianchi o neri che ti entrano in casa, che legano e picchiano i nostri genitori e rubano loro gli oggetti più cari, che si ubriacano per strada e cercano di stuprare una qualsiasi donna passi vicino a loro, che spacciano giorno e notte nei parchi, che cercano di portare sulla via della droga i nostri figli, che con la tortura obbligano le loro connazionali a prostituirsi per strada e per tante altre azioni criminali che da giornalista dovrebbe ben conoscere, caro Mentana. 

Non serve essere Salvini, ma lei e quelli come lei l'avete additato da subito a primo responsabile del lancio dell'uovo a Daisy assieme a Di Maio che alla sinistra sta sulle balle per altri motivi politici.

Caro Mentana, a questo punto credo davvero che il razzista vero sia lei. Lei che odia chi vuole mettere ordine in Italia, chi dice che tutti dovrebbero darsi da fare e cercarsi un lavoro, che gli adulti, ma soprattutto i bambini, non possono vivere decentemente in un campo rom. Che i bimbi rom prima di tutto devono andare a scuola ed avere un'istruzione e una casa decente in cui vivere. 

Siete lei e i suoi colleghi che strumentalizzate e cercate di far odiare chi ha chiuso i porti senza mai dare al popolo la giusta informazione: Perché non scrivete sulle vostre pagine facebook o sui vostri profili twitter che ci sono stati quasi 16.000 morti in mare dal 2014 al 2017 - quando al governo c'era il PD e la situazione ONG non potevano scalfirla neppure i giudici che su di loro aprivano fascicoli? Perché non scrivete che ad oggi sono "solo" 900 i morti nel 2018. Una differenza enorme che tenete celata.

E lei, come gli altri di una casta che sperano di restare al timone mediatico per proprio guadagno personale, visto che si è arrogato il diritto e la facoltà di insegnare giornalismo ai giovani poteva risparmiarsi bugie del tipo "L'allarme lanciato in prima persona dalla vittima, e il suo ruolo di campionessa, rendevano del tutto credibile l'ipotesi di un gesto di odio, nel clima di questo periodo difficile". 

Caro Mentana, lei ha scritto il suo cinguettio gridando al razzismo ben prima della testimonianza di Daisy che ai carabinieri dopo essere stata colpita non aveva affatto parlato di un gesto razzista. Ne ha parlato tempo dopo, al momento dell'intervista quando era ormai certamente influenzata dai media che urlavano al razzismo. L'allarme razzismo la "stessa vittima" l'ha lanciato dopo di lei, non prima. E la smetta di cercare giustificazioni scrivendo che "il suo ruolo di campionessa rendeva del tutto credibile l'ipotesi di un gesto d'odio", perché fa una brutta figura ammettendo di aver pubblicato un post che parlava di odio e razzismo basandosi solo su una ipotesi tutta da verificare che lei non ha verificato pur potendolo fare in un minuto con una telefonata ai carabinieri di Moncalieri. Bel modo di fare giornalismo. Dio mi scampi dai suoi nuovi giovani giornalisti se questi saranno gli insegnamenti che intende dar loro...

Un giornalista vero se sbaglia lo ammette, rettifica la notizia e chiede scusa ai suoi ascoltatori per aver toppato. Invece questo non solo a lei non è riuscito, ma ha addirittura cercati giustificazioni del tipo "che sia accresciuta ostilità nei confronti dei neri in giro per il paese resta fuori discussione", quando sa benissimo che l'ostilità è cresciuta non per il colore dei criminali che affollano l'Italia ma per il fatto che ultimamente per far parlare il Martina di turno che racconta stupidate, e contemporaneamente far audience, le tivù mettono in prima pagina ogni cagata possa contenere un colore. Sono i giornalisti che fanno terrorismo e creano il clima razzista, non il contrario.

Ma soprattutto, poteva risparmiarsi la frase sulla ragazza nera italiana, perché con queste parole mostra di avere e usare due pesi nei confronti degli stessi italiani. Per lei, a leggerla pare ormai chiaro, ci sono due tipi di italiani: quelli bianchi e quelli neri. E questo è razzismo caro Mentana, perché per me che Salvini non l'ho votato gli italiani sono italiani a prescindere. Non solo chi è iscritto all'anagrafe ma anche quelli che parlano italiano perché frequentano scuole italiane... anche se dovranno attendere i diciotto anni per diventarlo in tutto e per tutto. 

E' il razzista che guarda il colore e lei di quel colore s'è fatto scudo per giustificare una fakenews. Chiedere scusa è la miglior forma per mostrare rispetto verso chi la segue e le crede. Però lei non l'ha fatto, quindi non ha mostrato rispetto né per i suoi ascoltatori né per i ministri del governo italiano né per Daisy Osakue che ha usato e strumentalizzato due volte: la prima per convincere il popolo che l'Italia è assediata dai razzisti e la seconda per giustificare un cinguettio e un post vergognosi se rapportati alla sua persona. 

Quando torna ad Assisi si fermi un attimo a fare un esame di coscienza nei luoghi frequentati da San Francesco.

Inserisco qui il post di Enrico Mentana scritto su facebook dopo aver saputo che a lanciare le uova sono stati tre ragazzi della Torino sana e di sinistra perché si annoiavano.

L'episodio di Moncalieri non c'entra col razzismo: lo dicono gli stessi autori, non c'è più motivo di dubitarne. L'allarme lanciato in prima persona dalla vittima, e il suo ruolo di campionessa, rendevano del tutto credibile l'ipotesi di un gesto di odio, nel clima di questo periodo difficile. È un sollievo sapere che invece le cose hanno una spiegazione diversa. Che ci sia una accresciuta ostilità nei confronti dei neri in giro per il paese resta fuori discussione. Ma è molto meglio per tutti che non fosse un atto di razzismo quello verso Daisy. Non si sposta purtroppo di un centimetro il discorso sul peso dell'intolleranza (e lo conferma anche tutto l'odio versato a lato della storia, fino a scavare nel passato dei genitori della ragazza, come se potesse scalfire il suo ruolo di vittima), ma ogni vicenda che si rivela meno grave di come appariva è bene per tutti, e chiarire il suo reale svolgimento è interesse generale, e soprattutto di chi fa il giornalista. Quando una ragazza nera italiana lancia un allarme, ed è oltretutto una atleta motivo di orgoglio nazionale, quell'allarme va raccolto e ascoltato. Ma se l'allarme risulta poi fuori luogo, allora è doveroso darne notizia con altrettanta evidenza, e senza imbarazzi. - Enrico Mentana -

3 commenti:

Manlio Tummolo ha detto...

Che cos'è il razzismo ? E' la convinzione, non solo che esistano razze diverse, e fin qui nessun problema: "razza" è una parola con un significato abbastanza vario: pensiamo alla frase: "ma che razza d'uomo sei?". Non è mica espressione razzista. Il razzismo vero e proprio si ha quando si ritiene che un certo gruppo etnico sia per definizione e fatto genetico superiore o inferiore ad un altro, che quello superiore possa usare e sfruttare l'inferiore, considerarlo addirittura "non umano".

Ma solo tra le popolazioni bianche, o meglio di quei gruppi etnici derivati secondo la Bibbia da Sem, Cam e Jafet, esiste il "razzismo" oppure anche tra altri? Se è vero che tra le popolazioni europee e mediterranee fin dal secolo XVI, il razzismo è più documentato, non è meno vero che esisteva in tutti gli altri, come l'istituzione della schiavitù e l'uso del genocidio dimostrano largamente. Negli USA, una teoria razzista afroamericana è stata ideata dai Musulmani Neri, dalle Pantere Nere e da Potere Nero (anni '60 del XX secolo), così è razzismo il fatto, ormai consueto, di imporre il tipo bantu o zulu come modello di forza, di bellezza e, forse, anche di intelligenza da imitare. Così nell'arte, tende a prevalere il modello dell'arte primitiva africana, in totale dispregio dei canoni classici dell'arte figurativa e della musica. Anche questo, carissimi, è razzismo.

Tortora Giuseppe ha detto...

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Italiesocialafinaza ha detto...

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