giovedì 12 maggio 2016

Il Marziano di Bergamo: nome in codice Emmegibi o MGB (Massimo Giuseppe Bossetti)

Di Alfredo Mori - degli amici di Padre Brown (Brescia) -


Che i marziani esistano e vivano fra noi l'abbiamo scoperto il giorno 20 giugno 2014 in una conferenza stampa cui presenziarono il Procuratore della Repubblica di Bergamo Francesco Dettori, la nota dottoressa procuratrice Letizia Ruggeri e altri grandi personaggi che nell'occasione parlarono di indagini condotte con metodi da extraterrestri. In pratica ce lo disse l'allora Questore di Bergamo Fortunato Finulli (vedi You Tube), lo stesso che un anno dopo, essendosi forse spinto un po’ oltre i suoi incarichi, venne accusato di peculato e rimosso (qui il link). Ma non fu lui il primo a parlarci di marziani: Non siamo più soli nell'universo era infatti il titolo a nove colonne che anni fa apparve sotto la testata del Corriere della Sera per dire al mondo che erano sbarcati degli alieni sulla terra. La notizia si rivelò poi una bufala confezionata da un gruppo goliardico che pubblicava un giornaletto spiritoso frutto delle temperie dell'epoca.

Sono passati alcuni decenni da quella bufala, ma ora, finalmente, è possibile affermare con certezza che sulla terra c'è qualcuno molto diverso da noi banali terrestri. Vi diciamo subito la data che passerà alla storia: è quella del 16 giugno 2014. Quel giorno i nostri responsabili della sicurezza e dell'ordine pubblico, con l’aiuto della mente diabolica che la vulgata attribuisce agli esperti dell'intelligence, con una operazione coordinata a cui parteciparono decine di agenti in divisa e in borghese, arrestarono un vero marziano. Da notare che ci riuscirono solo perché l'essere era impossibilitato a fuggire... visto che si trovava immerso con gli stivali nel cemento fresco.

Il suo nome in codice è Emmegibi (o MGB), per i giornali e per noi terrestri Massimo Giuseppe Bossetti, un tipo apparentemente ordinario, sposato con tre figli piccoli, artigiano muratore, arrestato sul posto di lavoro mentre stava livellando una soletta di cemento armato all'ultimo piano di una nuova costruzione in quel di Seriate. Interdetto e stupito dal fatto di essere stato scoperto, si fece condurre in caserma non senza aver prima domandato agli agenti “Ma voi di dove venite?” (tipica domanda da marziano), e aver chiesto di poter bere un sorso d'acqua perché a stare sotto il sole gli si era seccata la gola. Infine, ciliegina di marziano fornito di una buona educazione, chiese e ottenne di togliersi almeno i gambali di gomma sporchi di cemento e mettersi un paio di scarpe decenti per non sporcare i tappetini della gazzella dei carabinieri ed essere presentabile ai media.

Che fosse un vero marziano e non un uomo qualunque, al mondo lo rivelò un paio di giorni dopo il questore di Bergamo affermando con gusto e soddisfazione, davanti ad una folla di giornalisti gaudenti: “Siamo partiti dal nulla... abbiamo preso un MARZIANO”. La parola marziano gli scappò di bocca, la vera identità di MGB doveva rimanere segreta ma l'entusiasmo, si sa, è in grado di far brutti scherzi anche a gente navigata come i Questori. Per porre rimedio alla gaffes, il giorno dopo l'arresto si usò un pretesto per convocare una conferenza stampa che, si disse, aveva l'unico scopo di informare l'opinione pubblica della soluzione di un fatto di cronaca nera sul quale si indagava da oltre tre anni senza riuscire ad approdate a niente di interessante e significativo... tanto che, tra il disappunto degli inquirenti persi tra piste e depistaggi, da tempo si era insinuata la forte irritazione dei vertici dello stato.

Insomma, si acquistarono più metri cubi di sabbia per insabbiare la reale informazione. D'altronde solo così si poteva mascherare il fatto straordinario di aver messo le mani su un marziano.

Per poter condurre esperimenti, per poterne conoscere meglio le caratteristiche marziane, il Gup decise di confermare il fermo (lo fecero altri giudici dopo lui) e mantenerlo in cella con l'accusa di essere il responsabile della morte di una ragazzetta di 13 anni, Yara Gambirasio, scomparsa la sera di venerdì 26 novembre 2010 a Brembate Sopra (BG) e ritrovata cadavere tre mesi dopo in un campo (anche troppo frequentato) ad una decina di chilometri da casa sua.

In questi due anni però, si son verificati continui problemi perché il marziano, fatto passare per un terrestre, è stato catapultato in uno scenario che non si addice proprio alla sua figura. Lo scenario infatti è lo stesso che durante le indagini sulla morte della ragazzina aveva messo in luce, tramite diverse testimonianze, elementi difficilmente ascrivibili all'extraterrestre Emmegibi, a partire dal fatto che nessun predatore solitario avrebbe potuto rendersi responsabile del misfatto.

Per giustificare l’arresto di MGB si son dovuti quindi inventare degli escamotage indiziari degni della penna dei più noti giallisti d'epoca moderna, quelli che sfornano suggestivi intrecci infarciti di elementi fantascientifici quali la prova regina del DNA, il posizionamento dei telefonini agganciati alle celle territoriali e le videoregistrazioni del traffico urbano... intrecci strani e abbastanza inverosimili, la cui mancanza di logica è stata messa in evidenza dai molti curiosi che oggi si scambiano opinioni sui tanti blog sparsi nel web che hanno anche puntato il dito sul fatto che ogni imputato è da considerarsi innocente fino a sentenza contraria definitiva. Parole sagge scritte da quella parte di popolo che conosce e rispetta la Legge. Parole che fanno da contraltare ad alcune affermazioni contrarie alla stessa Legge, parole inverosimili dette a caldo, sulle ali di un malcelato entusiasmo, dal Ministro degli Interni e dal Capo del governo che si è anche complimentato con le forze dell’ordine come se la sentenza di cassazione fosse già stata emessa.

I giallisti comunque sono al lavoro e si sa che hanno una fantasia capace di sorprendere. Ma sarà possibile farla franca quando si ha a che fare con un Marziano?

Nel mentre il marziano si è comportato da marziano. Si è dichiarato innocente ed estraneo ad ogni addebito mosso sul suo conto, lui che ha un furgone completamente diverso da quel che fu visto da alcuni testimoni la sera della scomparsa di Yara (il suo è un cabinato verdino aperto e non un furgone bianco chiuso), lui che mai è stato visto da chi frequentava la ragazza dorme tranquillamente e ha un comportamento rispettoso coi suoi carcerieri.

Ora, però, dobbiamo darvi conto di un episodio che ha sconcertato chi lo spia notte e giorno da dietro le videocamere e tramite lui studia i comportamenti alieni. E' un episodio che a tutti gli effetti lo indica e lo qualifica come un vero marziano. Quando fu visitato in carcere da moglie e figli, invece delle solite e umane scene strazianti - ipotizzabili in quei frangenti - dimostrò tutta la sua diversità, tutta la sua tranquillità e tutta la sua allegria mettendosi a cantare, per i figli, la canzone "Guerriero" di Marco Mengoni. Gli studiosi sono rimasti a bocca aperta: Chi avrebbe mai pensato che un Marziano si potesse interessare anche alle canzonette di cantautori impegnati?

E' un marziano, non v'è dubbio e lo si evince da quanto detto in tempi non sospetti, in una trasmissione del 31 marzo 2011, dallo psichiatra Paolo Crepet, nota figura televisiva. Si era a pochi giorni dal ritrovamento del corpo di Yara e lui descrisse le conseguenze che avvengono in una persona terrestre non avvezza al crimine quando risulta protagonista di un delitto. Parlò di un sicuro cambio di abitudini, di crisi di sconforto, di lacerazioni interiori evidenti... fatti che nel marziano MGB nessuno ha mai riscontrato dal 2010 al 2014. Infatti, negli anni successivi al delitto di Brembate si è limitato a continuare nelle sue consolidate abitudini: ad andare a lavorare, a farsi qualche lampada abbronzante per sentirsi più bello e piacere di più alla bella moglie, a comprare figurine per i suoi figli. Questo dimostra inequivocabilmente che ci troviamo al cospetto di un vero marziano che mai può inserirsi nel contesto che gli è stato contestato per poterlo tenere sotto osservazione e così mantenere segreta la sua vera identità.

Identità nemmeno in parte scalfita, anzi di certo confermata, dal DNA "particolare e fuori natura" che gli è stato attribuito. DNA che in una delle tante udienze il marziano MGB, tra lo stupore dei presenti e la allibita sorpresa del pubblico ministero Letizia Ruggeri, ha definito "strampalato"... termine molto efficace ma sicuramente marziano in quanto fra i terrestri è da tempo in disuso.

Finiamo l'articolo chiedendoci quando arriverà dalle nostre autorità la notizia ufficiale che sulla Terra, non molto lontano in linea d'aria da noi, si è scoperto vivere un marziano (nome in codice Emmegibi o MGB). Quando accadrà che una voce logica e autorevole in diretta mondiale ci dirà che c'è stato un errore, che il marziano Emmegibi non è pericoloso e che, anzi, è molto paziente e anche troppo gentile?

Prima o dopo la prossima sentenza del Tribunale di Bergamo?

7 commenti:

Luca Cheli ha detto...

Ah ah ah, molto bella questa.

Gustosa ironia con appropriate venature di sarcasmo.

Temo solo che il Marziano ne debba passare ancora un bel po', ben oltre la sentenza di primo grado.

Vanna ha detto...

Articolo simpatico e sdrammatizzante, si fa per dire.
Purtroppo la sua famiglia e lui stanno vivendo il dramma della solitudine, della calunnia, che si ripercuoteranno senza alcun dubbio sui suoi figli.
E' una vergogna e un dolore senza fine.

Bruno ha detto...

Il Caso Bossetti sarà una pietra miliare nella giustizia italiana, uno spartiacque che rimarrà per molto tempo nella coscienza di molti. Alfredo Mori complimenti, hai scritto un articolo interessante e graffiante ma allo stesso tempo carico di umanità terrestre(almeno in questo caso non è marziana). Avrei voluto continuare a leggere altre tue considerazioni ma purtroppo l'articolo è finito insieme al primo tempo. Spero che il prigioniero di stato MGB venga mandato a casa e che tu possa continuare a scrivere il secondo tempo con un bel due a zero e palla al centro con Bossetti subito liberato dopo la sentenza per non aver commesso il fatto. Bossetti libero.

Rumpole ha detto...

Il Crepet che voleva mandare l'Annamaria Franzoni in ritiro dalle suore "trapeziste"?
Com'eravamo ingenui , allora, rammento il mio stupore che uno presentato da Vespa alla Nazione come autorevole psichiatra, si facesse coglier a parlar alla medesima di cose orecchiate un po' all'ingrosso...i primi chicchi d'una grandinata che ormai è la bufera infernale che mai non resta. Con ogni prevedibile effetto sulla formazione dell'opinione pubblica.
Che controllo può mai esercitare un pubblico mitridatizzato alle idiozie, su una vicenda come quella del marziano MGB, che pure dovrebbe diventare oggetto di corsi monografici " How not to" alla scuola superiore di polizia e di magistratura.

Chiara ha detto...

e di avvocatura Rumpole, e di avvocatura...

Dudu' ha detto...

Simpatico e leggero,complimenti ad Alfredo Mori
Proprio di marziano si tratta,del suo passaggio sono rimaste solamente scie luccicanti

magica ha detto...

Tracce di Mario Bozzoli nelle scorie dei forni: è la svolta nel giallo di Marcheno?

mancava solamente il mitocondrio ?