mercoledì 1 ottobre 2014

Siamo tutti dei "Massimo Bossetti": ignari protagonisti (nostro malgrado) e futuri attori di un sicuro successo mediatico...

Articolo di Gilberto Migliorini


La notizia sbandierata in bold è che sì… i coniugi Bossetti talvolta guardavano dei filmini porno. Notizia talmente eclatante, rivelatrice, per non dire ‘sconvolgente’, da meritare appunto i titoli di testa. Nell’epoca dove in rete con un colpo di mouse si può reperire tutto il kamasutra e perfino la bella addormentata nel bosco in versione hard, sembra che l’invenzione dell’acqua calda d’improvviso abbia avuto gli onori di un oscar per la regia. È come se qualcuno avesse rivelato che lo sport nazionale, dar pedate a una palla, in certe occasioni può diventare davvero qualcosa di sospetto, una sorta di perversione per via della sfera che va in rete con oscure allusioni a qualche recondito goal in fuorigioco… Il sesso è come il prezzemolo, un ingrediente con il quale si può cucinare qualunque pietanza, dimostrare il tutto e il niente, fare la quadratura del cerchio e operare perfino il miracolo, quello di trasformare l’acqua in vino.

Per quanto tutti facciano uso dell’erba lussuriosa nelle preparazioni culinarie, è facile farne una macchia di Rorschach: ognuno ci proietta quello che vuole, perfino la giustificazione di un delitto se la trama consente di spaziare dalla commedia brillante al noir. Per i benpensanti e i bacchettoni, il sesso deve rimanere una sorta di buco nero e il porno qualcosa di peccaminoso, per qualcuno addirittura di perverso e anormale. Sì, è vero, il sesso può diventare una droga, come il cibo, il fumo, l’alcol e perfino il lavoro. Questione di dosi, ma soprattutto di processo alle intenzioni. C’è chi lo prende in quantità omeopatiche e chi ne fa indigestione, ognuno ne sfrutta quanto basta, talvolta come un farmaco o un surrogato, fino alla totale astensione per scelta, per vocazione o per sopraggiunta pace dei sensi. Il mondo è bello perché è vario.

Il porno è come un grimaldello, per qualsiasi delitto c’è il passepartout del sesso, in qualsiasi teorema che si rispetti esso sviluppa inferenze più o meno consequenziali, in qualche caso si tratta del classico pseudo sillogismo che costruisce dei veri e propri quinti postulati. Si tratta di quei parallelismi dai quali si possono ricavare deduzioni fantasiose e bizzarre. Per un punto passano infinite rette parallele a una retta data: si tratta di geometrie non euclidee per le quali si costruiscono teoremi a iosa e si può sempre trovare argomenti per dimostrare il movente di un delitto e disegnare un profilo criminale, se serve, usando l’oscuro oggetto del desiderio, la molla passionale, la perversione e perfino qualche problemino erettile. Il sesso può essere il movente di qualsiasi delitto, perfino quello di amarsi, forse il più sconvolgente e sospetto. L’amore, quello vero - non quello convenzionale delle telenovele o dei fotoromanzi - ha sempre qualcosa di deviante per quel suo non conformarsi ai canoni del bon ton, per quel suo uscire dall’immagine oleografica e convenzionale, per quel significato unico che ciascuno che ama davvero riesce a dare al sentimento indecidibile. 

L’amore fa scandalo soprattutto quando non si tratta di quelle commedie leziose e convenzionali… di quei film hollywoodiani un po’ mielosi, di quei polpettoni televisivi conditi con tanti buoni sentimenti. I moderni opinionisti ne rilevano tutti gli aspetti non conformi rispetto a quell’idealtipo che con stampante 3D si trasforma in modello canonico, la normalità della famigliola del mulino bianco dove si può radiografare l’eros, misurarlo con il calibro e offrire al target la sua dose giornaliera di convenzioni confezionate con qualche ricetta pronta all’uso. Si tratta di cucina molecolare, anzi di quella normalità che gli spot pubblicitari ci raccontano con immagini edulcorate e edificanti. Ci diranno com’è, se è naturale, come non deve essere, se anomalo; dei personaggi letterari ne faranno delle macchiette tradotte in letterine e veline, una poetica con canzonette anima e core. Una volta erano i preti a voler guardare sotto le lenzuola, metaforicamente parlando, adesso sono criminalisti, moralisti, strizzacervelli e tutti quei persuasori che amorevolmente ci prendono per mano per condurci nel paese dei barbapapà.

Qualcuno sa sempre con precisione dove tracciare il confine tra l’eros e il porno, ti spiega per filo e per segno quando siamo nel segno di Moana Pozzi o invece in quello della cantante che muove il culo sensualmente in un videoclip. Mai il dubbio che il confine sia proprio dentro l’occhio di chi guarda, anzi di chi giudica, nel pregiudizio che trasforma una spensierata divagazione nell’immaginario, delle ludiche e innocenti fantasie sessuali in un perverso outing anatomico, un peccaminoso sguardo proibito, perfino la scenografia di un delitto. È così che lo sport nazionale diviene improvvisamente qualcosa di eccentrico e difforme, pericoloso e perverso…. Fin tanto che rimane anonimo, tutt’al più confinato nel mondo dello spettacolo il sex, sembra perfino ammesso e tollerato, sbandierato quando serve e occultato con (finta) diffida quando occorre risvegliare l’interesse in un pubblico annoiato. Per la politica? Beh, lì sì, noblesse oblige, si può pretendere, giustamente, discrezione, invocare, opportunamente, la privacy, dirimere il dilemma invocando qualche immunità in ragione di obblighi istituzionali. Anzi in certi ambienti si chiude un occhio anche perfino di fronte a qualche vera perversione, non parliamo poi se di mezzo ci sono istituzioni diciamo moralmente ineccepibili… 

Ma quando riguarda noi tutti, uomini e donne normodotati di un potere effimero, come persone che amano la vita con quella attitudine a volersi eccitare, trovare consonanza di desideri e bisogni, sperimentare legittime trasgressioni, provare l’ebbrezza di un corpo desiderante, beh… allora d’improvviso ci scopriamo attenzionati, gravidi di una perversa e deviante attitudine a fare i guardoni, anticamera di perversioni inaudite e di efferati delitti. E sì che il guardare fa parte di quella freudiana scena primaria della quale siamo stati un po’ tutti testimoni. Sarebbe naturale guardare un film porno, giusto come promemoria per rimembrare una sessualità in fase di stanca o un erotismo un po’ spento, per risvegliarci dal sonno dei sensi?  Possiamo ancora farcela? Non tutto è perduto? C’è ancora un desiderio di riscossa? Per i bacchettoni no davvero, guardare su Google qualche immagine diciamo un po’ evocativa è cosa non solo sospetta, può davvero risultare la prova di un delitto. Quale delitto? Quello che non abbiamo ancora commesso ma che nel caso avrebbe già bell’e pronto un indizio, forse una prova con tanto di documentazione di navigazione on-line. 

Attento, il Grande Fratello ti guarda. Navighi tra Scilla e Cariddi, tra gli scogli che evocano qualche simbolo fallico, sono allusioni infide e pericolose… su quelle rocce affioranti si può naufragare anche solo per aver osato guardare un pisello o una passerina, non parliamo poi di un amplesso, un ménage a trois o l’amore di gruppo. Lo sguardo di Medusa è quello che ci fa arrossire di vergogna, impietriti balbettiamo, ci scusiamo, giustifichiamo qualcosa che fa parte della nostra natura incommensurabile a qualsiasi supposta normalità omologata, di fantasie per le quali si prova l’ebrezza dei desideri proibiti. Guardare e mettere a nudo costituisce la premessa per comprendere e comprenderci, accettare noi stessi con i nostri desideri e i nostri limiti, ma anche con la nostra originale impudicizia.

Il porno è davvero un argomento per tutte le stagioni, prefigura qualsiasi movente. Il sesso si sa è una delle molle del mondo perfino quando, come nel film con Manfredi accusato di aver molestato una gallina, il protagonista si giustifica dicendo che non è fatto di legno. De gustibus non est disputandum. Ma qui gli animalisti potrebbero giustamente insorgere. Non si tratta di adulti consenzienti. Un pollo si può mangiare, magari usare come cavia sperimentale, torturarlo con sostanze chimiche, impiantargli elettrodi nel cervello (in nome della scienza lo si può fare)... ma il sesso no, lì si tratta di perversione.

Effettivamente in un filmino porno c’è qualcosa di più: c'è il pregiudizio e la proiezione (in senso psicoanalitico). L’argomento è scabroso per via di una rimozione, quella privacy che ormai ci viene abitualmente sottratta. La nudità non è più quella dei film porno e delle ammucchiate, è quella della profilazione alla quale siamo giornalmente sottoposti. Carte di credito, fidaty, cellulari, computer, occhi satellitari. I nuovi attori porno siamo noi, nudi in vetrina non solo nel letto, quando facciamo la spesa, navighiamo, telefoniamo, mangiamo, viaggiamo, sogniamo… perfino quando defechiamo un water elettronico registra puntigliosamente l’entità dei nostri coproliti, l’analisi chimica ne trae valutazioni sui nostri stili di consumo, in grado di dire statisticamente per chi votiamo pesando opportunamente i sentori registrati da un naso elettronico. Merde!, direbbero i francesi. Noi invece usiamo perifrasi e circonlocuzioni per non offendere le anime candide. Banche dati dei nostri profili antropometrici e del nostri spostamenti ci rendono sempre reperibili, localizzabili, tracciabili, monitorabili, misurabili e pesabili. La nudità e la pornografia non è più quella delle vergogne, è quella della nostra anima trasparente, pesci di cristallo in un acquario, quella nuvola informatica nella quale siamo immagazzinati, trasformati in cavie sperimentali, profili statistici.

Perfino le masturbazioni mentali presto saranno visionabili mediante quei chip impiantati sottopelle e resi obbligatori per mantenerci in buona salute. Il porno finalmente uscirà dal pregiudizio che fa di Cicciolina un’attrice di serie B. Ormai non siamo più soltanto spettatori, recitiamo con spontanea e forse rassegnata nonchalance, talvolta senza neppure percepire che siamo in diretta e che potremmo diventare proprio i protagonisti di un thrilling a puntate, in prima pagina, (porno)attori di un film di grande successo, inconsapevoli autori di un delitto, in primo piano in tutte le trasmissioni e programmi tv...

Leggi gli altri articoli e i Saggi di Gilberto Migliorini
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636 commenti:

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magica ha detto...

il porno non mi è mai interessato . tuttavia se i conuigi bossetti poteva interessare affari loro.

i bachettoni di avetrana videro adirittura film porno nelle intercettazioni telefoniche fra ivano e sabrina e partirono con il presupposto che fra i 2 ci fosse una complicita' pornografica : una pervesione che porto' all'omicidio . '

Etrusco ha detto...

Interessanti e condivisibili le riflessioni di Gilberto nel suo articolo. Quindi c'è una realtà multimediale che in modo pornografico incombe su chi gli capita a tiro e chiunque ci è esposto. Ma allora, per semplice obbiettività, certe attenzioni dovrebbero anche riguardare, in modo altrettanto pornografico, il fatto che non tutte le professioni o i mestieri sono uguali: chi svolge quello del muratore, per esempio, deve essere in grado di sopportare quotidianamente dei tali carichi di fatica fisica nemmeno immaginabili da chi svolge un lavoro da seduto. Pornograficamente parlando, sveglia all'alba come i lupi, freddo cane, umidità sempre, correnti d'aria, ogni strumento è pesante come ogni materiale, posizioni scomode e spesso arrampicate, urti dolorosi in continuazione, polvere, rumori spaccatimpani, sforzi muscolari e sopportazioni di dolori articolari. E mettiamoci pure che che gli immancabili errori, ai quali bisogna poi rimediare, provocano la ripetizione di tutto questo.
Un elenco del genere, non da spazio per tante fantasie nel dopolavoro. E ancor meno di venerdì, a fine settimana, quando il fisico risente maggiormente della fatica accumulata, che non sarebbe proprio come la noia accumulata da un impiegato da scrivania o da uno che manco lavora.

Così, tanto per contrapporre la dura realtà quotidiana di un muratore alle sensazioni di chi pensa di trarre indizi di colpevolezza interpretando a modo suo la privacy del prossimo.

Vanna ha detto...


Carissimo Gilberto, condivido il tuo dire.
Stanno continuando il percorso di indagine sessuale, tutto fa brodo.

Poco fa, prima di leggere questo nuovo tuo articolo,ho postato le mie seguenti riflessioni sull'altro.


"Non credo che il "silenzio" intorno a quella traccia sia dovuto al rispetto verso la famiglia G. i cui figli erano tutti minorenni all'epoca.

Avrebbe dovuto esserci lo stesso "silenzio" per le famiglie Bossetti-Arzuffi-Comi.
E non è accaduto, anzi si è scomodato il ministro dell'interno per infamarle...

Intanto da giugno ad ora, si sono versati fiumi di inchiostro sulla vicenda, senza arrivare a nulla.

Si comincia ora a nominare apertamente la parola sperma forse perché la Rete non è una trasmissione televisiva, ma è visitata e letta molto.
E in Rete i dubbi hanno una voce importante per le numerose presenze.

Quella parola rafforza l'idea che dietro la morte di Y. ci sia l'aggressione a scopo sessuale.
E questa è la versione che vogliono.

Dopo la primavera e l'estate
passate dietro al dna di ignoto 1, è arrivato l'autunno che ci vedrà alle prese di altre tracce che porteranno sempre allo stesso risultato.

Senza verità."

Un caro saluto
Vanna






02 ottobre 2014 10:51:00 CEST


«Meno recenti ‹Vecchi 201 – 203 di 203





















































































































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Stefania ha detto...

Posso dirvi che l'immagine che compare a contorno di questo articolo mi pare volgare ed assolutamente fuori luogo?

Mi si potrà dire che sono io perversa. Forse lo sono.
Sono serena dal punto di vista prettamente sessuale, sono donna soddisfatta e che non si fa problema alcuno nel parlare dell'argomento.

Pero' siamo a commentare ed a ragionare sull'omicidio di una minorenne e sinceramente (ci ho messo un paio di giorni prima di decidermi) questa pubblicazione mi ha un po' stomacato.

Non sono una bacchettona ma trovo che il fatto in rete si trovi di tutto non dovrebbe autorizzare chi vuole criticare la pornopatia di chi pubblica certe notizie relative a Bossetti a postare un'immagine inutilmente volgare ed inopportuna.

Questo è il mio punto di vista: nulla di meno e nulla di piu'.

Stefania

Unknown ha detto...

La foto l'ho scelta io, e non mi appare una scelta sbagliata (come non lo era la statua con un enorme pene a lato di un articolo riguardante Chi l'ha visto e Parolisi).

Inoltre, questo articolo non tratta né dell'omicidio di Yara né di pornopatia (parola inesistente ma che credo possa significare "malati di sesso"). La critica di Gilberto, che usa il sesso perché altri l'hanno usato per additare una situazione familiare e Bossetti... e perché un domani altri ancora potrebbero vedersi additati alla stessa maniera visto il grande fratello che ci osserva quotidianamente, è rivolta a chi usa entrare nella privacy altrui per esprimere giudizi negativi o trovare indizi colpevolisti: e che una coppia nel privato della propria casa possa guardarsi un film porno non è né vietato dalla legge né deviante... e non dovrebbe neppure essere usabile per dare giudizi insensati o per trovare indizi colpevolisti.

Per finire: l'immagine che ho scelto altro non è che il pranzo preparato da una moglie giapponese per il suo uomo, grande fruitore notturno di filmini porno, che la trascurava e senza sapere cosa la sua dolce metà gli avesse messo nella busta, se l'è portato in ufficio e, quindi, una volta tolto dalla busta l'ha mostrato ai suoi colleghi durante l'orario del pranzo. La composizione, fatta col sushi, è stata fotografata dalla moglie e dalla stessa postata su twitter... ha avuto un grande successo perché simpatica e nessuno si è scandalizzato quando l'immagine è apparsa sulla stampa, anche sui quotidiani nazionali.

Massimo

Stefania ha detto...

Grazie Massimo, per avermi risposto con tanta celerità.

Ho ben compreso quale volesse essere il messaggio, non sono cosi' sciocca. Lo trovo semplicemente fuori posto.

Non ho pretesa alcuna altri possano avere lo stesso tatto.

E' vero. Tanta volgarità inutile è stata dispensata anche per Parolisi. E mi è spiaciuto. Parecchio.

Quando la Sciarelli ha mostrato in trasmissione il membro di Parolisi quasi fosse uno scoop ho provato tristezza: per la conduttrice, per Salvatore e per Melania e per la piccola loro figliola che un giorno potrà vedere cosa è stato fatto ai loro genitori per catturare l'audience.

Io sono convinta che per criticare e combattere chi è insulso, avido e volgare non sia necessario, anzi sia controproducente, usare le stesse armi.

Non altro ... ci si ritroverebbe a scendere allo stesso livello eppoi a ritrovarsi un giorno battuti da chi ha piu' esperienza e pelo sullo stomaco.

Rimane ... ça va sans dire ... una mia personalissima opinione che non ha pretesa alcuna di essere condivisa.

Semplicemente ho desiderato postarla per trasmettere quello che è stato un mio disagio.

Stefania

Gilberto ha detto...

Purtroppo si confonde la libera scelta individuale con un moralismo che impone l'appiattimento e l'omologazione in nome di una verità di cui qualcuno si crede detentore. E' un sistema culturale che fa del pregiudizio la sua bandiera e del conformismo il suo valore.

Stefania ha detto...

Non altro ... ci si ritroverebbe a scendere allo stesso livello eppoi a ritrovarsi un giorno battuti da chi ha piu' esperienza e pelo sullo stomaco.

Gute Nacht!

Also sprach Stefania

magica ha detto...

dico la verita' ,
mah .. avevo guardato quella figura senza capire il significato, l'avevo trovata bizzarra , che centra il riso- avevo pensato . acevo considerato che poteva essere un rappresentazione dell'orror . con quella faccia bianca ..roba da matti . mi ne sono accorta oggi guardando bene tutta la figura a pezzi . sono ridicola?

Etrusco ha detto...

Però nel caso in questione, c'è all'origine troppa disinvoltura nel diffondere certe notizie, oppure ci sono delle fughe di notizie che non ci dovrebbero essere.
Ma c'è un precedente clamoroso di qualche anno fa', in un tristemente noto caso, che per alcuni particolari avrebbe pure delle somiglianze con questo: venne rapito, a scopo di estorsione, e in seguito trovato ucciso in un campo, un bimbo in tenera età, da due manovali che conoscevano la famiglia. Durante le indagini, quando ancora non erano stati individuati i colpevoli, venne sospettato addirittura il padre del bimbo, al quale trovarono nel computer qualche immagine erotica, e la notizia venne diffusa con la solita delicatezza mediatica. Oltre al dolore, dovette anche giustificare pubblicamente questa cosa.



Anonimo ha detto...

no, mi chiedo se oggi ti sei anche accorta del significato dei messaggi tra i e s

Anonimo ha detto...

OT
Chiuse le indagini sul caso RAGUSA.
Il marito di Roberta, Antonio Logli, sarà rinviato a giudizio per omicidio volontario, aggravato dalla soppressione del cadavere della moglie.

Stefania ha detto...

Condivido il pensiero di Gilberto, che ha saputo trasmettere molto bene con questo suo articolo.

La mia critica negativa riguardava e riguarda solo ed esclusivamente l'immagine ma non certo il contenuto espresso.

E' triste si sbattano in prima pagina cose che coinvolgono gioco-forza i familiari dell'indagato.

E' capitato come ha ricordato bene Etrusco, al padre del piccolo Tommaso Onofri, deceduto da poco, a Bossetti, ad Alberto Stasi, a Parolisi.

In altre occasioni a sbandierare sulla pubblica piazza vizi e virtu' sono stati i familiari stessi: il marito Michele nei confronti di Elena Ceste non ha certo lesinato racconti che forse poteva fare agli inquirenti senza diffondere simili notizie ai media.

Stefania

Ivana ha detto...

Premetto che NON SO se il Bossetti sia innocente, o no… Attendo la fine delle indagini e le mie riflessioni seguenti sono SOLTANTO a carattere GENERALE, senza alcun riferimento individuale specifico…

Niente da eccepire se il sesso è praticato (in coppia o in gruppo) da MAGGIORENNI CONSENZIENTI e mi chiedo: perché dovrebbero, eventualmente, vergognarsene? Esistono i "bacchettoni"? Perché dare loro importanza? C’è chi fa le proprie scelte senza nuocere ad alcuno… Esiste l’orgoglio omosessuale (e transessuale), sottolineato apertamente…

Sul concetto di privacy, invece, ho un dubbio: quale privacy? Anche quella di riuscire a uccidere IMPUNEMENTE?! No, grazie! Preferisco la diffusione mirata di telecamere e sono d’accordo con Luciano Garofano: considero necessità impellente la creazione della banca dati nazionale del DNA.

La lettura dell’articolo mi ha fatto ricordare, per una mia particolare associazione di idee, che il GRANDE Platone insisteva, nei suoi dialoghi (affidati alla scrittura!) sulla superiorità del discorso orale rispetto al discorso scritto affermando (se non erro, nella VII lettera) di non aver mai messo per iscritto la sua vera dottrina.
Comunque, il “progresso” è stato inarrestabile e, per quanto mi riguarda, ben venga, attualmente, l’uso di tutti quei mezzi innovativi che possono contribuire efficacemente a consegnare alla giustizia i responsabili di azioni criminali…

Interessante il quinto postulato di Euclide!
Ad esempio, con quella che attualmente viene detta “geometria iperbolica” il quinto postulato di Euclide è sostituito dal seguente enunciato: “Data una retta e un punto che non giace sulla retta, esistono almeno due rette per quel punto parallele alla retta data”
Riemann esaminò la geometria ellettica… A differenza della geometria iperbolica, dove le parallele passanti per un punto esterno a una retta data sono almeno due, nella geometria ellittica su una sfera NON esistono parallele…
Nelle rotte aeree a grande distanza troviamo un’applicazione di tale geometria….
I matematici hanno realizzato un gran numero di sistemi geometrici diversi: euclidei e non euclidei, in una, due, tre o qualsiasi numero di dimensioni e tutti questi sistemi posseggono completa e uguale validità…
Georg Cantor ha espresso bene il concetto che la matematica, nel suo sviluppo, è libera! L’unico vincolo è che i concetti non siano in contraddizione e che siano in relazioni stabilite mediante definizioni introdotte a priori, quindi già disponibili e certe.
Una geometria non può essere più vera rispetto a un'altra; può essere soltanto più comoda in base all’uso che ne vogliamo fare…
Riguardo all'uso dei mezzi investigativi auspico valga la stessa “libertà”, essendo prioritario cercare verità e giustizia… Ovviamente la libertà di ognuno termina dove inizia la libertà altrui…
Ritengo, però, che la privacy non debba diventare lo scudo dietro al quale i criminali possano nascondersi…

Cordialmente
Ivana Niccolai

Anonimo ha detto...

TGCOM24

Yara, pm: "Mamma di Bossetti mente su tutto, illegittimo anche terzo figlio"

"Questo ulteriore elemento farebbe crollare l'affidabilità della Arzuffi e ora gli inquirenti mettono in dubbio le sue dichiarazioni in merito al non aver avvertito il muratore di Mapello dopo il test

08:26 - Anche il terzo figlio di Ester Arzuffi, madre di Giuseppe Bossetti, l'uomo accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio, sarebbe stato illegittimo. Secondo "La Stampa" la prova arriva dal test del Dna, anche se la donna continua a negare. Questo ulteriore elemento farebbe crollare l'affidabilità della Arzuffi e ora gli inquirenti mettono in dubbio le sue dichiarazioni in merito al non aver avvertito il muratore di Mapello dopo il test.

Yara, pm: "Mamma di Bossetti mente su tutto, illegittimo anche terzo figlio"
Il padre naturale del terzo figlio della Arzulli non è Giovanni Bossetti e neppure Giuseppe Guerinoni, l'autista di Gorno. Il pm letizia Ruggeri durante l'interrogatorio del 6 agosto aveva chiesto al presunto killer di Yara: "Ma lei lo sa che neppure suo fratello è figlio di Giovanni Bossetti?". E la risposta del muratore di Mapello era stata: "No, non so nulla e neppure ci credo. Non può essere vero".

E ora crescono i dubbi degli inquirenti: è possibile che Ester non abbia avvertito il figlio Massimo dopo il test del Dna? La donna si sentiva spesso al telefono con lui, anche dopo il ritrovamento del corpo della 13enne di Brembate. I tabulati indicano una conversazione tra i due alle 19.05 del 26 febbraio 2011, giorno in cui nel campo di Chignolo fu ritrovato il corpo senza vita di Yara Gambirasio.


Anonimo ha detto...

TGCOM24

La madre di Bossetti intercettata, sospettava che il figlio fosse coinvolto

Ecco come gli investigatori sono arrivati al muratore di Mapello a colpo sicuro

10:57 - Sapeva tutto e ne avevano anche parlato. Ester, la madre di Massimo Giuseppe Bossetti aveva capito perfettamente che il Dna trovato sul corpo di Yara Gambirasio era del figlio Massimo Giuseppe. Un segreto che rischiava di venire fuori da un momento all'altro e per questo si era confrontata con il figlio sulle cose da fare.


Le indiscrezioni di un investigatore, raccolte dall'inviato di News Mediaset Enrico Fedocci, quindi, chiariscono i motivi per cui le forze dell'ordine sono arrivate a Massimo così a colpo sicuro. Subito dopo avere ottenuto la conferma che la madre di Ignoto Uno era Ester, gli inquirenti l'hanno "provocata" facendole sapere che si era scoperto della sua relazione con Guerinoni nel 1969.

Intanto erano stati messi sotto intercettazione i telefoni di tutta la famiglia. Da una conversazione tra madre e figlio Massimo si è capito che era lui l'uomo su cui puntare. Infatti, il profilo tracciato dai genetisti analizzando il Dna era di un uomo tra i 40 e i 45 anni. Massimo ne ha quasi 44' il fratello 39. Entrambi erano sospettabili. Quando gli investigatori hanno capito che Massimo Giuseppe Bossetti sapeva che stavano per arrivare a lui lo hanno fermato, a questo punto il magistrato ha chiesto la custodia cautelare in carcere.

Gilberto ha detto...

Cara Stefania
Ho riflettuto sul tuo post e su quello di Magica. In effetti anch’io proprio come Magica appena ho visto il mio articolo non ho colto l’iconografia della foto che richiedeva di andare oltre la composizione culinaria. Per comprendere la configurazione occorreva far lavorare la mia immaginazione e rievocare le mie esperienze. In seconda battuta quando dopo qualche ora ho riaperto il sito di Massimo ho visto quello che l’occhio in prima battuta non aveva colto... Cosa significa? Che le cose che noi guardiamo richiedono un interprete, che la nostra percezione non è mai oggettiva, ma soggettivamente carica di significati. Credo che Massimo non poteva scegliere immagine più sintetica, meglio ancora del mio articolo. Il significato è che tutti spesso tendiamo a proiettare sugli eventi dei significati che non sempre gli corrispondono ma che talvolta rappresentano un tranfert dei nostri vissuti individuali e culturali, rischiando però di deformare i fatti che richiedono di essere interpretati spogliandoli da tutte le nostre idiosincrasie. Ti ringrazio per l’apprezzamento e per le tue osservazioni che mi hanno consentito di spiegare meglio e sinteticamente il senso del mio articolo.

Gilberto ha detto...

Cara Ivana
Se vai su dei siti stranieri vedrai quanti errori ha causato il Dna, quanti innocenti finiti in galera e poi scagionati. Complimenti per la digressione sulle geometrie non euclidee, però credo che nel tuo quotidiano tu ti affidi ancora al quinto postulato, sicuramente più comodo come ti esprimi(riguardo agli spazi curvi superfici a sella o a sfera, nella dimensione 'solita' è meglio soprassedere e così pure quando si utilizzano interpretazioni alquanto suggestive relativamente al movente di un delitto. Consiglio la lettura di 1984 di Orwell, può offrire spunti di riflessione e magari anche Flatlandia (racconto fantastico a più dimensioni) del teologo Edwin Abbott Abbott.

TommyS. ha detto...

@Anonimo

Quousque tandem abutere FEDOCCI patientia nostra?

P.S. Interessante però la notizia di un profilo di Ignoto1 come uomo di età compresa tra i 40 e i 45 anni. Significa che qualche analisi un po' più approfondita su quello strano DNA l'hanno fatta. Sono analisi che vanno un po' oltre la normale analisi dei marcatori STR. Ed allora è credibile non abbiano analizzato anche l'mRNA?

Massimo M ha detto...

http://www.lastampa.it/2014/10/03/italia/cronache/caso-yara-i-pm-svelano-lultima-bugia-della-madre-di-bossetti-ha-mentito-su-tutto-h9vRQ8A5F1RcV8ohHhyfKJ/pagina.html

Riformulo le domande di qualche giorno fa:

Gli Inquirenti sono a conoscenza del fatto che il fratello di MGB non sia figlio di GGuerinoni. Corretto! Infatti il fratello potrebbe essere tranquillamente un soggetto inserito tra i 18.000 a cui hanno effettuato la compatibilità con Ignoto1 e con GGuerinoni. Il cui responso, da come si evince nell'articolo, fu che il fratello di MGB non era nè Ignoto1 nè figlio di GGuerinoni. Qualche dubbio può venire ponendosi la domanda: ma se il fratello di MGB non ha fatto match con Ignoto1 all'epoca, per quale motivo c'è stato bisogno di fare una comparazione con GGuerinoni visto che tra i due non c'è nessuna compatibilità per via paterna?
Ma la vera domandona è:
come mai gli inquirenti sono a conoscenza del fatto che il fratello di MGB non è nè figlio di GGuerinoni nè figlio di GBossetti?
C'è una sola possibile risposta:
il DNA del fratello di MGB è stato comparato sia con quello di GG che con quello di GB. Ma se il DNA di GB allora è stato utilizzato, per quale motivo non è stato utilizzato per fare una comparazione con MGB o se è stato fatto perchè TACERE un dato rilevante chiesto anche dalla Maccora il quale andrebbe a rafforzare il quadro d'accusa?
MISTERI!

magica ha detto...

rispondo a quel antipatico . che rispose al mio commento delle 0:53 con il commento del 3 ottbre 02:03
che vuoi dire? che non ho capito il post di gilberto?? testa di moro che che non sei altro -
l'ho detto che divento una jena se trovo provocazioni -
sara' perchè massimo poi cancella ma credimi sono invasiva .

Ivana ha detto...

Caro Gilberto,
credo che l'Italia sia rimasta tra le ultime nazioni europee a dotarsi della banca dati del DNA, che reputo uno strumento utile per le attività investigative…
Avevo letto in rete che in Germania la schedatura di 500000 criminali aveva consentito la soluzione di 18000 delitti. Inoltre negli Stati Uniti d’America i sospetti criminali vengono geneticamente registrati da vent'anni…
Ovviamente, come ho sempre ribadito, il DNA indica presenze, non responsabilità, per cui credo che il DNA da solo non sia sufficiente a far condannare o assolvere, in quanto occorre un quadro globale di indizi chiari e convergenti.

Si usa la geometria che si ritiene più CONVENIENTE usare, in base alle situazioni specifiche; per esempio, se si deve calcolare la dimensione della curva di koch si usa la geometria frattale…
Avevo letto il bellissimo libro “Flatlandia” che si presta a interpretazioni diverse; come gli abitanti di Flatlandia sono intrappolati nel loro mondo bidimensionale, noi siamo intrappolati in un mondo tridimensionale? Come ha scritto Ivars Peterson, nel suo libro “Il turista matematico”, Abbott era contrario allo studio, per i giovani, di lunghe dimostrazioni di geometria euclidea. Per lui e per gli altri del suo “gruppo”, tale studio era uno spreco di tempo e restringeva, in modo inutile, il campo della geometria. Però, i matematici tradizionalisti prevalsero all’epoca di Abott, nonostante la crescente curiosità per concetti come quello inerente alla quarta dimensione. I matematici “dominanti” di allora ritenevano che le dimensioni superiori fossero inconcepibili, e che quel genere di idee mettesse in dubbio l'esistenza della verità matematica, rappresentata dalla geometria euclidea tridimensionale. Insomma, Abott era un innovatore, ma le idee innovative generalmente vengono dapprima ostacolate! Credo che si abbia sempre il timore di mettere in discussione le proprie radicate nozioni e convinzioni…
Di George Orwell ho letto soltanto “La fattoria degli animali” e ricordo di aver pensato che nel mondo politico facilmente cambiano i suonatori, ma la musica resta la stessa…
Comunque, mi sembra che anche a te piaccia la matematica (sbaglio?), sia perché la sento “vivere” nel tuo articolo, sia perché hai consigliato la lettura della splendida favola matematica del teologo e pedagogo Abbott.
Cordialmente
Ivana

Gilberto ha detto...

Sì Ivana
La matematica è stata uno dei miei interessi, ma le tematiche mi affascinano ancora. Sto leggendo "La prova matematica dell’esistenza di Dio" di Kurt Godel (a cura di Lolli e Odifreddi - Bollati Boringhieri), matematico che sicuramente conoscerai (la matematica e la perdita della certezza è un classico di Morris Kline sul tema). Un fisico ha detto che "La logica è invincibile perché per sconfiggere la logica bisogna usare la logica". Quindi persevera e non ti arrendere, prima o poi ci riuscirai nell’intento. Strano però il teorema di incompletezza di Godel (due teoremi) e una prova matematica con interesse teologico. D'altronde i matematici talvolta sono un po’ eccentrici (per non dire svitati), vedi Alan Turing che ci ricorda la favola di Biancaneve (la mela). Ma il padre dell’informatica è stato oggetto di pregiudizio e persecuzione (sottoposto a castrazione chimica per la sua omosessualità). Come vedi anche la matematica ha sullo sfondo il tema della sessualità e del pregiudizio.
Ciao Gilberto

Antonello ha detto...

@Stefania
Non esiste un metodo sicuro di custodia delle banche dati, e' un'utopia anche solo avere parlamentari e governanti almeno non indagati, e' illusorio pensare che le organizzazioni mondiali non bramino di avere appalti e per questo agiscano senza scrupoli in ogni modo possibile, il rischio di cui sto parlando non e' propriamente dei meno distruttivi, sto dicendo che la Banca dati che tu auspichi "e' molto suggestivo che con altissima probabilita' " possa, dal momento della sua istituzione (e da quanto sto vedendo pure da molto prima) arrivare ad essere in mano proprio dei mafiosi, con la non irrilevante differenza che realmente, senza la minima remora, ci mettono due secondi a rovinare una nostra figlia o figlio, noi e chiunque non aderisca ai loro sporchi voleri.
Daltronde neanche con il migliore degli onesti uno Stato cosi infiltrato e devastato riuscirebbe a garantire l'effettiva custodia di tutti i dna, ergo non sarebbe funzionale istituirla, la Banca dati DNA, perche' sarebbe una pistola fumante e legittima consegnata nelle mani di chi non aspetta altro per fare i propri porci comodi, che non sto ad elencare tanto ne sono gia' ora piene le cronache.
Sto dicendo che se te, ipotesi, sei un Giudice De Magistris a caso od un perito Genchi a caso e non ti pieghi ai loro volerI, indagando sui loro affari, ci vorrebbe due secondi a prelevare il tuo dna e depositarlo magari su una Laura Winkler, o su una Yara a caso, ribaltando l'accusa e spostandola pure sul politico a vantaggio dei propri candidati, accusando le parti contrapposte, ad esempio, di aver pagato e pilotato la giustizia, magari ad esempio, facendo arrivare un avviso di garanzia in piena campagna elettorale.
Perche' la Giustizia vera non da tanto deve pure rispettare l'agenda politica, delle normative barattate, delle trattative con la Mafia, mentre gli onesti sarebbero sbattuti in galera con accuse infamanti o salterebbero in aria in qualche assolata autostrada siciliana.
Sono riuscito a spiegare perche' il DNA va raccolto solo in caso di ferite ed omicidio??? E magari pure cancellato dalle Banche dati se uno od una ha espiato la propria pena???
E' allucinante anche solo immaginare, ma certo che chi ha interessi in pasta, non credo tu od io, di Banche dati ne vorrebbe ad ogni angolo, e magari per sponsorizzare una normativa del genere farebbe pure un real serial tv intitolato, ad esempio e per ipotesi, magari "ignoto1" dopo essersi inventati 18.000 comparazioni di dna cellulorarizzate, son riuscito a spiegare i rischi???

Antonello ha detto...

@Ivana
Pardon a Stefania, il mio commento delle 17,08 era per te.

Stefania ha detto...

Ahahha! Ora ve ne racconto una .... sono stata al Consolato per rinnovare il mio passaporto italiano.

Mi sono state prese le impronte digitali ed io ho detto al funzionario ... "Che bella cosa! Visto che oramai quasi tutti posseggono un passaporto ... nel giro di pochi anni avrete una banca dati completa di tutte le impronte dei cittadini italiani!"

La risposta mi ha lasciato di stucco "No ... signora ... abbiamo ordine di cancellarle dopo che le abbiamo inserite sul passaporto!".

No comment!

Stefania

Anonimo ha detto...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/03/yara-gambirasio-genitori-a-legale-bossetti-la-smetta-con-ipotesi-vendetta-familiare/1142639/


luca

 ha detto...

Dipende, se l'obiettivo di Bossetti era Yara, una tredicenne, unito al porno, fa un bello snuff movie da vendere al miglior offerente.

Antonello ha detto...

@Luca
E siamo alle solite, cioe', agli inquirenti devi riconsegnare tu l'alternativa a cio' che "stabiliscono" loro, i media muti devono diffondere il sacro verbo procurato da spargere al vento a pena di vedersi "fumare" il proprio contratto davanti, per le parti civili non si possono neppure ventilare ipotesi diverse da quelle procurate, ho capito ora "l'imbuto di Parolisi", e' un casino con la giustizia, se ci capiti dentro ti devono tirare fuori loro, non puoi salvarti tu, immobilizzato ed isolato devi stare muto mentre cadi giu' nella damigiana dove fermenterai le tue colpe per riconsegnare vino buono, riconvertito, una macchina che se non ti uccide ti insegna ad annullare.
Un applauso a tutti quanti, e' cosi' che diventeremo un popolo civile sempre migliore, anzi se c'e' anche un fazzoletto da mettersi davanti agli occhi io gradirei, tanto chi ti puntera' la macchina giustizialista contro, anche senza aver nemmeno pensato mai di torcere un capello, la troverai comunque, perlomeno che non si veda quando succede e che si finga di essere la Fortuna, hai visto mai che qualcuno ti lascia in pace.
Incredibile, prima si pretendono risposte alternative e poi si biasima se uno ne ventila pure di piu' verosimili.
Fra un po' rimetteranno i Pregoni elencando argomento per argomento di cosa si potra', e non potra', parlare, stiamo diventando peggio della vecchia Cuba (al bar non potevano parlare di politica di cosidetta minoranza), con tutto il rispetto per i cubani.
Ora, e' rinchiuso, isolato, umiliato, spadrato, sfigliato, accusato, dnacellulorarizzato, cornuto e pedofilizzato, allampadato, minacciato, degemellizzato ed i suoi avvocati hanno il copione da recitare a pena di vedersi riprendere dalle parti civili, se non dai media uniformati in casacca o ignorati direttamente dai Giudici, e non e' il primo caso ma sembra stia diventando la norma, ma di quale cultura civica stiamo parlando??? E' inutile, siamo la barzelletta civica del mondo, inteso che non vedo mica tanti paesi veramente seri.

Anonimo ha detto...

CINQUE
quotidiano


Venerdì, 3 ottobre 2014 ore 17,42

Omicidio Yara, Tor Vergata difende il suo operato
È scontro sulle analisi del dna tra gli avvocati. Intanto anche il fratello do Giuseppe sarebbe illegittimo


Qui non si tratta di mettere in discussione l’identificazione o l’appartenenza di quel DNA ad una persona. E lo dimostra il fatto che dal DNA in questo caso si è arrivati ad identificare una persona Yara, Novelli (Tor Vergata): “Identità certa, identificazione accurata. Il Dna non era degradato”di cui non si sapeva assolutamente nulla”. Così a Effetto Giorno, su Radio 24, Giuseppe Novelli, genetista, rettore dell’università di Tor Vergata, la cui squadra si è occupata anche delle analisi del DNA di Ignoto 1, identificato poi come Massimo Giuseppe Bossetti.

L’ANALISI – “Tutto questo dimostra quanto è preciso quel test: quella prova di identificazione è accurata e certa. Il dubbio è un altro. Da quanto mi è dato di capire il dubbio è sulla natura biologica del campione trovato: quando si trova un campione di DNA, spesso bisogna risalire a da dove provenga, se sia sangue, sperma o urine. Lì era una traccia molto piccola, c’era del sangue, c’era qualcosa d’altro che non si può capire. Ma l’identità è certa”. Il Dna può essere degradato, come quella relazione del RIS sembra ipotizzare? “No, altrimenti non si sarebbe arrivati ad una identificazione così certa”. Quindi la traccia è indiscutibilmente pura e indiscutibilmente di Ignoto 1? “Non c’è ombra di dubbio”.

ANCHE IL FRATELLO DI GIUSEPPE FIGLIO ILLEGITTIMO – La madre del presunto killer Massimo Giuseppe Bossetti mentirebbe su tutto e anche il suo terzo figlio risulterebbe illegittimo. Secondo ‘La Stampa’ la prova arriva dal test del Dna, anche se la donna continua a negare. Il padre naturale del terzo figlio della Arzulli non è Giovanni Bossetti e neppure Giuseppe Guerinoni, l’autista di Gorno. La Arzuffi nega di aver avvertito il figlio che erano state trovate delle tracce del suo Dna e di aver mai parlato della ragazzina di Brembate. I tabulati indicano una conversazione tra i due alle 19.05 del 26 febbraio 2011, giorno in cui nel campo di Chignolo fu ritrovato il corpo senza vita di Yara Gambirasio.


Antonello ha detto...

Io credo che uno sfregolio su un solo verso di un lembo RECISO di uno slip, come associazione di idee, non possa che "essere altamente suggestivo" di una lama sporcatasi pulendola.
Mi spiego, capita a molti di PULIRE IL COLTELLO CON IL PRIMO FAZZOLETTO TROVATO IN ZONA O SU UN PROPRIO MEZZO (visto che Bossetti seminava epistassi FORSE AVEVA SPESSO BISOGNO ANCHE DI FAZZOLETTI), insomma io credo che sia facile che quella traccia possa benissimo essere un contatto da terzo.
Pero', non e' che uno sconosciuto si pulisce il coltellino da castagne ovunque (a meno che non avesse preso un fazzolettino dalla spazzatura), magari aveva un fazzolettino nel cassetto sporcato da Bossetti, apre il cassetto quindi, o lo prende dal cruscotto, ed estrae un fazzolettino qualunque, pulisce il coltellino ma nel limite della lama verso il manico rimane sporco, resta un minimo di dna di Bossetti, finita la dinamica di aggressione o finito il deposito, comunque in una fase di staging, si appresta a RECIDERE i lembi di slip di Yara, forse anche per tenerli aderenti alla lama, stringe con i guanti (impossibile diversamente non vi sia segno della dinamica) gli stessi verso la lama, ma tagliando il tessuto va ad attingere la parte verso il manico intrisa di dna di Bossetti, ed ecco che la contaminazione e' servita.
Un coltello sporco, o mal pulito, chiedo: puo' contenere dna??? Certo, nelle pause con un coltellino ci si puo' sbucciare una mela, c'e' chi si taglia i listelli di pelle affianco alle unghie, c'e' chi con un po' di alcool ci fa uscire il pus da punture serie, c'e' chi appunto A NOVEMBRE ci sbuccia le castagne, ma se ad esempio hai una castagna in tasca, e' normale chiedere un coltellino al compagno di lavoro in cantiere per sbucciarla.
Nel caso credo non lo dicano perche' e' a favore proprio dell'indagato, ma credo che il dna, se di Bossetti, possa essere semplice sudore da dita malpulito da chi poi lo ha utilizzato per incidere il corpo di Yara.

Antonello ha detto...

Il 29 e 30 novembre 2010 due cani italiani ed uno svizzero vengono impiegati nella ricerca della pista di Yara riconsegnando le piste che sappiamo, fino al cantiere di Mapello, che tra l'altro e' sulla strada per Chignolo d'Isola, dove Yara verra' poi ritrovata a febbraio 2011.
Ad aprile 2013 invece sparisce Laura Winkler da Anterselva di Sotto, un'altra tredicenne, vengono impiegati gli stessi cani del Centro di Firenze, che fiutano effettivamente le tracce della Winkler fino all'Hotel Salomone a valle di Anterselva di Sotto, ma la Winkler, sparita in circostanze ancora non del tutto chiare, viene rinvenuta in un dirupo fra i boschi che e' dalla parte opposta all'Hotel Salomone rispetto alla casa.
Per questo dice la Ruggeri, i cani sarebbero poco credibili, avrebbero fallito ad Aprile 2013 e quindi, dice la Ruggeri, hanno fallito anche a novembre 2010.

Le due sparizioni sono distanti circa 30 mesi.

Antonello ha detto...

Ma la storia di Laura Winkler e' del tutto ancora aperta e non e' proprio cosi' chiara come sembrerebbe.
Intanto, una ragazzina che cade in un dirupo e' altamente improbabile che possa procurarsi SOLO un importante, fatale ed imponente trauma cranico, voglio dire, si aveva appena piovuto nei giorni prima, la terra era scivolosa, ed anche se e' raro potrebbe pure starci l'incidente.
Ma la ragazzina andava in quei posti con la madre per funghi, conosceva benissimo i luoghi e gli eventuali rischi.
Nonostante questo alle 15,30 circa sarebbe sparita dal giardino in cui stava giocando con i gatti e si sarebbe diretta in quei boschi sovrastanti la casa del nonno Sebastian.
Imprudentemente tenta forse di andare a scavalcare un pezzo abbastanza pericoloso, dicono gli inquirenti, scivolando ed andando a sbattere, da perizia, SOLO la testa in maniera fatale.
Ora da google maps si puo' solo intuire l'esatto posto di rinvenimento, certo che e' assolutamente strano che il corpo non abbia altri traumi, un corpo rotola, sbatte, un braccio, una gamba, niente, SOLO un imponente e fatale trauma cranico.
Ed in base al luogo di rinvenimento si screditano i cani impiegati 30 mesi prima sul caso di Yara.
A me sembra che comunque in 30 mesi di cose se ne possano fare, ma questa, la sconfessione dei cani, mi pare anche una conseguenza arbitraria non condivisibile.
Non si sa ancora, ed esiste una strada, tra l'altro, che partendo da fondo valle va a rasentare i luoghi del rinvenimento.
Laura Winkler sa perizia sarebbe deceduta dalle 18,00 alle 19,00, la famigliola era gia' pronta a partire alle 17,00, Laura sparisce alle 15,00/15,30.
Alcuni articoli dicono che all'epoca l'Hotel Salomone era abbandonato ed aldila' della strada che attraversa la valle c'e' una parallela che poi porta verso la strada che va sui monti.
Tutto, fuorche' una storia certa.

Antonello ha detto...

Voglio dire, una tredicenne che conosce i posti sa benissimo che per andare a casa a fondo valle per le 17,00, anche si fosse persa, deve scendere e non salire, sa benissimo che piu' sale e piu' si allonrana da fondo valle, dove vive il nonno Sebastian.
Si presuppone che quindi avrebbe dovuto rivolgersi verso il basso, scendendo i monti, almeno dalle 16,30 per poter arrivare a valle alle 17,00 in tempo per andare via con i genitori.
Ma la perizia dice che Laura e' addirittura deceduta dalle 18,00 alle 19,00, in un punto abbastanza pericoloso.
Insomma le cose potrebbero anche far pensare ad un'alternativa diversa dall'incidente, con conseguenze del tutto proporzionalmente diverse rispetto alla pista invece fiutata dai cani verso l'Hotel Salomone, perche' dunqye si trae affrettatamente la deduzione che i cani su Laura non possono avere che fallito???

Tabula ha detto...

Non ho capito la stretta necessità di dare in pasto alla stampa la notizia che il terzo figlio del Bossetti padre sia illegittimo.

Vogliono screditare la madre, è chiaro, perchè NON avvalla le ipotesi della questura.
Ma un conto è sostenere che una madre menta per amore del figlio, un altro conto è sostenere che una madre che ha avuto due gemelli al di fuori del matrimonio, abbia avuto anche il terzo figlio in questo modo.

Anche fosse, cosa c'entra col caso?

Forse questa moglie fedifraga non era stata abbastanza fedifraga da potere essere considerata completamente inaffidabile nelle sue dichiarazioni?

Non basta il fatto che una madre o una moglie non possano testimoniare per l'imputato?

PERCHE' questa mossa mediatica?
Per togliere consensi a questa donna? Per togliergli la simpatia della popolazione, poichè i dubbi sulla vicenda erano troppi?

COSA affermava la madre di Bossetti che doveva apparire completamente inattendibile?

COSA preoccupa chi si è preoccupato di sputtanarla ulteriormente?

Ricordiamoci tutti che la gemella di Bossetti è recentemente pestata.

Io comunque denuncerei la stampa e chi ha diffuso una notizia che -se vera- non ha assolutamente niente a che vedere nè con Yara nè col dna su Yara. Il terzo figlio deve fare una bella querela per diffamazione a tutta questa gente che sul morboso ci campa, e mi auguro devolva il tutto ai tre nipotini, perchè quella gente dovrà cambiare paese.

PINO ha detto...

Antonello
I cani non falliscono mai. Il loro è un innato istinto.
Che la ragazza sia stata presso l'hotel Salomone è possibilissimo. In seguito, potrebbe essere stata trasportata, (non sappiamo se viva o morta)con un mezzo chiuso, lì dove è stata trovata. Per questo i cani si sarebbero fermati nei pressi dell'albergo; le tracce, da quel punto, non sono state più avvertite dai cani.
Bisognerà sapere il risultato degli esami autoptici sulla natura della ferita, per confermare se prodotta da una caduta, o da un oggetto contundente, quindi vittima di violenza.

Anonimo ha detto...

"la Ruggeri, i cani sarebbero poco credibili, avrebbero fallito ad Aprile 2013 e quindi, dice la Ruggeri, hanno fallito anche a novembre 2010."

credibili come molti giudici del nostro bel paese, che piuttosto di far indagini si fanno influenzare dall'opinione pubblica (bossetti, parolisi)
oppure... cosa nostra

luca

Anonimo ha detto...

un'altra cosa.
chissà quante coppie fedigrade sono saltate fuori con "la prova" del dna.

luca

Vanna ha detto...

Antonello, condivido tutte le tue considerazioni sul DNA e il resto.

Tabula, fa piacere rileggerti.
E sono d'accordo con ciò che scrivi.

Massimo, l'immagine che hai trovato per l'articolo di Gilberto l'ho trovata pertinente eccome al tema trattato.

Ho pensato che un piatto imbandito di cibarie che formano quella specie di "medaglione", potesse aprire un ventaglio di riflessioni sul tema in questione che, diviene "pasto" pubblicizzato per perseverare nella condanna morale di questa infelice famiglia.

La spiegazione che ne hai dato poi non solo completa il testo, ma riafferma la validità della tua scelta iconica.

Riguardo i tre figli della signora Ester che non sarebbero stati concepiti col marito secondo le ultime indiscrezioni, e che costituirebbero un grave precedente di credibilità familiare, mi sembra che il giudicare e basta sia disumano e perverso.

Qualora fosse vero, mi si aprono due ipotesi che sono aperte alla comprensione umana.

La prima: Bossetti sapeva di non poter procreare (aveva avuto malattie particolari?)
E quindi ha accettato le paternità di buon cuore.

La seconda: la moglie si era accorta che con lui non procreava e ha voluto figli che ha cresciuto col marito formando una famiglia unita.
Non sarebbe la prima volta che accade un fatto del genere).

In questo caso potrebbe non aver parlato per un insieme di pudori.

Perché sbandierare in famiglia ed eventualmente al marito stesso qualora questo non avesse saputo di essere sterile?

E quindi il silenzio della Ester non è un silenzio di bugia e menzogna, ma un silenzio-difesa della sua famiglia.

Antonello ha detto...

Credo che Gilberto abbia scritto uno dei pezzi piu' belli del giornalismo antropologico d'inchiesta.
Schietto, vero, eppure cervellotico per come una realta' ipocrita costringe a diventare specchi.
Si, credo che il sistema rifiuti i sentimenti veri, ne e' allergico, li colpisce, perche' deve forse dimostrare che i suoi non sarebbero falsi, e' un sistema sociale completamente fallito che pretende invece di essere il migliore, un sistema studiato da chi rifiuta i sentimenti "impuri" per poi dedicarsi allo stupro di bambini, non ancora di donne, si sa, daltronde, i vermi vivono nel fango e danno di tutto per spargerlo, per non dover prendere atto che l'acqua esiste ed alle volte trasparente.
Tema annoso, ma fondamentale, perche' e' meglio essere umani e guardarsi ogni tanto pure qualche "sporco" giornalino che vivere una vita disumana e dover spiegare ai propri figli solo i libretti della novena, e dove non si accetta il sistema credo si ribelli a monte, studia chi colpire, non e' un caso, io non credo al caso unicum, io credo ad un'umanita' che rifiuta di guardarsi allo specchio, in questo sono meno fatalista di Gilberto, la scelta singola e' incoscente, ma l'anima mandante e' razionale e cinica, perche' solo qua non condividiamo.
Credo che Controvento siamo un po' come gli ultimi sopravvissuti, dappertutto cecita', ipocrisia, giustizialismo menefreghista, ignoranza umana, sensazionalismo mediatico e giudiziario, un disastro.
Daltronde, fagli fare dodici ore per due euro ad uomini e donne, mettili uno contro l'altro e ne farai quello che vuoi, non avranno piu' la forza di ragionare con la propria testa, un popolo adagiato piu' che libero.

Gilberto ha detto...

Torniamo coi piedi per terra. Caro Antonello, il mio è solo un articolo diciamo di riflessione sui meccanismi mediatici di un paese che sì, è un tantino dedito al pettegolezzo... Cara Vanna, prima di pensare al terzo figlio illegittimo comincerei a chiedermi se è stato fatto un test di paternità anche per i primi due. L’impressione è che qualcuno stia bluffando come in qualsiasi partita a poker che si rispetti. Gli avvocati della famiglia Bossetti tengono un profilo basso? Qui taluni sono convinti che la difesa del Bossetti giocherà solo di rimessa sul Dna e che l’accusa abbia ottime carte da giocare. Gli avvocati della difesa non hanno alcun interesse a scoprire le carte, anzi si ha come l’impressione che vogliano far credere di avere in mano solo scartini. Vedremo alla fine chi sta bluffando e chi ha in mano le carte migliori. Certo che è singolare che quotidianamente vengono date dai media notizie atte a buttare discredito sulla famiglia del protagonista. Alla fine si dovrà dimostrare che oltre ai ‘litri’ o ‘bicchieri’ di acido desossiribonucleico esista dell’altro che non sia qualche indizio farlocco declinato giornalmente con tanto di fanfara…

Antonello ha detto...

Cioe' se Genchi, perito nominato tra l'altro e quindi non si capisce che colpe possa avere, mette sotto controllo un'utenza delle Camere a disposizione di chiunque (segretarie, scrivani ecc.) ed intercetta per caso combutte di Onorevoli, ad esempio, su soldi pubblici o trattative con la mafia ci si appella al quinto emendamento della clausola x del settecentesimo comma dell'art. Invisibile ai mortali.
Se invece c'e' di mezzo un comune mortale tutto diventa magicamente legittimo, nel primo caso avocature di fascicoli ed ispezioni, nel secondo i plausi dei ministeri via tweeter e silenzio tombale.
Mah, io non capisco, e chi vi capisce e' proprio bravo.
Ora, se ci fosse gia' una sentenza acclarata potrei fin capire, e' un'omicidio, se lo e', dei piu' gratuiti e turpi, ma cavolo tu devi indagare, nel caso presentare la tua versione ad un vero Giudice Superpartes che ancora deve vedere i fascicoli e permetti cose simili??? Ma perche'???

kris ha detto...

A mio modesto parere sono frottole della procura, anche perché a loro deve interessare la compatibilità con il solo Guerinoni. Il movente della ritorsione nei confronti dei Gambirasio è più che credibile. È la seconda volta che stoppano la pista Lopav.

magica ha detto...

orami non sanno piu' cosa trovare per tenere alta la gogna mediatica per i bossetti
quel furgone cassonato sta diventando un incubo. ormai se ne noto uno controllo se per caso ha una riga rossa ai fianchi ..
dicono perfino che massimo bossetti e yara si conoscessero da prima .
ma si puo' essere piu' allocchi? bossetti si presenta con un cassonato sporco di calce.
se massimo aveva l'intenzione di unguaiarla poteva andarci con l'auto no? una ragazzina lo avrebbe trovato alquanto orrendo.. . se ci fanno vedere tutti i giorni quel mezzo tutti i giorni . penserebbero che bossetti avesse voluto rendersi affasciante? e invitarla a fare un giro ahaha se dicono che i protagonisti si
conoscessero ...(sentito alla tv)..
mettetevela nella capoccia ,, bossetti non centra . lo faranno tribolare e gli faranno fare anni di cercere . ma non è stato lui -

Anonimo ha detto...

“Se la notizia (del terzo figlio illegittimo) fosse falsa, gli avvocati avrebbero immediatamente smentito e querelato i giornalisti che ci ricamano sopra.
Non l’hanno fatto. Io mi domando perché.” (Mimosa)

“Potrebbe (condizionale d'obbligo) essere che sapevano che la domanda non poteva costituire calunnia, in quanto vera.” Pino)

“Qui taluni sono convinti che la difesa del Bossetti giocherà solo di rimessa sul Dna e che l’accusa abbia ottime carte da giocare. Gli avvocati della difesa non hanno alcun interesse a scoprire le carte, anzi si ha come l’impressione che vogliano far credere di avere in mano solo scartini. Vedremo alla fine chi sta bluffando e chi ha in mano le carte migliori.” (Gilberto)

Sì, vedremo se la difesa ha “ottime” carte da giocare... in corner, intanto ha “preferito” lasciar macerarsi in carcere in isolamento per 4 mesi il loro assistito … solo per cavare l’asso dalla manica in aula del processo fra chissà quanti altri mesi? Che sadici! Che cinici! Che strateghi!
Intanto non hanno contestato che il dna sia di Massimo Bossetti, e solo ora pretendono di verificare la validità della traccia, dopo che si saranno documentati sui vari blog e forum scopriranno qualcosa altro che hanno tralasciato … ah, ecco le “paternità” … Ma se l’avvocato di Ester ha detto che “il processo parlerà del DNA del figlio sugli indumenti di Yara, non entrerà nel merito di chi è figlio”, saprà bene lui come funziona la macchina processuale!

Altrochè carte migliori ancora da giocare! Non ce ne sono proprio.
Ermes

Anonimo ha detto...

x Ermes

Buone le tue osservazioni, scanzonate e senza riserve.
LE CONDIVIDO!
Dovresti scrivere più spesso, però, visto che in questo blog si dà libertà ad ogni corretta, personale opinione.
Tanti saluti. D.S.

Stefania ha detto...

Ciao a tutti. Ermes, anch'io come D.S. ho apprezzato le tue considerazioni. Vorrei pero' analizzare la situazione da un altro punto di vista.

Quando Bossetti venne arrestato, tutti si gettarono sul dna che era prova regina: ce lo avevano raccontato per anni ... quando si fosse trovato il proprietario di quella traccia, si sarebbe avuto in mano l'assassino di Yara.

Quando si comincio' a raccattare saliva a mezza bergamasca, nessuno degli inquirenti disse che l'estrazione del dna di Ignoto1 era stata effettuata in modo irripetibile. Ci raccontarono solo di esserne in possesso.

(Segue)

Stefania ha detto...

Ma quando Alfano tronfio dichiaro' "Abbiamo l'assassino" tutti cascammo nella pozzanghera con entrambi i piedi.

Io non so da quando e come segui il blog, ma persino Massimo Prati sempre cosi' cauto e garantista, rimase incastrato nel tranello e pubblico' un articolo che dopo poco, a ragion veduta, venne cancellato e riposto in un cassetto da usarsi quando e se il tempi fossero stati maturi. Una specie di "buttate via la chiave", quell'articolo.

Oggi sappiamo che l'esame di estrazione del dna di Ignoto1 dagli indumenti della ragazzina è irripetibile e quindi perde parte del suo valore probante.

Io, al contrario di Gilberto, sono abbastanza convinta che Ester Arzuffi abbia avuto effettivamente una relazione con il Guerrinoni e che il frutto di quella relazione siano i due gemelli Bossetti.

Probabilmente, i legali del muratore di Brembate hanno in proprio già effettuato una contro-analisi che ha dimostrato che il loro assistito ha un padre biologico differente da quello che lo ha riconosciuto.

Cosa mai avrebbero dovuto fare? Intanto dobbiamo valutare che un legale non è un tuttologo. Noi stessi abbiamo un sapere che non puo' in alcun modo abbracciare ogni scienza.

Se appena individuato il Bossetti, l'opinione pubblica si è lanciata nell'assiona "dna sui leggins=assassino di Yara" era necessario far trascorrere del tempo.

Perchè quando apri un rosso d'annata, inizialmente il suo aroma puo' sembrarti aggressivo ma solo dopo che hai lasciato il linquido in un decanter dove puo' sprigionare tutto il suo aroma potrai scoprire se quella bottiglia era buona o meno.

Ecco, gli avvocati di Bossetti a mio avviso, sino ad oggi hanno fatto il meglio che potevano.

Ovvero:

- hanno lasciato che gli inquirenti cercassero di far confessare al Bossetti quello che non avrebbe mai confessato;

- hanno lasciato che gli inquirenti si aggrappassero a lampade solari;

- si aggrappassero a tracce su un pc che perchè assemblato non puo' garantire un bel niente circa il modo di navigare del loro assistito;

- si attaccassero a filmati che ripropongono un furgone che non è sicuramente quello del Bossetti;

- si aggrappassero ad altri figli illegittimi di Ester Arzuffi.

Perchè gli avvocati si sarebbero quindi taciuti? Perchè la Procura con questo agire in modo infantile e scomposto, sta dimostrando che la prova del dna di Ignoto1 trovata sui leggins, da sola, serve a ben poco.

Perchè? Perchè nel frattempo si è scoperto che l'esame è irripetibile e quindi non utilizzabile come prova certa a seguito di valutazione in contraddittorio tra le parti. Perchè nel frattempo si è valutato che oltre a non essere ripetibile quel benedetto esame, anche se il dna di Bossetti fosse presente sugli indumenti della ragazza, di dna terzi su quel corpo ce ne sono altri. Perchè si è scoperto che cosi' come la Procura va raccontandocela, la favola non funziona neppure un pochino perchè un dna non resiste per tre mesi alle intemperie. Ed infine perchè il dna di Bossetti (anche se trasportato sul cadavere pochi giorni prima del suo ritrovamento) puo' essere stato trasmesso nei tessuti dove è stato trovato in millanta modi.

Ed ecco che i legali di Bossetti avevano proprio necessità che quel vino decantasse ... per poi dimostrare che se pur di annata, non si trattava di certo di una bottiglia pregiata.

Era necessario che l'opinione pubblica, che gioco-forza andrà a condizionare un eventuale processo, riuscisse a metabolizzare il concetto per cui quella traccia da sola, serve a poco, con buona pace di chi ha speso una fortuna nel cercarne il legittimo proprietario.

Stefania

Vanna ha detto...

Stefania, sì, sono condivisibili le tue osservazioni.

Buona domenica.

Vanna

Ivana ha detto...

Per Gilberto
Sì, ho letto i libri da te citati…
Sono d’accordo con Piergiorgio Odifreddi e con Gabriele Lolli: credo che Godel fosse interessato alla dimostrazione SOLO da un punto di vista logico. Probabilmente nutriva l’ambizione di dimostrare, soprattutto a sé stesso, di essere il massimo logico dell’intera storia…
La prova ontologica di Sant’Anselmo ha mantenuto un ruolo importante nelle filosofie di Cartesio, Spinoza e Leibniz, che cercarono di "perfezionarla", ma, per me, resta sempre valida la critica mossa a Sant’Anselmo dall’allora ottantenne Gaunilone, un monaco dell'Abbazia di Marmoutier, il quale, nella "Difesa dell'insipiente", ha precisato che l'essenza di Dio non può essere intesa dall'uomo e che le supposte definizioni di tale essenza sono VUOTI GIOCHI VERBALI…
Riguardo ai pregiudizi, non toccano solo l’ambito sessuale, ma anche il mondo femminile… In Italia il voto alle donne è stato concesso SOLO a partire dal 1948; anche la cattedra matematica universitaria era proibita alle donne.
Nel 1915 Hilbert e Klein erano riusciti a far arrivare Emmy Noether a Gottingen, dove tenne lezioni, sì, ma sotto falso nome. Hilbert e Klein dovettero faticare non poco per imporsi con il senato accademico; fu Hilbert a mettere a tacere i detrattori delle donne dicendo che le aule universitarie non erano bagni pubblici. Fino al 1919, anno in cui Emmy Noether riuscì a ottenere la nomina a Professore straordinario NON UFFICIALE (sic!), lavorò SENZA ESSERE PAGATA insegnando nei corsi di Hilbert. Ci fu anche chi, non potendo confutare la competenza di Emmy in matematica, sostenne che NON era una donna.
Riguardo alla “potenza” della logica, ricordo che il tentativo del cosiddetto “logicismo” (di “ fondare” la matematica sulla logica) è fallito…
Sì, penso che, talvolta, i GRANDI matematici perdono la testa dopo impegni intellettuali troppo superiori alle capacità umane… Godel stesso, che ha cercato di approfondire concetti metafisici usando esclusivamente la logica è morto per inedia (rifiutando il cibo perché convinto che il cibo fosse avvelenato). Cantor è stato il primo a capire che gli insiemi infiniti possono avere diverse grandezze, ma approfondendo troppo concetti particolarmente complicati (quali i numeri transfiniti e l’ipotesi del continuo) finì per morire in un ospedale psichiatrico.

Ivana ha detto...

Per Antonello

Scusa, Antonello, ma secondo te, dal momento che predomina la corruzione e che le innovazioni scientifiche potrebbero essere usate in modo improprio, sarebbe opportuno porre un freno al progresso? Quali provvedimenti suggeriresti per combattere la corruzione e le azioni criminali?
Che modalità proporresti per far rispettare le regole della vita civile?

PINO ha detto...

Sulla genuinità del dna di "Ignoto-1" non mi sento, dopo aver letto ed ascoltato dalla viva voce di molti degli specialisti che hanno preso parte ai lavori di ricerca, di dubitarne. Anche se ritengo legittimo,(ma solo come possibilità) quanto dichiarato ripetutamente, e con stretta competenza professionale dalla dr.ssa Annika.
Rasenterebbe l'assurdità, anche solo dal punto di vista deontologico oltre che da quello della logica comune, mettere in dubbio che gruppi di ricercatori di università diverse, non abbiano seguito quanto suggerito da un protocollo, ormai di dominio ultra continentale.
Ho cieca fede nella ricerca scientifica italiana ed in chi la pratica.
Da molti Paesi europei ed oltre oceano, sono preferiti e richiesti i nostri giovani ricercatori, e non credo che ciò sia dovuto al loro fascino mediterraneo.
Pino

magica ha detto...

la stefania ha scritto considerazioni interessantissime .
condite di ironia e sapere .

magica ha detto...

basterebbe usare la logica . mettere in campo tutte gli indizi che ci vengono proposti , metterli a confronto con quelli ragionati che siano possibili. pesarli con la bilancia , secondo me il peso non combacia ,anzi propende verso il basso: quello piu' logico ,con indizi che difendono il presunto colpevole ..
--------------------------------
tutte la trasmissioni e scoop giornalistici . opinionisti che raccontano falsita' . ma non per volere essere falsi, proprio non ragionano con la logica . parlano per sentito dire . ingrassano l'opinione pubblica .che ne ha bisogno: si trova in brutte acque ,almeno uno è messo peggio.ciaoo

Gilberto ha detto...

Per Ivana
Il tuo impegno civile in difesa della parità dei diritti è encomiabile, comunque trattandosi delle donne tocca eccome il sesso, la discriminazione di genere appunto. Al di là della matematica, peraltro argomento assai interessante, e per rimanere in tema con l’articolo, spero che la tua difesa condivisibile dei diritti della donna si estenda anche alla signora Bossetti e alla famiglia dell’indagato – al di là dei tuoi convincimenti sulla sua innocenza o colpevolezza. Tutte le donne di quella famiglia (moglie, madre e sorella) mi sembra siano state oggetto di un vero e proprio calvario e non solo mediatico.

magica ha detto...

di dna leggo quello che scrivono gli studiosi di questa scienza .
leggo e non approfondisco perchè ci sono i preposti per farlo.
ma nessuno è infallibile. non lo so come funziona .
peccato che non si puo' usare il contradditorio.
invece i dna di persone vive a vegete si fa.
se davvero la E.A. HA FATTO LE corna , ormai che è di dominio pubblico .perchè continua a negare l'evidenza ?faccia tosta pero' .. se lo fa avra' il suo tornaconto . ?



Antonello ha detto...

@Ivana
Un po' lungo elencare, non ci starebbe nel limite del commento, ma per iniziare partirei da una seria riforma globale.
Credo che primario sia affrontare la realta', e qui non e' stata lasciata alternativa, purtroppo e' da azzerare il sistema, troppe le falle, le infiltrazioni, non si tratta di uno o due ma qui e' l'intero sistema in discussione.
Comincerei rinazionalizzando le Banche e ripartendo da ispezioni a tappeto in tutte le private per verificare i conti 'ufficiali", credo che un Ente privato che controlli le Banche private e la Borsa sia un'obbrobrio da sfacelo in Italia, una iniziale resettatura delle cariche, accentramento delle competenze regionali per cinque anni, norme su una obbligatoria trasparenza in tema di enti pubblici con sanzioni pesanti, una rinomina delle Istituzioni, dirigenti compresi, i conti delle due Camere, del Governo e della presidenza di 40 anni a questa parte in mano alla Nuova Corte dei Conti, messa sotto accusa ed indagine anche su conti esteri di tutti i politici con cariche dal 90 ad oggi, vincolo di mandato, presentazione di programmi seri e sanzioni dove non si eseguano (fino alla destituzione), resettatura della Legge elettorale e ripartenza da una norma veramente rappresentativa del volere del popolo, fine del bipolarismo ed apertura ai liberi partiti anche solo con un voto, anche venti mandati elettorali consecutivi ma alla prima indagine a carico sospensiva, alla prima sentenza fuori, alla terza in giudicato fuori con radiazione a vita da uffici pubblici, norme definite ed oneste sul risparmio, sui conti correnti bancari e su tutta la parte delle banche e dei mutui, eliminazione di Equitalia, una cernita con eventuale resettatura di tutte le normative inserite dal 90 ad oggi, e quindi ristrutturazione della normativa ad esempio sugli appalti (l'attuale e' incivile), sanzioni pesanti a ritardi nei grandi appalti con nomina di un'equipe di tre supervisori ministeriali, condanne piu' pesanti alla corruzione, vendita e compera dei voti, all'evasione ed alla elusione, di contro pero' ammorbidimento del carico fiscale su lavoro e redditi (ti chiedo poco ma quel poco...) premiando gli onesti, limite alle partite Iva (specialmente sul manifatturiero) extracomunitarie ed inversione degli aiuti, non devono venire qua indiscriminatamente, dobbiamo aiutarli a crescere i loro paesi li, possono venire ma devono passare dalle ambasciate come in ogni paese civile che si rispetti, eliminazione dei Centri di accoglienza, inversione dell'onere dichiarativo, te Stato devi fare i conti, non te li devo mandare io, li sai, comincerei anche a pensare contro chi evade "come normalita' ", soluzioni drastiche, esiste un progetto accantonato di vita di uno Stato senza contanti, ma con schede bankomat defidelizzati (naturalmente gratuite, con movimenti gratuiti, e della Banca d'Italia rinazionalizzata), coordinamento delle FF.OO con diverse specializzazioni ma uniche direttive, l'esercito nei luoghi delle criminalita' organizzate con agenti, aiuti alle famiglie ed annullamento di tutte le sovvenzioni ad industriali e commercianti, pesanti sanzioni per combattere il ricatto ed anche solo l'influenza del libero pensiero.
Banca dati nazionale su cornee, dna ed impronte SOLO su ferimenti ed uccisioni, un'altra distinta identica su entrate ed uscite dallo Stato.
Intanto inizierei cosi'.

TommyS. ha detto...

Ritorno al tema dell'assenza di querele da parte degli avvocati di Bossetti e di quelli della madre in quanto mi sembra che gli argomenti da voi esposti siano un po' pretestuosi.

Prima di tutto un PM può adottare qualsiasi stratagemma nell'interrogatorio di un indagato mirato a costringere questo a possibili contraddizioni. Purché chiaramente non lo faccia in sede di interrogatorio di garanzia o durante l'esame in aula. Per questo il PM non è in alcun modo querelabile per aver detto a Bossetti se era al corrente che anche il proprio fratello non era figlio di Giovanni (e non Giuseppe come scritto dalla Longo).

Diventano querelabili i giornalisti che hanno scritto a tal proposito nel momento in cui hanno accusato la Arzuffi di aver mentito al PM (reato punibile dal nostro codice), oltre ad esserlo se condiscono queste affermazioni con espressioni infamanti ed ingiuriose. Se gli avvocati abbiano effettivamente querelato La Stampa e La Repubblica probabilmente lo sapremo più avanti nel tempo e sicuramente non da parte degli stessi media. Per di più l'eventuale oggetto del contendere, se concreto ed esistente, farebbe parte al momento degli atti di indagine coperti da segreto. Una buona strategia sarebbe quella di aspettare la chiusura delle indagini per poi far partire le querele. Inoltre dare al momento risalto mediatico ad eventuali azioni legali non so quale effetto potrebbe indurre visto i commenti diffusi in rete sui soliti metodi spregevoli delle difese degli indagati. Meglio secondo me procedere in silenzio anche perché gli avversari giudiziari sono la Procura e la Parte Civile e non i media.

Purtroppo però bisogna domandarsi come mai da una Procura della Repubblica che sino a giugno su quest'indagine si era dimostrata chiusa a tenuta stagna senza che trapelasse nulla di significativo, dal momento dell'arresto siano cominciate a trapelare troppe indiscrezioni su atti di indagine che al momento non sembrano portare a nulla se non alla creazione generalizzata di un pregiudizio sull'indagato. L'abbiamo già visto in altri casi che tale condotta forza la difesa ad effettuare scelte di rimedio come la richiesta del giudizio abbreviato in quanto il rito ordinario, sicuramente più garantista nei confronti dell'imputato, comporterebbe la formazione di una corte composta sia da giudici togati sia da giudici popolari che difficilmente potrebbero avere la serenità di giudizio necessaria.

Antonello ha detto...

@TommyS
Sono dati secretati??? Benissimo, allora che il Giudice competente apra un fascicolo a carico di ignoti per diffusione di dati sensibili con nocumento alle indagini ed il Garante a carico dei media con sanzioni pesanti.
Sono dati pubblici??? Ed allora che vengano pubblicati interamente, non secondo come vogliono i media o la Procura, ergo senza interpretazioni se non premesse specificatamente come tali, o nei tempi da loro decisi, e' sleale voler andare ad influenzare le giurie popolari agendo sui media, tutte le Procure devono farsene una ragione e smetterla con queste infantili strategie e/o controllare che non vi siano che pubblicazioni intere di atti o diffusioni non autorizzate di dati secretati.
Io, ripeto, ritengo quello che si imputa alla Sig.ra Arzuffi una delle piu' bieche bassezze umane, ma continuo a non vedere che diavolo possa centrare di fatto con l'omicidio di Yara, Yara forse voleva od aveva minacciato di dire la verita' ai figli ed e' forse stata uccisa per tacitarla??? Mi si vuol spiegare che centra con una chiara conferenza stampa???
Ritengo, quello della Arzuffi, che non e' come si potrebbe pensare solo una prerogativa esclusivamente materna, un gesto ignobile ove verificato perche' si sta truffando un essere umano da decenni e nell'intimo dei propri sentimenti, una cosa gravissima e diffusissima, tra l'altro e purtroppo, ma a parte che ci sono delle parti che sono in grado di difendere i propri interessi, a qual fine la Procura fa quella domanda a Bossetti???
Perche' insomma, cosa puo' centrarci???
Stanno cercando insomma di dimostrare che la Arzuffi avrebbe comunicato al figlio che gli era stato prelevato il dna, eh, e quindi??? Anche fosse??? E' un reato gliel'abbia potuto dire??? Dove vogliono arrivare??? Una madre e' libera di parlare con suo figlio??? E' un reato??? Glielo avra' certo detto, ed allora??? L'avra' avvertito di chi, nell'ipotesi, avrebbe potuto essere il suo "procurato" padre, e quindi??? Avrebbe fatto un reato a dirglielo se cosi' e' andata??? Od ha compiuto un reato a non dirglielo???
Ma roba da matti, forse vogliono trovare la giustificazione a comportamenti susseguenti diversi del Bossetti??? Tipo la denuncia tardiva di attrezzi da lavoro a maggio 2014???
Ma veramente siamo ai limiti della follia e delle illazioni, stanno cercando di indagare dopo l'arresto, non e' che indagare e reperire le prove sia un'operazione da fare a monte di eventuali arresti, no, loro la fanno a valle, dopo, prima arrestano e poi cercano eventuali rimasugli di prove logiche su castelli precostruiti che non centrano niente.
La Arzuffi, Procure permettendo, puo' fare e dire cio' che vuole al proprio figlio, ed anche al padre od ai padri, l'importante e' che di cose private ne risponda a loro, e se nello specifico denunciata anche a chi deve accertare.
Non e' vero che in un'interrogatorio si possono usare tutte le metodologie e tutte le domande, non siamo nello stalinismo, perche' semmai se uno non ritiene, la domanda, attinente ai fatti d'accusa puo' liberamente anche non rispondere motivando cosi' la sua non risposta, e chi interroga ne deve solo prendere atto "non annoverando furbescamente la non risposta fra eventuali indizi sui fatti" (se uno dichiara non attinente ai fatti una domanda l'ha dichiarata non attinente, non e' che bisogna pre-sumere deducendo su proprie convinzioni che l'abbia inevasa con secondi fini, a meno che non si abbiano oggettivita' che provano il contrario).
Siamo al processo alle intenzioni mi sembra.

Ivana ha detto...

Gilberto, io distinguo tra la difesa dei diritti della donna (primo fra tutti: DIRITTO A NON SUBIRE VIOLENZA!) e l’assunzione della responsabilità delle proprie azioni; ovviamente, come avevo già sottolineato sotto l’articolo dedicato all’assurda aggressione subita dalla sorella del Bossetti, sono pienamente solidale con Letizia Laura e umanamente comprendo il suo “atto di fede” nei confronti del fratello; riguardo a Ester credo che stia vivendo un momento particolarmente difficile e che abbia ritenuto prioritario evitare ulteriore sofferenza al marito (gravemente malato, forse malato terminale)… Comunque, nei suoi panni, mi sarei assunta la responsabilità di essere COMPLETAMENTE SINCERA con i miei figli e con gli inquirenti, sottolineando, però, la necessità imprescindibile che a mio marito, gravemente malato, si evitasse ogni possibile motivo di ulteriore dolore che potrebbe risultargli fatale…
Anche i nipoti (essendo minorenni) DEVONO essere ADEGUATAMENTE PROTETTI!!!

Antonello ha detto...

@Ivana
Io e' questa distinzione che non digerisco, non perche' io vaghi nelle stazioni a menare le donne, no, ma perche' io ad esempio sono contro tutte le violenze a priori, tranne quelle indispensabili ad una qualche difesa.
Non riesco a categorizzare la violenza a partire dalla categoria o dal genere della vittima, forse mi succede solo con i bambini, allora si, ritengo prioritario difenderli rispetto ad altre violenze, ma giusto perche' indifesi, alla merce'.
La donna non e' alla merce', la Costituzione e' paritaria, le leggi addirittura difendono piu' la donna che l'uomo, la donna puo' difendersi se vuole, non ha limiti precostituiti, anzi, ha meno muscoli in ipotetico scontro, ma ha anche meno punti vitali, puo' usare una pistola se aggredita in tempo di notte da tre eroici stupratori, si puo' difendere, non come un bambino od una bambina, mi spiego???
Dunque, non vorrei che questo difendere la propria categoria sia un sottile tirarsi fuori dal mondo, dalla realta' creata, perche' anche chi ha ucciso Yara dunque aveva sorelle forse, madri, spose forse, forse avrebbe potuto anche essere una donna, e chi lo sa???
Quindi, per questo, e non perche' in se disprezzerei il genere, che starei molto attento a categorizzare la violenza, molto pericoloso, sopratutto considerando che la violenza non e' solo fisica, assolutamente no.
E che ancora devono passare gli anni delle strumentalizzazioni vicendevoli ed amorevoli, dopo forse avremmo dei punti di vista costruttivi.

Gilberto ha detto...

Ivana
Mi sembra che stai dando troppe cose per scontate. Il film non è ancora nelle sale e forse è ancora in lavorazione. Non sarei così sicuro delle conclusioni che prefigura il tuo commento. Io fossi in te aspetterei gli sviluppi. Come in qualsiasi thrilling che si rispetti c'è sempre il colpo di scena finale.
Ciao
Gilberto
P.S.
E a proposito del test di Turing non sai mai bene chi te la racconta giusta...

Ivana ha detto...

Per Gilberto
Non sto dando “troppe cose per scontate”, ma mi baso soltanto sui dati oggettivi raccolti finora.
Ho sempre detto che il DNA indica “presenza”, non responsabilità, per cui, come ripeto, non so ancora se Massimo Bossetti sia innocente o no! Come continuo a ribadire, attendo la fine delle indagini per capire se la prova del DNA e gli indizi raccolti saranno convergenti…
Anche riguardo alla signora Ester, ribadisco, in pratica, quanto da me scritto nel precedente messaggio: non condivido il fatto che lei non se la senta di ammettere una precisa evidenza, anche se comprendo il suo attuale disagio…
Riguardo alla controversia (relativa alla provocazione intellettuale di considerare il pensiero umano come qualcosa di cui possono essere dotate le macchine) sono d’accordo con quanto precisato da Piergiorgio Odifreddi nel libro “La matematica del Novecento”: l’Intelligenza Artificiale, soprattutto nei periodi iniziali degli anni ’50 e ’60, si è sbilanciata in previsioni che, all’atto pratico, sono risultate esagerate e irrealistiche…
Il ruolo del calcolatore è stato declassato in modo drastico: oggi viene usato quasi esclusivamente per effettuare calcoli massicci più che per enunciare e dimostrare nuovi teoremi. In un solo campo le previsioni di Herbert Simon si sono avverate: nel campo del gioco degli scacchi, infatti la progressione dei programmi per scacchi è stata enorme; comunque, credo che l’Intelligenza Artificiale mai potrà riuscire a emulare il pensiero umano riproducendone i processi.

Ivana ha detto...

Per Antonello

Antonello, perché, nel mondo cattolico, la donna è esclusa dal sacerdozio?
Perché Dio, il figlio di Dio e lo Spirito Santo sono, appunto, di genere maschile?

Anonimo ha detto...

Pino

FIRST, LET'S MAKE THIS CLEAR: I DON'T MEAN TO START A WAR, BUT...

Mi spiace scrivere quanto segue e spero che ne' tu ne' nessuno fraintenda le mie parole, ma non e' esattamente vero che "da molti Paesi europei ed oltre oceano, sono preferiti e richiesti i nostri giovani ricercatori, e non credo che ciò sia dovuto al loro fascino mediterraneo. Sono sicura che alcuni giovani abbiano grandi capacita' e che magari qualcuno si sia realmente distinto all'estero, ma IN LINEA DI MASSIMA quanto hai scritto non corrisponde alla realta' per 3 rilevanti motivi di fondo:

1. E' ben risaputo che l'Italia e' in grave crisi finanziaria, che la disoccupazione e' altissima e che il paese stenta a ritirarsi su. Parlabdo di ricerca, almeno nel mio paese di nascita, sono gli Italiani (ma anche i Filippini, i Greci, gli Spagnoli, gli Indiani, i Vietnamiti ed i Cinesi, per citare i migranti in numero piu' abbondante) a fare richiesta di visto d'ingresso e di certo non e' il mio paese a richiederli. Moltissimi non ottengono il visto perche' non raggiungono il punteggio richiesto sia per mancanza di titoli accademici adeguati che per l'Inglese.

2. Senza voler offendere nessuno, gli Italiani in genere faticano moltissimo con l'Inglese, ancora di piu' di tanti altri stranieri. Anche chi crede di parlarlo bene, in realta' lo parla strano, con costruzioni che in Inglese proprio non esistono, e comunque sia l'inglese parlato dagli Italiani risulta molto difficile da comprendere per via dell'accento. Per lavorare all'estero, la lingua inglese e' ESSENZIALE, sia scritta che, soprattutto, parlata, e non basta un Inglese di base e maccheronico; nel campo della ricerca scientifica in particolare, ma in realta' in qualunque campo lavorativo, occorre che l'Inglese parlato dal migrante sia tecnicamente inappuntabile.

3. Non conosco i motivi di quanto segue (politici?), ma non in tutti i campi e non sempre una laurea straniera e' equiparabile ad una laurea del paese accogliente. Nei paesi di lingua inglese abbiamo i College, i Bachelor Honours, i Master e i PhD. Non so quanto duri un dottorato in Italia; il mio PhD era di 4 anni FT + Dissertation. Un semplice master invece in genere dura due anni FT. So anche di certo che una laurea Italiana + specializzazione Italiana in campo medico non equivale affatto ad una ottenuta nel mio paese di nascita (chi arriva nel mio paese come minimo si deve rispecializzare). Conta infine i costi delle lauree nei paesi di lingua inglese: in media (con alcune eccezione in piu' o in meno) una decente laurea Hons costa circa il corrispettivo di €100.000+. Master e PhD poi non sono neanche paragonabili. Se assumo chiunque nel mio lab, mi aspetto che in qualche momento della sua preparazione accademica abbia investito una cifra pari a quella spesa da tutti gli altri impiegati; raramente trovero' un Italiano che abbia investito €200.000 tra laurea e specializzazione.

Annika

PS detto cio', sono tuttavia sorpresa che finora NESSUNO, NEANCHE IN FORMA ANONIMA, abbia almeno tentato di rispondere alla mia "domanda", tra l'altro posta in LINGUA ITALIANA:

Un genotipo di ottima qualita' proveniente da traccia degradata significa forse niente modificazioni del methyl group all'interno di un contesto di CpG dinucleotide?

Anonimo ha detto...

Gentile Stefania,
seguo questo caso dall’inizio, e ho fatto in tempo a leggere l’articolo di Massimo Prati messo in quarantena, anch’io sono garantista, non ho assolutamente la convinzione che Bossetti sia un assassino, ho fatto un salto sulla sedia quando ho sentito la dichiarazione di Alfano, sembrava desse la notizia dell’arresto di un pericoloso latitante.
Vi leggo saltuariamente per motivi di lavoro e appena posso mi aggiorno (saltando qualche commento perché troppo complicato o perché non mi interessa), ma sto attento a quelli che trattano gli aspetti formali e sostanziali della vicenda. Cerco solo di capire dove sta la verità o meglio, dove stanno le invenzioni, le contraddizioni.
Come ho scritto nell’altro articolo (e vorrei sapere dove si continua a scrivere, sic!) in riscontro a D.S., intervengo poco perché devo tenere a freno il mio temperamento, io non sono altrettanto pacato come tanti qui dentro …

Già che ci siamo, perché affermi con tanta sicurezza che “l'esame di estrazione del dna di Ignoto1 dagli indumenti della ragazzina è irripetibile”? nemmeno tu ti fidi degli scienziati nostrani?

Saluti, Ermes

Stefania ha detto...

Ermes, grazie della tua cortese risposta. Mi chiedi per quale motivo io vada sostenendo l'esame sia irripetibile. Te lo spiego, fatto salvo sarei contentissima di essere caduta in errore. Durante diversi talk show televisivi, ho sentito persone legate alle analisi forensi ed indubbiamente anchea ai Ris, sostenere che è ripetibile l'esame su quanto estratto ma non procedere ad una nuova estrazione.

Mi spiego meglio: se tu mi dai un dna garantendomi di averlo trovato nel Paese delle Meraviglie, io posso dirti, se sono una biologa, se quel dna è quello di Peter Pan oppure di Campanellino ... mandandoti in confusione, oppure ti posso dire che quel dna è di Alice oppure dello Stregatto, finanche della Regina Rossa oppure del Cappellaio Matto. In quest'ultimo caso la faccenda ti sembrerebbe assai piu' congrua. Ma se tu continui a dirmi che quel dna lo hai trovato su un albero, oppure sotto un cavolo, io non potrei comunque mai certificarlo a meno che tu non mi dia la possibilità di analizzare albero e cavolo.

Tornando alla realtà, questo continuo ripetere che differenti laboratori hanno esaminato la traccia non mi basta: non puo' bastarmi. Io vorrei che la traccia fosse stata estratta da diversi laboratori. E quando si parla di traccia degradata già si mettono le mani avanti. E non a caso, putroppo. Si ripetono durante le rare dichiarazioni rilasciate dalla Procuratrice e della Corte dei Miracoli che le sta attorno (giornalisti compresi perchè le soffiate non arrivano dalle massaie che frequentano il mercato del venerdi' di Casalpusterlengo, ma dalla Procura stessa). Ed ecco che la traccia è QUASI sicuramente ematica, è QUASI DI OTTIMISSIMA QUALITA' pero' non sbilanciamoci e chiamiamola OTTIMA cosi' da giustificare non sia possibile nè identificarne con certezza la natura nè ripetere l'estrazione.

Ci è stato detto in tutte le salse. Ovvio, velatamente ... perchè in Procura mica sono poi cosi' contenti di non poter dimostrare che quel dna è stato depositato tre mesi prima il ritrovamento della ragazza, che è del Bossetti perchè è lui l'assassino e che l'Arzuffi è una zoccola (che poi ... detto tra di noi ... se tutte le traditrici ed i traditori dovessero essere considerati criminali avremmo non un sovraffollamento delle carceri ma la gente che ci vive a strati!

Stefania

Anonimo ha detto...

Grazie Stefania,
giusto, avevi scritto “estrazione” intendendo dai tessuti macchiati, ora ho capito.
Beh, se è stato già difficile estrarre un dna da fluido dilavato per 3 mesi, figuriamoci se si può ripetere l’operazione a distanza di 4 anni, con tanti maneggiamenti passati attraverso il reperto stoffa!
Però penso sia ridicolo da parte dei difensori pretenderlo, è una provocazione verso i ris, una sfida che penso perderanno (per motivi che la Procura, il pm, e anche il presidente del tribunale al processo opporranno, ci scommetto),
per la saliva da bacio di Parolisi in bocca a Melania perché non è stata fatta identica richiesta onde mettere in discussione il referto?

Ermes

Anonimo ha detto...

pINO, SE LEGGI HAI POSTA PER TE SOPRA ARRIVATA DALL'ESTERO

Stefania ha detto...

Ermes, su Parolisi io ho il sentore che i suoi avvocati non abbiano cercato affatto una sua scarcerazione (se vuoi ci torneremo, ma è tutt'altro discorso).

In questo caso, se non si conosce l'origine della traccia, tu potrai ben comprendere che non sarà neppure possibile per l'accusa, dimostrare che quella traccia sia stata rilasciata al momento dell'aggressione e soprattutto che sia stata rilasciata direttamente dall'aggressore.

Non ci sarà bisogno probabilmente di nessunissima opposizione di Procura oppure, in caso di processo, del PM. Perchè semplicemente, anche se volessero accontentare la difesa di Massimo Bossetti, non sarebbe possibile.

Questo pero' non tutela sufficientemente l'indagato. Ed Ermes, tu converrai penso e spero, che se dovessero trovare una tua traccia sul luogo di un delitto e tu fossi completamente estraneo alla vicenda, avresti eccome la pretesa che chi ti vuole in prigione a vita (perchè l'uccisione di una ragazzina merita solo l'ergastolo) dimostri che tu effettivamente sei colpevole. Non ti accontenteresti di un'accusa generica che dice che un tuo dna arrivato in loco chissà come e chissà perchè dimostra che sei un assassino! Non ti garberebbe proprio per niente come non piacerebbe proprio a nessuno di noi.

Se poi vogliamo aggiungere che è impossibile che il tuo dna sia rimasto sul corpo della vittima per mesi, alle intemperie, con dna terzi, alcuni di persone conosciute e frequentate dalla ragazza ed altri invece non identificati, penso daresti i numeri.

Non è il Bossetti a dover dimostrare che non è possibile tutto cio': le cose non sono di certo andate come la Procura sta lasciando trapelare.

Sono andate in modo differente e se vogliono convincere chi giudicherà della loro tesi, questa deve essere in primo luogo scientificamente credibile ed in seconda battuta, avvalorata da prove e non da illazioni.

Anche solo l'utilizzo da parte di chi ha trascinato, trasportato Yara in quel campo di un paio di guanti sottratti al Bossetti magari giorni o mesi prima, paio di guanti da lavoro che manco si è accorto di aver perso come accade a tutti noi con penne, accendini, pacchetti di fazzoletti di carta, ecco potrebbe dimostrare la presenza del dna di Bossetti sul cadavere.

Ma questo come puo' e potrà mai dimostrare lui l'abbia uccisa?

Si spera, auspico che questa vicenda termini in modo differente da come è accaduto nel caso Rea.

E non perchè sono convinta dell'innocenza del Bossetti. Vuoi la verità? Io non metterei la mano sul fuoco nè sulla sua estraneità nè su un suo coinvolgimento piu' o meno diretto e da protagonista nella vicenda.

Pero' posso dirti che le favole mi piacevano parecchio quando ero piccina ma non mi piace mi vengano raccontate in età adulta spacciandole per verità dimostrate da una scienza che ad oggi non ha la capacità di dimostrare l'indimostrabile.

O sbaglio? :-)

Stefania

Anonimo ha detto...

Stefania
il tuo ragionamento fila liscio come l'olio
complimenti per la tua chiarezza espositiva

Ermes

Anonimo ha detto...

Anonimo 17.46

Visto che hai letto il mio post, perche' non spieghi tu agli utenti di questo blog cosa intendo per modificazioni del methyl group? Il mio Italiano e' scarso dato che vengo dall'estero, ma il tuo no. Dai, gentilmente spiega tu per me cosa vado chiedendo da settimane senza ancora un minimo di risposta. Questa e' la decima volta che la posto: credi che qualcuno rispondera'? Tu, magari?

Annika

Anonimo ha detto...

Quousque tandem abutere, Annika, patientia nostra?

Gilberto ha detto...

Cara Annika
Provo a rispondere io premettendo che sono completamente digiuno di biologia molecolare. Così intuitivamente, giusto a fiuto, direi che significa una alterazione irreversibile dell'espressione genica. Qualcosa che i Ris hanno detto con formula più involuta? Se ho detto una castroneria chiedo venia. Prometto che andrò a Santiago di Compostela (a piedi) per espiare.
Ciao
Gilberto

PINO ha detto...

ANNIKA

Non vedo perchè tu abbia voluto rimarcare la scarsa conoscenza della lingua inglese, dei ricercatori italiani, senza tener conto (ed è molto importante) che per tutti i popoli, la cui lingua è di derivazione latina, cioè la più armonica, ricca di declinazioni verbali, sostantivi ed attributi, sia ostico adattarsi alla fonica ed alle regole di costruzione di un linguaggio che non ha radici storiche, se non nei suoni strascicanti adottati da tribù barbariche.
Scusami, non è nelle mie intenzioni offendere te ed il tuo Paese, perchè mi ritengo un convinto cosmopolita: il lavoro stesso cui ho dedicato la vita ne è testimonianza.
Guarda le cose da un altro punto di vista!
Colgo l'occasione per ricordarti, se ce ne fosse bisogno, che Leonardo, Galilei, Marconi e Fermi ( per nominarne solo alcuni) sono stati intesi ed apprezzati senza ricorrere alla lingua inglese.
Tanto ti dovevo, come parziale risposta alle tue personali convinzioni che, spesso, si configurano gratuite.
Pino

Antonello ha detto...

@Ivana
"...Per Antonello

Antonello, perché, nel mondo cattolico, la donna è esclusa dal sacerdozio?..."
Ma che domande, e cosa centra con la categorizzazione delle violenze a partire dal genere della vittima??? Non capisco, siamo nel 2014 ed il mondo cattolico, non cristiano ma cattolico, a me sembra proprio fuori comodamente dal mondo, e da fuori del mondo detta leggi a chi le vuol seguire, c'e' l'inganno sotto, certamente, ma di libera adesione, ed ognuno donne comprese aderisce a cio' che vuole.
La donna vista come un serpente e' emblematica, e non vorrei cadere nell'erroraccio opposto, anche perche' spero non mi si voglia far passare questa visione angelica, comodamente sempre Aresponsabile di quello che invero decide, fa e mette in atto, e' il solito giochetto del contrabbasso che pero' lascia vuoti abissali.
Gia' pensare che una donna possa essere violentata od uccisa solo per cio' che e' il suo genere e' una corruzione mentale che ne fa un essere non pensante, senza cervello, possibilita' di combattere, di parlare, di avere dei pensieri liberi magari piu' Scomodi di cio' che ne fa il genere che e'.
Ed infatti io chiarivo che, secondo me, i sentimenti non sono monopolio di nessuno, la gente si amava anche prima di Cristo mi sembra, si sposavano e convivevano gia' nella preistoria che si sappia, la copula non e' una prerogativa cattolica, e' una cosa naturale, la diversita' esiste anche fra uomini e fra donne, poi fra uomini e donne, la legge pero' stabilisce in linea "generale" le giustezze, e la giustezza piu' generale e' che la violenza e' sbagliata, da condannare, sanzionare, qualunque essa sia se non per difesa.

"...Perché Dio, il figlio di Dio e lo Spirito Santo sono, appunto, di genere maschile?..."
Queste sono cose del mondo cattolico, ed in effetti lo Spirito Santo sarebbe spirito, quindi asessuato, ma lasciamo perdere, siamo appunto nel 2014, la donna oggi e' protetta, tutelata, come non lo sono invece, in Italia specialmente, gli operai che dopo dodici di lavoro in fabbrica od in catena di montaggio si vedono levare dieci minuti di pausa e tutto per due Neuroni e perche' il riccone di turno possa giocarseli al casino', non sono tutelati popoli come i palestinesi nel mondo, ospedali durante guerre, non sono tutelati i valori piu' elementari, abbiamo visto tutti le scene di tortura sui prigionieri arabi ed anche messe in opera da donne, ma anche le manganellate sui terremotati dell'Aquila che volevano la loro citta' muniti di carriola.
Dividi ed impera speravo fosse un vecchio e noioso concetto in cui non cadere, invece sembra che quando conviene venga sempre fuori.
Siete pari, potete lavorare, avete diritto a candidarvi a votare, mentre non puoi cambiare i mondi culturali, non bastano le leggi e non puoi pretendere il cambiamento, deve semplicemente avvenire se avverra', semmai rimarranno indietro, soli e fuori dal mondo, ti rattrista???

Ivana ha detto...

Una velocissima riflessione (a carattere esclusivamente generale, rivolta alla “comunità scientifica”)

Credo che spesso gli scienziati non si sforzino affinché il loro linguaggio sia chiaro e facilmente comprensibile ai non addetti ai lavori. Determinati concetti scientifici, espressi in forma “tecnica”, mi ricordano il famoso “latinorum” di manzoniana memoria. Sarebbe opportuno che gli scienziati si esprimessero in forma chiara, semplice e completa, in modo che il loro “modus operandi” potesse risultare trasparente e non “esoterico” e che le dettagliate informazioni scientifiche riuscissero a lasciare poco spazio a equivoci e dubbi vari…

Ivana ha detto...

Per Antonello

Credo che i casi di femminicidio superino, numericamente, i casi di maschicidio!
Inoltre ritengo che la mentalità maschilista non sia stata ancora completamente superata!

Anonimo ha detto...

Gilberto

In pillole: una traccia degradata non produce DNA, e meno che mai un genotipo di ottima qualita'. E allora? Allora la mia "domanda" racchiude un intero caso basato su un DNA impossibile, ed infatti, anche sviscerata, ottiene la stessa risposta sia che si risponda SI che si risponda NO, ovvero che Bossetti e' innocente proprio per via del DNA chiamato Ignoto 1. Per me e' elementare pane quotidiano; lo dovrebbe essere anche per i miei colleghi italiani, che leggono, hai voglia se leggono. E allora, perche' tacciono?

Pino

Ma figurati, non mi ritengo affatto offesa. Perche' dovrei? Qualunque l'origine, che importa! Comunque sia, io parlo l'Inglese! E male, ma parlo anche l'Italiano! O ti sto scrivendo forse in... barbarico?

Riguardo ad alcune figure storiche, ai loro tempi potevano benissimo fare a meno dell'Inglese. Se non sbaglio facevano anche a meno dell'iphone e della macchina. Tu ed io no, e con noi un intero mondo di 7 bilioni di esseri umani. Ed e' in questo mondo, non in quello morto e sepolto del passato, in cui la scienza ha deciso di operare qualunque ricerca in lingua Inglese.

Riguardo infine alle "mie personali convinzioni che, spesso, si configurano gratuite", direi che so cio' che dico. Sono "quella" che ha sgamato la boiata del DNA delle verdure geneticamente modificate proprio grazie all'inglese. Boiata che NESSUNO aveva contestato, anche tra gli esimi colleghi, alle dottoresse in questione che presero un talmente brutto granghio! Sono "quella", l'unica, tuttora incontestata da un'intera comunita' scientifica italiana compresi i cosidetti cervelli in fuga a cui facevi riferinento, che ha illustrato ai tanti utenti di questo blog cosa fosse la Sg e perche' Parolisi e' innocente. "Quella" che da settimane va ripetendo una scomoda domanda a cui NESSUNO risponde. E infine, sono proprio una di "quelle" datrici estere di lavoro di ricerca a cui facevi riferimento e non ho ritenuto che cio' che avevi scritto fosse vero. I motivi li ho esposti a chiare lettere. Null'altro. E' una brutta verita' quella che ho scritto, lo riconosco, ma gratite sono le balle, non la verita'.

Annika

PS quando scrissi della Sg, un utente di questo blog mi scrisse privatamente di lasciar perdere, che era meglio non insistere. Ho ancora la sua email. Chissa' se si tratta dell'utente che scopiazza liberamente dalle Catilibe Orations su Wikipedia?

Antonello ha detto...

@Ivana
Maschicidio e femminicidio, forse moschicidio, farfallicidio, ma che senso hanno queste parole??? E questa differenziazione??? Forse che un maschio ucciso e' mezzo vivo ed una donna uccisa sarebbe mezza morta??? Ma veramente singolare, esiste un termine detto anche "omicidio" o meglio, diversamente potresti obiettarmi che l'OMI insinua l'uomo, l"assassinio", si esprime liberamente in italiano, non ha sesso, e' in grado perfettamente di definire il significato che si vuole intendere, non vedo differenze.
Inoltre parli della mentalita' maschilista dimenticando che sono vive e vegete milioni di femministe, ed i rispettivi termini non e' che per forza abbiano accezioni negative, dipende, se vuoi la liberta' la devi rispettare per prima negli altri, un uomo e' perfettamente legittimo pensi di essere meglio di una donna ed il contrario, la vera violenza anzi e' la tua che pretendi debba cambiare idea, perche' per te e' giusto cosi', non funziona cosi' la liberta' checche' ne dica qualche citazione di qualche folle letterato del 1400, no, devi rispettare il libero pensiero e scegliere il tuo rispettandolo punto, e' sbagliato pretendere che gli altri pensino come tu vuoi che pensino, e' follia allo stato puro, tantopiu' che tu sei, credo e spero, liberissima di pensarla come vuoi, o sbaglio???
Credimi, poi, in seconda battuta, la vita ed i pensieri di un uomo gestita/i da una donna e' veramente penosa, come l'inverso, ognuno e' bello autodetermini le proprie convinzioni, daltronde anche, dicevo, non servono leggi e processi per cambiare i pensieri, e solo volerli cambiare e' totalmente masochista e sbagliato.
Con questo, non capire male, non ho detto che io ritengo giusto il maschilismo, per laverita' io odio ambedue con lo stesso affetto, con la differenza che il femminismo aveva un senso finche' poteva portare avanti argomenti pacifici, ma purtroppo la parita' nelle leggi gli ha levato argomenti, non ha piu' senso, esattamente come il maschilismo.
Per finire femminismo e femminicidio sono termini, a parer mio, abusato, due litigano, parte un ceffone, lei sbatte il capo e muore, e' femminicidio???
Allora se tre disgraziati danno fuoco ad un barbone sarebbe un barbonicidio??? C'e' un articolo di Massimo inserito tempo fa che indaga sui casi denunciati di femminicidio, e sembra che non sempre il genere nasconda le vere motivazioni, e meno male aggiungo io.
Ecco sullo stupro forse accetterei divagazioni, ma esiste anche lo stupro di donne su uomini, certo in minor misura, ma anche li dov'e' la differenza??? Sono violenze punto, abusi, che poi si possa violentare senza nemmeno sfiorare e' una triste verita', ad esempio ricattando, plagiando, ingannando, ma viva Dio, prima che una donna ammetta di essere stata ingannata ne passera' di acqua sotto i ponti.
Va beh ma siamo leggermente OT con sti discorsi che, credo E SPERO, centrino poco con Yara.

Stefania ha detto...

Trovo che il quesito di Annika sia interessante ma anche una grande provocazione. Se ha speso tempo (come credo), il suo prezioso tempo che vale sicuramente molto, tantissimo, anzi ... tantissimissimo, per postare per BEN DIECI VOLTE lo stesso quesito senza per questo ricevere risposta alcuna, forse .. forse è il caso ci si faccia delle domande. Annika conosce la risposta. Non la posso immaginare. Non sono del campo e non posso e non voglio giocare a nascondino. Non la conosco questa diamine di risposta. So che qualsiasi cosa io risponda mi si dirà che è impossibile la versione fornita dalla Procura oppure da chi ha diffuso le notizie "sfuggite" alla Procura. Cosi' è. Pero' anch'io faccio una grande fatica a scrivere in italiano perchè vivo all'estero da anni. Non credo (non lo voglio credere perchè questo sarebbe un insulto alla mia intelligenza) che chi pone con questa terminologia un quesito, non sia in grado di darmi una risposta in italiano. Scusami, Annika, ma io non voglio essere "strumento". Se hai qualcosa da dire (e mi permetto di darti del tu .. visto che in inglese la faccenda suona uguale) trovo tu possa esprimerti nel TUO italliano ... magari non correttissimo, cosi' come non sarebbe correttissimo il mio inglese. Ma la faccenda riguarda un sito ed un forum dove le persone parlano principalmente nella LORO lingua e che riguarda una faccenda accaduta nel LORO territorio e dove vittima ed indagato sono della LORO stessa Nazione. Quindi, Annika ... a prescindere tu sia siciliana oppure della TRACAMANOCUBANIA, che poi detto tra di noi, almeno personalmente non mi interessa, cerca di esprimerti nella lingua con la quale tutti gli altri iscritti scrivono in questo forum oppure vedi di scrivere nella lingua che ti viene piu' congeniale, nei siti dove questo viene compreso. Perchè i tuoi quiz ad oltranza davvero mi hanno un po' seccato. E questo sempre avendo enorme rispetto per la tua preparazione scientifica.

Stefania

Stefania ha detto...

Ermes: grazie, mi fai diventare rossa ... io cerco solo di ragionare ASSIEME a tutti voi. Non amo il piedistallo e cerco il confronto. Se non mi riesce di spiegarmi, se non vengo compresa, se non riesco a capire cosa viene scritto dagli altri utenti, chiedo, mi spiego, cerco di comprendere .... voglio il dialogo, con tutti. Devo io ringraziare te. Perchè mi è possibile ragionare e questo è ottimo esercizio. Non amo parlarmi "addosso"! Si dice cosi' in italiano? Stefania

Antonello ha detto...

"...Un genotipo di ottima qualita' proveniente da traccia degradata significa forse niente modificazioni del methyl group all'interno di un contesto di CpG dinucleotide?..."

E' che se da la risposta, o meglio se traduce la domanda, allora si, si scateneranno le polemiche ed i commenti.
Siamo forse italiani, ma siam fatti cosi', dietro alle domande che non capiamo tendiamo a vedervi del pericolo, siamo abituati troppo ai nostri politici, e' questa la verita', ed appena usciamo fuori o ci troviamo in situazioni del genere, questa cosa risulta amplificata.
In verita', magari i nostri politici parlassero l'italiano che parla Annika, avremmo risolto mezzi problemi, invece se si legge una legge italiana oggi, viene il capogiro, ogni singola parola e' rimandata a leggi di secoli economici fa, giusto per non farsi capire mentre ti rovistano le tasche.

Anonimo ha detto...

come non essere d'accordo magari molti italiani parlassero la loro lingua come la parla annika!

leo

Antonello ha detto...

Forse ci sono,
"...Un genotipo di ottima qualita' proveniente da traccia degradata significa forse niente modificazioni del methyl group all'interno di un contesto di CpG dinucleotide?..."

Iil fatto che la traccia sia degradata ed il genotipo da essa estratto no, significa che le due entita' testate sono state sottoposte a "contesti" diversi, e quindi il genotipo e' scientificamente proveniente da deposito secondario rispetto alla traccia nella sua intierezza???

Stefania ha detto...

Ma perchè giocare ai quiz? Io ho compreso ed ho anche apprezzato, soprattutto apprezzato la domanda di Annika agli esperti del settore. Ma non ha ricevuto risposta. Questo è quanto. E non sarà certo perchè la ripeterà e riproporrà una ... dieci ... mille volte ... riuscirà ad ottenere un segno dagli addetti ai lavori. E' un dato di fatto ed Annika con la sua provocazione che era ovviamente anche una richiesta di parlare seriamente di una faccenda che è davvero importante (non ho motivo di pensare il contrario ... anzi), ha cercato di squotere chi non ha fatto mezza piega. Prendiamone atto. Ed allora ... solo dopo giorni e giorni mi sono permessa di chiedere ad Annika di tradurre per chi non è in grado di comprenderla, quale fosse la piega che voleva prendere la sua domanda senza risposta. Per me è turcasso di sotto. Non lo nego. Non saprei mai rispondere e non voglio giocare ad indovina-indovinello. Non ha ricevuto nessun cenno di riscontro da chi voleva pungolare. Ed ecco penso sia legittimo che io, ignorante, chieda lumi. Senza mi venga riproposto ad oltranza un quesito al quale NON POSSO rispondere. Ovvio Annika potrà dire che non sia il caso di rispondermi e di spiegarmi. Ne prendero' atto. Tutto qui. Ho chiesto e non preteso ed ancora chiedo e non pretendo. Non è nella mia natura.

Stefania

Mimosa ha detto...

Mah, non so se sia solo provocazione quella domanda insistente e ripetitiva, è piuttosto una tortura.

Scusami cara Annika,
che ne sappiamo noi della materia in cui solo tu sei esperta?
Non è che pubblicando la domanda ogni giorno riceverai risposta, se finora non hai ricevuto neanche mezzo riscontro dalla comunità scientifica italiana.
Manda il quesito al blog di un quotidiano nazionale, piuttosto, avrà maggiori occasioni di essere letto da qualche addetto ad un ufficio comunicazioni che riferirà a qualcun altro e che poi la riporterà a chi di competenza.
Qualcuno si scuoterà.
Il primo di noi a cui capitasse di leggere un riferimento al tuo indovinello anche in un trafiletto o in una frasetta inseriti in un articolo, si farà premura di fartelo sapere, puoi contarci.

Un saluto,
Mimosa

Anonimo ha detto...

quanta acrimonia!

Mimosa ha detto...

PS – spero che questi “intermezzi” non gelino ancora una volta la fila dei ragionamenti che si stanno pacatamente svolgendo, genotipo a parte.

Mimosa ha detto...

All'educato Anonimo che spara a viso coperto
guarda la trave nel tuo occhio!

Anonimo ha detto...

nessun problema ..svelerò il mio capo

ginestra

Stefania ha detto...

Ma no ... anonimello ... qui nessuno si sta scaldando. Solo è stato penso utile spiegare ad Annika che putroppo, nonostante i suoi buoni propositi, nessuno in queste pagine risponderà al suo quesito: vuoi perchè chi è del settore non la ritiene degna di risposta, vuoi perchè chi è del settore non vuole intervenire in queste pagine e non ultimo perchè noi, fruitori abituali di queste pagine, non si è in grado di rispondere. E siccome è sembrato che Annika ancora nutrisse speranze che dopo giorni e giorni sono evidentemente state disilluse, ecco che visto non conosce come funziona in Italia, qualcuno, io per prima ... ho trovato giusto dirle che è meglio lei riponga ogni speranza oppure ci faccia voce dei suoi dubbi, spiegandoci dove sta andando a parare. So lei non sarà in grado di comprendere il mio linguaggio. Non è il suo. Ma spero abbia lo stesso identico rispetto io nutro per il suo sapere. Per questo le ho chiesto di spiegarsi nella "nostra" lingua. Cosi' ne si possa dibattere assieme. Stefania

Anonimo ha detto...

@Annika ma come cacchio fai a sapere che inglese parlano gli italiani in migliaia di ambiti scientifici a te materialmente inaccessibili ? Sei ubiquamente presente in tutti i contesti scientifici con italiani coinvolti per sparare una minchiata cosi anglocentrica e stereotipica da dare i brividi ? Faccio fatica a credere , da italiano da 20anni all`estero ,che nel 2014 si possano scrivere boiate del genere. Ho parenti , amici ricercatori,inglese ottimo,nessuno vive nella insignificante(come produzione scientifica) Australia,devo trarne delle conclusioni come fai tu? No. Statisticamente e` irrilevante. Forse la Cristoretti su questo potrebbe risponderti. A me pare poi, che chi potrebbe rispondere nello specifico alle domande che ti ostini a reiterare qui ,non legge questo blog, are you that thick not to get it spocchiosa ? Franco

Anonimo ha detto...

Niente dna, niente Ignoto 1 e niente MGB?
E.A. è stata sput***ata gratuitamente?

E.

Antonello ha detto...

Per me e' cosi', ed Annika mi tuonera' se sbaglio,
"...Un genotipo di ottima qualita' proveniente da traccia degradata significa forse niente modificazioni del methyl group all'interno di un contesto di CpG dinucleotide?..."

Credo che sia importante distinguere fra "genotipo", cioe la mappa estratta poi denominata ignoto1 e "traccia degradata", il frammisto di liquido ematico di Yara e la donazione di ignoto1 alla traccia.
Il Methyl group io l'ho associato a tutti quegli elementi di una "traccia intiera" che devono essere stati esponenzialmente modificati nei 92 giorni di deposito alle intemperie, e cioe' al "contesto" esterno e provoca i tecnici chiedendogli se in un contesto di esponenziali influenze esterne alla "traccia" quegli elementi sono stati selettivamente modificati.
Intenddndo che se la traccia e' degradata, a parita' di persistenza alle identiche intemperie, dovrebbe aver subito le stesse trasformazioni il genotipo invece straordinariamente estratto e di ottima mappatura, questo, se non ho preso cantonate, significa che il frammisto e' venuto per forza di cose a crearsi in tempi asimmetrici od in condizioni diverse, il che svincola l'una traccia dall'altra escludendone la contemporaneita' e restituendo il fatto che sono due tracce distinte, con tempi di deposito distinti o contesti diversi subiti.
Ergo il deposito di dna di ignoto1 e' scientificamente provato non sia contemporaneo al deposito del sangue di Yara, e quindi non puo' essere ricondotto al momento dell'aggressione (seguendo l'incipit della Procura).
Chiaro che la domanda e' invertita e posta con una sottile provocazione, tutta da gustare pero'.
Se non ho preso cantonate.

Stefania ha detto...

Vi traduco, per comodità quello che ha scritto Franco (che non conosco e che non so da dove scriva), conosco un po' di inglese .. non sono un'esperta della lingua ma sino a qui ci arrivo ... Franco scrive: Sei cosi' gnucca (spessa, stupida) da non comprendere, spocchiosa?

Questo è quanto ha scritto Franco, giusto perchè vorrei si parlasse in ITALIANO e non in inglese, cosi' che possano comprendere TUTTI.

E' solo una traduzione simultanea, ben inteso.

Stefania

Anonimo ha detto...

Annika, alle tante stupidaggini che vai dicendo da anni, hai voluto aggiungere anche le tue considerazioni bislacche sui titoli di studio italiani ed esteri, dimostrando di non sapere nulla anche in questo settore.
Per i diplomati/laureati italiani non è affatto difficile trovare lavoro e/o studiare all'estero, soprattutto nei paesi anglofoni, in particolare in Gran Bretagna e negli Stati Uniti: spesso gli italiani finiscono per dirigervi i gruppi di ricerca. Viceversa faticano molto di più, dall'estero, a venire a fare un semplice Erasmus in Italia: talvolta desistono dopo i primi mesi. Nell'eventualità tu non lo sapessi, un laureato all'estero in medicina deve rifare degli esami in Italia affinché la sua laurea sia equiparata, cosa spesso non necessaria per un laureato italiano che si rechi all'estero.
Il fatto poi che all'estero si paghi molto di più per conseguire una laurea, non mi sembra motivo di vanto, al contrario l'Italia è un paese decisamente più civile, in cui il diritto allo studio è sancito dalla Costituzione.
Per quanto riguarda la conoscenza delle lingue, siamo noi italiani che solitamente ci auto denigriamo, ma le conosciamo mediamente meglio dei nostri colleghi europei (con l'eccezione degli scandinavi e degli olandesi). Non parliamo poi degli anglofoni, forti della diffusione della loro lingua nel mondo, che spesso non sentono la necessità di imparare un'altra lingua. Se proprio vuoi fare dei predicozzi, dunque, falli ai milioni di ignoranti del tuo paese di origine. Invitali ad imparare una seconda lingua, come hai fatto tu.

Vogliamo infine parlare delle difficoltà morfologico-sintattiche della lingua italiana rispetto alla lingua inglese, nella quale non è nemmeno necessario coniugare i verbi (ad esclusione della terza persona singolare del presente) o declinare sostantivi e aggettivi?

Ti faccio ancora notare che la tua reiterata domanda non è stata scritta totalmente in italiano, come pretendi di dire. Anche le parole "methyl group " hanno un corrispettivo in italiano. Non lo conosci?
Antonio

Anonimo ha detto...

QUOTISSIMO
ANTONIO

gli anglofoni autoctoni non imparano altre lingue manco col fucile

Anonimo ha detto...

QUOTO
Franco ed Antonio!!!
D.S.

PINO ha detto...

Vedi ANNIKA,
questa volta non siamo in sintonia, e non perchè tu scriveresti in "barbarico" ed io in "ostrogoto".
La dissonanza è nell'angolo prospettico da cui guardiamo la stessa costruzione.
La scienza non ha bisogno di una lingua per esprimersi: parla con un linguaggio proprio, sotto tutte le latitudini, e non credo che, proprio l'inglese, con le sue note deficienze grammaticali, possa essere l'unica lingua preposta alla sua diffusione.
Per quanto riguarda il tuo riferimento alle
"figure storiche, ai loro tempi potevano benissimo fare a meno dell'Inglese", (parlavo di Leonardo, Galilei, Marconi e Fermi), non credo che se fossero vissuti oggi, e contemporaneamente, avrebbero avuto bisogno della lingua inglese, per essere compresi, rispettati e glorificati.
Buona notte, Pino

Anonimo ha detto...

PINO

Come ti pare Pino, ma fatto sta che proprio qui, sulle pagine di questo blog, una intera banda di idioti anonimi per mesi ha scritto solo luridi insulti ed stupidaggini colossali in ITALIANO su una Sg di cui NESSUNO (neanche i grandi esimi Italiani blah blah blah) capiva un'acca, e poi e' bastata una breve email in Inglese a confermare cio' che dicevo io da un anno e nessuno nel branco dei cretini anonimi voleva credere. Ricordi? Inglese e scienza. Ohibo'! Possiamo fare finta quanto vogliamo che non sia cosi', ma se non parli l'Inglese impeccabilmente, oggi, almeno in campo scientifico, non vai oltre il giardinetto di casa tua. Mi spiace ma ho scritto solo la verita'.

Inoltre, tu ed altri vi potete risentire quanto volete: e' un fatto triste ma vero che tantissimi Italiani pronunciano malissimo, scrivono malissimo e non sanno costruire una frase in Inglese manco se la loro vita dipende da questo. Non c'e' da offendersi: e' un fatto! Tale Franco diceva di essere all'estero da 20 anni. Ne deve aver viste allora di pubblicita' alla televisione, e deve sapere che l'accento Italiano e' molto... diffuso nelle pubblicita' Inglesi, proprio perche' diverso! Non ho inventato certo io la pronuncia maccheronica di Mario e Luigi Bros nei giochi Nintendo in Inglese, conosciuti ovunque da tutti i bambini madrelingua Inglese di tutto il mondo proprio per la pronuncia particolare! Ne' ho inventato io le stereotipiche pubblicita' di Dolmio e di altri non so quanti prodotti pseudo Italiani! E' un fatto che, poi, nella ricerca, l'Italia e' davvero indietro e che la crisi da voi e' pazzesca e i vostri giovani devono emigrare, ma e' anche un fatto che un ragazzo Italiano senza BSc, MA e PhD, per di piu' non madre lingua Inglese, e' e rimarra' sempre piu' difficile da assumere, perche' cresciuto fuori dalla nostra lingua, la nostra mentalita' e il nostro processo accademico, diverso dal vostro.

Almeno io valuto la bravura, la capacita' di think outside the box, la flessibilita' degli orari, la capacita' di fare straodinari at short notice or no notice at all, ecc. Ma se un ragazzo sbaglia l'Inglese al job interview, neanche lo considero.

TO EVERYONE ELSE WHO LAUGHED THEIR PANTS OFF

Dato che qui siete tutti bravissimi o parenti/amici di bravissimi ricercatori dall'inglese ottimo, perche' invece di smentirmi in Italiano (come facciamo a credervi?) non mi smentite in Inglese! Allora si che avrete ragione, ma fino a quel momento non avrete fatto altro che dare aria alla bocca vantandovi di parlare una lingua che manco provate a scrivere! Mi aspetto un bel post lungo IN INGLESE IMPECCABILE di ANTONIO, uno di STAND-OFFISH FRANCO (Franco, sei all'estero da 20 anni e tutto cio' che sai dire e' thick che manco un bambino dell'asilo considera offensivo, e non sai dire spocchioso? Beh, ora sai che lo sai e lo sei), uno di DS (you mean dandruff shampoo?) e uno di STEFANIA, che ha dato un'ottima dimostrazione del significato di "thick".

Attendo. Tanto che ci siete, sempre in Inglese, postate sulle modificazioni del DNA via methylation, che e' l'unica cosa che qui realmente conta!

Annika

PS non so e non ho affatto bisogno di sapere come si dice "methyl group" in Inglese. Perche' non me lo spieghi tu, ANTONIO, IN INGLESE??!! DAI CHE NON VEDO L'ORA DI LEGGERTI.

Anonimo ha detto...

Annika torna a studiare le verdure

Stefania ha detto...

Non mettiamoci a litigare su chi è piu' bravo, vi prego.

Effettivamente Annika mi ha dato disturbo e non ho avuto problemi nel farglielo sapere quando in diverse occasioni ha scritto "da voi in Italia" oppure "voi italiani", quasi fossimo tutti omologati e tutti intelligenti o stupidi alla stessa maniera.

Ma qui finisce la mia critica. Non voglio arrivare a litigare con voi per queste stupidaggini. Ho solo invitato Annika, che penso abbia preso atto gli scienziati qui di certo non le risponderanno, a condividere con noi i suoi dubbi. Sempre ne abbia voglia. Cosi' se ne possa parlare assieme.

Quando parlo' della SG nel caso Rea, io fui in grado di comprenderla. E penso che se parlasse in modo semplice potrei fare altrettanto in questa occasione.

Ho compreso che se ripropone ad oltranza lo stesso quesito, il dubbio debba averlo eccome e merita attenzione perchè di certezze in questo caso mi pare ce ne siano un po' pochine.

Evitiamo attacchi cattivi. Cerchiamo di rispettarci l'un l'altro e la discussione non avrà che da trarne giovamento.

Stefania

Gilberto ha detto...

Sono d’accordo con Antonello. In un momento in cui il Bel Paese dimostra di essere allo sbando, che una classe dirigente più o meno liberamente scelta dall’elettore evidenzia tutta la sua inconsistenza e che noi italiani siamo sulla bocca di tutti con sarcasmo e irriverenza, la rievocazione del nostro passato e dei personaggi che hanno dato lustro al paese ha un effetto di comicità, accentua ancor di la mediocrità del presente. La nostra attuale situazione è indifendibile, per rispondere a tono ai rilievi di Annika e di chiunque altro straniero che ci fa le pulci dovremmo dimostrare nei fatti che le qualità che rivendichiamo esistono ancora e che non sono soltanto auspici e scatti di orgoglio. Che poi ci sia anche del vero dicendo che il bicchiere non è solo mezzo vuoto, ma anche mezzo pieno significa solo mettere in risalto le contraddizioni di questi anni infelici…

PINO ha detto...

GILBERTO

Non può essere addebitato ad un intero popolo la meschinità ed il vergognoso squallore di una parte della classe politica che, da qualche decennio, sta prevaricando e distruggendo, sistematicamente e senza alcuna seria opposizione, il patrimonio culturale ed economico della nostra Nazione.
Ciò nonostante, nessuno, dall'esterno, può arrogarsi il diritto di ledere la fierezza (non adopero lo stantio termine "orgoglio") generazionale italiana, di ieri e di oggi, per il profondo solco tracciato in ogni settore dello scibile umano.
Solo l'ignoranza storica, può suggerire giudizi e valutazioni che si rivelano solo mere illazioni.
Non riscontro che raramente i tuoi scritti che, tacitamente, condivido in buona parte.
In questo caso, ho sentito il bisogno di contrastare alcune pretestuose affermazioni provenienti da pulpiti inadeguati, data la scarsa, elementare scolarizzazione, di chi vi monta per la predica, mescolando spicciole ideologia politiche, per formarne un disgustoso minestrone.
Cordialmente, Pino
Pino

Anonimo ha detto...

http://www.oggi.it/attualita/notizie/2014/09/26/massimo-bossetti-barcolla-anche-lultimo-alibi-non-ando-dal-meccanico-il-presunto-omicida-di-yara-resta-in-carcere/

TommyS. ha detto...

Antonello e Gilberto

Concordo pienamente con la vostra analisi che ha rappresentato la trista realtà del nostro paese negli ultimi decenni nel campo della ricerca in ambito sia universitario sia industriale.

Annika

Questa volta ti sei messa davvero in un ginepraio offrendo troppo il fianco a coloro che, sentitisi offesi nell'amor patrio, approfittano della polemica linguistica per sminuire gli aspetti scientifici di una tua domanda che ancora attende risposta.

Non sarò certamente io a provare a fornirla in quanto sicuramente inadeguato, anche se ho trovato interessantissime applicazioni dell'epigenetica alla forensica.

Quanto all'inadeguatezza generalizzata degli italiani nell'uso dell'inglese ti do perfettamente ragione soprattutto se uno guarda all'esempio fornito dai politici nostrani attuali (partendo da Rutelli per passare da Berlusconi e finire con Renzi). Non generalizzerei troppo però in quanto le nuove generazioni sicuramente hanno fatto passi avanti e non credo siano messe peggio dei loro coetanei europei come i francesi ed i tedeschi (che mai hanno brillato per conoscenza e pronuncia dell'inglese).

Per quanto riguarda il riconoscimento dei titoli di studio si rinnova allo stesso tempo una problematica sempre attuale all'interno di una comunità in altri campi coesa come l'Unione Europea. E questo vale sia nei campi più prettamente scientifici sia in quelli tecnici. Se a questo aggiungiamo che il Regno Unito, come anche i paesi del Commonwealth, sono stati e rimangono particolarmente rigorosi nel richiedere prima la perfetta conoscenza della lingua per poter entrare nel loro mondo accademico e poi, in seconda battuta, la preparazione scientifica e tecnica, si arriva facilmente a quanto da te affermato.

Gli americani invece sono maggiormente pragmatici e non sottilizzano troppo, facendo sì che molti giovani neolaureati italiani abbiano maggiori possibilità di essere accolti nelle loro istituzioni pubbliche e private (dando loro il tempo di integrarsi nella società e nella lingua) sulla base delle conoscenze e delle capacità nel proprio campo.

Sulle citazioni da Cicerone prese da Wikipedia spero tu non ti riferissi a me (che, forse non lo sai, il latino l'ho studiato) bensì all'anonimo che, per denigrarti, ha utilizzato la medesima locuzione da me impiegata per criticare Fedocci e Longo. Però, viste le polemiche linguistiche, se proprio devi anche tu citare Cicerone, utilizza il latino e non l'inglese: si tratta delle "Orationes in Catilinam" (o Catilinarie in italiano) ed in particolare dell'incipit della Oratio I in Catilinam.

Con affetto.

Gilberto ha detto...

Caro Pino
Condivido pienamente la tua amarezza. Non è facile accettare il deteriorarsi di ciò che amiamo insieme alla nostra lingua e al nostro retaggio storico. Mala tempora currunt. Ma sia chiaro che qualsiasi critica vuole essere costruttiva e scuotere chi ci segue dall'indifferenza e dal fatalismo nella speranza che il nostro amato Paese possa risorgere.

Antonello ha detto...

Ma infatti Pino, non credo che Annika intendesse scalfire la marmorea fierezza nostrana su peculiarita' ed eccellenze mondiali ed appunto storiche, lei faceva un discorso terra terra dei giorni nostri, lamentando cose che lei ha purtroppo riscontrato, ma mica ha parlato di tare sanguinee.
Si tratta di situazioni d'investimento epocalmente diverse, normative diverse, sistemi economici agli antipodi, da Lei una carriera scientifica decente viaggia su quelle cifre ma tutto e' rapportato al diverso livello e costo della vita, gli stipendi e le prospettive per i giovani nei paesi anglofoni sono per noi ahime' inarrivabili se ancora qua si parla di call center ai laureati, con paghe ridicole ed orari allucinanti pure in relazione al costo della vita.
La mia risposta e' si, caro Pino, la politica e' cruciale (e sarebbe anche la sua dote migliore con persone all'uopo dotate di zebedei e di valori preziosi) perche' sceglie le meritocrazie od i clientelismi con cui avviare gli aventi diritto costituzionale allo studio, determina le regole con cui chi vuole evolvere ahime' deve aver a che fare, decide di affrontare le problematiche vere di un popolo e non dileggia il dividi ed impera, non ultima ha scelto la condizione critica attuale del paese "creata ad arte" da chi (banchieri, pseudo ecomafiosi industriali, collusi e distratti da interessi del tutto privati), anche all'estero, desiderava un "paese dei balocchi" in cui poter serenamente fare i c....i propri legiferando, in santa pace, le piu' convenienti regole ad i furbi e penalizzando gli onesti (qualche volta facendoli saltare in aria).
Da quarant'anni vige il ricattare il libero pensiero, la cultura, le professioni, ed infine le donne (perche' forse solo ricattandole...), il concetto di ricatto delle ditte farmaceutiche, a proposito di minestroni di alchimisti, ad esempio, alle novita' non autoctone ha raggiunto livelli allucinanti che solo i chiusi e distratti non vedono.
Quindi inesistenti stanziamenti alla ricerca e politiche di rinascite massoniche che avvantaggiano le fughe dei veri cervelli favorendo le pieghe delle proprie natiche sulle solite stabili sedie stanno distruggendo un paese pieno di prospettive potenziali, non serve chi studia in Italia, ed anzi fa paura.
Ma dimmi te se e' normale con tutti i casini che abbiamo che il popolo venga impifferato ad inseguire le kazziate ad un padre perche', potendoselo permettere, regala ad un figlio un tablet, o se la scienza dev'essere impiegata a capire di chi e' figlio quello o quell'altro.
A proposito di minestroni, almeno che li si faccia a regola d'arte, con due foglie sane foglie di basilico in cima, che donano un profumo diverso dall'olezzo nauseabondo dei rubinetti d'oro dei palazzi impolverati di bianco di Roma.
E per Dio, la struttura di uno Stato e' fondamentale, la decide la politica e non per colpa mia, ma avrebbe da seguire dei crismi di onesta', intelligenza ed anche, perche' no, furbizia.

PINO ha detto...

GILBERTO

"Ho detto al core, al mio povero core
Perchè questo languor, questo sconforto?-
Ed egli m'ha risposto - E' morto amore-

Ho detto al mio core, al mio povero core:
Perchè dunque sperar se amore è morto?-
E m'ha risposto - Chi non spera muore.-"
( O. Guerrini)

Dovremo veramente sperarla una rinascita italiana, con tutto il cuore, come recita il poeta, per non ...morire.
Pino

PINO ha detto...

IVANA
Ti quoto per aver percepito "quella" sottigliezza letteraria
Pino

Gilberto ha detto...

L'attualità del Petrarca, senza retorica

Italia mia

Italia mia, benché ’l parlar sia indarno a le piaghe mortali
che nel bel corpo tuo sí spesse veggio, piacemi almen che ’miei sospir’ sian quali spera ’l Tevero et l’Arno, e ’l Po, dove doglioso et grave or seggio.
Rettor del cielo, io cheggio
che la pietà che Ti condusse in terra Ti volga al Tuo dilecto almo paese...

Ciao Pino

Anonimo ha detto...

@annika , io vivo in un paese di lingua portoghese e in piu parlo spagnolo e inglese quello della Dolmio . Minchia! le pubblicita` come metro di valutazione della realta`? Nessuno ci aveva mai pensato, brava annika! che metodo rivoluzionario! quindi vediamo ,la mulino bianco rappresenta la tipica famiglia italiana, gli inglesi non si lavano,gli australiani sono crocodile dundee etc..fantastico riesco a capire le cose complesse con 2 minuti di idiozie,vuoi fare la gara di inglese come i bambini di 11 anni? Certo. Adesso ti parlo dialetto abruzzese vediamo se lo capisci? Scimuni!
I ricercatori italiani sparsi per il mondo a farsi valere sono una cosa, la situazione italiana e` un`altra.O si parla dell`una o dell`altra.
Ma l`australia di annika come se la cava in campo scientifico`?Direi maluccio,un bel nanetto economico-tecnologico-scientifico non c`e` che dire, non esiste un prodotto tecnologico australiano conosciuto nel mondo, un software, un sito ,una macchina , una medicina ,qualsiasi cosa etcc..eppure parlano inglese, dalla nascita.Sara`il marmite che li castra. Prodotti italiani che parlano per noi piu delle pubblicita`idiotizzanti australiane abbondano,dalla meccanica a quella alimentare, aereonautica passando per il tessile, questo solo qui in Italia,senza contare i cervelli in fuga.
Io non so quanto vali nel tuo campo spocchiosa annika,qui sei da sola , bella lotta .Hai vinto ,sei la piu brava! Franco

Stefania ha detto...

La marmite mi fa abbastanza schifo ... appena gettata nel pattume in un impeto di amor proprio!

Stefania

Anonimo ha detto...

Cafone Franco

Innanzi tutto smetti immediatamente di insultare. Per quanto tu possa parlare MALISSIMO l'Inglese, e quella frasetta di ieri lo dimostra, sei principalmente un trofietto sciocco e maleducato. Sono Australiana da parte di madre e non vivo neanche in Australia, fyo, ma ci posseggo due case, una con piscina, una no. Il mio gatto si chiama Kitten, ti frega?

Hai ragione nel dire che l'Australia non produce nulla, sebbene i vini di Adelaide siano realmente buoni, ma un razzistello cafonetto come te ne ridera' immerso nella propria ignoranza aggressiva ed abissale da troglodita con la clava. Dicevamo, l'Australia non produce nulla, o quasi. Solo oro, diamanti, uranio, rame, ferro, tungsteno, oil & gas... Pur producendo molto poco se non queste richiestissime materie prime, e' un paese ricchissimo, laid back, tranquillo, rispettoso e dal clima invidiabile. A pensarci bene produce anche qualche hacker d'eccezione, cosi' poi ti faccio una sorpresa proprio diretta nello schermo, eh!? ;-)

Sapevo che non mi avresti mai risposto in Inglese. Non sei capace, sei solo un po thick e un po' tock-o, una creatura ferita nell'orgoglio di un Inglese che non conosce e che storpia ma difende ad ogni costo sparando con due pistole spuntate e gli occhi strabici da orbo. Corri fila, stai parlando con una che di forensic sciences ne capisce qualcosa. Tu no. E tu SPOCCHIOSELLO SBOCCATO FRUSTRATO, BRAGGING AND GLOATING AWAY LIKE A MADMAN, CHI SEI? Un nessuno qualunque che finora non ha apportato altro che insulti alla mia persona e al caso Gambirasio.

Annika

Anonimo ha detto...

Pino, Gilberto, Tommy S

Capisco l'orgoglio nazionale. Ma dov'era quell'orgoglio nel momento in cui di Yara e di Melania, morte sole, doloranti, violate nella persona e nell'anima, si sono scritte pagliacciate offensive e assolutamente non scientifiche? Dov'era quando si e' detto che una Sg senza tracce di DNA maschile corrisponde ad un rapporto sessuale avvenuto giorni addietro? Non e' questa forse un'offesa ad una persona morta e ad un paese che sente una tale idiozia E CI CREDE! Dov'era quando qualcuno ha potuto racvontare di aver analizzato un genotipo di ottima qualita' proveniente da una traccia degradata e dall'origine incerta? Dov'era quando i vostri occhi hanno incontrato le parole "traccia altamente cellularizzata" ma non RSID e neanche mRNA?

Dov'erano i cervelli i fuga tanto sbandierati quando bisognava dire che NO, LE COSE NON STANNO COSI' e dirlo forte e dirlo a tutti? E dove gli esimi professori e dottori che sanno e non si esprimono? Ah, la semenogelina! Ah, il methylation!

Ecco tutti il mio punto! Sono sicura che in tanti campi l'Italia sia un grande produttore, alimentaziobe e moda in primis. Sulla ricerca e nel campo delle scienze forensi, un paese capace di usare hexagon obti per "accertare" (si fa per dire) la presenza di sangue... per cortesia, stendiamo solo un velo pietoso. La verita' vi e' arrivata dall'estero, da una che manco parla l'Italiano per bene.

Se avete tutto qyesto orgoglio, invece di chiamare i miei post "una tortura", usateli per prendervela con chi prende in giro un'intero paese approfittando del fatto che pochi ne capiscono!

Annika

Anonimo ha detto...

ma poi se uno non vuole sorbirsi la "tortura" basta andare oltre nessuno mette una pistola alla tempia di nessuno...esiste anche il diritto di "ignorare"

leo

Antonello ha detto...

@Ivana
Io non ho nessuna fierezza, e non mi sento turbato da cio', rimango affascinato e senza parole quando vedo usi e tradizioni della terra in cui sono nato, vivo questo legame dentro, non amo esteriorizzarlo perche' lo fondo su un'emotivita' di un tempo che si immobilizza, quando succede mi estraneo dai secoli.
Ma m'impuntiglio sulle cose che ritengo brutte, ne discuto, non vorrei mai avere una natia autocelebrativa ma amo diventandone partecipe fattivo, mi arrabatto, mi batto, e mi succede SOLO ogni volta che amo un popolo ed il suo modo di essere, che dici posso evitare di sentirmi fiero o se mi sorride solo il cuore dovrei sentirmi zoppo???

Sul sessismo non rispondo, veramente, e' un OT sontuoso in cui semmai ti invito ad esporre le tue idee con un articolo a parte.
Noto pero' che non riesco a trovare le firme di quell'eroico documento che mi hai postato.
Forse non mi sono spiegato abbastanza io, non sono negazionista, veramente sarei inkazzato con i nostri vecchi per averci lasciato la triste eredita' di un'assente parita', ma anche con chi pretende, non solo di variare le leggi, e fin li son d'accordissimo e l'ho auspicato ben prima di chi l'ha inneggiato dopo, ma anche i liberi pensieri, e li non ci sto piu', ognuno quindi a casa sua con propri liberi pensieri e distanti pretese, questo intendevo.
Poi se vedi un "ciao" come sessismo credo non sia mio il problema, io sono uomo, maschio, di genere maschile, te femmina, ok, e dunque??? Non ho favorito io la disparita', anzi direi che adoro le diversita', ma da qui a pretendere che mi debba io vergognare perche' nato in un genere piuttosto che in un altro ci passa l'Oceano, semmai e' qualcun'altro/a, che sul dividi ed impera ha costruito le proprie fortune, che si dovrebbe vergognare.
Comunque sappi che la coerenza culturale non e' nulla se ci si ostina a dare nomi alle cose e persone, o generi, come fosse il nodo della vita, l'importante e' avere dentro i propri autodeterminati valori, e' la cultura nel mio mondo che se vuole capire l'ignoranza si deve piegare ed imparare ad ascoltare, e se accade vedrai che con il libero pensiero anche l'ignoranza si arricchira' di cose gradite, ma a monte c'e' sempre l'autodeterminazione, non puoi insegnare le tue idee senza premetterle tali, perche' diventa violenza.

Antonello ha detto...

@Franco
Stai sbagliando di grosso, Annika non sara' mai sola per quanto mi riguarda.
Soli ci sono tutti gli scienziati che hanno il panico di rispondere, anche da anonimi e rimanendosene nei siti provento, ad una sua semplice domanda, soli saranno i siti che lasciano all'estero verita' scomode dietro casa, soli saranno coloro che per far trascendere le costruttive discussioni la mettono sugli insulti perche' altri argomenti non hanno, solo e' chi relega queste sociali e doverose verita', almeno nelle intenzioni oggi e' cosi', domani vedremo, a sperticati blog scientifici monotematici.
A lei serve perfezionare la propria esposizione, immagino di inglese cosa serva simpaticamente al Rutelli del sito ministeriale "plis...iu...sii" e chi se lo scorda.
Solo e' chi non vuole guardare in faccia la realta' per migliorarla, chi si autocelebra poi non e' solo, ma in solitudine pure in mezzo a milioni di persone.

TommyS. ha detto...

Annika

Delle persone alle quali hai indirizzato l'ultimo commento credo di essere quella che assieme a Gilberto va continuando a sostenere che la persona che ha lasciato il proprio contributo biologico sugli indumenti di Yara non è Bossetti.

Personalmente non ho contezza di come in altre nazioni i media affrontino casi giudiziari analoghi, ma a giudicare dal tenore di molti format televisivi che ci giungono da oltre oceano temo che anche in America (p.es.) via sia la stessa deprecabile tendenza al gossip giudiziario. Forse in Italia è più esasperata, ma mi sembra che anche al di fuori dei confini nazionali vi siano esempi di cattive indagini nonché di processi sbagliati. Il caso di Melania Rea sai bene come sia stato mal gestito non per incapacità professionali ma per volontà esterne. Su questo caso invece credo che con l'arresto di Bossetti sia prevalsa l'esigenza di arrivare ad un indagato dopo l'enorme profusione di denaro. E questo a scapito della scienza. Ma, ammesso che anche in questo caso non vi siano pressioni particolari, penso che le difese avranno modo di denunciare o gli errori commessi nelle analisi o l'uso scorretto che si è fatto dei risultati delle stesse.

P.S. Non ho mai personalmente definito i tuoi commenti una tortura e lo sai bene.

Antonello ha detto...

@Pino
Abbiamo due modi diversi di vedere le cose, di guardarle intendo, sappi pero' che non e' certo questa, tuttaltro, una motivazione per cui, nel mio mondo, anche solo potrebbe venire a mancare il rispetto e la costruttivita', questo desidererei te lo tatuassi in un cassetto a parte.
Capitera' che cio' che scrivo possa innervosirti, capitera' anche a me, questo pero' non vorrei togliesse qualcosa al nostro discutere, te sei fatto cosi' ed io ti rispetto ed accetto per come la pensi, ho un'altra ottica forse, e non e' una colpa pensarla diversa su molte cose.
Non pensare che non ti capisco, io stesso fatico a guardare in faccia la realta' per come purtroppo non ne ho altre manifestazioni, e' il mio modo di iniziare a cambiare, anche masochista, lo so, ma il fare e', secondo me, dapprima il guardarsi faccia a faccia con il finto luccichio per riuscire a riconsegnare giustezza, splendore di luce propria, che ci devo fare??? Anche io son fatto cosi'!!!
Daltronde mi son sempre dichiarato "ricostruista", e devo ammettere che e' dura intraprendere il viaggio della ricostruzione mentre chi distrugge e' dileggiato come eroico imperatore per estrazione divina.
Ergo, mi sfugge un particolare, quanti anni e' che il popolo italiano non puo' votare democraticamente un proprio rappresentante, fra liste chiuse, propri uomini nominati, Re Giorgio e le sue investiture ecc.???

Anonimo ha detto...

Tommy S

Meno male che eravate voi o a questo punto sarei stata ricoperta di uova marce e vegemite!!! Ero cosi' concentrata in cio' che scrivevo che ho dimenticato di cancellare voi 3, ai quali intendevo scrivere solo che capisco bene l'orgoglio nazionale. Tutto qui. Lo avevi capito, vero, che non era per te?!

Annika

Anonimo ha detto...

Leo

Grazie per il link, interessantissimo. Bello il post di Pietro del 30 Jun 2013. Dice esattamente cio' che tentavo di dire ieri...

Cheers! Annika

Antonello ha detto...

@Ivana
Ma che ponti vuoi costruire, se per prima pretendi le variazioni alla cultura cattolica di duemila anni e del libero pensiero anche maschilista, per non condivisibile possa essere??? Riesco a spiegarmi???
Te cerchi, forse istintivamente od involontariamente, l'uguaglianza, a me basterebbe pari diritti e menti libere da maschilismi e da femminismi, in questo senso deprecavo le "quote rosa", sono sessiste ed antifunzionali, oltreche' castranti per un popolo e costituzionalmente discutibili, in politica io, tu spero, ed egli votiamo per chi ha idee nel cervello e condivisibili, non per cosa riempe le coscie o per tendenze del tutto personali, se non influenti su leggi che comunque devono avere i crismi di generalita' e laicita'.
Nelle aziende un proprietario che si rispetti, ma anche una proprietaria, secondo me povero anticrescita, dovrebbe scegliere i propri dirigenti e collaboratori/trici con i criteri della meritocrazia e non per il genere, e quelle non sono norme sessiste??? Ed anche emanate, e che facciamo le quote blu' e le quote rosa??? Un bel modo di costruire ponti, uniformare i pensieri, le opportunita' a prescindere dalle capacita' (e non ho scritto che le donne ne abbiano di minori ma qualcosa di diverso ed ad un altezza un attimino piu' spessa).
Mi spiego??? Poi, a Roma, Milano, Los Angeles, come a scuola trovo sia indecente pretendere di insegnare a riconoscere androgenie o femmigenie che nessun bambino o bambina ha di natura, significa voler influenzare la crescita e la libera autodeterminazione, invece di insegnare nozionistica mera tendendo allo sviluppo e liberazione delle scomode attitudini critiche, molto pericoloso, piu' del maschilismo.
I Bambini sono puri, sono come sono, forse tante volte insegnargli, con l'esempio, il rispetto, varrebbe mille volte di piu', invece si cancella l'educazione civica, l'educazione all'italiana arte, si formano scuole delle tre "I", si contano i numeri chiusi nelle facolta', come se le imprese dovessero decidere le passioni, ma si insegna a riconoscere, ai bimbi che non hanno nemmeno idea di cosa sia, l'androgenia.
Con tutto il rispetto, ma se questa e' la scuola o non vi mando piu' miei figli o proprio non ne faccio piu', per crescerli come vogliono certe rivalse invasive.
E non ce l'ho con te se esprimo mie idee, no, perche' sai, meglio prevenire.

Gilberto ha detto...

Il fatto è che ci sono casi davvero emblematici che portano a galla vissuti, speranze e anche frustrazioni. L'importante è trovare dei punti di contatto, una consonanza rispetto al nostro interlocutore, chiunque egli sia e qualunque lingua parli. Io ad esempio comunico benissimo col mio gatto, un thai adorabile che non parla nessuna lingua che conosco, eppure non ci crederete ma ci capiamo perfettamente, talvolta anche senza miagolare.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Tranquilla cara Annika non sei sola,e di certo non ti faremo mancare la stima e l'affetto nei tuoi confronti ,e lasciali perdere certi personaggi,sono il nulla mischiato al niente.Con affetto Vito.

Anonimo ha detto...

pienamente d'accordo vito, cara annika noi saremo sempre con te, ossia dalla parte della scienza..

leo

Ivana ha detto...

Antonello, perché “cercare di costruire ponti” mi dovrebbe impedire la riflessione sull’uso del linguaggio???
Dove ho scritto che “pretendo le variazioni alla cultura cattolica”??!
Per “costruire ponti”, intendo che si cerchi di evitare l’innalzamento del muro dell’incomprensione e dell’incomunicabilità (come credo abbia ben compreso Gilberto)…
Il linguaggio continua a trasformarsi in base all’uso che ne viene fatto e se si acquisisce la consapevolezza che la cultura deve essere democraticamente appannaggio di tutti/e, diventerà naturale (senza alcuna imposizione!) seguire abitudini “linguistiche” democratiche… 
Condivido pienamente il concetto di “meritocrazia”, ma ritengo che, a priori, ogni bambina/o abbia il diritto di essere educata (in famiglia e a scuola!) con il principio delle “pari opportunità”, senza che le differenze di genere incidano sul bagaglio culturale da interiorizzare, senza che i pregiudizi condizionino il libero e personale apprendimento e le libere scelte di vita...

Gilberto, anch’io comunico volentieri con il mio cane e anche con una colonia di gatti randagi, di cui ho cura insieme con altri volontari…  :-)

Vanna ha detto...

Stefania, prima di leggere eventuali risposte al tuo post
di ieri sera 5 ottobre ore 20,51,ti dico la mia con la consueta sincerità.

Hai scritto parole pesantucce, un po' fuori luogo e di significato incomprensibile,
francamente non le condivido.
Ne estrapolo qualcuna:

"Quindi, Annika ... a prescindere tu sia siciliana oppure della TRACAMANOCUBANIA, che poi detto tra di noi, almeno personalmente non mi interessa, cerca di esprimerti nella lingua con la quale tutti gli altri iscritti scrivono in questo forum oppure vedi di scrivere nella lingua che ti viene piu' congeniale, nei siti
dove questo viene compreso..."


Insomma siamo alle solite, chi è Annika?
"Siciliana o Tracamana..." Aggiungo: "Vattelapesca" a me interessa ciò che scrive non da dove viene.

A mio modesto parere Annika sa esprimersi benissimo in un italiano chiaro e fluido, esattamente come gli altri che qui postano e magari lo facessero così tutti!

Lei pone la domandona non a te o a me, profane della materia, ma ai " siti dove questo viene compreso..."proprio come scrivi!

E, bada bene, nessuno le risponde non perché non è comprensibile il quesito, ma perché fa comodo non farlo per molti motivi.
Oppure potrebbe entrarci la scarsa competenza linguistica inglese, non da tutti i ricercatori ben conosciuta.

Ognuno è libero di esprimersi come si sente, secondo un suo "stile" personale che nessuno deve permettersi di valutare, secondo il proprio spessore culturale, il proprio sapere, la propria sensibilità.
E secondo il proprio metodo.
Difatti, di metodo in questi mesi abbiamo solo potuto apprezzare, si fa per dire, quello utilizzato per infangare tre famiglie.


Chi sei tu per suggerire l'uso di una lingua più " congeniale"?
Congeniale a chi, perché e come?
Termini il post con la nocciolina del bacio Perugina:
" Perchè i tuoi quiz ad oltranza davvero mi hanno un po' seccato. E questo sempre avendo enorme rispetto per la tua preparazione scientifica."

Penso che ci sia mancanza di rispetto da parte tua proprio nei confronti delle sue competenze scientifiche quando le riduci a quiz!

Non capisco perché tu ti debba
inacidire sulla ripetizione della domandona?

A me fa inacidire che NESSUN esperto le risponda e che, invece di accogliere quel quiz come una possibile chiave per aprire le porte dell'ignoranza, della mancanza di professionalità, dello sporco che c'è dietro tutto il caso, si accusa Annika di non avere il giusto codice linguistico!

(Visto che qui si desiderano scritti di bello stile, io scrivo di getto, non faccio brutte copie né elenchini e molto spesso manco rileggo!)




Vanna ha detto...

Ho finito di leggere i post pieni di pareri, poesie, memorie... e di un sano e vitale amor di patria.

Oggi la realtà Italia è altra cosa!

Sapete quanto verrebbe pagato un avvocato italiano civilista o penalista se conoscesse BENE la lingua inglese in campo legale?
Una fortuna!

Conosco numerosi avvocati che non riescono a dare lavoro a nuovi laureati perché non sono in possesso della competenza linguistica adeguata a svolgere il lavoro nella lingua inglese.

Stessa cosa per architetti-ingegneri-fisici-chimici-medici.

Quello che ha scritto Annika è assolutamente vero.

C'era una volta l'Italia che credeva nella sua arte e nella sua genialità, ora c'è un paese senza bussola, senza timone, senza equipaggio, senza speranza.

Cosa dice e ha detto Annika ci così discutibile?
Perché dà fastidio?
Perché è ignorato il suo quesito?
Perché si pretende che LEI venga allo scoperto e scopra le sue carte e invece non si pretende che
siano LORO ad uscire allo scoperto?

Annika è IGNOTA e viene ricercata, valutata non positivamente.

Come IGNOTO 1 è stato perseguito e perseguitato in tutte le salse perché faceva comodo, l'IGNOTA A. viene attaccata apertamente perché SA e non fa comodo.
E' più facile credere alle favole raccontate e rinverdite quitidianamente.

Ci avete pensato?
State usando la stessa tattica:
-s'infanga per accusare,
-s'ignora la verità,
-si portano avanti elementi senza senso come se ne avessero.
-si rimane aggrappati al bel tempo che fu mentre siamo occupati dagli extracomunitari, soffocati dalle tasse.
Quasi affamati perché paghiamo eserciti di sanguisughe.

Sono veramente amareggiata dall'ottusità di non vedere oltre il proprio naso.
Dovremmo essere fieri di ospitare questa ricercatrice invece di metterla in dubbio.
SE non spiega il quesito in questa sede, avrà dei motivi validi e scientifici.




Stefania ha detto...

Vanna, sono persona educata e quindi vorrei risponderti anche se sinceramente temo tu abbia fatto un poco di confusione. Qui di seguito, ti proporro' quindi le tue riflessioni e le mie risposte, cosi' che ti siano di facile fruibilità.
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VANNA:
Hai scritto parole pesantucce, un po' fuori luogo e di significato incomprensibile,
francamente non le condivido.

STEFANIA:
Mi rendo conto che se non ne hai compreso il significato (magari non per tua colpa ma perchè sono stata io a spiegarmi male) tu non possa nè condividerle, nè confutarle.

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VANNA:
Insomma siamo alle solite, chi è Annika?
"Siciliana o Tracamana..." Aggiungo: "Vattelapesca" a me interessa ciò che scrive non da dove viene.

STEFANIA:
Difatti ho spiegato anche io mi importi meno che niente. Non sono certo io ad insistere sull'argomento. Per questo ho scritto appunto che non è interessante parlarne. Siamo sulla stessa lunghezza d'onda ... almeno in questo. E auspicherei in tal senso di essere stata sufficientemente esaustiva.

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(SEGUE)

Stefania



Stefania ha detto...

VANNA:
A mio modesto parere Annika sa esprimersi benissimo in un italiano chiaro e fluido, esattamente come gli altri che qui postano e magari lo facessero così tutti!

STEFANIA:

Annika fa errori grossolani nel suo italiano. Altri ne fanno peggio ma non mi permetterei mai di sottolinearli se lei non pretendesse un inglese perfetto in un sito che ha un indirizzo ITALIANO. Io stessa ho limiti nell'utilizzo della lingua italiana ma non credo di aver mai preteso si parli un buon tedesco in queste pagine. E neppure cinese .... parliamo di volandocontrovento.IT ... IT ... IT e a mio personalissimo avviso, è benvenuto chiunque scriva cose interessanti ed eviti di canzonare chi non sa esprimersi in una lingua qualsiasi. Anche l'italiano ... figuriamoci se mai prenderei in giro qui chi scrive in inglese oppure in tedesco o francese o appunto in tracamanocubano.


Ah ... io stessa faccio spesso errori e se vengo ripresa da chi ne fa di peggio permetti non mi dia fastidio ma trovi la cosa inopportuna?

----------------------------------

VANNA:
E, bada bene, nessuno le risponde non perché non è comprensibile il quesito, ma perché fa comodo non farlo per molti motivi.
Oppure potrebbe entrarci la scarsa competenza linguistica inglese, non da tutti i ricercatori ben conosciuta.

STEFANIA:
Non penso il problema sia la lingua usata da Annika. Penso non vogliano rispondere. L'ho compreso da un pezzo e spero lo abbia compreso lei stessa visto che il suo quesito è rimasto senza risposta nonostante sia stato riproposto piu' e piu' volte. Non otterrà risposta e forse è ora ce ne si faccia una ragione. Volendo ... analizzandola e diverrebbe interessante. Difatti ho invitato Annika a spiegarci cosa volesse ottenere con quel quesito ... per noi non esperti ... ben inteso.

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VANNA:
Ognuno è libero di esprimersi come si sente, secondo un suo "stile" personale che nessuno deve permettersi di valutare, secondo il proprio spessore culturale, il proprio sapere, la propria sensibilità.
E secondo il proprio metodo.
Difatti, di metodo in questi mesi abbiamo solo potuto apprezzare, si fa per dire, quello utilizzato per infangare tre famiglie.

STEFANIA: Appunto ... quindi fatto salvo noi si sia nell'impossibilitàè di fermare chi sta infangando tre famiglie, cominciamo ad evitare di infangarci tra noi. Io non ho mai alzato dita medie (neppure in lingua inglese) e non ho mai dato dell'ignorante a nessuno. Ho solo chiesto la lingua usata nel blog fosse facilmente fruibile. Non credo di aver chiesto troppo e talvolta ho anche tradotto frasi in inglese altrui. E ripeto ... il sito è italiano ed io stessa mi sforzo per farmi comprendere da chiunque evitando di farcire i miei interventi di "apprezzamenti" in lingua tedesca solo perchè mi riesce piu' facile.

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(Segue)

Stefania ha detto...

VANNA:

Penso che ci sia mancanza di rispetto da parte tua proprio nei confronti delle sue competenze scientifiche quando le riduci a quiz!

Non capisco perché tu ti debba
inacidire sulla ripetizione della domandona?

A me fa inacidire che NESSUN esperto le risponda e che, invece di accogliere quel quiz come una possibile chiave per aprire le porte dell'ignoranza, della mancanza di professionalità, dello sporco che c'è dietro tutto il caso, si accusa Annika di non avere il giusto codice linguistico!

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STEFANIA:

Non ho MAI e sottolineo MAI messo in discussione le competenze scientifiche di Annika. Mi reputo ignorante in materia e quindi non ho la presunzione nè di ritenerle una bufala nè di ritenerle verità assodate. Vedo che il mio dubbio non ti è usuale. E trovo sgradevole tu mi possa accusare di una cosa che non ho MAI fatto.

Non mi sono inacidita semplicemente perchè io non sono acida. E' un stato di fatto l'esserlo e non mi appartiene. Ho solo spiegato che riproporre un quesito dieci volte non otterrà diversa reazione. Se la prima volta non ti viene risposto, la seconda pure e la terza anche ... penso sia chiaro non si voglia rispondere. E quindi solo ed esclusivamente per questo ho scritto che questa minestra è diventata oramai fredda per "gli addetti ai lavori" e quindi magari a noi profani, poteva anche andare bene riscaldata, ci fosse stato spiegato cosa contenesse. Acido è chi sposa o denigra un concetto a prescindere. Non chi dialoga. Spiacente ma hai sbagliato indirizzo.

Nessuno ed io per prima prendero' mai in giro Annika per come parla il suo italiano. Ovviamente mi aspetto RECIPROCITA': ovvero non prenda per i fondelli chi parla inglese al suo stesso italico livello oppure anche peggio.

E' una questione di rispetto ... non altro.

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Besos .. holè! Giusto per parlare in spagnolo maccaronico sperando non ci siano in rete ballerine di flamenco.

Stefania

Anonimo ha detto...

Insomma, niente dna, niente Ignoto 1 e niente MGB?
E.A. è stata sput***ata gratuitamente?
M.E.

Stefania ha detto...

Bravo, M.E.!

Vediamo di tornare in argomento e di scordarci quanto è inutile alla discussione.

- Annika ha posto un quesito che non abbiamo compreso perchè era indirizzato agli addetti ai lavori;

- Annika, sempre abbia piacere di farlo, puo' condividere con noi profani i suoi dubbi;

- Guerrinoni è morto ma pare sia il babbo di Massimo Bossetti:

- Massimo Bossetti va facendo lampade abbronzanti, compra calce, non ha alibi (a tre anni di distanza) ed un fratellastro .... forse;

- Il dna di Yara è integro ma le tracce terze non lo possono essere dopo essere rimaste esposte alle intemperie per tre mesi;

- la prova di presenza di Bossetti in zona si basa su bufale: un filmato che mostra un furgone non suo, l'acquisto di figurine, il fatto le compagne di ginnastica di Yara non lo avessero mai visto, l'acquisto di calce;

- Tironi ed altri raccontano di aver visto Yara ma non sono stati creduti;

- i genitori della ragazza si sono arrabbiati quando è stato messo in discussione quel rapimento fosse dovuto ad una volontà di ricattarli;

- i genitori della ragazza non hanno capito che sarebbero stati ricattabili, nel caso, anche se si fossero comportati BENE ... cioè se il Signor Gambirasio avesse fatto semplicemente il suo dovere (e non cose sporche) e questo avesse indispettito qualcuno ...

- quel giorno da casa Gambirasio, sarebbe potuta uscire sia Yara che la sorella e solo il caso ha voluto andasse in palestra la piccolina.

Vogliamo parlarne?

Stefania

Etrusco ha detto...

Buonasera, digitando su Google ALLAGAMENTO MALAGROTTA e scegliendo poi il menù IMMAGINI, appaiono delle foto riguardanti quanto accadde in una discarica ove erano accatastati rifiuti ospedalieri.
E questa è una discarica regolare e autorizzata...

Anonimo ha detto...

Gentile Stefania,
ne parlerei volentieri, se non temessi di calpestare il piede sinistro a qualcuno, qui si deve andare cauti.
Va bene, mi butto, dietro tuo invito.

Ricalco, approssimativamente i tuoi paragrafi:

- al quesito di Annika, è scontato, non siete voi che siete chiamati a rispondere, appunto perché “indirizzato agli addetti ai lavori”, io non ne capisco niente (e non ho idea se lei abbia dei “dubbi” come scrivi tu, mi pare convinta di suo, ma ripeto non credo che i suoi “colleghi” rispondano qui, chiuso)
- che Guerinoni sia babbo di massimo Bossetti non ci sono dubbi, considerato che il raffronto è stato fatto e anche la controprova
- questione lampade, calce e quant’altro (figurine, strade percorse etc e mi riallaccio ad un tuo paragrafo successivo) sono –secondo me- puramente “insalata di contorno”. Chi potreebbe dimostrare a 4 anni di distanza di avere un’alibi prova di bomba? Solo uno che se la tiene in freezer per il momento necessario.
- Su questione dna integro o no, ripeto: non ne capisco un’acca, e non mi sono sforzato di capire (chiedo venia)
- A suo tempo io ho dato molto credito a Tironi e al signore col cane e pure alla successiva testimonianza della signora con la spazzatura. Sono rimasto molto di stucco quando quelle piste sono state demolite.
- “ricattabili” è una parola grossa, ma -leggendo qui alcuni interventi- forse “avvertiti” sarebbe a mio giudizio più pertinente come concetto, anche se inconsapevoli di essere finiti in mezzo a qualcosa di losco. La loro reazione degli ultimi giorni mi è sembrata eccessiva e di copertura: gallina che canta ha fatto l’uovo, non si dice così?
- - è vero, poteva capitare a qualunque dei figli, anche al piccolino. Ma questo è forse un punto che meriterebbe approfondimento. Rapimento premeditato o impulsivo proprio in una serata di pioggia e nebbiolina?

M.E.

Anonimo ha detto...

M.E.
Ti sarai pure buttato/a, ma, in verità, non ho capito cosa hai voluto dire. Scusami, ma sono duro di comprendonio.
Ripeteresti, pazientemente e con meno frasi-rebus, cosa intendi dire?
D.S.

Antonello ha detto...

@Ivana
Lascia perdere, non voglio discutere con chi e' serenamente piena di verita' solo proprie, francamente non trovo che questo sia mettersi in discussione e non condivido gran parte delle tue visioni.
Prima fra tutte che si sia uccisa la famiglia dividendo in due il vecchio stipendio dell'allora "capofamiglia" e che sia costretto ambedue i genitori, non tutti perdonaci hanno scelto la parita' nell'ingiustizia a favore di industrialotti intellettualmente e convenientemente compiacenti, a lavorare tutto il giorno perdendo di vista i valori fondanti, che sono i figli e non l'esclusivita' di una propria irresponsabile liberta', e tutto questo arcimonio per arrivare a dirti che i tuoi concetti potrebbero essere perfetti, ma per i tuoi figli, non per i miei che evitero' accuratamente di far crescere in una scuola che vuole sostituirsi ai genitori "pretendendo di educarli", carissima forse i tuoi valori potrebbero essere pure nitidi, non e' neanche in discussione, ma dimentichi una cosa drammatica, che le facolta' che ti arroghi come insegnante sarebbero valide da Trento a Palermo, con tutte le storture che non credo, tu sia cosi ingenua da non metabolizzare come gravi rischi.
Ergo, i bimbi se li educano i genitori e non le tue idee, tu come insegnante hai solo l'onere di restituirgli la nozionistica che gli consenta di scegliere da uomjni e donne maturi/e in liberta' la propria strada, mentre la politica che vorresti pilotare ha l'onere di alzare gli stipendi adeguandoli al costo della vita ed a medie paventevolmente vicine alle medie europee permettendo cosi' ai genitori di fare meno ore e di riuscire a mantenere in vita un qualche focolare svincolati da questa stupida idea di utilita' sociale produttiva e potendo non permetterti di strumentalizzare la loro forzata lontananza, per il companatico vitale, a giustificare educazioni che non ti sono richieste e che derivano da ideologie e direttive politiche tutto meno che liberali.
Occhio, perche' oggi l'educazione te l'arroghi tu, domani un destroide, od un sinistroide, una maschilista od un femminista, la famiglia naturale per me e' sacra, e te, ripeto forse in buona fede, la stai consegnando in mani culturali che la vogliono girare intorno ad un palo, ghirlandata di guppierre, ora rispondimi pure serena ma sappi che le idee sono responsabilita' e che non sei tu insegnante responsabile ne arteficie di educazioni che non ti competono.
Sempre con estrema simpatia.

Anonimo ha detto...

In effetti, rileggendomi, mi sono reso conto che non ho espresso una mia posizione, ho solo risposto ai punti di Stefania, per quello che d’impulso mi veniva in mente.
Ora rielaboro meglio il mio pensiero.
A tra poco

M.E.

Antonello ha detto...

@Ivana
Educare??? Tu come insegnante pensi di educare, scusa sai ma Moggi che educa i ragazzi alla lealta' sportiva o Schettino che educa gli universitari alla "gestione delle emergenze" beccateli per i tuoi figli, i miei li educo io da padre e la loro madre da madre, con tutti gli errori ed orrori, umani e con il fine di vera crescita insiti nella paternita' e maternita'.
Scusa se mi inalbero su questi temi, completamente OT, ma non so se ti sei accorta che mentre tentavate di educare i bimbi con idee tutte vostre e ministeriali fuori, in Italia, tutto e' stato stravolto, in un paese in cui una tua, mia, sua figlia deve dissuadere sessualmente per avere lavoro solo se nipote di Ruby (a proposito di pari opportunita'), ed in cui ad un qualunque ragazzo si pretende l'affiliazione alla Cei, a partiti, od a sindacati perche' riesca a mantenere contratti di settimana in settimana, vendendo le proprie idee, in comuni tutti hanno la consueta domanda quando si presentano per un loro futuro professionale "scusi lei ma chi conosce???".
Anche queste scintillanti vittorie di quei ministeri delle pari capacita' uniformate, che studiano i nomi e dimenticano i significati, le evoluzioni corrotte di gente senza scrupoli a cui, anche oneste, idee preparano il luculliano sfruttar.

Anonimo ha detto...

Stefania e D.S.
Volevo dire:
- Mi sono convinto che il dna di Massimo Bossetti (badate, non nomino Ignoto 1) prelevato con l’alcoltest sia stato confrontato con il dna prelevato a Guerinoni dalla tibia (non dal francobollo) con la riesumazione dei resti
- e che poi 2+2 ha fatto 4, match completo (e se le procedure non fossero state corrette non si sarebbe avuta l’accoppiata “dna sulla traccia=Ignoto 1, ben precedente all’accoppiata GMB-GG, mi spiego?)
- Trovo che tutti gli elementi che escono su MGB non possono provare il suo diretto intervento in merito alle ferite sul corpo di Yara, sono indizi e solo se la Procura riuscirà ad inserire un fattore dirimente potranno ossequiare al principio “tre ndizi fanno una prova” (qua tutti gli indizi hanno la loro faccia opposta credibile)
- GMB potrebbe essere coinvolto di rimando, in particolare sulla sistemazione del corpo nel campo, magari perché obbligato da qualcuno e là ha perso sangue o ha vomitato
Potrebbero essere davvero coinvolti altri uomini come descritto da Tironi e altri, ma a mio parere GMB in qualche modo in mezzo alla scena c’è stato.

Non so se mi sono chiarito.

M.E.

Antonello ha detto...

@M.E.
Oh certo che potrebbe esserci stato, ma c'e' stato??? E dunque se c'e' stato dove sono le prove significative e di sostanza, del giudiziario vorrei potermene non interessare.
Non ci sono??? Dunque perche' arrestarlo e non aspettare di averle, visto che si era convinti della sua colpevolezza??? Perche' anche solo tentare di arrestare un uomo, convintamente colpevole di un delitto del genere e quindi a forte rischio di suicidio, al terzo piano di ponteggi completamente invitanti???
Erano sicuri non si sarebbe forse gettato giu'??? Eppure ha avuto tutto il tempo di realizzare, ha visto dice "agenti dappertutto", e se era il colpevole non si aspettava di certo gli offrissero da bere, o sbaglio??? Non era piu' sicuro aspettare di portarlo in un ufficio chiuso con qualche scusa e cinque energumeni pronti a sventare eventuali fughe, visto che di fughe e non di suicidi si aveva il fondato timore???
Via, un omicidio del genere, tutta Italia che ne parla, tre figli ed una moglie che avrebbero saputo, una vergogna inaudita in un paesino, una colpa insopportabile, eppure Bossetti non si e' buttato e per ora testardamente non confessa, dicono negare, negare sempre, a questo punto credo che lo condanneranno solo per non riconoscere pacifici ed umani errori e pur di non doverli rimborsare, non so a quanti zeri.

Sira Fonzi ha detto...


@Annika

Anziché raccogliere provocazioni sterili e infantili, hai mai pensato di metterti in contatto con i consulenti di parte della famiglia Bossetti e/o con i loro avvocati, per comunicare loro ciò che da mesi vai sostenendo?
Scusami, Annika, non vorrei sembrarti polemica, ma credo che l'essere medico o scienziato sia, prima che un mestiere, una missione. Se tu puoi dare un contributo fondamentale a chi sta lavorando al caso che, vuoi per limiti professionali - come sostieni - vuoi per altri motivi, non riesce a fare ciò per cui è stato assunto, beh, credo sarebbe molto più edificante mettere le proprie conoscenze al servizio del prossimo, piuttosto che "urlare" la propria verità sulle pagine di un blog, sfidando colleghi italiani a contraddirti.
Non si stesse parlando della vita di una persona, che rischia di passare da innocente i suoi migliori anni in carcere, ti capirei. Purtroppo si tratta di questo, e non è certo cosa da poco. In fondo basterebbe una lettera, una telefonata…
Ma forse l’hai già fatta!
Sira

PINO ha detto...

SIRA cara,
che piacere rileggerti!
Il tuo suggerimento ad Annika mi sembra molto ragionevole, per cui mi associo volentieri ad esso.
Ma lo ascolterà?
Un caro abbraccio, Pino

TommyS. ha detto...

Prima di arrivare all'arresto di Bossetti erano apparse sui media alcune notizie contrastanti sulle indagini genetiche richieste, sia in Italia sia negli USA, relative alla determinazione di alcuni caratteri somatici dell'individuo comunemente denominato Ignoto1. Si trattava quindi di analisi basate su tecniche recenti denominate in genere DNA Phenotyping che partendo dal genoma ricavabile dalla traccia repertata sulla scena del crimine (nel nostro caso dagli indumenti della vittima), potevano determinare con probabilità più o meno elevate per esempio il colore degli occhi, dei capelli e della pelle. Le analisi in questione vengono condotte isolando alcuni specifici SNP(single nucleotide polymorphisms) e confrontando questi con database di riferimento per poi elaborare, con appositi tools, le probabilità di ricorrenza dei caratteri somatici (e non solo, creando di conseguenza anche problematiche di privacy).

Ebbene, nonostante ad un certo punto fosse apparsa la notizia che in un laboratorio americano interpellato dagli inquirenti si fosse arrivati alla conclusione che gli occhi di Ignoto1 erano con buona probabilità marroni, successivamente i media riportarono che tali analisi non erano possibili stante l'elevato degrado del DNA (genoma) a disposizione.

Le domande che ci si deve porre a questo punto per me sono: o queste analisi erano comunque possibili ed hanno fornito risultati che gli inquirenti hanno preferito non divulgare (neanche dopo l'arresto di Bossetti facendo quindi venire il sospetto che i caratteri somatici individuati non coincidevano con quelli dell'indagato) o effettivamente non erano possibili in quanto il DNA era troppo degradato (le tecniche di DNA profiling basate sugli SNP sono maggiormente affidabili in caso di DNA degradato).Ma allora questa seconda opzione come è conciliabile con "il profilo genotipico straordinariamente di ottima qualità" isolato?

Stefania ha detto...

TommyS: la seconda opzione non è conciliabile con un profilo genotipico straodinariamente di ottima qualità, come non è conciliabile che la traccia da cui si è provveduto ad estrazione sia risalente a tre mesi prima del rilievo. Come non è conciliabile con il fatto non sia stato possibile determinarne l'Rna.

Come non è conciliabile sia stata lasciata da qualcuno che aveva avvicinato Yara nei mesi precedenti senza essere visto da nessuna delle amiche di palestra della vittima.

Come non è conciliabile con il fatto si sia appostato nell'attesa di chi quel giorno non doveva neppure uscire da casa.

Come non è conciliabile con il fiuto dei cani molecolari che hanno condotto al cantiere di Mappello.

Ed altro ...

Stefania

Gilberto ha detto...

@TommyS.
Anch'io ricordo quella notizia del laboratorio americano e degli occhi marroni. Tutta la storia che ci viene raccontata è piena di incongruenze. Alla fine si vedrà cosa rimane dopo il polverone...

@Stefania
Riesci sempre a sintetizzare in modo perfetto e senza girarci attorno tutte le incongruenze di un'indagine contraddittoria e infelice mettendo il dito sulla piaga...

Anonimo ha detto...

Sira

E perche' mai?

Per passatempo ho deciso, esattamente come tutti voi altri, di scrivere su questo blog e, come tutti voi, di restare ANONIMA. Perche' dovrei suggerire a chissa' chi quello che comunque ho abbondantemente gia' scritto in queste pagine e so pure che e' stato letto? Invece di postare un suggerimento del genere a me, lancia piuttosto un appello proprio ai vostri tanti cervelli in fuga cosi' preparati! Non dovrebbero forse SAPERE? Non conoscono forse le modificazioni del DNA? Ancora meglio, perche' non chiedi qui, pubblicamente, ai vostri forensic scienists, di intervenire in materia ed esprimere un'opinione solida, chiara ed ineccepibile? Sono davvero tutti d'accordo con l'esito delle analisi? Io la mia l'ho gia' detta, gratis, senza riflettori e addirittura senza pesare sulle vostre tasse!

Btw, ricordi la Sg? B&G sono stati ben avvertiti di cio' che ho scritto. E' forse cambiato qualcosa?

You're barking to the wrong tree. Chiedi ai tuoi connazionali: la responsabilita' di una sfilza di casi Italiani di omicidio dall'esito dodgy e' loro, sia personale che di chi sa e non parla. Di certo non e' mia. Io ho gia' dato ben piu' di quanto dovessi. Cio' che continuero' a scrivere lo faro', come chiunque altro, a mio piacimento.

Ciao. Annika

Vanna ha detto...

Antonello buongiorno!
Vorrei inserirmi in punta di piedi
nella risposta che hai dato a Ivana questa notte alle ore 00:23:00, è OT ma sono stata insegnante a vita, ho una certa esperienza.

Estrapolo dal tuo post, divido in sequenze e ti dico la mia.

"Ergo, i bimbi se li educano i genitori e non le tue idee, tu come insegnante hai solo l'onere di restituirgli la nozionistica che gli consenta di scegliere da uomjni e donne maturi/e in liberta' la propria strada,..."

Ti rispondo: è chiaro che l'educazione debba essere impartita in famiglia in primis.
Ed è altrettanto chiaro che la "qualità" di quella educazione diviene palpabile a scuola, comunità socializzata e socializzante nella quale tutti devono dare al meglio e come possono le loro potenzialità.
Gli allievi sono la "fotografia" dell'ambiente familiare.

E' altrettanto chiaro che anche il docente deve educare l'allievo ad inserirsi in quei determinati spazi e tempi convissuti da tutti
secondo regole che permettano il rispetto di tutti.

La scuola non è la casa, i docenti non sono né genitori, né assistenti sociali, né psicologi, né medici.
Eppure spesso lo diventano.

Sono insegnanti che devono (e-ducere) condurre l'allievo verso l'acquisizione dei saperi che non sono nozioni e le nozioni non si possono "restituire" se non dopo che siano state apprese, motivate e "imparate".

La scuola non deve fermarsi alle nozioni, la scuola deve usare le nozioni come si usa la calce per legare i mattoni che sono i contenuti e i saperi.

Le nozioni, da sole, non consentono "di scegliere la propria strada" con libertà, come scrivi.

I saperi nella comunità scuola sono insegnati dall'addetto ai lavori, se dietro gli allievi c'è un ambiente familiare stimolante, quei saperi fioriscono e maturano.

Continui:
"... mentre la politica che vorresti pilotare ha l'onere di alzare gli stipendi adeguandoli al costo della vita ed a medie paventevolmente vicine alle medie europee permettendo cosi' ai genitori di fare meno ore e di riuscire a mantenere in vita un qualche focolare svincolati da questa stupida idea di utilita' sociale produttiva e potendo non permetterti di strumentalizzare la loro forzata lontananza, per il companatico vitale, a giustificare educazioni che non ti sono richieste e che derivano da ideologie e direttive politiche tutto meno che liberali."

Oggi la famiglia è in crisi esistenziale e posso dirti, per esperienza, che a volte è meglio che gli allievi stiano molto più tempo a scuola che a casa.

Per quanto riguarda gli stipendi, che sono inferiori alle medie europee è vero, bisognerebbe assegnare stipendi differenziati
Perché non sempre si guadagna come si produce.

Spesso la frustrazione dell'insegnante e le difficoltà che incontra sono tali da produrre effetti molto poco culturali.

Al contrario ci sono docenti straordinari che sanno vivificare l'interiorità degli allievi, trasmettendo "cultura" per mezzo delle nozioni.
E prendono lo stesso stipendio di altri che demotivano, giudicano, abbattono e producono danni.

Manca un controllo effettivo sul lavoro dei docenti, come su quello dei politici e di tutti.

La nostra realtà è come quelle balene arenate e morenti, disorientate dagli inquinamenti.

Un caro saluto.
Vanna

Massimo M ha detto...

Non voglio entrare nella polemica che va oltre l'argomento MGB, e voglio ancora ringraziare Annika per le conoscenze che ha messo a disposizione in questo blog e a questo caso in particolare.
L'unica cosa che però, più passa il tempo e più non riesco a capire (forse è un mio limite) è il motivo per cui...................una volta forniti input anche molto dettagliati che hanno permesso di allargare il campo della discussione da un punto di vista scientifico (anche senza competenze specifiche di molti di noi)...............Annika non riesce (perchè non può? e in questo caso perchè non potrebbe?) o non vuole (perchè?) arrivare a formulare una propria conclusione, anche che non sia scientificamente provabile.
Non capisco cioè perchè dopo una fase di INPUT e di innumerevoli interrogativi che la sua conoscenza scientifica mette a disposizione (ha le competenze) di tutti per AFFONDARE il campo di indagine di questo caso (DNA) ad un certo momento non si abbia VOGLIA, CORAGGIO o ALTRO che non riesco a capire di esporre in MANIERA chiara una propria OPINIONE.
Vale a dire che è come se io da ARCHITETTO, in seguito ad un caso di un edificio inclinatosi e poi caduto a terra di lato vi incomincerei a proporre una serie di interrogativi e di formule statiche per farvi approfondire il tema e arrivare ad una idea di massima dei motivi del crollo dell'edificio. Ed è pure molto intuitivo ed apprezzabile se io lo facessi attraverso degli indovinelli o attraverso domande...............è un metodo apprezzabile ed efficente..........però ad un certo momento, non essendoci nessun Architetto a discutere (cioè senza competenza tecnica) è molto difficile riuscire ad ottenere una risposta rigorosamente tecnica con tanto di dimostrazione STATICA della caratteristica di flessione e forza di taglio che ha prodotto il crollo di un pilastro laterale che ha portato giù l'edificio.
Ad un certo punto...........uno si aspetterebbe, quantomeno perchè è riuscito ad avere un minimo di apprendimento in materia, una definizione probabile di crollo. E cioè l'edificio è crollato per questo MOTIVO secondo me, eccovi la dimostrazione statica.
Ecco, non riesco a capire perchè Annika non vuole o non ha il coraggio di dare una sua definizione. Che è reato? Non credo proprio!
Cioè io oggi apprezzerei molto una sua OPINIONE definitiva proprio perchè suffragata da conoscenze tecniche di cui ha mostrato competenza.
In poche parole, perchè secondo te il DNA di MGB non può essere (o può essere) quello di Ignoto1?
Il punto è che alla domanda:
Un genotipo di ottima qualita' proveniente da traccia degradata significa forse niente modificazioni del methyl group all'interno di un contesto di CpG dinucleotide?

..........noi non possiamo risponderti, o meglio non possiamo arrivarci da un punto di vista scientifico. Non capisco neanche perchè continui a rivolgerti (ma non vedo nessuno che ti risponde) a qualche DOTTORE o SCIENZIATO ma poi interloquisci con noi, sull'argomento, che scienziati non siamo.
Ognuno di noi ha espresso una opinione sul caso YARA, non vedo perchè non deve farlo uno scienziato che ha il vantaggio di farlo sulla base di ottime conoscenze scientifiche.

Perchè secondo te il DNA di MGB non può essere (o può essere) quello di Ignoto1? Perchè?

Vanna ha detto...

Stefania, grazie per la tua cortese e articolata risposta.
Vanna

Vanna ha detto...

Sira carissima, ben tornata!
(Ti scriverò).

Mi sono chiesta anche io il perché Annika continuasse a chiedere risposta.

Il mondo della RICERCA, in tutti i campi,è talmente particolare ed esclusivo che non si può pubblicare interamente senza passare attraverso determinati
"scalini", altrimenti si rischia di "bruciare" la propria scoperta e di regalarla ad altri su un piatto d'argento.

Annika è stata accorta, ha posto una domanda alla quale si può rispondere SOLO se si conoscono tutti i passaggi intermedi scientifici.
Lei li conosce, e per questo è sicura che non sia B. l'assassino.

Siccome però la ricerca nazionale presenta delle falle per motivi molteplici e forse non solo perché non è competente anzi, è probabile che lo sia ma potrebbe esserci altro che ha impedito la chiarezza della conduzione del tutto.

Per questo pone la domanda che non spiega.
Sembra che sia elementare.

A. ha intuito altro, non si espone, intanto il sasso nello stagno ha fatto molti cerchi.
E fa bene secondo me.

Potrebbe essere stata contattata dai diretti interessati.

Un caro saluto.
Vanna

Vanna ha detto...

Annika,ho letto solo ora la tua risposta a Sira.
Un caro saluto.
Vanna

ENRICO ha detto...

Buongiorno a Tutte/i

mi sono perso 10 gg. di commenti e adesso ho una certa difficoltà a seguire i vostri ragionamenti .

Tuttavia dopo una rapida scorsa mi sono accorto , "con piacere (?!)" che gli attacchi ad Annika non smettono di susseguirsi ad intervalli regolari

Mi domando il perchè

a più tardi

Vanna ha detto...

Enricooo, ho sentito la tua mancanza!
Bentornato!
Vanna

Antonello ha detto...

@Annika
Se ho capito bene, le modificazioni al Methyl Group (Metile o Me o Me per quelli che vogliono mettere le virgole ai Picassi) sono quelle che permettono la databilita', fermo restando che un "contesto GpC (cetosina phosfathe e guanina) dinucleotide" e' il punto di non identificabilita' nei mammiferi, cioe' l'una condizione, "non modificazioni al Methyl Group e' corrispondente a ridottissimo tempo di deposito mentre l'altra condizione "in un contesto di CpG dinucleotide" significherebbe il punto di non identificabilita' in un contesto di citosina e guanina vicine (se si parla di mammiferi).
Traducendo:
"..Un genotipo di ottima qualita' estratto da traccia degradata, significa zero tempo di deposito (nessuna modificazione da cui detrarre un qualche tempo) in un contesto di identificazione impossibile (CpG dinucleotide e cioe' Citosina e Guanina vicine) ???".
Ho capito bene la provocatorieta' della tua domanda o non ci siamo???
Zero tempo del genotipo= deposito vicino al rinvenimento.
Non identificabilita'= degradazione totale della traccia.
Ergo, stai dicendo che se e' stato identificato un genotipo non ha gli stessi tempi di deposito della traccia degradata, databile ma non identificabile???

ENRICO ha detto...

Massimo M.

ad Annika non interessa sapere di chi sia o di chi non sia quel DNA perchè la sua obiezione è A MONTE del “ risultato” finale in quanto Annika contesta la possibilità che una traccia di materiale organico possa “sopravvivere “ ad una prolungata esposizione alle intemperie e ad altri numerosi agenti inquinanti in maniera “ottimale” tale da permettere una estrazione di un DNA inequivocabile a meno che il materiale biologico rinvenuto, benchè degradato, non sia stato depositato in un arco di tempo assai prossimo alla repertazione da parte del Ris

Tutto ciò riassunto da me in modo alquanto pedestre, quindi rileggiti alcuni dei suoi interventi nei quali Annika ripete allo sfinimento ( suo !) quali siano le argomentazioni scientificamente provate che le consentono di affermare quanto va scrivendo da mesi

poi, se invece ho capito fischi per fiaschi...fatemi un fischio !

Anonimo ha detto...

io non riesco a capire perchè tutti se sentano in diritto di dare dei suggerimenti ad annika...NON MI RISULTA CHE LEI NE DIA ..tutto ciò che fa è una sua libera scelta...se poi non condividiamo possiamo passare oltre ...nessuno ci obbliga a leggere i suoi post e , soprattutto, ad ergerci a censori!

leo

Anonimo ha detto...

ops ...si sentano

leo

Mimosa ha detto...

Scusate, è possibile uscire dall’empasse del dna ed astrarci perr un po’ dalla figura di Bossetti?
Non potremmo tirare le fila di altri elementi di discussione, in parte già valutati, guardando le cose con freddezza e lucidità, come ad esempio “perché Yara è stata rapita proprio quel giorno?”.

Non sono improprie le osservazioni che cito : “Come non è conciliabile con il fatto si sia appostato nell'attesa di chi quel giorno non doveva neppure uscire da casa” (Stefania 07 ottobre 2014 10:39).
“Rapimento premeditato o impulsivo proprio in una serata di pioggia e nebbiolina?” (M.E. - 06 ottobre 2014 23:56).

Provo io per prima a gettare le basi, cercando di guardare ad un ”uomo nero” senza la faccia di MGB.

Certo, “quel giorno” la sorella grande poteva essere al suo posto, se “quel giorno” è stato scelto di proposito. In tal caso non c’è dubbio: il rapimento era premeditato e aveva ben precisi scopi, tutti da sviscerare (e ne avete citati molti), ma con rischio di toccare la suscettibilità di qualche personaggio, o gruppo.

Se “quel giorno” era casuale e la piccola Yara è capitata per caso nella rete, le conseguenze letali sono state frutto di un impeto, di improvvisazione maldestra. In tal caso ci può entrare un solo uomo ma anche dei ragazzi.

Penso che potremmo dare un contributo alla causa, perché nelle risposte giace sicuramente la motivazione regina.

Mimosa

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Antonello due sono le cose: o sei un genio e il tuo ragionamento è più o meno esatto,oppure.... almeno ci hai tentato,bravo. Buona giornata.

Anonimo ha detto...

http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/bossetti-nuovi-sospetti-avvocati-muratore-accusato-dell-omicidio-85963.htm

leo

Anonimo ha detto...

Si propone di andare oltre le siepi del DNA e del Bossetti per
cercare il perché Yara è stata rapita proprio quel giorno?
Minestra riscaldata.

Nessuno lo sa.
Già è stato ipotizzato tutto.

Stefania ha detto...

Minestra riscaldata sino ad un certo punto, Anonimo.

Certo che non lo sappiamo, non possiamo saperlo. Ma è altrettanto certo che se la Procura fa un'ipotesi, questa deve reggere.

Ed ecco che torniamo a prendere chi la Procura ha messo nel mirino, ovvero Bossetti.

Perchè è stata rapita proprio quel giorno dal Bossetti?

- Perchè si era fissato su lei, tanto da seguirla per giorni e giorni, senza essere MAI stato visto in sua compagnia o vicino dalle amiche della ragazza?

- Perchè quel giorno ha deciso di non andare a lavorare dicendosi "vediamo se per caso questa ragazzina proprio oggi ha un registratore da portare in palestra"?

- Perchè quel giorno Bossetti è andato a ritirare della calce senza sapere se l'avrebbe o meno incontrata?

Ho elencato sino ad ora motivazioni che non stanno in piedi.

Ma passiamo oltre ....

Bossetti è un padroncino ovvero lavora per se stesso.

Fa lavori in proprio ed anche lavori commissionati da ditte piu' grandi ... praticamente in subappalto.

Nella cantieristica funziona cosi': fai un progetto, fai un computo metrico-estimativo dei lavori da eseguirsi, lo sottoponi a diverse ditte che mettono i loro prezzi a fianco delle varie voci di spesa eppoi decidi a chi affidare i lavori.

Nelle ditte edili non esistono i tuttologi ... tu commissioni il lavoro alla ditta Pinco Pallo che noleggia ad esempio i ponteggi da una parte, si procura i lavandini da un'altra, i pavimenti da un'altra ancora eppoi si avvale della propria manovalanza e di esterni (magari ha bisogno di un lattoniere, di un fabbro, di un giardiniere, ecc ...) cosi' da consegnare il lavoro finito al proprio cliente entro i termini stabiliti.

Talvolta questi termini saltano .... perchè? Perchè qualcosa si mette di traverso ..... si trova ad esempio una perdita nell'impianto idraulico e si devono sollevare tutti i pavimenti (compresi quelli che si volevano conservare) per rifarlo.

Oppure si solleva il tetto ed ops ... si scopre c'è amianto e si chiama un tecnico per valutare se è necessario toglierlo, se lo si puo' ingabbiare, ecc ....

Che papà Gambirasio sostenga di essere una brava persona e di non aver mai fatto del male a nessuno lo trovo credibilissimo.

Pero' anche le brave persone talvolta agendo correttamente, pestano i piedi a qualcuno ... magari involontariamente ... talvolta senza neppure rendersene conto.

E quindi è a mio modo credibile che il Signor Gambirasio sostenga di essere brava persona e di non aver nemici.

(Segue)

Stefania

Stefania ha detto...

In realtà pero' il Signor Gambirasio dovrebbe dire "non credo di avere nemici" ... non puo' essere sicuro di non averne.

E chi puo' arrabbiarsi per un "parere tecnico"? Non certo un Bossetti che fa piccoli lavori avendo una ditta individuale!

Chi si arrabbia quando un cantiere si ferma? L'appaltatore ad esempio! Oppure il Direttore dei Lavori che sa di dover seguire a breve un nuovo cantiere e si ritrova davvero incasinato! Oppure il committente! Non certo il lattoniere o il giardiniere, giusto per intenderci.

Ed ecco che se vogliamo tornare ad un Bossetti coinvolto, dovremmo pensare gli sia stato commissionato un lavoretto ..... ovvero mettere in allarme il Signor Gambiarsio.

Ed ecco che sarebbe possibilissimo metterlo in allarme facendo sparire uno qualsiasi dei suoi figlioli.

Se ci pensiamo bene ... se il movente fosse di tipo sessuale, c'è da considerare che:

- l'aggressore poteva rapire Yara il mattino presto quando si recava a scuola con il pullman .... era buio uguale e nessuno avrebbe dato l'allarme se non dopo tante ore .... ed invece cosa sarebbe andato a fare? A rapirla quando si sa che non vedendola rientrare per cena, subito i genitori l'avrebbero cercata?

Se invece quel che si vuole ottenere è spaventare la famiglia Gambiarsio meglio ottenere subito il proprio scopo, oppure sbaglio?

Ma se questa cosa fosse stata commissionata al Bossetti non avrebbero gli inquirenti trovato denaro di dubbia provenienza nel suo conto corrente? Non avrebbero trovato variazioni improvvise nel suo tenore di vita dopo la scomparsa della ragazza?

Perchè simili lavori non si fanno mica "a gratis"!

Stefania

ENRICO ha detto...

OT

Ciao Vanna !

grazie per il tuo gioioso saluto che ricambio con grande simpatia

Enrico

Mimosa ha detto...

Ho letto l’articolo al link e mi conferma che il blog viene letto 

La minestra riscaldata è più buona, ha sapore migliore, e puoi scoprire dei sapori che mangiata appena fatta non percepivi.
Dunque, riscaldiamo questa minestra.

Io vedo che ci possono essere solo 2 linee di motivazioni per leggere i fatti, le ho gà esposte.
Ma ora ci dobbiamo mettere anche i personaggi.

Stefania, con la sua estrema abilità, ha evidenziati ancora una volta i principali protagonisti della storia, ma credo si debba andare un pochino oltre.

Perché proprio quel giorno?
Prima di tutto, era un giorno qualsiasi?
No, era un venerdì. Può avere un significato. L’ultimo giorno della settimana lavorativa ma anche il primo del weekend.
Che piovesse leggero o ci fosse nebbia questo poteva aiutare a “coprire” un rapimento: poca gente per la strada, i finestrini delle auto appannati, guidatori attenti alla guida, prudenti a guardare avanti e non in altre direzioni.

Perché un muratore all’improvviso decide di rapire un ragazzina che passa per la strada?
È talmente gioviale alla fine della settimana lavorativa che gli viene l’impulso di assaltare una sconosciuta a scopo libidinoso, magari con ancora addosso gli abiti da lavoro?
Io non ci credo, io non credo né sia stato uno che non sapeva a chi mirare né che intendesse violentarla.

Anonimo ha detto...

Secondo me gli inquirenti dovrebbe rivedere le testimonianza di quel giovanotto sicuro di aver visto Yara in compagnia di due uomini, uno più alto e l’altro meno, uno col viso che gli pareva più scuro di pelle e di quel signore col cane che ha visto e sentito tre figure litigare in strada.
Perché quelli non si sono fatti avanti per dire eravamo noi e parlavamo di cavoli nostri?
Gli orari erano compatibili con la scomparsa della ragazzina.

M.E.

Mimosa ha detto...

Come tutti sappiamo, quel giorno Yara ha insistito per uscire lei al posto della sorella. Io credo che il rapimento sarebbe avvenuto lo stesso.
Non riesco a immaginarmi che una tredicenne venga adescata da un maniaco senza che costui arrivi “al frutto”.

I difensori di B. ipotizzano che Yara “fosse stata spogliata, ferita e poi rivestita” e “tenuta in un altro posto”.
E aggiungono “In questo caso sarebbe stato un rapimento organizzato e preparato da più di una persona”.

Però, c’è una falla in questa ipotesi, anzi due:
se si tratta di un rapimento organizzato a che scopo spogliarla per pugnalarla?
e a che scopo rivestirla per lasciarla nel campo, neanche priva di vita?

Mimosa

Mimosa ha detto...

Anche io ho sempre sostenuto che la testimonianza di Tironi aveva fondamento.
Ciao
Mimosa

TommyS. ha detto...

Mimosa

Se prendi in considerazione l'ipotesi che il rapimento sia stato "su commissione" ci sta sempre lo scopo di libidine anche se il rapimento è stato effettuato da più persone. E questo perché la ragazza può essere stata spogliata o costretta a farlo una volta in presenza del "committente" (o "utente finale" lo potrebbe definire un avvocato parlamentare).
L'autopsia non ha potuto escludere lo stupro ma non è neanche detto sia mai stato tentato o voluto (se lo intendiamo nella forma "canonica" di rapporto sessuale completo).
Ed allora le ferite inferte a corpo nudo o parzialmente svestito potrebbero essere anche una forma di sevizia perversa mentre il forte colpo al capo che ha causato la perdita dei sensi potrebbe essere stata una reazione del "committente" ad un rifiuto energico della ragazza.
Dall'articolo di Oggi apprendiamo adesso che gli slip non erano solamente tagliati bensì recisi cosa che potrebbe far pensare all'assassino che terrorizza Yara con una lama tagliente ed anziché abbassarle gli slip li taglia con quella.
Tutte supposizioni che potrebbero però avere anche una loro logica.

ENRICO ha detto...

OT

non capisco certi utenti (svariati ) che da un po' di tempo a questa parte hanno preso l'abitudine d'intervenire firmandosi con una o due lettere dell'alfabeto.

E così faticoso trovarsi un nick qualsiasi ma facilmente riconoscibile invece di farci confondere con tutti questi DS , ME, G, E, ecc..ecc.. ???

Boh !

TommyS. ha detto...

Dimenticavo.

Solamente dopo che Yara è a terra priva di sensi, gli stessi individui che l'avevano prelevata in via Rampinelli vengono incaricati di sbarazzarsi del corpo.

A quel punto potrebbero averla tenuta per un certo periodo in un luogo chiuso o sicuro anche se all'aperto per poi portarla nel campo solamente dopo qualche giorno o settimana.

Ma potrebbe anche essere che presi dal panico (e molti indizi lasciano pensare che l'assassinio sia stato compiuto o causato da persone inesperte nell'arte di uccidere) l'abbiano lasciata lì dove era stata "seviziata" ed essere tornati sul luogo solamente dopo per rivestire il cadavere e portarlo nel campo.

Nel frattempo il "committente" avrebbe potuto tranquillamente tornare alla sua vita "normale" come se nulla fosse successo.

PINO ha detto...

DAGO SPIA 07-ott. 2014

Estrapolo dalle dichiarazioni degli avvocati difensori di Bossetti:

"E poi c’è la posizione strana degli slip che dovrà essere spiegata: lo slip è stato tagliato lateralmente all’altezza dell’elastico. Avrebbe quindi dovuto afflosciarsi verso il basso e invece, quando Yara è stata ritrovata, gli slip fuoriuscivano dai leggings e il bordo era ripiegato all’esterno. In quella piega è stata scoperta la sostanza biologica che ha consentito di risalire al Dna di Bossetti. Ma si tratta di una posizione innaturale che fa sospettare un frettoloso rivestimento della povera ragazza».
Concludono i legali: «È possibile che la ragazza sia stata spogliata, ferita e rivestita nel buio del campo di Chignolo, sotto la pioggia, nel fango, fra le sterpaglie che rendevano difficilissimo anche solo camminarci sopra? O dopo la scomparsa Yara è stata tenuta in un altro posto? In questo caso sarebbe stato un rapimento organizzato e preparato da più di una persona». (il neretto è mio)

Se fosse avvenuto quello che la frase in neretto propone, non sarebbe un grosso punto a favore della buona conservazione del materiale biologico prelevato dagli indumenti di Yara?
E non ne valorizzerebbe la genuinità del dna ricavato, già largamente ipotizzato?
E non rappresenterebbe, nello stesso tempo una picconata sul piede destro degli stessi difensori, sprovveduti?
Pino

Pino ha detto...

p.s. err. corr. "sprovveduti" precede "difensori"P.

TommyS. ha detto...

Pino

Per il momento è la Procura a dichiarare che il cadavere di Yara si è sempre trovato nel campo di Chignolo (sotto le intemperie) e non ha fornito un'altra ricostruzione.

Se questa ipotesi accusatoria sia compatibile con un profilo genotipico di ottima qualità lo potremo sapere solamente dopo la chiusura delle indagini e la nomina di periti della Corte.

Ma se nel frattempo la Procura cambiasse ricostruzione per far fronte alle incertezze sul DNA, bisognerà vedere come riusciranno comunque ad incastrarci Bossetti.

Perché all'improvviso (o perlomeno da alcuni mesi) gongoli all'apparire di queste notizie?

PINO ha detto...

TommyS
Non ho capito bene il "gongoli" se si riferisce. Puoi essere più chiaro, per favore?

Pino ha detto...

p.s. Scusa non ho completato la frase, che ripeto: "se "gongoli"si riferisce a me.

PINO ha detto...

TommyS

"Ma se nel frattempo la Procura cambiasse ricostruzione per far fronte alle incertezze sul DNA, bisognerà vedere come riusciranno comunque ad incastrarci Bossetti.
Ti rispondo senza mezzi termini: non potranno fare entrare due piedi in UNA SOLA SCARPA! Dovranno scegliere.

Anonimo ha detto...

L'appostamento fuori casa a quell'ora è anomalo (di li a poco sarebbe tornato anche il padre), ma dovremmo conoscere la routine delle due sorelle e sapere se spesso uscivano a quell'ora.
È più facile pensare che l'obiettivo, se anche una sorella valeva l'altra, fosse principalmente Yara proprio perchè più piccola. Yara usciva altre volte da sola? Probabilmente si. E quel giorno era la sua unica uscita di casa? Sarei curiosa di sapere quante volte sono uscite di casa, da sole, le due sorelle.
Altrimenti l'alternativa è che il rapitore sapeva dell'uscita della sorella e quindi del suo impegno in palestra, della radio, ecc...

Continuo a credere che se un eventuale stupratore aveva il tempo e la condizione giusta per tagliare il corpo in quel modo, lo aveva anche per violentare. È vero che non c'è certezza su questo punto ma perchè, se il movente fosse sessuale, rivestire la ragazza? Nessun maniaco/stupratore avrebbe interesse in merito. Nel caso invece che quei tagli non siano un richiamo ad un movente sessuale, ma un qualcos'altro che con le parafilie non ha nulla a che vedere, il gesto di rivestirla sarebbe forse più logico. Farla ritrovare, ma con quei segni.
Inoltre se parliamo di parafilie, il soggetto avrebbe con quei tagli concluso il suo obiettivo ma non sono state trovate tracce di sperma sul corpo nudo.
Kiba
P.s. Annika per me fai più che bene a proporre più volte il tuo quesito, cosi come avevi fatto per la sg. Di pazienza ne abbiamo. Qualcuno interverrá prima o poi.

Mimosa ha detto...


TommyS 07 ottobre 2014 19:51
Mi piace la tua logica in questa seconda parte dell’intevento, ma non riesco a comprendere la figura del “committente” per uno stupro, come descrivi nella prima parte.

Mimosa

Mimosa ha detto...

Riguardo al taglio sui tessuti e sul corpo.
Sono andata a rileggermi alcuni articoli riguardo alle ferite e ai vestiti e l’Ordinanza di fermo. È un bel grattacapo.

Questo articolo del 3 marzo 2011 http://www.ilgiorno.it/bergamo/cronaca/2011/03/04/468448-yara_suoi_indumenti.shtml
scrive in testa: “I vestiti di Yara sono sotto la lente degli inquirenti. Il coltello dell’assassino non li ha lacerati.”
E al cpoverso successivo: “Le prime conclusioni potranno essere tratte già dalla prossima settimana. I vestiti intatti, se non per segni che non coincidono con le coltellate”.

L’Ordinanza di fermo, a p. 3, dice:
“Indagini cumparative tra le lesioni sul corpo e quelle sugli indumenti testimoniano come i tagli possano essere stati prodotti con la vittima vestita”.
Io ho creduto a questa affermazione “ufficiale” (nonostante l'errore dattilografico).

Stefania ha detto...

Un tentativo di stupro, mal riuscito e su commissione? Mi sembra fantascienza, sinceramente.

E' stata rivestita ... ergo è stata spogliata e non certo su un furgone mentre veniva assalita. Stiamo parlando di una ragazzetta ma parecchio ginnica.

Avete visto Vanessa Ferrari nelle foto di questi giorni? Provate a pensare ad un assalto alla sua persona mentre guidate, se vi riesce.

Vero, Yara non era una campionessa .. ma puo' aver tratto in inganno proprio per la sua preparazione fisica. Ed aver sorpreso l'assalitore.

Stefania

Pamba ha detto...

Mimosa

Uhm vediamo, io ho capito che le ferite ai polsi ed alla gola (parti normalmente scoperte) non hanno intercettato i vestiti.
Invece i leggins sono stati lacerati: si vede nelle immagini e si intuisce anche dalla descrizione, nell'Ordinanza, della traccia di Ignoto 1 in corrispondenza della ferita al gluteo.

Credo che soltanto la grande X sulla schiena sia stata tracciata sollevando gli abiti.

Più che spogliata e rivestita a me sembra un'aggressione in due tempi. Recisione degli slip e X sulla schiena potrebbero essere stati fatte anche da una persona diversa dal sequestratore in un secondo tempo...

In ogni caso, non capisco del tutto la mossa dei legali. Prevedere un attacco pianificato con più complici, premeditato, potrebbe perfino aggravare la situazione di Bossetti, non alleggerirla.

Mimosa ha detto...

TommyS ha scritto : “Per il momento è la Procura a dichiarare che il cadavere di Yara si è sempre trovato nel campo di Chignolo”
Non è proprio esatto. Nell’Ordinanza c’è solo questo: «Le indagini geologiche sulla suola delle scarpe mostrano che molto probabilmente esse sono venute in contatto con il terreno del campo di Chignolo d’Isola ovvero con terreni con caratteristiche naturalistiche analoghe».
La frase successiva «Ciò è suggestivo del fatto che abbia camminato in un simile ambiente» è semplicemente un’aggiunta del gip.
Invece, in quell’articolo citato sopra (riposto il link http://www.ilgiorno.it/bergamo/cronaca/2011/03/04/468448-yara_suoi_indumenti.shtml)
È scritto: «Cristina Cattaneo, l’anatomopatologa che ha eseguito l’autopsia, lavora sui campioni raccolti nel campo di Chignolo d’Isola, terriccio, pollini, essenze vegetali. Non ci sarebbe una corrispondenza fra i primi campioni raccolti e i reperti trovati sul cadavere. Yara potrebbe essere stata uccisa nelle vicinanze, non nel luogo che per tre mesi ha occultato il suo corpo

PINO ha detto...

Si torna al punto di partenza.
Le testimonianze davano per certo che Yara era in compagnia di due individui, prima che sparisse nel nulla.
Infatti, spesso si è discusso sull'impossibilità, per una sola persona, tenere a bada la ragazza, e contemporaneamente guidare il mezzo col quale si spostavano.
Gli stessi inquirenti, hanno fatto trapelare, attraverso varie dichiarazioni, fra cui il referto autoptico e quello dei periti scientifici, che i dna più evidenti erano, e restano 3.
Quello sul quale si sono soffermati (non saprei per quale ragione) fu assegnato ad "Ignoto-1", non conoscendone ancora il "donatore"; il secondo, si disse appartenere all'insegnante di ginnastica; ma il terzo a chi apparterrebbe? Forse al correo del rapitore-assassino?
Una domanda, quindi si impone: è stato eseguito un raffronto come fatto con quello dell'ignoto n.1?
Se no, perchè? Specialmente se si tenesse per probabile l'intervento di più persone, nella realizzazione del crimine.
Pino

Mimosa ha detto...

È opportuno, a mio parere, tornare al punto di partenza, però ignorando il nome e la faccia di MGB.

I due dna non identicati si troverebbero sui guanti: un profilo maschile ed uno femminile, oltre a quello dell’insegnante sul giubbino. Totale 3 + Ignoto 1. È per questo che ad un certo punti si sentì parlare di Ignoto 2 e Ignoto 3.

Ciao
Mimosa

Sira Fonzi ha detto...

Annika

Liberissima, Annika, di fare ciò
che credi, di passare il tuo tempo come tutti noi, e come noi restare anonima.
Io non sono anonima, mi chiamo Sira Fonzi, e sono rintracciabile in rete. Mi assumo la responsabilità dei miei interventi, il mio mestiere è coordinare forze lavoro nella gestione di un esercizio commerciale e non posso aiutare nessun malcapitato che cada nella trappola della giustizia, ma se potessi, in forma anonima o meno, mi batterei con tutta me stessa per apportare il mio contributo, se davvero fossi certa di ciò che sostengo.
Pioverebbero cascate di mail argomentate a tutti i mezzi di comunicazione, e se volessi potrei farlo in forma anonima.
Sicuramente avrei altro di più costruttivo da fare che ridicolizzare l'operato di un intera categoria, tra cui ci sono ricercatori e medici che lavorano spesso in condizioni ridicole. In fondo non stai lanciando una richiesta di confronto con la tua domanda?
Forse non è il canale giusto, con tutto il rispetto e la stima che nutro per Massimo, a cui voglio bene. Forse non è qui il posto giusto, il contesto...
Buona serata Annika.
Sira

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Pino, contraccambio l'abbraccio, amico mio!
Non ho molto tempo ultimamente per seguire e restare aggiornata, ma quando mi collego non mi perdo mai i tuoi interventi, e conosco l'evoluzione del tuo pensiero riguardo questo caso. Ti ammiro e sono orgogliosa di essere tua amica. Sira

Mimosa ha detto...

TommyS
Scusami tanto, ho agito con eccessiva fretta, devo rettificare quanto ti ho replicato in merito alla frase alle 23:31 di ieri “Per il momento è la Procura a dichiarare che il cadavere di Yara si è sempre trovato nel campo di Chignolo”.
È corretto: l’Ordinanza specifica che «Le indagini naturalistiche convergono nel concludere che il corpo di Yara Gambirasio in via di elevata probabilità sia rimasto nel campo di Chignolo d’Isola dal momento della sua morte, avvenuta poche ore dopo la sua scomparsa, fino al momento del suo rinvenimento».

Ti chiedo ancora scusa
Mimosa

Mimosa ha detto...

Un caro saluto a Sira anche da parte mia, se posso ...
Mimosa

Uolter ha detto...

Pino, credo si siano soffermati su quello perché era nel sangue di Yara.

PINO ha detto...

SIRA
Grazie per la tua stima, che contraccambio con sincero affetto.
Pino

Sira Fonzi ha detto...

Mimosaaaa! E che mi chiedi il permesso? Cara nottambula, le divergenze di opinioni tra persone mature che si rispettano, e che hanno il coraggio di dirsi in faccia ciò che pensano, credo siano la parte più costruttiva di un rapporto.
Un caro saluto anche da parte mia!

Ciao Vanna, ben trovata!
Ti ringrazio per aver espresso il tuo punto di vista, che non condivido, ma che rispetto.
Un caro saluto

Sira

Etrusco ha detto...

Non si sottovaluti la posizione del corpo al ritrovamento: supina, braccia all'indietro verso l'alto, scarpe slacciate, mani parzialmente coperte dalle maniche del giubbotto. Tutto questo lascia supporre che sia stata afferrata da due persone, una per le braccia e l'altra per le gambe, per poi essere abbandonata nella medesima posizione. Anche i Dna di più soggetti, riscontrati addosso alla vittima, suggeriscono indicazioni in tal senso.
Ma non è detto, come non è nemmeno escluso, che questo sia necessariamente avvenuto nel campo: infatti può essere avvenuto tempo prima e a causa della rigidità cadaverica il corpo è rimasto in quella posizione mentre veniva trasferito nel campo in qualche modo artificioso
Mi stupisco di come non si consideri questa presumibile evenienza, che a me sembra la più immediata da immaginare, Bossetti o non Bossetti.

In oltre, un reato è rapire, un altro è cagionare la morte, un altro ancora è occultare un cadavere. E' possibile che l'occultamento sia stato commesso da individui diversi da chi ha provocato il decesso di Yara, e che lo abbiano fatto per allontanarne il corpo dalla propria zona di competenza o frequentazione.
Imputare tutti questi reati all'unico indagato è una forzatura, anche per questo i conti non tornano.

Quello che è strano e cinicamente non si capisce, è il motivo della "non" distruzione o "non" seppellimento del cadavere: più facile e meno rischioso, nulla sarebbe mai stato trovato, quindi niente Dna e niente Ignoto1-Bossetti. Veramente strano.

PINO ha detto...

MIMOSA
Se dovessimo tornare agli inizi, e mettere da parte, momentaneamente MGB, come proponi, dovremmo partire dalla testimonianza del giovane Tironi, che ritengo la più verosimile, e dall'auto rossa parcheggiata nei pressi del gruppo, con i fanalini accesi.
Pista che, anche dopo aver messo nell'ultimo cassetto Tironi ed il suo racconto, fu seguita con una certa insistenza, fino alla sua improvvisa ed inspiegabile interruzione.
Senza, naturalmente, tralasciare la quasi certa permanenza di Yara (viva o già morta) al cantiere di Mapello.
Fu proprio a quel punto delle indagini, che circolarono "voci" sulla tiepida collaborazione fra le diverse forze dell'ordine, interessate all'investigazione del caso.
Ripartendo, quindi, cara Mimosa, non sarà facile eliminare episodi, voci e fatti, che hanno caratterizzato i primissimi tempi delle indagini.
Suggerisci un metodo, e vedremo di adottarlo, così come facemmo nei mesi in cui scandagliammo gli abissi del caso Rea, avvicinandoci pericolosamente a certe conclusioni.
Pino

Vito Vignera da Catania ha detto...

Ciao carissima Sira,perché non dovrebbe essere quì il posto giusto per Annika? Ognuno di noi sia anonimo o che metta nome e cognome cerca di dare il suo piccolo contributo alla ricerca della verità.Se Annika a scelto di restare anonima avrà i suoi buoni motivi,e di certo su un punto molto significativo(DNA) è stata di grande aiuto,e sono sicuro che tante delle sue domande siano arrivate a chi di dovere,e sai benissimo che il blog di Massimo e visitato da molti utenti,magari non commentano,però leggono con attenzione tutto ciò che analizziamo nei minimi dettagli,magari non avendo tutto il malloppo delle indagini qualcosa può sfuggirci,però abbiamo letto l'ordinanza di custodia cautelare e qualche incongruenza è emersa,non tutto è per come vogliono far credere,l'inghippo si trova sempre,ed Annika l'ha trovato in quella traccia cellularizzata e che ci dicono di aver estratto il DNA di ignoto uno.Riguardo a tutto il resto delle indagini,puoi ben vedere che i dubbi sono ancora tanti,e che arrivare a capire la dinamica di quel che è successo il giorno del rapimento sarà un impresa ardua.Buona notte.

Mimosa ha detto...

Carissimo Pino
vedrò di provarci
qualche tentativo l'ho fatto e sono uscite molte considerazioni interessanti.
Ora è tardi anche per me
e per la mia testa ...
Ci dovremo aggiornare a domani in tarda serata dopo CLV
perché durante il giorno ho impegni e non so se riuscirò a stare al pc

Buonanotte a te carissimo e a tutti
Mimosa

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buona notte anche a te cara Mimosa,e naturalmente a tutti gli amici del blog.

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