martedì 29 aprile 2014

Elena Ceste e le tante domande che circondano un sempre più intricato mistero fatto di troppe ipotesi plausibili...

I disegni dedicati ad Elena Ceste dai figli
Cosa dire sulla scomparsa di Elena Ceste che già non sia stato detto? Come essere certi di dire qualcosa di sensato e vero, immersi come siamo nel bailamme televisivo senza freni che pare sapere tutto e sentirsi autorizzato a spargere pregiudizi? Personalmente, non avendo nulla si certo in mano, non so cosa pensare e ho mille dubbi che al momento non possono trovare una risposta sicura. Purtroppo siamo ancora nella fase delle mille domande e questo articolo non può che raggrupparne alcune, tutte prese dai commenti scritti sul blog da chi il caso lo segue sin dall'inizio. Ad esempio Mimosa ci fa sapere che: In alcuni recenti pomeriggi, con accurati zapping da un canale all'altro, ho colto un fastello di informazioni che, se non avessi una mente preparata al ragionamento scevro da pregiudizi e appartenessi alla massa a-critica, ora sarei convinta di essere in presenza di un uxoricidio con un cadavere fatto a pezzi e gettato qua e là nei boschi e non mi chiederei nemmeno come il marito abbia potuto farlo. Mi basterebbero i toni delle domande delle conduttrici rivolte subdolamente a sé stesse e alle ospiti in studio e alle giornaliste in collegamento, mi basterebbero le mimiche di una, gli occhi sgranati dell’altra, i sorrisetti della terza, le bocche storte della quarta e via elencando. Insomma, la comunicazione non verbale ancora una volta è regina in un mondo che si autodefinisce “servizio pubblico che fornisce notizie e non interpretazioni”. Le suggestioni che arrivano dallo schermo fanno presa immediata. E chissà non sia una strategia l’affidare a sole donne questo servizio sulla donna scomparsa. Per spingere a una solidarietà femminile a priori costituita contro l’altro genere?

Come non essere d'accordo con lei? Il caso è inquietante e colmo di particolarità che offrono spunti sia colpevolisti che innocentisti: portarlo su un'unica direzione è dunque sbagliato perché ad oggi, nonostante siano passati tre mesi, si può ragionare solo su considerazioni poco vagliate. Kiba ne estrapola una non da poco quando scrive: Secondo l’impressione di Michele, la moglie si è tolta vestiti in maniera veloce e dalla posizione delle ciabatte ipotizza una certa fretta, come una fuga. A mio parere se la donna fuggiva avrebbe prima aperto il cancello e i vestiti sarebbero stati lanciati in vari punti nella foga della corsa. Invece sembra una situazione di calma, i primi vestiti uno dentro l’altro non fanno pensare ad una donna che corre e quelli a ridosso del cancello sembrano una pausa: prima si spoglia e dopo apre. Per questo sarebbe utile sapere dove si trovava e dove è stato ritrovato il telecomando del cancello. Se bastava aprire la macchina del marito e premere un pulsante o se doveva necessariamente avvicinarsi di più a cancello con il telecomando (poi lo ripone in macchina?). Troppe variabili senza le giuste informazioni. Non credo che si sia spogliata sotto minaccia perché non sarebbe avvenuto in giardino ma dentro casa. Non credo che la donna avesse in mente di fuggire quella mattina, perché chiede al marito di non portare i figli a scuola. Non credo che qualcuno sia passato a prenderla perché non sono emerse notizie circa telefonate o contatti su internet quella mattina.

Stefano su questo punto esterna un'ipotesi niente male. Scrive: Certo, un rapimento contro la sua volontà e a sua insaputa non è possibile (io avrei scritto: pare impossibile), però se fosse stata consenziente e connivente quello è probabilmente l'orario migliore che poteva scegliere. Ricordiamo la vicina che l'ha vista in giardino passando con la macchina davanti casa sua per accompagnare i figli a scuola, dunque, appunto, Elena, essendo a conoscenza delle abitudini dei vicini, può aver fissato quell'orario (tipo dalle 8.20 alle 8.30) proprio sapendo che non ci sarebbe stato nessuno a vederla. Per il resto è un attimo. Lei che attende in giardino, macchina che arriva, persona che scende dall'auto con nuovo abito, lei che comincia a togliersi maglione e ciabatte riservandosi di togliersi gli ultimi abiti proprio in prossimità del cancello (dato il freddo). dove ha indossato il nuovo vestiario, è salita in macchina e via. Uno o due minuti al massimo

Pino invece ha delle pruriginose osservazioni da porre e costata che la ricostruzione di base è stata realizzata, per la maggior parte, solo sulle dichiarazioni di Michele Buoniconti. Dice: tolta la sequela del giro in città dopo aver accompagnato i figli a scuola (documentata dalle telecamere disposte lungo il percorso effettuato), le sue parole non sono confortate da alcun riscontro, come il racconto del ritrovamento degli indumenti della scomparsa e l'ora precisa in cui sarebbe avvenuto. C'è inoltre da tener presente che, sempre dalle dichiarazioni del Buoniconti rilasciate a "spizzico" e di volta in volta, sempre più ricche di particolari diversi, se ne è dedotto che egli era a completa conoscenza delle relazioni della moglie. E' cosa strana che non abbia mosso, in tempi utili, i passi necessari per risolvere l'imbarazzante situazione creatasi suo malgrado. Stranezza su stranezza: la sua insistente indicazione di misteriosi personaggi, autori di un rapimento di cui non se ne ravvisano gli estremi. Saprebbe più di quel che dice? Non me la sentirei di definire, per il momento, la figura del marito come quella di una persona ridotta a "dare i numeri" a causa di troppo stress: molte dissonanze lo impedirebbero. 

Mimosa ha una conoscenza del caso davvero di prima fascia e a tante domande dà risposte sempre logiche. Infatti scrive: È vero che solo dalla bocca del marito esce il racconto del ritrovamento degli indumenti, in fondo questi erano a casa sua, ma ora proviamo a metterli da parte e pensare che Elena al momento della scomparsa fosse vestita di tutto punto. Ai fini della scomparsa, volontaria o forzata, cosa cambia? Con i vestiti o senza, lei in quella casa non c’è più e non la si trova da nessuna parte. Voglio dire: se la “spogliazione” e lo sparpagliamento degli indumenti fossero un’invenzione del marito, a che pro l'avrebbe inscenata? Ciò è una “aggiunta” gratuita al dato di fatto della scomparsa: una “messa in scena” per dare più forza all'allarme? Un depistaggio per far orientare le ricerche verso gli spazi dell’occulto (come ha poi realmente pensato un’amica di Elena)? Sinceramente non riesco a darmi una ragione credibile di una simile pensata da parte del marito, per quanto mi sforzi di immaginarlo crudele, insensibile ed eccelso commediante. È vero, inoltre, che solo dalle dichiarazioni del marito si sono scoperte tante cose intime della moglie. Ma proprio perché erano “intime” solo lui poteva raccontarle, nessuno tra amici e famigliari era al corrente. Con il suo carattere “riservato”, Elena aveva tentato di sfogarsi, ma nessuno aveva saputo cogliere un minimo segno del suo disagio. Tante donne si trovano in quella condizione, anche Roberta Ragusa non aveva raccontato alle amiche le insoddisfazioni della propria vita coniugale (solo qualche cenno, inquadrato a posteriori anche nel suo caso).

A questo proposito Vito si inserisce nella sfera privatissima di Elena Ceste: Qualcuno dice che giravano voci in paese di una Elena non proprio soddisfatta della vita che conduceva. Casa chiesa e famiglia, di certo non il massimo per una di appena 37 anni. Casalinga a pieno regime, divertimenti quasi zero anche perché con quattro figli cercare un po di svago non è facile. Il paese è piccolo e la gente mormora... e chissà se qualche "vocina" di questa sua insoddisfazione di vita coniugale non è arrivata all'orecchio di vecchi "amici"? Aspetto con ansia di sapere cosa scrivevano certi "amici" sugli sms indirizzati a Elena, e sopratutto se ce ne uno arrivatole la mattina in cui è scomparsa. Oppure se c'è una telefonata: uno mica va a casa d'altri senza prima avvertire del suo immediato arrivo! E no, è da maleducati e un vecchio "amico" non si comporta cosi: prima avverte e poi passa a prenderti, possibilmente dopo che tuo marito è andato via.

Mimosa ha una risposta logica anche a questi dubbi più che leciti e dice: Se fosse vero che il marito era a conoscenza dei tradimenti virtuali e carnali, non credo le avrebbe permesso di accostarsi ai sacramenti, religioso com'era, l’avrebbe trattata da “svergognata”, avrebbe costantemente controllato il telefonino e forse anche affrontato direttamente quel padre del compagno di scuola di suo figlio. Sul web tale sospetto comunque serpeggia. Tuttavia penso che la base della convinzione di tale conoscenza da parte del marito sia attribuibile alle parole del parroco, quando incalzato dalle domande dei giornalisti ha ricordato che pochi giorni dopo il suo colloquio con Elena - “molto turbata” per qualcosa di “indefinito” (come dice il prete) oppure di concreto ma coperto dal segreto confessionale - il marito lo ringraziò per aver avuto parole di “conforto” che tranquillizzarono la moglie. Da ciò è scaturito il sospetto che ‘il marito già allora sapeva’. Secondo me questo non vuol dimostrare che il marito fosse al corrente dei problemi esistenziali della moglie o delle cause che le creavano malesseri morali, ma semplicemente può indicare che la moglie in casa ad un certo punto aveva palesato una certa inquietudine e disagio, di cui lei non aveva esplicitamente messo al corrente il marito e su cui lui non aveva indagato (magari per pudore, magari per insensibilità, magari perché pochi uomini sono tanto attenti e partecipi ai cambiamenti di umore delle consorti!). Forse è stato egli stesso a consigliarla di rivolgersi al sacerdote. Un modo per: 

a) evitare di approfondire le paturnie muliebri, troppa fatica per un marito 
b) delegare all’esterno la soluzione di problemi di un membro della famiglia che non si ‘vedono’ come scaturiti per dinamiche all’interno del contesto familiare (o si rifiutano essere sgorgate in quest’ambito) 
c) lavarsi le mani riconoscendosi inadeguati a risolvere una situazione non chiara, su cui non si riesce ad avere elementi a causa di un rifiuto o blocco alla confidenza sincera! 

Stefano poi ipotizza che la scomparsa possa addebitarsi a qualcosa di più scabroso: La donna, oppressa dai sensi di colpa, potrebbe essere finita nell'orbita di uno pseudo ordine religioso non troppo ortodosso quando non addirittura di una setta. Se fossero andati a prenderla, l'abbandono dei vestiti potrebbe essere parte di un rituale, la spoliazione dalla vita precedente per abbracciarne una nuova. Seguendo la descrizione fatta dal marito lei si toglie prima il maglione e le ciabatte all'interno del giardino mentre gli ultimi abiti li toglie in prossimità del cancello.Poteva esserci qualcuno con degli abiti particolari (tipo una tunica) che lei ha indossato al posto dei vestiti dai quali si è liberata. Mi rendo conto che è un ipotesi alquanto fantasiosa, però mi sembra altrettanto fantasiosa l'idea che abbia potuto allontanarsi nuda in una mattina di pieno inverno. Deve aver indossato qualche altra cosa. 

Anche Vanna crede che qualcosa di torbido si palesi in questa vicenda, come in altre: A mio parere questa sparizione, con tutte le evidenti contraddizioni che sono emerse, si può inserire in un discorso più grande che coinvolge non poche donne, scomparse, uccise, negli ultimi anni. Il copione sembra lo stesso, ricordando velocemente:
- caso Ragusa e pigiama rosa;
- Sarah, le ciabattine infradito, gli auricolari, le collanine;
- Melania, la borsa e gli occhiali;
- Elena, i vestiti ammucchiati e gli occhiali ritrovati prima o dopo, da verificare.
Gli oggetti attenzionati, vengono ripetuti in tutte le trasmissioni diventandone quasi elementi determinanti per capirci qualcosa di più, quando non si sa che pesci prendere oppure quando si vuole dirottare il sospetto. Forse gli oggetti vengono usati, spostati, messi lì proprio per indicare una pista che invece non c'è. Non credo che Elena se ne sia andata nuda e senza occhiali. Semmai con tale fatto, che sembrerebbe costituire prova o indizio, si tiene la notizia sempre fresca e disponibile per un pubblico affamato e con superficiale raziocinio. Dovremmo chiederci:
- a chi fa comodo soffermarsi su questa mamma e le sue frequentazioni facebook? (Se poi aveva o meno incontri osé, perché scandalizzarsi?)
- A chi fa comodo puntare il dito sul marito? (Che interesse poteva avere il marito a restare senza moglie con 4 figli da crescere e poche possibilità di trovare un'altra per farlo al posto suo). 
- A chi fa comodo distruggere una famiglia e 4 bambini in età fragile?

Mi soffermo proprio sui 4 bambini e su un nucleo familiare che, sembra, vivesse secondo sani principi, ben inserito nella comunità e con rapporti familiari più ampi. I problemi che poteva avere Elena Ceste sono comprensibili e li viviamo tutti nel quotidiano di una vita sempre più affannosa. E' emerso che fosse preoccupata per i suoi bambini sui quali qualcuno aveva puntato. A chi interessa una famiglia pulita, credente, con 4 teneri e ingenui bambini da addottrinare e usare per altro, dopo averla smembrata, confusa, addolorata? A mio modesto parere se Elena è caduta in qualche trappola il motivo era proprio quello di distruggere quella famiglia con ben 4 creature. La zona è piena di sette sataniche che operano proprio per distruggere i sani principi e per creare fango, odio, sofferenza, rabbia, confusione. Per fare il male e nutrirsi di quel dolore.

Ivano non stona quando fa una considerazione azzeccata sugli ultimi eventi di cronaca nera e scrive: A parte il fatto di avere come protagoniste mogli coinvolte in casi di cronaca nera misteriosi e di risalto mediatico, le vicende di Melania Rea, Katia Tondi ed Elena Ceste presentano tutte una particolarità: la vittima è priva della fede nuziale.

Sulla fede nuziale Mimosa ha una sua idea logica: Qualcuno all'inizio disse che la levasse sempre sbrigando le faccende domestiche, il che mi pare assolutamente strano per una persona credente: ci sono donne che non la tolgono da decenni pur avendo aumentato di peso, tanto che la "vera" si è fatta un solco nella carne del dito. Altre che considerano porti sfortuna al matrimonio levarsela. Mi parrebbe davvero strano che una donna religiosa come è descritta Elena si sia tolta la fede... a meno che non si sia considerata indegna di portarla per colpa di quanto aveva fatto. A meno che non si sentisse "sporca" e non più una brava moglie e mamma. Il che ci porterebbe a pensare all'allontanamento volontario (anche indotto) per uno stacco netto e tragico. Il dramma di tutta questa storia pare risieda in una motivazione originata esclusivamente dai suoi fantasmi mentali... una depressione post partum dilazionata? L’ultimo figlio ha 2 anni ho letto, e pare non siano infrequenti i casi di tale depressione materna entro il terzo anno dal parto. 

E Minnie a questo proposito puntualizza: Credo che a novembre 2013 Elena Ceste si sia operata di varici (ecco che si spiega il discorso delle calze contenitive) e due anni fa aveva avuto un aborto che l'aveva molto debilitata, aveva perso moltissimo sangue, come racconta l'amica. Pare che sia stata una cosa pesante sia a livello fisico che psicologico: è opinione, sempre dell'amica, che l'esperienza in sé del ricovero ospedaliero possa aver influito molto negativamente su Elena, che aveva sempre goduto di salute, facendole capire che forse stava un po' sprecando la sua vita...

Mimosa, sicuramente la più attiva del blog, ci dice che Michele racconta di aver avuto subito la percezione di una casa “fredda”, “vuota”. Perché era nel disordine della colazione o perché era perfetta? Certo che questo dato sarebbe molto importante per stabilire (sempre con approssimazione) il lasso di tempo della scomparsa e creare altre ipotesi non meno angoscianti. Se i CC non manifestano sospetti su di lui, potremmo credere che la cucina non fosse a posto e nemmeno i letti rifatti, ecco perché la scomparsa viene collocata durante l’assenza del marito (direi intorno alle 8.25-35 per queste ragioni: alle 8.20 era sicuramente nel cortile, avendola vista un vicina che passava in macchina; lei non sapeva che il marito avrebbe impiegato più tempo per tornare a casa). Ma se la casa fosse stata in disordine si potrebbero aprire altri scenari e far mettere in moto le celluline grigie della nostra fantasia (negli altri casi hanno lavorato alla grande, occupando pagine e pagine di commenti).

Cellule grigie che Kiba non lascia certo in letargo quando scrive: Non so perché il cellulare di Elena sia stato ricaricato, e mi sembra strano che ancora non se ne conosca il motivo, ma è forte il richiamo a internet, alle chat e alle webcam, proprio perché ormai è noto che particolari prestazioni online vengono pagate anche con ricariche telefoniche. D’altra parte, chi osserva da una webcam può anche registrare un video e non sono poche le forme di ricatto nate da questo tipo di incontri (ricordo il caso di una ragazzina che si suicidò). Può darsi che Elena si sia infilata in questo mondo, con tutta l’innocenza delle persone che usano il web senza conoscerne ogni pericolo, e che in uno di questi incontri abbia trovato una persona che l’ha poi minacciata di diffondere il filmato? Potrebbe per questo essersi spaventata a tal punto da voler sparire?

Mica male come ipotesi, specialmente se accomunata al giro di amicizie maschili di Elena che, come scrive Mimosa, è ancora da quantificare perché: non c’è solo il padre del compagnetto di scuola del figlio, il quale le scriveva “ti voglio bene” e “non sono venuto a casa tua, anche se tuo marito mi ha invitato, perché non sapevo se ti faceva piacere”, o il compagno di scuola delle elementari che le ha regalato 30 euro di ricarica al cellulare per il compleanno e l’ha incontrata alcune volte al centro commerciale e prima dice di essersi solo fermato a chiacchierare nei pressi della cava, senza fare nulla di compromettente, mentre poi viene strombazzato ai quattro venti che si è incontrato con Elena alla Sagra di Asti e, almeno 4-5 volte, anche a casa sua arrivandoci in motorino e pure in auto, fino a metà di ottobre (è sempre lui?), o l’ex morosetto del liceo che non è riuscito ad incontrarla ma al quale Elena ha confidato di essere controllata su facebook... ora sembra sia saltato fuori un altro uomo: il tizio-ombra di cui Elena dice “una vecchia conoscenza”, “uno che è tornato all'arrembaggio” e ne parla sia con l’ex fidanzatino sia con l’ex compagno di scuola.

Insomma, sinceramente neanche io ci capisco qualcosa e anche per me c’è da riflettere non poco sulla personalità di Elena Ceste che a questo punto, con tante chiacchiere che girano, fosse viva si guarderebbe bene dal tornare a casa, nonostante le garanzie di perdono da parte di tutti, famigliari e congiunti...

Nello stesso tempo mi rendo conto di quanto sia difficile ragionare e scrivere senza avere carte certe in mano. Non è facile credere a tutte le novità spiattellate dai media. Novità che forse sono vere o forse sono false o forse sono vere solo a metà. In ogni caso è chiaro che al momento, usando le stesse risultanze si possono disegnare scenari contrapposti. Quindi concordo con la frase di Pino: Diceva saggiamente la buonanima di De Filippo di non credere "a nisciuno"

Ed ecco che si torna daccapo. E' difficile scrivere un articolo perché anche solo per ipotizzare, senza atti ufficiali in mano a qualcuno occorre credere.

1.146 commenti:

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ENRICO ha detto...

@ Stefano

d'accordo sui motivi del permesso, ma PERCHE' informarne la moglie solo casualmente in occasione del fine settimana con i parenti ? ( almeno stando a quel che dice i cognato...)

@ Kiba

- quello degli occhiali è un falso problema : ritengo inverosimile che una persona miope non ne abbia uno o più paia di riserva !
Metti che accidentalmente dovessero rompersi le lenti, che fai ? Vai dall'oculista per farti ricontrollare la vista e poi aspetti che l'ottico te ne procuri un paio nuovo ?
del resto anche la madre di E. in un'intervista aveva detto che la figlia possedeva altre paia di occhiali

-I vestiti sparsi qua e là nel cortile sono effettivamente un enigma
Michele dice che i CC l'avrebbero interpretato come un gesto offensivo nei suoi confronti da parte della moglie

mah...

comunque io insisto sul particolare del ritrovamento di alcuni indumenti ( pantaloni, calze , biancheria intima, assorbente (?!) e occhiali) nascosti nell'angolo tra la fine dell'anta del cancello ed il muro di cinta
Forse inizialmente erano ammucchiati nel vialetto e poi sono stati trascinati in quel punto all'apertura del cancello

Per il cambio di programma : chi ci dice che E. non fosse in possesso di un altro cellulare ?

Stefania ha detto...

L'ho trovato, ragazzi. Ecco la puntata di Chi l'ha visto del 5 febbraio che parla dell'assorbente (minuto 02:59).

Penso sia il primo servizio che parla della donna.

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-0b323e69-de86-456e-9a91-6f7ed5b47bfa.html

Stefania

Anonimo ha detto...

@ Enrico
Magari perchè aveva da poco finito il turno nel quale glielo avevano confermato e quindi solo allora ne è stato sicuro e comunque viste le ore che accumula con i suoi turni doveva essere una cosa abbastanza consueta, nient'affatto un evento insolito ed eccezionale.

Stefano

Anonimo ha detto...

Un pò di chiarezza sul "mistero facebook" arriva da un'intervista alla sua compagna di scuola (credo Marilena) l'altro giorno a "La vita in diretta".

Ad ottobre Elena non è più riuscita ad entrare sul suo profilo perchè facebook non gli riconosceva la password.
Questo significa che qualcun altro è entrato nel suo profilo con un "entratura forzata", qualcuno però che quantomeno doveva conoscere la password della mail di Elena collegata al profilo.

L'entratura forzata funziona così: Nella pagina di accesso "facebook" si clicca su "hai dimenticato la password?", si mette la mail collegata e facebook invia una nuova password all'indirizzo mail tramite la quale si può di nuovo accedere.

Il problema è che la vecchia password viene disabilitata non funziona più. Per questo Elena non riusciva ad entrare

Chi ha effettuato l'accesso illegale non conosceva ovviamente la password facebook di Elena altrimenti non avrebbe avuto bisogno dell'entratura forzata, dunque non ha potuto riabiltarla come password in modo da ri-consentire l'accesso anche ad Elena e non insospettirla.

Facebook è rimasto impostato con la nuova password, Elena con la vecchia non è riuscita più ad accedere e, stando all'amica, continuava ad inserire la password vecchia, senza capire cosa stesse succedendo e come comportarsi.

Per questo probabilmente si sono rivolti ad un nipote più esperto di loro.

Un'altra cosa importante che ha detto l'amica è che i Carabinieri hanno proceduto nello stesso modo per entrare nel profilo di Elena, con l'entratura forzata, poichè la figlia maggiore conosceva la password della mail di Elena.

Stefano

PINO ha detto...

Grazie KIBA, l'ho trovato e letto.

Anonimo ha detto...

ENRICO
Hai ragione sugli occhiali, anche se dobbiamo aggiungerli per l'ipotesi di appuntamento con altra persona (insieme ad un cellulare), perche' il marito con cui viveva a contatto non ne accenna.
Se comunque è stata Elena a seminare gli abiti e se ha cambiato i suoi occhiali, allora sembra più una simulazione che un messaggio rivolto al marito. Avrebbe potuto lasciare solo gli abiti e andarsene, ma il fatto che cambi appositamente paio di occhiali è un'azione in più che non ha senso se non nell'ottica di voler far credere veramente di essere "impazzita" e fuggita via completamente nuda e priva di occhiali. Questa almeno è la mia sensazione su cosa possano significare i vestiti SE lasciati da Elena. Ma non leggo alcun messaggio di affronto rivolto al marito.
Kiba

Anonimo ha detto...

STEFANO
Non conosco Facebook e potrei non aver capito, ma se una persona conosce la password può semplicemente entrare e poi cambiarla dall'interno senza che arrivi una notifica alla casella mail?
Kiba

Stefania ha detto...

Kiba, il messaggio rivolto al marito poteva eventualmente essere questo "Vedi sono/non sono incinta".

Riguardo il cambio di abiti e di occhiali, potrebbe anche essere che il tutto sia stato effettuato su consiglio di chi l'aspettava (in caso di allontanamento volontario ma non troppo).

Ti cambi e togli gli occhiali (perchè non pensare a delle lenti a contatto, ad esempio?) cosi' non sarai riconoscibile nel luogo dove ti accompagnero' per "proteggerti".

Sia poi stata protetta o eliminata è tutt'altro paio di maniche.

Stefania

Vanna ha detto...

Pamba cara,grazie per l'analisi grafologica della lettera scritta dal B.
Emergono elementi caratteriali simili a come lui ci è sembrato nelle interviste televisive.
Quindi potrebbe avere ragione Mimosa ...
E' un dato però da tener presente,
è probabile che l'abbiano confrontata con quella del consolatore.

Pino: era lei quella mattina o altra persona che potrebbe essere chi?

Se non fosse stata lei la prima risposta immediata: potrebbe essere la moglie di mister Golf.

Poi riflettendo sarebbe scontato, come può essere scontato dire che il consolatore è un prete e che lei lascia gli abiti in terra con occhiali e assorbente per andarsene nuda.

Lady Golf era gelosa e dunque lei potrebbe aver fatto visita a E.

Per me era E. che stava aspettando qualcuno.

La frase da lei espressa la notte prima: "Non lasciare che mi portino via", se è vera, può essere la chiave per entrare in uno scenario nuovo.

Se veramente lei era incinta di qualcuno che non voleva apparire, un'altra ipotesi mi si presenta:
un accordo tra il marito e il personaggio per portarla via in qualche luogo al chiuso fino alla fine della gravidanza.

In quel caso, e solo in quel caso, strappata dai suoi cari lei potrebbe aver fatto un atto estremo.

Ma è solo un'altra ipotesi che però può dare significato sia alla lettera del consolatore, qualora questo fosse M.B., che agli indumenti e tutto il resto lasciati lì per indicare che non servivano più perché ne avrebbe indossati altri.

In questa ottica "la benedizione"
ai carabinieri potrebbe significare riconoscenza per quello che loro stanno facendo e stanno scoprendo,e lo speriamo.

Lui non è indagato e deve aver raccontato qualcosa alle forze dell'ordine.

Anche la famiglia di E.crede che sia andata via, per me sanno più di quello che sappiamo noi.

Non vorrei essere ripetitiva, ma questa storia non è così semplice come appare continuo a pensare che c'è altro perché non è possibile che i fatti siano così articolari che permettono numerose chiavi interpretative.





ENRICO ha detto...

@ Kiba

ammettendo che il marito dica il vero ( crisi notturna, ritrovamento vestiti ecc..) se l’aver abbandonato gli abiti nel cortile fosse stato un gesto preso in totale autonomia da Elena , dimostrerebbe come la donna si trovasse in un grave stato confusionale. Di conseguenza l’ipotesi del suicidio potrebbe essere ammissibile

Se invece si fosse trattato di un espediente escogitato da Elena ( o da chi eventualmente dovesse averla aiutata a fuggire) per inviare un messaggio recondito al marito , l’ipotesi che si sia allontanata per sottrarsi ad una realtà che temeva potrebbe avere un senso

Se invece l'avesse uccisa il marito e se costui dovesse aver inventato tutto per confondere le acque e per allontanare da sé i sospetti, beh bisognerebbe ammettere che è stato abilissimo nell'occultare il corpo.

Uccidere è "facile", ma far scomparire un cadavere è difficilissimo.

In poco tempo ed in pieno giorno per giunta !

Guglielmo ha detto...

Sul commento di Kiba

Non necessariamente l'appuntamento dovrebbe essere stato dato all'uscita di E da casa, come in piazza o altrove. E' anche possibile che, non rispondendo ai messaggi, ella avesse potuto presumere che qualcuno l'aspettasse non lontano da casa sapendo che avrebbe dovuto accompagnare i figli a scuola. Ed infatti questo appostamento sarebbe tuttavia risultato proficuo anche nel caso in cui fosse stato il marito ad accompagnarli. Infatti in quel caso sarebbe stato certo il fatto di trovare EC, e solo lei, in casa. Il tutto per "chiarire" o "dire qualcosa d'importante". E' probabile che tale metodo di appostamento non fosse sconosciuto. (Invito voi a pensare addietro negli anni, forse qualcuno l'ha fatto).
PS
Stefano.
Guadra, te lo dico da esperto, nell'assorbente non deve essere ricercato necessariamente ciò che comunemente chiamiamo sangue o la sua mancanza. La gravidanza la si può stabilire da tutti i liquidi biologici, anche invisibili ad occhio nudo sul lines.

ENRICO ha detto...

@ Kiba

nemmeno io sono esperto ma credo che quando richiedi una password perchè dimenticata o quando la modifichi dall'interno del sito, ricevi sempre una notifica all'indirizzo con il quale ti sei iscritto.

Ora, se "qualcuno" è entrato nel profilo fb di Elena usando la procedura "password dimenticata", nella casella postale di E. avrebbe dovuto esserci la mail con la nuova pass.

Ma, ammettendo che questo "qualcuno" abbia eliminato definitivamente la mail di conferma ( impedendo così ad Elena di conoscere i nuovi dati d'accesso ) i tecnici informatici che hanno analizzato il suo pc avrebbero potuto recuperare questo messaggio

Da quel che ne sappiamo non risulterebbe nulla di tutto ciò

Sicuramente esistono sistemi ben più sofisticati per violare caselle di posta, pass ed altro ma questi sono appannaggio di crackers abilissimi nell'oltrepassare i blocchi imposti dai vari software senza lasciar traccia

Stefania ha detto...

Enrico, è molto piu' semplice di quel che sembra, credimi. Ho un amico carissimo che ogni tanto, per burla mi manda mail dal MIO INDIRIZZO.

Basta una buona formazione informatica (parlo dei veri informatici, non di quelli che solo perchè si sono diplomati all'ITIS oppure hanno la laurea si considerano tali).

Stefania

ENRICO ha detto...

@ Guglielmo

ctz "La gravidanza la si può stabilire da tutti i liquidi biologici, anche invisibili ad occhio nudo sul lines."

Immagino che , se esiste davvero questo assorbente, la scientifica avrà sicuramente fatto questo genere di analisi

ma i risultati non ce li verrebbe a dire a noi !

magica ha detto...

buongiorno
la ceste aveva un marito . mettiamo che dubitasse di essere incinta , non necessariamente doveva essere il figlio di un altro , credo che una coppia abbia dei rapporti, oppure si è saputo che non ne avevano? per avere la certezza che l'essere incinta fosse il frutto di un tradimento ne doveva passare acqua sotto i ponti . almeno nove mesi .. se il marito aveva un dubbio . altrimenti sarebbe stato uno di quei casi come quelli che dicono gli esperti , che i figli per una parte non sono figli del padre che gli ha allevati .
un assorbente si puo' mettere anche se si sa che sta x arrivare il ciclo .. è un accorgimento .
ho perso qualcosa? la signora era incinta? .. bisognerebbe andare in farmacia o all'ospedale per sapere se la signora avesse fatto il test per la gravidanza ,, altrimenti da dove viene fuori questa ipotesi?

Stefania ha detto...

Nella puntata di Chi l'ha visto? del 5 febbraio scorso se ne è parlato al minuto 03:00

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-0b323e69-de86-456e-9a91-6f7ed5b47bfa.html

Stefania

Guglielmo ha detto...

@ENRICO

Nè a noi nè a Michele! Intrigante, come ho già detto, ma inutile alla discussione.

Bravo Stefano, è così su fb.

Stefania ha detto...

Scusa Magica, intendo dell'assorbente, non della gravidanza che è stata solo un'ipotesi qui formulata, nulla piu'.

Il marito dice "ci addormentavamo stanchissimi la sera" lasciando intendere che rapporti sessuali non erano poi cosi' frequenti.

Stefania

Anonimo ha detto...

@ Kiba
Confermo quanto detto da Enrico, è un sistema di sicurezza di facebook, se uno cambia la password dall'interno la notifica arriva e non c'è modo di disattivarla. Al contrario, se uno conosce la password della mail di Elena può aver fatto l'entratura forzata e poi aver eliminato la mail di facebook con la notifica della nuova password dalla posta di Elena direttamente sul server, in modo da non lasciare tracce e può averlo fatto da qualsiasi computer, non necessariamente da quelli di Elena

Guglielmo, Enrico e tutti

Chiedo ancora scusa, non riesco ad essere chiaro.

Per assorbente "pulito" non intendevo solo "privo di sangue", intendo dire un assorbente preso direttamente dalla scatola e messo lì, senza alcuna traccia, neppur minima di materiale biologico!!! (che poi l'altro giorno, sempre alla vita in diretta ho sentito che gli abiti potrebbero nemmeno essere stati analizzati poichè non sono stati oggetto di sequestro dagli inquirenti a seguito di loro ritrovamento sulla scena del crimine ma solo consegnati da Michele, inoltre ho sentito che loro pensino sia stato un messaggio di umiliazione rivolto da Elena al marito).

La mia ipotesi è che l'assorbente sia il vero messaggio subliminale recondito, nascosto dietro il mistero dei vestiti.

"Vedete: ho lasciato tutto, vestiti, biancheria, occhiali, calze, mutande, persino l'assorbente.... perchè l'ho fatto? Sarò fuggita nuda, mi sarò cambiata, sarò impazzita, mi sarò suicidata, sarò andata via con qualcuno, è stata una messa in scena di qualcun altro... scervellatevi con tutte le ipotesi che volete ma una probabilmente la darete per scontata (e infatti in 4 mesi prima di Mimosa questa ipotesi non l'ha mai presa in considerazione nessuno). NON ERO INCINTA.

Quanto all'ipotesi che se fosse stata incinta avrebbe subito cercato un rapporto col marito per attribuirgli la paternità potrebbe non essere stato così semplice. Come detto dal marito in un intervista "la sera crollavamo tanto eravamo stanchi" il che fa presupporre un assenza di rapporti, inoltre Elena potrebbe non aver avuto questo "pelo sullo stomaco" ed essersi sentita ossessionata dai sensi di colpa.
(continua)

Stefano

Anonimo ha detto...

(segue da commento precedente).

Potrebbe essere successo a settembre, quando il marito è andato in vacanza coi figli da solo e il padre potrebbe non essere uno dei due "amici" indicati da Michele (che a quanto pare hanno solidi alibi), bensì una terza figura non ancora identificata.

Elena ad ottobre apprende di essere incinta, ecco la causa del suo malessere.
Non trova il coraggio di dirlo al marito, tiene nascosta la cosa.
Intanto il tempo passa, a gennaio sarebbe stato il quarto mese, tempo limite prima che la cosa diventasse visibile.

Da qui una serie di ipotesi:

1) Elena si è rivolta ad una qualche comunità pseudo-religiosa, ha pianificato da tempo il suo allontanamento ed è andata in qualche luogo protetto per portare a termine la gravidanza e dare poi il bambino in adozione. In questo caso Elena potrebbe ricomparire fornendo delle spiegazioni più o meno plausibili sulla sua scomparsa o addirittura finendo anche per liberarsi e confessare tutto.

2) Elena ha riferito tutto all'amante, insieme potrebbero aver deciso di prendere tempo, da qui la necessità di dotarsi di un mezzo segreto di comunicazione (cellulare segreto?)
Hanno scoperto di amarsi hanno pianificato l'allontanamento (con lui che ha avuto tempo per organizzarsi) e ora sono insieme.

3) Stessa cosa del punto 2 ma con un finale più tragico (tipo il delitto Grigoletto/Marilia, quello del pilota sposato e dell'amante brasiliana incinta).
Per l'uomo questa cosa poteva essere un grosso problema, ha convinto Elena che sarebbero andati via inisieme ma solo per attirarla in una trappola mortale.

4) Elena confessa tutto al marito (quella notte o in tempi pregressi) ed è lui a sopprimerla con un omicidio premeditato (anche la notte stessa o maturato al mattino, accompagnando i figli). Ha calcolato i tempi sapendo delle telecamere e coinvolgendo prima possibile la vicina per crearsi un alibi. Appena rientra la sopprime quindi chiama subito la vicina. Toglie ad Elena maglione, pantaloni e ciabatte, avvolge il corpo in un incerata per non lasciare tracce nel portabagagli della 106 nel quale lo nasconde prima di portarlo via. Poi crea la messa in scena dei vestiti con gli abiti realmente indossati da Elena uniti a calze e biancheria puliti presi dai cassetti, occhiali e... assorbente (vedete: mia moglie non era incinta)

Stefano

Minnie ha detto...

Effettivamente anche a me era sfuggito il particolare dell'assorbente (che come avete già detto potrebbe essere un semplice "salvaslip") che certamente sarà stato analizzato da chi di dovere. E. potrebbe anche aver fatto un test acquistato in farmacia ed aver scoperto di essere nuovamente incinta ed essere caduta in uno stato di prostrazione, sia per l'eventuale dubbio sulla paternità che per la nuova maternità in sè (la QUINTA!!!)... La sua smisurata fede le creava problemi ad utilizzare anticoncenzionali???
Non ho più sentito parlare della pista di un'eventuale moglie, compagna, fidanzata degli uomini con cui aveva avuto "contatti", non è da abbandonare neppure questa: potrebbe avere contattato E. con il cel o il pc di LUI e poi aver cancellato il messaggio, anche se ad un accurata verifica dovrebbe risultare ... Giustamente non viene divulgato tutto ... Mah!

Minnie ha detto...

@ Stefano
Quando ho scritto il mio commento delle 16.03 non avevo acnora potuto leggere il tuo, che è molto interessante ..

Guglielmo ha detto...

@Stefano
Ok, ora ho inteso (ma mi sembra troppo artato).

Solo a titolo di cronaca, nei primissimi pezzi sul caso, si disse che la movimentata notte si chiuse con un rapporto tra i due.

magica ha detto...

una donna religiosa come la ceste si butterebbe nel fiume sospettando una gravidanza ?--
tutte le manfrine che fece la ceste prima della sparizione.dubito un aggravarsi di una malattia mentale,dicono che sia una che sia una tara ereditaria .
se è vero quello che il marito dice . di essere ripresa in video da una persona che si trovava nel baule non puo' essere vera . questa storia l'ha detta M in tv. ... è strana. purtroppo non sono capaci di trovare il bandolo della matassa . si dicute ma prove e indizi veri non ce ne sono .. oppure la situazione è talmente tanto semplice che non la consideriamo .

PINO ha detto...

STEFANO
Cito):
"Elena confessa tutto al marito (quella notte o in tempi pregressi) ed è lui a sopprimerla con un omicidio premeditato (anche la notte stessa o maturato al mattino, accompagnando i figli). Ha calcolato i tempi sapendo delle telecamere e coinvolgendo prima possibile la vicina per crearsi un alibi. Appena rientra la sopprime quindi chiama subito la vicina. Toglie ad Elena maglione, pantaloni e ciabatte, avvolge il corpo in un incerata per non lasciare tracce nel portabagagli della 106 nel quale lo nasconde prima di portarlo via. Poi crea la messa in scena dei vestiti con gli abiti realmente indossati da Elena uniti a calze e biancheria puliti presi dai cassetti, occhiali e... assorbente (vedete: mia moglie non era incinta)"
Il tuo passo sopra riportato, che per te sarebbe UNA delle ipotesi, per me, che l'ho sostenuta fin dall'inizio, e continuo a sostenerla, sarebbe l'ipotesi più verosimile. Ed a tale proposito avevo anche abbozzato modalità e cronologia, inerenti all'occultamento del corpo.
E poco fa, alla "vita in diretta", ho avuto la conferma di quanto ipotizzato.
Hanno mostrato una planimetria contenente il percorso fatto da MB, ricavato dal suo cellulare, che è apparso quanto mai strano, specialmente nello inspiegabile sconfinamento in provincia di Cuneo. Un giro che non avrebbe senso, se non per portare a termine quanto teorizzato.
Pino

Pamba ha detto...

Pino,
grazie della segnalazione!

Vedrò di ritrovare la puntata perché la questione del percorso di MB mi intriga. Però, fosse solo per Govone ed altre località oltre il Tanaro, che sono in provincia di Cuneo, lo sconfinamento e' spiegabile con il percorso già indicato da MB (casa dei suoceri e soste su ponti e alla diga).

Mi sembra di aver capito (in un velocissimo zapping) che MB avrebbe cercato subito la moglie anche alla chiesa di Motta, mentre ha mandato la vicina a quella della Fraz. S. Margherita. Tu hai notizie?

p.s. anche se non riesco a "sposare" la tua ipotesi per i motivi che ti ho esposto in precedenza, e' ben congegnata ..e poi la prima ipotesi non si scorda mai;-)

Con stima
Pamba



Anonimo ha detto...

@ Pino

concordo con te, la tua ipotesi non è meno valida di altre.

A voler andare oltre potremmo iniziare a riflettere sul fatto che Michele è un vigile del fuoco!

A differenza delle stesse polizie e carabinieri lui potrebbe essere a conoscenza di edifici privati in zona, che in apparenza sembrano normali, ma che SOLO lui sa essere inagibili ed abbandonati (e magari è l'unico a sapere come accedervi).

Potrebbe aver portato il corpo in uno di essi E LI' AVER ESEGUITO VELOCEMENTE L'OPERAZIONE DI MURATURA DENTRO UNA NICCHIA PRE-ESISTENTE.

Io non sono innamorato di nessuna teoria (il peggior errore per un indagatore), non di questa come neanche di altre, certo è che tutte le ipotesi vanno prese in considerazione!

Stefano

Stefania ha detto...

Ho appena visto il servizio di CLV e devo dare ragione a Pino: che cacchio ci fa il marito il mattino in comune a chiedere notizie sulle tasse da pagare (anche se ci ha messo davvero poco) con una moglie che a casa di notte ha delirato, l'ha fatto vergognare e che ha lasciato dicendo "Non mi fare preoccupare"?

Mi vengono alla mente un paio di ipotesi: puo' essere lui il responsabile della scomparsa, oppure voleva lasciare alla moglie il tempo di incontrarsi con qualcuno.

In ogni sono poco naturali sia le sue dichiarazioni che i suoi spostamenti,

Stefania

ENRICO ha detto...

Mi stavo chiedendo da alcuni giorni se Michele avesse chiamato la moglie al cellulare PRIMA di telefonare alla vicina per sapere se Elena fosse da lei ma non avendo trovato gli orari dei tabulati telefonici in possesso dei CC ho pensato fosse un mio dubbio del tutto infondato

Ora però, ascoltando il racconto di MB trasmesso da Chi l’ha visto? Il dubbio è divenuto quasi certezza

PERCHE’ Michele chiama la moglie al cellulare solo DOPO aver telefonato alla vicina?

Ma soprattutto PERCHE’ chiama la moglie nonostante avesse il suo cellulare tra le mani ?

O quest'uomo quando ha rilasciato l intervista era completamente fuori fase o c'è qualcosa che non torna..

PINO ha detto...

ENRICO
ct)
"Ma soprattutto PERCHE’ chiama la moglie nonostante avesse il suo cellulare tra le mani?"
Perchè si sarebbe ricordato che avrebbe dovuto farle prima, ma,si sarà detto... non è mai troppo tardi.
Sai come si dice da noi? il fesso ti sfessa.
E la frustrazione peggiore, è quella che accusi per essere stato ingannato dalla maschera da ebete sotto cui si nascondeva un individuo più furbo di te.
Ciao.

Pamba ha detto...

Beh però dovete ammettere che in situazioni di stress particolari si fanno cose automatiche anche se non sono logiche. La telefonata al cellulare della moglie MB non se la ricordava neanche...

Poi vabbe' ...la stessa cosa può essere interpretata in maniera diversa...ma non si tratta di prove eh..y
Ad esempio, sulla telefonata alla vicina, voi dite che servisse a precostituirsi un alibi.
Io, a pensar bene, credo fosse la cosa più logica da fare, dato che la casa retrostante era quella con la migliore visuale sulla sua (si vede da Street View anche dal cancello di casa Ceste). La vicina Marilena poteva aver visto Elena allontanarsi e indicargliene la direzione.
Ma se volessi pensar male, potrei pensare che le abbia telefonato per capire se fosse stato visto mentre aggrediva la moglie!

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cari amici non è facile dare una risposta ad ogni "perché". Perché chiama prima al telefono la vicina e poi la moglie? la risposta più semplice, è che aveva visto sul tavolo il cellulare,poi lo mette in tasca e dimentica di averlo preso,poi non spiegandosi il motivo dell'assenza inizia a chiamare parenti e amici vari,ed essendo in confusione totale chiama anche la moglie.Proviamo ad immedesimarci nella sua situazione(non essendo colpevoli)e ditemi se non iniziano i momenti di follia,di fare cose inspiegabili e che non hanno alcuna logica.Può essere che la moglie stava male,ma non in condizioni cosi drammatiche da richiedere un suo ritorno alla villetta,come è pur vero che passa dal medico a controllare gli orari delle visite,e al comune si e no avrà perso pochi minuti.In tutto la sua assenza è di circa 40 minuti per andare e tornare.Non voglio fare il difensore di Michele,però, sono convinto che c'è ben altro da scoprire,sopratutto chi ha pianificato questa fuga senza ritorno.E ancora oggi mi chiedo,quanti sapevano di questo malessere della povera Elena? Oppure dovrei pensare che è la stessa Elena ad aver programmato tutto! nessuna ipotesi può essere scartata,questo fin quando non avremo i relativi riscontri.Pochi gli elementi in mano per ora,magari scavando nel suo passato(anche di alcuni anni se è possibile) qualcosa verrà fuori.Buona notte a tutti.

magica ha detto...

buonasera .
rispondo al commento di stefania delle 14:46.
michele dice che si addormantavano presto .e si ipotizza che i conuigi ceste non avessero spesso rapporti .. . con 4 figli sulla gobba da sistemere per la notte e tutto l'ambaradam della sera , non penso che quei conuigi facessero faville , ma un po' di intimita' con alti e bassi avranno avuto , ma per la privacy e per pudore michele minimizza sorvolando .. sui fatti propri
infine non erano due freschi sposini .ma sono mie considerazioni che valgono come quelle di altri forumisti.
a chi l'ha visto un giornlista si fa domande e risposte sul caso . quasi quasi se non apertamente colpevolista, dubbioso sui fatti che racconto' michele , in effettila vicenda sa un po' di torbido .soprattutto analizzando l'intervista , michele dice una parola : elena non c'è piu' . michele pero' da' l'impressione di uomo sincero . un enigma questa vicenda , assomiglia al caso logli .

Anonimo ha detto...

A chi l’ha visto hanno cambiato totalmente strategia, ora si passa ai sospetti. Mi auguro solo che questo non diventi un nuovo caso Logli.. Se non è emerso nulla dai pc, dal cellulare, dai contatti di Elena, devono cercare meglio il corpo…

Stanno commettendo lo stesso errore di far spaventare ed allontanare le uniche persone informate sui fatti. D’altronde fino ad ora ci sono solo ipotesi e non basta certo una telefonata ad un cellulare in tasca (seppur strana, ma Pamba e Vito hanno dato una possibile spiegazione) per poterlo accusare.

Comunque è stato chiarito il fatto dei figli. E’ la mattina stessa che Elena prima dice di accompagnarli e poi dice di lasciarli a casa. A questo punto è lui ad insistere per portarli ed Elena non vuole andare con lui….

Ieri invece hanno mandato uno spezzone di un’intervista dove, se ho capito bene, diceva che prima prende i vestiti e li mette in auto, poi il cellulare e poi chiama la vicina. E la busta che poi mostrerà alla vicina quando la prepara? L’assorbente lo getta o porta anche quello? Credo che prendendo tutte le interviste si possono trovare diverse contraddizioni, il fatto è che bisogna saper dividere dimenticanze dovute ad un momento effettivamente di panico da contraddizioni un po’ più rilevanti. Questo anche per non infierire su una persona che potrebbe essere totalmente estranea e vivere un momento estremamente difficile.

Resto dell’idea che i vestiti siano l’eccezione, altrimenti sarebbe una scomparsa come tante altre. Come continuo a credere che siano una simulazione ad opera di sole due persone possibili.

Continuo a chiedermi perché Michele non ha pensato di chiamare i carabinieri, e perché dopo tutti quei racconti non avesse mai chiesto chi,dove,quando. Perché il giorno prima Elena è una pazza(andare dal medico) e il giorno dopo è una donna a cui qualcuno ha fatto del male.
Sappiamo che dice alla moglie frasi come “chi mai ti porterebbe via, invece di chiedere chi c.. è quello s… che ha detto che ti avrebbe portato via? Chi è quel b…. che ti avrebbe ripreso in video? E’ lo stesso s… che dice che sei una cattiva madre? Lo stesso che secondo te controlla i bambini?”. Ma neanche queste sono prove e non bastano per accusare nessuno.
Del resto ora ne sapremo ancora meno, Michele non parlerà più alle telecamere e prepariamoci ad una stagione di salotti televisivi fatti di cosce accavallate che sentenziano e musichette del terrore quando passano le immagini di Michele. Mi spiace per lui ma non si sta avvicinando un buon periodo.
Kiba

ENRICO ha detto...

@ PINO,

non tanto frustrato quanto incredulo che un tizio con la faccia da fesso abbia potuto sopprimere la moglie e farne sparire per sempre il corpo secondo un piano accuratissimo e premeditato a lungo ma che poi sia stato così fesso da confessare candidamente urbi et orbi un particolare ( la tardiva e incomprensibile chiamata al cellulare della moglie !) che potrebbe mettergli la corda al collo senza se e senza ma.

Dunque La cosa non mi convince.

PINO ha detto...

KIBA, quello che constati lo condivido interamente, ciò nonostante, ipotesi diverse ci sono e se ne faranno, senza, per questo, essere fraintesi per "forcaioli, fino a quando gli inquirenti non avranno indirizzato le indagini in una precisa direzione, che potrà essere discussa collegialmente, con delle basi meno aleatorie, di quelle sulle quali ci barcameniamo oggi.
La misteriosa fisionomia di questo caso, non esclude alcuna teoria, anche estrema, proprio perchè gli elementi informativi, sempre contrastanti e spesso tendenziosi, a nostra disposizione, sono quelli che ci vengono somministrati, purtroppo, dai mezzi di diffusione, compreso alcuni stomachevoli salotti televisivi, ai quali hai fatto riferimento.
@ ENRICO, ci sono sempre fatti che ci convincono, ed altri no: per questo possiamo giostrare solo nel campo delle ipotesi.

Stefania ha detto...

Rispondo a Magica: quindi possiamo concordare che l'attività "intima" della coppia non fosse cosi' frequente il che non significa affatto fosse inesistente.

Nel caso noi si voglia ipotizzare una gravidanza, c'è da considerare che Elena era stata da poco operata e che se ci fosse il frutto di un rapporto clandestino, non facilmente avrebbe potuto nasconderlo al marito, ammesso e non concesso lo volesse fare.

Stefania

Anonimo ha detto...

PINO
Figurati che ormai è da tempo che ho maturato la mia personalissima convinzione che il marito c'entri qualcosa in quanto riduco ogni ipotesi a due possibili e sempre partendo dal fatto dei vestiti. Volentieri proseguirei con la prima, che vede E sistemare i vestiti e fuggire con le sue gambe ma mancano i presupposti che credevo si potessero individuare in persone coinvolte, eppure nonostante tutte le frasi dette da Elena, non spunta nemmeno un indagato. Che poi accusare, anche velatamente, altri soggetti come mr.Golf e simili, anch'essi con famiglia e faccia da difendere, non è che sia più corretto rispetto al trovare stranezze nei racconti del marito. Sento persone dire "povero Michele" e poi infierire su altri sconosciuti, come se la credibilità di questi valesse meno.Vuoi o non vuoi qualcuno verrà sempre giudicato, lo continuano a fare anche con Elena, figuriamoci con gli altri. Fino ad ora credo non sia stato risparmiato nessuno, se ho capito bene perfino il prete (noooo)si è beccato qualche ombra di sospetto.
Spero solo che quello che scriviamo anche qui non fomenti un certo tipo di giornalismo. Ma temo che, indipendentemente da chi affronta il caso fuori dalle tv, la ruota sia ormai partita.
Non può e non deve diventare un nuovo caso Logli, questa è la cosa più importante.
Kiba

PINO ha detto...

KIBA
Ho l'impressione che gli inquirenti stiano adottando la stessa tecnica del caso Parolisi, sentito sempre come persona informata sui fatti, poi, improvvisamente diventato indagato. Agli stessi, lunghi e ripetuti interrogatori, è stato sottoposto, fin'ora, anche il Buoniconti, anche lui come persona...ecc. . Ci dobbiamo attendere lo stesso esito anche per lui?
La decisione dello stesso, di non concedere più interviste, gli sarà stato consigliato da qualcuno? un legale, per esempio?
Non è stato mai fatto accenno al ricorso ad un avvocato da parte di MB, vuoi per evetuali procedimenti contro quelli che, sostiene, siano gli autori della sua tragedia, vuoi per una personale tutela giurisprudenziale.
Mi parrebbe piuttosto strano, se tali provvedimenti non li avesse presi. Chiunque, nella stessa delicata sua posizione, avrebbe considerato l'utilità di una assistenza legale.

Anonimo ha detto...

PINO
Non so come procedano gli inquirenti ma un certo tipo di giornalismo va avanti proprio cosi come hai descritto. Solo i “malcapitati” di turno capiscono il gioco prima dello spettatore, allontanandosi, perché vedono quali parti vengono tagliate nei suoi racconti, quali omesse e quali travisate di continuo. Insomma nessun mistero se poi Michele o il Logli ed altri si allontanano dalle telecamere su consiglio di legali o parenti meno ingenui.
Ma se poi quella di voler aiutare la persona è tutta una farsa, che si continui con la farsa fino in fondo, perché va da sé che un ipotetico responsabile più parla e più è probabile che si contraddica. Se innocente invece può aiutare moltissimo a chiarire alcuni punti poco trasparenti e magari anche a velocizzare le indagini portando ad escludere alcune ipotesi.
Questo voler a tutti costi trovare il mostro prima degli altri porta a sentire sempre la stessa campana da più parti e di fatto la ricerca della verità passa in secondo piano, e cosi le vere vittime.
Ormai poi le trasmissioni su questi casi si somigliano un po’ tutte, e per me almeno Chi l’ha visto dovrebbe tentare di diventare l’eccezione rimanendo imparziale fino all’ultimo.
Kiba

Anonimo ha detto...

Altra notizia data dalla giornalista Elena Biggioggero ieri alla vita in diretta.
Tra quando chiama la vicina (8.52) e quando vi si reca personalmente (9.30), Michele non è rimasto in casa, ha fatto dei giri in macchina e di sicuro è stato anche in paese a chiedere a don Roberto.


Stefano

Ivana ha detto...

Parafrasando quanto scritto (e da me condiviso!) da Massimo Prati nell’ultimo articolo, inerente ad Alberto Stasi, dico:
se io mi chiamassi Michele Buoninconti, se fossi il marito di Elena, se l’amassi nonostante i dubbi sul suo presunto “tradimento”, sarei pronto a perdonare cristianamente ogni eventuale sua “debolezza” e mi sentirei in colpa (anche se avessi sempre agito nel modo da me ritenuto corretto) per non aver compreso il suo profondo disagio; se non fossi coinvolto IN ALCUN MODO nella “scomparsa”, nonostante fosse per me prioritario proteggere i miei figli dall’assedio mediatico, cercherei, soprattutto per i miei quattro bambini, che sentono la mancanza della madre, di collaborare costantemente per la ricerca di mia moglie, non mi stancherei di cercare la verità, risponderei a ogni domanda dei giornalisti (tramite lettere da pubblicare, in modo che nessuno possa distorcere le mie parole, o mandarmi in confusione in un momento tanto difficile della mia vita); non mi rassegnerei alla “scomparsa” di mia moglie e la mia costante e sincera determinazione potrebbe rappresentare lo sprone per ulteriori e approfondite indagini, in modo da riuscire a trovare o Elena (rispettando, poi, ogni sua libera scelta!) o il suo corpo… Non mi scalfirebbero i sospetti sulla mia persona, perché riterrei PRIORITARIA la ricerca della verità dei fatti, la ricerca delle responsabilità, per giungere al ritrovamento di Elena, o del suo corpo.

ENRICO ha detto...

@ Ivana (15:25)

Quindi ?

Siccome Michele si comporta nella SUA drammatica situazione in modo diametralmente opposto a come teoricamente reagiresti tu, con la TUA indole, con la TUA personalità, con la TUA sensibilità, con la TUA forza d’animo, con la TUA esperienza di vita in tale analoga circostanza , vorresti dire che “il personaggio” potrebbe essere aprioristicamente sospettabile di azioni illecite?
Forse ho mal interpretato il tuo messaggio e se è così me ne scuso

Io credo invece che sia indispensabile analizzare i fatti freddamente lasciando da parte ogni nostro personale coinvolgimento emotivo, conoscere a fondo anche i minimi dettagli della vicenda ( cosa a noi preclusa ) e valutare tutte le ipotesi senza privilegiarne nessuna.

Almeno in questo stadio delle indagini dove i comunicati ufficiali sono ancora molto riservati e dove l'opinione pubblica reagisce sulla base d'indiscrezioni o di estemporanei “interrogatori” effettuati da giornalisti in cerca di qualche scoop per il proprio programma o per la propria testata.

Ivana ha detto...

Non ho espresso, e neanche era nelle mie intenzioni sottintendere, alcun giudizio sul comportamento altrui!
Mi sono limitata a dire come reagirei io se un mio familiare “sparisse”.
Se Michele fosse mio fratello, gli ripeterei esattamente ciò che ho scritto…
Enrico, se “sparisse” tua moglie, aut la tua compagna, aut la tua fidanzata, aut un tuo familiare, in modo così misterioso e incomprensibile, vorresti, o no, conoscere la dinamica della scomparsa? Ti interesserebbe sapere se sta bene, o se ha compiuto un gesto estremo, o se si tratta di omicidio? Come ti comporteresti? Quale sarebbe la tua “priorità”?


Vanna ha detto...

Buonasera, oggi pomeriggio ho visto la trasmissione condotta da P. Perego, è venuto fuori Marco altro compagno di gioventù di Elena che lei sembra abbia frequentato per qualche mese lo scorso anno.
Era separato da poco con una bambina.

Sembra che questi tre uomini abbiano raccontato la loro versione dei fatti agli inquirenti e questi ultimi hanno tenuto segreto ciò che è emerso.

Anche lady Golf sapeva della "vivacità" di E.

E di sicuro anche il marito aveva dovuto fare i conti con altra E.
e forse lo hanno addolorato e irritato un po': è normale.
Il cell. del B. è stato monitorato e ha registrato il bel giretto alla ricerca della moglie nuda che non poteva certo fare tutti quei km, ha detto la Perego.

Quindi ogni movimento, ogni tappa sui ponti, ogni curva,ogni parola del B. cominciano ad essere guardati in altra ottica.

Un po' come timidamente cominciammo noi.

Pino,anche io ho pensato che il B.
da persona informata dei fatti, potrebbe diventare indagato, come accadde al Parolisi.

Stefano, le tue ipotesi le condivido.

Sembra ancora, letto in rete, che i familiari di E. fossero a conoscenza della suddetta "vivacità" e sono convinti che sia viva.

Per una volta non ho fatto ipotesi, ma solo un po' di gossip.

Un caro saluto.

Mimosa ha detto...

Insomma: se uno, congiunto o amico, si presenta sui posti dove vengono eseguite le ricerche, per dimostrare che partecipa e si informa a piè sospinto, tutti a dire “strano il suo comportamento” e a ricordare che spesso i colpevoli tornano sul luogo del delitto e ‘collaborano’.
Al contrario, se rimane a casa per “non intralciare le indagini” e non stare tra i piedi agli investigatori, tutti a chiedere sospettosi “perché non segue le ricerche?” (come è stato detto di Parolisi e Logli).
Qual è la via di mezzo?
Di sicuro la famiglia, o meglio il cognato che mi sembra un tipo sveglio, avrà contattato qualche legale (anzi, chissà quanti avvocati col prurito di comparire in tv si saranno già proposti!) e avrà ricevuto il consiglio più banale : parlare il meno possibile con i giornalisti.
Non siete d’accordo che questo è il comportamento migliore?

@ Vanna, io ho sentito, invece, che la mamma di Elena ha detto, ad una domanda in proposito di tutta quella “vivacità”, “Non so, non è quello che le ho insegnato, l’ho tirata su bene”.

Ad ogni modo pare che anche tale 'Marco' sia stato ricevuto in casa a settembre (gossip de Il Giallo).

Mimosa

ENRICO ha detto...

@ Mimosa

"Non siete d’accordo che questo è il comportamento migliore?

non d'accordo : d'accordissimo !

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cari amici buona notte a tutti.Per la serie il postino suona sempre tre volte,sembra che anche il "CONSOLATORE" non ha voluto esser meno,ed ha inviato altre due lettere consolatorie, anche queste in mano agli inquirenti per esaminarle.Altri versi tratti sempre dalla Bibbia.Libro della Bibbia che il buon Michele portava quasi sempre in tasca.Più che messaggi mi sembrano un avvertimento di quello che è successo o che potrà succedere.Evidentemente il buon parrocchiano che conosce molto bene la famiglia Buoninconti sa come muovere i suoi passi,e naturalmente mantenere l'anonimato(per ora)in seguito vedremo,non sempre si riesce a stare nell'oscurità,e prima o poi lo scopriremo chi è l'uomo invisibile.Se il postino suona sempre tre volte,invece per chi si è presentato davanti al cancello della villetta non c'è stato alcun bisogno,perché Elena era li ad aspettarlo.Non credo che la vicina si sia sbagliata nel dire che era Elena la persona vista dentro la villetta,la visuale per chi passa è ottima e quindi non si è sbagliata,anche per il fatto di sapere che normalmente era Elena ad accompagnare i figli a scuola.Certo che ne aveva cose da nascondere Elena,tanti segreti e forse si è portata anche quello del suo sequestratore o di chi la ricattava sui figli,infatti per come riferisce Michele, Elena gli diceva di essere stata una cattiva madre non una cattiva moglie.Buona notte a tutti.

Anonimo ha detto...

A proposito di versetti che ve ne pare di questi:

non è più mia moglie
e io non sono più suo marito!
Si tolga dalla faccia i segni delle sue prostituzioni
e i segni del suo adulterio dal suo petto;
altrimenti la spoglierò tutta nuda
e la renderò come quando nacque
e la ridurrò a un deserto, come una terra arida,
e la farò morire di sete.
la loro genitrice si è coperta di vergogna.

ti sbarrerò la strada di spine
e ne cingerò il recinto di barriere
e non ritroverà i suoi sentieri.
Inseguirà i suoi amanti,
ma non li raggiungerà,
Scoprirò allora le sue vergogne
agli occhi dei suoi amanti
e nessuno la toglierà dalle mie mani.
Farò cessare tutte le sue gioie.......
Alex

Vanna ha detto...

Rimanendo nel gossip, ieri sera una mia amica di Novara mi ha raccontato cosa ha detto una "veggente" che lei conosce: Elena si è suicidata completamente irretita dal consolatore, si è gettata tra le maglie di una diga ed è rimasta lì incastrata nel fango e tra le alghe scivolose.

Ho chiuso la parentesi del chiacchiericcio.

Stefania ha detto...

Alex, il brano che hai trascritto è del Profeta Osea. Hai una qualche indicazione faccia parte di una delle lettere con citazioni bibliche inviate agli inquirenti, oppure è una cosa che hai scovato tu a caso?

Riguardo quanto accaduto, mi sto rendendo conto che senza volerlo, parliamo di caso Parolisi, di caso Logli e mi chiedo se tra poco non finiremo col parlare anche di un caso Buoninconti ....

Per la morte di Melania, il marito è stato subito attenzionato (e non solo) sia dai familiari della vittima, sia dagli inquirenti.

Nel caso di Roberta Ragusa, i familiari del marito hanno fatto quadrato attorno a lui mentre quelli della moglie hanno mostrato subito le loro perplessità riguardo le dichiarazioni rilasciate dal marito della scomparsa. Gli esiti di questa indagine non sono ancora chiari a tutti. Ma è evidente che il Procuratore abbia le idee piuttosto chiare.

Nel caso di Elena Ceste invece, lasciando per un attimo perdere il chiacchiericcio salottiero ci sono un paio di particolari che possono farci chiaramente comprendere quanto gli inquirenti non abbiano ancora sposato nessunissima tesi. Si dice spesso "si indaga a 360°" che di solito ha due significati: non si sa che pesci pigliare oppure sappiamo benissimo dove stiamo andando a parare ma non ve lo diciamo per non condizionare in alcun modo le indagini.

In questo caso no: qui davvero si stanno valutando tante ipotesi, spero tra esse anche quella che corrisponde al vero, ma in ogni caso, siamo ancora in una fase assolutamente embrionale della questione.

Lo possiamo dedurre dicevo, da un paio di elementi:

- l'interrogatorio della figlia adolescente della coppia alla quale è stato chiesto se papà picchiava la mamma;

- l'interrogatorio della compagna/moglie dell'uomo della Golf.

Cosa possiamo pensare? Che non ci sia a tutt'oggi nulla che possa condurre gli inquirenti verso una precisa direzione.

E questo è un bene. E' sicuramente un bene perchè un giorno si possa dire di aver operato con lo scrupolo del buon padre di famiglia. Che nulla è stato tralasciato o lasciato intentato.

Mi ripeto: spero che tra le varie ipotesi formulate dagli inquirenti ce ne sia una che possa davvero condurre a comprendere cosa davvero sia accaduto ad Elena.

Stefania

PINO ha detto...

@ STEFANIA, impercettibilmente, invece, lo spettro delle ricerche si sta restringendo, per la sicura esclusione, da ogni responsabilità, sulla scomparsa di EC, degli "amici" indicati da MB, compreso "lady Golf" ed il terzo "uomo ombra" che, dopo essere stato identificato e sentito dagli inquirenti, sarebbe risultato anch'egli estraneo ai fatti.
Pare, infine, che ora come ora, le attenzioni siano dirette sulla personalità del "consolatore" e delle sue sentenziose lettere, e sullo strano itinerario percorso in auto da MB, che, lo stesso spiega, averlo effettuato per la ricerca di sua moglie.
E' a questo punto che nascono alcuni interrogativi: se il Buoninconti ha sempre affermato con sicurezza, che i vestiti ritrovati a terra, presso il cancello, erano quelli che indossava E quella mattina, e dal guardaroba non manca nessun altro capo di abbigliamento appartenente alla moglie, si dedurrebbe che la donna sia andata via veramente nuda, ed a piedi, (cosa di cui egli stesso è convinto) facendolo ulteriormente vergognare.
Ma se le cose fossero andate veramente così, perchè l'avrebbe cercata in luoghi tanto lontani in cui la donna non sarebbe mai potuta arrivare, in breve tempo, nuda ed a piedi?
Per cui ci si chiede: come avrebbe impiegato MB, circa l ora spesa in questo inspiegabile giro, dal quale ha fatto ritorno a casa alle 10 circa, dopo esserne partito poco prima delle 9, ed aver consigliato alla vicina di casa di percorrere un itinerario diverso?

Stefania ha detto...

Pino, corrette le tue riflessioni. Vale la pena di analizzarle attentamente. Intanto siamo sicuri che chiunque sia stato ascoltato sia stato effettivamente creduto? Non necessariamente chi dichiara il falso viene subito indagato. Talvolta gli inquirenti si riservano di farlo successivamente nella speranza di raccogliere nuove prove o comunque degli indizi piu' precisi.

Questo potrebbe quindi riguardare tutti coloro sono stati invitati a vario titolo in caserma devono allo stato attuale rimanere in un limbo.

Riguardo i giri fumosi effettuati da Michele quel mattino, questo deve far effettivamente pensare, anche se possiamo immaginare che in caso di assoluta estraneità dell'uomo, puo' nel panico aver avuto comportamenti non proprio razionali: in fondo gli era sparita la moglie, mica il pesce rosso.

I vestiti: non è impossibile per una donna di casa, tantomeno per chi vive in un'abitazione particolarmente grande e dal giardino non proprio curato, poter nascondere degli abiti per una fuga premeditata.

Ce lo siamo peraltro detti in diverse occasioni che nessun marito conosce capo per capo, l'intero guardaroba della moglie.

Questo non significa che la tua ipotesi sia balzana e non da considerarsi: anzi.

Le mie considerazioni possono eventualmente essere considerate a valutare ci siano ANCHE giustificazioni differenti a quanto ci pare strano o poco consono.

La vicina è stata mandata in altra direzione? Penso sia normale. Perchè cercare insieme limitandosi cosi' il doppio delle possibilità di ritrovare Elena?

Anche in questo caso puo' essere considerato voluto il liberarsi della vicina, per avere il tempo di agire indisturbato.

Passiamo poi alle lettere del "Consolatore". Noi conosciamo il testo di una di queste missive. Del contenuto delle altre non ho ancora trovato traccia alcuna.

Gli inquirenti hanno già confermato di aver trovato particolari in quelle lettere che possano dare la certezza siano opera della stessa mano?

Oppure potrebbero essere di autori differenti e spedite con differenti scopi, ovvero la prima (solo per fare un esempio, ben inteso) aver voluto dare traccia agli inquirenti senza presentarsi a testimoniare e le altre opera di mitomani?

Stefania

Anonimo ha detto...

Stefania, ti risponderò nel pomeriggio tardi, per precisarti alcune cose che non ho avuto il modo di inserire nel post precedente. Buon appetito, Pino

ENRICO ha detto...

PINO

Per cui ci si chiede: come avrebbe impiegato MB, circa l ora spesa in questo inspiegabile giro, dal quale ha fatto ritorno a casa alle 10 circa, dopo esserne partito poco prima delle 9, ed aver consigliato alla vicina di casa di percorrere un itinerario diverso?”

Sarebbe stato confermato che MB sia andato dalla vicina alle 09.30, che sia partito DOPO quest’orario per Govone (20/25 minuti tra andata e ritorno + accensione riscaldamento) e rientrato a casa alle 10 ca per poi andare da CC alle 10.30

a me non risulterebbe che MB sia stato un’ORA intera a far giri sospetti...

( le informazioni che ci danno i media sono troppo contrastanti. E’ impossibile trarne conclusioni attendibili)

Anonimo ha detto...

@ Enrico

concordo con le tue ultime osservazioni e col fatto che i media danno informazioni contrastanti.

Ieri comunque a "La vita in diretta" hanno fatto una ricostruzione piuttosto esaustiva degli spostamenti.

Giusto quello che hai detto, va dalla vicina alle 9.30, poi a Govone, alle 10.00 torna e fa venire la vicina a casa.

Appena ho un po' di tempo riguardo la registrazione e riporterò gli spostamenti in maniera più dettagliata.

Stefano

Vanna ha detto...

Credo che dopo 4 mesi,con i controlli effettuati e in corso, più di qualcosa gli inquirenti hanno in mano.

Stanno lavorando parecchio se lo stesso consolatore li ha benedetti.
Mi chiedo: perché benedirli?
Per la discrezione che stanno avendo?
Per il rispetto verso i 4 bambini?
Perché loro hanno capito e non hanno il corpo per questo hanno "apprezzato" i suoi scritti per mezzo dei quali si può trovare uno spiraglio di luce?
Perché la loro cautela lo protegge, per il momento?
Secondo me non si espongono

Sono domande senza risposta.
Dopo quanti mesi hanno tirato fuori Loris Gozi, l'orologio e gli occhiali di R?
Dopo molto tempo.

Quando non c'è un corpo si lavora in silenzio magari facendo vedere che non ci sono indagati quando in realtà loro hanno chiara la situazione familiare, ma sono cauti.

Lei e lui sono uguali nella loro essenza multiforme e come stanno analizzando la psicologia di E. di sicuro stanno studiando il B.

Dalle foto, ambedue sembrano due bravi,buoni, spontanei ragazzi poi si scoprono realtà diverse per quanto riguarda lei, lui è così come sembra oppure no?
Non pensate che anche lui è sotto controllo come gli altri?

Bisogna trovare il corpo o sapere dove è.

magica ha detto...

buongiorno a tutti
si gira sempre attorno agli avvenimanti di quella mattina , e non siamo e non sono capaci di trarre una conclusione plausibile . l'indizio piu' strano è il ritrovamento dei vestiti della scomparsa .. mettiamo che a metterli sia stato michele , bene e potrebbe anche essere: ma l'assorbente è molto strano, perchè secondo me difficile che un marito pensi di mettere fra i vestiti ,un assorbente intimo. indossare un assorbente è una pratica femminile . i maschi non li usano percio' non rientrerebbe nella loro logica pensarci . io ne deduco che il marito non puo' essere stato . a mettere i vestiti in giardino .
che stranezze . ci rimane un pensiero di impotenza , ciao

ENRICO ha detto...

@ Stefano

MB , essendo stato a lungo interrogato in qualità di persona informata sui fatti aveva l’obbligo di dire la verità

Quindi,. se gli inquirenti dovessero aver riscontrato nel corso del colloquio eventuali gravi contraddizioni, MB avrebbe avuto il diritto/dovere di chiarirle e dovrebbe aver firmato un verbale in cui risultassero precisate

Noi non conosciamo gli atti ufficiali né li conoscono quei 4 giornalisti di seconda mano e nemmeno quelle 4 galline da salotto che un giorno sì e l’altro pure se ne escono con la frase “svolta clamorosa nelle indagini sul caso Ceste !!!” per poi rifilarci le solite inutili indiscrezioni funzionali unicamente tenere incollati gli spettatori alle varie trasmissioni dedicate… chè se si abbassa l’audience son dolori !

A parer mio , finchè non si pronunciano gli inquirenti o finchè non appare un novello “ Gozi” le nostre chiacchiere stanno a zero ( o quasi …)

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cara Magica ho il sospetto che Elena quegli abiti stesse per portarli via,poi chissà cosa è successo e ci ha rinunciato.Computer e cellulari,due apparecchi che possono diventare devastanti se utilizzati per scopi illeciti,l'importante è scoprire chi si nasconde in forma anonima dietro a questi oggetti. Quando avranno analizzato tutto credo che avremo la soluzione di questo giallo.Nessuno scompare senza lasciare tracce e senza un valido motivo.Certi messaggi ricevuti da Elena sono di una volgarità indescrivibile,roba che neanche Michele sapeva descrivere,e infatti non vengono pubblicati,messaggi in forma anonima e con molta furbizia da chi li ha inviati.Buona giornata cara amica.

Stefania ha detto...

Vito, dove mai hai saputo dei messaggi volgari?

Stefania

Minnie ha detto...

Per chi di voi, come me, si fossero persi la puntata di ieri di Pomeriggio 5 ... (dal min. 6:20)

http://www.video.mediaset.it/video/pomeriggio_5/full/464721/giovedi-29-maggio.html

Mi meraviglio di Sulas, che partecipa a questi teatrini, con riproposizione della solita sensitiva che sostiene di sapere chi è il Consolatore.

magica ha detto...

ciao vituccio
come fai te ? sei in contatto con la polizia giudiziaria?
allora se le cose stanno cosi' che si è saputo di relazioni .. indigeste tutto puo' essere . anche quello che non si pensa .. poichè molte persone nom hanno nessun particolare importante per trarre conclusioni ..
VITUCCIO ma tu siii? non eri tu vero? ahah smackk

magica ha detto...

minnie ,, mi meraviglio anch'io di sulas . se danno per buona l'ipotesi della sensitiva e partcipa senza controbattere gli opinionisti .
ho sentito che anche i caramba si sono avvalsi di questi personaggi fasulli .
magari ci fossero persone con queste possibilita' . molti casi potrebbero avere altri risvolti. ciao .

Pamba ha detto...


Stefano 13.30

Se ti vuoi risparmiare la registrazione di quanto hanno detto 4 giornalisti di seconda mano e 4 galline da salotto (bella, Enrico:-), ho trovato la fonte!

In un riquadro dal titolo "Il misterioso tragitto compiuto da Michele" il solito settimanale Giallo riporta questi orari:
- 9.00 Costigliole
- 9.10 Govone
- 9.13 S.Martino Alfieri (Caserma dei Vigili del fuoco)
- 9.20 Guarene (Strada Monte')
- 10.24 Costigliole
- 10.30 Costigliole (terreno rurale)

I miei dubbi, oltre a quello clamoroso delle 9.30 testimoniato dalla vicina, da voi ben evidenziato:

1) figurati se i CC passano loro i tabulati delle celle agganciate da Michele!

2) l'aggancio delle celle e' in funzione di una serie di variabili complicate e non testimoniano così precisamente un percorso. E' evidente dalla distanza tra S.Martino Alfieri e e Guarene, secondo le celle di 7 minuti, contro il tempo di percorrenza di 25 min su strada secondo Gmap.

3) Se anche fosse andato da Govone in direzione Guarene, il motivo poteva essere il controllo di un secondo attraversamento sul Tanaro (che si vede sempre su GMap, sulla strada di ritorno verso casa).

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cari amici sul settimanale "giallo"in cui c'è l'articolo di Elena Ceste,viene sottolineato proprio questo: "I MESSAGGI PICCANTI SUL SUO TELEFONO",messaggi che gli investigatori hanno fatto vedere a Michele,e che anche il direttore ha letto.Parla addirittura di posizioni sessuali. Non penso che il direttore possa scrivere una cosa del genere se non fosse vera,rischierebbe una denuncia dagli inquirenti per divulgazione di notizie false.Lui dice che li ha pure letti questi messaggi scabrosi inviati in forma anonima.Io non prendo per oro colato tutto quello che scrive il giornale,però neanche può essere tutto falso,un minimo di verità deve pur esserci.Rischierebbe una denuncia di Michele, visto che si parla della moglie,o sbaglio? Buon pomeriggio a tutti.

PINO ha detto...

ENRICO,
prima di continuare a precisare orari, andate, ritorni e fermate, non dimentichiamoci che stiamo modellando solo ipotesi, non aggiustando, su misura, fatti incontestabili, E la conferma, si evidenzia nei numerosi punti interrogativi, di cui è costellato il mio post precedente.
Tu, che conosci bene il mio modo di pensare, nell'affrontare i tanti quesiti che si sono presentati in questo blog, sai che mai farei delle affermazioni categoriche.
Forse questa volta non sarò stato molto felice nell'esprimermi. Ma posso riparare. Per il futuro potrò sempre servirmi dell'idioma ostrogoto arcaico-:)
Ciao

ENRICO ha detto...

PINO

l'orario da te riportato ( partenza di MB da casa sua per Govone : ore 09.00 ) non coincideva con quanto accertato dai CC ( la vicina ha testimoniato che MB è andato da lei alle 09.30 )

Proprio perchè so quanto tu stia attento ad evitare affermazioni categoriche e non riuscendo a spiegarmi il motivo per il quale tu avessi calcolato 1 ora intera utilizzata da MB per "inspiegabili giri", mi sono permesso di farti notare questa incongruenza...

Ora, va' a sapere quali siano gli effettivi orari in questione e gli spostamenti di MB verificati dai CC

Al momento le informazioni a nostra disposizione sono poche,approssimative e spesso contrastanti

Stefania ha detto...

Vito Vignera, parlavo adesso con mio marito che per lavoro e non solo è un esperto del settore. Mi stava dicendo questo, relativamente al tuo ultimo post delle ore 18:17 .... Un messaggio telefonico (si è parlato di questo, vero?) puo' essere anche anonimo ma passa comunque attraverso un provvider che gli ha concesso il login. Questo significa che anche se è arrivato in forma anonima al destinatario (in questo caso Elena) ha una traccia che è assolutamente verificabile attraverso la compagnia telefonica. Io sono vodafone e ricevo un messaggio anonimo. Vodafone puo' risalire al provider dal quale è partito il messaggio, ad es. Tim. Ecco che Tim ha traccia di chi sia l'utenza dalla quale è partito il messaggio stesso. Siccome non penso ci siano in ballo intrighi internazionali, penso gli inquirenti abbiano già ben chiaro chi è stato l'autore di quei messaggi. Non potrebbe essere altrimenti. In questo caso specifico, non servono rogatorie internazionali.

Stefania

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Stefania tutto giusto quello che hai scritto,poi non so i tempi per risalire all'anonimo. Si parla di ben 14 messaggi di cui l'ultimo il 23 all'ora di pranzo.Se non sono tutti a carattere sessuale deve pur esserci qualcosa di altro genere.Intanto sarebbe interessante capire come abbia fatto l'anonimo a sapere il numero di Elena,oppure il tizio in questione tanto anonimo non é.Ti auguro una buona serata

Stefania ha detto...

Io ho qualche dubbio che non vi ho mai svelato per evitare di condizionarmi. Certo, il fatto avere un VERO esperto informatico in famiglia, aiuta talvolta. Sono persone razionali ed ogni sera, con un sorriso, senza mai qui intevenire, mi chiede conto di cosa qui ho letto e scritto. Lo si condivide e lo si commenta. Due teste sono meglio che una sola ed il fatto lui sia un bravo tecnico ed io ami viaggiare controvento, ecco ... ci aiuta, mi aiuta.

Spero si arrivi alla soluzione di questo caso, qualsivoglia essa sia. Per i ragazzi, i figli di Elena.

Certo nessuno ha guardato sul como' di questo ho certezza.

Stefania

Anonimo ha detto...

@ Pamba e tutti.

no, no, quelli che hai riportato tu sono gli orari basati sull'aggancio delle celle che ha appunto riportato il settimanale "Giallo" e che sono approssimativi ed imprecisi riguardo ai reali spostamenti (non considerano ad esempio che alle 9.30 lui è andato dalla vicina).

Ieri a "La vita in diretta", proprio a causa dei dubbi generati dagli orari di "Giallo" hanno fatto un servizio dove ripercorrono in maniera più circostanziata e precisa gli spostamenti di Michele.

Li trascrivo così come riportati dalla giornalista:

8.48 torna a casa

8.55 telefona alla vicina Marilena

Subito dopo si reca dagli altri vicini, i genitori dell'amica Fiorenza.

Poi, percorre due volte in macchina l'anello Isola d'Asti - Motta di Costigliole.

Alle ore 9.30 va dalla vicina Marilena, questa volta di persona, chiedendole aiuto nelle ricerche. "Tu vai alla chiesa di S.Margerita", le dice. Io a Govone.

Lungo la strada si ferma sul ponte sul fiume Tanaro, scende dall'auto e controlla che la moglie non sia sula riva o nei dintorni.

Risale in macchina e raggiunge casa dei genitori di Elena, nonostante lo zio, che abita nella casa a fianco, gli abbia gia detto al telefono di non aver visto, quella mattina, la nipote.

Km percorsi 7,3.

Michele Entra, la cerca, accende il riscaldamento per il previsto arrivo da Torino dei suoceri, poi, torna a Motta, scendendo per il lato opposto della collina, lungo la provinciale e riattraversando il fiume.

Prima di ritornare, si ferma in chiesa dal parroco Don Roberto (nota mia: il giorno prima la stessa giornalista aveva detto che da Don Roberto c'era andato prima che dalla vicina, per cui prendiamo tutto con beneficio d'inventario).

Durante questo tempo, dai tabulati telefonici, risulterebbe aver agganciato le celle di Govone, San Martino Alfieri e Guarene, gia provincia di Cuneo, prima di quella, di nuovo, di Costigliole.

Distanza totale percorsa 17 chilometri e 6.

In realtà trovandosi Govone in cima ad un colle dove il segnale è per'altro scarso, potrebbe esserci una non chiara definizione tra le celle dei comuni vicini, ancor più, nel tratto della strada ed all'incrocio dove confinano province diverse. Lì forse potrebbe essere risultata agganciata la cella di Guarene

Infine, sappiamo che verso le 10 Michele si incontra nuovamente con Marilena, che solo allora fa entrare in casa. Poi, ormai convinto che la moglie sia ricoverata in qualche ospedale, chiama il 118 e verso le 10.15 risale in macchina per la terza volta, diretto finalmente alla caserma di Costigliole, dove arriverà alle 10.30 per la denuncia di scomparsa.

Stefano

Pamba ha detto...

Oh Stefano, hai fatto un gran lavoro di correzione e di sintesi!

Tu guarda come sono tendenziosi questi servizi sulle celle telefoniche.... Con due parole tu hai chiarito tutto.
Grazie mille

Pamba

PINO ha detto...

STEFANO, continuo io, attingendo alla stessa fonte: giunto alla caserma dei CC, espone l'accaduto. Dopo essere stato ascoltato, gli viene chiesto una foto della moglie, per corredare la denuncia.
MB, non avendo nessuna foto di E con se, assicura che andrà a casa, per prenderne una, e ritornare immediatamente. Esce dalla caserma alle ore 11.
Prima di tornare al comando CC, va a prelevare la bimba più piccola all'asilo, e si presenta, in caserma alle ore 12.
Intanto, visto il lungo tempo occorso, per un tragitto breve i CC hanno pensato che MB, tornando a casa, avesse trovato la moglie, e, quindi, si fosse trattenuto per questo. Ma non era così, purtroppo.
E' al suo ritorno in caserma, per la seconda volta,come già detto alle ore 12, che consegna, con la o le foto di E, anche gli indumenti (perchè non li ha consegnati subito?)che, dice, aver trovato per terra, vicino al cancello di ingresso carrabile della sua abitazione.
Una domanda si fa strada, però: perchè tanto tempo, per un tratto di strada così breve, caserma-casa-ritorno, chiedono i giornalisti?

PINO ha detto...

Tutto quanto sopra riportato, è ciò che è stato divulgato nella puntata del 29-05 di " la vita in diretta.

Minnie ha detto...

Riguardo al misterioso tragitto compiuto da MB trasmesso alla VID, sia la d.ssa Bruzzone che il direttore di Giallo Biavardi hanno definito il rilevamento degli spostamenti "con lo spannometro", quindi da prendere con beneficio d'inventario ... aggiungendo che con alta probabilità MB potrebbe essersi fermato (anche più volte)in preda ad un "possibile stato di agitazione/confusione ..." Questa spicificazione sarebbe utile a giustificare l'elevato tempo impiegato per fare quel tragitto.

ENRICO ha detto...

PINO,

che tu sappia, quando MB è tornato alle 12 in caserma aveva con sé la piccola ? Oppure ha dovuto trovare qualcuno cui affidarla?

Ps : scusate ma non seguo i programmi pomeridiani perchè , sono all'estero e non ho la tv... riesco a connettermi con fatica la sera a qualche sito web che trasmette in streaming solo alcuni canali...( fortunatamente !)

Pino ha detto...

Si Enrico, aveva con se la piccola. (almeno così hanno detto durante la trasmissione che ho citato)

Anonimo ha detto...

NUOVA SOCIETA'
New
di Marta Tondo

«Elena non c’è più». Una frase che sa di tragico finale di una storia lunghissima, di quelle che lasciano con il fiato sospeso. Sono le parole che Michele Buoninconti, marito di Elena Ceste, la donna scomparsa da Motta Costigliole d’Asti lo scorso 24 gennaio, ha sussurrato a microfoni spenti. Da quella fredda mattina sono passati 126 giorni di agonia, di riflettori puntati, di speranze, di scoraggiamento.
Ormai la sua scomparsa si è trasformata in un labirinto da cui non si riesce a uscire e che diventa ancora più tortuoso ogni volta che si aggiunge un nuovo elemento. Nuovi percorsi che non portano a nulla.
Ogni volta manca quel qualcosa che permetta di uscire dal dedalo. Misteri che si aggiungono a misteri.
La lettera del Consolatore, recapitata ai carabinieri di Costigliole d’Asti riportante un versetto del Vangelo di Giovanni, ha un “non mittente”. La perizia calligrafica infatti ha escluso che si tratti del marito di Elena Ceste, Michele Buoninconti.
Intanto alla trasmissione “Chi l’ha visto?”, sono arrivate due lettera intitolate “Consolanti notizie”, che ora sono al vaglio degli inquirenti. Si cerca quel video compromettente che sarebbe stata alla base di un ricatto, le chat, e qualsiasi elemento che possa dare un perché alla scomparsa della mamma di Costigliole d’Asti.
Si continua ad analizzare il computer di famiglia, il secondo pc, in cui ci sono tracce di attività svolte da Elena nei giorni precedenti alla scomparsa.
Ma ciò che sembra rimanere centrale nella vicenda sono gli spostamenti di Michele la mattina del 24 gennaio. Un percorso, quello ricostruito dagli inquirenti, che non collima con le dichiarazioni di Michele. Da sempre infatti il marito di Elena si è contraddetto, dagli orari a quanto sapeva di tutta la storia.
Intanto gli investigatori hanno interrogato la moglie dell’uomo della Golf. La donna, ingelosita dal fatto che suo marito faceva la corte alla Ceste, infatti l’avrebbe ripetutamente minacciata. Diversi gli sms ritrovati sul cellulare di Elena.






Anonimo ha detto...

NUOVA SOCIETA'
New
di Marta Tondo 30/05 2014


"Il secondo computer di Elena Ceste potrebbe rappresentare la svolta nelle indagini sulla sua scomparsa. La mamma di Motta Costigliole d’Asti, le cui tracce si sono perse nel nulla dallo scorso 24 gennaio, infatti lo avrebbe utilizzato nei giorni precedenti a quella mattina.
È questo quanto emerso dalle analisi condotte sul pc, ritrovato subito dai carabinieri nell’abitazione della donna in strada San Pancrazio durante il primo sopralluogo, ma analizzato solo in un secondo momento. Proprio queste analisi avrebbero permesso di rintracciare le attività che Elena avrebbe eseguito prima di svanire.
Gli inquirenti non hanno ancora reso nota la relazione, consegnata alla Procura di Asti, che sta indagando per omicidio. In ogni caso quelle tracce ritrovate sul computer potrebbero svelare la verità. Da quel maledetto 24 gennaio infatti si è parlato di ricatti, di video compromettenti, di chat e di uomini. Elementi che però non hanno trovato riscontri. Ora proprio quel pc potrebbe far luce sul mistero di Elena Ceste.




Vanna ha detto...

Buongiorno a tutti.

Ho letto i vostri ultimi scritti ed evidenzio che ci sono delle falle temporali e comportamentali nel comportamento di M.B.come è stato analizzato.

Sicuramente possono dipendere dall'agitazione dei primi momenti.

Di fatto la sparizione arriva in un momento di grande stress per ambedue i coniugi che devono aver avuto mesi di laboriosa convivenza.
Hanno dovuto, davanti a quattro figli e impegni quotidiani, elaborare e "accettare" reciprocamente un nuovo modo di vivere.

Lui sapeva, e da un po', che la moglie stava evadendo, stava in crisi esistenziale, non può non essersene accorto.

E' probabile che lei abbia chiesto a lui, forse proprio quella notte,
libertà e autonomia.
Potrebbe entrarci un innamoramento magari con un uomo potenzialmente libero con il quale vivere la sua storia.

Parafrasando il suo cognome,i buoni conti fatti stavano saltando ed poiché appare abbastanza fisso nei suoi principi, non penso che abbia accettato la cosa.

Per quanto riguarda il consolatore e le sue trascrizioni bibliche penso non sia un mitomane ma uno informato dei fatti che sta indirizzando verso un percorso.

Potrebbe anche essere uno che ha un forte senso di colpa e voglia giustificare sé stesso prima di tutto.

Non abbiamo in mano se non il chiacchiericcio sbriciolato qua e là dai media.

Se non ci saranno novità, per qualche giorno non scriverò perché non avrei nulla da dire e sarei ripetitiva.

Auguro un sereno week end.

PINO ha detto...

Buongiorno anche a te VANNA
Hai letto gli articoli di Marta Tondi postati prima del tuo?
A me sembrano equilibrati.
La tua sopposizione:
"Potrebbe anche essere uno che ha un forte senso di colpa e voglia giustificare sé stesso prima di tutto., mi trova concorde, Anche io mi asterrò da ulteriori interventi, se non vi saranno sostanziali novità.
Saluti cari, Pino

Vanna ha detto...

Pino,sì l'ho letto è una cronaca " equilibrata" come dici.
Il nuovo computer scovato mi fa pensare.

E' un computer vecchio tenuto nel ripostiglio e dimenticato per lungo tempo?

Quando è stato acquistato quello nuovo?

Il pc vecchio ha continuato ad essere usato da lei, da lui?

Potrebbe contenere le notizie antiche e recenti di questa normale coppia prolifica e farci capire qualcosa di più su di loro, che, a quanto pare avevano personalità doppie e speculari.

Nulla di strano ogni uomo è un universo.

Un caro saluto anche a te.

Vanna

ENRICO ha detto...

Ho l’impressione che il ritrovamento del secondo pc sia una “non notizia” . I giornalisti sono venuti a conoscenza solo ora di questo particolare e lo spacciano per “novità” ( naturalmente “clamorosa! “)

Il computer - rinvenuto nel garage - era già nelle mani degli investigatori fin dalle prime perquisizioni. E sicuramente sarà stato analizzato a suo tempo.
Se finora non si è saputo niente riguardo i risultati del controllo vuol dire che non sono stare trovate tracce interessanti

Del resto se avesse contenuto dati compromettenti per MB ( come alcuni opinionisti sospettano) , costui lo avrebbe fatto sparire Non lo avrebbe lasciato in bellavista ad uso e consumo degli inquirenti, non vi pare ?

Ivana ha detto...

Perché rimanere in silenzio? Se fosse scomparso un mio parente, non mi chiuderei nel mio dolore e un eventuale consiglio di non rispondere ai giornalisti mi suonerebbe quasi come un invito all’omertà e, soprattutto, come un invito a rimanere impotente e a sentirmi chiusa nella mia disperazione…
Perché non usufruire del cosiddetto “quinto potere”? So che per Manuel Castells (sociologo della comunicazione) i media non vanno considerati come un ulteriore potere, ma rappresentano "il terreno della lotta per il potere", ma per me, a cui non interessa la “lotta per il potere”, i media (internet compreso!) rappresentano “la superautostrada dell’informazione”, da usare in base alle nostre esigenze e con spirito critico, acquistando il potere dell’ubiquità; perché non sfruttare tale mezzo per veicolare il proprio pensiero, i propri dubbi, senza ostacoli spazio-temporali, alla ricerca della verità?
D’accordo: c’è il rischio della spettacolarizzazione del dolore, c’è il rischio di incentivare la fantasia dei mitomani, ma per me sarebbe prioritario non lasciare alcunché di intentato per cercare di giungere a conoscere la verità dei fatti.
Reputo dunque comprensibile l’atteggiamento di tanti familiari delle vittime che, con coraggio, esprimono i loro dubbi, il loro desiderio che il caso non venga chiuso senza prima chiarire ombre e misteri; condivido la determinazione, per esempio, di Gildo Klaps, di Piera Maggio, di Pietro Orlandi, di Marisa Golinucci, di Santina Biondo e di tantissimi altri…

PINO ha detto...

ENRICO, non dobbiamo essere scettici a tutti i costi, e per tutto quello che viene riportato, specie dalla carta stampata, che si rivela più veritiera, rispetto al "giornalismo salottiero" tanto un voga in questo ultimi anni.
I due articoli della Tondi, qui riportati, per esempio, non hanno alcun tono tendenzioso.
Insomma, a qualcosa dobbiamo pure agganciarci, per entrare in possesso di qualche notizia.
La tondi, infatti, scrive che il secondo pc, venne scoperto e portato via nel corso della prima ricerca in casa di EC, dai CC, e che fu sottoposto ad analisi tecniche, molto tempo dopo.
Se ci siano stati risultati positivi, non necessariamente dovevano essere resi pubblici. E deve essere andata proprio così, se i risultati stessi, sono stati rimessi al magistrato inquirente, come ha precisato la Tondi.
Ciao e buon appetito, Pino

Anonimo ha detto...

@ Pamba

Grazie ma sul mio commento del 30/5/14 h. 21.54 mi fai complimenti che non merito.

Io ho solo fatto la trascrizione pedissequa delle parole usate dalla giornalista Elena Biggioggero a commento del servizio sugli spostamenti di Michele trasmesso a "La Vita in diretta" il 29/5/14, eventuali meriti di correzione e sintesi sono suoi.

Stefano

ENRICO ha detto...

PINO

volevo unicamente far rimarcare come "la notizia" del secondo computer sia stata resa nota in uno di quei talk show, ( con il consueto rullo di tamburi,) SOLO una quindicina di giorni fa mentre mi sembra ovvio che gli inquirenti debbano aver sequestrato contestualmente entrambi i computer in occasione della prima perquisizione ed abbiano già in mano da tempo le relazioni delle rispettive verifiche

Se finora tutto tace, o chi indaga ha un asso nella manica ma aspetta il momento giusto per giocarlo, o brancola nel buio perché non ha ancora trovato indizi significativi

Personalmente propendo per quest'ultima ipotesi

Stefania ha detto...

Hai ragione, Pino, Anche a mio avviso si è ancora in alto mare per la risoluzione del caso.

Come dicevo ieri, a brevissima distanza è stato chiesto alla figlia di Elena se il babbo picchiava la mamma ed è stata ascoltata la moglie dell'uomo della Golf.

Non ci vuole molto quindi per comprendere che si stiano ancora valutando piu' piste. Non è detto peraltro, sia attenzionata attualmente anche quella che potrebbe portare alla verità su quanto accaduto e ad imputare delle colpe, sempre ce ne siano a livello non tanto morale quanto legale.

Stefania

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Vanna se parliamo di falle credo che siano più evidenti quelle sul comportamento di Elena,il marito l'ha definita una "santa",a me, però non risulta che i santi si incontrano con vecchi amici,vecchi fidanzati o vecchi compagni di scuola sia alle cave che a casa,e sopratutto quando il marito non c'è.Tutto questo ci porta a pensare che proprio una "Santa" non era.Chi è causa del suo mal pianga se stesso,e se è successo qualcosa di irreparabile la causa di tutto questo l'ha generata lei,sia con FB e sia attraverso messaggi con il cellulare,troppa fiducia ha dato a questi"amici" e probabilmente c'è un infiltrato tra queste conoscenze,il "COLUI" indicato dall'amico Pino,uomo o donna che per ora è sconosciuto.Se fai del male riceverai del male,se fai del bene devi stare attenta a chi l'ho fai e come l'ho fai.Ti auguro una buona giornata.

Anonimo ha detto...

volevo far presente che i ;MESSAGGI ANONIMI si possono inviare anche dalle cabine telefoniche,senza PROVIDER......quindi non sono individuabile solo se cè una telecamera che riprende la cabina si può sapere chi lo ha inviato..sempre che si veda....
silvia

Stefania ha detto...

Silvia, chi ha inviato i messaggi ad Elena non lo ha fatto una sola volta ma piu' volte (non mi lasciano stare ....).

Non credo poi ci siano cabine telefoniche come se piovesse in un simile borgo.

Stefania

Vito Vignera da Catania ha detto...

Stefania e Silvia, giusto quel che dite,con una piccola ricerca ho ricevuto le giuste risposte.Il fatto è, che difficilmente nei piccoli paesi si trovino cabine attrezzate per inviarli questi messaggi anonimi,già è difficile trovarne una che funzioni,e tutto ha un costo di gestione,poi tutto è possibile.Un caro saluto.PS Stefania poi mi dici cosa hai visto sul "comò",il criptico non mi piace,il visibile o chiaro è molto meglio.

Stefania ha detto...

Vito, fatti dare pure la mia mail da Massimo Prati.

Come ho spiegato, non voglio assolutamente condizionarvi in questa fase. E' solo per questo non ne ho ancora parlato. Sto solo cercando conferme ai miei timori, leggendo i vostri scritti.

Stefania

Vito Vignera da Catania ha detto...

Grazie cara Stefania,credo che ne avremo tante di cose da raccontarci,naturalmente non facendo mancare i nostri commenti sul blog,a presto cara amica.

ENRICO ha detto...

@ Vito

"difficilmente nei piccoli paesi si trovino cabine attrezzate per inviarli questi messaggi anonimi

Non necessariamente la cabina doveva trovarsi nel paese.
Poteva anche essere stata utilizzata quella di una vicina stazione ferroviaria o di un centro più grande.. ( Cuneo, Torino ..)

Vito Vignera da Catania ha detto...

E vero caro Enrico, nulla da obiettare su questo,e credo che ci sia tanto da capire e scoprire chi è"il furbetto del quartierino" che ha ideato la trama di questa tragica sparizione,perché deve pur esserci qualcuno,perché è impensabile che Elena scompaia nel nulla senza un aiuto,dove sarebbe potuta andare da sola senza soldi,senza cellulare e senza borsa?da nessuna parte,al massimo poteva fare poche centinaia di metri.Resto dell'idea che qualche buon "amico" l'ha tradita o ingannata.Ricordiamoci sempre che siamo nel mese di gennaio,un freddo da cani e con la nebbia,credo che di strada a piedi ne avrebbe fatta poca,e oltretutto sarebbe stata vista da qualcuno che passava.Tante ipotesi e nessuna certezza per il momento.Ti auguro una buona serata.

Stefania ha detto...

Enrico, forse sono stata ermetica nel mio passaggio precedente (riapondendo a Silvia). Quando scrivo (ore 17:44) "chi ha inviato i messaggi ad Elena non lo ha fatto una sola volta ma piu' volte (non mi lasciano stare ....)" intendo dire che se non hai una cabina telefonica sotto casa, oppure un numero criptato ecco che riesce difficile mandare SISTEMATICAMENTE messaggi ad una persona rimanendo anonimo.

Stefania

Vanna ha detto...

Vito buonasera.

Non ho dato giudizi su questa mamma, se ha incontrato, se ha fatto non credo sia accaduto senza motivo, tanto più se aveva 4 figli da accudire.

Se il marito la definiva "santa", non aveva fatto i conti che era una donna non una santa.

Il marito le aveva fatto una sbrigativa causa di beatificazione tanto da dare la colpa agli altri che la cercavano etc., già detto

Non è che quel ruolo di santa le è stato appiccicato addosso con insistenza?
Come mai nei tre anni vissuti ad Angri, nessuno la conosceva, gli stessi parenti l'avevano vista pochissime volte!

A te sembra normale?
E' stata paziente E., ha procreato e per questo doveva essere presente a casa e non poteva aver tempo di uscire e distrarsi.

Pensa solo con quattro figli quanti bucati da stendere, ritirare, piegare, riporre, se non stirare, ogni giorno.
Senza il resto e lui stava fuori casa 12 ore ( ed avrà avuto momenti di svago e non tutti di pieno lavoro) e lei, sola come un cane, gestiva una catena di montaggio: dal bucato, all'orto.
Di certo curava anche i compiti e pure l'uncinetto per divertirsi un po'.
Scrivi:
"Chi è causa del suo mal pianga se stesso,e se è successo qualcosa di irreparabile la causa di tutto questo l'ha generata lei,sia con FB e sia attraverso messaggi con il cellulare,troppa fiducia ha dato a questi"amici"..."

Infatti, se ha dato troppa fiducia la colpa è di lei non di chi può averle fatto del male?

La stessa colpa che aveva l'agnello che beveva giù ed inquinava l'acqua che stava bevendo il lupo che invece beveva su!

continuo...

Vanna ha detto...

...continuo...

poi ha incontrato fb, ha cercato gli amici e le amiche ed ha viaggiato in rete con ingenuità.

Cosa ha fatto di male?
Non pensi che le mancava qualcosa?

Non credo abbia agito a cuor leggero e francamente se è uscita allo scoperto con uno, due, tre uomini e col marito lo ha fatto per dimostrare che lei era una donna non una santa.

Ha manifestato il suo desiderio di autonomia perché forse non l'aveva.

E' sicuro che avesse voluto lei tutti i 4 figli o stava lì a raccogliere la vita che le veniva offerta con generosità, tanto la gravidanza, il parto le faceva solo lei?

Se è stata uccisa non lo meritava; se è stata istigata a suicidarsi, la colpa è di chi l'ha istigata.

E' una donna da comprendere e rispettare come donna.

Le sante vengono valutate dal tribunale ecclesiastico,
le donne, anche se peccatrici, vanno perdonate e può capitare che poi diventino sante come M.Maddalena e S. Margherita.

Certe cose si fanno in due, se le fa l'uomo la colpa è della donna, se le fa la donna la colpa è sua.

Vito, ti ringrazio,avevo deciso di non scrivere se non c'erano nuove, ma tu mi hai dato la possibilità di vedere in Elena una potenziale santa perché ha pagato e duramente, se non è più in vita,un prezzo altissimo per essersi ritagliati dei momenti di vita tutti per sé.
E nessuno doveva usare la sua spontaneità per danneggiare lei e quindi i suoi figli.

Se potessi avere di fronte a me il consolatore gli chiederei se la Bibbia l'ha letta tutta.

Perché no, non la conosce e prende quello che gli fa comodo.
Che si vada a leggere Qoelet, Sapienza, Salomone,per quel che ora ricordo e capirà come un uomo debba ringraziare il Signore di avere una moglie che cura,
risparmia, accudisce, sa fare tutto.

Un caro saluto e buona notte.

Stefania ha detto...

Tu sei convinta il consolatore (volutamente con la "c" minuscola) non la conoscesse, Vanna? Io non ci metterei affatto la mano sul fuoco ...

Stefania

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Vanna hai tutta la mia stima,come professoressa,come donna e mamma,hai saputo ritagliare dei tratti psicofisici di questa povera malcapitata encomiabili,giuro che mi sono commosso nel leggere quel che hai scritto.Io ho voluto un po calcare la mano,non per offenderla,ma per capire da cosa è scaturito il tutto,chi ha contribuito a danneggiare la vita sociale di questa mamma,nessuno credo sia esente da colpe,sopratutto per non aver compreso la gravità della situazione,nulla avviene per caso,c'è sempre un input scatenante,non alla Freud,altrimenti saremmo alla follia, semmai di folle c'è il comportamento del mitomane che si diverte ad inviare lettere consolatorie.Una cosa mi è venuta in mente cara Vanna,non è che ha lasciato qualche biglietto sul tavolo e il buon Michele c'è lo nasconde? mah,forse sto esagerando,e che non so più a quale santo rivolgere le mie preghiere per far si che questa mamma ritorni ad abbracciare i suoi figli,il marito e i suoi parenti che soffrono della sua assenza,speriamo che il buon Dio provveda.Un abbraccio cara amica e buona notte.

Minnie ha detto...

Tutto è possibile, caro Vito, in questa intricata storia ... anche un biglietto lasciato e occultato ...

Vito Vignera da Catania ha detto...

Hai ragione carissima Minnie,tutto è possibile e tutto c'è d'aspettarsi.Buona notte cara e buona Domenica.

Anonimo ha detto...

Per quanto riguarda i messaggi anonimi ricevuti da Elena, stando sempre ai giornalai non sono stati mandati da una cabina telefonica ma come diceva Stefania nel suo commento del 30/5/14 20: h 19:00 proprio attraverso un operatore telefonico che consente questo e, come dice giustamente il marito di Stefania, esperto informatico (con le modalità ben spiegate da lei nel commento sopracitato), a breve saranno riconducibili a qualcuno/a (sempre che non gia fatto).

Stefano

Anonimo ha detto...

..scusate... commento di Stefania del 30/5/14 ORE 20.19.00

Stefano

Vanna ha detto...

Carissimo Vito, grazie per la tua gentile risposta, potrebbe aver scritto qualcosa che è stato occultato, potrebbe.

Stefania cara, il consolatore doveva conoscerla molto bene altrimenti perché scrivere?
Da quel poco che si conosce dei suoi elaborati, sembra che il giudizio di Dio punisca chi commette il peccato che, in questo caso è sessuale e porta ad una giustizia "bricolage" rifacendosi a brani della Bibbia scelti a comodo.

Potrei aggiungere altro su questo pseudo consolatore, figura da inquisizione spagnola, ma preferisco non farlo.

Complimenti per l'aiuto che dai sui messaggi nelle ricerche telefoniche!

Buona domenica a tutti.

Anonimo ha detto...

CERVELLIAMOCI 1-6-2014

"La Procura di Asti indaga per omicidio.
La lente degli investigatori si concentra sempre più su Michele, i cui racconti, le testimonianze e la ricostruzione di quella mattina non combaciano con quanto riportato da altri testimoni."

Vanna ha detto...

I dubbi non sono venuti solo ad alcuni di noi a quanto pare.

Di sicuro i messaggi rintracciabili sono stati già incrociati, quando possibile, con gli spostamenti, orari di lavoro,telefonini, usi dei computer, navigatori di tutti gli attenzionati.

Qualcosa hanno già in mano, difatti sono stati già benedetti.

Stefania ha detto...

Scusate questo post, che sarà indubbiamente lungo, ma spero, utile.

Proviamo ad ipotizzare l'invio di sms da cabina telefonica.

Vi elenco, qui di seguito, quelle presenti in Costigliole:

• V. G. SCOTTI, 78
14055 COSTIGLIOLE D'ASTI (AT)
Stato: ATTIVO
Tipologia: Esercizio Commerciale
Pagamento: moneta

• V. CANELLI, 71
14055 COSTIGLIOLE D'ASTI (AT)
Stato: ATTIVO
Tipologia: Esercizio Commerciale
Pagamento: moneta

• V. ROMA, 6
14055 COSTIGLIOLE D'ASTI (AT)
Stato: ATTIVO
Tipologia: Esercizio Commerciale
Pagamento: moneta

• V. ROMA, 45
14055 COSTIGLIOLE D'ASTI (AT)
Stato: ATTIVO
Tipologia: Esercizio Commerciale
Pagamento: moneta

• V. ALBA, 98
14055 COSTIGLIOLE D'ASTI (AT)
Stato: ATTIVO
Tipologia: Esercizio Commerciale
Pagamento: moneta

• STR. ANNUNZIATA, 42
14055 COSTIGLIOLE D'ASTI (AT)
Stato: ATTIVO
Tipologia: Esercizio Commerciale
Pagamento: moneta
• V. G. SCOTTI, 53
14055 COSTIGLIOLE D'ASTI (AT)
Tel. 0141969311
Stato: ATTIVO
Tipologia: Stradali
Pagamento: scheda & moneta
abilitato al servizio "Mi chiami?"

• P. UMBERTO I, 10
14055 COSTIGLIOLE D'ASTI (AT)
Tel. 0141961607
Stato: ATTIVO
Tipologia: Stradali
Pagamento: scheda & moneta
abilitato al servizio "Mi chiami?"

• STR. BIONZO, 54
14055 COSTIGLIOLE D'ASTI (AT)
Stato: ATTIVO
Tipologia: Esercizio Commerciale
Pagamento: moneta

• STR. CANELLI, 53
14055 COSTIGLIOLE D'ASTI (AT)
Stato: ATTIVO
Tipologia: Esercizio Commerciale
Pagamento: moneta

(Segue)

Stefania ha detto...

(Segue da commento precedente)

Ora, soffermiamoci su un particolare. I telefoni abilitati all'invio di SMS sono solo due, sono su strada e non all'interno di centri commerciali, bar, ecc ....

Sono quelli di Piazza Umberto I n. 10 e quello di Via G. Scotti n. 53.

Sono telefoni di ultima generazione, si chiamano "Digito".

Ecco le istruzioni per inviare sms:

Premi l'apposito tasto nell'apparecchio, in corrispondenza del menu "SMS" per accedere immediatamente ai servizi di Digito senza neanche sollevare la cornetta. Scegli il tipo di messaggio che vuoi inviare (SMS, fax o e-mail), componi il testo e indica il numero di telefono o l'indirizzo di posta elettronica del destinatario.

Il servizio è attivo sempre e con Digito non hai mai problemi.

Puoi inviare messaggi:
• SMS lunghi fino a 160 caratteri, verso telefoni cellulari e fissi in Italia. La ricezione del messaggio verso rete fissa Telecom Italia è sempre disponibile anche in assenza di telefono con display, trasformandosi in questo caso automaticamente in un messaggio vocale ad ascolto gratuito. Se invece il tuo interlocutore usa un altro gestore di rete fissa è necessario che abbia attivato il servizio di ricezione SMS. Il mittente è identificato da un numero con le cifre iniziali del telefono pubblico dal quale è stato inviato il messaggio


• L'invio di un SMS costa solo 10 cent (IVA inclusa). L'invio di un fax o di un'e-mail costa 20 cent (IVA inclusa).
Puoi pagare con moneta e scheda telefonica prepagata.

Questi telefoni sono inoltre abilitati all'invio di mail.

Stefania

PINO ha detto...

VANNA, ciao!
Hai detto bene:I dubbi non sono venuti solo ad alcuni di noi a quanto pare..
Specialmente a me, aggiungerei, per aver ipotizzato, da sempre, tale possibilità.
Staremo a vedere. Evidentemente gli inquirenti hanno carte in mano che non ci sono state mai scoperte, mentre solo qualcosa è filtrato per la stampa.

Vanna ha detto...

Stefania, grande!

Stefania ha detto...

Posso aggiungere che la cabina di Via Scotti si trova a Motta mentre quella di Piazza Umberto I, si trova in centro a Costigliole.

Ma io rimango dell'idea gli sms siano stati inviati da telefono/i cellulare/i.

Stefania

Pino ha detto...

STEFANIA
Un prospetto di notevole ricerca, Brava! un abbraccio.

Vanna ha detto...

Sì caro Pino lo ricordo, mentre io ipotizzavo sette sataniche!

Lì per lì,a caldo, ebbi altre impressioni sul Boninconti e mi dissi: -Come è diverso da A.L.!-

Poi giorno dopo giorno rivedendolo ho cominciato a pormi domande e ad avere dei dubbi.

Più passa il tempo e più questa sparizione è stata condotta con premeditazione e scientificità esattamente come nel caso Ragusa.

Un caro saluto.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimi amici buona Domenica a tutti e complimenti a Stefania,BRAVISSIMA.

Stefania ha detto...

Pino e Vanna grazie per i complimenti e buona domenica anche a voi!

Certo, gli spergiuri, i traditori, i falsi, gli assassini non hanno tutti lo stesso volto e lo stesso atteggiamento altrimenti il lavoro degli inquirenti sarebbe infinitamente piu' semplice.

Pur approvando la classificazione che Cesare Lombroso nella sua opera "L'uomo delinquente" trovo invece poco o per nulla costruttivo il suo Atlante (contenuto nell'opera) dove fatta la classificazione, reputa i delinquenti nati come persone con una mente attavica. Non sempre è cosi'. E mi pare davvero terribile si possa sospettare di qualcuno perchè i tratti somatici, piuttosto che la sua gestualità possano essere piu' attenzionabili di altri. Diverso il discorso se valutiamo la realtà psico-sociale e culturale in cui ha vissuto chi stiamo analizzando.

Non altro perchè è evidente che il nostro vissuto ci condiziona, tutti, chi piu' e chi meno.

E questo puo' servire per eventualmente arrivare prima ai possibili moventi e solo successivamente all'idividuazione di chi puo' essere sospettato di un determinato delitto.

Stefania

Vanna ha detto...

Stefania, mi soffermo sulla riflessione nell'ultimo tuo post:
"... Diverso il discorso se valutiamo la realtà psico-sociale e culturale in cui ha vissuto chi stiamo analizzando.

Non altro perchè è evidente che il nostro vissuto ci condiziona, tutti, chi piu' e chi meno.

E questo puo' servire per eventualmente arrivare prima ai possibili moventi e solo successivamente all'idividuazione di chi puo' essere sospettato di un determinato delitto."

Condivido ciò che affermi.

Difatti ho cercato di provare a leggere la coppia secondo il mio sentire, senza avere superbia di esserci riuscita o meno perché
ho seguito la via del dubbio che mi si è insinuato passo dopo passo e continua ancora.

Sto anche cercando di mantenermi nella prudenza, ma rileggendo gli ultimi scritti di Stefano e di Pino nei quali ripercorrono i movimenti del B., i tempi ci sono tutti a condizione che fossero stati già progettati.
Come dice Pino.

Sono tempi brevi: pause di pochi minuti spezzettate tra incontri con altri e giri in macchina,ma tempi veloci per organizzare qualcosa, nascondere... gettare?

Nel lavoro che fa la velocità è determinante non credi?

Ma potrebbe esserci altro.

Ti saluto caramente.

Ivana ha detto...

Non so se il marito sia coinvolto nella "scomparsa", ed eventualmente in quale modo sia responsabile, ma credo che, durante gli anni di matrimonio, sapesse collaborare attivamente con la moglie nei lavori casalinghi, altrimenti non sarebbe riuscito a essere autosufficiente durante questi ultimi mesi, in cui è stato elogiato da parenti e amici per le sue qualità "domestiche" e di padre...
Ritengo che non avrebbe potuto improvvisarsi abilmente "uomo di casa" se, durante il matrimonio, non avesse saputo adeguarsi alla corretta "collaborazione domestica", tanto più che Elena, durante e dopo le quattro gravidanze, avrà giustamente avuto necessità di aiuti concreti...

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cara Ivana hai ragione,su questo nulla possiamo imputare al buon Michele, che si sta dando un gran da fare per far sentire il meno possibile la mancanza della mamma ai figli.Per fortuna ha l'aiuto dei parenti in certi giorni della settimana.Ovvio che tenere a bada quattro figli non è facile e devi saper arrangiarti su tutto.E come se il mondo gli fosse crollato addosso,esperienza che non auguro a nessuno.Ti auguro una buona giornata.

ENRICO ha detto...

Sono 4 mesi che si sa indagando e si sta cercando Elena
Fino a quando non verrà trovato il corpo e l’autopsia accerterà se c’è acqua nei polmoni non si può stabilire se la donna si sia suicidata o sia stata gettata nel fiume già morta

Al momento non mi risulta ci sano elementi nuovi rispetto a quanto emerso nei primi giorni :

- tutti gli spostamenti di MB sono stati controllati e risultano essere coerenti
- non si è avuta notizia di contraddizioni GRAVI su quanto costui ha dichiarato, in qualità di persona informata sui fatti, nel corso dei colloqui ufficiali trascritti agli ATTI
- i computer sono stati analizzati ma pare non abbiano fornito indizi rilevanti
- casa Ceste è stata rivoltata come un calzino e non è stato trovato niente di anomalo o di compromettente
- non si è fatto avanti nessuno che abbia notato strani maneggi di MB nel cortile o nel garage o vicino alla vettura tra le 09.00 e le 09.30 di giovedì
- non si è fatto avanti nessuno che lo abbia intravisto nell’atto di gettare un involucro voluminoso dal ponte sul Tanaro tra le 09.30 e le 10.00 mentre si recava o tornava a/da Govone

Quindi che “ “La lente degli investigatori si concentra sempre più su Michele, i cui racconti, le testimonianze e la ricostruzione di quella mattina non combaciano con quanto riportato da altri testimoni." è una libera interpretazione del giornalista relativamente al fatto che “ la Procura di Asti indaga per omicidio “ ( cosa ovvia, visto che dopo 4 mesi Elena non ha dato più segni di vita )

Quali sarebbero le testimonianze e le ricostruzioni che non combacerebbero con quelle di altri testimoni ?

Stefania ha detto...

Enrico come non essere con te d'accordo? Quando stamane ho letto quel messaggio ho pensato fosse seplicemente dello "spam", niente di piu' e niente di meno.

Vito: penso Massimo ti abbia passato il mio indirizzo mail.

Stefania

PINO ha detto...

ENRICO
Il fatto che nessuno abbia visto fare questo o quell'altro a MB, non è di impedimento a che si modellino delle teorie, come ho già espresso; nè che si analizzino i pochi elementi che ci è stato dato conoscere.
Le tue giuste osservazioni, fanno parte di un garantismo da tutti noi adottato, nell'esporre i propri punti di vista, che è evidenziato dal sostantivo:ipotesi. Diversamente srebbero pure illazioni.
Per cui, le tue osservazioni le accetto e le condivido, come sprono all'oggettività, e non diversamente.

Stefania ha detto...

Pino, penso lo scritto di Enrico si riferisse all'intervento (anomimo) di questa mattina. Te lo riporto:

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CERVELLIAMOCI 1-6-2014

"La Procura di Asti indaga per omicidio.
La lente degli investigatori si concentra sempre più su Michele, i cui racconti, le testimonianze e la ricostruzione di quella mattina non combaciano con quanto riportato da altri testimoni."

01 giugno 2014 09:42:00

----------------------------------

Pino, al parte il "cervelliamoci" che potrei anche considerare un errore di battitura non fosse stato scritto in stampatello maiuscolo e come prima parola del messaggio, io sono passata oltre pensando fosse il frutto del pensiero di una mente bacata.

Evidentemente c'è chi ha ritenuto doveroso rispondere ad una simile sciocchezza e penso Enrico abbia voluto semplicemente precisare fosse una compilation di falsità oltre che uno scritto anonimo.

E questo a prescindere da come siano andate realmente le cose.

Ho perfettamente compreso il tuo punto di vista che non è il mio "principale" ma che non mi sento assolutamente neppure di scartare.

Sto leggendoti con molta attenzione.

Solo gli sciocchi non cambiano mai idea.

Bacione.

Stefania

ENRICO ha detto...

@ PINO,

sì, d'accordo ma per "modellare delle teorie" devi possedere ipotesi basate su elementi quanto meno accettabilmente realistici

Nel nostro caso non abbiamo in mano niente che possa autorizzarci a supporre un uxoricidio premeditato comprensivo di enigmatico ed insolito depistaggio concepito da una mente particolarmente fredda ingegnosa e sofisticata, ( requisiti che non mi pare MB possegga )

Il marito era violentemente geloso ? No, da quel che risulterebbe

Il marito è un individuo scaltro e smaliziato ?
No, da quel che sembrerebbe

Il marito ha mentito sugli orari. No, da quel che risulterebbe

Il marito è l'autore del messaggio del "consolatore"?
No, da quel che risulterebbe

Il marito è un mentitore incallito ?
No, da quel che risulterebbe

...e via discorrendo

Ovvio che poi nulla vieta immaginare che quest'uomo sia l'esatto contrario di tutto ciò ma, almeno per ora, non c'è il minimo appiglio a cui poterci ragionevolmente agganciare senza rischiare , allo stato dei fatti , di formulare congetture
inconsistenti

ENRICO ha detto...

@ Stefania

Per l'esattezza : il commento anonimo a cui mi riferivo riporta esattamente le ultime righe di questo post

http://cervelliamo.blogspot.fr/2014/05/elena-ceste-continuano-le-indagini.html#.U4t4nHJ_vD0

e sono le stesse in chiusura di quest'altro articolo

http://www.nuovasocieta.it/piemonte-2/costigliole-dasti-analizzato-il-secondo-computer-di-elena-ceste/

PINO ha detto...

ENRICO, amico mio, è la prima volta che non entriamo subito in sintonia. Strano, perchè, infine, miriamo allo stesso allo stesso fine: avvicinarci il più possibile ad una spiegazione logica del caso.
Ma come potremmo mai raggiungere un qualsiasi risultato positivo, ritenendo inverosimili alcune ipotesi, solo perchè non confortate da molte indicazioni probanti?
Tutte le ipotesi formulate fin'ora su queste pagine, sono caratterizzate da tale deficienza.
Ed allora che facciamo?
Aspettiamo che altre fonti, comprese quelle ufficiali, ci regalino su un un bel piatto di porcellana, tutti i dati concernenti il lavoro investigativo?
Certamente no. Ecco che, in attesa di notizie, anche ruffiane, ci diamo da fare, costruendo castelli di creta, con quel poco di materiale informativo, alterato, inesatto o falso che ci capita sottomano, formulando ognuno la propria opinione.
A domani. Dormi bene, Pino

Mimosa ha detto...

Tra quanto precisato da Stefano il 30 maggio 2014 21:54 e quanto aggiunto da Pino il 31 maggio 2014 00:11,
aggiungendo che Michele era passato da altre due abitazioni limitrofe all’incirca verso le 9-9:10, attestato dai tabulati, giacché una coppia anziana ha aperto solo dopo la chiamata telefonica,
e aggiungendo la precedente precisazione nota a tutti che alle 9.20 Michele telefona ai suoceri per avvisarli della scomparsa,

mi potete una volta per tutte sistemare gli ORARI PRECISI in cui Michele abbia potuto litigare con la moglie, strangolarla, avvolgerla in un telo, nasconderla (da quale parte?), caricarla sull’auto, scaricarla nel fiume (o uno dei laghetti)?
Mi piacerebbe fissaste la tempistica voi, dato che né io né Enrico e nemmeno Stefano riusciamo a inserire nella giornata un Michele uxoricida ed occultatore/distruttore di cadavere.
È da un bel po’ che aspetto!

È inutile, a mio parere, riprendere le mediatiche illazioni, se nessuno ci cimenta a fissare le fasi dell’omicidio e dell’occultamento eseguito da Michele!

Mimosa

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Mimosa ben tornata.Cara amica non c'è nessun orario per il semplice motivo che non esiste alcun delitto da parte del marito e nessun occultamento di cadavere.Quando l'avrebbe uccisa,come l'avrebbe uccisa,dove avrebbe nascosto il cadavere,e quando si sarebbe sbarazzato del corpo? Per favore cerchiamo di vedere in faccia la realtà,cerchiamo di vedere i due volti di questa mamma e della situazione in cui si era cacciata. Buona notte cara amica e nottambula.

Ivana ha detto...

Grazie, Vito, per la tua gentilezza e buon 2 giugno a te e a tutti/e voi.
Finora credo non ci siano indagati e, inoltre, non siamo in possesso di "orari ufficiali" su cui riflettere... Come ripeto, la tempistica è "soggettiva" e valutabile dagli inquirenti dopo aver raccolto attentamente tutti i dati oggettivi necessari... Penso che anche a noi occorra cautela non utilizzando dati inaffidabili(perché discordanti e forniti da fonti NON "ufficiali")...

Stefania ha detto...

Proviamo a tagliare la testa al toro, Mimosa: allo stato attuale, gli orari degli spostamenti di Michele sono stati diffusi solo dai media. Alcuni sono supportati da telecamere sparse per i paese, altri frutto di intervista (ad es. la vicina di casa e lo stesso Michele) altri ancora magari dovuti a soffiate degli inquirenti.

Ecco che non siamo assolutamente in grado di escludere Michele potrebbe aver avuto il tempo di fare tutto oppure non averlo avuto.

Semplicemente non siamo in grado di valutarlo.

Rimane un fatto indubbio: se dovesse il marito aver avuto modo di sopprimere la donna e di occultarne il cadavere, vista la tempistica davvero stretta, visto l'azione si sarebbe dovuta svolgere intervallata da visite ai vicini, telefonate, visite ai Carabinieri, stufe accese e bimbi da recuperare a scuola, non si potrebbe parlare certo di delitto d'impeto.

Ed allora possiamo domandandarci un'altra cosa e provare a partire da un altro presupposto? Potrebbe il buon Michele, quel Michele che non aveva sino a quel momento reagito alle interperanze della moglie magari telefonando a chi la disturbava, affrontandolo, ecc .... aver scelto una simile strada ed averla studiata a tavolino?

Pare possibile non abbia in alcun modo tentato prima di salvare il salvabile?

Stefania

ENRICO ha detto...

E’ possibile ipotizzare tutto, cara STEFANIA !

Anche immaginare che abbiano mentito il compagno di scuola, l’uomo della golf e tutti coloro che sono stati interrogati dagli inquirenti. Perché loro dovrebbero necessariamente aver dettola verità e MB no ?

---

@ PINO carissimo, non si tratta di mancanza di“sintonia”
E’ che oggettivamente io non trovo elementi per supporre un uxoricidio a differenza – ad esempio – del caso Ragusa dove ancor prima che apparisse il Gozi, a smontare l’alibi di Logli, c’era già una serie di fatti che non convincevano e che giustificavano i sospetti nei confronti del marito

-Il notevole lasso di tempo trascorso fra la “sparizione” di Roberta e la denuncia ai CC da parte del Logli
-L’ iniziale menzogna del marito riguardo l’annosa relazione extraconiugale
-La distruzione immediata del suo cellulare e d quello dell’amante
-I risvolti economici importanti in caso di separazione
-L’episodio della caduta dalla scala
-L’ambiguo atteggiamento dei suoceri di Roberta
Ecc..

Qui invece nulla di ciò ricorre e quindi puntare il dito contro il marito mi sembr una forzatura

Stefania ha detto...

Enrico, guarda che per quel che mi riguarda, stai sfondando una porta aperta.

Ho già scritto nei giorni scorsi che ad oggi, il marito di Elena mi sembra non piu' attenzionabile di altre persone che sono state ascoltate, controllate, talvolta sfiorate solo marginalmente, talvolta completamente ignorate e che ruotavano intorno al piccolo mondo della Ceste.

Sono anche convinta che gli stessi inquirenti stiano muovendosi su piu' fronti e che non abbiano ancora preso una precisa direzione.

L'unica presa di posizione di questi ultimi è stata la dichiarazione si indaghi per omicidio il che fa pensare che la possibilità di un allontanamento volontario sia stato a questo punto, escluso.

Vero che se Elena si fosse rifugiata ovunque e con l'aiuto di chiunque, visto il caso è diventato mediatico, avrebbe piu' di qualche problema a ricomparire.

Denuncia per procurato allarme, per abbandono di minori, ecc .... non sono esattamente bruscolini.

Ma evidentemente gli inquirenti, visto il tempo trascorso dalla data della scomparsa hanno pensato fosse piu' corretto ipotizzare pur in assenza di un cadavere, di un movente preciso e di indiziati "ufficiali" di propendere per un omicidio: se a seguito di un allontanamento pseudo-volontario o di un omicidio domestico o ancora di un vero e proprio rapimento, questo non ci è dato di sapere.

A mio avviso, dobbiamo a questo punto partire da altre considerazioni e vedere se quel poco che sappiamo è compatibile con eventuali nostre attenzioni verso una persona in particolare, o piu' persone in particolare.

Stefania

Stefania ha detto...

Proviamo invece a domandarci chi poteva avere interesse Elena scomparisse.

L'unica cosa anomala emersa in una vita quasi monacale è stato il suo contatto peraltro parecchio recente con altri uomini, dovuto presumibilmente ad un malcontento vissuto da Elena circa la sua vita di donna e moglie, non credo di madre.

Ora, abbiamo certezza ci siano stati questi contatti con persone di sesso maschile. Non possiamo pero' dare per assodato che qualsivoglia contatto di questo genere sia nato e sia stato vissuto essenzialmente attraverso una tastiera (che fosse quella di un pc piuttosto che di un telefono cellulare).

Vero, la vita di Elena era a Costigliole quindi dobbiamo considerare come possibili contatti:

- persone raggiunte attraverso la rete telefonica e di internet;

- persone che frequentava.

Ci siamo poi detti che la vita di Elena era: casa, orto, famiglia di origine, figli, coniuge, parrocchia ed oratorio.

Non so se poi Elena ad esempio, accompagnasse uno o piu' figli a svolgere eventuali attività sportive. Nel caso, lo striminzito cerchio di conoscenze di Elena si allargherebbe un poco.

Ecco, ora ... in tutti questi ambiti (familiari e non) dobbiamo chiederci chi poteva avere interesse a far scomparire Elena.

Certo, una cosa balza agli occhi: a prescindere da quanto avesse o meno "combinato" (cosa della quale in realtà doveva rendere conto solo al marito e a nessun altro), Elena aveva cominciato ad aprirsi.

In modo criptico: ma aveva detto qualcosa alla sorella, al marito, alla maestra di uncinetto.

Qualcuno puo' essersi sentito in pericolo per questo suo cominciare a parlare?

Stefania

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buon giorno a tutti cari amici e buon 2 giugno.Per quello che ho letto cari amici direi che avete ragione.Orari ufficiosi e orari ufficiali,meglio affidarsi a quelli ufficiali con telecamere e tabulati vari.La verità sta forse sotto i nostri occhi e non riusciamo a vederla? Gli inquirenti per ora non dicono più di tanto,forse perché anche loro non hanno elementi tali per poter accusare qualcuno,per ora gli alibi reggono,eppure deve esserci qualcuno che mente,o qualcuno non ancora attenzionato,ma chi? Chi spiava e controllava la vita e i movimenti di questa famiglia? Chi conosceva "vita morte e miracoli" dei Buoninconti? stiamo parlando di un piccolo paese non di una grande città,e nel bene o nel male un po tutti si conoscono. Buona giornata a tutti.

PINO ha detto...

ENRICO, non sono innamorato della mia ipotesi, e l'ho detto e ripetuto più volte, che sarei prontissimo a scartare definitivamente, qualora ve ne fosse qualche altra con più indicazioni probanti.
Ma fin'ora, nessuna proposta possiede questi requisiti.
Allora, tanto vale che resti far le altre, che avrebbero lo stesso valore.
Facciamo, intanto, una considerazione: se tutti quelli che sono stati sottoposti ad interrogatorio, (gli "amici" e la moglie di uno di loro) da parte degli inquirenti, sono stati dichiarati dagli stessi attendibili e, quindi totalmente estranei alla scomparsa della donna, chi resterebbe tra i probabili sospetti, negli ambienti che EC frequentava, come suggerito da Stefania.
Non aggiungo altro per non sembrare tendenzioso, ma è certamente probabile che l'autore/i della tragedia deve trovarsi nella cerchia dei restanti, senza alcuna forzatura.

Guglielmo ha detto...

I protagonisti dei casi di cronaca recente, di sparizioni od omicidi conclamati, chi prima chi poi, una cosa l'hanno capita: parlare il meno possibile con la stampa.
Parimenti i commentatori di tali notizie hanno presto inteso che spesso un vicino stretto (marito in questi casi) c'entra quasi sempre. Tale è la orrida somma, che ahimè, il più delle volte ha ragione su tutto. Spesso, troppo spesso, le indagini mediatiche, svolte a mostrare subito e spesso il volto del presunto assassino, si accordano con la consapevolezza di commenta sul fatto che il reo sia proprio lui. Sì, il più delle volte. Ciò però non autorizza a fare di tale statistica un teorema! Io penso che questo sia il caso, sia l'eccezione alla regola. Faccio tale affermazione non perchè io stesso non abbia avuto od abbia ancora dei dubbi sul riferito di MB, ma solo perchè, empiricamente, ipotesi altre si possano e si "debbano" fare. Io non credo che quanto affermato da Enrico poco più su sia il frutto di un legame empatico stabilitosi tra lui e MB, semplicemente egli avrà a lungo pensato a ciò che MB avrebbe potuto fare, il punto è che semplicemente non ci sono nè i tempi (dettagliatamente precisati dalla stampa) nè gli stimoli (visto ad oggi l'uomo). Bene farebbero i commentatori (viste le libertà di cui godono) a prendere in seria considerazione eventuali altri moventi e presunte "vere dichiarazioni". Ciò non solo in nome del desiderio di verità che tutti noi abbiamo su tali vicende, ma anche e soprattutto per non compiere il nefasto quanto iniquo errore di distruggere troppo facilmente un uomo che in quanto a perdite, soprusi, tradimenti e sberleffi ne ha già subite troppe, e non vi cito nemmeno i figli!

Vanna ha detto...

Enrico buongiorno, scrivi:

"Il marito era violentemente geloso ? No, da quel che risulterebbe"

Come fai a dire che non lo era?

Forse invece di "violentemente" potrebbe essere stato " insistentemente" ripetitivo che alla fine... sortisce lo stesso risultato.

"Il marito è un individuo scaltro e smaliziato ?
No, da quel che sembrerebbe"

Appunto, ma potrebbe sembrare anche altro ed altro ancora.

"Il marito ha mentito sugli orari. No, da quel che risulterebbe"

Qualche minutino se lo è ben preso, qualche giretto di troppo anche.

"Il marito è l'autore del messaggio del "consolatore"?
No, da quel che risulterebbe"

Risulta a livello ufficiale quello che ci viene propinato, ma certo ci sono molte coincidenze e comunque il testo completo non l'abbiamo letto e non si può escludere per nulla.

"Il marito è un mentitore incallito ?
No, da quel che risulterebbe"

Per me su una cosa certamente non ha mentito, sulla santità della moglie.

"...e via discorrendo"

...e via discorrendo sui diversi e personali punti di vista allo stato attuale non verificabili.

E tali notizie nel vuoto del quasi niente i riferimenti seguenti: "http://cervelliamo.blogspot.fr/2014/05/elena-ceste-continuano-le-indagini.html#.U4t4nHJ_vD0
e http://www.nuovasocieta.it/piemonte-2/costigliole-dasti-analizzato-il-secondo-computer-di-elena-ceste/"
possono anche essere considerati, difatti li hai gentilmente riportati.

Un caro saluto.

Vanna

ENRICO ha detto...

@ PINO

è vero : gli amici e la moglie di uno di loro sono stati dichiarati attendibili dagli inquirenti ma a me non risulta che gli stessi abbiano dichiarato MB inattendibile .

Quindi a tutt'oggi elementi per sospettarlo non ce ne sono anche perchè, pur ammettendo che possa aver ucciso la moglie ( 5 minuti sarebbero bastati per strangolarla ! ) non solo non ci sono segni di una pur modesta colluttazione ma soprattutto non ci sono i tempi ed i modi per inserirvi un occultamento così accurato del corpo .

o perlomeno io non riesco a trovarli

Sono d'accordo con le riflessioni di Guglielmo : cerchiamo di tenerci a distanza dalle logiche dei salotti televisivi che tanto abbiamo criticato

Guglielmo ha detto...

@Enrico
Non foss'altro per un esercizio intellettuale, una ginnastica per il cerebro!
Per contro il tiro al piccione o lo si fa con le armi giuste (a chi piace) o è pratica che non diverte.

Vanna ha detto...

Poiché mi sono esposta nelle mie ipotesi "utilizzando esercizio intellettuale" e cercando con "la ginnastica per il cerebro" altri punti di vista tenendomi "a distanza dalle logiche dei salotti televisivi" che non vedo, sarebbe opportuno, non fare "il tiro a piccione" contro chi non la pensa in egual modo.
Infatti, nell'equilibrio di ottiche diverse, tutti possono aver ragione dal momento che in mano abbiamo solo il nostro modo di vedere le cose,che si deve rispettare anche se non è lo stesso.

Vanna

ENRICO ha detto...

VANNA

E tali notizie nel vuoto del quasi niente i riferimenti seguenti ( seguono links)... possono anche essere considerati.."

Ma, secondo te le considerazioni a chiusura degli articoli segnalati sono notizie oppure sono libere interpretazioni del giornalista ?

In ogni caso ( mi riferisco al tuo ultimo post) non mi pare sia stato impedito a qualcuno di esporre le proprie ipotesi.

Tuttavia se queste ultime non vengono argomentate con un minimo di concretezza penso sia consentito ad altri di esprimere qualche perplessità in proposito

Ad esempio tu scrivi nel tuo post delle 12:14 ( a commento di alcune mie osservazioni sulla personalità di MB quale CI APPARE )
"Come fai a dire che non lo era?"

e tu invece come fai a supporre che avrebbe potuto esserlo ? da cosa lo dedurresti ?

e ancora:

"Qualche minutino se lo è ben preso, qualche giretto di troppo anche."
Quando e dove ? Hai riscontri ufficiali di ciò che affermi ?

Riguardo il messaggio anonimo : è ufficiale che la grafia non sia quella di MB
Tu hai altre fonti che mettono in dubbio questo risultato ?

Infine dichiari :
"Per me su una cosa certamente non ha mentito, sulla santità della moglie."

Questa proprio non l'ho capita ...

Unknown ha detto...

Buon pomeriggio e buon 2 giugno a tutti, seguo sempre con vivo interesse i vs commenti, e vorrei dire una cosa a proposito della lettera del Consolatore, non potrebbe essere stata scritta dal terzo uomo magari con l aiuto di qualcuno esperto in materia? così come il Paraclito è la terza persona della S.S Trinità, chiaramente non conosciamo tutto il contenuto della lettera che sembra si articoli in due pagine fitte, ma (almeno stando a quanto detto) sembrerebbe essere stata presa in considerazione perchè fornirebbe elementi utili a indirizzare gli inquirenti in merito alla sparizione. Idea stupida?Chiedo venia...poi chiaramente potrebbe trattarsi anche di un mitomane. Un saluto a tutti

ENRICO ha detto...

Buongiorno ANNA MASALA

mi offri l'occasione per porre a tutti una domanda che da tempo mi frulla per la testa : da dove salta fuori questa notizia che la lettera anonima a firma “il consolaore” recapitata ai CC di Costigliole consisterebbe in due pagine fitte ?

Io non sono riuscito a trovare da nessuna parte un riscontro di questa indiscrezione.

So però che durante una trasmissione di Chi l’ha visto ? la Scarelli ha parlato di due lettere anonime giunte in redazione tempo fa ma relative a due casi differenti intitolate "Consolanti notizie" e che conterrebbero sempre alcuni passaggi del Vangelo.

Non vorrei che ci si riferisse a queste perchè altrimenti si tratterebbe di un madornale equivoco

ENRICO ha detto...

Ps
riporto uno stralcio di un articolo che mi ha fatto venire questo dubbio :

" Chi l'ha visto? ha ancora svelato ulteriori news sul giallo di Elena Ceste: oltre alla misteriosa lettera anonima firmata dal consolatore, ce ne sarebbero altre due intitolate "Consolanti notizie" e che conterrebbero sempre alcuni passaggi del Vangelo. Le lettera - giunte in trasmissione - sono ora nelle mani degli inquirenti per le dovute analisi."

http://it.blastingnews.com/cronaca/2014/05/chi-l-ha-visto-ultime-news-su-elena-ceste-interrogata-una-donna-altre-lettere-anonime-0098

Stefania ha detto...

Vanna, non te la prendere. Non dobbiamo distogliere lo sguardo dalla figura di Michele B.

Non lo dobbiamo fare perchè è l'ultimo ad aver visto Elena, a parte i figli e tralasciando l'avvistamento della vicina che comunque non ci ha parlato.

Non lo dobbiamo fare perchè lui è il marito e le sue dichiarazioni, siano o meno sincere, sono importantissime.

Puo' aver descritto una Elena differente da quella reale? Si, puo' averlo fatto, anzi lo ha fatto.

Per proteggerne la moralità nella speranza di un ritorno? Per non darsi del fesso per aver avuto al suo fianco per anni una donna che non aveva per nulla compreso? Per nascondere una qualsiasi sua responsabilità circa la sua scomparsa? Puo' essere.

E' anche legittimo lui abbia mentito perchè davvero ha sentito e vissuto cosi' gli eventi.

In ogni caso, anche per studiare un suo reale coinvolgimento nella vicenda era giusto valutare le sue dichiarazioni, e cosi' abbiamo fatto non per giorni, ma per mesi.

Quello che Enrico cerca di sottolineare e che ci ha invitati a fare anche Pino (che ringrazio) e sul quale sto insistendo oramai da giorni, è che dovremmo analizzare ogni soggetto che ruotava attorno ad Elena con lo stesso scrupolo con cui abbiamo analizzato gli spostamenti, le dichiarazioni, l'eventuale movente che poteva portarci a pensare Michele potesse avere una qualche responsabilità diretta oppure indiretta.

Lo abbiamo fatto? Non credo. E non solo perchè sulle altre persone abbiamo ancor meno informazioni di quelle che abbiamo sul marito.

Certo, questo ha sicuramente contribuito.

Come certamente ha contribuito il fatto che troppo spesso, quando una donna viene uccisa, il coniuge, il fidanzato quando anche non un ex marito o patner, è risultato alla fine l'omicida.

E' un dato di fatto innegabile.

(Segue)

Stefania

Stefania ha detto...

Perchè dobbiamo analizzare le figure che ruotavano attorno ad Elena con lo stesso scrupolo?

Perchè è evidente che i malesseri manifestati da Elena e molto probabilmente la sua scomparsa è legata in maniera incontrovertibile al suo essere donna. Ad una "crisi di affetti, se non amorosa".

Quindi pur con le dovute cautele che noi abbiamo imparato benissimo ad avere non solo nei confronti di un eventuale indiziato ma nei confronti di chiunque sia coinvolto volontariamente o meno in una scomparsa che verosimilmente nasconde un crimine, dobbiamo essere in grado di usare i nostri confronti anche per valutare le altre figure, femminili o maschili poco importa.

Non possiamo pensare che solo perchè gli inquirenti sono particolarmente abbottonati e quindi anche in tv e sui giornali abbiamo letto vita morte e miracoli del solo Michele che era il piu' facilmente raggiungibile dai media, noi non si possa andare anche oltre.

Nessun trattamento di favore nei confronti di nessuno: non temo di valutare l'attendibilità di un marito che solo perchè sembra sincero e buon padre di famiglia deve esserlo per forza.

Ma questo deve valere per tutti. Nessuno puo' gridare alla "lesa maestà" se lo si valuta con lo stesso scrupolo.

Nessuno.

Per questo, non avendo in mano le trascrizioni degli interrogatori a mio avviso è importante cambiare registro e muoversi valutando i possibili moventi ancor prima che gli eventuali responsabili.

In fondo, ad oggi, possiamo solo parlare di una scomparsa e non di un decesso. Eppure la nostra mente ci ha portato anche oltre.

Facciamolo anche con gli eventuali perchè.

Stefania

Ivana ha detto...

Rispondo riguardo alla domanda di Enrico: è stata Elena Biggiogero a parlare, durante "La vita in diretta" del 21/05/2014, di "due pagine scritte fitte".
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-40c0e670-cfb4-446a-a34a-1d22d2e61065.html

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
ENRICO ha detto...

@ Ivana

a parte ciò che ha detto questa Biggiogero io non sono riuscito a trovare da nessuna parte riferimenti a queste famose "due pagine scritte fitte " a completamento del versetto del Vangelo

mentre ho trovato moltissimi articoli che collegano IMPROPRIAMENTE al caso Ceste le due lettere giunte in passato alla redazione di Chi l'ha visto ? ma riguardanrti altre storie

qui, per esempio

" ASTI – Non è Michele Buoninconti, il marito di Elena Ceste, la donna scomparsa lo scorso 24 gennaio, il Consolatore, l’autore delle lettere inviate ai carabinieri e a Chi l’ha visto."
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/elena-ceste-marito-michele-buoninconti-non-e-consolatore-lettere-1879249/
---

oppure qui

"La lettera del Consolatore, recapitata ai carabinieri di Costigliole d’Asti riportante un versetto del Vangelo di Giovanni, ha un “non mittente”. La perizia calligrafica infatti ha escluso che si tratti del marito di Elena Ceste, Michele Buoninconti.
Intanto alla trasmissione “Chi l’ha visto?”, sono arrivate due lettera intitolate “Consolanti notizie”, che ora sono al vaglio degli inquirenti. "


http://www.nuovasocieta.it/piemonte-2/elena-ceste-il-consolatore-non-e-il-marito-michele/

Se tu hai altre fonti attendibili che confermano quanto detto durante la trasmissione da te citata potresti segnalarmele ?
Grazie

Ivana ha detto...

Enrico, non ho altre fonti, ma posso spiegarti ciò che io avevo capito, ascoltando anche quanto detto dalla Sciarelli a "Chi l'ha visto?":
La Biggiogero ha spiegato di aver visionato UNA COPIA della lettera di "IL CONSOLATORE", di non averla letta, ma di essersi resa conto che all'interno c'erano due "pagine scritte fitte".
La Sciarelli, invece, durante l'ultima puntata di "Chi l'ha visto?", ha raccontato che i versetti (presenti nella lettera di "IL CONSOLATORE") compaiono ANCHE in ALTRE DUE LETTERE "Consolanti notizie" (ora agli ATTI degli inquirenti) trovate da "Chi l'ha visto" tramite ALTRI due casi (QUINDI NON RIGUARDANTI IL CASO DI ELENA CESTE!); la Sciarelli crede, quindi, che qualcuno possa "farsi beffe" degli inquirenti...
Insomma, la lettera del consolatore riguarda il caso di Elena Ceste, ma i versetti contenuti in tale lettera sono contenuti ANCHE in altre due lettere trovate da "Chi l'ha visto" per altri due casi (l'omicidio di Alessandra Vanni e, mi sembra, il caso Cassibile).

ENRICO ha detto...

@ Ivana

quello che dici a proposito della trasmissione della Sciarelli lo avevo ben capito, ma mi chiedo : nessuno in nessun articolo accenna a queste ulteriori pagine contenute nella lettera anonima inviata ai CC di Costigliole. Com'è mai ?

I programmi dedicati ( Chi l'ha visto e QG ) hanno mandato in onda una ricostruzione del testo in stampatello che riproduceva unicamente il versetto del Vangelo e la firma.
Non hanno aggiunto altro

Possibile che solo un'inviata qualunque abbia avuto l’ autorizzazione ad accedere e visionare documenti riservati acquisiti agli atti ?

tutto ciò a me sembra assai strano e comunque poco utilizzabile ai fini dell'indagine

PINO ha detto...

ENRICO
Ivana ha riportato correttamente la notizia data dalla Sciarelli.
Infatti, si tratterebbe di due altre lettere, riguardanti altri fatti di cronaca, contenenti passi biblici molto simili a quelli inseriti nella lettera firmata da "il consolatore".

PINO ha detto...

ENRICO
p.s.
Per quanto riguarda, invece la lettera inviata ai CC, a firma il consolatore, può benissimo darsi che non consista di sole poche frasi (quelle, appunto, che ci hanno fatto conoscere), e che la Biggiogero potrebbe averla vista per pochi secondi, in circostanze che non conosciamo, ma in modo da constatare che fosse molto più lunga di quanto ci è stato fatto sapere.
Ad ogni modo, nelle prossime edizioni dei...salotti televisivi potremo apprendere di più

ENRICO ha detto...

@PINO

che le lettere ricevute dalla Sciarelli non fossero relative al caso Ceste LO AVEVO CAPITO
Tanto è vero che al riguardo nel mio primo post delle 16:20 avevo scritto testualmente

So però che durante una trasmissione di Chi l’ha visto ? la Scarelli ha parlato di due lettere anonime giunte in redazione tempo fa ma relative a due casi differenti intitolate "Consolanti notizie" e che conterrebbero sempre alcuni passaggi del Vangelo.

Non vorrei che ci si riferisse a queste perchè altrimenti si tratterebbe di un madornale equivoco"


Si vede che vi era sfuggito questo mio scritto

Per quanto riguarda il messaggio anonimo con i versetti ricevuto dai CC di Costigliole personalmente dubito che contenga altre informazioni scritte.
Buona serata

OT

Oggi sono particolarmente "attivo" nella discussione ( e rompiscatole !) perchè ho preso una maledettissima storta alla caviglia e sono costretto a riposo forzato !!!
Quindi sopportatemi con cristiana rassegnazione ( tanto per rimanere in ... tema :-))

Stefania ha detto...

Enrico: ci siamo messi d'accordo. Ion ho preso una legnata alla caviglia ieri, che levati. Probabilmente ho lesionato i tendini .... ci siamo messi d'accordo?

P.S. Scusate l'OT

Stefania

PINO ha detto...

Ad ENRICO E STEFANIA
I miei più fervidi auguri per una veloce guarigione, ai due cari, poveri degenti. Una serena e riposante notte.
Pino

Vito Vignera da Catania ha detto...

Sinceri auguri di guarigione a Enrico e Stefania augurandovi una serena notte cari amici.

Anonimo ha detto...

Michele è geloso? Non lo sappiamo, ma se Elena NASCONDEVA da tempo relazioni (di amicizia o non) con altri uomini, il marito, come qualsiasi esse umano su questa terra, aveva dei sacrosanti motivi per esserlo ed anche per essere un po’ incazzato. Senza dover dare a Michele un’aura di santità sovrumana, non ci vedrei nulla di strano o anomalo, anzi…

Da quello che ho capito sugli orari c’è molta confusione ed è difficile parlare di tempistiche. Quella che fino ad ora pare essere l’unica certezza è che Elena la mattina era vestita in un modo e che quegli stessi vestiti sono poi stati riconsegnati ai CC. Quindi ritornando a bomba o Elena si è cambiata o qualcuno l’ha spogliata.

C’è sempre la terza via, intrapresa da Pino, di cui io sostengo buona parte delle sue riflessioni, ma che ora non viene intrapresa dai commentatori su internet, in quanto abbiamo pochissime certezze e forse visto il cambio di rotta dei media è meglio non infierire. Sta di fatto che questa ipotesi stravolge tutto, perché i vestiti non sarebbero mai stati ritrovati a terra…

Tornando alle uniche due ipotesi rimane l’aggressione o la fuga volontaria.
Se l’aggressione avviene all’interno della casa, dobbiamo ipotizzare terze persone che entrano, uccidono la donna, la spogliano, sistemano i vestiti in giardino(perché?), caricano il corpo nell’auto che deve necessariamente trovarsi in giardino, e vanno via. Al di la dell’operazione macchinosa, non ha veramente senso portare via un cadavere e lasciare i vestiti (ossia delle prove) sparsi a terra.

Rimane quindi la fuga volontaria di Elena, ed i vestiti si possono leggere in chiave di depistaggio da parte della stessa, forse per far credere proprio di essere impazzita. Bene, anche in questo caso deve esserci una persona con un mezzo di trasporto, forse appostata vicino alla casa, ma nonostante credo siano stati ormai individuati tutti i soggetti che avevano a che fare con Elena, a nessuno è stata sequestrata l’auto (e questo è molto strano).

Se i soggetti sono stati individuati e se nessun indagato spunta fuori e nessuna macchina viene sequestrata ed analizzata, con chi sarebbe andata via Elena e con quale mezzo?
Kiba

magica ha detto...

buongiorno a tutti
la tesi di kiba(i vestiti di elena non furono trovati a terra)
potrebbe essere una giustificazione del perchè, non si trovarono umidi e le calze pulite .. dopo, che chi le aveva indossate, doveva avere camminato a piedi nel cortile umido e sporco di terra .
una domanda che si fece anche michele per questa stranezza ., se è stata una sua strategia posizionare i vestiti mi sa di una persona molto furba e accorta . a vederlo non sembra , si presenta con ingenuita' .. vattelapesca !

ENRICO ha detto...

@ KIBA

Mi sembra normale che Michele avrebbe potuto ingelosirsi nel venir a sapere che la moglie aveva incontrato di nascosto vecchi amici di scuola e di famiglia

Ma io mi sono chiesto se a noi Michele sia apparso come un tipo violentemente geloso un tipo che “da di matto” per intenderci
A me non ha dato questa impressione. Anzi mi è sembrato quasi indulgente relativamente ai presunti tradimenti mentre l’ho notato più preoccupato e contrariato dal fatto che la moglie potesse andare in giro a dar scandalo magari perché senza indumenti addosso ( un pubblico scandalo, è più condannabile e grave del peccato stesso tenuto nascosto, a volte )

Tu scrivi :

“Se l’aggressione avviene all’interno della casa, dobbiamo ipotizzare terze persone che entrano, uccidono la donna, la spogliano, sistemano i vestiti in giardino ecc.”

Non necessariamente “uccidono la donna” in quel frangente. Potrebbero averlo fatto anche in un secondo tempo dopo averla stordita e caricata nella vettura
Gli abiti sparsi volutamente nel cortile , fuga o non fuga, a mio avviso sono un messaggio eloquente e non un depistaggio

Comunque nel caso fosse stata portata via ( a forza o meno) tra le 08.15 e le 08.47 da terze persone costoro dovevano senz’altro trovarsi nei paraggi per controllare i movimenti di MB e di EC in modo da intervenire immediatamente e portare a termine il piano neanche mezz’ora

Ma supponiamo per un istante che MB avesse deciso di non accompagnare i figli a scuola e di restare a casa accanto alla moglie ancora non perfettamente ristabilita.

Sarebbe stato un imprevisto già messo nel conto sia da chi avesse organizzato “il prelevamento” sia da Elena stessa nel caso avesse deciso di allontanarsi volontariamente ?
In altre parole chiedo : secondo voi quel giovedì era un giorno PRESTABILITO e non RIMANDABILE oppure no ?

Guglielmo ha detto...

La tua ricostruzione è possible, per me probabile.
Verosimilmente quel giorno era "il giorno". Lo indicherebbero sia la mezza confessione fatta al marito durante le prime ore del mattino, sia l'imbarazzo mostrato in famiglia da EC quando viene a sapere che la settimana di vacanza del marito inizia proprio quel giorno, ma anche la ritrosia ad accompagnarlo a scuola dei figli.
Tuttavia credo che EC non ritenesse di "sparire", semplicemente ipotizzo che sapeva di un appuntamento "chiamato in aria" a scopo chiarificatorio, più impostole che concordato. Se fosse così, risulterebbe evidente che la violenza possa essere scaturita poi.

magica ha detto...

rimane la perplessita', perchè mai avrebbero dovuto sequestrare una semplice madre di famiglia?
elena aveva un segreto che poteva nuocere a qualcuno? ormai quello che doveva confessare lo aveva gia' detto. le persone che erano coinvolte avevano un alibi di ferro . se ci fosse stato un altro personaggio che poteva nuocere elena lo poteva confessare al marito che avrebbe preso provvedimenti, con il coinvolgimento dei carabinieri, era una difesa che elena avrebbe avuto se si sentiva in pericolo .. per corna non ci si rimette una vita e l'abbandono dei figli -
questo fatto è indescrivibile .

magica ha detto...

rimane la perplessita', perchè mai avrebbero dovuto sequestrare una semplice madre di famiglia?
elena aveva un segreto che poteva nuocere a qualcuno? ormai quello che doveva confessare lo aveva gia' detto. le persone che erano coinvolte avevano un alibi di ferro . se ci fosse stato un altro personaggio che poteva nuocere elena lo poteva confessare al marito che avrebbe preso provvedimenti, con il coinvolgimento dei carabinieri, era una difesa che elena avrebbe avuto se si sentiva in pericolo .. per corna non ci si rimette una vita e l'abbandono dei figli -
questo fatto è indescrivibile .

PINO ha detto...

ENRICO
cito)Ma io mi sono chiesto se a noi Michele sia apparso come un tipo violentemente geloso un tipo che “da di matto” per intenderci.
Ti rispondo con una similitudine: una bella e lucida mella, può custodire e nutrire, al suo interno un grosso verme, che nessono può vedere.
2 cito)Gli abiti sparsi volutamente nel cortile , fuga o non fuga, a mio avviso sono un messaggio eloquente e non un depistaggio.
Messaggio? certo, perchè tale avrebbe dovuto apparire, secondo l'intenzione dell'autore.
Ma alla luce della più elementare logica, si rivela solo un puerile depistaggio.
3 cito)Comunque nel caso fosse stata portata via ( a forza o meno) tra le 08.15 e le 08.47 da terze persone costoro dovevano senz’altro trovarsi nei paraggi per controllare i movimenti di MB e di EC in modo da intervenire immediatamente e portare a termine il piano neanche mezz’ora
E nessuno avrebbe notata la loro presenza d'attesa, nè il trambusto per caricarla in macchina, oltre a quello creato una supponibile resistenza della donna?
Non mi pare molto probabile.
4 cito)In altre parole chiedo : secondo voi quel giovedì era un giorno PRESTABILITO e non RIMANDABILE oppure no ?
Non credo ci sia mai stato un giorno PRESTABILITO, perchè non credo in un aventuale rapimento: ne mancano gli estremi.
Come vedi, caro Enrico, alla ricerca dei famosi "peli nell'uovo" possono essere sottoposte TUTTE le ipotesi.
Da sottolinerare ( ed è importate), che "QUASI" tutte le ipotesi, non sono sostenute da un MOVENTE che giustificherebbe una conclusione tanto cruente.

ENRICO ha detto...

@ PINO

Ctz “Ti rispondo con una similitudine: una bella e lucida mella, può custodire e nutrire, al suo interno un grosso verme, che nessono può vedere.”

..e te ne accorgi solo “mangiandola” , vero ? . Ma nessuno mi sembra l’abbia mai “mangiata “ Quindi, stando all’apparenza il verme NON C’E’. E poi di solito una mela con il verme nascosto ha sempre qualche imperfezione all’eterno che ti mette sull’avviso… a meno che non sia come la mela rossa e brillante della strega di Biancaneve. Ma quella era avvelenata e allora sarebbe tutta un’altra storia... :-)

Ctz”Messaggio? certo, perchè tale avrebbe dovuto apparire, secondo l'intenzione dell'autore.
Ma alla luce della più elementare logica, si rivela solo un puerile depistaggio.”


… se si partisse dal presupposto che sia stata uccisa dal marito il quale, roso dal tarlo ( o verme) di una ingovernabile feroce gelosia avrebbe premeditato un piano diabolico e superbamente cervellotico mantenendo SEMPRE nei minuti e nelle ore a ridosso del "fattaccio" nonchè nei giorni a seguire un sangue freddo ed un a plomb tali da far invidia ad un inglese che più inglese non si può :-)

Ctz ” E nessuno avrebbe notata la loro presenza d'attesa, nè il trambusto per caricarla in macchina, oltre a quello creato una supponibile resistenza della donna?”

… è quello che mi sono chiesto anch’io nel caso il marito l’avesse soppressa al suo ritorno. Dubito che la moglie, per quanto remissiva, l’avrebbe lasciato fare senza nemmeno emettere un lamento..Quanto al trambusto , se si è in due o tre l’operazione potrebbe essere anche abbastanza veloce ma quando si è da soli ed in più ci si deve interrompere per avvertire parenti vari e per andare a chiedere notizie ad altri vicini, la vedo dura…far tutto questo in 20 minuti

Quanto al fatto che eventuali “ospiti non graditi “( io non credo assolutamente ad una volontà omicida da parte loro) potessero passare inosservati faccio notare che alle 08/ 08.30 di una fredda mattina d’inverno è abbastanza inverosimile che lungo quella strada fuorimano ci fosse “lo struscio” domenicale con tanto di comari appostate dietro le feritoie delle persiane pronte a riferire ai CC “nomme, cugnomme, patria e qualità” dei loschi figuri corredando le preziose informazioni con tanto di rispettivi identikit

Ctz “Non credo ci sia mai stato un giorno PRESTABILITO, perchè non credo in un aventuale rapimento: ne mancano gli estremi”

E chi ha parlato rapimento ? Forse si è trattato di un risoluto incitamento per far si che Elena decidesse di allontanarsi dalla sua famiglia.
Anche se personalmente privilegio l’ipotesi del suicidio di cui purtroppo ricorrerebbero molte avvisaglie inquietanti

Come vedi anch’io concordo che i famosi peli nel’uovo a cercarli si trovano sempre
Si tratta di stabilire se ce li mettiamo noi per forza o se stanno lì indipendentemente dalla nostra volontà

Buona serata e a più tardi

Ps : oggi, anche se zompetto ancora, la mia caviglia va molto meglio

PINO ha detto...

ENRICO, dici, che non hai parlato di rapimento, ed infatti, tale ipotesi l'ho sempre esclusa, perchè nulla ne sosterrebbe la probabilità.
Ed è scontato che questo punto può passare "in giudicato".
Resterebbe, fra le altre, la possibilità, ripetutamente riportata, del suicidio che, se avvenuto in casa, sarebbe problematico , spiegareperchèil corpo sarebbe stato portato via, se, invece, fosse avvenuto altrove, si dovrebbe risolvere altro problema più ostico: il come si sarebbe allontanata CE, dalla propria abitazione nuda e scalza, come ha sostenuto, e sostiene il marito, perchè, a detta del medesimo non mancano altri capi di abbigliamento nel suo guardaroba, oltre quelli che la donna indossava, e che, dice sempre lui, unico testimone di aver trovato per terra, entro il recinto di casa, dietro il cancello.
Dopo tali considerazioni, sarebbe tanto surreale o fantasioso sospettare che la donnanon sarebbe mai uscita da quella casa?
Spero che domani ti senta meglio.
Vai a riposare, buonanotte, Pino

Vanna ha detto...

Carissimo Pino buongiorno.
No,non è " surreale e fantasioso sospettare che la donna non sarebbe mai uscita di casa".

E se in pochi attimi, bambini in macchina, sia rientrato in casa ed abbia utilizzato qualcosa che doveva fare completamente effetto dopo un certo numero di minuti, si spiegherebbe il suo vagare tra Comune e dottoressa, quando la moglie gli aveva detto l'orario dell'ambulatorio, non doveva verificarlo, si doveva fidare.
Ovviamente potrebbe essere stato un pretesto per allungare il tempo di azione di qualcosa ingerito o iniettato.

Appena rientrato dopo quei minuti, verificato l'effetto, senza indumenti l'ha infilata in un bustone e caricata.

E' un'ipotesi fantasiosa ma tutto è possibile senza avere dati certi.

Ovviamente, per i bambini, mi auguro e spero non sia così.

Buona giornata caro Pino.

Pino ha detto...

VANNA, buongiorno anche a te. Sto uscend per faccende di casa, ti risponderò fra qualche ora. Ciao, Pino

Anonimo ha detto...

Buongiorno a tutti
ENRICO
Nemmeno a me Michele da quell’impressione. Da quello che sappiamo poi non ha mai avuto atteggiamenti violenti contro la moglie, ma quello che mi premeva sottolineare è che dei motivi per innervosirsi però c’erano e nemmeno troppo banali (una tra tante, ripresa in video mentre era in macchina con un altro, chissà con chi perché Michele non lo chiede e oggi potevamo avere forse un sospettato). Ora non so se M era una persona da poter scatenare addirittura una violenza omicida, ma la pazienza ha un limite per ogni essere umano, per quanto bravo,cattolico,fedele, ecc.
In fondo anche su Elena tutti credevano fosse una donna annoiata tutta casa,chiesa e figli...

Non riesco a capire quale tipo di messaggio si celi dietro a dei vestiti lasciati a terra da parte di possibili aggressori o comunque terze persone. Non ne capisco l’utilità. Se parliamo di sette o controlli mentali potrei aprirmi a queste ipotesi e forse leggere dei messaggi, ma in questo caso, dove i possibili “nemici” di Elena si nascondono perlopiù nella sua cerchia di conoscenti (e forse relative mogli), non leggo una trama da spy story. Lasciare dei vestiti, supponendo che gli stessi aggressori spogliano Elena, vuol dire solo lasciare delle prove. Senza contare che non vengono lasciati dentro casa, ma in giardino, con il serio rischio di farsi beccare. Tutto per…?

Che Elena venga solo tramortita o direttamente uccisa, c’è sempre un corpo(nudo?) da spostare e senza un mezzo nelle immediate vicinanze non è possibile.

L’unica alternativa a mio parere è che Elena sistemi i vestiti per simulare e poi vada via con queste persone, o le incontri in altro luogo, per poi essere aggredita successivamente. Però ripeto, strano che non sia stata sequestrata nessuna macchina.

GUGLIELMO
Nella tua ipotesi però c’è sempre il problema vestiti. Se Elena esce per un chiarimento perché li sistema a terra? Quello è‘ l’atto finale, se li sistema Elena lo fa per non tornare indietro.

PINO
Se si tratta di suicidio è ammissibile pensare, al di là della scarsa memoria di alcuni uomini sul guardaroba della moglie(scherzo ovviamente), che la stessa non si sia cambiata per suicidarsi, ma che sia uscita nuda e senza occhiali...quindi di nuovo, donna nuda che vaga per le strade. Tutto è possibile, ma io escluderei prima di ogni cosa l'aggressione, o comunque l'intrusione in casa di terze persone
Kiba
p.s. sostanzialmente per ogni ipotesi che non veda coinvolto il marito c'è una trama molto romanzata, forse troppo. Romanzo che io ho sostenuto fin tanto che si parlava di gente che perseguitava o che girava video di nascosto o che controllava i figli, ma tutto questo fino ad ora non è uscito fuori dai pc e cellulare di Elena.

Stefania ha detto...

Kiba, una persona scaltra, non lascia messaggi nè su facebook e neppure sul cellulare.

Stefania

P.S. A me è andata molto peggio che ad Enrico ... che, ne sono contenta, sta meglio!

Anonimo ha detto...

Stefania
Però Elena mostra il suo cellulare quando fa leggere i messaggi e dice di non essere lei a rispondere (lo fanno altri al mio posto). E a quel qualcuno, facilmente rintracciabile, che tipo di risposte arrivano? E da quale apparecchio?
Tendo a dare per scontato che abbiano già effettuato questi controlli e o non è emerso nulla, o posso pensare che stanno seguendo con cautela il soggetto individuato
Kiba

PINO ha detto...

VANNA
La tua ipotesi collima e, forse, completa la mia che, sia chiaro, lo ripeto ancora una volta, non riveste alcun carattere accusatorio, anche se specula su accadimenti reali, valutati secondo una determinata, personale logica.
KIBA
Dalle analisi del cellulare di EC, non sono risultate quelle minacce di cui sarebbe stata fatta segno la donna, e che il marito sostiene di esserne a conoscenza perchè comunicategli da E, stessa, ma non è provato che le cose siano andate così, essendo solo lui, MB, l'unico testimone di quanto avrebbe dichiarato.
E, pertanto, non sarebbe illecito dubitarne.

Stefania ha detto...

Kiba, proviamo a fare un attimo una riflessione.

Quella notte, il pomeriggio prima, Elena racconta al marito quello che sta passando, o meglio, racconta al marito quello che si sente di raccontargli, non necessariamente TUTTA la verità.

Poi gli dice che qualcuno risponde a "quelle persone" al posto suo.

E' evidente che possono essere accadute due cose:

A - Elena fa leggere al marito cosa gli scrivono al cellulare quelle persone e lui domanda, come è ovvio "ma se ti scrivono cosi' è perchè tu ti sei resa disponibile, avrai anche tu scritto messaggi dello stesso tenore". Ed ecco che Elena, per giustificarsi, dice al marito "ma qualcuno risponde al posto mio". Puo' essere la verità come invece un puerile tentativo di edulcorare la pillola a Michele;

B - Elena, in quella "mezza confessione" al marito parla di messaggini che le arrivano in risposta a messaggi non mandati da lei ma non fa leggere al marito i messaggi stessi. E' un dato di fatto che sul cellulare di Elena non viene trovato nulla di cosi' compromettente. Lo dicono gli inquirenti.

Quindi, tirando le fila, possiamo sicuramente affermare che Michele non puo' aver letto in alcun modo i messaggi che la moglie inviava. Vuoi perchè non inviati da lei, vuoi perchè inviati con un altro cellulare ma da lei, vuoi perchè mai salvati dopo l'invio.

Sembra che gli strumenti info-telefonici di Elena, almeno quelli che gli inquirenti ci hanno detto di aver analizzato, non nascondano messaggi scabrosi.

Forse si e gli inquirenti per umana pietas evitano (come è giusto) di renderli pubblici.

Si parla infatti di donna vivace ma nulla di piu'. Puo' voler dire tutto o niente.

Le chat di facebook che sono state diffuse, mostrano una Elena civettuola.

Si è scoperto che parlava in chat con ex compagni di scuola.

Con uno sembra aver avuto una relazione, interrotta proprio dall'uomo. Non si capisce per quale motivo, dopo essersi "divertito" ed averla scaricata avrebbe dovuto in qualche modo importunarla con il rischio venisse fuori un bel macello (anche lui è impegnato).

Con l'altro compagno di scuola, pare si siano limitati a contatti tramite chat e forse telefono ma lui dice chiaramente di aver compreso a posteriori, l'intento di Elena era quello di usarlo per carpirgli infomrazioni riguardo al primo compagno che "si era dato".

In un caso come nell'altro, gli inquirenti hanno smentito il primo quando andava raccontando di un semplice rapporto di amicizia, mentre non hanno smentito il secondo quando dice di non aver avuto con la donna nessun tipo di relazione sentimentale/sessuale.

Rimane l'uomo della Golf. Penso il cellulare dell'uomo sia stato controllato eccome.

Rimane infine che Elena potrebbe aver avuto un altro cellulare come invece essersi limtitata davvero ad una mezza verità con Michele per non svelargli il nome di chi l'ha mandata cosi' profondamente in crisi o che Michele abbia quella notte davvero saputo ma per proteggere Elena oppure per proteggere questa persona, si sia taciuto.

Stefania

Guglielmo ha detto...

@Kiba,
dici tu: "il problema dei vestiti".
Vorrei, se me lo concedete, occupare un po' di spazio sull'argomento. I vestiti per me non sono un problema, ma rappresentano l'incognita dell'equazione, ovvero non riescono a trovare una collocazione logica fin tanto che non si applichi loro la formula giusta per risolverla. Il maresciallo capo della stazione di Costigliole, sin dall'inizio ha detto a MB che i vestiti erano un affronto per lui, come a dire che EC lo avesse voluto umiliare lasciandoli in bella vista ,anche se si potrebbe egualmente supporre che altri (uomini) avrebbero potuto lasciali lì per lo stesso motivo. Altri ancora hanno supposto che possa averli deposti fuori, tra il piazzale e lo spazio vicino al cancello EC stessa. Anche questa ipotesi non trova smentite, a meno che non si faccia di EC una donna che, sebbene in cerca di avventura all'esterno del matrimonio, non la si consideri pure così impudica da sparpagliarli fuori, con tutto l'usa e getta. Risulta evidente, in questo caso che il "messaggio" - peraltro di difficile interpretazione - sarebbe stato visto non solo dal marito, ma dai figli e paese tutto. Mi chiedo, non sarebbe stato meglio un biglietto? Del resto la pena e l'angoscia già data dalla sparizione (in questo caso volontaria) non sarebbe già di per sè abbastanza "punitiva"? Vi sarebbe stato bisogno di questo rafforzativo?
Alla storia che EC sia poi andata in giro nuda, beh, francamente è difficile pensarci. Oppure, allo stesso modo, credere che qualcuno o qualcuna possa aver accompagnato EC chissà dove e perchè prendendola dalla casa o dalle immediate vicinanze completamente svestita? Correndo così il rischio, oltre che per la supposta impudizicia di E detta prima, di essere visto da qualcuno in tale situazione? Avventurandosi per le strade del posto con una donna o nuda o coperta con un cappotto soltanto al fianco? Ed eventuali posti di blocco?
Ancora più complicato sarebbe collocare i vestiti fuori credendo che EC non sia mai uscita dalla casa! Infatti sarebbe stato davvero stupido non provvedere ad occultarli, magari insieme al corpo, lasciando fuori una traccia come a dire: "sono qui"!
Ma davvero sono tutti provetti genetisti, medici legali od anatomopatologi? I vestiti, separati dal corpo, potrebbero essere stati lasciati in loco per mancanza di tempo, ritenendo che un cadavere possa decomporsi meglio e prima senza di essi? O che possa essere meglio trattenuto nelle acque di un fiume? O essere ancora più ingenui pensando che, con l'eventuale ritrovamento la mancanza di essi avrebbe sfavorito il riconoscimento?
Credo che la risposta a una di queste domande, o altre a cui non ho pensato, possa mostrare un quadro più coerente ed indicare una via più sicura. Certo la mancanza di sicura collocazione di questo indizio potrebbe far ritenere che la strada giusta alla risoluzione del caso è ancora lontana dal venire.

ENRICO ha detto...

@ KIBA

L’unica alternativa a mio parere è che Elena sistemi i vestiti per simulare e poi vada via con queste persone, o le incontri in altro luogo, per poi essere aggredita successivamente

A parte l’aggressione successiva a cui non credo perchè non ne vedo il movente, io penso che Elena si sia allontanata ( sola o in compagnia) sicuramente vestita !

--------------

Osservazioni generali :

Il marito dice di aver trovato gli indumenti sparsi nel cortile in due momenti ed in due posti diversi
Alcuni di noi pensano che non dica il vero ma che avrebbe ucciso la moglie ( ore 08.47 ), l’avrebbe spogliata completamente, avrebbe telefonato alla vicina ( ore 09.0 ca) avrebbe caricato il corpo nel bagagliaio dell’auto , sarebbe andato a chiedere notizie ad altri confinanti, sarebbe andato di persona dalla vicina (ore 09.30 ca) con la quale si sarebbe accordato di andare lui in direzione Govone , lei in direzione opposta nel tentativo di rintracciare Elena
Durante il percorso MB si sarebbe disfatto del corpo (!?)

Sarebbe tornato a casa verso le ore 10 ed a questo punto, avrebbe invitato la vicina ad entrare in casa per cercare assieme Elena.
Avrebbe chiamato il 118 ed infine sarebbe andato dai CC ai quali avrebbe denunciato la scomparsa della moglie e raccontato la fantasiosa storia dei vestiti

Ricapitolando : dalle ore 08.47 alle ore 10.00 ca MB avrebbe compiuto tutte queste azioni ( alcune piuttosto “laboriose” mi sembra, o no ? per strangolare e spogliare la moglie per trascinarne e caricarne il corpo nel portabagagli e per disfarsene in seguito lungo il percorso richiede tempo .

Poteva MB realisticamente aver fatto tutto ciò nell’arco di 40 minuti interrompendo le varie “operazioni criminose” con telefonate , visite in chiesa dal parroco Don Roberto ecc..ecc. ?

A me sembra una ricostruzione improponibile

ENRICO ha detto...

Ps : " ... infine sarebbe andato dai CC ALLE ore 10.30 "

PINO ha detto...

La cosa più strana è che si continui ad affaticare il cervello sugli indumenti di EC, e del perchè siano stati lasciati per terra, fuori di casa, trascurando di porsi, a priori, una domanda fondamentale: chi ci assicurerebbe che detti indumenti siano stati rinvenuti in quel posto ed allora indicata, come asserisce l'unico testimone: MB?Quali riscontri si hanno a tale proposito?
Buon appetito a tutti

Unknown ha detto...

Buon pomeriggio a tutti, mi rimane difficile pensare che quei vestiti possano essere un depistaggio da parte di MB,lui parla inizialmente di qualcuno che avrebbe potuto prelevare la moglie in modo forzato, se avesse voluto avvalorare ciò, perchè dire di averli trovati disposti in quel modo? Il maglione e le ciabatte da un lato, e il resto accanto al cancello gli uni sopra gli altri, con tanto di occhiali ben ripiegati, eventuali rapitori avrebbero agito di fretta, sparpagliando i vestiti in modo disordinato, come dire che un ladro ti è entrato in casa e hai trovato i cassetti chiusi e la stanza in ordine, non è a mio avviso verosimile. Inoltre come non pensare all assurdità del gesto,infatti ha minato e non poco la sua credibilità,personalmente farei fatica a credere di poter convincere qualcuno di una cosa simile, non fà sparire neanche gli occhiali, che essendo un oggetto di piccole dimensioni,si possono gettare in un cassonetto o altro posto,non pochi dubbi ha infatti sollevato il fatto che questa donna mancante di alcune diottrie potesse essersi allontanata,se lo avesse fatto avrebbe lasciato aperte altre possibilità che gli sarebbero tornate più utili. Per me non è affatto da escludere che quei vestiti li abbia lasciati proprio E,per indirizzare le ricerche in modo diverso, una donna nuda non può andare così lontano...guadagnando tempo per allontanarsi fuori zona. Speriamo che stasera a CLV ci sia qualche novità di rilievo, un saluto.

Anonimo ha detto...

STEFANIA
Grazie per le precisazioni, è evidente che sei molto più informata di me sulle notizie e da quanto confermi sembra che abbiano già individuato i soggetti che ruotavano intorno ad Elena. Dobbiamo credere che le persone che preoccupavano Elena siano altre e che abbiano comunicato sempre e solo di persona o con un cellulare dedicato a lei? Nutro dei forti dubbi, ma tutto è possibile fin tanto che le informazioni che abbiamo noi passano solo attraverso i media. Che tu sappia sono stati analizzati anche i vestiti?

GUGLIELMO
l’unica certezza è che E era vestita in quel modo e che quei vestiti sono stati riconsegnati ai CC.
Non c’è invece alcuna certezza, come fa notare anche Pino, che i vestiti siano stati effettivamente ritrovati a terra come ha spiegato il marito. Ed è per questo che sono cosi importanti. Si aprono due scenari completamente diversi.
Tornando all'ipotesi che fossro realmente li,nessuna terza persona può averli sistemati senza entrare perlomeno nel giardino di casa in quanto una parte era a ridosso del cancello, ma l’altra parte era verso l’entrata della casa.
Mi viene in mente quel contadino che affermava di aver tolto i vestiti alla vittima perché questi sarebbero prima o poi emersi dall’acqua di un pozzo. Nessuna ipotesi, solo una mia curiosità.

ENRICO
Non solo non si trova un movente, ma non si trovano nemmeno (sempre da quello che sappiamo) altre persone coinvolte oltre a quelle già ascoltate e a nessuno viene sequestrata l’auto. Per me è prematuro parlare di tempistiche se non siamo certi dei dati ufficiali, quindi non saprei risponderti correttamente nonostante nutra dei forti dubbi sulla versione di Michele.
Kiba

ENRICO ha detto...

@ PINO

Seguendo il filo di una delle tue ipotesi, ho dato per scontato (all'inizio del mio post delle 11:36 ) che MB abbia mentito e difatti nelle mia ricostruzione NON HO MENZIONATO gli indumenti "ritrovati in giardino"

Ma i conti non mi tornano lo stesso...

Piuttosto, a proposito dei vestiti sparsi in cortile, io mi porrei questa domanda :

PER QUALE MOTIVO ,nel caso MB fosse colpevole, avrebbe dovuto inventarsi un particolare tanto macchinoso e insolito ?

Per allontanare da sè i sospetti e spingere gli inquirenti a credere ad un allontanamento effettuato in stato confusionale ?
Non sarebbe stato sufficiente il racconto ( falso ?) della crisi notturna ?

Inoltre questa inedita e spettacolare messinscena ci ricondurrebbe all’idea di un uxoricidio premeditato in tutti i suoi dettagli già da molto tempo ed alla “personalita” di un criminale scaltro, ingegnoso, freddo e calcolatore oltre che provvisto di una mente assai contorta. Come ho già avuto modo di dire non mi sembra che MB possieda queste peculiarità. Tra l'atro se avesse programmato il crimine da tempo, avrebbe calcolato una “logistica di scomparsa” più conveniente soprattutto ai fini dell’occultamento del corpo

Anonimo ha detto...

Anna Masala
All’inizio l’idea di Michele è che la donna sia fuggita nuda a seguito di una improvvisa pazzia, già avvisata, sempre secondo il suo racconto, la sera prima con le voci nella testa e simili. Ed effettivamente l’unico messaggio che fanno intendere è appunto un’uscita (nemmeno una fuga) di Elena che parte dalla porta della casa fino al cancello. Gli occhiali in questo senso davano (allora) ancora di più l’idea che Elena fosse fuori di sè.
Concordo sul fatto che Elena potrebbe aver lasciato i vestiti per depistare. Mancano però sempre i personaggi secondari.
Kiba

Vanna ha detto...

Difatti Pino, si continua a ricamare la trama ripetendo quello che ha detto lui.

I panni lasciati lì sono serviti solo a fare da specchietto per le allodole ed hanno lo stesso significato del pigiama rosa e le infradito di Sarah.


Se veramente i panni stavano lì avrebbero un significato solo se lei se ne fosse volontariamente andata via.

In questo caso, l'ho già detto, potrebbe essere il gesto simbolico di lasciare un contenitore che non le apparteneva più, nel quale lei non sarebbe più stata in quanto lei era una Elena nuova.
E, come i carabinieri hanno detto, i panni lì sarebbero stati un chiaro messaggio per lui che non aveva voluto capire, a parole, il desiderio di cambiamento.

Esistono alcuni modi di dire che si riferiscono ai panni e agli abiti:

"I panni sporchi si lavano in casa e si stendono all'aperto";
"Non mi stanno i tuoi panni" e viceversa;
"i tuoi panni mi stanno stretti";
"l'abito non fa il monaco", forse ce ne sono ancora altri.

Tra i casi degli ultimi anni questo è il più intrigante e triste, perché ci sono 4 bambini senza la mamma e per quei bambini la donna merita rispetto anche se dovesse aver tradito il marito.
Ma è certo che, sia che è stato vero, che raccontato falso, è frutto di genio aver anche solo pensato questo, ecco perché deve esserci altro.

E noi stiamo qui a tessere la tela di Penelope che non va né avanti, né dietro.

Vanna ha detto...

Rileggendo il mio scritto,ho rilevato qualche errore di troppo.
Vi chiedo scusa, mai andar di fretta!

Stefania ha detto...

Vanna, wrote: "E, come i carabinieri hanno detto, i panni lì sarebbero stati un chiaro messaggio per lui che non aveva voluto capire, a parole, il desiderio di cambiamento."

Proviamo a mettere chiarezza anche in questo. Se i panni lasciati in giardino sono un chiaro messaggio di Elena, siamo sicuri che volessero intendere "non hai voluto capire il mio desiderio di cambiamento" e non "non hai voluto capire" ... e STOP?

Stefania

Vanna ha detto...

Ciao Stefania, il tuo:
"non hai voluto capire"... e STOP",vuol comunque dire che la comprensione era venuta meno e non aveva più bisogno dei panni già indossati perché appartenevano al passato.

Ma ovviamente sono ipotesi di percorso senza riscontro.

Qualsiasi significato possano avere: se messi da lei,da lui, da altri,oppure se frutto di invenzione, sono una genialata intorno alla quale girare a tondo.

In tutti i casi, qualcuno ne sa più del diavolo.

Un saluto caro.


Pamba ha detto...

Per riflettere sui possibili moventi di un allontanamento pilotato, vi riporto un flash, da CLV di qualche tempo fa: tra i siti visitati da Elena su FB, uno che.. se ricordo bene... trattava di “bambini strappati alle famiglie”.

Dunque potrebbe non trattarsi soltanto delle parole riferite da MB (madre indegna, il controllo sui figli, ecc.), ma di un timore reale di Elena, qualcosa di più grave della vergogna per qualche colpa commessa.

Cosa può giustificare un simile ricatto...sui figli, appunto?

Potrebbe essere che Elena abbia preferito subire un allontanamento (le frasi rassegnate dette alla sorella "tanto ormai"), per sviare la ritorsione/attenzione di qualcuno sui suoi figli?

Pamba

Stefania ha detto...

Brava, Pamba. Stai esplorando un terreno che sino ad oggi non abbiamo mai valutato. E' vero che questa ipotesi puo' risultare fantasiosa, ma non piu' di quella che ci suggerisce una donna che vaga nuda sino a trovare la morte (sarebbe resistita ben poco senza nulla addosso e non credo sarebbe riuscita ad arrivare a piedi e senza occhiali sino al Tanaro). Fantasiosa ma percorribile esattamente come è percorribile la pista di un marito che ha deciso di sopprimerla ed in tempi cosi' stretti si è comportato come Aldo, Giovanni e Giacomo in "Tre uomini ed una gamba". A mio avviso, bisogna provare a ragionare in modo differente e continuo a ripeterlo, con insistenza da giorni. Io ho un dubbio, non lo nego, ma non ho verità in tasca. Ma solo il fatto mi sia sorto mi ha fatto comprendere che stiamo, forse, un poco fissandoci su quei quattro dati che piu' volte ci siamo detti non hanno portato a niente. I vestiti seminati, le chat, i telefonini, il malcontento di Elena e lo stupore di un marito.

Questa tua ipotesi dovrebbe essere vagliata con lo stesso scurpolo con cui abbiamo analizzato le altre.

Domandandoci: chi, dove e perchè.

Quale persona poteva, aveva il potere di ricattare Elena circa i figlioli? Con lo scopo di strapparglieli oppure con il solo scopo di ottenere il suo silenzio quando non altro la sua disponibilità?

Chi poteva ricattare Elena?

Proviamo a ragionarci assieme.

Stefania

ENRICO ha detto...

@ Stefania

ctz Quale persona poteva, aveva il potere di ricattare Elena circa i figlioli?

la prima istintiva risposta che viene in mente è : il marito !

" chiedo il divorzio e ti porto via i figli perchè sei una madre indegna e ne ho le prove "

Ma un cattolico intransigente come MB per il quale il matrimonio è un vincolo sacro e indissolubile avrebbe mai minacciato una tale eventualità ?

io non credo proprio.

Stefania ha detto...

Forse, è un'ipotesi. Peraltro, visto che Elena aveva fatto ricerche in tal senso sul pc, ti anticipo che oggi, il tradimento non è motivo che porti automaticamente alla separazione eppoi all'eventuale divorzio con "addebito".

Non esiste piu' nell'attuale Giurisprudenza, tanto per intendeci, la separazione per colpa. E' stata superata. Quella con addebito, non permette a chi si vede addebitata la causa della separazione, di poter chiedere un assegno di mantenimento per se stesso.

La COLPA, della quale parlo non è di natura economica. Un eventuale tradimento non avrebbe assolutamente comportato una possibilità di ricatto da parte del marito. Non poteva portare via ad Elena i figli.

Sarebbe stata quindi una motivazione morale, nel caso, a far sentire la stessa inadeguata.

E qualcuno deve poter aver messo nella testa della donna questo dubbio.

Chi? Chi poteva testimoniare lei fosse una mamma indegna? L'amante della Golf a sua volta a questo punto padre indegno? Non credo.

Guardiamo oltre. Chi poteva giudicarla e puntare il dito senza avere il timore di non essere creduto/creduta?

Una persona integerrima. Il marito?

Stefania

Pamba ha detto...

Ciao Stefania, grazie per “l'apertura di credito” :-).

Mi butto anch'io sulla domanda

Quale persona poteva ricattarla circa i figlioli?

Mi vengono in mente alcuni personaggi, astratti beninteso, dato che si tratta ancora di ipotesi molto fantasiose

1) Chi aveva l'autorità morale per giudicarla indegna, una persona che la conosceva, dunque vicina: le minacce in questo caso sarebbero servite a riportarla sulla retta via ed il ricatto, forzato sulla sua ingenuità, dovuto alla possibile conseguenza di uno scandalo sulla sottrazione legale dei figli (separazione per colpa).

2) Chi si atteggiava a censore, frequentava i suoi figli, ma il ricatto (“Se non ti fai da parte.....dirò che..”) era finalizzato ad allontanare Elena dal proprio marito/compagno.

3) Un immorale che per estorcere le attenzioni di Elena, la ricatta magari minacciando di far vedere/inviare ai figli una foto, un'immagine un post, infidamente sottratto.

4) Un insospettabile perverso, che ha utilizzato la buona fede di Elena per accedere ad informazioni private sui figli (la maggiore in particolare, in quanto giovane adolescente). Potrebbe essere una vecchia conoscenza, tornata all'arrembaggio, che ha sfruttato un errore di EC su FB (che poi cancellerà tutto da Fb e scomparirà per un po').

Pamba ha detto...

@Stefania

penso di avere i tuoi stessi dubbi e al punto 1) non penso al marito, semmai ad un intermediario...

Stefania ha detto...

Brava Pamba. Probabilmente tu hai visto come me l'oggetto sul como'.

E questo senza voler condannare nessuno in modo aprioristico, ben inteso.

Stefania

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cari amici buona sera a tutti.Tante ipotesi ma anche delle certezze,come quelle dei vari amici, (che sembra abbiano tutti un alibi di ferro),o le confessioni fatte a Don Roberto,lui dice due ma potrebbero essere di più.Tra ieri e oggi il buon Sulas "che ne sa tante di cose",accennava che è evidente,che Don Roberto sappia qualcosa, però non può dirla per il famoso segreto confessionale.Sarà una stranezza o una coincidenza,fatto sta che stamattina Don Roberto con la sua bella carpetta va ad Asti e si incontra con il vescovo.Una breve intervista al vescovo e poi un'altra con Don Roberto.Nessuno dei due dice qualcosa su Elena(c'è il segreto),però il buon Don Roberto con quel sorrisino un po sarcastico sembra voler dire qualcosa,farci capire che lui sà,appunto cari amici, cosa sà di preciso il Don Roberto e che neanche sotto tortura potrebbe rivelare? Se vi rivedete le puntate di ieri e oggi di pomeriggio cinque capirete.Di certo Sulas non dice certe cose tante per dirle,evidentemente qualcosa l'ha saputo dagli inquirenti.Buona serata a tutti.

PINO ha detto...

Cari infortunati, come state?
Spero meglio!!!
Però, durante la... convalescenza potreste pure attaccare briga, almeno con me.
Vi sentirete più sollevati, credetemi.:-)
Un abbraccio ad entrambi, Pino

Vanna ha detto...

Carissimo Vito, buongiorno, tempo fa parlai del parroco, del segreto confessionale, del vescovo.

Il codice ecclesiastico è rigidissimo riguardo il segreto confessionale, per iscritto, poi ci sono possibilità di aperture...

E' certissimo che nella cause di beatificazione, si ricava dalle stesse,le confessioni hanno fatto la differenza e come!

Non credo sia il primo colloquio tra prelati, se ora si sa è perché
qualcuno è sicuro che E. è morta e qualcun altro o qualcosa potrebbe essere in pericolo.

Un saluto

ENRICO ha detto...

@ PINO, buongiorno !

ma con te non c'è gusto ad attaccar briga ...:-))
A più tardi... adesso vado a prendermi un caffè zompetton zompettoni

Vanna ha detto...

Carissimi, non ho potuto vedere CLV ieri sera, cosa hanno detto sul caso, ci sono nuovi aggiornamenti?

Stefania ha detto...

Caro Pino, con te è impossibile battibeccare! Ti su puo' dare un pizzicotto sulla guancia, per simpatia o per vedere l'effetto che fa, come diceva Jannacci!

Scrivimi, aspetto tu lo faccia!

Ieri sera, con il gambone sul divano, mi sono vista la puntata di CLV rigorosamente in cuffia, visto che il coniuge stava seguendo con amici il "partitone" (sic!) dell'Italia calcistica.

Che dire? Come ha evidenziato Vito, Sulas da l'impressione di saperla molto lunga.

Ieri, la Sciarelli ha fatto un "giringiro" ..... a parte la testimonianza della commessa del negozio che reputo abbastanza fantasiosa (non me la vedo una Elena cosi' chiusa andare a raccontare i fatti propri ad una perfetta sconosciuta) ma soprattutto inutile, si è parlato del poco, si sono andati a ripercorrere passaggi che sembrano non portare troppo lontano.

Bene ha fatto la Sciarelli in diversa puntata, ad invitare chiunque abbia un pozzo non censito nella propria proprietà a segnalarlo.

Ben inteso, non credo questo avverrà. Molti se ne guarderanno bene.

Pero' mi domando se partendo da casa della donna, sia stata fatta una perlustrazione davvero palmo a palmo del territorio circostante, agendo a raggio, controllando ogni singolo mq. di terreno.

Abbiamo un esercito oltre che i volontari della Protezione Civile.

Forse, se si troverà il corpo della donna potremo avere qualche risposta. Ma non sui perchè.

Stefania

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