Come dice l'avvocato Giuseppe Lipera, o Veronica Panarello è una madre pazza, e allora potrebbe aver ucciso suo figlio, oppure è sana e ad ucciderlo non è stata lei. Mai logica fu più chiara, semplice e facile da capire. Eppure c'è chi ancora la accusa e la vorrebbe in galera a vita pur non avendo chiesto alcuna perizia e, quindi, credendola una madre sana.
Parlo della procura diretta dal dottor Carmelo Petralia che non usa la logica dell'avvocato Giuseppe Lipera e per accusare di omicidio una donna preferisce puntare quasi tutto su investigazioni dai metodi mediatico-caciari-alternativi. Metodi che non comprendono né un movente valido né una ricostruzione in linea con quanto fanno tutte le mattine tantissimi genitori italiani che non hanno scuole a un passo da casa. Parlando del viaggio casa-scuola vorrei, ad esempio, chiedere al procuratore il motivo per cui ha chiesto, o gli hanno fornito, solo il percorso fatto da Veronica Panarello nei due giorni antecedenti la scomparsa del figlio e non di tutta la settimana compresa del sabato precedente, così da avere una misura più ampia e vedere meglio quale tragitti facesse realmente... anche se sarebbe comunque difficile ipotizzare accuse dato che l'impegno preso per quel giorno a Donnafugata era un unicum mai capitato prima.
Da capire c'è dove stia scritto che per forza di cose si deve ogni santo giorno passare per la stessa strada. Io porto i miei figli a scuola tutte le mattine e avendo quattro tragitti alternativi ogni giorno seguo quello che credo mi faccia arrivare prima. Quindi è possibile che per più mattine consecutive faccia lo stesso tragitto. Ma a fronte di questa possibilità vi è la certezza che non seguo l'auto davanti a me se va al rallentatore e svolta nella prima via a destra, quella che prendo di solito (e auto del genere ne incontro spesso), non volto e vado dritto sperando che la seconda o la terza o la quarta strada siano sgombre da vetture o, almeno, percorsa da altri a una velocità accettabile. E per essere chiari, che nessuno provi a chiedermi quali strade ho percorso quest'ultima settimana, perché ho due figli che in auto non fanno silenzio, perché vado di fretta e perché essendo più tragitti abituali sono assolutamente impossibilitato a ricordare quale percorro di giorno in giorno. Forse sabato non c'era traffico e ho fatto quello che faccio di solito, ma forse anche no. Per cui a me potrebbe facilmente capitare di essere smentito da qualche telecamera e passare per bugiardo. E questo anche se non ho subito il trauma mentale che Veronica Panarello ha per forza accusato dopo non aver visto suo figlio uscire da scuola.
Agli investigatori e ai procuratori non capita e non capiterà mai di avere difficoltà nei ricordi. A loro non capiterà mai di essere smentiti. Forse perché abitano a cento metri dalla scuola, forse perché hanno un'unica strada obbligata da seguire o forse perché non accompagnano i propri figli.
Ma che indizio a carico è, quindi, quello dei "due giorni precedenti" che attesterebbero il percorso abituale della madre di Loris? La legge è legge e vorrebbe che in carcere ci entrassero i veri colpevoli, non chi è inviso a una procura che dopo un anno dall'arresto per chiedere la sua condanna usa indizi approssimativi forniti da fotogrammi estrapolati non si sa bene dove. La procura nel suo atto d'accusa dovrebbe entrare a piedi pari nel crimine, dare certezze e andare subito al nocciolo della questione (che da che esistono le investigazioni si trova sul luogo del delitto). In questo caso, invece, non solo non entra a piedi pari nel crimine e non solo non va al nocciolo della questione, ma neppure seziona il guscio che contiene l'evento omicida e potrebbe far capire che tipo di assassino può aver ucciso un bimbo di otto anni. No, piuttosto che ragionare su un'autopsia che parla di una morte avvenuta al canalone, piuttosto che addentrarsi in maniera profonda in una incredibile casualità che si può paragonare a una vincita al lotto (parlo del ritrovamento avvenuto a venti minuti dall'uscita di casa del cacciatore), a Ragusa si gira larghi, o al largo, e si spulciano le foglie dell'albero evitando di sezionare il frutto che contiene il delitto per dar voce a chiacchiere senza senso giuridico.
Chiacchiere che un giudice non influenzabile dovrebbe bollare inutili ma che, dato le risultanze, qualcuno cerca di spingere sui media per farle diventare indizi buoni ad abbassare la bilancia giustizia dalla propria parte. Il mondo che si dice civilizzato da tanti anni vive nell'era mediatica ed è probabile che alcuni investigatori e procuratori si credano dei tenente Colombo perché sin dall'adolescenza influenzati dai telefilm americani che dovendo restare nei canonici 50 minuti saltano i passaggi investigativi e analitici focalizzando l'attenzione del telespettatore su un numero ristretto di soggetti. Ultimamente, infatti, pare di vedere indagini da vita virtuale. Capita spesso che si intercettino tutto e tutti, e capita che la colpevolezza della signora Brown, estranea agli avvenimenti di cui si parla nelle intercettazioni, sia sicura e certificata se per caso si ascolta la signora Bianchi dire al telefono alla signora Neri che la signora Rossi non sopporta la signora Verdi perché secondo lei in casa propria fa cose che non dovrebbe fare. In pratica, visto che Tizio e Caio si conoscono e che Tizio da uomo libero fa e dice cose forse disdicevoli quando nota una procura indagare unilateralmente senza sforzarsi minimamente di dar credito a chi più volte si è proclamato innocente, sull'atto di accusa si asserisce senza vergogna che il comportamento di Tizio dimostra che Caio è colpevole.
E mi torna alla mente l'intervista di un investigatore umbro che disse di aver capito che Amanda Knox e Raffaele Solecito erano colpevoli dell'omicidio di Meredith Kercher quando una sera chiamò il ragazzo al telefono e lui gli disse che stavano mangiando una pizza. Un'intuizione che lo portò a indagare solo loro, e sappiamo com'è andata a finire, degna di quella avuta a Ragusa sul piccolo Loris lasciato di fronte a casa, comunque in strada da solo, da sua madre.
E' chiaro che ci troviamo di fronte al solito nonsenso messo in circolo da chi non sa dove andare a parare per garantirsi l'appoggio mediatico. Amanda Knox per la massa diventò un'assassina quando i media la mostrarono scambiarsi dei bacetti innocenti col suo ragazzo, quando dissero che dopo il delitto andò ad acquistare biancheria intima e quando si parlò di un gioco erotico finito male (il sesso tira sempre). Veronica Panarello lotta contro una serie di videocamere, scelte dall'accusa e sincronizzate nei giorni e negli orari con criteri dilettantistici, che oltre a perdersi l'auto della madre, per almeno cinque minuti, mostrano un'ombra attraversare via Garibaldi ed entrare nel suo condominio quando già lei si trova in via Roma e viaggia spedita. A Perugia non si considerò prioritario il luogo del delitto, dove la mancanza di tracce riconducibili ad Amanda e Raffaele era evidente, né quanto l'autopsia aveva evidenziato preferendo puntare tutto contro chi a pochi giorni dal crimine era andato a mangiare una pizza. A Ragusa si fa la stessa cosa. Non si considera il luogo del ritrovamento né quanto dice il cadavere del piccolo Loris. Si gira al largo da considerazioni scomode, come i due centimetri di dilatazione dell'ano che scientificamente portano su una sola pista, e si punta tutto contro una madre che non solo non è pazza, ma neppure aveva amanti o voglie da soddisfare in urgenza. Voglie che per un certo tribunale l'avrebbero obbligata ad uccidere suo figlio perché in quel momento le risultava scomodo (il sesso tira sempre).
Ed ancora una volta si lanciano nell'etere eventi che nulla hanno a che vedere col crimine, però buoni a stuzzicare la morbosità popolare, per abusare del pregiudizio certi che i media lo pubblicizzeranno. E che sia così l'abbiamo capito bene in questi giorni in cui si è letta e ascoltata la sintesi scandalosa di una informativa che pare scritta da chi, perso nei suoi meandri (ad essere buoni e ottimisti), rischiando l'osso del collo tenta il triplo salto mortale carpiato pur di ottenere vantaggi processuali. Da chi, per non far pensare alla mancanza di prove, invece di far ragionare su come sia morto un bambino si aggrappa alle intercettazioni per far conoscere l'avidità di alcuni personaggi che contornano la vicenda, le ipotesi alternative fatte in famiglia, i pettegolezzi o le maleparole scambiate in privato.
Ed ecco che la morbosità dà i suoi frutti e l'avere una madre e una sorella avide di denaro diventa indizio di colpevolezza. Ed ecco che una telefonata in cui si dice "se vuole può fare un'altra intervista per ritrattare tutto ciò che è stato detto, ma lo deve fare di sua spontanea volontà e non perché glielo sta dicendo un avvocato", diventa un atto d'accusa virtuale da aggiungere agli altri. Eppure, a ragionar con logica, si deve per forza ammettere che Veronica Panarello sua madre e sua sorella non le voleva vedere da anni e che, se si trova in carcere, è soprattutto a causa delle iniziali maldicenze di quelle due persone che, nella normalità, per prime l'avrebbero dovuta proteggere e che, invece, l'hanno affossata per poi adeguarsi all'andazzo generale del "magna più che puoi finché puoi".
Oggi si fa una gran caciara sui soldi dati dai media ai familiari delle vittime per garantirsi la loro partecipazione ai programmi di gossip criminale. Come se solo adesso ci si fosse resi conto del denaro che si sposta da una rete televisiva ai conti correnti di chi a un dato programma partecipa. Eppure il problema è vecchio e le due donne siciliane non sono le uniche persone ad aver approfittato di un crimine per fare affari coi media. I casi di cronaca nera "tirano" pubblicità e mettono a disposizione quel denaro che si usa anche per pagare le ospitate di opinionisti "diversamente informati" e familiari più o meno addentro al crimine accaduto. Io di implicati in casi d'omicidio che non abbiano mai voluto una lira dai media conosco sola la famiglia Misseri. Al contrario so di altri, anche familiari di vittime famose, che non si son fatti scrupolo a concordare tariffe esose per ogni ospitata oppure ad accettare "ingaggi a gettoni" per ogni intervista.
Ma anche in questi casi ci sono dei distinguo da fare. Se l'imputato non ha denaro, l'unico modo per avere una difesa all'altezza della procura è guadagnarselo. I processi costano e i media offrono facili guadagni ai familiari che sanno innocenti i loro cari. Diverso è il discorso che riguarda i testimoni che si fanno intervistare durante le indagini da settimanali e trasmissioni televisive di vario genere. Qui si tratta di pura speculazione e andrebbe condannata anche in tribunale perché il copia incolla pregiudizievole amplifica la notizia rendendola vera prima ancora di essere passata al vaglio di un giudice. Diverso ancora è il discorso riguardante i parenti delle vittime che si costituiscono parte civile e che accumulano centinaia di ospitate colpevoliste anche garantendo al giornalista preferito l'esclusività dell'intervista. I loro ricavi sarebbero capibili se li usassero per fare indagini di parte diverse da quelle già eseguite dalla procura. In caso contrario, se la loro massima aspirazione è adagiarsi al lavoro dei procuratori e pagare consulenti di fama che servono solo a dar manforte a quelli dell'accusa, i denari accumulati sono il segno dell'odio che acceca e impedisce di vedere oltre il tunnel in cui si è entrati. Se poi i denari neppure si usano per pagare consulenti ma si accumulano per acquistare quel che più piace...
Ma torniamo a questo caso e a chi ha indagato non tenendo conto della lontananza mentale e materiale fra Veronica Panarello sua madre e sua sorella. Anzi, ne ha approfittato inizialmente, quando è stata arrestata, e ne approfitta ancora per strumentalizzato le intercettazioni e l'avidità di due donne libere. Il tutto per suffragare la colpevolezza di una madre carcerata che solo se fosse pazza si potrebbe ipotizzare colpevole. Perché "tutto fa brodo" quando si cerca di convincere delle proprie idee la pubblica opinione? Perché a Santa Croce Camerina sono tutti belli buoni e bravi? Perché in procura sanno tutto e qualunque cosa dica chiunque altro, anche sul trasporto di droga e armi ipotizzato da Antonella Stival, non deve diventare oggetto di uno scrupoloso approfondimento ma grave indizio a carico?
Se questo è il modo usato per accusare, visto che nelle intercettazioni si è di certo parlato del maltempo che ha imperversato sull'isola, c'è da chiedersi il motivo per cui a Veronica Panarello non venga contestato anche il disastro colposo... dato che, a fronte della virtualità di cui sopra, non può essere altri che lei la causa delle forti piogge che hanno colpito la Sicilia.
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Parlo della procura diretta dal dottor Carmelo Petralia che non usa la logica dell'avvocato Giuseppe Lipera e per accusare di omicidio una donna preferisce puntare quasi tutto su investigazioni dai metodi mediatico-caciari-alternativi. Metodi che non comprendono né un movente valido né una ricostruzione in linea con quanto fanno tutte le mattine tantissimi genitori italiani che non hanno scuole a un passo da casa. Parlando del viaggio casa-scuola vorrei, ad esempio, chiedere al procuratore il motivo per cui ha chiesto, o gli hanno fornito, solo il percorso fatto da Veronica Panarello nei due giorni antecedenti la scomparsa del figlio e non di tutta la settimana compresa del sabato precedente, così da avere una misura più ampia e vedere meglio quale tragitti facesse realmente... anche se sarebbe comunque difficile ipotizzare accuse dato che l'impegno preso per quel giorno a Donnafugata era un unicum mai capitato prima.
Da capire c'è dove stia scritto che per forza di cose si deve ogni santo giorno passare per la stessa strada. Io porto i miei figli a scuola tutte le mattine e avendo quattro tragitti alternativi ogni giorno seguo quello che credo mi faccia arrivare prima. Quindi è possibile che per più mattine consecutive faccia lo stesso tragitto. Ma a fronte di questa possibilità vi è la certezza che non seguo l'auto davanti a me se va al rallentatore e svolta nella prima via a destra, quella che prendo di solito (e auto del genere ne incontro spesso), non volto e vado dritto sperando che la seconda o la terza o la quarta strada siano sgombre da vetture o, almeno, percorsa da altri a una velocità accettabile. E per essere chiari, che nessuno provi a chiedermi quali strade ho percorso quest'ultima settimana, perché ho due figli che in auto non fanno silenzio, perché vado di fretta e perché essendo più tragitti abituali sono assolutamente impossibilitato a ricordare quale percorro di giorno in giorno. Forse sabato non c'era traffico e ho fatto quello che faccio di solito, ma forse anche no. Per cui a me potrebbe facilmente capitare di essere smentito da qualche telecamera e passare per bugiardo. E questo anche se non ho subito il trauma mentale che Veronica Panarello ha per forza accusato dopo non aver visto suo figlio uscire da scuola.
Agli investigatori e ai procuratori non capita e non capiterà mai di avere difficoltà nei ricordi. A loro non capiterà mai di essere smentiti. Forse perché abitano a cento metri dalla scuola, forse perché hanno un'unica strada obbligata da seguire o forse perché non accompagnano i propri figli.
Ma che indizio a carico è, quindi, quello dei "due giorni precedenti" che attesterebbero il percorso abituale della madre di Loris? La legge è legge e vorrebbe che in carcere ci entrassero i veri colpevoli, non chi è inviso a una procura che dopo un anno dall'arresto per chiedere la sua condanna usa indizi approssimativi forniti da fotogrammi estrapolati non si sa bene dove. La procura nel suo atto d'accusa dovrebbe entrare a piedi pari nel crimine, dare certezze e andare subito al nocciolo della questione (che da che esistono le investigazioni si trova sul luogo del delitto). In questo caso, invece, non solo non entra a piedi pari nel crimine e non solo non va al nocciolo della questione, ma neppure seziona il guscio che contiene l'evento omicida e potrebbe far capire che tipo di assassino può aver ucciso un bimbo di otto anni. No, piuttosto che ragionare su un'autopsia che parla di una morte avvenuta al canalone, piuttosto che addentrarsi in maniera profonda in una incredibile casualità che si può paragonare a una vincita al lotto (parlo del ritrovamento avvenuto a venti minuti dall'uscita di casa del cacciatore), a Ragusa si gira larghi, o al largo, e si spulciano le foglie dell'albero evitando di sezionare il frutto che contiene il delitto per dar voce a chiacchiere senza senso giuridico.
Chiacchiere che un giudice non influenzabile dovrebbe bollare inutili ma che, dato le risultanze, qualcuno cerca di spingere sui media per farle diventare indizi buoni ad abbassare la bilancia giustizia dalla propria parte. Il mondo che si dice civilizzato da tanti anni vive nell'era mediatica ed è probabile che alcuni investigatori e procuratori si credano dei tenente Colombo perché sin dall'adolescenza influenzati dai telefilm americani che dovendo restare nei canonici 50 minuti saltano i passaggi investigativi e analitici focalizzando l'attenzione del telespettatore su un numero ristretto di soggetti. Ultimamente, infatti, pare di vedere indagini da vita virtuale. Capita spesso che si intercettino tutto e tutti, e capita che la colpevolezza della signora Brown, estranea agli avvenimenti di cui si parla nelle intercettazioni, sia sicura e certificata se per caso si ascolta la signora Bianchi dire al telefono alla signora Neri che la signora Rossi non sopporta la signora Verdi perché secondo lei in casa propria fa cose che non dovrebbe fare. In pratica, visto che Tizio e Caio si conoscono e che Tizio da uomo libero fa e dice cose forse disdicevoli quando nota una procura indagare unilateralmente senza sforzarsi minimamente di dar credito a chi più volte si è proclamato innocente, sull'atto di accusa si asserisce senza vergogna che il comportamento di Tizio dimostra che Caio è colpevole.
E mi torna alla mente l'intervista di un investigatore umbro che disse di aver capito che Amanda Knox e Raffaele Solecito erano colpevoli dell'omicidio di Meredith Kercher quando una sera chiamò il ragazzo al telefono e lui gli disse che stavano mangiando una pizza. Un'intuizione che lo portò a indagare solo loro, e sappiamo com'è andata a finire, degna di quella avuta a Ragusa sul piccolo Loris lasciato di fronte a casa, comunque in strada da solo, da sua madre.
E' chiaro che ci troviamo di fronte al solito nonsenso messo in circolo da chi non sa dove andare a parare per garantirsi l'appoggio mediatico. Amanda Knox per la massa diventò un'assassina quando i media la mostrarono scambiarsi dei bacetti innocenti col suo ragazzo, quando dissero che dopo il delitto andò ad acquistare biancheria intima e quando si parlò di un gioco erotico finito male (il sesso tira sempre). Veronica Panarello lotta contro una serie di videocamere, scelte dall'accusa e sincronizzate nei giorni e negli orari con criteri dilettantistici, che oltre a perdersi l'auto della madre, per almeno cinque minuti, mostrano un'ombra attraversare via Garibaldi ed entrare nel suo condominio quando già lei si trova in via Roma e viaggia spedita. A Perugia non si considerò prioritario il luogo del delitto, dove la mancanza di tracce riconducibili ad Amanda e Raffaele era evidente, né quanto l'autopsia aveva evidenziato preferendo puntare tutto contro chi a pochi giorni dal crimine era andato a mangiare una pizza. A Ragusa si fa la stessa cosa. Non si considera il luogo del ritrovamento né quanto dice il cadavere del piccolo Loris. Si gira al largo da considerazioni scomode, come i due centimetri di dilatazione dell'ano che scientificamente portano su una sola pista, e si punta tutto contro una madre che non solo non è pazza, ma neppure aveva amanti o voglie da soddisfare in urgenza. Voglie che per un certo tribunale l'avrebbero obbligata ad uccidere suo figlio perché in quel momento le risultava scomodo (il sesso tira sempre).
Ed ancora una volta si lanciano nell'etere eventi che nulla hanno a che vedere col crimine, però buoni a stuzzicare la morbosità popolare, per abusare del pregiudizio certi che i media lo pubblicizzeranno. E che sia così l'abbiamo capito bene in questi giorni in cui si è letta e ascoltata la sintesi scandalosa di una informativa che pare scritta da chi, perso nei suoi meandri (ad essere buoni e ottimisti), rischiando l'osso del collo tenta il triplo salto mortale carpiato pur di ottenere vantaggi processuali. Da chi, per non far pensare alla mancanza di prove, invece di far ragionare su come sia morto un bambino si aggrappa alle intercettazioni per far conoscere l'avidità di alcuni personaggi che contornano la vicenda, le ipotesi alternative fatte in famiglia, i pettegolezzi o le maleparole scambiate in privato.
Ed ecco che la morbosità dà i suoi frutti e l'avere una madre e una sorella avide di denaro diventa indizio di colpevolezza. Ed ecco che una telefonata in cui si dice "se vuole può fare un'altra intervista per ritrattare tutto ciò che è stato detto, ma lo deve fare di sua spontanea volontà e non perché glielo sta dicendo un avvocato", diventa un atto d'accusa virtuale da aggiungere agli altri. Eppure, a ragionar con logica, si deve per forza ammettere che Veronica Panarello sua madre e sua sorella non le voleva vedere da anni e che, se si trova in carcere, è soprattutto a causa delle iniziali maldicenze di quelle due persone che, nella normalità, per prime l'avrebbero dovuta proteggere e che, invece, l'hanno affossata per poi adeguarsi all'andazzo generale del "magna più che puoi finché puoi".
Oggi si fa una gran caciara sui soldi dati dai media ai familiari delle vittime per garantirsi la loro partecipazione ai programmi di gossip criminale. Come se solo adesso ci si fosse resi conto del denaro che si sposta da una rete televisiva ai conti correnti di chi a un dato programma partecipa. Eppure il problema è vecchio e le due donne siciliane non sono le uniche persone ad aver approfittato di un crimine per fare affari coi media. I casi di cronaca nera "tirano" pubblicità e mettono a disposizione quel denaro che si usa anche per pagare le ospitate di opinionisti "diversamente informati" e familiari più o meno addentro al crimine accaduto. Io di implicati in casi d'omicidio che non abbiano mai voluto una lira dai media conosco sola la famiglia Misseri. Al contrario so di altri, anche familiari di vittime famose, che non si son fatti scrupolo a concordare tariffe esose per ogni ospitata oppure ad accettare "ingaggi a gettoni" per ogni intervista.
Ma anche in questi casi ci sono dei distinguo da fare. Se l'imputato non ha denaro, l'unico modo per avere una difesa all'altezza della procura è guadagnarselo. I processi costano e i media offrono facili guadagni ai familiari che sanno innocenti i loro cari. Diverso è il discorso che riguarda i testimoni che si fanno intervistare durante le indagini da settimanali e trasmissioni televisive di vario genere. Qui si tratta di pura speculazione e andrebbe condannata anche in tribunale perché il copia incolla pregiudizievole amplifica la notizia rendendola vera prima ancora di essere passata al vaglio di un giudice. Diverso ancora è il discorso riguardante i parenti delle vittime che si costituiscono parte civile e che accumulano centinaia di ospitate colpevoliste anche garantendo al giornalista preferito l'esclusività dell'intervista. I loro ricavi sarebbero capibili se li usassero per fare indagini di parte diverse da quelle già eseguite dalla procura. In caso contrario, se la loro massima aspirazione è adagiarsi al lavoro dei procuratori e pagare consulenti di fama che servono solo a dar manforte a quelli dell'accusa, i denari accumulati sono il segno dell'odio che acceca e impedisce di vedere oltre il tunnel in cui si è entrati. Se poi i denari neppure si usano per pagare consulenti ma si accumulano per acquistare quel che più piace...
Ma torniamo a questo caso e a chi ha indagato non tenendo conto della lontananza mentale e materiale fra Veronica Panarello sua madre e sua sorella. Anzi, ne ha approfittato inizialmente, quando è stata arrestata, e ne approfitta ancora per strumentalizzato le intercettazioni e l'avidità di due donne libere. Il tutto per suffragare la colpevolezza di una madre carcerata che solo se fosse pazza si potrebbe ipotizzare colpevole. Perché "tutto fa brodo" quando si cerca di convincere delle proprie idee la pubblica opinione? Perché a Santa Croce Camerina sono tutti belli buoni e bravi? Perché in procura sanno tutto e qualunque cosa dica chiunque altro, anche sul trasporto di droga e armi ipotizzato da Antonella Stival, non deve diventare oggetto di uno scrupoloso approfondimento ma grave indizio a carico?
Se questo è il modo usato per accusare, visto che nelle intercettazioni si è di certo parlato del maltempo che ha imperversato sull'isola, c'è da chiedersi il motivo per cui a Veronica Panarello non venga contestato anche il disastro colposo... dato che, a fronte della virtualità di cui sopra, non può essere altri che lei la causa delle forti piogge che hanno colpito la Sicilia.
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592 commenti:
«Meno recenti ‹Vecchi 401 – 592 di 592A Giulia
L'avevo buttata lì ma non ci credo neanche io. Verosimile quello che tu dici.
MassimoM
Ti ringrazio per averci provato, il tuo calcolo è un pò ristretto ma può starci. Ora si dovrebbe sommare l'azione omicidiaria in casa,messa in scena pedofila, percorso casa garage e poi discesa auto al canalone, percorso per arrivare ponticello, scavalcare cancello.
A meno che non stiamo parlando di un killer non è possibile.
Il fine settimana ne sapremo di più, VP ho il sospetto, ha iniziato dire a DS di non averlo portato -nella piena disperazione- fatta la frittata ha intrapreso la via per lei necessaria a salvavita nella speranza di veder finire l'incubo. Questa mia -se vuoi caparbia posizione - la manterro' - finché non avrò le dichiarazioni -certe-.
Trarre delle conclusioni in queste sparse dichiarazioni, passami il termine "è facile" .Se oggi trovo il tempo guarderò la puntata di ieri , dà che ho letto stamane le info sono tutte smozzicate.
Del passeggino : potrebbero essere bugie, ma anche disconnessione mentali.
Che poi la linea difensiva abbia giocato d'azzardo non ci credo, secondo me la stessa VP ha fatto la frittata accontentano il marito nella flebile speranza di aver qualcuno vicino. Faccio notare che sono mesi che anche la zia A. Stival non ci andava per problemi di salute.
Massimo,
leggi questo. C'è anche una nota della procura
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/11/19/news/omicidio_loris_udienza_rinviata_a_domani_si_continua_a_cercare_lo_zainetto-127702596/
A Dudu'....
Io sinceramente sul tuo discorso 4 minuti (come massimo) non ti ho seguito per niente.
Ad ogni modo, azione omicidiaria.
Si deve tenere conto, anzitutto, che stiamo parlando di omicidio e successiva azione di occultamento con passaggio pericoloso sulle scale di una palazzina e sul garage dove potrebbero vederti. Non stiamo cioè fumandoci una sigaretta per la scale tutti tranquilli. In quest'ottica..............tutto deve essere accelerato e pure di brutto! Di quanto? Si può provare in un discorso di verosimilità.
Hai visto il video di oggi di Parigi con riprese interne ad un locale colpito? Ti sarai accorta che sotto adrenalina i movimenti sono rapidi, senza criterio se non quello di salvarsi (il sedere). Avrai visto ad un certo momento un tizio che per salire le scale dove scappa......ha impiegato forse 1 secondo e mezzo.
Qui è ovviamente un caso diverso perchè non bisogna essere solo rapidi ma anche scaltri (assicurarsi che nessuno ti vede per le scale).
Ho fatto dei calcoli (pedate, pianerottoli, garage.....fidati sono un Architetto) per arrivare dall'interno dell'appartamento fino al garage si devono percorrere 25 metri circa. Metà di questi circa (le scale), cioè 12,5, sono di scale. In teoria con un corpo di 17/18 chili in braccio, il che non riduce la velocità dei movimenti ma solo la resistenza. A proposito, la VP dichiara che in un mese per due volte Loris si era attaccato al cancello della scuola che non voleva entrare e lei lo ha portato in braccio con grande fatica fino a dentro la scuola. Ho ovviamente misurato: parliamo di 32 metri fino all'uscio. Dunque è perfettamente in grado di farlo. Per fartela Breve, in massimo 50 secondi si riesce a scendere da casa, mettere il corpo nel bagagliaio, aprire il garage e uscire. Ho esagerato......considerando 2 secondi ogni metro (ma può mai essere che per fare 1 passo e mezzo uno impiega 2 secondi? Ma abbondiamo!).
Quindi, in 3 minuti e 48 secondi, facciamo 3 minuti e 50 secondi......si sarebbe in grado di arrivare al canalone da casa appartamento.
Rimane il trasporto dalla Macchina fino al punto in cui lo avrebbe gettato. La macchina diamo per scontato parcheggiata il più vicino possibile al cancelletto. Scendere il corpo, metterlo a terra e rotolarlo fino a gettarlo.......credo possa essere fatto in 2 minuti. In realtà in molto meno, ma considerando che si tratterebbe di una donna esile, di tagliare le fascette dai polsi e dal collo......districarsi etc. etc. 2 minuti bisogna considerarli. Che poi sarebbero i miei famosi 2 minuti in cui considerare la fase in limine vitae associata alla dinamica. Ma va considerato che questo limine vitae può anche essere precedente all'arrivo al canalone...........visto che non abbiamo riferimenti.
Dudu', i tempi ci sono, inutile negarlo.
Personalmente ritengo che gli slip gli siano stati tolti al canalone prima di gettarlo, tirando un pò già i pantaloni e tagliando gli slip nei 2 lati per poi farli sparire insieme allo zaino. Come ritengo che i Jeans che indossava erano quelli che indossava anche al momento dell'omicidio.
Dunque, azione di stretta con le fascette a tradimento: perdita di coscienza e immediato trasporto in braccio e poi giù per le scale e poi in garage. In sostanza i 4 minuti di agonia il bambino se li fa tra casa e poco prima dell'arrivo al canalone dove arriva, invece, in limine vitae.
Ti ripeto, i tempi ci sono Dudu'. Se poi venisse in qualche modo accertata la premeditazione, i tempi ci avanzerebbero.
MassimoM
Ci devo riflettere.
Qui un articolo con ulteriori dettagli
http://www.quotidiano.net/loris-stival-padre-1.1499552
Stando
Quanto scritto nell'articolo linkato di Giulia , messo insieme il mio linkato sopra ci sono dettagli importanti.
Alla premiazione no, non ci credo. Se poi vogliono mettercela è un'altra faccenda.
Ciò che non approvo è questa roba qua
https://www.youtube.com/watch?v=ZYYiwkG7t-Q. E' il video del sopralluogo...Che senso avrebbe, scusate?!
A Dudu' e Giulia
Sono andato a spulciare l'ordinanza di convalida e risulta una telefonata di 97 secondi da Davide Stival a VP alle ore 9:02:14. Orario in cui Loris non può essere morto se la frattura alla teca cranica avviene al canalone (in limine vitae). In questa telefonata la VP gli dice che ha portato i figli a scuola e che sta facendo le faccende.
Anche questo è un indizio pesante.
Io non escludo la premeditazione, ripeto.
Ci sarà una spiegazione, magari il marito non avrebbe approvato il rientro. O la ricostruzione non torna.
Dovrebbe esserci un movente forte e certo, se ci fosse DS dovrebbe di già averlo fornito agli inquirenti
Una considerazione a parte e mi ricorda Yara, domani è il giorno dei diritti dell'infanzia. Ci sono date che per una strana energia ritornano. O in un ragionamento quantico semplicementemente fortuitamente coincidenti.
Forse mi sbaglio, ma lo zainetto credo che la VP (ammesso che sia ancora nascosto in un posto) non permetterà mai di trovarlo..........o comunque stia spostando l'attenzione verso Donnafugata. A pensarci bene, quale motivo ci potrebbe essere per far scomparire lo zainetto e pure in un luogo lontano dal canalone? Nessuno.
Un depistaggio ben fatto......con lo schema della pedofilia, avrebbe collocato lo Zaino o vicino o in prossimità del canalone.
Non riesco a capire perchè.............me lo sono chiesto tante volte ma lo Zaino è la chiave di questo Rebus. Secondo me per i suoi contenuti!
- che libri di testo e materiale ci sarebbero? ci sarebbero quelli che servivano per quel giorno?
- c'è un panino o una merendina dentro?
Ritengo che in qualche modo gli investigatori siano a conoscenza di uno o più dettagli sullo zaino per cui riuscirebbero a provare la premeditazione. E credo anche che per questo motivo l'assassino (chiunque sia) abbia fatto in modo di non farlo ritrovare.
Lo zaino siamo sicuri che Loris lo indossi quando esce? Se si, lo riporta a casa Loris quando risale? Oppure lo lascia in macchina? Se lo lascia in macchina la VP lo risale lei quando torna a casa o lo lascia in macchina? Se lo risale, poi lo riscende con il corpo?
Ti dico la mia?
Lo va a riprendere quando torna alle 9 e 39. La famosa agenda.
Se lo era scordato prima, evidentemente lo aveva portato su.
E ti spiega per quale motivo non lo getta al Mulino. Tu, Massimo, saresti tornato lì dopo aver buttato il cadavere di tuo figlio? Col rischio che se ti è andata bene la prima volta, cioè che nessuno ti ha visto, la seconda ci sia qualcuno?
Lo ha buttato dove dice lei, lungo la strada, a 5km da Donnafugata.
A Giulia
Secondo me se si trovasse lo zaino, uscirebbe fuori "l'errore" compiuto dall'assassino. Se lo va a riprendere alle 9:39 come tu dici, non ci sarebbe (almeno in questo dettaglio) nessuna premeditazione, anzi!
Io sono convinto che gli inquirenti hanno sempre puntato alla zaino perchè convinti che non avrebbero trovato la merendina (che lei dice di averci messo a posto del panino perchè era tardi quella mattina) e forse i libri di testo e il materiale scolastico del giorno prima o qualche dettaglio di riferimento di questo genere.
Con questo gli inquirenti magari si sbagliavano pure........per carità.........ma questa insistenza sullo zaino.....DA SEMPRE.......nasconde qualche dettaglio importante, direi chiave a mio avviso.
Dopo l'incredibile svolta dei fatti, sinceramente mi aspettavo che i tanti innocentisti ad oltranza di Veronica Panarello, facessero un piccolo passo di autocritica. Che dire: buffoni ad oltranza, non si arrendono neppure di fronte all'evidenza, non trovo parole x commentare altro: BUFFONI!!!
2 merendine dice lei, non una. Pardon!
MassimoM
Stando alle attuali dichiarazioni, i 3 scendono, arrivati all'auto si accorgono che Lorys è sceso da casa con il sacchettino ma non il zaino, quindi lo rimanda sù a prenderlo dicendogli che va a divertilandia rassicurano che rientra in 10 min, per portarlo a scuola facendolo entrare alla seconda ora .
Quindi TommyS e tantissimi altri avevano ragione dire che la sagoma in uscita non aveva lo zaino, cosa che in tanti ,anche Scrifani vedeva nella sagoma.
Altra cosa emersa, Villardita ha rappresentato a VP che dai video lui stesso ha potuto vedere che non andò alla Borsellino e la inchiodo' alle sue responsabilità , non viene detto se prima o dopo la fine dell' ip
Attenzione : dire la inchiodo' e' una forma che uso io per descrivere, non sò se sia stato un percorso invece.
A Dudu'
Stando alle attuali dichiarazioni, i 3 scendono, arrivati all'auto si accorgono che Lorys è sceso da casa con il sacchettino ma non il zaino, quindi lo rimanda sù a prenderlo dicendogli che va a divertilandia rassicurano che rientra in 10 min, per portarlo a scuola facendolo entrare alla seconda ora
Non commento!
Massimo M, Giulia,
Ma se VP torna a riprendere lo zaino alle 9:39 (dicendo che le serviva agenda della quale non ha parlato inizialmente, come non ha parlato di questo rientro per la seconda volta), vuol dire che inquirenti, guardando i filmati (perche' in questo caso lei lascia la macchina di fronte ingresso), notano che ha uno zaino o in ogni caso qualcosa di ingombrante. Una cosa avere agenda in mano o dentro la borsa, un'altra cosa avere il volume di zainetto.
Massimo,
certo. E' per il contenuto che lo zaino è importante.
Va bene, ma il panino?
Perchè dice che Loris è a scuola? Ma una addirittura fa entrare il figlio alla seconda ora per una manciata di minuti (2?) in cui il bambino deve risalire a prendere lo zaino? A me sembra assurdo.
Natasha,
in quei filmati non si capisce molto...A stento sono riusciti a riconoscere Loris, figurati a vedere che aveva addosso la Panarello.
La mia è una supposizione eh, poi magari lo zaino era in auto dall'inizio e basta. Lo butta verso Donnafugata così. A volte non ci sono spiegazioni.
Non credo però.
Poi dichiara di essere ripassata da casa per raccogliere tutto compreso lo zaino, e di esser ripartita per donna Fugata, sembra che durante il sopralluogo siano riemersi ulteriori ricordi che sarebbero poi stati soggetti oggetto di ulteriori approfondimenti la sera del sopraluogo
A Giulia
Ma poi non regge perchè alle 9:02:14 parla al telefono con il marito per 93 secondi e non gli può dire che lo fa entrare alla seconda ora? Ma poi un bambino di 8 anni che deve andare a scuola che dimentica lo zaino a casa?
Mah!
Ad ogni modo, almeno da come ho sempre guardato io i video.........per me lo Zaino in uscita lo ha e al ritorno no! Ma è una questione di occhio mio...........
Io non so dire se lo zaino c'era, sono sincera. Dal video non si capisce.
A me sembra che siano tutti tentativi della Panarello per allontanare il dubbio della premeditazione.
Cribbio, ma sono tentativi maldestri! Quelli mica sono scemi. Ciavola è un fuoriclasse nel suo lavoro. E' un mostro delle indagini.
Ma secondo lei (o non so chi) quelli si bevono certe cose?
E' anche ora di dire la verità però. Con rispetto parlando, ma così non arriva da nessuna parte.
Comunque...........in cuor mio spero che sia andata veramente così. L'incidente e anche le motivazioni per cui ha gettato il corpo del bambino.......sebbene crude, diaboliche......però ci stanno, ci possono stare. Fu la mia ipotesi "innocenstista" (molto tra virgolette).
Se non sta prendendo in giro nessuno......questa volta.......rimane una persona che va aiutata! Questo il mio punto di vista.
Mi rimangono quei dubbi sulla premeditazione ma li scopriremo solo vivendo o forse mai.
Comunque mi dispiace e solo profondamente addolorato. Umanamente anche per la VP!
http://m.ilmessaggero.it/m/messaggero/articolo/PRIMOPIANO/1689314
Tutto semplicemente orribile!
Condivido, dolore immane.
Mi stanno venendo a me ora dei dubbi/pensieri truci se le cose stessero davvero così e non sono su VP.
Meritevoli di un trattato di sociologia
Anonimo19 novembre 2015 15:42:00
Il buffone lo rimando al mittente, questa non è una partita di calcio. In qualunque modo siano andati i fatti è una tragedia e come tale merita grande umanità e nobiltà d'animo per essere compresa che a te sempra non appartenere.
Sarà pure una persona che va aiutata e su questo siamo d'accordo, però, scusate, gettare il figlio in un canalone è una cosa tremenda, neanche fosse un cane morto o una lavatrice da smaltire (e scusate l'immagine). A me personalmente provoca rabbia e per ora non mi muove a pietà. Se non lo ha ucciso lei (e questo è tutto da vedere), ha comunque provocato la morte del bambino, visto che prima di entrare nel canalone era ancora tra vita e morte. Il fatto della rimozione dell'episodio convince ancora meno.
Comunque si vedrà.
Alla fine siamo arrivati comunque ad amnesia dissociativa selettiva (proprio quella versione che ho proposto a febbraio in questo blog appena entrata e che ho ripetuto diverse volte nei ultimi 8 mesi, ma le vostre opinioni non condividevano questa mia ipotesi).
Invece, sempre come scritto dai giornali, sembra che sia stato proprio questo. E da un punto di vista, vedendo i tempi di recupero della memoria e cioe' che ha compreso cos'e' realmente accaduto a luglio, ci possono stare perche' per otto mesi, rimanendo in cella 24 su 24 da sola, certo che "training autogeno" ha fatto tutto il tempo. Sono pero' un po' di cose che mi fanno arricciare i capelli e cioe':
1) di solito nei momenti che il ns. conscio cerca di eliminare, sono quelli piu' brutali emotivamente e psicologicamente e ci siamo in questo caso, perche' "eliminazione" dal ns. conscio ad inconscio viene fatta dopo aver concluso il momento cruciale del picco emotivo. Ma mi domando che, se dice la verità (che oramai VP e verità sono incongruenti ahime'), come cavolo ti viene in mente di fare tutto cio' che hai fatto e cioe' di BUTTARE il proprio figlio come un pannolino sporco?!
2) se gia' appena vedi che il tuo figlio non respira e prendi uno schock tale che ha bloccato il tuo cervello e hai fatto tutto cio' in automatico (e perche' gli toglie la mutanda???)....allora se il tuo cervello in modalità "automatico" deve essere talmente contorto e malato che altro che sociologia Dudu' ma ci vuole una squadra di psichiatri bravissimi, perche' oltre ipotesi di bipolare, borderline o personalità multipla ha i problemi inferiori molto piu' gravi ed il suo inconscio e' pieno di paura di vario tipo ma anche' pieno di aggressività profonda ed assenza di emotività, oltre problemi di personalità come ho gia' scritto prima.
3) ultima cosa che non mi quadra e spero che sia la colpa dei giornalisti nel riportare il senso delle parole da VP dette tenendo conto che amnesia viene improvvisamente e non sei capace di seguire il suo percorso, la frase scritta nella repubblica di oggi e': "la Panarello ha aggiunto che al castello di Donnafugata, dove si era recata per un corso di cucina, "ho incominciato a rimuovere il ricordo di ciò che avevo fatto, rappresentandomi in realtà che avevo lasciato Loris a scuola". Per Veronica Panarello è "stato un brutto sogno che avevo fatto"." Questa NON e' amnesia.... questo, e scusatemi, e' il tentativo di AUTOCONVINCERSI FATTO COSCIENTEMENTE!
Ad Alessandra
Ad ogni modo.......dopo quasi 1 anno sappiamo almeno chi ha occultato il corpo, chi ha depistato, chi ha raccontato un mucchio du Bugie. Tutte le ipotesi alternative ad un coinvolgimento diretto o indiretto della VP sono state "stracciate" dall'indagata stessa. E questa, anche se ancora non e' forse la completa verita' e' comunque una verita'. Nessun pedofilo, nessuna sagoma X diversa da Loris che rientra, nessun accompagnamento a scuola, nessuna impossibilita' a stringere il collo con fascette di quelle dimensioni, zigrinate a testa o a monte che siano.
Il futuro della VP, i suoi eventuali calcoli processuali, una eventuale seminfermita' mentale, sconti di pena o tutto il resto del repertorio tecnico che ne seguira'............onestamente non mi appassiona e interessa piu' di tanto. Non sono un giustizialista........che venga fatto il meglio a garanzia della vita di VP ed eventualmente per il suo recupero. Rimane il dolore per una povera creatura che non c'e' piu'.........in ogni caso inciampato in un crudele destino: o sfortunatamente andato incontro la morte per gioco, o sfortunatamente assassinato dalla sua Mamma. Sicuramente lanciato in un canale in un gesto privo di ogni umanita' e pieta'. Questo il crudo sipario.
P.S. ho dimenticato di dire un altra stranezza confessata da VP o scritta dai giornalisti.... e' che le fascette sui polsi Loris ha messo sera prima???!!! Ma siamo fuori di testa?! Ed e' uscito per andare a scuola (dove non e' arrivato!!!!) con le fascette ai polsi??????????!!!!! E brava mamma allora!!!Perche' non possa essere veritiero, altrimenti sono tutti matti in quella famiglia, scusatemi!
Natasha,
come hai detto tu quel tipo di amnesia, conseguente ad un evento traumatico, non ti porta a commettere quel tipo di azioni finalizzate a crearti un alibi.
Inoltre rimangono gli elementi evidenziati questa mattina da Massimo, che vedremo se porteranno ad un'eventuale premeditazione o meno.
Io non credo, anzi ne sono abbastanza sicura, che si arriverà ad una semi-infermità mentale. Lo escludo al 90%.
Se io ho davanti una scena traumatica, ci sta che non riesca a reagire perché scioccata, ma non ho la lucidità di pensare "Non chiamo nessuno perché non mi crederebbero". Questo è un pensiero lucido.
Giulia e sono d'accordo con te, proprio per questo ho scritto ultimi miei pensieri dubbiosi... o meglio dire con punto interrogativo.. perche' qualcosa non mi torna proprio in tutto cio' e quindi le possibilita' sono 2:
1) se non e' stata lei o incidente da lei spiegato....siamo al punto fermo! E dobbiamo vedere o risultati probatori ed altre cose che non sappiamo, ma.....siccome ha "confessato"...chissa' (sempre se non e' stata lei) perche' ha detto quello che ha detto a di chi ed il perche' e' stato suggerito?
2) se invece e' stata lei....e' un orrore.... ed e' lucida, programmatrice ed attrice al top nella sua malattia mentale profonda e latente per tutta la vita probabilmente ma che e' uscita nel pieno in questa circostanza.
Probabilmente ci sono altre possibillita' ma il mio inse' non le trova!
A Giulia
Loris non puo' avere i polsi legati sul petto quando e' inclinato con il busto in avanti...........perche' e' vivo, e' in piedi! I segni, invece, sul polso sono in limine vitae. Inoltre se lei ritiene che e' inclinato di busto in avanti e poi cade supino (come fa?) significa che ha visto che si stava strangolando con le fascette intorno al collo proprio nel momento in cui ha perso conoscenza. Che per l'autopsia e' immediata. In sostanza tagliare le fascette in quei frangenti sarebbe significato salvare il bambino.........invece lei dice che non respirava (guancia sulla bocca). Non torna la dinamica rispetto all'autopsia. E' stato poi reso noto un passo inedito della relazione autoptica dove il medico legale scrive che la stretta e' stata serrata e molto forte eseguita per mani di un adulto, durata dai 40 ai 120 secondi.
Funziona veramente poco il racconto..........che fa.
Che tristezza, che epilogo amaro!
Ma ho molti dubbi che le cose siano andate veramente così.
Sinceramente penso che V.P. abbia tirato fuori l'unica versione possibile per sfuggire a un ergastolo ormai quasi certo...e allora meglio confessare - ma non dicendo di aver ucciso lei il bambino, perché questo non l'avrebbe mai potuto fare. Meglio raccontare che è stato un incidente. Meglio così che finire in galera a vita, meglio essere giudicata un po' dissociata e instabile (tanto già molti la credono tale) piuttosto che una lucida assassina capace di uccidere un figlio con fredda premeditazione.
La storia non regge tanto, ma forse lei spera che basti.
Mi associo a Massimo M nel ricordare quel povero bambino, che chissà quanto ha patito...come Yara, del resto...una passione nel vero senso della parola.
Inizialmente, sapete, avevo pensato che Lorys si fosse legato le fascette al collo, ma non per gioco, proprio per suicidarsi, e che sua madre non potesse reggere il senso di colpa per averlo lasciato solo in casa. Soprattutto pensando ai suoi trascorsi in famiglia, se è vero che da piccola tentò di togliersi la vita...
Ora spero che Bossetti non faccia altrettanto. Nel senso che, se è colpevole, naturalmente deve confessare tutto, ma se non lo è non trovo giusto che ammetta colpe non sue.
Nautilina
Natasha
P.S. ho dimenticato di dire un altra stranezza confessata da VP o scritta dai giornalisti.... e' che le fascette sui polsi Loris ha messo sera prima???!!!...
Deve far tornare i conti a suo favore. Lei pensa di salvarsi con le bugie da un anno a questa parte e continua su questa strada. Ma poi non ci pensa al fatto che quelle fascette hanno lasciato dei segni? e che quei segni non sono verosimilmente polso per polso, ma due polsi insieme?
Ragazzi vi posso chiedere una cortesia?! Faccio Off topic!!!!!
Vedo che a nessuno interessa quello che scrivo e domande che faccio magari, se non ad Alessandra (ma lo posso fare anche via altri modi con lei), a Giulia (che magari mi potra' dare il suo del privato, volendo) e qualche volta Dudu'!
Sinceramente "sparare in cielo" senza aver nessun feedback di altrui, mi fa sentire un po' pensierosa, forse scrivo in modo incomprensibile oppure scrivo e domando tale sciocchezze che non hanno senso di prendere in considerazione e/o su quali dare la propria opinione.
Se e' cosi', inutile che resto qui a commentare a vuoto.... resto solo a leggervi!
Grazie per un vostro eventuale feedback qualsiasi sara' e se sara'!
Buona serata a tutti e scusate del msg.
“Loris? Non l’ho visto entrare a scuola… eravamo in ritardo, ma non ti preoccupare c’era tanta gente”. Lo avrebbe detto Veronica Panarello al marito Davide Stival durante la telefonata ricevuta alle 09.01 il giorno della morte del loro figlio maggiore. La ricostruzione è stata fornita da Davide Stival sentito tre giorni fa su disposizione della Procura di Ragusa dopo il colloquio in carcere con la donna. L’orario è importante per la Procura di Ragusa: lei sostiene che è stato suo figlio a passarle il cellulare, invitandola a non rivelare al padre che non era entrato a scuola, per i magistrati, convinti, che l’abbia ucciso lei, è la discriminante importante per stabilire l’eventuale premeditazione. Davide ricorda anche che dopo il colloquio con le maestre del bambino, alle quale Verona Panarello consegna delle fascette che aveva a casa, lo invita più volte e perentoriamente a “andare a vedere se ci sono fascette in auto”. Alla contestazione del marito che “davanti casa ci sono ancora i giornalisti”, lei insiste. Lui scende in garage, controlla l’auto e non trova fascette.
Quello che scrivevo oggi. Qui il giornalista sbaglia orario (ma perche' nn controllano, mah!).......e' alle 9:02:14 ed e' di 97 secondi.
Pesa troppo! Ci sono troppi elementi che pesano per la premeditazione. Troppi.
A Natasha
Ti leggo volentieri. Infatti sto girando attorno, con approfondimenti, alle tue osservazioni. Per quanto mi riguada
Nautilina,
il problema è che se continua così l'ergastolo se lo becca di sicuro.
E sul "mai potuto uccidere" che non sono d'accordo. Nel senso che ne siete sempre stati tutti sicuri, compreso Massimo Prati.
Io questa sicurezza non posso averla perché non conosco la persona.
Cioè, come faccio a dire che la Panarello non può aver ucciso il figlio? Non sarebbe mica la prima.
Natasha,
io ti leggo. Devi capire che in questo blog molti non sono d'accordo con noi. Credono fortemente nell'innocenza di Veronica ed escludono che sia "instabile".
Magari per questo non rispondono.
Ciao Natasha,
no, non pensarlo proprio! Anche a me capita spessissimo che a un mio intervento non si allacci nessun altro commento! Per quanto mi riguarda ti seguo sempre con interesse, ma non sempre ho risposte o controproposte. Per esempio, in questo caso,
non so che pensare. Credo che in mezzo a un mare di bugie, Veronica, abbia detto la verità , che non l'ha ucciso. Certamente, anche se l'avesse creduto morto, trovo aberrante che abbia fatto quello che ha fatto. Non credo che sia completamente sana di mente.Strano, per esempio, che abbia detto che l'ha trovato in piedi chino su sè stesso.Se stava in piedi come ha fatto a pensare che fosse morto? A meno che tra averlo visto in piedi e averlo visto cadere in terra , fosse passato un solo secondo e avesse pensato che in quel momento fosse caduto morto.In ogni caso, qualsiasi persona con un minimo di testa avrebbe telefonato al 113, urlato , aperto la porta di casa per chiedere aiuto ai vicini!
Non so proprio che pensare e che dire. Pena infinita per un piccolo morto e per una mamma giovanissima con un futuro tremendo.Tremendo non solo per la galera. Ma per il rimorso, il dolore e la colpa.
Natasha,
i tuoi commenti sono sempre intelligenti ed è un piacere leggerli! Se non vengono commentati, A. per ora ci sono troppi commenti ed è difficile seguire tutti B. dici cose sensate a cui alle volte non si può aggiungere molto... ;-)
Un abbraccione
A.
A proposito dello zaino.
“Ho detto a mio padre – dice la donna ai Pm – di cercarlo lungo la strada di Donnafugata, ma non gli ho indicato il luogo preciso. L’ho fatto per verificare se i miei sospetti che via via emergevano erano veri oppure legati soltanto a un sogno. Mio padre e Antonella Stival mi dissero che avrebbero provveduto a cercarlo, facendomi poi sapere di non averlo trovato”. - See more at: http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/veronica-panarello-zaino-di-loris-mio-padre-e-mia-zia-2324196/#sthash.fzVjS77w.dpuf
A me viene da pensare male. Non sappiamo quando abbia mandato padre e zia in perlustrazione. Ma non è che volesse far trovare lo zaino per farlo sparire? Oppure non è che lo hanno trovato e fatto sparire? Visto poi che il padre era sempre dalla sua parte (se avesse chiesto al marito non avrei questi sospetti).
@Nautilina
Questa storia lascia l'amaro in bocca. Anche io non sono convinta che le cose siano veramente andate così. Mi sembra tutto assurdo e, proprio le incongruenze nella ricostruzione di Veronica, piuttosto che testimoniare un suo coinvolgimento ancora più grave, mi fanno temere che questa donna abbia inventato tutto con l'intento di salvare il salvabile, illudendosi di poter tornare presto a riabbracciare il suo piccolo e a godere del conforto di una famiglia. Forse mi sbaglierò, ma non riesco a scrollarmi di dosso questa triste sensazione.
Sarahkey
@ Sarahkei
ct):"Veronica, piuttosto che testimoniare un suo coinvolgimento ancora più grave, mi fanno temere che questa donna abbia inventato tutto con l'intento di salvare il salvabile, illudendosi di poter tornare presto a riabbracciare il suo piccolo e a godere del conforto di una famiglia. Forse mi sbaglierò"
Penso proprio che non ti sbagli; è quanto abbia potuto desumere anch'io, dopo aver analizzato profondamente tutte le fasi del caso che, per la loro stessa natura, hanno radicalmente mutato, lentamente, ma irrevocabilmente la mia primitiva convinzione della innocenza di VP.
Sarei anche propenso a ritenere il reato premeditato, anche per i dettagli scrupolosamente cercati e suggeriti da MassimoM, che si è rivelato un acuto osservatore di particlari che, pur significativi, non erano stati sufficientemente posti in evidenza.
Sono umanamente dispiaciuto per il triste epilogo del caso, rivolgendo un tenero pensiero al piccolo Loris.
Ciao!
@Giulia
Aspetta, forse non mi sono spiegata bene...non intendevo dire che VP non avrebbe mai potuto uccidere suo figlio..chi sono io per affermare una cosa del genere? Questo purtroppo lo sa soltanto lei e quel Giudice che sta lassù, per chi ci crede.
Intendevo dire che Veronica non potrebbe dire di aver ucciso Lorys, né se fosse innocente né se fosse colpevole. In questo momento, parlare di un tragico incidente è il massimo che può fare o ammettere alla sua coscienza.
Penso che lo stia facendo in parte per Davide, che vuole chiarezza, ma molto per se stessa..e se invece la verità fosse un'altra, molto peggiore di questa, credo che Veronica non ne reggerà il peso a lungo. Prima o poi farà una confessione completa.
@Natasha
Credo che la storia dei polsi legati la sera prima fosse per via un gioco. Ora, una mamma con la testa a posto non lascerebbe solo in casa un bambino che ama fare quei giochetti, con la disponibilità di usare tutte le fascette che vuole (nel ripostiglio ce n'era un pacco). E questo l'ho anche scritto più volte, non si lascia riehtrare a casa da solo un bambino di otto anni con le chiavi in mano. E' da incoscienti. Se poi avevano litigato, peggio ancora.
Ma è tutta la storia, veramente orribile, a non avere senso: un bambino che sta soffocando pende in avanti e tiene la bocca serrata? Non so, mi pare strano. Lei non vede la fascetta stretta intorno al collo, ma come è possibile?
Fra l'altro ricordo che in aula a Veronica fu mostrata una foto del bambino con la linguetta di fuori, e lei scoppiò a piangere. Lo ricordo io e non se lo ricorda una mamma? Possiamo credere che abbia agito come un lucido automa, pianificando tutto quel depistaggio atroce senza rendersene conto? Io non ci riesco, scusate.
Per me si è inventata una storia, la prima che è riuscita a mettere insieme, e come stratega mi pare un po' scarsina.
Poi può darsi che l'abbia veramente ucciso lei, per carità...ma quando? Dove?
Ci vuole una dose notevole di follia per fare cose simili a un bambino e inscenare tutto il resto, ma lei non sembra pazza. Forse ha deciso di sembrarlo; magari ora pensa che le convenga.
Comunque ho tanta pietà di lei. Soprattutto se è successo veramente un incidente.
Nautilina
...volevo mettergli la mano in bocca, ma aveva la bocca serrata e non ho potuta aprirla
Così VP dice di aver invano aiutato Loris, quando è tornata a casa e l'aveva trovato in condizioni disperate (sic)
Bugie su bugie! quando mai chi muore strozzato lo fa con la bocca chiusa?
Eppure, in Tribunale le avevano mostrato una foto del figlio con la linguetta ancora per metà fuori dalle labbra...
fr.
Dice andres:
"Credo che in mezzo a un mare di bugie, Veronica, abbia detto la verità , che non l'ha ucciso. Certamente, anche se l'avesse creduto morto, trovo aberrante che abbia fatto quello che ha fatto. Non credo che sia completamente sana di mente"
Alla luce delle ulteriori info circolate e dopo avere visto i video strazianti di ieri sera a P a Porta , diversi particolari potranno essere riletti con altro significato
Per esempio
Parto da fascette e loro consegna alle maestre: un tentativo inconscio di dire la verità
Interrogatorio 6 gennaio che (ora) abbiamo potuto vederne una parte significativa : limpida dissociazione che gli inquirenti non possono non aver rilevato.
L'auto in garage
Evitare di far notare il ritardo al vicinato
La telefonata con Davide
Il ritardo è causato dall'alzarsi tardi.come sappiamo il bambino era duretto a mettersi in moto la mattina, un punto dolente caratteriale su cui non possono esser mancati rimproveri paterni. Si può fare una lettura di colpevolezza o un tentativo della mamma accomodante sia a causa dei suo risveglio tardivo sia nei confronti del figlio.
Le modalità di abbandono
VP dichiara nel sopralluogo che voleva nasconderlo dietro il muretto del ponticello, incidentalmente cade giù, non si sarebbe resa conto ,lei dice che facendolo rotolare per spostarlo sarebbe caduto nel canale
Il panino
Può essere un indizio di colpevolezza, ma pure che voleva essere una brava mamma agli occhi degli altri , una semplice bugia .
Le merendine
Nel zaino potevano esserci ma anche no, nel senso che avrebbe potuto anche aver dimenticato di metterle nello zaino prima delle 8.30 -sarà capitato magari anche a voi, io pur avendo l'abitudine di farlo preparare alla sera è capitato- e lei forse essere ricorsa ad una giustificazione davanti gli inquirenti a causa di quel panino non acquistato.
I pantaloni
Nel sopralluogo in appartamento dichiara aver invitato il figlio cambiarsi i pantaloni perché la mattina aveva indossato un paio sporchi
La fascetta al collo
Potrebbe averla ella stessa stretta nel tentativo disperato di toglierla
(credo che la mia mente si rifiuti di -ipotizzare - un castigo finito male su queste dichiarazioni)
andres condivido il tuo pensiero.
Leggo tutti i commenti solitamente, , li considero attentamente pur non commentandoli se non ho obiezioni sui dati. Non mi sento di esprimere giudizi su VP, ma il quadro che stà uscendo và decisamente studiato ,emergono chiaramente reazioni emotive, ricatti affettivi che sono strategie difensive di tipo pre-psicotico ,potrebbe soffrire di una distorsione personologica grave, che non esclude una lucidità di azione ma pur sempre da ricomprendere dentro un quadro border e dissociativo
Rimango dell'opinione che questa donna è stata abbandonata a sé stessa SOPRATTUTTO se dal video che la riprende uscire per donna fugata si evinceva lei avesse lo zaino in mano -dico se- fin'ora non è stato mostrato ma forse al marito si.
Nautilina, la lingua di fuori era una bufala, in aula non era stata mostrata nessuna immagine aveva dichiarato Villardita.
A PINO
Ti ringrazio molto PINO. Ti stai dimostrando una PERSONA con un aspetto critico rilevante e di una imparzialità che non ha eguali. Sei un esempio!
Personalmente, rimettendo insieme tutti i cocci........e ce ne sono molti, sono oggi fermamente convinto di una azione assolutamente premeditata. Su questo aspetto mi ero dannatamente sbagliato.
Il caso, dal punto di vista di ulteriori approfondimenti, è chiuso.
"L'auto in garage
Evitare di far notare il ritardo al vicinato"
Sostiene non ci fosse parcheggio e che aveva un sdraietto (non sò, sdraio da bambini forse) da caricare, a Davide dice : "ti ricordi ? " nell'incontro del 6 nov.
Il bambino l'avrebbe disteso sui sedili dietro coperto da un giacca/giubbotto
A Dudu':
La mia interpretazione, invece, è questa:
Fascette:
le consegna alle maestre non appena incomincia a trapelare (e lei lo sa tra i primi) che Loris è stato ucciso con delle fascette. A quel punto sa che in casa sua le fascette ci sono, sono ovunque anche legate agli orsacchiotti. Deve fare i conti anche con Davide che sa che quelle fascette sono in casa. Solo l'assassino conosce l'arma del delitto. Si inventa una diabolica circostanza per cui l'assassino può essere stato chiunque perchè chiunque poteva aver rapito Loris e strangolarlo con le stesse fascette che erano in casa ma che, secondo il racconto, erano dentro lo zaino.
Auto in GARAGE:
Evitare di far notare il ritardo al vicinato. Ci può stare. E' stata sempre anche una mia ipotesi. Se presa singolarmente. Insieme agli altri elementi sospetti diventa empre meno credibile anche perchè non si è posta il problema del vicinato che avrebbe potuto vedere il figlio Loris risalire in casa DA SOLO......e si pone il problema che potrebbero vederlo riuscire in ritardo ma con la Mamma? NON REGGE PIU'. Non è verosimile.
La telefonata a Davide:
E' l'indizio più grave di premeditazione. Davide testimonia che la VP gli dice: “Loris? Non l’ho visto entrare a scuola.....eravamo in ritardo, ma non ti preoccupare c’era tanta gente”
In quel "non l'ho visto entrare a scuola" è verosimilmente costruito già tutto il piano diabolico.
La modalità dell'abbandono
Occultare un bambino dietro un muretto oppure incidentalmente farlo cadere giù è assolutamente irrilevante ai fini di tutta l'azione delittuosa.
Il Panino
Può essere un indizio di colpevolezza, ma pure che voleva essere una brava mamma agli occhi degli altri , una semplice bugia. Anche questa ipotesi l'avevo presa in considerazione. Ci può stare!
Le merendine
Lo zaino non è stato ritrovato. Inutile quindi fare riferimento, per ora.
I Pantaloni
E le mutandine? Questo bambino esce la mattina per andare a scuola senza zaino e senza mutande? Poi viene invitato a cambiarsi i pantaloni e ancora una volta non mette gli slip? Assolutamente inverosimile, un bambino di 8 anni e mezzo non è un "ebete".
La fascetta al collo:
Rispetto al racconto, le fascette sui polisi, ripeto, hanno procurato lesioni in limine vitae. Il racconto della VP (polsi sul petto e busto in avanti) non è credibile. Colloca il corpo mentre si strangola con busto in avanti semplicemente perchè quello sarebbe un modo per non vedere subito le fascette al collo. Le vede solo quando Loris cade, dice lei, supino. Inverosimile: se ha il busto in avanti e quindi è ancora vivo.....il bambino quando perde conoscenza non può cadere supino. Un racconto privo di ogni logica e assolutamente contraddittorio rispetto all'esame autoptico.
Buon giorno Massimo,
sono felice per te, queste certezze (?) io non le ho ancora.
Di sicuro Villardita sta facendo un buon lavoro, ha saputo spianare la strada verso una verità condivisibile evitando ulteriore sofferenza nell'animo di VP.
Se un bambino soffoca per un gioco con le fascette avrà le mani non sul petto ma sulle fascette, cercando di toglierle, no?
Molti di voi danno grande importanza al fatto che mancassero le mutandine.
Se escludiamo un omicidio, anche non voluto, da parte di giovanissimi bulli durante un gioco perverso, come all'inizio io avevo ipotizzato, il fatto della mancanza di slip sotto i jeans, per me perde di significato. I bambini a quell'età non sono "ebeti", ma distrattissimi per quanto riguarda aspetti di cui non gli interessa nulla.
Nella fretta di vestirsi, incalzato dalla madre di fare svelto, non ci trovo niente di strano nell'essersi dimenticato le mutande.
Andres, concordo che i bambini di questa eta' sono distratti, ma vorrei ricordare che Loris va a letto con le mutandine dopo aver fatto il bagnetto la sera prima, quindi non vedo il motivo il perche' la mattina svegliandosi le deve togliere.
A Dudu'
Io non ho neanche le tue (?)
Ho esordito con.............La mia interpretazione, invece, è questa:
Sicuramente molte delle tue certezze(?) sono state spazzate via dal vento. Non te la prendere, ho stima nei tuoi confronti e pure assai...........ma ciò che non riesco a capire della tua ostinatezza è un aspetto: quasi tutte le tue interpretazioni (perchè sono interpretazioni, non certezze come le hai volute definire tu con tono piccante) sono state disintegrate. Con grande onestà intellettuale e franchezza, ti stai ponendo il quesito: ho sbagliato e forse mi sto sbagliando?
Oppure sei ancora alla ricerca di una versione alternativa? Se così fosse......l'ho suggerita ieri: la VP è innocente, le indagini sono state condotte male, è tutto un complotto.....la VP ha deciso di inventarsi tutto anche da Innocente perchè convinta dalla difesa, da Davide e dalla Procura in cambio di uno sconto di pena basato sull'infermità mentale con la possibilità così di rivedere presto suo figlio Diego. Probabilmente però, sia la difesa che la VP stessa sono caduti in una imboscata.......perchè gli altri hanno ottenuto una semi-confessione e sono pronti a sparare sulla premeditazione. E' un suggerimento.
Del parcheggiare in garage c'è il video che dimostra che ha provato cercarlo davanti casa.
Sulla telefonata è ipotizzabile Davide la ricostruisce già a dicembre con gli investigatori, non credo riesca ricostruire a fedelmente , e sappiamo che basta cambiare una virgola a volte perché la frase assumi altro significato, se non l'hanno messo a verbale allora ma in questi gg (spero di no) a maggior ragione. Credo puoi convenire..
Sulle fascette
Potrebbe cadere supino...bella questione, comunque sarebbe plausibile se lei gli alza il volto e in quell'istante cade , hai visto il video di lei che descrive ?
Nella fretta di vestirsi, incalzato dalla madre di fare svelto, non ci trovo niente di strano nell'essersi dimenticato le mutande.
Io, invece, ci trovo molto di strano in una dinamica che si ripete per due volte consecutive.............perchè se si toglie i pantaloni e non ha gli slip e poi rimette pantaloni diversi e puliti, significa che per due volte dimentica di mettere gli slip. Questo bambino dimentica di prendere 2 sacchetti dell'immondizia invece ne prende uno solo (prima versione), poi esce per andare a scuola senza zaino e senza slip con i pantaloni sporchi, poi si cambia i pantaloni e ne rimette di puliti sempre senza mutande. Secondo me confondi il bambino di 8 anni e mezzo con uno leggermente più piccolo.
Questa è come la storia che una Mamma non permetterebbe mai a suo figlio di rientrare in casa da solo...................
A Dudù
Non ti seguo più pazienza. Ma lo hai visto il video integrale di quando ritorna la seconda volta dove dice di prendere l'agenda? Va sparata su Via Garibaldi e parcheggia esattamente dove stava parcheggiata la macchina quando sono usciti in 3 la mattina. Ci va sparata senza poter sapere se vi fosse ancora posto lì.
Quando rientra da Divertilandia invece va sparata sul piazzale e fa retro.......una manovra fra l'altro contorta. Devi mettere a confronto questi due video. Ma è inutile!
E comunque parliamo di aria fritta, lei dichiara che mette la macchina in garage per quel famoso passeggino la cui destinataria non sa assolutamente nulla. Avrebbe potuto dire di mettere la macchina dentro per non far vedere del ritardo al vicinato.........ma non lo ha detto: ha parlato del passeggino!
Sui polsi
(Io mi attendo ad analizzare la sua ricostruziine)
Lei descrive che aveva una fascetta e degli elastici ai polsi (però sul punto devo rivedere il video , ricordo 1 fascetta)
Bisogna vedere la sua ricostruzione se collina con i rilievi autoptici.
A mio avviso da tener presente che la sua ricostruzione/rappresentazione è soggetta a deficit mnemonici
Che manovrava me lo ricordo, dovrò rivedere il video allora
Comunque ci sono molte caselle da mettere al suo posto, anche il fortunato ritrovamento di Fidone
A Dudu'
Su Fidone io ribadisco la mia ipotesi iniziale........e che cioe' tramite chiacchiericcio da Bar divulgato magari anche attraverso qualche telefonata o passaparola (nei paesi funziona cosi') qualcuno possa aver visto........magari non con certezza........del tipo mi sembrava la sua macchina che ho incrociato nella zona del Vecchio Mulino o che forse era parcheggiata li' ma con certezza...........e che quindi al Fidone gli sia venuto qualche pensiero strano e sia andato proprio li'.
Impastisco un dialogo da Bar a mo' di esempio tra 4/5 persone:
Avete sentito che e' sparito un bambino? Dove? Davanti la scuola! E chi e'? Dovrebbe essere il nipote di Stival. Dice che la Mamma lo ha lasciato a scuola e a scuola non si ritrova. Ma Stival chi........quello che il figlio fa il camionista? Si lui. Mannaggia! Mi dispiace!
Si, il marito di quella ragazza che ha una macchina scura. Ah si, quella ragazza magra........che stamattina verso le 9 poi l'ho proprio incrociata alla strada del vecchio mulino, stava ripartendo, mi pare che era lei. Con il passaparola questo dettaglio normalissimo giunge alle orecchie di Fidone, ma non come rilevante.......cosi'................sapete......in questo tipo di chiacchera da Bar (lo dico perche' son nato e ho vissuto 30 anni in un paesotto) poi non si sa neanche piu' quale sia la Fonte...........l'informazione diventa semplicemente "si dice che........qualcuno........".
Ecco...........secondo la mia ipotesi Fidone ci si e' fermato non casualmente ma neanche sicuro di trovarlo. Un tentativo semplicissimo andato in porto. Ovviamente da non rivelare agli investigatori perche' avrebbe effettivamente costituito un sospetto non potendo conoscere nome e cognome di chi asseriva di averla forse incrociata. E sono anche certo che a Santa Croce in molti lo sanno.
E' stata sempre la mia ipotesi...........forse azzardata...........ma........
MassimoM
"ti stai ponendo il quesito: ho sbagliato e forse mi sto sbagliando? "
Potrei offenderti, non sono tipa alla ricerca di soddisfazioni nel confrontarmi con il prossimo
Tutt'altro, tutti i nuovi elementi che stanno emergendo, quasi in un obbligo morale, li sottopongo ad analisi, in tutte le possibili sfaccettature, non è forse così che si fà nella scienza, in un'espressione matematica a cui non si è giunti ad un risultato ? Non è forse con i nuovi elementi che si riscrivera' questa storia ? O si completerà ?
Scusami Massimo
Volevo scrivere "Potrei offendermi "
Causa t9....
Nautilina,
scusa, ho riletto dopo e ho capito.
Purtroppo sono forse l'unica del blog ad aver ipotizzato da subito un omicidio volontario con premeditazione. Forse sono troppo cattiva, mi faccio paura da sola a volte. Ho azzardato, dopo aver letto Prati, un'amnesia, ma con pochissima convinzione.
A me non spaventa l'idea che una madre possa uccidere il figlio con premeditazione. Non lo escludo. E' già capitato.
Secondo me la storia è quella raccontata dagli inquirenti, ci hanno visto giusto.
I nodi da sciogliere sono due:
-era davvero da sola? Ho letto Massimo, ma come dicevo giorni fa io ho portato in braccio mio nipote svenuto e stavo morendo! Sono 170 cm per 60 kg. La Panarello è la metà di me.
E anche se fosse, ma chi le dava la sicurezza che non uscisse nessuno nel condominio?
- Fidone. La penso come Dudù. Buona l'ipotesi del dialogo del bar. Ma se c'è stato un dialogo, allora qualcuno ha visto.
O era quello un luogo noto per (scusate) fare sesso di nascosto? Luogo di incontri clandestini, di guardoni, di prostitute?
A me qualcosa non torna. Ovviamente Fidone è stato scagionato e questo va detto. Però manca un tassello.
Natasha
" va a letto con le mutandine dopo aver fatto il bagnetto la sera prima, quindi non vedo il motivo il perche' la mattina svegliandosi le deve togliere."
Al mio piccolo le faccio cambiare alle 18 della Sera e alla mattina tutti i giorni... lascio capire perché
Ne abbiamo parlato tanto, tutto è possibile, anche che le abbia tolte lei se avesse iniziato perdere i liquidi o volesse inscenare eh , per questo vorrei sapere i dettagli della sua ricostruzione.
@ Dudù
E' proprio il fatto che sugli abiti di Loris "non ci fosse il dna di VP" (una mamma che vive a stretto contatto con la propria creatura),
a creare sospetti.
E, ad ogni modo, come potrebbe NON ESSERCI DNA epiteliale, dopo che VP, secondo la sua stravagante narrazione, avrebbe maneggiato in ogni senso il corpicino del figlio, per prestargli aiuto?
Questa constatazione, per assecondare l'assurdo resoconto fornito dall'imputata.
p.s. A parte il diretto contatto fra madre e figlio, durante il trasporto e l'occultamento del corpicino.(') Pino
"La procura ha, infatti, depositato una nuova perizia medico legale sulla donna e per questo l'avvocato ha chiesto altro tempo. Fuori dal palazzo la sorella di Veronica, Antonella. Il legale Francesco Villardita lascia intendere la richiesta del rito abbreviato subordinato a perizia psichiatrica. "Ci sono anomalie comportamentali che vanno verificate", ha detto prima di entrare in udienza,"
Pino
Mi trovi d'accordo.
Nuova autopsia presentata dalla procura
(Sì fanno anche qui le riedizioni ?)
《 In aula Veronica Panarello accusata di aver ucciso il figlio. La procura deposita una nuova perizia medico legale e Villardita ottiene il rinvio dell'udienza preliminare. Ammesse le parti civili: Davide Stival e i suoi genitori 》
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/11/20/news/omicidio_loris_veronica_panarello_davanti_al_giudice-127769666/
Ora i conti sul tragitto casa - mulino torneranno, o saranno spuntate le zigrinature ?
Ma l'autopsia non è un accertamento irripetibile?
Perizia sulle fascette.
Vogliono dimostrare che il racconto non torna.
Prevedibile.
Invito tutti a guardare il video. Si vedono Veronica e Davide che parlano, lei fa le prime ammissioni.
http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html?day=2015-11-19&ch=1&v=592653&vd=2015-11-19&vc=1#day=2015-11-19&ch=1&v=592653&vd=2015-11-19&vc=1
dal minuto 55.
Io sono senza parole. Mi sembrano due persone che si vogliono bene, soprattutto lei.
Mi sono venute le lacrime agli occhi.
Massimo,
ti chiedo cortesemente di vedere dal minuto 57 la ricostruzione che Veronica fa a Ciavola e di darmi un tuo parere.
E anche all'ora e 18.
A Dudu'
Non ti devi offendere. Piuttosto sembra che quello che si debba offendere sia io: se parli ancora delle zigrinature allora mi prendi per "scemo".
Ho proposto uno studio empirico sulla mia pelle tempo fa. Stringendomi a forza fascette della stessa lunghezza e dimensioni sul mio polso. Ho verificato che con quella fascetta io stesso potevo strangolarmi in virtu' della mollezza intorno al collo che stretto riduce la circonferenza. Il mio collo!!
Avevo messo in rete, e le hai viste, fotografie dell' evoluzione delle lesioni nei minuti. Con una stretta a forza di 2 minuti sul polso e un taglio con forbici. Ebbene.........nell'immediato si vedono lesioni da zigrinatura e lesioni dei bordi laterali molto molto piu' pronunciate (piu' a diretto a contatto con la pelle visto che la zigrinatura e' interna di almeno 1mm.). Dopo 3 minuti.......le zigrinature impresse sulla pelle sono scomparse mentre le lesioni dei binari laterali e il segno del taglio delle forbici sono rimaste per ore. Ho messo le fotografie? Ma credo che stavo barando con quelle foto.
Oltretutto sui polsi dove ci sono due ossa dure che permettono una incisione maggiore rispetto al collo.
Oggi sappiamo che la stretta e' durata dai 40 ai 120 secondi. Quindi il mio esperimento da risultanze sul massimo tempo.
E quando sono state tagliate le fascette........Loris era vivo.........oggi lo sappiamo, all'epoca lo ipotizzavo e tu contestavi le risultanze. Se al canalone era in limine vitae.......significa che per oltre i miei 3 minuti sperimentali il sangue circolava ancora (di meno ovvio) e che quindi se l' impronta della zigrinatura non c'e'........non e' un mistero di Fatima. Polsi: sui polsi le fascette probabilmente non hanno avuto una stretta a forza, servendo probabilmente la legatura solo per facilitare il trasporto. E anche stringendo molto si tratta di due corpi legati (due polsi) motivo per cui e' fisiologico uno scivolamento. Ma anche non fosse............rimane la legatura in limine vitae, quindi da vivo e pressione sanguigna ancora persistente.
L'esperimento sul polso o su un dito.........puo' essere fatto da tutti...........si scoprirebbe che quasi per magia le impronte delle zigrinature sono le prime a scomparire in brevissimo tempo (nel mio caso 3 minuti).
Nel mio piccolo.........e anche con incompetenza perche' no.........questo esperimento e' una piccola perizia dimostrativa.......se ci pensi.
No, sulla zigrinatura metterei su un velo pietoso.........credimi. Meglio parlare con cognizione di causa............anche se rischiosa e comunque non depositaria di verita'. Dopo tutto quello su cui abbiamo discusso in merito.........mi fa specie che oggi ancora punti il dito sulle zigrinature. Detto questo........fai bene a puntare il dito..............questo e' incontestabile.
:-) vedremo....Prima o poi ci ritorneremo su, non ora, oggi ho poco tempo. Piuttosto , se tu ne avanzi nella puntata di ieri di porta a porta, credo possa essere quella linkata da Giulia, durante la clip su VP mostrano una foto delle dichiarazioni di VP ovviamente, se riesci estrapolare quanto sta scritto ti/ci faresti un bel regalo :-)
:-)
;-)
http://www.lasicilia.it/video/loris-veronica-torna-nella-sua-casa
Domandina
Acida acida : la sorellina non è stata ammessa o non ne ha fatto richiesta ?
Giulia
Grazie della precisazione sul supplemento perizia polsi fascette
Grazie Natasha.
In effetti così evitiamo Vespa, che è sempre un bene.
dal giornale di la sicilia di oggi... articoli curiosi. Vi faccio qualche appunto, perche' non è leggibile online oggi, ma sarà consultabile domani (pag.8 e 9). Io l'ho letto oggi a pranzo trovando il giornale al bar.
"Non è andato a scuola, è rimasto a casa perche' doveva entrare la seconda ora" rivela, aggiungendo che quando lei, dopo aver accompagnato il figlio piccolo alla ludoteca, torna a casa, Loris è seduto sul divano che guarda la tv". Lo rimprovera, perche' "non doveva guardare quei soliti programmi". Stende eìi vestiti, usa l'aspirapolvere. Chiama il marito Davide. E Loris le porta il cordless. A questo punto entra l'arma del delitto (o dell'incidente): "ho notato ai suoi polsi un qualcosa di strano. Ovvero aveva in ogni polso una fascetta chiusa con inseriti, tra il polso e la fascetta, degli elastici colorati."..... "..Poi il dramma. Arriva nella stanza di lui....il bambino era in piedi, senza pantaloni, senza scarpe ed in mutande, ma con il busto chinato in avanti e le mani poggiate sul petto".
"Il primo istinto, dice al pm, è quello di chiamare aiuto con il cellulare, ma mi sono bloccata e ho pensato che non avrei saputo come giustificare quanto accaduto".
Veronica decide di portare via il corpicino di Loris caricandolo sulla sua auto. "Mi sono diretta verso Punta Secca - sostiene - non sapendo dove andare, combattuta tra chiedere soccorso e il dubbio su come avrei potuto giustificare l'accaduto". Poi l'arrivo a Mulino vecchio dove lascia il cadavere del figlio per tornare a casa, recuperare indumenti e zaino di Loris, buttati via mentre va al corso di cucina.
E poi l'altro dettaglio. Lui e lei dentro il mezzo della polizia penitenziale. Veronica e "nemico" Cravota. La ricerca dello zainetto si è conclusa, senza risultati. Non è prevista, anche seppur autorizzata dalla delega, la visita al canalone. "Te la senti?" "Sì, ma davvero possiamo andarci?" Cambio del programma. Tutti al Mulino vecchio. Il cuore le batte forte, non scende nemmeno dall'auto. Ma si lascia andare: "U ittai, u ittai". "La buttato, ma dopo averlo ucciso lei?" Sembra la scena finale, la soluzione del giallo. Non e' cosi'. "Dillo la verità! Liberati da tutto" Ma no. Lei si ferma qui. "E' stato un brutto sogno". Non confessa. Magari ci sono delle microspie, dentro l'auto, a registrare lo sfogo che non è ancora una confessione. Ma se ci fossero state le telecamere a inquadrare quel silenzio....emblematico. Non è l'ultima prova. Soltanto un altro pezzo della Veronica piu' segreta. Ma non quello mancante.
@Natasha,
ho visto il video, a me sembra sincera nel suo racconto. Ed anche lucida, equilibrata. Non sono un'esperta, ma chiedo: può essere che vedersi Loris morire davanti agli occhi, l'abbia fatta sprofondare in un abisso di follia, tanto da farle compiere gesti illogici, come buttare il cadavere( una specie di totale volontà di cancellazione dell'evento) e di recarsi al corso? Come se la cosa fosse così aberrante e inaccettabile, che l'unico modo per lei era quello di trasformarla in un incubo, una cosa finta, distaccata dalla vita reale.
In ogni caso, povera creatura! E parlo di Veronica.
@MassimoM
Loris dormiva con le mutandine. Si alza, prende i jeans del giorno prima e se l'infila sopra le mutandine. Nella seconda parte, Veronica dice a Loris di cambiarsi e di mettere un paio di pantaloncini puliti.Lui si toglie i jeans insieme
alle mutandine, cioè, come spesso accade, viene via tutto insieme in una specie di
cosa arrotolata. Loris, magari pensa ad altro e s'infila i nuovi jeans automaticamente senza pensare agli slip. Il bambino si ricorda dei due euro e da un pantalone (che avrebbe dovuto andare in lavatrice)li passa in un altro. Al suo soldino ci teneva e ci fece attenzione, agli slip no.
@ Natasha
mentre scrivevo tu hai postato il resoconto della Sicilia e tutto quello che avevo pensato non vale più. Però a me sembra che manchi un pezzo nel racconto di V., il legame tra: "Poi il dramma. Arriva nella stanza di lui....il bambino era in piedi, senza pantaloni, senza scarpe ed in mutande, ma con il busto chinato in avanti e le mani poggiate sul petto". E "Il primo istinto, dice al pm, è quello di chiamare aiuto con il cellulare, ma mi sono bloccata" e "Veronica decide di portare via il corpicino di Loris caricandolo sulla sua auto."
In mezzo cosa c'è? C'è evidentemente la morte del bambino. Voglio credere ci sia il suo disperato tentativo di salvarlo. Ma possibile che in quei momenti non abbia sentito il bisogno di urlare invocando aiuto? A questo punto c'è l'assoluta perdita della ragione. La follia.
Brava Natasha
Cosa significa U ittai, u ittai" ? Urlai ?
Andres,
in mezzo c'e' quello che si puo' leggere ovunque e cioe': "...è penso che avesse la difficoltà a respirare per aver ingerito qualcosa che gli era andata di traversa". Pensa che abbia ingoiato qualcosa, prova a toglierla dalla bocca. Quando il bambino "violaceo in viso", "poi si accascia in posizione supina". Veronica dice, ha "potuto notare che il collo era cinto da una fascetta, le stesse che aveva ai polsi" e che si era messo per giocare, tenta quindi di togliere la fascetta, "anche con le unghie", senza riuscirci. Per questo la taglia con "la forbice arancione". Ma invano. "Non respirava, non sentivo nulla". Il primo istinto, dice ai pm, è quello di chiamare aiuto con il cellulare, ma, "mi sono bloccata e ho pensato che non avrei saputo come giustificare quanto accaduto".
Ciao Dudu',
"U ittai" in siciliano vuol dire "L'ho buttato!"
:-( grazie Natasha
Andres "Ma possibile che in quei momenti non abbia sentito il bisogno di urlare invocando aiuto? "
Stando al racconto il grido gli si è smorzato in gola nel momento stesso, nell ' enormità di ciò che gli si rappresentava, nel momento immediatamente dopo che ha pensato -"cosa dico? Cosa dico- cosa dico- quello sarebbe il momento del tilt mentale , confusione con automatici gesti - chi mi crederàchimicrederàchimicrederà in un mantra infinito che gli offuscare la mente...
oppure è il caso di guardare questo video del 3 nov. :
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-4deeeaf3-7612-4c7d-9631-2d434472c306.html
A Giulia
Li avevo gia' visti i video confessione-ricostruzione. Alcune anomalie le avevo gia' indicate. Non entro nel merito personologico........non guardo mai il volto o i gesti per capire se sta dicendo o meno la verita'. In questo caso poi parliamo di un soggetto che ha sparato tonnellate di bugie in un anno, pur essendo credibile fisicamente mentre lo faceva.
Devono parlare i fatti uniti ai documenti. Le fascette ai polsi generano lesioni verosimilmente post mortali nella preliminare (dove si puntualizza la necessita' di ulteriore approfondimento) e in limine vitae per la relazione finale. Dunque Loris non puo' avere i polsi legati con il busto in avanti mentre si sta strangolando. E non vi sono tracce ne' di autodifesa intorno al collo ne' di ipotesi soccorso (unghiate etc. etc.).
Quindi e' inutile ipotizzare, sulla base di impressioni e suggestioni, se sta o meno dicendo la verita'. Da un punto di vista investigativo e di medicina legale, dunque secondo le rilevanze degli atti...........la dinamica in cui avviene l'effetto dello strangolamento non puo' essere quella li. Tutto il resto non e' importante. Ce lo ha buttato, gli ci e' caduto? Sono elementi irrilevanti perche' il gesto di lasciarlo li', abbandonato o gettato.......e' un gesto che gli avrebbe comunque causato la morte........visto che era tecnicamente ancora vivo.
@Dudù
è successo a me, molti anni fa.Dopo aver provato un forte spavento, non sono riuscita nè a urlare nè a parlare per chiamare aiuto, ma ho preso un conoscente per un braccio e me lo sono trascinato dietro.Questa totale perdita della voce è durata per parecchi minuti.
Il video non l'ho ancora aperto, ora ho pochissimo tempo, ma dopo lo vedrò senz'altro.
Ma a parte tutto, secondo voi è possibile che una persona, mentre sta soffocando, tenga la bocca serrata? O che VP non abbia potuto vedere che il piccolo aveva una fascetta stretta intorno al collo ? Lorys aveva i capelli corti e il collo, a testa abbassata, doveva essere ben visibile, certo a meno che portasse una felpa con cappuccio.
Comunque non potrò mai capire le reazioni di una mamma in quei momenti, chissà cosa stava provando, poverina. C'è da diventare pazzi e magari non si riesce nemmeno a gridare. Parlo di una mamma innocente, è ovvio...come è ovvio che la vera vittima è il piccolo Lorys, in ogni caso.
Purtroppo tutte le azioni di Veronica DOPO, non fanno pensare né alla pazzia né alla buona fede. Per questo la credevo innocente. Ma se dice di aver visto suo figlio morire soffocato, tutto il seguito non ci sta più...
@ Massimo M
Non ho seguito tantissimo questa storia, certo non quanto te, e non con la tua profondità. Non ne conosco tutti i particolari. Al momento ho solo alcuni ricordi un po' sbiaditi: per esempio le forbici trovate sulla scrivania di Lorys, considerate fuori posto e quindi sospette, da cui si deducevava che Veronica le avesse usate per tagliare le fascette. Sui giornali si parlava anche di segni sul collo del bambino come se qualcuno avesse usato forbici appuntite per aprirle. Tutte bufale?
Certo, se Lorys fosse stato ritrovato con le mani legate dietro la schiena, il racconto di Veronica sarebbe decisamente falso.
Ora è facile partire in quarta con "L'avevo detto, io!", ma forse dovremmo chiederci se una madre assassina avrebbe potuto sbagliare descrivendo le condizioni del suo bambino in punto di morte.
Non credo proprio. Si sarebbe contraddetta su mille cose inventate, sulle azioni compiute, questo sì, ma non su ciò che ha veramente visto con i suoi occhi. Se davvero l'avesse visto...e fra l'altro, perché mentire? Deve cercare di rendere il racconto credibile al massimo, no? Perché se inciampa su certi dettagli fondamentali, tutto il resto crolla.
Per questo non credo proprio che sia una strategia suggeritale dall'avvocato Villardita. Per me Veronica ha avuto un crollo di nervi e ha parlato per sua iniziativa personale, senza consigli di nessuno.
Ora le faranno sicuramente una perizia psichiatrica, mi auguro.
Nautilina
@Pino
Devo essermi spiegata malissimo, caro Pino, perdonami. Quello che avrei voluto dire, in realtà, è che invece concordo con Nautilina . So che la logica dovrebbe portare a credere Veronica colpevole, soprattutto dopo che lei stessa ha cominciato ad assumersi alcune responsabilità, ma c'è qualcosa che stona. Ho come la sensazione che nella mente di questa donna, che credo innocente, dopo un anno in cui persino il marito le ha voltato le spalle, stremata dal dolore immenso per la morte di Loris e dalla sofferenza di non poter più vedere il figlio più piccolo , pressata da tutte le parti e con il pensiero fisso a chiedersi perché e come tutto sia potuto accadere, qualcosa si sia incrinato. È possibile che nella sua mente confusa, attraverso la confessione di azioni in realtà mai commesse, V. si sia illusa di poter riconquistare un minimo di normalità in seno a quello che le resta della sua famiglia, se non subito almeno tra qualche anno. Potrebbe aver maturato questa insana convinzione avendo perso la speranza di riuscire a raccogliere le prove della sua innocenza e immaginando che, attraverso la finta rimozione di azioni in realtà mai commesse ma a suo giudizio plausibili e il loro graduale riaffiorare alla mente, potesse almeno porre fine alla sofferenza dovuta alla lontananza dagli affetti più cari. Credo che, se così non fosse, avrebbe già confessato tutto perché sono convinta che una madre, al palesarsi di una verità così orrenda e devastante come è quella di aver ucciso un figlio, non potrebbe far altro che confessare tutto il ribrezzo che ha di sé stessa, senza mezzi termini o scusanti. Credo che, realizzare di essere l’assassina della propria creatura, sia così dilaniante da farti desiderare di sprofondare immediatamente all’inferno tra i dannati. Il peso sulla coscienza sarebbe talmente grande da non poter sopportare nemmeno di sopravvivere, altro che costruirsi delle attenuanti!. E’ per questo che non credo molto a questa mezza confessione. Sarebbe più credibile che, se fosse colpevole, si attribuisse da subito e per intero le sue colpe. Le incongruenze nella sua confessione sono la conferma che abbia inventato tutto, concordo con tutti voi in questo, ma il motivo non sarebbe da ricercare in una mossa furbesca per ridurre al minimo una pena ampiamente meritata, bensì nell’ingenuo tentativo di limitare i danni di una pena immeritata ma percepita inevitabile perché non si è riusciti a raccogliere prove sufficienti a dimostrare la propria innocenza. Ho visto un po' frettolosamente il video della ricostruzione girato a casa sua e, in verità, lei pareva concentrata a ricordare i fatti occorsi, non sembrava in stato confusionale, mah ... non so che dire, forse sono un'ingenua.
È una vicenda tristissima.
Sarahkey
A Nautilina
Se la VP avesse commesso un omicidio premeditato, la confessione completa dovrebbe prevedere premeditazione, motivazione, omicidio, occultamento, depistaggi che, se fosse cosi', per l'ampiezza temporale in cui il tutto si e' consumato........prevederebbe una sana, lucida, brutale, cinica capacita' di intendere e di volere, spiccata intelligenza criminale.
Confessare, invece, un incidente che non ha saputo gestire a tal punto di cedere ad una folle azione di occultamento e depistaggio pur di difendere la sua credibilita' (perche' di questo si tratta..........lo fa perche' nessuno mi avrebbe creduto.......dice) innanzitutto costituisce un quadro di non omicidio (che e' il reato piu' grave) e apre le porte alla possibilita' di una semi o infermita' mentale.
Quindi il calcolo.........eventualmente ci sarebbe proprio tutto.
Pare, secondo QG.....che ci sarebbe una intercettazione di un colloquio in carcere..........presente Villardita e se non ho capito male anche il padre della VP........in cui ventilando la VP l'idea di fare una confessione........il Villardita gli direbbe Tu stai Muta
In studio il Villardita replica di non conoscere l'intecettazione e dice che........anche fosse che glielo avesse detto, ma non lo ha fatto, tutto cio' non costituirebbe nessun reato a livello penale. Bhe'...........veramente una bella risposta.
Massimo
Orrore su orrore! Ma del resto Villardita tira l'acqua al suo mulino. Non vorrai che per una confessione debba crollare il suo castello di carte? Spiegatemi però questa: un avvocato non sa che una simile cliente ha le cimici persino nelle mutande (scusate l'espressione)? Non sa che la controllano ovunque e sempre? Come fa a scivolare su una buccia di banana così?
Non c'è frase più triste e più terribile di questa, che riassume tutto:
"Mi livai a vita da sula".
Sarahkey,
hai espresso con parole meravigliose quello che penso anch'io. So che molti in questi momenti stanno infierendo su Veronica, ma quella ragazza fa tanta pena.
La chiamo ragazza perché è più giovane dei miei figli e poi è piccina fisicamente, sembra una bambina... E' anche fragile. Non farei paragoni con altre assassine, la cui lucidità e scarsa empatia traspare già solo dallo sguardo.
Veronica è distrutta. E' incurvata dal dolore, forse anche dal rimorso, ma per giustificare il suo stato emotivo basterebbe già il dolore di aver perso un figlio in quel modo e l'altro per indegnità, vedendo la propria famiglia distrutta.
Massimo M,
sarò ingenua, sì. Nella tua ipotesi mi pare di capire che Veronica Panarello sia una lucida criminale che ora, per puro calcolo, si fingerebbe dissociata...ma questo non mi convince per niente.
L'ho pensato anch'io, per qualche ora, però a mente serena non ci credo più.
Per come lei descrive la fine di Lorys e per tutto ciò che ha fatto dopo, no, non posso.
Soprattutto mi rifiuto di pensare che una lucida criminale dopo un anno si inventi una storia così poco convincente, così fallace nel cuore, che sarebbe la modalità in cui Lorys ha perso la vita. Dopo un anno avrebbe potuto fare di meglio, no? soprattutto se ha davvero visto morire il bambino. Sono immagini che si imprimono per sempre nella memoria, quando una persona ti muore sotto gli occhi, un figlio, poi...
Il sospetto è che VP abbia confessato una colpa non commessa. Per pura disperazione, per cercare di scrollarsi di dosso quell'infamia. Tanto il vero colpevole non salterà mai fuori.
Ma il tempo sarà arbitro. Se l'ha ucciso lei, confesserà.
Ciao
Nautilina
Ale, il tuo commento sul avvocato e la fras in siculo si riferisce a qualcosa visto in qg? Non lo vedo.
Natasha.
Natasha,
è un breve video in cui parlano Villardita e Veronica. Lo trovi qui:
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/sicilia/caso-loris-veronica-panarello-in-lacrime-mi-sono-tolta-la-vita-da-sola-_2145057-201502a.shtml
Natasha,
quanto all'intercettazione dell'avvocato devi guardare il commento di Massimo.
Può dirle di stare muta, ragazzi. Non è reato.
Anzi, ve lo dico, sarebbe stato meglio. Per lei.
Giulia,
reato o no, non mi sembra che sia un comportamento esemplare. Magari Veronica voleva confessare già tempo fa, e sarebbe stato meglio per tutti. Ma lui aveva la sua strategia.
Ma no, Ale.
Credo che fosse il momento in cui Veronica diceva che avrebbe confessato cosa volevano gli inquirenti pur di vedere Diego. Al che Villardita le avrà detto di stare zitta, convinto della sua innocenza. E per evitarle l'ergastolo.
Ho acceso ora la tv. A me sembra abbastanza rassegnato e anche dispiaciuto. È evidente che non le creda più.
Non confessa, almeno per ora. Porterà avanti questa nuova versione ancora per molto, secondo me.
Giulia,
ah ok! Dunque roba vecchia...
All'inizio di questa storia, in uno dei miei primi commenti, opotizzai il movente (tutto psicologico). Secondo me era di ricercare nella segnalazione su Denise, nel senso che Veronica aveva già ampiamente dato segnali di squilibrio in passato.
Copio il post di Piera Maggio di oggi.
>>> PIERA MAGGIO: NEL 2004 APPENA DIECI GIORNI DOPO IL SEQUESTRO DI DENISE, RICEVETTI UNA TELEFONATA DA VERONICA PANARELLO, LA MAMMA DEL PICCOLO LORIS STIVAL.
Non voglio entrare nel merito della vicenda caso Loris Stival, anche perchè preferisco non esternare il mio pensiero o parere, ne tantomeno dare giudizi ..
Ho preferito restare in silenzio in questi mesi facendo svolgere il lavoro di tutti. Adesso dopo le ultime verità emerse sul caso, voglio rendere pubblico anche se in una puntata di Chi l'ha visto? è stato detto, quello che successe dopo soli dieci giorni dal sequestro della mia bambina.
Nei giorni successivi al sequestro di Denise, vivevo giorni concitati pieni di disperazione dove non vivevo ne la notte ne il giorno, ogni singola telefonata era la mia forte speranza che era quella giusta, attendevo la segnalazione perfetta, che mi facesse riabbracciare la mia piccola, erano giorni frenetici. Tra le centinaia di telefonate sulla mia utenza telefonica, ne ricevetti una particolare che mi fece sperare tantissimo, dall'altro capo del telefono c'era una giovane Veronica Panarello, allora 15enne. Mi raccontò di aver visto Denise Pipitone, di averla riconosciuta e toccata, si trovava in compagnia di due uomini su una macchina, la bambina piangeva disperata e chiedeva della sua mamma, aggiungendo particolari minuziosi che non sto a dire, ma che mi hanno portato in quei momenti a pensare che fosse veramente mia figlia, tanto che quella telefonata a distanza di tempo era nel mio pensiero, PECCATO CHE TUTTO QUESTO SI TRATTASSE SOLO DI UNA STORIA INVENTATA. Gli stessi inquirenti all'epoca fecero le verifiche del caso ascoltando la stessa Veronica Panarello, IL TUTTO SI RIVELO' UNA BUFALA, ARCHITETTATA DALLA STESSA PANARELLO.
Su questo che mi riguarda personalmente mi sento di esprimermi anche duramente perchè mi ha fatto tanto male, credo che una persona che si comporta in questo modo, creando allarmismo e false speranze in un modo tanto crudele giocando con i sentimenti di una madre sofferente in quel momento, penso proprio che non sia un agire di persona normale, probabilmente aveva bisogno di aiuto già allora.
Il caso ha voluto che a distanza di anni, mi rivedo il nome di questa oramai madre "Veronica Panarello", su una storia di cronaca dolorosa...
Ogni caso è a sé, Non c'è dolore più grande che sopravvivere ai propri figli. Piera Maggio
ci fu una donna che vide ELENA CESTE alle canarie . suBito pronti a partire per le CANARIE . staff tv e compagni bella ,
tutti gli avvistamenti si rivelarono falsi : sappiamo dove ELENA si trovava . ma non ho sentito la SCIARELLI commentare il fatto . invece su VERONICA , i commenti sono usciti in vari forum . pure la madre di DENISE? ha avuto la voglia di commentare il fatto come una bufala inventata . ? penso che la signora dovrebbe fare una SUA considerazione . CHE anche la PANNAERLLO è UNA MADRE CHE HA SOFFERTO -- NONOSTANTE TUTTO .
A Nautilina
sarò ingenua, sì. Nella tua ipotesi mi pare di capire che Veronica Panarello sia una lucida criminale che ora, per puro calcolo, si fingerebbe
No, non e' una mia ipotesi. Non ho detto questo. Ho solo esposto una alternativa per cui, se fosse l'assassino, ha confessato solo una mezza verita' per calcolo.
La visione, ieri sera, dei sopralluoghi al canalone ed a casa, di VP in compagnia degli inquirenti, non mi è sembrato uno spettacolo edificante da mandare in onda come fosse un divertente passatempo.
Colpevole o meno, la gracile e minuta protagonista ha suscitato in me solo sentimenti di infinita pietà.
Non sono riuscito, nonostante le mie convinzioni, a vedere in quel faccino smunto e dolorante, l'autrice di un tanto efferato delitto.
La causa dovrò attribuirla alla mia non più verde età?
Forse.
Ma, come suggerito da Abbate, con in volto i segni della gravità del momento, non chiuderei, chi è cosciente di "essersi tolta la vita da sola" tra le sbarre di un carcere, ma in una corsia, per un percorso di profonda introspezione e, se ancora possibile, una rieducazione alla vita.
Magica,
è quello che dice alla fine del post, no?
Che comunque è una tragedia.
Un conto è credere di vedere una persona. Altro è dire di averla vista, toccata e altri particolari totalmente inventati.
Sempre secondo me, magari sono troppo severa.
A questo punto vedremo la perizia psichiatrica. Altri commenti per ora sono superflui.
Mi ritrovo a far parte di un piccolo irrilevante popolo che non riesce - di fronte a interrogatori e verbali così seriamente secretati dalla procura ragusana da essere immediatamente dati in pasto a cani e porci (OdG, e dentologia, dove siete?), a video drammatici di sopralluoghi, anche quelli con le tapparelle abbassate, inoltrati subito, in primis, a chi piissimo sull'attico con vista "papi beati" prendeva l'ostia dal corvo - a sostenere il disgusto, anche l'angoscia per la china che si è presa, irriguardosa di qualsovoglia diritto costituzionale e democratico.
Ormai, è una valanga che sta travolgendo tutto. Anche la pietà umana. Non farà bene a nessuno.
Mi permetto di dire che anche i ragionamenti sul come e sul perchè, e sui misteri e sulle assolute stranezze della drammatica vicenda, in questo momento, lasciano un po' il tempo che trovano.
eli
Ho seguito questo caso attentamente e dall'inizio, credevo all'innocenza di Veronica, seppure alcuni piccoli paticolari non mi quadravano del tutto. Le ultime novita' mi hanno lasciata attonita e annichilita. Provo tanta pena per lui e vorrei scusarmi per aver criticato il suo atteggiamento scrivendo commenti ed esprimendo giudizi in merito all'atteggiamento da lui assunto nei confronti della moglie. Aveva ragione lui, per quello che aveva visto e non mi riferisco solo ai filmati delle telecamere ma anche ad altri piccoli particolari da lui rilevati come il ritrovamento nell'appartamento dell'unica cintura di Loris che indossava sempre per non perdere i pantaloni, vista la sua eccessiva magrezza. Non ci sono parole per definire questa mamma. Non credo neppure sia malata, è troppo astuta e diabolica per essere considerata pazza
Marilia
Marilia
Astuta si, ma evidentemente anche malata.
Da quale punto di vista potrà essere giudicata?
fr.
Credo dal lato della pericolosità: più diabolica che astuta, tu aggiungi malata, mah ..... io non le darei l'infermità mentale, una come lei fuori fra meno di 10 anni non la vorrei vedere in giro.
Marilia
Pino ed Eli,
quello che avete detto (che condivido) è una dimostrazione di quante belle persone ci sono al mondo.
Il suo comportamento rivela uno squilibrio mentale, che sia schizofrenia, borderline, personalità multipla o altro. E sotto questo aspetto va capita, seguita e curata (per quello che è possibile in simili casi). Urge di sicuro una perizia psichiatrica. Non credo si tratti di mente diabolica o astuta, ma di problemi come manie di protagonismo o impulso autodistruttivo, che dimostra più volte. Non è incapace di intendere e volere, non le si può affibbiare l'infermità mentale, però ha un di certo un disturbo di personalità non da poco...
A.
Marilia.
VP diabolica e astuta, per ottenere quale risultato, per raggiungere quale obiettivo?
Ti rendi conto di quello che scrivi?
Il potere mediatico è forte e riesce a trasformare, nelle menti deboli, un caso di assoluta ed urgente pertinenza psichiatrica in un caso da discutere secondo il metro della morale comune. E' evidente che la morale e la religione dicono di non uccidere. E chiunque uccide viola questo comandamento. Ma una madre che uccide un figlio piccolo, ammesso sempre che lo abbia fatto, quale movente COMPRENSIBILE dovrebbe avere?
Ce lo spieghi Marilia?
E' più "cattiva" Veronica o la sorella, che non si esime dal dichiarare con intima soddisfazione che vorrebbe tanto mandarla alla sedia elettrica?
Condivido comunque le considerazioni di chi ha stigmatizzato lo sconcio comportamento dei media.
E che dire del conduttore calvo, sotto inchiesta e comunque aspramente criticato dal Vaticano per aver rubato e diffuso documenti riservati, a solo scopo di lucro? Ebbene, costui si permette di mettere sotto accusa l'avvocato della Panarello, che sta solo cercando di svolgere il suo compito di difensore, secondo scienza e coscienza.
Giacomo
Mi associo a eli e Giacomo. La psicologia da bar diffusa dai media sembra offusca le menti, non si vuol prendere atto come la tv ingrassa le menti come fú con il calcio e ora lo fà con i delitti negando alla scienza di esprimersi lasciando parlare la maggioranza degli stolti.
Psicov --- Psicologia dei Comportamenti Violenti. -- -- Violent Behavior Psychology
Sito dell'Associazione Italiana per lo Studio e Ricerca sui Comportamenti Violenti -CRCV- Italy. ---------- Violent Behavior and Prevention Research Center - VBRC -Au-- Lorenzi Alfredo, Neurobiol, Neurosc.Human Behavior Biosincr - Basil--Davis CA -- Karin Hofmann, Phd Aggressive Behavior--Au
Veronica Panarello, un tentativo di analisi personologica. Siamo sicuri che deve stare in carcere?Può una simile personalità aver commesso un omicidio (peraltro camuffato da violenza sessuale), a danno del figlio, con cui dichiara aver avuto un alterco? Può farlo, perché sappiamo che personalità istrioniche e border, con franchi aspetti dissociativi, sono capaci di reagire a contrarietà emotive con azioni assai estreme. E' probabile che il livello di dissociazione (si è già detto in altri scritti, che il termine dissociazione va compreso attraverso tre direttive psichiche e patologiche), sia solo parte di un conflitto interno, una distorsione personologica grave, che non esclude una lucidità di azione ma pur sempre da ricomprendere dentro il quadro border e dissociativo della paziente). Se infatti risultasse provato che il bambino è stato strangolato mediante applicazione di un laccetto da cavi elettrici, autobloccante, solo con la dissociazione si arriva a spiegare perché le maestre siano state al centro del quesito in merito alla restituzione dei laccetti che avrebbero dato alle famiglie per i cmpiti da fare a casa, poi smentiti categoricamente dalle stesse maestre, tirate in ballo da Veronica. Questa situazione di palese discordanza tra la realtà ambientale e la realtà interna della paziente è tipica degli stati dissociativi che derivano da una alterazione profonda della personalità e del funzionamento mentale.
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E' difficile pensare a una operazione di strangolamento, perché di solito una tale modalità non è quasi mai attuata da donne, che in genere ricorrono all'avvelenamento, all'incidente simulato e simili. E' certo che non ci troviamo in presenza di un'azione impulsiva ma certamente meditata e condotta a termine da una persona che sa il fatto suo.
Inoltre, per sgombrare il campo dai soliti discorsi sociologici e di psicologia da supermarket, chiariamo subito che la configurazione di una personalità border, non è affidata solamente all'ambiente famigliare (povertà emozionale delle relazioni) ma è da ricercare nella configurazione genetica e familiare dell'individuo; altrimenti non si spiega perché alcuni diventano degli assassini mentre altri sono delle pecorelle tra le più tenere. Insomma, la biologia è sicuramente modellata dalle relazioni sociali e ambientali ma resta preminente nella configurazione del funzionamento mentale. Con buona pace dei pensatori progressisti, che reputano aggiustabili, quelle personalità finite in carcere per reati gravi, in base ad un ravvedimento, di cui la scienza non ha modo di confermare, anche se in teoria, e con molti dubbi, possibile, sia chiaro.
A proposito del padre che ha scoperto non essere quello che viveva con la madre ma un altro uomo, frutto di una relazione occasionale (quindi Veronica non è stata certo voluta e programmata): sappiamo che nel mondo occidentale, per ogni nascita all'interno di una relazione ufficiale, circa un neonato su 16 non è concepito da entrambi i coniugi. Questo dato fa il paio con il dato che nelle specie animali in generale, si tende a perseguire la varietà del patrimonio genetico: non ne fa eccezione nemmeno la mitica rondine, che spesso, mentre il partner è assente, può cedere al rapido corteggiamento di un altro maschietto temerario.
E' più probabile pensare ad un uomo, che ha compiuto il fatto, eventualmente sotto l'ideazione della donna, e probabilmente anche con il suo aiuto. Ma da dove salta fuori un uomo, in un deserto di relazioni affettive di Veronica? Questo è il quesito che gli inquirenti devono cercare di dipanare e non dovrebbe essere un compito difficile, visto il campo di indagine, assai ristretto.
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Ultimo appunto: Veronica è imputabile dell'eventuale reato di omicidio?
Se è vero come ci pare che la nostra Veronica sia affetta da disturbo grave (sottolineiamo il GRAVE) della personalità, nella specie disturbo Border (eventualmente Cluster B), c'è una alta possibilità di non imputabilità, come stabilito alcuni anni fa dalla Corte di Cassazione, che ha ribadito che anche il disturbo di personalità, quando assume la forza di impedire la concreta percezione dell'atto in oggetto (crimine), è idoneo a eliminarne in parte o in toto la sua ascrizione al soggetto imputato.
Per dirla con parole della psicopatologia, senza rtirare in ballo il concetto di coscienza che non è al momento definibile in termini scientifici univoci, ci basta sapere se la patologia del soggetto imputato è di entità tale da impedirne in modo continuo e in particolare al momento dell'atto incriminato, la percezione del contesto reale, che in neuroscienze definiamo Reality Test. Se il disturbo Border, che tipicamente è continuo nel tempo, per definizione, ha impedito in concreto il reality test, la nostra Veronica non dovrebbe essere imputabile per incapacità di stare in giudizio e di essere sottoposta alle conseguenze del giudizio stesso.
In ultima istanza, la signora Veronica dovrà essere assoggettata a terapie in ambiente adeguato a proteggere lei stessa e gli altri, e per la durata del tempo necessaria alla sua eventuale remissione.
Quando nel talk show televisivo sentirete che il disturbo di personalità non esclude la colpevolezza e l'imputabilità, adesso sapete che vi stanno proprinando balle, come sempre (balle televisive).
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Notare che la decisione giudiziaria[decreto di fermo] fa riferimento a un passato (infanzia e adolescenza) della paziente, descrivendola anche come prona alla violenza, quasi a sottolineare la conseguenzialità delle stigmate personologiche con l'efferratezza del crimine di cui si imputa decisamente la nostra Veronica. L'equazione è tipica del ragionamento giuridico: è stata violenta (tentativi di suicidio e cattiverie), quindi può uccidere il proprio figlio. Un'equazione che per noi che non siamo avvezzi ai dogmi della scienza giuridica, non ha alcun significato pregnante e non vale a quasi niente. Il punto da sottolineare è che la nostra Veronica dovrebbe essere posta in ambiente protetto, non carcerario ma in regime di restrizione e controllo medico e sanitario, sia per scongiurare possibili tentativi autolesivi e anticonservativi, sia a scongiurare probabili deteriramenti delle condizioni psichiche e fisiche della paziente, tipicamente disidratazione, scompensi elettrolitici anche gravi, sbalzi pressori, dimagramento notevole e preoccupante, nonché una serie di peggioramenti delle stigmate personologiche e del funzionamento cognitivo. E' chiaro che una paziente con una situazione come quella intuibile e riportata anche in sentenza di fermo, dovrebbe essere affidata alle cure di personale medico e di nsostegno, eventualmente con cura farmacologica e sotto una assidua sorveglianza.
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Ecco un recentissimo caso di omicidio di un neonato da parte della madre.
IMPERIA - Ha confessato di aver ucciso il suo bimbo di nove mesi perché era malato, e lo ha confessato in modo “freddo, lucido e particolareggiato”, dice chi a quell’interrogatorio ha assistito. Il piccolo Semyon soffriva di epilessia e schizofrenia. Così la sua mamma, Natalia Sotnikova, ha pensato di porre fine alle sue sofferenze affogandolo nel mar Ligure, di fronte a Bordighera (Imperia).
La donna è adesso indagata in stato di fermo per omicidio volontario aggravato dalla crudeltà. Come la mamma del piccolo Loris, Veronica Panarello. Ma le loro storie sono molto diverse.
Natalia, 40 anni, era in vacanza nella riviera ligure insieme al compagno, sposato negli Stati Uniti. Lei in passato era stata sposata con uno dei grandi dell’Unione Sovietica. Forse soffriva di depressione post-partum. E’ quasi una speranza che fosse questo che l’ha spinta giovedì notte, intorno alle 2, ad uscire dal Grand Hotel del Mare di Bordighera, dove alloggiava insieme al compagno, per andare in spiaggia, entrasre in acqua, nuotare un po’, affogare il bimbo e lasciare il suo corpicino tra le onde.
Poi è tornata nella stanza, come se niente fosse. E’ stato il suo compagno, che del piccolo Semyon non è nemmeno il padre naturale, a denunciare la scomparsa del piccolo, la mattina dopo.
Una sola breve nota: il fatto che la signora abbia durante l'interrogatorio, ricordato tutto perfettamente, lucidamente e con dovizia di dettagli e particolari, non esclude un ottundimento del reality test, in quanto abbiamo visto situazioni come queste e ricorrenti, in cui all'alta drammaticità della situazione, si accompagnava una lucida dissociazione e ossessività del pensiero. Per dire, che il fatto di ricordare o non ricordare l'evento, non implica niente in merito allo stato mentale e fisico del momento. Non vi è dubbio, che in situazioni di questo tipo, senza una parziale ma profonda dissociazione, una madre non potrebbe portare a termine l'azione omicidiaria sul figlioletto. Dovrebbe essere chiaro che non valgono le solite frasi scritte da persone non apparteneti alla scienza medica e psico e neuro patologica, del tipo, crudele, cinica, spietata, fredda, determinata, lucida, cosciente eccetera. Sono tutti sostantivi e aggettivi che non hanno alcuna attinenza con la scienza medica e con le neuroscienze, l'unica che può valutare la condizione clinica della paziente.
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E si è già detto che termini quali consapevolezza, coscienza e incoscienza, consio e inconscio, non assumono una valenza scientifica, proprio per l'impossibilità di determinazione scientifica degli stessi. Dire se una persona era cosciente e consapevole al momento di compiere una data azione, è un quesito al quale nessuno scienziato può rispondere nei termini posti dal quesito. Diversamente si può considerare il funzionamento affettivo, quello cognitivo, la loro congruenza e la loro dinamica di interazione con gli eventi interni ed esterni, che racchiudiamo nel concetto assai più usato di Reality Test (una funzione artificiale, ma che trova una sua considerazione diffusa nel mondo scientifico, per la sua etologia e peso biologico evoluzionista).
Per tutto quanto si è detto, riteniamo che la nostra Veronica in ogni caso, non dovrebbe stare in carcere ma al massimo in regime di parziale restrizione di libertà, meglio se in istituto specializzato.
Aggiornamento 2.2.2015
Io, Dudù, per il momento non ho altro da aggiungere, se non invitare chi è iscritto al gruppo "veronica innocente fino prova contraria" a fare copia incolla e divulgarlo citando la fonte all'inizio di questo mio post, affinché l'informazione venga rimessa nel suo binario.
La malattia non è perseguibile -per NESSUNO - ed è stabilito per legge --RICORDATEVELO--.
Bravissima Dudù.
Dovrebbe essere divulgato, sì, soprattutto in quelle orrende trasmissioni in cui,
si formano idee forcaiole. Ma non lo faranno, perchè, come dicevo in altro post,
ai telespettatori ed ai lettori piace il sangue, che tira , fa audience, e genera profitti pubblicitari.
@Giacomo
"E' più "cattiva" Veronica o la sorella, che non si esime dal dichiarare con intima soddisfazione che vorrebbe tanto mandarla alla sedia elettrica?"
Che sia stata lei a uccidere o che abbia assistito alla morte di Loris, senza reagire in maniera giusta, comunque sia, Veronica è una ragazza malata.
La sorella è veramente miserabile, le si leggeva in faccia la soddisfazione di dire...ve l'avevo detto io! Tronfia nella sua "normalità", santificata dalla quinta gravidanza, senza un briciolo di compassione. Ma la cosa che più mi ha nauseato è stata la presentazione che ne ha fatto la Sciarelli, mancava solo che l'annoverasse tra la schiera dei suoi preferiti ...i "dolcissimi"!
Dopo questo CAMPIONARIO di copia-incolla che ha la pretesa di essere una lezione di psichiatria, impartita a matricole della speciale facoltà un tantino tardivi, l'autrice del TRATTATO conclude: "Dire se una persona era cosciente e consapevole al momento di compiere una data azione, è un quesito al quale nessuno scienziato può rispondere nei termini posti dal quesito.
E come mai?
Quanto riportato nel copia-incolla, allora, è tutta fuffa?
A Dudu'
Questo e' un tema molto molto delicato. Per il diritto penale nessuno puo' essere imputabile se al momento del reato non era in grado di intendere e di volere.
Quello che e' oggi la VP, dopo 1 anno, potrebbe essere il frutto di innumerevoli processi mentali conseguenti a svariati fattori (a partire ad un figlio che nn c'e' piu' fino ad uno che non puo' piu' vedere........fino al rapporto logoro con il marito. Io sarei propenso a non discutere lo stato mentale, forse patologico, oggi della VP........anche se nutro ancora molti dubbi.........ma a concentrarmi sul momento del reato .
L'unico reato oggi certo e provato e' l'occultamento di cadavere o omissione di soccorso e occultamento. Questo reato, che e' pero' appesantito da un'accusa di omicidio che presenta indizi molto dettagliato (ma si vedranno a processo) e' stato compiuto in piena capacita' di intendere e di volere? In piena lucidita'?
La risposta e', dal mio punto di vista, assolutamente si perche' l'azione dell'occultamento e le azioni immediatamente successive (tra cui la piu' decisa e' nascondere lo zaino) comprensive di innumerevoli depistaggi.............lasciano palesemente intendere un'azione completa di lucidita' soprattutto, ripeto, nel gesto di fermarsi in un casolare per nascondere lo zaino............azione avvenuta almeno 20 minuti dopo l'occultamento del corpo in cui esiste una evidente volonta' di occultare zaino e strumenti (fascette) con cui il bambino e' morto.
La vedo veramente improbabilissima..........provare una incapacita' di intendere e di volere al momento del reato.
Come Massimo.
Non le daranno l'incapacità. Sul carcere sono d'accordo, dovrebbe stare in un rems. Ma mi sa che non ci arriverà mai.
Con buona pace dei pensatori progressisti, che reputano aggiustabili, quelle personalità finite in carcere per reati gravi, in base ad un ravvedimento, di cui la scienza non ha modo di confermare, anche se in teoria, e con molti dubbi, possibile, sia chiaro.
Anche su questo sono d'accordo. Quindi?
Mi sembra che il post escluda la possibilità che Veronica stia a contatto con il figlio più piccolo. Mi chiedo allora dove avrebbero sbagliato gli inquirenti.
Hanno indagato e l'hanno arrestata. Corretto, alla luce degli ultimi sviluppi.
E' emersa una patologia psichiatrica grave da approfondire. Ovvio è che non possa stare a casa con il marito, il quale, perdonatemi, a questo punto avrà anche paura di lei. E' altrettanto scontato che non possa vivere con il figlio più piccolo. Rimane in carcere, quindi. Giusto.
Veronica ha ricevuto la visita di un criminologo incaricato da Villardita. Perché questa persona non ha fatto presente che la signora ha bisogno di terapia farmacologica? Non mi sembra che a Misseri fosse stata negata, anzi.
Quale sarebbe la colpa degli inquirenti?
@ Giulia
Non si tratta di dare o meno la colpa agli inquirenti: si cerca solo di porre in evidenza il come verrebbe giudicata la VP: malata e, quindi, bisognosa di aiuto clinico in adeguate strutture, oppure come fredda assassina, con gli aggravanti che conosciamo.
A scanso di ogni postumo scrupolo, la difesa e la Procura, dovranno accordarsi per sottoporre l'accusata a visite psichiatriche da specialisti delle due parti e, se fosse necessario, dall'intervento di uno terzo.
A Giulia
Pesera' moltissimo il racconto fatto alle insegnanti sulle fascette.........perche' avviene a giorni di distanza dal giorno della morte di Loris.
Il particolare e' molto rilevante perche' riguarda un racconto (completamente inventato) di un'azione (Loris mette dentro lo zaino le fascette) precedente sia all'uscita dei 3 da casa sia al falso accompagnamento a scuola sia alla morte e prima ancora dell'individuazione (autopsia) del tipo di arma da strangolamento.
Il racconto alle maestre, visto che oggi sappiamo essere falso, puo' avere un solo significato possibile: chiunque poteva essere l'assassino di Loris visto che l'arma del delitto era con Loris stesso (dentro lo zaino).
Rimangono troppi dubbi...............
Loris non puo' avere i polsi legati mentre e' in piedi con busto in avanti (cioe' pefettamente in vita senza ancora aver perso coscienza).......lo ripeto con insistenza. Le lesioni sui polsi sono prodotte in limine vitae. La VP dal mio punto di vista mente ancora. Ricorda particolari dettagliatissmi come accende la radio, mette il sapone sulla spugna, la porta quasi socchiusa...................ricorda il punto esatto in cui chiede informazioni sulla strada per Donnafugata, ricorda il punto in cui si mette le cinture perche' c'era un posto di blocco verso Donnafugata...........ma fa, a mio avviso, una sceneggiata al momento di ritrovare lo zaino.............fra i canneti per poi dire...........dopo che tutti stavano cercando.......che la strada sterrata pero' non era quella........forse si era sbagliata. L'unica cosa che OGGI non ricorda e' praticamente dove ha buttato lo Zaino. Non che si pretenderebbe di ritrovarlo..........ma di fronte a questi nuovi, chirurgici dettagli........avrei immaginato che fosse offerto il raggio esatto di dove fu nascosto lo zaino.
Personalmente provo Pieta' solo per povero Loris. Per la VP provo solo molta tristezza...............Per il mio raggio di pensiero.......sia un Reo che agisce in lucidita' che un Reo incapace di intendere di volere.........rimane un Reo che va rieducato. In entrambe i casi provo un sentimento di tristezza e di rabbia. E' proprio perche' nessuno scienziato e' in grado di rispondere..............che mi affido alla mia logica.
Ma oramai il caso, sviscerato in ogni dove, ha ben poco da dire................
- o Loris e' morto per un incidente e la sua Mamma lo ha occultato in preda ad uno shock e per lunghi mesi ha messo in atto azioni di depistaggio e racconti in cntraddizione con risultanze investigative.......o da lucida o da psicologicamente labile
- o Loris e' stato ucciso ed occultato dalla sua Mamma, da lucida o da psicologicamente labile e per lunghi mesi ha messo in atto azioni di depistaggio o racconti.......da lucida o da psicologicamente labile
Esatto, Pino. E' l'unica via percorribile.
Massimo,
se a Bilancia non è stata riconosciuta (possiamo dire che è una persona "normale" uno che ammazza 17 persone?), secondo te cosa succederà in questo caso? Sono valutazioni complesse. Non bastano quattro bugie e qualche ricordo confuso per farsi giudicare incapace di intendere e volere.
Poi secondo me, l'ho detto, Veronica ricorda benissimo quel giorno.
Mi spiace, ma anche davanti a Davide la prima cosa che dice è: "Non l'ho portato a scuola. Ho parcheggiato la macchina in garage per prendere la sdraietta" e lui la interrompe, giustamente, chiedendole di Loris.
La sdraietta...
Su.
Ma finiamola qua. Ha ragione Eli.
Ho appena letto l'articolo di Francesco Luna sul sito veronicae'innocente...........con il quale (sito) non ho mai condiviso un'acca!
Questa volta, anche se la frase introduttiva la trovo alquanto piccante (“If the truth becomes a lie, you have to lie to tell the truth")........gli riconosco una grande lucidita' e una onesta' intellettuale di spiccata finezza. Gli rivolgo i miei piu' sentiti complimenti.
A Giulia.
Rubo il finale dell'ultimo articolo di Francesco Luna.
Anche noi, come tutti, siamo rimasti spiazzati dagli eventi. Noi che ci siamo battuti perché Veronica avesse un processo leale, che abbiamo sempre sostenuto che Veronica aveva portato Loris a scuola, ormai, non abbiamo più voce in capitolo. Quell’ipotesi non esiste più nel processo, saremmo degli ostinati testardi idealisti se continuassimo a sostenerla. Certo: come tutti vogliamo la verità sulla morte del povero Loris. E soprattutto vorremmo che se esiste un assassino in libertà, questo venga catturato. Ma i nuovi sviluppi suggeriscono che questo non accadrà mai e non possiamo che prenderne atto. Il processo è andato bruscamente verso una direzione che non contempla più quell’ipotesi.
Diventiamo quindi degli spettatori, non potendo fare altro. L’ipotesi sulla quale questo blog era nato è sparita dai radar, inutile insistere. Continueremo a seguire il processo, e a pretendere che sia un processo giusto, nel rispetto dei diritti dell’indagata. Auguri a Veronica, al figlio che le rimane, perché possa rivederlo presto, al povero Davide, alla verità vera, qualunque essa sia, nella speranza ormai tenue, ma mai abbandonata, che esca dal buio di Santa Croce Camerina e si renda visibile.
Purtroppo non c'e' (quasi) piu' nulla da dire................e' come essere spettatori allo Stadio ed assistere ad un gol in mischia. Dagli spalti non si vede bene l'ultimo tocco. C'e' chi dice che ha segnato Caio, chi Tizio, chi che si tratta di autogol. L'unica cosa certa e' il gol. L'autore lo scopriremo in moviola davanti al televisore. E aspettiamo il processo.
@ MassimoM
Ho letto anch'io l' articolo, e mi è parso sincero, anche se accorato.
Appare ovvio, a questo punto, considerando il voluminoso dossier in possesso degli inquirenti, completato dalle ultime, sconcertanti dichiarazioni di VP, che considero il segno indicativo di una confessione non fatta, ma chiaramente allusiva, la detenuta sarà rinviata a giudizio e, spero, con rito abbreviato, previa visita psichiatrica.
Ciao, e buona serata.
Ma anche no, Massimo M, scusa...io non mi fiderei delle sue dichiarazioni se partono da una donna psicologicamente labile, che nei colloqui in carcere parla di una tragedia rimossa dalla mente, come se l'avesse vissuta in sogno.
Veronica ora sta ricordando a sprazzi, alcuni particolari sono molto vividi e altri meno, lo ammette lei stessa parlando con il marito. Ma chi ci dice che stia ricordando tutto esattamente? Alcune persone confondono cose che hanno solo sognato con quelle vissute nella realtà.
Se fosse stata sempre lucida e padrona di se stessa, mi fiderei ancora meno, perché ora starebbe manipolando i fatti a suo vantaggio.
Ma sulla simulazione di Veronica ho molti dubbi, spero di non sembrare presuntuosa.
Credo che se lei fosse capace di fingere tanto bene sarebbe un'attrice mancata...davvero, una grande attrice degna di una pièce teatrale...e non farebbe certo tutti questi errori.
Cadere in contraddizione poi è difficile se per un anno, lucidamente, pensi e ripensi come incastrare tutti i particolari.
Recentemente ho letto che molti anni fa Veronica avrebbe dichiarato in tivù di aver visto Denise Pipitone e di averle parlato. Sembra che l'avvistamento fosse falso. Quindi ora non so cosa pensare, se avesse davvero inventato tutto qualcosa non andava in lei e non serve essere uno psicologo per capirlo. Altro che il Favola, per intenderci...ma c'è sempre la possibilità della buona fede e io non la voglio escludere a priori per nessuno.
Nautilina
A Nautilina
Perdonami ma, se non sbaglio (o ricordo male) hai cercato con forza (ed e' un merito) di scartare, poiche' inverosimile, la possibilita' per cui una Mamma possa far rientrare a casa da solo un bambino di 8 anni. Mi hai preso per una specie di Marziano quando io invece la consideravo una cosa che poteva tranquillamente succedere..........con quella macchina che impiega oltre 1 minuto per partire.
E, a meno che la VP non avesse premeditato l'omicidio......cosa che al 100% tu escludi.........lo fa rientrare senza problemi in un momento di assolutissima normalita'.
Trovo, quindi, un po' contraddittori i tuoi ragionamenti e forse la tua speranza di non essere presuntuosa andrebbe un minimo approfondita, io credo.
La mia ipotesi omicidiaria (non quella innocentista dell'incidente) prevedeva un raptus in assenza di movente e poi dimentica negando ogni evidenza cosi' come ben descritto e copiato mille volte da polizia e democrazia. Anche qui hai contestato il fatto che non poteva dimenticare un'azione delittuosa durata molti minuti.............che cozzava con il concetto di raptus.
Oggi mi parli di confusione tra sogno e realta'..............di sprazzi di ricordo.
Non funziona cosi' Nautilina. La VP stravolge tutto e ricorda tutto...........a poche ore da un fondamentale passo verso il processo. Impiega quasi un anno a ricordare che non ha accompagnato Loris a scuole e lo dice a Davide e da li' 4 giorni a ricordare di averlo occultato dopo un autostrangolamento. La VP, dal mio punto di vista, mente e racconta la storia piu' utile.......dopo aver fatto bene i suoi calcoli. Non ammette nessun omicidio e non indica nemmeno il punto in cui ha lasciato lo zaino. Inventa un' azione di strangolamento con polsi legati..........cio' non e' possibile.
A Davide.........appena per la prima volta confessa che Loris e' entrato a casa..............aggiunge immediatamente, senza ch Davide gli abbia chiesto nulla........che e' rientrata in garage per prendere la sdraietta.........Davide e' costretto a dirgli........"lascia perdere la sdraietta" dimmi di Loris..............
C'e' da una parte ancora un soggetto che, nonostante non confessi ancora che Loris e' morto in casa per incidente.........pensa a giustificare un rientro in garage.........che non solo e' una boiata pazzesca, ma non inquadra la drammaticita' del momento..........da una parte c'e' Davide che vive una sua drammaticita' e che scopre na cosa di cui era stato sempre convinto e che ha sete di sapere quello che e' successo dopo. Altro che sdraietta.
Io alla VP non credo minimamente e ripeto........fa na tristezza infinita. Secondo il mio punto di vista e' un soggetto pericoloso..........lucido, insano di mente o disturbato che sia.
da massimo M .......pensa a giustificare un rientro in garage.........che non solo e' una boiata pazzesca, ma non inquadra la drammaticita' del momento.
.........
allora massimo tu pensi che VERONICA avesse gia' deciso d'uccidere il figlio . PER QUESTO PORTA LA MACCHINA UN GARAGE DOPO IL RIENTRO dall'asilo( oppure il figlio era gia' morto?).. ma LORIS era ancora vivo ! perchè se dicono d'averlo viso rientrare con le chiavi dell'orsacchiotto, e poi lei dirigersi verso il paese.
adirittura depista con il fatto del panino ,DICENDO alla commessa che loris aveva le brioche in cartella percio' niente panino .voleva imbrogliare anche la commessa .
era talmente furente verso il figlio che sapeva gia' il da farsi
VERONICA sapeva gia' COME fare .ma ci sono cose al di fuori di ogni logica . VERONICA AVEVA GIA' DECISO DI FAR FUORI IL FIGLIO .
e portarlo giu' per la scale come un sacco di patate ..di sabato con gli inquilini a casa dal lavoro .
che sarebbero potuti uscire per la spesa o altre faccende, ma lei fa tutto tranquillamente , ci sono situazioni inverosimili . anzi sono proprio situazioni :tali e quali come dicono gli inquirenti .
sicuramente se è ha fatto tutto questo , merita una rieducazione seria . ma quando capira' seriamente , se quello che ha fatto è successo verammente diventera' ancora piu' insana di mente . comunque molte cose non tornano .
MassimoM
Non credi sarebbe meglio rallentare e rifletterci un pò?
Quali sono le tue argomentazioni scientifiche per sostenere quanto vai dicendo...
Non è forse vero che mentre lei sostiene di essere uscita alle 8.30 e presa l'auto va e svolta a sx nell'interrogatorio da carcerata? Può essere che sia calcolatrice, puo essere, ma anche no. Nel mentre tu hai semprd cercato i punti di colpevolezza, io ho sempre cercato i punti a innocenza.
E facile qui sentenziare, sia per me che per te, ma LÀ C'È UNA PERSONA che non si sà se sia un omicida , se è fuori come una campana o se ci fà.
Che razza di ragionamento è : "Secondo il mio punto di vista e' un soggetto pericoloso..........lucido, insano di mente o disturbato che sia."
??????????
Prima si analizzerà se ci stà con la testa e poi si potrà dire è o non è.
Se invece vuoi dire che gli insano di mente ti fanno paura è un'altra cosa. Chiunque di noi può uscire di testa, ricordatelo, quando meno se lo aspetta, e ricordati che quando si esce di testa sono gli altri che se ne accorgono, mica il soggetto.
Non è forse vero , con il senno di poi, che lo psichiatra che l'aveva seguita da giovanissima aveva consigliato delle terapie? Questo è scritto nelle cartelle ?sicuramente acquisite agli atti?
Oggi come oggi sono costrette rivedermi su molti eventi che pensavo enfatizzati e super ingigantiti dà procura e media.E oggi devo rivedere molte cose, perché quei tentati abusi sventolati a danno di una privacy, sono obbligata contestualizzarli e pormi la domanda se fossero eventi psicotici quelli definiti dalla familia d'origine " manie di protagonismo" .
VP all'inizio disse di aver sceso Lorys a scuola spostando il sedile in avanti, ora ci dice che quell'azione la fece sotto casa, quali sono i ricordi buoni e quelli falsi?
E come vede la realtà chi soffre di dissociazione?
Come facciamo saperlo noi se non lo sanno nemmeno loro?
Io non temo di fare un passo indietro per rivedere tutto sotto un'altra luce.
Se poi è più facile per alcuni tirare le somme e buttare la chiave spero vivamente che un giorno non vengano chiamati rappresentarsi/ci a giudici popolari .
Bisogna avere pazienza ed attendere, magari in quel tempo che sembra inutile cercare di approfondire le proprie conoscenze.
In una cosa mi sembra che tutti conveniamo:
se è stata lei non è normale.
Riapriamo i manicomi?
Chi vuol capire capisce.
Essi carissima andres
Sangue, sangue sempre
Potrebbe essere il motto.
D'altronde, quando a stare in carcere sono "gli altri" , non importa, nemmeno se è tua sorella , e la legge ti dice che puoi startene zitta se non sei capace di aiutarla e lasciar fare a chi competenza sicuramente ne ha più di te.
Perché Veronica potrebbe essere una persona malata, ma a te-Antonella- che ti frega se per 20 anni hai dovuto sorbolarti che lei aveva più bisogni di te? Forse che un portatore di handicap potrebbe rubarti l'amore? La scena?
Chi condannerebbe un fratello o una sorella? O tenterebbe di guidarlo e aiutarlo ?
E quale madre abbiamo mai sentito tradire così vergognosamente una figlia?
Non hanno anche loro manie di protagonismo?
Già ,la pecora nera, su cui si proietta il mostro che è in loro, al rogo al rogo al rogo... come se ogni cosa anomala sparisse e noi potessimo brillare di una luce....non propria.
Valle a spiegare che ha ciò che si merita.
A Magica
Sul fatto che la VP avesse premeditato l'omicidio........nutro molti dubbi e sospetti ma non ne sono completamente convinto.
Non essendone convinto.......quindi.....non lo posso oggettivamente sostenere. Solo lo zaino avrebbe dato, forse, una risposta con il suo contenuto, ma lo zaino non c'e'!
Per quanto riguarda il racconto.........Loris da vivo non puo' avere le fascette sui polsi.........lo dice l'autopsia, quindi la VP mente. Il racconto propone una dinamica per cui...........ancora una dannatissma volta............e' pronta una giustificazione: mani sul petto, busto inclinato davanti...........mani che gli aprono la bocca ma posizione del bambino che non gli permettono di vedere che il bambino stesso ha le fascette intorno al collo. Singolare il passaggio quando afferma che vede le fascette sul collo solo quando il bambino e' a terra supino.........
Sembra quasi cancellare i primi attimi (in termini di pre perdita di coscienza) in cui il bambino poteva essere immediatamente salvato. Non credo a questo racconto nella maniera piu' assoluta.
A Dudu'
Lo hai scritto sopra. La scienza non e' in grado di confermare. Rimane una mia interpretazione e convinzione...............posso anche sbagliare.
Le lesioni sui polsi sono di 7 mm. , dunque di circa 2 mm. piu' larghe rispetto alla larghezza delle fascette...........e trovano una spiegazione scientifica. La fascetta tieni uniti due polsi che nella parte interna si toccano tra loro.........la fascetta quindi serra solo le parti esterne dei due polsi. Verosimilmente non puo' esserci millimetrica simmetria............vale a dire che il punto in cui la parte esterna di un polso e' stretta verosimilmente ha una distanza superiore o inferiore dall'attacco della mano rispetto alla stretta dell'altro polso.
Il corpo viene mosso, caricato a spalla, tolto dalla macchina e rotolato............la parte dei polsi interni che si tocca non ha attrito perche' la fascetta stringe due corpi (due polsi) separati......che nel movimento subiscono un verosimile scivolamento certamente minimo se la stretta e' forte.............scivolamento che sposta il contatto della fascetta esterna sulla pelle che imprime lesione, in momenti diversi, su una superficie maggiore rispetto alla sua efferriva larghezza.
Cio' non puo' avvenire sul collo trattandosi di stretta portata su un unico elemento rigido (collo).
Dal mio punto di vista.............se Loris avesse avuto le fascette sui polsi da vivo..........il naturale movimento di sopravvvenza (tentare di liberarsi dalle fascette ai polsi o muvere i polsi legati per cercare con le mani di allargarsi le fascetta sul collo) avrebbe verosimilmente prodotto lesioni da vivo (non in limine vitae) di larghezza ben superiori ai 7 millimetri e irregolari.
MassimoM
Estrapolare una frase del mio post da un intero contesto sicuramente non potrà mai dire niente.
" La scienza non e' in grado di confermare. "
Ma sicuramente non aiuterà a capire perché una lucida assassina và a dire a un procuratore che quella mattina ebbe un mini-acceso dibattito con il figlio. Se non ,neanche porti il sospetto possa esserci stato un patteggiamento, senza chiederti a cosa si riferisce quando in auto dice a Villardita "da sola ho buttato la mia vita."
Lo zainetto
Come ampiamente qui dibattuto forse non è il contenuto rilevante, dato che solo chi lo nascose è l'assassino del bambino.
Ci sono dati che non ti è di interesse argomentare, li ha rivelati Luna, li ha confermati la procura e Villardita e qui postati da me e ripresi da Pino, non c'è traccia della madre sulla vittima trovata dopo 8 ore dalla scomparsa, non c'è traccia nei sedili, o vuoi ammettere che nei 4 minuti dell'evento omicidiario ebbe il tempo di fare una pulizia selettiva sulla vittima e in auto ?
Non è continuando ribadire la tua tesi che mi farai convinta, potrà solo convincere te e altri che non vorranno / potranno considerare l'insieme emerso dall'indagine stessa.
E allora, per non cadere nella rete del pregiudizio, non si dovrebbe usare parole come bugie = bugiardo
O mente = mentire
E porsi un quesito incolume dal pregiudizio
:che sta dicendo VP ?
E per farlo servono strumenti appropriati . Uno fra questi può essere come funziona la memoria .
segue
La memoria
Si caratterizza per la capacità di riprodurre nella mente un'esperienza passata, di riconoscerla e di localizzarla nel tempo e nello spazio. Il processo di memorizzazione è scomponibile in 4 fasi: 1) registrazione o fissazione; 2) ritenzione (immagazzinamento dell'informazione); 3) rievocazione; 4) riconoscimento.
Riguardo la fase di immagazzinamento la memoria si distingue in: a) immediata (nell'ordine di alcuni secondi, strettamente legata all'attenzione); b) breve (circa 20 minuti); c) memoria a lungo termine (consolidamento delle tracce). L’apprendimento e la durata della memorizzazione di un dato materiale sono in stretta relazione con la ripetizione del materiale, con la possibilità di stabilire delle associazioni fra gli elementi che lo costituiscono e con l'affettività del soggetto.
Disturbi della memoria: quantitativi e qualitativi (un disturbo della memoria è quasi sempre indicativo di una sindrome organica). Quantitativi: ipermnesia permanente (diffusa o limitata a determinate prestazioni) o transitoria (legata a stati affettivi come ansia e ipomania, deliranti, a particolari stati di coscienza); amnesia: deficit mnemonico transitorio o permanente, globale o, più spesso, lacunare e cioè riguardante gli avvenimenti che sono seguiti (amnesia anterograda) o che hanno preceduto (amnesia retrograda) un determinato accadimento patologico. Si distinguono generalmente amnesie organiche e amnesie psicogene (vedi disturbi dissociativi). Le amnesie su base organica trovano l'espressione più pura nella sindrome amnestica, caratterizzata da amnesia prevalente per i fatti recenti, incapacità di fissazione di nuovi ricordi, disorientamento e confabulazioni (tipiche della sindrome di Korsakoff, della demenza presbiofrenica, delle sindromi post-traumatiche). Qualitativi (distorsioni della memoria): allomnesie (ilusioni della memoria) cioè deformazioni di enagrammi realmente fissati (sono ricordi incompleti, inadeguati o falsati); pseudomnesie (allucinazioni della memoria) che possono essere falsi riconoscimenti (viene attribuito il significato di ricordo ad una situazione nuova mai vissuta: déjà vu, déjà vecu) o falsi ricordi (confabulazioni: produzioni compensatorie dei soggetti con gravi lacune della memoria a breve termine).
http://www.psicoterapiacognitiva.info/index.php?option=com_content&view=article&id=383:psicopatologia-generale&catid=126:psicoterapia&Itemid=150
"và a dire a un procuratore che quella mattina ebbe un mini-acceso dibattito con il figlio"
Alibi. Loris non andava volentieri a scuola-a scuola allora era vittima di bullismo-l'assassino è da cercare lì. Perdona Dudù, ma Massimo ha già risposto in passato sulla presunta discussione fra madre e figlio.
"Mi iettai 'a vita sula". Villardita le chiede perché. Ci deve essere un perché, ripete. Veronica non riesce a rispondere e pronuncia quella frase. Proprio le domande di Villardita escludono il patteggiamento con la Procura. Quella frase potrebbe anche riferirsi al delitto. E le domande dell'avvocato sembrano proprio voler arrivare ad un movente.
Dna. Dudù, se io ti prendo da dietro con una fascetta e ti strozzo,quasi senza toccarti, non dandoti nemmeno il tempo di reagire, che dna dovrebbe esserci sul tuo corpo? E se io ho un paio di guanti? E se li ho buttati?
Ti carico in auto e via. Non sappiamo se fosse avvolto in una coperta. Non sappiamo nulla. Sangue è ovvio che non ci poteva essere. La saliva, se metti una coperta, non rimane in auto. Come dice Pino, non c'è nemmeno il dna di estranei. Quindi?
Non è vero che non abbiamo considerato altre ipotesi, perdonami. E' che gli elementi a sostegno di un'eventuale innocenza di Veronica sono troppo deboli rispetto agli indizi che la inchiodano alle proprie responsabilità.
Non comprendo il patteggiamento. A processo ordinario sarebbe andata sicuramente verso una condanna a 30 anni (minimo). Ora forse ha la speranza di uscire prima. Direi che con la nuova versione a perderci è la Procura, come scrive Luna.
Hai invece ragione sul trasporto del cadavere e su Fidone. Sono elementi da chiarire, che però al massimo portano verso un'ipotesi di concorso in omicidio e non di innocenza della Panarello.
Non ti incazzare.
da massimo M .......pensa a giustificare un rientro in garage.........che non solo e' una boiata pazzesca, ma non inquadra la drammaticita' del momento.....
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la frase che hai scritto sopra. cosa significa??
VERONICA non aveva niente da giustificare . era entrata nel garage, sara' entrata per 100 ragioni , ma non credo non avesse nulla da nascondere . : LORIS era ancora vivo e in casa .
ma tu MASSIMO SPIEGA IL COMMENTO CHE HAI SCRITTO SOPRA . PERCHè ERA UNA BOIATA la drammaticita' del momento?? che momento poteva essere , era un atto normalissimo di una persona che entra in retromarcia nel suo garage , per i cavoli suoi- ROBA DA MATTI .
DUDU'
E' ora che metti giudizio!
Arrenditi all'evidenza e smettila di insistere in modo insensato.
Lo stesso LUNA, capostipite degli innocentisti di FB scrive rassegnato, tra altro:
"Anche noi, come tutti, siamo rimasti spiazzati dagli eventi. Noi che ci siamo battuti perché Veronica avesse un processo leale, che abbiamo sempre sostenuto che Veronica aveva portato Loris a scuola, ormai, non abbiamo più voce in capitolo. Quell’ipotesi non esiste più nel processo, saremmo degli ostinati testardi idealisti se continuassimo a sostenerla."
Imitalo. Dimostrati razionale.
fr.
Boiata pazzesca perché tuo marito ti chiede che fine ha fatto tuo figlio e tu rispondi la sdraietta in garage.
Momento drammatico e tu ti preoccupi di chiarire per quale motivo hai parcheggiato in garage.
Appunto, era una cazzata che non aveva senso chiarire in quel momento se non per pararsi il sedere anche col marito ed allontanare da sé il sospetto della premeditazione.
La boiata sta poi nella scusa, prontamente smentita dall'amica. Sarebbe stato meglio dire "Ho parcheggiato in garage perché mi andava di farlo".
O vogliamo dire che mente l'amica? Tanto ormai...
Riprendo Abbate, che oggi ha spiegato bene il suo pensiero, devo dire in maniera molto onesta: Loris è tornato a casa. La partita è chiusa.
Il resto lo vedrà la perizia psichiatrica.
Ma Loris a scuola non c'è mai andato e quindi da qua non si scappa.
Che poi è quello che dice Luna.
A Magica
O mi sono spiegato male o hai capito male tu.
Drammaticità del momento mi riferivo all'istante esatto in cui per la prima volta la VP dice a davide che Loris è rientrato a casa. Un momento, se te lo rivedi, di grande drammaticità. In quel momento DRAMMATICO...........la VP aggiunge che è rientrata in parcheggio perchè voleva prendere la sdraietta. Davide risponde subito......"lascia perdere la sdraietta.....dimmi di Loris". Questo intendevo............intendevo dire che a Davide in quel frangente non gliene poteva fregare di meno della sdraietta......eppure lei.......sebbene successivamente a Davide non ammettesse la morte in casa di Loris.........si preoccupa ancora di giustificare il suo rientro a Davide.
E' una boiata pazzesca.............
Giulia
Metto tutti gli elementi a disposizione per approfondire .
Non credo VP innocente, ma mi chiedo e vi chiedo se gli elementi possano o non possano dimostrare se è una persona malata o una lucida assassina. Convengo che il confronto fra Villardita e VP abbia solo una ragione d'essere, il riproporlo è ad escludere interpretazioni differenti. Il quadro che sempre più emerge -secondo me è grave, di una persona che normale non è secondo un dettato della legge morale,il Bene è ciò che è comandato dalla legge morale. La legge morale non dice: "fa’ il bene", ma "segui la legge morale". Non è morale ciò che si fa, ma l’intenzione con cui lo si fa; la legge morale è "morale" perché mi comanda in quanto legge. Queste leggi a cui noi tutti ci atteniamo nel comune vivere e sono universali, non sembrano abbiano governato la mente di VP nel momento in cui, l'eventuale uccisione sia stata seguita da quell'azione di nascondere e gettarlo via.
Quindi la domanda attuale non è più :" O Veronica Panarello è pazza o è innocente"
Ora è divenuta : " Veronica Panarello è una lucida assassina o una pazza ? ".
se DAVIDE GLI CHIEDE perchè hai portato la macchina in garage?' lei risponde che doveva prendere la sdraietta .. non credo che mentre stanno discutendo d'altro lei , parli della sdraietta ,
hanno dato molto risalto al fatto che abbia fatto retromarcia nel garage .. l'abbiamo sentita mille volte come fosse stato un elemento di colpevolezza , anche del panino ne abbiamo sentito parlare .. uno ha scritto che il panino è un indizio importante .
poi continuo a a pensare che ci sia molta confusione in quello che dice VERONICA e quello che si legge sul caso
MassimoM
Non è una boiata pazzesca, è prendere un giro largo per arrivare al dunque.
Lei sicuramente si era preparata per dire le cose ed affrontare il marito. Mentre lui, sotto pressione emotiva e non solo, voleva il dunque, quando invece doveva lasciarla a ruota libera e poi aver fatto domande. Ma è andata com'è andata, come abbiamo visto.
fr
Ho visto ora tuo commento.
Avrai magari già letto quanto ho risposto a Giulia quindi ti sarà più chiaro ora i miei ultimi commenti.
Onestamente mi sembra che Giulia ha travisato molto del mio commento precedente alla sua risposta. Ma comunque... è ovvio che per molti con un sacco o una coperta hanno aggiustato i tasselli mancanti ,e io sono ritornata sulle mie primissime impressioni di dic dell'anno scorso su questa persona . Malata, punto.
Comunque sono discussioni superflue.
Villardita ha chiarito che i giudici hanno escluso la premeditazione, quindi smetto di parlarne perché è aria fritta.
Omicidio d'impeto.
Ci sta.
E io ho teso rispondere
ad l'intelligente quesito postato da Giacomo
Lo copio qui :
" VP diabolica e astuta, per ottenere quale risultato, per raggiungere quale obiettivo?
Ti rendi conto di quello che scrivi?
Il potere mediatico è forte e riesce a trasformare, nelle menti deboli, un caso di assoluta ed urgente pertinenza psichiatrica in un caso da discutere secondo il metro della morale comune. E' evidente che la morale e la religione dicono di non uccidere. E chiunque uccide viola questo comandamento. Ma una madre che uccide un figlio piccolo, ammesso sempre che lo abbia fatto, quale movente COMPRENSIBILE dovrebbe avere?
"
Dudu',
sulla tua domanda: "Quindi la domanda attuale non è più :" O Veronica Panarello è pazza o è innocente" Ora è divenuta:" Veronica Panarello è una lucida assassina o una pazza?".
Potrei rispondere (sempre mio parere basandosi su ultimi sviluppi del caso), che VP in ogni caso non e' innocente e non e' pazza. E' lucida, ma non e' assassina.
1) Perche' ha assistito, come dice lei, l'incidente del figlio e quindi non e' assassina;
2) Non e' pazza ed e' lucida, perche' alla mia ipotesi di mesi e mesi fa sulla probabilità di amnesia dissociativa a causa di una trauma psicologica ed emotiva fortissima, ora posso dire che non c'e' nessuna amnesia, anche' perche' amnesia arriva in quella precisa istante della trauma subita....e quindi poteva essere che in stato di panico prende bambino, lo porta giu', lo scarica dove ha fatto....e' qua, una volta liberandosi del "trauma" doveva dimenticare tutto....invece lei torna a casa a prendere lo zaino dimenticato ed indumenti... Quindi nessuna amnesia....anzi' conferma anche lei, che mentre andava al corso si ripeteva che non puo' essere, quindi praticamente fino a questo punto aveva grande lucidita' di cio' che faceva e poi, magari si e' autoconvinta che non e' successo nulla ed e' stato un sogno. In ogni caso NON SE NE PARLA DI AMNESIA! In NESSUN modo.... lei era sempre LUCIDA! Perche' anche dopo 1-2 giorni ha consegnato le fascette alle maestre. Se avesse avuto amnesia, non poteva ricordare che e' questo l'oggetto pericoloso ed e' da toglierlo di casa;
3) A mio avviso era lucida sempre, ma cercava nella sua forma mentes costruire e convincere se stessa di una storia piu' degna, meno dolorosa e forse piu' convincente negli occhi altrui e nei suoi;
4) Sicuramente e' una persona psicologicamente turbata (border, bipolare, personalita' multipla od altro....non sono psichiatra per stabilirlo), ma il suo inse' emotivo sicuramente non e' di tutto sano. Fin'ira rimane mistero perche' dopo 5 ore del test (che penso che sia MPI, come ho scritto a maggio), il psichiatra si e' ritirato subito, ma...e scusatemi...il test e' rimasto?! Nessun altro poteva esaminarlo per avere i risultati per il profilo psicologico-psichiatrico e criminale?! Perche' questo test e' stupendo....e' lunghissimo...e anche ripetitivo nelle domande che si collocano in marea di colonne e righe e ti da un profilo talmente ampio e concreto che manco una vigente vera ti puo' dare.
A Magica
Inutile scambiarci opinioni se tu non hai visto il video integrale, cara Magica. Cosa dovrei dirti? Davide non gli chiede nulla.
Onestamente.........non seguo piu' il filo della discussione...............
Mah!
Bene allora, massimo M. Se non credere al racconto di Veronica significa essere presuntuosa, ammetto di esserlo. Presuntuosa e anche troppo ingenua, due difetti che mi porto dietro dalla nascita, perché credo a priori nella fondamentale bontà degli esseri umani e a cambiare opinione sulla gente ci impiego anni. Quando toppo è molto doloroso e definitivo, : (( ma per fortuna succede poche volte.
Non credo che l'incidente sia avvenuto nelle modalità descritte da VP (e mi pare che a crederci siano in pochi) ma non la giudico nemmeno una pericolosa criminale capace di premeditare ed eseguire freddamente un simile delitto. Non perché ciò non sia possibile - esistono purtroppo tante madri assassine - ma per le sue incoerenze dal giorno della scomparsa di Lorys.
Anche ora che dice di ricordare, Veronica non lo fa in maniera chiara e convincente...
Secondo me, se mente, si sarebbe dovuta preparare meglio la storia perché ci sono troppe contraddizioni.
L'incidente è abbastanza verosimile, ma almeno i particolari del bambino agonizzante doveva dirli giusti...l'ha visto davvero, santo cielo, o se l'è sognato?
E se il piccolo era ancora vivo quando lei è rientrata e si è messa a lavare i panni, perché sentirsi tanto colpevole, al punto da inscenare quel depistaggio orrendo degno di un killer? Perché dare per scontato che non le avrebbero mai creduto? Un incidente può capitare...perché non ha chiesto aiuto?
E poi, Lorys, anche avendo i polsi legati, avrebbe dovuto tentare di mettersi le mani al collo...perché non l'ha fatto? Le manine erano libere o legate dietro la schiena? Che senso hanno quelle mani sul petto?
Naturalmente vale sempre l'altra ipotesi, che non sia stato affatto un incidente ma che lo abbia ucciso la sua mamma in un raptus, dovuto forse a una depressione post partum mal curata (Diego aveva solo due anni).
Forse però c'è un'ulteriore eventualità: la madre ha capito, a ragione o torto, che il bambino si era stretto la fascetta al collo volontariamente e non a causa di un gioco pericoloso..
E questo potrebbe essere stato devastante per la mente di Veronica, tanto da farla uscire di testa. Lorys che tenta di uccidersi dopo un bisticcio con la mamma...proprio come lei da bambina.
Allora potrei al limite 'capire' la necessità assurda di negare, di nascondere tutto, di manipolare gli eventi perché nessuno potesse dire che suo figlio era malato, che aveva ereditato la pazzia da lei ed era morto per colpa sua.
Una realtà forse troppo sconvolgente per una donna fragile come Veronica, che dopo un'infanzia difficile era riuscita a crearsi una posizione dignitosa in famiglia rispettabile come quella degli Stival.
Come funziona la mente umana, io non lo so. Comunque non penso proprio che nei manuali di psichiatria si trovi scritto per filo e per segno come si comporta ogni persona sulla terra, di fronte a qualsiasi occasione dolorosa e tragica. Ognuno di noi è un mondo.
Ma tocca agli psichiatri capire e spiegare cos'è successo a Veronica Panarello.
Non dobbiamo farlo noi, per fortuna...quindi ho deciso di starmene zitta e di aspettare il loro responso.
Prima di allora, non potrei mai affermare qualcosa su di lei che nemmeno conosco.
Ha ragione Dudù, ci vuole cautela e rispetto.
Un saluto a tutti voi
Nautilina
Nautilina,
Non so se leggi i commenti solo di massimo m oppure leggi altre cose, come pensieri e domande di dudu' e anche i miei dei pensieri e ragionamenti.
massimo potrei andare e ricostruire tutte le tue deduzioni che hai scritto nei tuoi lunghissimi interventi . impegnandoti a fondo nel carcare colpevolezze e supposizioni . ho insistito sul particolre del garage e pure del panino (in un altro mio commento) . perchè tu LI AVEVI sottolineati in tanti post .( ora sappiamo che la V... si è rivelata ) tuttavia questi 2 indizi che ho sottolineato li trovavo piutosto gratuiti , e che non portavano indizi , tutto qua . che significa quel MAH? perchè quel MAH NON LO HA INDIRIZZATO PURE A DUDU? nel suo intervento delle 18:35...
Cara MAGICA
Ho notato che i questi ultimi tempi sei un pochino arrabbiata per alcune incomprensioni con alcuni amici del forum.
Che ci vuoi fare? sono cose che succedono quando si discute di fatti che ognuno vede dal proprio punto di vista.
Non prendertela più di tanto, perchè gli amici del blog ti vogliono tutti bene, non escluso MassimoM.
Il caso Loris, penso che dovremmo ritenerlo ormai concluso, nel suo schema generale, anche se avremmo desiderato un epilogo diverso.
Dovremmo solo aspettare quello che decideranno i giudici.
Un affettuoso saluto, Pino
Infatti il problema non sono i commenti di questo blog. Ognuno la vede a modo suo e tutte le opinioni sono interessanti.
Io sono inorridita dalla pagina innocentista di fb. Fossi in Villardita partirei di querela. A pacchi.
A Magica
Quel Mah era rivolto a tutti........me compreso.......mi riferivo al filo della discussione che non seguo piu' (non seguo piu' neanche le mi risposte).
Mi associo a Pino. Non prendertela. Al di la' delle interpretazioni diverse e dei toni (semi) forti.........credo che sia oramai una assuefazione considerarci tutti nel pieno rispetto e nelle diversita' di questo blog. Ed e' vero.........in questo contesto virtuale faccio anche io saldamente parte di chi ti vuole bene .
Non credo che questo Blog sia un territorio di sfida. Certamente ognuno porta le proprie ragioni e convincimenti........e se gran parte di esse trovano conforto io credo che, proprio per ragion d'essere, un sentimento di autocompiacimento possa prevalere. Ma in un contesto di ragion d'essere della discussione. Allo stesso modo, la logica e l'intelligenza dovrebbe portare a fare un passo indietro perche' il sentimento migliore e' quello di credere in una autocritica e in una revisione dei propri approfondimenti.
Io ti capisco, ti tollero e mi immedesimo...............pero' come dice Pino e altri attenti utenti del Blog e della vicenda in generale........questo caso e' chiuso. Ognuno si portera' dentro, a partire dai nuovi sviluppi della vicenda, propri convincimenti che sposeranno il campo dell'opinione senza base scientifica. Il tutto oggi si e' trasformato in un campo di guerra psichiatrico..............facciamo fare gli psichiatri agli psichiatri. Quello che rimane e' che la VP ha fatto scendere Loris dalla macchina, lo ha fatto rientrare in casa, lo ha ucciso o ha assistito alla morte di Loris sotto shock e senza prontezza per poterlo salvare. Lo ha occultato con una azione cominciata da vivo e finita da quasi morto (limine vitae). Con un'accusa di omicidio volontario che si rafforza perche' contiene elementi sempre negati dalla VP, convintamente esposti dall'accusa e oggi confermati (il bambino rientra a casa, li' muore e viene poi occultato). E si rafforza laddove le fascette ai polsi, Loris non puo' averle da vivo...........lo dice un esame autoptico.
La VP e' ancora perfettamente Lucida? Ha fatto tutto con lucidita'? Racconta le prime versione per depistare con calcolo e lucidita'? Invano........cambia versione con calcolo e lucidita'? Oppure non era capace di intendere e di volere e ha patologie psicologiche per cui non e' imputabile?
Questo ce lo dira' il processo e un equipe di esperti. Al netto delle nostre diverse convinzioni che continueranno a sussistere. In ogni caso rimane un dramma al di la' del profilo processuale. Una Mamma occulta il suo bambino che si sta strangolando quando non e' ancora morto.
Natasha
"A mio avviso era lucida sempre, ma cercava nella sua forma mentes costruire e convincere se stessa di una storia piu' degna, meno dolorosa e forse piu' convincente negli occhi altrui e nei suoi;"
Ti ricordi VP seduta davanti la scrivania di Petralia ? Ti ricordi quando lui le dice :" signora so che rimuovere è più facile ma lei deve vincere questa forza...."
Lui in quel momento riconosce lo stato in cui versa VP e la sprona (in uno strano modo) ricordare.Ebbene, lui per primo riconosce "QUELLO STATO" di VP.
Se hai avuto modo di vedere il video del 6 nov in carcere, VP racconta al marito che lei è stata seguita da una psicologa in carcere.
Per proseguire ora nel mio ragionamento per risponderti faccio una premessa :
A Castiglione delle Stiviere, a pochi chilometri dal lago di Garda, si trova l’unico reparto femminile dei sei Ospedali psichiatrici giudiziari italiani. Gli Opg, quelli che in base all’ennesima proroga del governo dovrebbero chiudere insieme agli altri 5 esistenti in Italia. Qui è rinchiusa anche Natalia Sotnikova, la 39enne russa che a Bordighera, Imperia, si è gettata in mare con il figlio di dieci mesi nel marsupio facendolo morire annegato.
«Delle sette madri colpevoli di figlicidio presenti nella nostra struttura cinque sono straniere», racconta Andrea Pinotti, direttore dell’Opg. «È un dato di cui dobbiamo tener conto. [...] ."
E poi :
" Nell’Ospedale psichiatrico giudiziario queste donne sono sottoposte a «percorsi farmaceutici e psicoterapici», spiega Pinotti, «percorsi di riappropriazione della propria identità e della propria personalità. E poi viene la parte più difficile: l’elaborazione di quello che hanno fatto». Che è talmente forte che alcune donne «negano a loro stesse di essere state capaci di uccidere i propri figli». Così la rielaborazione, a volte, «non si porta del tutto a compimento. È un dramma così forte che arrivare a una piena consapevolezza potrebbe portare a rischi di suicidio, e spesso si preferisce arrivare solo a un certo livello del recupero per evitare ulteriore violenza su loro stesse».
A parere della procura anche Natalia aveva annegato il figlio in piena lucidità(ed è logico -per legge-, in quanto si parte da una ipotesi accusatoria che deve essere poi eventualmente confutata.)
In linea di massima per VP si configura una situazione molto simile.
Non mancano nella storia clinica -anamnesi-di VP eventi che a oggi qualche psichiatra potrebbe definirli "eventi psicotici" per arrivare concludere che la paziente sia affetta da una qualche malattia psicopatologia e sono :
-eccessi di richieste di aiuto (tentati suicidi)
-scoperta di non essere figlia del padre
-i tentati abusi sessuali da lei denunciati
-i ricoveri psichiatrici
- l'evento di Denise Pipitone
-il bisogno di tagliarsi i capelli a due gg dell'omicidio
-la richiesta di fare un viaggio (tentativo di allontanarsi dalle sue responsabilità, non quelle fattuali ma dal suo peso psicologico)
segue
Segue
Materiale non ne manca , aggiungiamoci i comportamenti avuti post perdita (?) del figlio fino a oggi, Aggiungiamoci la relazione che sicuramente farà la psicologa (forse criminologa) che non solo l'ha seguita ma l'ha aiutata nel far riaffiorire il ricordo -rielaborazione-. Mettici insieme la visita alla tomba - riaffiora il ricordo di lei con lo zaino, al mulino e poi all'appartamento
Emergerebbe il percorso che lei ha sviluppato insieme la psicologa per rievocare quel fatidico giorno ad oggi lacunoso.
Avrai notato che al mulino non l'hanno fatta scendere e lei stessa conferma di non volerlo fare.
Perché secondo te ?
Io un'idea c'e l'ho, non si può superare quella soglia, solo lei potrà forse riuscirci, superare forzatamente quella soglia potrebbe portare al suicidio.
Carissima Natascha, della lucidità non credo possibile, ad una certa freddezza di reazione inconscia si.
Se lavori nell'ambito di ospedali o ricoveri avrai modo di constatarlo personalmente quotidianamente, è quella barriera che ci protegge ogni talvolta ci ritroviamo davanti qualcosa di doloroso, è cosa può esserci di più doloroso di un figlio che muore per un incidente o per un castigo per mano tua?
A Dudu'
Quello che tu scrivi e' interessante e potrebbe riguardare perfettamente il caso in esame.
Pero' oggi tu prendi per problematico.........un passato della VP che in fase di indagine.........mentre la procura partiva, per arrivare all'accusa di omicidio.........non ti appariva affatto problematico. I tentati suicidi non erano tali, l'affare Pipitone non era tale, la compagna di scuola massacrata di botte non era tale.............
Oggi ti diventano campanelli di allarme verso una patologia.
Che la VP non sia normale, purtroppo su questo siamo d'accordo..........pero' certi temi vanno toccati con estrema delicatezza perche' non tutte le Mamme che hanno commesso dei crimini sono pazze da ricovero psichiatrico.
Non puoi sottovalutare la eventuale rimozione con la sostituzione di una dettagliata realta' diversa (Loris lo porto a scuola e entra..........addirittura ricorda il sedile abbassato da lei senza scendere e Loris che esce da dietro tra due sedili)...............che nel racconto delle fascette alle maestre diventa una sostituzione invenzione della realta' a suo uso e consumo (depistaggio) visto che con quella informazione tutti avrebbero potuto uccidere Loris.
Io ritengo che non ci sono elementi di prova ne per sostenere che la VP ha sempre agito, fino all'altro giorno in lucidita' e calcolo, ne' altri per provare uno stato patologico mentale. Lo stesso Villardita non si e' mai accorto di nulla? Ma possibile? Lo stesso Davide: mai ha messo in dubbio il suo stato mentale. Eppure e' il marito! C'e' un pezzo della semiconfessione di VP a Davide in cui la VP dopo aver detto che Loris e' rientrato.......lo rassicura non si facesse strane idee.........poi gli dice che da quel momento ha dei buchi. Davide allora gli dice: Ma che sei malata mentale? Glielo dice quasi in tono ironico...............
Io credo che il ruolo di Davide, a cui molti dovrebbero chiedere scusa, sia stato fondamentale fino ad ora e lo sara' anche in futuro.
Poi vedremo...............ma adesso forzare la mano giungendo alla definizione di una VP "pazza" o simil...........mi sembra avventato e pericoloso.
Sono costretta
difendermi e ti invito ad analizzare tutte le volte che che hai girato come un calzino ormai vecchio e stanco gli indizi a favore o sfavore di tue tesi possibilista.
Ovvio che dal 7 nov in poi si sia dovuto revisionare tutto
E io l'ho fatto per prima senza andar girare in tondo (se non si è capito non è colpa mia) riporto stralci di miei commenti, parto dal mio primo che a monte fà quasi da spartiacque:
《 Da qui in poi vedo due verità, quella dei fatti accaduti il 29 nov e quella che si produrrà nel processo.
18 novembre 2015 13:44:00 》
《 Alla luce delle ulteriori info circolate e dopo avere visto i video strazianti di ieri sera a P a Porta , diversi particolari potranno essere riletti con altro significato
Per esempio
Parto da fascette e loro consegna alle maestre: un tentativo inconscio di dire la verità
20 novembre 2015 09:06:00 》
《 tutti i nuovi elementi che stanno emergendo, quasi in un obbligo morale, li sottopongo ad analisi, in tutte le possibili sfaccettature, non è forse così che si fà nella scienza, in un'espressione matematica a cui non si è giunti ad un risultato ? Non è forse con i nuovi elementi che si riscrivera' questa storia ? O si completerà ?
20 novembre 2015 11:16:00 》
《Oggi come oggi sono costrette rivedermi su molti eventi che pensavo enfatizzati e super ingigantiti dà procura e media.E oggi devo rivedere molte cose, perché quei tentati abusi sventolati a danno di una privacy, sono obbligata contestualizzarli e pormi la domanda se fossero eventi psicotici quelli definiti dalla familia d'origine " manie di protagonismo" .
Riapriamo i manicomi?
Chi vuol capire capisce.
23 novembre 2015 01:00:00》
Quindi carissimo MassimoM, ho fatto quel che andava fatto, una revisione di tutti o tanti elementi contestualizzandoli in questo nuovo scenario, aggiungerei, con un certo distacco emotivo .
Mantenendomi sull'analisi, evitando il più possibile (non è facile) dal giudizio e dal pregiudizio.
Evidenziando molti elementi come neutri, tranne alcuni che tengo per me.
Portando sempre a supporto dei miei ragionamenti materiale serio e costruttivo di certo non mi sono mai espressa (io ) in : "ma adesso forzare la mano giungendo alla definizione di una VP "pazza" o simil...........mi sembra avventato e pericoloso."
senza cognizione di causa.
La permalosità è una anomalia psichica che va curata adeguatamente.
Cercare di vincerla col ragionamento è solo tempo sprecato.
fr.
fr
C'è chi sà attaccare il ragionamento e chi sà attaccare solo il ragionatore....
Senza offesa eh...
@ Natasha
Leggo sempre gli interventi di tutti, anche i tuoi, e li trovo molto interessanti anche se non la penso sempre come te.
Sono d'accordo su una cosa: volendo prendere per buone le ultime dichiarazioni di Veronica, fino a un certo punto non si può parlare di amnesia e nemmeno di rimozione. Giustamente fai notare che lei, mentre stava andando al corso di cucina, sperava che Lorys non fosse davvero morto, che fosse tutto un brutto sogno.
Quindi fino a quel momento aveva ben presente l'accaduto. Allora possiamo dire che ha agito lucidamente e in piena coscienza mentre portava il piccolo al canalone?
Boh. Io non me la sento di pensare questo.
Poco dopo però la sua mente ha ceduto, e per questo Veronica ha cominciato a nascondere la verità anche a se stessa.
Già a Donnafugata secondo me era fuori, in un'altra realtà, altrimenti non avrebbe raccontato per filo e per segno le sue faccende domestiche ai partecipanti, cui non importava assolutamente nulla neanche del suo ritardo.
La sua mente ormai stava costruendo una storia alternativa, che prevedeva Lorys a scuola; ma non è detto che lei ne fosse consapevole.
L'episodio delle fascette consegnate alle maestre può essere interpretato come fanno quasi tutti: un segno della sua lucidità (ovvero un astuto tentativo di depistaggio), però se Veronica non era più in contatto con la realtà, quel racconto poteva far parte della sua rielaborazione inconscia. Voglio dire, forse a quel punto lei credeva davvero di aver dato le fascette a Lorys per un lavoretto scolastico. Forse temeva davvero che il bambino avesse fatto un brutto incontro: si era talmente convinta della sua ricostruzione da aver dimenticato l'accaduto.
Perché? Non so, c'è un perché nella rimozione di un evento tragico? Per allontanare il dolore e/o il senso di colpa, io credo. Ma quale senso di colpa poteva avere Veronica, se si trattava di un fatale incidente?
Il problema più grande poi è capire perché una mamma 'normale' e cosciente dovrebbe buttare il proprio figlio ancora agonizzante in un canale di scarico.
Qui francamente mi sento spiazzata, non so cosa dire né pensare...provo solo pena per quel povero bambino. Davvero tanta.
Ma il racconto di Veronica per me resta contraddittorio. Anche per una mamma assassina.
E le difficoltà pratiche non sono sparite: come ha portato il bambino in macchina dal terzo piano? Perché ha abbandonato lo zaino in quel canneto, perchè ha buttato il corpo giù dal muretto quando poteva farlo rotolare o adagiarlo con delicatezza come farebbe una madre?
Tu cosa ne pensi?
Nautilina
MassimoM
"Lo stesso Villardita non si e' mai accorto di nulla? Ma possibile? "
Villardita ha un suo ruolo, aver dato un supporto psicologico o criminologico a VP, non è chiara ora questa figura, forse è stato anche investigativo ? Potrebbe essere ?
Poi scrivi
"Lo stesso Davide: mai ha messo in dubbio il suo stato mentale. Eppure e' il marito! "
Questo quesito l'ho pòsto tante volte anch'io , perché ,a quanto divulgato a suo tempo, non sembra lui abbia mai dato spiegazioni che potevano divenire un movente. Sia nel senso non fosse brava mamma , o una castigatrice , picchiatrice o strana. Come dissi tempo fà , se "l'omicidio" (la procura accusa VP di omicidio) è maturato, non si può escludere l'origine nel nucleo familiare, dai problemi che c'erano in familia , soprattutto se si vorrà ammettere la premeditazione.
Sicuramente è stato risentito anche su questo.
DUDU' lo sai perchè . VILLARDITA ha creduto alla sua assistita - :dal rilevamento della sagoma risulva che non era di LORIS .
iN PRIMIS CI FURONO AVVISTAMENTI DI V.. NEI PRESSI della scuola ,ci sono le testimonianze a caldo che contano .
la V diceva di non conoscere il canalone , la macchina di V non era stata intercettata nei pressi del canalone ( si seppe che la sorella parlava d'altro.
il metodo crudele con il quale è stato ucciso il bambino portava a fuori logica, per una madre amorevole . di piu' la V si proponeva come innocente . l'avv VILLARDITA l'aveva considerata innocente e l'aveva difesa . e pensare che il difensore si era accanito mettendosi in gioco di fronte al pubblico mediatico . ma qualcosa ancora non capisco , a volte dal comportamento di V .. SI EVINCE COLPEVOLEZZA, poi risalendo ai riscontri fatti, i fatti non quadrano alla perfezione .. VERONICA ha fatto un casino . sembrerebbe che tutto combaci con i suoi trascorsi di vita vissuta . ma qualcosa non mi convince
Io credo che ci troviamo di fronte ad una confessione indotta, dunque una falsa confessione. Veronica non sta mentendo, si è solo convinta di quello che in questo anno di segregazione l'hanno spinta a credere. La carcerazione e l'allontanamento da suo figlio, unite alla perdita di Loris, devono averla sopraffatta ed il suo inconscio è ormai disposto a convincersi di qualsiasi cosa. La sua ricostruzione ha molti punti deboli, ma sono gli stessi punti deboli che ha la ricostruzione della Procura. Quindi, al processo, la battaglia sarà fra due ricostruzioni, entrambe inattendibili. Quella della Procura, secondo me, è meno attendibile di quella di Veronica. Ma il risultato sarà comunque che, a meno di colpi di scena dall'esterno, non arriveremo mai alla verità.
Magica
"VILLARDITA ha creduto alla sua assistita"
L'avv Villardita ha sempre fatto il suo lavoro, ha assistito la sua cliente, ed volente nolente si è fatto risucchiare dalla tv spazzatura. Forse questo "era" un caso di figlicidio, preso atto di ciò il sipario doveva chiudersi e lasciar spazio alla psichiatra. Purtroppo su questa vittima, come alcune altre note, si è voluto sbattere in prima pagina il mostro e mangiarci sopra. Concordo con Red, l'omicidio non si è avverato nelle modalità supposte dalla procura, né come lo racconta ora VP, mettendo in ordine tutti i tasselli esce una mattina di ordinaria follia. Veronica Panarello è entrata in scena come persona a cui non dar credito e la si è usata per profitto, e come nella storia del pastore che chiama al lupo al lupo, non le crede più nessuno
. Si continua scrivere , far vedere video, pubblicare pezzi di atti o indiscrezioni, l'elenco dei suoi diritti lesi si allunga, non c'è un giornalista si sia soffermato su quelle 90 pagine citate nelle motivazioni della cassazione o che si faccia un esame di coscienza .
Il "profilo personologico" immagino sia servito a non cadere nel divieto dei profili psicologici come accusa in assenza di prove.
Giornale di SiciliaRG 12 novembre 2015
Cronaca Loris, tempi più lunghi per l'affidamento del fratello
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POLIZIA
"Violenza sessuale su una 12enne", arrestato un uomo di Pozzallo
LETTERA AD ORLANDO
Loris, il caso finisce in parlamento
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Cronaca
COMMENTA
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TRIBUNALE DEI MINORI
Loris, tempi più lunghi per l'affidamento del fratello
di Salvo Martorana— 12 Novembre 2015
Loris Stival, Veronica Panarello, Ragusa, Cronaca
SANTA CROCE CAMERINA. In attesa dell’udienza preliminare davanti al Gup del Tribunale di Ragusa, fissata per il 19 novembre, ma sicuramente rinviata di 24 ore visto che l’avvocato Francesco Villardita in quella data è impegnato in Cassazione a Roma, va avanti il procedimento civile tra Veronica Panarello, accusata dell’omicidio del figlio Loris Stival di 8 anni ed il marito Davide Stival, per l’affido del fratellino del bimbo ucciso il 29 novembre scorso a Santa Croce Camerina. I tempi si allungano.
I periti nominati dal Tribunale di Catania hanno chiesto una proroga di 30 giorni per il deposito della perizia, sicchè dovrebbe slittare di un mese l’udienza già fissata per il 18 dicembre anche se ancora il Tribunale del Minori non ha accolto l’istanza di proroga che dovrebbe fissare i termini di deposito al 6 dicembre.
http://ragusa.gds.it/2015/11/12/loris-tempi-piu-lunghi-per-laffidamento-del-fratello_435556/
Va bene. Ho capito. Mi hanno convinto. Della colpevolezza? Ma no.
Assaggiati anche gli ultimi video di QG sulla sventurata, le nuove intercettazioni, le ulteriori lacrime, etc, si può dedurre oltre ogni ragionevole dubbio che il tutto è prodotto dalle procure al fine di informare quanto più rapidamente possibile le varie arene televisive nei minimi dettagli. Il processo è un irrilevante di più? Finalmente è chiaro!
Siamo tutti in una botte di ferro! Vanno in onda anche le strategie più riservate dell'avvocato della difesa! Fantastico.
A dire il vero, qualche crepa l'avverto, nella botte; temo che si andrà molto, molto a fondo, irrecuperabilmente.
Intanto,le chiacchiere fervono e la fiction a puntate sulla lucidissima scheletrica assassina afflitta da seri problemi alla schiena continua, sostenendo qua e là lucrosi introiti pubblicitari.
eli
In quella ridente assolata terra ragusana così tranquilla e libera dai più disparati fenomeni malavitosi e mafiosi, in un'uggiosa mattina di novembre accade che la sventurata decida di tenere il figlio a casa da scuola (intercettazione in carcere, ieri, QG, Veronica nel riferirlo appare più sincera del solito). Poi racconterà per mesi che il figlio ce lu portai, e, poi, al contrario, solo da qualche settimana, che lo avrebbe fatto entrare la seconda ora. Non fosse accaduta la tragedia.
Ma dove? In casa? In casa dove non c'è una traccia a pagarla a peso d'oro? Solo da qualche settimana i non ricordo si sono trasformati in una narrazione sconclusionata, drammatica, riferita con una tale dovizia di particolari insignificanti da risultare una pietosa messa in scena ad uso di qualcuno. Chi?
A voler ben vedere, il teatro iniziò subito, sin da quando, appena arrivata in via Garibaldi dopo la sparizione del bambino, dopo essersi recata a scuola in orario di uscita con il fratellino come se niente fosse, si mise a gridare cercando Lorys in garage. In garage???
Allora, se quanto afferma la sfinge Maltese (Giorgia Maltese, anticonformista ragusana, che dice di aver deposto per due ore il 7 novembre in Procura, è su Fb) contenesse un nucleo di verità, se la dottoressa Maltese avesse davvero visto i filmati originali di quel Marcello Lo Curto in cui si evidenziava il percorso mattutino di Veronica e le auto - targhe, soggetti noti - che la stavano pedinando e il bambino che viene prelevato da una di queste, potrebbe essere che:
Veronica volesse davvero tenere con sè il bambino quella mattina per evitare una concreta minaccia proveniente da ambienti senza scrupoli, prossimi alla malavita. Quindi il bambino rientra a casa immediatamente (fatto negato fino allo spasimo, ma la cui negazione potrebbe avere allora una valenza diversa da una sua colpevolezza), e lì rimane fino a quando non riesce, coperto da un giubbotto, vivo, sul sedile posteriore dell'auto di Veronica. Veronica aveva messo l'auto in garage per far salire il piccolo in modo che non venisse visto: non per caricare il suo cadavere, ma per proteggerlo. L'auto viene intercettata, il bambino nonostante tutto prelevato, la donna minacciata sulla vita del figlio minore e così costretta al silenzio. Lei rientra per prendere lo zaino, e forse è proprio lei ad occultarlo sulla via per Donnafugata.
Il bambino che doveva essere solo rapito, viene invece tramortito, poi strozzato e (vedremo) gli vengono legati i polsi. Poi, slegato. Gettato da braccia maschili nel canalone. Il povero corpo di circa 20 kg di peso appare lanciato, non rotolato da un muretto, poichè la sua posizione non è parallela a quel parapetto.
Al corso di cucina la sventurata finge - per proteggere i figli, non sa che Lorys è morto o morirà di lì a poco - una normalità che non c'è più, e così di seguito.
O.F., che conosce bene il suo territorio e i suoi problemi, e sa che la zona del canalone è da sempre davvero ben frequentata (armi occultate, in passato), seguendo anche la pista di un'auto grigia a folle velocità, in mattinata, in quella zona - di cui qualcuno gli racconta, il paese è piccolo - raggiunge il luogo dell'omicidio in men che non si dica.......
Ma non si deve dire proprio, ne va della vita, e Veronica, nell'imbuto che la spinge in area ergastolo di fronte al pastrocchio delle sue illogiche dichiarazioni, può solo sperare che quei filmati esistano e dicano concretamente qualcosa.
Questa storia, purtroppo, non è più improbabile di quelle emerse ultimamente. Anzi.
eli
la grande strategia di VERONICA la fa assomigliare ad un killer navigato . si prodigo' perfino di mettergli il grembiulino da scuola - se ora dice che lo voleva portare con se a donnafugata . lo portava con il grembiulino? - non si capisce piu' niente .
nel video del rientro in casa sembra che V..affermi di colloquiare con il figlio mentre sta' trafficare in cucina -il figlio gli dice :son pronto . perchè avevano deciso di entrare un'ora dopo alla scuola .allora il grembiulino ci starebbe . ma poi perchè lo stangola? un dilemma ..
eli
Anch'io l'ho supposto, il bambino ben vivo quando scende alle 9.23, lei dice averlo steso sui sedili dietro perché una certa persona non lo vedesse, questo a suo dire, ma a rigor di logica quando han esaminato l'auto avrebbero dovuto trovare dna sui sedili se già avvenuto lo strangolamento. Quanto tempo avrebbero potuto impiegare tracce di urinara sui sedili degradarsi? Ci serve Annika, mi sembra sia stata sequestrata il martedì la Polo.
I conti tornerebbero , Iuvara stabilì morte avvenuta dopo 3/4 min dallo strangolamento . Ho trovato questa info, se venisse confermata non lascerebbe tanto spazio ad altri scenari . È vero che disse al marito di andare vedere se c'e n'erano nella Polo ?comunque, al bambino pure il marito permetteva giocasse con fascette .. da prendere con le pinze o sia nà bufala come quella del viaggio richiesto fin che andava cercando suo figlio e non telefonata al marito per avvisarlo della scomparsa ?
《 Complicata la storia delle fascette elettriche che hanno strangolato il piccolo. Davide Stival, secondo quanto emerso nel nuovo interrogatorio, avrebbe capito immediatamente, quel tragico 24 novembre 2014, che su quelle fascette c'era qualcosa che non quadrava: non si trovavano al "solito posto" e già questo fu un elemento di sospetto.
Il mistero delle fascette: nuovo interrogatorio di Davide Stival
"Le fascette - avrebbe raccontato Davide Stival, parte civile nel processo preliminare contro la moglie - non erano a vista, in quanto, tolte dalla mensola su cui erano solitamente riposte, le ho rinvenute - ha spiegato - dietro ad altri oggetti". Poi la mamma di Loris consegnò le fascette alle insegnanti del bimbo e le face vedere al marito al quale chiese insistentemente di andare a controllore se ce n'erano altre in auto. Davide ha spiegato agli inquirenti di aver controllato solo nell'abitacolo dell'auto e non c'erano fascette, mentre il cofano non l'ha nemmeno aperto. Gli investigatori hanno chiesto a Davide Stival se aveva mai visto giovare il figlio con quel tipo di fascette. La risposta dell'uomo è stata affermativa, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Agi. Il bimbo, in passato, secondo i ricordi del papà, aveva legato con le fascette di plastica dei peluche alla culla del fratellino più piccolo. Inoltre, sempre secondo il racconto di Davide, il piccolo Loris avrebbe utilizzato quella fascette qualche settimana prima della morte giocando con i cerchioni dell'auto della mamma. Quelle fascette, Loris, le aveva utilizzato anche per altre cose? "No. Non ha mai utilizzato le fascette - ha detto Davide Stival - per scopi diversi da quelli descritti"
http://www.sannioportale.it/public/articoli/delitto-loris-stival-ultime-notizie-interrogato-il-padre-il-bimbo-utilizzo-le-fascette--159815.asp
E poi ,
una lettera di denuncia a " www.radiortm.it/" di Avvocato Giorgio Assenza, presidente Ordine Forense di Ragusa
《Non si può trasformare una vicenda giudiziaria, peraltro tragica, quale quella relativa alla morte del piccolo Loris, in un inverecondo spettacolo mediatico che travalica anche i limiti della decenza [...]A memoria del sottoscritto neppure i processi più delicati di criminalità organizzata, con decine e decine di imputati, certo più pericolosi della povera Veronica, hanno richiesto una così imponente e numerosa presenza di appartenenti alle Forze Dell’Ordine. .》
http://www.radiortm.it/2015/11/26/vicenda-loris-e-ora-di-riportare-il-processo-allinterno-delle-aule-di-giustizia-riceviamo-e-pubblichiamo/
Se di viaggio ha parlato di sicuro non era quel sabato 29, questo intendevo qui sopra.
"inverecondo spettacolo mediatico che travalica anche i limiti della decenza"
Verissimo e vergognosissimo!
Ma è permesso rendere pubbliche le conversazioni tra avvocato e cliente?!?
Le sue parole sono comunque abbastanza forti (certo, lui consiglia quello che vuole al cliente, anche se qui è un po' poco consiglio ma alquanto imposizione). Così dice Veronica nella ricostruzione di QG: "Villardita mi dice che devo stare muta. Non per forza mi devo ricordare tutto. [...] Io gli ho detto che vorrei fare il rito abbreviato ma lui non è d'accordo. [...] Lo voglio fare per avere uno sconto di pena e non essere condannata all'ergastolo. [...] Franco Villardita non vuole che io dico niente. Io ho detto che al processo dico tutto. Lui mi ha risposto che se mi azzardo a farlo lui si alza, si scusa e rimette il mandato".
Altra frase di Veronica: "Lo zainetto ce l'hanno già in mano loro, i poliziotti." Il padre chiede "Davvero ce l'hanno loro?". "Ma sì, io sapevo dove era, sulla strada del Castello." Detta così, sembrerebbe che Veronica sia arrivata alla confessione perché non aveva altra via d'uscita, soprattutto dopo il ritrovamento dello zaino. O lo hanno trovato (se lo hanno trovato, visto che non se ne parla più) in seguito alle sue indicazioni?
A.
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