domenica 30 gennaio 2011

La politica infantile tutta gossip e squallore


Ricordate la vostra infanzia? Pensateci bene, possibile che non abbiate a mente le litigate con i compagni dell'ultimo anno di asilo e dei primi anni di scuola? Se vi sono tornati alla memoria paragonateli al clima politico attuale. Da bambini ci si rifacciava tutto, anche ciò che non era vero. Se si diceva è mio c'era chi rispondeva no è mio, se si diceva sei stato tu c'era chi rispondeva no sei stato tu. Avete capito cosa voglio dire? Il livello della nostra politica non riesce a maturare e resta ancorato all'infantilismo della prima età, ed a pensarci bene è veramente ridicolo. Siamo arrivati ad un ultra gossip senatoriale degno solo di essere immortalato nelle pagine dei rotocalchi rosa shocking.
 La Boccassini che incolpa il Berlusconi di aver fatto sesso a pagamento con una minorenne, Feltri e Belpietro che incolpano la Boccassini di aver fatto sesso con un collega nello sgabuzzino del tribunale, Bersani che nel pieno delle primarie del suo partito dice ai compagni napoletani tutti a casa, mi avete fatto arrabbiare e con voi non gioco più, il Fini che non vuole lasciare a nessuno il suo giocattolo perché il cognato gli ha fatto il giurin giurello sulla foto della sorella. E queste solo solo alcune delle nostrane dispute.

Serve aggiornare le statistiche scientifiche che gli psicologi infantili danno per scontate perché non è vero che quella sorta di disturbo che porta ad incolpare gli altri per ciò che si è fatto svanisce con la crescita e la maturità!

E non sono le uniche stravaganze del nostro paese ormai ricco solo di facce di pongo somiglianti agli skifidol con cui giocano milioni di bambini. il Papa che parla a tutti di quella morale che non rispetta neppure chi opera nelle sue chiese, il Veltroni che fa la stessa cosa dal palco del Lingotto dimenticandosi gli appartamenti che nel 2007 da sindaco di Roma regalò ai politici di tutti gli schieramenti, e non mi meraviglia che nessuno gliel'abbia mai rinfacciato, il Di Pietro che attacca tutto e tutti dimenticando gli appartamenti avuti da Propaganda Fide, toh che torna il Vaticano, e le denunce per concussione in cui sono incappati suo figlio ed altri suoi fidi partigiani, Vendola che vuole emergere e si inserisce nelle discussioni quale garante dell'onestà fingendo di non sapere che la giunta pugliese da lui presieduta è nuovamente indagata, ad un anno o poco più dalle dimissioni dei precedenti intrallazzatori suoi amici, a causa dei favori agli imprenditori della malasanità (pur avendo cambiato i personaggi l'ordine delle cose nella sua giunta è rimasto invariato), e mi fermo qui ma anche tutti gli altri parlamentari hanno scheletri nascosti in qualche banca, e non tutte sono italiane. 

I problemi aumentano e da noi che si fa? Si cerca di far emergere gli scandali e di affossare il nemico di turno. Questa è la politichetta che siamo abituati a sopportare da anni e che ci costringe a votare non il migliore ma chi è meno peggio. Ci troviamo in un labirinto magico dove dietro ad ogni porta che si apre c'è il lerciume che impedisce di trovare l'uscita, dove dietro ad ogni angolo è nascosta una insidia in grado di fermare il Parlamento e di impedire ogni seria valutazione politica.

Questa è la nostra Italia, non un alveare laborioso ma un nido di vespe in cui l'unica tattica che si conosce è quella dell'attacco al nemico. Le parole collaborazione e morale sono state spazzate via da un gruppo di inutili fantapolitici in grado solo di accudire i parenti e mangiare nel piatto parlamentare, poco importa se è infarcito di mosche. Nessuno di loro è in grado di capire che la stabilità passa attraverso i compromessi. Che il paese ha bisogno di capire se ci sarà un futuro per il suo popolo. Che continuando su questa strada arriveremo ad un passo dal baratro.

Il vento della rivolta, quello che soffia sul partito popolare che non conosce destre o sinistre ma è unito dal bisogno generale e dallo schifo multimediale acclamato, è arrivato all'Egitto e presto si estenderà. Ora lambisce le coste e soffia la sua aria gelida nella mente di quegli italiani che hanno le palle piene e le tasche vuote. E non sono pochi.

E se la destra, il centro, la sinistra parlamentare, non sono in grado di collaborare per il benessere generale può darsi invece che chi ha votato per la destra, per il centro o per la sinistra, sia in grado di farlo. Perché il coalizzarsi per il bene comune non è uno sbaglio. Ora è utopia, lo so, ma fra qualche anno? Ci pensino quei bambini viziati e pieni di boria che credono di aver acquistato il Parlamento italiano e di poterne disporre come meglio credono. Cerchino di fare uno sforzo mentale, almeno per una volta, in modo da riuscire a comprendere che i palazzi dove non lavorano che poche ore all'anno sono nostri e loro sono in comodato d'uso. E si sa che quando i padroni di casa si rompono i cosiddetti partono gli sfratti esecutivi.


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