giovedì 5 maggio 2016

Lettera aperta a Massimo Bossetti

Di Gilberto Migliorini


Gentilissimo signor Bossetti,
mentre i media la crocifiggono e da buoni cristiani dell'ultima ora si scandalizzano per quanto in privato ha scritto alla signora Luigina, signora incarcerata per truffa che chissà perché ha cercato un rapporto epistolare proprio con lei, osservo il quadro probatorio a suo carico e mi accorgo di trovarmi di fronte a una silloge a dir poco ridicola e pretestuosa neppure degna di una comica simil-fantozziana. Per questo mi corre l'obbligo di manifestarle il mio disgusto per quanto sta accadendo a lei e alla sua famiglia. Quello che le stanno facendo non ha nulla da invidiare a certe torture praticate nel passato e purtroppo ancora oggi in certi Paesi. Strano Paese il nostro che, pronto a mobilitarsi giustamente quando c’è di mezzo un’altra nazione, non fa una piega e al mondo si mostra cieco e muto se le magagne sono sue. Predica bene ma razzola male.

In violazione dell’Habeas corpus è stato perfino possibile giustificare la sua cattura mentre si rompeva la schiena nel duro lavoro quotidiano, sfiancato dalla fatica con i piedi ancora nel calcestruzzo, come se si fosse trattato di un pericoloso criminale, uno di quelli che se ne vanno in giro con la pistola in tasca. Ci hanno mostrato un carpentiere platealmente immobilizzato come fosse un pregiudicato armato fino ai denti e pronto a sparare con il badile, non semplicemente un padre di famiglia che poteva essere convocato in una questura per esprimere le sue ragioni e controdeduzioni. La Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo nel 1948 ha sancito il diritto della salvaguardia della libertà individuale contro l’azione arbitraria dello stato: “Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato”. C’erano elementi per l’arresto e la detenzione o c’era soltanto un po’ di aria fritta? Un Dna dimezzato come il calviniano Visconte Medardo di Terralba e miracolosamente scampato per mesi in quel campo alla De André?

Di più, la sua cattura è avvenuta con quella spettacolarizzazione da operazione da film poliziesco: piegato in due e in quattro, filmato, ammanettato, con l’encomio di un ministro e quella folla di comparse plaudenti alla gazzella sfrecciante a sirene spiegate, tutori dell’ordine circonfusi in un alone di esemplare fierezza e neutrale efficienza, il mostro già giudicato e arrostito sulla graticola come nella migliore tradizione dei processi agli untori. Ci hanno mostrato una scena di caccia, quasi si fosse trattato di un colpevole ancora con il coltello in mano e non con la cazzuola e il frettazzo. Il tutto è avvenuto senza che nessuno avesse da eccepire qualche rilievo in ordine all’habeas corpus ad subjiciendum judicium

Ma forse per l’ermeneutica giudiziaria lei signor Bossetti, in quanto muratore, non poteva godere di garanzie, al di là delle grandi petizioni di principio strombazzate a destra e a manca nelle feste comandate. Si sa che lo spettacolo mediatico riguarda non solo il supermercato commerciale, ma anche quel market politico-ideologico dove si vende il prodotto impalpabile che si chiama consenso, prestigio e, perché no, anche esibizione di un potere di intimidazione per il popolo bue

Il dibattito sulla sua responsabilità ha fatto seguito dopo la cattura, termine adeguato per dare consistenza di colpevolezza ancor prima di un giudizio, in un crescendo di illazioni e indiscrezioni amplificate dagli apparati mediatici e dai megafoni dei fiancheggiatori e dei supporter istituzionali. Un approfondimento ben amalgamato, orchestrato e sincronizzato, ha poi suonato la grancassa, un Bolero dove i tamburi azzittivano perfino le trombe e i tromboni nel segno di una colpevolezza acclarata e, per usare la terminologia appropriata, con tutto un sistema di prove che inchiodano. Più che un contraddittorio pareva una decalcomania dove si disquisiva dell’arte della magia e della stregoneria, con un aggiornato Malleus Maleficarum a ripercorrere, trasfigurati, gli stereotipi di una moderna demonologia con tutte le simbologie del moderno inquisitore. Il camioncino ha sostituito la scopa, mentre la sabbia ha fatto all'uopo per il decotto e gli infusi dell’apprendista stregone, fino ai suoi occhi così chiari che a detta di taluno non sembravano quelli di un cristiano... Anche il gatto nero e i capelli rossicci erano senz'altro considerati emblemi di stregoneria, nella sua foto ricorrente così suggestiva ed evocativa. Insomma, al suo personaggio è stato ritagliato l’abito adatto con tutti gli accessori per darle il ruolo da protagonista indiscusso e far breccia nell'immaginario collettivo come il perfetto assassino.

Le esprimo la mia solidarietà per la sventura che le è capitata tra capo e collo, quella di essere stato scelto per interpretare uno sceneggiato non solo inverosimile, ma anche infarcito di luoghi comuni, pregiudizi e stereotipi che si credevano storicamente archiviati, un mondo di suggestioni propagandistiche e di slogan ad uso di una platea mediatica addestrata al consenso sulla base di una emotività epidermica e convenzionale, il classico schema che fa sempre presa su un pubblico di bocca buona. 

Il Manzoni redivivo troverebbe senz'altro nuovi spunti, perfino più incisivi, per la sua Storia della Colonna Infame, non solo in chiave drammatica, ma anche umoristica. Il suo di caso unisce al dramma di un innocente trattato come un pericoloso criminale quello di una sceneggiatura degna di certi film demenziali o commedie dell’assurdo che suscitano ilarità non tanto per il loro contenuto, quanto per la pretesa di possederne uno. Peccato solo che il tragicomico come genere letterario non sia nelle corde di un’utenza che si beve tutto, e tutto d’un fiato, ed è perfino convinta che le opinioni siano farina del suo sacco. 

Naturalmente non son sicuro che lei riesca a trovare il lato umoristico nello zibaldone che si è andato costruendo attorno alla sua persona, allestendo un personaggio, il favola, che la dice lunga non tanto su di lei ma su coloro che le favole le costruiscono e le raccontano per davvero in una sceneggiatura che ha tutti gli elementi di una storia criminologica da Signora in Giallo, romanziera e detective dilettante.

Le confesso che mi vergogno per questo bidone che le hanno rifilato, una imputazione senza capo né coda che trova consonanza e diletto in un processo mediatico da far invidia a tanti tribunali di regime. Corsi e ricorsi della storia. Dalla clausura giudiziaria, con i verbali secretati come nella migliore tradizione del processo agli eretici, filtrano fatti eclatanti per un pubblico aduso alle notizie scandalistiche più o meno inventate, salvo non vedere altri fatti scandalosamente evidenti, di quel quotidiano tran tran di una dilagante e normale corruzione alla quale nessuno fa più caso. 

Anche se siamo al 77esimo posto nella libertà di stampa, praticamente gli ultimi in Europa, nessuno sembra preoccuparsi più di tanto… i nostri media non saprebbero cosa farsene di qualche avanzamento in classifica. Quello davvero importante è il gossip che fa vendere e che tiene un intero popolo irreggimentato nei novantesimi minuti, nei giochi a quiz e nelle trasmissioni di approfondimento… del pettegolezzo. 

Un sistema mediatico da avanspettacolo e da opera buffa diletta il lettore con il divertissement delle lettere dal carcere come se si trattasse di rivelazioni sconvolgenti di qualche retroscena da teatro del melodramma, solleticando le fantasie torbide di un’audience arrapata e assetata di notizie scabrose. Senza più dignità né pudore, quasi tutta la stampa arzigogola in una pruderie da bacchettoni e in un gossip da rotocalco, intitolando con le solite formule allusive qualcosa che se ha letto ha letto in parte... facendone una vulgata pornografica ad uso di quella platea che sbava nell'attesa di poter sbirciare in qualche buco della serratura, nella speranza di veder soddisfatti fantasie perverse e appetiti morbosi. 

La stampa di regime nazional-popolare e di impostazione pennivendola dà da mangiare al lettore la solita sbroda di tanto medium scandalistico, facendo a gara a chi pastura meglio un’utenza vorace, abituata alle suggestioni e alla freudiana sessualità polimorfo perversa. Il sentito dire e la notizia ad effetto sostituiscono una informazione puntuale e obiettiva. Ci raccontano di corrispondenza hard di un detenuto in attesa di giudizio, mentre lei signor Massimo vi proclama la sua innocenza e si trova in carcere, in violazione delle più elementari regole di un paese civile, senza neppure uno straccio di indizio che abbia una qualche credibilità e fondamento. Lo scandalo vero non sono le lettere di un uomo innocente che nel chiuso di una cella cerca di ristabilire un contatto col mondo, ma un sistema mediatico che non fa una piega di fronte a un processo fondato sul niente e cresciuto mantecando banalità, illazioni e quel DNA lievitato in provetta come fosse una maionese impazzita. La vera oscenità è un sistema ‘informativo’ che sbatte e manteca indizi farlocchi, monta a neve il niente fino a creare uno spettacolo di illusionismi e fate morgane, un palcoscenico dove si recita a soggetto, creando un prodotto editoriale da allegare a tanta servizievole propaganda di regime e alla immancabile pubblicità commerciale. 

Al suo personaggio hanno attribuito prove e indizi che hanno quell'apparenza anemica ed evanescente, dove i referenti reali (i reperti) sono come l’araba fenice. Esauriti, introvabili, dispersi, segretati, distratti, dissipati, consumati… e però refertati. Per usare la formula di un grande filosofo si tratta della più vuota chiacchierata di cui si sia mai accontentata una testa di legno, quella di un’accusa che è riuscita a costruire un canovaccio da teatro dell’assurdo da far invidia al Processo kafkiano.

Signor Bossetti, provo un senso di vergogna per tanti miei connazionali che si nutrono di un giustizialismo che li rende persuasi di poter alleviare con il pettegolezzo il disagio esistenziale di vivere in un paese ignave e mediocre inseguendo un capro espiatorio che renda meno noioso e più sopportabile il mestiere di vivere. Un paese che ha bisogno di surrogati e oggetti sostitutivi per continuare a tirare a campare. Mentre si è celebrata in pompa magna la Liberazione, con la rievocazione di un vero eroe come il carabiniere Salvo D’Acquisto, un lavoratore incensurato, un padre di famiglia, resta in galera... e neppure gli è stato accordato il permesso per andare al capezzale del padre morente. Una sceneggiatura imbastita sulla base del Dna più inverosimile e fantasmatico di cui ci sia memoria negli annali scientifici, un reperto alieno che ci rappresenta un muratore come un extraterrestre dai nucleotidi d’amianto. Di sicuro quel nucleare dimidiato dal suo mitocondriale deve aver fatto saltare sulla sedia molti genetisti nella convinzione di trovarsi di fronte - in campo biologico - a un evento del tutto rivoluzionario analogamente al bosone di Higgs in quello della fisica particellare. Per non parlare poi di una sopravvivenza per tre mesi di azotati e fosfati, all'addiaccio, segno che voi muratori siete davvero di un altro pianeta.

Le scene del copione sono però, bisogna ammetterlo, ben impostate per il film, adatte al personaggio che le fanno interpretare, con dovizia di fatti a dir poco sconvolgenti. Per cominciare il camioncino che come in ogni film che si rispetti viene ripreso da varie inquadrature. Peccato solo che sembra che all’epoca ci fossero lavori in corso e che le misure del mezzo non coincidano con il suo Iveco che per altro quasi giornalmente transitava di lì nel ritorno a casa. Questioni di lana caprina. Bisogna dar atto ai suoi inquisitori che si tratta solo di un promo, giusto un’anteprima del film, ad uso informativo per un pubblico di cultori del giallo mediatico. Per la sabbia che doveva servire alle bisogna, tumulare la salma, un vero peccato che lei abbia deciso di farne un marciapiede rovinando alla regia una delle scene più d’effetto per un pubblico che immaginava qualcosa di spettacolarmente più appetibile. 

In ogni caso deve almeno ammettere che le shampiste hanno avuto un ruolo di rilievo nel delineare il suo personaggio in un quadro di psicoanalisi della perversione sessuale: sadico, erotomane ed assassino sulla base di una colorazione dei capelli che non poteva di sicuro non suscitare qualche sospetto. Peccato che non si sia neppure preso la briga di una violenza sessuale, giusto per dare qualche contezza a un movente tanto inesplicabile. La scientifica però, bisogna dirlo, lo ha monitorato, magari con l’aiuto di qualche psicologo attrezzato, e avrà concluso… non si sa bene cosa, perché senza offesa… lei proprio non sembra avere lo physique du rôle per il personaggio del film che vogliono farle interpretare.

C’è però un ultimo fatto che ha davvero suscitato la mia curiosità, si tratta della paternità. È un tarlo al quale non riesco a dare soddisfazione. Ci dicono lei abbia un padre putativo e uno geneticamente ‘autentico’. Da sempre si sa che i figli assomigliano ai padri un po’ caratterialmente e un po’ fisiognomicamente. Pur vero che in caso di eccezione si fa riferimento ai nonni o… al celebre detto mater semper certa est, pater numquam. Il fatto è che nel suo caso, come per il Dna alieno, la situazione risulta perfettamente capovolta. Ho osservato attentamente le fotografie che ritraggono lei e il signor Giovanni Bossetti che si possono reperire in rete e ho trovato una tale somiglianza con suo padre legale… da lasciarmi di stucco, mentre il povero Guerinoni non aveva il suo profilo fisiognomico, neppure un vago sentore di parentela. Alle volte la natura la fa di testa sua. A meno che - non mi si accusi di dietrologia (può capitare anche nelle migliori famiglie, quelle investigative intendo) - non abbiano fatto un po’ di confusione con tutti quegli alambicchi, provette, micro-pipette, etilometri e quant’altro…

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758 commenti:

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Bruno ha detto...

@Lorenzo Bianchi, semplice, se Massimo si uccide è il regalo più bello che possa fare a chi vuole condannarlo.

Chiara ha detto...

considerato che come apre bocca fa un danno, lo starebbe tutelando da se stesso

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Buongiorno


@LB
Questo Bulletin n.2 ce lo fai vedere o bisogna crederti sulla parola? :-D

andres ha detto...

@Chiara
scrivi "considerato che come apre bocca fa un danno, lo starebbe tutelando da se stesso"
Credi davvero in quel che hai scritto o era una simpatica battuta?

Dudu' ha detto...

andres
Dobbiamo essere obiettivi,,ha ragione Chiara.
La procura non vedeva l'ora d'avere qualcosa d'altro da "allegare".
Onestamente non sò quanto c'è di vero di quanto stà circolando, se è stato arricchito o se è tutta farina del suo sacco,in ogni modo stà nuocendo alla sua causa . Non mi stupirebbe che il bavaglio sia una sorte di prudenza,come dire,forzata.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Se la questione della corrispondenza fosse stata un falso come qualcuno continua a pensare, tempo mezzo secondo e dai legali sarebbe partita una bella denuncia e disconoscimenti vari di firma e contenuti; il fatto che venga deprecata solo la diffusione di parti delle missive (diffusione agevolata dalla difesa, non c'ero io a Quarto Grado a commentare insieme a Nuzzi alcuni passi due venerdì fa) induce a ritenere che la corrispondenza nel suo complesso sia avvenuta davvero e con le affermazioni di Bossetti che abbiamo letto; in tal senso sono d'accordo anche io con Chiara, non da ora Bossetti doveva tenere a freno lingua e pensieri se voleva tutelarsi davvero.

Dan F. Rinaldi ha detto...

@ Anonimo

Che cacchio è il "bulletin n. 2"??

Invece di domande enigmatiche potresti essere più chiario? E magari usare un nickname?

Dan F. Rinaldi ha detto...

Sul fatto che Bossetti è meglio che stia zitto, anche di penna, concordo con Chiara e Gugly. Meglio per lui intendo. Rimane certo la libertà di espressione ma in una vicenda così avvelenata e complicata o la si sa usare bene o è meglio star zitti. IMHO.

Guglielma Vaccaro ha detto...

La libertà di espressione non c'entra, è in gioco l'opportunità di offrire anche un certo profilo alla Corte e soprattutto ai giurati popolari verso i quali mi sembra che la difesa con la sua battaglia mediatica condotta anche attraverso i social abbia inteso rivolgersi.

In soldoni: come lo vedete un imputato per un reato plausibilmente a sfondo sessuale a danni di minore che parla di punto in bianco di sesso e preferenze sessuali con una sconosciuta che non ha ancora visto in faccia; aggiungiamo che tale corrispondenza è stata acquisita l'intera corrispondenza SU RICHIESTA DELLA DIFESA e la frittata magari è fatta.

Anonimo ha detto...

https://www.casier-national.fr/sheet/obtenir-le-bulletin-numero-2

Luca Cheli ha detto...

Anonimo:

Mais qui s'en fiche?

Sulla questione lettere di Bossetti: sì va bene, era meglio se non le scriveva, ma a me sa tanto di distrazione dalle cose serie e più tempo ci perdiamo dietro più perdiamo di vista la vera questione, cioè il DNA.

E per me le vere domande sul DNA sono solo tre: chi l'ha fabbricato, chi l'ha depositato, e quando.

Tutto il resto è noia.

Sulle lettere l'unica domanda che mi faccio è chi ha iniziato la corrispondenza, perché a me questa sembra un po' la versione epistolare del "prison snitch".


Dudu' ha detto...

Gugly
L'hai espresso nel modo giusto,non tanto la libertà d'espressione,ma una certa immagine da mantenere davanti la corte.
A frittata fatta trovo però che la difesa facendole acquisire tutte abbia voluto giustamente contestualizzarle e parare il colpo subito,in quanto se la corte ne avesse visionato solo 3 o 5 sarebbe stato peggio.

Ma per comprendere perchè si è comportato così e per capire le dinamiche sarebbe stato giusto venissero acquisite anche quelle della signora Luigjna(?), perchè se la stessa avesse furbamente coinvolto Bossetti in un certa libertà d'espressione,causa la detenzione carceraria,la solitudine,il bisogno di esprimersi( che nei momenti bui può salvarci), l'ingenuo ci sarebbe caduto come una pera. Ma siccome stasera non sono in vena di buonismo penso che se fossi al posto di Salvagni lo prenderei per le orecchie e ahimè gli darei del somaro.

Però siccome non sono nemmeno scema,credo che si trovi in una situazione difficilissima emotivamente,e forse forte di sapere che quel dna non è suo,che quella donna sapeva come"gestirlo" ,che chi più di lei poteva capirlo si è sciolto come un ghiacciolo.
Certo che se fosse davvero il colpevole non credo (ma non lo sò non avendo mai vissuto storie simili) non credo dicevo sarebbe caduto ad un dialogo epistolare così aperto con una perfetta sconosciuta.

Intorno ha una situazione disastrosa,la famiglia è in difficoltà,nessuno vuol credergli,si ritrova in un carcere da due anni e non saprebbe perchè.

È talmente ingenuo che se fosse stato lui l'avrebbero beccato il giorno dopo.
Però, se lasciamo perdere il fumo negli occhi,un tal personaggio non avrebbe retto un mese di carcere,avrebbe svuotato anche l'inconscio al trentunesimo giorno.

Ora stà alla corte decidere,se userà queste lettere per condannare,che dire,non avrei parole,dovrebbero contare solamente i fatti.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Purtroppo a tutela di sé stesso e proprio per le condizioni sicuramente difficili di detenzione anche se provocato una ragione di più per tenere cervello e mani a freno; la contestualizzazione non verrà percepita, passa la figura di uno che appena pensa al sesso non capisce più niente, e non gliene frega niente a nessuno se è stato provocato, doveva trattenersi e stop altrimenti chi può dire che non abbia perso il controllo anche con la vittima? È chiaro adesso il possibile danno?

Dudu' ha detto...

Concordo Luca Cheli,
Ho visitato la tua pagina,mi piace l'iniziativa,approvo.

Gugly
Comprendo benissimo, non è che me lo devi spiegare,ma vorrei sottolineare che lasciarsi andare e scrivere a ruota libera e lasciarsi andare ed ammazzare non è la stessa cosa!

Ti pare ?

Suvvia,ci sono momenti di sconforto,liti,e incomprensioni in ogni dove. Non è che perchè si litiga con la moglie si và caricare una ragazzina! Ma stiamo scherzando?
Ci vuole che dietro ci sia una storia pregressa, problemi comportamentali,abusi in famiglia,tracce chiare di comportamenti insani e qui non c'è nulla di nulla!
Scusa eh !
Inutile continuare dire,non doveva farlo,l'ha fatto. E ha offerto il fianco anche a te!
Quindi piedi ben piantati, se è innocente, e non ci sono prove (se ci sono i video dei suoi passaggi,si doveva periziare fosse suo quell' autocarro !) Il dna non è stato rianalizzato! Manco si sà di chi è figlio con certezza ,si condanna con la certezza non con il dubbio !!

Guglielma Vaccaro ha detto...

Errore: di chi è figlio Bossetti lo sa bene, tra le tante cose ha dichiarato in aula che Guerinoni era amico di famiglia e dava passaggi alla madre.

Dudu' ha detto...

Vabbè,sono stanca
Ho mal espresso e non completato i miei pensieri. Lo farò la prossima volta . Buona notte, Dudù

Anonimo ha detto...

vai a dormire, intanto, se c'è ne fosse ancora bisogno per qualcuno, è provato che è un maniaco sessuale, mica uno scrive quelle cavolate a una sconosciuta informatrice del carcere se non lo fosse, ti pare ?
sul DNA non convincete nessuno con le vostre strampalate teorie, è il SUO ed è lì, punto
chi lo dice che non si sà di chi è figlio ?: gilberto di volandocontrovento ?
buonanotte e ergastolo per bossetti.

Dudu' ha detto...

Gugly
Carta canta a casa mia,se la procura non ha voluto rifare l'esame un perchè c'è. E no erano 200 eura da sborsare. Anzi, dirò di più,l'avrebbe voluto dimostrare in una perizia terza,invece si è sempre sottratta.
I processi sono fatti di regole e da leggi che tutti devono rispettare. Andava appurato se era quel autocarro il suo,andava appurato se quel dna è suo!
In questa storia c'è un gran casino e nessuna ricostruzione che avvalli quanto potrebbe essere successo nemmeno lontanamente!
Non c'era sangue su Yara e dovevano trovarne a kili,non c'era sangue sui vestiti e dovevano trovarne a kili!
Yara era corificata!
Inutike la procura dica che i tagli sulla schiena li ha fatti rincorrendola nel campo, non ci sono tagli sul giubbotto,non c'è fango nei vestiti,ma in compenso c'è calcio e fili di tessuto che appartengono ad una coperta o tappetto multicolor. Yara è stata rapita per loschi scopi o è stata aggredita in palestra.
Bossetti è stato incastrato da quel dna !

Dudu' ha detto...

Vai a dormire a me non lo dici!
Hai capito ???

Mimosa ha detto...

Eppure ancora mi sto domandando come questo Lorenzo sia così capillarmente informato, molto più di tutti noi messi assieme …

Vanna ha detto...

Dudù concordo su tutto, soprattutto sottoscrivo l'umanità con la quale analizzi il bisogno di B. di comunicare con qualcuno che sicuramente lo ha stuzzicato e lui ha abboccato ingenuamente.
E un tipo così avrebbe seviziato o fatto altro?
Sta dentro proprio perché è così.
Mimosa, me lo sono chiesto anche io, ritengo che essendosi trovato anche lui in mezzo a "chiacchiere",chiamiamole così,si sia sentito emotivamente vicino al MGB, ed abbia cominciato ad indagare per conto proprio,vedi bene che ha scelto lo stesso avvocato e questo racconta qualcosa.
E' sicuro di quello che riporta e lo scrive apertamente, credo che molte persone siano a conoscenza di come è andata e non parlano.

Vanna ha detto...

Anonimo, ti farebbe comodo farlo passare per un maniaco sessuale vero?
Scagionerebbe la congrega che c'è dietro.
Un maniaco sessuale non comincia certo dopo i quaranta, dà segnali mooolto prima.
Per voi tutto fa brodo per accusarlo, le avete provate tutte, ci mancavano le letterine pelosine per definire il quadro del soggetto.
Piuttosto la Gina chi è veramente?
Perché lo ha stuzzicato?
Per uscire prima dalla galera?

Guglielma Vaccaro ha detto...

E' inutile giustificare Bossetti e buttare tutto addosso all'altra persona immaginando chissà cosa: se non ha capito che si stava cacciando in un guaio è stato stupido, idem se ha pensato di essere furbo che "tanto non esce fuori nulla", tanto più che come si è capito ai propri difensori non ha detto nulla, e loro si sono visti scoppiare la bomba in mano senza poter mettere altro che delle piccole pezze.

andres ha detto...

@ Gugly, Dudù, Chiara

no, scusate, il discorso non partiva dal bavaglio a Bossetti, ma dal fatto che, come dice Bianchi Lorenzo, a Bossetti non viene più recapitata la posta.
E' diverso. Il mio commento a Chiara, era in questo senso.
Una cosa è far stare zitto un uomo mooolto ingenuo, che come parla fa danni (a sé medesimo), un'altra è farlo sentire solo. A che scopo? Per sfinirlo psicologicamente? Un'altra versione della tortura, non fisica, ma avente mire identiche?
Se questa notizia della posta non consegnata fosse vera, francamente a me parrebbe un'altra decisione scorretta e anche crudele.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Premesso che io ho letto in giro che la posta gli amici gliela mandano e le raccomandate tornano indietro con la scritta "Ricevuto", non è che rispetto a prima l'imputato riceve molta ma molta meno posta perché la gente scriveva "per divertirsi" ma di fronte al rischio di vedersi pubblicate le lettere se ne frega della solitudine di Bossetti e semplicemente non scrive più?
Poi, se fosse vero che la posta non viene consegnata, ammesso e non concesso che sia vero l'unica spiegazione possibile è che in quelle missive c'è qualcosa di utile per il processo.

E si torna sempre lì: certe cose da qualunque parte provengano è meglio pensarle e basta....

Anonimo ha detto...

ANONIMO 12 MAGGIO 21:38

CONTENU DU CASIER JUDICIAIRE 3

Le bulletin d’extrait de casier judiciaire numéro trois comprend les condamnations les plus graves ainsi que des peines privatives de droit :

la mesure de suivi socio-judiciaire et la peine d'interdiction d'exercer une activité professionnelle ou bénévole impliquant UN CONTACT HABITUEL AVEC DES MINEURS,
toute condamnation pour crimes et délits supérieure à deux ans d'emprisonnement sans sursis,
toute condamnation pour crimes et délits inférieure à deux ans d'emprisonnement sans sursis,
certaines déchéances ou incapacités en cours.

Il est aussi possible de demander au juge qu'une condamnation ne figure pas au casier judiciaire 3 (celle-ci reste inscrite cependant sur les bulletins numéro 1 et numéro 2).

E allora sembra più' importante il bollettino 3 del 2 nel caso di specie.




Luca Cheli ha detto...

@Anonimo

forse non hai capito che il tema di discussione è il caso giudiziario di Bossetti, non quello di qualcun altro, fosse anche l'autore della strage della Stazione di Bologna.

Inutile insistere.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Però è un fatto che il sig. Bianchi è improvvisamente sparito; @Luca, il problema non è discutere un altro caso giudiziario, facendo una SEMPLICE RICERCA ONLINE a carico del sig. Bianchi si enumerano precedenti da brividi...e si torna sempre lì alla questione opportunità: questo signore dichiara antica e forte amicizia con Bossetti, può chiarire alcune notizie che lo vedono implicato in reati a danno di minori? Come suona Bossetti amico di un pregiudicato per questo tipo di reati?

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Guglielma Vaccaro ha detto...

Tranquillo non ci sono gli estremi per una diffamazione.

Ciao ciao.

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Bruno ha detto...

Lorenzo non prendertela, e lascia perdere le provocazioni, quando ti andrà bene e se vorrai ti leggeremo con attenzione, per adesso comunque auguri per una pronta guarigione. Per alcuni altri che vogliono sapere del passato di Lorenzo Bianchi, cerchiamo di non cambiare la strada tracciata verso Bossetti sia con prove di colpevolezza che di innocenza. In questo momento puntate la lente di ingrandimento verso la direzione giusta, prove e controprove su Bossetti come fin'ora si stava facendo. Non perdiamo tempo ed energie su sentieri che in questo momento non è necessario percorrere. Fra breve ci sara l'arringa dei difensori ed a giugno la sentenza.

Luca Cheli ha detto...

Cara Gugly,

credo che i contributori abituali abbiano già dimostrato di convivere tranquillamente con la questione sollevata, quindi mi sa che il battere e ribattere è superfluo.

Per quello che mi riguarda personalmente, io non mi faccio mai troppo impressionare negativamente dai certificati penali, perché so che il sistema (di qualsiasi paese) può sempre sbagliare.

Anonimo ha detto...

Vi leggo per quel che posso sia nei thread ultra millenari che qui.

Oggi intervengo brevemente sul "trappolone Gina": madre 45enne di 4 figli e moglie di giostraio, condannata nel 2011 a 13 anni (mica poco) per truffa, ricettazione, documenti falsi, scrive ad un'amica bergamasca un mesetto fa - senza accennare a nulla inerente al caso Bossetti - che si sarebbero riviste a settembre 2016. Ohilà. Straordinario. Confermato dai figli giostrai, intervistati dal sempre ottimo Sturlese Tosi. Settembre.

Le lettere diffuse da quel giornalastro (frequentato da un pigia pigia di pseudo giornalisti che non hanno fatto della deontologia la loro cifra principale) da due soldi iniziano (davvero interessante http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/bossetti-ecco-chi-e-gina-la-destinataria-delle-sue-lettere-2461160/) con Bossetti che risponde ad una prima lettera della Gina ringraziando lei e il reparto femminile perchè - Gina ha scritto - credono nella sua innocenza. Il tordo, anzi, il pesce affamato - di qualunque cosa che assomigli a un contatto umano, affettivo, erotico o di quel che volete voi nel contesto di una prigionia e sotto processo - abbocca in men che non si dica. Tordo, pirla, non c'è dubbio.
E' davvero un peccato che (per ora?) nulla si potrà sapere di che cosa scrisse in seguito la condannata per truffa, ricettazione, documenti falsi. Come sollecitò, per esempio, l'intimità del Massy: in lettere lette a Telelombardia appare evidente che Bossetti interagisce in risposta ad una "esposizione", ad un "mettersi a nudo" della carcerata.

Temo, caro Lorenzo Bianchi (a cui va tutta la mia comprensione per gli accaduti che hai raccontato) che le lettere siano autentiche: la calligrafia, obiettivamente caratterizzata da un ritmo diverso di "stretto di lettere" e "stretto di parole", potrebbe essere giustificata ampiamente dallo sfinimento del pover'uomo e dalla tensione legata ai contenuti delle missive. Ciò non toglie che sia stato un trappolone ottimamente congegnato: fumo negli occhi dell'opinione pubblica, tra micro presenze di DNA obiettivamente alla Frankenstein, dissanguamenti in un campo dove di sangue non ce n'è, ricerche pseudo porno su pubi impuberi (non capisco perchè nessuno ha osservato che una ragazza di 13 anni si trova ampiamente in età post puberale con tutte le conseguenze somatiche del caso: e continuo a pensare che una zampona, in quel pezzo tardivo di vicenda informatica, poco prima dell'arresto, la mise maliziosamente Hacking Team. Mah. ), furgoni, celle, testimoni che si svegliano dal coma mnemonico dopo 4 anni, etc etc.

Sono schifata dall'esibizione quotidiana di finto pudore da parte dei salotti televisivi, degli opinionisti, degli avvocatucoli intervistati qui e là, deglipseudo giornalisti e delle pseudo giornaliste con la bava alla bocca.
E' solo lo share, e l'auditel, a dargli corda e fiato. Appunto, dipende solo da noi sbattergli la porta in faccia. Definitivamente!

eli




Bruno ha detto...

Ma in fin dei conti se il povero Bossetti in queste lettere vere o non vere avesse scritto quel che si legge ma anche di più, per questo dovrebbe essere un vile e bieco assassino? Incredibile se questa fosse un altra prova a suo discapito, come è possibile far uscire fatti così intimi e privati. Ma dove viviamo e questa sarebbe la patria del diritto? Sarà il caso che il ministro di grazia e giustizia prenda provvedimenti. Comunque da quel che penso, hai ragione anonimo di poco fà, "eli", Bossetti ha abboccato alla trappola che gli è stata tesa con la complicità di Gina. C'è a questo punto da chiedersi come ha iniziato la Gina, quale è stato il suo approccio iniziale,?, ma non per sapere delle mutande e mazze altrui, ma è chiaro e lampante che a Bossetti gli è stato lanciato un amo, e nella situazione in cui si trova questo povero cristo, credo che avesse risposto anche ad un Hitrel di turno.

Nautilina ha detto...

'A la guerre comme à la guerre', ognuno usa le armi che ha nel gioco delle parti.
Si vede che l'accusa non ha per le mani prove ferree, altrimenti non ricorrerebbe a certi mezzi squalificanti.
E si vede pure che l'opinione pubblica conta un bel po', altro che secondaria e ininfluente come dicono alcuni.

Bruno,
hai perfettamente ragione.
Anche se Bossetti si lascia impropriamente andare in certe situazioni, un conto è giocare al latin lover per corrispondenza, un altro passare ai fatti (pesanti).
E' tutto da dimostrare che sia capace di massacrare una donna per un rifiuto, anzi, secondo me lui è proprio il tipo che, dopo un'avance di troppo, si becca lo schiaffo e se lo tiene.
Più di tanto non riesco a immaginare su di lui. Proprio non ce lo vedo a picchiare una donna, tramortirla a pugni, ferirla con un coltello. Una ragazzina, poi!
Ora che lo conosco meglio, dubito perfino che sia capace di uccidere un pollo.

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

errata corrige
la descrizione di MGB è di Nautilina non di Bruno chiedo scusa.

Bruno ha detto...

Poco fa stavo guardando QG. non sono riuscito a spiegarmi perchè mentre parlava Bassetti il perito informatico della difesa, mandavano continuamente in onda le immagini del presunto assassino di Trifone, se non sbaglio si chiama Cutolo. Per quale misterioso significato di comunicazione è stato fatto questo. Avrei capito che mentre parlava il Bassetti avessero mandato in onda la povera Yara o il povero cristo Bossetti invece no, solo immagini per qualche minuto del presunto assassino di Trifone e della fidanzata. Dove voleva arrivare il regista?

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Cutolo ?

Guglielma Vaccaro ha detto...

Bassetti è stato interpellato anche per il caso di Pordenone in merito al pc di Ruotolo, dopo ha parlato come consulente di Bossetti.

Dudu' ha detto...

Insomma,
Stà pm stà facendo suoi i dubbi della difesa.. ma non intendo espormi oltre, voglio finisca prima la sua requisitoria.sono curiosa sapere dove andrà parare fino alla fine.

Confermo quanto detto da Gugly,Bruno ,sono passati al servizio su Bossetti, tramite Bassetti interpellato sul caso Trifone(davvero strano anche questo caso, giudici che chiedono ulteriori indagini, ...menomale!) ,che ha ribadito che dal 2002 che i pc erani in uso a Fam. Bossetti, guarda caso le ricerche su tredicenni avvengono,ma guarda un pò, guusto giusto a maggio 2014!

Quando si dice il caso !!

Come per le lettere recenti,bel colpo di teatro !! Sarà felice avercela fatta eh !!

Nautilina,che non sarebbe capace di ammazzare un pollo m'è piaciuta assai !!
Son morta dal ridere !

Sono molto felice che Mimosa sia qui tra noi, mi mancava il suo sottile acume.

Vanna,rispondo solo ora : :-)

eli, carissima, bello ritrovarti!!! :-) che piacere ho provato, bella sorpresa!!

Buona notte a tutti ! :-)

Chiara ha detto...

ah capisco, certo non fa una piega...dunque, che un utente con precedenti di pedopornografia si dichiari sodale di vecchia data di un imputato alle prese con un problema analogo (ma ben peggiore, ovviamente) e che però è sempre stato descritto come lontano anni luce da certi ambienti e interessi, NON interessa, NON c'entra, NON conta. "perchè si deve parlare di bossetti e non di pincopalla". nota a margine: è ESATTAMENTE di bossetti che si parla.
ma siccome è bello contraddirsi, quando parliamo dell'altra perla che va a devastare l'immagine pubblica creata a difesa dell'imputato, ergo le lettere spinte, allora beh, chiaro, diventa essenziale la Gina, che dobbiamo preoccuparci di bossetti? none, la gina è il punto: gli avrà mai fatto virtualmente annusar la topa, per spingerlo a vergare i virtuosi versi che conosciamo? embè, questo sì è determinante davvero, non c'è che dire! altro che pincopalla e la condivisa simpatia per infanti e dintorni! nota a margine: con una condanna a 13 anni nel 2011 (settembre? vogliamo scommettere?), sentire nel 2016 parlare di permessi e/o pene alternative al carcere per il residuo di pena è null'altro che quanto previsto dal nostro ordinamento scontata metà pena....tanto che la detenuta stessa lo sapeva anticipatamente; come tutti i detenuti; magari riflettere prima di gridare al complotto non sarebbe male.

Chiara ha detto...

ah scusi bianchi, giacchè ha sollevato lei la questione: dov'è scritto che lei lavora con minori?

Unknown ha detto...

DATO CHE DI FORCAIOLI E COLPEVOLISTI NE HO DAVVERO PIENE LE TASCHE E GIUSTO PER SODDISFAR MORBOSA CURIOSITA' ECCO QUI MADAME @CHIARA QUANTO DA LEI RICHIESTO

E DOPO QUESTO LASCIO CODESTO BLOG DEFINITIVAMENTE SCHIFATO DA CHI SA SOLO SPUTAR SENTENZE CONVINTO D'ESSER IL MEGLIO DEL MONDO

http://imgur.com/a/FV6QZ

NON ME NE VOGLIA MASSIMO PRATI MA IL SOTTOSCRITTO CERTE PERSONE LE SCHIFA.

andres ha detto...

@Dudù
non ho visto QG (non ce la faccio proprio) però trovo molto interessante quanto
hai scritto " (Bassetti)...che ha ribadito che dal 2002 che i pc erani in uso a Fam. Bossetti, guarda caso le ricerche su tredicenni avvengono,ma guarda un pò, guusto giusto a maggio 2014!
Quando si dice il caso !!"

@Chiara
solo un caso?

Argomento Gina: quindi secondo te la Gina, scriveva cose intimissime al detenuto Bossetti perchè innamorata? E soprattutto, donna di buon cuore e sensibilissima, aveva sentito l'urgenza di avvertire chi di dovere di una pericolosa deriva di lui verso il suicidio?

Luca Cheli ha detto...

@Chiara

Non ho ben capito di che cosa tu e anche Gugly vi stiate preoccupando: della reputazione del signor Bossetti e di quella del fronte innocentista?

Strano, perché in altri siti i vostri commenti suonano tanto come una derisione dell'uno e degli altri.

E allora, o le vostre opinioni cambiano a seconda dell'opinione prevalente nel contesto in cui scrivete, ed in tal caso siete delle banderuole, ovvero queste vostre "preoccupazioni" sono solo strumentali e volutamente disruptive della discussione principale qui in corso.

Perché la discussione principale, la discussione qui in corso, la vera discussione sul signor Bossetti, è sul come sia stato incastrato con un DNA sintetico, quando e da chi.

Quanta gente vi è coinvolta, a che livelli ed in che contesti?

Questi livelli sono privati od istituzionali?

Questo è il vero elemento di interesse storico del caso, il resto è solo fuffa quando non voluta disinformatija e maskirovka, tanto per usare un paio di termini cari al KGB.

Le lettere della Gina? Chiacchiere da beghine a confronto del tema di cui sopra.

Bossetti non è Nelson Mandela per reputazione o Giulio Andreotti per astuzia e cautela?

Grazie, lo sappiamo tutti.

Il passato del signor Bianchi è irrilevante qui perché la stessa pista pedopornografica/erotica a proposito di Bossetti è una maskirovka volta a distrarre dalla vera discussione.

Magari ha ragione Abbate: la corte sarà influenzata sfavorevolmente da quelle lettere, ma ciò, se vero, sarebbe solo un piccolo tassello in un errore giudiziario che ha ben altre, e ben più rilevanti, origini.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Stiamo che anche l'immagine conta in un processo: dichiararsi povero diavolo e padre di famiglia e dimostrare di pensare ad altro favorisce l'immagine di "Favola".

Vanna ha detto...

Ti batto le mani Luca Cheli e in più aggiungo: a chi dà tanto fastidio che si difenda questo padre-figlio-marito di famiglia?

Perché non si debba accogliere l'idea che sia innocente, fino a prove contrarie ovvero fino a prove provate-verificate-ricontrollate?
Ovviamente al Sistema, che ha permesso di affondare il presunto colpevole alla ricerca di prove pietose perché sempre meno provate e private di significati se non quello di cucirgli e inamidargli il vestitino di colpevole.
Perbacco:
-Non si conoscevano.
-Cadavere non trovato per tre mesi e ce l'avevano sotto il naso, se è vero che stava lì.
-Cadavere con uno stato di decomposizione a metà differente.
-DNA fresco abbondante, sparito e a metà.
-Altri DNA...lasciamo perdere...
-furgone taroccato e chiaramente detto.
-ricerche araldiche,alla ricerca de che?
-nuovi confronti dna non fatti.
-computer sotto controllo.
-una corte avvelenata contro di lui fin dall'inizio.
-processo a porte chiuse, come quello di Parolisi, processi di Stato? No di sesso, forse negato, e pure i bambini in tv vedono immagini sconce e scene di violenze inaudite, vorrei la tv a porte chiuse!
-e altre pantomime pietose, tipo quella di far tornare indietro una nave e non indagare a fondo sul cantiere e suoi lavoranti.
Se tutto questo, e c'è altro ancora, sembra normale agli addetti ai lavori vuol dire che i percorsi investigativi-giudiziari-informativi hanno fatto un gran falò che non dà luce ma produce solo fumo.
Ciò non toglie che ho gran piacere di vedere che per alcuni su Bossetti s'è acceso il riflettore della colpevolezza e su altri c'è il buio, peccato che si pretenda di far luce per forza con l'energia dello sminuire e svalutare il parere altrui.

Al dunque, dov'è la verità?
Che vi sia ciascun lo dice,
dove sia nessun lo sa.

Vanna ha detto...

Ovviamente la poesiola con la quale ho chiuso il post precedente è ironica perché la verità, il Sistema la conosce bene, per questo la manipola.
Il Favola è stato preso perché era così non perché era l'assassino.

PINO ha detto...

VANNA cara
"Che vi sia ciascun lo dice,
dove sia nessun lo sa."

Ma stai scherzando?
La sa il PM! e l'ha narrata come una favoletta, nel suo intervento (non ancora concluso) in tribunale.
Una favoletta che dovrebbe far passare in cavalleria, e giustificare, le migliaia di euro sperperati per una assurda ricerca.
Saluti affettuosi, Pino

andres ha detto...

@gugly
Non c'è dubbio. Altrimenti perchè la Pm l'avrebbe tirate fuori? All'opinione pubblica, giuria compresa, ha fatto effetto. Sicuramente,non è questo il punto,
ma ha, mediaticamente e, purtroppo,dal punto di vista processuale, un peso niente male.L'accusa ci vede una libido incontrollabile. Personalmente ci vedo un uomo semplice che è cascato in un trappolone ben orchestrato.E mi conferma l'opinione
che non sia colpevole,(altrimenti sarebbe stato moolto accorto a non scrivere caxxate) se non della propria ingenuità.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Processo a porte chiuse? Io sono stata a tre udienze e la persona che conosco che ha assistito ieri e ha riportato particolari devastanti sull'aggressione pure....

andres ha detto...

@gugly
Non so se posso fare un riferimento al forum di cui sei co-moderatrice, però, perchè no? Ho letto stamattina il resoconto di Celeste,presente in udienza, veramente interessante.Mi pare che sia il resoconto,finora uscito, più esauriente.
Invito gli amici di questo blog a leggerlo.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Non sono co-moderatrice ma semplice utente, come ho detto già in precedenza lo spazio è aperto a tutti.

Come vedete niente porte chiuse al processo...

Paolo A ha detto...

Comunque, se le cronache giornalistiche sono fedeli, il pubblico ministero nelle sua requisitoria non ha spiegato le enormi incongruenze della sua ricostruzione con quello che era lo stato del cadavere, il modo in cui erano indossati gli indumenti e lo stato di quegli indumenti.
In caso di condanna di Bossetti la corte dovrà spiegare tutti questi passaggi e non so come potrà argomentare in maniera logica, per esempio, se il cadavere di Yara aveva un taglio dalla spalla sinistra sino all'ombelico, perché il giubbotto è stato trovato completamente allacciato senza un taglio riferibile a quello sul corpo; e questa è una delle tante incongruenze rispetto alla ricostruzione accusatoria.

Guglielma Vaccaro ha detto...

@Paolo A.

le leggi il resoconto dell'udienza di ieri c'e' qualche chiarimento in merito.

andres ha detto...

@Paolo A @ gugly
L'ho letto, e sono pienamente daccordo con quanto scrive Paolo A.

Chiara ha detto...

eh Luca, Luca (e Vanna, Vanna)...già dimenticati i tempi in cui anche nei vostri scritti imperava il mantra "ma non vedete che uomo dimesso, con la testa tutta al lavoro e famiglia e basta, incapace di malizia, buono come il pane; nessuno ha mai potuto suggerire che potessero interessargli i minori ecc ecc e quindi come potete voi, o oscuri meschini malpensanti, osare immaginare cotanto specchiato padre di famiglia, nel mentre irretisce una ragazzina?"
io quei tempi e quel mantra non li ho dimenticati.
ed è esattamente in relazione a quelli, sui quali si fondava la gran parte della difesa del bossetti prima della deposizione di capra sul dna, che gugly ed io ci permettiamo di tirare due somme su quanto la vicinanza con simpatizzanti pedopornografi amatoriali e disinvoltura sessual-seduttiva verso l'altro sesso, abbiano DEMOLITO quegli assunti apodittici.
comodus discessus, ora, dire "beh che c'entrano ste cose, siete morbosi, mica sono prove di un delitto"....eh carissimi, l'argomento "personalità dell'imputato" come non indifferente alle argomentazioni difensive o accusatorie non l'abbiamo tirato fuori noi eh, bensì i difensori e gli innocentisti.
quindi, per piacere, non fate quelli che cascano dal pero.
giusto per lealtà dialettica, mica chissà che.

Chiara ha detto...

andres

evidentemente hai letto di fretta: nel resoconto si dice che in diversi punti gli indumenti (i leggings in particolare) sono tagliati riportando la forma delle ferite e che quindi si esclude il denudamento completo; viceversa è ipotizzabile il sollevamento (intenzionale o a seguito di collutazione? boh) degli indumenti che coprivano seno e dorso (ergo maglia e giubbino). cosa quindi non sarebbe stato spiegato scusa?!

Paolo A ha detto...

Chiara
Ma cosa stai dicendo?
Tic chiedo se hai visto i disegni di come Yara indossava i vestiti al momento del ritrovamento, perché per me non hai visto proprio un bel niente.
Come può un assassino effettuare un taglio dalla spalla sino all'ombelico con ii giubbotto allacciato quasi sino alla fine dello sterno, se anche avesse effettuato un'operazione simile, per me impossibile, perché il reggiseno è integro senza un taglio, e poi una lesione simile non avrebbe provocato un'abbondante fuoriuscita di sangue, e questo sangue dov'è, sugli indumenti ne hanno trovato molto poco, una quantità incompatibile con quel tipo di lesioni.

Talvolta leggendo certi commenti mi chiedo dove è la logica in certe ricostruzioni, forse "dilavata" come il sangue di Yara.

Guglielma Vaccaro ha detto...

I disegni? Ma se abbiamo avuto il resoconto del processo...forse non è chiaro, molte informazioni circolate sulla stampa sono state alterate a bella posta, poi se qualcuno ha letto l'autopsia dai faldoni del processo sono ben disposta ad ascoltare.

Paolo A ha detto...

Gugly

Evidentemente le immagini del sopraluogo e dell'autopsia non le ho viste, per quello mi rifaccio ai disegni pubblicati sugli organi di stampa, però ho visto le immagini degli indumenti; se l'autopsia ha riportato che Yara aveva un taglio dalla spalla sino all'ombelico, uno dei tanti, mi chiedo perché il reggiseno non presentava tagli o semplici abrasioni o scalfitture, non rispondermi dicendo che non ho visto il reggiseno perché le immagini sono facilmente disponibili sul web, è chiaro che quella ferita è stata inferta col busto completamente nudo;
se poi la Ruggeri afferma il contrario è lampante che serve a puntellare la sua ipotesi accusatoria, ma questo non significa che non possiamo usare il nostro cervello e la nostra logica per sostenere che quella ricostruzione non solo è impossibile, ma anche ridicola.

andres ha detto...

@Chiara

Le spiegazioni della Ruggeri non mi hanno convinto, non ho detto che non siano state date. Ti faccio solo alcuni esempi
"... a proposito del dna, il pm Ruggeri ha detto che il fatto che non si sia potuto stabilire con certezza se la traccia da cui fu estratto fosse sangue non «inficia il risultato identificativo."
Come mai da una traccia così perfetta non si riesce a stabilirne la natura?
Da quanto ho letto è impossibile.
" Letizia Ruggeri ha poi citato due sentenze, una del 2004 e un’altra del 2013, in cui il dna assumerebbe valenza di prova se ripetuto più volte."
In questo caso NON è stato ripetuto.Nè prima, nè si è voluto fare una verifica dopo. In più per la Difesa le sentenze citate dicono il contrario. Vedremo.
"... contatti del suo computer con siti porno «sospetti"
Riporto la frase scritta da Vanna :" ( dal 2002 che i pc erano in uso a Fam. Bossetti, guarda caso le ricerche su tredicenni avvengono,ma guarda un pò, giusto giusto a maggio 2014!"Inoltre penso alle pacche sulle spalle dei galantuomini dell'HT. E mi puzza tanto tanto.
Secondo l 'accusa Yara è morta e rimasta nel campo di Chignolo.
La Ruggeri dice " Le pattuglie di ricerca avevano controllato il campo ma non si erano addentrati all'interno. Si tratta di un campo agricolo che ai tempi era "fermo", quindi erano presenti sterpaglie alte anche 1mt. Il cadavere, come detto, viene ritrovato casualmente dall'appassionato di aereoplanini, non aveva odore anzi, allontanandosi anche solo 2 passi da dove venne visto la prima volta il cadavere, questo non si vedeva più da quanto era coperto da
vegetazione"
Campo perlustrato palmo a palmo, con gente che va e viene, cani...nessuno ha visto niente. Odore di cadavere, nessuno sente niente. Mi permetti di non crederci? Ti dico di più, Se fosse vero, mi spiega la Ruggeri come si è conservato il dna?
"- Da tutte le analisi delle scarpe ...camminato sul campo di Chignolo."
Mi ricordo che le scarpe erano in condizioni molto diverse l'una dall'altra.Non lo spiega.
Dice che la vittima era in vita quando fu ferita in modo tanto crudele , ma non ci sono ferite da difesa. Mi pare strano. Potrebbe essere stata tramortita in un secondo momento, ma prima, non ha provato a difendersi?
Posizione del cadavere . Si parla di "stress agonico per ipotermia..." Ma in questi casi la posizione al momento della morte non è rannicchiata? In più si era detto che le braccia fossero sopra la testa. Ora si dice che avesse una mano in tasca!
Contenuto gastrico.Mi pare strano che indichino quel lasso di tempo.A che ora ha pranzato Yara? Una digestione, di un secondo col contorno, in una persona sana quanto può durare? Due ore, tre massimo!
"non si sarebbero potute trovare tracce di sangue a causa dei liquidi della putrefazione del corpo, non è quindi stato fatto quell'esame per questo motivo."
Non mi pare credibile nel modo più assoluto!

Arrivo fino qui per mancanza di tempo, perchè devo assolutamente uscire. Semmai continuo dopo

Guglielma Vaccaro ha detto...

Gli organi infatti hanno pubblicato questo....

http://www.bergamosera.com/cms/categoria/provincia/isola/page/41/

Io me le ricordo bene le paginate "sulla Brena-che-ha trascinato-il-corpo-per-aver-lasciato-una-quantità-così-copiosa-sulla- manica"

E il morso? Ve la ricordate la storia del morso? Soprattutto nei primi tempi dell'indagine è facile che la Procura abbia rilasciato particolari non corrispondenti alla realtà per vedere se qualcuno si coonfondeva...ah, naturalmente la difesa appena entrata in possesso dei faldoni (a fine febbraio 2015) ha letto e verificato i veri dettagli, però stranamente si è continuato a parlare del trascinamento della Brena...curioso! Eppure si poteva specificare...

Vanna ha detto...

Chiedo a voi tutti, in quei tagli sugli indumenti, o quel che rimane o se ne può ricavare, insieme al fango, al rosicchio di animali, alle foglie secche, per caso c'è anche la firma "Massimo Giuseppe Bossetti"?
Cosa?
C'è il DNA... che sbadata!
Sì, è il DNA di un alieno privo della sua metà.
La metà non è importante?
Non serve a niente?
Sì che serve, a dimostrare che quando si lavora bene bene si analizza tutto al completo.
Quando si lavora bene, si chiudono e si perquisiscono i locali dove è stata la vittima, si controllano tutti gli addetti ai lavori bene bene.
Nel cell. di WB cosa c'era?
Chi è? Questo maggiordomo dico, dall'aspetto inusuale che lavora lì e ha un furgone, tutti quelli della palestra hanno avuto i vuoti di memoria: sordi-ciechi-muti, forse bisognava rinfrescargliela la memoria a tutti, almeno per rispetto della ragazzina e dei suoi sogni...nella cassetta.
Gli stessi vuoti sono stati nelle indagini, ma siccome paghiamo noi, le indagini hanno preso una sola direzione dal sec. XVIII ad oggi.
Nel furgone di Fikri cosa c'era?
Non è tornato in terra italica?
E' rimasto in Africa...?
Perché?
Ma certo che si lavora bene!
Ah i cani avevano il raffreddore, la frase di Fikri non si sapeva tradurre bene, la notte e il giorno dopo hanno continuato a lavorare al cantiere e dopo dopo ancora, bisognava finire per dare altri posti di lavoro...quindi i cani sono andati a cuccia, non servivano a nulla.
Per tre mesi nessuno odore nauseabondo portato dal vento delle montagne, si è insinuato tra le forre, i campi, le erbe secche, gli incontri clandestini, le Sabbie Mobili, è giunto ai ricercatori, forse raffreddati anche loro.

Ed ancora si potrebbe andare avanti, si potrebbe fare il teatro dell'assurdo o riscrivere la sceneggiatura alla Kafka.

Vanna ha detto...

Andres,
Riporto la frase scritta da Vanna :" ( dal 2002 che i pc erano in uso a Fam. Bossetti, guarda caso le ricerche su tredicenni avvengono,ma guarda un pò, giusto giusto a maggio 2014!"
Sono stata io?, non lo ricordo.
Comunque condivido il tuo.

Guglielma Vaccaro ha detto...

La prossima volta in giudizio vale solo il video...no, aspetta, anche quello può essere manipolato e diventare "tarocco"...

Come mai non leggo tutta questa indignazione per un Logli qualsiasi, un Paolo Stroppiana e un Salvatore di Grazia qualsiasi, questi ultimi andati a processo IN ASSENZA DI CADAVERE?

Ma davvero l'indagine attraverso il DNA e la scoperta dopo quattro anni del probabile colpevole ha smosso tali paure????

Nel 2002 quando attraverso la mappatura di un paesino dell'Alto Adige furono trovati prima il padre del colpevole e poi il colpevole (che tecnicamente non ha confessato perchè non ricordava nulla ubriaco fradicio) non ho letto gente che ha creato comitati per il condannato assassino della povera Sig.ra Maria Frontalher, eppure la tecnica di indagine è stata la stessa anzi, la ricerca della Procura di Bergamo nasce da lì.

Guglielma Vaccaro ha detto...

*chiaramente il video in cui si vede la commissione dell'atto omicidiario, ma anche per quello si griderebbe alla contraffazione...sul serio, secondo me il fatto che dopo anni si sia risolto quello che sembrava destinato a rimanere l'ennesimo cold case, e che sia stato risolto attraverso metodi di indagini che frugano letteralmente e non metaforicamente dentro e che possono pregiudicare anche assetti familiari, fa paura.

Vanna ha detto...

Gugly,
non conosco i casi che riporti, riguardo questo invece ti chiedo: conosci altri casi contorti, intrecciati così ben bene che nessun dato riportato veramente funziona.
Conosci casi uguali che sono durati quattro anni e mezzo tenendo sul filo di vecchi aggiornamenti resi sempre come nuovi?
Conosci altri ministri che hanno sbandierato all'Italia unita che si era trovato l'assassino di Yara?
A parte il caso Parolisi-Rea che qui ha tenuto banco per molto tempo, altro caso emblematico di condanna di un innocente, con analisi e controlli alla carlona. Lì c'era il sesso in caserma, nel bosco, condito con droga sotto gli occhi vigili dell'Aereonautica, è uscito fuori qualcosa? No e neanche Parolisi, la sua bimba sta crescendo non con chi la madre aveva scritto che dovesse crescere, a riprova che lei sapeva qualcosa e lo disse alla cognata non all'amato fratello.
Il mio modesto parere è il seguente: quando incontriamo casi intricati, inspiegabili che hanno più chiavi di lettura perché sono ambigui, i colpevoli di turno, che non sono "aquile" e sono di estrazione sociale modesta, vengono scelti e incolpati, in modo discutibile si mette in piazza qualche loro manchevolezza o colpa, mentre i veri colpevoli sono a piede libero.
Il Sistema possiede dei percorsi con procedure, rituali, opportunità tali che sono in grado di "creare" l'omicidio perfetto incolpando altri.
I fari sempre accesi sul caso distolgono la comunità da fatti più gravi e la rendono imbecille.

Dan F. Rinaldi ha detto...

Ho letto un paio di resoconti dell'arringa di ieri della Ruggeri: al di là delle possibili contestazioni su questo o quel fatto, DNA in primis, a me hanno colpito principalmente due cose le quali smentiscono la comune vulgata attorno a questo caso, e sono:

1) La posizione delle braccia di Yara, una delle quali dentro una tasca (quella sinistra se non ricordo male) e l'altra distesa con dell'erba, diciamo così, attorno al polso

2) La descrizione delle ferite che appaiono molto più cattive e intenzionali di quanto mi sembrava finora (qualcuno aveva anche parlato di "graffi")

Il primo punto favorisce l'ipotesi che Yara sia morta in quel campo, più per la mano in tasca che per l'erba, secondo me.

Invece il tipo di colpi e il tipo di ferite, così come descritto dalla PM, suggerisce l'idea di qualcuno che vuole infierire piuttosto sadicamente ma senza voler uccidere subito.
Da quanto ho letto e capito sembra più la descrizione di un voluto e protratto sadismo che una furia momentanea scaturita da una negazione sessuale. Anzi col sesso, nel senso comune del termine, sembra avere ben poco a che fare, pare più un voler vendicarsi di quel corpo o su quel corpo (per qualche motivazione).

Certo è strana la ferita da spalla a ombelico che non taglia il reggiseno: però è stato trovato slacciato e dunque potrebbe esserci stata una sorta di ricomposizione degli abiti sul corpo da parte dell'assassino.

Guglielma Vaccaro ha detto...

A proposito di casi contorti e risolti dopo anni anche SENZA DNA cercate ad esempio Maria Ridulph e in Italia, appunto Maria Frontalher o Marina di Modica; il fatto che Alfano si sia appropriato della notizia non c'entra niente con il fermo, la questione era diventata di principio per la Procura di Bergamo e in generale dopo il caso Scazzi l'omicidio di un'altra ragazzina e con le tecniche di indagine descritte si aspettava un risultato.
Certo, la Val Seriana è stata anche un laboratorio a cielo aperto; possiamo temere a pelle l'indagine genetica visto che il 10% dei figli sono illegittimi, ma da qui a contestare la bontà del risultato ottenuto con Bossetti corre tutta l'autostrada del Sole.
@Dan anche io dopo ieri ho finalmente compreso l'aggravante della crudeltà.

Norad ha detto...

A me colpisce che la pm abbia nuovamente avuto il coraggio di dire che B al momento dell'arresto voleva scappare nonostante il video girato dalle stesse FdO che smentisce tale fatto.

Ciò che dice sul dna poi è al di là di ogni sopportazione.
Che fosse per esempio una traccia mista è tuttora in dubbio.

In quanto a certi utenti, non si capisce in effetti perché tutto a un tratto abbiano sentito l'esigenza di scrivere qui.
Comunque sulla loro "natura" vi ho messi in guardia tempo fa e ripetutamente.
Che un "avvocato" si esprima in certi termini fa davvero inorridire.
Come caricare di un significato che non hanno le stupide lettere che ha scritto l'imputato. Perché anche le lettere devono essere contestualizzate. Se si parlasse di molestie contro donne adulte potrebbero anche avere un peso, ma in questo contesto non mi pare proprio ci sia il benché minimo nesso.
Rimane il fatto che anche se anche a scritto delle cose, non risulta che in pratica si sia mai comportato in maniera men che irreprensibile.
Ad ogni modo si desse retta alle chiacchiere, si dovrebbero fare retate quotidiane in tutti i bar della nazione !

Personalmente penso di aver mai visto tanta bassezza da parte dell'accusa, neanche nelle peggiori fiction, per dire.
E mai avrei pensato che nei tribunali si facessero chiacchiere peggiori che bar citati prima e con la differenza che almeno nei bar non si condanna nessuno.
Condannare una persona su queste basi fa inorridire e qualcuno si domanda ancora perché tanti si interessino a questo caso.
Si vede che loro per indole e mestiere sono abituati a certi abomini, noi no.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Parlo per me: ho iniziato a scrivere qui perché qualcuno mi ha criticato leggendo da altre parti e quindi dico la mia; glisso sugli altri insulti che vanno nel personale, forse chi li usa non ha altri argomenti da opporre.

Vanna ha detto...

Norad!
Complimenti!
Condivido!

Vanna ha detto...

Norad,
mentre qui si è argomentato su tutto quello che è uscito intorno al caso in questione, sempre ponendoci molti dubbi e sempre nell'ottica di non condanna fino a prova contraria, altri non argomentano sulle possibilità di errori a livello scientifico e investigativo, danno per scontato che lui era lì, l'ha presa, l'ha uccisa, non ha alibi, il suo dna è la sua firma in chiare lettere, sposando pienamente tutto il convincimento del P.M. che tutto è stato fatto correttamente e lui c'era!
Che la vita non solo di MGB è stata rovinata, ma anche quella dei suoi teneri figli lo è stata, oltre a non avere più un padre in famiglia monoreddito, in più un padre pedofilo, assassino figlio di..., marito di... e pure smemorata che non gli dà l'alibi, anche questo è stato fatto!
Eppure mentre noi stiamo a parlare con umanità, dobbiamo anche leggere che qui si insulta perché non ci sono argomenti!
Qui si dissente e si spiega, bisognerebbe stare più attenti ad attaccar briga, perché nun c'è trippa pe' gatti, cela mangiamo noi la trippa.

Nautilina ha detto...

Però, beghe a parte, il link postato da gugly mi ha rinfrescato la memoria e la ringrazio.
Soprattutto in questo punto:
"...Scomparsa da Brembate Sopra il 26 novembre scorso, Yara Gambirasio viene cercata a tappeto fin dai giorni immediatamente successivi e tra tutte le squadre impegnate nelle ricerca ce n’è una che batte anche la zona industriale di Chignolo D’Isola, precisamente l’area di via Bedeschi che si raggiunge in auto da Filago e da Madone.
Il gruppo impegnato è quello dei Volontari della Protezione Civile di Filago, c’è anche la Polizia con i cani, il terreno viene battuto palmo a palmo con una ventina di uomini ognuno dei quali verifica 1 metro quadrato: il controllo è capillare e avviene il 12 dicembre, solo due settimane dopo la scomparsa..."
"...Il controllo organizzato dalle squadre impegnate nella ricerca di Yara, quindi, è datato 12 dicembre e non fu trovato nulla: se si pensa che durante questi interventi vengono scoperchiati tombini e controllati con minuziosa attenzione anche gli anfratti più nascosti è ragionevole pensare che qualche sterpaglia non possa fermare le operazioni di controllo..."

Quindi non sono stati gli 'innocentisti' dissennati a inventarsi la storia del corpo trasportato in un secondo momento, per pura fantasia e irrazionale desiderio di difendere Bossetti.
Se i giornali scrivono certe cose, poi la gente può anche crederci, no?
E quando quasi tutti i giornali, compresa Repubblica se non ricordo male, ci hanno mostrato il disegno di Yara trovata con le braccia alzate, ne doveva seguire subito una smentita, invece no, tutti zitti fino alla requisitoria finale, dove per la prima volta ci fanno sapere che in realtà la ragazza aveva una mano in tasca. Mah.
Comunque, mano in tasca o meno, la posizione distesa mal si concilia con una morte per ipotermia.

Un'altra cosa mi ha colpito: il PM ha detto che Yara aveva una vita limpida, senza segreti, da brava bambina. Perfetto, è quello che penso anch'io.
Ma allora, come mai la brava bambina s'incontrava con un quarantenne sposato, in macchina, in un parcheggio poco frequentato e non le piaceva essere osservata da signore ficcanaso? Come mai è salita sull' autocarro di quell'uomo, di sera, quando era già in ritardo e la mamma a casa stava pronta con un bel rimprovero e una punizione? E ancora, come mai non si è trovata nemmeno una telefonata o un messaggino fra lei e Bossetti?
Andiamo, è tutto un controsenso.
Io questo proprio non lo trovo credibile.

Ed è vero che l'aggressore ha infierito su di lei con sadismo e crudeltà, ben oltre lo scopo di ucciderla, questo l'ho sempre saputo. Ecco perché non ritengo realistico che a commettere quelle atrocità sia stato Bossetti ben abbronzato, depilato e cosparso di crema Nivea, solo per un appuntamento andato in bianco.
Anzi, mi correggo, Bossetti doveva essere in giro ancora con gli abiti da lavoro, e le mani sporche di calce...assolutamente NON credibile.

Paolo A ha detto...

Scusate quale è la fonte giornalistica del fatto che Yara avrebbe avuto una mano in tasca al momento del ritrovamento, non sono riuscito a trovarlo da nessuna parte.
Vorrei ricordare che secondo le notizie sino ad ora conosciute si parlava di mani parzialmente all'interno delle maniche del giubbotto con le braccia sollevate e non di mano in tasca.

Wolf ha detto...

La Ruggeri racconta cavolate che spero la giuria non le beva.

1- Un morto per il freddo non lo si ritrova disteso come se stava a prendere il sole.

2- Il 26 di novembre dopo le 18°° è già buio, me lo vedo il Bossetti portarci a piedi la ragazzina in mezzo ad un campo, spogliarla e seviziarla con una torcia in una mano e 2 diversi oggetti contundenti e poi anche la costanza per rivestirla.
http://www.ecodibergamo.it/videos/video/yara-il-percorso-nel-buio_15245_44/

Nautilina ha detto...

Paolo A,
arrenditi, dai, è ormai evidente che l'opinione pubblica su questo caso è stata confusa e sviata per anni.
Con quale guadagno? Escludendo quei pochi programmi dedicati ai crimini e i giornali, specie quelli gossipari, non vedo altri interessati economicamente a ingarbugliare le cose più di quanto già non fossero.

Ma forse, passando ad altri campi meno materialistici del vile denaro, si vede che uno scopo c'era.

Invece di 'panem et circenses', oggi ci danno 'feste, farina (meglio se gluten-free) e forca' ( però mediatica). Non c'è che dire, siamo davvero evoluti.

Dan F. Rinaldi ha detto...

@ André

Perdona ma non ho assolutamente capito il tuo ultimo commento!

@ Tutti

L'infierire con crudeltà dell'assassino di Yara è in contrasto con un delitto d'impeto ed è altresì in contrasto con le condizioni di visibilità del luogo in cui è stata trovato il corpo. A meno che non si ipotizzi che l'assassino avesse pianificato in precedenza le sevizie in quel luogo e dunque si era munito almeno di una torcia elettrica per agire oltre al coltello e al corpo contundente, cioè si parlerebbe di un serial killer o di un omicidio con altre valenze (es. vendetta mafiosa o roba simile).

L'alternativa è: le sevizie da un'altra parte (un furgone?) e poi il corpo scaricato nel campo; questo contrasta però con l'ipotesi di Yara che cammina nel campo. Se togliamo l'ipotesi di lei che cammina basta pensare a lei avvolta in una coperta, incosciente, portata nel campo e con la coperta fatta srotolare per farla uscire a terra, poi lei viene lasciata lì a morire, se non è già morta.

Ma se questo o altri scenari simili sono plausibili perché tutta questa crudeltà?

Qui non sembra affatto di trovarsi davanti al caso di una ragazza che si oppone a una violenza sessuale, viene presa a botte e poi soccombe e viene finita magari con soffocamento o con qualche pugnalata profonda: qui sembra che qualcuno abbia voluto farla soffrire e magari vederla morire lentamente. Ha girato il suo corpo per ferirla davanti e dietro. O sono completamente fuori strada a causa delle parole della PM che sono state riportate?

Mi ricordo che parecchio tempo fa, quando iniziai ad interessarmi al caso, basandomi su ciò che si sapeva composi una sorta di albero logico che tipizzasse il possibile assassino: la risposta più probabile era che si trattasse di un maniaco/serial killer che sceglieva la vittima a caso secondo opportunità contingenti. Se ho compreso bene le modalità di uccisione diciamo che forse non ero lontano dalla verità.
Chi aveva chiesto, non ricordo dove, la riapertura del caso di Sarbjit Kaur (chiuso come suicidio proprio dalla Ruggeri se non sbaglio) probabilmente aveva piena ragione.

Potrebbe Bossetti essere questo maniaco? Mah...

In tutto questo però ciò che stona veramente è il DNA della Brena sul polsino del giaccone: un DNA che stava lì da almeno 3 mesi e che dunque doveva provenire da una traccia copiosa (ammessa la profilabilità dopo tutto quel tempo) senza che vi siano eventi precedenti la scomparsa di Yara che lo giustificano. Non agli atti del processo perlomeno.

L'infierire sul corpo di Yara, che era una ginnasta, potrebbe avere a che fare proprio con il suo essere quel tipo di atleta? È una domanda stupida per una simbologia stupida?

Scusate la forma da brain-storming del commento...

pleiades ha detto...

Nessuno infierisce su nessuno,nessun "taglio" è minimamente mortale,infatti si dice me muore di freddo (?)
Infatti non si tratta di "tagli" e non c'è nessun delitto d'impeto
perchè appunto non c'è alcuna ferita di punta, solo strani "tagli"
che tagli non sono affatto.
Inoltre il contenuto gastrico,perfettamente visibile,ci dice che
Yara muore poco dopo la sua sparizione,non più tardi delle 18,30.

Ci sono due avvistamenti falsi (Tironi e Torracco) cui c'è da aggiungere anche quello della palestra, che vogliono Yara viva
alle 18,45.

Quegli avvistamenti servirebbero a rendere credibile l'alibi di
qualcuno che dalle 18,40 alle 18,45 accompagnerebbe un ragazzo alla stazione.

Lascio immaginare chi è in grado di manipolare diverse persone su una
stessa falsa versione.

Questo qualcuno pochi minuti prima alla rotonda di Tresolzio si incrocia con il furgone di Bossetti (le telecamere sono molto chiare) e ivi lascia certamente l'assassino polacco ubriaco;
che verrà avvistato dalla Abeni alle 18,48 strattonarsi con qualcuno.
Non è escluso che avvenga anche il trasbordo del cadavere.




TommyS. ha detto...

Chiara e Gugly

Ho letto l'interessante resoconto di Celeste91 ed ammetto che bisogna darle il merito di aver fatto una sintesi attendibile della prima parte della requisitoria. La quale avviene senza che le altre parti possano intervenire. Per cui è più che naturale che il PM possa costruire il suo intervento evidenziando tutto ciò che conforta la propria tesi, sorvolando magari su elementi emersi sia nel corso delle indagini sia durante il dibattimento. Volendo potrebbe anche non tener conto di elementi fortemente messi in dubbio dai testimoni e dai consulenti, sarà onere poi della difesa controbattere e compito della Corte trarre le conclusioni.

Quello che comunque mi ha stupito è che non abbia modificato il campo di imputazione inserendo anche il reato di sequestro di persona (605 c.p.), il quale già di per se permetterebbe di richiedere l'ergastolo ("Se il colpevole cagiona la morte del minore sequestrato si applica la pena dell’ergastolo"). Sono quindi curioso di sapere come il 18 affronterà la ricostruzione della scomparsa di Yara, cioè se punterà su una pregressa conoscenza (Azzolin) che tuttavia non trova alcun altro riscontro o su un subdolo stratagemma di Bossetti per farla salire sul Daily cassonato, cosa che comunque sarebbe sempre un sequestro di minore.

Per quanto riguarda la mano, ho riletto attentamente l’intervento di Celeste91 ma mi sembra che non abbia parlato di tasca del giubbotto bensì unicamente di giubbotto. Non voglio interpretare le parole di qualcuno che ha assistito alla requisitoria, ma a me sembra che la Ruggeri solamente cercato di dare una spiegazione possibile ai differenti stati di trasformazione delle mani di Yara, delle quali una corificata e l’altra in putrefazione. Dicendo nel giubbotto credo quindi abbia voluto intendere coperta dalla manica/polsino del giubbotto mentre l’altra mano era scoperta. Questo non toglie tuttavia l’incongruenza di una parziale mummificazione tipo bog body in un ambiente aperto, umido e soggetto ad un’atmosfera tutt’altro che ferma.

Jordi ha detto...

Nel trasportare una persona svenuta o moribonda su un asse tipo barella, uno dei problemi è quello delle braccia del malcapitato che sbordano lateralmente e pendolano verso il basso, ostacolando il trasporto specialmente nei passaggi stretti.
Mettere le mani della persona trasportata nelle sue tasche o dietro la nuca può essere una soluzione pratica.
Ovviamente il decesso potrebbe anche avvenire quando il corpo sta in questa posizione.

pleiades ha detto...

Dimenticavo, secondo me Yara viene prelevata immediatamente su Via Rampinelli proprio con il furgone della palestra.
E' possibile (anzi il DNA dice quello) che qualcuna la carichi con
una certa "forza" oppure le impedisce di scendere.

Questa qualcuna è la traccia che i molecolari fiutano dal cancello
secondario al maniglione interno della palestra,perchè appunto sta rientrando alla chetichella.

andres ha detto...

@ Dan F
Dan F. ha detto...
@ André
Perdona ma non ho assolutamente capito il tuo ultimo commento!

Se è a me che ti rivolgi (André) mi puoi dire a quale commento ti riferisci?

@ Pleiades
Sono assolutamente daccordo con quello che hai scritto riguardo l'ora della morte e i falsi testimoni. Come ho scritto rispondendo a Chiara e come Annika ci spiegò qualche tempo fa, calcolando che Yara abbia pranzato presumibilmente entro le due,e che la degestione di un pasto normale in una persona giovane e sana non può durare più di due, max tre ore, si può dedurre che Yara sia stata uccisa verso le 17. I testimoni,quindi, dicono il falso. Perchè? Per CHI?



andres ha detto...

@ Tommy S
hai ragione, mi sono lasciata fuorviare dai commenti che hanno seguito il resoconto di Celeste, ho riletto e in effetti non dice che la mano era in tasca, ma solamente "nel giaccone".
@Vanna
Hai ragione pure tu, per la fretta ti ho attribuito una frase che aveva scritto Dudù :)

Norad ha detto...

Cito "gugly ha detto...
Parlo per me: ho iniziato a scrivere qui perché qualcuno mi ha criticato leggendo da altre parti e quindi dico la mia; glisso sugli altri insulti che vanno nel personale, forse chi li usa non ha altri argomenti da opporre.
14 maggio 2016 16:51:00 CEST"

Ti sbagli, sapendo di ... mentire :)
Qualcuno ha fatto cenno al "tuo" sito, proprio perché criticava questo, e se non sbaglio eri proprio tu, non sapendo evidentemente che criticare gli altri è lo scopo principe per il quale è nato "l'altro" costola del più famoso MdF e messo anch'esso spesso alla berlina. Insomma un sito incapace di farsi i fatti propri.
Pettegolezzi di bassa lega e di nessun costrutto e forse è per questo che chi scrive lì plaude a certe realtà giudiziarie trovandosi in evidente armonia con certi metodi.

Ora portare qui queste attitudini, a me personalmente disturba e distrae, sviando il discorso ben più costruttivo che si è sviluppato qui.

Grazie @Vanna, ci capiamo ;)

Norad ha detto...

@nautilina - condivo in toto il tuo msg delle 18:25

L'accusa ha le idee confuse e smentisce se stessa e ogni argomento che "tira fuori" è in contrasto con l'assunto precedente o con l'imputazione.
Si conoscevano o no ?
E' morta lì o no ?
E' morta di ipotermia o no ?
In quanto alle mani alzate, non è venuto fuori neanche nelle udienze dove testimoniarono la Cattaneo e la Ranalletta e ora salta fuori che aveva una mano in tasca ? O forse per mettere una pezza e giustificare il diverso stato di decomposizione delle mani ?

Anche se io ho capito che avesse una mano nella manica del giubbotto, non in tasca.

@ Wolf ha detto...
"La Ruggeri racconta cavolate che spero la giuria non le beva.
(...) Il 26 di novembre dopo le 18°° è già buio, me lo vedo il Bossetti portarci a piedi la ragazzina in mezzo ad un campo, spogliarla e seviziarla con una torcia in una mano (...)
14 maggio 2016 19:35:00 CEST "

... un faro nella notte... tanto per farsi notare !!

@Dan, con tutte quelle cose in mano, l'assassino non può che essere la dea Calì !




Luca Cheli ha detto...

Un commento in merito a lettere e personalità dell'imputato.

Si legge, e si sente dire, che quelle lettere farebbero intendere, o darebbero l'impressione, che Bossetti sia incapace di controllare i propri impulsi sessuali.

Bene, da quanto è stato riportato della requisitoria della PM si evincerebbe che l'assassino è un sadico che trae piacere dall'infliggere dolore ed inoltre che non sarebbero state rilevate tracce di stupro.

E allora questa è una figura un po' diversa da quella dell'erotomane che si vanta delle proprie misure e apprezza la depilazione intima.

Non solo, ma una simile personalità deviata lascia delle tracce nel comportamento e nel vissuto di una persona, quello che viene chiamato "leaking" in ambito anglosassone. Tipici esempi ne sono la crudeltà sugli animali o abusi/violenze su famigliari od altri conoscenti.

Non esiste nessuna testimonianza del genere nel vissuto di Bossetti (e se c'è gente che va a testimoniare sulla vendita di specchi si può star ben sicuri che se ci fossero stati sarebbero venuti fuori) ed è estremamente improbabile che una simile natura sia venuta fuori una volta sola, la sera del 26 novembre 2010, mai nei 40 anni precedenti o nei 3 anni e mezzo successivi.

Naturalmente ho già letto alcuni che ipotizzano che Bossetti potrebbe essere un serial killer con all'attivo altri omicidi non a lui attribuiti.

Classico comportamento colpevolista di cui oramai non so più se piangere o ridere, mi spiace solo che Bossetti sia troppo giovane per i delitti del Mostro di Firenze, altrimenti c'era da divertirsi.

andres ha detto...

Aggiungo a quanto detto da Norad
Prima erano taglietti e graffi, ora coltellate profonde.
Prima tracce dna esigue, poi abbondanti. Poi...puf!
Prima, secondo analisi americane l'assassino aveva ochhi castani, poi diventarono azzurri.Si è chiarito questo punto?
Prima chiamano i cani, quelli fiutano il cantiere di Mapello, allora i cani non sono credibili. Che li hanno portati a fare?
Cantiere di Mapello,che la Pm ci vuol far credere ben scandagliato. Ma se non fu, all'inizio, manco delimitato e gli operai presenti non tutti identificati!
Prima c'era un LEMBO DI PELLE incastrato nell'apparecchio dentale di Yara. Ricerche negli ospedali nel raggio di centinaia di Km. Poi...boh? Ma lo analizzarono almeno? Perchè se fosse stato di Bossetti lo avremmo saputo e Bossetti sicuramente colpevole. Non era di Bossetti? E perchè non se ne è parlato più? Non si può dire che era una bufala, in quanto le ricerche negli ospedali per trovare il ferito furono fatte.
Senza parlare poi di quanto afferma la Pm e cioè che Yara fu uccisa nel campo e lì rimase. Sì, e il dna? Inoltre, un corpo invisibile e inodore?
L'ora della morte considerando la digestione e i resti del cibo trovati, non è possibile che sia quella indicata dalla PM. A meno che....E qui chiedo aiuto ad ANNIKA
é possibile che per un forte trauma psichico e fisico la digestione si blocchi?
Altra domanda: perchè Damiano Guerinoni,fu fatto tornare per il prelievo, quando era certo che si trovasse in Germania?


Vanna ha detto...

Buona domenica a tutti
Lorenzo Bianchi è uscito volandocontrovento e ci ha portato una ventata di aria nuova e fresca, nuova perché partendo dalle sue vicende personali ha quasi fatto suo il dolore e l'ingiustizia subiti dal MGB e da quello ha ricercato e ricostruito le voci del villaggio sull'accaduto e le ha riportate qui, in questo caso è la classica voce nel deserto.
E' vero che anche quelli che erano andati alla ricerca nei tre mesi riferirono che lì non c'era quel corpo, anche dall'equipaggio degli elicotteri si affermò, altre voci nel deserto.
E' vero che altri due giovani furono assassinati nella zona, una l'hanno fatta passare per suicidio, l'altro massacrato di botte, i fascicoli sono chiusi e non c'entrano nulla con la morte di Y... cadaveri nel deserto.
L'aria fresca portata da LB raggela perché s'intuisce che lì le cose le sappiano in molti ma tacciono, si coprono le spalle, non ricordano...perché solo Marita Comi doveva ricordare quella sera, altri che stavano lì, che avevano preso il registratore, non ricordano, a chi il non ricordo fornisce un alibi?
A loro stessi, perché dietro quel non ricordo potrebbero nascondersi molti motivi ma il più lampante è quello di non accettazione della ragazzina forse scomoda perché troppo perfettina, non troppo bella, un papà inserito nel campo edilizio esattamente come il B., sicuro che quell'ambientino non era limpido, c'era promiscuità, è normale con tutte quelle ragazzine in boccio.
Le istruttrici e gli istruttori quale altro ruolo avevano vista la giovane età?
La mancanza di memoria permette una lettura trasversale dell'ambiente nel quale aleggiava la competizione sfrenata, il fare lo sgambetto e anche lo sberleffo del senza ricordo finale fatto a Y., difatti lei subiva attacchi di bullismo, si è solo accennato, una piuma nel deserto.
Sulla coppia Bossetti Comi si è sproloquiato di sesso, una coppia con tre figli fa o no sesso? Perché entrare tra le lenzuola di una normale coppia e perché allora non entrare anche nel centro sportivo ipotizzando che il sesso vi aleggiava prepotente, magari curiosità lesbiche o contatti veri e propri, sopprusi, ricatti…?
Il maggiordomo della palestra conosceva l'ambiente, aveva il furgone, sapeva quello che girava lì intorno: invidie, vizzetti, curiosità, voglie, capricci, bisogno di vincere a tutti i costi...altro?
Col suo furgone dove andava a prendere chi e perché?
Ma il suo lavoro non era quello di stare lì in orario, era un dipendente o era libero di muoversi?
Quale era il vero ruolo di costui nella struttura sportiva?
Se chi frequentava lì non ha parlato è perché la paura paralizza.
La pista del rumeno morto è una falsa pista: dietro non c'è un altro operaio magari fatto cadere apposta, dietro c'è qualcuno-qualcosa moolto potenti e tutti lo sanno.
Caro LB se torni mi fa piacere, non avertene se qualcuno si è preso la briga di sputtanarti, avevi tu stesso fatto le tue presentazioni, in realtà l'anonimo che si è preso la briga di postare il documento del casellario giudiziale (si dice così?), ha sputtanato se stesso perché non glie ne viene niente a pubblicare un fatto personale che riguarda un altro che si presenta da solo, ma forse i documenti devono esporsi, sono prove... fino al contrario…e le prove lo stiamo vedendo sono numerose anche su B….si vuole far credere…

Vanna ha detto...

Pardon, "vizzetti" ovviamente è vizietti,errore di battitura.

Norad ha detto...

@Vanna è proprio vero ciò che dici 14 maggio 2016 17:29:00 CEST,
si va avanti come se 38/39 udienze non fossero mai esistite, sigh

@Luca Cheli, infatti. Strano che un pericoloso individuo "incapace di controllare i propri impulsi sessuali", sevizi una ragazzina ma non dal punto di vista sessuale e che abbia saputo controllarsi per 40 anni prima e 4 anni dopo !!

Che tristezza, tristezza perché ho forti dubbi che la giuria si soffermi a considerare tutte le incongruenze del caso specie dopo che gli è entrata in testa la vulgata che la pm sa cavalcare molto bene.
Tipo il dna nucleare è comunque il suo e il mt non conta.
O il dna corrisponde a un individuo della zona.
Chiaro, se devo depistare non è che vado fino in Sicilia a prelevare un campione di dna da lasciare lì. Sempre che le risultanze non siano frutto di errori o le risultanze siano state fortemente influenzate dal risultato da ottenere.

E probabilmente si tratta solo in continuare ad insinuare concetti contraddittori anche se non stanno in piedi.
Tipo la terra sotto le scarpe di Y è compatibile con il prato dove è stata trovata, ergo ha camminato, corso lì.
A parte che probabilmente sarebbe compatibile persino con il prato di casa mia a centinaia di Km di distanza, passa il messaggio e chissà se i giurati si chiederanno sì ma, come ha fatto a camminare se era già priva di sensi dopo la botta in testa ?
E come avrebbe fatto l'aggressore da solo a portarla/trascinarla con una pila in mano e coltellini assortiti nonché corpo contundente anche eventualmente trovato lì, tipo una pietra, che però bisogna inchinarsi a raccogliere, con solo due mani e due gambe ?
Il tutto in pochissimi minuti per trovarsi a casa all'ora solita senza segno alcuno di fango sulle scarpe, sangue sui vestiti o altro ?
E Marita che rimprovera al marito di non ricordare cos'ha fatto quel giorno ma lei non ricorda a che ora è arrivato a casa ?
A testimoniare che per chiunque altro al di fuori della famiglia di Y o delle persone in palestra, perché contattate nell'immediato e perché conoscenti strette della vittima, era un giorno qualunque ?

Insomma a me pare evidente che chi ha commesso il delitto, o l'ha fatto in altro luogo per poi portare Y nel campo successivamente, oppure ci ha dedicato almeno un'ora se non di più e quindi non aveva fretta e nessuno che l'aspettasse a casa !
L'altra incongruenza forte è: si conoscevano o non si conoscevano? Si decida sig.ra pm.
Si conoscevano e Y è salita sull'autocarro, dunque non tutto ciò che faceva Y era noto alla famiglia, come si vuol far credere.
Oppure non si conoscevano ed è stata trascinata a forza e allora vale il discorso sopra.
Ma non può essere tutte e due come la pm vuol far credere contraddicendosi senza nesso logico.

La giuria si soffermerà su questi dettagli dopo essere stata bersagliata dal martellamento continuo da messaggi subliminali ?

Se B è stato individuato solo a partire dall'alcol test e arrestato due giorni dopo, come mai era sorvegliato da due mesi ?
E come avete fatto ben notare, come mai le ricerche sul computer risulta siano state effettuate proprio solo in quei giorni, poco prima dell'arresto e in concomitanza con le pacche sulle spalle di HT ?

Mah ! :((

Paolo A ha detto...

Dopo aver letto il resoconto di Celeste91 sono ancora più convinto che lo scenario della morte di Yara nel campo sia una grandissima CAZZATA, vi riporto il riassunto dell'arringa della Ruggeri riguardo allo stato del cadavere e delle ferite inferte:

"- Il corpo era conservato in vario modo, tipico dei ritrovamenti di cadaveri in questo modo. Il colore in alcune zone era addirittura verdastro. Lo stato di conservazione potrebbe essere così suddiviso: dalla vita in su una conservazione migliore rispetto la parte inferiore. La mano sinistra era nel giubbotto mentre la destra era stretta a pugno con all'interno delle sterpaglie e la caviglia destra era addirittura avvolta da queste. Venne prelevato il terreno sottostante al cadavere, per l'esattezza fino a 10 cm"
Questo passaggio riporta cose che già si conoscono, la cosa curiosa è quella della mano all'interno del giubbotto che viene scambiata per mano in tasca, questo probabilmente perché il PM si rivolge alla corte che ha visto le foto del ritrovamento del cadavere e quindi non specificando che erano dentro la manica del giubbotto, così traendo in inganno il pubblico che non ha visto le foto.

Altro passaggio: "- Due delle lesioni trovate sul corpo sono causate dagli animali e sono successive alla morte (lesione alla gamba sinistra e lesione al palmo destro), le altre lesioni sono da corpo contundente (alla testa) e da punta e taglio sul resto del corpo. La lesione al collo ha colpito la trachea, il colpo alla mandibola dx è l'unica ferita da punta taglio che ha causato anche due lesioni ossee, la lesione al seno sx è superficiale, sul gluteo c'era una lesione a forma di J che arrivava fino all'osso, nella regione lombo sacrale una lesione a forma di X ed una lesione al polso destro e alle ginocchia."
E qui si entra in un film dell'orrore vero e proprio, notate la lesione al gluteo a forma di J che arriva sino all'osso, aldilà del sadismo del soggetto che ha inferto una simile ferita, si nota come la Ranalletta abbia visto giusto nel sostenere che le ferite furono inferte con una lama "importante" e non certo che con un cutter da piastrellista, un coltello come quelli da macellaio, un coltello da sub, insomma un pugnale lungo e affilato. Poi abbiamo lesioni alle ginocchia, anche queste difficilmente spiegabili, come se l'assassino avesse voluto infierire sugli "strumenti" di lavoro della ginnasta, perché questa è l'unica spiegazione che riesco a dare.

-Segue

Anonimo ha detto...

"il fatto che Alfano si sia appropriato della notizia non c'entra niente con il fermo, la questione era diventata di principio per la Procura di Bergamo e in generale dopo il caso Scazzi l'omicidio di un'altra ragazzina e con le tecniche di indagine descritte si aspettava un risultato."

citazione Gugly 14 maggio 2016 16:16:00 CEST


Molto ficcante la seconda parte della frase, dove è scritto:
"la questione era diventata di principio per la Procura di Bergamo"...
e
"si aspettava un risultato".


Già solo una simile formulazione di circostanze, dovrebbe dare spunti su cui riflettere.


Antonio

Anonimo ha detto...

@ Paolo A

1- "il colpo alla mandibola dx è l'unica ferita da punta taglio che ha causato anche due lesioni ossee"
2- "sul gluteo c'era una lesione a forma di J che arrivava fino all'osso"

Entrambe, concordo, assai assai assai dificilmente attribuibili alla lama di un cutter.

Non solo:
se i colpi di punta-taglio hanno lasciato segni sulle ossa, da quelle "incisioni", i periti avrebbero dovuto poter risalire al tipo di lama che le aveva prodotte;
o, almeno, essere stati in grado di dare indicazioni di massima di merito e di certezza di esclusioni.

Più elementi vengono messi sul tappeto, sempre meno il tutto pare reggere (specie sul delitto d'impeto per un rifiuto ad un advance sessuale).

Forse non è solo al MB che si devono fare rampogne sul fatto che "più apre la bocca più si dà la zappa sui piedi"... (PS: concetto che non condivido ma che alcuni sostengono).

Antonio.

Anonimo ha detto...

Fa piacere constatare che le tesi qui esposte siano condivise da altri.

http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11909094/vittorio-feltri-massimo-bossetti-va-assolto-non-ci-sono-prove-omicidio-yara-gambirasio.html

Vanna ha detto...

Che cosa fa supporre che la ragazza non sia stata oggetto di ripetute violenze sessuali,cosa ?
Lo stato del corpo non credo potesse parlare da quel punto di vista, come non parlò quello di Sarah Scazzi.
Sono convinta purtroppo che Y sia stata usata anche per scopo sessuale, soprattutto per quello, era una vergine da offrire in sacrificio, magari di gruppo.
Deve aver sofferto molto: è una martire.
Purtroppo esiste questa possibilità e abbondano congreghe che fanno di tutto per avere soldi, potere, successo mescolati con formule e rituali ancestrali perversi e schifosi attraverso i quali prendono possesso delle energie della purezza che loro non hanno.
Queste pratiche sono sempre accadute e continuano anche sui bambini.
La cosa è risaputa e conosciuta dagli addetti ai lavori che hanno paura di parlare specialmente se hanno i figli, il tam tam del silenzio viene sussurrato e coperto, la colpa è addossata ad un innocente, uno solo?
No, molti sono gli innocenti che soffrono senza spiegarsi il perché, gli innocenti sono i martiri che portano sulle spalle loro malgrado i peccati di altri.
Se solo si prova a ricostruire le ultime morti misteriose perché senza prove, senza moventi, senza armi, senza spiegazioni valide, che legano Sarah, Melania, Yara che hanno molti punti di contatto tra di loro, e a inserirle nel contesto italico, la trama prende forma.
Sarah e la siderurgia a Taranto,
Yara e l'avvio dell'Expo,
Melania e l'Afganistan, compreso il mercato della droga.
Non aggiungo altro, l'arazzo è davanti a noi ben dipinto, si deve vederlo con libertà diversamente interpretativa.

André ha detto...

Sig. Massimo Prati
assolutamente senza un briciolo di spocchia da parte (ma nemmeno eccessiva umiltá, se é per questo) le consiglierei di avvisare gli utenti di questo blog che lei sta filtrando i messaggi e cancellando quelli che non gli piacciono.

Si chiama censura, se lei non lo fa, e censura se nemmeno dice che sta filtrando (moderando... censurando).
Perlomeno avvisi gli altri che leggono... questo e nulla piú

André

Jordi ha detto...

Avevo scritto a proposito di mano in tasca leggendo i commenti precedenti, ma come poi precisato da altri non era in tasca la mano di Yara, come in effetti era già noto.

Piuttosto dubbio che le ferite siano state fatte con un cutter, almeno per quanto riguarda quella sul gluteo profonda fino all'osso. Anche se alcune lame da cutter sono più robuste e misurano 25mm di larghezza, per arrivare così in profondità bisognerebbe estrarre la lama tutta fuori massimo della lunghezza, ma credo che a questo punto chi fa l'autopsia riconoscerebbe una ferida di una lama da 25mm larga.

Paolo A ha detto...

Segue
Altro passaggio interessante è quello relativo alle lesioni fatte dagli animali, entrambe postmortem, questione molto interessante in quanto sono solo 2 e collocate alle estremità, una al palmo della mano e l'altra alla gamba destra; riguardo a questo passaggio è piuttosto difficile ipotizzare che un corpo abbandonato in un campo, ancora fresco, abbia solo due lesioni fatte da animali, stando circa 90 giorni all'aperto, in piena campagna, il corpo doveva essere completamente mangiucchiato dagli animali come topi, gatti, volpi, cornacchie, insomma pare di capire che il corpo era abbastanza integro e a mio avviso questo dimostra che è arrivato nel campo in una data molto vicina a quella del ritrovamento.

Abbiamo poi una lesione superficiale al seno sinistro, anche questa tutta da spiegare nella sua dinamica, in quanto non vi sarebbero tagli nel reggiseno, con l'indumento indossato anche se non allacciato.
Un'altra lesione interessante è quella del collo, descritta sempre come superficiale ma invece profonda sino alla trachea, insomma anche in questo caso un'operazione difficilmente spiegabile se ipotizziamo che sia stata effettuata al buio.
Infine abbiamo tutta una serie di lesioni sparse, comunque alla fine la domanda che mi pongo è che vista la quantità di ferite sul corpo perché i vestiti non presentavano tracce di sangue compatibili con queste lesioni, credo che non sia possibile rispondere se non ipotizzando che le sevizie sono state inferte con il corpo nudo, probabilmente appeso per le braccia, vi ricordo che la ferita al gluteo che è molto profonda, da sola avrebbe dovuto provocare un enorme sanguinamento che avrebbe impregnato sia gli slip che i leggings, invece non c'è sangue sugli slip basta vedere le fotografie, sono impregnati di liquidi cadaverici, ma di sangue non ce n'è.
A mio parere, chi ha commesso questo orrendo crimine non l'ha fatto casualmente come viene descritto dall'accusa, si tratta di un crimine premeditato o quantomeno intenzionale che porta in tutt'altra direzione rispetto al processo, secondo me i genitori di Yara sanno qualche cosa in più di quello che hanno detto agli inquirenti, chi ha fatto questo a loro figlia, lo ha fatto contro di loro, questo non è un atto di bullismo ma un'esecuzione feroce.

Unknown ha detto...

Caro Andrè, nell'ultimo mese ho messo in Spam solo 4 commenti. 3 dei quali di Lorenzo Bianchi perché erano copia-incolla di pagine facebook colpevoliste su cui figuravano i nomi di chi li aveva postati su facebook (e non è giusto inserire arbitrariamente i nomi altrui, dato che se qualcuno vuole che il suo nome figuri sul blog viene personalmente a commentare e ad inserirlo). Il quarto è il tuo commento di ieri che, per quanto simpaticissimo riportava un'ultima frase che proprio non mi è piaciuta in quanto irrideva il nome del blog.

Lo dico a te come l'ho detto ad altri, lo spazio che metto a disposizione di chi vuole leggere notizie non inquinate dalla polvere mediatica è, e rimane, "volandocontrovento". Tutti possono commentare liberamente perché non si necessita di iscrizioni, ma ogni commento deve essere scritto il più educatamente possibile cercando di rispettare non le idee o le convinzioni altrui ma le persone che queste convinzioni hanno, siano innocentiste, colpevoliste o neutrali.

E il rispetto va dato in primis al blog che permette questi scambi di idee. Stravolgerne il nome è una mancanza di rispetto che coinvolge non solo il blog ma anche me che l'ho ideato.

Massimo Prati

Dan F. Rinaldi ha detto...

La storia della mano nella tasca del giaccone è stato un fraintendimento nel resoconto di una persona che ha assistito al processo (Celeste91 dal forum viapoma.altervista.org), quindi scordiamoci questo particolare che non è vero! TommyS, che secondo me è veramente bravo in alcune sue deduzioni, aveva già capito che si trattava soltanto della mano interamente dentro la manica del giaccone, quindi coperta dallo stesso.

@ andres

No, il mio commento di ieri sera in cui dicevo di non capire non era rivolto a te ma ad un messaggio comparso e poi, in pochi minuti scomparso, scritto con il nick "Andrè" (come De Andrè).
Leggo adesso che quel messaggio è stato messo in spam da Massimo Prati!

Dan F. Rinaldi ha detto...

Molti, e non solo qui, sono rimasti colpiti dalla descrizione delle sevizie e ferite inferte a Yara dall'assassino, io compreso. La Ruggeri potrà aver forzato i toni su questo ma certo non può aver detto cose non vere: se uno ci pensa bene questa descrizione solleva molti dubbi, non sul fatto in sé ma sulla dinamica del crimine così come delineato dalla Procura. Avevo già scritto ieri che non pare proprio delitto d'impeto a sfondo sessuale ma più un voler seviziare il corpo per causare dolore e una morte lenta.

Nella stessa arringa la Ruggeri ha ammesso che Yara è deceduta non più tardi delle prime ore del mattino: questo, se lo prendiamo per buono, lascia un ampio margine all'assassino/i per catturare Yara, tramortirla con la botta in testa, svestirla, ferirla, rivestirla e poi portarla nel campo, oppure non tramortirla ma immobilizzarla e imbavagliarla, svestirla, ferirla e poi, ancora viva, stremata, portarla al campo facendola camminare, sia pure a stenti per poi tramortirla con un colpo in testa e lasciarla lì. Il freddo ed il tempo che passa possono aver in gran parte ridotto la perdita di sangue e quindi render conto dei vestiti, rimessi dopo le sevizie (magari anche una o due ore dopo), con poco sangue addosso.
Sono tutte eventualità ignobili ma possibili (e da un punto di vista umano molto peggio di un delitto d'impeto -- amesso si possano usare metri di giudizio su questo).

Interessante l'affermazione di Paolo A, a cui avevo accennato anch'io ieri, che le ferite inferte potrebbero essere state inferte sul corpo di Yara proprio in quanto ginnasta, come in una sorta di vendetta su quel corpo. Una sensazione, nulla più.

Nelle ferite non sembra esserci proprio nulla di sessuale nel senso comune del termine: a parte un leggero taglio sul seno (forse parte della ferita che va da spalla a ombelico) non c'è nulla che riguardi sul serio le parti sessuali propriamente dette. Anche il volto, da quanto ho capito, non ha tagli profondi ma solo contusioni violente. Non c'è nessun colpo direttamente mortale o con intenzione di uccidere subito.

Sembra più l'opera di un maniaco o della vendetta su quel corpo di qualcuno preda di un rancore terribile verso Yara o verso qualcosa che lei rappresentava ai suoi occhi. In alternativa si può pensare a una tortura di qualcuno che voleva sapere qualcosa da lei: ma mi pare molto improbabile! Che segreti poteva avere Yara tali da giustificare una violenza simile?

L'ipotesi di ferite come depistaggio mi sembra debole: depistare da cosa? Magari da una botta presa in testa che l'ha fatta svenire e forse sembrare morta? E uno si accanisce in quel modo? Agendo di sicuro togliendo i vestiti o almeno sollevandoli in buona parte? Se fosse un depistaggio cosa indicherebbe? Una gran crudeltà? E che depistaggio è!?

Chiunque sia stato è veramente cattivo o almeno lo diventa in alcuni frangenti.

Nautilina ha detto...

Certo è difficile pensare a un assalto da parte di un uomo 'normale' respinto, con quel genere di ferite.
A parte il fatto che, se la ragazza non era d'accordo, poteva comunque approfittare di lei senza ridurla in fin di vita.
Uccidere una bambina per nascondere la violenza ed evitare uno scandalo significa essere fuori di testa, nella follia pura, altro che normalità.
Ma poi i colpi dati a Yara non erano mortali, quindi si può escludere l'intenzione (folle) di eliminarla per non essere denunciato.
E' anche molto difficile pensare all'opera di un ragazzo, di un gruppo di bulli, di un criminale al suo primo delitto.

Ricollegandomi al discorso di Vanna, anche la sua ipotesi mi risulta difficile da credere, non perché quelle cose non succedano, purtroppo...però l'accanimento bestiale su quel corpicino mi fa pensare all'odio, alla vendetta e al disprezzo più che a un sacrificio rituale.
Anche l'abbandono del corpo in quel campo ha tutta l'apparenza di una sfida agli inquirenti, come se l'omicida avesse detto loro "Yara non ve la nascondo, ve la faccio trovare 'per caso', e adesso voi trovate me se ci riuscite".

Io cercherei di scoprire se qualcuno voleva punire Yara per qualche torto subito. Doveva essere molto grande, perciò impossibile da nascondere. L'odio e il rancore si possono covare a lungo, ma non in perfetto silenzio, perché qualcosa emerge sempre.

Oppure Yara ha avuto veramente la sventura d'incontrare un mostro mentre tornava a casa.
Un mostro che evidentemente non abitava nella zona ed è sparito dopo il 2010, se
a Brembate e dintorni non si è verificato più nessun omicidio, né molestie a minorenni (per quanto sappiamo e se ce la raccontano giusta).

Dan F. Rinaldi ha detto...

@ Nautilina

La mia è un'impressione basata su quello che ho letto riguardo l'arringa della Ruggeri ed è l'impressione che l'assassino abbia voluto più infierire sul "corpo" che sulla "persona" coi quei tagli, i quali non interessano il viso né le parti sessuali propriamente dette. Ma interessano ginocchia, polsi, collo, glutei, dorso e petto. Gli slip recisi ma ancora addosso, il reggiseno slacciato ma addosso, le zone sessuali risparmiate dai tagli come pure il viso dovrebbero dire molto ad uno psicologo criminale (almeno credo). Ciò che normalmente identifica una persona, cioè viso e sesso, viene tralasciato dai tagli.

Nautilina ha detto...

Se non sbaglio la povera Yara è stata colpita anche al viso, allo zigomo (tanto forte da frantumare le ossa).
Comunque io avevo sempre pensato all'opera di un sadico, fin da quando era stata resa nota la perizia della dott.ssa Ranalletta, ma non posso escludere altro.
La vendetta, se c'è stata, dev'essere stata eseguita da una persona non sana di mente o sotto l'effetto di stupefacenti.
Ma è difficile collocare Bossetti in una di queste categorie.
Se fosse sadico, suppongo che almeno la moglie si sarebbe accorta di certe sue preferenze perverse.
Mi chiedo perché Bossetti non sia stato sottoposto a una perizia psichiatrica per accertare le sue condizioni mentali. Fare quelle cose a una ragazzina è spaventoso, un uomo normale non potrebbe mai.
E se non avesse agito per sadismo rimane solo l'odio, ma quale potrebbe essere il motivo, se i due non si conoscevano?

Anonimo ha detto...

@Dan F.
credo ci sia del vero in questo tuo ultimo post.

Ad esempio, il fatto che il brutale assassinio sia avvenuto senza efferetezze al volto, potrebbe indicare una non pre-conoscenza diretta assassino-vittima (da lì la mancanza di "odio" verso i lineamenti di un volto conosciuto da "cancellare".).
O, al tempo stesso, una forma di "rispetto" (inteso a livello inconscio, come per un "grande amore" diventato "grande odio") che non ha permesso all'assassino di storpiare l'immagine che della piccola Yara, aveva e portava dentro di sè.
In entrambi i casi, anche sotto questo aspetto, mi è assolutamente ben difficile immaginnare un possibile anello di congiunzione col MB (che non la conosceva; che non aveva il suo numero di telefono, etc; che non aveva occasioni/indizi di tessere rapporti stretti con lei in alcun modo... beh, ovvio, tolto quello che ha detto la A. ...smentento tutti e tutto quanto fino a quel momento detto da tutti su Y.).

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le lame dei cutter:
se si fanno scorrere fuori troppe tacche (i cutter sono una unica lama ma segmentata di modo che quando la prima parte perde il filo, la si stacchi facilmente e si usi la successiva), e così avrebbe dovuto essere per arrivare così in profondità, la lama diventa "molle" e soggetta ad ovvi spezzamenti su almeno una tacca di quelle di separazione dei singoli segmenti.
pur non essendo un anatomopatologo, dalle descrizioni delle ferite, escluderei quindi senza ombra di dubbio l'uso di un cutter, e sarei più propenso a pensare ad una lama unica, come quella di un coltello/pugnale.

Un cutter, inoltre, va bene per "sfregiare" ma non certo per "pugnalare" (a meno che non si tratti delle romane "puncicate", ma che riguardano solo il primo o i primi scatti, di max un/due cm, del segmento di lama): abbigliamento, pelle e carne offrono una resistenza elastica che mal si addice alla penetrazione per quel tipo, "molle e flessibile", di lame (segehettate per spezzarsi) se estratte per la loro lunghezza.

Antonio

André ha detto...

Massimo Prati ha detto:
"Caro André.....
"E il rispetto va dato in primis che permette questi scambi di idee. Stravolgerne il nome è una mancanza di rispetto che coinvolge non solo il blog ma anche me che l'ho ideato."

Caro Massimo,
Onore al merito (tuo ovviamente).
Non mi rimane che chiederti umilmente ed orgogliosamente scusa.
Orgogliosamente perché, spiegando - come hai fatto - la tua "censura" al mio intervento, mi hai ridato fiducia. Effettivamente, ritengo che la questione che sollevavo in merito agli interventi di Lorenzo Bianchi sia legittima ed a me, personalmente, i suoi interventi hanno creato un mare di curiositá e perplessitá.
Domande che rimmarrano inevase, visto che lui é sparito: come e quando ha conosciuto MGB, come e perché lui e MGB hanno lo stesso avvocato (Salvagni)ed un'altra serie infinita di domande che ritengo servirebbero a far capire molto su come si indagó agli inizi del caso e come entró MGB nel mirino degli inquirenti.
Umilmente scusa, perché, sí, lo stravolgimento del nome del blog mi era uscito cosí, polemicamente (anche se non nei tuoi confronti) ed inopportunamente, certo, da "forzato della battuta" (se mi passi il termine).

Grazie per il chiarimento

André

Unknown ha detto...

@Massimo Prati

Ti chiedo scusa per i commenti da me riportati, non era assolutamente mia intenzione mancare di rispetto a te che hai fatto e fai un fantastico lavoro ne tantomeno ai presenti, ti ringrazio di avermelo fatto cmq notare.

@Vanna

quando ho cominciato a scrivere qui l'ho fatto ben conscio di mettermi in gioco e a nudo e l'ho fatto proprio xk a dispetto di chi si firma ANONIMO e soputa sentenze su tutto e tutti io non ho assolutamente nulla da nascondere.
Il 99%¨delle notizie qui riportate sul sottoscritto cosi come quelle riportate dalla stampa sono dei FALSI creati dai due personaggi di GIALLO, e non mi dilungo oltre su questo argomento dato che il solo pensiero di averli incontrati di persona mi da ancora i conati di vomito.

Non sono uscito dal blog per paura o altro sono uscito per evitare di sconfinare in cio' che è lecito scrivere e dato che come tutte le persone anche la mia sopportazione ha un limite ho ritenuto piu corretto per rispetto a tutti prendere questa decisione.
Il caso di MGB per quanto mi concerne e quanto concerne il mio coinvolgimento lo porto avanti personalmente affiancato da due legali per il resto anche sul mio FBC evito ormai di scrivere piu di tanto.

Sereno lunedi a tutti e buona settimana.

Unknown ha detto...

Tutto ok Andrè e Lorenzo, buona giornata

Unknown ha detto...

@Massimo Prati

Ti ringrazio Massimo, buona giornata anche a te

Vanna ha detto...

Dan F. scrivi:
“La mia è un'impressione basata su quello che ho letto riguardo l'arringa della Ruggeri ed è l'impressione che l'assassino abbia voluto più infierire sul "corpo" che sulla "persona" coi quei tagli, i quali non interessano il viso né le parti sessuali propriamente dette. Ma interessano ginocchia, polsi, collo, glutei, dorso e petto. Gli slip recisi ma ancora addosso, il reggiseno slacciato ma addosso, le zone sessuali risparmiate dai tagli come pure il viso dovrebbero dire molto ad uno psicologo criminale (almeno credo). Ciò che normalmente identifica una persona, cioè viso e sesso, viene tralasciato dai tagli.”
E’ interessante la tua interpretazione: perché il viso e le zone sessuali sono state risparmiate?
Perché invece si è infierito sul corpo?
Se realmente è vero ed è stato possibile verificarlo con certezza, ipotizziamo di sì.
Si potrebbero aprire altri scenari ed indicare persone che odiavano proprio lei, di lei odiavano la sua scioltezza nei movimenti, la sua grazia nell’esprimerli, la sua tenace tecnica, la sua volitività, la sua generosità: non andava a portare un registratore, solo lei ce l’aveva?
Al contrario, non essendo bella secondo i canoni comuni ( ma sarebbe diventata una bellezza singolare ), potevano ritenerla brutta e quindi il volto non era da colpire e sfigurare, ovviamente ancora non era appetibile fisicamente.
Quindi ciò con cui si esprimeva nei movimenti ritmici e ginnici, quello sì doveva dare fastidio a qualcuno che non era bravo come lei ed allora si è colpito sui punti vitali della scioltezza.
Può esserci stata una donna a fare questo, che temeva rivalità, con la collaborazione almeno di due uomini.
Lo sviluppo successivo dell’attività in palestra, l’emergere di qualcuna a discapito di altre, il ritiro di qualcuna e la rimanenza di altre potrebbero essere altrettanto indicative, qualche nome tra di loro è importante, ha legami con alti papaveri? Perché è chiaro che ci sono stati aiutini per condurre il tutto ed una connivenza silenziosa.
In questa chiave si può leggere l’ amnesia del luogo e sarebbe terribile perché diventerebbe una chiara omertà e si torna all’ambiente palestra...
Chiedo: è condivisibile questa lettura?

Vanna ha detto...

Aggiungo ancora: un ambiente così è da proteggere col silenzio, un luogo aperto alle fasce in età evolutiva dove accade questo non è educativo, non è sportivo, non è sano. Quindi un gesto tale da parte di una persona gravemente disturbata, avrebbe portato ignominia non solo alla struttura palestra ma a tutta la comunità che sarebbe stata messa sotto accusa, avrebbe dovuto subire controlli in ogni settore: si sarebbero accesi i fari su molte attività scoprendo altro…
Questo non si doveva permettere, pertanto hanno cominciato le battute di ricerca sul territorio tutti uniti...e i giornali portavano notizie discordanti ma unitarie rispetto l'ambiente solidale nella ricerca, nel contempo lasciavano fuori la palestra nonostante il dna, e il cantiere nonostante i cani non raffreddati, mentre facevano tornare il Fikri....
La ricerca frenetica solo su quel dna serviva sempre per distogliere dal resto e far vedere quanto tutti erano bravi poi, qualcuno furbescamente ha tirato fuori dal cappello il coniglio MGB.
Tutto montato ad hoc.
Lì deve esserci molto orgoglio e cocciutaggine a perseguire risultati a discapito di qualcuno.

PINO ha detto...

DAN F
La lettura promuove condivisione se si è disponibile ad altre interpretazioni di meccanica, cronologia e colpevolezza, notevolmente distanti da quelle in dibattito giudiziario in atto.
Il binario alternativo più logico, proprio tenendo conto della lettura di quanto hai scritto, porterebbe, quale scenario dell'accadimento delittuoso, alla palestra, ivi compresi alcuni personaggi in vario modo ad essa collegati.
Scenario che, aggiunto a quello del cantiere di Mapello, furono inspiegabilmente negletti, o quanto meno negati per approfondite indagini, da parte degli inquirenti.
Come vedi, la tua domanda non la riterrei affatto peregrina...anzi!

Gilberto ha detto...

Cara Vanna
Trovo la tua lettura molto interessante, anche se mancano riferimenti più concreti che solo un'indagine a tutto campo avrebbe potuto scoprire. Alcune tue osservazioni penetranti dimostrano due cose
1 che probabilmente tutto potrebbe essere iniziato in quel centro sportivo
2 che il movente potrebbe essere tutt'altro che di natura sessuale.

PINO ha detto...

VANNA cara
Ho rimesso il post 2 minuto appena dopo il tuo, che non ho potuto leggere, ma il cui contenuto è quasi "gemello". Quindi siamo in sintonia:-)
Ciao!

Gilberto ha detto...

Caro Pino
Siamo in tre ad essere in sintonia

TommyS. ha detto...

Non so se il resoconto della requisitoria del PM fatto dall'ormai famosa Celeste91 possa essere considerato completo anche nei minimi dettagli, resta il fatto che si ha l'impressione che la Ruggeri abbia sorvolato su tanti aspetti che forse avrebbero reso la sua ipotesi accusatoria meno credibile (ammesso lo sia in ogni caso). Più che naturale e più che in linea con le requisitorie di tanti altri PM. Lo stesso forse farà anche la difesa nell'arringa anche se sino ad adesso non mi sembra si sia sottratta nell'esaminare tutti gli aspetti del caso portati a processo.

Pur non avendo visto le fotografie del cadavere e non avendo letto i verbali di sopralluogo ed autoptici, è però necessario considerare tutto quanto sinora reso noto, soprattutto dai resoconti delle udienze, per cercare di vedere se la ricostruzione della Ruggeri sia attendibile o se invece sia più che lecito ipotizzare altri scenari e dinamiche.

Il PM ha parlato delle ferite inferte a Yara e delle contusioni, puntando, come c'era da aspettarsi sulla compassione della Corte per la tragica fine della ragazza. Ma mi sembra abbia sorvolato su delle ferite molto significative e cioè quelle, simmetriche, ai polsi. Talmente profonde, in particolare una, da spezzare il polso sinistro. Anche queste ferite devono trovare una spiegazione nella presunta dinamica e non possono essere spiegate come una delle tante anomalie del caso. O sono da considerarsi ferite da difesa, ma il PM ha parlato di assenza di quest'ultime, o debbono essere ferite volutamente inferte.

Partendo quindi dal presupposto dell'assenza di una reazione evidente della vittima, dobbiamo per forza di cose considerare che Yara in quei momenti o fosse priva di sensi (lesione alla testa) o fosse impossibilitata ad opporsi al suo (suoi) assalitore, o seviziatore se vogliamo definirlo in altro modo.

Dai resoconti sappiamo che le ferite erano sia sulla parte anteriore sia su quella posteriore del corpo. Sappiamo inoltre che per forza di cose la ferita profonda al gluteo deve essere stata inferta con i leggings abbassati, così come quelle sul dorso e sul torace con la maglietta o sollevata o tolta. Leggings e maglietta che secondo il PM l'assalitore prontamente rimise a posto in modo approssimativo prima di abbandonare Yara in agonia.

Ma allora se Yara era incosciente al momento delle ferite questo significa che l'assalitore deve aver infierito sul corpo parzialmente svestito e steso sul terreno, e tale corpo inerme deve averlo girato perlomeno una volta.

Non so se avete presente la vegetazione del campo di Chignolo ma anche il terreno di un campo incolto nel mese di novembre (fine), ma una tale dinamica ed ipotesi doveva per forza di cose lasciare tracce evidenti sul cadavere e sui suoi indumenti. Parlo sia del terreno fangoso o comunque umido che deve aver imbrattato sia la pelle sia le ferite (perlomeno quelle di uno dei due lati) sia la maglietta (protetta poi dalla felpa e dal giubbotto non sarebbe stata dilavabile da parte della pioggia), sia della sterpaglia che avrebbe dovuto rimanere impigliata e imprigionata dai vestiti (la Ruggeri ha voluto ribadire di quanto fosse alta la vegetazione tanto da rendere invisibile il cadavere e quanto fosse pungente/tagliente/inestricabile sino al punto di costringere i tecnici della scientifica a cambiarsi più volte le tute).

Io di questi indizi a supporto della tesi dell'omicidio avvenuto nel campo non ne ho mai sentito parlare e dire che tanto si è discusso di un filo d'erba stretto nella mano. Ma sono sicuro che ci fossero stati l'avremmo sicuramente saputo e forse molti di noi a questo punto avrebbero dato maggior credito al racconto dell'accusa.

continua

TommyS. ha detto...

continua

Ma se Yara non era cosciente in quei momenti ed in quelli successivi tanto da non assumere al momento della morte una posizione fetale, vuol dire che era impossibilitata a reagire ed a muoversi. Ed allora quelle ferite profonde e simmetriche ai polsi (quelle, sempre simmetriche, alle ginocchia potrebbero anche essere lette in modo analogo) portano a pensare che avesse i polsi strattamente serrati da legacci forse in ferro o comunque tali da lacerare la pelle, i muscoli ed i tendini e financo a spezzare le ossa del polso a causa del dimenarsi della vittima.

E' pensabile e plausibile che questo sia avvenuto in quel campo? E' credibile che poi alla fine l'assalitore/seviziatore abbia ricomposto il corpo in agonia rivestendolo e tagliando questi legacci? E poi il ragionamento sul terriccio e sulla sterpaglia vale anche in questo caso e nuovamente viene da domandarsi dove siano finiti visto che mai si è parlato di questi indizi. Ma anche le scarpe, delle quali una apparentemente intonsa, non portano a pensare ad una vittima cosciente che seppur impossibilitata a muoversi è impossibile che non scalci e si dimeni.

Personalmente, per come la si rigiri, questa ricostruzione, pur nelle due varianti sopra esposte, continua a convincermi per niente. Ed allora, purtroppo (lo dico con profonda pena per quella povera ragazza strappata in modo orrendo alla vita), torno nuovamente ad uno scenario del tutto differente dove la vittima è appesa per i polsi, probabilmente bloccata a livello delle gambe, parzialmente nuda e soprattutto inerme di fronte alle brutali sevizie.

Possibile che questo scenario si sia verificato all'interno del complesso sportivo? Forse si, ma personalmente ne sono per niente convinto anche se credo che i soliti personaggi della palestra in qualche modo toccati dalle indagini sappiano decisamente molto di più su come sia andata, o perlomeno iniziata, la vicenda.

Mi riallaccio allora al discorso precedente sulle tracce di Yara fiutate dai Bloodhound sino alla rotonda di via Tresolzio e poi davanti e dentro al cantiere del centro commericiale. E non posso fare a meno di pensare ad una notizia comparsa sui giornali il 15 dicembre 2010 domandandomi se quel raccapricciante scenario possa essere avvenuto proprio all’interno del cantiere:

Nella serata del 16 dicembre è anche emersa un'indiscrezione, un dettaglio su quei cani molecolari che nei primi giorni dell'indagine hanno portato i carabinieri dalla palestra al cantiere dell'ex Sobea, del nuovo centro commerciale di Mapello. "I cani sono entrati in cantiere e in quello stanzino sotterraneo che poi abbiamo setacciato sono letteralmente impazziti per l'odore di Yara", dice un investigatore. Un cane molecolare può anche sbagliare, nel 70% dei casi. Ma tre segugi su tre hanno portato lì. In quel gabbiotto sotterraneo del cantiere Yara c'è stata.

Bruno ha detto...

Tutte le piste della morte di Yara sono nella palestra e nel cantiere.

Dudu' ha detto...

TommyS
" Ed allora quelle ferite profonde e simmetriche ai polsi (quelle, sempre simmetriche, alle ginocchia potrebbero anche essere lette in modo analogo) portano a pensare che avesse i polsi strattamente serrati da legacci forse in ferro o comunque tali da lacerare la pelle, i muscoli ed i tendini e financo a spezzare le ossa del polso a causa del dimenarsi della vittima.

E' pensabile e plausibile che questo sia avvenuto in quel campo? E' credibile che poi alla fine l'assalitore/seviziatore abbia ricomposto il corpo in agonia rivestendolo e tagliando questi legacci? E poi il ragionamento sul terriccio e sulla sterpaglia vale anche in questo caso e nuovamente viene da domandarsi dove siano finiti visto che mai si è parlato di questi indizi. Ma anche le scarpe, delle quali una apparentemente intonsa, non portano a pensare ad una vittima cosciente che seppur impossibilitata a muoversi è impossibile che non scalci e si dimeni.

Personalmente, per come la si rigiri, questa ricostruzione, pur nelle due varianti sopra esposte, continua a convincermi per niente. Ed allora, purtroppo (lo dico con profonda pena per quella povera ragazza strappata in modo orrendo alla vita), torno nuovamente ad uno scenario del tutto differente dove la vittima è appesa per i polsi, probabilmente bloccata a livello delle gambe, parzialmente nuda e soprattutto inerme di fronte alle brutali sevizie."

Come sarebbero queste - nuove- ferite alle ginocchia? Immagino non se ne sappia molto.

Negli ultimi commenti mi sembra sia stata dimenticata la ferita a forma di y sotto l'ascella.

TommyS. ha detto...

Dudù

Effettivamente non se ne è mai parlato molto, ma queste ferite vengono citate anche nel resoconto di Celeste 91 così come, a conferma, in quest'articolo di Quotidiano.net

http://www.quotidiano.net/yara-gambirasio-bossetti-1.2156574

Le lesioni ai polsi e al ginocchio sono simmetriche, come disegnate.

Sempre di ferite alle ginocchia se ne parla in alcuni articoli che raccontano la deposizione della Cattaneo (quella a porte chiuse in quanto vennero mostrate le fotografie del cadavere) come in questo de La Stampa del 7 ottobre 2015

http://www.lastampa.it/2015/10/07/italia/cronache/yara-fu-colpita-alla-testa-seviziata-nel-campo-dove-stata-trovata-morta-9NVEa4sPhGgED0lSflRAnL/pagina.html

Fu messa supina, girata, colpita ai glutei, alle cosce, alle ginocchia, alla schiena con due fendenti che le lasciarono una “x” , poi con un altro sul fianco, sotto le scapole, che disegnò una specie di “j”, poi un lungo solco sul petto, quindi una doppia coltellata al collo che però non fu così profonda da lesionare la trachea.

Della ferita sotto la scapola a forma di J non mi sembra che il PM ne abbia parlato in requisitoria (comunque un'altra ferita compatibile con un corpo appeso per i polsi).

Ma già in alcuni articoli dei primi giorni dopo il ritrovamento si parlava di ferite alle ginocchia, anzi al ginocchio destro. Adesso scopriamo che potrebbero anche essere considerate simmetriche, cosa che fa il paio con le ferite ai polsi ed appare alquanto strano.

Dalle fotografie dei leggings sembra vedersi unicamente la lacerazione degli stessi in corrispondenza del ginocchio destro al di sotto del quale i leggings risultano laceri probabilmente a causa dell'azione della fauna selvatica. Fauna che stranamente sembra essersi accanita solamente in quel punto dimenticandosi del resto del cadavere.

Sullo stato di conservazione quasi perfetta del giubbotto come rappresentato nella maggior parte delle fotografie in contrasto con alcune immagini che sono state mostrate nuovamente a QG dove un giubbotto identico mostra numerose lacerazioni irregolari (non cancellabili) come causate da volatili o altri animali selvatici, continuo a nutrire sospetti. O quel giubbotto è stato sostituito dopo il ritrovamento (ma il video del sopralluogo è agli atti) o devo pensare che gli inquirenti abbiano voluto fare un esperimento lasciando per un po' di tempo un giubbotto identico a quello di Yara (con dentro un manichino ed esche per volatili magari) in un campo aperto per vedere come si sarebbero comportati i volatili. Strano che non se ne sia mai parlato ufficialmente.

Vanna ha detto...

Gilberto e Pino,
sì siamo in sintonia e ciò è significativo di una sensibilità in comune.

La ragazza non riscuoteva simpatie, nell' ambiente doveva esserci grande rivalità e prevaricazione, lei doveva dare molto fastidio, potrebbe esserci un clima classista o vagamente "razzista" e quindi fu subito pescato nel Mediterraneo il Fikri.
E forse è stato fatto ritrovare quel dna della Brena perché l'istruttice aveva a cuore più Y. che non un'altra?
Quella che ha fatto questo, penso più che sia una donna, deve aver avuto un piano, aiuti, appoggi per alterare e mescolare così bene le indagini, le analisi, i media poi ci hanno mangiato alla grande.
Il piano: perché proprio Y. dovette portare quell'attrezzo quel giorno?
Forse la chiave sta proprio lì.
Forse chi l'ha caricata in macchina era conosciuta da Y.
Certo che sanno o perlomeno ipotizzano, ma non parlano perché darebbe un grande disonore a tutti e tutti fanno muro, tanto c'è Bossetti che li ripara, può un uomo essere un muro?
E' come nascondersi dietro un dito.
Non voglio entrare in merito al lungo ribadire della Ruggeri che mi sembra non vada oltre il suo naso, forse perché non vuole, forse perché è meglio non scoperchiare il vaso di Pandora, forse perché magari ci pure crede...
Tra tutte le ipotesi che abbiamo immaginato questa secondo me è la peggiore
perché rappresenta una comunità che è specchio di una società che veramente è allo sbando con valori talmente alterati e confusi che si trucida una ragazzina solo perché rappresenta un insieme di valori che non esistono più e tutti non vanno oltre il proprio naso, anzi lo atturano, chiudono le orecchie, gli occhi, addormentano la coscienza!

Vanna ha detto...

"Otturare", pardon!

Gilberto ha detto...

Vanna, purtroppo non si può saltare a conclusioni. Troppo pochi gli elementi e troppo tante le incertezze dovute ad indagini approssimative. Di certo qualcuno nell'ambiente sa e non parla, un'omertà dettata dalla paura...

Unknown ha detto...

@Vanna

in via ufficiosa, quella sera lo stereo alla palestra avrebbe dovuto portarlo Akeba non Yara.
Cmq non so quanti di voi abbiano stasera sentito su Radio Cusano Campus le interviste all'Avv. Salvagni alla Prof. Sarah Gini e al Dottor Ezio Denti, si sono scoperte molte carte ma molte davvero e penso proprio che la pm Ruggeri non ne sarà affatto contenta.
Se Massimo Prati ne è daccordo domattina posto qui il Podcast dell'intervista completa.

Vanna ha detto...

Gilberto,
non sono conclusioni sono ipotesi che mi sono state suggerite dallo scritto di Dan F.
Questo caso, come puoi ben vedere, sollecita tante piste perché ogni dato diventa tentacolare e permette ogni tipo di "conclusione".
E' come uno scioglilingua per la mente.

André ha detto...

Nautilina ha detto...

"Certo è difficile pensare a un assalto da parte di un uomo 'normale' respinto, con quel genere di ferite.
A parte il fatto che, se la ragazza non era d'accordo, poteva comunque approfittare di lei senza ridurla in fin di vita.
Uccidere una bambina per nascondere la violenza ed evitare uno scandalo significa essere fuori di testa, nella follia pura, altro che normalità."

Capisco lo sconcerto, peró credo che questo accada giornalmente almeno un paio di volte nel nostro globo terracqueo(non ho statistiche, vado ad intuito). E non credo sia stato quello che é successo a Yara. Piuttosto a Sara Scazzi é successo. la sfortuna ha voluto che un cumulo di imbecilli e di imbecillitá ha fatto di quel caso semplice (nella sua assurditá)un martirio per le Misseri.
E nemmeno la "follia pura" in tali casi, credo, c'entri.
Sovraeccitazione, paura e rabbia: quello che IO definisco "raptus", (scrivo "IO" in maiuscolo perché non ho idea della definizione precisa del termine in crimonologia).



Ma poi i colpi dati a Yara non erano mortali, quindi si può escludere l'intenzione (folle) di eliminarla per non essere denunciato.
E' anche molto difficile pensare all'opera di un ragazzo, di un gruppo di bulli, di un criminale al suo primo delitto.

" Ricollegandomi al discorso di Vanna, anche la sua ipotesi mi risulta difficile da credere, non perché quelle cose non succedano, purtroppo...però l'accanimento bestiale su quel corpicino mi fa pensare all'odio, alla vendetta e al disprezzo più che a un sacrificio rituale."

Io (e non lo dico in polemica con te) l'accanimento su un corpo come tentativo di risalire ad un movente, spesso, lo lascerei perdere.
A parte l'accanimento per depistare, in certi casi, solo il fine cervello di crimonologhe e criminologi da salotto, in assenza di altri elementi certi,puó osare discettare sapientemente sulle motivazioni psicologiche dell'aggressore in base allo stato di ritrovamento della vittima (ferite, contusioni etc).
Ipotizzando fumo.
Di una ragazza che conoscevo fecero scempio del corpo solo per trasportarlo altrove con piú facilitá. E dove lo lasciarono,l'idea era quella di andare successivamente per seppellirne i resti qui e lí. Solo che poi non ebbero il coraggio e lo lasciarono in quel modo.
Erano in due. Uno dei due il fidanzatino nuovo. Volavano divertirsi in tre e la cosa degeneró.
Un caso semplice dell'epoca pre-criminologi da salotto
Nessun rituale,nessun odio del corpo (o del viso,o del braccio) della vittima.



"Anche l'abbandono del corpo in quel campo ha tutta l'apparenza di una sfida agli inquirenti, come se l'omicida avesse detto loro "Yara non ve la nascondo, ve la faccio trovare 'per caso', e adesso voi trovate me se ci riuscite"."

Pericolosa deriva del complottismo, a mio parere.
Non é molto piú semplice e logico pensare che se il corpo di Yara non si trovava in quel campo da tre mesi fu fatto ritrovare per ben altri motivi che l'infantile "sfida"?

André

Unknown ha detto...

Certo che puoi postare i link delle interviste, Lorenzo...

Unknown ha detto...

@Massimo Prati

ti ringrazio, ho preferito chiedere prima vista la gaffe dei post precedenti

PINO ha detto...

GILBERTO-VANNA
Certo, si tratta sempre di ipotesi, ma hanno una radice logica.
E, ad ogni modo non è nata oggi; ne discutemmo sin dal momento che prendemmo in esame la presenza del dna della Brena, netto e completo in tutte le sue componenti.
Una traccia biologica liquidata con troppa fretta, senza aver fornito spiegazioni convincenti da ogni punto di vista.
Un punto focale che resta più che misterioso.
Quando, e come, una traccia evidentissima come quella sarebbe stata lasciata su quel polsino del giubbotto di Y.?
Pur supponendo un atto doloso, chi mai avrebbe prelevato sostanze biologiche (sangue secondo le analisi) proprio dell'insegnante?
Ed a quale scopo?
Risposte, o chiarimenti soddisfacenti, non sono mai stati forniti nè dal pm, nè dalla stessa difesa di MGB.
Il quesito resta intatto e non risolto.
Forse si attende il responso del sensitivo di turno?
NO! E' solo granitico il muro dell'omertà.

Paolo A ha detto...

Scusate nessuno ha pensato ad un delitto per debiti? Vi ricordate il comportamento del padre di Yara il giorno successivo alla scomparsa, mi pare che andò a giocare a videopoker, comportamento poco consono per un genitore la cui figlia tredicenne è scomparsa, ma allora che significato può avere un comportamento simile?
Potrebbe essere quello di un giocatore compulsivo, di quelli che spendono ai videopoker molto e ad un certo punto devono finanziarsi in qualche maniera e di solito finiscono in situazioni poco chiare, anche il fatto che sia andato a giocare può essere interpretato come un messaggio mandato ai rapitori, tipo: "Ok ho capito che siete voi, sistemerò tutto, a mia figlia non fattele nulla."
Potrebbe trattarsi di criminali non necessariamente legati a quella mafiosa o simile, ma comunque molto pericolosi.
Cosa ne pensate di questa ipotesi?

André ha detto...

"Cosa ne pensate di questa ipotesi?"


Penserei molto male del padre.
Criminale sarebbe, a fronte di una figlia sparita nel nulla, non denunciare la cosa agli inquirenti o attivarsi in mille modi "sotterranei" per salvare la figlia e saldare il debito,
Dato che non risulta nulla in questo senso mi sembra campata in aria.
A parte questo, farsi ritrarre alle slot-machine é sufficiente per dedurne un vizioso cronico che delapidava sistematicamente i suoi guadagni? Ci sono indizi per questo?

André

Vanna ha detto...

Pino, caro-caro, condivido!
André,
non è che bisogna pensare male del padre, abbiamo qui registrato qualcosa su certi comportamenti familiari, ad esempio mai il padre si è unito ai gruppi di ricerca, quel messaggio inviato dopo 4 giorni, l'andare a cena la sera quando la figlia scompare, non prenderla sulla strada nell'orario del ritorno, giocare alle slot machines.
Dimenticavo l'uscita pubblica per una manifestazione in palestra dove la figlia più grande, quella che doveva portare il registratore, è istitutrice nella struttura da dove Y non tornò.
Ognuno di questi comportamenti, se isolati dicono poco, messi insieme possono dire altro.
E poi la chiusura totale della famiglia e non solo, chiamata "discrezione".
Soprattutto raccontano modalità familiari che rispettano le consuetudini del luogo lucidate dal bon ton pubblico e sociale di appartenenza-apparenza.
Si coprono le magagne col silenzio, col non ricordo, col non so, col è tutto immacolato e discreto."Lo dice a ggènte", di Tina Pica al maresciallo, si usa anche al nord a quanto pare con "discrezione" appunto, in questo caso parola edulcorata, per non far chiacchierare la gente far girare voci, non si parla. Ma potrebbe la "discrezione" essere sinonimo di omertà, come Pino scrive giustamente.
André da quel territorio poco è uscito per trovare la verità che c'è dietro, quel poco è stato appena bisbigliato dai media, mentre molto è stato strombazzato con le grancasse per infangare le famiglie Arzuffi-Bossetti-Comi.
Già questo ti fa capire che bisognava coprire qualcosa-qualcuno, e scoprire
il teatrino a sfondo sessuale di famiglie disgraziate unite, solo loro guarda caso, da desideri, bugie, azioni irrefrenabili.

andres ha detto...

Leggo di molte ipotesi fatte riguardo alle condizioni del corpo e ai tagli.
Personalmente mi sembra molto verosimile il fatto che le lesioni ai polsi siano state prodotte da legami con filo di metallo. Forse è stata appesa, e, se non mi sbaglio, aveva del sangue sui calzini. Quindi essendo appesa e ferita il sangue sarebbe colato in abbondanza sui piedi.
Non credo ai tagli come sfregio o come tentativo di mettere "fuori uso" una ginnasta per la sua bravura. Se si voleva far fuori una pericolosa concorrente, sarebbe bastato spezzargli un osso del ginocchio.
Non credo a un uomo respinto,perchè Yara era una semlice, normale ragazzina di tredici anni, non il tipo da suscitare passioni o gelosie.
Non credo per mille motivi (detti e ridetti, per cui non li ripeto)che sia stata uccisa e lasciata nel campo. Anche se,mi ricordo la testimonianza di un uomo,che si era appartatro con una prostituta, che aveva visto due ragazzi e una ragazza litigare, in quel campo e quella sera.
Non credo alla sfida agli inquirenti.
Potrebbe essere stata una vendetta contro il padre, non credo per debiti di gioco, ma per qualcosa legato alla camorra, a traffici di droga e al processo Locatelli.
Potrebbe essere stata uccisa in palestra e poi legata e imbavagliata portata nel cantiere e nascosta, con l'aiuto di qualcuno, ormai morente, nello stanzino, dove i cani "impazzirono". Perchè di una cosa sono sicura: QUEI cani, non sbagliano. Non tutti e tre.
In un altro post, avevo parlato di qualcosa che mi aveva lasciato perplessa:
1)il ritrovamento di un lembo di pelle trovato nell'apparecchio dentale, di cui non si è più parlato.Credo però che non sia stata una bufala, dato che effettivamente furono fatte ricerche negli ospedali per individuare il ferito.
E, dato che mi sembra impossibile che non sia stato analizzato, presumo che non fosse di Bossetti, altrimenti, quella sì, che sarebbe stata la prova regina!
Di chi era?
2)L'ora della morte data dall'analisi del contenuto gastrico.Presumibilmente
Yara pranzò verso le due del pomeriggio.Quindi, una ragazza sana e giovane avrebbe digerito un pranzo normale in due, tre ore al massimo (come disse Annika).Quindi la morte sarebbe da collocare molto prima di quanto ci hanno detto, cioè verso le 17 al massimo. E allora certi testimoni, come il signor Francese,avrebbero mentito. Perchè?
A meno che un forte shok psico-fisico (aggressione,rapimento) non abbia bloccato la digestione.
Avevo chiesto se questo blocco fosse scientificamente possibile, ma non ho avuto risposta. Anche se comunque l'aggressione (non la morte) sarebbe dovuta avvenire prima delle 17.





andres ha detto...

Cara Vanna
quello che proprio non riesco a concepire è la decisione di cremare il corpo della ragazza, a indagini ancora in corso, da parte di una famiglia rigidamente cattolica. Da parte dei cattolici fortemente osservanti,la cremazione non è una pratica seguita, anche se la Chiesa ormai la tollera. Questa cosa mi ha sempre dato l'impressione di voler nascondere qualcosa. In accordo con gli inquirenti.

PINO ha detto...

ANDRES
I tuoi "non credo" sono comuni alla maggior parte degli utenti di questo blog: non dicono nulla di nuovo, ma caldeggiano, senza dubbio, quelle perplessità da tutti rilevate, e da sempre.
Hai ricordato, per ben due volte, negli ultimi post, il particolare dei frammenti di tegumento di zona puberale, rinvenuto tra gli interstizi dell'apparecchio odontoiatrico di cui Y era portatrice, e della mobilitazione per la ricerca, negli ospedali, ambulatori e pronto soccorso, di eventuali prestazioni mediche richieste, da qualcuno, per ferite nella zona anatomica sopraindicata.
Ebbene, questo "particolare" non è altro che uno fra i tantissimi, riposti in un grosso ripostiglio a tenuta stagna.
Quindi, ben si coniuga quanto desume Vanna: "André da quel territorio poco è uscito per trovare la verità che c'è dietro, quel poco è stato appena bisbigliato dai media, mentre molto è stato strombazzato con le grancasse per infangare le famiglie Arzuffi-Bossetti-Comi..Ti saluto.






Dudu' ha detto...

Paolo A
Non fù un immagine gradevole vedere il padre alle slot,come non lo fù la sua mancata presenza nelle ricerche,ma và detto,chi frequenta solitamente i bar un giro alle slot lo fà anche solo per svuotare la mente dallo stress,a volte. Potrebbe essere stato anche un vizietto, ci fosse stato qualcosa di più come una patologia da gioco ,si presume,sarebbe trapelato.

Spero di poter ascoltare le interviste annunciate da Lorenzo Bianchi

Grazie TommyS dei links,effettivamente era passata la notizia delle ginocchia ferite,la simmetria suona nuova anche per me.
Solitamente si legano le caviglie alle vittime,ma qui nulla potevano dire, erano scarnificate .

Sembra che tutto appaia quasi a delineare un quadro di segregazione anche a me, più che ad una aggressione di un'ora poco più.

La procura dice che solo due ferite non avrebbero coinvolto i vestiti: quella sul torace a cui fà cenno Paolo A e una alla schiena, eppure i vestiti visionabili in parte, non mostrano tagli visibili. Per esempio i due tagli al collo, come potevano essere dati colpi incisivi senza investire anche solo in parte ,il collo del giubbotto?un soggetto in preda alla foga sarebbe stato così attento a non coinvolgere le vesti? Ben strano,come dimenticare che Maura Pavese ha ribadito nel processo che Y aveva reggiseno rosa?
E se hanno inciso la trachea e coinvolto la giugolare come descritto da

http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/yara_foto_choc_bossetti_impassibile-1284400.html

Giugolare che è un'arteria principale,Yara sarebbe deceduta per dissanguamento, ma il dissuanguamento non sembra fare comodo alla tesi dell' unico soggetto aggressore in un autunno inoltrato con notte gelida e vestiti che non portano tracce ematiche.

Eppure è strano, davvero strano, se da un lato sono state messe in azione tante energie per le ricerche della ragazzina, dall'altro sembra sia stato sorvolato tanto,il quadro non si completa,non c'è verso.
18.000 dna ma rimangono fuori soggetti come il custode

Si accusa un soggetto, ma nel capo di imputazione mi sembra si faccia riferimento a più soggetti, ed effettivamente sembbra opera di più soggetti come si ricava dalle tracce sul cadavere, dalle armi usate,dalla possibilità di rapirla. E per tre mesi si è creduto ad un rapimento,ad un furgone,ad un cantiere, ai cani,ci credevano così tanto da credere Yara murata in qualche anfratto di quella struttura.

Unknown ha detto...

@Andres

vorrei fare una piccola precisazione al tuo post in merito alle tracce ematiche rinvenute sul corpo di Yara e precisamente nella regione dei piedi, il sangue rinvenuto era UNICAMENTE sotto la pianta di un piede quello destro in piccola quantità ma cmq presente e da quanto è emerso non vi è arrivato per assorbimento del tessuto della calza ma direttamente sulla pelle come se il piede avesse appoggiato un una chiazza di sangue.

Unknown ha detto...

http://www.radiocusanocampus.it/podcast/?prog=695

qui potete ascoltare e scaricare le interviste precedenti del Pool difensivo di Massimo Bossetti, quella di ieri ancora non è online, sono in attesa di conferma da parte di Matteo Torrioli di Radio Cusano Campus.
Sono comunque da ascoltare attentamente sopratutto quanto dice il Dottor Denti a proposito della Procura di Bergamo e in particolare della PM Letizia Ruggeri....

andres ha detto...

@ Pino
Perdona se non ho detto niente di nuovo, ti ho annoiato?
Ribadisco comunque che"quel particolare" è fondamentale. Sicuramente analizzato, sicuramente non di Bossetti.Sicuramente chiuso a chiave in un ripostiglio.
Mi chiedo (perchè non lo so) se la Difesa lo abbia considerato e ne abbia parlato.
Così, come mi pare fondamentale, non dire caxxate sull'ora della morte.
Condivido pienamente con quanto detto da Vanna e che riporti.

andres ha detto...

@Dudù
"Sembra che tutto appaia quasi a delineare un quadro di segregazione anche a me, più che ad una aggressione di un'ora poco più."
Sarei daccordo se non fosse per i resti di piselli trovati nello stomaco.
@Bianchi Lorenzo
Ti ringrazio per la precisazione,quindi un solo piede, il destro, era sporco di sangue. Comunque non toglierebbe l'ipotesi di un sanguinamento di un soggetto
in posizione verticale.
Grazie anche per le interviste, che mi vedrò più tardi,con la calma che ci vuole, perchè ora devo uscire.


Unknown ha detto...

@Dudu'

un particolare non mi quadra, in un processo dove tutto è NON SO, NON RICORDO
l'affermazione che:
"Nel suo stomaco c'erano ancora «tracce di bucce di piselli, rosmarino, amidi e fibre di carne», compatibili con il menù che la mamma Maura Panarese ricorda di aver preparato per il pranzo della figlia e dei suoi fratelli"
mi suona un po stonata onestamente.

Restano comunque le discordanze tra i vari "periti" della procura che hanno analizzato i vari DNA e ancor oggi non si è ben capito CHI HA FATTO COSA COME E QUANDO.

E' assai evidente che sia Ruggeri che Bertoja per quanto stimata, diano vaolre solo a cio' che a loro dire e vedere possa incastrare MGB scartand PERENTORIAMENTE tutto quanto potrebbe invece dimostrare con certezza assoluta che MGB è del tutto estraneo ai fatti.
E questa, come io ho detto piu volte anche ai diretti interessati, è COLLUSIONE e nn ci sono caxxi!!

Dudu' ha detto...

andres
" Sarei daccordo se non fosse per i resti di piselli trovati nello stomaco."

Sono stati fotografati, repertati?

Maura aveva parlato di piselli e pesce,l'autopsia parla di piselli e carne.

E ancora,sono i piselli dell'ultimo pasto fatto in familia?
Nei sequestri di persona è noto l'uso di cibi in scatola per esempio .

È stato dichiarato di erbette radicate racchiuse nella mano destra scheletrita,poi quelle tracce vegetali sono diventate tracce vegetali attaccate al braccialetto e vegetali conficcati sotto un'unghia rotta, ma se l'unghia era rotta Y si è difesa?
In un altro articolo si descriveva spine sul braccialetto,erano quelli i vegetali ?

Si potrebbe escludere inopinatamente che potrebbe essere morta 24 ore dopo dell'ipotesi? Siamo nel campo delle possibilità, provabilità,nulla di più. Nemmeno si può escludere categoricamente che la sequenza dei colpi inferti a quella povera vittima siano stati fatti in un unico lasso di tempo.cos'hanno trovato sotto le unghie oltre i vegetali conficcati?

PINO ha detto...

ANDRES
Non hai arrecato alcuna noia, e non devo perdonarti di nulla:il nostro è un puro dialogo, contenente concetture personali.
In linea generale, abbiamo, separatamente, riscontrato le stesse gravi dissonanze, che rivestono l'intera macabra faccenda.
Resta, tuttavia, il fatto dell'unidirezionalità effettuata dalle indagini, voluta od imposta, non sappiamo, che ha condotto a MGB, trascurando quelle piste altrettanto significative, che avrebbero portato a risultati diametralmente opposti.
Sono più che certo, che le dissonanze alle quali mi riferivo, troveranno la giusta sede di discussione nell'immancabile processo d'appello.
Per ora non possiamo fare altro che esternare la nostra indignazione, pur senza la certezza di un MGB assolutamente estraneo, sia pure collateralmente, al reato che gli si attribuisce.

Dudu' ha detto...

Bianchi Lorenzo
Leggo ora il tuo commento,abbiamo scritto contemporaneamente.
Sulla Bertoja/corte mi astengo ,vorrei prima sapere a quali conclusioni approderà.
Sulla procura invece... trovi più di una critica da parte mia.

Unknown ha detto...

http://www.video.mediaset.it/video/quarto_grado/clip/caso-gambirasio-quel-furgone-non-e-di-bossetti_588007.html

Dottor Denti a proposito del furgone!
come mettere a nudo gli errori dei RIS

Dudu' ha detto...

Pino
" Resta, tuttavia, il fatto dell'unidirezionalità effettuata dalle indagini, voluta od imposta, non sappiamo, che ha condotto a MGB, trascurando quelle piste altrettanto significative, che avrebbero portato a risultati diametralmente opposti.
Sono più che certo, che le dissonanze alle quali mi riferivo, troveranno la giusta sede di discussione nell'immancabile processo d'appello.
Per ora non possiamo fare altro che esternare la nostra indignazione, pur senza la certezza di un MGB assolutamente estraneo, sia pure collateralmente, al reato che gli si attribuisce."

Convengo e condivido, ben detto.

Unknown ha detto...

@Dudu'

infatti meglio sorvolare, avrei molto e molto da dire in merito come parte in causa ma preferisco astenermi e evitarmi altri mal di fegato!

Unknown ha detto...

Uno stralcio dell'intervista alla Professoressa Sarah Gino a Radio Cusano:

In conclusione e riassumendo 1) KIT scaduti; 2) esami fatti in violazione di legge, cioè eseguiti nelle stanze dei RIS alla NON presenza delle parti processuali dell'epoca 3) evidenti anomalie scientifiche a cui non è stata data una spiegazione; 4) impossibilità della difesa di venire a conoscenza di tutti i dati grezzi che giustificano i risultati scientifici così ottenuti; 5) irripetibilità del test per esaurimento dei materiali biologici; 6) negazione da parte dei giudici della nomina di periti terzi e imparziali e, quindi, diniego dei relativi esami genetici onde tentare (perlomeno tentare) di trovare valide giustificazioni scientifiche a fenomeni gnoseologici che nemmeno i consulenti della Procura sono riusciti a spiegare. Nonostante tutto questo, qualcuno ha anche il coraggio di proferire la parola ERGASTOLO. Il caso Bossetti, per chi non lo avesse ancora capito, è emblematico di quanto urga nel nostro Paese una radicale riforma del sistema processualpenalistico. Quanti poveretti immolati in nome di un APPARENTE funzionalità del sistema giustizia! Davvero una tristezza infinita!”

Unknown ha detto...

Si è spesso dibattuto sul come il DNA di MGB possa essere finito sul corpo della pôvera Yara e guardacaso in un unico punto, le mutandine con un unica traccia ematica. Il famigerato "DNA VOLANTE"
Ora, per chi "purtroppo" ha avuto modo di vedere alcune immagini sullo stato delle ferite inferte beh, mi spiace dire che sarebbe IMPOSSIBILE quanto viene affermato dalla procura e dagli inquirenti stessi, e mi fermo qui.
Per contro lo stesso Dottor Denti nella sua intervista parla di DNA di MGB ARRIVATO SUL CORPO DELLA VITTIMA PER TRANSFER ovvero per aver l'assassino utilizzato oggetti o atrezzi effettivamente appartenuti al muratore di Mapello e riportanti possibili tracce di sangue dovute a ferimento sul lavoro. Affermarione peraltro MAI smentita da nessuno!

Dudu' ha detto...

Pino,andres

" il particolare dei frammenti di tegumento di zona puberale, rinvenuto tra gli interstizi dell'apparecchio odontoiatrico di cui Y era portatrice, e della mobilitazione per la ricerca, negli ospedali, ambulatori e pronto soccorso, di eventuali prestazioni mediche richieste, da qualcuno, per ferite nella zona anatomica sopraindicata.
Ebbene, questo "particolare" non è altro che uno fra i tantissimi, riposti in un grosso ripostiglio a tenuta stagna."

Questa notizia trapelò nel 2012 se la memoria non mi inganna, ma il fatto sarebbe molto strano davvero.
In quanto in un cadavere la decomposizione investe primariamente l'apparato oculare,poi l'apparato boccale quindi per la legge fisica e chimica nulla poteva essere trovato dopo tre mesi. Singolare che la difesa non ne abbia mai parlato, mi sovviene di chiedermi cosa c'è in merito negli atti di indagine.
Potendo solo affidarci a quanto riportano i media, val bene ragionarci anche un pò. Nel merito se non ricordo male anche Annika era un pò scettica ,non sarebbe male un suo intervento di ripasso .

Vanna ha detto...

Lorenzo il link che hai postato è muto.

Unknown ha detto...

@Vanna

quale? quello di Radio Cusano?

Anonimo ha detto...

link ad articolo sulla situazione personale che MB sta vivendo:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/17/massimo-bossetti-dal-carcere-mamma-so-che-la-faro-finita-qui-dentro/2737277/

Antonio.

andres ha detto...

Massimo Bossetti annuncia il suicidio in una lettera alla madre e alla sorella.
Speriamo che sia stato soltanto uno sfogo e che resista. Altrimenti farebbe solo un favore enorme alla Procura,!

http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/bossetti_yar

@ Dudù
sei sicura che i resti nello stomaco fossero di carne e piselli? Dal resoconto
di Celeste, già menzionato, pare che la Ruggeri abbia riferito di bucce di piselli
e rosmarino.

Dudu' ha detto...

andres
Ho riportato quello che è sempre stato detto. Maura aveva parlato di pesce e piselli,l'autopsia di carne e piselli, se ora si parla di soli piselli non saprei che dire, vorrei leggere gli atti. :-(

andres ha detto...

@Dudù
"...anche Annika era un pò scettica ,non sarebbe male un suo intervento di ripasso ."
Infatti, magari!
Vorrei fare ad ANNIKA anche un'altra domanda: se secondo lei, la data della morte , stabilita dai periti,(e in questo caso non parlo di poche ore, ma di giorni), per le notizie che abbiamo, è giusta senza ombra di dubbio o no?

Dudu' ha detto...

andres
Annika ha sempre sostenuto che dopo tre mesi è impossibile aver certezze. Aveva suggerito un calcolo su esame osseo ultimamente,manco ci credeva ai piselli,come poco ci credo io. Non vorrei fosse come per le erbette magiche racchiuse in una manina straziata dalla putrefazione.

Dudu' ha detto...

Bianchi Lorenzo
Si quello di radio cusano,non si apre nemmeno a me Lorenzo

Dudu' ha detto...

Comunque
Il link è corretto Lorenzo.
Ma non sò perchè non funzioni.

Vanna,Si può inserire nella barra di ricerca radio cusano campus e cliccare poi quando si apre su "legge o giustizia",ci sono i download , oppure opzione ascolta

andres ha detto...

Dudù grazie per la risposta! In effetti non ne ero certa.
In questo processo si va avanti per atti di fede.
Non sappiamo neanche se è morta subito, se è stata segregata per qualche motivo
(vendetta, ricatto, abuso, sfruttamento) e per quanto tempo.
Di certo al cantiere c'è stata portata, checchè ne dica la Ruggeri, i cani non sbagliano. Poi spostata in qualche altro posto, forse ancora viva.
Non si può neanche essere certi su quanti giorni sia rimasta in vita prima di essere depositata tra l'erba del campo.
Questa ipotesi presuppone, però, un'organizzazione di più persone e non si concilia con il raptus di un singolo folle.

Unknown ha detto...

@Dudu'

strano ho provato i vari Podcast e vanno tutti li ho anche scaricati, non voglio fare il saputello sia chiaro ma avete clikkato su quello che vi interessa ascoltare e di seguito su PLAY? non partono automaticamente

ho letto un commento di "Gugly" si Oggi...... che tristezza leggere certe cose scritte non sapendo NIENTE della realtà dei fatti...vabbè va evitiamo!!

Dudu' ha detto...

andres
".. Questa ipotesi presuppone, però, un'organizzazione di più persone e non si concilia con il raptus di un singolo folle."

Non si conciliano ad un singolo folle nemmeno più armi,più dna riscontrati. Come dice Bruno e tanti,come avrebbe convinto Y salire sull'autocarro(ha usato l'autocarro quel pomeriggio del 26 nov 2010, assodato che non andò a lavorare?) puntandole un coltellino da campeggio? Come avrebbe fatto immobilizzarla davanti la palestra? Prendendola a pugni?se era intenzionato ad uno stupro e la vittima era svenuta perchè non avrebbe approffittato? E se era svenuta perchè mai doveva rincorrerla e /o colpirla con così tanti colpi? Perchè la'accusa non parla di legacci usati per immobilizzarla quando è praticamente ovvio che quei segni ai polsi non possono che addurre a quello?
Ma quale ipotermia povera bambina! Colpita alla giugolare ed un polso praticamente staccato, può significare solo due cose: è deceduta per dissanguamento,o sono ferite post mortem.
Ma siccome i vestiti non sono stati trovati intrisi di sangue che doveva esserci,non si è volutamente sondato altre ipotesi investigative ,forse perchè si doveva indagare alt(r)e sfere e si è incastrato un povero cittadino

Unknown ha detto...

@Dudu'

ma allora ancora non è chiaro che NON è stata una sola e singola persona?
Chiedetevi il perchè di tanti OMISSIS ed insabbiamenti da parte della procura e in primis da parte della Ruggeri....??!!

Dudu' ha detto...

Lorenzo
È solo il primo link che hai postato , non sò perchè non rimandava alla pagina. Poi digitato il nome della radio ho trovato tutto, grazie. Gentilissimo.

Unknown ha detto...

@Dudu'
di nulla figurati è un piacere

Unknown ha detto...

http://www.cronacaedossier.it/bossetti-la-difesa-come-possibile-dna-degradato-cosi-poco-tempo/

A Radio Cusano Campus sono intervenuti il legale di Bossetti, l’avvocato Claudio Salvagni, e il consulente della difesa, la professoressa Sarah Gino

Dudu' ha detto...

Lorenzo
Dubbi io non ne ho. Già consideravo , prima ancora che trovassero la salma,perchè stavano raccogliendo dna, mi pare di ricordare 2.700 dna raccolti -prima- del ritrovamento : perchè?

Unknown ha detto...

@Dudu'

te lo dico io il perchè, perchè fin dall'inizio sapevano CHI e come ed i fatti lo provano per chi sa ragionare con raziocinio.
Fin dall'inizio si è capito che stavano sviando dalla realtà dei fatti e quando "qualcuno" ha provato a dire il contrario ha passato i suoi guai.
Con ogni probabilità, anche se Massimo dovesse venir scagiuonato, non si saprà mai chi sono i veri assassini della povera Yara, saperlo vorrebbe dire creare un qualcosa che in Italia non ha precedenti o se ne ha avuti li si trovano solo negli omicidi di stato!

Dudu' ha detto...

Che la procura
Abbia agito come ha agito è sotto gli occhi di chiunque vuol vedere,gli altri si tengano stretti i lori paraocchi, la realtà non cambia perchè dico delle cose,o perchè le dici tu Lorenzo.
Quel che spero è che la corte abbia il coraggio di agire consapevolmente di quello che deciderà ,acclarato che non sono stati sciolti i dubbi sul dna e nemmeno sull'autocarro,ma anche fosse convinta che tali indizi sono dirimenti,ancora non si può escludere una contaminazione volontaria o involontaria che sia,spalancherebbe le porte ai futuri assassini.

andres ha detto...

Dudù. quando ho scritto
".. Questa ipotesi presuppone, però, un'organizzazione di più persone e non si concilia con il raptus di un singolo folle."
non mi riferivo a un mio pensiero, ma a quello che ci vogliono far bere investigatori e media.
Io non ho dubbi, su questo.
@Bianchi Lorenzo
non ti curare di certe voci su certi forum, frequentati da persone che pare si divertano moltissimo con battutine penosamente spiritose e ammiccanti e con faccine e faccette. E' proprio il caso di dire "Signora mia, in quanto a classe..."

PINO ha detto...

X DUDU'
Anche oltre tre mesi, un lembo di tessuto umano tenuto in luogo chiuso, o poco esposto alle variazioni atmosferiche (come il cavo orale) non cambia radicalmente la sua natura. E, nel caso specifico, il reperto era (secondo quanto portato a nostra conoscenza) incastrato tra le fessure dell'apparecchio odontoiatrico, confezionato con leghe metalliche speciali, che non producono ossidi od altre sostanze deterioranti.
Quindi, difficilmente il lembo di tessuto in parola, avrebbe subito variazioni morfologiche totali, da non essere identificato.
Tanto, secondo le mie modeste conoscenze.
Se la notizia stessa non fosse una "bufola", l'aver tenuto il silenzio sul seguito della faccenda, rappresenterebbe un vero atto di violazione al dovere dell'informazione, prevista dal nostro Diritto.

Unknown ha detto...

@Dudu'

Lungi da me il pretendere la ragione, io come ho sempre fatto mi baso su dati e fatti oggettivi visti e vissuti in prima persona e MAI per quanto riportato dai media.
Se no fosse che apparirebbe pretenziosa potrei citare la famosa frase "Io ne ho viste di cose che...."
e qui mi fermo

@Andres

dopo quanto subito qui e che è a conoscenza di tutti voi, ormai nulla piu' mi stupisce ne tantomeno mi ferisce, se qualcuno sperava di vedermi sparire vuol dire che davvero nn ha capito chi è il sottoscritto.

Per rispondere a chi ha sollevato la questione del "Reperto epidermico" rinvenuto sull'apparecchio odontoiatrico di Yara, non vi sono mai stati riscontri oggettivi, è veroç che venne fatta una "caccia all"uomo " nei vari ospedali ma direi si tratto' piu' di una mera ipotesi atta a sviare le indagini stesse che un fatto vero e proprio.

andres ha detto...

Pino,
non so se era una bufala o meno, però parecchio tempo fa ne parlarono tutti
i giornali e le ricerche negli ospedali, ci furono. Poi non ne parlarono più.
Ma era ovviamente noto anche alla Difesa.
Potrebbe anche essere stata una delle grandi invenzioni della Procura che hanno punteggiato questo caso, per giustificare, ad esempio, la pista del delitto sessuale.Per sviare da altre ben differenti strade. Non so.
Però,una persona, che partecipa al forum del MdF,due anni fa scrisse che una sua amica infermiera (in Toscana) gli aveva riferito di poliziotti arrivati in ospedale,per indagare proprio in quel senso, sul delitto di Yara Gambirasio.Bugia dell'infermiera? Di chi ha riportato la notizia? "teatro"
organizzato dalla Procura?

andres ha detto...

Bianchi Lorenzo, mentre scrivevo tu postavi.Abbiamo detto più o meno la stessa cosa.

Unknown ha detto...

http://www.bergamosera.com/cms/2011/02/28/da-dove-sono-passati-per-scaricare-yara/

Sicuramente non posto nulla di nuovo ai piu', ma vorrei si riflettesse con attenzione ad alcuni passaggi ivi riportati:

"Il giorno che scomparve Yara era un venerdì, la serata è normalmente vissuta dal popolo della notte che ama la musica almeno fino alle 3 e al mattino presto gli operai della Rosa iniziano il turno del sabato. Quando l’assassino ha scaricato Yara come un sacco di stracci in mezzo all’erba?"

"Senza dimenticare che il comando della Polizia dell’Isola è a soli 100 metri dalla fine di via Bedeschi: un professionista, uno psicopatico o un profondo conoscitore della zona colui che ha deciso di lasciare a Chignolo il corpo di Yara con il rischio forte di essere notato da qualcuno?"

Unknown ha detto...

@Andres

ahaha si ultimamente capita spesso a quanto vedo ^_^
cmq frivolezzea parte, visto che 4 anni fa venni chiamato in causa sul caso, posso assicurare che a me NESSUNO è venuto a controllare se avessi o meno morsi ai genitali.......

Dudu' ha detto...

Pino
" Anche oltre tre mesi, un lembo di tessuto umano tenuto in luogo chiuso, o poco esposto alle variazioni atmosferiche (come il cavo orale) non cambia radicalmente la sua natura. E, nel caso specifico, il reperto era (secondo quanto portato a nostra conoscenza) incastrato tra le fessure dell'apparecchio odontoiatrico, confezionato con leghe metalliche speciali, che non producono ossidi od altre sostanze deterioranti."

Avevo pensato la medesima cosa, nel caso il corpo fosse stato tenuto -protetto-diciamo così. Ci sarebbe stata la condizione per il mantenimento e la preservazione,lo dice la corificazione stessa.

Però, se lo si vuole in quel campo per ben tre mesi,se si è disposti crederlo,allora ecco che la natura avrebbe fatto il suo corso,non metto in discussione le tue conoscenze,ma mi parrebbe poco plausibile che in un ambiente ostile qual'è un campo aperto con annesse intemperie,il cavo orale non fosse stato coinvolto dalla putrefazione,convengo con te che l'apparecchio costruito per stare nel cavo è fatto di leghe intaccabili dagli acidi,ma i tessuti interni al cavo ,come si sarebbero comportati in tali frangenti ?(tra l'altro,pensandoci, cavo orale trovato aperto o chiuso?),c'era anche un trauma importante alla mandibola..
A volte mi rifiuto di pensare come l'hanno ridotta

Bruno ha detto...

@Andre scrivi, - "Massimo Bossetti annuncia il suicidio in una lettera alla madre e alla sorella". Pensate a quanto è criminale Massimo Bossetti, solo per aver scritto una lettera alla Gina è frastornato e pentito di chissà quale reato abbia commesso e vorrebbe togliersi la vita. E questo sarebbe il criminale assassino. Dopo tutti quei mesi trascorsi in una cella con l'accusa infamante posso capire anche la sua ingenuità, ma essere un assassino sadico e pervertito non è proprio il suo caso. Coraggio Massimo Bossetti stai rappresentando (anche se purtroppo in galera) coloro i quali credono nella vera giustizia. Non mollare. Bossetti libero.

Unknown ha detto...

http://www.radiocusanocampus.it/podcast/?prog=695

AVV. CLAUDIO SALVAGNI LEGALE BOSSETTIpuntata del 2016-05-17 00:00:00

IL PODCAST DELL'INTERVISTA DI IERI SERA, PRESENTI AVV. SALVAGNI CLAUDIO , PROFESSORESSA SARAH GINI, DOTTOR EZIO DENTI

Dudu' ha detto...

Lorenzo,
In quale periodo venisti coinvolto da quest'indagine?

Unknown ha detto...

@Dudu'

a partire dal 2013

Vanna ha detto...

Molto tempo fa ipotizzai che qualcuno aspettava che MGB avrebbe potuto uccidersi.
Infierire così su di lui e la sua famiglia avrebbe avuto un costo sulla sua pelle.
Speriamo che non accada.

Unknown ha detto...

@Vanna

infatti proprio oggi ripensavo alle tue parole e a quelle di certi FORCAIOLI che aspettano solo questo per gridare "AVEVAMO RAGIONE NOI"

beh temo rimarranno delusi

Dudu' ha detto...

Bruno
" .Pensate a quanto è criminale Massimo Bossetti, solo per aver scritto una lettera alla Gina è frastornato e pentito di chissà quale reato abbia commesso e vorrebbe togliersi la vita. E questo sarebbe il criminale assassino. .."

Condivido
Ho ascoltato l'intervista alla Gino e Salvagni il quale ha rappresentato l'imputato in condizioni davvero critiche e sorvegliato 24 H su 24. È lodevole la battaglia che stà portando avanti la difesa,non ci si rende conto che è una battaglia alla difesa del diritto e dell'uso che se ne fà e se ne farà del dna,và oltre la difesa del suo cliente.

La Gino è stata chiarissima.

Anonimo ha detto...

balle.
spera di impietosire qualcuno il folle, mentre finge di preoccuparsi di quella rinnegata di moglie l'infame.
non è nuovo a queste stupidaggini il favola ma la verità la può raccontare soltanto lui e il resto è soltanto ciarpame.

Bruno ha detto...

@Lorenzo Bianchi, grazie è ascoltato radio Cusano. Probabilmente chi non riesce ad ascoltarlo è per ragioni di softwer audio. Provate con VLC di solito apre tutti.

Unknown ha detto...

@Bruno

infatti hanno messo la possibiltà di download nel caso dal sito non fosse possibile sentirlo e giusto come fai notare tu usando VLC il problema è risolto

Norad ha detto...

Abbiamo appena letto, "sui nostri schermi", un'esaustiva, garbata ed elegante dissertazione sul perché B è colpevole.

... forse è solo la prima puntata, la seconda magari sarà anche più dettagliata.

La faccina che #censured#, non c'è ?

;o)

Unknown ha detto...

@Norad

xDD :D a chi ti riferisci?

Norad ha detto...

@Bianchi Lorenzo, non farmelo dire... non sta bene fare i nomi di anonimi ;o)

Unknown ha detto...

@Norad
ahahahaha già ti voglio bene :D :D

cmq dai hai ragione nn sta bene ;-)

Anonimo ha detto...

sta a sbandierare ai quattro venti che si suicida il gaglioffo.
ma gli piaceva la gina e ?
ma vai a quel paese bossetti, non rompere i maroni tu e sulas, non ti crede nessuno.
guardate adesso matrix.

Anonimo ha detto...

@noblesse oblige

"spera di impietosire qualcuno il folle, mentre finge di preoccuparsi di quella rinnegata di moglie l'infame."
17 maggio 2016 21:25:00 CEST

"sta a sbandierare ai quattro venti che si suicida il gaglioffo."
18 maggio 2016 00:05:00 CEST


beh... magari qualche estremo c'è pure, eh.
e i log: di sicuro anche.
E NOI SPERIAMO TANTO TANTO TANTO

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