giovedì 5 maggio 2016

Lettera aperta a Massimo Bossetti

Di Gilberto Migliorini


Gentilissimo signor Bossetti,
mentre i media la crocifiggono e da buoni cristiani dell'ultima ora si scandalizzano per quanto in privato ha scritto alla signora Luigina, signora incarcerata per truffa che chissà perché ha cercato un rapporto epistolare proprio con lei, osservo il quadro probatorio a suo carico e mi accorgo di trovarmi di fronte a una silloge a dir poco ridicola e pretestuosa neppure degna di una comica simil-fantozziana. Per questo mi corre l'obbligo di manifestarle il mio disgusto per quanto sta accadendo a lei e alla sua famiglia. Quello che le stanno facendo non ha nulla da invidiare a certe torture praticate nel passato e purtroppo ancora oggi in certi Paesi. Strano Paese il nostro che, pronto a mobilitarsi giustamente quando c’è di mezzo un’altra nazione, non fa una piega e al mondo si mostra cieco e muto se le magagne sono sue. Predica bene ma razzola male.

In violazione dell’Habeas corpus è stato perfino possibile giustificare la sua cattura mentre si rompeva la schiena nel duro lavoro quotidiano, sfiancato dalla fatica con i piedi ancora nel calcestruzzo, come se si fosse trattato di un pericoloso criminale, uno di quelli che se ne vanno in giro con la pistola in tasca. Ci hanno mostrato un carpentiere platealmente immobilizzato come fosse un pregiudicato armato fino ai denti e pronto a sparare con il badile, non semplicemente un padre di famiglia che poteva essere convocato in una questura per esprimere le sue ragioni e controdeduzioni. La Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo nel 1948 ha sancito il diritto della salvaguardia della libertà individuale contro l’azione arbitraria dello stato: “Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato”. C’erano elementi per l’arresto e la detenzione o c’era soltanto un po’ di aria fritta? Un Dna dimezzato come il calviniano Visconte Medardo di Terralba e miracolosamente scampato per mesi in quel campo alla De André?

Di più, la sua cattura è avvenuta con quella spettacolarizzazione da operazione da film poliziesco: piegato in due e in quattro, filmato, ammanettato, con l’encomio di un ministro e quella folla di comparse plaudenti alla gazzella sfrecciante a sirene spiegate, tutori dell’ordine circonfusi in un alone di esemplare fierezza e neutrale efficienza, il mostro già giudicato e arrostito sulla graticola come nella migliore tradizione dei processi agli untori. Ci hanno mostrato una scena di caccia, quasi si fosse trattato di un colpevole ancora con il coltello in mano e non con la cazzuola e il frettazzo. Il tutto è avvenuto senza che nessuno avesse da eccepire qualche rilievo in ordine all’habeas corpus ad subjiciendum judicium

Ma forse per l’ermeneutica giudiziaria lei signor Bossetti, in quanto muratore, non poteva godere di garanzie, al di là delle grandi petizioni di principio strombazzate a destra e a manca nelle feste comandate. Si sa che lo spettacolo mediatico riguarda non solo il supermercato commerciale, ma anche quel market politico-ideologico dove si vende il prodotto impalpabile che si chiama consenso, prestigio e, perché no, anche esibizione di un potere di intimidazione per il popolo bue

Il dibattito sulla sua responsabilità ha fatto seguito dopo la cattura, termine adeguato per dare consistenza di colpevolezza ancor prima di un giudizio, in un crescendo di illazioni e indiscrezioni amplificate dagli apparati mediatici e dai megafoni dei fiancheggiatori e dei supporter istituzionali. Un approfondimento ben amalgamato, orchestrato e sincronizzato, ha poi suonato la grancassa, un Bolero dove i tamburi azzittivano perfino le trombe e i tromboni nel segno di una colpevolezza acclarata e, per usare la terminologia appropriata, con tutto un sistema di prove che inchiodano. Più che un contraddittorio pareva una decalcomania dove si disquisiva dell’arte della magia e della stregoneria, con un aggiornato Malleus Maleficarum a ripercorrere, trasfigurati, gli stereotipi di una moderna demonologia con tutte le simbologie del moderno inquisitore. Il camioncino ha sostituito la scopa, mentre la sabbia ha fatto all'uopo per il decotto e gli infusi dell’apprendista stregone, fino ai suoi occhi così chiari che a detta di taluno non sembravano quelli di un cristiano... Anche il gatto nero e i capelli rossicci erano senz'altro considerati emblemi di stregoneria, nella sua foto ricorrente così suggestiva ed evocativa. Insomma, al suo personaggio è stato ritagliato l’abito adatto con tutti gli accessori per darle il ruolo da protagonista indiscusso e far breccia nell'immaginario collettivo come il perfetto assassino.

Le esprimo la mia solidarietà per la sventura che le è capitata tra capo e collo, quella di essere stato scelto per interpretare uno sceneggiato non solo inverosimile, ma anche infarcito di luoghi comuni, pregiudizi e stereotipi che si credevano storicamente archiviati, un mondo di suggestioni propagandistiche e di slogan ad uso di una platea mediatica addestrata al consenso sulla base di una emotività epidermica e convenzionale, il classico schema che fa sempre presa su un pubblico di bocca buona. 

Il Manzoni redivivo troverebbe senz'altro nuovi spunti, perfino più incisivi, per la sua Storia della Colonna Infame, non solo in chiave drammatica, ma anche umoristica. Il suo di caso unisce al dramma di un innocente trattato come un pericoloso criminale quello di una sceneggiatura degna di certi film demenziali o commedie dell’assurdo che suscitano ilarità non tanto per il loro contenuto, quanto per la pretesa di possederne uno. Peccato solo che il tragicomico come genere letterario non sia nelle corde di un’utenza che si beve tutto, e tutto d’un fiato, ed è perfino convinta che le opinioni siano farina del suo sacco. 

Naturalmente non son sicuro che lei riesca a trovare il lato umoristico nello zibaldone che si è andato costruendo attorno alla sua persona, allestendo un personaggio, il favola, che la dice lunga non tanto su di lei ma su coloro che le favole le costruiscono e le raccontano per davvero in una sceneggiatura che ha tutti gli elementi di una storia criminologica da Signora in Giallo, romanziera e detective dilettante.

Le confesso che mi vergogno per questo bidone che le hanno rifilato, una imputazione senza capo né coda che trova consonanza e diletto in un processo mediatico da far invidia a tanti tribunali di regime. Corsi e ricorsi della storia. Dalla clausura giudiziaria, con i verbali secretati come nella migliore tradizione del processo agli eretici, filtrano fatti eclatanti per un pubblico aduso alle notizie scandalistiche più o meno inventate, salvo non vedere altri fatti scandalosamente evidenti, di quel quotidiano tran tran di una dilagante e normale corruzione alla quale nessuno fa più caso. 

Anche se siamo al 77esimo posto nella libertà di stampa, praticamente gli ultimi in Europa, nessuno sembra preoccuparsi più di tanto… i nostri media non saprebbero cosa farsene di qualche avanzamento in classifica. Quello davvero importante è il gossip che fa vendere e che tiene un intero popolo irreggimentato nei novantesimi minuti, nei giochi a quiz e nelle trasmissioni di approfondimento… del pettegolezzo. 

Un sistema mediatico da avanspettacolo e da opera buffa diletta il lettore con il divertissement delle lettere dal carcere come se si trattasse di rivelazioni sconvolgenti di qualche retroscena da teatro del melodramma, solleticando le fantasie torbide di un’audience arrapata e assetata di notizie scabrose. Senza più dignità né pudore, quasi tutta la stampa arzigogola in una pruderie da bacchettoni e in un gossip da rotocalco, intitolando con le solite formule allusive qualcosa che se ha letto ha letto in parte... facendone una vulgata pornografica ad uso di quella platea che sbava nell'attesa di poter sbirciare in qualche buco della serratura, nella speranza di veder soddisfatti fantasie perverse e appetiti morbosi. 

La stampa di regime nazional-popolare e di impostazione pennivendola dà da mangiare al lettore la solita sbroda di tanto medium scandalistico, facendo a gara a chi pastura meglio un’utenza vorace, abituata alle suggestioni e alla freudiana sessualità polimorfo perversa. Il sentito dire e la notizia ad effetto sostituiscono una informazione puntuale e obiettiva. Ci raccontano di corrispondenza hard di un detenuto in attesa di giudizio, mentre lei signor Massimo vi proclama la sua innocenza e si trova in carcere, in violazione delle più elementari regole di un paese civile, senza neppure uno straccio di indizio che abbia una qualche credibilità e fondamento. Lo scandalo vero non sono le lettere di un uomo innocente che nel chiuso di una cella cerca di ristabilire un contatto col mondo, ma un sistema mediatico che non fa una piega di fronte a un processo fondato sul niente e cresciuto mantecando banalità, illazioni e quel DNA lievitato in provetta come fosse una maionese impazzita. La vera oscenità è un sistema ‘informativo’ che sbatte e manteca indizi farlocchi, monta a neve il niente fino a creare uno spettacolo di illusionismi e fate morgane, un palcoscenico dove si recita a soggetto, creando un prodotto editoriale da allegare a tanta servizievole propaganda di regime e alla immancabile pubblicità commerciale. 

Al suo personaggio hanno attribuito prove e indizi che hanno quell'apparenza anemica ed evanescente, dove i referenti reali (i reperti) sono come l’araba fenice. Esauriti, introvabili, dispersi, segretati, distratti, dissipati, consumati… e però refertati. Per usare la formula di un grande filosofo si tratta della più vuota chiacchierata di cui si sia mai accontentata una testa di legno, quella di un’accusa che è riuscita a costruire un canovaccio da teatro dell’assurdo da far invidia al Processo kafkiano.

Signor Bossetti, provo un senso di vergogna per tanti miei connazionali che si nutrono di un giustizialismo che li rende persuasi di poter alleviare con il pettegolezzo il disagio esistenziale di vivere in un paese ignave e mediocre inseguendo un capro espiatorio che renda meno noioso e più sopportabile il mestiere di vivere. Un paese che ha bisogno di surrogati e oggetti sostitutivi per continuare a tirare a campare. Mentre si è celebrata in pompa magna la Liberazione, con la rievocazione di un vero eroe come il carabiniere Salvo D’Acquisto, un lavoratore incensurato, un padre di famiglia, resta in galera... e neppure gli è stato accordato il permesso per andare al capezzale del padre morente. Una sceneggiatura imbastita sulla base del Dna più inverosimile e fantasmatico di cui ci sia memoria negli annali scientifici, un reperto alieno che ci rappresenta un muratore come un extraterrestre dai nucleotidi d’amianto. Di sicuro quel nucleare dimidiato dal suo mitocondriale deve aver fatto saltare sulla sedia molti genetisti nella convinzione di trovarsi di fronte - in campo biologico - a un evento del tutto rivoluzionario analogamente al bosone di Higgs in quello della fisica particellare. Per non parlare poi di una sopravvivenza per tre mesi di azotati e fosfati, all'addiaccio, segno che voi muratori siete davvero di un altro pianeta.

Le scene del copione sono però, bisogna ammetterlo, ben impostate per il film, adatte al personaggio che le fanno interpretare, con dovizia di fatti a dir poco sconvolgenti. Per cominciare il camioncino che come in ogni film che si rispetti viene ripreso da varie inquadrature. Peccato solo che sembra che all’epoca ci fossero lavori in corso e che le misure del mezzo non coincidano con il suo Iveco che per altro quasi giornalmente transitava di lì nel ritorno a casa. Questioni di lana caprina. Bisogna dar atto ai suoi inquisitori che si tratta solo di un promo, giusto un’anteprima del film, ad uso informativo per un pubblico di cultori del giallo mediatico. Per la sabbia che doveva servire alle bisogna, tumulare la salma, un vero peccato che lei abbia deciso di farne un marciapiede rovinando alla regia una delle scene più d’effetto per un pubblico che immaginava qualcosa di spettacolarmente più appetibile. 

In ogni caso deve almeno ammettere che le shampiste hanno avuto un ruolo di rilievo nel delineare il suo personaggio in un quadro di psicoanalisi della perversione sessuale: sadico, erotomane ed assassino sulla base di una colorazione dei capelli che non poteva di sicuro non suscitare qualche sospetto. Peccato che non si sia neppure preso la briga di una violenza sessuale, giusto per dare qualche contezza a un movente tanto inesplicabile. La scientifica però, bisogna dirlo, lo ha monitorato, magari con l’aiuto di qualche psicologo attrezzato, e avrà concluso… non si sa bene cosa, perché senza offesa… lei proprio non sembra avere lo physique du rôle per il personaggio del film che vogliono farle interpretare.

C’è però un ultimo fatto che ha davvero suscitato la mia curiosità, si tratta della paternità. È un tarlo al quale non riesco a dare soddisfazione. Ci dicono lei abbia un padre putativo e uno geneticamente ‘autentico’. Da sempre si sa che i figli assomigliano ai padri un po’ caratterialmente e un po’ fisiognomicamente. Pur vero che in caso di eccezione si fa riferimento ai nonni o… al celebre detto mater semper certa est, pater numquam. Il fatto è che nel suo caso, come per il Dna alieno, la situazione risulta perfettamente capovolta. Ho osservato attentamente le fotografie che ritraggono lei e il signor Giovanni Bossetti che si possono reperire in rete e ho trovato una tale somiglianza con suo padre legale… da lasciarmi di stucco, mentre il povero Guerinoni non aveva il suo profilo fisiognomico, neppure un vago sentore di parentela. Alle volte la natura la fa di testa sua. A meno che - non mi si accusi di dietrologia (può capitare anche nelle migliori famiglie, quelle investigative intendo) - non abbiano fatto un po’ di confusione con tutti quegli alambicchi, provette, micro-pipette, etilometri e quant’altro…

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758 commenti:

1 – 200 di 758   Nuovi›   Più recenti»
Bruno ha detto...

@Gilberto complimenti, la penso completamente come te, inoltre qualche anno fà, avendo visto su questo sito di Massimo Prati, le fotografie di Bossetti padre e Bossetti figlio, con una somiglianza veramente da padre e figlio, mi sono convinto che sia stato costruito ad arte tutto quanto sapiamo. Non mi meraviglio di certi giornali scandalosi, ma di alcune testate e giornalisti che hanno cercato di propinarci la somiglianza tra Bossetti e Guerinoni è veramente vergognoso. Mi chiedo perchè la difesa non ha portato le fotografie dei due Bossetti alla Corte. Spero che, anche se magra consolazione (almeno per ora) che Massimo Bossetti venga a sapere di questo blog e di quante persone lo vorrebbero assolto per non aver commesso il fatto. Coraggio Massimo Bossetti, non mollare.

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Anonimo ha detto...

@Gilberto (/ @Bossetti)
Sottoscrivo ogni singola parola ed ogni singola virgola del tuo articolo.

Antonio

Agnesina Pozzi ha detto...

Carissimo e stimatissimo Gilberto Migliorini,
amo, stimo e ammiro te e Massimo Prati per tutte le splendide analisi che su vari casi avete fatto in questo blog. La vicenda di Bossetti mi sta particolarmente a cuore perché ha sbattuto sotto gli occhi di tutti in maniera esplicita, violenta, sfacciata, amorale...tutto ciò che può IMPUNEMENTE accadere ad un comune cittadino, in spregio della Costituzione, del Diritto e dei diritti. C'è TUTTO ma proprio tutto per capire il sistema e chi non lo ha capito ADESSO sarà fottuto per sempre nel ruolo di pedina acefala del "gioco sporco del business del potere" in atto nel nostro malandato paese; gioco sporco che Magistrati e Giornalisti CORAGGIOSI stanno denunciando da tempo..e inascoltati. Ho incrociato il vostro blog quando ho cominciato ad interessarmi a questo caso che, nel male che ha PRODOTTO (così come nel bene auspicabile che farà con un'ASSOLUZIONE PIENA se la farà...) farà storia e scusate il bisticcio di parole; la storia più vergognosa e lurida a cui mai abbia potuto assistere in questi lunghi anni di vita passata a combattere per la legalità e la giustizia come un patetico Don Chisciotte. La meraviglia è che questa storia maledetta ha coaugulato intorno a sé persone meravigliose, animate di ideali e valori che ora come non mai si sono rafforzati. Siamo una risorsa forte, sincrona,coesa..per questa società in declino. Non ho la vostra capacità di moderare il mio disgusto, quindi continuerò ad esprimermi con l'innocua volgarità delle parole...che nulla sono di fronte all'orrida oscenità dei fatti..ma ogni volta prendo atto che pensiamo ..alla stessa frequenza. NON PERDIAMOCI ! Vi abbraccio <3 <3

Gilberto ha detto...

Cara Agnesina, ringrazio te e tutti quelli che hanno apprezzato l’articolo. Io qui sono solo un ospite. Voglio però a mia volta esprimere la mia profonda stima per Massimo Prati che è l’ispiratore e l’anima di un blog fantastico dove davvero esiste il contraddittorio e tutti possono esprimere le loro opinioni (sic et non) nel rispetto reciproco. Massimo Prati è anfitrione di un blog unico e inimitabile, è solo grazie a lui e al suo esempio che i lettori, articolisti e commentatori, possono trovare un luogo nel quale confrontarsi e argomentare.

Unknown ha detto...

Complimenti Gilberto !

grazie per la tua lotta contro i mulini a vento istituzionali, presenti in Italia, in ogni dove.

Possibile mi chiedo, che Tribunale, procura, investigatori, non si accorgano di una evidenza talmente evidente, da essere banale, liberando lo sventurato Massimo Bossetti ?

Bruno ha detto...

@ Lorenzo. Grazie.Comunque ti aggiungo che Massimo Bossetti ha gli avvocati difensori che stanno dando battaglia con caparbietà e lo stanno difendendo con le unghie. Almeno su questo sarà contento.

Unknown ha detto...
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Gilberto ha detto...

A proposito delle lettere di Bossetti

Un uomo in carcere da più di un anno. Una opinione pubblica che neppure immagina cosa sia la realtà carceraria, quali disperato bisogno ha una persona di comunicare col mondo, di trovare un interlocutore che lo ascolti, di tornare in sintonia con le sue emozioni, di tornare a vivere. Nella realtà carceraria dove il corpo è costretto nella dimensione del labirinto senza uscita, quello stesso corpo assume proporzioni gigantesche nella fantasia del carcerato, diviene enorme proprio per effetto della costrizione. Può perfino apparire ridicola e grottesca l’insistenza con la quale il prigioniero vi fa riferimento, ma solo a chi non riesce a indossare i panni del carcerato costretto nelle mura di una prigione. Difficile comprendere per chi è libero, capire quanto il nostro io trovi rappresentazione nei bisogni del corpo. Il sesso non è solo quello degli organi genitali, è quello che meglio rappresenta il bisogno d’amore e di comunicare. Gina è un inconoscibile, è un oggetto fantasmatico che rappresenta il bisogno di un contatto emotivo, solo un pretesto per dar sfogo al dolore di un corpo che reclama la sua libertà, di quei bisogni che ben conosce qualsiasi carcerato che si trovi a mediare ogni minuto con la sua costrizione. Chi conosce il dramma di un carcerato sa anche quali conflitti, quali bisogni e quali speranze si fanno interpreti nella metafora del corpo. Gina è per Bossetti solo la rappresentazione del suo bisogno di libertà. Non c’è nulla di patologico in quelle lettere, e nemmeno di irriguardoso nei confronti della moglie, rappresentano solo lo sfogo di un corpo umiliato e costretto...

TommyS. ha detto...

Ma le lettere di (Lui)Gina a Bossetti sono state sequestrate ed acquisite agli atti? La difesa ha potuto visionarle?

Perché la cosa mi incuriosisce molto. Forse sono ancora più un guardone (o "amante del bello" come diceva un personaggio de La Donna della Domenica) dei redattori e direttore di Giallo, ma a me piacerebbe capire se in quelle lettere vi potevano essere degli stimoli specifici.

Insomma, se Bossetti entra così in intimità con (Lui)Gina, la stessa avrà dato modo di pensare che fosse disponibile. Incominciando per prima visto che Bossetti non mi sembra libero di passeggiare nel braccio femminile.

Gilberto ha detto...

Certo Tommy S.
Qualcuno conosce assai bene le dinamiche interiori del carcerato, le sue debolezze e le sue fantasie... Non ci vuole molto ad attivarne quelle risposte che gli consentono di sfogare (e strumentalizzare) i suoi bisogni...

Unknown ha detto...
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Chiara ha detto...

Tommy S

è la difesa ad avere chiesto l'acquisizione di tutte le lettere (l'accusa ne aveva chieste alcune) e sempre la difesa le ha portate a quarto grado mostrandole a tutti; chiaramente intendeva mostrare solo la parte che voleva, ma si sa che non puoi chiedere al cane di non abbaiare.

Unknown ha detto...
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andres ha detto...

@ Bianchi Lorenzo
ma ne sei sicuro? Perchè penso che sia facilmente dimostrabile e in tal caso
Giallo rischierebbe grosso.

Unknown ha detto...
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andres ha detto...

@Bianchi Lorenzo
su Giallo e il suo vomitevole direttore non ho dubbi.E' forse il giornale più
infame del mondo.

Unknown ha detto...
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andres ha detto...

@Bianchi Lorenzo
magari si riuscisse a farlo condannare!!! Quelli non sono giornalisti. Sono iene.

Unknown ha detto...
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Nautilina ha detto...

@ Gilberto
complimenti per l'articolo stupendo, ti sei distinto come al solito per stile e contenuti, toccando temi scabrosi con la sensibilità che ormai ci è nota.
Molto bello e condivisibile anche l'ultimo post, da donna non avrei potuto esprimere ciò che pensavo e sentivo come l'hai fatto tu, che sei un uomo.

Gilberto, io penso che nel nostro paese ci sia un cristianesimo di facciata, un buon cuore da parolai ipocriti, ma alla prova dei fatti c'è tanto egoismo, cinismo e cuore duro. In più credo che da noi serpeggi anche un bel po' di razzismo (e classismo) anche se fingiamo di essere accoglienti e generosi con tutti.

Analoghe parole in bocca a certe persone sono tollerate e giustificate come indice di invidiabile gagliardia e virilità, ma se per caso le usa un muratore bergamasco e biondo, diventano sintomo di sicura perversione e tendenze criminali.

Rimango scandalizzata e sconvolta dalla divulgazione di materiale così privato e delicato, fatta evidentemente per denigrare l'imputato.
Secondo me non c'era neppure motivo di acquisirlo agli atti, non ne capisco l'utilità.
Ne avevo parlato in breve su questo blog nell'altra discussione, dove si discuteva di DNA e stretegie difensive, ma lì il discorso c'entrava poco.

Dalla mossa del PM è derivata la scelta - un po' discutibile imho - degli avvocati di leggere solo alcuni stralci a QG, forse pensando che se la gente ne stava già sparlando a ruota libera, allora tanto valeva dire cosa c'era in quelle famigerate lettere.

Ma se quel giornale ha falsificato le carte, è una vergogna ancora più grande.

@ Bianchi Lorenzo
Fa piacere incontrare in questo blog un vero amico di Massimo Bossetti! Per vero intendo qualcuno in contatto con lui, perché di amici virtuali qui ce ne sono davvero tanti...Porta un pensiero di amicizia a Massimo da parte mia, fagli coraggio; se è innocente come credo non potrà essere condannato, la verità dovrà emergere. Anche per Yara, ne sono certa.
In bocca al lupo anche a te per le tue vicende personali.

Unknown ha detto...
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Antonio ha detto...

Ma se le lettere pubblicate sono dei falsi perché la difesa non denuncia? insomma, dai, se non denunciano vuol dire che sono vere. Comunque non biasimo Bossetti perché ha scritto quelle lettere, ma per la sua - permettetemelo - stupidità, dal momento che ha visto usare in tribunale contro lui persino le conversazioni con la moglie, figuriamoci delle lettere del genere.
Insomma, capisco la solitudine, l'isolamento, il bisogno d'affetto ed erotico, ma cacchi!o dici che ti hanno messo le microspie nella cella, che il cappellano cercava di carpirti una confessione, i compagni di cella sono andati a dire al pm che avevi confessato, hanno usato contro di te persino le conversazioni con la moglie, e tu come un **** vai a scrivere certe lettere ad un'altra carcerata, che per di più manco sai se esiste o se è un brigadiere incaricato di carpire informazioni?

Unknown ha detto...
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Guglielma Vaccaro ha detto...

E quelle di stasera a Quarto Grado?

Unknown ha detto...
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Guglielma Vaccaro ha detto...

Appunto, abbiamo saputo che lui stesso si vanta di avere occhi magnetici...bravo, non manca più nulla.

Unknown ha detto...
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MAGICA ha detto...

il cappellano cercava di carpire una confessione.da BOSSETTI?

mi sovviene il prete di AVETRANA ,che non credeva alla confessione di MISSERI .. MENTRE scagionava la fIgliA dicendosi colpevole dell'omicidio di SARAH SCAZZI.
è venuta fuori l'indole malvagia che regna anche in questi personaggi .. mi ricordo che il prete rideva sotto i baffi sentendo le Parole di MISSERI
ORA SI EVINCE UN ALTRO PRETE ignorante , che si mette assieme ai piu' forti . invece di aiutare e comprendere i poveri diavoli .
daltronde siamo tutti messi in basso nella scale delle preferenze i personagi preferiscono l'altra religione con i suoi adepti .
ma non mi freno quando occorre . ho spesso contatti , ma gliele canto e gliele suono .. chi tace acconsente .ehe

Unknown ha detto...
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Antonio ha detto...

@Bianchi se quelle pubblicate, proprio a queste mi riferivo, sono false, allora l'unica cosa che dovrebbe far l'avvocato è denunciare l'ex esperto di tartarughe addominali. Da quello che ho potuto leggere, però, l'avvocato si è solo limitato a condannare la cosa, non a negare i contenuti e denunciare pubblicamente la falsità delle missive, quindi debbo presumere che siano vere. Ma detto questo, come dicevo, non biasimo Bossetti per i contenuti o perché ha scritto, d'altronde se è pure in crisi coniugale con la moglie è comprensibile (nella vita reale sarebbero sulla soglia del divorzio ed è naturale che un uomo cerchi conforto in un'altra compagna), ma il fatto che ben conscio di tutto quello che gli è successo sia andato a mettere certi contenuti nero su bianco, non immaginando che sarebbero certamente stati usati contro di lui.

Unknown ha detto...
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Luca Cheli ha detto...

Da parte mia condivido le parole di Meluzzi in merito alle modalità attraverso le quali tali lettere sono entrate in possesso della pubblica accusa: sarebbe proprio argomento interessante per la CEDU.

Purtroppo però la CEDU interviene solo a cose fatte (leggi dopo condanna definitiva), mentre il nostro sistema dovrebbe essere commissariato "in corso d'opera" per così dire.

Sarebbe molto interessante se un organismo sopranazionale potesse valutare in dettaglio tutta la procedura, compresa "Gina" che si preoccupa che Bossetti potesse suicidarsi e quindi fa scattare l'unico meccanismo attraverso il quale, secondo la spiegazione data ieri sera a QG da uno che proviene dall'amministrazione carceraria, quelle lettere potevano essere sottratte alla tutela di riservatezza garantita loro dalla stessa Costituzione con l'articolo 15.

Interessante davvero.

andres ha detto...

Buongiorno Nautilina
Concordo pienamente con quanto hai scritto sul cristianesimo di facciata e sulla sostanziale tendenza al razzismo al classismo all'egoismo e al cinismo degli italiani.Sempre più spesso mi cadono le braccia di fronte a certe scelte, certe affermazioni e a tanti commenti. Non sto parlando naturalmente solo del caso Bossetti.
E ancora,una bella folla di persone che ha applaudito per anni un disgraziato che urlava che ce l'aveva duro ed ora si scandalizza. Però, onestamente, penso che
Bossetti, che ritengo innocente, certe frasi se le poteva risparmiare, sapendo
da tempo come procede la Procura e dove va a scavare.
Scrivi "Dalla mossa del PM è derivata la scelta - un po' discutibile imho - degli avvocati di leggere solo alcuni stralci a QG, forse pensando che se la gente ne stava già sparlando a ruota libera, allora tanto valeva dire cosa c'era in quelle famigerate lettere."
Non è solo così, infatti Salvagni ha spiegato che, in quelle lettere non c'erano
solo frasi osé, ma anche accorate considerazioni che testimoniavano la sua innocenza. Avrà fatto bene la difesa? Io penso di sì, perchè, conoscendo i metodi della PM, potrei scommetterci che sarebbe venuto fuori tutto, ugualmente.
Per finire, non capisco proprio perchè la difesa non sporga denuncia contro Biavardi.

andres ha detto...

@Luca Cheli
leggo ora quanto hai scritto

"Sarebbe molto interessante se un organismo sopranazionale potesse valutare in dettaglio tutta la procedura, compresa "Gina" che si preoccupa che Bossetti potesse suicidarsi e quindi fa scattare l'unico meccanismo attraverso il quale, secondo la spiegazione data ieri sera a QG da uno che proviene dall'amministrazione carceraria, quelle lettere potevano essere sottratte alla tutela di riservatezza garantita loro dalla stessa Costituzione con l'articolo 15."
Apperò! L'hanno pensata bene eh? Ci rendiamo conto a che punto sono arrivati?
Queste menti finissime, fanno veramente spavento.

Anonimo ha detto...

Secondo me è un trucco di MB per far abboccare la Procura: come dire, se le prove son queste...

Unknown ha detto...
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Vanna ha detto...

Bellissimo il tuo articolo Gilberto, mi è piaciuto molto tutto quello che hai scritto.
Hai saputo dare una garbata e soffusa comicità a situazioni drammatiche.
Ora mancavano anche le lettere!
Necessarie per capire l' assassino arrapato, infatti verba volant scripta manent.
Ed ora hanno anche gli scritti, ora abbiamo tutti anche gli scritti!
Finalmente una prova con i fiocchi, dopo i documenti araldici sono arrivati gli aggiornamenti per fare luce e trovare la verità!
Ma quante prove in questo casonna


Unknown ha detto...
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andres ha detto...

@Bianchi Lorenzo,
chissà come mai non mi meraviglia che all'amorevole Gina, gli abbonino anni di galera. D'altra parte l'infamia ha un prezzo.
Non mi meraviglia, ma mi disgusta , provo rabbia e disprezzo verso chi si vende
ma anche di più verso chi fa l'offerta.
Se questa notizia è confermata, mi sembra cosa gravissima. Bisognerebbe andare in fondo a questa faccenda, perchè a me sa tanto di una lurida compravendita.

Unknown ha detto...
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Chiara ha detto...

Andrei piano ad entusiasmarvi per i cari amici di massi (cit.); qualche passo indietro nella memoria del caso potrebbe essere utile. A bientot.

Bruno ha detto...

@Lorenzo Bianchi, non sto capendo più niente, dove fai sentire la telefonata c'è scritto che potresti essere tu l'assassino della povera Yara. Come è possibile un simile intreccio che è dentro Massimo Bossetti, o forse stò capendo male io. Ma tu di cosa sei stato accusato?. Comunque sia su Bossetti le prove non sono granitiche. Inoltre nelle lettere che Massimo ha scritto alla Gina, non mi pare ci siano elementi che possano farlo diventare un assassino, altrimenti poveri italiani siamo tutti a rischio. Bossetti libero.

Unknown ha detto...
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Chiara ha detto...

Se non erro lei era detenuto in Francia a seguito di condanna, mentre in Italia per il caso di yara non è stato sottoposto a misura cautelare ma solo ad esame genetico che subito l'ha esclusa dai sospettati. Se ricordo male mi corregga pure.

Unknown ha detto...
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pleiades ha detto...

Strana corrispondenza...
La "Gina" sembra far parte di una famiglia di giostrai.
Un altro giostraio era entrato nella vicenda,su indicazione di una persona che è tutt'ora convinta che fosse il ragazzo di Yara.
Persona che inspiegabilmente non è presente a questo processo.
http://it.blastingnews.com/cronaca/2015/04/yara-gambirasio-la-pista-del-fidanzato-rumeno-a-pochi-giorni-dalla-scomparsa-00368423.html

Una semplice coincidenza oppure...
Perchè la difesa ne ha chiesta l'acquisizione ?? Dove vuole
puntare il dito ? Mah vedremo...

Unknown ha detto...
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pleiades ha detto...

@ Lorenzo

Non è stato appurato assolutamente nulla, è uscita una e ha detto
che era lei la ragazza di Liviu (direi un pò poco).
Wilma Cuttini è ancora certa che fosse lei.
Lei riferì che lui sarebbe partito dall'aereoporto di Orio ar Serio
e guardacaso accanto al cadavere di Yara furono trovati due ticket
del parcheggio del suddetto, strana coincidenza...
Nessuno qui dentro crede per un momento alla storia del pedofilo (me compreso) ma nessuno può mettere la mano sul fuoco su un suo coinvolgimento in una dinamica piu complessa che certamente vede
il cadavere di Yara sul campo di Chignolo molto tempo dopo la
morte.
Tanto è più vero che sia lui che la sorella affermano di "essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato".
Entrambi affermano che è stato incastrato,è molto probabile,ma non
è uno preso a caso.

Infine,non è la prima volta che la difesa lancia degli "abbocchi"
(vedi l'acquisizione dei fascicoli delle morti di Castillo e di Sarbjt) che lasciano sottointendere una certa conoscenza di detta vicenda complessa.

Unknown ha detto...
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pleiades ha detto...

@Lorenzo

Sull'odore della decomposizione credo siamo tutti d'accordo.
Attento a non sottovalutare la testimonianza della Cuttini che
si è più volte detta certa di quello che ha visto,lascia perdere
l'apparecchio (del resto quella che si presenta come ragazza di
Liviu è molto piu grande di loro).
Io la ritengo fino a prova contraria perfettamente credibile e
non escludo affatto che Yara possa aver avuto contatti con lui
e neppure che la testimone veda loro che si incontrano e non
certo lei e Bossetti.

Il coinvolgimento di Bossetti è molto chiaro , lui è li e c'è
il suo DNA (mezzo o intero non importa).

Ergo due sole possibilità:
a) E' il suo
b) Viene messo ad arte per incastrarlo da persone che sanno
che lui è della partita.

Non ce ne sono altre.

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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pleiades ha detto...

@Lorenzo

Ti sto dicendo che molto probabilmente ce l'ha messo qualcuno che
voleva incastrarlo,su questo siamo ragionevolmente d'accordo ed
è quello che dice lui.
Ma è il suo e la stessa difesa non lo nega.
Questo qualcuno di certo non sono gli inquirenti.
Ma se consideri uno scenario complesso in cui la morte di Yara si unisce a quelle di Sarbjt, di Castillo.
La presenza consistente di una pista che portava in una direzione precisa (Mapello con tutti gli annessi e connessi); nessuno può escludere un ruolo (di certo marginale, da comprimario,assolutamente non da omicida) di Bossetti.

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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pleiades ha detto...

@Lorenzo

Per comprimario non intendo necessariamente "galoppino" del cadavere.
Tanto comprimario da renderlo una pedina "sacrificabile" allo scopo
di distogliere l'attenzione della procura dagli eventi reali
(che appunto hanno il loro culmine nell "Allah mi perdoni ma non
l'ho uccisa io" e "Brutte notizie..hanno fermato un mio operaio
alla frontiera".

Intendo dire che quella sera avesse un certo ruolo in una vicenda
complessa (peraltro molto ben analizzata da Massimo Prati) che
aveva come scenario via Rampinelli e che non prevedeva solo il
rapimento di Yara (che non arrivò mai alla palestra) ma anche il recupero di un certo "borsone" che si vede in immagini sparite da tempo trascinato faticosamente da un tizio.Di cui è piuttosto
facile immaginare il contenuto.


Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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pleiades ha detto...

@Lorenzo

La verità secondo me è in queste lettere:

http://www.huffingtonpost.it/2015/06/09/yara-uccisa-daa-muratore-polacco_n_7543082.html

Yara non arrivò mai in palestra (come del resto i cani molecolari
indicarono non percependo il suo odore dalla palestra all'abitazione), fu prelevata subito con la scusa del pulmino
"di passaggio" e sequestrata.

Come indica il messaggio del padre "Sono passati quattro giorni, devo cominciare a preoccuparmi? Fatti sentire. Fatevi sentire". Indica che gli è stato detto che a Yara si voleva dare
una lezione,probabilmente per amicizie non gradite in un certo ambito (forse appunto il giostraio). Come dicono le lettere la cosa degenerò.

Il coinvolgimento del CAMION di Bossetti è certo perchè si vede
chiaramente incrociarsi con il pulmino della palestra.
L'autista secondo me sa tutto.
Il punto d'incontro era sulla rotonda di via Tresolzio dove infatti i cani ritrovarono la traccia (rimanendo stranamente fermi sul posto)

Su quel pulmino c'era l'assassino ubriaco che la Abeni vide alle 18,48 mentre litigava con qualcuno. L'odore che i cani sentono è
quello che lui ha addosso ma non si può escludere ci sia anche il cadavere di Yara avvolto nel plaid rosso.

Infatti quella sera Bossetti il cadavere lo vide nelle condizioni in cui era (ovvero incaprettato da un filo metallico che ne lasciò i segni; quelli non sono "tagli" peraltro sarebbero dati a corpo immobile senza alcun senso). Infatti l'unica ricerca valida del suo pc è "ragazza nuda imbragata" ,che altri non può essere che lui a farla.

Il corpo fu mantenuto da qualche parte poi fu tirato fuori poco tempo prima del ritrovamento.

Dal punto di vista processuale la sentenza può essere una sola,ovvero l'assoluzione, ma non dimentichiamo che qualla ragazza morì in maniera barbara ed escludere Bossetti in maniera preconcetta
e senza motivo (il suo camion è li insieme al suo DNA) non le renderebbe giustizia.
Lo scenario che ho descritto è solo frutto di una ricostruzione logica in base agli elementi ,processualmente non avrebbe valore
ma nulla esclude che non sia andata realmente cosi.



Anonimo ha detto...

"...che duetto, dolce e strano,
fan la tazza ed il cucchiaio,
chiusi dentro alla diletta,
stonatissima gavetta..."

Chiara ha detto...

Dal blog di Agnesina Pozzi in difesa di Lorenzo Bianchi:

"NOTA DI LORENZO B. P.S. NELLE VARIE PERIZIE PSICHIATRICHE E PSICOLOGICHE DA ME SUBITE, IL RESPONSO E' SEMPRE STATO: NON VI SONO MOTIVI DI ADDURRE ALLA PEDOFILIA QUANTO PIUTTOSTO A UNA CERTA MANCANZA DI FRENI INIBITORI.

Dr. ROBERTO DENTONI FMH. LUGANO SVIZZERA.



Per quanto concerne i fatti in Francia ne parleremo a breve .

Dobbiamo solo sapere che Lorenzo, proprio nel periodo in cui viene tirato in ballo nel terribile caso Yara è un uomo che ha bisogno di essere lasciato in pace. Le accuse di "pedofilia" si riaffacciano e dopo una serie di indagini, viene condannato per detenzione di immagini di nudi minori (non porno nel senso classico, ossia non erano minori in attività sessuale ma erano immagini di nudi e basta ma il capo di imputazione fu detenzione di materiale pedopornografico. Non ci fu nessun reato sessuale e nessuna imputazione per reati sessuali su minori); una serie di maledette coincidenze ed anche per lo sbaglio, da lui riconosciuto, di aver frequentato gruppi e siti piuttosto ambigui lo portano ad una condanna che sconta in Francia. La sua fedina penale, è però pulita. Mai è stato condannato con l'imputazione di pedofilia, ma l'ONTA è sempre in agguato e ci sarà chi approfitterà della situazione."

Ah OK, tutto a posto allora.
Chi non ha mai fatto certe trascurabili bagatelle, in fondo nessun minore è stato abusato

Ma concentriamoci sull'innocenza di mgb, giusto, questo giustifica qualunque appoggio alla "causa"...

Gente mia, gente mia....dove stiamo finendo....

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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pleiades ha detto...

@Chiara

Mi riesce difficile pensare che un tipo cosi attivo sessualmente
riesca per qualche inspiegabile motivo a caricare Yara a bordo
del suo Iveco, se la porti in un pratone con lei consenziente poi decida di tagliuzzarla quà e là lasciandola sul posto a morire di freddo dopo diverse ore (con il rischio peraltro che la ragazza
urli a squarciagola e richiami l'attenzione di qualcuno nè lui del resto ha la minima certezza che lei muoia visto che nessuna ferita è mortale).
Il tutto senza usarle neppure un minimo di violenza.
La ricostruzione del mostro pedofilo è un ignobile panzana che non
trova fondamento da nessuna parte; è solo il modo più comodo,rapido e sbrigativo di portare il Dna di MGB addosso a Yara..senza scomodare altri scenari più consistenti ma molto più "scomodi".

Chiara ha detto...

i dati oggettivi non sono forche ma solo parametri di lettura e se senza dubbio non debbono avere valenza al di fuori del proprio ambito - e la stessa di lei immediata esclusione d'ogni coinvolgimento in questo caso da parte della magistratura dimostra che la stessa non ha travalicato questo limite (a differenza di Giallo che ne risponderà nelle debite sedi com'è nel di lei diritto) - altrettanto l'abuso che alcuni giornalisti abbiano fatto di tali dati oggettivi non è idoneo a togliere agli stessi qualunque valenza e perciò solo identificarla in un perseguitato dalla giustizia che condivide il destino dell'imputato bossetti, giacchè così non è, al cui carro piuttosto trovo disdicevole attaccarsi.
e ciò dico nell'interesse di quest'ultimo; che lei, i qui presenti ed il titolare del blog se ne rendano conto o meno.
importante comunque essere giunti quantomeno al riconoscimento della sussistenza di certi fatti dopo che i precedenti messaggi tendevano a negarli e ciò proprio perchè è fondamentale "non nascondersi"; il filtro di lettura della sua lecita difesa di "massy" è poi lasciato ad ognuno, purchè appunto sia correttamente informato, ciò che ADESSO (e non prima) è.
tanto chiarito, le auguro successo in relazione alla tutela dei suoi diritti laddove violati.

Chiara ha detto...

pleiades

concordo che "La ricostruzione del mostro pedofilo è un ignobile panzana che non
trova fondamento da nessuna parte". E difatti non risponde a contestazione e non ne condivido l'artificiosa argomentazione atta a traviare dialetticamente la reale natura delle accuse.

Unknown ha detto...
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Anonimo ha detto...

Lorenzo
Non ti scoraggiare e non lasciarti condizionare dalle provocazioni. Se ti mantieni lucido e distaccato sai rispondere a tono al tuo interlocutore ed essere razionale e persuasivo. La forza è tutta nella capacità di autocontrollo, e mi sembra che lo sai fare...

Unknown ha detto...

Lorenzo

la stmpa italiana e' in genere inaffidabile, sottoposta ai desideri dei poteri forti, che in Italia abbondano.
E' fatto pacifico, che va "in stampa" la velina della procura, della polizia / carabinieri, con titoli che ben poco corrispondono alla realta' ed ai fatti sottostanti.

E' lapalissiano, che l' evidenza, della posizione "africana" della italica stampa, in campo internazionale, rispecchia una tragica realta', immutabile da tempo.

Aggiungi il popolino colpevolista, che trae giovamento dalla sventure altrui, per sorvolare su quelle proprie ...

Un abbraccio

Unknown ha detto...
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Vanna ha detto...

Dopo le referenze che Lorenzo Bianchi qui ha postato, perché non credergli?
Dopo la sua chiarezza intorno al suo vissuto, perché non pensarci un po'?
Dopo lo scambio con Pleiades (bentornato), perché non prendere altre piste?

Unknown ha detto...
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andres ha detto...

@Chiara
Scrivi: "... al cui carro piuttosto trovo disdicevole attaccarsi.
e ciò dico nell'interesse di quest'ultimo; che lei, i qui presenti ed il titolare del blog se ne rendano conto o meno."
Scusami, ma non sono daccordo, perchè penso che chi è passato in un percorso, sicuramente molto doloroso, abbia una maggiore sensibilità e possa provare affinità e amicizia verso colui che ci sta ancora in mezzo con modalità molto simili.

Chiara ha detto...

e_e

Unknown ha detto...
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Bruno ha detto...

@Lorenzo Bianchi, Grazie per il link che ho letto con attenzione.

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Mimosa ha detto...

Scusa la domanda Lorenzo
dov'eri in questi mesi, ultimi anni? Perche' non sei intervenuto prima? Sai quanto utile sarebbero state le tue testimonianze?

E' sconcertante la tua vicenda personale ma per me è ancora un mistero il passaggio di come sei diventato "amico" di GMB.

Ad ogni modo mi complimento per la tua dialettica (benché abbia rilevato delle sgrammaticature che un insegnante sottolineerebbe in rosso, e te lo rilevo avendo sentito il tuo curriculum di studi).

Unknown ha detto...
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Mimosa ha detto...

Per Lorenzo
Permettimi di osservare che qui sei apparso come e più di un fulmine a ciel sereno.
Io personalmente nulla sapevo di te, della tua esistenza, né di un tuo coinvolgimento nel caso di Yara.
Sono esterrefatta delle tue testimonianze e mi domando come mai non ti hanno dato spazio nelle trasmissioni che si occupano del caso (che io peraltro seguo fin dall’inizio).
Mimosa

PS: ormai seguo il blog saltuariamente, perdonami in anticipo se non risponederò in tempo alle tue repliche.

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Dan F. Rinaldi ha detto...

@ Lorenzo Bianchi

Potresti una volta per tutte, dal tuo punto di vista, chiarire la vicenda della pagina Facebook di una ragazzina della bergamasca di cui tu ti saresti impadronito per poi scriverci sopra messaggi su Yara? Tra cui la storia del "mostro" ecc.

Questo riportano i giornali, di fine 2013 mi pare.

Grazie.

Guglielma Vaccaro ha detto...

http://www.bergamonews.it/2013/11/15/il-pedofilo-di-padovachiedo-perdonoai-genitori-di-yara/182100/

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/397561_yara_spunta_la_pista_del_pedofilo_nel_mirino_un_50enne_di_padova/

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Guglielma Vaccaro ha detto...

E' inutile arrabbiarsi, la domanda è una sola e non è solo mia, ci puoi raccontare dal tuo punto di vista la storia del profilo FB rubato? Inoltre, ci assicuri di non avere precedenti nè in Italia nè in altri Stati oltre la Francia?

Tu sei venuto qui a parlare, ti sei reso disponibile, quindi si può parlare, o no?

Anonimo ha detto...

Lascio il mio modesto parere: la sezione commenti del blog urgerebbe di una figura denominata "moderatore".

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Guglielma Vaccaro ha detto...

Concordo, si sente la mancanza di moderazione e/o di interventi di chi ha fondato questo spazio.

Va beh, ciao a tutti.

Dudu' ha detto...

Onestamente
Non mi piace che si chieda la fedina penale ad un commentatore.
Siamo qui a commentare un caso,il signor Lorenzo stà apportando informazioni che inevitabilmente fanno scaturire curiosità,grandi e vaccinati lo siamo,credo che chi qui viene a scrivere lo faccia con coscienza. Non c'è motivo perchè racconti frottole.
D'altronde la malagiustizia , e lo sappiamo.

Unknown ha detto...
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Dudu' ha detto...


La malagiustizia c'è e lo sappiamo.

Dudu' ha detto...

Lorenzo
Certo. Non devi togliere nulla,lo spazio è aperto al dialogo.
Posso chiedere una cosa? hai scritto:

"E' stato testimoniato in fase di dibattimento che W.B. quella sera ando' al cantiere di mapello dove vi erano oltre al padrone, altri due operai, uno di questi appunto M.F."

Riferendomi a W. B : ha testimoniato a processo che lui con il pulmino andò al cantiere di Mapello nelle ore di interesse?

Poi hai scritto :
"- i molti dubbi riguardanti "amici comuni" tra Yara e la cugina Nicole; "

Potresti cortesemente spiegare ed /o approfondire ulteriormente questa affermazione? Sempre tu ne sia a conoscenza.

Grazie ,Dudù

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Dudu' ha detto...

Lorenzo
Su W.B : a mia memoria non ho ricordo che i media abbiano riportato del passaggio al cantiere di Mapello,tanto meno un legame tra lui e l'impresario veneto,ne deduco che hai altre fonti,però potrebbe essermi sfuggito. Fosse vero si aggiugerebbe un tassello alla storia. Che M.F potesse entrarci in qualche modo,fosse anche come testimone, non l'ho mai escluso.
Ma come si legherebbe la faccenda tentando una ipotesi? Quelli in Mapello quella sera , avrebbero avuto quale ruolo? Testimoni involontari, o partecipanti?
Supponi una conoscenza diretta fra l'impresario veneto e WB ?
Credo che chi ha il vizietto dei videoporno ,se ne faccia vanto,non si può escludere fosse un vizietto condiviso anche con frequentatori della palestra. Il punto è: che tipo di video aveva sul telefonino,pornografia lecita o cose illecite?
Nel senso che,come ben hai saputo vivendolo sulla tua pelle,facile è dar adito a mostri e qui nessuno lo vuole. Ora,già che una persona giri con smartphone con video sex non è il principe del bon ton , se invece,cosa che qui non conosciamo, fosse invischiato in altre faccende la cosa preoccuperebbe non poco,non sò se mi spiego,e non si capirebbe perchè non si è approfondito con indagini. Se sei di quelle zone forse sai di più sui personaggi coinvolti.
Và da sè che qualora un soggetto dia più versioni ,ingiustificatamente,dovrebbe essere tenuto sotto lente di ingrandimento,cosa non avvenuta più di tanto.
Mi lascia un pò basita tutto stò materiale della S.B in molti punti,è sempre stato detto che c'era nel polsino, non ovunque. Mi obblighi chiedere dove hai raccolto questa info che avrebbero trovato suo dna nelle tasche,dentro la giacca etc.

Le amiche hanno lasciato basiti tutti, al punto di doverci chiedere quali costumi sono in uso in quella palestra frequentata dai giovani e non solo, di Brembate e dintorni.
Quasi a pensare che le gare che stava vincendo questa ragazzina non erano oggetto di simpatia.

Unknown ha detto...
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Vanna ha detto...

Lorenzo il tuo ingresso qui, ovviamente è approvato da Massimo Prati che sa ben tenere il filo del discorso pur restando apparentemente in disparte, porta linfa nuova al dialogo perché sulla tua pelle hai vissuto la manipolazione delle becere notizie giornalistiche e non hai paura di sbandierare come sei stato attaccato pubblicamente e sai ben difenderti con coraggio e lealtà.

Io mi chiedo perché certe persone subiscono il linciaggio morale, mentre altre non vengono prese in considerazione, vedi WB.
Si perde tempo intorno a lettere tristi e squallide e si tralascia il particolare di foto sul cellulare del WB, quando il computer di B. e i video sono stati messi a corollario della colpevolezza sua e sotto sotto anche della moglie.

La calunnia è un venticello che soffia solo verso una direzione perché lì si vuole che soffi, verso altre persone no, chissà perché.
Su questo WB quali controlli sono stati fatti?
Chi è costui?
Nei vecchi film gialli il maggiordomo c'entrava sempre, questo " maggiordomo" che dovrebbe essere informato molto bene sull'ambiente palestra, è stato controllato bene?
Non credo a quell'ambiente immacolato e il cantiere è stato asfaltato dagli interessi economici, quindi controlli superficiali: amici degli amici...
E si ricomincia da capo.
Lorenzo per quanto mi riguarda, mi piace leggerti, qui siamo aperti al confronto, qui si rispetta la bio diversità.

Unknown ha detto...
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Dan F. Rinaldi ha detto...

@ Lorenzo Bianchi

Io non conosco la tua storia giudiziaria se non per sommi capi, se hai la fedina penale pulita son contento (se anche non ce l'avessi non mi faccio problemi, dipende anche per cosa uno è stato dentro, condannato intendo e non è il tuo caso).
La mia domanda sul profilo Facebook era solo per capire se tu non c'entri proprio nulla o se quello che è venuto fuori sui giornali era un solo un fraintendimento, diciamo così, e tu comunque con quel profilo hai fatto solo cose lecite.

Se non vuoi più entrare in questa storia, pazienza, posso capire e mi terrò la curiosità di sapere la tua versione.

Quanto al resto che dici: anch'io la storia di WB che va Mapello quella sera non l'avevo mai sentito. Sapevo solo che aveva preso il pulmino per andare a prendere e riportare un ragazzo in stazione.

Chiara ha detto...
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Dudu' ha detto...

Bianchi Lorenzo
Hai scritto : ".. troco xo assai strano e decisamente fuori luogo ,che nessuno si sia mai chiesto come mai gira in mezzo agli adolescenti con questi video nello smartphone, video che peraltro nessuno ha appurato con certezza di quale natura pornografica siano, non dimentichiamo che la zona, ed è notizia dei media non di certo mia, è stata ed è tutt'ora tristemente nota per casi e scandali di pedofilia e pedopornografia che hanno toccato anche alte sfere del luogo."

Anche in ragione ai fatti più attuali,che hanno coinvolto calcio chiese etc,senza voler fare un minestrone,sono d'accordo, non si capisce perchè le famiglie stesse non si indignarono e non reagiscano. Ben strani sti bergamaschi,scusa se te lo dico, lì ognuno protegge il proprio orticello

La pista Fikri è stata bruciata da gravi sbagli investigativi purtroppo, nessuno sarà disposto riesumarla,eppure tutto porta lì,come ci finisca Bossetti in mezzo,o meglio il suo dna rimane un mistero.

Vanna , condivido.
Per mia indole evito certi pennivendoli, ed evitandoli a volte cado dalle nuvole, la storia di Lorenzo Bianchi non la conosco se non per quel periodo che venne coinvolto in questo caso. Approvo si difendi da qualsiasi infamia. Se ha sbagliato,non sò di che si tratta, ha scontato la pena mi sembra di capire,ha perciò diritto essere lasciato al remoto il suo trascorso.

TommyS. ha detto...

L'episodio di Marta Casile è solamente uno dei tanti episodi molto strani che si sono verificati intorno alla scomparsa e morte di Yara. Quello che è poi seguito con il coinvolgimento di Lorenzo è ancora più strano, non parlo della posizione di Lorenzo stesso che presumo totalmente estranea (ma se qualcuno vuole continuamente sospettare di lui dovrebbe prima decidersi su chi sia il colpevole dell'assassinio di Yara), quanto per il modo in cui è stata gestita da quel nefasto periodico di gossip che ogni volta fa sospettare sulle proprie reali intenzioni.

Come possibile non ricordare l'enigmista che modificò la pagina wiki di Vesna fornendo delle mezze coordinate geografiche sul presunto luogo dove si trovava Yara, od ancora l'episodio della cappella dell'ospedale di Rho, miracolosamente e poco credibilmente risolto dalla Questura di Bergamo.

Ma anche le due lettere anonime che rimandavano ad un operaio polacco poi morto in un cantiere, tenuto anche conto che sembra che nella busta di una di esse di fosse un filo d'erba molto simile a quello rinvenuto nella mano del cadavere di Yara.

Quello che però continua ad apparire privo di spiegazioni visto che si è fatto di tutto perché non entrasse a processo, è la questione del cantiere di Mapello e di come la stessa sia stata gestita dalla Procura.

Il PM dichiarò di non aver mai creduto sin dal primo giorno in quella pista, ma bisogna riconoscere che i Carabinieri del Nucleo Operativo di Bergamo vi credettero e molto, sino ad arrivare a fermare una nave in acque internazionali. E quei Carabinieri vennero poi in pratica estromessi dalle indagini passate nelle mani del ROS e della Polizia (SCO incluso). Non solo, in quanto il PM ha poi cercato di fugare qualsiasi dubbio dichiarando pubblicamente che i Bloodhound (ben tre dei quali uno molto esperto) sbagliarono nel seguire quelle tracce. E per farlo si appoggiò ad un altro caso di cronaca dove a quanto pare i "cani molecolari" sbagliarono pista. Un caso avvenuto nel 2013 che molto stranamente coinvolgeva una ragazzina 13nne di Brunico scomparsa ad Anterselva di Sotto (BZ) e poi ritrovata morta tre giorni dopo in un dirupo probabilmente vittima di un incidente escursionistico. Caso archiviato dopo alcuni mesi.

Ed allora, incuriosito, ho cercato di saperne un po' di più sul caso di Laura Winkler.

Continua

andres ha detto...

@ Bianchi Lorenzo
memore d tanti episodi di malagiustizia del passato,ad esempio Valpreda e Tortora,
io prendo sempre con le molle ciò che esce dai gornali, dalle tv , dai commissariati e dalle Procure. Per quanto mi riguarda io non ho alcuna diffidenza nei tuoi confronti, scrivi cose interessanti,che hai tutto il diritto di scrivere, e soprattutto, ci metti la faccia.Quindi per me, tutto a posto così, però, mi piacerebbe che chiarissi la faccenda della ragazzina su fb. Non so se l'hai già fatto e se mi è sfuggito, dato che sono tornata ora, e ho letto tutto di fretta. Naturalmentenon sei obbligato.

Anonimo ha detto...

Magari anche Bossetti faceva parte del giro dei compagni di merende che voi citate?

Anonimo ha detto...

Dudù hanno appurato. E non è reato avere, scaricare o vedere materiale pornografico, altrimenti staremmo tutti in galera....... Storia diversa per quello pedo pornografico, per cui si viene condannati. Un pò di onestà intellettuale ogni tanto eh.......

TommyS. ha detto...

continua

Ma prima di andare avanti una considerazione importante: siamo sicuri che furono i Bloodhound a seguire quella pista e non un altro cane da ricerca della Protezione Civile come lo Spinone che si vede nel video (esiste un altro video dove si vede lo stesso cane durante le ricerche).?

Perché se così non fosse, bisognerebbe domandarsi perché smentire il fiuto e l'efficacia dei Bloodhound citando un caso in cui altri cani non riuscirono a seguire la pista giusta, anche se la mia impressione che la pista che seguirono e poi persero sul ponticello fosse effettivamente giusta e che dietro la morte di Laura Winkler ci stia un'altra verità o che comunque quella ufficiale non sia completa.

Forse perché era sufficiente trovare il minimo appiglio per smentire la pista del cantiere ed allora bastavano gli articoli di giornale disponibili online purché parlassero di Bloodhoud?

Per completare però il discorso su Laura Winkler, bisogna che tutti voi guardiate prima una delle fotografie ufficiali della ragazzina

http://www.immenso.org/wp-content/uploads/2013/04/laura-winkler.jpg

e che poi consideriate che si trattava di una ragazzina di soli 13 anni, proprio come Yara.

In seguito potete poi guardare questo video

http://video.gelocal.it/altoadige/locale/anterselva-ecco-il-luogo-dell-incidente-nel-sorvolo-dell-elicottero-dei-carabinieri/12118/12120?ref=search

e cercare su Maps quel luogo scosceso che si trova sul costone Est della valle abbastanza nelle vicinanze della frazione Dorfl dove si trova il maso dei nonni. Io non sono riuscito a trovarlo esattamente ma dal video sembra possibile localizzarlo abbastanza in alto sul costone e probabilmente qui

https://www.google.it/maps/place/46%C2%B050'11.8%22N+12%C2%B005'56.9%22E/@46.8366036,12.0969613,525m/data=!3m2!1e3!4b1!4m5!3m4!1s0x0:0x0!8m2!3d46.8366!4d12.09915?hl=it

A questo punto uno dovrebbe domandarsi se sia credibile che una ragazzina di 13 anni si sia avventurata da sola su quel pendio decisamente scosceso pur essendo conoscitrice di boschi (sembra andasse a funghi con la mamma) e ben sapendo che a breve con i genitori sarebbe dovuta tornare a Brunico una volta finito il pranzo familiare. Io onestamente lo trovo abbastanza difficile, ma fatto sta che per tutti, incluso il PM di quell'indagine, l'ipotesi dell'escursione e dell'incidente è sembrata credibile ed attualmente online non vi è alcuna notizia su eventuali dubbi emersi in seguito nè da parte degli inquirenti né da parte della famiglia.

Una curiosità: proprio dal ponticello dove lo Spinone perse le tracce di Laura, parte una stradina che si inerpica sul pendio sino ad arrivare ad un altopiano ed ad una malga che si trova proprio sopra la frazione Dorfl. Assurdo pensare che sia andata in quella zona con qualcuno e poi abbia deciso di tornare indietro prendendo una scorciatoia a piedi lungo il pendio e trovandovi la morte?

Per concludere questo excursus che non vuole in alcun modo aprire una nuova discussione, specifico che il mio intento era solamente quello di mettere in evidenza come l'appiglio trovato dal PM Ruggeri per smentire i Bloodhound che condussero al cantiere di Mapello, forse non era tanto centrato, ma per tutti, o quasi, è stato sufficiente.

Dudu' ha detto...

Anonimo
"Dudù hanno appurato. E non è reato avere, scaricare o vedere materiale pornografico, altrimenti staremmo tutti in galera....... Storia diversa per quello pedo pornografico, per cui si viene condannati. Un pò di onestà intellettuale ogni tanto eh......."

Credo sia il caso che rileggi il mio post, e magari chiedi scusa.

Per chi "ha " video pornografici ho sottolineato che non è il proncipe del bon ton. Punto. Lo dico in quanto potrebbe essere visto dai figli involontariamente.
Non l'ho condannato in primis.
Secondo, è capitato che anche nel mio tel siano passati video porno, non ho nessun problema in merito. Se leggi bene ho anche preso le difese di W.B ,scrivendo e chiedendo se è stato appurato - il tipo- di materiale che c'era nel suo tel.
Sono di larghe vedute, oserei dire a volte anche troppo. Ma condanno nel modo più assoluto la pedopornografia, i bambini/ragazzini non si toccano!
Su questo si,sono categorica.

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Dudu' ha detto...

E comunque,
Ritengo che chi lavora con minori,cosa tra l'altro suggerita da Lorenzo Bianchi,e approvo,dovrebbe avere quel quid di prudenza in più affinchè i minori non ne vengano a conoscenza incidentalmente, o che il possessore non cada in astruse"emozioni " davanti a una/un minorenne, come non ci deve essere un giornale porno nella borsa del professore.
Ritengo quindi che anche il materiale pornografico debba essere confinato nella sfera prettamente personale e adulta.
Non tutto è lecito anche se legale.
Poi c'è la misura che fà la differenza, se un soggetto guarda video all'occorrenza, o ne ha una mega collezione, pur legale,siamo di fronte a due soggetti completamente diversi. Il caso Stevanin ha fatto storia in merito.
Insomma non basta dire è legale, anche nel caso dei ragazzi di Roma in cui il terzo è rimasto ucciso stavano guardando video pornografici. C'è gente che non sà gestite la droga,c'è gente che non sà gestire l'alcool e purtroppo c'è gente che non sà gestire la pornografia. Il buon senso fà la differenza.

Unknown ha detto...
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Anonimo ha detto...

Anche qui, purché la tesi sia quella, va tutto bene, "a prescindere". Mal comune mezzo gaudio.

Dudu' ha detto...

Lorenzo Bianchi

Nessuno c'è l'ha con te,sei benvenuto,sono domande quelle che ti sono state rivolte che erano anni che attendevano risposte concrete,un'occasione d'oro sapere direttamente dalla fonte insomma , qualcuno ha preso l'iniziativa, forse anche perchè ti sei esposto.
Ringrazio per le risposte.
Auguro pronta guarigione,ciao Dudù

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Vanna ha detto...

Lorenzo,
capisco il tuo dolore e la tua amarezza,affida coloro che ti hanno fatto del male a Dio, sarà Suo compito agire come riterrà opportuno, tu non avere nel cuore astio, non augurare male a chi ti fa del male perché ti fa altro male in quanto ti carichi sulle spalle il loro male.
Prova a scrollarti, non meritano di essere considerati.
Può sembrare il mio un discorso scontato, non lo è, se ti affidi al Cielo ti rimane il tempo per alleggerire il cuore, la Legge del Contrappasso è attiva, a volte ci mette tempo ma si realizza, vai sicuro.

Unknown ha detto...
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Dan F. Rinaldi ha detto...

@ Lorenzo Bianchi

Non ho certo alcun motivo per non ritenere vero quel che dici riguardo la faccenda della pagina Facebook di M.C. e dei messaggi sulla scomparsa di Yara: quel che a me preme è la vicenda di Yara, non la tua personale, per quanto paradigmatica possa essere, e se è così come dici allora anche la faccenda di quella pagina Facebook diventa una grossa stranezza, una tra le non poche che circondano questo caso -- come dice anche il bravissimo e preciso TommyS.

Dunque quei messaggi su Facebook erano proprio di Marta? Quelli dove dice che "Lui ci conosce tutte...Ho paura...Lo vedo sempre ai nostri allenamenti" ecc. Oppure di chi avrebbe "rubato" il profilo alla ragazza? E chi sarebbe? Ed il profilo è stato veramente rubato?

Tutto questo assieme ai messaggi criptici su wikipedia mi fa pensare a qualche mano "giovane".

Riguardo a E.T. di cui parli (non credo sia il film...) è un personaggio che mi ha sempre incuriosito, almeno per tutto ciò che è venuto fuori su di lui, ma più di questo non riesco a dire!

Unknown ha detto...
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Dan F. Rinaldi ha detto...

@ TommyS

Riguardo alle "storie strane" che citi accadute attorno alla scomparsa di Yara quella del muratore polacco è molto interessante: che tu sappia è veramente deceduto sul cantiere un muratore polacco i quella zona in quel periodo?

So che pleiades, sulla base di queste lettere anonime ha costruito la sua "ricostruzione", bisognerebbe capire che attendibilità hanno.

Come dicevo prima a Lorenzo Bianchi, a me queste storie di pagine facebook, pagine di wikipedia modificate con indizi o pseudo tali, la storia della cappella ecc. Mi fanno pensare ad una mano giovane, a qualcuno che magari è appassionato di film gialli o roba simile (potrebbero essere tutti attribuiti alla stessa mano -- a parte la vicenda M.C. rispetto alla quale non so cosa pensare): e perciò potrebbero anche essere solo macabri scherzi (di giovani appunto).

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Dan F. Rinaldi ha detto...

@ Lorenzo Bianchi

Sì, la descrizione di Yara che fa E.T. per quella sera è troppo dettagliata per essere uno che la vede non da vicino, lungo una strada di sera e per pochi secondi.
D'altra parte si può anche pensare che abbia "aggiustato" la memoria coi particolari che era venuto a conoscere dai giornali per aggiungere credibilità al racconto (e questo non significhe che menta sull'avvistamento...).

Comunque è una testimonianza strana, ritrattata o fatta ritrattare perché contraddittoria (non ho mai capito). D'altra parte, qualunque cosa si pensi di E.T., perché venirsene allo scoperto con una testimonianza così importante se si avesse qualcosa da perdere o nascondere?
Boh... Uno dei tanti "boh" che mi tocca dire riguardo a questa tristissima vicenda.

Unknown ha detto...
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Bruno ha detto...

@Lorenzo Bianchi, anche io non ero a conoscenza di quanto ti è accaduto, mi dispiace. Quanto scrivi ma non solo tu in riguardo a quell'autista è interessante e mi chiedo tante volte coma mai la pm non si è presa la briga di guardare anche senza lente di ingrandimento, ma anche semplicemente con un fondo di bottiglia, verso la direzione di questo autista. E mi meraviglio e non solo io come vedi, che a Massimo Bossetti gli hanno analizzato ogni parte del suo corpo entrando poi anche nella sua vita privata. E' una vergogna unica. Non so se in altre parti del mondo può essere accaduta una cosa del genere. Ma il fatto grave è che non sono state seguite altre piste molto interessanti per esempio il cantiere. Comunque capisco i tuoi sfoghi, cerca però di non prendertela anche con chi sembra ti faciano una domanda chwe non AVREBBE DOVUTO, TUTTI QUì STIAMO CERCANDO DI CAPIRE MEGLIO PER SPERARE DI FAR USCIRE DALLA GALERA IL PRIGIONIERO di Stato Massimo Bossetti.
Scusate le parole maiscole, ma non ho tempo di riscrivere.

Unknown ha detto...
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Bruno ha detto...

@Lorenzo Bianchi, in questo blog di Massimo Prati, da quando l'ho scoperto anni fà, ho avuto il piacere e l'onore di leggere molti tanti commenti riguardo sia a questa storia sia sulla povera Yara ma anche su altri tanti casi. Non faccio nomi per non sminuire nessuno/a, perchè tutti chi più chi meno hanno scritto argomenti validi, ma già da molto tempo si facevano analisi che sicuramente sono state utili alla difesa. Oramai il processo è arrivato al dunque, ma in ogni caso non bisogna mollare perchè se la sfortuna vuole che Massimo Bossetti venga condannato, ci sono per fortuna altri gradi di giudizio. certo che è triste per la giustizia italiana, vedere una persona, un cittadino rovinato per un milionesimo di grammo di una cosa che non si vede, mentre fuori ci sono persone che hanno addosso quintali di cattiveria e di prove che se cercate bene a quest'ora sarebbero al posto di Massimo. Mi dispiace per la tua salute, spero che queste poche righe mie e le altre che hai letto quì sopra ti diano la forza di ontinuare ad impegnarti. Sapiamo chi sono i giornalisti sciacalli, spero che anche loro per i danni che fanno possano subire un giusto processo e la giusta condanna che meritano, perchè per la loro ingordigia nella vendita dei giornali, rovinano le persone. Non occorre scriverlo ma uno per tutti Giallo.

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Dudu' ha detto...

TommyS
Complimenti per la ricerca .
Ho seguito i link che hai postato,il cane che si blocca in mezzo la strada fà davvero una certa impressione,come se la ragazza fosse prima scesa al torrente e poi , risalita sulla strada , fosse salita su un'auto. Il tempo era brutto quel giorno,pioveva? Quando piove i cani hanno più facilità seguire le tracce. Se invece è clima asciutto la pista su pietra o sull'asfalto divennta difficile tracciarla anche per loro.

Non ho trovato conferme sui cani usati per la ricerca di Laura nemmeno io.

Consiglio questa interessante lettura :

www.gcvpc.tsnet.it › pdf › vvff

I tempi di persistenza di una traccia molecolare sono abbastanza brevi, troverai orari nel pdf, i cani a Mapello vennero portati in quale giorno?

Vanna ha detto...

Sono allibita!
Nelle ultime 24 ore ho letto un nuovo che non conoscevo, ho letto il coraggio di affermare la propria libertà di fronte agli errori madornali di chi dovrebbe vigilare sulla verità e farla venire a galla.
Benvenuto Lorenzo Bianchi.

Unknown ha detto...
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TommyS. ha detto...

Dudù

Relativamente a Laura Winkler

A quanto ne so io il giorno 21 aprile 2013 ad Anterselva il cielo era coperto ed aveva piovuto con alcuni temporali al mattino. Lo si può desumere dai dati meteo di Brunico e da alcune notizie riportate dai giornali dell'epoca. E' anche per questo che mi sembra inverosimile che una ragazzina di 13 anni, per quanto esperta e conoscitrice dei luoghi, si sia avventurata per semplice noia su quel versante impervio e franoso.

Lo Spinone (o forse si tratta di un Segugio Italiano o Maremmano a pelo forte) che si vede nel video, e ribadisco che immagini di Bloodhound non ne ho trovate, arriva al ponte e poi, appena sulla statale perde la traccia. Ma non torna indietro, scende sul greto del torrente per poi tornare su e guaire, segno di frustrazione ed indice significativo che in quel punto Laura Winkler probabilmente salì su un automezzo (auto o anche moto, tipo un modello da enduro o motocross utile per percorrere stradine di montagna come quella che conduce sull'altopiano soprastante Anterselva).

Resta il fatto che quel cane (specializzato in mantrailing come si vede anche dalla pettorina e cioé in altri termini un cane molecolare) ha seguito una traccia di Laura sino a quel punto partendo dalla frazione dove abitavano i nonni. E lì si è fermato.

Asserire che abbia sbagliato pista solamente perché la ragazzina è stata ritrovata morta in tutt'altro punto è arbitrario ed offensivo nei confronti di quel cane e dei suoi conduttori ed addestratori che passano giornate con quei cani al fine di essere utili nelle ricerche di persone disperse.

Per di più sembra che lo stesso cane in un primo momento abbia attraversato il torrente sul ponticello che si trova vicino alla casa dei nonni, cioè la strada che secondo la versione ufficiale Laura ha percorso per salire nel bosco, per poi tornare indietro e prendere un'altra pista. Se la ragazzina avesse proseguito sulla prima stradina il cane avrebbe seguito quella pista.

I tempi di persistenza della traccia dipendono molto dalle condizioni atmosferiche e dal tipo di terreno. Ma soprattutto variano a seconda del tipo di cane addestrato ed utilizzato. E' per questo che le unità più affidabili sono quelle con cani di Sant'Uberto o Bloodhound con i quali è stata verificata la possibilità di seguire piste vecchie di una settimana sino ad un massimo di 12 giorni in condizioni atmosferiche ottimali.

continua

TommyS. ha detto...

continua

Stessa cosa con Yara e la pista del cantiere di Mapello. Trovo offensivo aver screditato tre cani Bloodhound (dei quali uno molto esperto) ed i relativi conduttori e responsabili con dei fini poco chiari.

Perlomeno il PM Ruggeri ha badato bene ad utilizzare per questo scopo l'esempio della pista seguita da Piergiorgio, il Bloodhound del conduttore Macciò, nel caso di Melania Rea (partecipò anche alle ricerche di Yara sebbene fosse più giovane di sei mesi rispetto a quando fu portato ad Ascoli). E dire che anche in quel caso fecero di tutto per screditare il cane, giungendo persino ad effettuare una prova con un giudice inesperto di quei tipi di ricerche ed utilizzando stratagemmi molto dubbi. Ma l'opinione pubblica, perlomeno quella informata, sapeva benissimo che Piergiorgio aveva seguito proprio la pista odorosa lasciata da Melania il giorno della scomparsa (provarono anche a spostare le date della precedente gita al pianoro anticipandole in modo da rendere possibile che il cane avesse seguito una pista vecchia di qualche giorno).

Insomma purtroppo due brutti esempi di come l'uomo per propri fini, poco chiari se non proprio oscuri, getta fango su degli animali fedeli che invece di secondi fini non ne hanno se non quello di accontentare il proprio conduttore ed eseguire il lavoro per il quale sono stati a lungo addestrati.

Per concludere, i cani (quelli del soccorso alpino italiano) a Brembate furono portati solamente la domenica mentre il lunedì arrivò anche dalla Svizzera Joker, un cane molto esperto che partecipò a circa 350 interventi e divenne famoso per il suo ottimo fiuto e per la professionalità. E' purtroppo mancato il 10 novembre 2015 all'età di 10 anni per una malattia.

Su Bergamopost vi è un breve articolo molto tenero.

Addio a Joker, il bloodhound che fu impiegato nei primi giorni delle ricerche di Yara. Arruolato in Svizzera dalla polizia cantonale, era stato impiegato in 350 casi di persone scomparse. Nel suo campo era diventato un mito per il suo fiuto straordinario. Fu per quel motivo che in quel maledetto novembre del 2010 i carabinieri lo chiesero in prestito, nel tentativo di rintracciare la ragazzina. Avesse avuto il dono della parola, forse Joker ci avrebbe spiegato un po’ di cose. Ad esempio perché lui e i suoi colleghi puntarono dritti verso il cantiere di Mapello. Fu un errore, ha concluso seccamente chi ha condotto le indagini. Eppure, a distanza di cinque anni, c’è ancora qualche investigatore che testardamente afferma: «I cani non sbagliano…». Solo Joker sapeva la verità. Magari la racconterà Lassù a Yara, andandole incontro per una carezza.

Le condizioni climatiche a Brembate in quei giorni erano ottimali affinché la pista fosse rintracciabile anche a distanza di giorni. Se non sbaglio il lunedì od il martedì nevicò.

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Anonimo ha detto...

buongiorno

Laurent D alias LB:

In quel periodo guardavo anche siti di adolescenti, è vero, è stato uno sbaglio e l'ho pagato, ma non erano certo siti pedopornografici.

Unknown ha detto...
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TommyS. ha detto...

Lorenzo

Sulla questione dei cani e del cantiere di Mapello purtroppo manca ancora un tassello importantissimo.

A quanto ne so dalla lettura degli articoli che trattarono meglio la questione delle ricerche, tutti i cani persero le tracce in corrispondenza della rotonda di via Tresolzio. Poi improvvisamente tutti i giornali riportarono la notizia che i cani avevano portato al cantiere che da quel punto dista circa 1,4 km. Alquanto difficile che Yara abbia percorso a piedi quella distanza in modo tale che i Bloodhound potessero seguirne la pista.

Per cui bisogna domandarsi due cose.

I cani, dopo aver perso la pista, furono portati al cantiere?

E se furono portati al cantiere, quello fu uno dei tanti luoghi o fu individuato grazie ad altre informazioni?

Da sottolineare che, mentre la Protezione Civile con i cani stavano seguendo queste piste accompagnate dai Carabinieri di Ponte San Pietro e Bergamo, un'auto civetta della polizia li seguiva a distanza.

Unknown ha detto...
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Anonimo ha detto...

Buongiorno

Laura C. alias LB

‘La nostra era partita come una semplice amicizia, Yara ti amo, Tata Yara mi manchi, Ti amerò per sempre‘.

Unknown ha detto...
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andres ha detto...

@Anonimo
Qui si sta parlando di Massimo Bossetti. Per favore, resta sul tema.
Non usare questo spazio per polemiche, pettegolezzi e chiacchiere personali, perchè, francamente, non mi sembra corretto nei confronti di chi ti ospita e di chi ti legge.

Anonimo ha detto...

Buongiorno

ciao LB alias: Giulio Tuo, Skat boy, Kuth Kain, Maruska, Martina, Bellerofonte, Anima fragile, Lollo...

Stephanie Vaidie, dichiara: ‘Credo davvero che sia malato. Lui ha un problema, tutto il mondo lo sa‘. Si tutto il mondo… tranne l’Italia."


Pour Stéphanie Vaidie, son avocate, Lorenzo a surtout besoin d’une « prise en charge médicale. Il a un problème, tout le monde le sait. » « Lors de ma détention, j’ai écrit des dizaines de lettres pour avoir une aide médicale, ajoute le prévenu. Mais le 20 décembre, quand je suis sorti de prison, j’étais seul. » Les juges sont allés au-delà des réquisitions : un an de prison ferme et maintien en détention.

Please don't delete

Unknown ha detto...
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Anonimo ha detto...

Buongiorno

Un an de prison ferme pour détention d'images pédopornographiques

Un homme de quarante-neuf ans, logé dans un foyer berruyer, a été condamné à un an de prison pour détention d’images pédopornographiques, hier en comparution immédiate. Il avait déjà été emprisonné pour de tels faits.
Lorenzo Bianchi aurait pu être un latin lover : la quasi-cinquantaine grisonnante, les cheveux mi-longs plaqués en arrière, une barbe de quelques jours, de fines lunettes et un léger accent italien. Mais Lorenzo a un gros problème : il ne peut s’empêcher de télécharger des images pédopornographiques.
Avec son visage torturé et sa bouche de travers, Lorenzo est « malade ». Déjà condamné à deux ans de prison dont six mois avec sursis et mise à l’épreuve pour détention d’images pédopornographiques et proposition sexuelle à une mineure de moins de quinze ans (notre édition du 2 février 2012), cet homme de quarante-neuf ans, né à Padoue (Italie), a recommencé.
« Je suis malade »
« Un mois ou deux après votre libération (le 20 décembre 2012, NDLR) », s’étonne la présidente Sylvie Barucco. « Je comprends que c’est grave », s’excuse Lorenzo, jugé en comparution immédiate par le tribunal correctionnel de Bourges.
Pour Stéphanie Vaidie, son avocate, Lorenzo a surtout besoin d’une « prise en charge médicale. Il a un problème, tout le monde le sait. » « Lors de ma détention, j’ai écrit des dizaines de lettres pour avoir une aide médicale, ajoute le prévenu. Mais le 20 décembre, quand je suis sorti de prison, j’étais seul. » Les juges sont allés au-delà des réquisitions : un an de prison ferme et maintien en détention.

Anonimo ha detto...

Buongiorno

LB Sei stato condannato a un anno, e in precedenza a due anni con sei mesi di sconto. Quindi le condanne non possono rientrare nel Bulletin n. 3 che tu hai prodotto, ma nel Bulletin n. 2. Ce lo fai vedere? :-))

Luca Cheli ha detto...

Ma guarda quanta gente bene informata sui casellari giudiziari, pure stranieri!

In diretta da qualche Procura o Questura?

Bruno ha detto...

@Lorenzo per favore vai su Youtube e digita Palo Amaro c'è un video molto interessante sul caso Yara / Bossetti.

Unknown ha detto...
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Vanna ha detto...

Sì Luca Cheli, collegamento attivo.
L'ingresso francese ci racconta quanto le frontiere della lingua sono aperte, quelle del cuore molto meno.
Chi aveva detto che era opportuno andare al tribunale dei diritti dell'uomo, bisogna aspettare la condanna finale mi sembra, nel frattempo possiamo rispolverare gli studi di lingua straniera e prepararci a qualche scoppiettio.

Quanto dà fastidio 'st'ingresso di LB!
Chissà perché?
Perché parla di sè,
perché parla di MGB,
perché parla della Legge Applicata... su prove-indizi-alibi da ricostruire-cani che non fiutano il percorso giusto o-o-o.
Oppure perché si sofferma su altre tracce, persone che devoNo RESTARE FUORI.
O perché disegna altri panorami del territorio.

La firma non è necessaria, la firma è racchiusa nello scritto caro anonimo.
Argomenta piuttosto invece di fare ricerche per scoprire chi si è già scoperto da sé.
Il tuo uovo di Colombo non ti serve neanche a farlo sodo.


Anonimo ha detto...

Buongiorno :D

LB=EZIO DENTI (fake) su Facebook?
ullalà! :D

Luca Cheli ha detto...

Per me è il Grande Vecchio delle BR, molto vecchio oramai, a dire il vero.

Unknown ha detto...
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Anonimo ha detto...

Inoltrata analoga richiesta alla Procura di Bergamo
Che venga pure qui a leggere ;-)

Unknown ha detto...
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Bruno ha detto...

@Lorenzo, ci sono vari video sulla povera Yara e Bossetti. Magari li hai già visti.In tal caso scusa.

Unknown ha detto...
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Anonimo ha detto...

Quando si farà cessare questa assurda, millantante serie di sproloqui, non solo letterari, ma soprattutto di infima qualità del suo macabro contenuto?

Luca Cheli ha detto...

Ma più che altro riconoscimi il copyright :-)

Quelle cose le ho scritte io su bossettiade.wordpress,com :-)

Il copyright però andrebbe esteso a tutti i contributori di questo blog, particolarmente (ma non solo) TommyS, Biologo e Annika: io sto cercando di raccogliere tematicamente ciò che è apparso in questo blog nell'arco di mesi in maniera che non solo non vada perso, ma anzi venga evidenziato.

TommyS e gli altri, siete sempre i benvenuti se volete contribuire direttamente.

andres ha detto...

@ Anonimo
Non mi sembrano sproloqui, sono argomenti già da tempo apparsi su questo blog.
Ne sei tanto infastidito da chiederne la censura?
Inoltre,semmai grammaticali, non letterari.

Unknown ha detto...
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Vanna ha detto...

Luca Cheli,
complimenti per la ricerca che fai, spesso chiedi collaborazione, vorrei, ma molti impegni mi impediscono di farlo, già seguo Volando l'unico sul quale intervengo, di più non riesco.
Comunque è importante tutto quello che si va producendo su questo caso emblematico, i coraggiosi a quanto pare ci sono.

Unknown ha detto...
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Vanna ha detto...

Andres,
mi hai preceduta, bene hai scritto.
Eppure non credo che sia "scema" come scrive LB. anzi credo abbia un inserimento in alto loco e più si continuerà a scrivere secondo letture alternative rispetto le novelle portate avanti, più diventeranno virulenti.
Anzi è in atto una battaglia che diventerà guerra aperta via via che si avvicinerà il responso finale.
Ovviamente ha tutto un significato: si teme che gli altarini vengano ulteriormente esposti per paura di essere scoperti e diffusamente divulgati ad un pubblico sempre più vasto.

Unknown ha detto...
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Bruno ha detto...

A Massimo Prati e a Gilberto in primis, poi eventualmente ai vari studiosi esperti che intervengono in questo blog. Credo che per dipanare bene la questione Yara-Bossetti, l'unica cosa da fare a questo punto, sia Voi sopratutto che ne siete capaci e ne avete anche il diritto, di pubblicare un bel libro con tutti i fatti accaduti. In questo modo tutta l'Italia verrà a conoscenza dei pro e dei contro in questa brutta storia italiana. Sarà poi il lettore a trarne le conclusioni. Una bella prefazione ognuna per suo conto, di TommyS, Annika, Biologo, Luca Cheli, Andres scusate chi non cito, sarebbe illuminante non solo per chi crede nella giustizia ma anche per chi crede nella libertà di stampa. Ovviamente non possono mancare capitoli scritti da Massimo Bossetti e dagli avvocati della difesa Salvagni e Camporini. Massimo Prati e Gilberto di certo l'avete già pensato, ma non posso fare a meno di scrivere di quanto penso.

Unknown ha detto...
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