sabato 30 agosto 2014

Yara Gambirasio. Quale verità scientifica si sta raccontando? Lettera aperta di Annika ai suoi colleghi italiani

Luogo ritrovamento Yara
Spettabili colleghi italiani,

abbiamo lauree, masters, PhD e pubblicazioni analoghi alle spalle, per non parlare dei cadaveri esaminati, delle analisi, dei seminari, delle conferenze, ecc... Quindi, sia io che Voi sappiamo molto bene quanto sia difficile stabilire un PMI (per i profani, in italiano si traduce in "Maggiore Intervallo Post-mortale") decentemente accettabile a 72+ hrs PM. Sappiamo anche che a tre (3) settimane dal decesso è impossibile indicare, e dare in sicurezza, non solo l'ora ma anche il giorno della morte. Sappiamo, infine, che il contenuto gastrico non aiuta in alcun modo e che raccontare storielle, pseudo favole assurde, a chi non se ne intende, a chi si informa su internet e il contenuto gastrico di un cadavere non lo ha mai visto neppure in foto, è semplicemente vomitevole (mai parola fu più adatta) e altamente criminale. Quando capitano casi del genere, quindi, è sempre meglio rispondere ai quesiti parlando di probabilità senza dare in alcun modo alcuna certezza, specialmente se quanto si dovrà appurare sarà usato da altri per decidere se una persona merita di trascorrere la sua vita in carcere. Fin qui siamo tutti d'accordo? Se davvero fate il mio lavoro non potete non esserlo.

Certo, nei tribunali (non solo in Italia) talvolta capitano situazioni ambigue. I periti non sono mai d'accordo e succede anche che il più illustre di loro riesca a convincere il giudice, dopo aver sminuito il lavoro di chi lo stesso giudice ha scelto per schiarirsi le idee, che se nello stomaco di una vittima d'omicidio si trovano pezzetti di frutta secca, che mai e poi mai sono un ingrediente della inconfondibile piadina romagnola, si può tranquillamente affermare che la morte è avvenuta esattamente quando serviva che avvenisse: poco più di un'ora dopo aver mangiato una piadina romagnola (forse, per l'occasione, impastata con "farina di frutta secca" macinata male). Ricorderete il caso Rea e la frutta secca trovata nel suo stomaco. Addirittura il perito di Corte la fotografò al microscopio inserendo le foto in perizia. Ma nonostante queste fotografie, grazie a un super illustre collega che in altri processi aveva detto che non si può ricavare un giusto orario della morte usando il contenuto gastrico di un cadavere, che il contenuto gastrico è la tomba del patologo perché non dà certezze, la frutta secca a processo svanì e diventò un farinaceo. E fu così che grazie alla piadina mangiata verso le tredici o poco più, l'orario della morte di Melania divenne irremovibile, sicuro, ed anche grazie al contenuto gastrico, che cambiando il perito sponda processuale (non più dalla parte della difesa come quando parlò di "tomba del patologo") cambiò forma perdendo quello incerto che portava il patologo al cimitero, si riuscì a condannare un uomo all'ergastolo.

Ma sto andando fuori pista, quindi evito di ripetermi su uno degli "strani particolari" usciti dal cilindro del caso Rea e torno al corpo della piccola Yara Gambirasio.

Prima cosa: A novantadue (92) giorni da un decesso, e questo lo sappiamo tutti noi, è semplicemente impossibile stabilire e dare per certa anche solo la settimana della morte. Ciò nonostante, nel caso di Yara Gambirasio, ritrovata a novantadue (92) giorni dalla scomparsa, si è riusciti addirittura a ipotizzare sia il giorno che l'ora del decesso. E, per puntualizzare, è basandosi su questi dati che, ritenendoli giusti, chi deve indagare su un indagato indaga.

Per cui mi chiedo: esattamente, che genere di iter accademico e che tipo di training seguite in Italia per poter definirvi forensic scientists? La domanda è retorica, naturalmente. Chi è serio è serio ovunque, in qualunque parte del mondo. Ma è proprio in nome della serietà della nostra professione, che dovremo dire a tutti le cose per come stanno. Ovvero: che il PMI di Yara in certezza non è stato e non sarà mai stabilito da nessuno, perché è impossibile da stabilire. Questa è l'unica verità accettabile e la so io come la sapete benissimo anche Voi, cari colleghi.

Seconda cosa. Il cadavere di Yara era ridotto maluccio, e maluccio è un eufemismo, tanto che la ragazzina è stata identificata solo grazie ai vestiti che indossava. Leggo anche che il corpo è stato definito "fragile". Ora, fragile è il corpo di un qualunque bambino ucciso... e quando lo esamini resti impassibile solo perché sei protetta da un guscio infrangibile di professionalità. Ma quando la sera vai a letto, quel corpo da poco esaminato ti fa piangere tutte le lacrime del mondo perché non solo era fragile nei suoi pochi anni, ma perché fragile è la vita e quella di un bambino lo è ancora di più. Ma sorvoliamo su "fragile", parola ambigua che vuole probabilmente sottintendere una permanenza ininterrotta e assai prolungata (92 giorni?) esattamente nel luogo del ritrovamento, e passiamo piuttosto ai fatti. Ovvero, passiamo alle documentatissime condizioni meteorologiche succedutesi dal 26 Novembre 2010 al 26 Febbraio 2011 su Chignolo d'Isola. Ci fu chi, tempo fa, gentilmente le mise all'attenzione dei lettori di questo blog. Sia io che voi, cari colleghi, sappiamo quanto sia raro in generale che un corpo si mummifichi spontaneamente. Tutti noi conosciamo bene quale genere di condizioni specifiche chimiche e fisiche (nonché di mantenimento...) siano strettamente necessarie perché ciò avvenga. Riguardando quel meteo ed esaminando il terriccio di Chignolo: ritenete forse che tali condizioni siano state anche solo parzialmente soddisfatte? Se sì: a quale nanosecondo, che proprio mi sfugge, fate riferimento con precisione

E ora parliamo della scheletrizzazione, o sceletrificazione. A vostro avviso, quando esattamente ritenete che si sarebbero create le condizioni perché quest'ultima avvenisse e cosa pensate che stesse accadendo, nel contempo, a quella parte del corpo in cui, piuttosto, avveniva la mummificazione spontanea? Che stranezze stavano accadendo al corpo di Yara in quei 92 giorni trascorsi, forse, tutti a Chignolo d'Isola, tra il 26 Novembre 2010 e il 26 Febbraio 2011. Non e' forse possibile che i due processi, come sappiamo benissimo sia io che Voi, vadano d'accordo come lo vanno acqua e fuoco e che il meteo, documentato in quei giorni in quella località, racconti una storia molto diversa? Anche questa, ovviamente, è una domanda retorica. Non è nevicato mica come nevica in una regione antartica! Freddo temperato, terriccio, pioggia, fanno pensare alla saponificazione, all'adipocera. Di certo non alla mummificazione, a meno che...

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830 commenti:

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ENRICO ha detto...

a Ivana

mi sembra che il quesito di Gilberto fosse un altro e riguardasse la procedura di presentazione dell'istanza di scarcerazione.

Non sono riuscito a trovare la "recente modifica dell’articolo 299 del codice di procedura penale" relativa alle nuove norme di presentazione della domanda da parte della difesa.

Comunque dai link che hai postato mi pare che tu sia più convinta della colpevolezza di MGB che della sua estraneità ai fatti

Etrusco ha detto...

E se il corpo di Yara fosse stato trasportato all'interno di un contenitore? Tra le varie cose si spiegherebbe anche quella della mancanza di danni provocati dal sollevamento della salma decomposta.
Potrebbe fungere da contenitore anche una tubazione pvc o uno scampolo di moquette avvolto.
Inclinando il contenitore il contenuto scivola verso il basso e finisce al suolo, a meno che non ci sia attrito provocato dai fluidi cadaverici essiccati che producono una certa adesività: tirando il corpo dalle braccia viene distaccato dal contenitore, infatti le maniche coprono parzialmente le mani.
Il Dna di Bossetti poteva stare sul contenitore?

PINO ha detto...

ENRICO

Se avessi letto l'articolo segnalato da Ivana, lo avrei linkato anch'io, per dare una notizia agli amici del blog.
Non mi pare che tale gesto, mi avrebbe marchiato di colpevolismo.
Ma è altro, quello che voglio porre in rilievo, circa il negato, provvisorio rilascio di Bossetti: non sussistono, secondo me, gli estremi per giustificare tale provvedimento. (reiterazione del reato, fuga, inquinamento delle prove ecc.)
Tutto questo, indipendentemente, dalla sua eventuale colpevolezza o innocenza, che sarà stabilita solo a processo.
Ciao, Pino

Vanna ha detto...

In riferimento al mancato rilascio provvisorio del B. era prevedibile: sta dentro perché fa comodo considerarlo un assassino per il dna ritrovato, un dna che è costato parecchio, è opportuno ricordarlo.

Si dovrebbe giustificare quel modo di procedere "scientifico", dispendioso e annoso, con motivazioni introvabili al momento.

Inoltre in questi tre mesi si è continuato ad affondare il personaggio e la sua famiglia con notizie periodiche sul suo ménage, sui siti aperti dal computer, sull'assenza dal lavoro quel 26 novembre maledetto...

In questa estate tiepida e piovosa l'argomento è stato costantemente
mantenuto caldo, a bagnomaria.

Rimarrà dentro per parecchio, gli avvocati dovranno lavorare con perizia certosina, altrimenti...
un altro Parolisi.
Già detto.

Buona serata a tutti.

Vanna

ENRICO ha detto...

Grazie, ALEX !

PINO ha detto...

ENRICO
Infatti, intendevo i "domiciliari" da dove non potrebbe reiterare o perseguire i reati citati.
Ho, comunque, l'impressione che sarà difficile, dato queste premesse, che Bossetti possa sfuggire dalle maglie che lo stringono da tutte le parti.

ENRICO ha detto...

a Vanna

mi trovi completamente d'accordo.

Milioni di euro spesi per annose super-sofisticate ricerche, uno straccio di " risultato" DOVEVANO pur darlo, non ti pare ?

OT
Ps: per la faccenda relativa alle "incomprensioni fra utenti" ti consiglio di lasciar perdere. Evidentemente si è creato un cortocircuito di cui alcuni noi ( me compreso) non conoscono le cause

PINO ha detto...

VANNA
Su Parolisi non c'era alcun dna.
Esisteva, invece, sul corpo di Melania, una semenogelina della quale "non si è voluto tener conto".
I casi son diversi.
Saluti cari, Pino

Ivana ha detto...

Ciao, Alex… Non so se sei colui che avevo “conosciuto” nella “posta di Giangavino Sulas”…
Io avevo letto nella seguente pagina web:
http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/codici/codiceProceduraPenale/articolo/406/art-299-revoca-e-sostituzione-delle-misure.html
“La richiesta di revoca o di sostituzione delle misure previste dagli articoli 282-bis, 282-ter, 283, 284, 285 e 286, applicate nei procedimenti di cui al comma 2-bis del presente articolo, deve essere contestualmente notificata, a cura della parte richiedente ed a pena di inammissibilita', presso il difensore della persona offesa o, in mancanza di questo, alla persona offesa, salvo che in quest'ultimo caso essa non abbia provveduto a dichiarare o eleggere domicilio.”

Enrico, non ho ancora maturato una mia convinzione riguardo alla colpevolezza (aut innocenza) del Bossetti, perché prima mi occorre una “lettura” finale globale di tutti gli elementi indiziari.
Riguardo a quanto scritto da Gilberto non sono d’accordo, perché il popolo italiano può essere considerato ” parte offesa”, ma, almeno finora, non credo abbia nominato alcun legale da cui essere rappresentato… Chi è, a tutti gli effetti, “parte offesa” sono i familiari della vittima e reputo corretto che gli avvocati della difesa siano tenuti a comunicare l’istanza di scarcerazione ANCHE ai legali della parte civile, come reputo giusto che il GIP si esprima dopo aver ascoltato i diversi punti di vista…

Grazie, Pino...
Non ho letto l'articolo citato con occhio "malizioso" vel "prevenuto", anzi in tale articolo è riportato GIUSTAMENTE anche il punto di vista dell'avvocato Salvagni...

Anonimo ha detto...

Vito
Vi abbraccio entrambi :-)

Leo
"Illuminanti" o "Illuminati"?

Vanna
Sei sempre cosi' dolce, grazie!

Enrico
Se qualcuno non gradisce la mia presenza sul blog, e' un suo problema e fara' bene a rassegnarsi. Qui sono e qui resto.

Se qualcuno comunque ti ha informato riguardo un "cortocircuito privato" tra me ed uno o piu' utenti di questo blog, ti ha mentito spudoratamente. In privato, a parte Massimo Prati, l'unico utente che ho sentito da quasi 2 anni e' stato Pino quando mi ha chiesto di intervenire. Io ho risposto parlando del caso, lui parlando d'altro. 3-4 email ed e' finita li', a giugno credo (la prova comunque, nel caso, e' nell'header delle mie email: il mio IP lascia, come dire, sgomenti...!)

Comunque si, lascia e lasciate perdere. Realmente non vale la pena di abbassarsi a certi livelli e sporcarsi le mani per respingere insulti che invece, lasciati li' a marcire da soli, la dicono tutta sul livore di chi li ha scritti. Certe frasi, certi giri di parole e i rigiri delle mie parole ad uso e consumo dell'utente scientificamente-ignorante, sinceramente, non mi toccano affatto.

Ciao. Annika

Etrusco ha detto...

Domando, ma al ritrovamento del corpo, è stata fatta una ricerca con i cani molecolari nel tentativo di risalire alla eventuale provenienza del corpo di Yara?



Antonello ha detto...

@Etrusco
No, perche' le vittime servono vive, le verita' servono morte.
In effetti e' cosi', chiaramente non sarebbe FORSE servito a molto cercare eventuali tracce a ritroso, fosse fosse che riportavano al cantiere, i cani molecolari non sono testati su piste piu' vecchie di una settimana circa e chiaramente si aveva la CERTEZZA che quel corpo li per 92 giorni "doveva" essere rimasto.
A che pro quindi impiegare i cani??? Le verita' servono morte, morte le si puo' mettere in tasca, portarsele in giro, se son vive parlano, potrebbero addirittura avere una versione, meglio quindi "non trovare una vittima morta che trovare una verita' viva".

@Annika
Forza, un abbraccio grande ai Vostri pensieri.
You'll never walk alone.

Antonello ha detto...

Mah, negati i domiciliari, anche volendo non capisco come potrebbe reiterare un omicidio ai domiciliari, fuggire men che meno, con una pattuglia alla porta ed obbligo di firma, l'eventualita' che inquini le prove??? E chi ne vede??? Ma, anche fosse, magari, almeno avremmo elementi pseudocerti di una qualche attivita'e magari qualche passettino falso???
Percio', decadute tutte le cautelari io non riesco ad immaginare che esigenze mediatiche e di isolamento, sarebbe uno scomodo "caso" di "mano lieve" nei confronti di un orco fatto e vestito.
E parlerebbe Bossetti, darebbe interviste a destra ed a manca per pagarsi gli avvocati, rivelando stranezze investigative, e' pericoloso, potrebbe persino dire la sua.

Vanna ha detto...

PINO carissimo buongiorno!

Mi sembra di ricordare che la saliva ritrovata in bocca a Melania fosse di Salvatore.

Mentre dalla semenogelina NEL corpo della sfortunata, non si è potuto (?)
estrarre dna.

Dici: "I casi son diversi", per me ci sono molti punti di contatto non per le situazioni personali femminili- maschili-geografico-ambientali e lavorative ovviamente diverse, ma per come si è "costruito" l'assassino.

Perché il personaggio Bossetti è stato "accudito" per qualche anno,non esposto al ludibrio come Parolisi,
nel frattempo il leif motiv della discrezione :
-ha accompagnato la famiglia G., e le famiglie dei giovani del luogo: tutte da mulino bianco, eccetto il B.,
-il centro commerciale di Mapello inaugurato, aperto,con tanto lavoro a molte persone;
-controlli a tappeto verso 1 sola direzione quella del dna;
-nessuna assonanza con la morte di Eddy,della ragazza indiana,di altri fatti delicati accaduti nel bergamasco;
-controlli nulli alle famiglie del luogo che ruotavano intorno al centro sportivo;
-controlli economici lavorativi dei cantieri sono stati fatti?
-collegamenti mafia-camorra-ndrangheta e il Lombardo-Veneto saltati con primati olimpici.

Pertanto, come dietro Parolisi c'era l'apparato militare italiano che doveva difendere le proprie rotte da incursioni di verità scomode, dietro il Bossetti muratore autonomo c'era da difendere un'economia brillante sostenuta dagli intrallazzi poco puliti di Alti Poteri derivanti da verità altrettanto scomode.
Esempio:
ricordi sì:
( Andreotti e il suo processo,le telefonate di Mancino e Napolitano a Palermo, il proclama colpevolista di Alfano, vorranno pur dire qualcosa).

I due casi sono collegati ai poteri forti e Bossetti è il caprio espiatorio come Parolisi e la povera Melania.

Saluti affettuosi anche a te Pino.

Vanna

TommyS. ha detto...

Una domanda rivolta a chi e' piu' ferrato in materia di procedure giudiziarie.

Nelle richieste di convalida di fermo e di custodia cautelare, il PM cosa e' tenuto a produrre come documentazione a sostegno della motivazione?

Ed in particolare nel caso di Yara il PM era tenuto a presentare, in forma integrale, i seguenti documenti:
- relazione autoptica e relative analisi tossicologiche, genetiche (complete di elettroferogrammi), chimiche,....
- relazione delle analisi genetiche da parte dei RIS e degli altri laboratori incaricati in merito all'isolamento del DNA di Ingoto1 ed alle comparazioni fatte con quelli di GG, EA e MGB (complete di elettroferogrammi)
- verbali di interrogatorio e SIT completi
- relazioni sulle indagine effettuate sui tabulati telefonici
- trascrizioni delle intercettazioni ambientali
.......?

Nella maggior parte delle indagini so che questo materiale viene messo a disposizione del GIP e delle difese (anche se tutta la documentazione presente nel fascicolo deve essere prodotta unicamente a chiusura delle indagini e richiesta di rinvio a giudizio), ma nel caso in esame poteva il PM apporre il segreto istruttorio su alcuni di essi? O era tenuto a produrli in ogni caso ed in forma integrale?

ENRICO ha detto...

Annika carissima !

sai bene ( e lo sanno bene anche Massimo Prati e Pino ) come io sia MOLTO refrattario allo scambio di mail private tra utenti del forum quindi, tranquilla !, nessuno mi ha informato di niente derrière les rideaux.

Le mie impressioni sono del tutto personali e se ho parlato di “cortocircuito” l’ho fatto in senso generico attribuendolo a motivi di ordine caratteriale di alcuni interlocutori

Ero certo che avresti continuato ad intervenire ed è questo ciò che conta. Il resto è pettegolezzo

Un affettuoso saluto anche da parte di… Marcellooo !!!

Enrico

PINO ha detto...

Vanna cara,
il tuo discorso fila solo fino ad un certo punto. Per il resto, mal si coniuga in relazione ai due casi che stiamo trattando.
La presenza di dna di Parolisi, trasmesso attraverso la saliva in bocca a Melania con un presunto bacio, fu tutto una forzatura, essendo la vita dello stesso dna, lunga...solo pochi secondi, considerata la sede di deposito.
Non si volle, invece, tener conto della presenza di semenogelina, nel condotto vaginale della donna, che poteva definitivamente scagionare il Parolisi.
Per Bossetti, esiste una situazione ben diversa: il suo dna, risulta rilevato sugli indumenti della vittima, ed egli dovrà fornire, alle autorità inquirenti, come e perchè tali sue tracce biologiche si trovassero là.
Tutto questo, naturalmente, solo dopo aver risolto, il broblema sull'autenticità della traccia bioogica, attraverso una ripetizione dell'iter di ricerca, in presenza di periti delle parti in causa, così come richiesto dal collegio di difesa.
Questa, a mio parere, la differenza fra i due casi.
Ciao e buon appetito, Pino

Massimo M ha detto...

Buongiorno a tutti.
Volevo prendere in prestito il caso Poggi-Stasi per proporre alcuni interrogativi di indagine.
Dalle unghie della Poggi è stato individuato un soggetto maschile, se non vado errato, APLOTIPOY con 5 marcatori che sono insufficenti a provare la compatibilità con STASI.
Ora volevo porre il seguente interrogativo: Ignoto1 fu individuato inizialmente grazie al tipo fatto tornare dal Perù (DG) dal quale DNA si ottenne una comparazione linea paterna APLOTIPLOY.
Su quanti marcatori è stata eseguita questa prima comparazione?
Nel caso Stasi si dice che 5 sono insufficienti ce ne sarebbero voluti 13 o meglio 16.
Nel nostro caso, dunque, 13 o meglio 16 per individuare una discendenza compatibile. Stesso vale per i figli di GG comparati successivamente.

Vanna ha detto...

Pino, mentre ti leggevo stavo mangiando e il tuo "buon appetito" mi ha fatto sorridere non poco.
Grazie, tempismo perfetto!

Sicuramente non mi sono spiegata bene, spesso sono troppo sintetica, cercherò di essere più chiara.

Anche nella bocca di Melania c'era dna di Salvatore (saliva?), mistero, certo è che quella saliva è durata parecchio, a meno che Salvatore non sia tornato lì per depositarla.
Ma è sicuro che sia stato guardato a vista.

La stessa cosa è accaduto per la semenogelina.

Sembra che fosse presente altra saliva in altri luoghi, analizzata?

Melania, che era una mamma e donna di casa, aveva sotto le unghie un dna femminile riconducibile all'estetista di manicure eseguito nel suo paese di origine e risalente a qualche giorno prima.

In quei due o tre giorni mai usato lo spazzolino per unghie?
Sono perplessa, con una bimba piccola da accudire, lo spazzolino ci vuole.

Mentre sulla biancheria stirata da Melania la sera prima c'era il dna di un ragazzetto figlio della strana coppia stranamente mai indagata.

Dov'è il punto di contatto col caso Bossetti?

E', e si trova, nella conduzione dello specifico scientifico alla ricerca di tracce epiteliali, organiche, fisiche che appare a dir poco funzionale ad un risultato che DEVE portare non alla ricerca della verità, ma all'affondo in pentola del colpevole già pronto per essere cotto a puntino.

Come il dna di Parolisi è volutamente stato fatto ritrovare, attribuito a lui ed ha costituito prova, stupida ma funzionale, perché era il marito ed evidente la moglie lo avesse, quando invece si è dovuti risalire ad altro da analizzare meglio, si è fatto il salto alla quaglia.

Il dna del Bossetti (ma veramente è il suo? non ne sono sicura) messo lì abbondantemente fresco fresco, mi permette di capire solo che, è funzionale ad incolparlo.

Se anche fosse il suo, non ci racconta perché sta lì, né che provenga da mano assassina.

Bossetti è padre e figlio di famiglia, se avesse agito per crudeltà e perversione, bisognerebbe conoscere altri precedenti nella sua vita.

Mi sembra che non siano venuti fuori, ma potrebbero sempre trovare altro ad hoc, pur di tenerlo dentro e mantenere tutti i segreti e le coperture.

E'il dna usato come prova non per trovare la verità ma per incolpare, il punto di contatto tra i due casi.

Quei dna sono serviti per coprire un mondo perverso nel quale tracciati sotterranei seguono piste nascoste e collegate tra di loro, così collegate che questo caso ha permesso di fare la " prova di campionatura dna" nel bergamasco e la prova di prendere un dna di qualcuno da usare per scopi poco puliti.

Tanto quei tracciati sotterranei sono attraversati comodamente e collegati con ogni tipo di conoscenza.

E questo mi incute timore perché ormai si sono aperti dei precedenti pericolosi.

Un caro saluto Pino.

Vanna

TommyS. ha detto...

http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/14_settembre_16/versioni-bossetti-giudice-incoerenti-4e89f1c4-3d67-11e4-8a05-562db8d64ccf.shtml

"A fronte di nessuna novità, far cambiare idea al giudice che già ha tenuto in carcere Bossetti era impresa dura. Infatti i tentativi della difesa di sollevare dubbi e fare le pulci agli indizi non sono serviti. Come sul Dna isolato da minuscole macchie di sangue sugli slip e sui leggings della vittima che per la scienza appartiene al carpentiere di Mapello. L’obiezione degli avvocati: possibile che quelle e solo quelle tracce abbiano resistito su un corpo rimasto in un campo per tre mesi? Il gip non si dilunga sul valore del profilo genetico già emerso nella prima ordinanza, sulla base della relazione del Ris. Si limita a precisare che, è vero, come indicato dall’autopsia, il corpo della vittima riportava i segni della lunga esposizione, ma la traccia era sulla parte dello slip riparata dai leggings."

Eh?!

E che tipo di leggins indossava Yara? O era una muta da sub in teflon?

Anonimo ha detto...

ot Annika non lasciare il blog.
I post che scrivi sono fatti da persona che lavora "nell'ambiente" e giustamente mette in evidenza cose che ad altri (me) possono non saltare all'occhio, e dubbi.
Grazie

Luca

Tabula ha detto...

mah. visto e considerato che all'estero il DNA da solo non abbia tutta questa rilevanza processuale, e dato che Parolisi docet certe risultanze scientifiche vengono rigirate come calzini per cucirle su misura contro il colpevole desiderato, ops, designato, mi auguro che in Italia si arrivi ben presto a mettere ordine sulla presentazione e validità della "prova scientifica", affinchè ci si allinei sui livelli di professionalità esteri.

Etrusco ha detto...

Ringrazio Antonello per la risposta.
Per me i cani molecolari dovrebbero essere usati ogni volta che viene rinvenuto un morto ammazzato, perchè possono indicare dove è avvenuto l'omicidio. Se li avessero usati qui, come minimo, si poteva capire se il corpo di Yara giaceva nel campo da più di una settimana, perchè in questo caso non avrebbero fiutato tracce, in quanto ormai disperse. Ma se la deposizione del corpo fosse stata invece più recente, avrebbero seguito una traccia e si sarebbero diretti nell'eventuale luogo dell'uccisione, con la probabilità di acquisire indicazioni su chi lo frequentava, sempre nell'ipotesi che il corpo sia stato effettivamente trasportato da questo luogo verso il campo di Chignolo.
Alla sparizione, i cani indicarono il cantiere di Mapello, ma non è detto che sia stato questo il luogo dell'uccisione, può essere stata anche solo una tappa. Se fosse stata uccisa in un altro luogo, magari indicativo per l'identificazione di uno o più colpevoli, è ovvio il disfarsi della salma presso un'altra zona, in un campo accessibile a tutti.
Dovevano utilizzarli i cani al ritrovamento. Si sono fidati di chi dichiarò che il cadavere era sempre stato li e che non c'erano segni di trascinamento, invece di tener conto del parere della gente di zona, che era opposto a questa evenienza e di considerare che le perlustrazioni erano già passate di li. C'era anche chi riferiva di aver visto un veicolo parcheggiato per diversi giorni in prossimità del campo, ma non ne venne tenuto conto perchè le varie versioni della gente erano contraddittorie tra loro.

Anonimo ha detto...

Luca

Non ti preoccupare, sono appiccicata a questo blog come un francobollo su una cartolina... della Fontana di Trevi!

Annika :-D

Anonimo ha detto...

brava Annika

leo

Anonimo ha detto...

OT

@ Annika,

ATTENZIONE ai francobolli !

Pare trasportino informazioni personali riservatissime e dettagliate

saluti

MARCELLOOOO !!!

Bruno ha detto...

Annika ogni volta che apro il blog di Massimo Prati, spero vi sia una tua lettera, sono in attesa di leggere altre tue considerazioni ed analisi.Anche di altri/e che scrivono è di molto interesse. Grazie a tutti saluti. Bruno

Antonello ha detto...

Chiedo, nessuno riesce a reperire in rete l'istanza di scarcerazione???

Bruno ha detto...

Si Antonello, sul corriere della sera di oggi c'è qualcosa di interessante, un attacco frontale alla pm ruggeri che pare si presume secondo quanto scrivono gli avvocati della diffesa di Bossetti, abbia nascosto qualcosa per poter far allontanare Bossetti dalla libertà. Tale fatto se fosse provato è di una gravità inaudita.Bruno

Antonello ha detto...

@Bruno
Si ho letto anche io, non so se una Procura possa secretare determinate parti persino al Giudice che deve decidere su un'istanza di scarcerazione e daltronde si parlava di un Avvocato molto serio, presumo abbia i suoi elementi per dichiarare una cosa del genere, forse dedotti da qualcosa che a noi sfugge.
Io credo che un Giudice che ha l'onere di decidere su una scarcerazione dovrebbe poter accedere alla "totalita' degli atti nonche' fascicoli collegati", diversamente non si capisce come possa decidere sulla gravita' delle esigenze cautelari addotte.
Non vale nemmeno il discorso del tutto arbitrario, cioe' che dovrebbe giudicare allo strenuo degli atti che quel provvedimento avrebbe generato, perche' di fatto su tutto il/i fascicolo/i interverrebbe un "personale majestatis" della Procura tutto da definire se non si volesse "arbitrario", ergo non si puo' cantarla, suonarla ed applaudirsela senza aver neppure pagato il biglietto".
Daltronde, i tempi sono stati abbondantemente "decisi" dalla carcerazione ed e' impossibile che chi chiede il fermo e chi concede la detenzione cautelare non abbiano potuto prevedere che una domanda di scarcerazione potesse essere presentata.
Mi fa ancora di piu' pensare questa richiesta di fermo non convalidata con invece l'emissione di immediati cautelari, perche' non so ma il fermo in se stesso non credo prevedesse che per qualche motivo procedurale il fascicolo dovesse essere visionato, i cautelari invece credo comprendessero che sicuramente qualcuno avrebbe chiesto la scarcerazione a qualche Giudice che quindi avrebbe dovuto e potuto, non per propria colpa, visionarlo.
Molto strano, daltronde dopo gli stralci di Ascoli e l'istituzione di fascicoli "paralleli" nidificati nei cassetti ci si aspetta un po' di tutto, ma non c'e' nessuna Procura che verifica l'operato di un'altra??? No, chiedo, se qualcuno ne sa qualcosa.

ENRICO ha detto...

ps
Antonello

non mi ero accorto che avevi già risposto...
ciao
E.

TommyS. ha detto...

Bruno e Antonello

La notizia da voi citata si riallaccia perfettamente a quanto avevo commentato il 16 settembre alle 10:19.

In particolare la notizia ANSA (http://www.ansa.it/lombardia/notizie/2014/09/16/yara-legali-bossetti-faranno-ricorso_3e4b5e35-5162-4396-a550-c8e74eb5bf6c.html) cosi' dice:

Yara, difesa attacca procura: !Nasconde atti pro Bossetti'

I legali di Massimo Bossetti, il muratore in carcere con l'accusa di aver ucciso Yara Gambirasio, attaccano la procura di Bergamo: secondo Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni nella richiesta di custodia cautelare per il loro assistito non sarebbero stati inseriti tutti gli atti che avrebbero potuto favorire la scarcerazione dell'artigiano. Lo si legge nell'istanza di scarcerazione, che è stata respinta lunedì perché a carico di Bossetti esisterebbero gravi indizi di colpevolezza e ci sarebbe il pericolo di reiterazione del reato.

Nelle quaranta pagine dell'istanza, in un capoverso si legge che "è convincimento degli scriventi che le determinazioni maturate dal gip siano, in significativa parte, conseguenza della mancata rappresentazione, come in premessa anticipato, nella richiesta di applicazione del fermo/custodia avanzata dal Pubblico Ministero, di importanti (e oggettivi) elementi la cui valutazione avrebbe condotto il Giudicante a differenti conclusioni".


Che il PM abbia il diritto di non allegare tutti gli atti di indagine nella richiesta di convalida e' giusto e condivisibile. Ma se quanto viene nascosto, se consegnato al GIP ed alla difesa, avrebbe potuto portare a decisioni differenti, e' cosa inaccettabile nell'ottica di un giusto processo e nel diritto alla difesa dell'imputato.

Quanto scritto dagli avvocati difensori e' chiaramente un attacco diretto alla Procura che in una normale dinamica giudiziaria sarebbe sicuramente controproducente (vedi Taormina nel caso Cogne). Ma se l'hanno fatto sara' perche' si sentivano sufficientemente sicuri anche in previsione di ricorso al Riesame.

E che le cose non tornino per come ce le hanno raccontate, penso siano in tanti ad averlo pensato.

Antonello ha detto...

@Tommys
Ok, ma ci sara' pure una differenza fra un gangster di Chicago ed una Procura, voglio dire, il sistema non ha nessun elemento di garanzia???

Cioe' si puo' deliberatamente utilizzare la custodia cautelare come una clava od un grimaldello???

Chi garantisce che tutto il fascicolo non riporti elementi determinanti a discarico, domani magari stralciabili, perche' non comBACIANTI con la "Teoria di Ascoli"???

Anonimo ha detto...

buonasera. stavo leggendo Il Fatto Quotidiano sul web, certo che la parolina di tre lettere (dna) viene professata come verità assoluta nei commenti.

luca

Anonimo ha detto...

Quando mai l'Accusa porta o evidenzia elementi "a discarico"?
L'avete mai visto?
Ovvio che nasconde elementi non reggenti l'impianto accusatorio, che poi io non li vedo sostanziosi, io vedo solo un sacco di "indizi" smontabili facilmente (a parte il dna che può essere abbattuto solo con una nuova estrazione e contro-verifica).

E.M.

Antonello ha detto...

@E.M.
Discutibile, si prepara l'ennesimo processo indiziario, ma per avere fondamento, un processo del genere deve contenere "indizi gravi, precisi e concordanti", ora il dna non e' un indizio grave rispetto ad un'aggressione, con successivo decesso, che si presume avvenuta il 26 novembre 2010, visto che tre mesi un dna non puo' resistere alle intemperie all'aperto, e' preciso si se ripetuto von medesimi risultati, ma purtroppo e meno male discorda, sempre rispetto ad un'aggressione od omicidio, con elementi anche scientifici, ed attualmente concorda solo con elementi di compatibilita' (le immagini dimostrano solo che il Bossetti era in zona come pero' migliaia di altri, il fatto che all'epoca fosse vivo e respirasse non e' di certo un indizio spero, lo rende compatibile come compatibili sono migliaia di altri che erano in zona in quei momenti.
Non vedo un processo fondato per omicidio, forse per depistaggio, piu' che altro a parer mio era corretto non fermare monitorandolo, figuriamoci arrestarlo, una decisione molto strana.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Sarebbe stato meglio se avesse continuato a non parlare il presunto assassino,perché qualsiasi cosa ha detto o continuerà a dire sarà usata contro di lui,sia che ricordi bene o che ricordi male,tanto c'è il suo dna sui leggins e questo per loro basta e avanza,poi ci sono gli altri indizi,fa il muratore,abita in zona,il suo cellulare aggancia la stessa cella del cellulare di Yara,e l'uomo col pizzetto e quel giorno non è andato a lavorare,detto questo cosa volete di più dalla vita? Un cynar da sorseggiare con calma, perché dopo questa sparata di motivazioni del giudice state pur certi che si parlerà di questo caso per i prossimi 5 anni.Soggetto pericoloso e in grado di reiterare secondo il parere del giudice.Ovvio che, hanno nascosto quello che era a favore dell'imputato,mica sono stupidi i signori della procura.L'amica Annika nel suo articolo parla di probabilità e non di certezze,invece chi non è del mestiere e sa ben poco sulla resistenza di una traccia ematica soggetta a tutte le intemperie parla di certezze.Non per male ma,mi fido di più delle probabilità che delle certezze,anche perché, chi parla di probabilità sa il fatto suo,e fino ad ora nessuno è stato in grado di smentirla,cosa di cui dubito che possa accadere.Buona notte a tutti.

Anonimo ha detto...

Ma sì, come al solito si farà un processo, l’imputato verrà condannato in primo grado (è difficile che se la cavi, per i motivi che sapete tutti), e poi ci sarà un Appello, che potrebbe assolverlo ma non è detto, dipende da tanti fattori, con le eccezioni spaventevoli che voi ben conoscete nei casi da voi trattati. Anche se i nuovi giudici della Sezione d’Appello lo assolvessero, con accoglimento di nuove perizie, c’è sempre in agguato la Corte di Cassazione che può/potrebbe mandare tutto a monte, come in tante situazioni ultranote e chissà in quanti meno note. Tutto dipenderà dalle pressioni della parte civile, ahimè.

E.M.

magica ha detto...

non mollano l'osso , pena la insurrezione dei media che vogliono un capro espiatorio . con tutto il denaro speso e i tempi che ci hanno messo per prendere un colpevole adatto al caso ,, non mollano nemmeno se bossetti risultasse figlio di suo padre G B . TUTTO QUESTO CI INSEGNA A COMPORTARCI SE ne avessimo bisogno (perchè non si sa mai )stare in campana , ci sono persone che hanno diritto di ucciderti . assieme alla tua famiglia .. una rovina !

Anonimo ha detto...

E M
Ritengo molto probabili le tue previsioni, ma con una variante: se fossero ripetute le operazioni di repertamento e dell'iter protocollare che ha determinato il dna incriminante, prima o durante il processo (se ci sarà,) saranno i risultati di tali operazioni a segnare la sorte del giudicato.
D.S.

TommyS. ha detto...

Antonello

IL caso Rea (al quale tu fai riferimento con la "Teoria di Ascoli") era ben differente. Vi era, ne sono convinto, una verita' che alcuni hanno voluto a tutti i costi non emergesse perche' avrebbe forse portato a conseguenze gravi. Gli altri, difesa inclusa, si sono piegati, in modo piu' o meno elegante, al volere dei primi. Ed allora quello che si trovava nel fascicolo del PM e' stato utilizzato, anche negando l'evidenza scientifica e tecnica, unicamente contro il colpevole designato. Ma anche altri elementi sono stati tenuti celati grazie al fatto che si trovavano ben custoditi, forse, in altri fascicoli non chiusi e non portati a processo.

A Bergamo invece, oso sperare, si sono verificate altre dinamiche. Dopo anni di molto dispendiose indagini, il PM doveva rendere conto del suo operato ai suoi superiori, e cosi' sino ai vertici dello Stato che della spending review hanno fatto una bandiera. Serviva a tutti i costi un risultato concreto da portare ed allora quando si e' balenata una possible soluzione hanno deciso di seguirla a tutti i costi, pur sapendo che, forse, molti elementi di indagine (sia di tipo tradizionale sia di tipo scientifico) la contraddicevano o rendevano dubbia. Ma avevano ed ancora hanno la speranza di trovare altri elementi indiziari che sorreggano il castello accusatorio, sapendo al tempo stesso che quanto nelle loro mani forse non potrebbe reggere in giudizio. Per il momento usano la custodia cautelare come vero e proprio "grimaldello" (vizio condiviso da molti procuratori) e tengono da parte tutte le risultanze che potrebbero smentirli. Ma prima o poi dovranno tirarle fuori o di propria volonta' o perche' costretti da un giudice.

Non so proprio come potra' svilupparsi la vicenda giudiziaria. Forse un primo assaggio potremo averlo con il Riesame. Ma forse dovremo aspettare il rinvio a giudizio (magari senza passare dall'udienza preliminare). E non escludo che a quel punto la difesa possa richiedere il giudizio abbreviato subordinato a perizie scientifiche (DNA) e tecniche (celle telefoniche) che il GUP dovra' affidare a periti del tribunale (che questa volta spero saranno veramente autorevoli ed imparziali). Non credo difatti che un dibattimento possa portare a qualcosa in piu' vista l'assenza di testimoni (quelli dei quali i media al momento parlano, a quattro anni di distanza dai fatti, non possono essere tanto attendibili) e di ulteriori riscontri d'indagine.

Se gli "indizi" scientifici e tecnici reggeranno anche nell'abbreviato per Bossetti non ci sara' alcuna speranza. Ma se invece mostreranno le proprie debolezze l'indagato potra' ottenere il proscioglimento molto prima.

Vanna ha detto...

Gentile Tommy S. buongiorno, affermi che le dinamiche del caso Rea sono differenti da quelle del caso Yara, a mio parere sono diverse solo nelle "dinamiche": spostamenti, persone, luoghi, ritrovamenti...

Per quanto riguarda il mondo potente che sta dietro questi fatti drammatici con la sua economia, i suoi segreti..., i metodi di copertura sono identici.

Concludi con:
"Se gli "indizi" scientifici e tecnici reggeranno anche nell'abbreviato per Bossetti non ci sara' alcuna speranza. Ma se invece mostreranno le proprie debolezze l'indagato potra' ottenere il proscioglimento molto prima."

Condivido le due ipotesi e, da come si svolgerà il tutto, si capirà Cosa c'è dietro.

Ovviamente è un parere personale, mi auguro che sia un parere fallace.

Vanna ha detto...

Enrico, vedi che ci sono piste differenti dalla solita a sfondo sessuale, in questo caso la pedofilia, che pure viene sempre e solo considerata.

Condivido il tuo parere riguardo la posizione del G. che appare poco chiara nell'ambito dei suoi rapporti con Locatelli.

E il "muratore" Bossetti è la pedina che si sta giocando.

TommyS. ha detto...

Vanna

Chi ha mosso i fili della vicenda Rea stando dietro le quinte, a mio modesto parere, appartiene ad un potere molto persuasivo che non credo proprio stia, alla pari di altri poteri, dietro anche a questa vicenda.

Si e' arrivati a Bossetti perche' il sistema aveva bisogno di un colpevole e Bossetti era colui che meglio rispondeva all'identikit (genetico e indiziario in genere) che avevano gli inquirenti. Sono anche speranzoso che gli inquirenti stessi siano davvero convinti che Bossetti sia il colpevole tanto cercato ed adesso stiano cercando di far quadrare il cerchio (che purtroppo assomiglia ad un triangolo) nonostante i probabili dubbi da loro stessi covati.

Questo non toglie che, ammesso Bossetti sia estraneo alla vicenda, i veri colpevoli abbiano in qualche modo esercitato pressioni affinche' le indagini non prendessero la pista giusta o, anzi, dopo averla presa, ad un certo punto sbandassero. E, fosse cosi', sarebbe probabile che costoro si trovino in posizioni tali da poter esercitare davvero quelle pressioni.

Ma un depistaggio generalizzato su tutta l'indagine non credo sia stato effettuato come nel caso Rea.

Nell'ottica che ti ho rappresentato, personalmente mi domando se possa avere un significato la recentissima aggressione subita dalla sorella di Bossetti (non sembra sia stata la prima). Si tratta di una semplice degradazione della societa' civile che deve sfogare i propri istinti repressi contro il mostro di turno, o piuttosto ha altri significati e scopi?

Antonello ha detto...

@Tommys
La "Teoria di Ascoli" al pari di quelle di Macchiavelli, di Euclide, ecc. e' destinata a far "Dottrina" di caratura "Costituzionale" in merito.
Una "Corrente travolgente di pensiero", pensiero limpido e composto da alti concetti "Juri poco prudenziali", cioe' che "l'importante e' far emergere solo cio' che porta l'acqua al proprio mulino, utilizzando anche le leve psicologiche di massa per il tramite dei metamedia", una novella assoluta di livello.
Di tutto il resto frega n'emerita mazza naturalmente, ma vale solo se si applica a poveracci, un processo indiziario "non fondato" nei confronti di un sospettato d'eccellenza ancora lo devo vedere, naturalmente con corna, paternita', senza parlare poi di pedoporno prostituzione, a parte che verrebbe nominato "Salvatore" della Patria in due secondi, immunita' di serie.
Trovo invece un po' di analogie fra i due casi, come diceva Vanna, con le riserve di cosa ancora si spera venga spubblicato da-i-nedia.
La percezione e' sempre la stessa, di avere a che fare con verita' dimenticate, sottovalutate a vantaggio della Vera Verita' Assodata e Convinta.
Ed intanto i poveracci in isolamento ci vanno, ci restano ed a giudizio vengono portati e sentenziati.
Pregherei i poteri di non farmi mai arrivare nella loro stanza dei bottoni, perche' il giorno che riesco a metterci piede porterei con me, raggomitolato in tasca, Mimi' Metallurgico, un simpatico Cobra affamato a cui piacciono i disonesti salati, un piccolo antifurto inesorabile.

Anonimo ha detto...

come mai non vengono pubblicati i commenti??

Luca

cuccunuru ha detto...

Aggredita la sorella di bossetti
http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/14_settembre_18/aggredita-sorella-bossetti-l-agguato-garage-secondo-c9f4b882-3efa-11e4-97e5-7c54525b65fe.shtml

Alessandro

Vanna ha detto...

La notizia del pestaggio della donna apre a spiragli che non erano stati affrontati, visto che il periscopio è stato usato solo per il dna e la pedofilia.

Non so se è stata fatta una lettura "antropologica" della società del luogo, perché questo fatto gravissimo su una innocente, già vessata dalle chiacchiere di un padre presunto, la dice lunga sull'aria che tira.

Altro che "discrezione" di un ambiente altamente civilizzato, nel quale chi sa non parla e chi difende il proprio fratello, la propria madre, la propria famiglia da accuse infamanti viene pestato.

Dovrebbe esserci intorno a questa famiglia un cordone di solidarietà, perché se anche la Ester ha avuto una storia extraconiugale e non l'ha detto, ha mantenuto la sua famiglia unita.

Chi può arrogarsi il diritto di lanciare la prima pietra?

Soltanto chi ha paura che la verità possa venire a a galla.

Tutta questa storia punta l'indice sul significato stesso racchiuso nel simbolo della FAMIGLIA che si vuole distruggere.

La FAMIGLIA è il più importante nucleo della società e solo chi non ha valori morali può metterla in crisi.

Mi sembra di capire che la famiglia Bossetti-Arzuffi abbia mantenuto la sua unione, alla faccia dei panni sporchi che qualcuno ha steso al sole.

Invio la mia umana solidarietà alla sorella di B.

Anonimo ha detto...

stamattina su rai1 uno c'erano il biavardi la bruzzone (colpevolisti)
e meluzzi non innocentista.Era il programma della eleonora daniele (la raccomandata)
l'ho visto per un attimo ma è stato esilarante. il biavardi : c'è la prova regina (dna) quel giorno era a casa, non al lavoro...
la bruzzone: deve stare li è il suo posto (galera)
sul dna il meluzzi ha detto che è una probabilità e vedere la faccia da c..o della conduttrice non ha prezzo....
poi sempre il buon biavardi ha detto che non bisogna dividersi in colpevolesti ed innocentisti, il Bossetti è il presunto colpevole...
disse il direttore del giornaletto che finora non ha fatto altro che dipingere un mostro ( i mostri se si leggono altre storie).
non un articolo di dubbio o altre piste.
Ci fossero in Italia programmi con la stessa foga, lo stesso "spulciare" su altre cose, saremmo molto piu avanti.
certo che vedere sti personaggi in tv a sparlare, ad imboccare chi l sente è squallido.
nellìaggressione alla sorella del Bossetti loro hanno una colpa

luca1

Antonello ha detto...

@Luca1
E' anche peggio di come giustamente pensi, sono storie anche create apposta per tenere l'attenzione delle casalinghe di Voghera su altro che non siano le porcate "porcellumate" che sta facendo la politica, stretta fra scandali Expo', Mose, sempre inchinata a sud ai voleri dei serbatoi di voti ed a nord ai diktat tedeschi che non si capisce proprio perche' non si fanno i c...i loro guardandosi ben benino la trave, ma anche qui sono diktat che arrivano dall'esterno o sono interessi sono protetti dall'interno??? E' il gioco delle tre carte, crisi trasversale, crisi creata, crisi sfruttata.
Questi invece sono programmini (software???) che sono fatti apposta per far pensare ad altro ed incanalare un giustizialismo di cui la politica ha giustamente il terrore.
Ergo, in Ucraina gia' uno in giacca e cravatta lo hanno trascinato a forza e buttato in un cesto di spazzatura portandolo in giro per tutta la citta'.
A qualcuno mi sa che un giretto non gli farebbe male neppure in Italia.

ENRICO ha detto...

Riguardo all’aggressione subita dalla sorella del Bossetti , voglio sperare che la famiglia Gambirasio - della quale è stata sempre sottolineata la dignità, la riservatezza e soprattutto il grande impegno cattolico - sia stata la prima a condannare questo incivile , violento e infame gesto messo a segno verso una persona innocente la quale, coinvolta ( a torto o a ragione) DI RIFLESSO in una drammatica vicenda familiare, sta già vivendo momenti durissimi

Aspetto che il nostro "strabiliante" sistema informativo ce ne dia notizia !!!

Vanna ha detto...

Enrico!
sono d'accordo!

Vanna

Anonimo ha detto...

@antonello hai capito cosa intendevo.

luca1

ENRICO ha detto...

a Luca 1

non ho visto la tv ma se, come dici, stanno già mettendo in campo le truppe cammellate (il biavardi, la bruzzone ed il falso innocentista meluzzi) in attesa dello “sbarco” di Vespa & Co, vuol dire che “c’è del marcio in... quel di Brembate”

Antonello ha detto...

@Enrico
Condivido, ed aggiungo che anche una bella Conferenza Stampa della Procura che serva a distendere gli animi non sarebbe cosa inutile.
Sara' difficile ma io voglio pensare che a Bergamo qualcuno sia in grado di dichiararsi garantista almeno nel minimo sindacale, dopo le certezze illuminanti, le corna esposte inutilmente non si capisce per quale motivo, le sventagliate supposte visite del Bossetti a siti porno ed in un caso ad un link pedo.
Non si vede poi che diavolo possa centrarci la sorella di Bossetti, evidentemente non e' solo la Procura a remare verso le sue convinzioni ma anche l'ambiente che si permette di creare non mi sembra abbia jntenti diversi che avvelenare il clima e preparare la forca giustizialista, senza neppure che venga instaurato un regolare processo.
I Tex Willer sono ad ogni angolo, ergo, anche volendo, come fai a scarcerare Bossetti lasciando che affronti un processo regolare, se sara', da uomo libero??? Gli hanno prenotato il patibolo a partire da annunci tweeteriani.
Mai visto tanta ignoranza.

Bruno ha detto...

Adesso è venuta fuori la notizia che Bossetti pregava sulla tomba di Yara, e se anche fosse che male ci sarebbe. O anche questa è diventata una prova contro di lui? Bruno

Anonimo ha detto...

Bruno
dove hai letta questa notizia?

Mimosa ha detto...

Sono sicuramente da condannare con tutte le forze le aggressioni alla gemella di Bossetti (chissà poi perché a lei, e sempre sotto casa dei genitori e non sotto casa propria), che non ha alcun torto nel suo convincimento sull’innocenza del consanguineo. Convinti o non convinti dell’estraneità di un nostro congiunto, ognuno di noi offriremmo la medesima versione ai media.

Quello che sta dietro, come giustamente ha abbozzato Vanna, è veramente preoccupante. È gente del paese? Del circondario? Sono venuti da fuori?
Se sono atti di intimidazione, perché non limitarsi a danneggiare la sua auto, per esempio, invece di accanirsi fisicamente su una persona indifesa?
Però, che senso hanno questi attacchi?

Vanna, tu supponi che “si voglia distruggere” la famiglia intera? A quale pro?
Solo per paura “che la verità possa venire a galla”?
Sarebbe una mossa avventata, sconsiderata, non pensi che gli investigatori sono già sulle loro tracce? Se non lo pensi, allora, forse, supponi una silente connivenza … e ciò non mi rasserena né mi garba.
Ma quale “verità”? che il sequestro e l’aggressione di Yara sia una ritorsione nel mondo dell’edilizia? Nel mondo dei ‘potenti’ costruttori? Potrebbe essere. E allora il centro è il padre della bambina. Inutile girarci intorno.

E come non potrebbe venire a galla se si intimoriscono i famigliari del “presunto colpevole”?

Mimosa

PINO ha detto...

L'aggressione è da condannare già per se stessa.
Ma nel caso specifico il reato riveste particolare gravità perchè originato da insensato, proditorio, pseudo giustizialismo.
E le FdO, dovrebbero, con la massima celerità, fermare sul nascere, con l'arresto degli scellerati, quello che potrebbe essere il segno di un fenomeno contagioso.
A parte la colpevolezza o meno, di un membro di essa, mi dichiaro solidale con la famiglia Bossetti, per il suo diritto civile al rispetto per la propria privaci, e l'integrità fisica.
Pino

Vito Vignera da Catania ha detto...

Se non è un attacco alla famiglia c'è veramente di che essere preoccupati,troppo tempo e troppi soldi spesi per poter rimanere a bocca asciutta,qualcuno da poter mandare al patibolo dovevano trovarlo,gli restava l'ultimo dei 18.000 da controllare,ed ecco come per magia che esce fuori dal cilindro il nome dell'assassino.Episodio riprovevole l'aggressione alla sorella,cos'è,forse a qualcuno incomincia a tremare la terra sotto i piedi?probabile, gente che non vuole che si arrivi a scoprire la verità,quella verità che fino ad ora la procura vuol far credere di aver scoperto grazie al dna di ignoto uno.Colpevole la madre per aver tradito il marito,colpevole il figlio per aver ucciso Yara,ora è colpevole anche la sorella che difende il suo fratello gemello,povera famiglia Bossetti,tutti colpevoli e ancora non è iniziato il processo.L'ingiustizia avanza e continua a mietere sempre più vittime.Buona notte a tutti.

Antonello ha detto...

@Vito Vignera da Catania
Anche qui c'e' da pensare:
"...dovevano trovarlo,gli restava l'ultimo dei 18.000 da controllare,ed ecco come per magia che esce fuori dal cilindro il nome dell'assassino. ...".
Il mio personalissimo dubbio e' che il Bossetti fosse saltato fuori invece da un pezzo e che il 18millesimo dna sia poi slittato, come per magia, all'ultimo posto, riconsegnando tempo utile agli inquirenti per monitorarlo.
Non mi occupo di statistica ma sarebbe interessante calcolare quante probabilita' si hanno, su 18.000, che un dna utile possa essere analizzato appunto come 18millesimo.
Direi anche giusto fosse, niente da dire, perche' se veramente quel casuale 18millesimo era molto simile, tanto che poi per il tramite suo, si sarebbe arrivati ad ignoto1 era ancor piu' utile monitorare che non arrestare.
Giunti pero' poi alla comparazione e, fatte le riserve di rito, conclamato l'ignoto1, forse li, nessuno avrebbe piu' potuto tardare provvedimenti.
Credo siano piccoli accorgimenti investigativi per dar modo di creare ulteriore humus probatorio, poi evidentemente non saltato fuori.

Bossetti, se innocente, era uno che si era appassionato al caso, forse aveva anche provato a tentar di dipanare anche lui la matassa del caso Yara, forse, anche lui come capita a noi, era portatore sano di questa passione per le ricostruzioni, faceva ricerche su Yara, pregava sulla sua tomba, forse poteva aver trovato lui stesso qualche filone edile che poteva averlo allertato.
Ed allora s' illumina ad intermittenza quel "nei cantieri girava la voce, data come assodata, che Yara fu colpita per una vendetta trasversale diretta a suo padre".
In quel senso, se avesse cioe' imboccato disgraziatamente il filone del potentato anche lui si doveva essere illuminato ad intermittenza, andava insomma "intimidito, isolato e reso innocuo".
Come anche possibile che, a conoscenza di qualche segreto sul caso Yara, sempre piu' alla ribalta nazionale, avesse potuto "esagerare nelle richieste".
Perche' se escludiamo il contatto "terzo", e se dessimo per assodato che Bossetti possa essere ignoto1, qualcosa a quel punto dovrebbe sapere per forza, e c'e' anche quella lontana possibilita' da verificare, d'accordo il suo dna non puo' aver resistito nei leggins per 92 giorni, ne' negli slip, ma se veramente fosse il suo potrebbe aver scoperto il corpo prima degli inquirenti, averlo depistato per conto terzi, potrebbe in quel caso, che non possiamo escludere, sapere qualcosa di importante.
E chi puo' sapere, Ascoli insegnerebbe, andrebbe "accuratamente recintato e zittito".

Anonimo ha detto...

I due casi Rea e Gambirasio, carissima VANNA, hanno tante cose in comune, ma una in particolare: la negazione al DIRITTO fondamentale della vittima a forensic tests CONFERMATIVI dal risultato limpido e trasparente!

Oggi ci si meraviglia dell'attacco alla sorella di Bossetti. Giusto, una vera disgrazia! Ma nessuno si meraviglia ancora del fatto che sono settimane che lo stato Italia permette che Ester Arzuffi venga chiamata pxxxxxa pubblicamente e che Massimmo Bossetti venga tenuto in isolamento in carcere con l'accusa di omicidio, IL TUTTO SENZA ALCUNA PROVA SCIENTIFICA CHE TALE POSSA CHIAMARSI.

NO, IL DNA NON E' MAI UNA PROVA (perche' MAI cronologicamente certo), E MENO CHE MAI LO E' IL PRESUNTO DNA DI IGNOTO 1. Infatti, non costituiscono prove e neanche indizi:

1. una traccia di DNA su lycra e/o spandex (LYCRA O SPANDEX???) esposta a presunti 92 giorni all'aperto e a contatto diretto con il terreno (92 GIORNI????)

2. un DNA privo di RNA

3. un qualunque esito del fallibilissimo Hexagon Obti

4. 1/2 mummificazione sotto la pioggia (tanto strana quanto 1/2 scarnificazione sotto i 5°C...)

5. il terriccio di Chignolo (!)

6. un qualsivoglia surreptitious DNA come campione di confronto

7. un DNA non testato per DNA methylation

Se realmente si vuole dimostrare senza ombra di dubbio che il DNA di Ignoto 1 appartiene a Massimo Bossetti, tutti i punti qui sopra elencati devono necessariamente essere affrontati e risolti, perche' lasciati cosi' come sono non fanno altro che creare fortissimi e legittimi dubbi sulla serieta' delle procedure d'analisi e sui loro risultati. Questo proprio da me che non solo certe analisi le svolgo personalmente, ma le dirigo anche. E allora, perche' non placare gli animi di una folla inferocita ed offrire quei leggings e quelle mutandine ad un laboratorio indipendente per una ripetizione trasparente dell'estrazione e del confronto del DNA in questione? Se davvero tutto e' stato fatto a puntino e nessuno ha niente da nascondere, non vedo problemi a procedere in maniera pubblica ed imparziale, giusto?

Annika

Vanna ha detto...

Ciao Mimosa, ti risponderò più tardi, sto uscendo.

Di fretta mi è venuta una curiosità: vista l'esperienza a ritrovare e mappare i dna che ormai lì nel territorio hanno acquisito, mi chiedo se addosso alla sorella sono state rilevate tracce?

Ci hanno pensato, oppure, visto che è un affare di famiglia, si devono preoccupare i diretti interessati a pagare i laboratori?

Anonimo ha detto...

Leggo che i vigliacchi l'hanno aggredita in 3. Hanno atteso che la donna entrasse in garage, forse appostandosi per compiere l'agguato. Che facce hanno, chi sono quelle persone che hanno il fegato di aggredire una donna in tre riempendola di calci sulla pancia?
Qui non si tratta solo di un'escalation di rabbia. Episodi di rabbia accadono da sempre verso le famiglie coinvolte(indirettamente) in casi di omicidio, basti pensare a quante persone piace appostarsi fuori le case per insultare il mostro di turno,ma non credo si sia giunti mai a questo livello.
Mi auguro si possano visionare filmati di videosorveglianza e che tali individui vengano trovati al più presto. Non liquiderei in fretta e furia il fatto. Potrebbe esserci dell'altro. Per quanto ne sappiamo potrebbero essere anche intimidazioni per non far parlare l'indagato.
Una donna picchiata da 3 persone... Non è normale. Solidarietá alla famiglia Bossetti, in particolar modo alla sorella e al papá in ospedale.
Un caro saluto a tutti voi
Kiba

TommyS. ha detto...

Quando vado a dormire la sera o quando mi preparo per uscire al mattino, rimugino spesso su quelli che sono i miei interessi del periodo. Ed in questo periodo penso spesso al caso di Bossetti. Vorrei allora parlarvi delle mie elecubrazioni.

In questo blog quasi sin da subito si e' parlato in merito ai dubbi sulla colpevolezza di Bossetti, partendo soprattutto da quanto ha sempre dichiarato Ester Arzuffi. E molte volte ci si e' chiesti come mai la difesa non abbia portato al giudice i risultati di un eventuale test di paternità tra Bossetti ed il padre anagrafico Giovanni. La conclusione quasi da tutti condivisa e' quella che, indipendentemente dagli esiti del test, Bossetti rimarra' in carcere in quanto il suo DNA (genotipo) coincide, stando a quanto portato dal PM, con quello del famoso Ignoto1. E questo, credo, e' indubbio e cosi' sara' fintanto che non sara' possibile per la difesa dimostrare che la ricostruzione del genotipo di Ignoto1 presenta delle falle e degli errori di procedura. Ma per questo bisognera' aspettare che un giudice nomini dei propri periti imparziali affinche' provino a loro volta ad estrarre ed isolare quel genotipo dai reperti biologici rimasti od in alternativa verifichino attentamente tutte le procedure seguite chiedendo ai differenti laboratori tutto il materiale a loro disposizione. In pratica bisognera' aspettare o l'udienza preliminare (difficile) o il giudizio, anche nella forma abbreviata.

Cosa puo' fare allora la difesa nel frattempo?

Sicuramente ha potuto fare ben poco dopo il fermo (16 giugno) e l'ordinanza di custodia cautelare del GIP Maccora (19 giugno). Il codice di procedura penale indica in dieci giorni il termine massimo per l'impugnazione del provvedimento e la richiesta di riesame. Ed in soli dieci giorni e' difficile che la difesa abbia potuto esaminare tutti gli atti alla base del provvedimento ed i particolare, tramite il proprio consulente (Gino, nominato dopo alcuni giorni), quelli relativi alle indagini genetiche.

Cosi' mi spiego come mai abbiano presentato richiesta di scarcerazione allo stesso GIP. E ben sapendo che il GIP difficilmente avrebbe potuto tornare sui suoi passi, e' anche comprensibile che non abbiano voluto portare davanti a lui delle motivazioni approfondite oltre a quelle relative ai risicati riscontri d'indagine tradizionale. Meglio giocarsi le poche carte a disposizione davanti ad un altro giudice, possibilmente di livello superiore al GIP di Bergamo che quotidianamente lavora a stretto contatto con la Procura (e la Corte d'Appello per il tribunale di Bergamo e' quella presso il Tribunale di Brescia, mi sembra). Con la nuova ordinanza del GIP Maccora i tempi a disposizione per l'impugnazione sono nuovamente ripartiti e gia' gli avvocati hanno annunciato l'impugnazione.

Continua

TommyS. ha detto...

Continua

Ma cosa potranno portare davanti al giudice del Riesame di differente rispetto a quello portato nella richiesta di scarcerazione? Ben poco, considerato che il punto forte della Procura è la coincidenza del DNA di Bossetti con quello di Ignoto1. E difficilmente potranno parlare ad un giudice di dubbi sulle procedure del RIS e degli altri laboratori nell'arrivare al genotipo di Ignoto1. Tema troppo difficile sebbene la "prova" del DNA sia oramai entrata da tempo nei processi.

Meglio allora seguire un'altra strada piu' comprensibile anche se indiretta. E ribadisco nuovamente che il test di paternita' con Giovanni Bossetti da solo non basta ad instillare il dubbio.

Ritorno allora su una questione da me gia' evidenziata.

Per il PM le indagini genetiche condotte hanno condotto a dire che Ignoto1 è con certezza figlio di Giuseppe Guerinoni. Ed allo stesso tempo è con certezza figlio di Ester Arzuffi.Ma cosa capiterebbe se da un confronto congiunto del genotipo di Ignoto1 con quelli di Guerinoni ed Arzuffi, risultasse che Ignoto1 non e' figlio di entrambe le persone (se i difensori si dicono convinti dell'innocenza di Bossetti e' perche' si fidano di quanto ha sempre dichiarato Ester Arzuffi)? Quante probabilita' vi sono che si verifichino queste tre condizioni? Nessuna, ve lo dico io. E la conseguenza diretta sarebbe che il genotipo di Ignoto1 è farlocco, inesistente, frutto di molteplici amplificazioni e dalle combinazione statistica dei risultati da queste evidenziati. Aggiungere poi i risultati del test di paternita' con Giovanni Bossetti sarebbe il colpo finale.

Questo sarebbe un argomento facilmente capibile da un giudice, anche se di Corte d'Appello.

Fosse veramente cosi' Bossetti verrebbe immediatamente rilasciato con uno "sputtanamento" galattico della Procura.

Se invece la difesa questa verifica l'avesse gia' fatta, con il risultato che effettivamente Ignoto1 e' figlio di Guerinoni e Arzuffi, allora vedo ben poche speranze per Bossetti sia in occasione del Riesame sia nel futuro giudizio, perche' vorrebbe dire che il DNA di Bossetti si trovava effettivamente sugli indumenti (e sul cadavere?) di Yara. E giustificare questa cosa davanti ad una Corte d'Assise o GUP sarebbe impresa impossibile.

TommyS. ha detto...

Ciao Annika

Quanto vai dicendo da molti giorni e' sacrosanto ed indiscutibile.

Purtroppo, portare queste considerazioni davanti al GIP od al Riesame non credo possa portare a scagionare Bossetti dalla accuse mossegli. Bisogna per forza aspettare il rinvio a giudizio per presentare una relazione tecnica e richiedere la nomina di periti della Corte. Perche' se lo dicesse solamente il consulente della difesa, verrebbe sempre considerato un escamotage da legulei di secondo ordine che vogliono solamente evidenza mediatica. Il RIS (ma anche la Scientifica della Stafanoni) ed il PM si' che sono imparziali. Ci si puo' fidare solamente di loro.

P.S. Ammettendo la mia ignoranza in materia ho cercato di capire cosa tu intendessi per " DNA non testato per DNA methylation". Ho trovato allora "Potential forensic application of DNA methylation profiling to body fluid identification". E' giusto?

TommyS. ha detto...

In un commento all'articolo di ieri del Corriere ho letto una cosa interessante della quale pero' non ho trovato conferma da nessuna altra parte.

E' apparsa mai la notizia che il DNA di Bossetti fosse gia' stato consegnato al laboratorio di Pavia prima del "trucchetto" dell'etilometro?

Anonimo ha detto...

Adesso si esagera in sensi inverso.
Sono bufale di origine personale!!!

TommyS. ha detto...

Anonimo

Se ti riferisci a quanto da me commentato rileggi la mia premessa sul fatto che sono elucubrazioni personali.

Libero di leggerle e condividerle come anche di criticarle.

Anonimo ha detto...

E' al COMMENTO da te letto che mi riferivo. Comunque avrebbe dovuto già apparirti assurdo, il solo considerarlo, oltre che riportarlo.

Antonello ha detto...

@anonimo
Non pero' l'ipotizzarlo, una Procura credo non possa materialmente ripercorrere i tempi mediatici, non riuscirebbe ad avere una qualche funzionalita', deve
Oter lavorare all'oscuro, ritorna allora in discussione che su 18.000 test di dna si fa tornare dall'estero il portatore sano proprio del 18millesimo, che potrebbe essere stato gia' fatto da molto, ma tenuto per ultimo motivando il tutto con un errore e procacciandosi di fatto tempo utilissimo all'oscuro di eventuali monitorati, ed aggiungo io anche giustamente nel caso di sospetti veramente fondati su un caso come quello di Yara.
E guarda caso il 18millesimo riconsegna esito "simile" o compatibile comunque con ignoto1, significando che doveva esserne parente ed il via alla ricerca, ai titoloni, ed alla pubblicazioni di dati comunque giustamente gia' verificati a monte
Da li la linea paterna e l'arrivo a Bossetti, la domanda pero' che nasce spontanea e' quando???
Tutto questo non mi sembra comporti una qualche violazione od accusa, correggimi se sbaglio, anche un inquirente deve avere dati e convinzioni certe prima di fare una Conferenza Stampa e richiedere un fermo, o no???

@Tommys
Se Bossetti risultasse padre naturale del padre anagrafico avremmo la novella di un uomo figlio di due padri naturali, e cio' basterebbe eccome ad insinuare un legittimo, mi sembra, e ragionevole dubbio sulla reale estrazione del dna corrispondente ad ignoto1 e quindi sulla reale corrispondenza fra chi ha potuto aggredire Yara ed il Bossetti.
La metodologia di estrazione del dna di ignoto1, se c'e' stata, non sembra proprio forensicamente ineccepibile, gli stessi inquirenti in un articolo ho letto che hanno ammesso difficolta' oggettive.
Inoltre appare strano che non si sia potuto estrarre un RNA, come ci ribadisce Annika, od origine da una traccia che invece avrebbe restituito un qualche dna, in ultimo appare improbabile la persistenza di un dna esposto per 92 giorni alle intemperie.
Tutti insieme credo siano controdeduzioni, di caratura scientifica ed anche logiche, che non credo possano lasciare imperterriti nel fondato dubbio, ergo anche chi e' convinto, solo su queste basi (poi se ve ne sono altre sono da valutare).
Due padri non li ha nessuno al mondo, se non si inventano qualcosa in provetta, tale da tramandare le certezze di uno con i dubbi dell'altro riuscendo a farli convivere nella coscienza di non dover mai soccombere uno all'altro.
Non so se e' chiara l'ironia a fin di ragionamento.
Se Bossetti dovesse risultare ANCHE figlio del padre finore anagrafico, a quel punto, si aprirebbero voragini di dubbi obbligatoriamente da dipanare in ordine al protocollo di estrazione dei due test, di cui chiaramente con certezza restituirebbe una qualche limpida certezza solo quello fra vivi e sempre presenti ed identificabili, e sarebbe ripetibile all'infinito, forse meno male e forse purtroppo, solo quello fra il padre anagrafico ed il Bossetti.
O sbaglio???

Ivana ha detto...

Non so ancora se sarà possibile una riestrazione (del materiale biologico ritrovato sull'indumento intimo di Yara) che la difesa del Bossetti richiederà (come annunciato tramite un'intervista televisiva).

Comunque, è chiaro che le primissime analisi (a partire dall'estrazione del materiale biologico) siano state eseguite senza “contraddittorio” semplicemente perché, all'epoca, non c’era alcun indagato.
Ovviamente, poiché mancava l’indagato, l’unico contraddittorio possibile era con la parte civile (i Gambirasio) e con  gli esperti della parte civile; credo che quando si ha a che fare con un accertamento irripetibile, il pm debba comunicare con precisione a tutte le parti (in questo caso alla parte civile) quando e dove avverrà l'accertamento, in modo che possano essere presenti gli interessati e ritengo che ciò conferisca validità giuridica all’atto; ovviamente le analisi dovranno essere ben documentate nel rispetto dei protocolli della comunità scientifica e se sarà stato rispettato ogni vincolo formale e se, nel contempo, saranno stati rispettati i canoni analitici, ci sarà una documentazione specifica ben custodita, chiara ed esaustiva, che la difesa del Bossetti potrà esaminare, per cui quelle analisi dovrebbero, comunque, essere valide a tutti gli effetti.

Anonimo ha detto...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/19/yara-testimone-giorno-dopo-scomparsa-sorvolai-il-campo-il-corpo-non-cera/1126891/

luca

magica ha detto...

OK . MA SE LE ANALISI NON FOSSERO STATE FATTE COME SI DEVE . PER BOSSETTI NON CI SARA' SCAMPO? rovinato lui e famiglia?? perchè un giorno i figli di bossetti avranno una vita nella soceta' .
i figli troveranno un lavoro e poi se sono fortunati una compagna/o. ma saranno additati come i figli di quel tale che uccise una ragazzina di 13 anni , poi verranno forse i nipoti e saranno i nipoti di quel tale., ci vogliono generazioni affinche' sia dimenticata questa tragedia .. e farla sulla gobba di persone che potrebbero essere innocenti è troppo invasivo .

Ivana ha detto...

Come ha spiegato Luciano Garofano a "Quarto Grado", probabilmente è stato utilizzato tutto quel poco che c'era per giungere a un risultato, però saranno residuate delle "soluzioni di amplificazione" cioè sarà rimasta una parte del percorso analitico e, quindi, qualche cosa si potrà ripetere; il DNA si può estrarre anche da pochi nanogrammi; il profilo genetico è stato definito, nell'ordinanza, di "ottima qualità" e, sempre secondo Luciano Garofano, "ottima qualità" significa che era "sufficiente per arrivare a un profilo completo". Tutte le fasi sono state registrate per cui la difesa ha la possibilità di controllare se "i metodi applicati effettivamente corrispondano agli standard previsti".
I giudici (ci sono ben tre gradi di giudizio), dopo l'attenta verifica globale di tutti gli elementi indiziari decideranno sulla responsabilità (o "non responsabilità") del Bossetti.
L'eventuale colpa del padre non deve certo ricadere sui figli! Chi ha figli dovrebbe godere di "immunità" in considerazione della sua genitorialità?! I figli sono ALTRO rispetto a ciascun genitore! Divenuti adulti, sceglieranno se credere, o no, nell'eventuale colpevolezza del padre! Ognuno deve essere considerato in base alle proprie azioni, non deve certamente addossarsi eventuali responsabilità altrui.
Magica, se intendi sottolineare che sarebbe opportuno mantenere segrete determinate notizie, ti capisco in quanto non dovrebbero trapelare "indiscrezioni" non ancora ben verificate.
Come evitare la divulgazione di notizie (che potrebbero rivelarsi infondate) relative a indagini giudiziarie?

Anonimo ha detto...

Come evitare la divulgazione di notizie (che potrebbero rivelarsi infondate) relative a indagini giudiziarie?

applicando le norme stabilite dal Garante ma regolarmente disattese

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L’AGCOM VARA IL REGOLAMENTO PER LA RAPPRESENTAZIONE DEI PROCESSI IN TV
7 febbraio 2008Commenta
Con la Delibera 13/08/CSP (Atto di indirizzo sulle corrette modalita’ di rappresentazione dei procedimenti giudiziari nelle trasmissioni radiotelevisive) L’AGCOM detta le regole sui processi mediatici in tv.
Nello specifico, la Delibera sancisce:
Art. 1
( Criteri sulle corrette modalità di rappresentazione dei procedimenti
giudiziari nelle trasmissioni radiotelevisive)
1. Le emittenti radiotelevisive pubbliche e private, nazionali e locali, e i
fornitori di contenuti radiotelevisivi su frequenze terrestri, via satellite e
via cavo ferme la garanzia della libertà d’informazione e del pluralismo dei
mezzi di comunicazione nonché la salvaguardia della libertà di espressione di
ogni individuo, inclusa la libertà di opinione e quella di ricevere o
comunicare informazioni sono tenuti a garantire l’osservanza dei principi
normativi di obiettività, completezza, lealtà e imparzialità
dell’informazione, rispetto delle libertà e dei diritti individuali, ed in
particolare della dignità della persona e della tutela dei minori, in tutte le
trasmissioni che hanno ad oggetto la rappresentazione di vicende e fatti
costituenti materia di procedimenti giudiziari in corso, quale che sia la fase
in cui gli stessi si trovino.
2. I soggetti di cui al comma 1, al fine di garantire l’osservanza dei
suddetti principi, si attengono, in particolare, ai seguenti criteri :
a) va evitata un’esposizione mediatica sproporzionata, eccessiva e/o
artificiosamente suggestiva, anche per le modalità adoperate, delle vicende
di giustizia, che non possono in alcun modo divenire oggetto di
"processi" condotti fuori dal processo. In particolare vanno evitati
"processi mediatici", che, perseguendo il fine di un incremento di audience,
rendano difficile al telespettatore l’appropriata comprensione della vicenda
e che potrebbero andare a detrimento dei diritti individuali tutelati dalla
Costituzione e delle garanzie del "giusto processo";
b) l’informazione, fermo restando il diritto di cronaca, deve fornire
notizie con modalità tali da mettere in luce la valenza centrale del
processo, celebrato nella sede sua propria, quale luogo deputato alla ricerca
e all’accertamento della "verità": dovranno pertanto essere
seguite modalità tali da tenere conto della presunzione di innocenza
dell’imputato e dei vari gradi esperibili di giudizio, evitando in
particolare che una misura cautelare o una comunicazione di
"garanzia" possano rivestire presso l’opinione pubblica un
significato e una concludenza che per legge non hanno;
c) la cronaca giudiziaria deve sempre rispettare i principi di obiettività,
completezza, correttezza e imparzialità dell’informazione e di tutela della
dignità umana, evitando tra l’altro di trasformare il dolore privato in uno
spettacolo pubblico che amplifichi le sofferenze delle vittime e rifuggendo da
aspetti di spettacolarizzazione suscettibili di portare a qualsivoglia forma
di "divizzazione" dell’indagato, dell’imputato o di altri
soggetti del processo; deve inoltre porre sempre in essere una tutela
rafforzata quando sono coinvolti minori, dei quali va salvaguardato lo
sviluppo fisico, psichico e morale;

(continua)

Anonimo ha detto...

(continua)

d) restando salva la facoltà di sviluppare sui temi in esame dibattiti tra
soggetti diversi dalle parti del processo nel rispetto del principio del
contraddittorio ed assicurando pari opportunità nel confronto dialettico tra
i soggetti intervenienti, vanno evitate le manipolazioni tese a rappresentare
una realtà virtuale del processo tale da ingenerare suggestione o confusione
nel telespettatore con nocumento dei principi di lealtà, obiettività e buona
fede nella corretta ricostruzione degli avvenimenti;
e) quando la trasmissione possa inferire sui diritti della persona,
l’informazione sulle vicende processuali deve svolgersi in aderenza a
principi di "proporzionalità", accordando pertanto alle informative
e alle analisi uno spazio equilibratamente commisurato alla presenza e
all’entità dell’interesse pubblico leso e raccordando la comunicazione al
grado di sviluppo dell’iter giudiziario, e quindi al livello di attendibilità
delle indicazioni disponibili sulla verità dei fatti.
Art. 2
( Codice di autoregolamentazione)
1. I soggetti di cui all’articolo 1, comma 1, singolarmente o attraverso le
proprie associazioni rappresentative, sono invitati a redigere un codice di
autoregolamentazione, con il concorso dell’Ordine dei Giornalisti e delle
organizzazioni rappresentative delle professionalità della stampa, al fine di
individuare regole di autodisciplina idonee a dare concreta attuazione ai
principi e ai criteri individuati nel presente atto di indirizzo.
2. L’Autorità, con separato provvedimento, provvederà ad istituire un
tavolo tecnico in funzione di promozione ed ausilio rispetto alla elaborazione
del codice e alla definizione delle modalità della sua redazione e
sottoscrizione.
3. L’Autorità, nell’ambito della propria competenza, uniformerà la
propria attività di vigilanza in materia al rispetto delle norme e dei principi
richiamati, avendo specifico riguardo alle disposizione del codice di
autoregolamentazione.

fonta- http://www.editoria.tv/provvedimenti/lagcom-vara-il-regolamento-per-la-rappresentazione-dei-processi-in-tv/

Ivana ha detto...

Nel "codice di autoregolamentazione" è giustamente prevista l'attività di vigilanza riguardo al rispetto delle norme stabilite.
Chiedo: chi svolge (e in che modo?) l'attività di vigilanza? Viene istituita, all'occorrenza, una commissione apposita per stabilire se e quando determinate norme siano state effettivamente disattese?
Sono codificate sanzioni, vel multe, specifiche per il mancato rispetto del "codice di autoregolamentazione"?

Vanna ha detto...

Annika, estrapolo dal tuo del 19 settembre 2014 ore 08:25:

"I due casi Rea e Gambirasio, carissima VANNA, hanno tante cose in comune, ma una in particolare: la negazione al DIRITTO fondamentale della vittima a forensic tests CONFERMATIVI dal risultato limpido e trasparente!
...
Oggi ci si meraviglia dell'attacco alla sorella di Bossetti. Giusto, una vera disgrazia! Ma nessuno si meraviglia ancora del fatto che sono settimane che lo stato Italia permette che Ester Arzuffi venga chiamata pxxxxxa pubblicamente e che Massimmo Bossetti venga tenuto in isolamento in carcere con l'accusa di omicidio, IL TUTTO SENZA ALCUNA PROVA SCIENTIFICA CHE TALE POSSA CHIAMARSI."

Ti ringrazio per la risposta che aggiunge significato scientifico-legale e umano al caso.

Condivido in toto.



Ivana ha detto...


Vanna, hai potuto leggere TUTTA la documentazione riguardante ogni minuziosa fase seguita, e registrata, in modo che la difesa del Bossetti possa accertare se i metodi applicati corrispondano effettivamente agli standard previsti?
Io no, non ho letto, per cui attendo la pubblicazione degli atti (anche quelli della difesa!) in modo, poi, da trarre le mie conclusioni sulla validità (o non validità) del metodo scientifico seguito...
Per ora, non ho elementi sufficienti di conoscenza per essere prevenuta nei confronti del lavoro eseguito dagli esperti della procura...

Vanna ha detto...

Mimosa carissima buongiorno,
rispondo al tuo del 18 settembre 2014 ore 22:43, in riferimento al significato di distruggere la famiglia che starebbe dietro al caso B.

La mia è una ipotesi personale, parlo di FAMIGLIA in senso lato.

Premessa sintetica del mio pensiero.

Ritengo che dietro la morte di Yara e delle ultime morti più recenti che sono state oggetto di cronaca con grancassa, ci sia un progetto aberrante di grandi poteri che vogliono controllare un mondo di 7 e più miliardi di persone.

Parlo dell'Italia.

L'Italia è una pedina troppo importante nel cuore del Mediterraneo e nel cuore della spiritualità mondiale.
L'Italia deve essere sottomessa e dire sì a certi poteri che non vogliono neanche l'autonomia della Chiesa, difatti l'Onu l'ha richiamata mesi fa.
(Sarebbe OT approfondire il tema Chiesa).

Lo Stato deve seguire certe direttive internazionali e quindi non può essere autonomo e deciso,deve essere scardinato e corroso da dentro con governicchi che parlano, mangiano,tritano leggi senza senno, senza risultato, se non la confusione.
Argomento OT.

Una folla di popoli affamati approda sulle nostre coste e ci sta lentamente occupando.
E' un mistero come queste persone riescano a pagare il costo di un trasporto che, nelle loro terre li farebbe campare per anni.
Altro OT.

Intanto il Paese va a rotoli, esegue gli ordini,non ha nessuna stima all'estero.

Lo Stato, la Religione,la Famiglia dunque, sono , i cardini istituzionali della società umana, quando si mina il loro significato, si mette in atto la disgregazione e distruzione della società tutta.

La Famiglia, per essere disgregata, deve subire attacchi al cuore stesso dei suoi valori primari che sono i figli..., con tutti i risvolti che stanno dietro all'educazione, all'uso dei sistema di informazione, agli usi e costumi, all'istruzione,alla tecnologia, alla sanità, al lavoro...

Il "costruito" per me, caso B. "presunto" frutto gemellare di un altrettanto "presunto" tradimento nascosto per più di 40 anni, gettato in aria come si getta il granturco alle galline, non ha fatto altro che alimentare il pollaio che, non deve riflettere, ma giudicare la trave nell'occhio dell'altro e non guardare la propria trave.

Ancor più non deve capire tutti i giochi "scientifici" e tentacolari che stanno dietro che hanno il solo scopo di continuare ad arricchire i pochi e rendere schiavi gli altri.

Quindi certi episodi vengono utilizzati per coprire il marcio, togliere gli attributi ai più, perpetuando il costante e ripetitivo, millenario omiciduo rituale fisico, psicologico.

Oggi più di ieri e l'altro ieri, perché le masse si guidano a distanza con i mezzi di comunicazione, basta un click, non marciano più per andare in guerra, eseguono ordini da casa.

Spero che il mio ultra sintetico modo personale di vedere le cose, sia stato compreso.

Buona domenica.

Vanna.

Vanna ha detto...

Buongiorno Ivana,
perchè mi chiedi se ho letto tutta la documentazione quando questa non è stata pubblicata?

A cosa vuoi tendere?

Ti rispondo con altre domande:
perché questa documentazione ancora non è resa pubblica?

Perché una documentazione non pubblica ha permesso invece di stendere i panni sporchi pubblicamente di ben tre famiglie con bambini?

Non solo, di rinnovarne la stenditura e asciugatura secondo precise tabelle di marcia minuziosamente seguite dai media fino a giungere alle percosse?

Parafrasando il tuo dire, pensi che, per accertare la verità: " i metodi applicati corrispondano effettivamente agli standard previsti? "

Da come è stata condotta la faccenda tutta, posso trarre le mie conclusioni sulla validità (o non validità) del metodo scientifico.

Mi sembra di capire che tale metodo è stato funzionale e "scientifico", ad analizzare solo il privato di Ester Azzuffi con annessi e connessi.

Annika, da come spiega e pone quesiti, non si sofferma solo sulle provette, reagenti, procedure corrette o carenti, parte da un
approccio umano, coscienzioso, rispettoso della materia.

Tale approccio dall'altra parte non c'è stato.

Annika ha pubblicamente scritto una lettera ai colleghi sulla quale noi stiamo postando, le hanno risposto?

Sì, insultandola come quella che non ha nome.

Quindi, per ora, ho elementi sufficienti di conoscenza per affermare che qualcosa non quadra nello svolgimento della faccenda "scientifica".

MAGICA ha detto...

la cosa che disturba, è che dicono che non ci sia piu' materiale sufficente per estrapolare il dna dell'ingadato . pero' garofano dice che lo si trovera' da pochi frammenti di tessuto con tracce .
troppo semplice esseriere che lo usarono tutto perchè non sapevano da chi fosse stata uccisa la ragazzina .. beh prima o poi avrebbe potuto uscire un colpevole , percio'" da bravi padri di famiglia dovevano risparmarne un po' ) salta fuori un pettegolo ,( arzuffi +guerinoni ) .. ecco che a quel punto i bravi padri dovevano tirare fuori il dna da tracce consistenti .. ma guarda che si trova ugualmente ehh?

arzuffi+ guerinoni=massimo B

Ivana ha detto...

Ciao, Vanna!

Hai scritto: "Buongiorno Ivana,
perchè mi chiedi se ho letto tutta la documentazione quando questa non è stata pubblicata?

A cosa vuoi tendere?"

A che cosa potrei tendere? Semplicemente non posso sapere se tu hai, o no, eventuali conoscenze dirette (inerenti a quelli che io chiamo "canoni analitici" seguiti) conoscenze che io non ho, tutto qui.


Rispondo anche all'altra tua domanda: «Parafrasando il tuo dire, pensi che, per accertare la verità: " i metodi applicati corrispondano effettivamente agli standard previsti? "»
Non lo so, perché non ho ancora la conoscenza dei diversi punti di vista (messi nero su bianco!) degli esperti coinvolti nel caso specifico (esperti della procura, della parte civile e della difesa).
Riguardo ad Ester Arzuffi, purtroppo non è la sola a subire offese illogiche e incommentabili; cito, per esempio, Laura Roveri, che non soltanto è stata accoltellata dall'ex fidanzato, ma a "quarto grado" ha anche ascoltato gli insulti da parte della madre del suo ex.
Capisco che i genitori chiudano gli occhi davanti a realtà terribili che coinvolgono i propri figli, ma NON comprendo la violenza verbale contro la vittima (che è stata accoltellata e che ha dovuto subire ben due interventi chirurgici!).

Cordialmente
Ivana

Etrusco ha detto...

Chi conosce il luogo del ritrovamento e chi ha visionato Google maps si sarà accorto che esistono due accessi carrabili, uno a nord verso Chignolo e uno a sud verso Madone, entrambi chiusi da una sbarra ma facilmente aggirabili a piedi, il campo non è recintato. Si disse comunque che la sbarra dell'accesso nord verso Chignolo era spesso aperta a quei tempi. Ma è facilmente percorribile in auto anche l'accesso sud, visto che lateralmente alla sbarra l'unico ostacolo è il ciglio di un marciapiede alto pochi centimetri.
Il corpo di Yara è stato trovato circa in una zona centrale del campo, quindi presumibilmente a qualche centinaio di metri da ogni accesso.
Possibile che qualcuno abbia trasportato il corpo procedendo a piedi? Consideriamo che il posto è frequentato e il procedere a piedi è cosa lenta. Possibile allora che qualcuno a bordo di un veicolo si sia introdotto nel campo per poi fermarsi ad abbandonare un cadavere? Ancora peggio, un veicolo che procede in un campo, indicato dalla segnaletica come accessibile solo ai pedoni e ai ciclisti, desta ulteriormente l'attenzione, sia dei frequentatori sia di eventuali pattuglie di polizia in servizio ordinario. Ma anche nell'ipotesi diffusa che Yara sia stata condotta viva nel campo e ivi lasciata morire, varrebbero le stesse considerazioni, a qualsiasi ora.
A meno che non si sia trattato di gente tanto sprovveduta quanto fortunata nella noncuranza dei rischi, è obbiettivamente illogico scegliere quel campo per commettere un reato simile. E maggiormente lo è se si immagina che queste azioni siano state generate dalla fretta di farle, c'erano modi più pratici e luoghi più consoni.
Deve esserci qualche motivo per giustificare questa scelta, presumo quantomeno che è stato atteso il momento giusto perchè Yara sia stata condotta viva o morta in quel campo, approfittando dell'abbassamento della guardia e del fatto che le ricerche in quella zona erano già passate.
Quindi se non è opera di balordi che agiscono in modo illogico, sarebbe qualcosa di prestabilito? Non credo siano possibili vie di mezzo facilmente attribuibili a chi non è ne un balordo e ne un malavitoso. "C'è sempre la prima volta", è più che altro un luogo comune solitamente in uso davanti a questioni inspiegabili, ma qua sembra si tratti di avvenimenti fuori della portata di chi ha proverbi per ogni spiegazione.

Vanna ha detto...

Etrusco, interessanti le tue considerazioni, che condivido.

magica ha detto...

facciamo diverse ipotesi di come andarono i fatti .
non lo so come sia messo quel luogo .se ci sono abiatazioni vicine , la logica vorrebbe che la ragazzina fosse riuscita a divincolarsi e fuggire, mi pare strano che sia andata verso il prato . se correva sui lati della strada magari l'avrebbero lasciata perdere perchè sarebbe stata vista correre e chiedere
aiuto .. sono solo supposizioni logiche . ma anche uno che si addentra nel prato con la macchina o il famoso pick up bianco di bossetti sarebbe stato e notato ..uno normale ci pensa .
oppure qualcuno estraneo al luogo, si è addentrato un macchina per abusare della ragazzina in mezzo al prato .un luogo idoneo poi credendola morta lasciarono perdere . quei 2 della macchina rossa due balordi , non serial killer, la storia è molto semplica e logica .. invece si vanno a cercare aghi nei pagliai . analisi di moltissimi dna.. scoperchiare i fatti altrui rincarere dosi e rovinare famiglie

magica ha detto...

poi volendo fare un a analisi di quella sera , mettimo che bossetti porti la ragazzina nel prato . con quel camioncino PARTICOLARE mi pare arduo . dove avrebbe potuto lasciarlo mentre rincorreva la ragazzina? al lato della strada? ci sono parCHeggi ? un camioncino abbastanza grosso che doveva fare? mettere le frecce per la sosta?
è inutile fare le ipotesi che hanno fatto . oltretutto un po' ridicole . sapete il pericolo di tale manovra? se passa la vigilanza potrebbe fare una multa o cercare il proprietario :che sta stuprando . tra il dire ad il fare ci sta di mezzo il MARE!

Uolter ha detto...

Segnalo al gruppo questo breve articolo dove si dichiara che il RIS reputa equivoca, sul piano scientifico, la traccia lasciata da ignoto1 e si chiedono come mai alla degradazione della traccia non corrisponda un DNA anch'esso degradato.

http://www.huffingtonpost.it/2014/09/22/yara-ris-tracce-dna_n_5862490.html?utm_hp_ref=italy

Anonimo ha detto...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/22/yara-ris-non-e-possibile-diagnosi-certa-su-tracce-di-dna-trovate-sui-vestiti/1129739/

luca

Anonimo ha detto...

Brani di notizie decontestualizzate, e diffuse con fini mirati.
Altra grossa mistificazione!!!

Etrusco ha detto...

Chiedo scusa se sono ripetitivo ma nell'intento di rendere chiaro a tutti per quanto possibile la zona del ritrovamento si può affermare che:

1) Il campo, che non è recintato, ha due ingressi carrabili, uno a nord e l'altro a sud, entrambi tenuti chiusi da una sbarra che però (si disse) non sempre era chiusa all'epoca del rapimento.

2) Su entrambi gli ingressi è posto un segnale stradale che indica l'accesso a pedoni e ciclisti e un altro che vieta il transito ai veicoli.

3) Il campo sarebbe teoricamente accessibile anche da est e da ovest, ma specie da est sarebbe quasi impossibile, anche con un fuoristrada. A piedi è piuttosto difficoltoso, c'è un fiumiciattolo, i rovi e la salita verso il campo. Ad ovest ci sono ettari di campi coltivati e non.

4) L'ingresso sud anche quando sbarrato è accessibile ai veicoli che possono facilmente aggirare lateralmente la sbarra, nonostante il divieto di transito.

5) L'ingresso sud confina con una zona esclusivamente industriale, l'ingresso nord sta in prossimità di alcuni capannoni ma anche di abitazioni.

6) Le zone degli ingressi nord e sud sono frequentate anche dal calare della sera, ci sono locali e sono comunque luoghi in cui si appartano coppie in intimità ecc.

7) Guardando le immagini satellitari Google ci si può facilmente accorgere che tutta la provincia di Bergamo (e non solo) è piena di posti più adatti di questo per commettere simili reati, ma l'ampia possibilità di parcheggio auto in prossimità dei due ingressi carrabili farebbe del campo di Chignolo una scelta strategicamente valida, in un certo caso ipotetico derivante dagli interventi di Annika.

Bruno ha detto...

Adesso il Ris pone dei dubbi sull'analisi.Il castello di carte costruito non dovrebbe tardare a crollare al massimo in corte d'assise oltre a raccogliere le carte verrà spazzato via. qualcuno dovrà rispondere di quanto accaduto, in primis a MG Bossetti, in secondo alla moglie ed ai figli ed in terzo alla madre che con tenacia e sicurezza ha affrontato tutto il fango che gli è stato lanciato addosso. Una valanga di m....a su questa famiglia. Qualcuno o qualcuna dovrà risponderne sia alla loro coscenza ed incapacità, ma sopratutto alla opinione pubblica ed al nostro portafoglio. Bruno

Bruno ha detto...

Nell'istanza di scarcerazione, rigettata dal gip ma i cui argomenti saranno con tutta probabilità riproposti al Tribunale del Riesame di Brescia gli avvocati Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni cercano di smontare quello che per l'accusa costituisce il "faro dell'indagine", ovvero il Dna trovato su corpo di Yara. I legali riportano anche quella parte della relazione in cui è scritto che "pare quantomeno discutibile come ad una eventuale degradazione proteica della traccia non sia corrisposta una analoga degradazione del Dna". Questo per sottolineare come per la difesa il Dna "non sia un elemento così scevro da dubbi, tanto da essere individuato sempre dai medesimi Ris come 'quantomeno discutibile'. "In buona sostanza - scrivono i legali - a parere della scrivente difesa, le enunciate certezze scientifiche paiono espresse secondo un criterio di ragionevolezza, principio più tipico del disquisire giuridico che dell'argomentare scientifico".

Bruno ha detto...

Gli avvocati di Bossetti citano una perizia dei Ris nella richiesta di scarcerazione.

"Una logica prettamente scientifica, che tenga conto dei non pochi parametri che si è tentato di sviscerare in questa sede, non consente di diagnosticare in maniera inequivoca le tracce lasciate da ignoto 1 sui vestiti di Yara". E' una dei punti della relazione del Ris su cui poggia l'istanza di scarcerazione, rigettata dal gip, dei legali di Bossetti.
Bruno

Etrusco ha detto...

"...non consente di diagnosticare in maniera inequivoca le tracce..."

E' indice di professionalità ammettere i propri limiti difronte alle difficoltà riscontrate. Li hanno ammessi i Ris, li dovrebbero ammettere anche coloro che sono preposti a giudicare avendo come base solo questa perizia dei Ris.
Mi dispiace ma la vedo negativa per chi si è affrettato ad annunciare conclusioni, come per esempio un certo Angelino Alfano, che avendo preso quattro voti ha usato questa tragedia per fare bella figura, sostenendo che non c'è scampo per chi delinque.
Casomai non c'è scampo per chi disgraziatamente ci capita in mezzo.

magica ha detto...

al....no voleva rendersi simpatico.
voleva dimostrare al popolo vessato dalla sue palle inesistenti
che era dalla parte del popolo . avete capito come funziona?
intanto hanno combianto un casino colossale .
come si fa ora ? lasciamo dentro bossetti? per non far fare brutta figura ? disilludere il popolo bue ? tanto uno piu' o uno meno che differenza fa? inoltre ci sarebbero anche i gli opinionisti maldicenti pagati dal popolo per rovinare chi paga il canone . a volte mi sento jena .

Bruno ha detto...

Incredibile qualcuno ci sà dare spiegazioni di quanto scritto dalle analisi del RIS e di quanto la procura asserisce. :
«Si ricorda inoltre come lo studio analitico dei reperti oggetto della presente indagine è stato reso particolarmente difficile dal cattivo stato di conservazione degli stessi e dalla oggettiva complessità dei susseguenti esiti di laboratorio, non sempre ben interpretabili in ragione dell’elevato livello di degradazione biologica delle tracce presenti». Infatti subito dopo chiariscono come l’esposizione del cadavere alle intemperie «ha indubbiamente procurato un dilavamento delle tracce biologiche in origine certamente presenti sui suoi indumenti riducendone enormemente la quantità, compromettendone la conservazione e modificandone morfologia e cromaticità, tutto a svantaggio di una corretta interpretazione delle evidenze residuate». Non a caso i carabinieri ribadiscono di poter «escludere ragionevolmente» che il risultato della traccia di Ignoto 1 corrispondente al profilo genetico di Bossetti «sia dovuto a contaminazioni, soprattutto recenti, dovute a semplice contatto manuale o ad imprudente approccio al reperto da parte del personale operante».

Bruno ha detto...

L’altra prova contro Bossetti, legata al suo lavoro di muratore, sono – secondo la Procura di Bergamo – le tracce di calce ritrovate nei polmoni di Yara. Ma nella perizia medico legale – contenuta sempre nell’istanza di scarcerazione – la difesa sottolinea come la parte dell’apparato respiratorio della ragazzina “non evidenzi alcuna presenza di ‘polveri riconducibili a calce’”.

Bruno ha detto...

Mi meraviglio che Bossetti sia ancora vivo, solo la forza della disperazione e della sua innocenza può tenere in vita una persona accusta in questo modo credo sia un unicum nella storia dei media. ecco quanto apprendo oggi dalla difesa: “Ultima cella telefonica agganciata è Brembate, non Mapello”
Nell’istanza di scarcerazione, gli avvocati Salvagni e Gazzetti contestano anche i risultati delle analisi delle celle telefoniche. L’accusa, spiegano i legali, indica come “indizio di rilievo” il fatto che il 26 novembre 2010 i cellulari di vittima e indagato abbiano agganciato la cella di Mapello, “identificata come ultima cella di aggancio dell’utenza di Yara”. In un documento di Vodafone S.p.a., invece, “è emerso che l’ultimo aggancio dell’utenza della vittima non deve intendersi quella di Mapello, bensì quella di Brembate”. “Attraverso l’analisi delle celle telefoniche – scrivono i legali – come sappiamo, è possibile conoscere (con sensibile approssimazione) la posizione di un cellulare con precisione massima pari al raggio della cella stessa”. I legali spiegano, però, che “in poche parole, non abbiamo informazioni che consentano di stabilire dove i cellulari fossero al momento del traffico telefonico con una precisione superiore al raggio di copertura della cella”. Per la difesa, infine, “se, oltretutto, come nel caso di specie, al momento dell’utilizzo (chiamata/ricezione), i cellulari si trovavano in zone distanti tra loro pochi chilometri in linea d’aria, non è neppure possibile stabilire se i cellulari fossero all’interno di una o dell’altra zona di copertura delle celle”.

Vanna ha detto...

L'impalcatura composta dalle canne e pedane di acciaio di marca DNA comincia a perdere bulloni?

Vanna

Anonimo ha detto...

Non avevo visto che la discussione continua qui, seguivo l’articolo più recente.
Riposto qui qualcosa che ho scritto di là.

Nessun bullone si sta allentando, l’impalcatura ancora regge.

Un DNA è stato ricavato, non se lo sono inventato! Lo hanno chiamato “ignoto 1”, prima ancora di trovare il defunto Guerinoni.

La “prova” dell’omicidio verrà discussa in Tribunale, è li che “si formano le prove”. Per ora c’è solo un Dna coincidente tra Ignoto 1 e GMB. Se i difensori dimostreranno che lui aveva un alibi per quelle ore, cascherà il collegamento tra GMB e la morte di Yara.

Ermes

Anonimo ha detto...

Se ci si sposta di nuovo sotto il mio DOMANDONE, ripeto anche di qua una domanda che mi preme molto perche' essenziale al caso. Potrebbe un addetto ai lavori di scienze forensi, che io possa riconoscere come tale, rispondere anche in forma anonima a quanto segue? Grazie.

Un genotipo di ottima qualita' proveniente da traccia degradata significa forse niente modificazioni del methyl group all'interno di un contesto di CpG dinucleotide? Si o no?

Annika

Etrusco ha detto...

Questo modo di esprimersi usato nella perizia dei Ris è anch'esso non inequivoco. Obbiettivamente non da assolute certezze e si presta ad essere interpretato soggettivamente. Lo stesso vale per gli argomenti celle telefoniche, veicoli immortalati dalle telecamere, presenze di Bossetti sul posto di lavoro, modalità di contaminazione e sorvoliamo sulla parte gossip della vicenda per rispetto almeno dei familiari dell'indagato, nonchè dell'indagato stesso.
Possibile che l'intero quadro indiziario, già definito "pesante" a suo tempo dalla PM, si regga su elementi di sostegno NON INEQUIVOCI?
E' comprensibile l'entusiasmo di essere riusciti a dare un nome a ignoto1 dopo anni di indagini complesse e costose, errori di persona e figuracce, ma non vorrei che definire "pesante" un quadro indiziario così, sia una conseguenza dell'entusiasmo. Non è possibile, dai, la procura avrà altro che non sappiamo e prima o poi lo tirerà fuori.

Anonimo ha detto...

www.giustiziami.it/gm/wp-content/uploads/2014/09/Istanza-scarcerazione-DEFINITIVApdf.pdf

Massimo M ha detto...

Una volta per tutte vorrei chiarire le definizioni di chi ancora si ostina a sostenere che la traccia presente sul dorso ha avuto buone condizioni di riparo perché protetta dal corpo supino e dagli indumenti. A suo tempo, nel dubbio, e' una domanda che provai a fare ad Annika che mi tolse ogni dubbio rispondendomi, con dettaglio, che le condizioni di conservazione erano in quel punto ancora peggiori. Nonostante questo, noto che qualcuno ancora insiste. Per costoro ecco cosa dice la relazione dei RIS........una volta per tutte:
"D'altra parte le zone di contatto con il terreno hanno costituito aree di raccolta e di maggior adsorbimento dei fluidi rilasciati dalla decomposizione del cadavere per cui potenzialmente caratterizzate da un più alto livello di degradazione biologica sotto il profilo prettamente molecolare"

Con non e' ne' più' ne' meno quello che mi rispose Annika.

Leggendo per intero la relazioni dei RIS contenuta nell'istanza di scarcerazione escono fuori molti altri dettagli significativi...........come per esempio a proposito di una analisi deduttiva (che non e' comunque verificabile) sull'origine della traccia all'interno di una mistura di tracce i RIS scrivono : "Mancherebbe comunque il legame univoco: profilo dell'unico donatore-diagnosi della traccia"

Ma oltre all'origine della traccia:"Purtroppo non è semplice valutare né riprodurre sperimentalmente - con assoluto rigore scientifico - quanto la degradazione del materiale biologico su questi reperti possa aver influenzato, e in quale misura, l’attendibilità dei test effettuati, seppur numerosissimi, poiché nessuno degli stessi prescinde dalla integrità della struttura molecolare delle proteine che costituiscono i marcatori “bersaglio” della maggior parte di tali saggi diagnostici (emoglobina, PSA, semenogelina, ecc.). "

Cioè scientificamente non si è' in grado di conoscere e verificare se la degradazione abbia potuto influenzare e in che modo l'attendibilità dei Test.

Ad Etrusco
La procura non ha nulla di altro in mano. Ti sei chiesto come mai la PM in un interrogatorio dice a MGB che neanche suo fratello e' figlio di GB?
Evidentemente non sapevano chi arrestare tra i due fratelli (sarebbe curioso sapere in che modo hanno prelevato il DNA del fratello)...............perché avevano solo il DNA in mano e su quello si sono basati. Non hanno nulla!

Vito Vignera da Catania ha detto...

Caro Massimo M non posso che farti i miei complimenti,bravo in tutto,e vedo che gli insegnamenti dell'amica Annika ti sono stati molto utili,da un castello di accuse fatto solo di falsità o ipotetiche verità ne hai ricostruito uno con basi molto solide.Poi dici nel tuo ultimo commento"perché avevano solo il DNA in mano e su quello si sono basati.Non hanno nulla".Forse era DNA,e se lo era.... era altamente degradato,tracce di non si sa che cosa e a chi appartengono,però hanno fatto di tutto per far credere ad un giudice e all'opinione pubblica che quella traccia era ignoto uno= Massimo Bossetti,beh, vedremo quanto reggerà al processo questa accusa.Ti auguro una buona giornata.

Anonimo ha detto...

"Purtroppo non è semplice valutare né riprodurre sperimentalmente - con assoluto rigore scientifico - quanto la degradazione del materiale biologico su questi reperti possa aver influenzato, e in quale misura, l’attendibilità dei test effettuati, seppur numerosissimi, poiché nessuno degli stessi prescinde dalla integrità della struttura molecolare delle proteine che costituiscono i marcatori “bersaglio” della maggior parte di tali saggi diagnostici (emoglobina, PSA, semenogelina, ecc.)."

Massimo M

Dato che mi sembri genuinamente interessato, sappi che gli RSID sono stati studiati apposta per rilevare quantita' infinitesimali di materiale organico. La degradazione non li tocca; o il materiale e' presente o assente. Ma non "emoglobina" o "psa"! Quelle sono sostanze testate da test NON CONFERMATIVI piuttosto obsoleti effettuati ancora in paesi legati a certe case produttrici...! Oh be'...!

Sg, glycophorin A e alpha amilase (testati rispettivamente da RSID-Semen, -Blood e -Saliva) hanno tempi precisi a seconda di dove vengano depositati. Ad esempio, un RSID-Semen negativo in un canale vaginale a 72 ore post coito non significa che non vi sia stato rapporto sessuale; significa solo che la Sg e' rilevabile all'interno del canale vaginale per massimo 48 ore post coito. Ripeto quindi: se presenti, tali sostanze testano positive; se assenti, negative. Il DNA degrada molto piu' rapidamente della "traccia" che lo contiene, e di certo molto prima del mRNA, sia al chiuso che all'aperto. Pertanto, SE VI ERA REALMENTE DNA SU LEGGINGS/SLIP, A MAGGIOR RAGIONE VI ERA RNA. QUESTO SIGNIFICA CHE L'ORIGINE DELLA TRACCIA CHIAMATA IGNOTO 1, PROPRIO PER VIA DELLO SBANDIERATO DNA IN ESSA PRESUMIBILMENTE CONTENUTO, DOVREBBE ESSERE NOTA E CERTISSIMA.

Massimo, domandati a mente libera perche' non lo sia. Ci andrai molto vicino.

Ciao. Annika

Bruno ha detto...

Fra i più letti di sempre. Vi invito tutti a rileggere l'articolo di Massimo Prati inerente al rapimento di Yara Gambirasio. E' del venerdì 14 gennaio 2011- colonna a destra.
Titolo:
Finalmente si sa dove e come è stata sequestrata.
La sequenza del rapimento immortalata dalle parole dei testimoni. Tutto si è svolto in pochi secondi sotto gli occhi di Mario Toracco che non aspettandosi di assistere ad un sequestro di persona ha pensato ad un litigio fra fidanzati.


Etrusco ha detto...

Buongiorno, vi ricordate di quando venne coinvolto un operaio marocchino? Beh, disse una frase nella sua lingua e chi la tradusse si sbagliò. Comprensibile? Mica tanto, ma era comunque una frase pronunciata in arabo, che non è manco tedesco.
Adesso, che invece ci si trova davanti ad una perizia del Ris scritta in italiano e in quanto tale non dovrebbe necessitare di traduzione, pare proprio che venga intesa o equivocata in più modi, sicuramente dal popolo del web e forse anche dagli organi preposti a giudicare, perchè il linguaggio con cui è espressa è tale, che si presta a più interpretazioni, non dico nelle premesse ma sicuramente nelle conclusioni.
Quindi adesso la discussione si potrebbe spostare dagli argomenti scientifici e indiziari a quelli linguistici, come nel caso Fikri.

A Massimo M
Al limite potrebbero avere una qualche loro ricostruzione fondata su dettagli o indizi non diffusi, unitamente a quelli diffusi. Altrimenti non gli rimane che accettare l'istanza di scarcerazione, perchè andare a processo con un Dna già messo in discussione non a caso e poco altro di altrettanto discutibile, non credo sia opportuno.

Massimo M ha detto...

Ad Annika
Può essere che sto dicendo una grossissima "castroneria", ma l'idea che mi sono fatto, con le mie microscopiche conoscenze di genetica, è che è stato possibile estrarre dalla traccia solo una esiguissima quantità di RNA (che ha resistito di più al degrado rispetto al DNA) rispetto a insufficenti molecole di DNA e che questa esiguissima quantità di RNA sia bastata solamente per eseguire una RT-PCR (quindi con RNA bersaglio) con RFs e RSs (cDNA) successiva.

Sto ipotizzando cioè, una amplificazione di DNA e ottenimento del profilo da MATERIALE, diciamo così, AL LIMITE dell'inesistenza.
Con tutte i grossi RISCHI che una RT-PCR prevede rispetto ad una PCR tradizionale dove si ha a disposizione almeno un filamento a singola elica di DNA.

Ripeto, io nella vita faccio l'Architetto.............ed è possibile che abbia detto una castroneria............o che ci sia andato molto vicino...........chi può dirlo?
Ho detto stupidaggini?

Mimosa ha detto...

Oggi ho sentito la spiegazione più chiara e con le parole più semplici che mai, dalla biologa-genetista Marina Baldi. Alla richiesta di Magalli di spiegare perché c’è tanta confusione su questo Dna, ha spiegato con parole comprensibili alle casalinghe di Voghera:
l’analisi del Dna consta di due fasi,
la prima per stabilire il tipo di materiale, se sangue, saliva, sperma, eccetera,
la seconda per tracciare il Dna e i profili.
Non c’è possibilità di errore, i tecnici hanno lavorato in modo corretto. Il Dna trovato, Ignoto 1, appartiene semza ombra di dubbio a Bossetti.
Sono usciti 2 profili: quello di Yara e quello di Ignoto 1.
Ha confermato che “è certa la positività dell’emoglobina”, sicuramente sangue per quello di Yara, ma non esclude che, “se” è sangue anche quello di Bossetti, possa essere finito sul taglio trasferito da un deposito ematico precedente di Bossetti, il quale aveva ammesso le sue epistassi.

Ad ogni modo ha ribadito, al momento poco importa se è o no sangue quello da cui è stato ricavato il profilo di Ignooto 1:
Sapere la matrice (sangue o altro) serve solo per capire la dinamica dell’atto omicidiario.

Con ciò, ha ragione Ermes, l’ha ribadito anche la Baldi: il Processo verterà tutto intorno alla “prova Dna”, dove –aggiungo io- si assisterà a duelli tra periti.

Mimosa

Vanna ha detto...

Massimo M. buon pomeriggio, complimenti, dai il tuo modesto parere su RNA e DNA, pur essendo architetto, mi chiedo dove mai saranno gli ESPERTI in materia e perché tacciono?
Un saluto.
Vanna

Mimosa ha detto...

@ Massimo M

Cito: “sarebbe curioso sapere in che modo hanno prelevato il DNA del fratello”

Al fratello è stato prelevato il tampone di saliva a suo tempo, perché il suo telefonino era incluso nei 18 mila.

MAGICA ha detto...

PERO' SE BOSSETTI NON ERA PRESENTE AL FATTO OMICIDIARIO PER LA COLLOCAZIONE DEL CELL IN LUOGHI DIVERSI , COME FANNO?

Massimo M ha detto...

Meraviglioso davvero!
Alcune settimane fa uscì sui media la notizia che MGB sarebbe stato intercettato a Chignolo il 6 Dicembre 2010. Lui rispose a comprare materiale edile dal suo fornitore (accertato). Ma al fornitore non risultava dalla contabilità. Dunque, il postulato era? Se non c'è nessuna fattura che prova che eri andato a comprare materiale edile, cosa ci facevi a Chignolo?
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/2014/notizia/yara-bossetti-a-chignolo-il-6-12-2010-ma-nessuna-fattura-lo-giustifica_2056697.shtml

Oggi, invece, la mensa passa un: "Due settimane dopo la scomparsa di Yara, l’imputato avrebbe visitato il luogo dove la ragazzina era stata abbandonata. L’indicazione in una fattura dell’operaio"
http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/14_settembre_24/bossetti-ando-campo-delitto-789cb296-43af-11e4-bbc2-282fa2f68a02.shtml
Cioè oggi, invece, c'è una fattura del 9 Dicembre che attesta che MGB abbia comprato 1 Metro Cubo di sabbia e allora il postulato è: che ci hai fatto con 1 metro cubo di sabbia?
Per la serie NO FATTURA che ci stavi a fare lì, SI FATTURA che ci hai fatto con la roba che hai comprato?
Che poi curioso il finale: "Nella «bolla» allegata alla fattura è indicato un quantitativo di un metro cubo di sabbia: a che cosa serviva?"
Che si vuole fare intendere che la sabbia serviva per coprire e trasportare il corpo?
Ma come, non era stata aggredita ed lasciata morire sul campo?
E certo, un assassino compra della sabbia per coprire un trasporto di cadavere e poi lascia la bella fattura nella contabilità in modo che in futuro tutti scopriranno facilmente il metodo utilizzato per il trasporto di cadavere. E come no.........cosa si fa per scaricare dalle tasse una deduzione di una piccola % di 20 euro. E certo!
Che da oggi la calce e le sfere di cromo-nichel le vogliamo chiamare sabbia?
In ultimo:
"Di fronte al pubblico ministero l’uomo accusato di aver seviziato e ucciso la ragazzina, ha spiegato di aver portato sabbia in un cantiere che si trovava nei paraggi. Ma le verifiche lo hanno smentito: quel giorno, il 9 dicembre 2010, non è andato a lavorare lì."
A certo, scaricare sabbia in un cantiere (tempo per 1 metro cubo stimabile in 5 minuti al massimo) significa che hai lavorato nel cantiere stesso?


Sempre peggio.............a quintali di FUFFA aggiungasi pezzi di FUFFA.

Massimo M ha detto...

A Mimosa

Al fratello è stato prelevato il tampone di saliva a suo tempo, perché il suo telefonino era incluso nei 18 mila.

Non mi risulta. Se fosse stato come tu dici, non ci sarebbe voluto il Sig. NEGRONI perchè il DNA del fratello avrebbe matchato di mitocondriale con il DNA di Ignoto1...........e forse anche di CROMOSOMA Y visto che l'accusa è a conoscenza di chi sia il padre del fratello (Neanche lui di GB).
Durante la conferenza stampa l'accusa disse che andarono diretto su MGB primo perchè faceva il manovale, secondo perchè aveva una età + compatibile con la "tresca".
Riformulo la domanda:
Perchè la PM è a conoscenza di un TEST genetico che pone il fratello di MGB in piena incompatibilità con il profilo genetico paterno (GB)? Quando è stato fatto?

Massimo M ha detto...

Sapere la matrice (sangue o altro) serve solo per capire la dinamica dell’atto omicidiario.

AH certo! Quisquilie!
Questi mettono in galera una persona perchè con crudeltà infligge 9 tagli sul corpo in fin di vita e tagliando perde sangue lasciando sue tracce..........e serve solo per sapere la dinamica?
Caspiterina! Cioè l'impianto accusatorio cosa diventa? Tuo il DNA quindi sei tu il killer? Ma mi faccia il piacere...........direbbe Totò.....................
Fino ad oggi avevamo DNA, origine DNA, DINAMICA..........alcuni indizio NON UNIVOCI
oggi abbiamo
DNA senza origine e alcuni indizi NON UNIVOCI e in TV non si vergognano di dire che NON CAMBIA NIENTE?
Ci spieghi la BALDI perchè non si riesce a conoscere scientificamente l'orgine piuttosto.

Anonimo ha detto...

La Baldi, che per la cronache NON è tra i colpevolisti, anzi, ha spiegato molto bene perché non sia possibile stabilire con certezza l'origine della traccia (Mimosa ne ha già riportato le parole).
Se non bastasse riporto anche le parole del genetista consulente dei Gambirasio:
"Una traccia biologica forense viene analizzata dal punto di vista della diagnosi, per capire che cosa è, e dal punto di vista genetico, per caratterizzare il Dna. La caratterizzazione ha portato senza dubbio a un profilo maschile che ha trovato piena compatibilità con l’indagato. La diagnosi ha dato esito negativo per saliva e sperma, ma positivo per il sangue. Per la tipologia dei reperti, che contengono il sangue di Yara, non è stato possibile stabilire se il test abbia dato esito positivo perché si tratta del sangue dell’indagato misto con quello della vittima o perché, appunto, c’è il sangue della vittima".
Quindi le parole dei Ris sono chiarissime, sono gli avvocati difensori che vi hanno giocato, cercando di insinuare dei dubbi. D'altra parte è il loro mestiere, cercare ogni appiglio per condurre alla scarcerazione del loro cliente.
L.M.

Stefania ha detto...

Domandina: se l'esame avesse dato RSID-Semen positivo (come potrebbe essere nonostante non sia stato reso noto), considerato che la traccia era mischiata con il sangue della vittima, sarebbe stato possibile isolare il solo dna di Ignoto 1?

Seconda domandina: il fratello di Massimo Bossetti non é figlio naturale di Giovanni Bossetti. Cosi' ha detto la nasona durante l'ultimo interrogatorio. Non ci é dato di sapere se abbia LEI mentito. Ma potrebbe EA avere avuto generato prole con uomini differenti, giusto? Il fatto il fratello di Massimo non sia figlio del suo babbo non vuole affatto dire sia figlio di Guerrinoni, giusto? Non é che la domanda é stata fatta per far crollare MB davanti ad una mamma di facili costumi?

Stefania

ENRICO ha detto...

Ma la Baldi non è la stessa genetista che in questo blog fu tanto criticata durante la discussione del cado Rea per il suo c.d.test del " bacio dell'assassino" ?

Massimo M ha detto...

A Stefania
Problemino come alle elementari:

Abbiamo 2 DNA noti, uno di di GG e di EA. Il DNA di GB dicono non è stato mai comparato con quello di Ignoto1 perchè non serve secondo l'accusa, dunque non è noto.

Se la PM non ha mentito e sa che il fratello di MGB non è figlio di GB (il cui DNA non è noto), di chi è figlio?

Stefania ha detto...

Di altra persona ancora? Quindi il match con Guerrinon non era possibile?

Stefania

TommyS. ha detto...

Saro' forse noioso ma voglio tornare al tema del DNA di Ester Arzuffi, anche se vedo che i miei commenti precedenti non hanno avuto seguito. Ma piu' penso alla storia di quel DNA piu' mi domando se l'indagine e' stata condotta da emeriti incompetenti ai quali i contribuenti dovrebbero chiedere un risarcimento per il danno erariale causato, o se invece continuano a raccontarci una bella favola.
Per prima cosa si deve partire da un dato di fatto scritto nero su bianco nell'ordinanza del GIP: Ester Arzuffi e' stata individuata in quanto giovane donna trasferitasi dalla zona della Val Seriana in uno dei comuni dell'Isola bergamasca e che poteva aver conosciuto Guerinoni avendo con lui una relazione clandestina dalla quale era stato generato Ignoto 1. E qui bisogna porsi la prima domanda.
Chi ha individuato il nome di Ester Arzuffi? Sicuramente non il RIS o la Polizia Scientifica ma il nucleo di polizia giudiziaria di Beragmo eventualmente coadiuvato dalle stazioni locali dei Carabinieri. Per cui non investigatori che lavorano a tavolino bensi' agenti abituati a battere il territorio. Ed allora e' mai possibile che, oltre al mero dato anagrafico non si sia accesa una prima lampadina quando per forza di cose hanno verificato che per un periodo sufficientemente lungo Ester Arzuffi (con il marito Giovanni Bossetti) aveva abitato nello stesso palazzo di Ponte Selva dove in quel periodo viveva Guerinoni (La Stampa, 21.06.2014)? Non fosse così questo sarebbe il primo grave indizio di inadeguatezza da parte degli investigatori, ma personalmente ci credo poco. Anzi sono personalmente convinto che, considerata questa coincidenza, abbiano voluto saperne un po' di piu' di questa donna prima di convocarla in Questura a Bergamo il 27.7.2012.
Come allora è possibile non si sia accesa una seconda lampadina, piu' luminosa, quando per forza di cose devono aver scoperto che la donna con il marito si era trasferita a Brembate nel 1969 ed attualmente abitava a Terno d'Isola, comune confinante con Mapello ed a pochissimi chilometri da Brembate Sopra?
Mi immagino quindi il proiettore alogeno da 600W che improvvisamente ha illuminato le teste degli investigatori, quando per forza di cose devono aver appurato che la donna era madre di due figli maschi dei quali il primogenito (gemello eterozigote) di professione artigiano edile e residente a Mapello, quindi proprio nella zona calda delle indagini. E non mi stupirei che qualche indagine su Bossetti l'abbiano gia' fatta a quella data, scoprendo che per motivi lavorativi e personali frequentava la zona dove abitava Yara abitava e da dove era stata rapita (per non parlare dei tabulati telefonici sicuramente subito acquisiti che testimoniavano la frequentazione non solo di Brembate ma anche di Chignolo d'Isola).

continua

TommyS. ha detto...

continua

A questo punto sorge la seconda importante domanda: e' mai credibile che il tampone buccale effettuato su Ester Arzuffi il 27.12.2012 non abbia seguito una via preferenziale rispetto a tutti gli altri prelievi di DNA di quel periodo? E' mai possibile che l'abbiano imbustato e spedito senza alcun accompagnamento al laboratorio di competenza? L'averlo fatto sarebbe il secondo grave indizio di inadeguatezza e dabbenaggine, ma personalmente, di nuovo, ci credo poco. Penso invece che sia stato spedito con estrema urgenza al RIS od alla Scientifica di Roma segnalando che il soggetto Arzuffi Ester poteva essere di importante valenza investigativa, pregandoli di dare precedenza assoluta negli esami comparativi del DNA.
Terza fondamentale domanda. Quale tipo di esame comparato ci si poteva aspettare in quel periodo atteso che il test di paternità condotto tra Guerinoni ed Ignoto1 (sul DNA estratto dalla saliva sulla marca da patente) aveva gia' dato esito positivo e che quindi il laboratorio disponeva dei genotipi di Guerinoni e Ignoto1? Mai fossero reali gli indizi di inadeguatezza prima ventilati mi potrei aspettare di tutto, ma tendenzialmente non vedo la ragione di un test di maternità condotto unicamente sui genotipi di EA e Ignoto1. Non ve ne era ragione perche' in quel momento gli inquirenti ed i biologi cercavano il soggetto femminile che possedeva nel suo genotipo gli alleli necessari a combaciare perfettamente con quelli di GG e Ignoto1. Questa e' la verifica che mi sarei aspettato, la piu' logica e diretta, quella che avrebbe potuto far partire le indagini a spron battuto sulla pista Bossetti. Ma invece il DNA della Arzuffi scompare, si inabissa e non si sa che fine faccia a meno che uno voglia credere alla favoletta dell'errore di comparazione con il DNA della madre di Yara come comunicato dai media. L'unica risposta che mi so dare e' invece quella di un esito negativo di questo confronto, magari solamente per un allele su un locus, ma negativa.
Ma a questo punto le cose si complicano ulteriormente. Perche' nella primavera del 2013 i Carabinieri e la Polizia di Bergamo, dopo Bigoni, interrogano un altro autista di autobus ex collega di Guerinoni, un tale Antonio Negroni, personaggio sicuramente avanti con l'eta' e oramai in pensione da anni ma che ricorda molto bene quei tempi. Lo stesso viene intervistato da una testata locale ("Araberara") ma di Ester non fa cenno. L'avra' forse fatto con gli inquirenti che gli avranno chiesto di non parlarne in giro? Non possiamo saperlo. Ma lo stesso personaggio all'inizio di giugno 2014 si fa vivo con il maresciallo Mocerino della PG di Bergamo e questa volta il nome di Ester lo fa per davvero. Amnesia, reticenza, desiderio di rimanere fuori dalle indagini, rispetto per l'amico di gioventu' defunto? Mah? Fatto sta che le indagini a quel punto prendono una svolta decisiva.

continua

TommyS. ha detto...

finisce

E le "coincidenze della vita" (SIC), vogliono che negli stessi giorni una borsista dell'Universita' di Pavia che lavora, non piu' pagata, nel laboratorio di Previdere' fa una scoperta "sensazionale"! E' bene precisare che quel laboratorio era stato incaricato dalla Procura di fare gli accertamenti genetici sul DNA mitocondriale eventualmente estraibile dai capelli e peli rinvenuti sul cadavere, confrontando i risultati con i campioni di DNA mitocondriale dei soggetti femminili che per qualche motivo potevano aver conosciuto Guerinoni negli anni '60 avendo con lui una relazione adulterina con gravidanza indesiderata. Si trattava di un campione di 500 donne, e cosa fa la dott.ssa Grignani? Appurato che il DNA mitocondriale di Ignoto1 (ma i RIS erano riusciti ad estrarre anche quello? niente mRNA?) conteneva uno specifico allele sufficientemente raro, anziche' amplificare l'mtDNA completo di tutti e 500 i soggetti decide di prendere una scorciatoia ed amplifica solamente quello specifico locus che conteneva l'allele raro. Bingo! Solamente due donne su 500 possedevano quell'allele ed una di queste era Ester. O perlomeno era un soggetto X tra i 500 in quanto spero che, per maggiore imparzialita' dell'indagine genetica le analisi siano state effettuate in cieco senza riferimenti anagrafici dei soggetti.
Ma allora mi immagino la gioia del PM quando contemporaneamente riceve una telefonata da Mocerino ed un'altra da Previdere' e si sente dire da entrambi che hanno finalmente trovato la mamma di Ignoto1! Bisogna allora fare la prova del 9: amplificare i 21 loci del DNA nucleare di Ester per confrontarli con il genotipo di Ignoto1 (nel frattempo credo avessero smarrito quello del 2012/2013 nonché quello di Guerinoni) ed eseguire i famosi calcoli biostatistici per il test di maternità.
Da questo punto in poi e' cronaca nota a tutti.
Ma voi, alla seconda parte della storiella ci credete davvero?

Anonimo ha detto...

Se l'RSID Semen avesse testato positivo a quest'ora lo sapremmo. La situazione si metterebbe decisamente peggio per Bossetti.
Se avessero individuato sperma e non sangue sugli slip, l'epistassi non potrebbe più essere invocata.
In ogni caso il DNA di Ignoto 1 è stato isolato. Ciò che non si sa con certezza è la natura della traccia.

Ma siamo certi che sia stato detto che il fratello di Bossetti non è figlio naturale di GB? Non è che si tratta della solita notizia giornalistica? Il fatto che eventualmente non sia figlio di Bossetti, ovviamente, non significa lo sia di Guerinoni e poco tra l'altro dovrebbe importare (al di là dei suoi familiari). Se la cosa fosse stata effettivamente detta in interrogatorio, potrebbe certamente essere uno stratagemma per far crollare Bossetti.
L.M.

Etrusco ha detto...

Come noto il Dna è trasportabile, e su questo siamo tutti d'accordo. Non è detto però che esprimendo questo concetto si voglia necessariamente sostenere un complotto o un depistaggio, e anche su questo penso siamo tutti d'accordo. Se una contaminazione può avvenire perchè, in modo fortuito, il sangue dell'assassino finisce sulla vittima durante il delitto, non vedo perchè, in modo altrettanto fortuito, durante l'atto di violenza, la vittima non possa contaminarsi con elementi organici con i quali verrebbe a contatto, presenti sul luogo del delitto. E su questo, razionalmente, dovremmo essere tutti d'accordo in quanto possibile anche ciò, se si parla di evenienze fortuite.
La legge italiana stabilisce che sia onere dell'indagato fornire versioni dei fatti a sua discolpa e provarne la veridicità, quindi se non sbaglio, nel nostro caso ci vorrebbe che Bossetti desse incarico a dei consulenti tecnici di simulare materialmente altre modalità di contaminazione al cospetto dei giudici, per opporre altre ipotesi a quelle dell'accusa.
Altrimenti come fa a fornire prova che i fatti possano essersi svolti diversamente, lui che, fino a prova contraria, al momento è solo il principale indagato e potrebbe non sapere nulla di come è avvenuto il delitto?

magica ha detto...

l'ultima dalla vita in diretta .

bossetti ha una personalita' ambigua. anche se fosse innocente ha tuttavia una personalita' problematica . invece di considerare che se fosse innocente le è capitata una disgrazia ?..invece ha rincarato la dose .
lo ha asseririto uNA VIGLIACCA intorno alle sei di questo pomeriggio ,
lo ha evinto dalla foto con i cani? oppure quando lo arrestarono ma non sapeva perchè, percio' il suo viso non ha dimostrato vergogna oppure disappunto per l'arresto. è andata a trovarlo in carcere? e lo ha visto sereno ? è una vergogna che certe persone VERGOGNOSE si permettano di denigrare chi non si puo' difendere? mi maraviglio di LIORNI . CREDEVO CHE FOSSE DI QUELLA STIRPE MALDICENTE, ma un po' meglio di certi . bisogna che la tv rimanga spemta perchè sento troppe malvagita'

Anonimo ha detto...

Massimo M

E' molto piu' facile di quanto tu abbia ipotizzato. E' praticamente ovvio. Libera la mente. Fai un detox totale dalle idiozie quotidiane di chi vuole che tu creda che un dna possa persistere 3 mesi all'aperto, rileggi parola per parola cio' che ti ho scritto e vedrai che stavolta ci andrai vicino.

Riguardo all'emoglobina, la Baldi dovrebbe ben sapere che HEXAGON OBTI e' fallace. La Bluestar Forensic stessa (ditta produttrice) ammette che si tratta di test che tende al FALSO POSITIVO e che comunque si tratta di TEST INDICATIVO E NON CONFERMATIVO!

Annika

PS DOMANDA ESSENZIALE (chissa' chi se la sente lei di rispondere?):
Un genotipo di ottima qualita' proveniente da traccia degradata significa forse niente modificazioni del methyl group all'interno di un contesto di CpG dinucleotide? Si o no?

Ivana ha detto...

A "La vita in diretta" Luciano Garofano ha detto che gli sembra di rivivere il caso di Cogne riguardo a dichiarazioni che si rivelano infondate; la frase del 2011 si riferisce soltanto all'interpretazione della traccia; nessun dubbio, invece, che quella traccia appartenga a Ignoto 1 che corrisponde "con certezza scientifica" al Bossetti; anche il genetista Portera è certo che il DNA di Ignoto 1 sia del Bossetti.
Ovviamente Luciano Garofano ha sottolineato che il DNA non è sufficiente per una condanna (perché, aggiungo io, occorre che tutti gli indizi siano chiari e convergenti).

Credo che ognuno abbia un proprio carattere, una propria soglia del
dolore e una propria capacità di affrontare con coraggio, o no, le tragedie vissute in prima persona; evito, quindi, di considerare "preoccupanti" determinati atteggiamenti caratteriali e pongo l'attenzione soltanto su quei comportamenti che mi risultano tesi a depistare le indagini (ma, almeno finora, non ho notato in Bossetti precisi comportamenti inequivocabilmente volti al depistaggio).

magica ha detto...

certo ivana che non lo abbiamo notato il comportamento equivoco . se anche ci fosse stato, nessuno,al di fuori di quei pochi che hanno accesso al carcere ha fatto visita a
bossetti ,percio' dire che l'imputato ha avuto un comportamento freddo. come dice quella. lo ha detto tanto per dire qualcosa . forse mi sbaglio ma mi pare che bossetti disse quando lo arrestarono: che aveva pagato le tasse .. una cosa del genere.

Mimosa ha detto...


Massimo M.
Scusa, ma cosa dici? Il mitocondriale lo hanno fatto solo nel test di maternità condotto unicamente sui genotipi di EA e Ignoto1 (lo ha detto anche TommyS), solo dopo la confidenza del Negroni, mai alcun confronto mitocondriale era stato fatto prima.
----

TommyS
Ottime, logiche, interessanti, le tue riflessioni delle 17 e rotti, anche se io sono personalmente poco propensa a credere a “dabbenaggine” degli esperti di laboratorio.
Solo una cosa, tuttavia, vorrei mettere in evidenza, quelle che hai chiamato “coincidenze della vita”:
effettivamente gli inquirenti e i Ris hanno ammesso (in tutta umiltà – e se vuoi aggiungici “sic!”, “gulp!”) che si è trattato di un’eccezionale “intuizione”, un puro colpo di fortuna. Perché non crederci?
Come è stato un colpo di fortuna che il maresciallo abbia deciso di seguire il proprio istinto di poliziotto e andare per i bar a raccogliere le confidenze.
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Inoltre, (non so più a chi mi rivolgo, mi scuso), il fatto che E.A. non fosse stata individuata prima, bisogna ricordare che veniva cercata una donna che avesse avuto una relazione con Guerinoni negli anni ’60, supponendo che la relazione l’avesse avuta una “ragazza” (secondo le primissime indiscrezioni di un allora collega autista), ossia una donna “non sposata” e di una settantina d’anni.
Mai avrebbero supposto una ‘relazione extra-coniugale’ anche di una donna. E.A., infatti, al momento del concepimento dei due gemelli era sposata da ben tre anni!
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L.M.
la penso come te sulla boutade del PM riguardo al terzo fratello: “Se la cosa fosse stata effettivamente detta in interrogatorio, potrebbe certamente essere uno stratagemma per far crollare Bossetti”. Così vanno gli interrogatori!

Mimosa

TommyS ha detto...

Mimosa

Le analisi sul DNA mitocondriale di EA le hanno fatte su un unico locus per vedere se presentava quell'allele raro.
Il test di maternità l'hanno poi fatto come ultimo passaggio sui 21 marcatori autosomici del DNA nucleare. Ma perché tirare in ballo la biostatistica quando avevano a disposizione i genotipi di Ignoto1 e GG? E' un controsenso.

Ma sulle strane coincidenze della verrebbe da porsi la domanda: e' nato prima l'uovo o la gallina? E' venuto prima Negroni o la Grignani? Perche' a mio parere uno esclude l'altra e viceversa.
E Negtoni quando ha realmente raccontato di Ester?

Per ultimo. Prima ancora di scoprire Bossetti per gli inquirenti Ester Arzuffi poteva essere tranquillamente una giovane donna che, abitando nella stessa zona di GG poteva aver avuto una gravidanza indesiderata con lui ed ancor prima di sposarsi.

Massimo M ha detto...

Mi sfugge il concetto del Sig.Luciano Garofano. Cioè cosa si vuole dire che se anche la degradazione avesse prodotto una errata o non attendibile interpretazione della traccia non rimarrebbe comunque nessun dubbio che quella traccia appartenga a Ignoto 1 che corrisponde "con certezza scientifica" al Bossetti?
Diagnosticare un'origine e' una cosa, interpretare una traccia e' altra cosa.
Riporto in merito un interessante articolo che fra le altre cose riporta alcuni dettagli che vanno nella direzione di ciò che avevo proposto ieri nella versione RT-PCR. Annika mi ha risposto che è' molto molto più semplice della mia versione...........ma almeno mi conforta il fatto che con un ragionamento intuitivo non ho scritto castronerie.
http://www.dirittoindaginedifensiva.it/tracce-dna-impronte/

Anonimo ha detto...

Troppe elucubrazioni; troppe presunzioni; ed altrettante gratuite illazioni.
Sono in corso investigazioni non ancora concluse.
Un dna inutilmente vituperato.
Si lasci che la Giustizia faccia il suo corso.
E si smetta di impersonare scienziati, giudici ed avvocati.
Quando cantano troppi galli, l'alba non spunta.
D:S:

Massimo M ha detto...

Dalla conferenza stampa
"«Abbiamo esaminato - risponde il pm - qualcosa come 15 mila profili del Dna, ma saremmo andati avanti perchè avevamo 120 mila persone da controllare. Tante quante le utenze che hanno agganciato la cella di Mapello quel 26 novembre 2010. E dirò di più - riprende Ruggeri - se non avessimo trovato prima la madre, Ester Arzuffi, saremmo risaliti a Massimo Giuseppe dal fratello Fabio. Anche lui era nell'elenco dei 120 mila da controllare. Magari fra 10 anni, ma l'avremmo scovato»."

Ma come, il fratello non è stato controllato? Ne da indicazioni la PM stessa nell'interrogatorio fatto a MGB, così come riportato dall'articolo di Repubblica, fra l'altro:
"Caso Yara: verbale interrogatorio Bossetti, il Garante privacy dispone il blocco per l'articolo di "Repubblica"
http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/3401005

TommyS. ha detto...

D:S:

Se intendi che in questo blog dovremmo tutti adeguarci agli argomenti dei talk show parlando dei siti pedoporno visitati da Bossetti, degli amanti della moglie, dello sguardo glaciale dell'indagato,..... credo tu abbia sbagliato luogo.

Per quanto riguarda la domanda "e' venuto prima Negroni o prima Grignagni?" credo che l'unica risposta possibile sia che e' venuto prima Negroni. E dai Carabinieri ed in Questura (segno che la sua testimonianza era ritenuta importante) penso ci sia andato nel mese di dicembre 2012 ed in quell'occasione abbia fatto il nome di Ester. D'altronde l'intervista ad Arebarara e' di giugno 2013 ed in quella sede afferma di aver gia' parlato con gli inquirenti. Probabile allora che, a differenza di Bigoni, non abbia voluto o potuto avere la sua ribalta mediatica per alcuni mesi, fintanto che, forse, gli e' stato detto che la pista da lui segnalata si era rivelata non quella giusta. Che abbiano confrontato il DNA di EA con quello della madre di Yara o l'abbiano fatto con i genotipi di Guerinoni e Ignoto1.
Allora in questo modo si possono anche giustificare i complimenti alla Grignani per aver rispolverato il DNA di Ester ed aver condotto, con esito positivo, il test di maternita'.

Rimarrebbe comunque sempre incomprensibile il primo errore di comparazione in quanto non e' in alcun modo pensabile che gli inquirenti non abbiano data priorita' assoluta all'analisi del DNA di EA visto che avevano in mano il nome di una possibile amante di Guerinoni. E non solo. Il nome di una donna che abitava nell'Isola Bergamasca e che era madre di un artigiano edile solito frequentare Brembate di Sopra ed in particolare l'area di via Rampinelli/Locatelli.

Personalmente ho estrema difficolta' a credere alla storiella dell'errore di comparazione, ma se questo fosse vero, da cittadino e contribuente pretenderei la testa dei responsabili, a partire dal carabiniere semplice che ha imbustato il tampone ad arrivare al comandante del RIS di Parma o della Scientifica di Roma e per finire al PM. Perche' i soldi spesi in quest'indagine dal gennaio 2013 sino al giugno 2014 sarebbero stati un danno erariale dovuto all'inadeguatezza delle persone preposte a questa indagine.

In ogni caso, sempre per rispondere a D:S:, e' innegabile che questo aspetto dell'indagine, unitamente a tutti i dubbi sollevati da Annika sulla fase di analisi della traccia e di estrazione del DNA, faccia perlomeno sollevare qualche sopracciglio.

Anonimo ha detto...

Massimo M
sei proprio sicuro di non aver capito?
Lo spiego nuovamente:
la natura della traccia non è certa NON a causa della degradazione, ma per la tipologia dei reperti, che contengono il sangue di Yara; non è stato dunque possibile stabilire se il test abbia dato esito positivo perché si tratta del sangue dell’indagato misto con quello della vittima o perché, appunto, c’è il sangue della vittima.

Per quanto riguarda il DNA, invece, è stato isolato il profilo di Ignoto 1 (il fatto di non sapere la natura della traccia, NON inficia la possibilità di estrarne il DNA).

Sapere la natura della traccia sarebbe molto importante per capire come quel DNA sia finito sugli slip di Yara (la cosa più probabile è l'atto omicidiario, ma gli avvocati dell'imputato potrebbero avanzare altre ipotesi).
Sul fatto invece che quel profilo corrisponda a quello di Bossetti NON ci sono dubbi.
L.M.

Ivana ha detto...

Per Massimo M

Mi sono limitata a riportare quanto detto da Luciano Garofano e leggendo l'articolo che mi hai segnalato immagino che l'ex comandante del RIS intendesse, più o meno, quanto segue, presente nell'articolo stesso:
"Spesso la scarsa quantità di materiale biologico a disposizione impone scelte complesse che possono comportare il sacrificio dell’importante step preliminare della diagnosi generica a favore della diagnosi genetica individuale, cosa che realizza l’APPARENTE (il maiuscolo è mio) paradosso scientifico in base al quale è possibile identificare con certezza un soggetto quale “donatore” di una traccia senza che sia stato possibile stabilire l’esatta natura del materiale biologico di partenza."
Insomma, credo di aver capito che sia per il genetista Portera sia per Luciano Garofano è possibile identificare con certezza il "donatore" di una traccia senza che sia stato possibile stabilire, almeno a priori nel 2011, l'esatta natura della traccia stessa.

Ovviamente le mie sono supposizioni (in base a quanto da me ascoltato e letto), perché non ho la competenza specifica per esporre con sicurezza il mio punto di vista.

Anonimo ha detto...

Ivana
è proprio così, talvolta si sacrifica lo step preliminare se non si è certi di avere sufficiente materiale biologico a disposizione. In questo caso però, in base a quanto detto da Portera, sembrerebbe siano stati eseguiti i test per stabilire la natura della traccia (dunque sembrerebbe che ci fosse materiale a sufficienza). Tali test avrebbero (il condizionale è d'obbligo, non avendo noi a disposizione le perizie) dato esito positivo per il sangue e negativo per sperma e saliva.
Il problema è che l'esito positivo per il sangue potrebbe essere riconducibile al sangue stesso della vittima.
Il donatore però è stato identificato con certezza.
L.M.

Massimo M ha detto...

A L.M.
Forse quello che non ha ben compreso sei tu?

"Purtroppo non è semplice valutare né riprodurre sperimentalmente - con assoluto rigore scientifico - quanto la degradazione del materiale biologico su questi reperti possa aver influenzato, e in quale misura, l’attendibilità dei test effettuati, seppur numerosissimi, poiché nessuno degli stessi prescinde dalla integrità della struttura molecolare delle proteine che costituiscono i marcatori “bersaglio” della maggior parte di tali saggi diagnostici (emoglobina, PSA, semenogelina, ecc.)."

Il che dovrebbe significare che non avendo a disposizione strutture molecolari delle proteine INTEGRE, perchè DEGRADATE, non si riesce a definire l'influenza che tutto ciò ha avuto sull'attendibilità dei TEST.

A supporto:
“Come stigmatizzato in più occasioni, lo studio
analitico dei reperti oggetto
della presente indagine è stato reso particolarmente difficile dal cattivo
stato di conservazione
degli stessi e dalla
oggettiva complessità dei
susseguenti esiti di laboratorio
,non sempre ben interpretabili in ragione dell’elevato livello di degradazione biologica delle tracce presenti
.”

Ad ulteriore supporto
"d’altra parte le zone di
contatto con il terreno hanno costituito aree di raccolta e di maggior
adsorbimento dei fluidi rilasciati dalla decomposizione del cadavereper cui
potenzialmente caratterizzate da un più alto livello di degradazione biologica sotto il profilo prettamente molecolare
.Di non secondaria
importanza, inoltre, l'azione
saprofítica degli organismi che hanno colonizzato il cadavere.(...)" Tale evidenza rende di per sè non agevole la diagnosi dei singoli contributi biologici all’interno di una mistura prodotta da più soggetti;"

Cioè traduco in Italiano: tale evidenza, cioè lo stato di DEGRADAZIONE rende di per sè non agevole la diagnosi dei singoli contributi biologici all’interno di una mistura prodotta da più soggetti

Tu scrivi:
la natura della traccia non è certa NON a causa della degradazione, ma per la tipologia dei reperti, che contengono il sangue di Yara; non è stato dunque possibile stabilire se il test abbia dato esito positivo perché si tratta del sangue dell’indagato misto con quello della vittima o perché, appunto, c’è il sangue della vittima.

Assolutamente sbagliato:
Se la traccia di Ignoto1 non fosse stata degradata sarebbe stato possibile tranquillamente isolare dalla MISTURA di 2 materiali organici di due persone, sia l'origine di 1 che l'origine dell'altra.


Massimo M ha detto...

Domandona da 1 MILIONE di DOLLARI

Perchè la traccia di YARA da esito positivo a sangue e della traccia mischiata con il sangue di YARA (di Ignoto1) invece non è possibile stabilirne l'origine?
Eppure se si sono MISCHIATI e se la traccia Ignoto1 l'ha lasciata mentre tagliava (come sostengono) i due materiali organici dovrebbero avere la stessa età e la stessa tipo di esposizione al degrado (essendo misti).
Come mai la traccia di Yara non si degrada e si riesce a stabilirne l'origine scientificamente e quella di Ignoto 1 si degrada a tal punto da non consentire la conoscenza scientifica dell'origine?

Anonimo ha detto...

Massimo M
sei proprio sicuro di non aver capito?
Lo spiego nuovamente:
la natura della traccia non è certa NON a causa della degradazione, ma per la tipologia dei reperti, che contengono il sangue di Yara; non è stato dunque possibile stabilire se il test abbia dato esito positivo perché si tratta del sangue dell’indagato misto con quello della vittima o perché, appunto, c’è il sangue della vittima.
...
Per quanto riguarda il DNA, invece, è stato isolato il profilo di Ignoto 1 (il fatto di non sapere la natura della traccia, NON inficia la possibilità di estrarne il DNA).


DAVVERO, LM??? E LA TUA AREA DI EXPERTISE SAREBBE ESATTAMENTE...??? Vediamo, parli di tipologia dei reperti. Vuoi spiegare meglio cosa intendi? Quale "tipologia" talmente particolare del sangue misto impedirebbe l'accertamento della traccia? Se parli di sangue e sei certo che di sangue si tratti, vuol dire che la traccia e' stata accertata o non potresti affermare con tanta sicurezza che di sangue si trattava! Dimmi, ma tu che ti mostri tanto esperto, lo sai che in Italia di routine il sangue si accerta rilevando l'obsoleta emoglobina, che pero' testa positiva anche quando e' negativa? Dato che sai tante cose non ti insulto spiegandoti il perche' dei falsi positivi dietro al hHb. Saprai anche, pero', che in realta' non e' sangue finche' non ACCERTI che lo sia. E che il test forense per accertare il sangue non e' Hexagon Obti (quello che rileva la ahime' fallace emoglobina) ma il RSID-Blood, (che rileva il mai fallace glycophorin A). Puoi comunque apportare referenze valide a sostegno della tua tesi?

Poi dici a Massimo M che la mancata origine dell'accertamento della traccia non inficia il DNA in essa contenuto... SBAGLIATO! Ogni DNA viene con un mRNA. Un po' come ogni essere umano nasce con una testa; senza testa o non si nasce o si muore. Il mRNA e' molto piu' resistente del DNA, tant'e' vero che lo si trova anche in tracce prive ormai di DNA. Dal mRNA, che e' come una banca dati, e' possibile ricavare l'origine della traccia, ovvero del DNA. Quindi, se il DNA e' stato trovato, per forza di cose, una volta isolato da quello presumibilmente appartenente a Yara, era ben visibile insieme al suo caro RNA. Ed ecco che, grazie al mRNA, l'origine della traccia e' accertabile e perdura piu' a lungo del DNA. Inoltre, mentre si puo' avere una traccia dall'origine certa ma priva di DNA, non e' possibile avere DNA dall'origine incerta.

In parole povere, senza origine non c'e' DNA!

Comunque, data la sicurezza che mostri nello scrivere le robe che hai appena scritto, perche' non ti lanci tu per primo a rispondere alla domanda tecnica assolutamente essenziale al caso che ho posto da un paio di giorni su entrambi gli ultimi articoli su Yara? Ripeto:

Un genotipo di ottima qualita' proveniente da traccia degradata significa forse niente modificazioni del methyl group all'interno di un contesto di CpG dinucleotide? Si o no?

Ciao. Annika

Massimo M ha detto...

Ad Ivana
Si, perfetto.
Questo supporterebbe la mia tesi e che cioè di materiale biologico ce n'era talmente POCO che se lo avessero utilizzato per stabilirne l'origine poi non ce ne sarebbe rimasto a sufficenza per eseguire una amplificazione ed ottenere un profilo genetico.
Credo che anche le dichiarazioni di Garofano vadano in questo senso.
Ma è sempre un cane che si morde la CODA: e cioè...............ma allora di che OTTIMA QUANTITA' ed abbondanza stiamo parlando?
O forse stiamo parlando di una traccia talmente esigua che per l'individuazione di un profilo ha avuto bisogno di cicli di amplificazione talmente elevati (con aumento di margini di errore) e di una INTERPRETAZIONE condita di BIAS?

No perchè a me sta venendo un dubbio.
Ma quando i RIS scrivono:

Come stigmatizzato in più occasioni, lo studio analitico dei reperti oggetto della presente indagine è stato reso particolarmente difficile
dal cattivo stato di conservazione degli stessi e dalla oggettiva complessità dei susseguenti esiti di laboratorio, non sempre ben interpretabili in ragione dell’elevato livello di degradazione biologica delle tracce presenti."

Se è dato per provato che non si conosce con rigore scientifico l'origine...............a cosa ci si riferisce con "esiti di laboratorio, non sempre ben interpretabili in ragione dell’elevato livello di degradazione biologica delle tracce presenti."

Perchè parliamoci chiaramente, a parte la DIAGNOSI (origine) i RIS più volte fanno riferimento ad INTERPRETAZIONI.

Anonimo ha detto...

Massimo M
sei stato tu a scrivere alle 7.33 di oggi:
"Mi sfugge il concetto del Sig.Luciano Garofano",
per questo ti ho risposto:
"sei proprio sicuro di non aver capito?".
Avevo infatti l'impressione che tu avessi capito perfettamente ma che volessi insistere sulle parole degli avvocati difensori.
I quali avvocati hanno tentato la carta di giocare con le parole dei Ris per INSINUARE che una natura incerta della traccia non consenta di ricavare, come invece è stato, un chiaro profilo genetico.
Molti esperti hanno già risposto in maniera dirimente alla questione.
Adesso vedremo se gli avvocati cambieranno strategia o se insisteranno con le stesse parole, fumose, in tribunale. Penso di no e me lo auguro per il Bossetti stesso. Dovrebbero piuttosto arrabattarsi per cercare di spiegare come tale DNA sia arrivato sugli slip della ragazza.
L.M.

Etrusco ha detto...

Oltre alle disquisizioni scientifiche, è importante dare un senso a certe realtà di carattere materiale.
Il campo di Chignolo, matematicamente, è maggiormente distante da Brembate di sopra (ma anche da Mapello che gli è confinante) di quanto lo siano alcune zone collinari boschive poste a nord del medesimo comune, che presentano dei punti isolati ed impervi facilmente raggiungibili dopo aver percorso una manciata di chilometri dalla zona del rapimento di Yara.
Il punto esatto nel campo ove è stata ritrovata morta (e qui devo rettificare una mia precedente errata affermazione) è posto a meno di cento metri dall'ingresso sud carrabile del campo, e ad una cinquantina di metri dalla sterrata che lo attraversa internamente, contrariamente a ciò che viene indicato da alcune mappe pubblicate in rete che traggono in inganno chi le considera.
La logica vorrebbe che il commettere questi reati necessita di una certa istintiva riservatezza, che nel campo di Chignolo è minore di quanta ne offrirebbero le località a cui accennavo.
Riassumendo, abbiamo che chi uccide Yara preferisce dirigersi a una distanza maggiore di quella che ragionevolmente avrebbe dovuto percorrere, per poi concludere la sua azione delittuosa in un luogo più frequentato, quindi esposto alla vista, di quanto possano esserlo altri, favorendo così anche un più breve tempo di ritrovamento del corpo.
Non abbiamo elementi per stabilire se questo sia stato voluto o sia stato puramente casuale, però mi chiedo se sia lecito presumere che per mettere d'accordo alcuni pareri scientifici divergenti sia necessario imporre che quella traccia organica abbia una storia differente da quella che sostiene la procura. Solo così i pareri scientifici concordano.

Gilberto ha detto...

Tutti i dubbi e le perplessità espressi da Annika, non senza una vena sarcastica, stanno adesso affiorando proprio da parte di chi è ufficialmente preposto all'analisi. Probabilmente è solo l'inizio di un capovolgimento del quale manca ancora il fatto eclatante che la difesa non tarderà a far conoscere: Bossetti è proprio figlio di suo padre legale. Per la Procura si preannuncia una débâcle rovinosa. Naturalmente qualcuno si sta arrampicando sugli specchi con interpretazioni di comodo di quanto i Ris hanno esplicitato con onestà e imparzialità: il materiale degradato non consente una diagnosi certa sia riguardo all’origine sia riguardo all’appartenenza…

Massimo M ha detto...

Guardate, qui ogni giorno che passa si va nella direzione che sostenni dopo appena 1 settimana che usci on line l'ordinanza di arresto. E cioè che il PUNTO è: la costruzione del profilo GENETICO estratto dai leggings. Tutto quello che viene dopo non mi interessa, non vale nulla se non verificato come valenza scientifica. Cioè se da una traccia mi INTERPRETI un profilo di Ignoto1 che è di MGB, è ovvio che vi saranno tutti i match successivi di comparazione. Dove avevo focalizzato l'attenzione era: ma IGNOTO1 siamo sicuri che sia MGB? Questo è il punto. Qui siamo punto e a capo.
Uscirebbe fuori che l'origine della traccia non si conosce, il motivo sembrerebbe perchè di materiale organico ce n'era talmente poco che hanno preferito utilizzarlo per individuare un profilo genetico piuttosto che l'origine. Certo, se fosse così deve essercene stata veramente in quantità supr esigua di traccia. Ma se la quantità era talmente esigua, quanti cicli di RT-PCR o PCR qualsivoglia hanno dovuto eseguire per ottenere una amplificazione di sequenze? 272.000

Il tutto sempre nella direzione di un MGB effettivamente innocente, vale a dire che se MGB è innocente da qualche parte deve stare l'errore.................per forza. E se MGB fosse davvero innocente, lo ripeto dai primi giorni, l'errore può essere lì.
La battaglia tra periti sarà proprio lì.

Anonimo ha detto...

X TommyS

Quello che ho scritto, era in italiano, quindi privo di quelle puerili allusioni che le vuole forzatamente attribuire.
Si limiti a leggere quello che è scritto e, se ritiene opportuno, dia delle risposte adeguate.
Questo blog non è un area fieristica a disposizione di chi propone solo la sua merce. E non sarà lei, fra gli ultimi arrivati, a dirmi:
"credo tu abbia sbagliato luogo.
Contenga, le sue convinzioni nei limiti del rispetto per l'interlocutore, di cui non conosce la statura intellettuale, nè quella civile
D.S.

Anonimo ha detto...

...e, intanto, il pilota insiste nell'affermare che il 28 novembre il corpo di Yara non c'era nel campo di Chignolo
http://www.liberoquotidiano.it/news/11694955/Yara-Gambirasio--il-pilota-della.html

Mary

TommyS. ha detto...

Gilberto

Temo purtroppo che se la difesa si limitasse a portare come prova a discarico il test di paternita' con il padre anagrafico di Bossetti non riuscirebbe ad ottenere il rilascio del proprio patrocinato. Davanti al Riesame rimarrebbe sempre la "piena compatibilita'" del genotipo di Bossetti con quello di Ignoto1 (per come sicuramente descritto in forma tabellare negli atti portati al GIP).

Per avere una qualche speranza devono trovare un vulnus nell'operato degli inquirenti cosi' come riportato agli atti attualmente disponibili. Ma tale vulnus deve essere facilmente comprensibile anche ad un giudice. E difatti anche nell'istanza di scarcerazione si sono limitati a dire:
"Questa Difesa non intende, quantomeno nell'ambito del presente atto, affrontare tematiche di natura tecnica -­‐ scientifica comunque connesse alle attività di estrazione, elaborazione, analisi e confronto di materiale biologico/DNA, limitandosi, ai fini dell'odierna istanza, ad una integrale lettura ed evidenziazione delle affermazioni riportate dal RIS stesso"
Difficilmente potranno anche davanti al Riesame affrontare questi argomenti considerato che negli atti messi a disposizione delle parti sinora manca la descrizione di tutti i passaggi che hanno portato da una traccia biologica altamente degradata ad "un profilo genotipico sorprendentemente di ottima qualita'".
Lo dicono chiaramente a pag.13 dell'istanza dove scrivono:
"In realtà, è di tutta evidenza che “l'illustrazione delle modalità” e l'effettiva adozione delle modalità illustrate (di cui non vi è contezza né nella relazione, né negli allegati alla stessa) costituisce discorso diverso. L’illustrazione delle modalità può essere esaustiva e le modalità non essere corrette, oppure le modalità possono essere corrette e l’illustrazione non essere esaustiva.".
Per una seria messa in discussione della genuinita' del genotipo di Ignoto1 dovranno aspettare purtroppo la chiusura delle indagini e l'Udienza Preliminare.

Per quanto riguarda Garofano, vorrei sottolineare che, nonostante l'eloquio e la bella presenza televisiva, la sua obiettivita' in questo caso (come anche quando parlava di Cogne) non e' cosi' scontata. Sebbene oramai sia un consulente tecnico privato, rimarra' sempre la difesa d'ufficio del corpo al quale a lungo e' appartenuto ed in particolare al reparto che a lungo ha comandato.

Ivana ha detto...

Non escludo che il pilota non l'abbia vista, d'altra parte anche Eleonora Gizzi è stata ritrovata CASUALMENTE nonostante le ricerche continue (inquirenti, cani, familiari, volontari e il team di "Chi l'ha visto?"; quest'ultimo aveva insistito proprio perché si controllasse BENE sotto quel viadotto in cui, poi, è stato ritrovato, PER CASO, il corpo senza vita della maestra di Vasto...)
Anche il corpo di quell'insegnante di Aosta venne ritrovato PER CASO...

TommyS. ha detto...

Egregio D.S. (ma non era con i due punti?)

Non intendo assolutamente iniziare una discussione personale con lei viso che quasi sicuramente non possiedo la sua statura intellettuale e civile.

Forse mi sono sbagliato ed ho scritto in latino, ma con "credo tu abbia sbagliato luogo" non intendevo assolutamente che lei non fosse il benvenuto in questo blog. Non mi permetterei mai di pensarlo e tanto meno di scriverlo.

Mi domandavo solamente di cosa i commentatori avrebbero dovuto e potuto discutere se le personali elucubrazioni vengono ridotte a semplici "presunzioni" (e questo e' vero in quanto noi possiamo solamente presumere) e gratuite illazioni.

Personalmente sto cercando di darmi delle risposte ai dubbi che, con tutta onesta', persistono nella mia mente e per fare questo cerco di seguire un filo il piu' possibile logico e congruente con quanto ufficialmente noto di questa vicenda.

Se da parte sua vi e' la stessa disponibilita' ad una analisi critica sarei ben lieto di discuterne. Ma se si parte dall'affermazione "Lasciamo che la giustizia faccia il suo corso" continuo a credere che non abbia ben compreso lo spirito di chi partecipa alle discussioni su questo blog.

Ivana ha detto...

Per quanto riguarda Luciano Garofano, ritengo che la sua competenza sia indiscutibile e non credo che l'ex comandante del RIS possa fare affermazioni che potrebbero risultare scientificamente errate, mettendo in discussione la sua stessa professionalità.

Gilberto ha detto...

Sì Tommy S.
Tutto vero... Però una vocina mi dice che il test di paternità, visto che il caso si sta giocando soprattutto sul piano mediatico, sarà qualcosa in grado di buttare scompiglio (e che scompiglio!!!) tra le fila dei colpevolisti e un campanello d'allarme per i sedicenti esperti. Se Bossetti fosse davvero figlio di suo padre Giovanni (cosa di cui sono convinto) il fatto varrebbe come prova a discarico a prescindere da qualsiasi considerazione giuridica tenuto conto che l'eventuale errore oltre che inficiare la concatenazione deduttiva avrebbe anche un effetto alone su tutto l'impianto delle cosiddette prove genetiche.

magica ha detto...

il caso si sta giocando soprattutto sul piano mediatico, sarà qualcosa in grado di buttare scompiglio (e che scompiglio!!!) tra le fila dei colpevolisti e un campanello d'allarme per i sedicenti esperti. Se Bossetti fosse davvero figlio di suo padre Giovanni
infatti mi permettendomi di riportare una parte del post scritto sopra . mi pare di scorgere nervosismi : l'impressione che tutti i nodi stiano venendo al pettine ..

Ivana ha detto...

Per Gilberto
Se Bossetti fosse davvero figlio del padre anagrafico Giovanni (cosa di cui dubito FORTEMENTE!) l'avvocato Bonomo si sarebbe espresso in modo diverso e, già da tempo, se io fossi la signora Ester Arzuffi, avrei PRETESO (sotto la mia responsabilità!) che venissero pubblicati i risultati del test di paternità effettuato in laboratori diversi, così, da subito, l'errore, "oltre che inficiare la concatenazione deduttiva", avrebbe avuto anche "un effetto alone su tutto l'impianto delle cosiddette prove genetiche" e gli inquirenti e il team di esperti sarebbero già dovuti passare sotto le "forche caudine" preparate dai media...

Massimo M ha detto...

Giochino!
Cerca le incongruenze


http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/23/yara-genetista-dna-e-certo-legali-di-bossetti-presenteranno-ricorso-al-riesame/1130785/
Anche il gip di Bergamo, respingendo l’istanza di scarcerazione e in riferimento alla relazione degli specialisti dell’Arma, aveva definito "ottima" la traccia di Dna trovata sul corpo della 13enne uccisa il 26 novembre 2010 e ritrovata il 26 febbraio 2011, "essendosi conservata grazie al tipo di indumenti su cui è stata ritrovata, gli slip e il leggins, meno esposti e quindi più protetti dagli agenti esterni".


RIS:
".............le zone di
contatto con il terreno hanno costituito aree di raccolta e di maggior adsorbimento dei fluidi rilasciati dalla decomposizione del cadavere per cui
potenzialmente caratterizzate da un più alto livello di degradazione biologica sotto il profilo prettamente molecolare. Di non secondaria importanza, inoltre, l'azione saprofítica degli organismi che hanno colonizzato il cadavere."

Aiutino:
I fluidi rilasciati da un corpo in decomposizione seguono la direzione della forza di gravità o volano?

Pazzesco, qui rigettano istanze così giustificandole con motivazioni che NON HANNO UN MINIMO DI FONDAMENTO scientifico.

Massimo M ha detto...

A Gilberto
.............credo che questo caso, definito "GIA' CHIUSO" il giorno dell'arresto, sia chiuso davvero a favore dell'innocenza di MGB anche se la difesa non ha in mano il MATCH di paternità tra MGB e GB.
I media si stanno arrampicando sugli specchi così come i GURU esperti televisivi..........perchè nessuno ancora vuole rendersi ancora conto che NON ESSENDO RILEVABILE con CERTEZZA scientifica l'ORIGINE del DNA, non solo non esiste più una DINAMICA di omicidio ma non esiste più, quindi, di conseguenza nessuna prova di OMICIDIO ma una prova di appartenenza di un liquido TAL DEI TALI di origine Ignota sul corpo della vittima.
Vogliamo condannare qualcuno all'ergastolo o condannarlo per omicidio con la sola prova di appartenenza di un determinato materiale biologico, senza MOVENTE, senza ARMA, e con 25 indizi che fanno ridere i polli e 4/5 indizi apparentemente importanti ma di carattere palesemente BIUNIVOCO o diversamente interpretabile?
Con a contorno 2 INDIZI di innocenza forti ed UNIVOCHI? (Il fratello non riconosce MGB come colui che Yara gli aveva fatto vedere, "cicciotello" e con "barbetta", in chiesa come pedinatore. E tutti i frequentatori della palestra che interrogati sentenziano di non aver mai visto il volto di MGB prima dell'arresto.)

Basta già questo!
Poi se la difesa si vuole divertire ad approfondire...........può per esempio accertare che se non si conosce l'origine della traccia è perchè essa era talmente esigua da dover essere utilizzata solo per la definizione del profilo genetico (non diagnostico quindi) e che quindi si tratta di un ESIGUISSIMO reperto di ottima qualità, intendendo per ottima qualità (qui giocano con le parole, attenzione) un reperto da cui riuscire ad ottenere un profilo genetico.
Ma se è di ottima qualità, ma esiguo, non conoscendone l'origine, può essere stato il frutto di una contaminazione successiva?

Io direi che il caso è chiuso davvero.

Gilberto ha detto...

Cara Ivana
Bossetti è in galera e per fare il test di paternità occorre l'autorizzazione del magistrato. Trattandosi di gemelli dizigoti rimarrebbe comunque il dubbio anche per il test sulla sorella. Perché non provi a confrontare tutte le foto pubblicate da Massimo Prati. Solo facendosi influenzare da tutta la grancassa mediatica si può rimuovere l'evidenza della somiglianza fisiognomica.

Ivana ha detto...

Caro Gilberto,
non avevo rilevato (e continuo finora a non rilevare!) tutta la somiglianza che a te sembra "evidente"! Anzi, a me pare che la gemella somigli molto al Guerinoni! [Concordo, quindi, con quanto aveva già detto, in precedenza, qualcuno (aut qualcuna!) sottolineando che generalmente, NON SEMPRE, è ovvio!, sono le figlie a somigliare di più al padre].
Confrontando il viso di Massimo con quello di Giovanni, avevo notato le seguenti differenze:
a) la fronte di Massimo mi appare decisamente più spaziosa e meno piatta rispetto a quella del padre legale;
b) lo sguardo di Massimo mi sembra duro e impenetrabile; quello di Giovanni, dolce e tenero;
c) il naso di Massimo mi risulta diritto e simmetrico; il naso di Giovanni vira verso la propria destra (a sinistra per l’osservatore!);
d) la bocca di Massimo mi appare sottile, quella di Giovanni più carnosa;
e) l’ovale del viso di Massimo mi pare più spigoloso, quello di Giovanni mi sembra più regolare.
L’unico particolare che ritengo "evidente" in comune è la snellezza, ma anche il Guerinoni, da giovane, era snello!

Ivana ha detto...

Per Gilberto

Se io fossi Ester Arzuffi (e fossi IN BUONA FEDE!) avrei chiesto l'autorizzazione specifica e se mi fosse stata negata, avrei informato i media, sottolineando che la mancata concessione di tale permesso mi negava, in pratica, il diritto di far emergere la verità riguardo alle mie dichiarazioni SINCERE.
È prioritario, o no, cercare la verità?!

Bruno ha detto...

Domando una vostra opinione a riguardo : e se la povera Yara fosse stata portata ovviamente viva nel famoso cantiere e quindi trascinata per terra o sopra cemento è quì che potrebbe aver "raccolto" tracce organiche del Bossetti? Quindi dopo averla uccisa è stata portata subito dopo nel campo. Cosa ne pensate?

Stefania ha detto...

Bruno, e se l'assassino avesse usato banalissimi guanti da cantiere che erano stati in uso a Bossetti? Oppure un taglierino o qualsiasi cosa di scarsissimo valore che puoi dimenticare al lavoro, perdere senza neppure rendersene conto?

Immaginiamo quante penne, accendini, pacchetti di fazzolettini di carta seminiamo nelle borsette noi donne o dimentichiamo sul comodino, sulla scrivania in ufficio, a casa dell'amica, ecc ....

Ho appena ascoltato Portera: non è possibile dimostrare che il dna di Ignoto 1 sia di natura ematica.

Niente prove, poche storie!

E con i "si presume" io non voglio vedere in galera proprio nessuno!

Stefania

Anonimo ha detto...

Portera ha chiaramente detto che la prima delle 2 metodiche "classiche", quella che si usa per diagnosticare la 'tipologia', non ha dato risultato certo per sangue, le esatte parole sono le seguenti:
“non è stato possibile stabilire con certezza che quanto abbia rilasciato Ignoto 1 sugli indumenti sia sangue”
ma poi ha aggiunto che la seconda, quella che si usa per trovare il DNA, ha dato il risultato, comunque.
Ciò vuol dire che qualunque sostanza fluida fosse stata "quella roba là" era cellularizzata, altrimenti nisba Dna.
Anche Portera ha piena fiducia nell’operato dei Ris e dei laboratori, sa bene come lavorano.

Mimosa

PS ma se proprio con la seconda metodica è intervenuto un errore umano, spero si possa dimostrarlo, perché allora sarebbe una (altra) mostruosità mandare in galera un (altro) innocente!

ENRICO ha detto...


il DNA di Bossetti ( prelevato con l’alcoltest a sua insaputa) è servito per “individuare” quello di Ignoto 1 ( impossibile da determinare con certezza data la estrema degradazione della traccia)

E adesso :

« Risparmiate il mio volto, mirate al cuore, fuoco! »

PINO ha detto...

Stefania

ct)"E con i "si presume" io non voglio vedere in galera proprio nessuno!"

Certo. Condivido pienamente la tua scelta. Ma c'è un "problemino" da me segnalato da...antica data, e che ho visto riproposto da Ivana poco fa:
"..se io fossi la signora Ester Arzuffi, avrei PRETESO (sotto la mia responsabilità!) che venissero pubblicati i risultati del test di paternità effettuato in laboratori diversi, così, da subito, l'errore, "oltre che inficiare la concatenazione deduttiva", avrebbe avuto anche "un effetto alone su tutto l'impianto delle cosiddette prove genetiche" e gli inquirenti e il team di esperti sarebbero già dovuti passare sotto le "forche caudine" preparate dai media".

Me lo chiedevo allora, e me lo chiedo ancora oggi, perchè non si sia ancora adottato tale provvedimento che, come scrissi,evrebbe tagliato la testa al toro, facendo crollare tutta l'impalcatura del castello accusatorio, compreso un dna di diversa derivazione, e di valore nullo?
Pino





Bruno ha detto...

Adesso è uscita fuori la notizia che Bosseti era in rotta con la moglie in quanto negli ultimi venti giorni non si telefonavano e non si inviavano sms. Io non invio sms e non telefono a mia moglie da almeno due mesi, ma ogni sera da 23 anni a questa parte rientro regolarmente a casa ogni santa sera.Cosa si direbbe su di noi che non ci telefoniamo durante il giorno? che non andiamo d'accordo mentre invece è il contrario. E questa, secondo i forcaioli sarebbe un altra prova contro Bossetti, "...ma fatemi il piacere" come diceva il grande Totò.
A questo punto sarebbe il caso che Bossetti venga fatto uscire dal carcere poi al processo si vedrà.

Anonimo ha detto...

Che bisogno c'era di fare un prelievo del dna di Bossetti con una trappola, anzi a maggior ragione se era fra i sospettati si sarebbe dovuto chiamare il Bossetti a fare la prova legale del dna con tanto di garanzie, pro e contro e tutto alla luce del sole. Così si sarebbe visto se Bossetti non avesse avuto niente da nascondere.Bastava tenerlo sotto controllo. Cosa volevano far apparire con questo prelievo trapola ? che necessità c'era di comportarsi in questo modo così plateale, o forse perchè l'opinione pubblica avesse avuto più ammirazione verso chi ha condotto tale azione? Bossetti libero.

magica ha detto...

se stavano facendo indagini . non avrebbero dovuto accostarsi a bossetti in quel modo .
dovevano dirgli subito che avevano trovato indizi su di lui . percio' lo stavano arrestando .
a questo punto bossetti doveva pretendere subito un difensore,sopratutto sapendo della propria innocenza , invece hanno fatto le indagini. come hanno voluto senza nessun contraditorio .
ormai bossetti è in carcere con il benestare del ministro . i media hanno cominciato a farla e aggiungerla come volevano . come si fa a mollarlo? anche se risultasse innocente io credo che non lo lasceranno vivere per gran parte della sua vita , basta che i genitori di yara continuino a sospettare di lui.

Anonimo ha detto...

Buona sera, sono un po' duro di comprendonio, se ho capito bene il mRNA si degrada piu' lentamente del DNA, se io trovo una traccia biologica esigua posso trovarmi a dover scegliere se analizzare il mRNA o il DNA o se trovo una traccia di DNA per forza c'e' abbastanza qualita e quantita' per poterle fare entrambi?

Saluti

Alessandro

Stefania ha detto...

Pino, non scherziamo: se non si trova l'origine del dna estraneo di Ignoto 1 (fosse anche Bossetti), quelle cellule potrebbero essere finite sul cadavere per millanta motivi non necessariamente legati al delitto. Non altro, la nasona motorizzata continua a pungolare l'indagato. Lei stessa sa che quel dna da solo serve solo per fare il Bartezzaghi in un pomeriggio assolato, sotto la pergola. Stefania

Stefania ha detto...

E se la Ester è andata a letto con il marito o con l'intera Val Brembana a questo punto dovrebbe interessarci tanto quanto le quantità delle smagliature di Ornella Muti.

Stefania

Mimosa ha detto...

A buon proposito, cara Stefania, proprio poco fa mi è venuto tra le mani un foglietto con gli appunti che sempre prendo durante le trasmissioni sui casi che qui discutiamo.
Riguarda l’intervista di CLV del 10 settembre u.s. all’avv. Bonomo che rappresenta E.A.
Dovrei scrivere le parole in lettere maiuscole affinché si leggano bene e tutti si armino di rassegnazione, rinunciando alla questione “paternità”.

L’avv. Bonomo ha detto testualmente

«il processo parlerà del DNA del figlio sugli indumenti di Yara, non entrerà nel merito di chi è figlio»

Mimosa

Mimosa ha detto...

E aggiungo una riflessione sulle parole dell’avv. Salvagni, sempre mandata in onda da CLV del 10 settembre, prima della presentazione dell’istanza di scarcerazione (quella andata respinta per vizio di forma e che già era dalla difesa stessa considerata “istanza non facilmente accoglibile”).

L’avv. S. aveva detto dobbiamo “uscire da questo processo nei modi migliori”.

La mia riflessione è la seguente:

hanno già messo in conto il processo, altroché scarcerazione e neanche i domiciliari;

ha detto “nei modi migliori”, non “a testa alta”, e ciò a mio parere significa ottenere non 30 anni di ergastolo ma 24-25 o con fortuna 15-16.

No comment
Mimosa

Mimosa ha detto...

Va bene, o dormite tutti o non sapete cosa rispondere.
Allora aggiungo anche questo, così vi dò un’altra sferzata di shock. E potrete replicare mentre sarò io a dormire.

Processualmente non sarà nemmeno ammessa in Tribunale la questione della "paternità" di GMB, perché prima di tutto non c’entra con i capi d’accusa, accusa che si basa sulle equazioni DNA Ignoto1=Bossetti, Bossetti=autore delle ferite su Yara.

Si dovrà poi mettere in relazione quel DNA con la tempistica del ferimento e morte di Yara.

È questo l’impianto da smontare.

Nemmeno gli avvocati della Difesa (lo si capisce dal nuovo ricorso per la scarcerazione) toccheranno la questione "paternità". Avrebbero avuto bisogno ORA di portare elementi per smontare le equazioni di cui sopra aggiungendo Ignoto 1=NON figlio di Guerinoni.

Perché sanno che è vero che lui è frutto di una relazione extraconiugale.
Lo sa bene anche l'avv. Bonomo, che usa parole molto misurate e caute ma si capisce che con lui Ester non ha potuto mentire.
Sono gli irriducibili di questo blog a non averlo capito.
Eppure dovete ormai sapere che come funzionano i processi.

Saluti
Mimosa

Etrusco ha detto...

A Mimosa

Ciao, scusa la supercazzola, ma per quanto ne so, gli avvocati dicono "processo", ma intendono anche prassi o procedura giuridica. Quando si chiede un parere ad un legale è probabile che quello risponda che il processo è lungo, corto, ecc, ma si riferisce all'intero iter e non solo alla parte di quanto avviene in aula. Fidati è così, l'avvocato mio dice ogni volta processo e mi fa prendere un colpo.
Invece quando ci si esprime dicendo "nei modi migliori", si intende un qualcosa di volutamente generico, senza stare a specificare con precisione cosa. Nello specifico dice così per pacatezza e per non usare termini e modi da comizio. Poteva comunque, come dici te, esprimersi con un "a testa alta", ma non cambiava molto.
A mio parere, invece, se tu avessi evidenziato in neretto anche la prima persona plurale al presente del verbo Dovere "dobbiamo", visto che l'hai riportata, sarebbe stato utile per capire che differenza c'è e cosa si intende comunicare con l'eventuale "dovremmo...", che mi pare si chiami condizionale o qualcosa del genere, o anche quello che cambia con "ci piacerebbe tanto...", e persino con "preghiamo la Madonna di...".
Dai su, comunque sia, sono più importanti i modi con i quali si esprimono i Ris, perchè è soprattutto su questo che sembra svolgersi il processo. Io, per esempio, mica ho capito quello che intendono comunicare con il loro linguaggio scientifico "bifido".


Anonimo ha detto...

Quoto Mimosa! In tribunale non si parlerà della paternità di Bossetti perchè ormai tutti sanno che è figlio di Guerinoni (tranne qualche irriducibile del blog :-), persino EA che però non ha voglia che se ne parli.
Ignoto 1=Bossetti, Bossetti=omicida.
Solo sulla seconda equazione i legali possono lavorare per tentare di smontarla.

Mimosa ha detto...

Etrusco
non ho messo in neretto "dobbiamo", perché le parole che precedevano la frase evidenziata erano un po' contorte e io non sono riuscita a scriverle tutte.

Lo so che la parola "processo" ha diversi significati, ma nel contesto era chiara.

Grazie per avermi degnata di lettura e replica,

Ti auguro buonanotte

Mimosa

Anonimo ha detto...

Anche a te, alla prossima...

Ivana ha detto...

Buongiorno a tutti/e

Mi capita sovente di non leggere tutti i messaggi (perché non più presenti, oppure sono io che non riesco a trovarli?)
Adesso, per esempio, non trovo i messaggi dal 401 all'800.

Comunque, Mimosa ha scritto, tra l'altro:
"[...]Perché sanno che è vero che lui è frutto di una relazione extraconiugale.
Lo sa bene anche l'avv. Bonomo, che usa parole molto misurate e caute ma si capisce che con lui Ester non ha potuto mentire.[...]"

Sono d'accordo, tanto più che da tempo ribadisco tale mio punto di vista...
Anch'io avevo già sottolineato che
non ha alcuna importanza che Ester Arzuffi ammetta, o no, "ciò che non si sente di ammettere"...

Anonimo ha detto...

Anonimo 1.22

Se sei convinto che Ignoto 1 corrisponda realmente a Bossetti, che risposta mi dai alla domanda cruciale intorno alla quale gira l'intero caso Gambirasio e che vado ripetendo da giorni? Te la ripeto:

Un genotipo di ottima qualita' proveniente da traccia degradata significa forse niente modificazioni del methyl group all'interno di un contesto di CpG dinucleotide?

Dimmi, si o no? Attento pero' prima di rispondere! Se rispondi no, proprio per via della storia del mRNA, Ignoto 1 non corrisponde a Bossetti, e quindi Bossetti e' innocente. Se invece rispondi si, Ignoto 1 e Bossetti corrispondono, ovviamente, ma per via di quella essenziale ma mancata modificazione del methyl group all'interno di un contesto di CpG dinucleotide, altrettanto ovviamente Bossetti e' innocente.

Ed ecco che un genotipo di ottima qualita' proveniente da una traccia degradata diventa un gioco a perdere da qualunque angolo lo osservi.

Annika

PINO ha detto...

Mimosa, buongiorno!

So per certo che stai ancora riposando.
Ma voglio dirti, comunque, di aver letto "in fresco" le tue ultime argomentazioni, alle quali mi associo interamente.
Approfitto, proprio perchè convinto della verosimiglianza di quanto hai scritto, per palesarti che da qualche tempo associavo a tale situazione, la sicumera con la quale gli inquirenti (nella loro totalità) hanno proceduto, imperterriti, su un binario senza scambi.
Ciao, Pino

Bruno ha detto...

Sarebbe opportuno che la diffesa proceda a far fare il dna sul corpo della buonanima di Guerinoni se effettivamente risulterebbe essere il vero padre naturale di Bossetti. Due Domande è stata fatta? Se si, seconda domanda : i prelievi sono stati fatti in presenza dei legali-periti del Bossetti. ? C'è da pensare di tutto. E' quì che si gioca il tutto. Cosa ne pensate?

Stefania ha detto...

Mimosa, hai ragione.

Non ha importanza alcuna di chi sia figlio Massimo Bossetti.

Inutile confutare la presenza del suo dna sugli indumenti di Yara.

L'unica strada percorribile, per la difesa, è confutare il fatto come prova.

Perchè un dna del quale non si conosce la natura puo' essere finito dove è stato trovato in un sacco di modi differenti.

Non stiamo piu' parlando di sangue, di saliva, di sperma, di sudore ... stiamo parlando di un dna volante.

Non capisco tutto questo accanirsi sul fatto la Signora Ester sia stata una moglie fedele o meno.

Non capisco quale importanza questo possa avere.

Certo, ora che si sono usate le fanfare, sarà molto difficile la Procura molli l'osso.

Stefania

TommyS. ha detto...

Mimosa

- Se il cadavere di Yara fosse stato ritrovato tre o quattro, esagerando quindici giorni dopo la sua scomparsa

- Se da una traccia biologica non degradata, di origine certa e certificata seppur mista, si fosse potuto isolare il genotipo certo ed univoco di un soggetto maschile ignoto quasi sicuramente coinvolto nell'omicidio

- Se dalle indagini genetiche successive, condotte con il prelievo di migliaia di campioni di DNA, si fosse potuti arrivare ad individuare in Guerinoni, come sembra sia stato fatto, il padre biologico del soggetto ignoto sospettato

- Se dalle successive indagini tradizionali e genetiche si fosse arrivati ad individuare nei primi mesi del 2013 in Ester Arzuffi la madre biologica del soggetto ignoto sospettato

- Se dai successivi rapidi, ma pur sempre approfonditi accertamenti si fosse arrivati sempre nei primi mesi del 2013 all'arresto di Massimo Bossetti, figlio della Arzuffi

- Se dalle successive analisi comparative del DNA si fosse verificata la piena compatibilità del DNA di Bossetti con quello del soggetto ignoto sospettato, ma al tempo stesso la piena compatibilità del medesimo DNA con quello dei genitori biologici Guerinoni e Arzuffi

forse adesso staremmo qui a parlare di altro o forse impiegheremmo meglio il nostro tempo dedicandolo alla cura di noi stessi e dei nostri cari.

Tuttavia, molti di quei se di cui sopra rimangono solamente ipotesi non verificatesi e quindi qualcuno di noi sta cercando di darsi delle risposte logiche sulla base delle personali capacità e conoscenze.

Dai tuoi commenti di ieri notte leggo però una qual certa acrimonia nei confronti di chi sta seguendo questo percorso e dissente in modo garbato dalle tue rispettabilissime opinioni.

Mimosa ha detto...

TommyS
non leggervi acrimonia, per carità, era un semplice consiglio materno di non accanirvi (io me ne sto distante) sulla questione della paternità perché ormai la considero un argomento sterile.
Ma era solo un mio personalissimo suggerimento.

Mimosa ha detto...

TommyS
Ho seguito con attenzione tutti i vostri profondi e competenti ragionamenti sulla “paternità” e “Dna”, ma ora siamo arrivato ad un capolinea, nella linea processuale.
Resta in gioco solo la pedina Dna,
della quale sarebbe interessante capire come sia andato a finire sulla macchia di sangue di Yara in quello strappo degli indumenti.
È questo che immagino scatenerebbe più svariate opinioni.

Ciao, Mimosa

Anonimo ha detto...

mi chiedo come mai ad oggi nessuno sia stato in grado di rispondere alla domanda che annika va riproponendo da giorni?

leo

TommyS. ha detto...

leo

Non credo proprio la domanda ricorrente di Annika troverà risposta su questo blog come non penso fosse rivolta ad alcuno di noi ma magari a chi legge in silenzio questo blog e forse a qualche titolo coinvolto nella vicenda giudiziaria.

Anonimo ha detto...

sinceramente i giorni scorsi ho letto punti di vista di persone che sembravano addetti ai lavori e competenti in materia...mi chiedo dove siano finiti!

leo

Bruno ha detto...

Mi ripeto, credo che il dna di Bossetti sia finito sull'indumento della povera Yara, perchè prima di essere abbandonata in quel campo sicuramente era stata portata nel cantiere, li evidentemente trascinata per terra oppure è stato utilizzato qualche attrezzo o coperta che aveva utilizzato anche il Bossetti. Non capisco come mai chi ha ucciso Yara non ha brucciato il povero corpo oppure non lo abbia sepellito sarebbe stata una scomparsa quasi perfetta.

Etrusco ha detto...

Mi associo al ragionamento di Bruno delle 18:15, trascinata per terra.
Ci sarebbero varie modalità di contaminazione di tipo fortuito, sicuramente più credibili di quella che presumibilmente attribuisce la contaminazione stessa agli attrezzi sporchi di sangue rubati a Bossetti, da lui stesso formulata. Era meglio per lui se si stava zitto.

Anonimo ha detto...

Siamo alla favola di cappuccetto rosso... ma fatemi..!
fr

Anonimo ha detto...

Se si accenna ad un pavimento di cemento con il sangue di Bossetti se si nomina una coperta con il sangue di Bossetti, allora per forze ci ritroviamo nel cantiere di Palazzago dove il Bossetti lavorava.
E.

Mimosa ha detto...

La domanda è: può un grumo di sangue rinsecchito, raccolto fortuitamente da terra o da dentro una coperta, aderire ad una ferita fra un taglio degli indumenti?
Io penserei di sì se quel grumo fosse abbondante e non ancora asciugato, in fondo era una giornata di pioggia, leggera, ma con alta percentuale di umidità.

Il che però vorrebbe dire che nella stessa mattina del 26 novembre, in cui MGB ha lavorato nel cantiere di Palazzago, egli abbia perso copioso sangue, sul cemento o su una coperta.

E ciò vorrebbe dire che Yara è stata trascinata in quello stesso cantiere e lì seviziata.

Nel cantiere, vi era ancora il cognato, almeno fino alle 18. Lui lo sapeva, perché gli aveva parlato al telefono alle 17.45.
Ma potevano saperlo anche altri.

Domanda conseguente, ma perché proprio nel cantiere di Palazzago è stata portata Yara?

Penso alla coperta.
Come alternativa, vorrebbe dire che qualcuno si sia introdotto con dolo e premeditazione nel cantiere di Palazzago e abbia sottratto una coperta … pensando di farne che? già sapeva a cosa sarebbe servita, evidentemente.

In quale altro modo una coperta del cantiere di Palazzago col sangue di Bossetti, fresco di giornata, può essere finito sulla ferita di Yara?

Mimosa

Etrusco ha detto...

Mi pare di averlo già scritto, ma comunque nei cantieri, per proteggere il pavimento, a volte si usano scampoli avanzati di moquette, che oltretutto hanno caratteristiche ammortizzanti all'urto superiori al cartone e al nylon, che ugualmente vengono usati allo scopo. Questi scampoli, una volta terminate le lavorazioni edili, non è che vengono gettati via, ma conservati per i prossimi lavori, tanto è efficace il loro uso in questo senso e, considerando il prezzo, non è probabile che vengano acquistati nuovi appositamente, visto che chi lavora nell'edilizia può reperirne di avanzati. Chissà quanta gente ci è passata sopra e sfido chiunque a strofinarcisi senza sporcarsi gli indumenti, anche con qualche traccia organica altrui.
Poi la moquette, proprio in virtù di come si presenta, si presta ad assorbire e mantenere liquami e se arrotolata in vari giri diventa una specie di tubo rigido che può avvolgere ogni cosa, praticamente un contenitore. Come sappiamo esiste di vari colori e se deteriorata può anche perdere pelo.
Se Yara fosse stata trasportata morta mediante l'uso di moquette avvolta, può darsi che questo oggetto sia stato portato via per non lasciare prove.

Anonimo ha detto...

Può darsi pure che un pezzo di moquette, impregnato di sangue di MGB esposto all'aria, sia evaporato, andando ad inquinare qualche nuvola, che lo avrebbe scaricato, con la pioggia, sul corpo della vittima, depositandosi lì dove è stato rinvenuto...ma fatemi...!
fr

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