domenica 17 agosto 2014

Yara Gambirasio. Basterà il Dna a portare a processo e a far condannare Massimo Bossetti?


Si può tenere in carcere una persona senza essere certi che sia colpevole? Basta un Dna trovato in maniera strana a garantire la colpevolezza di chi, da incensurato, in vita sua non ha mai dato adito a sospetti di alcun genere? Per la procura di Bergamo e per tanti giornalai dello scoop, Massimo Bossetti deve restare in carcere e non serve neppure comparare il suo Dna a quello del padre anagrafico, quel Giovanni Bossetti che a salute non sta messo bene e che a causa di inquirenti che pensano di avere in mano il loro assassino, non può usufruire di quella serenità che in questo momento sarebbe per lui un toccasana. L'inquietudine che aleggia su più famiglie pare essere un particolare irrilevante per chi da quasi quattro anni indaga (prima sulla scomparsa poi sull'omicidio di Yara) e per chi lancia siluri illogici sul piccolo schermo e sui giornaletti  da 70 centesimi. L'incertezza che ha accompagnato ogni fase dell'indagine finora svolta, che per non scadere in presunzione deve esistere e mostrarsi sempre sovrana in chi accusa senza aver trovato giuste risposte e giuste sicurezze, non basta neppure a cercare di porre i giusti "paletti". Poco ci vuole, infatti, a fare una comparazione in più, a scoprire se Massimo Bossetti è figlio di Giovanni. Se ne son fatte 18.000 di comparazioni e una analisi in più, che messa in percentuale vale lo 0,00005 del totale, non sfaserebbe di certo le spese finora sostenute. Perché non si fa? In fondo è una stupidata numerica che manca, lo 0,00005% che costa davvero poco (e già si sa che il giudice per le indagini preliminari quell'analisi la vorrebbe e prima o poi si dovrà fare) e contribuirebbe, in caso di responso favorevole alla procura, ad appesantire quel fascicolo d'accusa aperto due mesi fa che finora ha incamerato solo indizi smontabili in una qualsiasi aula di tribunale.

Perché la procura non provvede a completare l'accusa con ciò che la renderebbe più credibile? Sessanta giorni fa la dottoressa Ruggeri quasi si arrabbiò col Gip Maccora che le chiedeva la comparazione. Disse che si sentiva offesa dalla mancanza di fiducia nei suoi confronti, che lei ha in mano il Dna di ignoto uno e poco le importa di fare un'inutile comparazione fra i Dna del falso padre, Giovanni Bossetti, e del figlio di Giuseppe Guerinoni, in carcere perché certo assassino. Ed ecco che un'analisi di laboratorio le ha alleggerito la coscienza, appesantendo quella degli analisti pagati dalla procura, e dato il diritto di appoggiare la lunga mano della giustizia sulla famiglia Bossetti, fino a quel momento irreprensibile, consentendole di non pensare al dolore che un'accusa del genere avrebbe provocato in chi ne sarebbe, suo malgrado, rimasto coinvolto. Senza pensare a tre ragazzi minorenni che si trovano ad avere il padre in carcere, senza pensare quale scompiglio potesse creare un arresto basato sul Dna.

Ma i giudici si affideranno davvero a quella "prova" - ancora da accertare a livello processuale visto che la legge impone che almeno un perito della difesa sia presente durante l'iter delle analisi - o vorranno anche che la procura porti un quadro probatorio che si integri all'indizio principale, quel Dna che a prima vista pare non dar scampo a Massimo Bossetti, specialmente di fronte alla pubblica opinione, ma che da solo non vale la condanna all'ergastolo di un incensurato? Se la legge è legge, se è identica in ogni parte d'Italia, occorre applicarla per come è giusto. Qual è la linea giusta da seguire? Il dottor Gianfranco Guccia ebbe a scrivere sul sito del Giudice Edoardo Mori: 

E’ doveroso precisare che come non esiste il delitto perfetto, analogamente, non esiste l’indagine perfetta, ed occorre quindi accettare senza riserve i limiti delle scienze forensi, che non possono essere in alcun modo travalicati a discapito della verità scientificamente ricercata. Credo che, oramai, i tempi siano maturi per comprendere che i “risultati miracolosi” scaturiti in qualche caso da diversi laboratori di indagini criminalistiche, siano essi organici a strutture dello stato o appartenenti ad organizzazioni private, non possono continuare ad essere considerati tali, e che gli esiti degli accertamenti tecnici debbano essere valutati da chi sa metterli in giusta correlazione, con logicità e precisione cronologica, con l'episodio criminale per cui si procede. Viceversa, in sede di giudizio si corre il rischio di incidere in modo indelebile sulla vita di persone, verosimilmente innocenti, attribuendo valore di prova a dati tecnici incongrui o, addirittura, viziati da un evidente margine di errore, per condurre in carcere un presunto colpevole. Allo stesso modo di quanto accade quando si considerano veritieri elementi tratti da testimonianze palesemente incongrue, che potrebbero essere valutati, nel migliore dei casi, solo come meri indizi. Nel processo penale, secondo il nostro ordinamento giuridico, affinché si formi una prova contro un imputato nel contesto del dibattimento, è indispensabile la coesistenza di almeno 3 indizi che siano gravi, precisi e concordanti. Inoltre, ritengo corretto e imprescindibile continuare a perseguire il principio giuridico di prassi consolidata secondo cui "in dubbio pro reo", il che sta a significare che in mancanza di prove incontrovertibili è meglio un colpevole fuori dalle carceri, che può essere comunque tenuto sotto sorveglianza, che un innocente dentro, a cui niente e nessuno potrà restituire la serenità perduta a causa di un’accusa ingiusta e di un altrettanto ingiusto stato di detenzione.

Quanto descritto dal dottor Guccia è ciò che ogni giudice di spessore vorrebbe avere in mano durante un processo indiziario. Nel caso in questione, davvero su Massimo Bossetti ci sono tre indizi gravi, precisi e concordanti, che fanno prova e supportano quelle lunghe e strane serie di analisi, coi loro limiti, che in un modo o in un altro hanno stabilito che l'imputato è il possessore del Dna chiamato ignoto uno? Possono considerarsi indizi i vari passaggi di Bossetti in quel di Brembate, quando tutti sanno che a Brembate di Sopra ha vissuto per anni? Che in quella cittadina vive suo fratello, che prima dell'arresto era un cliente abituale dell'edicola, del distributore, del centro estetico, di un commercialista e di aziende della zona? Può considerarsi indizio il fatto che, da muratore, porta sicuramente addosso polvere di calce? A questo proposito sorge una domanda che di certo ha già una risposta che noi non conosciamo (ma che se fosse stata colpevolista avremmo probabilmente già saputo). Gli abiti di Massimo Bossetti sono stati analizzati per scoprire se la calce posata su Yara, e da lei inalata, è la stessa che si trova sui vestiti del muratore. Gli inquirenti hanno acquisito le fatture riguardanti i sacchi di calce acquistati e usati nel cantiere in cui lavorava Bossetti nei giorni della scomparsa di Yara. Detto questo: Perché i giornalisti dello scoop non parlano dei risultati di queste analisi e anziché chiedersi se l'imputato da piccolo ha subito abusi e se un furgone passato in via Locatelli o Rampinelli è suo, non ci dicono se la polvere di calce è la stessa oppure no?

Poco ci vuole a saperlo, non hanno amici nei laboratori dei carabinieri? Li hanno, ma preferiscono parlare di furgoni. Quanti furgoni sono passati dalle 17.00 alle 19.00 di quel 26 novembre per Brembate di Sopra? A bizzeffe visto che quando ne serviva uno chiuso, uno chiuso lo si è trovato, che dopo l'arresto, quando ne serviva uno aperto, uno aperto lo si è trovato. Se avessero arrestato il proprietario di un'Ape car, c'è da star certi che anche l'Ape car sarebbe sbucata fuori da uno di quei video.

Perché i media continuano a fare ricerche colpevoliste mirate e a strillare titoloni inutili, come i giornalisti che li inventano, anziché valutare serenamente e in maniera imparziale l'insieme? Un uomo è stato arrestato per la smania di chiudere un caso che gli sbagli iniziali avevano complicato in maniera esponenziale, mentre la decisione giusta sarebbe stata quella di lasciarlo libero e lanciargli input d'allarme così da poterlo intercettare e seguire per vedere se cadeva nella rete e si tradiva. Stupida è la spiegazione data dalla stampa, secondo la quale gli inquirenti temevano una fuga del sospettato. Perché ci si è comportati da incompetenti? Forse perché in ogni luogo si dice che il Dna non mente, che il Dna è la prova scientifica per eccellenza? Ma quanto abbiamo visto dimostra anche che il Dna, come ogni analisi di laboratorio che non si usa per confermare un quadro indiziario ma per crearlo, è forse e soprattutto la rovina di chi ha il compito di indagare su un fatto criminale. Perché c'è chi, invece di investigare nel modo migliore sin dal momento di un crimine, si adagia agli analisti, ai tecnici di laboratorio, e demanda a loro il compito di "incastrare" l'assassino... lasciando da parte e disimparando quel mestiere che l'esperienza dei vecchi carabinieri ha tramandato di generazione in generazione. Chissà, forse è stato questo adagiarsi e lo sperare nel lavoro altrui che ha convinto la procura ad emettere un ordine di arresto anche se, una volta individuata la persona da indagare, non sarebbe stato poi così difficile metterla sotto osservazione per qualche settimana e trovare una crepa nelle sue parole e nei suoi movimenti (sempre fosse un assassino). Insomma, invece di cercare qualche sospettabile (facendo il lavoro dell'investigatore sin dal giorno della scomparsa) si è atteso che un corpo riapparisse e si è sperato che gli analisti trovassero la traccia da seguire. Poi, quando i ricordi dei vecchi di paese non combaciavano col bisogno investigativo, si è forzata la mano arrivando a una donna che una prima analisi aveva eliminato e che ancora giura di non aver mai tradito il marito.

Un'indagine rovesciata, dunque, che invece di cercare persone sospettabili da comparare ad una eventuale traccia, come si fa abitualmente per incastrare i criminali, ne ha cercata una e lanciandola nell'oceano l'ha usata per pescare e cercare il pesce migliore. E questa sarebbe un'indagine avveniristica? Dio ci aiuti il giorno in cui a casa nostra, e in quella di chi ci vive accanto, si presenteranno 20 carabinieri cui poco importerà dei nostri figli e della nostra integerrima vita passata. Dio ci aiuti perché la stampa, che imbocca la pubblica opinione, non lo farà e ci troveremo soli a vacillare sotto i colpi di cannone di quei giornalai che non conoscendo la logica, ed essendo incapaci di criticare chi dà loro da mangiare, spareranno frivolezze stupide spacciandole per gravi indizi. Dio aiuti i nostri figli e la nostra famiglia quando dei tecnici di laboratorio estrarranno il Dna dagli abiti di una qualsiasi persona morta in circostanze strane anche 20/30/40 o 50 e più anni fa. Non sia mai che a furia di passate e moltiplicazioni, quella traccia labile e insicura (perché stremata e strizzata dagli eventi atmosferici) non diventi una macchia abbondantemente cellularizzata. Non sia mai che a qualche vecchio di paese venga la tentazione di far chiacchiere e che a qualche laboratorio venga la voglia di rifare analisi già fatte e risultate negative. Non sia mai che una "bomba" chiamata Dna colpisca la nostra famiglia facendone tremare le sicurezze che da sempre la tengono in piedi.

Dovesse capitare questo cataclisma anche a noi, c'è da augurarsi di somigliare molto alla famiglia Bossetti che, dopo il capibile iniziale attimo smarrimento dovuto proprio alla "bomba" che li ha colpiti, si è ritrovata forse più unita di prima.

In caso contrario, se contrasti insanabili già sono presenti nella nostra casa, nessuno potrà aiutarci e saremo destinati alla demolizione della nostra psiche e al carcere a vita...

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301 commenti:

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Antonello ha detto...

@Etrusco
Personalmente avevo pensato anche io allo struscio, una goccia da epistassi che cade in effetti va a colmare e trapassare un tessuto esile come quello di cui puo' essere confezionato uno slip, di solito sintetici, a maglie larghe, invece la traccia sarebbe solo su un verso del presunto "taglio", sembra giusto vi sia stata la conseguenza di una tracciatura da struscio, sfregamento piu' limpida caduta di goccia.
Ci sono infiniti modi per cui una microtraccia di dna potrebbe finire ahime' su un corpo, persino due baffi sporchi di gatto o toraci di mosca potrebbero essere portatori incolpevoli di tracce piu' o meno ematiche, e Bossetti non aveva la casa in Canada ma li vicino.
Una garza buttata, un fazzoletto ripreso in un'agonia della povera vittima che avrebbe potuto estrarre ed intingere propri indumenti sui liquidi presenti sul terreno.
In effetti pero' e' stato anche giusto approfondire, sempre se parliamo di dna di Bossetti, arrestarlo o fermarlo a parer mio non e' una risposta logica, poi accusandolo apertamente di omicidio reiterabile, quando la traccia al massimo puo' provare la presenza ma non la responsabilita', credo sia stato antifunzionale ed inopportuno.

Pamba ha detto...

Ciao Rita, grazie del link ben ritrovata anche a te!

Dalla carta stampata, le ulteriori informazioni sono queste:

"Sul motore di ricerca viene digitata la parola "tredicenni", seguita da caratteristiche e dettagli porno. [...] L'ultimo accesso pedoporno in casa Bossetti risale appena allo scorso maggio.
[...] dai computer - la perizia non e' finita, trapela che gli accessi siano per ora cinque e non tutti databili - emerge un interesse sessuale per le tredicenni. [...]
... a meno di non ipotizzare l'uso del computer da parte di moglie, suocera o figli piccoli, e' l'uomo a cercare, attraverso internet, scene di sesso con protagoniste giovanissime."

Una novità non da poco, anche perché la moglie sembra non avesse risposto alla richiesta della Procura su chi usasse il pc in casa. Poi, nell'intervista sul rotocalco, aveva detto che era sempre lei a farlo, perché il marito non ne era capace.

D'altro canto e' anche una notizia da leggere con cautela. "La perizia non e' finita" mi suona molto come "indiscrezione " che si può rivelare anche una bufala.

Del resto, sembra che in qualsiasi caso di cronaca nera (dal padre del piccolo Onofri, a Parolisi e Stasi) non manchino mai.
E poi siamo sicuri sia così semplice accedere a questi siti, tra blocchi dei motori di ricerca e controlli della Polizia postale?

Tu che ne pensi?

Antonello ha detto...

Qui un esempio di sabbiatura di una vespa evidentemente da rigenerare.

http://m.youtube.com/watch?v=3uQp5b0h7hQ

La sabbiatura di una bicicletta

https://m.youtube.com/watch?v=yy8K_etWN2o

Sabbiatura laminati

http://m.youtube.com/watch?v=D7wFOyrdGdM

Questi sono tre esempi di sabbiatura su metallo, cioe' dove vengono impiegate microsfere rinforzate da alte percentuali di nichel e cromo per rendere il metallo, ferro, acciaio od altro piu' resistente alla corrosione.
La sabbiatura inoltre e' molto utilizzata nella nautica per arginare gli effetti corrosivi caratteristici del salino.

Vanna ha detto...

Pino buongiorno!

Grazie per la precisazione, non avevo capito completamente.

Sì, il tutto è stato "circoscritto".

Buon fine settimana!

Vanna

Anonimo ha detto...

Ciao vi seguo spesso e mi piace leggere gli articoli e sopratutto i relativi commenti, a parte i 4/5 troll che rompono le scatole, ho notato comunque spesso una notevole capacità di discernimento di molti dei presenti, passando al caso di Yara, la sabbiatura con microsfere al nichel cromo viene utilizzata esclusivamente su ferro o acciaio per eliminare difetti di taglio o saldatura, ruggine e grassi per permettere una verniciatura priva di difetti in quanto la vernice potrebbe aderire alle suddette imperfezioni e quindi staccarsi con il tempo dal supporto principale. Ho letto di una pedana di motorino comprata grezza e ancora da verniciare, potrebbe essere una pista più che ottima, molti ragazzi riparano motorini e scooter con pezzi grezzi che, oltre a costare di meno, rendono il "bolide" anche molto più cool! Lavoro inoltre nell'edilizia, nonostante non sia un'operaio la mia macchina è piena di polvere di cantiere, quando mia figlia sale in macchina mi fa sempre notare lo strano odore che si trova nell'abitacolo, le polveri nei polmoni di Yara potrebbero provenire da uno dei tanti cantieri in cui il padre ha lavorato. Fidatevi, le polveri di cantiere rimangono sui vestiti, nei capelli, sulla pelle di chi ci lavora, a volte tocca farsi 2 docce per farla andar via.

PINO ha detto...

@ PAMBA

Ho letto il contenuto del link fornito da Rita, (Ciao Rita fa piacere rileggerti) e mi pare di aver capito che siano gli specialisti delle F.d.O. ad occuparsi della ricerca sui pc sequestrati in casa Bossetti.
Non credo possa trattarsi di "bufala" trattandosi di precise indicazioni, che sarebbero molto pericolose per chi li avesse arditamente e proditoriamente messo in giro.
Ad ogni modo, quanto riportato dall'articolo sembrerebbe estremamente importane.
Dovremo aspettare, comunque, che le ricerche informatiche siano completate, per trarne eventuali conclusioni.
Ciao, Pino

Anonimo ha detto...

Non mi intendo di DNA né di cantieri, ma mi intendo parecchio di media.
Non so se Bossetti sia colpevole o innocente, ma ne suoi confronti ci sono tutti gli indizi di una character assassination.
Bossetti è una figura in cui milioni di italiani si sono identificati: onesto, lavoratore, bella famiglia, bravo papá... "Potrebbe succedere anche a me! Poveretto!" Pensa il telespettatore.
Come si fa quindi a condannare uno nel quale si identificano tutti? Semplice: per poterlo fare, bisogna distruggere questa immagine.
La moglie è bella? Vai con gli amanti... Ehhh gli scheletri della famigliola!
Lui è un uomo tranquillo? Vai con le lampade e le spogliarelliste!
Il fatto che le notizie vengano smentite da fatti o dichiarazioni non conta nulla: il 90% delle persone ascolta distrattamente i titoli dei tg e si fa un'idea su quelli, la smentita a pagina 12 del giorno dopo non la legge nessuno se non chi è estremamente interessato (pochissimi, in percentuale).
Di oggi la notizia dei siti porno. 3 siti porno in mesi di navigazione Internet: praticmente un santo, ma ovvimente questo non si dice. C'è anche il sito pedofilo, che bisogna vedere quanto lo sia davvero, e 1 sito in mesi non qualifica certo il maniaco fissato al punto da assaltare bambine in strada.
Ma non importa, il solito 90% avrá sentito che Bossetti va sui siti pedofili e basta, magari cambiando opinione e accettando la futura condanna.
La veritá è che i media possono farci credere qualsiasi cosa, e quando l'informazione è sempre e solo a senso unico è lecito sospettare il dolo.
Vale ovviamente per qualunque argomento...

Saluti
Cristina

Anonimo ha detto...

anche i peli trovati sul corpo di yara erano stati attribuiti senza alcun dubbio a bassetti!

leo

magica ha detto...

BUONGIORNO
chissa' perchè bossetti andasse a cercare proprio le 13enni ?? che stranezza .forse le14enni ole15enni erano da buttare ?perchè troppo vecchie? sono tutte vigliaccate messe in giro da chi non sa che pesci prendere .
inoltre i pedofili vanno in cerca di bambini imbuberi . (maledetti).

magica ha detto...

(volevo dire impuberi ).
.
certo che bisogna specificare : le ragazzine devono avere 13 anni come yara altrimenti l'indizio sarebbe poco plausibile. .

Vanna ha detto...

Cristina, condivido in pieno!

Antonello ha detto...

Credo che ci sia un equivoco, il figlio piu' grande avrebbe, piu' o meno, quella eta', mo passiamo credo al ridicolo se e' vero.
Addirittura per raggiungere una parvenza di minima stracciale verosimiglianza di facciata per giustificare un castello accusatorio in base al quale hanno cercato invano per mare e monti c'e' chi, media e/o addetti, diffonde i peccatucci del figlio di Bossetti facendoli passare, tanto lui non si puo' difendere, per suoi.
E basta, ma ora dico, ma chi non e' mai anche solo per curiosita' entrato in un sito porno, e' quasi un passaggio fisiologico, fra amici, magari anche da soli, e che in Vaticano forse, loro, si scandalizzano giudicandola un emblema di pedofilia???
Non pubblicano poi i bilanci trasparenti e non codificati delle spese su appalti pubblici ma lasciano perfettamente accessibili i dati ormonali dell'ugola di tizia e viscerale delle interiora di caia, ma non si puo' piu' sopportare una situazione del genere, poi per curiosita' entri in un sito, si aprono mille finestre con mille giovincelle thailandesi che in nome della Santa poverta' sfruttata in ogni dove fanno di tutto.
E' chiaro che tecnicamente per aprire un sito qualunque il browers deve visualizzare anche i vari popup pubblicitari allegati e vivaDio, chiunque puo' diventare pedofilo.
Per qualcuno che di fatto invece non ha scaricato nessun popup ne linea genealogica di Mubarack i fatti non sussistono, qualcun altro in nome di Dio effettua confessioni penali dando punizioni corporee ai minori nostri figli.
Ma dove siamo finiti??? Che razza di cultura mediatica, o nel caso giuridica, vorremmo costruire se i titolari pilotano e/o autorizzano certe notizie???
E' tutto normale??? Saremmo tutti casalinghe di Voghera, con il rispetto per le simpatiche abitanti della cittadina ridente (su quel ramo del lago di Como???)???
Ma possibile che nessun giornalaio si ribelli a questo "pendere" dalla parte dei pastelli???
Bossetti potrebbe essere il figlio illegittimo di colui con cui nessuno ha ancora semplicemente comparato i dna???
Che facciano quella verifica indispensabile e che la finiscano di tirare fuori amanti, che nessuna corna ne nessuna innocente curiosita' sessuale, adolescenziale o meno, costituisce nessuna prova ne indizio di omicidio, cosa ben piu' seria.
E' un reato??? Benissimo allora che trovino la prova di chi ha utilizzato quel pc a quell'ora, e che una prova sia, e che denuncino i seriali antisurrezzionalisti rivoluzionari della crescita.
Visto che a scuola nessuno vuole ne cultura civica e ne cultura sessuale meramente nozionistiche.
Ma pensa te, la gente deve vivere di tabu'canonici e cannonici, e tutta la schiera di psicologi e boss del profiling a sostenere.
Mah, sono perplesso, molto perplesso sulla nostra cosidetta civilta'.

Anonimo ha detto...

Repubblica, non ha specificato che il pc era stato assemblato da vari pezzi usati e non è cosa secondaria!

leo

Anonimo ha detto...

la notizia che i peli fossero di bassetti era sì stata messa "proditoriamente" in giro e con tanto di comunicazione via etere per di più da persona qualificata

Massimo M ha detto...

Buon pomeriggio.
Rispondo in ritardo ad Antonello. La "sabbiatura" viene anche utilizzata nell' l'edilizia del restauro per "mettere a nuovo" facciate in marmo/pietra o anche semplicemente su vecchie facciate a mattoni facciavista. Nella mia zona e' ricorrente essendoci molti borghi medioevali che necessitano di questo tipo di trattamento.

Per quanto concerne la faccenda pedopornografica, mi sento di asserire che come al solito i media "tirano il sasso e nascondono la mano". Io direi che questo ritrovamento cronologico, così come descritto dai Media e' troppo superficiale ma non troppo (ed e' fonte di vita per la disciplina) per evocare grande clamore. E, in completa sintonia con Cristina (mi pare) il messaggio che passa e' quello del clamoroso pedofilo............perché e' il clamore che si cerca e con il clamore passa il messaggio che il clamore lo crea. In questo senso sono irritato. Volendo, invece, usare intelletto e anche na certa sobrietà razionale il dato in se e' superficiale dicevo. Così per come e' fornito. Potrebbe avere risvolti effettivamente pesanti contro MGB (indizio........finalmente) su cui cercare un movente ma potrebbe anche essere un dato non solo irrilevante ma sciocco. Il punto e' che "tredicenni" scritto nel Maggio 2014 e' niente senza "l'appellativo sessuale" che dovrebbe seguire e di cui non conosciamo i termini. Quale termine viene dopo? Perché non lo si riferisce? Perché poi e' plurale? Maschile o femminile? Un "tredicenni senza pudore", "tredicenni e sesso", "tredicenni orgasmo" (o "tredicenni seghe"......pardon), "tredicenni voglia di sesso"........e mi fermo................potrebbe essere una ricerca pedopornografica o piuttosto la volontà di vedere cosa si tratta on-line su un tema che riguarda direttamente uno dei propri figli (tredicenne?).
Di contro un "tredicenni affamate di c...."(......pardon ancora) o roba del genere avrebbe, invece, valenza molto pesante...........(a meno che un figlio 13 enne curiosamente scrive queste sul PC.........ma lo escluderei). Inoltre, 5 visite di cui 4 non databili, non mi fanno pensare ad un "ossessivo" (ma questo non vuol dire niente) e le 4 non databili potrebbero appartenere al vecchio o vecchi proprietari di PC (e' un assemblato appartenenti da altri prima) di cui non conosciamo la data di passaggio o possesso.
In poche parole, un atteggiamento mediatico scorrettissimo (soprattutto nei titoli come sempre) in assenza del dato che, invece, potrebbe essere la chiave di un primo probabile vero indizio: insomma, dopo "tredicenni" che cosa ci era scritto? Se butti il sasso abbi il coraggio di non nascondere la mano, vigliacco!

Antonello ha detto...

Infatti, 13, 10 ed 8 anni sarebbero le eta' dei tre figlioletti di Bossetti.
http://news.panorama.it/cronaca/yara-assassino-famiglia-massimo-giuseppe-guerinoni

Ora, appurato che potrebbe essere piu' una pista che porterebbe al figlio che al padre, se ad una pista deve portare, ma se uno ha tredici anni ma che dovrebbe cercare le venticinquenni o trentenni???
Semmai accertarsi di chi aveva quei pezzi di pc e sopratutto lavorare in silenzio no eh???

Anonimo ha detto...

Chissà perché quando indagano trovano sempre nei PC passaggi a siti pedofili , cosi' al babbo del piccolo Tommaso Onofri, cosi' ad Alberto Stasi così a Salvatore Prolisi! sembra un copione già visto

Antonello ha detto...

@Massimo M.
Il rigenerare ci starebbe, ma non su strutture di valore storico perche' la sabbiatura andrebbe a modificarne l'immagine, credo.
Ma sopratutto dipende da un lato meramente economico, ad esempio, una ditta potrebbe comprare, per un ipotetico centro commerciale 250 laminati per esterno gia' trattati alle microsfere, occupandosi solo della messa in opera o chiedere la fornitura di laminati normali per poi effettuare la sabbiatura in sede di cantiere, non sono del settore ma credo dipenda tutto dal risparmio eventuale sulle due ipotesi.
Non solo, nei Centri commerciali al semiaperto c'e' sempre dei preingressi artistici in metallo, ad esempio, alcuni container vengono rimessi a nuovo per occupare dei miniappartamenti o mense per gli operai, le possibilita' ANCHE in un cantiere sono pressoche' infinite a che si sappia, certamente da profani.

Mimosa ha detto...

Giusto Leo, io ricordo benissimo che già MGB in un suo interrogatorio aveva precisato (così era stato divulgato dalle solite ‘indiscrezioni’) che il pc di casa era stato assemblato con vari pezzi acquistati usati, come tanti fanno per risparmiare, e molto probabilmente “qualcosa” nelle memorie del pc del o dei proprietari precedenti è rimasto attaccato, insomma può non essere stato resettato tutto, è un inconveniente non raro.
Pertanto, prima di commentare le “visite” ai siti io vorrei sapere quali pezzi e quando sono stati assemblati.
Del resto anche a Parolisi avevano imputato visite a siti scabrosi e si era commentato che anche andando a scaricare dei film o canzoni ci si può involontariamente imbattere o “attaccarsi” a percorsi che portano altrove rispetto la ricerca …
Sicuramente tra di voi c’è qualcuno che di queste cose informatiche se ne intende…

Inoltre, che la parola “tredicenni” sia una delle parole della ricerca, mi sembra alquanto riduttivo per strillare alle “fantasie erotiche” e le associazioni con i siti pedopornografici mi sanno tanto di “fantasie mediatiche”.
È tanto facile entrare nei siti “pedo”? non è noto che la Polizia Postale e settori specifici delle forze dell’ordine monitorano costantemente ingressi e navigazioni?

Condivido anch’io l’analisi critica di Cristina, come troppo spesso da tanti di noi già fatta in tanti casi in questo blog ospitati.

Mimosa


PS: però, che lui non sapesse usare il pc e fosse la moglie addirittura a gestire il profilo fb del marito, come ho letto, mi sembra una madornale incongruenza: avrebbe la moglie dunque condiviso consenziente quelle immagini delle mani maschili sopra il petto procace della ragazzina con maglietta a tastiera? e l’altra con i piedi sempre femminili che sbucano dall’asfalto mentre sopra passa un camion e la scritta allusiva?

Anonimo ha detto...

ma non finisce qui ..ora spunta una donna di lecce che sarebbe l'amante del bossettie udite udite l'uomo avrebbe fatto sostituire i sedili posteriori della sua auto ( insomma come i pedali della bici di stasi)

leo

Mimosa ha detto...

Ritorno ai “reperti sopra e sotto” il corpo di Yara.

A tre anni di distanza (novembre 2013) il consulente Carlo Previderé aveva già consegnato al pm Ruggeri una prima relazione sui 200 tra capelli, peli e tessuti epiteliali rinvenuti sul corpo di Yara.
Venne fatto sapere che “alcuni non appartengono alla vittima e non sono di origine animale”.

Tuttavia noi ignoriamo quante siano le altre tracce ematiche non riconducibili alla vittima, e altre epiteliali.
Sarebbe stranissimo non ci fossero… solo peli e capelli?
L’aguzzino o gli aguzzini indossavano dei guanti? …però si spargeva peluria … rimasta abbondantissima, nonostante tre mesi di intemperie.

E comunque, 200 reperti sono più plausibilmente giustificabili con una permanenza di 3 mesi piuttosto che 3 settimane o tre giorni.

Negli ultimi tempi i media citano solo i reperti piliferi in quel numero, strano che degli umani perdano tanti peli e capelli, quasi quasi mi vien da pensare che una metà degli abitanti di sesso maschile di Brembate e dintorni siano passati a pettinarsi le chiome sopra il corpo della ragazza. Assurdo!

Le indiscrezioni, intanto, hanno informato l’opinione pubblica che i capelli trovati sono privi di bulbo, pertanto è molto complicato ma non impossibile, ricavare un dna, e che “comunque non sarebbero compatibili con MGB”.
Dovrebbe arrivare presto, in settembre, la relazione finale su questi reperti (che era data per conclusa mesi fa, seguita dalla clamorosa smentita).

Forse, inizialmente, gli sforzi sono stati rivolti tutti a isolare il dna da quella traccia dichiarata di “ottima qualità” sullo strappo, e a confrontarla con Ignoto 1.

In verità, dopo l’arresto di Bossetti e la smentita alle dichiarazioni del dott. Buzzi, solo ora le campionature sarebbero in comparazione con il dna dell’uomo, prima erano state comparate solo con Ignoto 1.

La Procura ora vuole un aggancio certo con MGB.
Se sta passando tanto tempo e altro ne hanno chiesto, ho l’impressione che non trovino corrispondenze.

E comunque, dal “corpo” del pelo senza radice è possibile estrarre il dna mitocondriale che può essere utilizzato solo per investigare la discendenza biologica materna.
Trovi il pelo senza follicolo, costruisci il dna materno, lo confronti con il dna della signora E.A., e sai se il capello appartiene al figlio. Semplice no?

In nome della legalità, speriamo non “creino”, in fondo la percentuale “di successo” nella comparazione nell’analisi dei capelli, con radice e follicolo, è dell’80%, secondo la Tabella qui: http://www.homednadirect.it/Servizio-DNA-Forense.html (mentre il sangue coagulato su tamponi o tessuti sarebbe del 75%). Si spera che i laboratori dei Ris siano più sofisticati e precisi.

Buonanotte! Mimosa

Giacomo ha detto...

Che strano che tutta questa levata di scudi contro il giornalismo spazzatura, propugnata (udite udite!), da altri giornalisti che hanno sempre rimestato nella spazzatura, non fu, per esempio, sollevata a suo tempo contro chi ha trasformato in mostri e condannato senz'appello fin dall'ottobre 2010 le imputate dei fatti di Avetrana.
La famiglia dell'imputato dei fatti di Brembate va tutelata. Questo è sacrosanto. E lo stesso imputato ha diritto ad un equo processo. Ma perché queste campagne vengono fatte a favore di alcuni imputati e non di altri?
Questo moralismo a scacchi non mi convince per niente.
Sia ben chiaro che non mi riferisco ai partecipanti a questo blog e men che meno al suo titolare Massimo Prati, che è uno dei pochi giornalisti degni di questo nome e che ha tutta la mia stima.

Saluti a tutti gli amici del blog

Giacomo

Mimosa ha detto...

Sacrosante parole Giacomo!
Mimosa

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo amico Giacomo parole più azzeccate non potevi trovarle,purtroppo è risaputo che certi casi passano quasi inosservati,e ci sono altri in cui giornalai e giornalisti ci sguazzano,per non parlare poi di "amici" e amici,difficilmente trovi al nord dei vicini come il Petarra o la Pisanò,oppure una buona amica come Mariangela Spagnoletti,al nord pensano a farsi i c... suoi, al sud e specialmente ad Avetrana quelli degli altri,e non mi sembra cosa da poco. Buona notte a tutti.

Antonello ha detto...

Giusto che indaghino, per l'amor di Dio, ed i sospetti di un possibile terzo coinvolgimento ci stanno, ecco magari appunto, fare la ckmparazione fra padre e figlio presunti illegittimi non sarebbe una prove del nove proprio da buttare.

Cambiando discorso, sono andato un attimo a scartabellare un'assonanza semplicissima, quasi elementare Watson, terra terra, quella famosa Ics stampata a marchio, come fanno i pastori sulle bestie per indicarne l'appartenenza al proprio branco.
C'e' l'ormai desueta ' della Decima Mas indicatrice di appartenenza politica, ma io ho provato ad inserire proprio "ics bg" in ricerca e salta fuori, dopo specifiche e consigli del sistema un bell'elenco.
Ci sarebbe una ditta di Chignolo, senza far inutile pubblicita', che si occupa di laminati e che ne avrebbe una gemella identificata come I.c.s. s.r.l., ma ve ne sarebbe un'altra, nella provincia, con identico nome I.c.s. s.r.l. che si occuperebbe di discoteche, scuole di danza, danza ed affini.
Quantomeno singolare, una triste coincidenza da segnalare.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Effettivamente caro Antonello potrebbe essere come dici tu,di porci maniaci in giro ce ne sono tanti,dopo quel porco insospettabile che amava crocifiggere le prostitute,niente di strano che in giro ci siano dei maledetti maniaci che amano marchiare le proprie vittime come si fa con gli animali.Buona Domenica a tutti

magica ha detto...

buongiorno
continuano imperterriti a divulgare fatti inesistenti sopratutto alla tv . se come penso verra' dimostrata l'estraneita' di bossetti nel caso gambirasio , gli avvocati di bossetti dovrebbero chiedere un risarcimento dalla rai e mediaset., per aver messo nella gogna una famiglia intera : quella di bossetti . mi chiedo se i giornalisti rai sappiano delle conseguenze che potrebbero avere ,divulgando indizi falsi .
tanto paga pantalone ? i pantaloni .. siamo noi.

Vanna ha detto...

In riferimento al figlio più grande del B., se non ricordo male, un DNA ritrovato su Melania faceva capo al figlio dell'amico di famiglia.
Ricordate che la sera prima Melania era andata a stirare a casa della coppia, per questo si disse si trovò quella traccia?

Solo coincidenza oppure si ripercorrono gli stessi sentieri che non portano a niente altro che chiacchiere?

Vito Vignera da Catania ha detto...

Care amiche Vanna e Magica, sapete benissimo che i signori della carta stampata vivono di queste notizie,del sbatti il mostro in prima pagina,vera o falsa che possa essere la notizia a loro importa poco o nulla,e di certo non pagheranno mai un euro come risarcimento per queste divulgazioni.Provate a immaginare cosa accadrà a settembre quando inizieranno le varie trasmissioni pomeridiane fatte di gossip,con ospiti pronti a dire di tutto pur non sapendo un bel nulla,sparando opinioni che sanno solo di ridicolo,e naturalmente con il solito pubblico in sala pronto ad applaudire,in fondo è pagato per questo,e per il vile denaro si fa questo e altro.Vi auguro una buona Domenica.

ENRICO ha detto...

Leo

ho letto l'articolo che hai segnalato . Non ci voleva di certo un tecnico informatico per arrivare ad una conclusione di dominio pubblico ben conosciuta da tutti i frequentatori del web ! Personalmente non so quante pagine piene di schifezze mi si aprono mentre sto cercando tutt'altro obbligandomi a chiuderle in tutta fretta prima che m'infettino il computer

Quindi le "sorprendenti indiscrezioni" secondo le quali il Bossetti sarebbe un frequenatore di siti pedopornograici sono semplicemente ridicole se ricavate da un sommario controllo dei Pc ( tra l'altro nemmeno nuovi ma assemblati con parti di macchine già usate !)

Si vede proprio che sono a corto di notizie se sono costretti a pubblicare simili idiozie

PINO ha detto...

Se pensano di incastrare l'indagato con queste meschinità, pensano nel modo peggiore.
Non credo, che dopo tre anni, ammesso la colpevolezza di B , trovino qualcosa di sostanzioso a suo carico.
Tutta l'accusa dovrà poggiare solo sul dna; ed in questo senso, nonostante la inoppugnabilità della prova scientifica, (difficile da demolire, da parte della difesa)), non credo che la strada sarà tutta in discesa per gli inquirenti.
Staremo a vedere.

Anonimo ha detto...

Enrico tu lo sai e non ti fai certo infinocchiare ma la maggior parte delle persone ci casca e prende per oro colato tutto ciò che questa specie di pennivendoli diffonde senza il minimo scrupolo giornalistico

leo

Vanna ha detto...

Sì Pino, condivido il tuo:
"Se pensano di incastrare l'indagato con queste meschinità, pensano nel modo peggiore."

Intanto il notiziario è sempre aggiornato con foraggio nuovo.

Un saluto
Vanna

ENRICO ha detto...

Leo

Si, va bene ma “questi” la devono piantare con i processi mediatici a go-go !

Le indicazioni dell’Agcom

http://www.helpconsumatori.it/archivio/INFORMAZIONEAgcom-pubblica-Atto-di-indirizzo-su-processi-mediatici/18126

non sono mai state prese in considerazione : se ne sono tutti bellamente fregati perché “les affaires sont les affaires “ e i media, si sa, sono” animali” che vanno accarezzati ,fortificati e nutriti con questo genere d’”alimentazione” Se no,... addio profitti !
Quindi chi se ne importa se un “presunto innocente” è messo alla gogna prima ancora di essere processato diventando per l’opinione pubblica un “assodato colpevole” con il risultato gravissimo di condizionare il c.d. “libero convincimento” del Giudice e dell’eventuale giuria popolare.

Ma che bella civiltà !

Se ne avete voglia ed avete un momento di pausa riguardatevi questo sceneggiato :
https://www.youtube.com/watch?v=ceFbn0QYuIQ&list=PLoDZ4h7K6P7Ru6squyrER7NG3Qk6f0RvO

Peccato che sia uscito dalla penna di uno scrittore però forse all’epoca rispecchiava in parte una realtà, una metodologia ed una mentalità possibii

Giacomo ha detto...

Naturalmente fanno eccezione le due di Avetrana. Loro sì che possono essere messe alla gogna e condannate, in base a qualche fotogramma. Es, faccia di Sabrina che guarda in tv il funerale di Sarah, a cui le è stato "consigliato" di non partecipare.

Due pesi e due misure.

Ma che bella civiltà !

Saluti a tutti gli amici del blog.

Giacomo

ENRICO ha detto...

Giacomo

veramente io di "eccezioni" non ne vedo

Parolisi, le due di Avetrana, Michele Buoninconti e adesso il Bossetti... mi sembra che "il trattamento" sia stato identico per tutti e tre !

( Stranamente, per il Logli invece i "media" sono stati più soft....va' a capire il perchè !)

magica ha detto...

ciao giacomo
ci sono i maschilisti, che detestano le donne di avetrana .
sara' perchè non sono abbastanza attraenti ??
trovano indizi che se osservati con ottica logica diventano sciocchezze , ma vengono considerati plausibili da persone che trovo corrette in certi casi , poi trattandosi di quelle donne . cambiano registro..
.

Antonello ha detto...

@Magica
Non per niente ebbi a dire di guardarsi da maschilisti e femministe, si perche' esistono maschilisti ed anche femministe, maschi che danno addosso alle donne per partito procreato, perche' portatrici malate di patatina e donne che danno addosso ai maschi a priori, perche' cosi' mettono nel calderone proprie rivalse del tutto personali, giusto perche' anche loro portatori malati di pisellini.
Mo francamente vorrei capire, a proposito di Avetrana, che malattia vorremmo vedere in zio Miche' se non di aver perso la bussola dopo la settima versione di una verita' che forse si e' pure scordato, o che la malattia avrebbe "portato" la madre di Cogne se in tutto questo marasma mediatico di fogna aveva chiesto "ho pianto troppo???"
Tocchi un tasto doloroso e nodale, perche' e' vero che le donne subiscono i "forzuti", ma e' anche vero che spesso se li scelgono come tali salvo poi chiedere alla comunita' di costringerli a cambiare, a redimersi nelle patrie galere, ed in fondo se e' pacifica la parita' e' anche vero che, di fatto, e' stata istituzionalmente raggiunta dalle donne in 40 anni, a fronte di due millenni di ingiustizie, cioe' si e' chiesto ad una generazione di uomini, evidentemente sfigata o spisellata, di assorbire, o metabolizzare, piu' di 30 generazioni di ingiustizie che le donne avevano, penso tutti riconosciamo, subito.
Ecco, uno sconvolgimento che credo avrebbe tolto la terra da sotto i piedi pure agli elefanti, in Italia poi non ne parliamo, e' sparito il capofamiglia, a volte per fortuna a volte purtroppo, e' sparita la famiglia e Onorevoli Pel di Patata spingono ancora multiculture a partire in gommone, volendo importare la disperazione pur di non esportare l'intelligenza, affrontando oceani pretendendo che gli equilibri di uno Stato deidentificato non mutino.
Dall'altra veri beoti ignoranti, forse sposati per i loro centimetri si ritrovano ad utilizzare criminalizzati e pollarizzati la forza perche' privi di cuore e favella, nonche' spogliati dell'amor proprio e del concetto di rispetto.
E cosi' gli occhi delle analisi ne risentono, vengono mal viste le cetomani e vengono acquistati invece i giornali che di ceti, invece, se ne intendono.
Un bel casino, un tasto su cui si potrebbe aprire un post apposta, sui rilievi sessisti nelle analisi poi dei casi di cronaca, oceani di contraddizioni.
Ancora io mi chiedo se il femminicidio non sia una violenza al pari del maschicidio, o dell'infanticidio, e se forse all'animalicidio non si debba affiancare animicidio, cioe' l'omicidio di un'anima nell'impotenza di potersi difendere in completo isolamento.
Direi che il bacio maschio di Parolisi, cioe' di un marito alla moglie dovrebbe bastare, come il cunicolo in cui certe donne, in quanto tali, continuano a non considerarsi loro per prime, e certi uomini secondi, individui in grado di essere aggrediti per soldi, per aver visto, e' strano e contradditorio questo, se una donna nel nostro tempo viene assalita accadrebbe perche' donna, non "essere umano", curioso, un vicolo cieco di chi???
Gli equilibri seguono le analisi o l'inverso, ma il sensazionalismo segue i cetomani, chi compra perche' crede, perche' sotto il proprio mulino sovvenziona la propria verita'.
Ed allora la Dominus di zio Miche' e' chiaro che diventa perdente, cetomana, dittatrice di casa, accecante l'uomo contadinotto, una figura negativa di un equilibrio matriarcale sicuramente non vittima.
Questo mi chiedo, ma i ceti e la violenza non li fanno e subiscono gli esseri umani e la natura???
Centrano le categorie o tutta la violenza sarebbe da condannare??? Anche, ad esempio, quella non fisica???

Antonello ha detto...

La citazione della fonte che mancava, e che mi aveva chiesto Mimosa, sull"interferenza su un canale di comunicazione via etere/walkie talkie, segnalazione considerata non attinente dagli inquirenti.
Il 26/11/2010 una voce si innesta in una comunicazione fra madre e figlia a Ponte San Pietro, "Ce l'ho, l'abbiamo presa la portiamo la".
http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/173428_wlakie_talkie/?attach_m

Antonello ha detto...

La citazione, invece, sulla lettera anonima di un presunto quarantenne che dichiara, ad un mese dal ritrovamento del corpo di Yara, di essere stato li nel posteggio appartato con una prostituta, alle 19,00 del 26 novembre 2010 e di aver visto due motorini posteggiati e tre ragazzi addentrarsi nel campo.
http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-c28b58dc-2c92-4561-9f1c-c596d38d876e.html

Antondllo ha detto...

La testimonianza di un ragazzo che portava due cani, un bastardino ed un setter, a scorazzare liberi nel campo di Chignolo prima del ritrovamento del corpo di Yara, i cani andavano oltre le piante e percorrevano tutto il campo, non hanno mai segnalato nulla.
http://video.sky.it/news/cronaca/yara_il_racconto_di_un_testimone/v82134.vid

Antonello ha detto...

Qui invece la storia del testimone Tironi e di una versione risultata poi falsa, dice l'articolo, due uomini si sarebbero intrattenuti a parlare con Yara quella sera, lasciando poco lontano un'auto rossa con quattro frecce accese.
La ditta del padre del diciannovenne si troverebbe proprio di fronte al cantiere di Mapello.
Ora, io non voglio dire nulla, ma perche' diavolo, se e' una testimonianza accertata per "falsa", un diciannovenne si sarebbe innestato nelle indagini nonostante il clamore per andare a raccontare una storia falsa???
Dicono "manie di protagonismo", mah, onestamente non regge, per una volta un perche' reale, con nome e cognome, che motivo avrebbe avuto???

http://www.romagnaoggi.it/cronaca/yara-gambirasio-il-giallo-del-giovane-testimone.html

Massimo M ha detto...

Buongiorno.
Da quello che ho potuto capire trattasi di 5 accessi a siti pornografici di cui uno pedoporno. Non capisco il sottolineare i 4 siti pornografici (4 volte sole? E chi e' San Francesco?) ma sta di fatto che non sono tutti databili (che ce ne frega di sapere la data di accesso ad un sito porno.......mah!). Dunque, di rilevante ci sarebbe un accesso pedoporno forse non databile con immagine scaricata...........e una ricerca "tredicenni sesso" del Maggio scorso..........con un figlio a carico di anni tredici. E magari l'immagine scaricata ritrae una diciottenne presunta tredicenne scaricata da Youporn che dimostra meno anni dei suoi 18, magari anche un amateur.
Il tutto al netto di PC assemblati o di seconda mano.
Io credo che gli ultimi 2 mesi stiano testimoniando un fatto: e cioè che le indagini sono iniziate dopo l'arresto di MGB. E che anche qui ogni percorso sia logoro di effetto BIAS.

Anonimo ha detto...

Tutto quello che di interessante può uscire dal pc e che meriterebbe attenzione non è tanto nelle ricerche in sè(poi dipende dal tipo e dalla quantitá di visite) quanto da un'eventuale cambio di abitudini nelle ricerche su internet DOPO la morte di Yara.Ammesso che il pc sia lo stesso di 4anni fa ci sono 3 periodi temporali su cui indagare.Il prima,e dal prima si risale al tipo di ricerche,contatti,dowlnoad di B precedenti alla morte di Yara. Poi c'è il periodo dell'aggressione. Se parliamo dello sconosciuto,forse pedofilo,che agisce per la prima volta,approccia(non con i guanti credo!),aggredisce ed infierisce sul corpo,allora forse questo aggressore casuale può essere stato preso dal panico ed aver cancellato qualcosa dal pc(o aver visto qualcosa di interessante)lo stesso giorno o i giorni a seguire.Nel terzo periodo,dopo la morte di Yara,si suppone che il colpevole sia stato più cauto e quello che si può trovare lo prenderei solo come campione di comparazione con le altre due fasi.Esempio,oggi il B vede 4 porno in non so quanti mesi.Prima della morte di Yara ne vedeva 1 a settimana oppure cercava quelli con sevizie e torture(c'è di tutto,perfino sezioni sotto il nome di teen,ma pensa un pò!).
Oggi non capisco perchè trapelino certe notizie. Quale interesse può avere un'unica ricerca pedopornografica,se vera e contestualizzata poi,a distanza di tutti questi anni?Per me il B può anche essersi interessato alle ragazzine da poco,per quanto ne sappiamo. È il PRIMA che può dirci qualcosa in più su colui che ha scelto di approcciare una ragazzina.Se i legami con la vittima non ci sono, o si cerca tra le perversioni e parafilie o si ritorna ad ipotizzare un rapimento e riscatto.
Altro non vedo,se parliamo del B.
Kiba

Giacomo ha detto...

Nel mio commento delle 21:36 di ieri 25 agosto non mi riferivo alla spazzatura mediatica, pressoché simile in tutti i casi di cronaca nera e riassumibile nell'espressione "dalli all'imputato" considerato sicuro colpevole, bensì mi riferivo alla REAZIONE a tale spazzatura. Tale reazione è energica e decisa in alcuni casi, ma assai più indulgente e blanda, ed addirittura in parte condivisa, in altri casi (es Avetrana).

Saluti a tutti gli amici del blog.
In particolare rispondo al saluto di magica e approfitto per salutare Vito e Mimosa.

Giacomo

Massimo M ha detto...

Comunque, ma è opinione personale, tutte queste indiscrezioni CLAMOROSE (secondo chi le propina) non fanno altro che rafforzare, nella mia già solida convinzione, la direzione verso assenza di INDIZI, inteso come il risultato di una definizione di ordine giuridico..........e cioè inconfutabili, UNIVOCI, credibili e mai smontabili. Questi ultimi residui di "frequentazione pedopornografica", a dir la verità ancora molto inquitenanti per inesattezze e contraddizioni con cui tutti i quotidiani ne hanno parlato, si collocano anche loro nel calderone del NON INDIZIO. Cioè qui abbiamo un presunto colpevole in cui non si riesce a trovare una prova "schiacciante" tale da chidere il caso insieme al DNA (che sarebbe già di per se prova.........se superasse il percorso difensivo della ripetibilità e positività). E aggiungo che questo caso, visto da angolazioni diverse, ha del "fantascientifico" davvero. Cioè qui abbiamo FURGONI assolutamente DIVERSI (facilmente dimostrabile) che passano in zona in orari compatibili, FURGONI con caratteristiche "simili" che "bazzicano" davanti la palestra, Volvo Grigie ma di "ciocciotelli", Peli compatibili di MGB ma poi NO, non ci sono, Cellulari spenti 1 ora prima della scomparsa oppure anche scarichi e sotto carica per tutto il venerdì notte, Celle agganciate compatibili con Palestra ma anche con l'abitazione di MGB, amanti presunti della Coniuge tenuti nascosti a MGB (è quanto trapela), agganci di celle in zona Chignolo laddove MGB si rifornisce di materiale, LAMPADE che poi MGB risulta farsi praticamente in tutta la Lombardia e insieme alla moglie anche.......e infine un PC comprato assemblato che la moglie ha dichiarato di usare principalmente lei (non mi risulta che una donna non visiti anche siti porno)............un sito pedopornografico che non si capisce di che natura sia (in molti siti porno ci sno video o picture di natura vagamente pedo.........tipo il maestro e l'alunna? Dove l'alunna sembra una minorenne ma in realtà non lo è...........per non parlare del genere amateur magari a volto coperto) e non si capisce neanche da dove ci si sia arrivati (Banner? Google?). E per finire "tredicenni" (plurale, maschile o femminile?).........+ qualche cosa di altro (indiscrezioni parlano di SESSO) che non solo potrebbe riguardare il figlio tredicenne (se fossi un padre o una madre una ricerca on line del tipo "tredicenni sesso" ci starebbe tutta con un figlio di 13 anni magari irrequieto che incomincia a stare chiuso in bagno per ore) ma anche digitato dal figlio stesso..........che però era a scuola........invece MGB non era al lavoro quella mattina (come lo sanno con certezza?), magari è stato un fantasma.
Va bene tutto, per carità, e va bene anche che la procura vada avanti in questa direzione (visto che è molto dura) però a me pare di capire che gira e rigira non ci si muove di un passo...........e si scoprano solo dettagli che è vero alimentano sospetti se letti sotto una sola chiave di lettura ma che gli stessi possono, invece, fornire altre plausibili spiegazioni o interpretazioni (che è peggio)........ed è proprio tutto questo che permette di condannare certe indiscrezioni fumose ed "imprecise".
Torniamo al DNA che è meglio.

ENRICO ha detto...

@ Massimo M.

sono d'accordo con quanto hai scritto.
In breve : brancolano nel buio più totale aggrappati ad un DNA traballante anzichenò

buona giornata
Enrico

Antonello ha detto...

La Ruggeri forse e' meno interessara di quel che sembra al dna, di solito la scaltrezza non conosce i limiti dell'etica, li attraversa senza manco accorgersene, come fosse nulla, credo che sia convinta di aver preso qualcuno "coinvolto", non gliene frega na mazza dei sistemi con cui mettergli pressione, ma intanto che in isolamento viene dato della poco di buono a sua madre e sua moglie, nonche' ai figli colpevoli di vedere forse due immaginette porno i piu' a settimana che nasconderebbero sotto il letto, a lui del figlio illegittimo pedodedicato lei, dice, continua a coltivare la pista della vendetta contro il padre, dice lei.
Ed e' anche vero che ogni furba e' convinta che tutti gli altri sarebbero stolte e stolti.

http://m.today.it/cronaca/yara-vendetta-padre.html

Comunque questo testimone di Vicenza esiste, non riferisce voci ma circostanze dettagliate riferibili anche da altri due testimoni.

Va beh, dai mettete il Bossetti in carcere con una Ruby, se gli tocca il kulo, ops pardon, significa che il mostro e' vivo, che l'orco e' in gabbia, diversamente significa che sta fingendo di essere morto.
E poi sento dire che le donne saprebbero cosa significa essere maschio piu' di quanto un maschio non possa capire l'essere donne, ma per favore, certe donne come certi uomini dovrebbero limitarsi ad essere cio' che sono senza cercar di capire per non fare danni.
Ma veramente il limite del ridicolo si sposta a partire dai cervelli.
Ti sfuggono di mano dati discutibili e sensibili che vengono magicamente diffusi su una famiglia, continui ad agire su onorabilita' maschilina e corna esclusivamente ai maschi, perche' magari se si scoprissero corna di lui, FORSE, avrebbe piu' senso???
Un modo talmente illegittimo ed odioso di conservare i dati di un'indagine che non si capisce certa gente se ha capito che al mondo ci sarebbero delle regole.
No eh, facciamo finta che,

Antonello ha detto...


In ambedue i casi ci starebbe l'ipotesi Bossetti, dicono (non i cani), un furgone da carpentiere con microsfere di ferro, nichel e cromo sul pavimento, un lavoretto in muratura pero' appena finito, a Palazzago, e tanta calce sparsa che attinge la parte alta di Yara, ma i cani e la pista giovanile, del bullismo o meno, negano, non potrebbe essere andata cosi', i cani ed i giovani amici/nemici dicono che Yara e' salita su un motorino e non su un mezzo chiuso.
In un mezzo chiuso i cani avrebbero perso la traccia all'uscita posteriore della palestra, per incolpare Bossetti e gratificare otto milioni di spesa viene dunque gratificato il testimone diciassettenne, Yara sarebbe andata verso casa e non dove dicono i cani, dice la versione procurata, i cani e piste eventuali giovanili sconfessate, sarebbe stato l'orco, dice un dna che dopo 92 giorni non puo' essere rimasto dove viene ritrovato e che in fin dei conti proverebbe una pesante presenza tutta da spiegare, ma non una responsabilita'.
Dicevano che si e' ritrovato il dna di Tutankamon, gia', il suo si, ma non quello di chi avrebbe potuto strappargli le mutande per depistarne l'impero.

magica ha detto...

buingiorno antonello -
il tuo post del 26 ore02:02:00 è troppo impegnativo , ci vorrebbe del tempo disponibile :
per risponderti dovrei intrufolarmi in meandri fra patate e piselli ahaha.
non sono mai stata femminista , anzi è probabile che io sia piuttosto maschilista , detesto le femministe perchè tutto l'ardore che avevano lo hanno perso ,acquistando lassismo ,ora tutto fa brodo: burka e pluauso all'islam come religione portatrice di cultura la quale un giorno sara' la nostra cultura e ben venga .
tuttavia ti rispondo sul caso avetrana che è il post al quale tu mi hai risposto .
le versini di michele che alla fine hanno danneggiato le sue donne .misseri dopo la versione del cavalluccio ha cambiato qualche particolare poco significativo, ma la sua versione principale è che è stato lui a uccidere . il guaio è che lo hanno sempre confuso con le solite domande ripetitive,con trabocchetti , si sa che certi imputati preferiscono non rispondere :consigliati dai propri avvocati , se tralasciassero una virgoletta o un particolare differente anche se poco importante sei fregato . insistono e ti confondono .. lo imparano studiando ? a fregare il prossimo? ciao

magica ha detto...

ciao giacomo
mi allaccio al tuo post .. ho la tua stessa considerazione.
su quelle donne no ho sentite di cotte e di crude in giro nel web .
eppure ci sono stati casi feroci molto piu'feroci di quello di avetrana. i commenti colpevolisti sono stati una vergogna
mentre , in questo caso dei bossetti nel web commenti piuttosti innocentisti da parte di maschi .

Massimo M ha detto...

Corpo trovato supino con tagli in entrambe i lati. Curioso! Ignoto1 si ferisce tagliando la parte alta del gluteo destro.
I casi sono 3:
A) Yara e' già supina, tagliuzza il davanti, poi gira il corpo fa una X e poi taglia il gluteo e si ferisce. Gli dice sfiga perché si ferisce con l'ultimo taglio. Da ferito si ritrova il corpo prono........deve dunque rigirarlo supino visto che è' stato trovato supino. Considerando che le braccia sono riverse indietro e' probabile che Ignoto1 si adoperi a girare il corpo con le braccia. Ma e' ferito! Come e' possibile non rinvenire altre tracce?
B) Yara e' prona, Ignoto1 tagliuzza ad X il dorso poi il gluteo e si ferisce e lascia la traccia. Da ferito gira il corpo e si adopera per altri 7/8 tagli col corpo supino. Come e' possibile non rinvenire altre tracce?
C) Yara cade sul fianco. Ignoto1 taglia prima la parte anteriore e poi quella sul dorso e si ferisce lasciando traccia. Considerando che le braccia sono riverse indietro e' probabile che Ignoto1 si adoperi a girare il corpo con le braccia per mettere il corpo supino. Ma e' ferito, come e' possibile non lasciare altre tracce?

Sempre più convinto. Ignoto1 torna nelle successive 24 ore a fare i tagli apprendendo che Yara non era stata ancora ritrovata................con sangue ancora allo stato liquido. Lo fa per depistare....................mentre tagliuzza non si ferisce affatto. La traccia l'ha lasciata prima, durante i colpi inflitti a nuca, zigomo e mandibola.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Caro Massimo M, come ricostruzioni non sono per nulla male,certo sembrerà strano che lasci una sola traccia di sangue sui vestiti.Colpita più volte in viso,poi portata e trascinata in quel campo per un tentativo di violenza ma, che non risulta dalle analisi post mortem,infierisce con dei tagli sul corpo e sui vestiti, e poi ferendosi lascia una sola traccia,personalmente mi sembra impossibile tutto questo,però,sembra che sia così,almeno questo è quello che dice chi ha analizzato il tutto.Sul fatto che l'assassino ritorni il giorno dopo mi sembra alquanto azzardosa come ipotesi,farebbe pensare al: l'assassino torna sempre sul luogo del delitto,e direi che il rischio è troppo grande,non visto ne prima e ne dopo,non male come colpi di fortuna,e a volte la fortuna aiuta gli audaci o gli assassini.Buona notte a tutti.

Massimo M ha detto...

Ciao Vito,
Più volte ho sostenuto come ipotesi che o con mezzo già inoltrato nel campo o dal piazzale davanti al campo, Yara fugge verso il campo..........Ignoto1 la segue e mentre Yara scappando cerca di telefonare per chiedere aiuto Ignoto1 parte con 3 colpi di grande potenza da tramortire Yara. La chiave e' il cellulare! Perché Ignoto1 lascia Sim e Batteria ma non il cellulare? Yara aveva una seconda Sim e conosceva bene Ignoto1? Oppure la Sim di Ignoto1 era inserita nel cellulare di Yara che aveva fatto salire con la scusa del prestami il cell. che ho una urgenza il mio e' scarico?
Può essersi ferito colpendola sulla mandibola (Yara ha l'apparecchio ai denti) oppure cadendo nel raggiungerla ..........o al limite anche sangue dal naso. Sta di fatto che io la vedo come contaminazione di tipo casuale e fugace. Non può essere che facendo dei tagli abbastanza precisi in due lati del corpo da ferito si lasci solo una traccia. Lo credo veramente impossibile visto che si parla di gocce abbastanza importanti.
I tagli li fa successivamente (entro le 24 ore) per depistare..............li fa al buio con il solo scopo di imbrattare il corpo, già morto o in agonia, di sangue e depistare (avendo timore di aver lasciato sua traccia durante l'aggressione).

Vodafone ha detto...

Credo che la questione della SIM trovata senza cellulare sia dovuta al timore, da parte di coloro che l'avevano rapita, che il cellulare potesse essere rintracciato anche se spento. Questa e' una leggenda metropolitana che pero' continua a girare. Allora meglio farle togliere la SIM e tenersi il cellulare spento. Una precauzione in piu' che non guastava.

Massimo M ha detto...

Si ma il cellulare spento senza sim poteva benissimo lasciarlo lì, perchè portarselo via? Poi è stato ritrovato anche un IPOD con Yara. Ignoto1 per precauzione si sarebbe portato via anche l'IPOD............dall'IPOD si possono mandare messaggi con Viber, What'Up, Skype etc.....cioè volgio dire uno che ha la paranoia di portarsi via il cellulare senza SIM per paura che l'apparecchio potesse essere rintracciato, credo che, NON ESSENDO uno esperto (visto che se il cellulare è spento anche con la SIM non possono rintracciarti) per paranoia si sarebbe portato via anche l'IPOD. Invece, lo lascia lì.
No! Io credo che c'è un motivo ben preciso per cui non fa ritrovare il cellulare. O lo aveva toccato già da prima e quindi si sarebbe risaliti a lui con il DNA oppure nella memoria del cellulare c'era materiale "pericoloso". NON si scappa da qui!
Per materiale pericoloso intendo o ultime chiamate o sms fatti con una sim diversa verso qualcuno (lui?)............SIM di Ignoto1 (con la scusa di farla salire per una urgenza con suo cellulare scarico) o altra SIM ignota in possesso di YARA (nel caso i due si conoscessero).

Massimo M ha detto...

Anzi, caro Vodafone...............l'altro giorno hai detto una cosa molto interessante. Come fanno a sapere che YARA aggancia Brembate vicino casa alle 18:51 se non parte nessuna chiamata e nessun sms? Come giustamente hai fatto notare tu..............per caso dentro al cellulare di YARA si era intrufolata una SIM diversa dalla sua la cui UTENZA era sotto intercettazione (sotto falso nome o copertura) e si è legata in quel momento all'IMEI di YARA?
Non ha avuto seguito questa tua sottigliezza..............che trovo molto interessante e forse viene anche nella direzione della mia convinzione.
Come fanno a sapere che YARA aggancia alle 18:51 Brembate senza sms e chiamata alcuna? Come mai questa cosa è uscita fuori sotto indescrizione solo molto dopo? Perchè non se ne parla nell'ordinanza?
Sei abbastanza esperto e ti chiedo:
qual'è l'unico modo che tu conosci per sostenere che il telefono di YARA alle 18:51 era in zona Brembate vicino casa........senza un SMS e una chiamata? Ripetilo:)

Anonimo ha detto...

Un cellulare quando e' acceso scambia continuamente informazioni
con le celle vicine, senza bisogno che venga inviato un SMS o fatta una chiamata.
Se il PM ha fatto fare una ricerca per IMEI, come e' auspicabile, e' riuscito a vedere le celle agganciate, ma non solo anche le SIM che erano montate nel tempo sul cellulare.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Caro Massimo M sulla questione degli agganci di celle telefoniche non è facile capirci qualcosa e si resta sempre nel dubbio di quale cella abbia agganciato il suo cellulare in quei drammatici momenti. Non ho afferrato bene la questione del ritrovamento di un IPOD,dove l'hai letta questa notizia? Fin'ora non ne sapevo nulla,e anche Massimo Prati non ne era al corrente.Sul fatto della sim e batteria tolta può esserci una certa logica di rendere il cellulare non rintracciabile,di gente sprovveduta oramai ce ne ben poca,basta togliere la batteria e la sim e nessuno saprà ritrovarti. Ciao e buona giornata.

Massimo M ha detto...

Guarda Anonimo, sull'IMEI abbiamo già discusso abbastanza nel senso che mentre è possibile seguire gli spostamenti di un determinato telefono attraverso l'IMEI ma solo dopo aver fatto richiesta di intercettazione.............molto più difficile ed inverosimile è andare a trovare un ARCHIVIO su database di tutti gli IMEI passati di tutti gli utenti minuto dopo minuto. L'Imei, è stato spiegato da un utente competente, mi sembra di ricordare che non ha valenza "commerciale" motivo per cui le compagnie telefoniche non dispongono di dati di archivio di questo genere o meglio non li dispongono sempre perchè, in sostanza, alle compagnie non serve.
Diverso il discorso della intercettazione: cioè si fa richiesta di intercettazione di IMEI.............per indagini o anche per esempio dopo un furto di cellulare in modo che dalla intercettazione real time si individua la SIM che sta usando il telefono rubato e volendo si blocca anche il telefono. Ma sono cose completamente diverse. Se vi fosse stata la possibilità di avere IMEI passati anche di MGB avremmo praticamente un quadro perfetto minuto dopo minuto dele sue frequentazioni con tanto di orari. Invece, gli si contesta un aggancio cella a Chignolo..........successivo ad una chiamata. Cioè io darei per scontata questa storia dell'IMEI e cioè che si possono avere (perchè non esistono) dei dati su IMEI in ordine di tempo PASSATO. Altrimenti sapremo tutti i movimenti di MGB. Io direi cioè di mettere un attimino i piedi per terra e tornare alla realtà.
Dunque, come hai ben detto..........che YARA fosse alle 18:51 a Brembate senza un sms o chiamate lo si deve solo alla localizzazione dell'IMEI del telefonino ma in tempo reale, intendo sotto rel time intercettazione i cui dati sono stati elaborati. Dunque, due possono essere i casi:
A) Il telefonino di YARA era sotto intercettazione (suo IMEI) non so per quale motivo o per quale tipo di indagine?
B) Sul telefonino di YARA qualcuno ha inserito una SIM clonata (antiintercettazione?) che era sotto intercettazione e dalla SIM si è risaliti all'IMEI utilizzato in quel momento.
http://www.ilgiorno.it/bergamo/cronaca/2014/01/22/1014075-droga.shtml
La B ritengo avrebbe portato ad altre piste rispetto a MGB, come minimo.
Dunque, che per caso il cellulare di YARA era intercettato?

Massimo M ha detto...

A Vito
Si, a fianco a YARA c'era il suo IPOD. Nessuno ha mai dato importanza a questo oggetto. Invece io lo ritengo fondamentale. Ignoto1 si porta via solo il cellulare apparecchio, lascia IPOD, SIM, BATTERIA e mazzo di chiavi di YARA. Perchè?
http://www.corriere.it/cronache/11_febbraio_27/yara-brembate_3559bc30-4260-11e0-873c-64f8d558fc3b.shtml
Digita "corpo di Yara IPOD" ci sono tanti articoli sul ritrovamento

Anonimo ha detto...

Buon pomeriggio a tutti, vi leggo sempre con molta attenzione, complimenti.
scrivo perche vedo che avete discusso di rintracciare un cellulare con il codice IMEI, una volta mi hanno rubato il cellulare, quando sono andato a denunciare il furto alla ploizia mi hanno chiesto se avevo attivato il codice IMEI lo avrebberero ritrovato se acceso, pultroppo io non avevo attivato il codice IMEI qundi non era possibile incontrarlo e mi hanno suggerito di attivarlo una volta comprato uno nuovo quindi se cosi fosse potrebbe essere che Yara non lo avesse attivato.

saluti

Alessandro

Vodafone ha detto...

Non credo che l'IMEI centri in alcun modo con il fatto che gli inquirenti abbiano apppurato che il cellulare di Yara alle 18.51 si trovava sotto copertura di quella cella specifica (zona della palestra e di via Morlotti-Rampinelli). Penso che all'epoca qualche procura o DDA avesse richiesto al gestore di conservare i dati di traffico "labili" che vengono utilizzati dalla rete per sapere dove si trova quella particolare SIM e questo per poter instradare su quella cella un'eventuale chiamata. Sono una quantita' di dati enorme che possono essere salvati solo dopo richiesta dell'autorita' giudiziaria. E questo viene fatto quando si vuole "pedinare" una particolare SIM od un gruppo di esse in uso a persone soggette ad indagine. Per puro caso credo quindi siano risaliti a quel dato normalmente non recuperabile a posteriori.
Ripeto. Non tutti i gestori nei propri tabulati conservano il record relativo all'IMEI del telefono. Altrimenti sarebbe sempre possibile rintracciare i cellulari rubati con una semplice richiesta all'operatore.
La procedura di attivazione speciale riguarda invece l'opzione che permette di ricevere su un'altra utenza un avviso di quando il cellulare rubato effettua una nuova chiamata utilizzando un'altra SIM. Non mi sembra che sia un'opzione offerta da tutti gli operatori.

Per quanto riguarda il timore che la polizia rintracciasse il cellulare di Yara, la mia ipotesi sembrerebbe rafforzata dal fatto che è stata ritrovata anche la batteria.Segno che uno dei rapitori, dopo aver preso il cellulare dalle mani di Yara (magari stava provando a chiamare per chiedere aiuto), abbia poi chiesto alla ragazzina di smontarlo tenendosi solamente il telefono per il timore che potessero trovare impronte o tracce biologiche dalle quali estrarre il DNA.

Anonimo ha detto...

Buonasera a tutti.
A proposito di celle telefoniche, il cellulare di Yara aggancia la cella di Brembate alle 18:55, compatibile con il momento del suo ritorno a casa. L'ultimo segnale del cellulare di Bossetti risale al momento della telefonata col cognato delle 18:49, quando aggancia la cella di via Natta a Mapello, nelle vicinanze di casa Bossetti.
Secondo Google Maps i due luoghi distano tra loro km 3 che si percorrono in auto in minuti 7, imboccando la strada più breve, altrimenti ci vorranno circa dieci minuti per fare oltre quattro km.
Ovviamente i dati di Google Maps si basano su tempi medi di percorrenza a velocità codice. Quindi per sostenere che Bossetti rapisce Yara occorre stabilire che, al volante del suo mezzo, abbia percorso la strada più breve a velocità oltre i limiti, come se sapesse di doversi sbrigare perchè in quel momento passava Yara, e appena la preleva gli toglie subito il cellulare per metterlo fuori uso.
Non so a voi, ma a me pare una forzatura che a rapire Yara sia stato proprio Bossetti da solo e abbia fatto tutte queste cose in sei minuti o anche meno, quando ce ne vorrebbero sette o anche più, considerando solo il tempo di percorrenza stradale. Sbaglio?

Ciao, Etrusco.


Antonello ha detto...

@Etrusco
Non sbagli, tuttaltro, ma per essere onesti si sapeva in precedenza che l'ultimo aggancio del cellulare di Yara fosse compatibile con la Stazione Radio vicino a Mapello.
In tema vi sono molti link che riportano cosi', forse e' un altro dato che e' cambiato in corsa, hai un link che cita quello che dici???
Per l'amor di Dio, Bossetti per me puo' essere stato ovunque, ma se fosse come dici sarebbe un ulteriore dato a suo favore, e' praticamente impossibile lui possa aver fatto tutto cio' partendo alle 18,49 da Mapello, semmai potrebbe essersi recato al piu' vicino cantiere ad attendere Yara, ma l'incrocio con altri dati prevederebbe un'ipotesi alquanto singolare, non sarebbe stato da solo, e' chiaro.
Corrisponde insomma con quanto dichiarato e che risulterebbe da molti articoli, non mi torna invece l'ultimo aggancio del cellulare di Yara a Brembate anziche' a Mapello.

Massimo M ha detto...

Ad Etrusco
Dall'ordinanza MGB aggancia Via Natta Mapello alle 17:45 per l'ultima volta.........poi alle 7:34 del giorno dopo. Alle 18:49 e' Yara che aggancia la stessa cella. Non risulta da nessuna parte che alle 18:49 MGB agganci qualche cosa.

Per Vodafone
Il cellulare di Yara e' localizzato alle 18:55 vicino casa (non 18:51 come avevo scritto, pardon). Articoli che riportano la notizia parlano di "operatori telefonici" che sono stati di analizzare che in quell'orario il cellulare di Yara si appoggia a Via Natta ma in realtà si trova a Brembate nei pressi dell'abitazione. Ora insisto su questo dettaglio:
senza un sms o chiamata come fanno ad individuare una attività di cellulare e una localizzazione? Non so che telefonino abbia avuto Yara, ma e' possibile fare questo tipo di analisi sulla base di presunta attività internet del telefonino? Cioè gli operatori telefonici tramite collegamenti internet possono in grado di ricostruire, tramite archivio di dati, i movimenti di un cellulare oppure anche qui ci vuole una richiesta di intercettazione real time per farlo?
Torno a ripetere: come fanno a localizzare il tel. di Yara alle 18:55 a Brembate?

Anonimo ha detto...

@Vodafone e Massimo M.
Tutte le compagnie telefoniche sono tenute a conservare per 2 anni (prima erano 5)tutte le informazioni scambiate dai cellulari con le celle IMEI compreso. Questo perche’ l’autorita’ giudiziaria puo’ chiedere a posteriori una estrazione di informazioni dai server (IMEI – numero
chiamante – numero chiamato ecc. ecc.). Questo e’ possibile farlo compattando le informazioni dei vari gestori telefonici in modo da avere un tracciato telefonico identico per tutti i gestori. Questo in sostanza e’ il lavoro che fece Gioacchino Genchi e che tante polemiche suscito’. Una volta rese uniformi le informazioni diventa un gioco da ragazzi costruire delle query per estrarre cio’ che interessa.
Le informazioni relative alle categorie di dati da conservare sono contenute nel decreto legislativo 30 Maggio 2008 n. 109 G.U. 18/06/2008. All’art. 3 indica per la telefonia mobile di conservare:
2) per la telefonia mobile:

2.1 numeri telefonici chiamanti e chiamati;

2.2 International Mobile Subscriber Identity (IMSI) del chiamante;

2.3 International Mobile Equipment Identity (IMEI) del chiamante;

2.4 l'IMSI del chiamato;

2.5 l'IMEI del chiamato;
Alex

magica ha detto...

buongiorno
sono sempre i soliti discorsi pero' sono quelli piu' logici .
in quella stagione e orario la ragazzina era molto probabilmente nei pressi casa : a 13anni le ragazzine come yara non hanno appuntamenti pericolosi con sotterfugi da nascondere si vede com'era la ragazina :molto semplice e ancora bambina . ci sono delle 13enni molto appariscenti che vanno a cercrsela , mentre la yara era una che ancora non si truccava, e penso senz grilli per la testa .mi fido del il ragazzo tironi abbia detto la verita'
. la ragazzina è stata colta impreparata a difendersi . mentre quei macsalzoni avevano colto la palla al balzo. in un momento sequestrandola . ma sarebbe stato troppo semplice .. allora hanno rivolto le attenzioni altrove., sbagliando.
. eppure si dice che a certi piace vincere facile ..
in questo caso la vogliono sul difficile..

Massimo M ha detto...

Guarda Alex,
non trovo i 2 anni ma mi fido di te. Ad ogni modo lo stesso decreto recita:
Sanzioni:
"Violazione punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 10.000 ad euro 50.000 che può essere aumentata fino al triplo in ragione delle condizioni economiche dei responsabili della violazione."

Se non ricordo male si diceva che all'operatore non conviene archiviare IMEI (costi benefici). Credo costi molto ma molto di più archiviare questo tipo di dati che pagare delle sanzioni.
Io con questi IMEI ci andrei con le pinze

Anonimo ha detto...

@Massimo M.
L IMEI e' lungo 15 caratteri in quanto non viene registrato il sedicesimo che è' la chiave di controllo. Cosa vuoi che comporti a livello di costi/benefici. Scherziamo? La sanzione non è' per singolo gestore, ma per ogni richiesta effettuata dalla autorità' giudiziaria e non evasa. Se viene richiesto di controllare 100 nominativi la sanzione va moltiplicata per 100 nell'ipotesi di inadempimento.
Alex

Massimo M ha detto...

Alzo le mani Alex!

ENRICO ha detto...

Scusate se m’intrometto ma questa appassionata discussione su l’ IMEI e compagnia nella quale vi state impegnando da giorni ( e che non sono riuscito a seguire per mia ignoranza totale dell’argomento) a quale conclusione avrebbe portato ?
Potreste riassumerla in poche parole comprensibili ad un profano?

magica ha detto...

ahahahah anche a me risulata indecifrabile , buona notte

Anonimo ha detto...

Questo è il link di quanto sostenevo poco sopra, che Antonello mi chiedeva:
www.ilgiorno.it/bergamo/yara-bossetti-1.98799

Come si può leggere tra gli indizi elencati che scagionerebbero Bossetti, c'è una telefonata al cognato alle ore 18:49 agganciata alla cella di via Natta a Mapello. Via Natta è a breve distanza da casa Bossetti, potete controllare su Google maps. Quindi questo può significare che:
1) Bossetti chiama il cognato stando in strada vicino casa.
2) Bossetti chiama il cognato stando dentro casa sua.
3) Bossetti sta in giro senza cellulare e a chiamare il cognato è un componente della sua famiglia con il suo cellulare lasciato a casa.
La 1 e la 2 possono scagionare Bossetti tanto da costituire un alibi, perchè non avrebbe avuto il tempo necessario a raggiungere Brembate, appostarsi, attendere il momento che non passavano altri, ecc, entro le 18:55.
La 3 invece non lo scagiona affatto, anzi, se fosse accertata (ma è assai difficile) diventerebbe una mancanza di alibi.
Corrispondono al vero i dati del link che ho postato ai quali mi riferisco?

Ciao, Etrusco



Anonimo ha detto...

Ah, dimenticavo: alle ore 18:55 c'è l'ultimo segnale del cellulare di Yara, collegato alla cella di Brembate nord che copre via Rampinelli. Questo segnale è emesso dal cellulare di Yara in un momento in cui non c'era traffico telefonico ma è ugualmente stato rilevato.

Chiarisco che a mio avviso un rapimento necessita di un certo tempo, cioè, il tempo di individuare la vittima, che va sommato a quello che ci vuole per seguirne i movimenti e decidere di agire al momento opportuno, dopo aver atteso e verificato che non passassero vetture o passanti, passare ai fatti con la forza o con l'inganno, togliergli il cellulare e metterlo in condizione che non emanasse alcun segnale.
Certo, può anche essere che un rapitore, passando per caso in zona, abbia approfittato del momento che in strada c'era solo Yara, come fosse un occasione irripetibile, ma nel caso si pensi a Bossetti il punto è sempre lo stesso: chi ha telefonato al cognato, lui o un suo familiare?
Se ha telefonato lui ha un alibi o qualcosa del genere.

Ciao, Etrusco

Antonello ha detto...

@Alex
Era quello che tentavo di spiegare, non con cosi' meticolosa e precisa ricostruzione.
Bingo, questo esclude schede innestate sul cellulare di Yara diverse dalla sua in uso, esclude un bel po' di altre cose veramente, ma include che sono, o sarebbero stati, in grado di ricostruire tutti i contatti avvenuti nel raggio di zona delle diverse celle.
Ergo, qualsiasi scheda, ed IMEI, avesse contattato il solo IMEI corrispondente al cellulare della ragazzina, nei due anni precedenti alla data di sparizione.
Questo significa che, se non parliamo di sprovveduti di cui semmai conosceremmo gia' i nomi da un po', il pericolo che doveva rappresentare il corpo del cellulare o era costituito da impronte o dal contenuto meramente multimediale archiviato sulla memoria interna e/o eventuale sdcard mnemonica, non voglio pensare che qualcuno abbia potuto semplicemente rubare un cellulare rovistando le tasche del giubbotto calzato su un cadavere non toccando ne Ipod, ne chiavi di casa e ne pila.
La pila deve averla levata Yara, volontariamente o su esplicita richiesta decisa, non avrebbe senso che l'avesse levata chi ha portato via il cellulare, anche perche' poteva semplicemente staccarla e portarsela via staccata dal cellulare stesso, invece li e' rimasta.

@Massimo M.
Se il cellulare di Yara viene localizzato a Brembate alle 18,55, il che' a me non risultava, puo' anche significare che in quel momento perde una cella a cui era agganciata un attimo prima, lanciando cosi' il Pin necessario a predisporre comunque la cella che avrebbe dovuto servirlo in caso di sms o chiamata entranti od uscenti.
Agganciata la cella, poi il cellulare e' chiaramente stato spento, non so, tutto questo mi fa pensare ad alcuni passaggi artigianali, forse ad un incidente poi camuffato, altri elementi invece darebbero la sensazione di alti livelli di conoscenza sulle sinergie legate alla telefonia.
Stando ai cani, ad esempio, Yara non doveva essere a Brembate, ma a Mapello/cantiere, e quindi dove Bossetti aggancia, alle 18,49, la cella competente, forse in casa, con la telefonata fatta al cognato.
Nel caso, quindi:
1) Yara a Mapello (cani).
2) Cellulare di Yara a Brembate.
Ergo, il modo migliore per fintare la posizione di una vittima, ad oggi, sarebbe spostarne il cellulare dalla parte opposta a quella in cui la vittima sarebbe, ed in fondo questi equilibri telefonici non sono cosi' ostrogoti, se rapisci una, uno dei rapitori deve recarsi, senza effettuare chiamate od sms rintracciabili e testimoniabili a posteriori, con il cellulare dove la rapita dovrebbe essere nell'ipotesi il rapimento non fosse esistito.
Alta raffinatezza, ma anche normale precauzione, tantopiu' che il cellulare di Yara non rispondera' alle 19,10 alla chiamata della madre, non solo forse Yara non ne era piu' in possesso, ma chi l'aveva controllava cosi' i tempi di allarme in casa Gambirasio ed evidentemente non poteva rispondere senza svelarsi ed accellerare i tempi di emergenza vera e propria.
Se alle 19,10 risultava spento come non detto quanto sopra.
Se e' vero e' un particolare che conferma proprio il rapimento o l'avvio a Mapello possibile, con discreta professionalita' nel depistare verso altre piste e, nel contempo, un interesse a verificare tempi e modi di allarme in casa Gambirasio.

Massimo M ha detto...

Ad Etrusco.
Avevo visto anche io questo articolo. Ma è sbagliato l'orario che l'articolo riporta. Fa confusione con quello di YARA.

Massimo M ha detto...

Ad Enrico
Il discorso dell'IMEI è stato tirato fuori per capire se YARA avesse o meno una possibile seconda SIM con la quale si sentiva con l'uomo di cui aveva fiducia o se al limite fosse stata raggirata facendosi prestare il suo cellulare dove l'uomo ha inserito la SIM facendo finta di una urgenza (avendo telefonino scarico). Ma a quanto pare queste circostanze sarebbero "rintracciabili" proprio dall'IMEI oggetto di discussione motivo per cui sarebbero ipotesi che non reggono.
Rimane un mistero il perchè l'uomo lascia batteria, sim di yara, Ipod e si porta via, invece, il cellulare.

ENRICO ha detto...

Massimo M.

Rimane un mistero il perchè l'uomo lascia batteria, sim di yara, Ipod e si porta via, invece, il cellulare

ovviamente, perchè conteneva qualcosa di compromettente per l'aggressore

Per quanto riguarda l'IMEI è inutile che me lo spieghi perchè non lo capirei...:-)

In ogni caso ritengo che in quasi 4 anni gli esperti del settore abbiano fatto tutte le ricerche necessarie e siccome, per quel poco che ne so, la massa di dati da controllare è enorme penso - se dovessero aver ottenuto qualche risultato interessante - di dover dare ragione a Vodafone quando afferma Per puro caso credo quindi siano risaliti a quel dato normalmente non recuperabile a posteriori.

Massimo M ha detto...

Ad Enrico
Qualcosa di compromettente per forza di cosa. Ma se, come si dice, qualsiasi contatto (con qualsiasi SIM) sarebbe stato individuato nel corso delle indagini, l'unica soluzione che mi rimane logica è di tipo precauzionale:

E' l'unico oggetto che ha toccato dunque se lo porta via con se. Ma in questo caso significa che Ignoto1 non è tanto sprovveduto in materia di DNA. Non si accorge di essersi ferito e di conseguenza provvedere anche a cautelarsi per eventuali tracce con cui può aver contaminato il corpo? (tipo portarsi via i Leggings e gli Slip)

Un mistero nel mistero!

Anonimo ha detto...

A Massimo M.
Infatti, questo articolo colloca la telefonata di Bossetti al cognato in due orari differenti dando due spiegazioni opposte.
Siccome non sembra un errore di distrazione, mi domando come questo sia stato possibile.

Ciao, Etrusco.

Anonimo ha detto...

Portandosi via il cellulare, forse l'aggressore teme che questo possa dare segnali utili all'imminente localizzazione, a prescindere che ciò sia possibile o meno.
Come risaputo gli odierni cellulari hanno applicazioni che consentono la loro localizzazione, cosa utile a quei genitori che intendono controllare gli spostamenti dei propri figli. L'aggressore, consapevole di questa possibilità, potrebbe aver immediatamente tolto di mano il cellulare a Yara mettendolo fuori uso quanto prima, per poi portarsela in luoghi di cui non abbiamo certezza, sicuro di non poter essere rintracciabile in modo tecnologico.
Queste azioni potrebbero anche essere svolte da una singola persona, ma condurre un veicolo impedendo tentativi di ribellione o di fuga, non è facile, almeno in centri abitati: si può essere notati mentre si guida zigzagando in modo anomalo, possono essere udite delle urla, ci si può fermare in coda al traffico, si possono incontrare conoscenti. Se invece uno guida e l'altro immobilizza, è diverso. Tutte quelle punzecchiature e tagli non mortali potrebbero essere stati provocati durante la fase di rapimento-immobilizzazione-trasporto, per farla stare ferma è zitta.
Anche la posizione del corpo al ritrovamento, con le braccia all'indietro, sarebbe indicativa di una presa di due individui, uno per le gambe e l'altro per le braccia.

Ciao, Etrusco

Vodafone ha detto...

Sul codice IMEI ha perfettamente ragione Alex.

L'autorita' giudiziaria puo' richiedere all'operatore di effettuare ricerche ed estrazione di dati non solamente in base al codice IMSI (in pratica il codce della SIM alla quale e' associato il numero di telefono) ma anche in base al codice IMEI.

Su questa pagina ho trovato dei fac-simile dei possibili decreti

http://www.diritto-penale.it/acquisizione-tabulati-telefonici-modello-decreto.htm

Do quindi per scontato che il PM di Bergamo abbia effettuato questa richiesta per il codice IMEI e se sinora non e' emersa alcuna notizia sull'utilizzo del cellulare di Yara con una SIM differente vuol forse dire che questa eventualita' non si e' verificata. Come anche quella che Yara utilizzasse piu' di una SIM. Ma e' forse altrettanto vero che le prove di tali eventuali utilizzi anomali di quel cellulare gli inquirenti non le tireranno fuori sino alla richiesta di rinvio a giudizio.

E' da sottolineare pero' che la standardizzazione dei formati dei tabulati telefonici di tutti gli operatori, come auspicata da Genchi, e' ben lungi dall'essere raggiunta.

Ed anche il fatto che gli operatori non conservino oltre i due anni i dati di traffico non e' proprio corrispondente a verità in quanto questi dati (magari non completi), gli operatori devono conservarli per motivi fiscali su altri supporti.

Per chi sollevava l'ipotesi di un possibile traffico internet in occasione del contatto delle 18.55, e'da escludere categoricamente in quanto quel traffico sarebbe stato registrato sui tabulati come tutti gli altri eventi telefonici in quanto alla base della fatturazione.

Ripeto. Se il contatto delle 18.55 tra il cellulare di Yara e la cella sotto la copertura della quale si trovava non e' registrato sui tabulati come vero e proprio evento telefonico, vuol dire che i dati di scambio tra i cellulari e la cella (o piu' celle sotto controllo della stessa BSC) erano registrati e messi a disposizione dell'autorita' giudiziaria per una qualche indagine in corso. Solamente cosi' si puo' spiegare.

Inoltre, siccome e' improbabile tenessero sotto controllo una sola cella, se non si hanno contatti utleriori dopo le 18.55 vuol dire che quel cellulare e' stato spento poco dopo quell'ora.

Massimo M ha detto...

Inquietante

"Ripeto. Se il contatto delle 18.55 tra il cellulare di Yara e la cella sotto la copertura della quale si trovava non e' registrato sui tabulati come vero e proprio evento telefonico, vuol dire che i dati di scambio tra i cellulari e la cella (o piu' celle sotto controllo della stessa BSC) erano registrati e messi a disposizione dell'autorita' giudiziaria per una qualche indagine in corso. Solamente cosi' si puo' spiegare."

Vodafone ha detto...

Massimo M

Io non ho in alcun modo scritto che controllassero i dati di scambio della cella per un'indagine su Yara o su chiunque fosse l'intestatario della SIM. Controllavano i dati per indagini quasi sicuramente su altri soggetti che presumevano si trovassero in zona. E solo per caso hanno trovato il contatto della SIM di Yara con la cella tra migliaia d altri. Questo per fugare qualsiasi dubbio.

ENRICO ha detto...

Vodafone

se ho ben capito stai dicendo che - se l'aggancio alla cella del tel. di Yara alle 18.55 non dovesse corrispondere ad un traffico telefonico da lei effettuato e quindi registrato - vorrebbe dire che il "dato" è stato comunque acquisito "casualmente" perchè era già in atto un'indagine che stava controllando i cellulari di altri soggetti indipendentemente dalla sparizione della ragazza ?

Antonello ha detto...

@Vodafone
Io non credo che sia come tu dici.
Nel senso che un cellulare "in itinere" viene "a zone" (celle) geoposizionato, non geolocalizzato, solo la N.U.E., e neanche gia' una richiesta dell'autorita' giudiziaria, puo' nell'immediatezza di una scomparsa lecitamente geolocalizzarlo, ma per attivare una N.U.E. bisogna che come minimo le FF.OO. siano gia' state avvisate, alle 18,55 sappiamo che cosi' non era.
Quindi parliamo di studi sul geoposizionamento, che ti puo' restituire solo la posizione del cellulare rispetto alle celle e quindi ai loro coni territoriali di competenza.
Ne deriva che quel cellulare, essendo in itinere, stava sganciando ed agganciando celle nella normale attivita' che ne avrebbe consentito l'uso di ripetitore alla cella servente in quel dato momento di eventuale ed effettivo uso.
Io so cosi', infatti loro non dicono il punto preciso della posizione del cellulare ma che sarebbe compatibile con Brembate Sopra, da Chignolo a Brembate a me risulta vi fossero dieci celle di passaggio (viva le radiazioni), ed in base a quelle devono avere l'itinere "a celle del cellulare" avendo estratto, oltre ai contatti di tutte le celle (inizialmente solo di Brembate perche' di Chignolo si sapeva nulla), anche gli agganci e gli sganci del cellulare di Yara.
Ma se Yara era a Mapello, come a Chignolo, la pila del cellulare ed il cellulare erano nel caso a Brembate, segno che il cellulare e' stato "da subito" levato a Yara, quindi parliamo di gente esperta anche di rapimenti e non solo, oltre le prime armi, di telefonia.
Puo' essere che la cella di Brembate fosse gia' sotto osservazione, mi risulta che una ragazzina fu' importunata due giorni prima della scomparsa di Yara, riacchiappata poi dalla madre Rambo, pista seguita sagli inquirenti e che portava al pedofilo di Padova che scriveva sui social dalla Francia.
Credo che pero', gia' il normale data base comprenda dati di geoposizionamento su cella, se andate a vedere infatti i tabulati estratti (evidentemente non commercializzabili) allora diffusi di Melania, gia' al mattino riportavano geoposizionamenti del suo cellulare, che si ritennero erroneamente strani, dovevano essere i segnali queryzzati dei suoi spostamenti sulle celle.
Chiedo conferma, ma se ho capito bene si tratta di PIN ciclici che invia il cellulare alla ricerca di eventuale cella servente sul territorio in itinere, se parliamo di PIN evidentemente parliamo di dato associato ad IMEI ed IMSI (per associarvi solo ed esclusivamente celle di un dato gestore o convenzionate con lo stesso), se di rete funzionale alla videofonia si tratta, o meglio di un microsegnale in etere trasformato contenente anche dati digitali.
In base a questo ragionamento, di cui pero' chiedo conferma a Vodafone, il cellulare di Yara (non Yara) e' stato posizionato nella porzione di territorio su cui era competente la cella del gestore (o convenzionata con lo stesso) attivata su Brembate, alle 18,55.
Sbaglio Vodafone???

ENRICO ha detto...

Io MI ARRENDO !

vi lascio alle vostre elucubrazioni su celle, Imei, Nue ecc...

a risentirci in tempi migliori

Vodafone ha detto...

Antonello

Ammetto di aver capito poco di quello che hai scritto ma da questo deduco che probabilmente tu hai capito poco di quello che ho scritto io.

In sintesi, al di fuori delle connessioni telefoniche e dati tra un cellulare e la rete (che vengono registrati nei tabulati anche nel caso di mancata risposta), un cellulare dialoga con la rete inviando periodicamente un segnale (si puo' chiamare anche "ping" ma nulla ha che a vedere con il PIN) alla rete per dichiarare la propria posizione ovverosia sotto la copertura di quale cella si trova. Questo permette alla rete di salvare su un particolare database (Visitor Location Register o VLR) le informazioni relative a quella SIM (o IMSI) in modo tale da instradare velocemente una chiamata in arrivo senza dover cercare il terminale su tutta la rete sia nazionale sia internazionale. Questo VLR è fisicamente ospitato nelle centrali di rete "regionali" (MSC). Le informazioni sono però conservate solo temporaneamente e brevemente sostituite non appena nuovi dati sono disponibili. L'autorità giudiziaria puo' richiedere eccezionalmente all'operatore di salvare progressivamente questi dati in modo tale da poter tracciare la posizione e gli spostamenti di soggetti sottoposti ad indagine anche in assenza di traffico telefonico. La possibilita' quindi di un indagine gia' in corso nella zona di Brembate potrebbe aver reso possibile il recupero di quell'ultimo dato della SIM di Yara registrato sul VLR.

Un'altra possibilita', a dire il vero ci sarebbe. Essendo stato forse l'ultimo segnale inviato dal cellulare di Yara alla MSC di zona (e registrato quindi su altri database a livello gerarchimamente piu' alto denominati HLR) è probabile anche che questo dato si sia come cristallizzato rendendone possibile il recupero anche a distanza di tempo ammesso che il cellulare di Yara abbia smesso di funzionare poco dopo le 18.55.
Questo confermerebbe comunque che Yara dal momento dell'uscita dalla palestra al momento del suo rapimento è rimasta sempre in zona (palestra/via Morlotti/via Rampinelli) e che quindi il precedente aggancio della cella di Mapello sio avvenuto solamente per motivi di traffico telefonico. Ma anche che il cellulare sia stato spento e forse smontato, da Yara, gia' forse nelle mani dei suoi rapitori.

Antonello ha detto...

@Vodafone
Ho capito benissimo cosa stai illustrando ed e' proprio quello che intendevo io, erroneamente scrivendo PIN anziche' PING.
Chiaramente, la mattina dopo gli inquirenti credo possano aver "sospeso" tutti i dati inerenti estraendoli a ritroso sino a quanto piu' possibile piu' vicino a tutti gli eventi registrati dopo le 17,10, questo non mi sembra impossibile, dato che te mi confermi che c'e' un lasso di sicurezza sulle riregistrazioni di nuovi dati su quelli vecchi.
A parte che e' controverso anche il posizionamento che gli inquirenti, e mostruosamente i media, danno ddl cellulare di Yara, visto che significativamente poi sparisce, e' anche possibile che sia stato da subito levato dalle mani della ragazzina, senza levarvi la pila, risultando il suo cellulare a Brembate mentre lei poteva essere stata portata a Mapello dove i cani ne fiutano la pista olfattiva.
Stiamo, nel caso, parlando di cose diverse visto l'interesse di chi ha aggredito/depositato Yara per il suo cellulare, il cellulare poteva essere in un punto e Yara in un altro, non possiamo confermarlo ma neanche escluderlo.

Anonimo ha detto...

Infatti sembra che chi rapisce Yara abbia interesse per il cellulare, e dal suo punto di vista è cosa prudente, mica siamo più agli anni '70.
E lo stesso dovrebbe valere per le varie telecamere poste un po' ovunque, se non addirittura per il DNA.
Al momento del rapimento, minuto più minuto meno, gli viene tolto di mano il cellulare che, come sostiene Antonello, potrebbe essere stato portato a distanza dalla proprietaria.
Dalle immagini catturate dalle telecamere si vede una vettura lunga che viene spesso confusa con una station wagon, ma dovrebbe invece trattarsi di un pick up sul quale è montata la cappotta sul cassone, cosa che la rende adatta ad un rapimento perchè da fuori non si vede dentro.
In un altro video passa un furgoncino bianco simile a un Doblò, ancora più adatto del precedente, perchè essendo molto diffuso difficilmente può essere individuato fra tanti.
Sempre nell'ipotesi di due rapitori, escluderei altri tipi di veicoli, come le normali vetture e camioncini cassonati.

Etrusco

Antonello ha detto...

@Etrusco
Saro' fissato ma il fatto che tu parli di furgone o pick up cassonato escluderebbe la pista fiutata dai cani molecolari, evidentemente non extraterrestri (su un mezzo chiuso credo che non riuscirebbero a seguire nessuna pista positivamente).
Come considereresti tu quella pista che porterebbe fino al cantiere???
Una pista ricostruita da qualcuno per depistare???
Yara poteva aver prestato sue scarpe a qualche amichetta per allenarsi quel giorno???

Anonimo ha detto...

@Antonello
Ma con un mezzo aperto o finestrato la scena sarebbe stata visibile da chiunque...

Se Yara è stata rapita per strada, probabilmente con la forza, non è da escludere che abbia opposto un minimo di resistenza. Il modo più semplice per opporre resistenza a chi con maggiore forza tenta un rapimento è quello istintivo di lasciarsi andare a terra sfruttando il proprio peso in opposizione all'aggressore.
In questo caso in quel preciso punto dovrebbero restare tracce apprezzabili dall'olfatto dei cani. Ma la strada è trafficata, le tracce vengono confuse e sparse ovunque, i cani molecolari le seguono per quello che possono. Il risultato che danno va certamente preso come indicazione di direzione per le indagini, ma questi cani non si sono trovati davanti alla situazione più semplice per loro.
Se in questa vicenda viene discussa la tecnica scientifica del DNA, non credo che quella cinofila sia meno discutibile.

Etrusco

Anonimo ha detto...

@Antonello, è noto Yara ha avuto uno scambio di sms con l'amica prima che il cellulare fosse spento.
I primi 2 (il primo dell'amica e la risposta di Yara, rispettivamente delle 18.25 e delle 18.44) agganciano una cella di Brembate compatibile con la palestra. L'ultimo invece, ovvero la risposta dell'amica delle 18.49, aggancia la cella di Mapello.

Gli inquirenti, che alla pista di Mapello non hanno mai creduto, sostengono che si tratti di un aggancio dovuto al congestionamento della cella della palestra e non a una reale presenza di Yara a Mapello.
Fatto sta che è un dato coerente con la pista seguita dai cani molecolari.
Anche loro inattendibili per la Procura.

Patrice

Anonimo ha detto...

Ehm scusate, non avevo letto le discussioni sulle 18:55

Sospendo il giudizio essendo questione molto tecnica e continuo a leggervi

Patrice

Antonello ha detto...

@Etrusco
Ma ci mancherebbe, si discute di tutto e tutto e' discutibile, le mie domande non erano ironiche ma reali.
Un cane che si trova davanti alla pista di una persona rapita o salita su un mezzo chiuso e' quella di non trovare piu' traccia punto, perde di botto la traccia, ergo si ferma.
E' successo ad esempio per Roberta Ragusa, al passaggio a livello i cani hanno perso la traccia, e la donna non poteva essere volata, devi supporre che e' salita su un mezzo che inibisce il fiuto.
Nel caso di Yara accade, dalla palestea in cui Yara e' innegabile fosse, a due cani di tergiversare a centinaia di metri dal cantiere ed al cantiere, dove la traccia si perde.
Ho molti amici che posseggono cani addestrati alla ricerca, non molecolari, e potrei raccontare scene da rimanerci sbalorditi, credo molto a questo servizio che il naso del cane offre, il molecolare nel caso e' difficile segua ipotetici depistaggi proprio perche' non segue semplici piste odorose, ma memorizza un odore e segue l'odore delle molecole morte che noi rilasciamo a centinaia distinguendolo fra mille odori diversi, mi spiego??? E' un po' difficile fregare un fiuto del genere, dovrebbero aver preso Yara a notte fonda, infilata in un motorino facendogli rifare quel percorso fino al cantiere, per poi portarla dalla parte opposta.
Una scia e' una delle poche cose quindi reali e difficilmente depistabili, per questo ho dei forti dubbi, non perche' a priori giudico non discutibili le scienze cinofile.

Antonello ha detto...

@Patrice
Capisco, puo' essere che la cella di Brembate, decongestionata da istanze e collegamenti in quel preciso momento, trasferisca alla cella "servente" quell'ultimo messaggio che l'amica, se non erro Martina, invia a Yara, misembra Luca P. descriveva anche questa funzionalita' delle celle di trasferire "traffico" over a celle "secondarie", vicine o "serventi", ma per poterlo confermare vi e' il bisogno di avere dei dati comprovanti, non si puo' semplicemente dedurre l'escludibilita' della cella agganciata dal cellulare di Yara con un sms in entrata giusto perche' Yara si pensa in un'altra direzione in quel momento, e tantomento indurre la stessa conclusione.
Perdippiu' appunto la cella competente territorialmente su Mapello concorda con la pista seguita dai cani, una coincidenza abbastanza rara di errori dei cani e spostamento di traffico per decongestionamento un po' troppo coincidente, non impossibile, certo, ma io la definirei improbabile.
Perdippiu', i cani seguono una via secondaria vattelapesca, non la via principale che dalla palestra avrebbe portato al cantiere, e questo combacia con praticamente tutte le ipotesi affrontate, dal rapimento all'appuntamento trappola consenziente, dal bullismo ad una banda criminalmente organizzata.
Inoltre e' fuori di ogni dubbio che per dirigersi a Chignolo dalla palestra una delle vie piu' brevi passi proprio da Mapello, qyalcuno potrebbe obiettare che per andare da Roma a Milano c'e' gente che passa da Trento, ci sta, ognuno fa i tragitti che vuole, ma con un corpo in auto, od una ragazzina non consenziente seppur ancora viva comincia ad essere arduo, se conosci le strade visualizzi una destinazione e cerchi la strada meno pericolosa e piu' breve, ed anche qui combacia con la via secondaria fiutata dai cani per arrivare al cantiere dalla palestra.
Una ragazzina che ha un appuntamento tende a non farsi vedere troppo, anche perche' lei doveva tornare a casa, alle 19,10 gia' la madre la chiama, una ragazzina rapita non viene presa ne portata in una strada principale, e molto torna piu' anche logico ipotizzando la pista fiutata sai cani, anche non volendola prendere per oro colato.

Antonello ha detto...

Non so, non abbiamo atti ufficiali e riservarsi il diritto di errore e' umilta', pero' se i dati sono questi diffusi io avrei con decisione optato per un "piccolo appuntamento di Yara con qualche innocente sua simpatia dal cancello opposto all'ingresso della palestra, o la sua fuga da qualcuno che "scorge" in attesa su un mezzo a lei conosciuto quando esce dall'ingresso della palestra e gira con certezza verso sinistra (cosi' riferisce un suo compagno di palestra che in quel momento sta dirigendosi verso l'ingresso), verso casa, tornando poi ad aggirare la palestra nel vialetto a destra dell'ingresso per aggirare il pericolo.
Ma in quel caso Yara aveva un cellulare, e si presume siamo verso l'orario coincidente con il secondo sms all'amica, nel caso che gli costava scrivere che c'era un cretino che stava cercando di disturbarla???
Una ragazzina non puo' essere stata rapita di fronte a tutti, ed il cancello opposto all'entrata invece da su una strada presumibilmente molto piu' isolata, chi ha visto le immagini su youtube puo' seguire.
Quindi io direi, visto che il ragionamento combacia anche con la pista fiutata dai cani:
1) Miniappuntamento con qualche coetaneo dal cancello.
2) Cambio di direzione in itinere verso il cancello per evitare un pericolo individuato nella strada che poi portava verso casa.

Ad ora, se poi escono atti e dati diversi chiaramente non ho problemi a cambiare idea, se piu' coerente ad essi.

Anonimo ha detto...

Una delle possibilità è che Yara, tratta in inganno, sia salita in sella al motociclo del suo rapitore e poi a causa della velocità non sia potuta scendere quando intuisce il misfatto.
Così è spiegabile la traccia fiutata dai cani. Ma nelle sequenze video catturate dalle telecamere appaiono altri tipi di veicoli. Non so se queste telecamere siano posizionate lungo la traccia fiutata dai cani.

Etrusco

Anonimo ha detto...

SALVE SONO UN AVVOCATICCHIO ,SOLO IL DNA NON BASTA ANZI C'E' ANCHE IL PERICOLO CHE I NOSTRI SCHERLOK HOLMES ABBIANO SBAGLIATO LE PROCEDURE DI ESTRAZIONE

Anonimo ha detto...

bravissimo Massimo Prati. "Ti diro' di più" : l'ormai legendario antagonismo tra la GIP Maccora e la PM Ruggeri sarà di grande aiuto a quest'indagine fanscientifica. J.

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