Voi cosa fareste se qualcuno si sedesse sotto casa vostra e vi chiedesse di rinunciare alla metà di quanto percepite mensilmente? E cosa fareste se vedendo che non avete l'intenzione di rinunciare allo stipendio, ed ai privilegi annessi e connessi, iniziassero uno sciopero della fame ad oltranza e scrivessero agli organi d'informazione, che voi conoscete bene in quanto ogni giorno diffondono il vostro verbo, chiedendo loro di divulgare la notizia? Rinuncereste alla metà di quanto lo Stato vi regala o, dopo essere stati informati dai vari giornalisti amici, fareste lo gnorri chiedendo ai media di nascondere la testa sotto la sabbia in tutta omertà? Se la vostra risposta è "rinuncerei a metà di quanto lo Stato mi regala " significa che non siete un politico, che non siete adatti a farlo e che non lo farete mai perché il modo di ragionare vi farebbe mancare gli "appoggi" giusti. Se invece vi dovesse essere capitato di rispondere che "fareste lo gnorri chiedendo ai media di nascondere la testa sotto la sabbia in tutta omertà" altro non può significare se non che siete un bel politico fatto e finito. Poco importa siate in carriera o amorfo, siate un dormiente o un pigiatore ufficiale di tasti, un polemista o un aggiustatore, un suonatore di grancassa o un pifferaio, in tutti i casi una poltrona vi spetta di diritto dato che è quella a cui ambivate da sempre e per averla avete di certo parlato in un modo diverso da come poi vi siete comportato. E quanto vi è capitato di fare non è il massimo per chi, dandovi un voto probabilmente per "partito" preso, ha deciso di alleviare la vostra smania di solidità economica e di aumentare la sua insoddisfazione personale.
Sarà questo il motivo per cui alcuni esseri mortali come noi dal 4 Giugno si nutrono solo di integratori, per non perdere l'uso della ragione, e vivono davanti a Montecitorio chiedendo ai politici di dimezzarsi lo stipendio o, tutt'al più, di tornarsene al loro paese d'origine? In fondo non hanno pretese esagerate dato che la maggioranza dei nostri onorevoli sono un corollario che serve solo a non far cadere la polvere sulle poltrone. E non hanno neppure chiesto la Luna, a pensarci bene, perché potevano benissimo chiedere loro indietro quanto percepito fino ad ora; l'Inps con i falsi invalidi si comporta, a ragione, in questa maniera, non vedo perché non lo si possa fare anche con i tanti falsi onorevoli. E la parola "falsi" non l'ho usata per offendere ma perché è l'unico modo di qualificare chi nulla sa di politica. E se nulla si sa di politica non si può essere chiamati politici.
Come ho scritto in un altro articolo intitolato "Meglio un ladro in casa o un politico che bussa alla porta?", la politica una volta era un'arte mentre ora è un inganno che serve solo ad aggiustare le finanze di qualche persona dal basso profilo. Questo quanto io penso a livello personale di molti onorevoli d'oggi, ciò non significa che il nostro paese debba o possa fare a meno di parlamentari, ciò non significa lasciare la politica in mano al popolo o a persone impreparate. Significa che servono uomini all'altezza, uomini di spessore, uomini capaci e non ciarlatani inconcludenti proprietari di un linguaggio proprio ed incapibile. Ciò premesso, dato che l'ideale è meritorio, dico che è giusto partecipare alle varie manifestazioni programmate dai coordinatori di "Presidio ad oltranza davanti a Montecitorio". Una è in programma per oggi, 3 Agosto, ed a questa ne seguirà un'altra, Domenica 7 Agosto, che vedrà la partecipazione di quegli scalmanati dello "Zoo di Radio 105". Perciò chi condivide e può vada davanti a Montecitorio, manifestare con civiltà costa poco e può aiutare. Per farvi capire qualcosa in più inserisco il loro comunicato stampa.
"Presidio ad oltranza davanti a Montecitorio. Questo è il titolo di un evento pubblicato che ha già riscosso numerose adesioni. Sostenuto da qualche centinaio di attivisti, promosso da migliaia di Cittadini che si dichiarano apartitici, l'unica bandiera sotto cui si riconoscono e si riuniscono è il tricolore nazionale. Per dare più peso all'iniziativa quattro partecipanti dal 4 Giugno hanno deciso di fare, determinati nel proseguirlo ad oltranza, sciopero della fame sotto l'obelisco della Piazza Montecitorio. La richiesta, sottoscritta dai digiunanti e sostenuta dai Cittadini che si stanno organizzando attorno al Presidio, contiene un richiamo esplicito all'art. 50 della Costituzione Italiana, articolo che ci sembra molto significativo. "Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alla Camera per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità". La citazione di questo articolo è chiaramente finalizzata a mettere in evidenza il valore della democrazia diretta il cui protagonista deve essere il cittadino, cioè il popolo. Il primo obiettivo di questa iniziativa, a breve termine, è presentare ai Presidenti delle principali Istituzioni del Paese: Giorgio Napolitano, Renato Schifani, Gianfranco Fini, una petizione popolare diretta e finalizzata a chiedere la riduzione del 50% dello stpendio e del vitalizio ai parlamentari in questa fase di grave crisi economica e sociale. E' giusto adeguarsi anche ai livelli degli stipendi parlamentari degli altri paesi europei. Se, per esempio, consideriamo che il Presidente della Repubblica Francese percepisce 600 euro al mese, mentre ogni semplice parlamentare italiano va a percepire oltre 15000 euro al mese, constatiamo che il divario è enorme e non riusciamo a capire con quale diritto questi onorevoli chiedano sacrifici agli italiani. Per abbassare drasticamente i costi della politica bisogna imboccare una via nuova abolendo le province e realizzando consorzi territoriali tra Comuni. Infine la petizione sottoscritta dai digiunanti chiede a chi governa il rispetto delle regole democratiche e costituzionali del Paese". Firmato da Corrado Barone.
A questo punto per correttezza devo informarvi che Corrado Barone, l'autore del comunicato, dopo essere stato uno dei principali fautori dell'iniziativa, ed aver vissuto per 47 giorni davanti a Montecitorio senza mangiare, ha lasciato il presidio a causa di divergenze di carattere personale con altri fautori, non si è dissociato da quanto ha scritto e neppure dagli ideali che voleva esprimere scioperando, perché riteneva e ritiene giusto usare toni diversi e meno urlati.
Blog del presidio (qui il link)
Pagina facebook (qui il link)
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28 commenti:
Un grazie a te Massimo, per aver dato voce a queste persone, e un grazie a loro, per aver materializzato quello che è sempre stato il desiderio di milioni di persone: manifestare contro queste ingiustizie.
Spero che la manifestazione rimanga pacifica per tutto il tempo, e che qualche organo di informazione nazionale segua l'esempio dei giornalisti di altre nazioni, che, leggevo sulla pagina facebook, si sono interessati ed hanno intervistato alcuni esponenti.
E' ridicolo, alla fine saranno più informati coloro che non risiedono nel paese dove sta avvenendo ciò.
Spero che il tuo articolo dia il buon esempio e che avrai modo di tornare sull'argomento e documentarci-
Ciao Sira
grazie Massimo per aver accolto la richiesta di approfondire quanto da me richiesto, grazie di cuore, anche per il tempo che hai trovato per approfondire, oggi le richieste sono state esposte in modo più chiaro e meno approssimativo, ci sono tra di noi costituzionalisti e persone preparatissime che hanno deciso di mettere a disposizione del popolo la propria competenza e ne approfitto per ringraziarli. Spero che le persone che ti leggono si uniscano a noi in questa battaglia. In Spagna ce l'hanno fatta, in islanda, dopo la rivoluzione pacifica fiscale (HANNO DECISO DI NON PAGARE PIU' NULLA) sono riusciti nei loro scopi ed oggi stanno riscrivendo la loro Costituzione via Facebook, quindi con il popolo. Grande esempio di civiltà il loro! Ora tocca a noi. ciao Massimo grazie per il tempo che ci hai dedicato
Sono con lo spirito davanti a Montecitorio, per unirmi a tutti gli italiani, nella giusta contestazione.
Mercutio
Sapevo che avresti abbracciato questa causa....sei un grande
@Massimo grazie .....mi unisco idealmente a tutti quelli che fisicamente o idealmente saranno a questa manifestazione ... tutti insieme per una giusta causa!!!!!
Vorrei solo osservare, in parte concordando ed in parte no, che oggi l'Italia non è uno Stato indipendente e sovrano, se non formalmente e nominalmente. Nella sostanza, l'Italia ha una sovranità non solo limitata, ma addirittura insussistente. Manifestare pacificamente è lecito e perfino doveroso, ma farlo davanti alle nostre grandi sedi politiche, dove non si decide, ma si applicano decisioni altrui, è di assai limitata efficacia. Oggi, la vera centrale dei guai, non solo italiani, ma europei, si trova a Strasburgo, a Bruxelles, a New York. I popoli d'Europa devono rendersi conto di essere così mal governati, perché non esistono istituzioni politiche e deliberative democraticamente elette, scelte e controllate dai cittadini. Salvo il Parlamento Europeo, che conta di fatto assai poco, tutti i poteri reali sono concentrati nelle mani della Commissione Europea e del Consiglio Europeo dei ministri, i quali a loro volta obbediscono a direttive ed ordini provenienti dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Mondiale. Da lì partono gli ordini che i loro maggiordomi, cuochi e lavapiatti poi eseguono in Europa e soprattutto in Italia, il vero "ventre molle", come diceva Churchill, dell'Europa. Prendere coscienza di tutta questa serie di passaggi è necessario per capire quale sia il primo e vero obiettivo da raggiungere, che non è tanto il povero Montecitorio, sede soltanto di chiacchiere, ma Palais Charles Magne o, come diavolo si chiama, a Bruxelles.
Agli interessati, cfr. il mio sito: tummolomanlioupsco.xoom.it/virgiliowizard - link "Per Una Repubblica Federale Europea".
Caro Massimo, io ci sono andata, vivendo a Roma, ma quello che ho visto è stato cascabraccia. A parte il numero sparutissimo di persone, anche attempate, che sembravano che stessero lì a prendere un po' di sole, il tazebao era tutto tracimante di slogan raffazzonati che non c'entravano nulla: dal signoraggio bancario ai soliti pistolotti simil-radicali-pannelliani,frasi sconnesse scritte su manifesti, foto di una donna con il velo musulmano (non si capiva se era un annuncio di scomparsa o altro), una tizia che suonava il violino, una donna che al megafono sbroccava e inanellava argomenti a me insondabili (e di manifestazioni e proteste ne ho vissute, anche molto fisicamente, a iosa), i poliziotti che guardavano sonnecchianti lo spettacolino. Gli stessi che ho visto arrestare, fieri ed arroganti, gli studenti durante gli scontri romani il 14 dicembre.
Me ne sono tornata a casa e il finale a ciliegina è stato incontrare su via del Corso Stracquadanio.
Insomma, una giornata da dimenticare. :-D
A.
Mi spiace immensamente, soprattutto perché hai incontrato Stracquadanio.
Ma lavorava o non faceva un c... potevi dirgli che a L'Aquila, quelli ancora vivi, lo aspettano a braccia aperte.
Sto solo cercando di stemperare la tua amarezza ovviamente.
Per quanto attiene la manifestazione mi rifaccio alle parole di Corrado Barone. La causa è giusta e l'ideale anche, ma questo a volte non basta.
Speriamo Domenica 7 riescano ad organizzarsi meglio.
Ciao, Massimo
al solito i soliti che a parlare sono davvero bravi. Non è certo facile sradicare una cultura passiva nei confronti di chi ci governa tipicamnte italiana. Non è facile e ci vuole il tempo necessario ad organizzarsi e a diffondere il malessere e la rabbia contro chi ha deciso di usare il popolo italiano come vacche da mungere solo per i loro introiti smisurati. La rabbia è la molla per dire basta ai soprusi che il popolo medio italiano sta subendo da decenni. Non mi si venga a parlare del ventre molle dell'europa, perchè è il male minore, se non ci fosse lo spreco di risorse abnormi dei costi della politica il debito pubblico non sarebbe così elevato e gli italiani che sono persone, anche se pigre, comunque responsabili, non avrebbeo problemi a tirare la cinghia, quando la cinghia stringe tutti, politici e politicanti compresi. Non ne capisco di economia ma come manager della famiglia so benissimo che quando si tratta di risparmiare, il necessario si divide, e il superfluo si elimina. Bene, il superfluo delle risorse italiane può contribuire alla riduzione del debito in modo influente e per il rimanente si attinge dal necessario di ognuno. DI OGNUNO!!!Non sarà alta finanza, ma una spicciola fattività che esula dall'aleatorio;Per quanto riguarda la protesta, devo dire che ci sono persone che per motivi personali stanno cercando di denigrare o minimizzare il sacrificio di Gaetano Guerrieri. Noi italiani lo abbiamo conosciuto e compreso che non è un idolo, ma solo uno che si è immolato per primo e per tutti, senza alcuna sorta di individualismo e protagonismo a differenza di altri che hanno lasciato perchè non c'erano tornaconti personali, ed ora gettano fango, sotto una facciata di falso perbenismo c'è solo la rabbia di non essere riuscito o riusciti nei loro intenti che non avevano nulla a che vedere con la causa stessa. Forse è vero che ancora non sono tantissimi al presidio, ma presto ci sarà la svolta, ci seguono persone competenti in materia di econimia nazionale e ci sono i governi tecnici, che oggi come oggi sarebbe l'unica alternativa in attesa di riscrivere la storia di una seconda repubblica. La prima, dopo il sacrificio dei nostri padri, è stata violata e denigrata da incompetenti che hanno dalla loro solo voglia di ingrandirsi patrimoni immobiliari e conti in banca stratosferici.Il popolo vuole altro ed io sono con il mio popolo che giorno per giorno cresce e crescerà sempre di più con il rammarico di chi non vuole ciò e cerca solidarietà da chi non sa come realmebnte stanno le cose ed è quindi più facile farsi le proprie ragioni. Per fortuna il popolo del presidio e di centinaia di gruppi che sono sorti a suo sostegno conosce bene tali denigratori e non si fanno incantare. Noi combattiamo una causa comune che è quella di cercare di non fare arrivare i nostri figli ad avere una vita di stenti e senza dignità alcuna.Noi combattiamo semplicemente per i nostri diritti ed uno tra tutti la scelta di chi vogliamo che ci governi e questi, tutti, sia destra che sinistra e company, non ci hanno mai rappresentanto e men che mai, ora, vogliamo ci rappresntino più!! Non vogliamo le stesse facce riciclate ed imposte! E' questo un nostro diritto visto che siamo responsabili del voto?
p.s. cosa c'entrano le persone attempate? Forse sono lo scarto della società? Una esternazione chelascia intendere molto più di quanto si vuole insinuare!!!
Cara Dalia,
non so quanti anni Lei abbia. Io ne ho 63, ed è perlomeno dal 1969/70, finito il servizio militare che protesto in ogni forma possibile, ma pacifica e democratica. La risposta della gente comune era, e in parte resta, "Meglio così che peggio", senza rendersi conto che stiamo viceversa andando verso il peggio senza neppure sapere perché. Oggi, il conduttore di "Prima Pagina" di Radio 3 RAI (giornalista de "Il Giornale") ha detto una sacrosanta verità. L'Italia non ha più una sovranità. Le leggi del nostro Parlamento devono essere fatte su misura di una Commissione Europea, scelta dai governi, non dal popolo, e che a sua volta obbedisce agli alti Organi finanziari del mondo, a cominciare dal Fondo monetario Internazionale, la Banca Mondiale, le Borse, ecc. . Una Commissione Europea che, con gli assurdi ed inapplicabili parametri di Maastricht, ha offerto ponti d'oro alla speculazione e all'aggiotaggio.
Ora tutte le legittime e pacifiche proteste, fossero anche di una persona sola, vanno bene. Si comincia sempre dal poco, ma per essere efficaci devono avere un obiettivo e un destinatario precisi e responsabili del fatto. La responsabilità non sta solo nella Camera dei Deputati, ma anche nel Senato, ma anche nel governo, ma anche nell'attuale opposizione, ed è la responsabilità di chi per decenni si è sempre piegato a 90 ° per obbedire alle direttive di Bruxelles-Strasburgo, senza rendersi conto della loro assurdità e del loro favorire ogni forma di sfruttamento, di schiavismo, di azzeramento della tradizione sociale europea. Il problema non è che eravate in 10 o in 1000, ma mi sa che vi muoviate non per reale sdegno, bensì solo per imitare questi o quelli, in Spagna o in Grecia o in Islanda, senza una chiara cognizione di fatti e di cause.
@Dalia: assodato che detesto ogni forma di violenza, una protesta deve essere incisiva e chiara, non un calderone di slogan che non c'entrano una mazzafionda. Quattro persone che, a turno, davanti alla megamagione dei papponi per eccellenza suonano il violino, danno lezioni di saggezza alle cime di rape, ridacchiano coi poliziotti, improvvisano un balletto, caxxeggiano e parlottano tra loro non sono poi così ispiratori. In poche parole: non riuscivano neppure a solleticare la curiosità dei passanti, il che a Roma è abbastanza paradossale. Non invoco assolutamente i forconi, ma ti posso assicurare che quella protesta sembrava tratta da qualche film di Alberto Sordi.
@Massimo: speriamo davvero.
Sig. Tummolo, lei afferma rivolgendosi a Dalia, che premetto non conoscere, ma che stimo perchè credo sia mossa da una nobile causa:
"ma mi sa che vi muoviate non per reale sdegno, bensì solo per imitare questi o quelli, in Spagna o in Grecia o in Islanda, senza una chiara cognizione di fatti e di cause"
Perché dubitare della loro buona fede, c'é chi da settimana sta facendo lo sciopero della fame, le pare poco?
E perchè non dovrebbero sostare in quel luogo ma a Bruxelles?
Sono i nostri politici che hanno la facoltà di ridursi gli stipendi e i rimborsi vari, non devono chiederlo a nessuno.
Possono autonomamente farlo.
Un politico di una cittadina ha scelto la smart come macchina blu, un nostro onorevole la Lexus da 60.000 euro.
Inoltre le posto una cosa molto interessante:
Interessante grafico pubblicato dalla voce.info sugli stipendi dei parlamentari a livello europeo. C'è una evidente correlazione tra Pil pro capite e stipendio dei parlamentari, a testimoniare un rapporto tra benessere dei cittadini e stipendi dei politici, ma solo se si guarda l'Europa. L'Italia, infatti, da questo punto di vista è una mosca bianca: presenta gli stipendi più alti per gli onorevoli, con un Pil che si colloca a metà strada tra i massimi e i minimi. Se l'Italia fosse come tutti gli altri paesi europei, lo stipendio dei parlamentari, rispetto al Pil pro capite, dovrebbe essere di circa 50 mila euro, invece tocca i 150 mila
Mi complimento ancora con Dalia, e i suoi colleghi e spero che le critiche rivoltale le prenda come spunto di riflessione per riuscire,
sul posto, a coinvolgere più gente.
Saluti
Sira
Ciao a tutti,
vorrei postare il link di un articolo della stampa che vale la pena di leggere:
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200805articoli/33095girata.asp
Ciao Sira
Cara Sira, qui non sto a discutere sulla buona fede, sto a discutere di efficacia. Mi sembra d'averlo detto chiaramente. Ora, i nodi dei nostri problemi non si trovano a Roma (anche se si azzerassero tutti i privilegi, cosa impossibile, questo servirebbe poi per spremerci le ultime risorse ancora esistenti). Perché andare a Bruxelles: l'ho detto, è lì che si prendono le decisioni che poi creano problemi a tutti gli Europei. Pensare di risolvere anche parte dei problemi a Roma, a Madrid, ad Atene, o a Parigi o a Berlino, è oggi una mera ingenuità. Gli Stati europei, e quello italiano in particolare, non decidono su nulla, ratificano le decisioni di una trentina (o quanti sono) di scagnozzi chiamati "commissari europei", e che sono al servizio della plutocrazia e della finanza internazionali, obbediscono agli ordini del FMI, della Banca Mondiale, e la stessa BCE risulta di fatto soltanto una succursale della Banca mondiale. Basta ascoltare ciò che dice il Trichet, ieri contento delle nostre "misure", oggi pretende che partano subito per far contenti gli aggiotatori internazionali (come se questi mai si potessero saziare). Non so quanto Lei conosca di Diritto pubblico europeo, altrimenti cerchi in uno dei vari siti (Lei è abilissima in questo) quale sia il reale potere degli Stati componenti la U.E. .
Sig. Tummolo, lungi da me il pensiero di discutere con lei di Diritto pubblico europeo, sia perchè non ne sono all'altezza, sia perchè non credo francamente che in questo contesto ce ne sia la necessità.
La rinuncia di alcuni dei molteplici privilegi di cui usufruiscono i nostri "politici",
l'allungamento del periodo di mandato necessario per il vitalizio e tante altre possibili soluzioni, sarebbero attuabili senza scomodare la Banca mondiale.
Il problema è che nonostante i nostri politici guadagnino più dei loro colleghi europei, gettano fumo negli occhi per placare gli animi, promettendo tagli e spuntando contemporaneamente le forbici.
Da una lettera che Ichino ha inviato al presidente Renato Schifani e a tutti i membri del gruppo Pd al Senato,si legge che:
Le Camere stanno discutendo dei tagli al personale dei partiti in rapporto al regime economico praticato all’estero, compresi rimborsi spese e assunzioni. Il bilancio 2011-13 del Senato, secondo Ichino, prevede risparmi nell’infinitesimale misura dello 0,34 per cento. Ma la voce «trasferimenti ai gruppi parlamentari» aumenta da 6,9 a 7,3 milioni di euro, e così pure il capitolo «contributo per il personale dei gruppi», che sale da 12,96 a 14,05 milioni. È in questo paragrafo che si nascondono i rimborsi forfettari di 10mila euro mensili ai portaborse dei partiti che non esistono più da vent’anni.
(Info prese da Ilcannocchiale.it)
Inoltre mi permetta ma se lei afferma:
"mi sa che vi muoviate non per reale sdegno" che significato ha se non quello che ho interpretato io?
Spero non creda che con questi post voglia polemizzare con lei, che trovo persona preparata ed educata.
Cordiamente Sira
Gentile Siria,
ti ringrazio per aver letto tra le righe e non, la vera natura della reazione del popolo in questa protesta che ogni giorno si allarga sempre di più. Sono d'accordo quando asserisci che il taglio di stipendi ed eliminazione di vitalizi non debba interessare di certo l'unione europea, anche perchè le indennità dei politici italiani sono le più alte in assoluto in europa. Neanch'io mi intendo di diritto pubblico europeo, ma le assicuro che, rimasta sola in età giovanissima, ho dovuto subito affrontare la situazione bilancio della mia famiglia per portare avanti i miei quattro figli, pianificando le spese ed i tagli alle spese, in modo equo, senza beneficio per alcun componente a scapito dell'altro. Ripeto, un esempio spicciolo, certamente, se paragonato ad una Nazione, ma la legge di "spartizione" diciamo così, riportata a livello nazionale non dovrebbe essere difficile da attuare, e comunque, non diversa. Il problema, e qui mi rivolgo al sig. Manlio Tummolo, può anche sussitere a livello europeo, di certo siamo tutti assoggettati a queste direttive/distruttive, ma la spudoratezza nel chiedere all'italiano medio di contribuire con lacrime e sangue al risanamento del debito pubblico, non può e non deve ricadere solo sulle famiglie italiane.In sede di approvazione di manovra, non uno, dico uno, si è alzato ed è andato via, mettendo sul tavolo parte del suo scandaloso stipendio, salvo poi, a gruzzolo salvato, a venire fuori con demagogiche esternazioni tipo, manifestazioni contro la casta, tagli ai costi della politica ecc. Il popolo italiano è stanco di lavorare sudando ogni centesimo senza riuscire la dare un minimo del necessario per la sopravvivenza della propria famiglia (e sono milioni di milioni in italia a soffrire questo disagio), mantenendo, di contro, la bella vita di questi individui inqualificabili ed ogni sorta di lusso ed extralusso che si sono autoregalati ed autoregolato. Ciò non è stato imposto loro dalla U.E. Vi sembra giusto che un Capo dello Stato Italiano, con poteri decisionali molto ma molto limitati, debba percepire il doppio di stipendio e vitalizio di un presidente dell'America? Per me contano le cifre, perchè sulle cifre stiamo cadendo rovinosamente, e so benissimo che se solo tagliassero il superfluo dei costi della politica, si avrebbero ben 70 miliardi di euro l'anno in più nelle casse dello Stato. E qui, sia pur con tutti gli svantaggi che ne sono derivati da questa inopportuna e devastante "aggregazione europea", i benefici politici sono quelli che incidono nettamente sulle casse dello stato al Capitolo di bilancio:Privilegi per noi tutti!!! E ciò darà vita ad una rivolta, finalmente, del popolo italiano che ci si creda o no!!!
Per il sig. Tummolo
vorrei ancora dirle che, se anche già risposto in modo chiaro da Siria, il popolo che sta insorgendo per la rivendicazione di diritti sacrosanti non lascia famiglia o altro al solo scopo di giocare ad emulare altre nazioni in evidente affanno economico. Se lei crede ciò, forse e me lo auguro per lei, non sa cosa significa l'affanno di mettere pranzo e cena insieme per la propria famiglia. Mi sembra alquanto semplicistica e superficiale la considerazione che esprime nei confronti di chi davvero non può più sopportare l'attuale situazione ricadente esclusivamente sulle proprie spalle. Non le chiedo di aggiugersi a noi, lei parla di manifestazioni pacifihe, bene e chi sta facendo in modo diverso? Lei parla di disorganizzazione, ma parlare da dietro il pc, standosene comodamente seduti ma pronti a puntuaqlizzare su ogni cosa è il lavoro della nuova figura di "opinionisti" che a nulla servono se non a compiacere se stessi per fare dell'analisi un semplice bastan contrario e ne restno soddisfatti. Contenta, lo ribadisco ancora una volta, di essere in prima linea a battagliare per il futuro dei miei figli e sottrarli dal peso di zecche e parassiti che irrimediabilmente, se non si risolve l'attuale situazione, porteranno per tutta la loro vita. In Italia la politica ha dimostrato di essere incapace a governare, anche perchè le loro capacità le hanno inglobate tutte nel RUBARE A IOSA!!! Questo è il solo partito che conoscono!!!
Ma, carissime Sira e Dalia, da chi viene il lamentoso richiamo che bisogna tagliare le pensioni, che bisogna fare "riforme" (tradotto: altri tagli, altri sacrifici), se non da quella carcassa di Unione Europea che, per tener su alto il valore di una moneta fittizia, impone a tutti (non solo all'Italia - vedete che cosa deve sopportare la Grecia) condizioni sempre più invivibili? Chi è Trichet, di che nazionalità è, a nome di chi parla, se non a nome dei parassiti europei che, senza neppure essere eletti dai cittadini, comandano a destra e a manca ? Io non sono contrario alle vostre decisioni, ma che credete? togliamo pure di mezzo tutti gli attuali partitocrati, con chi li sostituiremo ? Con altri uguali a loro, almeno finché la questione fondamentale "Europa sì, ma quale? a quali condizioni? un carrozzone di parassiti complici degli aggiotatori internazionali ?", non sarà risolta. Le difficoltà economiche, nelle quali si dibatte ormai la grande maggioranza degli Italiani, sono anche le mie, che certo non trasudo ricchezza con i miei 1079 euro di pensione netta mensile, e con un mutuo di 410 euro mensili. Ma non ho atteso oggi, o i governi Berlusconi, per lamentarmene. Sono decenni che mi batto per un mutamento della politica, assolutamente ignorato. Addirittura vi è stato qualcuno che, per la mia sincerità sul non avere alcun seguito, voleva farne motivo di disprezzo. Figuriamoci: l'onestà e la serietà, se mai sono state in questa terra, oggi sono assenti del tutto. Non sento che slogans e propaganda, Berlusconi sì o Berlusconi no,come se quest'uomo fosse determinante in qualcosa, quando, malgrado i suoi miliardi di euro, è un poveruomo di scarso e limitato intelletto. Far soldi non è il segno fondamentale dell'intelligenza, ma spesso della disonestà. Tornando alla questione, l'Italia non è che uno degli elementi; le nostre proteste rivolte ai nostri poveri governanti servono a poco o a nulla; loro si riducono certi sovrappiù, ma comunque ci toglieranno in cambio quel poco che resta. Ma il motore di questo processo distruttivo del sistema sociale, di condizioni economiche vivibili, si trova a New York, a Londra, a Bruxelles-Strasburgo: non mi pare che sia così difficile rendersene conto, con o senza studi di Diritto pubblico europeo. E sono TUTTE LE POPOLAZIONI DELL'UNIONE EUROPEA A DOVERSENE RENDERE CONTO E AD INSORGERE, SPERABILMENTE SENZA SANGUE E SENZA VIOLENZA, MA CON UN ENERGICO ATTO DI VOLONTA' !
Sig. Tummolo, credo vada fatta una distinzione tra una guerra e una battaglia, e quello a cui lei auspica è la vittoria di una guerra.
Ma io, umilmente, non sottovaluterei le piccole battaglie, soprattutto se costanti,se fatte da un numero sempre crescente di persone, perchè potrebbero dare dei risultati,
anche piccoli ma pur sempre dei risultati.
Qui non si chiede di attingere alla cassa dello stato per dare ai meno facoltosi la possibilità di vivere dignitosamente.
Sarebbe assurda come richiesta, perchè come lei ben ci spiega, da qualche altra parte quei fondi,
andrebbero ricercati.
Ma si chiede di attingere a quella cassa prelevando qualcosina in meno per chi già guadagna in abbondanza.
La possibile riuscita di ciò equivalerebbe a vincere non certo la guerra ma una piccola battaglia.
Ho avuto modo di visionare su un sito la busta baga del consigliere Marcello Saponaro, che l'ha resa pubblica, e con grande stupore leggevo una sua dichiarazione:
""Solo minima parte dello stipendio è soggetto a imposte: la mia proposta è eliminare la buffonata dei rimborsi esenti e corrispondere un'indennità unica soggetta all'Irpef come tutti".
Paragonando infatti le ritenute applicate sulla sua, e sulla mia busta paga, ho potuto verificare quanto e in che enorme misura siamo penalizzati rispetto ai politici, solo perchè noi non abbiamo voci chiamate "rimborsi"
Purtroppo la percentuale di ritenute detratte su uno stipendio di 1200 euro pesa come un macigno, mentre su 10.000 pesa come una mosca sul naso.
E' vergognoso!
Ben vengano le piccole battaglie se smuovono cose come queste, il malcontento è palpabile, e chi dirige il nostro paese lo sente, siamo sempre più informati su queste ingiustizie, e il potere di acquisto dei nostri stipendi più cala e più ci rende consapevoli di quante soluzioni alternative ci sarebbero, solo con poco sforzo in più da parte di TUTTI.
Saluti Sira
Pardon, volevo dire equivarrebbe.
Sira
Guerre o battaglie ? Cara Sira, il problema non è quello della denominazione da dare a qualcosa, ma di capire un meccanismo e di reagire nella maniera più efficace. Non vorrei stare a ripetere: nella mia non più brevissima vita, ho visto ed assistito a molteplici manifestazioni, rulli di tamburi, strombettamenti, saltelli, occupazioni di strade e di fabbriche, e avanti. Vediamo la Grecia: ha organizzato manifestazioni imponenti, ma la garrota imposta dal Governo per ordine della Commissione Europea e accoliti vari (non li elenco perché troppi), compresi i governi complici di simili sistemi, ha ulteriormente stretto la sua morsa. La Grecia ne uscirà ? La popolazione, quella di medio o basso reddito, come ne uscirà ? Lo stesso sta per avvenire in Italia. Ora non solo Trichet, ma anche un commissario europeo ha iniziato a mandare ordini e, malgrado le vacanze, può anche darsi che li vedremo eseguiti. Prima hanno chiesto 40 miliardi, poi ne hanno imposto 80; nulla di improbabile che tra settembre ed ottobre ci arrivi una misura di 160 miliardi tutta e subito sul collo dei poveri. Ora, manifestare va bene, protestare va bene, ma se è solo per far chiasso, per far sapere che non si è contenti, ma poi subìre, a che serve? giusto per lo sfogo provvisorio alla rabbia ? Dunque, rendersi conto di dove stia il motore del tutto è il primo passo. Grazie ad INTERNET, come pur avviene in altri casi, si possono mobilitare milioni di manifestanti da tutti gli Stati europei. Quando le sedi dell'U.E. si troveranno accerchiate e direttamente chiamate in causa (mentre ora cercano di scaricare le rogne sui singoli Governi, facendo nel frattempo il cavolo che vogliono, senza alcuna assunzione di responsabilità - il che in democrazia è gravissimo !!!), allora passerà, penso, loro la voglia di continuare queste manfrine. Il Parlamento Europeo, unico eletto dalle popolazioni, deve essere sollecitato ad esautorare gli Organi non elettivi, a costituire un Governo Provvisorio al fine di indire elezioni costituenti, formare una Costituente Europea seria, non la buffonata girata a Roma, creare un vero Stato federale con Governo responsabile verso il Parlamento e verso i cittadini. Questo dev'essere l'obiettivo, se vogliamo finirla con i giri di vite compiuti da irresponsabili.
Sig. Tummolo, stasera sono riuscita a ritrovare quell'articolo dell'Espresso, di cui le parlavo oggi, che mostra le buste paga del Saponaro.
La prima, quella tassabile, ha un imponibile lordo di 9600 euro circa, che al netto delle varie ritenute diventano 3400 euro circa.
E fino a qui tutto bene, con le giuste proporzioni,più aumenta l'imponibile e più cresce l'aliquota applicata.
Ma poi c'è una seconda busta di 6.696 euro, esentasse, in quanto "rimborsi di trasporto", "trattamento di missione" e "diaria".
Si legge poi nell'articolo che:
"nel caso di Saponaro i rimborsi trasporto sono calcolati dalla provincia di Bergamo a Milano. Un consigliere tuttavia può mantenere o stabilire la residenza anche in un'altra regione (celebre il caso di Stefano Maullu oggi assessore alla protezione civile, che era residente in Sardegna) e in questo caso i rimborsi salgono alle stelle. I rimborsi di trasporto sono forfettari a seconda della residenza: il consigliere non deve esibire alcuna ricevuta di autostrade, benzina, treni o altro"
Tutto questo per dirle che io non posso, purtroppo per me, parlare con lei di alta finanza, non ho la preparazione necessaria, ma lei potrebbe, se solo volesse, parlare con me di "bassa finanza".
Provi a calcolare l'aliquota da applicare alla somma di 6600 euro circa, oggi esentasse, la moltiplichi per il numero innumerevole di persone che ricevono questi tipi di "rimborsi", e mi dica se l'entrata che genera questo calcolo ogni mese è cosa da niente, o se, considerandola una delle tante piccole manovre possibili, assume un peso non indifferente e da non sottovalutare.
E' stato un piacere dialogare con lei.
Saluti Sira
Si è mai chiesta, cara Sira, perché gli Organi europei si preoccupino tanto di cose come le dimensioni e le forme dei sedili degli autobus, la lunghezza dei preservativi, la misura dei piselli (nel senso vegetale del termine), o dei pomodori, la denominazione dei vini, ed altre cose, mai dell'efficienza e della correttezza politica interna di ciascuno Stato ? Oppure non si occupi di creare comuni Codici civili, penali, amministrativi, procedurali, ecc. ? Perché l'Italiano è l'unico popolo europeo costituzionalmente considerato un eterno minorenne e non può esprimersi attraverso referendum sulla politica estera e sull'economia, nemmeno con quorum maggiorati o speciali ?
Il perché è presto detto: c'è complicità tra poteri comunitari, nazionali e locali. Perfino il trattamento degli eurodeputati è diverso da Stato a Stato, e i nostri risultano i meglio trattati: vi sarà un motivo per questo ?
Ora come dico, la protesta davanti a Montecitorio può servire sì, ma di poco, e non molto a lungo. Dato il contentino (qualche piccola riduzione dei privilegi) dopo tornano punto e a capo. O si cerca di fare dell'Europa una cosa seria, in modo tale che anche i singoli Governi nazionali si adeguino alla serietà, o altrimenti credo che continueremo in eterno con abusi e privilegi da un lato, manifestazioni più o meno blande dall'altro. Del resto, potremmo anche discutere su ciò per cento anni: saranno i fatti a dimostrare dov'è la ragione e dove l'errore.
Buongiorno Massimo, sig. Tummolo e Siria.
Dopo il diveroso saluto una richiesta per il sig. tummolo:
Perchè non si unisce alla protesta pubblica? Si inizia dal piccolo, quindi smatelliamo questo potere nostrano per incompetenza e soprattutto per la competenza e l' eccelsa propensione nella legge del rubare, poi INSIEME, sul campo ci si potrà organizzare per eventuali risoluzioni a livello europeo. Resta inteso che sono più che d'accordo sulla nefasta accozzaglia dell'U.E., ma i passi devono essere fatti uno alla volta. Guardiamo in casa nostra ed un governo tecnico potrebbe essere la soluzione momentanea in attesa di riscrivere la storia italiana e lo scrporamento dall'Unione Europea, il tutto con la partecipazione del POPOLO SOVRANO: Questà sovranità viene solo sancita nella Costituzione, in realtà, da decenni è una sovranità al servizio dei veri sovrani della politica, pertanto, si potrebbe iniziare da lì, ridare al popolo italiano il diritto di scegliersi chi li deve governare, il diritto di parola, il diritto di democrazia!|Una democrazia sostituita con la dittatura occulta.
Niente può il popolo contro ciò, prova ne sia il fatto che televisioni e giornali non parlano minimamente di ciò che sta accadendo, salvo poi a dare notizie della lontana inghilterra su manifestanti contro la polizia colpevole di aver ucciso un ragazzo ecc. ecc. Noi viviamo in un paese dove si sbandiera a destra e a sinistra quale libero, in realtà è un popolo da tenere sotto scacco costante, da mantenere nell'ignoranza, centellinando le informazioni e distorcendole, un popolo vessato e non considerato, cosa c'è di libero in ciò? Non basta parlare, sarebbe ora che ognuno di noi facesse la propria parte alzandosi dalla sedia e nmettendo a disposizione di questa causa "LA NOSTRA LIBERTA'DA QUESTA SUBDOLA FORMA DI SCHIAVITU'" ognuno le propie competenze e peculiarità a disposizione di questo progetto comune e non per niente utopistico.
Un progetto tendente a liberare i nostri figli dal peso delle zecche che si sono posizionate sulle nostre e quelle future generazioni. Come vede sig. Tummolo, la sto invitando a dare il suo contributo, visto la chiarezza delle sue idee e competenze,con oproposte fattive, reali e che varchino il confine di un computer, altrimenti restano sterili opionioni se non poste in essere. grazie
Signora Dalia Lucy,
abito in Friuli non a Roma, e Le assicuro che, con i soldi che ho allo stato attuale (e come ho anche scritto), di certo a Roma non arrivo. Quanto a quello che faccio dietro al computer, da povero opinionista anche "bislacco" che "non conta fino a 10 prima di parlare o scrivere" (come in altro blog mi hanno qualificato), ho già dato gli elementi per vedere come la penso. Oggi ho scritto vari commenti sugli articoli economici de "Il Messaggero". Oggi si può combattere per una causa anche stando seduto al computer. Comunque, grazie per l'invito, Manlio Tummolo
D'accordo sig. Tummolo, vero che oggi si può combattere anche dietro a un pc, il popolo della rete (sino a quando non passerà la legge di censura anche su questo) è una vera potenza, un marea, su questo sono d'accordo, apprendo con piacere che lei sta facendo la sua parte anche su altri blog e giornali on line, questo è un votarsi alla causa, d'accordo, non tutti possono andare a manifestare su Roma, ma è in atto un'otganizzazione a livello territoriale, quindi in ogni capoluogo di regione, proprio per chi non può muoversi più di tanto, accerchiarli e metterli alle strette è l'unica arma che oggi abbiamo, altre non ne vedo, magari ci saranno più in là, ma oggi questa è l'unica per svegliare un popolo addormentato ed apatico quale quello italiano e che fa il gioco dei suoi aguzzini, proprio standosene a pingere rassegnato. Non RASSEGNAZIONE, non più, ora è il momento di lottare a costo di qualsiasi sacrificio, per il nostro bene e quello dei nostri figli.
Credetemi, personalmente non ce la faccio più ad andare avanti economicamente e la paura di ciò che di peggio sta riservando il futuro mi fa rabbirvidire, allora perchè non tentare di cambiare le cose, perchè non lottare realmente?Non voglio più lavorare sudare e non vivere per dare a criminali che da ventenni ci stanno sfruttando ogni minima energia. PREFERISCO COMBATTERLI, e spero che tanti altri si muovano, la forza è nell'unione dei tanti italiani vessati, una forza immensa della quale questi politicanti hanno paura, altrimenti perchè il divieto di divulgare ciò che avviene?
Gentile Dalia,
quando si formula una strategia, occorre sapere chi è il vero avversario e chi è un suo semplice servo, gregario o maggiordomo. Su "Il Messaggero" ho fatto il paragone con la Francia del 1789, che si trovava in una situazione finanziaria non dissimile dalla nostra. Orbene, Le pare che se i deputati del Terzo Stato, invece di prendersela col re e la Corte, si limitavano a prendersela con qualche magistrato locale o con i maggiordomi e servitori della stessa Corte, avrebbe ottenuto il medesimo risultato? Come vede, dovevamo partire da una manovra di 40 - 48 miliardi. Siamo passati a 80. Ora sarà sicuramente aumentata e concentrata in un minor numero d'anni o addirittura in un anno solo. Ciò per far contenti sudici speculatori e succhiatori di sangue umano. Ma chi è che impone, chi è che lo ordina, chi continua a mordere il freno ? Le Istituzioni europee e quelle finanziarie internazionali, sebbene io sia del tutto convinto che, se anche domani mattina cancellassero completamente il debito pubblico (non un centesimo di debito), ebbene gli stessi ci chiederebbero ulteriori sacrifici per potersi impadronire dei beni liberati dall'ipoteca del debito. La prima regola è una certa "pazienza", ovvero organizzarsi. Senza organizzazione, ovvero quadri vari e progetti precisi, correlazione tra mezzi e fini, difficilmente riusciremo a vincere l'organizzazione dei parassiti internazionali, nazionali e locali. A proposito, leggendo "Carta straccia" di Giampaolo Pansa, ho scoperto che attorno al 1999 un direttore di telegiornale RAI aveva come stipendio quasi un miliardo di lire: suppongo annuo, anche se l'autore non lo specifica chiaramente. Tagliare vuol anche dire tagliare questi favolosi stipendi per gente che ripete semplicemente la propaganda delle classi dominanti. Un certo Catilina, nel 63 a. C. chiedeva ai suoi prima di organizzare la propria rivolta: "Quale uomo che abbia dignità umana può tollerare che essi disperdano ricchezze nel creare mari e nello spianare i monti, mentre noi manchiamo anche del necessario ?" (cfr. Sallustio). La frase è di estrema attualità, e sono passati ben oltre 2000 anni. Catilina, come sa, è morto combattendo eroicamente per questo ideale: vediamo di non morire anche noi.
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