domenica 23 settembre 2012

Salvatore Parolisi. Quando Melania è morta il marito non era con lei, mentre è possibile ci fossero altre persone...

Calliphora Vicina
Per l'avvocato Mauro Gionni, che cura gli interessi della 'parte civile' nel processo contro Salvatore Parolisi, le nuove perizie nulla aggiungono e nulla tolgono allo schizzo disegnato dai Pm di Ascoli e Teramo. Oddio, il dire che chi ha scritto le perizie nulla ha aggiunto ai faldoni dell'Accusa, significa davvero parlare in verità. Ma nel contempo, l'affermare che nulla ha tolto agli stessi faldoni, pare essere una giustificazione da campionato di calcio. Il discorso dell'avvocato ricalca in copia quello degli allenatori delle squadre che per settimane son rimaste in testa alla classifica, allenatori che dopo aver perso più partite, e con queste il primato, intervistati minimizzano le sconfitte, ritenute immeritate, per tenere alto il morale dei giocatori che allenano. In ogni modo, allenatore o no, non è possibile che il legale in questione non abbia capito quanto siano state penalizzate le tesi degli inquirenti. La dottoressa Sarah Gino, ad esempio, di cambiamenti agli elementi certi ne ha portati tanti, e tutti sfavorevoli a chi da quattordici mesi tiene in carcere il Parolisi perché ha raccontato mille bugie a chi indagava. Mille come del resto ne raccontava a Melania, come del resto ne raccontava ai Rea ed alla sua famglia, come ne raccontava a Ludovica, la donna che per i Pm è diventata, suo malgrado, l'input, il movente che ha scatenato l'omicidio.

Per rendere veritiero un quadro accusatorio traballante nella ricostruzione dei tempi e nelle testimonianze, cercate ed a volte modificate (vedi quanto affermato sull'arrivo al pianoro della signora Fioretti, vedi lo spostamento di orario delle videocamere del chiosco), agli atti inviati ai giudici non si contemplavano al meglio le analisi del RIS e ci si appoggiava sulle risposte 'incerte' scritte dal patologo dopo l'autopsia. Risposte considerate sempre e solo a livello colpevolista. Ma la dottoressa Sarah Gino con la sua perizia, richiesta dalla Corte e che certamente sarà causa di infinite discussioni in tribunale, ha rovesciato come un calzino quanto ci avevano detto essere indiscutibile. Non ha usato mezze parole, non si è tolta dalle proprie responsabilità giuridiche lavandosi le mani, seppur ci sia chi lo vuol far credere all'opinione pubblica che ascolta e non legge le perizie, ed ha criticato chi doveva essere criticato senza far 'quasi mai' sconti a nessuno. Il 'quasi mai' è dovuto ad una materia che in perizia ha trattato, causa una domanda posta dalla Corte, ma che non è di sua competenza: la semenogelina. Lei dal patologo che l'ha riscontrata ha ricevuto diverse foto, una doveva ritrarre la flebile linea rosa che dimostra la presenza della sostanza sul tampone vaginale, tampone eseguito nel pomeriggio inoltrato del 21 aprile su un corpo che non aveva trascorso neppure un minuto in una cella frigorifera.

Ma la foto inviata alla dottoressa potrebbe non mostrare nulla di quanto accertato in sede di autopsia, perché ciò che si nota potrebbe non essere la flebile linea ma un riflesso ottico (gli avranno inviato la foto giusta?). Il problema nasce dal fatto che il RSID semen, la stessa dottoressa in perizia ammette essere un metodo infallibile per la semenogelina, non scherza in fatto di precisione, e se davvero non vi fosse la linea rosa della flebile positività, il dottor Tagliabracci dovrebbe spiegare il motivo per cui ha fotografato un test che non mostrava nulla, scrivendo invece che mostrava. E dato che in questo caso non son state le macchine del laboratorio ad emettere un verdetto su un reperto, ma i suoi occhi e quelli della dottoressa Canestrari, è difficile credere che la linea non ci fosse (certamente lo stick del test positivo sarà ancora a disposizione in originale). A questo 'quasi mai' se ne accoda un altro sullo stesso argomento, la nota numero 16 inserita a margine in cui cita uno 'studio' e lo usa in perizia per dichiarare che la semenogelina si può trovare sul tampone vaginale anche a 48-72 ore dal coito. Ma lo studio citato, andando in fiducia e dandolo per buono a scapito di quanto stabilito da altri, non pregiudicherebbe affatto la linea difensiva, tutto il contrario perché se il riflesso che ha notato nella foto fosse in realtà la flebile linea rosa, anche si volessero accettare le 72 ore massime dal coito, andando a ritroso dal momento in cui si è fatto il tampone ci troveremmo comunque con una Melania Rea in vita nel pomeriggio inoltrato del 18 aprile, giorno della scomparsa. Vedremo presto se il dottor Bruno è concorde con quanto scritto dalla dottoressa Gino o se ha visto anche altre fotografie.

A parte questi due piccoli 'quasi mai', nella perizia ci sono elementi che inquietano, che i media trascurano e che cambiano le carte in tavola. Ne cito alcuni semplici da capire. Uno è il dna del Parolisi sull'arcata dentale, reperto H3.4494.12, che non andrà a processo, con grande dispiacere della dottoressa Baldi che forse ancora non lo sa, in quanto per la scienza forense non esiste (ciò che il patologo ha estratto ed analizzato può servire per escludere dna sospetti, non basta per indicare una specifica persona). Resta il dna sulle labbra, ma essendo in un punto curato dalle donne potrebbe esserci finito, questo è un mio pensiero e non figura in perizia, se protetto da un lucidalabbra o un rossetto, anche molto prima della morte. Un altro è il dna sull'accendino, che per la dottoressa non è del Parolisi e, vista la rilevanza del dna di Melania, era in uso alla vittima. Terzo elemento inquietante: sulla scena del depistaggio, che potrebbe essere avvenuto anche ad una sola mezz'ora dall'omicidio (questo dato non è stato intaccato), è certo non ci fosse il marito... ma è probabile e possibile ci fossero più uomini, come dimostrano i profili genetici maschili mischiatisi a quello di Melania sul reperto 119-4, la siringa infilzata nel petto dove era presente anche un profilo femminile (reperto 119-1).

Se uniamo a questi soli tre elementi, 'diversi' e taciuti dai media, un altro dato portato dalla perizia di Sarah Gino, cioè la certezza che sull'auto, sulle scarpe, sugli orologi e sugli abiti dell'indagato, non vi è una miserissima goccia di sangue, seppur si sia cercato anche con gli strumenti che di solito si usano per le tracce vecchie e lavate più volte, otteniamo una nuova risposta peritale che dice: "Al momento della morte di Melania Rea è certo che il marito non fosse con lei, mentre è possibile ci fossero altre persone". Per cui, anche se la dottoressa Sarah Gino non da certezze nelle sue risposte, a leggere la sua perizia, ed il giudice la leggerà, si nota come invece le risposte ci siano tutte e tutte portino a pensare ad assassini diversi dal marito... per ottenere il disegno basta unire i puntini tenendo presente che ne manca uno, quello riferibile all'ora dell'omicidio. L'entomologo, dottor Vanin, l'unico che poteva dare un orario quasi giusto, ha aperto un range di cinque ore scrivendo nella sua perizia che la morte risale al pomeriggio del 18 aprile, quindi da quando è scomparsa a poco prima del tramonto, che altro non si può scoprire vista l'errata conservazione delle larve e le mancanze iniziali che inficiano ulteriori esami. Ed è un peccato ci siano state mancanze, che non si siano potute analizzare al meglio le larve, visto che la "Calliphora Vicina" è una mosca conosciuta e studiata e si sa che si adatta e cresce benissimo negli ambienti freddi di collina e montagna.

Tante sono le mancanze 'incapibili' ed inspiegabili dell'indagine sull'omicidio di Melania Rea. Le maggiori capitate al momento del ritrovamento e della custodia del cadavere. Si è passati dai termometri che mancavano alla conservazione in obitorio, in attesa di stabilire un'ora per l'autopsia, non in cella frigorifera ma ad una temperatura superiore ai 15 gradi. Per questo non c'è da stupirsi se ogni perito da proprie risposte e se il patologo non ha operato al meglio. La cantilena è sempre la stessa: ci saranno sempre errori e non si potrà mai indagare nel modo migliore se chi interviene per primo non si comporta da professionista. Possiamo quindi sperare che il livello di preparazione disponibile in Italia si alzi? Possiamo sperare che al prossimo omicidio qualcuno faccia ritorno al proprio laboratorio e recuperi un indispensabile termometro? Possiamo sperare che qualcun altro blocchi il processo di deperimento del corpo (e di crescita delle larve) quando il cadavere arriva in obitorio, così da fare un'autopsia non a 72 ore dalla morte ma a 48 o poco più? Queste son negligenze gravi. C'è da chiedersi come gli inquirenti possano aver accettato per buoni i risultati sull'ora della morte e credere di aver chiuso il cerchio, come possano aver dato per certo che ad uccidere fosse stato il Parolisi. Chi ha incarichi importanti si aggiorna continuamente, quindi non può ignorare quanto l'Arma scrive sui nuovi metodi di indagine. Non può ignorare gli studi fatti da carabinieri in gamba, vista la carriera, studi disponibili anche sul sito ufficiale dell'Arma che ogni inquirente, per logica lavorativa, dovrebbe aver letto.

Mi riferisco al Tenente Enrico Di Luise ed al Maggiore Luigi Scaravo, entrambi lavorano al RIS, che assieme alla dottoressa Paola Magni, lei è nella sezione di Entomologia Forense del Forensic Lab dell'ICAA (International Crime Analysis Association), nel 2007 hanno condotto uno studio dal titolo: "Gli insetti al servizio degli inquirenti" (clicca qui per leggerlo). Parla di quanta importanza abbia assunto l'entomologia nelle indagini moderne, dell'aiuto che può dare per stabilire il tempo trascorso dalla morte al ritrovamento del corpo (PMI). Nell'introduzione fra l'altro si legge: "Le tradizionali tecniche medico-legali attualmente utilizzate per il calcolo del tempo trascorso dalla morte di un individuo al ritrovamento del suo cadavere, si basano sul decremento della temperatura corporea, sullo studio del livor (macchie ipostatiche), del rigor mortis (rigidità cadaverica) e sullo studio di elementi accessori come, ad esempio, il contenuto gastrico. Tali parametri, sebbene di fondamentale importanza nelle prime 24-48 ore, vanno irrimediabilmente incontro ad una stabilizzazione per la quale i dati ricavabili risultano poco o per nulla informativi (Greenberg and Kunich, 2002; Amendt et al., 2004)"

Dovrei aggiungere altro... ma chissà quante pagine servirebbero.

Melania Rea. La moneta da un euro mai analizzata...
Come uccidere chi non ci concede il divorzio senza andare in galera.
Sandra Lunardini. Un'altra donna che prima di essere uccisa
Sabrina Blotti. Un crimine in cui l'amore non c'entra nulla
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Il processo e le indagini sulla morte di Samuele Lorenzi:
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712 commenti:

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PINO ha detto...

@ TABULA

E' tutto molto chiaro!
Chi potrebbe dire il contrario?
Ora mi preparo per il pranzo, che oggi è speciale: linguine ai cannolicchi di mare, seguite da una ricca "insalata alla pescatore". E tu che hai preparato di bello?
Vedi che le mail posso riceverle!
Per sciverle devo attendere stasera che arriva il tecnico.
Ciao.

Anonimo ha detto...

ben vengano gli interventi di chi ha assistito alle udienze...diversamente non saremmo in grado di sapere le obiezioni avanzate e se tali obiezioni hanno un senso..non si può giudicare esclusivamente dalla lettura delle perizie e , soprattutto, non si possono sempre avere gli strumenti per capire in che senso vadano certe perizie..
bene Massimo, il tuo intervento è stato giusto ed opportuno...in questo blog sono mesi e mesi che si rivolgono accuse nemmeno troppo velate a persone e perfino agli addetti ai lavori.. senza avere uno straccio di prova ma basandosi magari su un ammiccamento o una esitazione colta in un frammento di trasmissione televisiva..il tanto ripetuto " atteniamoci ai fatti" purtroppo, spesse volte è rimasto soltanto nelle intenzioni
cloe

Anonimo ha detto...

bene se il 10 Aprile ad Ascoli c'era il sole, come mai la tanto ben informata Anna dice il contrario? Alla luce di questo fatto, è ovvio che non è persona particolarmente credibile per cui credo che debbano essere prese con le dovute precauzioni certe sue dichiarazioni che potrebbero essere addirittura fuorvianti
cloe

Anonimo ha detto...

La precisazione sulle condizioni metereologiche non era rivolta a te Massimo ma a chi si ostina a scrivere ca@@ate senza documentarsi in modo autonomo.

Stefania ha detto...

A Walter, agli anonimi ed a tutti …….

Capita che una ragazza muore, uccisa in modo barbaro ed atroce. Capita il marito sia un traditore impenitente, capita che come ovvio, le indagini partano col rilevare ogni traccia riscontrabile, capita infine che gli inquirenti cerchino di comprendere chi e per quale motivo poteva avere interesse ad uccidere quella ragazza.

Mariti e mogli traditori, in Italia e nel mondo, ne esistono parecchi, giusto per usare un eufemismo.

Penso Parolisi non si sia stupito di essere stato attenzionato, cosi’ come la famiglia di Melania non credo abbia trovato nulla di strano gli inquirenti indagassero e rivoltassero come un calzino la vita del vedovo Salvatore.

Penso pero’ che chiunque avesse avuto in passato un qualsivoglia tipo di relazione con la vittima non avrebbe dovuto stupirsi.

Gli inquirenti non stavano cercando “un indagato” io stessa mi dicevo, ma un possibile omicida.

Poi le cose hanno preso una piega strana: il Parolisi che al funerale smentiva qualsiasi attrito con la famiglia d’origine di Melania, fatto salvo in chiesa tra i due nuclei familiari la tensione fosse palpabile, grande come la navata che divideva in due fazioni, innocentisti e colpevolisti.

(Segue)

Stefania ha detto...

E' anche accaduto che le indagini che hanno preso a funzionare a senso unico. Tanto che Parolisi è stato sentito piu’ e piu’ volte. Certo, mi si dirà: come persona informata sui fatti. Non ci comprende bene pero’ perché anche le “dichiarazioni” (io le chiamerei piu’ propriamente “risposte ad un vero e proprio interrogatorio”) rilasciate da Salvatore al chiosco sono state filmate e registrate. Nulla di male, si potrebbe dire. Ma facendo mia la famosa frase di Giulio Andreotti “a pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca” ho notato che quel filmato dava tutta l’impressione fosse stato girato in modo non trasparente. Come se Parolisi non ne avesse coscienza. Ma se è modus operandi degli investigatori, perché nascondere la telecamera?

Ma proseguiamo … dicevo che piu’ e piu’ volte Parolisi è stato sentito e ad un certo punto è risultato penso a tutti evidente che le indagini si stavano concentrando sulla sua persona in modo mirato ed univoco.

Ma non è stato subito iscritto nel registro degli indagati, no. Si è preferito “intervistarlo”, fargli rilasciare dichiarazioni come persona informata sui fatti senza indagarlo: questo ha permesso agli inquirenti qualsiasi tipo di domanda alla quale ovviamente il Parolisi aveva obbligo di rispondere dicendo la verità al contrario avesse ricevuto un avviso di garanzia, cosa che ha permesso agli inquirenti di torchiarlo in mancanza di un avvocato difensore.

Mi si potrebbe ribattere che Salvatore avrebbe comunque avuto la possibilità di farsi accompagnare da un legale, ogni qualvolta è stato chiamato per essere sentito.

(Segue)

Stefania ha detto...

Ma Salvatore non lo ha fatto. Perché? Per risparmiare oppure perché a parte gli innumerevoli tradimenti non aveva da nascondere altro? Sapendosi innocente non ha ritenuto opportuno far altro che affidarsi agli inquirenti? Certo, ha compiuto gesti maldestri come nascondere il telefonino dedicato all’amante, come negare di essere un traditore. Ma questo solo inizialmente e come abbiamo ben visto la cosa era anche stata concordata con i familiari di Melania.

Si potrebbe ancora ribattermi che ad un certo punto i Rea, quando la figlia è stata trovata uccisa, hanno dato per scontato che Salvatore vuotasse il sacco circa la sue infedeltà.

Ma fondamentalmente dobbiamo ricordare che era stato LUI a raccontare di essere marito probo ed onesto e non i genitori di Melania. E’ quindi evidente che la “marcia indietro” abbia necessitato di tempo, neanche tanto a voler ben guardare ma comunque di qualche altro incontro con gli inquirenti.

Ora Walter, diversi anonimi ci dicono che siamo ridicoli. Ora diversi anonimi ci accusano di voler accusare chi con il delitto nulla ha a che vedere.

Massimo Prati invece sottolinea che non è compito nostro trovare l’assassino ma eventualmente, qualora noi ne si sia convinti, cercare di smontare la tesi per cui il Parolisi è fondamentalmente in carcere da un sacco di tempo, senza che uno straccio di prova possa farci dire che si … l’assassino di Melania è tra le sbarre.

Pero’ io voglio andare oltre. E’ vero, non possiamo giocare all’investigatopo, e non è compito nostro sostituirci agli inquirenti ed ai periti.

Pero’ è altrettanto vero che in tanti siamo convinti dell’innocenza di Salvatore, o forse anche solo di un suo impossibile coinvolgimento diretto nell’omicidio.

(Segue)

Stefania ha detto...

E ci domandiamo, in tanti se essere traditori e bugiardi, puo’ essere motivo sufficiente per finire in carcere con la peggiore delle accuse, per vedersi negata la possibilità di crescere la propria figlia in un’età ed in una situazione davvero delicata, come è quella di essere orfana di madre.

Ci domandiamo quante persone che sventuratamente dovessero vedersi ammazzare il proprio coniuge, potrebbero vedersi accusare di uxoricidio solo perché in famiglia c’erano scheletri nell’armadio.

Ci domandiamo infine chi oltre a Salvatore poteva avere un qualsivoglia motivo per desiderare la morte di Melania.

Ma non perché appunto ci piace giocare al “bravo investigatore” ma perché abbiamo non solo la percezione ma anche la convinzione che tutte le persone che gravitavano attorno al mondo di Melania non sono state attenzionate dagli inquirenti con la stessa meticolosità, con lo stesso scrupolo e con la stessa mancanza di rispetto per i diritti fondamentali di chi, pur non avendo ricevuto avviso di garanzia è stato trattato come un indagato, come l’unico indagato.

Talvolta i toni sono risultati accesi, talvolta si sono dette inesattezze ma tutti hanno cercato e trovato confronto, talvolta approvazione, talvolta richieste di spiegazioni piu’ dettagliate o si è anche detto “no …. la tua tesi è priva di fondamento per questo o per quest’altro motivo”. E’ penso legittimo da parte nostra nutrire diffidenza verso chi non si firma, verso chi schernisce ma non porta alcun elemento chiarificatore per suffragare le proprie tesi. E si, perché no? Anche sospetto sia persona che vuole portare tutti a concentrarsi solo ed unicamente sul Parolisi, vuoi perché convinto sia veramente l’omicida, vuoi perché interessato a far si che il vero responsabile dell’omicidio di Melania, rimanga per sempre nel buio e giustizia non venga fatta.

Non credo sia una colpa quindi chiedere, domandarsi perché chi oltre al Parolisi ha raccontato cose non vere, imprecise, ha nascosto la propria realtà possa essere in qualche modo coinvolto. Non significa puntare il dito contro nessuno. Significa solo domandarsi perché ci si accanisce verso un unico presunto colpevole, perché non si indaghi con lo stesso piglio nei confronti di chiunque ha raccontato bugie. Ha ricordato ma forse no. Ha tradito ma forse no. C’era ma forse no.

Ovviamente sentendo questi soggetti (tutti, fossero anche i parenti di Parolisi ben inteso, amici, parenti di Melania, colleghi, vicini di casa, lattaio) come persone libere, senza uno straccio di un avvocato, filmandole, e senza un avviso di garanzia, ça va sans dire!

Nessun indice puntato, ben inteso ma solo desiderio le indagini siano svolte ed arrivino ad una sentenza definitiva emessa con la coscienza di poter dichiarare: “Ogni pista è stata seguita, nulla è stato lasciato al caso perché cosi’ vuole la vera giustizia”.


Termino quindi ricordando perché che nelle tante pagine di commenti che durante questo anno e mezzo hanno seguito gli articoli di Massimo Prati sull’argomento, è risultato naturale fare delle ipotesi e chiedersi perché, parafrasando Orwell …. “All animals are equal but some animals are more equal than others”.

Stefania

Anonimo ha detto...

certo è normale fare delle ipotesi ma puntare il dito contro chi non ci piace e su cui non si ha una straccio di prova equivale a porsi nello stesso modo in cui i colpevolisti si pongono contro Parolisi

cloe

Anonimo ha detto...

perchè il dito è stato puntato eccome..con tanto di nomi e cognomi..

cloe

tabula ha detto...

sì è vero. abbiamo fatto nomi e cognomi facendoci delle domande che mai nessuno ha mai chiarito, nemmeno la relazione della genetista, che si è a sua volta fatta delle domande rilevando una qualche ambiguità che l'ha portata ad auspicarsi una nuova analisi dei dna proprio di quelle persone che secondo te abbiamo nominato solo "perchè non ci piacciono".

Comunque se a Massimo non fa piacere, non mi costa niente accontentarlo in merito, e cercherò di adeguarmi alle sue esigenze relativamente alla linea che preferisce dare al suo blog.

@Pino: te le risparmio, le mie ricette.

Non che non me la cavi benino quando posso, ma un pasto luculliano quale quello da te descritto troverebbe ben misera competizione col mio panino odierno consumato al bar.

Ma va bene così, se poco poco mi avvicinassi a quanto da te descritto cadrei addormentata fino alle ore 18.
e non me lo posso permettere.

A presto.

Stefania ha detto...

Scusami Cloe, ma fare nomi e cognomi di persone che gravitavano attorno al mondo di Melania, non significa accusarle.

Almeno io non l'ho mai fatto. Mi sono solo domandata perchè questa disparità di trattamento.

E ben inteso, questo non vuole dire io auspichi che anche ad altre persone venga riservato lo stesso trattamento riservato a Salvatore Parolisi.

Perchè se trovo ci si sia accaniti e ci sia comportati in modo non propriamente legittimo nei suoi confronti, non posso in alcun modo sperare o augurarmi questo accada anche ad altri.

Semplicemente non dovrebbe MAI accadere a prescindere da chi sia il sospettato, l'indagato, o anche solo l'attenzionato.

Vorrei pero' sperare (e quanto letto e sentito sin'ora non mi fa ben sperare) che non si siano scartate "volutamente o meno" alcune piste.

E' questa la sensazione che alberga nel mio animo e la lunga carcerazione preventiva di quell'uomo alla luce delle "non prove" presentate ne è la riprova.

Stefania

Antonello ha detto...

@Cloe
ma non e' vero, a parte Anna che ha questo suo modo anche tornito ma genuino del posto e per questo penso sia anche giusto concedergli licenza poetica, qui si e' sempre specificato che si parlava di "ipotesi", nel caso si e' usato il dovuto condizionale, ma se c'e' qualcosa che non si riesce a vederlo come logico sarebbe da disonesti dire il contrario, allora ritengo cge una buona parte di anonimi debba cominciare ad infilarsi in testa che vi e' una differenza fondamentale fra "ipotesi" ed "accusa" come fra chi firma i propri interventi e chi sale e scende dalla metropolitana dei commenti senza mai rispondere argonenrando cio' che afferma, senza mai per paura approfondire.
E' pacifico ad esempio che i periti non siano dei cretini, ma se permettete io intanto cerco di capire tutto e di usare "il mio" di cervello, se qualcuno vuole usare il cervello dei periti che vada, chi lo ferma???
Quindi, prima cosa, le opinioni sono libere, le perizie nominate od accreditate ed e' una notevole differenza al giorno d'oggi, purtroppo.
Capita che pero' per errore una perizia estende il tempo, interrompe la forza di gravita' la mia metodologia permette di accorgersene, quella dei prostrati in ginocchio in trasfigurazione no, semplicissimo.
Quindi mi sembra che chi dica c@@@@te qua sia chi ha il panico di esporsi, di dire la propria idea o di argomentarne di diverse che divergano da quelle ad accusa e dal moralismo imperante, qui le c@@@@te viaggiano in silenzio muto quando si fanno domande a cui non si riesce o non e' conveniente rispondere od anche solo approfondire, troppo conveniente cari miei, e non dico a te Cloe, le c@@@@te sono anche quelle che non si scrivono ma si evitano di scrivere benche' lampanti, sono quelle che si fanno firmando certezze impossibili da vedere e dimostrare, le c@@@@te sono anche avere questo atteggiamento strafottente e francamente "che ignora" nei confronti di chi bene o male si e' impegnato anche se solo su un blog libero in un qualcosa di civile che non sia seguire la vertiginosa e conveniente corrente.
E pare anche ogni vokra interrompere e voler deviare le discussioni una metodologia infantile e indegna di tutto lo spazio che nel mondo invero vi sarebbe.
Perche' ogni spazio, seguendo logiche tematiche e titoli, avrebbe una sua coerente attivita' a cui sarebbe deputato e per cui e' stato predisposto, se volete quindi divertirvi suete pregati di munirvi di zucchero filato e di andare al luna park, cosi' tanto che se si fa pure i grandi si dovrebbe rispondere anche da grandi.

Antonello ha detto...

@Cloe
ma non e' vero, a parte Anna che ha questo suo modo anche tornito ma genuino del posto e per questo penso sia anche giusto concedergli licenza poetica, qui si e' sempre specificato che si parlava di "ipotesi", nel caso si e' usato il dovuto condizionale, ma se c'e' qualcosa che non si riesce a vederlo come logico sarebbe da disonesti dire il contrario, allora ritengo cge una buona parte di anonimi debba cominciare ad infilarsi in testa che vi e' una differenza fondamentale fra "ipotesi" ed "accusa" come fra chi firma i propri interventi e chi sale e scende dalla metropolitana dei commenti senza mai rispondere argonenrando cio' che afferma, senza mai per paura approfondire.
E' pacifico ad esempio che i periti non siano dei cretini, ma se permettete io intanto cerco di capire tutto e di usare "il mio" di cervello, se qualcuno vuole usare il cervello dei periti che vada, chi lo ferma???
Quindi, prima cosa, le opinioni sono libere, le perizie nominate od accreditate ed e' una notevole differenza al giorno d'oggi, purtroppo.
Capita che pero' per errore una perizia estende il tempo, interrompe la forza di gravita' la mia metodologia permette di accorgersene, quella dei prostrati in ginocchio in trasfigurazione no, semplicissimo.
Quindi mi sembra che chi dica c@@@@te qua sia chi ha il panico di esporsi, di dire la propria idea o di argomentarne di diverse che divergano da quelle ad accusa e dal moralismo imperante, qui le c@@@@te viaggiano in silenzio muto quando si fanno domande a cui non si riesce o non e' conveniente rispondere od anche solo approfondire, troppo conveniente cari miei, e non dico a te Cloe, le c@@@@te sono anche quelle che non si scrivono ma si evitano di scrivere benche' lampanti, sono quelle che si fanno firmando certezze impossibili da vedere e dimostrare, le c@@@@te sono anche avere questo atteggiamento strafottente e francamente "che ignora" nei confronti di chi bene o male si e' impegnato anche se solo su un blog libero in un qualcosa di civile che non sia seguire la vertiginosa e conveniente corrente.
E pare anche ogni vokra interrompere e voler deviare le discussioni una metodologia infantile e indegna di tutto lo spazio che nel mondo invero vi sarebbe.
Perche' ogni spazio, seguendo logiche tematiche e titoli, avrebbe una sua coerente attivita' a cui sarebbe deputato e per cui e' stato predisposto, se volete quindi divertirvi suete pregati di munirvi di zucchero filato e di andare al luna park, cosi' tanto che se si fa pure i grandi si dovrebbe rispondere anche da grandi.

Anonimo ha detto...

Quindi per te Antonello.dire Tagliabracci.mente sapedo di mentire.' soltanto una ipotesi? E anna essendo del luogo e' autorizzata a dire qualsiasi cosa?

Anonimo ha detto...

In linea generale su questo blog più che accuse secche contro chichessia si sono valutate ipotesi alternative a quella "Parolisi". Nessuno ha mai asserito con certezza la colpevolezza o meno di tizio e caio. Le ipotesi fatte sinora, a mio avviso, comunque sono basate su interviste e prove riscontrabili da chiunque e quindi su persone apparentemente "sospette" o forse, per meglio esprimersi, che hanno detto o fatto qualcosa che per forza di cose ha scatenato in noi dei dubbi. Supposizioni, che sono rimaste sempre sul campo "ipotesi" Nessuna certezza. Dubbi, in alcuni casi anche espressi dagli stessi periti come quello del DNA trovato sulle mutande di M. che fanno pensare, sempre alla luce delle perizie, nel momento che gli stessi periti sono concordi nel dire che un DNA non si trasferisce su un indumento per semplice contatto.
In questo blog per lo più si discute civilmente, si ha uno scambio di idee costruttivo, si fanno ipotesi e ci si confronta in maniera principalmente civile. Quello che trovo invece controproducente sono gli interventi denigratori e di chi ironizzando non spiega il perchè si è contrario alle varie supposizioni, interventi squallidi che non portano a niente di costruttivo.
Marilia

Antonello ha detto...

@anonimo delle 14,21
Ma perche' devi arrogarti il diritto di mettere in bocca agli altri parole che non hanno mai scritto??? Io dico solo che l'opera di verita' e' intanto leggersi bene una perizia e che personalmente cerco per quanto io possa essere rispettoso e profano di sottoporre alla prova della logica quanto vi leggo, se ritrovo delle illogicita' con il massimo rispetto sarebbe intellettualmente disonesto se non mi ponessi degli interrogativi.
Piu' volte mi e' accaduto ed in tanti anni di vedere persino litigare dei medici legali, allora perche' sono profano della materia dovrei secondo te accettarmi anche profano in logica???
Francamente non so se T. ha scritto falsita', trovo che avrebbe dovuto forse, ma non e' una critica avanzata con cieca presunzione "chi lavora sbaglia e chi non lavora non sbaglia mai", seguire dei crismi di chiarezza rifuggendo la seppur piu' tecnica se coerente ambiguita', e capisco che possa essere non facile affrontare una perizia del genere prima dei migliori esperti in circolazione saoendo gia' di essere criticato come poi e' stato.
Non sono daccordo con le modalita' di Anna e l'ho scritto in post precedenti specificando pero' che sono mie idee, non accuso mai se non sono piu' che sicuro e se non ho prove di cio' che dico o che scrivo, certo devo anche ammettere che auscultare un sensore del posto su voci e quant'altro proprie di un importante ambiente e' una cosa che in privato riterrei fondamentale, se non conosci i posti e gli ambienti rischi di costruire veramente castelli in aria.
Voglio sperare indi che T. abbia redatto il suo documento senza falsare nulla ma non vedo cosa possa centrare il mio parere, quella perizia gli e' stata imposta e chiesta da qualcuno, quello stesso qualcuno la valutera', vedra', se nel caso si sarebbe certamente saputo.
Consentimi pero', l'utente x non puo' nemmeno nominare la persona y, ed il fatto che andiamo per iniziali e' emblematico, ma quando lo fanno tutti i media di sta terra allora va bene??? Se si accusa pinko pallo in televisione va bene ma se in un libero blog esplicitando l'operazione che si compie si ipotizza versioni differenti dalla dogmatica impegnandosi con serieta' e rispetto allora sarebbe profanante???
Io, ad esempio, ho quasi sempre fantasticato od ipotizzato ma vi e' una differenza di cui non si tiene conto, l'ho sempre premesso.
Ho quasi sempre scritto che sicuramente le illogicita' riscontrate devono avere delle spiegazioni ma che le si vorrebbe appunto conoscere, certo e' curioso che qui si parli con un fucile puntato mentre basta accendere la televisione e si vedono siti transoidi, peni e fallaci oscurati di piu' o meno indagati, non credi anche tu???

Anonimo ha detto...

Antonello quella frase e' stata detta non da te ma e' stata detta da qualcuno.xella squadra vai a rileggerti i vecchi commenti e secondo te non e' un' accusa?

Anonimo ha detto...

Dimenticavo la conclusione:
quanto finora su questo blog è stato detto, trattato, commentato, supposto, ipotizzato lo si è potuto esprimere in quanto supportato dall'opportunità concessaci dal nostro padrone di casa di poter manifestare liberamente il nostro pensiero.Io stessa in diverse occasioni ho espresso dei giudizi sui Rea che qualcuno ha contestato e altri approvato. Quindi Massimo non volercene e se ritieni di voler mettere un freno è giusto sia così, ma non volercene perchè quanto da te non gradito non è stato sicuramente espresso per mancarti di riguardo.
Marilia

Antonello ha detto...

@anonimo
io pero' non posso sapere chi ha ragione, se ti ho appena finito di premettere che sono profano in materia, ricordo il passaggio ma ricordo che vi e' tuttora in ballo un contraddittorio che ha lasciato basiti tutti.
Il 21 nel pomeriggio, alle 15,30 circa, sarebbe stato rinvenuto tampone positivo alla Sg e dal parere di chi dice di sapere cio' che dice sembra che la Sg non possa essere rilevata oltre le 48 h dal deposito se testata con RDI semen, il che ricondurrebbe un ipotetico rapporto depositante entro le 15,30 del 19, a M. pacificamente scomparsa e con S. nell'impossibilita' non visto di aver depositato in maniera naturale quella Sg, in quei tristi giorni, in perizia viene invece sminuito il tampone positivo accreditando un ipotetico rapporto ad "alcuni giorni prima".
Che T. abbia potuto mentire sapendo di mentire sarei felice di escluderlo ma rimane obiettivamente un dubbio su chi abbia scientificamente ragione visto che sia il Dr. Bruno che la D.ssa Gino hanno espresso epistolarmente in diversa loro perizia parecchie perplessita' sulle modalita' con cui T. avrebbe operato e visto che addirittura il Dr. Vanin scrive che e' impossibile stabilire l'esatta definizione di PMI nel caso in questione se manco si conoscono le temperature, i luoghi ed i tempi a cui il corpo sarebbe stato sottoposto.
Chi, quindi ha ragione scientifica??? Scientificamente non lo posso di certo stabilire io, come logica e da libero utente noto che i pareri non sono concilianti, o e' vero che quella Sg e' stata depositata nelle 48 h ore precedenti al tampone o non e' vero, oppure si ha un deposito non naturale della stessa, ma rimane che le operazioni di perizia sono state affrontate in maniera totalmente diversa da T. da ben tre periti fra i migliori, posso quindi pensare che vi sia qualcosa che non torna o dovrei aver terrore a scriverlo???
Argomento datazione ed ora dell'ultimo pasto di M., T. non afferma mai che quello verosimilmente effettuato prima di uscire da casa il 18 possa essere l'ultimo pasto, il dato e' assunto per vero dagli inquirenti che lo sostengono attraverso cio' che riferisce la madre della vittima avergli detto la stessa al cellulare alle 13,30.
E' o sarebbe quindi una c@@@@ta cominciare a porsi dei seri interrogativi sull'orario che invece con temperature e dati avrebbe dovuto chiarire lo studio di T.???
Siamo insomma ai sofismi, ci siamo spinti ai limiti del tecnicismo chiedendo che come prassi riporti potesse essere misurata la temperatura corporea ed ambientale al momento del rinvenimento??? E' una pretesa da medici lefali come dice qualche anonimo??? Il probkema non e' T. piuttosto che Br. o Gi. od anche Van., e fai anche bene a mio parere a mettere sul chi va la Anna, il problema e' che qui a seconda di chi perizia si hanno conclusioni diametralmente opposte e non conciliabili, il problema e' che vengono sminuiti dati che secondo altri periti sarebbero fondamentali, perche' allora non tentare specificandolo, di crearsi un'idea propria, se lo fanno anche i periti, mettendo le perizie alla prova della spietata logica??? Perche' accettarle come oro colato anche dal punto di vista analitico semplice???

Anonimo ha detto...

Ha ragione Cloe. Forse non vi rendete conto di quello che avete scritto oltretutto in caso di contestazione per diffamazione a mezzo stampa ne risponderebbe in primis Prati quale padrone di casa per non avere esercitato il controllo.
E non è che quest'uomo può stare al pc a controllare le logorroiche dissertazioni calunniose di qualcuno.
Certo di Tagliabracci e' stato scritto " che ha scientemente mentito" " che si è piegato ai voleri dell'accusa".
Non sono ipotesi...sono calunnie belle e buone anzi brutte e tanto.
Oppure quando si è scritto che Vittoria non era figlia di Salvatore, e che i Rea ne erano a conoscenza.
E non scritto dalla solita scalmanata
Tutta roba da scienziati distribuita a piene mani . tutta merce reperibile al banco frigo, secondo scaffale reparto bufale.






Anonimo ha detto...

Antonello.vedo.che non riusciamo a capirci per me tagliabracci potrebbe avere preso il piu' grande.abbaglio della sua vita , quello che io contesto. e' il voler dire che mente scientemente, a che pro? E' un'accusa pesante che indica volontarietae le prove?

Anonimo ha detto...

@antonello
Se chiamano altri 3 periti diranno altre 3 cose diverse evidenziando ora questo dato ora quel l'altro.
Lo ha già scritto qualcuno prima di me : la medicina non è' scienza esatta e persino la diagnostica si basa sul l'osservazione e sul l'interpretazione di certi dati.
Per esempio con alcuni test ematici francamente patologici si apre un ventaglio di possibili diagnosi poi attraverso l'osservazione del paziente e la visita e magari altri ulteriori esami si cerca di arrivare ad una diagnosi. Ti sarà capitato di sentire che per una diagnosi infausta " gli rimangono pochi mesi di vita". Niente di più
sbagliato perche si basa solo su statistiche.
Ora perché pretendere certezza su un cadavere se non si ha neppure su un soggetto vivo e quasi vegeto in grado di apportare ed orientare attraverso il colloquio una diagnosi differenziale?







Antonello ha detto...

@anonimo
pensavo fosse chiaro che non condivido quelle modalita' di approccio, l'ho scritto anche altre volte non sospette, sto pero' dicendo che vi sono gravi incompatibilita' fra una perizia e l'altra e che su cose fondamentali vi sono pareri peritali inconciliabili, o quindi sono veri taluni o tal'altri, non penso che ragionevolmente si possa dire che esiste un compromesso, quindi "non volendo" fino a prova contraria qualcuno dei periti deve per forza aver preso un abbaglio, non vedo alternative.
Certo che rilevare colori e pesi diversi in ben tre analisi del contenuto gastrico sovviene all'attenzione pure a me profano, e' legittimo porsi degli interrogativi se poi l'anomalia viene sottolineata anche da altri, periti e non profani.
Trovo anche curiosa la buona fede addotta nel caso dei peli e dna rinvenuti dallo stesso T. e che sarebbe solo escluso possano essere di S. o della vittima ma nulla sarebbe stato fatto per indicarne o ricercarne i legittimi proprietari.
Mi spiego, te perizi un omicidio cosi' efferato, non rilevi temperature e tempi, mi dai tre perizie diverse del contenuto gastrico ed infine trovi sei dna e varie formazioni pilifere di cui ritieni inutile l'identificazione??? Beh, direi che non possono essere abbagli ma scelte deliberate fuori da ogni logica, nel caso di Yara furono analizzati migliaia di dba e portati a comparazione, addirittura furono convocati adulti di gran parte del paese e anche da tutta Italia, tutto per giungere ad una produttiva identificazione di dna, nel caso di M. si rinvengono sei dna e formazioni pilifere estranee al marito ed alla moglie in un omicidio efferato e bestiale, semmai un omicidio possa catalogarsi nella misura terrena, e quegli stessi dna vengono comparati solo con il dna della vittima e del marito indagato appunto??? Forse e' vero, forse non ci capiamo, ma in quale misura, ti chiedo io, ritieni normale una cosa del genere???

Anonimo ha detto...

Vedi Antonello.che tu non leggi bene i miei commenti; lo avevo premesso.io che tagliabbracci potrebbe aver preso il piu grande abbaglio della sua vita e non. e' questo il motivo xel contendere; quando.non si.vuole capire

Anonimo ha detto...

Per non parlare della multa falsa e postdata dalla procura secondo qualcuno.della squadra

ENRICO ha detto...

@ anonimo
Ora perché pretendere certezza su un cadavere se non si ha neppure su un soggetto vivo e quasi vegeto in grado di apportare ed orientare attraverso il colloquio una diagnosi differenziale?

Molto giusta questa tua osservazione.

Qunidi come si fa ad affermare invece con tanta certezza che M sia morta tra le 14:40 e le 15:30 del 18 aprile basandosi unicamente sull'esame del contenuto gastrico ben sapendo quanto quest'ultimo sia poco attendibile per stabilire il PMI in quanto suscettibile di molteplici varianti sia a livello oggettivo che soggettivo ?

Anonimo ha detto...

Tagliabracci ha ristretto il temponper la caffeina, pur con una certa approssimazione
Bruno ha confermato la caffeina ma non ha scritto nulla sul
processo digestivo non conoscendo la provenienza(caffè cocacola o altro).
L'entomologo colloca il decesso il 18 prima del tramonto.
Questo non significa mentire.
Tagliabracci tra l'altro ha effettuato esame umor vitreo e tossicologico anche per ecstasy, qui sempre negato pur non essendo nota la perizia solo per fantasticare su MR. che si denudava etc etc. Non vado oltre che è meglio.
Mi chiedo : la difesa insiste su questo dato perché
SP non ha alibi prima delle 15:23.? Forse.
E non si dica che essendo militare non poteva sbagliare nel colpirla, dimenticandosi che non stava colpendo
l'afgano ma quella con cui aveva dormito la sera prima.
Sempre ipotizzando sia stato lui.
Ho la fortuna di non dovere giudicare nessuno nella mia vita. Anzi sono persino contro la pena carceraria e ai forcaioli del buttiamo la chiave.
Non condivido però le accuse gratuite .



Anonimo ha detto...

@antonello
Per Yara sono stati sinora spesi 3 milioni di euro : risultati ?
3 milioni di buchi nell'acqua. Non mi sembra l'esempio più
idoneo.

ENRICO ha detto...

@ anonimo

Non condivido però le accuse gratuite

nemmeno io

Soprattutto quando vengono lanciate in modo del tutto improprio - oltre che gravemente illegale - attraverso la Tv e tutti gli organi di stampa PRIMA ancora che si sia celebrato il regolare processo, da individui non meglio autorizzati a svolgere questo "compito"

Antonello. ha detto...

@anonimo
Non so cosa dovrei ancora capire, se vi sono messaggi subliminali nei tuoi commenti non so, se invece avrei dovuto rispondere al modo di commentare di qualche utente ti ho risposto quattro volte che non lo condivido neppure io, che pazienza sbagliare una parolina su duemila commenti, puo' succedere non avvedendosene, ma se deve essere un sistema od una normalita' non va bene, ne da una e ne dall'altra parte, secondo il mio umile parere, poi non sono di certo io ad attaccare o difendere chi forse si lascia un po' andare nelle accuse dirette.
Ma mica li finisce il mondo, ho poi continuato ed ho allargato il discorso, non ho binari, non mi sembra che gli argomenti siano recinti, chiedevo solo il tuo parere personale per curiosita' e per eventualmente discuterlo, avevo invero fatto una domanda che esulava, ed esulava??? Penso che il tentativo di comprendersi debba essere di ambedue in un pacifico confronto. Io ho capito cosa volevi dire e l'ho in verita' sostenuto ben prima di te anche se in modi diversi, te hai capito cosa intendevo invece io???

Anonimo ha detto...

A seguito di quanto ha scritto ENRICO, aggiungo: sareste voi, forse gli autorizzati a lanciare accuse proditorie, sostituendovi ad alcuni ospiti dei programmi tv?
Se lo siete, dichiaratevi tali, e noi, isolandovi necessariamente, capiremmo, però, la vostra posizione.
TIZIO C.S.

Anonimo ha detto...

come volevasi dimostrare..

ENRICO ha detto...

Sempre che non sia chiedere troppo, sarebbe gradito conoscere a CHI sono indirizzati i due precedenti delle 17:48 e delle 17:59

Anonimo ha detto...

chiedilo a tizio e ti risponderà caio ;-))) #sischerza

Anonimo ha detto...

@Enrico
Credo, anzi sono piuttosto sicura, che Tizio caio.. sia dalla vostra parte e che il commento era rivolto ad uno dei tanti anonimi:)

Kiba

Anonimo ha detto...

Tizio caio sempronio sta dalla vostra parte percio' se offende e' ampiamente giustificato; l'arroganza non gli fa difetto

luc ha detto...

qualcuno coonferma che la prossima udienza ci sarà il 19 ottobre?
Dalle superperizie non credo venga fuori nulla di determinante e soprattutto definitivo ai fini della condanna di S per cui la partita se la giocheranno gli avvocati di parte.Vi leggo sempre con piacere ,ho impiegato diverso tempo a leggere gli ultimi post perche' in qst giorni non ho potuto farlo, molti post erano di anonimi e spesso solo provocatori ,siamo quasi alla fine e le provocazioni si sono moltiplicate, nel gioco del calcio si chiama pressing ,è bello confrontarsi senza cedere alle provocazioni e soprattutto non cedete il pallone senza distrarvi.
luc

anna ha detto...

il 10 aprile del 2011 non c'era il sole e non era caldo come il 3 aprile, era molto nuvoloso e durante quella settimana ci furono temporali in tutta la provincia le strade furono chiuse e in alta quota fece la neve..........con il tempo nuvoloso nessun genitore porta una bimba piccola a fare un pic- nic......andate a vedere le situazioni meteo del tempo....

viceversa chi ha presentato un video affermando che quelle erano immagini del 10 aprile si è dovuto rimangiare tutto perchè il video era senza data e orologio che prova è un video del genere?

Stefania ha detto...

Scusami anonimo, ma non riesco a comprendere davvero il tuo modo di ragionare.

Ti pongo quindi delle domande alle quali avrei piacere tu rispondessi per meglio capire la tua posizione.

- Perchè quando ti riferisci a quel che hai letto in queste pagine parli di VOI? Ti rendi conto siamo tante, tante persone, ognuno con il proprio linguaggio e con il proprio modo di ragionare e di vedere le cose?

- Se trovi siano state fatte accuse a gratis e ben precise, non ti parrebbe piu' corretto citare chi le ha fatte, senza coinvolgere tutti in un fumoso VOI?

- La multa è stata presa il giorno 7 aprile 2011, questo a tuo avviso puo' provare una gita a Colle San Marco avvenuta il giorno 10?


- Se (e sottolineo se) il giorno 10 si fosse svolta quella benedetta gita ed il giorno 13 avesse nevicato come sembra sia accaduto, a tuo avviso è sacrosanto pensare che il cane Piergiorgio abbia fiutato le tracce di Melania del giorno 18 a prescindere da quando sia avvenuta la gita?

- A tuo avviso, l'utilizzo di campioni per eseguire prove irripetibili, distruggendo cosi' un'eventuale prova, con un solo indagato ed a brevissima distanza dal delitto è cosa corretta?

- A tuo avviso non era necessario studiare meglio la presenza di Sg sul cadavere?

Per il momento mi fermo qui ma se sostieni NOI non si sia capito nulla, se sostieni NOI ci si sia comportati con tanta faciloneria cosi’ da nutrire questi dubbi, ebbene vorrei tu ci spiegassi il perché.

Vorrei tu ci spiegassi perché non possiamo da cittadini nutrire dei dubbi, chiederci perché le indagini si sono concentrate su un unico soggetto che solo per essere un infedele bugiardo ha catalizzato, risorse, denaro e tempo … anche il suo: quello trascorso in carcere da innocente, sino a prova contraria.

Apprezzero’ molto le tue risposte, se costruttive e particolareggiate. Cosi’ come nel tempo qui si è imparato a fare, dando comunque voce sia a chi aveva dubbi ed a chi aveva solo convinzioni che solo il tempo e le sentenze potranno dire se giusti oppure errati.

Sine die … è uso dire.

Stefania

tabula ha detto...

Non per giustificarmi, ma fui io a dire alcune cose.
Dissi, tanto tempo fa, che i Rea si comportavano come se la bambina non fosse figlia di Parolisi, appropriandosene come un oggetto e negando in assoluto le visite al padre.
E, dato il comportamento così disinvolto nel denigrarlo, forse e dai e dai, un trans di qua e le foto delle zone intime del Parolisi di là, erano lecite, ogni sputtanamento di ogni genere e qualità era era possibile, e per zittirli un paio di minuti ed indurli a riflettere, quasi quasi si sarebbero meritati una richiesta di verifica del dna.
Non tanto perchè io personalmente possa pensare o abbia mai pensato o avuto modo di ritenere che la bambina non fosse figlia di Salvatore,
era un'iperbole,
un'assurdo,
un occhio per occhio dente per dente,
uno hai messo nella testa della gente ogni infamità contro di me, e per mezzora vediamo se ti piace che nella testa della gente si inculchi il dubbio,
mio caro anonimo,
e questo per far capire a te o a chi per te, che il gioco dello sputtanamento è bello solo quando lo si fa sulla pelle degli altri.

Non ho detto mai: non è figlia sua.

Ma ho detto: si comportano come se non lo fosse. Perchè?

Ed è molto diverso.

Ed è molto facile girare a proprio piacimento quelle che sono considerazioni, come "accuse" o "affermazioni".

Comunque sia, vedo che, oltre a non averle capite, te le sei segnate certosinamente, bravo.

Chssà se ti sei segnato anche tutte le cattiverie dette contro Salvatore Parolisi, molte delle quali vere ed attinenti, per carità, ma anche completamente gratuite.

Però piacevolezze del genere:
"il colpevole è lui e comunque vadano le cose lo resterà"
sono sicura che non hanno trovato posto sul tuo libriccino nero.

Chi se ne frega, quello è Parolisi, ci fa schifo.

Fa niente se la gente gli grida animale prima ancora che sia celebrato il processo.

Fa niente se per vivere da uomo libero, sempre sia mai rilasciato, dovrà farsi la plastica al viso, perchè non ci sarà casalinga di voghera che lo incontri che non gli sputi in faccia.

e questo non grazie alle iperboli.
questo grazie al fatto che tutti abbiamo visto la foto del suo pene e letto da parte di un'integerrima giornalista frasi assai morbose che nemmeno è chiaro siano mai state scritte da lui in persona.

Stefania ha detto...

Appunto Tabula: per questo tra le tante cose che ho chiesto all'anonimo che tanto si diverte a scriverci, di particolareggiare le sue accuse: non ti scusare (non ora). Attendiamo risponda alle domande che gli ho posto. Compresa ovviamente quella di dare paternità alle frasi, alle affermazioni che lo hanno fatto trasecolare, giudicandoci al pari di chi ha mostrato peni in tv, ed ha giudicato prima ancora lo facesse un solo giudice quando ovviamente la cosa non avrà conclusione dopo il primo grado di giudizio.

Tra le tante cose ho chiesto appunto all'anonimo ci dicesse: Stefania ... in data x hai sostenuto che ... e questo è reato.

Spero risponda a me ed a tutti quelli che ha coinvolto nel VOI.

Poi potremo discuterne, sino ad allora, nulla è cambiato, nulla è mutato e nulla ha confortato quelli che sino a prova contraria sono NOSTRI legittimi dubbi sulla piega che il tutto ha preso.

Stefania

P.S. Ora io troverei coerente continuare a parlare di quel che è stato fatto e non è stato fatto, di quel che ancora si puo' fare. Per consegnare la verità a quella bambina.

tabula ha detto...

io invece direi che è ora di cominciare a parlare del processo, perchè per chi rivanga c'è sempre un controrivangare.

L'anonimo ci frequenta solo epr divertirsi e per dirci cose del tipo: voi non sapete, il colpevole è quello.

salvo ogni tanto distillarci una goccia di qualcosa di inedito che neanche spiega, tipo lo stemma degli alpini messo agli atti.

Che parli di queste udienze, una volta per tutte, invece di venire qui a fare il figo facendoci cadere qualche briciola dall'alto della sua onniscienza ma solo per ribadire che noi non si è capito niente, ed il colpevole quello è e quello resterà, comunque vadano le cose.

Perchè io ancora non ho capito qui cosa ci venga a fare, tra i tanti spazi internet. Forse a controllarci.

Di sicuro non viene qui a spiegare, a dire, a ribadire, a motivare.

Neanche come siano possibili quei tempi assurdi per un omicidio del cui responsabile è così certo al di là di ogni ragionevole dubbio, neanche come sia possibile dire di credere nella giustizia quando si comporta egli stesso da giudice che ha già emesso una sentenza da mesi.
Perchè se credi nella giustizia, credi che il giudice possa giudicare equamente, e non ti sostituisci a lui, neanche a parole.

Che li facciamo a fare stì processi, se c'è gente che già sa tutto?

Stefania ha detto...

Tabula, ho dato una chanche .... sempre abbia voglia di coglierla e di confrontarsi. Altrimenti, come giusto e come ovvio, partirà da parte di TUTTI NOI il disinteresse totale per il suo triste modo di divertirsi, ca va sans dire ....

Stefania

Anonimo ha detto...

http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2012/10/02/news/delitto-melania-c-e-una-pista-per-le-croci-ritrovate-sul-corpo-nbsp-1.5792375

Anonimo ha detto...

Certo qualcuno controlla le continue e reiterate boiate. Comunque ho la stampa delle affermazioni, false e calunniose, sulla paternità di SP. Altro che iperbole e occhio per occhio. ( poi perché occhio per occhio ? Sei mica parolisi eventualmente...)
Tranquilla perche non sei sola.
Dopo avere letto tante minc@@@te non voglio continuare ed aggiungere anche le mie.
State bene




tabula ha detto...

Come vuoi stefania.
io non ho intenzione di giocare al gioco del tabula è brutta e cattiva perchè ha detto quella cosa brutta e cattiva, stefania è brutta e cattiva perchè ha detto quella cosa brutta e cattiva, antonello è brutto e cattivo, perchè.. etc..

Le nostre sono state freccette contro una mitragliatrice.

Perchè le cattiverie brutte e cattive, quelle vere, sono state sparate per un intero anno solo in una direzione, tra l'altro su tutti i media, e con la cassa di risonanza di tutta la stampa che ha fatto a gara per copiarsi l'un l'altra tutta la serie di accuse recriminazioni ed amenità sull'indagato.
mentre le nostre freccette espresse su questo blog, per quanto molto noto, sono state segnate una per una.

Cambiamo gioco.
Vorrei che l'informato (informatico?) si esprimesse su questioni di sostanza, una volta per tutte.

andiamo sul leggero: chi avrebbe fatto lo staging secondo il suo eminente parere?

Parolisi?

Invece di discettare sulla multa presa il 7 invece del 10, e sulla neve caduta il 13 invece del 10, oh ma quanto è ignorane questa Tabula,
invece di eludere l'argomento puntando il faro su di me che sono pulviscolo ambientale,
ci dica Cosa avrebbero fiutato i cani il 18 aprile.

La neve caduta 13 aprile?


No perchè finchè si vien qui a dire che tabula è una cattivona ci sta tutta, ma poi l'argomento dopo un pò si esaurisce.

Che cominci a rispondere alle domande.

Stefania ha detto...

Proprio qui ti volevo, Tabula.

La risposta di anonimello è stata chiara e te la riporto giusto per rimarcarla:

------------------------------

"Certo qualcuno controlla le continue e reiterate boiate. Comunque ho la stampa delle affermazioni, false e calunniose, sulla paternità di SP. Altro che iperbole e occhio per occhio. ( poi perché occhio per occhio ? Sei mica parolisi eventualmente...)
Tranquilla perche non sei sola.
Dopo avere letto tante minc@@@te non voglio continuare ed aggiungere anche le mie.
State bene"

------------------------------

Direi sia superfluo commentare, prenda pure appunti.

Passiamo oltre. Abbiamo perso anche troppo tempo nel tentare un confronto.

Vada pure a ridere con gli amici suoi.

Noi si va avanti a ragionare, a cercare un perchè, sempre ci sia.

Io temo davvero l'omicidio non si avvenuto affatto il giorno 18 ma che in realtà Melania sia stata sottoposta ad un vero e proprio interrogatorio. Non tanto teso a comprendere cosa sapesse (tanto la si doveva eliminare e poco importava) quanto a chi avesse eventualmete riferito le informazioni che aveva (corrette o meno, false o veritiere poco importa).

Aveva rancore nei confronti del marito e forse il suo desiderio di dimostrargli di quanto era capace puo' esserle stato fatale.

Se quanto accaduto è in ambito militare o meno questo non lo so. Non per ora.

Anche i miei dubbi rimangono tali e non posso di certo parlare di mie personali convinzioni.

C'era freddo, forse ha nevicato, ma tanta nebbia, fitta e persistente, ha avvolto quanto accaduto.

Per dolo? Per errore? Per scarsa preparazione? Per mancanza di strumenti? Per ignoranza o per paura?

Stefania

ENRICO ha detto...

@ anonimo

Alla mia obiezione delle 16:33 tu hai risposto così :

Tagliabracci ha ristretto il tempo per la caffeina, pur con una certa approssimazione

Quindi secondo te è normale che SOLO sulla base di “ una certa approssimazione” si richieda la custodia cautelare ( e la si conceda da parte del Gip !) a carico del Parolisi dato che costui non avrebbe un alibi per i 35/40 min. durante i quali – secondo la Procura – sarebbe viceversa avvenuto il crimine con “matematica certezza” ?

Anonimo ha detto...

Sbaglio o qualcuno aveva parlato di alpini?

Stefania ha detto...

Anonimo, forse non ti è chiaro ma da ADESSO, tu non sei piu' anonimo ma sarai chiamato da TUTTI con il tuo vero nome:

Kitty.

E' un nickname, si intede e sta per Kittycaga?

Non riceverai neppure mezza riposta.

NOI si parla d'altro che di robe che fanno ridere.

Tornando a noi? La prossima udienza è fissata per il prossimo venerdi', vero?

Stefania

ENRICO ha detto...

@ Stefana

In un forum “si discutono le idee e non le persone” quindi, se qualcuno preferisce intervenire senza firmarsi. mi sembra un problema irrilevante a meno che i suoi commenti non contengano palesi provocazioni o giudizi offensivi rivolti agli altri partecipanti
In questo caso sarà lo stesso Massimo Prati a prendere i dovuti provvedimenti

Anonimo ha detto...

C’ è qualcosa di più nel fascicolo processuale a carico del caporal maggiore dell’esercito Salvatore Parolisi. Non arriva nè dall’accusa nè dalla difesa. Lo ha inserito il giudice Marina Tommolini che a fine mese dovrà condannare o assolvere l’unico imputato dell’omicidio di Melania Rea. Sono due fogli scaricati da internet raffiguranti alcuni simboli appartenenti al reparto degli alpini guastatori. Simboli , forse croci, che per il magistrato potrebbero ricordare quelli che l’assassino della donna ha inciso sul corpo della vittima nel tentativo di depistare le indagini. Parolisi non appartiene al reparto guastatori. Ma è un alpino con alle spalle diverse missioni in Afghanistan.

Anonimo ha detto...

Delitto Melania Rea, c'é una pista per le croci ritrovate sul corpo.

Il Centro/Teramo.

A questo articolo alludeva Anonimo.

Luna

Anonimo ha detto...


Chi ha firmato il cruento lavoro?

Anonimo ha detto...

se le croci rimandano agli alpini
e SP e' od era alpino, che depistaggio e'?
casomai una firma...
e la scenografia con simboli fallici (lo stantuffo tra le gambe, i cappucci di siringa ecc)
?
lazy

ENRICO ha detto...

@ lazy.

"se le croci rimandano agli alpini
e SP e' od era alpino, che depistaggio e'?
casomai una firma..."


mi hai preceduto di qualche istante.

stavo scrivendo la STESSA cosa.

ho l'impressione che le "indiscrezioni" giornalistiche stiano precipitando rovinosamente nel ridicolo

PINO ha detto...

Buonasera!
Leggendo questi ultimi commenti, di cui alcuni brevi, altri senza senso pratico e molti altri solo di carattere polemico, ho notato che il filo conduttore che doveva vertire su quanto scritto da Massimo Prati, nel suo articolo, si è spezzato, proprio mentre si cercava di fare il punto sulle perizie degli esperti, consegnate al Gup Marina Tommolini.
Perizie che, da molti punti di vista, sebrano aver determinato, nell'insieme, l'impossibilità di stabilire, con precisione, la data e l'ora della morte della giovane MR.

L'assunzione di tale realtà, si profilerebbe vantaggiosa per sostenere la difesa di Parolisi, da parte dei suoi legali, non essendo più attendibile, l'ora ed il giorno dell'omicidio, stabilito dal dr. Tagliabbracci, perito incaricato dai PM.

A tale grosso punto a favore dell'indagato, verrebbero aggiunte: l'impossibile cronologia entro cui si vorrebbe che il delitto fosse avvenuto; l'assenza di prove della presenza a Ripe di SP; l'assenza di reperti biologici appartenenti alla vittima addosso all'imputato, nella sua auto ed in casa propria; la sua testimoniata presenza a CSM molto prima delle 15 del 18/04; la testimoniana del gestore del chiosco Ranelli (dopo modificata); la traccia della presenza di MR a CSM, confernata dal fiuto dei cani, presenti anche rappresentanti le FdO, dovrebbero essere validi, almeno per il momento, ad una sentenza di assoluzione per insufficienza di prove, salvo eventuali ricorsi.

Per l'orientamento garantista (da non confondersi con l'innocentismo, che è cosa diversa)di questo blog, e di chi su di esso scrive, la liberazione del parolisi rappresenterebbe una soluzione equa.

La figlia tornerebbe fra le braccia del padre, e la Magistratura dovrebbe dirigere le ricerche in altre direzioni per la caccia al o ali assassini veri della povera MR.

Non sono un giudice nè potrei rivestirne la toga, ma da cittadino qualunque che ha seguito le varie fasi del caso fin dall'inizio, questa dovrebbe essere la soluzione, elaborata solo su un piano teorico, da non confondersi con una qualsiasi illazione.
PINO

Mimosa ha detto...

Scusate (voi interlocutori civili, anonimi esclusi),
senza animo di contestazione alle perizie dei “super-periti”, ma attenendomi squisitamente alla stilistica della loro produzione (ce ne sarebbero di rilievi da fare, ma si sa, questi professionisti devono “dire e non dire”, e mica si fanno la guerra tra di loro), io ho un grosso dubbio,
tuttavia se questo mio post notturno farà la fine degli altri inseriti nella pagina precedente, ossia ignorati, non ne avrò a male (tanto so che qualcuno prende nota e assimila).

Come fa Vanin a dire nelle sue “Conclusioni”:
«I dati relativi allo stadio di sviluppo degli insetti trovati sul corpo rapportati alla stima delle temperature da essi sperimentati permettono di stimare nella giornata del 18 aprile 2011 l’inizio della colonizzazione» (sulla base della media delle temperature di agosto 2012, tra l’altro),

quando a p. 37 aveva scritto chiaro:
«Utilizzando questa metodologia non appropriata i CT del PM giungono ad una stima di 3 giorni circa che non è supportata e giustificabile da nessuna motivata argomentazione tecnica. Inoltre, nella relazione in esame non è esplicitato se nei tre giorni viene computato anche il tempo di schiusa delle uova e non viene considerato dove e come sono state conservate le larve dalla loro raccolta al loro congelamento».

Me lo dovete spiegare voi, perché trovo “strano”. Questi 3 giorni all’indietro della perizia Tagl partono dal 20 aprile (giorno del ritrovamento quando alcune larve sono state fotografate e descritte sul corpo) o dal 21 aprile (giorno dell’autopsia quando le larve sono state raccolte e messe in un contenitore) o del 22 aprile (quando le larve sono state portate al Laboratorio di Ancona nel loro contenitore – a temperatura ambiente – e là sono state congelate, chissà a che ora)?

Solo il 22 aprile le larve sono state analizzate. E come la mettiamo?

Strano, contradditorio e fumoso anche confrontando con quanto scritto sulla questione “larve” il prof. Bruno:
«il cadavere ha soggiornato per un tempo non trascurabile (dalle 19.15 del 20 aprile alle 14.30 del 21 aprile) in ambiente con temperatura ignota. Sapendo quanto sia importante la temperatura per la velocità di crescita delle larve, proporre una stima anche solo approssimativa dell.’epoca della morte sulla base di questo parametro sarebbe impresa impossibile».

Credo che in aula c’è stata bagarre!

E' lecito farsi queste domande, solo per capire?

Mimosa

PS : scrivo di notte perché oggi è stato impossibile inserirmi con tutte le discussioni sul "niente".

ENRICO ha detto...

@ Cara MIMOSA

"E' lecito farsi queste domande, solo per capire?"

Pare di no, secondo "alcuni"

Comunque le superperizie - come avevo temuto - non avrebbero portato a niente. E' un classico, in questo genere di processi.

Penso saranno costretti a richiedere una ulteriore verifica tecnica.

Ps : non devi stupirti se "ti sembra" che i tuoi interventi siano ignorati.

Anch'io sono 3 giorni che faccio la stessa domanda e "nessuno" non mi risponde ! :-)

Stefania ha detto...

Enrico, noi che da mesi stiamo cercando un perchè speravamo ovviamente di avere dalle perizie risposte piu' precise e circostanziate mentre abbiamo dovuto leggere un sacco di "è probabile che ..." "non è possibile accertare che ...", ecc .....

Le domande che hai posto, che ha posto Mimosa, come tanti altri non hanno trovato risposte. Io (forse sono un'ingenua) speravo che chi qui aveva preso a scrivere come anonimo lo stesse facendo per non esporsi troppo ma che l'anonimo (o gli anonimi) fossero in possesso di informazioni che ancora non conoscevamo.

A loro in particolare erano posti i miei quesiti. Facile dire ... non capite nulla, mi fate sorridere. Ma diamine: spiegaci il motivo! Invece di risposte sono arrivati degli "indizi" che a mio avviso, in questo momento non hanno grande valore.

Ad esempio quell'accenno allo stemma degli alpini: cosa porta con se?

Oppure il fatto il dieci aprile non fosse brutto tempo ma che il tredici abbia nevicato. Cosa ci ha detto? Solo che Piergiorgio, a prescindere da quando si è svolta quella benedetta gita precedente a S. Marco, ha gioco-forza annusato le tracce di Melania del giorno 18.

Ecco, ho avuto l'impressione ad un certo punto, che tutti questi interventi anonimi cosi' puntuali, cosi' metodici, fossero in realtà qualcosa di molto piu' significativo di quel che all'apparenza potevano sembrare.

Rileggero' con calma tutti gli scambi a commento di questo ultimo post. Cerchero' di comprendere "quando" hanno cominciato ad intervenire gli anonimi in forma cosi' massiccia.

Perchè, il dubbio noi si sia scritto qualcosa che si avvicinava molto alla realtà e che si volesse con quegli interventi incanalare il discorso su altri binari, mi è venuto eccome.

Non so che ne pensi. Che ne pensa Mimosa e tutti gli altri.

A vostro avviso, è possibile?

Stefania

Manlio Tummolo ha detto...

Quando un delitto è avvenuto, ma non si sa a che ora e in che giorno esattamente sia avvenuto, come poter sapere chi sia l'assassino? Come controllare gli alibi dei sospetti ? Ci sono dei DNA: si sono trovate le persone corrispondenti a questi DNA, i loro proprietari? In che occasione sono stati rilasciati sulla vittima e sui suoi oggetti ? Mi pare che di tutto questo poco o nulla si sappia, ecco perché il nulla. L'unica cosa che, da questo lunghissimo dibattito, si possa dedurre è che l'ipotesi di un'esecuzione materiale del delitto da parte di Parolisi sfumi come leggero vapore al sorgere del Sole, e che ipotesi alternative contro di lui non risultino (e comunque andrebbero dimostrate). Intanto il tempo si è perso, e l'assassino/gli sassassini hanno sempre maggiori probabilità di farla franca. D'altronde chi sostiene che sarebbe meglio non rifarsi a metodi scientifici, ma ad investigazioni fatte in modi tutti teorici, o illegali, rischia solo di incarcerare innocenti, lasciando comunque i colpevoli fuori dalla galera.
E sul metodo scientifico nelle investigazioni, devo ripetere che, finché la scienza è delegata o condizionata dall'interesse di una o dell'altra parte, se ne ricaverà sempre poco o nulla, per forza di cose, perché molti dati vengono piegati al comodo di ciascuno. Occorre dunque modificare la legislazione sulle perizie: ciascuna parte nomini periti che operino insieme in una commissione, analizzino insieme i dati, ne deducano insieme le conseguenze. Se c'è una discordanza sia messa a verbale e il giudice ne tenga conto. La verità, filosofica o scientifica, è sempre una, i falsi possono essere diversi. Quindi, per quanto umanamente si possa fare "in scienza e coscienza" (dicono i giuristi), con le nozioni oggi raggiunte, con le tecniche migliori in funzione, si cerchi di stabilire una visione precisa e determinata. Può essere che non sia la reale ed effettiva, ma la probabilità che lo sia risulta comunque maggiore, che con questa infantile opposizione di risultati che ci si getta addosso come in una battaglia di cuscini, divertente sì, ma senza alcun costrutto.
E va sempre ricordato che l'uomo, comnque, è fallibile, che i suoi metodi sono fallibili, che le sue nozioni sono parziali e fallibili. Di qui la ragione per farli progredire e non per farli regredire. Nessuno deve illudersi che, tornando a sistemi arcaici di indagine, si possano risolvere questi problemi, ma solo rischiare di vedere altri innocenti pagare per i reali colpevoli. La giustizia non è rappresaglia, non è vendetta, non è sacrificio espiatorio: QUESTO SIA CHIARO A TUTTI !

Anonimo ha detto...

A TUTTI
come valutate l'inserimento della Tommolini nel fascicolo di P. della stella alpina?
Io pur non capendo il nesso ho il sentore di qualcosa di negativo. Voi cosa ne pensate?
Marilia

ENRICO ha detto...

Caro MANLIO

sono giorni che stiamo ribadendo questo concetto : in mancanza di una valutazione il più possibile esatta dell'ora e del giorno del decesso non si può attribuire il crimine all'unico indagato sospettato di aver commesso il crimine nonostante non vi siano tracce della sua presenza sul luogo in cui è stato rinvenuto il cadavere.

Sembra che tale logica conclusione fatichi ad entrare nella testa di molti.

Spero, al contrario, sia ben chiara nella mente del Giudice

PINO ha detto...

Caro MANLIO,
Un concetto, il suo, che condivido punto per punto, anche se lo ha cancluso "gridando"-:)).

In alcuni miei interventi di qualche mese fa, scrivevo appunto quanto difficile, se non impossibile, fosse riscontrare risultati diversi e contrastanti totalmente, in perizie effettuate da autori diversi per uno stesso quesito, quando appunto, cioè:
"la scienza è delegata o condizionata dall'interesse di una o dell'altra parte, se ne ricaverà sempre poco o nulla, per forza di cose, perché molti dati vengono piegati al comodi di ciascuno", come lei ha scritto.
Lo stesso concetto, lo espressi con un detto popolare: "lupo non mangia lupo"
Mi si rispose, da più parti che, non sarebbe stato così come pronosticavo, perchè con la nomina da parte di un giudice terzo dei nuovi periti di "super parte", le cose sarebbero state diverse (sic).
Infatti LO ABBIAMO NOTATO! (grido pure io)
Saluti cordiali, Pino

Manlio Tummolo ha detto...

ULTERIORE CHIRIMENTO.

Un'altra cosa importante si può ricavare da questo dibattito e dal dibattito generale: questo omciodio, come quello Scazzi, è un delitto premeditato e ben organizzato da gente che sa come depistare, non tanto per segni lasciati sul corpo, sfregi di un'anima infantilmente crudele come quella di Achille che, trascinando il corpo di Ettore nella polvere, riteneva di soddisfare l'anima di Patroclo, ma che sa che basta tenere in un frigorifero (esempio: quelli grandi delle macellerie) un corpo per aumentare le difficoltà di indviduazione dei tempi di morte.
Chi uccide d'impeto generalmente è troppo preso dall'ansia o dall'eccitazione per riuscire ad evitare metodicamente e scientificamente di lasciare tracce significative, spesso non saprebbe farlo comunque, e spesso è egli stesso preso dal pentimento e si costituisce. Qui invece chi ha operato, lo ha fatto "scientificamente", metodicamente, anche nei finti depistaggi, atti a creare ulteriore confusione.
Un'altra cosa che vi apparirà probabilmente ingenua: ci si è chiesti quando e come Parolisi possa essersi cambiato d'abito, ma nessuno ha chiesto a lui, o ai vicini, se Melania Rea uscendo aveva gli stessi abiti con cui era uscita; e al solo marito se per caso era quella la biancheria indossata nel momento di vestirsi? Presumo che la richiesta sia stata fatta, ma in tutte queste discussioni, salvo miei errori, non mi sembra sia risultata. Nell'indagine, in questo come in altri delitti, l'obiettivo sembra solo quello di trovare un fesso qualunque a cui appiccicare l'etichetta di assassino, alla svelta, senza sforzo, poi se c'è qualche contraddizione, qualche problema, si cerca di aggiustarlo con analisi anch'esse affrettate, giusto per far dire al/ai periti che è giusto tenere in carcere qualcuno perché, forse e chissà, è l'esecutore materiale del delitto, l'auto-mandante. Certo, su queste basi, con questa superficiale e disinvolta metodologia, con questa fretta che confonde il buon uso del tempo e dei mezzi, con l'immediatezza, poco o nulla si ottiene.

PINO ha detto...

CHIEDO PERCHE', considerata l'impossibilità di stabilire giorno ed ora del delitto (che comunque torna utile all'indagato) non si ricorra alla valutazione di una cronologia che potrà essere stabilito irrevocabilmente solo dalla Semenogelina?
Perchè ignorarne ancora la presenza?
A chi tornerebbe utile?
E' una domanda. Si può porre senza essere linciati?
Pino

tabula ha detto...

Non mi sembra che le perizie siano state così inconcludenti.

Se non hanno portato a risultati certi, anche l'incertezza è una risposta molto solida,
perchè l'accusa si è nutrita di certezze che le perizie non hanno confermato in nessuna maniera.

Se le prime perizie lasciavano comunque aperti dei dubbi, lo stesso Tagliabracci non si era esposto relativamente ad una collocazione precisa del dna sulle labbra di Melania, ipotizzando che, se fosse stato rilasciato da un bacio col marito, lo stesso si sarebbe potuto collocare tranquillamente nel lasso di tempo che va tra il momento immediatamente successivo al pranzo di lei al momento dell'omicidio.

Mai e poi mai lo stesso aveva asserito che quel dna derivasse da un bacio dato appena prima che la donna morisse o addirittura subito dopo la morte.

Queste conclusioni sono state tratte dalla Procura o dall'Accusa, io adesso non so precisamente, ma può anche darsi siano fuoriuscite dalla penna di qualche giornalista che intendeva fare uno scoop, poi ripreso da tutte le altre testate.

Di sicuro l'ipotesi è sostenuta dalla dottoressa Baldi, e questa sì è una conclusione che non si capisce su cosa poggi, perchè essendo Melania morta diverse decine di minuti dopo l'inizio dell'aggressione all'arma bianca che ha subito,
sostenendo la sua ipotesi si aggiungerebbe il problema della dilatazioen dei tempi già troppo ristretti della presenza di Parolisi (peraltro non accertata) a Ripe.

Se è stato Parolisi a colpirla, sempre che sia stato lui, dovrebbe averla lasciata necessariamente agonizzante, perchè avrebbe dovuto tra le altre cose lavarsi cambiarsi e fare sparire ogni sua traccia fisica compresa l'arma del delitto.

Dire che sia tornato indietro per baciarla una volta morta, non regge.
A meno che la stessa intendesse al momento dello staging, peraltro anche questo tutto da provare.
Dire che l'abbia baciata mentre la stessa agonizzava, contrasta con quanto affermato dalla stessa Baldi che il dna salivare si dissolva dopo un paio di minuti.
Del resto la sua affermazione non è supportata da pubblicazioni precedenti, anzi ve ne sono diverse che sostengono l'esatto contrario, nè dalle consuete procedure quando si sostiene una tesi che interessi tutta la comunità scientifica, essendo stato il suo test finalizzato unicamente alla dimostrazione della tesi.

Del resto il fatto che le perizie accertino che non sia affatto sicuro che quel dna potesse essere salivare o di altro genere, stronca radicalmente completamente ogni ipotesi su un eventuale bacio prima, dopo o durante.

E non mi sembra poco da parte di una perizia considerando che, se pur non chiarendo affatto la sostanza biologica di cui si parla,
bocci e cassi radicalmente al contempo ogni illazione sul suggestivo bacio della morte.

Voi dite che andrebbero nominati altri periti, ma vorrei farvi notare che altre perizie allungherebbe ulteriormente i tempi.

Io credo ci sia molto materiale a disposizione del giudice per cominciare a verificare se tutte le ipotesi finora sostenute come certezze inattaccabili, possano davvero essere definite tali.

Relativamente allo stemma alpino, c'è un chiaro richiamo alle croci incise sul corpo di Melania.

Croci incise che, ricordiamolo, sono leggibili sotto molteplici possibilità interpretative, e qui dentro ma soprattutto là fuori nel web, possibilità, fantasie, richiami esoterici e accostamenti di simbologie, ne ho letti di tutti i generi.

Anonimo ha detto...

TABULA
non hai risposto al mio dubbio.
Non ti pare sia stata data troppa importanza alle croci incise sul cadavere fino al punto da legarla agli alpini, precisamente a P, che era una alpino? E l'aver inserito questo nel dossier di P.
mi fa pensare non tanto bene sulle intenzioni della Tommolini.
Tu cosa pensi?
Marilia

tabula ha detto...

Marilia.

Ti risponderò così.
Non ci ho mai riflettuto pienamente, ma so che quel giudice è molto scrupoloso.
Non so e nemmeno mi sono posta il problema che la giudice Tommolini possa avere idee preconcette sul caso, ma se dovesse averle avute ha dato prova di grande intelligenza, grande professionalità ed apertura mentale sottoponendo i suoi dubbi alle perizie degli esperti che ha nominato.

L'avere inserito nel fascicolo di Parolisi lo stemma alpino significa che non si è fermata alle parole altrui, ma ha saputo trovare un nesso plausibile, più di tante altri ipotizzati, con l'ambiente lavorativo di Parolisi.

Ci vorrebbe un esperto di simbologia per accertare se ci sia un rispecchiamento concreto o se le croci dello stemma rispondano ad una semplice somiglianza come tante.

Ti faccio comunque presente che lo stemma è degli alpini guastatori, e Parolisi non è mai stato un guastatore.

Ma di sicuro ne ha conosciuto.

affermare che Parolisi abbia firmato il delitto, un pò sarebbe come dire, perdonami Massimo se ti prendo ad esempio per assurdo, ma sei quello conosciuto da tutti qui dentro, che se Prati e in un'ottica paradossale, se mai dovesse uccidere qualcuno (forse me dopo questa considerazione) si preoccuperebbe di far sparire ogni traccia di sangue e l'arma del delitto, ma poi tornerebbe sul cadavere per scriverci sopra "volando controvento".

Se mai dovesse trovarsi rispondenza con quella simbologia individuata nello stemma, sarebbe lecito pensare al delitto di un pazzo molto pericoloso, esaltato dal mondo militare e ossessionato dalle sue simbologie.

Per il momento Parolisi sta affrontando un processo come persona capacissima di intendere e di volere, poi vedremo.

tabula ha detto...

Aggiungo: non credo si dia troppa importanza a quelle croci.

L'accusa sostiene che la mano omicida sia la stessa che ha effettuato lo staging, e quindi una persona che non si è posta problemi nè morali nè di naturale ritrosia nel manipolare un cadavere incidendolo, come non mancava di osservare Annika, stando vicino deturpando e sfregiando le parti intime esposte della povera vittima.

Se è vero che Parolisi ha abbassato lo sguardo nel visionare le foto del corpo della moglie proiettate mentre veniva presentata la perizia, se è vero che ha preferito non guardale,
e se questo è stato interpretato, per quanto dallo zio di M., che non è psicologo nè psichiatra, come un segno di non accettazione dell'orrore compiuto, come un segno di negazione da parte di colui che ritiene l'assassino,
bisognerebbe sovrapporre questo comportamento a quello di una persona che non solo ha visto e guardato molto bene la donna morta,
ma si è avvicinato a lei e con molta freddezza e mano ferma ha inciso il corpo.

Certo, qualcuno potrebbe sempre dire che Parolisi abbia fatto finta di non voler guardare quando in realtà quel corpo morto non gli faceva nessuna impressione, eccetera eccetera, oppure che abbia fatto finta di far finta o ci si potrebbe complicare la vita in mille modi arrampicandoci sugli specchi di analisi psicologiche casarecce o nominando periti che colgano la scintilla dello sguardo o il mento che trema, ma forse no.

Rimane il fatto che chi ha compiuto lo staging ha inciso qualcosa sulla pelle di un cadavere, stando molto molto vicino alle zone intime della stessa, e questa è stata una scelta molto precisa, perchè quelle croci potevano essere composte assai meno cruentemente incrociando legnetti o adoperando un pennarello indelebile.

No, era una cosa che lo stagiatore ha meditato per bene portandosi dietro l'attrezzo giusto.

Ma non avrebbe potuto mai farlo standosene ad occhi bassi o evitando di guardare quel cadavere.

Anonimo ha detto...

Tabule
il tuo discorso fila alla perfezione, mi sono lasciata trasportare troppo in fretta dalla negatività pensando che il gesto della Tommolini significasse un suo pensiero che comunque P. è colpevole.
Marilia

tabula ha detto...

@Marilia

potresti anche avere ragione, per carità.

La mia è un'impressione generale di scrupolosità del Giudice.

Questo non toglie che possa già essersi formata o già avesse un'opinione propria.

Anonimo ha detto...

Tabula
mi pare aver letto che il giudice T.non ha in questo processo il compito di indirizzare le indagini su un altro versante ma solo quello di giudicare l'imputato. Per questa ragione ho pensato in negativo perchè mi è venuto spontaneo credere che legasse "la stella alpina" a Salvatore.
Marilia

Anonimo ha detto...

E' stato pubblicato l'alibi di Pac?

Rich




























































































tabula ha detto...


Marilia, ti ribadisco in breve: non ne ho la più pallida idea.

Se dovesse esserci una reale rispondenza di quei segni con lo stemma degli alpini guastatori, ha fatto bene ad inserirne le immagini nel fascicolo.

Allo stato attuale delle cose credo che il giudice per ora stia semplicemente incamerando dati che valuterà globalmente.

Mimosa ha detto...

Tabula
hai detto proprio bene sopra, e vorrei sapere dallo zio-cugino che (appunto né psicologo né psichiatra) accusa SP di freddezza e cinismo e quindi di colpevolezza per aver tenuto basso lo sguardo, se davvero lui e il padre della vittima lacerata hanno guardato le immagini dello strazio con coraggio e insensibilità o, se non altro per rispetto delle nudità così esposte, hanno evitato di farlo?
A che titolo inoltre era presente un “semplice” parente?
Se si fosse trattato di mia figlia non avrei avuto piacere stesse a guardare neanche mia sorella, e dico tra donne!

Peraltro avrei subito querelato i media che hanno divulgato il documento senza oscurare le foto più scabrose. E pensare che tanto scalpore aveva suscitato il video di Teleponte, in cui si vedevano solo le gambe e da lontano!

E ti confesso, cara Tabula, io le ho viste le foto che sono inserite nella perizia e ho dovuto riguardare qualcuna, purtroppo, quando avete preso a parlare dei “disegni figurati” ma ti assicuro che l’ho fatto con estremo riguardo e pudore.

A proposito, non sono riuscita a vedere nessuna figura, ma se proprio vogliamo nei tagli sull’addome (due linee perfettamente parallele oblique e un paio di traverso parallele tra loro, con un’altra riga che interseca nel mezzo) io vedevo due lettere giganti una “A” e una “F”.

Ultima cosa: condivido in pieno quello che hai scrito in merito al cinismo dell’intagliatore.
Pensa che il corpo senza vita era poggiato sul fianco destro e lui ha inciso la coscia sinistra, poi l’ha steso e ha fatto il resto.

Non posso nemmeno immaginare la sua freddezza nel comporre la scena. Quando lo beccheranno sarò io la signora bionda in prima fila a gridare “bestia”!

Mimosa

ENRICO ha detto...

Se si leggono i tre commenti in calce all'articolo sullo stemma degli alpini che il Gup avrebbe inserito nel fascicolo:

http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2012/10/02/news/delitto-melania-c-e-una-pista-per-le-croci-ritrovate-sul-corpo-nbsp-1.5792375

ci si renderà ben conto di quale danno possa aver fatto la disinformazione martellante operata dai media nei riguardi di questa vicenda.( da notare l'osservazione di uno dei commentatori a proposito del rito abbreviato ! )

Con un'opinione pubblica ridotta in queste condizioni e con un PM deciso fin dal primo momento a guardare in una sola direzione, il compito del giudice non sarà certo facile.

tabula ha detto...

@Mimosa
da quanto riportato sui giornali sembra che lo zio abbia accompagnato fuori il padre di Melania che non si sentiva di vedere quelle immagini.
Poi non so se lo zio sia rientrato e le abbia guardate, o se abbia preferito evitarle osservando cosa facesse Parolisi nel frattempo.

difatti abbiamo tutti notizie del comportamento dell'indagato tramite le sue parole su tutti i giornali, e le critiche riguardo al gesto di essersi seduto il più lontano possibile dallo schermo e tutta la dovuta serie di considerazioni a commento in chiave colpevolista che sono ormai un classico, quindi forse le immagini sullo schermo non le ha guardate troppo nemmeno lo zio.

Comunque nemmeno a me piacerebbe nè guardarle, e le ho fino ad ora evitate, nè che siano esposte le foto in certe condizioni di un mio/una mia congiunta, neanche da parte di altri congiunti.

Mimosa interessante A F, una sigla, un acronimo, si leggono chiaramente?
ricordavo di aver letto potesse esserci una L.
andrò a rileggermi i motti scritti sui nastri sotto gli stemmi.

(lo so, l'ho pensato anch'io)


@Enrico
avevo notato anche io quei commenti, veramente rozzi ed inquietanti.


PINO ha detto...

Ho proprio la sensazione di aver concesso troppa fiducia, in questo blog, nelle intenzioni del gup.
Mi maschero da corvo, nero come il carbone, (pur senza condividerne il simbolo) e ripeto quello che ho già ripetutamente scritto: chi ci conferma che le premure del giudice T., nell'organizzare tutta una serie di nuovi accertamenti, abbiano lo scopo di veder chiaro nella nebbiosa proposta accusatoria, con i rosei intenti che gli abbiamo attribuiti?
Non vi dice nulla il fatto che abbia accettato 3 perizie dove nessuna delle quali abbia riportato le risposte sulle precise richieste contenute nei quesiti proposti?
Cosa vi suggerisce la qualità delle perizie stesse, delle quali abbiamo discusso io e Tummolo, ed il mio "lupo non mancia lupo", espresso molto più chiaramente, dal sopracitato?
Perchè, proprio in questo momento, molto particolare per il processo, il giudice scarica dal pc personale, e li unisce agli atti, i segni distintivi degli alpini?
Non certo per "chiarire", la posizione del Parolisi, se non come coinvolto, anche nell'esecuzione degli sfregi?
Perchè sono stati sottoposti ad un nuovo riscontro del dna i macedoni, se si sapeva già dei risultati negativi della prova?
Per dimostrare cosa?
Per dimostrare che "tutto" era stato fatto, prima di pronunciare un verdetto...
Siccome in questa sede. come diceva Stefania, si scrive solo, ignorando quello che scrivono gli altri, mi asterrò, e questa volta definitivamente, da ogni ulteriore intervendo, seguendo l'esempio di qualche altro che l'ha fatto, intelligentemente, prima di me, lasciando la frittata sul fuoco, perchè difficile rilevarla; ed anche per mitigare possibili delusioni.
Saluti a Tutti, PINO

Anonimo ha detto...

Pino sono d'accordo con te, Parolisi è fottuto, anche se non capisco perchè. In fondo non c'è stato niente nelle perizie che potesse convincere della sua colpevolezza. Non credo che tutte le contaminazioni da DNA estraneo alla coppia siano state distrutte, ma mi stupisce che non si sia disposta nessuna ulteriore analisi. Poi la notizia della croce simbolo degli alpini messa agli atti, che non mi ha dato una sensazione di gelo. L'unica cosa che lascia uno spiraglio fievolissimo di speranza è il pessimismo espresso dai Rea ma forse hanno agito di furbizia. Ora attendo solo il prossimo articolo di Massimo per aver maggiore chiarezza in quel tumulto di idee negative che mi frullano nella testa. Forse abbiamo venduto la pelle dell'orso prima di prenderlo.
Ma come mai oggi ci sono stati così pochi interventi? Tabula, Antonello, Pino, Mimosa, Anna, Stefania, Manlio e tutti gli altri vi siete?
Marilia

tabula ha detto...

Se i giochi non fossero aperti, i processi non avrebbero senso.
Davvero, Pino, credi che la Tommolini possa avere richiesto quelle perizie con la malizia che gli hai attribuito?
E sulla base di cosa, della fotocopia di uno stemma degli alpini allegata agli atti?

Dimmi: se fossi tu il giudice, tu che credi che Parolisi non possa aver materialmente compiuto il fatto, ed avessi finalmente creduto di trovare il bandolo della matassa di quegli sfregi, non l'avresti inserita agli atti?

Ricordati che non c'è uno straccio di dna di Parolisi sulla scena del delitto.
E non c'è neanche un movente convincente, tra l'altro.

Perchè mai dovrebbe preoccuparti quello stemma, vorresti darmi ad intendere che Parolisi sia l'unico alpino o alpinA in circolazione?


Ti sei già scordato i dna femminili, la sg, l'impronta di scarpa femminile, le esternazioni molto chiare della dottoressa Gino sulla totale estraneità di Parolisi al delitto?

mannaggia..

Beh, riflettici su. altro non posso dirti.

Manlio Tummolo ha detto...

Leggevo una sentenza britannica in un testo che ho citato in altro articolo del blog, sul Diritto comparato: ebbene ci sono due figlie, disederedate dal padre, che però cambia idea, si pente, e dispone che il notaio riammetta come eredi le figlie. Il notaio (inglese, non italiano: non fraintendiamoci) procrastina per gli affari suoi; il padre muore prima che il testamento venga aggiornato. Le figlie devono intentare un processo. In 18 pagine fitte di verbale con caratteri assai piccoli, con riferimenti molto accurati al Diritto interno ed internazionale, i giudici dicono che è giusto risarcire le due figliole, ormai orfane. Però non ho ben capito perché il loro ricorso venga respinto, dopo avere detto che avevano ragione. Mah, signori, la logica che guida i giudici è piuttosto strana, non è quella dei comuni mortali. Non è un caso che i jeans possano essere considerati più validi di una cintura di castità o di una infibulazione, per cui la donna che li indossa si fa violentare solo volontariamente...
Che ci volete fare: ci si può aspettare sempre di tutto alla conclusione di un processo. Si spera tuttavia che, se non sorgono elementi nuovi, ora in primo grado o nel secondo, questo graduato alpino fedifrago sia perlomeno assolto dall'accusa di omicidio.

tabula ha detto...

Mimosa.
prendi queste immagini come un esempio, per capire di cosa stiamo parlando.

Questo dovrebbe essere lo stemma del 2° reggimento guastatori, tra quelli che ho potuto trovare in rete il più provvido di croci

http://it.wikipedia.org/wiki/File:CoA_mil_ITA_rgt_genio_02.png

Il motto è "PER OMNIA ASPERRIMA"
L'acronimo sarebbe POA.

quest'altro è lo stemma dei guastatori alpini 32° reggimento.

http://it.wikipedia.org/wiki/File:CoA_mil_ITA_rgt_genio_32.png

Però non ci sono croci particolari, il motto è "FINO ALLA FINE". L'acronimo sarebbe FAF.

Le lettere, dicevi sembravano una A ed una F? Alla Fine?

Però che senso avrebbe da parte di chiunque mettere su un corpo la citazione di uno stemma con parte del motto dell'altro?

Chi fa parte del gruppo non farebbe confusione.

Comunque in giro per il web si trovano molti stemmi e molti motti, naturalmente non posso di certo sapere quali abbia trovato e deciso di allegare il Giudice, magari sono stemmi specifici di qualche sottogruppo con croci e motti più corrispondenti di quelli che ho potuto trovare io, che francamente mi sembra richiedano uno sforzo di fantasia.


Sira Fonzi ha detto...

Ciao Massimo,

a pagina 204 e 205 della perizia di Bruno ci sono due foto che raffigurano i pantaloni che Melania indossava.

A meno che non abbia male interpretato si è sempre sostenuto (almeno fino a che ho seguito assiduamente gli sviluppi del caso) che i pantaloni e i collant sarebbero stati abbassati da Melania volontariamente o sotto minaccia.

Nelle foto si vedono i pantaloni completamente rivoltati come può girarli una persona che non li indossa.

Chi si abbassa i pantaloni indossandoli li fa calare morbidamente, la vita del pantalone dovrebbe rimanere in alto e sotto di essa si dovrebbero formare le pieghe tipiche del pantalone che si adagia su se stesso.

In quelle foto sono completamente rivoltati e si può infatti vedere la parte interna del pantalone, come se qualcuno di fronte a Melania avesse preso il pantalone dalla vita e calato rivoltandolo come si fa quando si vogliono sfilare.

Fammi sapere cosa ne pensi

Grazie

Sira

Mimosa ha detto...

@ Tabula
tra poco ti descriverò il disegno e tu lo rifarai a tavolino seguendo le indicazioni che ti darò.
Comunque quelle che ho visto come "A" "F" sono intrecciate tra loro, ma la "F" potrebbe anche essere una "E" perchè c'è una terza riga sotto che si vede a mala pena nella foto.

Comunque, grazie, mi sono dovuta rivedere la foto e più volte per poter essere precisa ...
meno male che ho lo stomaco forte!
Ma non ti preoccuppare, chiedi pure ;-))

Mimosa


Mimosa ha detto...

@ Sira
quello che hai rilevato è la stessa identica cosa che proprio ieri mi è venuta a mente!

Concordo!

E dimmi, vedi anche tu l'assorbente o il salvaslip?

Ciao
Mimosa

ENRICO ha detto...

@ PINO

io non ci posso credere che le due paginette con lo stemma degli alpini scaricate da internet dal giudice Tommolini possano rappresentare LA SVOLTA risolutiva di questo grottesco caso di cronaca nera.

Se Parolisi dovesse essere condannato perchè sui fregi del reparto alpini guastatori sono raffigurati" simboli , forse croci, che per il magistrato potrebbero ricordare quelli che l’assassino della donna ha inciso sul corpo della vittima nel tentativo di depistare le indagini".e pertanto - essendo l'imputato stesso un alpino - ne conseguirebbe che solo costui può essere l'autore di tali incisioni post mortem, credo che saremmo di fronte alla più ridicola e strabiliante delle sentenze.

Roba da ricorrere immediatamente alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo

ENRICO ha detto...

@ MIMOSA

non ho volutamente guardato le foto ( nè le guarderò mai) ma quanto ha osservato SIRA a proposito dei pantaloni mi ha molto colpito.

Aspetto ulteriori approfondimenti

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
allora secondo te la descrizione di questo disegno sulla gamba di M è meglio che lo mandi in privato a Tabula e non sul blog?
Ti impressioneresti?
Altri sarebbero impressionabili?

Aspetto consiglio.

Mimosa

ENRICO ha detto...

@ MIMOSA

lascia perdere la mia personale avversione per "documenti" del genere ma, francamente, non saprei se sia corretto divulgare pubblicamente immagini di questo tipo.

Mimosa ha detto...

@Enrico, ma io non divulgo immagini, descrivo asetticamente un disegno geometrico da riprodurre sulla carta, facile per un architetto o un geometra o anche per un semplice appassionato di disegno, senza nulla di macabro, solo con parole tecniche.
Un disegno in cui anche chi non ha visto la foto (e ti assicuro che ci ho messo tutta la mia capacità di "astrazione" per rivederla così tante volte per descrivere il disegno) può rendersi conto da solo quale simbologia è nascosta.

Mimosa

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
... aggiungo:
con terminologia tanto tecnica che sicuramente non turba nessuna sensibilità, credimi.

ENRICO ha detto...

@ MIMOSA

allora non capisco perchè mi hai chiesto se mi sarei impressionato ???!!!.

Io mi riferivo alle foto sulla relazione.

Comunque se posso esprimere la mia personalissima opinione a proposito dei simboli,lasciatemi dire che la ritengo una gigantesca BUFALA, indegna di una seria indagine investigativa e di un equo processo

ENRICO ha detto...

Ps MIMOSA

ovviamente non mi riferisco a te, mi riferisco a chi ha la responsabilità delle indagini se davvero dovessero essere messi agli ATTI i simboli degli alpini producendoli come "indizi gravi precisi e concordanti" !

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
pensavo che potrebbe impressionare anche solo la descrizione di un disegno pensando allo strazio di un cadavere.

Ad ogni modo qualcosa potrebbero voler significare quei segni, altrimenti perché per es. tracciare una "X" sull'addome e quell'intreccio di parallele verticali e orizzontali sulle gambe?

Forse non sono simboli veri e propri, ma solo un sadomasochistico divertimento per l'incisore?

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
hai ragione, finora non mi ero espresso in merito, ma non vedo proprio da quale spirito profetico è uscita l'assimilazione agli alpini.
Forse una qualche mosca ha fatto il suo ronzio nelle orecchie al giudice e lei ha voluto appurare solo per far tacere quel ronzio?
In tal caso possiamo immaginare chi era il moscone ...

Così accontenta tutti e poi farà i conti con tutti .
Mimosa

tabula ha detto...

@Mimosa
.
visti i precedenti, sarà meglio basarci su una griglia per la costruzione dell'immagine.

A volte mi sorge il dubbio che quelle croci potrebbero non significare nient'altro se non deturpazione.

Non so se su una pelle umana sia molto agevole cercare di incidere un disegno, ma neanche un semplice segno, poi dipende anche dalla capacità tecnica e rappresentativa di chi opera.E, naturalmente, dipenderà dal tipo di pelle dall'elasticità della stessa e dal punto in cui si intende incidere.

Questo per dire che se lo stagiatore avesse cominciato dalla coscia sinistra inserendo una A E oppure una A F, o se volete una L, una volta constatata la difficoltà tecnica potrebbe essersi limitato a deturpare il resto con linee a casaccio.

Ma può valere anche tutto il contrario, e quei segni essere precisi intenzionali e significativi, in una relazione lineare con le intenzioni di chi li ha incisi.

In fondo, ribadisco, quella di sfregiare il cadavere è stata una scelta molto precisa.

Uno sfregio poteva essere presentato in mille altri modi, un messaggio poteva essere lasciato senza toccare il corpo.

Tra l'altro se vogliamo rifarci alle statistiche, pare che i congiunti che uccidono abbiano la tendenza a chiudere gli occhi della loro vittima o a coprirgli il volto in un gesto di negazione.

Se non sbaglio in questo caso si parla di occhi aperti, quindi nessuna negazione da parte dello stagiatore, anzi: l'omicidio viene ribadito ulteriormente tramite il deturpamento del corpo, operato stando diversi minuti molto molto vicino al cadavere.

E' un gesto di sfregio, o se volete un gesto di appropriazione estrema, ma anche un atto necrofilo, perchè non fai una cosa del genere se non è nelle tue corde.

Anonimo ha detto...

Per me gli sfregi non sono rilevanti. Ci poteva anche essere scritto salvatore parolisi e comunque non dimostrerebbe nulla. La mia impressione è che S non sia più sospettato come colpevole d’omicidio ma come mandante(difficile da dimostrare).

A proposito dei jeans.
Non riesco a capire quei buchi,tagli(non so come definirli). Nella perizia non mi sembra di aver letto nulla su quei buchi. Ad un certo punto c’è solo scritto: i vestiti presentavano in più punti minute lacerazioni ad occhiello. Non capisco se erano già cosi, o se qualcosa li ha colpiti, e perché i collant sono intatti a parte una smagliatura e non presentano gli stessi buchi?

Kiba
p.s. ci tengo a precisare che l'anonimo sotto il mio ultimo commento non sono io. Non scrivo MAI senza firmarmi(e non scrivo critiche gratuite o insulti) e spero che almeno Massimo lo possa vedere

tabula ha detto...

lacerazioni ad occhiello prodotte presumibilmente con cosa?

per occhiello si intende l'alloggiamento tipico per esempio dei bottoni?

quindi una specie di taglietto verticale?

O in questo caso con "occhiello" si intende un buco rotondo?

E' una moda avere dei tagli o taglietti nei jeans, quei buchi sono davvero riferibili all'azione del depistatore?

@Kiba

è già molto difficile dimostrare che P. possa essere stato l'autore materiale dell'omicidio,
è stata esclusa la presenza di un complice stagiatore perchè non c'è stato verso di dimostrare chi potesse essere,
e a maggior ragione ipotizzare un omicidio premeditato del quale P. potesse essere il mandante, è indimostrabile.

Se fosse il mandante, l'imputato avrebbe fatto di tutto per farsi notare a Colle San Marco, a costo di attaccare bottone con chiunque transitasse nei paraggi, ed oltretutto avrebbe cancellato il profilo facebook con largo anticipo.

Inoltre, neanche un cretino patentato commissionerebbe l'omicidio della moglie facendolo portare in un posto che frequenta per lavoro o per "altro".

Mimosa ha detto...

Buongiorno

I tagli della cute post mortem possono anche non essere simboli di niente, ma significano di sicuro una cosa in più sulla personalità dell'individuo: aveva la mano ferma perché le linee verticali oblique sono perfettamente parallele e quelle che le intersecano in orizzontale lo sono altrettanto.


Quei taglietti sui pantaloni non sono lacerazioni sono "moda".

Anonimo ha detto...

Vorrei sapere dove la dr. ssa gino avrebbe scritto che parolisi è estraneo all'omicidio. Anzi " le esternazioni molto chiare della dr.ssa gino sull'estraneità di parolisi"
Nella perizia non è scritto e Nelle conclusioni neppure.

Spero non vi riferiate alla pag 15 della suddetta relazione perchè la stessa genetista riporta in corsivo le dichiarazione del consulente di parte, dr. giardina.
Leggere con più attenzione non fa male prima di attribuire ad una seria professionista conclusioni che un perito settore NON avrebbe mai potuto fare e che sono invece concesse al consulente di parte, che non presta giuramento.
la differenza è sostanziale.

Anonimo ha detto...

@Tabula

Perfettamente d'accordo con te sul fatto che comunque non è dimostrabile. E' solo una mia impressione, ma senza dilungarmi su questo vorrei tornare un momento sui Jeans.

Non vorrei alzare un polverone inutile, ma a me sembrano piccoli forellini sparsi. Due di questi buchi sono sulle tasche interne del Jeans, per questo non le attribuivo ad un taglio di moda. Inoltre non capisco la necessità di evidenziarli.
Lo chiedo solo perchè mi era venuto il dubbio dei collant integri(a parte la smagliatura)

Kiba

tabula ha detto...

@Kiba
non so risponderti.
Non so se siano taglietti sporchi di sangue o taglietti "puliti", nel qual caso penso abbia ragione Mimosa, sono i comuni tagli sui jeans, anche io ne ho qualcuno già bucato, a meno che quei taglietti siano abbastanza grandi da farti pensare di essere serviti per tirar fuori l'eventuale contenuto dalle tasche.

O potrebbero far parte dello staging con un attrezzo pulito, certamente, ma non credo abbiano un senso.

Non ne ho mai sentito parlare, per me è una novità, non voler guardare quelle foto è un mio limite, ma preferisco così, non violarmi e non violare.

Lascerò che sull'argomento ti rispondano altri.

tabula ha detto...

Caro Anonimo.
Estrapolare le frasi dal contesto è un bel gioco, il tuo preferito.

Ma anche un bel gioco dura poco, e dopo questa precisazione che nemmeno dovrei farti, perchè darti indicazione sulla comprensione del testo è un insulto alla tua intelligenza,
non ti risponderò più.

Se la dottoressa Gino ha fatto quella citazione al termine delle sue analisi sulla presenza, anzi sull'assenza di dna di Parolisi sul cadavere cha ha personalmente constatato, è perchè l'ha ritenuta calzante.

Non mi risulta abbia inserito quella ben specifica frase per contestarla.

Quindi, averla riportata ha un senso.

Un senso che non ti piace, ma questo è un tuo problema.

Mimosa ha detto...

Stanotte mi ero volontariamente impegnata a rispondere @ Tabula in merito al disegno con le lettere intrecciate che mi pareva di vedere, e dato che il lavoro improbo l’ho svolto, lo pubblico per la curiosità di qualche interessato, se lei non vuole cimentarsi e la capisco.

Il lavoro grafico è questo:

Traccia da sinistra a destra, con leggera inclinazione di 15° circa, due linee verticali perfettamente parallele di una lunghezza di 20 cm, la prima esterna a sinistra nominala (a), la seconda quella di destra falla però iniziare a circa 1/3 più in basso dell’altra e chiamala (b).

Poi traccia una linea verticale che inizi dall’apice della (b) e scenda ad intersecare la (a) e chiamala (c). Lunghezza come le altre.

Ora traccia le linee orizzontali anch’esse parallele tra loro.
La prima, quella superiore (d), inizia dall’apice della (b) e va verso destra per un bel po’.
Quella di sotto (e), tracciata ad una certa distanza (come circa il 1/3 di prima), falla iniziare dalla verticale (c), essa interseca entrambe le oblique finendo dove termina quella orizzontale superiore (d).

E’ così che io vedevo le due lettere giganti “A” e “F”.

Però, siccome devo essere precisa, come ti ho anticipato, c’è una terza orizzontale parallela che chiamo (f), a poca distanza dalla (e), che inizia esternamente alla (c). La lunghezza di questa nel complesso è quasi identica alle (d) e (e), pertanto si interrompe prima.

Per questa ragione, guardando meglio, ho aggiunto che la “F” potrebbe essere una “E” (incompleta).

Per completezza ci sarebbe un’altra linea parallela che inizia molto all’esterno della (a).
Questa è posizionata poco sotto alla (d) e interseca tutte le verticali, è molto precisa nell’ampio tratto esterno sinistro e molto sfumata dopo l’intersecazione (come di un pennino spuntato).

Ora fate quello che volete. Potreste vedere altro che io non vedo.

Mimosa

Anonimo ha detto...

Quando si dice lo stile....

Rileggiti la perizia che è meglio. meno fuffa

Mimosa ha detto...

@ Anonimo
a chi ti rivolgi così elegantemente?
Si riprendono gli attacchi?

Mimosa

tab ha detto...

@mimosa.
grazie.
proverò a riprodurla graficamente per capire di cosa si stia parlando.

Unknown ha detto...

Ciao Sira.

Sì, come hai detto i pantaloni ben difficilmente può esserseli sfilati da sola. I dettagli per supporlo ci sono tutti, a partire dalla posizione in cui si son trovati (attaccati alle scarpe) per arrivare alla parte alta dei jeans, ora attaccata ai piedi, quella in cui è infilata la cintura, che nella foto risulta rivolta in fuori. Chiaro segno che qualcuno ha messo quattro dita ai lati, tranne il pollice, e li ha sfilati a forza fino ai piedi. In fondo bastava essere in due per poterlo fare. Uno prende Melania alle spalle appoggiandole la lama di un coltello al collo, e magari la fa cadere su di sé, l'altro sfida qualche calcio e prende i pantaloni (a vita bassa) dalle anche e li sfila fino ai piedi. Una donna in quelle condizioni dove può mai andare?

E, giusto per anticipare qualche obiezione, lo sfilamento totale dei pantaloni non può essere avvenuto dopo la morte, perché è provato che Melania inizialmente sia rimasta adagiata sul lato destro per diverso tempo e, di conseguenza, la parte destra dei jeans poggiava a terra rendendo impossibile calarli senza far andare il cadavere in posizione supina (come poi lo si è trovato).

Tante altre cose non tornano e pare proprio che qualcuno volesse toglierli completamente quei pantaloni. Ma come si è arrivati a questo punto?

Proviamo a fare un esperimento del tutto immaginario, giusto per vedere se si allinea ai fatti ed è verosimile, e (perdonami se lo faccio) adattiamolo a te, Sira (ma ogni donna lo può adattare a sè stessa). Ed allora immagina di essere una moglie tradita, una moglie che non si fida più di suo marito, una moglie con una figlia piccola e, per forza di cose, non può muoversi liberamente. Ora facciamo un salto a piedi pari senza chiederci come possa esserci stato un appuntamento, ma vanno bene anche un messaggio recapitato da un'altra amica o partito da un numero insospettabile, come anche una busta nella bocchetta della posta o un incontro sotto casa o in condominio, e mettiamo che questo appuntamento ti agiti, ti riscaldi il cervello talmente tanto che non pensi ad altro e lasci a casa anche il cambio della bimba. La borsetta fra i monti è un intralcio e non serve.

Perciò, dopo aver saltato questa parte, immagina di ritrovarti accanto a un monumento a parlare con un paio di persone ferme in auto, persone che bene o male in qualche modo conosci. Magari una di queste è donna e ti dice di aver fatto sesso con tuo marito, o di sapere chi ha fatto sesso con lui e dove. Magari hanno una divisa e magari una donna per vendicarsi di lui, che ha anche altre amanti, che l'ha scaricata e non le ha permesso di finire il corso nel migliore dei modi (chi lo sa?), ti dice che vuol darti le prove, che vuol farti vedere dove ti hanno fatta cornuta (è davvero inusuale possa accadere un fatto del genere?).

Tu non lascieresti mai la tua bimba da sola, ma il nervosismo ti sale alla testa e te la scalda, tanto che non rispondi neppure al cellulare... in fondo la piccola sta giocando col padre e ti dicono che in venti minuti si fa tutto, si va e si torna. Tu Sira saliresti nella sua auto, o in un mezzo militare che non desterebbe sospetti a Ripe, per trovare le prove che inchiodano tuo marito, che altrimenti negherebbe l'evidenza dei fatti mentendoti come ha sempre fatto, o rinunceresti tornando alle altalene? Questo è un punto focale, la decisione da prendere subito mentre lo stress da tradimento ti attanaglia la mente e senza perdere tempo, perché tempo non ce n'è.

continua...

Unknown ha detto...

segue...

Se la fiducia nelle divise (ammesso fossero in divisa), unita alla gelosia ed alla voglia di rivincita, ti facessero salire, ad un certo punto ti ritroveresti all'angolo di un chiosco con le persone che ti hanno accompagnato davanti a te. Chiaramente quanto ti hanno detto e mostrato ti ha fatto andare ancor più fuori di testa, tanto che dici parole fuori dai denti, parole che stonano con l'ambiente militare o che precluderebbero ad una prossima separazione per un'altra coppia. Vorresti denunciare sia tuo marito che le donne che hai di fronte, o altre donne che ti han detto aver fatto sesso con tuo marito (le possibilità son tante). Forse lo minacci solo e non lo faresti mai, ma lo dici in maniera sbagliata e senza pensare che potrebbero esserci conseguenze drastiche per te...

Ed allora iniziamo un'altra scena. Immagina che queste persone si sentano venir meno la terra sotto i piedi, si guardano negli occhi e non sanno se mai tu metterai in pratica le minacce. Ma sembri convinta, quindi bisogna correre ai ripari. Per cui una di queste si sposta ed esce dalla tua visuale. Mentre parli con l'altra lei fa il giro, si mette i guanti, sono anche in dotazione all'esercito, e ti afferra da dietro. Mette il suo braccio sinistro sotto la tua ascella sinistra stringendo con la mano la parte superiore della tua spalla destra, un ginocchio sulla tua schiena, per inarcarti, e la lama del coltello che tiene con la destra, la punta alla sinistra della tua gola. Insomma, ti blocca, e se fosse grande e grosso, e se avesse molta forza, non riusciresti a muoverti di molto.

Cosa vogliono fare? Come farti tacere? Forse non lo sanno neppure loro, forse devono aspettare ordini, forse inizia una trattativa con te in posizione di inferiorità. Ma tu sei una donna forte e non cedi, e loro forse si accordano in quel preciso momento e chi si trova davanti a te ti slaccia la cintura e cerca di sfilarti i pantaloni per immobilizzarti e prendere tempo in attesa che qualche altro personaggio (magari più alto in grado o magari un familiare che sempre aiuta, un fratello, un padre) porti consiglio.

Unknown ha detto...

Ora ragionala su base logica: ad ogni azione dell'avversario corrisponde una tua reazione (anche istintiva). Quindi tu, vedendoti in quella situazione, col rischio di vederti sfilare i jeans, ti ribelleresti e cominceresti a scalciare impedendo a chi ti sta di fronte di toglierteli. La reazione a questo tuo comportamento verrebbe dall'aggressore che hai alle spalle, che sforzando sulla tua schiena, e spingendo all'indietro il tuo busto, ti farebbe perdere l'equilibrio e cadere a terra, su di sé. A questo punto sei stesa e chi hai davanti può bloccare i tuoi calci, mettendosi a cavalcioni sui tuoi stinchi, e sfilarti i pantaloni.

Tu non puoi più concentrarti su di lui perché la tua parte bassa è bloccata, quindi ti concentri su chi ti tiene alle spalle e per liberarti, visto che la tua testa è quasi attaccata alla sua, gli dai una craniata all'indietro (le ferite sulla parte giusta del cranio ci sono), mentre alzi il braccio destro, libero da morse, e con la mano cerchi di prenderlo/a per i capelli. Alla tua azione corrisponde la sua reazione, ed il coltello puntato alla gola te la taglia. Più tu ti dimeni per colpirlo più lui, consciamente o meno, ti incide la gola ed il polso che cerca di parare altri colpi.

A questo punto, alla vista del sangue e dei tuoi movimenti, ci potrebbe essere un attimo di sbandamento in chi ti è di fronte, oppure c'è solo la necessità di aiutare l'amico, o l'amica, e liberarlo dalla tua mano che gli impedisce di tenerti ferma. Perciò si sposta e così facendo ti da modo di avere le gambe libere, anche se strette nei pantaloni, e di sfilarti da quella posizione. Ti dimeni, ti alzi e cerchi di scappare... ma non puoi far altro che cadere sulle ginocchia. A quel punto da dietro sferrano colpi di coltello sulla tua schiena. Non sono profondi perché il coltellino, indatatto ad uccidere, è tenuto da una mano col guanto e deve incidere anche il giubbotto. Quindi ci vorrebbe una presa ferrea e tanta forza, ma forse non basterebbero ugualmente a non farlo scivolare all'interno della mano dell'aggressore. Per cui sei ferita, ma hai ancora vigore. Ti butti in avanti, cerchi di tirar su i vestiti (gli aghi di pino dentro il collant ci sono e lascieranno il segno sulla tua gamba destra, dimostrando che hai provato a tirarli su) e ti giri per difenderti meglio, allunghi le mani ma ti arrivano colpi al busto, più o meno profondi. Per evitarli ti pieghi di lato, ma ti colpiscono anche lì fino a quando il coltello trova il modo di infilarsi nel tuo fegato.

Il sangue continua ad uscire, la testa si fa leggera ed anche se non sei ancora morta non hai più forza e resti a terra piegata sulla destra... ed i rivoli a quel punto possono scendere verso quella direzione.

L'esperimento per te è finito Sira, ma ora c'è da decidere cosa farne del tuo cadavere, a chi parlarne, a chi chiedere aiuto. Rivolgersi a qualche graduato della caserma... o ai propri familiari che forse sono già ad Ascoli perché l'indomani c'è il giuramento?

Naturalmente non pretendo di essere preso sul serio. La mia è un'ipotesi sommaria ed immaginaria fondata sulla visione, neppure tanto approfondita, delle foto, e sull'innocenza del marito (fino a un certo punto perché comunque i suoi tradimenti sarebbero stati l'input di partenza) e tale deve restare. Si può accettare come verosimile? Ai posteri l'ardua sentenza, diceva un tale... ma per quanto attiene i pantaloni, bastiamo noi per capire che non li ha scesi Melania, i posteri non servono.

Ciao, Massimo

tabula ha detto...

Massimo.
Credo che la tua descrizione delle dinamiche sia molto verosimile anche se non ho visto quelle foto.
Molti, moltissimi elementi conducono nella direzione di una responsabilità femminile diretta nell'omicidio, donne con tutta probabilità appartenenti al mondo militare.
E credo che la rabbia di chi dice che Parolisi è colpevole comunque vadano le cose, sia più correttamente riferibile ad una responsabilità indiretta ed inconsapevole, del genere alla quale alludi.

Però non dimentichiamo le perline nelle scarpe di Melania.
Forse non c'erano solo divise quel giorno, a meno che possa sovrapporle agli abiti civili.

Mimosa ha detto...

@ Tabula,
dai dna evidenziati dalla dott. Gino potrebbe sembrare che ci fossero 2 donne e 3 uomini in tutto, e non è detto che ci fossero tutti e cinque in contemporanea.

@ Massimo,
più che ottima ricostruzione!!

Mimosa

tabula ha detto...

@Mimosa
sì, hai ragione.


Non necessariamente in contemporanea.

Credo sia stata finora completamente sottovalutata la presenza dell'impronta insanguinata di scarpa femminile di tipo militare e la presenza di quelle perline dentro le scarpe di Melania.

Sono dati importanti. Non potrebbero assolutamente derivare da nessun genere di contatto casuale.

L'impronta è stata lasciata da una persona che ha calpestato sangue non rappreso.
Ma sembra che a nessuno importi.

E mai nella vita mi sono trovata dentro le scarpe le perline di qualcun altro.

Questo, a parte dna capelli e salviette.

Non è poco.

Tiziana ha detto...

Massimo
la successione cronologica degli avvenimenti, così come da te descritta, è proprio quella che avevo in mente io.

Si potrebbe dunque pensare ad una morte avvenuta attorno alle 16.00, in linea anche con la perizia di Vanin.

Sira
ottima la tua osservazione sui jeans (le foto non le voglio guardare ma capisco che, a chi sa vedere, possono offrire validi spunti).

Anonimo ha detto...

@Tabula

E’ difficile descriverteli ma ci provo.
Innanzitutto tutti i buchi sono nella parte superiore dei jeans,sopra il ginocchio per intenderci, sia davanti che dietro.
in tot. tra davanti e dietro ci sono 11 punti cerchiati nella perizia, 4-5 sono grandi e gli altri tutti piccoli.
Sul davanti ci sono anche dei buchi irregolari grandi più o meno come il bottone, e questi potrebbero essere riconducibili al consumo dei jeans nel tempo. Sono comunque cerchiati da un segno nella perizia, a differenza di quei buchi attaccati a scuciture tipiche dl modello dei jeans che non vengono infatti cerchiati.(pag102 )
Parlo però di quelli molto più piccoli. Sul davanti,sempre cerchiati,due sono all’altezza delle tasche laterali. Internamente (pantalone a rovescio)i buchi si ripresentano nelle tasche.
Uno solo è insanguinato (nella parte posteriore del jeans gamba destra) mentre tutti gli altri sono puliti . Quello insanguinato coincide con quello interno altrettanto insanguinato. Sembra, senza volerti confondere, una punzecchiata che trapassa e ferisce tanto da far uscire il sangue. Ma ci dovrebbe essere sul corpo il segno corrispondente di quel punto, vorrei sapere se sopra le gambe (quindi con i pantaloni ancora su) o sotto.
Non capisco perchè sono cerchiati ma non se ne parla nello specifico, e non capisco se quello insanguinato può corrispondere ad una ferita.
Effettivamente i pantaloni sono proprio rovesciati e non calati, credo sia un particolare molto importante.

Kiba

Gio' ha detto...

Massimo la tua descrizione e'molto attinente alla dinamica omicidiaria.Questo e'dato sì dalla tua bravura, ma si evince anche da una tua attenta lettura di tutta la documentazione alla quale si puo' avere l'accesso.Bravo massimo questa e informazione costruttiva.Vale anche per i commentatori del blog(non gli anonimi) Almeno ci si prova ragionandoci e documentandosi.La cosa più inquitante e', purtroppo, che chi ha voce in capitolo, mi riferisco ai giornalisti,anche di testate importanti,pur avendone l'opportunità, con le frequenti ospitate nei vari contenitori televisivi,continuano a disinformare,non aiutando in primis la Giustizia e allineando il pubblico in una sola direzione.Parlano per sentito dire e si sentono autorizzati di spiatterlarlo in tv.
PS.Leggendo la perizia del dr. Bruno e quindi visto le foto.Anch'io ho notato i jaens abbassati in modo strano e si intravede anche un tassello bianco(salvaslip?)Perche'e' stato sempre detto che i collant erano integri mentre , invece, c'era un notevole smagliatura?Credo che nelle relazioni debba essere tutto dettagliato.

Un grazie a te Massimo e tutta la squadra.

Anonimo ha detto...

La teoria di Massimo si sposa perfettemente con quanto da me sostenuto tempo fa anche se all'epoca che avevo espresso il mio pensiero non avevo trovato nessuna approvazione, anzi....
Del particolare dei jeans sinceramente non avevo fatto caso ma avevo chiara l'idea di un omicidio, in base alla dinamica conosciuta, compiuto da donne e non certamente premeditato. Un delitto compiuto in maniera confusa che mi ha sempre dato l'idea di un azione iniziata per intimidire e finita male.Quanto al motivo rifiutavo dall'inizio l'idea che si trattasse di qualcosa di grosso scoperto da M. La donna secondo me era interessata semplicemente a controllare il marito avendo perso in lui la fiducia.Se qualcuno ricorda avevo prospettato infatti che le assassine fossero una o più soldatesse sedotte e abbandonate da P. oppure non corrisposte che volevano dare tramite la moglie una lezione a Salvatore. Anche gli anelli sfilati(pegni d'amore di S.)sta perfettamente nello scenario. Dopo l'omicidio maldestro che deve aver terrorizzato le assassine (vedi le soldatesse notate a villa Lampa) deve essere intervenuta una mano (o più mani) maschili che hanno compiuto il depistaggio in maniera più lucida e sicura rispetto all'omicidio.
Marilia

tabula ha detto...

@Kiba
forse bisognerebbe confrontare quelle fotografie con il video del supermercato nel quale viene ripresa Melania con gli stessi jeans.

quei pantaloni mi sembra di capire fossero RIVOLTATI, cioè con la fodera interna rivolta all'esterno?

ho sempre letto che fossero "ordinatamente riSvoltati", e non riuscivo a capire come si potessero risvoltare i jeans ordinatamente mentre li si indossa, ma ho pensato ad un mio limite.

solitamente quando ci si abbassano i pantaloni, si calano, ovvero si producono pieghe nelle gambe man mano che scendono, ma non si rivolta la parte interna verso l'esterno, non ha senso.

E poi quell'ordinatamente attribuito dopo una fuga a pantaloni calati con qualcuno che sta cercando di accoltellarti, mi pare proprio fuori luogo.

Anonimo ha detto...

http://www.google.it/imgres?q=jeans+melania+rea&start=15&num=10&hl=it&rlz=1C2SKPC_enIT362&biw=1166&bih=650&tbm=isch&tbnid=x4bbQHH59K-YkM:&imgrefurl=http://albatros-volandocontrovento.blogspot.com/2012/07/melania-rea-lomicidio-nato-causa-del.html&docid=Aa5sYD9mCHtb0M&itg=1

Anonimo ha detto...

Carmelo Lestini noto ai carabinieri per avere annunciato una vincita al Superenalotto.

inattendibile.

da quando in qua i carabinieri vengono a cercarti o segnano il tuo nome se annunci (a chi? al bar? ai giornali?) una vincita al superenalotto?

a un pensionato senza auto che non ha vinto al superenalotto nessuno dà passaggi?

nessuno ha controllato?
Anna del posto?

Anonimo ha detto...

Tabula

Lo cercavo, ma non trovo il video. Basterebbe qualsiasi conoscente di M che possa confermare che i pantaloni avevano solo le tipiche scuciture del modello e nessun buco. Scucitura che puoi vedere anche nella foto postata dall’anonimo(gamba destra).
Comunque credo che se fossero irrilevanti o riconducibili al modello di jeans non sarebbero stati cerchiati nella perizia, cosi come non viene cerchiato un buco attaccato alla scucitura. Il punto è che non ne parlano, nonostante ce ne sia uno piccolissimo con una macchia di sangue intorno che coincide al rovescio (dietro,gamba destra, subito sotto la tasca).

Si, i pantaloni sono proprio rivoltati ed è incredibile che in tutto questo tempo si sia sempre parlato di pantaloni calati. Cosi come i collant integri che invece presentano una smagliatura tipica di quando tiriamo su troppo forte le calze (sicuramente non si forma quel tipo di smagliatura tirandoli in giù).

Buon appetito a tutti
Kiba

tab ha detto...

@Kiba
In realtà la smagliatura nelle calze poteva già esserci.
Confesso che a volte io stessa indosso le calze smagliate sotto i pantaloni, se proprio fa tanto freddo, "tanto nessuno le vede" e preferisco risparmiare i collant integri e nuovi per le gonne.

Ovviamente in una donna uccisa barbaramente nessun particolare può essere sottovalutato o escluso a priori, e poi Melania era una donna attenta ai particolari, e se c'era una smagliatura, viste le condizioni del corpo, dire che i collant erano integri non corrisponde propriamente ai fatti.
Specie se erano nuovi.
quei collant tra l'altro possono essere stati smagliati da Melania che cercava disperatamente di tenerseli addosso tirandoli per non farsi spogliare, mentre altri cercavano di calarglieli.

Comunque una donna che si accuccia per far pipì non risvolta i pantaloni all'esterno di sicuro.

Solo un uomo può pensare una cosa del genere.

Del resto sembra che la versione pipì sia stata surclassata dalla versione approccio amoroso col marito, o almeno così la intende lo zio nelle interviste.

C'erano delle donne, è vero, ma se le hanno calato i pantaloni per immobilizzarla avevano qualche rudimento militare, ma non particolarmente esperte, perchè l'hanno colpita a casaccio ripetutamente e in maniera poco efficace: Melania è stata ferita, non è morta subito.

Tanto è vero che la fine è sopraggiunta per dissanguamento dopo diverse decine di minuti.

Riguardo il buco insanguinato nei jeans non saprei, può darsi che un colpo sia stato deviato dalla vittima o accoltellando alla cieca è capitato lì.

i buchi che tu dici cerchiati, potrebbero essere stati prodotti con lo stesso punteruolo utilizzato per lo staging, anche per pulirlo dopo l'utilizzo.

Non è possibile salvare quella immagine dei jeans dal documento pdf, sempre che non sia cruenta, e riproporla qui?

tabula ha detto...

Massimo, ho riletto più volte la tua ricostruzione.

La trovo plausibile al 99%, tranne per qualche particolare che continua a ronzarmi in testa.

Quello che mi lascia perplessa ad esempio, è il chiosco di Ripe: perchè andarci?
si dice che Melania conoscesse già quel posto.
Se qualcuno venisse a dirmi che mio marito mi tradisce in piazza del Popolo a Roma, non avrei di certo bisogno di andarci, a meno che a Piazza del Popolo ci sia una prova fisica del tradimento, che ne so, due cuori su un albero con delle iniziali.

Altrimenti il particolare di mostrare alla moglie tradita il luogo del misfatto, non mi torna.

Casomai, potrei andarci se qualcuno mi conducesse a parlare con l'amante che lavori nei pressi di Piazza del popolo, o che metti caso, abbia appena finito di pranzare proprio lì in un chiosco e mi aspetti.

Insomma forse c'era una persona che non poteva muoversi da lì, e quindi si è dovuta muovere Melania, ed il trasporto è avvenuto tramite conoscenze o amicizie.

Mi lascia perplessa anche la necessità di denudare l'avversaria in una discussione anche accesa tra donne.

O tutto questo è avvenuto dopo i primi colpi al collo, quando ormai gli assassini avevano perso il controllo e sono entrati in modalità di guerriglia,

oppure le intenzioni iniziali erano di tipo diverso, perchè c'era un uomo: stupro.

Cosa assai probabile perchè Melania era alta, non enorme ma una presenza difficile da atterrare.

io sono 1,70 e ho 38 di scarpa, potrei prendere per il collo qualcuno alto al massimo 1,80 ma con qualche difficoltà.

Del resto ho qualche rudimento di combattimento corpo a corpo, l'avversaria può riuscire a sfuggirmi.

Deve essere successo qualcosa. Quelle donne non avevano intenzione di ucciderla, difatti l'hanno ferita.

Deve esserci stata una discussione pesante, e Melania si è scagliata contro l'avversaria, e solo a quel punto l'altro l'ha tenuta ferma, ma senza puntarle il coltello alla gola, non subito, solo per fermarla.

Dopodichè, nella versione che aleggia nella mia testa, inserirei tutto quanto da te descritto, Massimo: melania tira calci ma è bloccata, forse l'altro/altra sputa, o sputa Melania, gli animi non si placano ma si inacidiscono di più, ed a quel punto interviene il coltello puntato per farla stare ferma o zitta, il bloccare le gambe abbassando i pantaloni, la fuga, le coltellate alla schiena, il tragico epilogo, le soldatesse che si rendono conto di avere commesso un'atrocità, la disperazione, il recupero del cellulare, la cancellazione dei dati, lo staging, eccetera.

una brutta storia.

Mimosa ha detto...

Sono fuori tempo ma spero di non interrompere il ragionamento sull'interessante commento di Tabula
ma ero rimasta ai post precedenti su argomento calze e jeans.

Dalla didascalia della foto delle collant : «La “smagliatura.” sulla superficie posteriore dei collant, in alto a sinistra, che dalla regione glutea si porta a metà della coscia». La smagliatura è lunga più di 20 cm, c’è il righello che lo indica. I collant non sono “velati” come è stato scritto e come ci immaginiamo, il tessuto è 40 den, tipo pizzo.
Siccome la smagliatura è sulla superficie posteriore dei collant, è plausibile come dice Tabula che lei abbia tentato di tirarseli su da dietro.

Però ha ragione Kiba ci sono dei buchetti quasi tutti di slabbratura simile, e di varie dimensioni, un po’ dappertutto ma specialmente sulla parte superiore (vita e cosce), davanti e dietro, come quando ci si incastra in un reticolato e le punte di ferro strappano la stoffa.

Ad ogni modo quei pantaloni erano molto lisi e consumati, altroché “moda” addirittura ogni gamba presentava un rinforzo interno, anteriormente, di stoffa lungo quando il tessuto sbiadito all’esterno.
Mi sono domandata se può essere andata con dei pantaloni simili ad una visita medica eppure ricontrollando le immagini che il silente lettore ci ha regalato, i pantaloni della mattina all’entrata del supermercato e quelli dell’altra foto sulla scalinata sono gli stessi.
Ma i buchetti non si notano.

Mimosa

Anonimo ha detto...

se i pantaloni erano calati, bucherellarli che senso aveva?

per sfregio?

tabula ha detto...

@Mimosa

sto guardando quel che hai dettato
non ho messo la linea g perchè non ho capito dove vada messa.
visto così mi sembrano segni senza senso.

un parallelismo di linee privo di significato evidente, nessuna croce.

se poi dici che i segni erano netti e fermi, non c'era incapacità rappresentativa dell'autore.
quello che è raffigurato, sempre se l'ho riportato correttamente eh, non significa nulla.

forse ma con molta fantasia potrei vedere un gagliardetto triangolare che sventola montato su un palo doppio.

Mimosa ha detto...

@ Tabula
forse il gagliardetto che vedi tu è lo stesso che ha cercato il giudice?

Comunque Tabula, delle linee oblique perfettamente parallele dall'inizio alla fine mostrano una mano ferma ... certo minimamente turbata da ciò che aveva davanti.

Qualcuno nel blog aveva supposto un tatuatore, abituato a incidere la cute altrui senza provare emozioni.
Mah!

anna ha detto...

quest'ultima affermazione mi riporta a ciò che l'anno scorso disse una medium ,erano implicati due donne e un uomo con tatuaggi......

tabula ha detto...

@Mimosa

volevo fare alcune considerazioni: anche un cuoco, un macellaio, un operatore sanitario, qualcuno cresciuto in mezzo agli allevamenti può avere a che fare con la manipolazione di corpi e non subirne particolarmente il ribrezzo, per quanto si tratti di corpi di animali.
Ma questo non toglie niente al fatto che il mestiere possa essere indicativa ma la ritrosia verso i cadaveri, che generalmente è la norma, dipende anche da componenti personali imponderabili.

Rimane il fatto che quella di incidere e segnare il cadavere sia stata una scelta.

Sarebbe stato possibile depistare in milioni di modi, ma toccare Melania è stato proprio voluto.

ho riguardato a mente fresca l'immagine.
lì per lì vedevo il simbolo matematico di esiste/non esiste, la E barrata.
Va anche detto che a seconda di come giro il disegno, cambia.
Bisognerebbe conoscere il punto di vista dell'intagliatore.

Un'altra cosa: sono linee dritte.
con uno strumento per incisioni suppongo fosse l'unico modo.

Praticamente penso che sia difficile avere una fluidità nel gesto quando si tratta di pelle, di-fatto non ci sono curve nè segni curvilinei.

E' il tipo di "grafica" obbligata dal supporto sul quale si opera, in questo caso pelle, e quella F, che mi ha fatto pensare alle rune.

Sono andata a dare un'occhiata, sono solo 24 segni sì è vero, e non tutti corrispondono alle incisioni.

a me sembrerebbero due L a testa in giù, una dritta una a rovescio, con i gambi incrociati, con una E piccola a gambe lunghe rovesciata, che, data la lunghezza delle linee esterne, potrebbe anche essere una M runica.


Però va detto che spesso le rune si compongono e si uniscono in sovrapposizioni che acquistano un significato a sè.

Ad esempio la croce uncinata nella versione originale non fa parte delle rune-base, ma è una composizione di rune, che se non sbaglio unite in quella maniera dovrebbe significare "coraggio nella battaglia".

E poi ci sono altre possibili combinazioni, è difficile venirne a capo: sicuramente la F è un simbolo runico, poi ce ne sono altri ma sovrapposti, e mi chiedo se possano avere un significato unico corale.

Ad ogni modo una runa dritta ha un significato, una runa a rovescio ha il significato opposto.

Però, ribadisco, interpretarle non è facile, e poi va detto che nonostante la somiglianza grafica molto forte, questa potrebbe essere stata dettata solo dalla difficoltà di incidere la pelle altrimenti.

http://it.wikipedia.org/wiki/Alfabeto_runico

tabula ha detto...

qui trovi un vasto campionario grafico, dal significato delle più semplici alle più composite, praticamente un ventaglio di possibilità amplissimo.

http://www.google.it/search?q=rune&hl=it&prmd=imvns&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=DaluUNStMYn74QTY54GYCQ&sqi=2&ved=0CAcQ_AUoAQ&biw=1166&bih=650

Tra l'altro non è detto che chi ne conosca il significato più o meno esoterico provenga da un ambiente di sette, le rune sono recentemente utilizzate anche per la divinazione spicciola salottiere, e si ha la possibilità di farsi fare previsioni runiche online tramite siti molto conosciuti come
http://www.alfemminile.com/astro/08runesceltiques/08runesceltiques0.asp

ma anche la loro conoscenza è diffusa tra le nuove generazioni grazie ai giochi di ruolo gotici come runes of magic

http://it.wikipedia.org/wiki/Rune_(rivista)

Mimosa ha detto...

@ Tabula
molto interessante quello che hai trovato
dopo aver guardato bene, ho fatto un balzo, sarà suggestione e farà ridere qualche pollo, ma io ho ho avuto la percezione che tutto quel "disegno figurato" sulla coscia, traslitterando i valori fonetici runici (intrecciati tra loro) si potesse nascondere, mimetizzare, il nome "Melania".

La "X" sull'addome nell'alfabeto runico corrisponde alla lettera "g".

In tal caso sarebbe FORMIDABILE la tua intuizione.

"g" potrebbe essere l'iniziale del nome dell'intagliatore?

Antonello ha detto...

Ho guardato attentamente le incisioni sulle coscie, direi che su quella sinistra la svastica e' chiara, il dubbio che anche voi cercavate di dipanare riguarda sicuramente le incisioni sulla coscia destra, ora e' tutto molto vago ma a me, e chiedo il vostro parere, sembra di vedere una X con prolungamenti agli apici, per capirci il riferimento sarebbe alla "decima", ma non riesco a comprendere se e' solo una parte dell'incisione piu' ampliata o se e' un fulcro di messaggio.
Sbaglio???

tabula ha detto...

Mimosa
l'intuizione eccezionale è la tua.
tutto avevo fatto tranne considerare i valori fonici dei caratteri runici.

se davvero ci fosse una corrispondenza fonetica rispondente a melania, potrebbe essere la chiave di volta.

e quella G, chissà.

In realtà io cercavo tracce di Afghanistan, la tua prima impressione A F mi aveva suggestionata.

@ANtonello

sì è quello che intendevo quando parlavo di due L capovolte sottosopra e speculari, una che guarda a destra ed una a sinistra, con le gambe intersecate.

Se vuoi, due falci messe ad X. Un simbolo che mi ricorda qualcosa, non ricordo cosa.

Però da profani non è così facile verificare i simboli, nè capirne il significato. Anche se potrebbe essere come dice Mimosa, semplicemente sonoro.

Antonello ha detto...

Che i prolungamenti possano essere le basi degli apici esterni delle X di "decima mas" a zcrittura romana ma molto ampliata sullo scenario di scrittura a me sembra coerente con la svastica sulla coscia sinistra, rimane tuttavia da verificare.
La decima mas come e' storicamente noto era la "X Flottiglia Mas" o "Decima Mas" o "Decima Flottiglia", od in alcuni gerghi semplicemente "Decima" od infine in alcune tipologie di logo "X Mas" solo.
Era uno dei reparti a caratterizzazione piu' nazifascista della grande guerra, e piu' nazista che fascista era fedele ai diktat tedeschi.
Direi che e' perfettamente in linea con la svastica, qui sotto un link da wikipedia da leggere con estrema prudenza in quanto gira su alcuni siti la "voce" che contenfa parecchia disinformazione.
La stessa decima se infatti e' descritta da siti attivi viene raccontata per le rappresaglie truci, le gratuite violenze, per non solo furti a vivi ma anche umiliazioni a morti, di tutto un po' insomma, leggendario reparto ed indimenticato fra i neonazifascisti odierni e fra ex commilitoni.

http://it.m.wikipedia.org/wiki/X%C2%AA_Flottiglia_MAS_(Regno_d'Italia)#section_7

Non lo so ma "X F" potrebbe stare per decima flottiglia, un nominativo abbastanza antico con cui riferirsi alla decima, ma il simbolo per eccezzione della decima e' la X romana, con le linee alla base continuate.
Il riferimento alla svastica eventualmente potrebbe contenere significati inerenti relativi a tante cose comunque un valore di arianita', di leggenda simil rinascente di un'ideale di settorialita' realizzata tramite anche la piu' truce violenza, la Decima invece sarebbe o potrebbe costituire una direzionalita' sociale di quella stessa idea di turpe violenza e cioe' un riferimento prettamente militare anche se lontano credo, ma correggetemi se sbaglio, sia al 235 RAV Piceno che al 32 RAV Chieti.

Anonimo ha detto...

http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/asia/afghanistan/9073459/US-Marines-posed-with-banner-of-Nazi-SS.html

Anonimo ha detto...

State perdento la tramontana!!!
ritornate a terra!!!

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Antonello,
certe ricostruzioni storiche andrebbero utilizzate con estrema cautela. Intanto sulle "rune" lasciate stare la magia per carità; ci mancherebbe anche questo. Che io sappia, pur ricooscendola come scrittura dei popoli germanici, esse hanno carattere essenzialmente funerario (probabilmente riportare il nome del morto e qualche formula, come nelle tombe etrusche, celtiche, ecc.),

Quanto alla Decima Flttiglia MAS (ovvero motoscafi d'assalto, già sistenti nella Prima Guerra Mondiale e affondatori di alcune corazzate austriache), ha una storia che va distinta tra il 1940 ed il 1943, e quella tra il 1943 e il 1945 sotto occupazione tedesca. Alla prima fase appartengono i gloriosi attacchi alle basi inglesi, ad Alessandria, Gibilterra, Suda (Creta) e Malta. La seconda fase appartiene al periodo della RSI, ma è erroneo considerarla più "nazista" che "fascista". In effetti Junio Valerio Borghese, si vantava dì'essere più un comandante di ventura che combatte neppure per la patria, ma per l'Onore (come riteneva). Su YouTube vi sono interessanti documentari. Privi praticamente di mezzi marini eccetto motoscafi, i suoi uomini vennero impiegati soprattutto nel nord-est contro i partigiani comunisti sloveni e croati.
Al sud vi fu un'altra "Decima", a cui si deve la distruzione della portaerei "Aquila" in costruzione, che utilizzava un piroscafo completamente ristrutturato e rafforzato.
Non vedo i veterani, sopravvissuti, mettersi a disegnare rune sul corpo di Melania.

Manlio Tummolo ha detto...

Quanto alla croce uncinata o svastica, è notoriamente un simbolo solare (rappresenta un Sole radiante molto stilizzato, e non va dimenticato che in tedesco il Sole è nome femminile, "Die Sonne", mentre la Luna è maschile "Der Mond"), già esistente nella preistoria ed utilizzato pure dagli Indiani d'Asia, o Indoariani, dai quali poi il nazismo, che pretendeva che i Germani avessero le origini in comune con questi, l'ha imitata e fatta lo stemma del partito e dello Stato. Propriamente non è una "runa".

Anonimo ha detto...

Manlio
il carattere funerario bene si addice se Mimosa ha centrato il bersaglio

Antonello ha detto...

@Manlio Tummolo
ma infatti, ho citato il riferimento alla cautela proprio perche' ho notato in rete molta storiografia divergente, la storiografia della decima sembra, secondo alcuni siti, non coerentemente raccontata neppure su wikipedia notoriamente enciclopedia "trasparente" per definizione.
Tuttavia ho trovato molti siti, accreditati o meno, che riportano invece alla decima truci rappresaglie nei confronti dei partigiani ed ai diktat tedeschi, presumo quindi che li parlassero della RSI ma non affermo che siano racconti veri, ne prendevo solo atto, significatamente si parlava degli eccidi di Crocetta di Monbello, se non erro e di molti altri.
Se riesco rintraccio i link e li posto, era quel simbolo della decima in verita' una semplice ipotesi, una sembianza visiva giacche' non sappiamo neppure da che parte leggere quelle incisioni non potendo sapere da quale parte sono state incise.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Antonello,
Non si può considerare "trasparente" una fonte di informazione di cui gli autori siano anonimi, ovvero non si assumano la responsabilità per ciò che scrivono. Avevo tentato di collaborare con loro, arricchendo la voce "mazzinianesimo": mi cancellavano quanto aggiungevo, ancor prima di finire. Questo per dire che mentalità vi è dietro. Certo vi sono informazioni ed articoli anche molto precisi, ma il meccanismo che ne è alla base fa veramente schifo.
Credo che vi si trovi ancora il dibattito che avevo avuto allora con uomini mascherati da pseudonimi.
In un'opera scientifica posso capire l'anonimato solo se vi fosse una dittatura, per giunta feroce.

Manlio Tummolo ha detto...

Riguardo alla guerra sul fronte nord-orientale fu feroce da ambedue le parti, non possiamo nascondercelo. Questo ad opera di Tedeschi, di Italiani e di partigiani jugoslavi. Del resto, anche fra partigiani italiani (La Garibaldi contro la Osoppo) la lotta fu dura: basta sapere la storia di Porzùs, ma episodi simili si ebbero in ogni paese del Friuli-Venezia Giulia, Istria e zona delle Alpi Giulie, oltreché nella Slovenia e Croazia interne.

L'essere umano, come diceva Pico della Mirandola, può avvicinarsi agli angeli o assimilarsi a qualcosa di peggiore delle belve.

Anonimo ha detto...

a proposito dei jeans tirati giu' dalla stessa M:
vedendo le foto, ho avuto l'impressione che chi si tira giu' i pantaloni da solo di solito non lo fa in modo tale da autoincarcerarsi i piedi...
anche secondo me la piega finale ai pantaloni l'ha data qualcuno che voleva bloccarle i piedi..la Palomba invece afferma in tv che solo lei poteva tirarli giu' in quel modo lazy

Antonello ha detto...

Cambiavo un attimo discorso perche' dopo piu' di un anno abbiamo l'opportunita' di capire la tempistica grazie a QG, secondo le dichiarazioni della D.ssa Bruz., incalzata da Meluuz. sull'argomento i militari che tutti noi credevamo stessero mangiando sugli unici tavolini in quel bosco con vicino debita fonranella e chiosco "ERANO MOLTO PIU' IN GIU' IN UN'ALTRA ZONA DEL BOSCO".
Ora io non voglio contraddire nessuno, mi andro' a rileggere gli unici atti pubblicati per verificare, oltre alla strana coincidenza che "molto piu' in giu'" significa che sarebbero passati dall'unica strada del chiosco per, presumo, tornare al bivio in un momento succedaneo in cui appunto si assume in opera il rinviato a giudizio intento ad omicidiare, vi sarebbero anche due fatti che mi fanno pensare, di li non e' quindi passato, secondo chi ha sperimentato, nessuno nemmeno il giorno 19 e senza contare che strano considerare rifiutabile per un pranzo semplice al sacco un posto con chiosco, fontana e ravolini da parte di un gruppo di militari li in pausa pranzo da esercitazioni.
Siamo, secondo me, all'illogico, tutto possibile per l'amor di Dio ma da considerare e vedere come illogico ed a nessuno invece viene il piu' piccolo dubbio.
Sei sentinelle quindi appostate, una camionetta costantemente in movimento nella rotabile a valle, e perdippiu' un gruppo di militari che stranamente scelgono di pranzare "molto piu' in giu' in un punto diverso del bosco" finendo alle 14,40 risalendo quindi in un tempo maggiore non si avvedono dell'azione omicidiaria che si accusa gia' in pieno alle 14,50 minimo, nessuno vede l'auto di S. con moglie e figlia a bordo, nessuno vede M. a terra dal chiosco ne quel giorno e ne il giorno dopo.
Il chiosco manco a dirlo, il fortunatissimo S. lo trova casualmente non aperto, ed il bello e' che la D.ssa urla certa in televisione che lei parla di sperimentazioni e non di sensazioni.
Mi rivedro' gli atti a noi conosciuti per verificare le diverse possibilita' annunciate ma credo per ora di non riuscire a credere verosimili le circostanze ipotizzate, mi dispiace ma io non riesco a crederci, non me ne vogliate ma dico in onesta' cio' che penso e non accuso nessuno.
Probabilmente si hanno elementi non a mia conoscenza o vi sono spiegazioni che mi sfuggono ma messe per come sono ad ordinanze le cose mi vien da interrogarmi sul perche' a nessuno salti al naso il minimo dubbio.

Anonimo ha detto...

Antonello, non dimentichiamoci che nei pressi del casotto dove è stato rinvenuto il cadavere di M. è stato trovato sia lo scontrino dei militari del 18 aprile sia un altro scontrino del 19. Come mai sti scontrini non sono stati trovati dove dice la Bruzzone?
Marilia

Antonello ha detto...

D'altra parte abbiamo, fino ad affermazioni contrarie M. viva, sembra con certezza, alle 14,10 vista vicino alla porta di casa dal condomino che in quel momento stava scendendo.
I tempi di S. nel caso non cambiano che di 10 minuti circa, se infatti si e' diretto in auto in modalita' invisibile subito verso Ripe non puo' che essere arrivato eventualmente non visto dal chiosco alle 14,30/14,40, e siamo sempre li, pure in modalita' invisibile e con figlia a bordo gli si concede 23/30 minuti sull'ipotetica scena del delitto, senza che lasciasse sue tracce se escludiamo un bacio ipotetico, per consentirgli poi di essere lindo lui, l'auto e la casa, rivisibile, vincenre di tutte le scommesse improvvisamente visto dal Ranelli a Colle San Marco alle 15,23 e telefonando alla moglie alle 15,26.
Inoltre la D.ssa Bruz. insiste, M. a Colle San Marco non vi sarebbe quel giorno mai stata, e qui risalta fuori la prima testimonianza del Ranelli e ben quattro piste olfattive rinvenute dai cani molecolari, oltre a due ciclisti che l'avrebbero vista inseguita in miraggio inseguita, un'anziano che addirittura vedendola inseguita dichiara di aver telefonato alle FF.OO., i motociclisti, di tutte queste risultanze agli atti vorrei sapere cosa e' rimasto dopo il passaggio del rullo inquirente.
Certo non mi sembra linda e reale neppure la versione di S. sentendo le testimonianze di Urs. Merk. della donna che era con lei dalle altalene dicono dalle 14,50 in poi, da qua a credere alla versione accusatoria senza pormi delle logiche domande ci passa il mare.

Antonello ha detto...

@Marilia
certamente dimenticavo che S. sarebbe stato talmente fortunato e sfacciato pure avendo incrociato forse, non me ne vogliano gli altri esercenti della zona, l'unico negozio che batte regolarmente gli scontrini, sulla scena del delitto infatti ne sarebbero stati rinvenuti ben due, uno del 18 ed uno del 19, eppure bisognerebbe credere verosimile che da quel chiosco non sia passato nessuna anima viva per due giorni.
Persino gli animali bradi in un parco naturale a 1.200 m. s.l.m. con bacinella d'acqua a beata disposizione sembra si siano tenuti a debita distanza per due giorni di esercitazioni, e passi, ma anche per due notti con la carne e la traccia ematica a disposizione.
Siamo oltre l'immaginabile, tutte le divinita' e la natura avrebbero aiutato il genio del male che diventa idiota solo quando lo prenotano tale l'accusa e i detrattori, mi chiedo se per caso in quei giorni non vi sia stata improvviso oscuramento del sole.
Accadono cose strane in Italia, questo me lo si consenta.

Anonimo ha detto...

uhm.

l'ultima volta la bruzzone diceva che il dna nella bocca di Melania era MOLTO, proprio molto.
adesso invece il picnic dei militari era molto, MOLTO più in giù.

Il molto è circostanza d'essere ragguardevole ma poco definita, e soprattutto, soggettiva, il più delle volte impressionate, ma ancor più spesso comoda senza impegno.

Antonello ha detto...

Vi e' un boomerang mica da poco nelle dichiarazioni della D.ssa Bruz. a parer mio, piu' in giu' dice che erano eventualmente i militari e piu' tempo avrebbero avuto per risalire sino alla corriera militare o per dirigersi comunque verso le esercitazioni, perche' non e' logico che fossero pure passati dalla rotabile attraversando il bosco invece di riprendere come sarebbe naturale il selciato che passava accanto al chiosco sino al bivio.
Piu' giu' erano quei militari e piu' avrebbero dovuto, andati via gli ultimi alle 14,40, aver potuto vedere l'azione omicidiaria svolgersi in pieno o S. impiegare in auto quella stradina.
Sto seriamente cominciando a pensare di scrivere ad S. chiedendogli di darmi cinque numeri per una misera cinquina da niente.

Mimosa ha detto...

Non dobbiamo noi confonderci sui "militari" della pausa pranzo, lasciamo che si confonda la w.w. (come si è confusa altre due volte questa sera)
quelli che hanno imbandito con la tovaglia rossa a quadrettini (e hanno fatto un piccolo video) il tavolone del chiosco di Ripe erano 9 AUTISTI, arrivati e ripartiti con un pullman.

Gli altri "militari" avranno "bivaccato" al sacco come si usa nelle esercitazioni, gli autisti si erano portati i piatti e i bicchieri di plastica.

A proposito, sembra che nessuna traccia sia stata trovata sul posto dei loro avanzi, si sono portati diligentemente tutto via? niente hanno buttato nel cestino dei rifiuti?
Bravi.
Forse hanno lasciato solo quel pacchetto di Marlboro ben schiacciato per terra.


Antonello ha detto...

@Mimosa
quindi Mimosa mi confermi che al chiosco dai tavolini quel 18 aprile vi erano militari che mangiavano addirittura con tavola imbandita e tovagliata.
Ma allora non capisco piu', perche' la D.ssa Bruz. ha affermato con veemenza che li non ha mangiato nessuno dai tavolini ma che i militari "erano molto piu' in giu' in un punto diverso del bosco"???
Perche' deve dire cosi' avendo premesso di aver avuto a disposizione TUTTI gli atti che "probabilmente qualcuno dimostra di non avere" (come ha dichiarato la stessa D.ssa???
Se erano SEI autisti forse che la D.ssa non li considera alla stessa stregua di chi in pausa pranzo quel giorno doveva poi riprendere le esercitazioni???
Come fa a dire una cosa del genere se ha avuto tutti gli atti a disposizione???
Errare umano est???

Mimosa ha detto...

@ Antonello
ma lascia perdere quella donna ....

Mimosa

Anonimo ha detto...

volevo precisare che gli autisti dei militari di norma sono anche loro militari. I camerieri in sala mensa nelle caserme sono militari, i cuochi lo sono, eccetera. poi esistono eccezioni.

tabula ha detto...

ho letto il riassunto della puntata di ieri, hanno dato spazio, stavolta, alle ipotesi colpevoliste ma dal sunto della puntata niente di particolare.
Improponibile sostenere che quel dna fosse della mano di Parolisi sulla bocca di Melania, perchè prima di tutto è indimostrabile definire di che genere di dna si trattasse, e se è indimostrabile per la saliva lo è altrettanto per il dna epiteliale, quindi di che cosa stanno parlando?

ci siamo arrampicati sugli specchi tante volte noi sostenendo possibilità scientificamente non provate, ma noi non siamo pagati per essere professionali, la Bruzzone lo è: che si attenga ai fatti.

L'ipotesi mano sulla bocca rimane campata per aria tanto quanto l'ipotesi bacio della morte.

In aggiunta, se P. avesse messo la mano sulla bocca a M., data la manona di lui sarebbe rimasto dna su mezza faccia della donna, che, tra le altre cose, non è di certo morta soffocata.

tabula ha detto...

ah sì, il lancio dell'anello di fidanzamento per definire l'identità dell'assassino.

geniale.

forse che forse Melania si era dimenticata di essersi sposata?

Se avesse voluto indicare il marito, eventualmente avrebbe lanciato la fede o il bracciale, difatti entrambi gli oggetti portavano il nome di Salvatore inciso.

Lanciare l'anello di fidanzamento, quando sei passata allo step successivo, anzi a quello dopo ancora dato che hai avuto una figlia, non è un argomento serio, è fuffa, chiacchiera da salotto, interpretazione personale del tutto contestabile, è una lettura dei fatti parziale e priva di riscontri insostenibile in Tribunale.

Forse lo è in una trasmissione in cui si mira a far baccano e ad arruffare le penne alzando la cresta per far credere che ci siano delle certezze che evidentemente non ci sono.

Anonimo ha detto...

Avevo erroneamente pensato che quell'unico buchino insanguinato sul pantalone coincidesse con il buco del collant al quale segue una smagliatura, perché l’altezza gluteo coincide.
E invece il buco sul pantalone è sulla gamba destra mentre la smagliatura mi sembra di capire che sia sula gamba sinistra (nella perizia Gino ho letto gamba sinistra posteriore altezza gluteo). Quindi a meno che i collant non fossero al rovescio(ma sarebbe un errore improbabile) il buco non coincide. Coincide con il buco interno dei pantaloni, ma non con i collant.

Il buco insanguinato lo provavo a collegare ad un primo colpo (insisto sul termine punzecchiata perché è un punto molto piccolo insieme ad altri simili), che poteva escludere tutte le ipotesi che volevano M con i pantaloni già abbassati alla prima aggressione. Ma si poteva escludere anche che M si era calata i pantaloni “pacificamente” per un approccio amoroso, perché se prima colpita non avrebbe senso.

Devo però tornare sui miei passi ed escludere queste ipotesi perché altrimenti i collant presenterebbero almeno un buco sulla gamba destra posteriore(dovrebbe essere sempre molto piccolo ma immagino che siano stati minuziosamente controllati). Quindi in teoria sembra un colpo a collant scesi e quindi forse a pantaloni già rovesciati (dall’esterno verso l’interno).

Kiba

Anonimo ha detto...

Ma cosa vuoi cercare di dimostrare Kiba, con i buchi e buchini, collant e pantaloni?
Precisazioni oziose e senza senso.
Cerca qualcosa di meglio da dire!

Anonimo ha detto...

Non sono in grado di dimostrare nulla e non sono nemmeno nella posizione per farlo,non mi fraintendere.Se tu riuscissi ad inserire un nick saprei a chi rispondere, altrimenti ti confondi con gli altri mille anonimi che postano

Kiba

Stefania ha detto...

Il passaggio che maggiormente mi ha colpito nella puntata di QG di ieri è stato quello in cui qualcuno ha trovato il coraggio (ch'io sappia per la prima volta) di sbattere in faccia ai Rea (il fratello e lo zio di Melania, presenti in studio) una cruda e triste verità .... non ci sono prove sufficienti nè concordanti cosi' da poter un giorno dire "Si, Salvatore Parolisi è certamente colpevole e quindi va condannato".

Pertanto è stato detto a chiare lettere che visto l'evolversi delle indagini, visto il tempo trascorso, le prove discordanti, cosi' come tante testimonianze, è probabile che il delitto di Melania possa rimanere impunito.

Ho guardato in quel momento il volto di Michele Rea e devo essere sincera, ho provato pena infinita per quell'uomo perchè pur dichiarando di essere certo della colpevolezza di SP, ha dovuto abbassare gli occhi, arrendersi a questa triste ed ingiusta evidenza.

Stefania

Simona ha detto...

se posso dire la mia modesta opinione la puntata di quarto grado è stata vergognosa e imbarazzante....soprattutto con la presenza dei soliti rea e la loro consulente....ho visto che picozzi e garofano non hanno per niente parlato...solo meluzzi ha alzato la voce e ha fatto bene!

Antonello ha detto...

@Stefania
l'evidenza e' ingiusta ma la risultanza e la metodologia e' per ora quella giusta, prendere atto di una sconfitta in casi cosi' estremi ma anche discussi ed ambigui e' anche accettare regole corrette, leali e garantiste.
Sopratutto, in relazione ad S., perche' c'e' da registrare una miracolosa possibilita' di essere materialmente il responsabile di un delitto forse possibile in mille altri luoghi e con tempistiche diverse o con opportuni complici ma non in quella abnorme, per me, versione accusatoria.
Meluzzi diceva giustamente che si cerca il/i/la/le colpevole/i e non UN colpevole, e' quella la giustizia che sogno, per ora e' perdente, ci sta, si puo' anche iscire sconfitti, eppure io amo quest'onesta' aspettando ancora di registrare una firma, un errore, un dna sconosciuto magari analizzato finalmente, una impronta, una traccia ematica, ci sara' pure un lato debole di chi ha potuto fare uno scempio del genere, accetterei pure la riapertura delle indagini, tutto pur di non offendere la corretta e leale giustizia.

Della puntata invece io ho notato alcune cose, lo sguardo impegnato e pensieroso di Mich. quando parlava lo zio, e' la prima volta che vedo una luce diversa.
La poesiola imparata a memoria invece non cambia mai, "le perizie non hanno aggiunto nulla di nuovo e ne hanno levato, anzi abbiamo inserito testimonianze importanti".
Ma dove??? Le perizie avrebbero dovuto confermare un orario finora PRESUNTO dall'accusa ma indimostrabile, le perizie dicono che le tre fasi di autopsia preliminare/descrittiva/finale hanno creato solo confusione registrando tre autopsie diverse con dati sostanzialmente contrastanti dice il Dr. Bruno, le perizie dicono che nessuno sa quale sarebbe e quando sarebbe stato consumato l'ultimo pasto di M., dicono che il 18 sarebbe un'IPOTESI (testuale) non contrastante con i dati, e che e' impossibile stabilire un PMI serio e scientificamente affidabile.
Le perizie hanno quindi aggiunto che non vi sono certezze, che alcune metodologie di lavoro lasciano per la verita' "molte perplessita'" persino negli esperti e non solo in noi poveri profani.
Le perizie dicono che non vi sono segni di S. e che pure dovevano esserci e ritrovarsi in un uxoricidio efferato, che non vi sono tracce di S. sulla scena del delitto ne tracce del delitto addosso ad S. completamente lindo, come la sua auto e la casa dei coniugi, mi fa strano che nessuno per ora abbia seriamente affrontato una perizia sulla tempistica, sulla materiale insomma possibilita' per S. di compiere l'omicidio per come glielo si vorrebbe assegnare.
Continuano a rifiutare, anche le perizie, alternative diverse anche se potrebbero portare ad assunti simili, in buona sostanza e' proprio quest'accusa che salva nei luoghi e nei tempi la verosimiglianza di una responsabilita' di S., invece niente, sono e sembrano fissati, ipnotizzati su un'unica ed intoccabile ipotesi che alla resa dei conti, a me pare, impossibile e da essersi verificata e da essere per la verita' giudiziaria dimostrata.
Io direi che devono essere approfonditi ancora molti aspetti, ed i dubbi su alcuni protagonisti, e molti dna tralasciati e mai identificati o comparati, ed anche tutte le testimonianze che potevano eventualmente riportare ad una M. a Colle San Marco.
Si cerca la verita', tutto il resto si puo' benissimo inventare, di tutto il resto ci si puo' benissimo innamorare illudendosi, tutto il resto e' noia, noi vogliamo la verita' o la versione piu' vicina ad essa e coerente con tutti i dati rinvenuti.

Simona ha detto...

in questo omicidio vedo troppe stranezze, troppo tentativi maldestri agli occhi di come me è abituato a ragionare, per insabbiare e nascondere la VERITA', ma per fortuna il diavolo dimentica sempre i coperchi, e le cose potrebbero avere una piega del tutto inaspettata e sorprendente per l'italia che spera in parolisi chiusi in galera a vita, per fortuna in quel processo c'è chi opera con fare integerrimo e per trovare la verità....Antonello oltro a quello...ma come si può addirittura dire che i militari erano più distanti?sono senza parole...cmq ho notato anche io lo sguardo di Michele Rea ma ricorda anche cosa diceva la loro consulente che non fa altro che dire stupidate.lo zio non lo ascolto proprio perchè prima è andato a dire a tutti i giornalisti che non aveva guardato le immagini,poi le ha guardate.non sanno nemmeno loro cosa dicono.hai sentito anche quella ricostruzione dettagliata di quella signora e la suocera alle altalene?che peccato che pero ranelli vede una famiglia e i cani fiutano le tracce di melania fino al monumento.

Antonello ha detto...

@Simona
si, ho sentito pure quel racconto che a me sembrava molto piu' avanti in orario, invece la presenza delle due donne con la bimba viene assunta dalle 14,50 circa in poi, esattamente poi quella testimonianza viene affudata agli inquirenti un mese dopo i fatti, forse un'iniziale timore di ripercussioni, ci potrebbe stare, per poi decidersi di andare a testimoniare.
Sta di fatto che quella del Ranelli e' la testimonianza piu' vicina e piu' credibile ai fatti, lui non ricorda una persona generica, ricorda proprio i vestiti addirittura che aveva quel giorno chi oggi sappiamo fosse S., lo riconosce dopo, quando quel signore si reca da lui a chiedergli della moglie, lo riconosce dopo ancora con il Pac., insomma e' impossibile si possa dire che si e' confuso nella stesaa serata dei fatti, puo' piu' probabilmente essere stato poi confuso da mille interviste, da ulteriori interrogatori, e non dimentichiamo che e' lui che ha fatto ritrovare quasi tutti i presenti quel giorno a Colle San Marco, se mentisse che vantaggio ne avrebbe potuto avere???
Quindi o mente o dice cio' che lui realmente ha vissuto, ma ripeto se mente, e bisognerebbe ricondurgli un valido motivo per farlo, a che pro allora far ritrovare tutti i presenti che potevano immediatamente smentirlo???
Dulcis in fundo i cani, i ciclisti e l'anziano di cui un articolo cita anche una sua chiamata telefonica alle FF.OO., qualcuno mi spieghi perche' ultimamente vengono sempre piu' usati i molecolari nella ricerca.
Da poco si e' anche scoperto che possono annusare anche cellule con il cancro, parlo di cani da ricerca specificamente addestrati, e le riunioni di acari, i cani non si possono sviare, noi umani purtroppo delle volte ci sviamo anche non volendo, ebbene quei cani molecolari la sera ed il giorno dopo, senza poter sapere nulla della storia condotti da chi nemmeno sapeva della direzione indicata da S., per ben quattro volte ripercorrono casualmente ed ostinatamente quel percorso dalle altalene sino al monumento per poi risalire sino alla roulotte, possibile che siano stati corrotti da olfatti gattacei ed ossette come mazzette??? Dico io, poi i ciclisti sono l'emblema, salgono in bici a Colle San Marco, sentono che sarebbe scomparsa una donna e dicono subito, nell'immediato, che a monte avevano visto una donna inseguita da altre due, che interessi avrebbero avuto se poi sono spariti a dire una cosa del genere???
Non vorrei mai, ma secondo me piu' che tempi investigativi o giudiziari mi sa mi sa che stiamo seguendo finalita' mediatiche, tempi da corpose parcelle, non voglio credere che tutto sia tralasciato in questa strana maniera, non puo' essere cosi', non avrebbe senso.
Ho anche notato un certo ambiente di mistero quando Mich. e lo zio parlavano del telefonista.
Forse ha ragione Ilbravo, e' lui la chiave di volta.

Anonimo ha detto...

A Quarto grado Meluzzi ha tentato un paio di volte a contraddire i Rea. In un caso ha chiesto loro come potessero non avere dubbi sulla colpevolezza di Salvatore dal momento che si è sempre dimostrato molto maldestro nel nascondere la propria relazione mentre, stando ai fatti, sulla scena del delitto e in tutta la sua ipotetica premeditazione degli atti omicidiari, sarebbe stato lucidissimo e in grado di non lasciare alcuna traccia di se. In un'altra occasione ha detto loro che è completamente illogico che Salvatorre abbia architettato l'omicidio nel posto dove faceva sempre esercitazioni, alla presenza di militari, e incidendo sul povero corpo di Melania praticamente la sua firma, stando al fatto che si ipotizza che l'incisione possa rappresentare il simbolo dei guastatori degli alpini. Insomma, non mi sembra che ieri non ci siano state, oltre alle solite crocifissioni di prassi, anche dei nuovi spunti di riflessione innocentisti.
Sarahkey

Anonimo ha detto...

Inoltre il medico legale in studio, interrogato sulla possibilità che Melania abbia voluto indicare l'identità del suo assassino sfilandosi l'anello, ha demolito l'ipotesi. Ritiene infatti che, poichè l'anello non era insanguinato e presentava il solo dna di Melania, non poteva averlo tolto dopo l'assalto, durante i suoi ultimi istanti di vita bensì durante le prime fasi della colluttazione, anche perchè M. non presentata striciature sul dito anulare. Nè probabilmente è stato tolto da altri individui femminili che le abbiano voluto strappare via il simbolo del suo legame con Salvatore gettandolo lontano, poichè lo stesso è stato ritrovato sotto il gomito della povera Melania.
Sarahkey

Stefania ha detto...

Antonello, mi sono spiegata male: io sono da sempre convinta SP non possa essere l'assassino di Melania.

Ma nessuno sino ad oggi (a parte i difensori di Salvatore) avevano detto a chiare lettere a Michele Rea una cosa come "Michè .... guarda che stai toppando".

Ieri Meluzzi lo ha fatto, ed ha fatto bene.

La reazione dei parenti di Melania presenti in studio è stata diametralmente opposta: negli occhi di Michele Rea ho letto il dubbio ed anche il dolore di chi ha improvvisamente compreso che si stava accanendo contro la persona sbagliata, negli occhi di Gennaro Rea ho letto invece solo livore, rancore ..... quello che rende sordi e ciechi anche di fronte alle prove piu' evidenti circa l'innocenza del marito di Melania.

Per spiegarmi meglio, ho avuto l'impressione che Gennaro Rea non sia interessato ad altro che a veder consegnato alla "giustizia" Salvatore, a prescindere sia colpevole o meno. Mentre Michele Rea ieri, grazie alle parole di Meluzzi si sia risvegliato da un incubo, quello che lo vedeva a sua volta convinto della colpevolezza di SP. E' stato un brusco risveglio quello di ieri sera, che lo ha putroppo portato ad avere la consapevolezza che l'assassino è ancora libero, che tanto tempo è stato perso, che tante cose potranno essere fatte in seguito per consegnarlo alla giustizia ma che non è detto ci si riesca.

Ne è la prova il fatto che Gennaro Rea ieri ha dichiarato "noi inizialmente non abbiamo sospettato di Salvatore".

Non è vero. Lo si è visto il giorno del funerale.

Quell'uomo negherebbe anche l'evidenza. Il fratello di Melania no.

Stefania

Anonimo ha detto...

adesso come volevasi dimostrare state facendo castelli in aria sulle impressioni che vi hanno dato i familiari di melania, senza rendervi conto che siete come al solito ridicoli, improvvisandovi investigatori, medici legali e adesso anche psicologi. ma di cosa parlate? come al solito di cose che solo la vostra morbosità vi porta a non capacitarvi del fatto che sia satato lui! ma veramente pensate che tutte le ipotesi che avete fatto voi e tutte le domande che vi siete posti, in questo specie di mercato dove i venditori sperano di vendere il rpoprio prodotto credendo che sia migliore di quello degli altri, loro non le abbiano messo in conto prima di voi? e secondo voi per essere giunti a questa connizione non hanno messo in conto tutto? o pensate che siano dei poveri scellerati che solo per il gusto di vedere parolisi in galera fanno e dicono tutto quello che vedete e sentite? ma veramente credete che siano dei cretini? perchè non pensate invece che molte cose che sanno non le vanno a dire in televiosione e che anche non rispondere sia tutto calcolato? e che ci vanno solo per far parlare del caso? e chi vi dice che l'atteggiamento di michele sia dovuto al fatto che temesse che lo zio dicesse cose che non doveva dire per il momento? la cosa che sorprende di più è il silenzio della difesa
a buon intenditor poche parole.

Anonimo ha detto...

sì l'hai detto bene anonimo.
ci sono cose che sanno e che non vanno a dire.

Anonimo ha detto...

Anonimo, le allusioni che tu fai in relazione al taciuto, devo intendere che verranno palesate in sede della prossima udienza; sono impaziente!!! come me, credo anche la Tommolini che ad oggi non vede nemmeno il fumo di indizi precisi, gravi e concordanti, figurarsi di prove.
Adesso che mi induci a pensare al silenzio come tattica, non oso immaginare che assone possa avere Biscottone!!!
Linda

Anonimo ha detto...

Anche perchè dopo tutto quello che sono andati dicendo, di materiale per querele ce n'è abbastanza già così
Linda

Sira Fonzi ha detto...


Concordo Massimo,
e ti dirò che secondo me chi ha portato Melania là sapeva che quello per lei e Salvatore era un posto speciale(ci avevano fatto l'amore )e forse voleva dimostrare a Melania di essere talmente in intimità con lui da sapere anche quello e attirarla là con questa scusa.

Stavo leggendo le ultime perizie e mi dicevo:
ci hanno assillato con l'anello trovato sotto il corpo di Melania, che secondo la ricostruzione della procura sarebbe stato da lei volutamente lanciato, ma non si sono soffermati sul fatto che indossava ancora
-braccialetto di metallo color acciaio al polso sinistro del tipo Nomination con scritta
.“SALVATORE.”;
-catenella di metallo colore oro al collo con ciondolo a forma con inciso .“Con te sarà sempre un nuovo giorno d’amore.” e un piccolo cuore
-fede nunziale
Tutti reperti in mano ai Ris.

Hanno ipotizzato che il delitto con molta probabilità fu consumato tra le 14.30 e le 15.00 e poi leggiamo nella relazione di Bruno una risposta alla seguente affermazione del Tagliabracci che lascia pensare...

"Il colore del contenuto gastrico risente sempre di
una base colorata che è fisiologicamente propria dei secreti gastrici"

Si ricorda che
“il succo gastrico è un liquido quasi incolore, debolmente opalescente o appena torbido, leggermente viscoso, di reazione fortemente acida.”54. Le differenti colorazioni ricordate dai consulenti del
Pubblico Ministero si riferiscono a pazienti portatori di sondino naso gastrico che sono statisottoposti ad interventi chirurgici per i quali è certamente possibile che il succo gastrico,
pressoché incolore, si tinga di verde o di giallo o di bruno per l.’eventuale presenza di sangueo di reflusso biliare.

Inoltre Bruno trova e mostra cose importanti non rilevate che potrebbero essere importanti per la dinamica:
Dall’esame delle immagini ritraenti il cadavere le macchie ipostatiche appaiono sì scarse, ma non .“rilevabili unicamente a carico della regione lombare.”; si possono osservare, infatti, almeno anche alla regione toracica in forma di chiazze più o meno rare, ai glutei e alle cosce .

Mentre la dottoressa Sarah Gino, sostiene che non si conosce la natura della sostanza nella bocca di Melania (saliva, sperma, sudore) e che la cosa è importante poiché, mentre il Dna depositato con la saliva ha vita breve, quello depositato per esempio con sperma resiste anche fino a 96 ore nella bocca di un soggetto.
Ed infatti conclude: «Nulla può essere detto circa natura, modalità e tempo di deposizione del materiale biologico prelevato dagli elementi dentari e dalla regione labiale».

Che dire, meno male che questo è un giudice scrupoloso.
Forse tra tanta sfortuna....

Sira

Anonimo ha detto...

quel colpo in testa
non è stato dato con un pugno
è un colpo profondo, c'è un taglio lungo, ha di sicuro tramortito la vittima.
non è credibile che l'assassino abbia accoltellato alla schiena, poi abbia preso un'altra arma, un randello, un bastone, una mazza, ed abbia atterrato melania con un colpo, per poi riprendere il coltello e accoltellare ancora.

O non era solo.

Oppure quel colpo profondo in testa - un colpo gravissimo e sottovalutato, non una bottarella - non rientra nella dinamica dell'omicidio come impostata dall'Accusa.

Anonimo ha detto...

http://www.newspedia.it/melania-rea-ultime-notizie-harem-segreto-di-salvatore-parolisi/

altre soldatesse dopo ludovica.

Anonimo ha detto...

Anonimo ad Anonimo

ma cosa sprechi energie? è roba vecchia (giugno 2011) e superata!
aggiornati.

ENRICO ha detto...

@ anonimo

Era un farfallone. E allora?

un seminarista in confronto a quello che succede in "certi ambienti" - compresi quelli frequentati da noti "colpevolosti" - e a cui moltissimi, al contrario, guardano con ammirazione

Anonimo ha detto...

Sono entrati nella vita di un uomo non con le prove di un omicidio, ma con la sua biancheria intima in mano e rovistando dentro la sua alcova.

Condannato per i suoi rapporti al di fuori del matrimonio, unica certezza raggiunta.

Le prove di uxoricidio non sono più necessarie per finire in prigione.

E se le perizie dicono le le prove non ci sono o non saltano fuori, sono le perizie a non servire.

Intanto è stato sputtanato a mezzo televisivo e giornalistico, incarcerato per un anno e mezzo e privato della patria potestà, con tutti contro: figli, amici e parenti…..poi si vedrà.

Anonimo ha detto...

@Enrico

è una notizia vecchia come il cucco ma potrebbe essere di conferma alla ricostruzione di Massimo.

non era Ludovica l'ultima soldatessa al servizio del caporalmaggiore.

Ludovica aveva un alibi. Ma Ludovica non vedeva l'amante già da tre mesi.

delle altre donne contemporanee a Ludovica non si parla mai, ma l'impronta di scarpa femminile di tipo militare, i dna e le perline, oltre agli avvistamenti a Colle SM, ci dice che sarebbe stato il caso di approfondire in quella direzione.

ENRICO ha detto...

@ anonimo 10:38

"è una notizia vecchia come il cucco ma potrebbe essere di conferma alla ricostruzione di Massimo"

io ho risposto all'anonimo delle 02:57 il quale riporterebbe il vecchio articolo ad ulteriore sostegno di un movente passionale del delitto ad opera del Parolisi .

almeno io ho interpretato così quel commento.

tabula ha detto...

@Enrico

l'anonimo ha riportato un fatto già noto ma rimasto in sordina.

Secondo me, a prescindere dalle intenzioni di chi l'ha postato, ricordare che dopo Ludovica ci sono state altre soldatesse è di sostegno all'ipotesi ricostruttiva di Massimo, che tra tutte quelle esposte qui dentro è quella più semplice ed in totale coerenza con i riscontri delle perizie.

Anonimo ha detto...

TABULA
La storia del covo ospitale, ritrovo dei militari ambosessi, dove, a detta del titolare del locale, Parolisi pernottava spesso in conpagnia di soldatesse diverse, fu lasciato cadere subito, dagli inquirenti e dai massmedia. Forse era coinvolto anche qualche intoccabile?
Forse lì potrebbe esserci una piccola chiave di apertura, almeno di una prima porticina. E poi....chssà
TIZIO CAIO S.

Anonimo ha detto...

Infatti MIMOSA, diversi mesi fa espresse una sua teoria, sul forte risentimento di qualche soldatessa che, per motivi diversi, ma che possiamo solo immaginare, si sia vendicata in via indiretta su M. Ecco perchè il marcoffio si dispiaceva "che ci aveva rimesso M".
Solo che non doveva essere una sola la OFFESA E RISENTITA! Potrebbe essersi associata sicuramente con qualche altra anima gemella, per dare il via all'azione punitiva.
TIZIO C. S.

tabula ha detto...

ricordo la teoria di Mimosa.
la strada degli abusi in caserma è stata invero percorsa, ma con indagine parallela a quella della morte di Melania.
una costrizione può alimentare odio e vendetta, ma dubito che una soldatessa che ipoteticamente possa passare da vittima a carnefice si prenda poi la briga di infilarsi in un'indagine denunciando il caporalmaggiore.
Ho idea che chi possa avere ucciso, nella logica dei presupposti, si guardi bene dall'esporsi alle forze dell'ordine, e si accontenti della vendetta consumata cercando di evitare il chiasso e i riflettori su di sè.

se fosse accaduta qualcosa del genere, bisognerebbe guardare chi non ha denunciato, più che chi lo ha fatto.

Per quanto riguarda altri generi di relazione, non costrittivi ma consenzienti, è stato detto poco.
Di solito sono questi ultimi a generare illusioni e delusioni, eventuali rancori e desideri di vendetta, specie se associati a riconoscimenti che si speravano di ottenere, in linea con quanto ipotizzato ai tempi, prematuramente ma non per questo immotivatamente, anzi, da Mimosa.

Alla luce del senno di poi, resta come un'ipotesi concreta.

Antonello ha detto...

Mah, ancora al moralismo becero, scusate ma a voi quando trombate o decidete per caso di fare un'orgia viene mica a vussarvi qualcuno per chiedervi se siete moralmente ineccepibili, ora a parte che sono notizie vecchie, a parte che e' anche giusto nel caso controllare gli alibi eventuali, a parte che non mi sembra siano state identificate od interrogate altre soldatesse se non Ludovica e Rosa, ma vi rendete conto che un militare che ha finito il suo turno, dismesso l'uniforme ed uscito dalle strutture e' un uomo come Lele Mora o come Berlusconi, se piu' vi piace il machismo, o come la Santanche', perche' se non viene chiamato improvvisamente alle sue funzioni e' un perfetto cittadino tutelato dalka Costituzione nelle sue liberta' di pensiero e di vita, scusate se mi permetto il francesismo, puo' quindi anche fornicare, infilare il proprio pene dove meglio crede in luogo privato, puo' trombare con un uomo o con una donna, con mille tutti insieme, stiamo parlando di liberta' strettamente personali, di inclinazioni perfettamente legittime, lecite e stretramente personali oltreche' tutelate dalla Costituzione.
No lo dico percje' vorrei mai che nominassero il Papa come capo dell'esercito italiano per accappararsi i voti dei cattolici.
Insomma qua si sta esagerando, almeno su questo, come per altri, punto,
Qualche anonimo di Voghera potrebbe obiettare che pero' S. era sposato, ma a parte che con sua moglie era sposato lui e non capisco che diavolo centri tutto il resto del mondo ma scusate ma saranno stati fatti della coppia o l'esercito o Voghera o il Papa ritenete giusto che debba andare a scegliere persino le operte dei caporali???
Ma dai, e finiamola con queste guerrette infantili, siamo uomini e donne maturi, siamo tutti liberi, ognuno con proprie idee, emotivita' ed inclinazioni, che per caso fra i cosidetti civili qualcuno si sente in diritto di dire ad un altra/o di infilare o di farsi infilare da uno piuttosto che dall'altro??? Ma semmai curatevi e no. se ne parli piu', problemi mentali vostri, turbe, insicurezze, gelosue, complessi di inferiorita' o superiorita' a volte a convenienza, lasciate perdere quel lato del discorso per favore che semmai in divisa non ci va piu' nessuno e svuotiamo gli eserciti che avrebbero la funzione di difenderci e non di farsi decidere la morale nella vita personale.
Per il resto sono daccordo, andavano, nel caso, identificate tutte le amanti e verificati eventuali alibi, comparati anche i dna ed ecc.
Scusate i francesismi ma non sopporto l'ipocrisia.

ENRICO ha detto...

"vendetta personale " o "spedizione punitiva su commissione", in ogni caso se Parolisi NON parla ( al contrario dei media che parlano troppo e sempre a suo sfavore) vuol dire che c'è di mezzo qualche pezzo da novanta..

tabula ha detto...

@Enrico
è possibile sia come dici, ovviamente non ci sono riscontri evidenti così come dovrebbe essere se appunto, fosse.

@Antonello
non so dove tu abbia letto l'ipocrisia o il discorso moralizzatore.

Non credo qui.

Nessuno se ne frega del giudicare morale o immorale cosa facciano le soldatesse ed i soldati nel tempo libero, stando fermi il fatto siano proibiti i rapporti all'interno delle Caserme, suppongo sia un problema più logistico in battaglia per evitare favoritismi, che morale.

Ad ogni modo una certa dose di promiscuità, comune e in uso a diversi ambienti sociali, è appurata come un fatto di quella caserma.

Un altro discorso è quello dell'estorsione di favori sessuali, e questo se permetti è un reato.

Detto questo, a me non interessava mettere il punto sulla liceità o meno dei rimescolamenti sessuali tra commilitoni e commilitone, quanto grossolanamente definire il "LA", l'input di rabbia che possa avere spinto un'eventuale soldatessa o più di una ad affondare il coltello nel corpo della moglie dell'istruttore.

Mi chiedevo semplicemente se potesse far parte del gruppo delle denuncianti gli abusi di caserma subiti, ma andando a logica non credo di sbagliare dicendo che dopo una colpa del genere si preferisca rimanere defilati.

Del resto io sono di tutt'altra opinione, se di donna e se di soldatessa è trattato, una rabbia così forte da portare ad alzare le mani armate su una, per quanto grintosa e pronta a rispondere per le rime, incolpevole moglie, lo vedo più per un oggetto del contendere che non si è riuscite ad ottenere per altre vie, marito o avanzamento di carriera che sia, se non di peggio, che di sicuro si son provate a percorrere prima di arrivare a tanto odio crudo cieco stupido e privo degli argini del buon senso.





Antonello ha detto...

@Tabula
non mi riferivo a nessuno, in verita' prevenivo e mi stavo portando avanti nel lavoro ;-)

tabula ha detto...

... @_@

capisco

ENRICO ha detto...

@ Tabula
"ovviamente non ci sono riscontri evidenti"

Ovviamente. Ma se si trattasse solo di qualche soldatessa e di alcuni marmittoni di nessun conto, non sarebbe di certo scattata tutta questa preoccupazione mediatica e non ( mai vista in precedenza) ossessivamente indirizzata ad attribuire a tutti i costi il delitto all’unico fesso disponibile al punto di arrivare persino a stravolgere le leggi della fisica e della chimica ( almeno quelle attualmente valide all’interno del pianeta Terra) oltre che della logica pur di chiudere “il caso” senza colpo ferire.

tabula ha detto...

@Enrico.
già.

ma come ho detto ad altri recentemente, trovo difficile credere che grandi poteri affidino l'eliminazioen di una testimone scomoda a delle donne.

perchè quando Melania è morta, c'erano delle donne.
questo è poco ma sicuro.

A meno che:
- siano donne molto protette, figlie di, amanti di.
- le piccole marmittone di poco conto abbiano agito di propria iniziativa e senza aver preventivato l'aggressione a Melania per evitare uno scandalo che avrebbe preso in mezzo quei grandi poteri, dopodichè, e solo successivamente, gli eventuali siano stati messi al corrente della tragedia e ci abbiano messo qualche pezza, magari anche stagiando o chiedendo alle stesse, dopo aver fatto il danno, di stagiare per sviare dai veri motivi del delitto.

ENRICO ha detto...

@ Tabula

"perchè quando Melania è morta, c'erano delle donne"

...ma anche degli uomini.

E comunque Salv. ha intuito ( o perchè ha visto la scena o perchè l'ha immaginata )che dietro tutto questo c'è "qualcosa" che non può dire

Anonimo ha detto...

@ ANTONELLO

Capisci sempre un c...o per un altro!!!
Chi se ne frega di quello che fa la gente, compreso i militari, durante le loro ore di libertà o meno???
Cogli sempre l'occasione per fare il donchisciotti quando nessuno ne chiede la protezione.
Io mi riferivo a eventuali risentimenti e rancori nei confronti del marcoffio, da parte di qualcuna/o.
Che ci azzecca la libertà?
Tutti possono spaccarsi le corna reciprocamente, e quando vogliono. E chi se ne frega?
Sono LIBERI di farlo.
Noi si scriveva d'altro, e senza "francesismi".
TIZIO CAIO S.
E allora?

tabula ha detto...

Comunque, caro Enrico, sempre se sia vero che fantomatici poteri forti siano intervenuti per sviare le indagini, il loro scopo è stato raggiunto da un bel pò.

Se soldatesse, le assassine saranno già state disperse per le caserme di mezza Italia senza troppi clamori, e le eventuali prove residue eliminate completamente, nessuno potrà mai risalire ai veri motivi della morte di Melania, mai più.

Per quel che riguarda il destino del caporalmaggiore, che finisca in galera ora o ne esca per mancanza di prove è oramai indifferente.

Non serve più.

Anzi, casomai sapesse o avesse intuito chi si cela dietro quei poteri forti, sarebbe anche meglio liberarlo.

La copertura mediatica offerta dai suoi scandali è servita per raffreddare altre piste, e come vedi, anche se nessuno ha osato mettere in mezzo quella sg che non dovrebbe esserci mai stata, adesso è stato possibile seminare il dubbio dell'estraneità del soldato Parolisi.

Comunque sia, queste sono ipotesi verosimili ma non c'è un processo imbastito contro ignote, nè perchè.

Figurarsi ammettere siano stati coinvolti personaggi con le mani in pasta, bisognerebbe spiegare troppe cose. Scorrettezze e leggerezze che tutti noi abbiamo visto dipanarsi e realizzarsi nel caso, ma che nemmeno si possono nominare prima di tutto perchè è inutile e sotto processo c'è solo Parolisi, e poi, l'hai visto anche tu, perchè anche qua c'è "chi ci controlla".

Anche se avessi intuito la verità, Enrico, ne andrebbe a solo tuo merito intellettivo.

Sotto processo è Parolisi per l'esecuzione materiale sia del delitto che dello staging, solo di quello ci si può occupare.

perizie alla mano.

Tutto il resto è assai realistico e plausibile, ma non finirà mai a processo, neanche quelle quattro teste calde di ragazze.

ENRICO ha detto...

@ Tabula

ma certamente ! con il mio commento non volevo riaprire il dibattito su "chi è stato e perchè ".

Sai bene come la penso in fatto di ricostruzioni possibili dell'accaduto, tanto è vero che non mi sono mai cimentato in proposito.

Dico solo che dietro all'accanimento mediatico ed al silenzio del soldato ci deve essere per forza un motivo di un certo peso tale da condizionare le indagini.

Che poi in mancanza di indizi e di fronte a perizie non risolutive, il giudice non abbia elementi sufficienti ad emettere sentenza di condanna è un'opinione che condivido e che ho espresso già da tempo .

E in fondo è quello che conta.

Anonimo ha detto...

Già, la SG! Perchè è stata seppellita?
Avrebbe condotto ad altri lidi?

Che marcoffio sappia o meno, dovrà restare in pectoris a se stesso.
Sempre meglio la galera....

TIZIO C. S.

Antonello ha detto...

@Tizio C. S.
;-)))))))) sempre colorito, aspetta finisco di girare la frittata, mangio un boccone e ti spiego.

Anonimo ha detto...

Ma quanto tempo per mangiare una frittata (')
Forse era di 100 uova?

Antonello ha detto...

Mah, e' che non riesco a girarla!!!!!!
;-))))))))))))))

Anonimo ha detto...

e dunque siamo fritti noi?
;-)))))))))))

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