lunedì 23 maggio 2011

Sarah Scazzi. Proviamo ad indovinare i prossimi nuovi giochi di prestigio della procura e dei giudici di Taranto?


La sensazione è che in quel di Taranto, per ovviare ed aggirare i consigli della Cassazione, stiano provando alcuni nuovi giochi di prestigio. E' una sensazione lo ripeto, ma non credo di sbagliarmi perché pare di essere tornati indietro nel tempo, in quel di gennaio quando si parlava di novità imminenti e si secretavano i documenti investigativi per evitare che la difesa della Misseri venisse a conoscenza del nulla trovato dagli inquirenti in quei tre mesi di indagini contro la loro assistita. Già io ancora oggi non ho ben capito quanti mesi in realtà abbia dato il Gip per indagare. Sabrina Misseri è stata arrestata il 16 ottobre e, normalmente, i mesi a disposizione sono sei. Però in questo caso abbiamo già passato i sette ed i giornalisti ci dicono che tutto dovrebbe essere finito per fine giugno. Se tanto mi da tanto saremmo ad otto mesi e mezzo e quindi è ipotizzabile ne abbia dati nove. Ma a me pare di ricordare, posso sbagliarmi ma non credo, che di norma siano o sei o dodici, ed il nove mi risulta un numero alquanto strano. Ma soprassediamo ed andiamo a vedere quale potrebbe essere il primo, vecchio ma nuovo, gioco di prestigio in costruzione alla procura.

Uno dei migliori ideati dagli uomini del dottor Sebastio è ancora in essere perché con un macchinoso marchingegno giudiziario si è tenuta in carcere Sabrina Misseri con l'accusa di concorso in omicidio e sequestro di persona, questo nonostante l'incidente probatorio del 19 novembre, accettato quale unguento miracoloso da tutti, in cui il padre faceva ricadere sulla figlia tutta la colpa dell'assassinio tenendosi per sé il solo occultamento del cadavere. Ora circola la voce, e non è un sogno, della possibilità che questo trucco non sia terminato e si stia trasformando, proprio come i giochi dei bambini che cambiano forma, e stia per tramutarsi e tramutare l'accusa in "sequestro di persona ed omicidio volontario con la complicità della madre". In questo modo il trucco riuscirebbe perfettamente e la ragazza ricomincerebbe a contare i giorni dall'inizio perché le indagini non si fermerebbero ma proseguirebbero per almeno altri sei mesi. Non ci credete? E' contro la legge? Vedremo se i Pm ed il giudice dello spumante mi smentiranno o insisteranno nell'andare contro le regole del gioco.

Perché ciò che si sta giocando a Taranto è un gioco pericoloso e, come tale, dovrebbe avere delle regole ben precise e, soprattutto, dovrebbe essere giocato dai diversi schieramenti in maniera paritaria e non solo da uno schieramento e mezzo, e per mezzo intendo la parte civile del duo, ora impegnatissimo in quel di Roma, Biscotti/Gentile. Ma la Difesa della Misseri da sempre è stata relegata a comparsa e messa in un angolo, come un vecchio pupazzo da non utilizzare, ed è logico che in questo modo mai potrà entrare in corsa. E se pure il giudice supremo che ha ristabilito le regole viene disatteso significa che non si ha l'intenzione di passare la palla a nessuno. E qui mi sovviene quella pubblicità che dice: "Ti piace vincere facile?". E vince facile chi sin dall'inizio ha fatto e continua a fare quanto gli è parso di fare senza mai essere fermato. E se la Cassazione ha usato il cartellino giallo, ed avrebbe dovuto usare il rosso in quanto il comportamento è stato da espulsione, significa che anche ai giudici romani piacciono i metodi usati nel gioco e, probabilmente, anche i numeri di prestigio messi in scena nei mesi dai Pm e dai giudici tarantini.

Giochiamo anche noi dall'esterno e proviamo ad indovinare altri giochi di prestigio che potrebbero presto essere pronti. Uno, a mio modo di vedere, si sta stagliando all'orizzonte e riguarda l'Ivano Russo. Lui ancora non lo sa ma tutti i messaggini scambiati con Sabrina hanno convinto i Pm di un suo coinvolgimento. Inoltre ha mentito quando ha detto agli amici, incontrati in strada nel tardo pomeriggio del 26 agosto mentre si recava al lavoro, che non sapeva della scomparsa di Sarah. Lo sapeva perché gli sms inviatigli da Sabrina li aveva già letti. Da qui si partirà per un nuovo interrogatorio che dovrà portarlo ad ammettere tante cose se non vorrà finire in galera. Come ad esempio che Sabrina sapeva delle attenzioni particolari che il padre riservava alla cugina giovane. Perché un altro gioco di prestigio, sempre a mio modesto avviso, riguarderà il nuovo movente che tornerà ad essere proprio quello vecchio. La differenza starà nel fatto che verrà adattato alla bisogna ed anziché affibbiarlo al Misseri lo affibbieranno alle donne di casa che nel dare una lezione a Sarah, per fare in modo che non parlasse delle molestie, l'avrebbero alla fine uccisa. Giochi di prestigio assurdi? Vedremo nel tempo di quanto mi sarò sbagliato.

E per il nipote prediletto Mimino ed il fratello Carmine non sarà ideato niente? Io credo che anche per loro, e per qualche altro ancora fuori dai giochi, qualcosa sia pronto. Il problema è solo il capire chi può di questi fare quelle dichiarazioni che possano incastrare Sabrina Misseri. Chi potrebbe dire, per liberarsi da guai peggiori, mi è stato confidato che... oppure Michele mi ha detto che... E' questo il motivo in fondo dei nuovi giochi di prestigio. Non si è trovato nulla di veramente importante ma non si può fare la figura di quelli che, pur non trovando nulla, hanno tenuto in carcere una persona per mesi e mesi senza neppure ascoltarla dopo l'arresto, senza neppure spiegarle per quale motivo, se suo padre è inattendibile, la credono colpevole. Perché ad oggi la realtà è questa. Una persona che potrebbe attendere l'esito delle indagini in casa sua è in carcere da più di sette mesi accusata di un crimine che non è quello che le verrà contestato al processo. 

E mi pare alquanto singolare.


Leggi gli ultimi articoli sugli omicidi di:
Sarah Scazzi    Quei birichini dei giudici tarantini

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39 commenti:

Manlio Tummolo ha detto...

Prati Carissimo,
il tempo disponibile di 6 mesi vale per qualunque indagine, ma è il minimo previsto. Un qualunque reato può essere indagato fino a due anni, l'omicidio o altro molto grave fino a 3 anni. Il problema non è, dunque, qui la durata delle indagini, ma la loro assoluta inefficienza. L'ultimo atto, invio di avvisi di garanzia, svolti tardivamente in quanto l'avviso deve precedere l'atto di indagine, soprattutto se invasivo come un'ispezione o il prelievo di secrezioni biologiche, non seguirlo, è abbastanza irrituale. Mi stupisco anche dell'indulgenza dell'avv. De Jaco in merito a quest'altra trovata. La Procura tarantina, invece di adempiere alle pressanti indicazioni della Corte di Cassazione (trovare elementi a discolpa per Sabrina Misseri, oltre che a carico della stessa), si permette di lanciare un'altra offensiva (ma questo c'era da aspettarselo: i sigg.inquisitori sono pervicaci e di testa dura), quasi come un'aperta sfida, che però rischia già in partenza di venir anch'essa annullata. Infatti, le analisi del DNA dovevano essere precedute, non accompagnate o seguite, da un avviso di garanzia, appunto per mettere l'indagato in condizioni di difendersi. Ci si ricorderà infatti del rifiuto di Cosimo Cosma a sottoporsi preventivamente e senza garanzie all'analisi del DNA. Non seguire le procedure, significa rischiare l'annullamento. Ora resto fermamente convinto che la Procura e il Tribunale tarantini siano ormai bruciati: la richiesta di trasferimento delle indagini e del successivo procedimento mi pare assolutamente necessaria ed improrogabile, perché lì l'arbitrarietà regna sovrana, e soprattutto l'incapacità di effettuare le indagini con un criterio razionale, approfondendo il ruolo di Michele Misseri che è inattendibile per le cose dichiarate ma non dimostrate, mentre per le cose confessate e verificate lì è attendibilissimo.

Unknown ha detto...

Che le indagini possano proseguire per tre anni lo so, ma il Gip inizialmente credo debba dare un termine oltre il quale, se non ci sono richieste di proroga, comunque da accordare, non si possa andare. Poi che le debbano continuare anche mentre è in corso il processo è tutta un'altra cosa a parte.

Le analisi non sono state fatte il 5 Maggio proprio per la mancanza di questi avvisi, a quanto ho capito, ma ultimamente regna davvero il caos che impedisce una visibilità chiara, non che prima fosse molto meglio...

Per quanto riguarda lo spostamento mi spiace ma non ho più la fiducia che avevo mesi fa. A me pare che loro continuino a fare quel che gli va senza prendere ordini, né accettare consigli, da nessuno. E' una giustizia a parte che non ha regole quella applicata a Taranto, e mi pare che nessuno faccia niente per cambiare le cose.
Se la cassazione avesse voluto avrebbe potuto liberare la Misseri in autonomia anziché rimandare il tutto a quel tribunale. La domanda è: "Perché ha agito in questa maniera?"
Mi sai rispondere?
Ciao, Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Mimosa, ho trascritto sia su Google, sia su Yahoo quella serie di lettere e di numeri: ebbene, o si cancella prima di completarla, o mi dà per introvabile. Allora, se ne avete copia, basta che la trasmettiate a: tummolo.manlio@tiscali.it. Può darsi che il problema resti sempre quello dell'ADSL che non ho, però dubito fortemente che sia così. Il fatto è che qualcosa di sballato in quel "documento" c'è sicuramente.

Manlio Tummolo ha detto...

Scusa Massimo, ma ho scritto prima di leggere la risposta. Sono d'accordo con te su certa sicumera dei magistrati tarantini, però ritengo anche che non possa durare in eterno. Il fatto è che, dietro la morte orrenda di quella povera ragazza, c'è qualcosa e qualcuno ben più grossi di Michele Misseri e dei suoi "terribili" familiari, e gli inquisitori lo sanno, ma fanno finta di ignorarlo. Mi stupisce la passività degli avvocati di Sabrina e della madre, sembra la loro quasi un'acquiescenza, o che aspettino un passo più decisamente falso del solito. Fosse per me, avrei mandato querele da molto prima per i vari abusi commessi. Ma gli avvocati, per ragioni di affinità mentale, non si lanciano mai in imprese che potrebbero coinvolgere la loro carriera. Poteva farlo l'avv. Russo, ormai professionalmente bruciato, ma non risulta che ne abbia avuto il coraggio. Quanto alla richiesta di proroghe, possono esserci state, senza che siano rese di pubblico dominio. Suppongo che sia così, perché altrimenti gli avvocati dimostrerebbero addirittura complicità verso la controparte.

Unknown ha detto...

Ti è arrivata la mail che ti ho inviato con la sentenza?

Mimosa ha detto...

Ops, anch'io ho mandato a Manlio la sentenza in privato, prima di arrivare in fondo e leggere te.

Anonimo ha detto...

Ciao Massimo, è arrivata la prima reazione della Procura alle accuse della Cassazione: http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/puglia/2011/05/23/visualizza_new.html_846158279.html Tutto merito del sogno del fioraio, o hanno in mano quello che abbiamo sempre pensato non avessero?
Sira

Anonimo ha detto...

Come riportato nel sito on line della Gazzetta del Mezzogiorno il 17 gennaio, dalle indagini difensive condotte dagli Avv. Russo e Velletri risulterebbe che in passato Michele Misseri avrebbe molestato diverse donne e una avrebbe subito un tentativo di violenza. Tra le presunte vittime da altre fonti risulterebbe esserci anche una ragazzina quasi coetanea di Sarah. In seguito non si è più parlato di questa che resta un'indiscrezione. All'epoca dell'articolo le indagini difensive risultavano non ancora depositate all’Ufficio del pubblico ministero, successivamente come è noto il materiale (se davvero esiste) sarebbe stato sequestrato nell'ambito del procedimento a carico dell'Avv. Russo. Logica vorrebbe che nelle more il materiale venisse dissequestrato e passasse nella disponibilità del Prof. Coppi.
di Alberto

Unknown ha detto...

No Sira, dovevano farlo perché in caso contrario sia Cosima che Ivano, avendo dato il dna da comparare, non avrebbero potuto nominare un proprio perito che seguisse le analisi del Ris. Gli altri i periti li hanno nominati in quanto o già in carcere, Sabrina e suo padre, o indagati in precedenza, Mimino e Carmine. Perciò nulla di così eclatante anche se, mi chiedo, cosa c'entra il compressore dato che quando hanno dato il loro dna nei fogli era scritto, lo ha preteso l'avvocato del Cosma, che sarebbe stato comparato con quelli rinvenuti nella cordicella del cellulare. Errore dei giornalisti o cambio in corsa della procura? Chissà. Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

Franco De Jaco, avvocato di Cosima ha precisato che si tratta di un avviso di garanzia per concorso in omicidio, sequestro di persona e soppressione di cadavere ma è un atto quasi dovuto in vista delle perizie genetiche in programma nei prossimi giorni, e precisamente del 25 maggio . Ha aggiunto che questo non è atto di incolpazione ma è un atto per consentire alla signora di conoscere il procedimento e seguirlo con un suo legale". De Jaco ha poi sottolineato: "Se fosse stata ritenuta responsabile dei reati contestati anche a Sabrina e agli altri parenti sarebbe già stata fermata". Poi ha concluso spiegando che "il 25 non saremo nemmeno presenti perché siamo assolutamente tranquilli". ma! staremo a vedere..tutto dipenderà da questi accertamenti dl 25 maggio, che, tra l'altro riguardano anche Ivano lori
di lori

Anonimo ha detto...

ma anche se ci fosse del dna di Cosima sulla cordicella, questo potrebbe non provare niente..Cosima avrebbe potuto toccare il telefonino nei giorni precedenti la scomparsa, lo ha ribadito lei stessa nell'intervista a domenica 5 lori
di lori

Anonimo ha detto...

Per i giornalisti questa notizia si sta trasformando " in un colpo di scena" quasi una conferma della colpevolezza delle due donne Misseri In realtà, dopo aver dato la notizia il giornalista del tg 1 ha aggiunto che l'avvocato di Cosima ha specificato che non è atto di incolpazione ma è un atto per consentire alla signora di conoscere il procedimento e seguirlo con un suo legale". Ha poi sottolineato: "Se fosse stata ritenuta responsabile dei reati contestati anche a Sabrina e agli altri parenti sarebbe già stata fermata". Poi ha concluso spiegando che "il 25 non saremo nemmeno presenti perché siamo assolutamente tranquilli". Ora i colpevolisti riprenderanno fiato lori
di lori

Anonimo ha detto...

ops..non so come mai il commento n 3, in un primo momento non me lo dava..è per questo che l'ho riscritto di nuovo..purtroppo la piattaforma ogni tanto fa capricci lori
di lori

Anonimo ha detto...

Massimo l'avviso di garanzia a Cosima non è affatto un atto dovuto tant'è, come ha affermato l'avvocato di Ivano, a quest'ultimo è stato notificato un semplice avviso della data dell'accertamento con la facoltà dello stesso di nominare un perito di parte.
di Elvira

Anonimo ha detto...

dal quotidiano di Puglia L'avviso di garanzia è stato notificato anche a Ivano Russo (amico di Sarah Scazzi e Sabrina Misseri), a Carmine Misseri (fratello di Michele, padre di Sabrina e marito di Cosima) e a Cosimo Cosma (nipote dello stesso Michele). http://www.quotidianodipuglia.it/articolo.php?id=150252&sez=TUTTO_SU_SARAH lori
di lori

Unknown ha detto...

Difficile che una notifica non specifichi per quale motivo si deve mandare, se si vuole visto che Cosima non manderà nessuno, un perito a verificare il metodo ed i risultati di un accertamento irripetibile del Ris. Se gli è stato notificato un semplice avviso di accertamento significa che l'atto come quello fatto a chi ha dato il dna lo ha già ricevuto tempo fa. Perché l'invito a mandare un perito viene inviato solo a chi è indagato. Però potrebbe esserci un'altra spiegazione alla domanda. "Per quale motivo chi non è indagato oggi dovrebbe mandare un perito a verificare il lavoro sia svolto bene dal Ris?" E la risposta potrebbe essere: "Perché forse un domani, non si sa mai, potrebbe diventarlo?" Quindi ci troviamo, se fosse vero che Ivano non ha ricevuto alcun atto formale ma solo una notifica, veramente di fronte ad una procura di maghi che ha il dono, oltre che della libera traduzione dei sogni, anche della preveggenza. Povero Ivano quindi. Scherzavo naturalmente. Ciao

Luciano ha detto...

Ma se l'avviso di garanzia, ricevuto da Cosima, per omicidio, sequestro di persona e occultamento di cadavere, è un atto dovuto, come mai non è stato notificato, lo stesso avviso di garanzia, ad Ivano Russo?

Luciano ha detto...

Rispondo ad Alberto.
Non è che le indagini difensive condotte dall'avvocato Russo, ex difensore di Sabrina, siano state "forzate" o montate ad arte?
Se è vero che esistono precedenti reali di molestie, da parte di Michele Misseri su altre ragazzine, come mai è stato l'avvocato Russo a subire una denuncia? Se fossero state vere, lo avremmo già saputo e l'attuale difesa di Sabrina le avrebbe già usate contro il Misseri, avvalorando la prima ricostruzione dei fatti, dove Sabrina non veniva affatto menzionata nè tirata in ballo dal padre.

Unknown ha detto...

O ha già una accusa in atto e noi non lo sappiamo, come il Mimino ed il Carmine, o il suo avvocato ci ha detto una bugia. O forse potrebbe trovare spazio anche l'ipotesi che, scherzando, ho inserito ieri e che lo vuole prossimo indagato. Ormai la procura di Taranto mi ha abituato a credere regolare anche quanto non lo è.

Ma per come la so io lui un atto di accusa formale deve averlo avuto, o prima o ieri.
Ciao Luciano, Massimo

Luciano ha detto...

Anche io ho sognato che nell'omicidio della povera Sarah Scazzi, siano implicate altre figure, potenti ed inquietanti.
E il giochino di Michele Misseri, Sabrina e Cosima, dei "dico e non dico", cioè ognuno dice di professarsi innocente, ma non dice chi effettivamente è stato o sono stati gli autori del delitto (a parte Michele che accusa la figlia, salvo poi confessare di aver dovuto fare la "falsa"), assecondati dai propri avvocati, secondo me è atto a creare un caos nelle indagini. Nella speranza, o che non si arrivi a nulla (per assurdo TUTTI INNOCENTI sull'omicidio, in mancanza di prove certe e inconfutabili) o che la magistratura arrivi da sola ai veri colpevoli (senza accuse o soffiate da parte dei Misseri), ma questo mi pare troppo improbabile.

Manlio Tummolo ha detto...

Innanzitutto grazie a Massimo Prati e a Mimosa che mi avvertono dell'invìo della mail con questa "sentenza". Ieri sera tardi infatti qualcosa stava arrivando, mentre stavo scrivendo ad un conoscente italoamericano, ma poi non è apparso nulla. Vedrò oggi e vi saprò dire. Riguardo ad ipotesi di conclusione di tutta questa storia, penso che essa consisterà nel dichiarare Michele Misseri incapace di intendere e di volere, perlomeno nel momento del delitto, e chiuderanno così la questione. Rimango fermo nella convinzione che l'uomo è la chiave di volta della questione, in quanto ha fornito elementi di prova (ritrovamento del corpo e di oggetti di Sarah), cosa che non poteva avvenire se egli fosse stato del tutto estraneo al delitto. Quanto all'atto "dovuto" (informazione o avviso di garanzia), esso doveva partire nel momento stesso della richiesta di prelievo del DNA e delle due o più ispezioni compiute in casa sua (che potevano giustificarsi col fatto che era l'abitazione di Michele e di Sabrina). In modo particolare la prima, perché non si chiedono le secrezioni di un cittadino, senza un motivo ben preciso ed esplicito. Questo l'avv. De Jaco lo sa sicuramente, ma i buoni rapporti professionali tra avvocati e magistrati rendono d'obbligo la cortesia diplomatica, anche di fronte a patenti abusi.

nico ha detto...

Ciao Manlio e ciao Massimo. Vero che la diplomazia tra magistrati e avvocati é un gioco sottile e indispensabile. Troppo spesso pero' si trasforma in sudditanza da parte degli avvocati difensori con grave pregiudizio per il loro cliente. A volte manca l'esperienza, a volte é una sudditanza indispensabile per non ricadere in ritorsioni anche molto gravi, ma che non sempre hanno eco sulla stampa. In troppi fatti di cronaca conosciuti, e chiaramente anche in tanti altri, gli avvocati difensori se non sono professionisti di chiara fama quindi potenzialmente duri avversari per i magistrati inquirenti, rischiano non solo eccessiva durezza nei confronti del cliente ma anche guai personali. Ma Sabrina Misseri é ancora rappresentata anche da Coppi? Perché in questo caso la storia cambierebbe davvero. Puo' essere considerata abilita' della nuova difesa la sentenza della Cassazione ? grazie

mercutio ha detto...

Senti Massimo, non essendo facilmente influenzabile dalle idee altrui, me ne custodisco di proprie, ritoccandole ed aggiornandole, senza perdere di vista una valutazione basata sulla logica.
Ora, rivalutando tutto quello dichiarato da Michele Misseri, nelle varie fasi dei suoi interrogatori, ho rilevato che lo stesso abbia insistentemente, ed a volte senza che ce ne fosse motivo, di essere preoccupato di un eventuale coinvolgimento della moglie Cosima, da parte degli inquirenti.
In un primo momento ho pensato che tale preoccupazione fosse dovuta a causa delle varie raccolta agricole, che in sua mancanza, avrebbero dovuto da lei essere curate curate, poi, successivamente, ho pensato ad una speci di timore reverenziale nei confronti della stessa. Infine, quando nella prima confessione, si autoaccusò, disse : " io vi dico dove ho sepolto Sarah, MA NON DITE NIENTE A MIA MOGLIE".
Una richiesta strana, ingenua (?) e variamente interpetrabile.
Ma io ho timidamente concetturato che la sua preoccupazione era dovuta alla consapevolezza di un vero coinvolgimento della moglie, nell'assassinio di Sarah che, in definitiva, e per le ragioni che ho sopra accennate, abbia preferito accusare la figlia, piuttosto che la moglie.
Questa ipotesi spiegherebbe molte altre inconcruenze.
Tu che ne pensi, sinceramnte? Ciao, marcutio

Giacomo ha detto...

Sì nico, l'avv. Coppi è ancora difensore di Sabrina.
Secondo me è una brava persona, che ha deciso di impegnare la sua competenza, la sua abilità e la sua chiara fama per mettere riparo a quello che a tutti coloro che hanno sensibilità giuridica, e soprattutto umana, appare come un evidente caso di malagiustizia in formazione.
E penso proprio, che anche se il ricorso è firmato pure dalla brava Avvocatessa Velletri, il prestigio e la scienza dell'Avv. Coppi, che è anche professore universitario di diritto, abbiano contribuito affinché la Cassazione prendesse in approfondita considerazione tutti gli argomenti prospettati.

Giacomo

Anonimo ha detto...

Scusami per gli errori ortografici

Giacomo ha detto...

Marcutio.
Sono convinto che la frase pronunciata a freddo alla fine dell'interrogatorio da M. Misseri: "Non dite niente a mia moglie", sia un'esca gettata con consapevolezza agl'inquirenti perché sospettassero anche di lei.
Difatti gl'inquirenti se lo saranno chiesto, tale e quale come sta facendo lei ora e gira gira, quella pulce nell'orecchio sta dando i suoi frutti.
La cosa più paradossale è che gl'inquirenti sono convinti di esserci arrivati da soli a sospettare di Cosima e non per le sottili manovre del contadino che continua a condurre sottilmente a suo piacimento la vicenda.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Sì nico, l'avv. Coppi è ancora difensore di Sabrina.
Secondo me è una brava persona, che ha deciso di impegnare la sua competenza, la sua abilità e la sua chiara fama per mettere riparo a quello che a tutti coloro che hanno sensibilità giuridica, e soprattutto umana, appare come un evidente caso di malagiustizia in formazione.
E penso proprio, che anche se il ricorso è firmato pure dalla brava Avvocatessa Velletri, il prestigio e la scienza dell'Avv. Coppi, che è anche professore universitario di diritto, abbiano contribuito affinché la Cassazione prendesse in approfondita considerazione tutti gli argomenti prospettati.

Giacomo

norma ha detto...

Ho l'impressione che la procura non stia seguendo le indicazioni della Cassazione:hanno un mese di tempo per provare la colpevolezza di Sabrina fornendo un movente credibile,rendere attendibili i loro testimoni tardivi a discapito di quelli della prim'ora,dare una spiegazione plausibile al fatto che Sarah abbia mentito per poter uscire prima da casa,dimostrare l'attendibilità della s.ra Pisanò(premesso cmq che quella pseudo confessione di cui lei è depisitaria non significa nulla)ed il Petarra,spiegare perchè credono a Misseri solo quando accusa la figlia e dare un motivo al fatto che hanno sin da subito escluso il movente sessuale,trasformare tutte gli indizi,a loro modo di vedere,contro Sabrina,in indizi a favore ecc....e loro che fanno?Indagano Cosima!

Unknown ha detto...

Per quanto riguarda Cosima il Bollino oggi ha chiaramente detto che già da tempo era stata inserita nel registro degli indagati, senza che nessuno lo sapesse perché fra le carte secretate a gennaio, e che l'atto dovuto è stata l'occasione per informarla di questo in quanto, in assenza, eventuali tracce a lei riferibili non avrebbero potuto essere portate a colpa in tribunale.

Ed allora mi chiedo, visto che si insiste a dichiarare Ivano non indagato, se trovassero tracce sue, in assenza di un atto investigativo formale ed in presenza di una sola notifica di accertamento analitico, le potrebbero usare ugualmente contro di lui? Mah, io continuo a credere che non siano così stupidi in procura e che un atto ci sia già stato.

A parte questo, e rispondo a Mercutio, il fatto che il Misseri non volesse farlo sapere a Cosima è facilmente spiegabile. Ricordo di aver letto al tempo un articolo, ma sono passati sette mesi e non l'ho trovato nonostante abbia perso tempo a cercarlo, in cui si diceva che dopo la ricomparsa del cellulare le donne di casa fecero a Michele specifiche domande chiedendogli di giurare che non c'entrava con la scomparsa. Ora, dato che giurò di non saperne nulla, immagina il Misseri che confessa e, ingenuamente, quasi in maniera infantile, quale prima preoccupazione ha il non voler far sapere a chi ha giurato di non saper niente che invece sapeva e non solo. Eppoi erano già passate dieci ore di interrogatorio e, arrivati a quel punto, se non si è veramente forti di testa ne fai e ne dici tante di cose strane.
Ciao, Massimo

mercutio ha detto...

X GIACOMO
Se il fine del Misseri era quello di suggerire sottilmente agli inquirenti di indagare anche sulla moglie, cosa che sta verificandosi solo ora,perchè,poi, ha scaricato tutto sulla figlia?
E' mai possibile che il rozzo contadino abbia potuto architettare tutto questo, per confondere le idee agli investigatori?
Ad ogni modo, le sue colpe non sarebbero scemate. Ed allora?

Giacomo ha detto...

Mercutio.
Io ho fatto un'ipotesi. Forse quella di Massimo è ancora più plausibile.
E' un fatto, che certe zone dell'ex Magna Grecia o con cultura che risente di antichi influssi orientali sono permeate di una certa mentalità che si riflette in quel particolare modo di esprimersi e ragionare che può essere definito "bizantino".
Cioè non si indica mai direttamente quello che si vuol dire, ma vi si perviene attraverso un concetto mediato che può essere anche il suo opposto.
Anche Concetta aveva detto: "Indagate in famiglia, anche nella mia", ma in realtà i suoi sospetti non erano certo sulla propria famiglia.
Ma mi fermo qui, perché mi sono accorto che sto diventando troppo... bizantino.

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

A Massimo Prati e Mimosa,

questa celebre "sentenza" è corredata da materiale fotografico e televisivo? Come vi ho scritto a parte, appare molto lunga (megabytes, addirittura) e io vado a rilento come già vi ho detto, perciò mi blocca la posta per troppo tempo. D'altronde, che io la legga o non la legga, poco importa, sta di fatto che la Corte di Cassazione non ne ha smentito in alcun luogo l'autenticità. La signora Silvia F. sul "Quot. di P." gongola, perché si vanta di essere scopritrice di un "falso", un po' come Lorenzo Valla nei confronti della Donazione costantiniana (tra l'altro per la prima volta dice che ci nominerà tutti in un suo libro: che soddisfazione !!).
Ciò che mi ha stupefatto, e ho mandato un severo monito alla giornalista Marida de "Il Messaggero" di Roma (dev'essere spagnola o portoghese), la quale si è scatenata in considerazioni offensive nei confronti di Cosima Serrano, ora nominata dalla stessa "zarina", con tutta una serie di epiteti che sono veri insulti e diffamazioni. Nemmeno i due illustri quotidiani pugliesi arrivano a tanto.
Come sospettavo, la Procura tarantina, invece di far tesoro della lezione ricevuta, reagisce come la belva ferita e scatena i suoi accoliti e fans. Intanto di tutto il materiale raccolto (le celebri cinture e tutto il resto) non sembra essersi ricavato nulla. Ma attenzione: se faranno, come è successo a Trieste con Zornitta, falsificazione di prove, stavolta dovrebbero finalmente rispondere sul terreno disciplinare, penale e su quello procedurale (trasferimento delle indagini e del processo). Penso che continuare lì le operazioni presenti rischi altissimi di inquinamento probatorio.

Alberto ha detto...

A Luciano:

Non sembra emerso per quanto è dato di sapere alcun elemento a carico dell'Avv. Russo per presunti depistaggi attraverso testi compiacenti. Sarebbe interessante conoscere gli sviluppi successivi considerando una chiara disparità di trattamento tra le diverse difese. Mi sembra che l'avviso di garanzia ricevuto dall'Avv. Russo si riferisse a un presunto tentativo di intimidazione nei confronti di Ivano Russo. L'intimidazione per quel che se ne sa sarebbe consistita nel prospettare a Ivano un imminente pericolo di arresto. La prova sarebbe stata raccolta con un Blackberry dall'entourage di Ivano. Ma sul fatto che si trattasse di reale intimidazione si può dubitare, perchè effettivamente Ivano fu sul punto di essere arrestato e tutti lo sapevano, e comunque questa decisione non dipendeva certo dal legale di Sabrina.
Cosa dire invece delle “pressioni” dell'Avv. Galoppa quando nell'interrogatorio - sopralluogo in garage diceva a Michele: “Confessa, Michè, se non confessi la vita in carcere sarà un inferno”? Come contenuto e livello di “persuasione” siamo pari, ma verso Galoppa non c'è stato alcun provvedimento.

A Giacomo:

Concetta dice “Indagate nella famiglia, anche la mia”; la frase fa parte di un ragionamento sillogistico che parte dalla premesse: A quell'ora in quel tratto di strada Sarah poteva essere stata rapita solo da qualcuno che sapeva che doveva andare al mare; solo i membri delle famiglie Misseri e Scazzi lo sapevano; ergo: occorre indagare nella famiglia. Sabrina, che era presente, aggiunse che anche lei faceva parte della famiglia dunque anche lei era sospettabile. O è un'abile simulatrice o in quella frase dimostra di essere in buona fede.
Concetta applica spesso dei sillogismi; per es. a chi le chiede quali sentimenti nutra ora verso Sabrina risponde: “Se è colpevole è giusto che paghi”. Fa parte del suo stile di eloquio; quando disse di indagare in famiglia non dette particolari sottolineature o sfumature sintomatiche alla frase che pertanto a mio giudizio non nasce da un sospetto realmente motivato. Purtroppo la frase è stata letta come un dictum che inchioderebbe Sabrina.

Giacomo ha detto...

Alberto.
Ah, non era certo mia intenzione intendere che Concetta con la sua frase voleva indicare Sabrina come colpevole.
Chi l'ha interpetrata così, non si è chiesto quali elementi avrebbe avuto Concetta per sospettare specificamente di Sabrina.
Quindi per quanto riguarda Sabrina sono d'accordo con te.
Però, quando le fu chiesto cosa ne pensasse del cognato, rispose che per Michele avrebbe messo la mano sul fuoco. Lo pensava veramente?
Sarebbe grave se qualcuno, specie fra gl'inquirenti, fosse partito dalla convinzione che le parole di Concetta significavano: "Sabrina è la probabile assassina, non Michele" ed indicassero, non si capisce bene su quali presupposti, una linea guida per le indagini.

Sono d'accordo che le parole di Concetta derivano da un sillogismo. Ma c'era bisogno che lo dicesse Concetta? Non ci potevano arrivare immediatamente gl'inquirenti?
Questo la dice lunga su come furono condotte a suo tempo le indagini.

Giacomo

Giacomo ha detto...

E poi sui vari "dictum" privi di presupposti la Cassazione ormai ha messo sopra una pietra tombale!

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

Stamattina grande notizia sul "Nuovo Quotidiano di Puglia", il quale si distingue dal "Quotidiano di Puglia" (???), il quale avrebbe asserito che Cosima Serrano coniugata Misseri è stata arrestata (o è in procinto di esserlo). I nostri sospetti sulla pervicacia della Procura tarantina si stanno rivelando esatti: non potendo più far pressione sulla figlia, spostano le loro artiglierie pesanti sulla madre. Che si tratti anche di un pettegolezzo (non è certo la prima volta che preannunciano arresti della madre, già prima delle celebri ispezioni in casa Misseri), sappiamo bene che qui i pettegolezzi vengono usati come arma di pressione psicologica. Stamattina su "Cassazione.net" ho potuto leggere titolo e sottotitolo di un articolo sulla decisione del 19 maggio della Corte di Cassazione, che però non specifica la forma di tale decisione. L'articolo è leggibile solo pagando un abbonamento di 199 euro, il che comporta una spesa superiore di molto alle mie attuali possbilità. Comunque il senso dell'articolo è chiaro "In dubio pro reo". Invece la stampa, fomentata dalla Procura tarantina, risponde "in dubio, si commodum est nobis, contra reum" (nel dubbio, se ci fa comodo, contro il sospettato. Amen).

mercutio ha detto...

Giacomo
A parte il presunto bizantinismo che non condivido, non escludo, però, certe forme allusive adottate da molti degli implicati, in un modo o nell'altro nella tragedia. Stò riflettendo anche sulla possibilità che i RIS non riscontrino tracce biologiche, sui compressori prelevati nel garage del Misseri, e da lui indicati come prova che l'omicidio di Sarah avvenne in quel posto.Quali, in questo caso, sarebbero le più logiche deduzioni?
Che Michele abbia mentito ancora una volta? (ed a questo ci siamo abituati). Oppure, di consequenza, saranno spostati i luoghi dell'uccisione, nell'abitazione, e tirate in ballo le persone ivi resenti? (vedi Cosima).
A questo punto dovremmo interpetrare in modo diverso i segnali inviati da Michele relativi alla moglie, e considerare veritiere le lettere scritte a Sabrina, con le quali si scusava per averla incolpata ingiustamente.
Si spiegherebbe, in tal modo, anche il tardo avviso di garanzia inviato alla Cosima ieri.
L'assassina potrebbe essere lei, e Sabrina innocente.
Tutto stà nell'esito delle analisi. Stasera si sapranno certamente
tanti saluti

Michele M. ha detto...

Le indagini possono durare 1 anno con la proroga di un altro anno che deve essere concessa dal Gup su richiesta delle aparti . le misure cautaleri per omicidio al massimo un anno che può essere prorogato di un altro anno se si viene nel frattempo rinviati a giudizio. Quel trucco che dici tu non può funzionare e poi i difensori di Sabrina potrebbero chiedere ed ottenere di separe il procedimento di Sabrina da quello di Cosima. Uno stralcio dal processo prncipale nonsarebbe una novità nel nostro sistema giudiziario. Detto ciò mi sembra abbastanza chiaro che se il cellulare di Sarah alle 14.42 era in garace, non fà che riscontrare la versione in cui Misseri si autoaccusa (combacia perfettamente) e se aleno una delle 4 tracce e di Sarah (le altre saranno quasi certmante di Michele e il nipote Cosimo) significa che Sarah è certamante morta in garage. Il fatto che non ci siano tracce ematiche fa supporre possa trattarsi di vomito o urina compatibile con la causa della morte di Sarah e una scena crimis primaria (vera e proria del delitto) e quindi compatibile con la scena descritta da Misseri e l' innocenza di Sabrina. Quanto a Cosima che aggancia il garage alle 15.25 oltre che essre incompatibile con la riscostruzione offerta dagli inquirenti, potrebbe essere anzi è certamante un falso positivo considerato che risulta dai tabulati una telefonata intecorsa alle 15.24 fra Cosima e Sabrina dall' utenza fissa di casa Misseri è durata 58 secondi. O ricordo male? Mi pare che la procura faccia ancora flop. Inoltre le mappe dei Ros inguaiano la Spagnoletti come potenziale testimone oculare reticente la cui versione su questo punto contrasta prorio con quella del contadino di Avetrana oltre che con Sabrina. Tale contrasto peraltro come indicato dalla Cassazione và risolto in senso favorevole all' imputata.

Michele M. ha detto...

La Cassazione ha non ha usato il cartellino rosso poichè l' articolo 623 c.p.p. prevede che in caso di annullamento di ordinanza del Gip o del Tribunale del riesame debba esserci il rinvio, con l' obbligo per il giudice bocciati (art. 627 comma 3° c.p.p.) di uniformarsi a tale decisione della suprema corte.
Diversamente si potrà fare nuovo ricorso in Cassazione e stravincerlo senza rinvio (art. 628 c.p.p.)
Chiudo dicendo che secondo queste accuse a Cosima basate sul rapporto dei Ros altro non sono che un vacuo tentativo di indurre la difesa di Sabrina Misseri a non chidere la riesumazione del corpo di sarh ed una nuova autpsia nella speranza di posticipare l' ora del delitto e fornire un alibi precisi all' indagata.